Brevi dal mondo
Le truppe italiane restano a Herat CORDOBA – L'Italia non sposterà le sue truppe dalla regione di Herat, nell’ovest dell’Afghanistan, dove da anni esercita il comando militare e civile. Ad assicurarlo, prima di lasciare Cordoba, dove ha partecipato al consiglio informale esteri della Ue, è il ministro degli Esteri Franco Frattini, che replica così al generale americano Stanley McChrystal. In un’intervista al Corsera, il comandante delle forze della coalizione a Kabul ha auspicato che tutte le nazioni impegnate in Afghanistan siano abbastanza «flessibili».
Cile, le vittime accertate sono 452 SANTIAGO – Il governo cileno ha rivisto al ribasso il bilancio delle vittime del sisma che passa a 452 morti dagli 800 indicati il 27 febbraio. Secondo quanto riportato il ministero dell’Interno infatti 271 persone considerate disperse sarebbero state contate due volte. Intanto il governo ha indetto tre giorni di lutto nazionale a partire da oggi invitando i cileni ad appendere le bandiere fuori dalle case.
Obama ridurrà le testate nucleari WASHINGTON – Aveva promesso una «spettacolare riduzione» dell’arsenale atomico americano. Ieri il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dato seguito alla sua promessa annunciando che l’America ridurrà sia il numero sia il ruolo delle sue testate nucleari, cogliendo l’occasione offerta dal 40esimo anniversario del Trattato di Non-proliferazione nucleare.
Domenica 7 marzo 2010
Secondo l’omicida di Tommy in carcere l’ivoriano ha confessato il delitto
Meredith, Guede smentisce Alessi PERUGIA – «Non ho mai parlato con lui del mio processo»: Rudy Guede ha smentito «nella maniera più assoluta» le confidenze sull'omicidio di Meredith Kercher che Mario Alessi ha sostenuto di avere appreso in carcere. Secondo il muratore condannato all’ergastolo per l’omicidio di Tommaso Onofri, l’ivoriano gli disse invece che la studentessa venne uccisa da un suo amico dopo un tentativo di violenza sessuale al quale la giovane cercò di resistere, perchè «sennò questa... ci fa marcire in carcere», sarebbero state le parole dell’assassino. Posizioni contrapposte il giorno dopo il deposito in procura a Perugia della deposizio-
Per la difesa di Sollecito è un teste attendibile ma il pm del caso Onofri replica: «Trend di bugie» ne resa ai difensori di Sollecito, Giulia Bongiorno e Luca Maori, da Alessi. Elementi «molto utili» ha detto Francesco Sollecito, il padre di Raffaele per il quale il muratore «è assolutamente credibile», mentre per Lucia Musti, il pm che coordinòleindagini sulcasoOnofri,«Alessi continuanel suotrend di bugie». Alessi è stato ascoltato dopo avere inviato all’avvocato Bongiorno lettere nelle quali chiedeva di riferire le confidenze ricevute da Guede nel carcere di Viterbo. Ai
legali ha spiegato di avere deciso di parlare non nella speranza di benefici –«sono consapevole che la mia pena è l’ergastolo» – ma per «aiutare due ragazzi», Sollecito e Amanda Knox, che in base alle dichiarazioni fattegli da Guede sono «estranei all’omicidio». Con gli inquirenti l’ivoriano ha sostenuto di essere stato presente quando Mez venne uccisa ma di non avere partecipato o assistito al delitto per il quale è stato condannato a 16 anni in appello. Claudio Sebastiani
Rudy Guede
Primo confronto tra i magistrati e l’ex senatore
Presto anche un gruppo di studio
Riciclaggio, Di Girolamo non risponde al gip
Anm, legge sulle toghe in politica
ROMA – Poco più di un’ora: tanto è durato il primo confronto tra i magistrati e l’ex senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo, arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Roma su un presunto maxiriciclaggi di due miliardi di euro. L’ex parlamentare di fronte al Gip, Aldo Morgigni, e al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e al pm Giovanni Bombardieri, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una decisione che i due legali di Di Girolamo, Carlo Taormina e Pier Paolo Dell’Anno, hanno motivato spiegando che il loro assistito «in ragione della complessità e del tecnicismo della vicenda ha ritenuto di fornire solamente nel proseguo i necessari chiarimenti all’autorità investigativa non essendo l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, al quale si riconosce estremo rispetto, la sede più adatta».
Nicola Di Girolamo
Di Girolamo era arrivato nel carcere di Regina Coeli, intorno alle14, abordo diun cellulareche lo ha trasferito dall’altro carcere romano, quello di Rebibbia, dove l’ex senatore si trova recluso dal 3 marzo scorso. I legali lo hanno trovato «sereno e determinato»
pronto «a rappresentare la realtà dei fatti al più presto». Di Girolamovorràquindi raccontareinun nuovo interrogatorio ai pubblici ministeri la sua verità in una vicenda giudiziaria che lo vede accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di ingenti somme di danaro effettuato a livello internazionale attraverso una miriade di società estere e, con riferimento alla sua elezione a senatore con il voto degli italiani all’estero, di violazione della legge elettorale e di scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso. È presumibile che il nuovo confronto con i magistrati avverà nei prossimi giorni anche se fonti giudiziarie assicurano che ciò non avverrà domani. Con l’interrogatorio di garanzia per De Girolamo si è chiusa una nuova, intensa, settimana sul fronte dell’inchiesta. Marco Maffettone
ROMA – I magistrati chiedono al Parlamento una legge che precluda ai giudici di candidarsi alle elezioni regionali nella stessa zona dove hanno esercitato la giurisdizione, così come avviene per le toghe che si presentano alle elezioni politiche nazionali. Inoltre intendono rivedere il loro codice deontologico per affrontare la questione morale dopo il recente coinvolgimento di magistrati inprocedimenti penali comequello dell’inchiesta sul G8. Le risoluzioni sono state approvate dal “Parlamentino” dell’Associazione Nazionale Magistrati che organizzerà un gruppo di studio per mettere in campo i nuovi paletti. In particolare, l’Anm chiede al Parlamento «un intervento legislativo che adegui la legge elettorale per le amministrative aquella per il Parlamento nazionale introducendo un divieto per i magistrati di partecipare alle elezioni, o assumere incarichi di governo nelle amministrazioni locali, nei luoghi dove hanno precedentemente esercitato la funzione giudiziaria». Secondo l'Anm «sarebbe un errore rinunciare alla presenza di magistrati nelle istituzioni rappresentative» ma allo stesso tempo è «necessario fissare regole rigorose per evitare commistioni tra la funzione giudiziaria e l’impegno politico».
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2 In Italia e nel Mondo
Da stamattina neve, pioggia e vento in tutta la Penisola
Un 19enne cingalese aveva ideato il gruppo-shock contro i disabili
Nuova ondata di maltempo
Down su Fb, era una gara
Agricoltura in allarme le coltivazioni invernali danneggiate dalle temperature gelide
Neve su una strada
ROMA – L’inverno non sembra quest’anno avere alcuna intenzione di cedere il passo alla primavera. Da oggi, infatti, è in arrivo una nuova ondata di maltempo su tutta la penisola: vento e neve al Nord, pioggia al Sud. L'Italia – spiega il Dipartimento della protezione civile è attraversata da due minimi depressionari, che causano, il primo,aria freddaeprecipitazioni in prevalenza nevose sulle regioni nord-occidentali mentre il secondo, di origine africana, marcata instabilità al Sud. Inoltre, l’azione combinata
dei due sistemi, genera forti venti, con possibilità di burrasche. Da stamattina, quindi, ci saranno precipitazioni diffuse,anche confortitemporali, sulla Sicilia e sulle regioni meridionali, specie sui settori ionici. I fenomeni potranno essere accompagnati da forti raffiche di vento. Sempre da stamattina, si prevedono ventiforti odiburrasca conpossibilità di mareggiate. Pericoli si registrano già sul fronte dell’agricoltura. Il persistere del maltempo, con il forte abbassamento della temperatura nuoce, infatti, alle coltivazioni invernali.
Bravata informatica per fare scandalo e ottenere contatti sul social network
Il logo di Facebook
CATANIA – Una bravata informatica di un cingalese di 19 anni, da tempo sotto cure psichiatriche, che aveva come scopo una gara per ottenere più contatti possibile sul social network di Internet. È quanto c'era dietro al gruppochoc apparso nel febbraio scorso su Facebook intitolato “Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down: è l’unica fine che meritano questi parassiti”, che aveva come “logo” la foto di un neonato disabile con la parola “scemo” sulla fronte e che in poche poche ore era riuscito a raccogliere oltre 1.300 iscritti. La
polizia postale di Roma e del compartimento di Catania hanno scoperto comeil fondatore del gruppo, che si nascondeva dietro gli pseudonimi di “Il signore della notte” e “Il vendicatore mascherato”, fosse un giovane extracomunitario che vive vicino Roma che ha ammesso subito le sue responsabilità ed è stato denunciato per istigazione a delinquere. Secondo Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale, «l'obiettivo del cingalese era soltanto quello di gareggiare con gli amici a chi organizzava gruppi che creavano più scandalo».
Udienza del Papa per dirigenti e volontari della Protezione civile
Benedetto XVI a Guido Bertolaso «Grazie per quello che fa per noi» no», ha affermato, sottolineando poi che «lefinalitàei propositidellavostraassociazione hanno trovato riconoscimento in appropriate norme legislative, che hanno contribuito al formarsi di un’identità nazionale del volontariato di Protezione Civile, attenta ai bisogni primari della persona e del bene comune». Per Benedetto XVI, la missione della Protezione Civile «non consiste solo nella gestione dell’emergenza, ma in un contributo puntuale e meritorio alla realizzazione del bene comune, il quale rappresenta sempre l’orizzonte della convivenza umana anche, e soprattutto, nei momenti delle grandi prove». Da qui l'immagine dei volontaricome «icone viventi del Buon Samaritano», il quale «insegna ad andare oltre l’emergenza e a predisporre il rientro nella normalità». Secondo il Papa, inoltre, «senza volontariato, il bene comune e la società non possono durare alungo», poichè «l'amore del prossimo non può essere delegato:
CITTA' DEL VATICANO – Una stretta di mano lunga, calorosa. E poi, durante il discorso di Benedetto XVI, un significativo ringraziamento “fuori programma” rivolto al sottosegretario Guido Bertolaso, capo dipartimento della Protezione Civile. «La ringrazio per tutto quello che fa per la società civile e per tutti noi», ha detto il Pontefice aggiungendo un passaggio “a braccio” al testo predisposto. L’udienza che il Papaha riservato ieri, nell’Aula Paolo VI, presenteanche il sottosegretario Gianni Letta, ai dirigenti e ai circa ottomila volontari della Protezione Civile giunti da tutta Italia in rappresentanza di quanti hanno operato nell’ emergenza-terremoto in Abruzzo, ha segnato per Guido Bertolaso una giornata di grande soddisfazione, dopo i “dolori” dell’ inchiesta giudiziaria sugli appalti del G8 e sui Grandi eventi. «E' ora di finirla di parlare di scandalo della Protezione Civile: la Protezione Civile è quella genuina, bella. Diamo la responsabilità a chi ha colpa ma lasciamo fuori chi lavora ogni giorno per le emergenze», ha commentato alla fine il capo dipartimento. «Questi ragazzi – ha spiegato – non c'entrano nulla, loro sono la parte bella dell’Italia che vogliamo valorizzare e far crescere, anche se c'è qualcuno che cerca di buttare fango su di noi strumentalizzando i fatti». L’udienza papale di oggi, ha poi sottolineato, «è stato un momento significativo, emozionante, commovente, che ci incoraggia ad andare avanti nonostante tutto quello che sta succedendo». Dinanzi a una Sala Nervi gremita da volontari con le divise di ogni colore (c'era anche l’Istituzione Sinfonica Abruzzese ad eseguire brani classici), il Papa ha ricordato gli interventi della Protezione Civile in Molise e Abruzzo, nella Gmg del 2000 a Roma, nei funerali di Giovanni Paolo II. «Voi costituite unadelle espressionipiù recenti e mature della lunga tradizione di solidarietà che affonda le radici nell’altruismo e nella generosità del popolo italia-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
43 14 10 7 7 45 11 82 31 54 54
70 84 65 57 82 64 14 77 84 84 77
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Georg Ratzinger: «Mai saputo di abusi nel coro» BERLINO – Il fratello di Benedetto XVI, Georg Ratzinger, ha ribadito di non essere a conoscenza di abusi sessuali nei confronti dei componenti del «Domspatzen» di Ratisbona, il coro da lui diretto per trent'anni, ma si è detto pronto a rispondere alle domande dei magistrati perchè è nel suo «interesseche sia fatta chiarezza».E intanto emergono nuoverivelazioni sul«raffinato sistema di punizioni sadiche e soddisfazione degli appetiti sessuali» che sarebbe stato in vigore nel convitto dei «passerotti del Duomo». «Se la procura vuole interrogarmi in qualità di testimone», ha dichiarato Georg Ratzinger alla «Bild», «sarei ovviamente a disposizione, ma non ho alcuna conoscenza dei reati commessi». So delle accuse contro il direttore del convitto Friedrich Z., ma ciò è avvenuto prima che arrivassi io
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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
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ilSuperEnalotto
Il Papa riceve Bertolaso
Il fratello del Pontefice nega reati commessi durante i suoi trent’anni di direzione al Domspatzen
estrazione del 6 marzo 2010
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lo Stato e la politica, pur con le necessarie premure per il “welfare”, non possono sostituirlo». E' per questoche «i volontari non sono dei “tappabuchi” nella rete sociale, ma persone che contribuiscono a delineare il volto umano e cristiano della società». Anche per Bertolaso, la Protezione Civile ha dato all’Italia «un vero e straordinario patrimonio operativo ma soprattutto etico, un valore prezioso – ha detto nel suo indirizzo di omaggio – che oggi rivendico con orgoglio ed è costituito da donne e uomini che hanno scelto di essere pronti a servire il prossimo». Il sottosegretario è apparso commosso, applaudito dai suoi uomini, in un momento «in cui si vorrebbero confondere le responsabilità di alcuni con il lavoro di moltissimi». Inevitabile conclusione dell’udienza, il Papa con il giubbotto blu della Protezione Civile, regalo che Benedetto XVI ha mostrato di apprezzare. Fausto Gasparroni
Conc. n° 28
Montepremi 4.556.429,94 euro
jolly
16 - 21 - 30 - 35 - 57 - 78
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punti 6 jackpot 42.318.785,44 punti 4 417,00 20,93 punti 5+1 - punti 3 punti 5 37.970,25 Num. Superstar 38
(a dirigere il coro nel 1964, ndr)», ha sottolineato il fratello del Pontefice, «riguardo all’insegnante Georg Z. non mi risulta che abbia tenuto comportamenti scorretti verso i 'Domspatzen'». Secondo il quotidiano di Amburgo, nei confronti dei due religiosicitati da Georg Ratzinger esisterebbero «elementi concreti» a sostegno dell’accusa di abusi, umiliazioni e maltrattamenti fisici compiuti tra il 1958 ed il 1973. Georg Ratzinger ha riferito che Georg Z. formòin seguitouna orchestrinadi fiatinel suovillaggio natale di Vohenstrauss, dove si sarebbero verificati gli abusi. Riguardo al clima che si respirava nel convitto in cui vivevano i cantori da lui diretti, Georg Ratzinger spiega che «c'era severità, dominava l’ordine, ma al contempo esisteva un clima umano fatto di comprensione. La
severità era necessaria, poichè si pretendevano prestazioni artistiche, ma vigeva un’atmosfera quasi familiare». «Spero che il mio coro non risulti danneggiato da queste accuse», ha concluso Georg Ratzinger, «maè nelmio interesseche siafatta chiarezza». Intanto lo Spiegel sostiene che lo scandalo degli abusi nel coro dei «passerotti» di Ratisbona è molto più vasto di quanto sospettato inizialmente. Un ex cantore, il regista e compositore Franz Wittenbrink, che rimase nel coro fino al 1967, ha spiegato che nel collegio esisteva un «raffinato sistema di punizioni sadiche e soddisfazione degli appetiti sessuali». Il direttore del convitto Friedrich Z. «la sera si sceglieva nel dormitorio tre o quattro ragazzi e se li portava a casa».
Al Cebit di Hannover fra 3D Italia maglia nera europea e telefonini “tuttofare” nella concentrazione di ozono HANNOVER - Telefonini intelligenti quasi “tuttofare”, robot e soprattutto televisori 3D. Sono questi i tratti distintivi dell’edizione 2010 del Cebit che ha chiuso i battenti ieri ad Hannover, in Germania, registrando visitatori in aumento del 3% dai 400 mila dello scorso anno ed anche un certo ottimismo nell’industria del settore, dopo i problemi del 2009. Moltissime le aziende che fra gli oltre quattromila espositori hanno approfittato della vetrina internazionale per alzare il sipario sugli ultimi prodotti e gadget. Come furono gli e-book lo scorso anno, anche l’edizione 2010 ha avuto la sua novità di punta: i te-
levisori 3D. Sulla scia del successo di 'Avatar', sono arrivate nella cittadina tedesca le novità di Panasonic, con il suo primo televisore 3D ad alta definizione sul mercato dalla prossima settimana, e di Samsung che ha già messo in prevendita su Internet due modelli, da 46 e 55 pollici.
COPENAGHEN - Italia maglia nera nella lotta contro l’ozono in Europa. Nonostante nel Vecchio Continente siano stati registrati livelli minimi nell’estate del 2009, il Belpaese ha comunque registrato il maggior numero di superamenti dei valori considerati a rischio per la salute. Questo il quadro che emerge dall’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente secondo cui i livelli di concentrazione di ozono in Europa nella bella stagione l’anno scorso hanno toccato valori molto bassi, tanto da considerare l’estate del 2009 come la migliore dal 1997, cioè da quando viene effettuato questo tipo di monitoraggio. Il superamento dei limiti è stato basso in tutta
Europa,ma confortidifferenze tra Nord e Sud. Un’alta percentuale di stazioni con rilevamenti oltre la cosiddetta «soglia di informazione», considerata la prima soglia di pericolo per la salute,èstata registratainGrecia, Italia e Portogallo. In Italia il numero più alto degli “sforamenti”, a quota 79 giorni.
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In Italia e nel Mondo 3
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Il fatto del giorno: Regionali, via libera al decreto “salva liste” Quella soluzione all’italiana
Abuso di potere
Dal cilindro spuntò il coniglio
dal commento di Massimo Franco
dall’editoriale di Ezio Mauro
dall’editoriale di Michele Ainis
Il governo ha optato per una soluzione molto «all’italiana»: un decreto che dice di interpretare la legge elettorale, senza cambiarla. Ma ottiene comunque l’effetto desiderato: far rientrare le liste del Pdl per le regionali in Lazio e Lombardia, bocciate dalla magistratura. È l’unico modo col quale il centrodestra può sperare di ottenere non il «placet» impossibile dell’opposizione, ma la non ostilità del Quirinale; e riemergere comunque ammaccato, senza però perdere due regioni-chiave. È il risultato di una mediazione affannosa e difficile, per la quale Silvio Berlusconi e la sua maggioranza sanno di dover ringraziare Giorgio Napolitano. [...].
Poiché «la sostanza deve prevalere sulla forma», secondo il nuovo comandamento costituzionale berlusconiano recitato dal presidente del Senato Schifani, il governo della Repubblica ha sanatoieri conuna leggedi comodogli erroricommessi dal Pdl, che avevano portato all´estromissione di Formigoni dalle elezioniin Lombardiaedella listaberlusconianaa Roma.Questo gesto unilaterale compiuto dalla maggioranza a tutela di se stessa può sembrare una prova di forza. È invece la conferma di un´atrofia politica di base e di vertice, che somma un vizio finale alle colpe iniziali, rivelando il vero volto che nei sistemi democratici assume la forza quando è senza politica, e fuori dalle regole che la disciplinano e la governano: l´abuso di potere. [...].
Gira e rigira, alla fine il governo ha tirato fuori dal cilindro un coniglio vestito da decreto. Così, giusto per non perdere le sane abitudini. Anche se i decreti in materia elettorale sono vietati espressamente (art. 15 della legge n. 400 del 1988). Anche se l’escamotage della norma interpretativa suona in realtà come una frode, che in passato la Consulta ha castigato a più riprese. Funziona così: il legislatore detta una nuova regola sostenendo che fossegià racchiusain unaregola piùvecchia, comeil frutto nel seme. E dunque la circonda di efficacia retroattiva, la rende valida oggi per ieri. Sennonché l’esigenza di chiarire per legge il significato di una legge può sorgere quando sussistano contrasti giurisprudenziali, oscillazioni applicative [...].
La migliore di oggi
E ora alle urne
Al premier il primo round
dall’editoriale di M. Belpietro
dall’articolo di A. La Mattina
Che la sinistra detesti il popolo vero,fattodi carne,ossaesentimenti, e non quello immaginario e impalpabile che essa sogna di rappresentare, è ormai assodato. Dalla sicurezza agli immigrati, quando fa sentire la sua voce la sinistra lo accusa di essere fascista o razzista. Se cozza con i convincimenti o gli interessi “progressisti”tutto ciò che esso reclama viene etichettato e respinto come antidemocratico. Succede anche con le elezioni. Basta leggere alcuni editoriali dei giornali cari ai compagni per rendersene conto. Che la grande massa dei votanti rischi di essere privata del proprio diritto di scegliere i rappresentanti [...].
Silvio Berlusconi non è mai contento quando Gianni Letta lo costringe a quello che definisce «estenuanti trattative» per ottenere la firma del presidente della Repubblica ai provvedimenti del governo. E sbuffa quando il suo ufficiale di collegamento con il vertice dello Stato gli ricorda che bisogna fare di necessità virtù. Mai però come ieri il premier ha apprezzato la disponibilità di Giorgio Napolitano a risolvere il pasticcio delle liste Pdl e dei candidati-governatori non ammessi alla competizione elettorale. Ha apprezzato molto che l’inquilino del Quirinale abbia accolto il decreto interpretativo nonostante il bombardamento dell’opposi-
Giustizia supera diritto
zione. «Napolitano è una persona responsabile, un galantuomo, ha capito che non poteva sottrarre il diritto di voto a milioni di italiani. Siè fatto carico di un vero problema della democrazia». Sono lontani anni luce le violente accuse che il leader del popolo delle libertà aveva lanciato al capo dello Stato dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta. E Gianfranco Fini ora può dimostrare al premier, ancora una volta, quanto sia fondamentale mantenere i buoni rapporti con il Colle. Il presidente della Camera, proprio grazie al suo feeling con Napolitano, ha svolto un ruolo centrale nel convincerlo a trovare una soluzione ed evitare una rottura, ben sapendo l’ira [...].
dall’articolo di Carmine Saviano
Durante una rappresentazione teatrale il grande Ettore Petrolini fu interrotto da un contestatore in piccionaia una, due, tre volte. Alla quarta, il fine dicitore romano sbottò: «Non ce l’ho con te. No, ce l’ho con quello che ti sta accanto perché ancora non ti ha buttato di sotto». Anche il popolo di centrodestra non ce l’ha più di tanto con gli artefici dei pasticciacci brutti di Roma e di Milano, che con i loro incredibili comportamenti attivi e omissivi rischiano di ridurre la democrazia a mera farsa. Si tratta di poveri diavoli di periferia, spesso senz’arte né parte, che si muovono nel sottobosco politico in cerca di protezioni. Più che per la politica, per dirla con Max Weber, vivacchiano di politica e di nulla più. Il popolo di centrodestra ce l’ha piuttosto con quei ras locali che li hanno rimpannucciati e mandati irresponsabilmente avanti. Allo sbaraglio. [...].
Una protesta in tempo reale. Per dire no al decreto salva-liste varato dal Governo Berlusconi. E' quella che dalle 22 di ieri è in corso sul web. Su Facebook più di venti pagine aperte non appena si diffonde la notizia. Da Twitter un flusso ininterrotto di commenti che non si arresta neanche nella notte. "Abuso", "arroganza" e "sdegno" le parole più utilizzate. Si va dal Popolo Viola, che in un batter d'occhio organizza un sit-in al Quirinale fino al gruppo che lancia nella rete un appello al presidente della Repubblica. E poi proposte per una manifestazione nazionale.
Taglio basso
Il signor “trainstopping” dei convogli Maglia Nera Gli scozzesi — ricordate? — avevano i ragazzi disperati di «Trainspotting», quelli che guardavano passare i treni. Noi oggi abbiamo l’uomo esasperato di «Trainstopping». Lui i treni li guarda; e, se sono indecenti, li ferma. È accaduto giovedì a Santa Margherita Ligure, abituata a cronache più gentili (giovani imprenditori in conclave, borghesia lombarda in costume). Furibondo perché il treno regionale 11.264 era arrivato in stazione —ancora una volta—in ritardo, con due vagoni in meno e stracolmo di passeggeri, il signor Maurizio Carnevali, pendolare, s’è piazzato sui binari e ha bloccato il convoglio. Non c’è stato niente da fare: per un’ora, tutto fermo. Voi direte: un ragazzo s’è messo davanti ai carri armati a Pechino, nei giorni della repressione di Tienanmen, mostrando ben altro coraggio. I ferrovieri italiani hanno il cuore più tenero dei carristi cinesi, e mai avrebbero travolto Maurizio, pendolare arrabbiato. Vero. Ma qui non si tratta di lodare il co-
dal commento di S. Folli
Si può dire tutto del decreto del governo, tranne che sia «interpretativo»: cioè che si limiti a offrire una lettura chiarificatrice delle norme elettorali in vigore. In realtà il decreto innova. E non poco: addirittura retrodatando certe innovazioni, sempre che il testo diffuso sia quello definitivo. Risponde senza dubbio all'obiettivo che Silvio Berlusconi si era posto: permettere «l'esercizio del diritto di voto» ai cittadini della Lombardia e del Lazio, al di là dei «formalismi». Ossia, come è noto, dei disastri commessi dal Pdl all'atto della presentazione delle liste. [...].
Giannelli sul Corriere
La rivolta corre sul web: “Difendiamo la democrazia”
dal commento di Paolo Armaroli
dall’articolo di Beppe Severgnini
Il sì che ferisce
raggio, né di rischiare l’apologia di reato (interruzione di pubblico servizio, eccetera). Si tratta di comprendere l’esasperazione. Più i Freccia Rossa corrono, più i Maglia Nera stentano. Maglia Nera: forse dovremmo avere il coraggio di chiamare così i treni degli ultimi — che poi, a pensarci bene, siamo stati, siamo o saremo tutti noi. Non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, ma facciamolo comunque: se l’Alta velocità ha cambiato la vita di molti (e va applaudita), anche la bassa velocità ha i suoi meriti. Buoni servizi pendolari — commuter trains, in milanese moderno— aiutano a snellire il traffico nelle strade. Sono luoghi dove si dovrebbe poter leggere, lavorare, ascoltare musica, pensare. Attività che sono il premio di consolazione per chi, giorno dopo giorno, va al lavoro in una grande città, e torna a casa la sera. Trainstopper Carnevali ha 45 anni. Non una testa calda, né un piantagrane. Da vent’anni, dal lunedì al venerdì, va da Santa Margherita a Genova per lavoro. dal Corriere della Sera
Tra dichiarazioni di principio - "Difendiamo la democrazia" - e dure critiche al governo: "Sembrate una banda di arroganti". Basta accedere a Twitter e fare una ricerca con la parola "decreto". Ci si trova davanti a centinaia di post che aumentano a ogni secondo. C'è chi ipotizza scenari a dir poco inquietanti: "Essendo un decreto legge, se dovesse vincere la Bonino nel Lazio il governo potrebbe non convertirlo. A questo punto mi aspetto di tutto". In molti pongono la stessa domanda: "Può il consenso fare a meno della legge?". E ancora: "Se fosse stato il Pd a presentare le liste in ritardo, Berlusconi avrebbe fatto lo stesso?". Non mancano cinismo e iro-
nia: "Devo chiedere a Silvio di fare un decreto per abolire il fuorigioco". E poi: "Caro Silvio, ho pagato una multa in ritardo. Me lo fai un salva-multe?". Il centro nevralgico della protesta online è Facebook. Gia alle 22 e 30 di ieri i gruppi sono una decina. Che raccolgono molte adesioni durante la notte. Tra i più attivi il gruppo "Incapaci, Divisi, Arroganti per un decreto interpretativo", quasi 500 iscritti. Si cerca di capire il fondamento giuridico della scelta del governo; ci si propone di scendere in piazza ogni giorno fino alle elezioni. E c'è chi invita a rispondere a Berlusconi "con la sola arma che ci è rimasta: il voto". [...].
La fotografia Filippine, Un bambino al centro di un lago essiccato (Ansa)
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Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’ Regionali, Pagliuca apre la campagna
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Marzo
POTENZA - Parte ufficialmente la sfida elettorale per il governo della Regione Basilicata, diNicola Pagliuca.E il candidato presidente della giunta del Pdl, è motivato. Tiene il palco abbondantemente oltre la mezz’ora. E’ aggressivo dialetticamente. Ne ha per tutti. Contro Magdi Cristiano Allam e la sua “Io amo la Lucania”, contro Vito De Filippo, il Partito democratico e il centrosinistra e soprattutto contro la maggioranza in consiglio regionale «che negli scorsi cinque anni ha gestito male le risorse e non ha ascoltato i consigli e le proposte della nostra opposizione». Pagliuca non mostra incertezze. Guarda diritto avanti a sè esi scaglia contro quel centrosinistra lucano «che quotidianamente toglie, confondendo la solidarietà con l’assistenzialismo». La platea lo ascolta.
Nicola Pagliuca
MARTEDI’
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Vito De Filippo
GIOVEDI’
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Marzo
Le vetrine colpite
Notte di agguati a Matera MATERA - SI è accanito con un'ascia contro il portone d'ingresso dell'abitazione di Saverio Acito. Coperto da un cappuccio, l'uomo di 50 anni identificato poche ore dopo dagli uomini della Digos, coordinati dal dirigente Marisa Contuzzi, ha colpito la porta in legno più volte. Ad accorgersi della sua presenza è stata la moglie del candidato sindaco del Pdl. Sempre ieri mattina, nel frattempo, all'altro capo della città, nel rione San Giacomo i collaboratori del candidato dell'Italia dei Valori alla Regione, Antonio Montemurro, hanno scoperto all'apertura del comitato elettorale che le vetrine d'ingresso erano state danneggiate da alcuni colpi inferti probabilmente con un martello.
Tirocini, c’è posto per mille persone
De Filippo presenta il programma
Marzo
POTENZA - «Il Governo ha abbandonato il Mezzogiorno: qui al Sud sicuramente c'è bisogno di più virtù, ma c'è soprattutto bisogno di più Stato». sono le parole del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Pd), nella conferenza stampa di presentazione della sua ricandidatura a Governatore. De Filippo ha evidenziato che «i fondi Fas sono stati congelati: per la Basilicata sono bloccati finanziamenti per 900 milioni di euro. Inoltre, per ciò che riguarda le infrastrutture della nostra regione, gli investimenti da parte dell’Anas e dell’Rfi sono pari a zero. Più in generale, per le infrastrutture del Sud, ossia per il 40 per cento del territorio nazionale, vi sono stanziamenti pari solo al 18 per cento del totale».
MERCOLEDI’
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Marzo
Perquisita la casa di Bolognetti
Maurizio Bolognetti
LATRONICO - I carabinieri hanno perquisito martedì la casa di Maurizio Bolognetti e la sede dei Radicali lucani. Che poi sono lo stesso appartamento di Latronico. Alla fine, hanno sequestrato un file. Una email. Il decreto di perquisizione che gli uomini del Nucleo operativo ecologico dell’Arma hanno eseguito, firmato dal sostituto procuratore della Repubblica Salvatore Colella, nasce dalla denuncia pubblica del segretario dei Radicali lucani sulla qualità dell’acqua negli invasi lucani di gennaio. L’8 di quel mese, Bolognetti diffuse un comunicato in cui denunciava la presenza di bario e altre sostanze tossiche, in concentrazioni secondo lui superiori ai limiti di legge, nelle acque delle dighe.
VENERDI’
5
Marzo
Uno scorcio di Matera
Matera, estorsione a 11 commercianti MATERA - Amore e estorsioni, un binomio improbabile che però rispecchia bene i contorni di un fatto di cronaca accaduto in città a ottobre dello scorso anno. Tra i protagonisti, una cinquantenne materana che quando si innamora perde così tanto la testa da compiere azioni che sconfinano nella stupidità. Tempo fa, una sua lettera di minacce contro una rivale in una relazione sentimentale le valse una querela. Proprio l'errore di usare lo stesso di tipo di buste per spedire lettere con richieste estorsive ha permesso agli inquirenti di risalire alla coppia ea concludere la vicenda in sole 72 ore. L'operazione “Profile” che ha portato alla denuncia della donna e del compagno quarantacinquenne con l'accusa di tentata estorsione nei confronti di undici commercianti.
SABATO
6
Marzo
L’isola di Tenerife
Sequestrato il tesoro della famiglia Sciarra MELFI - Tre appartamenti lussuosi sulla spiaggia, cosiddetta “Degli americani” a Tenerife in Spagna ed un locale commerciale per un valore complessivo di un milione di euro sono stati sequestrati stamattina alla famiglia Sciarra di Palazzo San Gervasio grazie ad una brillante cooperazione avviata tra le polizie iberica ed italiana. Già condannato per usura, Antonio Sciarra aveva subito un altro sequestro, di beni mobili ed immobili, il mese scorso in Basilicata ed ora si trovava proprio in Spagna per cercare di vendere gli appartamenti a rischio confisca. Le proprietà spagnole della famiglia Sciarra erano intestate alla moglie, Maria Serafina Colabella anche lei sull'isola di Tenerife al momento del sequestro.
A Matera per degustare Ancora tempo buon vino di ciaspolate sul Pollino
da politichegiovanilinews.com
da http://infopollino.blogspot.com/
da http://www.sassiemurgia.com
Scade il 15 marzo prossimo e darà la possibilità a 1.000 lucani di fare esperienza per un anno all'interno delle Pubbliche Ammnistrazioni. Stiamo parlando del "Programma Tirocini formativi", voluto dalla Regione Basilicata e rivolto a candidati fra i 18 ed i 40 anni, diplomati e laureati che siano residenti nella regione. I disoccupati o inoccuapti potranno compilare una sola domanda rigorosamente on line, scegliendo l'Amministrazione Pubblica per la quale concorrere. L'istanza andrà poi inoltrata, con fotocopia di documento d'identità valido al Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport - Ufficio Gestione Interventi formativi - Via A.M. di Francia, 40 - 75100 Matera.
Febbraio ci saluta con un week end all'insegna dello scirocco che ha colorato la candida neve di un marroncino Sahara.... Ma questo non ha scoraggiato gli ospiti de La Locanda di San Francesco di Viggianello, che armati di racchette da neve e buona volontà hanno percorso i sentieri nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ammantati ancora di oltre un metro di neve. Sabato percorso ad anello per raggiungere i Piani di Vacquarro, al cospetto della vetta del Monte Pollino (2248 m slm), percorrendo all'andata il sentiero nella faggeta ai piedi di Serra del Prete e al ritorno la rotabile che costeggia il torrente per chiudere l'anello a Colle dell'Impiso. [...].
Sulla scorta del successo della rassegna di degustazioni abbinate alla buona musica conclusasi lo scorso Dicembre, Palazzo Gattini Luxury Hotel le ripropone tutti i Venerdì, fino al 26 Marzo. Agli ospiti viene offerta una serata con la cucina tipica rivisitata degli chef del ristorante che, di volta in volta... Il vino viene presentato nelle sue caratteristiche e degustato imparando a sorseggiare e ossigenare per ricavare i profumi contenuti. Vengono inoltre date indicazioni sugli elementi strutturali delle ricette e svelate curiosità inerenti ai piatti serviti. A fine pasto, come di consueto, è prevista la degustazione di caffè o ciccolateria. [...].
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Domenica 7 marzo 2010
6 Primo piano
Domenica 7 marzo 2010
Primo piano 7
Domenica 7 marzo 2010
Chiesti codice morale e paletti sulle candidature
Lo scontro politico
L’Anm al Parlamento «Necessaria una legge sulle toghe in politica»
Dall’Udc al Prc si alza la voce e si annuncia una manifestazione
In piazza contro decreto «truffa» L’unità delle opposizioni viene spezzata da Di Pietro che attacca il capo dello Stato: «Non è stato imparziale» di GIOVANNI INNAMORATI
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LA LETTERA SUL SITO
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Napolitano: «L’esclusione del Pdl nel Lazio non era sostenibile» di MASSIMO COLAIACOMO ROMA – Il rispetto delle norme da un lato e, dall’altro, il diritto dei cittadini di scegliere attraverso il voto fra schieramenti e programmi diversi: due «beni» egualmente preziosi per tutelare i quali il decreto interpretativo del governo, il cosiddetto «salvaliste», era l'unico strumento per intervenire sulla tormentata vicenda della mancata
presentazione delle liste del PdL in Lombardia e nel Lazio. È questa la motivazione, messa nero su bianco, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha risposto così a due diverse preoccupazioni che gli erano state manifestate dal signor Alessandro Magni e dalla signora Maria Cristina Varenna. Inedita la formula epistolare: Napolitano ha scelto di rispondere con una lettera resapubblica sul sito del Quirinale, in una forma quasi di rapporto immediato e diretto con le preoccupazioni dei cittadini. «Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello di garantire chesi andassedovunque alleelezioni regionali - scrive Napolitano – con la piena partecipazione dei diversi schieramenti politici. Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall’ufficio competente costituito presso la Corte d’Appello di Milano. Napolitano ha ricordato come esponenti dell’opposizione avessero più volte ripetuto nei giorni «di non voler vincere - neppure in Lombardia – per abbandono
dell’avversario o a tavolino », ha detto con riferimento a Bersani, Di Pietro e Casini. Quanto alla «soluzione politica» di cui si era parlato da più parti nessuno mai aveva chiarito in che cosa consistesse. Il Capo dello Stato non nega che un accordo politico sarebbe stato quanto mai opportuno anche se l’obiettivo, difficile di per sè, lo diventa ancora di più in clima elettorale. Poi, argomenta ancora il Capo dello Stato, l’intesa politica avrebbe pur sempre dovuto tradursi «in soluzione normativa, in un provvedimento legislativo» e, al punto in cui erano giunte le cose quel provvedimento «non poteva che essere un decreto legge». Non però nella versione proposta dal presidente del Consiglio quando è salito al Colle una prima volta, giovedì sera, per un incontro che Napolitano non esita a definire «teso». Mentre il testo elaborato poi dal ministero dell’Interno e dalla presidenza del Consiglio «non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalità». «Nè si è indicata –è precisazione di Napolitano – da nessuna parte politica quale altra soluzione comunque inevitabilmente legislativa potesse essere ancora più esente da vizi e dubbi».
Giorgio Napolitano
Il premier: «La colpa non è del partito ma dei burocrati»
Berlusconi: «Ora recuperiamo» E attacca il Pd: «Dice sempre no» di FEDERICO GARIMBERTI ROMA – Deluso dal Partito Democratico, dal quale si aspettava un atteggiamento di maggior fair play, e fermamente intenzionato a recuperare il terreno perso dal centrodestra a causa del “caso liste” nel Lazio e in Lombardia, spiegando agli elettori che la colpa non è di qualche funzionario di partito, ma semmai all’eccessivo fiscalismo di qualche burocrate. Silvio Berlusconi, dopo aver incassato con soddisfazione il via libera del Colle al decreto interpretativo e la riammissione della lista Formigoni in Lombardia, può finalmente dedicarsi alla campagna elettorale. La speranza, infatti, è che anche il Tar del Lazio (lunedì) dia ragione al Pdl. Nel corso della giornata – trascorsa interamente a Palazzo Grazioli ad eccezione di una visita al suo Milan in ritiro a Roma prima della sfida dell’Olimpico – il presidente del Consiglio evita accuratamente di parlare i giornalisti. Il Cavaliere, tuttavia non ha interrotto i contatti con consiglieri e dirigenti del partito. A loro ha spiegato la sua posizione in vista degli ultimi venti giorni di campagna elettorale. Una com-
petizione che Berlusconi intende affrontare all’attacco. In primo luogo difendendo a spada tratta gli esponenti locali del Pdl messi alla gogna (anche internamente) con l’accusa di non aver rispettato le procedure. È intenzione del Cavaliere – confidano dall’entourage – spiegare agli elettori del centrodestra che la colpa non può essere scaricata su persone che, tra l’altro, hanno una lunga esperienza in queste cose. «Intende dire, verbali alla mano, come sono andate realmente le cose: l’atteggiamento ostruzionistico dei Radicali, quello eccessivamente fiscale di funzionari del Tribunale e magistrati che hanno impedito la presentazione delle liste», spiega uno stretto collaboratore del premier. Un modo per dire che se errore c'è stato da parte di qualche esponente del Pdl, è stato fatto in buona fede. Ma anche per ribadire quel sospetto più volte espresso in privato: cioè che vi sono troppe coincidenze nel fatto che a rischiare l'esclusione siano state soltanto le liste del centrodestra. Critiche, soprattutto quella ai magistrati, che probabilmente Berlusconi rinvierà a dopo il pronunciamento del Tar del Lazio.
In ogni caso, la sua sarà una campagna elettorale tesa a recuperare il consenso degli elettori del centrodestra che, stando ai sondaggi in suo possesso, non sono rimasti indifferenti all’intera vicenda. Il rischio che Berlusconi ha sottolineato con i suoi interlocutori è quello dell’astensionismo, in particolare da parte dei sostenitori del Pdl. Astensionismo che non porterebbe più voti al Pd, ma potrebbe rafforzare la Lega Nord. E proprio per evitare questo rischio, il Cavaliere intende spiegare a ogni piè sospinto quanto avvenuto. Quanto all’atteggiamento dell’opposizione, Berlusconi ha privatamente stigmatizzato la posizione del Partito Democratico: sono sempre gli stessi, dicono sempre di no, non cambieranno mai, alla fine vanno sempre dietro a Di Pietro. Delusione, dunque, più che irritazione per il fatto che a giudizio di Berlusconi, il partito di Pier Luigi Bersani resta ostaggio dell’Italia dei Valori.
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Accolta la sospensiva della decisione della Corte d’appello che lo aveva escluso dalle regionali
Il Tar lombardo dà il via libera a Formigoni Il governatore: «Non c’è stato nessun aiutino» Ma Penati insorge: «Debole e arrogante» di PAOLO BARBIERI MILANO – Il Tar della Regione Lombardia ha dato ragione a Roberto Formigoni accogliendo la richiesta di sospensiva della decisione della Corte d’appello di Milano che lo aveva escluso dalle prossime elezioni regionali. Alle 17:29, dopo circa cinque ore di camera di consiglio, i giudici della quarta sezione hanno riammesso così Formigoni, da quindici anni presidente della regione e che si appresta, secondo i sondaggi, a essere rieletto per la quarta volta. Una decisione che esula dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri, firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
nella tarda serata di ieri e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale mentre era in corso la camera di consiglio. I giudici del Tar, infatti, hanno accolto il ricorso del Pdl lombardo secondo il quale i radicali non avevano alcun diritto a ricorrere contro l’ammissione della lista di Formigoni. Secondo la giurisprudenza amministrativa, infatti, (e a questa i giudici della quarta sezione si sono appellati) hanno diritto a fare ricorso solo i soggetti esclusi. In questo caso, insomma, solo il Pdl lombardo avrebbe avuto il diritto di opporsi alla decisione della Corte d’appello che l’aveva escluso dalla competizione elettorale. Inoltre l’Ufficio centrale regionale che aveva, in un primo momento,
ammesso la lista non aveva più alcun potere di intervento. Il presidente della Lombardia, impegnato in un vorticoso giro elettorale tra Milano, Brescia e Bergamo, appresa la notizia della sospensiva ha subito sottolineato: «Abbiamo dimostrato di avere perfettamente ragione. IlTar hariconosciuto chel'ufficio elettorale della Corte d’Appello dopo aver accettato la nostra lista non aveva più alcun potere di intervento, è quanto ho sostenuto in tutti questi giorni». Ma il punto che maggiormente il presidente lombardo ha voluto rimarcare è che nella decisione non è stato preso in considerazione il decreto: «Non abbiamo avuto bisogno di alcun aiutino» ha detto, dopo aver condannato la richiesta di impeachment definita «segno di barbarie» e la sinistra che offre uno «spettacolo miserando» scagliandosi contro il decreto e Napolitano.
«Siamo in presenza – ha spiegato – di undecretolegge chenascedallaconcertazione delle due massime cariche dello Stato che, per avventura sono nelle loro posizioni in quanto eletti da una maggioranza di centrodestra, il primo, e di centrosinistra che radunava tutto l’Ulivo, il secondo». Mentre i radicali, autori dei ricorsi contro Formigoni hanno annunciato che presenteranno esposti in tutte le procure della Repubblica della Lombardia affinchè sequestrino tutte le liste per riscontrare presunti falsi, Penati, il candidato del centrosinistra,ha definitoil decreto«inqualificabile perchè il governo ha cambiato le regole strada facendo». Quindi ha accusato Formigoni: «Un presidente della regione che si ritiene così forte ha avuto poi bisogno, per dimostrare di avere ragione, che si cambiassero le regole. È un segno di grande debolezza e di grande arroganza».
«Bersani sempre più schiacciato su posizioni dell’Idv»
di ANGELA MAJOLI
IL CASO
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Par condicio, due esposti per i talk show
ROMA – Pressing di sindacati e associazioni sull'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni perchè intervenga contro lo stop ai talk show Rai in campagna elettorale: Articolo 21 e Fnsi-Usigrai annunciano due esposti all’organismo di garanzia, ipotizzando la violazione del contratto di servizio della tv pubblica. Il caso sarà affrontato con ogni probabilità dal Consiglio Agcom nella riunione convocata per l’11 marzo. Intanto i conduttori restano sul piede di guerra: se Bruno Vespa e Michele Santoro sottolineano che, alla luce di «quello che sta succedendo», preferirebbero andare in onda, Luca Barbareschi, “orfano” del suo Barbareschi Sciock, sospeso da La7 e trasferitosi venerdì sera sul web, lunedì ricorrerà alle vie
– nè dobbiamo precisare in dettaglio come si deve articolare l’offerta informativa della Rai. E poi il contratto di servizio stabilisce che la Rai deve fare informazione, ma non 'comè deve farla». Sulla vicenda talk show interviene anche il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri: «Secondo me dovrebbero parlare tutti, senza problemi», dice a KlausCondicio commentando la sospensione degli approfondimenti. Ma poi aggiunge: «La cosa brutta è che questi giornalisti della Rai fanno veramente un uso politico della tv. E quindi, sotto questo profilo, diciamo che il provvedimento è proporzionato all’azione negativa che svolgono. Forse anche lì andrebbe regolamentato, nel senso di consentire le trasmissioni e non di non consentirle».
L’Agcom, che è stata convocata per giovedì, discuterà dello stop imposto dalla Rai legali «contro un provvedimento – annuncia – lesivo del mio diritto, costituzionalmente garantito, ad esercitare la mia professione». «La Rai ha l’obbligo – sostiene nell’esposto Articolo 21, citando il Testo Unico della radiotelevisione – di garantire un adeguato numero di ore di trasmissione all’informazione nelle fasce orarie di maggiore ascolto nonchè l’obbligo di trasmettere programmi di approfondimento informativo», in base al contratto di servizio. Di qui la richiesta all’Agcom di aprire in via urgente un procedimento. Anche Federazione della
stampa e Usigrai chiedono all’Autorità «un immediato, indifferibile intervento» affinchè Porta a Porta, Annozero, Ballarò e L’ultima parola tornino subito in palinsesto. Per il sindacato dei giornalisti, le repliche di film e telefilm che in questi giorni vanno al posto dei talk show rappresentano una “sottrazione di informazione che è tanto più negativa in periodo elettorale» e lo stop deciso dalla Rai «va ben oltre il contenuto del regolamento» della Vigilanza, a sua volta «in contraddizione con la legge sulla par condicio». La questione dovrebbe finire
sul tavolo del Consiglio dell’Agcom giovedì prossimo. Se tre commissari di area di centrosinistra, Nicola D’Angelo, Sebastiano Sortino e Michele Lauria, hanno scritto nei giorni scorsi al presidente Corrado Calabrò per sollecitare una presa di posizione dell’organismo di garanzia contro lo stop ai talk show, altri quattro (Giancarlo Innocenzi, Stefano Mannoni, Roberto Napoli ed Enzo Savarese) hanno preso ugualmente carta e penna per esprimere una valutazione opposta. «Non siamo la corte d’appello rispetto alle decisioni della Vigilanza – spiega una fonte di maggioranza nel Consiglio
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ROMA – Tutto il centrosinistra, dall’Udc al Prc alza la voce contro il «decreto truffa», contro il quale il centrosinistra ha indetto una manifestazione nazionale per sabato 13 marzo. Ma l'unità delle opposizioni è rotta da Antonio Di Pietro che prende di mira il presidente Napolitano, e ipotizza l'impeachment per la sua firma al decreto. E, addirittura, serpeggiano timori di ulteriori «trucchi» del centrodestra in caso di sua sconfitta elettorale nel Lazio. «Il messaggio che passa al paese è devastante: le regole valgono solo per i deboli, mai per i forti» ha detto Pier Ferdinando Casini, che ricorda come l’Udcrimase esclusodalle elezioni del Trentino del 2008 per questioni di timbri: «non capisco perchè solo noi dobbiamo essere fessi». Tutto il Pd, dal segretario Pier Luigi Bersani, agli esponenti delle varie anime del partito (Massimo D’ALema, Dario Franceschini, Piero Fassino, Beppe Fioroni, Anna Finocchiaro), protestano in coro contro un decreto che «cambia le regole del gioco mentre la partita è in corso». I capigruppo Franceschini e Finocchiaro, in una lettera ai presidenti di Camera e Senato, preannunciano un irrigidimento del Pd su tutti i fronti. Anche i partiti fuori del parlamento, come Prc, Pdci e Sinistra e Libertà, fanno sentire la loro voce. Ed ecco che di prima mattina dopo una serie di telefonate tra i leader del centrosinistra nasce l’idea di una manifestazione nazionale di protesta che infatti viene indetta per sabato prossimo, 13 maggio. A rompere l’unità però è Antonio Di Pietroe Idvche avanzal’ipotesi di impeachment verso il presidente Napolitano, per aver firmato un decreto a suo giudizio incostituzionale. Il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi chiede spiegazioni su come sia andato il colloquio Berlusconi-Napolitano, visto che i retroscena di alcuni giornali parlano di minaccia da parte del premier di scatenare la piazza. «Se fosse vero ci troveremmo di fronte ad una nuova marcia su Roma, con Napolitano nelle vesti di Vittorio Emanuele». E quando il Capo dello Stato, nel pomeriggio, motiva le sue scelte, Di Pietro non arretra nelle sue critiche, nonostante le telefonate di Bersani che gli spiega che in questa battaglia l’avversario è il governo e non il capodello Stato.Argomentoripetuto da tutto il Pd, che si becca del «pavido e ipocrita» perchè non ammette che Napolitano non è stato «arbitro imparziale». A metà pomeriggio due manifestazioni a Roma e a Milano, danno voce alla rabbia del popolo del centrosinistra, che è più grossa dopo l’ok del Tar della Lombardia alla lista di Formigoni. Il decreto alla fine sarà un salva-lista, quello del Pdl del Lazio; ed ecco che Esterino Montino, vicepresidente della Regione, annuncia un ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione. Emma Bonino, in piedi su una sedia tra le bandiere di tutto il centrosinistra, annuncia che non ci
saranno «inutili e sterili Aventini», facendo fare un sospiro di sollievo ai militanti: era infatti corsa voce che Bonino, per protesta, si ritirasse dalle elezioni. «Se avessi ascoltato solo me stessa - ammette dal suo inusuale palco –avrei giàdetto che con i bari non si gioca, ma credo che in questa circostanza sia necessario un confronto con tutte le altre forze che compongono la coalizione». Insomma Bersani e alleati hanno usato il telefono. La stessa Bonino e Di Pietro danno poi voce a un timore che circola già da venerdì, quello che il centrodestra, se Renata Polverini non vincerà le elezioni, rinuncerà a convertire in legge il decreto, provocando così l’annullamento delle elezioni. «Se perdessero – ha detto Bonino – vorranno interpretare il risultato, perchè chi ha fatto questo decreto ieri è capace di tutto». E il verde Angelo Bonelli invoca per le regionali gli osservatori internazionali «come per l'Ucraina».
A Roma durante il comizio della Bonino appaiono manifesti funebri per la democrazia. Sopra: slogan del popolo viola
ROMA – I magistrati chiedono al segretario dell’Anm, Giuseppe Parlamento una legge che pre- Cascini «è giusto che i magistrati cluda ai giudici di candidarsi alle si possano candidare ma non è elezioni regionali nella stessa zo- utile, ad esempio, che vadano a na dove hanno esercitato la giuri- dirigere le Asl o fare gli assessori sdizione, così come avviene per le alla Sanità». Con riferimento alla vicenda toghe che si presentano alle elezioni politiche nazionali. Inoltre dell’ex procuratore aggiunto di intendono rivedere il loro codice Roma, Achille Toro, dimessosi deontologico per affrontare la dalla magistratura dopo il coinquestione morale dopo il recente volgimento nell’indagine sugli coinvolgimento di magistrati in appalti del G8, Cascini ha agprocedimenti penali come quello giunto che si è trattato «di un episodio molto brutto ma, a differendell’inchiesta sul G8. Le risoluzioni sono state ap- za di quanto ha fatto la politica, provate nel corso della seduta te- noi non abbiamo ceduto a riflessi nuta nella giornata di ieri dal corporativi o di protezione». AnParlamentino dell’Associazione che Antonietta Fiorillo di MagiNazionale Magistrati che ha an- stratura Indipendente si è sofferche deciso di organizzare un mata sulla 'vicenda Torò: «E' un gruppo di studio per mettere in fatto doloroso ma si tratta di un episodio isolato – ha detto -, la macampo i nuovi paletti. In particolare, l’Anm chiede al gistratura è un corpo sano che riesce a reagire Parlamento «un dall’interno». intervento legiSulle toghe in poslativo che adelitica, Fiorillo ha gui la legge eletmesso in guartorale per le amdia «dal rischio ministrative a di una doppia quella per il Parstrumentalizzalamento naziozione nel senso nale introducenche bisogna evido un divieto per tare che un mai magistrati di gistrato lavori partecipare alle ad inchieste per elezioni, o assuacquistare notomere incarichi di rietà o che sia governo nelle eletto per via delamministraziole inchieste che ni locali, nei luoha condotto». ghi dove hanno Sulla questione precedentemenmorale è intervete esercitato la nuto anche Marfunzione giudicello Matera di ziaria». Unicost rilevanSecondo l'Anm do che il proble«sarebbe un erroma «viene fuori re rinunciare alciclicamente sola presenza di prattutto nei momagistrati nelle Una toga in un’aula di tribunale menti di crisi delistituzioni rappresentative» ma allo stesso tem- le istituzioni democratiche, po è «necessario fissare regole ri- quando si perdono i punti di rifegorose per evitare commistioni rimento». Ad avviso di Matera «il tra la funzione giudiziaria e l’im- magistrato che scende in politica pegno politico». Per questo sarà non può poi tornare a rivestire la istituita una commissione di stu- toga: sono due mondi non sodio «per individuare modifiche al vrapponibili». E Nello Rossi di codice deontologico e allo statuto Magistratura Democratica chiedell’Anm che fissino “paletti” sui de 'palettì, «chi non li rispetta temi della questione morale e del non può rivestire incarichi rapporto tra magistratura e poli- nell’Anm». Per Rossi «il bipolarismo ha tica». Secondo il presidente cambiato il rapporto tra magidell’Anm, Luca Palamara, biso- stratura e politica lasciando megna «evitare situazioni opache e no spazi di autonomia ai magibisogna passare dalle parole ai strati che decidono di candidarsi fatti: non si può arretrare di un o di mettersi, fuori ruolo, al servimillimetro, servono magistrati zio delle istituzioni». Stefano all’altezza, trasparenza e credibi- Schirò di Magistratura Indipenlità del lavoro che svolgono». La dente – la componente più con'riformà riguarda tre punti: il di- servatrice dell’Anm –ha espresso ritto all’elettorato passivo, l’op- parere positivo sull'istituzione portunità di candidarsi nel terri- della commissione di studio torio in cui si è esercitata la giuri- «purchè lavori in tempi accettasdizione, il ritorno in magistra- bili e sia snella e composta solo da tura delle toghe che hanno scelto componenti del “Parlamentidi tentare la strada politica. Per il no”».
8 Primo piano
Domenica 7 marzo 2010
Verso le regionali I Popolari uniti si presentano e fanno il pieno in platea ma non mancano le stoccate al centrosinistra
Potenza avverte: «Non sarà facile governare» di SALVATORE SANTORO
nuare a parlare a fronte alta». Ha parlato anche il neo segretario provinciale di Matera, Morea che ha spiegato: «Non è stato facile per noi. I Popolari uniti a Matera fino a 70 giorni fa non esistevano. Poi ci siamo messi a lavoro e ora abbiamo fatto una lista di giovani e di donne che sono certo riuscirà ad ottenere ottimi risultati». E’ stata la volta poi del segretario provinciale di Potenza, Vitoantonio Rossi ricordare: «Noi abbiamo da parte nostra la capacità di mediazione dimostrata tante volte da Antonio Potenza e la serietà e la concretezza». Per quanto riguarda il candidato governatore De
Condividi da Facebook Soave sulla scuola attacca Viceconte «CI AUGURIAMO che il lucano neo sottosegretario alla Pubblica Istruzione senatore Viceconte nel suo primo impegno istituzionale con l'incontro con il direttore dell'Usr Franco Inglese abbia utilizzato l'occasione, prima di tuffarsi negli impegni della campagna elettorale, per anticipare cosa intende fare per salvare la scuola lucana dai nuovi tagli che l'attendono nel nuovo anno scolastico 2010-2011». Lo sosostiene il segretario regionale e candidato del Pdci-FdS Giovanni Soave. che aggiunge: «Ci aspettiamo uno straccio di giustificazione sulla norma che introduce l'apprendistato. Approvando questo capolavoro di inciviltà la destra strappa alla scuola i giovani di 14 - 15 anni di età, li spinge precocemente al lavoro, abbassando l'età lavorativa dai 16 ai 15 anni, li priva del futuro, perché, nell'epoca dell'economia della conoscenza e del lavoro precario, chi non possiede almeno un diploma di secondaria superiore più difficilmente di chiunquealtro potràavere unlavoro adeguatamente retribuito, sicuro o almeno dignitoso».
Filippo, l’intervento è stato prima rivolto ai ringraziamenti «a un partito che si è sempre dimostrato fedele in questi ultimi 5 anni di legislatura» e poi agli attacchi al centrodestra: «Non passerà nemmeno questa volta». E quindi, De Filippo analizzando i 5 anni scorsi di maggioranza in consiglio regionale «non ci siamo fatti mancare, ma il dibattito alla fine ha prodotto risultati eccellenti». Per concludere De Filippo alla platea dei Popolari uniti al cospetto dell’assessore regionale Potenza, ha sottolineato «gli ottimi risultati della Sanità lucana che permette ai lucani di pagare l’addizionale Irpef più bassa d’Italia».
Antonio Potenza parla alla platea dei Popolari Uniti (foto A.M.)
gli APPUNTAMENTI
Oggi alle 10.30 presso il Cineteatro Principe di Piemonte apertura della campagna elettorale di Sergio Lapenna. Interverranno insieme al candidato Lapenna, il neo sottosegretario di Stato Guido Viceconte, il candidato presidente della Regione Nicola Pagliuca e i Parlamentari del Pdl. Oggi, a Lavello si inaugurerà il comitato elettorale di Antonio Catarinella, candidato del Pdl. Poi incontro alle 17.30 nel teatro Sacro Cuore con Giuseppe Moles, Vincenzo Taddei, Guido Viceconte, Mario Valducci.
A Potenza, oggi, presso l’hotel Vittoria, alle 10, presentazione delle liste provinciali di Potenza e Matera per il rinnovo del consiglio regionale dell’Italia dei valori, a sostegno del candidato presidente Vito De Filippo. Oggi, a Potenza, alle 18, Giannino Romaniello (Sel) inaugura il proprio comitato elettorale in via Lisbona. Domani, alle 12, presso il comitato elettorale di viale del basento a Potenza, il candidato Roberto Galante (Pu) organizzerà l’evento
Vivi libero LO SLOGAN: «Vivi libero». E’ del candidato consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa che lo spiega: «Esprime pienamente il mio spirito di libertà e di indipendenza da sistemi di potere vecchi, obsoleti e che ci stanno trascinando sempre più in basso, sperperando le nostre innumerevoli risorse, senza nessun vantaggio reale per noi e per le generazioni future. Liberiamo la nostra Basilicata dal sistema di potere costruito in questi anni dal centrosinistra, costruendo l'alternativa di governo regionale, sulla base di un chiaro programma».
Ucsi
Paese solidale L’UCSI ha organizzato un percorso di studi che affronterà il tema lanciato dalla Cei con il documento “Per un paese solidale”(che, tra i vari appuntamenti, domani sarà presentato dal vescovo di Potenza, Superbo, vicepresidente Cei).
I socialisti: «Un minuto di silenzio alle manifestazioni elettorali»
anche se a sala non certo piena era notevole. A vincere la competizione èstato ilgiovaneVincenzo Turi,che adesso avrà anche la possibilità di suonare in locali importanti della riviera romagnola. Non si è svolta invece la festa che doveva seguire alla competizione dei locali. I tre dj di fama nazionale non hanno quindi potuto esibirsi. Le strade imbiancate infatti, hanno bloccato sia i pullman di cui era previsto l'arrivo da diversi paesi della provincia di Potenza che gli stessi giovani del capoluogo. Anche il candidato Presidente Nicola Pagliuca non è riuscito a raggiungere l'Efab, rimanendo bloccato in una delle tappe del suo tour elettorale. Per gli amanti della musica elettronica però, Nicola Pagliuca ha deciso di rinviare la festa a data da destinarsi.
Oggi, alle ore 18.30, a Melfi, presso la sala Murano in viale D’Annunzio, il candidato al Consiglio regionale per la lista “Io amo al Lucania”, Alfonso Ernesto Navazio aprirà la campagna elettorale. Parteciperà il candidato presidente Magdi Cristiano Allam.
Gianni Rosa
Tosto: «Adesso 9 liste»
La neve batte “l’elettronica” del Pdl
Oggi, alle 10.30 presso il cinema Don Bosco a Potenza, apertura della campagna elettorale di Vincenzo Folino (Pd). Interverranno il candidato presidente Vito De Filippo e il segretario del Pd, Roberto Speranza.
Si è presentato agli elettori ieri pomeriggio al Grande Albergo di Potenza, in vista delle elezioni regionali del 28 marzo il candidato del Pdl, attuale vicecoordinatore provinciale del Popolo della libertà Rocco Sarli. Il candidato Sarli nel proprio intervento ha criticato il centrosinistra e si è speso a favore dell’aspirante presidente della giunta regionale per il centrodestra, Nicola Pagliuca.
L’analisi
Dopo il decreto del Governo, i possibili effetti in Basilicata
Rinviata la festa dei Dj voluta dal candidato governatore Pagliuca
POTENZA - Dovevaessere una serata di balli scatenati e politica. Ma alla fine ha vinto la neve. L’improvvisa quanto violenta nevicata di venerdì sera ha boicottato l’evento gara di musica elettronica promosso dal candidato governatore del centrodestra Nicola Pagliuca all’Efab di Tito. La manifestazione era molto attesa dagli amanti della musica elettronica e dai dj locali. Alla fine nonostante tutto si è svolta solo la parte della manifestazione dedicata ala gara che nel calendario della manifestazione si è svolto a partire dal tardo pomeriggio. E sono stati 21 i giovani locali che hanno potuto “suonare”la loro musica al fianco di Stefano Noferini, dj di consolidata fama nel settore. Il colpo d’occhio, in ogni caSopra la neve che ha impedito la manifestazione non risparmia il camper so, con il maxi schermo che proiettaelettorale di Pagliuca, a lato dj all’opera va immagini a ritmo con la musica
La prima di Sarli
E’ uno dei gruppi su Facebook che più stanno dando vita a dibattiti e confronti quello che “sostiene” la candidatura a consigliere regionale dell’attuale assessore lucano all’Agricoltura Vincenzo Viti. Tante le foto che lo ritraggono impegnato in campagna elettorale. Sul gruppo anche il curriculum politico di Viti tra cui “brillano” la carica di consigliere del ministro delle comunicazioni nel governo D’Alema, del presidente delSenato FrancoMarini ele 3legislature alParlamento.
ipse dixit
“Mimosa drink”. Giovedi 11 marzo alle ore 16 presso la sala convegni “Principe di Piemonte” in via don Minozzi a Potenza presentazione della lista alle elezioni regionali della Federazione della Sinistra, con la partecipazione del segretario nazionale del Prc e portavoce nazionale della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero.
UN GIRO AL MERCATO
Allam: «Paura di esporsi Lavorerò per il riscatto»
POTENZA - Un minuto di silenzio. La provocazione è del Partito socialista italiano. Da adesso, dalla ratifica del decreto ormai soprannominato “salva liste” varato dal consiglio dei ministri e firmato dal presidente della Repubblica Napolitano (vedi pagine 6 e 7), i Socialisti osserveranno un minuto di silenzio in ogni incontro di campagna elettorale.Scelta «inmemoria della legalità violata», spiega Rosario Sarubbi, presidente del Psi lucano. Ma proprio quel varo apre al dibattito a distanza e a posizioni differenti. In Basilicata, diverse liste sono state escluse dopo la presentazione e adesso per qualcuno si riaccende la speranza. Tanto che è tornato ad essere ottimista AngeloTosto, candidato sindaco a Matera sostenuto da 7 liste che potrebbero presto salire a 9, se il Tar recuperasse le due lasciate fuori dal rifiuto del segretario generale del Comune il 27 febbraio scorso. «Considero Matera Viva e Matera Donna come liste partecipanti al voto». Commenta così gli eventuali effetti del decreto interpretativo sui casi Polverini e Formigoni, approvato dal consiglio dei ministri, come un vero e proprio grimaldello per sbloccare il caso. Sarà l’avvocato Calculli a presentare, domani, il ricorso al Tar per giungere al medesimo provvedimento anche nei riguardi di Matera Viva e Matera Donna. «Nel nostro caso - spiega Tosto - c’è una denuncia presentata ai carabinieri perché chi portava le nostre liste è stato bloccato prima all’ascensore e poi sulle scale. La persona a cui è stato passato il plico è stato poi oggetto di una colluttazione ed è arrivato 35 secondi dopo l’annuncio del segretario generale sulle liste presentate. I tempi prosegue sono cronometrati e registrati dalle telecamere della tv. Nonostante nel decreto si faccia riferimento alle elezioni regionali, sono fiducioso che il Tar accoglierà il nostro ricorso, in caso contrario dovrò pensare che si vuole impedire la partecipazione democratica al voto. Vo-
Angelo Tosto
glio pensare che l’Italia non abbia una giustizia a pelle di leopardo». Più cauti invece dalla Federazione della sinistra che si è vista escludere la lista materana in lizza per le regionali. Stanno studiando il decreto per capire, rientrare o meno nelle “nuove interpretazioni”. Ma l’eventualità non cela il disappunto. «E’ stato calpestato - spiega Italo Di Sabato, segretario regionaledel Prcche conil Pdcicompone lasigla-loStato didiritto.Lalegalitànon può essere una parola vuota, con cui ci si riempie la bocca, ma che non “vale” solo per chi ha il potere». La Federazioneè stataesclusa nelMateranoperchè soloparte delle firmeraccolta erano stateportate in Tribunale (le altre, pur se regolarmente certificate, risultano depositate presso alcuni comuni). Nel rientro in corsa sperano anche i sostenitori del candidato presidente Magdi Cristiano Allam nella cui mini-coalizione è stata esclusa, sempre per la circoscrizione di Matera, la lista di Io Sud. «Ci contestavano inadempienze formali (come non aver riportato il numero totale delle firme raccolte su tutti i moduli, ma solo sull’ultimo, ndr), non sostanziali. Ecco perchè adesso - spiega
Allam - spero che possano essere riconosciuti come tali e dunque non siano un impedimento alla partecipazione» Del resto, «se quel decreto ha condonato gli errori commessi nella presentazione delle liste Formigoni e Polverini, escluse per errori, quelli sì, sostanziali, mi auguro che la proroga per un risanamento non si limiti solo a quei due casi». Poche ore prima, anche il senatore del Pd, Ignazio Marino, dal tour lucano aveva spiegato: «Auspicavamo che si rispettasse l’autonomia della magistratura e invece ci troviamo ad assistere di nuovo ad uno stravolgimento autoritario delle procedure elettorali. E’paradossale che il Pdl da un lato presenti il ricorso al Tar e dall’altro ignori del tutto l’autonomia e l’autorevolezza della giustizia amministrativa». Il tema non sfugge neanche al candidato governatore del centrosinistra, Vito De Filippoche, ieri, dall’appuntamento potentino convocato dai Pu si è scagliato contro il centrodestra nazionale: «Forzano tutto pur di raggiungere i loro obiettivi. Immaginate se fosse stata presentatalamialista inritardo.Dicerto non avrebbero fatto lo stesso». E per chi, in queste ore, si scaglia contro la firma del Quirinale sotto il decreto, Gianni Pittella, europarlamentare Pd, ricorda che «il capo dello Stato non può impedire al Parlamento di legiferare o al governo di decretare. La piena responsabilità politica è e rimane del Governo che sta utilizzando gli strumenti d’intervento in suo possesso ancora per cambiare le carte in tavola a suo favore». E i Radicali? Denunciano «da anni - spiega Maurizio Bolognetti, segretario lucano - il sistema di illegalità che regola gli iter pre-elettorali». Possibilitàdi tornareincorsain Basilicata?«No, grazie. Questo è solo un nuovo capitolo di quella che abbiamo chiamato la “peste italiana”. Nuovo passo “ad listam”». s.l. ant.cie.
AL CENTRO DELLA SINISTRA Magdi Cristiano Allam al mercato di Potenza (f.M.)
Il Psi lancia i candidati e le proposte con cui integrare il programma di coalizione
POTENZA - Ha fatto acquisti da cittadino, ma al mercato “grande” di Potenza, ieri, in viale del Basento, ci è andato da candidato alla presidenza della Regione Basilicata (Io amo la Lucania e Io Sud), per parlare con la gente, incontrare i cittadini, ascoltarne i problemi e rispondere alle domande. «Purtroppo ho dovuto constatare che la situazione di crisi è reale, come già avevo denunciato più volte. I commercianti lamentano grandi difficoltà, la gente che compera è davvero poca». Lui ha però contribuito con piccoli indumenti acquistati a una delle bancarelle. Ma il peggio è che «ancora c’è tanta paura di esporsi. C’è una sorta di terrore, quanto meno ritrosia nel farsi fotografare, nel comparire accanto a chi non è “gradito” a quello che ritengo essere un vero e proprio regime. E poco conta che io sia un candidato ufficiale alle elezioni regionali. Una situazione analoga al clima che c’era nell’Iraq di Saddam». Ecco perchè si dice «scioccato dal fatto che le persone, in un Paese libero, si facciano problemi di questo tipo». Il suo impegno è «ad affrancare i lucani dalla paura, a riscattarli dalla sottomissione. Questo perchè prima del problema del lavoro c’è quello della dignità». Il problema «non sono le risorse che mancano, ma la cultura politica e la classe dirigente». s.l.
«Per i giovani con la valigia nel cuore» POTENZA - Il Partito socialista italiano (Psi) torna “in forma” e si presenta proponendo due liste «forti e soprattutto idee coerenti». Sostengono il candidato presidente Vito De Filippo e sono interni alla coalizione del centrosinistra, «ma questo - spiega Donato Cutro che venerdì sera ha presieduto i lavori dell’assemblea, con la partecipazione di Marco Di Lello, della direzione nazionale, e Donato Salvatore, segretario regionale Psi - non significa che non possiamo portare il nostro contributo». Ovvero, lanciare una serie di proposte che integrino il programma ragionato dal gruppo di lavoro che ha seguito l’ufficializzazione delle linee programmatiche». Tra le loro priorità, lavoro, precariato, ambiente e infra-
strutture. Non dimenticano certo il tema dei piccoli comuni e dei giovani. «In tanti, tra quanti, ragazzi sono intervenuti all’assemblea, hanno richiamato la condizione di chi, come loro, ha la valigia nel cuore». Magari andati via da questa terra, ma con una gran voglia di tornare per farla crescere e restarci». Senza tralasciare il tema delle procedure amministrative, da “sburocratizzare”. I socialisti si dicono pronti, con ritrovata unità, a competere. «Ma da Sinistra. In quella Sinistra in cui ci sentiamo al centro. E non solo perchè la nostra è una storia con profonde radici, ma perché siamo pronti a vigilare. E la prima autocritica, con lealtà, guardando al passsato, la facciamo a noi stessi. Adesso, si va avanti».
L’assemblea dei Socialisti a Potenza (foto Andrea Mattiacci)
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POTENZA - I Popolari uniti fanno il pieno al park Hotel di Potenza. Come consuetudine gli incontri pre elettorali del partito di Antonio Potenza riempiono le sale. E’ accaduto ieri pomeriggio al Park Hotel nel capoluogo di Regione dove i Popolari uniti hanno presentato i candidati regionali per le elezioni del prossimo 28 e 29 marzo. All’incontro oltre ai dirigenti dei Popolari ha partecipato anche il candidato presidente della giunta del centrosinistra, Vito De Filippo che ha aperto la manifestazione. Ma è stato il padrone di casa, l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza a salire in cattedra e a non risparmiare da appunti nessuno. Nemmeno quel Pd alleato «di cui per due anni abbiamo vissuto il travaglio della nascita». Antonio Potenza, si sa, è uno che non le manda a dire. E davanti al suo popolo è sempre stato diretto e chiaro. La stessa chiarezza che l’assessore regionale ha accreditato «al nostro partito che non ha cambiato idea sul dove stare e non ha seguito chimere». E quindi ha insistito il segretario regionale dei Popolari uniti: «Non è che uno può dire che non c’è differenza tra centrosinistra e centrodestra e passare da una parte all’altra come se niente fosse». «E’ una questione di serietà», ha sottolineato l’ex senatore che ha aggiunto tra gli applausi: «Noi stiamo nel centrosinistra. Stavamo nel centrosinistra e continuiamo a impegnarci anche in queste elezioni per far vincere il centrosinistra». Ma ha avvertito: «Vedo però una coalizione di 9 partiti. Non sarà facile governare in queste condizioni». Perchè ha poi tuonato Antonio Potenza «ci sono soggetti politici cinici che pensano ai loro tornaconti e non al bene della collettività e della coalizione». E quindi ha proseguito «noi invece abbiamo dimostrato di essere seri e coerenti anche quando per il bene della coalizione - che non riusciva a trovare equilibri al proprio interno - abbiamo rinunciato a postazioni di prestigio nella provincia di Matera. Siamo fedeli e ci sacrifichiamo ma non siamo abituati a tenere il capo chino». Stoccate da parte di Antonio Potenza anche «agli eccessi di invidualismo che ci sono all’interno della coalizione e del maggior partito del centrosinistra». Alla fine, prima della pre-
sentazione a uno a uno dei candidati, Potenza ha chiuso: «Nonostante qualche amico ci abbia lasciato per seguire altre idee che poi bisogna capire che idee sono, sono certo che ce la faremo anche questa volta». Prima è intervenuto, il capogruppo dei Popolari, Luigi Scaglione che in particolare ha dichiarato: «Sono stati 5 anni difficili in consiglio regionale ma noi abbiamo fatto il nostro meglio. Siamo un partito che sta tra la gente e con la gente». E poi ha chiarito: «C’è stato un solo partito che non ha dato spazi a trasformismi, che non ha fatto balzelli ma che ha deciso di rimanere lì dove era con la certezza di conti-
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Presentata “Sinistra unita per Matera”
Urbanistica e politiche sociali la sfida per la città
Elezioni a Matera
«Liberi dal ricatto dei politici» Cinzia Scarciolla presenta il suo programma una lista civica col 40% di donne e il 100% di volti nuovi
Cinzia Scarciolla. La sua lista è Scarciolla sindaco
L’idea di un assessorato ad hoc per migliorare alcuni settori, non la entusiasma: «Se servisse a creare una struttura aggiuntiva, non sono favorevole. Se, invece, fosse una semplificazione che crea maggiore efficienza, immagino quello alla trasparenza e all’attuazione del programma». Parla mentre i materani, impegnati nella spesa del sabato, si fermano curiosi per comprendere cosa rappresentino quei palloncini
arancioni che delimitano l’area open space scelta per la sua conferenza stampa. «La precedente amministrazione non ha compreso che il consenso democratico alla base della propria azione politica è l’elemento che è mancato. E’ questo, che di solito consente al politico di far sì che la sua buona intenzione diventi pratica politica». In comune con le altre liste civiche c’è la voglia di far parte di un meccanismo
politico-istituzionale. Per il resto la Scarciolla spiega quali sono le differenze. «Chiediamo non solo che le delibere siano pubblicate entro tre giorni, ma al contrario di Matera Cambia, proponiamo che i cittadini siano coinvolti nel processo partecipativo che porta alla definizione del contenuto della delibera». Nel caso di ballottaggio, come si collocherà la lista Scarciolla sindaco? «Valuteremo nel merito fra chi sarà in grado di accettare i contenuti programmatici e di metodo che abbiamo posto». Inefficienza della politica e rapporto personalistico sono i difetti del sistema che questa lista contrasta. «Vogliamo fare in modo che i politici dimostrino i risultati del loro operato. Il primo sistema per sradicare un voto non libero è proprio questo. La nostra lista - prosegue mentre il freddo e il vento diventano ancora più intensi - è composta dal 40% di donne, dal 100% di volti nuovi della politica. Vogliamo tutti il rinnovamento dei contenuti e dei programmi». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
AMBIENTE
IL CANDIDATO DEL PD
Erosione della costa Acito: «Agire subito»
Regionali, oggi Viti si presenta al Duni
«I problemi della costa jonica sono un problema della città di Matera e non solo perché ci sono materani che hanno casa a Metaponto, ma piuttosto per il duro colpo che l'erosione dell'arenile comporta per l'immagine e le potenzialità dell'offerta turistica del nostro territorio». Il candidato sindaco del Pdl a Matera, Saverio Acito, ha portato stamattina la sua solidarietà e il suo sostegno ai residenti e agli operatori turistici di Metaponto che chiedono interventi concreti per arrestare il fenomeno dell'erosione costiera. Acito ha chiesto il coinvolgimento concreto di tutti per risolvere un problema che rappresenta una vera calamità per il settore turistico locale. «La scomparsa dell'arenile - ha rimarcato il candidato sindaco del Pdl - equivale ad un crollo nei Sassi perché viene a mancare un punto qualificato dell'offerta turistica. Università e Regione Basilicata hanno il dovere di studiare il fenomeno e di dare risposte in tempi brevi. Dobbiamo esserci tutti, istituzioni, residenti e operatori evitando contrapposizioni che in questo momento non servono: il problema va affrontato e risolto. Matera - ha concluso Acito - con i suoi nuovi amministratori comunali sarà in prima linea e sosterrà tutte le iniziative che riguardano Metaponto per la nascita di un sistema turistico che veda nei Sassi e nel mare due facce della stessa medaglia. Gli insediamenti lucani della Magna Grecia rappresentano un tassello indispensabile per la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura nel 2019. Matera e il Metapontino hanno una meta in comune: intendiamo raggiungerla». matera@luedi.it
Oggi alle ore 10,30 nel Teatro Duni di Matera, Vincenzo Viti, candidato al Consiglio regionale della Basilicata - Circoscrizione di Matera, per la lista del Partito Democratico, aprirà la propria campagna elettorale. Nella sua lunga carriera politica Viti, proveniente dalle fila della Democrazia cristiana, ha ricoperto incarichi di prestigio compreso quello di parlamentare per oltre un decennio. Attualmente è assessore regionale all'Agricoltura. Nell'incontro illustrerà i punti fondamentali del suo programma che prevedono un utilizzo integrato tra risorse europee, nazionali e regionali per il potenziamento dei settori produttivi peculiari della Basilicata: dall' agricoltura e agroindustria, alle attività artigianali, alle politiche per il turismo e alla tutela dell'ambiente. Tra gli altri punti che il candidato illustrerà vi sono la necessità di un adeguamento delle infrastrutture del Materano, il miglioramento dei servizi sociali e sanitari, il rafforzamento delle politiche giovanili e degli interventi per il Polo universitario di Matera.
MATRICOLE AL VOTO
Gli APPUNTAMENTI
Il movimento politico “Sui generis” illustra la politica delle tre S
Quelli che..restano e progettano DALLE aule universitarie agli scranni delle istituzioni. “Sui generis”, movimento politico che riunisce candidati di età non superiore ai 25 anni, è la vera scommessa di queste elezioni. Nato dalla motivazione che muove generalmente le generazioni cresciute e formate nei uoghi deputati alla conoscenza, alla formazione, è stato in grado di esprimere un candidato governatore, Marco Toscano, di soli 31 anni, insegnante precario di Pisticci. Ieri il movimento si è presentato a Matera dove, per ora, non corre alle elezioni, ma non trascura la possibilità di partecipare alla vita politica dopo il voto del 28 marzo. Lo conferma lo stesso Toscano: «L’alleanza con Matera Cambia (altra civica con candidato sindaco Mimmo Genchi, ndr.) è programmatica e si estenderà
anche dopo le elezioni. Semplificazione della burocrazia, agricoltura, turismo sanità. Tocca a Domenico Ferrara, ex presidente di Sui Generis- Matera, illustrare i punti salienti del programma del partito che non può prescindere dalla realtà materana. «La competitività della Basilicata nel turismo - spiega non ci consente di presentare un pacchetto singolo per Matera come accade, ad esempio, in Spagna». Le risorse naturali e le buone pratiche per il loro utilizzo sono un altro dei temi forti. Sui Generis non combatte, ma valuta e individui meccanismi di azione, come nel caso della risorsa acqua: «Strategia e collaborazione con la Puglia - aggiunge Ferrara - con cui siamo accomunati nel bene e nel male».
Sono ragazzi concreti che vivono quotidianamente le ridotte possibilità di una regione che, ad esempio, costringe a ritardare la conferenza stampa perchè i ragazzi della provincia di Potenza sono rimasti bloccati dalla neve. Nessuna utopia, ma solo senso pratico. «La nostra sfida è quella di immaginare la Basilicata, una regione fatta di contraddizioni». Ed ecco la politica delle tre S: sviluppo, sostenibilità e sociale. Per Maurizio Caccavo, candidato e consigliere comunale di Barile aggiunge: «il nostro movimento è come una reazione chimica con anticorpi per rigenerare il tessuto politico». L’unico timore, fra questi ragazzi, sembra essere quello dell’indifferenza «E’ il vero male della storia». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Oggi alle ore 10.30, al Cinema Comunale parteciperà alla presentazione della Lista Stella per Adduce. Alle 11.30, al teatro Duni, sarà all'apertura della campagna elettorale di Vincenzo Viti, candidato Pd al Consiglio regionale e alle 18, nella sala D'Ercole della zona Paip, parteciperà alla presentazione della lista dei Popolari Uniti. Domani alle 19 in piazza Vittorio Veneto Beppe Grillo terrà un incontro pubblico per presentare il candidato sindaco della lista “Matera a cinque stelle”, Domenico Savino. ll fondatore del movimento dei grillini affronterà in un comizio che si preannuncia un vero e proprio happening, i temi forti della campagna elettorale. L’incontro potrà essere seguito in diretta sul blog della lista.
Beppe Grillo sarà protagonista lunedì a Matera
Il 9 marzo alle ore 17.30 all’ Hotel San Domenico, il candidato sindaco Francesco Saverio Acito parteciperà all’incontro degli albergatori.
Comitati di Dalessandro Alla presenza del Senatore Filippo Bubbico e di vari sindaci ed esponenti politici, domani 8 marzo alle ore 18:00 nel Comune di Matera si terrà l'inaugurazione del Comitato Elettorale, con sede in Piazza Matteotti, di Giuseppe Dalessandro, candidato alle elezioni regionali che si terranno il prossimo 27 e 28 marzo. Altre sedi verranno inaugurate anche in centri della provincia di Matera.
DOMANI alle ore 17.30 presso l'Hotel san Domenico - via Roma, 15 - Matera il Cam - Consorzio Albergatori Matera e la Federalberghi - Matera organizzano un incontro con i sei candidati sindaci di Matera, che illustreranno le rispettive proposte per lo sviluppo del settore turistico della nostra Città. Sono invitati all'incontro le principali organizzazioni di categoria ed operatori del settore turistico cittadino. La presentazione sarà affidata a Pier Gregorio Padula, Presidente del Cam moderatore: Antonio Panetta, Delegato Federalberghi. matera@luedi.it
ipse dixit Adduce
Domenico Savino
Sassi e qualità
La nostra festa
«L’ ufficio Sassi, pur dotato di buone professionalità, non può più limitarsi a svolgere attività burocratica, ma deve ampliare la sua operatività rafforzando la programmazione degli interventi, monitorando la qualità dei servizi, come le guide abusive, e, soprattutto, verificando la reale attività di recupero sugli immobili assegnati in subconcessione arrivando, lì dove si registrano ritardi, anche a proporne la revoca.
«SI è passati dalla fase dei Vdays che hanno rappresentato momenti di denuncia del sistema dei partiti e dell'informazione, alla fase delle L:1.881cm proposte. A:1.9902cm Matera a Foto : Cinque Trattate : Stelle - Li- Book_QDC_ sta Beppe BaBoo2323_ Grillo ha proposte concrete e sensate da presentare alla città di Matera. L'8 marzo non sarà solo un comizio elettorale: sarà un avvenimento aperto a tutta la cittadinanza. Una festa».
Viceconte a Matera con Acito
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SFIDA le intemperie e il Golem delle istituzioni. Cinzia Scarciolla contesta l’uso aritmetico delle liste che dimostra la debolezza programmatica degli altri candidati. Il candidato sindaco della civica che porta il suo nome, ha scelto il mercato rionale del sabato, a San Giacomo, per presentare il programma elettorale che le dovrebbe consentire di sedere sulla poltrona della stanza del Vi piano del Comune di Matera per i prossimi cinque anni. E’ la giornata delle liste civiche, di chi ha preferito affidare a volti esterni ai partiti il senso della partecipazione attiva. E’ anche la giornata dei simboli cromatici: in entrambi i casi (anche per la lista Sui generis è così) il colore dominante è l’arancione, segno che lo spirito comune, quello di superare la superficialità, è lo stesso. Spiega così di aver voluto “scavalcare” il passaggio propedeutico da consigliere comunale, preferendo una scelta più decisa: «Penso che lavorare attraverso il consiglio comunale, mi avrebbe limitato, non consentendomi di impostare una visione organica».
Cinzia Scarciolla durante la presentazione alla stampa che si è svolta ieri in via Trabaci, in concomitanza con il mercato rionale del sabato. La candidata sindaco ha presentato il suo programma a giornalisti e cittadini
E' la sinistra storica della città dei Sassi a riempire le fila della lista civica “Sinistra unita per Matera”, quella di Rocco Mazzarone, Leonardo Sacco, Giuralongo. E lo fa accorpando, Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista, Pdci, Federazione del Prc, ed altre personalità della società civile Materana di questa parte politica. «Siamo una lista civica comunale che si colloca senza veli a sinistra - dice Rocco Rivelli coordinatore provinciale di Sinistra e Libertà presente insieme a Ottavio Frammartino (Prc) e Giacomo Passavanti (Pdci) - e siamo contro questo civismo indistinto e inqualificato rincorso in maniera qualunquista. Mi riferisco alle parole di un candidato sindaco che ha dichiarato farà una giunta di destra e di sinistra. Noi, invece, vogliamo richiamare saldamente i valori della nostra storia, che avrà pur fatto tanti errori, ma è, con orgoglio, per esempio, la storia del movimento operaio”. Scelgono il bue, il simbolo della città di Matera, i rappresentanti della civica “Sinistra unita per Matera”, come effige del loro movimento, e lo fanno per identificarsi, innanzitutto, nella loro comunità, e poi, nella forza, nella tenacia, nella perseveranza tipica di questo animale trainante della nostra cultura. «Tra i temi che riteniamo centrali - prosegue Rivelli c'è l'urbanistica. Noi siamo per un'urbanistica partecipata, nessuna scelta verrà consumata sulla città di Matera senza il coinvolgimento ampio del territorio, quindi anche con il funzionamento degli strumenti che sono previsti dalla legge come la consultazione popolare. Noi chiederemo una moratoria su tutti i programmi di espansione perchè la città ha già case a sufficienza per ospitare i suoi cittadini; chiederemo il recupero del patrimonio edilizio esistente, nonché una calmierizzazione dei prezzi delle abitazioni: se proprio case dovranno costruirsi saranno di edilizia pubblica residenziale tramite l'Ater. Rispetto ad alcune aree famose come la Barilla, lo stadio, noi, siamo dell'idea che devono rimanere a destinazione pubblica, all'interno delle quali si potrà decidere se destinarle a verde o a qualsiasi cosa possa essere utile alla comunità». Altro punto del programma è il rilancio delle politiche sociali, il coordinatore Rivelli ritiene ci sia stata in questi due anni di giunta di destra «Un massacro di queste tematiche, attraverso un azione di deregulation di uno dei fiori all'occhiello del centro sinistra materano. Faccio riferimento alle politice verso la disabilità degli svantaggiati sociali, recupero degli ex detenuti; pilastri edificati nelle giunte Manfredi e nelle giunte Minieri, smantellati dall'esperienza della giunta Buccico. Non da ultimo la chiusura di spazi sociali per la produzione culturale come la vicenda del Teatro dei Sassi sgombrato dalla città e relegato in periferia». Per ciò che attiene al lavoro, Rivelli ritiene che ci debba essere una cultura diversificata, insieme al salotto, dobbiamo cercare di far ripartire turismo sfruttando al meglio Piot e Psr ed il piccolo e medio artigianato. Francesco Giusto matera@luedi.it
Italia/mondo
Domenica 7 marzo 2010
Invito alla Cgil a non disertare il tavolo. Continua la battaglia sulla trasparenza
Pa, al via la stagione dei contratti Il ministro Brunetta annuncia: «A maggio si apre il confronto» di LUCIA MANCA ROMA –La stagione contrattuale nel pubblico impiego, che interessa circa 3,5 milioni di lavoratori, si aprirà a maggio. Lo dice –in un’intervista all’ANSA – il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il quale, in vista dell’importante appuntamento, manda un messaggio alla Cgil, che non ha firmato il nuovo modello contrattuale: «Il mondo è bello perchè libero e vario. Quando ho un accordo sindacale completo sono contento; quando ho, comunque, un accordo sindacale sono contento. Nessuno ha diritto di veto». Nell’intervista, il ministro annuncia anche che l’'operazione trasparenzà va avanti: dopo essersi concentrata su consulenze, distacchi e permessi sindacali, il faro si accende ora sul “settore opaco» degli incarichi e dei collaudi che le amministrazioni danno ai propri dipendenti, rispetto al quale il ministro intende fare chiarezza. «Apriremo i tavoli contrattuali a maggio mantenendo gli impegni presi – assicura Brunetta -: responsabilmente governoe partisocialiragioneranno del triennio, compatibilmente con gli andamenti di finanza pubblica». Il governo, dunque, non è disponibile a modificare strada facendo quanto già concordato con gli altri sindacati. Il campo del negoziato, pertanto, ha dei confini ben chiari. Il sindacato guidato da Guglielmo Epifani, spiega, sarà chiamato al tavolo, «se
si tratta di interlocuzioni istituzionali, come quelle legate alla riforma, ma se si tratta di implementazioni di un accordo che non ha sottoscritto e, pertanto, non riconosce....». Non conclude la frase, ma va avanti e ragiona: «Se poi volesse parteciparvi, significa che implicitamente riconosce il nuovo modello contrattuale. Io non ho nessun problema di tavoli o di sedie, auspico solo ci sia coerenza», rileva ancora facendo notare che, quando la discussione entrerà nel merito, essa sarà necessariamente legata al nuovo assetto. «Mi sembrerebbe strano - afferma – che un sindacato dica 'ragioniamo non di tre anni, ma di duè perchè il nuovo modello è di tre. A quel punto è difficile l’interlocuzione. Ma le vie del Signore sono infinite, così come lo sono le vie delle relazioni sindacali: più rappresentanze ho nella controparte, meglio è. Però non riconosco a nessuno il diritto di veto». L’accordo del 23 luglio, infatti, prevedeva che il contratto avesse durata biennale per la parte economica e quadriennale per quella normativa; ora, invece, è di tre anni per entrambi gli aspetti. In particolare, la nuova tornata contrattuale interesserà il triennio 20102012. La Finanziaria di quest’anno ha stanziato la sola indennità di vacanza contrattuale, mentre secondo stime sindacali sarebbero necessari almeno 7 miliardi. Il governo, comunque, si è impegnato a individuare ulteriori risorse».
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BORSA
Pochi dipendenti e sportelli, risarcimenti troppo lenti
Rc auto, l’Isvap apre un’istruttoria per i ritardi degli indennizzi Da due anni le società del settore hanno ridotto il personale in tutte le regioni del Mezzogiorno ROMA – Pochi sportelli, scarso numero di dipendenti, pochi investimenti, risarcimenti lenti. I problemi nel settore dell’rc auto non riguardano solo l’aumento del costo delle assicurazioni, ma anche la liquidazione degli incidenti che presenta, spesso e volentieri, più di una criticità. Al punto da spingere l’Isvap, l’Autorità che vigila sulle assicurazioni, ad accendere un faro e ad aprire «una specifica indagine conoscitiva rivolta a tutte le imprese che operano nel settore». In una lettera inviata alle compagnie e all’associazione che le riunisce, l’Ania, il presidente dell’Istituto,
Un incidente
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a cura di MASSIMO PRUDENTE
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CONSULENZA FISCALE
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a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Continuerà il recupero dei mercati? OTTIMA conclusione di settimana per i mercati azionari internazionali, vissuta all'insegna degli acquisti. Finalmente le buone notizie iniziano a mettere di buonumore i listini azionari. Da una parte la Grecia con il suo piano anti-crisi da 4,8 miliardi di euro e il successo ottenuto con il lancio di un bond, dall'altra i buoni dati macroeconomici pubblicati in settimana negli Usa, sembrano riusciti nell'intento di aver dato molta tranquillità ai mercati. I listini del Vecchio Continente hanno beneficiato del dato migliore delle attese sul mercato del lavoro statunitense: a febbraio sono stati persi 36.000 posti di lavoro, meno delle 50.000 unità previste dagli analisti. Il Nasdaq ha raggiunto l'obiettivo in area 2326 punti (massimo di periodo segnato l'11.01.2010 a 2326,28; +83,8% dai minimi del 9 marzo 2009 a 1265,52). Il rimbalzo dai minimi del 5 febbraio ha superato la forte resistenza a 2265 punti e ha spinto l'indice sui massimi in area 2326 punti. Superato questo scoglio, il prossimo obiettivo è posto in area 2415punti, con estensioni verso la resistenza chiave a 2500 punti, che dovrebbe comunque arrestare ogni velleità rialzista per molti mesi a venire. Un segnale di perdita di spinta si avrebbe sotto 2250 punti, ma il tono si indebolirebbe nuovamente solo alla rottura del supporto in area 2200/20 (al momento poco probabile), con obiettivo 2140 punti prima e i minimi in area 2100/10 successivamente. La rottura di tale supporto, provocherebbe poi la ripresa delle vendite andando a testare il supporto critico in area 2020/40 punti, la cui tenuta e' essenziale per mantenere una buona impostazione per i prossimi mesi. Anche Piazza Affari non è rimasta a
Giancarlo Giannini, evidenzia infatti che «dai dati in possesso dell’Autorità emerge negli anni un incremento dei reclami sia gestiti dall’Isvap che direttamente dalle imprese ed una crescita del numero degli importi delle sanzioni comminate alle imprese per violazione della normativa rc auto, in via principale per mancato rispetto dei termini previsti per la liquidazione dei sinistri. Evidenze – prosegue – che testimoniano la necessità di un salto di qualità nel rafforzamento delle strutture di liquidazione dei sinistri anche attraverso investimenti in risorse umane e tecnologiche volti ad aumentare efficienza ed efficacia del processo». Guardando ad esempio agli ultimi dati disponibili sui tempi di risarcimento emerge che negli anni la velocità è andata aumentando, con uno scatto in avanti soprattutto tra il 2007 e il 2008, in coincidenza con l’introduzione dell’indennizzo diretto. Nel 2007 gli incidenti rimborsati nell’anno «di generazione» erano il 61,5%, cifra sali-
ta al 69,7% nel 2008. Tuttavia, se si esaminano i dati in base agli importi, l’iter è ancora da lumaca. La percentuale di rimborsi entro l’anno scende infatti drasticamente al 42,2%. Come a dire cioè che più è alto il costo più c'è da aspettare per ottenere il risarcimento. Non solo. Spesso gli assicurati hanno anche difficoltà a confrontarsi con la propria assicurazione perchè mancano gli sportelli. Nel periodo 2004-2008 si è assistito ad un calo costante del numero totale dei «punti di contatto» a disposizione dell’utenza sul territorio nazionale (da 6.207 nel 2004 sono passati a 4.722 nel 2008, -24%). Dal 2007, sottolinea l'Isvap, la riduzione è risultata più marcata nell’Italia meridionale ed è proseguita nel 2008 con una «punta» di riduzione del Sud pari al 13,9%, contro un decremento globale del 9,7%. Allo stesso tempo, è diminuito anche il numero dei dipendenti assegnati alla liquidazione sinistri (da 8.017 nel 2004 a 7.883 nel 2008), «solo parzialmente compensato daisinistri gestiti tramite call center». Il problema non sta solo nella mancata comunicazione tra assicurato e impresa ma anche, rileva Giannini, nella «emblematica» correlazione tra l'incidenza delle frodi ed il presidio posto dalle compagnie. A livello nazionale, sottolinea l’Isvap, l’incidenza delle frodi è infatti parial 2,2% e ilcarico di sinistri per dipendente a 798; a Napoli invece i valori sono, rispettivamente, il 10,3% e 1.334, a Bari 5,9% e 1.150.
guardare, terminando gli scambi in netto progresso, sui massimi giornalieri. L'indice Ftse Mib si è fermato a 22.278 punti, con un progresso dell'1,98%, mentre l'All-Share è salito a 22.769 punti, in progresso dell'1,83%. Per le prossime sedute, graficamente l'indice Ftse Mib potrebbe portarsi verso il primo target in area 22.500 punti, mentre al ribasso il supporto è sempre posto in area 20400 punti. Un'annotazione per gli amanti dei numeri: il minimo sui mercati americani è stato realizzato il 6 marzo 2009 e sui mercati europei il lunedì successivo, 9 marzo 2009. Siamo alla vigilia del compleanno, potrebbero essere giorni di setup, ovvero di accelerazione dei mercati in una direzione piuttosto che nell'altra. Nel breve, sono ancora possibili degli spunti positivi e, in ogni caso, soltanto sopra ai 22.500 punti si comincerà a respirare aria buona; fino ad allora è consigliabile prendere profitto su eventuali posizioni rialziste aperte ad inizio di ottava, andando a salvaguardare i guadagni realizzati fino a questo momento. Al contrario, in ottica di lungo periodo, è consigliabile iniziare o continuare ad accumulare azioni (anche attraverso i fondi comuni di investimento). Questo report, trattandosi di uno studio grafico dei mercati, non costituisce un servizio di consulenza finanziaria né, in ogni caso, sollecitazione a comprare o vendere i titoli oggetto di commento. Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all' utilizzo di informazioni ed analisi presenti nel report, è di esclusiva responsabilità dell'investitore. Il titolare del servizio declina, inoltre, ogni responsabilità su eventuali inesattezze dei dati riportati.
Farmacia: nuovo look allo scontrino COME noto le persone fisiche possono detrarre il 19% delle spese sanitarie, al netto della franchigia di 129,11 euro, dall'Irpef lorda e in alcuni casi possono anche portarle in deduzione dal reddito complessivo prima di calcolare l'imposta. In entrambe le circostanze, se la spesa sanitaria è relativa all'acquisto di medicinali, questa deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenete la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l'identificazione del codice fiscale del destinatario. Tuttavia ulteriori chiarimenti, in ordine allo scontrino fiscale rilasciato dalle farmacie, vengono forniti dall'Amministrazione finanziaria. In base alle nuove disposizioni, per detrarre l'Irpef o dedurre dal reddito il ticket sanitario, non è più necessario conservare la fotocopia della ricetta rilasciata dal medico di base. Non solo, l'Agenzia delle Entrate ha specificato che è anche possibile fruire dei benefici Irpef a condizione che venga indicata la natura del prodotto attraverso abbreviazioni o terminologie chiaramente riferibili a farmaci. Sono ammessi pertanto gli scontrini che riportano le indicazioni “Otc” acronimo di
“over the counter”, ovvero, medicinale da banco e “Sop” cioè senza obbligo di prescrizione. Nella circolare si legge inoltre che la natura e la qualità del prodotto acquistato si evincono anche dalla dicitura farmaco o medicinale attraverso sigle, rispettivamente “f.co” e “med.”, e dalla indicazione del numero di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC), posto sulla confezione e rilevato mediante lettura ottica del codice a barre, di ciascun farmaco, riportate nei documenti di spesa rilasciati dalle farmacie. Anche la dicitura omeopatico può sostituire quella di farmaco o medicinale considerato che le recenti disposizioni di legge hanno riconosciuto la natura di medicinale. L'Amministrazione finanziaria ha infine chiarito che se il documento di spesa non indica la natura e la qualità del farmaco, nei modi sopra riportati, non è possibile integrare le informazioni indicate nello stesso con altra documentazione quale, ad esempio, copia della ricetta recante il timbro della farmacia o copia del foglietto illustrativo del medicinale. La curiosità Anche la parrucca rientra nell'ampio ventaglio di
sconti, detrazione al 19% o deduzione dall'Irpef, che il Fisco offre ai contribuenti in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi. A chiarirlo è l'Agenzia delle Entrate che sancisce che la parrucca rientra nel novero degli sconti fiscali se serve a rimediare al danno estetico provocato da una patologia e ad alleviare una condizione di grave disagio psicologico nelle relazioni della vita quotidiana. In questa ipotesi, infatti, la parrucca svolge una funzione sanitaria a tutti gli effetti e quindi considerata a pieno titolo ad essere utilizzata per attenuare malattie o lesioni. Nonostante la parrucca non sia ricompresa nel nomenclatore tariffario delle protesi, la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 9/E del 16 febbraio scorso ne prevede il beneficio fiscale del costo sostenuto per l'acquisto poiché è volta a sopperire ad un danno estetico causato da una malattia. Il caso concreto, preso in esame dall'Amministrazione finanziaria, riguarda una paziente che ha fatto ricorso alla parrucca per superare le difficoltà psicologiche legate alla caduta dei capelli in seguito a trattamenti chemioterapici.
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L’anniversario Otto marzo fra storia e false evoluzioni
FESTA delle voci deboli
omani sarà l'otto marzo, “Festa della donna”. Ho trascorso la mia infanzia tra mimose e manifestazioni in piazza, tra battaglie femministe e feste, tra discorsi seri e parodie sulle donne. L'otto marzo era importante, rappresentava il bilancio annuale della realtà politica femminile e dava inizio a nuovi progetti. Si parlava di diritti, di opportunità, delle tante strade da percorrere. Anche per me, che allora ero solo una ragazzina, è diventato un giorno carico di grande simbologia, ricco di storia. Quest'anno, però, il giorno della “festa della donna” ha un sapore diverso. L'otto marzo 2010 parla attraverso i silenzi delle donne, delle loro attese, delle loro delusioni. Ci racconta di disfatte, di giustizia non data, di risposte negate. Cosa dire ad una donna che da anni è costretta a vivere con i suoi figli a più di 600 chilometri dalla sua città per paura del marito, lasciando il lavoro, la propria casa, gli affetti? Che giustizia offre a chi pur avendo avuto il coraggio di reagire, denunciare, scappare dopo anni di botte oggi deve dimostrare di non aver “meritato” quei maltrattamenti? Che strumenti reali, e non diritti di carta, ci sono per chi, nonostante provi a lottare ogni giorno per il proprio diritto alla dignità di donna, ancora si trova a dover sopportare le prepotenze dell'ex marito? Quanto tempo deve aspettare una vittima di violenze sessuali per dimenticare, se un Tribunale deve ascoltarla dopo anni, costringendola così a tenere ben ferme le immagini nella mente? Probabilmente la società del nuovo millennio richiede ancora alle donne di sopportare, di arretrare innanzi alle esigenze e ai diritti maschili, di vivere e crescere i figli con un misero assegno di mantenimento, tutto ciò mantenendo sempre e comunque una “formale” dignità. “Ma in fondo era davvero necessario denunciare il marito… bastava lasciarlo” parole di condanna per qualunque donna scelga di avere giustizia. Forse, anche il pensiero di tutte loro, che da anni attendono un processo. Questo Otto marzo, allora, dovremmo provare tutti ad ascoltare le loro voci, fermandoci un attimo. Riscoprire il valore della dignità della donna, mandare messaggi di speranza per tutte loro che ogni giorno, nel silenzio delle loro case, sono vittime di maltrattamenti e violenze, spiegare che se parleranno, se reagiranno saranno credute ed aiutate, che c'è ancora chi si batte per un mondo più giusto. Cristiana Coviello avv. Telefono Donna “Casa delle Donne Ester Scardaccione
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Il caso La casa editrice Hacca tutta al femminile
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La squadra è composta da sei persone di cui cinque sono donne
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“editore” di casa di NUNZIO FESTA
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autorevoli. Questo grazie, per esempio, a un sito internet costantemente aggiornato. A un rapporto con l'autore che è quasi fratellanza. O per lo meno questo appare. Ai viaggi in tutt'Italia. Se mesi e mesi fa Hacca aveva puntato soprattutto sugli emergenti, da quello che potremmo definire nuovo corso, l'editore di Macerata ha cominciato a dare alle stampe titoli d'autori affermati, penne raffinate, certezze della letteratura. Senza comunque rinunciare, in un certo senso, al passato. Donne, d'altronde, che pubblicano soprattutto uomini. I romanzi e i saggi, infatti, nel
più delle volte o quasi sempre sono scritti da uomini. Cosa che alle Hacca non dispiace affatto. Ma esiste un segreto? Innanzitutto, potrebbe essere una forte solidarietà femminile a dare vantaggi enormi alla realtà professionale. Si potrebbe rintracciare nell'attenzione, meticolosità, intransigenza e nell'impegno - tante volte femmina - che contraddistingue l'editore. La voglia di non farsi fermare da limiti geografi o da problematiche tecniche. Sta di fatto che a oggi la casa editrice è diventata punto di riferimento. E nonostante faccia cifre, comunque, da media-
editoria. Nonostante debba gareggiare con concorrenti dello stesso livello. Nella maggior parte dei occasioni, spuntandola. Ovvero sotto la cintola, però, delle major italiche. Che, sappiamo, il dominio delle vendite dell'editoria tutta è dei gruppi detentori della distribuzione privilegiata e con possibilità d'investimenti milionari. Chiappa, Morgantini, Vitagliano, Albanese, Oliveri. Francesca Chiappa, Caterina Morgantini, Roberta Vitagliano, Dora Albanese e Alessandra Oliveri non si fanno intimorire e ottengono risultati significativi. Con l'obiettivo di non puntare, an-
zi scartare, il tanto “usa e getta” in circolazione. Prodotti e non soggetti. Prodotti che alle Hacca non interessano, perché s'usurano, e sono spesso privi di qualità. Cinque donne con l'Hacca. Professioniste che lavorano una a fianco dell'altra. La direttrice Chiappa sempre più spesso è cercata da giornalisti e critici, che cercano di catturare lo spirito della realtà. Ma la Chiappa può essere certa d'una cosa fra tutte, e se ne può a ragione vantare, cioè che non esistono misteri di donne ma solamente che sono donne e professioniste qualificate. La nuova linea di Hacca è mol-
to ancorata alle ragioni e alla forza del Novecento, sicuramente per merito aggiunto da Andrea Di Consoli. Secolo che se n'è andato e che prima d'andarsene ha destinato alle tracce della storia grandi donne, a volte scrittrici o poetesse, che un giorno magari entreremmo nel catalogo editoriale. A dimostrazione che se non c'è fobia del mandare in stampa firme maschili, non ci sarà fobia a spedire in libreria nomi di tante altre valide e importanti donne. Come molti reportage narrativi sono stati redatti da donne. Scritti che meriterebbero, pur loro, tanti sforzi. Le donne con
l'Hacca hanno fatto molta strada. Col passo odierno tant'altra ne faranno. Scrittori, critici, giornalisti le guardano e danno segni d'apprezzamento. Qualcosa vorrà pur dire. Qualche cosa vorrà pure dire che oggi molti grandi autori italiani sono felici di dare alle stampe i loro libri con Hacca. Che accettano ben volentieri proposte e si propongano magari loro stessi. Forse in giorni d'omaggio come questi, Francesca Chiappa e le altre vorranno spingere un po' più forte sul libro donna della Albanese. Forse lo faranno ancora. Ma con la testa fissata saldamente sulle
ultime pubblicazioni e sulle tante piccole e grandi cose da fare per assicurare una giusta promozione. Per ogni titolo in archivio ma non archiviato. Senza dubbio questi sono alcuni, d'altronde, degli elementi vincenti. L'anno scorso, alla festa romana della piccola e media editoria, alla Piùlibripiùliberi che è buon campo per chi non è colosso Chiappa e compagne erano quasi costantemente in compagnia dei loro autori. Eppure trovavano tempo e modi per creare altri incontri. Altro fattore qualificante. Altro bel fattore per progredire.
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METTENDOCI a curiosare fra i titoli pubblicati da Hacca, non è possibile, tenendoci per forza di cose fra le novità, non fermarsi al titolo di Dante Maffia “Milano non esiste”. Che insieme a “Gli avventurosi sicialiani”, di Nello Sàito, è in pratica l'avventura nuova. Il fresco di stampa. “Milano non esiste”, per esempio, è in grado di ricordare che l'operaio esiste. Con la spinta, molto probabilmente, del neorealismo. Romanzo che si muove in compagnia, questa volta, accennando a creazioni un po' datate rispetto alla precedente, con “Il tanto delle fate”, dell'originale e prezioso Riccardo Reim. Oppure a ridosso della raccolta di racconti di Andrea Carraro, “Il gioco della verità”. Carraro, per dire, è uno degli autori italiani più bravi. Una certezza della letteratura. Che, soprattutto nei racconti, raggiungere davvero vertici internazionali. Andrea Carraro, che potremmo inserire in una linea romana insieme a Renzo Paris, allo stesso Reim e Antonio Veneziani, è al primo libro con le edizioni di Macerata. E ci auguriamo presto ci sia un altro figlio. Andando a saltelli, in quanto è troppo difficile fare finta che alcuni bei libri non ci siamo come non è possibile parlare di tutti, si volti pagina per incontrare un volume arrivato alla terza edizione. “Quando Mattei era l'impresa energetica”, di Giuseppe Accorinti, fra le altre cose entra nel cuore della Val Basento energetica degli anni ormai stati. Accorinti, tra l'altro, era fra i collaboratori dello stesso insostituibile Mattei. Ormai, comunque, forse la collana di punta delle edizioni Hacca può essere considerata “Novecento.0”. Nata con un motivo forte: “Il Novecento è un secolo aureo che è sconfinato nel nuovo millennio. Cose nuove accadono sempre, ma il Novecento non ha ancora esaurito la sua carica dirompente”. Nella quale “si intende stampare e ristampare quel che di novecentesco è ancora stampabile, e guardare con prudenza e con attenzione al nuovo, a questo problematico primo decennio della letteratura italiana. Siamo convinti che il 'nuovo' sia raro, e che il romanzo 'assolutamente moderno' non vada rincorso con i metodi febbrili dell'attuale sistema mediatico 'usa e getta'”. Giustamente, “l'editoria di qualità deve saper aspettare. La fretta è cattiva consigliera. Essere bifronti (guardare sia al Novecento che all'oggi, come del resto abbiamo sempre fatto, scoprendo nuove voci di qualità) è l'unico modo che ci rimane per non soccombere di fronte al trauma della moltiplicazione incontrollata delle pubblicazioni. Perché se tutto è letteratura, va da sé che più nulla lo è”. Fra le perle più luccicanti, “Viaggio nel Sud” di Antonio Seccareccia. Pubblicato per la prima volta per Amicucci nel '58, ed epurata per ragioni tipografiche di 17 poesie, ritorna per eliminare un buco.
NOSTRA
inque donne fanno grande una casa editrice. Librerie e biblioteche, cartolibrerie ed edicole sono piene di libri. Espongono, per cercare di venderli in un mercato difficilissimo, sigle e titoli. Nomi e storie. Ma pochi editori possono vantarsi di presentare nell'infinita terra dei volumi una formazione praticamente tutta al femminile. Ed ecco Hacca. La squadra è composta da sei persone, in pianta stabile. Dove però cinque forze sono femminili. Cinque abilissime e attente professioniste, che prendono spazi e gli riempiono con pubblicazioni sempre di qualità. Tra l'altro le edizioni Hacca sono molto giovani. Proprio giovani alla maniera delle donne che sono le stesse edizioni. La casa editrice di Macerata, infatti, è nata nel 2006. Marchio editoriale Kindustria, sta riscuotendo successi sul campo. Meriti da tanta critica e un favore crescente in termini di vendite nette. Dal 2006 il gruppo fa aumentare la forza dei libri, dei loro libri. Direttore editoriale è la dinamica Francesca Chiappa. Giovane come le altre indomabili, è possibile trovarla praticamente nelle più importante fiere dell'editoria italiane. Oltre che al suo posto di scrivania. Da Torino a Roma. Passando per eventi che mettono in relazione quello che da prodotto libro è diventato un vero e proprio soggetto attivo delle stesse relazioni. L'ufficio stampa, da qualche anno, è in mano alla scrittrice lucana Dora Albanese. Autrice tra l'altro, come è noto, anche d'una almeno molto apprezzata antologia di “racconti” (ci si permetta questa puntualizzazione di critica) per gli stessi tipi maceratesi. In redazione, inoltre, altre due potenti donne, le due pure loro giovani Caterina Morgantini e Roberta Vitagliano. Fino all'amministrazione gestita da Alessandra Olivieri. Col passare degli anni, da guadagnare terreno dove era possibile, le donne di Hacca sono diventate un'autorità e tanto per iniziare molto
novità
Domenica 7 marzo 2010
Il personaggio Ipazia di Alessandria d’Egitto
La
moglie
dellaVERITA’ di PIERLUIGI ARGONETO
i sono mesi facilmente identificabili con alcune ricorrenze: agosto è il mese delle vacanze, novembre quello dei defunti, dicembre quello del Natale. Poi c'è marzo che, tempo instabile a parte, richiama alla mente le donne e la loro festa. Il tutto ha avuto tristemente inizio nel 1908, negli Stati Uniti. Tale Mr. Johnson, proprietario di una piccola impresa tessile, aveva la malsana abitudine di chiudere a chiave le porte del fabbricato per evitare che le lavoratrici se ne andassero prima di quando non fosse stato lui a decidere. Non viene quindi difficile capire come sia stato possibile che ben 129 donne, a causa di un banale incendio, l'8 marzo di quell'anno abbiano perso la vita a causa sua. Da quel triste giorno si sono moltiplicate nel mondo le manifestazioni a sostegno del ruolo delle donne nella società, nella politica e nell'economia, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro sistematica esclusione da tutti, o quasi, i ruoli chiave. Pochi però sanno che il mese di marzo andrebbe ricordato anche per un altro motivo. Nel periodo tra il 1509 e il 1511 Raffaello Sanzio ha realizzato “La scuola di Atene”, il famosissimo affresco riprodotto in mille modi: puzzle, magliette, poster. In una grandiosa architettura rinascimentale, che si ispira al progetto di Bramante per il rinnovamento della Basilica di
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S. Pietro, l'artista ha raffigurato i più celebri filosofi dell'antichità tra cui Platone, Aristotele, Pitagora ed Euclide. Solo una figura però, posizionata quasi centralmente, volge lo sguardo direttamente all'osservatore. L'unica donna presente: Ipazia di Alessandria d'Egitto. Nata intorno al 370, figlia del matematico Teone, è passata alla storia per i suoi commenti ai classici greci: si devono a lei le edizioni delle opere di Euclide, Archimede e Diofanto. Inoltre è stata musicologa, medico, scienziata, matematica, astronoma e inventrice dell'astrolabio (uno strumento tramite il quale era possibile localizzare e predire la posizione di corpi celesti), del planisfero e dell'idroscopio. Ancora oggi viene ricordata come la prima e sola matematica della storia per più di un millennio: per trovarne altre, infatti, bisognerà attendere il millesettecento. Ipazia, anche lei nel mese di marzo, benchè dell'anno 415, è stata barbaramente assassinata da alcuni monaci cristiani che vedevano nel suo culto della ragione una vera e propria minaccia per l'attecchimento nella società alessandrina delle loro idee. Le vicende di questo grande personaggio, pur presente nelle opere di grandi matematici, pensatori e scrittori come Fermat, Voltaire, Proust, Diderot, Péguy, Leopardi, Monti, Pascal e Calvino, solo per citarne alcuni, rimangono a tutt'oggi sconosciute
ai più. Di certo al giorno d'oggi, perlomeno nel mondo occidentale, la situazione delle donne è nettamente migliorata, ma è innegabile il fatto che la presenza femminile, anche nel mondo scientifico, molto spesso viene sminuita da una ingiustificata quanto irrazionale preponderanza maschile. Ad esempio attualmente, nell'ambito della scienza, solo il 5% delle donne ricopre ruoli apicali. Proprio per questo motivo, pochi anni orsono, l'Unesco ha sentito la necessità di creare una rete di donne scienziato dando a tale progetto il nome di colei che per prima ha sfidato le logiche di esclusione imperante: Ipazia. Il delitto impunito della prima donna matematica e filosofa ha rallentato questo cammino di circa sedici secoli. Lei non si sposò mai, perché diceva di essere già sposata alla verità. Verità che, evidentemente, era ritenuta estremamente pericolosa e nociva da coloro che, in quel periodo, detenevano il potere. Ma, per citare Goehte, “io preferisco la verità dannosa all'errore utile. Una verità dannosa è utile, perché può essere dannosa solo a momenti e poi conduce ad altre verità, che devono diventare più utili, sempre più utili. Viceversa un errore utile è dannoso, poiché può essere utile solo per un momento e induce in altri errori, che diventano sempre più dannosi”. Alle Ipazia di ogni tempo, auguri.
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Il personaggio Glocal al femminile
Nel di ery abita in via lungotevere Testaccio 1, a Roma. Casa sua è il Villaggio Globale, uno degli storici centri sociali autogestiti della capitale. I suoi coinquilini sono uomini e donne di ogni età, provenienti da tutto il mondo. Sono immigrati in cerca di un lavoro, clandestini in cerca di un rifugio o ragazzi che, come lei, cercano un tetto sotto al quale vivere ed un cassetto dove mettere una laurea che non riescono ad usare. Due bagni, una quindicina di camere per altrettante persone e un ostello sono l'area “intima” del Villaggio, quella riservata a chi ci vive stabilmente, come Mery, o a chi cerca ospitalità per brevi periodi. L'altra parte, invece, è quella dove si crea il lavoro, dove lingue e culture diverse si incontrano e ognuno contribuisce a suo modo a mandare avanti le attività. Ci sono laboratori artistici, corsi di musica, teatro, danza, uno sportello legale e una sartoria. Mery vive qui da quattro anni, da quando, non potendo più pagare l'affitto, ha dovuto lasciare l'appartamento che condivideva con altri studenti. Oggi ha trent'anni, una laurea in Storia dell'arte moderna e una specializzazione in restauro del dipinto e dell'affresco, un po' di esperienza sul campo ma le tasche troppo vuote per cercare un'altra casa. Alle spalle c'è la Basilicata, c'è Scanzano Jonico, il paese dove abita la sua famiglia e dal quale è partita poco più che maggiorenne per andare all'università a Roma. Una borsa di studio e qualche lavoretto le hanno permesso di andare avanti fino a quando la precarietà economica non ha avuto il sopravvento. «Se non mi campo io, da sola, non so come fare - racconta, stretta in un giubbotto nero che la protegge dal freddo dell'inverno. Suo padre, meccanico specializzato, ha perso il lavoro e lei che si è sempre rimboccata le maniche negli ultimi tempi ha dovuto farlo ancora di più. «Le persone che vivono qui le conoscevo da un po' di tempo perché avevo cominciato a lavorare con loro già mentre studiavo -. ricorda - Facevamo dei laboratori teatrali per alcune scuole, progetti con cui sono riuscita a mantenermi per un po'». Poi il lavoro si è diradato, gli affitti sono aumentati e la vita di Mery è cambiata. “Quattro anni fa, quando ho perso la casa, ho chiesto ospitalità e mi hanno accolta”. «All'inizio non è stato facile. Io sono ar-
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villaggio
MERY di MANUELA BOGGIA
rivata in un momento in cui qui vivevano solo uomini, ero l'unica donna. Questo è il fatto di doversi adattare e a volte anche scontrare con culture, lingue e abitudini diverse, sono state le difficoltà più grandi». Ma che significa vivere in un centro sociale? Mery accavalla le gambe sulla panchina di legno dove è seduta, si aggiusta gli occhiali sul naso, guarda le pareti colorate e cadenti del “suo” Villaggio: «Viverci è molto diverso dal frequentarlo come “ospite». Prima venivo qui, come fanno tanti altri ragazzi, per fare quello che davvero mi piaceva, usare i laboratori, creare progetti, dare sfogo liberamente alla creatività. Prima era uno spazio d'espressione, ora è una necessità. Oggi mi sento parte di questo posto, me ne sento responsabile, so che devo contribuire al mio e al suo mantenimento, alla sua gestione, perché è il mio tetto. Ogni giorno viviamo di quello che ci guadagniamo, qui il lavoro dobbiamo inventarcelo. Vivere qui significa cercare di crearsi un reddito e dare anche una mano a fare tutto quello che serve, dall'aggiustare una crepa nel muro al rifare il tetto». Mery ora fa parte della cooperativa del Villaggio, si occupa dei laboratori teatrali e dell'organizzazione delle serate musicali, rifornisce il magazzino del bar, fa la spesa per i concerti. Il suo presente è qui. Il suo passato è quella Basilicata dalla quale è andata via appena ha potuto perché le stava “troppo stretta” e nella quale non torna ormai da più di due anni. Scanzano non le manca, non vede futuro lì per lei. «Non mi guardo indietro. Mio padre, che pur ha un mestiere in mano, ormai non lavora non so più da quanto tempo. Qui almeno io ho trovato la possibilità del Villaggio. Lì cosa potrei fare? Non vedo speranza per me a Scanzano. Il mio lavoro, quello per cui ho studiato, non me lo posso permettere. Per iniziare è necessario fare degli stage, dei tirocini, ma sono totalmente gratuiti, non ti rimborsano neanche il biglietto dell'autobus e io, invece, ho bisogno di soldi per campare. Dovrebbe esserci qualcuno che ti dà una mano almeno per i primi periodi e io non ce l'ho». E il futuro? «Sono abbastanza legata a questo posto ma continuo a guardare fuori, a cercare un lavoro, mi piacerebbe avere una casa “vera” ma mi piacerebbe soprattutto trovare quella serenità che spesso mi è mancata e mi manca».
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Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Anniversari Un mito dell’informazione
“Forse oggi mio PADRE Giampiero Marrazzo, il secondo figlio di Joe, a 25 anni dalla morte del mitico cronista di nera
non farebbe più IL GIORNALISTA”
di ANNAMARIA BARBATO RICCI Un bambino di 5 anni e mezzo, Giampiero, sente un gran tramestìo in casa. Vede la madre, bellissima ed affranta, partire per un posto di cui ha memoria del nome, Nocera Inferiore, tanto lontano da Roma. Dice alla sua tata: “Mettimi il vestito bello, quello coi pantaloncini all’inglese e la cravatta. Ci devo essere anch’io ai funerali di papà”. Per lui, così piccino, innocente, “funerale” non è l’angoscioso vocabolo che rimuoviamo dai nostri pensieri, bensì una festa, un’occasione d’incontro con un padre amato edi cuiera lagioia, inun mestierevissuto sul filo del rasoio del pericolo. Questo tenerissimo flashback ha una data: 28 febbraio 1985. Ed il papà che, purtroppo, la morte ha strappato dalla grande gioia di veder crescere il figlio, ha un nome celebre, di giornalista d’assalto: Giuseppe (Joe) Marrazzo. Un uomo che non era un temerario reporter di stile hollywoodiano, tutto impermeabile, bourbon e sigaretta all’angolo della bocca; no, era un giornalista che voleva seguire la strada della ricerca della verità. Partito da lontano, da quella Nocera Inferiore acui tornavaspesso evolentieri perrivedere gli amici della giovinezza, inseguendo una vocazione assorbente per il giornalismo –mentre il padre avrebbe voluto vederlo ingegnere – Giuseppe Marrazzo approdòa Roma e poia Milano, sopravvivendo con collaborazioni mal pagate. La svolta venne con un contratto al giornale “Il Progresso Italoamericano”, dove cominciò una carriera che un male inesorabile troncò ad appena 57 anni, ma che lo vide protagonista di grandi inchieste per la RAI, dove ebbe un lungo periodo di precariato, terminato appena 10 anni prima della sua morte. Eppure, cominciando a metà anni ’60 a collaborare a “TV 7”ed a “AZ, un fatto come e perché” sieragià fattoapprezzareperilsuo fiutonelricostruire i tanti fatti oscuri d’Italia, l’evoluzione della malavita – mafia, camorra e ‘ndrangheta-versoil business,loscontrofrontalefra famiglie criminali ed i loro collegamenti intercontinentali. Joe Marrazzo diede vita ad un giornalismo d’inchiesta coraggioso, che non aveva paura di denunciare gl’intrecci più sordidi, mettendo in luce le trame e senza temere le ritorsioni dei boss. Che ci furono: avvertimenti pesanti, come i due attentati alla sua auto, non lo spaventarono. Sapeva che il giornalista deve porsi come sacerdote della religione laica della verità. E lo ha fatto sempre, nelle sue numerose inchieste, che furono la spina dorsale del nascente TG2 Dossier, dedicate a dipingere affreschi assai documentati sulla pervasività dell’humus criminale in Campania, Calabria e Sicilia, tanto da meritare numerosi premi, come, ad esempio,
Riproiettato “Il camorrista” nella sua Nocera Autore di grandi inchieste sul campo, “padre” di una generazione di giornalisti meridionali. Il ricordo commosso della seconda moglie quello di “Cronista dell’Anno”, conferitogli nel ’78. Marrazzo volle comunicare ciò che aveva “imparato” sul sotterraneo mondo criminale in una serie di libri di cui il più famoso è “Il Camorrista”, con la storia di Raffaele Cutolo, ‘o Prufessore, pubblicato da Tullio Pironti nel 1984, poco prima della sua morte. Fu un libro che sbancò tutte le classifiche, ma lui non fece in tempo a gioirne, travolto da un cancro e freddato da un ictus che mise fine alle sue sofferenze, che lui deliberatamente minimizzava, dedicandosisenza treguaal suolavoro. Ultimo impegno, a Napoli, il processo Tortora, che seguiva da cronista, senza assurgere, con la semplicità ch’era suo costume, al ruolo di giornali-star. Non fece in tempo a vederlo trasformato nell’omonimo film che rappresentò l’esordio alla regia per Giuseppe Tornatore e alle colonne sonore per Nicola Piovani, con un Ben Gazzarra credibilissimo “Prufessore” e la frasemantra, rimasta ormai un cult: “’O Malacarne è ‘nu guappo di cartone”. Da un primo matrimonio, sfilacciatosi, ebbe Piero, a cui fu legato da fortissimo affetto; il grande amore per la sua seconda compagna, Cinzia, lo colse già adulto e fu un amore quasi miracoloso, la sua oasi di fronteallebrutturedel mondocheognigiorno era costretto a macinare. Giampiero è figlio di quest’amore e si muove in punta di piedi rispetto alla delicata situazione del fratellastro, con cui ha sempre avuto, sin dall’infanzia, un rapporto affettuosissimo.E’l’unicoargomento su cui glissa e snocciola in automatico poche parole in difensiva, se qualcuno gli chiede qualcosa sulla vicenda che riguarda Piero, che ha riempito le prime pagine dei giornali.
Abilmente riporta il discorso a quel padre equanime nel distribuire affetto ai suoi figli e da loro ricambiato. Un uomo della gente, che sapevaparlare allagente,consemplicità ,etrasmettere un messaggio di legalità. In un’intervista rilasciata a “Inchiostro”, il quotidiano on line della Scuola di Giornalismo dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa Giampiero, anche lui giornalista d’inchiesta, confessa: “Probabilmente mio padre oggi non farebbe più il giornalista. Lui, che ha insegnato che la notizia è il fulcro di ogni cosa e non un accessorio, si sarebbe autoescluso prima che gli altri potessero farlo. In tv vediamo spettacoli davvero poco edificanti di direttori di quotidiani che insultano altri giornalisti invischiandosi in discussioni che niente hanno da dire sulle vicende analizzate. Pensando ai dibattiti fra Biagi e Montanelli di 30 anni fa, alle vecchie tribune politiche, al modo di fare giornalismo di allora mi chiedo: mio padre avrebbe voluto far parte di questo sistema? Probabilmente no". Di suo Giampiero, ripercorrendo le orme del padre, vuole ridare slancio al giornalismo d’inchiesta che va a scavare i fatti e non costruisce le notizie con illazioni e la semplice pubblicazione delle intercettazioni giudiziarie. E’pronto, per Pironti, (l’editore che iniziò la sua parabola ascendente proprio con “Il Camorrista” di Joe Marrazzo) e sarà a breve in libreria, il docufilm su Ustica “Sopra e sotto il tavolo”, realizzato da Giampiero col collega Gianluca Cerasola. Un documento scottante, ma che fugale tanteillazioni efantasiose ricostruzioni su uno dei più oscuri “misteri d’Italia”, dando, a trent’anni da quel giorno maledetto, testimonianze preziose per la conquista della verità.
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Le storie Tre donne, altrettanti racconti
SPICCHIO di vita gocce
d’inchiostro di GIANLUCA IOVINE
re scrittrici, e i loro libri. Un gomitolo di filo giallo mimosa che, svolto, attraversa veloce le passioni, la vita e i luoghi dell'anima di tre intellettuali che hanno imparato a volare. Donne che viste da vicino hanno il coraggio di restare incerte di sè, forti della loro
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GABRIELLA LEPRE: “HERTA MÜLLER, UN INCONTRO ITALIANO”, AVAGLIANO 2606 NAPOLETANA entusiasta e volitiva, Gabriella Lepre, giornalista del GR RAI ha rubato a Roma la ruvida saggezza. Tutto è destinato a passare, le idee vanno salvate. Per questo Roma, ultima tappa del viaggio iniziato da studiosa di Germanistica, diviene il crocevia di una svolta: farà giornalismo anche a Lione per Euronews, e a Berlino, con CNN. Dopo la Scuola di Giornalismo radiotelevisivo di Perugia, nel 1994 approderà al Tg2 RAI, ma senza mai scordare i giorni tedeschi scoprendo Herta Müller, e la lunga intervista romana, quando il Premio Nobel per la Letteratura 2009 era ancora una scrittrice dissidente e poco considerata all'Estero. Proprio a Gabriella Lepre, Herta concesse la prima intervista italiana, a Roma, nel 1991. Ne nacque un racconto a metà tra dramma e letteratura, con la Müller libera di costruire il romanzo interiore e dissidente da intellettuale minoritaria in Romania, nello sforzo di contestare la violenza rurale in un'insopprimibile ricerca di libertà, anche da se stessa. Nel recente convegno “Müller chiama Deledda: dueNobel perla letteraturaa confronto”, in una ricomposizione di luoghi e tempi bloccati dalla dittatura, i diseredati di Sardegna e l'antica minoranza tedesca del Banato sembravano pezzi di una stessa solitudine, quella di una vita di frontiera: ostile e fisica per la Deledda, vero stigma linguistico nella Nitchidorf della Müller, con l'accusa di essere tedeschi e cioè nazisti, per sempre. Con Herta, il futuro marito Richard, Nikolaus, Rolf e Franz la poesia romena di lingua tedesca si fece Aktionssgruppe Banat usando la cultura come arma contro il regime di Ceausescu, pagando un prezzo altissimo fatto di censure e persecuzioni, fino all'esilio. In “Un incontro italiano" Gabriella Lepre ha decifrato il tedesco metaforico della scrittrice, tracciando, già nel 1991, i codici dei futuri romanzi: "La mia scrittura è la chiave per comprendere il mondo e la chiave d'accesso verso il mio io. È il mio lavoro, il mio punto fermo, è stata l'unica cosa che mi ha sempre dato forza, per mia scelta", diceva di sé la Müller, mai separando emotività e vita da intellettuale del dissenso, affascinata da Levi e Pavese, ad essi unita in una fuga da fermo da guerra e dittatura. Un'intervista che è documento storico, posto dall'autrice come spunto di riflessione per una generazione di Europei, a vent'anni dall'ingannevole euforia per il crollo del Muro, cui la Müller, esule in Germania dal 1987, ha supplito tra silenzi, angoscia e crudezza delle sue fiabe nere, nel partire senza un perché e un altrove, dove “Una mosca attraversa un bosco dimezzato”.
fragilità. Donne d'esempio a chi cerca ancora una dimensione, e per farlo trasforma la sua vita in una risma di fogli bianchi assetati di parole. Spicchi di vita nascosta, gocce acidule e dolci, riflessi di luce negli occhi, perché mai venga svelata, del tutto, una Donna.
BEATRICE VALSECCHI: “UN SOGNO DI TORTA FRITTA E MARZAPANE”, SPERLING & KUPFER 2793 C'È una Lombardia scomparsa, nelle parole di Beatrice Valsecchi: sapori e profumi di una vita monzese solo lambita dal Ponentino. Una sceneggiatrice scrittrice che sboccia nel primo romanzo, “Un sogno di torta fritta e marzapane”, nel segno di un'ironia mai crudele e di un grottesco pieno di inventiva. Tutto, pur di mascherare forza e ricchezza di un lessico, per una donna in fondo timida, che si sorprende della vita, sa litigare con lo specchio e offrirsi allo sguardo del mondo come vincente contromodello di seduzione, sicura di un io romantico contrapposto ai sentimenti usa e getta. Una studiosa del linguaggio che gioca con l'understatement non poteva morire in un customer care. Come il suo personaggio, Ilaria, che per un Sogno, si sfila via la vita stretta di Milano e corre incontro a un orizzonte che profuma di passato, in un intreccio che si lega allo slancio di Miro, uomo di cuore e acciaio, dopo l'Italia-Brasile dell'82, quando offre alla moglie la luna di miele mai fatta. Beatrice chiama “attitudine all'imperfezione” il talento per la critica sociale, le scene visivamente ricche, neobarocche, ironiche, calde, e nella sitcom che sta sceneggiando per Mediaset avremo modo di ritrovarle. Il romanzo nato nel 2005 tra gli Sceneggiatori della Scuola RAI, lo completa poi tra gli scrittori di fiction dello Sperimentale di Milano. E ne scaturisce una torta rustica di esperienze e vite distinte: infanzia felice sull'Appennino parmense, negli anni Ottanta, quelli dolci, e un 2006 precario e troppo freddo per una ragazza che ancora crede ai sogni. “Non ho scritto il romanzo che avevo bisogno di scrivere, ma quello che mi sarebbe piaciuto leggere.”, rivela la scrittrice monzese, e dunque sdoppia epoche e stili di narrazione, in un lavoro di ricerca lessicale e di decorazione, d'impronta cinematografica. I tempi lenti e sbruffoni della Provincia vera, sfidano il cinismo degli attimi nella City di plastica; Una bambina che rincorre una donna tra Emilia e Lombardia, scottate dal sole del paradosso, o fradice sotto un'improvvisa pioggia mèlo; in mezzo, la vita che cambia: “Le persone muoiono, i rapporti familiari, crescendo, si fanno più difficili e conflittuali, alcune amicizie si perdono. Tuttavia ci sono cose che restano: qualche amico vero, l'affetto sincero, e alcuni insegnamenti che riemergono improvvisamente e ci tornano utili, magari anche a 24 anni di distanza, come accade alla protagonista”. Tre parole che la Valsecchi mette a fine libro, in Greco, nascondono un segreto “che sfugge al nostro controllo e alla nostra comprensione”: il Greco, anche dopo il classico resta per Bea incomprensibile, ma “ci può dare la felicità.” Magari mettendo insieme Guareschi e Sophie Kinsella in un'emozione lunga l'autostrada dei sogni, da Brescello a Manhattan.
FRANCESCA SCHIPA “VERRÀ L'INVERNO” CON M. PAOLA TOCCI, ARGO 2797 “NON amo un luogo in particolare, ma il viaggio in sé, lo staccare le ancore, slegare gli ormeggi e partire... un po' alla Kerouac, perché è la strada che mi chiama. D'altronde, ho origini zingare, il mio cognome è albanese... wherever I lay my hat, that's my home. Però è vero, la Francia mi attira a sé, porto sempre nel mio cuore i paesaggi della Provenza.” Francesca Schipa è leccese, ma ha portato a Roma il furore salentino. Il romanzo scritto con Maria Paola Tocci è frutto di un'alchimia: mentre un'autrice faceva rivivere in dialoghi realistici la protagonista, ricostruendo ambienti, l'altra lavorava all'animo dei personaggi, nei continui rimandi tra esterno e interno che sono la cifra della letteratura al femminile. Una donna che del passato parla alle donne che verranno, tra narrazione e riflessione filosofica, sentimenti forti e convenzioni da spezzare. La grande intelligenza matematica della Marchesa Emilie du Chatelet, unico vero amore di Voltaire, spunta da una nota a piè di pagina in un libro su Newton: Ed Emilie aveva tradotto in francese i suoi Principia; grazie ai fondi della Bibliothèque Nationale il libro è divenuto il tributo a una donna insofferente delle convenzioni sociali, fiera di lottare per un uomo, ma più ancora per le scienze e la conoscenza, la cui vita è metafora dell'Illuminismo: ribaltare i ruoli, verso un mondo nuovo, di donne libere e uguali agli uomini, partecipi della vita culturale e sociale. Un epistolario immaginario che sfida l'oblio causato da “una mano vendicativa, o gelosa” della storia di passione e cultura tra Voltaire ed Emilie. Operazione filologica straordinaria, partita da pochi scritti superstiti, ricreando uno stile, che restituisse a lei e a Voltaire le parole d'amore e le utopie di quindici anni di scambi appassionati. Una verità storica ricreata, per Emilie, notevole pensatrice, a lungo considerata solo l'amante di Voltaire, sminuita da calunnie e dalla distruzione di lettere e diari. “Noi volevamo lasciarle libertà di parola, perché a lei la parola era stata negata.”, dicono Francesca Schipa e Maria Paola Tocci, e riescono a ridare dignità e vivacità intellettuale a una nobildonna settecentesca in una Francia narrata secondo il linguaggio del tempo, tra convenzioni dell'epoca, e desiderio di conoscenza, contro invidie e gelosie di donne e uomini. E Voltaire è il primo estimatore degli scritti di Emilie, “La sostiene e la difende”, affidandole “la prima lettura e la revisione delle sue opere”, racconta la Schipa. Dal puro documento, all'invenzione letteraria, con quattro anni di lavoro, ne è nato un racconto che racchiude “l'esistenza di Emilie in un cerchio necessario, compiuto”, facendone una protagonista di oggi, nonostante i secoli che ci separano da lei: il miglior omaggio a una grande Donna.
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Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010 di FEDERICO VALICENTI
La cucina La cucina
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Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5
il viaggio nelle cucine
d’AUTORE LA RAGNATELA Loc. Scaltenigo Via Caltana 79 MIRANO (VE) Tel. 041436050 www.ristorantelaragnatela.com Chiuso mercoledi Segnalato da più guide, nella prima campagna veneziana, nel bel mezzo di una landa apparentemente desolata, la 'storia' di questo locale è quantomeno curiosa, e parla di un gruppo di operai che un giorno pianta in asso il 'padrone' e si mette in testa un'idea meravigliosa: aprire un ristorante di qualità. Di qui l'inquadramento 'cooperativo'. L'antica trattoria Cooperativa La Ragnatela nasce su di una vecchia latteria, il locale è semplice, arredato in modo sobrio e originale con due angoli, la libreria e la di vendita di prodotti tipici creando un ambiente di grande charme. La cucina è ottima. C'è l'imbarazzo della scelta, dai piatti tradizionali a quelli frutto di un lavoro di ricerca, piatti sia di carne che di pesce proposti in un ragionevole compromesso tra tradizione/sperimentazione e presentazione/sostanza, mangiando sia l'uno che l'altro molto bene . Le influenze della cucina veneta, veneziana e vicentina in particolare, sono evidenti in un menu che brilla per chiarezza, per l'evidenziazione delle portate 'presidio slow food' e per l'indicazione di tracciabilità delle materie prime in ultima pagina. Da assaggiare l' eccellente baccalà avvolto in una crosta di polenta. lo spaghetto piccante ai calamaretti, la vellutata di asparagi con le cappesante e il trinomio di pesce fresco. Il ristorante è molto attivo anche nel sociale, organizza corsi e collaborazioni con enti no profit. Non è solo un ristorante ma un luogo di incontro e di relazioni sociali.
La ricetta Savoir di gamberi Ingredienti per 4 persone gr. 800 gamberi grossi con testa gr. 100 mandorle cc. 250 panna fresca N° 1 scalogno cc. 50 brandy N° 3 tuorli d'uovo cc. 80 agresto o aceto bianco misto spezie: zenzero, curcuma, zafferano, coriandolo, cardamomo, anice stellato, pimiento, curry cc. 500 olio extra vergine di oliva gr. 300 farina 00 gr. 50 burro sale qb Preparazione: Sgusciare i gamberi ed eliminare la testa. In una pentola far rosolare lo scalogno tritato con il burro, aggiungervi le teste dei gamberi e farle rosolare, bagnare con il brandy, far evaporare e continuare la cottura a fuoco vivace per 10 minuti. Togliere dal fuoco frullare il tutto e passare a colino. Macinare finemente le spezie in proporzioni uguali, mescolare e metterne 20 gr. di misto ottenuto nel fondo dei crostacei. Aggiungere anche l'agresto, i tuorli d'uovo e le
LA SANGIOVESA Piazza Beato Simone Bolacchi 14 Santarcagelo di Romagna(RN) Tel 0541620710 www.sangiovesa.it sempre aperto "La Sangiovesa è un locale che, pur volendo essere una bandiera per le nostre pietanze e i nostri vini più pregiati e genuini, vuole anche dare grande soddisfazione agli occhi." (Tonino Guerra) Nel cuore di Santarcangelodi Romagna , ai piedi della scalinata che porta alla Torre dell'Orologio, è collocata la “ quintessenza della romagnolità, che risulta non ostentata in modo chiassoso ma disseminata in tanti piccoli dettagli” nell'antico Palazzo Nadiani, dalle origini probabilmente quattrocentesche. Si presenta cosi La Sangiovesa dove esalta la generosa cucina romagnola, rafforzando la sensazione di essere nel cuore della Romagna più verace. Versione moderna dell'Osteria tradizionale romagnola offre nel proprio menu racconti gastronomici che vanno dagli strozzapreti alla trippa, passando per lo squaquerone, gli ottimi salumi, senza dimenticare i celebri vini della terra di Romagna. Si accede all'interno de La Sangiovesa da Piazza Balacchi, attraverso la bella porta con le giunoniche Sangiovese di Federico Fellini dipinte da Marco Bravura. A fianco, un altro ingresso, dal carattere signorile permette l'accesso a La Dolce Sangiovesa, lo spazio nato successivamente e posto al secondo piano riservato alla degustazione dei vini, dei dolci, dei liquori tipici della Romagna. Nell'anticamera dell'osteria La Sangiovesa si fa anche Bottega con aromi, profumi, colori della terra , suppellettili firmate da artisti della tela stampata e della ceramica. Ogni angolo in Sangiovesa, ogni singolo muro, ogni pezzo di soffitto o volta affrescata, ha in sé una storia da raccontare, la memoria di intere generazioni, di un paese e della sua storia.” Così, si entra in Sangiovesa come in un libro di meraviglie e di ricordi; un percorso immaginario che comincia nella bottega delle robe e delle bontà, e Vi conduce alle sette stufe di Tonino Guerra, agli originali editti storici che decorano i muri delle Sale, alle grotte di tufo e alle cantine. Una "passeggiata" In Sangiovesa, non solo per gustare ma per vedere, toccare e ammirare la vera, genuina terra di Romagna”
La ricetta mandorle. Nel frattempo infarinare le code di gambero e friggerle nell'olio, per un paio di minuti disporle sulla carta assorbente e salarle. Aggiungere i gamberi al fondo di crostacei, mandorle, ecc, e portare a cottura a fuoco moderato mescolando di continuo fino a chè il sugo non avrà raggiunto una consistenza cremosa, aggiustare di sale e servire in piccole ciotole o in cestini di pasta di pane.
" Strozzapreti con puntine di maiale, erbe aromatiche, ceci e scaglie di pecorino di fossa d.o.p." Preparazione della pasta per 4 persone. 300 grammi di farina tipo 0 130 grammi acqua sale quanto basta. Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una massa fine e omogenea, tirare la pasta con il mattarello fino ad ottenere uno spessore sottile di circa 3 mm. Tagliare la sfoglia a listarelle e con le mani formare i classici "strozzapreti". Per la salsa: 50 grammi pecorino di fossa 100 grammi passata di pomodoro 100 grammi puntine di maiale 50 grammi ceci secchi lessati un decilitro vino rosso 1 carota, 1 costa sedano 1/2 cipolla, 1 spicchio aglio 1 fetta robusta prosciutto crudo 1 rametto di timo. 1 foglia di salvia, 1 rametto rosmarino 1 foglia alloro, olio extra vergine quanto basta. Preparare un soffritto con sedano, carota cipolla e prosciutto tagliato a cubetti, preparate un mazzetto aromatico con le erbe e unitelo al fondo lasciando rosolare, aggiungere le puntine di
maiale e lasciare insaporire fino a quando la carne incomincia a essere tostata, sfumare con vino rosso e lasciare evaporare, aggiungere la passata di pomodoro, i ceci lessati e ultimare la cottura aggiustando di sale e pepe. Procedimento del piatto: cuocere la pasta in abbondante acqua salata, saltare gli strozzapreti con la salsa preparata, servire caldissimi con abbondante formaggio di fossa a scaglie.
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AGGIUNGI
l’Oroscopo
UN POSTO A TAVOLA
ARIETE 21/3 - 20/4
segue dalla prima
La Luna consiglia di guardarti dentro, di perdonare e dimenticare i nemici e i torti subiti in passato. Adotta un nuovo stile di vita, volgi uno sguardo fiducioso al futuro.
TORO 21/4 - 20/5
Il Novilunio nel tuo segno è un evento annuale importante. E’ utile per lasciarsi alle spalle le cattive abitudini, ma ancor più adatto per voltare pagina.
GEMELLI 21/5 - 21/6
per tre anni in scuole del Trentino. Storie di ordinaria disoccupazione intellettuale. La particolarità del caso viene adesso. Tutti e tre sono candidati alla Regione nelle liste di tre Partiti diversi che, per accordi pregressi (leggi inciuci) confluiranno nella lista “for president”, uscente e rientrante. Nulla da eccepire. Ma conoscendo le loro idee, un tempo da incendiari, arrabbiati, ecc, insomma, quelle idee di insofferenza politico-sociale che si professano quando si è giovani, mi sono relativamente sorpreso della loro scelta di scendere in campo. Scherzando scherzando ho chiesto: “ Come mai?” Il primo risponde “Professò', voglio entrare nel giro dei portaborse, così prima o poi entro anch'io alla Regione”. Il secondo: “Lei lo sa, io appartengo ad una famiglia allargata. Saremo una sessantina in tutto più gli amici, i compari e via dicendo. Quindi posso contare su un bel gruzzolo di voti. Lo so di non uscire eletto. Io e mio padre siamo stati chiari col big del Partito e lui ha preso un impegno con la mia famiglia, quello di darmi un posto dopo le elezioni. Se non lo mantiene, ci può fregà' una volta sola! Intanto ho cominciato la questua dei voti per me, anzi per loro. Tanto, prof., qui siamo nella Regione Leccardìa. Che dice lei se proponessimo di chiamarla così?”. Colgo la sua disperata ironia e sorridendo gli dico: “Adesso non ti conviene, sennò il posto non te lo danno, magari lo proponi dopo le elezioni”. Il terzo: “Mi ripugna dirlo, ma (….), al quale faccio capo, è così ignorante! E' consigliere uscente e ha già aiutato mio fratello medico. Mi ha detto che mi aiuta se faccio squadra con lui. Mi ha messo nella lista e sto girando a destra e sinistra…Mi dice lei che altro posso fare? Mi vergogno. Ho capito adesso quando lei ci diceva durante le lezioni che la raccomandazione toglie dignità e libertà alle persone. Ma questi qua hanno creato un tale sistema a rete che non è facile sfuggire. Se ci riesco, me ne vado all'estero”. Per sdrammatizzare lo scoramento del giovane gli dico che i politici assomigliano ai golosi: sono molto devoti al loro dio [il danaro], corrono in cucina come al tempio [del potere], vanno alla dispensa come all'altare [per godere i favori possibili], bussano alla cantina come alla sacrestia [per fare compromessi], si aggirano nel pollaio come al luogo delle vittime [gli elettori]. Amano godere del fumo dell'arrosto come se fosse incenso, del grasso come se fosse resina dell'albero della cuccagna, del friggere delle padelle come se fosse suono d'organo. E lui, che ha la laurea in lettere classiche, allora mi fa: “Lei se li ricorda gli “eleoditi” descritti da Omero?”. Erano i ministri delle mense. In epoca successiva, un attore comico di nome Critone (un Bebbe Grillo dell'antica Grecia) nelle piazze di Atene sberleffava i politici dicendo che essi non soltanto erano eleoditi, ma che lo erano della “propria” mensa! Esagerazioni da attore comico! Ci ridiamo su. Ancora il mio ex alunno classicheggiante riprende ma con tono polemico: “Si ricorda di Diogene che nomina i sette saggi antichi della cucina? Li considera come le sette colonne e le sette basi di tutta la “macchina bucolica” da loro stessi alimentata con uguale forza e determinazione con cui Atlante reggeva sulle spalle il globo terrestre. Ora noi qui abbiamo quelli del listino chiamati a reggere la macchina bucolica della Regione Leccardìa!”. Mentre il cameriere ci porge tazze di cioccolato caldo io ricordo ai tre giovani candidati i ”dieci comandamenti” tanto cari agli uomini politici di Atene prima e di Roma poi. Li conoscevano a memoria ma si guardavano bene dal recitarli in pubblico. Eccoli. 1°- Suggere sempre, come si fa col brodo ristretto, quinta essenza del cibo degli dei. 2°- Badare alla quantità, divorando come lupi. 3°- Controllare la qualità, assaggiando i sapori di tutti i cibi che la mensa offre. 4°- Curare le relazioni, ammiccando sia col capocuoco che col cameriere. 5°- Pretendere il proprio ruolo in cucina. 6°- Selezionare sempre il proprio posto a tavola. 7°- Curare l'abito, uno per quando si è in cucina e un altro per quando si è in pubblico affinché gli elettori non vedano quante macchie di grasso sporcano l'abito precedente. 8°- Non indugiare, mangiando in ogni circostanza con apparente moderazione. 9°- Vigilare sempre, perché altri non arrostiscano e non friggano al posto tuo. 10°- Tenere sempre viva la passione politica, sopportando il fumo negli occhi, bloccando il vomito nel ventre, purificando di tanto in tanto le brutture della gola con un pellegrinaggio al tempio di Apollo. Uno dei tre mi conclude: “Prof. , la settimana scorso sono stato ad Anversa e ho visto il celebre quadro di Brueghel “Pranzo di nozze”, ma ho visto pure l'altro che lui ha dipinto subito dopo. Sa come si chiama? “Piscia alla luna”. Angelo Lucano Larotonda
Cogli con entusiasmo le novità nel settore pratico ma solo nelle prime ore del giorno, poi dedicati alle gioie dell’amore. Single l’amore bussa alla tua porta.
CANCRO
DONNE LO SI È
22/6 - 22/7
NON LO SI DIVENTA segue dalla prima
Nuovi entusiasmi rendono la prima parte della giornata piacevole e propizia all’amore. Brevi viaggi e feste mondane promettono interessanti conoscenze.
LEONE 23/7 - 23/8
e il sentirsi, frutto di interventi chirurgici su parti differenti di un corpo a cui si desidera dare un assetto diverso consci che nessuno può sfuggire se stesso, è il modo più specioso per mistificare funzione e funzionalità dell'essere donna. Da tempo ho elaborato l'assunto originale per cui esiste differenza di genere, codificata geneticamente, capace di comprimere per superare la tanto asserita differenza di sesso, causa di discriminazione inconcepibile e momento di inutile mortificazione della condizione sociale della donna. Ho voluto sottendere che il genere assegna funzionalità sociali specifiche e precipue non confliggenti, al contrario concorrenti in parità di opportunità per svolgere ruolo adeguato nella famiglia, nel lavoro, nelle relazioni umane in termine ampio e lato. Ho inteso escludere che parità di opportunità si fondasse su pareggiamento per tutto e su tutto. Della donna è propria la funzione esclusiva di maternità, che nessun bisturi umano può concedere a corpi differenti, diversi per genesi. Se si volge lo sguardo verso il cielo è umano pensare al trascendente e al divino. Quando lo si abbassa non si può non cogliere la percezione profonda di fecondità e di fertilità della madre terra, che include e appalesa ricorrentemente la nascita e il dispiegarsi della vita con i cicli predeterminati e immutabili. Dare la vita, essere custode attenta e trepidante dei primi germogli di vita, partecipare in sintonia quotidianamente alla evoluzione di un essere palpitante e intimamente legato alla madre, è non retorica enfasi ma suggello della funzione inscindibile dell'essere donna. Il sorriso sofferente della madre si appaga con tenerezza nell'accostare al seno per la prima volta la bocca del nuovo nato, che inconsciamente e istintivamente tacita e interrompe il pianto succhiando con avidità. Con
la madre sviluppa la totalità delle incipienti relazioni sensoriali. Con la madre dialoga e apprende il linguaggio di comunicazione fatto di sguardi, di gesti, di carezze, di cura fino all'attimo in cui la lingua, interprete della mente, esprime alla madre la vocalizzazione delle sensazioni impresse elementarmente nella memoria. Sarebbe sufficiente solo questo per escludere il pareggiamento su tutto e per tutto, al di là di qualsivoglia forma di perequazione sociale invocata e invocabile. Basterebbe solo questo per scomporre discriminazioni, marginalizzazioni, violenze più o meno palesi, blocchi sociali precostituiti, tentativi di produrre artificiosamente androgeni femminei ibridi e sterili, consapevoli che il futuro della vita risiede nel grembo materno della donna, di ogni donna di qualunque condizione sociale e culturale, in qualunque tempo, ambiente e spazio geografico. Ne dovrebbe solo per questo derivare la vera parità sostenuta nei fatti, supportata intellettualmente, accresciuta socialmente. In una splendida lettera alla mamma Antonio Gramsci, pragmatico intellettuale materialista, riconoscendole il compito di educatrice e formatrice, cinghia familiare di trasmissione di tradizione e di religiosità, afferma che madre è paradiso nel cuore di ogni figlio. Se festa della donna deve essere, festa della donna madre sia, distinguendola nettamente da quella ben diversa della mamma. Senza inutile bacchettoneria o fantasia démodé femminile, presumibilmente intendibile come poco incline a recepire pulsioni di una strana società contemporanea che parrebbe scambiare il nuovo con un eventuale peggio, a mio modesto e contestabile parere di donna. Anna Maria Digiorgio
Il Novilunio delle prime ore del giorno dice che è il momento di mettere a posto alcune cose, relazioni affettive comprese. Le banalità non fanno al caso tuo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Nel tuo cielo aleggia una spiccata sensibilità ai piaceri, la forza vitale è al top ed è alimentata a dovere dalle suggestioni dell’emotività.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Se la mattinata è ancora a favore del benessere e degli svaghi, il pomeriggio vede avvicinarsi qualche contrarietà. Non tenere il broncio alla tua dolce metà.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Significativi cambiamenti nella sfera sentimentale. Che siano scanditi dal desiderio di modificare lo stile di vita o che siano dettati dal cuore è poco rilevante.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Il percettibile astro offre l’input per dar vita ad eventuali metamorfosi, riservandoti la conquista di obiettivi interiori o di una qualità che ti manca. Possibile svolta.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Luna Nuova e Sole uniti in nona casa favoriscono il buon andamento della tua attività e l’approfondimento degli studi, allargano i tuoi orizzonti mentali
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Venere e Giove sono un incessante incentivo per la tua fortuna. Le stelle hanno riservato una fetta di romanticismo anche per te. Nel pomeriggio, congiunte!
PESCI 20/2 - 20/3
In amore sono in arrivo delle gratifiche e la possibilità di realizzare sogni e speranze che dissolvono la noia della routine quotidiana. Un bel colpo di spugna.
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Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Due anni e mezzo di reclusione e interdizione dai pubblici uffici al docente originario di Brindisi
Molestie a scuola, condannato prof Le studentesse dell’Alberghiero di Sant’Arsenio: «Ci palpeggiava in cucina»
Il Palazzo di giustizia di Sala Consilina
BRINDISI DI MONTAGNA Condannato il professore lucano dell’Alberghiero di Sant’Arsenio, originario di Tolve ma residente a Brindisi di Montagna, a due anni e cinque mesi di reclusione. E’ questa la sentenza emessa dal collegio giudicante del Tribunale di Sala Consilina nei confronti del trentottenne professore M.D. ma residente a Brindisi di Montagna, il quale ha ottenuto anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla scuola e in più il risarcimento danni in separata sede. Le indagini erano scattate nella primavera del 2007, quando alcune studentesse di età compresa fra i 15 ed i 17 anni, a più riprese denunciarono al dirigente scolastico dell'istituto di Sant'Arsenio, Franco Stabile, di essere state molestate dal loro docente. Le minorenni avevano mosso la denuncia di attenzioni morbose nei loro confronti da parte del giovane professore di cucina. Le molestie, come raccontato nel corso dei lunghi interrogatori in aula, si sarebbero consumate circa due anni fa durante le ore di lezione di cucina nell’istituto, quando il docente sarebbe stato solito pulirsi le mani sul grembiule delle alunne, spingendosi ben oltre in determinate e delicate parti del corpo, i cui atteggiamenti hanno urtato la sensibilità delle ra-
gazze. Accuse circostanziate che indussero il dirigente scolastico a rivolgersi alla procura della repubblica di Sala Consilina. Solo al termine del lungo periodo investigativo, al trentottenne professore lucano ma residente a Brindisi di Montagna, i carabinieri della compagnia di Sala Consilina, notificarono un provvedimento della misura restrittiva degli arresti domiciliari emessa al Gip Rosaria Morrone. Il professore quindi era finito in un procedimento penale instaurato a sua carico dalla procura della repubblica salese con la pesante accusa di atti osceni molestie sessuali e minacce nei confronti di alcune studentesse all'epoca dei fatti ancora minorenni. Nel corso dell'ultima requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto per l'imputato la pena pari a quattro anni mentre al termine della camera di consiglio, il presidente del collegio giudicante ha letto il dispositivo condannando il professore lucano a due anni e cinque mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla scuola e in più il risarcimento danni in separata sede. Adesso si dovranno attendere novanta giorni per leggere le motivazioni del dispositivo emesso dal collegio giudicante. Emilia Manco
Una delle manifestazioni contro la riattivazione della centrale del Mercure
Mercure Associazioni, comitati e cittadini tornano ad attaccare il progetto dell’Enel
Il forum alza la voce: «Progetto sciagurato» MERCURE - Dopo la netta presa di posizione di Antonio Di Pietro che, in un recente incontro elettorale che si è svolto a Laino, si è schierato contro la riattivazione della Centrale del Mercure anche il Forum delle associazioni e comitati calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorio “Stefano Gioia”, è tornato a farsi sentire. Quella che esprimono in una nota stampa è una vera e propria richiesta di aiuto avanzata dalle amministrazioni comunali di Rotonda e Viggianello, dagli uomini e dalle donne della Valle del Mercure, che, da anni, si oppongono ad uno sciagurato progetto imprenditoriale «che rappresenta una condanna a morte, e non solo metaforicamente, di un territorio e delle relative collettività». La storia della Centrale Enel del Mercure rappresenta in realtà «molto di
più di uno sconsiderato attacco all’ambiente e alle popolazioni che vi vivono, giacché mette a nudo intrecci inquietanti tra il mondo degli affari e della politica e rivela indiscutibilmente come il principio di legalità non sia tenuto in alcuna considerazione da un potere sempre più arrogante ed insofferente a qualsiasi controllo e critica». E a chi sostiene il progetto di attivazione per i vantaggi in termii occupazionali, il forum replica: «Non vi saranno vantaggi in termini di lavoro in più, poiché non sono previste assunzioni di sorta atteso che l’organico è già ampiamente coperto dal personale in precedenza in servizio e trasferito dopo la chiusura della centrale nel lontano 1997 né, come detto, vi è un ritorno nell'indotto; è certo, anzi, che vi saranno consistenti perdite di posti di lavoro nei settori del-
l'agricoltura di prodotti di nicchia. Si pensi al “fagiolo poverello” ed alla “melanzana rossa” di Rotonda. Sul piano tecnico - giuridico non potrebbe proprio discutersi della fattibilità del progetto dal momento che in forza delle norme che disciplinano le attività all'interno del Parco- continua la nota della Ola - la centrale esistente potrebbe essere oggetto soltanto di interventi di manutenzione ordinaria e che il progetto di riconversione è assolutamente incompatibile con la destinazione dell'area. Si tratta di una conclusione obbligata ed evidente a chiunque e, tuttavia, a lungo gli enti interessati, calpestando ogni regola, hanno egualmente imbastito un procedimento che stava concludendosi in senso favorevole all'Enel, nonostante il progetto fosse privo dei più elementari requisiti».
La Cisl chiama a un confronto a più voci . Dal Park hotel l’invito alla convergenza
Riforma fiscale: una sfida possibile POTENZA - La riforma del fisco si può fare insieme: questo l’orientamento emerso questa mattina a Potenza nel corso del convegno organizzato dalla Cisl che ha messo intorno al tavolo sindacato, imprese ed istituzioni per una giornata di analisi e dibattito incentrata sulle sette proposte di riforma per un fisco più equo. Ne hanno discusso: Nino Falotico, segretario generale della Cisl Basilicata, Aleardo Benuzzi, della Fondazione Unipolis, Donato De Stefano, presidente della Cia Basilicata, Antonio Miele, vicepresidente della Confartigianato Basilicata, Donato Scavone, presidente
della Lega Coop Basilicata, Pasquale Carrano, presidente di Confindustria Basilicata, Vito Santarsiero, presidente dell'Anci Basilicata, Filippo Bubbico, senatore del Pd, e Vincenzo Taddei, deputato del Pdl. Ricco di spunti il dibattito che ha registrato una sostanziale convergenza sull'obiettivo strategico della Cisl: ovvero costruire, con il concorso di tutti e con la gradualità imposta dallo stato della finanza pubblica, un sistema fiscale più equo nei confronti dei lavoratori e dei pensionati, ma anche delle imprese virtuose che investono in innovazione e creano occupazione, spostando
il peso delle tasse dal lavoro alla rendita. Nel dettaglio sono sette le proposte lanciate dalla Cisl per un nuovo patto fiscale: riduzione del carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati; sostegno alla famiglia; detassazione dei premi di produttività; lotta all’evasione fiscale; fisco premiale per le imprese che investono e non riducono l’occupazione; tassazione di rendite e patrimoni; federalismo fiscale. Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, “la riforma fiscale è la vera priorità del paese, per questo tra le nostre principali proposte c'è quella di
ridurre gradualmente la pressione fiscale sui ceti sociali, lavoratori dipendenti e pensionati, che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo, aumentando così il reddito disponibile delle famiglie e rilanciando, attraverso la ripresa dei consumi, l'intera economia”. Nella sua piattaforma fiscale la Cisl non dimentica le famiglie, prevedendo un nuovo sistema di assegni familiari, e non dimentica le imprese virtuose, per le quali la Cisl propone sgravi e riduzioni fiscali finalizzate all'innovazione tecnologica, alla crescita dimensionale e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Un momento del convegno al Park hotel
Dove prendere le risorse? Falotico non ha dubbi: «La diminuzione della tassazione sul lavoro e gli aiuti alla famiglia devono essere almeno in parte finanziati con un aumento della tassazione sui patrimoni e sui tra-
sferimenti di ricchezza finanziaria, ma anche potenziando la lotta all'evasione fiscale, con strumenti di contrasto più efficaci, e riducendo gli sprechi nella pubblica amministrazione».
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24 ore in Basilicata
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L’avvocato Pittelli, dopo l’archiviazione della sua posizione, annuncia rivelazioni eclatanti
I retroscena di Toghe lucane «Giornalisti collusi con magistrati hanno ordito un’impostura senza precedenti» CATANZARO - L’avvocatodeputato Giancarlo Pittelli si è liberato dalle pesanti accuse di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e violazione della legge Anselmi confluite, il 29 marzo del 2007, nell’avviso di garanzia costato all’ex pm Luigi de Magistris la revoca del fascicolo. Il gip di Catanzaro, su richiesta della procura, ha archiviato questo troncone dell’inchiesta Poseidone. E ora l’avvocato Pittelli annuncia risvolti eclatanti. Anche in Basilicata. L’avvocato-deputato parla di «giornalisti collusi con magistrati». E, convocando una conferenza stampa, dice: «Rivelerò retroscena inquietanti dei fatti accaduti a Catanzaro, Potenza e Salerno ed i collegamenti tra magistrati e alcuni giornalisti della carta stampata e del servizio pubblico televisivo i quali, assieme, hanno ordito un’impostura senza precedenti». A decidere di togliere il fascicolo a De Magistris fu l’allora procuratore Mariano Lombardi, per essere rimasto fino a quel momento all’oscuro della nuova mossa investigativa che il suo pm stava andando a compiere in completa autonomia. Il fascicolo passò così all’aggiunto Salvatore Murone che, a sua volta, lo trasmise al collega Salvatore Curcio. Ed è stato quest’ultimo, a distanza di due anni e mezzo, ovvero ad ottobre del 2009, a tirare le somme su quei presunti illeciti nella gestione di fondi pubblicidestinatial settoredelladepurazionein Calabriae aconcludere per l’insussistenza dei fatti a carico dell’avvocato-deputato. Il gip gli ha dato ragione. L’archiviazione fa uscire Giancarlo Pittelli a testa alta dalla dirompente inchiesta che cinque anni fa fece tremare i palazzi di potere, aprendo una stagione di vele-
ni sfociata nella cosiddetta “guerra tra procure” che ha lasciato sul campo ben dieci toghe tra Catanzaro e Salerno. Uno dei tanti capitoli di una storia ancora tutta da scrivere. L’avvocato-deputato oera promettere di svelare pubblicamente nuovi inquietanti retroscena. Era stato lui, all’indomani della richiesta di archiviazione formulata dalla procura a suo carico, a preannunciarlo: «All’esito della decisione del gip sulla richiesta di archiviazione svelerò pubblicamente i retroscena, le collusioni e gli intrighi tra magistrati di diverse procure e alcuni giornalisti ai danni miei e di decine di persone, perché prima o poi la verità emergerà in tutta la sua limpidezza e io non arretrerò neppure di un millimetro rispetto a quelle battaglie per la legalità che mi hanno visto protagonistaper ben32
anni». Quindi, Giancarlo Pittelli, proprio per «difendersi liberamente da tutte le infamità» aveva deciso di dimettersi dal suo ruolo istituzionale di deputato del Popolo delle libertà. E così era stato. Il 29 gennaio 2009 era entrato in aula a Montecitorio e aveva motivato la sua decisione con la volontà «di affrontare a viso aperto e senza diaframmi privilegiati, accuse calunniose, false e strumentali che, al primo intervento di un giudice autenticamente consapevole e responsabile dell'altezza della sua funzione, si trasformeranno in indelebile infamia nei confrontidicoloroi qualilehannocostruite». Ma 263 votanti su un totale di 467 avevano respinto. Giancarlo Pittelli era rimasto al suo posto. E ora che il gip l’ha riscattato la scena è tutta sua. f. a.
Il palazzo di giustizia di Catanzaro
A Lagonegro la manifestazione per ricordare la tratta dismessa
Ecco la giornata delle ferrovie dimenticate LAGONEGRO - Ferrovie dimenticate, ritorna a grande richiesta il “trenotrekkingferroviario” sulla “Sicignano-Lagonegro”. Si terrà in tutta Italia oggi la Terza Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, manifestazione indetta dalla Confederazione per la Mobilità Dolce, che ha lo scopo di sostenere il recupero delle ferrovie dismesse e creare una rete di mobilità turistica alternativa da percorrere a cavallo, in bici o a piedi per quelle definitivamente abbandonate. L’Ente Parco partecipa all'iniziativa promossa dalla sezione di Salerno del Club Alpino Italiano, che fin dal 1995 organizza escursioni lungo la tratta ferroviaria “Sicignano-Lago-
negro” chiusa all’esercizio ormai dal lontano 1987. Particolare interessante è che il manifesto ufficiale che pubblicizza l’evento ritrae un’immagine proprio della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro, in particolare, il ponte in ferro poco dopo la Stazione di Polla e l’ingresso della galleria Masticella. L’appuntamento è alle ore 9.15 alla stazione ferroviaria di Salerno, da dove con un treno ordinario ma “speciale” della linea per Potenza si partirà alle 9.40 alla volta di Buccino. Scesi dal treno a Buccino, a bordo di pullman gran turismo gli escursionisti raggiungeranno la vicina Auletta dove troveranno la calda accoglienza delle Amministrazioni locali.
Alle 11.45 partirà il favoloso trekking di due ore lungo i circa 6 chilometri di strada ferrata dalla stazione di Auletta alla stazione di Pertosa, con l’emozione del passaggio in galleria e sul ponte con trenta arcate che attraversa la “Valle del Lontrano”. Lasciata la ferrovia a Pertosa, gli escursionisti raggiungeranno attraverso un breve sentiero la sottostante zona delle Grotte dell’Angelo per una visita guidata. Alle 18.30 ripartenza in pullman dal Piazzale delle Grotte alla volta della Stazione di Buccino, dove alle 19 si risalirà sul treno, proveniente da Potenza, per far ritorno a Salerno alle 20.10. Emilia Manco
Duro intervento del presidente del Csail Filippo Massaro
«Arbea, ancora troppi misteri» POTENZA - «Ci risiamo. Quando si parla di Arbea la vergogna è un concetto che deve essere messo da parte». Lo sostiene Filippo Massaro del Casil. In un comunicato diffuso ieri dal coordinatore del comitato si legge: «Quando si parla delle responsabilità dell’amministrazione De Filippo nell’aver mantenuto, contro ogni logica, contro la relazione della Commissione di Vigilanza della quale, per pura “operazione di facciata”, ha “preso atto” con la Dgr numero 233/2010, la poltrona di Gabriele Di Mauro, invece pure». E ancora: «Come quando, dopo la scadenza del suo contratto da “direttore” di Arbea, il 23 febbraio di quest’anno, con generoso entusiasmo decide di applicare la “prorogatio”, il tacito prolungamento di 45 giorni del mandato di una carica politica. Di un mandato, per l’appunto: quando invece Di Mauro si ritrova diret-
tore di Arbea avendo firmato un contratto di diritto privato a tempo determinato. Come quando ha sempre fatto il gioco delle tre scimmiette di fronte a casi come quello di Tommaso Antonio Romeo, il “responsabile dei sistemi informativi” di Arbea che, a fronte di una delega totale al Sian di Agea, non solo ha intascato le generose indennità mensili di “responsabile”, ma ha anche sfruttato la propria posizione per mettere in pagamento, tramite il Sian che gestiva, le domande di “ricostituzione del potenziale forestale” Misura 226 del Psr, per un importo di un milione di euro all’anno, presentate dalla Comunità Montana “Collina Materana” di cui è Commissario dopo esserne stato presidente, per tutti gli anni della sua permanenza in Arbea». Secondo il comitato di Massaro «in merito alla delega totale alla so-
cietà Sin Srl, in affidamento diretto ed in spregio della vigente normativa sugli appalti pubblici, trattasi di vicenda sulla quale la Corte dei Conti bene farebbe a pronunciarsi al più presto. Se vi fossero stati altri affidamenti diretti, dico per dire alla società Pricewaterhouse Coopers Spa per un importo complessivo di circa 90 mila euro, bene farebbe ad interessarsi. Tanti, troppi sono i misteri legati al nome di Arbea. Fra maggio e giugno 2008, il Corpo forestale dello Stato sequestra oltre 500 fascicoli in Arbea, fra pratiche di “agricoltura biologica” e di “imboschimento di terreni agricoli”. Più volte, anzi, i numerosi “responsabili” (termine quant’altri mai ambivalente) di Arbea hanno tirato in ballo questi 500 fascicoli, adducendoli come pretesto per i ritardi nei pagamenti. Da oltre un anno e mezzo, cinquecento pratiche giacciono, per usare le pa-
role della stampa, negli archivi del Cfs. Sarà pur lecito chiedersi se questi cinquecento signori sono degli stimabili “imprenditori agricoli”, articolo 2135 del Codice civile, ai quali ingiustamente viene negata la possibilità (per quanto remota) di ricevere da Arbea quanto gli spetta; o se, viceversa, si tratta di pratiche che sarebbe opportuno inoltrare direttamente alle autorità giudiziarie, per la presenza di vizi insanabili, false dichiarazioni, o chissà cos’altro. L’ultimo atto (per ora…) di una scellerata tragicommedia è stato consumato nella Giunta Regionale straordinaria del 5 marzo, là dove i rappresentanti del “governo” regionale, commossi fino alle lacrime, hanno accettato le dichiarazioni di Gabriele Di Mauro, il quale ha promesso che si dimetterà il 20 marzo, dopo aver nominato le posizioni organizzative di Arbea».
Digilio (Pdl)
Petrolio, «per la Basilicata solo briciole» POTENZA - «I risultati dell’attività petrolifera del raggruppamento Total-Exxon-Shell nel Sauro? Tre gare di appalto di lavori attraverso procedura negoziata per quasi 8 milioni di euro complessivi sono andate a tre gruppi internazionali con la speranza per le imprese lucane di qualche briciola di sub-appalto e per i disoccupati del Sauro di qualche decina di posti di manovalanza generica». Lo sostiene il senatore Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl, commentando le gare espletate dalla Total e che riguardano, tra l’altro, fornitura di tubi, trivelle, servizi di prove in pozzo e di altra natura tecnica. «Non è più possibile - aggiunge Digilio - che le compagnie petrolifere abbiano carta bianca su tutto. Pur riconoscendo per alcune gare, alcuni servizi esigenze specifiche di alta tecnologia e professionalità e pertanto senza voler accreditare che ci siano per tutte le gare di appalto imprese o raggruppamenti di imprese in Basilicata in grado di garantire tutti i servizi richieste e di competere - dice il coordinatore del Pdl - non è però tollerabile che le uniche ditte lucane a lavoro siano quella della subfornitura e del subappalto con conseguenze irrisorie sul piano dell’occupazione diretta e dell’indotto. E ciò per l’atteggiamento assunto dalla giunta regionale che non è in grado di contrattare risultati migliori».
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24 Ore in Basilicata 23
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
«Un modello in prevenzione» Nelle relazioni di Cruciani e Schiavone le linee guida per il futuro POTENZA - «Un modello preventivo da attuare anche nelle altre regioni dove spesso non si trova la stessa disponibilità di collaborazione tra strutture pubbliche e associazioni di volontariato». E’ così che il professor Filippo Cruciani della Clinica Oculistica universitaria della Sapienza di Roma descrive il Centro Regionale per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva in occasione dei festeggiamenti per il suo decennale, tenutosi ieri presso il park hotel di Potenza. Un centro che trova le sue origini nella testardaggine e nella volontà di chi ogni giorno vive al buio nella consapevolezza che questo problema non deve compromettere l’inserimento della persona nel tessuto sociale e lavorativo, nella voglia di lottare di Francesco Schiavone, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva. «Spesso - commenta Schiavone - abbiamo anche rischiato di essere arrestati, ma sempre per il bene altrui, per l’inserimento dei non vedenti nella scuola, nella vita pubblica e
sociale, a loro sono sempre stati rivolti i nostri sforzi e lo saranno in futuro». E non mancano i colpi di scena conla consegna daparte del vicepresidente dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione alla cecità della sezione di Roma, Enzo Tioli di una medaglia d’oro al presidente Schiavone. Una medaglia per il suo impegno costante e gli sforzi compiuti, ma anche «un invito a tutti i giovani perché si impegnino, in vista del prossimo congresso dell’Unione Ciechi, che ci accompagnino per ottenere nuovi risultati». Dieci anni che hanno visto la sinergia delle forze associative con le istituzioni regionali e provinciali che hanno sempre supportato l'attività del centro. Sforzi che non sono finiti perché commenta il presidente Vito De Filippo: «Il nuovo centro che sarà istituito presso l’Asp è l’ennesima dimostrazione dell’interesse della Regione Basilicata verso il problema della cecità, la crescita di una sanità che vuole offrire più servizi». E se i fondi non abbondano come ricorda il senatore Filippo Bubbico, l’importante è puntare su una sanità diversa come sottolinea Francesco Pasquale
Amendola, direttore generale dell’AziendaSanitaria diPotenza: «Una sanità che metta il cittadino al primo posto, che sia capace di rispondere al meglio alle sue richieste, che lo faccia sentire sicuro e in buone mani». Tanti i risultati ottenuti su questo fronte dal centro, come spiegato da Michele Vizziello e Nicola La Banca, con attività continue di prevenzione e di riabilitazione, con la possibilità di visite dislocate sul territorio. E non manca l’attenzione della Provincia con l’impegno assunto dal presidente La Corazza di continuare nell’attuazione del protocollo firmato con il centro per la collocazione di nuovi dispositivi appropriati nelle scuole di competenza provinciale. Senza dimenticare la presenza del prefetto Luigi Riccio, accompagnato dalla consorte che in passato ha per lungo tempo accompagnato come volontaria le persone affette da cecità. Un impegno congiunto quindi, che nei festeggiamenti del decimo anniversario si rinnova affinché il buio diventi luce nella gioia della vita quotidiana condivisa con il mondo esterno. Francesca Gresia
Riabilitazione e sperimentazione UN centro regionale di educazione e riabilitazione visiva, con compiti di educazione permanente e di sperimentazione per le attività lavorative ed occupazionali. E’ questo il nuovo traguardo che la Regione Basilicata vuole inseguire nel campo della prevenzione e riabilitazione per le persone ipovedenti e prive di vista o che presentino ulteriori minorazioni di natura sensoriale, motoria, intellettiva e simbolico-relazionale. Secondo i dati forniti dall’Inps riferiti all’anno 2006, 1570 sono le persone riconosciute cieche in Basilicata e che percepiscono un assegno di invalidità, mentre non vi sono dati sul numero degli ipovedenti che statisticamente sarebbero almeno 4 volte tanto, quindi oltre 6 mila senza contare coloro che non vengono sottoposti a visita oculistica o che non richiedono l'assegno di indennità speciale per cieco. Se si può contare su un’attività forte sulla riabilitazione per i non vedenti, poco viene ancora fatto peri nonvedenti conplurihandicap, da qui la necessità di un centro che
permetta a questi cittadinidi non essere confinati nelle quattro mura domestiche. Con lo scopo principale di promuovere l'inserimento sociale delle persone affette da tali handicap, il centro si preoccuperà di erogare trattamenti riabilitativi rivolti verso utenti non vedenti, ipovedenti con o senza minorazioni aggiuntive, dall'età evolutiva all'adulto. Diverse le modalità di erogazione: dal regime residenziale con pernottamento presso il Centro con una durata massima della degenza di 180 giorni, al regime semiresidenziale con soggiorno diurno per minimo 5 giorni a settimana, e per finire il regime non residenziale con attività riabilitative secondo quanto stabilito dalle linee guida regionali approvate. Il Centro regionale per l’Educazione e la Riabilitazione visiva sarà istituito presso l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (Asp) e sarà gestito dal Centro regionale per la Prevenzione della Cecità di Potenza, mediante la stipula di apposito protocollo d’intesa. f. g.
La Fiab rivendica spazi verdi per i ciclisti POTENZA - La Federazione Italiana Amici della Bicicletta-Fiab Bicilandia onlus di Potenza, ritiene «la mobilità sostenibile elemento fondamentale per una politica di sviluppo economico del territorio che sia compatibile con la tutela della salute e dell’ambiente». In un comunicato diffuso ieri l’associazione sostiene: «Tenuto conto che il 50 per cento degli spostamenti abituali effettuati in auto non supera i 5 chilometri. e il 30 per cento non supera i 3 chilometri (dati Oms), e considerato l’impatto negativo prodotto dall'eccessivo traffico veicolare privato su salute e ambiente, l’elevato numero di vittime della strada
ed i relativi costi diretti e indiretti, chiede ai candidati alle elezioni regionali del 2010, ai partiti e alle forze politiche di tutti gli schieramenti, di sottoscrivere i seguenti impegni programmatici». E ancora: «Limitazioni nella realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali (strade, parcheggi) finalizzati a produrre ulteriore carico di traffico motorizzato e inquinamento atmosferico e acustico. Predisposizione di un piano di attuazione regionale del decreto Ronchi 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile nelle aree urbane e incentivazioni alla istituzione delle figure dei mobility manager aziendali
e d’area da parte di enti pubblici ed aziende private. Sostegno ad azioni pubbliche e private che favoriscano scelte di mobilità casa-lavoro e casa-scuola compatibili con l’ambiente, al fine di ridurre l’uso individuale dell’auto privata e di potenziare il trasporto pubblico e collettivo, la mobilità ciclopedonale e l’integrazione modale. Realizzazione di una rete ciclabile regionale - interconnessa con le stazioni dei treni, dei mezzi pubblici urbani e locali, dei porti e aeroporti, opportunamente dotati di infrastrutture ciclabili finalizzata sia ai collegamenti tra le città che agli attraversamenti dei centri urbani. Tale rete deve integrarsi con le
reti ciclabili provinciali e locali e con i progetti di rete ciclabile nazionale Bicitalia ed europea Eurovelo. Nei progetti relativi ai collegamenti con altri paesi, è auspicabile il ricorso ai programmi europei di cooperazione transnazionale. Realizzazione delle vie verdi, attraverso il recupero e la valorizzazione di sedimi ferroviari dismessi, tratturi, argini, strade di servizio, ed altri sedimi, da riconvertire in percorsi ciclopedonali. Le vie verdi, separate dal traffico motorizzato, dovranno garantire standard di sicurezza stradale e favorire la fruizione da parte di bambini, pedoni, ciclisti, anziani, disabili, jogger, pattinatori, cavalie-
ri - di spazi e territori per finalità ricreative, sportive e culturali. Allo scopo possono essere utilizzati programmi di finanziamento comunitari. Formazione di un piano quinquennale di finanziamenti per la mobilità ciclistica che dia certezza di risorse agli enti territoriali cui è demandata la redazione di infrastrutture per la ciclabilità». E conclude chiedendo: «la valorizzazione delle rappresentanze dell’utenza ciclisti-
ca (e in primo luogo della Fiab regionale), come risorse e centri di competenza espressi dalla società civile, prevedendo organismi permanenti di consultazione al fine di concorrere, nel rispetto dei diversi ruoli, alla formulazione della politica di sviluppo della mobilità ciclistica in Regione. Non sarebbe poi male se i candidati alle elezioni regionali - prima e dopo, se eletti - per i loro spostamenti brevi facessero uso della bicicletta».
LA FESTA DELLA DONNA
Lamorte (Ugl) propone la seconda generazione delle pari opportunità
«Si riparta dalla famiglia» POTENZA - Niente più esclusioni dal mercato del lavoro. Stop all’emarginazione femminile. E un welfare più vicino alla famiglia. Anzi, «che parta dalle famiglie». E’ la seconda generazione delle pari opportunità, secondo Giuditta Lamorte, avvocato, responsabile Ugl al welfare e pari opportunità, nonché segretario vicario generale dell’Ugl Basilicata. «La festa della donna - secondo Giuditta Lamorte - è un giorno di celebrazione delle conquiste sociali,politiche edeconomichedelle donne; è una giornata in cui ovunque si susseguono eventi su largascala, mimose,cioccolatini, cene e feste; l’Ugl vuole, in questa giornata, concentrare la propria attenzione sulla condizione femminile in Basilicata». «Nella nostra regione l’occupazione femminile è caratterizzata dall’emarginazione e dall’espulsione dal mercato del lavoro, nonostante le donne lucane presentino un livello d’istruzione superiore agli uomini; questo dato è sintomatico di un malessere che
lo in maniera tale da realizzare un Giuditta welfare che parta dalla famiglia e Lamorte che non poggi sulla famiglia. Se a
investe non solo il mondo del lavoro, ma il sociale in genere, facendo slittare l’attenzione dal diritto individuale della donna alla famiglia. Gli strumenti di conciliazione lavoro/famiglia sono poco efficaci e la donna si trova di fronte al fatidico bivio famiglia o carriera, con la conseguente scelta determinante che esclude inevitabilmente una delle due opzioni. Le politiche regionali - continua la responsabile Ugl - dovrebbero spostare l’attenzione dalla donna, al sistema in cui la donna è inserita; le discriminazioni di genere sono legate alla mancanza di supporto nel lavoro di cura: è necessario ridistribuire il lavoro di cura nella società, organizzando-
livello nazionale si enfatizza il piano di conciliazione lavoro/famiglia,a livellolocale sarebbeauspicabile che il Por Basilicata trovasse una concreta e reale attuazione laddove prevede la prestazione di servizialla popolazionetra iquali lo sviluppo di servizi di sostegno alla persona e alla comunità integrativi rispetto a quelli già esistenti, come baby parking, ludoteche, servizi sociali e ricreativi per anziani, baby-sitting, centri di formazione per badanti e collaboratrici domestiche. L’Ugl - conclude Lamorte - ritiene che si è innanzi all’esigenza di una seconda generazione del diritto delle pari opportunità che non si limiti a parlare di inclusione della donna nel mondo del lavoro, ma ponga in essere una serie di azioni positive che consentano - di fatto - alla donna l’inclusione nel mondo del lavoro: date alle donne occasioni adeguate - dice Oscar Wilde - ed esse possono fare tutto». f. a.
Incontro a Lagonegro
La mimosa di Libera per Mariantonietta Flora
Arriva la Carta delle parità
LAGONEGRO - Il giorno dedicato a tutte le donne, l’associazione antimafia Libera lo dedica a Mariantonietta Flora, la maestra di Lagonegro scomparsa misteriosamente il 10 Novembre del 1984. La società lucana a favore della legalità si incontrerà lunedì 8 marzo, alle 17.30 nel cinema Iris di Lagonegro, per “offrire” una mimosa a Mariantonietta. «Vogliamo ricordare questa donna – ha detto il referente regionale di Libera, don Marcello Cozzi – per ridarle la dignità di donna che 25 anni di oblio hanno offuscato. Vogliamo ricordare una donna mai ricordata, se non dai familiari nel silenzio della loro sofferenza, perché è giusto far luce sulla sua storia. In un giorno importante per tutte le donne – ha aggiunto don Marcello Cozzi – il nostro pensiero andrà a Marantonietta perché con la persona non venga cancellata anche la sua memoria». All’iniziativa “Una mimosa per Mariantonietta” parteciperanno altre donne lucane che hanno subito la perdita di un loro caro ma che non si sono mai arrese nella ricerca della verità: Filomena, mamma di Elisa Claps scomparsa a Potenza il 12 settembre 1993; Olimpia, mamma di Luca Orioli ucciso a Policoro il 23 marzo 1988; Lucia, mamma di Tiziano Fusilli ucciso a Potenza il 22 maggio 1989.
POTENZA - Domani, 8 marzo, alle ore 10, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, in via Anzio a Potenza, l’obiettivo della Carta delle “Pari opportunità e uguaglianza del lavoro 2010” che si presenta lunedì 8 marzo, promossa dal ministero del Lavoro, dalla Consigliera nazionale di Parità, da Fondazione Soladitas, Ucid, Aidaf, Aidda, Impronta etica, a cui ha aderito anche l’Ufficio della Consigliera regionale di parità della Basilicata, che ha coinvolto, la Direzione regionale del lavoro per la Basilicta del Ministero del Lavoro, Associazioni di categoria, Sindacali, Associazioni datoriali, Associazioni femminili e Clubs del territorio lucano, è quello di valorizzare il pluralismo e le pratiche inclusive nel mondo del lavoro contribuendo alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro relative ai genere, all’età, alla disabilità, ai percorsi di lavoro. Lo ha comunicato ieri la Consigliera regionale di parità Anna Maria Fanelli, promuovendo l’iniziativa.
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24 24 Ore in Basilicata A dieci anni dalla fondazione del centro per la cecità gli esperti si danno appuntamento a Potenza
Cambio al vertice della categoria delle Telecomunicazioni in Basilicata. Palermo passa la mano
La Slc Cgil sceglie Russelli La sfida del nuovo segretario: «Basta oltranzismi, serve una svolta culturale» E' ANNA RUSSELLI il nuovo segretario regionale della Slc Cgil di Basilicata. Dipendente Agile, 38 anni, raccoglie il testimone lasciatole dopo otto anni da Antonio Palermo. Un testimone pesante per una categoria che nel corso degli anni ha visto ridimensionare i propri numeri a causa della crisi che ha colpito il comparto delle telecomunicazioni in Basilicata, e che ora si trova davanti alla sfida più importante: quella dell’innovazione. Un testimone raccolto, però, con grande sicurezza e idee chiare: «Non ci sto - al gioco di dimostrare chi è “più rosso” nel condurre una trattativa. Sono orgogliosa di avere una cultura di sinistra, ma certe posizioni oltranziste non pagano più, sono insostenibili. Con questo non voglio dire che ci si debba orientare verso forme di consociativismo, ma che inevitabilmente sia necessario fare un salto di qualità sul piano culturale. Sento forte la responsabilità di rivestire il ruolo di sindacalista in una certa maniera: rappresentare i lavoratori non può significare semplicemente fare quello che dicono i lavoratori. Chi li rappresenta deve assumersi la responsabilità di raccogliere le istanze e di tradurle, in sede di trattativa, nel vero benessere dei lavoratori, un benessere che vada oltre l’immediato». Parole chiare e inequivocabili, nel senso che hanno una rilevanza anche se rapportate allo status della vertenza riguardante proprio Agile. Vertenza sulla quale ha voluto soffermarsi, durante una breve intervista, anche il segretario generale nazionale della Slc Cgil, Emilio Miceli, presente ai lavori del congresso. «Stiamo parlando - ha rimarcato in maniera perentoria - di lavoratori che possono tornare al loro posto nel giro di pochi giorni ed èarrivato il momento che lo facciano. Abbiamo
Un momento dell’assemblea congressuale della Slc Cgil
una convenzione scaduta, una gara esperita e un nuovo imprenditore subentrato, per cui non vedo il motivo di uno stallo. Noi non vogliamo fare concessioni riguardo alla eventualità di poter scegliere chi far lavorare e chi no, ma per il resto è ora che la situazione si sblocchi». Non è un caso che Miceli abbia chiesto
espressamente di spendere una parola su una vertenza che si sta inspiegabilmente trascinando. Forse non mancava un velo di polemica nei confronti di chi, probabilmente, sta conducendo una trattativa proprio su quelle posizioni oltranziste che Russelli aveva definito insostenibili. E d’altronde di necessità
di innovare riscoprendo il rigore delle regolee della morale contro ogni forma di autoritarismo e ogni modello di “uomo forte”aveva parlato anche il segretario uscente Palermo nella sua relazione che ha aperto i lavori del congresso. «In una fase - aveva detto, tra le altre cose il segretario uscente - dominata dal prevalere del caos sulle regole, da una inaccettabile sperequazione nella distribuzione delle risorse e da maldestri tentativi di azzerare completamente e senza criterio tutto ciò che è passato, si sente forte il richiamo a una nuova responsabilità. Quello delle Tlc in Basilicata è un settore caratterizzato da piccoli numeri, ma che deve confrontarsi con grandi sfide, tanto più drammatiche nel nostro territorio. Se non si comprende quanto sia importante “fare rete” rispetto ad alcune problemati-
che, tante questioni resteranno irrisolte. Il mio auspicio è che SLC Basilicata lanci una Conferenza regionale di Programma sul settore ICT». Sulla necessità di fare sistema tra sindacati e istituzioni ha convenuto il Presidente della Provincia di potenza, Lacorazza, intervenuto, tra gli altri, al congresso e dell’onorevole Salvatore Margiotta. Di analogo tenore l’intervento di Angelo Nardozza, dirigente generale della Presidenza della Giunta regionale. Il segretario generale della CGIL, Antonio Pepe ha lanciato l’allarme sulle scelte di un governo che «taglia gli investimenti per il Mezzogiorno e attenta all’articolo 18 della Legge 300» e ha invitato a un dibattito sul merito dei problemi reali che affliggono il quotidiano. Poi, la sfida del neo segretario Russelli: «L’atteggiamento del sindacato devetornare aesse-
re di grande apertura al cambiamento per poterlo governare e senza cedere alle tentazioni di chiudersi nel protezionismo». Nuovo atteggiamento come quello auspicato dal segretario nazionale Miceli per cercare di superare la crisi attuale vissuta dall’Italia e dall’Europa nel suo complesso. «Non ho una ricetta magica - ha sottolineato, ma credo che non si possa prescindere da una politica che si riappropri del suo ruolo. E’ necessario sviluppare nuovi modelli, in campo economico, in campo energetico, ma senza buttare, insieme all’acqua sporca, anche il bambino. Guai ai nuovismi. E’acclarato che i vecchi modelli, anche rispetto alla rappresentatività, non funzionino più, ma bisogna spendere risorse ingenti per rinnovare senza cambiare per il gusto di farlo». Pietro Floris
La Fp Cgil chiede una nuova stagione di politiche di welfare e riconferma Summa
«Non delegittimare i lavoratori statali» POTENZA - Il nono congresso provinciale della funzione pubblica Cgil di Potenza si è chiuso con la riconferma di Angelo Summa. A lui è spettata l’apertura dei lavori, con una relazione in cui ha compiuto una disamina puntuale del lavoro svolto dalla categoria negli ultimi quattro anni, con particolare riferimento alle battaglie compiute sul fronte dei diritti, dell'equità, della lotta alla precarietà. Summa ha rappresentato un quadro preoccupante per la «drammaticità della crisi» che si presenta in Italia con 8 milioni di persone che vivono incondizionidi povertàrelativa,concentrati soprattutto al Sud. In pratica «una Italia in cui le diseguaglianze economiche sono accentuate dall’ingiusta redistribuzione della ricchez-
za e da un peso fiscale che fa pagare a pochi e consente ad altri di evadere o di eludere». «È grave, inoltre - continua il segretario - la situazione dei giovani costretti a rincorrere lavori sottopagati e temporanei in cui i diritti sono sempre meno garantiti e per cui risulta impossibile programmare il futuro». Il segretario ha evidenziato «l’attacco diretto al mondo del lavoro dipendente» da parte del Governo in carica che, attraverso l’approvazione da parte del Parlamento del dl 1167 B sta minando il sistema del diritto del lavoro istituendo al posto del giudice del lavoro l’arbitrato fra lavoratore dipendente e datore di lavoro, sacrificando in questo modo il codice civile, i contratti nazionali e l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
«Un paese ingiusto che ruba ai poveri per dare ai ricchi, che cerca di privatizzare beni pubblici come l'acqua, che sta cercando di distruggere il sistema sanitario nazionale, che non tiene conto dei giovani, abusando della flessibilità ed utilizzando solamente la sua accezione negativa. In questo senso è emblematico il ricorso, anche da parte delle pubbliche amministrazioni, al sistema delle collaborazioni e delle consulenze che di fatto non fanno altro che precarizzare il mondo del lavoro». Il congresso della Fp Cgil di Potenza, approvando in pieno la relazione del segretario generale chiede una nuova stagione delle politiche di welfare, dicendo no al libro bianco di Sacconi, a difesa del lavoro pubblico strumento fondamentale per perseguire il benessere
A 66 anni dalla più grande tragedia ferroviaria Balvano non dimentica
Il segretario Fp Cgil Angelo Summa
delle persone, garantendo a tutti, con particolare riguardo ai soggetti non autosufficienti in condizioni di disagio psicofisico ed agli anziani, il diritto all’accesso ai servizie ai beni comuni e primo fra questi, il diritto all’acqua bene comune fondamentale che deve rimanere di proprietà e gestione pubblica. Il sindacato si è impegnato a portare avanti i principi «dell’Italia dei valori costituzionali, del lavoro, della pace e dell’uguaglianza».
Pepe su arbitrato e articolo 18
«Grave e inaccettabile l’attacco del Governo Iniziative per ricordare le tante vittime del “treno dell’oblio” al diritto al lavoro»
Il giorno della memoria BALVANO - “Dal treno dell'oblio” sono trascorsi 66 anni e a Balvano oggi è il giorno del ricordo grazie ad un'iniziativa istituzionale interregionale tra la Lucania e la Campania. A renderlo noto alla stampa è il sindaco, Costantino Di Carlo. «Non possiamo dimenticare la sciagura del treno 8017 del 3 marzo 1944. Circa 517 i morti. 90 gli intossicati e 438 i morti identificati. Tutti sepolti - ha aggiunto - senza funerali nel cimitero balvanese, in quattro fosse comuni». Questa mattina nel centro di Balvano, alle ore 11,30, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo Agostino Superbo. Alle ore 18 e 30, nella sala Santa Bartolomea, andrà in scena lo spettacolo del gruppo “Uommene & tambure” del carcere di Eboli che farà rivivere quel dramma in tante storie narrate e cantate, per la regia di Pino Turco. A seguire la presentazione del libro “Balvano 1944” di Gianluca Barneschi. In scena poi “Dal treno all'oblio: Balvano 1944” del teatro Minimo di Basilicata. «Si dà la voce a chi non ce l'ha o non l'ha mai avuta ed in tal caso ai morti del treno 8017, in quello che fu definito il disastro ferroviario più grande d'Europa. Il treno si fermò nella galleria sotto il Monte delle Armi. La maggior parte dei componenti
516 i morti Sepolti in fosse comuni
La locandina delle iniziative di oggi
del gruppo Uommene & tambure proviene dalle zone del napoletano si legge in una nota - in cui abitavano gran parte dei passeggeri di quel convoglio. E’bastato liberare l’animo da nodi psicologici, operando concretamente sulla soddisfazione emozionale per restituire ad ognuno di loro la dignità e soprattutto l'autostima. Colmando la solitudine con la libera espressione artistica di un gruppo sociale si è giunti alla crea-
zione di uno spettacolo capace di valicare le mura carcerarie interagendo con l'esterno». Ed allora i balvanesi si preparano per la prima volta ad un evento unico che accomuna due regioni. L'iniziativa è organizzata dal Comune di Balvano, del Comune di Campagna, Anci, Regione Basilicata, Università di Salerno, Icatt e Teatro Minimo di Basilicata. Angela Scelzo
«GRAVE e inaccettabile» quanto sta avvenendo nel Parlamento del nostro Paese, per il segretario generale della Cgil di Basilicata, Antonio Pepe, sull’approvazione in Senato «di una delle norme più preoccupanti del Ddl sul lavoro». «Si tratta di norme - spiega il segretario nel suo intervento - che scardinano il diritto del lavoro e indeboliscono le tutele dei lavoratori. Sarà possibile aggirare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori attraverso l'arbitrato. In tal modo viene negata la libertà del lavoratore, in caso di licenziamento illegittimo, di poter adire il giudice del lavoro, oltre a limitarne la competenza dello stesso in tutti i casi di conflitto di lavoro. Sarà possibile stabilire sin dal contratto di assunzione che qualsiasi controversia tra lavoratore ed azienda venga affidata ad un arbitro e non al giudice, in deroga rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro». Inoltre, sottolinea Pepe «viene definitivamente smontata la legge e si lede il diritto del lavoratore in maniera irreversibile, oltre a peggiorare la condizione di lavoro facendo saltare tutte
le tutele contrattuali». Altro «gravissimo e inaccettabile provvedimento» contenuto nella stessa norma approvata riguarda l'obbligo scolastico che sarà possibile completare con l'apprendistato. «Ciò significa spiega ancora Pepe - che si potrà andare a lavorare a 15 anni, cancellando in tal modo la legge che fissa l'età minima per il lavoro minorile a 16 anni. Bisogna rompere il “muro di silenzio” che si è creato intorno a questi provvedimenti». Quindi, «denunciamo con forza il tentativo sempre più presente nell'azione di Governo e la maggioranza di destra che lo sostiene di cambiare in peggio le norme che tutelano i lavoratori, spingendo il Paese verso l'accentuazione delle disuguaglianze e la deriva della democrazia. Facciamo appello a tutte le istituzioni e alle forze politiche democratiche affinché si avvii una forte iniziativa». Quindi k’appello: «Anche per queste ragioni bisogna rafforzare la partecipazione allo sciopero generale del 12 marzo per il lavoro e i suoi diritti, la giustizia fiscale, i diritti di cittadinanza».
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Domenica 7 marzo 2010
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Campagna elettorale e appuntamenti sportivi, qualche disagio al traffico e un po’ di movimento
Un’affollata domenica di città Stesso start: dal centro alla periferia, big della politica, maratona e solidarietà METTI una domenica elettorale. E metti che in una delle giornate “calde” della ormai avviata campagna politica a suon di dibattiti e incontri convocati da partiti e candidati in vista delle regionali, la città si trovi sotto il “fuoco incrociato” (decisamente piacevole) di altri appuntamenti, tra sport e solidarietà. Va bene, oggi toccherà pazientare un po’ nel traffico che inevitabilmente potrà subire qualche rallentamento, ma tra teatri e sale affollate, passeggiate importanti e corse più o meno amatoriali, Potenza si vivacizzerà un bel po’. E tutto nell’arco di poche ore. Il primo appuntamento è alle 9 (precise) in via Pretoria. Nella via principale è atteso il candidato alla presidenza della Regione Magdi Cristiano Allam che incontrerà i cittadini più mattinieri, magari sorseggiando un caffè nel corso, tra misure di sicurezza e faccia a faccia con la gente comune. Nel frattempo, proprio piazza Prefettura comincerà ad animarsi: intorno alle 9.00 sono attesi gli amanti della corsa, non solo professionisti della mezza maratona, che affronteranno il memorial “Gigi Chiriaco”. Per i coraggiosi dei 22 chilometri, un discreto percorso da sostenere che dal centro della città (start alle 9.30) raggiungerà la periferia fino a via Ciccotti e poco oltre per poi tornare ancora nel cuore cittadino. Il che vuol dire che per gli automobilisti ci sarà di che aspettare. Per ordinare la vita delle strade potentine, stamattina, il sindaco ha firmato un’apposita ordinanza. Fin dalle 8 di oggi «e per il tempo strettamente necessario al passaggio dei partecipanti» ci sarà il divieto di circolazione, in successione, lungo le strade coperte dalla maratona. Ora, facciano attenzione gli automobilisti (magari è la volta buona per testare gli impianti meccanizzati per raggiungere, in caso di necessità, il centro storico) visto che durante il passaggio degli atleti «è vietato, in entrambi i sensi di marcia, il transito dei veicoli (ovviamente i limiti saranno segnalati, ndr)» e, soprattutto, nè veicoli, nè pedoni potranno attraversare la strada durante il passaggio dei podisti. Ne va dell’incolumità di tutti. Contemporaneamente, sempre nel centro storico, l’invito è a un gesto di solidarietà. A ridosso della giornata dedicata alle donne, l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) a piazza Mario Pagano (ma anche in altri punti della città segnalati sul sito dell’Aism) i volontari dell’associazione distribuiranno, in cambio di un piccolo contributo, le gardenie delle ricerca (la raccolta fondi è destinata al sostegno della ricerca contro la malattia. Parte dei fondi andrà anche ad incrementare
i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla). E mentre in città sarà da poco cominciata la mezza maratona, poco distante dal percorso stabilito, la politica invita ad altri tre ap-
puntamenti. Tocca a Vincenzo Folino, il soldato del Pd, aprire la propria campagna elettorale nel cineteatro Don Bosco, alle 10.30. Stesso orario, e neanche molti chilometri di distanza, per Ser-
gio Lapenna, dirigente del Pdl, che apre la propria corsa nella sala conferenze del Principe di Piemonte. Macchine, ospiti, interventi attesi (parecchi) per entrambi. Un po’più defilati, ma solo in linea d’aria, i dipietri-
sti che invitano la città a presenziare alla presentazione delle proprie liste regionali presso l’hotel Vittoria, in contrada Rossellino. In poche ore sarà tutto finito, ma vuoi mettere la concentrazione di eventi,
tra politica, sport e solidarietà? Non capita tutti i giorni. Ma questa è una normale domenica di campagna elettorale. Domenica di quasi primavera, giusta pure per lo sport e la solidarietà.
La corsa podistica dedicata all’ex assessore comunale Gigi Chiriaco: una festa nel capoluogo
Ventidue chilometri di strade cittadine GRAZIE all’organizzazione dell’Associazione Borgo Antico Portasalza questa mattina si corre a Potenza la seconda edizione della Mezza Maratona Città di Potenza Tune-Up “Memorial Luigi Chiriaco”. L’evento intende commemorare la figura dell’ex assessore allo Sport di Potenza scomparso prematuramente. La gara è patrocinata dal Comune di Potenza e dall’Apt. Il memorial “Gigi Chiriaco” trofeo Avis “Progetto Cuore” intende dare un segnale importante per quanto riguarda la lotta alle patologie cardiache e il conseguente miglioramento della qualità della vita. La maratona amatoriale ormai rappresenta un punto fermo della programmazione dell’associazione
Borgo Antico Portasalza, presieduta da Domenico Leccese che grazie a questa kermesse intende valorizzare il centro storico cittadino. Gli atleti dovranno percorrere ventuno chilometrti e novantasette metri. La partenza è fissata da via Pretoria alle 10.30 all’altezza di Piazza Mario Pagano, successivamente gli atleti percorreranno un tratto di via Pretoria fino all’incrocio con Portasalza, poi saranno su corso Umberto in discesa per centocinquanta metri. Poi a corso XVIII Agosto fino a piazza Matteotti, ritornando dopo una svolta a sinistra in piazza Mario Pagano: il giro ad anello è di 1600 metri circa. I concorrenti percorreranno ancora via Mazzini e imboccando successivamente via Cavour,
raggiungendo il tratto che conduce alla Chiesa di San Rocco. Poi in via dell’Elettronica, dove si svolterà a destra per via della Tecnica fino alla rotatoria nei pressi del campo sportivo della Figc. I maratoneti dovranno percorre ancora la rotatoria fino a raggiungere via Marconi. Da lì in viale Dante per l’arrivo del “mezzo percorso”. Per chi prosegue, invece, ancora lungo via degli Oleandri fino all’imbocco di via dell’Unicef e all’incrocio per via Roma. Sarà la volta di viale Firenze, fino all’incrocio per via di Giura, via Cavour, per tornare in viale Dante, e tornando su via Pretoria per l’arrivo. Il traffico cittadino subirà alcuni rallentamenti, toccherà pazientare. Ma la manifestazione sarà una festa della città.
Accanto alla mezza maratona ufficiale (per i più allenati) anche manifestazioni parallele dedicate ai più piccoli o agli amanti del “ritmo lento”. Quello conta, tempo permettendo, sarà comunque partecipare. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it Tribunale di Potenza Esec. Imm. n. 53/89 R.G.E. Lotto A Bis: in Pignola, c.da Campo di Giorgio, 1/2 di terreno con sovrastante fabbricato; fg. 4 part. 263 il terreno e fg. 4 part. 264 il fabbricato – Lotto C: in agro di Tito, c.da Battimiero, terreno di mq 2.442; partita 5679 fg. 19 part. 178 e partita 5677 fg. 19 part. 258-259-233-234-118-239-125-126 – Lotto E: in agro di Tito, c.da Piano del Carpino, terreno di mq 8.000; partita 7096 fg. 35 part. 322. Vendita con incanto 14.05.2010 ore 12 sala pubbliche udienze Tribunale di Potenza. Prezzo base: Lotto A Euro 66.413,34; Lotto C Euro 4.020,36; Lotto E Euro 6.610,65; rilancio minimo Euro 1.033,00 per lotto A, Euro 258,23 per lotti C ed E. Presentare domande in bollo per ogni singolo lotto entro h. 13 giorno precedente vendita in Cancelleria allegando due assegni circolari n.t. intestati a Poste Italiana s.p.a. Potenza, uno per cauzione pari al 10% e uno per spese di vendita pari al 15% del prezzo base. L’aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione) entro 60 giorni dall’aggiudicazione su Libretto bancario intestato al debitore e vincolato al Giudice dell’Esecuzione. Maggiori informazioni in Cancelleria, sito www.astegiudiziarie.it
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Potenza
Arrestato un uomo
Michele Ciliberti è il parroco. Prima di Pasqua l’inaugurazione
Entra in negozio e ruba portafoglio
Tutto pronto per l’apertura della chiesa di Macchia Romana
E’ ACCUSATO di furto l’uomo di 45 anni, M.B., arrestato ieri mattina dagli agenti della Polizia. L’uomo, fingendosi un clienti, era entrato in un negozio del centro storico. Approfittando della distrazione di una commessa ha messo le amni nella sua borsa portandole via il portafogli. Immediato l’allarme. Il personale del Reparto Prevenzione Crimine e delle Volanti, intervenuto prontamente, dopo avere rincorso l’uomo è riuscito a bloccarlo grazie anche alla pronta reazione dei cittadini e dei colleghi della signora che ha subito il furto. Il costante “servizio” della Polizia di Stato nel centro storico e la tempestiva segnalazione da parte dei cittadini costituiscono un binomio indispensabile per prevenire e reprimere analoghi fatti delittuosi. Per tutto il mese di marzo, la Polizia di Stato, ha predisposto una serie di controlli straordinari con l'impiego anche di una stazione mobile (camper) che presidierà le principali piazze del centro cittadino. Il camper è predisposto anche per la presentazione di denunce.
TEMPO permettendo nelle prossime settimane potrebbe essere aperta al culto la Chiesa di Macchia Romana. I lavori di riqualificazione interna sono ormai terminati. Gli abitanti di Macchia Romana non attendono altro che l'apertura della parrocchia per poter avviare iniziative legate al culto, alla musica, alla comunione e all'intrattenimento. Cinque annidi lavori,cinquemiliardi delle vecchie lire, derivanti da fondi finanziati dalla Conferenza episcopale italiana e tanti sacrifici sono dunque stati ripagati dal completamento dei lavori che daranno alla struttura religiosa una degna collocazione all'interno del rione. Negli ultimi tempi sono state sistemate le porte, le finestre e il nartece. Le porte sono state istallate nella sacrestia e consentiranno ai fedeli di usufruire della struttura in ogni occasione. Esternamente sono stateistallate le ringhiere. Solo le inclementi condizioni climatiche non hanno permesso ai fedeli di poter festeggiare l'avvenuto completamento della struttura religiosa che verrà intitolata a Gesù Maestro e vedrà in don Michele Ciliberti il parroco che guiderà i fedeli nelle funzioni religiose e nelle attività esterne sia di carattere culturale che pastorale. In questa direzione è stato incessante il lavoro di don Pasquale Zuardi, economo della diocesi di Potenza che
L’APPUNTAMENTO
Jazz allo Stabile con “Call B quintet”
La chiesa di Macchia Romana (foto Mattiacci)
ha ammesso tutta la sua soddisfazione per il completamento di un cespite molto importante per la vita di Macchia Romana: “Attendiamo il bel tempo per aprire al culto la chiesa. Il Vescovo di Potenza, Agostino Superbo avrebbe intenzione di festeggiare l'evento prima di Pasqua”. Come dire da Giove Pluvio dipende l'apertura della parrocchia di Macchia Romana, una struttura attesa da anni che ora vede la luce grazie ad una serie infinita di interventi legata al riassetto interno, al look interno e al completamento del misto che servirà a creare nuovi spazi di parcheggio per i praticanti.
Nella zona antistante la parrocchia è stato completato l'asfalto, ora non resta che attendere il bel tempoe forse la Santa Pasqua per cominciare a svolgere le funzioni religiose che gli abitanti di Macchia Romana hanno chiesto negli ultimi anni con insistenza. Solo la presenza di pozzanghere e rivoli d'acqua non ha permesso di inaugurare la chiesa di Macchia Romana. Ora non resta che attendere il sole e il caldo. Tutti attendono l'apertura della Chiesa, la sorpresa nell'uovo di Pasqua è pronta per tutta la città di Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
TRA gli appuntamenti musicali del cartellone “Cantieri d'arte” organizzato da Cose di Teatro e musica oggi alle 21, al teatro Francesco Stabile in piazza Prefettura a Potenza si esibirà il “Call B quintet”. Il gruppo jazz è composto da Michele Brienza (chitarra), Raffaele Amato (batteria), Francesco La Capra (basso), Andrea Candela (piano) e Salvo Losappio (sax). La formazione, costituitasi a marzo del 2009, si avvale dell'esperienza maturata da Brienza e Amato, insieme alla vocalist
Angela Covucci, portarono al riconoscimento del bollino I.J.T. (Identificazione Jazzistica Tipica). La Capra, Candela e Losappio sono, invece, musicisti più giovani, già in evidenza per il talento, l'impegno e la ricerca di un proprio stile. Il concerto allo Stabile del “Call B quintet” si muoverà lungo un repertorio che rivisita gli standard jazz più conosciuti e ripropone pagine memorabili del “be bop” anni '40, affermatosi a New York con esponenti del calibro di Parker, Gillespie, Christian, Monk, Clark e Gordon.
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Domani il “Giallo mimosa” in mostra al “Santo graal”
Oggi al museo Adamesteanu “Isabella e il suo sogno”
LA “Festa della donna” si tinge di “Giallo mimosa”. Questo il titolo della mostra che sarà inauguratadomani, alle 18.30, nella galleria “Il santo graal” di via Pretoria. Obiettivo: celebrare il valore del principio creativo femminile, attraverso le opere delle 10 artiste che hanno preso parte a “Cuori creativi”: Antonietta Acierno, Lucia Acierno, Lucia Bonelli, Giuseppina Ferrara, Minerva, Maria Grazia Montano, Maria Romaniello, Maria Grazia Tarulli, Manuela Telesca, Giusy Villano, oltre al contributo artistico di Giusy e Nadia Labanca. L'esposizione sarà visitabile fino al prossimo 18 marzo, dal lunedì al sabato dalle 18 alle 21
SI intitola “Isabella e il suo sogno” il volume di Francesca Sassano che verrà presentato oggi, alle 17.30, nella Sala del Cortile del museo archeologico “Dinu Adamesteanu” di Potenza. Dopo la presentazione del volume - a cui parteciperanno il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata, Antonio De Siena e Virginia Cortese ci saranno dei balli tradizionali eseguiti dall'associazione culturale “Iatrida”, compagnia di danze iatriche, attiva nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio culturale-tradizionale della Basilicata.
Francesco Potenza al Ridotto “Sotto la luna che capita”
Niccolò Fabi al cineteatro Due Torri
SI intitola “Sotto la luna che capita” il volume di Francesco Potenza che verrà presentato il prossimo 12 marzo alle 18, nel Ridotto dello Stabile, nell’ambito della quinta edizione della rassegna, organizzata dall’amministrazione comunale, “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Alla presentazione del volume - una raccolta di poesie parteciperanno il sindaco Vito Santarsiero, i giornalisti Rocco Pezzano, del “Quotidiano” e Antonella Pallante della Rai Basilicata, la filologa Maria Teresa Imbriani e l’editore Rocco castrignano. Alcune poesie saranno lette, con intermezzi musicali di Filippo Nigro, da Isabella Urbano
SARA’ al cineteatro Due Torri il prossimo 19 marzo il cantante romano Niccolò Fabi. Laureato in filologia romanza con il massimo dei voti, ha iniziato a lavorare come assistente al palco, nel tour del 1986 di Alberto Fortis. Frequenta l'ambiente musicale grazie al padre, Claudio Fabi, noto produttore discografico degli anni settanta. È stato batterista nei "Fall out", cover band che proponeva solo pezzi dei Police. Grazie alle esibizioni dal vivo nei vari locali romani, ha modo di conoscere Daniele Silvestri, Max Gazzè, Federico Zampaglione e Riccardo Sinigallia; è grazie a quest'ultimo che ha ottenuto un contratto con la Virgin.
La rassegna
NEI SALONI DELLA PRIMULA UNA SERATA DI BENEFICENZA
Medici e pazienti ai fornelli e poi tutti a tavola per l’Amo
Non so a te ma a me viene da ridere
GLI SCATTI DI MATTIACCI
Vito Santarsiero, Trofimena Laurino e Michele Cannizzaro
Cannizzaro, Bonomi e De Franchi. In piedi Gennaro Straziuso
Ultimi ritocchi in cucina Lucia Serino e Autilio
Gaetano Bonomi e Angelo Salinardi Il presidente dell’Amo Trofimena Laurino
Medici ai fornelli
Un gruppo di studenti
I piatti sono pronti per essere serviti
Paride Leporace e Michele Cannizzaro
Tre volontari dell’Amo
Lucio Cioffredi e Prospero De Franchi
Al nostro caro GABRIELE: oggi puoi finalmente leggere gli auguri che i tuoi nonni e le tue zie … e il futuro zio Carmelo ti scrivono: Sette son gli anni che oggi compi E noi nonni e zii Ti festeggiamo e Ti diciamo il nostro bene Emozionati come quando sei arrivato Buon compleanno dai nonni Teo e Antonietta e gli zii Anna, Carmelo e Raffi
Qualcuno dice che la vita è un pentagramma fatta di righi e spazi. Incontrerai diesis che ti porteranno avanti e bemolle che ti porteranno dietro! Il musicista però sei sempre tu! Ti auguriamo di fare della tua vita una bella musica! Meno male che ogni tanto ci sono delle "note pellicce" sul tuo spartito!!! Buon Compleanno Sandrino... i tuoi amici!!!!
Il “MarPiccolo” di Robilant a “35 millimetri” SARA’ “MarPiccolo” di Alessandro di Robilant a conquistare il grande schermo della rassegna “35 Millimetri - Grandi autori...e giovani emergenti” in programma il prossimo 11 marzo al cineatro Don Bosco. Finalmente un piccolo film italiano con dialoghi ben scritti, un montaggio veloce ma non da videoclip, inquadrature corrette, recitazione credibile e una capacità di raccontare per immagini che, nel nostro cinema, è una rarità” (Paola Casella, Europa). Dal regista de “Il giudice ragazzino”, basato sul libro “Stupido” di Andrea Cotti (anche cosceneggiatore), il film è interamente ambientato a Taranto nel quartiere Paolo VI, stretto tra la sagoma velenosa dell'Ilva e il profilo liquido del “Mare Piccolo”. Strade dissestate, bus che non passano mai, case prefabbricate. Inutile cercare librerie, farmacie, centri commerciali, negozi: non c'è niente, e quel poco che c'è -bar, alimentari, officine meccaniche- è abusivo e illegale. In questo quartiere al limite vive Tiziano, un ragazzino che sogna soltanto di andarsene via. Tra scelte difficili, tradimenti e riappacificazioni, “Marpiccolo” è un racconto di dolore e sentimento nella città “dei due mari”. Ma anche atto d'amore per una terra capace di grandi redenzioni. “MarPiccolo è uno dei film più veritieri e positivi degli ultimi anni. Grazie ad una fotografia cupa, grigia, sporca, Alessandro di Robilant è il fautore di un piccolo miracolo sullo schermo: non è facile, infatti, portare sulla scena una città dilaniata dal cemento, dal metallo, dai letali fumi dell'Ilva (il peggior cancro industriale che una nazione potesse ricevere) senza rischiare di cadere in acili retoriche e luoghi comuni. MarPiccolo riesce invece a commuovere, a sorridere e a far riflettere.
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Genitori e figli “Agitare bene prima dell’uso” 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Codice genesi 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 3 Invictus 18.15 - 21 Sala 4 Alice in wonderland - in 35 mm 17.15 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Shutter island 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Wolfman 18 - 20.20 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Alice in wonderland 16.30 - 18.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Invictus 19 - 21.15
Alice in wonderland ALICE da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo. Le visioni di Alice si fanno insistenti e sul più bello le appare un coniglio che le indica che è oramai tardi. Alice lo segue e finisce in quel mondo che aveva sognato fin da piccola.
Shutter island NELL’ autunno del 1954 due agenti federali vengono inviati a Shutter Island, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico nel quale sono detenuti numerosi criminali psicopatici. I due agenti sono incaricati di trovare Rachel Solando, una pericolosissima detenuta condannata per omicidio e misteriosamente scomparsa. Scopriranno che la donna era da anni sotto le cure del direttore dell'ospedale.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 7 MARZO 0971/25447
Savino via Petrarca, 5 TURNO FESTIVO 7 MARZO
0971/444822
Brienza piazza Europa, 12
0971/25447
Savino via Petrarca, 5
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546
Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.
0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564
Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
118
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO
IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI
0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657
RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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UNA serata gustosa, frizzante e divertente, ma soprattutto utile e solidale venerdì sera nei saloni della “Primula” di Bucaletto. Merito della padrona di casa, la presidente Trofimena Laurino dell’Associazione malati oncologici diBasilicata chenon hatralasciato nulla al caso nell’organizzare una gara gastronomica che ha visto sfidarsi ai fornelli oncologi, pazienti e ragazzi delle scuole superiori che hanno occupato la cucina per preparare dei primi piatti molto gustosi e che non hanno tralasciato neanche la parte coreografica come si addice ai migliori chef. Alla fine hanno vinto pazienti e studenti premiati con una targa consegnata ai vincitori in un clima molto allegro dal dottor Michele Cannizzaro in rappresentanza di una giuria che schierava politici, presidi, giornalisti e professionisti che hanno interpretato al meglio il loro ruolo. Oltre un centinaio le persone che hanno aderito all’invito per partecipare ad un’iniziativa sociale che ha il merito di far vivere uno dei principali drammi del nostro tempo con un lavoro di cura che inizia negli ospedali per trasferirsi nei luoghi di ogni giorno non dimenticando chi soffre. La serata è stata anche allietata dalla voce di una giovane studentessa, cantante lirica in erba e dall’emergente trio comico “La Faina”che con gag e scenette ha ravvivato molto l’atmosfera. E se dalle vetrate si poteva ammirare l’annunciata nevicata di marzo tra i commensali non sono mancate amene discussioni elettorali considerato l’alto numero di candidati e collaboratori che evitiamo di citare per rispetto della par condicio e preferendo valorizzare i contenuti dellabenefica esignificativa iniziativa dell’Amo.
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Agenda
Domenica 7 marzo 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Domenica 7 marzo 2010
Ginestra Auto sbanda e va a sbattere
Villa d’Agri Una lezione per gli studenti del Comprensivo
Incidente sulla strada per Barile
Il senatore Colombo insegna la Costituzione
L’ingresso di Ginestra dove è avvenuto l’incidente
GINESTRA - Altro incidente sulla conosciutissima e famosa strada Ginestra-Barile, balzata agli onori delle cronache per gli incidenti stradali che si verificano soprattutto in questo periodo invernale. Questione di pochi giorni e la strada, importante arteria di collegamento dal Venosino per la superstrada PotenzaMelfi e la zona del VultureMelfese, il prossimo mese di aprile, sarà messa in sicurezza dalla Provincia che ha avuto un finanziamento di circa 700.000 euro per migliorarla. Ci sono voluti i tanti incidenti per convincere la Provincia e la Regione, puntualmente raccontati dallo scrivente, che questa strada andava messa in sicurezza per salvaguardare l'incolumità degli oltre mille automobilisti che vi transitano ogni giorno. L’altra mattina verso le 11.30, in prossimità dell'abitato di Ginestra, vicino al cartello in bilingue, benvenuti a Ginestra, l'automobilista di una Punto, proveniente da Venosa e diretta verso Barile, è sbandato e per non finire nel burrone ha controsterzato, la macchina perdendo aderenza, come un proiettile, invadendo l'altra corsia, è andata a sbattere frontalmente sul muretto laterale della strada. Nell'urto la macchina ha fatto un testacoda andando a sbattere ancora una volta con la parte posteriore contro il muretto. La fortuna ha voluto che nessun altro mezzo sopraggiungesse in quel momento, sia a salire che a scendere, altrimenti le conseguenze per questo malcapitato automobilista sarebbero state di altra natura. Infatti, grazie alla cintura di sicurezza edagli airbag che hanno funzionato, l'autista è uscito indenne dalla macchina e solamente con tanto spavento. Il primo ad intervenire, pochi attimi dopo l'incidente, è stato il titolare di un'impresa di illuminazione, residente a Ginestra, che transita su questa strada più di una volta al giorno. Avvicinato ha riferito: «mi sono fermato subito per prestare i primi soccorsi a questo automobilista in attesa dell'intervento del carro attrezzi e della polizia municipale di Ginestra.Non èla primavolta che vedo incidenti su questa strada, considerata una delle più pericolose della Provincia. Spero che i lavori di miglioramento per questa strada non ritardino, altrimenti nelle prossime giornate di pioggia saremo costretti di nuovo a parlare in piazza e nei luoghi di ritrovo di altri incidenti. Mi meraviglio che questa strada abbia avuto tanta
attenzione solo in questo ultimo periodo, i lavori di ammodernamento di questa strada, per il notevole flusso di macchine che vi transitano, andavano fatti da tanto tempo. Comunque, non è mai troppo tardi». Sul posto è intervenuto il comandante della Polizia municipale di Ginestra, il maresciallo Antonio Gremigna. Intanto, nel tratto di competenza del Comune di Barile, nonostante questo ente sia stato più volte avvertito del pericolo, in prossimità dello svincolo per la superstrada Potenza-Melfi, ci sono due buche di grosse dimensioni, una vera mina per chi vi transita. Lorenzo Zolfo
VILLA D'AGRI - A scuola di Costituzione con il senatore a vita Emilio Colombo. Una lezione magistrale quella di Colombo ieri al Cinema Eden di Villa d'Agri. E’ lui uno dei padri fondatori della Costituzione Italiana a parlare a più di 600 ragazzi. E’ lui l'ospite d'eccezione in un incontro su “Cittadini e Costituzione: costruiamo insieme una società democratica fondata sui valori”. E' questo l'invito rivolto ai giovani dai docenti dell' Istituto Comprensivo e dall'assessorato alla cultura di Marsicovetere. Ma cosa fa un senatore a vita? E se l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro perché c'è la disoccupazione? Sono solo alcuni dei quesiti che gli studenti della Val d'Agri hanno posto al senatore Colombo alla presenza del governatore lucano, Vito De Filippo, del sindaco Claudio Cantiani, dell'assessore alla cultura, Giovanni Vita, del dirigente scolastico di Villa d'Agri, Antonio Propato, del Dirigente Ufficio Scolastico Regionale, Giovanni Robertella e della presidente del Consiglio d'istituto Silvana Sangiorgio. Emilio Colombo ha raccontato spaccati inediti della storiadei lavori dell'Assemblea costituente in sede di discussione e realizzazione della Costituzione. Dai principi che guidano e tutelano il popolo italiano sino ai valori che vanno tutelati. «La Costituzione è un insieme di norme fondamentali dello Stato - ha detto Colombo - che regolano la vita di tutti. Non dà diritti ma li riconosce poiché sono proprio dell'uomo che è al centro della Costituzione come persona con valori da difendere e polemizzare contro chi vuole attaccarli. L'attuale governo provò a modificarla. Si giunse però al referendum ma non si riuscì a trasformare una Repubblica parlamentare in Repubblica Presidenziale».
Il senatore a vita Colombo (primo da sinistra sulla poltrona) durante la “lezione”
«La Regione ha fatto molto per la scuola - ha detto De Filippo - ha aperto le porte al dibattito in Consiglio regionale. A 40 anni dall'istituzione delle Regioni in Basilicata c'è un comitato scientifico che già programma una serie di iniziative. A Marsicovetere la popolazione scolastica continua a crescere così l'amministrazione comunale bene ha pensato di realizzare un unico plesso avanzato. Ora con il sindaco ci siamo riusciti. L'anno scorso con un finanziamento di 4 milioni di euro abbiamo investito in questo progetto. A breve ci sarà la conferenza di servizi. Così una nuova grande scuola per gli alunni della Valle sarà ben presto una realtà». Il sindaco Cantiani ha sottolineato la collaborazione propositiva tra la scuola e l'amministrazione.
«La figura del senatore a vita Emilio Colombo a Villa d'Agri è stata da sempre fondamentale - ha aggiunto - per la nascita e lo sviluppo locale». «Sono in itinere progetti culturali e formativi - ha detto l'assessore Vita - e si creerà un comitato di studi per mettere a punto sul territorio iniziative culturali tra le quali l'inaugurazione della Biblioteca». «Anche la formazione culturale determinerà il futuro dei giovani - ha detto Sangiorgio - che formeranno le nuove società del domani. Ecco perché vengono riposte nei giovani le speranze e gli sforzi delle istituzioni. Sia il governo sia la scuola continuano a rivedere le regole e sistemi affinchè i giovani possano migliorare». Angela Scelzo
Sarconi, parte il progetto con un kit fornito a 10 anziani
Sant’Arcangelo, sul sito del comune una sezione Faq
Un telecomando per lanciare l’sos
Tributi e anagrafe a portata di tutti
SARCONI - Sono dieci gli anziani residenti nel centro valligiano che beneficiano del progetto “Terza età al TeleComando”. Nei giorni scorsi, infatti, in dieci abitazioni del paese è stato installato il relativo kit composto da un apparecchio collegato alla linea telefonico e da un telecomando da avere sempre a portata di mano. In caso di necessità, semplicemente premendo un pulsante, l'anziano viene collegato alla centrale operativa e, in viva voce, espone il problema che lo ha colpito. Se lo stesso al momento, per qualsiasi motivo, non è in grado di interloquire con l'operatore, quest'ultimo allerta le persone che sono state precedentemente indicate, il medico, un parente o un vicino di casa. Non solo. Dalla centrale operativa periodicamente l'anziano viene contattato da un operatore per ricordargli eventuali medicinali da assumere, o per informarlo su iniziative che possono riguardarlo. Tutto questo è stato reso possibile grazie ai fondi resi disponibili dal Piano sociale di zona, con il Comune partner cofinanziatore del progetto. Iniziativa questa rivolta a persone anziane affette da gravi patologie o che, per stato anagrafico o condizione di salute,abbiano necessitàdisicurezza e protezione. In particolareanziani, malaticronici, diversamente abili, gestanti o dimessi ospedalieri che abbiano necessità di contare su un intervento sicuro e immediato. L'invecchiamento della popolazione, difatti, prodotto dal prolungamento della vita media e dalla corrispondente riduzione della natalità, provoca un significativo e crescente incremento di domanda di servizi di assistenza agli
anziani. Molti di questi, infatti, vivono da soli, soprattutto in mancanza di figli o di altri parenti prossimi, risultando tra i più a rischio in caso di emergenza. Tra l'altro la depressione dovuta all'isolamento, alla vedovanza, all'uscita dal mondo del lavoro, può acuire la sensazione d'inutilità e di disagio sociale. D'altro canto la presenza del comunenella realtàlocale,acquista una sua concretezza ed una sua ragion d'essere, nel momento in cui le esigenze ed i bisogni che provengono dalla collettività o da alcune categorie di essa, vengono soddisfatti mediante iniziative idonee allo scopo. Con tale progetto si tenta, dunque, di ovviare ai problemi connessi all'emergenza sanitaria, oltre a fornire un servizio sociale tale da ridurre il rischio di ricoveri impropri ed un supporto di sostegno e protezione, tramite un costante monitoraggio delle varie situazioni. In questa fase, però, fondamentale importanza riveste anche il ruolo dei famigliari, del medico curantee deiservizi sociali. Il tutto per una sorta di sinergia che consenta di evitare eccessi e sprechi in caso d'intervento. Gerardo Tempone
ACERENZA Otto denunce e sei patenti ritirate ACERENZA OTTO le persone denunciate e sei le patenti che sono state ritirate dai carabinieri Questo il bilancio dei controlli effettuati dagli uomini dell’Arma della compagnia di Acerenza nel corso della nottata di venerdì. Numerosi i militari impegnati nell’ambito dei servizi di controllo del territorio che si intensificano soprattutto durante il fine settimana. I carabinieri della compagnia di Acerenza, al termine di un servizio a largo raggio protrattosi per tutta la nottata di venerdì e che ha visto impegnati numerosi militari dell'Arma, hanno denunciato otto persone. Gli otto denunciati sono accusati, a vario titolo, di reati e violazioni amministrative, tra cui guida in stato d'ebbrezza alcolica, rifiuto di sottoporsi all'accertamento dello stato di ebbrezza alcolica e tentata truffa. A seguito di tali violazioni, sono state ritirate anche sei patenti di guida.
SANT’ARCANGELO - E’ stata pubblicata, sul sito del Comune di Sant'Arcangelo una sezione dedicata alle domande frequenti (Faq) che riguarda l'ufficio tributi, l'ufficio dei servizi sociali e l'ufficio anagrafe. Si tratta di una importante occasione informativa che può servire a mo' di bussola di fronte a problemi concreti dei cittadini. La prima sezione è dedicata all'ufficio tributi, spiega chiaramente cosa sia l'Ici, come si può ottenere un Modello 730, cosa sia la tassa per l'occupazionedi spazied aree pubbliche (Tosap) e le relative modalità di pagamento, cos'è l'imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni, e l'addizionale comunale all'Irpef. Di grande utilità potrebbe essere, la seconda sezione dedicata ai servizi sociali, che chiosa le modalità per chiedere un contributo economico al Comune. Occorrerebbe, perquesto, fare richiesta all'ufficio socio -assistenziale o contattare il responsabile. Specifica, inoltre, che il Comune non concede contributi per l'acquisto della prima casa, che però offre l'assistenza domiciliare per gli anziani: sostegno e aiuto domestico nella preparazione dei pasti, cura dell'igiene personale, assistenza in periodi di ospedalizzazione e l'aiuto necessario per il disbrigo di pratiche burocratiche. Invece, per l'assistenza domiciliare integrata (Adi), realizza a domicilio del paziente un progetto assistenziale unitario, limitato o continuativo nel tempo.
Obiettivo è il miglioramento della qualità della vita del paziente e l'umanizzazione del trattamento, in un contesto familiare certamente più idoneo, in particolare per il paziente anziano, si prevede assistenza infermieristica domiciliare; prelievi a domicilio per le analisi; medicazioni; visite specialistiche a domicilio; prescrizioni di ausili e protesi; fisioterapia a domicilio. Bisogna, qualora si fosse interessati, presentare la domanda per ottenere l'assistenza, direttamente al Comune. Per quanto riguarda l'ufficio anagrafe, la domanda frequente inserita è la seguente: “Cosa devo comunicare al Comune per cambiare residenza?”. In questo caso, se il cambio di residenza avviene da o verso un altro comune, il cittadino deve presentarsi direttamente al nuovo Comune di residenza entro 20 giorni dal trasferimento. Se trasferisce la propria residenza all'estero deve chiedere iscrizione all'Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero) appena giunti all'estero, presso il Consolato o l'Ambasciata italiana. Se il cambio di residenza avviene in città, "da via a via", la dichiarazione va presentata quando già si abita al nuovo indirizzo entro 20 giorni dal trasferimento da parte della persona interessata o di un componente maggiorenne del nucleo familiare. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici competenti o visitare il sito comune.santarcangelo.pz.it Valeria Gennaro
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30 Potenza e provincia
Domenica 7 marzo 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
La Rassegna Urbanistica Nazionale ha registrato un alto livello di confronto e progettazione
Dal Sud per costruire il territorio Il premio al giornalista Leonardo Sacco, chiude i dibattiti del IV Run CON la consegna del premio Inu 2010 al giornalista Leonardo Sacco nell'auditorium Gervasio di Matera si sono chiusi i dibattiti della IV Rassegna Nazionale di Urbanistica. Leonardo Sacco insieme ad Adriano Olivetti, Carlo Levi, il sociologo Friedmann, Rocco Scotellaro, ha sempre posto Matera al centro della cultura meridionalista promuovendo il Sud e le sue risorse. Con l'industriale di Ivrea, Sacco ha sostenuto i valori della cultura coniugati alla crescita economica, la filosofia con il pragmatismo, l'architettura e l'urbanistica con le scienze sociali. A premiare il giornalista lucano è stato Giuseppe Campos Venuti, presidente onorario dell'Inu. La sessione conclusiva dei lavori della Run ha costituito un momento di confronto sulle esperienze di progettazione urbana in Italia, tenendo conto delle più ampie esperienze europee. Dagli anni a cavallo del secolo si è manifestata una nuova stagione nella realizzazione di progetti urbani, ed attraverso la dimensione operativa dei piani urbanistici si va affermando una nuova vitalità nella ricerca di qualità e di sostenibilità urbana. La carta di Lipsia per le città sostenibili (2007) rappresenta la presa d'atto di queste tendenze e indica alcune linee di azione, lo “sviluppo urbano integrato” e il “sostegno ai quartieri de¬gradati”. L'Inu esprime massima soddisfazione per l'accoglienza di Matera e delle istituzioni lucane, per l'organizzazione e la risposta data all'evento, che è riuscito a portare nei suggestivi scenari del centro storico di Matera più di mille visitatori. «Rispetto alle altre edizioni della RUN - afferma Roberto Lo Giudice, presidente della Sezione Inu Basilicata, e vicepresidente del comitato organizzatore - la presenza di espositori del Mezzogiorno è quasi raddoppiata, e questo dà valore alla scelta dell'Inu di organizzare, per la prima volta, una rassegna urbanistica in una città nel Sud e a Matera». Secondo Lo Giudice, inoltre, il dato «Testimonia i progressi del Mezzogiorno nel settore della pianificazione e del governo del territorio». Un ragionamento che Carlo Alberto Barbieri, vice-
presidente Inu e presidente del Comitato scientifico e organizzatore della VI Run, amplia per sottolineare che il successo della Rassegna, avvalorato dai circa 300 relatori che si sono alternati nei 35 eventi di dibattito, «E’ in controtendenza rispetto a una diffusa opinione, spesso non documentata, di crisi della pianificazione e del governo del territorio». Barbieri fa notare che al contrario «La Rassegna ha evidenziato un diffuso, plurale e cospicuo lavoro in corso, pieno di elementi innovativi. La partecipazione all'evento delle istituzioni del governo del territorio (Regioni, enti locali, Università, ordini professionali, Autorità di bacino, Enti parco), degli studiosi e degli addetti ai lavori evidenzia una forte volontà di confrontarsi». Le mostre della Run restano aperte fino al 14 marzo. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Incarico nell’ente nazionale
Angelo Tortorelli nel consiglio di Confcommercio
Un momento dei lavori della Rassegna di Urbanistica
Matteo Mosca coordinatore regionale, Maria Bruna Montemurro alla segreteria
Filcams-Cgil, cambiano i vertici DIVERSI i punti all'ordine del giorno del terzo congresso regionale della Filcams Cgil di Basilicata. “Il futuro sostenibile del lavoro terziario”, lo slogan, adottato per sintetizzare i lavori, non è esaustivo degli argomenti trattati nel corso del dibattito sindacale. Per Marcella Conese, segretaria generale delle Filcams Cgil di Matera, «E’ il servizio terziario che potrebbe dare la giusta spinta all'economia, un settore sappiamo notoriamente ai margini nella nostra regione. Per fare questo, però, si devono ridisciplinare i contratti d'appalto, cercando dei protocolli d'intesa con la Provincia e il Comune; non siamo più disponibili a gare al massimo ribasso, queste, devono tenere conto dei costi del lavoro. Le aziende titolari di quello specifico settore, inoltre, non possono essere messe continuamente in discussione riversando situazioni di precarietà sui lavoratori». Il segretario ha poi accennato ai consumi, o meglio alla bassa propensione al consumo del nostro comprensorio, comprensibilissimo, se rapportato al momento storico economico che stiamo vivendo, fatto di casse integrazioni e mobilità: Dobbiamo cercare di rilanciare l'economia, calmierando i prezzi; per fare ciò siamo disposti al dialogo con i comuni, le associazioni datoriali, le prefetture e tutti coloro abbiano titolo sul tema». Un cenno anche sul turismo: «Dal momento che è scaduto il bando per la gestione del circuito delle chiese rupestri, ora, come e chi sta gestendo questa attività? Da Matera e poi passata al Metapontino: “L'ambiente
che è forse l'ultima delle risorse che ci è rimasta non possiamo vederlo morire così”, il riferimento è al fenomeno dell'erosione della costa, “riguardiamo gli sbarramenti dei fiumi e, se da questi, giunge il giusto supporto di sabbia consono al riavanzamento della costa». Lotta al precariato e allo stagionale nel terziario giungono anche dal neo coordinatore regionale Matteo Mosca, il quale c'informa della battaglia che stanno portando avanti, anche, contro il disegno di legge che, inserendo la possibilità di un arbitro nelle controversie fra datore di lavoro e dipendente, anziché aun giudice dellavoro, potrebbe nongarantire il rispetto totale dei diritti del lavoratore. Presente anche il segretario nazionale Carmelo Caravella il quale ha ufficializzato la nascita della sede lucana di Filcams Cgil nell'unità di Matera e nell'unità di Potenza, situazione che darà maggiore autonomia finanziaria e rappresentanza politica alla sede della città dei sassi; riferimento, infine, allo sciopero generale del 12 marzo “Lavoro, fisco, cittadinanza: cambiare si può”, si concentrerà sulla lotta all'evasione fiscale. L’assemblea ha eletto segretaria Generale Maria Bruna Montemurro, che succede a Marcella Conese, passata ad altro incarico. Maria Bruna Montemurro ha ricoperto l'incarico di componente di segreteria della Flai di Matera, e ancora prima, di componente di segreteria della Fillea. Francesco Giusto matera@luedi.it
Giornata di sensibilizzazione alla cura, promossa da Fidas, Fidapa e Iris
Il futuro è nella corretta prevenzione IRIS Basilicata, Fidas Basilicata e Fidapa, distretto sud-est e sezione di Matera, insieme per promuovere la cultura delle donazioni e dei migliori stili di vita. Le tre associazionidivolontariato sisonounite per veicolare consigli e approfondimenti scientifici in un incontro, rivolto agli studenti dell'Ateneo e agli alunni dell'ultimo anno degli istituti superiori di Matera. Il tema del seminario è stata la prevenzione come stile di vita, con un'attenzione particolare alle patologie legate al Papillomavirus (HPV). «L'incontro - ha spiegato Marisa Di Pierro, presidente di Iris Basilicata - rappresenta una grande opportunità per informare i giovani sul programma di Salute Pubblica della Regione Basilicata “Un vaccino per la vita”, che prevede la somministrazione di tre dosi del vaccino anti Hpv nell'arco di sei mesi e in forma gratuita, rivolto alle ragazze tra gli 11 e i 24 anni per prevenire malattie e tumori al collo dell'utero». Durante il convegno si è parlato anche del fumo come causa principale del tumore
ai polmoni e della donazione del sangue in forma volontaria e periodica come efficace forma della tutela della salute. «Le associazioni - ha detto Paola Saraceno, vicepresidente nazionale di Iris e vice presidente Fidas Basilicata - collaborano con le istituzioni e con chi si occupa di salute, promuovendo la cultura delle donazioni e dei corretti stili di vita. La sensibilizzazione alla cultura alla salute è poi affidata ai medici che operano anche all'interno delle tre associazioni». Al seminario, che ha avuto inizio dopo i saluti del presidente della Provincia Franco Stella e di un professore dell'università, sono intervenuti Anna Teresa Olivieri, medico trasfusionista all'ospedale di Molfetta e responsabile Fidapa,Commissione Igiene e Sanità, Filomena Petrilli, ginecologa all'Ircss Crob di Rionero in Vulture e componente del comitato scientifico della Iris, Espedito Moliterni, direttore del servizio di Igiene e sanità pubblica dell'Asm di Matera, Gabriella del Giudice, chirurgo toracico dell'Ircss Crob e compo-
nente del comitato scientifico di Iris Basilicata, Annarita D'Agostino, medico di medicina generale e direttore sanitario Fidas. Un invito ad adottare corretti stili di vita è stato rivolto ai ragazzi anche da Giuseppina Berardi, presidente Fidapa sezione di Matera, Valeria Bozza, coordinatore giovani Fidas Basilicata, e da Paolo Ettore, presidente di Fidas Basilicata. Le tre associazioni hanno poi segnalato le giornate di raccolta sangue della Fidas (6 marzo a Potenza, oggi a Matera) e quelle di vaccinazione anti Hpv (8 marzo e 6 aprile a Matera, 27 marzo Rionero in Vulture per le ragazze nate nel 1983/84/85). «E' importante - ha spiegato Giuseppe Montesano, direttore sanitario dell'Asm -seguire un approccio preventivo diverso, lanciando ai giovani un messaggio chiaro sui corretti stili di vita. I ragazzi hanno una ridotta percezione della malattia, pertanto, è necessario fare prevenzione, partendo dalle scuole per inculcare stili di vita di qualità». Mariangela Lisanti
ANGELO Tortorelli presidente di Confcommercio Basilicata e della Camera di Commercio diMatera, con2573 preferenze, è entrato a far parte del “Parlamentino” confederale del Consiglio Nazionale di Confcommercio. La designazione è in rappresentanza della Associazioni Provinciali italiane e delle federazioni nazionali di Categoria. L'Assemblea di Confcommercio-Imprese per l'Italia in rappresentanza delle 740mila imprese associate, ha rieletto per acclamazione Carlo Sangalli alla guida della Confederazione per il quinquennio 2010-2015. Nella sua relazione, Sangalli ha illustrato le linee guida dell'azione di Confcommercio-Imprese per l'Italia, sintetizzabili nella necessità di un forte impegno per la crescita del Paese e delle imprese e nel ruolo dell'economia dei servizi come motore degli incrementi di produttività dell'economia italiana. Due le vie indicate per accelerare e irrobustire i timidi segnali di ripresa: la riforma del sistema fiscale ed una compiuta politica per i servizi che si affianchi alla politica industriale. L'assemblea tenutasi a Roma ha toccato un altro tema importante come quello del ridimensionamento drastico degli organi dirigenziali. Quello conseguito da Angelo Tortorelli è un risultato per Matera visto che grandi città con realtà imprenditoriali diverse dalle nostre, non sono rappresentate in consiglio. La candidatura di Tortorelli è stata fortemente voluta da Carlo Sangalli che più di una volta è giunto nella città dei Sassi apprezzando il lavoro compiuto dal presidente dell'ente camerale. “La mia elezione è motivo di grande soddisfazione per la nostra città ha affermato Angelo Tortorelli, perchè dimostra che anche se nella logica dei numeri non siamo molto rappresentativi, ricompensiamo con la qualità delle persone che quotidianamente si prodigano per un futuro che valorizzi sempre più il nostro territorio”. Quanto agli obiettivi di crescita di Confcommercio-Imprese per l'Italia, la sua missione vuole essere la rappresentanza generale ma non generica delle imprese italiane, a partire dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica. matera@luedi.it
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Matera
APPUNTAMENTI
Agenda
Domenica 7 marzo 2010
Stabat Mater al Conservatorio
Progettazione fotovoltaico
L'EDIZIONE 2009-2010 del Città dei Sassi Opera Festival si apre questa sera con l'esecuzione in forma scenica dello «Stabat Mater» di Giovan Battista Pergolesi nell'Auditorium del Conservatorio (inizio ore 20,30; ingresso 9 euro), con i soprani Francesca Pipitone e Antonella Rondinone (nella foto), che ne cura anche la regia, oltre all'attrice Monica Panetta, la ballerina solista Sara Telch, i mimi dell'Hermesteatrolaboratorio. Le musiche saranno eseguite dall'orchestra “Matera Città dei Sassi” diretta dal maestro Nicola Ventrella, con maestro al cembalo Carmine Antonio Catenazzo.
LO STATO dell’arte sul Fotovoltaico in provincia di Matera è il tema della tavola rotonda che, martedì 9 marzo alle 15.30 nella Sala Garden dell’Hotel Hilton di Borgo Venusio – chiuderà le due giornate di studio organizzate dall’Agenzia provinciale Energia e Ambiente (Apea) di Matera. Il seminario, dal titolo “Progettazione fotovoltaico per i contributi in Conto Energia” e dedicato a 100 corsisti tra tecnici e professionisti, si svolgerà dalle 8.30 alle 18.30 di oggi e proseguirà nella giornata di martedì dalle 9 alle 13. Momento conclusivo del seminario è la tavola rotonda . Nell’incontro, con inizio alle 15.30, si farà il punto su aspetti di interpretazione e di attuazioni delle norme nazionali ed europee.
NOVITA’
WORKSHOP BI3
Vicepresidente associazione
In cerca delle risorse strategiche delle aziende
Stella nominato nell’Anpaca nazionale
Franco Stella, eletto nell’Anpaca
FRANCO Stella è stato nominato all'unanimità vice presidente dell'A.N.P.A.C.A., l'Associazione Nazionale per il Coordinamento dei Patti Territoriali e dei Contratti d'Area per lo Sviluppo Locale. E’ la prima volta che un rappresentantedell'Ente figuraai verticidell'Associazione nata per promuovere e rilanciare lo sviluppo locale attraverso l'esperienza della Programmazione Negoziata. La nomina di Stella potrebbe coincidere con una rimodulazione del Patto Territoriale della Provincia di Matera, recuperando il ritardo accumulato e dando vita ad un processo di concertazione “dal basso”. Diventa dunque fondamentale il ruolo del partenariato locale per il raggiungimento di una dimensione di sviluppo integrato che, inoltre, potrebbe anche spalancare le porte per la stipula di un Contratto d'Area per Matera. Il Presidente della Provincia ha annunciato l'organizzazione a Matera nel prossimo mese di aprile di un convegno nazionale sul marketing territoriale, con la presenza di esperti nel campo dell'attrazione di investimenti. «Negli ultimi anni - ha commentato - la crisi economica ci ha costretto a ripiegarci su politichedifensive, cioèsulla tuteladell'esistente, a scapito di politiche espansive per attrarre nuovi investitori dall'esterno. La rimodulazione del Patto Territoriale o la sottoscrizione di un Contratto d'Area costituiscono l'occasione di rilancio della nostra economia locale».
SU QUALI leve e fattori deve puntare l'impresa non soltanto per affrontare le criticità ma addirittura per creare o ricercare opportunità di crescita? Di questi aspetti si è parlato nel workshop “E' tempo di crescere! Come dare valore all'impresa” promosso dalla scuola di management Bi3 srl nell'Hilton Garden Inn di Borgo Venusio. Al seminario hanno preso parte un centinaio tra aziende e liberi professionisti di Basilicata, Campania e Puglia. Evidenziare le risorse strategiche a disposizione di ogni impresa, condividere le modalità di loro interpretazione e valorizzazione, definire linee guida per mobilitare l'energianecessaria alla crescita sono i temi approfonditi nel corso del workshop che, dopo il saluto di Antonio, Paolo e Raffaele Braia di Bi3 si è avvalso dei contributi del dottor Piero Villa e del dottor Andrea Bertinotti, consulenti senior di Bi3. Tra i contenuti esaminati figurano il valore del brand aziendale e del cliente, la valorizzazione delle persone, il fattore tempo e la capacità di dare impulso all'impresa e di aggregare e “fare rete”. Brand, persone, clienti, tempo, imprenditore sono risorse fondamentali, quasi ovvie, sulle quali spesso vi sono ampi margini di manovra. La chiave di lettura proposta nel seminario ha mirato ad aggregare queste variabili fondendole in un sistema armonico e dando loro un'interpretazione funzionale alla crescita dell'impresa e dell'ottenimento di risultati, con riferimenti all'applicazione operativa. L'approccio metodologico ha previsto ampi spazi dedicati alla condivisione di esperienze reali tra i rappresentanti delle imprese presenti, con attività guidate in gruppi di lavoro. Il modello proposto nel workshop è stato già sperimentato con successo dalle aziende di Bi3 che hanno tradotto le attività consulenziali e formative in percorsi sinergici nel contesto imprenditoriale. Nel 2009 la scuola di management Bi3 ha promosso dodici seminari formativi che hanno visto la partecipazione di 140 persone. Sono state effettuate 12 consulenze mirate all'interno di aziende operanti nei settori agroalimentare, automotive, dell'artigianato, dei servizi, dell'innovazione e commerciale. La scuola di management Bi3, inoltre, ha raggiunto un accordo con la Scai Comunicazione di Potenza per promuovere nel capoluogo lucano una serie di attività formative sulla cultura d'impresa indirizzate ad aziende e liberi professionisti. Nell'ambito dell'intesa Bi3 offrirà il proprio contributo in workshop e convegni, con consulenti ed esperti di spicco del panorama italiano, alla terza edizione di BtoBe, il salone dei prodotti e servizi per le imprese in programma nell'ottobre 2010 presso l'Ente Fiera di Basilicata a Tito scalo. matera@luedi.it
“E' tempo di crescere! Come dare valore all'impresa” è il titolo del workshop promosso dalla scuola di management Bi3
La Gardenia dell’Aism per aiutare la ricerca ANCHE oggi , torna l'appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla, la “Gardenia dell'Aism". Anche quest'anno i volontari dell'Associazione Sclerosi Multipla saranno presenti con numerosi stand nella città di Matera dove verrannodistribuite legardenieincambio diuna donazione di 13 euro. Negli ultimi 10 anni la ricerca ha fatto passi da gigante a livello internazionale e anche in Italia, dove i ricercatori italiani sono tra i primi posti nel mondo nei campi più promettenti della ricerca. Gli stand saranno presenti in piazza Vittorio Veneto, presso le parrocchie di San Rocco, San Giacomo e S.S. Annunziata, presso l'Ipercoop di Borgo Venusio e nei Comuni di Bernalda e Miglionico. Per qualsiasi informazione è possibile contattare i volontari della sezione di Matera dalle ore 9 alle 13 o dalle ore 15.30 alle 17.30 al seguente recapito telefonico: 0835/336803.
La Gardenia dell’Aism
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Passarelli via Annunziatella 76 0835/332752
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971274564 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
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32 Matera
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Ferrandina Stava tornando da Taranto con 10 grammi di droga da una strada secondaria
Butta l’eroina e tenta la fuga I carabinieri fermano un giovane della banda dello spaccio Fight Club FERRANDINA - Ha provato a farla franca, ma i carabinieri lo hanno acciuffato dopo un breve inseguimento, lungo la vecchia strada di collegamento tra la Ss 407 Basentana e Ferrandina. Inutile anche il tentativo di disfarsi del suo carico. A poche centinaia di metri da dove è stato fermato, i militari dell’arma hanno recuperato anche un involucro con 10 grammi di eroina purissima, gettati dal finestrino durante il tentativo di fuga. Per Simone Luongo immediatamente sono scattate le manette. E non poteva essere altrimenti: il giovane, un ventitrenne del posto, è già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti connessi allo spaccio di stupefacenti. Luongo, infatti, è uno dei tredici fermati dai carabinieri, nel giugno scorso, nel corso dell’operazione Fight Club, che, com’è noto, aveva portato allo smantellamento di un gruppo coinvolto in una fiorente attività di spaccio. Ma il provvedimento cautelare di nove mesi fa, a quanto pare, non è servito a far cambiare abitudini al giovane. L’eroina continua a essere roba di poco conto, una “ciutarria”, come la chiamavano al telefono quelli di Fight Club. Appena un mese fa, Luongo, è stato sorpreso in possesso di altri 2,5 grammi di eroina suddivisa in dosi, che ha tentato di ingerire alla vista dei carabinieri, mentre si
Furto di rame a Calciano Rumeno arrestato dai militari dell’Arma
Il maresciallo Zaltini, comandante della Stazione di Ferrandina; a sinistra Simone Luongo
trovava in un locale pubblico della cittadina. Venerdì sera, il nuovo fermo, mentre stava tornando da Taranto, centro di approvvigionamento prediletto dai pusher locali. Luongo è stato notato dai carabinieri di Ferrandina, mentre percorreva una via secondaria e poco trafficata che conduce al centro abitato di Ferrandina, scelta proprio per eludere eventuali controlli. Il giovane, appena si è accorto
della presenza dei militari, per evitare il controllo, ha tentato di darsi alla fuga, gettando dal finestrino della propria autovettura l’involucro con tre “pietre” dello stupefacente che, una volta tagliato e lavorato, avrebbe fruttato almeno 30 dosi da spacciare. Non meno di 600 euro il valore di mercato dell’eroina. Una volta bloccato, il giovane è stato condotto presso il carcere di Matera, dove tutt’ora si trova agli arresti. Luongo è l’unico dei tredici della
retata di Fight Club sorpreso con quantitativi significativi di droga. Altri, infatti, sono stati trovati in possesso di dosi minime, con ogni probabilità destinate all’autoconsumo. L’arresto di Luongo arriva a una settimana di distanza da quello di Piconese, nome “storico” dello spaccio ferrandinese, fermato dai carabinieri a Taranto, centro intorno a cui continua a gravitare l’attività illecita. Margherita Agata m.agata@luedi.it
CALCIANO - E' statobloccato dai carabinieri della Compagnia di Tricarico, nel pomeriggiodi ieri,inflagranzadi reatoperfurto aggravato, un rumeno di 30 anni, già noto per alcuni precedenti e in Italia senza fissa dimora. L'arresto è avvenuto nel corso di un controllo svolto presso l'hotel “Santa Domenica”, da tempo sottoposto a confisca da parte del pubblico demanio e, per questo, spesso considerato “facile preda” dai malintenzionati e quindi depredato. Da tempo sono in atto servizi mirati di osservazione e controllo dei carabinieri che hanno permesso di procedere a numerosi arresti e denunce proprio per reati in danno della struttura “isolata”, lungo la Strada Statale Basentana. Nel corso delle ultime operazioni, i carabinieri hanno recuperato, complessivamente, refurtiva varia per un valore di circa 30.000 euro, sistematicamente restituita al legittimo proprietario, che, in questa particolare circostanza, coincide con lo “stato”, dato che è datempo confiscata. In occasione dell'arresto ieri, i militari intervenuti per movimenti sospetti notati dall'esterno della struttura, hanno immediatamente setacciato l'intero immobile, sorprendendo lo straniero in flagranza di reato, mentre tentava di appropriarsi di un ingente quantitativodi materialeelettrico,consistente incavi di rame trafugato dall'impianto elettrico dell'hotel.
Nella Parrocchia di Santa Maria Assunta
Trasmessa la registrazione della protesta contro il ridimensionamento
Incontro del clero a San Mauro Forte nell’anno sacerdotale
I problemi dell’ospedale di Tinchi in onda su “Striscia la notizia”
SAN MAURO FORTE- Si è tenuto, nella Parrocchia di Santa Maria Assunta, di San Mauro Forte il secondo incontro di clero organizzato per l'anno 2010 dalla Diocesi di Tricarico. Il 2010 per i sacerdoti è un anno particolare in quanto è stato proclamato, da Papa Benedetto XVI, “Anno Sacerdotale”e legato alla figura del Santo Curato D'Ars, Giovanni Maria Vianney, del quale ricorre il 150° anno della morte. Per questo i sacerdoti della diocesi di Tricarico, in questo anno, per volontà del Vescovo, Vincenzo Orofino, svolgono i loro incontri nelle varie comunità parrocchiali per testimoniare ai fedeli la gioia sacerdotale e la premura pastorale per ognuno di loro. Così come ha spiegato durante l'omelia della Santa Messa il Vescovo stesso ai fedeli presenti. «La scelta di diversificare ha più di un significato. Primo fra tutti “i sacerdoti sono un dono per tutta la comunità; essi sono le guide, il sostegno, l'anima di ogni iniziativa. Un paese senza sacerdote, ha continuato Orofino, è un paese più povero, più rassegnato, più solo». Anna Giammetta
TINCHI - Finisce sul programma satirico “Striscia la notizia” la questione riguardantela chiusuradell'ospedale diTinchi. Ieri sera è andato in onda la registrazione che ha visto la protesta di circa duemila cittadini che mal volentieri accettano il piano di ridimensionamento. “W striscia la voce della degenza” e “L’ospedale è nostroe nonsi tocca”sonogli sloganapparsi in tv. Tra i manifestanti molti disabili che protestavano per una piscina riabilitativa costata 400mila euro, inaugurata all'inizio e alla fine dei lavori e mai entrata in funzione. Il comitato promotore delle iniziative a tutela della struttura ospedaliera hanno interessato della vicenda Fabio e Mingo gli inviati più "anziani" del noto programma televisivo per dare un segnale forte del disagio che la chiusura della struttura determinerebbe. L'ospe-
dale è in lenta agonia visto che il disegno di riorganizzazione delle strutture sanitariehaportato adunridimensionamento deireparti alcunidei qualiristrutturati di recenti con 5 milioni di euro spesi in attrezzature parcheggiate e mai entrati infunzione. Lachiusuradelle saleoperatorie ha dato il colpo di grazia ad una struttura che serve un bacino di utenza proveniente dalla costa jonica e da molti comuni della provincia. A nulla sono servite leproteste deicittadini interessatialla conservazione e al rafforzamento del presidioche hasempre funzionatobenissimo raccogliendo consensi anche dalla vicina Puglia. Ora l'ospedale è aperto solo nel reparto di medicina con pochi posti letto, la dialisi e gli ambulatori. Altro disagio soprattutto per gli anziani è dettato dal trasferi-
mento degli ambulatori di Pisticci centro nell'ospedale di Tinchi, ironia della sorte al terzo piano dell'immobile risultato inidoneo al reparto medicina (perché non antisismico) solo un mese fa. Fabio e il “buon”Mingo dopo aver vissuto le problematiche dei cittadini hanno raggiunto la sede dell’Asm di via Montescaglioso e intervistato Vito Gaudiano direttore dell'Azienda sanitaria materana che ha rassicurato i manifestanti affermando che «L’ospedale non chiude, non l’ho mai chiuso e non intendo chiuderlo. Tutti i reparti funzioneranno». le rassicurazioni sulla continuità della struttura ospedaliera non convincono i lucani. L'ospedale di Tinchi è in caduta libera e ogni giorni si ridimensiona sempre più a discapito dei cittadini che non hanno nemmeno il servizio di pronto soccorso.
ANGOLO DELLE ELEZIONI REGIONALI MONTESCAGLIOSO - Il Comitato elettorale del candidato al Consiglio regionale di Basilicata Giuseppe Dalessandro, in via Carlo D'Alessio, è stato aperto ufficialmente con un incontro al quale, oltre allo stesso esponente Pd, hanno preso parte numerosi sostenitori del partito. Ha aperto la serie degli interventi Luciano Antezza, componente il coordinamento cittadino, il quale ha sottolineato come la competizione elettorale si annunci come «una grande battaglia nella quale dovranno essere affrontati avversari da non sottovalutare». Per questi motivi si dovrà contare sul sostegno di tutti, per consentire a Dalessandro, definito «uomo di politica e spessore», di accedere al Consiglio regionale, esprimendo poi l'auspicio che Vito De Filippo continui ad essere il Governatore. Ha poi ricordato come Dalessandro sia stato sindaco di Miglioni-
Dalessandro: «Avversari da non sottovalutare» co, segretario provinciale dei Democratici di Sinistra ed assessore provinciale alle Attività Produttive e Agricoltura. Ha poi concluso anticipando che il comitato ospiterà momenti di confronto e riflessione. Il coordinatore cittadino e capogruppo Pd alla Provincia, Angelo Garbellano, ha annunciato che tutti i candidati saranno ospitati a Montescaglioso, sottolineando, poi, come il territorio si stia ritrovando intorno alla figura di Dalessandro. Ha poi ricordato come nelle prossime elezioni ci si dovrà confrontare con «competitori interni alla coalizione e di altri partiti». Parole di stima per il can-
didato sono state pronunciate dal capogruppo consiliare Pd Rocco Santarcangelo e da Emanuele Andrisani, mentre il sindaco di Miglionico, Angelo Buono, ha auspicato un ritorno al protagonismo. L'ex sindaco di Montescaglioso Maria Bubbico ha dapprima rievocato la condivisione con Dalessandro quando entrambi erano alla guida dei loro Comuni, esprimendo l'augurio che si compia una seria riflessione sul piano occupazionale; Domenico Amenta, già primo cittadino di Irsina, dopo aver ricordato il “gemellaggio storico” tra Montescaglioso e la sua città, ha evidenziato la necessità di un raffor-
zamento del partito, esprimendo il suo sostegno a Dalessandro in quanto c'è «bisogno di partito e non di autoreferenzialità». Il candidato, nel suo intervento, ha ricordato il suo forte legame al senatore Filippo Bubbico, definendolo dapprima suo maestro e poi «il miglior Presidente di Giunta» mai avuto dalla Basilicata. Ha poi lanciato una frecciata all'attuale amministrazione comunale, guidata dall'altro candidato, Mario Venezia: secondo Dalessandro Montescaglioso è, da anni, assente dalla politica regionale e, dopo il periodo di Maria Bubbico, non ha saputo cogliere le opportunità che le si sono presentate. Nel pomeriggio alle ore 17 a Pomarico si terrà l'inaugurazione del Comitato Elettorale di Dalessandro, sede di viale Kennedy, mentre a Ferrandina si inaugurerà alle 19. Michele Marchitelli
Il programma di Sinistra Ecologia Libertà MONTESCAGLIOSO Oggi alle 20.00 presso il comitato elettorale sito in via Indipendenza a Montescaglioso, Sinistra Ecologia Libertà con Nichi Vendola presenterà il programma elettorale. In serata, alla presentazione di Sinistra Ecologia Libertà interverranno Rocco Rivelli, segretario provinciale Sel e Franco Bitondo candidato al consiglio regionale di Basilicata. provinciamt@luedi.it
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Domenica 7 marzo 2010
34 «Abbandonati dalle istituzioni»: unanime la posizione di cittadini e operatori turistici
Catena umana per Metaponto Lido gremito per l’iniziativa promossa dal Comitato per la difesa della spiaggia METAPONTO - Alle ore 10 lido di Metaponto gremito di gente. Estate? No, siamo ancora in inverno e fa freddo e la gente accorsa sul lido non ha l'ombrellone sotto il braccio o la borsa con gli asciugamani da stendere sulla spiaggia, bensì tanta rabbia in gola nel vedere che quella che era la splendida spiaggia dorata oggi è una piccolissima distesa di granelli di sabbia. Tanta la gente che ha partecipato all'evento organizzato dal Comitato per la difesa della spiaggia. Al suo interno i cittadini di Metaponto che si sentono abbandonati dalle istituzioni. La manifestazione di ieri, che di fatto segue quella della lunga carovana di auto sulla Strada Statale 106 di giovedì, è iniziata alle ore 10 con la concentrazione sul lungomare di Metaponto di cittadini e operatori ai quali si sono aggiunte le sigle delle associazioni di tutto il territorio, non solo di Metaponto e Bernalda, e gli studenti delle scuole. Ad aprire il lungo dibattito sul lungomare sono state le parole di Pino Passarelli, del comitato, il quale ha sottolineato l'assenza delle istituzioni e il silenzio di chi deve lavorare per la difesa della spiaggia. «Dopo Metaponto - ha detto Passarelli - avremo il caso Scanzano, anzi è già un problema visto che quest'ultima ha perso un centinaio di metri di spiaggia in pochi anni. Noi oggi - ha continuato Passarelli - registriamo gli effetti del braccio a mare del porto degli Argonauti, mentre Scanzano di quello di Marinagri. E state pur certi - ha concluso Passarelli - che dopo toccherà ad altre località quali Ginosa e Castellaneta visto che la catena che trasporta sabbia verso Taranto è stata interrotta». Nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Leucippo, Gianfranco Sortiero, il quale ha parlato di mancanza di fatti dopo ben 26 giorni di protesta. Elemento questo che ci spinge a continuare nell’occupazione della Sala consiliare e del campanile del municipio». Ad intervenire è stato anche Marco Avallone che ha parlato di disastro e di immagini devastanti per l'occhio umano. «Come operatore turistico di Metaponto - ha detto Avallone - preferirei che la gente non venisse a vedere questo scempio. Vedere la spiaggia in queste condizioni - ha continuato l'operatore metapontino - è spaventoso. Allo stato attuale la cosa migliore sarebbe quella di rimanere chiusi con le strutture in quanto - ha
Dall’ alto in senso orario: cittadini e associazioni; la consegna simbolica della sabbia a Sodo; bimbi sulla spiaggia; la catena umana; sassi a difesa della spiaggia (foto Sirago)
concluso Avallone - i turisti troverebbero uno scenario lontano da quello a cui erano abituati a trovare negli anni scorsi». Nella mattinata è intervenuto il dottor Francesco Sodo che ha riportato alcune informazioni della sua tesi di laurea che ha trattato l'erosione di questo tratto di costa ed emblematica è stata la frase in cui lo stesso, per la situazione attua-
le, ha parlato di disastro ambientale e non già di erosione aggiungendo che la fascia in questione non è adatta a porti e a strutture artificiali nel mare. Al termine delle sue parole gli iscritti dell'Agesci di Metaponto gli hanno consegnato un sacchetto con la sabbia di Metaponto. Ad intervenire sono stati anche gli studenti che hanno espresso la volontà di
continuare a dare il loro supporto per Metaponto e subito dopo Franco Bia, operatore, che ha ribadito l'urgenza degli interventi. Domenicangelo D'alessandro, assessore di Pisticci, ha espresso solidarietà a Metaponto e Bernalda. Tra le associazioni presenti “No scorie” di Policoro e quella dei commercianti di Bernalda “Viva” che per martedì ha indetto una
serrata delle attività commerciali. Ultimo intervento è stato quello di Dino Avallone che ha parlato di grande pericolo non già solo per le strutture ricettive ma anche per le tante abitazioni collocate alle spalle dei lidi. Dopo le tante parole spese a difesa della spiaggia, tutti insieme, associazioni, cittadini e alunni si sono recati sull'arenile, o su quello
che ne rimane, per formare una lunga catena umana e qui molti si sono commossi nell'osservare due bambini giocare con la sabbia. Bimbi che, nella loro semplicità, sono del tutto ignari di quanto sta accadendo e si sta consumando su quella che era la spiaggia degli “Dei di Metaponto”. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
HANNO DETTO
E’ allarme anche per le aziende agrituristiche «L'OBIETTIVO è quello di fare in modo che Metaponto quest'estate non resti senza spiaggia: la Regione, in un dialogo continuo con gli operatori turistici, si sta impegnando affinché l'arenile sia ricostituito». Ad annunciarlo è il vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, a seguito della conferenza di servizio alla quale hanno preso parte, oltre ai tecnici dei Dipartimenti Ambiente e Infrastrutture, rappresentanti dell'Amministrazione di Bernalda, della Soprintendenza ai Beni paesaggistici, del Corpo forestale, dell'Autorità di bacino e della Capitaneria di porto. La soluzione prospettata dalla conferenza di servizi prevede di prelevare la sabbia nei pressi del porto degli Argonauti ed utilizzata per il ripascimento. Il piano di ripascimento sarà discusso al Tavolo tecnico che si riunirà in Regione nei prossimi giorni, ed al quale prenderanno parte anche rappresentanti degli operatori turistici. Santochirico ha spiegato che l'ipotesi del ripascimento «prevede l'utilizzo non di sabbia di cava, bensì di quella della spiaggia degli Argonauti, per fare in modo che abbia le stesse caratteristiche di quella di Metaponto». «C'è un solo modo per dare risposte concrete alla sacrosanta prote-
sta che dura da giorni degli operatori turistici e cittadini di Metaponto: dichiarare da parte della Giunta Regionale lo stato di crisi, perchè di questo si tratta, e chiedere al Governo non solo attraverso la Protezione Civile ma attraverso l'intero Consiglio dei Ministri e quindi i Ministeri interessati (Ambiente, Infrastrutture, ecc.) di assumere le iniziative conseguenti alla gravità della situazione». A chiederlo è il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd) attraverso una sollecitazione al Presidente della Giunta De Filippo a convocare una seduta straordinaria della Giunta Regionale su questo tema per deliberare un provvedimento d'emergenza. «Il Governo Regionale è evidente non può fare molto tenuto conto della gravità e complessità della situazione ma, secondo la prassi consolidata per le calamità naturali che purtroppo ripetutamente si abbattono sulle aziende agricole, il decreto di crisi è un atto importante per innescare l'iter nazionale ed inchiodare il Governo alle sue responsabilità politiche ed istituzionali». Il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) nella serata di venerdì è stato a Bernalda e a Metaponto ad incontrare rappresentanti del comitato popolare di protesta, operatori turistici e cittadini di Metaponto che da giorno attuano clamorose
iniziative di protesta. «Per quanto mi riguarda mi attiverò - come ho già fatto sollecitando l'aggiornamento delle mappe del dissesto idrogeologico in Basilicata in modo da prevenire ogni rischio di calamità, a seguito dell'allarme lanciato al Senato dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso nell'informativa tenuta in aula sull'emergenza frane nel Paese - per un immediato intervento del Sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, affinchè valuti di persona il richiesto stato di calamità e le iniziative da assumere mettendo fine a gravi e colpevoli sottovalutazioni e sostituendosi all'incapacità della Giunta Regionale». Anche gli operatori delle aziende agrituristiche del Metapontino e i titolari delle aziende che, specie nella stagione estiva, attivano punti di vendita diretta dei prodotti ai turisti sono allarmati e vivono con grande preoccupazione l'attuale situazione di emergenza determinata dall'erosione della costa ionicometapontina. Il presidente di Turismo VerdeCia, Paolo Carbone, in visita ad alcune aziende agrituristiche del circuito associato alla Cia, sottolinea che nel Metapontino l'agriturismo ha un punto di forza perché abbina alla tradizionale ospitalità rurale la vacanza al mare e la possibilità di iti-
nerari turistico-culturali. Sono una cinquantina nell'area di Metaponto le attività che registrano ormai da qualche anno, nel periodo estivo, picchi del tutto esaurito. «Inoltre aggiunge - con l'attuazione del progetto per lo sviluppo e il rafforzamento dei circuiti brevi di commercializzazione dei prodotti agricoli lucani denominato “La spesa in campagna” l'utenza di queste aziende che producono specie frutta di qualità è notevolmente cresciuta. Il progetto più complessivo prevede una serie di azioni da sviluppare per realizzare un circuito regionale breve di valorizzazione e commercializzazione attraverso l'istituzione di mercati dei produttori, di “spacci locali” (punti vendita diretta gestiti in forma associata da imprenditori agricoli), patti di filiera, un marchio e l'utilizzo del sito web www.laspesaincampagna.net dove poter consultare le varie aziende individuare la mappa e persino scaricare il software per la navigazione Gps per raggiungerle. E' evidente - afferma Carbone - che la situazione che si è determinata non può che preoccuparci in quanto determina una battuta d'arresto ai nostri progetti e agli investimenti dei titolari di aziende agrituristiche o semplicemente agricole in vista della nuova stagione turistica».
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Montalbano verso le Comunali Affrontata la revoca della delega di assessore all'Igiene
Obiettivo fotovoltaico e differenziata Riccardo Fattorini, candidato sindaco per la lista “Rinasci Montalbano”, si presenta MONTALBANO - Si è tenuta ieri, a Montalbano Jonico, una conferenza stampa di Riccardo Fattorini, candidato sindaco per la lista “Rinasci Montalbano” e dei vertici regionali della Democrazia Cristiana, cui lo stesso Fattorini ha aderito fuoriuscito dall'Udc di Casini. Toccati vari temi, non ultimo, quello della revoca della delega di assessore all'Igiene, all'Ambiente e alle Politiche Sociali di Riccardo Fattorini, avvenuta nei giorni scorsi, per avere lo stesso dato vita ad una nuova lista civica, in campo per la competizione elettorale di fine marzo. Con Fattorini erano presenti, il segretario regionale della Democrazia Cristiana Giuseppe Potenza, Domenico Martino vicesindaco del comune di Pomarico, unitamente al consigliere Agneta, Saverio Carbone e Simone Cosimo, rispettivamente assessore all'Agricoltura e consigliere comunale di Policoro, eletti nelle liste dell'Udc e convergenti, oggi, nel partito della Democrazia Cristiana. «Fattorini - ha affermato il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza - è stato succube di una sceneggiata del sindaco Giordano considerato che il Consiglio Comunale non è stato ancora sciol-
Il tavolo dei relatori; a sinistra Montalbano
to. Questo gesto esprime soltanto la rabbia di Giordano per le scelte maturate da Riccardo Fattorini in questo particolare momento; scelte ammirevoli che vanno per questo sostenute dalla Democrazia Cristiana che c'è, continua ad esistere e a portare avanti i suoi valori, in barba a quanti vorrebbero ve-
derla morta. Il sindaco Giordano ha sottolineato Potenza - è stato un arrogante nell'attuare questo provvedimento, la stessa arroganza che è nell'indole di tutto il Pdl, un castello di sabbia gestito in modo patronale che da un momento all'altro crollerà. Noi pensiamo che certe decisioni spettino alla
gente. Domenica scorsa si è tenuto il Congresso per la regionalizzazione della Dc, perché solo chi opera nel e sul territorio può conoscere i problemi della gente e farsene carico senza imporre scelte dall'alto. Sono felice di accogliere nel seno del partito Fattorini e spero ricopra quanto prima anche degli in-
carichi regionali. Noi rappresentiamo quella parte di cittadini di centro e moderati, ispirati ai valori cattolici che, oggi, non si sentono rappresentati da nessuno». Questo stesso principio è stato ripreso anche dall'assessore Carbone e dal consigliere Simone di Policoro, i quali, hanno espresso, altresì, il bisogno di tornare a fare formazione politica così come era nella peculiarità della Democrazia Cristiana un tempo, perché non si possono scegliere candidati solo perché apportatori di voti, necessita una preparazione degli stessi. Rimarcato anche il programma della lista “Rinasci Montalbano” che ha trovato pieno consenso e approvazione dei vertici della Dc. Dall'introduzione del fotovoltaico, all'impianto di compostaggio propedeutico all'avvio della raccolta differenziata; alla realizzazione della Val d'Agri bis, come arteria preferenziale che colleghi Montalbano alle più importanti arterie nazionali. «Ho creduto nella raccolta differenziata - ha rimarcato Fattorini- e oggi è una realtà; lavorerò affinché questi altri punti cardini trovino realizzazione». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Montalbano All’istituto Pitagora
Policoro Sarà necessario potenziare le corse su strada dei pullman urbani
Alla riscoperta del dialetto
Prorogato il servizio di trasporto pubblico cittadino
MONTALBANO - Grande successo per la manifestazione tenutasi, giovedì sera, a Montalbano Jonico, presso l'aula magna dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore “Pitagora”, sul tema: “Prima il dialetto… poi venne la tv”. Alcuni studenti di tutte le classi dell'Istituto si sono cimentati nella presentazione di poesie, in vere e proprie drammatizzazioni e in canti, tutti rigorosamente in dialetto montalbanese. Il progetto è stato ideato e coordinato dal docente di Lettere, Antonio Romano, anche lui scrittore e autore di alcuni testi presentati, il tutto nell'ambito del laboratorio di storia; per le scenografie, inoltre, determinante è stata anche la collaborazione della docente di artistica, Vittoria Falcone. Tanti gli autori montalbanesi, che hanno colorato con i loro versi, il laboratorio dialettale e che stanno segnando anche la più recente storia della tradizione montalbanese e nello specifico della civiltà contadina. Un video raffigurante proprio luoghi uomini e donne della Montalbano di inizio e metà novecento, accompagnate dalle note di una struggente e nostalgica canzone del maestro Vincenzo Rosano, scomparso da pochi anni ma che ha fermato per il futuro e per le nuove generazioni, in video e canti, una fra le più belle storie di Montalbano Jonico. Singolari brani tratti da altri autori montalbanesi:
il maestro Giuseppe Camardi, Giambattista Marrese, Vito Grandinetti e poi, Andrea Tuzio e lo stesso Antonio Romano, portati in scena dagli studenti o recitati con coinvolgente partecipazione emotiva. Il progetto è proseguito con degli approfondimenti a cura di studiosi quali: Giovanni Percoco che ha trattato il tema: “Dialetto amore mio”; e Mario Santoro che, invece, ha approfondito il tema del dialetto superato dell'avvento della modernizzazione. Proprio Percoco, ha tracciato un viaggio ideale fra i vari dialetti lucani e in modo particolare dell'ambito materano, tracciandone similitudini e diversità, quasi a sottolineare la differenza linguistica e culturale che può coesistere anche in un piccolo lembo di terra. Con Mario Santoro, invece, si è parlato del dialetto come anima della cultura prima dell'avvento della tv e della legge che rese obbligatoria la frequenza scolastica; strumenti veicolari all'abbandono del dialetto per un ricorso sempre più diffuso alla lingua italiana. Soddisfazione è stata espressa dai giovani e dalle stesse famiglie che numerose vi hanno preso parte, tutti, alla riscoperta del dialetto che come ha sottolineato Antonio Romano: «E' e resta un valore di cui andare fieri perché patrimonio di ideali ed espressione di appartenenza». an.ca.
Bus, bando innovativo POLICORO - L'amministrazione comunale ha intenzione di pubblicare il bando pubblico relativo al trasporto cittadino innovativo rispetto al passato. E nel frattempo che si studino tutti i dettagli, è stato prorogato il servizio di trasporto pubblico cittadino alla ditta che attualmente ha in gestione questo servizio. A comunicarlo è l'assessore alle Attività produttive di “Città Nuova”, Nicola Trupo, e il sindaco Nicola Lopatriello. «In considerazione delle tante richieste pervenuteci nei mesi scorsi di aumentare le corse cittadine degli autobus e nello stesso tempo rendendo il servizio più efficiente ed efficace, trovando di conseguenza l'apprezzamento dei cittadini,
Policoro
come da più parti sollecitato, per il momento continuiamo la gestione in pro-
roga per garantire il servizio minimo essenziale alla cittadinanza.
LA LETTERA DALLA CALABRIA
Buona sanità RICEVIAMO e pubblichiamo: Gentile Direttore, sono un pensionato e mi chiamo Nicola Guida e vivo nel comune di Rocca Imperiale. Mi rivolgo a lei, augurandomi che possa estendere il mio più vivo ringraziamento a tutto il personale medico,infermieristico e ausiliario, dell'Unità Operativa di Oculistica del presidio Ospedaliero di Policoro,per la professionalità, disponibilità e umanità dimostrata nei miei confronti e in quelli degli altri pazienti-ospiti. Lo scorso primo marzo mi sono sottoposto ad un intervento di cataratta e l'equipe diretta dal professor Aiello, sia nella fase di preparazione che in quella di dimissioni mi è stata vicina sostenendomi in tutti i modi e oggi testimonio la buona riuscita dell'intervento e ritengo di esternare il mio più vivo ringraziamento a tutto
lo staff che con professionalità ha adempiuto al proprio dovere, ma a cui invio il mio personale elogio. Forse, signor direttore, è un episodio di routine, ma ritengo che vada testimoniata anche l'esperienza di buona sanità e di amore verso i pazienti che è l'aria che si respira all'interno del reparto. Con stima e gratitudine. Nicola Guida
Inoltre il trasporto cittadino sarà allargato anche ad altre vie e zone di Policoro che in questi anni hanno visto urbanizzate molte aree. Pensiamo - continuano Trupo e Lopatriello - ad esempio alla zona del Bosco Soprano; via Salerno in direzione della contrada Panevino. Tanto per fare alcuni esempi dove tante sono state le richieste di abitanti di quei quartieri che si vedono oggi tagliati fuori dal trasporto urbano e le cui istanze non possono rimanere inascoltate. Da qui, ovviamente, la necessità di ampliare il servizio alle aree attualmente non servite potenziando le corse su strada dei pullman cittadini». povinciamt@luedi.it
Castelluccio si presenta POLICORO - Oggi presso l'hotel residence “Heraclea”di Policoro, zona lido a partire dalle 19,30, presentazione del candidato di Policoro al Consiglio regionale nella lista del Pdl (Partito del popolo delle Libertà) Paolo Castelluccio. Interverranno il neo sottosegretario al Miur, Sen. Guido Viceconte, il Sen. Cosimo Latronico, il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il candidato presidente alla carica di Governatore della Lucania per il centro-destra, Nicola Pagliuca. provinciamt@luedi.it
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Serie A I rossoneri dominano ma non vincono Per Zaccheroni decide una rete di Grosso La Fiorentina continua la parabola negativa
Pari a Roma, felice solo Mou Il Milan non supera i giallorossi. La Juventus espugna Firenze FIORENTINA JUVENTUS
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ROMA MILAN
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; Comotto 6 (34’ st De Silvestri sv), Natali 6, Felipe 6.5, Gobbi 6.5; Montolivo 6, Zanetti 6; Marchionni 6.5, Jovetic 5.5, Vargas 5.5 (12’ st Bolatti 6); Gilardino 5.5. In panchina: Avramov, Kroldrup, Pasqual, Donadel, Keirrison. Allenatore: Prandelli 6 JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger 5.5; Zebina 6, Legrottaglie 6, Chiellini 6, De Ceglie 5 (1’ st Grosso 6.5); Sissoko 6 (31’ st Poulsen sv), Felipe Melo 6, Marchisio 6; Candreva 6, Diego 6.5; Trezeguet 5 (27’ st Iaquinta sv). In panchina: Pinsoglio, Cannavaro, Del Piero, Salihamidzic. Allenatore: Zaccheroni 6 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 2’ pt Diego, 32’ pt Marchionni, 24’ st Grosso NOTE: Giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40 mila circa. Angoli: 6-2 per la Fiorentina. Ammoniti: Sissoko, Zebina; Marchisio. Recupero: 2’ pt; 4’ st.
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 6; Cassetti 6, Burdisso 6, Juan 6, Riise 6.5; De Rossi 6.5, Pizarro 6; Taddei 6, Perrotta 6, Baptista 6 (13' st Toni 6); Vucinic 6. In panchina: Doni, Mexes, Motta, Brighi, Cerci, Menez, Toni. Allenatore. Ranieri 6. MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Bonera 6, Nesta 6.5, Thiago Silva 6, Antonini 6 (26' st Abate 6); Flamini 6.5 (27' st Beckham 6), Pirlo 6, Ambrosini 6; Huntelaar 6, Borriello 6 (33' st Inzaghi sv), Ronaldinho 6. In panchina: Dida, Zambrotta, Jankulovski, Favalli. Allenatore: Leonardo 6. ARBITRO: Tagliavento di Terni 6. NOTE: Serata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 72 mila circa. Angoli: 5-5. Ammoniti: Flamini, Bonera, Burdisso, Pizarro, Taddei, Pirlo. Recupero: 1';
Diego esulta dopo il gol del vantaggio Sopra: la gioia di Zanetti
FIRENZE – La Juve riscatta il ko casalingo contro il Palermo e vince al “Franchi” per 21 contro la Fiorentina in un altro importante spareggio per l’Europa. I bianconeri riconquistano il quarto posto e attendono oggi notizie dal “Barbera”. È un successo meritato perché la Juve parte bene andando subito a segno con Diego, ci crede di più, gioca meglio, reagisce al momentaneo pareggio dell’ex Marchionni e risolve a proprio favore il match grazie a Grosso, che con il suo ingresso in campo dà una spinta decisiva. La Fiorentina, forse già con la testa al Bayern Monaco, dà vita a una prova piuttosto opaca e non si rende quasi mai veramente pericolosa, con Gilardino troppo isolato in mezzo alla difesa avversaria. I viola fanno un altro passo indietro in chiave Champions. Passano appena 2’ e la Juve passa in vantaggio: Candreva fa filtrare il pallone per Diego, in posizione sospetta, il tre-
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guartista si ritrova solo davanti a Frey, lo supera e di sinistro insacca. Al 32’ il pareggio dei viola: lancio dalla propria metà campo di Gobbi a pescare in area Marchionni, l’ex centrocampista bianconero arriva convinto sul pallone, anticipa Manninger, non esente da colpe così come de ceglie e insacca di testa. Poi la partita si appiattisce un pò e il primo tempo si chiude sull’11. Al 24’ st la Juve torna in vantaggio: Sissoko appoggia sulla sinistra per Grosso che in area trova il sinistro vincente da posizione decentrata. Al 27’ si rivede in campo Iaquinta al posto di Trezeguet; l’attaccante non giocava da 4 mesi, proprio dalla gara di andata con i viola. Al 32’ la Fiorentina reclama il rigore per un tocco sospetto di Chiellini in area su cross di Bolatti. Al 35’ nuove proteste viola per un presunto fallo di Chiellini su Keirrison. ARRESTI. Tre persone sono state arrestate dalla polizia
poco prima dell’inizio della gara. Dei tre arrestati, due uomini e una donna, è stata resa nota solo la provenienza: i due uomini sono di Fermo (Ascoli Piceno) e Reggio Calabria mentre la donna proviene da Genova. I due uomini, che hanno 22 e 34 anni, sono stati visti lanciare petardi mentre si avvicinavano allo stadio mentre la donna, che ha 31 anni, nascondeva materiale esplodente nella biancheria intima.
ROMA– Niente reti all’"Olimpico» tra Roma e Milan nel secondo anticipo dell’8^ di ritorno di serie A. Una bella partita con le due squadre pronte a confrontarsi su ogni pallone per portare a casa l’intera posta. Il risultato è giusto anche se il Milan gioca meglio per più tratti, soprattutto nel primo tempo, mostrando grande personalità. La Roma viene fuori alla lunga e nella ripresa riesce ad affondare maggiormente. Ranieri conferma la Roma e lascia in panchina Luca Toni. In porta torna Julio
SERIE A 27ª GIORNATA (oggi) Atalanta-Udinese Bari-Chievo Bologna-Napoli Cagliari-Catania Fiorentina-Juventus 1-2 (giocata ieri) Inter-Genoa (ore 20,45) Palermo-Livorno Roma-Milan 0-0 (giocata ieri) Sampdoria-Lazio Siena-Parma
CLASSIFICA Inter Milan Roma Juventus Palermo Napoli Sampdoria Cagliari Genoa Chievo
58 55 52 44 43 41 40 38 38 35
Fiorentina Parma Bari Bologna Udinese Catania Lazio Livorno Atalanta Siena
35 33 32 31 27 27 26 23 21 20
Borriello del Milan fallisce una buona occasione; in alto Pirlo
Sergio. La novità principale la propone Leonardo che sceglie Huntelaar come terzo uomo d’attacco per affiancare Ronaldinho e Borriello. La Roma comincia bene e con un gran pressing costringe il Milan a faticare per alzare il baricentro. Al 2' si rende pericolosa con una conclusione dal limite di De Rossi che lambisce il palo alla sinistra di Abbiati. Al 9' ci prova Julio Baptista con una gran conclusione da fuori destinata all’incrocioto che abilmente Abbiati mette in angolo. Con il passare dei minuti cresce il Milan che gioca nella metà campo avversaria e mette in difficoltà la retroguardia giallorossa che al 28' rischia la frittata quando Riise rinvia male in area colpendo Juan, poi Julio Sergio esce in presa bassa. Al 36' ancora pericoloso il Milan con un cross di Flamini, Burdisso rischia l’autorete ma anticipa Borriel-
lo mandando in calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude a reti bianche. Nella ripresa al 10' Borriello penetra in area e poi mira il primo palo; Julio Sergio si salva in angolo. Al 13' torna in campo Toni, dopo l’infortunio, l’ex attaccante del Bayern prende il posto di Baptista. Al 29' la più nitida palla gol della Roma: cross di Riise da sinistra e colpo di testa di Vucinic che finisce fuori per un soffio dal palo alla sinistra di Abbiati. Al 45' Huntelaar manca l'appuntamento con il gol e su cross di Pirlo di testa manda alto da ottima posizione davanti a Julio Sergio. PIRLO DELUSO - «Era una partita che potevamo vincere, abbiamo perso due punti». Andrea Pirlo guarda il bicchiere mezzo vuoto dopo il pari dell’Olimpico contro la Roma. Il Milan rischia di trovarsi stasera a 6 dall’Inter.
Adriano aggredito e picchiato dall’ex fidanzata RIO DE JANEIRO (Brasile) – Una festa decisamente da dimenticare per l’attaccante del Flamengo, con tanto di rissa e macchina distrutta a colpi di pietra dall’ex fidanzata Joana Machado, piombata a sorpresa nella favela di Chatuba (periferia nord della capitale carioca), dove l’Imperatore era andato a festeggiare insieme a una decina di compagni di squadra. La personal trai-
ner, che Adriano pare abbia ricominciato a frequentare da poco dopo il fidanzamento rotto più di un anno fa, ha prima sfogato la propria ira contro la vettura dell’ex fidanzato per passare successivamente allo scontro fisico. Pochi minuti dopo l’arrivo in discoteca Adriano e compagni sono stati sorpresi dalle urla edal frastuonoprovenienti dalparcheggio antistante, dove Joana Ma-
chado ha iniziato a scagliare calci e pietre contro l’auto dell’attaccante, senza risparmiare nemmeno le vetture di altri tre suoi compagni di squadra. Una volta entrati in contatto fuori dal locale i due sono immediatamente venuti alle mani, con l’ex fidanzata messa al tappeto da uno spintone di Adriano, assente il giorno successivo all’allenamento col Flamengo.
Adriano con l’ex fidanzata Joana
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Sport
Pescara atteso al riscatto a Ravenna
Un derby testa coda a Taranto: c’è il Foggia Insidie reggiane per la capolista Verona Lanciano
IL PRONOSTICO
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Pescina
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Donini-Marchesi LANCIANO. Pagliari vuole infilare la terza AVEZZANO. Il Pescina cerca continuità nel vittoria consecutiva per i play-off. L'uomo co- derby di Lanciano. Cappellacci convoca 19 pertina delle ultime due vittorie frentane è giocatori, lasciando a casa, oltre agli inforColussi, ritrovatosi dopo un campionato ano- tunati Dall'Acqua e Suriano, anche Chounimo: riguarda proprio lui il maggior dubbio tos (infortunato) e Di Bella (influenza). Si va della vigilia. Colussi è infatti uscito malcon- verso la conferma del 4-4-2 ammirato con la cio dalla partitella del giovedì e Pagliari vuole Terzana: davanti a Bifulco, difesa con N'Ze, aspettarlo fino a poco prima del calcio d'ini- Molinari, Petitto e Birindelli. A centrocamzio. In ogni caso è pronto Improta, favorito su po, Locatelli a destra e Capparella a sinistra Masini. A centrocampo Amenta per Turchi. agiranno ai lati di De Angelis e Giordano. LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola, PESCINA (4-4-2): Bifulco; N'Ze, Molinari, Oshadogan, Moi, Mammarella; Turchi, Di Petitto, Birindelli; Locatelli, Giordano, De Cecco, Sacilotto, Sansone; Sinigallia, Impro- Angelis, Capparella; Negro, Bettini. A dita. A disp.: Chiodini, Colombaretti, Coppini, sp.: Merletti, Pomponi, Ferraresi, Cesar, Aquilanti, Amenta, Colussi, Masini. All.: Pa- Rebecchi, Caccavallo, Cipolla. All.: Cappelgliari. lacci.
Ravenna
IL PRONOSTICO
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Pescara
Arbitro: PAPARAZZO di Catanzaro Assistenti: Colongo-Lagrotteria PESCARA. In ritiro da mercoledì scorso a Forlì, il Pescara lavora per cancellare le due sconfitte che l'hanno scaraventato momentaneamente fuori dai play off. Di Francesco senza Olivi in difesa (dovrebbe puntare sul 22enne Sembroni per rimpiazzarlo) e Bonanni sulla sinistra (tocca a Carboni). A centrocampo dubbio tra Coletti e Dettori accanto a Tognozzi. In attacco, certezza di una maglia solo per Sansovini. L'ex di turno, Zizzari, parte dalla panchina. PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Mengoni, Sembroni, Petterini; Soddimo, Tognozzi, Coletti, Carboni; Sansovini, Ganci. A disp.: Bartoletti, Medda, Romito, Vitale, Dettori, Zappacosta, Zizzari. All.: Di Francesco.
RAVENNA. Contro un avversario diretto per i play-off il Ravenna non può sbagliare puntando solo alla vittoria che manca dalla terza di ritorno al Benelli con il Potenza. Come al solito Esposito deve fare la conta degli infortunati. Ha finito la stagione Serafini rottura del crociato - oltre a lui sono fermi Riberto, operato al ginocchio, e Sabato. Il tecnico dovrebbe confermare il 4-4-2 con gli stessi uomini di Reggio Emilia fatta eccezione per Anzalone al posto di Serafini. RAVENNA (4-4-2): Anania; Rizzo, Fasano, Anzalone, Biserni; Felci, Giordano, Sciaccaluga, Toledo; Piovaccari, Scappini. A disp.: Rossi, Ciuffetelli, Cavagna, Rossetti, Packer, Correa, Gerbino Polo. All.: Esposito.
IL PRONOSTICO
Spal
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Giulianova
Arbitro: ALBERTINI di Ascoli Assistenti: Palazzoni-Sani FERRARA. E' una Spal incerottata quella che affronta il Giulianova. All'assenza di Ghetti, squalificato e di Meloni, alle prese con il recupero dall'operazione al menisco, si sono aggiunti negli ultimi giorni altri cinque giocatori che per problemi fisici di varia natura saranno costretti al forfait. Fino all'ultimo, si è cercato di recuperare l'acciaccato Cabeccia,. Notaristefano pare intenzionato ad arretrare Smit e Quintavalla, con l'inserimento di Valtulina e Rossi a centrocampo. SPAL (4-4-2): Capecchi; Quintavalla, Bortel, Zamboni, Smit; Rossi, Schiavon, Bedin, Valtulina; Bazzani, Cipriani. A disp.: Righetti, Gallerani, Lorenzi, Licata, Pallara, Pedruzzi, Marongiu. All.: Notaristefano.
Ternana
GIULIANOVA. Stesso modulo anche a Ferrara come con il Taranto, ma legato ad un solo dubbio: la scelta tra Carbonaro, che ha un problema muscolare, e Maritato. Qualora il primo non dovesse farcela e giocasse dall'inizio l'ex attaccante del Gallipoli, quest'ultimo verrebbe schierato al centro dell'attacco e Melchiorri verrebbe spostato a destra. Per il resto gioca la stessa formazione che ha messo alle corde il Taranto. GIULIANOVA (5-2-3) Gasparri; Lieti, Donato, Vinetot, Garaffoni, Migliore; Censori, Croce; Melchiorri, Maritato,Campagnacci. A disp.: Buono, Faragalli, Pucello, Dezi, Del Grande, Carratta, Carbonaro. All.: Bitetto
IL PRONOSTICO
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Cavese
Arbitro: COCCIA di S. Benedetto d.t. Assistenti: Veccia-Quadrano TERNI. Domenicali, dovrà sostituire lo CAVA DE' TIRRENI. Torna in panchina Insqualificato Concas e variare qualcosa nel- signe e Stringara ripropone un centrocaml'undici titolare in considerazione delle pro- po più robusto per non soffrire la Ternana. ve sottotonodi Ferrarie Bertoli.In difesaTe- Davanti spazio a Schetter e Turienzo, ancodeschi sembra in pole per far coppia con Bor- ra preferito a Bernardo. Rientrano da squaghetti, rilevando così Bertoli. Le chiavi della lifica Nocerino e Berretti: il primo riprende mediana ai soliti Di Deo e Danucci, mentre in posizione tra i tre di difesa, il secondo parte luogo dello squalificato Concas giocherà Ne- come riserva (Bacchiocchi il candidato scelgrini. Ballottaggio tra Piccioni e Lacheheb. to per portare sostanza alla manovra di SpiNovello ha smaltito la febbre e rientra. nelli e Favasuli). Fuori per scelta tecnica TERNANA (4-2-3-1): Visi,Quondamat- Carbonaro, Lagnena e Pozza. teo,Tedeschi, Borghetti, Imburgia; Di Deo, CAVESE (3-5-2): Russo; Cipriani, D'Orsi, Danucci; Negrini, Noviello, Piccioni; Tozzi Nocerino; Santarelli, Bacchiocchi, Spinelli, Borsoi. A disposizione: Cunzi, Bertoli, Ca- Favasuli, Radi; Schetter, Turienzo. A disp.: millini, Confalone, Lacheheb, Ferrari, Bali- Pane, Rapino, Scartozzi, Maiorano, Berretstreri. All. Domenicali ti, Bernardo, Insigne. All.: Stringara.
Portogruaro
IL PRONOSTICO
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Andria
Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Lunardon-Pasquali PORTOGRUARO. Emergenza parzialmen- ANDRIA. Rientra Di Simone, dopo l'inforte rientrata in riva al Lemene. Dopo il turno tunio, ma Papagni sceglie la linea della di squalifica, Calori ritrova Mattielig a cen- continuità con Ceppitelli titolare. Rientra trocampo, schierato sulla destra al fianco di dal primo minuto Anaclerio in attacco acVicente e recupera l'infortunato difensore canto a Ousmane Sy con Rizzi che si riaccoGargiulo. Problemi risolti anche per il bom- moda in panchina per lasciar spazio a ber Altinier che, in settimana, ha risentito di Doumbia. Il 4-5-1 di domenica scorsa, inuna contusione ad un polpaccio. Due ballot- fatti, dovrebbe lasciar posto al consueto 4taggi: a destra in difesa tra Gargiulo e Car- 4-2 con la cabina di regia affidata a Paolucdin. In attacco sono sulla corda Bocalon e ci-Mezavilla e Chiaretti sulla destra. Marchi. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Pierotti, PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; Car- Sibilano, Pomante, Ceppitelli; Doumbia, din, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Puccio, Vi- Paolucci, Mezavilla, Chiaretti; Analcerio, cente,Mattielig;Cunico; Altinier,Marchi.A Sy. A disp.: Locatelli, Di Simone, Iennaco, disp.: Marcato, Pondaco, Gardella, Gargiu- Nicolao, Lacarra, Rizzi, Dionigi. All.: Palo, Fuscello, Scapuzzi, Bocalon. All.: Calori. pagni.
Marcianise
IL PRONOSTICO
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Rimini
Arbitro: DI CIOMMO di Venosa Assistenti: Tozzi-Tiburzi MARCIANISE. Digerita la sconfitta di Cava, il Marcianise prova a rifarsi con il Rimini. Boccolini si appresta a schierare una formazione a trazione anteriore con Tedesco, al centrodel reparto,e MancoePoziello asupporto. Galizia potrebbe subentrare a gara in corso. A centrocampo Alfano e D'Ambrosio, mentre in difesa dovrebbe essere confermata la coppia centrale Murolo-Porpora, a causa delle noie muscolari che bloccano Filosa. Piscitelli e Tomi sulle corsie esterne. MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Murolo, Tomi; Romano, D'Ambrosio, Alfano; Manco, Tedesco, Poziello. A disp.: Mezzacapo, Russo, Ciano, Di Napoli, Della Ventura, Montanari, Galizia. All.: Boccolini.
Taranto
RIMINI. Nella settimana più difficile della storia recente (la proprietà non iscriverà la squadra al prossimo campionato), il tecnico Melotti deve fare i conti con l'emergenza a centrocampo. Oltre allo squalificato D'Antoni, infatti, mancano gli infortunati Cardinale e Baccin. In mezzo giocano Frara e Marchi. Probabile che si punti su un coperto 5-41 con i laterali difensivi Catacchini e Regonesi a supporto del centrocampo e le ali Nolé e Tulli libere di supportare l'unica punta. RIMINI (5-4-1): Pugliesi; Catacchini, Ischia, Rinaldi, Vitiello, Regonesi; Nolé, Marchi, Frara, Tulli; Matteini. A disp.: Tornaghi, Brighi, Temperino, Giacomini, Kirilov, Morante, Longobardi. All.: Melotti.
IL PRONOSTICO
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Foggia
Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Vuolo-Masuccio TARANTO. Lo sfogo del presidente D'Addario per il pareggio di Giulianova sembrava poter partorire una rivoluzione. Ma in realtà il Tarantoanti-Foggia dovrebbecambiare solo l'indispensabile: rientrerà Di Roberto a centrocampo, dopo la febbre di domenica scorsa, al posto di Cuneaz. L'unica variazione di natura tecnica è l'inserimento di Quadri per Giorgino. Candidati a un posto a partita in corso Russo e Colombini, che in settimana hanno sentito l'odore della maglia da titolari. TARANTO (4-4-2) Bremec; Calori, Migliaccio, Prosperi, Bolzan; Di Roberto, Coppola, Quadri, Scarpa; Corona, Ferraro. A disp.: Barasso, Panarelli, Colombini, Russo, Taulo, Innocenti, Giorgino. All.: Dellisanti.
Verona
FOGGIA. Lo sprint salvezza del Foggia ricomincia dal derby di Taranto. Dove, però, la truppa di Ugolotti fa i conti con assenze in tutti i reparti. In difesa, squalificato Burzigotti, esordisce da titolare Di Dio; Artipoli è in dubbio per un risentimento muscolare: se non ce la fa, dentro uno tra Torta e Sgambato. A centrocampo rientra Velardi. In attacco stesso quartetto offensivo schierato col Cosenza; dubbio tra Desideri e Trezzi, dietro Ceccarelli. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi; Carbone, Di Dio, Torta, Micco; Velardi, Agnelli; Millesi, Trezzi, Mancino; Ceccarelli. A disp.: Milan, D'Agostino, Artipoli, Quadrini, Colomba, Desideri, Caraccio. All.: Ugolotti.
IL PRONOSTICO
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Reggiana
Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Cucchiarini-Costanzo VERONA. Gian Marco Remondina recupe- REGGIO EMILIA. Formazione “decisa” da ra Anselmi, al rientro dalla squalifica, ma Giudice sportivo e staff medico: Out per sarà privo degli infortunati Ceccarelli e squalifica Tomasig, Alessi e Anderson. Per Cangi. Al centro, in difesa, ci sarà Comazzi, infortunio Saverino, Ingari e Ferrando. Tora destra Campagna. Colombo, che si è alle- nano Mallus e Morelli. Alla luce di queste denato negli ultimi due giorni dopo essere sta- fezioni, la formazione è praticamente fatta: a to fermo per metà settimana, per una distor- sostituire gli squalificati saranno Manfredisione alla caviglia, è stato convocato: andrà, ni, Romizi e Ferrari. In porta debutta Mancon ogni probabilità in panchina. In attac- fredini. Cambia la mediana: a destra ancora co, coppia formata da Rantier e Di Gennaro. Nardini, Viapiana va a sinistra mentre in VERONA (4-3-1-2): Rafael; Campagna, mezzo sarà Romizi ad affiancare Maschio. Anselmi, Comazzi, Pugliese; Russo, Espo- REGGIANA (4-4-1-1) Manfredini; Girelli, sito, Pensalfini; Berrettoni; Rantier, Di Stefani, Zini, Mei; Nardini, Romizi, Maschio, Gennaro. A disp.: Ingrassia, Massoni, Ber- Viapiana; Ferrari, Rossi. A disp.: Nutricato, tolucci, Garzon, Farias, Ciotola, Colombo. Mallus, Gualandri, D'Alessandro, Castiglia, All.: Remondina. Morelli, Temelin. All. Dominissini.
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Sport 37
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Un attacco del Potenza nella gara di andata finita 2-0 per il Cosenza
All’andata iniziarono i guai dei rossoblù: oggi l’occasione per ripartire
Potenza pronto a svoltare Trasferta delicatissima a Cosenza. In 5 mesi è successo di tutto E’ UN GIRONE INTERO, da quel famoso 19 ottobre serata del posticipo televisivo con il Cosenza, che il Potenza sa di essere solo contro tutti. Quello striscione (“Scommettiamo che”) che fece il giro in mondovisione, quella contestazione contro il patron, che il 20 si dimise da ogni carica, non fu altro che “l’inizio della fine”di un’avventura, l’apertura di una crisi dalla quale, a distanza di quasi cinque mesi, si stenta ancora ad uscire, ma non certo per colpe imputabili agli attuali attori protagonisti, dirigenti e tecnici. In questo periodo è successo di tutto, a livello sportivo e non. Talora gli arbitri, talaltra incredibili errori individuali, ma anche il grosso alone di mistero che aleggia su tutto quello che avrebbe posto in essere l'ex presidente Giuseppe Postiglione. Solo un mese dopo da quella sconfitta interna (agevolata anche da due decisioni cervellotiche dell’arbitro Zonno di Bari - un rigore negato a Catania e uno regalato a Biancolino, ndr), il 23 novembre, l'arresto di Postiglione e il crack societario. Un nuovo amministratore unico, Donato Arcieri, con la lungimiranza di Vittorio Galigani, da quel momento plenipotenziario, sono
Lo striscione dei tifosi del Potenza che contestarono in diretta tv il patron Postiglione, con riferimento diretto al mondo delle scommesse
state le carte messe in gioco da un club che si sta sforzando di sopravvivere. Budget ridotto, ingaggi tagliati, stipendi assicurati con i contributi della Lega per l'impiego degli under e qualche sponsorizzazione di quei pochi amici di cui dicevamo sopra. Nel bel mezzo anche una doppia vertenza (Cardinale e Lucenti), con un rischio di penalizzazione, e la
riapertura del processo su “Potenza-Salernitana”, chiuso nell'agosto del 2008 senza nessuna dimostrazione di illecito sportivo, riaperto il 9 febbraio scorso perché Palazzi (ovviamente), facendo leva su quintali e quintali di intercettazioni telefoniche e sull'arresto di Postiglione, è convinto dell'esatto contrario. La Corte di Giustizia Federale, però, ha stoppato tutto: la revoca-
Striscione inequivocabile dimissioni di Postiglione poi arresti, crisi economica e di risultati Dopo 17 partite si può riprovare zione non può essere ritenuta ancora possibile perché non si ha contezza di “elementi nuovi”. Palazzi deve produrne ancora. E il “rinvio a data da destinarsi”anche della richiesta di “esclusione del Potenza dal campionato di competenza” fatta dal superinquirente della Figc, è stato, in questo frangente, l'unico alleato del Potenza. Che, di conseguenza, sul campo non poteva non essere frastornato
da tutto quello che accadeva intorno al club. Non sarà mica un caso che la squadra di Capuano per otto volte ha subito finora, gol decisivi oltre il 90': sono costati addirittura 10 punti. Non fosse stato così, anche la classifica sarebbe stata un buon alleato per Catania e soci, che invece si trovano nella situazione dei disperati: vivi, vegeti, ma ultimi, quasi prigionieri di un destino contro il quale si può poco, specie se qualcuno lo ritiene già segnato. Anche questo un altro nemico. “Solo contro tutti”, quindi, con l'unica certezza che il Potenza non ha più nulla da perdere e questo potrebbe conferirgli una forza supplementare per realizzare un'impresa a cominciare dalla trasferta odierna al San Vito, nella quale si troveranno di fronte squadre che rappresentano comunità assai simili. Non possiamo dire certo che nelle difficoltà il Potenza sa esaltarsi, perchè la classifica resta impietosa e direttamente proporzionale ai problemi quotidiani, ma lontano dal Viviani quasi mai nessuno ha avuto vita facile contro i rossoblù. Chissà possa accadere anche oggi, nella speranza che sia giunto il giorno dell’inversione definitiva della tendenza negativa. Alfonso Pecoraro
Capuano si sente al sicuro, anche se ammette: «E’ vero, mancano i risultati»
«Se non c’ero io, al Viviani i carciofi» AL DI LA’di pensieri scontati sul Cosenza, squadra per la quale Capuano nutre profondo rispetto (“Ha grandissima qualità. Non pensiamo di concedergli spazi perchè altrimenti ci fa parecchi gol”), il tema dominante della conferenza stampa del tecnico potentino (che sarà costretto ad andare in tribuna per la squalifica comminatagli dal giudice sportivo) è incentrata sul gran parlare che si fa sulla sua posizione. Un eventuale insuccesso al San Vito come potrebbe essere affrontato? «E’ vero, il calcio è fatto di risultati e poco conta che soprattutto in trasferta abbiamo messo in difficoltà chiunque. Ma cinque mesi fa, quando sono tornato, ho sposato un progetto e deciso di macchiare la mia carriera con una retrocessione. Non ho fatto come un al-
LA FORMAZIONE Scelte obbligate, sperando in Iraci CAPUANO non ha alternative: senza Berardi, gioca Profeta (a comporre il terzetto dei centrali con De Simone e Evangelisti). Senza Porcaro e Di Fatta, c’è Chiavaro in difesa (gli altri due Langella e Taccola). In porta conferma per Della Corte (Tesoniero ha accusato un problema fisico). In attacco promozione assicurata a Prisco, l’unico che fisicamente non teme competizione con i suoi due colleghi Murati e Magliocco, visto che per ammissione dello stesso allenatore nessuno dei due può reggere una partita intera. Gioca dal primo minuto anche Iraci, nonostante la sutura di dieci punti “rimediata” dopo uno scontro di gioco ad Avigliano giovedì scorso. Il barese, esterno destro, deve giocare per forza, anche se non al massimo. Se solo pensasse di tirarsi fuori Capuano sarebbe nei guai e costretto a cambiare modulo, magari affidandosi a una difesa a quattro e a soli tre centrocampisti. a.p.
tro mio collega (Monaco, ndr) che è scappato alla prima difficoltà. Ho lavorato e cercato di fare il massimo con quel poco che ho avuto a
disposizione. Se non ci fossi stato io, al Viviani ci sarebbero stati i carciofi». Una sorta di garanzia di immunità per l’allenatore che, però, sem-
bra aver perso un po’di verve: «A nove giornate dalla fine due o tre punti sono recuperabili ancora. Di più diventa difficile». Una mezza ammissione: l’impresa diventa sempre più difficile. Capuano però rilancia con la battuta finale, relativamente alla fiducia che nutre nella realizzazione di un miracolo sportivo: «L’altra sera in pizzeria ho incontrato il pm Basentini (grande tifoso dei rossoblù, ndr) che non incontravo da quando a novembre mi interrogò nei suoi uffici. Mi ha chiesto ma lei ci crede alla salvezza? Ho risposto che a un malato moribondo in un ospedale non si dice mai che sta per lasciare la terra, ma si tenta in tutti i modi di salvarlo». Per il Potenza, una medicina potrebbe essere fare punti al San Vito. a.p.
A sinistra Chiavaro che oggi rientra dal primo minuto
Curioso faccia a faccia in pizzeria con il pm Basentini «Ma lei ci crede alla salvezza?» «A un malato mica si dice che deve morire, lo si cura»
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38 Sport
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
La vittoria in casa calabrese manca ormai dal 20 dicembre
Sulla Sila c’è aria di crisi COSENZA. Cercasi successo interno disperatamente. Il Cosenza ci riprova contro il Potenza, perché davanti al proprio pubblico non vince da più di due mesi: l'ultimo successo, 3-1 sulla Spal, è datato 20 dicembre 2009, gara inaugurale del girone di ritorno nonché ultima partita prima della sosta natalizia. Nel 2010 al San Vito la squadra di Toscano non è mai riuscita a conquistare l'intera posta in palio, inanellando la miseria di due punti in tre gare, conseguenza del ko con il Giulianova e dei pareggi contro Andria e Reggiana. Un'involuzione che ha impedito alla compagine calabrese di farsi largo nelle primissime posizioni di classifica, generando i primi inevitabili malumori. Come se non bastasse il momento poco felice sul piano dei risultati, c'è da considerare che quella che ha accompagnato Fiore e com-
pagni alla sfida al fanalino di coda non è stata una settimana facile. Domenica scorsa, a Foggia è arrivata una vittoria salutare, che ha permesso anche a Toscano di respirare: sulle tribune dello Zaccheria era presente il collega Ezio Glerean, sorpreso a prendere appunti sul Cosenza. Peraltro, ai rumors su una panchina non più così solida si sono aggiunte le dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli: “A giugno andrò via, troppe incertezza in società. Se mi chiedete chi comanda, a oggi non so darvi una risposta” le parole del direttore generale, che tuttavia non sembrano aver scalfito il gruppo. La squadra pare infatti determinata a centrare i tre punti per alimentare le speranze di centrare un posto nei playoff, obiettivo minimo stagionale. A tal proposito, saranno decisivi gli scontri diretti
Fiore e De Rose in azione
previsti nelle ultime giornate, sempre che il Cosenza riesca a conquistare punti importanti contro le altre squadre che affronterà in precedenza.
Ecco perché l'allenatore ha chiesto ai suoi massima concentrazione in vista della gara odierna con il Potenza. Per l'occasione, Toscano si affiderà ancora
al 3-4-1-2, modulo che già a Foggia ha dato la svolta al risultato dall'inizio secondo tempo dopo che il Cosenza inizialmente era sceso in campo con il 4-2-3-1. L'alle-
natore è intenzionato a confermare in blocco gli stessi undici di domenica scorsa. In porta ci sarà Gabrieli, mentre i tre centrali saranno Fanucci (recuperato dopo alcuni problemi muscolari accusati ad inizio settimana), Porchia e Di Bari, quest'ultimo in vantaggio su Scognamiglio. A centrocampo diga centrale formata dalla coppia De Rose-Marsili con Bernardi a destra e Maggiolini a sinistra che completeranno il reparto. L'ex azzurro Stefano Fiore sarà invece libero di svariare dietro le punte Biancolino e Danti, ai quali Toscano chiede i gol per sfatare quello che sembra essere diventato il “tabù San Vito”. Ventuno i convocati. Fuori, per scelta tecnica, il portiere Galeano insieme al giovane difensore centrale Amico. Ancora indisponibili Petrocco, Musca e De Pascalis.
Dieci gol in 18 partite
Toscano è stato giocatore di Eziolino a Nocera
Biancolino, morsi da Pitone
Capuano, il mio maestro
COSENZA. Il ritorno del “Pitone”, con la sua innata capacità di stritolare le difese avversarie, con la sua rapacità mai sopita nell'aria di rigore. Raffaele Biancolino è tornato, s'è rimpossessato del suo habitat naturale, quell'area di rigore dove regna incontrastato e dispone di tutto e tutti. Dieci reti in diciotto gare per lui finora, e potevano essere anche di più se di mezzo non ci si fosse messa quella maxi squalifica per quattro turni. Un ritorno in pompa magna, scandito da quella capacità guidata di fare reparto da solo e risolvere le gare con un colpo solo. Esemplare nel mese di febbrario: tre gare griffate dalle sue zampate. In rete la scorsa settimana a Foggia (successo arrotondato dall'astro nascente Danti), sigilli decisivi contro Reggiana e Virtus Lanciano. Insomma, è proprio tornato ed ora il Cosenza è lì, a pochi passi dal secondo posto, ad un isolato dalla vetta. Accidenti a quella squalifica. LE QUATTRO GIORNATE A TARANTO. Galeotta fu la partita di Taranto, quella in cui il “pitone” prese di petto l'arbitro e rimediò una maxi squalifica. Il Cosenza perse la partita ed il bomber per quattro giornate. Chissà cosa sarebbe successo se Biancolino avesse giocato: so-
gni di gloria per la vetta? Sta di fatto che dal suo ritorno ha azionato il suo spirito guerriero ed ha rimesso le cose in chiaro: tre reti per giungere in doppia cifra (come ai bei tempi) e lanciare il suo Cosenza nei quartieri alti della graduatoria. Il bomber aveva di che riscattarsi dopo una stagione incolore. Tante incomprensioni, forse troppe, con la piazza di Castellammare. Un rapporto finito anzitempo tra un mare di polemiche ed un fallimento tecnico congiunto: retrocessione della squadra e suo abbandono qualche mese prima. In tutto venti presenze, sette reti ed il forte rammarico di aver buttato una stagione. Una carriera spesa a suon di gol. Il culmine lo raggiunse ad Avellino: 24 bellezze messe in fila nel 2006/2007. Proprio in Irpinia il Pitone ha trascorso gli anni migliori, prima di passare al Messina dove ha bagnato il suo ritorno nella cadetteria con 11 reti. La serie B l'aveva già bazzicata con le maglie di Venezia ed Ancona, di mezzo tanta C con Chieti, Taranto ed Andria. A trentatre anni guarda Cosenza e sente ancora profumo di cadetteria: meglio tardi che mai. Andrea Buonaiuto
COSENZA. Uno sguardo al suo prossimo diretto concorrente per riavvolgere il nastro della sua vita. Correva l'anno 2002/2003, la sua ultima stagione da calciatore professionista. Lui, Mimmo Toscano, spendeva il suo ultimo anno prima di cominciare a studiare da “novello” allenatore; il suo prossimo avversario tecnico già lo era, e proprio in quell'anno allenava il suo “prossimo” discepolo a Nocera. Il nastro si ferma proprio lì, ricordi lontani (o vicini) poco sbiaditi da un settennio importante per entrambi. Toscano ha scontato il suo noviziato approdando a 38 anni in Prima Divisione; il suo maestro Capuano s'è costruito una solida posizione in questa giungla selvaggia. L'allievo e il maestro, in un turbine di tattica e ricordi: “Devo tanto a Capuano afferma il tecnico del Cosenza - Ricordo benissimo l'anno che abbiamo trascorso inseme a Nocera, da lui ho imparato tantissimo sotto il profilo tattico e motivazionale”. Una stima incondizionata. Capuano, un tecnico inimitabile: “È vero, a mio parere è il tecnico più preparato della categoria. Nelle difficoltà tira sempre fuori il meglio della squadra. E, proprio per questo, mi viene da pensare ad una cosa molto semplice”. Pensiero stupendo? Non proprio, il tecnico infatti rincara: “Penso che, a questo punto, era meglio affrontare il Verona e non il Potenza. Sarà una partita fondamentale per entrambi, da non fallire ad ogni costo. Ormai non si può più sbagliare, bisogna affrontare al massimo della concentrazione queste ultime nove partite”. La prima delle quali, in casa con il Potenza. Primo scontro diretto tra lui e Capuano: all'andata il tecnico salernitano non c'era, poiché sostituito da Monaco.
«Ho imparato tanto tatticamente da lui Era meglio affrontare il Verona che il Potenza» “Ripeto, stimo molto Capuano. Dirò di più: mi piacerebbe trascorrere un'intera giornata con lui per confrontarci sul lato tecnico-tattico, magari per rubargli qualche trucco interessante”. Il Cosenza è ora a quota 38 punti, a due passi dal secondo posto. Tuttavia, ha sostetnuto un cammino altalenante che ne ha (forse) compromesso la corsa per il vertice: “Ricordiamo innanzitutto che questa era una squadra partita con l'obiettivo di salvarsi quanto prima. Non c'è una logi-
ca ben precisa per spiegare questi risultati, credo che molto dipenda dall'equilibrio che regna nel torneo”. L'altalena di cui parla il tecnico prende piede da una metamorfosi sostanziale: inizilamente faceva molta fatica fuori, ripetto alle gare interne; ora raccoglie tantissimo nelle gare esterne, battendo poco e male nelle gare casalinghe: “I numeri, tutto sommato, rispecchiano in toto il reale valore della squadra: abbiamo dimostrato sul campo di valere il terzo posto”.
Squadra altalenante nei risultati, quanto camaleontica in ordine di disposizione in campo. Partito con il 3-4-3, il tecnico è passato spesso al 4-2-3-1, prima di affidarsi al 3-4-1-2: “Ormai il calcio si è evoluto - continua il tecnico - non si può rimanere ancorati ad un solo modulo”. Conoscitore di calcio ed abilissimo a recuperare il talento di Biancolino: “La mia più grande soddisfazione è aver rivalutato Fiore e Biancolino. Quest'ultimo è mancato tantissimo nelle quattro giornate di squalifica. Loro ma non solo. Altro motivo d'orgoglio è l'aver valorizzato giovani interessanti che il Cosenza aveva dalla serie D. Danti è solo un esempio”. E l'astro nascente Danti è già sulla rotta di Siena. Cambierà rotta anche questo giovane tecnico? Diciamo che la cadetteria può aspettare ancora un po'. Filippo Zenna
Mimmo Toscano
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Sport 39
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Isola Liri-Vibonese spareggio per la salvezza
Due pugliesi in salute per Catanzaro e Stabia L’Aversa ci prova Cassino, prova playoff Aversa
IL PRONOSTICO
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Brindisi
Arbitro: GALLO di Barcellona Assistenti: Vigo-Cursio AVERSA. Dopo una pugliese eccone un'al- BRINDISI. Tre squalifiche ed il rientro di tra, il Brindisi. Juary e Foglia Manzillo sono Moscelli per il Brindisi impegnato ad Averchiamati a compiere l'impresa. I due tecnici sa. Silva dovrà fare a meno infatti di Idda, dovranno fare a meno di De Cesare e Chietti Battisti e Carcione. Al loro posto, in difesa infortunati e di Parisi squalificato. In difesa sarà Maulella a presidiare la fascia destra e a sinistra rientra Bertoncini, mentre al cen- completare la difesa a quattro. In mezzo, per tro è ballottaggio tra Ciminari e Campanel- l'assenza di Battisti, ballottaggio fra Minola. Invariato il centrocampo, mentre in at- poli e Piccinni, Con Fiore che ritro l'abituale tacco Perna e Grieco dovrebbero essere af- posizione di esterno destro mentre Pizzolla fiancati da uno tra Guglielmelli e Tovalieri. va a sinistra. In avanti Da Silva e Mortelliti AVERSA (4-3-3): Pettinari; Pistillo, Cam- ritrovano il recuperato Moscelli. panella, Di Girolamo, Bertoncini; Arini, BRINDISI (4-3-3): Pinzan; Maulella, TrinMassimo, Mariniello; Grieco, Perna, Gu- chera, Taurino, Pasqualini; Fiore, Minopoglielmelli. A disp.: Cavaliere, Ciminari, Ba- li, Pizzolla; Mortelliti, Da Silva, Moscelli. A lestrieri, Zolfo, Rinaldi, Tovalieri, Palum- disp.: Ferrante, Camposeo, Piccinni, Siclari, Alessandrì, Albadoro, Galetti. All.: Silva. bo. All.: Juary.
Gela
IL PRONOSTICO
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Cassino
Arbitro: ALOISI di Avezzano Assistenti: Avellano-Gaspari GELA. Provenza non si sbilancia, ma forse cambia confermando solo il 4-3-3. In difesa dovrebbe tornare Scopelliti, preferito a Ricca e Rosamilia (tra i pochia salvarsi a Brindisi), mentre a sinistra è probabile l'esordio da titolare di Piva. A centrocampo i tre dovrebbero essere Schiavon, Cammarota e Zaminga, con Cruciani e La Porta esterni e Agostinelli punta centrale. L'alternativa è Franciel accanto ad Agostinelli, con arretramento di Cruciani e l'esclusione di Zaminga o Cammarota. GELA (4-3-3): Nordi; Scopelliti, Lucioni, Geraldi, Piva; Zaminga, Schiavon, Cammarota; Cruciani, Agostinelli, La Porta. A disp.: Ferla, Ricca, Memè, Rosamilia, Criniti, Franciel, Estevez. All.: Provenza.
J. Stabia
CASSINO. Battesimo di fuoco per il reintegrato Pellegrino, che ha sostituito dopo solo tre giornate Sanderra. Solite defezioni in difesa dove le assenze di Sfanò e Cafiero non permettono giochi numerici. Rientra da squalifica Martinelli mentre è out per Bianciardi. Giochi fatti per la formazione che Pellegrino schiererà con il 4-3-3. In porta Indiveri; in difesa, Lolli, Merli Sala, Goisis e Martinelli; a centrocampo Kone, Berardi e Conti, Bracaletti e Mezgour a supportare Jefferson. CASSINO (4-3-3): Indiveri; Lolli, Merli Sala, Goisis, Martinelli; Kone, Berardi, Conti; Mezgour, Jefferson, Bracaletti. A disp.: Amadio, Bica Badan, Suarino, Vigna, Giannone, Romeo, Bardeggia. All.: Pellegrino.
IL PRONOSTICO
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Noicattaro
Arbitro: QUARTARONE di Messina Assistenti: Zucca-Cinquemani CASTELLAMMARE DI STABIA. Acoglanis è squalificato, Ottobre è fermo per una distorsione alla caviglia ed il grosso buco in regia viene tappato dall'esperto Cinelli, che torna titolare dopo sei mesi (l'ultima apparizione il 6 settembre 2009 col Barletta), dopo una lunghissima degenza per l'infortunio ai legamenti crociati. Fuori anche Soviero e spazio tra i pali a Panico. JUVE STABIA (4-4-2): Panico; Gritti, Fabbro, Maury, Moretti; Tarantino, Cinelli, Ruscio, Amore; De Angelis, Vicentin. A disp.: D'Oriano, Ametrano, Iorio, Marano, Gomes, Peluso, Varriale. All.: Rastelli.
Monopoli
NOICATTARO. Rossoneri, reduci da tre vittorie consecutive, impegnati nella difficile trasferta in casa della Juve Stabia. Trillini può contare sul gruppo al gran completo fatta eccezione per gli infortunati Benny Lorusso e Lanera. Rientra dalla squalifica Strambelli che dovrebbe partire dalla panchina. Trillini sembra orientato, infatti,a confermare l'undici titolare di domenica scorsa con Zotti dietro le punte Ladogana e Manca. NOICATTARO (3-4-1-2): Musacco; Di Bari, Coppola, Sassarini;Perrone, LorussoBartolo, De Santis, Fumai; Zotti; Manca, Ladogana . A disp.: Petruzzelli, Loseto, Libera, Piano, Strambelli, Colluto, De Lorenzo. All.: Trillini.
IL PRONOSTICO
1
Scafatese
Arbitro: LOBINA di Cagliari Assistenti: Vitelli-Cinque MONOPOLI. Dubbio Caccavale per un risen- SCAFATI. Anche a Monopoli con il tridente timento muscolare che lo tiene fermo da mer- e la disponibilità di Napoli e Sifonetti recucoledì. Al centro della difesa, rientra Terrac- perati. Entrambi saranno di scena a Monociano dopo il lungo infortunio, a far coppia poli e supporteranno l'ariete Martone, torcon Lanzolla, fresco di convocazione nella nato al gol domenica scorsa dopo un digiurappresentativa della Lega Pro. A sinistra, no di oltre quattro mesi. In difesa è ballotLoseto dovrebbe sostituire l'infortunato taggio tra Pagano e Mastronicola; De FeliScrò. A centrocampo, con Di Miceli, Lanzil- ce, dopo il turno di squalifica, si rimposseslotta e Cortesi, l'unica novità dovrebbe essere sa della difesa dei pali mentre per le vie cenrappresentata dalla presenza diLisi con Cor- trali di centrocampo spazio al solito tandem si relegato in panchina. composto da Corsale e Basile. MONOPOLI (4-4-2):Pellegrino; Colella, Ter- SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Mastroniracciano, Lanzolla, Loseto; Di Miceli, Lanzil- cola, Miale, Braca; Colella, Basile, Corsale, lotta, Cortesi, Lisi; Mastrolilli, Caracciolese. De Girolamo; Napoli, Martone, Sifonetti. A A disp.: Corno, Bizzarri, Angelucci, Bonfar- disp.: Sorriso, Pagano, Pepe, Avallone, dino, Volpe, Pollidori, Corsi. All.: Chiricallo. Nunziata, Cerasuolo, Ramaglia. All.: Rossi
Barletta
IL PRONOSTICO
1
Catanzaro
Arbitro: BAGALINI di Fermo Assistenti: Volpe-Valletta BARLETTA. Una novità nel Barletta: al CATANZARO – I tifosi giallorossi potranposto dello squalificato Sportillo ci sarà il no seguire la squadra di Auteri a Barletta, giovane Marchetti, che farà coppia al infatti il divieto di trasferta è stato revocacentro della difesa con Gambuzza. to. In settimana i giallorossi hanno avuto Per il resto, spazio alla formazione tipo difficltà ad allenarsi per il costante malcon Simoncelli che dovrebbe essere pre- tempo. La squalifica di Mosciaro (spazio a ferito a Fanasca e Menicozzo. Oltre a Orosz) e l'indisponibilità di Donati sono le Sportillo, il tecnico dei biancorossi sarà niche defezioni per il 3-4-3 del tecnico sicicostretto a rinunciare anche a Shiba e Ca- liano. Montella agirà occasionalmente da valiere. centravanti. BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi; Cutrupi, CATANZARO (3-4-3): Vono; Gimmelli, Marchetti, Gambuzza, Legittimo; Meni- Di Maio, Ciano; Di Cuonzo, Bruno, Corapi, cozzo, Muwana, D'Allocco; Carozza; Si- Benincasa; Orosz, Montella, LongoniA moncelli, Infantino. A disp.: Vurchio, disp.: Devona, Santaguida, De Franco, Romeo, Manganaro, Lanotte, Rescio, Basile,Lodi, Berger, Gigliotti All.: AuteBendjemia, Fanasca. ri.
Isola Liri
IL PRONOSTICO
1
Vibonese
Arbitro: INTAGLIATA di Siracusa Assistenti: Servillo-Ruggiriello ISOLA DEL LIRI. Sul fronte formazione il tecnico Grossi conferma la difesa in toto davanti a Mangiapelo. A centrocampo, stante gli infortuni di Raffaello e Gennari, saranno Falco, Costanzo e D'Alessandro a supportare il tridente offensivo. Solo panchina per l'esterno La Cava e l'eclettico Carboni. Ancora fuori Fofana dato sulla via dell'imminente recupero. ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo; Mallardi, Mucciarelli, Paolacci, La Rocca; Falco, Costanzo, D'Alessandro; Bianchini Federici Simonetta. A disp.: Fiorini, Matrisciano, Sperati, Carboni, La Cava, Bussi, Cirelli. All.: Grossi.
Manfredonia
VIBO VALENTIA – Galfano ha dovuto convocare ben sei elementi della Berretti per arrivare ai diciotto. Assenti gli squalificati Riccobono, Pirrone e Biava oltre agli infortunati Di Mauro, Ike, Ruggero e Milanese. Si tratta di sette titolari, quindi si può parlare di piena emergenza. Spazio nell'undici iniziale alle seconde linee Gatto e Mazza. La panchina è praticamente tutta composta da ragazzini. VIBONESE (4-2-3-1): Mengoni; Bertini, Pascuccio, Conti, Orefice; Piroli, Lopetrone, Gatto, Mazza; Omolade, Sperandeo. A disp.: Senatore, Schiavello, Pisano, Paternò, Ramondino, Naccari, Beccaria All.: Galfano
IL PRONOSTICO
1
Cisco R.
Arbitro: BENASSI di Bologna Assistenti: Fascetti-Longo MANFREDONIA. Dopo il passo falso di domenica, il Manfredonia è chiamato ad una prestazione super. Di fronte, infatti, la squadra bianco-celeste si ritroverà la Cisco Roma, ovvero, la terza forza del campionato con i capitolini più che mai decisi a dare l'assalto decisivo al Catanzaro. Di contro, i sipontini devono assolutamente vincere quanto meno per lasciare intatto l'attuale margine di tre lunghezze sulla zona play out. MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Dipasquale, Parisi, Carrieri, Sabatino; Vitiello, Napolitano, Arcuri; Luppi, Carminati, Arigò. A disp.: Fortunato, Moro, Di Toro, Maiorino, Pirrone, Ferrari, Stella. All.: Bucaro.
Vico E.
ROMA. Alla trasferta di Manfredonia la Ciscoarriva dopodue successidifila coltisenza l'attaccante Lanteri e Di Vicino, ancora non recuperati. Quasi certo, dunque, che Incocciati schieri gli stessi undici che hanno battuto Igea e Juve Stabia. Davanti al portiere Ambrosi, difesa a quattro con Balzano, Doudou, Di Fiordo e Angeletti. Centrocampo a tre (Chiappara-Barrionuevo- Romondini) e attacco a tre (Caputo-Franchini-Ciofani). CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, Romondini, Barrionuevo; Caputo, Ciofani, Franchini. A disp. Previti, Lopiccolo, Padella, LaRosa, Mazzarani,Babù, Bellè(Di Iorio). All. Incocciati.
IL PRONOSTICO
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Siracusa
Arbitro: COLASANTI di Siena Assistenti: Bisceglia-Genovese VICO EQUENSE. Periodo nero per il Vico SIRACUSA. Diciotto i convocati di SonzoEquense che è alla disperata ricerca di pun- gni: non c'è Di Piazza per un problema muti nel delicato impegno interno contro il Si- scolare, recuperati in extremis Bufalino, racusa. Ferraro ha mischiato le carte in vi- Nigro, Matinella e Cardinale. Formazione sta dell'impegno a causa di alcuni piccoli di partenza fatta o quasi. Tutto dipenderà infortuni che hanno colpito Incoronato e dalla possibilità di mandare in campo MaLoreto. Il modulo potrebbe variare in base tinella fin dall'inizio assieme a Giurdanella allo schieramento del Siracusa con l'oppor- e Cardinale. Solo in questo caso Lewandotunità di schierare una difesa a 4 nel caso in wski avrebbe più licenza offensiva per supportare Dal Rio e Bufalino. cui Sonzogni opti per un attacco a tre. VICO EQUENSE (4-4-2): Munao; Gargiu- SIRACUSA (4-4-2): Fornoni; Nigro, Strilo, Scognamiglio, Russo, Loreto; Donna- gari, Perricone, Capocchiano; Matinella, rumma, Armellino, Marciano, De Rosa; In- Cardinale, Giurdanella, Lewandowski; coronato, Esposito. A disp.: Izzo, Scozzese, Bufalino, Dal Rio. A disp.: Scordino, De PaTrapani, Mineo, Lupico, Morfù, Hodza. scale, Di Silvestro, Calabrese, Berti, Mignogna, Dalì. All.: Sonzogni. All.: Ferraro.
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40 Sport
Il Melfi in casa dell’ultima della classe, che non è ancora rassegnato
Tre punti per la tranquillità Rodolfi sprona i suoi e teme le motivazioni dei siciliani La formazione
L’avversaria
Pellecchia confermato
Squadra competitiva
El Kamch e, sullo sfondo Grillo dell’Igea (foto Valerio)
Un attacco di Arcamone (con il numero 11) nella sfida vinta all’andata 1-0 Un attacco del Melfi nella gara di andata
Chiaria contro i siciliani
DICIANNOVE convocati per la sfida all'Igea Virtus. E' rimasto a casa il solo Nicola Bulla. Non una scelta punitiva, ma semplicemente da parte di Rodolfi, una motivazione tattica. In rosa abbondano i centrocampisti centrali, mentre ne sono meno quelli che operano sulle corsie laterali. Il tecnico di Parma, ha deciso di portarsi dietro giocatori che possano fornirgli più soluzioni sulle fasce. A Monopoli, nel contesto dell'ultima gara giocata in trasferta, proprio il mancato apporto sulle fasce, è stato alla base della scarsa brillantezza della prima ora di gioco. Un errore che a Barcellona dovrà essere evitato. Dopo la bella performance di sette giorni fa, a sinistra sarà riproposto Saverio Pellecchia. Determinante il suo contributo domenica scorsa, ci si augura che il rapido e sgusciante esterno, possa ripetersi sul terreno siciliano. Un campo non certo a livello del " Valerio", ma in ogni caso è bene che i gialloverdi sappiano già di doversi adattare, onde evitare nuove brutte sorprese, In mezzo è ballottaggio tra Mitra e Viola. Il fastidio alla caviglia patito dal giovane, potrebbe favorire il capitano, voglioso di riprendersi il posto dopo la panchina di domenica scorsa. Mitra è un combattente, uno che non molla. Siamo convinti che se sarà prescelto, sarà motivato al punto giusto. Restando al centrocampo ovvie conferme per Lo Iacono e El kamch, due pedine insostituibili. In difesa tutto confermato. Marino, Agius, Vignati e Vanacore, formeranno al linea a quattro che si esibirà davanti a Careri. In attacco nuovo sorpasso. Arcamone sembra avvantaggiato nei confronti di Guazzo. Al D' Alcontres, dovrebbe fungere lui da spalla di bomber Chiaria. Per l'argentino una occasione da sfruttare per ristabilire la gerarchia iniziale che lo vedeva titolare sicuro. La forza del Melfi è rappresentata dal suo attacco. Lo dice l'evidenza, lo testimoniano i numeri. La differenza tra le due squadre è soprattutto questa. Se il Melfi riuscirà a far leva sul suo enorme potenziale offensivo, l'Igea avrà poche possibilità di uscire indenne dal confronto odierno. e.f.
In campo Procopio
SENZA MEZZI termini. Il Melfi a Barcellona Pozzo di Gotto deve vincere per assicurarsi un futuro tranquillo in chiave salvezza. I gialloverdi, al cospetto dell'ultima in classifica, devono sfatare il tabù trasferta, due sole affermazioni ed un pareggio ottenuti finora. L'igea Virtus, che nelle ultime due domeniche si arresa solo nel finale a due corazzate del calibro di Cisco e Siracusa, non è avversario semplice. I siciliani sono ancora motivati e vivi, non retrocessi matematicamente, appesi ad una flebile speranza, oltre che vogliosi di fare bella figura. A tal proposito in settimana Rodolfi ha detto: «Se avessi potuto non avrei incontrato l'Igea Virtus, l'avversario peggiore che ci potesse capitare. I Siciliani saranno motivatissimi. Ho visto i dvd delle ultime due partite, perse entrambe nel finale contro Cisco e Siracusa. Chi ritiene che si tratti di una partita facile si sbaglia». Il Melfi, se vuole conquistare l'intera posta in palio, non può permettersi errori e sottovalutazioni, cercando di esprimersi al meglio sulla falsariga di quanto riesce a fare nelle partite interne. Questo è il punto cardine del match. Se il Melfi saprà mostrare il volto migliore, L'igea Virtus avrà poche chance di reggere, chiusa nel pronostico da un tasso tecnico e qualitativo decisamente inferiore rispetto a quello in possesso da Chiaria
e compagni. La partita odierna riveste importanza fondamentale per i federiciani. Vincere vorrebbe significare compiere un passo avanti assai rilevante in ottica salvezza. Al momento mancano 6/7 punti alla conquista dell'obietti-
vo stagionale. Non tanti da ottenere in nove gare, ma sulla carta quella di oggi è la più abbordabile. In trasferta dopo l'Igea Virtus, i gialloverdi dovrannofarvisita alVicoEquense, alla Vibonese, al Noicattaro e all' Isola Liri. Campi caldi, in
IL PROGRAMMA DI LEGA PRO: 26ª GIORNATA Prima Divisione Girone A Alessandria-Lecco Benevento-Cremonese Como-Pro Patria FiglineVarese Foligno-Viareggio Monza-Sorrento Novara-Lumezzane Paganese-Arezzo Pergocrema-Perugia CLASSIFICA: Novara 55 punti; Arezzo 48; Cremonese 47; Benevento 44; Varese 43; Lumezzane 41; Perugia 38; Alessandria 33; Figline 32; Viareggio e Monza 28; Sorrento, Pro Patria e Lecco 26; Foligno 25; Como 24; Pergocrema 23; Paganese 19. Perugia penalizzato di 2 punti; Figline penalizzate di 1 punto. Perugia e Cremonese una gara in meno.
Seconda Divisione Girone A Alghero – Pro Vercelli Canavese – Olbia Croc. Noceto – Feralpisalò Pavia – Legnano Pro Belvedere – Villacidrese Pro Sesto – Sambonifacese Spezia – Mezzocorona Sudtirol – Carpenedolo Valenzana – Rodengo Saiano CLASSIFICA: Spezia 44 punti; Sudtirol 41; Alghero* 41; Rodengo Saiano*, Feralpisalò 40; Pavia 39; Legnano** 37; Crociati Noceto 36; Sambonifacese, Pro Vercelli 35; Canavese 33; Mezzocorona 32; Valenzana 27; Carpenedolo 26; Villacidrese 24; Olbia, Pro Belvedere 23; Pro Sesto** 12. ** 2 punti di penalizzazione * 1 punto di penalizzazione
Seconda Divisione Girone B Bassano – Itala San Marco Bellaria Igea – Colligiana Carrarese – Sangiovannese Celano – Giacomense Fano – Poggibonsi Lucchese – Pro Vasto Nocerina – Gubbio Sacilese – Prato Sangiustese – San Marino CLASSIFICA: Lucchese 50 punti; Fano 44; San Marino 42; Prato 40; Gubbio 38; Itala San Marco 37; Sangiovannese 36; Bassano 34; Sangiustese 33; Celano 32; Nocerina 30; Giacomense, Bellaria Igea 27; Sacilese, Pro Vasto, Poggibonsi 25; Carrarese, Colligiana* 23. * Colligiana un punto di penalizzazione
cui i punti in palio risulteranno pesantissimi e difficili da ottenere. In casa poi, le prime della classe arriveranno al Valerio. Non sarà impresa semplice addomesticare, Gela, Cisco Roma, Juve Stabia e Catanzaro, specie se i calabresi saranno in lotta per aggiudicarsi il torneo ed essere promossi direttamente. Dunqueè moltoimportante, vincere oggi al D'Alcontres, di nuovo riaperto al pubblico, per non avere problemi in futuro, quando poi potrebbe bastare addirittura un solo successo per chiamarsi fuori dall'incandescente lotta per non retrocedere. Inoltre sarebbe il caso di dimostrare anche in campo esterno, che questa squadra ha doti e virtù. Non sarebbe plausibile e giustificabile, un'altra battuta di arresto. Un regalo che questo Melfi non si può permettere. Il rendimento esterno, soprattutto quello di inizio stagione, è alla base di questo campionato,che inrelazione al valore della squadra, avrebbe potuto essere ben diverso. Questione di testa, di carattere, mentalità e personalità. Armi che dovranno essere messe in campo oggi, per portare a casa un risultato che possa rappresentare un trampolino di lancio per un finale di campionato tutto da gustare e da godere, sgombri mentalmente da pressioni derivanti dal dover ottenere il risultato ad ogni costo. Emilio Fidanzio
BARCELLONA POZZO DI GOTTO. L’emergenza non è finita, ma stavolta sarà comunque un’Igea competitiva – forte dei recuperi preziosi di Palma e Procopio - e pronta a raccogliere le note positive del derby di Siracusa per inseguire la vittoria della speranza. Contro il Melfi la squadra di Sergio Campolo va a caccia del bottino pieno, unica ancora di salvataggio per non sentirsi del tutto spacciati. Il penultimo posto è lontano nove punti ed a nove giornate dalla fine servirebbe un’impresa per agganciarlo. La squadra però ci crede, tanto che il tecnico ha annunciato che se non raggiungerà i play-out rinuncerà ai suoi stipendi. Una scelta coraggiosa dettata dalla fiducia nel gruppo che adesso dovrà ripagarla sul campo. Poco importa se ancora falcidiato da infortuni e squalifiche. Palma e Procopio hanno scontato la giornata di squalifica e saranno nuovamente disponibili, ma restano ai box, sempre per le decisioni del giudice sportivo, Pisciotta, Mottola e Angotti. E la lista si allunga coi forfait di Fortunato, Zarini (dopo sei mesi di stop è tornato a correre), Merola e Del Tongo. A chi è fuori l’Igea Virtus proprio non può pensarci perché gli alibi con nove punti da recuperare ed appena ventisette a disposizione ormai non reggono più. Campolo ha dato un input forte perché anche il gruppo metabolizzi l’idea che a questo punto contano la rabbia e le motivazioni, molto più dell’aspetto puramente tecnico. Formazione praticamente fatta. Scontata in difesa la coppia Palma – Morabito, con uno tra Stelitano e D’Ambrosio a destra e Vicentini a sinistra. In avanti spazio a Quintieri (a segno nella sua gara d’esordio con la Cisco Roma di due settimane fa) appoggiato da Marangon, Cocuzza e Stella. In regia Gemmiti ed il rientrante Procopio per completare l’Igea che cerca il miracolo. Maurizio Licordari
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Sport 41
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
ANGRI, IL DIFENSORE CACACE AI BOX In venticinque gare disputate i grigiorossi hanno vinto in otto occasioni, pareggiato in dieci e perso in sette, per un totale di trentacinque gol fatti e trentaquattro subiti. Non esaltante il ruolino di marcia tra le mura amiche, dove l’Angri ha conquistato diciotto punti, gli stessi del Matera, frutto di quattro successi (Francavilla Calcio, Fasano, Sant’Antonio Abate e Forza e Coraggio), sei pareggi (Virtus Casarano, Pomigliano, Bacoli Sibillaflegrea, Grottaglie, Ostuni e Pisticci) e due sconfitte (Francavilla in Sinni e Casertana). Appena 14 i gol realizzati allo stadio “Pasquale Novi” (quinto peggior attacco interno ) ma sono pochi anche i gol subiti (dodici, quarta miglior difesa interna).In panchina siede Enzo Criscuolo, ad Angri già nella passata stagione, che prediligeil classico modulo 4-4-2.Trai pali ci sarà Giuseppe Inserra, classe 1989, ex Pomigliano.Per il ruolo di terzino destro il ’90 Pasquale Formisano, scuola Napoli, è in vantaggio rispetto al giovanissimo Giorgio Cascella. Dalla parte opposta uno tra Christian Lambiase, classe1990 allasuaterzaesperienza ingrigiorosso,oppure il più esperto Davide Cacace, da quattro anni ad Angri ma ai box per infortunio. Al centro della difesa l’88 Valerio Alterio, ex Neapolis e il ventiseienne Marco Biancardi, tesserato a dicembre ed in passato a Rosarno, Viribus Unitis, Pomigliano e Scafatese.In mezzo al campo la coppia composta da Antonino Amarante, trentunenne storico capitano ad Angri dal 2001 (eccezion fatta per una stagione a Scafati) e da Giuseppe Vitagliano (tre gol per lui in stagione), ex Neapolis. Lungo la corsia destra Raffaele Russo (due gol all’attivo), esterno ambidestro arrivato a gennaio dall’Oltrepò ed ex Neapolis e Barletta, mentre dalla parte opposta agirà l’ottimo Claudio Galdi, classe 1986 già autore di cinque reti ; in rosa anche l’esterno Rosario Maruggi, nato nel 1986.In avanti mister Criscuolo può contare sul giovanissimo Carmine De Sena, classe 1991 capocannoniere della squadra con otto centri, e Arcangelo Ragosta, anche in B con l’Avellino, arrivato a Gennaio ed autore di due gol.
Il tecnico Rizzo ha varie soluzioni, ma è probabile l’innesto di Di Fausto
Matera, scoglio grigiorosso Al Novi mancheranno Martone e Carretta squalificati e D’Angelo Non solo Diegol ad Angri. Al Novi, dove si giocherà senza puvbblico ed a porte chiuse, ancheranno gli squalificatio Carretta e Martone e il tecnico Roberto Rizzo dovrà scegliere i due novanta (o novantuno) da schierare e poi costruirgli la squadra attorno. Branda, Manetta, Ostaku e Iacullo i disponibili. Perchè Francesco D’Angelo non è utilizzabile dopo l’infortunio patito nella gara di Coppa Italia col Boville che l’ha costretto ad uscire anzitempo. Il tecnico Roberto Rizzo non ha lasciato intuire nulla ieri mattina nell’allenamento di rifinitura prima della partenza per Angri. Però le chance di Manetta sono molto alte, perchè ha le stesse caratteristiche di D’Angelo e tanta grinta da vendere e in questi casi non conta la carta d’identità e quindi nemmeno la possibilità di giocare con due 91 e un 90. Manetta a destra e difesa con Bartoli, Martinelli e Savino. Centrocampo con il dubbio
Manetta, a destra l’unico rigore avuto e realizzato da Albano
Ostaku, però dipende tutto da chi sarà schierato in avanti. Se Rizzo sceglierà Branda a fianco di Albano e Logrieco allora a centrocampo c’è spazio per Conte, Leta e Mazzoleni. Ma la sensazione è che a fianco di Mazzoleni ci possano essere Ostaku e Di Fausto è forte,
Conte esulta
con De Vecchis in avanti al posto di Branda. Incastri per gli under, ma la partenza sono i due del 1990. Comunque, a prescindere da quale soluzione sarà adottata da Roberto Rizzo, resta il fatto che il Matera è nella condizione mentale adatta per andarsi a giocare tutte le chan-
ce di rientrare con forza nel discorso play off visto che ci sono partite toste in programma per le dirette concorrenti. DIEGOL BOMBER NOSTRANO- Sarà l’eccezione che conferma la regola, ma i gol che Diego Albano ha fatto con a maglia del Matera
nelle tre stagioni in cui l’ha vestita sono il record personale dell’attaccante di Serra Rifusa. Uno che ha stravolto “Nema propheta in patria”. Perchè Albano quando ha giocato a Matera è sempre andato in doppia cifra (cosa che gli è successa solo a Brindisi nel 2001 e Ferrara con la
Spal nel 2005) . Non è una questione di categoria, ma di serenità per questo ragazzo che ha un carattere particolare e che lo trasforma in un atleta scontroso e triste quando non mette il pallone in rete. Diegol non riesce a nascondere il disagio nei momenti di anemicità, a voste gli basta rimanere a secco solo una domenica (la gara con l’Ischia ne è l’esempio). Vive per il gol ed in funzione di esso. Ma resta un ragazzo eccezionale e che è già nella storia dl calcio materano essendo l’attaccante nato nella città dei Sassi più prolifico con la maglia biancazzurra addosso. Stranamente anche a Ferrara e Brindisi i colori sociali erano gli stessi del Matera e quindi questa considerazione potrebbe estendersi e giungere al fatto che Albano va in doppia cifra solo se veste di biancazzurro. E oggi ad Angri è il momento di migliorare il suo record. Renato Carpentieri
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42 Sport
Ancora assente Chisena, ma rientra Di Senso. Dubbi per Di Giorgio
Francavilla, servono punti Per Lazic e soci è necessario far muovere la classifica in chiave play off FRANCAVILLA – Match impegnativo, questo pomeriggio in programma alle ore 14.30 per il Francavilla di mister Ranko Lazic. I rossoblu faranno visita allaVirtus Casarano, formazione che occupa la terza posizione in classifica e che è alla ricerca dei tre punti per restare in scia del duo di testa; Pianura e Neapolis Mugnano. Sinnici invece, che sono in piena corsa per un posto utile nei play off, che adesso è lontano di un solo punto. Il ritorno di Sebastian Di Senso tra i titolari, dopo i due turni di squalifica, l'avanzamento in attacco di Marsico, al fianco del bomber Del Prete, con Bocconi dirottato a laterale alto di destra. Sono queste le conferme che arrivano dal quartier generale del Francavilla nell'antivigilia della delicata trasferta in terra pugliese. Tutti i dubbi di Lazic ruotano però, intorno alla disponibilità del difensore centrale Luigi Di Giorgio, che non si è allenato due giorni,ed èalle presecon lafebbre,ecco perchéèinforte dubbio la sua presenza. In casa Francavilla, la continuità è un percorso indispensabile per raggiungere l’obiettivo dei play off. Non c’è una regola o una distinzione tra le partite in casa e quelle fuori, bisogna provare a vincere sempre. Ecco perché, contro il Casarano bisogna cercare di accaparrarsi quanti più punti possibili. L’obiettivo è settimanale, non si può guardare troppo in là. Settimanalmente ci sono tre punti in palio e bisogna cercare di prenderli. Non sarà facile battere il Casarano. La formazione pugliese è impor-
Marziale e sotto Di Giorgio
tante sia negli uomini sia nel nome che porta. È un gruppo ben amalgamato e aggressivo in certi momenti, ha le caratteristiche giuste per centrare buoni traguardi. Ha giocatori di grandi qualità in tutti i reparti, è una squadra da rispettare, ma certamente non da temere, visto che anche il Francavilla è una squa-
dra di alta classifica. QUI CASARANO-Ieri pomeriggio calciatori e quadri tecnici della Virtus, accompagnati dal presidente Ivan e dal patron Paride De Masi, hanno assistito alla proiezione del film Invictus (L’invincibile), l’ultimo capolavoro firmato da Clint Eastwood che narra una storia basata
sullo straordinario ruolo che può avere lo sport in materia di temi sociali, con il presidente di una nazione che fa del rugby lo strumento per riuscire nell'intento di riunire il suo popolo attorno alla squadra e che ha nel suo capitano il punto di riferimento.Ma l’idea di andare tutti al cinema, alla vigilia di una ga-
ra, non è casuale, così come la scelta del film da vedere. L’input lo ha dato il presidente Ivan De Masi, convinto che la visione della pellicola sicuramente offrirà alla squadra una salutare iniezione di stimoli, non solo per l’impegno di oggi con il Francavilla, al “Capozza”. Claudio Sole
Col Bitonto è necessario vincere o sarà flop anticipato
LA SQUADRA DEL MOMENTO: IL POMIGLIANO
Pisticci, stop ai fronzoli
Un mese di Marzo per i play off
LE PAROLE, adesso, non servono più. Contano i fatti cioè i risultati. Anzi, nel caso specifico, un solo risultato: la vittoria. Nello scontro diretto casalingo con il Bitonto il Pisticci non può che vincere per provare a rilanciarsi in classifica. Occorre prendersi i tre punti epoi cercare anche la continuità nella sfida infrasettimanale sul campo del Grottaglie. Ma questa, per ora, è un'altra storia. Perché adesso la priorità assoluta è quella di giocare e vincere l'incontro di oggi. Al Michetti arriva un Bitonto forte di 25 punti, ovvero distante 6 lunghezze dai gialloble e collocato nella migliore della quattro posizioni play out. Solo che la compagine pugliese, dopo la vittoria esterna sul campo del Grottaglie, datata 10 gennaio, ha avuto un preoccupante calo di rendimento riuscendo ad ottenere solo tre pareggi in ben otto turni. Un ruolino di marcia inferiore a quello del Pisticci che è chiamato ad approfittare della flessione patita dagli avversari e tentare di ridurre a soli tre punti il gap con la compagine barese, penalizzata dalla squalifica del campo di casa fino a fine anno ed apparsa in difficoltà nelle ultime uscite. Anche il Pisticci sta attraversando delle difficoltà, ma sulla carta il suo organico ha i numeri in regola per competere conil Bitontoed incassare quei tre punti che sarebbero di vitale importanza per il
prosieguo del campionato. Nel corso della settimana società e squadra si sono guardati negli occhi con l'obiettivo di cambiare rotta ed iniziare a portare a casa quei risultati attesi da tutti dopo la rivoluzione di metà campionato. Mister Arleo ha testato nel corso degli allenamenti le soluzioni più idonee per affrontare questo incontro, provando a sfruttare al meglio anche l'amichevole con la Rappresentativa Juniores Lucana, battuta 3-0. Con D'Aniello ancora assente per squalifica bisognerà inventarsi qualcosa per dare concretezza al reparto offensivo, troppo sterile nelle ultime uscite. Il tecnico, che sicuramente si affiderà a Lupacchio come terminale offensivo (nella speranza che l'attaccante trovi il modo di incrementare il suo magro bottino stagionale alla voce gol), potrebbe dare una nuova chance all'esperto Parente, dopo che fra i due i rapporti si erano incrinati da qualche tempo, tanto che il calciatore (ex professionista) ha visto le ultime due gare dalla tribuna. Andando a ritroso nei reparti, il tecnico potrebbe optare per un centrocampo a quattro con Cazzarò e Guarino in mezzo, Basile ed uno tra Benegiano e Palladino sugli esterni. In difesa Malafronte e Di Maria saranno i centrali, De Biasi e Polichetti gli esterni. Mentre in porta dovrebbe essere con-
fermato Maida con Marino ancora destinato alla panchina. Il Pisticci non dovrà fallire quest'obiettivo visto che rappresenta una delle ultime occasioni “comode” per rien-
trare nella zona play out e provare anche a rimanerci provando, possibilmente, anche a migliorare la propria posizione di qui alla fine del torneo. Roberto D’Alessandro
E’ il mese della verità. Marzo, per il Pomigliano, sarà decisivo in chiave play off. Certo, nella città dell’Alfa fanno gli scongiuri quando si sente parlare do spareggi promozione, ma la realtà è che i granata di Corino hanno i numeri e la determinazione per centrare la zona play off. Dicevamo che marzo sarà determinante sotto questo aspetto. Saranno cinque le gare in cui si sarà impegnato il Pomigliano, con tre partite interne e due in trasferta. Si parte con il Grottaglie, ma la sfida verità sarà quella di Mugnano contro il Neapolis. In questo casi Corino tenterà una nuova impresa, dopo aver espugnato anche il Simpatia di Pianura. Al Gobbato, poi, arriverà il Francavilla sul Sinni, infine due impegni più agevoli ad Ischia ed ancora in casa con l’Ostuni. Tutto questo prima della pausa pasquale.
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Sport 43
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Ospite di mister Villani l’ambizioso Ricigliano
Il Viggiano “ferma grandi” a caccia di conferme VIGGIANO – Ritornare nei play – off. Confermare il ruolo di “ferma – grandi” del campionato. Dare continuità all’importante successo di Rionero colto all’ultimo minuto di recupero con un guizzo di Chirichella. Il Viggiano contro il Ricigliano ha una grossa chance di rientrare in zona play – off e centrare un grandissimo obiettivo al primo anno di Eccellenza. Però i valligiani avranno a che fare contro una squadra che arriva al “Coviello” reduce da cinque vittorie consecutive e che non perde dal 3 gennaio in casa contro il Borussia Pleiade. Da allora sei successi e due pareggi per la squadra salernitana nelle ultime otto gare giocate. Da quella stessa data invece è il Viggiano a non cogliere il successo pieno interno. Contro
OPPIDO-BANZI
PICERNO-BORUSSIA
Villani
l’Avigliano per 1-0. Poi sono stati racimolati due pareggi ed una sconfitta. Villani, al quale nella scorsa settimana, è stata allungata e giustificata dal giudice sportivo la squalifica dal 9 al 23 marzo
per intemperanze al direttore di gara, non avrà Vincenzo Cicchelli perché fermato dalla giustizia sportiva e recidivo in quarta ammonizione. Da valutare le condizioni fisiche di Campisano che domenica a Rionero ha lasciato il campo prima della fine del primo tempo. Se non dovesse farcela il capocannoniere del campionato, al suo posto sarebbe pronto Salera assist – man dell’ultima gara disputata. Dente riavrà la punta Pierpaolo Maienza che rientra dopo un turno di squalifica. Il Viggiano potrebbe approfittare di un passo falso del Borussia Pleiade a Picerno se dovesse vincere. Il Ricigliano potrebbe dimezzare le distanze dalla vetta in caso di successo e il Fortis Murgia perdere colpi a Tolve. Biagio Bianculli
FERRANDINA-VULTUR
Un derby da non fallire
Fondamentale per due
Rossoblu pronti per i play out
OPPIDO LUCANO - Il derby dell'Alto Bradano è ormai alle porte e oggipomeriggio alle 15 sul sinteticodi Oppido Lucano sisfideranno Angelo Cristofaro Oppidoe GenzanoBanzi. I padroni di casa cercheranno il dodicesimo acuto consecutivo tra le mura amiche, mentregli ospiti proveranno a mettere in difficioltà i cugini bianco verdi e magari portare a casa punti importanti in ottica salvezza. Mister Manniello farà a meno del giovane Giganti, fermato dal Giudice Sportivo per recidiva ammonizione, mentre Mariano Vaccaro è soccetto a diffida. La squadra che il mister oppidese schiererà in campo sarà la migliore a sua disposizione con Vaccaro R. tra i pali; Provenzale R., Voltuno, Santagata e Manniello D. in difesa; Vaccaro M., Leone A., Leone G., e Maglione sulla linea di metà campo; Grieco e D'Amicoinattacco. MisterNatiello,chedovràfarea menodiMilitiello, Stolfa e Mele tutti e tre squalificati per recidiva ammonizione, schiererà l'undici migliore a sua dispozione con Tedesco, Di Stasi, Teto, Sansone, Russo, Lucarelli, Porfido, Ronzullo, Gorga, Bozzi, De Olivera. La sfida si prennuncia emozionante con due formazioni che hanno bisogno di punti: l'A.C. Oppido per continuare a mettere pressione alla capolista Fortis Murgia, e il GenzanoBanzi per cercare di allontanarsi ancora di più dalle zone basse della classfica. Sono previsti numerositifosi anche dalle cittadinedi Genzano e Banzi per sostenere i propri beniamini. Arbitrerà il Signor Santoro da Potenza, mentre gli Assistenti saranno De Luca e Lapadula da Moliterno. Rocco De Rosa
LA VENTICINQUESIMA giornata di Eccellenza mette di fronte al “Curcio” Picerno e Borussia Pleiade. Due squadre divise dagli obiettivi ma unite dallo stesso imperativo, quello di vincere. La fase cruciale della stagione, in cui ogni punto potrebbe risultare decisivo ai fini dei verdetti finali, impone ad entrambedi non lasciarne perstrada. Gli jonici,al quinto e ultimo postoutile per l'accesso ai playoff, devono guardarsi le spalle da un Viggiano distante solamente un punto oltre che ad altre tre squadre accreditate per giocarsela fino alla fine. Mister Viola deve rinunciare a Schettino squalificato e deve prestare attenzione ad un Picerno che in casa ha piegato in maniera netta, squadre del calibro dell'Oppido e del Valdiano. Ed a proposito del Picerno, Caivano conosce bene il valore di questa partita. La possibilità di salvarsi senza passare per i play out è concreta: il Tolve è distante tre punti e impegnato contro il forte Ricigliano, che vanta la difesa più forte del campionato. Uno stimolo in più per indossare l'abito da “ammazza grandi”. Il coach rossoblu si affiderà alla fantasia di Mastrobertie Giordano per metterein scacco ilBorussia e riscattare la sconfitta patita contro il Fortis Murgia. L'unico dubbio per Caivano è sul terzino destro: Marchese e Albano si giocano un posto. Il Picerno deve assolutamente sfruttare il fattore campo in una sfida dal pronostico davvero incerto. Una cosa però è certa: agonismo e voglia di vincere non mancheranno sicuramente, cosi come non mancherà l'apporto del pubblico picernese che mai come in questo momento, deve stringersi attorno alla propria squadra. Maurizio Cardone
IL FERRANDINA torna finalmente a ranghi completi. Savoni, per il match con il Rionero, avrà nuovamente a disposizione Melillo e il capitano Loschiavo , recuperati da un infortunio e Battaglia, reduce da tre turni di squalifica. Altissimo il morale in casa rossoblu che, nonostante la difesa imbottita di under, è riuscita a rimediare 4 punti nelle ultime due gare che la vedevano contrapposta a squadre di vertice. «Quando pensi di stare digiuno mangi» - ha commentato con una massima, il tecnico Savoni le ultime convincenti prestazioni dei suoi. «Ma anche il Rionero - aggiunge - è una buona squadra e sarebbe un errore sottovalutarla. Certo aver raggiunto la matematica certezza di disputare i play out ci consente di giocare con maggiore serenità e di lavorare per arrivarci nella condizione di forma migliore. Ciò non significa che siamo disposti a fare sconti a nessuno». Se in casa rossoblu il morale è alle stelle, non altrettanto può dirsi per i vulturini, allenati dal ferrandinese doc Emanuele Finamore. Dopo la contestazione dei tifosi all’indirizzo del tecnico, nell’ultima gara disputata, le acque in seno alla società bianconera sono piuttosto agitate. E la rosa a disposizione di Finamore sempre più ridotta all’osso. Il tecnico, insomma, è chiamato a compiere l’ennesimo miracolo, dopo quello della salvezza conquistata lo scorso anno: assicurare risultati e bel gioco, con l’organico più che dimezzato rispetto all’avvio di stagione. Margherita Agata m.agata@luedi.it
POLICORO-MURESE
TOLVE-F. MURGIA
Passarella cerca punti
Bardi sogna lo sgambetto
LA MURESE sarà l'avversaria del Policoro, alla disperata caccia di una vittoria per credere ancora in una permanenza tranquilla, senza playout. Sarà gara delicata al “Perriello”: gli avversari arriveranno infatti con l'obiettivo di fare punti, poiché solo in questo modo possono sperare di agganciare l'ultimo posto utile per partecipare al mini girone che deciderà il passaggio in D. Due squadre divise in classifica da 12 punti, due traguardi diversi ma un solo mezzo per raggiungerli: vincere e portare a casa i tre punti. Per il Policoro la settimana appena trascorsa non è stata avara di novità: nei giorni scorsi infatti,a nemmeno un mesedalla sua nomina, il tecnico Gerardo Passarella ha rassegnato le dimissioni, legate anche ai pochi risultati raggiunti nelle ultime giornate (solo due punti e altrettante sconfitte, che non hanno certo cambiato in meglio la classifica policorese). La società ha così deciso di richiamare sulla panchina biancoazzurra il tecnico storico Rocco Labriola, che guiderà gli jonici in questa ultima parte del campionato. Bisognerà ritrovare già questo pomeriggio la giusta concentrazione, per evitare i troppi errori commessi sotto porta in passato e puntare al bottino pieno, ritornando a quella vittoria che manca dallo scorso 3 gennaio. Il precedente dell'andata è a favore della Murese: sul campo amico i biancorossi hanno battuto il Policoro per 2 a 1, nonostante gli jonici fossero stati i primi ad andare in vantaggio con Saccente, in una gara ben giocata fino agli ultimi dieci minuti. Eleonora Cesareo
TOLVE - Arriva la capolista ed il San Rocco indossa l'abito migliore. Proclamata la giornata giallorossa dalla società, per quella che potrebbe essere definita la partita dell'orgoglio. All'andata finì zero a zero, con il Tolve orfano di Pinuccio Camelia ed affidato per quella gara a capitan Postiglione. Ma di acqua sotto i “tre ponti” ne è passata, ed un girone dopo, il Tolve è tutt'altra squadra. In panchina siede mister Bardi , ma prima di lui c'è stato Caprioli. Gli undici in campo sono quasi tutti diversi. Il Tolve continua a rimanere ”tra coloro che son sospesi” con la zona play out troppo vicina per sentirsi tranquilli e la zona play off che ormai è solo un miraggio. Addio sogni di gloria. La Fortis Murgia arriva a Tolve dall'alto dei suoi 51 punti in graduatoria e con la consapevolezza di essere più forti. Da esempio lampante, la lezione inflitta ai tolvesi nella finale di coppa Italia regionale (3-1 n.d.c.) . Non può permettersi passi falsi mister Squicciarini che ha solo tre lunghezze di vantaggio sull'Oppido che spera in un favore dei cugini bradanici per non perdere contatto con la capolista. Si prevede buona affluenza di pubblico sugli spalti del San Rocco, nonostante la morsa di freddo che improvvisamente ha attanagliato la nostra regione. La primavera è ancora lontana, ma speriamo che per il Tolve, comincino a sbocciare i primi fiori, la Fortis Murgia li sta già raccogliendo. Gianluigi Armiento
ATELLA-VALDIANO
AVIGLIANO-IRSINESE
Uno spareggio Per i granata in chiave playoff un allenamento ATELLA – Dopo la scorpacciata di gol di domenica scorsa in quel di Irsina, la 25^ giornata del massimo campionato regionale di calcio ha riservatoun impegnativo incontro interno all’Atella Monticchio. Infatti al comunale della cittadina di Vitalba è atteso la Ruggiero Valdiano che in classifica viaggia in piena zona play off e reduce da un pareggio casalingo imposto ai campani otto giorni or sono dal Ferrandina. Per i ragazzi di mister D’Urso un avversario con il dente avvelenato per i punti lasciati tra le mura amiche al Ferrandina e quindi da prendere con le pinze per non andare incontro a sgradite sorprese così come accaduto quindici giorni fa sempre al comunale atellano con il Ricigliano. Delusione per l’incidente di percorso poi superata con la goleada di Irsina e quindi con la raggiunta tranquillità gli atellani sono pronti ad affrontare con animo sereno il confronto con il Ricigliano. Gli atellani hanno tutti i numeri per competere ad armi pari con isalernitani nonostanteildivario inclassifica. I lucani hanno dalla loro le otto vittorie interne contro le sette sconfitte esterne dei campani, il che fa supporre che gli ospiti lontani dal loro rettangolo di gioco sono alquanto perforabili pur avendo vinto cinque volte e senza aver mai pareggiato in campo esterno. I due dati, riguardanti i rispettivi attacchi e le rispettive difese, più o meno si equivalgono anche se sono leggermente in favore degli uomini di mister Masullo. Infatti i campani hanno messo a segno due reti in più degli atellani e ne hanno subito quattro in meno. Michele Rizzo
AVIGLIANO – Ed arrivò anche il giorno della partita senza storia. Quella dal risultato scontatoin partenza,quella incui lacuriosità è solo vedere quanto finirà e fino a quando durerà il punteggio di inizio gara. Ed è anche spiacevole dover dire cose simili, nei confronti di una squadra che pur nel marasma di una stagione sciagurata, sta continuando ad onorare il campionato, sulla falsariga dei ragazzini della Nuova Sebastiani Basket Napoli (o Rieti) mandati in campo a subire caterve di canestri ma sempre pronti a scendere in campo contro i professionisti della serie A. O dell'Estrella Polar cantata da Edoardo Soriano, quella del rigore più lungo del mondo, quella che prima di arrivare a vincere il torneo cui partecipava per anni aveva vivacchiato nei bassifondi, e i suoi giocatori “tornavanoa casacantandoconla magliabenripiegata nella borsa perché era l'unica che avevano”. Forse i ragazzi dell'Irsinese non tornano a casa cantando. Sicuramente, stanno dando una lezione di orgoglio e attaccamento ad un club che solo due anni fa vinceva la Coppa Italia (ci saranno tre delle ultime 5 Coppe in campo oggi) che tanti nomi ben più celebrati farebbero bene ad imparare. L'Avigliano sta lì, e attende. Con l'orecchio a mo' di radar per captare quanto accade a Ferrandina, a Picerno, a Tolve, a Policoro, a Oppido. E magari con un occhio anche al campo. Perché poi, nel calcio, può accadere di tutto, anche che un giorno L'Estrella Polar batta i pluri-campioni del Deportivo Belgrano... Giancarlo Tedeschi
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44 Sport
VARISIUS-LAGOPESOLE
PIETRAGALLA-GROTTOLE
Prima di sei finali salvezza Pietragalla vuole rialzarsi Sei partite al termine della regular season del torneo di Promozione, e per il Varisius sono altrettante finali se non qualcosa di più. La squadra di Matera è costretta a fare più punti possibili fino alla fine e sperando in qualche passo falso delle dirette concorrenti tentare di salvarsi evitando i play-out. La vittoria di sette giorni fa contro una diretta concorrente e per giunta in trasferta ha dato linfa e quella giusta scossa all'ambiente nero-verde, è stata una gara sofferta e in alcuni episodi i ragazzi di mister Peragine sono stati aiutati dalla Dea bendata, che finalmente si è accorta del Varisius. Oggi al Gaetano Scirea arriva il Lagopesole, squadra anch'essa invischiata nella zona retrocessione, i potentini rischiano tantissimo di perdere la categoria direttamenteperchè loScanzanohaquasi totalmenteannullato il gap in classifica. I numeri danno favoriti quelli del Varisius, perchè gli ospiti lontano dal loro campo sin ora hanno conquistato un solo punto un bottino troppo magro e soprattutto difficilmente vanno a rete in trasferta, subendo di contro tantissime reti. Il Varisius galvanizzato dalla vittoria, che mancava da quasi tre mesi, deve assolutamente vincere per tenere vive e forse umentare le speranze di una permanenza tranquilla. Gli undici che oggi scenderanno in campo saranno probabilmente gli stessi di Lagonegro, con Festa che prenderà il posto dello squalificato Galeota, gli acciaccati hanno tutti recuperato. In settimana rientrerà in gruppo Bellomo, assente per motivi personali, per fornire il suo prezioso contributo per il rache finale. p.l.
PIETRAGALLA- Dopoil koincasa delMoliterno (0-3)oggi pomeriggio il Pietragalla di mister Potenza ospita il Grottole di mister D'Ascanio reduce da due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro apparizioni stagionali, e l'ultima vittoria ormai è datata 31 gennaio in casa del Lagopesole (0-2). Nonostante abbia perso il primato in classifica, il Pietragalla detiene ancora il miglior attacco con quarantaquattro reti all'attivo e anche la miglior difesa con soli sedici gol subiti.Mister Potenzaproveràa ricaricareadoverela suasquadra perché servirà tutta la grinta e la vicinanza del pubblico amico per archiviare la scoppola di Moliterno e continuare la marcia alla promozione. Dopo Santarcangelo è la seconda sconfitta stagionale, per il Pietragalla, lontano da casa. Per oggi pomeriggio tutti arruolabili con Ciriello a difendere laporta bianco blu;Pappalardo, PietragallaM., Carlucci e Di Tommaso in difesa; Pietragalla L., Pallotta, Gorga e Alfonso sulla linea di metà campo; Potenza e Cammarota in attacco. Mister D'Ascanio, d'altro canto, schiererà una formazione aggressiva nel tentativo di sfruttare un probabile black out dei bradanici con Bellino, Carbone, Scarfone, Buono, Lanzolla, Graniello, Di Pede, Paladino, Carbone, Armento, Prisco. All'andata finì con uno zero a zero che rese gli alto bradanici contenti ma ora che c'è in ballo il primato, i pietragallesi cercheranno di conquistare i tre punti e ricominciare a vincere. Arbitrerà il Signor Pascaretta da Moliterno, mentre i due assistenti saranno Marchese e Fantini, anch'essi entrambi da Moliterno. Rocco De Rosa
MIGLIONICO-BELLA
Vietati i passi falsi MIGLIONICO- Una sconfitta a Sant'Arcangelo e un pareggio nel recupero infrasettimanale a Pescopagano. Questo lo score di un Miglionico che nelle ultime due giornate ha raccolto un solo punto, rallentando vistosamente e scivolando dal terzo al quarto posto. Il piazzamento play-off per gli uomini di mister Motta sembra comunque blindato. 43 punti in 24 giornate disputate è un bottino che consente a Lambertini e compagni di avere ben 9 punti di vantaggio sulla prima antagonista, il Grottole, in grado di insidiare la zona play-off. Sembra un discreto vantaggio a 6 giornate dal termine. Mister Motta invita però a non abbassare la guardia per puntare ad un miglior piazzamento onde poter recitare un ruolo in questo campionato. Moliterno e Pietragalla, sembrano irraggiungibili ora che sono volati a 10 e a 9 punti di distanza. Ospite al comunale per la quarta di stagione, un Bella in ripresa continua che si sta tirando fuori a suon di gol di Mauro Ricigliano, dalle sabbie mobili dei play-out. Nelle ultime 3 giornate, 2 vittorie e 1 pareggio subito in extremis hanno fruttato 7 punti che hanno portato il Bella a 29, +3 sulla zona play-out. Terminasse oggi il campionato, il Bella sarebbe salvo e il Miglionico nei play-off a sfidare la Santarcangiolese. Invece mancano sei giornate al termine e ci sarà da lottare. Mantenere immacolato il comunale per il Miglionico o bissare l'unica vittoria esterna, ottenuta due domeniche fa a Montescaglioso, per il Bella. Antonio Centonze
Pronostico che pende dalla parte di Vignati e soci
Il Montescaglioso ospita un lanciato Moliterno MONTESCAGLIOSO- La Polisportiva Libertas (33 punti, settima posizione), questo pomeriggio, alle ore 15, al Comunale montese, ospita la prima della classe, un sempre più lanciato Moliterno (53 punti), team esaltato dall'importante vittoria, per 3 - 0, colta in settimana nella gara di recupero con il Pietragalla, squadra, quest'ultima, che oltre alla gara ha perso anche la prima posizione in classifica. I montesi, chiamati ad un impegno molto difficile contro la squadra diretta dal tecnico Vignati, cercheranno di giocare secondo le loro caratteristiche e, magari, ritrovare la vittoria, che ormai manca dalla quarta di ritorno, quando al Comunale montese i ragazzi di mister Menzano supe-
BLN PIGNOLA-BALVANO
REAL IRSINA-PESCOPAGANO
Obiettivi contrapposti
L’equilibrio da risultato
BAR La Notte e Balvano rincorrono obiettivi diametralmente opposti in questo campionato di Promozione. Quest'oggi saranno di fronte presso l'impianto sportivo della gelida località di Rifreddo (ore 15), per accaparrarsi i tre punti. La pattuglia pignolese, affidata al “mago” Tramutola, è quasi in dirittura d'arrivo per quanto concerne un piazzamento in zona playoff. Il Balvano di Turturiello, invece, è impelagato nelle “sabbie mobili” della classifica e, difficilmente, uscirà dalla zona play-out. Anche i numeri di queste due squadre parlano chiaro: il Pignola, a domicilio, ha vinto nove incontri su undici e nell'unico ko interno (col Pescopagano) ha fallito tre calci di rigore. Il Balvano, quando viaggia, si fa piccolo: collezionati otto punti in dodici confronti. Un pareggio a Rifreddo, per la truppa di Turturiello, sarebbe oro colato. Il Bar La Notte del patron Gerardi, però, difficilmente si farà sfuggire la ghiotta occasione di racimolare sei punti nelle prossime due gare (entrambe casalinghe): dopo il Balvano, infatti, arriverà a Rifreddo il Montescaglioso. Mister Nicola Tramutola, scontata la squalifica rimediata due settimane fa, sarà regolarmente in panchina. Non saranno in campo (perché appiedati dal giudice sportivo) i pignolesi Lauria e Santarsiero ed il balvanese Simone. Saranno della partita, nell'undici di casa, le “colonne” Santangelo e De Iacovo (scontato lo stop ai box). Donato Pavese
IRSINA- Dopo il pareggio casalingo contro il Miglionico nel recupero infrasettimanale che ha lasciato non poco amaro in bocca, per le tante occasioni create e non capitalizzate, la compagine cara al Presidente Laurenziello, fa visita quest'oggi al team materano del Real Irsina. Dalle performance calcistiche esibite di recente, gli Irsinesi appaiono non proprio in grande spolvero. Gli uomini di Toscano, dopo la vittoria nel girone d'andata, vorrebbero riconfermare la buona prova messa in mostra tra le mura amiche, per guadagnare quanto prima la salvezza matematica, per poi giocare le ultime gare di campionato senza particolari assilli. Stesso discorso per gli uomini di coach Rizzi, che devono provare ad accaparrarsi tre punti oggi, per allontanarsi dalla zona hot della classifica generale e riscattare un campionato fin qui altalenante considerando i valori tecnici intrinseci alla rosa. Il team di casa, durante il mercato di riparazione si è ulteriormente rafforzato, aggiungendo ad una rosa già di un certo spessore tecnico, altri elementi di indiscusso valore come Fiorino ed Acito. Per Toscano certe le assenze del forte difensore centrale Tavarone, e del furetto di centrocampo Capasso, appiedati entrambi per un turno dal giudice sportivo. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Rosa, Angiolillo, Perillo, Cantone, Lanza V., Bergamasco, Lotano, Lanza A., Glorioso, Nicastro, Iacoviello. Gabriele Lotano
Ivan Carriero
rarono di misura l'Atletico Scanzano. I ragazzi della Polisportiva, reduci dal pareggio a reti bianche colto sul campo del Grottole, nell'ultimo im-
ROTONDELLA-SANTARCANGIOLESE
pegno casalingo, due settimane fa, hanno perso per 2 1 contro il Bella e cercheranno di non ripetere lo stesso risultato. Contro il Moliterno avranno un'ulteriore motivazione a fare bene: all'andata subirono un severo 5 - 2 dai moliternesi. Prima di quest'importante match, la Polisportiva Libertas, nelle gare casalinghe, ha uno score di 4 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, con un totale di 29 reti attive e 33 passive; il Moliterno, in trasferta, ha vinto in 7 occasioni, 3 volte ha pareggiato ed ha perso solo 2 volte; 42 reti messe a segno, solo 16 quelle subite. Genovese è il suo miglior marcatore, con 14 reti, dietro solo a Lambertini del Miglionico (20). Michele Marchitelli
SCANZANO-LAGONEGRO
All’andata erano Calone: «Esiste invertite le parti solo vincere» Rotondella- Santarcangiolese vive sensazioni opposte al match d’andata in termini di entusiasmo e stato d’animo. La squadra di Martino è reduce dalla sonora scoppola rimediata sette giorni fa a Moliterno, ma era difficile poter ipotizzare qualcosa di diverso in casa della capolista del girone e quindi tutto sommato una battuta d’arrensto preventivabile e nella norma. Però oggi la Santarcangiolese non è certo da meno, visto che la formazione allenata da Chiappetta viaggia con il cosiddetto vento in poppa e sta scalando giorno dopo giorno posizioni in classifica imponendosi come terza forza del girone. Con una rete per tempo la Santarcangioolese domenica scorsa si è liberata del Miglionico non senza problemi ma l’ha spuntata ed ha soffiato alla squadra di Motta la terza posizione. Cosa che intende difendere dagli attacchi del Miglionico che riceve il Bella e quindi potrebbe scavalcare nuovamente la Santarcangiolese in classifica in caso di scivolone a Rotondella. Per la squadra di Martino è l’occasine di muovere la classifica per non perdere ulteriore contatto dal Balvano. Difficile però ipotizzare al momento che il Rotondella possa evitare i play out e quindi anche un pareggio potrebbe risultare molto importante per il morale e la classifica. r.carpentieri@luedi.it
SCANZANO JONICO – Il motivo è sempre lo stesso. Lo Scanzano vuole salvarsi ed ha bisogno di agganciare disperatamente la zona play out. Il Lagopesole è ad una sola lunghezza, ragion per cui i tre punti sono necessari. Mister Calone, tecnico degli jonici comprende molto bene l’importanza della gara odierna. Vuoleabbandonare ilruolo difanalino di coda del Campionato di Promozione lucana. “Ci serve vincere – ha spiegato al Quotidiano il tecnico scanzanese – e poi dobbiamo aspettare i risultati degli altri (Lagopesole, ndr). Di certo la gara con il Lagonegro voglioso di riscatto non sarà semplice”. Assenti del giorno due calciatori di assoluto valore: il portiere Pinelli, infortunato, e il forte difensore centrale Lanzara, appiedato dal giudice sportivo per un turno. In attacco giocheranno certamente il bomber Laviola insieme a Valinoti. A centrocampo Nettis, Corleto e Frabetti. In porta giocherà l’eterno numero “dodici” , Marzano. La difesa sarà guidata dal centrale Leone. Indisponibile anche il jolli difensivo Castellucci. Una cosa comunque è certa: la media punti dello Scanzano nelle ultime gare, in particolare quelle ricadenti nell’anno solare in corso, è indubbiamente da salvezza. Se gli jonici, pertanto, dovessero agganciare gli spareggi, avrebbero tutte le carte in regola per giocarsi le residue chance di salvezza. Il Lagonegro punta al bottino pieno consapevole che tre punti in classifica in più, peraltro ottenuti in trasferta, rappresenterebbero un’importante slancio nell’attuale campionato. Pierantonio Lutrelli
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Sport 45
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
VITALBA CORSARO E PER ORA SECONDO
Per Valsinni e Tursi è vietato sbagliare VALSINNI – E’ una gara determinante per entrambe. E’ un derby dall’alto profilo tecnico – tattico. E’ una sfida da gustarsi. Valsinni e Aurora Tursi, rispettivamente seconda e terza forza del campionato, si giocheranno nell’odierno pomeriggio una buona fetta di promozione. La squadra di casa per insediare il primato del Bernalda che ospita il Salandra, squadra quest’ultima che insegue a due punti la formazione di Angelino. Quindi il match sarà importante per il futuro e per le restanti e decisive ultime sette giornate di campionato che rimangono da qui fino al termine della stagione. Il Valsinni arriva a questa gara reduce dal successo di Satriano che fino a domenica era imbattuto da quasi un anno con il risultato di 32. Anche se la compagine di Modarelli aveva chiuso al sicuro la contesa con tre reti prima di subirne due verso la fine dell’incontro. Dando un’occhiata ai numeri il Valsinni non perde in casa dal 4 gennaio 2009 contro il Soccer Lagonegro con il risultato eclatante di 0-6. Da quella partita il team caro al presidente Ottomano ha raccolto sedici vittorie e due pareggi nelle diciottogareinterne disputate.L’Aurora Tursi è forse la migliore squadra del momento. Ha ottenuto nelle ultime dieci partite la bellezza di ot-
to vittorie e due sconfitte patite su campi non facili di Villa d’Agri e Satriano ostici per chiunque.Sesi contailsologironedi ritornosonosei le vittorie su sette. L’andazzoè identico alle prime sette giornate del girone d’andata. Infatti, prima della gara contro il Valsinni il tecnico dei tursitani Angelino prima si era dimesso e poi ritornò sui suoi passi. Inizialmente gli costò molto. Quattro sconfitte di fila (una a tavolino col Roccanova) che fecero allontanare la squadra dalle attuali battistrada del campionato. La ripresa ci fu nella gara contro il Bernalda. C’è dadirecheAngelino rispettoallagaradiandata ha un organico rinnovatoquasi in toto e non è da tutti rimettersi in carreggiata con giocatori nuovi che diano lo stesso contributo di quelli che hanno deciso di andarsene. E’ stata tutta bravura del tecnico di Matera ad amalgamare un’altra volta la squadra dopo averlo già fatto in estate. Le due squadre dovrebbero essere entrambealcompleto. ModarellirecuperaD’Ambrosio che ha scontato il turno di squalifica a Satriano. Angelino dovrebbe confermare lo stesso undici che ha battuto il Lauria con una doppietta del solito Bavaro, capocannoniere del campionato con 22 reti. Biagio Bianculli
METANAUTO IMPLACABILE IN CASA
FOGGIANO TENTA LA FUGA
LAURENZANA A VIETRI
CHIAROMONTE A FRANCAVILLA
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46 Sport Un derby ad alto profilo tecnico e tattico
Sport 47
Calcio a 5
B girone D Panarella, Orlando, Vivileccha e Santos gli eroi di giornata
Sussulto del Mathera La Bng vince in rimonta il derby con il Pellegrino Altamura BNGECOBAS ALTAMURA
4 3
BNG ECOBAS MATHERA: Tarasco, Gammariello N, Lecci, Caione, Onofrio, Orlando, Santos, Gammariello A., Panarella, Moia Barros, Tubito. All. Rondinone. PELLEGRINO SPORT ALTAMURA: Di Benedetto, Moramarco, Laterza, Di Benedetto M., Pometti, Natalicchio, Pellegrino, Basile, Rezoagli, Maiullari, Aruanno, Zeverino. All. Mascolo. ARBITRI: Di Maio di Napoli r Ametrano di Nocera. Cron. Raimondi di Battipaglia. RETI: 18' 36” pt Pometti (A), 19' 08” pt Rezoagli (A), 1' 49” st Panarella (M), 8' 49” st Orlando (M), 9' 36” st Vivilecchia (M), 13' 49” st Santos (M), 16' 37” st Pometti (A). NOTE: ammoniti Panarella (M), Orlando (M), Laterza (A), Di Benedetto (A). espulso Moramarco (A). MATERA - Ottiene i punti salvezza la BNG Ecobas Matera. Contro la Pellegrino Sport i ragazzi di Eustachio Rondinone hanno sudato le proverbiali sette camicie ma alla fine si sono aggiudicati una gara che li aveva visti andare al riposo sotto di due reti. Tanto di cappello, dunque, ai giocatori biancorossi che, nonostante non abbiano più nulla da chiedere a questo campionato, hanno onorato l'impegno con la massima concentrazione e, pur non facendo giocate eccezionali, hanno messo in grave difficoltà i biancocelesti con una condotta di gara molto ordinata e sobria. Primi minuti di gioco praticamente privi di note degne di nota. Al 3' minuto e 36” bella ripartenza di Nico Gammariello, ma la conclusione non era precisa e la sfera calciata di punta sfiorava soltanto il palo alla sinistra di Di Benedetto. Al 6' la risposta dei pugliesi affidata a Rezoagli il cui tiro, destinato a gonfiare la rete difesa da Tarasco, veniva respinto da Nico Gammariello sulla linea della porta. Tre minuti dopo Panarella si lasciava anticipare da Rezoagli il cui veniva respinto da Tarasco. Sessanta secondi dopo bel passaggio
profondo di Panarella per Orlando che però non riusciva a controllare la sfera. Al 12', su calcio di punizione, bello schema altamurano, ma Pometti, da ottima posizione, ciabattava il tiro. Sul finire del tempo la migliore occasione della gara capitava ad Alessio Gammariello il quale, servito in piena area di rigore, aveva il tempo di aggiustarsi la palla e tirare in porta, ma fa sfera si perdeva sul fondo. Il castigo era immediato poiché una manciata di secondi dopo gli ospiti passavano in vantaggio con Pometti prontissimo a ribadire in rete una corta respinta di Alessio Gammariello su azione di calcio da fermo. Palla al centro e il raddoppio ospite era cosa fatta per merito di Rezoagli bravo e fortunato a trovarsi nel punto giusto su un batti e ribatti al limite dell'area materana. La ripresa vedeva i padroni di casa ri-
partire con un piglio ben diverso e andare subito in rete con Panarella abile a liberarsi del diretto avversario Rezoagli e a battere Di Benedetto. Al 8' e 49” il sospirato pareggio siglato da Orlanddo, abile a farsi trovare pronto su una veloce rimessa laterale. Sulle ali dell'entusiasmo la BNG capovolgeva il risultato per merito di Vivilecchia il cui tiro da posizione decentrata passava tra le gambe di un difensore e del portiere stesso. Al 13' e 49” azione carioca ispirata da Panarella e conclusa in gol da Santos per il doppio vantaggi. Sotto di due reti reagivano i biancorossi di Mascolo che però, dopo aver ottenuto la terza rete con Pometti al 16' e 37”, e dopo aver colpito l'incrocio dei pali con Rezoagli, dovevano rassegnarsi ad una sconfitta più che onorevole. Annibale Sacco sport@luedi.it
B girone F Salvezza più vicina
Sorprendente Meco E’ blitz a Pagani A. PAGANESE MECO PZ
Orlando ieri a segno
B girone D Tiene un tempo, poi il Loreto Aprutino dilaga
Il Frascella cede nel finale fronte a numerose e anche importanti assenze. Così alla lunga, con il passare dei minuti e con un dispendio di energie sempre maggiore, la formazione di casa ha preso il LORETO APRUTINO: Gaetanino, Aron, sopravvento mettendo alle corde i volenteAlvarez, Paolone, Tobaldini, Pasquariello, rosi ragazzi del presidente Crapulli. «Abbiamo disputato una buona gara Colantonio, Mirabile, Cividini, Ramos, commenta il dirigente Pancrazio Russo Franchi, Cantagallo. Allenatore Marrone. ma alla fine abbiamo pagato asFRASCELLA TEAM MATEsenze, stanchezza e qualche erRA: Laviola, Di Lecce, Gasparore di troppo. Il punteggio ci retto, Coelho, Latorre, Barbosa, penalizza eccessivamente perCuviello, Camassa. Allenatore chè, dopo essere passati in vanPavone. taggio, abbiamo avuto altre ARBITRI: Santorelli e Manziochances di andare a segno e solo ne di Salerno. Cronometrista: in chiusura abbiamo subito Gaetani di Pescara. quei tre gol del Loreto che in RETI: 12’ pt Gasparetto, 16’ pt pratica hanno chiuso la conteAlvarez, 3’ st Cividini, 5’ st Alvasa». rez, 16’ st Paolone, 19’ st TobalIl Frascella, infatti, aveva trodini, 19’ 50’’ st Tobaldini. vato la via del gol per primo, sbloccando il match con GaspaE’ ANDATA male al Frascella retto. Poi ha chiuso il primo nella trasferta di Loreto. La fortempo con il punteggio di parimazione allenata dal duo Pavo- Gasparetto tà. Ma la ripresa è stata fatale a ne-Gasparetto è uscita sconfitta con il punteggio di 6-1, anche se alla fine dei Latorre e compagni. Di positivo restano i risultati che sono 40 minuti di gioco può lasciare il campo a testa alta. Sì, perchè il punteggio finale di 6-1 giunti dagli altri campi. In pratica la classipunisce oltremisura la formazione della cit- fica è rimasta con i materani che hanno tiratà dei Sassi. Il Frascella, infatti, si presenta- to un sospiro di sollievo. va in casa del forte Loreto Aprutino con gli Antonio Mutasci uomini contati, otto in totale, dovendo far a.mutasci@luedi.it
LORETOAPRUTINO FRASCELLAMATERA
6 1
1 2
AZZURRA PAGANESE: Cavallaro, Giacomazzi, Da Rocha, Bovino, Daddio, Baselice, Quintiliano, Emanuele, Di Salvatore, Scavassa, De Prisco, Cesarano. Allenatore: Florio Carlo. MECO POTENZA: Cascone, Leccese, Cabezaolias, Pace, De Bonis, Benevento, Machado, Sabia, Lioi, Bortoletto, Manganiello. Allenatore: Napoli Roberto. ARBITRI: Calabrice di Bari e Misino di Molfetta. Cronometrista: Francese di Battipaglia. RETI: 14' pt Sabia, 12' st Cabezaolias (Meco). 18' st Emanuele (AP). NOTE: Ammoniti; Machado, Leccese (Meco). Emanuele (A.Paganese). CONTINUA la marcia vittoriosa della Me.Co Potenza, che colleziona la quarta vittoria consecutiva, andando a vincere in casa dell'Azzurra Paganese, dopo una gara giocata ad alto livello agonistico, senza mai intimorirsi dell' avversario, che ha tratti era completamente in balia dei potentini, i quali non hanno mai abbassato la guardia, dimostrando di meritare ampiamente i tre punti in palio conquistati alla fine dei due tempi regolamentari. Il gioco impostato dal tecnico Roberto Napoli, ha portato i suoi frutti, grazie anche alla capacità degli uomini schierati durante tutta la partita. I padroni di casa, consapevoli che l'incontro odierno presentava delle difficoltà, in quanto, la squadra lucana negli ultimi incontri ,è maturata dal punto di vista dell'esperienza, conceden-
Sabia ieri in gol
do poco e niente agli avversari. Carlo Florio, tecnico dell'Azzurra, per questo incontro, ha portato in panchina due portieri di riserva, evidentemente pensava di utilizzare il portiere di movimento, cosa che non e accaduta nemmeno da parte della squadra ospite. Gli estremi difensori, chiamati a interventi spettacolari con parate che negano il vantaggio ad entrambe le squadre, fino al 14' quando la Me.Co Potenza con un' azione corale sblocca il risultato con l'argentino Sabia. Si riprende con i padroni di casa in attacco, centrano un palo con Scavassa, ma ad andare in rete è la Me.Co che al 12' raddoppia con il brasiliano Cabezaolias. Si porta in avanti l'Azzurra alla ricerca del goal per accorciare le distanze. E dopo svariati tentativi ci riesce al 18' con Emanuele, riaccendendo la speranza di agguantare il pari. Ma i difensori non si fanno sorprendere, con Cascone vigile a sventare tutte le iniziative, il triplice fischio finale viene accolto con un urlo di gioia dagli uomini di Roberto Napoli. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Scherma Battuta la Russia agli Europei Cadetti
Francesca Palumbo è oro con la squadra di Fioretto E' FESTA grande per la potentina Francesca Palumbo e tutta la scherma nazionale, ma ovviamente anche per quella di Basilicata. La squadra di fioretto femminile ha infatti vinto anche l'oro superando in finale la Russia con il punteggio di 45 a 39, nel corso dei campionati europei cadetti in corso di svolgimento ad Atene. Dunque in tre giorni la fiorettista potentina ha collezionato due successi storici e di grande fascino, confermando le sue doti tecniche apparse indubbie. Dopo la medaglia d'oro nell'individuale Francesca Palumbo si è ripetuta anche negli assalti in pedana con le compagne di squadra. La selezione azzurra formata da Francesca Palumbo, Maria
Priori, Camilla Mancini e Irene Spezzamonte non ha dato scampo alle rivali facendo emergere compattezza, spirito di gruppo e cifra tecnica di grande efficacia nel corso degli assalti. Le quattro atlete azzurre hanno sconfitto ai quarti la Slovacchia per 45 a 19, al termine di un assalto senza storia e dominato in lungo e in largo dalle fiorettiste potentine, in semifinale le italiane hanno prevalso nettamente sulla Germania per 45 a 23. Nella finale combattuta e ricca di colpi di scena le fiorettiste tricolori hanno sconfitto le russe per 45 a 39. La Russia in semifinale ha sconfitto la Polonia per 45 a 32. La scherma italiana e quella lucana sono in festa per il suc-
cesso della nazionale e della fiorettista potentina, ormai sempre più proiettata verso le alte sfere del ranking nazionale ed internazionale. Il doppio successo (individuale e squadra) colto dalle azzurre e da Francesca Palumbo, rende merito al lavoro certosino degli addetti ai lavori e dei tecnici che seguono costantemente le atlete italiane. Per la Società Schermistica Lucana presieduta da Rocchina Esposito è la conferma di una crescita entusiasmante e ricca di soddisfazioni, legata ai sacrifici in palestra e al lavoro svolto da tutto l'entourage potentino, con in testa i tecnici Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo. Per la Palumbo con questo doppio successo che fa il pari
Il talento della scherma lucana, Francesca Palumbo
con quello ottenuto a Loures, in Portogallo nel 2009 nel corso dei campionati del mediterraneo si aprono spiragli incredibili sul piano tecnico e agonisti-
co. Da Atene, patria delle Olimpiadi è giunta una nuova conferma per Francesca Palumbo. f.menonna@luedi.it
f
A Dilettanti Lo Sardo: «La gara con i siciliani si vince sotto canestro»
Una Publisys d’assalto Arriva l’Agrigento e il Potenza deve giocarsi il tutto per tutto PER LA prima volta nella stagione la Publisys Potenza affronta una squadra che non ha nulla da chiedere alla classifica. Questo pomeriggio infatti la compagine di Francesco Binetti affronta al Pala Pergola con inizio alle 18 il Moncada Agrigento, allenata da Riccardo Paolini. Il quintetto di Binetti gioca al gran completo e non ha particolari problemi di formazione. Stesso discorso per i siciliani, a quota 14 in classifica e con una gradutatoria che salvo sconvolgimenti dell'ultim'ora non dovrebbe cambiare posizione. La sfida di questo pomeriggio rappresenta per i potentini l'occasione per ottenere due punti e fare risultato in un momento molto importante del campionato. Binetti e la squadra queste cose le sanno benissimo, la formazione potentina non può fallire l'approccio al match onde evitare pericolosi contraccolpi in classifica. Il quintetto potentino punta senza mezzi termini al successo ma dovrà fare i conti con la cifra tecnica del Moncada che non merita affatto la scomoda posizione in classifica che occupa. La Publisys fino a ieri mattina ha lavorato duramente in palestra, rifinendo la preparazione in vista di una partita estremamente importante. Gli occhi degli appassionati e addetti ai lavori saranno sul campo le orecchie invece al cellulare per avere notizie (anche grazie al netcasting) del Molfetta che anticipa alle 17 il suo match casalingo contro il Palestrina. La gara di questo pomeriggio sarà diretta dai signori Migotto di Venezia e Morante di Forlì. Tante sono le chiavi di lettura del match che sul piano tattico è stato preparato scrupolosamente dal coach Binetti e dal suo assistente Lo Sardo. La difesa, l'organizzazione tattica e agonistica, la voglia di lottare su ogni pallone saranno le armi prin-
L’AVVERSARIA
Sandro Lo Sardo
cipali per la Publisys per superare Agrigento, già battuto all'andata sotto la guida tecnica di Cesare Ciocca, in quella che rimarrà l'unica affermazione dei lucani con il coach lombardo. E' toccato a Sandro Lo Sardo analizzare le chiavi
Luca Vetrone
di lettura del match: “La partita sarà dura, Agrigento ha cambiato allenatore e pratica una buona pallacanestro. I giocatori siciliani hanno tutta l'intenzione di vincere a Potenza”. Affrontare una squadra che non ha nulla da chiedere alla classifica non signi-
fica abbassare la guardia, in questo senso Lo Sardo è categorico: “Dobbiamo fare attenzione ai siciliani. Questo aspetto non ci deve far sottovalutare il match, saranno importanti le motivazioni”. Ai suoi atleti chiede tanta applicazione: “Bisogna
scendere in campo con il coltello tra i denti. I nostri giocatori non devono mollare la presa e vincere la partita”. L'assistent coach ha la sua chiave tattica: “A mio avviso una gara del genere si vince ai rimbalzi, chi cattura più palloni sotto cane-
stro avrà la possibilità di vincere il match”. Ora non resta che giocare e lottare contro Agrigento. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni, ne sono convinti tutti in casa Publisys. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Crovatto e compagne reggono solo un quarto contro il Minibasket
Battipaglia amara per la Basilia M. BATTIPAGLIA BASILIA POTENZA
76 41
CIPLAST MINIBASKET BATTIPAGLIA: Ferrazzoli 7, Farris 23, Pernice 9, Guadagno 5, Gambardella 8, Sole 5, Guida 19, Otranto, Delle Donne, Aliberti, Gagliardino. All. Cavaliere. BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma 10, Toscano, Imperiale 3, Petrazzuoli 4, De Luca 3, Carluccio 8, Crovatto 10, Filograsso 4, Stamegna, Marino. All.: Scarano. ARBITRI: Marino di Parete (Ce) e Tellone di Marcianise (Ce). PARZIALI: 12-13, 30-23, 53-30. KO SENZA APPELLO per la Basilia in quel di Battipaglia. Sul parquet del PalaZauli le rossoblù di Piero Scarano hanno retto il confronto
solo per un quarto, prima di scogliersi come neve al sole al cospetto di un Minibasket animato da una voglia di vincere che, ieri sera, si è dimostrata ben superiore rispetto a quella delle lucane. Troppo brutta per essere vera la Basilia, che non vuole e non può appellarsi solamente ai guai fisici che l’hanno condizionata prima e durante la sfida giocata in terra salernitana: alla quale le potentine si erano presentate con una Stamegna in condizioni precarie (per lei solo panchina), e nel corso della quale hanno dovuto fare a meno pure del contributo di Flavia Carluccio (uscita per infortunio). Solo l’inizio del match aveva tenuto in bilico le sorti di una partita che, per il resto, ha visto Farris (top scorer dell’incontro), Guida e socie tenere il piede pigiato sull’accelera-
tore fino alla fine, senza lasciare alcun margine di rientro alle lucane. L’illusorio 13-12 con cui la Basilia aveva chiuso avanti il primo quarto era subito capovolto dalle indemoniate padrone di casa al ritorno in campo per i secondi dieci minuti. Le rossoblù potentine erano autrici di una prestazione decisamente al di sotto delle loro possibilità nella metà campo delle campane (solo 10 punti realizzati nel secondo periodo, e addirittura 7 nella terza frazione), e così di minuto in minuto si capiva che il risultato stava prendendo una piega ben difficile da recuperare per la Basilia, nella più classica delle serate “no”. Farris e compagne dal canto loro continuavano a bucare la retina senza tregua, e dilatavano così fino al severissimo +25 finale il loro vantaggio. Laciando alla Basilia
Alla Basilia non basta la buona prestazione di Marika Aurigemma
solo i rimpianti per quello che, alla luce dell’ottima figura fatta nel match di andata, poteva essere e non è stato al cospetto del Battipaglia. Luca Carlone sport@luedi.it
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48 Sport
A Dilettanti Ponticiello: «Gara cruciale. Sfruttiamo le nostre migliori risorse»
Crocevia per la Bawer Fondamentale sfida in chiave play off in casa del San Severo MATERA - Non è una gara facile quella che attende questo pomeriggio (palla a due alle 18 al palazzetto Falcone e Borsellino, con direzione arbitrale di Turbati e Bianchini) la Bawer Matera in quel di San Severo. Anche se si arriva in due stati diametralmente opposti (Matera reduce da due vittorie, San Severo da due sconfitte) la voglia di vincere sarà la stessa. Ne è ben consapevole coach Ciccio Ponticiello che in settimana ha preparato a dovere questa sfida che egli stesso giudica cruciale. Un vero e proprio crocevia, aggiungiamo noi, per le ambizioni della formazione della città dei Sassi. «Fortunatamente - spiega il tecnico dell’Olimpia - in settimana abbiamo potuto allenarci con continuità, come successo nella precedente, eccezion fatta per martedì quando Bonora, Grappasonni e Gilardi hanno dovuto saltare la seduta di allenamento. Abbiamo quindi potuto lavorare serenamente». Forse la stessa cosa non ha potuto fare San Severe che ha dovuto fare i conti con un Rugolo non al top: «In questo periodo, quando le gare diventano cruciali un’infortunio può far giocare quel giocatore con maggiore attenzione e determinazione, oppure può dare ai compagni di squadra quel qualcosa in più per sopperire all’assenza». Parlando degli aspetti tecnico/tattici della gara, Ponticiello trova alcune similitudini tra la sua squadra è il San Severo: «Sono entrambi due complessi molto organizzati. San Severo è una squadra sistemica, sia in attacco che in difesa. Sfrutta molto la capacità d’impatto. Poi ha giocatori importanti come Iannilli, Fossati, Rugolo e Rizzitiello, oppure un elemento esperto come Faggiano, capace di mettere a segno azioni importanti nei momenti decisivi dell’arco della gara. Quindi sarà decisivo riuscire a “smontare” il loro sistema di squadra. E poi bisognerà essere bravi nel fare le piccole cose, perchè queste non sono partite che si risolvono con un cambio in difesa o con alchimie tattiche. Bisogna saper
serie
sfruttare le proprie migliori risorse». Quindi la ricetta per vincere a San Severo è semplice: «Vincere avrebbe un’importanza inestimabile. Loro in casa non concedono nulla. Da novembre in poi credo che sia una delle squadre che ha fatto più punti, più di Barcellona, Ostuni e Ferentino. Per vincere sarà importante avere una condotta di gara lineare, costante per tutto l’arco dei quaranta minuti, come abbiamo fatto nelle nostre altre vittorie». La strada è quindi tracciata. La squadra è pronta a questa nuova “battaglia”, che si preannuncia davvero decisiva. Con la speranza che al fischio della sirena il tabellone del punteggio decreti un verdetto in positivo per i colori biancazzurri della Bawer Matera. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
L’AVVERSARIA
Il tecnico della Bawer Matera, Ciccio Ponticiello
C2 Montescaglioso prova il tutto per tutto con l’Arzano
Lucos, ultima chiamata MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso (511 punti attivi e 594 passivi), due punti dopo otto giornate del Girone Qualificazione della serie C di basket che le valgono l'ultima posizione in graduatoria, questa sera, presso la Palestra della Scuola Elementare secondo Circolo di Arzano (Napoli), alle ore 18.30, affronta l'Area 101, squadra che ha sinora totalizzato 8 punti in classifica, mettendo a segno 586 punti e subendone 609. Gli arbitri designati alla direzione di gara sono Roberto De Lucia di Santa Maria a Vico (Caserta) e Marco Cammuso di San Nicola La Strada (Caserta). I montesi non stanno mostrando il loro volto migliore, come confermato dai deludenti risultati che stanno caratterizzando la seconda parte di una stagione che aveva fatto sperare in altri esiti. Un esempio del malessere della formazione montese è da ritrovare proprio nell'ultimo impegno, giocato tra le mura amiche del Palauditorium “Karol Wojtyla”:
A dil.
la gara, giocata contro la Pallacanestro San Michele Maddaloni si è conclusa con il punteggio di 71 a 52 in favore degli ospiti, con i montesi che non sono stati capaci di abbozzare una vera e propria reazione. L'esito della partita è stato definito già nel primo quarto, quando gli ospiti hanno distanziato i montesi di 14 punti e sono poi stati bravi a mantenere intatto il rassicurante vantaggio acquisito, cogliendo l'occasione per far ruotare tutto il roster a disposizione. Il tecnico pugliese Giovanni Ferrara, da poche settimane sulla panchina della Lucos Ingest al posto del dimissionario Vito Rocco Torraco, ha un compito di certo non semplice come quello di riportare a galla la squadra; cercare di riprendere Cercola e Baloncesto, le quali, con 6 punti, precedono immediatamente i montesi ed evitare di arrivare agli spareggi per la salvezza, situazione già vissuta la scorsa stagione dalla società di Montescaglioso. Michele Marchitelli sport@luedi.it
C2, per il Ctr Senise di Totaro delicata trasferta a Maddaloni SENISE - C'è la delicata trasferta di Maddaloni per il Ctr La Cascina Senise;appuntamento ore 18, presso il palazzetto comunale di via Antonio De Curtis, arbitri: Antonio Marino di Avellino e Roberto Tammaro di Mirabella Eclano (Av). In ballo ancora una volta l'eliminazione diretta di una concorrente al terzo posto. I padroni di casa, occupano insieme ai lucani ed all'Arzano la terza posizione in classifica con ottopunti. Ed è unabestia nera per la squadra di coach Enzo Maria. All'andata,i casertaniprevalsero al Palarotalupo per settantasette a sessantaquattro. Un più tredici che la dice lunga sulla condizione del Ctr in quel momento. Tartassato poi nell'occasione da falli assurdi che relegarono in panchina, chissà quanto a ragione oa tortoda partedei direttoridi gara abbastanza infelici sulla strada dei lucani da sempre, Lino Durante. Il giocatore dopo qualche minuto si ritrovò con tre falli che nel basket hanno il significato del cartellino giallo nel calcio. Ossia l'anticamera dell'espulsione, sicuramente un freno allo scontro con l'avversario a prescindere. L'impresa dunque sarà quella di vincere, perché questo Maddaloni non è poi una “ira di Dio” e prevalere se possibile di un più quattordici che
C2
sarebbe la proverbiale ciliegina sulla torta. Ecioè un passo piùche definitivo verso il traguardo della terza piazza. Il pronostico del dirigente Pino Vignola ex play del Potenza, è più che eloquente anche se c'è la sua riserva sul più quattordici considerato piuttosto difficile. Gli ospiti, allenati da Salanti, hanno violato(ma questa purtroppo non è una impresa visto che tutti o quasi hanno avuto questo piacere quest'anno)il campo della Lucos Montescaglioso per settantuno a cinquantadue. Facendo prevalere il più alto tasso tecnico, rappresentato dai parziali, sempre in crescendo dal primo a più quattordici, passando da un più ventuno ad un più ventidue fino ad un più diciannove. Con Guida che ha insaccato diciotto canestri, Scala quattordici, Lettieri tredici e Mozzillo dodici. Per il Ctr che con l'apportodi AntonelloMarchese,sembra avertrovatoun equilibriocercatoper troppo tempo, uno scontro di quelli che esaltano e la gara sembra all'attenzione degli organi federali, se hanno deciso, così com'è stato, di mandare anche un osservatore ufficiale, nella persona di Nicolino Letizia di San Nicola Lastrada (Ce). Gianni Costantino sport@luedi.it
Gir. Qualificazione UOMINI CLASSIFICA
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Sport 49
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
serie
B dil.
Girone B UOMINI
Il lungo della Bbc Bernalda, Marinelli
B Dilettanti Marinelli: «Affrontiamo una formazione completa in ogni reparto»
Derby dello Jonio per la Bbc Il Bernalda sfida il Massafra di Ciani capolista del torneo BERNALDA - Il derby dello Ionio (uno dei due, considerato che esiste anche quello col Martina Franca) si materializza questo pomeriggio al PalaWojtyla di Massafra dove alle ore 18 la BBC Bernalda affronta il gigante Cisa agli ordini dei signori Borrelli e Castaldo di Napoli. Sulla consistenza tecnica, collettiva ed individuale, del team di coach Ciani si sono già spese molte parole, ma cosa ne pensano esattamente i rossoblu? Cominciamo da Marinelli, diventato ormai uno dei beniamini dei tifosi lucani: “Affrontiamo una formazione completa in ogni reparto -afferma il pivot marchigiano- che da diverso tempo sta esprimendo la sua forma migliore, forma che speriamo cominci a calare proprio contro di noi, ma tenendo presente che anche un Massafra non al massimo della condizione resta per gli altri proibitivo”. L'impressione che si ha ora è che vi stiate divertendo a giocare insieme: “Stiamo giocando sempre meglio, non abbiamo più i blackout di una volta, e se facciamo una buona partita con costanza dal primo all'ultimo minuto riusciamo anche a vincere; c'è sempre stato un clima positivo nel gruppo, ma ultimamente siamo ancor più sereni e sorridenti, c'è più fiducia nei nostri mezzi: hai ragione, ci divertiamo di più”. Un pronostico: “Per continuare a pensare positivo dico che vinciamo, ma ovviamente sarà il campo a dire l'ultima parola”. Passiamo al vice coach Paradiso: “Stavamo giocando benino già da qualche giornata tranne che a Catania e, anche se i risultati non ci davano ragione, c'erano le premesse per fare bella figura contro una squadra di rango come è successo col Corato. In tempi non sospetti ho affermato che il nostro campionato sarebbe cominciato nella seconda parte, e questo ci potrà tornare molto utile soprattutto nella fase ad orologio che sarà decisiva per la salvezza; per questi motivi non stiamo cambiando di una virgola sia il programma atletico che quello tecnico”. Di conseguenza è migliorato anche il clima della tifoseria intorno alla squa-
B Dilettanti Paternoster: «Non abbiamo alternative, dobbiamo vincere»
Corporelle, dentro o fuori Gara decisiva in casa del Catanzaro per il Potenza
Nino Paradiso
dra: “Ci ha fatto molto piacere al termine dell'ultima partita sentire i tifosi affermare che si erano divertiti non solo perla vittoriamaanche peril gioco, e siamo orgogliosi dell'entusiasmo creatosi intorno a questi ragazzi; però la gara che ci attende a Massafra è veramente difficile, i nostri avversari hanno pochissimi punti deboli grazie alla bravura dei giocatori ed alla saggezza dell'allenatore. Noi, comunque, ci siamo preparati bene e col sorriso, senza snaturare le nostre caratteristiche, anche in vista dell'impegno successivo quando in casa nostra ospiteremo un altro ostico avversario quale il Martina; insomma, se continuiamo su questa linea potremo permetterci altre soddisfazioni, alla faccia dichici hadefinitidasempre 'scarsoni' e condannati inevitabilmente alla retrocessione”. È bello toccare con mano l'entusiasmo rossoblu, e non ci sarà spazio per una eventuale delusione poiché non è in casa dei biancorossi pugliesi che vanno cercati i punti utili alla permanenza in serie B; che se poi dovessero quasi miracolosamente arrivare, nessuno si sognerebbe lontanamente di non gradire. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Serino in azione e accanto Paternoster (foto Andrea Mattiacci)
POTENZA - E' una partita da ultima spiaggia. La Corporelle affida ai 40 minuti in programma questa sera sul campo del Catanzaro la possibilità di rimanere aggrappato al treno dei play off. E' chiaro che l'unico risultato per il quale giocheranno Corvo e compagni sarà il successo. Che sarebbe davvero fondamentale in questo momento di crisi profonda in cui si è cacciata la compagine potentina che è reduce da ben cinque sconfitte consecutive. Anche se l'impresa non è affatto facile perché la squadra allenata dall'ex della Levoni Tripodi, dopo l'inatteso trionfo di Reggio Calabria, intravede la possibilità di accedere ai play off. Ci vuole quindi una prestazione perfetta per sbancare il campo calabrese. E quando si dice perfetta significa che la Corporelle dovrà conservare una concentrazione costante ed elevata per tutti i quaranta minuti senza abbassare nemmeno per un attimo la guardia. In pratica bisognagiocare conlastessaintensità edeterminazione che i ragazzi di coach Paternoster hanno messo in campo nei primi venti minuti della gara di domenica scorsa con il Patti. Sperando, ovviamente, che tutti riescano a dare in
questa partita un contributo qualitativo e quantitativo che è mancato in parte nelle partite precedenti. Perché non è concepibile che giocatori come Serino, Nocioni, Di Pierro, lo stesso Corvo non siano in grado di poter dare quel qualcosa inpiù che potrebbeessere decisivo per cambiare l'esito delle partite future. Ed è quello che i dirigenti hanno auspicato nel serrato faccia afaccia che hanno avuto con la squadra martedì scorso. E in cui hanno fatto chiaramente intendere che si aspettano molto di più da tutti e soprattutto in questo momento decisivo della stagione. Ed anche il tecnico Paternoster si augura che già oggi a Catanzaro ci sia un'impennata di orgoglio che spinga la squadra verso la vittoria. Che, senza peccare di troppo ottimismo con i chiari di luna di questo periodo, rimane sicuramente un impresa non facile, ma ampiamente alla portata della Corporelle. Perché il valore complessivo del roster lucano non è assolutamente inferiore a quello del quintetto di Tripodi. Che forse, rispetto ai lucani, vive una condizione psicologica più favorevole per la rimonta effettuata e per il successo a Reggio Calabria. “ Non abbiamo alter-
native - dice coach Paternoster - dobbiamoscenderein camposoloperpuntare alla vittoria. Mi aspetto da parte della squadra una forte reazione ed un cambio di rotta perché adesso le occasioni per rientrare in gioco non sono molte. E la gara di oggi a Catanzaro è proprio l'opportunità che ci offre il calendario per dare un senso al nostro campionato. Non ci nascondiamo le difficoltà dell'impegno per il momento favorevole che attraversa la squadra calabrese, ma noi abbiamo le potenzialità per fare il colpo.Sarà, però, necessarioche tutti diano quel qualcosa in più che in questo periodo ci è mancato e che non ci ha consentito di ottenere qualche vittoria in più che ci avrebbe messo in una condizione di classifica più consona al nostro valore. Ci dobbiamo credere fino in fondo e lottare senza risparmiarci anche per non vanificate gli sforzi della società che aveva come obiettivo principale la partecipazione ai play off”. Formazione al gran completo compreso Corvo che si è allenato regolarmente e chepotràessere utilizzatosenzacondizionamenti fisici di sorta. Rocco Sabatella sport@luedi.it
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50 Sport
Pallanuoto B Uomini Non basta la buona partenza. Fatale il terzo periodo
Basilicata, che rammarico Sconfitta di misura in casa dell’Acilia e il primo posto si allontana ACILIA BASILICATA
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ACILIA SPORT ROMA: Serra, Petrocelli, Re, Cristiano, Carlomusto, Rossi, Zanella, Pisicchio, Sacco, Palumbo, Perna, Aquilino, Palma. All. Garcja. BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Pipicelli, Di Palma, De Torres, Sabia, Ferrone, Fortarezza, Perillo, Paulillo, Ialeggio, Varriale, Campese, Di Stasio, Vairo. All. Francesco Silipo. ARBITRO: Luciani di Fermo. PARZIALI: 1-2, 2-4, 5-4, 65. RETI: Roma: 2 Cristiano, Zanella 2 Sacco, Perna. Potenza: 2 Varriale, Campese, 2 Di Palma. PERDE di misura la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel nono turno d'andata del campionato maschile di serie B di pallanuoto. La compagine di Francesco Silipo si è infatti arresa ieri pomeriggio all'Acilia Sport Roma per 6 a 5 dopo una partita combattuta e ricca di spunti interessanti. Eppure le premesse per fare il colpaccio ci stavano tutte, vista la partenza positiva dei lucani, bravi a gestire le operazioni in vasca. Potenza ha infatti avuto un buon avvio mettendo in difficoltà la compagine capitolina sotto l'aspetto tattico e agonistico. La Basilicata Nuoto, orfana dello squalificato Vittorio Bruschini ma con Nicola Ferrone in vasca dal primo minuto non ha certamente sfigurato contro la compagine del tecnico Garcja. La gara nella parte centrale è stata combattuta, equilibrata e sempre tirata. I due complessi non si sono tirati indietro, giocando una partita molto bella. I romani hanno avuto difficoltà ad arginare il gioco dei potentini. Nel terzo quarto l'Acilia Sport Roma ha approfittato di un leggero appannamento dei biancoverdi, in-
capaci di chiudere il match e imprecisi nelle conclusioni offensive. Le parate di Pipicelli hanno consentito ai biancoverdi di tenere il passo della scatenata formazione romana, brava a fare il break con tre gol nel terzo quarto. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha infatti sprecato numerose occasioni in superiorità numerica (2/8 in totale) subendo il gol del definitivo e beffardo 6 a 5 con Sacco che di fatto ha messo fine ad un match bello e incandescente. Potenza spreca e Roma festeggia, è questo il destino del confronto. Dopo una striscia positiva di tre successi si è dunque interrotta a Roma la serie positiva dei potentini. f.menonna@luedi.it
Volley B2 Uomini Contini: «Non sarà facile»
Matera ad Alessano per restare imbattuto Ennesimo esame di maturità
Varriale ieri a segno per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza
Pallanuoto B Donne Trasferta sul campo dell’Acquachiara
Invicta senza la Fornelli SFIDA esterna per la Libertas Invicta Potenza nella prima giornata di ritorno del campionato femminile di serie B. Le lucane, questa mattina, con inizio alle 13:15 affrontano l'Acquachiara Napoli, vittoriosa all'andata per 8 a 7 e sicura candidata alla promozione. Mister Vincenzo Ostuni deve fare a meno per guai fisici di Fornelli, che verrà tenuta a riposo in vista delle due partite consecutive in casa. Per il resto nessuna defezione è registrata in casa rossoblù con le lucane attese da una partita estremamente difficile. L'Acquachiara pratica la zona che mette in difficoltà ogni avversaria, ne deriva che sarà fondamentale l'approccio al match per le atlete potentine, desideriose di scalare la classifica e di non perdere terreno con le immediate antagoniste alla salvezza. La compagine potentina affronta un complesso difficile, la Libertas Invicta Potenza in settimana ha preparato meticolosamente la partita e non nasconde l'intenzione di vendere cara la pelle. Vincenzo Ostuni ha catechizzato le sue atlete nel tentativo di far emergere tanta grinta in vasca e ottenere un risultato comunque importante. Certo non sarà facile, vuoi per la forza delle napoletane, vuoi per l'assenza di Fornelli che renderà estremamente difficili le rotazioni della
Le ragazze dell’Invicta Libertas Potenza
compagine potentina. Ne deriva che la sfida di questa mattina assume i contorni di una gara estremamente complicata. Ostuni ha comunque studiato tutte le mosse e ha chiesto grande determinazione e impegno alla sua formazione. Il pronostico appare segnato ma la determinazione espressa da Pepe e compagne nel corso delle ultime gare lascia ugualmente ben sperare. f.menonna@luedi.it
NUOVA gara impegnativa per la Pallavolo Matera. I biancoblù della città dei Sassi questo pomeriggio saranno di scena ad Alessano, sesta forza del girone H. Match importante per capitan Suglia e soci che hanno il dovere di confermare l'imbattibilità che ormai sta caratterizzando da tempo la compagine allenata da Tommaso Galtieri. Dopo la vittoria con il Casarano, dunque, i materani incontreranno un'altra formazione salentina con la differenza che il match con l'Alessano si presenta molto più pericoloso di quello giocato sabato scorso. All'andata sorrisero i materani che, in casa, superarono i pugliesi per tre set ad uno. Questa, fu una delle prime vittorie che poi, appunto, avrebbero caratterizzato la stagione sportiva della Pallavolo Matera. La partita contro il Casarano ha messo in evidenza una Pallavolo Matera concreta ma a carburazione lenta nelle prime battute dei tre set, poi vinti. Un aspetto che il tecnico materano ha provato ad aggiustare in questa settimana, durante gli allenamenti. “I ragazzi hanno grande voglia di tornare a mani piene anche dalla trasferta di Alessano - ha spiegato il massaggiatore del club, Pino Contini. Sappiamo molto bene che non sarà una gara facile; i salentini sono una formazione tecnica ed, inoltre, in casa giocano molto bene anche perché aiutati dal pubblico che è molto caloroso. Contro il Casarano la nostra squadra non mi è piaciuta solamente nelle fasi iniziali dei tre set, perché è entrata in campo non concentrata al punto giusto. Spero che ad Alessano ci sia un'inversione di rotta, vo-
Pino Contini
glio vedere i ragazzi determinati e grintosi sin dalle prime battute perché la posta in palio è altissima per entrambe le formazioni. Da quando sono arrivato in società come massaggiatore, ho notato un netto miglioramento del gruppo dal punto di vista del gioco, dell'intesa tra i reparti e dell'amalgama, ma sono sicuro che ci sono ancora dei margini di miglioramento per questo motivo sono molto fiducioso. Gara dopo gara la squadra dovrà dimostrare di aver raggiunto il top”. L'Alessano è reduce dalla sconfitta esterna contro l'Ugento per tre a due. Una risultato che ha dimostrato ampiamente quelle che sono le qualità del gruppo allenato da Nicolazzo che è riuscito a raggranellare un punto anche su un parquet davvero caldo come quello dell'Ugento. Il match si giocherà questo pomeriggio alle ore 18 presso il palazzetto Don Tonino Bello di Alessano. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
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Sport 51
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
B1 Donne Biamonte e Marulli grandi protagoniste della vittoria del Matera
Ecco la vera Master Group Gestione di gara esemplare contro il Mercato San Severino MASTRERGROUPMT MERCATOS.SEVERINO
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25-23,25-12, 25-15,
MASTER GROUP MATERA: Marulli 16, Romanò 5, Floridia 9, Cianflone n.e., Piscopo n.e., Cacciapaglia (L), Picerno 1, Romano n.e., Russo, Pontillo n.e., Donà 9, Biamonte 16. All. D’Onghia MERCATO SAN SEVERINO: Boteva 12, Manzo, Gentile (L), Palazzini 3, Stanga 1, Truono n.e., Vico 8, Spataro 5, Mascaro 6, Sellitto n.e., Sarcina n.e.. All. Carratù ARBITRI: Carcione di Roma Noce di Frosinone NOTE: Battute vincenti Matera 1, Mercato S.S. 4, battute sbagliate Matera 7, Mercato S.S. 3.Spettatori 250 e circa 50 tifosi ospiti MATERA - Il volley day con l'obbiettivo aggancio è riuscito. La Master Group Matera sfrutta il fattore campo infliggendo una pesante sconfitta al Mercato San Severino seconda in classifica e diretta concorrente per la conquista dei play off. In campo si è vista una squadra
Daniela Biamonte, grande protagonista della vittoria di ieri
che ha messo in mostra gran parte del suo repertorio. Saranno state le critiche fatte sul nostro giornale da parte del dirigente federale e grande sostenitore della Master, Enzo Marranzini, che ha fatto scattare quella mol-
la e quella rabbia agonistica che le ragazze hanno messo in campo? Chissà, il dubbio rimane, l'importante era quello di dare una risposta e dimostrare che le scelte societarie non sono state sbagliate, che il valore attribui-
to alle atlete è quello che tutti conoscevano. Ma la domanda sorge spontanea: perché non prima? Perché aspettare una gara da dentro o fuori? Ci sarà tempo per dare una risposta, ora godiamoci questa magnifica serata che speriamo rilanci alla grande la squadra di D'Onghia. Dimostrare il proprio valore è un obbligo nei confronti di questa società da parte delle ragazze, che devono difendere il sogno dei tifosi materani che è quello di salire nei piani alti della pallavolo nazionale, posto che più gli compete. Alla fine del campionato saremo tutti contenti con atlete staff tecnico e la società per aver fatto qualcosa di grande. Quello di stasera è un buon passo verso la storia, con una prestazione maiuscola. Tutto ha funzionato per il meglio, la difesa, il muro con la Marulli maestosa, l’attacco con Biamonte che non ha certo bisogno di presentazioni e che senza pietà ha messo a terra tutto quello che poteva. Comincia ad uscire fuori anche la Donà dopo il grave infortunio, ma bene anche le altre, com-
presa Teresa Russo. La gara ha poco da essere commentata se non il primo set, dove c’è stato un certo equilibrio, poi solo Master. Un set iniziato in un atmosfera elettrizzante, coreografia dei supporter e via con il punto al Matera, su errore di battuta. La gara ha la sua fase di studio: al out tecnico materane avanti 8-5. Equilibrio fino alla seconda sosta tecnica 15-16 per Mercato, poi dal 21-20 solo biancazzurre che segnano a denti stretti il 25-23. Il secondo ed il terzo set non hanno storia: gioca una squadra che è di categoria superiore. Grinta, carattere, cattiveria agonistica mista alla tecnica e alla tattica, non possono che dare un solo risultato: la vittoria. E così è stato. Il secondo set vinto con un 25-12, il terzo con un 25-15 che fa scendere con i piedi per terra la Rota Mercato di coach Carratù. Un grande plauso a coach D’Onghia che finalmente ha messo in campo la squadra che lui desidera, ma siamo certi che potrà migliorare ancora. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
SALERNO A RISCHIO C’è la prima rinuncia LA CRISIeconomica continua ad abbattersi anche sul mondo del volley, e non a caso le ultime stagioni sono state contrassegnate da uno stillicidio di defezioni, cessioni di titoli sportivi e rinunce a proseguire l'attività da parte di molte società. Dai massimi livelli (vedi il caso-Santeramo al termine della scorsa A1 femminile) in giù. Dopo l'addio definitivo dato alla serie B1, nel corso di questa settimana, dal Lamezia (che ieri avrebbe dovuto ospitare la Lore Lei), un'altra squadra sembra sul punto di non riuscire a concludere il suo campionato. Si tratta della Scuola Volley Salerno, inserita con Materman Nusco e Giocoleria Potenza nel girone G della B2. Ieri pomeriggio il giovanissimo manipolo allenato da coach Ferrara non si è presentato sul campo di Taranto. La prima rinuncia costerà solo un'ammenda alla società campana, ma in caso di seconda defezione scatterà automatica l'esclusione dal torneo di B2 per la Scuola Volley. l.c.
B2 Donne La Giocoleria a San Pietro Vernotico B2 Donne C’è la vice-capolista Centro Ester Napoli
Asci, è dura ripartire Impresa quasi impossibile Le pugliesi a caccia del primo posto TRASFERTA proibitiva per la Giocoleria che in casa del San Pietro Vernotico è attesa stasera da una formazione che, dopo un avvio stentato, ora è nella condizione di vedere la prima posizione in classifica ad appena due punti. Le pugliesi faranno del loro meglio per fare bottino pieno e provare ad agganciare quel Sarno che nelle ultime settimane ha mostrato di essere in grave affanno e che potrebbe perdere ulteriori colpi di qui alla fine del campionato. La squadra di Telesca, invece, è reduce da una brutta sconfitta con l’Altamura, arrivata al culmine di unadelle peggiori prestazioni della stagione. Il San Pietro Vernotico, invece, risvegli positivi ricordi in casa Asci, almeno sul piano del gioco. All’andata, infatti, Avena e compagne misero in mostra i meglio del loro repertorio e dovettero arrendersi al tie break solo a causa di una incredibile dose di sfortuna. Certo, quella era un’altra Giocoleria, diversa da questa non solo per quanto riguarda il roster, ma anche per quanto riguarda la condizione psicologica. In ogni caso le ragazze di Telesca hanno l’obbligo di prvare a fare risultato anche in terra di Puglia. Nella fase discendente del campionato ogni punto può diventare decisivo per il raggiungimento dei propri obiettivi. La Giocoleria, poi, può contare anche su un piccolo eleme.nto cabalistico: il San Pietro Vernotico, infatti, non vede tanto di buon occhio una sfida casalinga contro una formazione potentina. Le pugliesi, quest’anno, hanno subito una sola sconfitta tra le mura amiche e questa è venuta per mano della Materman Livi. Per quello che può contare è un piccolo stimolo alle speranze delle ragazze potentine che, sulla carta, hanno poche chances di tornare dalla trasferta odierna con un risultato positivo. Telesca può contare ancora una volta sulla formazione al
Taddei, Arras e Radkova della Giocoleria
completo per cui, almeno in avvio, dovrebbe vedersi lo schieramento più affidabile delle ultime settimane. Avena opposta alla palleggiatrice Radkova, Nolè e Di Lucchio in banda e la coppia Arras-Taddei al centro con Santangelolibero. Manon sitratta di certezze immutabili: nell’ultimo impegno con l’Altamura Telesca ha dimostrato d non avere remore a gettare nella mischia Di Camillo al posto di Di Lucchio e Caramutainluogo diunaSantangelo in palese difficoltà. Per questo non è da escludere, almeno in corso d’opera, cambiamenti sostanziali. Non bisogna dimenticare che in panchina siedono una Ridolfo vogliosa di mettersi in mostra e una Prete che, nonostante i suoi limiti naturali legati alla giovane età e all’inesperienza, può avere la capacità di portare una scossa positiva oltre che di mettere in discussione quelle che per qualche giocatrice potrebbero essere certezze acquisite. Insomma, Telesca non lascerà nulla di intentato per cavare qualcosa da una traferta nella quale, almeno sulla carta, ha poco da perdere. Compito delle ragazze rendersi e rendergli la vita più semplice. Pietro Floris
per la Livi Materman Nusco
Marchese della Livi
B2
serie
PER IL VENTIDUESIMO turno, il settimo di ritorno, del torneo di B2 ecco sbarcare alla Caizzo (o meglio ritornare, a due mesi di distanza dalla sfida con la Giocoleria) la corazzata Centro Ester Napoli. Pensare di mettere i bastoni tra le ruote alla lanciatissima vicecapolista del girone, reduce dal 3-1 sull'Arzano e da quattro successi consecutivi che l'hanno rimessa in piena corsa per il salto diretto in B1 (il Sarno è una sola lunghezza avanti) appare obiettivamente difficile per la Materman Nusco. Che il suo compito, anche in questo girone di ritorno,
Donne Girone G CLASSIFICA
lo sta compiendo alla perfezione: vincendo le partite che deve portare a casa fondamentali i sei punti raccolti da Petrone e compagne tra Oria e Altamura nelle ultime due giornate -, e riuscendo così nell'intento di porre tra sé e la zona rossa (ora ben 11 punti alle spalle) un margine di assoluta tranquillità. Ma proprio la grande serenità su cui la Livi può contare potrebbe, stasera, rappresentare il valore aggiunto sulla strada di un'altra prestazione da incorniciare per le potentine. Che hanno dimostrato più volte (ultime due in ordine di tempo contro Battipaglia e Sarno) di sapersi esaltare al cospetto dei top team del campionato. Giocando spesso e volentieri alla pari con le più forti del lotto, come del resto Michela Benefico e socie furono capaci di fare, all'andata, anche sul campo delle esterine di coach Vitale. A Napoli la Materman battagliò alla pari contro Viscatale e socie, cedendo solo sul filo di lana (e tornando a casa con più di qualche rimpianto per le occasioni buttate alle ortiche) in ognuno dei tre set disputati. Cancellare il ricordo di quel bugiardo 0-3 sarà un altro dei motivi che spingeranno oggi le rossoblù di Enza Licciardi a dare il meglio di sè contro le campane. Che dal canto loro, a Potenza, verranno consapevoli di trovarsi di fronte un'avversaria ben più determinata e convinta dei propri mezzi rispetto a quella incrociata quattro mesi fa. Una squadra che sta correndo a grandi falcate il suo verso l’obiettivo stagionale rappresentato dalla salvezza, nel suo primo anno di partecipazione al campionato di serie B2. lu.ca.
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52 Sport
B1 Uomini Torsello, Gribov, Dal Molin e Durante chiudono in doppia cifra
Impeccabile Medical Center Maiuscola prestazione della Virtus Potenza col Reggio Calabria MEDICALCENTERPZ MYMAMYREGGIOCALABRIA
3 0
25-17, 25-13, 25-13
MEDICAL CENTER VIRUS POTENZA: Zuccaro n.e., Torsello 10, Alamprese n.e., Di Tommaso 3, Cavaccini (L), Minenna 9, Gribov 10, Durante 12, Dal Molin 14, La Maida n.e., Orlando n.e., Scalcione n.e. All. Draganov. MYMAMY REGGIO CALABRIA: Limberger 5, Fontanot 1, Di Giorgio, Polimeni, Signorini 1, Ferraro M. 3, Nuzzo 13, De Matteis 2, La Rosa 7, Ferraro (L). All. Pellegrino ARBITRI: Danilo Arseni e Giuseppe De Simeis NOTE: tempi di gioco: 22', 21', 20' per una durata totale di 1 ora e 10 minuti. POTENZA - Una Medical Center da applausi. Non hanno sbagliato davvero nulla i rossoblu e sono stati tutti molto bravi a non mollare. Dall'altra parte c'è stata una squadra completamente in “balia delle onde”, senza un punto di riferimento e “allo sbando”. Il primo set inizia a vantaggio degli ospiti che mettono da subito in difficoltà i padroni di casa. Il primo timeo out tecnico si chiude per 5-8. A questo punti i ragazzi allenati da Giorgio Draganov hanno un sussulto di orgoglio e Torsello, Durante e Dal Molin infilano ai calabresi ben 5 punti consecutivi. La Rosa e Ferra-
Gribov in azione e accanto Torsello della Medical Center Potenza
ro continuano a macinare punti, ma un sempre bravo Minenna a muro “tiene a galla” i suoi, chiudendo il secondo time-out tecnico per 16-14. Sul punteggio di 18-16 gli ospiti annichiliscono. Di Tommaso mostra piglio e sicurezza nei propri mezzi, insieme a Durante, Torsello e Gribov. Un ace di Dal Molin chiude definitivamente i conti
per 25-17. Nel secondo set i ragazzi di Draganov partono da subito molto concentrati e determinati a non lasciare spazio agli avversari. Innarrestabili gli attacchi di Gribov, Torsello e Dal Molin. Il primo time-out tecnico si chiude per 8-5. I calabresi provano a reagire con Limberger, ma i pardoni di casa infilano un break di +5. Protagonista
un grande Torsello che non sbaglia niente e anticipa gli avversari non lasciando respirare la difesa dei ragazzi allenati da mister Pellegrino. Il secondo time-out tecnico si chiude per 16-7 con un ace di Dal Molin e a nulla servono le battute ficcanti di Nuzzo. Ci si mette anche il pallegiatore Di Tommaso che “illumina” la Medical Center con i suoi toc-
chi. Durante chiude per 25-13. Completamente senza storia, come il secondo, anche il terzo set. Il Reggio Calabria è completamente assente in campo. Gli ospiti sbagliano anche le cose più semplici. Sul punteggio di 5-2, i padroni di casa infilano un break di +7. Tutti i potentini in campo ci mettono cuore, tanta grinta e carattere. Gribov “mette a segno” due ace e vincenti sono tutti gli attacchi di Dal Molin, Minenna, Durante e Torsello. Bravo anche il libero Cavaccini in ricezione che solo poche volte si lascia sorprendere. Nuzzo e compagni non lottano, commettono davvero troppi errori, molti dei quali imperdonabili in una serie come questa. Non c'è convinzione e sicurezza. I potentini dominano e Durante suggella il definitivo 25-13. Tutti visibilmente soddisfatti a fine gara i dirigenti rossoblu, a partire dal presidente Donato Mancino: “Ho trovato tutti i ragazzi molto concetrati dall'inizio alla fine e, a differenza delle ultime partite, omogeneamente forti. E' stata la vittoria del gruppo. Certo, abbiamo incontrato un Reggio Calabria molto diverso da quello dell'andata, che non è stato in grado di metterci in difficoltà in nessun momento della gara. Il quinto posto rimane sempre il nostro obiettivo e se continuiamo a giocare così sono convinto che non mancheremo di centrare anche questo traguardo”. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Narducci: «Soddisfatto, ma ci sono stati dei “passaggi a vuoto”» Parte il trofeo “Motor France”
Ossigeno puro per la Sidel Più di mille studenti Il Lagonegro si sbarazza del Catanzano in soli tre set SIDEL LAGONEGRO CATANZARO
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25-18, 26-24, 25-14
SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero F., Lopis, Ruggiero S., Ferro, Crusco, Vaiana, Galante, Luglio, Carlomagno, Riccio, Osnato. All. Narducci STIRPARO CATANZARO: Di Bello, Troca, Sacco, Martinez, Gaetano, Citriniti, Stirparo, Procopio, Ferraiolo. All De Simone ARBITRI: Chiechi e Persia di Matera LAGONEGRO - Una vittoria figlia del carattere e del cuore. La Sidel ritorna a vincere tra le mura amiche dopo una partita esemplare vinta in poco più di un'ora. Per i ragazzi biancorossi di Narducci si tratta di una di quelle battaglie giocate palla su palla, da parte di una squadra autrice di una ottima prestazione contro un sestetto incapace di reagire. Una prestazione dunque da parte di una Sidel capace di fare vedere, alla lunga, una buonissima prova che è servita a conquistare tre punti davvero preziosi. Già prima di scendere in campo si sapeva che sarebbe stata una partita difficile perché il Catanzaro aveva quei 9 punti in più che vogliono dire la certezza matematica di salvezza, dunque nulla da perdere. Ma tale, poi non si è rivelata visto che lo Stirparo si è mostrato per tutto il set in affanno ed è stato eclissato da una Sidel che si è affidata a prestazioni d'alto livello per riuscire ad imporsi. In primis quella di un Cimino sempre preciso e con la giusta grinta. L'ottima prova poi di Galante e di Francesco Ruggiero, autori di molti
muri personali, si è trasformata in punti di forza preziosi per riuscire ad avere la meglio in un appuntamento tanto ostico, iniziato subito a favore dei lagonegresi. In avvio coach Narducci ha confermato il solito sestetto ed il primo set è subito molto equilibrato e combattuto, in cui nessuno delle due riesce a prendere il largo. Ma nel finale di set sono più bravi lagonegresi a trovare il break giusto (18-13) per portarsi a casa il primo parziale. Nel secondo set la storia non cambia: di punto in punto senza alcun colpo ferire , fino a quando nel finale va prima in avanti la Sidel ma poi si fa raggiun-
gere sul 24-24. Attimi di tensione ma poi i lagonegresi siglano subito la vittoria del set. Nulla poi da eccepire per il terzo set per la Sidel che marcia a spedita verso la fine lasciando a 10 distanze gli ospiti che ormai cedono la spugna e gli uomini di Narducci sono bravi a gestire il vantaggio fino alla vittoria finale. “E' stata una prestazione soddisfacente - ha commentato a fine gara il tecnico della Sidel - anche se non sono proprio contento perché ci sono dei passaggi a vuoto a livello mentale su cui bisogna ancora lavorare. Questo ti fa rischiare qualcosa - continua Narducci - come è successo sul
pari 24 del secondo set, ma alla fine siamo riusciti ad uscirne e a vincere un'altra partita in casa”. Nove punti conquistati su tre partite casalinghe per la Sidel che ora deve migliorare fuori, perche “siamo una squadra che può dare fastidio”, come afferma soddisfatto il presidente Cosentino. Dunque tre punti fondamentali in una prestazione che ha visto tra i suoi uomini migliori “sicuramente lo schiacciatore Cimino che è venuto fuori nei momenti di difficoltà - come ha voluto sottolineare coach Narducci - ma anche Galante, che ha giocato bene, efficace a muro e commettendo pochi sbagli”.
B2 Uomini In casa della Nicodemo arriva il Savio Messina
Lauria, match abbordabile LAURIA - Partita semplice per la Nicodemo Lauria che oggi pomeriggio affronta al Polifunzionale D'Amico la formazione siciliana del Savio Messina, alla ricerca di punti importanti. Dopo l'ottima prestazione di sabato scorso contro il Catanzaro, gli uomini di Mister Santomassimo si sono preparati con la solita attenzione e tenacia all'incontro di oggi contro una avversaria che potrebbe dimostrarsi ostica. I siciliani infatti arriveranno a Lauria per dare battaglia e cercare di strappare tre punti importanti alla loro posizione di classifica che attualmente non è delle migliori, visto il nono posto con 19 punti in classifica. Sicuramente la Nicodemo fare leva su i suoi uomini migliori, quali Salerno e Rija, per mettere a terra palle importanti e spingere verso un'altra vittoria che confermerebbe ancor di più il periodo positivo della Nicodemo e il buono stato di tutti i suoi uomini. Con il successo di domenica scora e i 27 punti in classifica il Presidente della Nicodemo, Francesco Chiarelli, non nasconde “alcuni pensieri per una classifica prestigiosa”, che dunque fanno rientrare la formazione lauriota non più tra le matricole, ma una della squadre che conta nel girone I. Nulla però da sottovalutare nemmeno oggi,perché “sappia-
La Nicodemo Lauria punta sul suo centrale, Rija
mo che il Messina viene qui per fare risultato perché naviga in brutte acque ma noi pensiamo a vincere - continua Chiarelli- anche se non sarà una partita difficile , come le ultime due contro il Catanzaro ed il Tremestieri”. Gara insomma alla portata per la Nicodemo, che ormai si avvicina ad una salvezza matematica. p.v.
scendono in campo
Domenico Lavanga, presidente del comitato provinciale Fipav
È STATO il patron della PM Lore Lei Avis, Michele Ligrani, a fare gli onori di casa ieri mattina e a dare il via ufficiale - presso la sede di via don Uva del club rossoblù - alla terza edizione del trofeo “Motor France”: iniziativa realizzata attraverso la partnership di Polizia Municipale Volley Potenza, della concessionaria Motor France (rappresentata nell'occasione da Michele Malvinni) e della Fipav provinciale del capoluogo di regione. La competizione a squadre riservata ai pallavolisti lucani in erba coinvolgerà circa 1000 studenti provenienti da ben undici istituti (due in più rispetto alla scorsa edizione) di Potenza e dell'hinterland: nella fattispecie le scuole medie del capoluogo, gli istituti comprensivi dei comuni di Picerno, Pignola e Ruoti e, novità dell'edizione 2010, alcuni comprensori scolastici della Val d'Agri. Le prime fasi del torneo scatteranno già dal mese di marzo, e i preliminari a gironi porteranno le squadre fino alla “Festa Finale” fissata per il 15 maggio a Potenza: passerella alla quale prenderanno parte tutte le scuole aderenti, per disputare un set promozionale e per assistere alla finale maschile e femminile. Scuole a cui la Fipav - presente ieri con il presidente del comitato provinciale Domenico Lavanga e il consigliere nazionale Francesco Canzoniero - ha provveduto a consegnare un kit di attrezzatura sportiva (rete, palloni e materiale sportivo, consistente in magliette e pantaloncini dello sponsor del torneo) e garantito tutto il suo appoggio. «Che non si limiterà - come ha spiegato il presidente Lavanga - a questa lodevole manifestazione. Visto che d'ora in avanti le scuole avranno la possibilità di associarsi in modo gratuito alla Federazione Italiana Pallavolo, oltre che di tesserare singolarmente i ragazzi alla Fipav (con tanto di copertura assicurativa)». «Un segno - ha aggiunto il consigliere nazionale Canzoniero - della grossa considerazione che la Federvolley continua a dimostrare nei confronti del movimento giovanile, e in particolare del settore scolastico». Luca Carlone sport@luedi.it
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Sport 53
Domenica 7 marzo 2010
Domenica 7 marzo 2010
Agli Independent Awards vince pure Bridges, favorito agli Oscar
Premiati i film indipendenti trionfano i neri di Precious di CRISTIANO DEL RICCIO LOS ANGELES –La drammatica pellicola 'Precious' ha trionfato ieri sera agli 'Independent Spirit Awards', gli 'Oscar' dei film a basso costo, conquistando cinque premi, compreso quello per il miglior film. La manifestazione, giunta alla 25/a edizione, ha abbandonato per la prima volta l’enorme tendone montato sulla spiaggia di Santa Monica per spostarsi nel più deprimente downtown di Los Angeles, ma l’evento ha mantenuto il suo carattere sbarazzino. La tenda era stata montata quest’anno sul tetto di un garage adiacente al famoso Staples Center. La serata si è trasformata in un trionfo degli artisti neri. Oltre a vincere il premio per il miglior film, Precious ha conquistato anche i riconoscimenti per le migliori attrici Gabourey Sidibe (protagonista) e Mònique (non protagonista) - quello per il miglior regista (Lee Daniels è scoppiato in lacrime durante il discorso di ringraziamento) e per la migliore prima sceneggiatura (che è stata scritta da Geoffrey Fletcher). Le vittorie a tappeto degli artisti neri sono state interrotte dal successo di Jeff Bridges come miglior attore per il ruolo, nel film 'Crazy Heart', del vec-
Una scena di Precious
chio cantante country giunto ormai ai suoi ultimi eccessi. Anche Bridges si è commosso, nel discorso di ringraziamento, quando è giunto il momento di citare la moglie. Da notare che la vittoria di Bridges potrebbe ripetersi domenica sera agli Oscar dove è il grande favorito. Anche Sidibe e Mònique sono in lizza per gli Oscar. Come lo è Woody Harrelson che ha conquistato agli Independent il premio per il miglior attore non protagonista per 'The Mes-
senger'. In teoria i risultati della cerimonia di venerdì potrebbero quindi ripetersi, nelle quattro categorie, anche agli Oscar. C'era anche una candidatura italiana agli Independent: Alessandro Camon per la sceneggiatura del film 'The Messenger' che racconta come i familiari dei soldati americani che muoiono in guerra sono informati dal Pentagono del tragico evento. Camon è stato battuto dagli sceneggiatori del film '(500)
IN TV
Gf, aspettando la finale dell’edizione no limits di MAURETTA CAPUANO
ha avuto una media del 27.52% di share, nelle 19 puntate finora andate in onda, con ROMA – Dopo aver superato i quattro me- picchi di 9 milioni di spettatori e superiori si, 19 settimane e 20 puntate di prime time, al 52% di share, confermandosi fra i più seper un totale di 134 giorni e oltre 3.200 ore guiti. Il numero di concorrenti è stato il più di diretta televisiva, Grande Fratello 10 è alto della storia del reality: partiti in 27 soarrivato alle battute finali di un’edizione no riusciti però a varcare la porta rossa in 26, dopo l’eliminazione al balveramente no limits che ha selottaggio della prima puntata gnato tanti record e visto i condi Luca Magnani. Gli ingressi correnti trascorrere, per la sono stati 16 all’esordio e dieci prima volta, il Natale nella Cain corsa. Proprio il finalista sa di Gf. C'è stato anche Mauro Marin è entrato alla sel’omaggio degli artigiani di conda puntata per uno scherSan Gregorio Armeno che zo di Gf, dopo essere stato una hanno realizzato un presepe settimana chiuso in albergo e di statuine con le loro semaver subito le avances di Cribianze e quelle di Alessia Marstina, la maggiorata del GF9. cuzzi e Alfonso Signorini. Non Per Mauro si è mobilitata ansono mancate le polemiche, un che la rete: su Facebook la paabbandono volontario, quello gina dedicata a lui è quella con di Gianluca, per motivi persopiù iscritti: circa 350 mila, ed nali, e una squalifica, quella di è aggiornata costantemente Massimo, per una bestemmia. con appelli accorati affinchè il Nella finalissima di domani televoto sia favorevole e sono a contendersi il montepremi 500 i gruppi con il suo nome. di 250 mila euro saranno tre Internet in questa edizione ha uomini e una donna: il veneto premiato GF10 con oltre 240 Mauro Marin, guerriero solimilioni di pagine visitate sul tario che all’ingresso si era desito www.grandefratelfinito “puro fascino», il più Alessia Marcuzzi lo.mediaset.it, il doppio riosannato dal pubblico, Rete E Gialappàs e il meno amato nella Casa, che spetto a Gf9, e con una media giornaliera di ha sempreavuto dalla sua parteil televoto; oltre 180 mila visitatori unici (60% in più l’abruzzese dedito alla fede e alla preghiera rispetto a Gf9). In questa lunga edizione c'è Alberto Baiocco, ribattezzato «il farfuglia- stato anche uno scambio di concorrenti tore» per i suoi discorsi poco chiari, con- con Gran Hermano: Massimo e Carmela quistato da Mara; il fedele rubacuori vene- sono volati a Madrid per una settimana e a ziano Giorgio Ronchini, punto di riferi- Cinecittà sono arrivati dalla Spagna Saray mento per Maicol nella Casa e, infine, la e Gerardo. Fra i protagonisti indiscussi di Gf10, la maestra d’asilo milanese Cristina Pignataro, simbolo della ragazza della porta ac- «regina di cuori» Veronica, fragile e agcanto. Anche Alessia Marcuzzi ha rag- gressiva allo stesso tempo, che ha conquigiunto il record personale di conduttrice stato quattro uomini, senza che nessuna più longeva di Grande fratello con cinque storia andasse a buon fine, e una donna, edizioni all’attivo, dalla sesta alla decima, e Sarah, con cui all’inizio si pensava fosse in 84 puntate di prime time condotte. Il reali- competizione e invece si è creato fra le due ty di Canale 5, prodotto da Endemol Italia, un grande feeling.
Days in Summer'. Ma anche lui avrà la possibilità di rifarsi agli Oscar. Il premio per il miglior film straniero è andato al favorito franco-britannico 'An Education'. Nessuna candidatura per 'The Hurt Locker', la pellicola a basso costo che ha conquistato quest’anno nove candidature all’Oscar, per un aspetto paradossale del regolamento degli Independent: la drammatica pellicola di Kathryn Bigelow sull'attività degli artificieri americani in Iraq era già stata candidata lo scorso anno e non poteva quindi essere di nuovo in lizza. Finora gli Independent si erano sempre tenuti alla vigilia degli Oscar, una collocazione un pò parassita. Ma quest’anno sono stati anticipati di un giorno, creando maggiore distanza dalla manifestazione con cui si contrapponevano. Consegnando l'ultimo premio della serata, quello per il miglior film, il comico Ben Stiller ha fatto notare che sulla East Coast era ormai l’una di notte «e a quest’ora la gente naviga tra i canali Tv solo per cercare il porno». Così Stiller ha fatto entrare sul palco due donne ed un uomo che hanno cominciato a spogliarsi e a simulare atti sessuali mentre lui annunciava il vincitore: una scena impensabile agli Oscar.
VIP
Madonna e J. Lo in lite per uno chef italiano NEW YORK – Jennifer Lopez e Madonna ancorauna voltaaiferricorti. Oggettodel contendere stavolta sarebbe un giovanissimo chef italiano, Mattia Poggi. Secondo quanto riportato dal sito di gossip Metropolitan Post, alla vigilia del sesto anniversario di matrimonio J. Lo avrebbe intenzione di regalare a sè, al marito Marc Anthony e ai figli un esclusivo party allietato dalle prodezze culinarie del cuoco, volto televisivo di punta del canale satellitare Alice, seguendo, in questo, le orme Madonna della top model Naomi Campbell. In passato anche la 'Venere nerà aveva preteso che fosse proprio lui a darle lezioni ai fornelli. Alla ricorrenza mancano ancora due mesi (le nozze tra i due cantanti sono del 5 giugno del 2004), ma J.Lo, Jennifer Lopez abituata a fare le cose in grande, avrebbe già cominciato a darsi da fare per rendere indimenticabili i festeggiamenti. Peccato, però, che a darle filo da torcere sia ancora una volta la rivale di sempre, Madonna, pronta a ingaggiare lo stesso chef per rendere altrettanto specialeil 79°compleanno delpapà SilvioCiccone, che cade nello stesso periodo.
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54 Spettacoli e televisione
SHOW
14.00
PRIMA SERATA
SHOW
11.30
Domenica in - L’Arena
SHOW
12.55
Mezzogiorno in famiglia
NEWS
10.00
Racconti di vita
Verissimo tutti i colori della cronaca
19.35
TELEFILM Colombo
19.00
TELEFILM Mr Bean
20.30
SHOW S.O.S. Tata
06.00 -Cortometraggio Il pallonauta - Comico 06.30 -Rubrica UnoMattina WeekEnd 09.30 -Rubrica Magica Italia 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Religione A sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea Verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.30 -ShowDomenica In - 7 giorni 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.50 -Gioco L'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e Magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -Telegiornale Tg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -Rubrica Ragazzi c'è Voyager 10.40 -RubricaA come Avventura 11.30 -Show Mezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.40 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaSecondo canale 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.35 -RubricaMamme in blog 07.45 -RubricaE' domenica papà 08.50 -TelefilmSaddle club 09.45 -FilmMariti in pericolo con Sylva Koscina, Mario Carotenuto, Memmo Carotenuto - regia di Mauro Morassi (Italia) - 1960 11.05 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -AttualitàTelecamere 12.55 -Talk ShowRacconti di vita 13.25 -Talk ShowPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h 15.00 -15.05 -DocumentarioAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -News Traffico 07:57 - News Meteo 5 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08:51 - Show Le frontiere dello spirito 09:42 - Telegiornale Tgcom 09.45 -TelevenditaMedia shopping 10.00 -News Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.50 -Reality Show Grande fratello 13.00 -Telegiornale Tg5 13:39 - NewsMeteo 5 13.40 -Reality ShowGrande fratello 14:01 - ShowDomenica Cinque 18:29 - Reality ShowGrande fratello 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.10 -NewsSuper partes 07.50 -TelefilmTequila & Bonetti 08.40 -Sit ComNonno felice 09.15 -ShowArtezip 09.20 -DocumentarioAgora' - Le piazze d'italia 10.00 -NewsS. messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg4 11:54 - NewsMeteo 11:58 - TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 12:02 - RubricaMelaverde 13.30 -RubricaPianeta mare 13.50 -RubricaDonnavventura 14.55 -DocumentarioDocumentario 16.10 -FilmLa battaglia di Midway con Charlton Heston, Henry Fonda, James Coburn - regia di Jack Smight (USA) - 1976 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmColombo
08.15 -CartoniAkubi girl - Fairez - Twin princess principesse gemelle Angel's friends - Pokemon chronicles - Tartarughe ninja Beyblade 10.55 -MiniserieMalcolm 11.20 -TelefilmChuck 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -SportGuida al campionato 14.00 -FilmVertical limit - regia di Martin Campbell (U.S.A.) - 2000 16.25 -FilmIl principe d'egitto - regia di Brenda Chapman (U.S.A.) - 1998 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -TelefilmMr bean 19.35 -Film TvLibrarian: alla ricerca della lancia perduta - Azione con Lisa Brenner, Jane Curtin , Olympia Dukakis , David Dayan Fisher - regia di Peter Winther (U.S.A.) - 2004
06.30 -TelegiornaleTg La7 07.00 -RubricaOmnibus Week-End 09.15 -AttualitàOmnibus Life Week-End 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -FilmLa prima notte - Le nozze veneziane con Martine Carol, Jacques Sernas, Vittorio De Sica - regia di Alberto Cavalcanti (Italia) - 1959 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.05 -TelefilmMiss Agathe 16.00 -FilmPrigionieri dell'oceano con Tallulah Bankhead, John Hodiak, Walter Slezak - regia di Alfred Hitchcock (USA) - 1943 18.00 -FilmStrogoff con John Phillip Law, Mimsy Farmer, Delia Boccardo - regia di Eriprando Visconti (Italia, Francia, Germania) - 1971 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Capri 23.25 -RubricaSpeciale TG1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -TelefilmCastle 22.35 -Rubrica La Domenica Sportiva
20.10 -Rubrica Che tempo che fa 21.30 -Rubrica Presadiretta 23.20 -Telegiornale Tg 3
20:39 - News Meteo 5 20.40 -Show Striscia la domenica 21.30 -Show Amici
21.30 -News Quarto grado 23.20 -Sport Contro campo - Anteprima 23.30 -Sport Contro campo
21.30 -Film The librarian 2 - Ritorno alle miniere di re salomone con Noah Wyle , Gabrielle Anwar regia di Jonathan Frakes (U.S.A.) 2006
20.30 -Show S.O.S Tata 21.35 -FilmPapillon con Steve McQueen (I), Dustin Hoffman, Don Gordon - regia di Franklin J. Schaffner (USA) - 1973
00.30 -TelegiornaleTG 1 00.50 -Previsioni del tempoChe tempo fa 00.55 -RubricaApplausi - Sette note Musica e musiche 02.15 -RubricaCosì è la mia vita ... Sottovoce
00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 02.00 -RubricaRainotte 02.50 -Film TvDelitti privati 03.40 -VideoframmentiVideocomic
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -RubricaUn giorno in pretura 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaRainotte
00:51 - TelegiornaleTg5 notte 01:21 - ShowStriscia la domenica 02:01 - Film2001: odissea nello spazio con William Sylvester , Keir Dullea, Gary Lockwood - regia di Stanley Kubrick (Gran Bretagna)
01.30 -MusicaleClip Parade 7 02.10 -FilmQuando l'amore brucia l'anima con Joaquin Phoenix, Reese Witherspoon - regia di James Mangold (USA) - 2005
23.25 -FilmPathfinder-la leggenda del guerriero Vichingo con Karl Urban , Moon Bloodgood , Russell Means , Clancy Brown , Jay Tavare - regia di Marcus Nispel (U.S.A.) - 2006
01.00 -RubricaSport 7 01.30 -TelegiornaleTg La7 01.55 -FilmFacciamo Paradiso con Margherita Buy, Lello Arena, Philippe Noiret - regia di Mario Monicelli (Italia) - 1995
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RETE 4
ORE 16.10
LA BATTAGLIA DI MIDWAY
ITALIA 1
ORE 21.30
THE LIBRARIAN 2 - RITORNO ALLE MINIERE DI RE SALOMONE
con Charlton Heston, Henry Fonda, James Coburn - regia di Jack Smight (USA) 1976
con Noah Wyle , Gabrielle Anwar - regia di Jonathan Frakes (U.S.A.) - 2006
Ai primi di giugno del 1942, presso le isole Midway, ebbe luogo la battaglia che poneva termine alla fulminea espansione giapponese in tutto l'Estremo Oriente e dava il via al contrattacco statunitense. In forma di diario, la preparazione e lo svolgimento della battaglia, sia da parte delle forze giapponesi che da quelle americane, non ancora ripresesi del tutto dopo l'attacco di Pearl Harbour.
Flynn Carsen, già protagonista del primo episodio, lavora come bibliotecario presso la New York Metropolitan Library. Sua madre lo vorrebbe sistemato con una ragazza, ma Flynn è troppo appassionato al suo lavoro per poter pensare a una relazione stabile. Un giorno, Flynn viene in possesso di un'antica pergamena egiziana: si tratta della mappa segreta delle miniere di re Salomone, leggendario labirinto in cui il ...
LA 7
ORE 18.00
LA 7
ORE 21.35
STROGOFF
PAPILLON
con John Phillip Law, Mimsy Farmer, Delia Boccardo - regia di Eriprando Visconti (Italia, Francia, Germania) - 1971
con Steve McQueen (I), Dustin Hoffman, Don Gordon - regia di Franklin J. Schaffner (USA) - 1973
Il giovane conte Michele Strogoff, ufficiale dell'esercito zarista viene inviato in Siberia per avvertire il granduca, fratello dello Zar e comandante del presidio locale dell'imminente assalto dei tartari. Travestito da mercante di cavalli, Michele comincia il lungo viaggio in compagnia di Nadia, una giovane signora diretta in Siberia per unirsi al marito, esiliato per motivi politici.
Papillon è condannato per omicidio e recluso nel carcere dell'Isola del Diavolo, nella Guiana. Diventa amico di Dega, un falsario relegato con lui in una giungla paludosa. Qui le condizioni di vita sono così insostenibili, che Papillon tenta di fuggire, ma viene riacciuffato. Riesce a rimanere in vita solo grazie a Dega, e tenta di fuggire di nuovo, insieme all'amico e a un altro compagno. Papillon viene nuovamente catturato, in ...
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Televisioni 55
Domenica 7 marzo 2010
L’8 marzo Parla il telefono rosa
Hacca Casa editrice di femmine
Mery Da Scanzano al glocale
Tre Italie Tre libri tre autrici
DONNE SI E’ NON SI DIVENTA di ANNA MARIA DIGIORGIO L'ALTRA metà del cielo, tradizionalmente dedicata all'universo femminile, negli ultimi tempi denota una vistosa incrinazione per l'incursione crescente di corpi e modelli femminili non naturali,
Ipazia Scienzata attuale
da pagina 13 a pagina 19
Anno 9 n.66 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
attrattori di intense passioni per mortali comuni e onnipotenti. L'androgino femmineo, ibrido eccezionalmente presente in natura, presunta soddisfazione di disagio psicologico e fisico, dissonanza apparente tra l'essere continua a pag. 21
Domenica7 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.0835 256466
SENZA REGOLE di PARIDE LEPORACE
Il decreto pezza che puzza troppo Anche gli esclusi lucani chiedono la riammissione I Popolari uniti ammoniscono sul futuro del centrosinistra da pagina 6 a pagina 11
SPORT Cambiare le regole in corsa per correre senza regole. O vincere a tavolino?
Lega Pro Rossoblù a Cosenza, gialloverdi in Sicilia
Potenza sfida il tabù esterno Melfi cerca punti tranquillità Il bomber del Melfi Chiaria nella gara di andata contro l’Igea Virtus (foto Valerio)
Metaponto
Tutti al lido per tutelare la spiaggia a pagina 34
Serie D Al Michetti arriva il Bitonto
Pisticci, un solo risultato Matera e Francavilla fuori Scherma
Brindisi di Montagna
Catanzaro
Docente Pittelli condannato annuncia verità per le molestie su Toghe lucane a pagina 22
a pagina 23
di Angelo Lucano Larotonda
UN POSTO A TAVOLA HO incrociato tre ex miei studenti laureati: due nel triennio, uno nel quinquennio. Sono senza lavoro. Il primo lo cerca da quattro anni e, per rafforzare le proprie speranze, ha frequentato due di quei corsi inutili promossi dalla Regione. Il secondo, grazie ad una raccomandazione politica, ha lavorato per sei mesi in un supermarket come aiuto magazziniere. Il terzo ha fatto alcune supplenze continua a pagina 21
Basket A Dilettanti
Palumbo Una Publisys ancora d’oro d’assalto Volley B2 Uomini
Calcio a 5
Matera, match La Meco d’alta quota non si ferma
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PER una sua somiglianza con il re di maggio il presidente della Repubblica veniva appellato come Umberto. Amolti italianivenerdìnotte invece Giorgio Napolitano ha richiamato alla memoria storica il Vittorio Emanuele III che non ferma la marcia su Romadel cavalierMussolini. Troviamo inutile Di Pietro che chiede l'impecheament,macomplementarisono Pd e Pdl che difendono il Quirinale . Non abbiamo nessun interesse che l'opposizione vinca le elezioni nel LazioeinLombardiaatavolino. Non ci compete la dottrina ma il senso comune di un Paese che continua ad andarealla deriva.Il cittadinoche presenta in ritardo la domanda per un voucher, l'azienda che sbaglia il modulo per un bando di gara cosa hanno pensato in queste ore di fibrillazionedemocratica? Che siamo una nazione senza regole. Dove tutto è possibile. Anche che la dabbenaggine di funzionari di partito possa permettere di interpretare le regole elettorali secondo il volere del premier. E le tante liste escluse in Italia ora non chiederanno la riammissione? In Italia hanno sospeso unilateralmente i talk show condizionando l'informazionesulleelezioni, in Parlamento si applaude un senatore eletto dalla 'ndrangheta, i nostri migliori alleati sono Putine Gheddafi e ora il pasticcio delle liste ci fascivolare versounacondizione ucraina. Trova parziale attuazione la profezia di Ennio Flaiano recitante: “Fra trent'anni l'Italia sarà non come l'hanno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione”. Non poteva però immaginare che il Belpaese sarebbe stato modellato ad uso e consumo del padrone delle televisioni.
Napolitano spiega, Pd e popolo viola in piazza