Mercoledì 10 marzo 2010
Brevi dal mondo
Il Governo l’ha chiesta per approvare la legge sul legittimo impedimento
Figlio di lesbiche fuori dalla scuola
La fiducia al Senato, l’opposizione insorge
WASHINGTON – E' bufera su una scuola cattolica del Colorado che ha deciso di non consentire al figlio di una coppia di lesbiche di continuare a frequentare il giardino d’infanzia il prossimo anno. Secondo quanto riferisce il sito web della Abc, il piccolo, che frequenta l’asilo dell’istituto Sacro Cuore di Gesu di Boulder vicino Denver, potrà completare l'anno ma poì dovrà andarsene. A prendere l’iniziativa è stato il parroco sostenuto dall’arcidiocesi di Denver una volta venuto a conoscenza dell’orientamento sessuale della coppia.
ROMA – Il governo chiede il voto di fiducia sul disegno di legge per il legittimo impedimento, ora all’esame del Senato. E il centrosinistra insorge, chiedendo la presenza di Berlusconi in Aula. «Visto che è lui il diretto beneficiario di questa norma – osserva il capogruppo dell’Idv al Senato Felice Belisario – venga in Aula durante il voto e ci metta la faccia!». In un clima già incandescente per via del decreto 'salva-liste' bocciato lunedì dal Tar del Lazio, governo e maggioranza «alzano il tiro», come si commenta nel Pd, per approvare il più in fretta possibile il testo di legge che trasformerà gli impegni istituzionali del premier e dei suoi ministri in legittimi impedimenti a partecipare alle
Cile, domani Pinera si insedia SANTIAGO DEL CILE – Con sullo sfondo quasi 500 morti e il dramma delle distruzioni lasciate dal terremoto e lo tsunami dello scorso 27 febbraio, il Cile entra giovedì in una nuova fase politica: la presidente di centro-sinistra Michelle Bachelet lascerà infatti il posto alla 'Moneda' al miliardario di destra Sebastian Pinera. Il nuovo capo dello Stato ha vinto le ultime elezioni, battendo Eduardo Frei, il candidato della Concertacion (l'alleanza tra socialisti e democristiani), che ha così perso il potere per la prima volta negli ultimi vent'anni. Il paese, uno dei più stabili ed economicamente solidi dell’America Latina, sta solo in questi giorni tornando, e molto lentamente, alla normalità.
udienze dei processi che li riguardano. Il centrosinistra, che da venerdì aveva presentato circa 1.700 emendamenti al ddl, ribadisce nella mattinata di ieri che contro il provvedimento sarebbe stata fatta «un’opposizione intransigente». Anche come segno di protesta per il 'salva-liste'. In più, il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro chiede che gli eventuali interventi in dissenso dei senatori del suo grupponon venganoconteggiati nel computo complessivo del tempo assegnato ai Democratici (2 ore e 21 minuti). Ma l’istanza è respinta dal centrodestra. Sulle prime, il presidente del Senato Renato Schifani fa ben sperare l’opposizione dicendo che
lui stesso sarebbe stato il «garante di un dibattito approfondito» e che «il diritto di parola in Aula è sacro». Ma poi, dopo la bocciatura delle cinque questioni pregiudiziali presentate dal centrosinistra, a Palazzo Madama, comincia a circolare con una certa insistenza la voce di un possibile ricorso al voto di fiducia. E l’ipotesi provoca ulteriore gelo tra i poli. La tensione culmina quando entra in Aula Elio Vito. È quasi sempre lui, infatti, in qualità di ministro per i Rapporti con il Parlamento, a chiedere la fiducia sui vari progetti di legge da parte del governo. Non appena si alza e accende il microfono,senatori del Pde dell’Idv cominciano a protestare, urlando e gesticolando. Schifani li lascia fare
Renato Schifani ieri in Aula al Senato
per un pò. Poi, con aria seccata, li riprende: «Basta! Vi siete sfogati? Adesso basta!». E ridà così la parola a Vito che può rendere ufficiale ciò che tutti ormai si aspettano: «Il governo mi autorizza a chiedere la fiducia». Anna Laura Bussa
Il premier recentemente aveva duramente attaccato pm e giudicanti
Csm a difesa dei giudici La prima Commissione bacchetta Berlusconi. Oggi il plenum ROMA – «Episodi di denigrazione e di condizionamento della magistratura e di singoli magistrati» sono «del tutto inaccettabili» perchè così si mette «a rischio l’equilibrio stesso tra poteri e ordini dello Stato sul quale è fondato l’ordinamento democratico di questo Paese». Usa parole durissime la Prima Commissione del Csm nel censurare le accuse rivolte dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a magistrati di diversi uffici giudiziari di agire per finalità politiche. E avverte che il pericolo è così alto, proprio perchè quelle affermazioni che gettano «discredito» sulla magistratura, recando un «gravissimo vulnus alla credibilità della giu-
risdizione», provengono «dal massimo rappresentante del potere esecutivo». La sferzata è contenuta nel documento, approvato all’unanimità, con cui la Commissione ha chiuso la corposa pratica a tutela di giudici e pm chiamati in causa dal premier e che oggi sarà discusso dal plenum. Parole che hanno subito infiammato il dibattito, con il Pdl che con il ministro Bondi in testa, accusa il Csm di «grave ingerenza e violazione da parte dell’ordine giudiziario dei principi fondamentali dell’ordinamento democratico». E l’opposizione che, con DonatellaFerrantidel Pdgiudicainvece «grave e intimidatorio l'attacco
del ministro all’autonomia e all’indipendenza della magistratura», e con l’Italia dei valori sottoscrive «l'allarme» del Csm. La Commissione non fa alcuno sconto a Berlusconi, che ha messo sotto accusa i magistrati del processo Mills, ma anche i pm che hanno riaperto le indagini sulle stragi mafiose, la procura di Firenze che ha aperto l’indagine su Guido Bertolaso e gli appalti per i Grandi eventi, la Corte Costituzionale e da ultimo le «bande» dei pm «talebani» «che perseguono fini eversivi». E dice senza giri di parole: l’assunto di una magistratura che vuole «sovvertire l’assetto istituzionale democraticamen-
te voluto dai cittadini» è «una obiettiva e delegittimazione della funzione giudiziaria nel suo complesso e dei singoli magistrati». I consiglieri condividono le preoccupazioni in più occasioni espresse dal capo dello Stato, da ultimo nella lettera al vice presidente del Csm, e rivolgono «un pressante appello a tutte le Istituzioni perché sia ristabilito un clima di rispettodei singoli magistrati e dell’intera magistratura, condizione imprescindibile di un’ordinata vita democratica». Ed elogiano la «compostezza» dei magistrati che hanno risposto con il «silenzio» alle «generiche ed ingiuste accuse». Sandra Fischetti
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2 In Italia e nel Mondo
Pedofilia, Georg Ratzinger: «Chiedo scusa»
Israele chiede che l’Iran sia fuori dall’Onu
preparatoria dei 'Passeri del Duomo di Regensburg'. «I ragazzi mi dissero durante le tournée cosa succedeva – ha ammesso -. Ma le loro storie non mi indussero a pensare di dover intervenire in qualche modo. Non sapevo fino a che punto arrivassero questi metodi brutali». E poi: «Se avessi saputo con quale esagerata violenza si agiva, già allora avrei detto qualcosa... Chiedo perdono alle vittime». Rischia di aumentare, quindi, la pressione su una Chiesa che già sembra essere sulle difensive. Lunedì la ministra della Giustizia ha accusato il Vaticano di avere di fatto ostacolato le indagini sugli abusi sessuali commessi negli anni passati in scuole cattoliche tedesche. La ministra è
GERUSALEMME – Gli Stati Uniti restano un baluardo nella difesa della sicurezza di Israele, tanto nell’ambito del processo di pace con i palestinesi, quanto sul fronte della sfida atomica del regime iraniano: un regime che per il presidente israeliano Shimon Peres non merita, oggi come oggi, d’occupare un seggio all’Onu «con pieni diritti». Lo ha assicurato a Gerusalemme il vicepresidente americano, Joe Biden, incontrando l’intero vertice politico dello Stato ebraico nella seconda giornata di una delicata missione mediorientale.
Lo scandalo si allarga sempre più in tutta Europa. La Merkel convoca un tavolo
IL DELITTO CESARONI
BERLINO – Georg Ratzinger chiede perdono alle giovani vittime del coro di Ratisbona, ma lo scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica acquista dimensioni sempre più europee e –dopo l’Irlanda e la Germania – si allarga all’Olanda e all’Austria: intanto, la cancelliera Angela Merkel, decisa ad affrontare questo tema una volta per tutte, convoca una tavola rotonda per il mese prossimo alla quale parteciperanno anche i vescovi tedeschi. All’indomani delle accuse al Vaticano lanciate dalla ministra della Giustizia tedesca, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger (Fdp), il fratello maggiore di Papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger, 86 anni, ha chiesto
scusa ai giovani 'passerotti' del coro Ratisbona vittime degli abusi sessuali e dei maltrattamenti. Ratzinger, che è stato direttore del coro dal 1964 al 1994, ha ribadito di non essere mai stato a conoscenza di episodi di abusi sessuali, ma ha anche ammesso che qualche schiaffo ai piccoli, durante le prove, è scappato anche a lui. «All’inizio, anch’io ho dato qualche schiaffo – ha detto al quotidiano Passauer Neue Presse -, ma questo ha sempre pesato sulla mia coscienza». Tanto che, ha rivelato, «mi sentii sollevato» quando le punizioni corporali vennero vietate nel 1980. Se da una parte ignorava gli abusi sessuali, dall’altra Ratzinger conosceva i metodi dell’allora direttore della scuola
Georg Ratzinger
stata corretta dalla stessa Merkel, ma ieri il portavoce vaticano – padre Federico Lombardi – ha tenuto a sottolineare che sugli abusi sessuali, in Germania e altrove, la Chiesa ha «affrontato il manifestarsi del problema con tempestività e decisione». Roberto Caracciolo
Pietrino Vanacore si è lasciato annegare a Taranto
Il portiere di via Poma si suicida: «Non ne posso più» 2008, seguita ancora da un’archiviazione, nel maggio 2009. Ancora lunedì sera di Pietrino Vanacore aveva parlato il Tg5 delle 20, che ricordava le due telefonate partite dall’ufficio di Via Poma, dove fu trovata morta Simonetta, quando il delitto non era stato ancora scoperto. «Gli inquirenti – si diceva nel servizio – pensano che non si trattasse dell’assassino bensì dello stesso Vanacore». «Chi ha telefonato ha ritardato le indagini e, di fatto, ha permesso all’assassino di Simonetta di farla franca», concludeva il servizio del TG5. Ora per quell'omicidio è imputato Raniero Busco, ex fidan-
TORRICELLA (TARANTO) – Si è ucciso lasciandosi annegare in mare, davanti al litorale tarantino, portando per sempre con sè il suo segreto, o quello che gli investigatori ritengono potesse sapere. Pietrino Vanacore, uno dei portieri dello stabile di via Poma a Roma, in cui nell’agosto del '90 fu trovata uccisa Simonetta Cesaroni, ritenuto dagli inquirenti un teste chiave di quella vicenda, ha voluto troncare così la propria odissea umana e giudiziaria. E ha voluto chiarire perchè lo ha fatto lasciando due messaggi con scritte dello stesso tenore: «Venti anni di persecuzioni: sono stanco delle angherie», «Venti anni di martirio senza colpa e di sofferenza portano al suicidio». E venti sono gli anni trascorsi da quel 7 agosto del 1990, quando negli uffici dell’associazione 'Alberghi della gioventù' venne trovato il corpo di Simonetta Cesaroni. Un corpo nudo, che non aveva subito violenza sessuale, fu stabilito, ma straziato da 29 colpi inferti ovunque con un tagliacarte. Vanacore fu ritenuto subito coinvolto in quel fatto di sangue, direttamente o indirettamente. Fu fermato tre giorni dopo ma fu scarcerato dopo altri venti giorni. Le accuse caddero una dopo l’altra con varie sentenze di proscioglimento nel'90, nel '93 e per ultimo nel '95 da parte della Cassazione. Ma dopo ancora sospetti e una perquisizione il 20 ottobre
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
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ROMA – Pietrino Vanacore si è ucciso portandosi via un groviglio di misteri e sospetti. Di silenzi ed ombre. Avrebbe dovuto deporre venerdì prossimo al processo sull'omicidio di Simonetta Cesaroni che vede ora imputato l'allora fidanzato, Raniero Busco, e nuovamente i suoi occhi di ghiaccio sarebbero stati al centro di domande, supposizioni o, come per anni hanno sostenuto gli inquirenti dell’epoca, «di verità nascoste». Da vent'anni, infatti, il dubbio dominante, è stato quello che lui sia stato quella sera sulla scena del delitto. Si, perchè, no-
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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 5 - 7 - 10 - 11 - 14 - 18 - 21 - 26 - 31 32 - 40 - 43 - 45 - 54 - 68 - 70 - 77 - 82 - 84
ilSuperEnalotto
Il recupero della salma. Nella foto sotto, Pietrino Vanacore
fissati sul parabrezza e sul lunotto posteriore. Quindi in auto ha raggiunto la marina, in quel momento sferzata da un vento gelido, è uscito, si è tolto il giubbotto e il cappello e li ha appesi a un albero al quale ha poi fissato un capo di una corda. Con l’altro, stretto alla caviglia
Porta con sé un groviglio di misteri e sospetti
estrazione del 9 marzo 2010
31 70 64 61 9 13 81 74 71 47 11
zato di Simonetta. A inchiodarlo tracce di Dna trovate dal Ris sugli indumenti di Simonetta. Venerdì prossimo, 12 marzo, in udienza in corte d’assise a Roma era stato chiamato a deporre l'ex portiere di quello stabile, ma lui non ci sarà. Venti anni di sofferenza sono troppi, ha scritto, e così ieri mattina ha deciso di farla finita. Verso mezzogiorno è uscito da casa, una modesta abitazione alla periferia di Torricella, ed è andato nel box dove aveva la sua auto, una vecchia Citroen. Ha scritto un primo messaggio con un pennarello nero su un cartoncino ma gli è venuto male e l’ha gettato via. Ne ha scritti altri due e li ha
Conc. n° 29
Montepremi 3.542.629,98 euro
jolly
26 - 28 - 48 - 52 - 55 - 90
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punti 6 jackpot 43.685.714,43 punti 4 322,44 16,31 punti 5+1 - punti 3 punti 5 29.521,92 Num. Superstar 49
nostante fosse stato scagionato definitivamente dalla Cassazione nel '95 dalle trame dell’inchiesta, un filo invisibile e sottile lo ha sempre tenuto legato al-
la morte di quella ragazza, massacrata con 29 colpi di tagliacarte in una delle stanze dell’ufficio dove lavorava come segretaria. Un personaggio controverso Pietrino Vanacore. Al centro anche di un’altra vicenda giudiziaria, terribile, che lo vide sospettato di abusi in famiglia. Le due figlie lo accusarono di molestie sessuali ripetute. Ma anche in questo caso la legge lo dichiarò non colpevole. Un uomo di poche parole, sempre freddo e controllato. Un uomo che confidava che 'prima o poi Dio lo avrebbe tirato fuori dai guai'.
probabilmente per evitare che il mare portasse via il suo corpo, si è lasciato andare in acqua annegando. È presumibile che prima avesse ingerito un liquido narcotizzante, dicono gli investigatori, in modo da perdere conoscenza. E in effetti, lì dove è morto, l’acqua è alta come in una vasca da bagno, fa notare il pm tarantino Maurizio Carbone, e in condizioni normali è difficile trovarvi la morte. Il cadavere è stato scorto da due persone che hanno avvertito i carabinieri. Alla notizia della morte, sua moglie, di dieci anni più giovane di lui, ha urlato fino a stare male ed è stata condotta in ospedale. A Torricella Vanacore, originario di Sava, un paesino vicino, era tornato a vivere da vent'anni ed era benvoluto da tutti. «Quando venivano i giornalisti per intervistarlo – raccontano alcuni vicini – li tenevamo lontani dicendo che lui non c'era». E anche il sindaco, Giuseppe Tusco, medico e amico suo, ne ha un bel ricordo: «Non ho mai conosciuto un uomo così mite. Non ho mai creduto che abbia potuto fare ciò di cui era accusato». Armando Damiani
“The Cove”, il premio Oscar Csi, la realtà sbirresca trova il sushi di balena è diversa: meno look più lavoro DOPO i delfini, tocca alle balene. La troupe di 'The Cove', il documentario premio Oscar che ha denunciato la sanguinosa pesca dei delfini in Giappone, è riuscita a scoprire che la carne di altri mammiferi marini, molto più grandi ma altrettanto protetti, finisce illegalmente nei piatti dei 'sushi restaurant' della California. La storia, racconta il New York Times, risale a qualche settimana fa, quando il gruppo di Louie Psiholoyos, il regista di 'The Cove', viene a sapere che 'The Hump', un famoso locale sushi di Santa Monica, offre ai suoi clienti balena tagliata a fettine. Pochi giorni prima, un paio di animalisti, fingendosi clienti del ristorante, avevano
sottratto alcuni pezzettini di carne da un piatto sospetto per farli esaminare in laboratorio. Le analisi non hanno lasciato margine di dubbio: in questo elegante ristorante californiano si serve carne di Balaenopteraborealis, unaspecieprotetta al livello internazionale considerata in via d’estinzione.
È USCITOun libro che si prende il lusso di bastonare i luoghi comuni degli sceneggiatori e dei produttori tv. Si chiama "Sulla scena del crimine" (Einaudi, 16,50 euro) ed è sorprendente per l'idea. L'autrice insegna giornalismo, aveva già scritto alcuni best-sellers libri sui "racconti" dei poliziotti. Stava in divano, davanti ai polizieschi della tv, e una sera si è detta: «Ma figurati se è possibile... ». Così ha cominciato a chiedere informazioni ai poliziotti e ai giudici veri. E si è sentita rispondere spesso - la molla che ha fatto scattare il clic del libro nella testa di Connie Fletcher - «non è come in Csi». Per esempio: «Il luminol si usa in un ambiente
totalmente buio. Tranne che in Csi. A loro piace usarlo alla piena luce del giorno». Oppure: «Le varie scene del crimine puzzano. Sono un casino. E tu passi ore e ore a esaminarle», e quindi non ci vai come se fossi appena uscito da una boutique". La realtà sbirresca insomma bada meno al look.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
Il fatto del giorno: Regionali, il Tar non riammette la lista Pdl a Roma Il pasticcio (parte seconda)
Una crisi di regime
Più politici e meno avvocati
dall’editoriale di Massimo Franco
dall’editoriale di Stefano Rodotà
dall’editoriale di Marcello Sorgi
La sensazione sconfortante è che il decreto sulle liste elettorali alla fine rischi di non servire a nulla. Finora non ha salvato quella del Pdl in provincia di Roma; e le altre due, di Roberto Formigoni in Lombardia e di Renata Polverini nel Lazio, sono state riammesse comunque dalla magistratura dopo i ricorsi. Insomma, la forzatura voluta dal centrodestra si è scontrata con il primatodellalegge regionale.Ladecisionepresa ieridalTribunale amministrativo del Lazio complica la strategia di palazzo Chigi. Non è da escludersi per oggi un colpo di scena all’Ufficio elettorale di Roma, in attesa del Consiglio di Stato. Ma rimane la somma di pasticci giuridici e politici che la maggioranza è riuscita ad accumulare nella sua fretta di rimediare [...].
Che cosa indica la decisione del Tar del Lazio che, ritenendo inapplicabile l'assai controverso decreto del Governo, ha confermato l'esclusione dellalista del Pdl dalleelezioni regionali in questa regione? In primoluogo rivela l'approssimazione giuridica del Governo e dei suoi consulenti, incapaci di mettere a punto un testo in grado di superare il controllo dei giudici amministrativi. Ma proprio questa superficialità è il segno della protervia politica, che considera le regole qualcosa di manipolabile a proprio piacimento senza farsi troppi scrupoli di legalità. E, poi,vièuna sortadieffettoboomerang,chemette anudolecontraddizioni di uno schieramento politico che, da una parte, celebra in ogni momento le virtù del federalismo [...].
Questa del Tar di Roma, che doveva riammettere la lista del Pdl per le regionali del Lazio, sarà la quinta o sesta, tra ordinanze e sentenze, che in questa incredibile guerra giudiziaria che ha sostituito la campagna elettorale, finora sono servite solo a rendere incerto anche l'esito finale delle elezioni. Se la vertenza ha avuto come epicentri le due capitali italiane, nessuno infatti può escludere un contagio e un’epidemia di ricorsi anche dopo i risultati. Nell’illusione, per la verità prevedibile fin dall’inizio di questo pasticcio, che a furia di rimettere in discussione - e se possibile annullare qua e là le votazioni, si possa tornare alle urne e cambiare i risultati finché si vuole. [...].
La migliore di oggi
Dal popolo ai tribunali
Quell’ansia da norma autogol
dall’editoriale di Mario Sechi
dal commento di F. Verderami
Cosa sta succedendo? È la domanda che si pongono i lettori de Il Tempo che dopo la decisione del Tar del Lazio hanno cominciato a far squillare i telefoni del nostro giornale. La lista del Pdl è di nuovo fuori dalle elezioni regionali, la politica s’è trasformata in una porta girevole impazzita con la magistratura che ha vestito i panni del buttafuori. Cerco di mettere insieme i pezzi del mosaico, usando la razionalità e l’analisi, anche se mi rendo conto che ormai la vicenda sta piombando in pieno clima da psicodramma. È successo che i poteri irresponsabili, quelli che non hanno la loro legittimazione nel voto popolare, se ne infischiano [...].
Magari in extremis il Pdl riuscirà a presentare la lista nel Lazio, magari non ci sarà bisogno di ricorrere al rinvio delle elezioni, ma è proprio il ricorso all’appiglio leguleio che sta arrecando gravi danni d’immagine al centrodestra. E che l'immagine del Pdl sia compromessa lo si intuisce dal modo in cui Fini ieri ha accolto la sentenza del Tar: «Che figura». La battuta del presidente della Camera non è solo dettata dalla preoccupazione di veder compromessa in queste condizioni la corsa della Polverini nel Lazio, ma perché sa che la politica segna il proprio fallimento quando degrada ad una disputa tra azzeccagarbugli.
Manicomio Italia
Il vaffa dei giudici dall’editoriale di M. Belpietro
Al pari dell'inquilino di Montecitorio anche Berlusconi ne è consapevole, lui che appena qualche giorno fa aveva avvisatolo statomaggiore delPdl di un calo nei sondaggi, siccome nell'immaginario collettivo era passata l'idea che «non siamo nemmeno in grado di presentare delle liste». Con il decreto confidava di aver chiuso il conto, invece la sentenza del Tar non solo ha riaperto il caso ma soprattutto è stata valutata come una bocciatura dell'esecutivo, che si sarebbe fatto una sorta di «autogol». Così prende corpo un rischio ulteriore e se possibile ancor più devastante, e cioè che l'opinione pubblica si convinca dell'incapacità del governo di varare un decreto che produca effetti. [...].
Giannelli sul Corriere
Cercasi leadership per un paese di gente seria
dall’editoriale di Alessandro Sallusti
dall’editoriale di Alberto Orioli
Il Tar ha bocciato l’ammissione della lista Pdl della provincia di Roma per le elezioni regionali nel Lazio. I giudici amministrativi quindi hanno ritenuto ininfluente il decreto salva liste varato dal governo e firmato dal Presidente della Repubblica, che dei giudici è anche il capo. Tutto finito dunque per il Pdl laziale? Probabilmente sì, ma non è detto. Oggi la Commissione elettorale romana potrebbe riammettere la lista in forza dello stesso decreto, ma lasua decisione rischia diessere successivamente annullata, su richiesta della sinistra, dallo stesso Tar. Il quale però potrebbe essere smentito dal ricorso che il Pdl si appresta a fare al Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa. Ma quest’ultimodovrebbe altresìtenercontodell’eventuale verdetto, ammesso che arrivi in tempo, della Corte Costituzionale alla quale si sono rivolte le giunte (di sinistra) di Lazio e Piemonte per fare dichiarare illegittimo il decreto [...].
C'è una repubblica costituzionale fondata sul lavoro e una materiale fondata sulle chiacchiere. Ai cittadini - come ha ricordato il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano - preme la prima. Sopra ogni cosa preoccupa il lavoro, risorsa che la crisi ha reso ancora più scarsa aumentando le file dei disoccupati. È questo che interessa agli italiani: sapere quando ripartirà davvero l'economia e arriverà la ripresa. La conferma viene dai sondaggi che Sole 24 Ore e Ipsos stanno conducendo nelle regioni al centro della contesa elettorale. Estavolta statisticae sensocomune vanno a braccetto.
Taglio basso
Call center anti suicidi Uno squillo ogni venti minuti dall’articolo di Alberto Gottardo
La vita per molti imprenditori e liberi professionisti del Nord Est è appesa a un filo, in equilibrio sull’orlo di un incubo. Il filo è quello del telefono, l’incubo quello di perdere il lavoro e con questo la casa e gli affetti. In quindici, uomini sul ciglio del precipizio fatto di disperazione per il fallimento professionale, hanno chiamato ieri nelle prime cinque ore al numero verde anticrisi istituito dalla Camera di commercio di Padova nell’ambito di un progetto voluto dalle istituzioni padovane, in prima fila Provincia e Comune. Un patto che unisce l’amministrazione di Zanonato, sponda Pd, con quella di Palazzo Santo Stefano, retta dal Pdl. Concordi su un punto: la crisi rischia di portarsi via decine di persone, uccise dall’ansia di un’economia che stenta a ripartire. Un barlume di speranza da ieri mattina alle 8 provano a darlo sei operatori del call center che risponde al numero 800-510052. Sono un gruppo di giovani consulenti laureati in psicologia del lavoro. Formati
Adesso che il Tar ha ignorato la sostanza del decreto salva-liste approvato per salvare i polli del PdL buggerati dai radicali, sarà bene dire alcune cose franche sullo stato di salute del centrodestra. Da persone che hanno a cuore questo governo non possiamo fingere che tutto vada bene, specie dopo la sentenza di ieri. Intendiamoci: il decreto era un atto dovuto. Fummo infatti tra i primi a sollecitarlo, sostenendo che non sarebbe stato un voto regolare quello in cui nelle principali regioni del Paese non avesse partecipato il partito di maggioranza. [...].
nel dialogare con le persone in difficoltà, con davanti un pc con tutto lo scibile sulle opportunità finanziarie, assistenziali e di primo «soccorso» per chi le chiama cercando di capire come uscire dalle sabbie mobili dell’asfissia creditizia, della cassa integrazione che sta finendo o che non è mai iniziata. Venti minuti dopo l’attivazione della linea nell’ufficio dove opera provvisoriamente il pool di esperti arriva la prima telefonata. E’ un consulente aziendale, 42 anni, residente in periferia di Padova. «Ho sempre lavorato duro e tanto - racconta al passato al telefono - poi da un anno a questa parte è iniziato l’effetto domino. Prima un’azienda mi ha detto che si rivolgeva ad un altro professionista, una seconda ha iniziato a ritardare i pagamenti delle mie prestazioni personali, una terza ed una quarta hanno chiuso. Altre due hanno mandato una raccomandata con cui non rinnovavano il contratto di consulenza biennale. In dodici mesi mi sono trovato disoccupato per mancanza di clienti. [...]. dal Corriere del Veneto
Non è la situazione politica a preoccupare se, ad esempio, in Piemonte solo il 25% dice di considerarla un problema grave (è poco di più, il 28%, il dato su scala nazionale) contro il 73% che ritiene problema urgente l'occupazione, da associare a un altro 22% che teme per l'economia in generale. Non interessano le contorsioni interne ai partiti, le camarille di potere che hanno portato al ritardo nella presentazione delle liste del Pdl a Roma e in Lombardia (o quelle che hanno dilaniato per mesi il Pd). Quel grottesco ritardo sulle liste – che ancora adesso richiederebbe almeno delle scuse "politiche" agli elettori tutti –al centro di una difficile correzione di rotta che imbarazza le istituzio-
ni, ha creato una ferita al sistema democratico. È stata prontamente suturata con unodei cerottidi cuiin genereabbonda la cassetta di pronto soccorso della repubblica delle chiacchiere. Una scelta che tuttavia non sembra del tutto impermeabile ai dardi dei Tar e si vedrà se sarà in grado di reggere l'eventuale sindacato di costituzionalità da parte della Consulta. E c'è voluta l'autorevolezza di Napolitano, fatto a segno di strali ingiusti, per evitare il peggio. Si sarebbe potuta scegliere - come ha ricordato Giuliano Amato domenica su queste colonne - la strada del rinvio dei termini e riaprire i giochi per la presentazione delleliste; ospostare ladata delle elezioni. [...].
La fotografia Vancouver, Si prepara il simbolo olimpico per le Paraolimpiadi invernali (Reuters)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
IL RICORDO Società civile. Il Sud, la corruzione e la Chiesa dal commento di Carlo Trigilia
Le cronache delle ultime settimane hanno riproposto duramente il tema della corruzione politica, del decadimento della vita pubblica e dell'infiltrazione della criminalità nelle attività economiche e politiche. Si è visto peraltro che questi fenomeni investono l'intero paese e non sono concentrati solo nel Sud. Come si può spiegare questa patologia italiana? In realtà essa sembra chiamare in causa la fragilità della società civile prima ancora che l'efficacia di controlli e sanzioni. Proprio per questo il recente documento dei vescovi italiani su Chiesa e Mezzogiorno merita un'attenzione maggiore di quella che ha finora ricevuto nel dibattito pubblico (gli interventi apparsi sul Sole 24 Ore sono tra le poche eccezioni). In effetti, viene affrontato il tema del Sud con accenti nuovi e anche con segni di autocritica sul ruolo della Chiesa nella società civile che finiscono per avere una valenza più generale. I vesco-
Assemblea Cei
vi riconoscono anzitutto che l'influenza rilevante della Chiesa non si è accompagnata a un impegno adeguato sul piano della lotta alla criminalità. Nonostante il sacrificio di sacerdoti che hanno pagato anche con la vita, «tanti sembrano cedere alla tentazione di non parlare più del problema o di limitarsi a parlarne come di un male antico e invincibile». Ma insufficiente appare anche lo sforzo educativo, tant'è che vi è
Il Meridione mostri che c’è un’alternativa dal commento di D. Delle Foglie
Luigi Sturzo e Aldo Moro. E poi, ancora: don Pino Puglisi, don Giuseppe Diana e Rosario Livatino. Ecco i cinque nomi di cittadini nati a Sud del Garigliano che abbiamo ritrovato nel documento dell’Episcopato italiano dal titolo ' Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno'. I primi due, esponenti di spicco del cattolicesimo politico, sono stati evocati all’interno della riflessione sul federalismo fiscale ( n. 8), per la loro « sempre valida visione regionalista » , che spinge a considerare il federalismo «come una modalità atta a realizzare una più moderna organizzazione e ripartizione dei poteri e delle risorse» . Gli altri tre uomini del Sud, due sacerdoti e un magistrato, vengono chiamati in causa poche pagine più avanti (n. 9), laddove i vescovi si interrogano su «una piaga profonda: la criminalità orga-
nizzata» . Senza tralasciare un più ampio riferimento ai «numerosi testimoni immolatisi a causa della giustizia: magistrati, forzedell’ordine, politici, sindacalisti, imprenditori e giornalisti, uomini e donne di ogni categoria» . Ma solo a queste tre persone viene riconosciuta la «luminosa testimonianza» . E su questo crediamoche nonsi possaassolutamente discutere, anche perché lo stesso don Pino Puglisi viene ulteriormente ricordato nella cornice della testimonianza dei santi» ( n. 18). «Il suo impegno sociale viene rimarcato - non può essere separato dalla fede cristiana che lo animò e lo sostenne, non solo in mezzo a tante difficoltà, ma persino di fronte alla morte violenta presentita e accettata» . Ecco, sembra quasi che i vescovi italiani abbiano voluto essere prudenti, abbiano scelto il registro della sobrietà, abbiano preferito non elargire patenti di esemplarità. [...].
Nella regione dove le mafie non esistono
«una carenza di senso civico, che compromette sia la qualità della convivenza sociale sia quella della vita politica e istituzionale», con gravi conseguenze per lo sviluppo economico e socio-culturale. Per questi motivi non bastano le risorseeconomiche, appare necessario un maggiore impegno della Chiesa stessa sul terreno della formazione di una coscienza civile e di «una cultura politica che nutra l'attività degli ammi-
Adorabile Torquemada nistratori di visioni adeguate e di solidi orizzonti etici per il servizio al bene comune». Chiediamoci anzitutto quanto importante potrebbe essere la svolta, non solo per il Sud ma per l'intero paese. A questo proposito, vale la pena di ricordare un paradosso tipicamente italiano. Tra i cittadini europei, gli italiani si distinguono nettamente per l'importanza che attribuiscono alla religione nella propria vita, per la maggiore partecipazione ai riti religiosi, per la fiducia che manifestano nella Chiesa (dati della World Value Survey). Allo stesso tempo, però, l'Italia è il fanalino di coda quanto a "rispetto della legge" e a "controllo della corruzione" (dati della Banca Mondiale). È evidente che questo paradosso dovrebbe preoccupare anzitutto la Chiesa (oltre che gli "atei devoti" di casa nostra). In effetti il documento sul Mezzogiorno, ma in realtà sul paese, può essere letto in questa prospettiva. Come spiegare allora il paradosso italiano? [...].
Gli oscar e lo schiaffo al kolossal dal commento di L. Tornabuoni
Che sorpresa: per la prima volta nella sua storia l’Oscar per il miglior film va a una donna: Kathryn Bigelow. Per la prima volta non lo ha vinto il previsto kolossal politicamente corretto già ricco di incassi inimmaginabili, ma un piccolo film di guerra perlopiù ignorato, di un’ambiguità discussa e sconcertante, presentato alla Mostra di Venezia nel 2008. Forte, spietato, The Hurt Locker racconta i giorni in Iraq di una pattuglia di artificieri dell’esercito americano. Il compito dei militari consiste nello scoprire e disinnescare quegli ordigni esplosivi devastanti che hanno tanta parte nelle attuali guerre di guerriglia. Un corpo-bomba, il cadavere di un bambino nelle cui viscere è stato nascosto esplosivo, uno straccio sul selciato, un’automobile parcheggiata male possono nascon-
dere bombe; ogni azione comporta rischi letali. Quando sono a riposo, i militari bevono, dormono, si picchiano, quasi impazziscono, piangono: «Se sei qui vuol dire che sei morto». Protagonista del film corale, tratto da articoli di Mark Boat sulla guerra in Iraq, è un sergente maggiore (Jeremy Renner) capo della pattuglia, molto bravo e coraggioso, indisciplinato. Però, dopo esser tornato a casa, si arruola di nuovo: ormai non può immaginare di fare qualcosa di diverso dalla guerra. The Hurt Locker ha un doppio spessore: formalmente potrebbe anche sembrare un film patriottico, ma l’orrore che la guerra suscita nello spettatore è insopportabile. Forse in questa ambiguità sta il segreto della sua vittoria: molto interessante, è certo meno bello di Bastardi senza gloria di Tarantino, di Tra le nuvole di Reitman, di Avatar e di altri [...].
Cicogne bianche a Pisticci
di Vittorio Zucconi
tore, correggiamo direttore, ma non dorme mai Conobbi Alberto Ron- sto 'cazzo di direttore? chey, il meno "italiano" di Tormentava noi giovani tutti i giornalisti italiani, pellegrini con l'incubo partendo da uno strafal- delle cacofonie nella frasi, cione, nel suo grande uffi- le truppe sovietiche che... cio di direttore della orrore, i doppi genitivi, Stampa, dove mi diede l'automobile del Questore udienza per una possibile di Torino, le rime, la situaassunzione, nel 1969. zione della cooperazione Senza alzare gli occhi dal contro l'inflazione , la bozzone bagnato della sciatteria,.... nel miriprima pagina, piegando no.... l'allarme rosso.... la testa nel tic che non lo dal canto suo, l'onorevoabbandonò mai, mi chiese le.... E "dal canto" di chi doquando avrei voluto co- vrebbe parlare, entrava in minciare, nel caso fossi redazione agitando la nostato ingaggiato. "Quel tizia incriminata. Sosteneva di deche vortestare il rei...." tencalcio, da tai di coquello minciare, snob che ma mi parera, e nella ve troppo notte di pretenzioItalia Gerso e cammania 4 a biai la frase 3, quando al volo: noi redat"Quel che tori chiupiù preferidemmo il rei....." disgiornale si e Roninsaccanchey alzò la dolo in testa per fretta per guardarmi vederci la dietro quelpartita, se le lenti ne andò faspesse: cendo tre"Più prefe- Alberto Ronchey mare le rire è uno porte di strafalciovetro con ne, asino. Cominciamo bene", anzi furia, dopo averci osser"bbene" con la "e" aperta vati con disprezzo. Ma del suo accento romano. quando Rivera infilò il Mi assunse nonostante la quarto gol, telefonò in resfondone, che per lui, Tor- dazione per ammettere di quemada inflessibile del- averla vista. "Che partita, l'italiano corretto, dover però". Lo accusavano di essere suonato come una essere troppo europeista, bestemmia in udienza dal internazionalista, tutta Papa e da allora mi iscris- testa e niente cuore, calvisi, senza se e senza ma, al nista, di infilare anglici"partito di Ronchey", ai smi nei titoli ("Houston, suoi adoratori, numerosi we've got a problem here" quanto erano coloro che annunciò la prima pagilo trovavano insopporta- na della Stampa per lo bile. Alberto era un fanta- sbalordimento del tornistico, adorabile maniaco tore Pautasso e della siche infettava con le sue gnora Felicita, quando puntigliose manie chiun- l'Apollo XIII perse i motoque lo accettasse come ri). Ma quando esplose un maestro. Purtroppo, non caso di nera, una ragazza abbastanza numerosi, rapita in Piemonte, ci fece nel giornalismo italiano. tutta la prima e vendette Annotava su un misterio- copie come mai prima. so libretto tutte le citazio- Ogni tanto mi avvicinava, ni di autori o le frasi di ar- con quel suo modo ironico ticolicheun giornoglisa- e cospiratorio: "Senti, tu rebbero serviti. Telefona- che sei di Milano, quando va nel cuore della notte a ci torni non dire in giro noi sfigati di turno fino al- che stiamo raggiungenle tre per far notare un re- do il Corriere nelle vendifuso in una notizia breve a te, perché poi magari pagina 20, va bene diret- quelli si svegliano". [...].
Monte Pollino Mons Apollineus
da www.liberainformazione.org
da materanatura.blogspot.com/
da naturalmentepollino.com/
Una vera e propria bomba ecologica a cielo aperto. E' questa l'immagine preoccupante della Basilicata che viene fuori dallo speciale di Vanguard andata in onda su Current Tv. Un sistema ambientale ed economico insostenibile dove è attiva una «criminalità ambientale specializzata nella gestione illegale dei rifiuti», si legge nel rapporto ecomafie di Legambiente. «Lo smaltimento dei rifiuti in questa nostra regione è il grande affare», denuncia don Marcello Cozzi, di Libera Basilicata, che aggiunge: «la Basilicata è diventata il laboratorio per capire cosa è diventata la mafia oggi». «La nostra regione – sottolinea Antonio Bavusi dell'Organizzazione lucana ambientalista –è il luogo dove si può smaltire all'oscuro di tutto». [...].
Questa mattina 4 splendide cicogne bianche (Ciconia ciconia) sono state osservate dal naturalista Egidio Fulco in agro di Pisticci nell'ambito dei consueti monitoraggi della fauna lucana. Le cicogne hanno anche sostato nei pressi della discarica comunale a dimostrazione della loro ecletticità alimentare. Purtroppo le discariche possono essere anche pericolose per le varie specie di animali che le frequentano per la ricerca di cibo, spesso non idoneo. Tra questi sono soprattutto i rapaci a servirsene piuttosto regolarmente come si può facilmente verificare effettuando mirate osservazioni. [...].
Il monte Pollino con i suoi 2248 mt di altezza è la vetta più elevata dell’Appenino lucano, nonchè, la seconda di tutto l’Appennino meridionale. Qui, è preceduta solo da Serra Dolcedorme (2267 mt) che tra l’altro è inglobata nel Parco Nazionale di cui proprio il Pollino presta il nome. Alcuni fanno rinvenire il nome Pollino da mons Pullinus, cioè monte dei giovani animali. Ma la maggior parte degli studiosi fa rinvenire il nome Pollino da “Apollineus”, monte di Apollo, cioè Dio della salute e progenitore dei medici, proprio per la grande quantità e varietà di erbe medicinali che crescono sul Massiccio. [...].
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Mercoledì 10 marzo 2010
Sull’incontro con il premier «interpretazioni fantasiose»
Lo scontro politico
E Giorgio Napolitano stoppa il “gossip”
Respinta anche la nuova lista presentata all’ufficio elettorale romano
di ALBERTO SPAMPINATO
Lazio, il Pdl resta fuori Neutralizzato il dl “salva liste”, l’ultima parola al Consiglio di Stato Berlusconi annuncia una manifestazione: «Sopruso violento»
Renata Polverini
Nel frattempo il premier Silvio Berlusconi sembra voler entrare nel pieno della campagna elettorale, con una grande manifestazione da tenersi a proprio a Roma per presentare i 13 candidati governatori del centrodestra. In una situazione politica incandescente, la battaglia legale andrà avanti a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato: stamattina il Pdl presenterà il ricorso contro la decisione del Tar del Lazio di escludere dalle liste il centrodestra (anche se il listino della candidata presidente Renata Polverini è stato ammesso), mentre un analogo appello è stato preannunciato dal candidato per il centrosinistra alle regionali della Lombardia, Filippo Penati, contro la decisione del Tar di dichiarare regolari le firme della lista Formigoni. Il primo ricorso sarà per sospendere la decisione cautelare dei magistrati di primo grado, per cui i legali del Pdl chiederanno che venga discusso in udienza entro sabato prossimo. La decisione spetterà alla quinta sezione del Consiglio di
Stato, competente in materia elettorale. Ma si tratterà di un verdetto preliminare che, in caso di accoglimento dell’appello contro il Tar, potrebbe sì far tornare a correre il Pdl, ma in via temporanea: la decisione di merito, infatti, arriverà non prima di maggio (datà già fissata dal Tar). Nel frattempo le elezioni (salvo eventuali rinvii) si saranno già svolte. Con il rischio di un successivo annullamento. Un guazzabuglio giuridico e politico, appunto. La decisione dell’ufficio elettorale romano è definita dal premier, in un video messaggio indirizzato ai Promotori della Libertà e on line sul sito della nuova organizzazione coordinata da Michela Vittoria Brambilla, «un sopruso violento e inaccettabile». Nello stesso messaggio, Berlusconi annuncia un «appuntamento per una grande manifestazione nazionale per difendere il nostro diritto al voto e quindi la nostra democrazia e le nostra libertà». A questo punto, come si diceva, l'unica possibilità di riammissione rimane affidata al Consiglio di Stato, e infatti gli avvocati del Pdl annunciano: «Stiamo lavorando per predisporre l'appello». La manifestazione per protestare contro l'esclusione della lista si terrà con ogni probabilità il 20 marzo. Il Popolo della Libertà ha già chiesto infatti la disponibilità di alcune piazze al Campidoglio. «Parlerò agli italiani e spiegherò come stanno le cose», ha detto Berlusconi al vertice tenutosi a palazzo Grazioli con i coordinatori di via dell'Umiltà e gli esponenti del Pdl Lazio. Il premier terrà oggi una conferenza stampa.
I vescovi del Mezzogiorno ai partiti «Ascoltate la voce del Sud o non voteremo» di FAUSTO GASPARRONI ROMA –Anche uno «sciopero elettorale», secondo i vescovi più attivi nella lotta contro la criminalità e il degrado sociale nel Mezzogiorno, può rendersi necessario per mandare un forte segnale di cambiamento al Sud. «Adesso tocca a noi – dice monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra, da sempre nel mirino dei clan -. Ai politici bisogna dire:oascoltatela nostravoce,ononvi votiamo più». A meno di tre settimane dal voto, e pochi giorni dopo il documento della Cei sul Sud che aveva parlato anche di inadeguatezza della classe politica, per Riboldi, «se serve», si deve arrivare anche allo sciopero elettorale. «I cristiani al Sud devono svegliarsi –dice in un’intervista a Famiglia Cristiana -. Invece, oggi sono continuamente assistiti. Il Mezzogiorno non è l’Italia – aggiunge -, oggi si può dire che è una zonaannessa. Sarà brutto, ma è così». Uno dei simboli della lotta della Chiesa per la legalità, dice che
«in 50 anni al Sud» ha visto solo «parole ed errori: fabbriche nate e morte, terreni agricoli devastati, turismo in abbandono. Le mafie –sottolinea – hanno avuto terreno fertile, arato dallo Stato e da un sistema di corruzione e di collusione impostato con straordinaria efficacia». E la gente «ha subito e si è rassegnata. Ma la cultura dell’illegalità è stata diffusa dallo Stato. E non mi consola – dice con una stoccata – vedere che proprio chi ha contribuito alla logica della corruzione propone una legge contro di essa». Di una Chiesa «a volte troppo timida» di fronte alla mafia parlano, sempre su Famiglia Cristiana, anche altri tre presuli del Mezzogiorno, secondo cui è ora di scelte coraggiose per il Sud. Per Giuseppe Morosini, vescovo di Locri, «la nostra gente deve tornare a essere protagonista, e si diventa protagonisti con il voto e con volti nuovi». Mentre forse, conclude, «bisognava essere più chiari, anche nelle responsabilità di una Chiesa a volte troppo timida».
Giuseppe Morosini
Il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi
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L’OPPOSIZIONE
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L’attacco di Bersani «Al voto per vincere» di CRISTINA FERRULLI
c'è una scadenza elettorale e operazioni di validazione in corso». ROMA – Prima le ipotesi ventila- Una posizione che trova d’accorte dalla maggioranza, poi la ri- do la maggior parte del partito chiesta dei Radicali, alleati pre- anche sec'è un’area, minoritaria ziosi in questa campagna eletto- e molto vicina al presidente della rale. Ma la risposta di Pier Luigi Repubblica Giorgio Napolitano, Bersani ad un rinvio del voto re- che, come l'eurodeputato Gianni sta la stessa: un no secco. Il Pd Pittella, auspica che «maggionon vuole perdere l’occasione del ranza ed opposizione trovino un accordo per un calo di consensi sereno svolgidel centrodestra, mento del voto». rilevato dai sonPer i più, invece, daggi, e nemmeavanti a colpi di no dare l’impresricorsi da parte sione di accordardelle Regioni si con Berlusconi contro il decredopo il caos delle to, di ostruzioniliste. smo (anche se è «Noi abbiamo voto bipatisan ottime ragioni, il sulla legge sulle pasticcio è tutto cure palliative e nel loro campo, sull'emendaandiamo a votare Pierluigi Bersani mento che allunevinciamo», èl’inga la cig). Al trivito rivolto ai Rabunale di Roma, dicali dal leader come al Tar, i lePd, pronto a dare gali del Pd presibattaglia in Parladiano la situamento, in piazza zione, pronti a rima anche in tribucorrere in caso di nale in caso di acaccoglimento coglimento della della lista del Pdl lista Pdl. Nuova giornata vissuta sulle perchè, sostiene Bersani, «i pamontagne russe per la politica e sticci si risolvono con i vari pasper il Pd che in Aula inaugura saggi al Tar ma poi si vota». Nel pomeriggio il segretario l’ostruzionismo, ottenendo alla Camera dibattere lamaggioran- porta la bandiera della battaglia za mentre al Senato la maggio- nelle urne nell’arena dell’assemranza interrompe la battaglia blea dei Radicali. «Io non sottodecidendo il voto di fiducia sul le- valuto i problemi giuridici –comgittimo impedimento. Bersani e prende il leader Pd –ma lasciamo Franceschini, rivali al congres- stare i cavilli e andiamo al sodo: so, ora lavorano fianco a fianco andiamo a votare e a vincere. nei rispettivi ruoli di segretario e Berlusconi è finito». Alcuni applaudono, altri rumoreggiano: di capogruppo. L’idea è chiara sin dalla prima «Ma le regole? e se loro fanno rimattinata,quando ilPdriunisce corso dopo il voto?». Bersani la fa igruppiparlamentari: ilrinvioè spiccia: «Noi abbiamo il popolo, inaccettabile perchè, spiega Ber- non ci indeboliamo da soli». E sembra intesa ritrovata ansani ai deputati, «un conto è quando manca il candidato alla che con Antonio Di Pietro dopo le presidenza e allora si pone un tensioni per gli attacchi dell’ex problema di rappresentanza, al- pm a Napolitano. Il tempo di un tro è quando non c'è una lista... caffèalla buvetteserveai dueper per votare Polverinibasta votare confermare la piattaforma di il listino». Quindi «non si può «democrazia e lavoro» della masommare pasticcio a pasticcio, nifestazione di sabato.
Fronte comune anche con Idv su piazza e ricorsi
LA CURIOSITA’ In Toscana l’addetto stampa della Lega è un’immigrata FIRENZE – Il padre era arrivato in Italia dall’Albania in clandestinità; espulso, è poi tornato con un regolare permesso di soggiorno. Lei, Edlira Mamutaj, 23 anni, tesi in stesura per la facoltà di giornalismo, è l’addetta stampa della Lega Nord in Toscana. La sua biografia non le ha impedito di diventare portavoce del Carroccio nelle battaglie contro gli immigrati clandestini, così come a favore del federalismo. Con l’avanzata della Lega sotto la linea del Po, il Carroccio accoglie migranti tra le sue fila anche in Toscana. A Pietrasanta, ha candidato alle comunali Tahani Alkhouri, 49 anni, giordano. E nella vicina Massa, un pool di avvocati leghisti ha aperto uno sportello di assistenza legale. Per Edlira, nulla di cui sorprendersi. «Per quanto se ne può dire, il Carroccio non è contro gli immigrati – osserva -, non vuole, giustamente, che in Italia ci siano clandestini... Mio padre? Quando venne preso e gli venne dato il foglio di via, se ne tornò in Albania».
Edlira Mamutaj
Giorgio Napolitano
parla di contrapposizione violenta e di ultimatum minacciosi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza e del non cale pare sia stata la notizia di agenzia che in serata ha riferito l’infuocato intervento del senatore Pancho Pardi che, nell’aula di Palazzo Madama, ha fornito una versione perfino sceneggiata dicendo: «Il presidente del Consiglio si è permesso di minacciare il Capo dello Stato dicendo 'io sono eletto dal popolo e tu no quindi fai come dico iò. La minaccia del premier a Napolitano è un comportamento da perfetto energumeno istituzionale». Una ricostruzione a base di ricatti e minacce di impeachment circolava già da lunedì sera a Montecitorio e dintorni, sulla base di voci non confermate, e alcuni giornali l’hanno ripresa. La versione di Napolitano è che giovedì sera rifiutò un testo di decreto che presentava evidenti vizi di incostituzionalità, corretti nella più mite versione del giorno dopo, in modo da permettere al capo dello Stato di vararlo anche senza condividerne il contenuto politico. Quanto all’inefficacia del decreto, almeno finora, ai fini di riammettere la lista Pdl della provincia di Roma, attenti osservatori esterni alla presidenza della Repubblica hanno fatto notare che sabato, nella lettera aperta esplicativa, Napolitano ha parlato sempre e soltanto della Lombardia, dove rischiava l'esclusione il candidato presidente uscente.
Nota ufficiale per smentire «ricatti e minacce»
Ma Pannella insiste sul rinvio delle elezioni Riammessa la lista con decisione nel merito
Radicali, Emma resta e con il Pd c’è intesa
Il Tar dà ragione a Roberto Formigoni
di SERGIO CASSINI
di IGOR GREGANTI e STEFANO ROTTIGNI
ROMA – «Con Bersani c'è un clima molto positivo. Con lui il dialogo è sempre aperto». Marco Pannella ha commentato così la visita fatta dal leader del Pd all’assemblea nazionale dei Radicali. La maratona sul«casino» delleregionali è durata senza interruzione per l’intera giornata. Ed è stata un successo, come testimonia la visita decisa all’ultimo minuto da Pierluigi Bersani, che ha ribadito la sua piena fiducia nel successo di Emma Bonino. Marco Pannella è rimasto molto soddisfatto, anche se alla fine è parso chiaro che il Pd non ha nessuna intenzione di appoggiare la richiesta radicale di rinvio della tornata elettorale. In compenso, il segretario democratico ha preso l’impegno di appoggiare una riforma delle norme elettorali per facilitare le candidature e rendere più rigoroso il rispetto delle regole. L’assise radicale era cominciata stamani con un intervento della candidata alla guida della Regione Lazio molto tormentato sull'opportunità di restare in corsa: «Non è pensabile che si decida di andare avanti come se niente fosse successo. Questa sarebbe una risposta per noi inadeguata». I dubbi di Emma Bonino erano da giorni la vera spina nel
MILANO – La lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni è riammessa alle elezioni del 28 e 29 marzo. Questa volta con una decisione nel merito del Tribunale amministrativo regionale lombardo che ha così confermato l'ordinanza della settimana scorsa con cui sospendeva il provvedimento della Corte d’appello di Milano che aveva escluso la lista dell’attuale presidente della Regione per la presunta irregolarità di 512 firme. I giudici amministrativi hanno spiegato, a voce e in un comunicato stampa, che la loro decisione «prescinde dal decreto» del governo, come detto dal presidente-relatore della Quarta sezione, Adriano Leo. Di più, ha detto il giudice:«Ancora nonhonemmeno voluto leggere la copia del decreto». Il collegio ha spiegato di aver «ritenuto pienamente proponibili ed ammissibili i ricorsi» sulla scorta dell’articolo 10 della legge 17 febbraio 1968 n.108 che regola l'attività dell’Ufficio centrale elettorale della Corte d’Appello. La norma regola «in modo preciso e puntuale i termini per gli eventuali ricorsi contro le sole eliminazioni di liste o candidati, che i delegati delle liste o dei candidati esclusi possono
Marco Pannella ed Emma Bonino
fianco del Pd: per il suo leader sarebbe stata una vera sconfitta la decisione di abbandonare. Ma questo dubbio è stato subito sgomberato dal leader storico dei Radicali, che è intervenuto senza neppure dare spazio al dibattito: «Dico no all’Aventino, anche perchè non mi sembra che a questo punto il ritiro sia tecnicamente possibile». Un vero regalo, forse inaspettato, per Bersani. Infatti, il leader democraticohasubito decisodifarvisita all’assemblea, dove è stato accolto calorosamente, e dove ha potuto ribadire tutta la sua stima per la candidata del centrosinistra. A conclusione della visita, Pannella ha con-
fermato la richiesta di rinvio delle elezioni: «Vorrà dire che il confronto su questo tema resterà aperto». Il clima tra Radicali e Democraticivolge alsereno. Laconferma è venuta da un simpatico scambio di battute tra i due leader. Dopo aver ascoltato Bersani, Pannella si è esibito in un lungo intervento. Bersani lo ha ascoltato attentamente. Ma quando Pannella conclude, dice: «E' meglio che io non rientri nel merito delle questioni. Se 20 anni fa avessi pensato di avere mezz'ora di un discorso di Pannella solo per me, mi sarei molto emozionato». E il leader radicale: «Saresti scappato prima».
Roberto Formigoni
effettuare entro e non oltre le 24 ore (termine decadenziale)». Una volta scaduti questi termini, l’Ufficio centrale «non ha più alcun autonomo potere di procedere ad un riesame di profili già oggetto di verifica e non censurati dai soli soggetti legittimati (delegati di liste o di candidati eliminati)». Quindi non erano legittimati a ricorrere i Radicali che avevano causato l’originale esclusione della lista “per la Lombardia”. Insomma, l’Ufficio centrale «aveva ormai esaurito i suoi poteri di controllo e didecisione» e non è ammissibile «un generale potere di autotutela in capo» alla Corte d’appello, secondo i
giudici che hanno ribadito concetti già affermati sabato scorso. Per Formigoni, la sentenza conferma quanto ha sempre detto. «Ora il mio invito a tutti è a parlare di contenuti, di proposte, – ha aggiunto il presidente lombardo – entrando sempre più in un filo diretto con i cittadini. È ciò a cui mi dedicherò giorno e notte». Esulta il vice coordinatore regionale lombardo e deputato Pdl, Massimo Corsaro, per il quale è «una sentenza che ha fatto pulizia» anche di alcune decisioni «della Corte d’appello di Milano che ha usato due pesi e due misure, uno con noi e un altro con le altre liste».
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ROMA – Con la bocciatura dell’ufficio elettorale del Lazio alla rinnovata richiesta del Pdl di essere riammesso in lista, cade anche l’ultima speranza per il centrodestra di avvalersi del decreto «salva liste». Ora, dunque, tutto è riposto nelle mani del Consiglio di Stato. Solo i supremi giudici amministrativi di Palazzo Spada avranno la parola finale sulle liste del Pdl nel Lazio e di Formigoni in Lombardia. Ma la situazione è talmente ingarbugliata che l'appuntamento elettorale del 27 e 28 marzo rischia di tenersi “sub iudice”. Il Consiglio di Stato, infatti, pur fissando nel giro di pochi giorni l’udienza, deciderà non nel merito dei ricorsi ma soltanto sulla sospensiva delle decisioni adottate in primo grado dal Tar del Lazio (che sempre in via cautelare ha escluso la lista del Pdl), e dal Tar della Lombardia (che ieri ha confermato anche nel merito l’ammissione della lista Formigoni). Il verdetto finale di merito dei supremi giudici amministrativi potrebbe arrivare dunque a elezioni concluse. E causare la cancellazione dei risultati ottenuti. Ecco perchè il guazzabuglio giuridico a suon di ricorsi e controricorsi (non solo amministrativi ma anche alla Corte Costituzionale cui si è rivolta la Regione Lazio impugnando il decreto «salva liste») non può che avere come naturale appendice il dilemma politico se far slittare l’appuntamento elettorale. Soprattutto nel Lazio, dove la candidata del centrosinistra, la radicale Emma Bonino, ha chiesto il rinvio di un mese sui cui però il vertice del Pd è contrario.
ROMA – Come andò il confronto fra Napolitano e Berlusconi la sera di giovedì scorso, durante l’incontro che si concluse senza la firma del decreto salvaliste presentato dal presidente del Consiglio? Il Capo dello Stato non ha nascosto che ci fu una netta contrapposizione, ha definito l’incontro «teso», ma non accetta che si facciano ricostruzioni «fantasiose» e «inconsistenti» che parlano di minacce, ricatti e cedimenti. «Le cose sono andate come ho spiegato io stesso sabato sera sul sito del Quirinale», fa sapere il presidente della Repubblica con una nota ufficiale. In quell'intervento, rispondendo alle lettere di due cittadini che gli chiedevano, l’uno di firmare e l’altro di non farlo, ha scritto che «la vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali». «Un effettivo senso di responsabilità – ha aggiunto –dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri». Non è poco, detto dal presidente della Repubblica, da un presidente che misura le parole e fa di tutto per attutire e attenuare le divergenze. Non è poco e dovrebbe essere creduto, ha osservato il Quirinale facendo osservare che «si continuano a leggere su alcuni giornali e agenzie di stampa, con ripercussioni anche nel dibattito politico-istituzionale, ricostruzioni per tanti aspetti inconsistenti, se non fantasiose, dell’incontro». Nessuno è autorizzato a dire che il presidente della Repubblica abbia taciuto una parte dell’accaduto, perchè egli, nella risposta a due cittadini pubblicata sabato scorso sul sito web del Quirinale, ha esposto i termini corretti degli eventi e delle relative problematiche, proprio per non alterare la serena e consapevole valutazione della intera vicenda». Espressioni che lasciano trasparire l’amarezza e l'irritazione del presidente di fronte a resoconti di agenzie e ad articoli e commenti che danno dell’incontro una versione che
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Mercoledì 10 marzo 2010
Verso le regionali Lettera del candidato Idv contro «i mandarini della politica» e difesa del Crob da parte rionerese
Sanità: è scontro tra Flovilla, Folino e Cicchetti di SALVATORE SANTORO
petenza di altri». E per concludere dopo aver sottolineato che «alcuni, che della politica hanno fatto un mestiere, ritengono che a loro tutto e concesso, anche il discredito di persone verso cui la “società civile” manifesta stima e considerazione», Cicchetti chiude con durezza:«E’necessario porre un limite al potere dei “mandarini” della politica, anche mediante la riduzione del numero dei mandati istituzionali! Purtroppo riesce sempre più difficile trovare i confini tra arroganza, intimidazione e “brutto carattere”». La questione quindi si inasprisce. Rimane in ogni caso che la candidatura di Cicchetti nonè vista di buonocchio da diversi fronti. Folino non è il solo insomma. Il presidente dell’Ordine dei medici che opera al San Carlo di Potenza nel reparto di Senologia pone altre questioni all’interno della Sanità lucana. A Rionero non è un mistero che c’è preoccupazione. Tanto che Antonio
«Nessun confine tra arroganza e brutto carattere»
Flovilla non ci mette tanto a rispondere ed entrare nella polemica. Prima chiarendo: «Da Rionero, “capitale” della buona sanità e della sanità d’eccellenza, deve partire un invito perentorio alla politica a “fare un passo indietro” perché quello che sta accadendo in questo primo scorcio di campagna elettorale è inammissibile». E quindi Flovilla - che non fa nomi ma usa la stessa espressione linguistica usata da Folino “assessore in pectore” - attacca: «Mettere il cappello sulla carica di assessore regionale alla Salute, tra l’altro, a seggi elettorali ancora da aprire, e quindi a risultati tutt’altro che acquisiti, è un segnale negativo e un “esempio di mala politica». Per non lasciare dubbi, Antonio Flovilla è categorico: «Intanto va scongiurata ogni manovra di contrapposizione tra l’Irccs Crob di Rionero e il San Carlo che proprio un candidato assessore in pectore alla Sanità ha da sempre alimentato secondo una visione della sanità regionale che evidenzia i limiti di chi tutto potrà fare tranne l'assessore alla Sanità». Anche in questo caso il riferimento sembra avere lo stesso destinatario: Cicchetti. Ma Flovilla poi passa a difendere il lavoro svolto dalla
Condividi da Facebook De Filippo fa il test antidroga «DE Filippo ha fatto la cosa giusta, in linea con la politica della trasparenza richiesta dall’Italia dei valori». Felice Belisario, capogruppo dei senatori Idv plaude alla scelta del candidato governatore del centrosinistra che, ieri, si è sottoposto nell’ospedale di Potenza, ad un test antidroga che ha dato «esito negativo». la sollecitazione era giunta proprio da Idv: «Vogliamo una politica pulita - aggiunge Belisario - per questo siamo stati tra i primi a sostenere la necessità che i politici si sottopongano al test antidroga. Chiunque si candida a cariche pubbliche ha il dovere di essere trasparente verso gli elettori, certi segnali sono importanti. Attendiamo che gli altri candidati governatori battano un colpo».
Un lucano ricercato E’ TRA i “ricercati lucani”. Tanto che Francesco Ferraioli, candidato con il Pd alle prossime regionali, su sfondo bianco e nero e muro da confronto tipo telefilm americani (ma tenuta da giacca e cravatta), si fa stampare lo slogan “ricercato” pure sui manifesti elettorali. Perchè? «Non solo per la giovane età». E così per chiudere in bellezza la metafora sul cartellone elettorale (ci aggiunge pure il numero di matricola che, in realtà, è un numero di cellulare. Più ricercato di così.
AL posto della faccia... ci mettono il simbolo. E’ la scelta dei candidati della lista Sui-Generis che su Facebook nei propri profili hanno incollato il simbolo del loro movimento (rigorosamente arancione, come il colore che hanno scelto per la campagna elettorale). Così, navigando in rete, può capitare di imbattersi in conversazioni digitali tra i candidati: il colpo d’occhio è davvero particolare. Al posto delle “faccine”, in successione, una sfilza di “S” arancioni.
Antonio Flovilla
Vincenzo Folino (in alto) e Enrico Mazzeo Cicchetti (a lato)
giunta regionale in tema di Sanità: «La realtà dell’IrccsCrob è talmente evidente e riconosciuta ai più alti livelli medico-scientifici da non aver bisogno di alcuna difesa d’ufficio. Quello che invece preoccupaè l’introduzione in politica di sterili quanto dannosi campanili di cui non si avverte alcun bisogno e che anzi rischianodi ipotecareildifficile lavoro che attende il nuovo consiglio regionale che sarà chiamato a decidere sulla rior-
ganizzazione della rete ospedaliera e sulla localizzazione dei Distretti Sanitari. C’è bisogno dunque di uno “scatto di reni” da parte di chi crede che la gestione della sanità regionale vada tenuta al di fuori di interessi politici, velleità personali e disegni partitici, in quanto l'invasione della politica, ad ogni livello della programmazione e gestione della Sanità, può essere un grande freno alla razionalizzazione del settore».
REAZIONI ALL’INCONTRO UCSI
Dc dopo Superbo: «Abbiamo fatto bene a non fare liste»
Ex deputata, figlia di comunista e ribelle per natura
Magda e l’illusione del rassemblemant della sinistra di LUCIA SERINO
Magda Cornacchione
ritorni. Una specie di conflitto. Una costante che ritorna nel ribellismo di un carattere che ha portato Magda a rifiutare di essere farmacista solo perché erede di una famiglia di farmacisti (a lungo ha insegnato chimica) ma prendendone poi le redini con caparbietà anche durante il periodo in cui è stata deputata (dal 94 al 96 quando sorprese tutti e scalzò nell'uninominale Giampaolo D'Andera): anzi il lunedì e il venerdì lontano dall'Aula la farmacia divenne approdo di discussione e relazioni politiche. Come fu, facendo un balzo di
molti anni all'indietro, la libreria del nonno antifascista in via Pretoria. La riconoscenza scritta diLevièunsigillo cheMagdaconservaconorgoglio. Come con orgoglio ricorda che il padre fondò la prima sezione comunista a Picerno. Non sarà stato facile per una comunista per giunta donna (formatasi negli anni duri al combattivo liceo Da Procida di Salerno ché a Potenza al liceo dei preti non volle andarci) far passare con agilità il suo modo di essere e di pensare . E ricorda divertita quando Colombo, compagno di scuola della mamma, commentava meravigliato: «Ma come, la figlia di Rosa Marchesiello è una comunista?». Sì, comunista, di quelle che correvano in soccorso rosso verso i compagni greci, ad esempio, incrociando nel destino appartenenze che si chiamavano Eleuteria e Libero. Il passaggio socialdemocratico lo praticò inseguendo il modello del rassemblemant della sinistra. Quello che oggi la rende scettica. L'ultima tappa nella corazzata del centrosinistra lucano risale alla chiamata alle armi da parte di Pittella e De Filippo per le primarie. Con un nuovo successo non annunciato. In mezzo c'è l'istintivo interesse a occuparsi delle emergenze degli ultimi (la droga? «e sa quanti ne vedo in farmacia che vengono a comprare siringhe?). A 65 anni, con la schiena a pezzi, ma solo quella fisica, ribolle d'audacia come una neofita. Ne ha passate e viste molte, come tutta la sua famiglia. Di generazione in generazione. Del resto anche quella che viene dopo Magda non tradisce la nervatura d'origine.
Il segretario della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza
POTENZA - Lunedi sera al Seminario maggiore di Potenza il discorso del vescovo e tutto il dibattito che ne è seguito sull’approfondimento della lettera della Cei “Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno” ha raggiunti livelli alti di analisi e di “franchezza” sui problemi«irrisolti» delSudd’Italia e sui mali della politica meridionale. E non solo. Il giorno dopo, non manca chi si accoda alle questioni sollevate. E’il caso del segretario regionale della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza, che proprio partendo dalle parole del vescovo di Potenza, Agostino Superbo rafforza la propria convinzione che la «coraggiosa» scelta di non presentare liste elettorali per le regionali è stato la decisione più giusta. Per Giuseppe Potenza, infatti, è sicuramentemeglio cercare una «contaminazione
dei valori cattolici per scuotere la classe dirigente della regione a lavorare esclusivamente per il benessere sociale delle nostre popolazioni, superando innanzitutto il crescente squilibrio tra famiglie (poche) sempre più ricche e famiglie (tante) sempre più povere e il distorto meccanismodella clientela». Ma durante il convegno, tra le altre cose c’è stato anche l’intervento del sindaco Vito Santarsiero che ha “ammesso” la presenza di clientelismo ma ha diviso le responsabilità con chi chiede favori. Insomma clientelismo esistente ma fenomeno non solo da additare alla politica ma anche a una mentalità meridionale. Pronta la replica di Luciano Petrullo, candidato con il Pdl chè ha puntato l’indice contro la debolezza della politica a non saper dire di no.
POTENZA - Seduti in semicerchio con il caporedattore della testata giornalistica regionale della Rai, Oreste Lopomo a fare da paciere. I cinque candidati presidenti, ieri mattina, protagonisti della tribuna elettorale, rispondo in successione, poche domandeciascuno,si rimbeccanoavicenda e talvolta si accavallano (proprio non ci sta Pagliuca, candidato del centrodestra, a ricevere le accuse di “opposizione inesistente”). Quello che non potevano sapere è che durante la messa in onda (la puntata era stata registrata 24 ore prima) in diretta si sarebbe scatenato su Facebook un dibattito parallelo. Critico. A partire dall’orario della programmazione. Alessandro Galella sa che «sono orari dettati dal palinsesto. Ma sacrificare un Tg delle 14, per una volta, per fare un pò di informazione utile ai lucani sarebbe stato un grande segnale». Ironia di parte di Luciano Petrullo (aspirante consigliere nelle fila Pdl): «La Basilicata si fermerà: la gente non andrà al lavoro e i negozi o chiuderanno o garantiranno schermi a tutta parete. Ma poteva andare peggio, potevano trasmetterloin contemporaneacon laChampions». C’è chi commenta telegrafico come Sergio Ragone: «Per quel che serve questo confronto...». Va bene, ma loro, i candidati, qualcosa da dire spiegano di averla. «Ma quale controllo, la presenza di tante liste ne è la testimonianza». Così De Filippo (candidato del centrosinistra) replica alle accuse sul “regime vigente” mossagli da Magdi Cristiano Allam (Io amo la Lucania). Non dice che ci sia assenza totale di clientelismo, ma altra cosa è «il controllo sociale». Anzi, «i lucani dimostrano in queste ore la loro capacità di ospitalità, anche per chi ne subisce l’innamoramento elettorale». Contro-stoccata. Nel frattempo il web si surriscalda. E dopo i commenti sullo «stivaletto di Pagliuca, non male», interviene ancheil candidatonel listinodi Allam, Flavio Facioni: «Esteticamente non male, stile Ceausescu, consone al regime vigente». Questione di secondi, da un volto all’altro sullo schermo, da un commento all’altro in rete. Poi, sullo schermo la verità di Allam. Visti i livelli di povertà e le risorse di questa terra, qualcosa, dice, proprio non va: «sottomissione della popolazione, colpa di una sinistra che controlla e di una destra che non vuole vince-
Sulle infrastrutture
IO amo la Lucania annuncia l’assemblea costitutiva (sabato 13 marzo presso la Primula a Potenza). La costituzione di “Io amo la Lucania” avverrà con una delibera del consiglio direttivo del movimento politico “Io amo l’Italia” «in quanto sua diretta espressione territoriale in Basilicata», testimonianza che «il movimento non è un cartello elettorale, ma una realtà viva».
re». E’ qui che Pagliuca comincia a interrompere. Ma tanto per non tradire la par condicio, sarà Florenzo Doino (Partito comunista dei lavoratori) a ricordare che anche alcuni uomini di Allam «hanno saltato fossi. Meglio pensare al vero tema, lavoro e lavoratori». Promette il taglio degli stipendi di dirigenti e consiglieri, lo scioglimento «degli enti inutili, carrozzoni del genere formazione». Le battaglie di parte? Marco Toscano (Sui Generis) insegna storia e sa che è roba vecchia quanto i Guelfi e i ghibellini. Però, «se la crisi non è colpa di chi governa, la reazione chiama ad alcune responsabilità. L’Europa ci premierà pure in efficienza per la spesa dei fondi, il punto è renderla efficace». Poi Pagliuca rilancia e richiama le nomine fatte dal governo De Filippo di recente, surrogando i posti mancati nel listino con alcune postazioni subregionali. E poco male il battibecco fuori programma tra lui e De Filippo che ironizzerà: «Dobbiamo dimostrare di non essere consociativi», sorride. Nel frattempo su Fb ecco le critiche di Anna Botte: «Bla bla bla...ma non sono stanchi di dire sempre le stesse cose da vent’anni????», con partigianeria finale: «Io sarò pure di parte, ma lafreschezza e la purezzadi Marco è innegabile». Tornando in onda Allam ne approfitta per difendere Navazio, uno dei suoi candidati di punta, di quelli che secondo Doino hanno saltato lo steccato. Che c’entra? «Ha accettato l’incarico all’Asi da sindaco di Melfi, comune socio di maggioranza, e ha dimostrato di saper amministrare». Altro che Pagliuca «la cui società di formazione ha ricevuto, per sua stessa ammissione, 30mila eurodalla Regione». Un momento, «era un contributo all’assunzione di sei persone. E comunque, che la magistratura indaghi pure». Tra i cinque,Doino èilpiù“casual”, maglioncinoa strisce e «parliamo di cose serie, come dei comuni lucani che ancora non hanno le condotte idriche». E pensare che persino Obama, in queste ore, farà eco De Filippo, sembra un sindaco lucano visto che deve, suo malgrado,affrontare temi comela povertà. Questo mentre Giulia Tolla on line commenta il dibattito «accompagnato dal sottofondo musicale “parole, parole, parole, soltanto parole tra noi...”». Nessuno sfugge. Monitorati dalla piazza virtuale. sa.lo.
gli APPUNTAMENTI Il capolista de la lista “Per la Basilicata - Lista per Pagliuca”, Roberto Falotico, inaugurerà ufficialmente il comitato elettorale oggi, alle ore 19, presso il palazzo Magazzini Ungaro, in via del Gallitello a Potenza. Oggi,a Venosa,alleore 19,ilcandidato alconsiglio regionale per Alleanza per l’Italia, Franco Perrillo, partecipa a un incontro pubblico con la coordinatrice del partito, Vilma Mazzocco Domani 11 marzo alle ore 16 presso la sala convegni “Principe di Piemonte” in via don Minozzi a Potenza presentazione della lista alle elezioni regionali della Federazione della Sinistra, con la partecipazione del segretario nazionale del PrcPaolo Ferrero. A Potenza l’11 marzo, presso il locale “Club House”in via San Vito, alle ore 20.30 il candida-
ipse dixit LAPENNA (PDL)
Tribuna elettorale in paralello su Facebook
IL PERSONAGGIO
POTENZA - Parlare di programmi con Magda Cornacchione è quasi superfluo. Talmente il senso e lo spirito della politica coincidono con la sua esperienza di vita che dalle persone come lei ti aspetti naturalmente impegno e tutela dei diritti. Tra il dna familiare, il lavoro al vertice dell'ordine dei farmacisti, la pratica degli interessi quotidiani, Magda Cornacchione torna, con tutto il peso della sua storia, in campo nell'agone elettorale in una città che sente fortemente sua ma che riesce a guardare con gli occhi dell'apolide, confessa. La campagna elettorale è cambiata con i tempi. «Non ci sono più gli spazi», dice con il linguaggio di un'ex Sessantottina. «Ma troppe parole». E' che se il modo di fare politica è cambiato (e anche il modo di informarne) significa pure che il bilancino della regola formaledell'equità oscura spesso storie e passioni che è giusto far emergere. Progressista nell'animo, si schiera con l'Api di Rutelli a sostegno di una coalizione che appoggia con l'onestà della militante dopo aver metabolizzato le ragioni dello strappo dell'ex leader della Margherita. Lavoro di squadra, insomma, con i distinguo. «Siamo grandi come un rione di Napoli», dice, «e ancora non riesco a capire perché con le risorse che abbiamo non riusciamo a garantire i diritti di cittadinanza a tutti». Ammette di essere stata fortemente coinvolta da Wilma Mazzocco,e diessere tornataall'attivismo delvoto «perché la politica è un po' così, se la tieni dentro riprende il sopravvento». Te ne allontani e poi
Congresso
to Alessandro Singetta incontra i giovani in un forum-dibattitodedicato ad analizzarele loro problematiche ed esigenze e ad approfondire i punti cardine del programma politico. A Potenza, l’11 marzo, alle ore 17, presso il cine-teatro Don Bosco, manifestazione con la partecipazione dell’onorevole Massimo D’Alema (Pd). Intervengono il candidato presidente Vito De Filippoe il segretario regionale dei Democratici Roberto Speranza. Il sottosegretario all’interno, Alfredo Mantovano, domani 11 marzo sarà in provincia di Potenza per una serie di appuntamenti elettorali a sostegno del candidato del Pdl al consiglio regionale Antonio Tisci: alle 18 a Palazzo San Gervasio, alle 18.40 a Venosa (dove sarà accolto dal circolo “Nuova Italia”), alle 19.30 a Melfi, alle 20 a Rapolla.
«LA carente rete infrastrutturale lucana sta isolando sempre di più la nostra Regione - spiega Segio Lapenna, candidato Pdl - creando notevoli disagi ai pendolari e, ancor di più, ai disabili. Nella nostra Regione da sempre si registra una grave carenza di infrastrutture, con uno sviluppo bloccato, l’assurdità è che pur disponendo di somme consistenti non si riesce ad adoperarle al meglio».
GIANSANTI (PSI)
«Nuova sinistra» «IN Basilicata e nel nostro Paese c’è bisogno di una nuova sinistra, ma che sia di governo, liberale e moderna, soprattutto per aiutare la politica italiana ad uscire dal tunnel buio - dice Antonio Giansanti, presidente Psi) - Le condizioni per recuperare ruolo ed autorevolezza ci sono tutte, ma manca una dirigenza con una cultura politica di qualità. Chiediamo una riforma profonda della politica. A partire da un metodo di governo più collegiale e coeso».
PITTELLA (PD)
Scelta bipartisan «MAGGIORANZA e opposizione trovino un accordo che permetta il sereno svolgimento delle elezioni regionali salvaguardando la normativa in vigore e il diritto degli elettori a esprimersi liberamente - lancia un appello l’europarlamentare del Pd, Gianni Pittella La lista del Pdl del Lazio non è stata presentata in tempo, ma il guaio causato è di dimensioni tali da innescare un’emergenza democratica. Milioni di elettori rischiano di non poter esprimere il loro orientamento».
BASILIO (SEL)
Tutela operaia GIUSEPPE Basilio, candidato con la Sel, ha incontrato alcuni operai della Fiat Sata di Melfi. «Il continuo ricorso alla Cig da parte dell’azienda è la naturale conseguenza del mancato rinnovo della rottamazione del Governo centrale che colpisce ancora una volta gli operai. E’ ancora più grave se si considera che la maggior parte degli operai interessati sono monoreddito. In questi momenti di crisi, sarebbe stato opportuno invece una tutela per i lavoratori, da parte di tutti».
MOLLICA (MPA)
Su forestazione SUL al bando per gli addetti al settore forestale, Francesco Mollica, capolista Mpa, dice: «Quel bando presenta una serie di incongruenze, ed andare a mettere riparo attraverso correttivi parziali non farebbe altro che complicare ulteriormente l’imparzialità con cui dovremmo dare certezze ai tanti lavoratori. Ho chiesto all’assessore Autilio di poter attivare procedure che mettano i lavoratori sullo stesso piano attraverso la formulazione di un nuovo bando».
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POTENZA - Le avvisaglie c’erano tutte. Ma ora è ufficiale: nel centrosinistra è polemica tra politica e Sanità. Le dichiarazioni di Cicchetti che parla di «mandarini» e «mestieranti» della politica lucana e quelle successive di Flovilla con un «giù le mani dal Crob» lasciano poco spazio alla fantasia. E’ scontro. Le dichiarazioni ripetute di Vincenzo Folino su presunti “assessori regionali alla Sanità in pectore” che «chiedono voti ai loro ex pazienti» e «che mettono a rischio la riforma sanitaria iniziata dalla Regione Basilicata» non erano casuali. Nomi Folino però, si è guardato bene dal farli. Ma gli “indizi” portavano al presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Potenza e ora candidato alla Regione con l’Idv, Enrico Mazzeo Cicchetti. Anche se le “bastonate” pubbliche di Vincenzo Folino, probabilmente non risparmiavano anche gli altri medici candidati. Ma è proprio Cicchetti a togliere qualsiasi fraintendimento su chi fosse il “bersaglio” principale di Folino nella lettera al Quotidiano: «Medici candidati, sgraditi ai “mandarini”della politica lucana». E per non sbagliare, Mazzeo Cicchetti pur non citando mai direttamente Vincenzo Folino usa l’espressione politico “con un brutto carattere” che è il cavallo di battaglia elettorale scelto dal big del Pd. E dunque Cicchetti attacca: «I politici di mestiere, soprattutto quelli con un brutto carattere, invece di rendere conto di quello che hanno prodotto, direttamente o indirettamente, nei lunghiannidi presenzasullascena politica lucana, attaccano con violenza i medici che decidono di scendere in politica. Addirittura i candidati della stessa coalizione...». Cicchetti poi ne fa una questione di diritto: «I medici, come gli avvocati, gli ingegneri, in genere gli uomini di cultura, non sono graditi ai “mestieranti” della politica, se non quando sottomessi ai partiti ed alle loro nomenclature. Hanno un consenso diretto dalle persone. Le loro candidature, abitualmente richieste e sollecitate, perché portatrici di voti, sono avversate, allo stesso tempo, quando non sono frutti di alchimie interne ai partiti». «Tutti i professionisti - prosegue Enrico Mazzeo Cicchetti - compresi i medici, hanno i diritti civili, soprattutto ricevono il consenso perché sono vicini alla gente nei bisogni, specie se hanno saputo trasmettere segnali certi e forti di correttezza, di umanità, di vi-
cinanza vera alle persone, senza monetizzare il loro lavoro. Negare a essi il diritto di chiedere il voto sulla base delle loro relazioni personali è l'ennesimo esempio di come la politica, anche nella nostra Regione, sia degradata, fino ad adottare atteggiamenti intimidatori». E quindi Cicchetti chiarisce: «La mia visione della sanitànon èlegata a suggestioni territoriali né a compiacenze verso tifoserie, di questa o quella struttura, ma nasce dalla convinzione che il nuovo modello organizzativo, deve partire dalla collaborazione e integrazione delle strutture stesse, realizzando quella “rete” che resta ancora, per tanti, uno spot da utilizzare, magari, nelle occasioni elettorali. I guasti della sanità lucana, così come la storia politicaed amministrativa ci insegna, non vanno addebitatiagli operatorisanitariche spesso devono superare mille difficoltà per fare il loro dovere al meglio, subendo l'incom-
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Mercoledì 10 marzo 2010
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Mercoledì 10 marzo 2010
Il movimento di fantapolitica che diverte i suoi “membri”
Su Facebook impazza la Fumers -mania
Elezioni a Matera
Lista baby amante del web Hanno un’età media di 28 anni i candidati della Civica Matera a cinque stelle, legata a Grillo
Grillo e Savino (foto Videouno)
degli amministratori, la valorizzazione dei comitati di quartiere e la disponibilità gratuita degli spazi pubblici coperti per svolgervi manifestazioni non commerciali. Anche l'alfabetizzazione informatica rientra nel programma. «Realizzeremo -ha detto Savino- il wi-fi gratuito in punti strategici di Matera e sosterremo contributi per connessioni a famiglie a reddito minimo. In più, la diffusione di programmi gratuiti open-source in tuttigli uffici comunali e la diffusione del
protocollo Voip per i servizi telefonici della pubblica amministrazione». L'attenzione è rivolta anche verso la mobilità urbana e extraurbana, da rendere efficiente e ecologica. Il collegamento con la stazione di Ferrandina andrebbe assicurato tramite navette, includendo il servizio nell'orario ufficiale e nel biglietto di Trenitalia come trasporto sostitutivo. La tutela della salute pubblica è un altro punto fondamentale della lista Matera a cinque stelle. «Occorre riqualificare
i consultori -ha spiegato Savino- e i servizi sociali rivolti agli anziani e al disagio psichico. Bisogna rivalutare i criteridi accessoagli asilinido comunali, eliminare le barriere architettoniche e vigilare continuamente sulla sicurezza degli edifici comunali. Inoltre, occorre riqualificare il patrimonio edilizio per cementificare meno e assicurare una casa a tutti». La valorizzazione dei Sassi, secondo la lista civica, avverrà attraverso la loro pedonalizzazione e l'attivazione di progetti “Park & ride”con navette di collegamento. «Agevoleremo -ha aggiunto Savinoil rilascio di licenze commerciali per servizi di prossimità al centro e ai Sassi. La segnaletica dei Sassi, inoltre, va uniformata ed i siti chiusi riaperti al più presto. Il turismo sarà promosso anche con un cartellone annuale di eventi». Infine, l'implementazione della strategia “Rifiuti zero”, la valorizzazione dei parchi urbani, il potenziamento dell'alberazione pubblica e l'incentivazione all'utilizzo di acqua pubblica in tutti gli uffici comunali sono altri punti inclusi nel programma della lista Matera a cinque stelle. Biagio Tarasco matera@luedi.it
A SPASSO TRA I COMITATI
Lavoratori precari o disoccupati con la
L’identikit dei DISOCCUPATI o lavoratori precari accomunati dalla passione per la politica e per la propria città. Potrebbe essere questo l’identikit di quanti animano i vari comitati politici materani. «Credo fermamente nei programmi politici di Adduce; - ha detto Tina, laureata in Economia e Commercio, disoccupata, attiva nel comitato del candidato sindaco Salvatore Adduce e sono sicura che potrebbe fare tanto per la nostra città: a partire da una maggiore attenzione ai quartieri periferici fino ad arrivare al lavoro, diventato un grande problema per tanta gente, soprattutto per i giovani». Abbiamo ascoltato il parere anche di Chiara, casalinga, sempre del comitato di Adduce, che ha puntato sull'esperienza politica che deve avere chi si appresta a governare la città. «Non ci si può improvvisa-
Maridemo Giammetta (Lista Stella) sostiene la categoria che promuove anche l’indotto
Attenzione per le istanze dei cacciatori te e la loro funzione di custodi e sentinelle sul territorio deve essere adeguatamente considerata, valorizzata e supportata. I cacciatori, attraverso quello straordinario indotto che è legato ai cani, all’abbigliamento necessario per praticare questo sport, così come i veicoli, contribuiscono a creare reddito e ricchezza, attivando il volàno economico dell’intero comparto che il mondo della caccia rappresenta». Diventa necessario, dunque, aggiunge Giammetta intervenire nei confronti dei fenomeni che riducono e danneggiano questo settore. «Un’attenzione particolare merita il laido fenomeno del bracconaggio che deve essere stroncato senza esitazione e con ogni energia, perchè sebbene pratica-
to soltanto da alcuni irresponsabili, che in violazione della legge e oltraggiando l’ambiente e la fauna, gettano dense ombre sull’intero mondo venatorio, che rappresenta invece un mondo pieno di valori autentici ed antichi, tramandati da generazioni, e che è matrice di grande socializzazione. Il bracconaggio - prosegue - si sconfigge emarginando i colpevoli, attraverso una vigile azione di prevenzione e di sorveglianza sul territorio. Quello del ripopolamento, che di fatto viene autofinanziato dagli stessi cacciatori è il tema cardine, da sempre sottovalutato e che invece va potenziato e assicurato, perchè presupposto imprenscindibile per il corretto esercizio venatorio». matera@luedi.it
“supporters” tenzione maggiore alla disoccupazione, diventato un grosso problema per tanti giovani». Il proseguimento della linea politica della passata amministrazione è uno degli obiettivi che il prossimo sindaco della città deve avere per Rocco, giovane dottore in Legge, attivo nel comitato del candidato sindaco Saverio Acito. «Il futuro sindaco di Matera - ha detto Rocco - deve continuare un lavoro già iniziato dalla vecchia amministrazione, deve promuovere tutte quelle attività che creano sviluppo e di conseguenza opportunità di lavoro». Un'attenzione maggiore a Matera come città della cultura è il pensiero di Gino, che nella vita fa l'ingegnere. «La città dei Sassi - ha detto - merita di entrare a pieno titolo nel progetto di Matera 2019 Capitale della cultura». Mariangela Lisanti
Il comitato di Acito
Il comitato di Tosto
Il comitato di Adduce
Incontro tra Adduce e Calvosa Discussa la ristrutturazione degli uffici comunali
IL PERSONAGGIO
«ISTANZE che per troppo tempo sono rimaste ingiustamente inascoltate e che mi vedono vicino alle loro richieste». Maridemo Giammetta spiega così il suo impegno sostenendo, fra l’altro, in una nota: «Credo fermamente che i cacciatori, che praticano lo sport più antico del mondo, debbano essere tutelati e garantiti sia perchè cittadini che pagando tasse consistenti debbano ricevere in cambio un servizio, sia perchè cosa più importante, guardiani che presidiano e tutelano l’ambiente che rappresenta la loro “palestra” naturale». Giammetta sottolinea, inoltre, alcuni elementi che indicano il valore di questa categoria spesso, vittima, di luoghi comuni. «I caciatori sono coloro maggiormente interessati a preservare e a salvaguardare l’ambien-
re sindaci - ha detto Chiara è necessario avere alle spalle un passato politico. Dal prossimo sindaco della città mi aspetto una vera e propria rivoluzione, partendo dalle piccole cose della vita quotidiana». Idee chiare anche per Gianluca e Claudia del comitato del candidato sindacoAngelo Tosto. «E' per me un'esperienza nuova - ha detto il giovane Gianluca, che lavora al callcenter - perché non ho mai partecipato alla vita politica. Dal nuovo sindaco mi aspetto, tra le altre cose, maggiore pulizia della città, sviluppo del turismo, con una maggiore visibilità di Matera nel territorio». Anche Claudia lavora al call-center ed è una grande appassionata di politica. «Ho sempre partecipato alle campagne elettorali - ha detto - ed ho una passione per la politica. Mi aspetto dal nuovo sindaco un'at-
passione per la politica
Maridemo Giammetta
RISTRUTTURAZIONE degli uffici, raccolta differenziata e festività pasquali. Sono i principali temi affrontati ieri nel corso di un incontro svoltosi al Palazzo di città con il commissario prefettizio, Sandro Calvosa, e sollecitato nei giorni scorsi dal candidato sindaco, Salvatore Adduce. Per quel che riguarda gli uffici Adduce ha ribadito le preoccupazioni, già espresse in precedenza, circa la ristrutturazione dei settori operativi del Comune di Matera. Il commissario prefettizio ha affermato che l'iniziativa adottata si riferisce esclusivamente alla riduzione del numero dei posti previsti per la dirigenza, scesi da 14 a 8 e che resta immutata la possibilità, da parte del prossimo governo cittadino, di apportare ogni utile modifica. Nel corso dell'incontro si è anche parlato di raccolta differenziata, alla luce della recente sentenza del Tar che ha annullato il bando. «E' necessario scongiurare - ha detto Adduce qualunque interruzione del servizio che, al contrario, va reso ancora più efficiente attraverso una comunicazione più efficace indirizzata ai cittadini e rendendo più comprensibile l'orario di raccolta salvaguardando l'immagine della città anche in vista delle festività pasquali». Il commissario ha assicurato che si impegnerà a evitare qualunque interruzione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. In occasione delle prossime festività pasquali, Adduce ha invitato il commissario a predisporre tutte le iniziative per una buona accoglienza turistica.
Il manifesto elettorale del gruppo Fumers ha come protagonista un panzerotto al posto di un candidato in carne e ossa. In basso due dei “soci onorari” del gruppo: Cetto La Qualunque e Groucho Marx
glia che dura: resistete, resistete, resistete!». Ma i “membri” del Fumers non si sono limitati alle manifestazioni di intento e sono passati all’azione. E via con i santini di personaggi illustri, iscritti d’ufficio al Fumers. Non poteva, ovviamente, mancare Karl Marx, ma nemmeno l’altro Marx, Groucho. E neanche Elio e le storie tese.
Ma soprattutto non poteva non esserci al “padre putativo” di tutti i Fumers, Cetto La Qualunque, il prototipo del politico ideale. In corso anche il referendum tra gli iscritti per la scelta dell’inno ufficiale del gruppo e delle possibili alleanze. Tutte goliardiche e paradossali. E in attesa dell’elezione del presidente ( in pole position il membro Luongo), è
partita la campagna elettorale. I Fumers scendono in campo, invece che con un candidato in carne ed ossa, con un panzerotto fum-ante. Già pronto il manifesto con sullo sfondo tanto di vista di Ferrandina, un omaggio implicito alla cittadina che ha dato i natali al gruppo. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Gli APPUNTAMENTI
Il voto sgualcito
OGGI a Matera presso il Cinema Piccolo (via XX Settembre, 14) ore 18,30, il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd) parteciperà ad un incontro con il Premio Nobel per la Pace Betty Williams e Vito De Filippo. Oggi alle ore 10, al Palace Hotel Salvatore Adduce parteciperà al convegno della Cgil; alle 11.30, Salvatore Adduce incontrerà i cittadini al mercato di Serra Venerdì;
DOMANI Massimo D'Alema sarà a Matera alle 20 al teatro Duni per sostenere la coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Salvatore Adduce. IL 16 marzo il candidato sindaco del Pdl, Francesco Saverio Acito, incontrerà il ministro Claudio Scajola con il quale sottoscriverà un protocollo d'intesa sul polo dei salotti.
Prima ancora che si voti..qualcuno preferisce disfarsi delle prove e accartocciare un manifesto elettorale forse già vecchio...
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UN'ETA’ media di 28 anni, con il più anziano che ha 46 anni e la più giovane, una studentessa, di appena 19 anni. Sono i trenta candidati della lista civica Matera a cinque stelle, legata al blog di Beppe Grillo, che sostiene la candidatura a sindaco del trentatreenne Domenico Savino. Sono tutti incensurati, non iscritti ad alcun partito ed è la prima volta che scendono in campo in una competizione elettorale. Fra loro vi sono, fra gli altri, professionisti, come un trentenne di Matera che da alcuni anni lavora ad Amburgo, insegnanti, disoccupati e cassintegrati. Le liste a cinque stelle sono state presentate in circa cento Comuni e in cinque regioni (Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte). Il programma è sintetizzato appunto in cinque elementi chiave: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo, energia. Ma non vengono ignorati altri aspetti importanti come la partecipazione e la connettività.Nel programmadellalista materana vi è proprio la promozione della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso dirette web e Tv delle sedute del consiglio comunale. Inoltre sono previsti incontri rionali alla presenza del sindaco e
Beppe Grillo in piazza Vittorio Veneto a Matera per sostenere la lista civica Matera a cinque stelle (foto Videouno)
SI può fare sul serio anche giocando. E arrivare a mettere in piedi addirittura una campagna elettorale con tanto di movimento politico e simbolo creato ad hoc. Rigorosamente virtuale. Succede su Facebook. Un gruppo di disillusi della politica, quasi tutti “orfani” di sinistra, sono riusciti a ritrovarsi finalmente in una casa comune: il Fumers. Che sta per “Fronte unitario membri reduci della sinistra”. Non più compagni , ma “membri”. Una mutazione antropologica non da poco, resa evidente anche dalla forma inequivocabilmente fallica che campeggia sul simbolo. Ovviamente è un gioco. Un gioco che piace. Il movimento “fantapolitico”, infatti, è nato da pochi giorni, e già conta su una settantina di iscritti. Un numero in continua crescita. I nomi? Anche alcuni della nomenclatura ufficiale che hanno colto l’ironia dell’iniziativa e hanno dato la propria adesione. D’ altro canto come non sottoscrivere l’appello contenuto nel manifesto costitutivo del gruppo? «E’ con rinnovato entusiasmo che annunciamo la nascita del Movimento che unificherà gli animi della Sinistra - recita altisonate e ambizioso il manifesto del Fumers- proiettandoci tutti verso un progetto rivoluzionario». E ancora, parodiando uno dei “maitre à penser” del gruppo Giovanni Lindo Ferretti: “Il membro del Fumers adora il sapore celeste del ferro, vede il profumo sanguigno del fuoco, tendendo le braccia afferra la sorte e le schiaffeggia la faccia». Chiarissimo l’avviso ai naviganti: «Cari membri non si preannuncia una battaglia dura... ma una batta-
Mercoledì 10 marzo 2010
EnergiEcologiEconomiE
Ricerca voluta da Enea Trisaia per conoscere la realtà nazionale
Lo scrigno delle biomasse Finalmente dati certi. Significative le “paglie” agricole e il patrimonio di latifoglie I PARTECIPANTI | LA MAPPA ON LINE | di ROCCO PEZZANO
OGNI anno la Basilicata potrebbe produrre oltre 452.000 tonnellate di “paglie”.O circa50.000tonnellate di rami e rametti provenienti da potatura. Tutti scarti che potrebbero venire utillizzati come “biomasse”, nome che comprende una serie di materie diverse, di natura organica, vegetale o animale, utili per la produzione dienergia elettricatramite combustione. Quante biomasse possano venire estratte ogni anno dalla Basilicata - dai boschi e dal sottobosco, dalle macchie, dalle attività agricole, dagli scarti dell’industria agroalimentare - adesso lo si può sapere grazie a una ricerca sull’intero territorio nazionale, provincia per provincia, effettuata per il centro Enea di Rotondella. Proprio nella Trisaia è stato svolto un imponente lavoro di elaborazione dei dati e di realizzazione delle mappe relative su internet. Un ruolo da protagonista ha avuto il dipartimento Ecologia forestale Disafri dell’Università della Tuscia di Viterbo. Il presente: dati parziali In Italia esistono già stime di produzione delle biomasse. Ma non sono utilizzabili per programmare seriamente le politiche energetiche. Spiegano gli autori della ricerca: «Queste stime utilizzano metodologie diverse e si riferiscono ad anni diversi, presentano un problema intrinseco di non comparabilità, hanno un formato di consultazione che spesso è di tipo testuale, a volte mancano di georeferenziazione (ossia, l’attribuzione a un dato di un'informazione relativa alla sua dislocazione geografica, ndr) e non presentano elementi di cartografia elettronica». L’obiettivo: dati certi Gli obiettivi dichiarati del lavoro: capire il rapporto fra prodotti agricoli e biomassa residuale associata; stimare la biomassa forestale accessibile e la produzione annua di arboriculturada legno;calcolare la produttività delle colture erbacee da dedicare alla produzione d’energia; comprendere il potenziale delle biomasse fermentabili, cioè il gas del letame animale, della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, degli scarti di macellazione; realizzare una piattaforma tecnologica in Web-Gis in cui i dati raccolti, organizzati in geodatabase, sono visualizzabili e consultabili interattivamente (nella piattaforma sonovisibili strade, ferrovie, limiti amministrativi, idrografia, aree protette, immagini satellitari). In poche parole: finalità informative ai fini di dare lo strumento di base più completo per chi si occupa di biomasse. Dunque, per le amministrazioni locali (la Regione in realtà ha già programmato il suo futuro prossimo con il Piear, il Piano energetico-ambientale). Ma anche per le società che costruiscono centrali a biomasse, per i privati interessati a vendere risorse energetiche, per gli ecologisti che ultimamente non vedono di buon occhio i progetti lucani legati alle biomasse, conside-
Cuore lucano e atenei di tutt’Italia IL PROGETTO per il Censimento del potenziale energetico nazionale di biomasse è stato voluto dalla Trisaia di Rotondella, il centro Enea che porta avanti una serie di ricerche e studi sulla materia energetica e non solo. Oltre al dipartimento Ecologia forestale Disafri dell’Università della Tuscia di Viterbo, hanno partecipato: il Centro Ricerca sulle Biomasse dell’Università degli Studi di Perugia (Crb); il Centro interdipartimentale di Ricerca per le Energie Alternative e Rinnovabili (Crear) dell’Università di Firenze; il Dipartimento di Economia e politica agraria dell’Università di Napoli Federico II; la Facoltà di Agraria dell’Istituto colture industriali dell’Università di Bologna; i; l’Associazione italiana biomasse (Itabia); il Centro Ricerche Produzioni Animali (Crpa); la Planetek (suite apollo erdas server, image connect digital globe).
Due delle tante mappe interattive che si possono scaricare dal sito internet della Trisaia di Rotondella (l’indirizzo è http://atlantebiomasse.trisaia.enea.it/) e da cui si può ricavare il potenziale di produzione delle biomasse nel panorama nazionale. In particolare si tratta delle immagini che riportano i potenziali dei residui agricoli e dei boschi di latifoglie. Con i diversi colori utilizzati nel sito, viene evidenziata la buona capacità della Basilicata e in particolare del Potentino
rati potenzialmente pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, per i cittadini che si interrogano sui progetti da realizzare vicino a casa. Timori sparsi In Basilicata il tema è particolarmente caldo: la Centrale del Mercure, vecchio impianto a olio che l’Enel ha riconvertito a biomasse, trova forti ostacoli in comitati di cittadini e associazioni ambientalista, anche se da qualche tempo sono sorti comitati procentrale. Poi c’è la struttura di Potenza per i rifiuti (considerata termodistruttore da chi lo vuole e inceneritore da chi ne osteggia l’entrata in funzione), una centrale da 13 megawatt da costruire a Venita di Ferrandina, una da 14 mw a Piani Sottani di Tricarico (per cui si è costituito un comitato di contrari che si chiama “Uno si distrae al bivio”), una a olii vegetali da 10 mw che vuole costruire Tecnoparco Val-
Basento Spa a Pisticci. Si parlavaanche diTeana, nelparco del Pollino, anche se pare che il piano sia venuto meno. I nemici delle biomasse dicono che questi impianti brucerebbero anche materiali inquinanti e che impoverirebbero le risorse naturali locali. Sul primo argomento, le tesi sono quanto mai varie e contrastanti. Sul secondo, la ricerca Enea-Università di Viterbo potrebbe fornire informazioni utili a sapere quante biomasse usare senza danneggiare il patrimonio boschivo e agricolo. Il concetto di biomasse è esteso. Nello studio viene calcolata la produzione di legno delle foreste (e, all’interno, dei boschi di latifoglie, di conifere e di arboricoltura), scarti agricoli (suddivisi in paglie, vinaccia, sansa, gusci di frutta e lolla del riso), colture energetiche (ossia le piante da cui si ricavanocombustibili come il sorgo, l’arundo, il cardo, il
panico e il miscanto), il biogas dei bovini (il metano prodotto dalle deiezioni degli animali nelle stalle), il biogas degli scarti di macellazione, il biogas Forsu (cioè da rifiuti). La Basilicata può dare molto con le paglie, materiale di risulta di alcune colture come quella del grano. La provincia di Potenza inoltre viene considerata fra le più produttive, potenzialmente, d’Italia per il legno da bosco. Passaggio in tv Lo si è ricordato anche domenica sera nel corso del programma “Presa diretta” su Raitre, condotto dal giornalista d’inchiesta Riccardo Iacona. Il progetto voluto dalla Trisaia è confluito su internet. All’indirizzo http://atlantebiomasse.trisaia.enea.it/ si può consultare una mappa che dà informazioni di ogni tipo.
Iniziativa del comitato “Città della pace”. Presenti anche esperti
Numeri sostenibili Sorge un dubbio: come è effettuata la stima della biomassa di origine forestale? Cioè: viene calcolata come massima quantità di biomassa estraibile per tenere in vita il bosco e fare sì che la risorsa non si esaurisca e sia riproducibile? «I dati riportati nel dataset dell’Atlante - spiega Anna Barbati, professoressa del Disafri dell’ateneo di Viterbo indicano la quantità di biomassa effettivamente ritraibile dal bosco per fini energetici; si tratta solo di una frazione del tasso naturale annuale di accrescimento del bosco, dunque si mantiene la riproducibilità della risorsa (il “capitale” rimane intatto e continua ad accrescersi nel tempo); in un’ottica di sostenibilità ambientale dell’uso della risorsa legnosa abbiamo ritenuto opportuno introdurre restrizioni al prelievo rispetto al potenziale massimo di produzione, anche nelle condi-
zioni stazionali più favorevoli alla meccanizzazione delle utilizzazioni forestali; si deve inoltre considerare che la stima tieneconto dellelimitazioni connesse all’accessibilità dei soprassuoli forestali, che condizionano l’ambito di convenienza economica delle utilizzazioni. Pertanto la disponibilità netta a scala territoriale di biomassa legnosa può ridursi anche sensibilmente rispetto alla potenziale massimo di produttività, in relazione alla distribuzione spaziale delle superfici forestali». Certo, i dati sono uno strumento conoscitivo e, se si vogliono applicare sul territorio, è necessario un approfondimento sulla realtà locale. Comunque, i dati del progetto Enea possono portare alla produzione di energia rinnovabile preservando al contempo i boschi. Una base su cui costruire il futuro. r.pezzano@luedi.it
La notifica dopo una serie di risposte sfavorevoli da ministero e Regione
A Scanzano con Betty Williams si parla La Celtique Energie rinuncia di nucleare e delle fonti pulite all’istanza di ricerca “Fontana Autuno” “Dal deposito nucleare alla Città della Pace, dal nucleare alle fonti rinnovabili” è il titolo dell’incontro che si svolgerà domani nella sede del Comune di Scanzano Jonico. L’iniziativa è stata organizzato dal Comitato Città della Pace di Scanzano. Appuntamento alle 18 nella sala consiliare del Municipio. La discussione sarà incentrata su nucleare ed energie rinnovabili. Prevista la presenza del premio Nobel per la pace Betty Williams, dell’esperto in energie alternative professor Massimo Scalia, del sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Iacobellis e di rappresentanti del Comitato Città della Pace a cui aderisce anche il Comune. Alla fine del convegno è programmata la consegna degli attestati ai partecipanti al “Corso di Formazione in Comunicazione, Informazione e Media” organizzato a gennaio scorso a Scanzano nell’ambito del Progetto “Città del-
la Pace per i bambini in Basilicata”. I venti partecipanti al corso riceveranno l’attestato di frequenza dal Nobel Betty Williams e dai giornalisti Emanuele Giordana e Igor Uboldi, responsabili di un’agenzia di news online Ntnn che dovrebbe avere sede proprio a Scanzano.
FRA TANTE società che vogliono venire in Basilicata a cercare petrolio, ce n’è una che rinuncia. E’ la Celtique Energie Petroleum, che aveva chiesto, il 29 novembre del 2006, di poter effettuare ricerca di idrocarburi nella zona chiamata “Fontana Autuno”, fra i territori di Albano di Lucania, Brindisi Montagna, San Chirico Nuovo, Tolve, Tricarico, Vaglio Basilicata. In totale, un’area di quasi 81 chilometri quadri. La Celtique ha altre due istanze presentate e non ritirate in Basilicata. La prima si chiama Torrente Alvo e si estende per 84 chilometri quadri fra Oppido Lucano, Tolve e Vaglio di Basilicata. L’altra si chiama Montenegro ed è la più grande: quasi 288 chilometri quadrati fra Aliano, Craco, Ferrandina, Salandra, San Mauro Forte, Stigliano, Tursi. Pare, a guardare la storia burocratica delle istanze, che la Celtique abbia presentato documenti poco accurati. Ad esempio, per la “Montenegro”, il
ministero Beni Culturali spiega il 7 novembre del 2008 che è impossibilitato a esaminare i progetti «in quanto carenti». Una risposta che si ripeterà anche inseguito. LaRegione Basilicata, dal canto suo, esclude la Celtique dalla Valutazione d’impatto ambientale. Sul sito della società la Basilicata è ancora indicata come meta operativa.
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12 Primo piano
Economia 13
Italia / Mondo
Quattro ore di sciopero contro fisco, licenziamenti e articolo 18
Sondaggio Eurobarometro
La Cgil scende in piazza si profila un “venerdì nero”
Turismo, gli italiani non programmano gli altri già pronti
di TITO GIABARRI
di CHIARA DE FELICE
ROMA – La Cgil scende in piazza il 12 marzo per uno sciopero generale sul lavoro, il fisco e la cittadinanza. Ma la mobilitazione dell’organizzazione non si ferma qui: «la nostra è una battaglia che richiede delle risposte che, ora, non ci sono. La battaglia quindi continuerà, non ci fermeremo», dice il leader della confederazione Guglielmo Epifani, mentre già cresce l’allarme per le possibili ripercussioni nei trasporti con lo stop di bus, metro e aerei. «Allo sciopero della Cgil, io rispondo fornendo servizi ai cittadini e migliorando la pubblica amministrazione», replica il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che preannuncia, come già per i precedenti scioperi Cgil, un monitoraggio sulla «reale partecipazione» tra i dipendenti pubblici. TRE PUNTI DI PRELIEVO IN PIU'. «Il governo nega la crisi e promette che nessuno verrà lasciato indietro ma la disoccupazione cresce, si licenziano i precari e si moltiplicano le vertenze sull'occupazione», dice invece Epifani, che chiede misure per fermare i licenziamenti, affrontare le vertenze aziendali e, soprattutto, ridurre le tasse per lavoratori e pensionati. Secondo i calcoli della Cgil, se tra il 2010 e il 2012 non arriverà un cambio di politica fiscale il peso del prelievo sul lavoro dipendente è destinato ad aumentare di tre punti percentuali. «Questo significa che se non si fa nulla il problema continua a crescere», dice il leader della Cgil, che chiede al governo una risposta immediata: 500 euro per il 2010 come prima restituzione di quanto già i lavoratori e i pensionati hanno pagato in più di tasse. FERMARE I LICENZIAMENTI. «Il 2010 si conferma un anno peggiore del 2009 e tutti i temi rimasti irrisolti si ripropongono con maggiore forza perchè non è stata messa in campo una politica industriale che guarda al futuro», sostiene Epifani, che cita come esemplari le vertenze aperte su Alcoa, Eutelia e Termini Imerese. «La no-
BRUXELLES – L'ombra della crisi oscura l'estate degli italiani: pochi se la sentono di programmare, molti hanno già deciso di rinunciare alle vacanze e qualcuno pensa solo a mini-fughe dalla città. Secondo un sondaggio di Eurobarometro, mentre tutta l’Europa programma i propri viaggi, l'Italia è il Paese più depresso: l’ultimo a mettere mano al piano ferie, che al momento è il più incerto della Ue. Gli italiani non sanno cosa faranno della loro estate perchè la crisi, già nel 2009, ha insegnato loro a ridimensionare desideri e aspettative. E la lezione è stata capita, tanto che solo un italiano su tre ha già programmato le ferie, mentre il 35% sa già che non potrà permettersi di muoversi da casa. Rispetto al 2009, è il 10% in più a rinunciare alle ferie, un aumento record in Europa. A pesare, secondo i dati, è la situazione finanziaria incerta. L’unica certezza, dice lo studio, è che in molti (39%) sono convinti che si dovranno fare dei sacrifici in più rispetto al passato per permettersi qualche giorno di svago. Per circa un decimo degli europei la vacanza è invece fuori discussione per i «gravi» problemi finanziari avuti nel 2009. Potrebbero partire solo indebitandosi, spiegano, oppure se la situazione economica migliorasse. Chi in Europa ha invece già programmato le ferie (49% dei cittadini Ue), ha anche già messo da parte i soldi per il
viaggio. Ma, esclusi i rassegnati a stare a casa (21%), tutti gli altri cercano di partire risparmiando. La vacanza diventa quindi low cost e, rileva Eurobarometro, il turismo è fai-da-te. La maggior parte degli europei (58%) si tiene alla larga da agenzie e tour operator ed utilizza Internet per mettere a punto il proprio itinerario (42%), oppure il passaparola tra amici e colleghi (58%). Ridotte poi all’osso mete esotiche e viaggi oltreoceano: gli europei che fanno 'pazzie' sono scesi al 15%, rispetto al 20% del 2009. E il 32% ha deciso che nel 2010 si resta in Europa. Tra le destinazioni preferite c'è l’Italia (9.2%), assieme a Spagna (10.4 %) e Francia (9.9%). Gli italiani resteranno in Italia: il 56% non supererà i confini e si sposterà con auto e moto. Inoltre, per azzerare le spese in vacanza, gli europei hanno deciso di rinunciare allo shopping (21%) ai trattamenti di benessere (24%) sempre più diffusi negli ultimi anni e andranno anche meno a cena fuori. Per sostenere il turismo, una risorsa che il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani ha definito «incredibile», il 14 e 15 aprile si riuniranno a Madrid gli 'stati generali' del settore. Tajani, responsabile Ue per questo settore che rappresenta il 5% del Pil europeo e il 6% dell’occupazione dell’Europa, ha spiegato come l’Europa sia la meta prescelta dal 42% dei viaggiatori a livello mondiale.
Solo uno su tre sa cosa farà nell’estate prossima
stra è una battaglia e uno sciopero dai connotati strettamente sindacali», precisa ancora il leader Cgil, spiegando di aver deciso di confermare la protesta di venerdì nonostante la vicinanza con le elezioni regionali: «se fossero state elezioni politiche ci sarebbe forse stato un problema di opportunità politica». Una sottolineatura, questa, rivolta anche a Cisl e a Uil che, pur condividendo i motivi della protesta, hanno deciso di non scendere in piazza: «per noi questa è una vertenza, per gli altri è una giusta aspirazione. Sul fisco abbiamo le stesse opinioni ma noi pensiamo che non si possa più aspettare». ARTICOLO 18. Lo sciopero di venerdì verrà fatto «a pieno titolo» anche contro le modifiche alle norme sul lavoro che, dice il leader della Cgil, «non sono
una libertà in più ma un diritto in meno». Per la Cgil, sui diritti dei lavoratori «si sta consumando, nel silenzio generale, una vera e propria controriforma, un attacco insidioso contro i diritti che i lavoratori hanno conquistato in mezzo secolo di storia». LAVORO E CRISI. Gli effetti della crisi si fanno sentire sulla vita lavorativa e familiare degli italiani tanto che il 92% degli intervistati dalla Swg per conto dell’Ires Cgil ritiene che l’attuale crisi sia «molto» (37%) o «abbastanza» (55%) grave. Dall’indagine commissionata emerge anche che il 42% delle famiglie fa sacrifici o non arriva a fine mese. SCIOPERO DI 4 ORE. Oltre allo sciopero sono previsti presidi e manifestazioni in tutta Italia: a Padova quella con Epifani.
I consumatori: «Controllate»
Benzina, prezzi verso 1,4 al litro ROMA – Il prezzo della benzina vola verso la soglia di 1,4 euro, tornando così ai livelli di ottobre 2008. Un andamento che, ancora una volta, insospettisce le associazioni dei consumatori, convinte che a pesare sia la speculazione: i petrolieri, invece, ribattono che i listini sono in linea con le quotazioni internazionali delpetrolio edei prodotti raffinati. A mettere mano ai prezzi sono state ieri quattro compagnie (Agip, Q8, Shell e Tamoil), con la Shell che ha fatto segnare il massimo a 1,397 euro al litro. La soglia di 1,4 euro, che non viene toccata dall’ottobre del 2008, è quindi a portata di mano e un pieno di benzina costa oggi in media 70 euro, contro i circa 58 di un anno fa. In rialzo è anche il gasolio, che nei distributori Shell ha raggiunto quota 1,234 euro al litro. Sugli aumenti, come sempre, si scatena la polemica tra associazioni dei consumatori e petrolieri. Adusbef e Federconsumatori puntano il dito sulla speculazione e parlano di variazioni «del tutto ingiustificate», che pesano,
tra costi diretti e indiretti, per 171 euro l’anno in più. Secondo i calcoli delle due associazioni, infatti, considerando le quotazioni del petrolio (circa 80 dollari al barile), il cambio euro/dollaro e i dislivelli nel prezzo industriale tra Italia e resto d’Europa, il prezzo potrebbe essere limato addirittura «di 9-10 cent al litro». Le due associazioni chiedono quindi l'intervento del governo, per «bloccarele speculazioni», istituire una Commissione di controllo sulla doppia velocità dei prezzi e avviare la completa liberalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti. L’andamento dei prezzi preoccupa anche il Codacons, che, considerando anche le ricadute sul trasporto dei prodotti, valuta un aggravio di 180 euro ad automobilista. Alle accuse risponde l’Unione petrolifera, che ribadisce la correttezza dei comportamenti delle aziende. Gli aumenti «sono conseguenza del deciso apprezzamento, non solo del petrolio, ma anche e soprattutto delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati rilevati dal Platts».
Sostenibilità
Value rating Vodafone è la prima ROMA - Vodafone conquista il primo posto della classifica Value Rating stilata dalla società di consulenza Two Tomorrows. La classifica è stata elaborata valutando le 20 maggiori aziende mondiali del settore dell’Ict di iniziativevolte asoddisfare le sfide della sostenibilità attraverso l’innovazione. I risultati dell’indagine indicano che i player dell’Ict tengono sempre piu’ in considerazione la necessità di ridurre l’impatto ambientale, collaborando con aziende di altri settori o fornendo a loro volta tecnologie per iniziative green, come l’e-health e l’e-learning o ancora lo smaltimento dei rifiuti elettronici. Vodafone e’ sul gradino piu’ alto del podio con un punteggio del 60% del Rating, che riflette la sua consolidata leadership in tutti gli ambiti della sostenibilità, essendo dotata di una strategia completa sulla tematiche ambientali e sociali e di strumenti per affrontare in modo sostenibile nel tempo le sfide sociali piu’ pressanti e trasformarle in opportunità generando valore per l’azienda e i suoi azionisti.
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Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
UN ALTRO CORO PER VICECONTE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ANNA R. G. RIVELLI
I problemi che dovrete affrontare nei prossimi giorni in ambito lavorativo non vi toglieranno la voglia di combattere. In amore ci saranno progressi.
segue dalla prima Se al coro, poi, si fossero aggiunti i docenti costretti dalle chiacchiere delle riforme a dover credere che un insegnamento individualizzato sia veramente possibile in classi di trenta alunni, nonché gli studenti cui è offerta la grandissima opportunità di abituarsi fin da piccoli ad una deficienza relazionale e ad un ritmo da catena di montaggio, la performance canora avrebbe meritato un voto in condotta assai più basso di quel cinque che tanto sembra inorgoglire il ministro Gelmini e il suo staff. L'edulcorata neutralità dell'intervista rilasciata da Viceconte al Tgr evidenzia che il sottosegretario non si è ancora calato nel personaggio e recita il copione del ministero attribuendo alle parole un potere taumaturgico che esse non hanno. La presunta razionalizzazione del sistema scolastico cui la riforma Gelmini punterebbe, infatti, è e rimane un'operazione di sfascio della scuola pubblica, nonostante “la parola razionalizzazione come ha sentenziato Viceconte- già di per sé implica qualcosa di positivo” . Se avesse lasciato cantare gli addetti ai lavori, il nostro senatore avrebbe compreso cosa sta veramente succedendo e non parlerebbe di meritocrazia, trasparenza e utilizzo congruo delle risorse di fronte ad una operazione che è di pura e semplice soppressione di posti di lavoro, nonché di avvilimento culturale di una delle nostre più importanti istituzioni. Alle scuole tutte sono stati quasi completamente sottratti i fondi per intervenire positivamente nelle situazioni di disagio e per sostenere gli allievi in maggiore difficoltà; agli alunni con handicap sono stati in parte negati i docenti di supporto; il numero di studenti nelle singole classi è aumentato a fronte di una annunciata diminuzione di ore di insegnamento per discipline anche fondamentali come la storia, la geografia e, in alcuni casi, la lingua straniera; non ci sono più soldi per pagare le sostituzioni di docenti assenti; si lesina persino sulle fotocopie indispensabili per lo svolgimento dei compiti in classe. Alla fine le Regioni sono costrette a finanziare progetti più o meno estemporanei per salvare il salvabile e permettere almeno ad una parte dei precari tagliati fuori di ottenere il punteggio per l'anno in corso; progetti che non produrranno effetti benefici di sorta sugli studenti in qualche modo costretti a raddoppiare il turno di lavoro in nome di una solidarietà sociale nei confronti di chi è già stato tanto mortificato e svilito nella propria dignità umana e professionale. Ci si augura, pertanto, che il neo sottosegretario non ami solo veder battere le mani al direttore, né si unisca alla “scientifica” analisi del suo collega Castelli che, durante una ormai proverbiale puntata di Annozero, si esibì in un poetico e nostalgico paragone con la sua classe di scuola elementare che contava oltre quaranta alunni. In quelle classi, di cui Castelli è per l'appunto un frutto, si insegnava solo a leggere e a far di conto, si manteneva la disciplina con le bacchettate, si programmava una volta per tutte, si bollavano come asini i ragazzi dislessici, si bocciava senza pietà e nessuno mai si permetteva di mettere minimamente in discussione l'operato dell'insegnante il quale, tra l'altro, godeva di un'autorità e di un prestigio sociale dovuto non solo al ruolo, ma anche alla sicurezza e all'agio economico che gli consentiva di non apparire agli occhi dei suoi allievi come un povero sfigato senza altre prospettive. Imputare ai docenti i risultati poco entusiasmanti degli studenti italiani, d'altro canto, è vizio assai comune di ministri vecchi e nuovi cosicché si cela a mala pena un vago intento punitivo nei confronti di una categoria che rischia di produrre tecnici forse mediocri, ma grandi pensatori. E questo è un rischio grande. Che si pensi ancora è un rischio che il Governo proprio non può affrontare. Meglio “razionalizzare”, sottrarre cultura e cercare di produrre automi capaci solo di superare senza indugio le prove di misurazione di saperi e competenze che il ministero spesso appronta confondendo nozionismo e formazione. Perché questo è ciò a cui punta davvero la riforma, a mantenere bassa quell'asticella - che Viceconte dice di dover “alzare”- perché diventi un giogo per una generazione futura più serva e più prona. A pagina 16 del Quotidiano di ieri, è stato pubblicato un articolo a firma di Anna R. G. Rivelli ma, per un errore tecnico, l’intervento in pagina non era quello inviato. Ci scusiamo, per quanto accaduto, con l’interessata e con i lettori e, per rimediare, pubblichiamo integralmente l’articolo.
TORO 21/4 - 20/5
Non lasciatevi trascinare in un'iniziativa professionale di cui non siete molto convinti, rischiate di perdere tutto. Indecisione sentimentale pericolosa.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non è il caso di accettare altri incarichi di lavoro, anche se siete accentratori: rischiate di non portarli avanti nel modo migliore.
DEI DELITTI E DELLE PENE di GAETANO DE FILIPPO
CANCRO 22/6 - 22/7
La gestione delle questioni di carattere economico potrebbe determinare una fase critica. In guardia dagli amori effimeri.
LEONE 23/7 - 23/8
HA destato un certo clamore la liberazione, peraltro dopo la completa espiazione della pena, di Omar che, circa nove anni orsono, si rese corresponsabile del duplice omicidio di Novi Ligure. E' ancora vivo nella memoria di tutti l'efferato delitto da questi compiuto insieme alla fidanzatina Erika che si sostanziò nell'omicidio della mamma e del fratellino di quest'ultima. Oltre ad alimentare un interessante dibattito, il fatto ha suscitato sentimenti molto contrastanti se non addirittura opposti. Alcuni, infatti, hanno accolto la notizia come la fine di un incubo per Omar, ritenendo che ancora minorenne, dal carattere debole e dalla personalità non compiutamente definita, fosse stato plagiato da Erika, ragazza volitiva e determinata. Altri ritengono invece scandaloso che l'autore di un fatto di sangue che si caratterizzò per la particolare ferocia (Che avrebbe comportato l'ergastolo se gli autori fossero stati maggiorenni) abbia riacquistato la libertà dopo soli nove anni, anche in considerazione della circostanza che pochi mesi mancavano perché Omar compisse i diciotto anni. E' l'eterna diatriba tra i pseudo buonisti ed i pseudo cattivi. O meglio tra le diverse correnti di pensiero che danno un differente significato alla pena. Una parte, infatti, dà alla pena un valore afflittivo ed un'altra un senso rieducativo. Io penso che abbia entrambe le finalità, ma anche altre e ciò mi induce a qualche puntualizzazione e ad una riflessione. La detenzione deve avere in primo luogo una funzione preventiva, in quanto sottraendo l'autore del delitto dal contesto sociale, gli impedisce la reiterazione del delitto stesso, salvaguardando i restanti componenti di tale contesto. In secondo luogo ha un carattere afflittivo - pur nel rispetto della sacralità della persona - perché chi si rende responsabile di un reato, è giusto che paghi con una pena il male che ha fatto ed il danno che ha arrecato alla società civile o ad uno dei suoi componenti. In terza ed ultima istanza, deve avere un significato rieducativo, in quanto prima o poi il detenuto dovrà rientrare “redento” nella società, senza cioè che presenti il pericolo di ripetere il delitto già commesso o di consumarne altri. Ma soprattutto avendo la capacità sociale, civile e lavorativa di inserirsi come parte attiva nella comunità. Tutte e tre le caratteristiche di cui sopra, nessuna esclusa, devono, a mio modesto avviso, sapientemente integrarsi affinché la detenzione raggiunga il suo scopo, che re-
sta essenzialmente il pieno recupero del detenuto. A tal fine mi sembra opportuno sottolineare che non deve essere escluso l'aspetto afflittivo della pena come taluni cosiddetti buonisti vorrebbero. Ciò risponde ad un principio di giustizia. Il buonismo che vorrebbe propendere verso la comprensione ad oltranza e magari verso il perdono, non può trovare spazio in un contesto civile. Il perdono può essere soltanto un atto intimo ed individuale di altissima sensibilità civile dell'offeso, ma non può riguardare la collettività che anzi ha il dovere di essere giusta ed equa prima che buona e che ha anche l'esigenza di difendersi nella sua globalità e di proteggere ciascuno dei suoi componenti. Al riguardo ci fornisce un valido esempio il Padreterno che, dall'alto della sua incomparabile saggezza, alla sua immensa bontà ed al suo incommensurabile amore paterno, antepone la sua giustizia. Egli rimette i nostri peccati, ovvero le nostre trasgressioni alle sue leggi, cioè li accantona , in modo da non interrompere il rapporto, l'intimo dialogo con noi , suoi figli, ma non ci perdona affatto. Anzi ce ne chiederà conto alla fine dei nostri giorni e prima di consentirci l'ingresso nel suo regno ci purificherà, sottoponendoci, in un contesto che nessuno conosce, ad un periodo di afflizione e di pena. In questa ottica è da ammirare il padre di Erika che, sopraffatto dal suo amore paterno, ha perdonato la figlia che pure ne ha devastato la famiglia, sopprimendogli gli affetti più cari. Tornando all'argomento “Dei delitti e delle pene” e scusandomi per aver scomodato, per una semplice ispirazione, il grande Beccaria, ritengo che il modo con cui il condannato deve scontare la pena inflittagli dal Giudice, affinché questa raggiunga pienamente le sua finalità, vada rivisto radicalmente. La pena detentiva andrebbe gestita in maniera elastica ed intelligente. Se il detenuto dovesse mostrare segni inequivocabili di un reale ravvedimento e la possibilità di un positivo reinserimento nella società, dovrebbe esserne consentita la riduzione. Se tali segnali non dovessero appalesarsi, la carcerazione dovrebbe continuare anche dopo i termini stabiliti dalla magistratura. In questa logica mi sembra giusto che Omar, detenuto modello, impegnato e pentito, abbia riacquistato la libertà e sono certo che la consapevolezza del suo terribile errore e l'esperienza maturata lo renderanno un uomo migliore ed un cittadino esemplare.
Lavorate con pazienza e determinazione alla realizzazione di un ambizioso progetto di lavoro. Ne trattà giovamento anche il cuore.
VERGINE 24/8 - 22/9
Le riflessioni talvolta troppo cervellotiche rischiano di rovinare i rapporti di lavoro. Con un atteggiamento troppo critico si mettono in pericolo anche gli affetti.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Vi sentite più sicuri di voi stessi, dunque adesso siete in grado di osare di più nella professione. Sentimenti da riscoprire.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Ci sono prospettive positive per le questioni professionali a breve scadenza. Il futuro va programmato con cura. Sentimenti confusi.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le cose per voi si stanno decisamente aggiustando dopo l'ultimo scivolone nella professione. In amore ci vuole intraprendenza
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
È necessario mostrarsi più disponibili ed elastici con i vostri collaboratori, solo così i risultati saranno migliori. Il partner fa il prezioso ma sapete attendere.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel fare progetti di lavoro vi conviene guardare lontano. La persona che amate attraversa un periodo di crisi: statele vicino. Niente colpi di testa.
PESCI 20/2 - 20/3
Nulla si oppone al vostro successo professionale, ma dovete contare solo sulle vostre forze. In amore è iniziato il gioco al massacro
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FLAIANO UN SECOLO DI IRONIA ARMANDO LOSTAGLIO* AVEVA predetto che l'Italia, di lì a trent'anni, non sarebbe stata come l'avrebbero fatta i governanti, bensì come l'avrebbe plasmata la televisione. Quanto si assiste specie in questi anni non può che dargli ragione. Quello scrittore dotato di una satira corrosiva, netta e fatidica in quell'Italia del benessere, nasceva cento anni fa, attraversando con i suoi scritti il secolo breve. Ennio Flaiano, pescarese di origine ma romano di adozione, è divenuto in pochi anni uno degli autori più versatili del dopoguerra, attraversando il giornalismo, il teatro e il cinema. Tantissimi i suoi pregiatissimi scritti, “un fiume in piena di cinismo e fine sensibilità”, come li definivano. Innumerevoli gli editoriali su settimanali come “il Mondo” di Pannunzio, “l'Espresso”, l'Europeo, ma anche su “Oggi”, e sul “Corriere della Sera”. Nel 1947 riceve il Premio Strega nel per “Tempo di uccidere”, appassionatissimo romanzo sulla disfatta in Etiopia. Al cinema Flaiano ha dato molto, con soggetti e sceneggiature scritte per opere che ne rappresentano la Storia. Da “La strada” a “Giulietta degli spiriti” a “Lo sceicco bianco”, “Le notti di Cabiria”, fino a “I vitelloni” e “8 e _”: autentici monumenti in celluloide di Federico Fellini. Forse è stato il cineasta che maggiormente si avvalse del suo istinto letterario. Nel 1972 il regista Marco Ferreri porta sullo schermo “La cagna” tratto dal romanzo “Melampus”di Flaiano. Uomo di cinema, dunque, Ennio Flaiano dal 1942 offrirà il suo estro per “Pastor Angelicus” di Romolo Marcellini e via via autori fondamentali come Alberto Lattuada per “La freccia nel fianco”. Quindi “Roma città libera” di Marcello Pagliero (1948), “Fuga in Francia” di Mario Soldati (1948), “Luci del varietà” firmato da Lattuada e Fellini. Per Luciano Emmer (autore delicatissimo recentemente scomparso) scriverà “Parigi è sempre Parigi” del 1951; al fianco di Roberto Rossellini nel 1953 scrive “Dov'è la libertà”, ed ancora “Villa borghese” di Gianni Franciolini, e poi l'acuto sguardo nella nobilissima commedia per “La romana” di Luigi Zampa (1954), “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti (1955), “Il segno di Venere” di Dino Risiel'intimista “La notte”di Michelangelo Antonioni. Nel 1961 Antonio Pietrangeli girerà “Fantasmi a Roma”. Autori storici ed universali, le cui opere verranno interpretate da mostri sacri come Mastroianni, Loren, lo stesso De Sica, e Sordi. Anni di grandi collaborazioni con altri straordinari autori come Tonino Guerra, Giorgio Bassani, Ettore Scola, Giuliano Montaldo. Ma la vena grottesca e satirica ha reso famoso Flaiano anche e soprattutto per le opere teatrali, tra cui “La guerra spiegata ai poveri”, “La donna nell'armadio” e “Il caso Papaleo”. Moralista acre e tragico, scrisse prose ed opere narrative percorse da un'originale vena satirica e da un vivo senso del grottesco. Ma come ne “La cagna”si può anche leggere una sorta di parabola sulla solitudine dell'uomo, e sulla quasi “inutilità degli sforzi umani per uscire dal nulla che ci circonda, che anzi è la nostra vera essenza”. Una lettura vagamente pessimistica della realtà, che pur la sottile ironia di Flaiano porta a riconsiderare. *CineClub “Vittorio De Sica”Cinit
LA PEDAGOGIA LA FINE DELLA POLITICA DELLA DEMOCRAZIA? di DOMENICO CALDERONE* DA un po' di tempo si invoca una Pedagogia della politica per contrastare la crisi morale dei “rappresentanti del popolo”. Le ragioni di questa crisi sono tante e molto complesse, ma comunque riconducibili al disincanto che, dopo la caduta del “muro di Berlino”, ha colpito chi, per decenni, aveva coltivato l'idea di una più ampia affermazione dei propri ideali, basati su principi e valori nobili come quelli enunciati solennemente dalla nostra Costituzione repubblicana. Infatti, l'annientamento delle ideologie ha moltiplicato e diffuso le disuguaglianze socioeconomiche, l'individualismo e l'egoismo in tutta la UE, ma soprattutto in Italia. L'allargamento dell'Unione Europea, in effetti, ha giocato a sfavore delle ragioni fondanti sulle quali essa era nata, generando un feed back sinergico negativo tra i Paesi europei, che la crisi attuale sta facendo emergere sempre più chiaramente. Parafrasando il celebre meteorologo Edward Lorenz, si potrebbe ben dire che «se una farfalla batte le ali a Bruxelles, a Roma si ha un tornado». Questa sorta di epigramma, a prima vista potrebbe sembrare un'iperbole, ma non lo è se visto in un'ottica non “domestica” ma globale: basti pensare alle reazioni nei Paesi membri, quando in sede comunitaria si assumono decisioni che vanno ad “interferire” con la “sovranità” di un singolo Stato.Certo, èinnegabile, anche il concetto di “Polis” ha subito uno stravolgimento semantico ad opera della globalizzazione: i cittadini della Polis ormai hanno definitivamente superato l'ambito ristretto della “città” dove vivono perché essi, grazie al quasi annullamento del rapporto spazio-tempo operato dai “media” e dai trasporti super veloci, sono diventati cittadini del mondo, e come tali si comportano in un rapporto osmotico e sincretico sempre più stretto, realizzando una vera e propria “koinè” cosmopolita. La crisi della politica italiana, secondo alcuni ontogenetica, ha veramente bisognodella pedagogia,peressere risanata. La parola d'ordine è: riconnotare la politica non più come “casta” blindata in una torre di privilegi, avulsa dalla società civile, rappresentantesolodi sestessaedella propria lobby di riferimento, ma portavoce delle istanze provenienti dalla società civile, in nome della quale ha chiesto il suffragio. Solo così si potrà dare piena attuazione al “diritto di cittadinanza” intesa come condizione che investe la sfera giuridica, pubblica e privata di un individuo membro di una collettività nazionale. Certo, per fare tutto
questo occorre da subito una Pedagogia che riformi la Politica in senso autenticamente democratico, solidale, empatico, subordinandola al pieno rispetto della Carta costituzionale, difendendone la sacralità, sempre più minacciata da forze politiche “irredentiste”con forte vocazione localistica. Questa sorta di “Decalogo laico” andrebbe osservato ed attuato senza riserve, in tutta la penisola, in quanto figlio dei lungimiranti “padri costituenti”, posto a presidio permanente delle nostre istituzioni. Insomma, se «la politica è scienza avente ad oggetto lo Stato nella sua costituzione, organizzazione e amministrazione e insieme attività pratica di governo», è sillogisticamente vero che chi esercita il potere non dovrebbe mai delegittimare le altre istituzioni dello Stato o comunque agire a loro disdoro, altrimenti sarebbe il caos. Ma per raggiungere questi obiettivi occorre il concorso di tutti gli attori sociali, in primis della Scuola, fonte irrinunciabile della cultura e del processo educativo. Da ciò ne discende l'imperativo categorico di non lesinare le risorse alla scuola pubblica (inclusiva, non esclusiva), affinché essa possa funzionare nel rispetto e nella piena attuazione degli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione, per consentirle di continuare a contrastare il bullismo e il preoccupante analfabetismo di ritorno, alimentato dall'uso smodato dei nuovi mezzi di comunicazione e da tecniche di studio sempre più di moda come l'e-learning. E che dire del linguaggio criptico, spesso triviale, dei politici? Rispondiamo con i consigli di San Paolo nella sua Epistola ai Corinzi: «Se con la lingua non proferite parole chiare, come si potrà comprendere ciò che viene detto? Sarete gente che parla al vento». E per non parlare al vento occorre meditare, prima di ledere la dignità e i diritti del cittadino: il pensiero va alla richiesta della conoscenza del dialetto come “conditio sine qua non”per accedere ai concorsi pubblici, in certe zone “elette” dell'Italia settentrionale. Massimo rispetto per i dialetti, ma è lapalissiano che essi non possono avere una funzione selettiva, perché é solo la lingua nazionale, ufficiale che ci connota come popolo. Aggiungere questo assurdo discrimine servirebbesoload esacerbareletensioni tra Nord e Sud, con un rischio concreto di balcanizzazione della nostra amata patria: pessimo modo, ossimorico, di celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia! * dottore in Lingue e Letterature germaniche San Fele
di FRANCESCO BOCHICCHIO CHI scrive sta da tempo tediando i lettori di queste colonne con l'evidenziare ripetutamente che il progetto costituzionale ed istituzionale di Berlusconi è proprio non di una dittatura, tesa a sopprimere le elezioni ed a porre l'opposizione in condizione di non operare, nonché ad inficiare le libertà fondamentali, ma di una democrazia autoritaria, in cui tutto il potere è concentrato, senza pluralismo e divisione di poteri e con lo spazio dell'opposizione e delle libertà partecipative solo apparente e formale. La conclusione negativa ma in parte rassicurante raggiunta cambia ora radicalmente, perdendo purtroppo non la parte negativa ma quella rassicurante, con il pasticcio delle liste elettorali, e con l'esclusione delle liste del centro-destra in Lombardia e nel Lazio per macroscopici errori di presentazione, il tutto sanato da un decreto legge, di natura interpretativa autentica, che permette di rendere non rilevanti i vizi riscontrati nella presentazione delle liste in questione(anche se la questione nel Lazio è ancora aperta dopo la decisione del Tar di bocciare la lista nonostante il decreto): il decreto è stato firmato, tra mille polemiche, da Napolitano. La necessità di superare problemi formali per far prevalere la sostanza, come sostenuto da Berlusconi e dai suoi, nonché il valore superiore del diritto di voto sulle forme previste, come sostenuto dal Capo dello Stato, sono argomenti del tutto inconsistenti: la forma è l'elemento necessario della legge (come sempre evidenziato da Kelsen e da Weber, ed il tentativo, riportato criticamente da Gustavo Zagrebelsky, del TG1 di presentare Kelsen quale sostenitore di una concezione “sostanzialista” non solo si basa sul falso ma scade nel ridicolo) generale (e quindi impersonale) e astratta: una valutazione “sostanzialista” della legge non può non comportare valutazioni discrezionali senza limiti effettivi, cadendo quindi nell'arbitrio e nell'abuso; si può e si deve arricchire di sostanza la forma giuridica, ma non eliminare quest'ultima; dare prevalenza alla sostanza sulla forma significa alla fine distruggere la legge e la garanzia di libertà (“sub lege libertas” ammonivano i latini) e democrazia che la stessa legge fornisce in modo insostituibile . Il diritto di voto è un diritto fondamentale ed è alla base della democrazia, ma sempre nel rispetto delle forme, in quanto senza il rispetto delle forme il diritto di voto si realizza senza garanzia e d a favore di chi è più forte e prepotente . In definitiva, il decreto legge sana delle irregolarità delle presentazioni delle liste, non in modo interpretativo, in quanto la versione fornita dal decreto è del tutto opposta a quella dell'Autorità Giudiziaria, ed inoltre vi sono state profonde innovazioni di contenuto, e quindi viola le forme previste per il voto, venendo a consentire delle elezioni del tutto irregolari. La portata di tale decreto non è diversa da quella di brogli elettorali, in quanto si altera la partecipazione al voto: né si può sostenere che l'alterazione è qui sulla forma ma non sul contenuto del voto, a differenza dei brogli, in quanto si viene sempre a consentire a qualcuno di beneficiare del voto in modo diverso dagli altri e più favorevole rispetto a questi; il fascismo trovò il momento fondamentale della trasformazione del regime democratico liberale, pur fortemente appannato, successivo alla marcia su Roma del '22, in dittatura nei brogli elettorali del '24 cui fecero seguito l'assassinio brutale di Matteotti che tali brogli aveva denunziato e
poi l'infelice scelta dell'Aventino da parte dell'opposizione, che aprì la strada all'instaurazione della dittatura. E' quindi del tutto doveroso intravedere nella presentazione del decreto un momento fondamentale per una pericolosissima involuzione del governo Berlusconi che non è affatto escluso porti ad una vera e propria dittatura: se è vero che mancano gli squadristi fascisti, è altrettanto vero che il risultato alla fine non è diverso, con la maggioranza che rimuove ogni ostacolo alle proprie determinazioni, non solo violando la Costituzione e l'equilibrio tra poteri ma addirittura ricorrendo a elezioni irregolari. Chi scrive ritiene che il diritto di voto sia essenziale e che si potesse tentare di salvaguardare la partecipazione del centro-destra alle elezioni in Lombardia e nel Lazio, ma senza in alcun modo violare le forme: unica strada possibile era quella del riconoscimento, da parte della maggioranza, del proprio errore, e della consapevolezza dell'inammissibilità di un intervento unilaterale, con richiesta all'opposizione di collaborazione; il Capo dello Stato avrebbe potuto firmare il decreto legge, concordato tra maggioranza ed opposizione, pur nella consapevolezza dell'inammissibilità di un intervento legislativo retroattivo, inammissibilità derogata dalla circostanza che la sanatoria sarebbe avvenuta in condizioni non unilaterali ma condivise e quindi con garanzia di evitare arbitrii. D'altro canto, l'apertura dell'opposizione si sarebbe rivelata fortemente opportuna in quanto tale da fissare espressamente ed irreversibilmente il principio dell'inammissibilità di interventi unilaterali della maggioranza ove tali da creare forzature in materia istituzionale e costituzionale, principio prezioso per il futuro. La firma del Capo dello Stato sul decreto, quale presentato, doveva quindi essere negata : né si può sostenere, come fa Zagrebelsky, già Presidente della Corte Costituzionale, eminente costituzionalista e che ha sempre evidenziato l'inammissibilità delle forzature di Berlusconi e si è espresso contro il decreto, che in realtà il Presidente Napoletano si è espresso con alto senso di responsabilità, per evitare un conflitto lacerante e di fronte alle minacce del centro-destra di ricorrere a tutte le misure possibili, senza escludere espressamente la violenza, in quanto la violenza è il peggiore dei mali in democrazia, da evitare in qualsiasi modo. Napolitano da tempo ha paura del ricorso di Berlusconi a misure estreme e ciò non per viltà ma come evidenzia giustamente Zagrebelsky per senso di responsabilità: peraltro, di fronte alla violazione di principi giuridici e costituzionali fondamentali, il cedimento è inammissibile, e consente un sistema in cui i diritti politici fondamentali e l'equilibrio di poteri sono aboliti. Non solo si è all'anticamera della dittatura, ma addirittura si china mestamente il capo di fronte a chi minaccia, più o meno velatamente, il ricorso alla violenza o comunque strade non istituzionali. Il Capo dello Stato, quale garante della Costituzione, non può ammettere tale passaggio. Certamente, la richiesta di “impeachment” di Napolitano da parte di Di Pietro è eccessiva, in quanto Napolitano svolge in maniera del tutto inadeguata i suoi fondamentali compiti, ma non intende tradire la Costituzione, non si può mettere sullo stesso piano chi dolosamente altera la forma di Stato e chi colpevolmente non ci si oppone. studiobochicchio@legalebochicchio.it
QUESTIONI DI ILLEGITTIMITA’ LE QUESTIONI di illegittimità a livello regionale e nazionale sollevate anche su “Il Quotidiano” in ordine al rinnovo del Consiglio regionale 2010 vanno, innanzitutto, individuate specificamente, attraverso un’indispensabile interpretazione sistematica e coordinata di determinate norme, quale presupposto per far fronte a tali illegittimità. Ovviamente, tale interpretazione non può esaudirsi solo con la presente nota, circoscritta esclusivamente ad un tema molto dibattuto in questi giorni, sulla possibilità del coinvolgimento o meno del Capo dello Stato in materia di contenzioso elettorale. Tale coinvolgimento, che, certamente, non può
essere invocato oralmente, è esperibile attraverso un’interpretazione coordinata e sistematica di alcune norme, diversamente da come ritenuto. Innanzitutto, va tenuto presente l’art. 113 della costituzione così espresso: “Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa” Poiché le decisioni operate in materia elettorale da parte dell’Ufficio centrale circoscrizionale e dell’Ufficio centrale regionale costituiscono atti amministrativi, tali organi vengono considerati amministrativi, in tali sedi decisionali. Infatti, il principio della separa-
zione dei poteri, non deve essere interpretato in modo rigido, ma elastico: pertanto, spesso, persistono reciproche interferenze funzionali tra i diversi organi dello Stato. Tant’è che il Governo, che, com’è noto, esercita una funzione soprattutto esecutiva, in determinati casi particolari (emanazione di decreti leggi e decreti legislativi; art. 76, 77 della Costituzione, l. n. 400/1988 (Cap. III), ha una competenza normativa. Pertanto, in base a quanto espresso, per presunte illegittimità rinvenibili nelle decisioni adoperate dagli organi preindicati, è possibile operare un ricorso straordinario al Capo dello Stato, in base al D.P.R. n. 1199/1971 (Ricorsi amministrativi). A ulteriore sostegno
di tale tesi, si riporta l’art. 3 della L. 23 dicembre 1966, n. 1147 (Modificazioni alle norme sul contenzioso elettorale amministrativo), così espresso: “Nei giudizi elettorali, sia davanti agli organi di giurisdizione amministrativa” (T.A.R) “non è necessario il ministero di procuratore o avvocato”. (Nel senso che il ricorso può essere esperito da qualsiasi cittadino direttamente, senza ricorso al patrocinio di un difensore legale). Invece del ricorso giurisdizionale (T.A.R.) è possibile operare (Art. 8 c. 2 D.P.R. n. 1199/1971), in alternativa, anche in materia di contenzioso elettorale, un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Giovanni Ribellino
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Mercoledì 10 marzo 2010
24 ore in Basilicata
Mercoledì 10 marzo 2010
Tragedia familiare in contrada Agri di Marsico Nuovo dopo una lite tra due anziani coniugi
Uccide la moglie e s’impicca Iolanda Lombardi, 76 anni, sarebbe stata strangolata dal marito Gerardo Vaccaro dall’inviato FABIO AMENDOLARA MARSICONUOVO- Ifiglinonriescono a crederci. Perché papà e mamma, che di momenti difficili ne avevano vissuti tanti, non si erano mai perduti d’animo. Come quando, qualche anno fa, a lei, Iolanda Lombardi, 76 anni, diagnosticarono l’osteoporosi, una malattia delle ossa che le rendeva difficile camminare. E lui, Gerardo Vaccaro, due anni in meno di sua moglie, si era dedicato con amore alle sue cure. Poi è subentrata un’altra malattia che la costringeva spesso a estenuanti viaggi per Padova. «Ma non è la causa della tragedia», dicono i parenti. Loro alla tesi dell’omicidio e del suicidio non ci credono. Pensano che Gerardo abbia trovato la moglie già morta e solo allora avrebbe deciso di farla finita. Per i carabinieri, invece, è chiaro. L’ha strangolata in camera da letto, quasi certamente al culmine di quella che sembrava una «normale lite» tra marito e moglie. Poi, compresa la gravità del folle gesto, si è impiccato. Un omicidio-suicidio che ha sconvolto contrada Agri, una manciata di case rurali a pochi chilometri da Marsico Nuovo. La neve avvolge la piccola legnaia che Gerardo ha scelto per togliersi la vita. E’ subito dietro il cancello. Qualche metro più in là c’è la porta di casa. La presidia un carabiniere. Perché allequattro di ieri pomeriggio i corpi erano ancora lì. Lei nella camera da letto, lui nella legnaia. Il sostituto procuratore Laura Triassi entra ed esce dalla casa. I carabinieri la seguono. Anche il medico legale. Concordano tutti sulla stessa ipotesi: lite familiare finita in tragedia. Ma Gerardo non era un uomo violento. Anzi. Lo descrivono tutti come un marito attento e un padre esemplare. Uno che ha lavorato per tutta la vita. Prima come contadino. Poi come muratore. E negli ultimi tempi, dopo la pensione, di nuovo in campagna. Per passione. Tra gli olivi e le viti che caratterizzano il costone che da valle sale su fino al centroabitato.Forse eralìchescaricava le tensioni quotidiane accumulate a casa quasi in solitudine. Era difficile incontrare Gerardo in giro. Non che fosse poco socievole. Ma quando non era in campagna era nella legnaia, oppure a casa con la moglie. C’è sempre qualcosa da fare in contrada Agri. Qui tutti hanno un pezzo di terra o un giardino da curare. E per andare in centro bisogna prendere la macchina. Lo si fa solo se si è
Tanti vicini di casa Ma soli nella quotidianità
Il capitano D’Amico sulla scena del crimine
di LEO AMATO
Qui sopra l’auto dei carabinieri in sosta davanti alla casa dei coniugi Vaccaro, in contrada Agri di Marsico Nuovo Nel riquadro il sostituto procuratore Laura Triassi In basso a sinistra un carabiniere presidia la legnaia in cui si è impiccato Gerardo. A destra una veduta della casa di contrada Agri
costretti. Per la spesa o per andare in farmacia. «Da queste parti siamo tutti molto riservati», dice un parente. Sa solo che Iolanda andava quasi tutte le mattine da una nipote che abita un po’ più giù. «Ma andava per le punture», precisa. Negli ultimi giorni Iolanda sembrava anche stare un po’ meglio. Lui appariva sereno. Come sempre. E’ per questo che i parenti non credono all’omicidio-suicidio. Soprattuttola figlia.Diconoche sia stata lei ad aprire la porta e a scoprire quello che nemmeno
avrebbe mai immaginato. I carabinieri, guidati dal capitano Sabato D’Amico, hanno effettuato i rilievi tecnici. Poi hanno convocato in caserma parenti, vicini di casa e conoscenti. Tutto confermerebbe la prima ipotesi: omicidio-suicidio. Gli evidenti segni di strangolamento sul collo della donna avrebbero tolto ogni dubbio. Non c’era nulla di premeditato. E’ accaduto tutto all’improvviso. Lo dimostrerebbe la corda rimediata lì per lì nella legnaia. A mala pena ha retto il peso di Gerardo. f.amendolara@luedi.it
MARSICO NUOVO - «Prima ci incontravamo quando andavo a buttare la spazzatura, ma ora passano porta a porta per la raccolta differenziata, e di recente ci si vedeva sempre di meno». I vicini dei coniugi Vaccaro non si danno spiegazioni dell’accaduto, sembrano terrorizzati solo al pensiero, negano anche davanti all’evidenza. Sono quasi tutti anziani come Iolanda e Gerardo, stretti come loro in un quotidiano di cure e malattie. C’è chi dice che vorrebbe portare le condoglianze alla famiglia scossa dalla tragedia, ma non può allontanarsi dal proprio coniuge infermo, e aspetta i figli di ritorno spazzando via la neve che non accenna a smettere di cadere. Qui la bufera, quei gesti antichi, la legna ammonticchiata e i camini fumanti, con lo scenario dei campi e la montagna che incombe dall’alto, creano un’atmosfera che ricorda da vicino l’immaginario di artisti come il modenese Gino Covoni, cresciuto il secolo scorso sulle pendici dell’Appenino emiliano, stessa longitudine soltanto un poco più in alto, pittore contadino di un mondo che è perduto soltanto all’apparenza, perchè rivive in occasioni come questa. Ai piedi del paese di Marsico Nuovo anche le case più ricche e belle non arrivano oltre i due piani. Si riconoscono dall’intonaco e i garage, e sui pianerottoli fanno la loro figura i tre sec-
chi colorati per i metalli, il vetro, e la frazione umida del rifiuto. Almeno un paio di grossi suv se ne stanno parcheggiati a lato della strada, poi si sale verso un gruppo di palazzine in rovina. Sugli usci delle porte c’è ancora quello che resta del pagliericcio che teneva al caldo le bestie, quando le stanze al piano terra erano usate come stalle. «Qui siamo tutti parenti più o meno alla lontana - dice una donna affacciata alla finestra tutti amici», ma nonostante la vicinanza, delle cose di famiglia non si parlava, come da tradizione, e infatti non c’è nessuno che ricordi uscite sconvenienti da parte di quei due. «Brave persone» Iolanda e Gerardo, anche per chi ha incontrato lui non più di un paio di giorni fa, salendo verso il paese per andare a fare spesa al mercato, ricorda ancora i discorsi sul più e sul meno, e quel bicchiere di vino bevuto in allegria.
I PRECEDENTI A Potenza un suicidio A Melfi una donna si dà fuoco UN PRECEDENTE caso di dramma della solitudine si è verificato qualche settimana fa a Potenza. Un uomo salvato da un precedente tentativo di suicidio, si è tolto la vita gettandosi dal balcone della sua abitazione in viale Marconi, nell’immediata periferia cittadina. Un gesto estremo, provocato probabilmente da una profonda depressione, nata a seguito dell’ictus che aveva colpito la moglie. Anche a Melfi, qualche giorno fa, un’anziana signora che viveva sola nella sua abitazione si è cosparsa di alcol e si è data fuoco. La causa, anche in questo caso, è da ricercare in uno stato di depressione causato dalla solitudine.
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La Commissione parlamentare torna in Basilicata nei posti indicati dal pentito Fonti ma senza riscontri
Nuova caccia ai fusti radioattivi A guidare il presidente Pecorella le rivelazioni di altri 2 collaboratori di giustizia LA VISITA della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti effettuata ieri in Basilicata, nell’ambito di una missione che si concluderà nel corso di questa settimana in Calabria, ha ridestato l’attenzione sulla vicenda del presunto smaltimento illecito di una partita di fusti radioattivi che sarebbero usciti, in qualche modo, dall’Enea di Rotondella per poi scomparire in parte in Somalia ed in parte in Lucania. Più precisamente in un’area compresa tra i Comuni di Craco, Ferrandina e Pisticci. Queste almeno furono le indicazioni fornite dal pentito di ‘ndrangheta Francesco Fonti nel 2005, in seguito alle quali iniziò una vera e propria caccia ai fusti nucleari, coordinata dalla procura antimafia di Potenza. Nel frattempo, tuttavia, quella inchiesta è stata archiviata nel 2009 dal procuratore Francesco Basentini, che aveva ereditato il filone da Felicia Genovese, dopo una lunga serie di ricerche e scavi che non hanno portato ad alcun riscontro concreto. Gli inquirenti, seguendo le indicazioni di Fonti, che si recò due volte in Lucania per indicare i luoghi del sotterramento, puntarono le loro attenzioni prima su Coste della Cretagna in territorio di Ferrandina e poi, dopo che il pentito fornì nuove indicazioni, in località Piana d'Oro, nella campagna di Craco Vecchio, in una zona a ridosso del fiume Cavone. In Lucania, nel 2005, si recò anche la Commissione d'inchiesta sul ciclo del rifiuti presieduta, all'epoca, dall'onorevole di Forza Ita-
Il pentito Fonti indica i luoghi del presunto smaltimento dei fusti
lia, Paolo Russo, che svolse attività investigativa principalmente attraverso una serie di audizioni tenute a Potenza. Di «depistaggio» parlò in seguito il pentito Francesco Fonti. Da qui la ragione del ritorno, ieri, della Commissione in Basilicata, anche se nel frattempo, con la nuova legislatura, sono cambiati i componenti e la sua presidenza è stata affidata all'onorevole Gaetano Pecorella del Pdl. Ma le ragioni di questa nuova visita si spiegano soprattutto con i fatti intercorsi, ed in parte interconnessi,
venuti alla luce soprattutto nell'ultimo anno. E' del 2009, infatti, il fermento relativo alle navi dei veleni, le carrette del mare che sarebbero state fatte affondare, cariche di rifiuti tossici e nucleari, al largo delle coste lucane e calabresi, con particolare riferimento al relitto della Cumsky nel mare di Cetraro (anche se poi le ricerche sollecitate dalla regione Calabria ed effettuate dal ministero dell'Ambiente hanno portato a riscontri negativi, sui quali comunque è stato chiesto un supplemento d'indagine).
Metapontino, prevale la prelibata qualità Candonga
Le ricerche della forestale (foto d’archivio)
Altri nuovi particolari sarebbero emersi dalle audizioni effettuate di recente dalla Commissione con altri due pentiti calabresi, Emilio Di Giovine e Stefano Carmelo Serpa (ovvero il pentito “Sigma”), assistiti entrambi dall’avvocato Claudia Conidi (che è pure legale di Francesco Fonti). In particolare, in un'audizione con Sigma, sarebbero emersi particolari relativi ai presunti mandanti di alcuni smaltimenti illeciti. Rivelazioni scottanti, tanto da indurre il presidente Pecorella a secretare gli atti. E proprio nei documenti
riservati ci sarebbero anche le indicazioni relative ai fusti radioattivi dell'Enea, smaltiti, ecco la novità, parte in Lucania e parte in Calabria. Ma la pista è tutta da verificare. Dai sopralluoghi effettuati questa mattina, principalmente in località Piana d'Oro in agro di Craco Vecchio, alla presenza del collaboratore di giustizia Francesco Fonti, riportato sui luoghi da lui stesso indicati nel 2005, non sarebbero emerse particolari novità. A tanto erano giunte le conclusioni dell'inchiesta della Procura di Potenza,
che proprio in quel posto aveva condotto la maggior parte degli scavi. Successivamente la Commissione ed il pentito avrebbero effettuato anche un sopralluogo in territorio di Bernalda, in una località nei pressi del Basento tirata in ballo di recente dallo stesso Fonti, nell'ambito delle sue dichiarazioni relative alle navi dei veleni. Al termine dei sopralluoghi la Commissione ha fatto visita all’Enea di Rotondella ed oggi lascerà la Basilicata per proseguire le sue indagini in Lucania. Roberto D'Alessandro
Mercure
AGRICOLTURA
Fragola, cala la coltura ma si punta sull’eccellenza
100 firme contro la Centrale
Agricoltura integrata e prodotti fitosanitari
fragolicoltura italiana nei prossimi anni. In Italia per il 2010 risultano coltivati a fragola 3.500 ettari in coltura specializzata, pari al 7 per cento in meno rispetto al 2009. È quanto rende noto il CSO, Centro Servizi Ortofrutta, per il quale era da prevedere un calo di superfici investite a fragola sul territorio italiano, dopo una annata, come quella del 2009, in cui i prezzi non hanno certamente portato grandi soddisfazioni ai produttori. Le stime elaborate dal CSO per il 2010 profilano un calo generalizzato della coltura in tutte le regioni d’Italia, ad esclusione della Sicilia, dove le superfici rimangono sostanzialmente stabili. Nelle regioni del Nord c'è un vero e proprio crollo della fragolicoltura: in l’Emilia Romagna, con un -18% rispetto allo scorso anno; in Veneto il calo stimato è del -5% e in Piemonte -4%. Le regioni del Sud, che negli ultimi anni avevano investito a fragola, come Campania, Calabria e Basilicata riducono le superfici del dieci per cento. Questa tendenza al ridimensionamento della coltura della fragola, che per l’ottanta per cento si attua in coltura protetta e per il venti per cento in piano campo, è tuttavia in linea con le tendenze registratesi anche in Spagna dove dalla campagna 2008-2009 a quella 2009-2010 si sono persi oltre 1.100 ettari di fragola solo a Huelva che è la zona che concentra la massima offerta . La produzione italiana tuttavia presenta caratteristiche estremamente interessanti e competitive sul fronte della qualità e della diversificazione varietale. Pierantonio Lutrelli
MERCURE - Petizione popolare per lo smantellamento della Centrale Enel, dopo appena 24 ore dalla sua registrazione, già oltre cento firme. La petizione popolare per lo smantellamento della centrale enel della Valle del Mercure è stata creata dal Forum “Stefano Gioia” e scritta da Luciano Bloise. Tutti i cittadini italiani che ritengono, che la centrale enel della valle del Mercure, chiusa ormai dal 1997 e sita, in contrasto con le leggi nazionali e comunitarie, all'interno dell'area protetta del Parco nazionale del Pollino e della zona di protezione speciale Pollino e Orsomarso, sia un grave ostacolo allo sviluppo economico e occupazionale dell'area e dell'intero del parco e rappresenti un potenziale pericolo per la salute delle popolazioni, a motivo delle emissioni, se messa in esercizio, e per l'amianto, messo “in sicurezza”, ma tuttora abbondantemente presente al suo interno, chiedono che la Centrale venga al più presto smantellata e che l'area, bonificata, ritorni fruibile secondo le sue naturali vocazioni, in ossequio alla volontà, ai diritti e agli interessi delle popolazioni ed in linea con quanto previsto dalle norme e leggi vigenti. Emilia Manco
POLICORO - La Candonga è la varietà di fragola più usata dai fragolicoltura in Basilicata. Soprattutto nel metapontino dove sono concentrati gli ettari coltivati, circa quattrocento, ben trecentocinquanta sono della varietà Candonga, mentre i restanti cinquanta sono coltivati con altre varietà. «Sul mercato – ha spiegato al Quotidiano della Basilicata, Pasquale Casalnuovo, direttore commerciale della Planitalia srl, una società italo-spagnola la cui unica sede nella Penisola, a Policoro e che detiene nel nostro Paese l’esclusiva della Candonga – sta prendendo piede anche la varietà “Sabrina” che consente una produzione a parità di estensione, del venti per cento in più. Noi stiamo proponendo ai nostri clienti anche questa nuova varietà e devo dire che me ne hanno chieste parecchie, siamo a oltre un milione e mezzo di piantine. La Candonga –ha continuato Casalnuovo –è una frutta aromatica e saporita, già pronta per essere mangiata, così quando si fa la macedonia non c’è bisogno di zuccherarla. Inoltre - ha concluso - trattasi di una pianta che resiste alle intemperie ed agli agenti esterni e che trova nel metapontino il suo ambiente ideale per essere esaltata al massimo». Questa differenziazione varietale che consente una presenza sul mercato orientata alla soddisfazione del gusto del consumatore potrebbe essere, secondo gli esperti, il punto di forza della
In regione 350 varietà contro le 50 di tipo “Sabrina”
Seminario tecnico all’Agrobios
BERNALDA - Azioni di sostegno all’agricoltura integrata, riferimenti normativi, e regolamentazione in materia di utilizzo di prodotti fitosanitari. Gli argomenti saranno affrontati in un seminario tecnico giovedì 11 con inizio alle ore 9,30 nella sede della Società Metapontum Agrobios di Metaponto. L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, illustrerà gli interventi in atto in particolare quelli relativi ai cosiddetti pagamenti agroambientali il cui bando regionale scade il 15 maggio prossimo. «Nel programma triennale in materia fitosanitaria appena concluso - fa presente Viti - la Regione in collaborazione con altri Enti pubblici, Ordini e organizzazioni agricole ha organizzato circa 60 corsi ai quali hanno preso parte 2000 allievi tra agricoltori e tecnici per il rilascio e il rinnovo dell’autorizzazione, nota come patentino, all’acquisto e all’impiego dei prodotti fitosanitari. Il rilascio dei patentini riveste particolare importanza per le problematiche ecologiche e ambientali al fine di evitare l’utilizzo improprio dei prodotti fitosanitari. Infatti, una corretta ge-
stione dei fitofarmaci può evitare la loro dispersione nel territorio e produrre, con i dovuti accorgimenti, nella direzione della qualità e della quantità, in una visione di sostenibilità economica e ambientale». Il presidente dell’Agrobios, Salvatore Adduce, spiegherà le innovazioni e gli studi in corso nel Centro Ricerche per una maggiore sicurezza alimentare. Nell’incontro, infine, saranno presentati i disciplinari di produzione integrata per oltre 50 colture e il nuovo manuale sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari che fornisce concetti base e un quadro preciso della materia.
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
Si è impiccato in un casolare un uomo di Acerenza. La famiglia non aveva sue notizie da lunedì sera
Scompare e si toglie la vita I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno cercato il corpo nella diga ACERENZA - Lo hanno cercato per ore nelle acque della diga di Acerenza. Per effettuare le operazioni di ritrovamento del cadavere ieri pomeriggio è giunta anche una squadra di sommozzatori di Vigili del Fuoco da Taranto. Poi, quello che fin dalle prime ore era apparso come uno strano caso di scomparsa, si è risolto in un tragico suicidio. Il corpo senza vita di V. A. è stato ritrovato in un casolare abbandonato, una vecchia masseria in parte immersa nella diga, che, quando quest’ultima è piena, viene completamente ricoperta dall’acqua. L’uomo di circa 40 anni, e che viveva ad Acerenza con la moglie e i suoi figli, si è impiccato all’interno del vecchio edificio. Tutto è partito da una segnalazione ai carabinieri di Acerenza fatta partire dalla famiglia dell’uomo: V. A. da lunedì sera non era più tornato a casa. Poi, quando la sua auto, una Y 10 vecchio modello, colore verde scuro, è stata ritrovata vicino ai bordi del piccolo invaso a pochi chilometri dal centro abitato, il brutto presagio è diventato
Dati forniti dal centro nazionale trapianti
Donazioni di organi, cala il numero di chi si oppone
Le operazioni di ricerca nella diga di Acerenza
quasi una certezza. I carabinieri hanno mobilitato i Vigili del Fuoco di Potenza che hanno fatto pervenire sul posto due mezzi e un gommone, da subito utilizzati per le ricerche. In attesa dell’arrivo della squadra specializzata partita da Taranto, giunta nei pressi della diga a metà po-
meriggio. Ma dopo circa un’ora il corpo dell’uomo è stato trovato all’interno del casolare. La notizia ha lasciato sgomento e addolorato l’intero paese dove A. V., di professione autista, era conosciuto come una persona tranquilla, che non aveva mai mostrato particolari problemi. Una vita umile e sempli-
ce la sua. Quella di un uomo molto sensibile ma senza colpi di testa. Forse, a condurre l’uomo al gesto estremo, qualche problema di ordine economico o familiare. A. V. lascia la moglie e quattro figli. Sul corpo dell’uomo verranno effettuate ulteriori indagini per accertare con precisione le cause della morte.
AUMENTANO i trapianti e le donazioni d’organo nel nostro paese (231 trapianti in più nel 2009 rispetto al 2008, +10,7%), ma sale anche il numero di pazienti in lista d’attesa, giunti a 9.331 con 11.293 iscrizioni. In Basilicata, il dato più importante riguarda l’opposizione alla donazione. Proprio in regione, infatti, si registra il calo più sensibile, dove rispetto al 2008 si segna il 22,6%, a cui fa fronte il deciso aumento in Veneto +7%, e soprattutto in Calabria +16,2%, dove il 54,5% della popolazione interessata si oppone alla donazione. Sono i dati forniti dal rapporto annuale del Centro nazionale trapianti. Nel 2009 il numero totale dei trapianti è stato di 3.163, contro i 2.932 del 2008, cifra vicina al «record» del 2004 con 3.217 trapianti eseguiti (erano appena 1.083 nel 1992). In particolare, si sono avuti 1.650 trapianti direne, 1.061di fe-
gato, 355 di cuore, 112 di polmone, di intestino. I donatori effettivi sono stati 21,4 per milione di abitanti, contro i 21,1 del 2008 (+3,9%), i donatori utilizzati 19,6 per milione, in totale 1.167 (erano 1.094 nel 2008). La Regione con più donazioni di organi è stata la Lombardia (345, contro le 265 del 2008), seguita dalla Toscana (306) e il Lazio (238). Calano le donazioni in Emilia Romagna (204, 9 in meno) e soprattutto in Sicilia (134, erano 167 nel 2008). Rimane il nodo delle liste d’attesa: il tempo di attesa più lungo è per il trapianto del pancreas, con 3,06 anni di media e una mortalità in lista dell’1,2%. Meno di tre anni (2,97) per un trapianto di rene. Mentre si aspetta in media 1,90 anni per un nuovo polmone, con però un’alta mortalità in lista, del 14,7%. Per il cuore si attendono 2,47 anni, con una mortalità del 10,1%,.
Il comitato studentesco le consegna a De Filippo Delegazione di genitori ricevuta da Viceconte
Unibas, 3.500 firme contro la chiusura dei corsi POTENZA - Sono 3554 le firme raccolte dal comitato studentesco in quattro settimane e consegnate al presidente della giunta, Vito De Filippo. Ieri mattina, alcuni rappresentanti del comitato che, da novembre sono in mobilitazione per evitare la chiusura di corsi di laurea come Lingue e Scienze della comunicazione come prevede il decreto ministeriale n270, hanno consegnato le firme cartacee e quelle raccolte tramite internet sul sito www.nuovimedia.it//lingue. «Al nostro appello – ha detto Lello Romano, coordinatore del gruppo – hanno risposto non solo studenti e genitori, ma anche cittadini e persone di fuori regione apportando il loro sostegno a una protesta che è dell’intera comunità. Nell’incontro, De Filippo ci ha chiesto espressamente di non abbassare la guardia e tenere alta l’attenzione perché è vero che c’è una certa disponibilità del governo nazionale con l’istituzione del tavolo tecnico tra Regione, Università e Ministero di risolvere la questione, ma bisogna passare dalla volontà ai fatti». Nei prossimi giorni, riprenderanno anche i lavori del tavolo. «La sottoscrizione della petizione – ha continuato Romano - per noi rappresenta un atto di amore
L’ateneo lucano
per la nostra terra e per una struttura che è luogo di formazione e di riscatto intellettuale. Dall’82 il corso di lingue ha accompagnato lo sviluppo di questa regione e non possiamo permettere la chiusura». Tra le prossime iniziative, il comitato ha già contattato il senatore Guido Viceconte, da poco nominato sottosegretario all’Istruzione. «Noi vogliamo che porti attenzione al tavolo romano – ha dichiarato Romano - Lo abbiamo contattato e attendiamo una sua risposta e un suo interesse. Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera a tutti i candidati presidenti alla Regione e già siamo stati ricevuti da De Filippo e Magdi Allam. L’università non ha colore
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE “SAN CARLO” AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI I.1)Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, via Potito Petrone, Ing. Giuseppe Spera, I-85100 Potenza, Tel. 0971612677, e-mail provveditore@ospedalesancarlo.it, Fax 0971612551, www.ospedalesancarlo.it. II.I.4)La fornitura è relativa a Dispositivi Medici per “Elettrostimolazione (Lotto n. 1)”, “Elettrofisiologia (Lotto n. 2)” ed “Emodinamica (Lotto n. 3)”, occorrenti all’attività ospedaliera di questa Azienda, dell’AUSL n. 1 di Venosa (oggi Azienda Sanitaria Locale ASP) e dell’AUSL n. 4 di Matera (oggi Azienda Sanitaria Locale ASM), della Regione Basilicata. II.2.I)Valore finale totale (Lotto n. 1 + Lotto n. 2 + Lotto n. 3): € 29.595.323,37 + IVA per l’intero triennio. IV.I.I)Procedura Aperta. IV.2)AGGIUDICAZIONE: Offerta economicamene più vantaggiosa. IV.3.2)Bando di gara: GUCE 2008/S 244-324911 del 16/12/2008; 2) GURI n. 148 del 22/12/2008. V.1)AGGIUDICAZIONE: data 21/02/2010. V.2)OFFERTE RICEVUTE: 30. V.3)AGGIUDICATARI: LOTTO DI GARA N. 1 “ELETTROSTIMOLAZIONE” LOTTO DI GARA N. 2 “ELETTROFISIOLOGIA” LOTTO DI GARA N. 3 “EMODINAMICA” NB. Per l’eccessivo numero di prodotti aggiudicati, inclusi nei lotti summenzionati si rimanda al sito www.ospedalesancarlo.it alla voce bandi. V.5)SUBAPPALTO: nei limiti di legge. VI.5)Data di spedizione del presente avviso 04/03/2010 IL DIRETTORE GENERALE Ing. Giovanni DE COSTANZO
politico, a noi interessa la sua crescita. Ci aspettiamo azioni concordate e speriamo che la politica su questa questione non si divida, ma si unisca per trovare soluzioni nel bene di tutti».
Scuola, il Moige incontra il neo sottosegretario Il MOIGE, movimento italiano genitori di Basilicata, ha incontrato il neosottosegretario all’Istruzione, senatore Guido Viceconte. I temi affrontati sono stati numerosi. «L’incontro è stato proficuo», ha commentato Giuditta Lamorte, coordinatrice regionale del Moige. Ma quali sono i temi che il sottosegretario si è reso disponibile a valutare? «I problemi affrontati nell'incontro - spiega Lamorte - hanno riguardato l'emergenza educativa e il difficile connubio tra scuola e famiglia». E aggiunge: «La società di oggi viene definita società dell'incertezza e questo si riflette sulla famiglia. Ieri la famiglia era fattore di sicurezza e di ordine, oggi si assiste ad un processo di individualizzazione». Secondo il rappresentante del Moige «fenomeni come il bullismo, la droga, l'alcool sono manifestazione del malessere del benessere o del teppismo per noia, di cui sono affetti i figli di questa società. Siamo di fronte alla “now generation”, la generazione del “tutto e subito”». «La perdita di identità della famiglia e la confusione dei concetti educativi fra scuola e famiglia - ana-
lizza Lamorte - finiscono con l'essere la causa della devianza minorile. La maggior parte delle famiglie ha abdicato, ha dismesso il proprio ruolo, quello di rendere responsabile e rendere responsabile vuol dire insegnare a "saper essere" attraverso l'educazione agli affetti, questo abdicare carica di contenuto non proprio il ruolo educativo della scuola, che si trova a dover, non solo educare ai saperi, ruolo che le è proprio, ma si trova ad educare all'affettività, ruolo che non le compete». Poi parla di «funzione umanizzante, propria della famiglia». E cita il filosofo tedesco Johann Fichte: «Nessuno diventa uomo se non tra gli uomini». Se si fa «mente locale - conclude il coordinatore del Moige - a partire dallo statuto degli studenti a finire alla legislazione inglese, dove il fenomeno della violenza minorile è particolarmente sentito, i rimedi azionabili vertono sul percorso educativo che il minore deve compiere insieme alla famiglia, basti pensare al tanto rinomato Patto di corresponsabilità educativa». f. a.
L’INTERVENTO
IL DIRITTO DI INVECCHIARE IN PACE segue dalla prima il mio turno, numerino alla mano, piedi dietro la striscia gialla, mi sono data uno sguardo intorno senza lasciare la mattonella su cui mi trovavo, ma rotando semplicemente il busto da una parte all'altra. Con una semplice torsione di circa 180° in pochi secondi sono riuscita a cogliere negli annunci di cartelloni a terra, poster alle pareti e confezioni di prodotti sugli scaffali i seguenti messaggi, o forse anche qualcun'altro che adesso mi sfugge: “…vietato invecchiare”, “fermate il tempo”, “prodotto anti-age”, …”nascondi l'età”, “contrasta i segni del tempo”,“conquista uno sguardo più giovane”, …”rivela la giovinezza cellulare”, “combatti l'invecchiamento”… Non ho fatto in tempo a girarmi del tutto perché sono stata richiamata da un campanello e il mio numero “93” è apparso sul display luminoso. Un po' soprappensiero mi sono affrettata al
banco ad acquistare l'agognato analgesico. Prima di abbandonare la Farmacia ho però tirato fuori dalla borsa una penna e ho annotato tutti i divieti antideclino su un pezzo di carta. Come tutti mi ero trovata più volte (anche se da tempo non ci facevo più caso) di fronte ad altri divieti: Vietato fumare, Vietato calpestare il prato, Vietato buttarerifiuti, Vietato l'usodel cellulare…, ma la scritta Vietato invecchiare continuava a tornarmi in mente mentre guidavo verso casa, il mal di denti ancora pungente. Come possono vietarmi di invecchiare? E chi me lo vieta? Entrata in casa, senza nemmeno togliermi il cappotto di dosso, ho tirato fuori dalla libreria il mio vecchio Devoto-Oli, il dizionario usato fin dal Liceo e ho sfogliato le pagine fino alla parola invecchiare: …perdere in freschezza e in vigore…fig.: perdere pregio o credito in seguito all'imporsi di innovazioni. Ma allora quegli annunci non avevano torto; invecchiare sarebbe davvero
da vietare, da mettere al bando se perfino il Devoto-Oli dà al termine un significato così negativo; ed io che pensavo che fosse un processo naturale, che fosse inevitabile per noi tutti organismi viventi. Ancora una volta mi ero sbagliata, ma potevo correre subito ai ripari, tornare di corsa in Farmacia e comprare un antidoto o…mettermi l'animo in pace e per una volta non rispettare un divieto. E se invece invecchiare fosse un nostro diritto che la società fa di tutto per calpestare? Se non fosse poi dopotutto un'offesa pubblica? Forse era il mal di denti a confondermi o ero proprio io confusa a riguardo. Noi donne, voi uomini e il tempo che passa…mantenere una pelle giovane, i capelli da giovani, i denti, il fisico, le parti più intime, le prestazioni…quanto tempo, fatica, soldi, energia stiamo sprecando per non invecchiare! Quasi quasi cambio idea e per una volta infrango il divieto! Renata Perretti
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18 24 Ore in Basilicata
Fabbriche vuote nei giorni di voto: dopo l’appello dell’operaio Fiat interviene il presidente Carrano
«La politica sia più responsabile» I numeri del fenomeno. Tortorelli (Uilm): «Serve anche lo sforzo dei partiti» POTENZA - Ha fatto discutere e ha provocato reazioni l’appello lanciato da un operaio della Fiat Sata di Melfi, pubblicato ieri sulle pagine del Quotidiano. Un messaggio, il suo, rivolto a tutti i colleghi di stabilimento, con con cui richiama «a far prevalere il senso di responsabilità», evitando, almeno in questa fase di crisi, il classico “fuggi fuggi” dalle linee produttive, che sempre si registra nei giorni dedicati al voto. Soprattutto in questo delicato momento - aveva sottolineato ieri l’intervistato davanti ai cancelli della Fiat - che presto potrebbe costringere a nuovi stop produttivi e a nuova cassa integrazione,a causa del calo delle vendite, «è necessario rimboccarsi le maniche». Le elezioni regionali sono alle porte e anche quest’anno, come sempre, il timore è che il malcostume si ripeta: le fabbriche si svuotano perché molti operai si fanno nominare come rappresentanti di lista. Gli imprenditori lucani lo sanno bene. Ed è per questo che ieri il loro presidente, Pasquale Carrano, non ha lasciato cadere nel vuoto l’accorato appello del lavoratore. «Ho trovato nelle parole dell’operaio Fiat, oltre che attaccamento al lavoro, grande senso di responsabilità - ha detto il leader di Confindustria di Basilicata - Spero che lo stesso faccia la politica alla quale mi appello affinché eviti, in questa tornata elettorale, di svuotare le fabbriche facendo massiccio ricorso agli operai come rappresentanti dilista. Siamo in un momento delicato per tutto il sistema produttivo lucano. Per quel “territorio-regione” nel quale, non va mai dimenticato, la reputazione di ognuno arricchisce o svilisce quella di tutti coloro che ne fanno parte». Ed è sempre ai partiti che si rivolge anche il segretario della Uilm di Po-
Lo stabilimento Fiat Sata di Melfi. In alto il presidente di Confindustria, Pasquale Carrano
tenza, Vincenzo Tortorelli, quando dice: «Per contrastare questo delicatissimo fenomeno bisogna far prevalere un maggiore senso di responsabilità, in primo luogo da parte della politica, evitando di ricorrere a un numero così elevato di operai per far seguire le operazioni di voto. Si tratta comunque di una possibilità prevista dalla legge, ma in un momento così difficile tutti dovrebbero utilizzare il buon senso». In Basilicata, e soprattutto nell’indotto Fiat, il fenomeno “dell’assenteismo elettorale”, che sfiora picchi elevatissimi, è molto più preoccupante che altrove. Basti pensare che alle elezioni amministrative del 2009, quando si è votato per il rinnovo dei consigli comunali e provinciali, l’assenteismo nell’indotto Fiat ha toccato una media del 65%, con punte massime alla Tiberina (70%) e
Distanza dagli «pseudo sindacalisti che screditano la nostra lotta»
Lavoratori ex Agile, «noi vittime degli egoismi delle imprese» POTENZA –Di loro si è parlato molto, ultimamente, nel corso dell’ultimo congresso della Slc Cgil. Mailavoratori exAgilenon ci stanno e prendono le distanze rispetto a quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali nel corso del congresso di categoria riportato sul Quotidiano della Basilicata. «In proposito - hanno voluto precisare con una nota inviata nel pomeriggio di ieri - a quanto dichiarato espriamo la nostra contrarietà rispetto a quanto detto sul ruolo dei la-
Una protesta dei lavoratori Agile
voratori nella vertenza Agile. La nostra vertenza evidenzia non solo gli egoismi delle im-
prese che puntano al massimo profitto ma anche aglia spetti inverosimili da pseudo
sindacalisti che anzicché puntare il dito contro gli affari dei padroni cercano di screditare i lavoratori e le loro lotte in difesa del lavoro e dei diritti». I lavoratori Agile invitano tutti i soggetti in campo, a partire dai nuovi rappresentanti del sindacato a schierarsi a fianco dei lavoratori «senza se e senza ma». «Inoltre -conclude lanota -i lavoratori sapranno bene osservare i comportamenti sindacali al fine di un proficuo sostegno».
alla Proma (75%). Un dato ancora più preoccupante se solo lo si paragona con le percentuali di assenze di altri stabilimenti: a Mirafiori non si supera il 4% per cento. AlSud il fenomeno èpiù radicato. Ma l’altissima percentuale di Pomigliano d’Arco (45%) è comunque inferiore a quella di Melfi. Giornate di mancato lavoro, con relativo rallentamento della produzione, che in Sata si sono tradotte, l’anno scorso, in 900 pezzi in meno al giorno: da 1500 vetture si è passati a 600. In tre giorni significa avere perduto 2.700unità. Main occasione del voto per il rinnovo del consiglio regionale la cifra, secondo le previsioni, è destinata ad aumentare ulteriormente. Sempre che, questavolta, gliappelli giuntiper tempo non servano a invertire la pericolosa tendenza. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Ex Lasme
Assunzioni alla Incomes Firmano altri 17 MELFI – Diciassette lavoratori hanno firmato ieri la lettera d’assunzione presso la Incomes – l'azienda che ha rilevato lo stabilimento della Lasme dell’indotto Fiat di Melfi (Potenza) – e si vanno ad aggiungere ai 33 che già avevano preso servizio nella fabbrica. Lo ha detto all’ANSA, il segretario regionale della Basilicata della Fismic, Marco Roselli. «Ora sono in50, ma l’obiettivo – ha precisato il sindacalista – è quello di arrivare ad 82 assunti entro il mese di giugno, così come da accordo».
L’appello del segretario della Fp: «Ecco perché è importante esserci»
In Basilicata sono un centinaio
Per un fisco più equo Cgil in piazza anche a Potenza
Niente aumento Scioperano i dipendenti Utb del Corpo forestale
SCENDERANNO in piazza anche a Potenza, a partire dalle 9 e 30 a piazza Sedile, il prossimo venerdì le lavoratrici e i lavoratori della Cgil chiamati allo sciopero «per un fisco più equo e contro l’evasione fiscale che ormai, nel nostro Paese ha raggiunto livelli non più tollerabili». «Il nostro sistema fiscale - si legge in una nota inviata dal segretario regionale della Fp Cgil, Angelo Summa - è iniquo, squilibrato ed inefficiente, contiene una tassazione media tra le più alte dei paesi sviluppati. Il paradosso - spiega il segretario - è che circa l’80 per cento del reddito complessivamente dichiarato proviene, infatti, da lavoro dipendente e pensioni. Solo il 5 per cento del gettito fiscale proviene da redditi d’impresa e lavoro autonomo. Sono dati allarmanti, che dimostrano il più alto tasso di evasione ed elusione fiscale dell’Unione Europea (oltre 100 milardi di euro annui). È evidente che l’enorme tasso di evasione comporta una maggiore tassazione fiscale che costringe i lavoratori dipendenti ed i pensionati a pagare una ulteriore tassa per gli evasori». E continua: «La lotta per un fisco più giusto è una priorità per il paese e per rivendicare il mo-
Il segretario Angelo Summa
dello fiscale basato sul principio costituzionale della progressività (ciascuno paghi in proporzione al reddito ed alla ricchezza che possiede). Una riforma necessaria, quella del fisco, non solo per ragioni di giustizia sociale, ma anche per garantire lo sviluppo economico e affermare e qualificare l’universalità dei diritti alla sanità, alla pensione, alla scuola, alla casa. Lo sciopero generale del prossimo 12 marzo assume un du-
plice significato, non solo per chiedere un fisco più giusto ma anche per chiedere la cancellazione ddl approvato al Senato che, con l’introduzione dell’arbitrato nei contratti individuali di lavoro, di fatto cancella l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. È un grave attacco ai diritti dei lavoratori in quanto le imprese saranno libere di bypassare le leggi e i contratti attraverso l’inserimento nei contratti individuali di lavoro dell’obbligo dell’arbitrato sulle controversie
di lavoro. Contro un provvedimento così grave la risposta del sindacato e dei lavoratori deve essere forte, per impedire che il disegno di legge venga approvato anche dalla Camera. Nella consapevolezza che i diritti conquistati dai lavoratori sono stati il frutto di lotte condotte nel corso degli anni, occorre mobilitarsi per ribadire con forza le proprie rivendicazioni partecipando alla manifestazione provinciale venerdì».
LE segreterie nazionali di Fai-Cisl, FlaiCgil e Uila-Uil hanno proclamato per oggi uno sciopero di 8 ore dei lavoratori impiegati negli uffici territoriali per la biodiversità (Utb) del Corpo Forestale dello Stato per protestare contro il mancato stanziamento da parte del governo delle risorse necessarie al rinnovo del contratto nazionale, scaduto da quattro anni. In Basilicata sono circa un centinaio i lavoratori interessati alla mobilitazione. La decisione di proclamare lo sciopero è arrivata dopo che anche il tavolo convocato nei giorni scorsi al ministero delle Politiche agricole ha dato esito negativo. Per il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, «la mobilitazione ha lo scopo di sollecitare il governo a fare chiarezza sulle disponibilità finanziarie e ad adoperarsi rapidamente per garantire ai lavoratori degli Utb il rinnovo del contratto nazionale ed il rispetto di diritti che sono stati finora inspiegabilmente negati».
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Mercoledì 10 marzo 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nei locali in basso infiltrazioni e sporcizia, ma nessun intervento previsto: «Aspettiamo proposte»
Cocuzzo, una nave che fa acqua Brindisi: «Con il bel tempo torneremo al lavoro e inaugureremo dopo un mese» ORMAI ci siamo. L'unico “intoppo” sono le condizioni atmosferiche che costringono gli addetti ai lavori a “stare fermi”. Stiamo parlando della famosa “nave” del Serpentone, «impropriamente chiamata così ormai da tutti - commenta Pino Brindisi del Comune di Potenza, responsabile unico del procedimento ma che in realtà altro non è che un parco pensile urbano, un tentativo di reintroduzione del verde in città. Un progetto in cui ci crediamo molto». A che punto siamo? In «dirittura d'arrivo. Ci sono rimasti alcuni alberi da “mettere a dimora” e da completare i lavori per garantire l'illuminazione. Il primo giorno utile di “buon tempo” ci rimetteremo in attività e, in meno di un mese, saremo in grado di inaugurare l'opera». Ma come mostrano le foto - sia ben lontani ancora dalla meta finale. Infiltrazioni d’acqua e sporcizia nella zona bassa della cosiddetta “nave”, fanno aumentare le proteste dei cittadini di un rione che è sempre stato considerato “di periferia”. I cittadini, infatti, diventano sempre più impazienti. «Al Serpentone - dicono sono anni che conviviamo con i cantieri, la “nave” che non riesce a vedere il varo, i lavori di riqualificazione urbana, la galleria del “nodo complesso». Alla “nave” lentamente si lavora, per completare almeno la parte
IN BREVE
Alcune immagini della “nave” di rione Cocuzzo. A sinistra le condizioni in cui versano i locali sottostanti: sporcizia e infiltrazioni d’acqua (Foto Andrea Mattiacci)
superficiale. Ma per la “stiva”? I lavori di riqualificazione urbana, fra una pausa e l'altra, se non altro hanno regalato ai bambini del quartiere un parco giochi che incontra il favore di genitori e figli, «peccato - lamentano i residenti - si trovi troppo vicino alla strada e ai gas di scarico prodotti dal traffico. Quasi tutta via Tirreno è stata dotata di nuovi marciapiedi, nuovo e maestoso è l'impianto di pubblica illuminazione, è stata posizionata qualche panchina, qualcun'altra è in attesa di essere piazzata. Rimane
da sistemare l'intera carreggiata, ridotta veramente male. Il “prodotto” di questa operazione è sotto gli occhi di tutti: avvallamenti, che sono rispuntati da sotto l'asfalto, buche. E' scomparsa parte della segnaletica orizzontale. Chiediamo che la strada venga messa in sicurezza e che si terminino al più presto i lavori della “nave”». Riguardo la “stiva”, ovvero i locali che si trovano al di sotto del parco urbano pensile, Brindisi commenta così: «Il progetto, “costato” circa 300 mila euro, non prevede “azioni” che pren-
Italtractor
Manifestazione pro Pignone
dono in considerazione la parte sottostante al parco. Per quanto riguarda questo spazio, abbiamo recentemente inviato alla Regione Basilicata una proposta di bando che consenta a giovani di età inferiore a 35 anni di proporre idee per la gestione dell'area in questione. In questo modo vogliamo incentivare i giovani locali ad attivarsi e offrire loro una concreta e valida opportunità di lavoro. Saranno apprezzate idee relative ad attività ludiche, teatrali e di costruzione di laboratori creativi». Anna Maria Calabrese
AL SAN CARLO Reni, visite gratis GIOVEDÌ prossimo l’Unità ospedaliera di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Carlo di Potenza, aderirà alla Giornata mondiale del rene. Pertanto verranno effettuate visite gratuite dalle 9 alle 12 presso l’ambulatorio di Nefrologia del San Carlo (Padiglione A, piano 9) e dalle 15 alle 17 presso l’Emodialisi (ingresso principale). Il personale dell’U.O. sarà a completa disposizione di chiunque voglia sottoporsi ad una visita di controllo.
LA STORIA
Tra denunce e litigi, la vicenda di una coppia la cui separazione si è trasformata in guerra
Aggressione alla moglie, assolto Lo scontro nato sull’affidamento del bambino, vera vittima della situazione E’ STATO assolto «perché - si legge sul dispositivo della sentenza dell’udienza dello scorso 5 marzo - il fatto non sussiste». Era accusato di aver aggredito l’ex moglie durante uno scontro in cui, ancora una volta, la discussione era nata sull’eventualità di stare o meno con il figlio conteso. Ma l’uomo sa bene che si tratta della chiusura di un solo passaggio di un percorso doloroso (soprattutto per i figli della coppia) che va avanti da circa quattro anni. Quella sentenza chiude un breve capitolo, ma non l’intera vicenda che si lascia raccontare attraversando querele, da entrambe le parti, cause, giudizi, perizie, toni duri. Una guerra tra adulti, in cui, come sempre, a farne le spese sono proprio i figli (che sono figli divisi a metà). Il fatto risale al 2006 quando tra
i due genitori, in piena causa di separazione, nasce l’ennesimo scontro sull’affidamento del bambino. Il papà dice di non aver trovato nessuno a casa della madre per poter riportare il bambino; la madre, invece, spiega di aver aspettato invano a lungo. Quando lei lo raggiunge a casa invitando il figlio a seguirla, denuncia di aver subito un’aggressione dall’ex marito, anche piuttosto violenta. Ne nasce un giudizio che si apre innanzi al giudice lo scorso aprile e che va a sentenza pochi giorni fa. Assolto, come le altre due persone coinvolte. In un anno, perizie, registrazioni, referti medici, fino all’udienza tenuta dal giudice Spina del tribunale di Potenza che «si è dimostrato di grande rigore - spiega l’avvocato Massimo Rossi che tutela l’uomo - perché in pochi
mesi ha portato avanti un procedimento molto complesso», con diverse testimonianze e altrettante perizie. La storia, però, non è certo finita. I giudizi ancora in corso sono diversi. «E a furia di dovermi difendere, di dover testimoniare o fare perizie, io – dice l’uomo - ho perso la mia vita». I figli, in genere, in casi simili, perdono la propria serenità. «Sono diversi mesi che non riesco a vedere mio figlio, salvo escludere qualche incontro monitorato», di quelli che servono per certificare i comportamenti degli adulti e le reazioni dei più piccoli. Quel bambino, il più piccolo dei due figli del matrimonio ormai in pezzi, è stato affidato in modo condiviso, ma con domicilio principale presso la madre, dal gennaio 2007, per decisione del presi-
dente del tribunale ordinario. Poi denunce incrociate, querele, accuse e controaccuse, visite monitorate, valutazioni degli assistenti sociali. E loro, i figli a metà, passano attraverso tutto questo. E quante volte nascondono la mancanza dell’uno, all’altro dei due adulti per non farli “arrabbiare”? Ad agosto scorso il pm del Tribunale per i minori aveva chiesto la sospensione della potestà genitoriale alla madre (poi il procedimento è andato avanti con un’ordinanza che invita al rispetto dell’affido condiviso, decisione a cui il padre si è opposto). In quell’atto veniva sollecitato il «recupero, nell’interesse del bambino, di civili e tranquilli rapporti». Nel frattempo i grandi si fanno la guerra. Sara Lorusso
DAVANTI ai cancelli dell’Italtractor di Potenza è iniziato un volantinaggio - organizzato dal sindacato FLMUnitiCUB per tenere alta l’attenzione sul licenziamento di Massimo Pignone. «Tante sono le fabbriche che chiudono si legge sul volantino - e tanti sono gli operai che vengono licenziati e sbattuti sul lastrico. Per gli operai che continuano a lavorare ci sono aumenti dei ritmi di lavoro e aumenti dei soprusi. Se l'operaio licenziato ha figli e una famiglia da mantenere? Poco importa. Sono fatti suoi. Avrà pensato la stessa cosa il padrone Italtractor quando ha licenziato Massimo Pignone? In questi giorni presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro l'azienda ha confermato il licenziamento e quindi è stato presentato presso il Tribunale di Potenza il ricorso contro l'ingiusto licenziamento. Con i tempi e le circostanze giudiziarie non sarà facile per Massimo rientrare subito in fabbrica. Il licenziamento di Massimo è una chiara manovra per eliminare un operaio combattivo, sempre schierato a difesa dei diritti degli operai. Con il suo licenziamento, la direzione saggia il terreno: se l'espulsione di Massimo Pignone non scatenerà reazioni di difesa tra gli altri operai, allora l'azienda capirà che ci tiene tutti sotto controllo e farà quello che vuole». Di qui l’invito alla massima mobilitazione in difesa del collega licenziato.
Alla Provincia
Al via Progetto “Immodi” IERI prima delle due giornate di presentazione del progetto “Immodi”. Il progetto è attuato nell'ambito del programma comunitario Interreg ed è finalizzato a promuovere lo scambio di buone pratiche nel settore del governo digitale da parte delle pubbliche amministrazioni locali, con particolare riferimento alle zone montane dei territori partner (Italia, Francia, Grecia, Spagna, Bulgaria, Germania, Finlandia e Svezia). E’ necessario, secondo il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, che le pubbliche amministrazioni vivano il processo di accumulazione e di scambio di innovazione tecnologica e di buone pratiche.
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Potenza
LA MORTE DI DON SALVATORE VIGILANTE MOLTI a Potenza lo ricorderanno con una cazzuola in mano, con l'abito talare un po' sporco di cemento, impegnato ad “aggiustare” i locali della Parrocchia di San Rocco Confessore. Don Salvatore Vigilante era anche questo. Sacerdote da una parte, ma anche un umile “operaio”nella vigna del Signore dall'altro. Sempre disponibile, sorriso sornione e pronto ad accogliere tutti, anche gli stranieri, quando i temi dell'immigrazione ancora non riempivano le cronache dei giornali. Era nato a Pignola il 15 dicembre del 1919. E al paese alle porte del capoluogo è stato sempre legato soprattutto nella devozione alla Madonna degli Angeli di Pantano. Ora che se n'è andato - è morto nella notte tra lunedì e martedì - la città è un pò più sola. Perché don Salvatore, pur avendo sempre tenuto un profilo basso, ha sempre operato per il bene della comunità che gli era stata affidata. E la lenta processione di fedeli che in tutta la giornata di ieri ha fatto capolino nella chiesa dove giaceva il feretro, è la
Si è spento dopo una lunga malattia il parroco emerito della comunità di San Rocco
«Un uomo umile e al servizio di tutti» A sinistra la chiesa di San Rocco appena restaurata. a lato una delle ultime immagini di don Salvatore prima di essere colpito dalla malattia
più eloquente testimonianza dell'affetto che lo circondava. Certo tutti avranno notato la strana “coincidenza” di questi giorni. Don Salvatore è morto pochi giorni dopo la riapertura dell'amata chiesa parrocchiale come un novello Mosè che «ha tenuto stese le braccia affinché il suo popolo vedesse l'alba di una grande vittoria». L'arcivescovo, nell'omelia di domenica scorsa, aveva ricordato la sua fi-
gura di uomo e sacerdote «che con la sua sofferenza, ha accompagnato i lavori di ristrutturazione». «La sua enorme sofferenza - recita una nota della parrocchia di San Rocco - ne ha davvero fatto un “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio”». «Quando la sofferenza lo ha visitato nel modo più crudo, - continua - privandolo progressivamente dl bene più grande, ha inaugurato un modo diverso di offrire il sacrificio eucaristico. No-
nostante il graduale venire meno della lucidità mentale non ha mai smesso di affidarsi al Crocifisso e alla Vergine Maria: immobile nel suo letto, privo ormai anche della parola, Madonna degli Angeli da sempre venerata nella nativa Pignola». «La Parrocchia di San Rocco - fanno sapere - con il cuore colmo di gratitudine, rende grazie al Signore per averle donato un pastore come lui». Al cordoglio della gente comune, si è unito
anche quello del primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero. «Ho avuto modo di conoscere, anche attraverso testimonianze di quanti sono stati accanto a don Salvatore nel corso di più di mezzo secolo di missione pastorale nella parrocchia di San Rocco, ha spiegato in una nota quanto l'esemplare reverendo abbia fatto nel corso di un così lungo periodo di tempo». «Il Fare con la 'effe' maiuscola - ha continuato - è sta-
to il leitmotiv della sua esistenza. - ha detto in una nota il primo cittadino - Ha saputo mettere da parte alcuni suoi talenti, o almeno non svilupparli appieno, grande organista e fine uomo di cultura, in nome di quella che probabilmente ha sempre percepito come prima vocazione, l'umiltà e il servizio. Il suo essere coerente e testimone vero fino in fondo, soprattutto nell'impegno sociale, l'ha portato a diventare quello che si può definire un autentico prete operaio che, il più delle volte, non preoccupandosi di sporcare la talare, era pronto a impugnare badile e piccozza per effettuare interventi di manutenzione in parrocchia. La città tutta ringrazia don Salvatore Vigilante - conclude - per un così significativo e singolare impegno e per l'esempio che ci ha saputo trasmettere e al quale mi auguro tanti nostri concittadini sappiano e vogliano ispirarsi, così come l'ottimo don Cesare ha dimostrato e sta dimostrando di poter fare, esercitando al meglio la difficile eredità ricevuta”. I funerali saranno celebrati questa mattina alle 11 nella chiesa di San Rocco.
Nel fine settimana la nuova sede a Portasalza
Festidea, il gioco che diventa un lavoro «GIOCA con noi». E' un invito a divertirsi, ma anche lo slogan di una nuova agenzia di animazione e comunicazione. Si chiama Festidea ed è nata dalla passione di un trentaduenne potentino, Donato Coviello. Un giovane designer che, dopo anni di “gavetta” a Roma, ha deciso di tornare nellasuacittà ediscommetteresulle «sue sole forze». Una realtà giovane e dinamica - si legge sul sito www.festidea.it - sempre pronta ed attenta ai più piccoli particolari. Festidea ha uno scopo: ladiffusione della «cultura del sorriso e del divertimento». Abbiamo incontrato Donato che, per la sua attività, si avvale di collaboratori specializzati nel settore. Animatori che lui stesso si è preoccupato di formare e con i quali periodicamente segue corsi di aggiornamento. Comesei arrivatoa farel'animatore? «Sono sempre stato attratto dall'idea di fare qualcosa per “far divertire” gli altri. Ho iniziato, un po' per gioco e un po' per caso, a fare l'animatore nei villaggi turistici. Man mano ti rendi conto che “essere animatore” non è una “cosa da niente”. Significa innanzitutto assumersi delle responsabilità, cosa che comporta di riflesso l'instaurarsi di una relazione con qualcuno. Asua volta ogni relazione instaurata con l'altro è "un'attività" che richiede alcune "qualità". L'animatore non è solo figura che intrattiene attività relazionali, ma anima e promuove attività creative che concorrono a favorire e a dilatare il campo delle esperienze, nel nostro caso in modo particolare del bambino, per cui diventa necessario dotarsi di competenze tecniche: psico-pedagogiche, di animazione, di conduzione di gruppi, di tipo organizzativo». Quali sono le qualità che un ani-
Donato Coviello sul segway, il monopattino elettrico usato come mezzo di promozione pubblicitaria. In alto gli animatori di Festidea
matore, per essere chiamato tale, deve possedere? «Voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi con gli altri, molta pazienza nell'affrontare le diverse situazioni, capacità di dialogare, comprendere, ascoltare. E poi ci vuole tanta curiosità verso il mondo dei bambini e molta professionalità. No, quindi, all'improvvisazione e all'estemporaneità. Sì alla creatività e alla fantasia». Quali sono le difficoltà che hai incontrato ad avviare questo tipo di attività in una regione come la Basilicata? «A parte quelle economiche, molta diffidenza iniziale, soprattutto da parte dei genitori. Questo perché per molti anni in Basilicata ci sono state persone che si sono improvvisate “animatori” e sono diventate in realtà “domatori”, il cui unico compito è quello di tenere i bambini calmi e tranquilli. Un animatore, invece, si distingue come "autorità ludica" e per il tempo e lo spazio della festa gui-
da i bambini nella sorpresa e nella scoperta. E poi c'è una resistenza “culturale”. Al Sud Italia si pensa che fare l'animatore non sia un “lavoro serio”, quindi viene preso con molta leggerezza. Inoltre le pubbliche amministrazioni sono restie a stanziare fondi. In altre regioni di Italia e in tutti i paesi europei si è, invece, molto attenti ai più piccoli, infatti le amministrazioni pubbliche finanziano tanti progetti, in modo da consentire l'organizzazione di eventi dedicati esclusivamente ai bimbi, senza che le famiglie debbano essere costrette a pagare. Stiamo provando ad abbattere anche questo “muro” nella nostra regione». Qualè il“valore aggiunto”degli animatori Festidea? «Non siamo né clown, né maghi, ma intrattenitori che promuovono la cultura del gioco e del sorriso. Dove sta la differenza? Nell'approccio. Giocare è un atto libero, una scelta. Non insistiamo mai per trascinare tutti. Cerchiamo un coinvolgimento
indiretto: non è tanto un "far giocare" i bambini ma un "giocare con" loro, incoraggiando tutti a partecipare, inventare. I bambini devono percepirsi come persone libere, soggetti, non oggetti, dell'intrattenimento anche perché spesso sono stressati da una vita programmata, tempi stretti. Noi non ci proponiamo come maestri,allenatori oistruttori,altrimenti la festa diventerebbe un altro degli impegni a cui il bambino è abituato a dover sottostare. Anche per questo lavoriamo senza travestimento. Non occorre distinguersi o rivestire un ruolo. Basta proporsi ai bambini come persone, quello che sono anche loro. E se il bambino si sente rispettato nella sua libertà di esprimersi non gli serve altro». Descrivici una festa organizzata da Festidea. «Le feste che organizziamo sono un pò diverse da quelle che bambini e adulti sono abituati a vedere perché sono caratterizzate dalla creatività. Sono personalizzate e organizzate con una serie di giochi semplici ma coinvolgenti che intrattengono i bambini senza farli scalmanare, perché siamo convinti che il divertimento non si misura in “litri di sudore”. Non ci occupiamo, però, solo dei bambini, ma anche dei più grandi, a partire da feste di 18 anni, feste di laurea, party, addio al celibato e al nubilato. Disponiamo di attrezzatu-
re dolciarie, impianti audio e luce, scenografie, teatro dei “muppets”, trucca-bimbi, giochi e strutture gonfiabili. E poi siamo esperti di “balloon-art”. Siamo in grado di realizzare su richiesta anche palloncini personalizzati che rappresentano, tra l'altro, un validissimo strumento pubblicitario per azioni promozionali». Obiettivi di crescita? «L'augurio è quello di riuscire a creare una bella sinergia anche con le istituzioni locali. Questo fine settimana inaugureremo la nostra sede in via Portasalza 2. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre di più un punto di riferimento per “il mondo dei bambini”. Presso la nostra sede sarà possibile acquistare gadget per feste. Inoltre, dopo aver visitato la fiera di Norimberga, abbiamo stretto rapporti con alcune delle più grandi aziende di giocattoli. Al momento siamo l'unico rivenditore per la Basilicata della Berg-Toys, l'azienda che produce go-kart a pedali. L'altro progetto a cui stiamo lavorando è quello di aprire quanto prima una ludoteca. Nel mio staff ci sono molti ragazzi laureati in psicologia e scienze dell'educazione, in gradodifornire unsupportoadeguatoe professionale per offrire un servizio adeguato». a.giacummo@luedi.it 6. Continua
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Al teatro Stabile Kubinek “Maestro dell’impossibile”
Gastronomia e filiera a Brindisi di Montagna
“LUNATICO certificato e maestro dell'impossibile”. Questo il titolo dello spettacolo di e con Tomas Kubinek che andrà in scena il prossimo 16 marzo, alle 21, allo Stabile all’interno della rassegna “Comic festival 2010”. Grande artista di fama internazionale, americano originario della Repubblica Cèca, Tomás Kubínek si definisce “Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile” e vedendolo in scena si capisce quanto questa definizione sia aderente alla realtà. Trasformandosi in mago, equilibrista, mimo, attore... Kubínek con la sua dolce follia seduce piccoli e grandi. Le gag si accavallano con una deliziosa frenesia.
IL prossimo 13 marzo alle 17, al Centro polifunzionale di Brindisi di montagna, è previsto il convegno “Gastronomia e filiera di qualità. Dalla podolica all’agnello delle Dolomiti lucane”. Aprirà i lavori il sindaco di Brindisi, Nicola Allegretti. Sono previsti poi gli interventi di Nunzio Di Mauro (presidente associazione provinciale allevatori di Matera), Vita Guglielmini (Edere Lucanum), Giuseppe D’Agrosa (Ufficio qualità della Regione), Antonio Gallicchio (sindaco di Calvello), Rocco Pozzuolo (Cuochi lucani), Rocco Di Tommaso (presidente Asp), Ada Braghieri (Unibas), Severino Romano (Unibas). Concluderà Vincenzo Viti.
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Agenda
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Francesco Potenza al Ridotto “Sotto la luna che capita”
Giovani autori crescono Al Don Bosco De Robilant
SI intitola “Sotto la luna che capita” il volume di Francesco Potenza che verrà presentato il prossimo 12 marzo alle 18, nel Ridotto dello Stabile, nell’ambito della quinta edizione della rassegna, organizzata dall’amministrazione comunale, “Lettere d’autore. Incontro con gli scrittori”. Alla presentazione del volume - una raccolta di poesie parteciperanno il sindaco Vito Santarsiero, i giornalisti Rocco Pezzano, del “Quotidiano” e Antonella Pallante della Rai Basilicata, la filologa Maria Teresa Imbriani e l’editore Rocco Castrignano. Alcune poesie saranno lette, con intermezzi musicali di Filippo Nigro, da Isabella Urbano.
SARA’ Alessandro de Robilant con il suo “MarPiccolo” il protagonista della rassegna “35 millimetri. Grandi autori...e giovani emergenti” in programma domani, alle 21, al cineteatro Don Bosco di Potenza. Strade dissestate, bus che non passano mai, case prefabbricate. Inutile cercare librerie, farmacie, centri commerciali, negozi: non c'è niente, e quel poco che c'è -bar, alimentari, officine meccaniche- è abusivo e illegale. In questo quartiere al limite vive Tiziano, un ragazzino che sogna soltanto di andarsene via. Tra scelte difficili, tradimenti e riappacificazioni, “Marpiccolo” è un racconto di dolore e sentimenti.
La ricerca
L’8 MARZO TRA I LOCALI DEL CAPOLUOGO
I volti e i talenti nascosti delle donne lucane SCATTI
Al Be Good...
...al Black room a lato uno dei momenti della serata
da sinistra verso destra: Iudicelli, Della Sala, Perone, Galella
Eliana durante la performance di Arisa
In alto i proprietari: Gianni Vaccaro e Maria Bamundo
in alto Morena Rapolla
in alto “King Williams”
Lioj Giovanna
varidefilè sonostatiintervallati da scketch di una giovane promessa lucana Eliana della “Happy Day Show”. Tra le varie esibizioni ricordiamo la esilarante parodia di Arisa. Incontriamo però anche dei ragazzi: Fiore Caggiano, Franco Ammirati e Ivan Faliero che ci confessano di esser usciti nel giorno dedicato alle donne consapevoli del fatto che, mai come in questa serata, avrebbero trovato
tante ragazze in un unico locale. Per la serie: l’occasione fa l’uomo ladro. Più in disparte, seduta ad un divanetto incontriamo Lioj Giovanna con cui ci intratteniamo per fare due chiacchiere. Potentina doc ma da anni insegnante a Roma. Anche lei, come tanti, fa parte dell’affollata schiera di giovani che ha lasciato la propria terra per trovare lavoro altrove. Ci rivela che uno dei motivi che l’ha spinta a
partire è stata la mentalità ristretta, i facili commenti e pregiudizi che ancora oggi persistono nei confronti di quelle donne che vogliono far carriera prima di tutto. Da bravi “osservatori” però, verso mezzanotte, abbandoniamo il “Be good” e ci rechiamo presso la discoteca “Black room”. Anche qui, possiamo dire, evento riuscito. Quasi 200 le persone presenti. Chiedendo degli orga-
nizzatori e troviamo, strano a dirsi, quattro uomini: Francesco Perone, Luigi Della Sala, Giampiero Iudicello e Alessandro Galella. Amici prima che soci. Quasi due mesi fa, seduti ad un tavolino, hanno deciso di dar vita ad un’associazione: la “Ludica Entertaiment”. A parlare è Iudicelloche spiega il perché di quest’impresa: «L’idea è nata da una constatazione: Potenza è tutto fuorchè la cit-
La solidarietà che unisce
tà della “movida notturna”. Da qui la voglia di creare eventi, manifestazioni, spettacoli per smuovere i giovani potentini un po’ pigri». La prima parte della serata, come tradizione vuole ogni 8 marzo, ha visto il matador “King William”, direttamente da New Orleans, esibirsi in uno “spettacolo-spogliarello”. Perché, però, denominare la festa “Regina Party”? Lo chiediamo all’ideatrice: Morena Rapolla. Lei, che ama definirsi una “neo donna” , lancia un messaggio alle lucane: vivere la propria femminilità come delle vere regine, non con fare altezzoso, ma curando la propria anima e facendosi rispettare perché è solo amando se stesse che si possono amare gl’altri. In più sottolinea che questi momenti ludici possono diventare ottime occasione di confronto sereno e costruttivo tra più donne per incentivare quella solidarietà femminile che spesso vuoi il poco tempo, vuoi la competizione, viene a mancare. Tra i tanti invitati incontriamo anche tre pallavoliste che militano nella Giocoleria: Katia Taddei, Manuela Caramuta e Aurora Avena. Tre giovani atlete che ci confortano dicendo che il mondo dello sport è forse uno dei pochi dove non vi è alcuna discriminazione verso il sesso debole, e dove regna forte rispetto e solidarietà da parte dei colleghi “maschietti”. Due quindi i mondi osservati: l’uno “celebrativo” l’altro “profano”. Entrambi però con un unico obiettivo: porre al centro dell’attenzione la donna in quanto sesso debole ma voce forte. E se questa “festa” , criticata da alcuni e caldeggiata da altri, vien vista come momento di riflessione su quanto è stato fatto e quanto ancora la donna può fare ben venga ogni 8 marzo che si rispetti. Loredana Vaccaro
MIMOSE, sax e una riflessione sulla condizione delle donne nel Comune di Potenza. «Evitando - come ha sostenuto il capogruppo Giuseppe Ferraro - di proporre le solite retoriche arcinote quando operativamente inutili», il gruppo consiliare de “I Socialisti”, nella giornata della festa della donna ha presentato i risultati di uno studio finalizzato a focalizzare i principali problemi percepiti dalle donne del capoluogo. La ricerca, in base alla quale è stato realizzato l'opuscolo “Donne in Potenza”, parte dall'assunto che condizione della donna e questione meridionale siano problematiche legate a doppio filo: non a caso le donne meridionali appaiono - è emerso - come la categoria più squalificata in assoluto ma anche come quella soggetta a maggiore segregazione. Il lavoro presentato durante il convegno, allietato dal sax di Lello De Novellis, concentra l'attenzione in particolare sul comune di Potenza e individua come campione tre tipi di donne, giovani, adulte e anziane. I problemi che emergono, oltre a quelli connessi ai vincoli diuna comunità pregna divalori della società rurale nonostante sia calata in un contesto globale, riguardano l'urbanistica ingolfata, la mediocrità dei servizi e l'assenza di momenti di aggregazione sociale. A questo proposito ciò che si richiede unanimemente, dalle più giovani alle più anziane,èuninsiemedi serviziedisocialità,ovvero tutta una serie di situazioni ed eventi per poter arricchire il proprio tempo libero. Tra le lacune della città viene individuato infine, dal 50 per cento delle intervistate (52 donne in totale), un problema di tipo culturale. Il tema delle pari opportunità è dunque, secondo Ferraro, solo un aspetto superficiale di un problema molto più profondo che è la salute della nostra comunità locale, sia a livello di città sia a livello di regione. Durante il convegno, a cui hanno partecipato anche il candidato del Pdl a presidente della Regione Nicola Pagliuca e il segretario regionale dei Dec Roberto Falotico, c'è stato spazio anche per le proposte di intervento, come quella di fornire contributi e spazi per associazioni, dando la possibilità di occupare luoghi inutilizzati e ottenendo in cambio l'erogazione di un servizio culturale, con una commissione di cittadini che valuti i progetti e verifichi il lavoro. Infine Ferraro è ritornato sull'argomento della candidatura della consigliera di parità Guarino. Candidatura che, secondo il capogruppo de “I Socialisti”, sebbene non sia vietata dalla legge configura comunque un conflitto di interessi.
Tanti auguri "sotto rete" alla nostra Paola Vaiano
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Genitori e figli “Agitare bene prima dell’uso” 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Codice genesi 17.15 - 19.45 - 22.15 Sala 3 Invictus 18.15 - 21 Sala 4 Alice in wonderland - in 35 mm 17.15 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Shutter island 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Wolfman 18 - 20.20 - 22.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Alice in wonderland 18.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 chiuso oggi e domani
Alice in wonderland ALICE da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo. Le visioni di Alice si fanno insistenti e sul più bello le appare un coniglio che le indica che è oramai tardi. Alice lo segue e finisce in quel mondo che aveva sognato fin da piccola.
Shutter island NELL’ autunno del 1954 due agenti federali vengono inviati a Shutter Island, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico nel quale sono detenuti numerosi criminali psicopatici. I due agenti sono incaricati di trovare Rachel Solando, una pericolosissima detenuta condannata per omicidio e misteriosamente scomparsa. Scopriranno che la donna era da anni sotto le cure del direttore dell'ospedale.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 10 MARZO 0971/21449
Dente via Pretoria, 25
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
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DONNA: universo parallelo, universo che tutto “muove e tutto puote”, universo enigmatico. Lo scrittore Oscar Wilde diceva che: “Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini, gli uomini sono dei problemi. Se vuoi sapere che cosa una donna veramente intenda (il che comunque è sempre pericoloso) guardala, non ascoltarla”. Questo è quello abbiamo tentato di fare nella notte dell’8 marzo: “guardare” le donne in senso lato. Tante le iniziative che l’hanno vista protagonista: sia culturali che più frivole. A tal proposito due gli eventi seguiti: il primo: “Festa delle donne” tenutosi al disco restaurant “Be good”( c/da Centomani Tora), l’altro il “Regina Party” presso la discoteca “Black room” (Parco Rossellino). Arriviamo verso le 23 al “Be good” e troviamo ad accoglierci i soci del locale: Maria Bamundo e Gianni Vaccaro. Giovani professionisti, l’una avvocato e l’altro imprenditore, che da circa un anno stanno tentando di far divertire ed intrattenere i ragazzi e non solo. Target presente il più vario: dalla studentessa universitaria alla mamma che ha lasciato a casa figli e marito per godersi una serata tra amiche. La Bamundo ci spiega che l’intento della serata è quello di voler valorizzare la donna lucana mettendo in mostra le sue doti e allo stesso tempo ironizzare su quelli che sono i suoi tratti pregnanti. Alle pareti del locale una serie di foto che ritraggono volti femminili: l’artefice Giusy LaBanca, fotografa lucana. Ad aprire il sipario, sulla cena spettacolo, la “corrida delle donne”,ea seguire i più defilè di moda il cui intento è stato quello di portare in passerella le creazioni di giovani stiliste lucane quali: Max Futura, Nadia La Banca e Liliana Giosa. I
Il mondo in rosa sempre penalizzato
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
24 Bella Progetto dell’amministrazione con un finanziamento regionale di 230 mila euro
Riqualificazione a San Cataldo «Gli spazi di ritrovo necessari alla sopravvivenza di una piccola comunità» BELLA - Via libera al completamento dei lavori di riqualificazione dell’area pubblica attrezzata di San Cataldo Bagni di Bella. Circa 230 mila euro è l’importo del finanziamento della Regione Basilicata. Il primo cittadino Salvatore Santorsa e l’amministrazione comunale intendono «perseguire l’obiettivo di riqualificare tutti gli spazi pubblici diventati nel tempo - si legge in una nota dell’Urp - sempre più di fondamentale importanza, per la sopravvivenza-convivenza di una piccola comunità, in quanto unici punti di ritrovo per la stessa». Esprimono viva soddisfazione l’assessore Leonardo Sabato e il consigliere Rocco Carlucci per il neo progetto di completamento aree pubbliche di San Cataldo Bagni. Per l’assessore Sabato «il progetto a breve sarà presentato alla cittadinanza si legge in una nota Urpper una condivisone generale delle scelte progettuali e subito dopo si procederà all’affidamento dei lavori. Si procederà anche alla sistemazione della strada in località Valle della Pietra i cui lavori inizieranno a breve, grazie ha un proget-
L’area pubblica di San Cataldo (foto dell'Urp di Bella)
to presentato dall’amministrazione comunale al dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata che in questi giorni ha erogato un finanziamento dell’importo di 30mila euro». Un intervento «che consentirà di eliminare il movimento franoso che ha interessato la sede viaria, di regimentare le acque superficiali e di asfaltare alcuni tratti di strada dissestati». «In questi giorni si procederà alla realizzazione dei lavori di sistemazione
della strada di collegamento San Cataldo-Sant’Ilario prosegue la nota dell’Urp- a dimostrazione dell’impegno profuso dall’amministrazione Santorsa nei confronti dell’intero territorio». «Come noto a tutti i cittadini, sancataldesi in particolare - ha detto l’assessore Sabato - negli anni passati, sono stati iniziati i lavori di riqualificazione degli spazi antistanti la Chiesa di San Cataldo Bagni con la realizzazione di un palco scenico con sottostanti locali comunali, utilizzati dai
comitati festa in occasione delle festività di San Cataldo e con il rivestimento parziale dei muri di sostegno in cemento armato». Ma ecco i lavori che saranno eseguiti. Saranno realizzati «alcuni portici in legno lamellare-acciaio all’ingresso e sui lati della chiesa». «Si darà vita a una nuova apertura sul lato destro della chiesa per consentire una più agevole e rapida uscita dei partecipanti in occasioni di grandi manifestazioni». Ed ancora il completamento del rivestimento dei muri in cemento armato, alcuni dipinti artistici sulle arcate incassate nei muri, l’ampliamento del palco scenico, l’arredo del piazzale con panchine e aiuole e la riqualificazione dello spazio che ospita la statua di Padre Pio». «Il nuovo progetto di completamento delle aree pubbliche attrezzate di San Cataldo Bagni - conclude la nota Urp - riguarda la realizzazione di alcune opere d’arti essenziali per consentire il miglioramento paesaggistico della zona ed un'adeguata utilizzazione della chiesetta e dei relativi spazi pertinenziale». Angela Scelzo
Anzi La sorte sceglie disoccupati Avigliano Citazione da Costanzo
Sorteggiati gli scrutatori ANCHE il comune di Anzi, dopo quello di Cancellara, sceglie di sorteggiare gli scrutatori in vista delle elezioni regionali. La commissione elettorale comunale, riunitasi lunedì scorso presso il Municipio di Anzi, ha proceduto, infatti, alla nomina degli scrutatori per le elezioni del 28 e 29 marzo. La commissione, presieduta dal sindaco Giovanni Petruzzi (in foto) e composta dai consiglieri comunali Lucia Buchicchio, Francesco Pergolesi e Pasquale Giorgio, all’unanimità, ha deciso di scegliere gli scrutatori tramite sorteggio riservato agli iscritti nell’apposito al-
bo comunale di età compresa tra i 18 ed i 25 anni. E il caso ha voluto che a essere indicati fossero 8 elettrici donne e 4 elettori maschi, tutti disoccupati.
Arisa canta il dialetto materno AVIGLIANO - Ad Arisa, un grande «grazie». Al sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, e ad alcuni abitanti, non è sfuggita la citazione che la cantante lucana ha fatto del paese nel corso della trasmissione di Rai1 “Bontà Sua”, condotta da Maurizio Costanzo e trasmessa lunedì scorso. «La giovane e brillante artista lucana parlando delle sue radici, geografiche e culturali, ha citato più volte la città di Avigliano con riferimento al suo dialetto e alle sue tradizioni, trasmessegli dalla madre Assunta - spiega Tripaldi - Alla fine dell’intervista, inoltre, ha cantato una strofa di una nota canzone popolare avi-
Pietragalla Iniziativa del Municipio sul territorio
glianese “A gli lahe re Sante Vite” (Ai laghi di San Vito, ndr) suscitando il vivo interesse di Costanzo per l’originalità del dialetto di Avigliano».
Satriano di Lucania Dibattito politico sulle liste
Il sindaco Miglionico dice «no» al condono elettorale
Il sindaco Miglionico
SATRIANO- “No”al condono elettorale. “Si” al rispetto delle regole. «Con il condono elettorale del centro destra il rispetto delle regole nella democrazia Italiana non esiste più. O forse esiste in parte e per pochi». A sostenerlo è il primo cittadino di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. «Si può direche oggi inItalia la legge non è più uguale per tutti e le regole devono essere rispettate solo dalla gente comune. Nel darci tutti appuntamentoper lamanifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio ha detto Miglionico - auguriamoci che in caso di sconfitta del centro destra non si inventino il decreto cambia responsor che inverte il risultato delle urna. Eppure nel paese dei facili condoni, tutti ci potevamo aspettare tutto - ha proseguito il sindaco- ma che un giorno si arrivasse ad una sanatoria per sistemare le irregolarità commesse dal Pdl, credo nessuno ci avrebbe mai creduto. Alla fine del mese molti cittadini italiani, quelli comuni che mettono la cintura di sicurezza in macchina, che pagano il canone rai, che fanno la fila negli appositi spazi allo sportello delle poste, che portano le tessera elettorale al seggio per esprimere il
loro diritto di voto saranno chiamati a votare per rinnovareGoverni Regionalie Comunali e tra i vari candidati troveranno nella loro scheda anche coloro i quali delle regole ne hanno fatto carta straccio». Per Miglionico «il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto interpretativo per risolvere il papocchio delle liste a sostegno di Renata Polverini e Roberto Formigoni rimaste escluse in vista delle prossime elezioni regionali ed allora non è possibile assistere allo scippo della democrazia e allo stravolgimento delle norme. Mi ritrovo in quello che dice Pierluigi Bersani. C'è una parola in questo paese che bisogna affermare e ripristinare: si chiama regole. Se vogliono governare bene, altrimenti si riposino e vadano a casa perchè chi governa risponde per Paese e non per le regole di una lista. E' evidente che si vuole arrivare comunque al risultato che gli serve per aggiustare il loro pasticcio, ma il trucco c'è e si vede, in alcuni casi fino al ridicolo. Non si deve entrare nell'ufficio competente, ma basta entrare nel palazzo grosso per far valere le firme. Se decidono così potranno aspettarsi solo una nostra ferma opposizione». an.sce.
Oppido lucano Successo per la mostra Donna di quadri
Usi civici: al via i controlli Esposizione per Tamburrino PIETRAGALLA - Si stanno effettuando in questi giorni sul vasto territorio municipale le operazioni di accertamento, di verifica e di sistemazione del demanio di uso civico da parte del Comune di Pietragalla. L'amministrazione comunale locale in questo senso sta utilizzando il lavoro di un perito demaniale preposto per questa importante attività il quale dovrà effettuare la stesura di una relazione tecnicoillustrativa contenente il quadro generale dei demani di uso civico del Comune, distinguendo i terreni in libero possesso del Comune da quelli arbitrariamente occupati dai cittadini. Per questi ultimi il perito inoltre dovrà ve-
rificare la sussistenza dei requisiti oggettivi per poterli inserire nella proposta di legittimazione. Pertanto tutti i cittadini che posseggono arbitrariamente terreni demaniali di uso civico del Comune sono invitati a contattare il perito demaniale per concordare un sopralluogo e procedere di conseguenza alla riconfinazione dei terreni interessati in contradditorio con i confinanti. La riconfinazione è indispensabile per la loro definitiva sistemazione con la proposta di legittimazione. Dunque si tratta di una attività importante al fine di regolametare questo aspetto comunale. Antonio Bevilacqua
OPPIDO LUCANO - Si è conclusa lunedì sera con la proiezione del film “Tutti intorno a Linda” di Barbara e Monica Sgambanelli, la mostra “Donna di quadri” dell’artista locale Tina Tamburrino. Venerdì 5 marzo, intorno alle ore 18 presso la sala castello in via Cervellino si è tenuta l’inaugurazione della mostra alla presenza del sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, del consigliere delegato Antonietta Stefanile, la consigliera di Parità della provincia di Potenza, Liliana Guarino, e l’autrice Tina Tamburrino. La mostra è continuata nelle giornate di sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20.30 e, infine, si è conclusa nel giorno della festa della donna alle ore 21. Alla presentazione erano tantissimi i presenti e nelle quattro giornate di apertura, nonostante il freddo che ha colpito l’intera regione, in tanti hanno deciso di raggiungere la sala del castello e gustarsi le varie opere allestite.
Opere esclusivamente femminili con un intreccio tra donna e natura, colori, forme lineari e molto appetibili, semplici e allo stesso tempo complesse con quel pizzico di fantasia che dà ai quadri una dimensione diversa e affascinante. Alla sua prima vera e propria esposizione l’autrice ha comunque raccolto tanti consensi. Nella serata di lunedì Tina Tamburrino è parsa sorridente e soddisfatta: «Non posso che essere soddisfatta di questi giorni. E’stata la mia prima esposizione - continua Tina Tamburrino - e un po’di emozione doveva per forza esserci. Soprattutto durante la presentazione, volevo dire tantissime cose ma non riuscivo a esprimermicome volevomaipresenti hannocapito ed è andata ugualmente benissimo. Sono davvero felice e questo ora è la cosa più importante». r.d.r.
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Mercoledì 10 marzo 2010
25 Il sindaco Mariani, ha firmato un protocollo con il Coordinamento “città dei sapori”
Nella rete dei siti dell’Unesco Muro Lucano è nella rete gastronomica delle “eccellenze produttive” MURO LUCANO - Un altro importante passo per la valorizzazione di Muro Lucano. Il paese di San Gerardo Maiella, infatti, è nella rete interregionale degli attrattori di eccellenza dei siti Unesco del Mezzogiorno. Nella prima assemblea operativa dell'associazione “Province Unesco Sud Italia” il primo cittadino, Gerardo Mariani, ha firmato il protocollo di intesa con il coordinamento delle Città dei sapori e dell'agricoltura Sud Italia per la “rete gastronomica delle eccellenze produttive”. È il caciocavallo podolico il prodotto capofila che fa conquistare a Muro Lucano un primato nella promozione enogastronomica italiana e non solo, per incidere sui flussi turistici puntando proprio sulle eccellenze in loco. «Far parte dei siti patrimonio dell'Umanità dell'Unesco è un marchio di qualità che ci lusinga - ha detto Mariani - e tale riconoscimento va utilizzato e potenziato ai fini della promozione turistica. Occorre attingere, in una prospettiva lungimirante, alle misure finanziarie previste dall'Unione Europea. La mission
Muro Lucano, tra i paesi più belli della regione
dell'associazione è quella di presentare progetti di promozione e sviluppo che coinvolgano le 14 province associate, con una progettualità di ampio respiro che apra la strada ad opportunità finanziarie sempre più significative e dia nuovi input allo sviluppo locale, a partire dalla valorizzazione dei prodotti dell'area». Si formulerà così un appo-
sito piano integrato delle reti interregionali di offerta integrata per i siti Unesco del Sud Italia, che ne coordinerà l'attuazione. Si darà vita ad un lavoro di concertazione - ha detto Mariani - tra tutti i Comuni del Marmo Platano con l'aggiunta di Ruvo del Monte, San Fele e Rapone. «Siamo orgogliosi che l'Associazione Unesco Sud Italia abbia scelto Muro
Lucano per la Basilicata. Ora tra le 14 province meridionali con siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità vi è anche Muro Lucano, grazie al lavoro del presidente, Nicola Bono e del responsabile del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Felice Vertullo». Nel corso dell'assemblea il primo cittadino di Muro Lucano, Gerardo Mariani, ha proposto e ottenuto l'assenso ad inserire nell'Unesco anche la Valle del Mercure con la “Piccola Gerusalemme dell'Italia del Sud”. «Sono orgoglioso di aver ottenuto questo beneficio per l'intera Regione Basilicata per creare una rete interregionale di competenze finalizzate a promuovere e sostenere lo sviluppo socioeconomico delle autonomie locali con la valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico. Ora manca solo un ulteriore passo in avanti: l'entrata nell'Unesco del Borgo antico del Pianello, poiché è idoneo e meritevole di tale riconoscimento. La Basilicata può già ritenersi un formidabile potenziale turistico grazie alla rete dei siti Unesco potrà incidere positivamente sui futuri scenari economici».
Leggere con le mani Oggi dibattito all’Unibas POTENZA - Oggi, con inizio alle 10, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi della Basilicata in via Nazario Sauro, nell'ambito delle iniziative per la celebrazione della terza giornata nazionale del Braille, si svolgerà il seminario “Parole da toccare: il Braille”. Interverrà il prorettore dell'Università degli Studi della Basilicata, Giovanni Carlo Di Renzo. Seguirà la relazione di Maria Buoncristiano, presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione provinciale di Potenza, dal titolo “IlBraille: ilvalore della conoscenza”. Maria Teresa Imbriani, invece, docente di Teoria e storia della retorica (Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi della Basilicata), parlerà di “Il bagliore del verso: i poeti, la cecità e la luce”. Seguiranno gli interventi di Rossella Forenza, collaboratrice alle Attività Cliniche della Cattedra di Psicofisiologia Clinica, Università“La Sapienza”
di Roma (Il processo di conoscenza in mancanza della vista) e Angelo Camodeca, esperto di tecnologie assistive per minorati della vista (Dal Braille al byte). Modererà l’incontro Antonella Pallante. Sarà allestita, inoltre, una mostra di ausili tiflotecnici e tiflodidattici utilizzati dai minorati della vista per lo studio, la mobilità e il tempo libero. L'incontro intende richiamare l'attenzione e l'informazione sull'importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti al fine di sviluppare politiche pubbliche ecomportamenti privatiche allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all'informazione per tutti i ciechi e gli ipovedenti. La giornata è stata promossa e organizzata dalla sezione provinciale dell'Unione Italiana dei Ciechi, dall’Università degli Studi della Basilicata e dall'assessorato alle politiche sociali della Provincia.
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Mercoledì 10 marzo 2010
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Incuria diffusa in tutta la frazione. L’appello della popolazione
Lavello Tutti soddisfatti
positivo Gaudiano di Lavello, i cittadini Bilancio per l’Astea lanciano l’ennesimo allarme E’ la prima volta LAVELLO - Questa volta a lanciare l'sos per la vicina frazione di Gaudiano di Lavello ci sono proprio tutti. A rimpinguare la folta schiera di cittadiani che più volte hanno denunciato lo stato di abbandono ed incuria del villaggio frazione della cittadina dauna anche alcuni imprenditori di recente insediati nell'area, passanti , residenti e decine di fedeli che alla domenica frequentano l'affollata messa del parroco del posto, don Rocco Di Pierro. Il villaggio frazione della cittadina dauna lancia l'ennesimo SOS alle istituzioni per uscire dallo stato di abbandono ed di incuria in cui versa l'intera area. Marciapiedi divelti, rifiuti abbandonati ovunque, un campetto di calcio pieno di erbacce, strade impraticabili, l'illuminazione pubblica fatiscente e spesso, telefoni in tilt. Questo lo scenario che si presenta ai visitatori del villaggio di Gaudiano. Abitato ormai da circa trenta famiglie, la frazione di Lavello vive , ormai da diverso tempo, un perenne stato di abbandono. Popolata solo durante il periodo estivo soprattutto da extracomunitari e gente
RIONERO: IN MANETTE RUMENO Era latitante, arrestato dall’Arma RIONERO - Sulla sua testa pendeva un mandato di arresto europeo. I carabinieri della stazione di Rionero in Vulture lo hanno tratto in arresto. Moldovan Matei Florin, 34enne, cittadino rumeno, residente nel comune di rionero in vulture, da mesi si era reso irreperibile in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo, a seguito della condanna per numerosi reati commessi in patria. A portare i carabinieri sulle tracce dell'uomo è stato l'amore per la sua famiglia che da tempo non vedeva, in virtù del suo stato di latitanza. i carabinieri, dall'attività info-investigativa posta in essere, venivano a conoscenza della presenza del giovane nella citta' di rionero in vulture e, predisposti una serie di mirati servizi, lo rintracciavano in un abitazione non molto lontana da quella dei suoi familiari. Un’immagine di Gaudiano La sede dell’Astea
di passaggio impegnata nei campi vicini nella raccolta del grano e del pomodoro, la borgata di Gaudiano sta lentamente cadendo in uno stato di completo degrado. Oltre alla sede di alcune associazioni di produttori ortofrutticoli , Gaudiano di Lavello è sede del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano e dista poche centinaia di metri dell'industria agroalimentare Eugea Mediterranea. Nonostante gli interventi di metanizzazione e di ma-
nutenzione attuati dall'amministrazione comunale, il villaggio di Gaudiano versa in cattive condizioni. Un campo di calcio ormai inutilizzabile, sommerso dalle erbacce e ricettacolo di rifiuti di ogni genere, marciapiedi inesistenti o impraticabili a causa delle radici degli alberi che ne hanno divelto la pavimentazione. Anche la scuola per l'infanzia è circondata da sterpaglie e priva di spazi all'aperto per i bambini e l'unica
farmacia esistente rischia, da qui a poco , di essere invasa da erbacce e sterpaglie. L'ufficio postale lavora a singhiozzo e l'unico bar aperto dispensa bibite e caffè agli agricoltori, agli impiegati del consorzio ed ai tanti autotrasportatori di passaggio. Un panorama alquanto inquietante più volte sottoposto all'attenzione dei governanti ma che attende da tanto forse troppo tempo una risposta concreta. Daniele Masiello
Rionero, una festa della mimosa nel segno dell’identità culturale RIONERO - Una festa della donna diversa quella di Rionero in Vulture. Niente streap tease al maschile, a farla da padrone è stata la cultura. Cultura che un po’è stata messa da parte a dimostrazione di come quando si tratta di scegliere si preferisce sempre il divertimento spicciolo, salvo poi lamentarsi che nel paese non c’è mai niente di interessante. E’stata presentata ieri la raccolta “Pensieri Differenziati” promossa ed organizzata dal comune di Rionero che purtroppo non ha trovato molta partecipazione da parte delle donne, che pure ne risultavano coinvolte in prima persona. Un vero peccato vista la bellezza e la delicatezza con cui il libricino raccoglieva tutti gli ambiti dove le donne rioneresi si sono distinte. «Abbiamo invitato tutte le associazioni, le scuole, abbiamo fatto pubblicità all’evento» dice l’assessore alla Cultura Vito D’ Angelo, «è triste constatare
la loro assenza». Eppure l’opuscolo fatto dal comune includeva tanti nomi al rosa che hanno contribuito al cambiamento della città, ma di tutti i nomi citati quelli presenti non erano molti. Una manifestazione comunque ben riuscita che ha dato un taglio diverso ad una festa troppo spesso banalizzata dalle stesse protagoniste che intendono la libertà come lo scimmiottare i comportamenti sbagliati degli uomini. A portare il loro contributo le tre donne della giunta cittadina: Maria Pinto, Lina Grosso, Maria Pia Trama. Interventi diversi che hanno dimostrato quanto sia diversa la concezione della donna. Da sprono l’appello della Pinto a “fare rete”, la Grosso ha tratteggiato il quadro della condizione lavorativa delle donne in lotta con il sistema per riuscire ad affermarsi, la Trama invece si è soffermata sul concetto di “pari opportunità” e sull’importanza dell’ educazio-
ne. Una presentazione che ha tenuto vivo l’interesse degli spettatori. Partecipe del dibattito Maria Antonietta Chieppa dell’uffico cultura che si è fatta promotrice di un’iniziativa: «basta alle pubblicità che sfruttano il corpo della donna nel comune di Rionero. «Non servirà a molto» ha aggiunto «però possiamo lanciare un segnale». Non solo dibattito ma anche teatro. “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” è stata una piece spassosa interpretata amabilmente da quattro giovani protagoniste seguite e dirette dall’abilità e dalla maestria artistica di Lidia Trama. Una fusione tra Gruppo 8 e associazione “Arcadia” presieduta da Cristian Strazza, che ha dato buoni frutti. Si tratta di “povere donne che alle soglie del 2010 continuano a sognare l’uomo, fonte di ogni piacere, e invece si ritrovano accanto l’uomo, fonte di ogni problema”.
Lavello - Buone nuove dalla tanto chiacchierata società tuttofare Astea multiserivizi. Si chiude con il segno più il bilancio finale per l'anno 2009 dopo i precedenti in cui si arrancava a far quadrare i conti. A renderlo noto l'amministratore unico, Michele Di Ciommo in un comunicato diffuso nei giorni scorsi. “Con grande soddisfazione- fa sapere Di Ciommo per la prima volta dalla costituzione della societa' si e' registrato un utile di esercizio di euro 49.938,25 prima delle imposte e di euro 21.218,00 al netto delle imposte” “Su base nazionale - prosegue l'amministratore solo il 5.20% delle ex municipalizzate hanno chiuso gli ultimi bilanci con un risultato positivo il restante 94,8% ha chiuso i bilanci in perdita d'esercizio.la stessa astea nel corso degli ultimi 5 anni aveva prodotto perdite tali da azzerare il capitale sociale” “L'Astea - spiega Di Ciommo - oltre a produrre un utile finale di esercizio ha visto nel corso dell'anno 2009 diminuire del 35% l'indebitamento complessivo con una forte diminuzione dei mutui in scadenza il prossimo anno rispetto all'anno 2008 non ha fatto spendere al comune di Lavello un solo euro in più di quanto riportato nel contratto quadro, ha effettuato nuovi investimenti, tra cui l'acquisto di una spazzatrice con capienza e potenza doppie rispetto alla
precedente in uso, ha incrementato la percentuale di raccolta differenziata dal 11% al 15%, ha azzerato tutti gli sprechi e tutti i rapporti clientelari, con assunzioni fatte sempre da commissioni esterne alla società sulla base dei requisiti professionali e con bandi al ribasso, tesi a massimizzare la concorrenza tra i fornitori , ha incrementato il numero di lavoratori all'interno delle mense scolastiche con un maggior turn over, permettendo un minimo sostegno al reddito delle famiglie di lavello, nel solo anno 2009 si sono alternate al lavoro più di 40 lavoratrici , ha sempre pagato puntualmente gli stipendi ai dipendenti pur in un periodo di profonda crisi internazionale ed ha ridotto i tempi di attesa dei fornitori da 120 giornia massimo 45 giorni ha sempre garantito, anche nei giorni festivi, i servizi di pulizia, raccolta e cura del verde pubblico”. “Per il risultato raggiunto- ha concluso Di Ciommo e per quanto fatto oggi l'Astea è una società patrimonialmente ed economicamente risanata, con stabilità finanziaria e capace di pianificare nuovi investimenti. lo spettro della liquidazione forzato nel caso di perdita di esercizio nell'anno 2009 è lontano e con immensa soddisfazione si riprende un cammino, nella speranza di garantire sempre i migliori servizi ai cittadini ed un futuro sereno ai dipendenti della società ed alle loro famiglie”. da. ma.
I COMUNI VERSO LE REGIONALI VENOSA- Un voto al femminile per rompere con il passato e per accelerare i processi di cambiamento. E' quello che ha chiesto Luisa D'Urso in apertura della sua campagna elettorale per la corsa al Consiglio regionale di Basilicata. E per vincere questa gara, la D'Urso porta in dote la passione del neofita e il pragmatismo delle donne. Doti che hanno subito fatto breccia tra il pubblico, in stragrande maggioranza femminile (cosa che non è dato vedere tutti i giorni in incontri che trattano di politica).
Si è presentata alla cittadinanza, sostenuta dal sindaco, Luisa D’Urso
Venosa, il Pdl punta su una donna «Venosa ha dato un tocco di qualità alla competizione elettorale, presentando l'unica donna candidata nella lista del Pdl-- ha sottolineato Bruno Tamburriello, sindaco di Venosa- Sosterremo una candidata seria, onesta, trasparente, rispettosa della famiglia, che ha accettato di fare una nuova esperienza per rappresentare l'area a livello regionale». «Sei una donna
e come tale sei riuscita a conciliare famiglia e lavoro-ha evidenziato Vito Cavallo, segretario della locale sez.Pdl-Ti diamo fiducia e crediamo nelle tue capacità e nella tua forza, facendoti apprezzare come assessore comunale all'agricoltura per la tua capacità di risolvere i problemi della gente». Nel suo primo incontro con l'elettorato, la candidata ha spiegato i mo-
tivi che l'hanno indotta ad accettare la sfida: «So che il compito è arduo, ma non è impossibile- ha sostenuto con forza Luisa D'UrsoNon prometto posti di lavoro! Voglio dare una speranza di cambiamento per la difesa della dignità della basilicata e del nostro territorio. Voglio dare una speranza al grido d'allarme che viene da donne, giovani, anziani, famiglie, agri-
coltori, edili, commercianti». Per alimentare e sostenere queste speranze la D'Urso ha presentato un programma che prevede interventi nel campo del lavoro, famiglia e casa, scuola e istruzione, turismo, artigianato, trasporti e mobilità, sanità, agricoltura, donne. «Bisogna realizzare una politica migliore, più vicina alla gente e orientata verso i più deboli,
- ha concluso Luisa D'Ursoin grado di esprimere competenze, capace di affrontare e risolvere le emergenze ma anche di avviare un piano strutturale di rilancio della Basilicata” Giuseppe Orlando
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Mercoledì 10 marzo 2010
27 Melfi Il sindaco: «Atto premeditato e inaccettabile». Alcuni consiglieri hanno chiesto le dimissioni
Melfi, tutti contro Navazio Duro attacco nel consiglio di ieri. Il primo cittadino abbandona l’aula MELFI - Chi aveva ancora un piccolo barlume di speranza che lamaggioranza dicentro destra a Melfi,potesse ricompattarsi e proseguire fino al termine del mandato del Navazio bis, si deve frettolosamente ricredere. Il consiglio comunale di ieri ha ulteriormente evidenziato e fatto emergere la crisi in atto, con il sindaco che non ha più una maggioranza. Ilpunto all'ordine del giorno prevedeva una semplice discussione su di un appendice del bilancio, il piano annuale e triennale relativo alle opere pubbliche. Nulla di particolare, senonchè il punto fortemente voluto a suo tempo dal consigliere Valvano, ha scatenato una feroce discussione, che alla fine ha determinato la solitudine del primo cittadino, che polemicamente Navazio ha abbandonato l'aula consiliare, seguito dalla sua giunta e dai suoi 2 consiglieri presenti, parlando di «atto premeditato ed inaccettabile». I capi gruppo consiliari, tranne quello di An, hanno presentato un ordine del giorno, in cui, in pratica si delibera l'impegno del sindaco a modificare il programma trien-
nale e l'elenco annuale delle opere pubbliche. Di impegnare il sindaco immediatamente a svolgere ogni azione utile a restituire un governo stabile alla città, coerente con il mandato popolare ricevuto con le elezioni del 2006, così da evitare per quanto possibile, il commissariamento Prefettizio. Infine, in caso di accertata impossibilità a trovare una soluzione utile rispettosa della volontà popolare, di impegnare il sindaco, senza ulteriore indugio, ad assumersi la responsabilità di rimettere il mandato. Il documento è stato votato all'unanimità da dodici consiglieri (Valvano e Pietrantuono del Psi, Mastromartino e Lospinoso del Pd, Flammia, Giorgio, Russo, Roselli, Lamorte, Destino del Pdl ed i due dell'Udc Moccia e Piccolella). Relativamente a quest'ultima forza politica da registrare il posizionamento nell'opposizione, con Moccia che ha parlato di «assessori, espressioni del voto dei consiglieri che non avendo più l'appoggio di questi ultimi, dovrebbero dimettersi». Di-
Monticchio Per 10 dipendenti
Gaudianello Spa Al via la cig Dallo scorso otto marzo, dieci dipendenti della Gaudianello Monticchio SpA sono in cassa integrazione. Sette lavoratori appartengono alle linee di imbottigliamento, tre agli uffici. Le dieci unità resteranno in Cigo fino alla fine di questa settimana. Si prevede che altri venti dipendenti subiranno la cassa integrazione guadagni ordinaria per la terza settimana di marzo. Lo stesso provvedimento, infatti, sarà adottato dal ventidue al ventotto del mese prossimo. Rispetto al primo annuncio del ricorso all'ammortizzatore sociale, ufficializzato dall'azienda durante una riunione che si svolse presso la regione Basilicata lo scorso febbraio, si è ridotto il numero dei dipendenti fermati. Dei previsti cinquanta, infatti, si è scesi ai trenta attuali ma la speranza è che il numero possa ancora scendere entro il ventidue marzo. Da lunedì scorso, intanto, delle quattro linee di produzione, due sono state fermate per effettuare la prevista manutenzione. Per non finire in cassa integrazione, inoltre, circa una decina di dipendenti dello stabilimento lucano di imbottigliamento per acque minerali hanno deciso di smaltire il monte ore feriale. Così ha finito per subire la Cigo chi i previsti permessi non ne aveva più a disposizione. Sebbene i rappresen-
tanti sindacali unitari abbiano più volte ribadito l'assoluta inutilità del ricorso all'ammortizzatore sociale, l'amministratore delegato di Gaudianello SpA, Alberto Alfieri prosegue nella sua opera di risanamento aziendale. Il lavoro del dirigente emiliano ha creato non pochi malumori tra le maestranze che dallo scorso ventuno novembre 2009 sono in stato di agitazione. La Triplice di categoria, attraverso la Rsu contesta la presunta contrazione della produzione che, viceversa, sarebbe alla base della cassa integrazione praticata dall'azienda. Tuttavia i sindacalisti, Enrico Sassone e Anselmo Polverari per Flai Cgil, Giovanni Lamorte in rappresentanza di Fai Cisl e Vincenzo Liccione di Uila Uil confermano che camion pieni di acqua minerale continuano ad uscire dallo stabilimento di Monticchio senza soluzione di continuità. Un dato che sarebbe in contraddizione con la Cigo. Al momento ancora nessuno dei dipendenti è in grado di sapere se finirà in cassa integrazione il ventidue marzo prossimo. Come è già successo venerdì scorso, alla fine dell'ultimo turno settimanale lavorativo, l'annuncio di chi osserverà il prossimo blocco arriverà presumibilmente non prima del diciannove febbraio. Vittorio Laviano
missioni che ha chiesto a gran voce il capogruppo del PdL Egidio Giorgio «il leone costretto ad abbaiare in precedenza per senso di responsabilità, tornato prepotentemente a ruggire», come ha rimarcato orgogliosamente nel suo intervento, in cui ribadendo la posizione del Popolo delle Libertà, ormai opposizione dura e cruda, ha criticato aspramente il bilancio presentato da Navazio, definito, incompleto, incon-
sistente e poco chiaro. Navazio ha rispedito al mittente le accuse rovesciatogli, da più parti, parlando di «mancanza di responsabilità in questo momento in cui gli animi non sono sereni», avvelenati da un campagna elettorale che si preannuncia sempre più cruenta. Da rimarcare l'intervento di Michele Mastromartino del Pd, che ha precisato: «Il centro sinistra non può essere responsabile di niente relativamente a que-
sta situazione tutta interna al centro destra ed in cui ci si vuole tenere volutamente fuori», ribadendo poi il passaggio in cui responsabilmente sui Piot e Pios che consentono alla città di Melfi di essere capofila, siano stati il Pd ed il Psi a garantire i voti necessari per consentire ciò. Non è stato smentito pubblicamente da nessuno. Nella giornata di ieri intanto Lorenzo Pagliuca, fratello di Nicola, in una lettera indirizza-
ta a Navazio, formalizza le sue dimissioni da presidente dell’Azienda Speciale 167. «La sua candidatura in una lista contrapposta a quella nella quale io sono stato prima eletto con il massimo consenso, - spiega - e per la quale ho accettato di dimettermi e sottomettermi alla scelta di non partecipare alla composizione della Giunta Comunale, determina l’interruzione di un percorso politico». Emilio Fidanzio
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Intanto continuano il disgaggio delle rocce sulla statale 18 chiusa da diversi giorni
Maratea: la pioggia non dà tregua Altra strada chiusa nei pressi di Castrocucco. Sono caduti dei pali del telefono MARATEA - Il maltempo continua a fare danni lungo la costa di Maratea. Per il forte vento è stata chiusa una strada secondaria alla frazione Castroccuo, mentre continuano le ispezioni a Santa Maria e continua il disgaggio dei massi per la riapertura della SS 18 alla località Rasi. Le forte raffiche di vento provenienti da Nord che hanno interessato la frazione di Castrocucco nelle notti scorse, hanno provocato la caduta di sette pali in legno della linea Telecom sulla strada che collega la località “Gnola” con il “Camping Maratea”. Il Comandante della polizia municipale di Maratea, dopo aver effettuato un sopralluogo insieme ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri, ha disposto la chiusura del tratto per la durata dei lavori di ripristino. Questa volta non sono segnalati disagi per la circolazione, sia per la presenza di percorsi alternativi, sia perché la strada che corre parallela alla spiaggia di Castrocucco, è utilizzata
La spiaggia di Castrocucco. A lato un sopralluogo sulla statale 18
prevalentemente d'estate. Mentre un discorso a parte merita la condizione dei pali telefonici già precaria prima del maltempo. La linea, come ci spiega il responsabile del Camping Maratea, l'ingegnere Carlo Vetromile, era stata dan-
neggiata da un incendio l'estate scorso. Le fiamme avevano bruciato l'erba a bordo strada e vicino alla cabina della Telecom. Il 27 gennaio scorso, poi, i telefoni sono andati in tilt e l'area è rimasta senza copertura per più di un mese fino
a quattro giorni fa. Poi il vento ha ribaltato i pali, ma il segnale è rimasto attivo. Un aspetto importante per gli operatori della località che in questo periodo sono già impegnati a ricevere le prime prenotazioni proprio per telefono.
Per quanto riguarda la viabilità, invece, resta ancora chiusa la strada comunale di Santa Maria dove sono in corso le valutazione della portata dello smottamento per capire se ci possano essere ripercussioni nella parte sovrastante l'a-
rea del crollo. Mentre continua la prima parte dei lavori per la riapertura della SS 18 chiusa dal 12 febbraio a località Rasi. I rocciatori sono impegnati con il disgaggio dei massi impigliati nelle reti e di quelli pericolanti. E proprio per consentire i lavori in massima sicurezza, è stato chiuso a veicoli e pedoni il piazzale della spiaggia di Fiumicello. L'area, sempre per questioni di sicurezza, come spiega il comandante dei vigili urbani di Maratea, è piantonata dalla Polizia municipale e dalla Capitaneria di Porto. Oltre ai disagi causati dal vento e dal dissesto idrogeologico, Maratea in questi ultimi giorni ha dovuto fare i conti anche con le condizioni del mare. La sera del 4 marzo fino al giorno seguente, infatti, è stato chiusa al transito il tratto di strada a senso unico che dalla Sp3 Panoramica conduce alla banchina del Porto, perché interessato dall'invasione di onde. Francesco Zaccara
Terranova Riconoscimento per Nicola Latronico Moliterno Manifestazione della parrocchia
Salvò la vita a un uomo La festa della donna Carabiniere insignito vista da Suor Paola D’Auria TERRANOVA – Un gesto che gli è costata la sua passione per l’arma dei carabinieri, ma che hasalvato unavita.Stiamoparlando delbrigadiere Nicola Latronico, che si è reso protagonista il 13 ottobre 2008, di un atto di eccezionale coraggio, rischiando la propria vita per salvare quella di un uomo avvolto dalle fiamme nella propria abitazione a Terranova di Pollino. Ecco perché, si è tenuta una toccante e bella iniziativa, con il sindaco Vincenzo Golia, che ha voluto a nome della sua amministrazione comunale, onorare questo atto coraggioso con una targa ricordo. «Un gesto – ha spiegato Golia – che oltre a salvare la vita di un nostro cittadino, ha onorato la divisa dei carabinieri. Ed ecco perché come amministrazione, ci sentiamo in dovere di ringraziare con una targa ricordo il brigadiere Latronico, per questo generoso e meritevole atto». Nicola Latronico di Senise, padre di tre figli; Lucia, Giuseppe e Rossella, sin da giovanissimo ha sempre avuto il fascino nei confronti della divisa, come ha ricordato il sindaco di San Costantino Albanese, Giuseppe Cantisanii. Un ricordo anche del sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo, citando come Nicola e la sua famiglia, sono persone cordiali e rispettate in paese. Presenti tra gli altri; i sindaci
Un momento della cerimonia
di Valsinni e Colobraro, dove Nicola ha prestato servizio e il capitano Biagio Simonetti. A causa di problemi fisici in seguito al soccorso, Nicola ha dovuto abbandonare con molto rammarico la divisa nell’ottobre del 2009. Claudio Sole
MOLITERNO - “Chi dice donna dice dono”, il tema della conversazione tenuta nel centro valligiano in occasione della festa della donna. L'incontro organizzata dalla parrocchia Santa Maria Assunta in uno con la locale Caritas e l'associazione Giovedì Culturali, ha vista la presenza di suor Paola D'Auria, molto popolare anche per la sua passione calcistica. Conosciuta per la "fede" laziale, suor Paola ha ben altra fede che la anima. Un cammino, il suo, iniziato in maniera a dir poco difficile. Addirittura la mamma non volendone sapere di avere una figlia suora, manda i poliziotti a prenderla in convento. Davanti al giudice che doveva pronunciarsi sullo strano caso, la giovane novizia incontra imputati di piccoli reati, minorenni e diventa sempre più forte nel suo cuore il desiderio di aiutare la gioventù in difficoltà. Il cammino si completa una volta diventata suora con un lavoro continuo e instancabile: «Ho fatto l'insegnante per qualche tempo - dice - e ho cercato con forza la serenità e il sorriso, che sono stati pieni da quando mi sono completamente rappacificata con mia madre». Il suo apostolato passa per le periferie di Roma, tra i tuguri dei baraccati, tra il degrado e il disadattamento, in mezzo a situazioni difficili e scabrose, dove la vita è fatta an-
che di tanti espedienti, più o meno legali. Porta i ragazzi in una piazza e, attraverso un pallone, cerca di mettere insieme il mondo dei giovani che hanno problemi di adattamento con un altro mondo, quello del calcio. L'accostamento funziona e ancora oggi, con la scusa dello sport, riesce a portare avanti la sua vera missione,quella difarincontrareGesù airagazzi.Attivissima nel carcere romano di Regina Coeli per "l'impegno, il desiderio di essere a fianco di chi, anche in questo modo, soffre comunque delle ingiustizie". Oltre a tutto questo è impegnata in progetti di beneficenza, interventi nell'area dell'emarginazione e disadattamento sociale, prevenzione e informazione verso i giovani e le famiglie, preparazione di operatori volontari da impegnare nell'assistenza, promozione di aiuti morali e materiali verso le popolazioni vittime delle calamità naturali (solo per citarne alcuni quelli in Bosnia tra le popolazionivittimedellaguerra, quelliinParaguaye in Togo). Questi i frutti del suo impegno che spingono suor Paola a continuare nella sua strada, così tenacemente difesa anche in quella prima aula di tribunale. E il calcio? «Strumenti per ringraziare Dio» conclude sorridendo. Gerardo Tempone
LA VAL D’AGRI VERSO LE REGIONALI VIGGIANO - “La crisi si fa sempre più dura in Val d'Agri. Un altra società legata all'indotto petrolio costretta a licenziare i lavoratori per la perdita di una gara d'appalto ”. L'allarme è lanciato dal capogruppo consiliare di “Laboratorio per Viggiano” Giambattista Mele, candidato alle regionali per la Sel, spiegandone come “un fenomeno nuovo appare all'orizzonte della Vald'Agri, dove con l'aggravarsi della crisi, si accentuano le differenze tra un normale rapporto di lavoro e lo sfruttamento”. L'analisi di Mele parte da quello che succede con alcune «società di lavoro interinale che “stimola-
Mele: «Crisi sempre più dura» no” l'assunzione di una ventina di operai presso aziende dell'indotto Eni con contratto a tempo determinato». «Questa - indica il capogruppo consigliare - è una facile fonte di sfruttamento in quanto, con tali contratti gli operai sono assunti per un tempo limitato che può durare qualche settimana, forse qualche mese dopo di che si licenzia per essere assunti successivamente (forse). Intanto la estrazione di idrocarburi
prosegue con la stessa intensità di sempre, se non più “spinta”». In fase di rinnovo dei contratti - sottolinea - con tali società “satelliti” si tende a fare un “gioco al ribasso”; un modo spicciolo per ignorare la “clausola sociale” del contratto di sito proposto dalla Cgil ed arricchito da Cisl e Uil ultimamente. Un'altra società del settore - evidenzia il consigliere di minoranza si trova adesso senza lavoro dovuto alla perdita di una
gara d'appalto e quindi sarà costretta anch'essa a licenziare quei lavoratori che hanno acquisito esperienza sia nel settore tecnico che nella fornitura di servizi di qualità all'Eni. Una storia che si ripete, ricordo qualche anno fa, quando furono licenziati una decina di lavoratori di Viggiano, dalla Renco, taluni assunti a contratto a tempo indeterminato e che a loro volta furono immediatamente rimpiazzati da per-
sonale di fuori Regione! E' questo lo sviluppo che voleva assicurare l'Eni con i vari accordi di programma? Altre ditte, invece, sono costrette ad assumere a “tempo determinato” poche persone, poiché i ribassi effettuati nelle gare d'appalto non permettono margini di guadagno tanto da poter continuare la gestione di tale attività, per cui non rimane altro da fare se non licenziare operai o decurtare i salari. In questo tempo di
elezioni, qualcuno si ricorda solo adesso e parzialmente di questi gravi problemi: ne va della tenuta del tessuto sociale della nostra area! «Qualche mese fa - aggiunge - presentammo in consiglio comunale un emendamento in cui chiedevamo un impegno stringente all'ENI di accettare la “clausola sociale” del contratto di sito proposto dalla Cgil che fu respinto dalla maggioranza! E' finito - il tempo dell'ipocrisia e dell'incoerenza. L'Eni deve accettare quella proposta per dare, in questi tempi gravi, qualcosa a questa terra che tanta ricchezza gli sta dando». Angela Pepe
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Mercoledì 10 marzo 2010 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
ll modello organizzativo è ispirato alle macrostrutture e riduce le mansioni di dirigenti
Uffici comunali messi a dieta E’ operativa da sabato la riorganizzazione dei settori che verranno tagliati da 14 a 8 LA CURA dimagrante che il commissario prefettizio Sandro Calvosa sta applicando alla macchina organizzativa del Comune di Matera procede a spron battuto. La delibera n.71 del 3 marzo scorso, sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell'ente che diventerà esecutiva da sabato 13 marzo, si ispira ai principi innovativi che prevedono, si legge, “Una struttura versatile, in grado di assumere nuove forme rispetto al variare di esigenze pubbliche, in sintonia con il nuovo ordinamento professionale del personale che, banditi i superati mansionari, hanno introdotto il famoso principio delle mansioni equivalenti che consentono di adeguare i moduli organizzativi con efficienza e velocità”. A gestire la città, ci penserà una macrostruttura che ridurrà da 14 a 8 i settori dirigenziali previsti dalla precedente dotazione organica secondo il seguente schema: Polizia municipale, affari generali, risorse umane, settore finanziario, patrimonio, urbanistica, lavori pubblici, igiene e ambiente. Il testo approvato contiene valutazioni analitiche sui settori che verranno accorpati e che prevedrebbero da un lato l'aumento del peso specifico delle singole posizioni dirigenziali controbilanciate, dall'altro lato, dall'individuazione di “posizioni organizzative che coadiuvano la dirigenza nel coordinamento di unità organizzative complesse, assumendo maggiori responsabilità ed assicurando le conoscenze specifiche delle norme che ben si attagliano alle competenze delle categorie D. La riorganizzazione prevede, nel particolare, che “Il settore staff e gabinetto può essere eliminato perché l'eventuale incarico può essere affidato al di fuori della dotazione organica prevista dal decreto 267/2000. Le funzioni del settore Sassi sono accorpate ai già esistenti settori tecnici, a seconda delle rispettive competenze. Il settore Commercio e Attività Produttive è in realtà un mero ufficio che può agevolmente essere accorpato ad un settore le cui funzioni possono essere correlate allo stesso. I servizi Pisu sono anch'essi accorpabili al settore lavori pubblici ed urbanistica in relazione alle specifiche competenze”. Resta escluso da questa riorganizzazione l'ufficio unico gare ed appalti per il quale sarebbero necessarie risorse umane e formazione che l'amministrazione comunale non ha. In merito, poi, all'Avvocatura, la nuova organizzazione riserva un ampio spazio all'analisi di questo settore. “Appare non utile per l'Amministrazione, proporre all'uopo una figura dirigenziale”. All'origine
La denuncia di un iscritto alla facoltà di Lettere
Ardsu, sportello chiuso Studenti costretti a rivolgersi a Potenza
PASQUA A MATERA PER I CAMPERISTI Area pronta a Serra Rifusa LA concomitanza con le festività pasquali, si trasforma come ogni anno in occasione per mettere a punto la macchina organizzativa per l’accoglienza dei numerosi turisti che arriveranno a Matera e per i quali i servizi e l’ospitalità sono fondamentali. In particolare la città dei Sassi è da anni meta preferita dei camperisti e dunque diventa necessario un luogo attrezzato in cui ospitarli adeguatamente. Per questo il commissario prefettizio ha comunicato che è stata predisposta l'area parcheggio per i camper, a Serra Rifusa. Sandro Calvosa ha inoltre ha invitato i rappresentanti degli operatori turistici a concordare le iniziative da mettere in campo per la settimana di Pasqua.
della scelta ci sono costi notevoli e le finalità strategiche che non sono rinvenibili nel settore. Secondo il Commissario prefettizio, infatti, il patrocinio legale dell'amministrazione comunale può essere affidato anche a funzionari di categoria D iscritti all'albo. Operazione, questa, che consentirebbe un notevole risparmio. La stessa figura (dirigente dell'avvocatura) può essere più utile, secondo la razionalizzazione del new deal ammin8istrativo, in altri settori. “La struttura direziona-
le dell'Avvocatura - prosegue ancora nel testo la delibera prefettizia - non rientra in alcun modo negli obiettivi strategico-programmatici dell'amministrazione”. Sarà una posizione amministrativa autonoma a garantire i servizi finora svolti da questa figura mentre nei casi di contenziosi di maggior rilievo si procederà ad affidare all'esterno l'incarico, attraverso apposita gara pubblica, al massimo ribasso”. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
MATERA - A guardare il sito internet dell'Ardsu (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio) tutto sembrerebbe a posto. Nella sezione “Contatti e Uffici” del sito si fa chiaro riferimento alla presenza di diversi sportelli per le esigenze degli studenti. Uno di questi si troverebbe a Matera. Non mancano, sul sito, indirizzo e numero telefonico della sede, che sarebbe attiva in vico XX Settembre e contattabile ai recapiti telefonici 0835240365 e 0835331654. Peccato, però, che in quello sportello non ci sia anima viva. Al telefono, che abbiamo tentato di contattare non risponde nessuno. La denuncia arriva da Giorgio Santoriello, responsabile provinciale dei Giovani del Movimento per le Autonomie, studente iscritto alla Facoltà di Lettere del polo materano. «La situazione è inammissibile. E' pazzesco che gli studenti del polo materano non possano avere uno sportello per i servizi Ardsu nella sede della loro università. Non dimentichiamo che l'ente rappresenta il punto di riferimento istituzionale per tutti i servizi legati al diritto allo studio: pratiche per le borse di studio, la mensa, gli alloggi, i trasporti e tanto altro». Come ovviare? «E' incredibile a dirsi, ma l'unica soluzione, a questo punto, sarebbe quella di recarsi a Potenza, a circa cento chilometri di distanza, anche per un semplice documento per la mensa o per altro». Quali sarebbero le ragioni dell'improvviso blocco del servizio? Ufficialmente, per ora, non ci sono spiegazioni. E anche sul sito, almeno fino a ieri, non compariva alcuna comunicazione ufficiale relativa alla questione. «Già nei giorni scorsi, però - spiega Santoriello - avevamo notato che gli operatori dello sportello erano sotto organico, con carichi eccessivi di lavoro rispetto alle richieste degli studenti. Siccome sono dipendenti regionali presso altri enti, non è da escludere che abbiano chiesto di torna-
MATERA-VALBASENTO In 42 per il Bando SONO 42 le manifestazioni di interesse pervenute alla Regione Basilicata per il Bando “Matera-Valbasento” con risorse regionali per 50 milioni di euro. Lo si è appreso ieri, a margine dell’operazione di apertura delle buste che si è svolta a Potenza, presso il Dipartimento regionale per le attività produttive. I progetti presentati prevedono un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro e una occupazione di mille addetti. I settori di investimento riguardano energia, farmaceutico, manifatturiero, metalmeccanico. Il nucleo di valutazione di esperti definirà nei prossimi giorni la graduatoria e chiederà il business plan alle aziende in linea con i requisiti del bando. «L'entità delle proposte presentate – ha detto Maurizio Girasole della Filtcem Cgil – meriterebbe un ulteriore sforzo finanziario della Regione per soddisfare le varie richieste».
re nelle sedi di precedente assegnazione. Ma non possiamo certo essere noi studenti a pagare le conseguenze delle carenze di bilancio o di organico delle istituzioni». Il dato di fatto, intanto, è questo: fino a pochi giorni fa c'era uno sportello con pochi dipendenti, comunque insufficienti per il carico di richieste degli studenti. Adesso non ci sono più neppure quelli. Gli studenti, intanto, brancolano nel buio. Simili situazioni forniscono argomenti a chi vorrebbe la chiusura di tante sedi universitarie distaccate. La domanda si pone ancora: ha senso tenere a Matera una sede universitaria se continuano a protrarsi simili problemi, simili carenze e una effettiva disparità di servizi tra gli studenti che frequentano nella città dei Sassi e quelli che frequentano a Potenza? Le istituzioni dovrebbero interrogarsi. Pino Suriano matera@luedi.it
IL CONVEGNO
Annunciati i progetti della Sel per le Aziende Sanitarie e alcuni comuni del Materano
Fotovoltaico per abbattere i costi energetici L'ENERGIA alternativa è il futuro della nostra civiltà e creerà nuovi scenari, ambienti ecologicamente più equilibrati e nuovi posti occupazionali. Alcune nazioni europee, come la Germania, hanno snellito le procedure legali per intensificare la ricerca ed alcune realizzazioni. L'Italia, in questo campo, non riesce a decollare per leggi farraginose e pastoie burocratiche. Per questo l'Ises Italia (Sezione della International Solar Energy Society) in collaborazione con l'Apea (Agenzia Provinciale per l'Energia e l'Ambiente) della Provincia di Matera ha organizzato, presso l'Hilton di Matera, il corso di formazione “Progettazione fotovoltaica per i contributi in conto energia”. Hanno partecipato cento operatoritra ingegneri, architetti e geometri. Alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Sissi Ruggi, sono intervenuti Giusy
Costantini, presidente Apea e ricercatrice del Dipartimento Economia Agraria, Massimo Scuderi direttore generale della Società Energetica Lucana eAldo DiCarlo docenteall'U-
niversità Tor Vergata di Roma e direttore del Polo solare organico della Regione Lazio. «Da tre mesi ho l'incarico di presidente dell'Apea. - afferma Costantini - La tavola rotonda inizia un percorso voluto dall'Apea, sulle fonti energetiche rinnovabili. Si inizia con il fotovoltaico con la partecipazione di tecnici e funzionari delle pubbliche amministrazioni dei Comuni della provincia di Matera». «La nostra principale mission è ridurre i costi energetici della pubblica amministrazione lucana. - interviene Scuderi - Ieri è partita una gara comunitaria per l'acquisto di 47 megawattori di energia elettrica con un prezzo d'acquisto inferiore a quelli praticati con contratti differenziati. La gara sarà vinta dal miglior acquirente a prezzo più basso. In progetto sono 17 megawattori di impianti fotovoltaici sulle Aziende sanitarie lu-
cane e parcheggi degli ospedali, muniti di pensiline solarizzate». Il primo progetto riguarda l'ospedale “Madonna delle Grazie”di Matera, conun impiantodi duemegawatt e un investimento di14 milioni di euro. Altri progetti, per impianti da 3,7 megawatt, riguarderanno altri ospedali lucani, per una spesa in corso di definizione: «Stiamo lavorando - ha aggiunto Scuderi - anche all'utilizzo di terreni incolti di proprietà della Regione, per complessivi 80 ettari, nei territori di Aliano, Bernalda, Acerenza e Genzano. Gli impianti produrranno 25 megawatt di energia con un investimento di 70 milioni di euro. Il nostro impegno - ha concluso - coinvolge anche i Comuni per i quali elaboriamo un piano energetico comunale (P.E.C) nel quale indichiamo dove e come produrre energia». Nunzio Longo
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Matera
Agenda
Mercoledì 10 marzo 2010
Donne in divisa
RIMARRA’ aperta fino al 17 aprile al Musma l’Antologica di Toti Scialoja. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, comprende 16 sculture datate 1958-1989, 35 tecniche miste datate 1938-1998, 125 disegni con animali e poesie dedicati, tra il 1961 e il 1979, ai bambini, 50 disegni inediti destinati, nel 19381939, all’Almanacco della Cometa, un ricco apparato di immagini, documenti, libri, cataloghi che ripercorrono la vita di Scialoja dall’infanzia alla morte, senza tralasciare la giovinezza, gli studi, i primi interessi artistici, gli esordi, le mostre, il mondo dello spettacolo, la letteratura, gli amici, la critica, i rapporti con l’America, con De Kooning e Motherwell, la vita d’artista tra Burri e Afro.
UN “ANGOLO degli oratori” in divisa ed esclusivamente in rosa. Per un giorno, domani con inizio alle 10, lo speakers corner del londinese Hyde Park si trasferisce al Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Matera. E' l'iniziativa “Donne in divisa”, voluta dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Carlo Metelli, per dar voce alla componente femminile non solo dei Vigili del Fuoco. Al dibattito, moderato dalla giornalista Sissi Ruggi, prenderà parte il personale femminile della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Municipale, del 118 e della Croce Rossa Italiana.
APPUNTAMENTI
Antologica di Toti Scialoja
SISTEMI PRODUTTIVI
CINEMA
Infoday in Mediateca
Comunale Matera - 0835334116
foto di VIDEOUNO
Pugno di ferro dai modi garbati
Alice in Wonderland in 3D ore 17 - 19,30 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 Genitori e figli 17,30 - 19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Shutter Island 16,15 - 18,45 - 21,20
Patron Antonio Matera Invictus ore 17,15 - 19,30 Che fine hanno fatto i morgan 21,45
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Wolfman 19,30- 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Alice in Wonderland 17,30 - 19,30 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Alice
In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
INIZIERANNO oggi alle ore 10 presso la Mediateca provinciale di Matera, i lavori dell’Infoday. «L’Infoday è finalizzato a presentare le linee guida, le modalità di partecipazione e le opportunità – spiega un comunicato diffuso alla stampa - offerte dal VII Programma Quadro dedicato alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, nonché dal Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività 20072013”, entrambi volti a valorizzare le strategie e gli strumenti di innovazione dei sistemi produttivi e dei territori. Nel corso dell’incontro saranno approfondite le opportunità offerte da tali strumenti programmatici e finanziari, con particolare riferimento al ruolo delle Province e delle imprese locali. Gli approfondimenti tematici saranno dedicati alla prossima call for proposal Smes/Smes Ag, gestita dalla Rea - Agenzia esecutiva per la ricerca - e alle recenti opportunità di finanziamento offerte dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007 – 2013, attuato congiuntamente dal Ministero dell'Università e Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico». L’iniziativa, rivolta ai rappresentanti delle realtà socio economiche locali, delle imprese, dell’Università e degli Enti territoriali, è organizzata , organizzato dalla Provincia di Matera in collaborazione con lo Spazio Europa Upi Tecla di Bruxelles. Il prossimo appuntamento previsto nel mese di aprile sarà incentrato sul Cip - Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione, promosso dalla Commissione europea. matera@luedi.it
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458
ALICE teme di essere pazza. Da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo.
Genitori & figli QUANDO una mattina Alberto, il professore di Nina, una ragazza disincantata di 14 anni, assegna alla classe un tema dal titolo “Genitori e Figli: istruzioni per l'uso”.
Shutter Island NEL 1954, i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello a Shutter Island.
NICOLAS VILLA MARY
0835-952396 0835-952327
RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI
0835-532631
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Precari della scuola, cassintegrati, migranti senza diritti. Le battaglie non sono finite
«Non ci faremo sconfiggere» Il VII congresso confederale Cgil si apre all’insegna delle tutele occupazionali C’E’ una crisi che incombe sul nostro Paese e che deve essere affrontata in nome di un unico obiettivo: difendere, tutelare, rivendicare nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani. E’ con questo spirito che si apre oggi il VII congresso confederale della Cgil che, come sottolinea nella sua relazione introduttiva la segretaria generale, Manuela Taratufolo, si inaugura con la parola d’ordine che è continuità e coerenza. «Il problema - scrive - è la negazione dell’inclusione sociale e della partecipazione; il problema è combattere le strategie di una destra che governa il Paese negando i diritti di ognuno e di cittadinanza offendendo la dignità delle persone». L’impegno del sindacato, sceso in piazza per protestare, anche nel corso del 2009 contro i provvedimenti ad personam del presidente del consiglio e le violazioni ai diritti dei lavoratori, si chiarisce nella frase di Manuela Taratufolo che spiega: «Il congresso è questo: stare tra la gente per confrontarsi, per consentire la partecipazione alle nostre rivendicazioni, per costruire insime la nostra futura strategia». La mancanza di politiche dedicate al lavoro sta tutta nei numeri forniti dalla relazione introduttiva: «Fanno paura i numeri della crisi, fanno paura le cifre in aumento di Cig e disoccupazione (307 mila posti di lavoro persi, 172 mila gli inattivi) fa paura il crollo del Pil, -5, fa paura il numero delle aziende
Manuela Taratufolo sul palco di piazza S. Giovanni a Roma , l’1 maggio
fallite, 9225, fa paura il calo dei consumi e delle retribuzioni, fa èaura la pressione fiscale al 43% e il debito- Pil al 115,8%». C’è, però, un riferimento alla condizione dei materani, costretti alle difficoltà di tutti i giorni, ai quali fa riferimento ulteriore Manuela Taratufolo nel suo intervento: «La crisi non è data adi numeri, nelle nostre assemblee. Per la nostra gente la crisi è il salario basso e le tasse alte, è il lavoro precario e frammentario, è la cassinte-
Incontri di orientamento universitario
grazione che sta per scadere, è il non avere l’ammortizzatore sociale per il tipo di lavoro che si svolge e che si sta per perdere, è la pensione bassa non sufficiente a garantire il minimo di sopravvivenza e a combattere a solitudine della propria assistenza. Alla richiesta di rafforzare lo stato sociale - prosegue ancora la Taratufolo - la risposta è la privatizzazione dei servizi pubblici e della sanità. Alla richiesta di stabilizzare i precari della scuola, la risposta è la ri-
duzione del personale e la privatizzazione dell’istruzione pubblica». La difficoltà di mettere a punto politiche del lavoro efficaci è sottolineata dal fatto che, aggiunge la segretaria - «Questo Governo accentua gli ostacoli pur di non assicurare il lavoro garantito, il lavoro con i diritti, il lavoro inteso come valore aggiunto e non come mera merce di scambio o come mero fattore della produzione». Infine il riferimento alla controriforma del lavoro. «Con l’approvazione del disegno di legge 1167 - B arriva, da parte di questo Governo, l’ennesima Mannaia contro i lavoratori - prosegue la Taratufolo questo significa: lavoratori più deboli e ricattabili, questo significa che a partire da domani, oltre al foglio in bianco per le dimissioni, i lavoratori saranno costretti a firmare anche il foglio in bianco per la rinuncia alla tutela giurisdizionale. Si tenta così di aggirare l’art.18 che con tanta forza e passione difendemmo nel 2002». La forza della Cgil sta anche nella tutela di chi sceglie il nostro Paese per farne la sua patria. «Non ci stancheremo di sostenere e rivendicare la pari dignità e la comune cittadinanza da assicurare ai migranti presenti nel nostro Paese. Quei lavoratori, uomini e donne, che producono il 9,7% del Pil nazionale, pari a 122 miliardi di euro, vanno rispettati». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
La terza età ancora in prima fila
LA “ricostruzione” del Paese passa anche per un nuovo protagonismo della terza età»: lo ha detto ieri, a Matera, Miriam Broglia, responsabile comunicazione della Direzione nazionale del Sindacato pensionati Cgil, in occasione del nono congresso territoriale dello Spi. «E' un Paese che invecchia – ha detto Broglia – e questa è un’opportunità per ripensare la sua ricostruzione, anche con l'apporto del patrimomio di esperienze della terza età. Pensiamo a un nuovo protagonismo degli anziani e auspichiamo che possa essere approvata una legge di iniziativa popolare sull'apprendimento permanente. Ma occorre fare dell’altro sul terreno delle nuove tecnologie, che mutano di continuo e rischiano di escludere ulteriormente le fasce deboli. C'è il rischio di una divisione, ulteriore – ha concluso – tra la popolazione».
La presidente della sezione materana dell’Aism: «Ci si può convivere»
Docenti e studenti della Luiss tra i banchi del Liceo Scientifico Successo della vendita delle gardenie per la speranza
Sclerosi multipla, nessuna paura
LA LUISS - Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli - si presenta agli studenti lucani che devono scegliere la facoltà universitaria. L’appuntamento di oggi, alle ore 11.30 nell'Aula Magna del Liceo Scientifico “D. Alighieri”, è organizzato in collaborazione con Confindustria Basilicata, avrà come oggetto le opportunità di studio e gli sbocchi professionali offerti dalla Luiss, Università promossa da Confindustria e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. Dopo il saluto di Confindustria Basilicata, interverranno la Francesca Di Donato, docente di Accounting presso la Facoltà di Economia della Luiss, che presenterà l'offerta formativa delle tre facoltà dell'Ateneo: Scienze Politiche, Economia e Giurisprudenza. Seguiranno l'illustrazione dei servizi e delle opportunità offerti dall'Università capitolina da parte di Teti Licursi, Relazioni Associative Luiss, la proiezione di un video istituzionale sul Campus e la testimonianza di Gianmarco Filippini, studente iscritto al II anno della Facoltà di Scienze Politiche della Luiss. L'università intitolata a Guido Carli si conferma ai primi posti degli atenei nazionali preferiti. Non è un caso infatti che la Luiss, in netta controtendenza rispetto a tutti gli indicatori nazionali, faccia il pieno di domande di ammissione con un incremento percentuale del 60% negli
La Luiss
ultimi quattro anni, battendo nuovamente il record storico di iscritti alle due sessioni di Prova di ammissione (aprile e settembre 09). Alcuni dati sulla Luiss: 1 a 7 è il rapporto docenti/studenti; 0,1% il tasso medio di abbandono degli studenti Luiss contro una media nazionale del 18%; 3,3 anni il tempo medio di laurea (Corsi di Laurea Triennale); 86% i laureati che trovano lavoro entro 6 mesi dalla laurea. La prova di ammissione ai corsi di Laurea Triennale e a ciclo unico per l'anno accademico 2010-2011 si terrà il 14 aprile 2010 a Roma e, contemporaneamente, in molte altre città italiane, per agevolare gli studenti a svolgere la prova stessa nella propria regione di residenza. matera@luedi.it
LE 560 piante di gardenia vendute sabato e domenica a Matera hanno il colore della scoperta. E’quello che si augurano di fare i ricercatori che studiano la sclerosi multipla e per i quali i malati non sono soltanto numeri e statistiche ma anche volti, storie, nomi. La sezione materana dell’Aism, presieduta da Mariangela Calviello, nata nel 1982, conosce bene quei volti perchè 64 di quei malati sono soci da alcuni anni. Lontani dai luoghi comuni, i volontari che si occupano delle attività si impegnano per trasformare la malattia in opportunità. I servizi offerti agli iscritti vanno dal disbrigo di pratiche burocratiche all’assistenza domiciliare, al telefono amico, alle visite specialistiche fino alle informazioni scientifiche sulle nuove terapie. Della sclerosi multipla non si deve aver paura. «Spesso - spiega la Calviello - i ragazzi ai quali viene diagnosticata la sm, sono spaventati. Nessun ragazzo lo dirà mai pubblicamente, per gli adulti è diverso. Nei prossimi giorni cominceremo, infatti, una serie di incontri nelle scuole. Il primo sarà al liceo classico. «Ci piacerebbe che, oltre a conoscere meglio questa malattia, si impegnassero anche nel volontariato, perchè è importante coinvolgere i giovani» Le persone con sclerosi multipla sono 64, 54 sono i soci dell’associazione tra i
La ricerca non si ferma Colpisce prevalentemente persone tra i 20 e i 40 anni e tra le donne è più frequente. La sclerosi multipla investe il sistema nervoso centrale e, indebolendo la mielina (sostanza che riveste e protegge le fibre nervose e le aiuta a condurre gli impulsi nervosi) causa disturbi che vanno dalla coordinazione motoria alle alterazioni dell'equilibrio. Il suo nome deriva dal nome scientifico delle “cicatrici”(sclerosi) che si formano nel tessuto nervoso leso e che possono svilupparsi in ogni parte del sistema nervoso centrale (multipla). Secondo le più recenti ricerche, riportate sul sito dell'Aism, l'incidenza di questa malattia in Italia è pari a 1/1000 con una stima di casi pari a circa 57 mila. La ricerca è impegnata a svelare quali siano i fattori a causa dei quali il sistema immunitario aggredisce la mielina. Fra le ipotesi più accreditate ci sono la predisposizione genetica (la Sm, comunque, non è ereditaria, ndr) e fattori ambientali scatenanti. a.ciervo@luedi.it Le gardenie dell’Aism
quali 30 sono in contatto con i volontari e tra loro 10 sono i più gravi». «La città risponde sempre benissimo, come conferma anche la vendita del cd di Marco Lopomo che sta avendo un certo successo. Non è successo così a Bernalda, ma è probabile che la concomitanza con una protesta pubblica abbia inciso». La buona volontà però non basta e le difficoltà dovute ad una sede inadeguata si fanno sentire. «Il locale infatti spiega la presidente - non è sufficientemente attrezzato per i disabili e questo porta notevoli spese anche per il carburante del mezzo che usiamo per trasportare i malati, con un costo totale di 4000 euro all’anno». La raccolta fondi che, oltre alla vendita di gardenie è legata anche a
quella delle “mele della salute”, consente di erogare servizi gratuiti e di sostenere la ricerca dei medici della Fism sulle nuove terapie. Accanto alle persone affette da sclerosi multipla ci sono quattro volontari in servizio civile, altri che sono membri del direttivo e molte altre persone che si impegnano compatibilimente con i loro impegni quotidiani. I fondatori della sede materana dell’Aism non hanno in comune la malattia nè storie particolari che li hanno avvicinati in qualche modo alla sclerosi multipla. Sono, invece, persone che hanno deciso di impegnarsi accanto a loro concittadini perchè credono nel volontariato. «A volte, soprattutto nei primi tempi, molti di loro si
impegnavano anche di tasca propria». Il problema principale è quello di chiarire bene cos’è la sclerosi multipla: «Il primo impatto, per molti, è terrificante. Bisogna invece chiarire che, nonostante tutto, è una malattia vivibile mentre l’immaginario collettivo pensa solo alla sedia a rotelle». Il vantaggio della ricerca che si muove veloce e che copre il 70% del fabbisogno complessivo, è che l’impegno dà risultati molto veloci. «Credo sia molto importante intervenire sulla mente - aggiunge - e affrontare la sclerosi multipla come una compagna di vita». L’importante è accompagnarla nel miglior modo possibile. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
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Miglionico Anche quest’anno le giornate di raccolta si ripeteranno quaranta giorni
Donazioni Avis in aumento Registrato un incremento di oltre il 20 per cento tra soci e sacche di sangue MIGLIONICO - Si è tenuta nei giorni scorsi, l'assemblea ordinaria annuale dell'Avis comunale di Miglionico. La relazione dell'anno 2009 ha posto in evidenza la crescita esponenziale della raccolta nella locale sezione Avis. Fondata e curata da 92 soci, la cui età media è di circa 24 anni, la sezione miglionichese ha avuto nel 2009, una raccolta pari a 86 donazioni. Un incremento, sia in termini di soci che di sacche raccolte, rispetto all'anno precedente, di oltre il 20%. Una soddisfazione per gli organi direttivi che si stanno prodigando per la diffusione della cultura della donazione e della solidarietà nella piccola comunità. 10 sono state le giornate dedicate alle donazioni, 2 in più dell'anno precedente. «Collaborazioni con Admo, Telethon, Airc per raccolte di fondi in aiuto della ricerca sono in atto -precisa Amati. Obiettivo principale del nostro lavorare, oltre alla raccolta sangue, è fare proselitismo per avvicinare sempre più persone alla cultura della donazione. Donatore non
I direttivo dell’Avis di Miglionico
è solo chi dona il sangue ma anche chi si prodiga e riesce a trasmettere agli altri l'importanza di questo nobile gesto. E proprio il mese scorso abbiamo svolto un incontro con i bimbi dellascuola primaria, nel quale abbiamo spiegato loro, il significato e l'importanza della donazione, affinché possano sin da piccoli sensibilizzarsi al vo-
lontariato per aiutare il prossimo. In collaborazione con associazioni sportive, contiamo di riproporre tornei sportivi che abbraccino più partecipanti possibili. Insieme, a lottare per la cultura della vita e per promuovere e diffondere la solidarietà. Per l'aspetto riguardante le raccolte del sangue, anche
per il 2010 non cambieremo la frequenza delle giornate di raccolta che si ripeteranno ogni 40 giorni. Un occhio particolare lo rivolgeremo alle donazioni in aferesi. Questa procedura permette di ottenere dal donatore una specifica componente del sangue con l'aiuto di un'apposita macchina che separa emocomponenti. Ancora pochi i nostri associati che decidono di praticarla pur avendone ora la possibilità periodica in centri mobili organizzati a Pomarico, Ferrandina e Grottole». Confermato il direttivo eletto un anno fa. Presidente: Orazio Amati; vice: Nicola Petita; segretaria: Graziana Acito; amministratore: Mariangela Bertugno; revisore dei conti: Anella. Alessandra Amati, Nicola Sanfrancesco e Margherita Ventura gli altri volontari del direttivo. Rappresentanti delegati alle assemblee, sono stati designati: Antonio Corleto alla provinciale, Carmenio Micciantuono alla regionale e Nicola Petita alla Nazionale. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
Pomarico Pellegrino: «Deliberate cifre superiori a quelle previste»
Sindaco e Pd, è guerra aperta Polemica sul tema dell'impignorabilità di somme del Comune POMARICO - «La giunta delibera con mancanza di congruità con le disposizioni di legge». Ormai tra Pd e sindaco, Giuseppe Casolaro (nella foto), è guerra aperta. Almeno sui vari impegni burocratici. Dove la carta che canta parla di soldi, somme anche notevoli, processi di svolgimento della spesa pubblica, conti che sono in un certo senso anche il destino del piccolo centro abitato. L'ultima polemica riguardante questi ambienti arriva sul tema dell'impignorabilità di somme del Comune. Si tratta di adempimento tutt'altro che formale, una presa di posizione che semestralmente il ogni comune deve prendere in presenza di rischi di interventi della magistratura sulla pignorabilità dei trasferimenti. Fin qui tutto dovrebbe essere semplice. Nulla si do-
vrebbe poter errare. Sgarrare, per cose del genere, dovrebbe essere difficile o voluto. «Come si vede dalla delibera - sottolinea infatti Giuseppe Pellegrino, del Pd - la giunta ha deliberato somme notevolmente superiori a quelle previste dalla legge, art. 159 Dl n. 267/2000. Perché non sono soggette a esecuzione forzata, invece, “a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice”, le somme di competenza degli enti locali destinate a: pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi; pagamento delle rate di mutui e di prestiti obbligazionari scadenti nel semestre in corso; espletamento dei servizi locali indispensabili». n.f.
Tra gli oggetti sequestrati
Caso Sarli, spunta una mazza POMARICO - Oltre all'ascia spunta una mazza fra gli oggetti sequestrati dopo l'episodio di violenza di un anno fa che costò gravi conseguenze al giovane Nicola Sarli. Non c'era solamente l'ascia come elemento del caso Sarli. Era il 17 gennaio del 2009, quando la Stazione dei carabinieri di Pomarico arrestò l'allevatore Rocco Sarli. Con un colpo d'ascia Sarli aveva colpito alla testa il nipote Nicola Sarli, che con suo padre (uno dei fratelli dello stesso Rocco), aveva appena avuto un furibondo litigio su annose questioni molto probabilmente legate ad alcuni terreni. L'episodio avvenne in un tratto di campagna pomaricana, in contrada Calcara dove oltre all'ascia utilizzata da Rocco Sarli, allora arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio, fu rinvenuta anche una mazza di plastica, gialla, della lunghezza di un metro, secondo il rapporto del verbale dei carabinieri di Matera giunti nella stazione pomaricana il 4 febbraio successivo. Quando fu data notizia del fermo e dell'avvio delle indagini l'oggetto non era stato segnalato. La vicenda rovinò una normale giornata di pascolo. Per il nipote ventisettenne di Rocco Sarli il litigio terminò dopo il colpo inferto dallo zio. Secondo le prime ricostruzioni, Vincenzo stava già litigando con suo fratello quando sul luogo arrivò anche il più giovane Nicola. E, sempre secondo quello che sembrava emergere allora, il contrasto risultato insanabile erano nato su un dissidio intorno al dirit-
to di pascolo. Sempre dalle prime ricostruzioni (ovviamente si attenderà il processo per chiudere il cerchio) fu Rocco Sarli che improvvisamente si scagliò contro suo nipote. In seguito alla cattura dell'aggressore fu ritrovata l'ascia. Ma adesso si vedrà che ruolo invece, e se ce n'è stato uno, ha avuto in tutto ciò la mazza che per il momento è solamente tra gli oggetti messi a reperto dai militari. Le ipotesi, a questo punto, potrebbero essere le più diverse. Da allora, altra violenza di quella portata non è stata registrata sul suolo pomaricano. Un atto che però andò ad allungare una serie già significativa. La conclusione del processo a carico del cinquantaseienne Rocco Sarli avrà l'importante compito di terminare la scrittura d'una pagina oscura della vita di Pomarico. Assegnando giustizia al posto della violenza. Con l'augurio che contese pure più importanti non si concludano solo con il ricorso ad atti violenti. Nunzio Festa
Montescaglioso Prossimo impegno domenica sul campo del BLN Pignola
La Libertas ferma il Moliterno MONTESCAGLIOSO - Con il pareggio per 1 - 1 imposto al Moliterno (54 punti) la Polisportiva Libertas montese (34) fa perdere ai potentini la leadership da loro conquistata solo mercoledì scorso vincendo per 3 - 0 nel recupero con il Pietragalla; quest'ultima (56 punti), vincendo per 1 - 0 contro il Grottole, ringrazia proprio la compagine montese che le ha consentito di poter riprendere la vetta in solitario. Alla vigilia della gara del Comunale montese i moliternesi, accompagnati in trasferta dai loro sostenitori dei Boys, erano consapevoli che il campo di Montescaglioso non sarebbe stato facilmente espugnabile, situazioneche sièpuntualmente avverata nel corso dei 90'. I pa-
droni di casa, andati sotto intorno alla metà del primo tempo grazie alla segnatura del “solito”Molletta, un habitué della retea Montescagliosogià aitempi della Tramutolese, non si sono mai dati per vinti chiudendo gli spazi agli ospiti, correndo ben pochi pericoli e trovando, nella fase finale, il calcio di rigore che è valso un pareggio tutto sommato giusto. I montesi sono scesi in campo senza poter disporre degli infortunati Ivan Carriero e Giambattista Mossuti e schierando Raffaele Martino in porta al posto di Giovanni Cifarelli. Al 32' hanno poi perso per infortunio muscolare Rocco Ditaranto, elemento di notevole importanza nell'economia del gioco e negli equilibri della squadra. Per
tutti questi motivi e per la caratura dell'avversario (ben 20 punti in più) il risultato di parità interno deve essere salutato con favore dalla società e dalla tifoseria locale, accorsa ancora una volta in gran numero allo stadio montese per sostenere i beniamini di casa. La rete del pareggio montese, arrivata su calcio di rigore, il settimo decretato in favore della Polisportiva Libertas, è stato trasformato al 29' della ripresa dal giovane attaccante Luigi Venezia, entrato in campo solo 2' prima. La punta, scuola montese e all'esordio in Promozione lucana, è giunta alla settima marcatura stagionale, di cui tre messe a segno dagli 11 metri. Non andava a segno tra le mura amiche dal 6 dicem-
La Polisportiva Libertas Montescaglioso
bre 2009, in occasione della gara contro il Pietragalla, terminata 1 - 4 in favore dei potentini: in quella partitasegnò dopo che il portiere aveva respinto il calcio di rigore di Mangia, dando il
momentaneo pareggio alla sua squadra. Il prossimo impegno per i montesi, domenica, li vedrà ospiti del BLN Pignola (43 punti): all'andata terminò 1 - 1. Michele Marchitelli
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Irsina verso le elezioni Tra i sostenitori tanti operai della Fiat Sata «per il riscatto della città»
«Mi sostiene la gente comune» Intervista al candidato sindaco della “Lista per Irsina con Achille Furioso” IRSINA- Achille Furioso (nella foto) è il candidato sindaco per “Lista per Irsina con Achille Furioso”. Con Furioso si chiude il primo giro di inteviste dei candidati presenti nella competizione comunlae. Intanto scopriamone il profilo. Achille Furioso, 37 anni laureato in Scienze geologiche, libero professionista con studio tecnico a Irsina e Matera. Perchè questa decisione di candidarsi alla carica di Sindaco? «Sono impegnato in politica da alcuni anni, ho ricoperto la carica di consigliere comunale e quella di consigliere provinciale e penso, con molta umiltà di conoscere bene i problemi della nostra comunità. Un percorso politico e formativo che credo non possa essere vanificato, ma che al contrario debba essere un valore aggiunto per la nostra città e messo a disposizione dei cittadini di Irsina. Per passione mi sono sempre occupato di politica, ho ricoperto la carica politica di segretario della Fgci da ragazzo e sono stato iscritto al Pci, al Pds e ai Ds della sezione di Irsina, di cui sono stato sempre un attivista. Mi candido alla carica di sindaco
perchè credo che ci sia bisogno di cambiare pagina rispetto ai rapporti fra le persone “in senso politico ovviamente”. Ho già dimostrato di essere portatore sano di idee chiare e innovative edio e la miasquadra, vogliamo prenderci lo spazio necessario per riscoprire una politica fatta di principi, onestà, dignità, coraggio, capacità, voglia di essere protagonisti del nostro futuro». Perché ha scelto di candidarsi con Lista per Irsina? «Questo raggiunto, oggi, è il frutto di un lavoro iniziato dopo le Provinciali scorse e chevedeva al nostro fianco anche altri partiti del centrosinistra, che successivamente hanno fatto altre scelte, forse di natura politica, forse no, ma che noi comunque rispettiamo. Abbiamo iniziato a condividere pochi punti sul programma, discussi e approfonditi in più incontri, durante tutto l'anno e siamo approdati alle trattative con gli altri partiti (Pd, Api, e idv) con una piattaforma programmatica, mai presa in considerazione; questo ha prodotto in noi molta delusione. A un certo punto, per non vedere vanificato il nostro lavoro, per le solite logiche che vengono messe in cam-
po dai soliti soggetti in queste occasioni, abbiamo maturato la possibilità che ci potesse essere a Irsina un centrosinistra fatto da altre persone e che avesse come obiettivo l'unità e la condivisione di temi politici e programmatici». La sua lista, si rivolge chiaramente anche a un elettorato moderato e riformista. Ci parla un po’ della coalizione chela sosterrà nel prossima campagna eletorale? «La coalizione che compone la nostra lista è costituita da gente comune, da professionisti, da operai e impiegati del mondo Sata e indotto, da
partiti politici di sinistra e di centro e da giovani lavoratori precari e studenti. Abbiamo voluto inserire in lista diversi rappresentanti della società “multistrato” irsinese, per poter raccogliere le istanze della nostra gente a tutti i livelli. In questi anni di impegno politico e istituzionale sono stato al centro dei problemi della gente per cercare anche soluzioni e devo dire che in alcuni casi ci sono anche riuscito. Abbiamo fatto sin da subito della democrazia e della partecipazione, elementi portanti della nostra unità e della nostra azione politica, quindi vogliamo continuare a farlo con caparbietà e sapendo che soli non si va da nessuna parte,ma che seunione cideve essere deve basarsi sulla lealtà, sulla dignità e sull'impegno comune. Tutta la squadra è intenzionata a lavorare non per me, ma per se stessi, per i loro figli, per le loro famiglie, e per il loro futuro per il loro benessere. Con questi presupposti, ognuno deve cercare soluzioni per valorizzare il proprio lavoro e il proprio impegno e in una collaborazione democratica e partecipata il sostegno per me diventa automatico». Nel congedarci, le chiediamo
La coop che gestisce la Casa famiglia lancia un appello alle istituzioni
Sociale, l’unione fa la forza Il messaggio di fondo nel report 2009 de “La Mimosa” GRASSANO - La cooperativa sociale “La Mimosa”, che si occupa della gestione della Casa famiglia, ha presentato nei giorni scorsi a Grassano il report del lavoro svolto nell'anno 2009, alla presenza di dirigenti del Dipartimento di Salute mentale, e altri soggetti istituzionali del territorio. “Dove c'è comunità c'è salute mentale”, questo in sintesi il commento del lavoro svolto da La Mimosa di Grassano, nel settore della psichiatria. Tra gli obbiettivi della cooperativa c'è in primis quello di coinvolgere le istituzione per poter dialogare e offrire alle “persone utenti” risposte riabilitative sempre più consoni alle diverse esigenze di ognuno. «La scelta di impostare in maniera allargata la presentazione di questo report -ha
commentato Grazia Mazzone- è maturata nel momento stesso in cui abbiamo lavorato alla sua stesura. Provando a ricostruire illavoro svoltonel servizio psichiatria a Grassano nel 2009 ci siamo resi conto in particolare di due aspetti: il primo che la grande mobilità dell'utenza (nel 2009 si sono verificati nove immissioni e dieci dimissioni) è in forte discontinuità con il trend storico dei servizi residenziali e territoriali della salute mentale, da sempre caratterizzati da una forte staticità dell'utenza; il secondo è la rilevazione della qualità percepita, da noi condotta alla fine di ogni anno, che ci dice che gli utenti per continuare il loro percorso riabilitativo e di definitiva emancipazione dalla condizione d'utente dal-
le strutture residenziali per la salute mentale hanno prioritariamente bisogno di un inserimento lavorativo e/o un integrazione al reddito; in secondo luogo dichiarano d'aver bisogno di un supporto all'abitare (case popolari, e supporto nelle faccende domestiche). Rispetto a queste problematiche -ha concluso la presidente de La Mimosa- e in genere rispettoa tuttoquanto concerne le tanto auspicate dimissioni degli utenti dalle strutture residenziali e semiresidenziali per la salute mentale, crediamo sia arrivato il momento di prendere definitivamente atto della non autosufficienza dei servizi di salute mentale per rispondere a bisogni che spesso di sanitario hanno relativamente poco». Di qui la scelta della
coop di condividere il report 2009, oltre che con il Dsm di Matera, con i servizi sociali comunali, il distretto sanitario, l'amministrazione giudiziaria, l'Ater, l'Ufficio provinciale del lavoro per i portatori di handicap e invalidi e il mondo della cooperazione sociale. «Nell’esprimere tutta la nostra soddisfazione per la grande e qualificata partecipazione all'iniziativa -ha concluso Mazzone- noi come cooperativa sociale da tempo impegnata sui temi della salute mentale continueremo a lavorare perchéil dialogofra tutti i soggetti che in qualche modo possono incidere sulla vita degli utenti psichiatrici, si strutturi e si consolidi sempre di più». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
una breve anticipazione del programma politico. «Pochi punti che vedono al centro l'occupazione, l'agricoltura e l'ambiente, la valorizzazione del Centro storico e dei beni culturali ed artistici, il turismo. Non abbiamo ambizioni di tipo industriale, siamo per le energie rinnovabili e da questo punto di vista saremo anche impegnati a rispedire al mittente il mal gradito regalo del Vincolo paesaggistico. Ci concentreremo sulle varianti da apportare al Piano urbanistico e sull'accelerazione delle lottizzazioni e dei Piani particolareggiati per rimettere in moto l'economia legata al mondo dell'edilizia. Vogliamo lavorare nella direzione della costituzione di un consorzio che valorizzi la gestione dei prodotti dei circa 12 ettari di ortaggi. Vogliamo rendere proficuo il dialogo con il mondo scolastico. Occuparci di sociale e cultura sullo stesso modello pugliese. Vedremo quello che sarà possibile fare anche in base alle disponibilità che l'amministrazione uscente ha lasciato a chi sarà chiamato dagli elettori a gestire la prossima amministrazione. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Grassano Da Vilma Mazzocco
Solidarietà a Bonelli GRASSANO - Il coordinatore regionale di “Alleanza per l'Italia”della Basilicata, Vilma Mazzocco, a nome dell'intera classe dirigente del partito, ha espresso in una nota piena solidarietà «all'amico Giovanni Bonelli, candidato alle elezioni regionali nella lista provinciale di Matera, per i continui attacchi di cui è stato oggetto sulla rete e con scritte ingiuriose e tentativi di violazione della sede del proprio comitato elettorale di Grassano. Se gli attacchi anonimi sono di per sé, e in generale, un atto vile -prosegue la nota della Mazzocco- ancora di più lo sono in coincidenza diuna campagnaelettorale quandocolpiscono una persona che si mette a servizio di una comunità con impegno civile e sociale. In questa battaglia di civiltà l'amico Giovanni non sarà lasciato solo: avrà dalla sua parte l'intera Alleanza per l'Italia della Basilicata». Da tempo Bonelli riceve su Facebook messaggi offensivi che ha già denunciato alla Polizia Postale. Da sabato notte l’elenco degli episodi si è arricchito di un altro tassello che assume connotati più preoccupanti. Ignoti hanno tentato di introdursi nella sede del comitato elettorale, in pieno centro, forzando la serratura. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati alcuni cittadini che hanno avvisato Mario Dileo, responsabile cittadino della sezione. provinciamt@luedi.it
Irsina Tre giorni di full immersion con il maestro Enzo Di Pasquale
Corsi di difesa personale IRSINA - Ritorna a Irsina il maestro Irsinese di Krav Maga - Kapap, Enzo Di Pasquale (importante sistema di tecniche per la difesa personale), nei giorni che vanno dal 12-13 marzo 2010, dalle 19 alle 21 presso la palestra di Enzo Giglio, Enzo Di Pasquale impartirà lezioni per imparare i migliori sistemi di difesa personale, riconosiuti persino dai corpi speciali Israeliani. Il maestro Di Pasquale (istruttore nazionale di krav maga- kapap del commando operativo. Coordinatore responsabile centro-sud Italia per corsi e stage responsabile addestramento forze di polizia, responsabile addestramento Corpi speciali antiterrorismo) da anni impegnato all'insegnamento della difesa
personale inquadrata nell'ambito di numerose specialità: difesa da prese al corpo, difesa da tentata rapina, difesa da aggressione, difesa a mano armata. A distanza di mesi, dopo il brillante risultato ottenuto con lo stage estivo, offerto gratuitamente sulle spiagge di Metaponto, il maestro e ritornato per promuovere in una tre giorni di intensi insegnamenti . Non stiamo parlando di un semplice corso per la difesa personale, poiché, i corsi offerti dal maestro, sono gli stessi riconosciuti dal sistema di difesa dei corpi speciali israeliani tecniche di base per difesa da strangolamento, (Federazione Europea krav Maga- kapap). Abbiamo raggiunto Enzo Di Pasquale per saperne di
più su questa importante disciplina, alfine di conoscere questi nuovi sistemi per la difesa personale: «Non vorrei ripetermi spiega Di Pasquale- ma chi ama la propria professione, è chiaro che non mette un limite al proprio mandato. Voglio precisare spiega il maestro- che molti di noi, vivendo un mondo del tutto dedito alla protezione personale degli altri, non rimane indifferente alle notizie di stupri e violenze che sovente apprendiamo dai mezzi di comunicazione. E così che è venuta fuori questa mia passione di trasmettere a tutti coloro che ne abbiano voglia, la possibilità di imparare un sistema di difesa personale, efficace erisolutivo. Da unpo' di tempo, sia nella città che vivo,
Il maestro Di Pasquale con due amici
sia nei luoghi che mi intrattengo per lavoro, insomma ovunque io mi trovi, metto a disposizione queste informazioni pratiche, ritengo molto utili ai fini della difesa dal tentativo di violenze o di aggressioni». Quindi Di Pasquale ha mantenuto la promessa fatta in estate: quella di ritornare a Irsina: «Sono molto felice di ritornare
ad Irsina -concludeDi Pasqualeancor di più sapendo di poter rendermi utile, attraverso questa voltaance dellacollaborazione diEnzo Giglio, per poter finalmente organizzare anche a Irsina un buon corso per l'insegnamento di molte tecniche che aiutano le persone alla loro difesa personale». mi.do.
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Solidarietà Scuole in strada per salvare il lido jonico di Fiba Maratea Bernalda Giornata di sensibilizzazione con gli operatori turistici locali
BERNALDA - Gli operatori turistici ritornano tra i banchi di scuola. La lunga mattinata di ieri ha visto Nicola Mastromarino, vicepresidente “Leucippo”, e gli operatori Alfredo Avallone, Massimiliano Cospite e Attilio Scocuzza, a confronto con gli oltre 500 alunni delle scuole bernaldesi sul tema di Metaponto e della sua spiaggia. L'evento ha avuto lo scopo di sensibilizzare la scuola e ascoltare le preoccupazioni degli studenti. La prima tappa è stata fatta all'interno del Liceo Scientifico “Parisi”, poi gli operatori si sono recati presso la sede dell'Itcg “Olivetti”, dove hanno concluso il loro tour all'interno delle scuole. Al termine delle due assemblee gli operatori hanno parlato di grande risposta delle scuole, elogiando gli
alunni chehanno dimostratodi seguire la vicenda e di volersi informare sulle manovre che si stanno portando avanti per riportare tutto alla normalità. «Il messaggio al mondo della scuola -ha detto Mastromarino- è quello che il problema riguarda non solo gli operatori ma tutta la città. Ecco -ha continuato Mastromarino- questo è un problema ambientale ed economico, cheharisvolti sututtoilterritorio. Metaponto sta pagando un prezzo troppo alto per tutte le attività che hanno generato e accelerato l'erosione, mi riferisco allo sbarramento dei fiumi, alle attività di cava degli inerti e a quelle opere artificiali realizzate sulla costa. Ho evidenziato agli studenti il fatto che le scelte di oggi sono quelle che condizioneranno il futuro dei nostri
figli; ebbene, ieri le potenzialità e i progetti della bella Metaponto hanno fatto si che noi investissimo qui. I ragazzi li abbiamo trovati preparati su questo problema. Ci hanno posto domande sulle cause che generano l'erosione e le possibili soluzioni che sono in atto per arginare tale fenomeno e quegli per recuperare la spiaggia. Ecco, abbiamo trovato in loro tanto affetto che si può leggere in amore per la propria terra. E gli stessi per domani, hanno indetto una grande manifestazione a sostegno del recupero della spiaggia di Metaponto. Questa, che di fattoporterà lescuolebernaldesi a protestare su corso Umberto, si aggiunge alle altre che di fatto hanno solo una cosa a cuore: il rispetto di un loro diritto. Ebbene sì, in quanto riavere la
spiaggia è un diritto dell'intera collettività. A termine di questa giornata, posso dire che questi due incontri nelle scuole, che hanno registrato la durata di circa un'ora ognuna, sono stati molto costruttivi in quanto -ha concluso Nicola Mastromarino- Metaponto ha trovato dall'altra parte il grande appoggio degli studenti». Quindi, dopo le due manifestazioni organizzate dal Comitato dei cittadini per la difesa della spiaggia, dei 30 giorni di occupazione della sala consiliare degli operatori senza dimenticare gli otto giorni passati al freddo sul campanile, della serrata delle attività commerciali è giunto il momento della valanga studentesca che oggi chiederà ad alta voce: “Rivogliamo la nostra Metaponto”. fa.si.
LA Federazione italiana imprese Balneari Confesercenti di Maratea esprime in una nota diffusa ieri, «grande solidarietà ai colleghi del Metapontinoper lostatodiagitazione inriferimento all'erosione della costa, chiedendo alla Regione ed a tutti gli organi competenti di adottare provvedimenti risolutivi». La Fiba di Maratea sollecita gli operatori anche «a fare fronte unito per risolvere tutta una serie di problematiche cheassiliaru I balnearidella Basilicata da ormai troppi anni: Erosione della costa; mancata approvazione della variante al Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Turistiche; regolamento attuativo; rinnovo a 20 anni legati agli investimenti (come hanno fatto tulte le Regioni italiane). Sono queste le problematiche più urgenti da affrontare, per la soluzione delle quali gli imprenditori balneari aspettano una diffusa assunzione di impegno da parte delle forze politiche e dei singoli candidati in vista delle prossime elezioni regionali: ciò che più preoccupa gli imprenditori balneari è, infatti, il ritardo culturale con cui i nostri amministratoriregionalihannoaffrontato inquestiannii problemi del turismo balneare».
Sulle vetrine: “Quest ’attività si associa al dolore per la perdita della spiaggia di Metaponto”
Il commercio si è paralizzato Saracinesche abbassate per protesta in 180 attività del centro cittadino BERNALDA - Adesione totale alla grande manifestazione dei commercianti di Bernalda. Oltre 180 attività commerciali, nella giornata di ieri, hanno abbassato le serrande per protestare sullo stato e sui mancati interventi per la spiaggia di Metaponto. Quindi l'associazione “Viva”, che in sè raggruppa i commercianti e gli artigiani di Bernalda-Metaponto, ha registrato la massima adesione da parte di tutti gli iscritti, con in più anche quei commercianti che non sono iscritti alla stessa sigla. E come annunciato ieri, nel pomeriggio non c'è stata alcuna marcia a piedi e nessuno slogan gridato per corso Umberto, bensì la forma del silenzio, che dalle ore 16 alle ore 20 ha visto le saracinesche abbassate in segno di lutto. Infatti, davanti alle serrande chiuse la gente ha trovato un enorme manifesto mortuario nel nome e nel ricordo della spiaggia di Metaponto. Ad annunciare questo evento sono state le parole del vicepresidente di Viva, Luciano Lepenne, il quale ha preso atto dell'effettiva adesione di tutti i commercianti di Bernalda e Metaponto. Quindi, ogni attività commerciale presente sul terri-
Una delle saracinesche chiuse per protesta a Bernalda
torio ha aderito alla forma di protesta silenziosa; una totalità che deve far pensare e riflettere sul reale stato d'animo che anche i commercianti stanno vivendo in questo momento che già non lo si può definire dalle “sette vacche grasse” e che ora vede la prospettiva futura della perdita del turismo come fonte di reddito estivo. «I commer-
cianti e tutte le attività commerciali presenti sul territorio bernaldese e non solo -ha detto Lepenne- vivono dei turisti di Metaponto. Certo, non possiamo esternare le emozioni della felicità per aver portato alla chiusura tutte le attività commerciali in quanto questo momento non è da definire felice per quanto si sta verificando sulla spiaggia
metapontina. Naturalmente abbiamo preso atto della totale adesione e questo era il nostro obiettivo. Nella giornata della nostra protesta, i cittadini hanno trovato davanti alle attività commerciali chiuse un enorme manifesto sul quale, come associazione, abbiamo scritto: “Questo esercizio si associa al dolore per la perdita della Spiaggia di Metaponto; Associazione Viva Commercianti e Artigiani di Bernalda - Metaponto”. Ecco, salviamo Metaponto e la sua storia. Intanto -ha concluso il vicepresidente dell'associazione Viva- continua anche la campagna di sensibilizzazione con adesivi da mettere sui vetri delle auto che riportano la scritta: Io amo Metaponto». Quindi un evento che ha richiamato a se tutto il popolo dei commercianti e degli artigiani, una protesta, come detto prima, silenziosa di cui i cittadini ne hanno preso atto. E alla domanda, ad alcuni di essi, di cosa ne pensassero di questa forma di protesta, gli stessi hanno risposto che è arrivato il momento di fare il massimo per restituire a Metaponto la sua spiaggia e ai cittadini il diritto di poterne usufruire. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tortorelli (Cciaa) «Metaponto è patrimonio di tutta la regione» TEMPI contenuti per consentire il ripristino della spiaggia di Metaponto Lido e avvio di una campagna di rilancio dell'immagine, che faccia recuperare interesse ed entusiasmo sui mercati delle vacanze e consenta l'avvio della stagione turistica 2010. E' quanto chiede il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, in relazione agli effetti sulle attività economiche procurate dall'erosione costiera. «Seguiamo con attenzione e preoccupazione -hadetto Tortorelli- glieffetti di un problema, non nuovo, che sta danneggiando non solo le attività economiche di Metaponto ma anche l'immagine di un intero comprensorio. Metaponto è patrimonio di tutta la Basilicata, uno dei punti di forza della nostra offerta turistica che va salvaguardata e valorizzata con interventi a breve e a lungo termine, ai quali sta lavorando il tavolo tecnico regionale. Ma occorre lavorare a un rilancio dell'immagine diMetaponto, cheè legataall'ambiente eai beni culturali, punti di forza delle vacanze lungo la costa jonica. La Camera di commercio farà la propria parte mettendo in campo iniziative per favorire questo processo».
Bernalda Ieri incontro di bilancio con i cittadini e una santa messa di riflessione
Dissenso che unisce la comunità OPERATORI e commercianti uniti all'interno della sala consiliare. Mentre la serrata delle attività commerciali era appena iniziata con l'adesione totale, all'interno della sala comunale si riunivano le due sigle Leucippo e Viva per fare il punto della situazione. Ad aprire l'incontro sono state le parole del vice presidente della Leucippo, Nicola Mastromarino il quale ha ringraziato l'associazione Viva. «Oggi -ha detto Mastromarinostiamo registrando un'adesione sempre maggiore da parte della città. Quindi -ha continuato il vicepresidente- commercianti, scuole e cittadini stanno prendendo sul serio il problema della perdita della spiaggia. Ho visto -ha concluso Mastromarinotutte le serrande chiuse e questo mi ha toccato il cuore per il segnale forte
che è stato lanciato». Dopo le parole di Mastromarino sono giunte quelle di Luciano Lepenne, vicepresidente dell'associazione Viva, il quale ha parlato di settore, quello dei commercianti e degli artigiani, che vive di turismo soprattutto nei mesi estivi, ecco perchè, ha aggiunto Lepenne, non si poteva rimanere in silenzio. A seguire è intervenuto Vincenzo Grippo, operatore, anche se in questi giorni lo possiamo definire l'inquilino della torre del Municipio, in quanto lo stesso è da otto giorni che, insieme ad altri colleghi, dorme e passa il suo tempo lassù per protesta. «Oggi -ha detto Grippo riferendosi alla serrata- si è scritta una bella pagina della storia di Bernalda e Metaponto. Una pagina nella quale si può leggere -ha concluso Grippo- amiamo la nostra città amiamo la nostra
Metaponto». Prima di iniziare il dibattito, Mastromarino ha fatto una cronistoria di quanto accaduto negli ultimi anni e soprattutto in questi ultimi che hanno visto, come sottolineato dallo stesso, la spiaggia di Metaponto ingoiata dal mare. A chiudere questo incontro sono state le parole dei commercianti-artigiani di Viva, che hanno espresso ad alta voce la voglia di lottare per il bene della città invitando e coinvolgendo l'intera comunità bernaldese e metapontina. Dopo l'incontro tra Leucippo e Viva gli stessi si sono recati presso la chiesa del Convento per la messa celebrata da don Mariano Crucinio per un momento di riflessione spirituale in un momento triste che sta colpendo Metaponto e la sua storia. fa.si. provinciamt@luedi.it
L’incontro tra operatori e cittadini a Bernalda
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Tursi verso le Comunali I candidati sperano nel recente “decreto interpretativo”
Rispunta la lista di Castronuovo Si tenterà la carta del ricorso al Tar contro la mancata ammissione TURSI - Grazie al “decreto interpretativo”a Tursi alle imminenti elezioni comunali potrebbe esserci un'altra opzione per i cittadini chiamati al voto. Infatti, burocrazia o giustizia amministrativa permettendo, al candidato sindaco (già regolarmente presentatosi nei tempi prefissati dalla legge), l'avvocato Giuseppe Labriola, potrebbe opporsi un'altra lista che vede quale omologo, Angelo Castronuovo, ingegnere nucleare, nonché dirigente scolastico presso l'Istituto comprensivo di Rotondella. In lista con lui sedici aspiranti consiglieri: Santino Calciano, Lucia Fortunato, Gennaro Lonigro, Alfredo De Biase, Salvatore Rondinelli, Antonio Rondinelli, Vincenzo Trani, Luciano Nivuori, Natale Vallone, Leandro Verde, Maria Oliveto, Francesco Santamaria, Antonio Di Tommaso, Filippo Palermo, Nunzio Violante e Vincenzo Marra. La compagine è nata dall'insieme di parte del centrosinistra locale, composta da alcuni esponenti del Pd, da altri vicini al movimento civico “Alternativa Democratica”, da una frangia dell'Idv, nonché da alcuni cittadini dissidenti rispetto alla linea del Pdl, vicini allo stesso candidato sindaco Castronuovo (componente regionale del direttivo regionale del Pdl, anche se, pare, pronto a dimettersi). A giungere in loro aiuto, quindi, il decreto legge dello scorso 5 marzo 2010, numero 29, cosiddetto, come detto, “Decreto interpretativo”. Infatti, già da sabato scorso (6 marzo) si sono
Angelo Castronuovo
impegnati per ripresentare la lista, tanto da arrivare allo scorso lunedì 8 marzo, a consegnare al protocollo del Comune (in quanto rifiutata dal segretario comunale). Il plico attualmente è a Matera al vaglio della Commissione elettorale, che dovrebbe decidere di accettarlo o respingerlo. In caso di bocciatura, la parte potrà procedere con ricorso al Tar ai sensi del decreto interpretativo, poiché la lista
era stata presentata, ma non consegnata sabato scorso al Comune, poiché con un ritardo di cinque minuti. Ora, se il Tar dovesse esprimersi prima dei quindici giorni antecedenti la data delle elezioni, si potrà procedere, anche se con una campagna elettorale ridotta. Se, invece, si andasse al di là con i tempi, dovrà essere fissata una nuova data. L'operazione, pertanto, pare essere prettamente finalizzata a un possibile ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la riammissione della lista perché a dire dei rappresentanti della stessa lista, l'articolo 1 del Decreto dice che: ...“il rispetto dei termini orari di presentazione delle liste …” è dimostrabile da un verbale che lo comproverebbe. Sulla questione è intervenuto l'avvocato Labriola: «Premetto che mi farebbe piacere avere degli avversari in questa campagna elettorale - ha esordito- anche se da tecnico della materia, devodireche volendoaddiritturainterpretare la norma in modo eccessivamente estensivo, risulterebbe dagli atti che la raccolta delle firme, i certificati elettoralidialcunicandidati edeisostenitori,sono stati materializzati in un periodo che va oltre i termini stabiliti dalla legge. Il Decreto interpretativo, però -ha concluso- non parla di proroga di termini, ma solo di irregolarità formali, lasciando immutata la cristallizzazione dei documenti alla data di consegna stabilita dalle norme 27 febbraio scorso ore 12». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano Spostamento per sicurezza
La statua della Pietà trasferita al municipio MONTALBANO JONICO - Un lavoro immane per trasferire la statua della Pietà, una Madonna con un Cristo morto in braccio, enormi, nella loro fattezza in pietra di marmo, dalla piazza Eraclea, più nota a Montalbano Jonico come “Cinque di Coppe”, alla piazza antistante la casa municipale in fase di costruzione. La statua della pietà, era stata allocata in piazza Eraclea, ingresso per il centro storico montalbanese, alcuni anni orsono, per commemorare i caduti di tutte le guerre. Oggi la scelta dell'amministrazione comunale di collocarla alle porte della casa municipale,
dove è stata allestita una pensilina di ingresso al portone principale, è stato risistemato il balcone della stanza del sindaco, che si affaccia sulla piazza di viale Sacro Cuore e, a far da corona, delle aiuole che hanno sostituito una fredda area pedonale, arredata, sino ad oggi, con enormi vasi, con alcuni abeti e tre panchine. Per il trasferimento, nei giorni scorsi, sono scese in campo molte forze, dalla Polizia municipale, ai volontari montalbanesi del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Policoro, agli operai dell'impresa Longo. «E' stato uno sforzo enor-
Dal deposito nucleare alle fonti rinnovabili Incontro con B. Williams SCANZANO JONICO - “Dal deposito nucleare alla Città della Pace, dal nucleare alle fonti rinnovabili”, è il tema del convegno organizzato dal “Comitato Città della Pace” di Scanzano Jonico, che si svolgerà domani alle ore 18, nella sala consiliare del municipio. Al dibattito, incentrato su nucleare ed energie rinnovabili, prenderanno parte il premio Nobel per la pace Betty Williams; il professor Massimo Scalia, esperto in energie alternative; il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, oltre ai rappresentanti del Comitato Città della Pace a cui aderisce anche il Comune. Il convegno si concluderà con la consegna degli attestati ai partecipanti al “Corso di Formazione in Comunicazione, Informazione e Media”, organizzato a gennaio scorso a Scanzano nell'ambito del Progetto “Città della Pace per i bambini in Basilicata”. I 20 partecipanti al corso riceveranno l'attestato di frequenza dal Nobel Betty Williams e dai giornalisti Emanuele Giordana e Igor Uboldi, responsabili dell'agenzia di news online Ntnn che avrà sede a Scanzano Jonico. provinciamt@luedi.it
me- ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici, Camillo Donato Pierro- per cui sento di dover ringraziare tutti. La scelta del trasferimento è stata mirata in quanto adesso presso la casa municipale c'è uno spazio che meglio può accogliere il monumento e, allo stesso tempo, il monumento valorizza la piazza. Dove stava -ha rimarcato Pierro- non era una posizione fra le più felici, in quanto al centro di una piazza strutturata ad anfiteatro che impediva la realizzazione di manifestazioni, non senza sottovalutare, inoltre, che essendo piazza Eraclea, nel periodo estivo meta privi-
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legiata di famiglie, andava a finire che i bambini vi si arrampicavano per giocare non senza correre il rischio di farsi male seriamente in caso di caduta.Sonosicuro chelascelta del trasferimento sarà apprezzata anche dai cittadini montalbanesi». Si attende, intanto, il completamento dei lavori della piazza del municipio. Anna Carone
HANNO DETTO
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Castelluccio nella sua Policoro POLICORO - «Un entusiasmo così non si vedeva da tempo a Policoro: sono orgoglioso, oltre che onorato, di rappresentare per il mio partito, il Pdl, un territorio così caloroso, in continua crescita, in continuo fermento». Il candidato alla Regione Basilicata nella Lista provinciale per il Pdl, Paolo Castelluccio, commenta così la grande partecipazione che si è avuta presso l'Hotel Heraclea di Policoro, all'apertura ufficiale della campagna elettorale. «Amministratori e rappresentanti di tutte le forze politiche di centrodestra che governano la nostra città, ma anche sindaci provenienti dai comuni del Materano, simpatizzanti, semplici cittadini: grande la partecipazione di pubblico proveniente da molti centri della Basilicata - ha sottolineato il candidato pidiellino - per farmi sentire il loro calore, la
loro amicizia, la loro stima». Ad aprire il dibattito, il segretario cittadino del Popolo della Libertà, Rocco Leone, e il sindaco della città, Nicola Lopatriello. Subito dopo, gli interventi del vice coordinatore provinciale del partito, Nuccio Labriola, candidato a sindaco nel comune di Tursi, di Cosimo Latronico, Vincenzo Taddei e del neo sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca, sen Guido Viceconte. Presenti anche gli altri consiglieri provinciali del Pdl, Salvatore Cosma e Antonio Stigliano. Agricoltura, impresa, turismo, i punti cardini dell'intervento del Candidato Paolo Castelluccio, che ha di fatto anticipato quello del candidato Presidente del Pdl, Nicola Pagliuca, che ha chiuso la convention in un crescendo di applausi e consensi della folta platea presente. provinciamt@luedi.it
Saranno garantite più corse per i rioni
Trasporti pubblici Prorogato il bando per la città di Policoro
Policoro
POLICORO - L'amministrazione comunale ha intenzione di pubblicare il bando, relativo al trasporto cittadino innovativo rispetto al passato. E nel frattempo che si studiano tutti i dettagli, è stato prorogato il servizio di trasporto pubblico cittadino alla ditta che attualmente ha in gestione questo servizio. A comunicarlo è l'assessore alle Attività produttive di “Città Nuova”, Nicola Trupo, e il sindaco Nicola Lopatriello: «In considerazione delle tante richieste pervenuteci nei mesi scorsi di aumentare le corse cittadine degli autobus e nello stesso tempo rendendo il servizio più efficiente ed efficace, trovando di conseguenza l'apprezzamento dei cittadini, come da più parti sollecitato, per il momento continuiamo la gestione in proroga per garantire il servizio minimo
essenziale alla cittadinanza. Inoltre, il trasporto cittadino sarà allargato anche ad altre vie e zone di Policoro che in questi anni hanno visto urbanizzate molte aree. Pensiamo, ad esempio, alla zona del Bosco Soprano; via Salerno in direzione della contrada Panevino; tanto per fare alcuni esempi dove tante sono state le richieste di abitanti di quei quartieri che si vedono oggi tagliati fuori dal trasporto urbano e le cui istanze non possono rimanere inascoltate. Da qui, ovviamente, la necessità di ampliare il servizio alle aree attualmente non servite potenziando le corse su strada dei pullman cittadini». Il trasporto pubblico riveste una particolare importanza in una città vasta e popolosa come Policoro. provinciamt@luedi.it
Sezioni Primavera alla scuola “Milani” POLICORO - Per il terzo anno di fila la scuola primaria di via Puglia “Milani” sperimenta il progetto scolastico ministeriale “Sezioni Primavera” da intendersi come servizi socio-educativi integrativi alle attuali strutture dei nidi e delle scuole elementari, contribuendo a diffondere la cultura dell'infanzia attenta ai bisogni ed alle potenzialità dei bambini, in coerenza con il principio della continuità educativa sulla base anche delle esperienze positive già avviate in numerose realtà e rivolta ai bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi, allo scopo di soddisfare le crescenti richieste delle famiglie. L'avvio di “Sezioni Primavera” avviene sulla base di una richiesta del soggetto gestore (scuola) che dovrà acquisire il parere vincolante del Comune competente, nel caso in cui siano richiesti servizi di competenza degli Enti Locali o misure di sostegno aggiuntive alle risorse messe a disposizione dallo Stato. Pertanto anche nell'anno scolastico 2009/2010 l'Amministrazione comunale ha dato parere favorevole, ed è partito il progetto che prevede un orario di 8 ore giornaliere; un massimo di 20 bambini persezione; duedocentieun operatore.Cosìl'amministrazione comunale con delibera 18 del 21 gennaio garantisce per l'anno scolastico 2009/2010 il pasto gratuito al personale addetto; l'esenzione dal pagamento delle tariffe per i buoni pasto anche alle famiglie dei bambini, se in possesso dei requisiti, nonché il servizio di trasporto attraverso gli scuolabus. provinciamt@luedi.it
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Mercoledì 10 marzo 2010
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Mercoledì 10 marzo 2010
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Champions League Gara spettacolare con tanti gol al Franchi Illusorio il vantaggio sul 2-0 e sul 3-1 Il talento di Robben salva i bavaresi
Fiorentina, vittoria senza gioia I viola superano il Bayern Monaco, ma non passano il turno FIORENTINA BAYERNM.
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FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; De Silvestri 6.5, Natali 6, Kroldrup 6.5, Felipe 6 (34' st Pasqual sv); Zanetti 6, Montolivo 6; Marchionni 6.5, Jovetic 7.5, Vargas 7 (37' st Keirrison sv); Gilardino 6. In panchina: Avramov, Comotto, Donadel, Bolatti, Santana. Allenatore: Prandelli 6.5. BAYERN MONACO (4-4-2): Butt 5; Lahm 6, Van Buyten 6, Badstuber 6, Alaba 6; Robben 8, Van Bommel 6.5, Schweinsteiger 6.5, Ribery 6 (45' st Planjic sv); Moeller 6.5, Gomez 6 (30' pt Klose 6). In panchina: Rensing, Gorlitz, Altintop, Tymoshchuk, Olic. Allenatore: Van Gaal 6. ARBITRO: Mallendo (SPA) 6. RETI: 28' pt Vargas, 8' st, 19' st Jovetic, 15' Van Bommel, 20' Robben. NOTE: Giornata fredda e piovosa, terreno pesante. Spettatori: 42 mila circa. Angoli: 31 per il Bayern. Ammoniti: Schweinsteiger, Kroldrup, Felipe, Van Bommel. Recupero: 1'; 3' st. FIRENZE – La Fiorentina sfiora la storica impresa, sconfigge il Bayern 3-2 al «Franchi» ma non basta per approdare ai quarti di finale di Champions League. E il rammarico è ancora maggiore se si pensa al gol del 2-1 in fuorigioco concesso ai tedeschi all’andata, dall’arbitro
Con il Lione
Il Real Madrid si gioca tutto
L’esultanza di Vargas e Jovetic dopo il primo gol Viola
Ovrebo. Ai viola non basta un grande Jovetic, autore di una doppietta perchè a decidere il match è un gol di un fuoriclasse come Robben che si inventa il numero da applausi. Prandelli conferma la formazione da lui stesso annunciata alla vigilia; Felipe a sinistra sostituisce lo squalificato Gobbi. Van Gaal deve rinunciare agli infortunati Demichelis e Contento; fiducia al giovanissimo 17enne esterno sinistro di difesa Alaba. Al 7' il primo tentativo viola con un calcio di punizione di Vargas che finisce alto. Squa-
dre molto corte e spazi rivolti al minimo. La Fiorentina si propone soprattutto dalla sinistra conun paio di pericolosi cross di Vargas. Il Bayern, come di consueto, si affida ai suoi «velenosi» esterni Ribery e Robben. Al 28' la Fiorentina passa in vantaggio: gran botta di Marchionni da fuori, Butt respinge corto e vargas si avventa sul pallone da posizione defilata e insacca. Al 30' Bayern costretto al primo cambio perchè Gomez non ce la fa e lascia il posto a Klose. Il Bayern reagisce e al 34' sfiora il pareggio: Ribery fa velo per Robben, sinistro a colpo
sicuro, straordinaria deviazione di Frey in angolo. Al 46' cross di Muller da destra e colpo di testa di Klose, palla altissima. Il primo tempo si chiude 1-0. Ad inizio ripresa Gilardino spreca clamorosamente il raddoppio dopo 4' l'attaccante approfitta di un buco di Badstuber e van Buyten su cross di matchionni, ma si fa respingere la conclusione ravvicinata da Butt. All’8' arriva il meritato raddoppio: Marchionni crossa da destra, tacco di Gilardino in aria e rasoterra vincente di Jovetic per il 2-0. Subito il secondo gol il Bayern si porta
Milan, a Manchester serve l’impresa di PAOLO CAPPELLERI MANCHESTER – L’assenza di Pato, che vedrà la sfida dalla tribuna, e la classe di Ronaldinho potrebbero essere due fattori importanti oggi all’Old Trafford. Ma da soli non potranno decidere le sorti del Milan. Ne è convinto Leonardo, che dalla sua squadra si attende «una prova globale» per ribaltare il 2-3 incassato all’andata dal Manchester United e portare a termine una vera e propria impresa con l’approdo ai quarti di Champions League. Impresa Leonardo dà suggerimenti a Ronaldinho fu anche il ritorno della semifinale nella primavera 2007, quando quel gol che tiene ancora vive le sperancon un 3-0 il Milan di Maldini, Kakà ze. «Più della tattica conterà l’atteggiaAncelotti ribaltò il 2-3 subito in Inghil- mento», avverte Leonardo, che alla fine terra. «Ma quella fu la partita perfetta e ha dovuto arrendersi al forfait di Pato, la situazione era molto diversa, anche che il prato dell’Old Trafford lo ha calperchè si giocava in casa, davanti al no- pestato ieri solo per una corsetta. In stro pubblico», osserva Leonardo, che questi giorni il tecnico ha parlato molai suoi chiede invece «lo stesso spirito» to nello spogliatoio per caricare i suoi mostrato al Meazza tre settimane fa: ragazzi. E non è un caso se per il capisubito all’attacco e subito in gol, prima tano Massimo Ambrosini «questa è la di farsi travolgere da Rooney e riuscire sfida più stimolante della carriera». Tante le suggestioni che offre l’apsolo nel finale a segnare con Seedorf
puntamento, tra cui la Champions vinta su questo campo dal Milan contro la Juventus nel 2003 o le quattro eliminazioni inflitte dal Milan nella sua storia al Manchester. E tanti sono i tabù da sfatare. Primo tra tutti, i Red Devils non hanno mai perso in casa con due gol di scarto in campo europeo. Invece, proprio un risultato del genere serve alla squadra di Leonardo per proseguire il cammino in Champions ed è probabile quindi che i rossoneri domani aggrediscano da subito la partita con uno schieramento spiccatamente offensivo. Con ogni probabilità molto simile a quello visto sabato a Roma. Huntelaar e Borriello sono i principali candidati ad affiancare Ronaldinho, mentre in tre si giocano un posto a centrocampo, in linea con Pirlo e Ambrosini: c’è Flamini che all’Olimpico ha fatto molto bene, Seedorf che potrebbe alleggerire in regia il compito di Pirlo e David Beckham, che per la prima volta giocherà ad Old Trafford da avversario ed è stato accolto da decine di tifosi al suo arrivo.
decisamente in avanti e al 15' realizza il gol che ristabilisce la parità: Ribery da sinistra serve al centro Muller, velo dell’attaccante, arriva van Bommel che con un destro angolato infila Frey. Al 19' terzo gol dei viola: Jovetic vince un contrasto a sinistra, la palla arriva a Gilardino, sponda di testa per lo stesso Jovetic che con il sinistro da distanza ravvicinata insacca. Non c'è tempo di festeggiare perchè 1' dopo Robben fa il fenomeno e con un gran sinistro da fuori mette il pallone all’incrocio, nulla da fare per Frey.
GUNNERS AVANTI Arsenal senza pietà Pokerissimo al Porto
Bendtner
LONDRA – L'Arsenal approda ai quarti di finale della Champions League. Nel ritorno degli ottavi di finale della competizione, infatti, la squadra di Wenger ha battuto 5-0 il Porto (2-1 per i portoghesi all’andata). Le reti nel primo tempo di Bendtner (10' e 25'), nella ripresa Nasri, Ebouè ed ancora Bendtner nel finale su rigore.
MADRID – E’ già quasi una finalissima quella di stasera al Bernabeu contro il Lione per il Real Madrid, sconfitto 1-0 all’andata dai francesi: i merengue si giocano buona parte della stagione, e tanta immagine, dopo i 250 milioni di euro gettati sul mercato l’estate scorsa per comprare a peso d’oro stelle come Cristiano Ronaldo, Kakà o Benzema. I madridisti ostentano ottimismo: «pasaremos!», ha garantito ieri pomeriggio in conferenza stampa il tecnico cileno Manuel Pellegrini. «Gli faremo vedere chi comanda al Bernabeu» ha promesso, muscolare, Cristiano Ronaldo. «Vinceremo 3 a 0» ha trasudato sicurezza Sergio Ramos. Ma dietro la tranquillità di facciata, la Madrid calcistica si avvicina al “partitazo” di stasera con una certa preoccupazione. Il Real è sempre uscito agli ottavi dalla Champions negli ultimi 5 anni. E il risultato dell’andata pesa. Il presidente Valentino Perez, che secondo Mundo Deportivo ha promesso un premio di 250mila euro per giocatore se passeranno il turno, ha fatto salire la pressione sottolineando lunedì che «il Real ama la Champions sopra ogni cosa». E la finalissima quest’anno si gioca proprio a Madrid.
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Sport
Europa League. «Siamo sulla strada giusta, ma c’è bisogno ancora di tanto lavoro»
Elkann “benedice” Zaccheroni L’azionista della Juventus elogia l’allenatore. E domani c’è il Fulham di TULLIO PARISI TORINO – «Zaccheroni? È l’allenatore della Juventus». Questa ovvietà, voluta e solo apparente, è la via scelta dall’azionista di riferimento della Juventus, John Elkann, per fare capire il pensiero del club sull’attuale tecnico: siamo soddisfatti, ma è presto parlare di futuro, anche se di certo, da ieri, resta aperta l’ipotesi di una continuazione del rapporto oltre il 30 giugno. Quellodi ierièun Elkannsicuramente rinfrancato dalla importante vittoria di Firenze, ma siccome tutti, lui compreso, nell’ambiente sono stati scottati già troppe volte dai passi indietro della squadra, avverte: «Siamo sulla strada giusta, ma c’è bisogno di tanto lavoro e di tenere i piedi per terra. La lezione del campionato l’abbiamo imparata, ogni giornata è importante e tutti i momenti da ora in poi lo sono». Certamente, non molti si aspettavano una vittoria così importante in una circostanza tra le più difficili, la trasferta tradizionalmente ostica di per sé, le condizioni di estrema emergenza della squadra che all’ultimo istante aveva perso anche Del Piero e il gran primo tempo della Fiorentina, che oltre ad avere pareggiato, preannunciava una ripresa di fuoco. Invece, nonostante la sofferenza, la squadra non solo ha mostrato grande personalità, ma è arrivata addirittura a ripassare in vantaggio e a mantenerlo fino al termine, sebbene Chiellini (il migliore in assoluto) abbia giocato gli ultimi dieci minuti inutilizzato per un infortunio. La settimana, che si era chiusa bene, siè riapertaallo stessomodo,con lanotizia della gravità ridotta dell’infortunio del difensore: probabilmente basterà unasettimana, quellache Zaccheroni avrebbe voluto (senza poterlo fare) concedere al granitico difensore, sempre in campo finora. Nello spogliatoio bianconero si «accontentano» anche di questo in tempi così magri, dove quella degli infortuni sembra proprio una persecuzione che non accenna a finire. Ieri la squadra ha effettuato lavoro tattico, l’aspetto che i giocatori apprezzano di più del nuovo allenatore, che si è guadagnato la stima di tutti soprattutto per due motivi: le scelte tattiche, appunto, e la capacità di rasserenare e dare consapevolezza alla squadra. La strada per il quarto posto, però, resta ancora lunga e lastricata di insidie: a parte la marcia del Palermo, che per ora sembra sicura, ci sono almeno quattro trasferte micidiali, Genova, Napoli, due volte San Siro. Con il Fulham, domani, Zaccheroni non si può permettere il turnover in difesa perchè gli uomini sono contati, con il solo Caceres che ha qualche timida possibilità di farcela (ieri ha ancora svolto differenziato). Domenica Zebinà è squalificato, mentre Melo lo è per domani: con il ritorno di Poulsen, a centrocampo non c’è più penuria di uomini e Camoranesi puòprogrammare ilrientro per il Siena. In attacco, il ritorno di Iaquinta è la prospettiva più confortante per Zac, che opererà un mini turnover nel settore avanzato tra Fulham e Siena. GLI INGLESI. Nel mese più importante per il Fulham la doppia sfida contro la Juventus in Europa League rappresenta la vetta di maggior prestigio per i ragazzi di Roy Hodgson. Due appuntamenti europei, i quarti di finale di Fa Cup con il Tottenham, gli scontri di Premier League contro Manchester United e Manchester City. In 131 anni di storia è difficile ritrovare un mese di così alto livello per i cottagers che in bacheca possono esporre solo una coppa Intertoto e una finale di Fa Cup. Segno dell’ottimo lavoro che sta svolgendo Roy Hodgson, con un passato sulle panchine diInter eUdinese, allenatore globetrotter (ct di Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Finlandia), dal 2007 alla corte del presidente Mohamed Al-Fayed. Dopo il settimo posto dell’anno scorso il Fulham si sta ripetendo anche quest’anno, saldamente al decimo posto e imbattuto da nove partite in tutte le competizioni. Una classifica in linea con gli obiettivi del club che punta a
Tra gli inglesi non ci sarà Okaka
«I Mondiali? Dipende dal fisico»
Totti: «Avevo detto sì al Real Madrid»
Alberto Zaccheroni durante un allenamento dei bianconeri
una tranquilla salvezza. Tutto il resto è «un bonus» come va ripetendo Hodgson, fresco di rinnovo di contratto. «I nostri prossimi incontri devono ricordarci la fantastica annata che stanno disputando i giocatori - le parole del manager inglese, indicato come possibile successore di Fabio Capello sulla panchina dell’Inghilterra -. Ma nessuno qui è appagato, abbiamo ancora molto da dare a questa stagione. Ora però bisognerà capire se siamo abbastanza bravi per reggere queste nuove sfide». Sabato il Fulham ha pareggiato in Fa
Cup, uno 0-0 che costringerà al replay contro il Tottenham. Ma ora tutta l’attenzione è per la trasferta di Torino. «La Juve è la Juve, una grande squadra, non solo in Italia ma in tutta Europa». All’Olimpico non ci sarà Stefano Okaka, arrivato in gennaio a Londra ma non utilizzabile in Europa. In attacco Bobby Zamora, otto gol in Premier (13 in tutte le competizioni), protagonista della sua miglior stagione in carriera. Dietro di lui tre trequartisti, l’irlandese Damien Duff, l’ungherese Zoltan Gera e il gallese Simon Davies.
GIUDICE SERIE A
ROMA – Avrebbe potuto stato uno dei migliori gioanticipare Antonio Cassa- catori della storia. A qualno e diventare un compa- siasi squadra sarebbe piagno di squadra di Raul. ciuto averlo in organico». Totti parla anche della Anzi, la trattativa era così avanzata che Francesco sua carriera, individuanTotti aveva persino detto do il momento più bello nello scudetto sì al Real Madel 2001 con Cadrid. A svelarlo pello: «Ho reaè proprio il fuolizzato un soriclasse giallogno che avevo rosso, che non sin da bambino. nasconde di esHo sempre detto sere andato viche vincere uno cinissimo scudetto a Roall’addio alla ma equivale a sua Roma. «C’è vincerne dieci stata un’occanel resto d’Itasione impor- Francesco Totti lia. A Roma, tante in cui potevo andare al Real Ma- poi, erano vent’anni che drid. Non ho detto no, anzi non si vinceva il titolo e all’inizio ho detto sì. In quando si vince è un deliquel momento avevo dei rio, la gente farebbe qualproblemi con il club, però siasi cosa per questi colopoi si sono risolti e le cose ri». C’è anche un accenno alsono cambiate». Come se non bastasse, la possibile partecipazioarriva la conferma pro- ne ai Mondiali sudafricaprio di Raul: «Sembrava ni: «Non so, bisognerà vapotesse arrivare, poi però lutare la mia condizione file cose non sono andate co- sica e se il gruppo mi vuosì. Sarei stato onorato di le», la chiosa del numero giocare con lui, perchè è dieci giallorosso.
IL RICORDO
Carino, Necco & C: a “90°” tutte macchiette, ma vincenti di LUCA LAVIOLA
Due giornate e multa a Zarate MILANO – Due giornate di squalifica ed ammenda di 10.000 euro per il calciatore della Lazio Mauro Zarate (nella foto). Il calciatore, espulso nel corso di Sampdoria-Lazio, paga gli insulti rivolti all’arbitro dopo l’espulsione. Diffida e ammenda di 8.000 euro, invece, per il suo allenatore Edy Reja espulso anche lui. Tra i calciatori, inoltre, una giornata di stop per Bianco (Atalanta), Canini, Lazzari (Cagliari), Jimenez (Parma), Cannavaro (Napoli), Frey (Chievo), Pepe (Udinese), Raimondi (Livorno), Samuel (Inter), Zebina (Juventus). Tra le società, ammende a Milan (7.000 ), Inter (5.000).
GIUDICE SERIE B
Forte multa al Crotone MILANO – In serie B per una giornata sono stati fermati Gervasoni (Mantova), Scurto (Triestina, nella foto), Torri (Albinoleffe), Trevisan (Padova), Acerbis (Grosseto), Cortellini (Modena), Cozza (Salernitana), Galardo (Crotone), Gissi (Triestina), Job (Grosseto), Lanzaro (Reggina), Luisi (Modena), Maietta (Frosinone), Piccinni (Albinoleffe), Sosa De Luca (Gallipoli), Tonucci (Piacenza), Tricarico (Salernitana), Valdifiori (Empoli), Zambelli (Brescia), Zavagno (Ancona). Tra le società ammende a Crotone (Euro 7.000), Piacenza (Euro 5.000), Ancona (Euro 4.000), Reggina (Euro 750).
ROMA – «Peccato che la Rai non abbia riunito di nuovo in video quel gruppo di “pupazzoni”, prima che se ne vadano uno dopo l’altro». È amaro e autoironico Luigi Necco, che con Tonino Carino e gli altri ha condiviso per molti anni l’avventura di 90° Minuto. Uno da Napoli, l’altro da Ascoli, maschere di «un teatrino televisivo, un gioco scopertissimo», ammette, di cui i protagonisti erano del tutto consapevoli. “Tonino-Carino-da-Ascoli”, così si presentava, se n’è andato lunedì a 65 anni. Necco, famoso per i tifosi che lo circondavano nei collegamenti dal San Paolo e per le tre dita oscillanti dopo una vittoria del Napoli sul Milan, racconta che erano «vicini non geograficamente, ma per temperamento». Con Carino avevano continuato a vedersi anche dopo la fine di quell'esperienza unica. A giugno avrebbero dovuto commentare in coppia i Mondiali del Sudafrica per gli ospiti di una nave da crociera. Di Tonino Carino spiccavano l’accento marchigiano, i nomi stranieri storpiati e le giacche dalle spalline immense. «Tonino ci teneva molto all’eleganza, ma soprattutto alle cravatte - ricorda Necco -. Ognuno di noi ne aveva almeno due regalate da lui. Provava i suoi collegamenti davanti allo specchio e una volta in diretta gli dissi: «Oggi la prova non è riuscita...». Giampiero Galeazzi, com-
Tonino Carino
mentatore per l’attuale versione di Novantesimo, definisce Carino «sentinella e ambasciatore dell’Ascoli, con il presidente Costantino Rozzi che lo chiamava in continuazione perchè parlasse dei rigori che non gli avevano dato». «Aveva un attaccamento incredibile alla sua squadra e al suo territorio - ricorda -. Una volta, vicino Ancona, con Enrico Ameri ci fecero mangiare a tarda sera solo perchè eravamo colleghi di Tonino». Galeazzi è stato nella squadra di 90° Minuto, che poi ha anche condotto all’inizio degli anni ‘90. «Ma non ho fatto parte del gruppo storico - spiega -. Io venivo dai servizi sportivi, mentre Paolo Valenti scelse i suoi all’inizio pescando nelle redazioni regionali, tra quelli che non erano già impegnati con la Domenica Sportiva. Giornalisti di cronaca, non degli specialisti. Molti li con-
sideravano delle macchiette, in realtà erano un gruppo vincente: il pubblico li amava, li vedeva come parte dello spettacolo calcistico». Personaggi come Marcello Giannini «per lui la Fiorentina non perdeva mai», Giorgio Bubba da Genova «altro proprietario del territorio, che praticamente viveva nella sede Rai», lo stesso Necco «con le sue tre dita in chiusura di collegamento». «Erano i “cerberi” delle loro squadre di calcio - secondo Galeazzi -, ma soprattutto erano un’altra televisione e un altro calcio, in bianco e nero, di bar sport e di sentimenti». «Quando conducevo Novantesimo - ricorda “Bisteccone” - arrivavano lettere e telefonate di napoletani che volevano il servizio sul Napoli subito all’inizio. Sennò i vaporetti non partivano dal porto, perchè in mare le immagini in tv ballavano troppo...».
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Sport 37
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
Capuano: «Tre vittorie in casa e un pari a Foggia e non andiamo ai playout»
Potenza, tabella salvezza Per il 2-0 di Cosenza una dedica speciale a Emilio Vignola IL CONCETTO non è inedito. “L’avevo detto già sabato - esordisce in sala stampa Eziolino Capuano - al Viviani si potrebbero già piantare i carciofi se qui non ci fossi io, il mio staff e questa squadra di uomini veri”. L’ottimismo post Cosenza lascia spazio ai ringraziamenti. Generosi ed estesi, come da costume di Eziolino. “La vittoria del San Vito voglio dedicarla ad Emilio Vignola, un collaboratore che esemplifica lo spirito di attaccamento alla causa che abbiamo tutti”. Solo la sconfitta è orfana. Capuano ha il buon senso di estendere al massimo la paternità del preziosissimo successo in terra calabra. E svela un aneddoto: “Di ritorno da Verona, erano le cinque di quel lunedi mattina, trovammo al Viviani il cartello del Gladiatore spaccato in due dal vento. Il giorno dopo, alla ripresa degli allenamenti, ho trovato Emilio intento a spaccarsi le mani per far tornare il cartello al suo posto. Senza persone cosi’ il calcio a Potenza sarebbe già finito”. TABELLA Distribuite le giuste gratificazioni, Capuano azzarda un bilancio preventivo sulle prossime otto giornate. “Con cinquepartite in casa etre fuori-analizza iltecnico- lacondizione per evitare l’ultimo posto è non perdere a Foggia e vincerne almeno tre al Viviani, tra cui lo scontro all’ultima giornata col Pescina”. Dieci punti e percorso (quasi) netto negli
QUI TARANTO
Frattura ad una mano per Innocenti IN uno Iacovone reso impermeabile a giornalisti e tifosi - per volontà del presidente D’Addario e del tecnico Dellisanti - il Taranto ha ripreso la preparazione in vista della trasferta lucana. Unico assente l’attaccante Roberto Cortese (ex Nissa), che nel mercato di gennaio era stato avvicinato anche al Potenza. Il siciliano è alle prese con il mal di schiena (sciatalgia) che gli ha impedito di essere disponibile nelle ultime settimane, ma - nel caso dovesse riprendersi - potrebbe diventare un’arma in più per l’allenatore di San Giorgio Jonico. Il rientro nel gruppo per lui è previsto già oggi, quando i rossoblu sosterranno una doppia seduta. Si è allenato con uno specifico tutore il bomber Riccardo Innocenti, caduto male sulla mano sinistra nel secondo tempo della gara contro il Foggia. Gli è stata diagnosticata una frattura di lieve entità che però - salvo complicazioni - non dovrebbe impedirgli di sfidare il suo grande estimatore Capuano. Il cartellone inneggiante a Ezio Capuano e fissato allo stadio da Emilio Vignola, factotum del Potenza
scontri diretti. Considerando, fra l’altro, cheRimini eCavese potrebbero avere poco da chiedere al campionato quando incroceranno le armi con i rossoblu. Ma l’ultima considerazione è da sottolineare: Se dovessimo battere il Taranto potrebbe accadere di tutto, anche una nostra santificazione”. Tradotto, vorrebbe dire buttare un occhio alla salvezza diretta. “Ma noi, una scialuppa con un pi-
rata al timone, andiamo a sfidare una portaerei”. Tanto per chiarire i rapporti di forza. CALCIO A 5 Ancora uno scatenato Eziolino: “Dobbiamo aggredireilTaranto su ogni palla e su ogni metro di campo, come quando si gioca a calcetto. Il prato del Viviani deve diventare un tavolo da ping pong su cui la pallina corre ad un ritmo forsennato”. Oltre che una dichiarazione di in-
tenti, è una chiave di lettura delle ultime interpretazioni di capitan Berardi (al rientro dalla squalifica) e soci. “Fuori casa giochiamo essenzialmente meglio - ammette il condottiero - perchè non siamo chiamati a fare la partita, sul nostro campo non dobbiamo mai far abbassare il ritmo altrimenti prevale la maggiore qualità degli squadroni che vengono a farci visita. Il livello di questo girone è as-
IN BREVE
Aggrediti in Sicilia per aiutare Chiaria. La denuncia di Nolè
Giudice sportivo Stop a Frezza
Luci spente e botte
IN PRIMA DIVISIONE girone B tre giornate a Birindelli (Pescina), per due turni De Angelis (Pescina), e per una giornata Iennaco, Pomante (Andria), Russo (Cavese), Negro (Pescina), FREZZA (POTENZA), Stefani (Reggiana), Esposito (Verona). In Seconda Divisione, girone C, due gare a Grillo (Igea Virtus), De Santis (Noicattaro), Dalrio (Siracusa), una giornata stop a Mariniello (Aversa), Fiore (Brindisi), Di Cuonzo, Vono (Catanzaro), Mallardi, Paolacci (Isola liri), Ametrano (Juve Stabia), Lisi (Monopoli), Zotti (Noicattaro), Nigro (Siracusa).
La Ternana sceglie Giorgini in panchina CON UN comunicato apparso sul sito ufficiale, la Ternana ha ufficializzato il nome del nuovo allenatore dopo l'esonero di Manuele Domenicali. Si tratta di Francesco Giorgini, ex allenatore del Giulianova che ha firmato col club umbro un contratto fino al termine della stagione.
Marcianise, Bizzarro vuole lasciare "A FINE STAGIONE mollo tutto". E' furioso il patron del Marcianise, Salvatore Bizzarro, che mette sotto accusa l'arbitraggio del signor Di Ciommo di Venosa reo, a suo dire, di aver convalidato il gol del Rimini nonostante la punizione di Regonesi fosse indiretta, come indicato dallo stesso direttore di gara. "Lascio tutto al sindaco ma garantirò il pagamento degli stipendi fino a fine campionato - tuona -. Comunque ci manca un attaccante: avremmo dovuto riconfermare Innocenti. Le cose sarebbero andate diversamente".
sai più duro rispetto all’altro”. SCELTE C’è da sostituire lo squalificato Frezza, proprio Berardi dovrebbe adattarsi sulla fascia. In secondo piano un’alternativa: Catania può tornare a fare l’esterno, con l’inserimentodi unaltrapunta.Ma paredifficile che venga abbandonato quel 35-1-1 che il tecnico sente suo più di qualsiasi altro modulo. Pietro Scognamiglio
Melfi indignata. Solo una multa all’Igea E' TORNATO AD allenarsi il Melfi dopo il pareggio ottenuto a Barcellona Pozzo di Gotto contro L'Igea Virtus. Oltre al rammarico per la mancata vittoria, la trasferta siciliana ha lasciato il segno anche per un altro aspetto. A fine partita infatti, i giocatori di casa ed alcuni tesserati dell'Igea e qualche steward hanno inscenato una vera e propria caccia all'uomo nei confronti dei giocatori del Melfi e di alcuni componenti della panchina. Una gazzarra vergognosa ed ignobile, con gli atleti gialloverdi, loro malgrado, al centro e coinvolti in queste situazioni poco edificanti. La colpa? Quella di non aver fatto vincere l'Igea Virtus. Paradossale. Ultimi in classifica e sempre più vicini ad una retrocessione che appare sempre meno evitabile, la compagine siciliana non è riuscita a
vincere sul campo ed a fine partita hanno messo in atto una pesante ed ingiustificata aggressione ai danni dei federiciani. "Stavamo rientrando negli spogliatoi - è il racconto di Tonino Nolè, preparatore dei portieri del Melfi - quando all'improvviso nello stanzone lungo ed angusto del D'Alcontres, hanno spento le luci e sono volati cazzotti, spintoni e manate. Una aggressione bella e buona. Ce l'avevano in particolare con Roberto Chiaria autore del gol nostro. Io mi sono precipitato in suo aiuto cercando di evitare tragiche conseguenze. Nemmeno l'arrivo della polizia ha frenato i bollenti spiriti. Un atto incivile e vergognoso. Già dal nostro arrivo si percepiva che l'aria non era delle migliori. Un clima pesante. Loro erano davanti alla partita della vita. Certo che noi non ci siamo fatti intimidire e potevamo vincere tranquil-
lamente la partita. L'arbitro comunque, prosegue Nolè, ha visto tutto. Era lì nei pressi ed ha visto tutto ciò che è accaduto. Vedremo quale sarà il suo referto". Un racconto minuzioso e particolare, quello di Nolè, che purtroppo in base alla sua esperienza, anche su altri campi ha visto scene del genere. Un malcostume tipico di alcuni luoghi, in cui si pretende di ottenere il successo in maniera arrogante e prepotente, infischiandosene dell'etica e delle regole sportive: "Questo è quello che fa più male - rimarca il presidente del Melfi Giuseppe Maglione - Situazioni incresciose e violente che non dovrebbero appartenere allo sport ed al calcio. Fa male constatare quanto è successo, anche perché noi a Melfi facciamo sempre di tutto affinchè questo non succeda. Noi cerchiamo sempre di mantene-
Rodolfi con Tonino Nolè
re un clima idilliaco e leale. Purtroppo da altri parti non è così. Una sconfitta per tutti che deve far riflettere sul decadimento di certi sani valori, che appaiono inesorabilmente sempre più perduti". Amara conclusione in merito ad una vicenda squallida che non dovrebbe accadere in un ambito professionistico e che viene clamorosamente
confermata dal giudice sportivo che punisce con 5000 euro di multa la società siciliana perchè “persone non identificate spegnevano volontariamente la luce del sottopassaggio che porta agli spogliatoi, allo scopo di favorire l’aggressione di un calciatore della squadra avversaria”. Emilio Fidanzio
Dopo l’incidente di Atella, il presidente Rinaldi analizza il caso
Servono 250 ambulanze a domenica LO SCORSO 8 MARZO, in merito all'incidente di gioco capitato domenica scorsa a due giocatori di eccellenza lucana caduti a terra in un contrasto di gioco, è stato avvicinato il presidente della Federazione Calcio di Basilicata, Pietro Rinaldi, presente a Venosa ad una manifestazione sportiva al…femminile, in occasione della festa della donna. Sono in tanti ad invocare un'ambulanza sui campi di calcio, ma finora non si fa niente, farebbe bene la federazione gioco calcio di Basilicata, magari con i soldi di iscrizione al campionato delle società, ad assicurare un servizio di pronto soccorso almeno sui campi di eccellenza lucana. Tutti ne trarrebbero beneficio, dalle società, ai giocatori. Il presidente Rinaldi della Figc di Basilicata ha riferito: “la presenza dei sanitari sui campi di calcio è sen-
z'altro indispensabile, pur tenendo conto che in Basilicata si disputano circa 250 partite a settimana. Questo presidio sanitario è auspicabile non solo sui campi di eccellenza ma anche su quelli dei campionati minori. Una piccola critica al nostro sistema calcio va fatto in considerazione del fatto che non tutte le società sottopongono i giocatori alle rituali visite mediche obbligatorie, nonostante che in Basilicata dal 2000 queste visite vengono erogate gratuitamente. E' ignoranza? E' irresponsabilità? E' solo pigrizia. Ci stiamo attivando, come federazione, con l'ordine dei medici delle due Province per sottoscrivere una convenzione ragionevole ed assicurare la presenza di un medico sui campi di gioco”. sport@luedi.it
«Fondamentali anche le visite preventive»
Al centro il presidente della Figc di Basilicata Pietro Rinaldi mentre ritira un premio a Venosa
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38 Sport
La partita della verità per il Francavilla che affronta la Casertana
Lazic si gioca tutto Rientra Chisena, out Gioia. I campani cercano credibilità zioni, che è decisiva per capire chi delle due, ha le chance migliori per giocarsi la corsa finale nelle prime cinque posizioni. In casa Francavilla, bisogna restare concentrati e uniti per centrare la vittoria. Mai come ora, servono i tre punti, la classifica per le prime posizioni, cominciaa farsi difficile. Il campionato è entrato nel clou, i mesi di marzo e aprile saranno decisivi per decretare i verdetti. Al rientro tra le fila rossoblu, il fantasista materano Antonio Chisena, che ha finito di scontare i tre turni di squalifica. Ai box invece, il difensore centrale Giancarlo Gioia, che a Casarano con il doppio giallo, ha ricevuto dal giudice sportivo una giornata di stop. In campo il tecnico serbo Lazic, dovrebbe mandare l’undici migliore, per tenere testa alla Casertana. Tra i pali Di Vincenzo, davanti a lui difesa a quattro, con Cocina a destra e Tarantino a sinistra, centrali, Di Giorgio e De Santo. A centrocampo, Pioggia e Di Senso centrali, Bocconi e Marsico sulle fasce. In avanti, dopo tre turni di assenza, si rivede la coppia Chisena-Del Prete. Non resta che recarsi al “Fittipaldi”, per assistere ad una gara dal sicuro spettacolo. Claudio Sole
FRANCAVILLA – Match della verità, questo pomeriggio alle ore 14.30 nel turno infrasettimanale di campionato, contro la forte Casertana per il Francavilla di mister Ranko Lazic. Per aggiudicarsi l’intera posta in palio, servirà il miglior Francavilla della stagione. Una gara che si annuncia impegnativa, con i campani che sono reduci dalla sconfitta casalinga per due reti ad uno, ad opera del Neapolis Mugnano. Sinnici invece, dopo la sconfitta di Casarano, conil risultatodi 2-0,hanno l’obbligo di dare una scossa a tutto l’ambiente, cercando la vittoria a tutti i costi. Sarebbe statoimportante nonperdere domenica scorsa in terra pugliese, per cercare di restare vicini alla zona play off, che adesso dista quattro punti. Ma adesso bisogna guardare avanti e cercare di giocarsi questa partita con tutta la forza possibile. La Casertana, con quarantatre punti è in piena corsa play off e sta cercando di rientrare nel gruppo delle prime cinque, ma è reduce dalla sconfitta interna con iL neapolis che ha lasciato il segno per la stranezza (denunciata dalla stampa locale) con la quale è naturato il 2-1 a favore della capolista. Una sfida quella tra le due forma-
Arleo squalificato, Albano precisa: «Non ha bestemmiato»
A Grottaglie col dubbio Cazzarò Ma il Pisticci punta su D’aniello ARCHIVIATO positivamente lo scontro diretto con il Bitonto, il Pisticci si appresta a disputare il turno infrasettimanale di campionato sul campo del Grottaglie. I pugliesi furono ripescati all'ultimo momento ed inseriti come diciannovesima squadra nel girone H, ma nonostante le difficoltà legate all'allestimento di un organico di categoria in tutta fretta hanno avuto un impatto molto positivo sul campionato e si sono assestati sin da subito in posizioni intermedie di classifica, al di fuori della lotta play out. Al momento, tuttavia, i 33 punti conquistati non sono sinonimo di assoluta serenità. La zona play out dista otto punti e per continuare a tenersene alla larga c'è bisogno di qualche altro risultato utile di qui sino alla fine del campionato. Tanto per dire che il Pisticci incontrerà un avversario molto motivato e consapevolezza di dover cercare la vittoria contro una squadra attardata in classifica, così da incassare quanto prima quegli ulteriori punti utili a garantire la massima tranquillità di qui alla fine del torneo. Perdere, infatti, significherebbe correre il rischio di essere risucchiati alle porte della zona rossa e dopo un torneo condotto senz'affanni sarebbe una situazione tutt'altro che piacevole. Il Pisticci, dal canto suo, ha motivazioni anche maggiori dell'avversario. Il successo trovato domenica scorsa con il Bitonto ha consentito ai gialloble di rientrare nel gruppo play out, passando direttamente dalla penultima alla quartultima posizione. Ma
le distanze rimangono minime e per tentare di mantenere la posizione, o addirittura di migliorarla al più presto, c'è assoluto bisogno di dare continuità ai risultati, tenuto anche conto del proibitivo appuntamento di domenica prossima, quando al Michetti arriverà la capolista Neapolis Mugnano. Arleo, che è stato squalificato per due turni dopo l'espulsione rimediata alla fine del primo tempo della gara giocata con il Bitonto, potrà disporre nuovamente di D'Aniello ed in avanti, con Parente galvanizzato dall'ottima prestazione di domenica, avrà l'imbarazzo della scelta. Dubbi, invece, per Cazzarò, uscito malconcio al termine della gara. Sulla formazione, insomma, vige la massima incertezza. Una ipotesi è quella che porta alla riconferma del blocco difensivo con Marino in porta, De Biasi a destra, Polichetti a sinistra, Malafronte e Di Maria centrali. A centrocampo, invece, se non recupera Cazzarò, potrebbe essere d'obbligo schierare due under assieme a Guarino. I più gettonati sono Benegiano e Palladino, ma non si escludono altre soluzioni. In attacco Parente potrebbe partire dalla panchina, anche perché domenica ha speso tanto ed è uscito dal campo con qualche acciacco. Possibile allora l'impiego di D'Aniello e Basile a supporto della punta unica Lupacchio. Sulla squalifica per due turni di Arleo ritorna il vice presidente del Pisticci, Domenico Albano, che era al suo fianco in panchina. “Il comunicato ufficiale - spiega Albano - motiva la squalifica con bestemmie ed in-
vettive del nostro tecnico nei confronti dei suoi calciatori, ma posso assicurare che si tratta di un grosso abbaglio, perché Arleo non ha assolutamente bestemmiato o inveito con i suoi ragazzi. Stavamo solo facendo notare come il tempo di recupero fosse finito. Tanto tengo a precisare non per ottenere dei vantaggi, visto che non ricorreremo nemmeno a causa della ristrettezza dei tempi, ma soprattutto per ripristinare la verità e restituire al nostro tecnico la dignità e la correttezza messe ingiu-
stamente in discussione”. La sfida di andata si concluse sul risultato di 2-2 con il Grottaglie che raggiunse il Pisticci allo scadere grazie ad un rigore inesistente accordato da un arbitro, Formato di Benevento, che ne combinò di tutti i colori e sfavorì clamorosamente ed ingiustamente la squadra di casa. Sotto questo aspetto il Pisticci spera di aver già pagato tutto il dazio dovuto alle sviste e poter giocare con conduzioni di gara più adeguate alla categoria. Roberto D’Alessandro
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Sport 39
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
D Undici punti negli ultimi cinque turni con Rizzo al timone tecnico
Matera con il passo da grande MATERA a passo da big con la gestione Rizzo. Fino a domenica scorsa la squadra di Roberto Rizzo in quattro turni era alla pari con Virus Castrano e Pomigliano, poi il pareggio ad Angri ha permesso alle due squadre più prolifiche in termini di punti del momento di staccare il Matera. Non c´è confronto tra questi ultimi cinque turni con quelli precedenti. O meglio il confronto c´è ma è inguardabile, nel senso che in cinque turni erano stati conquistati solo tre pareggi, di cui due in casa con Casarano e Pomigliano. Otto punti in più, anche se lo spessore delle squadre avversarie potrebbe essere diverso, almeno sulla carta. Perché in questo periodo le squadre di coda sono proprio le più pericolose da affrontare, mentre uelle di vertice balbettano. Infatti, nella spcile classifica di questi cinque ultimi turni spiccano i nove punti del Pianura e gli otto del Neapolis he sono le candidate più accreditate alla vittoria finale. Numeri che segnano un´inversione di rotta da parte della squadra di Roberto Rizzo che
ha avuto la non facile abilità di rigenerare una squadra col morale sotto i tacchi. Prchè in termini di uomini non è stato certo stravolto l´organico nel quale è stato inserito solo Alberto Savino (e il solo è relativo al fatto che a cominciare da Angri ha riacquistato una forma fisica al meglio ed infatti sono emerse tutte le sue doti dicategorie superiori) e per due turni è mancato Diego Albano. Ma c´è da rimarcare un´autostima diversa da parte di tutto il gruppo, ma in particolare i più giovani che ora riescono a mettere in imbarazzo sulle scelte il tecnico. Tra i più "giovani" sta facendo vedere di che pasta è realmente fatto anche Achille Mazzoleni. Cambiato in maniera drastica con il centrocampo a tre e supportato da Martone e Leta che gli consentono di poter far ripartire il gioco. Altra novità positiva, perché a prescindere da chi va in campo ci sono dei movimenti che vanno fatti e chiunque venga schierato da Rizzo si fa trovare pronto. Un modulo, il 4-33, che era l´unico possibile da poter mettere in pratica visto
Il tecnico dei biancazzurri, Rizzo
che il Matera ha solamente una punta i ruolo (Albano) e può contare su degli esterni che stanno facendo molto bene. E´ il caso di Logrieco, ma anche di Campo che sta tonando sui livelli che Matera ricordava. Difesa più coperta, ma con il passare dei tempi certi automatismi miglio-
reranno e gli esterni appoggeranno l´azione dei centrocampisti con diagonali a supporto del gioco d´attacco. La musica è cambiata. I pareggi a Benevento e Angri non sono certo bocciature, mentre tre vittorie in casa il Matera non le aveva mai fatte, visto che solo l´Angri era
uscito battuto dal "XXI Settembre- Franco Salerno (percè il 5-0 sui baby dell´Ischia non può fare testo) prima di questi risultati importanti. Tutto propedeutico ad una semifinale di ritorno da affrontare nelle migliori condizioni possibili, sia mentali che atletiche. Oggi alle 10 ri-
prenderà la preparazione (concesso un giorno in più) e non ci sarà l´anticipo a sabato colBacoli, perchè i flegrei scenderanno in campo oggi come tutte le altre squadre del girone nel turno infrasettimnale previsto dove il Matera riposa. Renato Carpentieri
Coppa Italia Qualche acciacco per Squicciarini. Cinquanta tifosi campani in arrivo
Il Fortis Murgia ci prova Arriva l’Ebolitana per la prima sfida del triangolare con Nardò MATERA - Affascinante banco di prova per il Fortis Murgia Irsina, questo pomeriggio sul manto erboso del XXI Settembre - “Franco Salerno” di Matera, per la prima sfida della fase nazionale della Coppa Italia di Regionale. A tenere a battesimo la formazione del presidente Giacomo Silvano in una gara Interregionale è l'Ebolitana, vincitrice della Coppa Italia in Campania. La formazione allenata da Cammarota attualmente occupa la seconda posizione in classifica del girone B del campionato di Eccellenza campano e giunge a questa sfida dopo aver battuto ai rigori l'Arzanese nella finale di Coppa. A completare ilgirone di Coppac'è la pugliese Nardò che ha superatoin finaleil LibertyMolfetta. I pugliesi oggi faranno da spettatori per conoscere il loro prossimo avversario: infatti sfideranno subito la perdente di questa sfida oppure il Fortis Murgia in caso di pareggio. «Finalmente possiamo pensare a questa gara - ci confida il tecnico dei rosanero lucani, Pasquale Squicciarini - perché le vicende di campionato ci stanno impegnando al massimo. Siamo primi, ma il margine sulle inseguitrici è minimo, quindi dobbiamo guardarci bene alle spalle. Questo ci sta impegnando al massimo e quindi solo dopo la partita col Tolve siamo riusciti a pensare a questa gara con l'Ebolitana. In più non arriviamo a questa partita nelle migliori condizioni. Ci sono alcuni calciatori che non sono al meglio. Mi riferisco a Maurelli e Delle Foglie che risentono un po' di affaticamentivari. Restaperò il fatto che vogliamo far bene in questa competizione nazionale». E per fare bene in questa gara Squicciarini potrà contare anche sul ritrovato Petruzzella. Dopo il doppio turno di stop per squalifica,l’attaccante barese è tornato al gol nella vittoriosa sfida controil Real Tolve di domenica scorsa. «Salvatore è per noi - continua Squicciarini - un giocatore fondamentale. Nella prima parte di stagione è stato devastante,
Una formazione del Fortis Murgia Irsina e accanto la squadra dell’Ebolitana di mister Nastri
poi alcuni problemi fisici ne hanno limitato l’impiego. Adesso è tornato al gol e questo non può che farci piacere. Spero che possa dare il suo contributo sia domani - oggi per chi legge - sia per il proseguo del campionato». Squicciarini ha studiato sicuramente l’avversario odierno, quell’Ebolitana che domenica scorsa ha pareggia per 11 col Baronissi. «I campani sono una formazione altamente competitiva. Una squadra esperta, forse non molto dinamica, ma con giocatori che possono fare la differenza. Mi riferisco a Ricchiuti, Di Maio o Pecora. Elementi di provato valore che possono risolvere la gara in qualsiasi momento». E poi c’è da considerare il cambio di fondo di gioco. Infatti giocando al XXI Settembre “Franco Salerno” e non allo Scirea, si passa dal sintetico all’erba naturale. «Sì, questo può essere un elemento - continua Squicciarini - che varia le condizioni di gioco. Sull’erba naturale c’è bisogno di più forza. Si potrebbe andare in contro anche al problema dei crampi, ma spero che questo non accada». Questo è il quadro della situazione in casa del Fortis Murgia, dove è tutto pronto per questa nuova esaltante avventura. Appuntamento dunque alle ore 15 con la conduzione arbitrale di Albert Stevie di Roma1. QUI EBOLITANA - In casa Ebolitana invece è tutto pronto per la sfida che anche in virtù del distacco quasi abissale dalla Battipagliese di cinque punti in campionato, potrebbe rappresentare la porta secondaria da cui entrare per salire di categoria. Tutti i calciatori sono a disposizione di mister Nastri (in panchina va Cammarota), che potrà dunque schierare la migliore formazione possibile. La squadra è da ieri in ritiro al centro di Matera, ed ha trascorso una vigilia tranquilla. In arrivo 50 sostenitori biancazzurri da Eboli. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
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40 Sport
Dopo la sconfitta con il Savoia la squadra del capoluogo resta seconda
Gaddi rialza l’Atletico A Ruvo una tripletta del centravanti, ma anche Diana e Santangelo RUVO A. POTENZA
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RUVO: Rosamilia, Pepe, Iannella, Tartaglia, Mira, Petullo, Grievo V. (41'st Marino), Giglio (30'st Colangelo), Santoro (35'st Gaudiosi), Graziano, Tita; A disp. Grieco G., Aromatico, Grieco P.; All. Grieco G. A. POTENZA: Scaldaferri (38'st Costini), Damiano, De Luca, Dapoto, Forgerato, Tolve, Mancusi, Santangelo (37'st Albanese), Gaddi, Starna, Diana (32'st Riviezzi); A disp. Restaino, Corrado, Cammarota, Manna. ARBITRO: Vicino di Moliterno. RETI: 46'pt Diana, 17'st e 19'st e 40'st Gaddi, 27'st e 38'st Iannella [R], 29'st Santangelo. NOTE: Ammoniti Pepe, Petullo, Mira e Marino nel Ruvo e Tolve nell'Altetico Potenza. Espulsi al 30'pt Pepe [R] e Starna [A.P.] per reciproche scorrettezze.
RUVO - L'Atletico Potenza vince a Ruvo (5-2) grazie al tris di Gaddi, e ai gol di Diana e Santagelo e continua l'inseguimento al Savoia. Per i ruvesi, la doppietta di Iannella, non fa che rendere meno amara una sconfitta che, carta alla mano, era perlomeno auspicabile. La gara inizia ma fatica a decollare con i padroni di casa ben messi in campo e con gli ospiti molto lenti e prevedibili. Occasioni da rete non se ne vedono se non al 20' con Diana che spara tra le braccia di Rosamilia e al 39' con Gaddi che di testa non inquadra lo specchio della porta. Tanto nervosismo in campo e al 30' doppio rosso per Pepe e Starna per scorrettezze reciproche. Il primo tempo sembra finire in parità ma nel primo minuto di recupero arriva la doccia fredda per i padroni di casa: Diana recupera palla sulla trequarti e spara un bolide imprendibile per Rosamilia, è zero a uno. Il secondo tempo inizia
Enrico Gaddi
nel segno dell'Atletico che dimostra di aver acquisito sicurezza al cospetto del Ruvo che ridiventa piccolo. Al 17' Gaddi trova il raddoppio su assist di Damiano. Il Ruvo si scompone e al 19' ancora Gaddi fa tre a zero in contropiede. La gara
Il punto Allungo del Bernalda. Oggi due recuperi nel gruppo B
Le “minacce” dal Vitalba IL VITALBA sta letteralmente “minacciando” il terzetto di testa del raggruppamento A di Prima Categoria. La compagine di La Capra sta mettendo insieme una serie impressionante di vittorie consecutive, sia in casa che in trasferta. Per la promozione, il Savoia deve fare particolarmente attenzione alla squadra filianese, oltre che all'Atletico Potenza ed al Cancellara. Se in testa al primo raggruppamento si è quasi formato un quartetto, nel B il Bernalda ha decisamente allungato sul Fagnano Valsinni. Le lunghezze di distanza in classifica sono ora ben quattro. Intanto, oggi pomeriggio, sono in programma due gare di recupero in questo girone: Real Grumento-Sporting Lauria e Satriano-Latronico. GIRONE A Tutte vittoriose le prime della classe. La capolista Savoia ha fatto bottino pieno tra le mura amiche, mentre le sue rivali hanno rifilato gol a grappoli in trasferta. Come all'andata, la squadra regina del campionato, allenata da Romano, ha piegato per 2-1 il Castelpantano. Le reti di Villano e Palo hanno aperto le danze, accorciate nel finale da una punizione di Minici. Grazie alla sedicesima affermazione stagionale, il Savoia ha mantenuto tre punti di vantaggio sull'accoppiata formata dall'Atletico Potenza e dal Cancellara. I potentini di Telesca hanno travolto pesantemente il Ruvo con un tris di Gaddi e le realizzazioni di Diana e Santangelo (doppio Iannella per la squadra ruvese). Il Cancellara, invece, ha probabilmente condannato alla retrocessione il fanalino di coda, Possidente, asfaltato in casa da Pietrafesa, Moscato e Soldo. Non è stato da meno il Vitalba che, in questo scorcio di stagione, sta facendo incetta di vittorie. A Potenza, il Futura di Zotta è passato in vantaggio con Basile, prima si subire il ritorno dei filianesi con Gilio, Verrastro e Mancusi. Crollo dell'Albatros a Castelgrande (Troiano e Muro). L'Fst Rionero non si risparmia per niente a domicilio: bis ai danni del
Sant'Angelo. E' stato un continuo botta e risposta tra l'Abriola ed il Montemilone. I ragazzi di Tarricone sono andati due volte in vantaggio con Di Matteo e Lucarelli, ripresi da Petraglia e Romano G. Quasi a sorpresa, il San Chirico Nuovo non è più penultimo in graduatoria. Il primo sorriso esterno è stato raccolto in casa di un irriconoscibile Barrata, grazie a Di Stasi e Russo. GIRONE B Un hattrick di Chiruzzi ha spianato la strada al Bernalda verso la Promozione. Le sue tre reti hanno “matato” il Salandra, proiettando l'undici ionico di Margoleo a più quattro sul Fagnano Valsinni. A nulla è valso il gol ospite di Castellano. Il Bernalda si è confermato un autentico caterpillar in fase offensiva con i suoi sessantacinque gol all'attivo. In piazza d'onore, il Valsinni ha dovuto fare i conti con un'agguerrita Aurora Tursi, in un derby molto spettacolare. La squadra di Modarelli si è portata subito avanti con D'Ambrosio, ma è stata raggiunta da Montemurro. Nuovo vantaggio sinnico ad opera di Campea e definitivo 2-2 di Crucinio. Sestina del Pomarico che non ha avuto pietà dell'Invicta Burgentia. Un irriconoscibile Tricarico, invece, ha rimediato tre “ceffoni” in casa dello Sporting Lauria (Curzio, Perretta e Lattuga). Continua a far male, lontano da casa, il Satriano, che ha consegnato tre punti d'oro in chiave-salvezza al Metanauto Picerno (doppietta di Casale ed acuto di Rossi). Prosegue la marcia inarrestabile del Grassano, corsaro in quel di Latronico con Sarli, Calciano e Distefano (gol della bandiera di Lorito per i “termali”). Un penalty di Malaspina ha regalato la vittoria al Roccanova sul Grumento. Pari spettacolare tra Moliterno e Villa d'Agri. La doppietta di Aiello ha illuso. Salera e Votta hanno regalato un puntosalvezza al Villa. I NUMERI Turno in cui ha prevalso il segno “1”. 60 gol messi a segno (1065 in totale) in questa ventitreesima giornata (28 A, 32 B). Si sono
registrati 8 successi interni (3 A, 5 B), 5 vittorie esterne (4 A, 1 B) e 3 pareggi (1A, 2 B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 558 reti (B 507). Il migliore attacco è del Bernalda (65), il peggiore del Latronico (10 reti). La migliore difesa è del Vitalba (15 reti subite), mentre è del Possidente la più perforata (67). Donato Pavese
sembra addormentarsi ma al 27' il Ruvo trova il gol con Iannella su una confusionaria azione sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Le speranze ruvesi di riaprire il mach sono spente 2' più tardi quando Santangelo parte in sospetta posizione di offside, salta Rosamilia in uscita e calcia verso la porta; Mira, però, è provvidenziale e salva sulla linea ma la sua respinta non serve perché Gaddi è in agguato e scodella al centro dove Santangelo fa poker. Al 37' si fa male Scaldaferri, ed entra Costini; alla prima conclusione locale al 38', dell'indomo Iannella, l'estremo difensore ospite, entrato senza neanche un minuto di riscaldamento, si lascia sfuggire la sfera che termina nel sacco per il quattro a due. Al 40' ci pensa Gaddi a mettere parola fine al mach violando per la quinta volta la porta ruvese e consegnando i tre punti ai potentini. Rocco De Rosa
I tre punti dopo un mese POMARICO BURGENTIA
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POMARICO: Liccese, Lupo, Tataranni, Dilucca, Laterza, Cambio, Antezza, Montano(Azzone), Adzebarrak(Lofrumento), Nasca, D'Adamo. A disp: Marino. All.: Dimotta. INV. BURGENTIA: Sasso, Macchia, Oliveto G.(Collazzo), Ferrarese(Cerullo), Oliveto M., Pepe, Margherita(Russo), Colangelo, Ricci, Fortunato, Di Bari. A disp: Dimare, Molivano. All.:Sabbatella ARBITRO: Defina di Moliterno MARCATORI: 12' Montano, 19' Margherita, 24' D'Adamo, 68' D'Adamo, 75' Montano, 79' Ricci(rig.), 82' Nasca, 88' D'Adamo. NOTE: Espulso Oliveto M. per proteste. IL POMARICO torna final-
Due gol di Muro e il Castelgrande va CASTELGRANDE 2 ALBATROS 0 CASTELGRANDE: Traficante (25'st Pace), Tirico, Lepore, Federici D., Galizia, Pisciottani F., Colucci (32'st Cerone), Troiano (42'st Petruzziello), Muro, Federici F., Pisciottani G.; A disp Bologna, Dereviziis, Lisanti, Amelio; All. Dereviziis V.
ALBATROS OPPIDO: Caterini, De Luca, Giganti (33'st Viola), Calabrese B., Lancellotti C., Balsamo, Mancuso F., Giannone, Silipo (15'st Lancellotti A.), Paolucci, Pagano; A disp. Leone G., Monaco, Lancellotti D., Calabrese, Mancuso R.,; All. Leone. ARBITRO: Aquino di Potenza. RETI: 19'pt e 44'pt Muro CASTELGRANDE - Il Castelgrande vince per due a zero sugli oppidesi dell'Albatros, dimostrando ancora una volta di essere una squadra ben quadrata. La gara: pronti via e l'Albatros si rende subito pericolosa: lancio di Mancuso F. per Paolucci che, mette giù e serve Pagano che spara da buona posizione ma Traficante mette in angolo. Al 19', al primo vero affondo di giornata, i padroni di casa passano in vantaggio: cross dal versante destro, De Luca manca la palla e Muro deposita facilmente nel sacco. Gli ospiti accusano il colpo ma al 29' è ancora Pagano a provarci ma ancora una volta Traficante si rifugia in angolo. Scampato il pericolo il Castelgrande ci prova con Troiano e Pisciottani che, però, non inquadrano la porta. Al 43' lunghissimo lancio di Silipo che cerca e trova Pagana; il numero undici oppidese, però, perde l'attimo e sbaglia un'ottima occasione per pareggiare. Un minuto dopo i padroni di casa raddoppiano ancora con Muro, lasciato colpevolmente libero dalla difesa ospite. La ripresa è meno emozionante; il Castelgrande, sopra di due gol, controalla agevolmente il mach senza mai correre seri pericoli. Veri tiri in porta non ce ne sono se non da calcio piazzato. Al 40', tuttavia, Paolucci trova il gol, ma il Signor Aquido annulla per un fuorigioco di Balsamo. L'ultima emozione del mach porta la firma di Cerone che al 90' incrocia troppo la conclusione e la sfera si spegne sul fondo. L'Albatros Oppido perde definitivamente il treno delle prime quattro, il Castelgrande è ora ottavo. r.d.r.
mente alla vittoria che mancava da oltre un mese. Dall'altra parte un Invicta Burgentia disposto a non concedere nulla, ben disposto in campo, ma rimasto in inferiorità numerica al 25' quando i burgentini hanno reclamato un calcio di rigore netto sul quale l'arbitro ha sorvolato. Per proteste eccessive, il direttore di gara ha espulso Oliveto M., un rosso che, in verità, è sembrato esagerato. Il Pomarico parte bene, già al 3' si getta in avanti alla ricerca del gol del vantaggio: Montano, dalla destra, converge verso il centro e lascia partire un bel tiro che termina di poco a lato. Al 7' ci prova Nasca, ma Sasso è bravo a chiudergli lo specchio mettendo la sfera in corner. Al 12' i padroni di casa passano con una gran conclusione di Carlo Montano da fuori area sulla quale Sasso rimane immobile. Passano solo sette minuti e gli ospiti pervengono al pareggio: retropassaggio di Tataranni verso Liccese che liscia clamorosamente la palla e spiana la strada della rete a Margherita, che può solo ringraziare e depositare la sfera in fondo al sacco. Il Pomarico non accusa il colpo e continua a imbastire manovre di attacco, al 25' torna in vantaggio: bello il lavoro di Adzebarrak sulla sinistra, delizioso il suo cross per D'Adamo che di testa mette la palla in rete. Un minuto più tardi si verifica l'episodio sopracitato che condizionerà il resto della gara, in precedenza, i burgentini avevano protestato per un paio di off-side che non c'erano, ma qui ritorna il problema di un'inadeguata classe arbitrale, è bene che i direttori di gara lascino stare le loro smanie di protagonismo e pensino a migliorare sotto il profilo arbitrale, il signor Defina è apparso fin troppo autoritario non dialogando mai con i capitani delle due formazioni. Ripresa: l'Invicta, seppur in inferiorità numerica prova a pungere e va vicina al pareggio i ben due circostanze (bravi Laterza e Liccese). Passata la paura del probabile pareggio ospite, il Pomarico riordina le idee e torna a farsi vivo dalle parti di Sasso: al 68' Nasca è bravo a liberarsi in area, ma il suo tiro è messo in angolo di piede dall'estremo difensore burgentino. Dal corner successivo è ancora un colpo di testa di D'Adamo a centrare il tris. Sul doppio vantaggio i bianco-azzurri giocano in scioltezza e al 75' calano il poker: palla in profondità e per Montano è doppietta. Gli ospiti tentano la reazione e appena possono approfittano delle leggerezze della difesa pomaricana. All'80', in area bianco-azzurra contatto sospetto tra Dilucca e Ricci, il fallo sembra essere del burgentino, ma per il direttore di gara è calcio di rigore, sul dischetto va lo stesso Ricci che fa secco Liccese con un conclusione centrale. All'82' il Pomarico continua ad attaccare e va in onda il Nasca-show: cross di Montano dalla sinistra, bello il controllo del numero nove pomaricano, palleggio e tiro secco verso la porta avversaria, nulla può l'incolpevole Sasso. A due minuti dal fischio finale i padroni di casa chiudono set e partita con la tripletta di D'Adamo. Giuseppe Panio
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Sport 41
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
Seconda Si giocano oggi due recuperi a Bella e Balvano
Vietri, fuga decisiva per la Prima Risale lo Sporting Francavilla LA VITTORIA di domenica del Foggiano nel derby contro lo Sport Melfi potrebbe risultare determinante ai fini della promozione in Prima Categoria. La regina del girone A di Seconda vanta ora quattro lunghezze di vantaggio sul Lavello, a poche giornate dal termine del campionato e con una gara da recuperare (gioca oggi alle 15 la sfida a Bella contro il Garnet). E' ancora più attardato, in classifica, il Ruoti. L'equilibrio permane, invece, nel raggruppamento C, dove lo Sporting Francavilla ha rosicchiato due punti al Chiaromonte, fermato in trasferta dalla Fratelli Cafaro. Nel B, il Vietri ha scavato un profondo solco, in graduatoria, sulla piazza d'onore. Infatti, l'Accettura (seconda forza del torneo) dista ben sette lunghezze dalla leadership. Oggi si gioca anche Atletico Balvano-Sant'Angelo (raggruppamento B). GIRONE ALa doppietta di Pasquariello ed i fendenti di Ismaili, Venezia e Di Noia hanno permesso alla capolista Foggiano di allungare decisamente sul Lavello e di annullare, nel contempo, la resistenza dello Sport Melfi nel derby. La compagine lavellese è rimasta ai box perché ha osservato il consueto turno di riposo. Il Ruoti, in terza posizione, si è dovuto accontentare di un pari “ad occhiali”in quel di Rapolla. Un Palazzo devastante ha calato il poker sul groppone del San Fele, fanalino di coda del campionato che ha poche chance di salvezza. Sono risultate deci-
sive le marcature di Rigato (doppietta), Carilli e Sabino. Male il Ginestracandida, che ha rimediato il sesto stop esterno della stagione sul campo dell'Atletico Genzano. Sta perdendo sempre più colpi il San Nicola, piegato di misura dalla Fides Scalera (gol di Leccese). Equo pari tra Garnet Red Bella e Sporting Vaglio. GIRONE B Ha ripreso a correre la capolista Vietri. Il cinquantesimo gol realizzato in questo campionato è valso il cinquantesimo punto stagionale. Con un secco 2-0, firmato nella ripresa, Verdecanna e Calviello hanno steso il Laurenzana di Cafarelli. All'inseguimento del Vietri, ma distante sette punti, l'Accettura, in rimonta, ha avuto la meglio su un coriaceo Anzi. Dopo il vantaggio di Pecora, Branda e Dimilta hanno ribaltato il risultato. Il Potentia Santa Cecilia non ha fatto sconti al Pietrapertosa, travolto da Colucci, Coluzzi, Zaccagnino ed Avallone (Mazza per il dolomitici). L'Atletico Albano ha giocato al tiro al bersaglio con lo Sporting Picerno (11-1!). Tris-salvezza del Marsico 2002 a spese del Progetto Tito. Dopo diversi mesi, l'Atletico Balvano ha nuovamente vestito i panni del corsaro in casa dello Stigliano. Ha riposato il Sant'Angelo. GIRONE C La Fratelli Cafaro ha fatto un grandissimo regalo ai “cugini” dello Sporting Francavilla, fermando la capolista Chiaromonte. Il pari finale a reti inviolate ha permesso, infatti, al Francavilla di risalire la china in gra-
duatoria, grazie alla contemporanea vittoria sul Castelluccio, con un pesante poker. In quarta piazza ha fatto la sua comparsa l'Episcopia, corsara di misura in casa dell'Oratorio Lentini Maratea. Il San Martino d'Agri ha raccolto una pesante vittoria in chiavepermanenza a spese del Sarconi, con i guizzi di Iacovino e Lammoglia. Anche il Nemus ha fatto un bel balzo in avanti, annullando la resistenza del Rotunda Maris (Carrazzone). E' finita in parità Castelsaraceno-Sanseverinese. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantanove gol messi a segno (1167 marcature in totale) in questa ventunesima giornata (17 nel girone A, 31 nel B, 11 nel C), di cui 35 dalle formazioni che hanno giocato in casa (6 nel girone A, 21 nel B, 8 nel C), 24, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (11 nel girone A, 10 nel B, 3 nel C). Si sono registrati 9 successi interni (2 nel raggruppamento A, 4 nel B, 3 nel C), 5 vittorie esterne (2 A, 2 B, 1 C) e 4 pareggi (2 nel girone A, 0 nel B, 2 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 441 reti, seguito dal B con 401 e dal C con 325. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Lavello (55 reti, girone A), il peggiore è quello del Pietrapertosa (14 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Vietri (10 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del San Fele (65 reti subite, girone A). Donato Pavese
Lo Sport Melfi sfiora il 3-3 e poi crolla SPORT MELFI FOGGIANO M.
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SPORT MELFI: Montanarella, Mossucca, Laurenziello, Cirillo, Finelli, Marmo, Cilenti (1’ st D’Adamo), Morelli, Lanotte, Alfano, Vasca (a disp: Pensa) All. Battilana FOGGIANO: Cavaliere, Tomasiello, Simonetti, Martino, Brescia (8’ st Rizzitiello), Lamorte (5’ st Mossucca), Lecaselle, Quaranta, Pasquariello, Ismaili (13’ st Venezia), Di Noia (a disp: Matacchione, Faraone, Gala, Valerio) All. Bisceglia ARBITRO: Nardelli MARCATORI: pt 25’ Ismaili, 38’ Pasquariello; st 9’ Lanotte su rig (SM), 18’ Venezia, 31’ Vasca (SM), 39’ Pasquariello, 43’ Di Noia NOTE: espulso al 18’ Cirillo (SM) LEONESSA. Il risultato direbbe di una gara dominata in lungo ed in largo dalla capolista Foggiano, la realtà
invece parla d’un derby interessante ma non giocato alla grande, con lo Sport Melfi a far la sua parte, nonostante la penultima posizione in classifica ed il rosso diretto al difensore Cirillo dopo 18’. Il team di Battilana lotta, si sacrifica mancando il 3 a 3 al 34’ (palo di Lanotte). Uomini contati per lo Sport M, ospiti con Destino e Gala non al meglio, il primo neanche in panchina. Bisceglia pensa al recupero infrasettimanale e nella ripresa risparmia qualche titolare, finendo col dare speranze ai locali, prima di chiudere la gara 2 a 5. Clima da derby e buon numero di spettatori, che vedono in avvio lo Sport Melfi e conclusione di Vasca su lancio lungo al 2’ fermata in presa da Cavaliere. Risposta ospite al 5’ con Ismaili a spingere come farà ottimamente per gran parte della sfida sull’out di sinistra, per porgere un assist importante a Pasquariello che mette alto. Aumenta la pressione della capolista che spinge
Accettura, Branda e Dimilta rimontano l’Anzi ACCETTURA ANZI
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ACCETTURA: Paradiso, Vespe An., Branda, Cerabona S., Pellegrino, Sansone, Vespe F., Cerabona D. (1' st Dimilta), Derosa, Vespe Al., Rocco (40' st Vassallo). A disp.: Distefano, Di Biase, Labbate, Quirino. All.: Vespe S. ANZI: Petruzzi R. ('89), Pecora, Petruzzi R. ('90), Romano R. (38' st Giorgio P.), Fistetti, Buchicchio, Romano A., Rubolino (19' st Cicchetti), Romano M., Falce, Giorgio A. (20' pt Lauletta). A disp.: Marino, Petruzzi M., Cutro D. Petruzzi A. All.: Torchia. ARBITRO: Tedesco di Matera. RETI: 21' pt Pecora (An), 24' st Branda (Ac), 35' st Dimilta (Ac). ACCETTURA - L'Accettura insegue sempre il primato in graduatoria (è distante sette punti dalla capolista Vietri). La squadra materana ha invertito il risultato della gara d'andata contro l'Anzi (2-1) ed ha conseguito la vittoria consecutiva numero nove tra le mura amiche. Ma quanta fatica per spuntarla, in rimonta, contro un Anzi davvero in salute, che è passato
struire diverse palle-gol, sventate con bravura dall'estremo difensore anzese, Rocco Petruzzi. Ad inizio ripresa, Alfonso Vespe crea qualche grattacapo su calcio da fermo al portiere ospite, che neutralizza, confermando lo 0-1 della prima frazione di Rocco Petruzzi gioco (5'). Al 24' la squadra di casa dell’Anzi perviene al pareggio grazie ad un'azione contestatissima dall'Anzi. Infatti, mentre la retroguardia ospite sta disponendo la barriera ed aspetta il fischio dell'arbitro per un calcio di punizione assegnato ai padroni di casa, Alfonso Vespe serve in profondità in vantaggio ed ha messo i brividi a Branda, che insacca con estrema diVespe e company. La formazione sinvoltura alle spalle dell'incolpevole ospite di Torchia si è lamentata an- Rocco Petruzzi. Il portiere dell'Anzi, che per alcune discutibili decisioni però, non è esente da colpe sul gol-vitarbitrali. Per la cronaca, partiamo toria dell'Accettura: su una sua corta già dai primi minuti di gioco, quando respinta, il nuovo entrato Dimilta riMichele Romano, con un gran fen- badisce comodamente in rete (35'). dente, centra in pieno la parte infe- Fino a quel momento il numero uno riore della traversa e la sfera dà l'im- ospite era risultato il miglior giocatopressione di aver superato la linea di re della sua squadra riuscendo a neuporta. Un tipico caso da moviola in tralizzare, con le sue parate, diverse campo. Si rimane, però, sul punteg- proiezioni offensive degli avversari. gio di partenza. Al 21' Pecora, ben ap- Nel finale di gara, l'Anzi si riversa in postato sul secondo palo, insacca alle avanti, ma le punizioni del terzino spalle di Paradiso, su una punizione Rocco Petruzzi e di Pasquale Giorgio velenosa calciata magistralmente da non sorprendono il portiere di casa, Rocco Petruzzi. L'Accettura non è Paradiso. certamente da meno e comincia a cod.p.
tanto, poi il momento che cambia il match col rosso diretto sventolato a Cirillo, che lascia lo Sport M in dieci. Il Foggiano si carica ulteriormente, prova due volte con Martino e Pasquariello, vede attento Montanarella su Lecaselle al 21’, ed al 25’ va in vantaggio con Ismaili, spina nel fianco a sinistra, che si inserisce su tocco smarcante di Di Noia e mette nell’angolo lontano lo 0 a 1. Ci riprova ancora Ismaili ed il portiere di casa è bravo in angolo, prima che i locali provino due volte, con Lanotte alto e col gran tiro di Alfano al 34’. Ma il Foggiano vuol chiudere il match e al 38’ trova il raddoppio con Di Noia che assiste Pasquariello bravo a scaricare sotto la traversa lo 0-2, poi Montanarella dice no a Di Noia prima del riposo. Bisceglia a togliere i centrali in vista del recupero, arretrando Lecaselle per dare spazio al giovane Stefano Mossucca che spinge molto sull’out destro creando occasioni per se e per i compagni d’attacco, a cui si unisce Venezia. Intanto lo Sport M è bravo ad accorciare con un rigore su Vasca che Lanotte non sbaglia al 9’ poi prova a credere al pareggio, ma deve fare i conti colla bella azione, Mossucca - Di Noia che crossa in area per Venezia che mette dentro l’1 a 3 al 18’. Gara difficile per lo Sport M con l’uomo in meno, ma i locali tirano fuori una grinta inattesa, Lanotte vede il suo tiro messo in angolo al 20’, poi restano addirittura in 9 per un infortunio che non trova cambi, ma hanno forza per crederci, in questo che è loro momento migliore con un Foggiano impreciso. Al 31’ Vasca in pallonetto sfrutta alla grande un lancio dalla difesa, poi i locali mancano il pareggio col clamoroso palo colpito da Lanotte, ultimo ad arrendersi. Dallo spavento, esce un Foggiano che chiude il conto, col quarto gol realizzato da Pasquariello al 39’ e poi fissa il risultato sul 2 a 5 con girata di Di Noia al 43’ su cross di Venezia. Ma sul risultato poi si potrebbe abbattere la decisione del giudice per il reclamo inoltrato dal team di Battilana.
Nemus ok NEMUS ROTUNDA M.
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NEMUS: Summa V, Conte, Ielpo Gab, Lattuga, Summa L, Di Lascio, Agrello, Ielpo Pietro, Ielpo Giov, Carrazzone, Labanca. A disp. Imperio, Lombardi, Filardi F, Cresci, Filardi D, Cantisani R. All. Cantisani. ROTUNDA : Bianchi, Gentile, Latronico, Lateana R, Lateana F, De Mininno, Cincia, Spina, Marta, Lobreglio. Siepe, Potenza, Tito. All. Rinaldi. ARBITRO: Rinaldi di Molitermo RETE: 30' Carrazzone. NEMOLI - Il Nemus supera di misura il Rotunda Maris e conquista tre punti importanti per risalire la classifica. La gara è stata caratterizzata dalla partenza buona degli ospiti, che si sono resi pericolosi più volte. Dopo sono stati i padroni di casa a venire fuori. Si parte con una punizione di Carrazone che il portiere avversario Bianchi riesce a respingere con un volo all'incrocio dei pali. Dopo ci prova Ielpo Giovanni, dribbla due avversari, entra in area e da buona posizione manda di poco al lato. E ancora su corner, l'instancabile Luca Summa lambisce il palo in scivolata. Al 30' arriva la rete che deciderà il match. Carrazzone triangola con Agrello e si trova la palla sul sinistro in area e con un diagonale trova l'angolino vincente. La reazione degli ospiti non si fa attendere e dopo pochi minuti arriva per il Rotunda anche l'occasione per il pareggio. Spina approfitta di un disimpegno errato della difesa del Nemus e si trova solo palla al piede davanti a Summa. L'estremo difensore però non si fa sorprendere e respinge di pugno la conclusione. Nella ripresa i padroni di casa vanno più volte vicino al raddoppio, anche grazie all'inserimento di Lombardi. Gli ospiti impensieriscono Summa con un calcio piazzato. “Una vittoria importante per la salvezza” ha dichiarato mister Cantisani. Francesco Zaccara
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42 Sport
serie
C
C Donne Pignone parla di attività sportiva e rapporti federali
Tricarico tra luci e ombre
Uomini CLASSIFICA
TRICARICO - Soddisfazione e amarezza. Questi gli stati d'animo che si leggono nelle parole e nel volto di Antonio Pignone fondatore e presidente dell'Asd Tricarico Volley. La soddisfazione deriva dall'ottavo anno consecutivo di attività, dai risultati ottenuti dalla prima squadra e a livello giovanile; l'amarezza è invece esterna alla società e deriva soprattutto da alcuni comportamenti reiterati della FIPAV provinciale. Ma veniamoalle sueparole: “Siamo presenti a livello di Under 14, under 16 e under 18 nei campionati provinciali; le ragazze si impegnano e i risultati, per quanto possibile, vengono raggiunti. Tutte le ragazze devono far fronte ad enormi sacrifici per affrontare gli allenamenti e i campionati; molte volte però prevale lo scoramento perché sono loro stesse a percepire che le regole federali valgono soltanto per alcune società. Ci comunicano le variazioni delle gare all'ultimo momento e noi come sicurtà non possiamo nemmeno pensare di rifiutarci o di rinviare noi stessi delle gare; i campionati iniziano tardivamente rispetto alle iscrizioni e non vi è la capacità di coinvolgere più squadre per far disputare alle ragazze un maggior numero di gare. A dire il vero stiamo pensando di proporre alla prossima riunione del direttivo di iscriverci, per il prossimo anno, al comitato provinciale di Potenza. Vedremo”. Ma l'ASD Tricarico Volley ha riservato molte soddisfazioni a Pignone. “Questa è stata la no-
stra seconda esperienza nel campionato di Serie C. Per la prima volta siamo andati a punti nella gara casalinga contro lo Zero Cinque Montalbano e poi ci siamo ripetuti nel girone di ritorno chiudendo al penultimo posto. Potrebbe essere una magra consolazione ma è un risultato molto importante sia per le ragazze che per la società. Avremmo potuto anche fare molto meglio se solo ci fosse stata più costanza, più determinazione e soprattutto più voglia durante gli allenamenti settimanali e le gare disputate. Voglio ringraziare Consilia De Muto che molte volte si è spostata da Napoli per dare man forte alla squadra; la stessa cosa vale per RosaGaetano cheaddirittura siè mossada Chieti. Infine meritano menzione anche Rosa e Pina Lapata per l'impegno e l'attaccamento dimostrato durante tutto l'anno. Un grazie va anche alla dedizione della piccola Carmela Franchino”. Infine un invito, nemmeno troppo velato al Presidente provinciale: “Dopo ottoannidiattività e una media di 50 ragazze coinvolte pensiamo e speriamo che sia giunto il momento che Tricarico sia la tappa finale del torneo di mini volley”. Sarebbe un importante riconoscimento alla società e alle ragazze che seguono con passione e dedizione il volley a Tricarico ed anche una spinta motivazionale in più per proseguire con la stessa gioia nei prossimi anni. Paolo Paradiso sport@luedi.it
C Uomini Il derby dello Jonio è stato vinto nettamente dal Policoro
Megacom, ora i play off I potentini chiudono il campionato al comando della classifica POTENZA - La quattordicesima e ultima giornata di campionato non porta nessuna sorpresa in classifica, con le posizioni di vetta e di coda praticamente invariate. La Megacom Amatori conferma ancora una volta la sua egemonia, battendo senza patemi la Virtus, nel derby del capoluogo. Tre a zero il risultato di una gara dominata dall'inizio alla fine dalla prima della classe: per gli avversari non c'è stato verso di arginare la supremazia dell'attacco della Megacom. I parziali parlano chiaro: 25/16, 25/18 e 25/14 a favore dell'Amatori che, grazie alla vittoria, raggiunge quota 38 punti, confermando così un'imbattibilità iniziata lo scorso 5 dicembre. Tutto facile anche per la seconda forza del campionato, la V. G. Matera che, in casa, ha sconfitto con un secco 3 a 0 la Csc Moliterno, in campo senza alcuni titolari. Primo e secondo set a completo appannaggio dei padroni di casa, che hanno superato gli avversari con i parziali di 25/13 e 25/17. Nella terza frazione la V. G. applica il turn - over, mettendo in campo i giovani; la differenza c'è e si vede ma, anche se il Moliterno recupera, non riesce a strappare il terzo set, vinto dal Matera per 25 a 20. Una sconfitta che comunque non pesa in casa biancorossa: per i potentini fondamentale era raggiungere i play - off, obiettivo centrato già da diverse giornate. Chiude il campionato con un successo l'Open Space Stigliano, che ha vinto per 3 a 0 contro l'Asd Laurenziana. Primo set più combattuto: il team cilentano vorrebbe bissare il successo contro il Nova Siri e cerca di mettere in difficoltà gli avversari. Ma lo Stigliano non molla e si aggiudica la frazione con il parziale di 25 a 20. Nel proseguo della partita il sestetto di Torre Orsaia non riesce a mantenere lo stesso ritmo e si fa superare senza difficoltà dalla maggiore esperienza dell'Open Space. Parziali secondo e terzo set 25/15 e 25/14. Grazie a questo risultato lo Stigliano conferma la sesta piazza; resta penulti-
C Donne Il Lavello vicino alla promozione in B2
A un passo dalla storia
Di Vincenzo del Policoro
ma la Laurenziana. Infine l'atteso derby jonico tra Hermes Hotel Policoro e Masseria Battifarano Nova Siri, stravinto dai policoresi per 3 a 0. Partita mai in bilico per i padroni di casa, che nel primo set si prendono il lusso di strapazzare il Nova Siri, superandolo con un eclatante 25 a 8. Seconda e terza frazione di gioco più rilassate, gli ospiti recuperano qualche punto ma non riescono mai ad essere realmente pericolosi: la grinta e la determinazione del Policoro fanno la differenza, portando gli jonici a conquistare un successo fortemente voluto, degna conclusione della stagione (parziali secondo e terzo set 25/19 e 25/21). Al Nova Siri non resta che registrare l'ennesima sconfitta e l'ultimo posto in classifica per una stagione considerata di rodaggio dalla matricola metapontina. Conclusa la regolar season, ci sono ora i play - off che porteranno in serie B/2. Si inizia domenica prossima con Megacom Amatori Potenza contro Csc Moliterno e V. G. Matera versus Virtus Potenza. Quattro squadre che si giocano un'intera stagione. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
La formazione del Lavello e accanto il tecnico Michele Valentino
LAVELLO - E' storica la situazione della pallavolo femminile lavellese che si trova ad un passo dalla serie B2. Infatti dopo aver chiuso primo in classifica il sestetto rosa nella regular season ora la compagine allenata da mister Valentino dovrà affrontare i play off contro la squadra del Potenza domenica prossima al Palasport “Città di Lavello” nella gara di andata. Il sodalizio sportivo è portato avanti da cinque anni da Saverio Larocca, Mauro Glionna, Giuseppe Di Ciommo, Luigi Gallo con responsabile tecnico del settore giovanile Elio Bisceglia e con il tecnico Michele Valentino. “Ogni anno abbiamo avuto una promozione - afferma il presidente dell'ASD Lavello Volley, Saverio Larocca - fino a competere per cercare di disputare un campionato nazionale quale è la B2. La società lavellese disputa anche i
campionati di under
14 femminile, under 16 femminile, terza diLarocca visone femminile, pridivisone maschile e «Risultati ma serie C femminile. Gli obiettivi della sooltre le attese» cietà sportiva sta ottenendo risultati confortanti che stanno andando anche oltre ogni più rosea aspettativa”. La Giardini & Ambiente Volley Lavello già lo scorso campionato ha partecipato alla fase finale dei play off giungendo quarta. Ma l'esperienza di un campionato in più e innesti di giocatrici ad hoc hanno rafforzato la rosa della passata stagione e in tutti i reparti è una formazione competitiva ed omogenea. “La nostra società sportiva nell'immediato futuro - dichiara il presidente Larocca vuole estendere ad altri soci la possibilità di far parte del sodalizio e
far diventare a Lavello la pallavolo sport di primaria importanza anche perché si fa ad investire oltre che sull'immagine della cittadina anche sull'indotto di tutta una serie di eventi a livello locale per garantire orgoglio alla comunità e a tutta la cittadinanza lavellesi”. Quindi ora la concentrazione della parte finale dei play off contro formazioni del calibro del Potenza, del Matera del Sapri obbliga le lavellesi ad impegnarsi al massimo senza un minimo di distrazione per non pregiudicare un campionato disputato come leader. Inoltre la Lavello volley è impegnata anche nel sociale in collaborazione con il Panathlon club e con tutto il mondo del fair play, oltre ad essere in contatto con istituzioni ed associazioni locali. Elemento questo che accresce il valo di questa squadra. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
Il patron ora cerca altri soci
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Sport 43
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
B1 Uomini I ragazzi di Draganov consolidano il sesto posto e pensano al Chieti
Medical sempre più su Roger Colato: «Abituati alla B1, l’alta classifica è alla nostra portata» POTENZA - Superlativa Medical Center. I ragazzi allenati da Giorgio Draganov hanno fatto “bottino pieno”in casa contro il Reggio Calabria e hanno letteralmente annichilito gli avversari (come dimostrano i parziali: 25-17, 25-13, 2513, ndr). La “scalata” alla classifica continua (adesso i punti sono 32, a pari merito con il Chieti, prossima avversaria, ndr) e il sesto posto si consolida. Grande soddisfazione a fine gara anche da parte di tutti i dirigenti e dello staff tecnico. «Il nostro servizio è stato molto efficace - commenta il secondo allenatore Roberto Roger Colato - e non abbiamo mai consentito alla formazione ospite di costruire il loro gioco. Sapevamo di dover stare molto attenti a Nuzzo, il giocatore più forte di questa squadra e forse anche di tutto il girone. Siamo stati bravi a contenerlo e agevolati anche dal fatto che i suoi compagni non lo hanno “aiutato” molto». Dunque, una vittoria frutto di un vostro merito o di un demerito degli avversari? «Direi merito nostro continua Colato. E' da un po' di tempo che dovevamo “osare” di più in battuta e così abbiamo fatto. In squadra abbiamo dei buoni battitori (in primis Dal Molin e Gribov, ma anche Minennna e Di Tommaso, ndr) e anche nelle prossime partite dobbiamo cercare di sfruttare questo nostro punto di forza». «E' stata una vittoria di gruppo - sottolinea ancora il secondo coach. Davvero quest'anno si è formata una squadra dove ad avere successo non è il singolo, ma il collettivo. Ed è proprio grazie a questo che siamo riusciti ad arrivare oltre l'obiettivo salvezza. Siamo in continua crescita e ritengo che esistano ancora dei margini di miglioramento. Non mi sbilancio, ma sicuramente adesso i “posti alti” della classifica sono alla nostra portata. Stiamo disputando un gran bel campionato. Abbiamo perso a testa alta, vinto, ribaltato risultati che sembravano ormai “scritti” e messo “paura” a squadre molto più forti di noi sulla carta. Ci siamo abituati a questa B1, abbia-
B1
serie
B2 Uomini Ora c’è il big match con l’Altamura
Pallavolo Matera in proiezione derby
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Il tecnico Giorgio Draganov
mo trovata una certa costanza di rendimento, cercando di evitare i momenti di “black-out” che ad inizio stagione ci sono “costati caro”. Rispetto all'anno scorso, la Medical Center ha rivoluzionato il suo organico e, quindi, è inevitabile che all'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà nel trovare il giusto equilibrio. I giocatori adesso si conoscono e hanno scoperto quello che ognuno di loro può dare». Archiviata la netta vitto-
ria contro il Reggio Calabria, i rossoblu hanno ripreso ad allenarsi in vista della difficile trasferta chietina. «Siamo molto concentrati - conclude Colato - e determinati a fare bene. Non sarà facile, ma andremo lì a giocarcela senza avere niente da perdere. Se ci metteremo la grinta e il carattere visti sabato in campo, sono sicuro che “daremo vita” ad un bello spettacolo». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Funziona la cura Narducci: 11 punti in 5 gare
Sidel, salvezza più vicina CINQUE partite e 11 punti conquistati: questi i numeri messi a segno dal tecnico Narducci che è alla guida dai biancorossi da poco più di un mese, in un periodo in cui ha lavorato duro e ripreso le sorti della classifica. Tra i punti conquistati gli ultimi tre di sabato scorso contro il Catanzaro, che in classifica aveva due posizioni in più, hanno permesso ai lagonegresi di migliorare la fiducia nelle proprie potenzialità e tenersi stretta una posizione tranquilla. In campo si è vista una squadra matura, che nonostante non abbia data molte soddisfazioni al tecnico lagonegrese, come lui stesso ha dichiarato a fine partita, si è espressa al meglio, riuscendo a tenere sempre in mano il bandolo della matassa. Capace di tenere
saldamente in mano il timone della partita, riuscendo a fornire una prova concreta e, alla fine, superiore un po' in tutti i fondamentali. Una partita che ha visto i ragazzi di coach Narducci essere più concreti e cinici dei calabresi, in un match servito soprattutto per togliersi di dosso l'angoscia degli ultimi tie break persi contro le più forti del campionato. Tre punti pieni e meritati, la terza vittoria casalinga della Sidel quella che conferma il buono stato di Cimino, Lopis e compagni in attesa del match prossimo contro la terza potenza del campionato. Ora una settimana per prepararsi al meglio per il tanto atteso big match in terra siciliana, con alcune sicurezze in più dovute a questo prezioso successo sul Catanzaro.
B2
serie
LA PALLAVOLO Matera annienta anche lo spauracchio Alessano. La diciottesima giornata è stata più che positiva per la compagine della città dei Sassi che è riuscita a domare la forte ed insidiosa formazione leccese in terra salentina, che rappresentata un altro esame di maturità. Tre a zero è finita la gara, con l'Alessano, che ha regalato ai biancoblù materani il quarantatreesimo punto stagionale. Alla vigilia, la partita in terra pugliese era abbastanza temuta dai giocatori e dalla dirigenza materana, consci della difficoltà e delle insidie che il match avrebbe nascosto. Ancora una volta, però, capitan Suglia e soci hanno dato ampia dimostrazione di maturità riuscendo a conquistare l'ennesima vittoria, sfoderando anche una buona prestazione che ha annientato l'Alessano, formazione che ambisce ancora ad entrare in zona play-off. Soddisfatti gli atleti, i dirigenti e l'allenatore per un'affermazione maiuscola arrivata la settimana prima del big-match del girone H contro la capolista Altamura. “E' stata davvero una prestazione maiuscola - ha spiegato il tecnico Galtieri. Una gara da incorniciare perché la Pallavolo Matera ha giocato davvero bene. I ragazzi hanno espresso una buona pallavolo disputando una partita ordinata, riuscendo a gestire al meglio ogni fondamentale e mettendo in pratica tutto quello che avevo chiesto loro in settimana. Erano proprio questi, infatti, gli ingredienti per affrontare in maniera vincente una trasferta temibile e insidiosa come quella di Alessano”. La vittoria conquistata su un campo caldo, dove il pubblico è sempre numeroso e caloroso, diventa importante sì per la classifica
I ragazzi della Pallavolo Matera
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
ma anche per il morale dei biancoblù che ora potranno affrontare nella migliore maniera possibile (dal punto di vista psicologico) l'Altamura. Una gara che si annuncia importantissima per la Pallavolo Matera che, in caso di vittoria, potrebbe agguantare la prima piazza in compagnia dei murgiani. “Con questi tre punti - ha concluso Galtieri - la gara contro Altamura, di sabato prossimo, sarà affrontata
sicuramente con una marcia in più. Abbiamo bisogno di continuare il nostro momento positivo, per questa ragione invitiamo i tifosi materani, gli appassionati di questo sport a seguirci nello scontro al vertice di sabato prossimo. Sarà una gara avvincente tra due squadre che hanno un alto tasso tecnico, quindi sicuramente spettacolare”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, l’obiettivo del Lauria diventa un posto dietro le grandi
UOMINI Girone I CLASSIFICA
LAURIA - La Nicodemo vince 3-0 e trasforma la partita interna contro il Savio Messina in un match che lancia i laurioti all'agguato del sesto posto. Gli uomini di mister Santomassimo anche se non hanno saputo esprimere al meglio il loro gioco, e aldi làdel risultatonettociò cheha positivamenteimpressionato è stata proprio la prestazione di tutto il collettivo giallorosso, capace di risalire la china e portare alla propria classifica tre punti importanti. La Nicodemo conferma dunque la progressione positiva degli ultimi incontri, con tre vittorie consecutive e il secondo 3-0 filato dopo quello contro il Catanzaro.I tre punti conquistati contro il Messina sono merce preziosa per la classifica dei gialloblù e permettono alla Nicodemo di consolidare il sesto posto e di arrivare quasi ad dare fastidio addirittura alle grandi.Orasipensaesistudia lapartitacontroilVibo,indifficoltà nelle ultime gare, visto che è sul filo della retrocessione. Per continuare la sua marcia vittoriosa, che ormai ha la salvezza in pugno,la Nicodemo è chiamata aquesto punto ad un altro impegno contro una formazione che in alcuni casi si è dimostrata ostica.La testa per gli uomini di Santomassimo, alle prese con gli allenamenti già da ieri, è ora già rivolta alla prossima sfida esterna in terra calabrese contro il Vibo, reduce da una vittoria contro il fanalino Catona, e alla ricerca di punti importanti, contro cui schierare la solita Nicodemo precisa e capace di far bene. p.v.
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44 Sport
B1 Donne Ligrani: «Ora possiamo giocarci le nostre carte al completo»
Doppia sosta per la Lore Lei Altro turno di riposo per le ragazze di Gagliardi. Si riprende col Latina TEMPO di sosta, ma anche di allenamenti regolari e intensi più che mai per mantenere sempre alta la condizione del gruppo in casa Lore Lei Avis. Le due giornate consecutive di riposo a cui Pierantoni e compagne sono costrette in questa caldissima fase del campionato anche nel prossimo fine settimana la PM starà a guardare, prima di tornare in campo sabato 20 marzo a Latina - non rappresentano l'ideale per mantenere quella continuità di prestazioni e risultati che le potentine sembravano proprio essere state capaci di ritrovare dopo un periodo no. Il bel successo sullo Scafati, in particolare, ha fatto rivedere una squadra determinata e convinta dei propri mezzi, che si affaccia allo sprint finale del torneo consapevole di potersi giocare ancora qualche carta per i play-off. Difficili da agguantare le cugine della Master Group ora, anche se con una partita in più, sono cinque lunghezze avanti - ma ai quali, alla luce dei favorevoli risultati dello scorso weekend (in particolare il ko del Marsala a Latina), la truppa di Nino Gagliardi sembra ancora poter ambire. Certo, d'ora in avanti non si potrà sbagliare più nulla, e gli scontri diretti risulteranno decisivi per tenere viva fino in fondo la speranza di aggancio ad una delle prime tre piazze. «Ma per lo meno a questo punto ci possiamo giocare le nostre chance con l'organico al completo», dice il patron rossoblù Michele Ligrani. «Affrontando ogni partita con lo spirito giusto e sapendo di poter contare su una Serena Masino sempre più vicina alla miglior forma», In effetti, il rovescio positivo della medaglia per la Lore Lei in occasione di questa lunga pausa sta proprio nell'opportunità di non affrettare i tempi di recupero della palleggiatrice barese: la situazione del
Il patron della Lore Lei, Michele Ligrani
B2 Donne Resta a 11 il margine di sicurezza
Materman, spezzata la serie interna positiva SI È interrotta domenica sera al cospetto del Centro Ester Napoli la serie d'oro della Materman Nusco Potenza tra le mura amiche della Caizzo. Se si esclude il ko nel derby con la Giocoleria del decimo turno (in cui la Livi faceva gli onori di casa), era difatti dall'11 ottobre scorso - vale a dire dalla sconfitta subita alla quarta giornata dal Sarno - che Pamela Petrone e compagne non uscivano dal campo di casa senza punti. O meglio senza vincere, considerato che al di là delle due battute d'arresto iniziali di questo campionato (con Molfetta e appunto Sarno) e di quella nella stracittadina, per il resto le rossoblù si erano sempre imposte di fronte ai propri tifosi: raccogliendo quattro vittorie piene e due al tie-break. Contro la neo capolista del girone - i tre punti portati via da Potenza sono valsi al Napoli l'aggancio alla vetta del girone - le potentine hanno quindi dovuto alzare ancora una volta bandiera bianca, come era accadutoall'andata,senza nemmenounsetall'attivo. E se lo 0-3 in terra partenopea era stato bugiardo, altrettanto si può dire (quantomeno per quello che si è visto per i primi due set) del risultato maturato tre giorni fa: per confezionare il quale le ospiti hanno saputo abilmente sfruttare, oltre che la serata di scarsa vena delle ragazze di casa, l'onda lunga del favorevole finale di primo set. Quello che, se chiuso dalla Materman a proprio favore, avrebbe potuto dare il là a una partita completamente diversa. Peccato per una prestazione - una delle poche in effetti della stagione - non all'altezza
B1
serie
B2 Donne Brutto ko per l’Asci
suo polpaccio sinistro migliora di settimana in settimana, ma va tenuta sotto costante controllo. E anche se dopo l'ultima gara con lo Scafati Masino non aveva accusato fastidi, è indubbio che due settimane di respiro in più saranno importanti per permetterle di tornare al top. Con i benefici effetti che si dovrebbero far sentire, di conseguenza - come mostrato d'altronde dalle ultime uscite della PM -, sia sul morale e la fiducia che sul rendimento delle sue compagne di squadra. lu.ca.
La Benefico della Materman
della situazione da parte delle rossoblù di Enza Licciardi. Forse tradite anche dall'eccesso di tensione e dal nervosismo subentrato in loro quando costrette a inseguire: quello che contro squadre di prima fascia come il Centro Ester non ci si può permettere. Qualche particolare tecnico poi (vedi il muro) non ha sicuramente funzionato a dovere domenica in casa Livi, ma tutto sommato perdere con la prima della classe si poteva mettere in preventivo. E l'impressione è che non sarà questa sconfitta a pregiudicare la rincorsa alla salvezza di Benefico e socie, che del resto con un turno in meno da giocare (ora sono otto) continuano ad avere 11 punti di margine sulla zona rossa. Luca Carlone sport@luedi.it
Donne Girone D CLASSIFICA
Giocoleria, cosa ti sta succedendo? LA GIOCOLERIA che non ti aspetti, ma stavolta in senso negativo, viene fuori in quel di San Pietro Vernotico e incassa una delle peggiori sconfitte in assoluto. Per carità,si sapevache latrasferta pugliese si presentava ardua e che uscirne con un risultato positivo avrebbe rappresentato più che un’impresa, ma i parziali della partita di domenica sera e la durata complessiva dell’incontro lasciano interdetti. Perdere a 14, a 19 (solo grazie a un rilassamento delle pugliesi, ndg) e a 10 in poco più di quarantacinque minuti sta a significare che in campo praticamente c’è stata solo una squadra. Certo, Corvino e compagne non erano le stesse viste all’andata alla Caizzo, quando l’Asci le mise in seria difficoltà: la squadra di Lapertosa è cresciuta notevolmente sia sul piano del gioco che su quello della condizione e si candida alla promozione diretta, in vista dello sprint finale. Ma questo non può giustificare una disfatta di tali dimensioni. Che trova le sue basi in quello che sta diventando il leit-motiv delle ultime settimane in casa Giocoleria: una esagerata sofferenza in ricezione che spiana la strada all’avversaria di turno e contemporaneamente crea ad Avena e compagne uno stato di tensione che si ripercuote negativamente sul gioco. Eppure fino a qualche settimana fa la squadra di Telesca pareva aver trovato equilibri tutto sommato stabili. Un buon filotto di risultati e una classifica finalmente tranquilla probabilmente hanno fatto calare le motivazioni del gruppo con conseguenze nefaste sul rendimento. In ogni caso si tratta di invertire immediatamente la rotta in vista dell’ultimo scorcio di stagione. Non che la situazione di classifica desti particolari preoccupazioni, ma non è il
B2
serie
Francesca Nolè
caso di dormire sonni troppo tranquilli. Gli ultimi risultati parlano di una lotta per la permanenza che si è improvvisamente riaperta: l’Acquaviva che fino aun paio di mesi fa pareva spacciata ora si trova a essere la più seria candidata a conquistarsi un posto anche nella prossimaB2. Addirittura l’AS Altamura che dopo l’exploit della Caizzo si è ripetuta con l’AS Benevento, potrebbe clamorosamente reinserirsi nei giochi per la permanenza. La Giocoleria con i suoi 29 punti non dovrebbe avere particolari problemi: guardando il calendario delle altre formazioni coinvolte nella lotta salvezza, appare verosimile che basteranno quattro ocinque punti per essere praticamente certi di restare in serie B, ma questi punti da qualche parte vanno conquistati e giocando come nelle ultime settimane risulta difficile immaginare dove e contro chi. Insomma, nessun allarme particolare, ma è il caso di darsi una bella svegliata per evitare rischi inutili. Pietro Floris
Donne Girone G CLASSIFICA
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Sport 45
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
Calcio a 5 B A Pagani i potentini coronano la vittoria con una prestazione doc
La Meco non si ferma più Quarto successo di fila, la squadra di Napoli ha invertito la rotta POTENZA- L'Azzurra Paganese, uscita sconfitta in casa contro la Me.Co Potenza, ha sudato le proverbiali sette camice, dopo i tempi regolamentari. Dal primo minuto il tecnico Florio ha schierato tra i pali Cavallaro, portando in panchina anche gli altri due portieri, De Prisco e Cesarano. Il risultato acquisito dalla Me.Co, non fa una grinza. Qualora ci fossero dubbi sulla prestazione dei padroni di casa, questi vanno fugati immediatamente, in quanto la formazione campana ha onorato i colori sociali sfoderando una gara corretta. La formazione di Pagani, si è trovata di fronte un avversario ormai lontano dalle opache prestazioni del girone di andata. La Me.Co, uscita vittoriosa contro i campani, ha disputato una gara superlativa, con possesso di palla, veloci triangolazioni e invenzioni di gioco con Thiago Bortoletto e Cabezaolias su-
Una formazione della Meco Potenza
gli scudi. Torna a casa, guardando i punti in classifica raggiunti negli ultimi incontri disputati, consapevole, del suo valore, ha affrontato questo impegno con il solito cipiglio, che la sta caratterizzan-
do in questo ultimo scorcio di campionato. I rosso-blue potentini, hanno affrontato questo incontro, con il preciso intendo a non cedere punti. Ci sono riusciti, dimostrando di aver meritato l'intera posta
in palio. La testimonianza è nel punteggio finale, più consono ad un incontro di calcio a 11, prova ne è la distanza dei minuti trascorsi tra una realizzazione e l'altra. Fino al 14' del primo tempo quando l'argentino Sabia sblocca il risultato, poi nella ripresa al 12' con Cabezaolias, infine al 18' Emanule per l'Azzurra accorciando le distanze quando ormai mancavano 2 minuti alla conclusione. La squadra lucana maturata anche da questo punto di vista, quando in parecchi incontri precedenti si è vista sfumare il risultato pieno, proprio negli ultimi secondi di gioco. Dunque, non sono state rose e fiori, i tre punti in palio incamerati dopo quest'incontro sono ampiamente meritati e portano ossigeno puro alla compagine del presidente Colucci. Leonardo Martino sport@luedi.it
Calcio a 5 B Terzo ko di fila per i materani
Frascella alle corde La permanenza resta alla portata MATERA - Terza sconfitta consecutiva per il Frascella Matera. Sul difficile rettangolo di gioco di Loreto Aprutino i ragazzi allenati da Michele Pavone e Anderson Gasparetto sono stati costetti nuovamente ad inchinarsi, ma questa volta di fronte c'era un avversario sicuramente tra i più forti del girone D. Salgono così a nove le battute d'arresto stagionali, un numero non consueto per una società gloriosa come la Team Matera che, a questo punto, dovrà archiviare al più presto questo campionato davvero poco esaltante. A parziale giustifica del Frascella le assenze pesantissime di Stigliano, Laccetti, Rispoli, Mancini, Cancelliere, Pavone ed infine Coelho, in panchina soltanto per fare numero. A completare il quadro, all'inizio della ripresa, è arrivato l'infortunio del giovane Cuviello che ha ri-
dotto , di fatto, i cambi ad un solo giocatore. Insomma contro un Loreto falcidiato a propria volta da importanti assenze, la rosa di giocatori a disposizione dei mister materani era davvero minima. Ovvio e logico che alla fine a fare la differenza siano stati proprio i cambi poichè è stato proprio sul finire della gara che i materani non hanno più retto sul piano fisico. La notizie positive arrivano dagli altri campi poichè la vittoria del Giovinazzo sul Barletta accorcia di una sola lunghezza la distanza dalla zona play out, riducendola adesso a otto punti: quelli che, appunto, separano il Frascella proprio dal Giovinazzo. Insomma a tre giornate dalla conclusione del torneo, pur senza il conforto della matematica, appare difficile che la squadra del presidente Gianni Crapulli possa avere qualche
Manuel Mancini, uno degli assenti
amara sorpresa. Sabato prossimo sarà la capolista Adriatica Pescara ospite alla tensostruttura, l'impegno non è certo dei più agevoli, ma sicuramente è nelle possibilità di Gasparetto e compagni aggiudicarsi la gara e mettere definitivamente in cassaforte la sospirata permanenza in serie B. a.s.
Calcio a 5 B Pesano gli ultimi punti
Bng, un brindisi alla salvezza MATERA - Brinda alla matematica permanenza la Bng Matera. La faticosa vittoria ottenuta a spese della Pellegrino Sport di Altamura ha infatti aggiunto alla classifica dei materani i tre punti necessari per chiamarsi fuori da qualsiasi problema inerente i play out. Certo, sembra per lo meno strano parlare in questi termini della squadra allenata da Eustachio Rondinone, ma per come si erano messe le cose in quest'ultimo scorcio di campionato, sono state ben cinque le sconfitte rimediate di cui quattro consecutive, qualche altra battuta di arresto avrebbe potuto avere conseguenze a dir poco preoccupanti. Le ultime gare della BNG Ecobas, al di là dei risultati, hanno dimostrato che la squadra ha ormai il fiato grosso, e non tanto sul piano fisico quanto su quello mentale e nervoso. Anche contro il fanalino di coda Pellegrino Sport, una squadra sicuramente dignitosa ma nulla di più, i biancoazzurri hanno faticato davvero troppo per trovare la concentrazione giusta e per avere ragione di un avversario tecnicamente nettamente inferiore. “È stata una brutta partita - ci conferma il presidente Nico Taratufolo - un primo tempo davvero inguardabile. Nella ripresa, forse sollecitati dal mister, i ragazzi sono scesi in campo con un piglio diverso ed hanno cominciato a giocare come sanno fare. Quella di regalare un tempo agli avversari, di solito il primo, è diventata ormai una costante, e non sempre siamo riusciti a recuperare nella ripresa. Non
Nico Taratufolo
mi so davvero spiegare questo tipo di atteggiamento, ma di sicuro è una cosa che occorre correggere se si vuole centrare qualche obiettivo importante. Questa vittoria, ad ogni modo, ci spalanca la possibilità di ottenere l'accesso ai play off, un traguardo che più di una volta ci è sfuggito per un pelo. Ho esaminato i calendari delle nostre concorrenti Bisceglie e Modugno e penso che abbiamo tutte e tre le medesime possibilità. Ovviamente occorre affrontare le gare in maniera diversa e giocare sempre così come abbiamo fatto nella ripresa di sabato scorso. I ragazzi sanno che noi ci crediamo e sanno di avere tutto il nostro sostegno, tocca a loro concretizzare queste ambizioni che, in fin dei conti, darebbero lustro alla società ma anche a loro”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 D Espugnato il campo del Movint Rapolla negli ultimi secondi Automobilismo Ottima stagione per il melfitano
Essedisport Venosa al fotofinish Mossucca premiato MOVINTRAPOLLA ESSEDISPORT
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MOVINT RAPOLLA: Venafro, Scarpaleggia B., Scarpaleggia M., Radino, Stante G., Radino Marcello, Stante D., Marchirtello. All. Stante Michele. ESSEDISPORT VENOSA: Nardulli, Diplama, Santoliquido, Crudele, De Musso, Preite, Sepe, Dichirico. All. Di Napoli. ARBITRO: Sacchitella di Melfi. RETI: Stante D (3), Scarpaleggia B, Sepe (2), Crudele, Dichirico, Preite. RAPOLLA - “Quando a 5 secondi dalla fine vinci una partita, in casa di una squadra forte come la Movint Rapolla, seconda in classifica, la gioia è davvero indescrivibile, non importa la categoria, può essere anche solo una partita tra amici, tirata fino alla fine, ma l'emozione di una vittoria ottenuta in questo modo è uguale in qualsiasi campionato” è il commento degli ospiti. Su un campo al limite della praticabilità, si è giocato lo stesso, ha prevalso il buon senso da parte di tutti. La gara dopo un avvio non facile per nessuna delle due squadre ha preso una piega favorevole all' Essedisport, grazie al vantaggio di Cicciogol, su azione di calcio d'angolo, e poco dopo, una magistrale conclu-
sione di Sepe si è infilata letteralmente nel sette della porta difesa dall'ottimo Venafro, e proprio quest'ultimo ha impedito, ai venosini, in almeno 3 azioni successive, l'uno-due tra Dipalma e Sepe, il palo di Santoliquido e una botta a colpo sicuro di De Musso, di realizzare la terza rete. Anche Nardulli tuttavia è stato decisivo in altrettante occasioni, ma nulla ha potuto su una botta di Stante Donato, che ha ridato speranza ai rapollesi. Per fortuna dell'Essedisport, Sepe era davvero incontenibile e da una sua giocata è nato il terzo gol per i venosini, ma se la Movint era seconda in classifica non lo era certo per caso e sul finire del tempo ha accorciato le distanze con Scarpaleggia Biagio, pertanto la prima frazione si è chiusa sul 3 a 2 per l'Essedisport. Nella ripresa la partita ha vissuto una situazione di equilibrio per diverso tempo, con occasioni da entrambe le parte talvolta sventate da ottimi interventi di entrambi i portieri, altre volte invece non si sono concretizzate per errori dei giocatori in campo, molti comunque dovuti senza dubbio al terreno di gioco. La Movint su un azione in cui la palla sembrava spegnersi sul fondo, ha trovato il pareggio ancora con Stante, il quale poco dopo su azione di contropiede ha infilato Nardulli per il vantaggio rapollese. Quando
in settimana dicevo che l'Essedisport, contro squadre forti non perde la concentrazione e gioca con determinazione e grinta, si è puntualmente verificato, infatti anche sotto di un gol i bianco-verdi non si sono persi d' animo ed hanno continuato ad attaccare fino a trovare il pareggio con il capitano Dichirico, che ha appoggiato in rete una palla servita su un piatto di platino da un super Sepe. Negli ultimi minuti le due squadre erano alle corde, ricordiamo sempre a causa del terreno reso ancora più scivoloso dall' acqua che cadeva dalla rete di protezione, il coach Dichirico comunque sentiva che la partita si sarebbe potuta vincere, perciò ha lasciato il solo Crudele in difesa ed ha inserito uomini con caratteristiche offensive, e proprio questa intuizione si è rivelata vincente, infatti su azione di contropiede Sepe ha servito una palla d' oro a preite il quale tutto solo davanti al portiere lo ha infilato con un pallonetto-cucchiaio, ed ha fatto esplodere di gioia tutta la panchina venosina, con Di Napoli in testa e il giovane Carmine che in precedenza si era tolto le scarpe per farle calzare proprio a Preite. Neanche il tempo di posizionare la palla al centro per la ripresa del gioco e l'arbitro ha fischiato la fine dell'incontro. Lorenzo Zolfo
SI È SVOLTA A Gravina la premiazione dei migliori della stagione, della Federazione Automobilistica Italiana di Puglia, Molise e Basilicata, e tra i premiati, anche ildriver melfitano Lorenzo Mossucca. Nell'occasione, il giovane pilota ha ricevuto i complimenti di tutti i presenti, ma soprattutto ha potuto ritirare anche il trofeo a lui dedicato per il sesto posto nella classifica assoluta nazionale del Campionato 2009 di Velocità in Salita. Nonostante le sole sette gare acui lo stesso melfitano aveva partecipando con la sua potente Lola Zytek F 3000, inizialmente in attesa dell'allestimento della sua nuova vettura, ed in conclusione con la rinuncia per lavoro alla gara conclusiva della stagione in terra sarda, Lorenzo Mossucca si era messo in grande evidenza, lo ricordiamo, centrando risultati grandiosi,come sono statiil secondo posto assoluto a Pedavena, il quinto a Gubbio ed alla LimaAbetone, il sesto su di un affascinante e duro percorso come quello del Reventino in Calabria, senza dimenticare il successo assoluto ad Orvieto, nel giorno del suo 23esimo compleanno, nella seconda edizione del Trofeo che nella bellissima città medievale si svolge a livello nazionale per merito di un gruppo di appassionati di questo affascinante sport motoristico. “E' stata una stagione davvero bella e speciale per me - ha affermato in sede di commento ed intervista alla serata svoltasi in Puglia -
ma è chiaro che a me poi è servita soprattutto per farmi conoscere, per verificare le mie potenzialità, per conoscere la vettura che mi è stata messa a disposizione e per capire se davvero potessi confrontarmi con molti mostra sacri che da anni sono in questo circus”. Poi ha aggiunto “per ora sono fermo, lavoro con i miei che non smetterò mai di ringraziare per quello che hanno fatto, in termini di sacrifici per me e per poter starmi dietro in questa avventura nel Campionato Italiano, ma sono in attesa di verificare cosa saràilmiofuturo, sepotròcontinuarein questo settore, se puntare sulla pista, se sarò impegnato con una nuova vettura in un campionato speciale. Per ora è ancora presto, a breve si deciderà il da farsi”ma è chiaro che, per il giovane driver gialloverde, l'occasione dovrà esser di quelle importanti, affinché possa continuare in quella sua crescita, ed affermazione, che è partita da molto lontano e si è avuta lo scorso anno, con il Civm e le ottime cose che ha saputo fare, il sesto posto assoluto in classifica e la vittoria nell'Under 25 tra i giovani, grandi protagonisti di questo mondo. Intant le migliori foto di questa stagione sono su calendario, realizzato da FotoCiack, vera istituzione fotografica del mondo del Campionato Italiano di Velocità in Salita, che lo ha immortalalo per accompagnare amici, parenti ed appassionati in questo 2010!
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46 Sport
Gilardi: è trauma distorsivo al gomito MATERA - Si può tirare un sospiro di sollievo in casa Bawer dopo la risonanza magnetica a cui si è sottoposto ieri la guardia argentina Federico Gilardi. Quella che si pensava poteva essere una frattura all’ulna è invece “solamente” un trauma distorsivo del gomito, con un versamento. Quindi la paura di non vedere più in campo il tiratore sudamericano è stata ridimensionata grazie agli accertamenti effettuati dal medico sociale Paolo Vizziello. I tempi di recupero si aggirano attorno ai 15 giorni, ma molto dipenderà dai prossimi giorni e dal grado di riassorbimento del trauma. Al momento è stata applicata al giocatore una fasciatura che gli permetta, gradualmente, di recuperare dall’infortunio. «Qualcosa in più - spiega il medico Paolo Vizziello - si potrà sapere per venerdì quando sottoporremo il giocatore ad un altro controllo». Probabilmente i tempi di recupero potrebbero anche accorciarsi, ma al momento non ci si può sbilanciare. Intanto ieri ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta in terra dauna contro il San Severo. Assente Francesco Gergati a causa di alcuni problemi di stomaco, ma nulla di preoccupante in vista della sfida con il Ferentino. a.mutasci@luedi.it
Anche a Ostuni la stessa grinta
Il medico Paolo Vizziello
RIPRESA degli allenamenti in casa Publisys Potenza ieri pomeriggio al Pala Pergola. I giocatori di Francesco Binetti hanno cominciato la preparazione in vista della trasferta di Ostuni in programma domenica prossima. Morale e concentrazione sono apparsi davvero al top. Binetti ha dovuto fare a meno per motivi personali di Massimo Ruggeri e Fernando Labella che saranno in gruppo questo pomeriggio. La Publisys ha svolto la canonica seduta del martedì dedicata prevalentemente al ripasso degli schemi e alla parte atletica. Il collettivo bianconero ha il morale a mille dopo il successo di domenica scorsa contro Agrigento e non vuole assolutamente mollare la spina in un momento così delicato della stagione. Il team di Binetti continuerà ad allenarsi duramente anche nella giornata odierna. La squadra potentina ha tanta birra in corpo e domenica contro Ostuni non ha nessuna intenzione di vestire i panni della vittima sacrificale. La vittoria ottenuta a scapito dell’Agrigento costituisce una base importante sul piano psicologico per i giocatori di Binetti. Le condizioni di forma della squadra sono ottime, ci sono tutte le premesse per raggiungere il difficile obbiettivo salvezza. f.menonna@luedi.it
Massimo Ruggeri
Ciclismo Dopo il successo di Fucecchio, decimo posto a Pretola
Santoro si conferma Il corridore lucano vive un momento di forma esaltante POTENZA - Continua il momento d'oro del lucano Antonio Santoro, in forza al G.S. Mastromarco Sensi Benedetti NCG, che dopo la vittoria a La Torre Fucecchio (Fi), ha conquistato la decima posizione anche a Pretola (Pg) al “59esimo Gran Premio Pretola”. Duecento iscritti, centonovantasei partenti in rappresentanza di ventisei squadre, centoventicinque arrivati. I 147 km di gara sono stati percorsi in 3h35'00” alla media di 41.163 km/h. Alla manifestazione era presenta anche il Commissario della Nazionale Under 23 su strada, Marino Adadori. La gara inizia senza troppi sussulti e per i primi 30 km non succede praticamente niente. Da qui in poi è un susseguirsi di scatti, attacchi e tentativi di fuga che non vanno in porto. Ci provano più e più volte ma nessuno riesce ad evadere dal gruppo. Le carte si mescolano più e più volte. Nel finale va via un gruppetto composto da Enrico Mantovani ed Derik Zampedri (Team Trentino Ballan Legno Case), Giuseppe Cicciari (U.C. Cevolese Trico Cargo), Antonino Puccio (Bedogni Natalini Grassi Anico), Gabriele Pizzaballa (U.C. Palazzago Elledent), Federico Scotti (G.S. Maltinti Lampadari Bcc Cambiano) e Giacomo Michelessi (Vega Prefabbricati Montappone). Ai piedi della salita il gruppo, però, ha già il fiato sul collo ai battistrada. Quello che impressiona è che nonostante il risicatissimo vantaggio, alcuni degli uomini in fuga resistono e, an-
Basket Chiuso il clinic del coach
Il ciclista della Mastromarco Sensi Benedetti, Santoro
zi, hanno ancora la forza e le gambe nel continuare la propria azione sino allo striscione del traguardo. In ettetti a metà dell'ultima salita che da Ponte Felcino riporta verso il traguardo di Pretovala, in veneto Enrico Mantovani del Team Trentino Ballan Legno Case, saluta la concorrenza e si invola solitario verso il traguardo. Per Antonio Santoro, rimasto copero per i quasi centocinqua chilomentri di gara
arriva comunque un piazzamento tra i primi dieci in una gara tosta, nervosa e ricca di scatti e controscatti. Dopo la bella prestazione di dieci giorni fa, coronata dal successo, il potentino ottiene un altro risultato di assoluto valore in terra umbra mettendo in risalto, ancora una volta, le sue ottime doti di scalatore. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Basket Under 15 Pesante ko a Salerno. Potentini vivaci solo nell’ultimo parziale
Timberwolves, giornata da dimenticare SALERNO TIMBERW.
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A.S. PALLACANESTRO SALERNO: La Sala, Gargiulo 12, Barra 2, Gorga 4, Fornataro 20, Sorrentino 14, Vastola 2, De Stefano 4, Orsini, Finamore , Tommasino, Biraglia 14. All. Poderico. TIMBERWOLVES SMART P@PER PER I RAGAZZI POTENZA: Petrullo 27, Vaccaro 7, Ciardullo, Zaccagnino, Nolè, Vertone, Pace 9, Picerno, Vignola, Arcieri, Luise 5. All. Donato FioreVincenzo Bochicchio. ARBITRI: Fagella di Nocera e Pagano di Scafati. PARZIALI: 18-15, 40-31, 55-40, 71-54. NOTE: Pochi intimi sugli spalti. Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun fallo antisportivo e tecnico fischiato alle due formazioni.
PESANTE sconfitta esterna per la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza nel primo turno di ritorno del campionato maschile under 15 di basket. La squadra potentina è uscita sconfitta dal parquet della Palla-
canestro Salerno con il punteggio di 71 a 54 al termine di una partita brutta sotto ogni aspetto. I salernitani hanno controllato le operazioni in campo dettando legge sin dalle prime battute. La squadra potentina è ap-
parsa lenta e sfilacciata subendo la maggiore intraprendenza dei campani che hanno avuto in Fornataro il migliore in campo con venti punti. Donato Fiore e Vincenzo Bochicchio le hanno provate tutte per arginare la forza dei salernitani che dal canto loro non hanno concesso spazio alla compagine potentina. Il team lucano non è stato mai capace di impensierire il team campano. La Pallacanestro Salerno ha meritato il successo esprimendo una pallacanestro migliore rispetto ai lupetti di Fiore e Bochicchio. Solo il parziale conclusivo è stato equilibrato a dimostrazione della scarsa giornata dei giocatori potentini ora attesi dalla gara casalinga di domenica prossima alla Palestra Vito Lepore con inizio alle 11 quando Pace e compagni affronteranno la Cittadella dello Sport Torre del Greco. f.menonna@luedi.it
Gebbia: crediamo in Aristide Landi UNO sguardo al basket nazionale, tanti consigli agli allenatori e ai dirigenti, il giudizio sul basket regionale, seppur sfocato, il futuro di Aristide Landi. Sono state queste le chiavi di lettura della conferenza stampa svoltasi lunedì sera presso la sede del Comitato regionale Fip di Basilicata, sita in via Roma che ha visto come protagonista Gaetano Gebbia. Circondato da Gianfranco Pace, responsabile CNA di Basilicata dal braccio destro Vito Pierri e dal presidente del comitato regionale Fip di Basilicata, Franco Liguori, Gebbia è un fiume in piena. L'allenatore azzurro ha parlato a trecentosessanta gradi del momento del basket nazionale, in verità poco favorevole che vede protagoniste in negativo le principali squadre italiane. L'uscita di Siena dalla massima competizione europea è un grido d'allarme per il movimento italiano vista la forza del complesso di Pianigiani. La crescita di Caserta, le speranze del basket lucano, il futuro di Aristide Landi, giocatore che Gebbia conosce come le sue tasche. Un vero e proprio giro d'orizzonte quello effettuato da Gaetano Gebbia che ha parlato a cuore aperto del periodo della pallacanestro nazionale. In primis il tecnico calabrese si è soffermato sul momento generale del basket affermando: “Il nostro movimento riflette la crisi strutturale, in Italia ci sono tanti problemi, il periodo vede tanta sofferenza generale. L'economia stenta a decollare, in altre nazioni ci sono migliori servizi, migliori flussi turistici e dunque tutto viene facilitato. L'organizzazione turistica ad esempio è nettamente migliore rispetto a quella italiana”. Circa la scalata di Caserta il coach azzurro dice la sua e afferma: “La Juve Caserta sta facendo un grande campionato, il complesso di Sacripanti gioca una pallacanestro eccezionale, figlia del lavoro svolto da Claudio Coldebella. La società è ricca di tradizio-
Gaetano Gebbia
ni, in questo senso il lavoro della società è stato facilitato. Napoli è il caso opposto. Spostare la sede della Coppa Italia non mi sembra un bel punto di partenza”. Caso analogo di Napoli è quello in serie A Dilettanti di Jesolosandonà, Gebbia è categorico: “Abbiamo chiesto di ristrutturare i campionati, non bisogna commettere più gli errori commessi tanti anni fa. Serve più rigore da parte della Federazione”. Ed eccolo qui il giudizio su Aristide Landi, giovane promessa lucana del basket: “Aristide è un buon prospetto deve lavorare ancora tanto, su di lui abbiamo voglia di investire tanto. La mia valutazione sul suo conto è positiva, deve migliorare nel gioco di squadra”. Sul basket lucano Gebbia ha un parere estremamente distaccato: “Seguo poco la vostra realtà, quasi indirettamente. Serve attenzione e massimo sforzo per dare linfa alle istanze delle società. Anche gli allenatori devono fare uno sforzo comune, facendo lavorare i giocatori sulle potenzialità tecniche. Molte società pur non avendo grosse risorse economiche stanno lavorando sul settore giovanile. Cantù è un esempio di grande fascino e merita rispetto”. f.menonna@luedi.it
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TEATRO di ANNA MARTINO POTENZA - Luci spente. Il sagomatore illumina il modellino di una stazione. Dalle quinte spunta un trenino. Segue i binari che circondano la stazione. Il percorso è circolare, tondo come il mondo, il mondo perfetto. È lì che il trenino pensa di entrare, perché è questo che i protagonisti della storia gli hanno fatto credere. Si tratta di una coppia, un uomo e una donna, da quindici anni alle prese con il forte desiderio di avere un bambino. Dopo essersi sottoposti a diverse analisi, scoprono di essere entrambi sterili. Così, decidono di adottare un figlio. È da questo punto che prende il via il dramma teatrale “Un mondo perfetto”, portato in scena sul palco del Teatro Stabile, a Potenza. Scritto e diretto dal pluripremiato Sergio Pierattini (premio speciale della Giuria Bignami al 49° Festival di Riccione, premio Ubu all'attrice Maria Piata per “La Maria Zanella”, opera scritta dall'autore e vincitrice del premio Associazione nazionale critici di teatro) si suddivide in quattro atti. Sono i momenti salienti di una vita di coppia stravolta dall'arrivo di questo figlio, che non varcherà mai quel palco. Se ne avvertirà costantemente la presenza, attraverso i ritmati e crescenti dialoghi tra i due e la permanente postazione in primo piano, rispetto ai due personaggi, del modellino della stazione. È come se il bambino fosse quel trenino, e la vita di Mario e Anna girasse attorno a lui. «Voglio che sia la prima cosa che vede quando arriva-dice Mario, in attesa di una te-
CARNET
Nell’apparente “Mondo perfetto” di due genitori per forza
Un momento dello spettacolo
lefonata che comunichi l'arrivo del bambino in aeroporto - Né la sua stanza né i giocattoli. Poi, se lui vorrà, gliene costruirò uno più grande». Quante aspettative ha un genitore, quanti sogni. E quante ansie, quante paure. Quando quel bambino dolce e indifeso visto in foto, al suo arrivo avrà le sembianze di un ragazzino di tredici anni con 40 di piede, quel mondo perfetto costruito nei giorni passati a fantasticare, crolla. Sarà Anna la prima a fare i conti con la dura e crudele consapevolezza di essere incapace ad amare. Amare quel ragazzo «con i capelli di stoppa in testa» che parla in continuazione di quanto fosse bella e brava la sua vera mamma. Non come quella bimba rumena con le trecce bionde e gli occhi azzurri, di cui Anna sente ancora il calore della mano. «Ma che colpa ha quel ragazzo», continua a ripetere Mario. Lui sì che sembra forte e sicuro, che si comporta come dovrebbe fare un padre. Facile cadere in banali moralismi. Fino a quando un imprevedibile evento stravolgerà nuovamente il loro equilibrio, riconquistato a fatica, mettendo a nudo le loro reciproche fragilità. Allora non si capirà più chi sia il buono e chi il cattivo, chi ha fatto bene e chi ha fatto male. Lo spettatore, insieme ai due protagonisti, assisterà allo sviscerarsi del dramma familiare fino all'atto conclusivo quando Mario e Anna, seduti l'uno accanto all'altro-nei primi tre atti non sono mai nella stessa posizione - ritrovano la complicità nel dolore, nel comune senso di colpa e l'eguale presa di coscienza di non essere stati capaci di amare.
La Venezia ha parlato del suo libro con gli studenti a Sant’Arcangelo
Mariolina una scrittrice tra i banchi di FRANCESCA GRESIA SANT'ARCANGELO - Un libro quale prolungamento della realtà, in questo caso quella lucana, capace con la potenza della parola di resistere al tempo e alle nuove tecnologie. Sull'onda del pensiero di Borges che individuava nei testi un'occasione per andare oltre la realtà, “Librarsi”, l'iniziativa nata dalla collaborazione dell'amministrazione comunale con le scuole, ha presentato al pubblico l'ultimo testo di Mariolina Venezia “Come piante tra i sassi”. Con un nuovo appuntamento che, come affermato dal dirigente scolastico Cascini, «permette alla scuola di uscire dalla struttura e coinvolgere in attività culturale la cittadinanza», Mariolina Venezia si racconta ai ragazzi. In un Polifunzionale pieno di giovani, in occasione della festa della donna, ci si confronta con un «testo che ci è vicino, per i colori e il linguaggio», come afferma l'assessore comunale alla Cultura Nicola Molinari. Un giallo che diviene un espediente letterario per
Mariolina Venezia con gli studenti a Sant’ Arcangelo
alcuni ma anche un «modo di rappresentare l'ostinazione del popolo lucano che si ritrova nel carattere della protagonista Imma» per il docente referente, Vin-
cenzo Ciminelli. «Mi sono divertita - commenta l'autrice - a raccontare questo personaggio, è stata una sfida identificarmi in un personaggio pra-
tico, pragmatico, racconta un'Italia di oggi ipocrita che non chiama le cose con il suo nome. Imma invece non si vergogna del suo aspetto, è capace di dire ad ognuno quello che pensa». Dalla teorica influenza di Verga nel primo testo che regalò il Campiello alla Venezia alla possibilità di vedere “Come piante tra i sassi” un modo per affrontare temi quale quello delle scorie nucleari, tante le curiosità dei ragazzi a cui la scrittrice risponde con precisione e accuratezza. E se qualcuno intravede in Imma la sconfitta, l'autrice spiega: «Nella vita ci sono situazioni che sono più forti di noi, ma inseguendo valori positivi si riesce a trovare il proprio posto, così Imma se è sconfitta da un punto di vista, la sua decisione la fa andare oltre, qualsiasi cosa accada lei andrà avanti». In un'occasione considerata ottimale per discutere di parità, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo ha commentato: «Nei suoi testi si trova una Basilicata da scoprire, una regione che si dilata, un'identità lucana che la stessa autrice non riesce a celare. E noi che da mille anni stiamo qui, vorremo rimanere altri mille, gli italiani vorranno ascoltarci per altri mille anni perché si può cambiare il mondo anche solo con una parola ben detta e con un libro». cultura@luedi.it
Con La Scaletta per conoscere le scienze MATERA - Con la conferenza tenuta dal fisico Roberto Cervellati su "L'importanza dell'Antardide sul pianeta Terra", che ha visto una interessata partecipazione di numerosi appassionati, il Circolo La Scaletta ha riaperto il dialogo con la cittadinanza su temi di informazione scientifica, iniziato l'anno scorso con gli incontri sull'Astronomia. Anche per il 2010 lo storico circolo culturale ha previsto una serie di appuntamenti, di cui saranno fornite maggiori informazioni non appena sarà formalizzata la presenza a Matera di esperti e scienziati con cui “La Scaletta” ha avviato una serie di contatti. Con questa iniziativa il Circolo vuole offrire il suo modesto contributo alla diffusione della cultura e conoscenza scientifica all'interno della comunità materana che si è mostrata particolarmente interessata e appassionata alla trattazione di tali argomenti. E la nutrita presenza di partecipanti alla conferenza tenuta da Cervellati non è che l’ennesima conferma. Un avvio incoraggiante per La Scaletta pronta a proporrè nuovi incontri a carattere scientifico. cultura@luedi.it
Sfogliando i 5 volumi di Villareale
LAVELLO - Saranno presentati oggi, presso l'auditorium del Centro sociale “Michele Di Gilio” i cinque volumi dell'abate Francesco Villareale da Lavello. L'ecclesiastico lavellese è vissuto nel XVII secolo ed è stato uno dei religiosi più impegnati della seconda metà del 1600 dal punto di vista accademico e come intellettuale di spicco. Cultore di eloquenza, filosofia e poesia si è cimentato anche in opera di stampo giuridico. Laureatosi a Napoli in utroque iure, cioè in entrambi i diritti (canonico e civile) è poi passato a Roma per insegnare per circa trenta anni all'Archiginnasio Romano, l'attuale Università La Sapienza. A metterne in luce gli aspetti più caratteristici e salienti che riguardano la vita e le opere dell'illustre lavellese ci saranno don Ciro Guerra, cancelliere della diocesi di Melfi, Venosa e Rapolla; don Gianni Fusco, docente di diritto canonico; Antonella Ruggeri, dirigente scolastico della scuola media statale “Francesco Villareale”, e Giuseppe Catarinella, curatore dei volumi del Villareale. Le conclusioni dell'incontro sono affidate al vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, monsignor Gianfranco Tudisco. A porgere il saluto del Comune di Lavello che ha patrocinato l'iniziativa, il sindaco Antonio Annale e l'assessore alla Cultura del Comune di Lavello Franco Finiguerra. L'Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo di Lavello ancora una volta organizza un evento culturale per la promozione e la diffusione di personaggi ed avvenimenti lavellesi. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Rondinone: «Il testo teatrale ha rafforzato la spiritualità dell’opera»
Il Città dei Sassi Opera Festival aperto dallo Stabat Mater
Pergolesi tra note e danza
A MATERA
Gianni Ciardo interpreta “Pierino e il lupo”
di NUNZIO LONGO MATERA - La quarta edizione del Città dei Sassi Opera Festival si è aperta con un appuntamento di grande richiamo per gli appassionati di musica sacra: lo “Stabat Mater” di Pergolesi, proposto in forma semiscenica, occasione per unire al rigore della musica di Pergolesi il fascino della danza e l'emozione di un testo inedito che coinvolge lo spettatore nel dramma vissuto dalla Madonna ai piedi della Croce, interpretato secondo le scelte di regia di Antonella Rondinone. Interpreti Marialaura Iacobellis soprano e Francesca Pipitone mezzo soprano, attrice Monica Panetta,ballerina solistaSaraTelch, mimi dell'Hermes Teatro Laboratorio, scene e costumi “Lucania Arte Teatro”. Il monologo teatrale di Antonella Panetta ispirato al “Pianto della Madonna” di Iacopone da Todi. L'Orchestra “Matera Città dei Sassi” composta da CarmineAntonio Catenazzocembalo, Antonio Di Marzio violoncello, Gigia D'Alema, Gina Ester Nicoletti, Nuccia Rutigliano, Vita Sacco e Adriana Tonelli violini, Piero Massa viola e Angelo Basile contrabasso, direttore Nicola Ventrella. Il personaggio di Gesù è stato interpretato da Tommaso Zaccaro dell'Hermes Teatro Laboratorio. Regia Antonella Rondinone. «Questo è il primo appuntamento della quarta edizione della “Città dei Sassi Opera Festival” interviene il direttore artistico Enzo Di Matteo - Lo Stabat Mater è una delle più belle composizioni sacre di Pergolesi per cantanti ed orchestra. È una sinergia di valori artistici teatrali, musicali e danza». «In questa serata molto particolare sono regista - asserisce Antonella Rondinone - La novità di questo concerto di musica sacra è l'inserimento di un'attrice, raffigurante la Madonna, che ha recitato un monologo scritto appositamente per questa serata, ed i mimi incappucciati “i cattivi” con “l'angelo della morte” la ballerina solista, vestita di nero ed il volto coperto da un velo nero che si aggira tra il pubblico». «Sono lieto di essere stato coinvolto in quest'originale produzione- affermaVentrella Lo Stabat Mater non è nato come rappresentazione scenica, anche se esiste una tradizione medievale in talsenso. Abbiamo cercatodi lavorare trovando un giusto equilibrio tra filologia e gusto tipicamente italiano. Èun capolavoro di Pergolesi ed è una musica impegnata ed impegnativa». «È stata una novità per il connubio musica-danza - puntualizza
di BIAGIO TARASCO
La rappresentazione dello Stabat Mater
Sacco - Il monologo della Madonna è commovente. Mi sono sentita proiettata nell'atmosferaquaresimale». «Ho sedici anni, sono al secondo anno di canto e felice di cantare in questo contesto di artisti di
alto livello - riferisce Iacobellis Avevo undici anni quando mi sono esibita la prima volta». «È stata una grande esperienza riporta Pipitone - perché ho cantato da mezzo soprano con espres-
sione e colore diverso». «Ho vissuto la passione di Cristo con intensità - conclude Telch - La danza utilizza il corpo come mezzo espressivo. Spero che il messaggio sia arrivato al pubblico».
Applaudito connubio di generi della Salzburg Chamber Orchestra
Le stagioni da Vivaldi a Piazzolla di FRANCO CACCIATORE POTENZA - Concerto delle grandi occasioni all'Auditorium del Conservatorio, nell'ambito della XXIII Stagione Concertistica, organizzata da Ateneo Musica Basilicata, in collaborazione con la Provincia di Potenza. Di scena la Salzburg Chamber Orchestra e tre solisti d'eccezione: Cesare Chiacchiaretta al bandoneon, Pablo Garibay alla chitarra e Lavord Larsen alviolino.Singolare ilconcerto,titolato“Le otto stagioni”, che ha compiuto un percorso musicale coinvolgente ed originale nell'affiancare alle “Quattro stagioni”di Antonio Vivaldi, le altrettante di Astor Piazzolla. Due generi tanto diversi eppure entrambi di grande fascino e trasporto, che sono riusciti a coinvolgere ed entusiasmare il pubblico che ha affollato l'Auditorium. E per ognuno alla bravura dell'orchestra si è unita quella dei solisti che hanno saputo creare suggestioni uniche. Ognuno di loro (e il caso di dire) ha saputo toccare le corde giuste del virtuosismo. Dall'eccezionale violinista Larsen nelle “Quattro Stagioni” di Vivaldi, che ha saputo interpretare lo spirito musicale del compositore veneto ai limiti dell'impossibile. Chiacchiaretta, artista di fama internazionale al suo bandoneon e la straordinaria chitarra
del solista messicano, Garibay, si sono contrapposti, con altrettanta bravura, nei pezzi di Piazzolla, dedicati alle stagioni (primavera, verano, otomno, invierno), dove ritmo e musicalità sudamericana sono state quanto mai esaltate. Prerogative ugualmente evidenziate in altri brani tipici del musicista argentino: cadenza, milonga e tango. Davvero un doppio concerto, dove hanno primeggiato bravura, classe e stile. Tante le ovazioni a scena aperta e le richieste di bis.
MATERA - Voce recitante del comico barese Gianni Ciardo per la favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev, che sarà di scena stasera all'Auditorium “Gervasio” di piazza Sedile, nell'ambito della quarta Stagione concertistica Matera 2010. Sul palco anche l'Orchestra di Puglia e Basilicata, diretta da Pasquale Menchise. La direzione artistica è di Francesco Zingariello. “Pierino e il lupo”è stata scritta da Prokofiev nel 1936, dopo il suo ritorno nell'Unione Sovietica. È una storia per l'infanzia, costituita da musica e testo di Prokofiev, narrata da un narratore e accompagnata da un'orchestra. Fu il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca a commissionare a Prokofiev la stesura di una nuova opera musicale per bambini, per avvicinare alla musica anche i più giovani. Il compositore accettò incuriosito dal particolare incarico e in soli quattro giorni completò il lavoro. Il debutto avvenne il 2 maggio 1936. Fu comunque un insuccesso, caratterizzato da scarso pubblico e poca attenzione. Prokofiev non poteva prevedere l'enorme trionfo che avrebbe riscontrato in seguito la sua opera, diventata un classico apprezzato da adulti e bambini. La vicenda narrata è considerata semplice ma al tempo stesso coinvolgente, grazie anche alla presenza di personaggi comprimari quali il nonno,l'anatra ed il gatto. Con l'aiuto di un uccellino suo amico, il piccolo e coraggioso Pierino cattura con l'astuzia un famelico lupo e lo consegna ai cacciatori affinché lo portino al giardino zoologico. In tempi recenti diversi artisti italiani, tra cui Tino Carraro, Eduardo De Filippo, Dario Fo, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Paolo Poli e Roberto Benigni, si sono cimentati nella veste di narratori dell'opera. L'inizio all'Auditorium è alle ore 21:00. Il prezzo del biglietto è di 15 euro. Prevendita: Focacceria del Sedile, P.zza del Sedile, Matera. Info 349.5657880.
LA RASSEGNA
Vulturis Cantores in coro a Spinazzola di MICHELE RIZZO BARILE – “La musica è una tela lirica stesa tra il cuore e il cervello”. E’ questa la breve frase di Miroslav Krieza riportatanel manifestopredisposto dalla corale polifonica “Ad Pinum” e dell’associazione turistica Pro loco “Torre e Pino”di Spinazzola per presentare, in occasione della “Giornata della donna”, la 2^ Rassegna Polifonica di Cori Amatoriali. All’appuntamento corale, tenuto nella Chiesa Madre “San Pietro Apostolo” della cittadina murgese e patrocinato dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani e dal Comune di Spinazzola, ha preso parte la corale “Vulturis Cantores”
della cittadina di origine albanese, diretta da Bruno Falanga, docente presso il Conservatorio Musicale di Foggia. Alla rassegna musicale hanno partecipato pure le corali “Ad Pinum” di Spinazzola diretta da Massimo Farina, “Nuntio Vobis” di Minervino Murge diretta da Maria Laura Mancini, “Shekinah” di Genzano di Lucania diretta da Vito Villa. Per ilCoro Vulturis Cantores di Barile si è ripetuto il successo riportato già lo scorso anno pur presentando nuovi brani musicali. Per l’occasione la Vulturis Cantores con la direzione del maestro Bruno Falanga ha eseguito i seguenti brani: “Vois sur ton chemin” tratto dalla colonna sonora
del film “I ragazzi del Coro”, nominata per il premio Oscar, quale migliore canzone originale; “In caelo fero” con un impianto ritmico travolgente dove il testo con parole inventate vuole riprodurre le sonorità tipiche della musica celtica; “Zorongo”, un canto popolare della musica Andalusa, con testo di Federico Garcia Lorca; e per concludere il “Gloria”, brano dai tradizionali ritmi del Sud America, sintesi tra musica sacra e popolare folklorica, in cui la gioia viene esaltata dalla vivacità di una delle danze argentine più popolari: il carnavalito. Notevole è stato il successo del coro di Barile che si è avvalso della partecipazione strumentale di
Francesco Paolillo, al piano; Federico Murano alla chitarra; e dei percussionisti Antonio Paternoster, Marco Cappiello, Mattia Travierso, Luciana Nardozza, Antonio Nardozza. Questi i componenti della corale polifonica “Vulturis Cantores”: maestro Bruno Falanga; soprani: Carmelina Franciosa, Giuseppina Guglielmucci, Patrizia Di Sio, Carmelina Paternoster, Vincenza Rella, Rachele Di Noia, Milena Titano, Maria Verrastro; contralti: Angela Di Palma, Incoronata Di Palma, Angela Rella, Felicetta De Bonis, Enza Porretti, Virginia Villani; bassi: Donato Cappiello, Antonio Palese, Giuseppe Cappa, Angelo Moretti, Mauro Carnevale.
I Vulturis Cantores a Spinazzola
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Cultura e Spettacoli 49
Mercoledì 10 marzo 2010
Mercoledì 10 marzo 2010
«I film hanno un peso sociale» «Il Paese sta vivendo un’atroce involuzione culturale» Il regista Citto Maselli al suo arrivo a Rionero dove ha presentato il film Le ombre rosse
Il cinema secondo Maselli Il regista a Rionero protagonista di un convegno promosso dal Cineclub di CHIARA LOSTAGLIO RIONERO - Un po' infreddolito ma entusiasta di essere in terra lucana, ospite del Cineclub di Rionero “Vittorio De Sica” che ha promosso il convegno sul tema “Cinema e dimensione sociale”, Citto Maselli ha risposto con grinta ad alcune domande. Maestro, un suo parere su cinema e dimensione sociale oggi. «Il cinema ha sempre avuto un peso nella vita sociale di un Paese. Credo abbia il ruolo più importante. I sociologi del mercato sostengono che il cinema non abbia alcuna influenza sulla formazione culturale perchè sostengono che questa si crei all'interno delle lotte sociali. L'arte ha, invece, un'influenza irrazionale. Io sono dell'idea che la vita culturale di un Paese, come sosteneva Gramsci, abbia un'influenza determinante sulla coscienza critica e sulla conoscenza e il cinema su tutti per la sua complessità, la forza plastica, la forza delle immagini, grazie alla quale il cinema ha una grande presa emotiva. Lenin diceva che Tolstoj con “Guerra e Pace” e con la critica
Nelle immagini Citto Maselli a Rionero tra le stanze di Palazzo Fortunato con Armando Lostaglio
che ha rivolto alla grande aristocrazia zarista ha contribuito a preparare una coscienza critica. Il mio riferimento è Gramsci che ha dato un peso fondamentale alla cultura». Lei ha attraversato l'evolversi della società in questo Paese e lo ha spesso analizzato nel caleidoscopio del suo cinema.
Legge in questo senso una evoluzione o un'involuzione nella società e nella vita politica? «Un'atroce involuzione. Credo che la sinistra stia vivendo una vera tragedia per la mancanza di un progetto. Io sono nel PCI dal giugno del 1944 e l'idea alla base dell'organizzazione del nostro partito è quella di un progetto di
cambiamento. Ed è questa la critica che muovo in modo profondo e sentito alla sinistra italiana in “Ombre rosse”, la mancanza di un progetto. Mentre nel mio film del 1970 “Lettera aperta a un giornale della sera” muovo una critica proprio al PCI». Lei ha diretto fra i più grandi attori italiani uno fra tutti Gian
Maria Volontè. Chi individua oggi nel panorama degli attori italiani? «Ennio Fantastichini, Roberto Herlitzka, tra la nuova generazione ho individuato Valentina Carnelutti, Luca Lionello, Eugenia Costantini, Veronica Gentili». cultura@luedi.it
Notte della Taranta 2010
Boldi parla di De Sica
Sorprendente Simona
Vic lascia gli occhiali in frigo
Einaudi maestro concertatore
«Tornerei con lui ma senza Belen»
Sull’isola sbarcano i Figli di... papà
Litigio in casa Beckham
Ludovico Einaudi
Massimo Boldi
Simona Ventura
Federico Fellini
SaràLudovico Einaudiil MaestroConcertatore dell’edizione 2010 della Notte della Taranta. «Il mio rapporto con la musica salentina risale a molti anni fa quando studiavo al conservatorioha sottolineato il compositore e pianista torinesea - in quel periodo ero interessato alle pagine e agli studi di Diego Carpitella». «Penso a questa avventura come alla costruzione di un palazzo, che si basa su ritmi forti, quelli salentini. Ma su questi ritmi vorrei provare a innestare esperienze di musica elettronica che secondo me hanno molte affinità con la tradizione».
Massimo Boldi tende un simbolico ramoscello di pace a De Sica: «Gli offro di venire lui alla Mari Film, la mia casa di produzione, prima che diventi vecchio. Lo pago quello che vuole, basta che si tenga Belen». Dell’attrice argentina aggiunge: «Con Belen dovevamo girare “Un matrimonio per due” alle Hawaii, ma poi è saltato. Belen non è un’attrice, è una «vedette», bisogna vedere se sa recitare. Ha il grande vantaggio di essere una bella ragazza, magari buca lo schermo». E sulla separazione da De Sica conclude: «Ci abbiamo perso entrambi».
Simona Ventura torna stasera, alle 21, su Raidue con «L'isola dei Famosi». Per la prima volta nella storia del programma, una nuova categoria entrerà a fare parte del gioco. Si tratta dei Figli di?, rappresentata da Daniele Battaglia (figlio di Dodi Battaglia dei Pooh), Roberto Fiacchini (figlio adottivo di Renato Zero), Manuela Boldi (figlia di Massimo Boldi) e Guenda Goria (figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria) che, momentaneamente, alloggeranno in un’altra isola. Solo uno di loro avrà la possibilità di vivere la propria avventura fin dall’inizio tra i famosi.
Capita anche nelle migliori famiglie di litigare perchè il frigorifero è «vuoto». Ma certo uno non si immagina che possa capitare in una delle ville di maggior lusso negli Stati Uniti, quella dei coniugi Beckham a Los Angeles. Pare che qualche settimana fa, prima del suo ritorno a Milano, Davidse l’èpresaconla moglieVictoriaperchè una sera, rimasto da solo in casa, avrebbe cercato invano nel frigorifero qualcosa da sgranocchiare. Solo che al posto dei soliti cibi David avrebbe trovato, nel vano congelatore, occhiali da sole conservati a dieci gradi sotto zero.
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50 Cultura e Spettacoli
20.45
SPORT
21.05
REALITYSHOW
PRIMA SERATA
Wayne Rooney
20.35
SOAPOPERA
20.30
SHOW Striscia la notizia
14.05
RUBRICA
21.10
Forum
SHOW
21.10
Ilary Blasi
SHOW
Simona Ventura
Patrizio Rispo
Luca Telese
06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.15 -RubricaUn caso una terapia 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -RubricaSecondo canale 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai TG Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.40 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
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07.05 -TELENOVELA Bianca 07.35 -Sit ComVita da strega 08.05 -TelefilmNash bridges 09.00 -TelefilmHunter 10.15 - ShowIeri e oggi in TV 10.20 -TelefilmCarabinieri 11.30 -Telegiornale Tg4 12.00 - Telefilm Er-medici in prima linea 12.55 -TelefilmDetective in corsia 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.30 -Film Sciarada con Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau - regia di Stanley Donen (USA) - 1963 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.15 -TelefilmDegrassi 06.40 -Cartoni 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowPolpette 10.40 -ShowCapogiro 11.45 -NewsJekyll 12.15 -NewsNella rete di jekyll 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI griffin 14.35 -TelefilmI simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComZack & cody al grand hotel 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 17.50 -CartoniBen 10: forza aliena 18.10 -CartoniI pinguini di madagascar 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo jim 20.05 -TelefilmI simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaMovie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -Film Infedelmente tua con Rex Harrison, Linda Darnell, Rudy Vallee - regia di Preston Sturges (USA) - 1948 16.00 -Rubrica Atlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -Telegiornale Tg La7
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20.30 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - FilmIl mistero delle pagine perdute con N. Cage, J. Voight, D. Kruger, H. Mirren - regia di Jon Turteltaub (U.S.A.) - 2007
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -TelefilmTempesta d'amore 23.10 -FilmSilent Trigger - Grilletto silenzioso con Dolph Lundgren, Gina Bellman, Conrad Dunn - regia di Russell Mulcahy (Canada / GB) - 1996
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Show Le iene show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris
01.10 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.40 -RubricaChe tempo fa 01.45 -RubricaAppuntamento al cinema 01.50 -RubricaSottovoce 02.20 -RubricaArt news 02.50 -CONTENITORE Rainotte
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23.40 -RubricaNonsolomoda 01.00 -TelegiornaleTg5 notte 01.30 - ShowStriscia la notizia 02.20 - Reality ShowAmici 02.45 -TelefilmCinque in famiglia 04.15 -TelefilmUna nuova Vita per zoe
01.10 -TelegiornaleTg4 01.35 -FilmCondannato a morte per mancanza di indizi con M. Douglas - regia di Peter Hyams (USA) - 1983 03.20 -TelefilmLaw & Order
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmLame scintillanti 04.45 -TelefilmFlipper
23.40 -Talk ShowVictor Victoria 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.10 -AttualitàOtto e mezzo
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LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.30
INFEDELMENTE TUA
SCIARADA
con R. Harrison, L. Darnell, R. Vallee - regia di Preston Sturges (Usa) - 1948
con A. Hepburn, C. Grant, W. Matthau, J. Coburn - regia di Stanley Donen (Usa) 1963
Il celebre direttore d’orchestra sir Alfred De Carter ritorna a New York dopo un lungo viaggio. Il cognato gli manda un rapporto dal quale risulta che la moglie Daphne lo ha tradito con il giovane segretario. Dopo aver letto queste notizie, nel corso del concerto che sta dirigendo immagina le varianti del dramma lasciandosi trasportare dalla musica: uxoricidio, perdono, duello? La sua passione trasforma il concerto in un capolavoro: in seguito, scoprirà che...
CANALE 5
ORE 21.10
Di ritorno dalle vacanze, Reggie scopre che il marito è stato assassinato. Un uomo affascinante conosciuto in villeggiatura, Peter, le offre il suo aiuto. Gli amici del defunto cominciano ad angosciarla con richieste di denaro poco ortodosse e anche Peter sembra ora meno amichevole di quanto aveva dato a vedere...
RETE 4
ORE 23.10
IL MISTERO DELLE PAGINE PERDUTE
SILENT TRIGGER - GRILLETTO SILENZIONSO
con N. Cage, J. Voight, D. Kruger, H. Mirren, H. Keitel - regia di Jon Turteltaub (Usa) - 2007
con D. Lundgren, G. Bellman, C. Dunn, E. Stevens - regia di Russell Mulcahy (Can/Usa) - 1996
Ben Gates è alla ricerca di prove che confutino le calunnie sul coinvolgimento del suo trisavolo nel complotto ordito per uccidere il presidente Lincoln. Assieme ai suoi compagni Abigail e Riley, Ben si imbarca in un'impresa che lo porta dal monte Rushmore fino a Buckingham Palace...
Waxman, ex membro delle forze speciali, viene ingaggiato da un'agenzia che si occupa di omicidi su commissione. Ma quando lui e la sua partner Clegg rifiutano di eseguire una missione impossibile, i loro capi decidono di aggiungere i due all'elenco degli "eliminabili"...
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
Mercoledì 10 marzo 2010
SPORT
ENERGIA LUCANA
BERNALDA METAPONTO
Basilicata ricca di biomasse Finalmente ci sono dati certi
Commercianti e cittadini uniti per salvare la spiaggia
Ricerca dell’Enea di Rotondella
Chiudono la porta 180 negozi
a pagina 12
a pagina 34
Anno 9 n.69 € 1.00
DCampionato:il Matera riposa Francavilla,Lazic rischia tutto Il Pisticci a Grottaglie in cerca di punti salvezza
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 10 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.0835 256466
Cicchetti contro la politica di mestiere. Flovilla spara contro chi parla da assessore
Sanità, da brutto carattere L’esame all’ospedale San Carlo
Lo aveva chiesto Belisario
Folino
Flovilla
Cicchetti
Matera
Melfi
Rigetto della competizione e fuga nel web con Groucho Marx Citto Laqualunque
Navazio abbandona l’aula Consiliatura al capolinea?
POTENZA - Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo si è sottoposto ieri, nell’ospedale di Potenza, ad un test antidroga che ha dato “esito negativo». La richiesta ai candidati governatore di sottoporsi al test antidroga era stata fatta Lazio nei giorni scorsi dal capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, è il padre Felice Belisario. Egli ha definito di tutti la scelta di De Filippo di fare il i vizi... test «la cosa giusta, in linea con la politica della trasparenza riformali. chiesta dall’Idv».
Scontro in Parlamento e al Csm
La lista Pdl del Lazio non è stata ammessa Berlusconi sceglie la piazza
alle pagine 6, 7, 8, 9, 10 e 11
SAREBBE STATO MEGLIO UN ALTRO CORO PER VICECONTE di ANNA R.G.RIVELLI e l'inno di Mameli intonato da un coro di ragazzini fa tanto bon ton e tanto S Italia bella, l'inno alla gioia, con cui pure gli stessi volenterosi ed entusiasti scolaretti hanno sottolineato la prima uscita
del neosottosegretario all'istruzione Viceconte, si addice veramente poco allo stato della scuola in generale e non di meno a quello della scuola lucana. Se qualcuno, infatti, avesse fatto cantare i 1047 lucani che nel solo anno scolastico 2009/2010 hanno visto svanire il proprio posto di la-
voro nelle scuole della Basilicata, la musica sicuramente sarebbe stata un'altra e forse un de profundis meglio avrebbe reso l'idea degli effetti che la politica del governo in materia di istruzione sta producendo anche in questa regione. segue a pagina 14
Un nuovo sopralluogo della Commissione parlamentare non trova riscontri
Rifiuti: Fonti torna inutilmente in Basilicata PISTICCI-ROTONDELLAPer la seconda volta il pentito Francesco Fonti non è riuscito a fornire riscontri utili sui presunti fusti interrati in Basilicata alla presenza della Commissione rifiuti. a pagina 17
Vita quotidiana
IL DIRITTO DI INVECCHIARE IN PACE di RENATA PERRETTI Mi trovavo in coda in una farmacia alla ricerca di un potente analgesico per il mio mal di denti e aspettando pazientemente in coda segue a pagina 18
Strangola la moglie malata e si uccide Tragedia della solitudine di una coppia anziana La figlia scopre il duplice delitto
La casa
Il folle gesto al culmine dell’ennesima lite all’interno 16
E ad Acerenza un uomo abbandona l’auto e s’impicca Si temeva che fosse annegato nella diga, perché era scomparso da un giorno. Autista molto noto, con problemi di lavoro a pagina 18
Potenza, don Salvatore Vigilante
Il parroco emerito di San Rocco muore a 90 anni dopo la riapertura della sua cara chiesa a pagina 21
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De Filippo negativo al test antidroga
A MARSICO OMICIDIO-SUICIDIO