Domenica 14 marzo 2010
Brevi dal mondo
Pedofilia, la Santa Sede: «Da sempre chiara la condanna». E si cancella la prescrizione
La Francia al voto Test per Sarkozy
Il Vaticano: «C’è chi complotta contro il Papa»
FRANCESI alle urne oggi per votare per i consigli regionali. L’appuntamento, sui cui pesa soprattutto l’incognita dell’astensione, potrebbe decretare la sconfitta del presidente Nicolas Sarkozy rilanciando la “gauche” in vista delle elezioni presidenziali del 2012.
CITTA' DEL VATICANO – Sullo scandalo dei preti pedofili, dopo aver subito la graticola per settimane, il Vaticano è passato al contrattacco. Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi ha denunciato il tentativo di buttare fango sul Papa. «E' piuttosto chiaro – ha rimarcato – che negli ultimi giorni vi è chi ha cercato, con un certo accanimento a Ratisbona e a Monaco, elementi per coinvolgere personalmente il santo Padre nelle questioni degli abusi». Tuttavia, ha detto, «per ogniosservatore obiettivo, è chiaro che questi sforzi sono falliti». Le alte gerarchie vaticane sono preoccupate e offese per la piega che sta prendendo la vicenda: la «linea dell’assoluta trasparenza e del rigore
Vanacore annegato in un metro d’acqua CORRISPONDE a un metro: la profondità misurata dai carabinieri del Nucleo subacqueo di Taranto nello specchio di mare della località Torre Ovo, vicino Torricella, in provincia di Taranto, dove martedì è stato trovato morto, probabilmente suicida, Pietrino Vanacore, l'ex portiere del palazzo di via Poma a Roma nel quale fu assassinata Simonetta Cesaroni. I sommozzatori dell'Arma si sono immersi nel luogo esatto e nello stesso orario in cui si è registrata la morte, cioè tra le 11,30, quando l'uomo ha comprato il pane in un forno, e le 12,30 quando è stato dato l'allarme.
Violenta ragazza per entrare in gang AVREBBE violentato una ragazzina di 15 anni mentre era sdraiata in un parco mezza intontita per aver bevuto alcolici. Le indagini della Polizia di Busto Arsizio hanno portato stamattina a far scattare le manette attorno ai polsi di un ecuadoregno 18enne, minorenne all’epoca dei fatti, noto per essere uno dei componenti una banda giovanile denominata 'Latin King' che imperversa da parecchio tempo soprattutto nelle periferie di Milano. La violenza sessuale costatagli l’arresto risalirebbe al 15 settembre scorso quando la 15enne si trovava con delle amiche al Parco Bassetti di Gallarate dove un gruppetto di minorenni aveva organizzato una festicciola. La ragazzina, priva di forze, si era sdraiata, stando alla denuncia, su una panchina e solo al suo risveglio si sarebbe resa conto di aver subito la violenza. Una volta a casa ha raccontato tutto alla madre che l'accompagnò in ospedale a Busto per una visita che confermò l'avvenuto rapporto sessuale.
voluta da Ratzinger», quando era prefetto della Congregazione per la Fede, è stata ritorta proprio contro il suo pontificato. «La Chiesa cattolica, a dispetto dell’immagine deformata con cui la si vuole rappresentare, è l’istituzione che ha deciso di condurre la battaglia più chiara contro gli abusi sessuali a danno dei minori partendo dal suo interno», si legge in un editoriale dell’Osservatore Romano, firmato da mons. GiuseppeVersaldi, canonistae psicologo. Ma paradossalmente, l’unico obiettivo dei media sembra essere quello di creare «un’immagine esageratamente negativa della Chiesa». Le notizie che arrivano sugli abusi su minori avvenuti nel passato nelle istituzioni cattoliche di mezza Europa
hanno l’effetto, in Vaticano, di un vero assedio. Ieri però il muro a difesa del pontefice si è rafforzato. In una lunga intervista ad Avvenire, rilanciata poi da tutti i media vaticani, il Promotore della Giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede, Charles Scicluna, ha lodato «la saggezza e la fermezza» del cardinale Ratzinger nel gestire, dal 2001, casi di preti pedofili. «Quindi accusare l’attuale Pontefice dioccultamento èfalso ecalunnioso», ha chiosato. Al 2001 risale la famosa lettera di Ratzinger 'De Delictis Gravioribus': mons. Scicluna ha spiegato che il «segreto pontificio» invocato nel testo non dispensava i vescovi dal denunciare i reati commessi dai propri sacerdoti. Quanto al termine di pre-
Papa Benedetto XVI
scrizione di 10 anni (a partire dal compimento del diciottesimo anno della vittima) per i crimini di pedofilia, il promotore di Giustizia ha annunciato che si sta pensando di tornare al sistema canonico precedente, quando i delitti più gravi non decadevano mai.
E’ rimasto intrappolato nella baracca in cui viveva
Era un cittadino indiano
Rogo al campo nomadi ragazzo muore a Milano
Roma, in spiaggia trovato cadavere senza la testa
MILANO –E' nata dal gelo di questi giorni e dal disagio di una vita randagia, la tragica fine, tra le fiamme, diun ragazzinorom chela notte tra venerdì e sabato, a Milano, ha trovato la morte nella baracchetta di legno dove viveva con i fratelli, in un campo abusivo alla periferia della metropoli. Gli altri componenti del nucleo famigliare si sono salvati: lui, invece, Emil Enea, 13 anni, è stato trovato completamente carbonizzato. E mentre l’Opera nomadi punta il dito contro il Comune («quello che è accaduto la scorsa notte è la diretta conseguenza delle condizioni di vita in cui sono costretti i rom e le popolazioni nomadi, è il prezzo che si paga a fronte di una totale assenza delle politiche di accoglienza, anche temporanea, della mancanza di strutture, insomma non c'è a Milano alcuna governance del problema rom»), gli accertamenti della polizia e dei Vigili del fuoco hanno evidenziato che a portare fuori controllo le fiamme è stato un carico eccessivo di legna che il capofamiglia aveva messo in una stufetta proprio per proteggersi dal freddo. Il papà del tredicenne, infatti, un uomo di 46 anni con piccoliprecedenti, siera alzato di notte per caricare la stufa, che si trova tra due vani, separati da una sottile parete: da una parte dormono i genitori, con altri due figli piccoli, e dall’altra i figli grandi, una ragazza di 21 anni, uno di 19 e Emil. Tra il fumo e la confusione tutti pensavano fosse uscito anche Emil, che invece, forse stordito dal fumo, si è alzato troppo lentamente mentre intorno a lui divampavano le fiamme. Il corpo del ragazzo è stato trovato a terra con una gamba fratturata, spezzata dal crollo di parte della struttura. L’incendio si è verificato in un in-
Una donna guarda i danni
Bimba rom venduta a banda che rubava negli appartamenti
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TALMENTE brava e lesta a rubare da meritarsi il soprannome di “Kali” e da “valere”, sul mercato criminale dei piccoli schiavi, ben 200 mila euro: è la bambina rom di 13 anni, che sarebbe stata “venduta” dalla madre e dal padre, due rom croati, ad una coppia di connazionali della stessa etnia, ospiti nel campo nomadi di Corezzola (Padova), per venir impiegata nei furti in appartamenti o villette. Un “giro” di sfruttamento che è stato scoperto dalla polizia.
sediamento non autorizzato che si trova in via Caio Mario, un’area verde in fondo a via Novara, nell’estrema periferia ovest della città, e non va confuso con un altro campo, più grande e «regolare», che si trova nei paraggi. A Milano, infatti, ci sono 12 campi autorizzati, che subiscono censimenti periodici. Questo invece era fatto di sole 25 baracche e non aveva allacciamenti nè servizi: «La gente si riscalda come può –spiega un nomade che fa il mediatore sociale – chi con le bombole, altrettanto pericolose, chi con le stufe». Gli insediamenti non autorizzati vengono sempre sgomberati (l'ultimo pochi giorni fa nonostante la neve) ma spesso i nomadi non fanno altro che spostarsi o, al limite, vanno in un’altra città. Nei giorni scorsi c'erano state polemiche per l’uso, da parte della polizia locale, di dotazioni da ordine pubblico durante lo sgombero di un campo, che sempre più spesso avvengono, da un pò di tempo a questa parte, senza la Polizia di Stato, a cui compete l’ordine pubblico. «Siamo d’accordo col prefetto», aveva ribadito l’Amministrazione. Ed è proprio lo sgomberoiltimore piùgrandedella piccola comunità rom colpita dal lutto. Ad ammetterlo è Jan, 26 anni, che lavora come operaio edile specializzato in vari cantieri e, come spesso accade viene «pagato la metà degli italiani». «Sette mesi fa eravamo insediati dietro il carcere Beccaria, in zona Bisceglie – racconta –poi il campo è stato sgomberato ed è finito qui, dove sono state ricostruite le baracche». «Alcuni di noi vengono anche da Triboniano – dice ancora – dove sono stati allontanati, non so perchè. So però che lì quattro bambini andavano a scuola, e ora qui no». Fabrizio Cassinelli
ROMA –Il corpo decapitatodi un cittadino indiano riverso su un pattino blu e abbandonato forse dalla scorsa notte tra le dune della spiaggia di Tor San Lorenzo. Ucciso con una violenza spropositata. Ha i contorni di un vero giallo l’omicidio dell’immigrato indiano trovato sulla spiaggia del litorale romano. Soprattutto perchè chi lo ha uccisoha pensatoanche difar sparirela testadecapitata della vittima, probabilmente uno straniero che viveva nella baracca poco distante. Forse uno dei tanti immigrati del litorale a sud di Roma dove vive una grande comunità di indiani e cingalesi che lavorano nelle campagne. Il cadavere è stato scoperto da alcune persone che passeggiavano in riva al mare ed hanno avvertito i carabinieri. Poco dopo i militari hanno trovato, proprio all’interno della baracca, un’ascia insanguinata, la probabile arma dell’omicidio. Ma per stabilirlo con certezza saranno necessari però alcuni esami di labo- I rilievi in spiaggia ratorio, esami che serviranno anche per rintracciare sull'ascia eventuali impronte dell’assassino. Un assassino che secondo i carabinieri va cercato proprio nella comunità indiana della zona. Nella baracca i carabinieri del gruppo di Frascati e della compagnia di Anzio hanno trovato anche alcuni documenti. «Appartengono a un cittadino indiano di 45 anni –ha spiegato il colonnello Rosario Castello, comandante del gruppo di Frascati – probabilmente lo stesso immigrato che abitava nella baracca. Riteniamo che il delitto sia maturato nell’ambito della loro comunità». Nella baraccaun letto, alcune suppellettilie molto sangue ovunque. Infatti, secondo i rilievi, l’omicidio è avvenuto all’interno e poi il corpo è stato trascinato sulla duna mentre l’ascia utilizzata e stata gettata poco lontano. «Oltre ad essere stato decapitato – ha detto il colonnello Castellol’uomo è stato ferito in più parti con l’ascia, perchè ha ferite sul torace e sul petto, presumibilmente il delitto è avvenuto nella nottata. Al momento ancora non è stata trovata la testa».
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2 In Italia e nel Mondo
Arrestato un uomo che ha lavorato in impianti nucleari. Scoperta anche una yankee qaedista
Usa, due casi di jihad “della porta accanto” NEW YORK -Al Qaida della porta accanto. Nello Yemen, in una retata di fondamentalisti islamici, è stato arrestato un americano che per anni ha lavorato in impianti nucleari negli Usa. Mentre sul Wall Street Journal dominava ieri la prima pagina la foto di Jamie Paulin-Ramirez, una biondadel Coloradoarrestata dalla polizia irlandese per un complotto terroristico: la seconda “Jihad Jamie” in pochi giorni coinvolta nel piano per uccidere il cartoonista svedese autore delle “vignette di Maometto”. Paulin-Ramirez si intreccia con quella di Col-
La bionda Jamie Paulin-Ramirez era volata in Irlanda per unirsi ai terroristi
Jamie Paulin-Ramirez
leen LaRose, nota anche come “Fatima LaRose”: bionda, occhichiari, Colleeneraconvinta che il suo aspetto decisamente “yankee” le avrebbe permesso di portare avanti i suoi piani senza essere scoperta: il suo obiettivo più clamoroso, in combutta con Jamie e altre sei persone arrestate in Irlanda, era Lars Vilks, il disegnatore satirico che nel 2007 pubblicò una vignetta di Maometto con il corpo di cane e che per questo ricevette minacce di morte. Ribattezzata “Jihad Jamie” dai media americani come la Fox, la Paulin Ramirez si era conver-
tita all’Islam menodi un anno fa. Pochi mesi più tardi aveva cominciato ad affiggere messaggi su Facebook del tipo: «Basta col chiamare i musulmani terroristi». L’11 settembre Jamie aveva lasciato all’improvviso Leadville, il villaggio delle Montagne Rocciose dove aveva fino ad allora abitato, per stabilirsi a New York dove aveva sposato un musulmano conosciuto sul web. Di lì era passata all’Irlanda. Fatima LaRose e Jihad Jamie hanno riproposto di prepotenza all’opinione pubblica Usa il timore della minaccia terroristica interna.
Colpo di spugna di Obama sulla riforma della scuola di Bush COLPO di spugna del presidente Barack Obama sulla riforma della scuola del suo predecessore repubblicano George W. Bush: nel discorso su YouTube del sabato ha annunciato che presenterà al Congresso la sua proposta per superare 'No Child Left Behind’, la controversa legge sull'istruzione pubblica messa in piedi da Bush nel 2008. Il piano Obama, anzichè imporre alle scuole di raggiungere ogni anno certi risultati-tipo, crea incentivi per le scuole migliori e conseguenze per quelle che non ottengono risultati.
Anziché imporre risultati tipo garantisce premi agli istituti migliori
Barack Obama
Brivido nel volo in Siria. A Ciampino allerta per il premier
L’aereo di Fini evita una collisione E per Berlusconi allarme bomba ATTIMI di paura, ieri, sul volo di Stato che trasportava il presidente della Camera Gianfranco Fini ad Amman, in Giordania. E intanto, a Ciampino,è scattato pure un allarme bomba, poi rivelatosi falso, per il volo del premier. FINI, VIRATA DECISIVA -L’Airbus 319 CJ del 31/mo Stormo dell’Aeronautica militare ha evitato, grazie ad una brusca ma efficace manovra d’emergenza del pilota, nei cieli sopra la Siria, una collisione in quota con un altro velivolo la cui rotta confliggeva con quella dell’aereo militare italiano. Un rischio collisione che, è stato spiegato, non era stato comunicato in tempo ai piloti italiani dal controllo del traffico aereo siriano. Tutto è durato solo qualche attimo. Il presidente della Camera stava raggiungendo Amman dove era in corso la sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare Euromediterranea, l’organismo di che per quest’anno è presieduto per la prima volta dalla suacostituzione dalParlamento italiano. L’Airbus militare, uno di quelli normalmente utilizzati per gli spostamenti delle Alte cariche dello Stato e dei membri del Governo ma molto comuni anche nell’aviazione civile, era decollato poco dopo le quattro del mattino dall’aeroporto di Ciampino. Fini viaggiava accompagnato nella sua missione da alcuni funzionari di Montecitorio e da alcuni giornalisti delle agenzie di stampa e della Rai. Il volo era stato tranquillo, ed il segnale delle cinture di sicurezza era disattivato. Improvvisamente, l’aereo si è impennato verso l’alto. Nessun problema per il presidente Fini, che era seduto nella parte anteriore delvelivolo,e perglialtripasseggeri accomodati ai loro posti. La manovra ha invece colto di sorpresa due cronisti delle agenzie di stampa che stavano conversando in piedi lungo il cor-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Gianfranco Fini scende dall’aereo
ridoio: sono stati violentemente proiettati sul pavimento del velivolo, ed uno di loro ha urtato il ginocchio contro il bracciolo di una poltrona, riportando una contusione. La paura è però durata solo qualche secondo, poi l’aereo ha ripreso tranquillamente il suo volo atterrando, come previsto dal piano di volo, all’aeroporto di Amman alle ore 9 locali. I piloti hanno spiegato ai passeggeri a bordo che la brusca manovra si è resa necessaria per scongiurare una possibile collisione in volo con un altro aereo che non era stato segnalato con congruo anticipo dal controllo del traffico aereo siriano. Quando in cabina di pilotaggio ci si è resi conto del rischio, il comandante ha tirato la cloche salendo repentinamente di quota: una manovra rapida e brusca, ma efficace. Fini ha partecipato alla riunione dell’Apem nella capitale giordana, che ha lasciato a bordo del-
estrazione del 13 marzo 2010
46 41 61 16 3 8 12 13 70 36 7
59 81 73 11 50 66 37 82 7 80 20
48 1 24 90 28 11 42 69 30 11 13
88 24 55 24 79 9 17 68 90 50 54
17 45 7 80 67 15 72 32 88 34 18
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
3 - 7 - 8 - 11 - 12 - 13 - 16 - 36 - 37 - 41 46 - 50 - 59 - 61 - 66 - 70 - 73 - 80 - 81 - 82
ilSuperEnalotto
Conc. n° 31
Montepremi 4.448.876,83 euro
jolly
8 - 9 - 11 - 14 - 79 - 90
82
punti 6 jackpot 45.808.387,69 punti 4 130,97 9,52 punti 5+1 - punti 3 punti 5 9.671,48 Num. Superstar 90
lo stesso aereo poco prima delle 15, atterrando allo scalo militare di Ciampino alle 18. FALSO ALLARME PER IL PREMIER - Proprio a Ciampino si è verificato l’altro episodio di giornata. «Una bomba sull'aereo di B...». questa la comunicazione ascoltata sulla frequenza non classificata dei servizi di terra del 31/o stormo dell’Aeronautica militare. Subito sono scattati i controlli, ma della bomba nessuna traccia. «Uno scherzo», dicono fonti investigative. Certo, di pessimo gusto, ma che fa tornare a parlare della sicurezza di Berlusconi e riaccende le polemiche in vista del voto. A rendere pubblica la notizia, nel primo pomeriggio, è stato Palazzo Chigi con una nota. L’allarme, viene spiegato, è scattato intorno alle 9.30. Immediati i controlli che «hanno consentito di escludere la presenza di qualsiasi ordigno» e «il Presidente, poco prima delle 13.30, è giunto a destinazione utilizzando un vettore diverso». Le ripercussioni, però, si sono fatte sentiresul versante politico. Un falso allarme bomba sull'aereo di Berlusconi? «Quanti ne avremo, quanti ne avremo...», commenta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Più esplicito Antonio Di Pietro: «Bisognava creare oggi che c'era una notizia vera, la nostra manifestazione, una falsa notizia che occupasse l'informazione pubblica. Mi aspetto che stasera cisia un editorialedi Minzolini...».Aprendere lacosa sul serio è invece il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: «Un allarme è sempre tale, non è mai falso. E queste cose nascono da un clima di odio. Odio verso Berlusconi», dice il coordinatore del Pdl. Un ammonimento arriva da Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l’Italia ed ex presidente del Copasir: «Consiglio a tutti ditenere lontanissimidalla politicai fatti che riguardano la sicurezza».
Una delle autobomba esplose a Kandahar
Nel giorno dell’arrivo di de Mistura
Attacco dei kamikaze E’ strage in Afghanistan KANDAHAR (AFGHANISTAN) – Strage a Kandahar, città d’origine del presidente afghano Hamid Karzai ma anche roccaforte dei talebani nel sud del Paese: cinque esplosioni coordinate hanno colpito il cuore della città in zone diverse uccidendo 35 persone e ferendone almeno 52. Nell’obitorio del principale ospedale della città sono stati portati i corpi di poliziotti e di civili, tra questi anche donne e bambini. L’attacco multiplo – rivendicato su un sito Internet dai talebani –è avvenuto intorno alle 20 ora locale ed è stato compiuto da kamikaze arrivati nei pressi degli obiettivi in bicicletta o in motorino. Altri ordigni sono stati fatti esplodere come diversivo. L’obiettivo principale, secondo le autorità, era il carcere della città: contro l’edificio sono anche stati sparati colpi d’artiglieria e intorno alle mura si è poi scatenata una violenta sparatoria. Già nel 2008 una prigione situata nella periferia del-
la città, una delle maggiori dell’Afghanistan con Kabul ed Herat, era stata presa d’assalto dagli integralisti islamici che erano riusciti a far evadere un migliaio di prigionieri, tra cui 400 combattenti talebani. Le altre più forti deflagrazioni sono avvenute nei pressi della Moschea Rossa e vicino alla casa di Walid Karzai (fratello del presidente Hamid e capo del Consiglio provinciale di Kandahar). Inoltre sono stati presi di mira un mercato, il quartier generale della polizia, la sede del Consiglio provinciale e la residenza di Gul Agha Shairzai, ex governatore della Provincia di Kandahar e attuale governatore della provincia di Nangahar. L’attacco avviene nel giorno in cui a Kabul è arrivato il nuovo responsabile dell’Unama (Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan), l’italo svedese Staffan de Mistura,con l'incaricodipromuovere la pace e la stabilità nel Paese.
L’elefante morto sfama In Australia bimbo cade i disperati dello Zimbabwe nel distributore di caramelle UN elefante morto di vecchiaia nella savana si èrivelato una manna per centinaia di disperati che ogni giorno muoiono di fame nello Zimbabwe. Pochi minuti dopo aver individuato la carcassa in un angolo remoto del “Gonarezhou National Park”, (la seconda riserva del paese, che si estende su una superficie di 5mila chilometri quadrati), un gruppo di persone ha cominciato ad uscire dalla boscaglia e ha assalito la carcassa. Armati di machete, asce e coltelli fatti con barattoli di latta hanno spolpato il gigante di 6 tonnellate e alto quasi 4 metri, impiegando appena 1 ora e 47 minuti per ridurlo a uno scheletro. La scena è stata documentata dal fotografo inglese David
Chancellor, che era nello Zimbabwe per fotografare gli elefanti. Grazie a quelle immagini, dal titolo “Elephant Story”, l’uomo ha vinto uno dei prestigiosi “World Press Photo 2010”, ma ha ammesso al londinese “Daily Mail” di non riuscire a dimenticare quanto visto in quell’angolo di mondo.
INTRAPPOLATO in un sogno: per un bambino di due anni di Perth, in Australia, il richiamo della macchina che distribuisce lecca-lecca era troppo forte e durante una festa in un ristorante alla quale stava partecipando con la madre, in pochi istanti è sparito dalla vista, ha tentato di arrampicarsi sull' apparecchio, che agli altri bambini offre solo il brivido di provare ad "acchiappare" le caramelle manovrando una piccola gru. La scorciatoia tentata dal piccolo Cohen Stone gli ha aperto la porta all'impossibile: nella macchina lui ci è caduto dentro, restando intrappolato dietro al vetro per
quasi un'ora, sospeso fra il sogno e l'incubo. «Il buco era piccolissimo, non so come abbia fatto a cadere dentro. Allora sono stata presa dal panico» racconta al Telegraph Kyra, 24 anni, la madre del piccolo Cohen, per liberare il quale è stato chiamato un fabbro.
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In Italia e nel Mondo 3
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Il fatto del giorno: Bufera Rai, il premier e Minzolini indagati a Trani Silvio telefona e il pm lo indaga
Una questione di democrazia
Un Paese oltre ogni limite
dal commento di A. Sallusti
dall’editoriale di Ezio Mauro
dall’editoriale di Marcello Sorgi
Seilgoverno avesseavutoilcoraggiodivarare laleggecontro lo scandaloso abuso delle intercettazioni telefoniche, oggi non racconteremo questa storia. Invece no, a furia di fermarsi davanti ai magistrati, ai Di Pietro, e ai Santoro, eccoci qua. Una inchiesta nata per caso (lo ammettono gli stessi pm) oltre un anno fa a Trani (una questione di carte di credito e di tassi d’usura), per caso arriva a coinvolgere (su altri fatti) Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, quest’ultimo guarda caso inviso a magistrati e sinistra che da tempo ne chiede il licenziamento. E sempre per caso tutto ciò viene reso pubblico a due settimane dalle elezioni così come casualmente le carte passano, per fare il botto, dalle mani di Travaglio. [...].
Non è l'aspetto penale (di cui nulla sappiamo) il punto più importante dell'inchiesta dei magistrati di Trani che indaga il presidente del Consiglio, il direttore del Tg1 e un commissario dell'Authority sulle Comunicazioni. L'ipotesi di concussione verrà vagliata dalla giustizia, e certamente il capo del governo avrà modo di difendersi e di far sentire le sue ragioni, o di far pesare le norme che bloccano di fatto ogni accertamento giudiziario sul suo conto, facendone un cittadino diverso da tutti gli altri, uguale soltanto all'immagine equestre che ha di se stesso. Ma c'è una questione portata alla luce da questa inchiesta che non si può evitare e domina con la sua evidenza eloquente questa fase travagliata di agonia politica [...].
La nuova ondatadi intercettazioni resa nota ieridal «Fatto quotidiano» ci consegna uno spaccato del potere anche peggiore di quel che si poteva immaginare. Diper sé, l’idea che il presidente del Consiglio chiami al telefono il direttore generale della Rai Mauro Masi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il membro dell’Agcom, l’Autorità indipendente per le telecomunicazioni, Giancarlo Innocenzi, non è fuori dalla realtà. Ma se solo è verosimile il contenuto dei verbali, riassunti stavolta, e non pubblicati tra virgolette, è il modo in cui li tratta - da servi, neppure da dipendenti! - che fa spavento. Se questo è il livello a cui è giunta la vita pubblica, ancorché nei suoi anfratti nascosti, siamo ormai oltre la «bolgia» infernale denunciata dal Capo dello Stato. [...].
La migliore di oggi
Sgombriamo Berlusconi: «Non le macerie si capisce il tipo di reato» dal commento di C. De Gregorio
dall’articolo di Marco Galluzzo
Sotto indagine Berlusconi e i suoi fidi scudieri Minzolini (Tg1) e Innocenzi (Agcom, organo pubblico di garanzia). Concussione. Per Innocenzi la procura di Trani chiede l'interdizione dai pubblici uffici e, sembra, non solo per lui. E' gente non in condizione di governare il bene comune: sono governati loro dal proprio interesse. La storia è questa, ed ha molto a che vedere con quella che raccontavamo ieri a proposito del progetto P2, punto primo zittire l'informazione. Si incrocia con l'incapacità dell'uomo che oggi incarna quel progetto di distinguere ciò che è suo dal quel che è di tutti. [...].
Non è arrabbiato, è sdegnato, attonito, disgustato: «Ma guarda che roba», dice con tono incredulo a chi lo va trovare nel pomeriggio, porgendo la prima pagina de «Il Fatto». «Non si capisce nemmeno quale sarebbe il reato», aggiunge il Cavaliere. Da Palazzo Chigi confermano e rimarcano altro: che la trasmissione di Santoro vada chiusa per faziosità è qualcosa che il premier dice ai comizi, in pubblico, figuriamoci se non la ripete al telefono, in privato. Sdegno, indifferenza, convinzione che fra qualche giorno di questa vicenda, puramente elettorale, non se ne parlerà più. La reazione del presi-
Ora informazione libera
dente del Consiglio, di chi gli sta attorno, è più o meno questa. La notizia il capo del governo l'apprende poco prima del Consiglio dei ministri, quando gli viene sottoposta dai suoi collaboratori. Durante la riunione del governo non dice nulla, non una parola. Poi nel pomeriggio, a Palazzo Grazioli, spulcia le reazioni alla notizia, i commenti del Pd, le invettive dell'Idv, quel riferimento ai «calci nel sedere» che anche lui meriterebbe, secondo Antonio Di Pietro: «Guarda che rispetto che esiste per le istituzioni in questo Paese, che gente! Sono cose che noi non diremmo mai», commenta con il suo interlocutore. Si avverte, nel suo staff, anche qualcos'altro. [...].
dall’intervista di Edoardo Buffoni
Alla fine è prevalsa la ragionevolezza e il tribunale amministrativo del Lazio ha accolto la richiesta di Sky e Telecom Italia Media. È stato sospeso il regolamento, varato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che disciplina la par condicio in vista delle Regionali. In pratica, significa che da oggi le tv commerciali possono mandare in onda programmi d’approfondimento politico come Matrix o Tetris o i Faccia a faccia di SkyTg24, avendo ovviamente l’accortezza di usare criteri di parità tra i soggetti politici. Non è necessaria la ripartizione degli spazi in tempi uguali fra tutte le liste presentate, che era appunto uno di quegli scogli d’insensatezza che rendeva impossibile l’attuazione dei confronti. Fra le pieghe del dispositivo con il quale il Tar ha accolto la domanda di sospensione c’è un importante snodo teorico. [...].
"Un letamaio, uno schifo, un castello di illegalità". Michele Santoro è infuriato. La sua trasmissione non va in onda dalla fine di febbraio e nel giorno in cui nelle tv private vengono riammessi i talk show politici, arrivano le notizie sull'inchiesta di Trani, sulle pressioni di Berlusconi sull'Agcom per far chiudere Annozero. A Repubblica Tv il conduttore di RaiDue sfoga tutta la sua indignazione: "Da Trani arrivano notizie clamorose: un intervento diretto del premier per chiudere i programmi, per interromperli, per evitare gli argomenti più scomodi. E' il segno che l'informazione
Taglio basso
La strana campagna elettorale dalle piazze piene e le idee vuote La piazza e le grandi manifestazioni popolari appartengono alla democrazia e ne dimostrano la vitalità. Ma siamo davvero sicuri che la elezione di buoni amministratori regionali in un Paese desideroso di essere federale esiga due grandi raduni di massa a una settimana di distanza? Abbiamo creato le Regioni perché volevamo accorciare la distanza fra i cittadini e i loro rappresentanti. Abbiamo modificato il titolo V della Costituzione perché volevamo che le Regioni avessero maggiori competenze. Abbiamo approvato il principio del federalismo fiscale perché vogliamo che ogni Regione sia responsabile delle proprie spese e gli elettori apprendano a scegliere rappresentanti onesti, capaci, attenti all’uso del pubblico denaro. Se queste riforme hanno un senso, le campagne elettorali dovrebbero concernere i cittadini delle singole regioni e offrire all’intero Paese un quadro aggiornato del modo in cui ciascuna di esse affronta la crisi. Vorremmo sapere, ad esempio,
dall’editoriale di M. Sechi
Credevo di averne viste abbastanza, pensavo che dopo sedici anni di disastri giudiziari fosse giunta l’ora di mettere la parola fine all’assalto delle procure. Invece no, ecco la madre di tutte le inchieste, quella che raddrizzerà lo sfascio del Belpaese, l’impresa di un manipolo di eroici magistrati che da Trani ha scoperto l’origine di tutti i mali, il tarlo che divora lo Stato: Chiacchieropoli. Con chi parla il direttore del Tg1? Con Berlusconi. Perbacco, che notizia. Le ineffabili toghe della Procura di Trani vigilano, hanno fiuto, ed ecco Silvio e Augusto uniti da un comune destino: sono indagati per concussione. [...].
Giannelli sul Corriere
Michele Santoro: «Testimonierò a Trani»
dal commento di Aldo Grasso
di Sergio Romano
Ancora chiacchiere
perché le Regioni in cui la spesa sanitaria è minore sono spesso quelle in cui i cittadini sono meglio trattati. Vorremmo conoscere i motivi per cui a spese particolarmente elevate corrisponda una cronica mancanza di servizi essenziali. Vorremmo ascoltare la voce di candidati che spiegano ai loro elettori quale programma intendano applicare se saranno eletti. Avremo invece una grande manifestazione di centro-sinistra oggi a Roma e una grande manifestazione di centro-destra domenica prossima a Milano. Queste due manifestazioni nazionali hanno già avuto alcuni effetti perniciosi. In primo luogo hanno interamente oscurato il dibattito pre-elettorale sui contenuti delle diverse candidature. Si parla di tutto, fuorché di ciò che le Regioni hanno il diritto e il dovere di fare in materia di salute, sicurezza, occupazione, pubblica istruzione. In secondo luogo hanno rimesso indietro l’orologio della politica italiana. Il centro-sinistra scende in piazza con una formazione simile a quella dell’Unione [...]. dal Corriere della Sera
oggi è in serio pericolo". Santoro, è sorpreso? Tra editti bulgari, ricorsi, richiami e multe, il suo rapporto con il premier è sempre stato tempestoso. "Che Berlusconi voglia mettere il bavaglio ad Annozero non è una novità. La novità è che l'Autorità garante, che dovrebbe essere indipendente, prende ordini direttamente dal presidente del Consiglio". Accusa l'Agcom di essere un arbitro di parte? "Di più, è un arbitro lottizzato. Dell'Agcom fanno parte tre ex sottosegretari di Berlusconi. Ma si dimentica che l'Authority non può essere politica, e
per questo un certo modo di lavorare equivale a fare un lavoro sporco. Questo lo diciamo da tempo solo io e Marco Travaglio. Gli altri fingono di non saperlo". Lottizzati come Innocenzi, il commissario intercettato a Trani. "Innocenzi è un ex dipendente Fininvest, poi parlamentare di Forza Italia e sottosegretario di Maurizio Gasparri nel governo Berlusconi. La maggior parte delle cause contro di noi sono state avviate da lui. Già in passato è stato sorpreso con il sorcio in bocca ma non è successo niente". Come si cambiano le cose? "Azzerando l'Agcom e mettendo al suo posto un Garante monocratico [...]".
La fotografia Una giovane donna tibetana in esilio accanto a un'opera d'arte (Ap)
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Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’ Folino - De Filippo nuovo corso
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Il palco dei relatori
POTENZA - Affollato domenica il teatro don Bosco di Potenza. Vincenzo Folino e il presidente Vito De Filippo sono insieme, hanno scelto la via pubblica e diretta per far comprendere come intendono procedere dopo le diversità del passato. Sul palco anche il giovane segretario Roberto Speranza. Anch’egli partecipa alla prima parte della manifestazione incentrata su una sorta di talk-show a tre con il candidato e il leader presidente. Folino fa appello a un voto al Pd lucano in nome della stabilità. Loda i punti salienti del programma (Sud, green economy, saperi) e strappa applausi sulla moralità pubblica, tema caldo della platea. Vito De Filippo lancia l’affondo contro la giustizia che ha condizionato la sua presidenza , poi l’orgoglio di avere liste pulite senza inquisiti e mafiosi candidati.
MARTEDI’
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Free lance lucano sfida Berlusconi
Rocco Carlomagno
ROMA - Protagonista involontario, o forse no, della conferenza stampa indetta da Silvio Berlusconi per spiegare la «gazzarra» sulle liste elettorali, Rocco Carlomagno, 38 anni, originario di San Giorgio Lucano è il più fotografato e ricercato dalle tv al termine dell’intervento del premier. Interviene più volte, interrompe il premier, chiede di poter parlare e dal fondo della piccola sala stampa 'urla' le sue domande 'scomode' contro il governo e il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Un crescendo che, dopo l’ennesima interruzione, suscita la reazione spazientita di Berlusconi: «Lei è un villano e dovrebbe meritare ben altra cortesia rispetto a quella che io le riservo. Si vergogni – sbotta il premier – Lei èfuori ordine,attenda» ilsuo turno. Ma il free lance non si arrende.
MATERA - «Ma che città è questa - grida Beppe Grillo Una città patrimonio dell'Unesco imbrattata di manifesti elettorali? Ne ho visto uno con uno slogan inquietante, che recita “Ti seguiremo sempre». Il pubblico, che ha sfidato una temperatura gelida per seguirlo, nell’incontro in programma lunedì nella città dei Sassi, applaude e ride, consapevole che presto le parole e la verve del comico renderanno più sopportabile il freddo. «L'Italia, - avverte Grillo - con i suoi 1800 miliardi di euro di deficit è una nazione fallita. Siamo ridotti peggio della Grecia. Occorre creare una classe politica nuova. I candidati delle liste a 5 stelle sono tutti giovani incensurati, non iscritti ad alcun partito e con la voglia di riappropriarsi della politica vera, a sostegno dell'interesse comune».
Beppe Grillo
GIOVEDI’ Marzo
Grillo show a Matera
Marzo
MERCOLEDI’
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Il luogo della tragedia
VENERDI’
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Marzo
Il corteo di studenti
Bernalda, studenti in piazza per la costa BERNALDA - Circa dieci giorni dopo essere saliti sul terrazzo del municipio di Bernalda, attiguo al campanile della chiesa madre, gli operatori turistici della zona ieri hanno sospeso la protesta. La città, intanto, era invasa dall’onda pacifica di circa cinquecento studenti a chiedere “rivogliamo la nostra Metaponto” occupando simbolicmente la stazione ferroviaria di Metaponto. Ieri avevamo parlato di Tsunami studentesco e della grande onda che il popolo degli studenti riesce a produrre quando decide di scendere in piazza. E questa decisione è stata presa per difendere il territorio e quella che gli stessi studenti hanno definito “il loro futuro e il sostentamento di tante persone”.
Un greto di ciottoli Le carenze irrisolte che tinge di giallo Matera dei collegamenti con Bari
Omicidio- suicidio a Marsico Nuovo
Marzo
MARSICO NUOVO - Per i carabinieri Gerardo Vaccaro ha strangolato la moglie, Iolanda Lombardi, in camera da letto, quasi certamente al culmine di quella che sembrava una «normale lite» tra marito e moglie. Poi, compresa la gravità del folle gesto, si è impiccato. Un omicidio-suicidio che ha sconvolto contrada Agri e soprattutto la famiglia, incredula. La neve avvolge la piccola legnaia che Gerardoha sceltoper togliersila vita.E’subito dietro il cancello. Qualche metro più in là c’è la porta di casa. La presidia un carabiniere. Perché alle quattro di martedì pomeriggio i corpi erano ancora lì. Lei nella camera da letto, lui nella legnaia. Ma Gerardo non era un uomo violento. Anzi. Lo descrivono tutti come un marito attento e un padre esemplare.
SABATO
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Lo sciopero
Potenza - Matera Cgil in protesta POTENZA - La Cgil scende in piazza per lo sciopero generale nel nome di equità sociale, lavoro, cittadinanza, diritti e salario rivendicando il ritorno ai principi fondanti democratici. Il sindacato chiede a gran voce un fisco più equo, maggiori risorse da destinare alla ricerca e allo sviluppo, un nuovo protagonismo per il Mezzogiorno, il blocco dei licenziamenti a l’avvio di un nuovo ciclo per il lavoro ed i diritti dei lavoratori su tutto il territorio nazionale. «Oggi è stata una giornata importante, ha dichiarato Antonio Pepe, segretario regionale della Cgil di Basilicata, che ha visto un segnale di risposta deciso da parte dei lavoratori alla giornata di sciopero indetta dalla Cgil».
Basilicata sul grande schermo
da /www.luachanblog.com
da www.wikimatera.it/
da 100basilicata.blogspot.com/
Io lo dico sempre che Matera è una città che si presta a storie dalle tinte fosche, condite da misteri e casi irrisolti o che si vuole restino tali. Questa volta è Costantino Dilillo a confermare la vocazione giallista attraverso il suo giallo tutto materano Un greto di ciottoli. La trama, fortunatamente non troppo intricata ma ricca di elementi utili al lettore per la risoluzione del caso, ci parla di una sorta di investigatore privato, tale Pasquale Scanzano, alle prese con due casi apparentemente insignificanti ma che nascondono verità scomode per i protagonisti. Ma non voglio scrivere di quella che è la storia o di come Scanzano riesca a risolvere i due casi. [...].
Il gruppo B.R.I.O. (Brillanti Realtà in Osservazione) di Matera intende focalizzare l’attenzione sulla precarietà dei collegamenti ferroviari con l'area di Bari, catalizzatrice di importanti interessi socio-economici. Un’anomalia sempre più intollerabile per Matera, che continua a far risaltare la persistenza di un isolamento secolare , arduo da superare per lo scarso impegno degli amministratori locali e nazionali, salvo rare eccezioni. Le Ferrovie Appulo-Lucane (FAL) S.r.l. attualmente gestiscono l’unico collegamento disponibile tra Matera e Bari, la cui inefficienza ed estrema disagevolezza risalta puntualmente all’attenzione dei numerosi viaggiatori che, per svariati motivi, ogni giorno percorrono la tratta. [...].
Il regista lucano Carlo Fusco, nato a Potenza e residente a Roma, continua a stupire! Domenica 14 marzo alle ore 21 presso il cine-teatro Principe di Piemonte di Potenza ci sarà la proiezione del lungometraggio girato in Basilicata ”Pochi giorni per capire” diretto da Carlo Fusco , prodotto dalla “two brothers production” con Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano, Enrico Lo Verso, Salvatore Merlino, Aldo Fortunato. L’ingresso è gratuito. Scheda del film: Un piccolo paese del sud, Salvatore dieci anni vive un dramma, suo padre che ricopre un ruolo istituzionale in paese ne abusa sessualmente davanti alla madre che per paura e vergogna non parla. Solo l'arrivo di un sacerdote smaschererà tutto [...].
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Lo scontro politico
IL CASO DELLE LISTE
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Polverini orfana del Pdl Il Consiglio di Stato dice no
Il popolo viola e i leader dell’opposizione animano il “Regole day” a Roma
di DIANA A. FORMAGGIO
Ecco la folla “antitrucchi” Manifestanti da tutta Italia, slogan e una ritrovata unità del centrosinistra, in sintonia anche con Di Pietro di CRISTINA FERRULLI e GABRIELE SANTORO
Il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani in mezzo alla folla dell’evento “Regole day” di Roma
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LE REAZIONI
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Berlusconi: «Fango e piazza grottesca» di SERGIO CASSINI e MONICA DIAMANTI
der dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha giudicato sicuramente un errore per il Pd manifestare con chi ha chiesto l’impeaROMA – «Io mi occupo di cose serie e non di chment del capo dello Stato. E infatti, nonostante le promesse della viquestioni ridicole e grottesche come questa». Silvio Berlusconi ha scelto una trasmissione gilia di una manifestazione non contro il caamica come il Tg4 delle 11,30 per far sapere ai po dello Stato, a Roma sono spuntati cartelli Pm di Trani cosa pensasse della loro inchie- contro Napolitano. Ma è la considerazione di una piazza che sta sulle pressioni che il premier avrebbe usato per far chiudere “Annozero”. «A 15 giorni trasuda odio contro Berlusconi il “fil rouge” dal voto –ha aggiunto il premier - è chiaro che che lega tutti icommenti degli esponenti della maggioranza eche ancora forcerta magistratura sta gettando nisce l’assist ad un nuovo comfango su di noi dettando tempi e mento del premier che, nel pometemi della campagna elettorale». riggio, parla al telefono ai volonQuanto alla trasmissione di Mitari raccolti allo Spazio Oberdan chele Santoro ha confermato la di Milano. «Siete l’Italia che dà sua ultranota opinione: «E’ inacl’esempio, che ha voglia di cocettabile che ci fossero processi struire una società migliore doin televisione contro persone acve non c'è spazio per l'invida socusate con ferocia e che non hanciale, per l’odio, dove si dicono pano la possibilità di difendersi». role che incoraggiano e non che E il Presidente del Consiglio insultano, come purtroppo sucnon aspetta che Piazza del popolo cede troppo spesso». «E' incoma Roma cominci a riempirsi di prensibile il senso della manifegente, chiamata a raccolta stazione tenuta oggi dal centrodall’opposizione capitana da Pd sinistra. Non si è infatti capito ed Idv. Quello che deve dire pre- Silvio Berlusconi perchè hanno manifestato e conscinde dal successo di popolo. tro che cosa. Abbiamo il timore E' un Berlusconi già sdegnato che l’unico motivo sia l’odio verso dall’inchiesta Rai-Agcom della Berlusconi ed il centrodestra improcura di Trani quello che atposto da Di Pietro» sottolinea il vitacca la sinistra che si accinge a ce capogruppo del Pdl alla Camemanifestare contro di lui e il suo ra Italo Bocchino. «Il 20 marzo rigoverno. sponderemo all’odio con l'amore» «E' grottesco che oggi si manirincalza da Bari il ministro Fitto. festi per la perdita di libertà E la figura di un Pd “ammanetquando è a noi che si cerca di totato a Di Pietro”, come l’ha definigliere libertà di voto». to il premier, viene rilanciata dal «Io rispetto –ha affermato Berportavoce del Pdl Daniele Capezlusconi – le manifestazioni di piazza che sono espressione incontestabile zone: «L'intervento di Pier Luigi Bersani, todella democrazia ma quella di oggi è un ag- talmente privo di proposte, è quello di un colgregato stravagante con il solito Di Pietro laboratore, di un assistente di Antonio Di Pieleader incontrastato della sinistra che ha am- tro, che deve disciplinatamente adeguarsi almanettato l’estrema sinistra, il Pd di Bersa- la linea decisa dal capo, cioè dall’ex pm». Infine il sottosegretario alla presidenza ni, il popolo viola e i nuovi giustizialisti della del Consiglio, Paolo Bonaiuti commenta i nuBonino». È dunque un’opposizione guidata dalla de- meri: «Altro che duecentomila! In Piazza del riva “più forcaiola e giustizialista”, quella del Popolo c'erano appena un decimo dei manifeleader dell’Idv Di Pietro che il premier conte- stanti dichiarati a gran voce da Di Pietro e dai sta, insieme alla manifesta incapacità del Pd suoi amici». Rilancia Bossi da Venezia: «Duedi resistere agli incitamenti dell’ex pm. O del centomila? Noi abbiamo fatto manifestazio“pifferaio magico”, come lo ha definito il lea- ni molto più grandi».
RAI NELLA BUFERA Minzolini non è indagato «Mi vogliono muto» ROMA - All’ordine del giorno del cda della Rai di domani c'è il nodo par condicio ma potrebbe spuntare una richiesta di indagine interna per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini (nella foto): è il complicato scenario in vista della riunione del consiglio di amministrazione. La par condicio torna in cda dopo che il Tar Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva del regolamento dell’Agcom avanzata da Sky e Ti Media, fotocopia quello approvato dalla Commissione di Vigilanza Rai, nello stesso giorno in cui partono le tribune elettorali. Come quella che decise la sospensione dei talk show per tutto il periodo elettorale, la riunione di lunedì si preannuncia a rischio spaccatura per le posizioni di alcuni consiglieri: Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten premono perchè si ritiri la decisione presa il primo marzo, Antonio Verro e Giovanna Bianchi Clerici, invece, chiamano in causa la Vigilanza Rai. Ma i due consiglieri potrebbero avanzare la richiesta di un’indagine interna per Minzolini. Fonti giudiziarie hanno smentito che il direttore del Tg1 fosse iscritto dalla procura di Trani nel registro degli indagati per il reato di concussione. Minzolini è sereno sulla possibilità di indagini. «Non ho avuto nessun segnale in questo senso - dice – sfido qualunque mio predecessore a non aver avuto comunicazioni con il premier del momento». Poi Minzolini parla dritto nella telecamera nell’edizione delle 20 per «un rapporto di trasparenza con i telespettatori». E contrattacca: «Mi vogliono muto, ma non sarò un direttore dimezzato».
Renata Polverini
in questo caso ha respinto i ricorsi presentati dalla Federazione della Sinistra e dei Radicali. «Ci hanno dato ragione su tutta la linea» hanno commentato i legali del governatore Fabio Cintioli e Beniamino Caravita di Toritto. Si chiude così una vicenda che non ha risparmiato colpi di scena e scambi di accuse da quando la Corte d’Appello il 2 marzo ha deciso di non ammettere la lista collegata al presidente uscente per la mancanza del numero necessario di firme, di fatto escludendo dalle elezioni del 28 e 29 marzo Lega Nord e Pdl. «Il Consiglio di Stato – ha commentato il radicale Marco Cappato – ha confermato in questo modo che non importa se le firme regolari ci sono o no, e sanno tutti che non ci sono, ma afferma il principio che il primo conteggio, anche se sbagliato, prevale». Inizialmente, infatti, la lista di Formigoni era stata ammessa e poi esclusa dopo un ricorso della lista Bonino Pannella. «Così – ha aggiunto – si impedisce agli elettori di accertare la verità prima delle elezioni» e il risultato sarà, a suo dire, l’annullamento del risultato elettorale. Il candidato della Federazione della sinistra, Vittorio Agnoletto, ha preferito non entrare nel merito della sentenza ricordando che le motivazioni si conosceranno solo fra qualche giorno e che solo allora si saprà se il ricorso è stato respinto in base al decreto salvaliste «su cui pende un ricorso alla Corte Costituzionale». Proprio contro il decreto ieri Agnoletto è sceso in piazza a Milano con associazioni e partiti, dal Popolo Viola al Pd. Per Formigoni, invece, la sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine alla questione. «Anche il Consiglio di Stato – ha scritto sul suo sito – ci dà ragione ed è un’altra sentenza tombale». Il suo invito adesso è a smetterla «con i ricorsi» per fare un confronto sui contenuti.
Da Palazzo Spada anche la conferma alla legittimità della lista Formigoni in Lombardia
Spuntano ministri coinvolti, ma sono intercettazioni non rilevanti e saranno distrutte
Rai-Agcom, Alfano manda ispettori a Trani
«Il 20 marzo risponderemo all’odio con l’amore»
di ROBERTO BUONAVOGLIA TRANI – Un’ispezione ministeriale nella procura di Trani: il guardasigilli, Angelino Alfano, annuncia la sua decisione dopo le rivelazioni sull'indagine nella quale Silvio Berlusconi, sarebbe indagato assieme al componente dell’Agcom Giancarlo Innocenzi, mentre non risulterebbe iscritto il nome del direttore del Tg1, Augusto Minzolini. «Inizieremo lunedì», ha detto il capo degli ispettori ministeriali, Arcibaldo Miller. Nelle intercettazioni, intanto, compaiono anche altri nomi “eccellenti”: ministri, in particolare, intercettati indirettamente mentre parlavano al telefono con persone nei confronti delle quali la magistratura tranese aveva disposto le intercettazioni. Ma poichè il contenuto delle conversazioni non ha rilevanza penale, le intercettazioni
Consiglieri del Csm contestano l’iniziativa del ministro Angelino Alfano
sanno distrutte.Tornando allaposizione del premier, il reato ipotizzato sarebbe la concussione per le presunte pressioni esercitate per far chiudere Annozero. Più soft la posizione di Innocenzi. Nei suoi confronti il pm Michele Ruggiero avrebbe inizialmente ipotizzato il favoreggiamento personale per la presunta reticenza dimostrata dal componente dell’Agcom nell’interrogatorio a Trani del 17 dicembre scorso. A Innocenzi il pm chiese se avesse mai subito pressioni per “addomesticare” o “spegnere” programmi televisivi scomodi. Il teste escluse a verbale ogni forma di pressing, senza sapere che le sue conversazioni telefoniche erano state registrate. Daqui lapresunta iscrizionenel registro degli indagati prima per favoreggiamento, poi per concorso in concussione assieme a Berlusconi. Fonti giudiziarie tranesi escludono invece che sia iscritto nel registro degli indagati il direttore del Tg1 Minzolini. «L'inchiesta di Trani – si lamenta Alfano – evidenzia almeno tre gravissime patologie che sono chiare anche allo studente che af-
fronta all’università l’esame di procedura penale. E cioè: un problema gravissimo di competenza territoriale, un secondo problema di abuso delle intercettazioni e un terzo che riguarda la rivelazione del segreto d’ufficio». Problema, quello della competenza, che il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, si è posto nelle riunioni avute con il pm inquirente, Michele Ruggiero, e con il procuratore aggiunto Francesco Giannella. «Oggi stesso –ha detto ieri il Guardasigilli da Agrigento - invierò gli ispettori a Trani per andare a verificare cosa è successo. Ovviamente senza interferire nell’indagine, potereche nonmi compete,ma soloper capirecome possano verificarsi queste gravi patologie». E l’iniziativa di Alfano è un tentativo di intimidire i magistrati di Trani secondo alcuni consiglieri del Csm, che prospettano sulla questione, cioè sull'uso dello strumento ispettivo da parte del Guardasigilli, l'intervento del Consiglio superiore; forse già da domani.
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Giorgio Napolitano. I tanti colori della piazza, dall’arancione al viola, sono la prova cromatica che l’alleanza ROMA – Da tutta Italia, di tutte le categorie, di che verrà non sarà molto meno composita della tutteleetà,giovani, anzianiefamiglieconban- defunta Unione. Ieri sul palco di piazza del Podieredi tuttii coloriestriscioni ecartelli perdi- polo, dove secondo gli organizzatori sono in re, come recita lo slogan della manifestazione, 200mila, sono saliti i 6 big più Emma Bonino, “Sì alle regole, no ai trucchi per vincere”. È il po- venuta più a fini elettorali che per rappresentapolo del Regole Day, l'iniziativa organizzata re i Radicali. Il primo a parlare è Riccardo Nendalle forze del centrosinistra, a Piazza del Popo- cini, certo non il leader migliore in quanto a nolo a Roma, contro il Governo e le sue ultime ini- torietà, per scaldare i manifestanti come invece ziative legislative. Una piazza piena, sebbene la farà, più tardi, il governatore Nichi Vendola, forbice tra il lato degli organizzatori e quello che piace,tanto, nonsolo nellasua Pugliae che è applaudito quasi come Bersani. della questura (200 mila e 25 mila) sia ampia. Per il «nuovo inizio», come sia Bonino sia Una piazza che ha ascoltato dalle 14 fino al Vendola battezzano la prova di tramonto gli interventi dei leapiazza del nuovo centrosinider politici e le note dei numerostra, sono arrivati vecchi e nuosi artisti, da Frankie Hi-Nrg a REGIONALI vi leader, Bobo Craxi come LuiSimone Cristicchi, che si sono gi De Magistris, chi, come Dilialternati ai capi dei partiti dal berto e Ferrero, è rimasto fuori grande palco ai piedi del Pincio. dal Parlamento e chi vede nelle Una protesta dai mille colori, regionali il primo passaggio dal rosso di partiti come Rifondella rinascita. È inevitabile dazione, Sinistra e Libertà, ma che Berlusconi sia il collante anche della Cgil, alla grande principale di questa alleanza macchia bianca dei palloncini anche se Bersani e il Pd insistodell’Italiadei Valorie deinumeno sulla proposta, oltre che sulrosissimi stendardi del Pd, fino laprotesta,per evitarediessere al giallo della campagna elettotacciati di antiberlusconismo. rale di Emma Bonino, all’aranC'è chi, come il governatore cione dei giovani Democratici pugliese, descrive il premier coed al verde degli ambientalisti. me «una bestia ferita che con i Su tutti però, trasversale, spicsuoi colpi di coda cerca di ferire cava il colore del Popolo viola il paese» e chi, come il segretache, con magliette, sciarpe, felrio Pd, ironizza usando definipe e striscioni, ha punteggiato zioni del Cavaliere stesso: «Berovunque la piazza. lusconi detto Carnera prenda la E dal Popolo viola sono arri- Lombardo-Miccichè carriola e porti via un pò di mavati gli striscioni più ironici, cocerie dall’Aquila». me quello che invitava a votare nel Partito del Sud Il più indignato contro il preAli Baba “perchè almeno i la- PALERMO – Sancito a Palermier è certo Di Pietro, che onora droni sono solo quaranta”. E’ mo, a conclusione del convestato ilpresidente delConsiglio gno su «Regioni, riforme, auto- l’impegno di non attaccare il presidente della Repubblica ma il più bersagliato dalle critiche nomie», il sì ufficiale tra il godella piazza: un suo fantoccio vernatore della Sicilia Raffaele picchia duro sul presidente del Consiglio e sulla «deriva anticon clava e denaro in mano ha Lombardo e il sottosegretario democratica e fascista» del «pifatto più volte il giro della piaz- alla Presidenza del Consiglio za, seguito da una telecamera di Gianfranco Miccichè (nella fo- duista» Berlusconi. La piazza apprezza gli attacchi così come gommapiuma dalla quale usci- to) sulla costituzione del partipiù tardi applaudirà Frankie va una lingua biforcuta. Attac- to del Sud prima delle elezioni Hi-Nrg quando dal palco grida chi anche al Governo, in parti- politiche. «Sarà un partito tracolare al ministro dell’Istruzio- sversale che supererà il divario che «l'Italia deve essere una nane, Maria Stella Gelmini, con- destra-sinistra e terrà presente zioneche rispettale regole,non un puttanaio». tro cui si è scagliata dal palco, solo gli interessi dei cittadini», Per l’occasione anche il Pd ritra gli applausi della folla, ha spiegato Miccichè, accotrova l’unità interna. Walter un’insegnante precaria sicilia- gliendo l’invito rivoltogli dal Veltroni arriva nel retropalco na. «Qui non c'è più niente di presidente della Regione. onesto – ha commentato una «Non hai bisogno di chiedermi ma non parla. Massimo D’Alema, invece, parla molto con le donnadiForlìin primafila–so- conferme sulla volontà di protelecamere e, sotto gli occhi di no qui per i miei figli precari». E seguire su questo progetto – tanti, soprattutto nelle prime fi- ha detto Miccichè a Lombardo tutti, dà un buffetto a Vendola dopo lo scontro dei mesi scorsi. le, quelli senza un lavoro stabi- – io ormai vivo solo per queC'è anche l’altro ex segretario le. Con loro anche una delega- sto». Testimoni delle “nozze” Dario Franceschini che come zione abruzzese, “Il Popolo delle politiche, il capogruppo Pd l’altro ex Ppi Pierluigi CastaCarriole”, per la ricostruzione all’Ars Antonello Cracolici e il gnetti smentisce che gli ex podell’Aquila. Al termine c'è stato senatore Pd Beppe Lumia . polari non vedessero di buon ocancora tempo per un mini corchio una manifestazione insieteo improvvisato dal Popolo me a Di Pietro. «Da qui arriva un messaggio Viola lungo la circonferenza della piazza. E al “Regole day” chiaramente ci sono i lea- molto importante di unità, è sbagliata l’equader dell’opposizione. Ci sono i vecchi leoni della zione “manifestazione di popolo uguale populisinistra, Fausto Bertinotti e Armando Cossut- smo”»,analizza D’Alemachenon demordedalta, ed i cavalli sui quali in molti sperano per vin- la speranza di agganciare l’Udc. A fine giornacere in futuro, Nichi Vendola in primis. Intor- ta il più soddisfatto è Pier Luigi Bersani, alla no alle regole e in nome di una «riscossa demo- sua prima prova di piazza da segretario. La facratica» il Pd, targato Bersani, prova in piazza tica di tenere a bada Di Pietro e di mettere insieper la prima volta una futura alleanza di gover- me partitie associazioni, asuo avviso,ha pagano, un puzzle nel quale, però, non figura anco- to. «Dobbiamo cambiare l'agenda di questo Paese, mettere il lavoro, la scuola e la sanità al ra l’Udc. «Oggi è la festa di primavera dell’alternativa. centro della nostra campagna regionale. Le coDiremo che un’altra Italia è possibile, combat- se cambiano, andiamo con fiducia alla prova teremoBerlusconi manon avremolui neglioc- elettorale e andiamo a vincere», sprona il leader chi», sprona il leader Pd, sollevato che tutto sia Pd, per il quale il voto di marzo è un test naziofilato liscio senza attacchi al Capo dello Stato nale.
ROMA – Renata Polverini correrà per conquistare la carica di governatore del Lazio orfana della lista del gotha del Pdl romano. Così hanno deciso i supremi giudici amministrativi di Palazzo Spada. Il Consiglio di Stato ha dichiarato l’appello del Pdl contro l’esclusione della lista Pdl Roma dalle elezioni regionali «improcedibile». E, dunque i giudici non si sono espressi nel merito sottolineando che non ci sono motivi per procedere perchè già per due volte i giudici del Tribunale della Corte d’Appello si sono espressi sull'ammissibilità della lista respingendola. Il Consiglio di Stato ha messo dunque la parola fine alla querelle giudiziaria, confermando l’esclusione definitiva della lista del Pdl della circoscrizione di Roma dalla competizione elettorale di fine marzo. Non si fermerà invece la polemica politica che ha già visto schierato personalmente il premier Silvio Berlusconi che ha anche promesso ai candidati Pdl della lista esclusa che verranno ricompensati comunque del loro impegno per sostenere la candidata presidente del centrodestra. La decisione dei togati di Palazzo Spada è l’ultima tappa della lunga maratona dei ricorsi che ha caratterizzato l’avvio di una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del governatore del Lazio iniziata quasi in sordina e sulla quale, ancora ieri, prevale la polemica sul binomio legalità-giustizia rispetto ai programmi dei candidati. Da ieri è però assodato in via definitiva che alle urne nel Lazio, Renata Polverini, candidata del Centro destra, perde un pezzo importante dei suoi supporter e corre, ufficialmente, da sola con la sua lista. I consiglieri Pdl della circoscrizione di Roma sono fuori gioco e dovranno decidere a quali altri candidati di liste collegate a Polverini affidare i loro consensi il 28 e 29 marzo. Per la lista del Pdl romano quella di Palazzo Spada è una conferma definitiva ma i 41 consiglieri Pdl avevano già ricevuto la bocciatura sia del Tar del Lazio sia della Corte d’Appello di Roma che non avevano ritenute sufficienti le motivazioni sulle quali si basavano i ricorsi per la loro riammissione. Resta a questo punto pendente solo il ricorso della Regione Lazio alla Corte Costituzionale con il quale si sostiene l’ illegittimità del provvedimento varato dal Consiglio dei ministri, il cosiddetto decreto salva-liste. Il ricorso contiene anche la richiesta di sospensione in via cautelare del decreto legge. Ma il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino ha annunciato, appresa la notizia dell’esclusione definitiva della lista Pdl di Roma, che valuterà «con il nostro collegio di costituzionalisti l’opportunità di ritirare parte del ricorso, cioè la richiesta della cautelare, e lasciare invece alla Consulta il giudizio definitivo sul contenuto del decreto». Sul fronte Lombardia, invece, Roberto Formigoni correrà per essere riconfermato presidente della Lombardia. Ieri, infatti, è arrivato il via libera del Consiglio di Stato, che
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Verso le Regionali
Carlomagno preso in giro
L’iniziativa del Pd nazionale ha toccato la Basilicata: Luongo e Margiotta gli alfieri lucani
«Vostro Onore! C’è un equivoco. Carlomagno va assolto perchè non ha disturbato. E’ lui che è disturbato». Questa l’ipotetica arringa, dell’ipotetico avvocato difensore, di un ipotetico tribunale del Texas che è il corsivo d’apertura di Italia Oggi di ieri. Il quotidiano nazionale insomma, ironizza su quello che è accaduto mercoledì scorso alla conferenza del Premier nella quale c’è stato l’alterco con il giornalista free lance lucano, Rocco Carlomagno che si è concluso con l’intervento duro del ministro alla Difesa, Ignazio La Russa. Carlomagno in ogni caso non ne esce bene dalle tribune nazionali. E se non bastasse anche Striscia la notizia caccia lo “scoop”: un video del 2003 a Scanzano nel quale lo stesso Rocco Carlomagno a stento viene calmato dalle “solite” intemperanze dialettiche.
Pullman deputati: «è allarme tirannia»
Spera nel voto Una candidatura in nome dell’amicizia. Enrico Spera candidato nella lista Mia - Autonomia B Il suo amico è Nicola Pagliuca e poi c’è anche lo slogan che suona di reclame elettorale di altri tempi: «Da Lagonegro al consiglio regionale, metti il tuo voto in mani sicure».
La conferenza dentro il pullman dei deputati del Pd con Vigilante, Luongo, Margiotta e Speranza prima dell’arrivo di De Filippo
Mastella a Potenza per sostenere la sfida della coalizione del centrodestra
Attacco «alla ciurma che mi ha abbandonato» POTENZA - «Erano ciurma vicino a me, e si sono ammutinati». Un secchio zeppo di fiele per i compagni che lo hanno abbandonato, e suoi vecchi alleati del Pd in particolare Walter Veltroni. Ieri sera al Grande Albergo il leader dell'Udeur Clemente Mastella, eurodeputato Pdl, e candidato alle regionali campane, è intervenuto davanti a un centinaio di persone a sostegno della lista “Per la Basilicata, per Pagliuca” in cui è confluito anche il suo campanile. L'ex guardasigilli ha spaziato su temi nazionali e altri più vicini al territorio. Quanto alla storia recente, e alle tristi vicende giudiziarie, si è augurato di riuscire a ricostruire «l'impianto che esisteva, superato il passaggio per le forche caudine». Poi è passato a denunciare le logiche clientelari che attraverserebbero
le istituzioni lucane, e il regime che a suo dire le sosterrebbe «retto un tempo da un consenso bulgaro, ma appannato oggi proprio sul piano valoriale». In generale la sinistra, per Mastella, avrebbe dimostrato «indifferenza rispetto ai temi del mezzogiorno, quando i bisogni della gente non sono stati strumentalizzati, perché fa sempre piacere avere in casa la povertá, in quanto obbliga ad andare a chiedere al potente di turno». Sono intervenuti anche Aurelio Pace, RobertoFalotico, Ezio Di Carlo,e Nicola Pagliuca, che ha parlato di una prospettiva di sviluppo per la regione sul modello dell'Irlanda, sfidandp Vito De Filippo a farsi giudicare per quello che si è fatto in 5 anni. Solo passaggi sul tema caldo della sanità. Di Carlo ha criticato i curricula degli assessori che si
Il leader dell’Udeur, Mastella
sono avvicendati negli ultimi anni, e la gestione del centro unico di prenotazioni su cui sarebbe in corso una manovra politica a discapito del servizio e dei lavoratori. Più duro il candidato governatore percui il settore inBasilicata sarebbe stato «contaminato da nepotismo e troppe affiliazioni politiche». Leo Amato
gli APPUNTAMENTI Il candidato alle prossime elezioni regionali per il Partito democratico Gennaro Straziuso oggi alle 20 terrà un pubblico comizio presso il cento L’Oasi di San Chirico Nuovo. Parteciperanno il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, il segretario del Pd di San Chirico Nuovo Rocco Evangelista e il sindaco di San Chirico Nuovo Vincenzo Baldassarre. A Potenza, presso il cineteatro Principe di Piemonte alle 20 e 30, proiezione in anteprima nazionale del film del regista lucano Carlo Fusco «Pochi giorni per capire», su iniziativa del movimento politico «Io amo la Lucania». Domani a Potenza presso il seminario maggiore alle 17 e 30 secondo appuntamento dei tre previsti dall’Ucsi per «un mini percorso elettorale per favorire una presa di coscienza di pro-
ROMANIELLO
Più Democrazia
Per la riscossa del Sud bisogna, sostiene Giampaolo Carretta, «è necessario uno straordinario impegno collettivo, che va preso con il massimo di responsabilità, quello che sta facendo il Pd di Basilicata, come ha sottolineato anche D’Alema ricordando come la nostra regione, dimostri di avere sia dal punto di vista più strettamente politico, sia dal punto di vista della capacità di governo delle Istituzioni a livello regionale, provinciale, comunale una classe dirigente di qualità».
A Scanzano ignoto squarcia gomme a Viceconte e Pagliuca di PIERANTONIO LUTRELLI
bleami e un confronto pubblico sui temi che ci toccano da vicino». Dopo l’incontro della scorsa settimana con il vescovo di Potenza, Agostino Superbo domani è previsto l’intervento del vice direttore della Svimez, Luca Bianchi che presenterà il proprio libro “Il cielo è sempre più blu”. Venerdì 19 marzo, dalle 19 alle 21, presso il cine-teatro Don Bosco, il candidato alla presidenza per il centrodestra, Nicola Pagliuca, invita al confronto «il popolo dei giovani». “Potere femminile” è il titolo dell’incontro con Magda Cornacchione e Giovanna Cuoco, candidate nella lista Alleanza per l’Italia, che si terrà il 19 marzo alle 18, presso l’Oasi Wwf di contrada Pantano a Pignola. Parteciperanno Vilma Mazzocco, Cristina De Luca (esecutivo nazionale api) e Linda Lanzillotta (deputata commis-
sione Affari costituzionali). Sabato 20 marzo, con start alle 20 e stop alle 2 della domenica successiva, presso il Tourist Hotel di Potenza, il candidato Pdl, Sergio Lapenna, incontra i giovani lucani, in una festa con diversi artisti emergenti: ore 20, musica dal vivo, ore 22.30 Dj Set a cura di Giampiero Parisi. Lunedì 22 marzo, alle 19.45, a Rionero in Vulture, presso il Centro sociale, con il candidato presidente per la coalizione del centrosinistra, Vito De Filippo, promosso dal Circolo Pd di Rionero.
Il gommista al lavoro sull’auto del senatore Guido Viceconte
MAZZEO AL CONTRATTACCO
«Meglio un medico di chi non ha mai lavorato» POTENZA - «Meglio un medico che chi invece non ha mai lavorato in vita sua». Frecciate agli esponenti dell'opposizione e soprattutto degli alleati del centrosinistra che nei giorni scorsi lo hanno attaccato. Se le aspettavano in molti e sono arrivate, quasi a discorso finito e seguite da un caloroso applauso, le risposte di Enrico Mazzeo, candidato per l'Idv alle prossime regionali che ieri, in un incontro elettorale al Park Hotel di Potenza, ha voluto affrontare lo “scottante” argomento sanità. Alle accuse di scorrettezza per aver presentato la propria candidatura nonostante la carica di presidente dell'Ordine dei Medici Mazzeo ha risposto citando le candidature di presidenti degli ordini dei farmacisti e degli avvocati passate invece sotto silenzio. Riprendendo poi le provocazioni di un candidato della maggioranza, noto per il suo «brutto carattere», l'esponente dell'Idv ha ribadito a chiare lettere il diritto politico dei medici e ha criticato la bozza di Piano sanitario regionale «presentato a 60 giorni dalla fine della consiliatura. Dal 1997 ad oggi non c'è stato un piano sanitario regionale e l'attuale bozza è una dichiarazione di intenti che non disegna la Sanità per i pros-
Enrico Mazzeo al Parkhotel
simi 10 anni. Nell'ultimo decennio è mancata una seria programmazione in ambito sanitario anche perché si sono avvicendati ben 5 assessori al ramo». Intervenendo, poi, sul tema dei distretti, il cui obiettivo è quello di portare la sanità dagli ospedali al territorio, il presidente dell'Ordine dei medici ha ribadito un convinto no alla nomina politica dei direttori, che renderebbe di parte l'attuazione della politica sanitaria. Al candidato presidente De Filippo, non presente all'iniziativa, Mazzeo ha chiesto di “essere più giovane” nel secondo mandato, di saper dire qualche no e di inserire due nuove norme nello Statuto regionale, la limitazione dei mandati politici a due.
NOVA SIRI - E' stata molto probabilmente una sola mano, armata di coltello, a bucare la gomma posteriore destra sia della Mercedes del sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Guido Viceconte, che del candidato presidente del centrodestra alleelezioni regionali, Nicola Pagliuca. Il fattaccio è accaduto nella tarda serata di venerdì scorso, poco dopo la mezzanotte, quando il gotha del Pdl di Basilicata, (oltre a Viceconte e Pagliuca, c'erano anche Vincenzo Taddei e il senatore, padrone di casa, Cosimo Latronico), dopo aver tenuto all'Hotel Imperiale una conferenza di presentazione a Nova Siri del candidato consigliere nella circoscrizione di Matera, Paolo Castelluccio insieme all'illustrazione del programma, si era intrattenuto per una sosta - cena in un locale situato sulla statale 106 Jonica “La braceria”. A base di carne alla brace, ovviamente, il menu. Veniamo al racconto dei fatti. Era passata da poco la mezzanotte quando Pagliuca dopo aver salutato tutti si immette sulla Jonica in direzione Melfi. A un certo punto quando si trovava nei pressi di Policoro, la telefonata all'amico Castelluccio «Ho bucato». Immediatamente partono i soccorsi. Il soccorritore è eccellente. Era un commensale: Cosimo Ierone, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Policoro, persona umile e carismatica, una vita da gommista nella sua officina situata a Policoro centro. L'esponente di spicco del governo del più grande centro jonico non ci pensa su due volte e corre verso Pagliuca. Arriva sul posto munitodi «uncompressorinoche portosempre con me» e gonfia subito la gomma, e mentre lo fa si accorge del taglio. Avvisa il candidato presidente e apre l'officina. «Erano due anni che non cambiavo una gomma (da quando fa l'assessore, ndr) - ci ha rivelato Ierone - e
alle 2 di notte per riparare quella di Pagliuca è stata una faticaccia, aveva un cerchio numero 19». Ierone in giacca e cravatta rispolvera per una notte il suo antico mestiere. «L'avrei fatto per chiunque, anche per un candidato di sinistra». Ha precisato. Poi il racconto nei dettagli. «Nonostante quell'auto monti degli pneumaticicon iquali sipuò camminare anche a gomme sgonfie - ha continuato - ho visto che c'era un taglio di una lama tra il cerchio e il battistrada. Lì non c'è gomma di scorta, solo un kit autoriparante buono per forature accidentali non per tagli dolosi. Così ho dovuto “vulcanizzare” lo pneumatico. Si pulisce bene, si fa un canaletto dov'è il taglio e si ricostruisce con la “para” la parte che copre l'interno proteggendolo dalle intemperie». Ma subito dopo anche l'auto di Viceconte presentava la stessa “foratura”, però per fortuna quel tipo di Mercedes ha la ruota di scorta.Cosìil sottosegretariohapotutoraggiungere l'albergo. Ierone aveva dato appuntamento all'autista di portargli l'auto per riparare comunque la gomma lesionata. Cosa che è avvenuta ieri in tarda mattinata. Intanto, quanto accaduto ha lasciato, interdetti e perplessi tutti i presenti, oltre che chiaramente i diretti interessati. Perché chi si è avvicinato per tagliare le gomme avrebbe a questo punto potuto fare qualsiasi cosa, anche più grave, del tutto indisturbato. E poi era uno che ben conosceva le due auto. Gli inquirenti subito mobilitatisi, stanno lavorando. Nel frattempo non sono mancati innumerevoli attestati di ferma condanna per quanto accaduto e di solidarietà da parte di molti esponenti politici: Latronico, Lopatriello, Santarcangelo, Stigliano, Ripoli, Leone, Taddei e Labriola, «E' - ha detto Pagliuca - un atto deprecabile, compiuto sicuramente da qualche balordo. L'auspicio è che la campagna elettorale possa continuare a svolgersi in un clima sereno».
Allam fa il “patto con i lucani” di fronte al notaio e poi spiega il “decalogo” di Io amo la Lucania POTENZA- Unpatto“solenne con i lucani per bene e di buona volontà”. Lo ha sottoscritto ieri pomeriggio, nel capoluogo il candidato presidente di “Io amo la Lucania”, Magdi CristianoAllam. L'exgiornalista del Corriere della Sera, oggi europarlamentare nelle file del Partito popolare europeo, ha presentato il “patto” alla stampa e alla sua nutrita platea di sostenitori in occasione dell'assemblea costitutiva del movimento politico “Io amo la Lucania”, emanazione territoriale del movimento nazionale “Io Amo l'Italia”. Suddiviso in «10 punti e 10 impegni ha spiegato Allam - questo decalogo è soprattutto un appello ai lucani che credono nella verità e amano la libertà». Il documento sottoscritto da Allam alla presenza d'un notaio, ha tra i suoi capisaldi la richiesta di un «referen-
dum popolare per il recupero del nome Lucania; il riconoscimento delle radici giudaico - cristiane alla base della civiltà laica e liberale; l'attribuzione dello stipendio per le madri casalinghe; l'introduzione del reddito integrativo per gli anziani; la rinegoziazione delle royalties per lo sfruttamento dei giacimentilucani dipetrolio; la tutela dell'acqua come bene comune; internet libero e gratuito per tutti; il completamento dell'aeroporto di Pisticci ed il collegamento della Basilicata alla Tav; l'introduzione del microcredito per favorire l'inserimento dei giovani nella realtà produttiva e l'istituzione presso l'Unibas della facoltà del Turismo come polo d'eccellenza su scala nazionale». «L'obbiettivo del nostro movimento - ha sottolineato Allam(accompagnato aPotenza
Ipse dixit
da Alfonso Ernesto Navazio, Francesco Paolo Ettorre e dagli gli altri candidati della lista Io Amo la Lucania) è quello di contribuire al riscatto del popolo lucano da una profonda ingiustizia che lo costringe a vivere povero e umiliato in casa propria». «Il nostro programma politico - ha concluso- promuove da un lato un nuovo modello di sviluppo ispirato all'economia sociale di mercato, in grado di coniugare il libero mercato al bene comune, e dall'altro il ripopolamento della Lucania attraverso il sostegno alla natalità, alla paternità, al radicamento dei giovani, alla valorizzazione degli anziani in un progetto di società rinnovata in cui prevalga la cultura della vita per porre fine all'eccidio demografico in atto». Michele Russomanno
«PIAZZA del Popolo non è poi così distante da piazza Mario Pagano o da Piazza Vittorio Veneto o dalle tante piazze dei più piccoli comuni lucani perché i valori della democrazia e della libertà sono nel “dna” e nella passione civile del popolo lucano che sicuramente meglio che in altre regioni italiane ha ritrovato una più forte unità politico - programmatica intorno al programma di De Filippo».
AUTILIO
Sul parco naturale «PER non ripetere gli errori commessi nei primi anni di attività del Parco nazionale del Pollino con l'introduzione di troppi vincoli che hanno creato effetti negativi sulle popolazioni locali, per il Parco Nazionale Val d'Agri diventa necessario pensare a un “pacchetto” di misure ed indennità compensative rivolte alle categorie economiche, produttive, professionali che subirebbero una perdita di reddito per le proprie attività svolte nell'area del Parco e per sostenere la riconversione di alcune tipologie di imprese».
FLOVILLA
Su Vie Blu «LA PREVENZIONEdal rischio idrogeologico specie lungo i maggiori fiumi lucani è principalmente affidata al Programma 2010 del Progetto Vie Blu che dovrà garantire interventi di manutenzione ordinaria delle sponde, oltre che di pulitura delle stesse aree fluviali. I numerosi fenomeni di frane e smottamenti segnalati in questi giorni sul territorio della provincia di Potenza richiedono un'accelerazione del progetto esecutivo, al quale i tecnici della Regione hanno lavorato per assicurare,entro la fine di questo mese, l'apertura dei cantieri».
CORNACCHIONE
Potenza sminuita «IN QUESTA campagna elettorale il tema del rapporto tra il capoluogo e la Regione e quindi quello del ruolo che la città deve svolgere nella programmazione regionale non registra l'attenzione dovuta. E' invece un tema centrale che non riguarda solo i residenti a Potenza ma più da vicino quelli dei comuni dell'hinterland e le comunità locali dell'intera Basilicata che guardano al capoluogo come alla città dei servizi».
SARUBBI
Prevenzione «SE non si vuole delegare ogni compito alla Protezione Civile, a calamità avvenuta, bisogna investire nella prevenzione. Occorre applicare i Piani territoriali regionali, strumenti per la strategia di sviluppo del territorio, puntando alla garanzia per l'attuazione dei piani di bacino nella pianificazione territoriale e urbanistica attraverso i Piani territoriali di coordinamento».
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POTENZA - «In Italia oggi è a rischio la democrazia». Non uno sfogo estemporaneo dettato dalla dialettica della campagna elettorale, ma un ragionamento detto a voce pacata. E’ quanto ha asserito ieri pomeriggio il candidato governatore del centrosinistra, Vito De Filippo che è stato ospite del pullman dei deputati del Pd che ha fatto sosta a Potenza, in via del Gallitello prima di proseguire verso Avigliano e Moliterno. “Padroni di casa” nel pullman itinerante i due esponenti lucani della Camera dei deputati: Antonio Luongo e Salvatore Margiotta. La manifestazione elettorale che segue il pullman in tutte le tappe italiane ha lo slogan “Buone ragioni”. Curiosa anche la destinazione che appare sul vetro dell’autista “Difendiamo la costituzione”. E proprio partendo dagli slogan, ha introdotto la conferenza la costituente democratica, Elena Vigilante «mi piace la scelta del sit - in a Roma: “Sì alle regole, no ai trucchi”», perchè rappresenta il carattere distintivo che si è imposto in nostro partito sin dalla sua nascita. Poi la parola è passata al deputato Salvatore Margiotta che ha puntato l’indice contro il governo nazionale guidato da Silvio Berlusconi: «In questi primi due anni di legislatura abbiamo assistito al tentativo piùo meno riuscitodi svuotare il ruolo principale delle assemblee elettive». E quindi Margiotta ha proseguito: «Ci sono stati ben 29 disegni di legge presentatiin Parlamentosui qualiè statachiesta lafiducia. Leggi sulle quali quindi non siamo riusciti nemmeno a presentare degli emendamenti migliorativi». Margiotta ha insistito: «In tutto questo si è registrata una netta ostilità verso il Mezzogiorno con un’assepolitico tuttospostato verso il Nord: non c’è legge di spesa dove i fondi Fas non siano stati utilizzati come una sorta di bancomat. Dall’organizzazione della Vuitton cup, alle quote latte per i padani». Gli fa fatto eco, Antonio Luongo che ha puntato più sugli aspetti politici: «Individuo 3 questioni che fotografano la crisi che sta vivendo il centrodestra. La prima è che c’è una rottura del compromesso tra i dirigenti nazionali delloro nonpartitopartito ele “signorie territoriali”. Al di là dei casi eclatanti delle liste di Milano e Roma hanno avuto difficoltàin tuttii luoghicompresa la Basilicata». Poi Luongo ha proseguito: «Il secondo aspetto della crisi crisi del Pdl è che stanno vi-
vendo tutti i problemi relativi all’aver improvvisato un partito e non come abbiamo fatto noi con un processo anche sofferto ma vissuto all’interno del popolo. Il loro è solo una semplificazione elettorale». «Terzo problema - ha concluso Antonio Luongo - è la difficoltà oggettiva che questo governo ha nell’affrontare la crisi globale. Tentano di sviare l’attenzione ma fanno solo danni e si sono dimenticati completamente il Sud». Per il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, che sulla prossima chiamata alle urne ha sottolineato: «Non è solo un voto per la continuazione del buon governo regionale ma anche un voto contro l’arroganza del centrodestra. Votare Pd e il centrosinistra significa puntare sulla possibilità di creare un altro Sud». La scena poi è stata per il candidato De Filippo: che parlando delle scelte del governo ha detto in riferimento alla presentazione della Banca del Sud che «si rasenta il ridicolo. Tremonti ha presentato la Banca come un punto di raccolta del denaro, dimenticando, quasi a mò di sfottò, tutti i reali problemi dei nostri territori e il fatto che stiamo attendendo che ci sblocchino i soldi che aspettiamo». Poi sul nucleare, De Filippo, supportato da Margiotta ha parlato di rischioper la Basilicata e ha svelato «visite di tecnici che starebbero analizzando la zona dei Calanchi pre bradanica per un eventuale sito delle scorie». Per concludere De Filippo ha lanciato l’allarme “democrazia in Italia: «La tirannia non appare mai con la stessa faccia nella storia dell’umanità».
Le “signore lumache” di Adeltina Salierno per la riconferma “femminile” in consiglio regionale. La scelta del video e della musica è di livello. Adeltina Salierno utilizza molto il social networ più famoso del web per la propria campagna elettorale delle elezioni del prossimo 28 e 29 marzo. Ieri ha utilizato il video di Micah P Hinson con la canzone “Beneath the Rose”. Con l’invito informale della consigliera: «E’il video che accompagna la mia campagna elettorale... fatelo girare e .....fatemi “girare”...:-)»
Serata Pdl finisce con il soccorso di Ierone
De Filippo poi avverte anche su «tecnici che starebbero analizzando i calanchi lucani per un deposito di scorie» di SALVATORE SANTORO
Per il Sud
10 Primo piano
Domenica 14 marzo 2010
Primo piano 11
Domenica 14 marzo 2010
In un camper-laboratorio
Le idee di Tosto per cambiare
Elezioni a Matera
«La marcia in più del Pdl è Acito»
Adduce e De Filippo al Comunale «LA REGIONE e il Comune devono procedere insieme nella direzione dello sviluppo della città secondo un percorso ben definito». Su queste basi Salvatore Adduce e Vito de Filippo cercheranno di spiegare oggi ai materani presso il cinema Comunale quali sono le possibilità di lavoro e di sviluppo della città che la Regione e il Comune attraverso un’adeguata sinergia dovranno provare a perseguire insieme.
Rocco: «Con lui continuiamo il lavoro iniziato Non so come farà Adduce a tenere le liste insieme» MATERA - «Non so come farà Adduce a tenere insieme tutte le sue liste. Noi abbiamo fatto una scelta di chiarezza interna, siamo compatti e con Acito». Le parole sono di Nicola Rocco coordinatore cittadino del partito che illustra la genesi politica e programmatica nella quale si sta muovendo il Popolo della Libertà, una genesi nel segno della continuità. «Il Pdl ha fatto una scelta di chiarezza, puntando marcatamente sul candidato sindaco e rifiutando la logica della proliferazione di liste che hanno un carattere puramente elettorale». Acito si muoverà nel segno della continuità con Buccico: «io mi chiedo come faranno questi candidati sindaci a stare con persone che non hanno gli stessi principi, come farà Adduce a tenere insieme una componente centrista come Nigro con la Sinistra, l'Italia dei Valori con altri partiti più spiccatamente riformisti. Diventa un'armata che rischia di sbriciolarsi così come è successo a Michele Porcari qualche anno fa». Poi analizza alcuni aspetti e alcune scelte sorprendenti nella formazione della lista della Pdl a cominciare dalla sua assenza. Rocco spiega: «Una mia non ricandidatura? L'ho fatto solo per senso di responsabilità, perché sono impegnato da coordinatore cittadino in un compito generale da svolgere complessivamente nell'interesse del partito. Comunque moltissimi sono i consiglieri uscenti che sono stati ricandidati con un'opera adeguata di rinnovamento. Noi abbiamo fatto una scelta chiara e ci stiamo muovendo in questa direzione». Con Rocco la discussione si sposta su aspetti più puramente programmatici ma è probabile che il comizio congiunto di Buccico e Acito questa sera in piazza Vittorio Veneto ritorni sugli obiettivi e le scelte del centrodestra materano tra passato e futuro e non lesini nemme-
no qualche risposta piccata rispetto agli attacchi e alle accuse dei giorni scorsi. «Io preferisco sottolineare la difficoltà delle cose che sono state fatte, sono convinto che Acito abbia una marcia in più perchè riparte da dove Buccico si è dovuto fermare. Potremo riprendere procedimenti virtuosi già innestati. Abbiamo già programmato ad esempio il trasferimento del mercato del sabato da San Giacomo. E’ tutto pronto, è stato fatto un lavoro di sei mesi che ho verificato passo per passo. Lì manca solo il passaggio in Consiglio comunale e poi ci può essere il trasferimento. Così come è stato completato un processo non facile che riguarda il recupero degli oneri di urbanizzazione. L’apposita commissione ha lavorato e completato il proprio lavoro anche se non è stato facile e ci è voluto tempo». Poi Rocco parla anche dell’interruzione delle proroghe che la precedente Amministrazione ha determinato: «non è stato facile riu-
«Puntiamo sull’edilizia sociale»
scirci e recidere un sistema che era fermo a oltre venti anni fa. Per fare di più è mancato il tempo materiale, questo Comune avrebbe bisogno di un ufficio gare e contratti che crei e segnali le gare in maniera univoca, questo limiterebbe fortemente il numero altissimo di contenziosi in corso. Ci vorrebbe una maggiore consulenza preventiva degli atti ma per fare queste cose servirebbe un ufficio legale più ampio, servirebbero più dirigenti. E’ un lavoro grande, immane, che richiede, proprio per questo, tempo e risorse. Ciò che noi non abbiamo avuto ma di cui abbiamo bisogno per completare ciò che è stato iniziato. E’ proprio per questo che non possiamo essere d’accordo con la nascita di questa nuova pianta organica, perchè questa deve essere una prerogativa politica. Certo noi non siamo potuti intervenire come avremmo voluto anche perchè la priorità sul fronte interno e dell’allargamento delle consulenze nell’ambito di costi
definiti è andata alla stabilizzazione di ausiliari e Lsu sottratti alla precarietà e quindi a quel controllo politico a cui erano sottoposti da 12 e più anni». Poi una battuta sull’urbanistica cittadina e le esigenze di intervento: «la nostra priorità è l’edilizia di tipo sociale, la nostra filosofia va in questa direzione. A Matera ci ritroviamo con una serie di disastri urbanistica, basta vedere il centro direzionale dove non c’è un centimetro di verde e di alberi, si doveva fare il 70 per cento di uffici e il 30 di case. Questa proporzione è stata ribaltata dalle Amministrazioni di centrosinistra, poi la colpa di determinate situazioni diventa la nostra». Lavorare, intervenire e completare la strada iniziata: sembra questo il filo conduttore che unisce il discorso di Rocco al comizio con cui stasera Buccico e Acito “Tra passato e futuro” cercheranno di creare i presupposti per un passaggio di consegne nel segno della continuità. p.quarto@luedi.it
«Spezzate le scelte del passato»
ADDUCE E IL BOZZETTO DEL CARRO
TOSTO DA SCOGNAMIGLIO
«La scuola di cartapesta è una nostra priorità»
«Voglio evitare ancora il sacco della città»
IL CANDIDATO sindaco, Salvatore Adduce, ha partecipato, alla presentazione del bozzetto del Carro della Bruna per ammirare il progetto artistico di Pasquale Nicoletti. "Ho voluto partecipare come semplice cittadino a questa cerimonia animato dal desiderio di conoscere da vicino le forme ed i colori del prossimo Carro della Bruna. Ed effettivamente fa una certa emozione scoprire subito come il talento di un giovane artista e artigiano possa dare vita a un disegno che, nella sua perfezione, riesce a conservare il rispetto per la tradizione con uno sguardo rivolto al presente e al futuro. Le parole semplici, ma ricche di significato di monsignor Salvatore Ligorio, il generoso ricordo di Franco Palumbo nei confronti del padre di Pasquale, il maestro Francesco, e di Ettore Massari, animatore del comitato per i festeggiamenti della Festa della Bruna, e, infine, la significativa presenza dei giovani artigiani della famiglia Daddiego rappresentano un'ulteriore spinta ad accelerare la realizzazione della scuola di cartapesta, passando dalle parole ai fatti. La prossima amministrazione comunale, fra i primissimi impegni, dovrà finalmente mettere intorno a un tavolo la Regione, la Provincia e la Camera di commercio per dar vita a un organo interistituzionale e le associazioni degli artigiani, come una fondazione, per realizzare la scuola di cartapesta rivolta a formare professionalità in questo settore e per rilanciare un segmento significativo del nostro artigianato legato alla nostra tradizione e con buone possibilità occupazionali".
«CARLO Scognamiglio, economista e uomo di cultura, era nella rete degli amici di mio padre. Ed io sono cresciuto in una famiglia molto vicina a lui per affinità culturale e politica. Vorrei rispondere ai giornalisti che mi hanno chiesto: “Come sarà il tuo incontro con Nicola Pagliuca, candidato per il PDL alla Presidenza della Regione Basilicata, visto che il Popolo della Libertà è schierato con Acito nelle amministrative a Matera?”. Ecco, io sono qui per evitare ancora una volta il sacco della città». Le parole sono di Angelo Tosto candidato a sindaco di Matera:«Miprendolaresponsabilità diavercontribuitoaribaltare nel 2007 una situazione incancrenita da una classe dirigente che aveva illuso me ed i miei amici, i miei concittadini. Dopo quindici anni il Comune di Matera è passato da un'altra parte e tutti noi abbiamo esultato. Siamo stati felici, dopo una campagna elettorale condotta a viso aperto, con il sorriso e la schiena dritta. Finalmente avevamo reso possibile l’alternanza. Poi però c’è stata una grande delusione. Ed io ho sentito il dovere di assumere una posizione, direttamente. Questa tornata elettorale è l’ultima possibilità per interrompere una logica di “sistema”. Il pluridecorato candidato Adduce ripete continuamente che Matera sarà fortunata solo se farà parte di un “sistema” che già governa Regione e Provincia. Ed Adduce da Ferrandina si sposta a Matera per garantire quel “sistema”. Noi invece vogliamo incarnare la diga contro tutto questo. Mi sento molto vicino agli uomini liberali presenti qui stasera ed a Nicola Pagliuca che da anni sta combattendo quel “sistema”. Io voglio invertire il trend negativo. E prendo un impegno per una politica del fare, una politica del fare impresa, una politica dell’autonomia».
TEMI CALDI
Gli APPUNTAMENTI
Domani e martedì gli esponenti di governo parlano di famiglia e zona franca
In arrivo i ministri Sacconi e Scajola «IN QUESTO momento il nostro obiettivo è la vittoria al primo turno delle elezioni. Al ballottaggio penseremo eventualmente solo dal 29 marzo». Il candidato sindaco del Pdl a Matera, Saverio Acito, lancia lo sprint nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Si prepara alle 19 in piazza Vittorio Veneto Acito al comizio insieme al sindaco uscente Nicola Buccico in una sorta di passaggio di consegne amministrative. Sarà l'occasione per fare definitivamente chiarezza sulle ultime vicende politiche che hanno caratterizzato la vita del Comune di Matera, sui motivi che hanno determinato la scelta, da parte del Pdl, di ridare voce ai cittadini, ma soprattutto per rimarcare i tanti obiettivi raggiunti dall'Amministrazione Buccico. Sarà poi presentato alla città il programma che si articola in un arco
temporale di dieci anni e che ha nella candidatura di Matera a Capitale europea della cultura la sua meta ultima. Gli appuntamenti di rilievo della campagna elettorale di Acito e del Pdl si intensificheranno da domani con l'arrivo a Matera di due Ministri ed un Sottosegretario del governo Berlusconi. Domani alle 20.30 all'Hotel San Domenico, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, discuterà del “libro bianco sul futuro del modello sociale” a cui si ispira il programma politico comunale del Pdl e che mette al centro della sua azione la famiglia. Martedì arriverà a Matera il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Alle 20.30 dopo una conferenza stampa, incontrerà gli imprenditori al Palazzo Viceconte (già Palazzo Venusio). Zona
Franca e reindustrializzazione dei siti produttivi del mobile imbottito, al centro dell'agenda delle attività che sarà proposta al Ministro. Mercoledì alle 18 nella sala convegni dell'Hotel San Domenico, si terrà un dibattito sul tema: Piano casa e edilizia sociale. Le risultanze del convegno saranno oggetto di un protocollo d'intesa politico che sarà sottoposto il giorno dopo (giovedì 18 marzo) al Sottosegretario Mario Mantovani delegato dal governo all'attuazione del Piano Casa, durante un incontro che si terrà al San Domenico alle 12.30. Nel fine settimana inizierà il suo giro per i rioni della città il minibus “Pronto intervento sindaco”. Si tratta di un mezzo per avvicinare i cittadini e farli partecipare alla redazione del programma amministrativo.
IL 16 marzo il candidato sindaco del Pdl, Francesco Saverio Acito, incontrerà il ministro Claudio Scajola con il quale sottoscriverà un protocollo d'intesa sul polo dei salotti. Salirà alle 12 sul palco allestito in Piazza Vittorio Veneto l'unica donna candidata alla poltrona di via Aldo Moro a Matera. Così Cinzia Scarciolla illustrerà alla cittadinanza il programma politico della lista Scarciolla Sindaco che l'appoggia. Oggi alle ore 10, al cinema Comunale, Salvatore Adduce terrà un pubblico comizio insieme al candidato presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo.
Il ministro del lavoro Sacconi
Oggi alle 19 in piazza Vittorio Veneto Buccico e Acito insieme per sancire il passaggio di consegne alla guida della città. Matera tra passato e futuro. Sarà questo il tema del comizio che il sindaco uscente della città e il candidato del Pdl a succedergli nella carica, terranno insieme. Al comizio prenderanno parte i coordinatori provinciale e comunale del Pdl, Cosimo Latronico e Nicola Rocco, e i candidati al consiglio regionale del partito.
Il candidato del Popolo della Libertà al Consiglio Regionale di Basilicata, On. Dr. Mario Venezia, ha reso noto che oggi alle ore 11, sarà presente all'inaugurazione del proprio Comitato elettorale di Matera, ubicato nella centrale Via Roma. Alle ore 20 della stessa giornata, a Montescaglioso, interverrà il candidato alla Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata, Nicola Giovanni Pagliuca. Il candidato del Pd al Consiglio regionale Antonio Di Sanza ha in programma una serie di appuntamenti elettorali che lo vedranno oggi a Grottole alle 10, alle 12 a Stigliano e poi alle 18 a Scanzano e alle 19,30 a Policoro in un comizio in piazza Eraclea. Il vice segretario nazionale dell'UDC, On. Mario Tassone, sarà a Policoro alle ore 11, presso la sala Padre Minozzi, l'On. Tassone presenterà ufficialmente i temi della campagna elettorale 2010 per il rinnovo del Consiglio Regionale di Basilicata. L'incontro sarà coordinato dal responsabile cittadino di Policoro, Nicola Viola, e vedrà la relazione introduttiva del segretario provinciale di Matera dell’Unione di centro, Vincenzo Ruggiero. Interverranno tutti i candidati della circoscrizione.
I Verdi in piazza contro gli Ogm I Verdi della città di Matera e il candidato al Consiglio Regionale Michele Olivieri, oggi in piazza Vittorio Veneto, inviteranno i cittadini materani a sottoscrivere una petizione popolare contro la decisione della Commissione Europea di autorizzare la produzione di O.G.M. I Verdi chiederanno al prossimo Governo Regionale una legge a difesa delle risorse genetiche del territorio lucano e delle qualità delle colture e degli alimenti. L’obiettivo è di tutelare la specificità, l’originalità e la territorialità della produzione agroalimentare a garanzia della sicurezza della qualità di vita dei propri cittadini. Inoltre, s’intende sostenere e favorire la produzione e il consumo dei prodotti tipici e biologici, promuovendo iniziative di comunicazione e educazione alimentare.
ipse dixit Viti (Pd)
Lista Scarciolla
Pasta di qualità Molti indecisi I BANDI sui progetti integrati di filiera, che da soli impegnano oltre 100 milioni di euro, potranno essere utilizzati per il rilancio della filiera della pasta. Lo ha detto l'assessore regionale Vincenzo Viti, candidato del Pd al Consiglio regionale in un incontro tenuto nel Paip. Rivolgendosi a una platea di imprenditori Viti ha confermato la volontà “di riattivare un ciclo virtuoso del comparto cerealicolo del materano».
“È UNA fetta importante quella dei materani che non sanno ancora per quale candidato sindaco propendere nelle prossime elezioni. Ben quasi il 20% può essere ancora attratto al voto, dunque”. Un dato rilevante che fa ben sperare la Candidata Sindaco Cinzia Scarciolla, soddisfatta tra l'altro, che la sua sia la lista civica più conosciuta dall'elettorato materano.
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di PIERO QUARTO
Nicola Rocco coordinatore cittadino del Pdl di Matera al fianco dell’ex sindaco Emilio Nicola Buccico che terrà un comizio questa sera in piazza Vittorio Veneto tra passato e futuro (foto Videouno)
UN LABORATORIO urbano itinerante che attraverso due camper mostra i progetti strutturali di trasformazione della città sui quali un gruppo di lavoro formato da professionisti ha lavorato. Idee e obiettivi che poi dovranno fare i conti con una serie di ostacoli e di scelte successive ma che costituiscono, nelle intenzioni, un vero e proprio passarpartout per cambiare il volto della città. Su queste idee da sottoporre ai consigli e le opinioni della città sta lavorando e ha lavorato Angelo Tosto che mostra “Un progetto per Matera” ai cittadini che, incuriositi, chiedono spiegazioni su quel camper e quella presenza nelle zone centrali e periferiche della città. Tante le scelte che vengono valutate come possibili e che partono per esempio da una riqualificazione di una struttura obsoleta come quella del campo scuola, fino alla creazione nell’area di Serra Rifusa di un centro polivalente sportivo e poi ancora l’idea di creare una città dei bambini nel quartiere Agna in un’area già preliminarmente attrezzata. Ma le idee sono molte e altre e portano alla possibilità di un parcheggio sotterraneo laddove c’è, oggi, la villa comunale fino alla creazione di una fabbrica del cinema nella cosiddetta area dell’ex Barilla. Al Museo Alvino potrebbe crearsi un museo del pane e della pasta oltre ovviamente alla fabbrica del Carro. Lo stadio potrebbe diventare quello che viene definito uno “stadio urbano” nel quale la città si incontra e per il traffico due Terminal Nord e Sud permetterebbero di collegare più facilmente le diverse parti della città e garantirebbero uno snellimento del traffico cittadino. Il tutto ovviamente attraverso il ricorso a delle risorse. Risorse che dovranno provenire dai finanziamenti a cui Matera accederà nei prossimi mesi “i Pisu dovevano rivoluzionare strutturalmente la città ma non l’hanno fatto, con i Pisus dobbiamo provarci” è l’idea che parte dal laboratorio urbano di Tosto. I due camper in questione rimarranno in giro ancora per molti giorni nei quartieri della città attendendo anche opinioni e suggerimenti dai cittadini. Di idee, oltre a quelle illustrate, ce ne sono anche altre. “Per cambiare volto alla città di Matera”. p.quarto@luedi.it
Domenica 14 marzo 2010
Le richieste dei commercianti al ministro: «Maggior semplicità e minor pressione complessiva»
«Riforma fiscale entro 2 o 3 anni» L’annuncio di Tremonti a Cernobbio: «Apriremo il cantiere dopo le elezioni» di FABIO PEREGO e ALFONSO NERI CERNOBBIO (COMO) «Dobbiamo fare la riforma fiscale, lo sappiamo: credo che due o tre anni sia il tempo giusto, discutendo con tutti». E' l'impegno del Governo anticipato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al Forum Confcommercio di Cernobbio. In riva al lago di Como già il responsabile del Lavoro aveva anticipato la questione: «Apriremo il cantiere della riforma del fisco - ha spiegato Maurizio Sacconi - dopo le elezioni: Tremonti si è impegnato su questo punto e ha disegnato i criteri del nuovo sistema». Quali siano questi criteri Tremonti non lo dice, accenna solo al fatto che «bisogna allinearlo al sistema economico e sociale del Paese». Ma sui tempi spiega: «L'attuale sistema fiscale è stato disegnato negli anni Sessanta afferma - e messo in legge negli anni Settanta, poi continuamente rattoppato e non so con quanta efficacia: non possiamo proseguire con un sistema vecchio di mezzo secolo». In ogni caso «noi non abbiamo aumentato nessuna aliquota e non abbiamo introdotto nuove tasse: è aumentato il gettito dai giochi e il gettito derivato dallo scudo fiscale non è una nuova imposta», aggiunge il titolare dell'Economia. La riforma fiscale è stata la prima richiesta anche dei commercianti. «Per irrobustire buoni fondamentali spiega il loro presidente Car-
lo Sangalli - la strada maestra resta quella delle riforme necessarie, in particolare la riforma del sistema del Fisco che, incrociandosi con la costruzione del federalismo fiscale, deve avere l'obiettivo di maggior semplicità e minor pressione fiscale complessiva». Tremonti parla anche di crisi. «Non potevamo fare di più - dice - a causa del debito più alto rispetto ad altri Paesi: l'Italia ha tenuto e terrà, non c'é stata una crisi sociale come invece poteva esserci. Abbiamo fatto bene a rifiutare l'avventurismo, il deficitismo e il costruttivismo economico sperimentale che ci veniva proposto», ribadisce il ministro. Con un affondo: «I governi hanno dato alla finanza soldi per salvarsi, la finanza usa ora questi soldi per speculare contro i governi». Poi, citando un articolo scritto nello scorso fine settimana per il Corriere della Sera, Le Monde e Frankfurter Allgemeine Zeitung, il ministro dell'Economia aggiunge che «si é parlato troppo di exit strategy: il problema è il management della crisi, perché nella sua configurazione, che è mutata, la crisi continua a girarci intorno». L'idea e la richiesta di Tremonti è quella di «avere regole europee sui mercati» azionari e, soprattutto, per i derivati. «L'ideale sarebbe avere regole universali e generali, ma se è impossibile perché non si trova un'intesa, allora sarebbe intelligente mettersi d'accordo almeno Europa su Europa».
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BORSA
Dalla Calabria un attacco ai governatori meridionali di centrosinistra
Il ministro Ronchi: «Il Sud non riesce a prendere il meglio dei fondi europei» La ricetta suggerita: «Non servono interventi a pioggia ma macroprogetti di sviluppo reale che diano innovazione» di ROSARIA MARRELLA «LE risorse ecomoniche dell’Europa, in un momento di grande crisi, sono una delle opportunità. Ma ci sarà un motivo perchè il Sud non riesce ad accedere ai fondi europei. Perchè è fallita la politica del centrosinistra». Lo ha detto Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche Europee, che ieri èstato a Cosenza e poi a Vibo accompagnato dal.candidato del PDL alla presidenza della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Ronchi ha anche attaccato le politiche econo-
L’intervento del ministro Andrea Ronchi
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a cura di MASSIMO PRUDENTE
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CONSULENZA FISCALE
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a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Continuerà il rialzo di Piazza Affari? I MERCATI azionari internazionali hanno ripreso la via dei guadagni nel mese di marzo, dopo aver concluso il mese di febbraio all’insegna della debolezza, per via dei timori legati alla situazione del debito greco e dei dati macro poco incoraggianti in Europa. Ma il piano di rigore presentato dal governo Greco ha favorevolmente impressionato i mercati, e a marzo è partito un rally che ha permesso agli indici di rimettersi “in carreggiata”: l’indice Ftse della borsa londinese si è portato sopra i massimi di inizio anno, gli indici americani sono praticamente sui rispettivi livelli, e gli indici europei si sono tolti dalle “secche” sulle quali erano precipitati, portandosi a metà del trading range della prima parte del 2010. La sensazione è che gradualmente la situazione economica stia migliorando, con un PIL americano rivisto al rialzo sul finire della scorsa ottava e con i dati economici in continuo progresso provenienti della Cina anche se accompagnati da un inflazione ai massimi degli ultimi 16 mesi. Nell’ultima seduta della settimana, Piazza Affari ha chiuso in frazionale rialzo, azzerando l’intero progresso conquistato nel primo pomeriggio. A fine sessione il Ftse Mib si è fermato a 22.565 punti (+ 0,11%), mentre l’All-Share è salito dello 0,05% a 23.053 punti. Siamo in un momento delicato, perché l’indice si è portato finalmente sopra 22.500 punti, spartiacque tra ulteriori rialzi e correzioni anche importanti. Finché questo livello riuscirà a fungere da supporto su un eventuale pullback dei prezzi, l’indice potrà tornare a guardare con interesse ai 23.800/24.000 punti e forse anche ai
miche dei governatori meridionali di centrosinistra: «Loiero e Bassolino - ha detto -sono l'emblema dei mali del Sud, i veri nemici del Meridione e della sua grande voglia di riscatto». A Vibo Marina,in particolare, grande partecipazione all’evento organizzato dalla Camera di commercio guidata dal commissario Michele Lico che, al riguardo, ha evidenziato come nei giorni scorsi sia stato avviato, in sede camerale, un partenariato pubblico/privato per la costituzione di un Gruppo europeo di interesse economico finalizzato alla promozione e realizzazione di progetti comunitari e internazionali che riguardano, soprattutto, l’innovazione, l’internazionalizzazione, l’accesso al credito, il turismo, l’ambiente, la formazione. Il ministro Ronchi ha esternato il suo plauso per quanto detto da Lico, condividendo il suo pensiero in merito ai fondi strutturali europei «non
servono interventi a pioggia ma occorre individuare macro progetti di reale sviluppo che diano innovazione». Il ministro si è poi soffermato sullo sviluppo che richiede legalità «il riscatto passa attraverso la rottura dei luoghi comuni: il Sud con il suo sottosviluppo ed il Nord con una marcia in più». Ha, inoltre, lanciato l’idea di patto tra Istituzioni ed associazioni locali e nazionali per individuare i reali progetti di sviluppo del territorio; un tavolo con i presidenti delle regioni a cui, il ministro Ronchi, darà sicuramente un supporto tecnico ed amministrativo. Non è mancato un “j’accuse” alle banche «moralmente ed eticamente colpevoli perché in una situazione di crisi non hanno aiutato e né aiutano le piccole e medie imprese e, dunque, ne ostacolano la ripresa. Le banche - ha aggiunto - sono sempre più sorde e ciniche davanti alla necessità quotidiana del mondo imprenditoriale». Da qui l’invito ad aiutare le Pmi a sostenere i processi produttivi ed i processi di sviluppo. «Al Sud ci sono delle eccellenze a cui, purtroppo, si è dato poco spazio. L’impegno del Governo è di pensare a tutto ciò che è possibile fare, e deve essere fatto, per lanciare nei prossimi anni il sistema produttivo creando una campagna di legalità e di promozione delle eccellenze territoriali».
24.500 punti massimi di ottobre scorso. Il nostro indice è molto dipendente dalle banche e riuscirà a carburare bene nel momento in cui questo settore sarà capace di impostarsi positivamente. La perdita dei 22.500 in chiusura, invece, favorirà una fase di storno con possibili ritorni verso i 20.000 punti, sempre all’interno di un trend di medio-lungo termine ancora positivo. Ricordiamoci che proprio un anno fa, il 9 di marzo, Piazza Affari (in compagnia di molte altre Borse) andava a toccare i minimi degli ultimi 13 anni, dopo aver perso oltre il 70% del suo valore nell’arco di due anni. E’chiaro che la differenza la farà il mercato americano, che si è portato sopra ai massimi assoluti di periodo e potrebbe allungare dopo il breakout rialzista. L’unico timore è quello di una falsa rottura rialzista del mercato americano e una successiva immediata correzione, che potrebbe trascinare al ribasso tutti i listini del continente, ivi compreso il nostro. Al contrario, in ottica di lungo periodo, è consigliabile iniziare o continuare ad accumulare azioni (anche attraverso i fondi comuni di investimento). Questo report, trattandosi di uno studio grafico dei mercati, non costituisce un servizio di consulenza finanziaria né, in ogni caso, sollecitazione a comprare o vendere i titoli oggetto di commento. Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all' utilizzo di informazioni ed analisi presenti nel report, è di esclusiva responsabilità dell'investitore. Il titolare del servizio declina, inoltre, ogni responsabilità su eventuali inesattezze dei dati riportati.
Evasione e assegni: ecco le novità Evasione fiscale - Risultati positivi giungono dalla lotta all’evasione. Nel corso del 2009 sono stati incassati 9,1 miliardi di euro. Un tesoretto che fa superare il primato dell’anno precedente, quando nelle casse dello stato rientrarono 7 miliardi di euro. Si tratta di un record. Il 32% in più che porta a 16 miliardi di euro il totale delle somme incassate, reso peraltro possibile in virtù della capillare attività di contrasto al sommerso. Nel mirino dell’Agenzia delle Entrate sono finiti i soggetti di piccole dimensioni su cui si sono concentrati 6.132 controlli. A seguire le imprese di medie dimensioni con 2.692 verifiche, mentre sui grandi contribuenti sono stati effettuati 601 controlli mirati. Fra quest’ultimi, è stata accertata maggiore Iva evasa per 158 milioni di euro, 295 milioni di euro nelle imprese di medie dimensioni e 220 milioni di euro nei soggetti di piccole dimensioni. Modello ISEE - L’Agenzia delle Entrate vigilerà sui modelli ISEE affinché coloro che hanno diritto siano i soli destinatari delle prestazioni sociali. L’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) serve per ottenere prestazioni sociali agevolate quali
tasse universitarie, rette asili nido, borse di studio eccetera. L’Amministrazione finanziaria espleterà verifiche preventive prima che venga rilasciata l’attestazione. I riscontri interesseranno anche gli istituti di credito e gli uffici postali per verificare il patrimonio del soggetto che richiede l’ISEE. Il modello emesso porterà, pertanto, oltre ai dati già presenti, eventuali incongruenze od omissioni rilevate dall’Agenzia delle Entrate. L’interessato potrà anche obiettare, documentando in modo più approfondito quanto riportato nel modello. Le anomalie segnalate metteranno sull’avviso la Guardia di Finanza che ogni anno effettuerà controlli mirati sui soggetti che hanno richiesto le prestazioni sociali. Assegni familiari L’imprenditore che porta in detrazione gli assegni familiari senza corrisponderli ai propri dipendenti è punibile per truffa e non per semplice evasione contributiva. Così si è espressa la Corte di Cassazione, II sezione penale, sentenza n. 8537 del 3 marzo 2010. Secondo i giudici la fittizia esposizione di somme non corrisposte al lavoratore induce in errore l’istituto previdenziale sul diritto al
conguaglio realizzando in questo modo un ingiusto profitto, tipico del reato di truffa. Vidimazione libri sociali - Entro il 16 marzo le società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a. ivi comprese quelle consortili anche se in liquidazione) devono versare la tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e bollatura di libri e registri contabili. L’importo è pari a 309,87 euro se l’ammontare del capitale o del fondo di dotazione non supera 516.456,90 euro. Se, invece, il capitale socialeo il fondo di dotazione supera tale importo il dovuto è di 516,46 euro. La data di riferimento per quantificare il capitale sociale o il fondo di dotazione è il primo gennaio dell’anno di riferimento. Il versamento prescinde dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine. Se l’attività è iniziata nell’anno bisogna utilizzare il bollettino di conto corrente postale n. 6007 intestato all’Ufficio del Registro di Roma Tasse concessioni governative. Per gli anni successivi è invece necessario impiegare la delega di versamento F24, esclusivamente in modalità telematica, con il codice tributo 7085.
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12 Economia
Domenica 14 marzo 2010
La chiesa rupestre Cristo alla Gravinella
La fede nascosta...
di MARIANGELA LISANTI el Parco della Murgia Materana e lungo il costone della Gravina si registra la presenza di oltre un centinaio di chiese rupestri disseminate su tutto il territorio, impreziosite da spettacolari affreschi che testimoniano la devozione popolare, ancora oggi molto forte. Da qualche anno è tornata all'attenzione dell'opinione pubblica la piccola chiesa rupestre di “Cristo alla Gravinella”di Matera, situata nella contrada Colangiuli in una tortuosa valletta, detta appunto la Gravinella, dove sono evidenti diverse grotte. Di proprietà della famiglia Capuano, la chiesa fu venduta alla confraternita di “Gesù Flagellato” con atto notarile del notaio Tortorelli nel 1928. Per anni è stata abbandonata e versava in una condizione di degrado, ma grazie alla cura e all'attenzione dell'attuale priore e legale rappresentante della confraternita Nunzio Vincenzo Paolicelli, aiutato e sostenuto da monsignor Pierdomenico Di Candia, vicario generale dell'arcidiocesi di Matera-Irsina e dai confratelli, la chiesa ha fruito dei lavori di restauro, anche a cura della Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico e demoetnoantropologico della Basilicata “Per tanto tempo - ha spiegato Paolicelli - mio padre, priore della confraternita, si è occupato della chiesa, e alla sua scomparsa, gli promisi che avrei continuato la sua opera”. Il priore Paolicelli ha anche ripristinato la tradizione del venerdì di Quaresima, quando i materani si recavano alla cripta, alcuni per devozione, altri per una passeggiata in campagna. Da venerdì scorso e per tutti i venerdì di Quaresima, infatti, avrà luogo la Via Crucis e la santa messa che sarà celebrata nella piccola chiesa rupestre; mentre il 14 marzo avrà luogo la Via Lucis con la celebrazione della Santa Croce, che partirà dalla Chiesa di Piccianello fino ad arrivare a Cristo alla Gravinella. La chiesa ipogea è costruita soltanto nella facciata, che risulta restaurata nel 1722; il resto è scavato nella roccia. Due gradini portano ad un vestibolo comune a due aule, di cui una è sullo stesso asse dell'ingresso, mentre l'altra è in posizione obliqua, a sinistra. In fondo a ciascuna aula vi è un altare addossato alla parete e a destra un vano per i servizi con un'ampia cisterna che raccoglie le acque piovane convogliate attraverso un'apertura esistente nel soffitto. La cripta si presenta architettonicamente molto semplice, piuttosto disadorna, ma con affreschi interessanti che, nonostante l'umidità della grotta e le varie manomissioni di quanti hanno apposto delle firme graffite dappertutto, si sono parzialmente conservati. Alcuni, come quelli dell'altare a sinistra, sono illeggibili, altri sull'ala destra sono in migliori condizioni di conservazione. Sotto la volta si notano i quattro evangelisti; ai lati degli altari gli apostoli Pietro e Paolo; sulla parete di sinistra San Leonardo, S. Eustachio e altro santo, inparte distruttiin occasionedell'apertura delvarco fra un'alae l'altra;sulla parete didestra sanRocco, la Madonna delle Grazie, San Sebastiano, l'arcangelo Michele e sant'Antonio da Padova. Paolicelli non moltotempofahascoperto lapresenzadiunaffresco raffigurante la Crocifissione, che era stato coperto negli anni Cinquanta. La Grelle nella pubblicazione “Arte in Basilicata”accosta alcuni affreschi di questa chiesetta ad un pittore molto vicino a Simone da Firenze, che ha operato molto in Basilicata, accomunandoli agli affreschi della cripta dei Quattro Evangelisti. Sulla chiesa vi è un piccolo campanile sormontato da una croce. Si deve ancora alle iniziative e alla devozione di Nunzio Vincenzo Paolicelli il cancelletto in ferro battuto posto sulla porta d'ingresso rappresentante la crocifissione e il simbolo dell'ostia. Molto bello anche il presepe all'interno della chiesa, rappresentante la storia biblica della Genesi e l'Apocalisse, creato sempre da Paolicelli. Qualche anno fa anche l'attore Mel Gibson, a Matera per le riprese del film “The Passion”, ha visitato la chiesa rupestre, esprimendo grande entusiasmo ed apprezzamento. A parlare della chiesa rupestre, durante un'intervista fatta dallo “Studio Produzioni di Milano”, in collaborazione con la “Blu Video” di Geo Coretti per la realizzazione della video installazione “Sensitive City” all'interno del padiglione “Italia Expo di Shangai 2010”, è stato Armando Gurrado, conosciuto dal pubblico materano per aver partecipato a film quali “Paolo VI”,“Nativity”,“Omen 666”, al fianco degli attori Fabrizio Gifuni, Franco Castellano, e recitato in diversi cortometraggi, realizzati dal materano Antonio Andrisani al fianco di attori come Irene Ferri, Rolando Ravello Rocco Barbaro e lo stesso Andrisani.
N
...tra mura
antiche
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Raffaele Giura Longo Il ricordo dello studioso a un anno dalla scomparsa
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Domenica 14 marzo 2010
Raffaele Giuralongo
Impegnato in prima linea al servizio di idee-forza, valori e principi, tali da dare piena soggettività e certezza di diritti a tutti i cittadini
Lello un lascito non solo Da un anno Raffaele Giura Longo non è più fra noi. Una perdita, la sua, che continua a riempirci di tristezza profonda, pur nella consapevolezza del suo grande lascito, come uomo e come intellettuale, la cui caratura e valenza non potranno non continuare ad accompagnarci con duratura solidità. Sì, perché la dimensione umana e culturale di Lello era di quelle ormai sempre più rare e preziose, tale da poterne alimentare intensamente non solo il ricordo, ma nel contempo concorrere anche a sollecitare e, per alcuni aspetti, rinverdire in ciascuno di noi più alti e tenaci impegni, in ragione, soprattutto, di idee-forza, valori e principi portanti, a partire da quelli del rigore e della coerenza, che, a tutti i livelli, hanno incisivamente caratterizzato il suo intenso percorso di vita, così improvvisamente spezzato. Principi e valori, quelli che hanno connotato il suo essere e porsi, emersi sempre più solidamente nel corso degli ultimi anni, a fronte di sempre più «sconfortanti» contesti di riferimento generali, anche a livello istituzionale, su cui era solito soffermarsi nel corso delle nostre intense discussioni, spesso anche a margine delle tante iniziative della Deputazione, lungo un quasi decennale lavoro istituzionale comune, a partire dal 27 ottobre 2001. Allorquando, dopo la perdita di altra grande figura, professionale ed umana, qual è stata quella di Giovanni Battista Bronzini, all'unanimità eleggemmo nuovo Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Lucania Raffaele Giura Longo. Una scelta, quella, che, come gli anni e l'intenso e tenace lavoro sul campo hanno confermato, avrebbe di molto concorso a portare ad ulteriore, positivo, sviluppo il ruolo stesso, oltre che le attività, del nostro Istituto. Certo, tutto questo è stato possibile per l'insieme delle energie scientifiche e culturali in questi anni attivate dalla Deputazione, nell'ambito di un lavoro e di un percorso progettuale di lungo periodo, cui molto ha concorso il modo di porsi e di agire del Presidente Giura Longo, sempre disponibile all'ascolto ed alla collaborazione, nel quadro di una lineare e rigorosa cultura di servizio. Ancor più nell'ultimo periodo, caratterizzato dalla messa a fuoco di una serie di programmi culturali e scientifici, a partire dalla più volte sottolineata volontà di dare incisivo risalto alle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unificazione nazionale. Un obiettivo, questo, in rapporto al quale fa ora perno l'insieme della programmazione triennale delle attività scientifico-culturali della Deputazione.
Nei suoi lavori una Basilicata finalmente «non chiusa né immobile»
Un tracciato di studio e di ricerca, questo dell'Unificazione nazionale, che, come sottolineava il Presidente Giura Longo, dovrà rappresentare un alto momento di riflessione storiografica anche sul pre e post periodo unitario, in Italia, nel Mezzogiorno, in Basilicata. In ciò evidenziando i fruttuosi sviluppi di ricostruzioni e di letture, di metodo e di me-
obiettivo la lettura dell'apporto della Deputazione stessa alla nuova stagione storiografica relativa all'ultimo sessantennio in Basilicata. Una fase, questa, significativamente coincidente con la vita stessa del nostro Istituto (nato con la legge 1026 del 18 ottobre 1957), nel quale, dalla seduta assembleare del 22 maggio 1965, fu nominato deputato il trentenne prof. Raffaele Giura Longo, che aveva già all'attivo importanti lavori scientifici, come quello sui beni ecclesiastici nella storia economica di Matera, che, sulla base di successive indagini su clero e ceti dirigenti, lo avrebbe portato a realizzare, due anni dopo, il bel volume su Clero e borghesia nella campagna meridionale. Un testo, questo, di notevole interesse, che per alcuni aspetti anticipava tracciati di studio e di ricerca che negli anni successivi avrebbero sviluppato una nuova ricostruzione e lettura, lungo il ciclo della modernità ed oltre, dei riflessi socio-economico-religiosi e politico-istituzionali conseguenti alla presenza, nel Mezzogiorno e in Basilicata in particolare, di peculiari istituzioni ecclesiastiche. Con il risultato, tra gli altri, di una rinnovata lettura degli assetti e dell'evoluzione degli stessi ceti e classi dirigenti, nella complessità ed articolazione delle loro composizioni sociali e professionali, in una realtà fortemente segnata dal lungo ed incisivo persistere, anche, della giurisdizione feudale. Un rinnovato cammino storiografico, insomma, nell'ambito del quale il ricercatore e professore Raffaele Giura Longo ha rappresentato, e non solo in Basilicata, un significativo punto di riferimento, frutto di costante e tenace impegno. Tanto più in presenza del parallelo espletamento di alte funzioni politiche e di rappresentanza istituzionale, oltre il suo sempre attivo ruolo di promotore di varie e qualificate iniziative culturali, con particolare attenzione per l'avvio e lo sviluppo del Polo universitario a Matera. Ovunque, mantenendo sempre alti i livelli del rigore e della coerenza, oltre la competenza, propri di una figura e di un intellettuale d'alto profilo, impegnato in prima linea, sul piano culturale e civile, al servizio di idee-forza, valori e principi, tali da dare piena soggettività e certezza di diritti a tutti i cittadini, per una società a reale e concreta dimensione umana. Un lascito, dunque, il suo, di grande preziosità, sul piano scientifico, culturale, politico, umano, che lo farà vivere in modo duraturo non solo nel ricordo e negli scritti, ma anche nell'azione di tutti i giorni, da parte dei tanti che si riconoscono nella forza e nella portata di tali principi e valori. *Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria
Rivive in modo duraturo anche nell'azione di tutti i giorni
rito, che, a partire dalle celebrazioni del primo centenario, è stato possibile realizzare, anche in e sulla Basilicata. Un risultato, questo, al quale lo stesso Raffaele Giura Longo ha dato un apporto di notevole rilevanza e caratura, come ricercatore e come professore. A partire dai suoi primissimi lavori che, già dagli anni Sessanta, hanno concorso a
consegnarci una Basilicata finalmente «non chiusa né immobile», ma pienamente ed attivamente dentro più larghi ed ampi circuiti culturali, politico-istituzionali e socio-economici. Un punto nodale, questo, da Giura Longo esplicitato da anni con la sua consueta linearità e chiarezza, evidenziando come una serie di nuovi studi storici e, soprattut-
to, una «profonda revisione metodologica», facendo leva su «nuovi parametri, finalmente - scriveva - non ripetitivi, né uggiosamente moralistici», stesse concretizzando, con l'apporto significativo di nuovi giovani studiosi, una rilettura fruttuosa della società lucana, che già nel corso dell'Ottocento andava emergendo come «meno inerte di quanto era potuto apparire ad
un primo, sommario approccio storiografico». Insomma, una svolta di metodo e di merito, in piena sintonia con il nuovo riveniente dai più aggiornati indirizzi storiografici sulla lettura del Mezzogiorno d'Italia, alla quale egli stesso ha dato apporti di significativo rilievo scientifico, dagli studi sui beni ecclesiastici a quelli sulla feudali-
tà, da quelli sul sistema delle università meridionali a quelli relativi al rapporto tra clero e borghesia, al ruolo delle province nell'affermarsi della «nuova Scienza» a Napoli. Una produzione complessiva, la sua, che richiede una specifica iniziativa di riflessione, già programmata dalla Deputazione, nel quadro di un percorso che avrà ad
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culturale
di ANTONIO LERRA*
Domenica 14 marzo 2010
Il libro “Acciaio” di Silvia Avallone
di ANTONIO CELANO uò accadere che in un romanzo dedicato alla provincia industriale italiana, Piombino finisca in qualche maniera per chiamare Melfi. Il libro è “Acciaio”, esordio narrativo di Silvia Avallone (Rizzoli, 2010). Il suo primo risultato, quello di aver spaccato polemicamente la cittadina toscana in cui è ambientata questa storia d'amore e d'amicizia tra le adolescenti Anna e Francesca. Vicenda che si esalta e si consuma, per poi faticosamente ricostruirsi, sullo sfondo di una Piombino dominata dalla fiamma dell'onnipresente altoforno «Afo 4» - in realtà ultimo morente mostro di una mitica «Era dell'acciaio» ormai alla fine - che arroventa insieme a un'inestinguibile rossore estivo i casermoni da socialismo reale di via Stalingrado (una strada inesistente nel piccolo centro siderurgico toscano, ma traducibile anch'essa dal russo, e dal nomignolo dato al baffuto compagno Josif Vissarionovi_ D_uga_vili, come «Città dell'uomo d'acciaio»). In questo spazio tra fabbrica e città di mare i lavoratori delle acciaierie Lucchini vivono le loro storie di fatica e di morti bianche, ma pure di droga e di sesso, di inadeguatezza e di violenza familiare, di truffe e di furti, di fierezza e di sconfitte. Anche la loro estate trascorre come può su una spiaggia di fortuna, dove la gente se ne sta a guardare i traghetti che partono per l'Elba: un paradiso destinato solo ai turisti con i soldi per permetterselo. Dunque ovvio potesse sollevarsi una difesa scandalizzata (e francamente un tantino ideologica) della rispettabilità operaia e dell'onorabilità cittadina. Pur-
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troppo però, prima che il libro fosse realmente letto e attentamente valutato, come la realtà a esso sottesa (pur nella ferma convinzione che sbaglierebbe chi pensasse a un romanzo come a un saggio di sociologia). Una situazione di cui si parlava, a proposito di Melfi, proprio sulle colonne di questo giornale il 25 febbraio scorso in un convincente articolo di Rocco Pezzano. Perché, per quanto se ne dica, il declino del paradigma fordista e gli irresistibili processi di globalizzazione e delocalizzazione delle imprese di questi ultimi decenni hanno nettamente evoluta l'identità operaia. E il romanzo della Avallone (come i dati snocciolati da Pezzano) si calano in una realtà vera a Piombino come a Melfi: la classe operaia, prima figlia di ceti contadini e artigiani violentemente sradicati e inurbati (della cui parabola finale e nevrotica racconta un altro bel romanzo scritto da Dante Maffìa, Milano non esiste, Hacca 2009), è ormai una declinazione piccolo-borghese della diffusa e nebulosa classe media nazionale. Gruppi con aspirazioni di vita e aspettative sociali radicalmente diverse dall'orizzonte di fabbrica e dai suoi ritmi e carichi di lavoro, origini che ne schiacciano nel disagio gli ormai sfumati contorni sociali, sottraendoli a ogni ulteriore progetto di palingenesi individuale prima che collettiva. E allora la cocaina e le amfetamine in fabbrica, i telefonini sul lavoro, la musica sparata nelle orecchie, la discoteca prima del turno, il «perenne desiderio di scopare, là dentro» dando «un'occhiata alla bionda del calendario Maxim». E poi un quartiere abitato da disillusi e da sfaccendati, da
piccoli spacciatori e da sbroccati, da giovani che sempre sognano di partire, dai rissosi, dagli sconfitti. A cosa serve asserire, allora, per citare l'ottimo Pezzano: «l'operaio non si droga»? A cosa serve sostenere che «la tristezza regressiva da provincia frustrata, così come lo smarrimento legato alla perdita presunta degli ideali del tempo che fu, cominciano a essere una caricatura un po' datata e manierista della quale prima ci si libera meglio è»? (così il sindaco di Piombino su «Il Tirreno» del 2 febbraio 2010). Sorprende. Invece, nel libro, nessuna realtà ridotta a macchietta, e nemmeno alcuna tentazione neorealista, ché alla giovane autrice ciò che interessa raccontare sono «le vite dei giovani che ancora vivono nei
palazzi popolari» con l'uso di una scrittura veloce eppure controllata, dai dialoghi duri, spesso violenti, benché mai dai toni cinici o crudeli. Una strana mescolanza di realismo espressionista e di empatica attenzione alla sofferenza psicologica dei personaggi, di linguaggi bassi e citazioni colte (D'Annunzio, Carducci, Eliot). Acciaio è il romanzo di formazione di due adolescenti, Anna e Francesca. È la scoperta della sensualità dei loro corpi sulla spiaggia, lo smarrimento delle prime emozioni, la lotta dei sogni contro la loro fragilità, contro lo svilimento e il pervertimento sempre tentato dal male del mondo circostante. È la storia di due ragazze della generazione no-future: marginalità della scuola, individualismo, assoluta mancanza di ogni attitudine all'impegno sociale (l'autrice riesce a far toccare quasi con mano la reazione fisica di repulsione di Anna nei confronti di una coetanea portatrice di handicap), massimo gap generazionale con le famiglie (del resto diffidenti e lontane anche tra loro, composte di madri inconcludenti e padri balordi), una voglia infinita di evadere dal proprio mondo. Acciaio è la storia di un'amicizia tanto forte da escludere il mondo circostante, di una complicità così vissuta da sfiorare l'innamoramento, da bruciare il proprio carburante fino alla separazione e alla ricerca di una possibilità altra di crescita finalmente fuori, nel mondo esterno. Meglio sarebbe dire nel deserto della propria città. Anna, personaggio più aperto e positivo, tenterà la via dell'innamoramento con un amico del fratello, sentimento ben presto strozzato da un'arida ripe-
titività, dall'incapacità di sostituire il vuoto lasciato dall'amica. L'introversa Francesca, invece, violentemente malmenata da un padre morboso e delusa da una madre incapace di difenderla, sperimenterà una personale catabasi che la trascinerà in un locale per soli uomini. Solo una tragedia, un incidente sul lavoro, creerà le condizioni per la problematica rinascita del sodalizio. La vita di Anna e Francesca, come quella del quartiere al quale appartengono, sembra giocare tra due luoghi, meglio, tra due utopie. La prima è quella del falansterio operaio, l'altoforno che domina la città e che pare nutrirsi di un'energia inestinguibile. Un'eternità che si svela invece più apparente che reale: «Afo» è solo l'ultimo di quattro forni dismessi e delocalizzati che il sopraggiungere dell'inverno pare quasi spegnere. L'altoforno è il passato. La seconda utopia ha il nome di donna: è l'Elba (non a caso dagli etruschi una volta chiamata «Ilva», come le acciaierie prima che fossero acquisite dalla Lucchini e compartecipate dai russi), l'isola dove alla fine Anna e Francesca si ritrovano. Come a dire un sogno più pulito verso il quale nuotare, il futuro femmina o forse la riappropriazione di un territorio che si è sempre avuto sotto gli occhi e sempre si è lasciato al godimento o allo sfruttamento di altri. Di padre piombinese, Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984. A 16 anni si è trasferita a Piombino frequentandone il liceo e muovendo i primi passi letterari. Vive a Bologna. Ha esordito con la raccolta di poesie Il libro dei vent'anni. “Acciaio”è il suo primo romanzo. C'è chi lo sostiene per lo «Strega».
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Crittografia I messaggi in codice
I segreti dei
numeri
dal Che alla Bibbia
di PIERLUIGI ARGONETO l 9 ottobre 1967, il medico rivoluzionario argentino Ernesto Guevara, soprannominato 'Che' per la sua abitudine ad utilizzare molto spesso questa parola, paragonabile al nostro intercalare 'cioè', fu assassinato in Bolivia dalla milizia governativa per aver cercato di esportare anche lì la rivoluzione, dopo il successo ottenuto a Cuba. rima dell'esecuzione, in tasca gli fu trovato un foglio con una lunga sequenza di numeri che sembravano non avere alcun ordine apparente. Come lo stesso Che racconta nel suo Diario di Bolivia, la sequenza gli era indispensabile per codificare i messaggi scambiati con gli altri guerriglieri. Il sistema utilizzato era il famoso metodo Vernam, dal nome del suo inventore: esso è ritenuto in assoluto il più sicuro che esista, tanto che è stato addirittura utilizzato per cifrare le comunicazioni tra i presidenti USA-URSS durante la guerra fredda attraverso il famoso telefono rosso. Per secoli la crittografia, termine derivante dalla composizione delle parole greche kryptòs e gràphein, scrittura nascosta, è stata appannaggio quasi esclusivo di militari e diplomatici, negli ultimi anni, però, la necessità di comunicare informazioni in modo riservato, e quindi di cifrare i messaggi, si è estesa ben al di là di tale ambito. Oggi chiunque preleva denaro con il bancomat, chi effettua acquisti su internet con
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la carta di credito, chi fa una telefonata con il cellulare, chi utilizza il decoder per guardare la pay TV fa uso, senza rendersene conto, di tecniche crittografiche. Tale tecnica risale alla più remota antichità: già la Bibbia parla di un codice segreto per scrivere il nome di Babele, il codice Atbash, una tecnica di trasformazione ad alfabeto capovolto. Sempre rimanendo in tema, nel 1997 la stampa internazionale ha dato notevole rilievo al libro 'Codice genesi' di M. Drosnin. Egli sosteneva che la Bibbia contenesse messaggi occulti decifrabili scegliendo una lettera iniziale e avanzando ogni volta di un certo numero di posti, cercando cioè delle sequenze di lettere equidistanti. Per esempio, nella frase “Pierluigi Argoneto ha scritto un articolo sul giornale” potremmo partire dalla prima lettera e avanzare di otto spazi per volta: la sequenza risultante sarebbe PIOTCI. Ovviamente questa è una successione senza senso, ma Drosnin sostiene che nel Pentateuco ci siano numerose sequenze che formano non solo parole, ma addirittura frasi di senso compiuto e profetico. La verità è che l'ebraico, come la maggior parte delle scritture semitiche, ha un alfabeto esclusivamente consonantico: questo significa che chi esamina il testo può inserire le vocali dove gli sembra più opportuno, e l'individuazione di presunti significati è molto più facilitata. Il fatto poi che le lettere di tale alfabeto rappresentino anche i numeri (in ebraico infatti non esistono le cifre così come siamo abituati a conside-
rarle noi), ha portato allo sviluppo di vere e proprie discipline esoteriche che, in un gioco caleidoscopico senza fine, cerca il significato del numero legato alle parole che a loro volta possono essere generate da altre combinazioni numeriche, riuscendo ad ottenere senza difficoltà tutto e il contrario di tutto. Un esempio? Prendiamo il numero sacro 7 che nell'alfabeto ebraico è rappresentato dalla lettera Zain. Essa denota i valori spirituali alla base della Creazione, ma allo stesso tempo il suo sostantivo significa arma: infatti anche la forma della lettera ricorda un pugnale. Si fa riferimento quindi alla Creazione come ad una lotta e all'uomo come ad un lottatore. Anche Leopardi nel suo Zibaldone, alla pagina 281, parla di coloro che, lottando, riescono a compiere azioni eroiche. Se moltiplico questi due numeri tra loro ottengo 1967, che è esattamente l'anno in cui Che Guevara è stato assassinato proprio in una azione di guerriglia. Forse esiste qualche collegamento tra il Che e la Bibbia? No. Molto più semplicemente con i numeri, a dispetto di quanti pensano che la matematica non sia un'opinione, si può fare di tutto. Dovrebbero tenerlo ben presente tutti coloro che, ancora oggi, si lasciano suggestionare da improbabili scenari apocalittici, previsti ad esempio per il 2012. Avete mai riflettuto sul fatto che sommando le prime due cifre di questa data, il 20, alle ultime due a loro volta sommate tra loro, il 3, si ottiene il numero 23 che, nella smorfia napoletana, sta ad indicare 'lo scemo'?
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Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
leggenda al Sud
La scende di GIUSEPPE CATARINELLA
'Italia meridionale o meglio il Regno di Sicilia sono stati in linea con la politica di Federico II di Svevia e i suoi discendenti. Infatti con la morte per malaria il 13 dicembre del 1250 a Castel Fiorentino vicino Foggia del Puer Apuliae o Stupor Mundi, alcuni degli appellativi etichettati per definire la figura e l'operato dell'imperatore della dinastia degli Hohenstaufen, succede nell'Impero e nel Regno il secondogenito Corrado IV. Egli nasce da Iolanda di Brienne, regina di Gerusalemme ad Andria nell'attuale Puglia il 26 aprile 1228 e muore a Lavello nell'attuale Basilicata il 21 maggio 1254. Iolanda di Brienne figlia di Giovanni, re di Gerusalemme sposò Federico II di Svevia il 9 novembre 1225 a Brindisi. La madre di Corrado IV morì dieci giorni dopo la nascita del figlio all'età di 17 anni e fu sepolta nel duomo di Andria. Il piccolo Corrado IV viene mandato in Germania dove cresce sotto la protezione anche del potere ecclesiastico. E pare che per l'educazione il piccolo Corrado fosse stato affidato ad un nobiluomo della famiglia Caracciolo, una delle più illustri di Napoli. Il re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme da subito entrò nei futuri disegni politici del celebre padre. Federico II infatti dalle mille risorse ed energie era impegnato su più fronti per tenere a bada nemici e collegato il vasto impero. E come dice il professor Corsi nella cura di atti di convegni sulla casata sveva “il rapporto tra Federico e la Germania fu fatto di alti e bassi: sostanzialmente egli visse solo per un breve periodo nella terra dei suoi avi paterni, fra i 17 e i 25 anni, a differenza di Corrado, il cui legame con la Germania fu più stretto. Corrado visse in Germania per 18 anni di fila e ricevette il titolo di luogotenente di Germania a soli 8 anni, prima ancora di quello di re di Germania. Nel governo il padre gli affiancò i principi più potenti”. Naturalmente la Germania a quell'epoca risultava divisa in principati e i principati più potenti ed autonomi erano i ducati. Quindi la situazione di baluardo imperiale incarnato nella terra degli Svevi da parte di Corrado IV non era facile, ma il giovane rampollo che nell'asse ereditario da secondo in seguito passò al primo per la successione di Federico II dopo che lo stesso imperatore “retrocesse” il primogenito Enrico per motivi di fedeltà e linea politica. Corrado IV trova in questo periodo delicato per la sua crescita e formazione un valido supporto nell'arcivescovo Sigfrido di Magonza, procuratore e tutore del futuro erede di Federico II. E già a partire dal 1234 il padre porta con sé il piccolo Corrado - come ci fa osservare Baaken nel Dizionario Biografico degli Italiani - a Rieti nell'incontro con papa Gregorio IX e poi l'anno seguente a Norimberga per sedare una sommossa. Sono gli anni in cui Corrado IV viene coinvolto in alcune manovre militari e politiche da parte del padre. Tant'è che nel 1236 affida a Corrado la luogotenenza per combattere la lega lombarda che si oppone alla corona imperiale e nel 1237 in una curia a Vienna il padre finalmente fece eleggere re e futuro imperatore il figlio Corrado. Naturalmente tutto ciò causò reazioni e controreazioni che implicarono i papi Gregorio IX ed Innocenzo IV oltre a tutta una schiera di potentati guelfi e non solo. A partire dalla maggiore età di Corrado IV nel 1243 il padre Federico II almeno in Germania lasciò che il figlio se la vedesse autonomamente nella gestione del potere come re di Germania. Ciò rafforzò il carattere e l'energia politica di Corrado. Nel 1246 il 1 settembre Corrado IV sposò Elisabetta di Wittelsbach, figlia del duca di Baviera Ottone II. E questo rafforzò non poco con un'abile manovra di politica matrimoniale il potere del re di Germania nel territorio che da sempre è stato infido per la casata sveva.
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Ma mentre Corrado IV stabilizza in un certo qual modo il suo ruolo regale in Germania arrivò la notizia della morte del padre in Apulia sul finire del 1250. Questo evento determinò sia in Germania che nel Regno di Sicilia dei contraccolpi politici e in molti cercano di riappropriarsi di una certa autonomia svincolata dalla corona sveva. L'erede al trono imperiale è costretto a scendere in Italia meridionale dove c'era il fratellastro Manfredi. Quindi favorito da Manfredi scende in Italia verso l'autunno del 1251. Ai primi di gennaio del 1252 Corrado IV sbarcò a Siponto vicino Foggia. Questo suo atto avvallato dal fratellastro Manfredi a cui era stato affidato il baiulato del Regno di Sicilia aveva lo scopo di sedare eventuali disordini causati
in seguito alla morte di Federico II. Per suggellare meglio la continuità dinastica nel febbraio 1252 Corrado IV convocò a Foggia una Dieta. A questa riunione parteciparono diversi feudatari regi e qui vennero promulgate le “Costituzioni legali”, cioè 17 brevissime leggi. Nello stesso anno il 25 marzo nel castello di Wolfstein in Bassa Baviera Corrado IV divenne padre di Corradino, re di Gerusalemme e di Sicilia. Due avvenimenti importanti questi per Corrado IV che rappresentarono molto per il suo pur breve regno. Anche lo studioso locale Mauro Carretta analizza le varie ipotesi degli ultimi momenti dell'imperatore Corrado IV. Successivamente convoca a Melfi tutti i baroni per ricevere da loro ubbidienza e devozione. Intanto
stando tra Melfi e Venosa accampato con il suo esercito e quello di Manfredi per organizzare la controffensiva ghibellina Corrado IV venne colto da attacchi febbrili nell'autunno del 1253. Nella primavera del 1254 trovandosi accampato “in campis prope Lavellum” (come sostiene lo storico Jamsilla) la febbre malarica non curata si aggravò. E difatti l'imperatore Corrado IV morì a Lavello il 21 maggio 1254. La dinastia sveva in pratica sia avvia a tramontare con una parabola discendente e niente potettero fare i successori di Corrado IV (che fu sepolto nel duomo di Messina) sia Manfredi morto nella battaglia di Benevento nel 1266 che Corradino decapitato il 29 ottobre del 1268 a Napoli.
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18 Storia Corrado IV dalla Svevia a Melfi
Cinema e storia “I Sassi del Vangelo” di Michele Schiavino
SCENE di storia filmata di MIMMO MASTRANGELO
hi conosce il cinema indipendente di Michele Schiavino sa che l'insistenza del regista salernitano di rimescolare nella memoria degli eventi, della storia delle piccole comunità, dei vissuti della gente e dei protagonisti dello stesso cinema costituisce di certo il caposaldo di un filmare realisticoantropologico con delle intuizioni tutte zavattiniane. Lungo questa falsariga si incastra “I sassi del Vangelo”, prodotto per il trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini, girato da Schiavino a Matera, tra l'altro, in location che fecero da ambientazione esterna al famoso (e discusso) “Vangelo” e che verrà proiettato per la prima volta in Basilicata nella Biblioteca Giacomo Racioppi di Moliterno mercoledì prossimo. Nel corto il fotografo materano Domenico Notarangelo ricorda che, oltre una piccola parte , Pasolini gli affidò il compito di trovare tra i suoi concittadini figure che “avessero facce da stronzi e fasciste” per poter interpretare i farisei e i sacerdoti. Insieme a Notarangelo nel corto viene interpellato un altro materano che nel “Vangelo” diede il volto ad uno dei tanti bambini che si vedono tra la folla. Il lavoro di Schiavino è come un cerchio che si apre articolando con leggerezza e precarietà una propria materia filmica che non si sa mai fin dove vada ad approdare. Mette insieme la voce di Carmelo Bene, le foto della madre del regista e poeta friulano e dell'inseparabile amica, Laura Betti, la voce dello scrittore Ivo Barnabò Micheli che - da un'intervista del 1985 - si sofferma sull'impegno militante e corsaro, specificatamente pasoliniano, di gettare il corpo nella lotta senza rivendicare un status di martire, nonché di rintracciare i significati dell'arte ( e della
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Il regista Pier Paolo Pasolini
cultura in genere) nella forza e nella capacità di “evocare il passato. Un passato che spesso assume i tratti della nostalgia. “I Sassi del Vangelo” costituisce una pagina di un quaderno di appunti con cui Schiavino vuole rendere una personale dedica a Pier Paolo Pasolini. Di questi appunti sono stati montati altri tre ” ad memoriam” che passeranno anche sullo schermo della Bibliomediateca G. Racioppi. In questi lavori, realizzati tra il 2006 e 2009, entra in gioco il “Decameron” (1971), il film più trascinante, ilare e lieto della filmografia di Pasolini, censurato a destra per le “offese al pubblico pudore” e criticato a sinistra per il suo “disimpegno ideologico”. Schiavino con la sua videocamera si muove tra Mercogliano e Montemarano, piccoli centri della provincia di Avellino, dove nel primo si canta la ballata della zeza la quale fa da colonna sonora ai titoli di testa del “Decameron” e nel secondo si batte il tempo di una singolare Tarantella e le tonalità del canto della pampanella. Entrambi rituali di una tradizione locale che sempre nel film che si aggiudicò l'Orso d'argento al Festival di Berlino (e fu sorprendentemente campione d'incassi in Italia) se ne avvertono il fascino e il trasporto. Hanno una loro strampalata e tenera bellezza questi quattro cortometraggi “ad memoriam per Pasolini”, per nessuno sembra che si possa porre la parola fine, è come se le immagini di ciascuno lasciassero aperto e sospeso uno studio che dovrà annotare altri appunti. E' come se il cantiere dei tracciati pasoliniani Schiavino l'avesse volutamente mantenere aperto per nuovi contributi di discussione.
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Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010 di FEDERICO VALICENTI
La cucina La cucina
Il carciofo
Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5
musa ispiratrice Chissà perché ogni volta che vedo un carciofo lo associo quasi subito ad uno spot pubblicitario di un vecchio carosello televisivo, dove il liquore Cynar veniva servito ad Ernesto Calindri seduto ad un tavolo da bar nel bel mezzo del traffico d'auto. L'attore conviso seraficoinvitava a bere il Cynar, a base di estratto di carciofo, per combattere il logorio della vita moderna. Un vecchio spot di almeno 30 anni fa . Probabilmente il filmato avrebbe fatto la gioia dello scrittore di agricoltura Columella (4 - 70 d.C.) che, chiamandolo col nome latino di Cynara, invitava aconsumare il carciofo, lessatoin acqua o vino, come rimedio sia medicinale che alimentare mentre le parti meno edibili del carciofo consigliava agli agricoltori di bruciarle e spargere, come fertilizzante, la cenere nei campi. Il nome Cynara, secondo quanto dice Columella nel suo De re rustica, deriverebbe dal fatto che questa pianta si concimavacon la cenere, cinis. In realtà, sembra che la parola Cynara derivi dal greco che trova la personificazione mitologica in una fanciulla dagli splendidi capelli biondo cenere, sedotta da Giove e trasformata nella pianta del carciofo. Carciofo che ha ispirato al nostro sommo poeta e filosofo Orazio ( 65 a.C. -8 a.C.) il nome di una giovane liberta sua amante chiamata Cynara, amata dal poeta per il suo aspetto polposo e saporito o anche per le sue bellissime e pungenti spine. La coltivazione del carciofoda noi conosciutovenne introdotta in Europa dagli Arabi sin dal '300, notizie molto dettagliate riportano il suo sfruttamento dalle zone di Napoli e dopo vari innesti la diffusione prima in Toscana e successivamente in molte altre regioni. Nel secolo XV il carciofo era già abitualmente entrato negli usi gastronomici italiani,comedimostrano lenumerosepresenze in quadri di natura morta. Una grande estimatrice di questa pianta fu Caterina de' Medici, che, apprezzandoneparticolarmente icuori, lo avrebbe portato dall'Italia quando andò sposa
Carcioffi glassati Si tagliano i carcioffi in sei o in quattro parti, se ne toglie la parte spinosa; si fa liquefare un pezzo di butiro in una cassarola e vi si mettono i carcioffi; si aspergono di sale fino e si fanno cuocere con fuoco sul coverchio; arrivati a cottura, e quando han preso colore, si montano con la testa al di sopra, acciò comparisca la parte glassata, versandovi il butiro sopra. tratta da -Civiltà in cucina: Napoli-Parigi 1832 - a cura di Sebastiana Papa - Garzanti Editore RICETTE Sformato di carciofi 10 carciofi 150 gr. salsiccia 40 g pane grattugiato 3 uova 200 ricotta pepe nero 1 cucchiaio di sale grosso olio q.b. sale q.b Mondate i carciofi ed eliminate le foglie esterne. Tagliate in 4 pezzi e tenete dentro una ciotola con acqua e limone. Portate ad ebollizione l'acqua e aggiungete il sale grosso , sbollentate i carciofi per dieci minuti e poi scolate. In una padella aggiungete un filo d'olio e i carciofi, aggiustate di sale e lasciate insaporire per qualche ,aggiungete la salsiccia sminuzzata e fate cuocere per qualche altro minuto. Sistemate dentro una ciotola. Setacciate fine la ricotta ed aggiungete del pepe nero macinato fresco, il tuorlo delle uova e amalgamate il
al re Enrico II. Anche se ai primi del '500 Ariosto affermava del carciofo "durezza, spine e amaritudine molto più vi trovi che bontade". Addirittura il botanico Castore Durante, nel XVI secolo attribuiva al carciofo proprietà che permettevano di stabilire lo stato di gravidanza ed il sessodelnascituro,egli, infatti,scriveva:"Aconoscere se una dona è gravida se le dia a bevere quattro once del succo di queste foglie, e se lo vomiterà ègravida. Al che sifa ancora laprova tenendol'orina delladonnaper tredìin vetro,poi si cola con una pezza di lino bianca, nella quale rimarranno ,s'è la donna gravida, certi animaletti,cherossidenotanoil maschioeibianchila femmina".Lamarcia trionfalediquestapianta non conobbe soste neppure nei secoli successivi, tanto che ai primi dell'Ottocento il grande gastronomo Grimod de La Reyniere decanta “Il carciofo rende grandi servigi alla cucina, non si può quasi mai farne a meno, quando manca è una vera disgrazia.Dobbiamo aggiungere che è un cibo molto sano, nutriente, stomatico e leggermente afrodisiaco”. Che sia afrodisiaco lo afferma anche la scrittrice Isabel Allende che nel suo bel libro Afrodita, intriso di racconti e ricette piene di eros, scrive “Di chi sfarfalleggia qua e là, si dice che abbia un cuore di carciofo', perché distribuiscefoglie adestra ea manca.Si mangia con le mani e conlentezza: c'è un che di rituale nel denudare il carciofo privandolo delle foglie a una a una per intingerle in una salsa di olio, limone, sale e pepe, e condividerle poi con l'amante”. Cosi il carciofo ha ispirato poeti, pittori e botanici, rivolgendosi a massaie,cuochi e letterati che intimamente vedono nel carciofo e nei suoi colori, con le sue spine e il suo sapore dolcemente acre, un erotismo appena velato, accennato dalla seducente femminilità del fiore e dalla mascolinità della pianta che si staglia famelicamente a raccogliere i profumi di madre Terra e i raggi di padre Sole.
Pillole di salute Oggi ci sono molte varietà di carciofo, raggruppabili principalmente in due categorie: con spine e senza spine. Gustosi e versatili, questi ortaggi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi, utili sia per la digestione e la diuresi che per la cura della bellezza di viso, corpo e capelli (Maurice Mességué - ha ragione la natura - Oscar Manuali Mondadori, 1989) Voi consumate soltanto il cuore del carciofo, io invece lo mangio tutto: il fiore, il gambo, le foglie e la radice. Imparate dunque a conoscere questa grande pianta aristocratica del vostro orto e traetene tutto il succo. Avete già l'abitudine di consumare i giovani carciofi crudi, con un po' di sale, o quelli grossi cotti. Ma non gettate l'acqua di cottura, è ricca di sali minerali e può essere aggiunta alle minestre. La sua qualità più nota è l'azione benefica sul fegato. Gli epatici ne facciano una cura, ne saranno contenti. Il carciofo combatte anche l'urea, il colesterolo, le infezioni intestinali, l'artritismo. E' molto diuretico e depurativo.
Ode al carciofo Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola, si mantenne all'asciutto sotto le sue squame, vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono, divennero viticci, infiorescenze commoventi rizomi; sotterranea dormì la carota dai baffi rossi, la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino, la verza si mise a provar gonne, l'origano a profumare il mondo, e il dolce carciofo lì nell'orto vestito da guerriero, brunito come bomba a mano, orgoglioso, e un bel giorno, a ranghi serrati, in grandi canestri di vimini, marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno: la milizia. Nei filari mai fu così marziale come al mercato, gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi, file compatte, voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade, ma allora arriva Maria col suo paniere, sceglie un carciofo, non lo teme, lo esamina, l'osserva contro luce come se fosse un uovo, lo compra, lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe, con un cavolo e una bottiglia di aceto finché, entrando in cucina, lo tuffa nella pentola. Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo, poi squama per squama spogliamo pasta la delizia e mangiamo la pacifica del suo cuore verde. Pablo Neruda (1904-1973)
Le ricetta dal 1832 tutto. Aggiungete delicatamente gli albumi montati a neve. Prendete una stampo per ciambella oleate e cospargete di pane grattugiato, sistemate il composto e livellate per bene. Cospargete la superficie con il pane grattugiato e cuocete in forno caldo per 15 minuti Zuppa di carciofi Ingredienti 8 carciofi, 1 cipolla 2 carote una costa di sedano uno spicchio di aglio un cucchiaio di prezzemolo tritato 8 fette di pane tostate in forno un litro e mezzo di brodo vegetale olio extravergine di oliva un noce di burro sale Procedimento Mondate, lavate, affettate la cipolla, le carote e il sedano e fateli appassire in largo tegame con due cucchiai di olio extravergine d'oliva a fuoco molto lento con coperchio. A cottura ultimata passate le verdure al setaccio. In una pentola versate il brodo vegetale, il passato di verdure, aggiustate di sale e portate in ebollizione. Nel frattempo pulite i carciofi eliminando le foglie esterne dure e le punte
spinose, affettate in 8 pezzi i cuori di carciofo, versateli in una padella unta di olio e burro e fateli cuocere velocemente unendo anche un po' di brodo e lo spicchio di aglio intero. A cottura ultimata eliminate l'aglio, unitevi il prezzemolo tritato e versate il tutto nel brodo di verdure. Fate ridurre per qualche minuto Aggiustate a piacere di pepe e sale. Servite su fette di pane arrostito la zuppa appena avrà ripreso l'ebollizione e portate in tavola ben calda. Purea di carciofi e patate 500 gr di patate 1 kg di carciofi Succo di limone 3 cucchiai di olio un ciuffetto di prezzemolo uno spicchio di aglio 1 peperoncino sale Sbucciare le patate e tagliarle a dadini . Pulire i carciofi togliendo le foglie più dure e la cima, tagliarli a fette sottili mettendoli a bagno in acqua acidulata con il succo di un limone per evitare che anneriscano. Mettere in un tegame antiaderente l' olio, soffriggere appena il peperoncino e l'aglio tritato, aggiungere i carciofi, le patate, il prezzemolo . Aggiungere acqua in modo da ricoprire gli ingredienti, e sale.
Cuocere con coperchio 40 min. Frullare con il mixer ad immersione fino ad ottenere una purea. Servire con bruschette o su friselle Cavatelli carciofi e uova Ingredienti 450gr cavatelli 4 tuorli d'uovo 12 carciofi 20gr burro 120 gr pecorino mezza cipolla una manciatina di prezzemolo sale e pepe Procedimento Pulite i carciofi, lessateli e sminuzzateli. In un tegame sciogliete il burro con mezza cipolla tritata, regolate di sale e pepe. Unite i carciofi sminuzzati e fate cuocere per qualche minuto, aggiungete i rossi d'uovo e il prezzemolo finemente tritato. Mescolate per fare legare il tutto e allungate con un mestolo di acqua di cottura. perché la salsa resti brodosa. Lessate i cavatelli in abbondante acqua salata. Versate i cavatelli cotti nel tegame della salsa, amalgamate il tutto e aggiungete il pecorino grattugiato . Mescolate e servite. Agnello con carciofi
(Luciano Bisante Liquori d'erbe, grappe medicinali e vini curativi - Ed. Demetra, Bussolengo, 1993) Di questa pianta si utilizza la foglia che ha azione coloretica, ma ha anche la capacità di rigenerare le cellule del fegato, diminuisce il contenuto di colesterolo nel sangue prevenendo l'arteriosclerosi. Nella foglia di carciofo è pure contenuto un principio amaro, la cinaropicrina che ha azione antitumorale. Preparazione del vino: far macerare per una settimana in un litro di buon vino bianco 50 grammi di foglie di carciofo. 2 bicchierini al giorno, prima o dopo i pasti..
Ingredienti 1 kg di agnello 8 carciofi 1 Limone 2 spicchi d'aglio 200 ml di vino bianco secco Olio extravergine d'oliva Sale Pepe Procedimento Tagliate l'agnello a piccoli pezzi, lavatelo in acqua fredda per togliere eventuali grumi di sangue e ossicini e asciugate. in una capiente padella fate rosolare l'aglio schiacciato in un tegame con qualche cucchiaio d'olio. Quando è dorato, eliminatelo e unite l'agnello. Rigirate per farlo dorare su tutti i lati. Condite con sale, pepe e irrorate col vino bianco. Fate evaporare per qualche minuto, coprite il tegame e fate cuocere a fuoco medio. Nel frattempo pulite i carciofi eliminando le foglie esterne più dure. Tagliateli a pezzi immergendoli a mano a mano in acqua acidulata col succo del limone in modo che non anneriscano. Quando la carne è quasi cotta unite i carciofi e fate cuocere per almeno altri 15 minuti nel sugo di cottura dell'agnello. Servite subito. A piacere Potete arricchire l'agnello con carciofi preparando una salsina di due uova col succo di un limone, a cottura ultimata versate sull'agnello e fate addensare brevemente.
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IL RETROSCENA LE DUE STRETTE DI MANO DI ATTILIO MARTORANO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di PARIDE LEPORACE
Non fatevi prendere in giro dalle persone che vogliono semplicemente provocarvi e stimolare in voi una qualche reazione! Ci saranno novità.
segue dalla prima Al teatro Don Bosco Martorano ha salutato con una calorosa e prolungata stretta di mano il presidente D'Alema ben lieto di “benedire” un contatto con un imprenditore che può dare significativi contributi alla Regione che verrà. Un altro contatto ravvicinato si è registrato con il candidato uscente Vito De Filippo. Martorano e De Filippo hanno vissuto dalla scorsa estate all'autunno una sorta di competizione virtuale che prefigurava un duello elettorale che poi non è avvenuto. De Filippo da navigato politico non si è lasciato sfuggire l'occasione ed ha personalmente tessuto una tela tutta tesa a ricucire un rapporto con Martorano, con cui il fairplay non era mai venuto meno, come avvenne per esempio in occasione del passaggio di consegna di Confindustria alla presenza di Emma Marcegaglia allo Stabile di Potenza. Il presidente non si è lasciato impensierire dell'antico dialogo dell'industriale con Vincenzo Folino (anche con l'assessore dal brutto carattere non sono mancate le ruggini con Martorano ma sempre ricondotte ai contenuti delle questioni), anzi lo ha tenuto ben in vista per l'identificazione di un progetto che vuole costruire ulteriori ponti in diverse direzioni. Questo rappresenta una prova di grande forza politica di De Filippo che, non curandosi di ciò che Martorano poteva rappresentare politicamente, dimostra di non farsi condizionare da vecchi schemi. Sovverte la logica delle contrapposizioni e riesce a ricucire una relazione che sembrava compromessa mirando a puntare sulle affinità che lo uniscono con Martorano, piuttosto che - com'è consuetudine nella politica lucana - a ingigantire le differenze. Martorano, con il “savoir faire” che lo contraddistingue, ha evitato l'apparizione alle presentazioni di Vito De Filippo e Vincenzo Folino per evitare etichettature di bandiere e si è invece presentato alla manifestazione di Massimo D'Alema. Non solo per una questione di cornice ma anche per il ruolo esercitato da un altro protagonista di questa vicenda che risponde al nome di Roberto Speranza. Pochi sanno che da tempo Martorano e il segretario del Pd hanno un intenso e proficuo dialogo con larghe intese e strette vedute sulle questioni di fondo. Un dialogo molto ben visto anche da D'Alema che non disdegna mai questi allargamenti di schieramento. Potrebbe concretizzarsi così l'apertura, più volte annunciata da Speranza, del Pd alla società civile. Sarebbe il primo vero elemento di novità del neo segretario lucano del partito di Bersani. Un nuovo asse, quello tra Speranza e Martorano che, con la benedizione del “Richelieu” Luongo, potrebbe rappresentare un ponte tra le due anime del Pd. Ci sembra di identificare le tracce per la costruzione di una moderna cabina di regia che possa affiancare De Filippo nella risoluzione delle questioni mettendo da parte divisioni e gelosie. Il principale problema del centrosinistra sono le sue divisioni, come ha dimostrato il nervo scoperto della sanità. E altre ne potrebbero sorgere. Su Liberazione ieri si potevano leggere le dichiarazioni del candidato metalmeccanico Cillis che accusava l'alleato Bisaccia dell'Udc di aver lavorato “più per limitare la presenza italiana del suo gruppo (Italtractor) che per gli interessi dei lavoratori”. Insomma c'è bisogno di molta concertazione e la cabina di regia deve saperla governare. C' è anche bisogno anche di una destra riformista che incalzi questo progetto. Ne ho parlato con il candidato Franco Mattia, non a caso in passato uno dei più interessati al dialogo con Martorano. Ho evitato domande su retroscena difficili da conoscere in questo momento ma Mattia è un convinto sostenitore di un Pdl lucano “più laico e cristiano al tempo stesso, perché diventi portatore di una dimensione della laicità capace di incorporare i fondamentali valori naturali che sono comuni alle grandi culture ideali del nostro Paese; conservatore di valori sociali, civili e umani e modernizzatore al tempo stesso di quelle politiche che rispondano ai bisogni della società; liberale e solidale perché competizione e solidarietà si riuniscono nelle politiche di investimento nel capitale umano; popolare e riformista perché possa aspirare a rappresentare il cuore interclassista della società sollecitando le migliori energie al continuo rinnovamento economico e sociale”. Un bipolarismo lucano orientato tra queste due arie di contenuto sarebbe il miglior scenario possibile. Con probabili contrappesi terzisti che possano far aumentare la necessaria opposizione nei confronti di chi vince, il quadro generale ne trarrebbe ulteriori benefici. Per questo motivo quelle due strette di mano di Attilio Martorano al Don Bosco di Potenza creano un clima di fiducia verso il futuro prossimo venturo.
TORO 21/4 - 20/5
Le stelle cercheranno di esservi il più vicino possibile e questo perché avvertirete delle sensazioni molto più forti rispetto al normale!
GEMELLI 21/5 - 21/6
Dovreste guardare più volte al cielo e ringraziarlo, poiché vi accorgerete di aver scampato a numerose rogne e di non essere nella situazione di chi deve scegliere!
I SOLDI IN TASCA LO STATO PATRIMONIALE di ANGELO LUCANO LAROTONDA
CANCRO 22/6 - 22/7
Qualcuno potrebbe sfidarvi al divertimento! Per questa ragione, dovreste lasciarvi andare e non permettere che qualcun altro si metta in mezzo.
LEONE 23/7 - 23/8
segue dalla prima che scrivo con la minuscola perché sono ancora senza infamia e senza gloria, cioè senza potere. Ebbene, quando penso a tutti loro mi viene in mente una considerazione di Einstein: “Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di ricevere”. Il perno su cui poggia tutta la frase è quel verbo al condizionale: “dovrebbe”: è carico di ambiguità, di inquietudine, forse anche di malessere, forse di aspettativa fiducia. Può darsi che il teorizzatore della relatività, usando il verbo al condizionale, abbia voluto dirci, con sottile malizia, che anche l'onestà è relativa! Chissà. Siccome per natura sono un po' malizioso, mi viene in mente non una frase bensì un episodio significativo. Aristotele stava confabulando con i suoi allievi sul modo di concepire i banchetti. Lodava i sacerdoti della Persia (attuale Iran) perché mangiavano soltanto farina ed erbe. In contrapposizione, citò l'atleta di Crotone, Milone, (dalla storia poi considerato il più grande atleta di tutti i tempi), pugile imbattuto per vent'anni. Questi un giorno mangiò venti chili di carne, venti pagnotte e bevve tre barili di vino. Si trattava di una iperbole usata dal filosofo per insegnare la moderazione, da praticare in tutto e da tutti per il bene della persona e dell'umanità. Uno dei discepoli, di nome Alessio, gli fece notare che il mangiare poco è delle persone povere, il mangiare male è delle persone volgari, il mangiare tanto è delle persone potenti. In tutti e tre i casi è impossibile esercitare la moderazione. Aristotele sapeva che Alessio amava la demagogia e perciò gli disse: “Persone come te non possono amare la moderazione”. Alessio con malizia ribattè al Maestro che Milone, grazie al suo modo di mangiare e quindi di essere forte, era riuscito a salvare i governanti di Crotone, capeggiati da Pitagora, colti da un terribile terremoto mentre stavano in assemblea per il bene del popolo. Siccome il Maestro sapeva anche che lui, Alessio, era candidato all'assemblea della polis, gli domandò: “Quante dracme hai in tasca?” Il discepolo tirò fuori una manciata di monete, sette in tutto. E Aristotele: “Torna qui dopo un anno dalla tua elezione e mostrami quante dracme avrai in tasca”. Non sappiamo se Alessio sia tornato dal suo Maestro dopo le elezioni. Pertanto non siamo informati se sia riandato a tasche vuote (cosa impossibile) o con dracme accresciute settanta volte sette (cosa probabile). Ciò che qui importa è rilevare la lungimiranza
di Aristotele nei confronti delle tasche del candidato. Se penso al governatore uscente e rientrante. Se poi penso a chi ama bissare l'avventura e giocare a perdere. Se poi penso a chi aspira ad essere sommessamente dirompente. Se poi penso alla pattuglia dei Consiglieri per obbligo legislativo uscenti ma orgogliosamente gongolanti (lo si vede anche dai loro manifesti). Se poi penso agli “aspiranti” con facce non da asceti ma segnate da fame di…di progresso e di giustizia (!). Se penso a tutti questi, allora faccio una petizione - e credo di non essere il solo a pensarla -. Parafrasando Aristotele dico a ciascun candidato: “Torna qui dopo cinque anni dalla tua elezione e mostrami quanta moneta hai in tasca”. Fuor di metafora, chiedo a TUTTI quei candidati che verranno eletti due cose: 1) appena entrato in carica, ciascuno di voi faccia conoscere a noi cittadini lo stato patrimoniale della propria famiglia, 2) impegnatevi a farcelo conoscere di nuovo al termine della legislatura. Ogni eletto faccia dunque pervenire a questo giornale la dichiarazione di tale stato (non copia della denuncia dei redditi: sarebbe una presa in giro) e il giornale la pubblicherà. I cittadini sapranno così che i loro eletti hanno le “mani pulite” e che intendono mantenerle tali. D'altronde in questi giorni si chiede ai candidati di sottoporsi al test antidroga, perché allora non chiedere di dichiarare il loro stato patrimoniale presente e futuro? Non so quanti candidati-eletti accoglieranno tale invito, semplice e chiaro. Che non nasce da malanimo o sospetti. Lasciamo da parte le dietrologie. Allora, carissimi De Filippo & Amici, Pagliuca & Soci, Allam & Confratelli, Consiglieri rientranti & New entry, date a noi, vostri elettori, questo attestato di stima: ras-si-cu-ra-te-ci! Per confermarvi la speranza che noi tutti abbiamo nel vostro retto operare, cito: “La mente degli uomini politici, al pari di tutte le menti degli altri uomini, non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché si infuochi il gusto della giustizia e l'amore dell' onestà”. Sono parole del greco Plutarco. Dobbiamo considerarle soltanto 'vane' parole di un filosofo? A voi darci un segno della vostra credibilità. A noi ricevere un segno per colmare la nostra ignoranza e cessare di criticare la vostra demagogia (come quella del capo in testa).
Avrete senza ombra di dubbio bisogno di qualcosa a cui pensare, per distrarvi dalle innumerevoli richieste che vi verranno fatte delle persone più disparate.
VERGINE 24/8 - 22/9
Avrete una dose di energia maggiore da poter sfruttare a vostro piacimento e questo vi porterà a socializzare molto di più. Vi mostrarete più aperti.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Vi toccherà fare da spettatori alla vita degli altri, in quanto la vostra scorrerà come sempre, per alcuni piacevolmente, per altri in monotonia.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Il tempo potrebbe essere fondamentale, soprattutto in questioni sentimentali. Questa l'ipotesi peggiore, ma fate attenzione al tempo che passa in ogni caso.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non potrete continuare a portare troppo per le lunghe un discorso che avete già ampiamente affrontate, se dovevano recepire qualcosa, hanno già recepito!
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Vi sentirete un messi sotto pressione dalle persone che rappresentano per voi una figura di riferimento e quindi non è escluso che sentiate troppo peso addosso.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dovreste lasciare più libere le persone che vi sono vicino, di esprimere le proprie opinioni in tutta tranquillità. Quindi attenzione a fare troppo i superbi!
PESCI 20/2 - 20/3
Non avrete tempo per decidere se prendere o non prendere alcune decisioni, dovrete prenderle e basta! Non è più il caso di continuare a non fare nulla!
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Domenica 14 marzo 2010
ELEZIONI E MANCANZA DI CONFRONTO di GIOVANNI RIBELLINO IL caos elettorale in atto a livello nazionale è caratterizzato sia da mancanza di confronto politico come autorevolmente evidenziato anche dal Direttore de “Il Quotidiano” nel proprio articolo del 13 marzo sia anche da illegittimità operata dai giudici che hanno operato delle decisioni su noti ricorsi elettorali presentati. In relazione a questi ultimi, va evidenziato che, indipendentemente da motivi di merito, le decisioni operate al riguardo sono infondate. Infatti, i giudici della Lombardia hanno affermato che sarebbero preposti ad operare ricorsi per irregolarità rilevate nei procedimenti elettorali, solo i diretti interessati, in base all’art.10 C. 4 (Ricorsi contro la eliminazione di liste o di candidati) della L.n. 11 108/1968. In merito occorre rilevare che, se da una parte, in relazione a tale normativa la tutela dei propri interessi (“diritto soggettivo”), spetta ai diretti interessati dall’altra va evidenziato che la pretesa all’osservanza della legalità (“interesse legittimo”) spetta a qualsiasi elettore, senza necessità di patrocinio di avvocato (Art. 3 L.n. 1147/1966). Si riporta in merito l’art. 19 (Ricorsi), comma 2 della L. n. 108/1968 (Norme per la elezione dei consigli regionali delle regioni a statuto normale): “Le azioni popolari e le impugnative previste per qualsiasi elettore del comune dai predetti articoli” (C.1). “Sono consentite a qualsiasi elettore della regione, nonché al commissario del Governo”. Le illegittimità operate dai giudici del Lazio, per motivi di spazio, potrebbero essere rilevate in una prossima nota. In ogni caso va rilevato il rischio che incombe sulle elezioni regionali 2010, poiché sei regioni su tredici sono interessate a ricorsi in materia elettorale le cui decisioni finali verranno operate, dopo la data stabilita per le medesime, nel prossimo maggio. In base a tale rischio e alla preindicata mancanza di dibattito politico, si va di più rafforzando la tesi, in determinati strati sia della maggioranza, sia dell’opposizione, della necessità del rinvio delle elezioni anche quale presupposto per meglio chiarire questioni attinenti al procedimento elettorale. Tale rinvio verrebbe legittimato ai sensi dei comuni “3” e “4” dell’art. 18 del D.P.R. n.570/1960 (testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali: rinvio delle elezioni per motivi di forza maggiore). Tale norma è applicabile anche per le elezioni regionali in base all’art. 1, comma 6 precitata L. n. 108/1968, espresso come segue: “Salvo quanto disposto dalla presente legge, per l’elezione dei consigli regionali si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni del testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali, approvato con decreto del presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570 e successive modificazioni, nelle parti riguardanti i consigli dei comuni con oltre 15.000 abitanti”.
Domenica 14 marzo 2010
LETTERA APERTA QUESTIONE MORALE, AI CANDIDATI QUESTIONE DI TUTTI di LORENZO CREANZA* STIAMO assistendo, già dai primi giorni dell'apertura della campagna elettorale, da cui saranno eletti i vertici ed i componenti della Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata, ad un confronto tra i candidati, di tutti gli schieramenti i quali, nel corso dei vari confronti volti ad illustrare le proprie linee programmatiche, comunicano alla cittadinanza quali sono gli obiettivi e le idee che saranno attuate in caso di favorevole riscontro alle urne elettorali. Le argomentazioni sono le più disparate, dalla lotta alla disoccupazione agli effetti devastanti dell'attuale crisi economica, all'endemico problema della cosiddetta “fuga dei cervelli”, al noto incremento dello spopolamento dei Comuni determinato dal mancato sviluppo del territorio che non offre sufficienti risorse di impiego, alla crisi dell'industria in generale e del salotto in particolare, insomma, tutte tematiche sicuramente di interesse collettivo ma…. Ma a quanto pare nessuno ha collocato nella propria agenda politica la questione relativa alla sicurezza, quasi che la cosa non riguardi i cittadini lucani, o che non ne abbiano bisogno. Proprio pochi giorni fa, questa Segreteria Regionale ha affrontato la questione, inviando ai Vertici Istituzionali una sintesi della situazione generale della Basilicata in ordine alla questione criminalità e sicurezza; la situazione, certo, non è allarmante, ma abbassare la guardia non fa mai bene. Gli arresti “eccellenti” e le operazioni di Polizia che si sono susseguiti nelle ultime settimane, fanno ben pensare che nel sottobosco criminale non c'è affatto un momento di stasi. Un particolare è stato sottoposto all'attenzione delle Autorità destinatarie del documento di sintesi di cui sopra: la necessità di istituire un Commissariato di P.S. nella Val D'Agri e la Sezione Polizia Marittima nella fascia Jonica e Metapontina. Da anni ormai si parla del rilancio dell'industria, di rilancio dell'occupazione, ma nulla di concreto è stato percepito dalla popolazione: la disoccupazione esiste come e più di prima, le attività produttive hanno registrato una drastica riduzione e le difficoltà delle famiglie sono drammaticamente attuali come non mai. E' ora che la politica cessi
di essere metapolitica e smetta di parlare di sé stessa. Gli schieramenti dovrebbero fare propri i problemi della gente, allontanarsi dalla bagarre elettorale finalizzata ad incassare i consensi degli elettori, dai proclami di parte e dalla demonizzazione dell'avversario politico: i problemi della gente non hanno colori politici, hanno solo il colore della delusione, dell'indigenza, del suicidio demografico.I giovani e le prospettive della casa i cui costi portano alla disperazione, richiede l'avvio dello sblocco edilizio con l'edilizia residenziale e pubblica. Preghiamo quindi, chi avrà l'onore e l'onere di dirigere le compagini di governo, siano esse regionali o comunali, di guardare con particolare attenzione quelle che sono le reali esigenze della popolazione oggi; i cittadini non credono più nella politica, stanno riscontrando un calo anche nei valori fondanti della società, la famiglia, il degrado, il lavoro, la sicurezza, le infrastrutture utili ai luoghi di aggregazione sociale: queste devono essere le priorità di chi governa le Istituzioni, soprattutto a carattere locale. Ognuno di questi fattori è propedeutico agli altri, nessuno di essi può esistere senza gli altri; le famiglie, i giovani, hanno bisogno di tutto questo, è il momento di prestare attenzione ai bisogni della collettività, lasciando da parte la vetusta tradizione di favorire i singoli sacrificando “tutti gli altri”. Le istanze della popolazione, le richieste, le necessità, non sono né di destra, né di sinistra, né di centro. Questa è la richiesta che la Segreteria Regionale S.I.A.P. della Basilicata rivolge ai candidati: pensare alla propria terra, ai cittadini che amministrerà, ai giovani, alle famiglie. Siano essi propri elettori oppure no. * segretario generale regionale Siap
CAPPELLI, SORRENTINO E LE SVISTE DI D’ORRICO CI risiamo…Di tanto in tanto Antonio D'Orrico, il critico letterario del magazine del Corriere della Sera, Sette, spara qualche cannonata annunciandoci l'uscita di un romanzo capolavoro o il talento senza eguali di uno scrittore contemporaneo. Lo scorso anno D'Orrico fece passare, esagerando, il potentino Gaetano Cappelli nel Philip Roth italiano. Una fandonia. Cappelli è un buon romanziere (ma non eccellente) e avvicinarlo per stile, allegoria ed irriverenza allo scrittore statunitense è solo una bestemmia di marca tutta “dorricana”. Sul penultimo numero di Sette D'Orrico - sorprendendo lostesso autoreche, intervistatodalCorriere delMezzogiorno ha detto che il critico “esagera”- ha riportato che Tony Pagoda è il più grande personaggio della letteratura contemporanea”. Altra mastodontica bestemmia. Chi scrive ha letto l'opera prima del regista napoletano Paolo Sorrentino “Hanno tutti ragione” (Feltrinelli) e il suo personaggio Pagoda è sicuramente (con la sua parabola esistenziale) un eroe-antieroe del nostro tempo, ma ci spiegasse D'Orrrico che canoni ha utilizzato per far passare (Pagoda) per quello che l'ha marchiato. Mistero… O meglio, raggiri di argomentazioni di una critica letteraria adulta che ormai non ha più autorevolezza come un tempo. Dove sono i Pampolini, i Bo, i De Benedetti, i D'Amico di una volta? Mimmo Mastrangelo
di sac. CAMILLO PERRONE* SUL fatto che la politica stia attraversando una fase di decadimento non sembrano esserci dubbi. Così viviamo in un'atmosfera surreale, in cui il senso politico della realtà sfuma rispetto all'inciucio, al ribaltone, all'impeachement, al vulnus alla legge ecc. Sì, pure il linguaggio s'è deteriorato mentre la “questione morale” emerge con forza nuova che sembra inarrestabile, oltre che salutare. Questa impone esemplarità di vita agli amministratori, ai politici. E ancora, l'urgenza di un radicale rinnovamento sociale e civile dell'Italia, passa attraverso l'impegno e la testimonianza di una nuova evangelizzazione. Un forte invito al cambiamento e al rinnovamento morale dopo le “gravi e sconcertanti” vicende che hanno sconvolto il mondo politico italiano. La questione morale non tollera né la facile scappatoia di chi vuol ridurla a quasi fisiologica risultanza del sistema sociale, né la pesante ipocrisia di chi volentieri la solleva contro gli altri ma cerca in ogni modo che la propria parte politica o i propri amici di gruppo siano lasciati fuori. La morale autentica trascende ogni interesse di parte e interpella ciascuno di noi anzitutto nella coscienza e poi nelle forme nel nostro vivere associato. Non è l'ora di essere fiaccati o demotivati da qualunque scandalo, anche se venisse dall'alto. E' l'ora del “risorgimento” spirituale con forte supplemento di coscienza illuminata, vincente sulla tentacolare insidia dell'individualismo. Dobbiamo riflettere non tanto su come gli altri rispettano il principio della legalità, quanto su come noi - cristiani e cittadini lo viviamo in ordine al dover sviluppare una rinnovata cultura della legge, senza trincerarsi nel castello delle facili denunce, consapevoli che ogni uomo, per la sua natura sociale, mentre possiede eguali diritti, egualmente deve essere cosciente di avere il peso di simmetrici doveri. E' indispensabile equilibrare le individuali libertà, orientandole verso la giustizia. Senza tali regole una società libera e giusta non può consistere. Tutti parlano di riforme in un'Italia che cerca i cambiamenti. Un rinnovamento che deve attuarsi prima nell'individuo, essendo l'individuo e lo Stato elementi in-
dissociabili. Si parla oggi di cambiamento con più frequenza dopo lo scoppio di tanti scandali (possiamo chiamare scandaloso il decreto “salva-legge”? Ad altri l'ardua sentenza!) Non si può negare che c'è una crisi di valori e i valori sono soprattutto le persone, intese come valori reali. L'uomo è valore se è capace di farsi persona, cioè responsabile per ciò che riguarda il suo agire. Per Benedetto XVI l'ingiustizia non ha radici esclusivamente esterne; ha origine nel cuore umano, dove si trovano i germi di una misteriosa connivenza con il male. Per questo, uno degli errori di molte moderne ideologie è il presupposto che “l'ingiustizia viene da fuori” e che affinché regni la giustizia è sufficiente rimuovere le cause esteriori che ne impediscono l'attuazione. Questo modo di pensare secondo Benedetto XVI è ingenuo e miope. Dentro l'uomo lavora infatti “una strana forza di gravità che lo porta a ripiegarsi su se stesso, ad affermarsi sopra e contro gli altri: è l'egoismo, aggiunge, conseguenza della colpa originale”. La politica è un'impresa morale: è a servizio del bene comune, tutela i deboli, promuove i valori fondamentali della convivenza civile, promulga leggi giuste oltre che efficaci, quindi è impossibile dissociare morale e politica. Concludo: “Non dobbiamo aver paura. La vera politica, come la vera pastorale, è quella che, con decisione, parte dai più deboli per assicurare il nutrimento della giustizia a tutti. Affinché ciò possa realizzarsi è necessario camminare compatti verso il bene comune. La vera democrazia si costruisce sul rispetto verso la diversità delle opinioni, ma ha come fondamento l'essere concordi sullo scopo da raggiungere: realizzare il bene comune privilegiando i più svantaggiati”. (I vescovi lucani agli amministratori regionali, provinciali e comunali della Basilicata, addì Potenza 3/2/2009). La Religione è la forza più valida e costruita di progresso e di libertà. Senza il Vangelo si potrà anche costruire una civiltà; ma sarà una civiltà contro l'uomo. Basterà solo aspettare che i germi dell'anima naturalmente cristiana siano spenti. * parroco emerito di San Severino Lucano
KATHRYN BIGELOW, UN OSCAR DA 8 MARZO di ARMANDO LOSTAGLIO QUANDO si dice le coincidenze: è accaduto che l'Oscar conferito quest'anno al miglior film fosse assegnato, l'8 marzo scorso, per la prima volta nella sua storia ad una donna. Ad una grande cineasta, il cui film “The Hurt Cocker” è stato presentato alla Mostra di Venezia a settembre del 2008, ma da noi non è mai arrivato. Crediamo che, almeno in Basilicata, soltanto gli appassionati del CineClub “Vittorio De Sica” Cinit di Rionero, presenti come di consueto alla Mostra del Lido, abbiano avuto la possibilità di vedere ed apprezzare questo autentico capolavoro del cinema di denuncia, contro tutte le guerre. Un'opera nella quale la cinquantaseienne cineasta americana ritorna a riflettere sulle controversie e le anomalie della guerra, quella dell'Iraq, con risvolti psicologici oltremodo sconcertanti. Film attualissimo e coraggioso, girato dall'unica regista donna che (affermano i critici e ci associamo) “fa film da uomini”. E dai quali ci si attende sempre qualcosa di imprevisto sia per lo sguardo attento che per il cuore che la Bigelow ci mette. I militari americani sono impegnati nello scoprire e disinnescare ordigni esplosivi, rischi letali per la popolazione e per gli stessi militari. Così la regia insiste, con una impressionante fotografia, ad alimentare una tensione emotiva ai limiti della sopportazione. Un film profon-
damente impulsivo, come quello che una quindicina di anni fa impose la Bigelow all'attenzione della Mostra veneziana e non solo, “Strange Days”. I giorni del titolo sono il 30 e il 31 dicembre 1999, ultimi dell'anno, del secolo e del millennio. Ambiguo diventa il significato di Strange: strani ovvero stranieri, ovvero sconosciuti. La fantascienza piuttosto psicologica è il genere che più privilegia questo film. Nei futuri anni 2000 la droga più ambita sarà lo Squid, un CD che attraverso una cuffia fa rivivere, a tutti i livelli sensoriali, un'esperienza già vissuta da un altro. Un film apparentemente pessimista, ambientato in una Los Angeles grigia e claustrofobica, nonostante il lieto fine vagamente catartico. E che non ha un finale disperato. Inserito alla Mostra del 1995 fuori concorso (in una rassegna parallela), la Bigelow se ne lamentò non poco. Ma il regista Gillo Pontecorvo, l'allora indimenticabile Direttore della Mostra, durante la conferenza stampa, si avvicinò a chi scrive (presente anche il presidente del “De Sica”, Labella) comunicando i motivi della scelta tecnica operata dalla Commissione del Festival, e che comunque prescindeva dalla sua volontà. Ne parlammo con la regista americana, e ne nacque una appassionata discussione. Conclusasi con una dedica personale sulla sua foto, che si conserva come un cimelio.
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24 ore in Basilicata
La Uil analizza i dati della cassa integrazione: decremento mensile di 420 unità
A febbraio meno cassintegrati A Matera però le ore erogate sono in aumento del 160%. Prolungate le crisi aziendali POTENZA - A febbraio in Basilicata le ore di cassa integrazione erogate (tra ordinaria e straordinaria) sono state complessivamente 645.522 con un decremento del 10 per cento rispetto al precedente mese di gennaio, per un totale di 3.797 lavoratori, con un decremento mensile di 420 unità. Ma la situazione è diversa per province: in provincia di Matera si registra un incremento del 160 per cento delle ore erogate e in quella di Potenza un calo del 47 per cento. Sono i dati più significativi contenuti nel 14esimo rapporto della Uil sulla cassa integrazione che segna, sempre nel mese di febbraio, un fenomeno anomalo nel panorama della Basilicata per gli ammortizzatori sociali: il “sorpasso” di ore di cig (sia ordinaria che straordinaria) concesse in provincia di Matera (333.814 di cui 188.070 ordinaria e 145.744 straordinaria) rispetto alle 311.708 ore concesse in provincia di Potenza (157.499 di ordinaria e 154.209 di straordinaria). Quanto ai lavoratori coinvolti, anche in questo caso c'è una situazione più grave nel Materano con 1.964 unità ed un’incidenza del 4,2 per cento rispetto agli occupati, mentre nel Potentino sono 1.833 con un’incidenza del 2 per cento rispetto agli occupati. Per il segretario generale regionale della Uil, Carmine Vaccaro, «è la conferma della gravità dell’emergenza sociale in provincia di Matera, mentre continua ad aumentare la Cassa Integrazione ordinaria e, soprattutto, sembrerebbe evidenziarsi un prolungamento delle crisi aziendali con il passaggio alla cassa Straordinaria. La crisi, evidentemente, pesa ancora sul sistema produttivo. Dal punto di vista sociale è importante connettere due dati: l’utilizzo dell’ammortizzatore più importante con il tessuto occupazionale, territoriale in particolare. Da questo punto di vista non è comprensibile la scelta dell’Inps di accorpare le ore di cassa integrazione straordinaria con quelle della deroga, senza che sia possibile avere, per quest’ultimo strumento, un vero monitoraggio territoriale. Questi elementi do-
L’analisi di Samela (Pdci-Fds)
Eni, «piano industriale con dati preoccupanti»
Trasferimento del Catasto Confedilizia preoccupata POTENZA - «La notizia che governo e Comuni vogliono trattare del trasferimento del Catasto a questi ultimi prima ancora che il Tar si pronunci, desta forti preoccupazioni: tale comportamento è infatti fuori di ogni logica tipica dello Stato di diritto». Lo sostiene Francesco Genzano, presidente di Confedilizia. Secondo Genzano «è bene ricordare che il giudizio si è allungato perché l’Anci non ha accettato la sentenza del Tar contraria all’attribuzione ai Comuni della facoltà di fissare gli estimi per gli immobili, cioè la base imponibile dell’Ici oltre che le sue aliquote. Anche senza voler pensare ad una forma di indebita pressione, che Governo e Comuni aprano formalmente delle trattative (oltretutto, tra di loro solo, mettendo come al solito al bando ogni rappresentanza di chi dovrà pagare) prima ancora che il Tar si pronunci - conclude vranno portare le Istituzioni, a partire dalla Regione Basilicata, a rimodulare gli interventi sia di stimolo alle imprese che di sostegno al reddito per i lavoratori. E’ condivisibile la volontà del Governo a chiedere alla Commissione Ue una maggiore flessibilità sull'utilizzo del Fondo Sociale Europeo». «Sul tema risorse - afferma il segretario confederale Uil Guglielmo Loy - va
Il presidente di Confedilizia Francesco Genzano
Genzano - solleva gravi perplessità ed inquietanti interrogativi, che si possono non giustificare, ma solo spiegare, alla luce del disordine istituzionale che caratterizza l’attuale momento che l’Italia attraversa».
fatta chiarezza una volta per tutte poiché, stando alle dichiarazioni ufficiali governative, le risorse stanziate per il biennio 20092010 sono più che sufficienti per affrontare questa emergenza ed inoltre, non più tardi di 3 mesi fa, il Ministro dell'Economia ha annunciato, in un suo discorso al Parlamento, che per il 2010 l’unica deroga per la tenuta dei conti pubblici dello Stato sarebbe sta-
ta a favore degli ammortizzatori in deroga. Ed ancora, da nostre stime sul tiraggio di cassa comunicato dall’Inps per il 2009, stimato al 56 per cento del totale delle ore autorizzate, dei 32 Miliardi di euro stanziati per il biennio 2009-2010, nell’anno 2009 ne sono stati effettivamente spesi 5,1 miliardi di cui 3,9 miliardi per la cassa integrazione ordinaria e straordinaria e 1,2 miliardi per la cassa in
POTENZA - «Per il peso che l’Eni ha sull’economia lucana e sull’occupazione diretta e indotta, i dettagli del piano industriale per il periodo 2010-2013 presentati dai vertici Eni ci preoccupano non poco specie per le ricadute sull’attività in Val d’Agri per il prossimo triennio». Lo ha sostenuto Giovanni Samela, Pdci-FdS, in un incontro con lavoratori dell’area industriale di Viggiano ai quali ha ribadito «il sostegno a portare avanti il “contratto di sito” proposto dalla Cgil per garantire il futuro occupazionale nelle attività petrolifere e dell’indotto in Val d’Agri e per respingere tentativi di scorporo di attività gestite sinora direttamente dall’Eni». «L’obiettivo che si può leggere tra le righe del piano - ha detto nell’occasione Giovanni Samela del Pdci-Fds - è quello di smembrarla, spezzettarla, per poterla acquisire più facilmente. Mentre da più parti si invocano investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, si insiste a parole perché si investa di più in ricerca, innovazione, poi si resta assolutamente in silenzio di fronte alle manovre volte a ridimensionare il ruolo di una delle pochissime grandi imprese rimaste, di cui lo Stato possiede ancora il 30 per cento delle azioni, che opera in un settore di
deroga. E dato che restano disponibili per il 2010, oltre 26,4 miliardi di euro, di cui 6,3 miliardi per la deroga, che andrebbero a coprire oltre 1,2 milioni di unità lavorative a “zero ore” ogni mese e, considerando che mediamente, nel 2009, i lavoratori interessati mensilmente sono stati 450 mila, è quanto mai necessario ed urgente procedere all’aumento del sussidio mensile della cassa inte-
estrema delicatezza quale quello dell’approviggionamento energetico e che tra l’altro può ancora investire somme ingenti in una ricerca a volte a redditività molto differita nel tempo. Che il disegno del centro-destra sia volto ancora una volta a favorire ambiente economici molto forti - secondo il rappresentante del cartello di sinistra - che non da oggi si sono organizzati per mettere le mani sull'azienda ha affermato ancora Samela - è di tutta evidenza, ma del tutto inspiegabile ed ingiustificato invece è l’atteggiamento delle forze dell’opposizione parlamentare, assolutamente passivo di fronte alla manovra in atto contro l’Eni, con il rischio reale di una “colonizzazione” dell’Ente da parte di potentati internazionali da tempo “in lista d’attesa”. Domani continua Samela - sarà troppo tardi. Occorre invece mobilitarsi a tutti i livelli e costruire le alleanze necessarie per impedire un ulteriore depauperamento del tessuto industriale e produttivo del Paese attraverso lo scorporo delle attività dell’Eni. La prossima legislatura regionale - ha concluso Samela - diventa perciò decisiva per rinegoziare i rapporti di natura economica (royalties), imprenditoriale (commesse per pmi lucane) ed occupazionale (nuove assunzioni)».
grazione, adeguandolo, come minimo, al costo “reale” della vita, insieme ad un rafforzamento delle politiche attive (formazione ed orientamento) per i lavoratori colpiti dalla crisi. In sintesi, stimando un aumento di cento euro mensili a lavoratore, per il 2010, in linea con gli aumenti dei recenti rinnovi contrattuali, la spesa complessiva aggiuntiva ammonterebbe a soli 500 Milioni di euro».
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Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Di Mauro convocato in Regione Grazie a una legge del 1994 ci sarebbe stata una proroga del mandato POTENZA-Il presidentedella giunta regionale Vito De Filippo avrebbe convocato Gabriele Di Mauro domani per l’ufficializzazione delle dimissioni. Lo si apprende da fonti della Regione Basilicata. E’ l’ultimo atto della lunga reggenza di Di Mauro all’Arbea, l’organismo pagatore lucano sull’orlo della chiusura. L’ex socialista craxiano che ha diretto per circa dieci anni l’agenzia incaricata delle erogazioni agliagricoltori, accusata da tutto il mondo agricolo regionale e persino dall’Unione Europea di malfunzionamento, ha oltrepassato la fine del suo mandato già da un po’di giorni. Sono di questi giorni infatti le sue dichiarazioni di non essere interessato al rinnovo del suo contratto, scaduto a tutti gli effetti il 23 febbraio scorso, e di non rassegnare le dimissioni. Tutto si gioca su un equivoco, infatti, secondo il quale Di Mauro godrebbe, a partire dalla scadenza del suo contratto, di altri 45 giorni di proroga previsti da una legge del 1994,la numero444, percontinuare a gestire l'ente. La legge mira ad evitare, come accadeva in passato, che il titolaredi unacaricapubblica non lasciasse l’ente alla conclusione del suo incarico. Di Mauro, però, non è un
La sede di Arbea a Potenza
eletto ma un ingaggiato a contratto dalla Regione Basilicata, per giunta a termine e con cessazione automatica senza preavviso. A lui cioè la proroga in questione non si applica e quindi dovrebbe aver già lasciato l’ufficio. Sempre questa legge dice
letteralmente che gli organi amministrativi sono prorogati per non più di 45 giorni dalla scadenza del loro mandato e in questo periodo possono adottare solo atti di ordinaria amministrazione. Diversamente tutti i loro provvedimenti sono nulli.
Non esiste inoltre nessun atto, né di giunta né di consiglio, con il quale sia stata concessa una proroga all’ex direttore Di Mauro. Il caso, comunque, dovrebbe chiudersi definitivamente lunedì. f. a.
Il procuratore Il senatore Digilio (Pdl) interroga che indaga sull’Agcom il presidente del consiglio finì sotto inchiesta sull’erosione della costa a Metaponto a Potenza METAPONTO - Il senatore Egidio Digilio (Pdl), componente della XIII Commissione del Senato (AmbienteTerritorio) ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio e ha annunciato un’iniziativa analoga per coinvolgere la XIII Commissione in merito al grave problema dell’erosione della costa di Metaponto. «Premesso che la situazione di erosione della spiaggia, a Metaponto di Bernalda (Matera) e in buona parte della costa ionico metapontina, sempre in provincia di Matera - si legge nel testo dell’interrogazione presentata al presidente del consiglio dei ministri - già dallo scorso anno e dopo le continue mareggia- Digilio te, è sempre più allarmante; tenuto conto che per giorni gli operatori turistici, i titolari di attività economiche e produttive, i cittadini di Metaponto e Bernalda hanno attuato iniziative clamorose di protesta tra le quali una decina di persone
Editoria
Nuovo cambio al vertice del “Lucano” POTENZA - Antonello Lombari è il nuovo direttore de «Il Lucano Magazine», mensile con 300 abbonati e che è stampato in 2.200 copie, «disponibili in tutte le edicole del Mezzogiorno». In un comunicato è spiegato che «Lombari, già direttore responsabile de “Il Lucano Sport” dal 2007, riprende il percorso avviato dai direttori responsabili che l’hanno preceduto: Alessandro Boccia, Loredana Albano e Maddalena Salvia».
si sono incatenate sulla torre dell’orologio del Municipio di Bernalda, Comune di cui Metaponto è frazione; tenuto conto che - è scritto nell’interrogazione presentata dall’esponente del Pdl - si chiedono interventi urgenti per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e d’emergenza e si sollecita un sopralluogo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Il sottoscritto - si legge ancora nell’atto presentato da Digilio - chiede di sapere se non ritenga opportuno disporre un immediato sopralluogo da parte di funzionari del Dipartimento Nazionale Protezione Civile per incontrare operatori turistici, cittadini, amministratori e recepire le legittime rivendicazioni anche con misure straordinarie e d’emergenza; cosa si intende fare a breve e medio termine per contrastare il fenomeno dell’erosione della costa di Metaponto e in generale quella ionico-metapontina».
POTENZA - Il procuratore capo di Trani, Carlo Maria Capristo, 57 anni, il pm dell’inchiesta sui rapporti tra Agcom e Silvio Berlusconi, è in magistratura dai primi anni Ottanta. Negli anni Novanta fu a Bari il pm per l’incendio del Teatro Petruzzelli, concluso definitivamente con l’assoluzione di tutti i principali imputati, ma anche uno dei pm della procura barese maggiormente al centro di polemiche. Tra il 1995 e il 1996 fu infatti processato a Potenza, e assolto, nell’ambito di indagini per rivelazione di segreto d’ufficio: era accusato di aver fornito a Franceasco Cavallari, il principale imputato dell’inchiesta barese su intrecci tra criminalità, imprenditoria e politica, informazioni sulle indagini. Subì per lo stesso motivo un procedimento del Consiglio superiore della magistratura, procedimento che si sarebbe potuto concludere con un trasferimento di ufficio ma fu chiuso nel 1996 per la sua richiesta di trasferimento a Siena.
La soddisfazione della Cgil
Piazze piene per un fisco equo POTENZA - Piazze piene di colori e di persone che hanno accolto l’appello della Cgil per chiedere a gran voce un fisco più equo, maggiori risorse da destinare alla ricerca ed allo sviluppo, un nuovo protagonismo per il mezzogiorno, il blocco dei licenziamenti a l’avvio di un nuovo ciclo per il lavoro ed i diritti dei lavoratori su tutto il territorio nazionale. «E’ stata una giornata importante - ha dichiarato Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata che ha visto un segnale di risposta deciso da parte dei lavoratori alla giornata di sciopero indetta dalla Cgil. Sul territorio regionale sono state dichiarate 8 ore di sciopero e l’adesione ha raggiunto picchi del cento per cento con alcune attività rimaste chiuse per la mobilitazione». Secondo Pepe «bisogna mettere in atto un piano per la piena occupazione e sostenere il reddito di disoccupati ed inoccupati. Bisogna ridare dignità al lavoro, a partire dall’aumento dei salari e delle pensioni. C’è necessità di ristabilire una giustizia fiscale così come sostiene la nostra costituzione. Dobbiamo combattere il lavoro nero, lo sfruttamento dei lavoratori più deboli, siano essi giovani, donne, immigrati. C’è bisogno che il Governo si renda conto che il paese non può più attendere. Sono assolutamente necessarie misure che tutelino i lavoratori dipendenti, che fermino la falcidia dei licenziamenti che solo nella nostra regione ha portato all’espulsione dal ciclo produttivo di oltre 4300 persone. Il Paese non può attendere si deve dotare di politiche industriali efficaci in grado di rilanciare i settori manifatturieri, la qualità dei processi e dei prodotti, a partire dai settori dell'auto, della filiera agroalimentare, della filiera delle energie rinnovabili, anche in direzione di una riconversione verde delle attività industriali. Bisogna avviare subito un piano
Due momenti della manifestazione promossa dalla Cgil
per la ricerca e lo sviluppo che sappia porre il mezzogiorno con le sue risorse e le sue intelligenze (scuola ed università pubbliche) al centro del processo di uscita dalla crisi. E’ inaccettabile l’attacco subdolo all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori con la sottrazione ai giudice della competenza a risolvere le controversie di lavoro in cambio dell’affidamento ad un arbitro qualunque che potrà decidere non secondo le norme della legge italiana ma in completa libertà. Con lo stesso Ddl, inoltre, si è abbassata l’età per l’apprendistato a 15 anni e si è derogato contemporaneamente all’obbligo scolastico e all’età minima per il lavoro minorile fissata a 16 anni. La Cgil Basilicata è soddisfatta per l’atmosfera che i lavoratori hanno saputo creare intorno allo sciopero, nonostante l’oscuramento sistematico operato dai mezzi di comunicazione. Pretendiamo che il Governo prenda in considerazione le nostre istanze, perchè è venuto il momento di smetterla di fingere e di affrontare in maniera puntuale le questioni che la crisi e le difficoltà del mondo del lavoro ci pongono ogni giorno».
La Cia sta monitorando i danni provocati dalle esondazioni dei giorni scorsi
Straripamenti, «gravi danni all’agricoltura» POTENZA - La Cia ha organizzato sul territorio centri di assistenza per gli agricoltori e sta portando avanti un’attenta attività di monitoraggio dei danni provocati dallo straripamento di fiumi e torrenti in particolare nel Metapontino e nel Marmo-Melandro-Platano. Ma si segnalano situazioni di difficoltà anche in altre aree delle due province. Si cerca di valutare le varie situazioni per la dichiarazione dello stato di calamità in modo da venire incontro agli imprenditori agricoli colpiti. «I danni alle coltivazioni - sottolinea Cia - rendono ancora più difficile lo scenario della nostra agricoltura che già attraversa una fase
di grande incertezza. I produttori agricoli continuano a vedere calare i propri redditi e diminuire sempre di più la loro competitività sui mercati a causa degli alti costi di produzione e dei gravosi oneri sociali». Secondo il sindacato degli agricoltori «si registrano tantissime situazioni critiche con centinaia di aziende e campi coltivati completamente sott’acqua; molte le coltivazioni (in particolare orticole e frutticole), andate distrutte a causa del gelo, degli allagamenti e degli smottamenti di terreni». E ancora: «Pesanti gli effetti negativi anche per stalle, serre e attrezzature agricole, alcune delle
quali devastate dalle abbondanti nevicate. Per tale ragione la CiaConfederazione italiana agricoltori ha sollecitato l’immediato stato di calamità per le zone colpite. In alcune zone la violenta pioggia - avverte ancora la Cia nel comunicato stampa diffuso ieri - ha spazzato campi coltivati ad ortaggi e frutteti. Il gelo ha colpito pesantemente gli alberi da frutta (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi) che in alcune zone sono fioriti già da diversi giorni. Forti preoccupazioni ci sono pure per i cereali, in particolare per il grano: l’acqua che ha invaso i terreni rischia di far marcire gli steli già cresciuti. Anche per le strutture aziendali agricole i dan-
ni sono stati ingenti. Oltre alle serre e alle stalle, sono andati fuori uso i macchinari agricoli in quanto rimasti completamente coperti dal fango». «Sia la pioggia che le abbondanti nevicate - avverte la Cia - hanno causato l’isolamento di diverse aziende agricole e molti allevamenti zootecnici sono stati messi in grave difficoltà, in quanto si registrano problemi per poter assicurare l'alimentazione del bestiame: scarseggiano il frumento e i mangimi. Grandi problemi si hanno per il trasporto di latte e ortaggi. Sono, infatti, molte le strade rurali impercorribili per gli smottamenti e le frane».
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24 24 Ore in Basilicata Arbea L’ex direttore dell’ente pagatore incontrerà il governatore De Filippo lunedì
Nuova iniziativa a Sant’Arcangelo messa in campo da Greg e i bambini delle elementari
Realizzato il Muro della Pace Fiori verdi e azzurri e la colomba nella sala consiliare del municipio SANT’ARCANGELO Grembiuli sporchi di pittura, pennelli in mano, colori a portata di mano. Non è una scuola d’arte ma la sala consiliare del comune di Sant’Arcangelo, dove i bambini delle scuole elementari di Sant’Arcangelo stanno realizzando insieme al loro amico Greg “il Muro della Pace”. Da una parte il tavolo del consiglio, di fronte Gregorio tutto in arancione e alle sue spalle i fiori verdi ed azzurri che sorridono, ma anche la colomba della pace. Un’opera in corso di realizzazione di cui non è possibile al momento svelare tutti i dettagli. Ma basta entrare nella sala per respirare un’atmosfera particolare, i bambini che si impegnano, che si danno il cambio, che si aiutano. «Abbiamo disegnato un aereo che lancia rose - spiega Vito, uno dei bambini che ha partecipato all’evento organizzato a Sant’Arcangelo - queste arrivano nel terreno e portano la pace». Una bella esperienza anche per Nicola che aggiunge: «E’ stato divertente, una grande emozione, abbiamo dipinto la pace». Un’espressione del loro pensiero, un messaggio che può rimanere perché aggiunge Antonio: «E’ un messaggio di pace perché per fare il disegno abbiamo lavorato insieme con spirito di collaborazione. Abbiamo lasciato - sostiene ancora Antonio - un messaggio che resterà e tutti lo potranno vedere». Basta guardare i loro volti per capire che si stanno divertendo e c’è chi lo dice chiaramente. Caterina commenta: «E’ stato divertente dipingere, ho provato tanta felicità, allegria per i colori che abbia-
Ecco cosa accade nei due mini laboratori SANT’ARCANGELO - Due minilaboratori che hanno permesso agli organizzatori di raccogliere nuovo materiale, per comprendere come spesso i bambini riescano ad esprimersi in maniera più adeguata con i linguaggi che conoscono maggiormente e che sono più vicini alla loro vita quotidiana. Siamo nel mondo dei fumetti. Cristian Spiotta e Ines Priore ci mostrano quello che i ragazzi hanno realizzato nel laboratorio, una serie di strisce perché ci dicono: «Abbiamo ripercorso la storia del fumetto e spiegato come costruirli, in particolare abbiamo utilizzato delle storie del testo Se ci fosse stata la pace». Pochi passi e nell’aula affianco troviamo la video animazione , tenuta da Rosaria Pepe, qui i ragazzi hanno lavorato con decoupage e la tecnica di pixillation, tutto sulla filastrocca di Gianni Rodari. Un po’ di attesa per vedere il lavoro finito perché ovviamente dovrà essere montato e solo allora finirà in un dvd, primo esempio di un percorso che si spera possa continuare nelle prossime edizioni. f. g.
I bambini alle prese con l’opera Qui a fianco l’inaugurazione della manifestazione
mo usato», del resto aggiunge Lucia: «Abbiamo voluto trasmettere l’idea che se una persona litiga, non c’è bisogno della guerra ma della pace».
Non solo pittura ma anche momenti di aggregazione, di scherzi e di risate, una giornata particolare che grazie all’artista di Moviment Art ha messo in mo-
vimento i piccoli artisti lucani che hanno partecipato all’iniziativa organizzata a Sant’Arcangelo. Vincenzo dichiara: «Lavorare con Greg, ha miglio-
rato anche il nostro carattere, tanta gioia e contentezza, sicuramente è una cosa che rifarei» perché come aggiunge Michele: «Ci siamo divertiti, ma abbiamo anche capito che i disegni possono avere un significato profondo, abbiamo insieme, e ci siamo messi in contatto tra noi, perché bastano pochi segni per costruire la pace». E sulla scia dell’integrazione, non manca una voce dall’estero.
Sorin, un bimbo rumeno, ha affermato: «E’ la prima volta che dipingevo, avevo paura di sbagliare, invece è stata una grande emozione, non la so descrivere, è stato meraviglioso dipingere il Muro della Pace». Quel muro che ieri ha visto all’opera altri bambini perché nello spirito della fratellanza, tutti lavorano per raggiungere lo stesso obiettivo, quello di un mondo di pace. Francesca Gresia
Betty Williams Una filastrocca dà il via alla due giorni per Emergency SANT’ARCANGELO - Un concorso senza perdenti ma con tanti vincitori: gli oltre 200 bambini che dalle prime ore del mattino hanno riempito l’aula magna dell’Itgc “Carlo Levi” di Sant’Arcangelo. E’ così che si aprono le due giornate conclusive del primo concorso nazionale “Per Fare la pace”rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, con il vocio di chi non riesce a stare fermo sulla sedia e fa capire che i tempi per le discussioni non potranno essere lunghi. Ad aprire le due giornate conclusive un tavolo significativo, da Betty Williams, premio nobel per lapace accompagnata da sua figlia Deborah, a Sereno Dolci, figlio di Danilo Dolci uno dei più importanti pacifisti italiani, senza dimenticare Giulio Cristoffanini, co-fondatore di Emergency, Gregorio Mancino, inventore di Movimentart, le autorità regionali e locali. Come introdotto dall’assessore alle politiche sociali di Sant’Arcangelo, Rosaria Briamonte: «Di fronte ad una sala con oltre 200 bambini e ragazzi, un premio nobel e tante autorità, le mie parole sarebbero quasi superflue perché il vero obiettivo della nostra iniziativa è già stato raggiunto, siamo qui oggi, tutti insieme per parlare di pace». Non solo Basilicata, ma anche Campania e Sicilia, ed ecco che la platea si amplia con la presenza delle delegazioni interregionali. Energia pulsante che trovasoddisfazione nelle parole del presidente della giunta Regionale, Vito De Filippo: «E’importante offrire ai ragazzi la
possibilità di discutere e crescere nel confronto, di farlo ascoltando il cuore, crescendo nel dialogo e nel rispetto degli altri. Forse basterebbe ascoltare quello che c’è nel nostro cuore per crescere insieme ed in pace, e noi siamo convinti che il nostro progetto della Città della Pace continuerà a crescere, grazie a Betty, al suo impegno e a quello dei cittadini, perché ci sia questo tsunami di pace». E tutti in silenzio per ascoltare il premio nobel Betty Williams che ha affermato: «Quando vado nel mondo, cerco di spiegare ai bambini che la violenza non è la soluzione ai problemi, è troppo semplice cercare di risolvere con la violenza, mentre è difficile mandarla via. Non è importante chi vincerà questo concorso, ma è importante che voisiate quiperchénonci sarannovincitorio perdenti, ma solo vincitori». Buone notizie anche per le abitazioni del centro storico perché afferma il sindaco di Sant’Arcangelo, Domenico Esposito: «Noi stiamo lavorando affinché questa città della pace si concretizzi, le prime abitazioni dovrebbero essere pronte a breve e siamo sicuri che con queste iniziative anche i nostri cittadini e i nostri ragazzi saranno pronti ad accogliere coloro che arrivano da località disagiate». Una giornata piena di appuntamenti, dailaboratori alla proiezione dei video selezioni per il concorso, in attesa deinuoviappuntamenti domenicaliconlatavola rotonda moderata da Arnoldo Mosca Mondadori e la premiazione dei vincitori. fr. gr.
La copertina di Gomorra
GOMORRA, un brano di Underground di Ascanio Celestino e ancora Sognando Palestina, non siamo in una biblioteca ma al laboratorio di animazione alla lettura tenuto da Erminia Pinto con il supporto di Marilena Cifarelli. Dai testi alla parte pratica con la rappresentazione di una storia di Gianni Rodari, l’1 e 7. Così se nella prima parte si sta seduti, non c'è tempo per stare con la mani in mano per la seconda, a loro la parola alle loro immagini e al loro pensiero. Ed ancora il laboratorio “Sillabario della Pace, tenuto da don Giampaolo Grieco. Un percorso per comprendere come spesso si dimenticano le difficoltà delle altre nazioni, di quelle più povere di cui tutti parlano ma che pochi conoscono davvero e da vicino. Chiude le attività pratiche, “Una filastrocca per Emergency” gestita da Giulio Cristoffanini, co-fondatore di emergency che ha condotto i bambini in un percorso lungo le attività dell'associazione e allo stesso tempo di conoscenza del mondo. f. g.
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nel centro storico e dintorni continuano a chiudere esercizi: siamo davvero fuori dalla crisi?
Commercio in “rianimazione” Dallo scorso dicembre tante le saracinesche abbassate tra l’indifferenza generale SOLO qualche giorno fa la Confesercenti ha presentato un'iniziativa a favore dei commercianti per la dotazione di apparecchi elettronici per i pagamenti. Nel settore, infatti, sembra che la provincia di Potenza sia in forte ritardo. In un momento di grave crisi economica questo, secondo quanto affermato dai partner coinvolti nell'accordo, sarebbe uno degli interventi per il rilancio dell'economia. Un dubbio, però, a questo punto sorge spontaneo.Prima ancora di provvedere all'ammodernamento tecnologico, la Confesercenti non dovrebbe adoperarsi per garantire almeno la sopravvivenza di quelle poche attività commerciali presenti in città? In poche parole: se i negozi chiudono, dove installare questi terminali per il pagamento elettronico? In assenza di dati precisi sull'andamento dei consumi negli ultimi mesi e della nascita o della morte di alcuni punti vendita in città, ci si può affidare alla buona osservazione. Basta farsi un giro. Partiamo dal centro storico, punto nevralgico per il commercio. Sotto Natale, la segnalazione della chiusura di un negozio di oggettistica, sito in via Due Torri da ben 15 anni. Quanti sacrifici per mantenere in piedi un'attività, tra fitto del locale e tasse varie. Il colpo di grazia, per una città non certo rinomata nel settore, la grave crisi finanziaria. Una crisi che grava ancora di più nel così detto salotto cittadino, dove non si va oltre lo “struscio”in via Pretoria. Colpa del decentramento verso via del Gallitello o della difficoltà a raggiungere il centro con i mezzi pubblici? Qualunque sia la causa, sempre più spesso troviamo saracinesche abbassate con cartelli del tipo: «Chiuso», oppure «Vendesi attività». Tant'è che per un certo periodo, perfino
Un “ingiusto” manifesto funebre
Due dei negozi di via Angilla vecchia chiusi. “Four steps” (che resta aperto in via del Gallitello) ha abbandonato la sede storica
uno storico edicolante aveva pensato di cedere le armi. Negli ultimi tempi, gli orfani di via Due torri sono aumentati. A chiudere, infatti, un altro punto di riferimento, soprattutto per le donne e per gli anziani: il negozio di biancheria e corredo. Ma è solo uno dei tanti.Halasciato viaDuetorri la galleria d'arte, mentre ha abbandonato Largo Pignatari un negozio di mobili d'arte. Nei pressi di San Giovanni, inoltre, è scomparso quel punto vendita immobiliare e a via Quinto Orazio Flacco, uno storico salumiere. Eccolo, qui, il nostro centro storico,
ormai in rianimazione. Cambiando reparto, però, la situazione non cambia poi tanto. In via Angilla vecchia, per esempio, nel giro di qualche mese hanno chiuso due negozi di scarpe: uno per bambini e l'altro per adulti. Il secondo ha trasferito l'attività in via del Gallitello, dove aveva da tempo un altro punto vendita. Insomma, fare il commerciante a Potenza è difficile, mentre la sindrome del «non arrivo a fine mese» si allarga a macchia d'olio. Forse, il problema da risolvere, va ben oltre il pagamento elettronico. an. mart.
LA VINCITA Quasi due milione di euro al San Carlo UN MILIONE e 700 mila euro: questa la sommetta - di tutto rispetto - che si è portato via un fortunato giocatore che ieri mattina si è fermato a giocare nel bar dell’ospedale San Carlo di Potenza. La vincita totale è di oltre 1,7 milioni di euro ed è stata realizzata con un Gratta e vinci da cinque euro “Turisti per sempre”. Il fortunato giocatore - di cui, come nella migliore delle tradizioni, non si conosce il nome - ha vinto un premio da 200 mila euro, più una rendita di seimila euro al mese per 20 anni e un bonus finale di centomila euro, per un totale di oltre 1,7 milioni di euro. I gestori del bar dell’ospedale hanno detto di non conoscere chi ha comprato il biglietto milionario, ma ovviamente si sono scatenate immediate le ricerche del fortunato. “Turisti per sempre” permetterà ora all’invidiato giocatore di godersi una rendita a lungo termine.
LA CURIOSITÀ
INTERPELLANZA DI IMBESI
A via Pienza “Slope Style”, per gli amanti delle discipline invernali
Quando lo sport diventa uno stile E’ A via Pienza un negozio tutto particolare. Si tratta di Slope Style dedicato allo snowboard e allo skateboard. Titolari sono Mirko De Felice e Giovanni Boemio, che hanno aperto l'esercizio commerciale per far crescere in città la passione per lo skateboard, lo streatword e lo snowboard, discipline sportive sempre più praticate, anche tra i potentini. Eppure, fino a qualche anno fa, bisognava andare a Milano o Roma per trovare negozi specializzati. Ebbene all'interno della struttura commerciale di via Pienza è presente un vero e proprio show room della componentistica dedicata allo skateboard, allo snowboard e allo streatword. Materiale di vario genere, scarpette, abbigliamento e gadget che sicuramente attirano l’attenzione anche dei curiosi. Una passione radicata nel tempo, uno stile di vita inconfondibile, quello di Giovanni Boemio e Mirko De Felice, che hanno uni-
QUANDO si guarda un manifesto funebre la prima cosa che si osserva è l’età del defunto. E lo sguardo passa involontariamente veloce quando si leggono cifre sopra i sessanta o settant’anni. Poi però ci sono manifesti che ti lasciano un dolore sordo, un senso di sbandamento. La voglia è quella di piangere, anche se il defunto non lo si conosce personalmente. Quattordici anni sono pochi per morire. E si resta a guardare inebetiti quel manifesto bordato di nero con la foto di una bambina sorridente. Ieri a Potenza quel manifesto lo hanno visto tutti: una piccola foto a colori, con una ragazzina magra e dal sorriso allegro. Che, però, è venuta a mancare improvvisamente a chi l’ha amata, a chi ha giocato con lei, a chi di quei sorrisi si è rallegrato. Quattordici anni sono davvero pochi per lasciare questa terra e noi tutti ci siamo chiesti perché, cosa è accaduto a quella bambina. Qualsiasi malattia o incidente abbia portato via Arianna, infatti, quella dipartita è comunque un’ingiustizia. Davanti alla quale molti di noi si sono fermati per qualche minuto. Siamo capaci di fare cose incredibili ma non di salvare una bambina dalla morte. Mentre lei è riuscita a salvare la nostra umanità. ant. giac.
L’interno del negozio (Foto Mattiacci)
to così due passioni: le attività sportive e la musica hip hop e rap. Due passioni, un grande successo, almeno visti i risultati finora maturati. I ragazzi in particolar modo sembrano affascinati dalla merce esposta. Slop Style è ormai diventato un punto di riferimento per chi pratica discipline sportive invernali.
Mirko De Felice si dice, infatti, soddisfatto: «in città - spiega - sono i giovani ad avvicinarsi a queste discipline. La nostra componentistica è molto ricercata. Lo skateboard, lo streatword e lo snowboard ben presto sostituiranno lo sci». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Mercatino dei poveri «Quali i progetti del Comune?» UN’interpellanza urgente riguardante la chiusura del “mercatino dei poveri”del centro storico è stata presentata dal consigliere comunale di Potenza, Antonino Imbesi al sindaco della città, all'assessore al Commercio e a quello ai Lavori Pubblici. «Qualche giorno fa il cosiddetto “mercatino dei poveri” nel centro storico della città - ha spiegato il consigliere - è stato chiuso per ordinanza del sindaco per problemi igienico-sanitari rilevati dai Nas. Questa chiusura determina sicuramente gravi problemi sia per la venuta meno di servizi utili ai cittadini sia di carattere economico. Infatti con la chiusura del mercatino (delle cui condizioni igienico-sanitarie, essendo luogo aperto al pubblico, era probabilmente responsabile anche l'amministrazione comunale) molte attività economiche non potranno essere svolte, producendo ulteriori danni all'economia già precaria della città». Imbesi ha rimarcato che per tale area esiste, da molto tempo, un progetto comunale di adeguamento e migliora-
mento che però l'amministrazione municipale non ha mai cantierizzato. «Il mercatino rappresentava indubbiamente un punto di vendita molto utile e comodo da raggiungere per tutti i cittadini del centro storico (specie per gli anziani) - ha sottolineato il consigliere - tanto è vero che, anche tramite i giornali e telegiornali, molti sono stati gli appelli peril ripristinoin tempibrevissimi del servizio offerto dal mercato». Imbesi ha concluso comunicando di aver presentato una interpellanza urgente all'attenzione dell'amministrazione, per spingere la stessa a intervenire tempestivamente per risolvere la questione. "Nell'interpellanza - ha chiuso Imbesi - chiedo al sindaco e ai suoi diretti collaboratori se esistono responsabilità anche indirette dell'amministrazione sul non aver mai adeguato e messo a norma rispetto alle condizioni-igienico sanitarie l'area del mercatino. Inoltre desidero conoscere in che tempi l'amministrazione intenda intervenire per risolvere la questione».
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Potenza
La vittima è Anna Maria Riviello, ora ricoverata al San Carlo con una frattura al braccio
Aggredita per pochi euro Un giovane le ha scippato la borsa all’uscita dalle scale mobili di via Armellini E’ UN venerdì come un altro. Anna Maria Riviello esce di casa per un appuntamento: la presentazione di un libro presso il Teatro Stabile, a Potenza. L’evento è nel pomeriggio e intorno alle 20 è già finito. Per tornare a casa usufruisce delle scale mobili di via Due Torri. A quell'ora c'è ancora gente in giro e poi, a Potenza, si può stare tranquilli. Eppure, all'uscita delle scale mobili, in via Armellini, accade l'inimmaginabile. Qualcuno l'aggredisce alle spalle. La spinge. Cade a terra. «Una forte scossa di terremoto?», pensa Anna Maria in un primo momento, spaesata. Si guarda intorno. Non ha più con sé la sua borsetta. Il tempo di realizzare. Si volta. Un uomo si allontana correndo. Forse un giovane. Anna Maria, 70 anni, non ha la forza fisica per reagire. Una coppia sta per varcare l'ingresso delle scale mobili. Chiede aiuto. Saranno i due, poi, a soccorrerla. Secondo quanto raccontato dalla donna ad alcuni conoscenti, sembra che nella borsa ci fosse poco o niente. Qualche soldo in cambio della vita. È questo il pensiero ricorrente di Anna Maria a un giorno dall'aggressione. «Una vita - ha confidato sfogandosi con un'amica - che per quell'uomo non ha avuto alcun valore». Anna Maria è ricoverata all'ospedale San Carlo di Potenza con un braccio rotto, escoriazioni e contusioni va-
IL PERSONAGGIO Una vita per i diritti delle donne
Caritas, giornata della condivisione
ANNA MARIA Riviello è nata a Potenza nel 1939. E’ stata presidente regionale dell'Udi di Basilicata dal 1974 e consigliere regionale del Pci dal 1980 al 1990. E’ entrata nel Comitato centrale del Pci nel 1989, nella presidenza del consiglio nazionale del Pds dal 1991 al 1995. Dal 1997 al 2000 è vicepresidente della Commissione nazionale per le Pari opportunità. Ha pubblicato tra l’altro il romanzo breve “Isabella Isabella” (1993) e “La rincorsa, inchiesta sulle operaie della Fiat di Melfi” (2003). Dirige con Califano “Decanter”, rivista trimestrale della sinistra lucana. Le scale mobili tra via Due Torri e via Armellini
rie. Ma poteva andarle molto peggio. L'episodio accende di nuovo i riflettori sulla questione sicurezza. E non perché Anna Maria sia un volto noto in città. In passato, infatti, ha rivestito cariche importanti come consigliera regionale e presidente della Commissione delle pari opportunità. Poteva succedere a chiunque, soprattutto nel punto in cui è avvenuto lo scippo. Via Armellini, infatti, è una strada buia, priva di attività commerciali. Solo i garage dei residenti. Ogni tanto passa qualche automobile, alla
quale bisogna prestare la massima attenzione, data la scarsa visibilità. Di fronte all'ingresso delle scale mobili c'è l'uscita di un parcheggio privato, anche questo poco illuminato. Un controsenso, visto che quella strada piccola e poco trafficata, è il biglietto da visita di una delle maggiori strutture create per agevolare la mobilità urbana. Le scale mobili sono state inaugurate poco più di un anno fa. Un anno in cui l'amministrazione comunale non ha mai pensato di intervenire con opportuni adeguamenti. Illuminazione,
innanzitutto, e videosorveglianza. L'aggressione, inoltre, è l'occasione per rimarcare un fenomeno sociale troppo spesso trascurato. A subire violenze, qualunque esse siano, sono sempre i soggetti più deboli: donne, anziani, bambini. «Un tale avvenimento - afferma la consigliera di parità della provincia di Potenza Liliana Guarino - testimonia come le vittime delle aggressioni siano soprattutto le donne. L'unico modo per ostacolarle è rafforzare la sorveglianza». Anna Martino
Uno dei volontari della Caritas (Foto Andrea Mattiacci)
I POVERI in città sono in aumento e la Caritas diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo si dà da fare per cercare di non far mancare loro il necessario sostegno. Per questo motivo, all’ingresso dei supermercati i volontari della Caritas hanno celebrato la “Giornata della condivisione”. Ogni cittadino ha potuto così contribuire, facendo la spesa non solo per la propria famiglia, ma anche per chi è in difficoltà. E i potentini non hanno mancato di far sentire il loro appoggio, donando alimenti non deperibili come olio, omogeneizzati e alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola.
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Domenica 14 marzo 2010
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Domenica 14 marzo 2010
Al teatro Stabile Kubinek “Maestro dell’impossibile”
Il prossimo 17 marzo parte la “De-Generazione”
“LUNATICO certificato e maestro dell'impossibile”. Questo il titolo dello spettacolo di e con Tomas Kubinek che andrà in scena il prossimo 16 marzo, alle 21, allo Stabile all’interno della rassegna “Comic festival 2010”. Grande artista di fama internazionale, americano originario della Repubblica Cèca, Tomás Kubínek si definisce “Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile” e vedendolo in scena si capisce quanto questa definizione sia aderente alla realtà. Trasformandosi in mago, equilibrista, mimo, attore... Kubínek con la sua dolce follia seduce piccoli e grandi. Le gag si accavallano con una deliziosa frenesia.
SI chiama ''De-Generazione'' il cineforum della Consulta provinciale degli studenti che, a partire dal prossimo 17 marzo, si terrà per 5 mercoledì consecutivi. Le proiezioni-dibattito inizieranno tutte alle 19 al teatro Stabile di Potenza. La rassegna è stata organizzata grazie alla collaborazione dell'assessorato alle Politiche giovanili. Ogni proiezione è uno spaccato della nostra societa . Si parte il prossimo 17 marzo con la proiezione di “Blow”. Parteciperanno al dibattito rappresentanti del SerT di Basilicata.
LA RASSEGNA
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Agenda
Domenica 14 marzo 2010
Domenica alla galleria civica “San Francesco si racconta”
“Il brutto anatroccolo” di scena al teatro Stabile
CHIUDE oggi i battenti la mostra dedicata a San Francesco. Alle 11 si terrà il laboratorio didattico “Una domenica al museo”. Alle 20.30 “Francesco si racconta” spettacolo con meditazioni di fra Domenico Marcigliano e canti del coro della chiesa Santa Maria del Sepolcro diretto da fra Francesco Rea. La mostra dedicata a San Francesco d'Assisi nell'iconografia in terra lucana è stata inaugurata lo scorso 6 dicembre ed è stata vista da circa 8.000 visitatori provenienti anche da fuori regione, dando prova dell'interesse verso un'arte ancora poco conosciuta qual è quella sacra lucana.
SARA’ “Il brutto anatroccolo” il “protagonista” della rassegna di teatro ragazzi “Di fiaba in fiaba” in programma il prossimo 20 marzo, alle 18.30, al teatro Stabile di Potenza. La notissima storia di Andersen viene proposta in una rivisitazione che vuole sottolineare, sopra ogni altra cosa, la questione della diversità. Il bisogno di socialità e di appartenenza; la difficoltà di vivere in armonia con propri simili che non ci accettano. La diversità come pregio anziché come difetto. Il Brutto anatroccolo, infatti, non rinasce a nuova vita diventando un cigno, perché cigno lo è sempre stato, fin dall’inizio.
Di corsa
A CASTELMEZZANO SI DISCUTERÀ DEI POIS
Un centro polivalente per tutta la comunità
PROSEGUE la rassegna “35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti”. Il prossimo 18 marzo, alle 21, al cineteatro Don Bosco verrà proiettato il film dei fratelli Cohen “A serious man” con Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick e Adam Arkin. La coppia che ha consegnato agli ultimi due decenni il meglio della commedia cinematografica contemporanea - toccando l'apice con Il grande Lebowski -in “A serious Man” racconta la storia della famiglia Gopnik in una fase drammatica della sua esistenza: la signora Gopnik si è innamorata di un La locandina del film altro e vuole il divorzio e Larry, il capofamiglia, deve far fronte a mille problemi cercando. Sotto l'apparenza di commedia surreale, “A serious man” nasconde una riflessione su come e soprattutto se la religione possa soccorrere un uomo nei travagli quotidiani; e, al contempo, su cosa significhi essere ebrei osservanti in un'America anni '60 dove impazza il rock 'n' roll e mille tentazioni fanno capolino. Il film ha un prologo esilarante e nerissimo ambientato un secolo fa in uno shtetl dell'Europa centrale e tutto parlato in yiddish! Per chiarire da dove vengono quegli ebrei americanizzati con garage e aria condizionata, e per sospendere sul protagonista la maledizione del dybbuk, il non-morto che un incauto trisavolo invitò a cena per sbaglio. Una storiella alla Isaac B. Singer che getta subito una luce comico sinistra sulle sventure del professor Larry Gopnik. Un tipo occhialuto e compunto che stordisce i suoi studenti di fisica con grafici e formule per dimostrare che al mondo nulla è mai certo e che poi, tornando a casa, scopre che è proprio così.
CASTELMEZZANO - L'Alto Basento punta sui “bisogni. E così oggi a Castelmezzano, alle 9.30, nella scuola del paese, si terrà un convegno sul tema “Pois …oltre 10 milioni di euro per rafforzare i servizi sociali e scolastici”. Obiettivo dell’incontro fare luce sulle iniziative che si stanno mettendo in cantiere nell'area dell'Alto Basento e che coinvolge ben 20 comuni appartenenti alle soppresse comunità montane dell'Alto Basento, del Camastra Alto Sauro e dell'Alto Bradano. Il Piano di zona consentirà ai comuni interessati di avere a disposizioneuna seriedi servizisocio-assistenziali, di cura alla persona, di formazione culturale e scolastica, molto variegata e corrispondente ai bisogni dei cittadini. Il tutto attraverso l'incontro tra istituzioni, cittadini, famiglie, volontariato organizzato, associazionismo di impegno sociale, imprese non profit. E non solo, questa particolare operazione sarà anche proficua dal punto di vista economico per il territorio. Il Piano, in cui è capofila la disciolta Comunità montana Alto Basento, prevede un'organizzazione in sotto aree omogenee, tra cui quella che comprende i Comuni di Brindisi di Montagna, di Campomaggiore, di Castelmezzano, di Pietrapertosa, di Albano di Lucania, di Trivigno, di Vaglio Basilicata. All'incontro interverranno: Domenico Cavuoti, sindaco di Castelmezzano; Gerardo Ferretti, Commissario straordinario della Comunità montana Alto Basento; Giuseppe Cugno, direttore sanitario dell'Azienda sanitaria di Potenza; Antonio Distefano, consulente Autorità di gestione Por Basilicata e Piero Lacorazza presidente della Provincia di Potenza. «E' stata un'esperienza importante - ha detto Domenico Cavuoti, sindaco del paese che ospita il convegno - perchè la costruzione di un piano attraverso una concertazione così ampia, è sicuramente un grande esempio di democrazia. Gli sforzi impiegati
Una veduta di Castelmezzano
nella costruzione di questo “progetto” sono stati notevoli, tutti mirati a trovare un punto di incontro per l'offerta di servizi migliori a livello di area sovracomu-
nale e comprensoriale e che farà in modo che la Regione Basilicata possa sovvenzionare il Piano con oltre 10 milioni di euro. Ciascun Comune, inoltre, ha individuato
La domenica dei podisti
Sbaglio o non mi stai ascoltando?
Il padre di Gigi Chiriaco. In basso un momento della gara
con attenzione al proprio interno le priorità cui destinare risorse, dimostrando grande senso di responsabilità». A tal proposito il Comune di Castelmezzano, in accordo con gli altri Comuni, ed in particolare con quello di Brindisi di Montagna, haproposto larealizzazione di un Centro Culturale Polivalente Comprensoriale da utilizzare per attività scolastiche e formative. L'idea che valorizza l'idea della cultura e che ha riscontrato l'apprezzamento degli esperti del settore e della stessa Regione, guarda in maniera propositiva ed innovativa a quanto potrebbe accadere, nei prossimi anni, alle scuole dei piccoli comuni, costretti a chiudere le sezioni a causa del progressivo calo demografico. Il centro polivalente è stato finanziato per 700.000 euro e sorgerà in località Camastra in un area baricentrica e ben collegata alla viabilità principale.
RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Appuntamento con l’amore 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Shutter island 18.15 - 21 Sala 5 Genitori e figli “Agitare prima dell’uso” 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Invictus 16.30 - 19.15 Codice genesi 22.15
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Alice in wonderland 18.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Shutter island 18.30 - 21
Mine vaganti
LA “CULTURA DI SERA”
“Madrevita & Italian spaghetti revival”
Non udenti e giornalisti insieme per una messa
PER “Cultura di sera”giovedì prossimo alle 20, al teatro Stabile, sarà la volta di “Madrevita & Italian spaghetti revival”. La rassegna, che si concluderà il prossimo 13 maggio, prevede 12 appuntamenti che vedranno la partecipazione di musicisti, scrittori ed artisti presso le diverse strutture presenti sul territorio, dal Teatro Stabile, alla Galleria civica, a Palazzo Loffredo, alla Sala dell’Arco di Palazzo di Città, alle scale mobili di Via Armellini. «Il progetto - ha spiegato il sindaco Vito Santarsiero - si pone l’obiettivo di promuovere la cultura sostenendo eventi di particolare importanza che creino momenti di aggregazione e di rilancio culturale e turistico della città capoluogo. La cultura «resta intesa come fattore di sviluppo, di lavoro, come valore, come investimento indispensabile a caratterizzare l'identità della città, a riconoscerle il ruolo di capoluogo, a farle assumere prestigio a livello regionale, nazionale e mediterraneo».
CINEMA
La locandina della rassegna
Accanto San Francesco di Sales e sotto il gruppo dell’associazione provinciale dei sordi
Un mondo di auguri a ISABEL per il suo primo compleanno ! Papà e Mamma.
VALENTINA, per il suo primo mese di vita e a MIRIAM per il suo 15° compleanno, con tanto affetto da Maddalena e Carmine
SI è svolta la Mezza maratona organizzata dall'associazione “Borgo antico Portasalza”, in collaborazione con il Comune di Potenza. Presenti ex campioni come l'olimpionico lucano Donato Sabia, i soci dell'Avis, che ha promosso la "Maratona del Cuore" per ricordare Luigi Chiriaco, sportivo e consigliere comunale scomparso prematuramente il cui fratello ha corso con il pettorale 149 sotto lo sguardo del padre presente alla partenza. Oltre agli appassionati, concorrenti maschi e femmine di tutte le età, hanno partecipato varie squadre provenienti da molte regioni d'Italia, nonchè società come gli "Amatori podistica di Potenza", il "Diabetic no Limits", i "Podisti potentini”, questi ultimi, che ogni domenica si ritrovano nella loro palestra all'aria aperta presso il Parco Montereale per percorrere i soliti quindici - venti chilometri nelle vie cittadine, guidati dal capitano Mario Tito con Cascini, Licciardi, Cozzi, Palese, De Angelis, Di Franco hanno onorato questo impegno con il solito agonismo ed entusiasmo che li contraddistingue. Questa manifestazione ha voluto richiamare alla mente il motto "mens sana in corpore sana" e valori semplici che dovrebbero far parte dei comportamenti giornalieri di ognuno. Ha tagliato il traguardo Donato Becce della Rocco Scotellaro di Matera, che si è aggiudicato il Trofeo Luigi Chiriaco. Leonardo Martino
“NON farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre." È il monito che l'anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia. Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c'è molta attesa per il suo ritorno
Appuntamento con l’amore LE storie di tanti personaggi s'intrecciano tra loro: una soldatessa di leva di ritorno dall'Iraq sull'aereo per Los Angeles incontra un omosessuale innamorato di un giocatore di football. Un fiorista propone alla sua fidanzata di sposarlo, ma poi si rende conto di essere innamorato della sua migliore amica che, a sua volta, scopre che il fidanzato è già sposato.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 14 MARZO 0971/21067
Mancinelli via Pretoria, 207 TURNO FESTIVO 14 MARZO
0971/441991
Malvaccaro via Danzi, 29
0971/21067
Mancinelli via Pretoria, 207
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546
Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg.
0971 335111 1515 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564
Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
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Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
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I fratelli Cohen a “35 millimetri” raccontano “A serious man”
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Melfi Se ne è discusso in un convegno organizzato dagli avvocati della città federiciana
Riforma del processo civile, legali a confronto MELFI - Presso l'aula consiliare del Comune della città federiciana si è svolto ieri un convegno organizzato dal locale foro degli avvocati per discutere della riforma del processo civile. Profili pratici ed operativi sono stati affrontati in un interessante dibattito che ha interessato il gran numero di giuristi presenti nell'aula Nitti Bovet. «Siamo fortemente impegnati in tema di formazione professionale spiega il presidente dell'ordine degli avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo - e questo rappresenta il primo appuntamento del 2010. Abbiamo inteso concentrare l'attenzione sul nuovo processo civile e siamo decisamente soddisfatti per come sono andati i lavori. L'amplissima partecipazione è la dimostrazione che l'operato di questo consiglio dell'ordine è ben apprezzato quando in oggetto sono trattati temi che rappresentano il nostro pane quotidiano». Tra gli altri relatori vi erano due giuristi del foro di Napoli. «Questa è una riforma che cerca di andare ad incidere sulla tempi-
stica processuale - commenta l'avvocato campano, Pasquale Guida per dare una risposta immediata della giustizia al cittadino. Senza voler fare un torto al legislatore, tuttavia, è opportuno ribadire che non è importante soltanto ridurre i tempi ma anche creare strutture nuove. Per svolgere al meglio questo lavoro, noi avvocati dobbiamo avere mezzi a disposizione in termini di aule e personale. Con le riforme scritte ma non sostenute da mezzi logistici reali non si va da nessuna parte». Infine un collega giurista, molto critico con questa riforma: «che presenta delle imprecisioni lampanti - ha proseguito l'avvocato, Giuseppe Curcio - dal momento che ancora una volta si evidenzia la carenza del legislatore nella precisa formulazione. In tema di processo sommario e di cognizione, per esempio, c'è un rito che dovrebbe essere alternativo rispetto a quello ordinario ma con una normativa eccessivamente stringata». Ciò non toglie, «però - ha concluso - che la riforma del processo civile possa offrire spunti di rinno-
Gerardo Di Ciommo
vamento ed in qualche modo anche dei mezzi per noi avvocati, o le parti in generale, per addivenire ad una soluzione delle controversie in tempi più brevi rispetto agli ordinari tempi processuali». Il convegno, seguito da numerosi avvocati del foro lucano, ha di-
mostrato la grande partecipazione a simili eventi che da sempre contraddistingue la classe forense melfitana. La partecipazione ai lavori è risultata valida ai fini dell'attribuzione di quattro crediti formativi. Vittorio Laviano
Rionero Arrestato pregiudicato RIONERO - Ha visto i carabinieri e ha cercato di darsi alla fuga ma gli uomini dell’Arma, coordinati dal capitano Antonio Contente, unitamente a quelli di Rionero, hanno avuto la meglio e hanno arrestato un pluripregiudicato di 41 anni, Giovanni Sollazzo, residente a Barile. L’uomo è accusato di violazione p degli obblighi derivati dalla sorveglianza speciale. Sollazzo, notato nel centro abitato di Rionero, alla vista dei Carabinieiri ha cercato di darsi alla fuga nei vicoli del centro storico, venendo immediatamente bloccato e tratto in arrestato. Sulle arterie di maggiore traffico sono stati effettuati numerosi posti di controllo. Riscontrate violazioni al codice della strada e ritirate 3 carte di circolazione. Controllati anche bar e pub al fine di prevenire l'abuso di bevande alcoliche nonché reati concernenti l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Avigliano Tripaldi, Salvatore e il candidato a sindaco Summa presentano lista e programmi
«La città che io vorrei» Punti principali: viabilità, centro storico, parcheggi e commercio AVIGLIANO – Il vecchio, il mancato, il nuovo. Ovvero: Tripaldi, Salvatore, Summa. Il centrosinistra, quasi al completo, ieri sera ha presentato la lista e il programma. Polemico, silente e propositivo: queste le caratteristiche dei tre. Il sindaco uscente, dopo aver difeso una coalizione che non è mai andata in crisi nelle suo governo, ha lanciato una bordata al centrodestra: «Siamo gli unici a parlare e a incontrare le persone – ha tuonato Tripaldi -. Gli altri fanno manifesti e slogan». Donato Salvatore si è consegnato il silenzio. L'espressione non rivelava lo stesso entusiasmo di qualche settimana fa, allorquando il segretario del Psi annunciò al pubblico la sua scesa in campo. Forse si consolava pensando alle parole del parlamentare Antonio Luogo (Pd), che un attimo prima parlando delle tenuta democratica dell'Italia aveva detto: «Ad Avigliano siamo stati bravi a tenere unito il fronte democratico». Poi la parola è passa a Vito Summa, protagonista della serata che ha raccontato come vorrebbe che Avigliano fosse in futuro. Summa immagina che la cittadina abbia un ruolo leader all'interno di un'area vasta come quella dell'Alto Basento; che giochi un ruolo baricentrico con i servizi alla persona, con il nuovo distretto sanitario e all'interno delle comunità locali, chiamate tra l'altro a decidere lo sviluppo e le prospettive delle aree produttive. «Avigliano – ha detto – deve sviluppare rela-
Salvatore e Summa
zioni con l'area del Marmo Platano Melandro, che stenta a trovare un punto di riferimento, mentre dobbiamo pensare a quella parte importante di Avigliano che guarda, dall'altra parte, al Vulture Melfese». Era tonico, Vito Summa. Tanto schietto da affrontare a viso aperto l'autocritica quando ha detto che «il paese si è imbruttito» e che «l'amministrazione e i partiti hanno perso le relazioni con i cittadini». Nei prossimi cinque anni si dovrà lavorare molto su questo terreno, ha promesso. Poi è passato alle grandi questioni, mentre nella sala consiliare si notava che c'erano 17 candidati su 20: De Lisa aveva inviato le scuse, D'Andrea e Possidente as-
Bella Progetto all’Istituto comprensivo
senti non giustificati. Dunque i temi scritti e ripetuti nel programma dell'ex assessore provinciale alle Finanze: viabilità esterna e interna, centro storico e arredo urbano, parcheggi e commercianti, edilizia e contenitori pubblici da completare. Occorre garantire alle 72 frazioni del comune «il diritto alla mobilità. È la prima cosa che chiedono i cittadini». Avigliano e Potenza dovranno potenziare il collegamento ferroviario delle Fal, su cui incombe il rischio dei tagli. Ecco che Summa si attiverà affinché a contrada Lavangone, territorio in comune con Potenza, si possano dislocare le scuole oppure l'area commerciale del capoluogo. «È l'unico modo per tenere in vita il sistema di metropolitana leggera». Priorità sarà data al decoro urbano e una politica abitativa sui cinque anni è stata immaginata per il centro storico. Difficile fare grandi cose, ha avvertito Summa, ma un intervento pubblicoprivato per rimodernare le abitazioni si può fare. Quindi l'impegno ad aprire subito il parcheggio del monastero e immaginare il terminal bus in quello spazio, così da liberare parcheggi lungo il corso principale e rispondere alle esigenze dei commercianti. Infine far accresce all'esterno l'importanza del Castello di Lagopesole e del borgo rurale, dare vigore alla fondazione Gianturco e alle manifestazioni come quelle dei quadri plastici. Gianni Sileo
Muro Lucano La premiazione si terrà il prossimo 16 ottobre
La frutta entra a scuola Concorso “San Gerardo” per educare al mangiare sano Proclamazione dei vincitori BELLA - Al programma comunitario "Frutta nelle scuole" del ministero alle Politiche agricole e forestali aderisce anche l'Istituto comprensivo bellese. Si punta a diffondere una cultura del mangiar sano anche nel Marmo Platano. Un progetto che sarà realizzato in sinergia tra Regioni, le Province Autonome, il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione, dell'universita' e della ricerca. Al via domani mattina la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli nelle scuole primarie della Basilicata. Il dirigente scolastico dell'istituto Comprensivo di Bella, Mario Coviello ha affidato alle docenti Antonietta Sacco, Felicia Zarriello e Donata Barbera l'organizzazione della distribuzione.
«Insegnare ai bambini l'importanza di una alimentazione sana, basata sui buoni prodotti dei nostri territori e della nostra ricchissimatradizione agricola - ha detto Coviello - ci aiuta a formare adulti consapevoli che riconoscono il valore di uno stile di vita, anche alimentare, improntato alla qualità e alla salubrità. Insomma, a ricreazione meglio unamelao unaperadeinostri contadini che uno di quegli snackpienidi colorantiecalorie che fanno ingrassare». Domani a Bella verranno distribuiti i «prodotti di territorio stagionali quali mele, pere, arance, kiwi, fragole, carote, pomodorini, sedani di qualità - ha concluso Coviello - per oltre 27.000 quintali di prodotto in oltre 5.000 scuole». Angela Scelzo
MURO LUCANO - Saranno proclamati oggi i vincitori del concorso letterario San Gerardo”. Il prossimo 16 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione. Dopo la riuscitissima e solenne edizione dello scorso anno del 16 ottobre 2009, che prese vita presso la chiesa San Gerardo Maiella in contrada Pontegiacoia di Muro Lucano, ancora una volta sarà la poesia la protagonista indiscussa della edizione 2010 del concorso internazionale Poesia dal tema: "Una poesia per San Gerardo Maiella. Tanti componimenti e premi hanno accompagnato la cerimonia di premiazione della “Prima edizione del concorso internazionale di poesia” intitolato al santo natio di Muro Lucano in una da-
ta molto particolare: infatti il 16 ottobre sono ricaduti i 254 anni dalla morte del santo patrono della Basilicata. Artefici dell'iniziativa culturale sono l'associazione Cuorimuresi, l'Unitre di Muro Lucano, e la Fondazione Carmine de Luca di Corigliano Calabro, che promuovono la poesia quale mezzo per comunicare e trasmettere le proprie emozioni sulla figura del santo patrono della Basilicata. Il concorso, con testi a tema libero rigorosamente scritti in Italiano, inediti e senza non aver mai ricevuto premi in altri concorsi letterari, è ancora una volta aperto a tutti: ad Adulti e Giovani con due sezioni distinte e a loro dedicate. Nella prima edizione i componimenti furono più di trenta Carmine Pepe
Melfi SIncontro al centro Nitti
Diagnosi e terapia dell’osteoporosi MELFI - “Osteoporosi: epidemia silenziosa, dalla diagnosi alla terapia”. Questo il titolo del convegno tenutosi nella giornata di ieri nel centro culturale Nitti. Organizzatore dell’evento il direttore dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio, Vito Mascolo. Un convegno patrocinato dal servizio sanitario regionale e dall’ Azienda sanitaria locale di Potenza. Presenti all’incontro l’assessore alla Salute Antonio Potenza, il direttore generale dell’Asp Pasquale Amendola, il sindaco di Melfi Alfonso Ernesto Navazio. A fare gli onori di casa il direttore sanitario della struttura Luigi D’Angola. L’osteoporosi è una malattia a tutti gli effetti, riconosciuta solo nel 1994 dagli esperti dell’ organizzazione mondiale della sanità. Una malattia che colpisce soprattutto in età avanzata. Obiettivo del convegno è quello di portare a conoscenza le problematiche interne per fare rete tra le varie professionalità che operano all’interno delle strutture ospedaliere. «Il paziente anziano non deve essere considerato di seconda categoria - ha detto il direttore Mascolo - con la collaborazione reciproca tra i professionisti del settore sanitario il futuro per questi ammalati potrà essere più roseo». Non considerare più la relazione tra diverse figure mediche come un piacere personale scambiato vicendevolmente tra colleghi, ma come una vera e propria equipe che lavora per il benessere del paziente anziano. Anche sul fronte dei costi, elevati per la cura delle patologie legate alla senilità, si potrebbero abbattere con la collaborazio-
L’assessore Antonio Potenza
ne fattiva. «Quando un paziente viene ricoverato - spiega il direttore dell’Unità operativa di ortopedia - si dovrebbe già avviare la procedura per la successiva riabilitazione in modo tale da avere un servizio efficiente che consenta al degente di rimanere in ospedale per poco tempo». In questo modo si abbattono notevolmente i costi e la persona ammalata può tornare prima a casa. «I pazienti devono tornare nel loro ambiente familiare dove sono più felici, soffrono meno, hanno minori complicanze e la riabilitazione è più veloce - prosegue Mascolo - Il rischio di frattura diventa più elevato con il passare dell’età quando si riduce la resistenza dell’osso. La frattura è l’ultimo segnale che da il corpo quando le ossa sono colpite da osteoporosi. E’ un problema sociale perché la scarsa informazione porta a controlli praticamente inesistenti, così ci si reca dal medico solo a frattura avvenuta. Tra le più frequenti, quella al femore, al polso e alla colonna, ma anche alla caviglia alla tibia e all’omero». Lucia Nardiello
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Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Toccherà a Pasquale Nicoletti confezionare il manufatto: «Lo farò nel ricordo di mio padre»
Ecco il bozzetto del Carro 2010 Conto alla rovescia per la festa del 2 Luglio: opera dedicata a San Giovanni Vianny È DEDICATO a San Giovanni Maria Vianny, detto anche il Curato d´Ars, il carro della Bruna edizione 2010. Ieri nel salone degli Stemmi dell´Episcopio, in piazza Duomo, è stato presentato il bozzetto vincente del concorso per la realizzazione del Carro Trionfale. Al concorso avevano partecipato 3 concorrenti. Il manufatto in cartapesta sarà realizzato da Pasquale Nicoletti che continuerà, nel segno della tradizione, il lavoro imparato dal padre Francesco, scomparso proprio qualche settimana fa. Durante la presentazione del bozzetto sia il Presidente del Comitato Festa della Bruna, Franco Palumbo, che sua eminenza monsignor Salvatore Ligorio, hanno ricordato, alla presenza della moglie e dei figli di Francesco Nicoletti, la figura dell'artista materano della cartapesta, autore di sette carri trionfali. L'elaborato presentato al concorso da Nicoletti aveva ricevuto l'unanimità dei consensi dei componenti la Commissione perché “in quanto contenente tutte le caratteristiche sia scultoree che de-
Il bozzetto del Carro trionfale 2010
corative fondamentali”. Il secondo elaborato invece era stato escluso perché anonimo, mentre la terza proposta era stata presentata da un alunno del liceo artistico “Carlo Levi” di Matera, An-
gelo Andriulli, il quale aveva progettato una innovativa versione del Carro. “Gli artisti” ha detto Palumbo “continuano a rinnovare la tradizione religiosa e folkloristica della Festa: è un momento
di speranza condiviso da tutta la città”. Prima di scoprire il bozzetto del Carro di Maria Santissima della Bruna, Monsignor Ligorio ha illustrato la vita di San Giovanni Maria Vianney (17861859), uno dei più grandi santi del XIX secolo. “La sua vita presenta così tante diverse sfaccettature che c'è sempre una nuova lezione che possiamo trarne” ha detto il prelato. Appena presi i voti il Giovanni Maria Vianny fu mandato in un paesino, il villaggio di Ars. Qui inizia una vita sacerdotale che, contro ogni attesa, illuminerà con la sua luce prima tutta l'Europa, poi tutto il mondo. Pio XI lo canonizzerà nel 1925 e sarà proclamato patrono di tutti i parroci cattolici. Giovanni Maria Vianny diventerà un sacerdote eccezionale, un magnifico prete, uno straordinario apostolo, un confessore di raro discernimento e un predicatore di profonda influenza sulle anime. “La figura di un prete arrivato in un paese sperduto della Francia” ha detto ancora Ligorio “ricalca quasi la storia di tanti pastori giunti nella nostra realtà lu-
cana dove hanno saputo guidare le comunità diffondendo la parola di Dio. Attraverso la tradizione della Festa e del Carro Trionfale si mantiene viva la cultura della città. Tradizione nella novità, anche nel dare risposte più immediate ai problemi della comunità materana”. Con la presentazione del bozzetto inizia dunque, ufficialmente, il percorso di avvicinamento alla festa della Bruna che culminerà proprio con la distruzione del manufatto realizzato da Pasquale Nicoletti coadiuvato da altri artisti della cartapesta come i fratelli Daddiego. “Il pensiero durante questa cerimonia va a mio padre” ha detto con commozione Pasquale Nicoletti “che mi ha insegnato tanto. Per questo cercherò di farmi forza per avere le energie giuste e portare a termine questo impegno. Anche se mio padre non sarà fisicamente con me io cercherò di rinnovare la tradizione portando nel cuore le emozioni dei momenti vissuti con lui anche mentre lavoravamo al carro della Bruna”. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
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Matera
Il Sunia sull’emergenza delle case popolari Casertano: «Impegno pubblico ridimensionato» Emergenza case popolari a Matera. Se ne è discusso ieri mattina nella Mediateca durante il quinto congresso provinciale del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari), al termine del quale è stato eletto il nuovo direttivo provinciale. Che adesso è composto da Francesco Casertano, Angelo Giuseppe Cataldi, Maria Grazia Fiore, Domenico Fiore, Eustachio Grieco, Antonio Morelli. All'incontro, aperto alla discussione pubblica, sono intervenuti, oltre al presidente del Sunia Francesco Casertano, anche l'assessore regionale Vincenzo Loguercio, l'ex presidente della Provincia Carmine Nigro e Fernando Mega della Cgil. Assenti i responsabili dell'Ater, “nonostante -ha detto Casertanosiano stati invitati”.
A Matera negli ultimi dieci anni i costi di costruzione sono aumentati del 35%, il costo degli appartamenti dell'80%, i costi delle aree del 130% ed i costi dell'offerta in affitto del 150%. Nello stesso tempo i redditi dei lavoratori e dei pensionati hanno subito aumenti impercettibili ed è cresciuta la richiesta per l'assegnazione di una casa popolare e di quelle per il contributo all'affitto. “Negli ultimi anni -ha affermato Casertano- l'impegno pubblico per edilizia sociale, già progressivamente ridimensionata nel tempo fino ad arrivare ad un sostanziale smantellamento dell'intervento diretto, ha fatto registrare una produzione annua di alloggi sociali inferiore alle 2000 unità. La dotazione assegnata al fondo di sostegno alla locazione è andata diminuendo, passando dai
360 milioni di euro del 2000 ai 200 milioni di euro del 2008, con una riduzione del 45%. Questo a fronte di aumenti dei canoni, nello stesso periodo, del 130% per i contratti rinnovati e del 150% per quelli delle offerte rilevate nel mercato privato per nuove locazioni. Il rinnovo degli accordi territoriali - ha aggiunto Franco Casertano - e il contratto nazionale dell'affitto sono i terreni di iniziativa sui quali riaffermare e rilanciare il ruolo contrattuale del Sunia con le controparti naturali. Insieme a questo, il confronto con gli interlocutori istituzionali, in particolare Regioni e Comuni, sulle politiche abitative afferma e completa il ruolo di rappresentanza di un diritto di cittadinanza fondamentale qual è la casa”. Fernando Mega ha sottolineato
Il Sunia ha affrontato molte questioni legate alla crisi di alloggi
che “a Matera negli ultimi 20 anni si è costruito l'80% di metri cubi in più del parco abitativo, mentre l'aumento della popolazione è stato del 20%. Niente si è fatto -ha sostenuto
Mega- per l'edilizia popolare. A Matera i prezzi di una casa sono da 'gratta e vinci' in periferia' e da 'superenalotto' al centro”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
«Non si può più aspettare, serve un tavolo di concertazione per sanare un’ingiustizia»
«Amianto, non si deroga più» E’ il messaggio lanciato dal presidente Stella nel convegno sui rischi per i lavoratori «Bisogna sanare un'ingiustizia». È il messaggio forte di chiusura delPresidente della Provincia Franco Stella. «Non derogheremo più. I lavoratori hanno un sacrosanto diritto. Il riconoscimento di una situazione che si protrae ormai da troppo tempo e che ha visto una sorta di “atteggiamento di strabismo”, anche daparte delleistituzioni, nei confronti di chi ha conosciuto, e conosce ancora, il dramma della malattia professionale». La proposta del Presidente per far fronte a quella che definisce “una questione di civiltà” è la convocazione d'un tavolo di concertazione. Enti e Associazioni dovranno incontrarsi ufficialmente nei prossimi giorni per definire,“una volta per tutte”, un documento che assuma valenza istituzionale. Una proposta che, per superare l'impasse d'un quadro nazionale fermo da tempo, prevede nel concreto l'attuazione di varie azioni. Prima di tutto l'ampliamento dell'atto ministeriale relativo alla “caratterizzazione e alla bonifica dei siti inquinati”. Poi, la realizzazione d'una “sorveglianza sanitaria” incisiva, l'aumento della platea relativa ai “riconoscimenti” (pensiamo ai casi di esposizione indiretta), la costituzione d'un “fondo delle vittime amianto”e un “tavolo tecnico” che finalmente produca un protocollo d'intesa che dovrà essere firmato dalla Regione, dalla Provincia, dalle Asl, dalle Associazioni coinvolte e dai sindaci dei comuni interessati. Su quest'ultimo punto il Presidente ha dichiarato di “pretendere” la firma dai sindaci perché la problematica amianto, e malattie correlate, deve diventare, come ha ripetuto anche Mario Murgia, Presidente dell'Associazione italiana esposti amianto Valbasento, cui spetta il ruolo di connettore tra Enti e Associazioni in questa lunga battaglia, un “fatto di cultura”. Non può più esserci “ignoranza culturale” su fatti, accertati da decenni, che comportano un rischio per la salute pubblica. Né da parte dei lavoratori, soggiogati spesso da una logica omertosa, né da parte dei medici, obbligati per legge a segnalare eventuali casi e che spesso hanno avuto comportamenti contrari, né da parte dei sindaci, in qualità di primi amministratori e primi cittadini nella tutela del territorio. Quattro gli aspetti su cui ci
Macellazione clandestina
Cinque persone deferite UNA pattuglia del corpo Forestale di Matera, si è recata in località “Jazzo Malvezzi” e ha rinvenuto le carcasse di suino e di un ovino appena macellati, in un capannone di una masseria, adibito allo scopo con attrezzature per la preparazione di carni, in pessime condizioni igienico-sanitarie e con tracce di sangue sul pavimento. La pattuglia ha ritenuto opportuno sottoporre gli animali ritrovati ad esame sanitario, dal quale è emerso che la macellazione era avvenuta senza alcuna visita veterinaria preventiva. Gli animali sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e sanitario. Inoltre, sono state deferite cinque persone all'Autorità Giudiziaria, le quali dovranno rispondere di attività di macellazione clandestina.
Volontariato Vincenziano
Anniversario di Vincenzo e Luisa La conferenza tenuta ieri mattina in Provincia circa i rischi dell’amianto (foto Videouno)
si deve concentrare secondo quanto emerso nel convegno moderato dalla giornalista del “Quotidiano”, Margherita Agata,: la patologia, i riconoscimenti previdenziali uguali per tutti rivisitando una legge troppo malleabile a varie interpretazioni, l'assenza di atti d'indirizzi ministeriali reciproci, e quindi, onere della prova ricadente sul lavoratore, infine, la bonifica del territorio oltraggiato da tali sostanze. «Da quando il legislatore per la prima volta si è sensibilizzato a tali argomenti, con la legge del 1992, sono passati diciotto anni, ma il numero di 3000 morti all'anno in Italia per malattie direttamente imputabili all'amianto, è ancora un dato preoccupante - dice l'assessore Auletta. Se l'ente provinciale si spendesse al 100% nella risoluzione del problema riusciremmo a risolvere lo 0.5%. Bisogna sollecitare il governo». Il tecnico Luca Convertini si riallaccia alla legge '92 affermando, quanto, già in quella data, i tempi fossero più che maturi per intervenire. Già nel 1940 lo sarebbe stato. Ed ha descritto le attuali procedure per raccogliere dati inmerito. “Ad oggiil RENAM registro nazionale mesoteliomi, è al suo decimo anno di attività, con diramazioni in tutta Italia ed anche in Basilicata. Si occupa di patologie neoplastiche e non neo plastiche su segnalazioni dei
medici, a loro volta, obbligati in questo; verifichiamo la certezza del caso, in quanto la patologia può non avere diretta corresponsione con l'esposizione all'amianto, e solo allora registriamo il dato. Sono state raccolti, dal 2000 ad oggi 209 segnalazioni, di cui 74 certificate, divisi tra 50 uo-
mini e 24 donne; nella fattispecie 69 pleurici e 5 di altro tipo, e ancora 54 certi e 20 probabili”. Si attende l'intesa di tavoli ministeriali e regionali perchè dopo il monitoraggio partano le azioni necessarie. Andrea Spartaco Francesco Giusto
IL Volontariato Vincenziano di Basilicata commemora il 350° anniversario della morte di S. Vincenzo Dé Paoli e S. Luisa de Marillac. La giornata di commemorazione si articolerà alle 9 nella Parrocchia S. Vincenzo Dé Paoli al Rione La Martella, Sua Ecc. Arc. Mons. Salvatore Ligorio celebra la S. Messa. Alle Ore 10 assemblea statutaria, saluto del Parroco Don Egidio Casarola e intervento di Don Filippo Lombardi direttore Caritas Diocesana (MT). Ore 15.30 introduzione di Padre Leonardo Cuscito Missionario Assistente Regionale Basilicata V. Vincenziano. Ore 16.00 relazione del Rev.mo Padre Luigi Mezzadri C.M. Assistente Nazionale V. Vincenziano A.I.C. Italia . Conclude Filomena Lamacchia Olivieri Presidente V. Vincenziano Sezione Basilicata.
E’ presente per tre giorni al Taste di Firenze
Anche il pane di Matera tra le eccellenze del gusto Diversità ed eccellenze del gusto in scena a Firenze da ieri e per tre giorni al Taste importante manifestazione che da risalto alle tipicità del made in Italy, che vedrà la partecipazione di circa 200 aziende nella cornice minimalista della stazione Leopolda. Guai a chi definisce Taste una "fiera" perchè è un vero e proprio salone del gusto con aziende di nicchia da tutta l'Italia. Pitti Immagine presenta la quinta edizione di Taste. In viaggio con le diversità del gusto, il salone dedicato alle eccellenze del cibo italiano e alle biodiversità della tavola nell'era globale. Per gli operatori della gastronomia e della ristorazione e per il pubblico dei visitatori, Taste è un'esperienza divertente e coinvolgente, alla scoperta dei tanti modi in cui oggi si esprime e si sperimenta il gusto. Taste è anche percorso di degusta-
zione dei prodotti proposti dalle aziende, per conoscere e approfondire le ricchezze gastronomiche del nostro paese: dalla vellutata al tartufo nero ai cioccolatini al Parmigiano, dalla passata di pomodorini Prunilli al miele d'erba medica, dalla pasta secca all'uovo lavorata a mano su trafile di bronzo al prosciutto al forno medievale, dal formaggio stagionato di latte di bufala, la confettura all'aceto balsamico e la marmellata di olive taggiasche fino al pane di Matera I.G.P. Il Consorzio di Tutela del Pane di Matera IGP, è presente al Taste con un pane di altissima qualità prodotto nel rispetto del disciplinare di produzione, con semola rimacinata proveniente da grani coltivati esclusivamente in Basilicata di cui 20% varietà storica e pregiata "Senatore Cappelli" e prodotto con lievito madre ottenuto
Il pane di Matera protagonista anche al salone del gusto del Taste di Firenze
dalla macerazione di frutta fresca in acqua. Il Consorzio in occasione di questa importante vetrina nazionale, intende ufficializzare la richiesta d'iscrizione per in nostro buon pane, nella Lista Italiana del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO
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Matera 33
Domenica 14 marzo 2010
34 Irsina verso le Comunali Propositi e curiosità della competizione elettorale
Centrodestra pronto alla gara Squadra di giovani professionisti per il candidato Raffaele Favale IRSINA - Il team leader della squadra della lista “Centrodestra per Irsina, Raffaele Favale”, presenta sulle colonne del Quotidiano la sua formazione, con la quale intende competere e vincere la tornata elettorale in corso per le Comunali. C’è grande fermento e attivismo al suo quartier generale. Le donne del Pdl intanto, offrono mimose e un pezzo di torta per festeggiare l'evento. Dopo aver presentato le tre squadre, che si conterranno il titolo di nuovi amministratori del comune di Irsina, entriamo dentro lo spogliatoio delle società, per conoscere da vicino la squadra, oltre alle loro facce, abbiamo chiesto a tutti i candidati di esprimere, seppur in un pensiero ristretto, una delle motivazioni che hanno orientato la decisione di entrare a far parte del cartello elettorale. In perfetto stile Azzurro i candidati del Pdl di Favale sono tutti fortemente motivati rispetto alla la loro presenza nella lista. Introduce la lunga seguenza dei candidati, il coordinatore del Pdl cittadino Eugenio Valluzzi: «Ho aperto il partito ai giovani ilnostro futuro, capaci diproporsi a noitutti con nuove idee, nuovi progetti, nuovi atteggiamenti e nuovi modi di porsi; vogliosi di fare e non spinti per inerzia o dalla sete di potere. Il gruppo nasce per ascoltare le esigenze dell'intera collettività». Antonio Barbaro (primo in alto da sinistra), dipendenteregionale nelcompartimento Agricoltura: «Sono sceso in campo per te, per riportare la comunità irsinese nell'alveo della normalità politico-amministrativa. I cittadini devono credere e avere fiducia nelle Istituzioni locali e questi devono rispettare i cittadini». Teodoro Bellacozza (secondo in alto da sinistra), impiegato Fiat: «Sono sceso in campo per allontanare quella disgregazione sociale creatasi fra il mondo del lavoro e le istituzioni». Domenico Bisaccia (terzo in alto da sinistra) carabiniere: «Sono sceso in campo per dare voce ai giovani, alle idee e alle proposte». Antonio Buonanno (quarto in alto da sinistra), docente: «Sono sceso in campo per tentare di risolvere gli annosi problemi della comunità irsinese». Eufemia Cansoniere (prima di seconda fila da sinistra), dottore commercialista: «Sono scesa in campo per ridare alla mia Comunità uno Stato di diritto e creare un governo di servizi. A chi dice “la politica è un mestiere e non improvvisazione” rispondiamo “la politica è mettersi al servizio del cittadino”». Girolamo Capezzera (secondo di seconda fila da sinistra), imprenditore: «Sono sceso in campo per creare un “tavolo” tra il mondo giovanile e il mondo imprenditoriale presente sul nostro territorio” affinché il lavoro sia diritto e non privilegio». Tommaso Colonna (terzo di seconda fila da sinistra), consulente assicurativo: «Sono sceso in campo per assicurarvi e assicurarci un Futuro migliore». Carlo Coniglio (quarto di seconda fila da sinistra), fisioterapista: «Sono sceso in campo per crescere insieme, per dare una mano a realizzare una Irsina nuova mirata al rispetto reciproco e
IL PROGETTO
«Siamo insieme solo per lavorare»
CON Raffaele Favale (nella foto qui sopra), per raccogliere qualche spunto dal suo programma elettorale. Tra le righe già abbiamo potuto notare i punti focali: I giovani, Verruotoli, e rinsaldare il rapporto di fiducia tra amministratori e i cittadini. «Ormai siamo nel pieno della campagna elettorale -apre Favale- tutti i candidati lavorano pervincerequeste elezioni.Infattilanostra lista, nonha riempitivi, tutti sonostati scelti per le loro peculiarità e professionalità, tutti hanno accettato con un forte “sì”, hanno deciso di scendere in campo per la causa della nostra città. Sarà una maggioranza molto forte, non abbiamo schemi di partito, non abbiamo segreterie politiche da soddisfare, siamo tutti uomini e donne libere che hanno condiviso il programma politico del centrodestra. Questa sera, alle ore 18.50 annuncia Favale- apriremo ufficialmente la campagna elettorale con il primo comizio e approfondiremo il problema del vincolo paesaggistico, diremo la verità su come effettivamente sono andate le cose. Una delle linee giuda del nostro programma di governo sono i giovani. La nostra città vive una situazione di forte immobilismo, ci dispiace cogliere nelleparole di molti unaccanito disprezzo verso coloro i quali hanno governato in tutti questi anni. Siamo molto indietro rispettoadaltri comunilimitrofi,piùpiccoli di noi e più disagiati geograficamente. Altra emergenza -continua Favale- è la forte spaccatura tra cittadino e amministrazione pubblica, dobbiamo costruire con tutte le parti sociali un nuovo rapporto, soprattutto di dialogo e collaborazione». mi.do. alla crescita economica». Domenico Francabandiera (primo di terza fila da sinistra), infermiere caposala: «Sono sceso in campo perché Irsina ha bisogno di correre. Noi saremo “un terremoto positivo”. Noi giovani vogliamo essere una opportunità per il paese. Sappiamo coglierla. Saremo un gruppo al servizio di tutti». Nicola Grieco (secondo di terza fila da sinistra), professionista della ri-
per la mia generazione». Giovanna Pepe (quarta di terza fila da sinistra), farmacista: «Sono scesa in campo perché credo in questo gruppo di giovani che si è formato che vuole rivolgere l'attenzione ai bisogni reali di questa comunità». Antonio Petrillo (primo di ultima fila da sinistra) , insegnante: «Per un impegno civile oltre che politico. Per dare un contributo alla primavera irsinese formata da
storazione: «Sono convinto che con la buona volontà, il rispetto verso le persone e le cose ci porterà ad affrontare il resto della nostra vita quotidiana in maniera diversa, in maniera migliore. Forza Irsina». Sapia Paci (terza di terza fila da sinistra), docente di sostegno: «Amo il mio paese e ho voglia di affrontare le innumerevoli problematiche di Irsina. In una sola parola voglio combattere per Irsina e
| GRASSANO - “Gli interventi di infrastrutturazione da parte della Regione Basilicata dovranno sempre più maggiormente conto dei problemi del nostro territorio esposto a processi di dissesto idrogeologico». Lo ha affermato in alcuni incontri tenuti negli agri di Grottole e Pomarico l'assessore regionale Vincenzo Viti, candidato nelle liste del Partito democratico al consiglio regionale per la circoscrizione di Matera. Viti si è riferito in particolare alle emergenze di questi giorni che hanno anzitutto visto le esondazioni del
HANNO DETTO
donne e giovani che rappresentano il futuro democratico di Irsina». Nicola Spoto (secondo di ultima fila da sinistra), informatore scientifico: «Affinché questa volta possiate votare per voi stessi». Pietro Tucci (terzo di ultima fila da sinistra), dipendente Consorzio di Bonifica: «Sono sceso in campo per dare forza al mondo dell'Agricoltura». Eufemia Verrascina (quarta di ultima fila da si-
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Viti sulle esondazioni dei fiumi Basento, che minaccia case e terreni agricoli ai Giardini di Grassano, ma anche a quella dell'Agri, che lungo la fascia jonica metapontina hanno creato notevoli danni ai frutteti e per la quale si è immediatamente attivato il Dipartimento agricoltura. Nel fare presente che occorre la massima attenzione, monitoraggio e snellimento di procedure per gli interventi di urgenza, Viti ha rimarcato come i programmi di intervento dovranno tenere conto della
nistra), imprenditrice: «Sono scesa in campo perché, con il mio contributo, voglio poter iniziare a dare ai miei concittadini un messaggio di ottimismo con varie iniziative volte ad infondere fiducia in un cambiamento necessario per la nostra sopravvivenza. Senza questo cambiamento Irsina è destinata a diventare un borgo». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
sicurezza dei centri abitati, in special modo di quelli dell'entroterra. Occorrerà rafforzare l'impegno della Regione promovendo interventi tesi a contrastare l'erosione del suolo anche attraverso la manutenzione idraulico-forestale e la riforestazione. Il tutto deve essere inquadrato in una politica con indirizzi coordinati tra Regione, Province, Enti strumentali, Comuni e Comunità montane. Sul fronte politico, intanto, l'ufficio stampa di
Vincenzo Viti, candidato nelle liste del Pd al Consiglio regionale per la circoscrizione di Matera, comunica che cittadini e simpatizzanti potranno apprendere notizie sugli comizi e incontri elettorali, programma, comunicati stampa e attività istituzionale sul sito internet www.vincenzoviti.it. Attraverso il contatto potranno anche essere inviate mail per suggerimenti o problematiche da affrontare con il candidato. La sede del Comitato elettorale è sita in via Passarelli, n.34 ( di fronte ex Uffici Genio civile), Matera. provinciamt@luedi.it
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Bernalda Dopo due mesi di black-out, la Telecom riconosce solo 47 euro. Adiconsum in campo
Telefoni muti, il danno e la beffa Proposta misera per il risarcimento dei residenti di Serra Marina e Spineto BERNALDA - Finalmente a Serra Marina e Spineto di Bernalda l'utenza telefonica è stata ripristinata, e per tale risultato l'Adiconsum di Bernalda-Metaponto ha dato il suo giudizio positivo per la celerità del ripristino del servizio telefonico dopo il loro intervento. Ma oggi, a distanza di quattro settimane circa dalla riattivazione del servizio, la voce dei cittadini delle due frazioni bernaldesi, tramite la sigla a difesa dei consumatori, ritorna a farsi sentire, questa volta per il rammarico registrato in merito ai criteri di valutazione del danno utilizzati dalla Telecom. Quindi, attraverso la voce del segretario cittadino di Bernalda, Otello Carrieri, l'Adiconsum è scesa di nuovo in campo per difendere e tutelare gli interessi dei cittadini di Serra Marina e Spineto. «L'Adiconsum di Bernalda-Metaponto, ancora una
Otello Carrieri dell’Adiconsum di Bernalda e Metaponto
volta -spiega il segretario cittadino Otello Carrieriritorna a difesa dei cittadini di Serra Marina e Spineto, frazioni che rientrano nel territorio di Bernalda. Già in passato -continua il rappresentante dell'Adiconsum sul territorio- ab-
biamo seguito da vicino la vicenda che ha visto molte famiglie private di un servizio fondamentale quale quella della telefonia. E dopo due mesi circa, grazie all'intervento del segretario regionale, Angelo Festa, e agli uomini che sono presenti sul territorio che rappresentano l'Adiconsum, si è riusciti a far ristabilire tale servizio di cui oramai non si può fare a meno, soprattutto in frazioni, come quella di Serra Marina e Spineto, che, per natura geografica, vivono lontane dai centri urbani. Il giudizio positivo per il ripristino del servizio dopo l'intervento dell'Adiconsum si associa però ad una nota di rammarico sulla decisione di Telecom in merito ai rimborsi, ritenuti da noi, e dal segretario regionale, Angelo Festa, assolutamente insoddisfacenti rispetto al danno subito dagli utenti. Per tale motivo, dopo
un'attenta analisi della situazione, si è deciso di ritornare sulla questione. Infatti, secondo l'Adiconsum, i criteri di valutazione del danno utilizzati dalla Telecom sono lontani da quelli menzionati e sanciti dalla carta dei servizi. Infatti, da documenti pervenuteci tramite i cittadini delle due frazioni, abbiamo registrato che la somma risarcitoria si aggira intorno ai 47 euro. Per tale motivo -ha concluso Carrieri- noi invitiamo i cittadini di Serra Marina e di Spineto, che hanno ricevuto il disservizio telefonico per i due mesi in questione, a prendere contatto con la sede dell'Adiconsum di Bernalda al fine di agire a piena tutela dei consumatori formalizzando l'effettiva richiesta di rimborso alla presenza del segretario regionale, Angelo Festa, che sarà a disposizione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi Una delle poche scuole a non essere toccata da accorpamenti
Porte aperte all’Itcg “Capitolo” Si conclude oggi la due giorni promozionale dell’istituto TURSI - Si conslude oggi la due giorni di open day all’istituto tecnico “Capitolo” di Tursi, in occasione delle iscrizioni alla classe prima della scuola media superiore. L’Itcg si apre al territorio, invitando gli alunni della terza media e i loro genitori a visitare la scuola statale. Ad accoglierli, il dirigente scolastico e i docenti preposti all'attività di orientamento. «L'iniziativa intende offrire ai ragazzi e alle famiglie interessate tutti gli elementi utili e necessari per compiere in modo più consapevole la scelta della Scuola superiore di secondo grado (a maggior ragione quest'anno che la riforma ne delinea un nuovo profilo), che sia la più confacente agli interessi degli allievi», sintetizza la dirigente scolastica Maria Amorigi. Sulla base dei dati attualmente in possesso, l'Istituto tursitano non sarà per nulla toccato dal processo di razionalizzazione in atto; manterrà intatti i suoi tre corsi di studi, continuando
inalterata la sua pluriennale attività di formazione di tecnici qualificati nel settore economico e tecnologico, figure professionali che da decenni si sono distinte per le proprie capacità tecniche sia in ambito pubblico che privato. Operante nell'area jonica del Metapontino-Basso Sinni dal 1973, l'Istituto Capitolo, coerentemente con i recenti progetti ministeriali, formerà le nuove figure professionali con competenze aggiornate, come impongono le richieste dal mercato del lavoro: nel settore economico si configura la creazione di “Periti in Amministrazione, Finanza e Marketing” e “Periti in Turismo” ; nel settore tecnologico quella di “Tecnici esperti in Costruzioni, ambiente e territorio”. Ai potenziali utenti con i genitori saranno mostrate le aule, la biblioteca, la palestra, i numerosi laboratori e tutte le attrezzature che negli anni le varie dirigenze hanno saputo acquisire sapientemente. Inoltre, sarà assicurata
una adeguata informazione sugli indirizzi di studio, presentato il piano delle attività didattiche e illustrata la vasta gamma di proposte e servizi formativi che l'Istituto è in grado di offrire. L'obiettivo dei curricula proposti è di fornire agli allievi, coniugando studi teorici con i saperi operativi, con l'opportunità di divenire parte attiva e consapevole delle politiche di sviluppo messe in atto in ambito nazionale e sovranazionale dall'Unione Europea. Gli attuali scenari occupazionali in costante mutamento richiedono specialisti sempre più specializzati, depositari di conoscenze declinabili con le nuove tecnologie informatiche, profondamente legate alle attuali logiche di mercato. Da qui la necessità di fornire, in ambito scolastico, ai nostri giovani strumenti di intervento adeguati ed efficaci che ne facilitino l'inserimento lavorativo. L'appuntamento è fissato per stamane dalle ore 9 alle 12. provinciamt@luedi.it
Calcetto serie D Risultato ribaltato negli ultimi dieci minuti
L’Aurora è ancora vincente TURSI FUTURA MATERA
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AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, De Marco, Corona, Fagnano, Vigliarolo, Padula, Pitrelli, Tantone, Stalfieri, Guglielmucci. FUTURA MATERA: Logiuduce, Paolicelli, Pisciotta, Caggiano, Marra, Dell'Acqua, Tortorelli, D'Oppido, Surico, Cappiello, Volpe, Festa. Arbitro: Bloise di Bernalda. Note: Si è giocato al “Tonino Parziale” il verde campo in erba sintetica ed il tempo era freddo. Recupero: 2' nel st. Reti: Pisciotta (M) al 1' del pt; al 8' del st; al 11' del st; Pitrelli (T) al 29' del pt; Guglielmucci (T) al 10' del st; Fagnano (T) al 16' del st; al 21' del st; al 27' del st; Surico (M) al 19' del st; De Marco (T) al 22' del st. TURSI - Nella tredicesima giornata del campionato di serie D di calcetto, l'Aurora Nicola Russo ha vinto in casa contro il Futura Matera. Il primo tempo si era chiuso in parità. C'era stato, con un
gol a freddo degli ospiti segnato ad inizio partita e poi il di Pitrelli, alla fine della prima frazione di gioco, aveva ristabilito le distanze. Per tutto il primo tempo c'è stata una grande difesa degli ospiti. I tentativi dei vari Tantone, Fagnano, Corona e De Marco venivano ribattuti dai difensori, che non facevano mai avvicinare i tursitani dentro la propria area. Nella seconda frazione di gioco, gli ospiti attaccano ed il portiere Pecora deve intervenire più volte, prima con due parate consecutive e poi con una parata in tuffo. All'ottavo minuto segnano gli ospiti ed il Tursi va sotto. Poi entra il giovane Guglielmucci e segna al 10', seguito subito dopo da una rete della squadra materana, che va ancora una volta in vantaggio. I giocatori tursitani sono nervosi. Viene ammonito Pitrelli e Fagnano viene atterrato. Al 16' Fagnano segna e riporta la partita in parità: 3 a 3. Al 19' sono ancora gli ospiti a segnare. Il Matera torna in vantaggio, ma ci sono ancora dieci minuti da giocare, messi a buon frutto dal Tursi. Salvatore Martire
Metaponto Candidato di Forum democratico
Leone sull’erosione «Fenomeno complesso da affrontare seriamente» BERNALDA - «Forum Democratico sull'erosione costiera non vende l'anima all'elettore». E’ il commento di Michelangelo Leone, candidato sindaco di Bernalda, per le immagini e le notizie che giungono di mareggiata in mareggiata dal lungomare metapontino. Leone parla di milioni di euro che finora sono finiti in acqua e di spiaggia sottratta ai cittadini da partedegli operatori.«Ilprofessor Chiocci, dell'Università di Roma -dice Leone- qualche settimana fa, contro l'erosione costiera del Metapontino, ci invitava a riflettere sulle scarse armi di cui disponiamo. L'apporto di inerti, asseriva, sono interventi stagionali che -dice Leonebuttano letteralmente a mare milioni di euro. L'apporto di sabbia sulla riva del mare resiste in proporzione alla quantità versata. Passerà una stagione, ma l'altra è tutta fatica e denaro che finisce sott'acqua. In Spagna gli operatori turistici si consorziano per sopperire all'erosione con risorse proprie perché la spiaggia è una materia prima per i loro affari. Qui potremmo ancora giustificare i contributi dello stato per aiutare gli operatori economici colpiti da calamità atmosferiche come avviene in agricoltura, ma nessun buon senso può giustificare lo sperpero di altri milioni 1,1 milione per la sabbia rossa e 0.3 per il fantastico sistema Bms. Qualcosa in più potrebbero fare: una barriera di massi al largo della riva o una palancolata, ma non si farebbe altro che ritardare il prosciugamento degli inerti apportati senza risolvere il problema. Anche questo intervento darebbe dopo qualche anno lo stesso risultato data la presenza della fossa dello Jonio già a poca distan-
za dalla spiaggia al largo di Metaponto, come dice l'esperto geofisico, grande conoscitore delle dinamiche erosive del Metapontino. Se così stanno le cose, gli interventi da programmare per Metaponto devono esser presi sulla base di studi seri, sui rischi calcolati delle probabilità di insuccesso e non sull'onda dell'emozione. Ciò non vuol dire non dover decidere in tempi congrui, ma nemmeno fare pressione per far lavorare comunque e a ogni costo la prossima estate gli operatori turistici del nostro comune. Ci rattrista doverci fare carico di dire quello che molti pensano e nessuno manifesta, e cioè che i bernaldesi hanno visto sottrarre loro la spiaggia di Metaponto, ancor prima dell'erosione, dalla disordinata edificazione di manufatti, che dovevano essere per legge amovibili. Non solo, ma addirittura quegli stabilimenti balneari hanno occupato tutta la spiaggia lasciando solo pochi metri di spiaggia libera. Questa è una gravissima responsabilità degli operatori turistici e delle amministrazioni che hanno lasciato correre una tale degrado. Ci scuseranno gli operatori turistici, ma devono comprendere che non è spirito di rivalsa sollevare una questione che tocca particolarmente i bernaldesi nel momento in cui si parla proprio della spiaggia. La demagogia non sta bene nel periodo elettorale e nemmeno nelle occasioni di emergenza. Purtroppo, noi siamo convinti di non potere molto contro la natura scatenata. Ci auguriamo che i manifestanti riconoscano che anche con tutta la nostra solidarietà non si può oggettivamente molto contro un fenomeno così complicato da fattori esterni». fa.si.
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Le idee antierosione METAPONTO - In un'interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri, il senatore Egidio Digilio (Pdl) ha chiesto di sapere «se non ritenga opportuno disporre un immediato sopralluogo a Metaponto di Bernalda da parte di funzionari del Dipartimento nazionale Protezione civile per incontrare operatori turistici, cittadini, amministratori e recepire le legittime rivendicazioni anche con misure straordinarie e d'emergenza». Il parlamentare ha sottolineato che «la situazione di erosione della spiaggia e in buona parte della costa jonica metapontina, sempre in provincia di Matera, già dallo scorso anno e dopo le continue mareggiate, è sempre più allarmante». Digilio ha anche chiesto di sapere «cosa si intende fare a breve e medio termine per contrastare il fenomeno dell'erosione della costa di Metaponto e in generale quella jonicometapontina». Intanto, il candidato alla presidenza della Regione, Magdi Cristiano Allam di “Io amo la Lucania” denuncia come «crimine contro il territorio e la popolazione di Metaponto e della Basilicata il disinteresse del presidente De Filippo per le conseguenze dell'erosione del litorale metapontino». Per fronteggiare seriamente e concretamente questa calamità, Io amo la Lucania ha predisposto un dettagliato programma.
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Nella sua infanzia solo tanti ricordi belli e una grande disponibilità all’amicizia
Addio alla dolce Valentina Montalbano si è stretta intorno ai familiari della 27enne morta a Taranto MONTALBANO JONICO E' stata riportata a casa dei genitori, Valentina Lista, la giovane 27enne trovata morta su di un marciapiede di Taranto in seguito a un malore improvviso. Ieri pomeriggio l'ultimo atto del suo passaggio terreno. I funerali si sono svolti nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, parrocchia dei borghi periferici di Montalbano Jonico. Valentina era stata rinvenuta morta mercoledì mattina in via Bruno Buozzi, al rione periferico Paolo VI di Taranto, a poche centinaia di metri dall'ospedale “Moscati”; sotto una insistente pioggia, il suo corpo, esanime, era riverso a terra con una copertina che a stento poteva ricoprire la giovane di stazza particolarmente alta. Una morte per ischemia miocardica, così come stabilito dall'esame autoptico eseguito dal medico legale, Massimo Sarcinella; su cui
Il corpo esanime di Valentina Lista e una sua foto recente
stanno indagando le forze di Polizia anche al fine di chiarire come la giovane donna fosse arrivata lì, per quali motivazioni e chi abbia potuto compiere il gesto pietoso di ricoprirne, alla meno peggio, il corpo. Valentina, ha vissuto la sua infanzia e la sua adole-
scenza a Montalbano Jonico, dove risiedono i genitori e i fratelli e tutti i parenti; a memoria di quanti l'hanno conosciuta, e in modo particolare degli educatori che la seguivano nel doposcuola e nelle attività del tempo libero pomeridiano, era una ragazza dolcissi-
ma, garbata nell'interloquire con gli altri; sin da piccola sognava una vita che avrebbe dovuto portarla verso mete di felicità. Alta molto più delle sue compagne, bella, con abbigliamento sempre curato e alla moda; come tutte le sue amiche e compagne, so-
Policoro «Sono centinaia le famiglie interessate con il borgo di Panevino»
«Viale Salerno va riaperta» Il consigliere Labriola invita il sindaco a provvedere POLICORO - «Intervengo nella vicenda dei lavori di allargamento di viale Salerno, in qualità di consigliere comunale, non per strumentalizzare a fini politici la questione, ma perché interessato da diversi cittadini e commercianti della zona». E’ il commento di Francesco Labriola (Pd), dopo le recenti polemiche che hanno visto alcuni cittadini denunciare i ritardi e i disagi per i lavori di riqualificazione dell’arteria urbana. «Viale Salerno -spiega Labriolarappresenta per la nostra città un importante asse viario di collegamento fra il centro e le nuove aree di espansione, oltre ad essere interessato dal traffico di entrata e uscita nella nostra città, delle diverse famiglie che abitano nella contrada Panevino e di tutto l'agro nord della città. Senza voler contraddire il sindaco prosegue Labriola- mi permetto di evidenziare che sono centinaia le fa-
Viale Salerno chiusa per i lavori
miglie che utilizzano viale Salerno per entrare nel centro della città e numerose le attività commerciali e agricole che ne risentono in questo momento. Credo sia necessario aprire al
traffico uno dei due sensi di marcia interessati dai lavori, in attesa del miglioramento delle condizioni atmosferiche, cosa sicuramente possibile, atteso che il disagio per i lavori in corso sono destinati a durare ancora per un po'. Sono sicuro -conclude il consigliere di opposizione- che il sindaco Lopatriello e l'assessore Ierone non faranno cadere nel vuoto l'invito, atteso che è interesse di tutti risolvere i problemi senza nessuna volontà di strumentalizzazione. Invito il sindaco a non considerare i giornalisti asserviti a questo o quel politico, se svolgono il loro lavoro a prescindere dalle ricadute positive o negative per ognuno di noi ma di ritenere positivo qualsiasi iniziativa tesa a evidenziare criticità, al solo fine di poterle risolvere nel migliore dei modi per l'intera collettività che si amministra». provinciamt@luedi.it
gnava il principe azzurro, ansiosa di trovare per sè orizzonti sempre nuovi e diversi; ancora giovanissima, quando tutte le sue coetanee pensavano a completare gli studi o a inserirsi lavorativamente, lei si è lasciata trascinare in un'avventura d'amore, che in breve tempo l'ha portata ad essere giovane mamma di un meraviglioso bambino. Ha vissuto a Tursi con la sua famigliola, raggiungendo spesso papà Franco e mamma Rosangela a Montalbano; un nido che non aveva mai effettivamente lasciato. Oggi, intorno alla sua morte misteriosa e soprattutto, a quanto pare, in uno stato di particolare solitudine, tanto il silenzio e lo sconforto, fra i cittadini di Montalbano che, in questi due giorni, si sono alternati all'ultimo saluto e si sono stretti, numerosi, attorno ai familiari. «La morte -ha commen-
tato il parroco don Vincenzo Sozzo- se segna la parola fine nelle vicende umane gioiose e tristi che siano, apre il passaggio alla speranza cristiana della risurrezione. Non c'è dolore in paradiso e non ci saranno più dolori per Valentina, che ora può godere di quella pace e di quella felicità di cui era probabilmente alla ricerca anche nel suo ultimo istante di vita». Commovente il “Resta qui con noi” cantato dal coro a conclusione della liturgia funebre e voluto dal parroco per sottolineare la forza della fede in momenti tristi quale la morte di una giovane madre, luce per rischiarare le tenebre portate dalla notte che la morte di Valentina ha procurato a quanti l'hanno conosciuta ed amata. Il suo ricordo resterà per sempre nei cuori degli amici di sempre. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Policoro Spacciatore in manette
Eroina in tasca a 22 anni POLICORO - Un giovane di Policoro è stato arrestato venerdì dalla Polizia di Stato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L'operazione di polizia giudiziaria è stata svolta congiuntamente da personale dei Commissariati di Pisticci e di Scanzano Jonico, mentre lungo la Statale 106 Jonica svolgevano servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. All'altezza dello svincolo di Pisticci-San Teodoro, è stata vista transitare un'autovettura a forte velocità, gli agenti si sono immediatamente posti all’inseguimento, fino a bloccarla all'imbocco della complanare che conduce in Policoro. Hanno, quindi, proceduto al controllo della macchina e alla identificazione degli occupanti: due giovani di Policoro, noti come assuntori di sostanze stupefacenti. A seguito di perquisizione personale, su uno dei due giovani, A.G. di 22 anni, sono stati rinvenuti 11,08 grammi di sostanza di tipo “eroina”, contenuta in una busta di cellophane occultata in parti intime del corpo. La sostanza, analizzata dal personale della Scientifica è risultata essere effettivamente eroina. A.G. è stato tratto in arresto e condotto nella Casa circondariale di Matera
Angolo delle regionali Idee chiare su fisco e agevolazioni ai cittadini
Le proposte di Libutti POLICORO - «Sono e siamo stanchi della politica in contrasto perenne con la magistratura. Facciamo fare a ognuno il propiro lavoro e facciamoci giudicare, ove inquisiti, nelle sedi competenti». E’il commento del candidato consigliere regionale dell’Udc per il collegio metapontino, Rocco Libutti . «In questa campagna elettorale -prosegue Libutti- sentiamo proclamare dai candidati di pensare alle famiglie e ai giovani. Nonsi riesce adarrivare alla fina del mese, dopo la terza settimana, si è nell'indigenza piena. Ebbene, anzichè proclami, proponiamo di ridurre il carico fiscale, tener conto del quoziente famiglia e di eliminare l'ingiusta Irap. Come? Non è detto. Io propongo di attuare il passaggio im-
mediato da un sistema prevalente di imposizione diretta a quello di imposizione indiretta. La nostra regione ha risorse di grande rilievo, petrolio e gas. Da subito riduciamo il prezzo della benzina e della bolletta Enel per i residenti in regione. Si può fare. Attribuiamo le nomine dirigenziali nelle Asl e negli enti regionali, su competenze e curricula, da affidare a saggi di altre realtà. Riscopriamo la politica come servizio, riducendo del 20 per cento i compensi di consiglieri e amministratori regionali, ovvero, come farò ,se eletto, rinunciando a tale compenso a favore di una onlus. Dopo quarant'anni di onorato servizio nella pubblica amministrazione, mi impegno a servire la comunità, nel rispetto del valori umani e cristiani».
La posta non arriva a Caprarico Impegno di Castelluccio (Pdl) POLICORO - «E' inammissibile che per l'erogazione e la fornitura di servizi possano esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B: agli abitanti di Caprarico esprimo tutta la mia solidarietà per il mancato recapito della posta». Il candidato alla Regione Basilicata nella lista provinciale per il Pdl, Paolo Castelluccio, interviene sulla mancata ricezione del servizio della posta ordinaria nella popolosa frazione del Comune di Tursi. Castelluccio ha, infatti, incontrato nei gironi scorsi i cittadini di Caprarico, che da mesi lamentano la mancata ricezione della posta, con inevitabili e notevoli disagi all'intera frazione, abitata perlopiù
da agricoltori e anziani che hanno difficoltà a raggiungere il centro di Tursi ogni giorno. «Servizi importanti come quello della ricezione della posta -prosegue il candidato del Pdl Castelluccio- non possono e non devono essere soppressi o ridimensionati a discapito di chi non vive nel centro cittadino. Ho già interessato il senatore Cosimo Latronico -ha concluso Castelluccio- il quale si è reso disponibile a sollecitare gli amministratori di Poste italiane al fine di trovare al più presto una soluzione al problema, dando così agli abitanti di Caprarico la possibilità di veder ripristinato il servizio». provinciamt@luedi.it
Idv presenta il candidato Parciante POLICORO - Oggi pomeriggio, presso il Centro giovanile “Padre Minozzi” di Policoro, con inizio alle 17 l'Italia dei valori, presenterà il suo candidato territoriale per le elezioni regionali in programma il prossimo 28/29 marzo: Giambattista Parciante. E' prevista anche la partecipazione del capogruppo al Senato del partito di Antonio Di Pietro, il senatore Felice Bellisario. Parciante è medico ortopedico presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro. provinciamt@luedi.it
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Ranieri: «Per lo scudetto ci siamo anche noi»
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Rinaudo 5.5, Aronica 6; Maggio 6.5, Pazienza 5.5 (20’ st Cigarini 6), Gargano 6, Zuniga 6.5 (43’ st Bogliacino); Hamsik 5.5, Lavezzi 6.5; Denis 5.5 (30’ st Quagliarella sv). In panchina: Iezzo, Rullo, Liccardo, Maiello. Allenatore: Mazzarri 5.5 FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; Comotto 6 (11’ st De Silvestri 5.5), Felipe 5.5, Kroldrup 5.5, Pasqual 6 (11’ st Babacar 6.5); Bolatti 6 (19’ st Montolivo 6.5), Donadel 6; Santana 6, Jovetic 7.5, Gobbi 6; Gilardino 7.5. In panchina: Avramov, Ljajic, Zanetti, Masi. Allenatore: Prandelli 6.5 ARBITRO: Banti di Livorno 5.5 RETI: 2’ st Lavezzi, 15’ e 42’ st Gilardino, 50’ st Jovetic NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Pazienza, Felipe, Comotto, Lavezzi. Angoli: 65 per il Napoli. Recupero: 1’ pt, 5’ st. NAPOLI – Con una doppietta di Alberto Gilardino, la Fiorentina rimonta il vantaggio di Lavezzi ed espugna per 3-1 il San Paolo, beffando il Napoli nelle battute finali di una gara che, soprattutto nella ripresa, non ha lesinato emozioni. Mazzarri, senza Cannavaro squalificato, decide di schierare Denis per Quagliarella, relegato in panchina, mentre Prandelli, che lascia tra le riserve Montolivo, non ha a disposizione due pedine chiave come Vargas e Marchionni. Il Napoli prova a fare la partita senza però impensierire
ROMA – «Domani (oggi, ndr) si può aprire un nuovo campionato per noi». Claudio Ranieri esce allo scoperto. Per la prima volta da quando è l’allenatore della Roma, parla di ambizioni da primo posto. «La sconfitta dell’Inter deve darci stimoli nuovi - le parole di Ranieri - ci deve spronare, deve essere un segno del destino,come a dirci: può darsi, e noi dobbiamo rispondere sul campo». E oggi i giallorossi saranno sul campo del Livorno, con un solo obiettivo prendere tre punti. Solo che Ranieri all’ultimo momento ha dovuto rinunciare al suo goleador, Vucinic. Il montenegrino infatti non è partito per Livorno per il riacutizzarsi di un problema al ginocchio sinistro. E pensare che proprio durante la conferenza stampa lo aveva dato praticamente titolare. Evidentemente prima di partire è arrivato il no del giocatore che si dovrà sottoporre a un controllo al ginocchio sinistro nelle prossime ore. Nonostante questa tegola l’ambiente intorno alla Roma è carico: il ko dell’Inter ha ridato speranze a tutti, non solo ai tifosi. Ieri Rosella Sensi è stata a Trigoria e ha detto alla squadra: «Crediamoci». L’urlo di gioia di Alberto Gilardino Sopra: duello Lavezzi e Kroldrup e Jovetic anticipato da De Sanctis
Frey per tutto il primo tempo se non al 32’, quando il portiere francese dice no ad un’inzuccata di Denis, che un minuto dopo spreca ancora di testa. Jovetic è smanioso ma quando chiamato in causa è impreciso (al 28’ reclama anche un rigore), Gilardino sfiora l’angolino al 16’ staccando direttamente da corner. Da se-
gnalare una punizione pericolosa di Lavezzi al 18’ e, allo scadere, un brutto scontro tra Gilardino e De Sanctis che costringe l’estremo di casa alle cure del caso. Nella ripresa, dopo 2’, Napoli in vantaggio con Lavezzi, che tutto solo batte Frey di testa su cross di Maggio. Al 4’ Frey è decisivo su Zuniga, al 14’ Felipe
stende Lavezzi nell’area viola ma Banti non concede il penalty. Pareggio viola al 15’ con Gilardino, che di testa finalizza l’assist di Jovetic. Prosegue il valzer delle sostituzioni, con Quagliarella che entra per gli ultimi 15 minuti dopo una grande progressione di Lavezzi che non produce frutti.
Al 34’ Lavezzi non arriva d’un soffio su un cross radente di Hamsik ma sono i viola, al 42’, a conquistare l’intera posta in palio con la doppietta di Gilardino, che sfrutta ancora di testa una sponda aerea di Jovetic. Nel recupero, dopo un gran intervento di Frey su Maggio, il 3-1 di Jovetic a porta vuota.
Leonardo spera di “accorciare” dall’Inter: «Ma mancano ancora tante partite»
JUVENTUS
«Che bello il Milan vicino alla vetta»
Del Piero in coppia con Trezeguet
MILANO – Ormai la vetta della classifica è vicina e stasera può essere a un solo punto di distanza. Il Milan distrutto a Manchester e umiliato nei due derby alla fine è ancora lì, a giocarsi lo scudetto nonostante i tanti infortuni che anche oggi contro il Chievo costringe-
ranno Leonardo a inventarsi soluzioni d’emergenza. Non cambia la sua filosofia e il tecnico rossonero ricorda innanzitutto che la sua squadra è ancora a -4 dall’Inter e poi che «mancano ancora tante partite, quindi la sconfitta di Catania non sarà determinante. Però - aggiunge - è bello essere lì vicino, in lotta, con la possibilità di far diventare il campionato sempre più vivo, specialmente dopo una partita come quella di Manchester». Lo 0-4 subito in Inghilterra è però diverso da quello del primo derby della stagione, arrivato quando il Milan era «una squadra senza identità», mentre a Manchester Leonardo ci credeva «altrimenti che saremmo andati lì a fare?». La verità è che mercoledì «si è
verificato un problema in difesa che un po’ ha sconvolto i piani», ma Leonardo non rinnega le sue scelte, compreso l’arretramento di Ambrosini in difesa: «Dovevamo fare gol, se penso a difendermi non sono più io. Ma quando perdi 4-0 di sbagli ce ne sono tanti. È stato tipo un match di boxe, non avevo analisi da fare alla fine della gara: stai zitto, hai preso una sberla di lì e una di là, puoi solo ringraziare tutti per quello che hanno fatto». Di certo «in Inghilterra l’atmosfera è positiva e rilassata, mentre qua stiamo litigando tutti i giorni e questo incide sullo spirito generale». Poi «il calcio italiano, quello spagnolo e quello inglese vivono situazioni diverse» e ora anche Leonardo sposa la linea di Adriano
Galliani e rinnega la sua preferenza per l’amico Ancelotti e il Chelsea espressa due settimane fa: «Questo ranking Uefa inizia davvero a dar fastidio, a parte Carlo, voglio che l’Inter vada avanti». Più dell’atmosfera rilassata, in Inghilterra ha pesato l’assenza di Alessandro Nesta Leonardo culla il sogno (che sarà operato Decimata la difesa al pundomani) che ha praticamente già chiuso la sua stagione to che Leonardo ha convocaed è l’ultima pesante assen- to anche Kaladze e Oddo, da za a cui deve far fronte il tec- tempo abituati alla tribuna nico rossonero. «E’ una cosa mentre in attacco, nonoche è successa da un giorno stante le assenze di Pato e all’altro», spiega Leonardo Mancini, difficilmente insiche la definisce «una situa- sterà sulla coppia BorrielloHuntelaar. zione che ci tocca molto».
TORINO – Alberto Zaccheroni aspetterà stamattina prima di prendere le decisioni definitive in merito all’undici da mandare in campo contro il Siena. Rispetto alla partita di Europea League di giovedì sera, la Juve perde Zebina per squalifica ma ritrova Felipe Melo e Chimenti: il primo, che contro il Fulham non aveva giocato perché fermato dal giudice sportivo per un turno, ha risolto anche un leggero problema fisico, mentre Chimenti rientra dopo un lungo stop per infortunio muscolare e va ad accomodarsi in panchina come secondo di Manninger. In panchina potrebbe anche finire Diego, il quale ha bisogno di rifiatare, e al suo posto potrebbe giocare Candreva. Dopo due gare in panchina, torna anche Del Piero in avanti al fianco di Trezeguet.
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Sport
Domenica 14 marzo 2010
Il posticipo è Andria-Lanciano
Le grandi in trasferta Il compito più agevole sembra quello del Verona Giorgini debutta a Rimini Cavese
IL PRONOSTICO
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Portogruaro
Arbitro: DI PAOLO di Avezzano Assistenti: Ostuni-Russo CAVA DE' TIRRENI. Esordio tra i pali per PORTOGRUARO. Difesa a tre per il Portoil classe 90 Pane, chiamato a sostituire lo gruaro in versione anti Cavese. Siniscalchi, squalificato Russo. Difesa invariata ri- Madaschi e Gardella davanti al portiere Rosspetto a Terni (Cipriani, D'Orsi e Noverino) si. A centrocampo, dovrebbe rientrare Mate centrocampo più nutrito per tenere a ba- tielig. In attacco, risolto ogni problema fisida il talento di Cunico: Berretti, in vantag- co, rientra Altinier. Per chi lo affiancherà, è gio nel ballottaggio con Maiorano, soster- ballottaggio tra Marchi e Bocalon, con il prirà Spinelli e Favasuli. In attacco Schetter e mo che sembra godere delle maggiori perTurienzo. Gara determinante per la sal- centuali di scendere in campo sin dal primo vezza. Per questo prezzi ridotti. minuto. Reintegrato in rosa anche Deinite, CAVESE (3-5-2): Pane; Cipriani, D'Orsi, mai utilizzato in questa stagione. Nocerino; Santarelli, Berretti, Spinelli, PORTOSUMMAGA (3-4-1-2): Rossi; SiniFavasuli, Radi; Schetter, Turienzo. A di- scalchi, Madaschi, Gardella; Cardin, Vicensp.: Santi, Rapino, Bacchiocchi, Maiora- te, Mattielig, Gotti; Cunico; Altinier, Marchi. no, Insigne, Cruz, Bernardo. All.: Stringa- A disp.: Marcato, Pondaco, Gargiulo, Fuscelra. lo, Puccio, Scapuzzi, Bocalon. All.: Calori.
Giulianova
IL PRONOSTICO
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Ravenna
Arbitro: MERLINO di Udine Assistenti: Provesi-Peraro GIULIANOVA. Per l'improvvisa defezione del centrale difensivo Donato e per la perdurante assenza del terzino destro Sosi, Bitetto contro il Ravenna torna al 4-3-3 anche se stavolta più per costrizione che per scelta. In attacco rientra dall'inizio Carbonaro a destra, con Melchiorri centrale e Campagnacci a sinistra. L'unico dubbio è a centrocampo dove potrebbe essere preferito Pucello a Carratta mentre sarebbero confermati Croce e Censori ma con Del Grande in agguato. GIULIANOVA (4-3-3). Gasparri; Lieti, Vinetot, Garaffoni, Migliore; Censori, Croce, Pucello; Carbonaro, Melchiorri, Campagnacci. A disp.: Buono, Faragalli, Rinaldi, Carratta, Del Grande, Maritato, Shneider. All.: Bitetto.
Pescina
RAVENNA. Il Ravenna a Giulianova insegue un risultato utile per raggiungere i play-off: serve, però, quella vittoria che manca dalla terza di ritorno. Esposito conferma il 4-4-2 con Correa, reduce da febbre, relegato in panchina. In difesa le scelte sono obbligate con Sabato in via di guarigione. A centrocampo conferme, ma in attacco Esposito potrebbe preferire Gerbino Polo a Scappini per affiancare Piovaccari. RAVENNA (4-4-2): Anania; Rizzo, Fasano, Anzalone, Biserni; Felci, Giordano, Sciaccaluga, Toledo; Piovaccari, Gerbino Polo. A disp.: Rossi, Ciuffetelli, Cavagna, Correa, Rossetti, Packer, Scappini. All.: Esposito.
IL PRONOSTICO
2
Verona
Arbitro: PAPARAZZO di Catanzaro Assistenti: Pedrini-Romei AVEZZANO. Qualche recupero e molte defezioni per squalifica. Le assenze riguardano gli squalificati De Angelis, Birindelli e Negro. Out anche Choutos. I recuperi, invece, riguardano Suriano e Dall'Acqua. In difesa si rivede Pomponi nel ruolo di terzino sinistro:il mancinoè favoritosuCesar. Acentrocampo spazio a Ferraresi, che sostituisce De Angelis. Sugli esterni, Locatelli a destra e Rebecchi a sinistra. Capparella va a far coppia in attacco con Bettini. PESCINA (4-4-2): Bifulco; N'Ze, Molinari, Petitto, Pomponi; Locatelli, Giordano, Ferraresi, Rebecchi; Capparella, Bettini. A disp.: Merletti, Di Bella, Cesar, Bettega, Caccavallo, Cipolla, Dall'Acqua. All.: Cappellacci.
Rimini
VERONA. Assenza pesante a centrocampo per Remondina: Esposito è squalificato, il suo posto sarà preso da Burato, all'sordio dal primo minuto in campionato. Cangi ha recuperato e dovrebbe partire dall'inizio, a centrocampo Pensalfini favorito su Garzon, mentre in attacco la coppia designata è composta da Di Gennaro e Rantier, con Colombo pronto a subentrare al francese. Sempre out, invece, Selva e Ceccarelli. VERONA (4-3-1-2): Rafael; Cangi, Comazzi, Anselmi, Pugliese; Russo, Burato, Pensalfini; Berrettoni; Rantier, Di Gennaro. A disp.: Ingrassia, Campagna, Massoni, Garzon, Ciotola, Farias, Colombo. All.: Remondina.
IL PRONOSTICO
1
Ternana
Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Paganessi-Ranghetti RIMINI. Si svuota l'infermeria ma le assen- TERNI. Debutto di Giorgini senza rivoluze di Cardinale e Baccin, lasciano un buco a zioni tattiche. Il neo tecnico continua con il centrocampo che il tecnico Melotti dovrà 4-2-3-1 che è stato il cavallo di battaglia di colmare ricorrendo ai sostituti. Ecco allora Domenicali. Cambiano, forse, gli interpreche col ritorno del 4-2-3-1 (una settimana ti: il mancato recupero di Di Deo apre la fa la sorpresa della difesa a cinque) i due strada all'utilizzo di Confalone. In difesa centrali di centrocampo dovrebbero essere potrebbe giocare dal 1' Bertoli, in luogo di D'Antoni e Marchi, con Frara spostato a Quondamatteo. Ballottaggio fra Noviello e supporto dell'unica punta Matteini. In di- Ferrari, per il ruolo di appoggio a Tozzi fesa tre per due posti da centrali, con Vitiel- Borsoi unica punta. TERNANA (4-2-3-1): Visi; Bertoli, Tedelo e Lebran favoriti su Rinaldi e Ischia. RIMINI (4-2-3-1): Pugliesi; Catacchini, schi, Borghetti, Imburgia; Confalone, DaVitiello, Lebran, Regonesi; Marchi, D'An- nucci; Concas, Noviello, Piccioni; Tozzi toni; Nolé, Frara, Tulli; Matteini. A disp.: Borsoi. A disp.: Cunzi, Quondamatteo, Tornaghi, Rinaldi, Ischia, Temperino, Ki- Perney, Costantini, Negrini, Ferrari, Balistreri. All.: Giorgini. rilov, Morante, Longobardi. All.: Melotti.
Foggia
IL PRONOSTICO
X
Reggiana
Arbitro: CORLETTO di Castelfranco v. Assistenti: Fiorito-Paglione FOGGIA. Piombato sul fondo della classifi- REGGIO EMILIA. La Reggiana è costretta a ca, il Foggia riceve la Reggiana con l'obbli- rinunciare ad Anderson e Stefani squalificago di ritrovare il successo. Per riuscirci, il ti, mentre rientrano Alessi e Tomasig. Guai tecnico Ugolotti rimescola le carte tra dife- con gli infortuni: menisco per Zini e crociato sa e centrocampo. In retroguardia, Di Dio e per Rossi. A loro si aggiungono Ingari e SaveTorta cedono spazio ai titolari Burzigotti e rino.In portarientraTomasig. AcentrocamArtipoli. A centrocampo (out Visone, in- po a destra Nardini, Viapana a sinistra e in fortunato), Trezzi affianca Agnelli, men- mezzo Maschio con Romizi. L'alternativa potre Desideri soffia il posto a Velardi e si trebbe essere la conferma di Ferrari a sinistra piazza nel tridente sistemato alle spalle del con Viapiana spostato in mezzo con il sacrificentravanti Ceccarelli. cio di Romizi. FOGGIA (4-2-3-1): Milan; Carbone, Burzi- REGGIANA (4-4-1-1). Tomasig; D'Alessangotti, Artipoli, Micco; Trezzi, Agnelli; Mil- dro, Girelli, Mei, Mallus; Nardini, Romizi, lesi, Mancino, Desideri; Ceccarelli. A disp.: Maschio, Viapiana; Alessi; Temelin. A disp.: Bindi, Sgambato, Di Dio, Quadrini, Velar- Manfredini,Ferrando, Gualandri,Bonacini, di, Caraccio, Morini. All. Ugolotti. Castiglia, Ferrari, Morelli. All.: Dominissini.
Pescara
IL PRONOSTICO
1
Spal
Arbitro: PASQUA di Tivoli Assistenti: Caroti-Carmignani PESCARA. Torna capitan Olivi al centro della difesa al posto di Sembroni. E' l'unica novità rispetto alla formazione che ha sfiorato la vittoria sette giorni fa a Ravenna. Dopo il primo gol da professionista, confermato in attacco il '91 Inglese (che in settimana ha firmato fino al 2012) accanto a Sansovini, a digiuno da 5 mesi (a ottobre l'ultimo gol segnato). A sinistra riproposto Dettori mentre a destra c'è Soddimo. Carboni ha problemi muscolari e potrebbe finire in tribuna. PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Soddimo, Tognozzi, Coletti, Dettori; Sansovini, Inglese. A disp.: Bartoletti, Medda, Sembroni, Vitale, Zappacosta, Ganci, Zizzari. All.: Di Francesco.
Marcianise
FERRARA. Notaristefano, recupera diversi indisponibili rispetto alla gara con il Giulianova, ma perde per una distorsione alla caviglia,Schiavon.A centrocampo,spaziocosìa Migliorini al fianco di Bedin, con il ritorno sugli esterni di Smit a sinistra e Quintavalla a destra. In difesa rientra Ghetti che insieme a Cabecciacomporrà la coppia diterzini, con il duo Bortel-Zamboni a presidiare l'area di rigore davanti a Capecchi. In attacco spazio al tandem composto da Bazzani e Cipriani. SPAL (4-4-2): Capecchi; Ghetti, Zamboni, Bortel, Cabeccia; Quintavalla, Bedin, Migliorini, Smit; Cipriani, Bazzani. A disp.: Ioime, Licata, Lorenzi, Rossi, Pedruzzi, Marongiu, Valtulina. All.: Notaristefano.
IL PRONOSTICO
2
Cosenza
Arbitro: DE FAVERI di San Donà Assistenti: Cannistrà-Roccasalvo MARCIANISE. Contro il Cosenza Boccolini si appresterebbe di nuovo a schierare una formazione volutamente offensiva, dando spazio all'intero arco degli attaccanti. L'allenatore marchigiano, infatti, potrebbe puntare su Tedesco, al centro del reparto, con Galizia e Poziello di supporto alla manovra. A centrocampo diga formata da Alfano e D'Ambrosio, mentre in difesa Murolo-Porpora. MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Murolo, Tomi; Romano, D'Ambrosio, Alfano; Galizia, Tedesco, Poziello. A disp.: Mezzacapo, Filosa, Ciano, Di Napoli, Della Ventura, Montanari, Manco. All.: Boccolini.
Andria
COSENZA.Nella settimanapiù difficiledella recente storia del Cosenza, lasquadra si è isolata nel ritiro della Borghesiana. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, brutta tegola per Toscano: Biancolino è ko, al suo posto il giovane Scotto. L'altra novità è il ritorno di Roselli fra i titolari al posto di Marsili. Piccolo dubbio legato alle condizioni di Bernardi che lamenta un dolore alla spalla, stringerà i denti e sarà in campo. COSENZA (3-4-1-2): Gabrieli; Fanucci, Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini; Fiore; Scotto, Danti. In panchina: Ameltonis, Chianello, Scognamiglio, Marsili, La Canna, Virga, Olivieri. Allenatore: Toscano
IL POSTICIPO
X
Lanciano
Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Larocca-Signoriello Una recente formazione dell’Andria
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38 Sport
Polani mentre supera Bremec per il gol del temporaneo 1-2 nella gara di andata, poi finita 2-2
Al Viviani l’ambizioso Taranto: «Autostima cresciuta, ora i risultati»
Capuano lancia il Potenza Sugli jonici: «Segnano poco e non mi interessa come giocheranno» LO SHOW è servito prima della gara. Dopo non sarà possibile perchè gli spogliatoi saranno interdetti a Ezio Capuano. La squalifica non solo gli è stata ridotta, ma addirittura aumentata, ma è troppo affascinante questo PotenzaTaranto per tacere. Una sfida da ex, un confronto a distanza con Dellisanti, la certezza di avere a disposizione una squadra che, al cospetto dell’avversaria, è inferiore, ma che sa esaltarsi nelle difficoltà. La convinzione di poter realizzare un’impresa anche grazie alla spinta del pubblico. “Batto il Taranto”, ha detto al cronista durante un allenamento settimanale e mentre vedeva all’opera i suoi durante gli schemi su una palla inattiva. Le parole della vigilia vanno ascoltate in tutta la loro veemenza: se non ci fosse stato Eziolino, di questi tempi, sarebbe stato un mortorio preparare una sfida tanto delicata. Ed invece eccolo qua a caricare il Potenza per agguantare tre punti fondamentali. “Nessuna vendetta, quando allenai il Taranto avevo 35 anni, quell'esonero è valso la mia libertà di pensiero. Lì come altrove ho saputo dimostrare di non essere uno yes man e che proverei vergogna per la mia dignità se mettessi in
Il mister lucano suona la carica Berardi sicuro «Sarà una gara difficilissima ma credo che i nostri avversari staranno pensando la stessa cosa» campo giocatori voluti dal presidente”. Non sono casuali le parole di Capuano che nutre rispetto per l’avversaria, anche se non può non sottolineare che “è vero, il Taranto non subisce gol da 566', ma io metterei anche in evidenza che segna poco e se crede ancora nel raggiungimento del primo posto, è più importante fare i gol anzicchè non subirne”.
Giorgino inseguito da Berardi nella gara di andata. Quest’ultimo oggi è al rientro dopo la squalifica
“Per noi resta una partita difficilissima - continua - ma abbiamo codici di gioco ben definiti e sappiamo adattarci a ogni singola situazione. Scrivetelo pure: io sono Capuano e cambio in corsa la mia squadra anche 37 volte in una partita. Non mi interessa il modulo degli avversari, anche se i giocatori della loro squadra B farebbero felici tanti allenatori di questo girone”. Fondamentale sarà
l'atteggiamento mentale: “Dopo il successo di Cosenza è cresciuta la nostra autostima. Adesso serve continuità di risultati. Sto ancora aspettando il momento in cui il Potenza vincerà una partita senza meritarlo. Prima o poi la ruota girerà”. L'ultima etichetta sulla partita: “E' una portaerei contro una scialuppa di salvataggio ma al cui comando c'è un pirata”. BERARDI “Non temiamo il no-
stro avversario, anche se la dote di imbattibilità della propria porta da 566’ è tanta roba. Per quanto possiamo credere che la sfida odierna sia per noi difficile, sono sicuro che lo stanno pensando anche i nostri avversari”. Migliore stimolo il capitano non poteva darlo ai suoi compagni, che ha visto giocare domenica scorsa dalla tribuna del San Vito e ne ha potuto constatare la crescita e l’attenzione nell’applicare i dettami di Capuano. “In Calabria non è stata una bella partita dal punto di vista del gioco e dello spettacolo, ma siamo stati perfetti tatticamente. Proprio come dovrà accadere oggi”, dice il centrocampista, oggi destinato a sinistra, che aggiunge: “Abbiamo sempre fatto bene quando abbiamo giocato da squadra, privilegiando il collettivo alle giocate dei singoli”. E quella odierna, sarà quindi la sfida di una squadra che, a detta del suo capitano, “gioca una gara fondamentale per la salvezza, molto più importante per noi che per i nostri avversari”, perchè “ci serve continuità di punti per la classifica e soprattutto per il morale, elemento che può fare la differenza quando la posta in palio è così alta”. Alfonso Pecoraro
La formazione Il difensore c’è, il capitano va a sinistra, il siciliano torna a disposizione
LA CURIOSITA’
Taccola, Berardi e la sorpresa Lucenti
Anche il giornalista Gentile allo stadio
IL POTENZA potrebbe scendere in campo con la stessa formazione inizialmente prevista per la trasferta di Cosenza. Inizialmente perchè, lo ricordiamo, Taccola fu costretto a un forfait improvviso per un dolore muscolare e fu sostituito da Barbato. Ebbene, l’esperto centrale si è allenato ed è disponibile, quindi potrebbe scendere in campo dal primo minuto. La novità reale è dunque rappresentata dalla squalifica di Frezza, ma anche dal rientro di Berardi. Non cambierà l’atteggiamento tattico e quindi il capitano va a sinistra sulla linea dei mediani. Una sola punta (Prisco) con Catania a ridosso, e conferma per il modulo che più si addice a questo organico.
Chiavaro (col numero 5) anticipa Scarpa nell’area del Potenza nella gara di andata
Quindi, ricapitolando, tra i pali ci sarà Della Corte, la difesa a tre dovrebbe essere composta da Chiavaro, Taccola e Langella, anche se
l’eventuale conferma di Barbato comporterà lo spostamento al centro di Chiavaro. In mezzo al campo, a de-
stra va Iraci, con il terzetto dei centrali composto da Profeta, De Simone e Evangelisti. Berardi a sinistra. Catania sarà libero di agire a ridosso della linea di attacco, dove agirà, spalle alla porta, il solito Prisco. Pronti all’evenienza Murati e Magliocco, il cui ingresso in campo potrebbe spostare gli equilibri tattici dei rossoblù. Una vera e propria novità è il rientro tra i disponibili di Lucenti. E’ chiaro che il minutaggio, dopo quasi due mesi di assenza (era il 20 dicembre quando il Potenza vinse con il Giulianova) sarà limitato, ma non è da escludere che a Capuano possa tornare utile l’esperienza e la duttilità del siciliano se il match non dovesse prendere la piega sperata dal Potenza. a.p.
IL CALCIO, l’epopea rossoblù, le glorie di un Potenza (che purtroppo non c’è più da tanto tempo) sono certamente una delle storie che contribuiscono a definire, a delineare il profilo di una città. Storie belle da ascoltare, da raccontare, attraverso uomini, testimoni del proprio tempo, che aiiutano ad osservare, ricordare, comprendere. Magari attraverso il racconto. “Pino Gentile, ricorda Mimmo Sammartino, giornalista di lungo corso, è una di queste voci, personaggio egli stesso della storia che raccinta. Gentile ha raccontato i giorni felici, quelli della gloria e il tempo della disillusione, trionfi e mediocrità del Potenza Sport Club. Gentile ha raccontato tutto questo perché un giornalista avverte nella pelle la necessità, la passione e il dovere di rendersi testimone della piccola storia quotidiana…! E così, in un momento difficilissimo, che non ha precedenti con la lunga storia del sodalizio rossoblù – che data 1919 – non ha mancare l’apporto della sua presenza sugli spalti solidarizzando con il “popolo rossoblù”: si reca al botteghino per assicurarsi il biglietto d’ingresso per la partita Potenza-Taranto. Un gesto compiuto già altre volte in occasione delle gare interne della compagine del simpatico guasccone Eziolino Capuano, cuore e anima di una squadra fatta di uomini veri. Presenze sempre vincenti, quelle di Pino Gentile nelle partite del corrente campionato di Prima Divisione, fatta eccezione per il rocambolesco 1 a 1 finale di Potenza-Ravenna. Fino ad oggi la “cabala” ha funzionato. Funzionerà anche oggi in Potenza-Taranto? Bisogna crederci per proseguire nel cammino verso una salvezza che avrebbe del miracoloso. “In bocca al lupo”, rossoblù!. Pino Gentile
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Sport 39
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Cambiano i tarantini (4-1-4-1) nonostante le perplessità del patron
Solo Corona in attacco TARANTO. D’Addario o Dellisanti? Tutto dipende da come il Taranto si schiererà al Viviani. Perché il tecnico ha insistito fin da martedì su un inedito 4-14-1 ed il presidente (pure lui fin da martedì) ha “pressato” perché il Taranto non rinunciasse a due punte di ruolo e a due esterni di spinta. Ne è nato un polverone che ha rischiato di inghiottire le poche certezze (difesa di ferro, sei partite senza subire gol, due punti appena dalla zona play-off) del post-Brucato, fino a scatenare un caso diplomatico: Dellisanti, rivendicando totale autonomia nelle scelte tecniche, ha minacciato le dimissioni nella tarda serata di venerdì; D’Addario, per scongiurare colpi di coda a poco più di 24 ore dalla partita e per evitare il terzo ribaltone tecnico della stagione, è ritornato nei panni del presidente, ha rassicurato Delli-
santi al termine di un lungo incontro e messo un po’ di pace a margine di una settimana praticamente folle. D’Addario o Dellisanti? L’impressione, corroborata dalle esercitazioni tattiche svolte durante la rifinitura, è che prevalga l’allenatore. Con le sue idee, con la sua testa, con le sue scelte anche piuttosto coraggiose che potrebbero deteriorare i rapporti in caso di risultato negativo. Il modulo in sé è già una grossa novità ed anche un’ulteriore forma di tutela difensiva probabilmente fuori luogo (è l’attacco che va sbloccato e con un solo terminale le probabilità di riuscita si riducono). Ma la mini-rivoluzione partorita da Dellisanti si manifesta soprattutto attraverso i “tagli” eccellenti: fuori Coppola dai blocchi di regia, fuori pure il talento “opaco” di Francesco Scarpa, il più grande investi-
Corona e, sotto, Calori
mento della famiglia D’Addario e non ancora in grado di esplodere in tutto il suo potenziale. Dentro, secondo un principio di meritocrazia che cavalca quello di
Capuano, chi sta meglio, o almeno chi dà l’impressione di stare meglio. Ed allora spazio a Crovetto lungo la corsia sinistra e a Rajcic nel cerchio di centrocam-
po, al fianco di Quadri e pochi metri avanti rispetto a Giorgino, metodista del Taranto e perno inamovibile della mediana ionica. In prima linea, a calamitare
tutti i palloni provenienti dal centrocampo, Re Giorgio Corona, che non segna dal 21 febbraio scorso (2-0 col Pescina) e non è un caso che da allora il Taranto non abbia più fatto gol restando all’asciutto contro Giulianova e Foggia. Il bomber, che tale va considerato col suo bottino stagionale di otto reti (oltre un terzo delle firme totali del Taranto, secondo peggior attacco del girone dopo quello del Foggia), sarà solo negli ultimi sedici metri, privo del sostegno di Ferraro (altro grande colpo di mercato inesploso) che partirà dalla panchina proprio come l’enfant-prodige Russo. E dovrà risolvere probabilmente da solo i problemi di un Taranto che deve vincere se vuole davvero i playoff. Con le metodologie e le idee di Dellisanti. Sempre che non “irrompa” di prepotenza il presidente-allenatore D’Addario.
La difesa non prende gol da 566’
L’ex potentino Dellisanti si gioca tutto al Viviani
Un reparto insuperabile
Le sofferenze di Franco
TARANTO. 566 minuti. Dura tanto la batteria difensiva in dote al Taranto. Almeno da sei partite, e se si aggiungono i ventuno minuti inviolati del campo di Rimini il risultato è tutto da coccolare. Insomma, non sarà una squadra audace sotto il profilo realizzativo ma, finchè si muove la classifica, perché intanto la logica del passettino per volta ha prodotto un accorciamento della graduatoria verso l'alto, tutto sembra incodizionatamente accettabile. Ed allora partiamo da questo pregio maturato sul campo e inviso agli avversari. Porta inviolata da cinque ore e mezza di gioco, il greco Bremec sta vivendo domeniche da gita guidata. C'è poco da fare quando dinanzi a te s'è instaurato un quartetto che ha blindato un bunker ormai impenetrabile. Bolzan e Calori sugli esterni sono le degne spalle di un tendem centrale spauracchio degli attaccanti di categoria. Prosperi e Migliaccio, duopolio delle vie centrali che rimanda indietro qualsiasi velleità dei bomber di categoria. Loro due lasciano briciole agli avversari, quest'ultime sono poi raccolte dagli stessi Bolzan e Calori che, dalle rispettive corsie di competenza, ripiegano spesso e volentieri nel bunker per scoraggiare inopportuni guastatori. Insomma, un quartetto
perfetto che ha prodotto cinque ore e mezza di gioco, ma di noia soprattutto per Bremec, con la porta inviolata. IN PRINCIPIO FU DELLISANTI. Tutto ha un inizio. E la data è quella del 17 gennaio, giorno dell'insediamento di Dellisanti sulla guida tecnica della squadra. Via Brucato, dentro il tecnico di casa (è di San Giorgio Ionico) che già lo scorso anno avevva bazzicato tra lo “Iacovone”e dintorni. È proprio grazie a Dellisanti se il cerchio s'è chiuso adeguatamente in difesa. In precedenza la squadra, che già non segnava tantissimo, concedeva troppo agli avversari accusando un ritardo in classifica per nulla trascurabile. Con l'arrivo di Dellisanti è cambiata la marcia della trazione posteriore ma anche il paso in classifica. Già, perché nonostante i quattro pareggi a reti bianche e le due vittorie, la serie positiva ha prodotto un accorciamento verso l'alta classifica per il contemporaneo rallentamento delle altre pretendenti alla corsa play-off. Segna poco il Taranto, appena tre reti in sei partite, in casa non è sempre impeccabile. Ma finchè il bunker tiene e la classifica si accorcia, ben venga quel pizzico di sterilità. Andrea Buonaiuto
TARANTO. Franco Dellisanti non parla perché il Taranto non vuole. Tutti in silenzio stampa da lunedì scorso e – ad abundantiam – anche per la settimana prossima (strano caso di bocche chiuse pure con largo anticipo). Non parla ma soffre: la sua squadra naviga poco al di sotto della zona playoff, ma si ciba di tensione e contraddizioni. Non perde (da sei giornate in panchina è imbattuto), ma vince poco (solo due volte, e quattro pareggi). Non subisce gol (porta inviolata con la gestione del tecnico tarantino) e nemmeno segna (solo tre gol, e quattro 0-0). E si ciba di tensione, quella che la piazza naturalmente crea quando le aspettative sono alte e non c’è adeguata corrispondenza con la realtà, e quella che il presidente aggiunge manifestando con regolarità la propria insoddisfazione quando il Taranto non vince. Dellisanti soffre ma non lo dice, anche perché non può. Però si vede e, in un periodo diventato improvvisamente caotico, tutto fuoriesce e nulla viene trattenuto. Ecco perché è clamorosamente deflagrata venerdì tutta l’anomalia di una società gestita da un presidente a cui piace decidere anche per gli altri. Dellisanti si è trovato senza saperlo da tecnico riempito di “suggerimenti” a allenatore quasi commissariato. Enzo D’Addario, patron dall’inizio della stagione, ha chiesto dopo il pari di Giulianova di due settimane fa un cambio di passo, che non si è avuto nel derby interno contro il Foggia e, allora, ha deciso – dopo aver espresso le sue convinzioni in una riunione tecnica con l’intero staff tenuta lunedì mattina - di fare quasi da sé, affiancando l’allenatore in tutti gli allenamenti e seguendo da vicino le prove. Così si è arrivati al paradosso di una partitella del giovedì divisa in due tempi
Venerdì si era dimesso poi il chiarimento con D’Addario che lo affianca durante gli allenamenti e con due formazioni che sembravano rispecchiare due orientamenti diversi: il primo sotto l’influenza dei “suggerimenti” del patron e il secondo per le antiche convinzioni del tecnico. Venerdì, però, Dellisanti non ha retto e ha chiesto un colloquio al presidente, recandosi nell’azienda di proprietà di D’Addario. E ci sono stati momenti drammatici, con l’allenatore che, chiedendo maggiore autonomia nelle scelte, si è detto disposto a rassegnare le di-
Il colloquio tra i due ha scosso l’ambiente e la gara di oggi diventa decisiva C’è tensione
missioni. Fino a riuscire a strappare qualcosa di quello che chiedeva, potendo quindi rimettere mani alla formazione (fermo restando il cambio di modulo, del quale anche Dellisanti era convinto) e variando qualcuno degli elementi che sembravano in procinto di vestire una maglia da titolare a metà settimana. Chiaro che il colloquio ha scosso l’ambiente, così come è chiaro che adesso la sfida di Potenza diventa decisiva per le ambizioni del Ta-
ranto e per le sorti di Dellisanti, tecnico che con la maglia rossoblù ha un rapporto d’amore che troppo spesso suona come una condanna. Le prime due volte (nel 2004 e la scorsa stagione) in panchina sono finite in modo tumultuoso. Ora, dopo aver preso il posto di Brucato (è il terzo tecnico della stagione), spera di poter diventare profeta in patria. Ma soffre. Caspita, se soffre. Gianfranco De Biasi
Franco Dellisanti
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40 Sport
La Cisco cala il tris (Ciofani scatenato) all’Aversa
Juve Stabia, verifiche nella trasferta di Brindisi Catanzaro per il riscatto Derby salvezza a Scafati Brindisi
IL PRONOSTICO
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Juve S.
Arbitro: PIZZI di Saronno Assistenti: Passero-Tiburzi BRINDISI. Brindisi in cerca di riscatto do- CASTELLAMMARE DI STABIA. Allarme po la sconfitta di Aversa. I biancoazzurri do- Ruscio, allarme regia: lo stacanovista del vranno fare a meno dello squalificato Fiore centrocampo, vittima di un trauma distorma potranno contare sul rientro di Idda, sivo alla caviglia, difficilmente sarà della Battisti e Carcione. Quest'ultimo ritroverà partita e con la contemporanea assenza di posto in mezzo al campo con Battisti e Piz- Ottobre costringe il tecnico Rastelli a scelte zolla. In attacco, nonostante il preoccupan- obbligate (Cinelli ed Acoglanis, al rientro te digiuno del reparto, Silva dovrebbe nuo- da squalifica). Tra i pali ancora Panico (Sovamente dar fiducia a Moscelli, Mortelliti e viero sconta la seconda di due giornate di Da Silva con Galetti ancora in dalla panchi- squalifica). Fuori anche Ametrano: scontata la presenza di Moretti a sinistra. na. Non perfette le condizioni di Piccinni. BRINDISI (4-3-3): Pinzan; Idda, Trinche- JUVE STABIA (4-4-2): Panico; Gritti, Fabra,Taurino, Pasqualini;Carcione,Battisti, bro, Maury, Moretti; Tarantino, AcoglaPizzolla; Mortelliti, Da Silva, Moscelli. A di- nis, Cinelli, Amore; De Angelis, Vicentin. sp.: Ferrante, Maulella, Montella, Monopo- A disp.: D'Oriano, Iorio, Bocchetti, Marano, Gomes , Peluso, Varriale. All.: Rastelli. li, Siclari, Alessandrì, Galetti. All.: Silva.
Catanzaro
IL PRONOSTICO
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Isola Liri
Arbitro: GIALLANZA di Catania Assistenti: Olivieri-Salvato CATANZARO – Il portiere Vono e Di Cuonzo squalificati, sono finiti nel mirino del decreto anti-bestemmie. Il giudice sportivo si è accanito anche contro il tecnico Auteri, accusato di aver impartito ordini alla squadra dalla tribuna. La squalifica gli è stata prolungata per un’altra giornata. Corapi e Bruno hanno avuto la febbre in settimana, ma recuperano e andranno a presidiare la mediana. CATANZARO (3-4-3): Devona; Gimmelli, Di Maio, Ciano; Gigliotti, Bruno, Corapi, Benincasa; Mosciaro, Montella, Longoni A disp.: Mancinelli, De Franco, Santaguida, Basile, Lodi, Berger, Orosz All.: Auteri (squalificato)
Scafatese
ISOLA LIRI. Un punto nelle ultime tre giornate. E' questo il magro bottino dell'Isola Liri che oggi cerca fortuna a Catanzaro. Purtroppo per il tecnico Grossi in Calabria è emergenza difesa: non ci saranno Mallardi e Paolacci, squalificati, al loro posto entrano Rogato a destra e Matrisciano centrale che farà coppia con Mucciarelli. A centrocampo ancora indisponibile Raffaello che, tuttavia, potrebbe rientrare la settimana prossima. ISOLA LIRI (4-3-1-2) Mangiapelo; Rogato, Mucciarelli, Matrisciano, La Rocca; Falco, Costanzo, D'Alessandro; Carboni; Federici, Simonetta. A disp.: Fiorini, Bassoule, Sperati, Castaldi, La Cava, Bussi, Bianchini. All.: Grossi
IL PRONOSTICO
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Vico E.
Arbitro: FIAMINGO di Pisa Assistenti: Grillo-Abruzzese SCAFATI. Si attende il colpo casalingo, quello che manca ormai dal lontano 8 novembre. Ed allora il tecnico parte all'attacco del Vico riproponendo senza esitazioni la disposizione marchiata dal 3-4-3. Dopo le due reti consecutive, è più in sella che mai Martone nel bel mezzo del tridente. Al suo fianco Napoli dovrebbe spuntarla su Ramaglia. Mastonicola, Pagano e Braca puntelleranno la difesa mentre a centrocampo dovrebbero essere confermati Basile-Corsale. SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Pagano, Miale, Braca; Mastronicola, Basile, Corsale, De Girolamo; Napoli, Martone, Sifonetti. A disp.:Schettino, Raspaolo,Nunziata,Avallone, Pepe, Ramaglia, Cerasuolo. All.: Rossi
Vibonese
VICO EQUENSE. La vittoria contro il Siracusa ha rinfrancato molto gli uomini di Ferraro. In vista del derby contro la Scafatese ci sono da verificare le condizioni del solo Loreto, uscito affaticato dalla gara contro gli aretusei, mentre è out Incoronato. Ferraro teme il manto erboso del “Comunale”di Scafati e sceglierà gli undici solo dopo aver testato le condizioni del campo. Qualora dovesse essere allentato, dentro i corazzieri per una gara di grande furore agonistico. VICO EQUENSE (4-4-2): Munao; Gargiulo, Scognamiglio, Russo, Loreto; Donnarumma, Armellino, Marciano, De Rosa; Napoli, Esposito. A disp.: Izzo, Chiariello, Burgos, Mineo, Trapani, Morfù, Hodza. All.: Ferraro.
IL PRONOSTICO
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Manfredonia
Arbitro: OLIVERI di Palermo Assistenti: Falanga-Ciampa VIBO VALENTIA – C’è il rientro di Gatto, MANFREDONIA. Dopo il passo falso di doma continuano a rimanere in infermeria menica scorsa, il Manfredonia è chiamato ad elementi importanti come il capitano Di una prestazione super che vada al di là della Mauro, Ike e Rugiero. Impossibile il loro re- classifica deficitaria dell'avversario di turcupero. Il tecnico di Marsala potrà contare no. I sipontini, insomma, devono assolutasul ritorno, dopo il turno di squalifica, del mente vincere e contemporaneamente spefantasista (e fin qui, nell’economia dell’in- rare anche in qualche risultato che indirettera stagione, migliore dei suoi insieme al tamente potrebbe offrire loro dei vantaggi. numerouno Mengoni)Riccobono, diPirro- Nella sfida contro i calabresi mancano Pisa, ne e di Biava, che garantiscono ordine e cor- Triggiani e Gropponi, infortunati e Nossa sa in mezzo al campo. squalificato. VIBONESE (4-2-3-1):Mengoni; Bertini, Pa- MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Dipascuccio, Conti, Orefice; Pirrone, Lopetrone; squale, Parisi, Carrieri, Sabatino; Vitiello, Gatto, Riccobono, Omolade; Sperandeo. A Pirrone,Arcuri; Luppi,Carminati, Arigò.A disp.: Senatore, Schiavello, Pisano, Biava, disp.: Fortunato, Moro, Di Toro, Maiorino, Ramondino, Beccaria, Gatto All.: Galfano Napolitano, Ferrari, Stella. All.: Bucaro.
Cassino
IL PRONOSTICO
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Igea V.
Arbitro: DE MEO di Foggia Assistenti: Calò-Bevere CASSINO. Contro l'Igea Pellegrino confer- BARCELLONA P.G. - Sul campo del Cassino merà la medesima formazione di sette gior- l'Igea Virtus si gioca le ultime chance salni fa. Bianciardi ha scontato la squalifica vezza. La squadra è partita per Cassino con ma dovrà lasciare il posto ad un Merli Sala l'incognita Morabito che ha problemi ad in grande spolvero. Giannone, ai ferri corti una caviglia. Certi i rientri di Mottola e Ancon il tecnico reintegrato, continua a rima- gotti. Restano indisponibili Fortunato, Menere in panchina. Di punta grande attesa rola e Del Tongo. Campolo sembra orientato per Mezgour, finalmente ai suoi livelli; ac- a modificare leggermente il modulo che docanto a lui agiranno Jefferson e Bracalet- vrebbe trasformarsi dal solito 4-2-3-1 in una ti. sorta di 4-3-1-2, con Stella ad agire dietro la CASSINO (4-3-3): Indiveri; Lolli, Goisis, coppia d'attacco Angotti - Quintieri. Merli Sala, Martinelli; Kone, Berardi, Con- IGEA VIRTUS (4-3-1-2): Deliperi; Stelitati; Bracaletti, Jefferson, Mezgour. A disp.: no, Mottola, Palma, Toscano; Nuccio, GemAmadio, Bianciardi, Bica Badan, Vigna, miti, Procopio; Stella; Quintieri, Angotti. A Giannone, Romeo, Bardeggia. All.: Pelle- disp.: Cilli, Tonanzi, D'Ambrosio, Vicentini, grino. Marangon, Cocuzza, Grillo. All.: Campolo.
Noicattaro
IL PRONOSTICO
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Barletta
Arbitro: TIDONA di Torino Assistenti: Di Vuolo-Napolano NOICATTARO. Trillini deve fare a meno di pedine importanti come gli squalificati De Santis, Fumai e Zotti oltre l'infortunato Lanera. L'attaccante salentino Manca è in dubbio per un ginocchio dolorante ma potrebbe farcela. Loseto (terzino destro), Strambelli (dietro le punte) e De Lorenzo (a far coppia in attacco con Manca) in campo dal 1'. Coppola e Piano recuperati ma non sono al top della condizione. NOICATTARO (3-4-1-2): Musacco; Di Bari, Coppola, Sassarini; Perrone, Lorusso Bartolo, Piano, Loseto; Strambelli; Manca, De Lorenzo. A disp.: Petruzzelli, Libera, Benedetto Lorusso, Aliperta, Colluto, Doria, Ladogana. All. Trillini.
Siracusa
BARLETTA. Senza Shiba squalificato, senza il lungodegente Cavaliere, senza gli infortunati Sportillo e Carozza. Le difficoltà non mancano, ma il morale resta comunque alto. Formazione: l'unico ballottaggio riguarda Rescio e Fanasca. Se dovesse giocare il primo, il centrocampo sarebbe a quattro con il rombo. Con Fanasca dal primo minuto si tornerebbe al vecchio 4-3-3. BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi; Cutrupi, Gambuzza, Marchetti, Legittimo; Menicozzo, Muwana, D'Allocco; Rescio; Simoncelli, Infantino. A disp.: Vurchio, Romeo, Bendjemia, Manganaro, Stefanini, Fanasca. All.: Sciannimanico.
IL PRONOSTICO
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Monopoli
Arbitro: MARIANI di Aprilia Assistenti: Fazio-Servillo SIRACUSA.Venti convocati, nella realtà 18 elementi disponibili. Tra i convocati, infatti, c'è il piccolo Di Bari, difensore esterno classe '92 e Matinella che si è allenato pochissimo nelle due ultime settimane e in pratica fa solo numero. Arruolati da subito il portiere Castelli e il difensore Donadoni tesserati in settimana. Out per stiramento anche il portiere Fornoni. SIRACUSA (4-3-3): Castelli; Strigari, De Pascale, Perricone, Di Silvestro; Giurdanella, Cardinale, Lewandowski; Mignogna, Di Piazza, Bufalino. In panchina: Scordino, Donadoni, Berti, Carrozza, Calabrese, Perelli, Dalì. All.: Sonzogni.
Cisco R.
MONOPOLI. Tante assenze per il match di Siracusa. Chiricallo deve rinunciare a Caccavale e Di Miceli, oltre ai lungodegenti Iannazzo, Tranchina e Scrò. Così, la formazione titolare diventa al quanto scontata, con l'unico ballottaggio per il ruolo di terzino sinistro tra Bizzarri e Angelucci. Sulla mediana, Corsi e Loseto agiranno sulle corsie di destra e sinistra con Lanzillotta e Cortesi in cabina di regia. In attacco Mastrolilli e Caracciolese. MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino; Colella, Terracciano, Lanzolla, Bizzarri; Corsi, Lanzillotta, Cortesi, Loseto; Mastrolilli, Caracciolese. A disp.: Corno, Angelucci, Vincenti, Ciminà, Volpe, Bonfardino, Pollidori. All.: Chiricallo.
L’ANTICIPO
3-0
CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi ; Balzano, Doudou , Di Fiordo , Angeletti ; Chiappara , Romondini (32' st La Rosa ), Barrionuevo (15' st Mazzarani ); Caputo (15' st Bellè ), Ciofani , Franchini . A disp. Previti, Padella, Lopiccolo, Di Iorio. All. Incocciati. AVERSA NORMANNA (4-3-3): Pettinari; Pistillo (25' st Parisi ), Ciminari , Di Girolamo , Bertoncini ; Arini (32' st Zolfo ), Massimo , Palumbo ; Guglielmelli (1' st Tovalieri ), Perna , Grieco . A disp. Cavaliere, Balestrieri, Rinaldi, Zolfo, Longo. All. Juary. ARBITRO: De Benedictis di Bari. RETI: 5'e 38' Ciofani rig.; st 31' Ciofani. NOTE: Spettatori 500 circa, compresi una cinquantina di tifosi ospiti. Ammoni-
Aversa
ti: Pistillo, Di Girolamo, Parisi, Franchini. Angoli: 8-1 per l'Aversa Normanna. Recupero: pt 2'; st 0'. LA CISCO ROMA trascinata da Ciofani stravince (3-0). Fa due gol nei primi 38' e raggiunge Catanzaro e Juve Stabia in testa alla classifica in attesa che il programma si completi oggi. Fare punti al Flaminio, in partenza, non era semplice e infatti sinora solo Melfi, Vico Equense e Barletta sono uscite imbattute. Di fatto, però, i campani guidati da Juary si fermano ancora - dopo due risultati utili di fila - senza neanche averci provato, anche se paiono avere tutti i mezzi per centrare la salvezza diretta.
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Sport 41
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Imperativo per il Melfi: battere il Gela prima di due trasferte di fila
Parte il ciclo salvezza Rodolfi vendicativo: «All’andata non meritavamo di perdere» La formazione
L’avversaria
Certezze solo dietro
Un solo ballottaggio
Un gol di Guazzo al Valerio (foto Nino Valerio)
Il tecnico del Melfi Paolo Rodolfi Cammarota è uno degli ex in campo oggi
Marino
OGGI COME non mai è davvero difficile intuire la formazione che Rodolfi manderà in campo. " Non ho ancora deciso, Molto dipenderà anche da come giocherà il Gela. Ho visto tutta la squadra bene in settimana. Ci sono molti giocatori in forma e la scelta non è per nulla agevole. Fino all'ultimo manterrò il riserbo ". Tatticamente, se il Gela dovesse optare per un centrocampo a quattro, di conseguenza il Melfi si disporrebbe in modo speculare agli ospiti. Se invece i siciliani si disporrebbero a tre, allora il Melfi potrebbe modificare qualcosa. Di conseguenza è il centrocampo il reparto in cui si annidano i dubbi maggiori di Rodolfi. Sia sugli esterni che in mezzo sono diverse le soluzioni applicabili. Al fianco di El kamcch, che salvo stravolgimenti al momento impensabili, fungerà da regista, si contendono un posto Viola e Mitra, favorito quest'ultimo. Il capitano sta bene, anche se il giovane Viola ha mostrato qualità ogni qualvolta è stato chiamato in causa. In versione laterale sinistro, Pellecchia dovrebbe spuntarla su Mangiacasale, ma anche in questo caso, ogni decisione è rimandata in prossimità del match. In attacco poi sia Guazzo che Arcamone, hanno le stesse identiche possibilità di aggiudicarsi il ballottaggio per l'assegnazione di una maglia da titolare. Chiaria è voglioso di incrementare il proprio personalissimo bottino, già di per se molto consistente. Sia Guazzo che Arcamone hanno mostrato ottime capacità di intese con la punta lombarda. Se stanno bene entrambi, come è attualmente, davvero difficile per Rodolfi stabilire una gerarchia di partenza. Quindi in sostanza, alla fine solamente in difesa si annidano certezze. Davanti a Careri, giocheranno Marino a destra, Vanacore sul versante opposto, Vignati e Agius centrali. Anche per il pacchetto arretrato un banco di prova rilevante al cospetto dell'attacco del Gela. Il Melfi dovrà risultare bravo nell'imporre ritmo e gioco se intende conquistare i tre punti, cercando di avere in mano la superiorità a centrocampo. E' lì che si gioca il match. Chi riuscirà ad avere la meglio sulla linea mediana, avrà in tasca le chiavi della partita.
Tanti ex in campo
SI ALZA L'ASTICELLA. Parte con il Gela un ciclo di partite interne da brividi per il Melfi che in ordine cronologico affronterà oltre ai siculi, Cisco Roma, Juve Stabia e Catanzaro. "Affronteremo le big del campionato - rimarca Poalo Rodolfi - Queste sono partite difficili ma che allo stesso tempo di danno molte motivazioni. Il campionato è estremamente equilibrato e livellato. Chi più chi meno siamo ancora tutti in corsa per il raggiungimento del proprio obiettivo. Nel calcio non c'è mai nulla di scritto e di scontato. Nutriamo il massimo rispetto per il Gela, squadra costruita per vincere il campionato, ma siamo anche consapevoli della nostra forza e stimolati nel voler far bene al cospetto di una formazione importante". Finora al Valerio il Melfi ha quasi sempre fatto bene. Tranne contro Vibonese ed Isola Liri, in un periodo particolare costellato da assenze e condizione precaria, i gialloverdi anche al cospetto di squadre prestigiose, sono stati in grado di sfoderare prestazioni decisamente convincenti. Contro il Gela degli ex, non resta che andare alla caccia di conferme, per fare un ulteriore passo avanti in prospettiva salvezza. Ci sarebbe anche teoricamente ancora una finestrel-
IL PROGRAMMA DI LEGA PRO: 27ª GIORNATA Prima Divisione Girone A Arezzo - Como Benevento – Pergocrema Cremonese – Monza Lecco – Figline Lumezzane – Paganese Perugia – Novara Sorrento - Foligno Varese - Pro Patria Viareggio – Alessandria CLASSIFICA: Novara 58 punti; Cremonese 50; Arezzo 49; Benevento, Varese 44; Lumezzane 41; Perugia** 39; Alessandria 36; Figline* 33; Sorrento 29; Foligno, Monza, Viareggio 28; Pro Patria 27; Lecco 26; Como 25; Pergocrema 24; Paganese 20. ** 2 punti di penalizzazione * 1 punto di penalizzazione
Seconda Divisione Girone A Carpenedolo – Pro Sesto Feralpisalò - Pro Vercelli Legnano – Alghero Mezzocorona – Sudtirol 0-1 (giocata ieri) Olbia – Croc. Noceto Pro Belvedere – Pavia Rodengo – Spezia Sambonifacese – Valenzana Villacidrese - Canavese CLASSIFICA: Sudtirol e Spezia 47 punti; Alghero*, 44; Feralpisalò 43; Rodengo Saiano* 41; Pavia, Legnano** 40; Crociati Noceto 36; Pro Vercelli 35; Sambonifacese* 34; Canavese 33; Mezzocorona 32; Valenzana 28; Villacidrese 27; Carpenedolo 26; Olbia 24; Pro Belvedere 23; Pro Sesto** 15. ** 2 punti di penalizzazione * 1 punto di penalizzazione
Seconda Divisione Girone B Colligiana - Lucchese Giacomense - Sangiustese Gubbio - Sacilese Itala San Marco – Carrarese Nocerina - Bassano Poggibonsi Pro Vasto Prato – Fano San Marino - Bellaria Igea Sangiovannese – Celano CLASSIFICA: Lucchese 50 punti; Fano 47; San Marino 45; Prato 40; Gubbio, Itala San Marco 38; Sangiovannese 37; Bassano 35; Nocerina e Sangiustese 33; Celano 32; Giacomense 30; Pro Vasto, Sacilese, Bellaria Igea 28; Poggibonsi 25; Colligiana*, Carrarese 24. * Colligiana un punto di penalizzazione
la aperta sui play-off, traguardo chimera in questo momento. Una eventuale affermazione, potrebbe riaprire un discorso che attualmente sembra oggettivamente complicato da agguantare. A dare maggiore sale all'incontro, oltre come sottolineato alla presenza di tre ex, Cammarota, Laporta e Zaminga, con Schiavon infortunato, anche il ricordo dell'andata. Al "Vincenzo Presti", il Melfi non meritò la sconfitta. Inoltre sull'esito finale di quel match, pesò non poco la rete annullata ad El kamch, gol del possibile pari. "Il passato è passato - sottolinea Rodolfi - A Gela giocammo un ottimo secondo tempo e non meritammo la sconfitta ed il gol di El Kamch era sicuramente regolare. Però ormai è acqua passata, concentriamoci sul presente". Presente che è rappresentato appunto da un incontro da vincere. Il Melfi vuol chiudere anticipatamente la pratica salvezza per poi giocare in massima tranquillità, senza ansie, la parte finale del torneo. Occhio alla cabala non particolarmente favorevole con il Gela. In terra siciliana il Melfi ha sempre perso, al Valerio una sola vittoria in cinque sfide. Un motivo in più per tornare ai tre punti. Emilio Fidanzio
GELA. Il Gela si presenterà all' Arturo Valerio di Melfi senza il suo capitano Nathan Schiavon. Nella lista dei ventuno convocati per la trasferta in terra lucana non figura il talentuoso mediano dei siciliani. È questa la novità dell'ultima ora in casa Gela. Schiavon ha accusato un fastidio muscolare nel corso d'allenamento del giovedì ed è stato costretto a fermarsi. Mister Provenza, d'accordo con la staff medico siciliano, ha preferito non rischiare il calciatore per averlo abile ed arruolabile al rientro dopo la sosta in programma domenica prossima. Le indicazioni emerse nel corso della settimana di lavoro lasciano intravedere pochi cambiamenti rispetto alla formazione uscita sconfitta nell'ultimo turno contro il Cassino tra le mura amiche del Presti. Appare scontato l'utilizzo di Zaminga in mediana in sostituzione dell'infortunato Schiavon. Anche il modulo di gioco sarà confermato. A Melfi il tecnico Nicola Provenza non si discosterà dall'abituale 4-3-3. Geraldi e Lucioni saranno i centrali di difesa. A Scopelliti e Piva il compito di presidiare le fasce. Solo un dubbio in attacco dove La Porta e Cruciani sono certi di indossare una maglia da titolari. Il ballottaggio coinvolge invece Franciel ed Agostinelli, entrambi arrivati alla corte di Provenza nella finestra di mercato di gennaio. Favorito appare Agostinelli, autore di una buona prova contro il Cassino nei venti minuti in cui è stato schierato, prestazione condita anche da una rete di pregevole fattura. Provenza scioglierà le riserve solo nell'immediato prepartita. Voltare pagina è l'imperativo in casa siciliana. Contro i gialloverdi sarà importante riuscire a far punti preziosi per rilanciarsi in chiave play off e scacciare via i fantasmi della crisi apertasi dopo il tonfo interno con il Cassino. Fabrizio Parisi
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42 Sport
BACOLI, SQUADRA DA TENERE D’OCCHIO Lontano da casa il Bacoli Sibillaflegrea ha conquistato dieci punti, frutto di due sole vittorie (uno a zero a Pisticci, due a uno a Francavilla Fontana), 4 pareggi (2-2 a Torre del Greco, 0 a 0 ad Angri, 1 a 1 a Ischia e pirotecnico 3 a 3 a Casarano) e ben8 sconfitte in 14 gare; i gol messi a segno in trasferta sono 12, 22 quelli al passivo. Sulla panchina bacolese siede Vincenzo Carannante, ex calciatore del Napoli ; il suo classico 43-3 non sta dando certo buoni risultati anche se nelle ultime cinque gare disputate il Bacoli ha perso solamente in casa del Fasano battendo invece Francavilla F. e Angri e pareggiando con Pisticci e Forza e Coraggio. Tra i pali il titolare è Giuseppe Polizzi, estremo difensore del199. Il reparto difensivo stravolto rispetto ad inizio stagione. Sono infatti andati via Di Domenico, Rea (entrambi accasatisi nella vicina Pomigliano)e Manna,ora allaViribusUnitis. Alcentro delladifesa, quindi, il capitano trentunenne Riccardo Zinno, capocannoniere della squadra con cinque reti all’attivo e bandiera dei suoi con oltre 250 presenze in maglia biocazzurra, e Pasquale Rainone, under classe 1988. Partirà dalla panchina l’esperto GiuseppeEsposito,classe1973, allenatoredella formazione Juniores. Per il ruolo di terzino destro ballottaggio tra Poziello G. e Andreozzi mentre dalla parte opposta sono in corsa per una maglia da titolare Ciro Poziello, under del 1990 di proprietà del Napoli, e Marco Punziano. Per i tre di centrocampo, mister Carannante deve scegliere tra Claudio Risi, classe 1980 che vanta una lunga militanza nelle categorie superiori avendo giocato a Giugliano, Cava, Pagani e Isola Liri, Thomas Dinolfo, classe 1975, l’under del 1991 Pasquale Carannante ed il 25enne Antonio Qualano. In attacco il Bacoli può contare sul rapido Nunzio Majella (due gol all’attivo), arrivato a a dicembre dal Latina, e Mario Mariniello, fino a dicembre con i laziali della Vigor Cisterna e autore sinora di tre reti in campionato (l’ultima mercoledì contro l’Angri). Occhio anche all’under classe 1990 Antonio Compierchio, di proprietà delFoggia nella passata stagione allo Sporting Genzano.
Martone e Campo dall’inizio perché squalificati in Coppa. Turnover ragionato
Matera, gara da vincere Il Bacoli non va sottovalutato, ma servono i punti per morale e play off VIETATO distrarsi. L’impegno di coppa Italia di mercoledì è senza dubbi un’appento importante, ma per inseguire anche il discorso play off, tuttaltro che impossibile da tenere in piedi, bisognerà fare bottino pieno contro il Bacoli. In settimana il diesse Dimitri ha sottolineato il fatto che questa squadra i “bonus” se li è giocati in passato e quindi non ci sono più margini di errore. Indubbiamente il discorso fila, ma nel calcio nulla è facile e scontato. Inoltre, la vittoria del Bacoli (dopo cinque mesi di astinenza in casa) contro l’Angri è un segnale che non va ignorato. Lo sa bene Roberto Rizzo che ormai di questo campionato mastica tutto quello che racchiude, infatti non ci sarà una rivoluzione eccessiva ma un turnover ragionato. Nel senso che Martone e Campo sono squalificati in coppa Italia mercoledì a Boville Ernica e quindi giusto inserirli oggi e “risparmiare” qualche altro
Roberto Rizzo e a destra Albano atterrato a Bacoli
giocatore. E’lo stesso discorso per Savino che potrebbe restare ai box, perchè Manzo è un centrale difensivo che da’ enormi garanzie e che tutte le volte che è chiamato in causa risponde sempre presente. Ci sarà da fronteggiare un Compierchio, ex Genzano, che è mobile e rapi-
Luca Selvaggi
do. Ma la prima punta Mariniello è un giocatore stile Albano per intenderci. Il Bacoli adoitta lo stesso modulo del Matera, quindi due squadre speculari come tipo di gioco ma è chiaro che i singoli faranno la differenza. Ad Angri è toccato un turno di riposo anche ad Alassani
per ragioni di 1988 e potrebbero esserci possibilità di vederlo partire dall’inizio. Per Di Fausto ci sarà qualche primo spezzone di gara come ha spiegato il tecnico Roberto Rizzo. «Ha avuto un problema muscolare a inizio settimana scorsa, ma sta recuperando e potrebbe ini-
ziuare anche a riassaggiare il campo. Vedremo. E’ una partita importante, perchè è propedeutica a quella di mercoledì. Quindi, va interpretata nella maniera migliore. Questi ragazzi mi stanno dando tutto quanto posseggono e forse anche di più. Stiamo lavorando bene
sul campo tutti i giorni e c’è grande impegno. Nel calcio però non esistono partite facili e se mi viene detto che il Bacoli fuori casa finora non ha mai brillato, rispondo che l’augurio è che continui così. Noi abbiamo il dovere di portare a casa il massimo anche da questa gara». Fuori causa Antonio Branda e Francesco D’Angelo, due under del 1990 e quindi le buone risposte di Manetta e Salemme non possono che far sorridere il tecnico in un momento in cui gli under del 1991 diventano importanti come i 1990. Contro il Bacoli potrebbe trovare spazio anche Luca Selvaggi, un altro elemento a cui Rizzo sta dedicando molto per rigenerarlo e portarlo sui livelli che il calciatore aveva messo in mostra due anni fa. Ma è chiaro che tutto è più facile con l’aiuto delle vittorie e il Matera non può concedere nulla al Bacoli, a prescindere da chi va in campo. Renato Carpentieri
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Sport 43
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Dopo la vittoria sulla Casertana serve stabilità. Solo Marsico squalificato
Francavilla cerca continuità Scontro play off al Gobbato dove i sinnici devono uscire imbattuti FRANCAVILLA – Questo pomeriggio impegno in trasferta per il Francavilla di mister Ranko Lazic, che allo stadio “Ugo Gobbato” dovrà vedersela con il Pomigliano. Una gara per nulla facile, con due formazioni in lotta per un posto nei play off. In casa Francavilla il tecnico serbo dovrà fare a meno dello squalificato Alberto Marsico e Nicola Di Sanza alle prese con il virus influenzale. Due assenze importanti ma da colmare nel migliore dei modi. Per quello che stanno facendo vedere i ragazzi c'è da essere ottimisti, il lavoro fatto in allenamento è stato positivo, specie dopo una gara dura come quella giocata nel turno infrasettimanale di mercoledì, contro la Casertana. L’importante vittoria ottenuta contro i campani, ha dimostrato come la squadra sia in salute dal punto di vista fisico. Giocare due gare in tre giorni, contro avversari ostici come Casarano e Casertana, non è cosa semplice. Per di più, in inferiorità numerica a Casarano e in casa mercoledì, su un campo reso pesante dalle abbondanti piogge. Fattori questi, che evidenziano come i rossoblu, soffrivano di un blocco psicologico. A Pomigliano questo pomeriggio, i ragazzi devono mantenere una lucida e giusta tensione, senza sprecare energie nervose. Uscire indenni dal “Gobbato” rafforzerebbe ancora di più la voglia di disputare i play off. Anche se la società, non ne farebbe un dramma se non dovessero arrivare. Per quanto riguarda la formazione, il tecnico
Gioia e sotto Chisena
serbo, dovrebbe mandare in campo, la squadra migliore per tenere testa alla voglia di riscatto dei campani, dopo la sconfitta subita a Mugnano per tre reti a zero. Ecco perché, il consolidato 4-4-2 dovrà reggere gli attacchi campani. Tra i pali Di Vincenzo, che dovrà giocare con una mascherina di protezio-
ne al naso, dopo lo scontro subito nella gara di mercoledì. Difesa schierata con De Santo e Tarantino sugli esterni e Gioia al rientro dalla squalifica, in coppia con Di Giorgio. A centrocampo, Pioggia e Bocconi al centro con Di Senso e Verdesca sugli esterni. In avanti la coppia Chisena e Del Prete. In
panchina invece dovrebbero accomodarsi: Masi, Marziale, Cocina, Santarsiero, Marra, Loprete e La Neve. Fischio di inizio fissato per le ore 14.30. QUI POMIGLIANO-Squadra in gran salute che mercoledì ha conosciuto una giornata di stop dopo una serie positiva imponente coin-
cisa con l’arrivo di Corino in panchina. Il fischietto romano Martinelli è al suo secondo anno in C.A.N. D. Ha già diretto il Pomigliano nella scorsa stagione in occasione della trasferta di Bitonto, seconda giornata di campionato, chiusasi sul punteggio di 2-2. Claudio Sole
Arriva un Neapolis lanciato verso la promozione diretta
NEAPOLIS, SQUADRA DA TRASFERTA
Pisticci, gara proibitiva
Mannone squalificato
CLIENTE scomodo per il Pisticci che al Michetti ospita il Neapolis Mugnano, capolista del girone H. I campani guidano la classifica con un punto di vantaggio sul Pianura, altra squadra del napoletano, e dovranno cercare la vittoria per mantenere la leadership del torneo. Al cospetto di quello del Pisticci, l'organico degli avversari è sulla carta molto più forte. Ma ai gialloble tocca provare a dimenticare questo dato di fatto, perché la situazione di classifica impone la costante ricerca di punti, nel tentativo di non perdere, innanzitutto, la terz'ultima posizione e non far ritorno nella zona di retrocessione diretta, considerato che il Francavilla Fontana, che avrà un turno casalingo meno proibitivo rispetto a quello dei lucani, insegue ad un solo punto. E poi bisognerà anche provare a non perde terreno dalle squadra meglio posizionate nella zona play out, ovvero Ischia e Bacoli, che sono avvantaggiate di due lunghezze. Il Bitonto, invece, che chiude il quartetto è sei punti più sopra. Al Michetti, insomma, servirà una prestazione super alla ricerca di quel colpaccio utile a bilanciare alcuni risultati non propriamente in linea con le aspettative che hanno fatto seguito alla rifondazione di metà campionato, quando la società ha inteso allestire
una squadra in grado di competere non solo con le concorrenti dirette assiepate nella bassa classifica, ma anche con squadre meglio organizzate. Finora, però, in tal senso, qualcosa è mancato. E pertanto tocca fare gli straordinari e cercare l'impresa nella giornata più proibitiva. Non sarà facile, ma guai a non ritenere che possa essere possibile. Per la seconda e ultima gara consecutiva il tecnico del Pisticci, Pasquale Arleo, dovrà seguire l'incontro dalla tribuna, a causa di una squalifica rimediata domenica scorsa. In panchina, pertanto, ci andrà Luciano Camassa. Dubbi anche per quanto riguarda la formazione, perché mercoledì scorso a Grottaglie erano indisponibili Cazzarò e De Biasi. Ma il capitano dovrebbe farcela a recuperare ed essere disponibile per far ritorno nel cuore della linea mediana. Più incerta la situazione di De Biasi.All'andata finì 4-0 per il Mugnano in una domenica da dimenticare per il Pisticci, che si presentò in Campania con la rosa dimezzata dall'influenza ed in campo dovette mandare giocatori con la febbre. Per i padroni di casa fu una passeggiata.Questa volta, però, bisognerà provare a rendere la vita più difficile alla capolista. Per farlo è probabile che Arleo rinunci al tridente pesante in
favore di una disposizione più equilibrata. Marino sarà fra i pali. Malafronte e Di Maria in mezzo alla difesa, con Polichetti a sinistra e De Biasi (o Pietrafesa) a destra. In mezzo Cazzarò, Guarino
e Benegiano costituiscono il trio più quotato. In avanti ci sarà Basile sulla destra e poi bisognerà scegliere due giocatori tra Lupacchio, Parente e D'Aniello. Roberto D’Alessandro
Il Neapolis può essere considerata una squadra da trasferta e spera di confermarsi anche nel match del Michetti contro il Pisticci . La squadra di Castellucci soltanto in due occasioni è uscita a mani vuote, a Francavilla sul Sinni e a Torre del Greco. Sono 24 le reti messe a segno in trasferta, 15 quelle subite. Assieme a Pianura e Turris è la squadra ha segnato di più lontano dalle mura amiche. Per la gara di oggi a Pisticci, oltre agli iacciaccati ma probabilmente recuperabili, Attanasio e Platone, mister Castellucci sarà costretto a rinunciare anche ad Antonio Mannone, appiedato per un turno dal giudice sportivo.
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44 Sport
Si misurano le ambizioni di grandezza per gli ospiti
Tutti i timori della Vultur al cospetto del forte Oppido RIONERO –Allostadio comunale “Pasquale Corona”è atteso non senza una certa apprensione da parte dei sostenitori vulturini l’Angelo Cristofaro Oppido di mister Manniello, seconda in classifica a due lunghezze dalla capolista Fortis Murgia. Uno stato di inquietudine dovuto a due motivi: primo perché l’undici di mister Finamore è reduce da due sconfitte consecutive, in casa con il Viggiano quindici giorni or sono e in trasferta domenica scorsa in quel di Ferrandina; secondo perché la Vultur (nella foto) dovrà vedersela con una squadra in lotta per la promozione e che di certo arriverà al Corona con il preciso intento di conquistare il massimo per non dare vantaggi alla prima della classe o semmai per agganciarla in vetta alla classifica nel caso la Fortis Murgia si dovesse fare
R. TOLVE-AVIGLIANO
imbrigliare in casa dall’ostico Atella Monticchio di mister D’Urso. Al di là di quelle che possono essere i timori dei fans rioneresi c’è da sottolineare che questi non hanno mai fatto mancare il loro sostegno ai propri beniamini e certamente sarà così anche questo pomeriggio per incitare i bianconeri locali ad affrontare ad armi pari il più quotato avversario. E non potranno fare diversamente Chimenti e compagni se vor-
ranno riscattare le ultime opache due domeniche in cui sono rimasti a bocca asciutta. Certo non sarà impresa facile ma i rioneresi hanno il dovere di mettercela tutta e dovranno fare appello a tutte le loro capacità tecniche ed agonistiche per fare punti e quindi per muovere una classifica ferma da due giornate ed anche per non far avvicinare più di tanto il Genzano Banzi che incalza alle spalle dei vulturini. Michele Rizzo
F. MURGIA-ATELLA M.
RICIGLIANO-MURESE
Vietato fare i calcoli
Insidia stanchezza per la capolista
Un ritorno a casa per Lardo
IL REAL TOLVE al crocevia. Vittoria e sarà salvezza quasi certa. Sconfitta e i play out diventano realtà. Un ulteriore pareggio servirebbe solo ad aumentare l’agonia di entrambe le compagini che arrivano allo scontro salvezza separate da soli due punti in classifica. Real Tolve-Avigliano sarà tutto ed il contrario di tutto, con i ragazzi di Bardi che devono necessariamente sfruttare il fattore campo che quest’anno non ha regalato grandi soddisfazioni. I Filadelfia boys sono alla disperata ricerca di punti per lasciare il limbo dei play out. I conti non servono. Quelli si faranno alla fine, ora serve solo sommare punti. I bradanici vengono dalla sconfitta con la capolista Fortis Murgia, ma con la consapevolezza di aver disputato una gran bella partita, persa solo nei minuti finali. L’Avigliano è reduce dall’allenamento contro l’Irsinese. Tutti a disposizione per Bardi, eccezion fatta per Colaluce, stoppato dal giudice sportivo per due giornate. Filadelfia deve fare a meno di Maurizio Sabia anche lui ai box per motivi disciplinari. Tolve, quindi, in formazione tipo, con Montenegro alla ricerca di gol pesanti che vorrebbero dire salvezza. L’impegno non sarà dei più facili considerato lo stato d’animo dell’Avigliano impantanato in zone poco nobili che non si addicono al blasone dei granata. Fischio d’inizio alle ore 15:00 Gianluigi Armiento
MATERA - Non è una gara semplice quella che deve affrontare questo pomeriggio (si gioca all’impianto di via Laterza, “Gaetano Scirea”, rigorosamente a porte chiuse) la capolista del campionato di Eccellenza lucana, il Fortis Murgia, al cospetto dell’Atella. Le insidie per il Fortis Murgia non arrivano dalla classifica, che vede i gialloverdi settimi con 37 punti, bensì da dentro casa. Ovvero: la prima nota storta èla squalifica altecnico Pasquale Squicciarini,la seconda arriva sempre dal giudice sportivo ed è lo stop per una giornata ad Alessandro Chessa, la terza e forse più importante arriva dalla “colonnina della benzina”, o meglio dalle energie a disposizione della squadra. La gara di mercoledì di Coppa Italia è stata dispendiosa. Si è giocato su un campo appesantito dalla pioggia che ha sicuramente sollecitato in modo significativo i giocatori. Oltre alle energie fisiche, bisogna anche tenere d’occhio le energie mentali. La partita vinta con l’Ebolitana si è risolta all’ultimo dei 95 minuti di gioco, questo avrà portato un enorme dispendio di energie. Poi c’è l’Atella che non verrà a Matera a fare da sparring-partner e a cui non è sicuramente piaciuta la decisione del Giudice Sportivo di assegnare partita persa (ancheal Valdiano)dopol’interruzionedella garadellascorsa settimana per l’infortunio del suo tesserato. Ingredienti, questi, di una gara che sarà sicuramente avvincente. Conduzione arbitrale affidata ad Albano di Potenza con la collaborazione di Grilli e Martinese. Fischio d’inizio alle ore 15. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
RICIGLIANO - Nell'undicesima giornata di ritorno proiettori puntati sul match tra Ricigliano e Murese, che da sempre sa di vero e proprio derby, vista la relativa distanza dei due centri. Gara molto sentita sicuramente anche dall' attuale allenatore della Murese, Mario Lardo (nella foto) che ha allenato il Ricigliano qualche stagione fa, dopo aver vestito la maglia della stessa società in qualità di giocatore. La società campana sta attraversando un ottimo momento, forse proprio nella fase topica della stagione,in ottica almeno playoff. Risultati utili positivi, bel gioco e qualche innesto (per esempio Mazzeo) hanno portato il Ricigliano di mister Dente a quota 50 occupando la terza piazza. In tema classifica, posizione più defilata per l'undici di Lardo, che forse era partito con altre intenzioni. La sonora vittoria esterna conquistata sul campo del Viggiano sette giorni orsono, ha contribuito a caricare ancor di più il Ricigliano, che in settimana ha svolto i consueti allenamenti e una partitella a ranghi misti nella giornata di venerdì. Per mister Lardo,invece, scorso turno meno felice: sconfitta in quel di Policoro per 2-0. c.f.
BORUSSIA-FERRANDINA
IRSINESE-VIGGIANO
Pleiade, voglia di grandezza
Facili punti per Villani
Il Borussia Pleiade torna al “Rocco Perriello” dove, questo pomeriggio, affronterà il Ferrandina, penultimo in classifica. Nonostantelagrossa differenzadipuntitra idueteam (ben 27), la partita è da non sottovalutare per i ragazzi di mister Viola: la squadra aragonese non è più quella affrontata nel girone d'andata. In quell'occasione i biancorossi superarono gli avversari con un perentorio cinque a zero, costruendo tantissime occasioni.IlFerrandinadi oggièteamcompletamente rinnovato rispetto a quello incontrato a novembre, in piena lotta per abbandonare la coda della classifica e dire la sua nel discorso play - out. Lo testimoniano i risultati raccolti nelle ultime giornate: due vittorie per due a zero contro undici di livello come la Murese e la Vultur Rionero e un pareggio per uno a uno sul difficile campo della corazzata Ruggiero Valdiano. A Policoro non sarà gara facile, ma il Borussia scenderà in campo con l'obiettivo del punteggio pieno, non solo per difendere il quinto posto assoluto ma anche per sperare nell'aggancio al Valdiano, oggi impegnato con i “cugini” del Policoro 2000 e reduce da una sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione, dunque ad una sola lunghezza dagli jonici. Per il Borussia in campo non ci sarà Giannini, squalificato per recidiva di ammonizioni. Ferrandina senza Moramarco, espulso domenica scorsa e squalificato per due giornate. Come già evidenziato, risultato dell'andata favorevole ai biancorossi, vittoriosi per 5 a 0 (tripletta di Schettino e gol di Fratianni e Laviola). Eleonora Cesareo
GRAVINA DI PUGLIA – Ritornare ai tre punti. La vittoria mai come oggi è abbordabile e l’obiettivo è insidiare il quinto posto. Il Viggiano deve recuperare i quattro punti di svantaggio al Borussia Pleiade e già nell’odierno pomeriggio, cogliendo il successo contro la giovane squadra dell’Irsinese, che è quasi retrocessa matematicamente, potrebbe sperare nel Ferrandina che gli dia una mano e fermi la squadra di Viola. I valligiani non avranno a disposizione gli squalificati La Neve, Chirichella e Biagio Cicchelli, ma riavranno a disposizione il fratello di quest’ultimo Vincenzo. Tra i diffidati della sfida spunta il terzino sinistro Papaleo che potrebbe essere risparmiato da Villani per averlo domenica prossima a tutti gli effetti nella partitissima contro il Ruggiero Valdiano penalizzato dalla giustizia sportiva. All’atto conclusivo del torneo mancano quattro giornate e il Viggiano deve sfruttare nel pieno delle sue energie i punti rimasti a disposizione. Verranno affrontati Ruggiero Valdiano (a domicilio), Borussia Pleiade (a Policoro), Real Tolve (tra le mura amiche) e all’ultima gara del campionato la Fortis Murgia (a Matera). Per il momento la squadra biancazzurra vuole raggiungere la matematica salvezza. Poi pensare ai play – off. Vincere farebbe dimenticare in fretta lo scivolone interno contro il Ricigliano per 1-4. Perché vincere in certi casi aiuta a vincere. Ritornarci oggi è il miglior modo prima di preparare una grande sfida al “Coviello” contro i salernitani del Ruggiero Valdiano. Biagio Bianculli
VALDIANO-POLICORO
BANZI-PICERNO
Gli jonici tentano Crocevia playout lo sgambetto per entrambe SARÀ il Policoro 2000 di mister Labriola l'avversario di oggi del Ruggiero Valdiano, gara valevole per l'undicesima giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza. In campo due squadre a caccia di punti, per raggiungere obiettivi completamente diversi. I padroni di casa, attualmente quarti a quota 44 punti, devono dimenticare quanto accaduto domenica scorsa, nel match contro l'Atella Vulture: al 39' i capitani delle due squadre decisero di rinunciare al proseguo della partita a causa di un infortunio occorso a due rispettivi giocatori, infortunio che rese necessario l'intervento del 118. Proprio da questa decisione è scaturito il provvedimento della Figc di dare partita persa ad entrambe le squadre e di penalizzarledi unpunto. Tuttociò haallontanato il Valdiano dalla testa della classifica (la terza forza del campionato, il Ricigliano, è a 50 punti), mentre la diretta inseguitrice Borussia è adesso ad una sola lunghezza e puòinsidiare davicino ilquarto posto.Vincere oggi potrebbe riequilibrare la situazione ma non sarà facile perché un ritrovato Policoro, tornato alla vittoria domenica scorsa dopo un digiuno lungo nove giornate e in lotta per evitare i play - out, arriverà in Campania con lo scopo di fare punti, necessari per centrare l'obiettivo salvezza tranquilla. Per gli jonici non saranno in campo Marta e capitan Nuzzi, squalificati. Andata favorevole alla Ruggiero che, al “Rocco Perriello”, superò gli jonici con un secco 3 a 0 (gol di Petilli, Trezza e Mainenti su rigore). e.c.
QUATTROCENTOCINQUANTA minuti al termine del campionato Genzano-Banzi punti 30, Tolve 28, Policoro 27 , Avigliano, 26 Picerno 25 . Questa è la classifica per la lotteria dei play-out. Oggi il GenzanoBanzi sarebbe felicemente fuori dalle gare di spareggio, per consolidare la prima posizione e chiudere i conti con una diretta concorrente il Genzano-Banzi deve battere a domicilio il Picerno. Sfida particolarmente delicata in chiave salvezza, entrambe arrivano da una sconfitta, match da dentro o fuori gara che promette emozioni e spettacolo per l’elevata posta in palio assente nella formazione ospite Fringuello fermato dal giudice sportivo, come il portiere tedesco (nel mirino di alcune società di categoria superiore) . Il giocatore più in forma della formazione di mister Natiello che sarà sostituito tra i pali da un altro prodotto del vivaio locale il giovanissimo Laginestra classe ’92. Per il resto formazione classica con Mele, Militello, Sansone e Di Stasi in difesa, centrocampo con Cannito al rientro ci saranno Stolfa e Porfido, con Cacace esterno, in attacco con il brasiliano Oliveira ci sarà Bozzi. Chiama a raccolta il suo pubblico il presidente Fedele Zotta “forse la partita più importante dell’anno, gara da vincere ad ogni costo, determinante sarà il sostegno del nostro pubblico”. Stasera Genzano-Banzi e Picerno conosceranno probabilmente meglio il proprio futuro calcistico . Direzione di gara affidata a Costantini di Pescara. Giulio Carcuro
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Sport 45
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
GROTTOLE-MIGLIONICO
SANTARCANGIOLESE-SCANZANO
BELLA-VARISIUS
Un derby tutto materano
Giallorossi in salute
C’è aria di equilibrio
GROTTOLE – Dopo la sconfitta subita sul campo del Pietragalla i biancazzurri provano a ripartire a cinque giornate dalla fine nel derby di questo pomeriggio con il Miglionico, altra squadra da vertice, ormai sicura di disputare i play off a fine stagione. I grottolesi, invece, nonostante occupino il sesto posto in classifica, sono davvero lontani dal quinto posto ambito sin dall’inizio della stagione visti anche gli ottimi risultati che la squadra aveva raggiunto nei primi due mesi di campionato. Da dicembre, infatti, la formazione non si è mai ripresa totalmente perdendo diversi punti importanti nei confronti di Pignola e Santarcangelo. D’Ascanio sta recuperando alcuni giocatori che erano indisponibili nelle ultime gare e proverà a vincere questo scontro che farebbe piacere ai tifosi visto che il Grottole non vince da sette partite collezionando, tra l'altro, solo due punti nelle ultime tre gare casalinghe senza realizzare alcuna rete. In realtà il buon gioco non manca soprattutto a centrocampo ma l’assenza di un centravanti ed alcune disattenzioni difensive hanno condizionato in negativo le ultime partite. Il novanta per cento delle reti subite, infatti, sono arrivate proprio su contropiede e, soprattutto, nella seconda frazione di gioco. Per battere il Miglionico, quindi, il Grottole dovrebbe finalizzare le occasioni da rete create e prestare più attenzione nel reparto arretrato dove, comunque, è probabile il ritorno di Allegretti dopo cinque mesi di stop per l’infortunio al ginocchio. Carlo Amodio
UNA classifica ben definita quella che vede la Santarcangiolese al quarto posto, non vi sono più partite da recuperare e quindi non resta che combattere per conquistare nuovi posti in classifica. Il tanto sognato terzo posto è durato poco con il sorpasso del Miglionico a 46 punti, ma i giallo rossi non demordono e vogliono crescere, soprattutto quando sul loro cammino dovranno affrontare gli ultimi in classifica. Sul campo di casa, infatti, scontro tra la Santarcangiolese e l'Atletica Scanzano che lotta per sfuggire ad una retrocessione diretta. Un'occasione per risalire e cercare di combattere con i play out pur di rimanere in promozione. Combinazione ghiotta se si considera lo scontro del Lagopesole, in vantaggio di un solo punto, con il Pescopagano che invece si colloca a metà classifica. Una sconfitta del Lagopesole permetterebbe certamente all'Atletica Scanzano di ricominciare a sperare. Ma la Santarcangiolese non vuole lasciare il campo, una simile partita ben si presta alla conquista di nuovi tre punti, considerato il pareggio che ha segnato la decima giornata di ritorno del campionato. Da non trascurare anche il match che vede il Miglionico impegnato con il Grottole, squadra a ridosso dei play off che avrebbe molta necessità di recuperare terreno. Ancora una domenica importante, tutta da gustare in vista di una fine campionato che si avvicina e che i tifosi si augurano porti buoni risultati. Francesca Gresia
BELLA - Quest'oggi al comunale di Bella arriva il Varisius. La formazione di mister Tucci, che nelle ultime due gare ha collezionato sei punti, non intende mollare la presa e continua a sperare in una salvezza senza patemi d'animo. Tragni G e Armaiuoli affilano le armi e si preparano ad assaltare la porta difesa da Tolve, consci che non sarà facile superare una retroguardia diretta da Marco Ricigliano, coadiuvato da Gliubizzi. Il Bella, se volessimo utilizzare una metafora, raffigurerebbe un leone ferito e colpito nell'orgoglio. L'ultimo match casalingo è risultato, per i ragazzi di mister Del Pino, particolarmente indigesto. Le conseguenze si sono viste anche a Miglionico. Ma, tra le proprie mura, Mauro Ricigliano e compagni si giocheranno la partita. Senza ParisiA e Doino, fermatidal giudice sportivo,Del Pino dovrà trovare delle soluzioni adeguate sulla fascia. Guardando la classifica, le due squadre hanno collezionato gli stessi punti. I materani nei campi ospiti hanno sempre tenuto qualche problema, mentre il Bella ha costruito il suo campionato nelle partite casalinghe. Tucci e Del Pino sono consapevoli dei rischi che corrono e in dieci lunghezze troviamo ben sette squadre. La coperta è corta e il campionato volge al termine. Ci sono ancora quindici punti in palio e lo sprint finale, stando alle statistiche, non sarà una passeggiata. Le premesse per un incontro avvincente ci sono tutte, speriamo solo in una giornata gradevole, sia sotto il profilo climatico, sia per quanto concerne il bel gioco. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Rossoblù con la necessità di non perdere colpi
Sulla strada del Moliterno c’è un sereno Real Irsina MOLITERNO - Avvincente. Più avvincente che non si può. Il duello per la leadership del campionato tra Moliterno e Pietragalla, oltre ad appassionare e a tenere sulle corde le tifoserie dei due club, sta alzando sul torneo un'attenzione ed un pathos inaspettati. Una domenica è avanti il Moliterno e la successiva il Pietragalla, e così in questo scambio di “ruolo” si sta andando avanti da lunghe giornate. A cinque turni dalla chiusura del torneo i rossoblu di Vignati si ritrovano sotto ad un punto dai diretti avversari e questo pomeriggio al Venezia ospitano il Real Irsina di mister Pizzi, il quale continua a marcare la zona di centroclassifica ed è reduce da un pareggio casalingo che ancora viene “bestemmiato” per averlo regalato al Pesco-
PESCOPAGANO-LAGONEGRO
Cancellare la “pareggite” LA PAROLA d'ordine in casa del Pescopagano, dopo l'ennesimo pari rimediato in zona Cesarini, per gli uomini dI mister Paolo Pinto arriva oggi nel turno interno sull'atavico comunale “Pascone” di Pescopagano”, che li opporrà alla matricola Soccer Lagonegro, formazione anch'essa, invischiata nella lotta per tirarsi fuori dai confini della zona play-out.I rossoblùarrivanoal matchodierno con la voglia di riscattare la sfortunata prova di domenica scorsa, che li ha visti uscire con un punto dal campo materano, nonostante l'enorme mole di palle goal create, e che addirittura hanno rischiato di trovarsi con un pugno di mosche tra le mani, ma ci ha pennsato l'estro di Iacoviello nei minuti finali e la freddezza di capitan Lanza A. dagli 11 metri. La compagine lagonegrese, pur essendo una neopromossa, sta disputando un onesto campionato senza eccessive pretese. C'è molta attesa intorno al match, soprattutto da parte dei numerosi supporters di casa, come al solito vogliosi di calcio, ma oltremodo curiosi di vedere la propria squadra guadagnarsi anticipatamente la permanenza nel campionatocadetto regionale.I localisaranno privi del talentuoso Iacoviello, fermo al palo per squalifica e di capitan Lanza A., che ha riportato la frattura di due costole durante uno scontro di gioco nel precedente incontro contro il R. Irsina. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Rosa, Perillo, Cantone, Tavarone, Lanza V., Bergamasco, Lotano, Tummillo, Glorioso, Capasso, Nicastro. Gabriele Lotano
BLN PIGNOLA-MONTESCAGLIOSO
pagano a tempo scaduto. Pietragalla permettendo (impegnato fuori casa con il Lagopesole), naturalmente è inutile sottolineare che la Polisportiva mira ai tre punti per riportarsi in vetta alla classifica. Cercherà di raggiungere l'obiettivo anche con il lavoro di quel reparto difensivo che non sempre viene elogiato per quanto meriti. Se il Moliterno viaggia fortissimo e gli avversari
BALVANO-ROTONDELLA
Nuova chance In palio ci sono casalinga punti salvezza PIGNOLA - Fallito il primo match-ball interno contro il Balvano domenica scorsa (2-2), il Bar La Notte Pignola di coach Tramutola avrà una seconda chance (ancora casalinga), quest'oggi, al cospetto del Montescaglioso (ore 15). Si giocherà, come sempre, presso l'innevato e gelido impianto sportivo di Rifreddo, a milleduecento metri d'altezza. Da quanto si è appreso ultimamente, comunque, c'è la ferma intenzione da parte della società pignolese, presieduta dal patron Gerardi, di far liberare il campo in erbetta sintetica dalla coltre bianca. Tornando al calcio giocato, il Bar La Notte è quasi certo di essere entrato nel lotto di squadre che parteciperanno ai prossimi play-off, anche se c'è fortemente il rischio che gli spareggi-promozione, quest'anno, non si disputino. Infatti, affinché i play-off si svolgano regolarmente, la distanza in classifica tra la piazza d'onore ed il terzo gradino del podio non dovrà superare le otto lunghezze: attualmente il Moliterno (seconda forza del torneo) vanta proprio otto punti sul Miglionico (terzo in graduatoria). Di conseguenza, il Pignola dovrà guadagnare più punti possibili per avvicinarsi quantomeno al secondo posto e permettere la disputa degli spareggipromozione. Mister Tramutola ritroverà Santarsiero, ma dovrà rinunciare a Vincenzo Sabia per squalifica. Dal canto suo, il Montescaglioso è reduce dal pari con l'ex capolista Moliterno. Non potrà contare su Petruzzo, fermato dal giudice sportivo. Donato Pavese
VIETRI DI POTENZA - Insieme a Bella-Varisius, Balvano-Rotondella è il match-clou della ventiseiesima giornata del campionato di Promozione. Oggi al “Santa Domenica” di Vietri si gioca una buona fetta di salvezza. Anzi, si gioca una buona parte del campionato. Le due squadre sono divise da un solo punto in classifica, col Balvano (24 p.) in vantaggio sugli ospiti. Gara da dentro o fuori per sperare nella salvezza diretta. Un balvano in gran forma, dopo le due vittorie consecutive (a Lagopesole e in casa col Grottole) e il pareggio di domenica scorsa a Pignola (2-2). Oggi tutti a disposizione di mister Turturiello che ritrova, dopo la squalifica scontata a Pignola, anche capitan Simone in difesa. Per il resto, squadra che vince non si cambia, con il solo Bovino M. squalificato (2 giornate). Roberto tra i pali, in difesa Galante, Limmatola, Simone e Iacullo, mister Turturiello davanti alla difesa con Cozzi, Falcone e Cuozzo e in attacco Galantucci insieme a Luigi Petraglia, che domenica a Pignola ha siglato una doppietta. Partita della “vita”per il Rotondella di mister Martino che, in caso di sconfitta, vedrà il Balvano allungare di ben quattro punti. Tutti a disposizione di mister Martino, con lo stesso undici sceso in campo contro la Santarcangiolese, dove è mancato davvero solo il gol al culmine di un ottima prestazione. Davvero una partita importantissima per entrambi le compagini che oggi, al “Santa Domenica” di Vietri, si giocheranno davvero la “salvezza”. Claudio Buono
sono stati mandati in tilt per ben sedici volte è grazie anche alla sicurezza che garantisce tra i pali il pugliese Lanzolla, alla determinazione con cui si sta affermando dalla passata stagione il giovane Albano, alle intercettazioni sulla mediana del cavallo-Savone, alla sconfinata esperienza di Mario Cirigliano, che puntualmente si danna l'anima andando avanti ed indietro sulla sua fascia, nonostante la sua non più verde età, all'attento gioco di rimessa di La Salvia, il quale, quando può, non disdegna l'inserimento in avanti, alla correttezza e pacatezza di capitan-Mastrangelo, che sa fare da balia a tutta la squadra e, benché, non abbia un fisico da gladiatore è arcigno per quanto basta. Mimmo Mastrangelo
LAGOPESOLE-PIETRAGALLA
Un testacoda da brividi UN BRACCIO di ferro in alto, un braccio di ferro in basso. E il più classico dei testa-coda, per di più col sapore forte del derby. Sulla carta sembrerebbe una partita addirittura improponibile. Da una parte la battistrada del campionato, due sole sconfitte in tutta la stagione; dall'altra la penultima, un solo punto messo in cassa nel girone di ritorno prima di otto sconfitte in fila. Il miglior attacco (45 reti segnate, come il Miglionico) contro la peggior difesa (53 gol subiti). La squadra che, Moliterno a parte, ha vinto di più in trasferta contro quella che, a pari demerito con lo Scanzano, ha perso di più in casa. A dar retta soltanto alle statistiche, una sfida segnata. Ma non tutto è spiegabile solo con i numeri. E così, se da un lato il Pietragalla (che deve rinunciare ai due squalificati Gorga e Lichinchi) non può permettersi passaggi a vuoto nel lungo sprint promozione con il Moliterno, dall'altro il Lagopesole (allenato da un pietragallese come Alfano) ha tutte le intenzioni di mettersi alle spalle il periodo buio, di battere un colpo nel duello salvezza con lo Scanzano e di dare un senso diverso alla sua stagione con un risultato di prestigio. In più, lo si diceva, c'è il sapore di derby. E, vista dalla parte federiciana, la tradizione che vuole la squadra sfavorita protagonista di partite di questo tipo; e vista da quella della capolista, la voglia di dare un calcio a questa tradizione. E allora: meglio non guardare alla classifica. Piuttosto, gustarsi quello che saprà dire il campo. Giancarlo Tedeschi
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46 Sport
Santa Maria, Pro calcio e Roma affiliate per la crescita dei baby SANTA MARIA POTENZA, Pro Calcio 2004 e Roma sono società affiliate. Il programma di questa intesa è stato presentato da Nicola Galantucci (Presidente Scuola Calcio Santamaria Potenza), Piero Pronesti (Tecnico Scuola Calcio Santamaria Potenza), Francesco Villani (Dirigente Scolastico), Antonio Rebesco (Agente Fifa e responsabile Progetto ASD Pro Calcio Matera), Nicola Angelillo (Docente e responsabile Progetto ASD Pro Calcio Potenza), Marco Arcese (Presidente ASD Pro Calcio Nazionale), Roberto Miggiano (Responsabile Progetto ASD Calcio Football Soccer in the World) e Salvatore Conte (Prevenzione e emergenze in medicina dello sport). Nicola Angelillo, moderatore, porta il saluto e il ringraziamento a tutti i presenti. Il presidente Galantucci, con orgoglio, sottolinea la soddisfazione dei traguardi raggiunti in 25 anni di attività dalla società, grazie soprattutto al sacrificio comune di tutti quelli che hanno sostenuto il Santa Maria, accogliendo e valorizzando i giovani, sia nell'attività sportiva che sociale. Ha così evidenziato come attraverso il sacrificio e la pratica dell'attività sportiva, si possono raggiungere risultati insperati anche in breve tempo. “Sono convinto - ha detto - che questo sia il momento propizio per fare il balzo di qualità proprio attraverso questa affiliazione, che porterebbe l' Associazione a un miglioramento qualitativo della società per poter svolgere un'attività tecnico-agonistica di un certo livello, vista la carenza e la fatiscenza a cui riversano le attuali strutture sportive
POTENZA E CANCELLARA IN VETTA PER UN GIORNO
Il tavolo dei relatori dell’affiliazione
esistenti a Potenza”. Ringraziamenti ai principali sostenitori quali Redford moda, Centola panificio, Santarsiero ceramiche, Trerotola farmacia e DrinK Bar. Il dibattito si allarga con gli interventi di Pronesti, che ringrazia tutti indistintamente per la fiducia accordatagli. Villani si complimenta per il coraggio avuto dai dirigenti per questa iniziativa. Rebesco e Miggiano operanti il primo a Matera e l'altro a Lecce consigliano di allargare il raggio d'azione attraverso contatti con altre realtà esistenti anche oltre i confini. Dopo la visione di un filmato riguardante i pericoli ai quali sono esposti tutti e in particolar modo chi fa attività agonistica, Conte, medico della società, spiega la necessità di sottoporsi obbligatoriamente a visite mediche specialistiche. Arcese racconta le sue esperienze di vita vissute nel mondo del calcio, che gli ha dato gioie e dolori. Allarga il campo rendendo note ai convenuti le possibilità, fra le quali una scuola calcio tramite l'affiliazione a una società come la Roma, di poter raggiungere livelli insperati. Lo slogan “Lo sport per la vita e non la vita per lo sport” deve imprimersi nella mente dei ragazzi. Leonardo Martino
BERNALDA IN TRASFERTA A TRICARICO
FOGGIANO, INSIDIE A SAN NICOLA
A LAURENZANA ARRIVA L’ACCETTURA
CHIAROMONTE A CASTELLUCCIO
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Sport 47
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
B girone D Materani a segno con Rispoli, capitan Stigliano e Mancini
Calcio a 5
Il Frascella ora è salvo Il pari con la capolista Pescara vale la matematica permanenza FRASCELLA PESCARA
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FRASCELLA MATERA: Laviola, Di Lecce, Laccetti, Rispoli, Gasparetto, Latorre, Stigliano, Mancini, Barbosa, Camassa. All. Pavone. ADRIATICA PESCARA: Spitilli, Palusci, Tontodonati, Ladisa, Galliani M., Centofanti, Gialloreto, Galliani D., Cesetti, Bonsignore, Moral, Mazzocchetti. All. Marini. ARBITRI: Colombi di Tivoli e Dante di Ciampino. Cron. Cardettini di Moliterno. RETI: 9' 25 pt Palusci (P), 13' 48” pt Rispoli (M), 19' 35'' pt Bonsignore, 9' 22' st Stigliano, 13' 28'' st Mancini, 15' 49'' st Moral. MATERA - Conquista la salvezza il Frascella Team Matera. Occorreva almeno un punto ai ragazzi allenati da mister Michele Pavone e quel punto è alla fine arrivato. Nonostante le precarie condizioni fisiche di diversi fondamentali elementi, la squadra materana si è mossa abbastanza bene, sopperendo con l'orgoglio alla differenza di condizione fisica. Una nota di merito va sicuramente assegnata all'Adriatica Pescara che, oltre a dare spettacolo sotto il profilo tecnico, ha dato prova di essere la prima della classe anche dal punto di vista della lealtà e del fair play. Insomma è stato un pomeriggio davvero piacevole, di quelli che fanno bene allo sport, confortato, e non è poco, dal dato rassicurante attinente la salvezza della squadra del presidente Gianni Crapulli. Gli abruzzesi, invece, dovranno pazientare ancora un po' per avere il conforto della matematica per quello che riguarda la diretta promozione in serie A2 che, con cinque punti di vantaggio sul Molfetta non dovrebbe loro sfuggire, considerato anche il potenziale tecnico di cui dispongono. Cominciavano molto bene i ragazzi guidati in campo da Gasparetto che dopo 4 minuti e 45 secondi portavano la prima seria minaccia alla porta difesa da Spitilli:
assist di Stigliano per l'inserimento dello stesso Gasparetto il cui tocco al volo, da ottima posizione, era però debole e centrale. Un minuto dopo toccava all'italo-brasiliano rendere il favore con una bella palla profonda sulla quale, però, il capitano materano era in leggero ritardo. Al 9' la prima vera minaccia portata dal Pescara, ma la deviazione di Bonsignore, da ottima posizione, risultava imprecisa e la sfera si perdeva sul fondo. Una manciata di secondi dopo azione insistita degli ospiti che andavano in vantaggio grazie a Palusci la cui deviazione, abbastanza casuale, mandava la palla in rete. Non si perdevano d'animo i materani che continuavano a giocare bene sorretti da un Rispoli in buona forma e desideroso di dimostrare di non essere da meno degli abruzzesi. Al 12' e 16', infat-
ti, il forte giocatore amalfitano, approfittando di un errore avversario, ripartiva e sparava di punta rasoterra a rete, ma era bravo e fortunato Spitilli a respingere di piede. Un minuto e mezzo dopo ancora Rispoli in azione: dopo aver rubato palla e fintato il passaggio, il jolly materano lasciava partire un tiro di punta che questa volta superava l'estremo difensore avversario. Sul finire del primo tempo, al 19' e 35” un grave errore collettivo in fase di difesa consentiva a Bonsignore di trafiggere nuovamente l'incolpevole Laviola. La ripresa incominciava con il Frascella proteso in avanti nella ricerca della rete del pareggio e anche del perdono per l'evidente errore commesso poco prima. Al 2' e 30” pregevole gesto tecnico di Gasparetto il cui tiro al volo, su azione di corner, costringeva Spitilli
ad una bella deviazione in angolo. Al 3' e 15” provava Rispoli ad agguantare il pareggio, ma il violento tiro di punta destinato all'incrocio dei pali veniva deviato da Spitilli lanciato in uno spettacolare volo. Al 9' e 22” il meritato pareggio ottenuto da uno scaltro Stigliano, bravo a far carambolare la sfera sul difensore piazzato sul primo palo su tiro di calcio d'angolo. Sulle ali dell'entusiasmo insistevano i padroni di casa che , con Mancini al 13' e 28” centrava no il vantaggio: bravo il ragazzino a farsi trovare pronto su una corta respinta dell'estremo difensore abruzzese. Stingevano le fila i pescaresi e così, a tre minuti abbondanti dalla fine, ottenevano il pareggio con Moral servito alla perfezione da Cesetti: giusto così. Annibale Sacco sport@luedi.it
B girone D Sconfitta di misura in casa del Molfetta
Bng ko, ma a testa alta benissimo dal Mathera, per due volte in vantaggio. Il primo gol viene messa a segno da Santos, poi arriva il pareggio di Minervini. La squadra materana è in palla, si porta nuoREAL MOLFETTA: Vitale, Di Benedetto, vamente in vantaggio con la rete di Barros Toma, Luzio, Giancola, Bandeira, Vallarel- concludendo il primo tempo sul 1-2. Nella rila, Minervini L., Mongelli, Morgestein, Lo- presa i ragazzi di Rondinone arretrano il baricentro e si sente un pò di prespopolo. All. Lupone sione, poi si infortuna il portiere BNG ECOBAS MATHERA: TuTubito ed entra Paolicelli, che a bito (Paolicelli), Gammariello N., freddo subisce il gol di Bandeira. Lecci, Caione, Barros, Onofrio, I biancorossi di casa insisto nella Santos, Vivilecchia, Gammarielricerca del gol, vibranti sono anlo A., Panarella. All. Rondinone che gli attacchi materani e a goARBITRI: Di Stefano di Albano derne è lo spettacolo. I materani Laziale e De Benedictis di Camcolpiscono il palo, il Molfetta una pobasso. traversa poi arriva il secondo gol RETI: 5’ 45’’ p.t. Santos, 9’ 35’’ personale di Bandeira al 9’22’, le p.t. Minervini, 10’ 15’’ p.t. Barazioni fioccano, ma al 15’ Luzio ros, 4’2 6’’, 9’ 22’’ s.t. Bandeira, porta il vantaggio dei Molfettesi 15’ s.t. Luzio, 19’ 55’’ Panarella. a più due siamo sul 4-2. Il MaNOTE: uscito per infortunio il theola insiste e crede nel paregportiere Tubito. Due tiri liberi gio, ma la rete arriva troppo tarcalciati da Lizio e Di Benedettoper il Real Molfetta parati da Panarella ieri a segno di quasi allo scadere con Panarella per il finale di 4-3. Il MaPaolicelli. theola rimane in corsa per la zona play off, LA BNG MATHERA esce sconfitta ma con importante è la prossima gara in casa contro onore, la squadra di mister Rondinone ha l’Ortona da non fallire, poi contro lo Scaraforse disputato la sua migliore partita in beo se già salvo, potrebbe bastare anche un questo girone di ritorno, contro un’ ottima pareggio se arrivano risultati favorevoli ai squadra che non a caso occupa la seconda po- materani. sizione in classifica. Un primo tempo giocato Vincenzo Bochicchio
REALMOLFETTA BNGMATHERA
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B girone F L’Isef spezza la serie
Meco, la corsa si è fermata MECO GRUPPOISEF
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MECO POTENZA: Cascone, Sabia, Cabezaolias, Lioi, Del Giglio, Bortoletto, De Bonis, Benevento, Perrone, Manganiello. All: Napoli GRUPPO ISEF: Valdano, Iamunno, Coppola, Salas, Crema, Galinanes, Suarato, Villalba, Cavalli, Bianchi, Ruoccolano, Aprile. All: Perì ARBITRI: Loddo di Reggio Calabria e Grillo di Rossano. Cronometrista: Di Lucchio di Venosa RETI: pt: 5' Cabezaolias (M), 10' Salas, 16' Crema (I); st: 7' Sabia (M) 14', Villalba 15', Galinanes (I). NOTE: Ammoniti: De Bonis (M); Bianchi, Suarato, Salas (I). Spettatori: 200 circa. POTENZA - Dopo quattro vittorie consecutive, si arresta la corsa della Me.Co di fronte al Gruppo Isef che porta a casa i tre punti alla fine di un incontro carico di tensione agonistica dove il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Le occasioni mancate e le ingenuità difensive, si pagano quando si ha di fronte una squadra, che attualmente occupa il primo posto in classifica. Prima Cabezaolias porti in vantaggio la Me.Co con un sinistro di collo pieno a rientrare, Cascone parte bene, deviando in angolo una conclusione di Villalba, poi respinge un tiro di Suarato e viene aiutato dalla traversa su un bolide ancora di Villalba che si stampa all'incrocio dei pali. Al 7' De Bonis subisce un fallo a limite dell'area, la punizione calciata da Cabezaolias è respinta da Valdano, riprende fuori area Sabia serve Bortoletto, che supera il portiere ma il suo tiro centra il palo. Il n. 1 respinge ancora una conclusione di Benevento. Si riversa in attacco l'Isef, va al tiro con Salas e Ga-
La Meco scesa ieri in campo
linanes trovando Cascone pronto alle deviazioni, ma al 10' subisce la rete del pareggio da parte di Salas, defilato sulla sinistra, riesce a incrociare, collocando il pallone al lato opposto di tiro. Raggiunto il pari, gli ospiti controllano la partita, riuscendo a realizzare la seconda rete su un innocuo tiro di Crema, Cascone si fa trovare impreparato, con la sfera che gli sfila sotto il corpo terminando in rete. Reagisce la Me.Co, in pochi minuti vede sfumare il pareggio prima con un fallo di mano in area di Cavalli, ritenuto involontario da Loddo, poi Benevento di testa alza sulla traversa. Al rientro De Bonis, Cabezaolias e Sabia non riescono a superare Valdano, con Cascone dal lato opposto che si oppone a tiri di Crema e Galinanes. Nel capovolgimento di fronte, Sabia, servito sulla destra con un'azione di forza sferra un destro micidiale riportando in pareggio la Me.Co. Il momento è favorevole per i padroni di casa. Ma a passare in vantaggio e chiudere definitivamente l'incontro, sono gli ospiti con Villalba, (su punizione) e Galinanes in contropiede servito da crema fissa il punteggio sul 2-4. Leonardo Martino sport@luedi.it
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48 Sport
serie
A dil.
Ciccio Ponticiello e il suo secondo Luciano Cotrufo (foto Videouno)
A Dilettanti La Bawer affronta Ferentino senza Gilardi ma per vincere
«Matera, devi crederci» Ponticiello si appella ai tifosi: «Play off possibili, proviamoci insieme» «NOI crediamo fermamente nel possibile raggiungimento del play off. E’ aspettiamo una grossa mano dal pubblico, è fondamentale l’aiuto dei tifosi perchè vale la pena di crederci tutti insieme». Sono parole sentite, decise, determinate quelle che Ciccio Ponticiello pronuncia a pochi minuti dal termine dell’ultimo allenamento dell’Olimpia Bawer. Sapendo della quasi certa assenza di Gilardi e della necessità di portare a casa un risultato fondamentale nella partita odierna contro il Ferentino: «noi sappiamo che le nostre speranze passano innanzitutto dal fondamentale match contro Ferentino ma vogliamo credere di poter centrare concretamente l’obiettivo. La squadra è in crescita e lo ha dimostrato costantemente in questi mesi, lavorando e migliorando malgrado le disavventure di ordine fisico che continuano a capitarci». Poi sull’assenza di Gilardi: «certamente per noi si tratta di un forfait, non ancora certo ma probabile, di indubbio peso perchè è un giocatore importante nelle nostre rotazioni. La squadra comunque mi è parsa molto ben determinata e ha lavorato bene nel corso di questa settimana. Sono convinto che ci sono grosse possibilità di arrivare a questo play off, non sarà facile, nè è certo ma noi ci proveremo e per questo chiediamo l’aiuto anche del pubblico». L’avversario non è dei più agevoli, il Ferentino infatti è compagine dall’organico di alto livello che solo per una serie di disavventure ha perso qualche colpo nelle ultime settimane. Ponticiello però avverte: «se qualcuno pensa anche solo lontanamente di trovarsi di fronte una squadra in crisi si sbaglia, sarebbe l’errore peggiore. Ferentino è avversario di alto livello, rosa importante seconda in questo torneo solo al Barcellona. Dovremo fare le scelte giuste in difesa e in attacco, è l’unico modo per riuscire a limitare il loro potenziale e soprattutto il loro sistema. Questa», aggiunge ancora Ponticiello, «non è una squadra con poche individualità da limitare, ma una
L’AVVERSARIA
Piccoli disservizi: il preludio a rivisitazione della struttura societaria
Senza led luminosi e giornalino
macchina che va affrontata nel suo complesso cercando di mettere degli ostacoli all’ingranaggio. Attraverso una serie di scelte azzeccate. Noi puntiamo ancora sulla nostra difesa che a San Severo ha funzionato molto bene. Ripartiamo dalla convinzione di essere in crescita e di at-
traversare un buon momento». Con un obiettivo ben chiaro nella mente. Ponticiello e la Bawer ci credono, con Ferentino sperano di tenere accesa la fiammella dell’obiettivo play off. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
E’ CONCRETO il rischio di piccoli disservizi quest’oggi all’interno della struttura materana del PalaSassi. Niente che abbia a che fare con la struttura ma piuttosto con problemi di ordine tecnico-organizzativo interni alla società dell’Olimpia Bawer che mettono a rischio servizi solitamente forniti agli sportivi ed agli sponsor come per esempio la presenza di led luminosi pubblicitari per gli sponsor principali della società e il classico giornalino informativo che viene abitualmente consegnato all’ingresso della struttura del PalaSassi. A confermare quest’eventualità è il componente del direttivo dell’Olimpia Nicola Sacco: «non sappiamo se ci saranno questi servizi, potrebbero non esserci per problemi di ordine tecnicoorganizzativo» si limita a dire anche se lascia intendere chiaramente come queste
difficoltà potrebbero essere solamente il preludio ad una serie di questioni interne alla società, fino ad arrivare eventualmente ad una rivisitazione dell’organigramma societario dell’Olimpia Bawer. Idee non peregrine che rimangono, per ora, interrogativi senza una risposta certa. Sacco preferisce spostare il discorso sulla que-
stione sportiva e aggiunge: «noi pensiamo al play off, la squadra ci pensa e ci crede e l’obiettivo resta chiaro ed è quello del play off. Noi non vogliamo distogliere l’attenzione su altre questioni più affascinanti, vogliamo continuare a prestare attenzione solo all’obiettivo play off. A tutto il resto penseremo poi». p.quarto@luedi.it
B Donne Le ragazze di Scarano tornano al successo battendo il Portici
Basilia, è stata più dura del previsto BASILIA PORTICI
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BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma 14, Toscano ne, Imperiale 4, Petrazzuoli 6, De Luca 5, Carluccio 2, Crovatto 17, Filograsso 5, Stamegna 6, Marino ne. All.: Scarano. PEGASO PORTICI: Busiello 11, Ascione 7, Ugon, Guastafierro 10, Ceratto 6, Di Fiore 12, Mallardo 5, Iossa 3. All. Grillone ARBITRI: Pepe di Adelfia (Ba) e Di Benedetto di Barletta (Ba). PARZIALI: 11-18, 33-27, 43-39. NOTE: Circa 30 spettatori. Fallo tecnico a Filograsso a 5'39'' dalla fine del primo quarto. LA BASILIA si rialza. Non è stato per nulla semplice ieri sera per le rossoblù di Scarano piegare la tena-
ce resistenza di un Portici mai domo, e capace fino in fondo di mettere in discussione la vittoria delle potentine. Che però volevano a tutti i costi tornare al successo dopo il brutto ko di Battipaglia: e che pur non giocando la loro migliore partita di questa poule promozione sono riuscite nell’intento della vigilia. Incamerando due punti pesanti per restare nelle posizioni nobili della classifica. Che non fosse una serata di gran vena per le lucane lo si capiva dall’approccio al match: nei primi due minuti il tabellone non si schiodava dallo 0-0, e dopo il libero a segno di Crovatto che dava il primo vantaggio alle padrone di casa le napoletane di coach Grillone piazzavano un 6-0 tramortente per la Basilia. Capace però di carburare grazie alle giocate sotto canestro di
Crovatto e all’ingresso in campo (a metà di primo quarto) di Aurigemma. Dopo i primi dieci minuti però era ancora il Portici a comandare le operazioni (+7) e solo con un deciso cambio di passo in avvio di secondo parziale le ragazze di casa si rimettevano decisamente in partita. Piazzando prima dell’intervallo lungo un break letale (15-0) per le campane. I quattro-cinque punti di margine la Basilia li manteneva praticamente per tutto il terzo periodo, e quando si presentava agli ultimi tre minuti avanti 54-46 i giochi parevano fatti. Di Fiore però siglava il 5254, e dopo i due liberi a segno di Musiello (del 54-55) erano i tiri dalla lunetta di Crovatto (uno) e De Luca (tre) a fissare il 59-54 finale. Luca Carlone sport@luedi.it
L’Aurigemma chiude in doppia cifra
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Sport 49
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
A Dilettanti L’assistent coach Lo Sardo: «Servirà un Potenza con la faccia tosta»
Publisys, missione impossibile Emozionante testa-coda in casa dell’Ostuni primo della classe SFIDA impossibile per la Publisys Potenza nell'undicesima giornata di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti. La compagine potentina affronta questo pomeriggio al Palasport di Ostuni la capolista Assi Basket allenata da Giovanni Putignano. La palla a due è prevista alle 18, gli arbitri del match sono i signori Biasini e Gadda di Roma. La Publisys Potenza parte oggi pomeriggio alla volta di Ostuni e sarà al completo. Coach Binetti ha fatto lavorare i suoi atleti nella seduta di rifinitura svoltasi ieri mattina al Pala Pergola, svolgendo esercizi di tiro e ultimi accorgimenti tattici. La Publisys Potenza affronta la corazzata salentina che appare intenzionata a confermare l'ottimo momento di forma attraversato finora. Il pronostico, vista la differente classifica tra le due formazioni appare segnato, ma la compagine di Francesco Binetti non scenderà sul parquet salentino per indossare i panni dello sparring partner. I lucani saranno al completo, le condizioni generali della squadra sono generalmente buone. La vittoria di domenica scorsa controAgrigento hadatoulteriore linfa al gruppo potentino chiamato ad una prova d'orgoglio per cercare di contrastare il passo del quintetto pugliese. Anche Putignano ha l'imbarazzo della scelta e può contare sulla forza di Morena e Ruggero, la classe di Basanisi e l'estro di Stjepovic per continuare ad inanellare successi e risultati positivi. La gara potrebbe essere decisa dalle motivazioni che di certo non mancano nei due gruppi. La squadradi Binettiviene daun buon momento di forma, i miglioramenti sul piano tattico e agonistico sono apparsi netti e confortanti. Tutta la squadra bianconera è chiamata a dare continuità alla vittoria di domenica, l'impresa appare impossibile. Ad analizzare la sfida di questo pomeriggio ci ha pensato l'assistent coach Sandro Lo Sardo che ha rimarcato le difficoltà del match: “Giocheremo contro la prima forza del campionato, dobbiamo fare la nostra partita, il pronostico appare chiuso vista la differente classifica tra le due squadre. Mi auguro di
vedere in campo una squadra determinata e consapevole dei propri mezzi”. Lo Sardo non parla di effetto sorpresa e dichiara categorico: “Siamo a tre giornate dal termine del campionato, le due squadre hanno obbiettivi differenti. Ostunipuntaa vincereilcampionato, noi a salvarci. Contro il quintetto di Putignano serve una Publisys con la faccia tosta”. Il tecnico parla delle motivazioni e afferma: “Quelle non mancano mai, tutti sono consapevoli dell'importanza del momento, andremo ad Ostuni per giocare la nostra partita”. L'ultima considerazione di Sandro Lo Sardo va alla chiave tattica: “L'Ostuni gioca a memoria. I giocatori più completi sono Ruggero e Morena, tutto il complesso di Putignano lotta e gioca con intensità. La gara sarà durissima”. Davide contro Golia. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
L’AVVERSARIA
Sandro Lo Sardo
C2, per il Montescaglioso c’è la capolista Marigliano MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso, questa sera, alle ore 18, ospita, tra le mura amiche del Palauditorium “Karol Wojtyla”, la formazione dell'Ecofiusis Marigliano (Napoli), squadra che all'andata si è largamente imposta sui montesi, allora guidati da Vito Rocco Torraco, con il punteggio di 107 a 63. Gli arbitri designati per la direzione di gara sono Luigi Santopietro di Battipaglia e Massimiliano Pellegrino di Pontecagnano Faiano. Si tratta di una sfida che ha il sapore di un vero e proprio testa coda: in questo momento, molto negativo della stagione arriva a Montescaglioso proprio l'avversario meno adatto per cercare di risalire la china, fattasi sempre più difficile: la squadra campana, infatti, è prima in classifica con 16 punti e, nell'ultimo turno del Girone Qualificazione, ha superato per 94 a 80 la seconda in graduatoria Zeta Euro System. Il roster montese, invece, è ultimo in classifica con soli due punti, in virtù delle otto sconfitte patite
(tre in casa e cinque in trasferta) a fronte dell'unica affermazione, per 81 a 66, colta in casa contro il Cercola alla quarta del girone di andata. Il ruolino di marcia della Lucos Ingest è esattamente contrario a quello dell'Ecofiusis: la squadra lucana non riesce più a risollevarsi dallo stato in cui si trova e quel che preoccupa è la scarsa capacità di opporre una degna reazione: una riprova è stata quella dell'ultima partita, giocata e persa per 87 a 68 sul campo dell'Area 101 Arzano (Napoli). La Lucos Ingest è entrata in campo piuttosto scarica, tanto da chiudere il primo quarto sotto di ben 28 punti (33 - 5). La gara si è decisa già in questo primo scampolo di partita: nei successivi tre parziali i campani hanno saputo e potuto amministrare il vantaggio senza che il roster guidato da Giovanni Ferrara potesse riaprire i giochi, se non ridurre a 19 i punti di distanza dall'Area 101. Michele Marchitelli sport@luedi.it
C2 Senise sul campo del Baloncesto Napoli
Ctr, Totaro ci crede SENISE - Ancora una trasferta per il Ctr La cascina Senise che va a fare visita al Baloncesto, di Mugnano di Napoli. Appuntamento ore 18.30 presso contrada parrocchia di via Napoli 183; arbitri: Piero Melillo di Benevento e Francesco Bisesto di Telese Terme (Bn); segnapunti Domenico Pezzella di Casavatore (Na), ai ventiquattro secondi Marco Esposito di Marano (Na). Il Baloncesto è fermo a quota sei in classifica e dunque a meno di un exploit non dovrebbe più rientrare in lizza per la terza posizione. Ma siccome è meglio non fidarsi delle apparenze, sarà bene che si tenga alzata la guardia da parte del Ctr. Il Baloncesto, domenica scorsa ha sfiorato il colpaccio in trasferta a Cercola; la gara si è risolta dopo il tempo supplementare essendo finta pari e patta 72, dopo i tempi regolamentari. E' sfumata per i ragazzi allenati da coach Maddaluno, una occasione davvero propizia, dopo aver giocato praticamente alla pari con gli avversari, per tutta la gara. Pur se verso la fine erano stati Cusitore e Zonda che acciuffavano il pareggio e portavano la loro squadra al supplementare. Ma era a questo punto che gli ospiti cedevano forse oramai stanchi di cotanta rincorsa ed era il
C2
Cercola a prevalere. Il Ctr dunque troverà una squadra molto bene attrezzata sotto ogni punto di vista, mai arrendevole e decisa a tutto. Ci vorrà la massima determinazione da parte di Durante e compagni per tentare di trarre il massimo profitto da questa gara, che pur senza dover fare calcoli difficili, potrebbe tornare molto utile ai lucani. In settimana la preparazione è proseguita senza alcuna difficoltà o problemi di sorta. Ancora fuori, resta il solo Genovese alle prese con un recupero assai difficile mentre per gli altri non ci sono problemi particolari. Per il presidente Mario Totaro: “Conosciamo il valore dei nostri avversari che possono contare su alcune individualità abbastanza evidenti ma abbiamo il dovere di pensare in positivo, per poter andare avanti nel nostro cammino. Del resto, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, dopo aver sopportato tante assenze durante le due fasi, dovute ad infortuni vari. Ho visto nei ragazzi la giusta determinazione, la voglia matta di voler far bene e dunque non ho dubbi sul nostro impegno; il risultato, sarà frutto di tutto questo e noi la sappiamo bene”. Gianni Costantino sport@luedi.it
Gir. Qualificazione UOMINI CLASSIFICA
Il Ctr Senise in azione in questa stagione
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50 Sport
serie
B dil.
Girone B UOMINI
Pino Corvo in azione (foto Andrea Mattiacci)
B Dilettanti Paternoster: «Il successo passa dal nostro sistema difensivo»
Corporelle, match decisivo Arriva il Bisceglie di Ciracì: in ballo preziosi punti play off POTENZA - Dire che ai fini del raggiungimento dei play off la gara di oggi con il Bisceglie sia decisiva, risulta anche riduttivo. Ed è la verità perché, in caso di vittoria, la Corporelle sarebbe con tutti e due i piedi nella griglia della terza fase del campionato. E prima di addentrarci sui temi della sfida del PalaPergola, occorre fare il punto sul modo con il quale le squadre potrebbero raggiungere i play off. Che non a caso abbiamo definito come terza fase del campionato. Perché prima bisognerà passare per un'altra fase, quella cosiddetta ad orologio. Che prevede la disputa di altre quattro gare programmate per l'11, 15, 18 e 25 aprile prossimi. Con la seguente formula: ogni formazione giocherà due partite in casa con le due squadre che la seguono in classifica e due in trasferta con le due che la precedono. In pratica sono in palio altri otto punti. Terminata la fase ad orologio, si potrà avere la griglia definitiva dei play off. Nel caso della Corporelle sarebbe fondamentale vincere le due gare in casa perché in questo modo, dando per scontato che il Foggia conservi l'ottavo posto, la formazione del presidente Colangelo avrebbe la possibilità di agguantare il nono posto e in questo caso giocherebbe in casa con Martina e Catanzaro e in trasferta a Foggia e Catania. Con un sensibile aumento di percentuali di possibilità di partecipazione ai play off. Play off a cui non parteciperà il Siracusa, dopo l’esclusione dal campionato della formazione siciliana. Per questi motivi la partita di stasera contro il quintetto di Ciracì assume la valenza di un crocevia decisivo per il futuro. E nell'ambiente biancoblù c'è una grande voglia di compiere un'altra grande impresa dopo quella di Catanzaro. Battere la formazione più in forma del momento che non dispera di soffiare il primo posto al
Massafra. Ci siamo già soffermati nei giorni scorsi sul valore del roster pugliese che è avversario decisamente tosto ed ostico. Ma in seno alla Corporelle c'è grande fiducia nelle proprie possibilità ed anche la convinzione che l'impresa sia fattibile. Ma è chiaro che occorrerà che Corvo e compagni giochino 40 minuti davvero perfetti. “ Ci siamo allenati con grande intensità ed impegno per questo match che per noi è fondamentale - dice coach Paternoster; la squadra è viva, concentrata ed in grado di trovare le giuste soluzioni per contrastare questi avversari. Innanzitutto le nostre possibilità di successo passano inevitabilmente da come sapremo far funzionare il nostro sistema difensivo. Nel quale non dobbiamo concedere il minimo spazio ai loro tiratori e ai loro lunghi. Dobbiamo essere talmente aggressivi ed asfissianti perché, cosi facendo, saremo in grado di non farli giocare in tranquillità ed avremo la possibilità di impedire a loro di giocare come prediligono. E poi dobbiamo tenere molto alti i ritmi della partita perché il nostro correre continuo e la velocità li potrebbe mettere sicuramente in difficoltà. Come sono fiducioso sulle nostre chance in attacco dove la gara di Catanzaro ci ha restituito giocatori molto rinfrancati e tornati a percentuali di realizzazioni molto positive. Concentrazione, determinazione, spirito battagliero, non mollare mai su ogni pallone: sono queste le armi per superare una grande squadra come il Bisceglie. Credo che assisteremo ad un grande spettacolo di basket perché tutte e due le squadre vogliono vincere e mi auguro che alla fine a festeggiare saremo noi. Mi auguro anche una buona cornice di pubblico che ci sostenga in questa prova molto importante”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
B Dilettanti Al PalaCampagna il Bernalda affronta il Martina Franca
Altro derby per la Bbc Troiano: «Voglia di riscatto nella sfida con i pugliesi» B DILETTANTI Il Siracusa non paga l’iscrizione e viene escluso dal campionato E’ UNA NOTIZIA che ha spiazzato il mondo della palla a spicchi, ma è tutto vero. Il Siracusa, che veleggiava tranquillo al terzo posto, con i play off già in tasca, e dopo aver condotto per lunghi tratti il campionato, è stato escluso dal torneo di serie B Dilettanti. La decisione è stata presa venerdì scorso dal Giudice Sportivo ed è una decisione inamovibile. Tant’è che oggi il Bari, che doveva affrontare i siciliani, osserverà un turno di riposo e si vedrà assegnare la vittoria a tavolino. Il motivo? Il Siracusa non ha pagato la seconda rata d’inscrizione al campionato. Versamento che doveva essere effettuato entro martedì 10. Il Siracusa, invece, non ha provveduto a pagare il dovuto alla federazione e d’ufficio è stata esclusa dal campionato. Ricordiamo che il Siracusa era terzo in classifica con 32 punti all’attivo, frutto di ben 16 vittorie. Adesso il regolamento prevede che le gare fin qui giocare restano omologate con il risultato del campo, mentre le gare successive a questa decisione vedranno l’assegnazione della vittoria alle formazioni che avrebbero dovuto affrontare il Siracusa, con il punteggio di 20-0. Questa decisione ha delle notevoli ripercussioni sul campionato. Soprattutto per le squadre lucane. Infatti la Corporelle adesso è in piena corsa per un posto nei play off, mentre il Bernalda (che già era vicino al traguardopermanenza) è matematicamente salvo, visto che non ci saranno ulteriori retrocessioni. Addirittura i rossoblu sono aritmeticamente ancora in corsa per un posto nei play off, anche se servirà un finale di campionato impeccabile e una fase ad orologio zeppa di vittorie. Enzo Troiano
BERNALDA - La notizia è arrivata come un meteorite impazzito che cade sulla terra: Siracusa esclusa dalla B Dilettanti con tutte le conseguenze che ne derivano, tra le quali la più interessante per la BBC, ovvero la certezza garantita della permanenza nella categoria. In realtà nell'entourage rossoblu venerdì sera si respirava un'atmosfera lieta ma senza esaltazione perché, dicevano i dirigenti e lo stesso coach Vandoni, più bello sarebbe stato conquistare sul campo una salvezza che ormai il team lucano si era pressoché garantito (anche in previsione delle due rimanenti partite in casa con Martina e Pozzuoli) contro tutte le funeree previsioni estive che avevano pronosticato la squadra ionica come ultima certa e con zero punti in classifica. Di questo sentimento si fa portavoce il presidente Troiano: “Il nostro obiettivo numero uno era ormai vicino vista la situazione di classifica e le prospettive dei prossimi impegni compresi quelli della fase ad orologio, per cui l'esclusione dei siciliani ci consente solo di anticipare quella che sarebbe stata comunque per noi una grande
festa. Però, ragionando da sportivi, è chiaro che l'accaduto non può farci fare salti di gioia perché ci compenetriamo nella delusione di un'altra squadra che finora aveva condotto un campionato di vertice e dei suoi tifosi che non hanno alcuna colpa, e poi non è mai bello vedere una società penalizzata in questo modo; alla base della decisione Fip ci saranno stati sicuramente motivi seri, ma queste cose fanno sempre male all'idea di sport”. Come sarà digerita questa nuova situazione dai ragazzi? “Loro sono rimasti tranquilli e sereni, sanno che comunque devono onorare il finale di torneo e la fase successiva sia per rispetto verso la tifoseria che li ha sempre seguiti e sostenuti, sia perché ora hanno la possibilità di raggiungere un posizionamento più consono al loro valore e che sicuramente va nel loro interesse”. Quindi niente rilassamento psicologico col Martina? “Assolutamente no, giocheremo contro i cugini pugliesi con una grande carica agonistica e con tutto
l'entusiasmo possibile perché è un derby e perché vogliamo riscattare la sconfitta dell'andata, ma questo stesso spirito dovremo averlo successivamente a Potenza e con i diretti concorrenti del Pozzuoli”. Insomma, una salvezza anticipata rispetto a quella che ormai si stava delineando sul parquet, e, addirittura, l'occasione, difficile ma non impossibile, di tentare, dopo la fase ad orologio, di entrare nei playoff: sarebbe veramente una conclusione inimmaginabile ad inizio campionato, ma proprio per questo più entusiasmante, di una stagione che ha in ogni modo confermato il legittimo diritto di Bernalda a restare nel basket che conta. Intanto questo pomeriggio c'è da domare il Martina dell'ex Valentini (PalaCampagna, ore 18, arbitri Dondi Dall'Orologio di Bologna e Terranova di Ferrara); l'impresa non è facile ma, come usano dire gli americani, “yes we can”, anche perché si fa leva sulla possibilità che il vento siracusano metta le ali a Russo e compagni. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
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Sport 51
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Volley B1 Donne Daniela Biamonte è la migliore marcatrice con 17 punti
Tutto facile per la Master Perentorio successo a Sabaudia che conferma il buon momento SABAUDIA MASTER GROUP MT
Volley B2 Donne Start alle 18
0 3
Asci, alla Caizzo arriva il Molfetta
12-25, 16-25, 14-25
SABAUDIA: Liguori 9, Centi 4, Blunda ne, Fiore 8, Cimoli ne, Agola 6, Cimoli ne, Vaccarella 4, Carminati 7, Marinelli ne, Motolese ne, Di Pierro ne, Scognamillo (L). Allenatrice Casalvieri. MASTER GROUP TIME VOLLEY MATERA: Marulli 6, Romanò 10, Floridia 7, Cianflone ne, Piscopo, Cacciapaglia (L), Picerno 2, Romano ne, Biamonte 17, Russo, Pontillo ne, Donà 10. Allenatore D’Onghia. ARBITRI: Avallone di Salerno e Di Meglio di Napoli. NOTE: tempi di gioco: 18’, 22’, 20’ per un totale di un’ora esatta. Battute vinceti: Sabaudia 3, Matera 2. Battute sbagliate: Sabaudia 5, Matera 2. E’ ANDATO Tutto liscio per la Master Group Time Volley Matera in casa del Sabaudia. La formazione della città dei Sassi si è im-
Daniela Biamonte e accanto Melissa Donà
posta con un perentorio 30, in un’ora esatta di gioco, che non ha lasciato scampo alle avversarie che non hanno potuto far nulla contro la dirompente forza dell’attacco materano formato da Marulli, Romanò, Biamonte e Donà. Una batteria che ha prodotto ben 43 punti. La gara contro le ragazze
di Casalvieri è stata un vero e proprio monologo. Continuando a far vedere le buone cose fatte vedere nella gara in casa con il Mercato San Severino, Matera ha sciorinato ottime combinazioni in attacco, alternate con una prestanza a muro e buone giocate nel reparto difensivo. Alla fine, così, è maturato il successo che
tiene la Master Group in piena corsa per i play off. Adesso il calendario è anche abbastanza favorevole a Picerno e compagne, ma D’Onghia dovrà dosare le forze delle sue giocatrici per arrivare al rush finale del campionato nella migliore condizione possibile. a.mutasci@luedi.it
Volley B2 Donne Le ragazze di Licciardi passano nettamente a Benevento
Livi, impresa per la salvezza Grandi prestazioni di Valeria Cillis e della Benefico BENEVENTO MATERMAN NUSCO LIVI
1 3
18-25, 25-14, 17-25, 17-25
BENEVENTO: Lonardo, Napolitano Ma., Piscopo, Mauriello, Bernardi, Napolitano Mi., Leone (L), Balducci, Agozzino, Faiella, Musto, Ricci. All.: Feleppa. MASTERMAN NUSCO LIVI VOLLEY POTENZA: Di Martile, Petrone, Golluscio, Alexandrova, Benefico, Barbaro, Restaino (L), Rasola, Stenta, Nobile, Cillis, Marchese, Blanca. All.: Licciardi. ARBITRI: Botti e Giova.
Alexandrova
E’ IL COLPO che potrebbe valere una fetta di salvezza, quello che la Livi materman Nusco ha centrato nella difficilissima trasferta di Benevento. Una
Ginnastica Questa mattina a Matera
In 25 concorrono per la fase nazionale MATERA - Si svolgerà questa mattina alle 10 nel Centro Federale Regionale di via I Maggio (zona Paip 1) la seconda prova regionale del Torneo Allieve (gara individuale), della Coppa Italia (gara a squadra) categoria juniores e seniores e della Serie B (gara a squadra) categoria juniores. L'A.S.D. Play Life prevede partecipazione di circa 25 bambine e ragazze, provenienti da Matera e Potenza, per la qualificazione alla fase nazionale, che si terrà nel mese d'aprile. “La classifica di campionessa regionale per il torneo allieve (gara individuale), sarà determinata dal miglior punteggio ottenuto nelle due prove. Stessa cosa per le altre due gare a squadra. - specifica il tecnico Filomena Tralli - Le ginnaste si cimenteranno in esercizi tipici della ginnastica artistica ossia Volteggio, Parallele Asimmetriche, Trave e Corpo Libero. L'associazione conta anche in una partecipazione di un pubblico esterno incuriosito dalla ginnastica artistica, la quale, non dimentichiamo rientra nelle discipline più complete e complesse del mondo sportivo. Infatti, forza, velocità, resistenza, agilità, prontezza di riflessi, equilibrio (statico,dinamico e di volo) e coordinazione fanno parte di questo sport meraviglioso”. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
prestazione pressocchè impeccabile, quella delle ragazze di Licciardi, che hanno passato un brutto quarto d’ora solo nel secondo set, quando hanno patito il ritorno di una formazione, quella sannita, costruita per un campionato di vertice. Ma negli altri tre set lode al merito di Valeria Cillis, del martello Benefico, rimasta in forse fino alla immediata vigilia (una fastidiosa forma febbrile l’aveva messa ko per tutta la settimana), e delle due centrali Golluscio e Alexandrova. Ottimo il gioco espresso nel primo set, chiuso a 18, mentre le potentine sono state assolutamente perfette nel terzo e quarto parziale chiusi a 17. Adesso, a quota 35 punti (e con ancora da giocare contro Salerno, in procinto di ritirarsi dal torneo di B2) la salvezza è davvero a un passo. sport@luedi.it
Karate Lucani in gara agli Italiani Assoluti
In pedana a Biella FINE settimana intenso per gli atleti del karate di Basilicata. Gli atleti del maestro Donato Pastore sono impegnati a Biella presso il palasport Polifunzionale nel corso del quarantacinquesimo campionato italiano assoluto maschile e femminile di kumite. La Basilicata è rappresentata a Biella dai seguenti atleti: Paolo Dolce nella categoria 60 kg dell'Asd Bushido Karate Club di Pignola, Gianfranco Evangelista per la categoria 65 kg, Gianluca Pastore nella categoria 70 kg entrambi dello Shintaikan Karate Club di Potenza, Roberto Bruni, nella categoria 76 kg e Giovanni Carbone nella categoria +90 kg entrambi dell'Asd Centro Karate Zaccaro di Matera, Maurizio Sansanelli per la categoria 83 kg dell'Asm Cam D'Onofrio di Santarcangelo, Angelo Dambrosio nella categoria 90 kg della Scuola Karate di Miglionico, Annarita Triano per la categoria 61 kg dello Shintaikan Karate Club Potenza. Alla manifestazione di Biella prende parte anche Giuseppe Pastore cresciuto nello Shintaikan Karate Club Potenza e attualmente tesse-
rato per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro (Polizia di Stato) di Roma nella categoria fino a 60 kg e medaglia di bronzo nel 2009. Al campionato italiano risultano iscritti i migliori karateka italiani, diversi campioni mondiali e campioni d'Europa sia juniores che assoluto e si è registrata una partecipazione di 142 donne e 332 uomini da ogni parte d'Italia. f.menonna@luedi.it
Aurora Avena in azione e sotto Massimo Telesca
ANCORA un impegno da far tremare i polsi per la Giocoleria che stasera, con inizio alle 18, attende alla Caizzo l'Azzurra Molfetta. La formazione pugliese, dopo un avvio stentato di girone di ritorno nel quale ha conquistato appena due punti in tre partite, ha inanellato quattro vittorie consecutive. Quattro partite nelle quali ha concesso solo un set e, particolare non trascurabile, ha superato con un pesante 3-0 la capolista Sarno. Una formazione che arriva a potenza, insomma, in piena forma. Non altrettanto si può dire della squadra di Massimo Telesca che è reduce dalla pesante sconfitta di San Pietro Vernotico. Avena e compagne sembrano aver smarrito il filo del gioco e nelle ultime esibizioni hanno palesato limiti preoccupanti. Quella di oggi non è certo l'occasione migliore per tornare a fare punti, ma quantomeno dall'Asci ci si attende un segnale di vitalità dal punto di vista della prestazione con l'auspicio di tornare a giocarsela soprattutto per fare i punti che servono a raggiungere la salvezza. L'allenatore delle potentine nel corso della settimana ha provato qualche variante all'assetto abituale e non è da escludere che non possa trasferirlo alla formazione iniziale. Una novità è praticamente certa e riguarda l'utilizzo nel ruolo di Emanuela Caramuta, mentre Santangelo sarà utilizzata per dare respiro a qualche compagna nel giro di seconda linea. L'avvicendamento era in qualche modo atteso, dal momento che quest'ultima era apparsa, tra le altre, la più in difficoltà nel fondamentale della ricezione e probabilmente la cosa la stava condizionando nelle sue prestazioni. L'altra variazione potrebbe riguardare l'utilizzo di Michela Prete nel
ruolo di opposta con lo spostamento di Avena in banda per ovviare al momento di appannamento di Di Lucchio. Il capitano ha sempre dato prova di grande disponibilità e di spirito di servizio nei confronti della squadra e d'altronde se sacrificio si deve chiedere, Avena, per duttilità e per carattere, è la più seria candidata alla richiesta. In questo modo la Giocoleria dovrebbe ritrovare un minimo di equilibrio da consolidare in vista delle partite nelle quali fare punti sarà obbligatorio. In questa ottica l'impegno di stasera è quello ideale per sperimentare. Non che Avena e compagne debbano partire sconfitte, ma insomma cedere il passo al Molfetta non sarebbe uno scandalo. L'importante sarà dare prova di ritrovata efficacia sul piano del gioco. Nell'ultima trasferta la sconfitta è arrivata in poco più di 45 minuti e questo, per una formazione che deve salvarsi e che fa della voglia di non arrendersi il proprio punto di forza non è ammissibile. Tanto più che la squadra di Telesca ha dimostrato, in tutte le partite finora disputate, di poter creare grattacapi a chiunque a condizione di dare il meglio di sé. Per tornare a scoprire il vero spirito Asci è il momento di mettere da parte tutti gli individualismi e pensare solo ed esclusivamente al bene della squadra. E' arrivato il momento di mettere da parte le chiacchiere e di dare risposte concerete sul campo: i veri campioni di tutti gli sport sono soliti far parlare il campo, specialmente nei momenti di difficoltà. Forse sarebbe il caso che, pur senza mai diventare grandi, veri campioni, anche altri sportivi, o presunti tali, prendessero almeno questa buona abitudine. Pietro Floris sport@luedi.it
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52 Sport
Volley B1 Uomini Decisivo un equilibrato quarto set, perso ai vantaggi
Medical, blitz solo sfiorato Sfuma d’un soffio la vittoria per 3-1, poi la beffa al tie break GALENO CHIETI MEDICAL CENTER PZ
3 2
23-25, 25-17, 21-25, 26-24, 15-13
GALENO PALLAVOLO CHIETI: Bellei, Brunn, Buzzelli, Costa, De Clemente (L), Figliolia, Guidone, Lapacciana, Porcellini, Schiazza. All. Diz. MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro, Torsello, Alamprese, Di Tommaso, Cavaccini (L), Minenna, Gribov, Durante, Dal Molin, La Maida, Orlando, Scalcione. All. Draganov. ARBITRI: Nicola Traversa e Antonio Colapietro. NOTE: 5 set per una durata totale di 2 ore e 30 minuti. IMPRESA quasi sfiorata. La Medical Center è andata vicina al “bottino pieno”, stava per vincere 3-1 meritatamente e, invece, arriva a perdere al tiebreak. Peccato, perché i ragazzi allenati da Giorgio Draganov hanno giocato bene. Sono state le troppe ingenuità nei momenti cruciali della gara a dare “il colpo” finale. Partono subito bene i padroni di casa. La Medical Center inse-
Minenna della Medical Center impegnato in una conclusione a muro
gue e si va avanti punto a punto, fino a quando i potentini mettono in campo tutto il loro carattere e riescono a chiudere per 23-25. Forse troppo galvanizzati dalla vittoria, nel secondo set i rossoblu commettono diversi errori e subiscono un calo di concentrazione. Sul punteggio di 4-6, i potentini invece di “tenere duro” molla-
no la presa e, complici anche alcuni errori in battuta, consentono ai ragazzi allenati da Diz di prendere il sopravvento. Ad un certo punto non c'è più storia e il set si chiude per 2517. Zuccaro e compagni hanno un sussulto di orgoglio e nella terza frazione di gioco riescono a dominare i padroni di casa. Un bravo Bellei - sicura-
mente il migliore in campo dei suoi - non basta ad arginare i potentini che si impongono per 21-25. Si arriva al quarto set, quello “incriminato”. La Medical Center conduce i “giochi”. Il set è giocato punto a punto e si “respira” molta tensione in campo. Si arriva sul punteggio di 23-24. Sembra fatta per i rossoblu di Draganov. A questo punto, però, Bellei piazza un ace e un attacco vincente consecutivo. La situazione si ribalta e il Chieti chiude il set per 26-24. La vittoria dà coraggio ai ragazzi di Diz che, euforici, vincono al tiebreak per 15-13. Peccato perché questa poteva essere la partita per lanciare definitivamente la Medical Center tra i primi posti. Ha vinto l'esperienza e la concentrazione dei padroni di casa, contro la poca costanza di rendimento nei set che, nel corso di questa stagione, ha sempre caratterizzato i potentini. Un buon Minenna non è bastato a trascinare i suoi alla vittoria e un Dal Molin e un Torsello sotto tono hanno permesso ai teatini di avere “la meglio”. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Volley B2 Uomini
La Nicodemo porta a casa un punto da Vibo CALLIPO VIBO NICODEMO LAURIA
3 2
21-25, 30-28, 19-25, 25-17, 15-12
CALLIPO VIBO VALENCIA: Cannistrà, La Grotteria, Raimondo, Esposito, Iurlaro, Schipilliti, Mandolito, Marra, Montesanti, Crigna, Sacco All. Stella NICODEMO ARREDAMENTI LAURIA: Mastroianni, Mandarino, Riccio, Sarubbi, Shelepayuk, Terranova, Pesca, Cilento, Di Deco, Vicenconti, Salerno, Rija, Cantisani. All. Santomassimo. ARBITRI: Brescia e Meduri. TORNA a casa con un punto la Nicodemo Lauria dalla trasferta in casa della Callipo Vibo Valentia. Una sconfitta al tie-break che rende onore alla formazione del presidente Chiarelli che ha messo in difficoltà i calabresi. Un punto, questo, che contribuisce alla salvezza della Nicodemo.
Pallanuoto B Uomini Fatale il secondo periodo Volley B2 Uomini Parziali alti, ma alla fine va ko
Capitale indigesta La Basilicata perde anche con la Roma R. N.ROMA BASILICATA
La Sidel Lagonegro mette paura al Giarratana GIARRATANA SIDELLAGONEGRO
15 12
3 1
26-24, 25-20, 24-26, 25-22
RARI NANTES ROMA: Battaglia, Murri, Scognamillo, Stovoli, Usai, Gianni G, De Giovanni M, Gianni L, Guastamacchia, De Giovanni V, Poduti, Onida, Eloidi. All. Mancini. BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Pipicelli, Di Palma, De Torres, Ferrone, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Paulillo, Ialeggio, Variale, Campese, Di Stasio, Vairo. All. Francesco Silipo. ARBITRO: Rizzi di Genova. PARZIALI: 5-5, 12-6, 149, 15-12. RETI: Roma: 2 Scognamillo, 3 Usai, Gianni G, 3 De Giovanni M, Poduti, 5 Eloidi. Potenza: Di Palma, De Torres, 2 Bruschini, Di Stasio, 2 Ialeggio, 2 Campese, 3 Varriale. SCONFITTA senza attenuanti per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza. La compagine lucana cede il passo alla Rari Nantes Roma nel confronto valevole per il primo turno di ritorno del campionato maschile di serie B di pallanuoto svoltosi ieri pomeriggio presso lo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma con il punteggio di 15 a 12. La gara si è risolta praticamente nei primi due tempi che hanno visto i padroni di casa “irridere” la difesa potentina, apparsa distratta e mal posizionata tanto da subire dodici reti nei primi due tempi. Le disattenzioni difensive e la scarsa giornata del portiere Pipicelli hanno penalizzato oltre misura la squadra potentina, apparsa immediatamente in affanno e mai veramente pericolosa. I romani, allenati da Mancini hanno potuto al-
MOLINO DI SICILIA GIARRATANA: Puglisi, Antonucci, Ficosecco, Cappello, Pignatello, Calo, Giacchi, Miceli, Assenza, Salonia. All. Azara SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero F., Lopis, Ruggiero S., Ferro, Crusco, Vaiana, Galante, Luglio, Carlomagno, Riccio, Osnato. All. Narducci ARBITRI: Giordani e Bongiovanni.
Non è bastata la tripletta realizzata da Varriale
Un attacco della Sidel Lagonegro
lungare il passo nel secondo quarto infliggendo a Varriale e compagni il break di 7 a 1 che ha praticamente deciso il confronto. La Rari Nantes Roma ha praticamente bersagliato la porta di Pipicelli segnando a ripetizione. Nel terzo e quarto periodo la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha cercato di avvicinarsi ai capitolini, ma il gap accumulato durante la prima parte di gara non ha permesso ai lucani di rimanere in scia di Battaglia e compagni. A nulla sono serviti in casa biancoverde i gol di Varriale e Campese tra i migliori in assoluto. La sconfitta patita ieri a Roma complica i piani dei lucani, visti i risultati sfavorevoli giunti dagli altri campi. Due trasferte a Roma, zero punti, un bottino che lascia riflettere in casa biancoverde. Sono quindi le squadre della capitale a mettere in difficoltà la formazione del presidente Roberto Urgesi che così registrano la seconda sconfitta consecutiva in campionato. f.menonna@luedi.it
HA VENDUTO cara la pelle, ma alla fine ha dovuto cedere ai siciliani. E’ questo l’epilogo che ha avuto la sfida tra il Giarratana e la Sidel Lagonegro, che ha visto i lucani uscire sconfitti per 3-1 dal campo della terza forza del campionato. Matura così una sconfitta per la formazione allenata dal tecnico Narducci che resta a mani vuote per la prima volta da quando siede sulla panchina del Lagonegro. Infatti in precedenza con lui al timone tecnico della squadra erano arrivate altre due sconfitte (con Paola e Vibo) al tie-break che hanno lasciato in eredità almeno un punto. Ieri in Sicilia Lopis e compagni si sono espressi a buoni livelli, mettendo in seria difficoltà la formazione di casa. Il primo set è stato molto equilibrato, giocato quasi punto a punto. Per assegnarlo si è dovuto andare ai vantaggi e in questo frangente è stato più concreto il Giarratana che hamesso giù i palloni più importanti portandosi sull’1-0 con un 26-24. Il secondo parziale ha visto i padroni di casa prendere un vantaggio che poi porteranno avanti fino alla fine del set sul 25-20. Il terzo è una fotocopia del primo, ma alla fine è la Sidel a spuntarla, ma lo sforzo viene poi pagato, cedendo il quarto set sul 25-22.
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Sport 53
Domenica 14 marzo 2010
Domenica 14 marzo 2010
Volley B2 Uomini Quattordicesima vittoria di fila firmata da un Toma incontenibile
Super Pallavolo Matera Successo nel derby con l’Altamura che vale il primo posto in classifica PALLAVOLOMATERA ALTAMURA
Hockey A2
3 1
La Raro s’arrende col Prato
25-25, 19-25, 25-21, 25-18
PALLAVOLO MATERA: Suglia 16, Anselmo 6, Albanese 1, Toma 27, Rinelli 6, Lacalamita 15, Chieco, Forcillo ne, Andrulli ne, Sabino ne, Canzoniere ne, Riccardi ne, Bisci (L). All. Galtieri ALTAMURA: Acquaviva (L), Castaldi 4, Cornacchia, Del Brocco 10, Di Sabato ne, Giove, Luisi ne, Maiullari 9, Mastropasqua 24, Priore ne, Sette 9, Zonno 2. All. Paglialunga ARBITRI: Sabia e Di Nicola di Potenza NOTE: circa 800 spettatori di cui un centinaio provenienti da Altamura. Tempi di gioco: 28', 28', 27', 27 per un totale di 1h e 50'. MATERA - La Pallavolo Matera conquista la vetta. Grande partita del sestetto biancoblù che ieri sera ha sconfitto l'Altamura per tre set ad uno conquistando il primo posto proprio in condominio con i pugliesi. Il derby della murgia non ha deluso le attese; davvero emozionante e spettacolare è stato il match tra due sestetti che hanno dimostrato, in campo, il proprio valore in tutti e quattro i set giocati. Applausi per capitan Suglia e compagni che sono riusciti a mantenere l'imbattibilità interna anche contro una formazione che sicuramente era venuta a Matera con l'intento di portare a casa l'intera posta in palio. Così non è stato e i ragazzi di coach Paglialunga sono tornati dalla città dei Sassi a mani vuote. Che la Pallavolo Matera non scherzava lo si intuiva già dalle prime battute dell'incontro, iniziato a favore dell'Altamura bravo a portarsi subito sul cinque ad uno. I materani, però, restavano in partita riuscendo a piazzare un break positivo che regalava la
RARO MATERA 1 PRATO 3
La coreografia preparata per il derby e accanto un attacco dell’Altamura
parità. Il set era molto equilibrato ma i lucani riuscivano, nel finale, a farlo proprio chiudendo il gioco con il punteggio di 25 a 23. Nel secondo set, invece, la formazione allenata dal tecnico Galtieri iniziava sottotono e l'Altamura piazzava una lunga striscia positiva, grazie anche a diversi errori da parte di Suglia e soci che non riuscivano a conquistare neanche un punto fino al sette ad uno. Un set iniziato male e terminato altrettanto con la sconfitta dei materani per 25 a 19. Il risultato di parità, però, non demoralizzava la Pallavolo Matera che trovava la forza, come ha dimostrato anche in altre circostanze, di rialzarsi. Nel terzo parziale,
infatti, arrivava il bis del primo con la vittoria dei biancoblù per 25 a 21. Sul due ad uno, nel quarto set, il tecnico Paglialunga era costretto a far uscire dal parquet Castaldi, infortunatosi, ed al suo posto inseriva Cornacchia. L'Altamura risentiva il peso dello svantaggio, dimostrando di non essere più lucido come nei precedenti giochi. L'unico ad impensierire il team di casa era Mastropasqua, che alla fine è risultato il miglior giocatore in casa murgiana con ventiquattro punti realizzati. L'ultimo set veniva vinto dalla formazione del presidente Tulliani con il punteggio di 25 a 18. A fine gara, grande è stata la festa dei giocatori materani e dei tifosi di casa, ieri
davvero numerosi e calorosi. Da dieci e lode la prestazione di Toma, che ha messo a segno ben 27 punti, di capitan Suglia (16) e di Lacalamita (15). Più che positiva la prova del l'intero gruppo che ha dimostrato di essere pronto a raggiungere un obiettivo importantissimo come la promozione. L'ostacolo Altamura è stato superato a pieni voti e senza eccessiva difficoltà e questo ha dimostrato anche ai più pessimisti la forza della Pallavolo Matera e la forza del collettivo che è cresciuto tantissimo gara dopo gara e che è già pronto alle prossime battaglie fino al termine della stagione. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
RARO PATTINOMANIA MATERA: Picca, Lezoche, Xiloyannis, Matera, Gaudiano, Gravela, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia, Guida. Allenatore Massari. PRATO: Giannasi, Amato, Puosi, Caciagli, Bertoldi, Bernardini, Matassa, Ramirez, Giagnoni, Morecchiato. ARBITRO: Battocchio. RETI: 6’ 6’’ pt Amato, 15’ 48’’ st Giagnoni, 22’ 05 st Giagnoni, 24’ 55’’ st Cellura. NOTE: Espulsione per due minuti a Bertoldi. MATERA - E’ andata male alla Pattinomania Raro Matera che è uscita sconfitta dall’ultimo turno di campionato. La formazione di Massari ha dovuto cedere il passo al forte Prato. I toscani hanno avuto sin dall’inizio il controllo della gara, chiudendo il primo tempo in vantaggio. Poi nella ripresa la doppietta di Giagnoni ha legittimato il successo. Solo in chiusura è arrivata la rete della bandiera a firma di Cellura. a.mutasci@luedi.it
Formula 1 Bene anche le Ferrari: Massa è secondo, Alonso terzo
E’ di Vettel la prima pole Il pilota della Red Bull è il più veloce in Bahrain. Schumy settimo SAKHIR (BAHRAIN) - Va a Sebastian Vettel, su Red Bull, la prima pole position della stagione, per il Gran Premio del Bahrain. Partirà in seconda posizione Felipe Massa su Ferrari, con il suo compagno di squadra Fernando Alonso terzo. Il pilota tedesco della Red Bull, con il tempo di 1'54"101 ha preceduto la Ferrari di Felipe Massa (1'54"242). Fernando Alonso,con l’altra Ferrari, ha ottenuto il terzo tempo e partirà in seconda fila (1'54"608) davanti al britannico della Mclaren Lewis Hamilton (1'55"217). Solo settimo Michael Schumacher, al suo ritorno in Formula 1 dopo tre anni di inattività. Queste nell’ordine le altre posizioni della Top ten a partire dal quinto tempo: Rosberg (Mercedes), Webber (Red Bull), Schumacher (Mercedes), Button (Mclaren), Kubica (Renault), Sutil (Force India). Buon inizio di stagione, quindi, per la Ferrari che ha piazzato una macchina in prima fila ed una in seconda sulla griglia di partenza del Gran Premio del Bahrain. Al termine delle prime qualifiche del 2010, Felipe Massa ha ottenuto la seconda miglior prestazione in Q3, seguito dal compagno di squadra Fernando Alonso. «E' un buon risultato, giunto al termine di una sessione molto combattuta» – ha detto Stefano Domenicali «Voglio ringraziare tutte le persone della Gestione Sportiva che in questi mesi hanno lavorato duramente per cercare di recuperare il distacco
che avevamo rispetto ai migliori alla fine della scorsa stagione. Almeno oggi siamo tornati a respirare l’aria di vertice anche se sappiamo che poi le somme si tirano la domenica pomeriggio, dopo la gara. Ci aspetta una corsa assai lunga e difficile, dove la priorità numero uno sarà, come sempre del resto, l’affidabilità: con temperature così alte vetture, piloti e gomme saranno messi a dura prova. Sarà importante anche saper gestire la gara nella maniera migliore, individuando il momento giusto per cambiare gli pneumatici. Credo che questo sia un punto interrogativo un pò per tutti, visto che ci troveremo in condizioni ben diverse da quelle che abbiamo avuto nei test di febbraio. Sono molto soddisfatto del modo in cui Fernando si sta integrando nella nostra squadra: sembra che sia con noi daanni enon dapochi mesi. Sono felicissimo che il ritorno in gara di Felipe possa avvenire partendo dalla prima fila della griglia di partenza: se lo merita per tutto quello che ha vissuto lo scorso anno». E' bello essere tornati ad essere così competitivi dopo un periodo così difficile. È un buon modo di iniziare la nuova stagione ed è una bella ricompensa per tutto il lavoro svoltodurante l’inverno dalla squadra. La corsa sarà molto difficile ma sono contento di avere la possibilità di lottare per il vertice», ha dichiarato Felipe Massa a fine qualifica. «Ieri abbiamo lavorato bene in
I ferraristi Massa e Alonso assieme al tedesco Vettel
funzione della gara e credo che siamo andati nella giusta direzione ma siamo solo al primo Gran Premio e ci sono ancora tante incognite da decifrare come, ad esempio, la scelta del momento migliore per sostituire gli pneumatici. Oggi ho dato il massimo, facendo un buonissimo giro all’ultimo tentativo mentre in quelli precedenti non era stato altrettanto. Voglio ringraziare Sebastian per le parole che ha detto su di me all’inizio della conferenza stampa: mi hanno fatto molto piacere e dimostrano il grande rispetto che c'è fra noi piloti». Positivo
anche il commento di Fernando Alonso: «Fino ad oggi non avevamo un riferimento vero sulla nostra competitività: avere una macchina in prima ed una in seconda fila ci può far sentire soddisfatti perchè significa che iniziamo il campionato in maniera positiva. Sono soddisfatto di questo mio esordio in qualifica con la mia nuova squadra. La F10 è andata forte in Q1 e in Q2 poi Vettel è riuscito ad essere più bravo di noi. Nell’ultimo tentativo ho perso del tempo prezioso in un paio di curve, lasciandoci qualche decimo: può succedere quando lotti
per la pole position. Non mi sorprende avere Felipe davanti a me: è il mio compagno di squadra e sappiamo quanto vada forte su questo tracciato. Sapevamo di avere una buona macchina e l’abbiamo messa a punto durante i test di febbraio: oggi ne abbiamo dimostrato il potenziale e ora abbiamo otto mesi di lavoro per svilupparla.» Chris Dyer: «Sono contento di poter dire che c'è un pizzico di delusione dopo questo risultato, considerato che quasi non mi ricordo quando è stata l’ultima volta che siamo riusciti a portare entrambe le
macchine in Q3! Due vetture nelle prime due file sono una buona base di partenza e domanisi preannunciaunacorsa molto interessante», ha commentato Chris Dyer. «Abbiamo avuto qualche problemino sulle macchine durante la giornata ma la squadra è stata brava a gestire la situazione nella maniera migliore. Nelle prove sulla lunga distanza che abbiamo effettuato ieri la nostra macchina sembra essere piuttosto costante come prestazioni e non abbiamo visto nessuno che abbia manifestato una superiorità particolarmente marcata».
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Una scossa di terremoto di enormi proporzioni minaccia di trasformare il paesaggio americano in un cumulo di macerie. La sismologa Samantha Hill annuncia un pericolo: ancor più grave: due grandi reattori nucleari stanno per essere distrutti. Solo un uomo può salvare miliardi di vite: lo scienziato che aveva previsto il disastro anni prima...
1941. La Seconda Guerra Mondiale è in corso da circa due anni e il Giappone, schierato con Germania e Italia, sta conducendo la sua campagna bellica in Cina. C'è però chi sostiene che sia venuto il momento di attaccare direttamente gli interessi americani nel Pacifico. Si arriva così al bombardamento di Pearl Harbor, il 7 dicembre 1941, che trascina in guerra anche ......
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Arrestato in patria, ma ben presto uscito di galera approfittando dello scoppio della guerra, Eddie Chapman, scassinatore londinese, offre i suoi servizi prima allo spionaggio tedesco, poi a quello britannico. Si barcamena così per tutto il conflitto; poi, nell'imminenza della vittoria, porta un contributo decisivo ai successi inglesi, guadagnandosi una riabilitazione concessa con......
Nicole (Stone) è aggressiva e sicura di sé, Mia (Adjani), ex suora, è timida, debole e con tendenze suicide. Ciò che le accomuna è un uomo, Guy, di cui sono rispettivamente l'amante e la moglie. E ancora di più le unisce il desiderio di eliminarlo, stanche dei suoi soprusi. Nicole escogita un piano e convince Mia ad aiutarla nell'esecuzione. L'omicidio riesce, ma ......
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Televisioni 55
Domenica 14 marzo 2010
Fede nella Murgia La chiesa rupestre di Cristo alla Gravinella Storiografia L’eredità di Giura Longo intellettuale calato nel suo tempo
Decodificare i messaggi Il segreti dei numeri da Che Guevara alla Bibbia Letteratura & realtà Con “Acciaio” Piombino diventa metafora dell’industria italiana
Dopo Federico II Corrado IV, l’imperatore arriva a Melfi
da pagina 13 a pagina 19
Anno 9 n.72€ 1.00
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Domenica 14 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.0835 256466
A Roma la manifestazione dell’opposizione: «Siamo duecentomila». Critiche dall’Udc
Pd in bus, il Pdl resta a piedi Tour dei deputati del centrosinistra. Tagliate le gomme di Pagliuca e Viceconte IL RETROSCENA
di PARIDE LEPORACE NELLA recente visita elettorale a Potenza di Massimo D'Alema si è registrata una notizia. Era presente alla manifestazione Attilio Martorano, ex presidente di Confindustria, che aveva tentato di portare un contributo fattivo alla risoluzione delle questioni della Basilicata. Martorano ha tentato una sorta di progetto terzista, poi naufragato, per aver ascoltato con ingenuità un canto delle sirene proveniente da una destra che ha preferito farlo annegare con i meccanismi bizantini del teatrino della politica. Martorano, da candidato in pectore, si è messo da parte tenendo però sempre aperto il dialogo che ha avuto con diversi esponenti del centrosinistra lucano. continua a pag. 21
Il candidato: un atto deprecabile De Filippo: l’Italia rischia il totalitarismo Striscia scherza su Carlomagno Matera, Tosto in giro sul camper
A sinistra il segretario Speranza e i deputati Margiotta e Luongo nel bus Pd (Mattiacci). A destra, il candidato Pdl alla presidenza della Regione, Pagliuca, constata i danni alle gomme della sua auto
Potenza Via Armellini
a pagina 27
Lega Pro Capuano infiamma la sfida del Viviani
Potenza aspetta il Taranto Melfi cerca punti salvezza Un’azione di gioco del Potenza nel match di andata col Taranto
Serie D Francavilla, uno scontro playoff
alle pagine 8, 9, 10 e 11
Spinta a terra e derubata Finisce in ospedale
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Matera Il bozzetto
Inchiesta di Trani. Berlusconi e Minzolini presunti Innocenzi.
Ecco il Carro 2010 Si attende la “bella copia” a pagina 32
di Angelo Lucano Larotonda
I SOLDI IN TASCA SE penso a Berlusconi mi viene in mente una frase del filosofo francese Condorcet: “La democrazia, insieme con l'ignoranza del popolo, è la strada più corta verso il dispotismo, attraverso la demagogia”. Se penso a De Filippo e a Pagliuca e ad Allam e ai Consiglieri uscenti e poi penso… No, mi fermo qui. Non voglio pensare agli aspiranti “consiglieri”, continua a pagina 21
Pisticci, ostacolo proibitivo Matera, prove di Coppa Pallanuoto B
Basket A Dilettanti
Basilicata ancora ko
Publisys è dura Bawer in casa
Volley
Calcio a 5
Matera in volo Brava la Livi
La Meco si ferma
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Le due strette di mano di Martorano