Brevi dal mondo
Iran, dall’Ue sì alle sanzioni BRUXELLES – La strada delle sanzioni all’Iran può essere percorsa dall’Ue anche in assenza di un accordo su una risoluzione delle Nazioni Unite. Questo il segnale giunto ieri da Saariselka, in Finlandia, dove i ministri degli Esteri dell’Ue e della Turchia si sono riuniti all’insegna dell’informalità per uno scambio di idee sui principali temi d’attualità.
Camera dei Lord cala il sipario LONDRA – Dopo 700 anni di storia, rischia di calare il sipario sulla Camera dei Lord. Il partito laburista sembra – dopo 13 anni di riflessioni – aver finalmente deciso la rotta da intraprendere. Via dunque cariche ereditarie e nomine dirette avanzate dal governo e largo a un 'Senato' interamente scelto dagli elettori – probabilmente con il metodo proporzionale. Regista della epocale riforma, stando alle indiscrezioni pubblicate oggi dalla stampa britannica, è il ministro della Giustizia Jack Straw.
Pakistan, raid con 13 vittime PESHAWAR – Elicotteri dell’esercito pakistano hanno bombardato un distretto tribale nel nordovest, al confine con l’Afghanistan e almeno 13 talebani sono rimasti uccisi. Sono stati colpiti tre nascondigli dei fondamentalisti a Ferozkhel, un villaggio alla periferia di Kalyal, la principale città di Orakzai. Le bombe hanno distrutto le case di due comandanti talebani.
Lunedì 15 marzo 2010
L’Aquila, torna Tragico il bilancio: oltre venti persone hanno perso la vita fra sabato e domenica puntuale il popolo delle carriole
Weekend rosso sangue sulle strade italiane
L’AQUILA – Il popolo delle carriole torna al lavoro sotto la statua di Sallustio, cuore di un centro storico devastato dal sisma del 6 aprile 2009. Ad un mese esatto dalla prima mobilitazione in piazza, gli aquilani hanno tenuto fede anche ieri a quello che assomiglia sempre più ad un appuntamento fisso di «ogni maledetta domenica», proponendo stavolta una kermesse assortita di suoni, colori e immagini. Il tutto per rivendicare ancora una volta la voglia di riaprire al più presto il centro storico.
L’incidente più grave in Valsugana in uno scontro frontale fra un’Opel e un Suv
I soccorritori in Valsugana
ROMA – Week end rosso sangue sulle strade italiane: oltre venti i morti, secondo un primo bilancio destinato, purtroppo, a aumentare. Il più grave nella notte tra sabato e ieri a San Nazario, nel vicentino, sulla statale 47 Valsugana. In uno scontro frontale tra due vetture sono morte tre persone e altre tre sono rimaste gravemente ferite. L’Opel su cui viaggiavano le vittime sembra abbia invaso la corsia opposta mentre sopraggiungeva un fuoristrada Mercedesè sispezzata in tre parti. Due giovani, di 26 e 27 anni, che avevano pas-
sato la notte in un locale, sono invece morti all’alba in un incidente stradale in Valsusa (Torino). Viaggiavano a bordo di un’auto che è uscita di strada e si è schiantata contro un albero. Due morti e un ferito grave la scorsa notte anche nello spezzino: l’incidente è stato causato da un’auto che ha imboccato contromano la bretella autostradale che collega Santo Stefano Magra alla Spezia, tra la A12 e la A15, e si è scontrata frontalmente con unavettura che viaggiava nella direzione giusta. Altri incidenti, ciascuno con una vittima, tra ie-
ri e oggi a Massa Marittima (Grosseto); vicino a Foligno (Perugia); a San Sperate (Cagliari); a Gela (Caltanissetta); a Porcia (Pordenone); a Villafranca di Lunigiana (Massa Carrara); a Serramazzoni (Modena); sulla tangenziale di Vicenza; lungo l'autostrada A7, all’altezza di Dorno (Pavia); tra Borgomanero e Romagnano, nel novarese. Diversi i centauri che hanno perso la vita nel week end sulle strade: a Castions di Strada (Udine); ad Ameglia (La Spezia); a Uta (Cagliari) e in Molise, sulla Casilina. Letizia Bianco
Al “Sabor latino” mancava l’uscita di sicurezza. Una tragedia evitabile
Roma, morte nella sala da ballo Quattro le giovani vittime di un incendio in un locale non idoneo ROMA–Dal ballo alla trappola di fumo, dalla festa alla tragedia. Sono bastati alcuni interminabili minuti a trasformare un anonimo seminterrato a luogo di paura e morte per quattro giovani stranieri, un peruviano di 25 anni, un romeno di 24 e due ragazze di 25 e 21 anni una del San Salvador l'altra del Guatemala, che partecipavano ad una festa privata nel circolo culturale 'Sabor Latino' in via Cappadocia, a Roma. Un locale, si è poi capito in giornata dopo gli accertamenti dei carabinieri e dei vigili del fuoco, al quale mancavano alcune autorizzazioni proprio inerenti allo svolgimento di feste di questo tipo. Ma, soprattutto, un locale al quale mancava l'uscita secondaria antincendio. Anzi la porta c'era ma era difettosa
I vigili del fuoco al “Sabor latino”
e per questo il titolare del club, un cittadino macedone di 50 anni, è stato denunciato con l’accusa di omicidio colposo plurimo. La denuncia del cittadino macedone è inserita nella prima informativa che i carabinieri hanno consegnato al pm della pro-
cura capitolinaBice Barborini. Secondo gli accertamenti svolti, infatti, se la porta antincendio avesse funzionato è probabile che le quattro vittime si sarebbero potute salvare. Una delle vittime, il cittadino peruviano, era il dj della serata che, una volta di-
vampato l’incendio ad uno degli amplificatori dell’impianto musicale, ha tentato di spegnerlo insieme ad altre persone. Poi non riuscendoci ha tentato la fuga insieme agli altri tre giovani, non dalla porta principale come gli altri partecipanti alla festa, ma da quella sul retro. Gli investigatori hanno confermato che l’uscita di sicurezza del locale era bloccata e questo avrebbe impedito ai quattro giovani di fuggire e mettersi in salvo, come invece hanno potuto fare gli altri ospiti, una quarantina circa, che sono fuggiti dall’entrata principale. Una decina di persone è rimasta leggermente intossicata perché all’interno del locale si è sprigionato molto fumo. I vigili del fuoco hanno ricevuto la chiamata alle 23.53 e so-
no arrivati sul posto dopo 4 minuti. Poi il lungo lavoro per verificare le cause dell’incendio e quello per stabilire le eventuali responsabilità, un lavoro fino alle 5.30 di ieri mattina. E anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha puntato il dito sulle mancate norme di sicurezza del locale. «Il circolo Sabor Latino - ha fatto sapere il sindaco - era stato già oggetto della determina comunale che aveva proibito al gestore ogni attività di intrattenimento danzante,perché illocale eraprivo dei requisiti previsti per legge per questo tipo di attività». Anche gli abitanti del palazzo di via Cappadocia sembrano convinti che quella della scorsa notte sia stata come una sorta di tragedia annunciata. Daniela Navi
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2 In Italia e nel Mondo
Crisi Usa-Israele Netanyahu tenta di ricucire
La legge darà copertura sanitaria a 30 dei 60 milioni di americani che non ce l’hanno
Sanità Usa, la riforma sarà presto approvata NEW YORK – Nonostante le incertezze, i più stretti collaboratori del presidente degli Stati Uniti Barack Obama non hanno dubbi. La storica riforma sanitaria, priorità assoluta della Casa Bianca, verrà approvata dalla Camera dei Rappresentanti entro domenica 21 marzo, prima che Capitol Hill concluda i lavori invernali e prima della partenza (già rinviata di tre giorni) del presidente Usa in Indonesia. Alla Cbs il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ieri ha indicato che «questo voto cruciale avverrà la prossima settimana», mentre alla Cnn, il principale consigliere di Obama, David Axelrod, ha detto «penso che avremo i voti per farla passare»,
nonostante i numeri non ci siano ancora. Manca infatti alla Camera l’appoggio dei democratici 'blue dogs' anti tasse, come anche quelli vicini al cattolico Bart Stupak, contrario a qualsiasi finanziamento pubblico dell’aborto (come deciso dal Senato). Non è affatto detto che un consenso sarà facile da raggiungere, anche perchè l’opposizione repubblicana, che non ci sta, farà di tutto per impedire il voto, come ha confermato il leader alla Camera John Boehner. La procedura per il varo della nuova legge, che mira ad offrire un copertura sanitaria a oltre 30 dei 60 milioni circa di americani senza assicurazione, è difficile e macchinosa. Lo è perchè i democratici hanno
scelto l’inconsueta tecnica della riconciliazione per evitare ostruzionismo in Senato, dato che per approvarla basta una maggioranza semplice, e non la super maggioranza persa all’inizio dell’anno di 60 senatori. Come ha deciso – facendo infuriare i repubblicani – un uomo sconosciuto ma molto potente, Alan Frumin, il cosiddetto 'Parliamentarian' guardiano delle regole di Capitol Hill, Obama dovrà promulgare la legge una volta approvata dal Congresso, prima dell’iniziodella riconciliazione la settimana successiva. Ai talk show domenicali Gibbs ed Axelrod hannoevitato diparlare del dopo voto alla Camera, giudicandola una scontata formalità. Il proble-
Barack Obama
ma è un altro: con la riconciliazione la Camera firma un assegno in bianco al Senato, e i democratici moderati vogliono garanzie –non ancora ottenute – sull'aborto e il controllo della spesa. Non è quindi da escludere uno slittamento dei tempi. Emanuele Riccardi
Impressionante l’astensionismo che supera il 50% degli elettori
GERUSALEMME–Il premier israeliano Benyamin Netanyahu cerca invano di disinnescare la grave crisi con gli Stati Uniti che ancora ieri hanno definito «un insulto che allontana la pace» e «un affronto» il via libera – dato proprio alcuni giorni fa durante la visita del vicepresidente Usa, Joe Biden – ad un nuovo piano edilizio ebraico a Gerusalemme Est. L’annuncio degli israeliani aveva messo in grave imbarazzo Biden, arrivato in Israele con il dichiarato intento di far ripartire il processo di pace con l’Autorità nazionale palestinese.
Dalle “camicie rosse”
Thailandia ultimatum Riscossa dei socialisti di Martine Aubry che sorpassano l’Ump al Governo
La Francia punisce Sarkozy PARIGI - I socialisti sorpassano l'Ump, il partito di Sarkozy. Le prime proiezioni danno il Partito socialista al 29,1%, mentre la destra al governo si attesta al 27,3 %. Sono le indicazioni che emergono dalle elezioni regionali tenute ieri in Francia. Il dato più clamoroso è comunque quello dell'astensione. Si profila infatti un record negativo. Alle 17:00 la percentuale dei votanti era del 39,29%, cioè 10 punti al di sotto del primo turno delle regionali del 2004 alla stessa ora (49,66%). Al termine delle votazioni, l'astensione avrebbe raggiunto oltre il 50% degli aventi diritto: i dati parlano di una "forbice" addirittura tra il 52 e il 55 %. Sempre secondo le proiezioni i verdi si porterebbero all'11,5% (più bassi del previsto), la sinistra al 5,5%, i trotzkysti al 4%, il Fronte Nazionale (estremadestra) passerebbe all'11 %, i centristi al 4,5%. Sono dati che confermano le previsioni di un "possibile sorpasso" della "Gauche" sul centrodestra del presidente della Repubblica. Non ci sono ancora indicazioni su quante delle 22 regioni verranno conquistate dall'una e dall'altra parte. Venti delle amministrazioni uscenti sono di sinistra e solodue (Alsaziae Corsica)vengono governate dall'Ump. La "Gauche", in base alle ultime previsioni, puntava a fare il pieno. E ora sarà il secondo turno, domenica prossima, a decidere quali coalizioni guideranno le regioni di Francia. La sconfitta del partito del presidente Nicolas Sarkozy appare comunque netta. L'Ump arretra in quasi tutte le regioni e nonostante negli ultimi giorni Sarkozy abbia smorzato i toni del valore "nazionale" del voto di oggi, lo scarto con i socialisti - che raddop-
Il segretario nazionale del partito socialista francese, Martine Aubry, mentre depone la scheda nell’urna
piano rispetto al 16% delle europee dell'anno scorso - è tale da costituire unavittoria perla gauche dopo anni di sconfitte brucianti. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy ha riunito ieri sera all'Eliseo, subito dopo la diffusione dei risultati, i principali rappresentanti della maggioranza. I primi a raggiungerlo sono stati il premier, Francois Fillon, il segretario generale dell'Eliseo, Claude Gueant, e il ministro degli Interni, Brice Hortefeux. Successivamente si sono uniti altri ministri, fra i quali Michele Alliot-Marie (Giustizia) e Luc Chatel (Educazione). «Gli elettori hanno espresso il loro rifiuto di una Francia divisa e indebolita, hanno detto di volere
Ubriachi alla guida il “naso-spia” blocca l’auto TROPPOalcol in corpo? Arriva il naso-spia che rallenta o addirittura blocca l’autovettura in caso il conducente abbia bevuto troppo. Grazie a tre sensori, il dispositivo in grado di 'stanare' gli ubriachi alla guida, e denominato 'Angel', acronimo di acronimo di Analizer gaz espiratory level, controlla ogni 10 secondi il tasso alcolico dell’automobilista ma potrebbe essere anche adattato per il controllo degli stupefacenti assunti sempre da chi guida. Lo strumento, messo a punto dal docente universitario sassarese Gianfranco Azzena, docente di Chirurgia generale nell’ Ateneo di
Ferrara con l’ingegnere padovano, Antonio La Gatta, verrà presentato al prossimo Expo di Shanghai assieme ad altre 264 invenzioni italiane (selezionate fra oltre 25 mila proposte). Il naso-spia contro l’alcol alla guida, è l’ultima evoluzione dell’olfatto 'artificiale'.
una Francia più giusta e più forte»: lo ha detto il primo segretario socialista, Martine Aubry, in una dichiarazione subito dopo la diffusione dei risultati del primo turnodelleregionali chefannodelPs il primo partito di Francia. «I francesi - ha continuato - hanno posto il Partito socialista largamente in testa, siamo di fronte a un risultato storico, e dico grazie ai milioni di elettrici ed elettori che ci hanno votato». «Il voto - ha proseguito la Aubry - rappresenta l'adesione ad un progetto, che è quello di proteggere i francesi e preparare il loro futuro. E' un incoraggiamento per noi, e la dimostrazione che quando il Partito socialista è unito e rivolto ai francesi,ritrova la loro
fiducia». «Per noi - ha continuato sitrattasoprattutto delsegnaledi un dovere da rispettare, quello di unire la sinistra. Siamo il primo partito, dobbiamo radunare i nostri alleati, nella chiarezza degli impegni e nel rispetto di ognuno». «Il voto - ha detto infine Martine Aubry - ci impone però soprattutto di continuare a batterci con tutta la nostra energia per l'economia, per mantenere i posti di lavoro che ci sono e preparare quelli di domani, aiutare i giovani e gli anziani che soffrono, lottare per gli alloggi, i trasporti, le pensioni, l'ambiente da proteggere, tutti settori nei quali lo stato è sempre più assente». Florence Ciomei
Le fontane di Roma “esposte” a Pechino LEfontane di Roma a Pechino. Opere d’arte, patrimonio di storia e creatività, che tutto il mondo invidia all’Italia, saranno esposte nella capitale cinese, seppure in una forma artigianale. A realizzarle alcuni studenti di una scuola romana, la Scuola media statale via Pintor, che rappresenterà il nostro paese alle Olimpiadi della scienza, in programma dal 17 al 23 marzo prossimi. La scuola ha vinto la selezione nazionale con un progetto su 'L'acqua è memoria'. Per spiegare il valore dell’acqua quale bene essenziale, studenti ed insegnanti hanno puntato sull' elemento anche come 'parte
costitutiva' di un’opera d’arte. Da qui, il percorso artistico attraverso le fontane romane. L’idea è piaciuta all’associazione che organizza dal 1981 l’evento internazionale (Beijng Association for Science and Technology) che l’ha scelto per rappresentare l’Italia.
BANGKOK – Sciogliere il Parlamento entro oggi, oppure fronteggiare l’anarchia a Bangkok e l’assedio alla caserma da dove il primo ministro dirige le operazioni contro i sostenitori dell’ex premier Thaksin Shinawatra, il populista magnate delle telecomunicazioni ora in esilio. Le 'camicie rosse' thailandesi, in piazza da venerdì nella capitale per chiedere nuove elezioni, hanno deciso ieri di alzare la pressione sul governo di Abhisit Vejjajiva, con un ultimatum che crea le condizioni per l’escalation di una protesta finora pacifica. Dalle nove di questa mattina, i manifestanti fedeli a Thaksin Shinawatra hanno annunciato che si sposteranno in massa verso il quartier generale dell’11° Reggimento di fanteria, da dove Abhisit dirige le operazioni. A mezzogiorno scadrà il termine di 24 ore dato oggi dai leader dei 'rossi', un aut aut che Abhisit – pur assicurando di non voler usare la forza – ha già detto di non poter accettare. «Ho il diritto di concludere il mio mandato», ha dichiarato il premier, salito al potere nel dicembre 2008 grazie a un ribaltone parlamentare. Dopo tre giorni di manifestazioni festose – concentrate nella zona vicina ai palazzi governativi – i sostenitori dell’ex premier, ora in esilio, Thaksin Shinawatra sembrano quindi intenzionati ad allargarsi con l’obiettivo di portare il caos, creando una situazione simile a quella dell’aprile 2009: in quell'occasione le forze armate sgomberarono con la forza le barricate erette lungo le arterie principali di Bangkok, provocando due morti e un centinaio di feriti. Per quanto tutte le parti coinvolte escludano di voler ricorrere alla violenza, la tensione nella capitale si fa sempre più palpabile. La prova di forza delle camicie rosse, che volevano far valere l’arma dei numeri, non si è materializzata. Dopo aver prospettato per settimane una «marcia di un milione di persone», gli stessi organizzatori oggi parlano di 300 mila manifestanti; per la polizia sono solo 46 mila, e i larghi spazi per muoversi attorno a Thanon Ratchadamnoen – la zona dove si concentra la protesta – fanno pensare che la stima ufficiale sia più verosimile. Alessandro Ursic
Spagna, la monarchia piace sempre meno JUAN Carlos di Borbone (nella foto) non sembra doversi preoccupare. Suo figlio Felipe, Principe di Asturie, e suo erede designato al trono di Spagna, forse un pò di più. I giovani spagnoli infatti «voltano le spalle alla monarchia», ha avvertito ieria tutta prima pagina Publico, vicino al governo del premier socialista Josè Luis Zapatero. Il giornale cita un sondaggio Cis, secondo il quale l’indice di gradimento della Corona fra gli spagnoli sotto i 34 anni è «ai minimi storici». Nel paese intanto rialza lentamente la testa l'anima repubblicana, erede della "seconda repubblica"
socialista e libertaria soffocata nel sangue nel 1939 dal dittatore Francisco Franco. I comunisti chiedono un referendum sulla "terza repubblica", i repubblicani catalani che il re spieghi che cosa fa con gli 8,8 milioni di euro all’anno che riceve dallo stato.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 15 marzo 2010
4 Primo piano
Lunedì 15 marzo 2010
Primo piano 5
Lunedì 15 marzo 2010
Il giorno dopo piazza del Popolo
Politica e polemiche
Regole Day, Bersani è soddisfatto Ma c’è la spina dell’Udc
Emergono nuove intercettazioni nell’inchiesta della procura di Trani
di CRISTINA FERRULLI
«Atmosfera avvelenata» Il premier avrebbe detto: «Mai più Di Pietro in televisione» La replica dell’ex pm: « Avete visto? Berlusconi mi teme» di ALESSANDRA CHINI
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IL CASO
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L’invito, perentorio, del partito nel Lazio
Rai-Agcom, ispettori a Trani controlli sulle competenze di ROBERTO BUONAVOGLIA TRANI – Accertamenti sulla competenza territoriale e su un eventuale “abuso” delle intercettazioni: sarebbequesto ilmandatoricevuto dagli ispettori del ministero della Giustizia che da stamattina saranno a Trani per verificare eventuali anomalie compiute dalla procura nell’indagine Rai-Agcom. Di fatto gli ispettori sapranno se,
così come sembra, nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi del premier Silvio Berlusconi e del commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi. Il reato sarebbe quello di concussione. L’invio degli ispettori ha suscitato le proteste dell’Anm di Bari che lo ritiene un «rischio di intralcio all’inchiesta». In contemporanea a Bari, a 50 chilometri più a Sud, sarà in visita il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che consegnerà ai magistrati della procura cinque autovetture sequestrate alla mafia barese. Non è difficile immaginare che l’attenzione sarà tutta per il ministro che ieri aveva denunciato tre «gravissime patologie» nella conduzione dell’inchiesta tranese. E cioè: «un problema gravissimo di competenza territoriale, un secondo problema di abuso delle intercettazioni, e un terzo che riguarda la rivelazione del segreto d’ufficio». In attesa dell’arrivo degli ispettori, il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha già preso una drasticaprecauzione:il pmchecoordinava le indagini, Michele Ruggiero, da oggi sarà affiancato da altri tre suoi colleghi, i sostituti Fabio Buquicchio, Ettore Cardinali e Marco D’Agostino. I tre – è scritto
nella disposizione di Capristo – dovranno prenderequalsiasi decisione «all’unanimità» e se ci saranno pareri contrari solo il procuratore potrà decidere il da farsi. Una decisione, quella di Capristo, che ha molto infastidito - dicono i ben informati –il pm Ruggiero che è stato di fatto “commissariato”dal suo capo con il quale, negli ultimi tempi, aveva avuto qualche screzio sugli sviluppi da imprimere alle indagini. Per Ruggiero i tempi erano maturi per chiedere al gip le misure interdittive, per Capristo bisognava invece aspettare. Tutti e due sono invece d’accordo sulla competenza territoriale della procura di Trani, fatto salvo un successivo, eventuale, invio degli atti a Roma. Ora con la coassegnazione del fascicolo sembra inevitabile la dilatazione dei tempi dell’indagine. Sulla vicenda “Il fatto quotidiano” ha pubblicato ieri stralci di conversazioni telefoniche intercettate tra il premier e Innocenzi nella quali si parla di una «strategia» da mettere a punto per fermare Annozero e Michele Santoro, che martedì sarà ascoltatoaTrani. Icolloquidelpremier intercettati sarebbero circa 20.
Carlo Maria Capristo
Pdl, « far convergere voti sulla lista civica per Renata» FAR convergere i voti sulla lista civica di Renata Polverini. Questa l’indicazione del Pdl di Roma, la cui lista dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato è ormai fuori dalle regionali. Non solo: l’appoggio concreto alla lista civica arriverà con l’adozione da parte di ciascun candidato della lista esclusa ad uno della lista Polverini. Un segnale di appoggio pieno alla candidata, con un travaso di voti e consensi, ma anche un modo per bloccare il travaso dei voti del Pdl ad altri partiti della coalizione che sostengono Polverini, in primis Udc e La Destra di Storace. E oggi dal leader dell’Udc Pierferdinando Casini è arrivata una stoccata al Pdl romano «diciamocelo pure -ha detto- sappiamo tutti che le lotte continue dentro il Pdl hanno fatto cambiare i nomi della lista fino all’ultimo momento». L’indicazione di voto del Pdl, orfano della lista principe nel Lazio, quella di Roma, è arrivata oggi con i presidenti dei deputati e dei senatori del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, durante un’iniziativa elettorale a Piazza del Popolo. «Dobbiamo sconfiggere questi ladri di voti e di liste, perchè‚ non c’è‚ dubbio che rimane un vulnus alle regole, perchè la lista del Pdl qui non si presenta; dobbiamo
far convergere i voti sulla lista di Renata Polverini», ha detto Cicchitto chiedendo a tutto l’elettorato «di mobilitarsi». Più netto consiglio di Gasparri: «A Roma e provincia il nome di Renata Polverini è sulla scheda: mettendo una X sul suo nome, la si aiuta a vincere; vinceremo sul campo la nostra battaglia politica». Insomma un appoggio forte alla candidata Polverini che ieri ha ribadito come «c’è una coalizione di centrodestra, una candidata, un Pdl che mi sostiene e si impegna sulla lista civica, ci sono candidati nel mio listino che rappresentano il Pdl e che, votando me, saranno comunque eletti consiglieri». E intanto ieri la Polverini, ha voluto regalarsi una parentesi sportiva, in una campagna elettorale sempre più frenetica, tra la tifoseria laziale dell’Olimpico in occasione di Lazio-Bari. Venti minuti appena, all’inizio del primo tempo, quando la partita per i biancocelesti era ancora sullo 0-0. Un modo per ricucire con gli ultrà della curva Nord che, tempo fa, nel tamtam delle radio private romane, l’avevano etichettata, causa amicizia con Francesco Storace, vicina al presidente Claudio Lotito. E dunque avevano a loro modo accennato ad una sorta di campagna eletto-
rale «contro» tra gli spalti. Ieri il giorno della pace: i capi ultrà della Nord,primifra tuttigliIrriducibili, hanno fatto sapere a Renata Polverini che la sua presenza sarebbe stata gradita. E lei non se l’è fatto ripetere. Ha incitato la squadra a gesti però: completamente afona causa campagna elettorale. La tifoseria ha ugualmente apprezzato e leha regalatoun coro con un preciso messaggio: «Polverini caccia Lotito». Tanto per chiarire il motivo dell’invito in curva nord. DAL FRONTE BOBINO - Intanto ieri mattina la candidata del centrosinistra Emma Bonino ha presentato quella che ha definito la sua «lista di riferimento», quella Bonino-Pannella. «Sono grata a tutte le liste che mi sostengono – mette subito in chiaro la radicale - ma è indubbio che la mia lista di riferimento è quella Bonino-Pannella. Sono grata a quella civica ma quella di riferimento delle mie battaglie è questa. Mi sentirei rassicurata se avessi a fianco a me un gruppo di radicali cocciuti, preparati».
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«Il cda della televisione di Stato dica di sì alla riapertura dei talk show politici»
Par condicio, Zavoli incalza Garimberti L’appello del presidente della Commissione «Fermarsi a riflettere per rivedere i criteri» di ALESSANDRA MAGLIARO TORNERANNO Ballarò, Annozero, Porta a porta? La decisione per i talk show d’approfondimento è attesa nel consiglio d’amministrazione straordinario della Rai che si apre oggi in mattinata, convocato dopo la sentenza del Tar che venerdì ha accolto il ricorso di Sky e La7 contro il regolamento dell’autorità di garanzia. E capita nellostesso giornoin cuiprende il via sulle reti Rai la programmazione delle tribune elettorali. Il presidente della Rai Paolo Garimberti sogna una decisione all’unanimità con il ripristino dei programmi e ad incalzare la Rai, rinviando al cda il dovere della prima mossa è oggi il presi-
dente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli che dice «tocca al Cda della Rai il dovere di fare, con i suoi margini d’autonomia, la prima mossa ripristinando i programmi di approfondimento», visto che «tra errori veri e finti, diritti calpestati e declamati si è perduta gran parte del tempo che spettava al Paese per misurarsi con le proprie idee sulle prossime elezioni». Fuori Viale Mazzini, in contemporanea conil consiglio cisarà unsit in per lalibertà d’informazionecui parteciperanno Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori e popolo Viola. Sul fronte della Vigilanza la partita sulla par condicio sembrerebbe chiusa, lo stesso Zavoli rinvia a dopo le Regio-
nali uneventuale rielaborazionedelle regole «se possibile insieme prima di mandare all’aria la credibilità della Repubblica». La Vigilanza si riunisce comunque martedì ma non sembrano esserci margini di cambiamento. Anche se il presidente Rai Garimberti prova a rilanciare «la Vigilanza avrebbe dovuto e potuto fare la suaparte: convocarsiurgentemente – come ha fatto il Cda Rai - per modificare il regolamento applicativo della Par Condicio». Ma il capogruppo Pdl in Vigilanza, il senatore Alessio Butti chiosa: «per noi il capitolo è chiuso». La decisione dunque è tutta attesa dalla riunione del cda: la circostanza sperata da Garimberti non è certo automaticavisto cheladecisione assumeun valore politico con la maggioranza nel cda che è la stessa che ha votato due settimane fa la delibera che ha bloccato i programmi di Santoro, Floris e Vespa.
La Polverini allo stadio la curva Nord le urla «Caccia Lotito»
di MILENA DI MAURO
LOTTE INTESTINE
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Nasce Generazione Italia, polemico Feltri
COMUNQUE vada, dopo il voto – che per governo e maggioranza assume sempre più la portata di una verifica di “mezzo termine” – il Pdl dovrà rimettersi in discussione. E i due co-fondatori, ognun per sè ma senza più nascondersi, lo stanno facendo capire. Dopo il “caos liste”, le falle nell’organizzazione, le diatribe locali e le accuse incrociate tra dirigenti anche di alto livello, la “rivisitazione” del partito è tra i primi punti delle agende sia di Berlusconi che di Fini. Il primo ha mosso le acque lanciando i “Promotori della Liberta”, uno zoccolo duro di “fedelissimi” – maldigerito da molti – che si è appropriato anche dell’acronimo comune “Pdl”. Il secondo, anche se con l’effetto sorpresa “rovinato”da un fondo di Feltri su Il Giornale, ha messo in cantiere (pronto per il va-
privo». Il premier è perciò «uomo avvisato, mezzo salvato». «Feltri è un pò mago Merlino, un pòMaga magò»,ironizza Filippo Rossi, direttore di “Ffwebmagazione”, periodico online della Fondazione Farefuturo. Intanto, di certo, il Presidente della Camera non gradirà l'ennesima entrata a gamba tesa del 'Giornalè. Ma Fini, dopo essersi tante volte lamentato con Berlusconi delle intrusioni di Feltri, ha imparato a fare spallucce. Ai suoi interlocutori spiega di non avere alcuna intenzione di uscire dal Pdl, avendolo fondato. «È casa mia e ci resto», va ripetendo. Nuovi partiti? Correnti finiane? I fedelissimi del presidente della Camera assicurano che «Fini resta nel Pdl. E ci sta come chi, essendo a casa propria, sul suo divano, con la sua tv ed i suoi libri, veda dalla finestra qualcuno che vuol metterlo alla porta».
Per il direttore del “Gior nale” si tratta dei “pr etoriani” di Gianfranco Fini
Sergio Zavoli
ro il prossimo primo Aprile) “Generazione Italia”, un nuovo laboratorio di idee di cui Fini discretamente ne benedice l’intento di lanciare una nuova classe dirigente e rendere fecondo il dibattito politico, ma –viene assicurato – “dentro” il Pdl. “Generazione Italia”avrà un simbolo, un webmagazine, uno statuto, un’Associazione per radicare sul territorio dirigenti nazionali, locali ed iscritti, una mega convention già organizzata da Italo Bocchino per l’8 e 9 maggio a Perugia con tanto di 1.200 delegati e slogan: “Destinazione Futuro”. Fa riferimento in tutto e per tutto a Fini, ma guai a parlare di “corrente”o di “partito del presidente”.
«È un modo di aggregare all’interno del Pdl – spiegano i fondatori -, un sistema per coinvolgere ed organizzare le forze in attesa che il partito si strutturi e si organizzi meglio». Sia Berlusconi che Fini parlano insomma rigorosamente di strumenti politici nati all’interno del Pdl, per favorirne la crescita. Nessuna corrente. Ma ieri è stato di nuovo il direttore del giornale di famiglia di Silvio Berlusconi, Vittorio Feltri, a metterci del pepe sostenendo che “Generazione Italia” è il “Pesce d’Aprile di Fini per mangiarsi il Pdl». I “Promotori della Libertà” e “Generazione Italia” sono insomma per Feltri due «plotoni» schierati su versanti opposti,
per ora dentro il Pdl ma in attesa di quel che verrà. «Sia la formazione berlusconiana sia quella finiana –ragiona il direttore del “Giornale”–sono le prove viventi che il matrimonio recentemente celebrato tra gli ex fascisti e il movimento plastificato del Cavaliere è uscito bianco, come il melone della vecchia canzoncina». Per Feltri, insomma, la risposta di Berlusconi a Fini è in cantiere: «un’idea non stupida», «per conquistare le leve del comando», «un’operazione con abbondante uso di vaselina». Lo scopo? Non di «sfasciare il partito di Berlusconi, ma occuparlo di fatto fornendogli la struttura di cui oggi è ancora
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IN visita, ieri, al San Raffaele di Milano peri novant’annidi DonVerzè il premier Silvio Berlusconi si dice contento di stare almeno per un pò di tempo lontano dal «clima avvelenato di questi ultimi giorni». Il riferimento è certamente anche all’inchiesta di Trani su presunte pressioni per la chiusura di trasmissioni come “Annozero” che anche ieri ha trovato spazio sulla cronaca. Con un elemento in più: l’indiscrezione di una telefonata nella quale il Cavaliere si sarebbe lamentato con il commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi, del leader dell’Italia dei Valori: «non si può vedere Di Pietro che fa quella faccia in televisione!», avrebbe detto il premier chiedendone l’estromissione dai programmi di approfondimento politico. DI PIETRO ALL’ATTACCO - L’ex pm ne fa un motivo di orgoglio. «È comprensibile che Berlusconi mi tema – commenta – perchè vede in me e nell’Italia dei Valori una spina nel fianco». Secondo il leader dell’Idv quanto sta emergendo è un «attentato politico alla democrazia grosso come una casa». Parole che scatenano le ire del Pdl che parla di un Di Pietro in «delirio di onnipotenza» e “pericoloso”anche per il Pd che ormai «ne è succube». Fa eco a Di Pietro l’europarlamentare dell’Idv Luigi De Magistris: «Dopo le intercettazioni pubblicate dai giornali ritengo che i vertici della Agcom si debbano dimettere. Non solo Innocenzi ma secondo me tutti: anche Calabrò e tutti gli altri. Gli organi di garanzia o sono seri o non hanno ragione di esistere». Quanto all’invio degli ispettori alla procura di Trani disposto del Guardasigilli Angelino Alfano, De Magistris è durissimo: «Ormai prende ordini dal suo “capo”. Quella di Alfano è solo una indecente intimidazione istituzionale; una indebita interferenza del potere esecutivo nei confronti dell’autonomia della magistratura. Il Ministro della giustizia che entra a gamba tesa in una indagine in cui è coinvolto il presidente del Consiglio che lo ha nominato e dal quale prende ordini». Il clima, poi, è destinato a scaldarsi ancora di più con l’arrivo, proprio oggi degli ispettori del ministero della Giustizia alla procura di Trani di fronte alla quale si terrà una protesta di parlamentari e dirigenti locali dell’Idv. Il caso pugliese, dunque, dopo quello delle liste alle regionali, diventa l’ennesimo tema estraneo ai programmi delle due coalizioni a piombare pesantemente nella campagna elettorale. «Non stiamo parlando delle cose che interessano alla gente», dice preoccupato il leader della Lega Umberto Bossi che invita tutti alla calma. «Ora basta – dice – è il momento di abbassare la voce». Anche al Cavaliere il senatur manda a dire di «stare più attento» anche se «non è possibile che un presidente del Consiglio non possa parlare al telefono perchè sa di essere sempre intercettato».
Subito rimbrottato dal leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini che attacca: «anche stavolta non sono d’accordo con Bossi perchè non è al telefono che il presidente del Consiglio deve stare più attento ma ai problemi degli italiani». Accanto all’Idv anche il Pd non usa toni morbidi sull’inchiesta di Trani. «Un presidente del Consiglio che avendo due milioni e centomila disoccupati si occupa di far chiudere una trasmissione che per lui è scomoda – dice Massimo D’Alema – è un atto barbarico. C’è parecchia barbarie in circolazione». L’intercettazione della telefonata tra il premier e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è per Piero Fassino un «episodio squallido». «Non accettiamo nessuna predica – è la replica del presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri –da chi faceva telefonate a Consorte per seguire attività illecite della sinistra bancaria. Forse si è dimenticato di quando proclamava «abbiamo una banca!».
Il leader di Idv Antonio Di Pietro; a fianco Silvio Berlusconi con don Luigi Verzè fondatore dell’ospedale San Raffaele
Udc non è andata giù neanche la riedizione dell’Unione seppur,inmolti ROMA – Una prova di forza riuscita casi, con leadernuovi. Il laboratorio contro il governo, un test superato per l’alternativa per il leader centriverso «l’unità delle opposizioni e l’al- sta sono le Marche dove il governaternativa».Il giornodopo piazzadel tore uscente Gian Mario Spacca si riPopolo, Pier Luigi Bersani è soddi- presenta sostenuto da Pd, Udc e Idv sfatto. Ma, se gli attacchi della mag- ma dopo aver rotto un’alleanza antigioranza gli provocano ironia sulla ca con la sinistra radicale. «Guardo destra in piazza sabato prossimo, di- con molta attenzione –osserva il leaspiace che il leader Udc Pier Ferdi- der Udc – a questo laboratorio, così nando Casini non abbia cambiato come sto cercando di capire se dalle idea sulla manifestazione. «È stata Regioni italiane può venire un’idea una piazza costituzionale, non c’è diversa di alternativa». Per Bersani, stato alcun attacco alle istituzioni», invece, il percorso per l’alternativa è è la replica a distanza del leader Pd partito ieri. REGIONALI, FASSINO CHIEDE mentre Casini individua nell’alleanza Pd-Idv-Udc senza sinistra ra- VOTO CURATI –Ai tempi di Don Cadicale, nelle Marche, «un esperi- millo e Peppone, della Dc e del Pci, ognuno aveva la sua parrocchia e, mento serio per l’alternativa». Numeri e ritorno “dell’ammuc- anche se il voto è segreto, era facile chiata”del centrosinistra sono i ber- intuire come votavano preti e suore. sagli della maggioranza. «Il Pci ai Da tempo ormai, invece, è caccia tempi di Togliatti aveva calcolato aperta al consenso dei religiosi e la che in piazza del Popolo, stipate, ci sfida cattolica è uno dei motivi di nastavano massimo 40mila persone. scita del Pd. «Chiederòa suore e preIeri c’era anche il palco...», è il calco- ti, fino al cardinale Bagnasco, di volo del ministro dell’Interno Roberto tare Pd alle elezioni regionali di Maroni che condivide la stima dei marzo», è la garanzia che ieri l’ex 25mila fatta dalla Questura di Ro- leader Ds Piero Fassino ha dato a Genova. Ma l’appello ma contro i 200midi Fassino ha prola partecipanti invocato la levata di dicati dagli orgascudi della Lega nizzatori. Una criche, dimenticantica che ha il sapodo la dispersione re della sfida visto del voto cattolico, è che il Pdl per sabaconvinta che «i cuto prossimo ha rati votano per il scelto piazza S. Carroccio». Giovanni, dove il Il Pd cerca da rischio flop è forte sempre, con alterse la partecipazione fortune e molti ne non è molto almaldipancia inta. Coscienti della terni, di intercetdifficoltà di riemtare l’elettorato pire una piazza moderato e cattolicon poco tempo a co. In questa diredisposizione e ad zione andava l’eleuna settimana dal zione in Parlavoto, gli organiz- Bersani al “Regole day” di sabato mento della pattuzatori hanno prenotato treni speciali, ribattezzati glia teodem, da Paola Binetti a Luigi Frecce Azzurre, e ben 2mila pul- Bobba, e soprattutto il ruolo di primo piano sempre ricoperto dagli ex lman. Per richiamare militanti da tutta Ppi.OracheBinetti nonc'èpiù,ilPd Italia, il premier Silvio Berlusconi non rinuncia però a parlare anche ai vuole sul palco tutti e 13 i candidati credenti. E a cercare il loro voto. «In governatori, a simboleggiare la un incontro di partito la settimana portata nazionale della sfida regio- scorsa c’erano cinque suore, non si nale. «Il nostro è stato un successo, preoccupi», è la rassicurazione che vedremo che farà il centrodestra, se Fassino, durante una manifestazioalla fine la farà», reagisce alle criti- ne elettorale a Genova, dà all’ex preche Bersani. E soddisfatti sono an- sidente nazionale dell’Ordine Franche gli altri co-protagonisti di piaz- cescano Secolare Nerina Pittaluga za del Popolo, da Antonio Di Pietro che aveva appena cercato, bloccata alla sinistra radicale. «Mi pare che ci dalla sicurezza, di salire sul palco siano tutte le premesse –osserva l’ex per invitare a votare perchè il non magistrato di Mani Pulite – per dire voto «è un peccato di omissione per che i cittadini, con il voto di fine me- ogni cattolico». Ma l’impegno se, devono rimandare a casa il ditta- dell’ultimo segretario ex comunista torello nostrano prima che sia trop- a cercare il voto di preti e suore fa saltare la mosca al naso alla Lega. «Faspo tardi». Non cambia idea, invece, Casini sino convinca – reagisce il senatore contrario ad ogni tipo di piazza che, Giuseppe Leoni – i vescovi e i cardia suo avviso, è solo un modo che «il nali e chieda loro i voti, però non sa ceto politico ha per conservare sè che i parroci, i curati, quelli che stesso». Ma al di là delle parole d’or- stanno sul territorio tra la gente, vodine della manifestazione, al leader tano tutti Lega».
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Lunedì 15 marzo 2010
Verso le Regionali L’aspirante governatore ha promesso di prevedere il reddito sociale e l’abbassamento dello sbarramento
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Lunedì 15 marzo 2010
Condividi da Facebook L’ucsi e Bianchi sulla Basilicata SECONDO appuntamento degli incontri organizzati dall’Ucsi di Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali per «un mini percorso elettorale per favorire una presa di coscienza di problemi e un confronto pubblico sui temi che citoccano da vicino». Dopo l’incontro della scorsa settimana con il vescovo di Potenza oggi è previsto l’intervento del vice direttore della Svimez, LucaBianchi chepresenterà il libro “Il cielo è sempre più su”. L'autore esporrà anche dati relativi alla Basilicata. Si tratta dell'analisi in termini economici della situazione del Mezzogiorno.
La Fiamma abbraccia Pagliuca
Subito subito cioè adesso Vitoantonio Carriero candidato al consiglio regionale per eleezioni del prossimo 28 e 29 marzo nelle liste elettorali della Sel (Sinistra ecologia e libertà), utilizza uno slogan conciso e veloce. Niente “lustrini” e giri di parole ma un solo breve spot: «Adesso una Regione nuova». Non domani o dopodomani ma il candidato di San Fele che si propone per il consiglio regionale di via Anzio a Potenza, ha fretta di cambiare.
Il leader regionale della Fiamma tricolore, Destra sociale, Vincenzo Mancusi
Il gommista al lavoro sull’auto del senatore Guido Viceconte
Il Comitato civico Sor’Acqua di Paterno ha incontrato De Filippo, Nardozza e Mitidieri
Chiesti miglioramenti per il servizio idrico locale Il Comitato civico “Sor’Aqua”, «nato spontaneamente per rivendicare con forza e tenacia una gestione dell’acqua meno iniqua, maggiormente rispondente alle necessità dei cittadini e improntata alla difesa della ripubblicizzazione del servizio, continua nella propria lotta che vedeimpegnati tante donne e tanti uomini paternesi impegnati in difesa dei diritti della piccola comunità valligiana». E’ quanto si legge nella nota diffusa dallo stesso Comitato Sor Acquacheprosegue: «Lontanodaqualsivoglia logica populistica e demagogica, perseguiamo, con operosità, la strada costruttiva del confronto e del dialogo. La filosofia del costruire e non del demolire, insomma, da mettere in pratica attraverso la priorità dei fatti sulle pa-
role, delle proposte sui qualunquistici ostracismi». «In questo senso “Sor’Aqua” - prosegue la nota - si qualifica come un esempio eccelso di cittadinanza attiva, di partecipazione comunitaria che, sempre più spesso, si sostituisce al potere contrattuale delle istituzioni che operano sul territorio a livello locale». Per questo motivo il Comitato Sor’Acqua ha intenzione di incontrare anche i politici per sensibilizzare sul tema dell’acqua. In tal senso negli scorsi giorni il Comitato ha svolto «un incontro proficuo - si legge nel comunicato - che ha visto vari esponenti del direttivo di “Sor Aqua”impegnati a porre le proprie istanze all’attenzione del governatore della Basilicata, Vito De Filippo, del Pre-
sidente dell’Aato di Basilicata, Angelo Nardozza, e del presidente di Acquedotto lucano, Egidio Nicola Mitidieri». Alla fine dell’incontro Il Direttivo di “Sor’Aqua” ha chiesto «un impegno concreto in favore della ripubblicizzazione del servizio idrico; un trattamento particolare, intermini diagevolazioni e modulazioni tariffarie, per i Comuni “Macrofornitori”; l’aumento irreversibile delle Royalties, percepite come ristoro per la compensazione ambientale, nella misura di 8 centesimi di euro per metro cubo; l’individuazione di una strategia e di un programma che consente di investire sulla risorsa idrica qualificandola come attrattore turistico, finanziando un percorso delle acque».
gli APPUNTAMENTI Oggi Magdi Cristiano Allam, presidente di “Io Amo la Lucania” sarà, insieme al candidato Pietro Mazzoccoli, a Montescaglioso, alle 18 e 30, presso la sala consiliare in piazza Aldo Moro dove terrà un incontro pubblico. Oggi alle 19 e 30 al Flying ship di Tiera di Vaglio, Raimondo Andreolo candidato del Partito socialista incontra i cittadini e le associazioni del quartiere Bucaletto di Potenza per discutere proprio del recupero della cittadella. Stamani il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, alle 9 è in visita all’Ospedale di Potenza. Alle 19 invece parteciperà a un incontro presso la sala Consiliare del Comune di Avigliano e alle 20
SALIERNO (PD)
Parità in politica
In sintonia con quel 53 per cento di italiani (secondo Demopolis) che si dice contrario all'insediamento di una centrale nella propria regione, i candidati governatori nella maggior parte non condividono le scelte del governo che vorrebbe il nucleare. E’ quanto emerge dalla agenzie nazionali per cui i no netti prevalgono in modo bipartisan al centrosud mentre al nord, dove all'interno del centrodestra prevalgono i sì, favorevoli e contrari si equivalgono. In Basilicata dopo Scanzano la posizione è tutti contrari.
«Ora non saremo più figli di nessuno, governeremo»
sarà all’inaugurazione della campagna elettorale Idv presso l’Auditorium di Acerenza. Venerdì 19 marzo, dalle 19 alle 21, presso il cine-teatro Don Bosco, il candidato alla presidenza per il centrodestra, Nicola Pagliuca, invita al confronto «il popolo dei giovani». “Potere femminile” è il titolo dell’incontro con Magda Cornacchione e Giovanna Cuoco, candidate nella lista Alleanza per l’Italia, che si terrà il 19 marzo alle 18, presso l’Oasi Wwf di contrada Pantano a Pignola. Parteciperanno Vilma Mazzocco, Cristina De Luca (esecutivo nazionale api) e Linda Lanzillotta (deputata commissione Affari costituzionali).
Sabato 20 marzo, con start alle 20 e stop alle 2 della domenica successiva, presso il Tourist Hotel di Potenza, il candidato Pdl, Sergio Lapenna, incontra i giovani lucani, in una festa con diversi artisti emergenti: ore 20, musica dal vivo, ore 22.30 Dj Set a cura di Giampiero Parisi. Lunedì 22 marzo, alle 19.45, a Rionero in Vulture, presso il Centro sociale, con il candidato presidente per la coalizione del centrosinistra, Vito De Filippo, promosso dal Circolo Pd di Rionero.
LA TESTIMONIANZA DI UN CITTADINO
«A Ginestra vengono scelti sempre gli stessi scrutatori» GINESTRA - Nei giorni scorsi in tutti i centri della Basilicata, come in quelli delle altre Regioni dove si vota per le regionali, sono stati nominati gli scrutatori per comporre il seggio elettorale in vista delle elezioni del prossimo 28 e 29 marzo. A Ginestra si vota in un solo seggio elettorale. La nomina degli scrutatori, avvenuta nei giorni scorsi, ha creato malcontento tra tanti cittadini, tra questi uno, Giuseppe Chiarito che accusa il sindaco e la commissione elettorale di non aver tenuto conto del criterio di rotazione nella scelta degli scrutatori e di aver nominato gli stessi delle passate consultazioni elettorali. Avvicinato questo cittadino abbastanza “arrabbiato” con gli amministratori comunali, che dopo tanti anni di lavoro al nord, è ritornato a Ginestra con tutta la sua famiglia, ha detto: «Ad ogni tornata elettorale vengono scelti sempre gli stessi scrutatori senza tener conto della situazione familiare e di condizione di vita degli altri. Dei quattro nominati quest'anno, due hanno fatto gli scrutatori l'anno scorso, una lavora ed un altro è studente universitario e vive e studia fuori Ginestra. Manca il buon senso da parte della commissione elettorale. Parlando con altri, alcuni sono anche consiglieri comunali,
POTENZA - Più che un'alleanza passa per «un matrimonio», ma quando De Filippo parla «dell’emozione di toccare la bandiera con lo scudo crociato», quella dei primi comizi quand'era appena ventenne, allora sembra di assistere a una scena del figliol prodigo, e un'adozione, o un riconoscimento di paternità, quando Agatino Mancusi la mette sul trasporto della sua gente, che avrebbe già capito che da domani non saranno più loro «i figli di nessuno», perchè è probabile che andranno a governare la regione, e si faranno sentire anche sugli argomenti più importanti. Quello che conta sembra che sia restare sul tema familiare. Guai, invece, a buttarla sull'amicizia, è la conclusione del segretario regionale dell'Udc, «perchè in politica si sa che non esiste». Ieri sera la campagna elettorale di Agatino Mancusi, segretario regionale dell’Udc, è partita dal semicerchio del salone dell'istituto Principe di Piemonte di Potenza alla presenza di almeno duecento persone, molte delle quali rimaste in piedi, grazie alla mobilitazione dei responsabili del partito su tutto il territorio della provincia. Sotto l'effige di Casini, e il suo slogan “sosteniamo solo i migliori”, si sono visti assieme il candidato presidente del centrosinistra Vito De Filippo, e il suo predecessore Raffaele Di Nardo, il che ha contribuito all'impressione di
SALINARDI
«Emergenza lavoro»
In primo piano Giuseppe Chiarito e dietro il comune di Ginestra
tutti mi danno ragione. E' inconcepibile ed insostenibile questa situazione, visto che ogni anno si va a votare. Una scelta così semplice e facile da fare (bastava seguire il criterio di disoccupato, di nullatenente e di turnazione) e che diventa oggetto di critica da parte di tutti, figuriamoci quando bisogna ottemperare a scelte più importanti e delicate per il paese! Sono stato più volte al Comune per contestare al Sindaco questa scelta, ma non l'ho trovato, una volta era impegnatoin unariunione. Andrò la prossima volta per avere un chiarimento in proposito. Questa è una scelta scellerata bella e buona da parte della commissione elettorale che non merita nessuna considerazione». Lorenzo Zolfo
POTENZA - «Combattere la disoccupazione». E' questo lo slogan della campagna elettorale di Angelo Salinardi che, in un incontro con gli elettori, ha spiegato come «l'occupazione giovanile rappresenta il problema dei problemi, la vera emergenza dei prossimi cinque anni. Si rischia di far esplodere tensioni sociali incontrollabili se non ci si inizia a “rimboccare” le maniche. I giovani lucani vanno via, soprattutto quelli più qualificati. Una tendenza che va fermata se non si vuole privare la regione delle sue migliori risorse e se non si vuole compromettere qualsiasi programma di sviluppo». E ancora, «diventa necessario ha sottolineato - incoraggiare i giovani a mettersi in proprio. Al momento non esistono percorsi formativi che forniscono le competenze e conoscenze necessarie per favorire l'imprenditorialità». a.m.
una grande riunione di famiglia. L'occasione si è prestata per spiegare al popolo dell'Udc il senso della scelta di aderire al centrosinistra. Agatino Mancusi ,a parte attacchi sui temi e i personaggi del dibattito nazionale, Mancusi non ha affondato colpi contro gli esponenti del centrodestra lucano, mentre ha preferito “silurare” il neonato movimento di Magdi Allam, e in particolare i suoi sostenitori, paragonati ora «ai crociati», ora ai temibili «Taliban». Da consigliere uscente Mancusi ha rivendicato la paternità del primo disegno di legge di riduzione dell'addizionale regionale sul gas nel 2001, e per l'avvenire della proposta del “quoziente Basilicata”, che è un punto caratterizzante del programma di De Filippo. Quanto a ruolo dell'Udc nella prossima consiliatura il segretario regionale ha parlato di una «sentinella dell'azione del governo», e di «rispetto degli accordi» e «attenzione» alle loro proposte più che un continuo «do ut des» di fiducia, altrimenti per la maggioranza «sarà dura». «Snellezza» è la parola d'ordine per la macchina regionale, in cui andrebbero «azzerate» le situazioni che non funzionano, mettendo via una volte per tutte «chi non è buono». «Noi non abbiamo società o grandi imprese da difendere», ha aggiunto sempre Mancusi, «quindi risponderemo con i fatti alle maldicenze di questi mesi». Leo Amato
DA GINESTRA
Folino insiste sul «suo brutto carattere ma affidabile» «HO un brutto carattere ma vi potete fidare». Lo ha ribadito a Ginestra il candidato consigliere regionale Vincenzo Folino a Ginestra dove ha incontrato alcuni elettori. Ha presenta l’incontro il già consigliere Giuseppe Pepice ex sindaco e consigliere comunale: « Folino da sempre si è dimostrato attento alle istanze dei piccoli centri. Avverto che la gente in Basilicata, angustiata dalla domanda di lavoro, nonostante le tante risorse che abbiamo, chiede un cambiamento di rotta e Folino rappresenta questa svolta». Presente anche il consigliere provinciale, nonché sindaco di Rapolla e presidente della comunità montana del vulture, Michele Sonnessa: «C'è una squadra che fa capo a Folino che vuole diventare protagonista nel territorio. Stiamo lavorando per questo territorio, la Oraziana e la imminente provincializzazione della Ginestra - Barile, che in settimana sarà oggetto nella deliberà di giunta regionale, ne sono
Ipse dixit
un esempio. La Regione Basilicata, inoltre, si assume l'onore con una propria legge di non far perdere il lavoro ai braccianti agricolii». Vincenzo Folino da parte sua ha detto: «Il mio brutto carattere l'ho fatto conoscere ad amici ed avversari, ma vi potete fidare. Ho lavorato per cambiare la classe dirigente in basilicata, il cambio da Ds a Pd è stato traumatico per il sottoscritto, fino a dimettermi dalla carica di vice presidente della regione. Stiamo attenti al centrodestra, mi sorprende la candidatura di due imprenditori di Ginestra che sostengono il Pdl. Il Governo centrale ha tagliato fondi per la Basilicata, a soffrire sono le strade, la Tito-Brienza, la Saurina e la Potenza-Melfi, dove sono scomparsi progetto di ampliamento di quest'ultima strada e 25 mila euro messi a disposizione. Con la forza della del mio brutto carattere voglio dare il mio contributo al partito». l.z.
«A DUE settimane dal voto per il rinnovo del consiglio regionale è ancora più necessario interrogarsi sulle motivazioni per le quali le donne italiane si interessano alla politica meno degli uomini e nello specifico le donne lucane, secondo quanto riferisce l'Istat in un'indagine, nel 37,4 per cento non si informano mai di politica e nel 48,1 per cento non parlano mai di politica. Sono questioni che vanno ben al di là del voto del 28 e 29 marzo e coinvolgono non solo le donne perchè non si può privare le istituzioni e la politica dalla partecipazione femminile».
CARLUCCI (MPA)
Cambiamento «SCENDO in politica per mettermi a servizio della comunità cercando di portare nuove idee ed energie. Ho deciso di unirmi all'Mpa per sensibilizzare tutti coloro che vogliono davvero un cambiamento: dobbiamo combattere il torpore della classe dirigente politica passata che è stata solo capace di far smantellare, in Lucania, tutti gli enti pubblici più importanti».
VITI (PD)
Su irrigazione «L’ESTENSIONE delle condotte irrigue all'area di Calle di Tricarico porterà al necessario rilancio della zootecnia, del settore lattiero caseario, e più in generale dell'agricoltura di una zona che ha grandi potenzialità, già espresse nel passato». «Su questo intendo impegnarmi nella prossima legislatura regionale».
G. PITTELLA
Euromediterraneo DOPO l’approvazione di dotare l’Assemblea parlamentare euro mediterranea di istituire un segretariato generale e di un bilancio su proposta del vicepresidente vicario del Parlamento europeo, lo stesso Gianni Pittella ha dichiarato: «Si tratta di una decisione storica, l’assemblea potrà avere degli strumenti essenziali per svolgere il suo ruolo di branca parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo».
AUTILIO (IDV)
Da Marsiconuovo «PARLARE con i cittadini con la semplicità, la chiarezza e la linearità, abbandonando la terminologia spesso incomprensibile della burocrazia; capire le reali esigenze del territorio e i problemi da risolvere; attuare una politica di servizio e di disponibilità: sono queste le motivazioni che mi hanno sostenuto nelle scelte programmatiche e mi hanno consentito di non perdere la barra del timone».
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POTENZA - Pagliuca accetta le idee programmatiche della Fiamma Tricolore Destra sociale che in cambio chiederà ai propri simpatizzanti e iscritti di votare il candidato governatore del centrodestra. Non hanno presentato le liste per le elezioni regionali. Un caso, dopo decenni che la lista della destra è sempre stata presente agli appuntamenti elettorali di Basilicata. Questa volta però il partito che a livello nazionale è guidato da Luca Romagnoli non ce l’ha fatta. Ma a 14 giorni dalla chiamata alle urne, gli esponenti della Fiamma tricolore - Destra sociale escono dal silenzio in cui si erano rifugiati per comunicare l’accordo elettorale con il candidato presidente della giunta regionale Nicola Pagliuca e quindi con tutta la coalizione che lo sostiene per le elezioni del 28 marzo. Ovviamente non si parla di candidati o di liste (i termini come è noto sono scaduti da tempo), ma del sostegno politico. L’accordo è stato siglato tra lo stesso Nicola Pagliuca e il segretario regionale della Fiamma Tricolore - Destra sociale, Vincenzo Mancusi sulla base di impegni programmatici. In pratica il candidato governatore del Pdl si è impegnato, firmando una specie di contratto, ad inserire nella propria proposta programmatica i punti che gli sono stati presentati e illustrati dai vertici lucani della Fiamma tricolore - Destra sociale. Nei dettagli Pagliuca ha assicurato che nel proprio programma prevederà di organizzare (a modello del Cnel) apposita Assemblea regionale delle professioni, arti e mestieri con funzione di indirizzo politico, economico e sociale per la Regione Basilicata. E ancora si legge nel documento ufficiale di accordo che per quanto riguarda le nuove generazioni il Popolo della libertà di Basilicata «si impegnerà a sostenere un iter legislativo finalizzato ad introdurre il salario sociale per un determinato numero di giovani lucani da preparare e utilizzare nei vari settori della vita sociale». E il segretario regionale del partito di destra, Vincenzo Mancusi ha aggiunto che un «altro punto importante dell'accordo poli-
tico è la necessità di organizzare concretamente quello che, pur previsto dallo Statuto regionale, non è mai stato adoperato: l'istituto del referendum su problematiche di interesse generale a partire dalle questioni ambientali che, pur avendo diviso le popolazioni lucane, non sono mai state oggetto di consultazione popolare». Non basta, Nicola Pagliuca si è anche impegnato a lavorare, qualora dovesse essere eletto presidente della Regione Basilicata, «a estendere l'uso dei fondi derivanti dalle royalties a tutto il territorio lucano e a defiscalizzare sia le utenze domestiche che quelle delle imprese». «Un ulteriore impegno ha poi specificato ancora Vincenzo Mancusi - riguarderà, nella rivisitazione dello Statuto, la legge elettorale che dovrà ridurre la soglia di sbarramento». Per questo ha concluso Mancusi «l'accettazione di tutti questi punti programmatici da parte del candidato presidente Pagliuca impegna, fin da ora, la Fiamma Tricolore - Destra sociale a formulare “appello diretto e convinto” al proprio elettorato lucano di sostegno pieno e leale al candidato presidente alla Regione Basilicata del Popolo della libertà». Quindi anche se non in termini di liste e candidati, Nicola Pagliuca e il Pdl lucano, hanno allargato la squadra. In termini di voti si vedrà alla chiusura delle urne quale il valore aggiunto dei nuovi alleati.
Una sorta di ammissione di colpa ma con i distinguo del «solo chi lavora sbaglia». E’ il senso della frase che si legge sulla Bacheca di “Regione sentimento” e cioè su quella che è la pagina su Facebbok del candidato governatore del centrosinistra lucano, Vito De Filippo. Questo nello specifico il messaggio: «Abbiamo commesso degli errori si, ma solo chi non fa non sbaglia, solo chi è assente ha ragione e noi nei territori ci siamo sempre stati».
Mancusi riempie il Principe di Piemonte
A due settimane dal voto il partito di Vincenzo Mancusi si impegna a votare il candidato del Pdl di SALVATORE SANTORO
No Nuke
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Cinzia Scarciolla in piazza
«Serve il voto consapevole»
Elezioni a Matera
«Occhi aperti sui poteri forti» Strali di Buccico e Acito a tutto campo da Adduce all’Udc ai traditori delle liste civiche HA fatto un certo effetto rivedere di nuovo insieme sul palco di piazza Vittorio Veneto l’ex sindaco, Emilio Nicola Buccico, e il suo ex vice sindaco, Saverio Acito, oggi candidato alla poltrona di primo cittadino per il Pdl. I due volti noti della politica materana si sono ritrovati dopo la brutta parentesi dell’alleanza fallimentare con le civiche, unendo le forze per punire il tradimento politico, che ha fatto tornare la città dei Sassi alle urne con due anni e mezzo di anticipo. Eppure Acito non ha mai nascosto il suo rapporto dialettico con Buccico, tanto che era tra le prime file del cinema Comunale, quando alcuni mesi fa, in occasione dell’inizio della campagna elettorale, l’ex assessore alle Attività pro-
duttive della Giunta Buccico, il defenestrato Tito Di Maggio, campeggiava seduto a un tavolo con sei sagome di cartone, un gesto ironico e simbolico per denunciare la scarsa considerazione in cui Buccico avrebbe tenuto il lavoro dei suoi assessori. Tutta acqua passata, almeno considerando le parole incisive con cui Buccico ha presentato Acito in piazza Vittorio Veneto. Continuità e coraggio di competere con una sola lista. Questi i capisaldi della lista di Acito, illustrati prima dal coordinatore cittadino, Nicola Rocco, poi dal senatore Cosimo Latronico, che ha ringraziato Acito per la sua generosità e Buccico per il sostegno in questa fase delicata. L’ex sindaco è stato un fiume in piena, quasi fosse lui il candidato, non esitan-
Buccico «Noi caduti per le serpi in seno e i tassinari dell’Udc»
do a togliersi ogni spina dal fianco. «Sono qui per riaffermare il valore della continuità -ha esordito Buccico, che in mattinata ha assistito anche al comizio della candidata civica antagonista Cinzia Scarciolla- interrotta dalle beghe di potere di quattro lanzichenecchi, che oggi farebbero bene a starsene a casa (il riferimento è a Tosto, anima della precedente alleanza civica fallita ndr). Questa competizione elettorale sembra simile a quella passata, c’è la pseudo corazzata del centrosinistra e le liste civiche, pronte a riproporre la decisione omicida della tornata precedente. Non è facile vincere con una lista sola -ha proseguito Buccico- ma competeremo in un’ottica di trasparenza, contro un centrosinistra impegnato nella conservazione asfittica del potere, diviso in tante liste con una contrattualità meschina. Ad Adduce voglio dare un consiglio e voglio fare una promessa. -ha detto provocatoriamente Buccico- Vivi a Matera con un rapporto epidermico e ti sei fatto fotografare vicino al carro della Bruna: allora lascia stare i santi per favore. La promessa è questa: ci hai invitato, con un corso accel-
lerato di dialetto, ad aprire gli occhi, noi lo faremo vedendo cosa accade alla presidenza dell’Alsia e all’ospedale, dove si celebra il vostro potere. Noi siamo per il rispetto delle regole, al Comune abbiamo stabilizzato tanti precari, al contrario di chi (ancora Tosto ndr) nella sua attività privata non esita a rafforzare il precariato. Fra me e Acito c’è stato un rapporto dialettico, ma la città ha fatto passi avanti; in questo è il senso del testimone, che io oggi gli lascio, anche se la civiltà curtense di questa città ci ha dipinti come divisi». Infine il passaggio più caustico: «Noi siamo caduti per i veri poteri forti della città -ha rincalzato Buccico- al cui servizio si sono messi gli uomini deboli, perchè le palle di legno amano stare con quelle di metallo. Siamo stati abbandonati dai tassinari dell’Udc, che
ora è bene vadano a infettare il centrosinistra. Siamo caduti per gli assenteisti delle liste civiche (ancora Tosto ndr), persi tra curucucù e gite fuori porta. Sembravano amici, ma si sono rivelati serpi in seno. Allora oggi meglio soli che male accompagnati. Attenti alle mani aperte ha concluso riferendosi al simbolo delle liste di Tosto- fate in modo che non si mettano sulla città». Acito ha concluso evidenziando che Buccico gli passa un testimone «con amore e simpatia. Abbiamo avuto momenti di verifica forte, ma sempre costruttivi». Poi si è scagliato contro i professionisti della politica a centrosinistra, «che non sanno fare altro. L’avvocato Buccico, finita l’esperienza amministrativa, è tornato a fare il professionista, io sono tornato a fare l’ingegnere, ma i politi-
Acito contro i politicanti di mestiere «Non sanno fare altro»
canti del centrosinistra sono stati messi alla presidenza di qualche ente, perchè non sanno fare altro». Quindi ha elogiato in questo l’opera critica del compianto Raffaele Giura Longo, «che dall’interno della sinistra ha combattuto questa sinistra», lanciando strali ad Adduce, «che per farsi notare deve usare il nostro dialetto», ed a Nicola Trombetta, «che usa i corsi di formazione per farsi propaganda politica. Bene avrebbe fatto a dimettersi dall’Ageforma per fare il candidato, oppure a fare il presidente dell’Ageforma, rinunciando alla candidatura». Infine il riferimento a Di Lorenzo: «Abbiamo dovuto rinunciare agli amici, che ci hanno tenuto in canzone fino alle 11 del sabato di presentazione delle liste e poi volevano militare alla Regione in una lista del Pdl. Io ho trattato con questi signori -ha concluso Acito- li abbiamo attesi invano, tanto che rischiavamo di non poter presentare neppure la nostra lista». Quindi il passaggio finale ancora sugli avversari principali: «Il candidato di centrosinistra è stato scelto a Potenza, quello del Pdl, lo abbiamo deciso noi». a.corrado@luedi.it
TASSONE A POLICORO
«Intesa con De Filippo a determinate condizioni» POLICORO - Cinquant'anni di storia democratica non si cancellano con un finto bipolarismo condizionato da Idv per il centrosinistra e dalla Lega per il centrodestra. Mario Tassone, vice presidente vicario nazionale dell'Udc, ha spiegato in sintesi il motivo per il quale il partito di Casini alle Regionali ha fatto scelte di territorio: «Per scomporre i poli dall'interno e ricostruire un quadro politico più omogeneo». E nel frattempo che questa tattica di logoramento faccia il suo corso, il politico calabrese alla presentazione della lista dell'Udc nella circoscrizione di Matera è stato ospite ieri mattina presso il Centro Padre Minozzi. «Le Regioni sono nate nel 1970, ma fino a oggi non tutto è andato bene, nel senso che le politiche territoriali spesso sono state gestite con molta disinvoltura, poca sensibilità e nessuna responsabilità mortificando la dignità di chi ci abita. La nostra missione è quella di recuperare il senso dell'appartenenza con la partecipazione e la democrazia. In Basilicata abbiamo stipulato un accordo con il candidato Governatore del centrosinistra, e se questo non sarà mantenuto ritorneremo all'opposizione senza paura. Chiediamo l'applicazione del programma nel metodo, nella collegialità e nella sensibilità, che sono poi criteri per l'autogoverno della Regione senza le logiche del passato». La presenza dell'Udc nel centrosinistra è come un marchio di garanzia per l'elettore, deluso dallo spreco delle risorse, dalle poche occasioni di lavoro e dalla mancata valorizzazione di un territorio ricco di risorse ma povero nella redistribuzione della ricchezza. Sono intervenuti anche i candidati Rocco Libutti, Vincenzo Ruggiero e Nicola Viola, che ha introdotto i lavori. Gabriele Elia
TRA LA GENTE
Gli APPUNTAMENTI
La richiesta di Adduce a De Filippo nell’incontro pubblico al cinema Comunale
«Ora una legge regionale sui Sassi» UN forte desiderio di coesione e condivisione di progetti e aspettative, anima quelli che potrebbero essere i prossimi amministratori locali del centrosinistra che, nella mattinata di ieri hanno incontrato i cittadini materani presso il cinema Comunale. A esprimere questa volontà di creare un'unica forza convergente che possa agire in maniera unita sul territorio lucano, il candidato alla presidenza della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e il candidato sindaco alla città di Matera, Salvatore Adduce che, affiancati dal presidente della Provincia, Franco Stella, hanno analizzato insieme ai cittadini le problematiche del territorio e le rispettive soluzioni proposte nell'ambito della campagna elettorale. «Matera non merita l'isolamento istituzionale. Può, invece, gio-
care un ruolo strategico e uscire con maggiore forza dalla crisi economica attraverso una proficua intesa con la Provincia di Matera, con la Regione Basilicata e con il Governo nazionale perché da soli non si va da nessuna parte, ha detto Adduce. A partire dai Sassi per i quali, su esplicita richiesta di Adduce, De Filippo si è impegnato ad approvare, per la prima volta, una legge regionale di sostegno agli antichi rioni di tufo, «anche per compensare il totale disinteresse del governo nazionale nei confronti della nostra città». Adduce ha ricordato che, nel corso della sua esperienza parlamentare, era riuscito, prima con il governo Prodi, a portare a Matera circa 6 milioni di euro, e poi, a far inserire nella finanziaria 2008 un finanziamento di 30 Meuro per i Sassi. «Questo finan-
ziamento -ha aggiunto Adduceavrebbe generato un investimento per circa 100 milioni di euro creando per tre anni circa 500 posti di lavoro nell'edilizia, in particolare, nelle attività di recupero e manutenzione dei Sassi. E invece, Tremonti, per pagarsi la cancellazione totale dell'Ici per tutti, anche per i più ricchi, ha cancellato dalla finanziaria questi 30 Meuro dimostrando, ancora una volta, che il centrodestra non ha a cuore il destino della nostra regione, della nostra città». E’ stata evidenziata l'importanza di dare continuità alla precedente linea d'azione. «Siamo consapevoli di questa stanchezza che grava sulla comunità e sappiamo quanto è difficile questa situazione per tutti i lavoratori -ha dichiarato De Filippoma abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo sostenuto i precari
il quale sottoscriverà un protocollo d'intesa sul polo dei salotti. Alle 20.30 dopo una conferenza stampa, incontrerà gli imprenditori al Palazzo Viceconte (già Palazzo Venusio). ZonaFranca e reindustrializzazione dei siti produttivi del mobile imbottito, al centro dell'agenda delle attività che sarà proposta al Ministro.
Continuano gli appuntamenti di Magdi Cristiano Allam, presidente di “Io Amo la Lucania”. Oggi, 15 marzo, Magdi Cristiano sarà, insieme al candidato Pietro Mazzoccoli, a Montescaglioso, alle 18.30, presso la Sala Consiliare in piazza Aldo Moro dove terrà un incontro pubblico.
L’incontro di Adduce, De Filippo e Stella al Comunale (foto Videouno)
della scuola, i dipendenti del consorzio agrario, i 3.500 nuclei familiari poveri». L'obiettivo è stato quello di cercare di dare certezze nei cittadini, un obiettivo sostenuto anche da Adduce: «Matera può recuperare la sua capacità di risposta, attraverso un rapporto virtuoso con il resto del mondo, ma soprattutto con le realtà più vicine. -ha dichiarato- Dobbiamo ab-
battere l'idea di restare chiusi nei nostri confini attraverso una collaborazione continuativa con le amministrazioni provinciali e regionali. Abbiamo dotazioni finanziarie già pronte per tanti progetti che qualificheranno la città e la renderanno volano positivo. I Sassi devono diventare come la fabbrica di San Pietro». Milena Scalcione
Oggi, 15 marzo, alle ore 19 presso hotel Palace in piazza Michele Bianco a Matera, ci sarà la presentazione ufficiale della candidatura al consiglio regionale dell'avvocato Nunzio Calicchio. Saranno presenti autorità politiche del Pdl.
Domani, alle ore 16, presso il cinema Comunale, è previsto un incontro con i candidati sindaco promosso dall’Ordine degli ingegneri della provincia sul tema: “Criticità tecnico-politiche e prospettive della nostra città”.
Oggi, 15 marzo, alle 20.30 presso l'hotel San Domenico, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, discuterà con il candidato sindaco del Pdl alle prossime Comunali, Saverio Acito del “libro bianco sul futuro del modello sociale”.
daco, Angelo Tosto.
Oggi il progetto “Matera Laboratorio urbano” sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa dal candidato sin-
Domani, 16 marzo, il candidato sindaco del Pdl, Francesco Saverio Acito, incontrerà il ministro Claudio Scajola con
Il ministro Claudio Scajola
Mercoledì 17 marzo alle 18, nella sala convegni dell'hotel San Domenico, il candidato sindaco del Pdl per le porssime Comunali, Saverio Acito, terrà un dibattito sul tema: “Piano casa e edilizia sociale”. Le risultanze del convegno saranno oggetto di un protocollo d'intesa, giovedì 18 marzo da sottoporre al sottosegretario Mario Mantovani delegato all'attuazione del Piano Casa, con un incontro al S. Domenico alle 12.30.
Verdi in campo contro gli Ogm VERDI materani in piazza, ieri mattina, con il candidato al consiglio regionale, Michele Olivieri, per invitare i cittadini a sottoscrivere una petizione popolare contro la decisione della Commissione europea di autorizzare la produzione di Ogm. Una campagna per chiedere al prossimo Governo regionale una legge a difesa delle risorse genetiche del territorio lucano e delle qualità delle colture e degli alimenti.
Acito accoglie i ministri «IN QUESTO momento il nostro obiettivo è la vittoria al primo turno delle elezioni. Al ballottaggio penseremo eventualmente solo dal 29 marzo». Il candidato sindaco del Pdl, Saverio Acito, lancia lo sprint nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Oggi, alle 20.30, preso l'hotel San Domenico, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, discuterà del “libro bianco sul futuro del modello sociale” a cui si ispira il programma politico comunale del Pdl e che mette al centro della sua azione la famiglia. Domani arriverà a Matera il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Si parlerà di Zona Franca e reindustrializzazione dei siti produttivi del mobile imbottito. Nel fine settimana inizierà il giro di Acito per i rioni della città il minibus “Pronto intervento sindaco”. Si tratta di un mezzo per avvicinare i cittadini.
ipse dixit Vincenzo Viti
Nicola Andrisani
L’acqua a Calle Cioffi in città «L'ESTENSIONE delle condotte irrigue all'area di Calle di Tricarico porterà al necessario rilancio della zootecnia, del settore lattiero caseario, e più in generale dell'agricoltura di una zona che ha grandi potenzialità, già espresse nel passato». Lo ha detto sabato sera l'assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, candidato Pd al consiglio regionale, in un incontro con gli operatori agricoli.
NEI giorni scorsi i candidati Mpa della Lista alla Regione e al Comune di Matera hanno incontrato il segretario organizzativo nazionale Sandra Cioffi. L'onorevole Cioffi ha presentato i candidati per cambiare la Basilicata attraverso la riduzione delle tasse al popolo e l’inversione della rotta dei finanziamenti, evitando la solita elemosina del contributo a pioggia.
Un santino unisex
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di ANTONIO CORRADO
Da sinistra, Nicola Rocco, Emilio Nicola Buccico e Francesco Saverio Acito durante il comizio di ieri sera in piazza Vittorio Veneto, alla presenza dei candidati per le regionali nello schieramento del Pdl (foto Videouno)
CAMBIARE musica per migliorare Matera. Sembra essere questo il motto della giovane lista civica capeggiata dal candidato sindaco, Cinzia Scarciolla, che ieri mattina ha lanciato per la prima volta dal palco di piazza Vittorio Veneto, la sfida ai cosiddetti veterani della politica, ai maestri dell’imprenditoria. Le idee che fanno da trampolino di lancio per questa lista di neofiti sono improntate sostanzialmente alla trasparenza dell’attività amministrativa e al vivo coinvolgimento della cittadinanza con incontripubblici periodici,siasulle future scelte politico-amministrative per la città, sia nella comprensione attiva dei procedimenti tecnici apparentemente lontani dalla gente comune. Da qui nasce l’idea di allestire tre siti web tematici su altrettanti nodi cruciali della pratica amministrativa. Il primo è concepito per illustrare le pieghe del bilancio, il secondo sul demanio pubblico e il terzo sulle opere pubbliche. Di questo e altro ha parlato per circa un’ora Cinzia Scarciolla, puntando sui temi del lavoro da garantire ai giovani per non farli fuggire, ma anche sulla necessità di controllare costantemente l’operato degli amministratori e dei dipendenti comunali, per verificarne l’efficienza. «Basta con i mille tirocini formativi -ha detto Scarciolla- che creano nei giovani solo pie illusioni, facendo perdere loro tante vere occasioni di lavoro. Nella politica ci vuole un cambio generazionale, non sappiamo che farcene delle esperienze sbagliate dei soliti noti -ha proseguito- occorre il voto consapevole e d’opinione, lasciate stare amici e parenti, votate chi ritenete meriti la vostra fiducia. Non facciamo strumentalizzare il voto, serve un’alternativa, una soluzione ai problemi, non programmi sempre uguali a se stessi e molto vaghi». Sul turismo, la Scarciolla non ha dubbi: «Non può esistere turismo senza infrastrutture; finora non c’è stata la volontà politica di uscire dal sottosviluppo, losi vede daiparchi urbani realizzatie abbandonatia sestessi,perchèa questapoliticainteressano solo gli affari che si fanno in fase di bando e appalto dei lavori». Un altro passaggio cruciale ha riguardato le energie alternative, «uniche -ha detto Scarciolla- in grado di garantire alla pubblica amministrazione un introito sicuro, così come i beni culturali che in questa città sono stati letterlmente abbandonati. Da quanto tempo -ha chiosato provocatoriamente- non si guadagna un euro con gli ipogei di piazza Vittorio Veneto?». Non sono mancati i riferimenti agli avversari politici, così come quello all’ex sindaco Buccico, «una persona di spessore -ha detto- vittima delle logichedi potere perchè lasciato solo e distante dai cittadini. Adduce -ha proseguito la giovane candidata sindaco- non ricorda neppurequanteliste losostengono,mentreAcito vive nel continuo terrore di Potenza e Tosto applica la logica dell’efficienza solo nelle sue aziende, non una proposta per il Comune, essendo costretto poi a candidare i suoi dipendenti». a.corrado@luedi.it
24 ore in Basilicata
Lunedì 15 marzo 2010
Il Centro diurno di Sant’Arcangelo si aggiudica la sezione cinematografica di “Per fare la pace”
Primo premio all’Apekeronza Mondadori: «Un video che colpisce l’animo». Williams: «E’ la sensibilità dei bimbi» SANT’ARCANGELO - Decisione unanime per “La Conta”, la giuria non ha avuto dubbi sulla scelta del video vincente. E’il centro diurno Apekeronza di Sant’Arcangelo ad aggiudicarsi il primo premio sezione cinematografica del primo concorso nazionale “Per fare la pace”. Come spiegato da Arnoldo Mosca Mondadori: «Il video è capace di trasmettere un messaggio in maniera semplice ma significativa, un lavoro che può essere tradotto in molte lingue e che colpisce l’animo grazie alla grande capacità interpretativa del protagonista». E’ proprio il piccolo Salvatore De Salvo, di appena sei anni, il protagonista del filmato, premiato anche quale migliore attore. Uno sguardo capace di emozionare perché ha commentato Betty Williams che voleva portare con sé il piccolo: «Dal video esce fuori tutta la sensibilità dei bambini, quella che spesso noi adulti non possediamo». Ma tante le sorprese riservate dalla premiazione, tenutasi ieri mattina nel polifunzionale di Sant’Arcangelo. La giuria, composta da un membro per ogni partner organizzatore e in particolare da Rosaria Briamonte per il comune di Sant’Arcangelo, Francesca Basta per quello di Scanzano Jonico, Arnoldo Mosca Mondadori, Alberta Mantovani in qualità di vicepresidente di Omeoart, Rocco Calandriello direttore artistico del Lucania Film Festival e Francesca Gresia in rappresentanza della Feem, ha voluto assegnare altre menzioni speciali. La prima quale migliore animazione assegnato al lavoro “Tutti per L’1” del centro diurno di Villa D’Agri “l’Isola che non c’è” (lab. Erminia Pinto), quella quale miglior montaggio al video “Non vivere come un inquilino su questo pianeta” del centro diurno Satriangolo di Satriano e Peter Park di Paterno (lab. Rosaria Pepe), e
Lacrime e commozione durante la tavola rotonda
Qui sopra il muro della pace A destra Betty Williams
l'ultima quale migliore comunicazione poetica del filmato al lavoro “Apriamoci alla pace” della scuola secondaria “Capuana”di Mazzarino provincia di Caltanisetta. E quale modo per ringraziare le scuole per la partecipazione, gli organizzatori hanno regalato ad ogni gruppo una macchina fotografica digitale, oltre all’attestato firmato dal premio nobel Betty Williams. Nella sezione grafica, invece, si afferma l’istituto comprensivo di Moliterno con la locandina “Per fare la pace”, a seguire con un ex aequo la Scuola primaria di Sant’arcangelo con “Costruiamo la pace” e l’istituto comprensivo “Albino Pierro” di Tursi con “l’albero della pace”, premiati rispettivamente dal sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Jacobellis e dal primo cittadino di Sant’Arcangelo, Domenico Esposito. Chiude la premiazione il terzo posto assegnato alla direzione didattica statale del 5° circolo didattico “Nicola Gianpietro” con la tavola “Costrut-
tori di pace” che ha ricevuto la targa dal presidente della Provincia, Piero la Corazza. Ed è così che si chiude il sipario sul concorso, tra gli abbracci di Betty Williams con i bimbi, le foto e tante idee per la nuova edizione che non potrà mancare nel calendario regionale 2011.
SANT’ARCANGELO - Lacrime di commozione, domande, applausi e grande partecipazione, quattro aggettivi per sintetizzare la tavola rotonda tenutasi ieri mattina nel polifunzionale di Sant’Arcangelo. Un evento organizzato nell’ambito delle due giornate conclusive del concorso nazionale “Per fare la pace”, una chiacchierata tra ospiti che, magistralmente coordinati da Arnoldo Mosca Mondadori hanno saputo esprimere il loro pensiero brevemente e con chiarezza, lasciando spazio alle domande del pubblico per Betty Williams. Ad aprire la discussione un momento di meditazione, regalato da Alberta Mantovani, che ha visto l’intera sala rilassarsi con gli occhi chiusi, ritrovando nella propria famiglia la forza di fare della vita qualcosa di importante. Mentre gli occhi si riaprono, le lacrime che solcano il viso di Sereno Dolci, chiamano un applauso spontaneo e lasciano spazio alle sue toccanti parole: «Se questa non è speranza, non so cosa sia la speranza, se questo non è amore, non so cosa sia l’amore, queste piccole azioni dovrebbero nascere in ognuno di noi e nelle nostre famiglie». Una pace concreta che trova espressione in alcuni esempi pratici perché afferma Don Cesare Lauria: «La pace può es-
sere tangibile come la scuola interreligiosa ed interetnica di Sarajevo, mi auguro davvero che questa educazione alla pace possa passare attraverso la città della pace e la condivisione di determinati valori. Bisogna saper sognare». Sogno che deve entrare nel pensiero comune come sottolinea il sindaco Salvatore Jacobellis: «Abbiamo un dovere morale nei confronti di chi verrà dopo di noi, dobbiamo costruire un mondo migliore per lasciarlo a chi ci seguirà, dobbiamo entrare nel sistema, cercare di modificarlo per trarne i veri benefici». Tante piccole azioni, tante scelte che vanno nella stessa direzione, descrive il primo cittadino Domenico Esposito: «Non un luogo dove ghettizzare ma una città della pace dove accogliere queste famiglie già dal prossimo giugno, il modo di offrire servizi migliori, il nostro essere aperti agli altri». Aperti come padri perché è così che Mondadori definisce i politici della tavola rotonda, non politici ma padri che si preoccupano della propria famiglia, cioè la comunità. Un atteggiamento molto noto a Betty Williams che ribadisce: «La pace è un duro lavoro quotidiano, non solo fiori ed arcobaleni, ma capacità di lottare, io non sono poi così pacifica perché se qualcuno tocca i miei figli, divento un leone. Molti credono che io sia una persona speciale, ma non lo sono, sono come ognuno di voi, perché la vera pace sta nel cuore». Ed è questo il filo conduttore che ha portato al progetto “per fare la pace”, una semplice chiacchierata, tanti incontri, tanta forza di credere in qualcosa, fino a giungere alla meta perché nel ringraziare tutti coloro che li hanno aiutati ad organizzare, compreso il progetto Pegaso e la Fondazione per il Sud, i tre ideatori, Rosaria Briamonte, Francesca Gresia e Francesco Manzolillo, presidente della cooperativa Iskra hanno aggiunto: «Nella speranza che questo evento possa diventare un appuntamento fisso, ci auguriamo che le partecipazioni al concorso crescano e che i nostri numeri divengano significativi perché ciò significa confronto, crescita e anche promozione del nostro territorio. Certamente necessiteranno degli ampi spazi ma siamo sicuri che, come già richiesto, questi saranno a breve realizzati».
Era nato a Melfi nel 1920. Cominciò a scrivere con il “Mondo” di Pannunzio
Morto Todisco, giornalista lucano a Trieste MILANO - Il giornalista e scrittore Alfredo Todisco è morto lunedì al Policlinico di Milano all’età di 90 anni. Lo ha annunciato l’altro giorno la famiglia, precisando che per rispettare la sua volontà non ci sarà cerimonia funebre. Nato a Melfi nel 1920, Todisco era cresciuto a Trieste, dove aveva stretto un intenso rapporto con il poeta Umberto Saba (era stato lui a suggerigli il titolo del libro “Irene in Africa”). Aveva esordito nel giornalismo a Roma nel 1949, collaborando con Il Mondo di Mario
Pannunzio. Successivamente entrò nella redazione dell’Europeo di Arrigo Benedetti, per diventare in seguito corrispondente e inviato speciale della Stampa e del Corriere della Sera. Fortemente influenzato dall’opera dello scrittore triestino Italo Svevo e dalla psicoanalisi, in particolare grazie all’amicizia con Cesare Musatti, Todisco ha fatto dell’amore l’eterno tema dei suoi romanzi, dove appare come «carnalità inquieta ed infiammata». Molto impegnato sul fronte dell’ecologia e della protezioopne
dell’ambiente, ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi “Irene in Africa” (1950), “Il corpo” (Rusconi, 1972, finalista al Premio Viareggio), “Storia naturale di una passione” (Rizzoli, 1976), “La prima spiaggia” (Rizzoli, 1978), “Un seduttore pentito” (Rizzoli, 1983), “Rimedi per il mal d’amore” (Mondadori, 1991, fortemente influenzato da Musatti), “Odio d’amore” (Mondadori, 1992), “L’alba delle passioni” (Mondadori, 1994). “La bambinaia”, pubblicata nel 1996 da Mondadori, è l'ultima opera narrativa in cui fa la com-
parsa un ambiguo erotismo. All’attività giornalistica di Todisco sono legati, invece, i libri “Viaggio in India” (Einaudi, 1962), “Campionario” (Vallecchi, 1966), “Animali addio” (Sei, 1973), “Breviario di ecologia” (Rusconi, 1974), “Ma che lingua parliamo” (Longanesi, 1984) e “Taccuino africano” (Mondadori, 1987). Nel 1977 Luigi Scattini comprò i diritti del libro “Il corpo”dallo scrittore per la trasposizione cinematografica e ne uscì il film “La notte dell’alta marea”, al quale parteciparono attori come Anthony Steel ed
Una famosa copertina del Mondo di Pannunzio
Annie Belle, e ci fu anche un cammeo del celebre disegnatore Hugo Pratt, creatore di “Corto Maltese”. Todisco era rimasto legato a Trieste, dove tornava di frequente anche per partecipare a incontri pubblici e presentare i
suoi nuovi libri. Una delle ultime apparizioni triestine è stata nel giugno del 1996, quando presentò “La bambinaia”nell’ambito della manifestazione Piazza Gutenberg. Di rado si è visto, invece, a Melfi.
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Lunedì 15 marzo 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il capogruppo dell’opposizione Molinari interroga l’assessore sul cambio di sede della Sinisgalli
«Caos trasferimento per la media» La nuova struttura non rispetterebbe la proporzione tra numero di alunni e metri quadri IL Coordinatore dei gruppi di opposizione del Comune di Potenza Giuseppe Molinari ed i consiglieri comunali Salvatore Lacerra e Fernando Picerno hanno chiesto all’assessore alla Pubblica Istruzione di riferire nella Commissione competente circa la caotica situazione che riguarda il trasferimento della scuola media “Sinisgalli” (plesso Leoncavallo) nella sede della “Domiziano Viola”. «Nella struttura della “Sinisgalli” - evidenziano i consiglieri - non sono rispettati i parametri previsti in merito al rapporto metri quadri/studenti per classe, ed anche se la scuola è sicura la richiesta dei genitori, che attendono il trasferimento dei propri figli, è più che legittima». Secondo i consiglieri «l’amministrazione comunale di Potenza deve dare risposte certe ed assumere impegni precisi nei confronti di genitori, alunni ed insegnanti in previsione dell’anno scolastico 20102011. Il Comune aveva già promesso di far trasferire i ragazzi nella “Domiziano Viola” a gennaio assicurando, inoltre, l’apertura della scuola di Bucaletto, la cui inaugurazione era prevista prima ad ottobre e poi a gennaio. A due mesi, invece, dalla chiusura dell’anno scolastico, forse per una coincidenza con la campa-
La scuola media Sinisgalli
gna elettorale regionale, si organizzano inaugurazioni per fare le solite passerelle, annunciando trasferimenti di facciata per recuperare ritardi e disservizi. Serietà vorrebbe - continuano i consiglieri comunali d’opposizione - che i trasferimenti coincidano con
l’inizio del nuovo anno scolastico, con la consegna di strutture complete, sicure e perfettamente agibili. E’ indubbio - secondo l’opposizione in consiglio comunale - che riguardo alla gestione del servizio scolastico cittadino, dove abbondano strutture fatiscenti, manca
una seria programmazione con la Regione Basilicata, la quale, certamente competente in materia, preferisce sperperare denaro pubblico in politiche clientelari e assistenziali e non realizzare strutture e servizi di qualità da offrire ai cittadini».
Solidarietà, l’Ant porta in piazza le uova pasquali GIORNATA di solidarietà quella di ieri nelle principali piazze del capoluogo di regione. A Potenza i volontari dell’Ant ( Associazione nazionale tumori) hanno venduto uova di pasqua al costo di dieci euro per alleviare le sofferenze dei malati di cancro. Quaranta volontari muniti di materiale informativo, gadget e uova di pasqua hanno distribuito il dolce tipico della festività pasquale nelle piazze principali del capoluogo. L’iniziativa, sollecitata dal presidente dell’Associazione Nazionale Tumori di Potenza, Giovanni Imbrogno è servita a raccogliere fondi per combattere il male del secolo. La sede cittadina di via Ciccotti ha aderito con interesse e fermento alla campagna di sensibilizzazione verso uno dei temi più delicati, quello della lotta contro i tumori. Negli anni precedenti la raccolta fondi ha avuto buoni risultati, il cuore e il contributo dei cittadini è stato davvero notevole a testimonianza della capacità di alleviare le sofferenze mediante l’acquisto dell’uovo di pasqua. Con mezzo chilo di cioccolata ogni sofferenza viene resa più umana, gra-
Nasce “La buona notizia”
Ora la Trinità ha il suo giornale UN MODO per intrattenere la gente, un mezzo per comunicare notizie, attività ecclesiastiche e iniziative religiose. Ieri presso la Parrocchia della Santissima Trinità di Potenza padre Ambrogio Atapka ha consegnato ai fedeli giunti per celebrare la Santa Messa il giornalino della comunità. La buona notizia è questo il nome della rubrica tascabile rivolta ai fedeli è dunque un mezzo di comunicazione che servirà ai parrocchiani di conoscere le iniziative della Trinità e sostenere ogni impulso religioso. La redazione del giornalino religioso è formata da Marco Fasulo, don Ambrogio Atapka, Angelo Luongo, Rocco Galasso, Teresa Letizia Sabia, Giuliano Vespe e Clementina Veralli. Il primo numero consegnato durante le celebrazioni religiose ai fedeli ha trattato temi differenti, quali ad esempio il protagonismo della parrocchia, la quaresima di conversione, le attività del centro di ascolto Caritas, la scuola cantorum, la storia del centro culturale John Henry Newmann, l'evangelizzazione dentro e fuori e la vita dei bambini. Al momento sono quattro le pagine del giornalino, rigorosamente in bianco e nero, l’ultima nel primo numero intende far luce sulla vita della famiglia con la presenza dei genitori insieme a Gesù, con l'approssimarsi della Santa Pasqua che lega imprescindibilmente il filo rosso tra il giornale e i lettori. Un modo come tanti per rendere piena di significato la vita cristiana, con una lettura veloce, brillan-
La chiesa della Trinità
te e ricca di motivazioni. Un giornalino tutto da sfogliare, insomma, per quanto fanno della comunità cristiana un vero e proprio biglietto da visita per rendere agevole il cammino religioso. Don Ambrogio Atapka e Marco Fasulo, menti e braccia operative della redazione hanno inteso far luce sulla vita religiosa, un vero e proprio tributo “editoriale” alla religione vissuta con lo spirito della fede, della vocazione e della continua voglia di rendere facile l’attività spirituale. Tutto questo nel giornalino La buona notizia che punta ad entrare nei cuori e nella vena spirituale della comunità parrocchiale. Ora non basta che leggere, i protagonisti della parrocchia, tutti gli animatori della Santissima Trinità hanno già accolto il messaggio prelevando in massa il giornalino. La lettura sarà così più intensa e sottile. Almeno lo sperano don Ambrogio Atapka e Marco Fasulo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
USURA
Don Marcello Cozzi in trasferta a Padova
Le volontarie dell’Ant di Potenza
zie ad un contributo spontaneo e di grande rilevanza per i malati di tumore. La sede di via Ciccotti a Potenza dispone di personale infermieristico, psicologi, medici e volontari chiamati a dare un sostegno alla campagna di sensibilizzazione
verso il problema della raccolta fondi, del sostegno verso i malati di tumore e al miglioramento delle condizioni fisiche e morali dei pazienti. Ieri quaranta volontari hanno fatto bella mostra presso le principali piazze di Potenza, dimi-
nuendo le sofferenze dei pazienti. Tanta cioccolata, dieci euro e molta generosità. E’ questo il senso della vendita di uova pasquali svoltasi a Potenza grazie all’Associazione Nazionale Tumori. f.menonna@luedi.it
UNA serata per la legalità economica: il presidio dell’associazione Libera di Padova ha organizzato ieri sera (ore 21 all’auditorium della fornace Carotta di Padova) un incontro pubblico dedicato agli strumenti per promuovere la legalità. Il messaggio di speranza è stato portato da don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione antiusura di Potenza, autore di un’intensa attività di denuncia contro le organizzazioni criminali. Hanno partecipato an-
Don Marcello
che l’assessore Claudio Piron, don Marco Cagol, il giornalista Mauro Pertile e Mario Crosta, direttore di Banca Etica.
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Potenza
Agenda
Lunedì 15 marzo 2010
Mercoledì 17 marzo parte la “De-Generazione”
“LUNATICO certificato e maestro dell'impossibile”. Questo il titolo dello spettacolo di e con Tomas Kubinek che andrà in scena domani, alle 21, allo Stabile all’interno della rassegna “Comic festival 2010”. Grande artista di fama internazionale, americano originario della Repubblica Cèca, Tomás Kubínek si definisce “Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile” e vedendolo in scena si capisce quanto questa definizione sia aderente alla realtà. Trasformandosi in mago, equilibrista, mimo, attore... Kubínek con la sua dolce follia seduce piccoli e grandi. Le gag si accavallano con una deliziosa frenesia.
SI CHIAMA ''De-Generazione'' il cineforum della Consulta provinciale degli studenti che, a partire dal prossimo 17 marzo, si terrà per 5 mercoledì consecutivi. Le proiezioni-dibattito inizieranno tutte alle 19 al teatro Stabile di Potenza. La rassegna è stata organizzata grazie alla collaborazione dell'assessorato alle Politiche giovanili. Ogni proiezione è uno spaccato della nostra societa . Si parte il prossimo 17 marzo con la proiezione di “Blow”. Parteciperanno al dibattito rappresentanti del SerT di Basilicata.
APPUNTAMENTI
Domani allo Stabile Kubinek “Maestro dell’impossibile”
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Fumetti senza tempo
Sala 1 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Appuntamento con l’amore 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Shutter island 18.15 - 21 Sala 5 Genitori e figli “Agitare prima dell’uso” 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Invictus 16.30 - 19.15 Codice genesi 22.15
80 anni dedicati allo sport. Maestro di calcio e di vita di intere generazioni. Ad Antonio Francese lunga vita da amici e sportivi di Melfi e della Basilicata. Grazie Tonino.
Non so più quanti “soprannomi” hai collezionato in soli tre anni di vita: bracioletta, cuoricino, piripotto, cicciolo, baciobacio. Per mamma e papà sei sempre il nostro Alessio. Un grosso bacio
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Alice in wonderland 18.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Shutter island 18.30 - 21
Mine vaganti
Arte & cultura Ha chiuso la mostra sull’iconografia del Patrono d’Italia
Una delle tante rappresentazioni di San Francesco d’Assisi. Qui è con il celebre lupo di Gubbio
Ottomila visite per S. Francesco UN SUCCESSO sia di numeri che di gradimento: questo il senso del commento del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, sulla mostra dedicata a San Francesco, chiusa ieri nella Galleria civica di Palazzo Loffredo (era stata aperta il 6 dicembre scorso). Dice Santarsiero: «L’esito positivo di un’iniziativa intellettuale non si misura certamente con i numeri, o perlomeno non solo con quelli, ma con una media di cento visitatori al giorno non possiamo fare a meno di rilevare come i progetti culturali che proponiamo, in questo caso con la preziosissima collaborazione del mondo religioso lucano, soprattutto attraverso il suo ottimo curatore fra Domenico Marcigliano, continuino a incontrare il favore non solo degli addetti ai lavori, ma anche di un pubblico più vasto». Il successo della mostra è stato confermato dall’elevato numero di presenze, 8.000 circa, dicono dal Comune. «I numerosi visitatori provenienti anche da fuori regione - è scritto nella nota - hanno dato prova dell’interesse verso un’arte ancora poco conosciuta qual è quella sacra lucana. Il 18,5% di tutti i visitatori è rappre-
sentato dagli allievi delle scuole dell’infanzia e primaria di Potenza e del territorio provinciale che hanno anche partecipato al percorso didattico, organizzato all’interno degli spazi espositivi dalle guide museali. Queste ultime hanno elaborato una pubblicazione multimediale proprio sul laboratorio “A scuola di pittura”». Il progetto ha avuto inizio il 17 gennaio scorso con la presentazione alla città dell’iniziativa “Una domenica al Museo”, nella quale i bambini hanno avuto la possibilità, attraverso una doppia esperienza educativa e ludica, di partecipare ai laboratori accompagnati da due guide nei panni di Antonio Stabile e Giovanni de Gregorio; l’esperienza si è ripetuta varie volte. La pubblicazione è suddivisa in tre sezioni, una prima, a cura di Donatella Felitti ed Annarita Sannazzaro, è dedicata al ruolo del museo come strumento di comunicazione culturale e alla didattica museale, nuovo ed avanzato settore che attraverso un approccio interattivo avvicina ed appassiona gli studenti durante una visita al museo. La parte centrale, curata da Domenico Colucci e Fabio Salemme, è dedicata al pro-
getto “A scuola di pittura”, diviso in due momenti laboratoriali “Apprendisti per un giorno” e “Indovina chi ..è il Santo?”, sezione arricchita, inoltre, dagli elaborati dei bambini e dalle impressioni degli insegnanti. La terza sezione, infine, curata da Monica Granieri, Gabriella Salvia e Tatiana Simone, è dedicata ad articoli storico-artistici: la vita di San Francesco d’Assisi, le biografie dei due artisti Antonio Stabile e Giovanni de Gregorio e le loro opere allestite in mostra. Il quaderno didattico sarà consultabile, nei prossimi giorni, sul sito web del Comune di Potenza (all’indirizzo internet www.comune.potenza.it)
“NON farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre." È il monito che l'anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia. Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c'è molta attesa per il suo ritorno
Appuntamento con l’amore LE storie di tanti personaggi s'intrecciano tra loro: una soldatessa di leva di ritorno dall'Iraq sull'aereo per Los Angeles incontra un omosessuale innamorato di un giocatore di football. Un fiorista propone alla sua fidanzata di sposarlo, ma poi si rende conto di essere innamorato della sua migliore amica che, a sua volta, scopre che il fidanzato è già sposato.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 15 MARZO 0971/54517
Peluso via Vaccaro, 326
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 274564 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646
Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna Ass. Vola
097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551 097159331
0971 668111 0971 417111 0971 415111
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
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Venosa Struttura prevista dall’accordo di programma tra Comune e Provincia di Potenza
Dai rifiuti un aiuto ai campi Previsto un impianto per ricavare il “compost”, un fertilizzante naturale VENOSA- La piattaforma di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti solidi urbani di Notarchirico sarà integrata da un impianto di compostaggio industriale, che trasformerà la frazione umida dei rifiuti solidi urbani e gli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili in terriccio (o compost) e concime. La nuova struttura è prevista dall' accordo di programma recentemente firmato tra Comune di Venosa e Provincia di Potenza per la realizzazione degli interventi necessari a ottimizzare il funzionamento della piattaforma di Notarchirico. «Ilcompostdi qualitàottenutopuòvenire quindi convenientemente sfruttato in agricoltura, che in tal modo si avvantaggerà di un fertilizzante naturale evitando il ricorso a concimi chimici a pieno campo -ci spiega Luciano Bompensiere, assessore comunale all'Ambiente - Anche il florovivaismo, dilettantesco e professionale, potrà avvalersi convenientemente di questo prodotto. Il compost viene anche comunemente utilizzato per la copertura delle discariche di rifiuti e per bonifiche agrarie». Un’operazione che avrà ricadute sull'ambiente. «Si assisterà nel tempo a una graduale riduzione del conferimento di
Ricordi affettuosi per Mario De Rosa
Il terriccio fertilizzante ricavato dalla spazzatura (o meglio, dalla sua frazione organica) nota come “compost”
Barile commossa per la scomparsa dell’edicolante
Rifiutisolidiurbani talquali-sottolinea Bonpensiere - e in converso a un aumento di conferimento della frazione umida derivante da una raccolta differenziata spinta». Sarà, così, possibile preservare più a lungo i volumi residui della discarica evitando ulteriori ampliamenti, che graverebbero economicamente sul Comune di Venosa. «Continua il percorso del nostro Comune verso le best pratices della gestio-
ne sostenibile dei rifiuti - commenta Bruno Tamburriello, sindaco di Venosa-. Infatti delle dieci proposte di Legambiente per uscire dal tunnel del!'emergenza rifiuti, quello della realizzazione di un impianto di compostaggio è il terzo punto centrato dall'amministrazione di Venosa dopo l'aumento delle tariffe di conferimento in discarica e dopo l'inizio della raccolta porta a porta nel centro storico». Giuseppe Orlando
Pietragalla Il Municipio eroga un “assegno di cura sperimentale”
Una mano per chi soffre Obiettivo: tenere chi non è sufficiente a casa propria PIETRAGALLA - E' stato pubblicato dall'amministrazione comunale di Pietragalla un avviso riguardante la concessione di un assegno di cura. Si tratta di un intervento sperimentale, ai sensi e per gli effetti di una deliberazione del consiglio regionale del mese di settembre 2009, mirato ad assicurare un'adeguata assistenza al domicilio della persona non autosufficiente, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendo il mantenimento della persona non autosufficiente nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali. L'assegno di cura viene
Donna non autosufficiente: la cura per lei è fuori casa
concesso per interventi rivolti alla famiglia e a sostegno del progetto di vita indipendente della persona non autosufficiente.
I requisiti per accedere al beneficio sono legati alla condizione di non autosuffiicienza valutata dall'unità di valutazione multidiscipli-
nare e alla condizione economica del nucleo familiare della persona non autosufficiente rilevata dalla certificazione dei redditi del 2008 non superiore ad Euro 10.635,30. L'importo mensile dell'assegno è di Euro 300,00. La domanda va compilata esclusivamente per via elettronica attraverso il modello presente sul portale regionale "www.basilicatanet.it" oppure rivolgendosi al comune di residenza. La scadenza di tale avviso è fissata per mercoledì 17 marzo ed ogni informazione può essere richiesta all'ufficio competente del comune di Pietragalla. Antonio Bevilacqua
L’edicola di Barile che è stata gestita dal compianto Mario De Rosa
BARILE - Viva commozione ha destato nel centro arbereshe la scomparsa dell'edicolante del paese, Mario De Rosa, ad appena 62 anni. E’ deceduto per arresto cardiaco, dopo essere stato ricoverato per una caduta. Portalettere in pensione, tutti lo conoscevano per il suo modo gentile e corretto di porsi con la gente. Gestiva un'edicola di giornali nel corso Vittorio Emanuele. Impegnato nel sociale, faceva parte del coro Vulturis Cantores, insieme al fratello Luciano, e del comitato feste patronali. Nel passato ha fatto parte della pro loco, dando un pro-
ficuo contributo. Michele Giuliano, dipendente comunale ed ex compagno di scuola, così lo ricorda: «Se n’è andato un vero compagno di vita, amico di scuola e vicino di casa, profondamente religioso, più volte abbiamo fatto parte del comitato festa patronale. L'edicola, in pieno centro, con la sua presenza era viva. Lascia un vuoto incolmabile». Tutto il paese si è stretto alla moglie ed i 3 figli Giuseppe, Antonello e Gerardo. I funerali si sono svolti nella mattinata dello scorso 12 marzo nella chiesa di San Attanasio e San Rocco. Lorenzo Zolfo
VERSO LE REGIONALI
Cosima Maria Romagno della Lella (Sinistra, Ecologia, Libertà) Tonio Bufano (Pd) a Melfi sul Piot “Basilicata natura cultura”
Banzi, la pasionaria dell’alternativa Un Piano a due facce per il turismo BANZI-GENZANO DI LUCANIA - E’ una suffragette del XXI secolo,Cosima MariaRomagno detta Lella. Nel 1908 le operaie dell'industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le disumane condizioni in cui erano costrette a lavorare. Nel 2010, Lella Romagno, in una videolettera al presidente De Filippo, protesta contro la nuova povertà e la precarietà che ci rende nuovi schiavi in terralucana. La notizia che alcune aziende dell'Indotto Fiat di Melfi, hanno deciso di chiudere i cancelli sferrando un duro colpo ai dipendenti e all'economia della nostra regione, ha turbato l'animo di questa donna. Impeccabile e sicura, la bantina ha deciso di scendere in politica, di candidarsi al Consiglio Regionale, di porsi sotto un simbolo “Sinistra, Ecologia, Libertà con Vendola”e di difendere i diritti dei lavoratori. «Lamodifica all'art.18 èun attacco alla dignità dei lavoratori - dichiara Lella- che im-
pedisce ai precari di tutelare i loro diritti in caso di controversia con il datore di lavoro». «Il petrolio rappresenta il salvadanaio per il nostro futuro - esclama Lella - ma i proventi ricavati non vengono investiti dalla Regione per creare opportunità concrete di lavoro». «Io intendo battermi per un'economia alternativa», dichiara l'aspirante consigliera. Un'economia alternativa che tagli le gambe al grande business che ruota intorno al nucleare, alla sanità e ai poli del potere. Da saggia ecologista la Romagno ha inciso sulla sua bandiera i caratteri delle energie pulite: sole e vento. Le navi dei veleni insediano il fondo del Mar Ionio e del Mar Tirreno e non poche discariche sono presenti nell'intera area della Basilicata. Cosa ne pensa in proposito la Romagno? «La nostra regione sta per diventare la più grande pattumiera d'Italia, per questo dobbiamo creare una barrie-
ra umana per impedire questo crimine dell'umanità e per difendere le nostre bellezze ammonisceLella -ricollegandosi anche al fenomeno “mafia” che in Basilicata esiste in maniera sotterranea. Noi del partito chiediamo che i beni ad essa confiscati, vengano restituiti al territorio attraverso la costituzionedi cooperative sociali in grado di creare ricchezza “onesta”. L'onestà politica è un valore da riscoprire per una donna che manifesta una grande sensibilità sociale, occupandosi dei cosidetti “diversi” per portarli tra la gente normale». Angela Menchise
MELFI - Tonio Bufano, candidato per il Pd al consiglio regionale di Basilicata, è intervenuto in occasione di un incontro tenutosi a Melfi con alcune delle aziende aderenti al Piot (il Piano di offerta turistica) “Basilicata natura cultura” «Come evidenziato nel Piano turistico regionale 2008/2010, la Basilicata propone ai turisti molteplici sollecitazioni - ha commentato Bufano - Il Piot che proponiamo, denominato “Basilicata natura cultura”, incentra la propria attenzione sulla proposta multiforme di uno stile di vita che predilige territori salubri ricchi di suggestioni naturalistiche e culturali, con occasioni interessanti per la scoperta delle tradizioni e dei piccoli tesori disseminati nella nostra Regione. L'attenzione ad un turista attratto dall'ambiente, dallo sport all'aria aperta, diviene proposta per itinerari in cui vi è un'accorta rappresentazione dei nostri territori».
Il Piot “Basilicata naturacultura”, in questo contesto si propone di «concentrare l'attenzione su reti tematiche tra esse strettamente connesse - ha sottolineato Bufano - e capaci di valorizzare anche aree territoriali ad oggi più marginali sul piano dei flussi turistici ma ricche di elementi valoriali sia sul piano naturalistico che culturale ed enogastronomico. In particolare, esso intende sviluppare una strategia di sviluppo che si muova lungo percorsi caratterizzati da un misto di emergenze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche, puntando a costruire nel tempo un sistema capace di trovare collocazione sul mercato turistico in quanto ricco di attrattori vari e coerenti tra loro, destinati ad un target di fruitori attento sia all'integrità ambientale e dei prodotti della terra (gastronomia, olio, vino eccetera) che alla possibilità di visitare luoghi ricchi di storia e cultura
“nuovi”, in quanto non inflazionati da un turismo di massa». Due gli obiettivi principali: «fare sistema e favorire la crescita dell'occupazione in una prospettiva di stabilità e di sviluppo sostenibile», ha concluso il candidato del Pd. Capofila della componente pubblica del partenariato è il Comune di San Fele, che ha assunto su di sé l'onere del coordinamento degli interventi pubblici previsti, mentre il coordinamento della componente privata è stato assunto dall’associazione.
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Potenza e provincia 13
Lunedì 15 marzo 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Tra i più generosi anche tante persone in difficoltà. Don Filippo Lombardi: «Grazie a tutti»
La città ha un cuore grande Successo del “Carrello della solidarietà” promosso dalla Caritas diocesana «UNgrandegrazie atuttiper la solidarietà e la generosità dimostrata nella raccolta dei prodotti alimentari destinati alle famiglie più bisognose e che a fine mese non trovano più soldi nemmeno per fare la spesa». Sono state queste le parole piene di soddisfazione di don Filippo Lombardi, direttore della Caritas diocesana e parroco di “Maria Madre della Chiesa”, che anche quest'anno ha organizzato il “Carrello della solidarietà”. «Sono contento -ha detto don Filippoperché la gente ha risposto positivamente all'iniziativa, dimostrando che la città è solidale e pronta a collaborare per aiutare concretamente le persone in difficoltà. Questa iniziativa, che è stata organizzata per la terza volta, è una'azione di solidarietà rivolta ad alleviare le preoccupazioni di tante famiglie che con dignità e spesso con timore manifestano il loro stato di disagio.Con l'aiutodi 150volontari, siamo riusciti a ottenere circa venti quintali di pasta, 6-7 quintali di zucchero, pelati e alimentari di vario genere; la novità di quest'an-
Il direttore della Caritas diocesana don Filippo Lombardi parroco di “Maria Madre della Chiesa”, da dove spesso partono tante iniziative di solidarietà per la popolazione cittadina più bisognosa
no è la grande quantità di olio. E' stato un gesto tangibile e un aiuto concreto rivolto a chi ha bisogno; è stata una risposta bellissima da parte del volontariato e un'ottima risposta da parte della gente». Nella giornata di sabato i volontari hanno accolto la gente all'ingresso dei supermercati, distribuendo loro il sacchetto per la spesa della solidarietà insieme a un volantinoche indicavaiprodotti alimentari di maggiore necessità: pasta, latte, zucchero, olio, alimenti in scatola
come tonno, carne, pelati, legumi, omogeneizzati e altri prodotti per l'infanzia. I prodotti sono stati poi raccolti in appositi scatoloni e portati nella sede della Caritas per essere poi distribuiti alle famiglie bisognose. «Nonostante le difficoltà economiche -ha detto la signora LilianaBongiorno, responsabile dell'iniziativa nella chiesa di Piccianello- tutti hanno voluto dare il loro piccolo contributo; infatti, la cosa che mi preme più sottolineare è proprio questa, an-
che il disoccupato e la signora con figli a carico in difficoltà economica hanno voluto donare anche solo un pacco di pasta.La spesaè statafatta pensando ai più poveri, e quest'anno questa raccolta, che ha avuto lo scopo di sensibilizzare ancora di più le persone a questo gesto di carità e alla condivisione dei bisogni di chi è in difficoltà, assume un valore piùforte, pensandoalla situazione di crisi economica che il nostro Paese sta vivendo». Pienamente soddisfatta per il anche Sabina Calizio, segretaria della Caritas diocesana, cheha rivoltoun sentito ringraziamento alla città, che ha dimostrato grande generosità. «L'obiettivo di questa terza edizionedel Carrello della solidarietà -ha detto la Calizio- era quello di raggiungere un buon risultato e così è stato, perché, abbiamo raccolto una grande quantità di prodotti. Grazie al contributo di tanta gente e all'aiuto dei volontari riusciremo ad aiutare chi vive in situazioni di difficoltà». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Lilt in piazza fino al 21 con consigli su alimentazione e stile di vita
Olio d’oliva contro i tumori E’ partita la “Settimana della prevenzione oncologica” E’ partita ieri e durerà fino al prossimo 21 marzo, nelle principali piazze italiane, tra cui anche Matera, la “Settimana nazionale per la prevenzione oncologica”, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). Testimonial storico della IX edizione è, come sempre, l'olio extravergine di oliva, alleato del nostro benessere per le sue qualità protettive, non solo nei confronti delle malattie cardiovascolari e metaboliche, ma anche per vari tipi di
tumore. Obiettivo della manifestazione, è informare correttamente, sensibilizzare, rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta l'arma migliore per vincere la malattia. Prevenzione, ovvero un insieme di semplici regole quotidiane, che ci permettono di vivere bene e più a lungo. A cominciare dalla tavola: una errata alimentazione è, infatti, responsabile di oltre il 35% dei tumore. Seguire un salutare regime alimentare è semplice e
piacevole. Basta rilanciare e valorizzare la dieta mediterranea. Frutta fresca e verdure non devono mai mancare nel nostro menù quotidiano, così come pesce e legumi e, naturalmente, l'olio extravergine di oliva, principe della dieta mediterranea, alimento importantissimo per il nostro organismo, vero e proprio difensore della buona salute. Per questo, fino al 21 marzo prossimo migliaia di volontari Lilt saranno presenti nelle piazze delnostro Paese,pron-
LUTTO IN CITTÀ Morta la moglie di Angelo Minieri E’ morta ieri, presso l’ospedale “Madonna delle Grazie”, dove era ricoverata da tempo, Maria Antonietta Pascale, moglie dell’ex sindaco Angelo Minieri. La notizia ha fatto subito il giro della città, suscitando dispiacere in quanti conoscono Minieri. La salma sarà vegliata stamattina, a partire dalle ore 11, presso la cappella dell’ospedale. I funerali si terranno nel pomeriggio, alle ore 15 presso la chiesetta di San Francesco di Paola. Maria Antonietta Pascale in Minieri lascia due figli. Alla famiglia le più sentite condoglianze dal direttore del Quotidiano, Paride Leporace, e da tutta la redazione del Quotidiano.
ti ad offrire la bottiglia d'olio extra vergine d'oliva ed un utile opuscolo ricco di informazioni, indicazioni e consigli, in cambio di un piccolo contributo per sostenere le molteplici attività della Lilt. «Le porte degli oltre 390 punti Prevenzione Lilt resteranno aperte a tutta la popolazione. -si legge in una nota della Lega- Medici, operatori sanitari, volontari saranno a disposizione per offrire quei servizi che fanno della Lilt un punto di riferimento e una protagonista nella lotta contro i tumori. Dalla prevenzione primaria, primo passo per difendere la salute (educazione alla corretta alimentazione, attività fisica, consumo limitatodialcol, lottaaltabagismo), alla prevenzione secondaria (visite mediche ed esami strumentali per la diagnosi precoce dei tumori). Lo stesso impegno la Lilt lo investe nella prevenzione terziaria facendosi carico delle problematiche del percorso di vita di chi ha sviluppato un cancro. Anche il mondo dello sport testimonierà l'importanza di un correttostile di vita. Il 23, 24, 25 marzo le squadre di calcio di serie A e B porteranno, in tutti gli stadi, il messaggio a favore di una corretta Prevenzione per sconfiggere i tumori. Le atlete della Lega PallavoloSerie AFemminiledomenica 14 marzo scenderanno in campo con i simboli della Lilt per sostenere gli obiettivi della Settimana Nazionale per la prevenzione oncologica. matera@luedi.it
La Cgil auspica l’unità sindacale
«Ecco perché scioperiamo» «IL 12 marzo, giornata dello sciopero generale proclamato dalla Cgil, la piazza Vittorio Veneto era piena di gente drammaticamente in difficoltà, lavoratori e pensionati vessati da tasse troppo alte e da salari e pensioni troppo bassi». A sottolinearlo in una nota di commento è la segretaria generale, Manuela Taratufolo. «Erano in piazza per protestare contro il Governo nazionale, che si è dimenticato di loro, che non ha messo in campo misure per contrastare seriamente la crisi, misure per dare loro un po' di quell'ossigeno, necessario a chi vive di un sussidio di settecento euro o di una pensione al minimo di 440 euro. Non era una piazza di gente che in maniera estemporanea manifestava per fare semplicemente rumore, era una piazza di uomini, donne, giovani, anziani, che reclamano un'attenzione che non c'è, che rivendicano il rispetto della loro dignità di persone e di lavoratori, che non possono più sopportare che il Governo sia distratto e si occupi di altro. Un Governo che, piuttosto che affrontare le questioni relative ai lavoratori e ai pensionati, tergiversa, attaccando chi cerca comunque di assicurare loro tutele. Un modo di fare “vigliacco” e irresponsabile: non rispondere ai problemi posti, non considerare le proposte costruttive della Cgil, ma andare avanti, ignorando che il Paese è in ginocchio. Il Paese, la nostra regione, la nostra città non hanno bisogno di questo modo immobile di fare politica. Al contrario, serve senso di responsabilità verso un Paese che langue,verso cittadini, lavoratori, pensionati che sono esasperati dalle difficoltà quotidiane, che aumentano sempre più; è urgente ritornare al confronto ed alla concertazione con le parti sociali, più volte rivendicata dalla Cgil; serve un Governo che guardi con fiducia e senza pregiudizi alle proposte più volte rimarcate dalla Cgil nell'interesse dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e dell'economia dell'intero Paese, perchè è necessario dare ai cittadini una prospettiva sana e attuabile subito, di fronte ad uno scenario sempre più cupo. La Cgil -prosegue Taratufolo- non smetterà mai di stare al fianco dei più deboli con la sua storica onestà intellettuale. Non permetterà che ai lavoratori e pensionati si riservi un tratta-
mento di dispregio, lasciandoli sempre più soli. E' inaccettabile che si dica, in riferimento alla controriforma del processo del lavoro, che è un'opportunità in più per i lavoratori. Detto da un sindacalista,è davvero un'offesa al ruolo di tutela che il sindacalismo confederale deve assicurare ai lavoratori tutti. Il lavoratore non ha mai potuto scegliere, né avere opportunità: il lavoratore è sempre stato, e lo è ancora, la parte più debole in un rapporto di lavoro e il sindacato questo lo sa e non può lasciare che i lavoratori diventino ostaggio dei padroni più di quanto non lo siano già. Perciò, il disegno di legge 1167 B va avversato poiché legalizzerà la certificazione di clausole vessatorie per ilavoratori, accettateal momento dell'assunzione, ratificate da sindacalisti senza scrupoli, in cambio di un “piatto di lenticchie” offerto dall'ente bilaterale di riferimento. Con questo provvedimento si snatura il ruolo della bilateralità, come assistenza aggiuntiva alla contrattazione collettiva, ed il ruolo del sindacato storicamente al fianco dei lavoratori e non dei padroni. Farebbero bene Cisl e Uil a recuperare la memoria degli insegnamenti di Buozzi e Di Vittorio, che insieme fondarono il sindacato confederale, proteso a dare tutela all'universalità dei lavoratori e non a dare un contributo per affossarli! Cgil, Cisl e Uil, unitariamente, devono fermare la giungla nella quale il Governo vuol sospingere i lavoratori e non agevolarla! La piena riuscita dello sciopero del 12 marzo ci chiede questo: svolgimento del ruolo antico del sindacato. Combattere per i lavoratori, per i pensionati, per una prospettiva per i giovani, in maniera convinta e decisa contro chi sta cercando di abbattere il valore del lavoro e dei lavoratori. Non bisogna rassegnarsi, né arretrare ma rilanciare con forza, quella forza che ci danno le migliaia di lavoratori in difficoltà, in crisi, senza lavoro per i quali noi abbiamo l'obbligo morale di agire per tutelarli, per rafforzarli e non per indebolirli sposando le politiche contro il lavoro promosse da questo Governo. La Cgil c'è stata, c'è, ci sarà, nella convinzione che se questa battaglia fosse condotta unitariamente, insieme a Cisl e Uil, produrrebbe risultati più immediati». matera@luedi.it
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Matera
Studenti di varie nazionalità per una settimana a reinterpretare il folk
Per le tartarughe
Impegno di Lega Al via oggi a Tricarico il progetto di scambio culturale “Comenius” navale
Tradizioni viste da fuori TRICARICO - Inizia domani a Tricarico, la tappa italiana del progetto “Comenius”. Dopo l'incontro avutosi in Inghilterra nell'ottobre scorso ora toccherà ai giovani studenti inglesi, ungheresi e polacchi fare visita in Italia e, in maniera particolare a Tricarico. il progetto del corrente anno scolastico è denominate: “Folk and traditional tales”, ovvero “I racconti popolari e tradizionaliin Europa”e viprenderanno parte i ragazzi della scuola media dell'Istituto comprensivo TriacaricoCalciano. Oltre alla scuola di Tricarico, fanno parte del progetto la “Eötvös József Általános” di Budapest - Ungheria, la “Orton Wistow Primary School” di Peterborough - Inghilterra, la “Szkola Podstawowa z Oddzia_ami Integracyjnymi” di Lodz Polonia. A parlare, in sintesi del progetto è la referente professoressa Mimma Franchino: «Il partenariato Comenius offre agli istituti scolastici, ai docenti e agli alunni la possibilità di lavorare insieme ai colleghi e ai coetanei degli altri Paesi d'Europa partecipanti al Programma su un tema di comune interesse nell'ambito della norma-
Gli studenti tricaricesi alla precedente visita Oltralpe
le attività scolastica. Il tema comune del nostro progetto di partenariato sono I racconti popolari in Europa. Ogni scuola sceglierà il proprio racconto popolare da condividere con le scuole partner, mettendo in evidenza le caratteristiche fondamentali, le differenze e le somiglianze. Ciò darà l'avvio a una serie di attività che stimoleranno la creatività degli alunni e vedranno coinvolti tutti gli insegnanti in un contesto interdisciplinare. Nella se-
conda parte del progetto, tutte le scuole lavoreranno su uno stesso racconto. Ci sisoffermerà sulla storia esu come il racconto sia stato interpretato in ciascun paese partner e sulle relazioni che esso ha con i tempi moderni e con l'attualità». Oltre alla referente sono parte del progetto tutti gli insegnanti delle discipline coinvolte; vi collaborano il dirigente scolastico, gli insegnanti tuttie gli alunniscuola media. Questo il programma della settimana
italiana: l'arrivoè previstoper laserata di oggi, quando i ragazzi verranno accolti nelle famiglie ospitanti presso la scuola media. La vera e propria accoglienza ci sarà martedì: saluto del dirigente scolastico, Antonio Lavalle, e primo approccio con quella che è la scuola italiana, docenti e alunni in classe a seguire le regolari attività scolastiche. Alle 16 due momenti di drammatizzazione: una fatta dagli italiani su un racconto ungherese e un'altra fatta dai polacchi su un racconto italiano. La giornata di mercoledì si svolgerà tutta a Matera: visita nei Sassi, pranzo e visita al Museo Ridola. Guiovedì tutto tricaricese: visita alla Scuola Primaria e poi in giro per il centro storico. Nel primo pomeriggio ancora drammatizzazioni: quella del racconto inglese fatta dagli ungheresi e poi quella del racconto polacco fatta dagli inglesi. Alle 18, invece, festa al Palazzetto dello Sport con la partecipazione di tutti gli alumni della scuola media. Venerdì la giornata verrà trascorsa a Metaponto. Infine sabato nuovo giro per le vie di Tricarico e saluti. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
Ieri un reportage sui nuclei abitativi abbandonati
Craco su Libero.it La città fantasma protagonista del web CRACO - La città fantasma di Craco è stata ieri al centro di un reportage web di Libero.it, uno dei portali più cliccati d’Italia. “Alla scoperta dei borghi disabitati più suggestivi del Sud e Centro Italia”, questo il titolo del reportage pubblicato in prima pagina nella tarda mattinata da Alessandra Del Re. Una bella vetrina per Craco Vecchia, al centro di una proficua azione promozionale del sindaco Giuseppe Lacicerchia. «Lungo la nostra Penisola è un susseguirsi di piccoli centri senza abitanti. - si legge nel reportage- Alcuni in buono stato, altri meno, conservano però tutti un alone di inquietudine, fascino e mistero. Terremoti, alluvioni, epidemie e povertà sono
tra le principali cause che hanno spinto le persone ad andarsene. Spesso situati in luoghi impervi, immersi nella natura, godono di una vista mozzafiato sul panorama circostante. Visitare un borgo abbandonato è come fare un viaggio nel tempo. E tra ruderi di case e vegetazione incolta, è facile ritrovarsi a immaginare come doveva essere quand'era “vivo”. Iniziamo il nostro viaggio dalla Basilicata. -prosegue l’articolo- A una cinquantina di chilometri da Matera, a 300 metri d'altitudine, si trova Craco, uno dei più suggestivi paesi fantasma dello Stivale. Intorno al castello medioevale sorgono le antiche case in pietra. Francesco Rosi nel 1978 realizzò qui i set più importanti di “Cristo
di è fermato a Eboli”. Per centinaia di anni i suoi vicoli sono stati abitati da famiglie di artigiani e contadini. Poi, nel 1963, una frana distrusse il paese. Gran parte della popolazione abbandonò le case, e il paese divenne quasi completamente disabitato dopo il terremoto del 1981, ma il borgo abbandonato continua a conservare il suo antico fascino». Poi si ci sposta nella vicina Calabria, dove ad Amendolea, c’è un borgo nell'entroterra abbandonato in seguito al terremoto del 1908. «Dai ruderi del Castello Ruffo si ammira la valle. -prosegue l’articolo- Africo vecchio, nell'Aspromonte, venne danneggiato del corso dei secoli da diversi terremoti, ma furono le alluvioni del
Craco vecchia
1951 e del 1953 a mettere in fuga gli abitanti. Stesso destino per Rughudi Vecchio, colpito dalle alluvioni degli anni Settanta. Situato su uno sperone roccioso Roghudi è circondato da boschi da fiumare a valle». Poi Melito Irpino vecchia si trova in Campania, «ed era un tipico borgo medioevale. Vi si trovano ancora il vecchio castello e la chiesa di S.Egifio.
Il resto del paese è stato raso al suolo per ragioni di sicurezza in seguito al sisma del 1962. Situata su un colle, Conza Antica è stata abbandonata in seguito al terremoto del 1980, che ha raso al suolo quasi la totalità dei suoi edifici. La stessa sorte è toccata a Ragnano al Monte . Costruito su un pizzo a strapiombo su un burrone». provinciamt@luedi.it
Una tartaruga marina
POLICORO - Sensibilizzare le coscienze per il recupero, la cura e la riabilitazione delle tartarughe accidentalmente catturate, ferite o malate. Questo l'obiettivo del convegno dal titolo “Conoscerle per curarle”, organizzato dalla sezione di Policoro della Lega Navale Italiana di Puglia sud e Basilicata jonica in programma sabato scorso presso la sede della locale sezione in via Lido. All'appuntamento, giunto a VIII edizione, sono state rese note le relazioni scientifiche della biologa Nella Marsico sulle tartarughe marine. Lo studio di quelle trovate decedute, la marcatura dei diversi esemplari e lo studio delle ricatture sono state al centro di analisi eseguite da professionisti del settore. E l'incontro di sabato a Policoro vuol essere un momento di dialogo, confronto e informazione. «L'attenzione della Lega Navale Italiana di Puglia sud e Basilicata jonica -si legge in una nota- è concentrata a sensibilizzare ed informare le coscienze sulla salvaguardia e la tutela dell'ambiente. I temi della natura, del rispetto per il territorio, la cultura del maree la difesadella flora e fauna sono al centro delle attività promosse, da sempre, dalla Lni. Ai lavori hanno preso parte anche il delegato regionale della Lega Navale Italiana di Puglia sud e Basilicata jonica, Andrea Retucci, il dr. Francesco Muto dell'Ordine nazionale dei biologi e Leonardo Digilio dell'Ordine provinciale veterinari di Matera. provinciamt@luedi.it
Policoro promuove le bande musicali
Ola: «Stop ai finanziamenti dell’Ue per San Giuliano»
POLICORO - Il Comune di Policoro è la municipalità capofiladi un bando della presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento della gioventù) dal tema: “Progetto integrazione sociale dei giovani mediante la formazione di orchestre e bande musicali”. L'adesione è stata data in partenariato con il Comune di Montalbano e quello di Nova Siri, e prevede la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici finalizzati alla diffusione della cultura musicale tra i giovani all'interno di comuni la cui densità di popolazione è compresa tra 5.000 e 50mila abitanti. Ecco perché è nata questa idea di associare più Comuni, che hanno un complesso bandisticocittadinoe delletradizioni,alla presentazione del progetto. Per quel che concerne Policoro è stata designata l'associazione “Vessella”; per Montalbano “Padre Mario Frizzera” e per Nova Siri “Don Umberto Drupa”, spiega l'assessore alla Promozione del territorio, Luisa Lasaponara, che aggiunge: «Nel gennaio del 2009, come Amministrazione comunale, abbiamo ricostituito l'orchestra sinfonica della città di Policoro, dopo che agli inizi degli anni '90 la banda comunale si era sciolta dando così la possibilità a tanti gio-
STOP ai finanziamenti comunitari destinati all'Oasi di San Giuliano. La richiesta viene dall'Ola (Organizzazione lucana ambientalista), che ha interessato la Comunità europea circa le possibili infrazioni alle direttive comunitarie derivanti dalle modifiche apportate al regolamento della Riserva naturale di San Giuliano. La Ola ha segnalato per iscritto alla Comunità europea come la Provincia di Matera abbia goduto di notevoli fondi comunitari per la valorizzazione ambientale dell'area protetta, evidenziando nello stesso tempo che non è possibile suddividere l'Oasi di San Giuliano in zone, così come intende fare adesso l'assessorato all'Ambiente della Provincia, essendo l'habitat unico. Secondo la Ola, «l'espediente che la Provincia intende seguire è solo per consentire gli sport nautici autorizzati impropriamente anche dagli uffici della Regione Basilicata, sui quali sarebbero stati impegnati non meglio specificati fondi pubblici». L'associazione ambientalista ha chiesto anche alla Provincia di Matera di annullare, in regime di autotutela, la delibera del consiglio
Capofila del bando finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri
Una banda musicale durante una delle tante esibizioni nelle piazze dei paesi
vani di praticare la musica come passione, e perché no a qualcuno di loro creare opportunità di lavoro come Mario Barletta e Francesco Marsigliese, pilastri sia della banda degli anni '80 che tra i fondatori del nuovo complesso bandistico, rispettivamente oggi componenti della banda della Marina Militare e dell'Esercito. Grazie a loro e a tanti altri giovani la Symphonic band ha già debuttato in alcune manifestazioni culturali come quella del Giorno
della Memoria, nello scorso febbraio; il concerto di benvenuto 2010 per citare le ultime performance. Se dovessimo ottenere il finanziamento saranno implementate le attività musicali, in coordinamento con gli altri due Comuni. Ma questa esperienza è anche utile in un' ottica di comprensorio in cui bisogna muoversi per ottimizzare le risorse umane e di servizi e dare più peso alle proprie istanze più in generale». provinciamt@luedi.it
provinciale numero 29 del 31 marzo 2009 e di sospendere ogni iniziativa tesa a consentire un utilizzo improprio dell'area protetta, al fine di non incorrere in pesanti e possibili sanzioni da parte dell'Unione europea. «Anche l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione la Ricerca Ambientale) -prosegue una nota della Ola- si è espressa circa l'inopportunità di destinare il sito a forme d'uso diverse da quelle rispettose dell'esigenza primaria di conservazione dell'ambiente. Inoltre, il Ministero dell'Ambiente ha evidenziato, a tal proposito, la mancanza della procedura di Valutazione d'Incidenza, prevista dalla direttiva comunitaria. Alla Ola si uniscono diverse associazioni (Lipu, Associazione della Sinistra, Città Plurale, Fai, Legambiente, Movimento Azzurro Murge, Wwf), le quali, in un documento, “fanno appello al Ministero dell'Ambiente e alla Comunità Europea per il rispetto delle direttive comunitarie, anche perché la Provincia di Matera ha appena goduto di notevoli risorse per la valorizzazione ambientale di siti come la Riserva di San Giuliano, ma sembra che già se ne sia scordata». provinciamt@luedi.it
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Matera e provincia 15
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
FONDO MONETARIO EUROPEO: NECESSITA’ PER IL SISTEMA ECONOMICO
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di GIANNI PITTELLA* L’INTERESSANTE dibattito che si sta sviluppando in relazione alla proposta di istituire un Fondo monetario europeova seguitoconattenzione enondeveessere lettosolamente in chiave "salva Grecia". È vero che l'evolversi della crisi greca ha obbligato ad una necessaria quanto urgente riflessione sulle misure da mettere in campo, alla luce del rischio costituito da un potenziale effetto contagio a quei Paesi europei con economie caratterizzate da un basso livello di competitività e da un elevato debito, ma la proposta del Fondo monetario è di più ampio respiro e va interpretata guardando alla più generale questione della governance economica europea in mancanza della qualeil sistemaeconomico noncresce edil debitodiventa sempre meno sostenibile. Una reale governance deve poter garantire tre volet: una politica per la crescita, gli strumenti finanziari adeguati per sostenerla (ad esempio gli Eurobond), e la gestione delle emergenze. L'eventuale nascita di un Fondo monetario europeo risponderebbe a questa terza necessità. Se affidiamo, come si sta facendo tuttora, ai singoli governi l'onere di affrontare situazioni di squilibrio delle finanze pubbliche tanto importanti, non bisogna meravigliarsi se le misure messe in campo rispondono ad interessi nazionali e non sempre si dimostrano adeguate a disinnescare un'eventuale rischio dominosulle altreeconomie indifficoltà. Lacreazione diun Fondo monetario, la cui istituzione non richiederebbe alcuna modifica dei trattati, costituirebbe una soluzione sensata per proteggere in primis gli interessi dei Paesi con finanze pubbliche sane. Il Fondo europeo offrirebbe unarisposta, Greciaaparte, alpiùgenerale problemadel deterioramento delle finanze pubbliche di numerosi Paesi europei e costituirebbe l'occasione per creare un meccanismo di emergenza e di sorveglianza importante a rafforzamento del debole e deludente patto di stabilità. Perché ciò avvenga sarà però fondamentale garantire alcune condizioni: il Fondo deve costituirsi come un organismo dotato di una capacità di valutazione autonoma, capace nonsolodi offrireecoordinarelerispostein casodiemergenza, ma anche di disciplinare la gestione delle risorse pubbliche dei governi europei. Rispettando queste condizioni, la nascita del Fondo rappresenterebbe una chiara opportunità perrafforzare la governanceeconomica dell'Unione soprattutto se contemporaneamente si procede a potenziare i canali di finanziamento delle politiche di crescita europee, introducendo gli Eurobond capaci di recuperare sul mercato la liquidità necessaria a sostenere un aumento importante della spesa pubblica per rilanciare gli investimenti strategici europei. La questione della sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri diviene sempre più centrale considerata la delicata fase in cui ci troviamo. Dopo la crisi di liquidità del settore bancario, la conseguente crisi dei mercati finanziari, con il caso Grecia si apreun nuovo capitolo legatoalla debolezza delle finanze pubbliche nazionali di alcuni Paesi. Attrezziamociper affrontareil problemanellasua globalità,intervenire solo sulla Grecia significherebbe voler risolvere i problemi nascondendo la polvere sotto il tappeto. * vicepresidente del Parlamento europeo
ANCORA LIBERI? di FRANCESCO TOSCANO E’ TORNATA la dittatura sostanziale mentre i più acuti politologi del nostro Paese sono impegnati a decifrare il pensiero di Aldo Busi, neosbarcato sull'Isola dei Famosi. E' vero, la denuncia dell'imminente regime è abbastanza inflazionata nel nostro povero Paese. Da più di un decennio i figuranti di centrosinistra esprimono, a targhe alterne, preoccupazione per un possibile autoritarismo di ritorno, pericolo che però incarnano perfettamente una volta entrati nelle stanze del governo. Ora, senza lasciarci abbagliare dalla finta dicotomia destra-sinistra, cerchiamo di capire perché stavolta il pericolo è concreto. Il termometro di ogni democrazia è rappresentato dalla libertà del suo sistema informativo. Tutte le dittature hanno sfumature e finalità differenti ma sono accumunate da un dato imprescindibile: la soppressione delle voci libere. Dalla Cina di Mao alla Germania di Hitler il silenzio regna sovrano. Non voglio certo dire che l'Italia di oggi somiglia alla Germania nazista, per carità, ma non è possibile tacere alcune tendenze che potrebbero farci sprofondare nel dramma in un futuro non troppo lontano. La libertà non si perde mai tutta in una volta. Questo assordante silenzio elettorale, ottenuto attraverso la soppressione dell'informazione politica è ciò di più grave fosse mai capitato nella storia repubblicana d'Italia. Ammantata da un finto perbenismo procedurale, oscuri organismi di controllo senza alcun mandato rappresentativo hanno imposto la legge del silenzio. Un silenzio che fa paura perché inedito e capace di rappresentare un precedente pericolosissimo. L'uomo si abitua a tutto. Senza una reazione fortissima e immediata, capace di ristabilire un sistema di regole palesemente violentato, anche la barbarie, fattasi prassi, finirà con l'apparire norma. E' bene che i responsabili materiali dello scempio consumatosi rispondano di fronte ai tribunali, ancora non soppressi, delle loro scellerate condotte. Il nostro codice penale, infatti, punisce con pene esemplari chiunque attenti alla Costituzione. E niente, più del silenzio imposto, umilia e violenta i principi che distinguono uno stato di diritto da una dittatura di fatto.
Aleggia un certo malcontento nelle faccende di cuore. Preparati ad assumere incarichi di responsabilità che comportano sì, maggior lavoro, ma migliori guadagni.
TORO 21/4 - 20/5
E’ tanta la tua determinazione nell’affrontare le faccende di vita . Mettiti in gioco sia nell’ambiente di lavoro sia in quello scolastico, raccogliendo la sfida.
GEMELLI 21/5 - 21/6
L’audacia nel prendere le decisioni è una delle tue carte vincenti. Nel lavoro puoi organizzarti benissimo e programmare ogni cosa come più ti aggrada.
BERLUSCONI, DALL’ANOMALIA ALL’ABISSO di FRANCESCO BOCHICCHIO
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel tuo cielo c’è una certa tensione che potrebbe distoglierti dai tuoi obiettivi primari. Nell’ambiente di lavoro è prevista una delusione.
LEONE 23/7 - 23/8
BERLUSCONI è stato protagonista negli ultimi tempi di due situazioni personali piuttosto imbarazzanti: in primo luogo, l'avvocato inglese Mill si è salvato, in un procedimento penale per corruzione a favore di Berlusconi, dai rigori della legge penale non per assoluzione, come dichiarato gioiosamente dal TG1, ma per prescrizione; in secondo luogo, si è aperta un'ordalia con il Tribunale di Milano e Berlusconi per fissare le udienza del processo, collegato a quanto sopra, nei confronti di Berlusconi, con il Tribunale che non ha ravvisato il legittimo impedimento in una riunione di Consiglio di Ministri e con Berlusconi che accampa i più disparati argomenti per non andare in udienza. In tale ottica, il Tribunale di Milano aveva non ravvisato il legittimo impedimento in un'udienza del Consiglio dei Ministri. Il “terzista”, apparente, in quanto esclusivamente secondo la propria personalissima opinione, ma in realtà appiattito su Berlusconi, Pierluigi Battista, aveva ritenuto che il Tribunale così non desse la valenza adeguata al Governo, impossibilitato a operare secondo le proprie funzioni: ma il Governo non poteva scegliere altre date se non quella, causale e non casuale, dell'udienza? Può il “terzista” Battista ritenere che il rischio di ostruzionismo del “premier” sia irrilevante? Adesso il centro-destra , nella stessa ottica, viene ad approvare la legge sul legittimo impedimento. Legge inutile se si considera che il legittimo impedimento apparteneva alla normativa effettiva, che ne vietava l'uso strumentale e richiedeva la prova della necessità e della giustificatezza dell'impedimento, invece legge utilissima ma illegittima costituzionalmente ed indecente nel momento in cui consente al “premier” di decidere unilateralmente e immotivamente la decisione se farsi interrogare o no. Berlusconi è contro l'equilibrio dei poteri, e rifiuta di sottostare ai rigori della legge penale utilizzando il potere conferitogli dal popolo non per risolvere i problemi del Paese ma per i propri problemi personali. Dal secondo governo Berlusconi, lo stesso ha emanato una serie di leggi che gli consentono di ottenere tale risultato, vale a dire l'estinzione di tutti i suoi processi per prescrizione. E' l'abuso del potere, con l'alterazione dello Stato costituzionale e la concessione al “premier” di prerogative proprie di un sovrano di uno Stato assoluto. La democrazia di Berlusconi è ancora democrazia ma solo apparente. Ma, vista la resistenza, eroica, di settori della Magistratura, che perseguono il loro dovere imperterriti di fronte alle minacce ed agli insulti di Berlusconi, il quale vede il complotto nell'azione di chi
adempie il proprio dovere, e vista anche l'impossibilità di risultati definitivi, Berlusconi è andato oltre e pone le basi per uscire dalla democrazia: ha lanciato un decreto per consentire la partecipazione alle elezioni delle liste irregolari del centro-destra in Lombardia e nel Lazio. Ha falsificato le regole del gioco elettorale e lancia minacce di andare oltre, vedendo la violenza nel provvedimento della Corte di Appello di Roma che nonostante il decreto ha continuato nell'esclusione della lista elettorale del centro-destra nel Lazio: non si può escludere che si stia andando verso la guerra civile, con La Russa, ex-fascista frequentatore del gruppo famoso di San Babila in Milano degli anni '70, che ha tentato di aggredire uno sgradevole cronista inopportuno. Il momento è gravissimo, con profonde analogie, anche se non totali, con la situazione del '24, dopo i brogli elettorali e l'assassinio di Matteotti. E' necessario resistere con la democrazia e il diritto e non con la violenza, anche a costo di sacrificio personale. Si deve avere il coraggio di fare ciò, prendendo le distanze assolute ed incolmabili dai “terzisti” de “II Corriere della Sera”e dalla sinistra riformista che si oppone a Berlusconi , ma non troppo, e non critica il Capo dello Stato, anche se ha incredibilmente firmato il sopra citato decreto legge. Ma occorre prendere le distanze anche da Di Pietro che nella critica fondata del Capo dello Stato evoca “impeachment”, cercando “effetti speciali”, e dalla sinistra radicale che cerca di mantenere salva la propria identità anti-sistema, pregiudicandosi la possibilità di fare un fronte antiberlusconiano aperto ai moderati costituzionali. E' necessario avere il coraggio di dichiarare il Governo Berlusconi “fuori legge” e di opporsi allo stesso, scendendo in piazza. Il fronte anti-berlusconiano può anche essere aperto ai centri sociali ed alla sinistra antagonista, ma a una condizione. No alla violenza. Chi adopera od anche tollera la violenza è contro il fronte anti-berlusconiano: tale fronte può e deve mettere in conto la dolorosa ipotesi di subire violenza , ma mai e poi mai di praticarla. Tale fronte si basa su un inflessibile anti-berlusconismo, che non deriva da un'ossessione ma è il frutto di un incondizionato attaccamento alla nostra Costituzione, che è tra le più democratiche ed avanzate ed è il frutto del sacrificio di chi resistette al nazi-fascismo. Berlusconi vede in tale fronte influssi dell'esperienza sovietica: niente di più lontano dal vero, il fronte anti-berlusconiano ha come modelli Rosa Luxembourg e Matteotti ed Allende, Ambrosoli e Falcone e Borsellino (solo per fare alcuni nomi). No pasaran. studiobochicchio@legalebochicchio.it
Una Luna positiva sostiene le amicizie e ti aiuta a portare a compimento un progetto anche grazie all’aiuto di una persona influente nel tuo ambiente professionale.
VERGINE 24/8 - 22/9
Combattere contro l’imprevedibile e contro i dubbi che conservi non ti è difficile. Ci sono contrasti ma anche facilitazioni. Un periodo di correlazioni lavorative.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Luna e Venere in contrasto ingrigiscono il tuo cielo astrale e per questo potresti risentire di un calo di fiducia nelle tue capacità e anche nella buona sorte.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Durante questi giorni vanno alla grande quelle attività e quei progetti nati da poco, che possono dare riscontri economici immediati.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nell’ambiente di lavoro usa determinazione e diplomazia, persegui i tuoi obiettivi senza esitazioni dicendo con chiarezza e disinvoltura ciò che non ti va.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Libertà d’azione è quello che ti serve in questo periodo di forti avversità planetarie. Sganciarsi da tutte le forme di pesante dipendenza sembra essere il tuo desiderio.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Creatività, intelletto lucido e fortuna spiccano e i risultati non tardano a mettersi in evidenza. Se lavori nel campo multimediale puoi aspettarti piacevoli evoluzioni .
PESCI 20/2 - 20/3
Non pensare troppo a ciò che è meglio fare, ma agisci tempestivamente, lasciandoti guidare dal tuo fiuto, e dall’ottima dinamicità nell’azione.
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Lunedì 15 marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
L’era Postiglione a giudizio Lega Pro
Processo a Roma venerdì prossimo Sul campo finisce 0-0 col Taranto Il Melfi si fa raggiungere da 2-0 da pagina 19 a pagina 32
Serie D
Matera già con la testa alla coppa Il Bacoli porta via un punto d’oro Francavilla e Pisticci sconfitte da pagina 33 a pagina 36
Calcio regionale
Fortis sciupa la chance per allungare Moliterno crolla in casa col Real Pietragalla sale a +4 in classifica da pagina 37 a pagina 41
Basket
La Bawer annichilisce Ferentino La Publisys a mani vuote da Ostuni Corporelle e Bbc Bernalda felici da pagina 45 a pagina 48
Volley
Giocoleria superata dal Molfetta La Pallavolo Matera si gode la vetta grazie alla tredicesima vittoria di fila La Corte di Giustizia Federale deciderà il prossimo venerdì 19 la sorte sportiva del Potenza. Si discuterà sulla richiesta di riaprire il processo Potenza-Salernitana con i documenti ricevuti dalla procura ordinaria dopo l’arresto di Giuseppe Postiglione (nella foto)
A pagina 49
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Sport
Lunedì 15 marzo 2010
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Sampdoria
1-1
Catania-Inter
3-1
Genoa-Cagliari
5-3
41’ st Gastaldello, 47’ st Raggi
9’ st Milito, 29’ st Maxi Lopez 36’ st Mascara (rigore), 45’ st Martinez
17’ pt Dessena, 36’ st Zapater (rigore) 39’ pt Palacio, 41’ pt Conti, 43’ pt Sculli 45’ pt Rossi, 10’ st Matri (rigore), 14’ st Milanetto
Juventus-Siena
3-3
2’ pt e 7’ pt Del Piero, 10’ pt Candreva 16’ pt Maccarone 1’ st e 29’ st su rigore Ghezzal
Lazio-Bari
0-2
6’ st Almiron, 19’ st Alvarez
Livorno-Roma
3-3
Milan-Chievo
1-0
9’ pt Lucarelli, 10’ pt Perrotta, 19’ pt Toni 26’ pt e 26’ st rig. Lucarelli, 28’ pt Pizarro 46’ st Seedorf
Napoli-Fiorentina
1-3
Parma-Atalanta
1-0
Udinese-Palermo
3-2
2’ st Lavezzi, 15’ e 42’ st Gilardino, 50’ st Jovetic 26’ st Bojinov
44’ pt, 20’ st Floro Flores, 5’ st Simplicio 26’ st Asamoah, 35’ st Cavani
Prossimo turno
29ª giornata 21/03/2010 ore 15
Atalanta-Livorno Bari-Parma Cagliari-Lazio Chievo-Catania Fiorentina-Genoa (20/03 ore 18) Milan-Napoli Palermo-Inter (20/03 ore 20,45) Roma-Udinese (20/03 ore 20,45) Sampdoria-Juventus (ore 20,45) Siena-Bologna
28ª giornata Marcatori
INTER MILAN ROMA PALERMO JUVENTUS SAMPDORIA GENOA NAPOLI CAGLIARI FIORENTINA BARI PARMA CHIEVO BOLOGNA CATANIA UDINESE LAZIO LIVORNO ATALANTA SIENA
59 58 53 46 45 44 42 41 39 38 38 37 35 35 31 31 26 24 22 22
28 17 8
3 53 25 14 10 4
0 27 11 14 7
4
3 26 14 28 +3
28 17 7
4 47 26 14 10 2
2 29 16 14 7
5
2 18 10 21 +2
28 15 8
5 48 32 14 11 1
2 25 10 14 4
7
3 23 22 16 -3
28 13 7
8 40 34 14 10 4
0 23 9 14 3
3
8 17 25 6 -10
28 13 6
9 45 39 15 6
4
5 24 22 13 7
2
4 21 17 6 -13
28 12 8
8 35 34 13 8
5
0 23 8 15 4
3
8 12 26 1 -10
28 12 6 10 49 46 15 10 3
2 37 23 13 2
3
8 12 23 3 -16
28 10 11 7 36 34 14 6
7
1 18 12 14 4
4
6 18 22 2 -15
28 11 6 11 46 41 14 7
4
3 30 19 14 4
2
8 16 22 5 -17
28 11 5 12 36 34 14 7
1
6 18 14 14 4
4
6 18 20 2 -20
28 10 8 10 34 34 13 8
3
2 21 10 15 2
5
8 13 24 0 -16
28 10 7 11 29 37 14 8
3
3 15 10 14 2
4
8 14 27 -8 -19
28 10 5 13 26 28 13 5
3
5 15 14 15 5
2
8 11 14 -2 -19
28 9
8 11 33 38 15 6
4
5 20 20 13 3
4
6 13 18 -5 -23
28 7 10 11 32 34 14 5
5
4 18 12 14 2
5
7 14 22 -2 -25
28 8
7 13 35 41 14 8
2
4 27 20 14 0
5
9
28 5 11 12 22 32 14 3
5
6 12 15 14 2
6
6 10 17 -10 -30
28 6
6 16 20 40 15 4
4
7 14 19 13 2
2
9
28 5
7 16 22 39 13 3
4
6 12 15 15 2
3 10 10 24 -17 -32
28 5
7 16 31 51 14 2
6
6 12 20 14 3
1 10 19 31 -20 -34
8 21 -6 -27 6 21 -20 -34
19 RETI: Di Natale (4 rig) (Udinese) 16 RETI: Milito (3 rig) (Inter) 13 RETI: Gilardino (Fiorentina); Pazzini (1 rig) (Sampdoria) 12 RETI: Matri (3 rig) (Cagliari); Pato (Milan) 11 RETI: Barreto (4 rig) (Bari); Maccarone (1 rig) (Siena) 10 RETI: Miccoli (3 rig) (Palermo); Totti (4 rig) (Roma) 9 RETI: Adailton (1 rig), Di Vaio (2 rig) (Bologna); Martinez (1 rig) (Catania); Borriello, Ronaldinho (4 rig)(Milan); Hamsik (1 rig) (Napoli); Cavani (1 rig) (Palermo); Floro Flores (Udinese) 8 RETI: Floccari (2 rig) (Lazio, 4 con il Genoa); Etòo (2 rig) (Inter); C.Lucarelli (2 rig) (Livorno) 7 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Nenè (1 rig) (Cagliari); Mascara (4 rig) (Catania); Pellissier (Chievo); Balotelli (Inter); Trezeguet (Juventus); Quagliarella (Napoli) 6 RETI: Jeda (2 rig) (Cagliari); Del Piero (2 rig) (Juventus); Huntelaar (1 rig) (Milan); Bojinov (Parma); Vucinic (Roma); Calaiò (Siena) 5 RETI: Morimoto (Catania); Jovetic (1 rig), Marchionni (Fiorentina); Crespo, Mesto, Rossi, Sculli (Genoa); Amauri, Diego (Juventus); Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Amoruso (2 rig) (Parma); De Rossi, Perrotta (Roma); Mannini (Sampdoria)
Lucarelli: una tripletta d’autore rallenta la Roma MILAN CHIEVO
1 0
MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6 (45' pt Oddo 6), Favalli 6, Thiago Silva 6, Zambrotta 6; Gattuso 5 (12' st Inzaghi 6), Pirlo 5.5 (34' st Seedorf 7), Ambrosini 6; Beckham 6, Borriello 5.5, Ronaldinho 7. In panchina: Dida, Kaladze, Jankulovski, Flamini. Allenatore: Leonardo 6 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 7; Sardo 6, Mandelli 6.5 (35' st Morero sv), Yepes 7, Mantovani 6.5; Luciano 7, Rigoni 6, Marcolini 6 (35' st Bentivoglio sv); Pinzi 6.5; Pellissier 6, De Paula 5 (28' st Ariatti 6). In panchina: Squizzi, Granoche, Bogdani, Jokic. Allenatore: Di
UDINESE PALERMO
3 2
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 6, Zapata 6, Lukovic 6, Pasquale 6; Inler 6, Sammarco 6, Asamoah 6.5; Sanchez 6.5 (42' st Lodi sv), Floro Flores 7.5 (38' st Ferronetti sv), Di Natale 6.5 (44' st Corradi sv). In panchina: Belardi, Coda, Cuadrado, Badu. Allenatore: Marino 6.5 PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 6; Cassani 6, Kjaer 6, Bovo 6.5, Balzaretti 5.5; Nocerino 6, Liverani 6, Blasi 6 (17' st Bertolo 6); Pastore 6 (1' st Simplicio 6.5); Cavani 6.5, Miccoli 6 (31' st Hernandez 6). In panchina: Benussi, Goian, Calderoni, Celustka. Allenatore: Rossi 6.5. ARBITRO: Tagliavento di Terni 6.5
Carlo 6.5 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 RETE: 46' st Seedorf NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 38.000 circa. Angoli: 8-3 per il Milan. Ammoniti: Mandelli, Mantovani, Rigoni, Zambrotta, Luciano, Pinzi. Recupero: 3'; 5'+2. MILANO - L’urlo del Milan esplode proprio al 91’ cioè quando Seedorf riesce a battere Sorrentino con un diagonale che vale la vittoria ai rossoneri ma soprattutto riapre definitivamente il campionato. Il Milan da ieri sera è a un solo punto dall’Inter che venerdì sera aveva perduto malamente a Catania per 3-1. RETI: 44' pt, 20' st Floro Flores, 5' st Simplicio, 26' st Asamoah, 35' st Cavani. NOTE: Giornata fredda con sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: Angoli: 7-4 per il Palermo. Ammoniti: Lukovic, Cavani, Floro Flores, Simplicio. Recupero: 2'; 3'. UDINE – La cura Marino continua a dar frutti all’Udinese che al «Friuli» supera il Palermo per 3-2. Deciso passo verso la salvezza per i bianconeri, mentre i rosanero, reduci da tre successi di fila, interrompono la loro corsa verso la Champions League. Le due squadre danno vita a una bella partita, ricca di giocate spettacolari, anche se la formazione di Delio Rossi non è stata brillante come nelle ultime uscite.
LAZIO BARI
LIVORNO ROMA
3 3
LIVORNO (3-4-2-1): Rubinho 6; Knezevic 5, Rivas 5.5, Esposito 6; Perticone 6 (3'st Diniz 6), Filippini 6, Moro 6.5, Pieri 6.5; Di Gennaro 6.5 (35'st Danilevicius sv), Bellucci 5.5 (6'st Mozart 6); Lucarelli 8 In panchina: De Lucia, Vitale, Modica, Prutsch Allenatore: Cosmi 7 ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 6.5; Motta 5 (23'st Cassetti 6), Mexes 5, Juan 5, Riise 6; De Rossi 6, Pizarro 5.5 (38'st Baptista sv); Taddei 6, Perrotta 7.5, Menez 6 (31'st Cerci 6); Toni 6.5 In panchina: Doni, Burdisso, Tonetto, Faty. Allenatore: Ranieri 5.5 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 5.5
BOLOGNA SAMPDORIA
1 1
BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 6; Raggi 6, Portanova 6.5, Britos 6.5, Lanna 5.5; Buscè 6, Mudingayi 6, Guana 6, Modesto 6 (27' st Casarini sv); Adailton 5.5 (38' st Gimenez sv), Zalayeta 5.5 (33' st Succi sv). In panchina: Colombo, Zenoni, Moras, Mingazzini. Allenatore: Colomba 6. SAMPDORIA (4-4-2): Storari 6; Zauri 5.5, Gastaldello 7, Lucchini 6.5, Ziegler 6; Semioli 5.5 (31' st Padalino sv), Poli 6, Palombo 6.5, Guberti 5 (1' st Mannini 6.5); Pozzi 5.5 (28' pt A.Cassano 5), Pazzini 5.5. In panchina: M.Cassano, Cacciatore, Accardi, Tissone. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Peruzzo di Schio 6.
0 2
LAZIO (3-5-2): Muslera 5; Siviglia 5.5 (17'st Cruz 6), Stendardo 5.5, Radu 6; Brocchi 6, Ledesma 5, Matuzalem 5 (37'pt Hitzlsperger 5; 24'st Mauri 5.5), Firmani 5.5, Kolarov 5; Floccari 6, Rocchi 5.5. In panchina: Berni, Biava, Dias, Lichsteiner. Allenatore: Reja 5. BARI (4-4-2): Gillet 7; Belmonte 6.5 (42'st Stellini sv), A. Masiello 6.5, Bonucci 6.5, E. Masiello 6; Alvarez
RETI: 9'pt Lucarelli, 10'pt Perrotta, 19'pt Toni, 26'pt Lucarelli, 28'pt Pizarro; 26'st Lucarelli (rig) NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in discrete condizioni. Al 40'pt Pizarro ha calciato un rigore sul palo. Angoli: 2-1 per il Livorno. Ammoniti: Pizarro, Knezevic, Menez, Rivas, Taddei, Pieri, Cerci, Mexes. Recupero: 2'; 4' LIVORNO – La Roma fallisce l’avvicinamento all’Inter pareggiando 3-3 a Livorno al termine di una partita nella quale Cristiano Lucarelli (autore di una tripletta) diventa l’assoluto protagonista. Occasione sprecata per i giallorossi, che sul 2-3 nel primo tempo falliscono anche un rigore con Pizarro (palo) e guadagnano un solo punto. RETE: 41' st Gastaldello, 47' st Raggi NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 28.000 circa. Angoli: 5-5. Ammonito: Palombo, Recupero: 3'; 5'. BOLOGNA – Ottantacinque minuti di noia, fuochi d’artificio negli ultimi 10, 5' di recupero compresi. Finisce 1-1 Bologna-Sampdoria, partita sicuramente non bella e che sembrava destinata allo 0-0. All’86' cambia tutto: Raggi dimentica Gastaldello in area di rigore e il centrale blucerchiato in spaccata trova il gol dell’1-0. Al 92' Raggi si riscatta, sul cross di Lanna, ci sono tre giocatori del Bologna in fuorigioco non l’esterno rossoblù (un ex) che di destro batte Storari segnando il gol del definitivo 1-1.
6.5, Donati 7, Almiron 6.5 (15'st Gazzi 6), Allegretti 6; Castillo 5.5, Meggiorini 6.5 (38'st Sforzini sv). In panchina: Lamberti, Parisi, De Vezze, Kamata. Allenatore: Ventura 7. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6.5. RETI: 6'st Almiron, 19'st Alvarez. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 35.000. Ammoniti: Firmani, Almiron, Radu, Stellini. Angoli: 6-2 per la Lazio. Recupero: 3', 5'. Al 32' Gillet para in due tempi un rigore a Kolarov.
JUVENTUS SIENA
3 3
JUVENTUS (4-3-1-2): Chimenti 6; Grygera 4, Legrottaglie 6 (8' st Salihamidzic 5.5), Cannavaro 7, De Ceglie 5.5; Marchisio 6.5 (1'st Camoranesi 5.5), F. Melo 5.5, Sissoko 6; Candreva 6.5; Trezeguet 5.5, Del Piero 7 (31'st Diego 5.5). In panchina: Pinsoglio, Grosso, Poulsen, Iaquinta. Allenatore: Zaccheroni 6. SIENA (4-1-4-1): Curci 6; Rosi 6.5, Cribari 5, Pratali 5.5 (45' pt Odibe 6), Del Grosso 6; Ekdal sv (16'pt Larrondo 6); Reginaldo 6, Vergassola 6.5, Tziolis 6.5, Ghezzal 7; Maccarone 7 (41'st Codrea sv). In panchina: Pegolo, Terzi, Codrea, Fini, Calaiò. Allenatore: Malesani 6.5.
GENOA CAGLIARI
5 3
GENOA (3-4-3): Amelia 6; Papastathopoulos 5.5, Moretti 5.5 (13'st Mesto 5.5), Bocchetti 6.5; Rossi 7, Zapater 6.5 (17'st Juric 6), Milanetto 6, Criscito 6; Sculli 6.5, Palladino 6 (32'st Kharja sv), Palacio 6.5. In panchina: Scarpi, Tomovic, Lazarevic, Aleksic. Allenatore: Gasperini 7 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Marzoratti 5.5, Ariaudo 5.5 (1'st Barone 5.5), Astori 5.5, Agostini 6; Dessena 6, Conti 6, Biondini 6.5; Cossu 6.5; Matri 6.5 (32'st Nenè sv), Larrivey 5.5 (22'st Jeda 6). In panchina: Lupatelli, Di Laura, Nainggolan, Ragatzu. Allenatore: Allegri 6
PARMA ATALANTA
1 0
PARMA (4-2-3-1): Mirante 7; Zaccardo 6.5, Paci 6, Dellafiore 6, Lucarelli 6; Morrone 5.5, Galloppa 6 (30' st Antonelli 6); Biabiany 6 (17' st Lunardini 6.5), Valiani 6.5, Lanzafame 6 (17' st Bojinov 6.5); Crespo 6. In panchina: Pavarini, Zenoni, Castellini, Pasi. Allenatore: Guidolin 6.5. ATALANTA (4-3-1-2): Consigli 6.5; Garics 5.5, Capelli 5.5, Manfredini 5.5, Bellini 6 (28' st Peluso 6); Pa-
ARBITRO: Russo di Nola 6. RETI: 2'pt e 7'pt Del Piero, 10'pt Candreva, 16'pt Maccarone, 1'st e 29'st su rigore Ghezzal. NOTE: giornata bella, terreno in mediocri condizioni, spettatori 18.000, angoli 6-2 per il Siena. Ammoniti: Pratali, Del Grosso, Salihamidzic, Reginaldo, Tziolis. Recupero: 1', 3'. TORINO - Ci sono state due partite. La prima, travolgente, della Juventus è durata dieci minuti dove la squadra di Zaccheroni ha segnato tre gol (Del Piero ha fatto i gol n. 300 e 301 della carriera). Poi è cominciata la seconda, quella del Siena, che ha piano piano rimontato i tre gol di svantaggio grazie a Maccarone e Ghezzal (doppietta) . ARBITRO: Baracani di Firenze 6 RETI: 17' pt Dessena, 36' st Zapater (rigore), 39' pt Palacio, 41' pt Conti, 43' pt Sculli, 45' pt Rossi, 10' st Matri (rigore), 14'st Milanetto NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 18mila circa. Angoli: 10-3. Ammoniti: Conti, Cossu, Astori, Rossi, Bocchetti, Papastathopoulos. Recupero: 2'; 3'. GENOVA – Festival del gol al «Ferraris». otto reti, tre pali e due rigori (trasformati) nel 5-3 del Genoa ai danni del Cagliari. Una vera e propria goleada che ha divertito il pubblico con i tifosi di fede genoana ovviamente più soddisfatti. Al Cagliari non basta aver segnato tre ret al Ferraris.
doin 5.5, De Ascentis 5, Guarente 6 (25' st Valdes 5.5); Doni 4.5; Tiribocchi 5.5 (34' st Gabbiadini sv), Amoruso 5. In panchina: Coppola, Pellegrino, Volpi, Ferreira Pinto. Allenatore: Mutti 5. ARBITRO: Saccani di Mantova 6. RETE: 26' st Bojinov. NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in cattive condizioni. Angoli: 6-5 per l’Atalanta. Al 27' st espulso Doni per doppia ammonizione. Ammoniti: Morrone, Paci, Tiribocchi, Manfredini e Capelli. Recupero: 3'; 5'.
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18 Sport
Risultati e classifica Andria-V. Lanciano Stasera, ore 20:45
Cavese-Portogruaro
27ª giornata Marcatori
Post. 1-2
pt 9'Altinier (P), 35' Marchi (P); st 9' Turienzo (C)
VERONA
47
27 11 14 2 33 14 13 6
5
2 23 13 14 5
9
0 10 1 19 -6
PORTOGRUARO
44
27 12 8
7 30 23 14 5
7
2 12 8 13 7
1
5 18 15 7 -11
PESCARA
42
27 10 12 5 27 20 14 8
4
2 14 6 13 2
8
3 13 14 7 -13
pt 24' Campagnacci (G), 37' Correa (R); st 29' Schneider rig. (G), 40' Piovaccari (R)
REGGIANA
41
27 11 8
8 41 31 13 7
3
3 23 14 14 4
5
5 18 17 10 -12
Pescara-Spal
TERNANA
40
27 12 4 11 30 28 13 7
1
5 18 13 14 5
3
6 12 15 2 -13
COSENZA
39
27 10 9
8 39 35 13 5
6
2 20 14 14 5
3
6 19 21 4 -14
TARANTO
38
27 8 14 5 22 18 13 7
5
1 12 5 14 1
9
4 10 13 4 -15
RAVENNA
37
27 9 10 8 33 27 13 6
6
1 22 12 14 3
4
7 11 15 6 -16
Foggia-Reggiana
2-1
pt 17' Desideri (F), 22' Ceccarelli (F), 37' Alessi (R)
Giulianova-Ravenna
2-2
1-0
pt 10' Dettori
Pescina-Verona
pt 13’ Locatelli (P); st 7’ Rantier (V)
1-1
Potenza-Taranto
0-0
R. Marcianise-Cosenza
pt 33' Galizia (RM); st 51' Maggiolini (C)
1-1
RIMINI
36
27 10 6 11 27 31 14 8
5
1 20 9 13 2
1 10 7 22 -4 -19
Rimini-Ternana
1-1
V. LANCIANO
35
26 7 14 5 25 27 13 3
5
5 11 19 13 4
9
0 14 8
SPAL
34
27 7 13 7 27 23 14 4
6
4 12 9 13 3
7
3 15 14 4 -21
CAVESE
33
27 7 12 8 21 23 14 6
5
3 15 12 13 1
7
5
ANDRIA
30
26 7
9 10 23 30 13 6
5
2 12 7 13 1
4
8 11 23 -7 -22
GIULIANOVA
28
27 5 13 9 25 33 14 3
9
2 13 12 13 2
4
7 12 21 -8 -27
FOGGIA
28
27 6 11 10 21 32 13 3
4
6 12 16 14 3
7
4
R. MARCIANISE
27
27 6 10 11 30 33 14 3
6
5 17 17 13 3
4
6 13 16 -3 -27
PESCINA
27
27 6
9 12 27 39 14 4
5
5 17 19 13 2
4
7 10 20 -12 -28
POTENZA
26
27 6
8 13 26 40 13 4
5
4 13 16 14 2
3
9 13 24 -14 -27
pt 21’ Nolé (R); st 22’ Lacheheb (T)
Prossimo turno
28ª giornata 21/03/10 ore 14.30
Cosenza-Cavese Foggia-Potenza Ravenna-Rimini Reggiana-Andria Spal-Pescina Taranto-Pescara Ternana-Portogruaro V. Lanciano-R. Marcianise Verona-Giulianova
-2 -17
6 11 -2 -22
9 16 -11 -24
11 RETI: Piovaccari (Ravenna) 10 RETI: Biancolino (Cosenza); Altinier (Portogruaro) 9 RETI: Stefani (6) (Reggiana) 8 RETI: Tedesco (2) (R.Marcianise); Corona (1) (Taranto) 7 RETI: Sy (Andria); Campagnacci (3) (Giulianova); Rossi (1) (Reggiana); Tozzi Borsoi (3) (Ternana) 6 RETI: Danti (Cosenza); Nardini (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Cipriani (Spal); Concas (Ternana); Ceccarelli (Verona) 5 RETI: Salgado (2) (Foggia); Improta (3) e Sansone (1) (Lanciano); Cunico (1) e Marchi (Portogruaro); Scappini (1) (Ravenna); Alessi (Reggiana); Nolè (Rimini); Noviello (Ternana); Rantier e Selva (Verona) 4 RETI: Bernardo (Cavese); Fiore (1) (Cosenza); Mancino (Foggia); Ganci (1) e Olivi (Pescara); Catania (Potenza); Correa; Gerbino Polo (Ravenna); Galizia (R.Marcianise); Temelin (Reggiana); Longobardi (Rimini) 3 RETI: Turienzo e Varriale (Cavese); Bernardi, Maggiolini e Scotto (Cosenza); Carbonaro, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Masini e Turchi (Lanciano); Artistico (1) (Pescara); Bettini, Capparella (1), Choutos (1) e Rebecchi (Pescina); Bocalon (Portogruaro); De Cesare (1) Lucenti e Polani (Potenza); Packer (Ravenna); D’Ambrosio, Manco, Poziello e Romano (Real Marcianise); Viapiana (Reggiana); Frara (Rimini); Bazzani, Cabeccia e Schiavon (Spal); Lacheheb (Ternana); Berrettoni e Colombo (Verona)
Contro un Pescina con tre squalificati la capolista non riesce ad andare oltre il pari
Il Verona perde ancora colpi I padroni di casa passano con Locatelli, ma Rantier fa una prodezza PESCINA VG VERONA
L’Andria ci prova col Lanciano
1 1
PESCINA VG (4-4-1-1): Bifulco 7; N'Ze 7, Molinari 7, Petitto 7, Pomponi 7; Locatelli 7,5 (43' st Suriano sv), Giordano 6,5, Ferraresi 6, Capparella 6,5; Rebecchi 6 (32' pt Bettega 5,5); Bettini 6,5 (33' st Dall'Acqua sv). A disp.: Merletti, Di Bella, Cesar, Cipolla. All.: Cappellacci 7. VERONA (4-3-1-2): Rafael 6; Cangi 6, Comazzi 6, Anselmi 6, Pugliese 5,5; Russo 6, Burato 5,5, Pensalfini 5,5; Berrettoni 6,5 (31' st Farias sv); Di Gennaro 5 (26' st Colombo 5,5), Rantier 7 (42' st Ciotola sv). A disp.: Ingrassia, Massoni, Campagna, Garzon. All. Remondina 6. ARBITRO: Paparazzo di Catanzaro 7. RETI: pt 13’ Locatelli (P); st 7’ Rantier (V). NOTE: spettatori paganti 1155, abbonati 428, incasso di 13865 euro. Ammoniti: Berrettoni, Pomponi, Molinari. Angoli 5-1 per il Verona. Recupero: pt 2’; st 5’. AVEZZANO. Il Verona pareggia contro un Pescina in piena emergenza (mancavano negli abruzzesi gli squalificati De Angelis, Birindelli e Negro), perde la sua imbattibilità di gol incassati in trasferta e, di fatto, lascia che il campionato si riapra. Le vittorie contemporanee di Pescara e Portogruaro, infatti, fanno sì che gli scaligeri non navighino più in beata solitudine verso la Serie B. Una mazzata non indifferente per i ragazzi di Gian Marco Remondina, arrivati ad Avezzano con ben altri propositi. Le velleità gialloblu, però, vengono ben presto frustrate dall'attenta visione tattica di Roberto Cappellacci. 4-4-1-1 sagace dei marsicani, con Rebecchi a supporto dell'unica punta Bettini. Un assetto che soffoca il rombo di centrocampo impostato da Remondina, con Berrettoni vertice alto alle spalle del tandem offensivo Di Gennaro-Rantier. Il vantaggio biancoverde arriva immediato, già al 13': Capparella lavora ottimamente un pallone sulla sinistra e crossa lungo sul secondo palo, dove sbuca Locatelli alle spalle di tutti e insacca con invidiabile tranquillità. Furenti
La rovesciata di Rantier che vale il pareggio del Verona ad Avezzano
gli scaligeri, che recriminano per un presunto fuorigioco dell'esterno di Cappellacci: assistente e arbitro sono irremovibili e convalidano la rete. Remondina cambia: si torna al 4-3-3, con Berrettoni che si sposta largo a sinistra e Rantier a destra. Di Gennaro, beccato dal pubblico di casa a causa del rifiuto di gennaio in favore del Verona, resta però poco servito e non punge mai, imbrigliato benissimo dalla morsa di Molinari e Petitto. Al 18' si fa vivo Rantier, che elude il fuorigioco, ma trova sulla propria strada un attentissimo Bifulco. L'idea tattica di Cappellacci, però, viene stravolta dall'infortunio subito da Rebecchi al 32' della prima frazione. L'ala mancina, schierato come centrocampista avanzato, è costretto ad abbandonare il campo: al suo posto entra Bettega. Con il figlio d'arte in campo, però, il Pescina perde in intraprendenza e rapidità, costringendo Bettini a restare isolato lì in attacco. Il Verona, quindi, pur senza strafare, con un possesso palla pressoché continuo arriva all'episodio del pareggio. Berrettoni è bravo a crossare preciso dalla sinistra un pallone d'oro: Rantier, in volèe, dal li-
mite dell'area trafigge Bifulco imparabilmente. Un gran gol del capitano gialloblu, che approfitta dell'unica disattenzione della retroguardia di casa. Dopo il pari il canovaccio del match non muta: pallino in mano al Verona e Pescina che non rischia nulla e prova ripartire in contropiede. E su un lancio dalle retrovie, Comazzi atterra Bettini al limite dell'area scaligera, ma Paparazzo vede fallo dell'attaccante (al contrario sarebbe stata punizione dal limite per gli abruzzesi e cartellino rosso per il difensore ospite, in chiara occasione da gol). Successivamente, il neo entrato Colombo prova il destro sul primo palo: Bifulco è attento e si rifugia in angolo. Poi, al 40', Dall'Acqua, entrato al posto di un esausti Bettini, viene anticipato provvidenzialmente da Rafael in uscita. Ultimo sussulto al 44': su corner di Farias, Anselmi anticipa tutti di testa, ma spedisce altissimo. Il pareggio va così in archivio: un punto che fa godere il Pescina, in emergenza, e che, al contrario, non accontenta per nulla il Verona. Il campionato, ormai, è riaperto a tutti gli effetti. Alessandro Cavasinni
Il Lanciano in azione
ANDRIA. Squalifiche pesanti per Papagni che dovrà rinunciare al difensore centrale Pomante ed al centrocampista Iennaco. Spazio per Ceppitelli in difesa e Paolucci-Mezavilla al centro del campo. Per il resto solo conferme anche se nell'allenamento di rifinitura vi è stato un cambio in attacco con Chiaretti (seconda punta) accanto a Dionigi. Soluzione poco probabile che il tecnico andriese ha voluto ugualmente provare con Sy ed Anaclerio a secco da qualche giornata. LANCIANO. Forse è già finita la stagione di Chiodini: l'estremo si è infortunato nella partitella del giovedì in uno scontro con Bolic, riportando una forte contusione al polso destro. Spazio dunque a Aridità.
Torna al centro della difesa Antonioli e si rivedrà in mediana Sacilotto. In avanti spazio alla coppia Sinigallia-Colussi. Le probabili formazioni ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Pierotti, Sibilano, Ceppitelli, Di Simone; Doumbia, Paolucci, Mezavilla, Chiaretti; Analcerio, Sy. A disp.: Locatelli, Poleverini, Sangale, Nicolao, Lacarra, Rizzi, Dionigi. All.: Papagni. VIRTUS LANCIANO (44-2): Aridità; Vastola, Antonioli, Oshadogan, Mammarella; Turchi, Sacilotto, Di Cecco, Sansone; Colussi, Sinigallia. A disp.: Bellusci, Colombaretti, Coppini, Amenta, Perfetti, Improta, Masini. All.: Di Fabio (squalificato Pagliari). ARBITRO: Merchiori di Ferrara (Della Rocca e Signorello)
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Sport 19
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010 In conferenza, da sinistra Arcieri, Galigani e Chiacchio
Fissata l’udienza della Corte di Giustizia: il prossimo 19. Il rischio è l’ esclusione dal campionato
Potenza, un venerdì di passione Stupore e speranze rossoblù, con la società che ha tenuto segreta la notizia VENERDI’, sportivamente parlando, ci si gioca la vita. Il sale di una giornata dai mille rimpianti è tutto sulla coda, quando in sala stampa arriva l’avvocato Edoardo Chiacchio a comunicare la poco lieta novella. In tutta fretta, la Corte di Giustizia della Figc ha convocato la nuova udienza del processo su Potenza - Salernitana. Si tornerà a discutere - dopo il sostanziale nulla di fatto dello scorso 9 febbraio - sull’ammissibilità o meno del ricorso per revocazione presentato dal procuratore federale Stefano Palazzi, che vuole escludere il Potenza dal campionato e infliggere alla Salernitana sei punti di penalizzazione. Nulla di nuovo, un passaggio obbligato. Ma ciò che sconcerta è la tempistica, perchè il collegio difensivo rossoblu ipotizzava un rinvio quantomeno ad aprile, se non all’estate. SORPRESA Nessuno si aspettava sviluppi cosi’ rapidi. La notifica è arrivata in sede già mercoledi’sera, ma il dg Galigani e l’amministratore unico Donato Arcieri hanno voluto tenerla nascosta (e ci sono riusciti, ndr) per salvaguardare la serenità della squadra. Il Potenza voleva battere il Taranto. Anche e soprattutto per non arrivare in giudizio con l’etichetta mortificante dell’ultima in classifica, il possibile capro espiatorio su cui un giudizio “politico”- quello che si teme - potrebbe facilmente abbattersi più con l’accetta che in punta di diritto. Ma sul campo non è andata come si sperava. LE TAPPE A febbraio il Potenza colse un risultato importante, per quanto non definitivo. La Corte dichiarò “lacunoso” l’impianto accusatorio su cui Palazzi voleva fondare la sua revocazione. Il procuratore è convinto di avere in mano quei “nuovi elementi” che sono condizione necessaria per poter riesumare una sentenza già passata in giudicato e non appellata. Nell’estate del 2008 Potenza e Salernitana vennero assolte dall’accusa di illecito, derubricata per la società lucana in slealtà sportiva con soli tre punti di penalizzazione. A novembre però è scoppiata la bomba. L’inchiesta sul calcioscommesse dell’Antimafia del tribunale di Potenza ha prodotto incartamenti in cui Palazzi ha pensato di trovare nuoviappigli. LaCorte il9febbraio gliha chiesto esplicitamente di allegare al teorema accusatorio la deposizione spontanea resa al pm Basentini da Luca Evangelisti. Il personaggio chiave della presunta combine. “Oltre al verbale di Evangelisti, che abbiamo potuto leggere e non dice niente di nuovo - spiega Chiacchio - il procuratore ha depositato anche altri documenti tra cui le motivazioni di rigetto dell’istanza di scarcerazione presentata al riesame da Giuseppe
Postiglione”. Giustizia ordinaria e giustizia sportiva si sovrappongono. Pericolosamente. UMORE I volti, ieri, sembravano decisamente tesi. A febbraio il rinvio “sine die” dell’udienza aveva generato ottimismo. Si pensava di poter arrivare alla chiusura del campionato, quando una salvezza sul campo - anche nel peggiore dei casi - avrebbe garantito almeno il mantenimento di un posto tra i professionisti. Se si entra nel merito, la retrocessione in Seconda Divisione è la sanzione minima auspicabile. Ma Chiacchio spera che al dibattimento vero e proprio non si arrivi. La tabella a centro pagina aiuta ad entrare nel dettaglio. “Ci auguriamo - spiega il legale - che le nostre eccezionirendano improcedibile la revocazione”. Significherebbe, per Palazzi, sconfitta su tutta la linea. Ma se il ricorso del procuratore dovesse essere ammesso, “nel merito la difesa potrebbe andare in difficoltà”, nonostante abbondino gli argomenti per sostenere l’irrilevanza e la non idoneità degli argomenti accusatori. SPERANZAChiacchio fa di tutto per infondere fiducia, ma un pizzico di preoccupazione nonriesce anasconderla. “Pensavo ci sarebbero voluti almeno un paio di mesi per la trasmissione degli atti - confida - invece il rapido progredire dell’inchiesta penale ha sbloccato l’iter. Sappiamo che sarà dura, ma sarà altrettanto duro superare le nostre difese. Dovranno passare sul nostro cadavere per far sparire il calcio a Potenza”. I RISCHI Se la Corte accogliesse in toto la richiesta di Palazzi, il Potenza potrebbe addirittura non giocare a Foggia. Sarebbe la fine dell’avventura, con evidenti conseguenze sulla regolarità del torneo. Successivamente ci sarebbe l’assegnazione ad un campionato inferiore, dalla D in giù. Il baratro. Se invece il ricorso viene ammesso, “la sanzione minima è la retrocessione”, precisa il legale partenopeo. Magari con una forte penalizzazioneche inchioderebbeilPotenza. In caso di esclusione, comunque immediatamente esecutiva, resterebbe solol’appiglio delTribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, presso il Coni. E la Salernitana? Chiacchio è inequivocabile: “La loro posizione è collegata a quella del Potenza, ovviamentela gravitàè bendiversa, qui c’è una responsabilità diretta doppia (di Postiglione e Giuzio), dall’altra parte solo una responsabilità presunta”. Il Potenza si gioca la vita o la morte. La Salernitana, al massimo, l’anticipo di qualche settimana per una retrocessione già scritta sul campo. La differenza è abissale. Pietro Scognamiglio
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20 Sport
Svaniscono due buone chance per rompere l’imbattibilità difensiva del Taranto
Potenza sbatte sul palo Murati sbaglia, Bremec “blinda” Catania. Rimpianti: si poteva vincere POTENZA TARANTO
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POTENZA (3-5-1-1) : Della Corte 6; Langella 6 (18’st Taccola 6), Chiavaro 7, Barbato 6; Iraci 5,5, Profeta 5,5 (1’st Lucenti 5,5), De Simone 5,5, Evangelisti 6, Berardi 5,5; Catania 5, Prisco 4,5 (1’st Murati 5,5). A disp. Di Matteo, Porcaro, Magliocco, Giannusa. All. Capuano TARANTO (4-1-4-1) : Bremec 6,5; Calori 6, Migliaccio 6, Prosperi 5, Bolzan 5,5; Coppola 5; Cuneaz 6, Quadri 5,5 (16’st Giorgino 6), Rajcic 6, Crovetto 6 (29’st Russo sv); Corona 5 (16’st Ferraro 6). A disp. Barasso, Pantanelli, Taulo, Scarpa. All. Dellisanti ARBITRO : Di Francesco di Teramo (Orlandi - Bruni) NOTE : Ammoniti: Profeta, Bolzan, Coppola, Chiavaro. Spettatori 2500 circa. Angoli 4-1. Recupero: p.t. 1’, s.t 4’. UNA grande occasione sprecata, perchè in campo non scendono nè i soldi nè le figurine. Questo Taranto sconclusionato era ampiamente alla portata del Potenza, che non è riuscito a fare bottino pieno. Dellisanti porta a 656 minuti l’imbattibilità della sua porta ma colleziona il quinto 0-0 in sette apparizioni in panchina. Per due volte è il palo a frenare la risalita della squadra di Capuano, volonterosa ma nuovamente sola in fondo alla classifica. LA PARTITA - Il Taranto parte con un prudentissimo 4-1-4-1. La ratio è chia-
Il tiro di Murati che si stampa sul palo. Capuano relegato in tribuna per la squalifica (foto Mattiacci)
ra: annacquare sulla trequarti Catania, l’ex (erroneamente) più temuto. Lo squalificato Eziolino conferma invece l’assetto di Cosenza, con il solo rientro di Berardi a sinistra in luogo dello squalificato Frezza. Subito un brivido per l’area rossoblu: al 3’ Quadri allarga per Crovetto, Della Corte sonnecchia. Fuoco di paglia, fino all’intervallo non succede nulla. Giorgio Corona in avanti è del tutto abbandonato, se avesse qualche anno in meno potrebbe chiamare il
Telefono Azzurro. Dellisanti guida una Ferrari in terza, il Taranto attacca solo per inerzia. L’unico schema degli ionici è palla a Cuneaz, gran bel giocatorino. Sbuffa e la mette in mezzo, ma nessuno gli dà soddisfazione. Primo squillo del Potenza alla mezz’ora: velo di Catania per Prisco che la restituisce di sponda, ma il tiro al volo è fuori misura. Il Taranto è anestetizzato. Se il Potenza avesse un centravanti forse potrebbe far male: al 41’ Evangelisti
scodella basso al centro dell’area, Prisco non tenta neanche la scivolata. L’intervallo è una liberazione. Capuano prende coraggio e ridisegna il Potenza. Dentro il redivivo Lucenti e Murati. I frutti arrivano: Bremec al 48’ è bravissimo a dire no a Catania. Berardi intanto torna in mezzo e si inventa un tocco di esterno (54’) che manda in porta lo stesso Murati: a Bremec battuto, il kosovaro centra il palo. La panchina del Taranto fiuta il pericolo ma cambiano gli uomini, non
il modulo. Ferraro e Giorgino mandano sotto la doccia gli opachi (eufemismo) Corona e Quadri. Poi entrerà anche Russo. Si può rinunciare consapevolmente ad esterni come Scarpa e Di Roberto? C’è anche un rigore reclamato: Evangelisti in area per Berardi (71’), colpo di testa che sbatte sul braccio di Migliaccio, forse troppo vicino perché il suo tocco possa essere considerato volontario. Al 77’ Della Corte e poi Barbato respingono alla meglio una dop-
pia battuta a rete di Cuneaz. La prima, vera occasione per gli ospiti. Ma è un altro palo (83’) a strozzare in gola l’urlo del Potenza. Su un angolo spunta la testa di Catania, che colpisce Giorgino e il montante esterno. E’ 0-0, tra qualche fischio e tanta paura. La settimana appena iniziata ha le sembianze di un calvario. Lo scontro diretto di Foggia, passando per venerdi’, è un traguardo da raggiungere. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
LE PAGELLE DELLA CORTE (6) - sorpreso in avvio dal tiro-cross di Crovetto, poi gli portano un caffè e si sveglia. Ma fino all’intervallo non ce n’era bisogno. Reattivo su Cuneaz nel finale.
LUCENTI (5,5) - torna dopo una vita, arruginito come non mai. Una bella iniziativa sulla sinistra, ma nelle gambe non ha nemmeno la forza per tirare.
LANGELLA (6) - riproposto sul centro-destra, l’esperimento di Cosenza ha dato i suoi frutti. Fino all’intervallo non ha mai la soddisfazione di sfidare un vero attaccante, governa le incursioni di Rajcic e Crovetto senza alcun affanno. Costretto alla resa per un brutto colpo alla testa.
DE SIMONE (5,5) - veniva da una serie di belle prestazioni, ieri ha sofferto molto nonostante il ritmo tutt’altro che frenetico. Giornata no.
TACCOLA (6) - entra dopo un breve riscaldamento e si piazza al centro della difesa. E’ vano il tentativo di creare pericoli in attacco sulle palle alte. CHIAVARO (7) - dopo Biancolino annulla anche Corona, nonostante molti chili e centimetri in meno. Ma rimedia al miss match fisico con anticipi pulitissimi e un senso della posizione da applausi. Con Ferraro è la stessa storia. Rigenerato. BARBATO (6) - operaio onestissimo, ripaga la rinnovata fiducia con tanta applicazione in marcatura. Certo, i disimpegni sono alquanto approssimativi. Ma l’anno scorso sgomitava in serie D. IRACI (5,5) - si dedica solo alla fase offensiva, arrivando un paio di volte sul fondo. Ma non riesce a far danni nel granitico reparto arretrato tarantino. PROFETA (5,5) - protagonisa di un fallaccio su Rajcic nel finale del primo tempo. La sua unica missione era coprire le spalle a Iraci. Viene sacrificato per un misto di prudenza In alto la squadra schierata dall’inizio da Capuano. Qui sopra un intervento in area di Barbato. A destra Profeta (era ammonito) e spavalderia (mettere dentro Lucenti).
EVANGELISTI (6) - i piedi migliori del centrocampo rossoblu, ma anche grinta e corsa. Nel primo tempo dà una grande mano a Berardi contro la freccia Cuneaz. Cala con il passare dei minuti. BERARDI (5,5) - adattato a sinistra, limita i danni contro l’asse di destra tarantino, che nel primo tempo è l’unico a manifestare segnali di vita. Ma non è il suo ruolo, e si vede. Torna in mezzo dopo l’intervallo e si fa notare solo per il tocco d’esterno che manda in porta Murati. CATANIA (5) - Dellisanti gli disegna intorno il Taranto, poteva prendersi assai meno fastidio. Fallisce due occasioni non difficilissime e perde tanti palloni. Stranamente involuto. PRISCO (4,5) - gioca centravanti con movimenti da terzino. Leone spalle alla porta, agnellino quando deve girarsi. Eppure il fisico ce l’ha. MURATI (5,5) - molto più verticale del compagno che sostituisce. Sfortunato nell’occasione del palo, ma poteva piazzarla meglio. Il suo problema principale è la tenuta fisica, altrimenti la maglia da titolare ce l’avrebbe cucita addosso. p.s.
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Sport 21
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Spogliatoio Catalano evidenzia i meriti del Potenza rispetto al Taranto
«Un’occasione persa» «Nulla da rimproverare, ma ci è stato negato un rigore» Dellisanti
Non fare nessun gol non dipende dalle punte ALLA FINE DELLA giostra il punto del Viviani viene accolto positivamente dal Taranto. Il patron D'Addario, molto di sfuggita e senza fermarsi in sala stampa, ostenta leggero ottimismo, anche se si lascia sfuggire una frase sibillina “Certo, il 44-2 è un modulo più veloce”. Dellisanti ha presentato a Potenza una squadra modificata tatticamente, con un uomo (Coppola) davanti alla difesa e una sola punta (Corona). Il risultato finale non è cambiato, perché i tarantini hanno collezionato il terzo pareggio ad occhiali di fila, il quinto nelle ultime sei partite. E se da un lato c'è un portiere (Bremec) che gongola per la sua porta inviolata da 656 minuti, dall'altro c'è un tecnico che, con quel potenziale a disposizione, fatica a fare gol. “Non è questione di punte - dice Franco Dellisanti - dopo tutto sia che abbiamo giocato con quattro, con tre, con due o con un solo attaccante, non siamo riusciti a segnare. Allora credo che il problema sia soprattutto a livello mentale e psicologico, più che nello sviluppo del gioco”. Il pacato Dellisanti ha seguito la gara in perfetta tranquillità, come nel suo costume, sobbalzando soltanto in un'occasione, quando Calori è incespicato nel terreno, come se fosse stato folgorato, favorendo una ripartenza del Potenza. A lui il Taranto è piaciuto: “Nel primo tempo soprattutto abbiamo tentato di vincere la partita, abbiamo passato solo una quindicina di minuti di difficoltà, ma non posso non evidenziare che abbiamo sempre tentato di giocare con un atteggiamento propositivo e con un possesso di palla superiore a quello dei nostri avversari”. I rischi subiti dal Taranto, per il suo allenatore, in buona sostanza si racchiudono esclusivamente nelle ripartenze del Potenza: “In un paio di circostanze è stato così, ma anche l'occasione di Cuneaz nel finale meritava migliore sorte”. Ecco, allora, a detta del tecnico, cosa manca al Taranto: “Una vittoria, solo una vittoria per svoltare, perché ho la sensazione che non giochiamo male eche proviamo sempre a vincerle le partite”. L'occasione non è nemmeno tanto lontana: domenica prossima ci sarà uno scontro diretto fondamentale in ottica playoff contro il Pescara: “Quella sarà una partita che non dobbiamo assolutamente sbagliare eche se vinta potrà rappresentare davvero un trampolino di lancio”. Ultima battuta su Potenza: “Ho tanti amici qui, nessun rancore. Mi dispiace solo non aver rivisto Postiglione. Peccato, non è stato attento alle persone che lo circondavano. l.c.
C'È GRANDE rammarico nel Potenza per la mancata vittoria ai danni del Taranto che non avrebbe fatto assolutamente gridare allo scandalo. Anche perché la formazione pugliese non si è dimostrata quello spauracchio che veniva dipinto alla vigilia. Una squadra lenta, prevedibile, solo attenta a non correre rischi ma con il potenziale di cui dispone ci si poteva attendere molto di più dall'undici dell'ex Dellisanti. E quindi si può parlare di due punti persi per il Potenza. Che nel secondo tempo è stato assoluto padrone del campo creando le migliori occasioni per passare in vantaggio ed imprecando alla sfortuna più nera per un palo, a portiere battuto, colpito da Murati servito da Berardi. Ma anche altre opportunità che non sono state sfruttate dagli attaccanti del Potenza. Che, ad onore del vero, nel primo tempo era stato imbrigliato dal non gioco dei pugliesi che erano stati attenti solo a presidiare bene la loro metà campo e a non fare arrivare i rossoblu con pericolosità dalle parti di Bremec. Per fa-
Peppe Catalano ha diretto il Potenza per la squalifica di Capuano
re un paragone c'è da dire che tra il Lanciano di domenica scorsa ed il taranto di ieri corre una bella differenza tutta a favore degli abbruzzesi. E per questo a fine gara, oltre alla preoccupazione per il processo sportivo che si celebrerà a Roma venerdi prossimo davanti alla Corte di Giustizia federale per l'ormai famosa gara con la Salernitana, il pareggio con il Taranto non è stato assolu-
tamente digerito. E Peppe Catalano che sostituiva in panchina lo squalificato Captano lo dice con molta chiarezza:” se c'era una squadra che doveva vincere la partita, questa era il Potenza. Abbiamo dominato nettamente i pugliesi nel secondo tempo ed avremmo meritato senza ombra di dubbio i tre punti, Un palo a portiere battuto, una clamorosa occasione con Catania
solo davanti al portiere, un salvataggio sulla linea ed un rigore negato.e tante altre azioni che avrebbero meritato migliore sorte. Questa partita ha dimostrato ancora una volta che il Potenza è vivo e si giocherà fino in fondo le possibilità di salvezza nelle quali tutti noi crediamo fermamente. Prendiamo quello che di positivo è venuto da questo pareggio e che è stata l'ottima prestazione contro una squadra molto ben attrezzata e prepariamoci alla sfida spareggio di domenica prossima contro il Foggia. Siamo fiduciosi perchè la squadra si sta esprimendo molto bene anche in trasferta e quindi andremo a Foggia con l'intenzione di puntare a riprenderci i punti persi con il Taranto. Forse nel primo tempo siamo entrati in campo un tantino timorosi e questo non ci ha permesso di sviluppare il nostro solito gioco. Nella ripresa le cose sono nettamente migliorate anche per la buona prova sia di Lucenti che non giocava da tanto che di Murati. Ma tutti si sono comportati molto bene”. Rocco Sabatella
La rabbia di Galigani: «Non siamo inferiori a nessuno»
«Li abbiamo messi sotto» POTENZA - Taranto zero a zero. Questo il verdetto del “Viviani”. Al termine di novanta minuti double-face, il Potenza deve accontentarsi di un punticino che provoca un evidente rammarico in tutto l' ambiente. E si perché contro una corazzata della categoria, come è quella jonica, i padroni di casa avrebbero meritato anche i tre punti se si considerano le occasioni capitate sui piedi di Catania(bravo l' estremo difensore Bremec a chiudergli lo spazio)ed il palo incredibile di Murati con il numero uno pugliese ormai battuto. Dicevamo prima di un Potenza a doppia faccia. Se, infatti, nel primo tempo gli uomini di Capuano hanno sofferto un po' il pressing del Taranto, bravo a giostrare con disinvoltura nella zona nevralgica; nella ripresa i rossoblù di casa hanno dato tutto pur di ripetere il bel successo ottenuto una settimana fa sul campo del Cosenza. Purtroppo è andata male e la classifica dice che il Potenza, con ventisei punti rimane in fondo anche se tutto è ancora in discussione. Vittorio Galigani, il direttore che tanto ci teneva a battere la sua ex squadra, esamina un po' rabbuiato il risultato finale.
“ Cosa dire? La verità è che il Potenza doveva incamerare l' intera posta in palio. Esaminando la gara, è evidente che nel primo tempo siamo stati un po' timorosi, soffrendo il ritmo imposto alla gara dal Taranto. Nel secondo tempo con alcuni correttivi posticampo, il Potenza ha messo sotto l' avversario esprimendo anche trame di gioco gradevoli. Alcune Vittorio Galigani a fine partita clamorose occasioni fallite non ci hanno consentito di mettere in cascina tre pun- al passato. Poi, indubbiamente, il discorso è stato incentrato sul dibattimenti senz'altro meritati. Consoliamoci col fatto che nelle ulti- to che vedrà il Potenza (difeso dall' avvome due gare la nostra porta è rimasta in- cato Chiacchio presente in sala stampa) violata. Questo ci dà fiducia nel prose- protagonista il prossimo venerdì a Roguire in un cammino che, speriamo, ma. Torna in auge, dunque, la vicenda reporti alla salvezza di questa squadra. Poi anche l' infortunio di Langella ci ha lativa all' ormai nota gara Potenza - Sacostretti ad operare una sostituzione lernitana. La speranza ( e ne parliamo a parte in non prevista. Forse senza quest' intoppo avremmo anche potuto inserire un un'altra parte del giornale) è che non si altro attaccante. E'andata così pazien- giunga alla famosa revocazione richieza. La classifica, comunque, a mio avvi- sta dal procuratore Palazzi. Inizia, allora, un ' ennesima settimaso è bugiarda. Qualche punto in più pona di passione per le sorti del sodalizio teva starci”. Galigani, dunque, fotografa alla per- rossoblù. Un' altra tegola che, in sostanza, non fezione l' andamento del match. Un' altra occasione fallita per un Potenza che, ci voleva proprio alla vigilia della delicaperò, ha dimostrato di aver trovato an- ta trasferta di Foggia. che una buona organizzazione rispetto Lorenzo Corrado
I giocatori
Iraci: buon secondo tempo ENNESIMA occasione buttata alle ortiche da parte dei padroni di casa. Così può essere etichettato il nulla di fatto maturato tra Potenza e Taranto. Desideroso di replicare il risultato ottenuto sette giorni orsono al “San Vito” di Cosenza, l' undici di Eziolino Capuano accetta malvolentieri il verdetto del campo. Un buon secondo tempo, con i forti pugliesi dell' ex Dellisanti, non è bastato per bissare il successo di Cosenza. Pesano le occasioni fallite da Catania ed il palo di Murati. Lo dice chiaramente anche Beniamino Iraci, esterno destro di questo Potenza, che, più volte ha indirizzato buoni traversoni nell' area di rigore avversaria. “ A mio avviso - dice - anche nel primo tempo non abbiamo demeritato. Forse abbiamo punto poco in avanti ma, nel complesso, abbiamo tenuto bene l' avversario. Certo nella seconda frazione di gioco siamo stati più propositivi, ma anche sfortunati. Basti guardare il palo colpito da Murati a portiere battuto. Resta il rammarico per una vittoria che si poteva ottenere. Comunque, la cosa importante e che questa squadra ha dimostrato di avere una propria identità. Certo è che a Foggia domenica ci giochiamo molte delle nostre chances di salvezza. Sono fiducioso viste le nostre recenti prestazioni lontano dalle mura amiche. Siamo vivi e lotteremo fino alla fine per il raggiungimento della permanenza”. Parola, infine, a Langella che, costretto ad andare in ospedale nel secondo tempo in virtù di uno scontro fortuito con l' avversario (per lui quattro punti di sutura all' arcata sopraccigliare sinistra), commenta così il pareggio con il Taranto. “Sono uscito dal campo - dichiara - proprio qualche minuto dopo che Murati aveva coltoil palo. Già nella seconda parte del match, comunque, sembravamo più decisi e convinti di vincere la gara. Accontentiamoci del punto e cogliamo quanto di buono abbiamo dimostrato contro un avversario di tutto rispetto. Le mie condizioni? Un po' di mal di testa ma nel complesso sto bene”. l.c.
IL PROSSIMO AVVERSARIO DEL POTENZA
FOGGIA REGGIANA
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FOGGIA (4-2-3-1): Milan 6; Carbone 6, Burzigotti 7, Artipoli 6,5, Micco 6,5; Trezzi 7 (39' st Morini sv), Agnelli 6,5; Millesi 6 (13' st Velardi 5,5), Mancino 6, Desideri 7 (45' st Di Dio sv); Ceccarelli 6,5. A disp.: Bindi, Sgambato, Quadrini, Caraccio. All. Ugolotti 6,5. REGGIANA (4-4-1-1); Tomasig 6,5; Mallus 5, Girelli 5,5, Mei 5, D'Alessandro 5,5 ( 30' st Castiglia 5,5); Nardini 5,5, Romizi 5 ( 4' st Ferrari 5,5), Maschio 5,5, Viapiana 6; Alessi 6, Temelin 5,5. A disp.: Manfredini, Ferrando, Gualandri, Bonaccini, Monelli). All. Dominissini 5. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 5,5. RETI: pt 17' Desideri (F), 22' Ceccarelli (F), 37' Alessi (R) NOTE: paganti 197, abbonati1.815, incasso di 17.088 euro. Ammoniti Milan, Velardi, Agnelli, Trezzi e Mei. Angoli 2-2. Recupero: pt 1'; st 3'
Una boccata d’ossigeno per il Foggia con la Reggiana FOGGIA- Boccata d'ossigeno vitale per il Foggia, che ritorna al successo in casa dopo quattro k.o. di fila e si risolleva sino al quint'ultimo posto. Dopo un avvio abbastanza equilibrato, all'improvviso il Foggia rompe gli indugi e in appena cinque minuti piazza l'uno-due che decide l'incontro. Grande protagonista tra i rossoneri è l'ala Desideri, che segna una rete e pone anche le premesse del raddoppio. Al 17' si sblocca il match: Micco trova un varco sulla sinistra, si accentra e cerca un corridoio in area, che trova l'involontaria sponda di Mei che smarca Desideri davanti al portiere Desideri: taglio puntuale e conclusione senza scampo per Tomasig. La Reggiana subisce il colpo e non ha neanche il tempo di riorganizzarsi o articolare una reazione degna, che i locali vanno sul 2-0 con
Ceccarelli: il merito maggiore è di Desideri che, complice un'autostrada sulla sinistra, lascia sul posto Mallus ed entra a piacimento in area tentando il tiro. Tomasig si oppone come può, ma sulla carambola il pallone si alza a campanile e il più lesto è il rossonero Ceccarelli, pronto al colpo di testa: la palla oltrepassa la linea fatidica quando viene rinviata in campo dal portiere. E' il raddoppio. Un vero e proprio brivido attraversa lo Zaccheria al 28'. Si tratta di un episodio controverso e contestato, forse più nella forma che nella sostanza, da parte della Reggiana. Un lancio profondo verso Temelin mette l'uno contro l'altro il centravanti ospite e il portiere Milan, in uscita ben fuori dalla propria area. C'è un contatto. Ma l'azione si svolge decentrata, Temelin si allunga il pallone e Burzi-
gotti pare rinvenire: insomma, non si ravvedrebbe una chiara occasione da rete. L'arbitro fa cenno a Temelin di rialzarsi, poi vede il guardalinee Fiorito sbandierare ed estrae il rosso per Milan. Proteste veementi. Così Corletto riparla con Fiorito, chiede scusa agli interessati e, stavolta, richiama a se Milan sventolandogli il giallo: Milan resta in campo. Dal limite, qualche secondo dopo, Alessi spara alto la punizione. Passa qualche minuto e proprio Alessi, al 37', riapre la gara. C'è un'intuizione di Viapiana che fa filtrare un pallone interessante in mezzo: il trequartista reggiano disorienta gli avversari con una pregevole finta e fulmina Milan in uscita. La Reggiana avrebbe tutto il tempo per riorganizzarsi e, nella ripresa, tentare la rimonta. Invece, il Foggia controlla il campo e la gara senza problemi, facendosi pericolosi in contropiede e sfiorando il terzo gol prima con Burzigotti al 16' e poi con Ceccarelli al 32'. Così, si diradano le ansie del Foggia e la Reggiana riflette su un'occasione perduta. Claudio Matrone
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22 Sport
1ª Divisione. Gabrieli para un calcio di rigore a Tedesco. Gara sospesa per 4 minuti
Cosenza, è un punto d’oro Maggiolini al 97’ segna e raggiunge il Marcianise. Espulso La Canna R.MARCIANISE COSENZA
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REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Murolo, Tomi; Alfano, D’Ambrosio; Romano (44' st Della Ventura sv), Poziello (48' st Ciano sv), Galizia; Tedesco. In panchina: Mezzacapo, D’Apice, Di Napoli, Alvino, Manco. Allenatore: Boccolini COSENZA (3-4-1-2): Gabrieli; Fanucci (39' st La Canna), Porchia, Di Bari; Bernardi (10' st Virga), De Rose, Roselli (27' st Olivieri sv), Maggiolini; Fiore; Scotto, Danti. In panchina: Ameltonis, Scognamiglio, Chianiello, Marsili. Allenatore: Toscano ARBITRO: De Faveri di San Donà di Piave RETI: 33' pt Galizia, 52' st Maggiolini. NOTE: giornata di sole ma fredda, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori 500 circa, di cui 200 provenienti da Cosenza. Angoli: 5-1 per il Cosenza. Al 50' st espulso La Canna. Al 34'st allontanati dalla panchina per proteste il direttore generale del Real Marcianise, Pasquariello, e il preparatore dei portieri Orrù. Gara sospesa per 4 minuti per lancio di petardi. Ammoniti: Piscitelli, Fumagalli, Gabrieli e De Rose. Al 7' st Tedesco si fa parare un calcio di rigore da Gabrieli. Recupero: 4'; 6'. di ALESSANDRO RUSSO Virga, capitan Porchia e l’autore del gol Maggiolini esultano dopo il pari al 7° minuto di recupero (foto F. Grazioli)
MARCIANISE - Allo scadere e oltre, al settimo minuto di recupero Maggiolini sferra un calcio che scaccia i fantasmi e regala un pari d’oro ai Lupi su un campo trappola, insidioso sul terreno di gioco e sugli spalti. Finale dal sapore dolce, nei veleni di una gara incredibile e carica di tensioni, giocata dai Lupi senza l’apporto di Biancolino (per lui trasferimento a Cesenatico per un pronto recupero che si spera sia veloce) e una squadra che per guarire ha bisogno
di una vittoria e dell’affetto della sua gente. Gara strana, che i Lupi potevano perdere e vincere nettamente a seconda se gli episodi fossero andati in modo o in un altro. Gol sbagliato in avvio, un rigore parato da Gabrieli, una situazione finale sugli spalti degna di un campionato dilettantistico e la luce del tunnel che si vede da lontano ma non si coglie ancora. Dopo una settimana di ritiro, i Lupi trovano un avversario scorbutico,
PAGELLE COSENZA
con il pepe in avvio e la lotta che diventa aspra. Pronti via ed ecco la prima chance per i Lupi con Scotto che non riesce ad approfittarne. Sul capovolgimento di fronte (minuto numero 2), si invola Poziello solo verso Gabrieli che esce al limite e lo falcia. Rischia il rosso ed è solo giallo. Sulla susseguente punizione sempre di Poziello, parata da campione ancora di Gabrieli. Campo piccolo e squadre contratte, il rientrante Roselli mette
quantità con De Rose, Fiore garantisce qualità. L’occasionissima capita sui piedi di Roselli (24’) che si trova da solo in area con un calcio di rigore in movimento. La palla finisce alta sulla traversa. Errori simili si pagano e alla prima occasione la solita incertezza difensiva lascia una chance a Galizia (33’) che entra in area di rigore e trafigge Gabrieli in uscita. E’ il gol del vantaggio che viene preso malissimo dai 200 supporter del Co-
senza che, al primo corner lanciano un petardo, (uno dei tanti pericolosamente in campo) Resta a terra intontito il portiere Fumagalli e soprattutto Alfano. Il gioco resta fermo per 4 minuti, entra la barella e si teme il peggio. Porchia si avvicina al settore dei tifosi rossoblù e per tutta risposta viene colpito da una bandiera. Clima incandescente da evitare se si vuole un Cosenza vincente e nei play off. L’arbitro fa riprendere il gioco e qualche minuto dopo in campo rientra Alfano. Si temono conseguenze per la società rossoblù e per il San Vito. Si va negli spogliatoi. Nella ripresa gli ospiti partono veloci e al 7’ hanno il match point. Poziello entra in area e viene atterrato da Gabrieli in uscita. Calcio di rigore. Tedesco va dal dischetto, ma super Gabrieli respinge e salva i Lupi. Che provano a risalire. Danti dimentica lo stile Dantinho e quattro minuti più tardi, da solo nell’area piccola, sbaglia un gol incredibile calciando addosso a Fumagalli battuto. Toscano alla fine le tenta tutte. Fa entrare Virga, sposta Fiore avanti alla Totti, poi sceglie Olivieri e La Canna. Il forcing finale c’è solo negli ultimi dieci minuti. Quando il Marcianise, aiutato da un contesto incredibile sugli spalti, comincia la sua tattica preferita: l’ostruzionismo. Si gioca veramente poco, entrano spesso due palloni in campo, uno arriva sempre dalla tribuna. L’arbitro controlla a stento la gara e concede sette minuti di recupero. Immaginate, visto i precedenti che si gioca veramente poco. Solo che, all’ultimo giro di valzer, Scotto guadagna un calcio di punizione decentrato dal limite. La Canna becca il rosso per un buffetto in faccia ad un avversario Quindi si può battere, Fiore scarica per Maggiolini, una deviazione galeotta e la palla prende una strana parabola danzante che termina in gol. Pari incredibile e alla fine meritato per il Cosenza. L’arbitro non fa neanche riprendere il gioco e manda tutti negli spogliatoi per la gazzarra finale.
CLICK DA MARCIANISE
GABRIELI (6) - Rischia grosso in avvio gara, poi para una punizione da campione. Causa il rigore (contatto che lui nega), poi si fa perdonare parandolo alla grande. E’ un portiere vero in evoluzione. FANUCCI (6) - Solido in diversi tratti, incerto in altri frangenti. Ci mette mestiere ed esperienza, ma da un calciatore come lui ci aspetta qualcosa di meglio da dare alla squadra (39' st LA CANNA), PORCHIA (6.5) - Nella ripresa, soprattutto, esce fuori con una grinta che fa ben sperare. Difende e per poco non trova il gol del pareggio. DI BARI (5.5) - Difende con un certo ordine, ma spesso dà l’impressione di non essere sicuro nelle giocate. A fine gara perde le staffe. BERNARDI (5.5) - Non è il solito Bernardi, lotta come il suo solito, ma non trova lo spunto decisivo sulla corsia destra. (10' st VIRGA (6) - Entra e si dà un gran da fare per cercare soluzioni per il pareggio. Ha delle qualità tecniche utili alla squadra.
Fumagalli e Alfano a terra dopo lo scoppio della bomba carta fatta esplodere sotto il settore riservato ai tifosi del Cosenza nel finale di primo tempo. La gara è stata sospesa per quattro minuti.
I duecento supporter rossoblù presenti al “Progreditur”. Esposto uno striscione: «Dirigenza e calciatori ricordatelo bene, non siamo qui per voi. Il Cosenza siamo noi»
Sandro Porchia sotto il settore dei fan cosentini nel finale di primo tempo. Il capitano del Cosenza è stato colpito da una bandiera e un tifoso si è sentito male nella concitazione del momento
Il calcio di rigore calciato da Tedesco e la parata di Ugo Gabrieli che salva i rosoblù dal 2-0. Penalty causato da un presunto fallo commesso dallo stesso portiere rossoblù
DE ROSE (6) - Uno dei migliori per approccio e quantità, non lascia nulla di intentato nel forcing finale. ROSELLI (6) - Al rientro non è mai facile. Fallisce una ottima occasione, si muove in mediana duettando con De Rose. (27' st OLIVIERI SV), MAGGIOLINI (6.5) - Il gol del pareggio vale quanto un diamante. Esulta come al Mundial! FIORE (6) - Viene utilizzato in due posizioni, da play maker e in un frangente alla Totti da terminale offensivo. Ci mette impegno e qualità. SCOTTO (5.5) - Prova insufficiente nonostante il tentativo di rendersi utile alla squadra. DANTI (5.5) - Si danna l’anima alla ricerca di una soluzione offensiva, ma sbaglia un gol facilissimo: era da solo nell’area piccola. Da rivedere. al. ru.
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Sport 23
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Espugna Cava de’ Tirreni e rosicchia altri due punti alla capolista Verona
Il Portogruaro vede la B Altinier apre i conti dopo 9’, Marchi li chiude nel primo tempo CAVESE 1919 PORTOGRUARO
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CAVESE (3-5-2): Pane 6; D'Orsi 5,5, Cipriani 5, Nocerino 5,5; Santarelli 5(1'st Insigne 6,5), Bacchiocchi 5 (1'st Bernardo 6), Spinelli 5,5 (8'st Berretti 6), Favasuli 4,5, Radi 5; Turienzo 6,5, Schetter 6. A disp.: Santi, Rapino, Lagnena, Maiorano. All. Stringara 5,5 PORTOGRUARO: Rossi 6; Siniscalchi 5, Gardella 6,5, Madaschi 6, Gotti 6; Vicente 6, Cardin 6, Mattielig 6,5(46' st Romano sv), Cunico 6(26' st Puccio 6); Altinier 7, Marchi 7(19' st Bocalon 6). A disp.: Marcato, Gargiulo, Pondaco, Scapuzzi. All. Calori 6,5 ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6 RETI: pt 9'Altinier (P), 35' Marchi (P); st 9' Turienzo (C) NOTE: spett. 1930, incasso di 19.682. Francesco Favasuli sbaglia un calcio di rigore al 24'st Ammoniti: Marchi, Cipriani, Favasuli (C), Madaschi, Mattielig, Gardella. Espulsi: nessuno. Angoli: 7-4. Recuperi: 1'pt, 4'st. CAVA DE'TIRRENI. La Cavese interrompe la striscia positiva e cade in casa per mano di un Portogruaro solido e ben messo in campo da mister Calori. Aquilotti che si presentano al Lamberti con l'esordiente Pane tra i pali, sostituto dello squalificato Francesco Russo, Portogruaro a caccia della capoli-
sta Hellas Verona. La prima occasione è per Radi, che su punizione mette i brividi a Rossi. Al primo affondo, però, il Portogruaro passa. Al 9'Altinier, lanciato in verticale, sfrutta un erroraccio di Cipriani e s'invola verso Pane, pallonetto beffardo che rintuzza la traversa e termina la sua corsa al di là della linea di porta. Il gol taglia le gambe alla Cavese, che continua a subire il forcing degli ospiti, vicini al raddoppio con Marchi al 15', fuga sul versante destro e conclusione deviata da Pane sull'esterno-rete. Per attendere una reazione degna dei metelliani occorre avanzare al 28', Schetter approfitta di un rimpallo sulla trequarti, s'invola in area, ma conclude anch'egli sull'esterno-rete. Al 31'colpo di testa alto di Nocerino su assist d'angolo. Il Portogruaro si difende con ordine e, quando riparte, fa male. Al 35'cross perfetto di Gardella e volèe in girata di Marchi, che trafigge per la seconda volta Pane. La Cavese non demorde ed avanza nuovamente il baricentro, ma l'unico pericolo lo crea Santarelli, che al 39'sfiora l'incrocio dei pali con una bordata dalla distanza. Nella ripresa la Cavese è subito più aggressiva, Stringara toglie Santarelli e Bacchiocchi, in difficoltà, ed inserisce il volitivo Bernardo, ma soprattutto la stellina Insigne, che subito si rivelerà luminosa. Già al 3'Bernardo potrebbe concludere in area, ma è troppo
lezioso e guadagna solo un corner. Al 9', però, Insigne comincia a brillare, accelerando sull'out destro e mettendo sul primo palo un assist d'oro per Turienzo, che svetta di testa ed incrocia alla perfezione, spedendo la sfera a sbattere sul palo opposto e quindi in rete, esplode il Lamberti. Ancora Insigne strappa applausi al 15', ubriacando di finte la difesa avversaria e mettendo l'ennesimo cross in area, che stavolta Turienzo non riesce a ribadire in rete. La possibile svolta del match al 23': Turienzo viene steso in area da Gardella, calcio di rigore e giallo per il difensore. Alla battuta va Favasuli che, però, calcia nel peggiore dei modi, spedendo la palla oltre la traversa, prestazione insufficiente la sua. Il Portogruaro, allora, prova ad affacciarsi nuovamente dalle parti di Pane, ma è il palo stavolta ad opporsi sul destro al volo di Altinier, pescato sul fondo da Gotti. La Cavese produce il massimo sforzo, senza risultati, la squadra di Calori punge in contropiede ed al 41'ha un'altra chance per chiudere il match. Il neo-entrato Bocalon si gira bene in area e conclude, ma il suo diagonale è di poco a lato. La Cavese alza bandiera bianca 1'più tardi, quando l'inzuccata di Turienzo si stampa sulla traversa, a Rossi battuto. Tre punti meritati per il Portogruaro, solo i rimpianti per la Cavese. Roberto Tortora
Altinier del Portogruaro scavalca il portiere Pane della Cavese
Per il potentino anche un palo Giorgini, buon debutto
Nolè vale solo un pari Decide la papera di Pugliesi RIMINI TERNANA
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RIMINI (4-3-3): Pugliesi 5; Catacchini 5,5, Vitiello 6,5, Lebran 6 (16’ st Rinaldi 6), Regonesi 5,5; Marchi 6,5, D’Antoni 6, Frara 6; Nolé 7 (29’ st Matteini sv), Longobardi 5,5 (29’ st Morante sv), Tulli 6,5. A disp.: Tornaghi, Ischia, Temperino, Malaccari. All.: Melotti 6,5. TERNANA (4-2-3-1): Visi 7; Bertoli 5,5, Borghetti 6, Tedeschi 6, Imburgia 6; Costantini 6, Danucci 5,5; Concas 6 (41’ st Confalone sv), Noviello 5,5 (16’ st Lacheheb 6), Piccioni 5,5; Tozzi Borsoi 6. A disp.: Cunzi, Quondamatteo, Perney, Negrini, Balistreri. All.: Giorgini 6. ARBITRO: Baratta di Salerno 5,5. RETI: pt 21’ Nolé (R); st 22’ Lacheheb (T). NOTE: spettatori 1857 per un incasso di 19003 euro. Ammoniti: Marchi, Concas, Piccioni e Lacheheb. Angoli 5-4 per il Rimini. Recupero: pt 1’; st 4’. RIMINI. È un 1-1 davvero strano quello che esce dalla ruota di Rimini. Inatteso per
come si era messa la partita, magari anche meritato dalla Ternana allo scoccare del 90’, ma sicuramente bizzarro. Perché il pareggio degli uomini di Giorgini (al debutto) arriva su un’autentica papera del portiere di casa Maurizio Pugliesi, che in tutta tranquillità riesce nell’impresa di calciare la palla addosso a Lacheheb al 22’ della seconda frazione: la palla carambola lentamente in rete e il risultato, 1-1, non cambierà più. I padroni di casa del Rimini propongono un 4-3-3 che ha nelle ali Nolé e Tulli i punti di forza: due elementi sguscianti che rimangono larghissimi . Giorgini prova invece un 42-3-1 che ha in Danucci e Costantini i perni di centrocampo, mentre Concas, Noviello e Piccioni hanno il compito di supportare Tozzi Borsoi in avanti. L’inizio è tutto di marca riminese. La squadra di casa riesce a stare abbastanza corta e approfitta di qualche scollamento tra le linee di difesa e centrocampo ternane. Accade così che per il primo quarto d’ora le ripartenze della squadra di Melotti facciano malissimo, specialmente quando c’è da dar palla sulle linee laterali a Tulli e Nolé,
due che quanto a velocità sanno farsi valere. Proprio da un mezzo contropiede finalizzato all’8’ da Tulli arrivano i primi pericoli, poi lo stesso attaccante di casa scalda nuovamente le mani di un ottimo Visi al quarto d’ora dopo un errato rinvio della difesa su azione d’angolo. La pressione ormai è insostenibile, qualche palla persa di troppo in mezzo al campo consente a Frara di cambiare ritmo e alle tre punte locali di tagliare in mezzo agli spazi. Il gol è solo una conseguenza. Le moviole diranno se il lancio di D’Antoni arriva con Nolé al di là della linea dei difensori avversaria, sta di fatto che la punta non ha più opposizione, si presenta davanti a Visi e infila il vantaggio dopo che sono passati appena 21 minuti. La Ternana non riesce a reagire, il Rimini spinge alla ricerca del doppio vantaggio e ci va vicino in un altro paio di occasioni, con Tulli e Marchi protagonisti. In mezzo ci stanno pure un paio di tentativi di Danucci e Tozzi Borsoi, ma sono troppo deboli per poter impensierire il portiere di casa. Allo scadere il 2-0 per il Rimini sembra fatto, ma dopo
Il potentino Nolè anticipa il portiere della Ternana Visi e segna l’1-0. Raffaele ha segnato il suo gol numero 5 e ha colto anche un palo
il bel servizio di Catacchini, Nolé questa volta incrocia il sinistro facendo sbattere la palla sul palo opposto e consentendo alla difesa di casa di liberare. Nella ripresa qualcosa cambia nell’atteggiamento dei rossoverdi, più compatti e attenti a non lasciare spazio alle iniziative del Rimini. Concas è attivo ma poco preciso in zona gol, Tozzi prova a scaldare il destro all’11’ ma è ancora il Rimini ad andare più vicino di tutti alla rete: il protagonista questa volta è Longobardi, troppo decentrato però per
far male a Visi. È il 17’ e cinque minuti dopo ecco il pacco dono confezionato da Pugliesi e già descritto. È l’1-1, risultato che blocca totalmente i romagnoli, stanchi nelle ali e incapaci a questo punto di cambiare ritmo. La Ternana potrebbe approfittarne ma non lo fa con il massimo della convinzione, pur facendo registrare evidenti miglioramenti rispetto al primo tempo. Piccioni e Regonesi si scambiano due conclusioni mancine che finiscono alte, Lacheheb questa volta (33’) ci prova di sua iniziativa ma fa
terminare a lato la botta da fuori. Poi arriva qualcosa di poco convincente da Catacchini, Tulli e Frara. Giorgini prova a dare sostanza al centrocampo inserendo Confalone per Concas, mentre Melotti fa entrare l’acquisto di gennaio, Morante (comunque in condizioni poco presentabili), che insieme a Matteini non riesce però a dare sostanza e peso all’attacco. Le squadre ci provano ma danno la sensazione di accontentarsi: buon punto per la Ternana, un bel punto guadagnato. Loriano Zannoni
I RISULTATI DELLA 27ª GIORNATA DI LEGA PRO - DOMENICA 21 MARZO LA SECONDA DIVISIONE OSSERVA UN TURNO DI RIPOSO Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione. Girone b
Arezzo-Como 2-3 Benevento-Pergocrema 0-1 Cremonese-Monza 1-1 Lecco-Figline 2-2 Lumezzane-Paganese 2-0 Perugia-Novara 0-2 Sorrento-Foligno 2-1 Varese-Pro Patria 3-1 Viareggio-Alessandria 0-2 CLASSIFICA: Novara 61 punti; Cremonese 51; Arezzo 49; Varese 47; Lumezzane e Benevento 44; Perugia e Alessandria 39; Figline 34; Sorrento 32; Monza 29; Como, Foligno e Viareggio 28; Pergocrema, Pro Patria e Lecco 27; Paganese 20. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 21 MARZO): Alessandria-Varese Como-Foligno Figline-Sorrento Monza-Lecco Novara-Viareggio Paganese-Benevento Pergocrema-Arezzo Perugia-Lumezzane Pro PatriaCremonese
Carpenedolo-Pro Sesto 2-0 Feralpi Salò-Pro Vercelli 1-0 Legnano-Alghero 0-1 Mezzocorona-Sud Tirol 0-1 Olbia-Crociati Noceto 2-1 P.B.Vercelli-Pavia 1-3 Rodengo Saiano-Spezia 1-3 SambonifaceseValenzana 0-2 Villacidrese-Canavese 1-0 CLASSIFICA: Spezia 50 punti; Sud Tirol e Alghero 47; Feralpi Salò 46; Pavia 43; Rodengo Saiano 41; Legnano 40; Crociati Noceto 36; Sambonifacese e Pro Vercelli 35; Canavese 33; Mezzocorona 32; Valenzana 31; Villacidrese 30; Carpenedolo 29; Olbia 27; Pro Belvedere Vercelli 23; Pro Sesto 15. Legnano e Pro Sesto penalizzate di 2 punti; Alghero e Rodengo Saiano penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 28 MARZO): Alghero-Villacidrese Canavese-Mezzocorona Crociati Noceto-Sambonifacese Feralpi Salò-Olbia Pro Sesto-Rodengo Pro Vercelli-Carpenedolo Spezia-Pavia Sud Tirol-P.B.Vercelli Valenzana-Legnano
Colligiana-Lucchese 0-1 Giacomense-Sangiustese 1-0 Gubbio-Sacilese 4-1 Itala San Marco-Carrarese 2-2 Nocerina-Bassano 1-2 Poggibonsi-Pro Vasto 2-2 Prato-Fano 1-0 San Marino-Bellaria 3-1 Sangiovannese-Celano 2-1 CLASSIFICA: Lucchese 53 punti; San Marino 48; Fano 47; Prato 43; Gubbio 41; Sangiovannese 40; Itala San Marco 39; Bassano 38; Giacomense, Nocerina e Sangiustese 33; Celano 32; Pro Vasto 29; Sacilese e Bellaria 28; Poggibonsi 26; Carrarese 25; Colligiana 24. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 28 MARZO): Bassano-Lucchese Carrarese-Bellaria Igea Celano-Nocerina Fano-Gubbio PoggibonsiColligiana Pro Vasto-Sangiovannese Sacilese-Itala San Marco San Marino-Giacomense Sangiustese-Prato
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Due volte sotto, rimonta gli svantaggi e colpisce il palo a tempo scaduto
Ravenna, blitz sfiorato Correa replica a Campagnacci, Piovaccari a Schneider Negli altri gironi di Lega Pro
Il Benevento cade ancora e il Novara non si ferma più di PAOLO COSTA IL NOVARA PASSAanche a Perugia e si avvicina alla B. In 2^ divisione vincono tutte le prime. Sono questi i principali temi della decima tappa di ritorno negli altri gironi dei campionati di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione il Novara dà un’altra dimostrazione di grande forza passando a Perugia. L'imbattuta formazione di Attilio Tesser vienefuori nel finale di partita e colpisce prima con Bertani e poi con Gonzalez. Adesso sono ben diecii puntidi vantaggiosula Cremonese, che dopo il successo nel big match a Benevento, si fa fermare allo «Zini» nel derby contro il Monza; l’iniziale gol di Musetti aveva illuso i grigiorossi, ma Viola nella ripresa riesce a ristabilire la parità. Cade addirittura l’Arezzo di Nanu Galderisi in casa contro il pericolante Como; non basta ai toscani la doppietta di Chianese e il gol partita arriva in pieno recupero grazie a Gonnella. Cade nuovamente il Benevento di Camplone; al «Santa Colomba» arriva il secondo stop consecutivo, questa volta contro il Pergocrema (0-1). Ne approfitta il Varese che torna alla vittoria dopo 4 pareggi consecutivi e balza al quarto posto; battuta la Pro Patriaper3-1. Siriscattaanche il Lumezzane; i bresciani, reduci dallo stop di Novara, piegano la Paganese (2-0) con una doppietta di Galabinov e agganciano il Bene-
vento al quinto posto. L’Alessandria passa a Viareggio (2-0) e dimostra di non avere abbandonato le ambizioni play-off. Per il resto vittoria del Sorrento sul Foligno (2-1) e pareggio tra Lecco e Figline (2-2). In seconda divisione, nel girone A vincono tutte in trasferta le prime della classee la classifica resta immutata. La capolista Spezia torna vittoriosa dalla difficile trasferta sul terreno del Rodengo Saiano; 3-1 con doppietta di Capuano. Ad Alghero e Alto Adige basta un gol per passare rispettivamente a Legnano e Mezzocorona (sabato). Anche il Feralpi Salò, quarta forza del campionato e unica a giocare in casa contro la Pro Vercelli, conserva la posizione (1-0). Il Pavia è quinto dopo il successo esterno (3-1) sul campo della Pro Belvedere. Nel girone B torna al successo la Lucchese dopo che nelle ultime 4 partite aveva ottenuto un solo punto sprecando un notevole vantaggio; il riscatto arriva in trasferta (1-0) sul campo della Colligiana, ultima in classifica.Vittoria ancorapiùpreziosa nelgiorno incui cadeil Fano, impegnato nel big match di giornata a Prato (10).Ora laprimainseguitrice dei toscani torna ad essere il San Marino, vittorioso contro il Bellaria (3-1). Il Gubbio batte la Sacilese (1-0) e resta da solo al quinto posto visto che l’Itala San Marco non riesce ad avere ragione della Carrarese (2-2).
GIULIANOVA RAVENNA
2 2
GIULIANOVA (4-3-3): Gasparri 6; Pucello 7, Garaffoni 6, Vinetot 6, Migliore 6; Censori 5, Croce 6, Del Grande 5; Carbonaro 6, Melchiorri 5,5 (1' st Maritato 5,5), Campagnacci 6 (23' st Schneider 6). A disp.: Buono, Faragalli, Rinaldi, Dezi, Carratta. All.: Bitetto 6,5. RAVENNA (4-4-2): Anania 6; Biserni 6, Rizzo 6, Anzalone 6, Fasano 5,5; Felci 6 (1' st Packer 6), Giordano 6 (31' st Scappini sv), Sciaccaluga 6,5 (27' st. Rossetti sv), Toledo 7; Correa 7, Piovaccari 7. A disp.: Rossi, Ciuffetelli, Cavagna, Gerbino Polo. All.: Esposito 6. RETI: pt 24' Campagnacci (G), 37' Correa (R); st 29' Schneider rig. (G), 40' Piovaccari (R). NOTE: spettatori 1617, incasso di 9.787,05 euro, compreso il rateo di 7.478,05 euro per 1210 abbonati. Ammoniti: Anzalone, Fasano, Scappini, Schneider. Angoli 6-3 per il Giulianova. Recuperi: pt 3’; st 4’. Chiusi per inagibilità i settori di curva est e distinti est riservati agli ospiti. GIULIANOVA - Il Ravenna per due volte riesce ad agguantare il Giulianova e, nel finale, quando i locali si spingono in avanti per cercare il risultato pieno, colpisce la base del palo alla sinistra di Dazzi, con Piovaccari e con il portiere battuto. Il Giulianova protesta a lungo per il gol del pareggio ravennate sostenendo che Piovaccari, prima di colpire di testa e segnare, abbia spinto Pucello, impedendogli di intervenire. L’arbitro Merlino, per il resto tutt’altro che mago, non vede o, comunque, ritiene l’intervento regolare. Negli spogliatoi lo stesso Piovaccari ammetterà il fallo, sostenendo che si tratta della classica furbizia dell’attaccante. Rivoluzionata da Bitetto con Pucello terzino, al posto di Lieti che, colpito in nottata dalla febbre insieme a Garaffoni e Melchiorri si è aggiunto agli infortunati Sosi e Donato, con Del Grande anziché Carratta a centrocampo, e con Carbonaro esterno d’attacco, in luogo di Maritato, la squadra giuliese ha spinto subito sull’acceleratore, quasi a voler dimostrare la grande voglia di vincere, ma il solido 4-4-2 dei romagnoli non ha concesso mai molti spazi. Eppure al 24'
Toledo del Ravenna affrontato da Croce del Giulianova
Campagnacci ha trovato il varco giusto su allungo di Censori, che aveva rubato palla a Sciaccaluga. Sui calci piazzati, però, il Ravenna è stato maligno. Al 34’ la prima avvisaglia: Gasparri ha dovuto respingere nel mucchio un corner di Sciaccaluga. Al 37’, il pareggio: calcio di punizione di Correa deviato dalla barriera, smanacciata debole di Gasparri e palla in rete. Al 39’ un altro “angolo” tagliato di Sciaccaluga ha scheggiato la parte superiore della traversa. I padroni di casa hanno chiuso la frazione in evidente disagio psicologico e morale per il pareggio degli ospiti Al rientro in campo nella ripresa, Giulianova con Maritato e Ravenna con Packer, ma è stata subito una serie di occasioni per gli ospiti: al 1’ Correa, smarcato da Piovaccari, ha mandato alle stelle davanti a Gasparri, al 4’ deviato fuori di testa dall’area piccola giuliese, e al 7’ ancora lui ha concluso debolmente tra le braccia del portiere locale. Sull’orlo del baratro, il Giulianova si è dato una mossa per scuotersi. Al 16’ Del Grande, su punizione, ha impegnato
Anania in angolo. Sembrava, in realtà, un fuoco di paglia finchè al 29', su cross di Carbonaro, Schneider, subentrato da poco al claudicante Campagnacci, è stato atterrato da Fasano, ammonito nella circostanza, davanti ad Anania. Secondo i giuliresi ci stava anche l'espulsione del difensore, soltanto ammonito. Schneider stesso, dal dischetto, ha realizzato la sua prima rete in giallorosso. Poderosa la reazione del Ravenna, alla quale Bitetto non ha opposto contromosse nei reparti arretrati, anche perché aveva i giocatori contati, essendo indisponibili Sosi e Donato. Al 32' Gasparri ha salvato su rovesciata di Rossetti, ma al 40' nulla ha potuto sullo stacco di testa di Piovaccari da un traversone di Rossetti: gol, come detto, contestato dai giuliesi. I romagnoli hanno sfiorato persino la vittoria: al 42' Piovaccari ha colpito il palo su invito di Toledo, ha ripreso Packer ma Censori ha ribattuto sulla linea. Al 42' è stato Vinetot, invece, a chiudere provvidenzialmente su Toledo. Azzurra Marcozzi
Gli abruzzesi tornano al successo dopo un mese e mezzo
Pescara, basta Dettori PESCARA SPAL
1 0
PESCARA (4-4-2): Pinna 6,5; Zanon 6, Olivi 5,5, Mengoni 6, Petterini 7; Soddimo 5,5 ( 26' st Zappacosta sv ), Coletti 6,5, Tognozzi 6, Dettori 7; Sansovini 6 ( 43' st Sembroni sv), Inglese 5,5 ( 34' st Ganci sv). A disp. Bartoletti, Vitale, Zizzari, Carboni. All. Di Francesco 6,5. SPAL (4-4-2): Capecchi 6,5; Cabeccia 5,5 ( 42' st Rossi sv), Zamboni 5, Ghetti 5,5, Smit 5 ( 26' st Bortel sv); Quintavalla 6, Bedin 6, Migliorini 6, Valtulina 5,5 ( 30' st Marongiu sv); Bazzani 6,5, Cipriani 6,5. A disp. Ioime, Licata, Lorenzi, Pedruzzi. All. Notaristefano 6. ARBITRO: Pasqua di Tivoli 5,5. RETI: pt 10' Dettori NOTE: spettatori 8mila circa, abbonati 5.600. Ammoniti Cipriani, Sansovini, Soddimo. Angoli 7-6 per la Spal. Recupero: pt 1'; st 6' PESCARA - Dopo un mese e mezzo di astinenza, il Pescara torna alla vittoria allo stadio Adriatico spezzando la serie d'oro di Notaristefano. Si ferma a 8 la serie di successi della Spal. Determinante nell'1 a 0 finale subito in riva all'Adriatico il primo tempo ad alta velocità della squadra di casa. Dettori esterno è il jolly che spiazza gli emiliani e ne manda in tilt il sistema difensivo. Con Zamboni e Ghetti in affanno sulle punte biancazzurre, il successo si materializza con l'annienta-
mento di Cabeccia da parte del centrocampista sardo. La Spal torna a casa senza punti ma con la consapevolezza di averci provato. A Pescara non è una bocciatura. E se non fosse stato per Pinna, paratutto nei momenti decisivi, forse Bazzani e compagni avrebbero anche potuto pareggiare. Al 6' la prima grande occasione della partita, di marca abruzzese: sugli sviluppi di un corner, Sansovini si ritrova tra i piedi, a due passi dalla porta, la palla buona per sbloccarsi (non segna da cinque mesi), ma il suo destro potente a botta sicura finisce sulla schiena di Ghetti e poi in angolo. E' l'antipasto prima del vantaggio, che arriva al 10'. Una botta di Coletti non viene trattenuta da Capecchi, colto di sorpresa, e Dettori è il più veloce di tutti sulla ribattuta. La Spal è in buone condizioni mentali e lo dimostra non scomponendosi e costruendo dopo 3' la palla del possibile pareggio: Quintavalla serve rasoterra Cipriani in area, ma trova l'opposizione da campione di Pinna in uscita bassa. La partita è accesa e divertente, soprattutto per merito della squadra di Notaristefano, che reagisce e tiene il campo con disinvoltura, cercando di ripartire velocemente ogni volta che il Pescara prova ad accelerare nella trequarti avversaria. Al 17' trova anche un gol con Cipriani, ma l'ex bomber del Bologna è in posizione irregolare. La manovra spallina viene sempre finalizzata dal numero 11, ma Olivi e Mengoni non lo mollano un istan-
Il gol del Pescara e l’esultanza di Ciccio Dettori
te. Dopo mezzora il Pescara si fa rivedere con decisione dalle parti di Capecchi e protesta per un gol annullato a Petterini, servito da Dettori con un delizioso tocco d'esterno: il terzino scatta prima di superare la linea difensiva ospite, ma è fermato dalla bandierina del guardalinee. Le chiavi del godibile primo tempo dell'Adriatico sono Dettori (al 39' in uno scambio con Sansovini arriva al tiro ma Capecchi stavolta è provvidenziale) per gli adriatici e l'asse verticale Migliorini-Cipriani per la Spal. La frazione si chiude
con un tiro a girare di Sansovini dal limite dell'area che sfiora l'incrocio. Continua la maledizione del bomber abruzzese, non quella del Pescara che torna negli spogliatoi con un vantaggio meritato. Ma tutto da confermare nella ripresa: la Spal è viva e dimostra di saper fare male se viene lasciata libera di giocare. La ripresa però si riapre nel segno di super Dettori: al 1' salta Cabeccia e mette al centro per Sansovini: controllo perfetto e rasoterra, Capecchi si allunga per deviare in corner un gol già fatto. La rispo-
sta è una fiammata sul rovesciamento di fronte di Bazzani: gran destro, alto di poco. Si gioca con generosità e una grande dose di agonismo (al 15' Pinna in uscita s'immola su Cipriani: testata che gli costa una ferita e il “turbante”). Al 17' Sansovini si beve di nuovo Zamboni in velocità, ma in area tocca d'esterno senza cattiveria e regala il pallone a Capecchi. Nella bagarre finale, Zamboni sfiora il pareggio sugli sviluppi di un corner ma trova ancora l'opposizione di Pinna. Orlando D'Angelo
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Sport 25
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Risultati e classifica Brindisi-Juve Stabia
1-2
Cassino-Igea V.
2-1
27ª giornata Marcatori
pt 23' Moscelli (B), 40' Fabbro (JS); st 12' Moretti (JS) pt 23' Goisis (C), 36' Gemmiti (IV); st 6' Berardi (C)
CATANZARO
57
27 19 3
5 52 22 14 14 0
0 33 6 13 5
3
5 19 16 30 +5
Catanzaro-Isola Liri
JUVE STABIA
57
27 17 6
4 51 22 14 11 3
0 32 6 13 6
3
4 19 16 29 +2
CISCO ROMA
54
27 15 9
3 41 14 14 11 3
0 25 2 13 4
6
3 16 12 27 -1
SIRACUSA
45
27 13 6
8 29 18 14 10 3
1 20 4 13 3
3
7
GELA
43
27 12 7
8 32 21 13 8
1
4 19 11 14 4
6
4 13 10 11 -10
BARLETTA
42
27 11 10 6 27 27 13 8
4
1 16 8 14 3
6
5 11 19 0 -10
BRINDISI
41
27 11 8
8 37 27 13 9
3
1 23 8 14 2
5
7 14 19 10 -12
CASSINO
41
27 12 5 10 34 33 13 6
2
5 17 17 14 6
3
5 17 16 1 -12
3-0
pt 10’ Montella; st 4’ Mosciaro; 48’ Di Maio
Cisco Roma-Aversa 5’ pt, 38’ pt (r) e 31’ st Ciofani
3-0
Melfi-Gela
2-2
Noicattaro-Barletta
1-1
pt 1’ Guazzo (M), 20’ Chiaria (M); st 1’ e 13’ Agostinelli (G) pt 21' Rescio (B); st 48' Strambelli (N)
9 14 11 -10
Scafatese-Vico Eq.
0-0
Siracusa-Monopoli
0-0
MELFI
36
27 10 6 11 40 35 14 8
4
2 30 15 13 2
2
9 10 20 5 -19
Vibonese-Manfredonia
3-0
MONOPOLI
36
27 9
9
9 29 31 13 5
4
4 15 13 14 4
5
5 14 18 -2 -17
AVERSA
30
27 7
9 11 26 32 13 4
6
3 14 13 14 3
3
8 12 19 -6 -23
ISOLA LIRI
30
27 8
6 13 20 37 14 5
5
4 13 14 13 3
1
9
7 23 -17 -25
MANFREDONIA
29
27 7
8 12 23 34 14 6
4
4 18 16 13 1
4
8
5 18 -11 -26
SCAFATESE
28
27 5 13 9 26 34 13 3
7
3 14 15 14 2
6
6 12 19 -8 -25
NOICATTARO
24
27 5
9 13 25 46 14 4
5
5 17 20 13 1
4
8
8 26 -21 -31
VICO EQ.
23
27 4 11 12 16 29 13 2
7
4 10 11 14 2
4
8
6 18 -13 -30
VIBONESE
23
27 5
9 13 21 37 14 4
4
6 13 15 13 1
5
7
8 22 -16 -31
IGEA V.
11
27 1 10 16 21 51 13 1
7
5 10 17 14 0
3 11 11 34 -30 -40
pt 4’ e 34’ Omolade; st 45’ Sperandeo
Prossimo turno
28ª giornata 28/03/10 ore 15.00
Aversa-Siracusa Barletta-Vibonese Brindisi-Cisco Roma Gela-Manfredonia Igea V.-Noicattaro Isola Liri-Juve Stabia Monopoli-Cassino Scafatese-Catanzaro Vico Eq.-Melfi
19 Reti: Ciofani (5) (C.Roma) 14 Reti: Chiaria (Melfi) 12 Reti: Longoni, Mosciaro (2) (Catanzaro) 11 Reti: Da Silva (Brindisi); Agostinelli (Gela); De Angelis (2), Vicentin (J.Stabia) 9 Reti: Perna (1) (Aversa); Infantino (Barletta) 8 Reti: Montella (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Peluso (J.Stabia) 7 Reti: Moscelli (Brindisi); Mezgour (Cassino); Arigò (Manfredonia); Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli); Dal Rio (2) (Siracusa); Napoli (Vico E.) 6 Reti: Giannone (2) (Cassino); Caputo (1), Di Maio (Catanzaro); Capparella (2) (J.Stabia); Balistreri (1) (Monopoli); Corsale, Sifonetti (3) (Scafatese); Omolade (Vibonese) 5 Reti: Prisco (Aversa); Fiore (Brindisi); Cammarota (2) (Gela); Luppi (Manfredonia); Guazzo, Lo Iacono (Melfi); Pignatta (1) (Scafatese) 4 Reti: Arini (Aversa); Lanteri (C.Roma); Cunzi, Vianello (Gela); Angotti (1) (Igea V.); Federici (1), Raffaello (1) (Isola L.); Lisi (Monopoli); Giampaolo, Zotti (1) (Noicattaro)
I campani superano in rimonta un Brindisi che non perdeva in casa da 40 partite
Una Juve Stabia travolgente Al vantaggio di Moscelli rispondono Fabbro e Moretti con un gran tiro BRINDISI JUVESTABIA
1 2
BRINDISI (4-3-3): Pinzan 6,5; Pasqualini 6, Trinchera 6, Taurino 6, Idda 7; Carcione 6,5, Battisti 6,5, Pizzolla 5,5; Siclari 5 (10' st Piccinni 5,5), Da Silva 5 (10' st Galetti 5,5), Moscelli 5,5 (35' Albadoro sv). A disp.: Ferrante, Maulella, Montella, Mortelliti. All.: Silva 5. JUVE STABIA (4-4-2): Panico 6,5; Gritti 6 (19' st Iorio 6), Maury 6,5, Fabbro 7,5, Moretti 7,5; Gomes 6, Acoglanis 6,5, Cinelli 6 (29' st Marano sv), Amore 6,5; Vicentin 6, De Angelis 6,5 (26' st Peluso sv). A disp: D'Oriano, Pezzella, Tarantino, Varriale. All.: Rastelli 7. ARBITRO: Pizzi di Saronno 6. RETI: pt 23' Moscelli, 40' Fabbro; st 12' Moretti. NOTE: spettatori 2000 di cui 150 provenienti da Castellamare. Ammoniti: Gritti, Battisti, Pizzolla, Moscelli, Trinchera. Angoli 5-2 per la Juve Stabia. Recupero: pt 3'; st 5 '. BRINDISI. La Juve Stabia conquista tre punti importanti violando il “Fanuzzi”. La squadra gialloblù consolida così il primo posto ma soprattutto lancia un segnale importante conquistando meritatamente tre punti contro i pugliesi che non perdevano in casa in campionato da 40 gare consecutive. I campani iniziano bene, ma è il Brindisi a rendersi pericoloso: all'ottavo minuto Idda mette in mezzo un interessante cross per Moscelli ma Panico è attento. Due minuti più tardi, Moscelli in area prova il sinistro ma il numero uno gialloblù è pronto. Al 21' Cinelli, dalla destra, serve in area Vicentin che di testa prova a impensierire Pinzan. Un minuto più tardi il pallo-
ne termina in area campana e Moscelli, in ritardo, prova comunque a controllarlo; sulla corsa si frappone Gritti per un contatto giudicato falloso. Lo stesso Moscelli si presenta sul dischetto e firma il vantaggio. La Juve Stabia non si disunisce e apporta alcune modifiche affidandosi al solito 4-4-2. Al 38' occasione importante in area con Amore che tira a colpo sicuro ma Pinzan è strepitoso e si rifugia in corner. Sugli sviluppi dello stesso Moretti colpisce l'esterno della rete. La pressione sale e al 40', sugli sviluppi di un calcio piazzato Fabbro di sinistro sigla l'uno a uno. Al 45' è ancora Juve Stabia con Vicentin, ma si va negli spogliatoi sul punteggio di parità. Dopo l'intervallo nessun cambio: al 47' i campani battono un corner dalla destra e Fabbro sotto porta non trova incredibilmente la porta. Al 55' Silva inserisce Galetti per uno spento Da Silva e Piccinni per Siclari. Non c'è il tempo di assestare i nuovi equilibri perché Moretti, con una spettacolare punizione dai 30 metri, firma il vantaggio dei suoi. Il Brindisi accusa il colpo. Rastelli effettua tre cambi e il Brindisi non punge mai. Il primo tiro di marca biancoazzurra arriva solo all'89' con Trinchera che ci prova da fuori invano. Sono cinque i minuti di recupero e proprio al 95', a cinque secondi dallo scadere, Pizzolla guadagna un pallone sulla tre quarti destra e mette sul secondo palo con Carcione colpevolmente solo: il numero 10 brindisino non trova però la forza giusta, schiaccia di testa, con Panico che non ha particolari difficoltà a controllare. Così la Juve Stabia riscatta l'ultima trasferta giocata a Roma e soprattutto consolida il primato. Mino Pica
Il Siracusa paga le assenze Il Monopoli non sfonda SIRACUSA MONOPOLI
0 0
SIRACUSA (4-3-3):Castelli 6,5; Di Silvestro 6, De Pascale 6,5, Perricone 6, Strigari 6; Giurdanella 5 (44' st Calabrese sv), Cardinale 5, Lewandowski 6,5; Mignogna 5 (29' st Dalì 6), Di Piazza 5, Bufalino 5 (38' st Perelli sv). A disp.: Scordino, Berti, Donadoni, Carrozza. All.: Sonzogni 5 MONOPOLI (4-4-2): Pellegrino 6,5; Colella 6, Terracciano 6,5, Lanzolla 6,5, Loseto 6,5; Corsi 6 (43' st Bizzarri sv), Bonfardino 6 (30' st Di Miceli 6,5), Cortesi 8, Volpe 6 (17' st Polidori 6,5); Mastrolilli 7, Caracciolese 7. A disp.: Corno, Costantino, Caccavale, Angelucci. All.: Chiricallo 6,5. ARBITRO: Mariani di Aprilia 6 NOTE: Quasi 2000 spettatori sugli spalti con una trentina di tifosi ospiti. Ammoniti Loseto, Colella, Di Silvestro. Angoli 7-1 per il Monopoli. Recupero: pt 1'; st 4' SIRACUSA - Arriva il primo pareggio stagionale al De Simone con un Siracusa mai in arnese a centrocampo e con il Monopoli che questo confronto ha cercato di vincerlo fino alla fine. Più squadra il Monopoli, ben messa in campo, funzionale al massimo. Attenta quanto basta sulla linea difensiva, autoritaria e propositiva a centrocampo, sempre pericolosa in avanti con Mastrolilli e Caracciolese che hanno impegnato al massimo una delle migliori difese del campionato. Viste le assenze, almeno per una volta, Sonzogni poteva fare a meno di proporre il 4-3-3. Castelli il portiere più impegnato, ordinaria amministrazione o quasi per Pellegrino che ha corso un serio pericolo solo all'87' con conclusione di Perelli fermata e troppo centrale. Soprattutto nel primo tempo il Monopoli ha sempre avuto in mano il pallino del gioco per ben tre volte Mastrolilli ha concluso fuori bersaglio, al 22' Castelli in uscita ha sottratto il pallone dai piedi di Caracciolese, imbeccato da Mastrolilli. Lo stesso Caracciolese in chiusura ci ha provato anche dalla distanza con Castelli avanzato, non trovando la porta. Anche in avvio di ripresa Monopoli più vivo. Fuori bersaglio al 51' e al 53' due conclusioni di Mastrolilli. Il primo vero intervento di Pellegrino al 65' su conclusione dalla distanza di Lewandowski. All'81' Dalì vola sinistra imbeccato da Cardinale ma Pellegrino in uscita ci mette una pezza. Un minuto dopo conclude fuori Di Piazza e all'87' su iniziativa di Lewandowski conclusione centrale di Perelli che Pellegrino para in due tempi. Finale, poi, del Monopoli. Il Siracusa non aveva testa e gambe per dare di più. Il Monopoli al suo settimo risultato utile consecutivo (tre vittorie, quattro pareggi) ha confermato al De Simone il suo buon momento. Franco Antonuccio
Aversa steso con una tripletta del bomber
E’ Ciofani show CISCOROMA AVERSAN.
3 0
CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6,5, Doudou 6, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6,5, Romondini 6 (32' st La Rosa 6), Barrionuevo 6 (15' st Mazzarani 6); Caputo 6 (15' st Bellè 5,5), Ciofani 8, Franchini 6,5. A disp. Previti, Padella, Lopiccolo, Di Iorio. All. Incocciati 6,5. AVERSA NORMANNA (43-3): Pettinari 6,5; Pistillo 5 (25' st Parisi 5,5), Ciminari 5,5, Di Girolamo 5,5, Bertoncini 5,5; Arini 5,5 (32' st Zolfo 5,5), Massimo 5,5, Palumbo 5,5; Guglielmelli 5 (1' st Tovalieri 5,5), Perna 5, Grieco 6. A disp. Cavaliere, Balestrieri, Rinaldi, Zolfo, Longo. All. Juary 5. ARBITRO: De Benedictis di Bari 7. RETI: pt 5'e 38' Ciofani rig.; st 31' Ciofani. NOTE: Spettatori 500 circa, compresi una cinquantina di tifosi ospiti. Ammoniti: Pistillo, Di Girolamo, Parisi, Franchini. Angoli: 8-1 per l'Aversa Normanna. Recupero: pt 2'; st 0'. ROMA La Cisco trascinata da Ciofani stravince. Fa due gol nei primi 38' e continua la corsa. I campani si fermano - dopo due risultati utili di fila - senza neanche averci provato, anche se paiono avere tutti i mezzi per centrare la salvezza diretta. L'Aversa ci prova per prima. Incursione di Arini (4') sulla destra e cross basso che Ambrosi blocca in tuffo.
La replica della Cisco è letale. Calcio d'angolo di Caputo e incornata vincente di Ciofani (5'). L'Aversa si dimostra incapace di cambiare ritmo, così la prima vera opportunità giunge al 17'. Sugli sviluppi di una punizione, Pistillo si ritrova il pallone tra i piedi in area ma perde il tempo per il tiro forse anche perché toccato irregolarmente da un avversario: l'arbitro lascia correre. I ritmi lenti non favoriscono lo spettacolo. Prima dell'intervallo, da ricordare il volo di Pettinari (35'), che smanaccia un colpo di testa di Ciofani su cross di Chiappara, e il raddoppio su rigore di Ciofani, concesso giustamente per fallo di Pistillo su Franchini. A inizio ripresa, Juary manda in campo Tovalieri. Subito due occasioni, una per parte. Prima Barrionuevo (1'), tutto solo, fallisce il 3-0. Poi Grieco sfiora il palo con un destro a giro. Un colpo di testa di Ciofani ben bloccato da Pettinari (26') interrompe una fase di stanca della gara caratterizzata da una supremazia territoriale costante ma sterile degli ospiti. Sugli sviluppi di un corner, Parisi, appena entrato, impegna Ambrosi di testa (28'). Tre minuti dopo, ancora Ciofani su assist di Franchini, firma la tripletta personale (seconda stagionale) e si porta a quota 19 tra i cannonieri. Una punizione dal limite di Grieco, parata da Ambrosi in tuffo (35'), è l'ultima emozione di una gara senza storia. Massimiliano Ancona
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26 Sport
Eccezionale primo tempo gialloverde e doppio vantaggio con Guazzo e Chiaria
Mezzo Melfi: un punto Fatali 13’ iniziali della ripresa con la doppietta di Agostinelli MELFI GELA
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A sinistra Careri, in basso Pellecchia in azione. Qui accanto i due goleador gialloverdi Chiaria e Guazzo (foto Valerio)
MELFI 4-4-2: Careri 5,5, Marino 6,5, Vignati 6, (dal 5 st Sicignano 6) Agius 6, Vanacore 6, Lo Iacono 6,5, ( dal 30 st Mangiacasale), El kamch 6,5, Mitra 6, Pellecchia 6,5, Chiaria 7, Guazzo 7 (dal 38 st Arcamone). A disposizione: Manis, Tursi, D'Andria, Viola. Allenatore Rodolfi GELA 4-4-2: Nordi 7, Scopelliti 6, Geraldi 5,5, Lucioni 5,5, Piva 6, Cruciani 5 ( dal 1 st Agostinelli 7), Zaminga 6,5, Cammarota 6, Memè 6, Franciel 5,5, ( dal 30 st Rosamilia) La Porta 6,5. A disposaizione: Ferla, Ricca, Di Muro, Carraro, Vianello. Allenatore Provenza ARBITRO: Aureliano di Bologna Assistenti: Mertino - Surano RETI: 1’ Guazzo, 20’ Chiaria, 1’ st e 13’ st Agostinelli NOTE: Angoli : 10 a 1 per il Melfi Recupero: o primo tempo 3 minuti secondo tempo DOPO IL PRIMO TEMPO scintillante, brioso e sontuoso del Melfi, nessuno avrebbe scommesso un euro sul recupero del Gela. Ed invece i secondi 45 minuti, hanno sancito il ritorno dei siciliani, grazie alla mossa azzeccata di Provenza che inseriva Agostinelli autore di una doppietta, ed al calo dei gialloverdi, incapaci di ripresentarsi in maniera ficcante dalle parti di Nordi. Alla fine il pareggio non dove essere visto male in ottica salvezza, ma di certo lascia un po' di amarezza per come è stato conseguito. Il Melfi ha prodotto infatti più degli avversari, ed il computo finale degli angoli, lo indica chiaramente. Anche le palle gol create sono favorevoli al Melfi, che ha raccolto decisamente meno rispetto a quanto seminato. Comunque i federiciani si confermano in casa, formazione ostica e difficile per chiunque, Gela compreso che ha dovuto sudare sette camice per uscire imbattuto dal Valerio. La cronaca. Passano appena diciotto secondi ed il Melfi è già in vantaggio. Palla in area per Guazzo che è lestissimo a girasi ed incenerire con il destro l'estremo avversario Nordi, incolpevole nella circostanza. Questo match, in maniera migliore di certo non poteva iniziare. Memè ex Potenza ci prova dalla distanza, Careri blocca sicuro. Ben più pericolose le sortite gialloverdi. Tiro cross di Pellecchia, Nordi smanaccia in affanno. Ancora Guazzo al 6°, Nordi è attento e devia in angolo. La partenza fulminante del Melfi mette in se-
ria difficoltà il Gela. Minuto 17, traversone di Marino e spettacolare acrobazia di Chiaria. Nordi miracolosamente devia in angolo. Il Gela è alle corde ed infatti capitola per la seconda volta. Ancora una azione melfitana dalla destra, cross al bacio di Lo Iacono per la scivolata puntuale di Chiaria che anticipa l'avversario e fa secco Nordi. 2 a 0 Melfi e Valerio in delirio. Il Gela sbanda. Ci prova uno degli ex, Laporta ad alleggerire la minaccia, ma il suo tiro non impensierisce Careri. Sull'altro fronte il tandem Chiaria - Guazzo è scatenato. Prima del finale del tempo in rapida successione i due scaldano i guanti a Nordi, bravo in entrambe le circostanze nel salvarsi in angolo. Il primo tempo si chiude così, con un Melfi giustamente applauditissimo dai suoi sostenitori. Poi la ripresa che non t'aspetti. Al primo, Agostinelli, appena entrato al posto di uno spento Cruciani, trova l'angolo giusto con un tiro tutt'altro che irresistibile. Nell'occasione Careri ha più di qualche responsabilità. Sembra un momento passeggero, ed invece è l'episodio che fa svoltare il match. Il Melfi perde fiducia e tranquillità, a tutto vantaggio di una compagine esperta come il Gela. Al 12° Laporta con un destro a giro impegna Careri che si salva in angolo. Dalla ban-
dierina si accende una mischia, palla ad Agostinelli, colpevolmente libero sul secondo palo, di testa con l'ausilio del palo, fa due a due. In 13 sciagurati minuti buttato al vento quanto faticosamente costruito in un primo tempo, praticamente perfetto. Il colpo è pesante da smaltire, anche perché il Gela da un punto di vista di ritmo e condizione appare nettamente al di sotto del Melfi. Ci prova Marino, su punizione ma Nordi è attento e devia. Il Melfi cerca l'assalto finale, ma le energie scarseggiano dopo aver speso tanto. Alla mezz'ora circa, ci prova Laporta, il più attivo dei suoi, Rasoterra sul fondo. Ancora Nordi sugli scudi su un tiro di Lo Iacono. Sono gli ultimi lampi di una gara che nel finale non dice più nulla, nonostante i cambi di Rodolfi. Il Melfi ritorna a pareggiare al Valerio dove l'ultimo X e datato 23 novembre 2009 con il Noicattaro. Anche allora fu 2 a 2 ed anche in quella circostanza i gialloverdi sciuparono un doppio vantaggio iniziale. Da rimarcare tra il primo e secondo tempo i festeggiamenti in tribuna per Tonino Francese, bandiera gialloverde, in veste di giocatore prima e allenatore poi, che ha compiuto 80 anni. Auguri dalla redazione sportiva del Quotidiano Emilio Fidanzio
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Sport 27
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Le pagelle Careri non esente da responsabilità sul primo gol siciliano
Chiaria, che continuità Lo Iacono bene in avvio di match. Guazzo per 30’ incontenibile CARERI (5,5) - Il primo gol di Agostinelli è apparso evitabile, tiro lento e non irresistibile. Una colpa non da poco perché da il là alla rimonta gelese
MITRA (6) - Nel finale gli manca la lucidità necessaria per garantire gli assalti finali. In ogni caso apprezzabile contributo di generosità e sostanza
MARINO (6,5) - Il suo compito non è semplice perché deve presiedere la fascia dove spinge Lo iacono. Svolge il ruolo in maniera soddisfacente, proponendo anche in fase di spinta
CHIARIA (7) - Sono 14. Va in rete con continuità mostruosa. Se avesse segnato anche in mezza rovesciata, avrebbe fatto cadere il Valerio. Bomberissimo
VIGNATI (6) - All'intervallo accusa un problema che lo costringe all'uscita dopo 45 minuti in cui garantisce il suo contributo
GUAZZO (7) - la sua prima mezz'ora è incontenibile. Non lo tengono mai. Va in rete e sfiora la segnatura in altre due circostanze. Da ragione a Rodolfi che lo ha preferito ad Arcamone
AGIUS (6 ) - ottimo primo tempo, cala come tutto il Melfi nella ripresa, senza comunque andare mai in affanno
SICIGNANO (6) - Buon ritorno, anche se va in campo nel momento più difficile. Se Vignati non dovesse farcela, il Melfi avrebbe comunque un centrale affidabile su cui fare affidamento
VANACORE (6) - Il meno brillante della difesa, riesce a strappare la sufficienza dando fondo all'esperienza che non gli fa difetto LO IACONO (6,5) - Buon primo tempo in cui fornisce l'assist in occasione del gol di Chiaria. Esce alla distanza dal campo, dopo aver dato ed esausto
RODOLFI (7) - Il Melfi casalingo è spettacolare. Lo ammettono anche gli avversari. Se non arriva la vittoria non è per colpe sue e.f.
EL KAMCH (6,5) - Anche lui gioca un primo tempo eccezionale, da vero padrone della linea mediana. In alto il Melfi di Rodolfi. Qui sopra a sinistra Guazzo, a destra il tiro vincente di Chiaria (foto Valerio) Nella ripresa soffre la mancanza di energie ed il ritorno del Gela
In primo piano El Kamch, poi un’azione di gioco, a destra un dialogo tra Fabbro e Vanacore al’interno degli spogliatoi
Il prossimo avversario del Melfi Derby scialbo
Mezzo sorriso per il Vico SCAFATESE VICOEQUENSE
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SCAFATESE (3-4-3): De Felice 6; Pagano 6, Miale 6,5, Braca 6; Mastronicola 6, Basile 6, Poziello 5,5 (6' st A. Napoli 5,5 e dal 43' st Ramaglia sv) , Nunziata 5,5 (39' st Avallone sv); Corsale 6, Martone 5,5, Sifonetti 6,5. A disp.: Schettino, Marco Pepe II, Marco Pepe I, Cerasuolo. All.: Rossi 5. VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao 6; Russo 6,5, Scognamiglio 6, Gargiulo 6; Burgos 6, Marciano 6, Armellino 6, Loreto 5,5; Trapani 5,5 (13' st Hozda 5,5); Esposito 5,5 (11' st R. Napoli 6), Donnarumma. A disp.: Izzo, Morfù, Mineo, De Ro-
sa, Lupico. All.: Ferraro 6. ARBITRO: Fiamingo di Pisa. NOTE: Spettatori 400 circa. Ammoniti: Armellino , Pagano, Braca . Angoli 7-3 per il Vico Equense. Recupero: pt 1'; st 4'. SCAFATI. Derby in chiaroscuro. Buio pesto per la Scafatese si conferma incapace di imporsi in casa; grigio sbiadito per il Vico che muove la sua classifica in vista dei playout. Aria di derby ma quanta amarezza per quegli spalti poco gremiti e di gran lunga silenziosi. Anche perché la gara vale tanto: Scafatese e Vico Equense si giocano un bel pezzo di salvezza e nel momento in cui le dirette concorrenti non hanno vita facile. L'atteggiamento di entrambe, tuttavia, promette scin-
tille. Marco Rossi conferma il 3-43 con Corsale sulla linea avanzata proprio come a Monopoli, il Vico risponde a specchio (o quasi) con l'esperto Trapani a supporto del tandem Esposito-Donnarumma. Moduli spregiudicati ma è solo un mera illusione. A conti fatti il primo tempo scivola via portandosi dietro noia condivisa e paura di scoprirsi in campo. Un peccato per la squadra di casa, che può contare su un Sifonetti prodigo di numeri ed inviti per i compagni e su Martone che, dopo i due gol consecutivi, si dimostra pronto alla lotta. Il Vico Equense ha meno ambizione e fa bene. Si copre poi bene sugli esterni. Loreto costringe Sifonetti a scambiare la corsia di competenza con Corsale, al centro Armelli-
no e Marciano coprono adeguatamente gli spazi. Sifonetti è però in vena di strafare, in un paio di occasioni crea scompiglio ed al 40' ha un'ottima opportunità: rilancio di De Felice, il rimbalzo della sfera scavalca Martone ma è lesto Corsale a lanciare di prima Sifonetti, l'esterno fa partire un destro da appena dentro l'area che però termina alto sulla traversa. Pochi minuti prima, l'occasione del Vico: angolo di Trapani e testa di Burgos, sfera di poco alta sulla traversa. Poco o nulla, e l'andazzo proseguirà tremendamente nella ripresa. Pochi sbocchi per la Scafatese, poco coraggio da parte del Vico. Marco Rossi irrobustisce l'attacco inserendo Alessandro Napoli per Poziello con il conseguente arre-
Corsale della Scafatese
tramento di Corsale in mediana. Cambia l'attacco il Vico con l'inserimento di Hozda e Rocco Napoli. Non muta però la scena. La prima conclusione in porta è di Basile: destro dalla distanza al 21'. Ancora Scafatese in movimento con un tiro di Napoli al 25' ma è poca roba. Poi un salvataggio sulla linea di Miale su iniziativa di Burgos ed il poco cinismo di Sifonetti (salvataggio in extremis di Russo) colorano sbiaditamente il finale.
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28 Sport
Spogliatoio Rodolfi evidenzia: «Il miglior primo tempo della stagione»
Rammarico gialloverde Preoccupano le condizioni di Vignati: risentimento muscolare IL SECONDO pareggio consecutivo dopo quello di Barcellona Pozzo di Gotto, provoca le stesse reazioni in casa federiciana. Prestazione diversa è vero, ma alla fine rammarico per non essere riusciti ad agguantare una vittoria che per quanto fatto vedere in campo, ci poteva stare tranquillamente: " Dispiace, rimarca Paolo Rodolfi. Abbiamo disputato il miglior primo tempo della stagione a mio giudizio. Potevamo chiudere la frazione in vantaggio di più di due gol. Avremmo assistito ad una latra partita. Invece il gol loro in apertura di secondo tempo ci ha tagliato le game, demoralizzato e buttato giù. Se avessimo trascorso i primi dieci minuti della ripresa indenni, avremmo portato a casa questa vittoria". In occasione del primo gol gelese, Careri è apparso lento nel tuffarsi ed arginare la non trascendentale conclusionedi Agostinelli.Rodolfilo assolve: " Non parlo di queste cose. Lasciamo perdere". In ogni caso salvezza sempre più vicina. Il vantaggio sulla quint'ultima resta rassicurante, otto lunghezze. Nel frattempo apprensione per Fabio Vignati uscito anzitempo per un risentimento muscolare. " Si tratta del flessore, rimarca il difensore gialloverde, toccandosi
Rodolfi e Nolè. A destra il capitano Mitra (foto Valerio)
la coscia destra. Martedì faremo un ecografia e valuteremo il problema". Al suo posto Sicignano che è tornato in campo dopo un lungo periodo. In casa Gela, lucida analisi di mister Provenza, il dottore: " Inizio terrificante. Un autentica mazzata. Demeriti nostri e meriti del Melfi, forse però più demeriti nostri. Qualcuno evidentemente pensa di essere venuto a Gela in vacanza. Così non è, stiamo affrontando tanti sacrifi-
ci per il raggiungimento del nostro obiettivo. Il Gela del secondo tempo è quello in cui mi riconosco". Nell'intervallo, Provenza si è fatto sentire eccome: " Non si poteva continuare così, sotto ritmo, a livelli inaccettabili. Bravo Agostinelli ad inserirsi subito in partita. E' statomolto importantetrovare subito il gol che ha riaperto l'incontro". Gli chiediamo di Schiavon, assente per infortunio, ed accolto benissimo dal pubblico gial-
loverde:"Luiper noièungiocatore fondamentale quando giochiamo con il 4-3-3, in grado di darci molta qualità. Comunque Zaminga lo ha sostituito benissimo". Ed eccolo Claudio Zaminga, altro ex: Ci è andata bene, sottolinea il salentino. Sia all'andata che oggi il Melfi meritava di più. Sapevamo che loro sono una squadra forte che gioca un buon calcio e che ci avrebbe creato difficoltà. Il pareggio per noi è un ottimo risultato".
Il tecnico del Gela Provenza
Al vantaggio di Rescio replica Strambelli
Berardi decide nella ripresa dopo Goisis e Gemmiti
Pari rocambolesco
Convince il Cassino del ritrovato Pellegrino
NOICATTARO BARLETTA
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NOICATTARO (3-4-1-2): Musacco 6,5; Di Bari 6, Coppola 5, Sassarini 6 (25' st Colluto 6); Perrone 5,5, Lorusso Bartolo 6, Piano 5,5 (38' st Doria sv), Loseto 6; Strambelli 7; Manca 6, Ladogana 5,5 (10' st De Lorenzo 5,5). A disp.: Petruzzelli, Aliperta, Libera, Lorusso Ben. All.: Trillini 6. BARLETTA (4-4-2): Di Masi 6; Cutrupi 6, Gambuzza 6,5, Marchetti 6,5, Legittimo 6; Menicozzo 6, Muwana 7, Rescio 7 (44' st Bendjemia sv), D'Allocco 6; Infantino 5, Simoncelli 6,5 (42' st Romeo sv). A disp.: Vurchio, Manganaro, Stefanini, Lanotte, D'Addato. All.: Sciannimanico 6. ARBITRO: Tidona di Torino 6. RETI: pt 21' Rescio (B); st 48' Strambelli (N). NOTE: spettatori 500 circa. Trasferta vietata ai tifosi ospiti. Ammoniti: Di Bari, Manca, Lorusso Ba., Sassarini, Marchetti. Angoli 3-3. Recupero: pt 1'; st 4'. NOICATTARO. Finisce in parità il derby NoicattaroBarletta. Un risultato che matura in maniera rocambolesca nell'ultimo minuto di recupero con la punizione vincente del nojano Strambelli. Il Barletta allunga a sei la striscia di risultati utili consecutivi ma il rammarico per le occasioni sciupate nel corso del secondo tempo e per la vittoria sfumata è grande. Per il Noicattaro un punto pesante strappato con i denti e con il cuore ed ottenuto contro un avversario di spessore. Tornava da avversario il tecnico Sciannimanico, l'anno scorso protagonista a Noicattaro di una splendida salvezza. Assenze pesanti da una
Sciannimanico
parte e dall'altra. Nel Noicattaro out per squalifica Fumai, De Santis e Zotti oltre all'infortunato Lanera. Nel Barletta assenti Carozza, Sportillo, Cavaliere e Shiba. Circa 500 i tifosi presenti sugli spalti, trasferta vietata ai tifosi barlettani. Partita dai due volti. Primo tempo a ritmi bassi e poche emozioni. Ripresa decisamente più vibrante. La cronaca si apre al 1' con il gol annullato al barlettano per sospetta posizione di offside. Al 17' punizione di Strambelli (ottima la sua prova) per la girata di testa di Ladogana, Di Masi respinge. La fase di studio ed il sostanziale equilibrio vengono interrotte con il goal ospite. Al 21' errore in fase di disimpegno di Coppola, ne approfitta Menicozzo che serve Rescio bravo a superare Musacco e a depositare in rete. Il Noicattaro stenta a reagire. Diversi errori in fase di impostazione della manovra per i rossoneri cui mancano evidentemente le geometrie di De Santis e la fantasia di Zotti. Il Barletta controlla age-
volmente senza concedere nulla. Nojani pericolosi solo su calcio piazzato con Strambelli al 34'. Lo stesso Strambelli al 44' cerca il gol da favola con un pallonetto che si spegne alto sulla traversa. Nella ripresa al 2' ancora il giocatore ex Bari e Taranto pericoloso su calcio di punizione dal limite, Di masi è attento. Dopo quattro minuti sugli sviluppi di un calcio d'angolo si accende una mischia furibonda in area barlettana, sbroglia tutto Gambuzza. Al 9' pericolosissimi i biancorossi di Sciannimanico: Simoncelli tutto solo supera Musacco ma si allarga troppo finendo per mandare la sfera sull'esterno della rete. Entra De Lorenzo per uno spento Ladogana. Al 16' ancora Barletta. Infantino conclude centrale dopo uno spunto personale sulla sinistra Al 22' la difesa rossonera è troppo alta, è nuovamente Infantino a trovarsi tutto solo davanti a Musacco che ipnotizza il numero 9 biancorosso. Sull'angolo successivo ancora Infantino ha la palla buona ma calcia incredibilmente alto. Trillini inserisce Colluto per un difensore Sassarini. Al 29' Piano da fuori area mette i brividi a Di Masi. Aumenta il forcing dei locali. Al 37' goal annullato a De Lorenzo reo di aver toccato la sfera nel contrasto vinto con Gambuzza prima del tiro vincente. Nel Noicattaro In campo un'altra punta Doria per il centrocampista Piano. Sciannimanico risponde inserendo Romeo e BendjemiaIl Noicattaro ci crede fino all'ultimo e pareggia in pieno recupero con una pregevole punizione dal limite di Strambelli. Incontenibile la gioia di giocatori e pubblico di casa per un punto ormai insperato. Daniele Lattanzio
CASSINO IGEA VIRTUS
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CASSINO (4-3-3): Indiveri 6,5; Lolli 6,5, Goisis 6,5 (26' st Bianciardi sv), Merli Sala 6,5, Martinelli 6,5; Kone 6,5, Berardi 7, Conti 6,5; Bracaletti 6,5, Jefferson 6,5 (25' st Bardeggia sv), Mezgour 6,5 (42' st Vigna sv). A disp.: Amadio, Bica Badan, Giannone, Romeo. All.: Pellegrino 7. IGEA VIRTUS (4-1-3-2): Deliperi 6,5; Mottola 6, Palma 5,5, Morabito 6, Vicentini 5,5; Nuccio 5,5 (8' st Pisciotta 6); Gemmiti 7, Stella 6 (8' st Marangon 6), Procopio 6,5 (40' st Benloukia sv); Angotti 5, Quinteri 5,5. A disp.: Cilli, Stelitano, Toscano, Alessandro. All.: Campolo (squalificato, in panchina Manganaro) 5,5. ARBITRO: De Meo di Foggia 6. RETI: pt 23' Goisis (C), 36' Gemmiti (I); st 6' Berardi (C). NOTE: spettatori oltre 1.000. Ammoniti: Goisis, Indiveri, Palma, Marangon, Pisciotta. Angoli 4-2 per l'Igea Virtus. Recupero: pt 2'; st 5'. CASSINO. Brutta sconfitta per l'Igea Virtus che cade sotto i colpi di un Cassino finalmente convincente e soprattutto vede allontanarsi la Vibonese vittoriosa contro il Manfredonia. Una coincidenza che accresce il gap tra i siciliani cari al presidente Rendina ed i rossoblu, ultima compagine tra quelle che rischiano di andare a disputare i play-out. Il distacco segna ormai un abissale meno dodici. La partita deve farla il Cassino e si vede. Inaugura il tiro a segno Berardi messo in moto da Braca-
Pellegrino
L’Igea sempre giù letti, provandoci da posizione defilata: fuori misura. Jefferson si fa largo in area di rigore ma la conclusione non è quella fortunata. Ben più pericoloso Bracaletti che ci prova con forza senza però trovare la rete. Il predomino territoriale è premiato al 23': calcio piazzato di Bracaletti da posizione defilata sulla destra, buca Jefferson ma arriva di gran carriera Goisis che, con uno stacco da rapinatore d'area, inzucca all'angolino e beffa Deliperi. Il numero uno siciliano fa gli straordinari sette minuti dopo: sulle ali dell'entusiasmo Mezgour lancia Bracaletti con il contagiri; l'esterno riceve sull'altro versante e si incunea in area di rigore, ove, dopo aver saltato un
difensore, si presenta solo davanti a Deliperi che gli neutralizza la conclusione. Il miracolo del portiere tiene in vita l'Igea, che alla prima occasione pareggia. Azione insistita da sinistra a destra, al termine di una carambola la sfera arriva al fresco ex Peppino Gemmiti, che trova il diagonale fortunato. Il centrocampista originario di Sora, ceduto dal Cassino nel mercato di Gennaio, non esulta per rispetto alla sua vecchia squadra. La ripresa si apre con una ghiotta occasione per la testa di Angotti, che parte però con qualche secondo di ritardo. Il Cassino riorganizza le idee e piazza il match point: grande azione di Mezgour sulla sinistra, il marocchino fa per accentrarsi e serve Berardi, che all'altezza del dischetto pesca la conclusione impossibile da respigere; è il due a uno. Campolo & Manganaro gettano nella mischia Marangon e Pisciotta, ma gli azzurri restano padroni del campo e mancano più volte il punto del tris. Berardi, scatenato, ha sui piedi la palla al termine di un'azione fotocopia a quella del gol: stavolta è Deliperi ad esaltarsi scacciando la sfera dal sette. Ancora il centrocampista di Carbonara riceve da Bracaletti e prova il rasoterra ad incrociare, centrando in pieno il montante alla sinistra di un battuto Deliperi: Jefferson fallisce un comodo tap-in. L'ultima azione la serve Mezgour, concludendo a lato dopo prodigiosa cavalcata: per il resto, gli azzurri giocano con calma e non rischiano nulla. Alessandro Salveti
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Sport 29
Lunedì 15 marzo 2010
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2ª Divisione. La squadra di Auteri (in tribuna) crea una valanga di palle gol contro l’Isola Liri
Catanzaro, tre reti e sprechi Montella, Mosciaro e Di Maio a segno, ma il punteggio poteva essere più ampio CATANZARO ISOLA LIRI
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CATANZARO (3 – 4 - 3): Mancinelli; Gimmelli, Di Maio, Ciano; Benincasa, Bruno, Corapi, Berger (43’ s.t. Lodi); Montella, Mosciaro (40’ s.t. De Franco), Longoni (49’ s.t. Orosz). In panchina: Devona, Capicotto, Gigliotti, Basile. All. Auteri (squalificato, in panchina Aloi) ISOLA LIRI (4 – 4 – 1 - 1): Mangiapelo; Rogato, Mucciarelli, Matrisciano, Sperati (29’ s.t. Mirarchi); Bussi, Costanzo, Falco, D’Alessandro; Carboni (9’ s.t. Simonetta); Bianchini (9’ s.t. Federici). In panchina: Fiorini, Bassoule, Castaldi, La Cava. All. Grossi ARBITRO: Giallanza di Catania MARCATORI: 10’ p.t. Montella (Cz); 4’ s.t. Mosciaro (Cz); 48’ s.t. Di Maio (Cz). NOTE: Spettatori paganti 2000 circa. Vietata la trasferta ai tifosi ospiti. Incasso non comunicato. Ammoniti: Berger (CZ); Mangiapelo (IL); Falco (IL). Angoli: 8 – 1 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 1’; s.t. 4’
Di Maio esulta dopo il suo gol che chiude la tripletta giallorossa
di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Non sembri contraddittorio, ma sembra fatto apposta il rullo compressore che è il Catanzaro formato Ceravolo per fare arrabbiare Auteri e contemporaneamente fare esaltare
le prestazione degli estremi difensori ospiti. Come già accaduto contro al Vibonese, il Catanzaro infatti, nella sua quattordicesima affermazione casalinga, stavolta contro la vittima designata Isola Liri, spreca davvero l’inverosimile per arroton-
dare un punteggio comunque già sonante e trova sulla sua strada un portiere (in questo caso Mangiapelo) in vena di eccezionali prodezze. C’era il timore, ad inizio match, che la controprestazione di Barletta e le squalifiche (tra cui appunto quella di Auteri costretto ancora una volta a seguire la gara tra i tifosi dei Distinti) avessero in qualche modo minato le certezze di parte giallorossa. Ed invece, probabilmente l’effetto Ceravolo (comunque ancora una volta desolatamente mezzo vuoto), ha ancora una volta messo la giusta birra nelle gambe dell’undici di casa che non ha lasciato alcuno scampo ai ciociari, capaci all’andata. Il pre-match è caratterizzato da qualche intemperanza nei confronti dell’entourage ciociaro considerato colpevole di non avere usato i “guanti bianchi” nell’ospitalità durante il match d’andata. Iniziato il match, si capisce subito che si è di fronte il solito Catanzaro formato Ceravolo tanto che già dopo soli 10 minuti i giallorossi sono già in vantaggio. Con l’Isola Liri momentaneamente in dieci (Sperati fuori per un colpo al naso in mischia), Corapi trova infatti il corridoio giusto per lanciare Montella che supera in velocità i centrali ciociari e batte imparabilmente Mangiapelo. Il gol galvanizza i giallorossi che continuano a spingere alla ricerca di un raddoppio che potrebbe arrivare giù un minuto dopo con una conclusione di Benincasa fermata da Mangiapelo. L’Isola Liri prova a fronteggiare la marea montante giallorossa solo con le iniziative di Carbone che, agendo alle spalle di Bianchini, è l’unico ad accendere, sia pure ad intermittenza, la luce biancorossa. Al 20’, infatti, è proprio il fantasista a creare l’unica vera occasione degli ospiti con una azione personale conclusa da un tiro che incoccia il gluteo di D’Alessandro e fila verso la rete difesa da Mancinelli che con un super scatto di reni si oppone da campione. Da lì in poi è nuovamente il Catanzaro a menare le danze con una serie di occasioni da rete che trovano il suo culmine con il rigore decretato da Giallanza al 41’ per atterramento di Mosciaro da parte di Mangiapelo che poi devia sul palo la massima punizione. La seconda frazione si apre subito con il raddoppio di Mosciaro che in tap-in sotto porta sfrutta al meglio un assist al bacio di Longoni. Le mosse di Grossi (con l’ingresso delle due punte Simonetta e Federici) non sortiscono l’effetto sperato. Da menzionare, nella caterva di palle gol create, quella del 16’ inventata da Longoni con un pallonetto da metà campo salvato dal solito Mangiapelo, quella di tre minuti dopo con una combinazione che smarca prima Mosciaro e poi Longoni a due tiri consecutivi respinti con due autentiche prodezze ed infine l’incredibile gol sbagliato da Mosciaro che al 36’ si presenta solo davanti a Mangiapelo e spedisce alle stelle la più facile delle finalizzazioni. Il terzo gol arriva infine a gara abbondantemente conclusa con un colpo di testa dello specialista Di Maio su corner di Corapi.
L’azione che ha portato al rigore. Sotto, il tiro-gol di Montella
PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (7): Con una sola magistrale parata, riscatta una intera stagione trascorsa in tribuna ad ascoltare voci assurde sul conto della sua moralità. Bravo. Aldilà delle doti tecniche, Catanzaro ha trattato davvero male questo ragazzo invece dimostratosi serio professionista. GIMMELLI (6): Sembra stranamente impacciato e distratto. Commette qualche piccolo errore. Capita. DI MAIO (7): Chiunque sia il suo avversario (e ne cambia ben tre) di palloni giocabili ne vede ben pochi. Stacchi aerei ed anticipi a iosa e poi anche la sesta ciliegina sulla torta dei gol CIANO (6.5): Fisicamente è straripante. Diagonali difensive da scuola calcio e tanti begli anticipi. Addirittura nel primo tempo si consente un gioco di palla d’alto lignaggio BENINCASA (6.5): Traslocato a destra guadagna almeno il 50% del suo valore. E’ una continua alternativa alle azioni offensive del Catanzaro e va anche un paio di volte alla conclusione. BRUNO (6.5): Dottorale in mezzo al campo. Guarda le spalle a Corapi piazzandosi a copertura della sua difesa. Se avesse anche la conclusione a rete sarebbe almeno da serie cadetta CORAPI (7): Apre al gara con l’assist a Montella e la chiude con quello a Di Maio. In mezzo la solita sostanza in mezzo al campo BERGER (6): Esordio timido del valdostano che ha bisogno di quasi tutta la prima frazione per capire come muoversi. Una volta intuiti i movimenti giusti fa capire che potrebbe ritagliarsi uno spazio importante. Dal 43’ s.t. LODI (s.v.) MONTELLA (7.5): E’il migliore dei suoi. Ogni volte che scatta in avanti i difensori ciociari vedono le streghe. Funge da vero e proprio apriscatole ed al momento è il più in forma dell’intero lotto giallorosso MOSCIARO (6.5): Sbaglia ancora una volta gol incredibili (tra cui un rigore) ma ha il merito di lottare come una furia fino in fondo. E sigla il suo tredicesimo timbro. Dal 40’ s.t. DE FRANCO (s.v) LONGONI (7): Solita delizia palla al piede. Ma anche solita croce quando si intestardisce in azioni personali. E’ comunque uno spettacolo vederlo puntare i difensori avversari ed un suo tiro da metà campo ha rischiato di diventare il gol dell’anno. Dal 49’ s.t. OROSZ (s.v.) a. c.
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Sport 31
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
2ª Divisione. Decide una doppietta di Omolade e un gol straordinario dell’attaccante
Vibonese: speranza e Sperandeo Tris al Manfredonia che per i rossoblù vale tre punti pesantissimi VIBONESE 3 MANFREDONIA 0 VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Orefice Conti Pascuccio Milanese; Biava (10’ st Gatto; 40’ st Mazza) Pirrone Piroli; Paternò Omolade Riccobono (14’ st Sperandeo). A disp: Senatore, Perna, Vallefuoco, Beccaria. All.: Galfano 7. MANFREDONIA (4-3-3): Marruocco; Moro Soldera 6 Parisi 6 Carrieri 5 Sabatino 5 (18’ st Di Pasquale 5,5); Vitiello 5 (36’ pt Ferrari 5,5) Di Toro 6 Pirrone 5; Arcuri 5 Carminati 5 Luppi 5 (18’ st Maiorino 5,5). A disp.: Fortunato, Pisa, Napolitano, Stella. All.: Bucaro 5. ARBITRO: Oliveri di Palermo 6 (Falanga e Ciampa di Torre del Greco). MARCATORI: 4’ pt e 34’ pt Omolade, 45’ st Sperandeo. NOTE: spettatori 200 (una ventina ospiti). Ammoniti: Parisi e Luppi (M). Espulso al 27’ st G. Pirrone (M) per doppia ammonizione. Angoli: 1-3 Rec.:1’ pt; 4’ st
PAGELLE VIBONESE MENGONI (6) – Poco impegnato nel primo tempo. Nella ripresa, invece, viene chiamato in causa in un paio di circostanze e se la cava senza affanni. OREFICE (6,5) –Controlla senza alcun patema Arcuri e mette la sua esperienza al servizio dei compagni più giovani. MILANESE (6) – Resta prevalentemente bloccato dietro. Dove, senza particolari sbavature, mette la museruola a Luppi. PIRRONE (7) – Tra i migliori in campo. Insuperabile in mediana, dove chiude e rilancia con una puntualità disarmante. PASCUCCIO (6) – L’attacco pugliese è non è trascendentale. Controlla da vicino Carminati che lo becca praticamente mai, anche se dal punto di vista stilistico non è sempre impeccabile. CONTI (7) –Impeccabile. Anticipa costantemente, a volte anche in bello stile, gli attaccanti. Lo scorso anno giocava in Eccellenza: anche ieri ha dimostrato di poter stare nei professionisti. BIAVA (6,5) – Parte in mediana, dove vince il duello con Vitiello. Poi quando viene avanzato sulla trequarti, si sacrifica, svariando molto e creando spazi per i compagni di squadra. Esce per un problema fisico. Dal 10’ st GATTO (6) – Cerca di dare sostanza e geometrie al centrocampo. Ma è costretto ad uscire per un fastidio muscolare. Dal 40’ st MAZZA (sv).
Il gol dell’1-0 e, sotto, il raddoppio: entrambe le reti sono di Omolade (foto Armando Lo Gatto)
di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA – Doveva vincere per continuare a sperare in quella salvezza diretta, che sarebbe diventata una chimera in caso di un ennesimo passo falso. Alla Vibonese, però, è bastato un tempo, forse il più bel primo tempo della stagione, per avere la meglio sui pugliesi del Manfredonia, per tornare alla vittoria casalinga dopo due mesi e per avvicinarsi al sestultimo posto. TATTICA. Senza Di Mauro, Ike e Rugiero, e con Bertini e Lopetrone che danno forfait alla vigilia del match, Galfano, a sorpresa, lancia il giovane Paternò sulla linea degli attaccanti. CRONACA. Omolade show nei primi minuti. Dopo due giri di orologio l’attaccante gira di testa un cross proveniente dalla destra e Marruocco si salva in due tempi. Al 4’ il centravanti è più fortunato: azione sulla destra di Paternò, cross preciso in mezzo dove Omolade anticipa Moro Soldera e, di testa, supera l’estremo difensore pugliese. Il Manfredonia non ci sta, e avanza il baricentro, ma il 4-3-3 si
presta benissimo ai contropiedi dei locali. E cosi, all’8’, Omolade si trova a tu per tu con Marruocco, ma dopo aver saltato in dribbling il portiere avversario cincischia sulla palla e porta vuota sciupa una buona occasione per raddoppiare. La Vibonese controlla la gara. Biava, Pirrone e Piroli hanno la meglio sui dirimpettai ospiti e l’attacco pugliese appare evanescente. Così Galfano capisce che è giunto il momento di osare e dopo venti minuti apporta il primo cam-
bio tattico. Deciso a trovare il raddoppio, passa al 4-23-1, con Riccobono, Biava e Paternò a ridosso di Omolade. E la mossa produce subito gli effetti sperati. Anche perché Riccobono, in ombra nei primi venti minuti quando schierato a sinistra è costretto a controllare le folate di Moro Soldera, sulla destra è più libero rispetto a compiti di ripiegamento e diventa imprendibile. E, al 34’, è proprio l’ex Vigor a mettere in mezzo per Omolade che questa volta non sbaglia e, anticipando Parisi, Carrie-
ri e pure il compagno di squadra Pirrone, a due passi dalla porta mette dentro la palla del 2-0. Bucaro, allora, inserisce la quarta punta, Ferrari ed è proprio il nuovo entrato che prova a riaprire la gara, ma, nella ripresa, il suo tiro a giro si perde fuori. Tira un sospiro di sollievo Mengoni, che poi si salva smanacciando un tiro ravvicinato di Arcuri. Ma al 27’ gli ospiti rimangono in dieci per l’espulsione di Pirrone. Nonostante la superiorità numerica, la Vibonese fa fatica a controllare il gioco. Non ne approfittano, però, gli ospiti che si limitano ad uno sterile possesso palla. A regalare un sussulto, dopo una ripresa scialba e priva di emozioni è Sperandeo, che al 45’ supera in dribbling due avversari e dai venti metri lascia partire un tiro che conclude la sua corsa sotto l’incrocio. E’ il gol del definitivo 30. E’ un capolavoro. Un mix di potenza, tecnica e precisione, che fa esplodere di gioia i pochi intimi del Luigi Razza. Gli applausi finali sono tutti per Sperandeo e per una Vibonese che adesso può ancora continuare a sperare nella salvezza, un obiettivo lungo quanto un intero campionato e pare ancora possibile.
PATERNO’ (7) – Parte a destra, dove supera puntualmente Sabatino. Suo il cross che permette ad Omolade di insaccare il gol dell’1-0. Poi Galfano lo sposta dall’altra parte, con il compito di controllare da vicino le sortite offensive di Moro Soldera. E lui assolve il compito con successo. OMOLADE (7) – Con uno spettacolare colpo di testa insacca in rete il gol dell’1-0. A porta libera, qualche minuto dopo, sbaglia clamorosamente un gol fatto. Ma una mezzora dopo si ricatta alla grande, mettendo il sigillo su una doppietta che consente alla Vibonese di poter continuare a sperare. Decisivo. PIROLI (6,5) – Tatticamente impeccabile. Anche se, pure lui, fa fatica in mezzo al campo a far girare la sfera quando la squadra si trova in vantaggio e in superiorità numerica. RICCOBONO (6,5) – In ombra nei primi venti minuti, quando è schierato sulla sinistra. Galfano allora decide di spostarlo dall’altra parte, e il folletto rossoblu sale in cattedra. Dal 14’ st SPERANDEO (7) –Tanto movimento e un gol a dir poco straordinario. ant. sch.
Tifosi rossoblù al “Luigi Razza”
La soddisfazione del tecnico. Appello di Caffo ai tifosi: «Tornate allo stadio»
Galfano: «Alla salvezza ci crediamo ancora»
Riccobono in azione
VIBO VALENTIA – Serviva una vittoria. Una vittoria per accorciare le distanze dalla sestultima posizione e per continuare a sperare ancora nell’impresa. «Non avevamo alternative. Dovevamo conquistare quei tre punti che ci consentono ancora di poter inseguire la salvezza diretta», spiega al termine del match il tecnico rossoblu Angelo Galfano. «Vincere contro il Manfredonia, però, non è stato per nulla semplice. Anche perchè in settimana avevamo preparato la gara in un certo modo. Poi, però, si sono fermati pure Bertini e Lopetrone, quindi abbiamo dovuto rivedere tutto. Formazione compresa. Comunque, sono soddisfatto, anche se in altre circostan-
ze la mia squadra si è espressa meglio. Ai miei, però, avevo chiesto una prova di carattere e dal punto di vista caratteriale abbiamo disputato una gara superlativa», afferma Galfano, prima di lanciare un imperativo ai suoi: «Fino a quando la matematica ci consentirà ancora di crederci, confideremo ancora nella salvezza diretta. Adesso c’è la sosta, mi auguro di recuperare tutti gli infortunati, e alla ripresa del campionato ci presenteremo con la determinazione di chi non ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare». Dopo l’intervento di Galfano, in sala stampa le luci dei riflettori sono puntate tutte sul giovane Paternò,
all’esordio al Luigi Razza. «Un esordio che coincide con una importante vittoria: insomma, per me sarà una giornata indimenticabile – fa sapere il giovane rossoblu – e ringrazio il tecnico Galfano, per la possibilità che mi ha dato, e i miei compagni, che mi hanno aiutato ad inserirmi in prima squadra». Davanti a microfoni e taccuini, si presenta anche il presidente Pippo Caffo. Che non nasconde la sua soddisfazione. «Adesso guardiamo avanti con maggiore fiducia. Al pareggio sofferto e meritato contro l’Isola Liri si è aggiunta questa vittoria importante, che abbiamo conquistato senza l’apporto di quattro, cinque titolari,
senza considerare che sia Biava che Riccobono sono usciti dal campo per infortunio». Infine, l’ultimo appello Caffo lo indirizza al popolo rossoblu ai tifosi: «Tornate allo stadio», è il monito che il presidente della Vibonese rivolge ai tifosi. Tutt’altro umore, invece, tra gli ospiti. L’unico a parlare tra i pugliesi e il preparatore dei portieri, nonché allenatore in seconda Francesco Mancini, ex numero uno di Lazio, Foggia, Bari e Napoli. «Peccato. E’ andato tutto storto. Comunque prosegue l’allenatore in seconda del Manfredonia - nonostante questa sconfitta siamo ancora fuori dalla zona play out». ant. sch.
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32 Sport
Risultati e classifica Angri-Pianura
30ª giornata
1-1
Marcatori
31' pt Ragosta (A); 8' st De Luca (P)
Casertana-Ischia
2-0
23' st Olcese, 49' st Fucci
F. e C. Bn-Bitonto
3-1
NEAPOLIS
63
28 19 6
3 56 23 14 11 2
1 30 8 14 8
4
2 26 15 33 +7
7' pt Fiscariello (F); 10' st De Falco (F), 22' st Massaro (F), 32' st Montefusco (B)
PIANURA
60
29 18 6
5 53 26 14 9
2
3 29 12 15 9
4
2 24 14 27 +3
Fasano-S. Antonio
V. CASARANO
55
29 15 10 4 44 25 15 9
4
2 29 17 14 6
6
2 15 8 19 -4
S. ANTONIO
52
29 15 7
7 45 30 14 11 2
1 28 11 15 4
5
6 17 19 15 -5
F. E C. BN
49
28 14 7
7 46 39 14 9
4
1 29 13 14 5
3
6 17 26 7
CASERTANA
46
29 14 4 11 33 24 15 8
1
6 20 13 14 6
3
5 13 11 9 -13
POMIGLIANO
46
29 12 10 7 35 31 15 8
5
2 24 13 14 4
5
5 11 18 4 -13
FRANCAVILLA PZ
45
28 13 6
9 41 32 14 7
4
3 21 11 14 6
2
6 20 21 9 -11
MATERA
41
28 10 11 7 38 37 14 4
7
3 20 21 14 6
4
4 18 16 1 -15
GROTTAGLIE
39
28 11 6 11 33 34 14 5
4
5 17 16 14 6
2
6 16 18 -1 -17
6' pt Salzano (O), 43' pt Niccolini (VC)
ANGRI
36
28 8 12 8 36 37 14 4
8
2 15 13 14 4
4
6 21 24 -1 -20
Riposa: Turris
TURRIS
35
27 10 5 12 44 48 14 7
1
6 22 21 13 3
4
6 22 27 -4 -18
OSTUNI
31
27 8
7 12 27 40 13 5
4
4 18 19 14 3
3
8
BITONTO
28
29 6 10 13 26 39 14 4
4
6 15 16 15 2
6
7 11 23 -13 -29
BACOLI
25
29 5 10 14 25 41 14 3
5
6 13 18 15 2
5
8 12 23 -16 -32
ISCHIA
24
28 6
6 16 23 43 14 1
4
9
7 20 14 5
2
7 16 23 -20 -32
PISTICCI
22
29 5
7 17 23 42 15 3
2 10 9 19 14 2
5
7 14 23 -19 -37
FRANCAVILLA BR
21
28 4
9 15 20 31 14 3
4
7 13 17 14 1
5
8
FASANO
15
28 2
9 17 14 40 14 1
7
6
2 11 6 23 -26 -41
0-0
Francavilla Br-Grottaglie
0-1
15' pt (r) D’Amblè
Matera-Bacoli
0-0
Pisticci-Neapolis
0-2
32' pt Esposito; 14' st Sergi
Pomigliano-Francavilla Pz
3-0
13' pt Auricchio; 7' st Mollo, 25' st Guadagno
V. Casarano-Ostuni
Prossimo turno
1-1
31ª giornata 21/03/10 ore 14.30
Bitonto-Fasano Francavilla Pz-Pisticci Grottaglie-F. e C. Bn Ischia-Pomigliano Neapolis-Francavilla Br Ostuni-Casertana Pianura-Matera S. Antonio-Angri Turris-V. Casarano Riposa: Bacoli
8 17 14 1
-7
9 21 -13 -22
7 14 -11 -35
18 Reti: Russo (6) (Turris) 16 Reti: Del Prete (2) (Francavilla) 14 Reti: Olcese (1) (Casertana); Manzo (3) (Pianura) 13 Reti: Albano (1) (Matera); Sergi (2) (Neapolis) 12 Reti: Auricchio (3) (Pomigliano); Maffucci (2) (S.A. Abate); Longobardi (Turris) 11 Reti: Fontanella, Moxedano (1) (Neapolis) 10 Reti: Bonanno (Neapolis); Del Sorbo (Pianura), Villa (4) (V.Casarano) 9 reti: Tortora (Forza e C.); Pastore (Neapolis) 8 Reti: De Sena (Angri); Chisena (Francavilla) 7 Reti: Malagnino (1) (F.Fontana); Mallardo (Forza e C.); Sibilli (1) (Pianura); Siano, Temponi (S. A. Abate); D'Anna, Genchi (V.Casarano) 6 Reti: Massaro (1) (Forza e C.); Ancora, D'Amblé (3), De Angelis (Grottaglie); Salzano (Ostuni) 5 Reti: Galdi, Incoronato (1) (Angri); Zinno (Bacoli); De Falco (Forza e C.); Saurino G. (Ischia); Logrieco (Matera); De Palma (1) (Ostuni) 4 Reti: Ferrari (1) Salvati (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Carretta, De Vecchis (Matera); Somma (Neapolis); Ausiello (Pianura); D'Aniello (1), Lupacchio, Ferrentino (Pisticci); Costantino (S.A. Abate); Contino (1) (V.Casarano)
Rigore negato nella ripresa, ma all’85’ traversa del Bacoli poteva interrompere la serie-sì di Rizzo
Matera fermato da Polizzi super Primo tempo scoppiettante con almeno quattro parate decisive del portiere MATERA BACOLI
0 0
MATERA (4-3-3): D'Angelo 6; Manetta 6,5, Bartoli 6 ( 34' st Di Fausto sv) , Martinelli 6,5, Carretta 6; Mazzoleni 6,5 Campo 6, Martone 6 ( 12' t Logrieco 6); Alassani 6 (36' Salemme sv), Albano 6, De Vecchis 5,5. A disp.: Dimola, Savino, Selvaggi, Ostaku. All. Rizzo 6 BACOLI SIBILLA FLEGREA (4-3-3) Polizzi 8, Rainone 6,5, Zinno 5,5, Laudiero 6 , Poziello 5,5 (23' st Castiglione 6); Risi 5,5, Dinolfo 6, Andreozzi 5 (1' st Majella 6); Mariniello 5,5, Compierchio 5, 5 (1' st Punziano 6), Qualano. A disp.: Iaccarino, Costagliola, Bavero, Esposito. All. Carannante 6 ARBITRO: Lertua di Tivoli NOTE - Terreno in buone ciondizioni. Spettatori circa 400 di cui una ventina di marca ospite. Ammoniti: Carretta, Mazzoleni e Logrieco del Matera; Rainone e Punziano del Bacoli. Angoli 7-4 per il Bacoli. Recupero 1pt; 4' st. MATERA- Polizzi frena il Matera, ma il Bacoli al 40' della ripresa sfiora la vittoria con una traversa di Rainone in mischia. Nel primo tempo se il match fosse terminato 4-0 per il Matera non ci sarebbe stato nulla da dire, ma nel finale di gara la squadra di Carannante poteva sbancare il “XXI Settembre-Franco Salerno” di Matera con un pizzico di cinismo in più sottorete. Un punto che fa morale e classifica per il Bacoli, ma al Matera preclude quasi defintivamente la strada per sperare ancora nei play off. Sono stati fatali al Matera l’imprecisione sotto rete e il portiere del Bacoli in giornata di grazia. Ma il secondo tempo
Campo al tiro, a destra il rigore negato con il netto fallo di mani del difensore bacolese sulla punizione di Logrieco (foto Videouno)
non è stato lucido e convincente come il primo, perchè a parte il rigore negato per un falklo d mani netto su punizione di Logrieco il Matera non ha quasi mai trovato più il bandolo della matassa con Mazzoleni in sofferenza quando deve correre, impostare e difendersi perchè gli è stato tolto da vicino Martone e Leta non c’era in panchina perchè ai box per un malanno muscolare. Carannante non ha problemi di formazione e schiera un Bacoli con il solito 4-33 che prevede Mariniello affiancato dall'ex Genzano Compierchio e Qualano alle calcagna del temibile Carretta che all'andata decise il match. Matera con l'indisponibilità di Branda, Leta, Falcone e Francesco D'Angelo, ma con la voglia di con-
tinuare la scia di risultati positivi della gestione Rizzo. Non sembra pensare alla semifinale di Coppa Italia di mercoledì a Boville il Matera, anzi Albano e soci vogliono chiudere la pratica al più presto e nel primo tempo, a parte un timido tiro di Compierchio, è un monologo biancazzurro lucano con Poziello da otto in pagella e baluardo insormontabile. Al 5' è Alassani dal vertice sinistro dell'area a calciare forte ma di poco alto. Tre minuti dopo Manitta serve Albano che funge da boa e mette Alassani davanti a Polizzi. Battuta a colpo sicuro forte con il portiere del Bacoli che dice no. Probabilmente è l'episodio che gasa l'esstremo difensore di Carannante. Perché comincia una gara nella gara con il Matera a fa-
re la partita e il Bacoli a subire, non capitolando proprio in virtù delle buone parate di Polizzi. Al 16' l'unica puntata del Bacoli con un tiro dal limite di Compierchio che D'Angelo ferma senza patemi. Al 23' il bomber Albano si libera di Zino calcia orte a volo da ntro l'area e Polizzi ribatte, riprende l'attaccante del Matera di sinistro, ma è ancora nulla di fatto perché il portiere mette in angolo. Al 24' e 29' è De Vecchis a sciupare ue buone occasioni. Al 34' sembra fatta per il Matera. Angolo che la difesa flegrea respinge, dal limite Mazzoleni calciadi collo pieno con forza ma Polizzi respinge con un intervento prodigioso. Al 39' mischia in area con Albno che da due metri a botta sicura calci, ma Polizzi emerge co-
me dal nulla e mette in angolo. Nella ripresa Carannante guarnisce il centrocampo inserendo Punziano al posto di un evanescente Andreozzi e arretra Qualano con Majella entrato al posto di Compierchio. La pressione del Matera si esaurisce con le proteste per un fallo di mani su punizione di Logrieco. Grossomodo sì, perchè a centrocampo e sugli esterni gli spazi cominciano a diminuire e l’inserimento di Logrieco non porta frutti e De Vecchis finisce la birra e il Matera va in affanno. Il Bacoli se ne accorge e guadagna metri a centrocampo. Quindi in avanti, complice anche alcune decisioni poco lucide della terna arbitrale, ci sono degli spazi per il Bacoli. Prima Majella impegna D'Angelo al 29' ed è un cam-
panello d’allarme che blocca la squadra che torna simile a quella vista a inizio stagione nelle gare in casa, poi a complicare le cose c’è anche un Di Fausto che non sembra essere pronto a dare una mano al Matera e il Bacoli sfiora il blitz . Doppia azione prima con Majella che costringe D'Angelo in angolo nel primo caso e dalla bandierina in mischia c'è la traversa di Rainone che poteva guastare l’imbattibilità di Rizzo nella sua gestione. Resta una battuta a vuoto, anche se per la terza gara di fila il Matera non subisce retri e questo dato in vista della semifinale di coppa Italia di Boville non può che far sorridere. Ma servirà un altro Matera. Quello del primo tempo per intenderci. Renato Carpentieri
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Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Spogliatoio Rizzo: «Meritavamo i tre punti. Ora pensiamo al Boville» »
Bartoli: «Perfetti per un’ora» Il difensore: «Abbiamo creato almeno dieci palle gol pulite» E' TERMINATO in parità il match di ieri pomeriggio tra il Matera e il Bacoli. Zero a zero il risultato finale che alla fine è sicuramente il più giusto per quanto fatto vedere in campo da parte delle due squadre, nel primo e nel secondo tempo.Un Matera bravo e sfortunato nella prima frazione, mentre un Bacoli più attento e pungente, nella seconda, sono la sintesi di un pareggio a reti inviolate.Come di consueto, al termine della gara mister Rizzo ha rilasciato il commento sul risultato finale. “Per tre quarti di gara ho visto un grande Matera; i ragazzi hanno creato tante azioni da gol ma non sono riusciti a mettere la palla in rete per sfortuna e per bravura del portiere ospite. Il Matera ha dimostrato di essere sempre presente, tant'è che dopo quindici minuti dall'inizio del match, per la mole di gioco creata, immaginavo di riuscire a sbloccare da un momento all'altro la partita. Alla fine, invece, dobbiamo commentare un pareggio anche se sono soddisfatto perchè i ragazzi hanno dimostrato grinta e carattere”. Messo da parte il pareggio contro il Bacoli, il Matera ha già la testa al prossimo incontro, delicatissimo, contro il Boville Ernica. La gara, valevole come ritorno delle semifinali di coppa, si giocherà mercoledì prossimo in terra laziale. “In campionato, agganciare i play-off resta sempre un obiettivo difficile - ha continuato Rizzo. Per quanto riguarda la coppa, vorrei aggiungere che, precauzionalmente, contro il Bacoli non ho impiegato Savino che ho voluto far riposare, mentre ho fatto entrare nel secondo tempo Logrieco perchè non è ancora al top essendo alle prese con un infortunio alla caviglia. A Boville, inoltre, spero di poter utilizzare Leta”. Per quanto riguarda il computo delle occasioni create tra il Matera e il Bacoli, secondo Renato Bartoli il piatto della bilancia pende dalla parte dei biancazzurri di casa. “Il Bacoli ha creato qualcosa solamente negli ultimi dieci minuti del match - ha spiegato l'atleta. Il Matera, invece, ha giocato in maniera impeccabile l'intera gara, sprecando purtroppo tante oc casioni da gol, maggior-
A destra una delle tante occasioni sciupate dal Matera, nell’occasione è Alassani a regalare al portiere del Bacoli la possibilità si salire in copertina
PAGELLE MATERA D'ANGELO (6) - Perfetto fino alla palla che gli è sfuggita quando tutto il reparto è andato in ansia nel finale. Ottimo l’intervento sul calcio d’angolo di Majella, ma deve giocare più tranquillo e sereno. MANETTA (6,5) - Conferma per questo giovane ex Monterotondo che spige e difende bene sulla destra, fino a quando Carannante non lo tampona bene e per il Matera sono dolori in merito a palle dagli esterni. BARTOLI (6) - Altra ottima prestazione, non era da togliere visto che chi gli è subentrato ha fatto trenare la difesa ( 34' st Di Fausto sv). A sinistra lo striscione per ricordare Nunzio che lotta per restare in vita. Mazzoleni in espressione polemica
MARTINELLI (6,5) - Ci mette impegno e cuore, ma non basta. Peccato, perchè avrebbe meritato il gol su angolo. CARRETTA (6) - Buone cose ed altre meno. Alcuni palloni messi al centro non in maniera impeccabile, poi si innervosisce e questo gli toglie lucidità e gli fa aumentare i cartellini gialli. MAZZOLENI (6,5) - Un primo tempo da favola, poi nella ripresa Rizzo lo lascia solo e ne soffre tutto il Matera. Deve avere due mediani a fianco sempre, altrimenti va in affanno e torna il Mazzoleni che non piace. CAMPO (6) - Un giocatore ritrovato. Buona perfomance a cui è mancato solo l’acuto su punizione nel finale. Peccato. MARTONE (6) - Un sei di stima, ma deve rigenerarsi dal punto di vista fisico. Però quando esce il Matera consegna il centrocampo all’avversario ( 12' T LOGRIECO (6) - Troppo lontano dalla porta avversaria serve a poco e infatti non incide). ALASSANI (6) - Devastante nel primo tempo e meritava il gol, poi si spegne e viene sostituito (36' Salemme sv). ALBANO (6) - Gran primo tempo, nella ripresa poche palle giocabili e Carannante gli cambia la marcatura di Zinno che andava in difficoltà su di lui. Però quei gol non si devono sbagliare.O meglio, da lui non è facile attendersi tali regali all’avversario.
mente nella prima frazione di gioco. Abbiamo sbagliato solamente a non chiudere subito la gara. Lo zero a zero non era il nostro obiettivo, noi giochiamo sempre per vincere”. Il pareggio con il Bacoli pregiudica le possibilità del Matera di agganciare la zona play-off? “Io sono ottimista, noi crediamo ancora nella possibilità di raggiungere la zona play-off. Ora, però, dobbiamo concentrare le nostre attenzioni solamente sulla gara di mercole-
dì contro il Boville dove dovremo dare il massimo per confermare la vittoria della settimana scorsa e passare il turno”. In sala stampa era presente anche il tecnico della formazione campana, Carannante, che ha accettato in maniera soddisfacente il pareggio conquistato a Matera. “Il punto guadagnato ci regala un pò d'ossigeno ma dobbiamo ancora lavorare molto e dare il massimo fino alla fine del campionato per
allontanarci dalla zona calda; non siamo abituati ad occupare una posizione bassa della classifica - ha spiegato. Per quanto riguarda la gara, nel primo tempo abbiamo giocato a sfavore di vento e siamo stati fortunati in qualche occasione creata dal Matera che è stato ipnotizzato dal nostro bravo portiere. Nella ripresa il Bacoli ha giocato meglio, creando anche qualche azione pericolosa dalle parti del portiere materano”. Lorenzo Tortorelli
DE VECCHIS (5,5) - Dura un tempo, poi andava tolto ma i cambi erano finiti, perchè Selvaggi sarebbe stato un giocatore chje forse poteva dare qualcosa quando i ritmi erano diventati più bassi. RIZZO (6) - Un sei di stima, ma il cambio d Di Fausto è risultato poco efficace e molto dannoso per la difesa. Probabilmente con Selvaggi il Matera non avrebbe guadagnato, ma neanche perso. Invece, con Di Fausto al posto di Bartoli, senza dubbi ci ha guadagnato il Bacoli ed è arrivata la battuta a vuoto. E meno male. Perchè poteva andare anche peggio.
DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI PIANURA
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ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 6, Lambiase 5.5, Russo 7 (33' st Venditto 6), Biancardi 6; Maruggi 6.5 (21' st Fabbricatore 5.5), Vitagliano 6, Amarante 6.5, Galdi 7; De Sena 6, Ragosta 7. In panchina: Sannino, Gallo, Cascella, Carnicelli, Falcone. Allenatore: Criscuolo. PIANURA (4-4-2): Lima 5.5; Carbonaro 5.5 (1' st Scognamiglio 6), Letizia 6, Mattera 6.5, Allocca 7; Galdean 6.5, Manzi 5.5 (1' st Sibilli 6.5), Ianniello 6.5, Scarpato 6.5; Del Sorbo 6.5, Manzo 6 (1' st De Luca 6.5). In panchina: Despuches, Russo, De Rosa, Costabile. Allenatore: Monaco (Gargiulo squal.). ARBITRO: Loca di Foggia. RETI: 31' pt Ragosta (A), 8' st De Luca (P). NOTE: spettatori 700 circa. Angoli 2-2. Ammoniti: Lambiase (A), Manzo (P). Rec.: 1' pt, 2' st.
FASANO SANT'ANTONIO
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FASANO (4-4-2): Comes 6; Crastolla 6, Fiscina 6.5, Colucci 6, Ciuffreda 6; D’Onghia 5.5 (19'st Salvi 5.5), Tateo 5.5 (22'st Galiano 6), Lentini 6, Langiotti 6; So Jalò 6.5 (30'st Schiavone 5.5), Piovan 6. In panchina: Latorre, Fortunato, Golino, Gaspodini. Allenatore: Geretto. SANT'ANTONIO ABATE (4-3-12): Della Pietra 6; Della Corte 6, Itri 6.5, D’Aniello 6.5, De Sio 6; Della Femina 5 (14'st Iovene 6), Sekkoum 6.5, Temponi 5; Tedesco 5.5 (35'st Vitale sv); Maffucci 6, Siano 6 (17'st Solimene 6). In panchina: Afeltra, Vituperio, Manzo, Conte. Allenatore: Di Nola. ARBITRO: Silvestri di Isernia. NOTE: spettatori 300 circa di cui una ventina ospiti. Ammoniti: Tateo (F), Lentini (F), Ciuffreda (F), Della Corte (S), Della Femina (S). Angoli: 3-3. Rec.: 1'pt; 4'st.
FORZAECORAGGIO BITONTO
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F E C (4-3-3): Di Matteo 6; Candrina 5.5 (31' st Stroffolino sv), Salvati 7, Fiscariello 6, Clemente 6.5; Caruso 6.5, Riccio 7, Addazio 6.5 (24' st Cantile 6); Massaro 7.5 (35' st Amabile sv), Mallardo 7, De Falco 7. In panchina: Cimmino, Scippa, Mandato, Di Biase. All.: Lepore e Mauro. BITONTO (4-4-2): Lattanzi 6; Cantatore 5.5, Montefusco 6.5, Falanca 6 (13' st Dispoto 5.5), Colangione 5.5; Martellotta 5.5, Cellemaro 5.5 (42' st Serrati sv), De Santis 6.5, Gargiulo 5.5; Taurino 6, Modesto 5 (16' st Persia 5.5). In panchina: D’Antonio, Toscano, Di Pierro, D’Ambrosio. Allenatore: Pizzulli. ARBITRO: Ambrogio di Cosenza. RETI: 7' pt Fiscariello (F); 10' st De Falco (F), 22' st Massaro (F), 32' st Montefusco (B). NOTE: Espulso all’11' st Gargiulo (B). Ammoniti: Fiscariello, Salvati, De Santis.
FRANCAVILLAF. GROTTAGLIE
0 1
FRANCAVILLA F. (4-4-2): Palmieri 6; Del Zotti 5.5, Anglani 5.5, Kouyo 6, Dambra 5; Guzzetti 6, Gallù 6 (28' st Trovato sv), Ferrari 6, Malagnino 5.5; Maraschio 6 (22' st Russo 6), Radicchio 5. In panchina: Di Punzio, D’Amario, Paciullo, Nicoletti, Misuraca. All: Ruisi GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 6; De Giorgi 5.5, Papasidero 6, Cornacchia 6.5 (28' st D’Amanzo 5), Solidoro 5.5; Pastano 6 (9' st De Riccardis 6.5), Arcadio 6.5, Greco 6 (24' st Pinto sv), Fraschini 6.5; De Angelis 6, D’Amblè 6.5. In panchina: Marzo, Tucci, Di Gennaro, Quaranta. All.: Maiuri. ARBITRO: Cifelli di Campobasso. RETE: 15' pt rig. D’Amblè. NOTE: Al 11' st Radicchio (F) sbaglia un rigore. Espulsi al 33' st Radicchio (F); al 38' st D’Amanzo (G). Ammoniti: Del Zotti e Malagnino (F), De Angelis (G).
V.CASARANO OSTUNI
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VIRTUS CASARANO (4-4-2): Leopizzi 6.5 (27'st Corradini 6.5); Fazio 6, Serao 6, Niccolini 6.5, Palma 6.5; Crinò 5.5 (27'st Aragao 5.5), Salvadore 6.5, Bonaffini 5.5, Palazzo 5.5; Contino 6.5 (8'st Villa 6), Genchi 6. In panchina: Caputo, Calabro, Caracciolo, Presicce. Allenatore: Bianchetti. OSTUNI (4-4-2): Iafullo 6.5; Catalucci 6.5, Matera 6, Melis 6.5, Ciaramitaro 6; Borini 6.5, Foschini 7, Salomone 6, D’Arcante 5.5 (1'st Pollaro 6); Salzano 6 (33'st Catalano), De Simone 5 (43'st Kreshpa sv). In panchina: Semprevivo, Maresca, Di Mida, Scarongella. Allenatore: Lombardo. ARBITRO: Spinelli di Terni. RETI: 6'pt Salzano (O), 43'pt Niccolini (C). NOTE: spettatori 1800 circa. Ammoniti: Serao (C), Bonaffini (C), Salzano (O), Matera (O), Catalucci (O)
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34 Sport
Auricchio, Mollo e Guadagno a segno per la squadra di Gigi Corino
Il Francavilla marca visita Sconfitta a Pomigliano con i rossoblu di Lazic mai in partita PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (5) - incolpevole in occasione dei primi due gol. Ma la frittata in collaborazione con Gioia in occasione del 3-0 del Pomigliano è davvero grossa. DE SANTO (4,5) - siamo sicuri che il difensore rossoblu si ricorderà per un bel pezzo di Guadagno. Non lo prende mai e quando ci prova lo atterra. (DALL' 11' ST LA NEVE (5) - se il giovane attaccante avesse voglia di fare, l'avrebbe persa subito guardando solo negli occhi i compagni). GIOIA (4) - prestazione davvero da dimenticare per il centrale difensivo. Insieme a Bocconi ne combina di tutti i colori. DI GIORGIO (5)-non è giornata e Di Giorgio se ne accorge già nei primi 10 minuti quando per due volte Auricchio si infila nei buchi che crea durante tutto il match insieme al compagno di reparto Gioia. TARANTINO (5,5) - tra i difensori è quello che se la passa meglio. DI SENSO (5) - opaca anche la sua prestazione, lui che proprio all'andata aveva siglato il gol del vantaggio. BOCCONI (5)-in netta difficoltà quando deve far ripartire i suoi, leggermente meglio quando deve interrompere il gioco degli avversari. PIOGGIA (5,5) - sente di poter sfruttare la squalfica di Marsico per ritagliarsi un posto importante in squadra. VERDESCA (6) - il ragazzone classe '90 ci sa fare, e come. Tra i suoi è quello più in palla e per ben tre volte gli avversari sono costretti ad essere ammoniti per fermarlo. CHISENA (5) - nei primi minuti fa vedere di che pasta è fatto ma i difensori granata hanno occhi (e calci) particolari per lui. (dal 15' st Cocina sv; dal 35'st Marra sv). DEL PRETE (5) - : Si fa vedere solo su calci piazzati e per uno come lui è davvero poca roba. LAZIC (5)-: il suo voto da motivatore sarebbe al di sotto dello zero. In campo si vede una squadra svogliata; alcuni elementi con la salvezza in tasca si sono sentiti in ferie.
POMIGLIANO FRANCAVILLA
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POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 6; Mauro 6, D'Arienzo 7, Sito 6,5, Lomasto 7; Ramora 7 (30' st Lococo sv ), Mollo 6,5, Giliberti 6, Guadagno 6,5 (35' st Fucci sv ); D'Avanzo 6, Auricchio 7. A disp.: Violante, Villino, Cini Noya, Alizzi. All.: Corino 7. FRANCAVILLA (4-4-2): Di Vincenzo 5; De Santo 4,5 (11' st La Neve 5 ), Gioia 4, Di Giorgio 5, Tarantino 5,5; Di Senso 5, Bocconi 5, Pioggia 5,5, Verdesca 6; Chisena 5 (15' st Cocina sv e dal 34' st Marra sv ), Del Prete 5. A disp.: Bruno, Ruocco, Marra, Santarsiero, Lo Prete. All.: Lazic 5. ARBITRO: Martinelli di Roma 6,5. RETI: pt 13' Auricchio; st 7' Mollo, 25' Guadagno. NOTE: spettatori circa 500 con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Sito, Mauro, D'Arienzo, Giliberti, Auricchio , Gioia, Di Senso. Angoli 6-1 per il Pomigliano. Recupero: pt 2'; st 4'. POMIGLIANO- Una prestazione davvero indecorosa del Francavilla permette al Pomigliano di battere 3 a 0 i rossoblu, e di superare proprio i sinnici in classifica. Eppure i padroni di casa si presentavano a questo match con molte defezioni, soprattutto in difesa dove esordiva in Serie D il classe '92 Sito e i due terzini erano praticamente due centrali adattati. Per il Francavilla assente lo squalificato Marsico, sostituito da Pioggia mentre l'indisponibile Marziale veniva sostituito dal rientrante Gioia, con De Santo terzino destro. Nei primissimi minuti subito un buco della difesa ospite, che lascia l'attaccante granata Auricchio solo davanti al portiere ma il l'attaccante si allunga il pallone e vanifica la ghiotta occasione. Bastano appena 13 minuti dal fischio d'inizio al Pomigliano per passare in vantaggio: da
La tifoseria francavillese che ha dovuto subire una brutta scoppola con il ko a Pomigliano
un calcio di punizione di Ramora, Mauro spizzica di testa sul secondo palo, dove Auricchio tutto solo deposita in rete. Gol numero 13 per l'attaccante granata ed equilibrio subito spezzato. La reazione del Francavilla è praticamente assente: lanci lunghi facile preda dei difensori avversari che, quando non riescono a prendere il pallone, non ci pensano due volte a fermare con le cattive Chisena e compagni. Il Pomigliano continua a fare la gara è va vicino al raddoppio al 22' quando D'Avanzo serve sempre Auricchio che però non trova il giusto impatto col pallone. Nota dolente sul “Gobbato” sicuramente non in perfette condizioni. La prima occasione per il Francavilla giunge al 30' quando Del Prete si libera dal limite dell'area ma il suo tiro si perde sul fondo. Ma al 39' il Pomigliano va vicinissimo al raddoppio: schema da calcio di punizione che libera Guadagno che, complice la dormita generale della retroguardia rossoblu, tira a botta sicura: para Di Vincenzo, sulla
ribattuta calcia D'Arienzo ma Gioia sulla linea salva la sua porta. Al 43' si fa vedere il Francavilla, con un calcio di punizione di Di Senso, ribattuto dalla barriera, sul quale si avventa Del Prete, ma il suo tiro non impensierisce il portiere di casa Sorrentino. Si va così a riposo sul vantaggio minimo per il Pomigliano, che avrebbe sicuramente meritato di più. Chi si aspetta nella ripresa un Francavilla più voglioso ci mette poco a restare deluso: corre il minuto numero 7 quando Ramora, in seguito ad un calcio d'angolo, si beve De Santo e mette la palla al centro dove Mollo di testa infila Di Vincenzo. Raddoppio del Pomigliano che approfitta di nuovo di una palla da fermo per punire gli ospiti. Il Francavilla è frastornato: mister Lazic sostituisce in pochi minuti De Santo e Chisena per Cocina e La Neve, ma i cambi non sortiscono gli effetti sperati. Rinunciatari gli ospiti che vengono puniti per la terza volta al 25' quando il giovane Gua-
dagno approfitta di un'indecisione tra Di Vincenzo e Gioia per mettere in rete il pallone del 3 a 0. Lacrime di gioia per il numero 11 granata, al suo primo gol in carriera in Serie D. Questo gol fotografa in pieno la partita giocata dal Francavilla, mai in partita e che paga errori di concentrazione e valutazione. Bocciatura al 34' per Cocina che, entrato 20 minuti prima al posto di Chisena, lascia il posto a Marra, giovanissimo ragazzo classe 1993. La partita ormai è conclusa: c'è solo da registrare un brutto infortunio occorso al giocatore del Pomigliano Nicoletti, che uscirà in barella a causa di seri problemi al ginocchio. Finisce dunque 3 a 0 per il Pomigliano, un match che se doveva decretare chi poteva credere di più ai play-off ha sicuramente fatto pendere la bilancia a favore del Pomigliano. Da dimenticare in fretta questa prestazione scialba e svogliata da parte del Francavilla, arrivato in Campania con la testa da tutt'altra parte. Davide La Rocca
Spogliatoio Chisena: «Nelle prossime tre gare ci giochiamo un’intera stagione»
Lazic: «Alcuni si sentono già appaggati» POMIGLIANO- Tira una brutta aria negli spogliatoi del Gobbato, ovviamente nella zona riservata agli ospiti. Passano 20 lunghi minuti prima che mister Lazic esca dallo spogliatoio: 20 minuti in cui squadra, tecnico e parte della dirigenza hanno avuto un acceso dibattito per fare delle prime considerazioni a caldo sul match di Pomigliano. Sicuramente la gara più brutta del Francavilla, apparso svogliato e privo di motivazioni sin dal primo minuto. Ed in sala stampa l'espressione di mister Lazic parla da sé: “Il Pomigliano ha giocato molto meglio di noi. Ha corso di più, ci ha creduto di più: ha dimostrato, a differenza nostra, di voler portare a casa i 3 punti. Noi troppo appagati: non si gioca così per la maglia. Mi prendo io tutte le responsabilità. Ho parlato prima del match con la squadra dicendo che ci voleva concentrazione, perché dopo la vittoria sulla Casertana bisognava ritrovarsi. Non è stato così. Bisognava far punti per puntare al nostro obiettivo che sono i play-off, ma se giochiamo così c'è poco da fare. Oggi qualcuno era appagato della salvezza conquistata,
ed abbiamo messo in mostra tutta la nostra poca professionalità. Mi dispiace perché non è questo il modo di affrontare una partita. Il Pomigliano ci ha dato lezione di calcio oggi, anche se abbiamo subito i primi 2 gol da palla inattiva ed il terzo gol da una grossolana indecisione della nostra retroguardia. Quella voglia, quell'entusiasmo di lottare il Pomigliano l'ha messo, noi no. I miei giocatori devono continuare ad onorare il campionato fino alla fine ma non è certo questo il modo. E' un peccato perché in campo c'era soltanto una squadra. Noi abbiamo giochicchiato, non giocato. In campo c'era soltanto una squadra. Abbiamo preso 3 gol per cali di concentrazione, il terzo davvero assurdo. Per la prima volta nella vita mi sono vergognato perché subire una debacle così e non reagire affatto. Abbiamo giocato “giusto per” ma se si deve giocare così non serve un allenatore e di certo non possiamo regalare tutte le altre 8 partite che mancano alla fine. Prossima gara col Pisticci? La mia squadra quando è concentrata gioca alla pari con tutti, se vediamo la partita di oggi
A sinistra Chisena e in alto Lazic
la mia squadra è stata irriconoscibile. Spero di rivederla al più presto. “Dure, davvero parole dure di mister Lazic che, a microfoni spenti, dirà anche di aver visto i suoi demotivati già durante la cena di ieri e nel viaggio in pul-
lman per arrivare al “Gobbato”. Amareggiato anche l'ex Matera Tonio Chisena: “Non è stata onestamente una bella prestazione, sia la mia che quella della squadra. Abbiamo trovato di fronte una squadra che voleva riscatta-
re il 3 a 0 col Neapolis e diciamo che, anche per le condizioni del campo non ottimali, abbiamo accusato la loro grinta e concentrazione, ed hanno vinto meritatamente. Obiettivo play-off? Siamo di nuovo a meno 4, mancano 8
partite, ne abbiamo alcune abbordabili. Abbiamo domenica il Pisticci, poi andiamo a Francavilla Fontana e poi arriva a Francavilla il Forza e Coraggio: ebbene in queste 3 partite ci giochiamo gran parte della stagione”.
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Sport 35
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Il Neapolis allunga sul Pianura che ha pareggiato al Novi con l’Angri
La capolista passa a Pisticci Esposito nel primo tempo, raddoppio campano con Sergi nella ripresa PISTICCI NEAPOLIS
PAGELLE PISTICCI MAIDA (6) - incolpevole sui gol. Per il resto non fa altri interventi di rilievo, anche perché il Neapolis capitalizza nelle due uniche occasioni create LOTTINO (6) - schierato terzino destro fa l'ordinario e tiene la posizione senza correre particolari rischi dalle sue parti MALAFRONTE (6) - pomeriggio tranquillo in una gara persa per 2-0. E' quanto basta per capire la filosofia di questa partita DI MARIA (6) - come sopra. Nell'occasione del gol di Esposito forse subisce fallo da Sergi POLICHETTI (6) - nonostante la stazza dell'avversario riesce a proporsi in qualche circostanza. Purtroppo sciupa l'occasione del pareggio costruita in tandem con D'Aniello CAPPELLETTI (6,5) - gioca a sorpresa nell'insolito ruolo di mediano al posto di Guarino. Ma finalmente gioca. E la voglia di ripagare della fiducia accordatagli è tanta. Ci mette cuore e determinazione ed a tratti ispira. LUPACCHIO (5) - entra al posto di Cappelletti per dare profondità, ma delude come troppo spesso sta accadendo da qualche tempo. Il Pisticci ha un solo attaccate di ruolo. La speranza è che possa ritrovarsi. CAZZARÒ (6) - il capitano è sempre il capitano anche quando sbaglia qualche apertura di troppo. Ma là in mezzo dirige il traffico e gestisce molte situazioni scomode. PALLADINO (6) - conferma la vivacità mostrate in alcune ultime apparizioni e si candida ancora per un ruolo da titolare. Farinola s.v. BASILE (6) - ormai è inquadrato come l'under a supporto del reparto d'attacco. Quello è il suo ruolo. Oggi lo interpreta discretamente, ma senza particolari sussulti. D'ANIELLO (5) - la giocata che libera al tiro Polichetti e poi il nulla. Troppo statico. Mai nel vivo della manovra. Nulla a che vedere con le premesse gettate dopo le prime gare. Involuto. PARENTE (6,5) - è ancora lui il più in palla dei gialloble, anche se sull'occasione del contropiede poteva fare meglio. Ma almeno continua a lottare e gioca i palloni pesanti, sapendosi assumere le sue responsabilità. E poi è migliorato come condizione e si vede.
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PISTICCI (4-3-3) Maida 6; Lottino 6 (13' s.t. Benegiano 6), Malafronte 6, Di Maria 6, Polichetti 6; Cappelletti 6,5 (13' s.t. Lupacchio 5), Cazzarò 6, Palladino 6 (25' s.t. Farinola s.v.); Basile 6, D'Aniello 5, Parente 6,5. A disposizione: Marino, Guarino, Cocca, Pietrafesa. All.: Camassa (Arleo sconta il secondo turno di squalifica) NEAPOLIS MUGNANO (4-42) Napoli 6,5; D'Ascia 5,5, Esposito 6,5, D'Aleno 6,5, Monticelli 6; Bonanno 6, Barone 6, Somma 6, Moxedano 6 (46' s.t. Carotenuto s.v.); Fontanella 6, Sergi 6,5 (39' s.t. Pastore s.v.). A disposizione: Errichiello, Fiore, Bianchi, Volpe, Foggia. All.: Castellucci ARBITRO: Verdenelli di Foligno. RETI: Esposito 32' p.t., Sergi 14' s.t. NOTE: Ammoniti Polichetti, D'Aniello, Palladino. Recuperi 0' p.t., 3' s.t. Angoli 3-3. Spettatori 600 circa, con sparuta presenza di sostenitori ospiti. Terreno in condizioni discrete. Gara condizionata dal vento in una giornata di sole. L'ONORE è salvo, ma la sconfitta arriva ugualmente. Il Pisticci perde 2-0 in casa dal Neapolis Mugnano, sempre più capolista del campionato, al termine di un gara giocata finalmente con cuore, ma vinta degli ospiti con il cinismo che è proprio delle grandi squadre. I padroni di casa hanno il rimpianto di non aver messo la palla dentro nelle due occasioni che avrebbero potuto portare, rispettivamente, al vantaggio ed al pareggio. I campani, invece, sfruttano al meglio le uniche palle gol a favore e poi gestiscono con maestria, anche perché il Pisticci conferma di essere squadra tendente a disunirsi dopo essere andata sotto. Arleo, che non va in panchina per squalifica, cambia molto rispetto a mercoledì. In porta Maida prende il posto di Marino. In difesa torna Malafronte con Di Maria. Polichetti va destra, Lottino a sinistra viene preferito a Pietrafesa. In mezzo al campo torna Cazzarò, mentre l'argentino Cappelletti gioca da mediano al posto di Gua-
Cazarò in azione (foto in pagina www.gialloble.com)
Parente e sotto Maida ieri titolare
rino e sarà autore di una prova nel complesso buona. Palladino prende il posto di Benegiano, mentre in attacco non c'è Lupacchio. D'aniello fa la pri-
ma punta, Parente e Basile gioca a supporto. Nel primo tempo meglio il Pisticci, nonostante giochi contro vento.
Spogliatoio Castellucci: «Sapevamo che non era facile, onore al Pisticci che ci ha messo il cuore»
Giosa: «Palla inattiva fatale, ma buon inizio» Arleo non parla per squalifica. Camassa preferisce non parlare. E così tocca ancora al direttore generale Rocco Giosa incontrare i giornalisti. “Venivamo - dice Giosa - da una partita difficile su un campo pesante. Inoltre eravamo chiamati ad affrontare la capolista. Nonostante tutto abbiamo iniziato bene e creato buone occasioni. Poi abbiamo preso gol, l'ennesimo su calcio piazzato, ma siamo riusciti a reagire procurandoci l'azione del pareggio. Nella ripresa il raddoppio del Neapolis ci ha tagliato le gambe. Il Pisticci si è espresso bene per un tempo ed a guardare la classifica siamo ancora in lotta. Adesso dovremo andare a Francavilla forti delle nostre convinzioni, perché possiamo farcela”. Pietro Parente gli fa eco. “Questa gara - è il pensiero dell'esperto attaccante - è andata così. Dispiace, ma è meglio non pensarci più. Meglio riservare tutte le nostre energie, anche mentali, per la gara di domeni-
Cappelletti del Pisticci
ca a Francavilla”. L'occasione migliore del Pisticci è passata proprio per i suoi piedi. “Si - conferma Parente - ho avuto quel contropiede, solo che eravamo contro vento, non sono arrivato benissimo alla fine dell'azione ed ho calciato male”. Le migliori così, comunque, il Pisticci le ha fatte vedere nella
prima fase di gara. “Purtroppo - conclude Parente - quando prendiamo gol il nostro li livello di entusiasmo cala. Ma, comunque, affrontavamo la capolista, non certo l'ultima arrivata. Alla fine tocca accettare la sconfitta”. Il successo colto a Pisticci lancia il Neapolis in vetta alla classifica, guidata adesso con tre
punti di vantaggio sul Pianura. Ma battere una delle squadre meno forti del campionato non è stato cosa semplice. Il Neapolis ci è riuscito anche grazie alla capacità di calarsi nella parte. “Questa - dice il tecnico Castellucci - era una gara molto importante per noi e sapevamo che non sarebbe stato facile. A dispetto della sua classifica, infatti, il Pisticci è una buona squadra ed in campo lo ha dimostrato. Da parte nostra c'è voluta umiltà nonché la capacità di adeguarsi alle situazioni ambientali, perché il vento è stato un fattore che ha condizionato in parte la gara. Alla lunga, però, ne siamo venuti fuori perché abbiamo saputo colpire al momento giusto e poi gestire con autorevolezza. Credo che in tal senso ci siano venute in aiuto alcune situazioni, capitate nel corso del campionato, da cui abbiamo potuto apprendere tanto a nostre spese. Siamo stati bravi a far tesoro di alcuni nostri errori”. r.d.a.
Al 7', infatti, Cappelletti ispira ed apre per Parente che vince l'uno contro uno con D'Ascia e se ne va a rete, ma conclude debolmente e centrale fra le braccia di Napoli, nonostante la buona posizione. Al 22' lo stesso Parente ci prova a volo dal limite dell'area, ma non colpisce alla perfezione e si fa parare il tiro. Al 26' il Neapolis reagisce con una punizione dell'ex Somma, che è facile preda di Maida. Al 32', però, gli ospiti passano in vantaggio con Esposito che sforbicia sottoporta sugli sviluppi di un angolo e mette in rete per l'1-0. L'assist è di Sergi che probabilmente commette fallo su Di Maria. Ma per l'arbitro è tutto regolare. A due minuti dal termine di frazione il Pisticci potrebbe pareggiare con Polichetti, imbeccato a centro area da D'Aniello, nell'unica azione che lo vede protagonista. La conclusione, però, non è delle migliori e la sfera sibila sulla traversa, nonostante la distanza non proibitiva. Nella ripresa è Fontanella a sfiorare il raddoppio con un colpo di testa che si spegne sul fondo di poco. Al 10' la replica del Pisticci è affidata ad una punizione fuori misura di D'Aniello. Al 14', però, il Mugnano blinda il risultato con Sergi che raccoglie in area un suggerimento da sinistra, sporcato dalla difesa, e scarica a rete per il 2-0. Il Pisticci si rifà avanti in una sola circostanza, al 22', quando Malafronte raccoglie di testa sugli sviluppi di un corner e gira a rete da pochi metri, trovando il guizzo decisivo di Napoli, che evita il peggio con un ottimo intervento. Il resto è gestione partita, con gli ospiti che tengono ben saldo il pallino del gioco ed il Pisticci che non riesce più a farsi vedere dalle parti di Napoli. L'ingresso di Lupacchio non sortisce gli effetti sperati. In classifica, tuttavia, cambia poco perché il Francavilla Fontana perde in casa con il Grottaglie e resta penultimo. Lì davanti solo il Bacoli prende un punto a Matera. Il derby di domenica prossima sul campo del Francavilla diventa a questo punto determinante per il futuro della squadra di Arleo. Roberto D’Alessandro
Olcese-gol apre i conti poi l’Ischia sfiora il pari e la Casertana raddoppia CASERTANA ISCHIA
2 0
CASERTANA: Capasso, Guida, Stigliano, Bencardino, Criscuolo, Raucci, Monaco (Fucci 90'), Mastroianni, Olcese, Guadagnuolo (Errico 94'), Mautone (Simone 69'). A disp. Schiavella, Morra, Florindo, Pinto. All. E. Feola ISCHIA: Carotenuto, Accurso, Di Meglio, Impagliazzo, Del Franco (Guzman 72'), Monti, Fermo, Trofa, Casciaro, Quinto, Schettino (Padula 75'). A disp. Monteleone, Buono, Sogliuzzo, Zuccolilli, Fondicelli. All. G. Monti ARBITRO: Loiodice di Matera RETI: Olcese (C) 68', Fucci (C) 91' NOTE: Ammoniti: Raucci, Guadagnuolo, Fucci (C); Quinto, Schettino, Padula (I). Espulso: Criscuolo (C) 65' AL 68' la Casertana sblocca il risultato: lungo lancio di Guida a centro area di rigore. Del Franco riesce a ribattere di testa sull'accorrente Mautone. Palla nella "lunetta" per Olcese che di prima intenzione infila Carotenuto nell'angolo alla destra del portiere ischitano. Al 91'Ischia vicina al pareggio: su calcio di punizione di Quinto colpo di testa di Trofa che Capasso ribatte sulla linea con la collaborazione della traversa. Sul contropiede successivo la Casertana raddoppia. Azione personale di Guadagnuolo che entra in area, subisce la carica di un difensore e perde palla. Il neo entrato Fucci deposita in rete a porta sguarnita.
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36 Sport
Risultati e classifica Borussia P.-Ferrandina
4-1
F. Murgia-Atella M.
0-0
26ª giornata Marcatori
3’ pt Moliterni (BP), 24’ pt e 32’ pt Cappiello (BP); 7’ st Capogrosso (F), 47’ st Schettino (BP)
GenzanoBanzi-Az Picerno3-5 6’ pt De Oliveira (G), 9’ pt e 33’ st Laurino (P), 22’ pt Cozzolino (P), 26’ pt Mastroberti (P), 41’ pt Pace (P); 5’ st Bozzi (G), 30’ st (r) Cacace (G)
Irsinese-Viggiano
0-4
9’ pt e 14’ st Sanchirico, 3’ st Cicchelli, 30’ st Campisano
F. MURGIA
55
26 15 10 1 57 17 13 8
A. CRISTOFARO
53
RICIGLIANO
51
BORUSSIA P.
5
0 25 7 13 7
5
1 32 10 40 +3
26 16 5
5 51 22 13 12 0
1 36 9 13 4
5
4 15 13 29 +1
26 14 9
3 41 11 14 7
5
2 14 4 12 7
4
1 27 7 30 -3
46
26 14 4
8 44 23 13 9
0
4 28 12 13 5
4
4 16 11 21 -6
R. VALDIANO
45
26 14 4
8 48 22 13 9
4
0 20 4 13 5
0
8 28 18 26 -6
VIGGIANO
42
26 11 9
6 44 26 13 5
6
2 23 13 13 6
3
4 21 13 18 -10
ATELLA M.
38
26 11 6
9 46 26 13 8
1
4 26 11 13 3
5
5 20 15 20 -10
R. Tolve-Avigliano
2-0
R. Valdiano-Policoro
0-0
Ricigliano-Murese
0-0
MURESE
37
26 9 10 7 31 21 13 7
4
2 20 9 13 2
6
5 11 12 10 -15
Vultur-A. Cristofaro
1-1
VULTUR
36
26 10 6 10 41 30 13 8
2
3 31 10 13 2
4
7 10 20 11 -16
R. TOLVE
31
26 8
7 11 38 29 13 3
4
6 18 13 13 5
3
5 20 16 9 -21
GENZANOBANZI
30
26 7
9 10 35 38 13 4
5
4 24 16 13 3
4
6 11 22 -3 -22
POLICORO
28
26 6 10 10 29 28 13 6
5
2 22 9 13 0
5
8
AZ PICERNO
28
26 8
4 14 38 42 12 4
3
5 23 17 14 4
1
9 15 25 -4 -22
AVIGLIANO
26
26 6
8 12 29 34 13 3
8
2 15 13 13 3
0 10 14 21 -5 -26
FERRANDINA
16
26 4
5 17 20 83 13 4
1
8 13 42 13 0
4
2
26 1
0 25 7 153 13 1
0 12 6 69 13 0
7’ pt (r) Astudillo; 28’ st Santarsiero
38’ pt Giuliani (V); 15’ st D’Amico (AC)
Prossimo turno
27ª giornata 21/03/10 ore 15.00
A. Cristofaro-Ricigliano Atella M.-Borussia P. Avigliano-F. Murgia Az Picerno-R. Tolve Ferrandina-Irsinese Murese-GenzanoBanzi Policoro-Vultur Viggiano-R. Valdiano
IRSINESE
9
7 19 1 -24
7 41 -63 -35
0 13 1 84 -146 -49
19 Reti: Campisano (Viggiano) 16 Reti: Salamone (1) (Valdiano) 15 Reti: Schettino (4) (Borussia P.); Margiotta (F.Murgia) 11 Reti: Dutra (2) (Murese); Montenegro (R.Tolve) 10 Reti: Rinaldi (Atella); Vigliucci (2) (GenzanoBanzi); Mainenti (1), Petilli (Valdiano) 9 Reti: D'Amico, Grieco (1) (A.C. Oppido) 8 Reti: Valente (1) (Atella); Troiano (3) (Ferrandina) 7 Reti: Giordano (AZ Picerno); Petruzzella (F. Murgia); Antohi (Murese); Daniele (Ricigliano); Messeri (Vultur) 6 Reti: Salbini (1) (Avigliano); Frazzica (F. Murgia); Cacace (2) (GenzanoBanzi); Veglio (Ricigliano); Damiano (1) (R.Tolve); Sanchirico (4) (Viggiano) 5 Reti: Leone A. (A.C. Oppido); D'Urso (Atella); Lorusso (1), Tornillo (1) (Avigliano); Mastroberti (AZ Picerno); Cappiello (Borussia P.); Capogrosso (Ferrandina); Gatti, Savoia (Policoro); Brescia, Di Francesco (Vultur) 4 Reti: Ciardiello, Leone G. (A.C. Oppido); Carriero, Lamorte, Libutti (Atella); Castagno, Fringuello (AZ Picerno); Frabetti, Moliterni (1) (Borussia P.); Marziliano (Ferrandina); Andriotti, Cannillo (F.Murgia); Impagliazzo (GenzanoBanzi); Nuzzi (Policoro); Avallone, Piegari V. (Ricigliano); Astudillo (1) (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Chirichella, Cicchelli V. (Viggiano); Giuliani (1), Lanciano (Vultur)
Vultur avanti con Giuliani. Nella ripresa sterile supremazia territoriale degli uomini di Manniello
D’Amico salva l’Oppido La Cristofaro pareggia in rimonta a Rionero e fallisce l’aggancio al Fortis VULTUR 1 A.CRISTOFARO 1
Il patron Grieco è soddisfatto
VULTUR: Paratore, Chimenti(32’st Marmora), Di Tolve, Carretta, Lanciano, Rapolla, Filidoro(7’st Argenti), Zona, Messeri, Giuliani, Larotonda. A disp.: Zucale, Di Francesco, Pinnelli, Lamorte, Callimo. All. Finamore A.CRISTOFARO: Brancale, Giganti G., Provenzale R., Leone A., Santagata, Volturno, Leone G., Provenzale C.(13’st Manniello D.), Santopietro, Grieco, D’Amico. A disp.: Gioiello, Giganti A., Maglione, Manniello F., Smaldone, Colangelo. All. Manniello D. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Pallotta-Marchese) RETI: p.t. al 38’ Giuliani (V); s.t. al 15’ D’Amico (AC) NOTE: terreno di gioco in discrete condizioni, pomeriggio freddo. Ammoniti: Rapolla e Messeri della Vultur. Angoli: 3 a 3. Recupero: p.t.+1’; s.t.+3’
La delusione degli ospiti per la mancata vittoria è tutta nelle parole del presidente Aldo Lancellotti, rilasciate a fine gara: “Io mi vedo costretto a puntare il dito su un gol netto, nettissimo annullato. Ahimè, questo campionato non è che gira male e che i sogni di gloria ce li ha già qualcuno. Purtroppo non è un campionato giusto. Non ci vedo giusto. Arbitraggi così, fatti così, le designazioni non sono giuste. Questo è il mio parere ovviamente. Quel guardalinee là è sempre lui, sempre lui, ogni partita, a Viggiano danneggiati, qua danneggiati, dappertutto. Io sono contento di questa Federazione. Ora pensiamo un po’ all’anno prossimo se iscriverla o meno questa squadra perché è un campionato falso questo è quello che penso. L’Angelo Cristofaro ha sempre militato in campionati che devono essere degni di una Federazione. Ma questa Federazione per me non va. Questo è tutto”. Così il presidente della Vultur, Michele Grieco: “Un pareggio che fa molto piacere perché dopo le ultime vicissitudini è stata una bella partita e va dato atto ai ragazzi che l’hanno presa con il piglio giusto. Non ci dobbiamo nascondere dietro un dito, ormai tutti sanno, è di dominio comune che parte delle ultime defaillance avute in campionato sono dovute sicuramente ad un fatto finanziario, il che mi dispiace moltissimo perché continuo a ritenere che in effetti come hanno dimostrato oggi sono una delle migliori squadre del campionato, l’Oppido è la seconda in classifica, noi non abbiamo avuto nessun timore reverenziale anche se qualcuno è fuori forma perché ci siamo allenati poco e sempre per una questione finanziaria abbiamo ridotto gli allenamenti da quattro a tre settimanali. Più di qualcuno doveva studiare o quant’altro e l’abbiamo concesso. Uno perché è giusto, due perché non ci sentiamo di poter chiedere di più a questi ragazzi. In altre condizioni la storia sarebbe stata completamente diversa”. m.r.
RIONERO - Al comunale “Pasquale Corona” è finita 1 a 1. Un pareggio acciuffato dagli ospiti nel primo quarto d’ora della ripresa. Un pari che, tutto sommato, per quello che si è visto in campo dovrebbe accontentare entrambe le contendenti, dal momento che nella prima frazione di gioco c’è stato un leggero predominio dei locali mentre nella seconda frazione di gioco hanno spinto un po’ di più gli ospiti che dopo aver agguantato il pari non si sono più resi pericolosi. Inizio di gara con brivido per la tifoseria locale. Infatti dopo una iniziale fase di studio gli ospiti si fanno pericolosi con Anselmo Grieco che da buona posizione al 7’ ha mancato una favo-
Una formazione dell’Oppido
La Vultur Rionero
revolissima occasione mandando di pochissimo lontano dal palo alla destra di Paratore. Dopo due minuti sono invece i rioneresi a costringere il portiere Brancale ad uscire a valanga quasi al limite su Messeri lanciato in area avversaria da una precisa verticalizzazione di Rapolla. Al 10’ sul quasi susseguente ribaltamento di fronte è D’Amico, lasciato inspiega-
bilmente solo ad impegnare severamente dal limite il numero uno locale pronto a sventare la minaccia ospite. Al 15’ Giuliani cincischia un po’ troppo nell’area dell’Oppido consentendo a Santagata di rubargli la palla. Al 25’ una punizione a girare da posizione defilata di Grieco è facile preda dell’estremo difensore vulturino. Al 27’ il tiro di Giuliani dal limite
sugli sviluppi di un calcio piazzato di Rapolla è bloccato da Brancale senza difficoltà. Al 38’ la Vultur passa in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Giuliani lanciato in area oppidese da un perfetto e calibrato assist del giovane difensore rionerese Di Tolve. Al 40’ il tiro pallonetto dalla tre quarti di Larotonda è finito di poco sopra la traversa. Nella ripresa subito
in avanti gli uomini di mister Manniello alla ricerca del pari. Pareggio che arriva al 15’ con il gol di D’Amico, lesto a riprendere la palla carambolata su un difensore rionerese su tiro di Grieco e senza difficoltà a mettere in rete da pochi passi. I rioneresi accusano il colpo lasciando l’iniziativa agli avversari che a dire il vero non hanno quasi mai portato grossi pericoli
alla porta dei locali. Soltanto al 42’ il portiere Paratore, pronto di riflessi, è riuscito a bloccare il colpo di testa ravvicinato di Santagata. Per la cronaca va detto che al 45’ l’arbitro Rubino ha annullato il gol di Grieco per un evidente fuori gioco segnalato dal suo collaboratore e per giunta messo a segno dopo il fischio del direttore di gara. Michele Rizzo
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Sport 37
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Petruzzella sbaglia un rigore, rete annullata a Margiotta e traversa di Ferragina
Di Biase ferma il Fortis Dalle parate del portiere dell’Atella e gli errori dei rosanero scaturisce lo 0-0 FORTISMURGIA 0 ATELLA 0
D’Urso si complimenta col Murgia e porta via un punto
FORTIS MURGIA: Napolitano, Grassani D, Digirolamo (25’ st Ferragina), Maurelli (9’ st Martimucci), Cannillo, Delle Foglie, Pastore, Sardella, Margiotta, Castoro (36’ st Daddario), Petruzzella. A disposizione: D’ Elia, Piergiovanni, Lorusso, Andriotti. Allenatore Squicciarini (squalificato). ATELLA: Di Biase, Colangelo F, Leccese (12’ st Angelillo), Larotonda V, Manfreda, Caselle (36’ pt Strozza), Larotonda G, Camelia, Valente, Carriero, Rinaldi (36’ st Libutti). A disposizione: Sicuro, D’Annucci, Colangelo G, D’Urso. Allenatore D’Urso. ARBITRO: Albano di Potenza (Grilli e Martinese). NOTE: gara giocata a porte chiuse. Espulso al 20’ pt Colangelo F per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Maurelli e Petruzzella del Fortis; Larotonda V, Rinaldi e Carriero dell’Atella. Angoli: Fortis Murgia 5, Atella 2. Fuorigioco: Fortis Murgia 6, Atella 2. Recuperi: 4’ pt e 4’+1’ st. Petruzzella al 21’ pt fallisce un calcio di rigore colpendo entrambi i pali della porta di Di Biase.
Davide Di Biase, eroe di giornata
Di Biase che con le sue parate ha negato il gol alla capolista del campionato di Eccellenza lucano, che ha così fallito l’opportunità di allungare in maniera decisa in classifica, visti anche i pareggi di Angelo Cristofaro di Oppido e Ricigliano. Il tutto condito dal rigore (il primo in stagione assegnato ai rosanero) fallito da Petruzzella, dal gol annullato (giustamente!) a Margiotta e dalla traversa colpita da Ferragina. Il Fortis Murgia, quindi, non riesce a sfruttare il vantaggio di giocare per 70 minuti in supe-
MATERA - Porta stregata per il Fortis Murgia. Nel ruolo di stregone un superlativo
MATERA - Nel dopo-gara il primo a “concedersi” è il tecnico dell’Atella, D’Urso: «Siamo soddisfatti per il pari ottenuto. Un po’ meno per la conduzione della terna arbitrale che ci ha obbligati a giocare con un uomo in meno e a subire un calcio di rigore, quando invece per me il calciatore della Fortis ha colpito il terreno invece del pallone. Per il resto abbiamo interpretato la partita nell’unico modo possibile, comprendoci e cercando di ripartire. Restano i complimenti al Fortis Murgia che ha fatto una gran bella partita. Certamente è questa la squadra che alla fine vincerà il campionato». Tra i suoi uomini spicca la prestazione del portiere Di Biase. «Abbiamo sempre saputo di avere un grande portiere. Resta il fatto che Davide fa parte della squadra e meriti vanno divisi con tutti i riorità numerica e alla fine si deve accontentare di un pari, viste anche le due importanti parate di Napolitano nel primo tempo su Carriero e Larotonda. La gara è un monologo rosanero. Solo nel primo tempo si contano dieci nitide palle gol fallite, oltre al rigore sbagliato e alla rete annullata. Poi nella ripresa si è giocato ad una porta, con almeno altre cinque palle gol, ma probabilmente è mancato quel pizzico di lucidità da poter chiudere con facilità la partita.
giocatori. Abbiamo dimostrato di essere un buon gruppo, capace anche di soffrire». A D’Urso fa eco lo staff tecnico del Fortis Murgia: «Ci è mancato il gol. Ma abbiamo anche peccato di lucidità. Abbiamo fatto molta confusione senza riuscire a mettere la palla in porta. Probabilmente ha inciso anche la gara di Coppa di mercoledì che ci ha tolto un po’di energie. Poi non siamo riusciti a sfruttare gli episodi a noi favorevoli, come il calcio di rigore. Probabilmente se segnavamo la gara avrebbe assunto tutt’altro aspetto. L’Atalla, poi, ha fatto la sua onesta gara. Alla fine abbiamo perso un’altra occasione per allungare visto i risultati degli altri campi. E’ tutto ancora da decidere. E domenica si ricomincia a lottare». a.mutasci@luedi.it
La prima grossa occasione arriva al 3’ con Petruzzella che innesca Castoro, il cui tiro è fuori, ma è tutto vano per la bandierina del collaboratore che segnala il primo off-side della gara. Al 4’ schema su punizione dell’Atella con Valente che fa la sponda per Carriero, ma il suo colpo di testa deve fare i conti con la grande respinta di Napolitano. All’8’ Margiotta serve Petruzzella, la cui conclusione è deviata in angolo. Al 13’ azione personale di Petruzzella con tiro di potenza parato da Di Biase che inizia il suo show. Al 20’
l’episodio che potrebbe cambiare la gara: Petruzzella lanciato a rete, Colangelo F lo atterra da tergo e per l’arbitro è rigore ed espulsione. Sul dischetto lo stesso Petruzzella che calcia potente, ma colpisce prima il palo alla sua sinistra e poi quello opposto, fallendo il penalty. Il Forti Murgia non si scompone e continua a macinare gioco e conclusioni a rete. Al 24’ Di Biase si supera parando su colpo di testa di Margiotta imbeccato da Pastore. Al 28’ Petruzzella conclude clamorosamente alto da posizione fvorevole.
Al 29’ ci prova Margiotta, ma ancora Di Biase ad immolarsi. Al 31’ gol annullato a Margiotta perchè sulla traiettoria del tiro Petruzzella era in fuorigioco, impedendo la visuale a Di Biase. Al 34’ ci prova anche Sardella, ma il suo tocco è fuori. Al 45’ colpo di testa di Margiotta che termina alto. Al 47’ Larotonda G spezza l’assedio della formazione di Squicciarini provando il turo dalla lunga distanza. La traiettoria è velenosa, ma Napolitano ci mette una pezza deviando in angolo. Poi il tentativo di Digirolamo dalla lunga distanza chiude il primo tempo. La ripresa si apre con il provvidenziale intervento al 7’ di Di Biase su Petruzzella lanciato a rete. Al 19’ Margiotta ci prova con una magia, ma non ha fatto i conti con lo “stregone”Di Biase: rovesciata spettacolare e grande risposta del numero uno dell’Atella. Al 32’ Margiotta ci riprova, ma è sempre il suo ex compagno di squadra Di Biase a negargli la rete. Al 33’ è clamoroso il gol fallito di testa da Petruzzella su assist di Martimucci. Infine al 45’ su cross di Grassani, Ferragina colpisce la traversa facendo scemare ogni speranza di vittoria. Vano il forcing finale. la porta dell’Atella resta stregata. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Moliterni e Cappiello risolvono in 32’ Ritorno al successo giallorosso griffato Astudillo (rigore)-Santarsiero
Che Borussia! Poker al Ferrandina BORUSSIA P. FERRANDINA
4 1
BORUSSIA: Coretti, Manolio, Buongiorno, Simeone, Pendinelli, Gialdino, Cappiello (62' Robertazzo), Frabetti, Moliterni (65' Schettino), De Oliveira Lima, Margiotta (65' Ripoli). A disp: Conte, Puppio, Vito. All: Viola. FERRANDINA: D'Angelo, Battaglia (80' Melillo), Russo, Troiano, Cioce, Loschiavo, Salvemini (56' Savoni), Orlino, Capogrosso, Saracino, Marzigliano. A disp: Conte, Petta, Kore, Porcelluzzi. All: Savoni. ARBITRO: sig.ra Cassano di Moliterno (La Sala - Russo). RETI: 3' Moliterni (B), 24' e 32' Cappiello (B), 52' Capogrosso (F), 92' Schettino (B). NOTE: ammoniti Manolio, Moliterni, Schettino (B); Loschiavo, Capogrosso (F). Espulso al 72' Troiano. POLICORO - Il Borussia continua la sua marcia e, al “Rocco Perriello”, travolge il Ferrandina con un perentorio 4 a 1, agguantando la quarta posizione in classifica. Gara ricca di emozioni con gli aragonesi pericolosi soprattutto nel secondo tempo. Ad arbitrare la partita, per la prima volta in Eccellenza, una donna, Maria Teresa Cassano. Il match si apre con i padroni di casa subito in avanti e subito in rete: al 3' cross di Lima, Moliterni raccoglie al volo e in mezza sforbiciata segna dal limite dell'area. Per la prima azione degli ospiti bisognerà aspettare il 20', con un traversone di Salvemini, deviato in angolo da Manolio. Subito dopo è Troiano ad essere pericoloso di testa, palla di poco a lato. Il Ferrandina dimostra di essere completamente diverso ri-
spetto al girone d'andata, comunque gli jonici non si fanno intimorire ma, anzi, arrivano al raddoppio. Succede al 24', grazie ad un bel tiro angolato di Cappiello che prima prende il palo e poi si insacca in rete, senza che Moliterni debba toccare la sfera. Otto minuti dopo e il Borussia centra il tris, con la personale doppietta di Cappiello: passaggio di Pendinelli per Moliterni che, con un grande numero, salta tre avversari e serve il 7 jonico; portiere superato e palla in gol. Al 39' è ancora Moliterni, tiro rinviato in extremis in angolo da D'Angelo. Dalla bandierina Lima cerca la rete diretta, il portiere aragonese deve ancora buttarsi per evitare il gol. L'ultima azione del primo tempo è per il Ferrandina con un tiro dalla distanza di Capogrosso, di poco a lato. Il match cambia nel secondo tempo: Borussia più rilassato mentre gli ospiti diventano più aggressivi, per cercare di rovesciare un risultato ormai compromesso. E, al 52', gli aragonesi accorciano con Capogrosso che sfrutta una distrazione della difesa, beffa Coretti e va in rete. Al 63' cross di Capogrosso per Savoni, tiro rinviato; la palla finisce tra i piedi di Saracino che tenta di sorprendere tutti in rovesciata, Coretti si deve superare per rinviare in corner. Al 72' Ferrandina in dieci per l'espulsione di Troiano per tentata rissa. Ultimissimi minuti di gioco concitati: Orlino prova l'azione solitaria, bloccato. Subito dopo l'assist di Manolio lancia il neo entrato Schettino che si prende la sua personale soddisfazione, segnando la quarta rete del Borussia e sancendo una meritatissima vittoria. Eleonora Cesareo
Tolve, boccata d’ossigeno Batte l’Avigliano e scavalca il GenzanoBanzi in classifica REAL TOLVE AVIGLIANO
2 0
REAL TOLVE: Perillo, Sarubbo, Bochicchio, Mazzacane, De Nicola, benedetto, Santarsiero, Montenegro, Astudillo, Damiano. A disp. : Zitoli. All. Bardi AVIGLIANO: Castaldo, Sabato, De Mita, Lorusso, Carlucci, Muzzillo, Darwish, Sileo, Vaccaro, Fiorino, Tornillo. A disp: Chianese, Lorpino, Salbini, Sarri, Di PIEtro , Costa, Viggiano. All Filadelfia. RETI: 7'p.t. Astudillo rig. (T) ; 27' s.t. Santarsiero (T) NOTE: terreno in buone condizioni, giornata nuvolosa e fredda. Spettatori circa 150 TOLVE - Torna alla vittoria il Tolve e lo fa con il più classico dei punteggi, portandosi in una posizione di classifica che consente almeno di dormire sonni meno agitati. Subito al 4' si fanno vivi i padroni di casa con Montenegro che colpisce di testa ed impegna Castaldo. Al 7' Montenegro viene atterrato in area di rigore, penalty sacrosanto e Astudillo trasforma. Al 10' ancora corner ed è ancora Montenegro a tenere alta l'attenzione dell'estremo granata. Al 14' ci prova Tornillo che impegna severamente Perillo. È Damiano al 18' con un siluro a spedire la palla di poco sopra la traversa. Al 24' punizione per l'Avigliano con Lorusso che esalta le doti di Perillo che devia in corner. Alla mezz'ora è Sarubbo con un'azione personale sull'out a crossare per Damiano che con una volè impegna ancora Castaldo. Nella ripresa si comincia con Astudillo che al 3' colpisce la traversa con una conclusione dal limite dell'area. Punizione dal limite per gli ospiti, con Fiorino che impegna Perillo. Al 12' bella conclusione da fuori area di Damiano con palla che sorvola di poco la traversa. Ci prova Darwish al 13' ma è Perillo a dirgli di no
Bardi
. De Nicola al 18' sbaglia clamorosamente davanti al portiere ospite. Azione di Caccavale al 24' che libera Montenegro in area ma è nulla di fatto. Ancora Caccavale per Montenegro , ma il centravanti tolvese non è preciso. Un minuto dopo , l'azione che non t'aspetti dal giocatore che non t'aspetti : Santarsiero ruba palla a centrocampo e si invola verso l'area avversaria saltando qualche avversario, e non sbaglia davanti al portiere, due a zero e pratica archiviata. Nota di merito per Santarsiero, uno dei pochi reduci della scorsa
Astudillo
promozione, che in campo lotta sempre con ardore per la maglia. Al 38' lancio penetrante di Astudillo per Benedetto la cui conclusione è alta sulla traversa. Si vede l'Avigliano al 43' con un calcio di punizione , ma Fiorino colpisce la barriera. Termina qui l'incontro con tre punti pesanti più del piombo incamerati nella cascina giallorossa di mister Bardi che ora può affrontare con maggiore tranquillità i prossimi impegni, a partire dal prossimo che è un altro scontro diretto sul campo di Picerno. Gianluigi Armiento
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38 Sport
Il Ricigliano non riesce a passare contro una difesa ben organizzata
Resiste il fortino murese Gli ospiti restano in dieci, ma reggono gli assalti dei campani RICIGIANO MURESE
Tante occasioni, nessun gol VALDIANO POLICORO
0 0
RUGGIERO VALDIANO (4-4-2): Larocca F 8 ; Celano 7,5 , De Luca 6 ( dal 43'pt Polito 6.5), Di Falco 7.5, Amoroso 7 ; Romano 6.5 (dal 26'st D'Alto 6), Petilli A 6, Pascuzzo 6.5, Bianco 6.5; Petilli G 6, Salamone 6. A disp. Pucciarelli, Pecorelli, Puoli A, Colombo. All. Masullo POLICORO 2000: Piarulli 6; Larocca M 7 , Panetta 7, Saccente 7, Cirrottola 7; Di Giorgio 6.5,Martino 6 ( 40'st Lofrano 6 ),Carlomagno 6.5, Lops 6 (dal 38'st Russo 6); Savoia 6.5,Zizzamia 6 (dal 45'st Ripa 6). A disp. Casalnuovo, Lofrano, Miraglia, Faillace, Sfarzetta. Lorubbio Rocco. All. Labriola. ARBITRO : Di Noia della sezione di Potenza. Assistenti : Mugnolo e La Padula della sezione di Moliterno. NOTE: Ammoniti : Bianco, Petilli A e Salamone ( R V), Martino e Saccente ( P ) CASALBUONO - La compagine del Ruggiero Valdiano in emergenza riesce a mantenere l'imbattibilità interna, in campo ci sono andati i ragazzi della juniores a causa dei numerosi infortuni che hanno colpito la squadra di Masullo. Tra i migliori in campo proprio i più giovani: il portiere Larocca strepitoso in alcuni interventi e il difensore Celano originario di Maratea e proveniente dal vivaio della scuola calcio Gaetano Romanelli come tutti gli altri ragazzi della squadra giovanile. La prima occasione della gara capita sul piede del centravanti di casa Salamone, che solo davanti al portiere manda alto. Due minuti dopo un perfetto assist di Salamone smarca Petilli G. in area
che manda alto. Al 15'pt Savoia serve Zizzamia che con un gran tiro prova i riflessi del giovane Larocca. Al 25'pt un gran tiro di Zizzamia sfiora il palo alla destra del portiere Larocca. Due minuti dopo la risposta della Ruggiero Valdiano che con il giovanissimo Romano sfiora la rete del vantaggio. Al 40'pt Savoia prova da fuori ma il portiere Larocca para senza problemi. Al 43'pt punizione di Carlomagno grandissima parata di Larocca. Il primo tempo si conclude con il risultato di 0-0. Inizia la ripresa con Pascuzzo che prova dalla lunga distanza ma il portiere Piarulli para senza nessun problema. Al 15'st Carlomagno mette la palla in mezzo dove Zizzamia viene anticipato all'ultimo istanze da Celano che mette la palla in calcio d'angolo. Al 33'st gran tiro di Savoia bellissima la risposta di Larocca che mette la palla in calcio d'angolo. Al 45'st punizione di Petilli G stacca di testa Di Falco ma la palla finisce di poco fuori. La gara si conclude con il risultato di parità. A fine gara mister Masullo ha commentato positivamente la prova dei ragazzi della juniores che si sono fatti trovare pronti in questa situazione di emergenza. Rammaricato invece con il giudice sportivo in merito alla sentenza relativa alla gara con l'Atella Vulture, partita persa ad entrambe le squadre ed un punto di penalizzazione, per aver soccorso e accompagnato i ragazzi dopo lo scontro in gara. Labriola del Policoro 2000 invece si è detto insoddisfatto per il risultato finale ma contento del gioco della sua compagine che merita a suo modo di vedere di uscire subito dal pericolo playout. Giuseppe Senatore
pero: 1’+4’
0 0
RICIGLIANO: Guerriero, Giordano (1’st Mazzeo), Bottiglieri,Piegari R, Pignata, Gaudiosi,PiegariV, Esposito,Falivena,Maienza, Carleo (12’st Tomasiello). A disp: Vilano, Pascente, Corsaro, Serritella, Lepore. All. Dente MURESE: Cocina, Calogero, Ferracane, Farenga, Gerbasio, Zaccardo, Antohi, Iacullo G, D’Arca, Iacullo V (24’st Ruvo R), Cella (33’st Galante). A disp: Bezsmertiyy, Ponte, Ruvo G, Carlucci,Cardillo. All.Lardo ARBITRO: Benevento di Pz (Ferrara – Rago) NOTE: ammoniti Giordano;Maienza;Guadiosi. Espulso Calogero (M). Angoli: 6-3. Recu-
S. GREGORIO – Termina con un pari scialbo il derby Ricigliano – Murese. Un punto per uno al termine di novanta minuti incentrati maggiormente sull’aspetto agonistico, che non ha forse permesso alle due compagini di trovare la giusta soluzione per superarsi. Il rammarico è senza dubbio maggiore per la squadra di casa, che, in virtù dei risultati delle dirette concorrenti, si vede sfumare il - 2 dalla vetta. La seconda piazza ora è occupata dall’Oppido, prossimo avversario della squadra di Dente. La Murese allenata dall’ex allenatore del Ricigliano Lardo ha pagato invece le assenze importanti che non permettono un dovuto turn over e l’inferiorità numerica che ha perdurato dal 32’ per l’espulsione di
Dente: «Niente da rimproverarci» Nel dopo partita mister Dente analizza la gara: «non ho nulla da rimproverare ai miei, è mancato solo il gol in una gara durante la quale gli ospiti non ci hanno creato problemi, affacciandosi pochissime volte in area, ma la gara è stata condizionata dal catenaccio adottato da mister Lardo. Anche l’espulsione ai danni della Murese credo abbia condizionato l’andamento della gara, perché la squadra siè chiusaancor dipiù. Ilrigore a mio avviso c’era, e avrebbe potuto indirizzare la gara in un altro senso.Cidispiace tantoperchépotevamo raggiungere un’ottima posizione in classifica, ma alla fine va bene così». Non ha nulla da ridire neppure mister Lardo: «siamo arrivati su questo campo difficile un po’ rimaneggiati per assenze
che ci hanno condizionato anche in gare passate. Sapevamo di affrontare un avversario che ha tutte le carte in regola per la vittoria finale. Ha ottime individualità, e unasocietà chesi staimpegnando al massimo. Penso che il risultato sia giusto». sulla partita è intervenuto anche il presidente della Murese Pucillo: «il risultato è sostanzialmente giusto. Senza punte di ruolo e dopo che siamo rimasti in dieci per oltre un'ora abbiamo portato a casa un importante punto. Nel primo tempo il Ricigliano ha avuto due buone occasioni, mentre nella prima parte del secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più noi. Alla fine c'è stato l'arrembaggio del Ricigliano, ma i miei sono stati bravi a stare compatti». c.f.
Calogero. A onor del vero è stata una gara avara di forti emozioni: da un lato il Ricigliano non è riuscito a creare movimento sulle fasce, dall’altro gli ospiti si sono ritratti da subito in difesa e ancor di più dopo essere rimasti in dieci. Rare volte l’estremo riciglianese si è visto impegnato, ma sul fronte opposto Cocina si è avvalso di pronti interventi sulle incursioni offensive della squadra di Dente. Dopo una fase di studio, al 13’ prima occasione da rete su calcio piazzato: Maienza dal limite indirizza la sfera di poco alta sulla traversa. Al 19’ Esposito colpisce in pieno il palo su punizione dal limite. Al 32’ Calogero viene espulso per somma di ammonizioni, due gialli nel giro di pochi minuti per gioco falloso. Ricompostasi, la Murese reagisce, ma con una punizione fuori misura di D’Arca. Al 43’ Maienza si accentra in area, conquistando un corner. Questo l’ultimo atto della prima frazione. Al cambio di campo, Dente inserisce Mazzeo al posto di Giordano. Il Ricigliano tenta di allungarsi, ma senza esiti. Al 20’ Maienza cade in area, ma per l’arbitro non c’è irregolarità. Al 26’ mischia gigantesca in area murese, ci provano in molti a spingere la palla in rete, ma Cocina è più lesto di tutti. Al 28’ Mazzeo si libera con gran mestiere della marcatura di Farenga, peccando però in fase di conclusione. Al 34’ Tomasiello lanciato a rete viene anticipato da Zaccardo. Scorrono così le ultime battute di gara, fino ai 4’ di recupero concessi: nel primo di questi sugli sviluppi di una punizione di capitan Piegari Mazzeo bacia l’esterno della rete, e al 49’ la presa sicura di Cocina sul corner di Piegari V (che riconferma il buon momento di forma) spegne le ultime speranze del Ricigliano. Carmen Freda
Illusorio il vantaggio dei padroni di casa con De Oliveira Irsina sbancata. Doppietta di Sanchirico
Altalena di gol ed emozioni A spuntarla è il Picerno GENZANOBANZI PICERNO
Un poker servito al Viggiano basta
3 5
BANZI: Laginestra, Militello, Mele, Sansone (25’ st Ricchiuti), Di Stasi, Lucarelli (1’ st Neacsu), Porfido, Cannito, Cacace, Bozzi, De Oliveira,. A disp. Lepore, Gioia, Ziliotto, Russo, Ronzulli. All. Natiello. PICERNO: Lettieri, Albano, Cozzolino, Mazza, Salvia, Pace, Castagno, Pezzullo, Giordano (14’ st Santangelo), Laurino (47’ st Bernabei), Mastroberti (36’ st Caivano). A disp. Mentari, Vaccaro, Caggiano, Tortorelli. All. Caivano. ARBITRO: Costantini di Pescara. RETI: pt 6’ De Oliveira (G), 9’ Laurino (P), 22’ Cozzolino (P), 26’ Mastroberti (P), 41’ Pace (P); st 5’ Bozzi (G), 30’ Cacace (G, rig.), 33’ Una formazione del Picerno Laurino (P). sa perdono palla sulla trequarti, CI SONOpartite che ti riconcilia- azione personale di un devastanno con il calcio, GenzanoBanzi - te Mastroberti per il gol del 3-1. Picerno è stata una di queste. Ancora Mastroberti al minuto Gol, spettacolo ed emozioni, in- 41' serve Pace che da pochi passi gredienti giusti per un pomerig- realizza la rete del 1-4. Comincia gio di sport. Ha vinto il Picerno la ripresa, sarà solo Genzanobansenza rubare nulla, ha perso il zi, un vero e proprio assedio dei GenzanoBanzi perché ha creduto padroni di casa. Minuto 50’, Bozdopo il vantaggio iniziale in un zi accorcia le distanze sfruttando match facile. Risultato: tutto da un'ottima triangolazione di Milidecidere in zona salvezza. La cro- tello e Cannito. Sempre più un naca: 6' minuto, azione da ma- monologo genzanese, al 53' Olinuale con Cacace che pennella veira solo davanti a Lettiera spauno splendido cross per il colpo ra alto, al 58' ancora Oliveira a di testa vincente di Oliveira. Pas- botta sicura dai sedici metri palla sano tre minuti arriva il pareg- che si stampa sul palo. Al 75' fallo gio in sforbiciata di Laurino. Al su Oliveira, rigore che Cacace 22' cross di Mastroberti colpo di trasforma, il pubblico di casa cretesta di Cozzolino per il gol del de nella rimonta. E’ il 77' quando vantaggio. Al 33' i padroni di ca- Neacsu appena entrato colpisce a
Il Viggiano
botta sicura ma la sfera si stampa sul palo. Il pubblico di casa crede nella miracolosa rimonta, ma al minuto 86’ arriva la doccia fredda con il micidiale contropiede di Pace. Il Picerno che chiude definitivamente il match. Amarezza in casa GenzanoBanzi per tutti parla mister Natiello: “ Gara strana, pagate alcune disattenzioni difensive, passo indietro in chiave salvezza, sarà una lotta fino alla fine, ma credo ciecamente nella salvezza”. Chiudiamo dicendo che è stato un grande match con due squadre che hanno dato spettacolo e divertimento. Il campionato anche in chiave salvezza non è finito l' ha dimostrato il Picerno oggi. Giulio Carcuro
IRSINESE VIGGIANO
0 4
IRSINESE: Lamuraglia, Ferrante, Angiulli, Pellicciari, Picerno, Pepe, Mincuzzi (Parente), Santovito, Valente (Renna), Nardiello (Cirilli), Mastrolillo V. A disp. Albergo, Chiaradia, Mastrolillo A. All. Pepe VIGGIANO : Nigro, Stefani, Spera (Notarfrancesco), Marchese (Cortese), Sabia, Cicchelli, Gargano (Campisano), Piscopia, Salerno, Sanchirico, Marsicovetere. A disp. Perna Ruggiero, Laviano, Mero, Lotta. All. Moscogiuri ARBITRO : Santoro di Potenza RETI : 9’pt e 14’st Sanchirico, 3’st Cicchelli, 30’st Campisano GRAVINA - Poco più di un allenamento per il Viggiano, che asfalta i
giovani dell’Irsinese senza faticare più di tanto. Una doppietta di Sanchirico e i centri di Cicchelli e Campisano (inizialmente tenuto fuori dall’undici titolare) hanno fatto maturare un parziale assai rotondo a favore degli ospiti, che non hanno mai sofferto. La solita encomiabile buona volontà non è bastata alla squadra di Pepe, scesa in campo - come sempre negli ultimi tempi - con i ragazzi della juniores. E’ una sconfitta che significa per l’Irsinese matematica retrocessione, la fine di un calvario durato un’intera stagione. Il futuro presenta molteplici spunti di incertezza. Il Viggiano raccoglie invece tre punti che gli consentono di rimanere in corsa per l’ultimo posto nella griglia play-off. Il notevolissimo potenziale offensivo resta l’arma migliore nelle mani di mister Pepe. sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Risultati e classifica Balvano-Rotondella
26ª giornata Marcatori
1-0
38' st Turturiello P.
Bella-Varisius
1-0
27’ st Errichetti
PIETRAGALLA
58
26 17 7
2 47 15 12 10 2
0 26 5 14 7
5
2 21 10 32 +8
27’ pt Olita (BLN), 2’ st Ciracì (LM), 40’ st Sabia (BLN), 44’ st Chiorazzo (BLN)
MOLITERNO
54
26 16 6
4 44 19 13 9
2
2 26 10 13 7
4
2 18 9 25 +2
Grottole-Miglionico
MIGLIONICO
47
26 13 8
5 47 27 13 9
4
0 27 6 13 4
4
5 20 21 20 -5
BLN PIGNOLA
46
26 12 10 4 32 20 13 10 2
1 21 9 13 2
8
3 11 11 12 -6
0-2
SANTARCANG.
46
26 14 4
8 36 27 13 9
2
2 21 8 13 5
2
6 15 19 9
1-2
R. IRSINA
36
26 9
8 35 33 13 6
6
1 22 13 13 3
3
7 13 20 2 -16
Bln Pignola-L. Montescag. 3-1
2-2
25’ pt Armento (G), 33’ pt Buono (G), 13’ st e 45’ st Lambertini (M)
Lagopesole-Pietragalla 22' pt Pappalardo; 48' st Piacenza
Moliterno-R. Irsina
12' st Basile (RI), 17' st (r) Molletta (M), 27' st Fiorino (RI)
9
-6
PESCOPAGANO
36
26 8 12 6 33 33 14 6
6
2 17 12 12 2
6
4 16 21 0 -18
44' pt Lanza V.
GROTTOLE
35
26 9
9 37 25 13 6
6
1 24 7 13 3
2
8 13 18 12 -17
Santarcang.-A. Scanzano 0-0
L. MONTESCAG.
34
26 8 10 8 31 37 13 4
6
3 14 17 13 4
4
5 17 20 -6 -18
S. LAGONEGRO
32
26 8
8 10 32 35 13 5
6
2 22 13 13 3
2
8 10 22 -3 -20
BELLA
32
26 8
8 10 29 38 13 7
4
2 18 11 13 1
4
8 11 27 -9 -20
VARISIUS
29
26 7
8 11 33 31 13 4
5
4 21 17 13 3
3
7 12 14 2 -23
BALVANO
27
26 6
9 11 32 44 13 5
3
5 19 22 13 1
6
6 13 22 -12 -25
ROTONDELLA
23
26 4 11 11 23 41 13 3
6
4 16 18 13 1
5
7
7 23 -18 -29
A. SCANZANO
13
26 2
7 17 19 46 13 2
3
8 11 18 13 0
4
9
8 28 -27 -39
LAGOPESOLE
13
26 4
1 21 16 55 13 4
0
9 12 23 13 0
1 12 4 32 -39 -39
Pescopagano-Lagonegro 1-0
Prossimo turno
27ª giornata 21/03/10 ore 15.00
A. Scanzano-Bella L. Montescag.-Balvano Miglionico-Moliterno Pietragalla-Bln Pignola R. Irsina-Santarcang. Rotondella-Grottole S. Lagonegro-Lagopesole Varisius-Pescopagano
8
25 Reti: Lambertini (3) (Miglionico) 14 reti: Genovese L. (Moliterno) 12 Reti: Ricigliano Mau. (Bella) 11 Reti: Petrillo (3) (Santarcangiolese), Papangelo N. (1) (R.Irsina); Tragni G. (1) (Varisius) 10 Reti: Fiorino (4) (R.Irsina) 9 Reti: Buono (Grottole); Molletta G. (4) (Moliterno); Alfonso (Pietragalla); Ripa (Rotondella) 8 Reti: Cilibrizzi (BLN Pignola); Sabato (1) (Lagopesole); Pietragalla L. (Pietragalla); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Armaiuoli (Varisius) 7 Reti: Turturiello P. (Balvano); Parisi (Bella); Petrocelli (Moliterno); Nicastro (Pescopagano); Cammarota, Piacenza (Pietragalla); Ielpo, Martino (S.Lagonegro) 6 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Venezia (2) (L.Montescaglioso); Andrulli, Tataranni (3) (Miglionico); Aurelio (Santarcangiolese) 5 Reti: Brancato, Olita, Ragone (1) (BLN Pignola); Armento, Bitetti (1), Moramarco (Grottole); Cifarelli S. (L.Montescaglioso); Basile (R.Irsina); Volpe (Varisius) 4 Reti: Laviola (1) (A.Scanzano); Falcone (Balvano); Romaniello (BLN Pignola); Di Pede (Grottole); Zaccagnino (1) (Lagopesole); Carriero I. (2), Ditaranto (L.Montescaglioso); Gorga (Pietragalla); Savino (R.Irsina); Armentano (1), Lemma (Santarcangiolese)
Pappalardo e Piacenza archiviano la pratica Lagopesole. Il team di Potenza è a +4
Pietragalla, allungo da Eccellenza Vittoria in casa dell’ultima della classe che coincide col ko del Moliterno LAGOPESOLE 0 PIETRAGALLA 2 LAGOPESOLE: Mariano, Lorusso, Coviello T., Pace, Coviello S.; Mecca; Dragonetti, Strammiello (1' s.t. Zaccagnino), Colangelo, Coviello C.; Sabato. All. Alfano. PIETRAGALLA: Ciriello, Summa, Pietragalla M., Carlucci; Pappalardo, Pietragalla L., Pallotta, Di Bello, Alfonso (29' s.t. Piacenza); Cammarota (44' s.t. D'Amico), Potenza (20' s.t. Di Tommaso). All. Potenza. ARBITRO: Salvatore di Potenza (Cantiani e Albano). RETI: 22' p.t. Pappalardo, 48' s.t. Piacenza. AVIGLIANO - In testa è fuga, in coda aggancio. Scappa via il Pietragalla, che ringrazia il Real Irsina corsaro a Moliterno. E' pieno dramma per il Lagopesole, raggiunto a quota 13 dallo Scanzano uscito indenne da Sant'Arcangelo. La logica dei numeri è rispettata, ma per il Pietragalla passare sul Comunale di Avigliano è stato meno agevole di quanto si sarebbe potuto pensare guardando la classifica. E nonostante un avvio di partita in cui la capolista, per una ventina di minuti, ha stretto gli uomini di Alfano nella loro tre quarti, giocando un calcio semplice semplice: palla allargata sulla sinistra per Alfonso, uno contro uno a liberarsi sul fondo e cross in mezzo. E' così che nascono le palle gol che per Potenza (dopo una corta respinta di testa di Lorusso) che manda alto; per Cammarota, primo tiro respinto da Mecca e sulla ribattuta conclusione a lato; per Pappalardo, che al volo in
Donato Pappalardo
corsa scheggia la traversa. Messo in campo con atteggiamento prudente da Alfano, il Lagopesole prova ad allentare la pressione con Colangelo, la cui
conclusione da lontano trova il corpo di Massimiliano Pietragalla che smorza e devia il tiro. Alfano prova a contenere Alfonso cambiando lo schieramento sugli esterni, ma è, ovviamente vien da dire, da quella parte che arriva il cross che Pappalardo, sul palo lungo, incrocia di testa in gol. Poi, però, la partita cambia. Soprattutto nella ripresa, quando il Lagopesole si ripresenta in campo con Zaccagnino e con una condotta più propositiva. E allora, ci vuole tutta la bravura di Ciriello, che si inarca all'indietro e con la punta delle dita mette in corner il pallonetto di Colangelo, per evitare il pa-
reggio. Ma il Lagopesole cozza, nel suo tentativo di riequilibrare il risultato, contro le sue croniche difficoltà offensive. Mentre il Pietragalla, che pure avrebbe spazi enormi per il contropiede, denuncia le sue difficoltà non riuscendo a affondarlo, quando potrebbe. Brutto, il finale, quando Luigi Pietragalla va a terra per crampi, Ciriello getta la palla fuori, il Lagopesole, alla ripresa, non lo restituisce. E come contrappasso, arriva il raddoppio di Piacenza, al raddoppio che fa volare il Pietragalla verso l'Eccellenza. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Sabia e Chiorazzo vanificano il pareggio del Montescaglioso
Il Bar La Notte esce alla distanza BAR LA NOTTE MONTESCAGLIOSO
3 1
BAR LA NOTTE: Zaccagnino, Palladino (25’ st Chiorazzo), Santarsiero, Santangelo, De Iacovo, Tavassi, Galluzzi, Olita, Romaniello (30’ st Sabia), Ragone, Gilibrizzi. A disp: Conte, Buonansegna G, Lauria, Marra, Buonansegna A. All. Tramutola MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Carriero, Ciracì, Raddi, Tafuno E, Tafuno A, Santochirico, Franco, Venezia, Mangia, Cifarelli S.. All. Menzano ARBITRO: Abbate di Potenza (AutieriLagrotta) RETI: 27’ pt Olita, 2’ st Ciracì, 40’ st Sabia, 44’ st Chiorazzo NOTE: espulso Cifarelli al 15’ st per doppia ammonizione, Santangelo al 35’ st per proteste. VINCE il fattore campo. Il Bar La Notte Pignola si è imposto per tre ad uno sul Montescaglioso grazie alle reti di Olita, Sabia e Chiorazzo. Vittoria importante per gli uomini di mister Tramutola che hanno messo in classifica il quarantaseiesimo pun-
to. I padroni di casa sono passati per primi in vantaggio con la rete di Olita al 27’ del primo tempo. Gli ospiti hanno risposto con Ciracì al 2’ della ripresa per il momentaneo pareggio. Niente ha potuto, invece, il team allenato da Menzano nel finale di gara quando è stato superato per due volte dai potentini: Cifarelli prima è stato battuto da Sabia al 40’ e poi da Chiorazzo (subentrato a Palladino) ad un minuto dal triplice fischio. Al termine della gara questo è stato il commento del tecnico locale, Tramutola. «Il Bar La Notte Pignola ha interpretato in maniera vincente la gara contro il Montescaglioso che ha badato più che altro a spezzettare il nostro gioco, più che a costruire azioni pericolose. Siamo contenti per la vittoria che ci rilancia in classifica». I due team hanno concluso la gara in dieci per via delle espulsioni dell’attaccante Cifarelli, nelle file montesi, al 15’ del secondo tempo per doppia ammonizione e di Santangelo al 35’ per proteste. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il solito Lambertini firma il pari a Grottole GROTTOLE MIGLIONICO
2 2
GROTTOLE: Bellini, Carbone P., Scarfone, Buono, Giove, Graniello, Di Pede, Paladino, Tritto (30’ st Trapanaro), Armento, Prisco. A disp: D’Alessandro, Carbone A., Esposito, Brindisi, Guida. All.D’Ascanio MIGLIONICO: De Ceglie V., Acito, Gallitelli (20’ st Battilomo M.), Battilomo A. (1’ st Andrulli), Menzella, Galeota, Cappiello (40’ st Grande), Venezia, Lambertini, Tataranni, De Ceglie G. A disp: Capozzi, Scandiffio, Popolizio, Montemurro. All: Motta ARBITRO: Berardone di Moliterno (Martone e Alagia) RETI: 25’Armento, 33’ Buono, 13’ e 45’ st Lambertini NOTE: Giornata serena, terreno in discrete condizioni, trecento spettatori circa di cui cento ospiti. Ammoniti: Prisco, Trapanaro, Acito, De Ceglie G. Recuperi: 1’ e 3’ GROTTOLE – Finisce con un pareggio il derby tra Grottole e Miglionico in una partita ampiamente dominata dai padroni di casa. Un risultato, quindi, che lascia l’amaro in bocca ai grottolesi per le diverse occasioni da rete sprecate e per il rocambolesco pareggio degli ospiti a pochi secondi dal termine della gara. Nei primi 20’ non si è visto nulla di interessante nonostante il Miglionico cercava di imporre il proprio gioco con giocate in verticale senza, però, creare problemi alla difesa locale. Dopo pochi minuti, tuttavia, i biancazzurri prendono in mano le redini del gioco ed al 25’ si portano in vantaggio
con un diagonale angolato di Armento lasciato libero di tirare dal limite. La gara diventa più combattuta con molte interruzioni per falli tattici da entrambe le parti. Dopo due occasioni meno limpide di Tritto e Prisco, al33’ il grottole sigla il raddoppio con un gol da manuale in contropiede; il baby Carbone ruba palla a Galeota, serve Armento che, con un cambio di gioco di quaranta metri in diagonale, innesca Prisco sulla fascia opposta il quale crossa verso il centro dove trova Buono pronto ad inserirsi e depositare la palla in rete. Nei primi 10’ della ripresa i locali provano più volte a chiudere la partita senza riuscire a concretizzare. Al 6’, tuttavia arriva il primo pericolo con De Ceglie che sfiora la traversa dal limite. Al 12’ancora un sussulto del Miglionico con Venezia dal limite ma Bellini respinge in angolo. Sullo sviluppo dello stesso Lambertini, indisturbato dai difensori avversari, insacca di testa ad un metro dalla porta. Allora il Grottole ricomincia a macinare buon gioco ed azioni, Al 25’ Prisco serve Buono sul dischetto con un traversone basso dal fondo ma Battilomo salva sulla linea il tap-in del bomber grottolese. Al 32’ Di Pede spreca un’altra ghiotta occasione da rete facendosi rubare palla nell’area avversaria dopo un’azione personale sulla destra. Al 45’ arriva la beffa per i locali: su lungo lancio di Menzella, Andrulli serve Lambertini nell’area grottolese, libero e pronto a confermarsi bomber del torneo. Carlo Amodio sport@luedi.it
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40 Sport
Apre Basile, momentaneo pari di Molletta e poi Fiorino completa l’exploit
Moliterno, è notte fonda Il Real Irsina di Rizzi mette lo sgambetto alla vice capolista MOLITERNO REALIRSINA
1 2
MOLITERNO: Lanzolla, Albano, Cirigliano (83' Genovese A.), La Salvia, Savone, Mastrangelo, Montano (64' Zito), Albini, Lancellotti (75' Zeverino), Molletta L., Petrocelli. A disp: Rebechi, Troccoli, Crisci, Molletta D. All. Vignati. REAL IRSINA: Lolaico, Abruzzese, Acito, Masiello (85' Valletta), De Biasi, Ventricelli, Cataldo, Cataldi, Papangelo, Fiorino, Basile. A disp: Carlucci, De Collanz, Colamassaro, Rizzi. All. Rizzi (squalificato) ARBITRO: Manicone di Matera (Sapienza, Esposito) RETI: 57' Basile (RI), 62' rig. Molletta (M), 72' Fiorino (M). MOLITERNO - Nera. Nerissima giornata per il Moliterno. Iniziata con un minuto di raccoglimento per ricordare la prematura scomparsa della segretaria del club rossoblu,
Fiorino ieri in gol
Rosita Di Biase (una persona solare e generosa nell'animo) e continuata nel buio assoluto per quanto visto in campo. Una sconfitta per i locali che ai fini della classifica potrebbe rivelarsi più velenosa di quella subita qualche turno addietro con il Sant'Arcangelo. La squadra di Vignati, non entrando mai nel vivo del match, getta al vento tre punti d'oro, dall'altra parte gli ir-
sinesi hanno, probabilmente, giocato una delle migliori partite della stagione con Fiorino che, oltre a fare da trascinatore di tutte le manovre, è stato il migliore in campo (realizzando anche il gol della vittoria). Primo tempo poverissimo di azioni rilevanti, si è visto il Real Irsina ben più deciso e concentrato, mentre il Moliterno mancava del tutto della lucidità necessaria per pungere gli avversari. Degli unici sussulti dei rossoblu ne era artefice Petrocelli che al 3' si trovava tra i piedi una palla che veniva respinta dal portiere e al 35,' sempre Lolaico, gli smanacciava in angolo un insidioso tiro da fermo. Nella ripresa un Moliterno sempre più confusionario si accomodava sulle accelerate degli avversari e da uno svolazzo della difesa locale giungeva il vantaggio al 57' dell'ala sinistra Basile, il quale tutto solo alzava un pallone sull'accorrente Lanzolla e lo superava. Il Moliterno invece di reagire si fa-
ceva mettere ancora alle corde e al 60' su uno scambio veloce tra Basile e Papangelo (con conclusione di questo ultimo), Lanzolla compiva il miracolo mandando in corner. Il pareggio si presentava due minuti dopo: Cirigliano combinava bene con Molletta che in area finiva giù e l'arbitro indicava un penalty che forse non c'era. Batteva deciso dal dischetto lo stesso Molletta e per l'estremo difensore non c'era nulla fare. Il ristabilito equilibro doveva essere l'episodio che avrebbe dovuto riscattare la mediocrità dimostrata fino a quel momento dai locali. Invece si riproponeva l'Irsina al 68' con un'altra pericolosissima giocata e al 72' Fiorino approfittava di un'azione confusa e chiudeva il match. Per il Moliterno una sconfitta che non ci voleva. Ma meritatissima. Incerto a tratti l'arbitraggio di Manicone. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Successo in chiave salvezza per il Balvano: decide l’allenatore-giocatore
Il mister ci mette la testa Pio Turturiello confeziona la vittoria sul Rotondella BALVANO ROTONDELLA
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BALVANO: Roberto, Galante, Iacullo (46' Cuozzo), Turturiello P., Limmatola, Simone, Matturro, Falcone, Cozzi (89' Pacella), Petraglia, Galantucci. All. Turturiello P. ROTONDELLA: Salerno G., Toscano, Salerno A. (70' Iannuzzi), Fella, Colucci, Rubolino, Santarcangelo (88' Divincenzo), Ripa, Guida (82' Ricciardi), Manolio, Tarantino. All. Martino ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Bonavoglia-Paolillo) RETI: 83' Turturiello P. (B) NOTE: Ammoniti: Galante e Petraglia (B), Salerno G. e Toscano (R). Recupero: 1' p.t. e 3' s.t. VIETRI DI POTENZA - Importantissima vittoria in chiave salvezza per il Balvano che, nel match-clou salvezza della ventiseiesima giornata, ha battuto il Rotondella per uno a zero, grazie alla rete di testa di mister Turturiello a sette
minuti dal termine. Davvero una vittoria d'oro per la squadra balvanese, che ha cosi “affossato” il Rotondella distanziandolo di ben quattro punti e, in virtù della vittoria del Bella sul Varisius, ha ridotto a due le lunghezze dai materani. Una partita molto combattuta tra le due squadre, il cui gioco però si è sviluppato molto a centrocampo, specie nel primo tempo, quando ci sono state pochissime conclusioni. Meglio il Balvano nel secondo, che ha creato qualche scompiglio al bravo estremo ospite Salerno, che nulla ha potuto però sullo stacco perfetto di Pio Turturiello. Al 9' è proprio Turturiello a calciare alto. Al 29' ancora Turturiello, palla per Galantucci, che a tu per tu con Salerno G. calcia fuori. Curioso episodio dopo questa azione, con l'estremo ospite che minaccia di uscire dal campo dopo un battibecco con la sua panchina. Si becca un'ammonizione e poi ritorna tutto alla normalità. Reazione del Rotondella al 32', ma è troppo alto il tiro di Manolio. Al 36' ci prova ancora il Rotondella: angolo di Manolio, palla per Tarantino, crosso e tiro di Guida po-
co alto. Il primo tempo si chiude col tiro di Petraglia centrale. Il secondo tempo inizia con un tiro dalla lunga distanza di Manolio, che non impensierisce l'attento Roberto, che si mette in mostra al 58' con un ottimo intervento su Ripa da posizione ravvicinata. Il Balvano al 60' va vicino al gol: Cozzi per Petraglia, perfetto cross per Galantucci e colpo di testa di un soffio alto. C'è al 66' un bel tiro in area di Galantucci, su assist di Falcone, ma è provvidenziale a distendersi Salerno. Ancora Galantucci dal limite, ma è ancora perfetta la parata di Salerno. All'84' incredibile mischia in area del Rotondella, il Balvano ci prova con Galantucci, respinta, poi Turturiello, poi ancora palla in mischia che viene liberata da Salerno, dal fondo prende palla Petragliai che effettua un perfetto cross per Turturiello P. che di testa regala tre punti d'oro per il Balvano. Non corre rischi il Balvano negli ultimi minuti, riuscendo a tenere in mano il pallino del gioco e a portare a termine una vittoria davvero importante. Claudio Buono
La rete di Lanza piega il Lagonegro e allontana i play out
Ossigeno per il Pescopagano PESCOPAGANO 1 S.LAGONEGRO 0 PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, Lanza V., Tummillo, Cantone, Tavarone, Capasso, Bergamasco (40' st Angiolillo), Lotano, Glorioso (39' De Mito), Nicastro (49' st Laurenziello). A disp.: Briuolo, Montano, Lanza A. All: Toscano (in panchina Borea). S. LAGONEGRO: Vigorito, Messuti, D'Agostino, Rocco, Amiranda, Consoli, Carlomagno (38' pt Zaccari), Messuti Gia., Ielpo, Martino (28' st Falabella). A disp.: Armando, Limongi, Ciuffi. All.: Oliva. ARBITRO: Aquino di Potenza. RETE: 44' pt Lanza V. NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Giornata gelida. PESCOPAGANO - Con un primo tempo di altissimo livello il Pescopagano di Toscano, archivia la pratica Soccer Lagonegro e si allontana definitivamente dallo zona play-
out. Tante, forse troppe le palle gol create e non capitalizzate dai locali che hanno spinto forte sull'acceleratore sin dai primi minuti di gioco. Il cronometro segnava, infatti, il 10' quando Lotano offriva un buon pallone al furetto Capasso che calciava di prima intenzione scheggiando l'incrocio dei pali. Cinque giri di lancette ed il Pesccopagano sfiorava ancora la marcatura: palla dentro l'area di Perillo e tiro al volo di Tummillo deviato sul palo dall'intervento plastico di Vigorito. Gli ospiti facevano capolino al 18' con la punizione di Amiranda abbondantemente alta sulla traversa. Al 24' Tummillo calciava da palla inattiva verso la porta avversaria, sulla sfera si avventava Nicastro il cui colpo di testa da due passi risultava troppo debole per impensierire l'attento Vigorito. Dopo dieci minuti Bergamasco affondava sulla destra, entrava in area, ma contrastato da un difensore imprimeva poca forza alla sfera che veniva de-
viata in angolo dal portiere. Nei minuti di recupero Glorioso seminava il panico sulla sinistra, metteva un pallone teso in area per l'accorrente Nicastrro, svirgolata ingurdabile di quest'ultimo che favoriva la battuta vincente del giovanissimo Lanza V. Alla ripresa delle ostilità gli ospiti scendevano in campo con maggiore determinazione e già al 4' sfioravano il pari con un pallonetto di Ielpo al lato di un niente. Gli ospiti esercitavano una leggera supremazia territoriale ed il Pescopagano continuava a ripartire in contropiede divorandosi palle gol su palle gol. A mancare il bersaglio ci pensavano in successione Nicastro dal limite, Glorioso due volte in diagonale, Tummillo che sparacchiava alto da un metro e Lotano che calciava debole dopo un ottimo scambio con Nicastro, rischiando addirittura la beffa per una maldestra uscita di Rosa e il successivo salvataggio sulla linea di Tavarone. Gabriele Lotano
Undicesima sconfitta per il Varisius
Errichetti-gol e il Bella esulta BELLA VARISIUS
1 0
BELLA: Tolve, Campanella, Gliubizzi, Maruggi, Angrisani E, Ricigliano Marco, Parisi (44’ st Zanfino), Pacella (24’ st Doino), Ricigliano Mauro, Remollino, Errichetti (33’st Angrisani G). A disp: Murano, Maresca. VARISIUS: Rondinone, Bongermino (36’ pt Pietracito), Cristallo, Tragni P (19’ st Fiore), Campanella, Persia, Campanaro (33’ st Matera Marcosano), De Bellis, Tragni G, Festa, Armaiuoli. A disp: Cambio, Lo Capo,Salerno, Dragonetti ARBITRO: Fornelli di Venosa (Collocola-Delfino) RETE: 27’ st Errichetti NOTE: Ammonti: Campanaro, Festa, Angrisani G IL BELLA vince sul proprio terreno di gioco grazie ad un gol di Errichetti. Il Varisius, apparso rinunciatario e chiusosi in difesa, si è reso realmente pericoloso nei minuti finali. Passando alla cronaca del match, le battute iniziali del primo tempo sono state caratterizzate da poche azioni degne di nota. Al 15', il Varisius si fa vedere dalle parti di Tolve, con Campanaro che sparacchia alto, dopo una triangolazione tra lo stesso numero sette materano,De Bellis e Armaiuoli. Le prime vere palle gol si materializzano dal 33' in poi. Remollino, proprio al 33', fa lo slalom in mezzo a tre avversari sull'out di sinistra. Sul cross rasoterra, Errichetti si appropria della palla e passa a Mauro Ricigliano. Il bomber bellese, marcato a vista dai difensori avversari, non riesce a concludere. Un minuto dopo, il solito Remollino lancia Parisi. Il numero sette di casa segna il gol del vantaggio, ma l'assistente di linea
giudica la posizione del calciatore irregolare. Al 39' è Ricigliano Mauro a trovare il corridoio giusto per Parisi, che a sua volta viene contrastato da un avversario, il quale si rifugia in angolo. Al 41', Remollino confeziona un traversone per Mauro Ricigliano. La sua incornata, seppur potente, termina oltre la linea di fondo. La seconda frazione di gioco si apre ancora con il Bella in cerca del gol. Al 63’, è Remollino ad innescare Parisi. Rondinone anticipa la corrente bellese e respinge. La sfera carambola sui piedi di Mauggi, che abbozza una conclusione sbilenca a porta sguarnita. Il gol è nell'aria ed arriva puntuale al 72’. L'onnipresente Remollino scodella un un cross invitante in piena area materana. Campanella prova l'aggancio, ma viene contrastato. La palla vaga indisturbata nei pressi della porta difesa da Rondinone e su di essa si precipita Errichetti, che di prima intenzione colpisce e gonfia la rete. Il Bella vuole chiudere la partita e Remollino, al 78’, su punizione dal limite dell'area, mette a dura prova i riflessi di Rondinone. All'85', Mauro Ricigliano batte a rete. Paradossalmente, Angrisani G funge da muro sulla linea della porta materana. La partita sembra finita, ma il Varisius si porta in avanti alla disperata, generando un paio di azioni, che, se meglio sfruttate, potevano pareggiare i conti. Al 90’ Tragni G, imbeccato sulla linea dell'offside viene fermato da Marco Ricigliano. In pieno recupero, sempre Tragni G, lasciato colpevolmente solo e forse in fuorigioco, scocca un bolide sul quale Tolve in uscita si immola, salvando il risultato. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Finisce in parità a reti inviolate tra Santarcangiolese e Scanzano SANTARCANGIOLESE SCANZANO
0 0
SANTARCANGIOLESE: Annunziata A, La Canna V, Totaro (39' st Dora), Gallo S, Armentano V, Cavallo I, Aurelio, Perrone (1 st Lo Zito), Petrillo, Di Luca, Cifarelli (29' st Cavallo F). A disp.: Marra, Bonavita, Roseti C, De Salvo V. All. Chiappetta. SCANZANO: Marzano, Castellucci, Palermo, Frabetti, Leone, Romano, Cammino , Forcillo, Laviola (1' rec Montemurro), Salerno, Valinoti (19' st Di Pinto). A disp.: Lanzara, Dattoli, De Luca. All. Calone ARBITRO: Capolupo di Matera (Gioia-Brancato) NOTE: Ammoniti: 44' pt Gallo, 10' st Castelluccio, 30' st Armentano, 38' st Di Luca, 47' st Dora. Espulsi: 15' st Castelluccio NEL GIORNO in cui Betty Williams è in Basilicata, si scontrano sul rettangolo verde le due formazioni della futura città della pace, Scanzano Jonico e Sant'Arcangelo con un pareggio che non contenta gran parte dei tifosi, delusi dai mancati tre punti. Una Santarcangiolese che sottovaluta la partita e che rischia fin dalle prime battute di finire sotto le armi del contropiede. Il match si apre con un attacco alto dei padroni di casa, e siamo all'11 minuto quando Romano, Cammino e Forcillo si ritrovano soli
nell'area della santarcangiolese con non poco stupore, vengo di lì a poco bloccati. Ancora pochi minuti e al 19 minuto uno scambio tra Cammino e Laviola fa sperare nel goal degli ospiti, ma il tiro di Laviola è troppo debole, nulla di fatto. I padroni di casa rispondono e cercano di affermare la supremazia con un tiro di Aurelio ma Petrillo è distratto. Al 38' minuto su lancio di Leone, Salerno aggancia ma Verrone interviene salvando la situazione. Ultime battute del primo tempo, Marzano si allontana dalla porta, Cavallo prova il tiro di testa ma la palla finisce fuori. Con la ripresa le cose non cambiano molto, neanche dopo l'espulsione di Castelluccio che costringe lo Scanzano Jonico a giocare in dieci, sembra che le due squadre non riescano proprio a trovare il ritmo adeguato. Al 26 minuto uno scambio veloce tra Petrillo e Aurelio richiede l'intervento di Marzano ma gli ospiti controattaccano e sprecano una nuova possibilità ricevuta dall' ennesimo errore della difesa. Siamo al 29 quando Aurelio con un tiro da fuori area colpisce il palo e dopo soli 5 minuti Armentano coon un tiro di testa scomoda Marzano che non si fa trovare impreparato. Poche azioni si susseguono in una partita che ha visto lo Scanzano perdere la ghiotta occasione di un colpo grosso e la Santarcangiolese sprecare la possibilità di conquistare nuovi tre punti, utili alla classifica. Francesca Gresia sport@luedi.it
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Sport 41
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Risultati e classifica
24ª giornata
A.Potenza-Castelpantano 4-0 Albatros-Abriola
3-0
Cancellara-Ruvo
3-2
SAVOIA
54
24 16 6
2 57 22 12 10 2
0 34 7 12 6
4
2 23 15 35 +6
A. POTENZA
53
24 16 5
3 57 17 13 9
3
1 35 8 11 7
2
2 22 9 40 +3
Castelgrande-Possidente 2-2
CANCELLARA
53
24 16 5
3 56 21 12 11 1
0 41 9 12 5
4
3 15 12 35 +5
R. Montemilone-Savoia
2-2
VITALBA
49
24 15 4
5 43 15 12 10 1
1 26 4 12 5
3
4 17 11 28 +1
S. Angelo-Barrata
3-2
ALBATROS
43
24 12 7
5 47 27 12 10 1
1 33 9 12 2
6
4 14 18 20 -5
FST RIONERO
36
24 9
6 27 28 12 7
4
1 16 6 12 2
5
5 11 22 -1 -12
R. MONTEMILONE
34
24 8 10 6 37 35 12 6
5
1 22 13 12 2
5
5 15 22 2 -14
CASTELGRANDE
31
24 8
7
9 34 40 12 5
5
2 16 11 12 3
2
7 18 29 -6 -17
ABRIOLA
28
24 7
7 10 36 36 12 6
4
2 27 13 12 1
3
8
CASTELPANTANO
26
24 6
8 10 36 40 12 4
4
4 18 16 12 2
4
6 18 24 -4 -22
BARRATA
25
24 6
7 11 23 32 12 3
7
2 11 10 12 3
0
9 12 22 -9 -23
S. ANGELO
24
24 6
6 12 28 48 13 4
3
6 19 25 11 2
3
6
FUTURA
23
24 6
5 13 28 53 11 3
3
5 17 22 13 3
2
8 11 31 -25 -23
S. CHIRICO N.
19
24 4
7 13 25 45 12 3
3
6 16 18 12 1
4
7
RUVO
15
24 4
3 17 24 57 12 2
3
7 18 25 12 2
0 10 6 32 -33 -33
POSSIDENTE
12
24 2
6 16 27 69 11 1
2
8 10 30 13 1
4
S. Chirico N.-Futura Vitalba-Fst Rionero
Prossimo turno
2-0 0-0
25ª giornata 21/03/10 ore 15.00
Abriola-Vitalba Barrata-A. Potenza Castelpantano-S. Chirico N. Fst Rionero-Cancellara Futura-Castelgrande Possidente-Albatros Ruvo-R. Montemilone Savoia-S. Angelo
9
9 23 0 -20
9 23 -20 -26
9 27 -20 -29
8 17 39 -42 -34
A Esulta il Cancellara
Pietrafesa decide in chiusura CANCELLARA RUVO
Risultati e classifica
3 2
24ª giornata A. Tursi-F. Moliterno
8-1
Grassano-S. Lauria
0-1
I. Burgentia-Metanauto
1-2
Latronico-I.F. Valsinni
1-2
BERNALDA
63
24 20 3
1 68 17 12 11 0
1 38 8 12 9
3
0 30 9 51 +15
I.F. VALSINNI
59
24 18 5
1 53 19 11 9
2
0 24 7 13 9
3
1 29 12 34 +13
US CANCELLARA: Rienzi, Troiano, Soldo, Pappalardo, Racina, Cosentino, Fanuele, Moscato, Pietrafesa, Basile. All Cosentino ASD RUVO: Rosamalia, Iannella, Masini, Petullo, Mira, Matteo, Tartaglia, Giglio, Santoro, Annunziata, Graziano. ARBITRO: Di Pelo di Matera RETI: 30' pt Fanuele, 35' pt Santoro (R), 40' pt Moscato, 45' pt Graziano(R ), 90' st Pietrafesa.
A. TURSI
48
24 15 3
6 53 27 12 8
2
2 31 10 12 7
1
4 22 17 26 0
SALANDRA
42
24 12 6
6 42 31 12 8
2
2 24 13 12 4
4
4 18 18 11 -6
R. Grumento-Pomarico
2-0
POMARICO
36
24 11 3 10 47 39 12 8
2
2 34 17 12 3
1
8 13 22 8 -12
Satriano-Roccanova
1-0
TRICARICO
32
24 8
8
8 29 27 12 5
4
3 24 14 12 3
4
5
5 13 2 -16
SATRIANO
32
Tricarico-Bernalda
1-3
24 9
5 10 27 30 12 9
1
2 20 8 12 0
4
8
7 22 -3 -16
GRASSANO
29
24 9
2 13 33 43 12 7
0
5 18 16 12 2
2
8 15 27 -10 -19
V. d’Agri-Salandra
1-0
METANAUTO
29
24 9
2 13 23 43 11 6
1
4 16 16 13 3
1
9
ROCCANOVA
28
24 6 10 8 22 24 12 4
6
2 12 11 12 2
4
6 10 13 -2 -22
CANCELLARA - Nella nona giornata di prima categoria l'Us Cancellara batte per 3-2 l'Asd Ruvo Sembrava una gara facile. Il Cancellara sin dai primi minuti di gioco sottovaluta l'avversario e rischia così di buttare via tre punti fondamentali. Ma alla fine è Pietrafesa che regala la vittoria al Cancellara che raggiunge quota 53 in coppia con l'Atletico. Ma veniamo alla gara. Gli ospiti partono bene e impensieriscono non poco i padroni di casa in contropiedi. Il Ruvo sembra davvero intenzionato a portare a casa la vittoria e per due volte consecutive sfiora il vantaggio. Prima con Santoro ma a salvare tutto ci pensa Troiano sulla linea, poi con Graziano che con un potente tiro cerca di mettere la palla dentro ma Rienzi gli nega la gioia del gol. Il Cancellara finalmente si sveglia e al 30' va in vantaggio con Fanuele che dagli sviluppi di un fallo laterale mette dentro la rete del vantaggio. (1-0). Un vantaggio che dura poco perché i ruvesi rispondono subito con Santoro che si fa spazio come può in area e mette la palla in rete. (1-1). Al 40' è Moscato che regala il raddoppio con preciso tiro che beffa Rosamilia (2-1). Ma il Ruvo proprio non ci sta e allo scadere della prima frazione di gioco trova il pareggio con Graziano che dagli sviluppi di un calcio d'angolo mette dentro il gol del pareggio. Rienzi beffato per la seconda volta. Nella ri-
S. LAURIA
27
24 7
6 11 29 38 12 6
3
3 21 11 12 1
3
8
8 27 -9 -21
V. D AGRI
25
24 6
7 11 21 31 13 6
5
2 14 10 11 0
2
9
7 21 -10 -25
I. BURGENTIA
24
24 8
1 15 27 43 12 8
0
4 20 10 12 0
1 11 7 33 -16 -23
R. GRUMENTO
22
24 5
7 12 22 32 13 4
5
4 14 15 11 1
2
8
8 17 -10 -28
LATRONICO
20
24 5
5 14 13 36 12 4
2
6
3
8
5 23 -23 -28
F. MOLITERNO
19
24 4
7 13 25 54 12 4
5
3 19 18 12 0
presa i cambi nelle fila del Cancellara non cambiano di molto l'assetto tattico. Dopo soli 15' della ripresa i padroni di casa sprecano due occasioni da gol la prima con Moscato, la seconda con Basile. Il Ruvo cerca di alleggerire la pressione del Cancellara,che cerca il terzo gol, con delle sporadiche ripartenze. Al 30' finisce la gara per il difensore del Cancellara, Racina, espulso per fallo di reazione. La gara sembra ormai scritta. I padroni di casa vedono già sfumata la gioia della vittoria. Mancano pochi secondi allo scadere regolamentare della gara quando arriva il gol partita per il Cancellara con Pietrafesa che servito da Sodo, dribla per ben due volte l'avversario e mette la palla in rete con un bellismmo cucchiaio(3-2). Tutti col fiato sospeso nei 6' minuti di recupero concessi dall'arbitro. Sei minuti interminabili. Ma alla fine al 51' arriva il triplice fischio. Il Cancellara incassa tre punti fondamentali. Carmen Paradiso sport@luedi.it
8 13 12 1
7 27 -20 -17
2 10 6 36 -29 -29
Prossimo turno
25ª giornata 21/03/10 ore 15.00
Bernalda-R. Grumento F. Moliterno-Tricarico I.F. Valsinni-Grassano Metanauto-Latronico Pomarico-V. d Agri Roccanova-A. Tursi S. Lauria-Satriano Salandra-I. Burgentia
A Paolucci, Lancellotti e Mancuso si sbarazzano dell’Abriola di mister Ramaglia
Tre squilli per l’Albatros di Oppido ALBATROS ABRIOLA
3 0
ALBATROS OPPIDO: Caterini, Lancellotti C. (9'st De Luca), Giganti (20'st Lancellotti A.), Giannone, Monaco, Mancuso F., Balsamo, Calabrese B., Lancellotti D., Paolucci, Pagano (28'st Mancuso A.M.); A disp.Leone G., Viola, Calabrese P., Silipo; All. Leone L.. ABRIOLA: Calzaretta, De Lia, Bonavoglia, Palmieri, Larocca, Luongo, Romano G., Romano F., Petraglia, Di Dio, Schettino (1'st Di Stefano); A disp. Sabia, Ramaglia; All. Ramaglia L.. ARBITRO: Muscatiello da Venosa. RETI: 15'st Paolucci, 17'st Lancellotti D., 35'st Mancuso A.M.. NOTE: Gara sostanzial-
mente tranquilla nonostante la Signorina Muscatiello infortunata. Temperatura fredda e qualche goccia di pioggia caduta nel secondo tempo. Ammonito solo Palimieri (Ab). Nessun espluso. Angoli 2 Albatros Oppido, 6 Abriola. Recupero 1'pt e 2'st. OPPIDO LUCANO - L'Albatros Oppido riparte dall'Abriola con un tre a zero, forse troppo pesante per gli ospiti, che porta la squadra allenata da mister Leone a quota 43 punti in classifica. Le reti portano le firme di Paolucci (15'), Lancellotti D. (17') e Mancuso A.M. (35') tutti nel secondo tempo. La gara: nel prepartita s'infortunia il direttore di gara, la Signorina Muscatiello, ma si scende ugualmente in campo. Pronti via
e dopo due giri di orologio Pagano si presenta a tu per tu con Calzaretta, lo salta, ma conclude a lato. Dopo 11' è l'Abriola a farsi pericolosa: direttamente da calcio d'angolo Caterini non trattiene ma Luongo da distanza ravvicinata spara alle stelle. Tre minuti dopo è Paolucci a saggiare i riflessi di Calzaretta che si rifugia in angolo. Al 21' Giannone pesca in area Pagano che gira di testa, ma la sfera termina sul fondo. Da qui in poi la gara si addormenta, i padroni di casa perdono di lucidità ma gli ospiti non creano seri problemi a Caterini. Si ritorna in campo e gli amaranto oppidesi rischiano di capitolare; al 4' Petraglia è solo a tu per tu con Caterini ma la sua conclusione si spegne incredibilmente al
lato. I padroni di casa si svegliano e al 15' direttamente da fallo laterale, sponda per Paolucci, che tutto solo a tu per tu con Calzaretta non sbaglia portando gli oppidesi in vantaggio. Due minuti dopo è Lancollotti D., servito in area, a saltare l'uomo e battere Calzaretta di precisione. Dopo l'uno-duo oppidese l'Abriola reagisce con Petraglia prima e con Di Dio e De Stefano poi, senza però trovare la via del gol. Al 35' Lancellotti mette in mezzo una palla invitante che Mancuso A.M. gira di testa alle spalle di Calzaretta. Tre a zero e partita chiusa. Ultimo brivido è portato da Petraglia al 45' che riesce a superare Caterini ma Caladrese è provvidenziale e salva sulla linea. Rocco De Rosa sport@luedi.it
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42 Sport
B Doppietta di Benedetto e sigillo di Margarita per confezionare il colpaccio
Altro ruggito del Bernalda La capolista vince a Tricarico restituendo il “favore” dell’andata TRICARICO BERNALDA
1 3
TRICARICO: Messina I., Lotito, Cortese L.(20' st Tolve), Potenza (48'pt Vizzuso), Salerno, Lapata, Cortese F., De Biasi R., De Biasi G. (40' st Langone), Locuoco, Soldo; Messina G., de Biasi Ge; All. Scotto BERNALDA: Di Stefano, Torraco, Alianelli, Gioia, Pizzolla, Caruso (45' st Della Pioggia), Colombo (40'st Panio), Chiruzzi, Benedetto, Margarita, Sarubbi; Figliuolo, Margoleo, viaggiano; All. Margoleo ARBITRO: Nappo di Moliterno RETI: 6' pt e 33' pt Benedetto (B), 31' pt Margarita (B), 10' st de Biasi G. (T) NOTE: Ammoniti: Lotito (T), Soldo (T), Gioia (B), Margarita (B). Espulsi: tutti per doppia ammonizione: 14' st Sa-
Luciano Benedetto
rubbi (B), 31' st De Biasi R. (T), 48' st Tolve (T) TRICARICO - Il Bernalda si riprende quello che il Tricarico gli aveva tolto all'andata e con un sontuoso 3 a 1 rimane in vetta al campionato. Niente da fare per il Tricarico che rimane ancorato a quota 32 in classifica e continua a non vincere (da ormai due mesi). Dopo appena 40'' i tricaricesi si rendono pericolosi: Cortese F. calcia dai trenta
metri, la difesa respinge e Soldo calcia alto. Ma è solo un illusione e al 6' gli ospiti passano in vantaggio: palla a Benedetto che controlla spalle alla porta, si gira e mette sotto l'incrocio.: 1 a 0. La reazione non del tricarico è inesistente, anzi i ragazzi di Scotto sembrano molto scossi dallo svantaggio. La prima occasione per i padroni di casa è al 21': Potenza calcia dai venti metri ma Di Stefano si allunga e devia in angolo. Le emozioni e le azioni scarseggiano ma al 31' il Bernalda raddoppia. Caruso lancia lungo per Margarita che brucia il diretto avversario e l'uscita del portiere insaccando abilmente. Palla al centro e tris bernaldese con Benedetto; questa volta il lancio è di Sarubbi e il pallonetto vincente mette al sicuro il risultato. Il Tricarico non crea e la seconda opportunità del primo tempo arriva ancora da cal-
cio piazzato con Cortese L. che fa partire un bolide dai trenta metri che Di Stefano smanaccia da sotto l'incrocio dei pali. Nella ripresa il Tricarico sembra partire bene e al 10' st accorcia le distanze con De Biasi G. Di Stefano rinvia di piede ma la palla arriva sulla tre quarti alla giovane punta rossoblu; stop di sinistro e pallonetto di destro: 3 a 1. Dopo soli quattro minuti Nappo espelle Scarubbi ma, nonostante la superiorità numerica il Tricarico non riesce a creare occasioni pericolose. Il Bernalda controlla agevolmente e cerca le ripartenze in contropiede. Fino alla fine più niente tranne altre due espulsioni (all'interno di una partita estremamente corretta) e due punizioni di Margarita che sfiorano la prima il palo e la seconda la traversa. Paolo Padariso sport@luedi.it
B Il Villa d’Agri sbriga la pratica Salandra
E’ bastato Grande VILLA D’AGRI SALANDRA
1 0
VILLA D’AGRI: Bocca, Bove (46’ st Albini), Azzato, Iaquinta, Riso, Lauletta, Siniscalchi (39’ pt Magalotti), Berterame, Lo Bosco, Grande, Salera (42’ st Mazza). A disp.: Varallo, Bonatesta, Votta, Marinelli. Allenatore: D’Elia. SALANDRA: Fraccalvieri, D’Alessandro, Tarquilio, A. Giasi, Noviello, F. Giasi, Castellano (40’ st Carbone), Angelastro, Romanelli (34’st Cani), Vincenti, Lo Ponte. A disp.: Russo, Imperatore. Allenatore: Chetti. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. RETE: 32’ st Grande. NOTE: Ammoniti: nessuno. Angoli: 2-0 per il Villa d’Agri. Recupero: pt 2’; st 4’. Spettatori: circa 50. VILLA D’AGRI – Il Salandra ogni qualvolta arriva al “Cupolo”è sinonimo di fortuna. Due anni fa è stato battuto all’esordio in campionato per 6-2. Nella passata stagione fu sconfitto all’inglese con doppietta di Salera che permise di salvarsi con sei giornate di anticipo. Nell’ultimo
turno di campionato è bastata una punizione di Grande alla sua prima rete stagionale nel finale di gara per allontanare il Villa d’Agri dalla zona che scotta e portare le lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione a +6 (la Fortitudo Moliterno è ultima a 19) e a +5 sulla zona play – out (il Latronico è penultimo a 20). I padroni di casa partono con un ritmo di gioco gradevole e al 10’Salera controlla bene la sfera ma la sua conclusione è alta. Al 14’ e al 18’ F. Giasi diventa pericoloso sulle palle inattive: nella prima conclusione è attento Bocca nella parata, mentre nella seconda è impreciso il difensore ospite nel centrare il bersaglio. Al 20’ il tiro a giro di Grande su punizione finisce fuori di un niente. Al 30’ Bocca nega a Romanelli un fendente con una prodigiosa respinta. Al 35’ Lo Ponte svetta di testa superando Bocca in uscita su punizione di Vincenti però la sfera termina alta. Nella ripresa il Salandra sbaglia l’incredibile nei primi minuti. Al 5’ Castellano dalla sinistra calcia sul fondo a porta spalancata e al 7’ Romanelli colpisce la traversa di testa. Il Salandra esce dalla scena ed il Villa d’Agri si fa il coraggio d’ora in avanti proponendosi più volte dalle parti
di Fraccalvieri. Al 14’ Grande prova il siluro dal limite dell’area senza ottenere risultati positivi. Al 30’ Iaquinta prende in pieno il montante da fuori area. Al 32’punizione dal limite per il Villa d’Agri per un fallo di mani di F. Giasi sul tiro si Salera. Parte Grande e palla in rete. Punizione magistrale del numero dieci valligiano che non segnava un gol dal 26 aprile dello scorso anno (doppietta al Paternicum). Fraccalvieri tenta inutilmente di respingere la palla. Esplode il “Cupolo”. Buona prestazione della squadra di D’Elia che ritorna alla vittoria in campionato dopo quasi due mesi (era il 17 gennaio con rete decisiva di Votta contro il Latronico) che da continuità alla prova di carattere messa in mostra una settimana fa a Moliterno quando sotto di due reti è riuscita a pareggiare la sfida. Per il Salandra è un duro colpo e Chetti dovrà lavorare molto sul morale dei suoi giocatori, che adesso devono seriamente riprendere a vincere, dopo queste ultime due sconfitte consecutive, che hanno messo a rischio la possibilità di giocarsi il terzo posto con l’Aurora Tursi. Biagio Bianculli sport@luedi.it
B Tris di Montemurro e Bavaro
Goleada del Tursi alla Fortitudo TURSI MOLITERNO
8 1
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Vita, Paladino, Digno, Cucinella, Di Pede, Ravanelli, Crucinio, Luongo, Bavaro, Montemurro, Francolino. U. S. FORTITUDO MOLITERNO: Dandrea M., Aiello (1' st Forestiero), Milano, De Mare, Dandrea F., Rizzo, Pinto (14' st Melillo), Ianniello (1' st Petrocelli), Latorraca, De Paola, Dandrea D. All: Canzoniero. ARBITRO: Contini di Matera. RETI: 12' pt, 16' pt (rig.) e 37' pt Montemurro; 32' pt, 42' pt e 23' st Bavaro; 26' st e 36' st Francolino; 37' pt Latorraca (rig). NOTE: Angoli: Tursi 7 e Moliterno 2. Campo buono e tempo soleggiato. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha largamente vinto la partita che si è giocata tra le mura amiche del vecchio campo “Angelo Cuccarese”. E' stata una vera e propria goleada. Tre reti di Montemurro e Bavaro, a cui bisogna aggiungere le due reti segnate dal giovanissimo Francolino, la dicono tutta su una partita giocata sia nel primo tempo che nel secondo a senso unico. Il giovane Vita che “esordiva” per la seconda volta tra i pali, se l'è cavata bene, anche se era molto emozionato da tanta responsabilità, dovuta al fatto che la squadra tursitana, era scesa in campo con i giocatori contati: solo undici in tutto. Per cui si doveva stare attenti ad evitare gli infortuni. Fin dall'inizio la squadra di casa ha giocato per vincere e segnare. Dopo due o tre tentativi andati a vuoto, ecco Montemurro che segna di testa su un lancio lunghissimo del centrocampista Di
Il bomber Daniele Montemurro
Pede, da fallo laterale. Subito dopo c'è un calcio di rigore assegnato dall'arbitro sempre in favore della squadra di casa che lo stesso Montemurro trasforma in gol. Con Racanelli nel ruolo di libero, il difensore Digno si trasforma spesso in attaccante. Vuole segnare anche lui, ed effettua molti tiri da fuori sui calci piazzati. Ma le reti le segnano, oltre a Montemurro, Bavaro ed il giovane Francolino. Con un Di Pede, che a centrocampo macina chilometri su chilometri e contrasta sempre gli avversari, la squadra tursitana ha ben meritato la vittoria, su una compagine formata da giocatori locali, che hanno affrontato la competizione con spirito olimpico, giocando fino all'ultimo minuto, tanto che l'attaccante Latorraca ha mandato parecchi palloni nella porta difesa da Vita, che per fortuna sono finiti fuori campo. Al 90' l'arbitro fischia la fine e manda tutti negli spogliatoi. Partita tranquilla e ben arbitrata. Salvatore Martire sport@luedi.it
B Campea e Ferraiuolo piegano il Latronico a segno con Mortoro B Alla Metanauto è sufficiente un guizzo alla mezz’ora della ripresa
Blitz vincente del Valsinni Tripaldi punisce il Burgentia LATRONICO VALSINNI
1 2
LATRONICO: Marra, Lorito, Alagia, Propato, Scaldaferri, Magliano, Protano (Costanza), Grillo, Mortoro, Matinata (La Banca), Tedesco (Gaudioso). A disp: Sassone, De Biase, Caricati. All.: Pecoraro. VALSINNI: Manolio, Montemurro, D'Alessandro, Algeri, Natale, Mastrangelo, Campea (Di Giacomo), Ferraiuolo G., Grieco, Ferraiuolo C., D'Ambrosio. A disp: Giampietro, Petrigliano, Arbia, Trumellito. All.: Modarelli. ARBITRO: Cardone di Moliterno RETI: 60' Campea, 75' Ferraiuolo C., 80' Mortoro. NOTE: ammoniti: Lorito, Scaldaferri; espulso Magliano LATRONICO - Dopo la vittoria esterna di Satriano, la Polisportiva Latronico Terme si ferma nella sua corsa alla salvezza, battuta dal Valsinni,
che si presenta al Comunale da seconda in classifica, ma che si dimostra tutt'altro che imbattibile. Al 4' i padroni di casa sfiorano il vantaggio. Matinata da fuori prova la conclusione, ma Manolio prima e la traversa poi impediscono alla palla di entrare in rete. Per il resto del primo tempo le due squadre non creano occasioni da gol nitide, ma la partita si dimostra molto sentita e combattuta, soprattutto sul piano fisico. Solo sullo scadere si ha un brivido, ancora con un tiro di Matinata, ancora da fuori, questa volta Manolio è bravo a mettere in corner. Quando le squadre rientrano in campo dopo l'intervallo, passano 15' e il risultato viene sbloccato. Campea prende palla sulla destra, si accentra e scarica il sinistro dalla distanza, sorprendendo Marra. Il Valsinni passa in vantaggio. Il Latronico non molla e cerca il pareggio, con l'inserimento di Gaudioso al posto di un poco incisivo Tedesco. Ma al 75' ar-
riva il raddoppio degli ospiti. L'arbitro assegna una punizione dal limite. Si incarica della battuta Ferraiuolo C. Il suo tiro è preciso all'angolino basso. 0-2. Non passano neanche 5' che il Latronico accorcia le distanze. Mortoro riceve il pallone da Gaudioso, salta Natale e di destro incrocia sul secondo palo. La partita si infiamma negli ultimi minuti. Al 43' il Valsinni va vicinissimo al terzo gol. Scaldaferri si perde D'Ambrosio, che dalla sinistra entra in area e cerca di piazzare la palla sul secondo palo, ma Marra è bravo a mettere in angolo. Sul corner, Propato respinge di testa e da fuori ci prova Ferraiuolo G., che trova ancora i guantoni di Marra. Sul rovesciamento di fronte Grillo apre per Gaudioso, che, dopo essersi accentrato, tira e colpisce la traversa. Un Latronico sfortunato perde una partita difficile, ma ha ragione di continuare a credere nella salvezza. Michele Lorito
INVICTABURGENTIA METANAUTO
0 1
I.BURGENTIA: Di Mare F., Lopardo G., Oliveto G., Ferrarese P., Di Bari, Pepe, Sabbatella (26' st Margherita), Grano, Ricci, Fortunato L., Colangelo All. Sabbatella C. METANAUTO: Salvia, Capece Dom., Mitidieri, Martinico, Capece R., Quaglaita, Casale, Cuccio, Tirpaldi, Fortunato M., Guma (43' st Giosa) All. Ottati ARBITRO: Viggiano di Bernalda RETI: 30' st Tripaldi BRIENZA - Il Metanauto come un corsaro di antiche scritture rapina tre punti in casa burgentina con una rete che ha il dolce sapore di uno tsunami. I padroni di casa cadono più per imprecisioni e superficialità proprie che per merito altrui; per gran parte della partita i burgentini hanno giocato assiduamente nella metà campo avversaria è mancata però la precisione e l'organizzazione. Gli ospiti sono fantasmi, impercettibili per gran parte della partita ma lesti e cinici nell'approfittare di errori e di circostanze favorevoli; una di queste è già al 4' minuto Di Bari rinvia in modo maldestro, la palla a campanile supera il portiere e viene cacciata fuori da Ricci sulla linea di porta. Al 9', Tripaldi squarcia la difesa burgentina colpevolmente addormentata, si ritrova solo davan-
ti all'estremo difensore ma tira centrale e la palla viene ribattuta fuori. Da questo momento questo momento gli ospiti diventano spettro. Al 10' e al 20' due incredibili azioni da rete, prima sui piedi di Sabbatella e poi di Ricci; Salvia in entrambi i casi si supera prendendo la palla nell'angolo basso. L'estremo difensore ospite si dimostra vero protagonista anche al 28' quando para ancora su una conclusione ravvicinata di Colangelo che aveva superato due avversari. La prima parte di gioco finisce a reti inviolate con l'Invicta che non riesce a segnare ed a imbastire una manovra adeguata. Al 9' st ancora il grido solitario di Colangelo da buona posizione, super Salvia vola ancora e devia in angolo. Al 10' il Metanauto rimane in dieci doppio giallo per Casale. La partita sembra in discesa ma i burgentini pur giocando ad una sola metà campo sono poco concentrati e superficiali. Al 27' in tuffo Ricci a pochi passi dalla linea di porta cerca l'angolo basso ma ancora una volta Salvia dice no. Al 30' la difesa è completamente assente, lascia solo Tripaldi, supera in un contrasto all'interno dell'area di rigore Pepe che ne ha la peggio e cade a terra, il giocatore ospite non si ferma e batte senza problemi Dimare per l'uno a zero. A nulla serve la bella punizione dal limite di Grano che Salvia respinge deviando sul palo. Brutta sconfitta forse non meritata ma che suona come una sveglia ai ragazzi burgentini. f.a.
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Sport 43
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
22ª giornata
Risultati e classifica Ginestrac.-S. Melfi
4-1
Palazzo-F. Scalera
4-1
Rapolla-A. Genzano
4-0
FOGGIANO
48
20 15 3
2 48 20 11 8
2
1 26 9
7
1
1 22 11 28 +6
LAVELLO
42
20 13 3
4 56 26 10 9
0
1 35 6 10 4
3
3 21 20 30 +2
Ruoti-Garnet Bella
2-0
RUOTI
40
20 12 4
4 43 13 10 8
1
1 30 6 10 4
3
3 13 7 30 0
S. Nicola-Foggiano
1-2
PALAZZO
38
20 12 2
6 50 31 10 9
0
1 29 12 10 3
2
5 21 19 19 -2
S. Vaglio-Lavello
1-1
GINESTRAC.
37
20 12 1
7 39 25 10 9
0
1 25 9 10 3
1
6 14 16 14 -3
S. NICOLA
30
21 8
6
7 35 26 11 7
2
2 22 9 10 1
4
5 13 17 9
F. SCALERA
28
20 8
4
8 32 31 10 4
4
2 19 10 10 4
0
6 13 21 1 -12
RAPOLLA
27
20 8
3
9 27 28 10 6
2
2 18 9 10 2
1
7
9 19 -1 -13
A. GENZANO
22
21 7
1 13 32 59 11 7
0
4 23 25 10 0
1
9
9 34 -27 -21
GARNET BELLA
21
19 6
3 10 31 39 9
4
2
3 20 13 10 2
1
7 11 26 -8 -16
S. VAGLIO
19
21 5
4 12 23 33 10 4
2
4 14 13 11 1
2
8
9 20 -10 -17
S. MELFI
13
20 3
4 13 30 64 10 3
3
4 21 29 10 0
1
9
9 35 -34 -27
8
20 2
2 16 16 65 9
2
5
0 11 7 46 -49 -30
Riposa: S. Fele
Prossimo turno
23ª giornata 21/03/10 ore 15.00
A. Genzano-Ruoti F. Scalera-Ginestrac. Garnet Bella-Palazzo Lavello-S. Nicola S. Fele-Rapolla S. Melfi-S. Vaglio Riposa: Foggiano
S. FELE
Blitz a Tito
Per il Vietri c’è il sapore di promozione
2
9 19 11 0
-2
22ªgiornata
Risultati e classifica
Anzi-A. Albano
1-1
Laurenzana-Accettura GC 1-0
PROGETTOTITO 1 VIETRI 3 P.TITO: Coviello (46' Dibello), Carbone (50' Langone), Faruolo, Corallo, Spera, Salvia V., Pirrone, Ricotta, Cupolo, Stigliano, Salvia S. (34' Laurino). All. Pagano VIETRI: Fabio, Papa, Grande, Passannante M. (87' Iuorio), Verdecanna, Tomasillo (85' Gorga), Viggiano R., Passannante C., Viggiano A. (54' Cuoco), Giordano, Calviello. All. Panariello ARBITRO: Triolo di Potenza RETI: 26' Corallo (T), 42' Giordano, 64' Viggiano R., 74' Verdecanna (V) NOTE: Espulso Langone (T) al 63' per proteste dopo una mischia. TITO - Tutto pronto per i festeggiamenti a Vietri. Non ci sono ostacoli per il Vietri, che ormai ha stravinto il campionato: battuto meritatamente anche il Tito di mister Pagano con un secco tre a uno, e, in virtù della sconfitta dell'Accettura ieri a Laurenzana, basterà vincere contro il fanalino di coda Picerno per festeggiare già domenica in casa. Il Vietri vola con un piede e mezzo in Prima Categoria. Il Tito si porta in vantaggio al 26': la punizione di Corallo dai venti metri beffa Fabio e s'infila all'angolino. Il Vietri trova però il pareggio al 42'con una splendida azione: Giordano tiene palla da centrocampo, la cede a Calviello che in area libera ancora Giordano, stop e tiro perfetto all'incrocio. Il primo tempo si chiude in parità. Al 63' il Vietri guadagna una punizione dal limite: tra le proteste titesi viene espulso Langone: è perfetta la parabola di Viggiano R., che colpisce la traversa e gonfia la rete (12). Il terzo ed ultimo gol della capolista Vietri arriva al 74': angolo di Tomasillo, palla in area per Verdecanna, stop e tiro a porta sguarnita. La partita poi viene fermata per qualche minuto, dopo che un tifoso ospite ha cercato di entrare in campo. Per calmare gli animi a fine match sono giunti i Carabinieri e la Polizia Locale. Claudio Buono
9
VIETRI
53
21 17 2
2 53 11 10 9
1
0 27 2 11 8
1
2 26 9 42 +12
ACCETTURA GC
43
20 14 1
5 39 17 9
0
0 25 5 11 5
1
5 14 12 22 +5
9
P.S.CECILIA
43
20 14 1
5 33 14 10 7
1
2 13 4 10 7
0
3 20 10 19 +3
A. ALBANO
34
21 9
7
5 47 25 11 8
2
1 36 9 10 1
5
4 11 16 22 -9
ANZI
31
20 9
4
7 37 29 10 7
2
1 25 10 10 2
2
6 12 19 8
A. BALVANO
31
21 10 1 10 34 33 10 7
1
2 24 13 11 3
0
8 10 20 1 -10
S. ANGELO
29
20 8
5
7 42 34 10 7
0
3 28 15 10 1
5
4 14 19 8 -11
LAURENZANA
26
20 8
2 10 21 34 10 6
2
2 15 12 10 2
0
8
STIGLIANO
23
20 6
5
9 33 39 10 3
3
4 15 17 10 3
2
5 18 22 -6 -17
PROGETTO TITO
19
20 4
7
9 25 36 10 3
5
2 14 12 10 1
2
7 11 24 -11 -21
MARSICO
16
20 5
2 13 25 52 10 5
2
3 18 12 10 0
0 10 7 40 -27 -23
PIETRAPERTOSA
13
20 3
4 13 19 42 10 3
1
6 11 20 10 0
3
7
8 22 -23 -27
S. PICERNO
13
21 4
1 16 21 63 12 4
1
7 18 29 9
0
9
3 34 -42 -32
0
-9
Rotunda M.-S.M. d’Agri
2-0
Sanseverin.-S.Francavilla 1-3 Sarconi-O.L. Maratea
2-1
V.R. Episcopia-F.lli Cafaro 2-0
Prossimo turno
19ª giornata 21/03/10 ore 15.00
F.lli Cafaro-Rotunda M. Nemus-Sanseverin. O.L. Maratea-Castelsarac. S. Chiaromonte-Sarconi S. Francavilla-V.R. Episcopia S.M. d Agri-Castelluccio
5-3
Progetto Tito-Vietri
1-3
S. Picerno-A. Balvano
2-0
6 22 -13 -14
Prossimo turno
23ª giornata 21/03/10 ore 15.00
A. Balvano-Laurenzana Accettura GC-Pietrapertosa Marsico-Anzi S. Angelo-P.S.Cecilia Stigliano-Progetto Tito Vietri-S. Picerno Riposa: A. Albano
18ª giornata
Castelluccio-Chiaromonte 5-2 1-1
3-0
Pietrapertosa-S. Angelo
Riposa: Stigliano
Risultati e classifica Castelsarac.-Nemus
P.S.Cecilia-Marsico
S. FRANCAVILLA
40
18 11 7
0 37 13 9
6
3
0 22 7
9
5
4
0 15 6 24 +4
S. CHIAROMONTE
39
18 11 6
1 44 25 9
6
3
0 27 14 9
5
3
1 17 11 19 +3
V.R. EPISCOPIA
31
18 9
4
5 26 20 9
5
2
2 15 7
9
4
2
3 11 13 6
-7
F.LLI CAFARO
30
18 8
6
4 34 25 9
5
4
0 16 6
9
3
2
4 18 19 9
-8
CASTELLUCCIO
29
18 9
2
7 40 32 10 7
1
2 31 16 8
2
1
5
-9
O.L. MARATEA
21
18 6
3
9 26 30 8
5
1
2 15 7 10 1
2
7 11 23 -4 -13
CASTELSARAC.
21
18 5
6
7 26 30 9
3
3
3 15 15 9
2
3
4 11 15 -4 -15
S.M. D AGRI
21
18 6
3
9 26 35 9
6
0
3 18 14 9
0
3
6
SARCONI
18
18 5
3 10 28 36 9
4
3
2 18 14 10 1
0
8 10 22 -8 -18
NEMUS
17
18 4
5
9 18 32 9
3
3
3
9
1
2
6 10 23 -14 -19
ROTUNDA M.
16
18 4
4 10 17 29 9
4
2
3 12 11 9
0
2
7
5 18 -12 -20
SANSEVERIN.
15
18 4
3 11 23 38 9
4
1
4 15 13 9
0
2
7
8 25 -15 -25
8
9
9 16 8
8 21 -9 -15
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44 Sport
A Dilettanti Longobardi e Lovatti i trascinatori, Candido re dell’area colorata
Bawer, ecco la gara perfetta Matera domina Ferentino: difesa concreta e attacco killer BAWERMATERA FERENTINO
le PAGELLE
72 52
BAWER MATERA: Amadori, Gergati 5, Provenzano 4, Longobardi 19, Lovatti 18, Racanelli ne, Bonora 3, Hassan 8, Grappasonni 5, Candido 10. All. Ponticiello FERENTINO:Metreveli 3, Calbini 6, Metz, Circosta, Bonaiuti 11, Guastaferro 2, Zaccariello 10, Pongetti 4, Zivic 6, Modica 10. All. Friso ARBITRI: Capurro di Reggio Calabria e Sinisi di Barletta PARZIALI: 26-12, 41-27, 59-39, 72-52 NOTE: Spettatori 1500 circa. Fallo tecnico alla panchina del Ferentino al 35' minuto. Uscito per cinque falli Modica. Tiri liberi Matera 10/15 e Ferentino 10/12 UNA Bawer bella, concreta, efficace gioca la partita perfetta e domina il Ferentino. Niente discussioni, nessuna sofferenza, in campo c’è una sola squadra ed è quella guidata da Ciccio Ponticiello. Matera mostra subito gli effetti della sapiente regia di Bonora, sfrutta le qualità di Candido dominatore dell’area colorata e poi centra a ripetizione il canestro dalla lunga distanza con quasi tutti i suoi uomini. E’ un cinque su cinque terrificante da tre punti a far barcollare Ferentino già in avvio. Un colpo pesante, di quelli da cui è difficile riprendersi. Matera aggredisce l’avversario, non allenta mai la presa, non molla quasi nulla e vince meritatamente sovvertendo anche la differenza canestri. Restano quattro oggi i punti di distacco dai laziali ma a due giornate dal termine della regular season e contro una squadra, quella di coach Friso, apparsa in debito di ossigeno e in crisi di identità è utile per Matera provare a tenere un’altra freccia al proprio arco come la differenza canestri. Sapendo di non poter più sbagliare ma comunque di potersela giocare con tutti alla pari. Quest’impresa alla Bawer infatti è riuscita anche in assenza di Federico Gilardi, uno dei suoi uomini
AMADORI (6) - Qualche minuto in campo con la capacità di non far rimpiangere i compagni e di tenere alta la pressione difensiva
zare una tripla preziosa ma la sua capacità di essere il termometro della squadra e di gestirne al meglio i momenti è la dote più importante.
GERGATI (6) - Due canestri in momenti importanti e la voglia di fare il massimo, prova più che positiva
HASSAN (7) - Due triple in avvio, pronti via e spara le sue cartucce migliori. Ha più minuti di altre volte a causa anche dell’assenza di Gilardi ma ripaga con gli interessi la fiducia dell’allenatore. Il fatto poi di partire in quintetto, non è la prima volta, è un messaggio chiaro di fiducia che lui sente e si vede.
PROVENZANO (6) - Gioca una partita senza lampi particolari ma al servizio del resto della squadra LONGOBARDI (7,5) - E’ lui a dare il la al primo break di Matera. Nei momenti che contano prende per mano la squadra, preciso in attacco e attento in difesa. Una partita vecchia maniera, da vero dominatore delle sfide. Fulvio Candido mentre schiaccia e Fabio Lovatti autore di importanti canestri dalla lunga distanza. Sono due dei protagonisti della vittoria del Matera contro Ferentino (foto Videouno)
migliori. Anzi proprio l’assenza di Gilardi ha tirato fuori la qualità e i punti dalla panchina di uomini come Hassan e Lovatti che sono stati autentici protagonisti della sfida. Dall’altra parte Matera si è trovato un avversario irriconoscibile, anche per propri meriti. Coach Friso è apparso subito in difficoltà, confuso nelle scelte. Ha fatto ruotare i suoi dieci uomini, tutti, già nei primi cinque minuti di gioco. Non ha mai trovato le giuste contromisure difensive, prendendo puntualmente canestro dalla lunga distanza in avvio e poi subendo le incursioni sot-
to di Candido. Si è trattato in sostanza di una vera e propria coperta corta che coach Friso non è mai riuscito ad allungare e nella quale Matera si è incuneata alla perfezione sfruttando i limiti della macchina da guerra laziale. Ma andiamo in cronaca. L’avvio della Bawer è bruciante. Hassan, Longobardi, ancora Hassan e quindi Lovatti e ancora Longobardi. Cinque triple di seguito, senza colpo ferire, a metà frazione è 15-4 con Ferentino in crisi e senza idee. Matera comincia a servire Candido, gli ospiti si affidano al solo Zaccariello e al neo entrato Modica. Il vantaggio si
Lovatti e Ponticiello rilanciano la sfida
«Crediamo nel play off Lavoriamo per quello» «IL PLAY OFF è il nostro obiettivo, lavoriamo solo per quello. E’chiaro che ci crediamo altrimenti che ce stiamo a fà». Risponde così, nella maniera più spontanea possibile, Fabio Lovatti alla domanda sugli obiettivi che questo Matera si prefigge in questo finale di stagione. Non ci sono dubbi, si lotta per il play off e si proverà a farlo fino all’ultimo secondo. «Abbiamo lavorato tanto e in maniera molto dura in questa settimana», racconta Lovatti, «nel primo quarto abbiamo tirato con ottime percentuali nel tiro da tre punti e poi siamo riusciti ad insistere e a non avere cali nel corso della gara. Avevamo una grande carica e l’abbiamo sfruttata al meglio». Matera non ha risentito nemmeno della pesante assenza di Federico Gilardi bloccato da questa distrazione al gomito: «Federico per noi è molto importante, forse tra gli esterni è quello più importante ma siamo riusciti comunque ad avere la forza e la carica per superare ogni difficoltà». Se Lovatti è molto felice, lo si nota solo guardandolo negli occhi, non sta nella pelle per la gioia, molto più sereno appare coach Ponticiello a cui però non manca la voglia di
far capire le motivazioni della sua squadra e il grande lavoro fatto durante la settimana: «questa squadra ha vinto una partita che premia il tanto lavoro fatto e lancia un messaggio enorme: si può credere in questa squadra, sappiamo che non possiamo sbagliare, sappiamo che ci serve una anzi probabilmente due vittorie fuori casa per arrivare nel play off ma questo risultato dimostra che ci siamo anche noi». Poi analizza il momento di Bawer: «questa partita ci aiuta a capire le sconfitte patite in casa con Ostuni e Trapani, abbiamo affrontato le tre prime della classe e solo con Barcellona abbiamo centrato il miracolo ma oggi si è vista la grande forza di questa squadra che è una credibile alternativa per il futuro di questo torneo». Insomma Matera trova convinzione ed energie dal successo su Ferentino. La strada resta tutta in salita ma l’obiettivo play off in fondo al tunnel è comunque possibile, da ieri ancora un po di più. Chi vorrà far ricredere questo Matera avrà vita dura. Ponticiello e Lovatti lo hanno spiegato chiaramente: «Noi crediamo in questo play off». p.quarto@luedi.it
LOVATTI (7,5) - E’ uno dei protagonisti di questo successo, l’uomo delle conclusioni impossibili. Realizza un paio di canestri incredibili, soprattutto quello che regala il +14 all’intervallo. Sbaglia le cose più semplici e per le quali basterebbe un minimo di attenzione. Clamoroso l’errore tre contro uno in contropiede nella prima metà di gara. Ma è giovane e fa la differenza. RACANELLI (NE) BONORA (7) - La sua regia sapiente traspare in ogni azione del Matera E’ un punto di riferimento, una guida per i compagni che sanno e vogliono affidare a lui la gestione della situazione. Ha preso un paio di tiri, è riuscito a realizdilata, la Bawer chiude il primo quarto sul 26-12. La partita pare in cassaforte. Matera però non molla nulla, non si fa illudere, insiste. L’accenno di reazione di Modica (30-20) è subito bloccato dalla tripla di Gergati che rilancia la Bawer, i 14 punti di vantaggio nel primo quarto rimangono un punto di riferimento. Matera non scende mai sotto i dieci e ritrova il massimo margine con la tripla di Lovatti a fil di sirena. L’intervallo è sul 41-27. La terza frazione vede solo un accenno di reazione del Ferentino. Poi per il resto c’è solo il Matera. Al 21’ è
GRAPPASONNI (6,5) - Lotta, si dà da fare e non molla nulla sotto i tabelloni. In difesa fa il suo dovere a pieno limitando e molto gli avversari. CANDIDO (7) - Primo quarto davvero perfetto, le prende tutte in difese e in attacco riesce a sfruttare gli uno contro uno con i diretti avversari. Riesce a tenersi nel vivo del match per tutta la partita e conferma di essere perno insostituibile di questo Matera. PONTICIELLO (7,5) - Una gara senza ombre. Difficile da preparare senza un uomo come Gilardi ma Matera non lascia niente all’avversario e lo azzanna dal primo all’ultimo secondo. Continuando così l’aggancio ai play off è un’idea nient’affatto peregrina. p.quarto@luedi.it 41-31, poi la Bawer riparte e chiude la partita, al 26’ è 53-35. Alla terza sirena sul 59-39 non c’è praticamente più storica. L’ultimo tempo serve solo per accademia, Matera giochicchia, Ferentino cede anche sotto l’aspetto nervoso. Prima un tecnico a Friso e poi il crollo definitivo. La Bawer chiude 72-52 e con questi presupposti può guardare con ottimismo la futuro. La speranza play off resta più che mai aperta. La Bawer vista contro Ferentino può far male a chiunque. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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Sport 45
Lunedì 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
Publisys, ko a testa alta Potenza resta in partita con l’Ostuni fino agli ultimi minuti OSTUNI PUBLISYS
84 70
ASSI BASKET OSTUNI: Morena 29, Pilotti 9, Basanisi 14, Camera 9, Ruggiero 20, Orlando, Rossetti 3, Stijepovic, Fontani, Strivieri n.e. All. Putignano PUBLYSIS POTENZA: Fazio 8, Ruggeri 14, Rato, Labella 15, Antrops 5, Sanatamaria n.e., Maioli 12, De Bartolo n.e., Carrichiello 8, Vetrone 8. All. Binetti. ARBITRI: Biasini di Veroli e Gadda di Roma. PARZIALI: 26-18, 42-31, 6353, 84-70. NOTE: Spettatori circa 1500. Progressione: 5' 12/13, 15' 35-21, 25' 56-43, 35' 70-65. Tiri da 3: Ostuni 13/29, Potenza 7/23, tiri da 2: O-stuni 17/35, Potenza 19/34. Tiri liberi: Ostuni 11/14, Potenza 11/18. OSTUNI - Sconfitta, ma a testa alta. La Publysis torna con una sconfitta dalla trasferta sul campo della capolista Ostuni, ma anche con la certezza di essere sulla strada giusta per affrontare nel migliore dei modi il durissimo finale di stagione. Sugli schermi del nuovo Palasport va in onda il Mimmo Morena show. Per il capitano 29 punti ed un pesantissimo 7/10 dal perimetro. Numeri che servono per capire le dimensioni della prestazione del numero sette della squadra di Putignano. Nell'Ostuni al posto dell'infortunato Amoroso fa il suo esordio l'ultimo arrivato Gigi Camera che alla fine supererà ampiamente la sufficienza. Putignano parte con un quintello “alto” mettendo Orlando al fianco di Morena. Sul fronte lucano, Binetti preferisce la maggiore mobilità di Vetrone al posto di Ruggeri. L'avvio è di marca ostunese, ma il Potenza non sta a guardare e conquista il primo (ed unico) vantaggio al 5' con un canestro di Nando Labella (12-13). Basanisi rimette le cose a posto con una tripla imitato da Morena che chiude la prima frazione sul 26-18. Il Potenza è in chiara difficoltà. Putignano inserisce Camera che supera l'emozione iniziale e mette la sua firma sulla gara. La seconda frazione è tutta di marca ostunese. Basanisi centra la seconda tripla, Ruggiero spinge l'Ostuni al massimo vantaggio (35-19 al 4'). Maioli si batte sotto canestro, ma l'Ostuni non consente ai lucani di trovare gli spiragli per rientrare in gara. All'8' ci pensa Rossetti con una tripla a riportare i padroni di casa sul +13 (40-27). Il +11 con cui si chiude la seconda frazione è lo specchio fedele di quello che si è visto sul parquet. Potenza esce dagli spogliatoi con l'obiettivo di rientrare in partita e per un paio di minuti sembra proprio che i lucani ci possano riuscire. Un break di 7-0 porta gli ospiti sul -4 (42-38), ma l'Ostuni tira fuori tutta la sua esperienza e riprende in mano la gara. Una tripla di Ba-sanisi riaccende il fuoco dei padroni di casa che poi trovano 11 punti consecutivi di Mimmo Morena (56-43 al 5'). Il Potenza fa quello che può. La tripla di Labella assottiglia il divario (6052 al 9'), la bomba di Pilotti spezza la fiducia degli ospiti (63-53). Il Potenza ci prova. Al 7' Fazio infila la tripla del -4 (7268), ma l'Ostuni non si fa prendere dalla paura e ritrova il vantaggio comodo grazie a due triple di Mimmo Morena che fissa il punteggio sul defini-tivo 84-70.
Binetti non ha rimpianti
«Decisivi i punti di Morena» Ruggeri e Maioli tra i migliori della Publisys
le PAGELLE FAZIO (6,5) - mette a segno due triple importanti che sembrano riaprire la partita. Positiva anche la sua prova in difesa dove prova a limitare Basanisi e Ruggiero. RUGGERI (6,5) - , parte dalla panchina, ma sembra lontano dalla migliore condizione fisica. Soffre Mimmo Morena lasciandogli troppo spazio soprattutto nel tiro dalla distanza. Buona la sua prova in attacco dove trova punti importanti per la for-mazione potentina. RATO(NG)-Solo 2', troppo pochi per lasciare una traccia sulla gara. LABELLA (7) - La classica partita dell'ex. In campo per tutti i 40', tiene a galla la squadra. Prova al di sopra della suffi-cienza. ANTROPS (5) - fisicamente soffre i suoi avversari. Poca lucidità al tiro per quello che dovrebbe essere
il principale terminale offensivo dei lucani. MAIOLI (7) - , si batte sotto canestro e riesce a trovare canestri importanti. Peccato che il resto della squadra non abbia la sua stessa determinazione. CARRICHIELLO (5,5) - prova incolore. Marcato stretto non riesce mai a trovare conclusioni importanti. Le sue colpe finiscono dove cominciano quelle di una squadra che non riesce a liberarlo al tiro. VETRONE (5,5)-Binetti lo schiera dal primo minuto, ma l'ex Brindisi non riesce ad incidere tranne che in rarissime occa-sioni. Per lui solo 18' in una serata non proprio da ricordare. BINETTI (6) - Sapeva che contro il suo ex allievo sarebbe stata durissima, ma sperava di imbrigliare la capolista. La sua mano si vede, ma forse non era la partita giusta per risorgere.
C2 Sbagliata la tripla del supplementare
NEL testa-coda dell'undicesimo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti la Publisys Potenza è uscita sconfitta ma non umiliata dalla trasferta di Ostuni. La squadra bianconera è stata perennemente in partita, prima di cedere le armi alla compagine di Putignano. Ostuni ha vinto ma non ha dominato la gara. La compagine di Binetti ha avuto buoni sprazzi di basket, ma la maggiore compattezza dei salentini ha prevalso al termine di una partita molto intensa. La sconfitta patita ad Ostuni non ha tolto una virgola alla classifica dei bianconeri. Nel clan bianconero c'è la consapevolezza di poter recitare fino in fondo la propria parte, tanto che l'analisi del coach Francesco Binetti è assai pacata, mai rassegnata: “Forse durante la gara potevamo essere più razionali, i ragazzi sono stati bravi, non ho nulla da rimproverare alla mia squadra che ha lottato contro una formazione compatta e completa”. Binetti si rammarica solo della grande prova di Morena: «Da tre il giocatore salentino ha fatto la differenza, il 7/10 ci ha tagliato le gambe. La mia squadra ha lottato fino alla fine, dimostrando di poter tenere il passo della capolista». Coach Binetti si è soffermato anche sull'approccio tatticoal matchdella suaformazione: «Nonho nulla da dire, i miei atleti sono stati bravi per tutta la partita. Gli arbitri hanno permesso alle due formazioni di giocare in manieramaschia, peccatola miaformazioneè statapiù voltevicina ai salentini, avendo quattro o cinque punti da recuperare. La forza dell'Assi Ostuni è nota a tutti, i pugliesi hanno avuto nel pubblico un vero e proprio alleato. Noi abbiamo giocato la nostra partita con intensità e grinta. La determinazione non è mai venuta meno ai miei atleti. Non posso rimproverare nulla, andiamo avanti per la nostra strada”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C2 Montescaglioso punita allo scadere
Sconfitta in volata Lucos beffa all’overtime per il Ctr a Napoli contro la capolista
punto per larghi tratti del match. Il Ctr Senise ha giocato con determinazione e foga agonistica, BALONCESTO NAPOLI: Del ma ha dovuto patire la grande Duca 2, Esposito O 14, Zonda 9, giornata al tiro di Cusitore autoPuca, Scola 4, Esposito W 14, Cu- re di 31 punti che di fatto hanno citore 31, Mangani, Palma 9, dato la possibilità al complesso campano di andare a nozze conCappello. All. Maddaluno. CTR PALLACANESTRO SENI- tro la difesa sinnica, apparsa lenSE: Pernice n.e. Sassano n.e. Du- ta anche sotto canestro, dove i campani hanno rante 12, Marchese catturato una ca10, Kreiber 20, Paterva di rimbalzi. lazzo 11, Galindez Senise ha sofferto i 16, Di Monte, D'Acambi tattici operarann n.e. Femminiti da Maddaluno ni 11. All. Maria. che ha giocato la ARBITRI: Melillo e carta dei quattro Bisesto di Benevenpiccoli e del lungo, to. rispetto alla fase PARZIALI: 21-15, iniziale dove il coa41-39, 55-60, 83ch campano ha im80 piegato tre lunghi. NOTE: Spettatori Senise ha operato il 50 circa. Nessun sorpasso grazie ad giocatore uscito una buona difesa di per cinque falli, squadra nel terzo nessun antisportiquarto, chiuso in vo a carico delle testa sul punteggio due squadre. di 60 a 55. Nel parziale finaSCONFITTA esterle i sinnici non sona per il Ctr Palla- L’argentino Kreiber no stati in grado di canestro Senise nella terza giornata di ritorno contenere la rimonta dei padroni del girone qualificazione del di casa che nel finale, anche gracampionato maschile di serie zie ad un pizzico di fortuna hanno chiuso con successo la sfida C/2. I sinnici perdono a Napoli con- per 83 a 80. A pochi secondi dal termine tro il Baloncesto al termine di una partita equilibrata e a tratti una bomba di Marchese è finita sul ferro ed ha vanificato le speconvulsa. La sfida è stata caratterizzata ranze della formazione lucana di da un avvio negativo per i lucani poter quantomeno raggiungere sotto 10 a 2 nei primi minuti, ma un meritato over time che avrebpoi bravi a riprendere contatto be riaperto la sfida. con i campani e giocare punto a f.menonna@luedi.it
BALONCESTO NA 83 CTR SENISE 80
LUCOS MARIGLIANO
82 84
LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 10, Biacoli 11, Resta G. 13, Resta D. 17, Prelevic 2, Pisanelli 14, D'Elia 2, Catapano n.e., Ottaviano 13, Tralli n.e. All: Ferrara ECOFIUSIS MARIGLIANO: Jonikas 5, De Feo n.e., Catapano 16, Barrella, Napolitano 17, Marino 5, Perez 33, Gammella 6, Fasolino, Barba. All: Valentinetti ARBITRI: Santopietro di Battipaglia; Pellegrino di Pontecagnano Faiano. PARZIALI: 30-16 ; 48- 43; 63-56; 7979; 82 - 84 NOTE: Falli tecnici: Panchina Marigliano (2/4); Espulso: Valentinetti (coach Marigliano) nel 4/4. LA LUCOS Ingest Montescaglioso disputa la migliore gara della stagione contro la prima in classifica Marigliano ma questo non basta per portare a casa i due punti ed interrompere la lunghissima serie negativa. I ragazzi allenati da Giovanni Ferrara hanno chiuso in vantaggio, (anche ampio nella prima), tre delle cinque frazioni di gioco: nel quarto e decisivo tempo sono stati raggiunti sul filo di lana e nel primo ed unico extra time hanno subito la maggiore esperienza degli avversari. Gli atleti di casa, a differenza delle ultime prestazioni, hanno iniziato la partita in maniera attenta e veemente, chiudendo tutti i varchi ai campani e chiudendo la prima frazione con un cospicuo vantaggio (30 -16) nonostante le continue percussioni di Catapano e Perez, di gran lunga gli uomini decisivi del Marigliano. La squadra ospite, nel secondo gioco, ha iniziato a recuperare terreno. Dopo l'intervallo il Marigliano ha pareggiato i conti e si
Davide Resta autore di 17 punti
è portato per la prima volta davanti (50 - 52) ma si è trattato di un momento isolato: il roster montese ha saputo tornare ad essere compatto ed ha imposto, ai più quotati avversari (seguiti a Montescaglioso da un ampio numero di loro sostenitori), al termine del terzo parziale, un distacco di sette lunghezze (63 - 56). Nel quarto gioco i montesi si sono portati sul + 12 e dopo una reazione campana che aveva permesso loro di pareggiare nuovamente i conti, grazie a 7 tiri liberi consecutivi messi a segno da un gelido Pisanelli, sono tornati davanti sul 77 -70. Il Marigliano non si è scomposta e ad 1'' dalla fine Catapano, conquistando un rimbalzo dopo un suo tiro libero, ha messo dentro il pallone del 79 pari. Nell'extra time la Lucos è passata in vantaggio ma è stata superata dai campani, i quali hanno portato via 2 punti che consolidano la leadership. Michele Marchitelli
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46 Sport A Dilettanti Due triple di Fazio rilanciano le speranze, poi la frenata decisiva
Il team di Galtieri in vetta con tredici successi consecutivi. Master Group seconda
Matera regina del volley Vittoria della Bawer col Ferentino. Guizzo play-off per la Corporelle serie
A
DILETTANTI
DILETTANTI
CLASSIFICA
B1
serie
U O M I N I g i ro n e C
CLASSIFICA
B2
serie
CLASSIFICA
U O M I N I g i ro n e I
A2
HOCKEY
CLASSIFICA
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Sport 47
LunedĂŹ 15 marzo 2010
Lunedì 15 marzo 2010
B Dilettanti Di Pierro trascinatore. Domenica al Palapergola c’è il derby
Corporelle, altra impresa Bisceglie battuto e potentini saliti al settimo posto in classifica CORPORELLE BISCEGLIE
74 64
INVICTA CENTRE CORPORELLE: Saccoccio 6, Marino 6, Tombolini 7, Di Pierro 23, Serino 6, Viaggiano ne, Corvo 7, Ginefra 9, Blardone ne, Nocioni 10. All. Paternoster AMBROSIA BISCEGLIE: Filloy 11, Gambarota, Gallerini 5, Novati, Polselli 7, Maino 6, Torboli 17, Storchi 9, Dell'Olio ne, Mainoldi 9. All. Ciraci' ARBITRI: Calabrese di Trieste e Gallo di Monselice. PARZIALI: 19-1, 39-25, 52-42, 74-64 NOTE: Espulso Ciracì alla fine del terzo quarto. Usciti per 5 falli: Di Pierro, Nocioni( Corporelle). Tiri da tre: Corporelle 9/33Bisceglie 5/18. Tiri liberi: Corporelle 14/20- Bisceglie 23/28. Spettatori: 400 con una cinquantina di tifosi di Bisceglie UN DETTO che calza molto bene al basket recita cosi': con la difesa si vincono le partite e con l'attacco si vendono i biglietti”. Ed è quello che è successo esattamente per il successo che la Corporelle ha ottenuto a spese della seconda forza del campionato, quel Bisceglie arrivato al PalaPergola con le credenziali di squadra più in forma del momento e che ave-
Di Pierro della Corporelle in azione
va intenzione di non perdere ulteriore terreno nei confronti del Massafra vittorioso nell'anticipo a Reggio Calabria. Una partita perfetta da parte degli uomini di Paternoster che hanno giocato a grande livello per tutti i 40 minuti. E con una difesa super, variata diverse volte dal coach Paternoster nel corso della serata ora a zona ora a uomo, ha letteralmente messo il bavaglio ai lunghi e ai tiratori avversari. Basti, per capire l'intensità messa in campo da Ginefra e compagni, una sola cifra: nel primo tempo il
Bisceglie ha messo a segno la miseria di soli 25 punti. Segnale inequivocabile di come la Corporelle ha chiuso tutti i varchi ed ha lasciato pochissime occasioni agli avversari per colpire. E nei primi due quarti la squadra potentina ha costruito il suo successo perché ad una ermeticità quasi assoluta della difesa ha fatto riscontro anche una chirurgica precisione in attacco che ha letteralmente annichilito il quintetto di Ciraci' che ha alternato in maniera continua gli uomini in campo per cambiare il corso de-
gli eventi. Ed il vantaggio è andato pian pianino aumentando fino a raggiungere le nove lunghezze alla fine dei primi 10 minuti Solo nelle battute iniziali del match, Bisceglie è stata avanti con le prime due conclusioni a canestro. Poi per i pugliesi è stata notte fonda. La Corporelle ha continuato a difendere benissimo e ha impresso alla partita un rtimo molto sostenuto che ha fatto andare il Bisceglie in continua sofferenza. E di pari passo con l'aumentare del vantaggio, è cresciuto il nervosismo dei pugliesi incappati in un paio di tecnici per proteste. Mentre Di Pierro, Ginefra, Corvo, Tombolino attuavano una buonissima circolazione di palla in attacco e andavano a conclusioni ben preparate e precise. Nella terza frazione il Bisceglie tenta una reazione veemente che li porta a meno sette con un parziale di sette a zero e sembrano rientrare in gara. Ma è un fuoco di paglia perché ci pensano Di Pierro e Nocioni a ricacciarli ancora indietro fino a alla chiusura del terzo periodo con un rassicurante più 10. Amche Ciraci' si fa prendere dal nervosismo e a periodo concluso protesta ancora contro gli arbitri che non possono che espellerlo.
E l'ultimo periodo comincia con due liberi per Di Pierro. E con la Corporelle che approfitta del momento negativo del Bisceglie portandosi sul 57 a 42 che in pratica rende quasi problematico il tentativo di rimonta di Mainoldi e compagni. Che, in ogni caso, hanno un sussulto di orgoglio e tentano il tutto per tutto per rientrare in gara. A 3 minuti e 39 secondi dalla sirena sono a meno cinque e Paternoster opportunamente chiama time out per far rifiatare i suoi che al rientro non si fanno prendere dal panico e sui falli sistematici dei pugliesi sfruttano bene i tiri liberi e tengono a debita distanza il team pugliese. Grandi feste a fine partita per questa seconda impresa consecutiva della Corporelle che riesce anche a saper gestire una situazione falli difficile visto che Serino e Nocioni giocano l'ultimo periodo con quattro falli a carico. I due punti con il Bisceglie, le sconfitte contemporanee di Martina e Foggia e l'esclusione dal campionato del Siracusaßßßß portano la formazione potentina al settimo posto e domenica prossima derby al PalaPergola con il Bernalda per il quale sarà indetta la giornata bianco-blù. Rocco Sabatella sport@luedi.it
B Dilettanti Decisivo l’antisportivo commesso dal tarantino Brigo
A sinistra Roberto Russo decisivo contro il Martina Franca ieri nella conquista di due punti importanti maturati dopo un tempo supplementare terminato in tripudio
Bbc Bernalda, è grande cuore Piegato il Martina all’over-time grazie al guizzo di Russo BERNALDA MARTINA
98 95
BERNALDA: Bonafede, Bortone, Gaeta 22, Basili 2, Delli Carri 14, Benenati 2, Russo 23, Salvatore 19, Dolic 2, Marinelli 14. All. Vandoni MARTINA F.: Zampogna 21, Maggioni 14, Santoro 7, Brigo 5, Valentini 7, Rollo 13, Gallazzi, Ciampi 28, Caramia, Fedele. All. Montemurro ARBITRI: Dondi Dall'Orologio (BO) e Terranova (FE) PARZIALI: 15-21, 39-37, 6164, 82-82, 98-95 SI TEMEVA un contraccolpo negativo sulla concentrazione dei protagonisti della sfida tra BBC e Martina dopo le note vicende del Siracusa, e in effetti le due squadre nel primo tempo hanno giochicchiato, vittime di una sorta di tranquillità mentale che non ha giovato allo spettacolo, poi, nei secondi 20 minuti la partita è diventata bella e trascinante sotto la spinta delle rispettive tifoserie. Vince Bernalda col cuore, con la voglia di sorprendere anche contro un team che non esprime posizioni privilegiate in classifica ma ha un roster enorme, e vince di gruppo, ma non crediamo sia esagerato dire che il gruppo oggi si è riconosciuto in un piccolo grande uomo sardo, Salvatore, autentico faro della manovra rossoblu e mortale cecchino con le sue 5 bombe tutte nei momenti giusti. Dall'altra parte un Ciampi immarcabile, forse troppo falloso e provocatorio ma determinante nel tenere la sua squadra sempre a galla, e un Martina che, pur avendo perso allo sprint finale, non ha demeritato. I due allenatori si affidano ai loro quintetti di partenza (Gaeta, Benenati, Russo, Salvatore e Marinelli da una parte, Zampogna, Maggioni, Brigo, Gallazzi e Ciampi dall'altra), e la gara
corre via fin troppo tranquilla con piccoli break e contro break che non modificano l'inerzia della partita, anche se nei secondi finali del primo quarto i pugliesi trovano un paio di tiri pesanti con Maggioni (non la migliore prestazione per l'ex Bawer) e Zampogna che consentono loro di scappare sul +6; un vantaggio che non sembra spaventare più di tanto i locali che rimettono le cose a posto nel secondo quarto fino agli ultimi minuti che si chiudono con due parabole lunghe di Salvatore e Delli Carri e col +2 dei lucani, perfetta fotografia fino a questo punto di una par-
tita piuttosto noiosetta. Al rientro dagli spogliatoi si avverte che il clima è cambiato, le due squadre si affrontano con più piglio e voglia di vincere, la partita diventa bella e combattuta, ora sì vietata ai malati di cuore, e, ovviamente, essendosi il gioco fatto duro i duri iniziano a giocare come si deve; così Russo diventa la solita spina nel fianco della difesa avversaria, Gaeta colleziona punti e rimbalzi per la sua migliore prestazione della stagione, Marinelli inizia i suoi duelli con i lunghi avversari e ne perde pochi, Delli Carri riesce spesso a scombinare i meccanismi difensivi
pugliesi proponendo buoni palloni per i compagni, e Salvatore fa quello che ogni play dovrebbe fare quando ha la stoffa del regista. Peccato che dall'altra parte ci sia un indomito Ciampi che rintuzza i tentativi di fuga bernaldesi, ben coadiuvato da un buon Zampogna e da un efficace Rollo; così si arriva al 35' sul 70/70, ma poco dopo Salvatore deve uscire per qualche minuto per una evidente e sanguinolenta gomitata allo zigomo di cui gli arbitri non si accorgono. A 8'' dal termine Russo ha la possibilità di chiudere il match sull'81/82 avendo a disposizione due tiri
dalla lunetta, ma ne sbaglia uno, Maggioni dall'altra parte mette sul ferro il tiro e così si va all'over time. Al 44' Martina è avanti di 4, sembra finita ma una palla rubata da Russo che vola in contropiede induce Brigo al fallo antisportivo: due tiri e possesso di palla per la BBC che si porta sul +3 e mantiene
tale vantaggio nell'ultimo giro di lancette grazie anche ai tiri liberi per il fallo sistematico dei viaggianti. Poi è solo tripudio rossoblu con i tifosi in campo per festeggiare i propri beniamini e una Cestistica che ancora una volta ha mostrato tutti i suoi attributi. Giovanni Palmieri
Serie D, il Salandra ipoteca il secondo posto Vandoni: «Fiero di questi ragazzi Team costruito sulle motivazioni» Vandoni come sempre non si scompone, ne ha viste troppe sui parquet per farsi vincere dall'emozione: “Definirei questa la partita 'del rispetto e dell'orgoglio': rispetto per noi stessi, per il compagno che ha bisogno d'aiuto, per la filosofia della motivazione che abbiamo fatta nostra quest'anno e per l'idea di collettivo; orgoglio perché come è giusto che il Bari festeggi la salvezza a tavolino, allo stesso modo e per lo stesso motivo è giusto che noi siamo amareggiati, e nessuno si azzardi a dire che la nostra salvezza nasce dalle disavventure siracusane, perché siamo stati capaci di battere signore squadre e siamo andati a vincere a Bari contro un quintetto che aveva in campo un certo De Bellis e un certo Rusconi. Prima che iniziasse il supplementare ho ricordato ai ragazzi che noi siamo diversi dagli altri perché siamo un team costruito sulle motivazioni e sul cuore, non sui nomi.
Abbiamo indicato a tutto il basket italiano la strada da seguire per evitare fallimenti e doping amministrativi, e lasciatemi dire che sono orgoglioso di questi ragazzi”. E tra questi ragazzi, di cui coach Vandoni è così fiero, stasera merita di dire la sua il piccolo Salvatore che è stato tra i grandi protagonisti del risultato che il Bernalda è riuscito con una grande e sofferta gara a portare a casa: «Abbiamo gonfiato il nostro cuore», dice il play, «e lo abbiamo gettato in campo, questa sera per Bernalda lo avrei addirittura sacrificato il mio cuore; non ce ne frega niente delle vicende ultime, noi vogliamo vincere fino alla fine per essere orgogliosi di noi stessi. Il duello con Zampogna? Direi alla pari, lui è un play che ammiro molto e stasera sono stato contento di averlo ben imitato”. g.p.
NESSUNA sorpresa: il Salandra batte la Virtus e ipoteca il secondo posto nella stagione regolare. A due giornate, ormai, dal termine, la squadra di Daraio continua l’inseguimento alle spalle di una Pielle che ha sempre due punti di vantaggio e il non trascurabile dato della differenza canestri a favore, che consente alla squadra di Cotrufo( passata 62-50 nel recupero di venerdì sul campo del Ciumnera) di poter vincere anche una sola delle due gare rimanenti di stagione, per conquistare aritmeticamente il primo posto. A parità di punti, infatti, i materani hanno dalla loro la differenza canestri e se sabato prossimo sarà tempo di derby, a Gaudiano e compagni basterà vincere contro la Pol.Valdagri nell’ultima giornata per conquistare la vetta. In questa giornata la capolista ha riposato, mentre il Salandra(88-64), dopo aver co-
mandato per l’intera partita, solo nella seconda parte ha dato l’accelerata decisiva ai danni di una Virtus che, comunque, continua a mettere in mostra tanti giovani davvero interessanti. Nelle altre partite della giornata, pronostici rispettati. Tuttavia si impone molto meno nettamente del previsto il Ciumnera, che dopo un buon inizio, vince solo 69-65 sulla Valdagri, soffrendo nel finale e patendo, forse più del dovuto, il doppio impegno a distanza di ventiquattr’ore. Negli altri due incontri, facili affermazioni esterne per le altre potentine. La Renudo Vito Lepore ha espugnato Genzano( 85-60), segnando gli stessi punti della Fingap Invicta, passata con un eloquente ed indiscutibile +36(85-49) al palazzetto di via Foggia, casa dell’Olimpia Melfi. Donatello Viggiano sport@luedi.it
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48 Sport
Volley B2 Uomini La Pallavolo Matera agguanta il primo posto, capitan Suglia entusiasta
«Una vittoria dedicata al nostro pubblico» LA VITTORIA contro lo Iesi Altamura ha regalato alla Pallavolo Matera il primo posto in classifica. Una posizione occupata in condominio proprio con i pugliesi che, però, risultano secondi in virtù di un peggiore quoziente set rispetto ai materani. Dopo una lunga scalata, contraddistinta da tredici vittorie consecutive, il sestetto allenato da coach Galtieri è riuscito a raggiungere il primo posto. L’occasione propizia è capitata proprio sabato scorso quando, appunto, la Pallavolo Matera ha ospitato la ex capolista solitaria, l’Altamura, al Pala Sassi. La gara era sentita in maniera evidente dai giocatori materani, dalla dirigenza oltre
che dal pubblico di casa che ha riempito il PalamSassi sostenendo per l’intera gara i propri beniamini. Tra gli atleti, primo tra tutti ad esultare a fine della gara è stato il capitano, nonchè materano doc, Vittorio Suglia, artefice di un’ottima prestazione e sempre più leader del gruppo guidato da Tommaso Galtieri. «Alla vigilia temevamo la capolista - ha spiegato il capitano. Allo stesso tempo, però, sapevamo che dovevamo riscattare la sconfitta subita all’andata ad Altamura, anche per questa ragione abbiamo dato il massimo». Vinto il primo set, la Pallavolo Matera, nel secondo, si è rilassata cedendo al gio-
co degli avversari, come mai? «Nel secondo set abbiamo avuto un calo, anche perchè abbiamo sprecato tante energie nel primo che è stato molto combattuto. Per questa ragione ci siamo rilassati un pò e i pugliesi ne hanno approfittato». La vittoria con l’Altamura ha portato il primato, ora sarà importante conservarlo in cassaforte fino alla fine del campionato per regalare al pubblico materano la serie B1. «Certo, restano sette gare al termine della regular season che saranno sette finali - ha continuato Suglia. Da materano tenevo tantissimo a vincere il derby con l’Altamura e, come me, tutta la squadra Faccio, inol-
tre, un plauso al pubblico per essere stato numeroso e caloroso». Per fortuna abbiamo mantenuto l’imbattibilità interna e abbiamo confermato la nostra forza. Tolta la parentesi iniziale, caratterizzata da qualche sconfitta dovuta a problemi di affiatamento tra noi giocatori, posso affermare che si è creato un gruppo solido, che fa lavoro di squadra il proprio punto di forza». L’affermazione con l’Altamura ha accresciuto le quotazioni della formazione materana che ora guarda ancora con più ottimismo al prosieguo della stagione che si annuncia ancora lunga ed inisidiosa. Certo, dopo il tre ad uno rifilato alla capolista e la
La festa finale a fine gara dopo la vittoria del derby
tredicesima vittoria di fila conquistata in campionato, il sestetto allenato da Galtieri ha confermato di avere le potenzialità per raggiungere la vittoria del campionato. Nel match di sabato, come ha confermato Vittorio
Suglia, il gruppo materano ha dimostrato di essere davvero molto unito; i giocatori, infatti, ad ogni punto, hanno esultato insieme. Un ottimo risultato raggiunto da Galtieri. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B2 Donne Non basta il cuore e la voglia di lottare al team di Telesca
La Giocoleria brilla un set Potenza si illude in avvio, poi cala sotto i colpi di Molfetta GIOCOLERIA MOLFETTA
1 3
25-17, 16-25, 16-25, 17-25
GIOCOLERIA: Radkova 1, Nolè 20, Arras 7, Prete 3, Avena 7, Taddei 4, Caramuta (L), Ridolfo ne, Di Lucchio, Di Camillo ne, Lancellotti, Santangelo. All. Telesca. AZZURRA MOLFETTA: Alfieri 6, Guglielmi 11, Tralli 10, Marasco 14, Binetti 8, Racanati 4, Fortunato (L), Brattoli 12, Fracchiolla, Lasorsa, Nappi, De Gennaro, Grassi. All. Matera. ARBITRI: La Gala e Colamatteo. NOTE: durata set 20’, 25’, 22’ e 24’ per un totale di 1 ora e 31 minuti. Battute vincenti: Giocoleria 3, Molfetta 9; batt. sbagliate Giocoleria 5, Molfetta 6. LA PRESTAZIONE è stata di ben altro spessore rispetto a quella di una settimana fa a San Pietro Vernotico, ma alla fine per la Giocoleria è arrivato un altro ko senza punti. Anche se obbiettivamente non si poteva chiedere molto di più all’Asci contro un Molfetta che a Potenza ha dato conferma (come del resto spiegavano le quattro vittorie consecutive) di essere in grande spolvero.
Le ragazze della Giocoleria hanno tenuto testa solo un set al Molfetta
Certo, dopo aver portato a casa con buonissima autorità il primo set Avena e compagne sembravano poter impensierire anche di più le pugliesi, che dal canto loro dall’inizio di seconda frazione in poi cambiavano marcia. Riuscendo pure a far passare in secondo piano il pesante infortunio occorso a Binetti: che usciva tra le lacrime sull’11-4 Molfetta del secondo parziale dopo essersi procurata una distorsione alla caviglia destra ricadendo male da un’azione
di muro. L’ingresso al suo posto di Brattoli non cambiava però di una virgola il perfetto equilibrio che l’Azzurra era a quel punto riuscita a trovare in campo. E così per una Giocoleria che calava progressivamente di intensità e concentrazione - soffrendo soprattutto in ricezione, complice la gran vena al servizio di Binetti e socie - da lì in avanti e finom alla fine del match c’era ben poco da fare per cambiare il corso degli eventi. Peccato, perché per quan-
to mostrato a inizio partita l’Asci - schierata da coach Telesca con Michela Prete in banda ed Emanuela Caramuta nel ruolo di libero sembrava poter regger fino in fondo il confronto. Nolè e Avena in attacco avevano cominciato con il piglio giusto, ma era stata un po’ tutta la squadra nei primi scampoli di partita a mostrare la necessaria calma e serenità. Decisivo era risultato in quel frangente il break piazzato dalle potentine subito dopo il secondo time-out tecnico: quando dal 13-16 avevano piazzato un 12-1 che sembrava aver letteralmemnte stordito le molfettesi di Annagrazia Matera. Brave però a mantenere i nervi saldi, risalendo immediatamente di tono e giustificando la differenza di punti che in classifica separano le due squadre. Per quanto riguarda l’andamento dei due set finali, nel terzo le lucane restavano in partita fino al 10-11, prima di cedere progressivamente terreno sotto i colpi incrociati di Marasco e Brattoli. Mentre nel quarto l’Azzurra saliva ancora più di incisività con la battuta, e per la Giocoleria (in scia fino al 9-12) non c’era più scampo. Luca Carlone sport@luedi.it
Pallanuoto Pareggia la Potenza Nuoto con il Taranto, sconfitto il Tritone
A vincere è solo la Libertas Invicta GIORNATA scoppiettante per le maggiori squadre lucane di pallanuoto. Nel secondo turno di ritorno del campionato di serie B femminile vittoria casalinga per la Libertas Invicta Potenza che ha sconfitto ieri pomeriggio alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale il Messina con il punteggio di 6 a 5. Partita combattuta con le due squadre brave a lottare gomito a gomito. Messina parte con il piede giusto e si porta subito in vantaggio. La Libertas Invicta Potenza non ci sta e incrementa la pressione, ottenendo il break decisivo sul punteggio di 6 a 4. Dopo il quinto gol delle messinesi la Libertas Invicta Potenza ha avuto il merito di controllare le ultime, disperate azioni offensive delle siciliane. Vittoria di platino, quella ottenuta dalla squadra di Ostuni, grazie alle doppiette di Miriam e Ilenya Figliuo-
Ostuni tecnico della Libertas Invicta
lo e alle reti di Pepe e Colaianni. Pareggio interno, invece per la Potenza Nuoto nel terzo turno di andata del campionato maschile di serie C. La squadra di Pasquale Miglionico ha pareggiato alla Piscina Comunale Michele Riviello contro il Taranto per 7 a 7.
Partita vibrante, ricca di capovolgimenti di fronte, quella disputata dai ragazzi potentini che hanno avuto il merito di non demordere contro il Taranto. Mattatore della serata è stato Gallo con una tripletta. A segno per i potentini Francesco Nigro, Vinci, Caricati e Amodio con una rete a testa. Sconfitta esterna per il Tritone Potenza a Bari contro il Valenzano. I baresi hanno superato il team di Giorgio Pappalardo con il punteggio di 6 a 3. A decidere le sorti del match è stato il quarto parziale nel quale il Bari ha segnato tre reti approfittando di altrettanti errori offensivi dei lucani. La compagine di Pappalardo nel complesso non ha sfigurato ma è uscita con le pive nel sacco dalla trasferta barese. A segno per la squadra di Pappalardo, Cerzoso, Moretti e Santarsiero. f.menonna@luedi.it
Hockey Pordenone già in semifinale
Raro, nei play-off c’è ancora il Prato IL MONTEBELLO termina la stagione regolare al primo posto. Il campionato di hockey su pista di serie A2 è terminato sabato scorso con la vittoria dei vicentini contro il Follonica Hockey per sei a quattro. Una vittoria che è servita al Montebello per non perdere la vetta e chiudere la stagione da leader con cinquantadue punti. Hanno terminato la regular season al secondo posto, la coppia composta da Consiag Prato e Thiene. I toscani hanno sconfitto la Pattinomania Matera per tre ad uno. Per la formazione materana è andato in rete Cellura, mentre per i toscani c'è stata la rete di Amato e poi la doppietta di Giagnoni. La formazione di Massari ha, dunque, concluso la stagione regolare al settimo posto che permette comunque di disputare la prima gara dei play-off contro il Prato sabato prossimo a Matera. Seconda piazza, invece, per il Prato e per il Thiene, che sabato ha superato in casa il Pordenone Hockey per sette a quattro. Il team friulano è già qualificato alle semifinali play-off in virtù dell’esclusione del Follonica (che doveva incontrare nei quarti), perchè quest’ultima appartiene ad una socie-
tà che ha già una squadra in serie A1. Il Pordenone è andato in rete con Barberi, doppietta di Zucchiatti e poi rete di Battistuzzi. Per i padroni di casa, invece, hanno segnato due volte Casarotto, Perdoncin e Marchetti, mentre una sola volta è andato in rete Fabris. Nelle parti basse della graduatoria, è andato allo Scandiano lo scontro con il Sandrigo (che è retrocesso in B). Il match si è concluso quattro a due per gli emiliani che sono andati in rete due volte con Balestrazzi, poi con Poli e Fattori. Per i locali, invece, hanno segnato Volpato e Gasparotto. Ha chiuso con una vittoria, che non è comunque servita ad evitare la retrocessione, l'Amatori Vercelli che ha sconfitto a domicilio per cinque a due il Roller 3000 Novara. La formazione vercellese ha chiuso la stagione al penultimo posto con diciottopunti, mentre quella novarese al sesto con ventotto. Infine, l'unica gara a terminare in parità è stata quella tra il la Mela Montale e il Modena Hockey. Il match si è concluso 3-3; alle reti dei padroni di casa messe a segno da Damiani, Barbieri ed Enriquez, hanno risposto quelle degli ospiti con Scutece, Manai e Malagoli. l.t.
CICLISMO Bene Pozzovivo alla Tirreno Adriatico DOMENICO Pozzovivo ha provato la grande selezione alla Tirreno Adriatico, ma essendo la salita parecchio lontana dal traguardo il lucano non ha potuto dare il 100% per non rischiare di compromettere il finale. Il lucano - 3° sul Gpm dopo i due fuggitivi - ha comunque notevolmente scremato il gruppo dei migliori dando sfoggio ad una buona condizione: «Ho provato a rendere la tappa dura - spiega Pozzovivo - tentando di isolare i leader delle altre formazioni. Poi nel finale ho fatto lavorare Stortoni per cercare di arrivare nella migliore posizione ai piedi del muro finale, dove però ho pagato il cambio di ritmo degli uomini da classiche, che fanno dell'esplosività la loro dote migliore. Fosse stata una salita più lunga, chissà...». Pozzovivo è giunto nel gruppetto arrivato a pochi secondi dai quattro atleti che si sono giocati la vittoria di tappa ed ora è 7° in classifica generale a 29" da Scarponi.
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Sport 49
Lunedì 15 marzo 2010
Formula 1
Lunedì 15 marzo 2010
Formula 1. Fernando Alonso bagna con il successo la sua prima volta alla guida della Rossa
Barhain, doppietta Ferrari Massa completa il trionfo della casa di Maranello. Hamilton chiude il podio di CLAUDIO D’AMICO
Ordine d’arrivo
SAKHIR (BARHAIN) – La Ferrari è tornata. Nella prima gara della stagione, in Bahrain, Fernando Alonso ha portato le Rosse davanti a tutti, vincendo subito, davanti al Re di Spagna Juan Carlos, all’esordio con il Cavallino. Era successa la stessa cosa a Kimi Raikkonen nel 2007 in Australia. Non da meno è stato il compagno di squadra Felipe Massa, che, dopo il brutto incidente dello scorso anno in Ungheria, si è piazzato secondo dopo otto mesi di assenza dal Circus. Era dal giugno del 2008 che due vetture di Maranello (Massa e Raikkonen) non finivano nelle due prime posizioni. L’ultima doppietta del Cavallino all’esordio della stagione risale al 2004 in Australia con Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Nella storia delle corse per Maranello quella in Barhain è l'80ª doppietta. Le Rosse hanno fatto una gara senza sbavature ma un pizzico di buona sorte le ha favorite. Sebastian Vettel, primo ieri nelle qualifiche, ha dominato la corsa per 34 giri sui 49 previsti. Poi, a causa di problemi allo scarico, la sua Red Bull motorizzata Renault ha cominciato a perdere potenza e i due ferraristi non si sono fatti scappare l’occasione infilando il pilota tedesco uno dietro l’altro. Un tracollo per Vettel che, quattro giri dopo, è stato superato anche da Lewis Hamilton, con la McLaren, che dopo 30 giri aveva un distacco di oltre 15”. Una vera e propria beffa per l’ultimo vincitore della stagione 2009 ad Abu Dhabi che alla fine ha conquistato la quarta posizione dietro il campione del mondo 2008. Ma la doppietta Ferrari non è frutto della sola buona sorte. In tutto il week end ha lavorato bene per questo risultato e il secondo e terzo posto riportato ieri da Massa e Alonso nelle qualifiche sono la testimonianza. Brividi fortissimi hanno scosso il team ieri sera quando sono state notate delle anomalie al motore di Massa. Così, a scopo precauzionale, i meccanici gli hanno cambiato subito il propulsore, ma poco dopo la stessa decisione è sta-
1. Fernando Alonso (Esp) Ferrari 1h39’20”396 alla media di 186,273 Km/h 2. Felipe Massa (Bra) Ferrari 16”099 3. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes 23”182 4. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault 38”713 5. Nico Rosberg (Ger) Mercedes 40”263 6. Michael Schumacher (Ger) Mercedes 44”180 7. Jenson Button (Gbr) McLaren-Mercedes 45”260 8. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault 46”308 9. Vitantonio Liuzzi (Ita) Force India-Mercedes 53”089 10. Rubens Barrichello (Bra) Williams-Cosworth 1’02”400 11. Robert Kubica (Pol) Renault 1’09”093 12. Adrian Sutil (Ger) Force India-Mercedes 1’22”958 13. Jaime Alguersuari (Esp) Toro Rosso-Ferrari 1’32”656 14. Nico Hulkenberg (Ger) Williams-Cosworth 1 giro 15. Heikki Kovalainen (Fin) Lotus-Cosworth 1 giro 16. Sebastien Buemi (Sui) Toro Rosso-Ferrari 3 giri 17. Jarmo Trulli (Ita) Lotus-Cosworth 3 giri
Classifica Mondiale Piloti Fernando Alonso (Ferrari) Felipe Massa (Ferrari) Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) Sebastian Vettel (RBR-Renault) Nico Rosberg (Mercedes Benz GP) Ltd Michael Schumacher (Mercedes Benz GP) Ltd Jenson Button (McLaren-Mercedes) Mark Webber (RBR-Renault) Vitantonio Liuzzi (Force India-Mercedes) Rubens Barrichello (Williams-Cosworth)
25 18 15 12 10 8 6 4 2 1
Classifica Costruttori Fernando Alonso bacia la coppa dopo il suo primo trionfo in Ferrari. Sotto, Felipe Massa
ta presa per Alonso. Una scelta azzeccata che è stata premiata dalla gara. L’avvio non ha destato grandi emozioni, con Vettel che è partito subito forte, ma quello che potrebbe essere il leit motiv della stagione, il duello tra i ferraristi Alonso e Massa, si è visto subito alla seconda curva quando lo spagnolo ha superato Massa e si è messo alla caccia del pilota della Red Bull. Alle loro spalle Nico Rosberg (Mercedes
GP), quinto in qualifica, ne ha approfittato subito per superare Hamilton, quarto, la stessa cosa ha fatto Michael Schumacher che ha guadagnato una posizione su Mark Webber (Red Bull). Alla fine il sette volte campione del mondo ha mantenuto la sesta posizione con una prestazione onorevole senza infamia e senza lode. Vedremo cosa farà in Australia. Il compagno di squadra lo ha preceduto in quinta posizione.
Schermaglie, quelle iniziali, di una gara che non ha vissuto grandi emozioni fino ai problemi al motore di Vettel. Subito c'è stato solo un contatto tra Robert Kubica (Renault) e Adrian Sutil (Force India), l’indiano della Hrt Katrun Chandhok si è invece fermato, così come ha fatto il pilota della Virgin Luca Di Grassi, ma per il resto i pit stop (solo per le gomme) hanno solo rimescolato le carte nelle retrovie, senza togliere nulla al vertice. Solo settimo il campione del mondo in carica Jenson Button, con l’altra McLaren, seguito da Mark Webber (Red Bull), Vitantonio Liuzzi (Force India) e Rubens Barrichello (Williams). Non hanno completato la gara Sebastian Buemi Toro Rosso), Jarno Trulli (Lotus), Pedro de La Rosa (Sauber), Bruno Senna (Hrt), Timo Glock (Virgin), Vitaly Petrov (Renault), Kamui Kobayashi (Sauber), Luca Di Grassi (Virgin) e Karun Chandhok (Hrt). Delle tre nuove squadre, Virgin, Lotus e Hrt, sono Heiki Kovalainen, Lotus, ha completato la gara.
1 Ferrari 43 2 McLaren-Mercedes 21 3 Mercedes Benz GP Ltd 18 4 RBR-Renault 16 5 Force India-Mercedes 2 6 Williams-Cosworth 1 A quota zero, le altre sei scuderie: Renault, STR-Ferrari, Lotus-Cosworth, BMW Sauber-Ferrari, HRT-Cosworth, Virgin-Cosworth
Michael Schumacher, ottimo sesto posto al Gp di Barhain
Il vincitore ringrazia la squadra
Felipe Massa e Fernando Alonso sotto lo champagne
SAKHIR (BAHRAIN) - Per Fernando questo è il ventiduesimo successo in 141 partecipazioni ad un Gran Premio, il terzo sul circuito di Sakhir. «Un inizio di campionato fantastico! Questa straordinaria doppietta è la ricompensa per tutto il lavoro svolto dalla squadra, in pista e in fabbrica a Maranello, in tutti questi mesi e la voglio dedicare a loro», dice Stefano Domenicali sul sito della Ferrari. «Oggi abbiamo dovuto gestire una situazione molto complicata con la macchina di Felipe a causa delle elevate temperature ma ce l’abbiamo fatta e mi ha fatto molto piacere vedere il nostro pilota sul podio in un giorno così speciale per lui. Quanto a Fernando che posso dire? Non c'era modo migliore per cominciare la sua avven-
tura in rosso». Felicissimo, ovviamente, Fernando Alonso: «Voglio dedicare questa vittoria al Presidente Montezemolo, che ha creduto in me, e ai nostri meccanici che hanno fatto un grandissimo lavoro, soprattutto questa mattina quando hanno sostituito il motore della mia macchina in pochissimo tempo. Salire sul gradino più alto del podio è stata una sensazione speciale e spero di aver soddisfatto le aspettative di tutta la squadra», dice il due volte campione del mondo. «Abbiamo lavorato tanto durante quest’inverno e ora abbiamo cominciato a raccogliere i risultati. Le prime gare della stagione sono molto importanti: bisogna arrivare alla parte europea del campionato con tanti punti all’attivo e
con un bagaglio di conoscenza sul comportamento delle gomme sui vari circuiti. La chiave per vincere sarà continuare a sviluppare la macchina gara dopo gara. Pensavo di attaccare negli ultimidieci giri ma la fortuna ci ha dato una mano: ce ne vuole sempre un pò in ogni gara. Alla partenza sono scattato bene sfruttando la parte pulita della pista e sono riuscito a superare Felipe, infilandomi in uno spazio che poteva consentire la manovra senza correre rischi. Poi sono stato fortunato a non avere problemi sulla mia macchina mentre il mio compagno di squadra ha avuto qualche difficoltà in più e ha dovuto rallentare un pò il passo. Ora dobbiamo pensare all’Australia». Anche Felipe Massa ha parole di elogio per la squadra:
«Sono molto felice per questo risultato e voglio ringraziare tutta la squadra e i nostri tifosi. È la mia miglior prima gara della stagione da quando sono in Formula 1 e, considerati tutti i problemi che abbiamo avuto, sono molto soddisfatto. Abbiamo dovuto gestire le temperature della macchina e, per una trentina di giri, non ho potuto spingere come avrei voluto. Alla partenza ho perso una posizione rispetto ad Alonso ma poi la macchina si è comportata molto bene, con entrambi i tipi di pneumatici. Con le gomme più morbide la Red Bull era più veloce di noi mentre con quelle più dure noi andavamo molto meglio. Voglio ringraziare ancora una volta tutti quelli che mi sono stativicino inquesti mesi», conclude Felipe.
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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI GIOVEDì DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 Francia-Italia
Dubbi sul trasferimento
DA MERCOLEDI' SOLE E CLIMA MITE Oggi e domani addensamenti pomeridiani in Appennino e sul Vulture. Rovesci anche nevosi oltre i 1200 metri. Da mercoledì torna il bel tempo. Tra giovedì a domenica sole ovunque, venti deboli e clima primaverile. I cambiamenti climatici stanno mettendo “a dieta”gli uccelli migratori. A rendersi conto della perdita di peso dei volatili americani è stato uno studio del Carnegie Museum of Natural History della Pennsylvania durato 40 anni. I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi mezzo milione di esemplari di migratori che sono stati catturati e poi rilasciati dalla postazione scientifica del museo tra il 1961 e il 2007. Si è scoperto che la maggior parte delle specie ha progressivamente diminuito il suo peso medio. In particolare erano dimagrite e avevano ali più piccole 60 specie di migratori primaverili su 83 studiate e 66 specie di migratori autunnali su 75. La perdita di peso è conseguenza di uno scarso benessere fisico dovuto al fatto che con i cambiamenti climatici viene meno il sincronismo tra i momenti in cui questi animali hanno più bisogno di nutrirsi, come la riproduzione o alcune fasi della migrazione, e quelli in cui c'è la maggiore disponibilità di cibo. Un altro pericolo è rappresentato dalla progressiva perdita degli habitat naturali, sempre più a rischio a causa delle alterazioni climatiche. In Europa si è già visto che, con l'aumentare della temperatura media, molte varietà di volatili si stanno spingendo verso Nordest, alla ricerca di climi più simili a quelli di una volta, ma non tutte le specie ci riescono. E' tornata la neve in Basilicata nei giorni scorsi. I fiocchi giovedì 11 sono caduti copiosi in Appennino già dai 500 metri di quota, con accumuli importanti peròsolo dai 7-800. Soltantopioggia e neanchetanta invece sul Materano e sul Metapontino. Si è trattato dell'ennesimo episodio perturbato di questo inverno, che ha ulteriormente gonfiato i fiumi lucani fino a fare esondare prima l'Agri e poi il Basento. In montagna la neve supera il metro d'altezza ai quasi 1600 metri di Lago Laudemio sul Sirino, raggiunge invece i 60-80 cm alla stessa quota sul resto delle cime lucane. Nei prossimigiorni iltempo èdestinato amigliorare inmaniera definitiva. Oggi e domani persisterà in Basilicata una certa instabilità nelle ore pomeridiane e della prima serata, legata alla presenza di aria fresca in quota, con possibili brevi rovesci in Appennino e sul Vulture. Soprattutto domani potrebbero aversi anche dei brevi rovesci nevosi oltre i 1000 metri. Da mercoledì giungerà da Ovest un robusto campo di alta pressione che, almeno fino a domenica, garantirà tempo stabile e perlopiù soleggiato su tutta la regione. Nelle ore notturne continuerà a far freddo, mentre durante il giorno l'aria si farà via via più mite e gradevole. Tra sabato e domenica le correnti si disporranno da Sud ed una nuvolosità parziale e stratiforme comparirà sul Lagonegrese e sul Metapontino. Lunedì: Sereno o poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata. Tra il pomeriggio e le prime ore della sera accentuazione dell'instabilità nelle aree interne appenniniche e sul Vulture-Melfese, con possibili brevi ed isolati rovesci. Poco nuvoloso per tutto il giorno lungo la costa tirrenica e quella jonica. Temperature stazionarie, venti deboli da Nord/Nordovest, mari generalmente mossi. Martedì:Poco nuvoloso in mattinata sul Metapontino e lungo la costa jonica; poco o parzialmente nuvoloso altrove ma, inizialmente, senza precipitazioni. Nel pomeriggio-sera nubi in aumento sul settore appenninico e sul Vulture con rovesci a carattere sparso. Brevi e locali nevicate sui monti oltre i 1000-1200 metri. Definitivo miglioramento dalla serata. Temperature ancora invernali. Mercoledì:Ancora qualche addensamento in mattinata sul Vulture e lungo il Bradano ma senza fenomeni. Sereno o poco nuvoloso altrove. Nel pomeriggio qualche nube in più in prossimità dei monti ma senza precipitazioni. Cielo stellato in serata. Temperature minime ancora basse con valori prossimi allo zero anche nei due capoluoghi, massime in lieve aumento; venti deboli, mari mossi. Giovedì: Bel tempo per l'intera giornata. Da Ovest giungerà l'alta pressione delle Azzorre che garantirà diversi giorni di tempo stabile e soleggiato. Farà ancora freddo al primo mattino, durante il giorno invece le temperature tenderanno a salire riportandosi entro le medie della seconda decade di marzo. Di poco conto gli addensamenti pomeridiani in Appennino. Venti deboli settentrionali. Venerdì: Sereno poco nuvoloso per tutto il giorno. Sarà presente qualche foschia o locale banco di nebbia nelle prime ore del mattino, in successivo rapido dissolvimento. Qualche nube pomeridiana in prossimità dei monti ma senza nessun fenomeno associato. Serata gradevole e con cielo sgombro da nubi. Minime ancora basse, massime in lieve aumento; venti deboli variabili, mari poco mossi. Sabato: Sereno in mattinata su tutta la Basilicata. Ancora qualche foschia nelle prime ore del giorno in rapido dissolvimento diurno. Dal pomeriggio-sera, parziale aumento della nuvolosità stratiforme sulla costa tirrenica e sul Lagonegrese ma senza precipitazioni. Cielo sereno fino a notte altrove. Minime in lieve aumento, massime in aumento; venti da Sud/Sudest e mari poco mossi. Domenica: Cielo parzialmente nuvoloso sul Lagonegrese già dal mattino ma senza fenomeni. Ampi spazi soleggiati altrove. Dal pomeriggio-sera generale aumento della copertura stratiforme ma senza nessun fenomeno. Qualche debole piovasco potrà interessare in nottata il settore tirrenico ed appenninico. Temperaturein aumento, venti moderati da Sudest, mari da poco mossi a mossi. Giuseppe Pomarico
Io e mia moglie siamo pensionati da quasi due anni, con una rendita individuale medio-alta. Vorremmo trasferirci definitivamente in Francia, dove risiede nostro figlio, dirigente bancario. In quale Paese dovremo pagare le imposte sul reddito? M.C., Nova Siri I pensionati che stabiliscono la loro residenza in Francia, o in altri Paesi con cui esiste apposita convenzione, possono scegliere la tassazione dei propri redditi in Italia e nel Paese estero di residenza.
Invalidità
A carico di mio padre? Mia madre è titolare da giugno 2009 di un assegno di invalidità INPS. Può essere ancora considerata fiscalmente a carico di mio padre, considerato che le pensioni sono redditi esenti da tassazione? N. Di Michele, Potenza Sono da considerare familiari (compreso il coniuge) a carico, dal punto di vista fiscale, coloro che non possiedono un reddito complessivo annuo superiore a euro 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili. Devo precisarle, inoltre, che le pensioni di invalidità, provenienti da contributi previdenziali, come quella di sua madre, rientrano nel reddito complessivo.
Casalinga sposata
Posso avere la pensione? Una casalinga coniugata che non ha mai versato contributi può, ad una certa età, diventare titolare di pensione? In caso positivo, potrebbe essere di anzianità, di vecchiaia o sociale? Grazie per le risposte. T. Scalcione, Bernalda Nel caso proposto, l'unica pensione a cui la casalinga potrebbe aspirare è l'assegno sociale, che ha carattere assistenziale e non previdenziale. Compete a coloro che hanno compiuto 65 anni e che non hanno redditi oppure che li hanno particolarmente bassi. Per l'anno 2010, l'importo è di 411,53 euro mensili. Spetta in misura intera, o ridotta, se il reddito della coppia è nullo o se non supera euro 10.699,78 annui. Oltre tale importo, l'assegno non compete.
Pubblico impiego
Sono legata all’età minima? Sono una lavoratrice del pubblico impiego di 55 anni. Da poco ho scoperto la rubrica previdenziale che ritengo molto utile per chi non è della materia. Ho un dubbio: se raggiungo 40 anni di contribuzione, sono legata anche ad una età mini-
Per richiedere informazioni e formulare quesiti telefonare ogni lunedì dalle 10 alle 12 al numero 0984.482105
IL MEDICO RISPONDE di Roberto Romano
I tumori ipofisari sono frequenti? I tumori ipofisari sono molto frequenti? S.V. Corigliano Calabro L'adenoipofisi può essere sede di patologie neoplastiche primarie o, più raramente, di metastasi di tumori a diversa localizzazione. I tumori ipofisari primari sono per lo più adenomi e solo eccezionalmente sono descritti carcinomi. In rapporto alle dimensioni gli adenomi ipofisari vengono suddivisi in microadenomi (con diametro < 10 mm) e macroadenomi (con diametro >10 mm). Gli adenomi ipofisari vengono anche classificati in base all'estensione (intrasellari ed extrasellari) e alla eventuale infiltrazione di strutture circostanti quali dura, osso, seno cavernoso (non-invasivi ed invasivi) ricordando però come non vi sia una costante correlazione tra le dimensioni dell'adenoma e la sua invasività. Gli adenomi ipofisari vengono infine classificati sulla base della loro capacità di secernere ormoni e di determinare sindromi da eccesso ormonale in secernenti e non-secernenti o non-funzionanti.La prevalenza dei tumori ipofisari nella popolazione generale è di circa 200 casi per milione di individui. Tuttavia va rilevato che circa il 20% dei soggetti asintomatici che eseguono TAC o RMN per altra ragione sono portatori di un adenoma ipofisario di diametro maggiore di 3 mm. Questa alta prevalenza di micro-adenomi asintomatici è del tutto sovrappo-
ma per il pensionamento? E. Bagnulo, Balvano Se lei raggiungerà 40 anni di contribuzione, potrà ottenere la pensione di anzianità indipendentemente dall'età anagrafica. Naturalmente dovrà attendere la prima finestra di uscita utile.
Avvocati
Totalizzazione contributi Prima di passare come dipendente di un Ente pubblico, sono stato iscritto per quasi 5 anni alla Cassa Avvocati. E' vero che la legge sul welfare n° 247/2007 ha dato dei vantaggi a chi volesse avvalersi della “totalizzazione dei contributi”? E, in caso positivo, con i 40 anni occorre attendere la finestra di uscita? V. F. Matera La legge 247 ha portato la soglia minima per la totalizzazione da 6 a 3 anni. Quindi anche lei ne potrà beneficiare. Le regole per il calcolo
nibile ai dati autoptici. Circa la metà degli adenomi ipofisari è costituita dai prolattinomi mentre i tumori non-funzionanti e quelli secernenti GH rappresentano circa il 20-25% . Considerando i prolattinomi, la loro prevalenza è stimata attorno ad 80-120 casi per milione. Va quindi sottolineato che solo in una minoranza dei casi la sindrome iperprolattinemica, che è assai frequente essendo riscontrabile nel 2530% delle donne con disordini del ciclo mestruale, è sostenuta da prolattinomi. Mentre per i macro-prolattinomi la frequenza è uguale nei due sessi, i microPRL-omi sono circa 20 volte più frequenti nel sesso femminile. L'età media alla diagnosi è 25-35 anni per i micro, e 45-55 anni per i macro-prolattinomi. L'acromegalia è una malattia rara (prevalenza di circa 42 casi per milione), che colpisce entrambi i sessi con una lieve prevalenza di quello femminile (F/M: 4/1). Anche per gli adenomi ACTH secernenti è stata riscontrata una prevalenza del sesso femminile (F/M: 4/1), con diagnosi tra i 20 e i 40 anni di età. Gli adenomi ACTH secernenti rappresentano il 6070% della totalità dei casi di sindrome di Cushing. Per quanto riguarda infine gli adenomi non funzionanti, la malattia ha uguale frequenza nel maschio e nella femmina. Per la mancanza di segni specifici, la diagnosi viene generalmente posta più tardivamente, tra i 40 e i 60 anni, quando l'adenoma è ad uno stadio di macroadenoma e sono già presenti segni legati all'espansione dell'adenoma.
rimangono però invariate. Ogni Cassa applicherà, alla quota di sua pertinenza, il calcolo contributivo. Il calcolo retributivo, più conveniente, sarà riservato invece sulle quote dove è stato maturato il requisito minimo di età e contribuzione. Le pensioni totalizzate non sono soggette all'apertura delle finestre. Per cui, il primo assegno si potrà ricevere sin dal mese successivo al compimento dell'età.
Ricongiunzione
Passaggio di enti Quali sono, in generale, gli effetti della ricongiunzione dei contributi assicurativi da un Ente ad un altro? Non ne ho le idee ben chiare. R. Florenzano, Rivello Una volta effettuata la ricongiunzione dei contributi, questi sono utilizzabili come se fossero sempre stati versati nella gestione di accentramento e danno, pertanto, diritto ad ottenere la pensione in base ai requi-
siti previsti nel fondo dove è stata effettuata la ricongiunzione.
Lavoro all’estero
Contributi volontari Mia figlia risiede, con la famiglia, in Francia. Si è trasferita in quella Nazione in occasione del suo matrimonio. Ha anche trovato lavoro per circa 12 anni. Attualmente, per chiusura aziendale, è disoccupata. Potrebbe chiedere di versare i contributi volontari in Italia, dove però non ha alcun contributo assicurativo? Ho avuto finora risposte discordanti. V. Genovese, Matera Mi spiace, ma il lavoratore con posizione assicurativa in uno o più paesi dell'Unione Europea, ma privo di contribuzione in Italia, non può ottenere l'autorizzazione ai versamenti volontari da parte dellINPS. Nel 1995 la Corte Costituzionale ha confermato tale orientamento.
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Lunedì 15 marzo 2010
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Arte
Carnet
Presentata a Vaglio la tavola inedita di possibile attribuzione al Verrocchio
Ecco le macchine di Leonardo di ENZA SALUZZI VAGLIO - Si è aperta a Vaglio presso la sala conferenza del museo Antiche Genti di Lucania la presentazione della mostra permanente delle macchine di Leonardo “Un genio nel tempo”, in cui è stata presentata la tavola inedita di possibile attribuzione al maestro Gianbattista del Verrocchio insieme alla presentazione del testo universitario “Leonardo Face” del professor Felice Festa titolare della cattedra di ortognatodonzia e gnatologia dell'Università “ G. D'annunzio” di Chieti. Al tavolo dei relatori il sindaco della cittadina di Vaglio di Basilicata, Giuseppe Musacchio, il direttore della struttura Nicola Barbatelli, Giandomenico Glinni, ingegnere strutturale e ricercatore presso il Museo e il direttore del Dipartimento delle Belle Arti e Storia dell'arte dell'Università di Tallin, il professor Orest Kormashov docente di tecnica pittorica che è già più volte intervenuto, con delle approfondite relazioni, sulla tavola conosciuta come “autoritratto di Acerenza”, protagonista, il mese scorso di una mostra all'interno del Museo della città di Tallin promossa dall'ambasciataitaliana. IlRinascimento Italiano ancora una volta fa tappa in Basilicata con una delle più interessanti espressioni artistichedel suotempo, una mostra speciale che apre le porte ad una serie di opere di prestigiosa qualità, oltre alla sezione dedicata alle macchi-
di MARIANGELA LISANTI MATERA - Dopo il successo ottenuto la scorsa stagione, torna la decima edizione del Concorso di Esecuzione Musicale “Città di Matera”- Premio “Rosa Ponselle”indetto dal L.A.M.S. (laboratorio, arte, musica e spettacolo) con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Basilicata, della Provincia e del Comune di Matera e in collaborazione con il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera. Ad illustrare le finalità e le modalità del concorso, durante una conferenza stampa, è stato il direttore artistico del Lams Giovanni Pompeo (nella foto) che ha ribadito l'importanza di tale iniziativa, volta a divulgare la cultura musicale, offrire ai concorrenti una importante occasione di verifica delle proprie abilità, nella convinzione che «il confronto e la competizione leale siano il più efficace stimolo al talento, e per promuovere un turismo culturale per la conoscenza del territorio materano». «Il concorso - ha detto Pompeo - è diventato un evento internazionale, perché a parteciparvi sono anche tanti musicisti provenienti dall'estero. Alla scorsa edizione hanno partecipato 250 talenti provenienti non solo dall'Italia, ma anche dall'estero, in particolare dal Montenegro, dalla Corea del sud e dal Brasile. E' stata un'occasione per i concorrenti, accompagnati dalle famiglie e dagli amici, per visitare Matera; quindi, questo aspetto ha inciso in maniera determinante sulla città dei Sassi, contribuendo ad incentivare il turismo». Il concorso, che si svolgerà a Matera dal 27 aprile al 1 maggio presso l'auditorium “Gerva-
A sinistra il tavolo dei relatori; in basso da sinistra una pianola “portatile” e la tavola inedita di possibile attribuzione al Verrocchio
Musica
Il Lams in cerca di giovani talenti Premio Ponselle, decima edizione
sio”e in eventuali sedi idonee, si articola in canto lirico, solisti strumento, musica da camera e d'insieme ed è aperto a giovani musicisti di ambo i sessi di ogni nazionalità, i quali pro-
porranno un programma libero. La commissione giudicatrice sarà composta da almeno cinque fra insigni musicisti, direttori artistici, sovrintendenti, concertisti, docenti, musi-
ne di invenzione leonardesca, ben settantacinque fedelmente riprodotte, anche una tavola lignea ultimamente riscoperta ed attribuita a Giovanbattista del Verrocchio. «È anche questa una tavola inedita che presentiamo per la prima volta qui a Vaglio - afferma il direttore e studioso Nicola Barbatelli - riconosciuta come opera di Gianbattista del Verrocchio da Louis Waldman e da Roberto Ciabattini dell'Università di Firenze. Abbiamo ritenuto interessante l'accostamento di questa tavola alla sezione della mostra permanente sulle macchine perché oggetto di discussione tra storici dell'arte. Secondo Ernesto Solari sarebbe opera di Giorgio Vasari o Andrea del Sarto». L'opera in presentazione, come fa sapere Barbatelli, si inserisce in un contesto iconografico di straordinaria importanza al quale si riferiscono pitture celebri come la Sacra Famiglia di Andrea del Sarto, custodita nella Galleria Palatina di Firenze e quella elegante ed espressiva attribuita alla mano di Giorgio Vasari. Non si esprime sull'attribuzione ma i colori fanno capo a questo triangolo formato da grandi nomi, Gianbattista del Verrocchio, Giorgio Vasari e Andrea del Sarto. Il Museo di Antiche Genti diventa sempre più uno scrigno delle ricchezze pittoriche d'Italia proiettata sempre verso un progetto internazionale. “Leonardo un genio nel tempo”e la tavola del Verrocchio saranno visitabili tutti i giorni dalle 8 alle 20.
cologi e/o critici musicali. A conclusione del concorso, le cui iscrizioni scadono il prossimo 10 aprile, avrà luogo il “Galà dei vincitori” presso l'Auditorium “Gervasio”. In tale occasione gli ammessi concorreranno al Premio “Rosa Ponselle”: il primo classificato riceverà 1.500 euro, il secondo 1.000 euro, il terzo 700 euro. E' inoltre prevista l'assegnazione di un “Premio speciale della stampa” al concorrente o gruppo selezionato da un'apposita giuria formata da giornalisti delle principali testate. La novità di quest'anno è il “Premio Speciale Scuola medie ad indirizzo musicale”: il primo classificato riceverà400 euro,il secondo200 euro,il terzo 100 euro. «Il livello artistico dei concorrenti - ha proseguito Pompeo - è stato sempre alto; da ciò deriva quella grande soddisfazione generata per aver agito bene, di essersi presentati nel turbinoso mondo della musica in generale e dei concorsi in particolare, offrendo un prodotto qualitativamente elevato e competitivo. Affermazione questa confermata dall'attenzione riservata al concorso e dall'attestazione di stima ricevuta da persone quali Giandomenico Vaccari, sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, e da Sergio Segalini, già direttore artistico della Fenice di Venezia. La nostra regione, però, dovrebbe avere una maggiore attenzione in campo musicale daparte del governo cheha invece dato un grosso taglio ai finanziamenti del41%, penalizzandolarispetto ad altre regioni. Mi auguro che la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019 sia di auspicio per incentivare sempre di più lo sviluppo di iniziative di alto valore culturale».
“Il bolero di Ravel” a Matera
MATERA -L'Auditorium “R. Gervasio” del Conservatorio di Musica di Matera ospiterà il prossimo giovedì, 18 marzo alle ore 21 l'Orchestra della Magna Grecia, diretta dal Maestro Piero Romano, eil sassofonista Federico Mondelci. Virtuoso di eccezionali capacità, Mondelci ha saputo portare il sassofono, strumento per eccellenza della musica jazz, all'interno di un complesso orchestrale con grande successo ed estrema bravura. Tecnica perfetta e non solo. Il programma della serata prevede Moscow Cheryomushki, suite dall'operetta op. 105 di Shostakovich e Scaramouche op. 165 di Milhaud. Successivamente ascolteremo “Four Pictures from NewYork” di Molinelli ed infine il “Bolero”di Ravel. Mondelci ha al suo attivo un'attività di solista internazionale nelle sale da concerto più importanti tra le quali: la Carnegie Hall di New York, la Philarmonica di San Pietroburgo, la Sala Tchaikovsky di Mosca e tante altre. È docente di sassofono al Conservatorio G. Rossini di Pesaro, direttore artistico dell'Ente Concerti di Pesaro e direttore della ISO Italian Saxophone Orchestra, da lui stesso fondata nel 1995. E' inoltre fondatore dell'Italian Saxophone Quartet che, dal 1985, si esibisce con successo in ambito internazionale. A dirigere l'Orchestra Ico della Magna Grecia il direttore artistico della Stagione Concertistica 2009/2010, Maestro Piero Romano. Esibitosi sia come pianista che come direttore in tantissime città italiane ha mostrato il suo talento artistico anche all'estero: Austria, Nord America (Carnegie HallNew York), Sud America, Spagna (Auditorium Nazionale-Madrid) , Belgio, Francia (Comédie Française-Parigi), Svizzera, Albania, Messico (Palacio de Bellas Artes-Ciudad de Mexico), Venezuela, Grecia (Megaron-Atene), Portogallo.
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Cultura&Spettacoli
“Sotto la luna che capita” Poesie che catturano i 5 sensi di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - «Caro amore, se mai da un giaciglio un giorno ultimo pallido con occhi stremati e fiato corto ti guarderò, allora pensa di me, della povera cosa che sono stato, dei miei occhi verdi, sognanti, assetati, di tutto quel che sai, che non ho detto mai. Conservami nel mare del tuo cuore, sorridimi negli occhi, stringi forte i pugni e così sia». Si intitola “Se mai da un giaciglio” ed è tratta dalla prima raccolta di poesie di Francesco Potenza (nellafoto)“Sotto la luna che capita”, presentato al Ridotto del Teatro Stabile, nell'ambito dell'iniziativa promossa dal comune "Città Cultura". «Francesco è un grande narratore. Ecco, io penso di essergli diventato amico egoisticamente per ascoltarlo mentre racconta i fatti». Introduce così il giornalista de “Il Quotidiano” Rocco Pezzano che parla del profondo rapporto di amicizia che li lega da anni. «E' uno spirito libero, estremamente lucido, puro. Una cosa che caratterizza la poesia di Francesco è l'immagine che ti “esplode” davanti agli occhi, anzi in tutti e cinque i sensi. Una folgorazione. Come quelle scene - pochi fotogrammi di un film visto al cinema che rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria». Ti colpiscono proprio quegli «occhi verdi, sognanti, assetati» che, come al microscopio,
riescono a cogliere «minimi particolari, vere e proprie particelle atomiche che sfuggirebbero all'attenzione di chiunque, facendoli risaltare nella loro importanza». Ed ecco che dalla voce di Isabella Urbano, con il sottofondo musicale di Filippo Nigro, si ascolta che «Sono scorci di noi quello che resta. Randagi come pause che raccolgo, stanno i sogni a metà, sono frammentati. Ora è tutta salita amore mio, è tutto fare inutile o disfare». E ancora. «Ecco che sei per me. Presenza silenziosa dentro il viaggio, rosa nel sole candida, delicata, vibrante di colore». E poi «Faccio piano per non svegliarti o per non svegliarmi, mentre dormo da mille secoli, da mille secoli sogno te. Faccio piano per questa notte lunga infinita sulla tua bocca, sottile come il silenzio mentre sfila la nostra favola lenta d'autunno, una pioggia qualunque. Faccio piano perché ti amo». «Lui a volte spiega che si tratta di un cocktail di parole gettate lì, per caso conclude Pezzano - ma non bisogna credergli. Francesco è narratore, cantastorie, poeta che ti sorprende. Il segreto per gustare queste poesie? Chiudere internet, spegnere il pc, staccarelaspina deltelevisore,oscurare il display del cellulare e sedersi. Come a dire: buio in sala, le tende si chiudono, il grande schermo si illumina. Un frullio dall'alto. Il proiettore del poeta comincia a girare».
“Storia della guerra remota tra la vacca Carmela e il genere umano”
Sul palco un mix di linguaggi diversi di ANNA MARTINO POTENZA- Mettetesu unpiccolo palco teatrale una brava commediante, buffa e minuta. Affiancatele un pianista e un saxofonista, capaci di riprodurre melodie e onomatopee - tipo il ronzare delle api e la frenetica marcia delle formiche. Fatele raccontare una storia, come quella della «guerra tra la vacca Carmela e il genere umano». Avrete uno show a metà strada tra la favola e la lezione di scienze in un programma televisivo per bambini. È lo spettacolo “Storiadellaguerra remotatrala vacca Carmela e il genere umano” portato in scena nel ridotto del Teatro Stabile, a Potenza, per il cartellone dedicato agli artisti lucani “Cantieri d'arte-cercasi carpentieri”, organizzato dal Comune di Potenza e Cose di teatro e musica. Scritto da Antonio Di Stefano e diretto da Cinefabrica produzioni immateriali, nasce inizialmente come lettura musicale di un testo allegorico, riadattato in un secondo momento a spettacolo teatrale. Il risultato è un interessante prodotto che mescola, senza strafare, linguaggi diversi: musicale, audiovisivo, recitato. La narrazione è affidata a un unico personaggio, interpretato da Agata Di Deco. Questa cantastorie racconterà della celebre vacca Carmela, l'eroina che riuscì a ribellarsi all'egemonia dell'uomo. Fin dall'antichità il genere umano è rimasto colpito da questo esemplare, sul quale
A sinistra un’immagine dello spettacolo (foto Mattiacci)
fondò un'intera civiltà. In effetti, l'uomo iniziò a organizzarsi in società quando capì di dover stanziare lì dove c'era acqua, imparando a coltivare i campi. A chi il compito di trainare gli aratri? Ai buoi, naturalmente. Poi venne il momento di assaporarne la carne, di gustarne il latte e di utilizzarla perfino per qualche imprecazione: quante probabilità ci sono perché si dica “porca capra” piuttosto che “porca vacca”? A un certo punto, infine, l'uomo ha iniziato a studiare gli animali. Le api operaie, le formiche laboriose. Esempi di società perfette, dove tutti fanno riferimento a un capo. E poi c'erano loro, le mucche. Es-
seri pacifici che «mangiano quando hanno fame, dormono quando hanno sonno, fanno l'amore se ne hanno voglia». È inutile affannarsi, «tanto di erba ce n'è per tutti», perché sono tutte uguali. Ma l'uomo, così tanto evoluto «dauccidersi da sé»,tutto ciò non l'ha compreso. E continua, imperterrita, a sfruttare l'ambiente e chi lo abita dimenticando, purtroppo, che tra questi è compreso anche lui. Una pièce leggera e divertente per affrontare un tema importante: il rapporto tra uomo e natura, rappresentata simbolicamente dalla vacca podolica, familiare presenza dei paesaggi lucani.
Rassegna “Io vivo di musica”, gli amanti del noto re del pop hanno ballato per due ore Giornata di studi
“Barocco in Rabatana” per riscoprire l’età d’oro del Mecenatismo
La cover di Ceglie Messapica ha entusiasmato i fan potentini
“This is it”, notte travolgente nel segno di Michael Jackson di FRANCESCO MENONNA POTENZA - Una serata divertente, in piena sintonia con il ricordo sempre vivo di Michael Jackson. “This is it” cover di Ceglie Messapica ha davvero entusiasmato i tanti aficionados che ogni venerdì prendono d'assalto il New Black-Room adiacente al Cincillà restaurant nell'ambito della rassegna “Io Vivo di Musica”. Il ricordo di Jacko, le emozioni scandite della musica dal vivo del celebre artista americano, abiti indossati in simbiosi con la presenza scenica di Jackson e tanta adrenalina hanno costituito il leitmotiv della notte tutta hip hop e musica live svoltasi venerdì sera. Gli amanti del noto re del pop hanno ballato per due ore, tanto è durato lo spettacolo di This is it, applaudendo a più riprese i sedici brani interrotti da due medley che hanno creato l'atmosfera giusta e le sonorità migliori. Uno spettacolo imponente, quello elaborato dalla band di Ceglie Messa-
pica, tra le più apprezzate e ammirate d'Italia, composta da Franco Mocandino alla batteria, Francesco Galizia alle tastiere, Danilo Prete al basso, Sara Negri corista, Enzo Gianfreda alla chitarra. Protagonista indiscusso della notte pop è stato Nicola Cardellicchio, voce dell'intramontabile re del pop. Due ore di autentica movida in stile americano, il continuo e intenso elisir musicale, un mix in piena regola, reso ancor più frizzante dalle melodie più conosciute di Michael Jackson, vale a dire Bad, Man in the Mirror, Beat it, Trhiller, Billy Jean e Smooth criminal che hanno prodotto vivo entusiasmo e suspence tra il folto pubblico presente. Davvero belli e geniali gli arrangiamenti, intensa e mai sotto tono la gestualità di Nicola Cardellicchio cha ha dimostrato tutta la vocazione per l’intramontabile Jacko. Un vero e proprio elisir di sensazioni, spesso forti, a tratti irrefrenabili ha reso bella e sentita una serata tutta da gustare. La band giunta a Potenza ha avuto
il merito di riscaldare una serata fredda. Sonorità eccellenti e una perfetta acustica hanno reso belle ed emozionanti le melodie prodotte con sapiente efficacia da This is it. Osservare la band è come ammirare dal vivo gli show musicali elaborati in tanti anni di carriera da Jackson, ottima è stata la sintesi musicale proposta con bravura dai protagonisti della serata. Il gruppo brindisino ha regalato al pubblico formato da giovani una bella serata, tutta da gustare, nel segno tangibile di un ricordo sempre vivo per l'artista pop scomparso a Los Angeles. Voce e gestualità sono andate a nozze in una notte travolgente. “This is” it ha prodotto emozioni, nel ricordo di Jackson. In tanti avrebbero gradito che la notte dedicata a Jacko fosse ancora più lunga. Bene così, vuol dire che i componenti di Ceglie Messapica hanno lasciato il segno. f.menonna@luedi.it
TURSI - Si svolgerà il 19 marzo alle ore 9 nella Sala Consiliare del Comune di Tursi la giornata di studi sul patrimonio storico artistico di Tursi nel XVIII secolo, “Barocco in Rabatana. Arte a Tursi nel Settecento”. L'evento, promosso dal Comune di Tursi e organizzato da PortaSibilla S.r.l. Società di servizi per l'Arte, è patrocinato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata. «Il seminario - si legge in una nota - intende presentare il consuntivo più aggiornato in merito al tema del pieno barocco e del rococò a Tursi. L'occasione è dunque quella di rendere noto anche al vasto pubblico un capillare lavoro di studio sul territorio, ancora inedito, offrendo l'opportunità di riscoprire, nonostante le perdite dovute a vecchi e disastrosi incendi, un fasto sorprendente, che attesta un'età d'oro del mecenatismo tra il tardo barocco e il secolo dei Lumi e che restituisce un'immagine non convenzionale della cittadina lucana, che in tale periodo fuuncentroartisticodirilievo, nonsoloinBasilicatamaanche nell'Italia meridionale. Fondamentale per l'apertura di Tursi alla cultura barocca fu la presenza nel corso del XVIII secolo di vescovi forestieri, prolifici committenti di questa grande stagione e principali tramiti dell'introduzione e della diffusione dei nuovi modelli artistici. Accanto a maestri napoletani quali Ludovico de Majo e Giovan Battista Rossi, lavorarono anche pittori locali come Francesco Oliva, da pochissimo riscoperto, che fu originario di Mormanno e residente a Tursi per un ventennio. E se il barocco lucano è stato da poco rivalutato (grazie alla recente rassegna espositiva "Splendori del barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento"), l'arte a Tursi tra Seicento e Settecento deve essere ancora riscoperta e valorizzata nel suo insieme anche nei confronti della fruizione, sia deicittadinistessichedi unlargopubblico.Questagiornata di studi si propone di rivelare lo splendore del barocco tursitano, segnalando così una delle emergenze artistiche della Lucania cui ridare valore. Interverranno nell'occasione Emilia Felicita Capolongo, commissario straordinario del Comune di Tursi, Pasquale Frascolla, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi della Basilicata, Fabrizio Vona, Soprintendente per la Basilicata; presenteranno inoltre relazioni scientifiche la Elisa Acanfora dell'Università degli Studi della Basilicata, in merito alla Riscoperta del barocco a Tursi, e Mauro Vincenzo Fontana, a proposito dell"Arte che non ci è dato di ammirare a Napoli": soffitti tavolati dipinti a Tursi e in Basilicata nel Settecento. Sonoprevisteinfinevisite guidate.Glistessigiovanistudiosi che hanno condotto indagini approfondite sul territorio Filippo Aruanno, Eleonora Carmela Bianco, Mauro Vincenzo Fontana, Francesco Giaconella, Eleonora Sansone, Milena Viceconte saranno guide d'eccezione in questa riscoperta.
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Cultura e Spettacoli 53
Lunedì 15 marzo 2010
Maicol cambia sesso MAICOL Berti, uno dei partecipanti al Gf 10, intervistato da Barbara D’Urso a “Domenica Cinque”, ha confidato di voler cambiare sesso. «Mi piacerebbe cambiare il mio aspetto fisico», ha detto, «Ovviamente ho molta paura di come diventerà in futuro. Però per stare finalmente bene con me stesso forse dovrei farlo».
Lunedì 15 marzo 2010
Corona e Belen presto sposi
La notte brava di Mischa
AL ritorno dagli Usa, dove ha trascorso una vacanza a Miami con la fidanzata, Fabrizio Corona confessa i suoi programmi sentimentali e professionali. A giugno saranno passati tre anni dalla separazione con Nina Moric: «Sarò libero di risposarmi e sì, il progetto di creare una famiglia con Belen c’è». Le nozze? Probabilmente entro il 2010.
LE immagini sono eloquenti. Lei è Mischa Burton ed ha lasciato da pochi minuti il “H. Wood” uno dei nightclub più famosi di Hollywood. I fotografi appostati hanno colto le espressioni della giovane attrice che è sembrata piuttosto provata. Passo incerto e, soprattutto, un atteggiamento di chi ha bevuto qualche bicchiere in più.
Nuova squadra per il telefilm, lascia Flaherty ed entra una donna, Euridice Axen
Cambio sede e capo per i Ris PER la nuova squadra dei R.I.S. è tempo di cambiare. Cambia la città di riferimento, da Parma a Roma, e cambia il capo che diventa una donna (Euridice Axen, che prende il posto di Lorenzo Flaherty). Del vecchio storico gruppo rimangono così solo Fabio Troiano (tenente Ghirelli) e Jun Ichikawa (tenente Ayroldi). “R.I.S. – Roma Delitti Imperfetti”, questo il titolo esteso della nuova serie (la sesta) prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt in onda da gioved 18 marzo in prima serata su Canale 5, richiedeva prima o poi un rinnovamento spiega il regista Fabio Tagliavia. «Si era arrivati alla sesta edizione e abbiamo pensato di ringiovanirla a partire dal cast – spiega -. Ed era una cosa difficile quella di sostituire quasi tutti con attori giovani e di talento che, secondo me, non faranno rimpiangere affatto il vecchio cast». Per il resto, continua Tagliavia: «la struttura narrativa resta uguale. In ogni episodio un caso e lungo tutte le puntate una vicenda giudiziaria davvero molto pericolosa e complicata che si risolverà solo alla fine». Differenze rispetto alla serie precedenti? «C'è sicuramente un maggiore spazio per raccontare meglio i personaggi oltre descrivere il tutto con stile fotografico diverso» dice Tagliavia. A capo della squadra il capitano Lucia Brancato (Euridice Axen), donna determinata ma sensibile, che vediamo alle prese con il suo primo incarico direttivo. «Il mio personaggio è a 360 gradi – spiega l’attrice -. Una donna che cerca di mediare con la sua sensibilità a tutti gli attriti che si creano nella sua squadra composta da persone intelligenti». La Axen – che sta attualmente girando la serie “Cugino e cugino” di Vittorio Sindoni con Giulio Scarpati e Nino Frassica – al suo primo ruolo di poliziotta, confessa di essere più che contenta: «c'è davvero molta azione in questa serie dei R.I.S. e mi sono divertita un sacco» A completare il gruppo della nuova squadra c'Š poi il tenente Bartolomeo Dossena (Marco Rossetti), un passato da campione sportivo, laurea in chimica e specializzato in esplosivi. Un carabiniere tutto d’un pezzo che non tollera debolezze ed errori e che farà scintille con Ghirelli, ma proprio la loro diversit… li renderà una coppia vincente. Infine, ci sono i giovani del gruppo: Costanza Moro (Mary Petruolo), intelligen-
Concerto Cult
Pat Metheny in tour In estate forse in Calabria di VITTORIO PIO
La nuova squadra dei Ris, in alto Lorenzo Flaherty
te e spregiudicata, specializzata in genetica, una ragazza senza peli sulla lingua che si diverte a fare il bastiancontrario. Poi Emiliano Cecchi (Primo Reggiani), romano di borgata, che ha investito tutto per diventare un carabiniere. Emiliano, pur dotato di
buon intuito investigativo, sconta la mancanza di esperienza e il suo carattere irruento lo porterà a mettersi nei guai. Alla Brancato toccherà amalgamare e dirigere l’operato del gruppo, nel quale la mancanza di confidenza e la poca esperienza si
farà sentire e genera tensioni sotto la pressione delle indagini. Le capacità di Lucia saranno messe alla prova da un caso spinoso: il capitano e i suoi R.I.S si troveranno a dover spiegare una misteriosa catena di delitti dietro ai quali si nasconde una diabolica mente criminale.
PARTE stasera da Milano il breve ma articolato “Orchestrion” tour di Pat Metheny, che con l’ausilio di sofisticate intelligenze artificiali e uno stuolo impressionante di strumenti, affronteràda solosul palcoquesta nuova entusiasmante sfida. «Da bambino - ricorda il chitarrista americano durante una visita a mio nonno con mio fratello scoprimmo nel seminterrato uno strano piano, una sorta di orchestrion che attraverso delle complicate scatole cercava di riprodurre il suono di più strumenti». Oggi il Pat Metheny concetto è stato rielaborato e Metheny per realizzare la sua personalissima orchestra informatico-meccanica, ha dovuto interagire con un team di programmatori che hanno sviluppato per lui l’interfaccia software che permette al musicista americano di pilotare attraverso la sua chitarra e il computer un’intera orchestra di strumenti di tutti i tipi, ad eccezione degli strumenti ad arco. In questo modo Metheny riformula il concetto di una sfida che per lui rappresen-
ta il viaggio di una vita, per lungo tempo appannaggio della tecnologia midi che ha visto coinvolta anche la sua musica. Orchestrion viene anche da quella che Pat Metheny ha descritto come una sua personale “ribellione alla troppa musica banale in circolazione”. C’è da credere a un protagonista assoluto del jazz che travalica i confini, ancora oggi molto ricercato anche se ha ridotto parecchio le collaborazioni e non segue più i ritmi di un tempo perché in questi ultimi anni ha messo su famiglia con una fotografa che lo ha reso padre di tre figli, ma il suo amore per la musica, la sua voglia di ricercare strade nuove sono gli stessi degli inizi quando, con la sua maglietta a righe e la leggendaria Gibson 175 del '58, insiemeal suo gruppo (con cui tornerà in Italia nella prossima estate con la possibilità di una clamorosa sorpresa che potrebbe riguardare proprio la Calabria), girava il mondo in lungo e in largo stupendo i milioni di fan che ancora oggi lo seguono. Le date più vicine per questo assolo restano quelle del 21 (Palermo) e22 (Catania) Marzo.
RICORRENZE di FRANCESCO GALLO SE si è di quelli che, prima di giudicare una star guardano alla sua biografia, allora il vostro uomo è Steve McQueen. L’attore, nato esattamente 80 anni fa (il 24 marzo 1930) ha infatti avuto una vita più avventurosa di molti dei suoi stessi film ispirando cantanti, registi e affascinando generazioni di quei giovani con tanta volontà di essere “maledetti”. E se il buon giorno si vede dal mattino, McQueen si può dire sia partito con le giuste difficoltà per diventare un personaggio negativo. Il padre è uno stuntman che abbandonò la moglie, una ragazza sembra di facili costumi, e figlio appena nato. Prima il ragazzino va vivere da uno zio a Slater (Missouri) e, a 12 anni, torna con la madre a Los Angeles. Due anni dopo è già membro di una gang di strada. Giovanissimo entra poi nel corpo dei marines dove resta tre anni (1947-1950). Nel 1952 inizia a studiare recitazione all’Ac-
Ottant’anni spericolati Il compleanno di Steve McQueen, mito virile del cinema Un giovane Steve McQueen
tor’s Studio di Lee Strasberg a New York. La vita spericolata di McQueen va comunque molto oltre i 28 film, da “La grande fuga” a “Papillon”, attraverso i quali in 25 anni, dal 1956 al 1980, l’attore ha in-
carnato il vero maschio, selvaggio quanto doveva esserlo in quegli anni un archetipo virile. «La mia vita fu incasinata ancora prima che nascessi» confessò in un’intervista l’attore bulimico di donne, motori, alcol e droghe e,
tra l’altro, il più pagato degli anni ‘60. McQueen era infatti oggetto di una ipertrofia del desiderio sessuale da portarlo a sposare, in una vita non certo lunga, ben tre donne e a sedurne decine. «McQueen – spiega Christopher Sandford nella biografia “McQueen”(Baldini&Castoldi; pp. 530; 20,80 euro) – continuava ad attirare le donne come una calamita. Adorava Neile ed i bambini (la prima moglie, ndr), ma gli piaceva anche darsi da fare. Le ragazze gli cadevano ai piedi e McQueen non faceva molto per evitarlo». La vita artistica del “re del cool” si concluse però presto il 1980 con “Il cacciatore di taglie”, dove guadagnò tre milioni di dollari più il 15% sugli incassi. Il 7 novembre di quell’anno fu infatti stroncato da una forma
fulminante di cancro, morendo a soli 50 anni. La sua strepitosa interpretazione, o almeno quella che ha colpito maggiormente l’immaginario degli spettatori, resta forse quella dell’ufficiale alleato fuggiasco nella “Grande fuga”, del 1962. Il primo di tanti film d’azione in cui Mc Queen recita senza controfigura. Come d’altronde accade anche in “L’ultimo buscadero”, “Cincinnati Kid” e in “Bullitt”, di Peter Yates, considerato uno dei suoi film migliori, e nel quale ha al fianco Jaqueline Bisset. Nel 1972 McQueen viene consacrato tra le icone giovanili grazie a “Getaway”, il film di Sam Peckinpah che racconta la fuga ostinata di una coppia di perseguitati dalla legge. Per due ore, sugli schermi di tutto il mondo, McQueen ed Ali MacGraw, che vivranno fuori dal set una travolgente vicenda sentimentale, fuggono per le strade del sud degli Stati Uniti, tra inseguimenti in auto e dialoghi sincopati.
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54 Spettacoli e televisione
GIOCO
PRIMA SERATA
20.30
15.15
RUBRICA
17.50
ATTUALITÀ
8.40
SHOW
21.10
TELEFILM
20.30
GIOCO
20.30
RUBRICA
I soliti ignoti
Italia sul due
Gea & Geo
Mattino cinque
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 - Tg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.10 -RubricaTg2 Costume e società 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniI miei amici Tigro e Pooh Tom & Jerry Tales - Agente speciale Oso - La famiglia Passiflora - Duck Dodgers - I Lunnis 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -EVENTO Elezioni Regionali 2010 Tribune Elettorali 14.30 -RubricaIl fatto del giorno 15.15 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.40 -TelefilmSquadra speciale cobra 11
07.30 -RubricaTGR Buongiorno Regione 08.00 -NewsRai News 24 - Morning News 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone notevoli 09.20 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 - Tg3 Shukran 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo - TGR Neapolis - TG3 Flash L.I.S. 15.15 -SportTirreno - Adriatico - Ciclismo 16.20 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaTrebisonda 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 07:58 - News Borse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13:41 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -ShowPomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.05 -TelefilmBianca 07.35 -Sit ComVita da strega 08.05 -TelefilmNash bridges - Hunter Carabinieri 11.30 -TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 12:02 - TelefilmEr-medici in prima linea Detective in corsia 13.50 -RubricaIl tribunale di forum - Anteprima 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmAirport 80 con Alain Delon , Robert Wagner , Sylvia Kristel , Susan Blakely - regia di David Lowell Rich (U.S.A.) 1979 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.55 -CartoniShizuku - Le avventure di Piggley Winks - Scooby Doo Heidi - Willcoyote - Tom & Jerry - Bugs Bunny 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowPolpette - Capogiro 11.45 -NewsJekyll - Nella rete di Jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican Dad -I Griffin - I Simpson - Kyle xy 16.00 -Sit ComZack & Cody al grand hotel 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 17.50 -CartoniBen 10: forza aliena 18.10 -CartoniI pinguini di Madagascar 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00-Telegiornale Tg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -Rubrica Omnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -AttualitàPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -Rubrica Movie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaMovie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmUno strano tipo con Adriano Celentano, Claudia Mori, Nino Taranto - regia di Lucio Fulci (Italia) - 1963 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco I soliti ignoti 21.10 -Miniserie La mia casa è piena di specchi 23.20 -Telegiornale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 21.55 -Telefilm Senza traccia 22.45 -TelefilmCriminal Minds
20.15 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto?
20.30 -News Meteo 5 20:31 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Show Amici - 9a puntata
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -TelefilmSiska 23.35 -Film Coraggio...fatti ammazzare con Clint Eastwood, Sondra Locke, Bradford Dillman - regia di Clint Eastwood (U.S.A.) - 1983
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Film Transporter 3 con Jason Statham, François Berléand, Natalya Rudakova - regia di Olivier Megaton (Francia) - 2008
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Attualità L'infedele 23.40 -Rubrica Senza tituli
23.25 -FilmLa ciociara con Sophia Loren, Jean Paul Belmondo, Raf Vallone - regia di Vittorio De Sica (Italia) - 1960 01.00 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.40 -Previsioni del tempoChe tempo fa
23.25 -NewsTG 2 23.40 -RubricaLa Storia siamo noi 00.40 -RubricaSecondo canale 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 01.55 -RubricaAlmanacco
23.10 -RubricaReplay 00.00 -TelegiornaleTg3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste
00.30 -TelegiornaleTg5 notte 00:59 - NewsMeteo 5 01.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 01:32 - TelevenditaMedia shopping 01.45 -Reality ShowAmici
23:51 - TelegiornaleTgcom 01.45 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.00 -RubricaLe canzoni di Malika Ayane - Music Line '10 - di musica
23.15 -FilmTorque - Circuiti di fuoco con Martin Henderson, Ice Cube, Monet Mazur - regia di Joseph Kahn (USA) - 2004 01.00 -ShowPoker1mania 01.50 -TelegiornaleStudio aperto
00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -FilmLa mandragola con Rossanna Schiaffino, Philippe Leroy, Romolo Valli - regia di Alberto Lattuada (Italia) - 1965
Siska
Cento x cento
Otto e mezzo
leTrame affiliato alla Syndication di
RETE 4
ORE 16.30
RAI 1
ORE 23.25
AIRPORT 80
LA CIOCIARA
con Alain Delon , Robert Wagner , Sylvia Kristel , Susan Blakely - regia di David Lowell Rich (U.S.A.) - 1979
con Sophia Loren, Jean Paul Belmondo, Raf Vallone - regia di Vittorio De Sica (Italia) - 1960
Un Concorde sta per partire da Washington per recarsi a Mosca. Sull'aereo prendono posto l'equipaggio e i passeggeri, tra i quali una nota giornalista che ha con sé dei documenti che provano che il potente uomo d'affari Kevin Harrison è un trafficante di armi. Per questo Harrison vuole abbattere l'aereo. Il primo tentativo è fatto con un missile terraaria e viene evitato. Nelle vicinanze di Parigi un caccia attacca il...
Cesira, una donna del popolo, gestisce un negozio di alimentari a Roma, ma quando gli alleati bombardano la capitale si rifugia, insieme con la figlia adolescente, nel suo paese d'origine, in Ciociaria. Quando il pericolo sembra scongiurato le due donne tornano a Roma; lungo il cammino alcuni soldati marocchini le violentano...
RETE 4
ORE 23.35
ITALIA 1
ORE 21.10
CORAGGIO... FATTI AMMAZZARE
TRANSPORTER 3
con Clint Eastwood, Sondra Locke, Bradford Dillman - regia di Clint Eastwood (U.S.A.) - 1983
con Jason Statham, François Berléand, Natalya Rudakova - regia di Olivier Megaton (Francia) - 2008
Callaghan protegge una donna che vuole vendicarsi di uno stupro collettivo. Jennifer ha deciso di giustiziare gli uomini che dieci anni prima hanno violentato lei e la sorella (che da allora è ricoverata in una clinica psichiatrica). L'ispettore Callaghan, incaricato del caso, dopo essere arrivato a sbrogliare la matassa aiuta la donna ben al di là dei suoi doveri di poliziotto.
L’atletico Frank Martin deve andare da Marsiglia a Odessa per consegnare due sacchi pieni di un misterioso materiale. Con lui c’è anche una ragazza, figlia di un ufficiale ucraino, che Martin deve proteggere. Ma il viaggio sarà pieno di insidie: sia i due contenitori che la ragazza fanno gola a un gruppo di criminali che seminerà di trappole il percorso. Per fortuna Martin è un tipo che non si ...
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Televisioni 55
Lunedì 15 marzo 2010
CAMPAGNA ELETTORALE
CON IL NOBEL BETTY WILLIAMS
Zavoli dalla Commissione di vigilanza: la Rai deve ripristinare i talk show «Si è perso troppo tempo»
Apekeronza, campione della pace vince con il film “La Conta” La manifestazione a Sant’Arcangelo
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Lunedì 15 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.0835 256466
SPORT
F1 Alonso precede Massa in Bahrain
Doppietta Ferrari
Potenza a processo venerdì Prima Divisione Col Taranto finisce 0-0
Due pali negano la gioia del successo interno
Basket A Dilettanti
La Bawer rivede i playoff
Seconda Divisione In gol Guazzo e Chiaria
Promozione
Melfi entusiasma a metà Da 2-0 a 2-2, e il Gela sorride
Pietragalla si isola in vetta al torneo
Serie D Il Pisticci perde con la capolista
Matera la testa è alla Coppa Francavilla, pesante crollo
alle pagine 4 e 5
Volley
Per la Bbc Giocoleria vittoria battuta del cuore a domicilio Corporelle dal Molfetta che impresa per 3-1
Politica lucana Amministrative a Matera, comizio incandescente del Pdl
POLITICA NAZIONALE
Berlusconi: «C’è aria avvelenata» Di Pietro: «Mi teme»
Basket
Ave Tar! Meno male che mentre c'è chi ci fa tu ci sei
Buccico “ritrova” Acito e spara sugli avversari Regionali, il candidato Pagliuca accetta le condizioni della Fiamma tricolore-Destra sociale: è alleanza alle pagine 6, 7, 8 e 9
Giornalista e scrittore
Aveva scritto con Pannunzio E’ morto Alfredo Todisco ALFREDO Todisco, giornalista e scrittore autore di romanzi, è morto nel Policlinico di Milano all'età di 90 anni. Nato a Melfi, in Basilicata, nel 1920, Todisco era cresciuto a Trieste, dove aveva stretto un intenso rapporto con il poeta Umberto Saba. Il suo esordio nel giornalismo era avvenuto nel 1949 a Roma con "Il Mondo" di Mario Pannunzio. a pagina 10
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