Brevi dal mondo
Libia, l’Italia cerca una soluzione TRIPOLI – L'Italia cercherà di trovare una soluzione alla crisi dei visti tra Libia e Svizzera in occasione del Cagre di lunedì a Bruxelles. Il governo italiano, che si è offerto di mediare per la soluzione della aspra querelle tra Libia e Berna, lavorerà in stretto raccordo con la presidenza spagnola dell’Ue.
Olanda, sciolto partito pedofilo BRUXELLES – Controverso, criticato, ma mai messo fuori legge, il partito dei pedofili, nato in Olanda quattro anni fa, alla fine ha scelto di sciogliersi. Il 'partito dell’Amore fraterno, della libertà e della diversità' (Pnvd) che propugnava teorie inquietanti come l'impunibilità degli adulti che hanno rapporti sessuali con bambini di 12 anni, nel corso di un’assemblea tenuta domenica scorsa, ha preso atto di non aver raggiunto, per la seconda volta consecutiva, le firme necessarie per potersi presentare alle elezioni politiche. «Troppa poca gente ha avuto la compiacenza di firmare una dichiarazione di sostegno, tutta colpa della paura di mettere nome e cognome sotto il programma».
Napoli, arrestati quattro carabinieri erano camorristi NAPOLI – Quattro carabinieri sono stati arrestati a Napoli, con l’accusa di essersi fatti corrompere dalla camorra. Finiscono in galera, per aver favorito quattro 'scissionisti' del clan Di Lauro, fra cui un superboss, latitante fino allo scorso agosto: un narcotrafficante inserito nell’elenco dei cento più pericolosi d’Italia. «Le mele marce esistono in tutte le categorie – è il commento del procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore Questo episodio non deve generare sfiducia nei cittadini».
Martedì 16 marzo 2010
La stampa di Berlino accusa il Papa di non essere intervenuto sullo scandalo
Pedofilia, l’ira tedesca contro Benedetto XVI «Poche parole di compassione sarebbe il minimo che ci aspetteremmo»
Benedetto XVI
BERLINO–Aumenta in Germania lo sconcerto per lo scandalo degli abusi sessuali negli ambienti cattolici, mentre crescono anche le critiche nei confronti di un papa che «tace», nonostante col passare dei giorni emergano sempre più numerosi i casi di violenze su minori commessi da religiosi: una situazione, questa, che secondo il vicepresidente del Bundestag denota una crisi di credibilità della Chiesa. In attesa della lettera che Benedetto XVI, secondo quanto ha annunciato monsignor Rino Fisichella, sta
per inviare ai vescovi irlandesi, la stampa tedesca fa notare il «silenzio» osservato del papa su questo tema durante l’Angelus di domenica e alcune associazioni cattoliche aumentano la pressione sul Santo padre. «Il papa tace di fronte a nuovi casi di abusi», scrive lo Spiegel online. Dal papa arriva un «deciso silenzio», gli fa eco il quotidiano Sueddeutsche Zeitung. E continua anche il pressing delle associazioni cattoliche. Il movimento progressista tedesco, 'Iniziativa Chiesa dal basso', ha chiesto le dimissioni di Benedetto XVI:
«Sarebbe un gesto purificatore se Ratzinger dicesse: «Sono da ostacolo ad una purificazione della Chiesa. Mi dimetto», ha detto il direttore, Bernd Goehrig, secondo il Financial Times Deutschland. Anche il movimento dei cattolici del dissenso 'Noi siamo Chiesa', ha alzato di nuovo la voce: «Siamo delusi perchè finora il papa non ha nemmeno nominato questo scandalo – ha detto il portavoce, Christian Weisner -. Poche parole di compassione per le vittime sarebbero il minimo che ci aspetteremmo». Roberto Caracciolo
Mafia. “U cristianu giustu” è diventato il capo dopo l’arresto di Guttadauro
Terra bruciata intorno al boss Decapitata la rete dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro PALERMO – «Noi non riconosciamo nessuno. Siamo in rapporti con tutti. Siamo a disposizione di chi ha bisogno, ma per altre cose non riconosciamo nessuno». Il piglio del leader ce l’ha tutto. Matteo Messina Denaro, 48 anni, latitante da 17, considerato il nuovo capo di Cosa Nostra.
L'unico capace, secondo gli inquirenti, che ieri hanno decapitato la rete dei suoi fiancheggiatori, di dettare le strategia di un’organizzazione criminale a corto di capi carismatici. Affida i suoi diktat ai pizzini, stabilisce le regole e delinea le nuove strutture organizzative di Cosa nostra. È
lui a impedire, di fatto, l’istituzione della nuova commissione provinciale voluta dal boss Benedetto Capizzi, lui a ribadire che il potere di Totò Riina nonsi discute:«siamo adisposizione di tutti – scrive in un pizzino – ma non riconosciamo nessuno». Che abbia esteso il suo dominio, dal Trapanese, alla provincia di Palermo, per gli inquirenti, è ormai una certezza. E per tenere vivi i rapporti con i suoi referenti mafiosi più distanti è costretto a usare i «pizzini», smistati, secondo regole improntate alla massima cautela, da pochi fedelissimi. Gli stessi che curano la sua la latitanza e gli cercano covi sicuri e confortevoli. L'operazione di ieri, che ha portato al fermo dei principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, – tra loro anche l'ottuagenario Antonino Marotta, collegato perfino alla banda Giuliano – va a colpire al cuore la leadership del boss latitante facendo «terra bruciata» attorno a lui. Perchè, oltre ai «postini», agli esattori del pizzo e alla manovalanza criminale, comunque
indispensabile per gli affari e l'affermazione del potere del padrino, punta ai suoi colonnelli: come il fratello Salvatore Messina Denaro. «Un cristianu giustu, come il padre, don Ciccio», dicono i mafiosi non sapendo di essere intercettati. È lui ad assumere il comando dopo l’arresto di Filippo Guttadauro, cognato del padrino trapanese e trait d’union con Bernardo Provenzano. Guttadauro viene arrestato il17 lugliodel 2006, dopo meno di due mesi, il 15 agosto, Salvatore Messina Denaro esce dal carcere e riprende la guida del mandamento. Una successione rapida, tutta in famiglia, che garantisce la continuità. Da sorvegliato speciale, il fratello del latitante, organizza summit – alcuni in luoghi assai singolari, come la spiaggia, per non destare sospetti – stabilisce a chi debbano andare gli appalti, detta le regole delle estorsioni. La «testa dell’acqua» lo chiamano i suoi: espressione che indica il prestigio di cui gode. Le entrate della cosca vengono assicurate con le estorsioni, imposte a tappeto a
colpi di intimidazioni e danneggiamenti. Nel provvedimento, disposto dalla dda di Palermo, si contano diversi attentati incendiari. Nel mirino della cosca sarebbe finito anche l’ex consigliere comunale del Pd Pasquale Calamia. Gli uomini di Messina Denaro avrebbero distrutto la sua villa al mare: aveva chiesto un segnale forte dello Stato affinchè Castelvetrano non fosse ricordata solo come il paese natale di Messina Denaro, ma anche come il luogo del suo arresto. Ampio spazio, nella misura, viene dedicato inoltre a una figura politica molto controversa: quella dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, re del doppio gioco. Ex insegnante di Salvatore Messina Denaro e protagonista di un fitto carteggio col latitante, che l’aveva soprannominato Svetonio per impedirne l’identificazione, riferiva tutti i particolari dei suoi contatticolricercato aiServiziSegreti. «E' un morto che cammina», commentarono i mafiosi quando il tradimento di Svetonio diventò pubblico. Lara Sirignano
Milano. La donna, 58 anni, originaria della Calabria
Nonna fa scudo con il corpo e salva il nipotino da un Tir MILANO - Un gesto d’amore incondizionato, eroico e senza eguali che solo una madre, una nonna può fare. Offrire la propria vita per salvare quella di un figlio o come in questo caso di un nipotino di soli quattro anni. Assunta Caristo, 58 anni originaria di Guardavalle ha fatto da scudo con il proprio corpo per salvare quella del nipotino dal Tir che gli è piombato addosso all’improvviso come impazzito. La tragedia si è consumata in una manciata di secondi ieri mattina alle 10,30 a Trezzano sul Naviglio, in Via Marchesina nell’hinterland milanese. La donna stava attraversando le strisce pedonali con il bimbo nel passeggino quando il mezzo pesante che trasportava un carico dall'Olanda, guidato da un romeno, non si è fermato. Probabilmente con la forza della disperazione e comunque con una certa prontezza di riflessi, la donna è riuscita a spingere via il bambino, ma lei non ha potuto evitare l'impatto tremendo con il Tir. La scena, come la sequenza di un brutto film, sotto gli occhi della gente rimasta atterrita e impotente. La donna è deceduta sul colpo nonostante il tempestivo intervento dei vigili urbani e dell’ambulanza del Suem 118. Il piccolo ha riportato solo qualche escoriazione, ed è rimasto sotto choc. Per precauzione è stato trasportato all’ospedale san Paolo di Milano dove è rimasto sotto osservazione. Ma secondo i sanitari le sue condizioni non destano al momento preoccupazione. Sotto
choc la mamma del bambino, Eleonora, e gli altri figli della donna che non sanno darsi pace. La dinamica dell'incidente appare chiara: «Il camion o non ha visto le persone, o ha sbagliato una manovra - ha spiegato Salvatore Mento, commissario della polizia locale di Trezzano -. La responsabilità dell'immigrato è accertata. L'uomo, che non ha precedenti, non era sotto effetto di alcol o droga. Abbiamo cercato di intervenire il prima possibile per aiutare la signora Caristo, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare nonostante i sanitari siano arrivati subito». Lo straniero è stato denunciato, in stato di libertà, per omicidio colposo. Le indagini sono coordinate dal pm Ada Mazzarelli. Assunta Caristo era emigrata a Milano negli anni Settanta con il marito Emilio di Gioiosa jonica. Una storia di emigrazione come tante. Di un Sud senza lavoro che ti costringe a partire. Per anni Assunta aveva lavorato sodo in un’azienda. Costruendo, giorno dopo giorno il suo futuro e quello dei figli. E da qualche tempo era andata in pensione e si stava godendo il frutto del suo lavoro e i suoi quattro nipotini. Forse un giorno sarebbe ritornata al suo paese. Assunta Caristo aveva una famiglia numerosa in Calabria, a Guardavalle, tre sorelle e quattro fratelli. Un nipote della donna Giuseppe Caristo è assessore comunale. La ferale notizia piombata come un fulmine a ciel sereno ha gettato i familiari nello sconforto. Amalia Feroleto
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2 In Italia e nel Mondo
Insediamenti Netanyahu sfida gli Stati Uniti
All’ospedale più grande del Piemonte scoperta una tresca per le forniture
Torino, tangenti alle Molinette: due arresti TORINO – Sabotare un’autoclave, provocando un’esplosione, per mettere in cattiva luce un’azienda e favorirne altre: anche questo, nel 2007, sarebbe successo a Torino nell’ospedale delle Molinette, il più grande del Piemonte. Un sospetto da cui diciotto mesi fa è partita l'indagine, svolta dalla Guardia di Finanza, che ieri mattina ha portato a due ordini di custodia cautelare e a una quindicina di perquisizioni in varie località italiane. In carcere è finito Francesco Chiaro, il capo dell’ufficio tecnico, mentre gli arresti domiciliari sono stati disposti per un suo funzionario, Carlo Alberto Masia. Nel provvedimento si ipotizza la corruzione: una tangente da cinquantamila euro, pari al 5%
dell’importo di un appalto per la manutenzione affidato al Gruppo Sae, sede amministrativa a Torino e sedi operativesparseper tuttaItalia.Idue presunti corruttori sono indagati a piede libero: sono stati loro, quando la Guardia di Finanza ha messo il naso nelle fatture dell’azienda, a confessare di aver pagato. In diverse tranche, tutte in contanti, dai primi del 2007 al novembre del 2008: al bar di fronte all’ufficio tecnico, in auto, nelle cabine elettriche dell’ospedale. A indagare sono stati gli stessi finanzieri del Gruppo Torino che nel 2001 arrestarono l’allora direttore generale delle Molinette, Luigi Odasso, subitodopo l’incassodi unabustarella. Questo filone d’inchiesta è nato
da un incidente definito «oltremodo sospetto» avvenuto nel 2007, quando scoppiò un’autoclave per la disinfezione degli strumenti. L'azienda che si occupava della manutenzione, la Tedino, venne messa da parte. Quindi si acquistarono due sterilizzatori, più piccoli, ma non dopo una gara: l’affare fu gestito direttamente da un altro manutentore. E le consulenze tecniche disposte dalla procura portarono a credere che quell'esplosione non fu accidentale: da qui l’apertura di un fascicolo per danneggiamento. Su cause e responsabili dello scoppio, per adesso, c'è il mistero: l’operazione di ieri non è collegata all’episodio. Ma intanto l’inchiesta delle Fiamme Gialle si è estesa dalla fornitura delle auto-
L’ospedale delle Molinette
clavi (ci sono altri due indagati a piede libero in una seconda azienda con sede a Pomezia, in provincia di Roma) all’acquisto di arredi per l'asilo infantile interno alle Molinette. E non si esclude che ci siano altri episodi su cui indagare. Mauro Barletta
Domenica il secondo turno. I socialisti ora puntano al grande slam
GERUSALEMME – Nessun passo indietro, quali che siano le critiche degli Stati Uniti e della comunità internazionale: Israele non intende fermare le sue attività edilizie negli insediamenti ebraici di Gerusalemme est, la parte a maggioranza araba della città. È questo il messaggio affidato ieri al fronte interno dal primo ministro, Benyamin Netanyahu, malgrado una crisi di fiducia con Washington che l'ambasciatore Michael Oren non esita a tratteggiare in queste stesse ore come «la più grave dal 1975».
Pistoia. Lo ha soffocato appena nato
Teme di perdere il lavoro L’Ump in Francia punta a recuperare i voti degli astensionisti e uccide il figlio
Sarkozy non si arrende
PARIGI – All’indomani del sorpasso alle urne, il partito di Nicolas Sarkozy, l’Ump, vuole provare che può ancora vincere e parte al recupero dei voti degli astensionisti, mentre i socialisti assaporano la vittoria sognando il grande slam, riportare cioè 26 regioni su 26. In Francia, una nuova settimana di fuoco si apre oggi in vista del secondo turno di domenica prossima. Per la sinistra è già iniziato il gioco delle alleanze. Il blocco a gauche, Ps più Verdi, è favorito e raggiunge il 53%, distanziando di 14 punti il blocco a destra (39%). La leader del Ps, in testa in ben 13 regioni, può mettere una pietra sopra l’umiliante sconfitta delle europee del 2009 ed aggiustare la mira per la corsa all’Eliseo nel 2012. Per quanto riguarda l’Ump, che a settembre poteva ancora sperare di conquistare cinque regioni, è già tanto se salva l'Alsazia e vince un Guyana o Corsica. I messaggi lanciati a destra oggi si vogliono rassicuranti: tutto è ancora possibile, è il leit motiv. Per l’Ump una nuova frenetica campagna, con 150 meeting in sette giorni, è già iniziata. Ma non è detto che i francesi che hanno boicottato il primo turno (con un’astensione record del 53%) ci ripensino domenica prossima. Un sondaggio Csa per Le Parisien sostiene che il 66% si è disinteressato alla campagna. Il 32% ha scelto deliberatamente di non andare a votare per esprimere la propria insoddisfazione nei confronti della politica di Sarkozy, mentre il 29% lo ha fatto per gridare il proprio malcontento. Ma questa sconfitta è andata oltre l’avvertimento, il voto-sanzione: è «una Waterloo», scrive Liberation. Se-
Martine Aubry, segretario dei socialisti francesi. Il blocco a gauche è oltre il 53% e lei vuole l’Eliseo nel 2012
condo il politologo Stephane Rozes è il segno di un declino della leadership di Sarkozy, in caduta libera nei sondaggi ormai da mesi. Gli scandali a ripetizione (in particolare quello sulla nomina del figlio Jean all’ente di gestione della Defense, l’Epad) e le promesse non mantenute hanno danneggiato l’immagine del presidente. Marc Lazar non esita a parlare di «fatto storico»: oltre il 53% di astensioni, secondo lo storico e sociologo francese, non sono il «solito» rifiuto delle urne, ma un «fenomeno nuovo». Per lui, esperto di storia e politica italiana, la situazione da noi è «comparabile» a quella francese, soprattutto perchè finora il Pd non ha mostrato di
Aborto, pubblicità shock in Polonia: fatelo a Londra VOLANTINI e poster pubblicitari stile "Mastercard" per consigliare alle donne polacche che vogliono abortire di recarsi in Gran Bretagna, piuttosto che rivolgersi a strutture clandestine. E' il messaggio dell'ultima campagna lanciata da Srom, organizzazione femminista polacca favorevole all'aborto. In Polonia, dove l'interruzione di gravidanza è vietata tranne che in alcuni casi particolari, l' "abortion tourism" è una pratica abbastanza diffusa. Nei manifesti compare una donna in biancheria intima con sulla pancia la scritta "My choice". Il testo recita: «Biglietto aereo per
l'Inghilterra a un prezzo speciale: 70 euro. Accomodation: 56 euro. Aborto in una clinica pubblica: 0 euro. Sollievo dopo una procedura portata avanti in condizioni decenti: non ha prezzo. Per tutto, si paga di meno di un aborto clandestino in Polonia».
saper «mobilitare» l’opposizione. «Quello che è successo ieri – spiega Lazar in un’intervista all’Ansa – è importante, siamo di fronte a un fatto storico. L'astensione avviene in un contesto più ampio rispetto alla tradizione, non sono i soliti astensionisti, la gente disgustata dalla politica, quelli che rifiutano di votare. Stavolta si sono aggiunto quelli che selezionano il tipo di elezione per la quale vanno oppure non vanno al seggio». Quasi 15 punti percentuali di astenuti in più rispetto al primo turno delle regionali 2004, cosa succede? «In passato, l'astensionismo era caratterizzato socialmente. Nasceva negli strati più popolari, non interessati o che
non capivano la politica». La situazione in Italia, secondo Marc Lazar –che per il suo lavoro e i suoi studi è spesso a Roma o Milano – è «comparabile» ma la dimensione è «tutta da vedere»: «C'è da aspettarsi un’astensione abbastanza forte, l’astensionismo è un fenomeno chetende a crescere eil Partito democratico non propone forme alternative, nè una possibilità di sanzionare il governo di destra». In Francia il non-voto sembra aver colpito soprattutto a destra: «All’interno del Pdl – afferma Lazar – gli elettori oltre alla scelta di restare a casa, hanno anche quella di votare Lega o Udc». Luana De Micco
Over 40, tutti atleti ma il rischio è alto DI tutto il gruppo di amici con i quali ho cominciato a correre, negli anni '80, a sgambettare, con qualche regolarità, su e giù per i viali romani di Villa Pamphili o dell'Acqua Acetosa siamo rimasti in due: io e Paolo. Forse perché i più vecchi e i più lenti. Dario e Eugenio, tendine d'Achille; Roberto, ginocchio; Marco, ernia del disco; Angelo, ginocchio. Tre su cinque sono finiti anche sotto i ferri del chirurgo. Un'ecatombe. «Lo sport fa male», borbotta il fisioterapista Franco, mentre stira, per l'ennesima volta, un'articolazione rattrappita. Natural-
mente, non è assolutamente vero che lo sport faccia male e Franco è il primo a saperlo e a dirlo. Uno studio scientifico dopo l'altro dimostra che una vita attiva diminuisce fra il 50 e l'80 per cento il rischio di un attacco cardiaco.
PISTOIA – Per paura di perdere il posto di lavoro e il permesso di soggiorno in Italia ha soffocato con un fazzoletto il figlioletto che aveva appena partorito nello spogliatoio del bar dell’ovovia dell’Abetone, nel Pistoiese, dove lavora, e ha poi nascosto il corpicino in una borsetta. Tetiana Hykava, 42 anni, giunta in Italia dieci anni fa dall’Ucraina, è ora agli arresti con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalle circostanze di essere la madre della vittima. Durante l’interrogatorio cui è stata sottoposta in procura a Pistoia prima di essere trasferita nella sezione femminile del carcere di Sollicciano, a Firenze, la donna avrebbe ammesso di aver ucciso il figlio per timore di perdere il lavoro ed essere rimpatriata. Secondo le ricostruzioni avrebbe agito da sola, senza interferenze esterne nè sulla decisione, nè nell’azione. Domenica pomeriggio era al lavoro e ha accusato il malore collegato al parto che stava avvicinandosi. Si è ritirata nello spogliatoio e ha dato alla luce il bambino, nato vivo di circa tre chilogrammi. Forse temendo che il pianto avrebbe potuto richiamare attenzione, la donna avrebbe compresso la bocca del piccolo con un fazzoletto, finendo per soffocarlo. All’arrivo dei soccorritori la donna ha tenuto gelosamente stretta a sè la borsa nella quale aveva richiuso il corpicino, scoperto dai carabinieri solo dopo l’arrivo all’ospedale del Ceppo di Pistoia dove intanto i sanitari del punto di primo soccorso di Abetone l'avevano fatta trasferire a bordo dell’ambulanza. Tetiana, da anni divorziata dal marito ucraino, vive con un figlio che frequenta la scuola elementare a Fiumalbo, stazione climatica in provincia di Modena, non distante da Abetone. La donna avrebbe concepito il bimbo nato ieri nel corso di una relazione avuta con un uomo di origine macedone, interrotta alla fine del 2009. La corporatura robusta e l’elevato peso corporeo avrebbero consentito alla donna di tener nascosta la gravidanza. Le stesse persone che le sono state vicine in questi giorni dicono di essere state tratte in inganno dall’evidente obesità e di avere ignorato la sua gravidanza. Letizia Bianco
Il Dna dei microbi può svelare il colpevole ANCHE se sul luogo del delitto non restano tracce biologiche, saliva, sangue o altri liquidi o capelli, le mani del criminale potrebbero aver lasciato scritta una dichiarazione di colpevolezza, e non attraverso le impronte digitali. Infatti anche le tracce del Dna di batteri che vivono sulla pelle delle mani possono rivelare l’identità di una persona perchè, come il test del Dna o le impronte digitali, ognuno di noi ha sulle proprie palme un differente e unico assortimento di microbi. Lo rivela uno studio diretto da Noah Fierer dell’Università del Colorado a Boulder. Secondo
quanto spiegato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, su mouse e tastiera resta traccia di questa famiglia unica di batteri anche per due settimane, quindi il test può funzionare più a lungo e anche in assenza di tracce biologiche dirette del colpevole.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Il fatto del giorno: Inchiesta di Trani, spuntano nuovi verbali L’ossessione televisiva
Indecenza di governo
Così è scattata l’indagine
dall’editoriale di Curzio Maltese
dal commento di Giovanni Maria Bellu
dall’articolo di Fiorenza Sarzanini
La televisione conta poco o nulla nel consenso a Berlusconi? A parlare dei processi e degli scandali che riguardano il premier gli si fa soltanto un favore? Invece di rompere le tasche da anni a noi "antiberlusconiani", i professorini di liberalismo dovrebberospiegare questiconcettialdiretto interessato.Dalleintercettazioni pubblicate da Il Fatto e riprese da tutti, pare infatti che il Cavaliere non si occupi d'altro che di controllare la televisione e i suoi controllori. Mentre il Pil crolla e i premi Nobel per l'economia pronosticano la bancarotta dello Stato italiano, il presidente del Consiglio trascorre le serate a "concertare" con il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi e con altri sottoposti il modo di chiudere Annozero [...].
Mancano due settimane alle elezioni regionali. E saranno due settimane indimenticabili. Berlusconi e i suoi dipendenti politici giocheranno senza pudore tutte le carte di cui dispongono, anche quelle truccate. La posta in gioco è altissima: la stessa sopravvivenza del Popolo della libertà e della leadership berlusconiana. Una sonora sconfitta elettorale darebbe fiato e coraggio agli ex di An e a quelli che, nel centrodestra, non vogliono farsi trascinare nella deriva eversiva del presidente del Consiglio. Quanto ha scritto ieri su Repubblica Eugenio Scalfari a proposito degli incontri tra Ciampi e Berlusconi ha dato - se ancora ce n’era bisogno - la conferma definitiva del totale disprezzo del premier verso le istituzioni. [...].
Il 17 dicembre scorso, davanti ai pubblici ministeri di Trani, Giancarlo Innocenzi ha negato di aver mai subito pressioni. Il componente dell’Agcom ora accusato di concussione fu convocato come testimone nell’ambito dell’indagine su tassi usurai che sarebbero stati applicati a carte di credito dell’American Express. Verso la fine dell’interrogatorio gli fu chiesto in maniera esplicita se avesse mai ricevuto richieste per bloccare la messa in onda di trasmissioni ose fosse a conoscenza di qualcuno che lo aveva fatto. Lui lo escluse.Non sapeva che i magistrati avevano già ascoltato le sue conversazioni durante le quali Silvio Berlusconi lo sollecitava a intervenire affinché l’Autorità di cui fa parte bloccasse AnnoZero di Michele Santoro [...].
La migliore di oggi
La minaccia è chiara
Trani come Potenza Iniziano le sfilate “vip”
dal commento di B. Sebaste
dall’articolo di Guido Ruotolo
Che altro dire che non abbiamo ripetuto in questi anni? Chi ancora sostiene il delirio eversivo del Capo del governo dovrebbe riconoscere un limite, una frontiera dell’evidenza, del principio di realtà. Capivo la chimera di andare al banchetto col miliardario nell’illusione di assomigliargli, ma ci si è accorti che al banchetto si era sì convocati, ma come scatolette di tonno? Se non si riconosce il remix dei mussoliniani proclami dal balcone di Palazzo Venezia, se l’anestesia morale e cognitiva è ormai cecità, si badi: ogni dittatura avanza per graduale abitudine dei cittadini, degradati a spettatori intimiditi [...].
Per i prossimi dieci giorni Trani diventerà l’ombelico del mondo. Un po’ come lo è stata Potenza quando il pm Henry John Woodcock indagava, intercettava, arrestava mezzo mondo (da Vittorio Emanuele di Savoia a Fabrizio Corona), salvo poi spogliarsi della competenza e trasmettere gli atti alle altre procure. Dieci giorni. A partire da oggi, quando sulla scrivania del procuratore Carlo Maria Capristo arriverà il fax spedito da Roma dall’avvocato Marcello Melandri, difensore del commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, con il quale - «ex articolo 54 quater del Codice di procedura penale» - si chiederà il trasferi-
Se fossero intercettati...
Governo alla sbarra dall’articolo di R. Buonavoglia
mento dell’inchiesta alla Procura di Roma, per competenza territoriale. E la Procura di Trani avrà appunto dieci giorni per decidere, dovendo entro questa data motivare l’eventuale rigetto. E, dunque, in questi periodo la Procura dovrà riempire il «fascicolo» - che vede, per il momento, indagati per concussione il premier, Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi di riscontri e testimonianze. Perché dentro il fascicolo, per il momento, ci sarebbero soltanto le intercettazioni dello scandalo. Si può ipotizzare, quindi, che da oggi partiranno attività d’indagine finalizzate alla raccolta di documentazione [...].
Giannelli sul Corriere
Quelle inutili nostalgie da Prima Repubblica
dal commento di Paolo Bracalini
dall’editoriale di Angelo Panebianco
Quelli che se parlano loro col giornalista di riferimento, nessun problema che male c’è, è la politica bellezza. Quelli che se fanno loro i direttorissimi con qualche sponsorissimo a Palazzo Chigi, è solo cortesia istituzionale, nessuna inclinazione a soddisfare le lamentele del potente per mantenere la poltronissima. Quelli che se venissero intercettati loro mentre promettono servizi ad personam o mentre li chiedono, ci sarebbe da divertirsi per davvero. «Pronto, Gianni? Sono Romano», oppure, ma è lo stesso (solo due canali più in là), «Cara Bianca», «Caro Massimo... ». Solo per ricordane una tra tante, anche il fustigatore Di Pietro aveva il suo uomo a viale Mazzini. C’è ancora Bruno Mobrici, sempre al Tg1, anche se da tempo la sua strada si è separata da quella di Tonino. Eppure nel 2001, appena nato l’Idv, Mobrici era al fianco del fondatore, col ruolo di portavoce del partito. [...].
Di fronte al marasma in cui è quotidianamente immersa la nostra vita pubblica attuale è comprensibile che tanti ripensino con nostalgia alla Prima Repubblica, trasfigurata nel ricordo e idealizzata come un’oasi di ordine politico e di pace. Un «luogo» ove erano inimmaginabili la volgarità dell’oggi, e ove (come si sente continuamente dire) i politici erano dei veri professionisti, misurati nelle parole e capaci di gestire con competenza situazioni difficili. Il contrario dello spettacolo di disordine, dilettantismo e sguaiataggine cui assistiamo. La nostalgia per il pas-
Taglio basso
Notai, atti del mutuo gratis per le vittime dell’usura dall’articolo di Elio Silva
Dall'anno scorso a Foggia, da questa settimana anche a Bari le vittime dell'usura possono accendere un mutuo senza pagare la stipula. I notai dei due distretti, in collaborazione con la fondazione Buon Samaritano di Foggia nel primo caso, con la fondazione San Nicola e la Santi Medici Onlus nel secondo, hanno deciso di eseguire gratuitamente gli atti per offrire un concreto sostegno alle persone in difficoltà. Un'iniziativa isolata? Tutt'altro, perché il notariato, pur da sempre additato a paradigma di chiusura corporativa, è storicamente tra le categorie più aperte nei confronti del mondo non profit. Non a caso, tra i testi "classici" e i manuali sulla costituzione e gestione di Onlus o imprese senza fini di lucro ci sono molte opere di notai. «Non potrebbe essere diversamente», afferma Monica De Paoli, delegata dal Consiglio nazionale al tavolo congiunto con l'Agenzia per le Onlus, recentemente insediato dopo la firma, nel dicembre
Accertamenti sulla competenza territoriale e su un eventuale «abuso» delle intercettazioni: sarebbe questo il mandato ricevuto dagli ispettori del ministero della Giustizia che da oggi saranno a Trani per verificare eventuali anomalie compiute dalla procura nell'indagine Rai-Agcom. Di fatto gli ispettori sapranno se, così come sembra, nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi del premier Silvio Berlusconi e del commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi. Il reato sarebbe quello di concussione. L'invio degli ispettori ha suscitato le proteste dell'Anm di Bari che lo ritieneun «rischiodi intralcio all'inchiesta». [...].
scorso, di un protocollo d'intesa, e coordinato dal vicepresidente nazionale, il milanese Paolo Setti. «Nella fase costitutiva di una realtà senza scopi di lucro spiega la De Paoli - la consulenza del notaio è fondamentale, anche perché i requisiti richiesti possono cambiare a seconda della regione, o addirittura della provincia, per effetto della giungla dei registri». Il fronte più avanzato dell'impegno notarile è, comunque, quello dei patrocini concessi alle associazioni in occasione di campagne sui lasciti testamentari. In questi casi, il coinvolgimento pubblico di professionisti accreditati assume un rilievo fondamentale, sia in termini di sensibilizzazione, sia sotto il profilo delle modalità operative. «Abbiamo lavorato sul territorio in 46 città e abbiamo promosso 76 iniziative di consulenza sulle questioni giuridiche», riassume con una punta d'orgoglio il presidente nazionale Paolo Piccoli, che si è molto speso, anche in prima persona, per il coinvolgimento della categoria sui temi sociali. [...]. da Il Sole 24 Ore
sato è uno dei più naturali e ricorrenti fra i sentimenti degli uomini. C’è gente che ricorda con nostalgia persino le guerre e altre catastrofi (magari perché, all’epoca, possedeva la cosa che tutti rimpiangono quando non c’è più: la gioventù). È accaduto anche in Russia: spaventati dal disordine successivo alla caduta dell’Urss, tanti russi si scoprirono nostalgici dei «bei tempi» del potere totalitario comunista. Dunque, non c’è nulla di strano nel fatto che tanti italiani oggi ricordino con nostalgia la Prima Repubblica. Ma ne vale la pena? La Prima Repubblica non era affatto un luogo ameno, o un’irreprensibile democrazia. Era un regime parti-
tocratico (il termine venne coniato allora) nel quale i tentacoli dei partiti si estendevano ovunque. La sua storia va divisa in due parti. Nella prima parte, l’Italia fu immersa in una guerra civile virtuale: da un lato i comunisti, di stretta osservanza sovietica, dall’altro lato i democristiani e i loro alleati. La Falce e il Martello e lo Scudo Crociato, che campeggiavano sulle loro bandiere, erano simboli di guerra, di armate al servizio di visioni della società e della politica mortalmente nemiche. L’inamovibilità della Dc, l'assenza di alternanza al governo, non erano casuali. Erano il prodotto necessario della natura degli attori politici. [...].
La fotografia Germania, Una casa rovesciata che presto diventerà un’attrazione per i turisti (Ap)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage In Italia è record di nuovi mestieri grazie al web e alla fantasia dall’articolo di G. Bottero
La fuga dei cervelli dall'Italia rischia di fermarsi molto presto, più o meno all'altezza della camera da letto. Se l'ultima mossa per trovare un lavoro è inventarselo, qualcuno tra i ragazzi più intraprendenti l'ha già fatto, anche senza lasciare il Paese: si fanno chiamare wwworkers, per ora sono alcune centinaia. Sono i ragazzi che hanno deciso di lanciarsi nell'imprenditoria dopo lunghe trafile di precariato e stage e, senza passare per un'assunzione, hanno provato il brivido della partita Iva, scegliendo come luogo di lavoro il Web. «Mi sono dato un anno di tempo per studiare il fenomeno, per definire i profili, per capire cosa sta accadendo - racconta Giampaolo Coletti, ideatore di wwworkers.it (un blog che raccoglie le storie di chi ha tentato, riuscendoci, di mettersi in proprio), agitatore culturale della Rete, ex flessibile dell'informazione -. I wwworkers sono apparsi ti-
Wwworkers, il loro luogo di lavoro è il web
midamente in Italia dallo scorso anno, anche a seguito della crisi che ha vissuto il mondo del lavoro. E c'è da giurarci si imporranno con il 2010. Sono una razza in via di moltiplicazione». Mentre i loro fratelli maggiori hanno lasciato l'Italia per cercare fortuna all'estero, i lavoratori della generazione Y hanno sfruttato i nuovi strumenti per creare un network di relazioni e per trasformare le loro passioni
in mestiere. Secondo una ricerca di Accenture che ha coinvolto oltre 5500 giovani di tutto il mondo, i ragazzi italiani sono tra i primi a livello globale per l'uso delle tecnologie emergenti nei contesti lavorativi insieme con cinesi e statunitensi, ben più avanzati di giapponesi e tedeschi. La maggior parte degli italiani sotto i 25 anni comunica con i propri clienti attraverso chat online, instant
dal commento di B. Valli
Era annunciata, scontata, ma la sconfitta elettorale non sarà facile da digerire per Nicolas Sarkozy. Nel mezzo del mandato il presidente francese si scopre con una sinistra maggioritaria, e con il suo partito retrocesso in seconda posizione rispetto al partito socialista. Un partito socialista adesso non solo principale formazione della sinistra ma anche prima formazione di Francia. Una pillola non meno amara per Sarkozy è il riemergere del Front National, il partito xenofobo che aveva ridimensionato, recuperando molti suoi elettori
Sarkozy, il logoramento di un leader nel 2007. Elettori che avevano contribuito in modo determinante al suo ingresso nel Palazzo dell'Eliseo, e che adesso sono ritornati all'ovile. Uno dei suoi meriti era di avere neutralizzato JeanMarie Le Pen. Ma ieri il vecchio Le Pen si è preso una rivincita: a Nizza, dove era capolista del suo partito, un elettore su cinque ha votato per lui. E sul piano naziona-
le il quoziente del FN si aggira sul 12 per cento. Assomiglia a una resurrezione. A due anni e mezzo dalla fine del mandato, Nicolas Sarkozy si trova stretto in una morsa: da un lato la sinistra che recupera e dall'altro l'estrema destra di Le Pen (affiancato dalla figlia Marine) che riemerge. "L'apertura a sinistra", attuata con il recupero di qualche personag-
messaging, messaggistica mobile e feed Rss, a scapito dei mezzi di comunicazione più tradizionali. «Dal made in Italy siamo passati al live in Italy», sintetizza Coletti. Già, perché le caratteristiche principali dei wwworkers sono due, inconciliabili solo sulla carta: un forte radicamento sul territorio e la possibilità di scegliersi un posto di lavoro virtuale. A guidare la carica dei neo-imprenditori c'è Alessandro Carenza, appassionato di animali, ventiduenne milanese, diplomato in tecnologie alimentari, che ha lasciato il suo posto fisso come receptionist in una grande azienda per fondare un sito che offre servizi di «dog sitting»: porta a passeggio i cani degli altri, offre una disponibilità di 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e una risposta immediata e - spiega «la crisi non si sente». Franco Zullo, invece, dopo gli inizi nel marketing ha mollato tutto per aprire una lavanderia prenotabile solo online che offre servizi a domicilio. [...].
gio socialista, in particolare di Bernard Kouchner, il ministro degli Esteri, non ha dato i frutti sperati. E, sull'altro versante, le iniziative, come il dibattito sull'"identità nazionale", tese ad ammansire e ad attirare l'elettorato ostile all'immigrazione, in particolare a quella musulmana, hanno avuto l'effetto contrario. Col tempo le tattiche ecumeniche di Sarkozy hanno dato scarsi risultati. La sola consolazione per il centro destra sconfitto è la modesta affluenza alle urne: un anemico 48 per cento, stando ai dati non ancora definitivi. Neppure un francese su due. [...].
Elezioni. Non esiste libertà senza regole dal commento di Claudio Magris
Una mia parente, da bambina, aveva appiccicato sulla porta della sua stanza un foglio di carta con la scritta: «Rispettare le regole». Era una bambina tutt’altro che docile e riguardosa, bensì avventurosa e vivace. Forse proprio per questo aveva istintivamente capito, senza aver letto alcun libro di diritto, che delle regole non si può fare a meno, se si vuole star bene insieme. La regola non ha mai goduto di buona stampa. È una delle prime vittime della retorica sentimentale che falsifica il profondo sentimento della vita e delle sue contraddizioni. Non c’è poetastro che non vanti la propria sofferta e appassionata fantasia insofferente di norme stilistiche, anche se il suo collega Dante Alighieri ha dimostrato che rispettare la metrica, l’ordine della terzina e della rima e il numero di sillabe del verso può essere efficace per rappresentare il caos delle passioni, il mistero del mondo e di ciò che sta oltre. La vita è un continuo confronto con la regola, che essa si dà per non dissolversi nell’indistinto e che essa creativamente muta, per renderla più adeguata ad affrontare la realtà sempre nuova, costruendo incessantemente nuove regole. Le creative rivoluzioni artistiche infrangono alcune leggi dei loro linguaggi, scoprendo così nuove forme del mondo e della sua rappresentazione, che a loro volta obbediscono a criteri rigorosi. Faulkner o Kafka, che sconvolgono l’ordine tradizionale del romanzo, ne creano un altro, non meno inesorabilmente cogente e proprio perciò creativo. Nessuna regola è un idolo, nemmeno la regola per eccellenza, la legge. Le leggi possono e talora devono
cambiare, come avviene. Ma il cambiamento, anche sostanziale e radicale, deve avvenire secondo modalità e regole precise. Ciò che oggi è impressionante nel nostro Paese e contribuisce a degradare Stato e società ad accozzaglia confusa, non è la violazione delle leggi, che è sempre esistita, bensì la crescente indifferenza nei loro confronti. Più che barare al gioco - il che presuppone comunque tener conto, sia pure con intenti truffaldini, delle regole - si mescolano le carte da poker con quelle dello scopone, se un avversario tira già una scala reale si risponde facendo briscola. Nella vicenda delle liste presentate dal Pdl in vista delle prossime elezioni nessuno ha barato, perché non si bara con l’intenzione di perdere. Si è trattato di una goffaggine, poco importa se dovuta a risse interne o a inettitudine, fondata sulla consapevole o inconsapevole convinzione che regole e leggi possano venire tranquillamente disattese. Questa disinvoltura alla fine autolesionista è offensiva in primo luogo nei confronti dei potenziali elettori del Pdl (e sono molti) che rischiano di perdere, per colpa del Pdl, il loro diritto di votare per esso. L’indecoroso ruzzolone ha creato, come è noto, un problema: la necessità di conciliare il rispetto della legge con la possibilità di molti cittadini di votare, come è loro diritto, per il Pdl, partito maggioritario che masochisticamente si toglie di mezzo. Per i maldestri autori dell’autogol, comprensibilmente desiderosi di porvi rimedio, sembra che quella violazione delle regole non conti nulla. Si sente gridare al cavillo, al giochetto; si accusa di arido e astratto formalismo chi cerca di risolvere il dilemma senza violare la legge. [...].
Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Alex, 300 reti non fanno la felicità
Alonso: «Successo dedicato all'Italia Solo con la Ferrari entri nella storia»
Campionato derby
dal commento di Massimiliano Nerozzi
dall’intervista di C. Chiavegato
dall’analisi di Sconcerti
Non bastano trecento gol in carriera, e due ieri, per fare di Alex Del Piero un giocatore felice, anche se quella sarebbe la sua mansione, da buon attaccante: «È una festa a metà - sorride amaro il capitano bianconero - perché quando non vinco, non sono soddisfatto». Due colpi suoi e uno di Candreva parevano aver spianato la strada, invece s’è poi fatta ripidissima: «Dopo aver segnato tre gol subito forse ci siamo inconsciamente un po’ rilassati: oltre ai meriti del Siena, che non ha mai mollato, ci sono allora anche dei demeriti nostri, qualche errore». Non è la prima volta, e lo spogliatoio era depresso, e arrabbiato, pure per questo: «È da un anno che va così, ci sta capitando di tutto di più - continua Del Piero - ma ora non ci vogliamo fermare e pensare positivo. Ma è chiaro che non è un momento felice». Almeno lassù, dentro al suo personalissimo palco dell’Olimpico, hanno però festeggiato il traguardo, infilandosi le magliette numeriche: «È stata una bella sorpresa - dice ancora Alex - della maglietta non sapevo nulla. E sono rimasto felice, fino al gol del pareggio del Siena, almeno». Alla fine i conti non tornano, neppure sulle sacre tabelle degli statistici: lì sopra sarebbero 300, ma lui ne conta uno in più, come raffigurato da seconda maglia indossata dalla sua tribù. La rete che balla fu segnata il 13 settembre 1994 a Sofia, contro il Cska, andata dei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa: sul campo finì 3-2, ma poi la Uefa decise lo 0-3 a tavolino, cancellando referto e gol, per un’irregolarità nel tesseramento del Cska. Il traguardo rimane storico, comunque, anche se non porta alla felicità: «Perché da quando gioco non sono cambiato in una cosa: la voglia di vincere e di primeggiare. Per questo oggi, nonostante i due gol, non sono felice, come non lo siamo tutti». Qualcuno, anzi troppi, oltre che tristi sono anche rotti. «Sicuramente i continui infortuni pesano - ragiona il dieci - e non possiamo negare l’evidenza: ne abbiamo avuto un numero enorme. Anche se non voglio prenderlo come alibi, perché a livello psicologico si creerebbe una situazione che non mi piace». [...].
Alonso, com’era lo champagne sul podio? «Dolce come il miele. Ne ho bevuto una gran sorsata. Mi sono perfino innaffiato la testa, faceva un gran caldo». Altre sensazioni? «Tante. Un giorno veramente speciale. Tornare alla vittoria è sempre fantastico, ma farlo con la Ferrari, con la storia che la squadra ha alle spalle, è un’emozione unica. Difficile da spiegare. È quello che un pilota si aspetta guidando una rossa. Non credo che ci possa essere un modo migliore per iniziarela nostra relazione». Ha avuto la conferma di essere arrivato in una squadra molto particolare. «Questo lo sapevo: sono finito nel miglior team del mondo». Eppure non è stato facile arrivare in Bahrein e vincere. «Abbiamo lavorato duro nell’inverno. E ci siamo presentati alla prima corsa ben preparati. Sapevamo di essere competitivi ma non potevamo avere certezze assolute, prima della gara». Una dedica?
L’Inter è più squadra ma si è involuta, il Milan è una somma di talenti che funziona Èuno dei suoi vecchi classici a rimettere in corsa il Milan. Seedorf non ha più corsa, recupera lentamente come tutti i calciatori anziani, ma ha una sensibilità tecnica che in tempi aridi come questi è vera differenza. Il Milan così è a un punto dall’Inter, quasi come se niente fosse, come non avesse perso i due derby e non fosse appena uscito dalla Champions. La partita con il Chievo non è stata bellissima. Ha avuto momenti di grande intensità solo negli ultimi 35 minuti. Prima sembrava una gara di fine stagione tra due squadre molto diverse ma entrambe ben organizzate e senza interessi. Anche San Siro aspettava quasi in silenzio, incerto se scegliere la speranza del campionato o l’astio per i 4 gol di Manchester. Non è più forte dell’Inter questo Milan messo insieme da Leonardo su un bel po’ di vecchio cemento d’autore. Ma non è più chiaro quanto tempo possa impiegare l’Inter a ritrovarsi. [...].
Fernando Alonso
«Molte. Al presidente Montezemolo, ai meccanici, ai tecnici. Una vittoria per tutta la gente in Italia». Cosa ha detto alla radio quando ha tagliato il traguardo? «Abbiamo fatto una bella chiacchieratanella vostralingua». E cosa è successo alla partenza? «Ero contento di essere in terza posizione, quindi nella parte pulita della pista. Al via devi guardare in due direzioni: gli specchiettiretrovisori e davanti. E inoltre devi stare attento a non sbagliare. Massa era all’interno, io l’ho af-
fiancato per nonperdere posizioni, alla seconda curva lui non era sulla traiettoria giusta,hovisto unospazioaperto nel quale potevo passare senza prendere rischi e così l’ho superato». Cosa ha pensato quando ha superato anche Vettel? «La stessa cosa che pensavo dal via: devo passarlo. Ma con legomme morbidenonriuscivamo a tenere il suo ritmo. Con quelle dure invece eravamo più veloci. Volevo attaccarlo a 10-12 giri dalla fine. All’improvviso me lo sono trovato davanti, un po’ più lento. Ho capito che aveva dei problemi e ho messo la freccia». [...].
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Martedì 16 marzo 2010
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Lo ha deciso il Cda a maggioranza
Lo scontro politico
Par condicio, la Rai conferma lo stop ai talk show
Berlusconi indignato chiede e ottiene conferma dalla Procura pugliese
di ELISABETTA STEFANELLI
Trani, il premier è indagato Il Cavaliere va al contrattacco parlando ancora di «persecuzione e pesanti violazioni di legge nell’inchiesta» di GIULIANA PALIERI e GIOVANNI INNAMORATI
ROMA –A Trani c'è stato un «editto» per mettere il bavaglio elettorale al Pdl e a Silvio Berlusconi: è quello che pensa il Cavaliere, che vede nella iniziativa giudiziaria nella quale è indagato (ormai è ufficiale) per il presunto reato di concussione attraverso le intercettazioni “multiple”, una «grottesca» operazione a fini mediatici, sincronizzata con le regionali. Talmente palese – a suo giudizio che si trasformerà in un boomerang. Una«persecuzione», dunque, che il presidente del consiglio intende trasformare in un leit-motiv nella campagna elettorale, ma che al contempo, deve essere disinnescata: vittima sì ma non passiva. Così è nato il pressing dei suoi avvocati, che hanno chiesto alla procura di Trani di sciogliere il giallo sulla iscrizione o meno del premier nel registro degli indagati. Da ieri è quindi ufficiale, il premier è indagato. La notizia è giunta al temine dell’ennesima giornata avvelenata, con tutti i legali del pre- Pierluigi Bersani mier in pista a svolgere un “triplo” incarico: far terra bruciata at- dente del consiglio a parlare al teletorno alla procura di Trani per «l'ir- fono con chiunque senza essere inrilevanza penale dei fatti», sostene- tercettato anche surrettiziamente re la «totale e assoluta incompeten- come invece avviene qui». E mentre la vicenda va avvitandoza territoriale» e denunciare la «reiterata e continuata violazione del se- si suse stessae sidecidono ispezioni greto di indagine». Tutto questo, sulle ispezioni (quella annunciata appunto, proprio alla vigilia di un da Alfano alla procura di Trani verdecisivo appuntamento elettorale. rà a sua volta vagliata dal Csm), va «Ma qual è il reato, dov'e?», continua avanti lo scontro politico. Con il Pd a chiedersi Berlusconi, secondo il che accusa il premier di brigare per quale quelle intercettazioni non affossare la libertà di espressione e – porterebbero ad altro che alla sco- ha infierito D’Alema – per «mettere sotto controllo tutti i mezzi di inforperta dell’acqua calda. Anche se l’alleato Umberto Bossi mazione». Si è inserito anche il leagli manda a dire (e non è la prima vol- der Udc Casini per dire che le interta) che dovrebbe utilizzare il cellula- cettazioni i «conflitti di potere, re con più accortezza e parsimonia. l’eterna lotta tra Berlusconi e i magiIntanto però il cavaliere non intende strati , sono questioni che non intetapparsi labocca, ein unaintervista ressano gli italiani». Ma dal fronte al Giornale Radio Rai, probabilmen- Pdl si è alzato uno scudo a proteziote già al corrente della sua iscrizione ne del premier, con il ministro Claunel registro degli indagati, è partito dio Scajola che ha definito «farsa» la
notizia di Berlusconi indagato, e Maurizio Gasparri che ha accusato la procura di compiere illegalità: «A Trani – ha sentenziato – ci vorrebbe una impresa di pulizie». Chiaramente è il Pd a mostrare le reazioni più forti. Berlusconi come Sansone vuole fare crollare assieme a sè tutte le istituzioni e l’intera politica: l’immagine un po’ catastrofica è stata proposta dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a Firenze per il convegno nazionale del Pd sulla sanità, dove ha aperto le ostilità all’insegna dell’ironia graffiante nei riguardi delle telefonate effettuate da Berlusconi per far cessare la trasmissione “Annozero”. «Io suggerirei - dice Bersani - al capo del governo, se vuole cambiare programma televisivo, di non usare il telefono ma il telecomando, cambiando canale. Il telefono lo dedicherei a qualcosa che interessa più da vicino gli italiani». Bersani si riferisce alla crisi economica e alla disoccupazione, con l’Unione europea che anche oggi fornisce dati poco confortanti sulle persone che hanno perso lavoro in questi mesi: «Bisogna fare qualcosa – ha detto il segretario del Pd -, non si può aspettare chearrivi ilbel tempo».Bersani non è tenero neanche affrontando esplicitamente l'accusa di Berlusconi alla sinistra di avvelenare il clima: «Il governo ha cento voti di maggioranza in Parlamento, dovrebbe avere in mano la situazione, dovremmo avere un Paese concentrato sui propri problemi. Se non c'è tutto questo non si può dare la colpa a noi». Concetto questo ribadito quando durante il convegno Bersani se la prende con quei «soggetti sociali che criticano una politica troppo rissosa» e disinteressata ai temi reali. «A questi soggetti sociali – ha detto Bersani – dico di non prendersela genericamente con la politica, perchè non lo accettiamo. Sono due anni che tra processo breve e legittimo impedimento non si parla dei problemi del Paese».
Il leader Pd «Il premier non telefoni ma usi il telecomando»
Aperta una pratica per valutare se l’iniziativa interferisce con le indagini
Csm contro Alfano sull’ispezione ROMA – E' scontro tra il Csm da una parteeil ministrodellaGiustiziaAlfanoe lamaggioranza dall’altra sull'ispezione ordinata alla procura di Trani. Con una mossa che ha pochi precedenti, tutti i consiglieri di Palazzo dei marescialli – ad eccezione dei laici del Pdl e dell’Udc – hanno chiesto al Comitato di presidenza l’apertura di una pratica in Prima Commissioneper accertarese visiano interferenze nelle indagini in corso che riguardano «personaggi politici di rilievo nazionale». Un’iniziativa giunta dopo che il ministro Alfano da Bari aveva assicurato che l’inchiesta non avrebbe subito alcun intralcio da parte degli ispettori, ribadendo però tutte le sue critiche per la fuga di notizie e inter-
cettazioni fatte a «strascisco». E che ha subito suscitato una polemica aperta da parte della maggioranza, che ha accusato il Csm di una «gravissima intromissione» nelle prerogative costituzionali del ministro della Giustizia. I consiglieri sono più che critici con il ministro Alfano e nel documento che hanno presentato al Comitato di presidenza - che dovrà esprimersi oggi sull'apertura della pratica –lo accusano di aver incaricato i suoi ispettori accertare «fatti e circostanze che riguardano esclusivamente l’attività giurisdizionale» e che dunque sono fuori dai loro poteri di indagine, come la competenza territoriale, l’ammissibilità delle intercettazioni telefoniche disposte, e i motivi della fuga di noti-
zie. Per questo «occorre accertare le modalità effettive con le quali gli ispettori sono stati incaricati di svolgere l’attività amministrativa parallelamente ad una inchiesta giudiziaria in corso», scrivono i consiglieri. In assenza di una replica diretta del ministro, a scendere in campo contro il Csm sono stati autorevoli esponenti della maggioranza. Si tratta di «un fatto grave perchè lesivo delle prerogative costituzionali del Ministro della Giustizia» ha denunciato il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. Maurizio Gasparri ha accusato il Csm di «assumere atteggiamenti di copertura di palesi illegalità, mettendosi dalla parte di chi viola le leggi».
Nella foto grande Silvio Berlusconi in alto il direttore generale Rai Mauro Masi
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LE REAZIONI
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Minzolini a Mentana «Sono indipendente e non cambio il mio Tg» di SILVIA LAMBERTUCCI
sempre in sintonia con l’esecutivo: «Sono indipendente e autoROMA – «Non cambio». Intervi- nomo, mi comporto da giornalistato da Enrico Mentana per sta», sostiene citando ogni edito“Mentana condicio” on line su riale, da quello delle vicende BerCorriere.it, il direttore del Tg1 lusconi D’Addario («gossip di Augusto Minzolini difende il cui non è rimasto nulla»), all’imsuo tg: «E’ equilibrato, lo dimo- munità parlamentare, dall’instrano gli ascolti», dice. Mentre tervento su Craxi alla vicenda nega di avere uno stretto rappor- Mills, quando il Tg1 venne investito da polemiche to con il presidente del per aver usato nel tiConsiglio («con lui tolo di un’edizione nessun filo diretto, da delle 13, il termine giugno l’avrò sentito “assolto” invece di 5 o 6 volte», «non ci “prescritto”. Un ersiamo sentiti dopo le rore del quale non si vicende degli ultimi scusa: è successo giorni») e passa al una sola volta, nota, contrattacco nella vie «già dall’edizione cenda giudiziaria che successiva abbiamo lo ha coinvolto, sottoprecisato». Dialolineando che «intergando con Mentana, cettazioni, inchieste e Minzolini dice quinscoop» sono una codi la sua sul Tranistante delle campa- Augusto Minzolini gate: i giudici che lo gne elettorali degli ultimi anni. Fatti «che non porta- hanno ascoltato a dicembre, spiega, sospettavano che ci fosse no a nulla», chiosa. Vestito grigio e cravatta cioc- stata da parte dei media una sorcolata, disinvolto sulla poltron- ta di «trascuratezza» voluta nel cina in plexiglass disegnata da riferire della vicenda relativa alPhilip Stark, Minzolini è un fiu- le carte di credito: «La cosa strame in piena. Ricorda tutti gli edi- na però è che il Tg1 ne ha parlato, toriali fatti negli ultimi mesi, anzi è stato l’unico Tg Rai a parspesso accompagnati da polemi- larne, allora perchè mettere sotche, e sottolinea che li rifarebbe, to controllo proprio il mio telefotutti. Così come non ha intenzio- no, perchè il pm non ha verificane di cambiare nulla del suo tg, to prima?». Da qui il sospetto nemmeno i pezzi di “alleggeri- «che l'iniziativa abbia trovato un mento”, che «servono a far pas- pretesto». Oggi – spiega defisare le notizie importanti». Nes- nendo «ignobile» l’articolo de Il sun filo diretto con Berlusconi, Fatto Quotidiano che ha portato rivendica Minzolini, pur sottoli- alla ribalta la vicenda - non sa anneando che il premier «è il politi- cora se è indagato, «non so nepco più moderno che c'è». Niente pure se devo prendere un avvoscandali per i giudizi di Berlu- cato», dice. Mentre critica «l'incisconi su Annozero: «E' un giudi- viltà di come vengono usate le zio», nota, «ma contano i fatti, parole sui media» e denuncia quelle trasmissioni non sono «l'atteggiamento pretestuoso» mai state chiuse». Respinta an- nei suoi confronti, «quasi intiche l’accusa di avere opinioni midazioni».
Nei redditi del 2008 dei parlamentari
Silvio resta il più ricco finanze in calo per Tremonti di MARCO DELL’OMO ROMA – E' ancora Silvio Berlusconi l’uomo d’oro del parlamento italiano. Con il suo imponibile record di oltre 23 milioni di euro (per la precisione 23.057.981, circa 9 milioni in più dell’anno precedente), il presidente del consiglio guida anche quest’anno la classifica del club dei milionari delle Camere. E' così dal 2003, anno in cui il leader del centrodestra si riprese la prima piazza della top ten dei parlamentari più facoltosi, soffiatagli l’anno prima da Gianni Agnelli (la competizione era ancora in lire, finì 26 miliardi a 16 per l'Avvocato); da allora nessuno è riuscito a scalzarlo dalla prima posizione. Resi noti dal parlamento invirtù dellalegge che impone la trasparenza delle ricchezze di deputati, senatori e membri del governo, i redditi dei parlamentari italiani tratti dalle dichiarazioni 2009 (si tratta dunque di soldi guadagnati nel 2008) navigano intorno a una media di 100-150mila euro lordi. L’aristocrazia delle Camere è rappresentata da Santo Versace un pugno di parlamentari-imprenditori, parlamentari-professionisti e soprattuttio parlamentari-avvocati che devono leloro ricchezzealle attivitàsvolte fuoridalle Camere e alle ricche parcelle che incassano per le loro prestazioni. Dietro Berlusconi, distanziato di circa 17 milioni, c'è lo stilista Santo Versace, il fratello di Gianni e Donatella portato in Parlamento dal centrodestra: per lui un imponibile di 5.190.127 euro. Terzo nella top ten dei milionari, l’imprenditore delle cliniche ed editore di «Libero» e «Il Riformista» Antonio Angelucci (3.530.528euro) Tra i ricchissimi spicca la pattuglia degli avvocati di grido presenti in Parlamento: Giuseppe Consolo ha dichiarato un imponibile di 2.524.904euro; Niccolò Ghedini, avvocato del premier, ha guadagnato 1.345.235 euro; Donato Bruno 1.293.235, Giulia Bongiorno 1.288.440. Per unsoffio fuoridalla classificadei diecinababbi il coordinatore del Pdl DenisVerdini: il suo imponibile dichiarato nel 2009 era stato di
1.282.034 euro. Come si vede sono tutti parlamentari del Pdl. Il Pd entra nella top ten dei paperoni solo grazie agli introiti di Umberto Veronesi: il chirurgo milanese è il numero sei della classifica, con il suo imponibile di 1.678.554 euro. Nel governo, dietro Berlusconi, il più ricco risulta essere il sottosegretario Gianni Letta (1.315.186 di euro). E' andata bene anche al sottosegretario Gianni Bertolaso, capo delle protezione civile, che ha dichiarato 613.403 euro. Tra i ministri più benestanti, il responsabile del dicastero della salute Ferruccio Fazio (634.968 euro), il ministro della Difesa Ignazio La Russa (517.078 euro), la ministra del Turismo Michela Brambilla (312.389 euro), mentre la maglia nera va incredibilmente a Giulio Tremonti: nella dichiarazione dei reddito del 2009 il superministro dell’Economia ha dichiarato un imponibile di appena 39.672 euro, con un crollo verticale delle entrate rispetto all’anno precedente, quando aveva dichiarato 4,5 milioni. La misera dichiarazione del ministro si spiega con il fatto che Tremonti ha lasciato il suo studio di commercialista. Se quest’anno Tremonti è il ministro più indigente, in Parlamento c'è stato chi ha fatto peggio di lui. La senatrice del Pdl Alessandra Galloni si è fermata a 21mila euro, poco meno di un millesimo di quanto dichiarato dal suo leader. La senatrice è arrivata a Palazzo Madama solo nel dicembre dello scorso anno, e i redditi dichiarati si riferiscono a un periodo in cui non riceveva ancora lo stipendio da parlamentare. Ai vertici di Camera e Senato, Schifani ha guadagnato più di Fini. Il primo inquilino di Palazzo Madama, infatti, ha dichiarato un imponibile di 190.643 euro contro i 142.243 euro del presidente di Montecitorio. Tra i leader politici, a parte Berlusconi il più ricco è Antonio Di Pietro con 193.211 euro, davanti a Umberto Bossi (156.405). Segue a ruota il leader del Pd Pier Luigi Bersani con 150.450. Quello che guadagna meno ditutti è il leaderdell’Udc Pier Ferdinando Casini, con i suoi 123.005 euro.
A TORINO, L’AQUILA, ROMA E COSENZA Floris: Giro d’Italia contro tv «imbavagliata» ROMA - Giro d’Italia 4X4: è il titolo del talk itinerante che Giovanni Floris porterà in quattro città italiane. Quattro come il numero delle puntate di Ballarò cancellate. Il conduttore ha presentato la sua iniziativa nella sede della Fnsi. Unico chiaro obiettivo: andare avanti, continuare a fare il mestiere del giornalista. Prima tappa del tour a Torino il 17 marzo con il faccia a faccia tra i candidati Bresso e Cota. La seconda all’Aquila (stesso giorno) con la partecipazione del sindaco Massimo Cialente. Il 22 marzo a Roma, confronto tra Eugenio Scalfari e Pierluigi Battista. Il 24 marzo alle 10 il Giro d’Italia si conclude al Liceo Scientifico Fermi di Cosenza, per il talk-Debate Society...all’italiana! con studenti e studentesse.
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al contrattacco facendo peraltro eco a quanto già affermato dai suoi legali: nella inchiesta si registrano «pesanti violazioni di legge», e quindi più che preoccupato – ha ripetuto – sono «scandalizzato». «E' una iniziativa grottesca», perchè – ha spiegato ancora una volta - «sono intervenuto a destra e a manca per sollecitare che non si facessero i processi in Tv a persone che sono già sotto processo davanti ai giudici, con accuse forti e precise», e questo senza dare agli accusati nessuna possibilità di difesa. «Le mie posizioni – ha rivendicato – non soltanto sono lecite ma doverose, le mie sono le posizioni di tutte le persone perbene e di buonsenso. C'è un diritto del presi-
ROMA – Il Consiglio d’amministrazione della Rai, con una decisione presa a maggioranza, non torna indietro sullo stop ai talk show e dà mandato al direttore generale Mauro Masi di porre la questione, con urgenza, alla Commissione di Vigilanza Rai. Il presidente della bicamerale Sergio Zavoli, sottolinea che si sarebbe aspettato una decisione diversa dal Cda, ma comunque convoca il dg per oggi a San Macuto. Intanto il presidente del Cda di Viale Mazzini, Paolo Garimberti non nasconde la sua amarezza e i tre consiglieri d’opposizione, Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, chiamano a raccolta la stampa alsettimo pianodel palazzodella Rai per manifestare il loro disappunto per una decisione che giudicano «grave» e «lesiva». Nel frattempo il silenzio dei talk show continua, tanto che Giovanni Floris va avanti nella sua iniziativa di un programma itinerante per le quattro puntate mai potute andare in onda di Ballarò. E dopo le Conferenze stampa-Tribune politiche al posto del suo programma e di quello di Michele Santoro Annozero, spuntano anche le repliche delle tribune negli spazi di Raiuno normalmente oc-
cupati da Porta a Porta di Bruno Vespa. Una sospensione che il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani definisce «assurda». «Io non chiedo - ha detto – che ci siano in questiprogrammi i politici, ma non accetto che non si possano esaminare i problemi del Paese, con responsabilità, professionalità, equilibrio». La questione ora è nelle mani della Vigilanza. Al termine del Cda Masi ha rivolto ieri una richiesta formale alla Commissione «affinchè, a fronte delle citate pronunce del Tribunale Amministrativo del Lazio e della deliberazione conseguentemente presa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, assuma le eventuali determinazioni rimesse alla sua funzione politica di indirizzo». E Zavoli, sottolineando che si fanno «sempre più stretti i tempi rimasti per trovare una ragionevole soluzione del problema», spiega che «si attendeva una scelta diversa in ordine all’invito di ripristinare i programmi d’approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era già stata ritenuta non obbligata la loro soppressione». Traspare amarezza, come quella dichiarata dal presidente della Rai, Paolo Garimberti, amareggiato «per la divisione», evidente in seno al Consiglio, e «per la mancata ripresa dei talk show».Ieri al vertice Rai aveva scritto anche il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, che ha inviato una lettera anche alla Vigilanza e ricordava alla Rail’invito a riconsiderare la decisione.
Martedì 16 marzo 2010
Delitto Gianfredi
In un’intervista al Quotidiano don Marcello Cozzi spiega cosa è accaduto
Il pasticcio sulle intercettazioni «Confusione sulla testimone oculare ma ho fiducia nella soluzione del caso» di FABIO AMENDOLARA POTENZA - L’hanno intercettato perché erano certi di individuare la donna che la sera del 29 aprile del 1997 era in via Livorno, nel quartiere residenziale di Parco Aurora, immediata periferia di Potenza, quando i due killer hanno aperto il fuoco contro la Bmw di Pinuccio Gianfredi. Morì anche sua moglie, Patrizia Santarsiero. Una «testimone oculare», la definiscono i magistrati della procura antimafia di Salerno che indagano sul delitto. A 13 anni da quella sera ha deciso di parlare con don Marcello Cozzi, il sacerdote che coordina l’associazione Libera in Basilicata. Per scoprire chi fosse la testimone gli investigatori hanno deciso di intercettare don Marcello. E’ deluso? Più che deluso sono sorpreso. Ho sempre dato il massimo della disponibilità e sempre cercando di far capire che i tempi delle indagini non coincidono con i miei tempi. I miei sono i tempi di un prete e, cioè, i tempi dell’accompagnamento di una persona nel difficile cammino verso la denuncia. Il che vuol dire rispettare le paure, le ansie, i timori, ma nello stesso tempo lavorare perché quella persona che eventualmente ha delle cose da dire prenda coscienza che è importante che ognuno dica quello che sa e quello che ha visto. Le indagini però devono essere complete nei tempi stabiliti dalla legge. Capisco che ci sono tempi stretti. E se poi l’indagine è scottante come nel caso dell’omicidio Gianfredi allora si cerca di “calcare” la mano. Ci aiuti a comprendere. Ma lei si è rifiutato di fornire ai magistrati il nome della testimone? Capisco che non è mai facile per gli investigatori muoversi e, soprattutto, quando certe informazioni decisive possano arrivare attraverso un prete. Diciamo che forse io avrei agito in altro modo. Lei come avrebbe agito? Io non sono un investigatore e quindi forse ci sono dinamiche che mi sfuggono, e allora preferisco fermarmi allo stupore per quel che è successo, lasciando inalterato il rispetto che ho per chi fa il difficile mestiere dell’investigatore. Diciamo che per “deformazione professionale” tendo a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Ora, però, c’è una persona in pe-
Il palazzo di giustizia di Salerno
Il coordinatore di Libera Basilicata don Marcello Cozzi
ricolo. Ho l’impressione che la diffusione della notizia delle intercettazioni abbia finito col confondere ancor di più le acque. E questa confusione amplificata dalla stampa abbia, per fortuna, tutelato la vera fonte, il cosiddetto “testimone oculare”. E’ infatti dove c’è caos che si trova miglior rifugio. E io mi sono sentito notevolmente sollevato quando ho capito che la persona indicata dagli investigatori di Salerno come la “testimone oculare” del delit-
to in realtà non ha nulla a che vedere con chi invece mi ha confidato particolari e dettagli importantissimi sul duplice omicidio. La procura di Salerno allora ha preso un abbaglio? Assolutamente non dico questo, anzi apprezzo molto il lavoro che con grande professionalità stanno svolgendo la procura di Salerno e la Questura di Potenza, e sento che siamo molto ma molto vicini alla soluzione del caso. Quando si cerca di ricostruire il quadro di una
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LA SCHEDA
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Quando il segreto viene violato LA violazione del segreto professionale è annoverata tra i delitti contro la persona che viene, con la norma sul segreto professionale, tutelata nei propri interessi. Interessi che possono essere di ordine economico, sanitario, patrimoniale o afferenti alla sfera dell’onore e della libertà personale, di culto e via dicendo. Interessi per la salvaguardia dei quali la persona si rivolge ad un soggetto esterno che, per il proprio stato o ufficio (sacerdote, pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio), della propria arte o professione (giornalista, medico, avvocato, commercialista, ed ora anche assistente sociale), viene portata a conoscenza di fatti, circostanze, informazioni, notizie non
altrimenti note e non conoscibili da chiunque. Fatti, circostanze, informazioni, notizie la cui diffusione potrebbe creare nocumento alla persona che al professionista si è rivolta. Oggetto della tutela è, quindi, il mondo intimo, privato, non notorio, non pubblico della persona e sul quale la stessa può rivendicare la segretezza. I soggetti della norma sono la persona che confida il segreto, il professionista o chi per «stato, ufficio, arte o professione» viene posto a conoscenza del segreto stesso, chi può far uso del segreto. Perché il reato si concretizzi è sufficiente che la violazione del segreto possa comportare un nocumento, ovvero un danno o pregiudizio giuridicamente rilevanti, sia mate-
riale che morale alla persona; non è necessario che «debba comportare» o «comporti», ma che potenzialmente «possa». Il reato quindi, di violazione del segreto professionale, per concretizzarsi, ha bisogno di due elementi: la violazione della norma, ovvero la rivelazione del segreto, la condizione che ne determina la punibilità, ovvero la possibilità che da tale rivelazione insorga un pregiudizio o danno giuridicamente rilevante per la persona. Ciò significa che il reato in sé esiste già con la semplice violazione, ma per motivi determinati da scelte di politica criminale e bilanciamento di interessi, viene punito solo se presente anche il secondo elemento, il possibile danno.
vicenda complicata e per di più lontana nel tempo, mettere insieme i tanti tasselli di un puzzle così delicato non è assolutamente cosa facile. E lo è ancor di più quando poi certe informazioni decisive arrivano 13 anni dopo. Non è ancora chiaro. C’è stata confusione e approssimazione o siamo a una svolta? Ripeto, sono certo che gli investigatori stanno facendo un ottimo lavoro e sono convinto che presto finalmente arriveranno alla verità. Nonostante le due inchieste precedenti abbiano portato ad archiviazioni sembra molto fiducioso. Dopo 13 anni di appelli alla memoria e alle coscienze più di qualcuno ha finalmente ricordato o più semplicemente iniziato a prendere coscienza che non ci si può portare un peso così per tutta la vita. Quindi la testimone oculare non è sola. Infatti. La persona che è stata da tutti definita la “testimone oculare” in realtà non è l’unica persona ad avermi fatto precise confidenze e raccontato dettagli e particolari su quanto è avvenuto quella sera
di aprile del 1997 e perché è accaduto. Altri testimoni? La procura continuerà ad intercettare i suoi telefoni. Si commette un grossolano errore se si parla solo della persona “testimone oculare”e non anche delle altre persone che mi hanno confidato cose determinanti e tutte concordanti fra loro sia per quel che riguarda certi nomi che per determinati e precisi volti. Mi sembra di capire che l’indagine è davvero a una svolta. La mia impressione è questa: è come se fosse saltato un tappo. Come se in certi ambienti siano saltati certi equilibri. Come se qualcuno abbia avviato una specie di resa dei conti. Il mio allora non è l’ottimismo della speranza. Ci sono fatti, di cui non posso parlarle, che finalmente vengono raccontati e dei responsabili che poco alla volta cominciano con l’essere smascherati. Se ai responsabili del duplice omicidio tempo fa mi rivolgevo invitandoli ad abbassare i passamontagna, oggi quei passamontagna per quanto mi riguarda non ci sono più. f.amendolara@luedi.it
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Lavoro lucano
Il senatore giuslavorista, Pietro Ichino, contro il programma della Regione per mille disoccupati
Tirocini formativi nella bufera Il parlamentare Pd: «Abuso assistenzialistico, violazione della disciplina e truffa» | LA SCHEDA | Chi è Pietro Ichino di MARIATERESA LABANCA
POTENZA - Tirocini formativi nella bufera. Proprio nel giorno in cui era prevista l’iniziale scadenza del bando rivolto a 1.000 disoccupati e inoccupati lucani, da poco prorogata al 30 aprile, arriva il feroce affondo del noto giuslavorista Pietro Ichino, contro il programma approvato dal consiglio regionale della Basilicata. Parla chiaramente di «abuso», «violazione della disciplina» e «truffa» il senatore del Pd. I quindici milioni provenienti dal fondo sociale per lo sviluppo europeo 2007 - 2013, e messi a disposizione per il programma in questione, sarebbero destinati a finanziare corsi di perfezionamento di un anno, presso 250 enti pubblici lucani, con un’indennità di partecipazione di 770 euro al mese. Ma Ichino - che ha annunciato un’interrogazione ai ministri Sacconi e Brunetta - non usa mezzi termini nel dipingere il caso lucano come il seguito del cattivo esempio fornito dalla Calabria: «Vicende come queste mostrano come nel circolo vizioso dell’arretratezza del Mezzogiorno italiano - dice il senatore - non entrino soltanto la criminalità organizzata, l’arretratezza delle infrastrutture e il difetto diffuso di senso civico, ma anche una gravissima deformazione assistenzialistica delle politiche del lavoro e più in generale della spesa pubblica: deformazione che in questi ultimi due casi risulta oltretutto sostenuta dall’intero arco delle forze politiche. Gioca poi la sua parte anche l’inerzia del Governo, che avrebbe il potere di impedire queste evidenti violazioni delle leggi dello Stato e truffe ai danni del Fondo Sociale Europeo». Un attacco ancor più forte perché proveniente da un senatore del Pd, a una maggioranza di governo regionale dello stesso schieramento, per di più a pochi giorni dal voto. Il senatore, raggiunto telefonicamente in serata, in merito precisa: «La mia iniziativa non ha colore, visto che il programma è stato approvato da tutto l’arco politico del Consiglio regionale lucano. In più, il mio attacco è rivolto anche al governo nazionale che non ha mai risposto all’interrogazione da me presentata, relativa al caso dei tirocini in Calabria. Un silenzio che equivale a una comoda copertura delle cose e che ha consentito che il tutto si ripetesse anche in Basilicata. E poi precisa ancora - sono abituato a dire sempre quello che penso. Davanti alle tante lettere che ricevo di altrettante persone che chiedono un mio parere, non posso di certo rispondere che c’è una campagna elettorale in
La pagina on line di “Repubblica deglistagisti” che parla della Basilicata
corso». Rispetto alle accuse di illegittimità e di truffa, il senatore chiarisce: «L’illegittimità si spiega con il superamento del tempo di durata massimo consentito per i corsi rivolti ai disoccupati. La truffa al fondo sociale europeo, invece, si configura dal momento che questa non è formazione, ma assistenzialismo». E’ il giornale on line “Repubblicadeglistagisti”ad accendere i riflettori sul caso lucano. “Vera e utile formazione - è il quesito posto - o assistenzialismo finanziato con fondi
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pubblici?”. Secondo il portale che raccoglie storie di “Italia, una Repubblica fondata sullo stage”, il programma della Regione Basilicata è lodevole, «solo in apparenza». Per almeno due ragioni. La prima riguarda la “durata abnorme e contra legem di questi stage”. Per disoccupati e inoccupati, infatti, il periodo di tirocinio, per legge, non dovrebbe superare i sei mesi. Con il rischio - sottolinea il giornale on line, riprendendo le preoccupazioni espresse anche da alcune parti sociali locali -
che uno stage tanto lungo generi aspettative di stabilizzazione nei partecipanti. “Aspettative che verranno frustrate per forza – dato che negli enti pubblici si viene assunti solo tramite concorso – salvo provvidenziali (e costosi) interventi ex-post del consiglio regionale”. C’è poi la questione dell’età. A partecipare ai tirocini sono ammessi i giovani, e meno, con una età compresa tra i 18 e i 40 anni. In pratica, la Regione si prepara a spendere 15 milioni di euro per “parcheggiare” persone non più giovanissime, solo temporaneamente, offrendo loro un contentino dei 770 euro al mese. Non è sfuggita a “Repubblicadeglistagisti” neanche la concomitanza dell’iniziativa con le scadenze elettorali. Il giornale, poi, ha raccolto il parere di Pietro Ichino che ha annunciato che chiederà a Sacconi e Brunetta cosa intendano fare «per impedire questo nuovo evidente e grave abuso assistenzialistico dei contributi del Fondo sociale europeo e questa altrettanto evidente violazione della disciplina legislativa in materia di tirocini formativi, finalizzata, come l'esperienza calabrese insegna, all’aggiramento del principio costituzionale dell’accesso ai pubblici uffici per concorso». m.labanca@luedi.it
LE ANOMALIE SEGNALATE DAI CONCORRENTI
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«Se il merito è solo un optional» E’ SOLO di qualche giorno fa la delibera della giunta regionale con la quale è stata prorogata la scadenza del bando per i mille tirocini formativi nella pubblica amministrazione: termine rinviato al prossimo 30 aprile. Ma ufficialmente, non è stato il «pasticcio» denunciato da molti aspiranti concorrenti a determinare lo slittamento della data. Certo è che, invece, il differimento della scadenza di 45 giorni - come confermato dall’assessore alla Formazione, Anto-
L’assessore Autilio annuncia correttivi all’avviso pubblico nio Autilio - servirà anche ad apportare alcuni importanti «correttivi» alla domanda di partecipazione alla selezione. Nel frattempo, però, l’assessore precisa: «La proroga è stata dettata anche da altre necessità. In più ci è sembrato opportuno far slittare i termini, in modo da non farli accavallare alle elezioni regionali». Sono moltele anomalie segnalate nei giorni passati dai candidati. Di merito e di metodo. Che sarebbero frutto, secondo
le segnalazioni, di «approssimazione» e «superficialità». Per prima cosa, a esempio, nel bando non ci sarebbe distinzione tra la laurea triennale e quella specialistica, che ha una durata, invece, di 5 anni, non tenendo così conto di quanto previsto dalla riforma». Non solo. Nel bando manca una differenziazione tra le varie specializzazioni di laurea. Per cui una laurea in Ingegneria gestionale sarebbe trattata la pari da una laurea in Ingegneria edi-
le, anche se le due specializzazioni prevedono competenze molto differenti. Secondo una denuncia fatta dalle pagine del Quotidiano da parte di una laureata di Matera, inoltre, quelli utilizzati per l'accesso ai tirocini formativi «sono criteri che non privilegiano veramente il merito, a favore, invece, dell’età». Solo nei prossimi giorni si saprà qualche notizia in più rispetto ai correttivi al bando, ricordando che ora gli interessati hanno di tempo fino al 30 aprile per compilare la domanda di partecipazione. m.labanca@ludi.it
Le proposte dell’associazione “Mamme e figli per il lavoro”: eliminare il criterio dell’età privilegiando i meriti
«Senza modifiche al bando pronte alla lotta» L’ASSOCIAZIONE “Mamme e figli per il lavoro”, in riferimento al rinviodei terminiper lapresentazione delle domande relative ai tirocini formativi, protesta per le «modalità pasticciate» messe a punto da chi ha immaginato i bandi , «non tenendo conto delle esigenze di equità implicite nelle decisioni adottate dal consiglio regionale per il reclutamento dei giovani, nonché delle esigenze di progettazione e di gestione delle attività degli enti di formazione». Per la presidente dell’associazione, Evelina Riccardelli, «si tratta dell’ennesima, brutta pagina della gestione amministrativa del dipartimento Formazione, lavoro, cultura e sport che, come si è visto, è al di fuori delle indicazioni del Consiglio». La legge regionale del 24 dicembre 2008, numero 31, all’arti-
colo 44 primo comma, recita: “Al fine di promuovere l’arricchimento delle conoscenze e l’incremento dell’esperienze formative a beneficio di migliori e brillanti giovani diplomati e laureati lucani…” . L’associazione da mesi ormai denuncia che i criteri valutativi di selezione stabiliti per i mille tirocinanti dai competenti funzionari regionali «non rispettano in maniera adeguata il criterio unico del merito, come esplicitato dall’art. 44 sopracitato». Pertanto, alla luce del rinvio al 30 aprile per l’invio della domanda di partecipazione dei tirocinanti, si chiede: di eliminare del tutto il criterio dell’età ( è legge dello Stato che a parità di merito vince il più giovane); di compilare le graduatorie in base ai titoli di studio solo rispetto al voto e far scegliere agli iscritti inciascuna graduatoriatra tuttii
posti disponibili perquella tipologia. «Solo con queste procedure - si legge nella nota - si elimina quell’elemento di casualità (in un avviso pubblico) implicito nel “sorteggio” dell’amministrazio- Formazione ne presso cui svolgere il tirocinio, in aula dove gioca la fortuna o sfortuna rispetto a chi sceglie il medesimo tirocinio». E ancora: «Ci auguriamo che fi-
nalmente questo percorso di formazione, e non di lavoro, come alcuni hanno inteso, prenda l’avvio consentendo ai giovani “realmente” più meritevoli della regione di poter acquisire competenze sul nostro territorio , ma anche in altre regioni del centro e nord Italia, per apprendere le buone prassi della Pubblica Amministrazione e poi riprodurle qui ( organizzazione di asili nido, raccolta differenziata dei rifiuti, case di riposo per anziani, ecc..). E’ questa la nostra idea della formazione , è questa la battaglia di trasparenza che tutti dobbiamo fare se vogliamo avviare un nuovo corso nella Pubblica Amministrazione della nostra regione». L’associazione annuncia in fine che è pronta a sostenere ogni strumento di lotta civile a sostegno delle richieste sopra avanzate.
Il senatore Pietro Ichino
PIETRO Ichino è uno dei più autorevole giuslavoristi del Paese. Giurista, giornalista e politico italiano, da alcuni anni vive sotto scorta a causa delle minacce che alcuni membri delle Brigate Rosse gli hanno esplicitamente rivolto. Ha collaborato con i colleghi Massimo D'Antona e Marco Biagi, che stavano lavorando alle stesse materie di cui si occupa Ichino, entrambe vittime delle Nuove Brigate Rosse. È attualmente docente ordinario di Diritto del lavoro nell’Università statale di Milano. Ha ricoperto molti incarichi nel sindacato (Cgil) e in politica. Ha esordito nel 1979, fino al 1983, come indipendente di sinistra nelle file del Pci. Nel 2008 è stato eletto senatore nella circoscrizione della Lombardia per il Partito Democratico. Fratello dell’economista Andrea Ichino, è anche editorialista del Corriere della Sera. Dall'aprile 1998 al marzo 1999 ha collaborato anche con l'Unità. Dal 2003 è membro del Comitato di direzione della rivista "Giustizia civile". Il 2 giugno 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, di propria iniziativa, lo ha insignito del titolo di commendatore per il contributo dato al progresso del Paese con la sua attività di studio e di insegnamento. Ha partecipato alla fondazione del Partito Democratico, nelle cui liste è stato eletto al Senato nell’aprile 2008.
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Verso le Regionali Il vicedirettore Svimez all’incontro dell’Ucsi fotografa la crisi lucana «dei migliori che emigrano»
Condividi da Facebook Gaffe di Latorre sul Corriere NICOLA Latorre vicepresidente dei senatori del Pd commenta il riavvicinamento tra D’Alema e Vendola sul Corriere della sera di ieri: «Adesso con D’Alema faremo campagna elettorale pancia a terra. La Puglia rischia di diventare l’unica regione meridionale governata dal centrosinistra». Peccato che Latorre si sia scordato dalla confinante Basilicata in cui il centrosinistra è governo uscente e il Pd partito di maggioranza, lo stesso partito in cui fu candidato al senato nel 2008. Eletto in Basilicata, rinunciò, preferendo l’opzione pugliese (era candidato in entrambi i collegi).
Bianchi: «Ci vuole coraggio» oppure il futuro è buio di SALVATORE SANTORO
Rosso di sera bel voto si spera MARIA D’Amico: Le parole alle illusioni, i fatti per la verità. Partito socialista italiano. E sullo sfondo del santino elettorale, la candidata lucana sceglie un’immagine di Potenza al tramonto che, a tinte amaranto, ben si lega al rosso del simbolo e del partito che caratterizza l’intero bigliettino. E chissà che la scelta sia anche di buona auspicio, visto che stando al vecchio adagio, “rosso di sera, bel tempo (elettorale) si spera...”.
Parentele, amicizie e semplici omonimie
Se la Basilicata non conta come la Lombardia «LE PAROLEdel ministro della Repubblica Calderoli “i conti si fanno dopo le elezioni”, nel senso che non conta il numero delle regioni che non sono tutte uguali, perchè la Lombardia non può essere considerata come la Basilicata che ha poche centinaia di migliaia di persone”, sono significative di una concezione leghista che, purtroppo si è annidata nello Stato, basata sulla convinzione fortemente discriminante che le Regioni italiane non sono uguali e che la Basilicata non ha nessun peso e perciò non conta nulla chi l’amministra». A sostenerlo è Giannino Romaniello (Sel) per il quale «il voto di fine marzo si carica dunque di un nuovo significato politico perchè anche dalla “piccola” Basilicata con la vittoria del centrosinistra deve venire un nuovo segnale al Governo di centrodestra perchè non gode dei consensi popolari. Rispetto e riconoscimento per le autonomie locali locali, piccole e grandi che siano - aggiunge Romaniello - sono principi irrinunciabili dello Stato sanciti in quella Costituzione che il Pdl con gli allegati leghisti vorrebbe fare a pezzi. Ma l’incoraggiante risultato elettorale che viene dalla Francia dove sono vincenti il partito socialista e la federazione Europe Ecologie, rilancia la sinistra che ha nei valori sociali, nell’ambientalismo e nella libertà in tutt’Europa i suoi valori fondamentali, facendo del Governo Berluscono un’anomalia in tutte le democrazie moderne».
L’incontro dell’Ucsi a Potenza. Da sinistra Luca Bianchi, Edmondo Soave e Nino D’Agostino
Il candidato governatore Allam sull’utilizzo delle royalties del petrolio
«No a farci trattare peggio della Nigeria» tutta la popolazione lucana e non soltanto dei comuni direttamente interessati alla estrazione petrolifera». Inoltre Magdi Cristiano Allam ha annunciato che nel momento in cui dovesse assumere l’amministrazione della Regione Basilicata «nominerà una Commissione d’inchiesta, con la supervisione di un commissario straordinario indipendente, che accerti lo stato di inquinamento delle falde acquifere e dell’ambiente causato dalla estrazione selvaggia del greggio». Rivolgendosi poi a Vito De Filippo, Magdi Cristiano Allam ha attaccato: «E’ straordinariamente spaventoso come Vito De Filippo, che ha governato negli ultimi cinque anni, nel contesto
Magdi Cristiano Allam
di un regime egemonico della sinistra che si protrae da 15 anni, si presenti oggi spudoratamente come se fosse totalmente estraneo al disastro economico della Basilicata e all’eccidio demografico del popolo lucano, che hanno ridotto la regione più ricca d’ Italia nel popolo tra i più poveri d’Italia».
gli APPUNTAMENTI Oggi, alle 9.30, su Rai 3, tribuna elettorale con i candidati alla presidenza della Regione Basilicata. Con i candidati alla presidenza della regione Basilicata prosegue l’iniziativa di Sky Tg24. Il confronto “Decidi tu 2010”, andrà in onda oggi alle 15.05 (e in replica alle 21.35 e 1.35), tra Vito De Filippo (candidato del centrosinistra), Nicola Pagliuca (candidato del centrodestra) e Magdi Cristiano Allam (Io amo la Lucania).
«L'INCHIESTA di Report non fa che anticipare quanto l'Idv sta denunciando da tempo e cioè che i Fas sono stati utilizzati come un bancomat: un pò per tutto, tranne che per la loro originaria destinazione». Lo ha detto il senatore Idv, Belisario che aggiunge: «Non si capisce, ad esempio, perché sono stati utilizzati a Como. Soprattutto vogliamo sapere chi è questo super ingegnere Antonio Bevilacqua che sta dirigendo i più grossi lavori pubblici in tutto il Mezzogiorno e in Sicilia. Possibile che dipenda solo dal fatto che è amico personale di Miccichè? Tra l'altro chiediamo di conoscere quali precauzioni siano state adottate per evitare il pericolo di infiltrazioni mafiose negli appalti, visto che dall'inchiesta televisiva emergono particolari molto inquietanti».
Spulciando tra le liste circoscrizionali
ROMANIELLO (SEL)
MAGDI Cristiano Allam, candidato alla presidenza della Regione Basilicata con la lista “Io amo la Lucania”, ha annunciato che «attribuirà priorità nel suo programma di governo alla rinegoziazione delle royalties del petrolio e la ridistribuzione dei proventi a baneficio di tutto il popolo lucano». «E’inaccettabile - ha dichiarato Magdi Allam - che la Basilicata venga trattata come se fosse una colonia di serie C. Non possiamo acconsentire al fatto che la Basilicata percepisca delle royalties del petrolio, appena il 7 per cento inferiori a quelle corrisposte alla Nigeria che prende il 27 per cento». Inoltre, ha chiarito Magdi Cristiano Allam che «noi ci impegneremo affinché i proventi petroliferi vadano a beneficio di
CHE fatica la campagna elettorale, in giro e mai con calma. Tanto vale cominciare la giornata con una nota dolce e di buon umore. Quello che mette Arisa, la cantante lucana che con Malamoreno, anch se non vincitrice a Sanremo, ha sbancato in simpatia e consenso. Ne sono sicuri gli Amici di Ignazio Petrone (candidato alle regionali con il Pd) che di Pignola, città natale di Arisa, è anche sindaco. Per la musica, scrivono su Fb, ci deve sempre essere spazio.
I Fas a chi?
Salandra (19.30). Il candidato al consiglio regionale nel Mmaterano, Antonio Di Sanza, incontra i suoi elettori oggi a Garaguso alle 16 e a Marconia alle 19. Magdi Cristiano Allam, candidato alla presidenza della Regione (Io amo la Lucania) sarà oggia Venosa,alle16, pressoiPadri Trinitariin piazza Don Bosco, per un incontro pubblico. Alle 19 sarà a Rionero, presso il centro sociale.
Il Candidato alle elezioni regionali per il Pd Gennaro Straziuso sarà oggi alle 18.30 presso il Centro sociale di Rionero.
Oggi a Potenza il candidato del Partito socialista, Rocco Vita incontra gli elettori presso il comitato elettorale in via del Gallitello alle 19.
Oggi, Felice Belisario, capogruppo al Senato di Idv e candidato alle elezioni regionali nel listino di De Filippo sarà a Irsina (17), Garaguso (18);
Il 20 marzo, a Melfi, alle 10, nella sala riceventi Murano, appuntamento con il dibattito “...oltre la crisi... lavoro, impresa e occupazione”. Stu-
denti, famiglie, disoccupati, sindacalisti, indutria, lavoratori “Sata”e indotto incontrano Felice Belisario (capogruppo Idv Senato), Nino D’Agostino (economista) e, tra gli altri, il candidato Idv alle regionali Gerardo Di Ciommo. Venerdì 19 marzo, dalle 19 alle 21, presso il cine-teatro Don Bosco, il candidato alla presidenza per il centrodestra, Nicola Pagliuca, invita al confronto «il popolo dei giovani». “Potere femminile” è il titolo dell’incontro con Magda Cornacchione e Giovanna Cuoco, candidate nella lista Alleanza per l’Italia, che si terrà il19marzo alle18,pressol’Oasi Wwfdicontrada Pantano a Pignola. Parteciperanno Vilma Mazzocco, Cristina De Luca (esecutivo nazionale api)e Linda Lanzillotta(deputata commissione Affari costituzionali).
XXI CONGRESSO NAZIONALE DC
Potenza eletto nel direttivo per un partito regionalistico POTENZA - La Dc nazionale conclude il proprio XXI congresso con la condivisione del percorso avviato in Basilicata e cioè avviando la regionalizzazione della Democrazia cristiana territorio per territorio. Durante il congresso della Dc nazionale inoltre il segretario regionale, Giuseppe Potenza è anche stato eletto nel consiglio nazionale del partito. Per quanto riguarda le linee regionali è stato approvato dunque un documento politico che «per meglio rispondere alla esigenza di un più saldo e costruttivo rapporto con il territorio» da vita alle assemblee regionali costituenti. A margine del congresso nazionale il segretario lucano della Dc, Giuseppe Potenza ha dichiarato riportando alcuni passaggi del documento politico approvato: «Il movimento dei cattolici democratici e popolari è stato protagonista della ricostruzione civile, morale ed economica del nostro Paese, guidandone per decenni il suo straordinario sviluppo. Per questo la Democrazia cristiana sipone a custode del suo grande patrimonio di esperienze e di valori. Definire un programma, selezionare una classe dirigente motivata, proporre sistemi di governo locale, regionale, nazionale, ispirati ai principi di responsabilità e solidarie-
Giuseppe Potenza nel recente congresso regionale a Ferrandina
tà, continuano ad essere altrettanti compiti della Democrazia cristiana in linea con la sua posizione storica. I Democristiani di oggi debbono essere laicamente cristiani e cristianamente laici, coltivando sempre l'amore per la democrazia e la libertà. Un Partito di cattolici deve fondare il proprio impegno sulla concretezza, e non ridursi a mera testimonianza». E quindi ha commentato Giuseppe Potenza: «Noi democristiani dobbiamo considerarci seme e lievito di una grande nuova avventura politica ed umana, impegnati sino in fondo affinché le nostre idee non rimangano confinate nel limbo delle utopie, ma possano tradursi in impegni ed in concreti risultati del nostro agire politico».
POTENZA - E’ una regione piccola la Basilica- potremmo proprio partire dalle royalties per ta. Così capita facilmente che i cognomi ricor- “sanare” l’impatto ambientale e alcuni disagi rano. Anche tra i candidati. Qualche volta, in- che le estrazioni, inevitabilmente, hanno vece, proprio la demografia dai piccoli numeri sull’ambiente». E poi in Germania «proprio la lascia ritrovare, in quegli elenchi, parentele, Green economy porta sviluppo e posti di lavoro». Perché non replicare? Nel frattempo, bapolitiche o di sangue. sta non scordarsi «dell’acqua Nella circoscrizione di Potencome bene comune». za ci sono almeno tre casi di E poi ci sono i due Sarli: anche omonimia. Sono ben due i Roin questo caso, tra i due candimaniello candidati, con storie e dati, nessuna parentela, “rivafamiglie diverse. Il primo lo li” anche per schieramento. Vichiamano tutti Giannino, capoto Antonio Sarli, candidato per lista della Sel, in politica da anIo Sud (in coalizione con Io amo ni. In Basilicata ha fatto del dila Lucania) ha aderito, da Anzi, ritto al lavoro il suo chiodo fisal movimento della Poli Bortoso, e non poteva essere altrine che ha fatto dell’orgoglio menti visto che è stato segreta«terrone» lo slogan vincente. rio della Cgil lucana. L’altro RoRocco Sarli, invece,è candidato maniello, Domenico, è sempre per il Pdl, vice coordinatore nello schieramento di centrosi- Sopra Giannino Romaniello uscente del partito, a dispetto nistra, ma in quota Idv. Tra i (Sel) e sotto Domenico dei soli 38 anni, è considerato due, in comune, solo le origini Romaniello (Idv) un cavallo di razza. Praticaad Avigliano, precisamente a mente in politica da quando di Badia Sant’Angelo. La madre di anni ne aveva poco più di venti, Domenico, però, è di Lauria, il amministratore ad Abriola e paese dove è nata la sua amicitra i fondatori lucani di Forza zia con l’attore lucanissimo Italia. Hasempre difesoil partiRoccoPapaleoche, inmodoiroto spiegando che le polemiche nico, gli fa anche da testimonial interne non sono un vero pro(spopola su Facebook il video blema: capita, quando c’è dialopromozional-casalingo). Dogo, fa parte della politica. Ha menico, agronomo e un gran sempre lavorato per il radicasenso dell’ironia, racconta di mento territoriale e chi lo conoquella volta che con Papaleo misce si dice sicuro che porterà in sero su una performance proconsiglio esperienza e fremozionale del territorio alla Fiera del Levante. Oggi, il video in cui on line schezza. Di Sarli, in realtà, in questa competizione sponsorizza la candidatura dell’amico «è solo un gesto d’affetto, testimonianza della condivi- elettorale, ce ne è anche un altro, seppure “defisione di metodi di lavoro ed esperienze». Lui, lato”. Valentino, fratello di Rocco, che della Sel che viene dal centrosinistra, un po’ più a sini- è stato presentatore di lista scherza sul suo ruostra, ha scelto Idv perché «è un partito che oggi lo organizzativo. «Nessun problema con le firstabilisce delle regole». Da agronomo orgo- me, abbiamo presentato lista e documentazione in venti minuti». Quest’anno gliosamente ripete lo slogan non è candidato, dopo aver corscelto per se stesso, ovvero che so, alcuni mesi fa, alle provin«non sono un politico di profesciali con la Sinistra per la Basilisione», sta nell’avventura eletcata. Anche da dietro le quinte, torale «per servizio», con una «credo che la politica si possa fagrande conoscenza del mondo re sempre, basta stare nei prorurale e dei suoi problemi: lunblemi della gente, anche se gaggini burocratiche, disagi, l’idea che ho scelto combatte programmi di sviluppo che pocon la soglia di sbarramento. trebbero decisamente funzioNon mollo perchè è difficile». nare meglio «se tutti ci mettesE poi c’è Matera. Anche lì. Tra simo un “pezzo”, un po’più di atAltro caso di omonimia nel le liste, qualche caso non sfugtenzione». ge alla piccola dimensione. E fiNello stesso schieramento al- Potentino: Mussuto Giovanni nisce che in lizza, in due liste ditro caso di banale omonimia è (sopra), e Nicola (sotto) verse, ci siano due cugini. Da quello dei Mussuto (parentela un lato Giovanni Rondinone, troppo lontana nei tempi per candidato Sel, dall’altro Vinconsiderarla tale). Nicola è un cenzo Santochirico, candidato ex consigliere comunale del caPd. Entrambi sono stati assespoluogo, dal passato socialista sori lucani all’Ambiente. E poi e di militanza più recente nei c’è chi di legame parla in termiVerdi. Oggi, candidato con l’Alni politici. Torretta, ex sindaco leanza per l’Italia, «non sono di Gorgoglione, denuncia da pentito - dice - ho trovato una catempo di essere stato lasciato sa in cui mi sento a mio agio». Di solo durante il Totalgate, ma i esperienza amministrava ne Popolari non li ha lasciati. Non vanta un bel po’, tra Potenza e più (politicamente) vicino a Tolve, suo paese d’origine, con alcuni punti fermi da «moderato», partecipa- CarmineNigro,l'ex presidentedellaProvincia zione, coesione e, soprattutto, «provvedimenti di Matera, che invece, ha scelto l'Api. E a proporagionati». L’altro Mussuto, Giovanni, è segre- sito di legami, ce ne è uno familiare acquisito tariouscentedeiVerdi,ruolo dacuisièautoso- che avvicina un candidato del Pd, Luca Braia, speso per etica, da candidato nella lista Idea alla senatrice Maria Altezza.Sono cognati. Ca(l’accordo tra i Verdi e i Riformisti lucani). Spie- pita, in una regione dove la più popolosa delle ga che«l’economia verde non èun controsenso città è grande quanto un quartiere di Napoli. in una regione dove si parla di estrazioni. Anzi, Sara Lorusso
Ipse dixit FIERRO (UDC)
Alimentazione «E’ TRASCORSO più di un anno dall’approvazione, in consiglio regionale, della legge sulla Istituzione dei Centri di educazione alimentare e benessere alla Salute, il cui obiettivo è la promozione di un collaudato modello alimentare, il recupero di una tradizione e cultura».
SAMELA (SEL)
Forestazione «L’UTILIZZO delle royalties dell'Eni destinate agli interventi di cosiddetta compensazione ambientale costituisce uno strumento intelligente per rafforzare le azioni di tutela del territorio facendo in modo che le stesse royalties si trasformino in occasioni concrete di lavoro».
MATTIA (PDL)
Riformismo «C’È ancora spazio per il riformismo? La mia risposta è positiva, perché in questo mondo sono enormi i rischi di esclusione, di divaricazione economica e sociale, di conflitti ingestibili. Il riformismo, per usare un simbolo, è un pezzo di ghiaccio che si scioglie nell'acqua».
GIANSANTI (PSI)
Bene in Francia «IN EUROPA torna a spirare il vento socialista che spazza via le destre della conservazione: alle elezioni regionali in Francia il partito socialista è diventato la prima forza politica. E' un buon incoraggiamento soprattutto in Basilicata dove non abbiamo mai ammainato la bandiera socialista».
FARACE (S.GEN)
Infrastrutture «IL QUADRO infrastrutturale lucano è notoriamente carente, e grava ciò inevitabilmente sullo sviluppo economico. Risulta difficile insediare industrie in una zona scarsamente infrastrutturizzata, i possibili guadagni risultano ridotti da un maggiore costo per l'approvvigionamento delle materie».
ROSA (PDL)
Visite big «SEMBRA che la Basilicata sia diventata la regione più amata, assistendo alla scesa di big del centrosinistra o alle improvvise folgorazioni lucane di qualche europarlamentare. Insomma tutti a visitare uno dei pochi zoccoli duri della sinistra, portando la solidarietà alla peggiore amministrazione regionale».
LAPENNA (PDL)
Bandi e giovani SERGIO Lapenna (Pdl) ha presentato un’interrogazione su un appalto di gara del dipartimento Formazione «visto che nello stesso dipartimento operano tanti giovani precari che hanno già maturato esperienza in materia».
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POTENZA - Non è proprio che c’è da perdere la speranza «ma la situazione è complicata». E’ quanto sostiene il vicedirettore della Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), Luca Bianchi che ieri è stato il relatore del secondo appuntamento “elettorale” organizzato al Parco del Seminario dall’Ucsi di Basilicata con l’intento di «favorire una presa di coscienza dei problemi che riguardano la Basilicata». Quello di ieri, al quale ha partecipato Bianchi si è sviluppato sulle analisi dei numeri che riguardano l’aspetto economico del Mezzogiorno e specificatamente sulle “peculiarità” lucane. Il prossimo, con il confronto diretto degli aspiranti al governo regionale, riguarderà da vicino gli aspetti e le proposte poliche, mentre quello della scorsa settimana con la presenza del vecosco di Potenza, Agostino Superbo è stato dedicato più agli aspetti sociali e al ruolo delle associazioni eclesiali all’interno delle dinamiche politica - amministrazione cittadini lucani. In ogni caso ieri l’economista Bianchi è partito nelle proprie analisi presentando il proprio libro, “Ma il cielo è sempre più su?”. Gia dal titolo, la base di partenza dell’ultimo lavoro di Luca Bianchi è che l’asse dello sviluppo e quindi l’esodo dei giovani laureati e delle aspettative è rivolto verso il settentrione d’Italia. «A scapito del Mezzogiorno che perde ogni anno migliaia di cittadini che emigrano». E la considerazione di Bianchi non lascia spazio ai sorrisi: «Ritrovarsi a vent’anni o trenta emigrati da un Mezzogiorno che nega ogni oppurtunità è poca allegria. Un’intera generazione negli ultimi 10 anni è ormai convinta che ilcielo,il futuroinsomma,sia su, sempre a Nord di se stessi». E i dati elencati dallo stesso Bianchi sono crudi: «Solo nel 2008 ci sono stati 3.400 lucani che si sono trasferiti altrove e altri 7.000 che sono partiti pur lasciando la residenza in Basilicata. Stiamo parlando di oltre 10 mila persone, delle quali il 90 per cento è costituito di giovani scolarizzati, che solo due anni fa hanno scelto di vivere lontano dalla Basilicata». Ma con l’aggravante, secondo il vicedirettore delle Svimez, che rispetto «agli anni ‘60 molti vanno a fare anche i precari» e non hanno il desiderio «come i loro genitori di ritornare nelle proprie
regioni». Il giudizio negativo: «Il fatto che se ne vadano i migliori è un fallimento per la classe dirigente». Luca Bianchi ha quindi puntato l’indice contro la politica anche se ha specificato «non è che sosteniamo che non serve, anzi» ma «deve cambiare il sistema degli incentivi perchè oggi la preoccupazione è quella di spendere tutti i fondi senza badare al come vengono spesi». E quindi sulla questione meridionale l’economista ha spiegato: «Oggi il Sud non è che non interessa alla politica nazionale. Interessa perchè le elezioni si vincono nel Mezzogiorno ma c’è il ragionamento: “Diamogli dei soldi e poi facciano quello che vogliono”». E ancora: «Il Sud interessa ai governi solo in termini elettorali mentre dal punto di vista dello sviluppo ci hanno rinunciato». Il ragionamento quindi si è spostato sul tema criminalità. E anche su questo fronte c’è stato l’affondo: «Il fatto che in Basilicata ci sia meno criminalità non è un’attenuante ma un’aggravante. Perche nonostante non ci sia grande presenza criminale non c’è uno sviluppo molto più marcato dellealtre regioni come la Campania o la Calbria». E quindi sempre sulla Basilicata, Luca Bianchi ha precisato: «Bisogna ricostruire il Mezzogiorno dal basso e con la consapevolezza che la Basilicata essendo piccola può crescere solo se anche il resto del Sud crescerà, altrimenti non c’è speranza». Alla fine, come nel libro, Bianchi ha anche parlato di un possibile riscatto«che non può che avvenire con audacia e coraggio».
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Martedì 16 marzo 2010
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Martedì 16 marzo 2010
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Martedì 16 marzo 2010
Adduce: «Solo danni dal Pdl»
«Per Viale Italia 500.000 euro»
Elezioni a Matera
Sacconi: «Il voto è scelta di campo»
Stop ai manifesti abusivi
Il ministro a Matera: «Contano i valori noi siamo per la famiglia e la vita» «SIAMO PRONTI a questa campagna elettorale, non siamo come certa sinistra che aspira a vincere senza avversari e quando ci sono tende a toglierli di mezzo». Si è presentato così il Ministro del Lavoro e della famiglia Maurizio Sacconi all’Hotel San Domenico di Matera in un incontro con il candidato a sindaco Francesco Saverio Acito e i vertici del Pdl materano nel quale firmare un protocollo d’intesa che ponga al centro del progetto politico del centrodestra la famiglia. «Un protocollo», come ha spiegato il candidato sindaco Acito, «che impegna più noi che il Governo ma che è atto simbolico per indicare la strada che vogliamo percorrere e che ci porta al traguardo di Matera città della cultura 2019. Per me quello sarà l’ultimo traguardo», ha aggiunto Acito «perchè non voglio togliere altro tempo ai miei nipoti, gradirei però maggiore rispetto da parte di certi cittadini che non sanno apprezzare l’impegno dei sindaci di qualunque colore siano. Non possiamo rasse-
Il ministro Sacconi al suo arrivo a Matera
gnarci», ha aggiunto facendo probabilmente riferimento all’atto vandalico subito, «alla follia. Vogliamo avere una speranza per il futuro e fondare il nostro progetto futuro proprio sul valore della famiglia». Alle parole di Acito ha fatto seguito l’intervento di Sacconi giunto a Matera in enorme ritardo, quasi due ore, rispetto alla tabella di marcia preventivata: «Questo voto richiede una scelta di campo», ha subito
attaccato il ministro, «una scelta che punti sui valori e che veda il Governo nazionale agire in coerenza con quelli regionali. Noi abbiamo nella nostra tradizione, conservati, valori di riferimento consolidati nel tempo e che abbiamo custodito: noi dobbiamo ripartire dalla persona, dalla famiglia, dalla comunità. Sapendo che esistono una serie di criticità ma che ci sono anche molte opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere.
Salvatore Adduce
Dobbiamo», ha incalzato ancora Sacconi, «spezzare questa spirale di autoreferenzialità e batterci su temi che pongano al centro la vita, dobbiamo lottare a difesa della vita, dell’accoglienza della vita. Sapendo che qualunque vita merita di essere vissuta». Un richiamo a quelli che sono i punti caratterizzanti la politica di centrodestra con un accenno polemico verso gli avversari: «noi sappiamo che ci possono anche essere opinioni diverse al nostro interno ma noi per i quattro quinti la pensiamo chiaramente così, dall’altra parte le opinioni sono per quattro quinti diverse tra loro». Infine un accenno all’Europa ed al concetto di sviluppo legato a famiglia e comunità: «oggi le economie più forti sono quelle che hanno una natalità in aumento. Potenzialmente il Mediterraneo è la quarta economia emergente e noi dobbiamo lavorare in una direzione chiara che è quella dell’integrazione continentale che permetta all’Europa di battersi insieme, in quanto realtà demografica con le altre economie emergenti». p.quarto@luedi.it
IL CORDOGLIO
IL VIDEO
La politica si ferma per il lutto di Minieri
La visita di Grillo a Matera Quattro minuti sul blog
C’ERA GRAN parte del mondo politico cittadino e regionale ed una folla commossa di amici e parenti ieri pomeriggio nella chiesa di San Francesco da Paola per l’ultimo saluto a Maria Antonietta Pascale moglie dell’ex sindaco della città Angelo Minieri. In molti hanno partecipato ai funerali che hanno coinvolto ed in qualche modo bloccato lo scorrere frenetico di questi giorni di campagna elettorale c. Personaggi di entrambi glischieramenti, molti candidati sindaciinsieme permanifestareunsentimento divicinanza nei confronti di Minieri che è stato primo cittadino di Matera dal 1998 fino al 2002. A testimonianza probabilmente di come fatti di questa portata accomunano in un sentimento di generale commozione i diversi rappresentanti politici e testimoniano anche quel pizzico di umanità che troppo spesso le divisioni e le battaglie di ordine politico finiscono per nascondere e sovrastare. In più una lunga serie di persone del mondo sindacale e dellascuola chehanno presopartealle esequiee condivisole esperienze di vitae professionali sia con Minieri siacon la signora Maria Antoniettache per oltre trent’anniha insegnato lingua inglese nelle scuole superiori e che dal 2001 era andata in pensione. Commoventi le parole pronunciate nel ricordo della madre dalla figlia Claudia: “tu sei stata la guida della nostra famiglia, io adesso anche senza esserne all’altezza proverò a prendere il tuo posto nella convinzione di avere un angelo custode che mi guida da lassù”.
E' PROPRIO piaciuta a Beppe Grillo l'accoglienza che gli ha riservato la piazza di Matera lo scorso 8 marzo, quando il comico è salito sul palco per presentare i candidati della lista civica Matera a cinque stelle. Lo dimostra la scelta di Grillo di inserire sul suo blog, uno dei dieci più famosi al mondo, un video di quasi quattro minuti tratto dal suo comizio-spettacolo nella città dei Sassi. Nel video il comico si fa da parte per lasciare spazio ai giovani candidati della lista, i quali si presentano e lanciano il loro appello agli elettori per una scelta che rompa definitivamente con il vecchio modo di fare politica e serva nello stesso tempo a migliorare Matera. "Il mio tour elettorale continua - ha dichiarato Grillo mentre i media continuano a ignorare il Movimento 5 Stelle. I cittadini invece riempiono le piazze per ascoltare idee e non ideologie. Persone comuni, giovani, oneste, come a Matera, come a Brescia. E' uno spettacolo incredibile per questa Italia di sepolcri imbiancati vedere tanta bella gente che crede nel futuro, che sorride. Che discute di programmi, di cose concrete che si possono fare da domani mattina. Senza i miasmi dei partiti che di giorno si combattono e di sera inciuciano. Nessuno di loro parla di programmi, il Movimento 5 stelle è creato invece su un programma, che si può trovare e scaricare in rete. Le idee sono il nostro virus, fatele girare. Mi sento di ringraziare tutti coloro che, come a Matera, nonostante il freddo polare sono venuti ad ascoltami insieme ai candidati comunali e regionali. Biagio Tarasco
E’ stato rinviato nei prossimi giorni l’incontro del candidato del centrosinistra Salvatore Adduce con residenti e attività commerciali di viale Italia ma già nelle ore passate Adduce ha sottolineato polemicamente come l’Amministrazione di centrodestra abbia lasciato in eredità «la frana del curvane e le multe con l'autovelox mentre la Regione ha già stanziato un finanziamento di 500 mila euro per la protezione e il consolidamento di questo tratto di strada. Per non parlare dei disagi che le scelte della precedente amministrazione hanno determinato alle attività commerciali per le continue modifiche del regolamento per l'uso esterno dei tavolini. In questo modo il Comune mette in difficoltà le attività produttive. Noi, al contrario, vogliamo un Comune che aiuti i commercianti, gli artigiani a fare impresa» ha aggiunto Adduce dopo l’incontro pubblico tenuto domenica con il candidato alla presidenza della Regione, Vito De Filippo. Un'altra priorità la riqualificazione delle carrozze delle Fal. «Sono 50 anni che i nostri pendolari viaggiano in condizioni fatiscenti. Dal 30 marzo il Comune di Matera dovrà intervenire pesantemente sulle Fal
per chiedere e ottenere un miglioramento complessivo del servizio». Infine, Adduce si è soffermato sulla intesa istituzionale con la Regione e la Provincia. «La Regione, nonostante il commissariamento del Comune, ha assicurato per la città di Matera un finanziamento di 33 meuro attraverso i Pisus, e di 15 meuro sui Piot. Sono risorse importanti, che vanno usate bene per rafforzare l'industria della vacanza e per creare le condizioni per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura. Noi, con la nostra esperienza, con l'intesa interistituzionale con provincia e Regione, ce la possiamo fare. Ma occorre un voto certo e subito per il centrosinistra per evitare repliche e imbrogli come quelli di tre anni fa, quando due gruppi si misero insieme senza alcun progetto comune, solo per sconfiggere il centrosinistra». Adduce rinnova poi l’appello a fare subito una scelta per evitare i rischi del ballottaggio durante il secondo turno. «I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il 28 e il 29 marzo bisogna scegliere subito il sindaco di questa città. E sono sicuro - ha concluso Adduce - che sarà il sindaco del centrosinistra».
L’APPELLO
Gli APPUNTAMENTI
Rivelli si rivolge ai “compagni comunisti” per una scelta nel segno della sinistra
«Rifondazione e Pdci scelgano la Sel» di ROCCO RIVELLI HO ATTESO che la vicenda delle liste per le elezioni regionali escluse dalla prossima competizione del 28 e 29 marzo prossimo giungesse ad un punto fermo per prendere la presente iniziativa di rivolgere un appello pubblico a tutte e tutti quei cittadini, compagni e dirigenti politici che in questi anni hanno sempre sostenuto le liste di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani. Il mio è l’invito accorato a non disperdere un patrimonio elettorale e di rappresentanza importante per la vita democratica della provincia di Matera, frutto di lotte e di impegno generoso a favore dello stesso popolo cui guardiamo con medesimo interesse.
Mi rivolgo a Voi dopo aver appreso in via definitiva dell’assenza della lista in provincia di Matera della Federazione di Sinistra dalle elezioni regionali anche per aver coerentemente e coraggiosamente rinunciato al ricorso avverso il provvedimento di esclusione facendo leva sul Decreto truffa del governo Berlusconi salva liste PolveriniFormigoni perché questi compagni sostengano e possano trovare un punto di riferimento nella lista di Sinista Ecologia e Libertà in provincia di Matera, che è il partito più prossimo e che in molte circostanze ci vede impegnati a costruire iniziative politiche unitarie, come nel caso della lista di Sinistra Unita per Matera che potrebbero sicuramente rappresentare un seme fecondo per
rilanciare un progetto unitario di tutta la sinistra italiana. Il mio è un appello in punta di piedi consapevole della sofferenza che si patisce quando un cittadino non trova sulla scheda elettorale il proprio partito ma conscio della delicatezza della fase politica che stiamo vivendo e dell’importanza di non indebolire ulteriormente le ragioni di battaglie comuni che ci vedono convergere in favore del mondo del lavoro, delle lotte dei precari, in difesa dell’ambiente e dei nostri territori, per la difesa dei beni comuni e dei diritti sociali e di cittadinanza che possiamo e dobbiamo portare insieme avanti. Il mio è un appello breve che non ha bisogno di ulteriori parole perché parla ad un elettorato di pensiero libero e sapiente. Fraternamente.
Rocco Rivelli della segreteria provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà
Oggi il candidato sindaco del Pdl, Francesco Saverio Acito, incontrerà il ministro Claudio Scajola con il quale sottoscriverà un protocollo d'intesa sul polo dei salotti. Alle 20.30 dopo una conferenza stampa, incontrerà gli imprenditori al Palazzo Viceconte (già Palazzo Venusio). Zona Franca e reindustrializzazione dei siti produttivi del mobile imbottito, al centro dell'agenda delle attività che sarà proposta al Ministro.
ranno oggetto di un protocollo d'intesa, giovedì 18 marzo da sottoporre al sottosegretario Mario Mantovani delegato all'attuazione del Piano Casa, con un incontro al S. Domenico alle 12.30.
Domani, alle ore 16, presso il cinema Comunale, è previsto un incontro con i candidati sindaco promosso dall’Ordine degli ingegneri della provincia sul tema: “Criticità tecnico-politiche e prospettive della nostra città”.
E’previsto per le ore 16 di oggi presso il cinema Comunale in piazza Vittorio Veneto un incontro aperto al pubblico con i sei candidati sindaci della città di Matera sul tema “Criticità tecnico-politiche e prospsettive della nostra città”. Le categorie professionali saranno rappresentate da Roberto Bolettieri (ingegneri), Carmine Cocca (Dottori agronomi e forestali), Giovanni Cotrufo (Geometri), Emanuele Genchi (Periti agrari), Filippo Cristallo (Geologi), Eustachio Olivieri (Architetti) Corrado Urgo (Periti industriali).
Domani alle 18, nella sala convegni dell'hotel San Domenico, il candidato sindaco del Pdl per le porssime Comunali,Saverio Acito,terrà undibattito sul tema: “Piano casa e edilizia sociale”. Le risultanze del convegno sa-
ipse dixit Latronico
Angelo Tosto
«Pdl vuole governare»
«Un fiore per la città»
«IL PDL ha scelto di offrire una proposta di governo alla città di Matera: una sola lista di candidati, un programma concreto ed ambizioso, un sindaco come Acito. Ci siamo assunti la responsabilità di ripresentarci alla città per riprenderci quella fiducia che avevano tributato al sindaco Buccico e che giochi miopi e rivalse meschine hanno voluto minare».
«FACCIAMO insieme più bella Matera. Pianta anche tu un fiore sul tuo balcone». Con questo messaggio ha preso il via una iniziativa di comunicazione del candidato sindaco Angelo Tosto per sensibilizzare i cittadini sul tema del decoro urbano. Attraverso la distribuzione di bustine contenenti i semi di diverse varietà di fiori.
Candidature alternative
Oggi alle ore 11 pressi il Comitato di via Lazazzera il progetto “Matera Laboratorio urbano” sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa dal candidato sindaco, Angelo Tosto.
Parla di corrente alternativa, la sua lista si chiama “Insieme per zappare” ma è solo una spiritosa imitazione
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di PIERO QUARTO
L’intervento di Sacconi all’Hotel San Domenico di Matera con il candidato sindaco del partito di centrodestra Francesco Saverio Acito (foto Videouno)
E' STATO creato sul social network “Facebook” un gruppo intitolato “Stop ai manifesti elettorali abusivi a Matera! ” ad opera di un candidato consigliere delle prossime elezioni comunali che intende rimanere anonimo, solo per evitare strumentalizzazioni pubblicitarie. I manifesti abusivi sono una brutta “tradizione” della politica materana, li vediamo un po' ovunque in questo periodo, sulle fermate degli autobus, su muri privati, sopra altri manifesti elettorali in una situazione di generale confusione che aumenta con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale. Il gruppo intende documentare e pubblicare con fotografie e riprese il fenomeno di “marketing politico” tutto nostrano. Sembra davvero paradossale che candidati ad amministrare la Cosa Pubblica e la città, usino o fanno usare queste tecniche “incivili” di campagna elettorale recando per altro danni estetici alla città, funzionali quando coprono la comunicazione di servizi pubblici (vedi cartelloni BUS), economici quando oscurano manifesti pubblicitari leciti e autorizzati. Verranno pubblicate "tutte" le foto di manifesti abusivi di qualsiasi partito o lista che i cittadini vorranno inviare. Il gruppo di Facebook è infatti bipartisan! Non solo, tutti i cittadini possono usarlo liberamente e pubblicando le proprie foto-denuncia. La legge considera abusivi anche quei manifesti che non rispettano gli spazi elettorali appositi, dove si deve dare spazio a tutte le liste e partiti, lasciando vuoti gli spazi vuoti e non coprire altri manifesti. Il gruppo di facebook ha indetto anche un concorso sul “manifesto più incivile”, sarà votato direttamente dagli utenti del social network
Italia / Mondo
Le cifre non sono chiare: si parla di un piano da 25 miliardi
Martedì 16 marzo 2010
Al via call center per i visitatori
Brambilla Intesa contrastata tra ministri Ue Turismo, traccia la frontiera Gli aiuti alla Grecia ci saranno «Puntare sulla Russia» BRUXELLES – L'Ue è pronta a intervenire, nel caso vi fosse bisogno, per aiutare la Grecia, mettendo a disposizione prestiti agevolati che permettano ad Atene di onorare i propri impegni sul fronte del debito pubblico. Ma sui meccanismi finanziari da utilizzare e sull'ammontare degli aiuti regna ancora una grande incertezza. Questa la situazione all’interno dell’Eurogruppo riunitosi oggi a Bruxelles, dove si tenta la stretta sul piano salva-Atene, almeno raggiungendo una «intesa di base» in vista dell’Ecofin di domani, ma soprattutto del Consiglio Ue della prossima settimana. Presenti alla riunione, oltre ai 16 ministri di Eurolandia, anche il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, il presidente della Bce Jean-Claude Trichet e per la prima volta il presidente stabile della Ue Herman Van Rompuy. Il compromesso raggiunto dall’Eurogruppo dovrebbe prevedere una serie di possibili opzioni di intervento, da studiare ed approfondire ulteriormente: dall’erogazione di prestiti bilaterali alla Grecia coordinati da Bruxelles, all’accensione di una linea di credito verso Atene attraverso prestiti attivati dalla stessa Commissione Ue e garantiti dagli Stati. Nessuna cifra ufficiale è stata ancora fornita. Ma dalle indiscrezioni emerge che per onorare i suoi prossimi impegni sul fronte del pagamento dei titoli pubblici Atene ha bisogno di almeno 20-25 miliardi di euro. Sullo sfondo ci sono però le divisioni sempre più evidenti tra i principali Paesi della zona euro, che rendono l’intesa sul piano salvaGrecia più difficile del previsto. I contrasti tra Francia e Germania sono stati resi più che mai espliciti da un’inter-
Il ministro dell’Economia greco con la collega spagnola
vista della ministra delle finanze francese, Christine Lagarde, che ha criticato Berlino per aver scelto di privilegiare una ripresa basata sulle esportazioni piuttosto che sullo stimolo alla domanda interna, che aiute-
rebbe anche gli altri Paesi di Eurolandia. Ma Parigi e Berlino sono divise anche sulla proposta di creare un Fondo monetario europeo (Fme). Per la Germania – come ha ribadito il ministro delle finanze, Wolfgang Schauble – deve essere uno strumento il cui scopo è soprattutto quello di rafforzare la disciplina sui conti pubblici e la vigilanza sugli Stati. Perchè – ha detto – «il Patto Ue di stabilità e di crescita non è più sufficiente». Per questo propone un sistema di sanzioni severe, fino all’espulsione dalla zona euro dei Paesi che non rispettano gli impegni europei. Per la Francia, invece, l’Fme non è una priorità, anche perchè Parigi è contraria a mettere mano ai Trattati. «Un maggiore coordinamento delle politiche econo-
miche non può essere solo una questione di rispetto dei parametri sul deficit». Francia e Germania sono invece sulla stessa linea d’onda per quel che riguarda la stretta sui derivati e sugli hedge fund. E in sintonia con Parigi e Berlino si è detto anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che nel corso di una colazione di lavoro col commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, ha sottolineato l’importanza di procedere con la messa a punto delle nuove regole finanziarie europee, anche in assenza di un accordo globale. «I soldi che i governi hanno dato alla finanza - ha ribadito a Bruxelles – sono stati in parte usati contro gli stessi governi. Quindi, paradossalmente, i governi finanziano parte della speculazione».
Parigi critica la politica economica tedesca «Il surplus commerciale sbilancia l’Eurozona» BRUXELLES – Mentre l’Ue cerca una soluzioneal casoGrecia, Parigilancia unavvertimento a Berlino: con il suo surplus commerciale è fonte di squilibri che potrebbero rivelarsi insostenibili per altri partner di Eurolandia. A creare una crepa nella totale sintonia di questi ultimi tempi tra Francia e Germania è stata oggi Christine Lagarde, ministro delle Finanze di Parigi, con un intervento pubblicato con grande risalto sulla prima pagina del 'Financial Times'. Il ragionamento di Lagarde parte dal riconoscimento del «gran lavoro» fatto dalla Germania negli ultimi dieci anni per migliorare la sua competitività anche grazie a un determinante contenimento del costo della manodopera. Ma il ministro francese si dice «non sicuro» che questo sia un modello «sostenibile» per l’intero gruppo dei Paesi che compongono l’eurozona. In questa situazione, per Lagarde, viene da chiedersi se la Germania non debba dare una mano ai suoi partner stimolando la domanda interna. Un argomento che tocca da vicino gli interessi italiani, visto che il mercato tedesco è il più importante per le esportazioni nazionali. Lagarde «non ha dichiarato guerra alla Ger-
mania», hanno tenuto a sottolineare i suoi più stretti collaboratori, consapevoli del potere dirompente della presa di posizione di un ministro così importante e tanto vicino a Nicolas Sarkozy. Ma le stesse fonti hanno sottolineato l’esigenza di non focalizzare solo sui deficit di bilancio e l’introduzione diregole più severe in materia di vigilanza sui conti pubblici il dibattito apertosi nell’Ue sulla necessità di un governo europeo dell’economia. Perchè in questo contesto, si osserva a Parigi, devono essere tenute in debita considerazione anche altre variabili, come appunto ilsurplus commerciale e l’avanzo della bilancia dei pagamenti che la Germania vede crescere di mese in mese. Le critiche rivolte alla Germania da Lagarde proprio in concomitanza con la riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles sono state respinte al mittente dal ministro delle Finanze austriaco, Joseph Proell. La presidente di turno dell’Ecofin, la spagnola Elena Salgado, ha invece osservato che il problema esiste. Ma anche che una cosa è parlare della necessità di maggiore equilibrio tra partner, un’altra è che un Paese rivolga pubblicamente delle raccomandazioni ad un altro.
chkin – occorre superare lo di PAOLO TEODORI scoglio insormontabile dei viMOSCA – Rilanciare i flussi sti che i turisti russi sono obturistici tra Italia e Russia e bligati a chiedere ogni volta riorganizzare l’immagine che vogliono recarsi in visita dell’Italia in termini di offerta in un Paese europeo». A quee affidabilità per i milioni di sto punto, ha aggiunto, «conpersone che ogni anno da tut- fido nelle iniziative che il preto il mondo ammirano le sue sidente del Consiglio italiano, bellezze. Da Mosca il ministro Silvio Berlusconi, saprà intradel Turismo Michela Vittoria prendere, di concerto con gli Brambilla coglie l'occasione altri Paesi europei, per supedel salone turistico Intour- rare i freni imposti dall’accormarket per lanciare segnali di do di Schengen, e quindi per intesa alle autorità russe e per migliorare i flussi turistici delineare gli impegni del go- russi verso l’Italia e l'Unione verno italiano per migliorare europea». Ma c'è di più: la trasferta del l’immagine del Belpaese. «L'Italia – ha spiegato nel corso di ministro Brambilla è stata anun incontro ufficiale a cui ha che l’occasione per tornare a parlare delle nuopartecipato tra ve politiche turigli altri anche il stiche che a breve presidente della il governo adotteAgenzia federarà. A cominciare le russa per il tudai prossimi estirismo Anatoly vi: «con l’inizio Yarochkin -pundella nuova stata sulla Russia, gione turistica, da dove si sta requindi intorno a gistrando un maggio, il minicontinuo austero del Turimento di cittadismo – ha annunni del ceto medio ciato –attiverà un interessati al nocall center multistro Paese». lingue per forniDal secondo re assistenza ai semestre del 2010, ha auspi- Michela Vittoria Brambilla turisti di tutto il mondo che visitacato il ministro, «ci attendiamo una ripresa dei no il nostro Paese. Si tratta di flussi turistici tra i due Paesi. un progetto –ha sottolineato – Determinante su questo fron- che ho fortemente voluto e che te saràl’avvio divoli direttitra sarà in grado di garantire l’asItalia e Russia, ambito questo sistenza ai turisti di tutto il che rappresenta un punto mondo con informazioni di prioritario della nostra agen- vario genere: da quelle più geda di lavoro, anche perch‚ i tu- nerali a quelle più pratiche e risti amano visitare gli altri operative». Ma gli annunci del Paesi del mondo utilizzando ministronon sisono limitatia voli diretti». Al momento il no- questo. Dai prossimi mesi, ha stro Paese rappresenta, ha ri- reso noto ancora, prenderà il cordato Brambilla, la sesta de- viail'Magic ItalyTour',rassestinazione dei flussi turistici gna itinerante che quest’anno russi, alle spalle di Turchia, dovrebbe toccare i paesi cenEgitto, Grecia, Francia e Spa- troeuropei, scandinavi e Spagna e Francia. E naturalmengna. Chiare anche le richieste dei te Magic Italy Tour arriverà russi, che tornano a premere anche in Russia a cominciare sul tasto delle limitazioni po- dai primi mesi del 2011. Priste dai visti di ingresso nell’Ue me mete simboliche, ha andovute all’accordo di Schen- nunciato, saranno Mosca e gen. «Ora – ha chiarito Yaro- San Pietroburgo.
Passo avanti nell’integrazione delle attività
Fiat va in Europa con Chrysler Scajola: «L’azienda non è in crisi» TORINO – Fa un ulteriore passo avanti il processo di integrazione delle attività in Europa di Fiat Group Automobiles e del gruppo Chrysler e il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola afferma che l’azienda torinese non è in crisi. Sull'altra sponda dell’oceano intanto, la casa americana richiama dal mercato circa 3.500 vetture dei nuovi modelli della Jeep, il Commander e il Gran Cherokee, a causa di possibili problemi al semiasse posteriore. Numeri piccoli rispetto alla grave vicenda Toyota, costretta a fare rientrare più di otto milioni di autovetture con un costo stimato oltre i 5 miliardi di dollari. «Spero che non accada mai alla Fiat nè alla Chrysler», aveva detto Sergio Marchionne a Ginevra spiegando di essere dispiaciuto per i problemi della società giapponese. Ora l’amministratore delegato del Lingotto, che continua a lavorare al piano strategico 2011-2014, che presenterà il 21 aprile a Torino, ha posto un nuovo tassello sul fronte dell’integrazione delle reti di vendita di Torino e della Chrysler. A partire da aprile Fiat Group Automobiles svolgerà attività commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi della casa di Detroit, Jeep e Dodge, in diversi paesi europei e sostituirà progressivamente Daimler nello svolgimento di queste operazioni. Fiat Group Automobiles Capital ha già preso il posto di Daimler per la
fornitura di servizi finanziari alla Chrysler in Europa, mentre le attività e i dipendenti delle società di vendita Chrysler nei vari paesi europei saranno progressivamente trasferiti nelle corrispondenti società commerciali di Fiat Group Automobiles. «La Fiat non è un’azienda in crisi, è un’azienda in crescita: cresce nel mondo, deve crescere anche in Italia», dice il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in Campania per un incontro sulle prospettive della Fma di Pratola Serra (Avellino), i cui lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria da diciotto mesi. «La Fiat si è impegnata spiega il ministro –ad aumentare del 50 per cento la produzione di auto e dirò all’azienda che deve crescere anche quella dei motori in Italia». Scajola assicura che l’auto sarà ancora “un punto di traino per l’economia della Campania» e che, grazie all’azione del governo e dell’azienda ci sarà «per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco un’inversione di tendenza mai vista. La produzione tornerà dall’estero, un segnale di fiducia verso il territorio». In Sicilia va avanti il progetto Sunny Car del numero uno del fondo Cape, Simone Cimino, con il partner indiano Reva: la produzione di auto elettrice e la costruzione della rete di ricarica potrebbe anche consentire secondo il finanziere siciliano - il graduale assorbimento dei dipendenti Fiat della fabbrica di Termini Imerese.
La casa americana richiama 3500 auto per il semiasse
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14 Economia
CHIESA E PEDOFILIA REALTA’ SQUALLIDA MA NON SI GENERALIZZI
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ALDO VIVIANO INTORNO a casi di pedofilia che si sarebbero verificati nel clero di nazioni europee ed oltre atlantico, sta sviluppandosi una curiosità morbosa e diffusa critica e impietosa volta a trascinare genericamente uomini di chiesa o relative istituzioni nel campo minato di vizi, presunti abusi ricorrenti, passioni, fragilità umane, debolezze di carattere o deformazione psicologica su soggetti di minore età. Si ripete indebitamente il lascivo detto: “ab uno disce omnes”, del tutto erroneo per un sereno giudizio, comunque fuorviante ad ogni modo. Non c’è chi non veda la contraddizione logica sulla squallida realtà che attinge all’intrigo patologico e volutamente ignora la linearità di missione dei pastori dei gregge di Cristo per i verdi pascoli della spiritualità. Nessun atto di presunzione, ma solo doverosa stima per la maggior parte dei ministri del Signore che seguono il maestro divino nella scelta evangelica di vita, nella guida saggia delle comunità loro affidate. C’è un’altra confusione da rimuovere, quella cioè che porta ad includere tra i diretti responsabili persone del tutto estranee a vicende particolari, solo perché “non potevano non sapere”. Senza dubbio l’informazione fa parte delle competenze da portare come dote essenziale nell’ufficio di presidio. Questa però si ferma dinanzi alle analisi specifiche e porta alla disamina del reale. C’è nel vangelo la condanna di Gesù, assoluta e senza scusanti: “Se qualcuno scandalizzasse uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina d’asino e venisse sommerso nel fondo del mare. I loro angeli nei cieli vedono continuamente la faccia del Padre mio... lasciate che i bambini vengano a me, non impediteli” (cfr. Mt. XVIII, 6-10 e XIX, 14). Gesù introduce nel nuovo tempio che è l’uomo la categoria dei piccoli e degli ultimi disprezzata dal giudaismo. Sottolinea cioè la grandezza dei piccoli chiamati ad una vocazione celeste che essi condivideranno con gli angeli, per esprimere la beatitudine degli umili ed innocenti. La purezza risulta dall’intervento che rende puro il cuore impuro dell’uomo. Purezza da riscoprire o ritrovare in noi, da rispettare in altri, specialmente nei deboli o indifesi. Lo scandalo è il peccato dell’insidia naturale, fa cadere l’uomo che non crede nella coerenza di vita, in modo particolare i “forti” ed adulti o consacrati nella fede sono invitati a non indurre in tentazione i deboli, i minori dell’appartenenza. Nel vangelo di Giovanni, al cap VIII, è riportato l’episodio della donna sorpresa in peccato. La citazione di un soggetto adulto facilita la comprensione del pensiero di Gesù, del suo comportamento dinanzi alla colpa. Egli guarda in faccia i legalisti e la peccatrice. Sono celebri le sue parole. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Che grande fatica dovettero fare quei puritani che forse non avevano ben indagato nella propria conoscenza, e uno ad uno abbandonato il banco della sentenza e scompaiono defilati, lasciando Gesù solo con la donna, alla quale viene intimato il monito: va e non peccare più. Ciò facendo il maestro non ha inteso approvare il male commesso dall’adultera, bensì ammonire i primi a non disumanizzare la colpa, e l’altra a cambiare vita. Il rischio nell’accanimento persecutorio sta nel subconscio di chi accusa, astrae dallo squallore degli atti oscuri e velati della colpa personale. Anziché curare prima la malattia endogena si infierisce sadicamente su quella altrui. Voler puntare il dito significa spesso assolvere se stessi. Gesù assolve dal peccato, comanda di riguardare soprattutto l’interno dell’uomo, ancor prima di spiare nei recessi interiori del prossimo. Non solo. Quel “non peccare più” è la responsabilizzazione del bene che resta comunque da compiere, nonostante le cadute, dalle quali rialzarsi, per correggersi sempre, allontanare le occasioni, vincere l’eredità concupiscenza del morso d’origine edenica.
LA GUERRA DEI FIGLI di GIAN ETTORE GASSANI* NONOSTANTE i numerosi richiami della magistratura, dell’avvocatura e del mondo delle scienze psicosociali, le coppie italiane (i separati,i divorziati e i conviventi) si contendono i figli come se fossero oggetti da espropriare o, peggio, bottino di guerra anche nell’ambito delle apparentemente miti “separazioni consensuali”. I danni subiti dai bambini contesi sono verificabili nelle migliaia di perizie psicologiche depositate nei Tribunali e nell’aumento vertiginoso nel ricorso alla psicoterapia infantile. Dall’introduzione della legge sull’affidamento condiviso il 72% dei figli contesi nelle procedure di separazione (47.812) sono stati affidati in via condivisa. Nelle procedure di divorzio va molto peggio: soltanto la metà dei figli è stata affidata ad entrambi i genitori (12.492). I gravi conflitti dei genitori stanno producendo disastri di tipo psicologico, morale e sociale a danno dei loro figli. Urgono normative che impongano ai genitori che esercitano il diritto di separarsi e divorziare comportamenti responsabili finalizzati alla piena tutela degli equilibri dei figli. Occorre inoltre prevedere sanzioni effettive in ambito penale nei confronti di tutti quei comportamenti assunti dai genitori finalizzati ad ostacolare il diritto di visita dell’altro genitore o a plagiare la prole onde condizionarne i comportamenti e i rapporti. *presidente dell’Associazione avvocati matrimonialisti italiani
E' tempo di essere un pochino più docili con le persone che intorno a voi chiedono più comprensione e soprattutto che non vogliono darvi noia.
TORO 21/4 - 20/5
Dovrete essere onesti e dire la verità, così come avete sempre fatto e come avete sempre insegnato alle persone che avete intorno o come vi hanno insegnato!
GEMELLI 21/5 - 21/6
Anche voi avrete molto di cui occuparvi, quindi cercate di organizzarvi nel migliore dei modi e di non trascurare nulla che possa poi portarvi via altro tempo in futuro.
MATERA, UNA STORIA CHE SI RIPETE di VITO BUBBICO
CANCRO 22/6 - 22/7
Vi dovrete necessariamente impegnare su più fronti, in quanto il vostro intervento sarà indispensabile. Ci sono questioni che vi riguardano troppo da vicino!
LEONE 23/7 - 23/8
segue dalla prima -tersi il prossimo 28 e 29 marzo. Ancora una volta il candidato del centro sinistra sarebbe in poule position ma non supererebbe la fatidica soglia del 50%,seguito a ruota da quello del centro destra e, quindi, dalla pattuglia delle liste civiche. Ancora una volta si prospetta lo spettro di una partita da definire nei tempi supplementari, con un ballottaggio che nuovamente si accinge ad essere condizionato nell'esito finale da un grumo di liste civiche, anche questa volta come allora ispirate (ed ora anche capeggiate fisicamente) dal patron di TRM e di Datacontact. Un Berlusconi di provincia in miniatura, per censo e interessi nei media. A prendere per buone le risposte del campione intervistato, sembrerebbe che i materani non abbiano davvero imparato la lezione. Ovvero che la parcellizzazione del proprio voto non aiuta a risolvere i problemi della città. Al massimo l'altra volta ha dato sfogo ad una protesta nei confronti di un centro sinistra pasticcione, ma non è servita e (se confermata) non servirà, ora come allora, a costruire nulla di buono. Quella che doveva essere una seria corsa tra un numero ragionevole di candidati a sindaco ed un altrettanto ragionevole numero di concorrenti alla carica di consigliere comunale, si è trasformata in una confusa e caotica maratona strapaesana. Ragionevole è sicuramente il numero dei candidati a sindaco (sei), ma straordinariamente sopra le righe è la pletora dei circa settecento candidati alla conquista di uno dei quaranta seggi consiliari. Già si è partiti, quindi, con il piede sbagliato e la partita sembra essere oramai segnata da questa colossale “discesa in campo” che sta trasformando la città in una vera e propria fiera del voto. Eppure gli attori principali di questo remake sono sostanzialmente gli stessi dell'altra volta, con qualche piccolo spostamento nei ruoli. L'allora candidato a Sindaco del centro destra, Nicola Buccico, giunse secondo e per vincere al ballottaggio si alleò con i “terzisti” delle liste civiche capeggiate da Saverio Acito, ma ispirate e sostenute da Angelo Tosto. Ora il po-
sto di Nicola Buccico, fatto fuori proprio dalla difficile convivenza con quelle liste civiche, è stato occupato da Saverio Acito (nel frattempo transitato armi e bagagli nel PdL). Mentre la casella prima occupata da Acito a capo delle liste civiche è stata rilevata dal legittimo proprietario, ovvero, Angelo Tosto. Cosa c'è di nuovo all'orizzonte, quindi? Nulla. Solo che per lo mezzo, e scusate se è poco, c'è stato il fallimento precoce di quella spuria esperienza amministrativa con una Città che ne sta pagando per intero il prezzo, compreso il vuoto di governo democratico del lungo periodo di commissariamento. Il centro sinistra è giunto all'appuntamento unito, sebbene con affanno ed in ritardo, e si presenta con una candidatura autorevole e di spessore come quella di Salvatore Adduce. Eppure non sembra essersi ancora riconciliato completamente con l'elettorato materano che pure in passato gli ha sempre dato ampia fiducia. Rischia così di pagare lo scotto di un eccessivo attardarsi, specie da parte del suo maggiore partito, nelle beghe interne e di una carenza di iniziativa politica. Rischia di ritrovarsi così a rivivere lo stesso psicodramma di un ballottaggio condizionato da troppe incertezze. Sta tutta qui la cifra della colpevole incapacità a capitalizzare, nei mesi succedutisi alla caduta della giunta Buccico, il vantaggio derivante da quel fallimento. Fallimento che ha portato a questo voto anticipato. Nel non essersi cimentati in una tempestiva azione (che aveva tutto il tempo necessario per essere condotta con successo) capace di provocare nella testa dei materani quel ripensamento necessario ad evitare il ripetersi di questa diaspora in tante liste civiche. Una condizione necessaria per assicurare una guida certa, autorevole e duratura al palazzo di Città. Che sia di destra, di sinistra o di altro colore. Ma la campagna elettorale non è finita. Come diceva il nostro direttore per i protagonisti in campo è possibile far leva ancora sull'alto numero degli indecisi (circa il 20%) che potrebbero scongiurare l'assistere ad un “dejà vu”. Compito arduo, sebbene non impossibile.
L'amore si manifesterà in vari modi. Se siete single in particolar modo, sarete facilmente passibili di colpo di fulmine! Tutte le emozioni vanno provate.
VERGINE 24/8 - 22/9
Potreste essere molto abili a trovare qualche intoppo ed ovviamente a risolverlo, prima che possa diventare un problema per le persone che vi sono intorno.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Qualcuno che vi sta molto vicino cercherà di darvi dei consigli molto validi per il vostro lavoro ed in alternativa,anche per la vostra vita privata! Cercate di ascoltare!
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Ci saranno varie persone che gradiranno avere un contatto con voi, poiché vi trovano interessanti ed anche molto intriganti in alcuni casi.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Sarete molto gentili con tutte le persone che vi troverete di fronte e questa è una caratteristica che di solito la gente ama in voi! Non ci si aspetta da voi un calo umorale
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Potrebbe anche capitarvi di dover incontrare una persona che non vi piace particolarmente, ma che ogni tanto, siete costretti a vedere, per lavoro o per questioni private.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Le vostre parole risuoneranno come estremamente importanti per le persone che vi sono vicino e che vorrebbero avere la vostra forza! Oggi farete proprio un bel gesto!
PESCI 20/2 - 20/3
Potreste aver dimenticato alcune questioni lavorative, che non vi impediranno di portare avanti i vostri progetti, ma che sicuramente potrebbero comportare screzi.
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Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Firmato il contratto con cui la società potrà investire e migliorare il servizio per i lucani
Il premio dei disagi: 60 milioni Nonostante la sporcizia e i ritardi, la Regione aiuterà le Fal per tre anni MANCATA regolarità, puntualità, pulizia e decoro. Climatizzazione e toilette inadeguate. Sono queste le condizioni in cui viaggiano i maggiori treni della nostra regione, incluse quelle delle Ferrovie Appulo Lucane. Lo sanno bene i pendolari, costretti a usufruire ogni giorno di servizi poco adeguati, anche per raggiungere dal capoluogo la provincia e viceversa. Da oggi, però, la situazione dovrebbe migliorare. E’ stato sottoscritto, ieri, il nuovo contratto di servizio tra la Regione Basilicata e le Fal. Della validità di tre anni (precisamente dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2011), l'accordo impegna la Fal a garantire un efficace servizio di trasporto pubblico ferroviario e automobilistico per una percorrenza annua complessiva di circa 690 mila chilometri per i treni e 2 milioni e 200 mila chilometri per gli autobus. In cambio, la Regione Basilicata offre un contributo della somma di circa 20 milioni di euro l'anno (totale, 60 milioni) che garantirebbe alle Fal tutta la serenità finanziaria necessaria per investire. Investire, innanzitutto «nel recupero del rapporto di credibilità con l'utenza. Inizia così - afferma il presidente delleFal, MatteoColamus-
A sinistra Colamussi, sopra il dirigente con l’assessore Vita
si - un periodo sicuramente pù impegnativo». Il nuovo contratto, infatti, prevede degli importanti interventi su diversi fronti. In primo luogo, il restyling completo di tutto il parco rotabile e di tre stazioni: Matera sud, Matera nord, Venusio centrale «abbandonate a
loro stesse da almeno 20 anni». E poi, il rinnovo dei binari della tratta Venusio-Matera sud (Bari-Matera) per un costo di 5 milioni e 830 mila euro, e della tratta GenzanoOppido (Gravina-Avigliano) per un costo di 3 milioni e 800 mila euro. Dalla carta sembra si sia
già passati ai fatti. «Per queste ultime tratte - continua Colamussi - sono già state avviate le gare d'appalto. Il protocollo intero, tramutato nelle delibere di giunta 362 e 363 del 2 marzo, permette alla Fal di cambiare vocazione. Una vocazione che può dirsi, oggi, metropolitana sia per
il collegamento dei due grandi centri lucani che per quella “leggera”del capoluogo, il cui completamento diventa una prioritaria necessità sia in termini ambientali che di mobilità». Questo dal punto di vista del parco rotabile. Per quanto riguarda il parco su gom-
me, invece, sono in arrivo nuovi 9 autobus Fal in sostituzione di quelli obsoleti. In proposito, Colamussi precisa come sia indispensabile «implementare ulteriormente e rinnovare il parco autobus, sia per andare incontro alle esigenze degli utenti che per tutelare l'ambiente». Ancora più importante, inoltre, è «riabilitare e riqualificare il personale con una nuova mentalità. Il problema più grande che ho incontrato in quest'anno e mezzo di lavoro - continua Colamussi - non riguarda tanto la puntualità quanto questioni logistiche come le segnalazioni e la cartellonistica». Tante novità, quindi, per una altrettanto nuova sfida: «Realizzare opere infrastrutturali che mettano al primo posto il pendolare, per troppo tempo trascurato. Non a caso noi siamo stata la prima azienda nel meridione a programmare una sanificazione che non fosse dettata dall'emergenza. Massima attenzione presteremo, quindi, al decoro, alle toilettes, ai condizionatori». Per questo motivo, il contratto prevede la possibilità da parte della Regione di disporre verifiche e controlli sui servizi e sull'osservanza delle norme stabilite. In caso di inadempienza, potrà fare ricorso a sanzioni e penalità. an. mar.
Intervento del segretario Giordano sulla questione che crea polemica
Articolo 18, l’Ugl difende il governo L’arbitrato e la conciliazione favorirebbero i lavoratori L’ARBITRATO, istituto tanto contestato relativamente alla modifica dell’articolo 18 sul licenziamento, viene difeso dall’Ugl della Basilicata. Dice il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Metalmeccanici, Giuseppe Giordano: «In Basilicata, dove il lavoro è mancante e si registra un tasso di disoccupazione elevatissimo, non bisogna creare confusione sia ai quei pochi fortunati lavoratori che hanno un'occupazione ed a chi vive nella speranza di averla, sulla questione dell'articolo 18 (legge n. 300/1970), perché tutti in questione non saranno penalizzati dalla possibilità di accedere a conciliazione e arbitrato: l'approvazione al Senato e divenuta legge, prevede la riforma del processo del lavoro
che ha tra i punti più significativi,l'introduzione di un canale parallelo, quello della conciliazione e dell'arbitrato, rispetto al percorso giudiziario, che rimane comunque disponibile». «Bisogna spiegarlo e farlo capire necessariamente a tutti - aggiunge - soprattutto per scrivere la parola fine a quanto di negativo viene propagandato che sicuramente esaspera tutti gli occupati e non, nella nostra regione già indebolita notevolmente dalla crisi in atto. La conciliazione e l'arbitrato divengono una strada effettivamente utilizzabile nella risoluzione delle controversie e non vengono penalizzati i lavoratori che volessero scegliere la via giudiziaria: ciò che abbiamo interpretato e si è prefisso il legislatore è di ren-
dere più veloci le definizioni delle vertenze di lavoro, soprattutto in caso di licenziamento ed in considerazione che non è stato mai abrogato l'art. 18, la previsione della reintegrazione nel posto di lavoro stabilita da quella norma può essere richiesta anche in sede di tentativo di conciliazione e di arbitrato». «Questo è quanto abbiamo valutato - prosegue il sindacalista condividiamo la dichiarazione di intenti firmata l'11 marzo al ministero del Lavoro dall'Ugl nazionale , altri sindacati nazionali, Confindustria e per cui si è voluto fare chiarezza». «In riferimento al comma 9 - aggiunge - quello che a parer nostro fa più discutere perché introduce nei rapporti di lavoro la cosiddetta
“clausola compromissoria” che obbliga le parti al ricorso all'arbitrato in caso di controversia, sono state espresse tante preoccupazioni, l'Ugl Basilicata metalmeccanici ritiene che tale atteggiamento confusionario non ha fondamento in quanto, con la norma approvata si evince chiaramente che siano “le parti contrattuali” (ossia, per i contratti di lavoro che sono collettivi, le associazioni sindacali e quelle datoriali) a pattuire clausole compromissorie, deve essere “certificata”(quindi, con data e firme certe) , per giunta ove non siano stati stipulati accordi interconfederali per regolamentare la materia entro un anno dall'entrata in vigore della legge, sarà il Ministero del Lavoro ad elaborare un decreto legislativo di applicazione».
Giordano dell’Ugl
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24 ore in Basilicata
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Alle regionali 55 su 400 candidati. Alle comunali di Matera 190 su 721, con una candidata sindaco
Un cielo senza l’altra metà Scarsa la presenza femminile alle prossime elezioni. Cinque liste senza donne “QUOTE rosa”. Ovvero, numero minimo (quota) di donne (rosa) da rispettare, nel momento in cui vengono costituite le liste elettorali. Come a dire, la parità passa da qui, attraverso un numero. E allora, sedi numeri sitratta, qual è il livello di parità alle ultime elezioni regionali e comunali in Basilicata? Il calcolo è breve quanto piuttosto semplice. Basta prendersi la briga di contare i candidati donna, una per una. Ecco i risultati: alle regionali risultano 55 donne su un totale di 400 candidati. In più, su 33 liste, in 5 non compare nemmeno una donna. Passiamo alle comunali nella città di Matera: 190 su 721, con una donna come candidato sindaco. Per quanto riguarda le comunali nelle province del Materano il rapporto è di 45 su 244, con ben 3 donne candidate sindaco e una sola lista completamente al maschile su 15. Infine, nei comuni del potentino prossimi alle lezioni, la presenza femminile è pari a 70 su 379, con tre candidate sindaco. A una prima osservazione del dato, ciò che emerge è una riduzione del numero di donne man mano che aumenta il livello istituzionale. Cioè, più si tratta di livelli apicali, in cui il potere è in mano a una sola persona, più l'assenza della donna è sistematica. Infatti, abbiamo una escalation che va dalle sei candidate sindaco nei piccoli comuni nel potentino e nel materano a una sola in una delle
La bilancia uomodonna in politica non è in pari come questa
due province lucane, fino a zero candidate come governatrici della Regione Basilicata. Facile pensare, a questo punto, che aumentando i gradini della scalinata la presenza delle donne diminuisca di pari passo. Nulla di più sbagliato. Una ricerca effettuata nel 2006 da un “partenariato di sviluppo geografico”nel Lazio, che ha coinvolto sindacati, studi di ricerca e Regione, con il patrocinio dell'unione Europea e del Ministero del lavoro, sfata uno dei maggiori luoghi comuni. Per quanto riguarda la presenza delle donne a livello regionale e tra i sindaci, l'Italia compare tra i così detti “paesi virtuosi”rispetto ad altri paesi europei. Il problema, però è che la percentuale -pari nel primo caso al 10 per cento e nel secondo al 9,6 non si discosta molto da quella nazionale, dove l'Italia con il suo 17 per cento si piazza all'ultimo posto tra i “paesi non virtuosi”. Cosa significa tutto ciò? Al contrario di quanto comunemente si
pensi, la donna ha meno possibilità di riuscita a livello locale. Bisogna partire dal territorio. Si capisce bene, quindi, quanto la questione non sia meramente matematica. Dai numeri, sarebbe bene passare ai fatti, ai vissuti, alle storie. Come quella di Rosa Gentile, materana presidente nazionale dell'associazione di Confindustria “Impresa Donna” e unica donna dirigente alla Camera del commercio come vicepresidente vicario. Pur non rivestendo un ruolo prettamente politico, la sua esperienza ha una valenza particolare in quanto riguarda un settore tradizionalmente maschile: quello dell'imprenditoria. «La presenza delle donne - precisa Gentile - è carente a tutti i livelli elettivi, a partire dalla politica. E’ triste parlare di percentuali, ma siamo costretti a farlo perché i posti sono occupati da uomini che non designano le donne. È importante quindi, creare una “rete al femminile”per variare i sistemi e portarli più vicini alle
nostre problematiche». Gentile fa riferimento a tutta una serie di servizi che purtroppo non agevolano la vita delle donne: «Una situazione del genere-afferma-pesa sia in termini di Pil che di spesa pubblica». In un articolo pubblicato sul Sole 24 ore il 9 Marzo, si analizza il fenomeno in questione. Secondo gli ultimi dati Ocse - si legge nell'articolo - le donne lavorano meno degli uomini perché rivestono cariche inferiori. Di conseguenza, guadagnano e consumano meno. Una grossa perdita in termini economici, considerando che il 73 per cento dei prodotti di largo consumo in Italia è scelto da donne. Ecco come arginare il fenomeno: offrire servizi. «Asili - dice Gentile - e formazione permanente, perché le donne fanno fatica a scendere in campo in età giovane. A livello istituzionale, infatti, abbiamo un vuoto proprio nella fascia media». Un fattore positivo, però, esiste. «Innanzitutto laddove le donne rischiano personalmente hanno il primo posto in Europa e poi, a livello locale, in materia di numeri sono stati fatti dei passi in avanti rispetto alle precedenti elezioni». Ma la strada è ancora lunga: «Spero - conclude - si arrivi a un punto in cui a tutti i livelli ci sia una rappresentanza di uomini e donne esclusivamente per competenze e capacità». Anna Martino
Il cursus honorum di Rosa Gentile Rosa Gentile
BELLA, giovane e soprattutto con grande competenza. E’ Rosa Gentile, la materana che è riuscita a convincere quanti ha incontrato sul suo cammino sulla sua professionalità e voglia di fare. E’ così, muovendo i primi passi nella sua regione, è riuscita a diventare presidente territoriale alla Giunta nazionale di Confartigianato e vicepresidente alla Camera di Commercio. Quanti stereotipi di genere ha dovuto superare per arrivare fin qui. Come quando, al primo incontrodi giunta,proprioperchè unicadonna, l'hanno scambiata per segretaria. Una soggezione che si è fatta ancora più forte quando, a Dubai, ha sottoscritto un protocollo con donne arabe. Gentile vive tra Rotondella e Matera, ma è sempre in viaggio. Francia, Spagna, Emirati arabi. Il suo sogno? «Una vera e propria scuola politica, solo così la classe dirigente potrà conoscere i sistemi, attivare delle buone strategie sul territorio e andare incontro ai cittadini». a. m.
Tutti gli avvistamenti registrati dall’Aeronautica militare nel 2009
Ufo da un film di fantascienza
Un Ufo tutto lucano Una specie di “razzo rosso fuoco” luminescente C’E ANCHE un Ufo lucano, nel 2009.Unoggetto volantenonidentificato avvistato sui cieli della Basilicata. Lo si legge fra le 12 segnalazioni registrate dal Reparto generale sicurezza dell’Aeronautica militare. Nel 2008 erano state 9 e nel 2007 soltanto 3. Il 12 giugno un presunto Ovni (così si chiamano in italiano) dalla forma «allungata simile ad un razzo» di colore «luminescente rosso
fuoco» è stato avvistato in diverse aree della Basilicata, dopo essere stato visto a Conversano (Bari) e in altre zone della Puglia. Verrà osservato anche in Calabria Naturalmente, l’inserimento dell’avvistamento di un Ovni - cioè appunto un «Oggetto volante non identificato» – nell’apposita voce del Reparto generale sicurezza dell’Aeronautica non significa che gli alieni sono tra noi. La forza armata raccoglie infatti le segnala-
zioni provenienti da diverse fonti, senza esprimere valutazioni sulla loro attendibilità. Tuttavia, un’indagine tecnica viene compiuta e l’episodio si classifica come avvistamento di Ovni soltanto quando «non è stato possibile individuarne una giustificazione tecnica o naturale». Così è stato, ad esempio, per la sfera «luminosa dicolore rosso, ferma nel cielo» a «circa 200-300 metri» di altezza che alcuni cittadini hanno
visto il 25 gennaio 2009 sul cielo di Tenna, in Trentino. Dagli accertamenti svolti «non è stato possibile associare l’eventoad attivitàdivolo o di radiosondaggio conosciuta», così come nessun «fenomeno inso-
lito riferibile all’avvenimento» è stato segnalato dall’Osservatorio astronomico di Padova al momento dell’avvistamento. E la sfera luminosa è diventata atutti gli effetti un Oggetto volante non identificato.
Illustrato al sottosegretario Reina il piano per valorizzare il fiume Iniziativa della Regione per aiutare le attività agricole e zootecniche
Un progetto per il Noce IL GAL ALLBA ha presentato il fiume Noce al Sottosegretario per le Infrastrutture e i trasporti. Losi legge inun comunicato stampa ad hoc. «Il Progetto per la valorizzazione del Fiume Noce - è scritto - è stato illustrato all'onorevole Giuseppe Maria Reina, sottosegretario di Stato al ministero per le Infrastrutture e i trasporti, dal vicepresidente del Gal Allba Giuseppe Di Fazio, a Tortora durante un convegno dal tema “Il territorio della Valle del Noce per un Progetto di sviluppo Mare, Fiumi, Montagna, vere Risorse». All'incontro erano invitati i cittadini di Tortora, Orlandino Greco Presidente del consiglio provinciale di Cosenza, sindaci di tutti i comuni della Valle del Noce nella loro qualità di Ambasciatori della Valle, gli imprenditori privati dell'area ed inparticolare gli operatori turistici di Maratea. «Luigi Urli del Comitato cittadino di Maratea - è riportato nella nota stampa - ha evidenziato le preoccupazioni per l'ambiente e per gli interessi sociali ed economici della co-
Un angolo ameno del fiume Noce
sta, sottolineando come i rischi per la viabilità, esaltati dalle recenti frane lungo la Statale n.18, rappresentino oramai un problema di rilievo nazionalee lanecessità diuna mobilitazione che raggruppi la volontà degli Amministratori locali e dell'intera Comunità, superando le appartenenze politiche e i limiti amministrativi». «Il Progetto per la valorizzazione del Fiume Noce - proseguono i portavoce - già indicato come esperienza esemplare di sviluppo integrato è stato apprezzato positivamente anche dall'on. Reina
che lo ha indicato come buon esempio di ascolto del territorio, il sottosegretario ha giudicato positivamente anche le relazioni concrete che si sono avviate tra i sindaci, considerando estremamente positivo il fatto che questo territorio voglia proporsi come interlocutore vero e condiviso con i soggetti della programmazione, ai vari livelli, oltre che la nomina dei Sindaci ad Ambasciatori della Valle del Noce, iniziativa che mette in evidenza la volontà di esportare all'esterno dell'area valori ed immagine identitaria di tutta la Comunità».
Con il Pif aiuti alle “filiere SI CHIAMANO “Pif”, ossia Progetti Integrati di Filiera. Con questo avviso, la Regione Basilicata intende perseguire, sull’intero territorio regionale, un’azione a sostegno dei comparti produttivi ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico, vitivinicolo ed olivicolo. «E’ finalità del bando - è scritto in un comunicato stampa - favorire, attraverso un approccio progettuale complessivo e condiviso, l’aggregazione e la cooperazione tra i diversi operatori di filiera, dalla produzione alla commercializzazione, al fine di razionalizzare le attività economiche che si svolgono lungo le principali fasi operative». E c’è un altro obiettivo dichiarato: «Favorire la concentrazione dell’offerta, aumentare il valore aggiunto del settore e la competitività delle imprese, promuovere la tipicità delle produzioni e del territorio, aumentare il potere contrattuale degli imprenditori».
Allevamento di bovini
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE “SAN CARLO” AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI 1) Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, via Potito Perone, Ing. Giuseppe Spera, 85100 POTENZA. Tel.0971-612677, e-mail provveditore@ospedalesancarlo.it, Fax0971-612551, www.ospedalesancarlo.it. 2) Procedura aperta per l’affidamento triennale dei servizi e contratti assicurativi dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza. 3) Nomenclatura: 66.51.00.00-8 (oggetto principale). 4) DATA DI AGGIUDICAZIONE: 31/12/2009. 5) CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: Offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del D. Lgs 163/2006 e ss.mm.ii. 6) OFFERTE PERVENUTE: N.06. 7) AGGIUDICATARI: • per il Lotto I “Responsabilità Civile Terzi (RCT/RCO)”: Alla Ditta IGI INSURANCE COMPANY UNITED; • per il Lotto II “RC Patrimoniale (RCP)” alla Ditta LLOYD’S OF LONDON-DAC; • per il Lotto III “Incendio Patrimonio (INC)”: alla Ditta REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI; • per il Lotto IV “Missioni/ Infortuni (ING/Kasko)”: alla DITTA ALLIANZ RAS; • per il Lotto V “Parco veicoli (RCA/ARD/INF cond.)” : alla Ditta REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI. la spesa complessiva annuale ammonta ad € 3.025.570,52, così distinta: • Lotto I: € 2.945.000,00=; • Lotto II € 30.593,06=; • Lotto III: € 29.800,00=; • Lotto IV: € 14.442,00=; • Lotto V: € 5.735,46=; Per il Lotto di gara VI “Tutela Legale (TL)” non è stata presentata nessuna offerta; 8) La spesa complessiva triennale ammonta ad € 9.076.711,56. 9) SUBAPPALTO : si 10)Bando di gara: GUCE 2009/S 213-307804 del 05/11/2009-GURI n.133 del 11/11/2009 11)Data di spedizione del presente avviso: 08/03/2010 12) Ricorso: T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) Basilicata IL DIRETTORE GENERALE Ing. Giovanni DE COSTANZO
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Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Giuseppe Postiglione torna a casa Il Riesame dispone gli arresti domiciliari per l’ex patron del Potenza POTENZA - Dopo quasi quattro mesi di carcere è tornato a casa l'ex patron del Potenza Sport club Giuseppe Postiglione. Ieri pomeriggio il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Luigi Spina ha accolto un'istanza presentata dall'avvocato Donatello Cimadomo e ha sostituito la misura cautelare degli arresti in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari. Postiglione ha lasciato il carcere di Potenza verso le 18 e, accompagnato dal padre Nino, è tornato a casa dalla moglie e dai tre figli. Ad accoglierlo c'erano parenti e giornalisti. Postiglione non si è fermato a parlare. Ha salutato ed è entrato in casa. Tempo fa, un'altra richiesta era stata respinta e l'11 dicembre 2009 anche il Tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta di scarcerazione di Postiglione. Giuseppe Postiglione divenne proprietario del Potenza il 16 giugno 2006, all'età di 24 anni,
diventando perciò il «patron» più giovane del calcio italiano. Sotto la sua guida, il Potenza tornò nell'allora Serie C1, nel 2007, dopo 15 anni in campionati inferiori. A Postiglione si deve anche il primo «terzo tempo» del calcio italiano, il 12 dicembre 2007, dopo la partita Potenza-Sambenedettese. Poi, anche per i suoi rapporti con il boss Antonio Possidente, secondo il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini, aveva messo su «un'associazione a delinquere di stampo mafioso». Il magistrato, che a novembre ha ottenuto l'arresto di Postiglione, del boss e di altre sette persone, ha chiesto al Tribunale del Riesame di aggravare le accuse e di accogliere alcune misure cautelari che il gip aveva rigettato. Tra queste c'è una richiesta di arresto per il consigliere regionale Luigi Scaglione. Perché? Avrebbe offerto, secondo l'accusa, «il personale contributo politico e il sostegno del
suo partito (l'Udeur ndr) alla realizzazione del nuovo stadio di Potenza che l'organizzazione criminale voleva costruire». Concorso esterno in associazione mafiosa, secondo l'accusa. Il politico si è difeso sostenendo di essere vittima della sua passione per lo sport. Al materiale che aveva già valutato il giudice per le indagini preliminari il pubblico ministero antimafia Francesco Basentini ha aggiunto un paio di verbali di testimoni (due ex assessori del Comune di Potenza) e un'intercettazione telefonica del boss Cossidente. Spetterà ai giudici stabilire quanto valgono. La discussione del Riesame in appello si terrà oggi. Ieri sera è stata accolta, sempre dal gip di Potenza Luigi Spina, anche l'istanza presentata dall'avvocato Gaetano Basile, difensore di Michele Scalone, che dai domiciliari potrà anche allontanarsi per espletare l'attvità lavorativa. fab. ame. Giuseppe Postiglione
Firma fra Acquedotto Pugliese e Acquedotto Lucano sulla gestione delle strutture
Accordo firmato con l’acqua Potabilizzatori di Montalbano Jonico, Camastra e personale ad Al ACQUEDOTTO Pugliese e Acquedotto Lucano hanno sottoscritto un atto con il quale si dà attuazione all’accordo tra le Regioni Puglia e Basilicata, già deliberato nelle scorse settimane, attraverso il quale, a partire dal primo aprile prossimo, la gestione dei potabilizzatori di Montalbano Jonico, del Camastra e relativo personale impiegato, attualmente gestiti da Acquedotto Pugliese, saranno trasferiti ad Acquedotto Lucano. Lo rende noto con un comunicato l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati. L’atto sottoscritto tra i due enti gestori – si legge nella nota – favorirà «il rilancio di proficue collaborazioni tra le due realtà industriali, anche in chiave futura, in un rinnovato contesto di chiarezza nei rapporti e nelle specifiche competenze, anche a beneficio dei territori serviti». Con il trasferimento dell’im-
Tubature d’acquedoto
pianto del Camastra, viene trasferita anche la gestione della condotta premente con annesso impianto di sollevamento a servizio del potabilizzatore. «Stiamo riuscendo a definire questioni pendenti da anni – afferma Amati – tra la Regione Puglia, la
Guardia di Finanza Domani visita del generale Cosimo D’Arrigo POTENZA - Domani il comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo, farà visita al comando regionale di Basilicata. Il generale di corpo d’armata, D’Arrigo, sarà accolto dal comandante regionale , generale Gaetano Barberi. Nel corso della visita il generale D’Arrigo incontrerà gli ufficiale e una rappresentanza di ispettori, sovrintendenti e finanzieri che prestano servizio in Basilicata.
Il generale D’Arrigo
Regione Basilicata, l'Acquedotto Pugliese e quello Lucano. Grazie a quest’accordo e all’attività svolta negli ultimi mesi, siamo riusciti a stabilire la titolarità e la gestione degli impianti di potabilizzazione e a definire le complessive partite debitorie e credi-
tizie ancora sospese». Per l’attuazione dell’accordo sono state fatte numerose riunioni del Comitato di Coordinamento per l’attuazione dell’Accordo di Programma tra la Basilicata, la Puglia e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Settimana della tiroide Gli appuntamenti locali LE ENDOCRINOLOGIE dell’Azienda Sanitaria di Potenza (Asp) aderiscono alla "Settimana Nazionale della Tiroide" che si svolge in tutta Italia a partire da ieri fino a venerdì 19 marzo prossimo. L’iniziativa, in particolare, consente ai cittadini di qualsiasi età, che non abbiano mai eseguito visite endocrinologiche per patologie della tiroide, di accedere liberamente e gratuitamente ( senza prenotazione e ricetta medica) negli ambulatori specialistici aziendali per essere sottoposti ad un esame clinico ed ecografico della ghiandola.
Questo il calendario predisposto per l’accesso alle strutture dell’Asp: 15 marzo a Venosa dalle 9 alle 19 presso l'ambulatorio di Diabetologia/Endocrinologia dell'Ospedale di Venosa (primo piano). 18 marzo a Potenza dalle 9 alle 13 presso il Poliambulatorio Madre Teresa di Calcutta-Ambulatorio di Endocrinologia/Diabetologia. dal 15 al 19 marzo a Lagonegro L'organizzazione fa riferimento all'Endocrinochirurgia di Lagonegro. Per prenotare la visita telefonare al numero verde 800199894.
Superati i risultati del 2008
All’Agenzia delle Entrate 56 milioni 56,5 MILIONI di euro: tanto ha incassato nel 2009 l’Agenzia delle Entratedella Basilicat, superando i risultati del 2008. L’attività di contrasto all’evasione svolta ha segnato un incremento pari all’11% rispetto al 2008, anno nel quale il riscosso si attestava su circa 50 milioni di euro. Dei 56,5 milioni di euro quasi 26 milioni derivano da ruoli e 30,5 milioni da versamenti diretti. Di particolare rilievo è il riscosso derivante dall’utilizzo degli istituti definitori dell’adesione e dell’acquiescenza, pari a 16,4 milioni. Con oltre 7,5 mila controlli sostanziali sono state accertate maggiori imposte per oltre 88 milioni di euro, con un aumento del 10% circa rispetto all’anno precedente. Particolare importanza per gli accertamenti sintetici che hanno permesso di accertare 4,4 milioni di euro di evasione fiscale e gli accertamenti assistiti da indagini finanziarie che hanno permesso di accertarne 3,9 milioni di euro. Si affina la qualità dei controlli tramite studi di settore che, seppure meno numerosi ma più mirati, hanno portato unamaggiore impostaaccertatamedia dicirca 8.500 euro per accertamento contro i 5.700 del 2008, e una maggiore imposta media definita di circa 2.870 euro per accertamento.
Partecipazione al salone Itb
Turismo, Basilicata presente a Berlino LA BASILICATA oramai partecipa a tutte le borse del turismo internazionali. E’ stata presente anche alla Itb di Berlino, manifestazione fra le più importanti, tenutasi nella capitale tedesca dal 10 marzo fino ad avantieri. «Grazie alla struttura predisposta dall'Apt - si legge in un comunicato della Regione - e ai corrispondenti presenti sul territorio tedesco, è stato possibile procedere ad un serie di incontri con la stampa locale, interessata a conoscere l'offertaturistica dellaRegione Basilicata.Presso lo stand Basilicata della Itb di Berlino sono stati contattati 6 Tour Operator; 2 responsabili di portali internet specializzati nel turismo; Club viaggi per automobilisti; operatori della comunicazione turistica».
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18 24 Ore in Basilicata Accolto il ricorso dell’avvocato Donatello Cimadomo. Scalone adesso potrà lavorare
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Martedì 16 marzo 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Stamattina previsto corteo e manifestazione dei genitori davanti alla Prefettura
Il pasticciaccio di via Leoncavallo La paura per la vulnerabilità sismica e la confusione sul trasferimento SCELGONO la strada della manifestazione i genitori della scuola media di via Leoncavallo. Oggi, infatti, partirà alle 8.30 un corteo di genitori diretto verso il Palazzo di Città e la Prefettura. Al centro della polemica proprio il plesso della scuola media di via Leoncavallo “Beato Bonaventura” (succursale della “Sinisgalli”) che, stando a un'ultima lettera inviata dall'assessore comunale alla Pubblica istruzione Massimo Molinari al dirigente dell'istituto comprensivo “Sinisgalli” Giovanna Gallo, lo scorso 10 marzo, doveva essere “delocalizzato”. In pratica 8 classi (seconde e terze medie) di via Leoncavallo avrebbero dovuto “traslocare” nella scuola di viale Marconi “Domiziano Viola”. Già da ieri almeno gli alunni di 6 classi avrebbero dovuto far lezione nel nuovo edificio. E, invece, ancora nulla di fatto. Questo perché «le succursali della “Sinisgalli” di via Leoncavallo e via Manhes sono ubicate in edifici insicuri, come risulta da studi specifici sulla vulnerabilità sismica - commenta Anthony Clementi, uno dei genitori - Purtroppo, nonostante se ne conoscesse l'esistenza, questi studi non sono stati messi a disposizione degli organismi scolastici né dal Comune di Potenza, né dal dipartimento della Protezione Civile della Regione Basilicata. Dopo mesi di silenzi e mezze verità, alcuni genitori sono entrati in possesso dei risultati degli studi relativi agli edifici in questione». Che si tratti di un edificio “da aggiustare” viene fuori anche da una nota che l’ingegnere Giuseppe Lisi ha inviato il 31 ottobre 2009 alla Regione Basilicata, in cui si legge che «in condizioni di normale esercizio non sussistono pericoli per l'incolumità degli occupanti, al pari di altre scuole ed edifici pubblici coevi e correntemente utilizzati, fermo restando, però, l'urgenza di effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria occorrenti e già segnalati e la necessità di programmare a breve un intervento di rafforzamento sismico della struttura». «Tre classi di prima media - continua Clementi - ad inizio anno scolastico sono state già trasferite in via Torraca per evitare un “sovraccarico” sul secondo piano della struttura. Sono rimasto basito quando ho letto domenica mattina l'intervento del sindaco sulla vicenda». Cosa ha dichiarato il primo cittadino? «Il plesso ubicato in via Leoncavallo a partire dal prossimo mese di giugno sarà dismesso, sulla base della programmazione comunale di utilizzo ed adeguamento delle strutture scolastiche. La programmazione comunale prevede quale nuova sede della “Beato Bonaventura” il plesso, già adeguato simicamente, ubicato in via Leonardo da Vinci e sino ad oggi sede della scuola “Domiziano Viola”. Nel plesso liberato per la “Beato Bonaventura” entro settembre saranno realizzati lavori per ospitare le 11 aule necessarie per la totale delocalizzazione di tale scuola. Per venire incontro alle richieste di spostare già in questo anno scolastico le tre “prime” della Beato Bonaventura presso la nuova sede, l'Amministrazione comunale si è resa disponibile ad effettuare lavori per realizzare entro fine mese tre aule, rispettivamente di mq 23, mq 24 e mq 46. La pos-
Sopra la scuola media Torraca. In basso il nuovo plesso di viale Marconi
La scuola media “Bonaventura” in via Leoncavallo (Foto Mattiacci)
PARERI A CONFRONTO
Le ragioni delle famiglie...
...e quelle dell’amministrazione
L’AMMINISTRAZIONE comunale vuole bloccare, con minacce per niente velate, una pacifica manifestazione prevista per la giornata di martedì 16 marzo, nella quale genitori e alunni rivendicano il diritto a una sede sicura e decorosa per la succursale della scuola Sinisgalli di Potenza. Alle mancate risposte a precise richieste, più volte portate all'attenzione dell'assessore alla P.I. della nostra città, vuol mettere una pezza il nostro sindaco,conunaarroganzache nongliriconosciamo,riconducendoall'operato dei membri del Consiglio di Istituto (democraticamente eletti come quelli della Amministrazione Comunale) secondi e reconditi fini strumentalialla soladenigrazione delsuo operato,cosa nonrispondente a verità. Si vuole strumentalizzare un legittimo diritto alla sicurezza degli ambienti che ospitano la scuola deinostri figli, nonché al diritto alla trasparenza dell'operato dell'amministrazione, dandole forse un colore politico che non appartiene alla stragrande maggioranza delle persone che dal mese di settembre, pacificamente e carte alla mano hanno chiesto chiarimenti ufficiali e non legati a passaparola di corridoio. Vogliamo fare nostre la tecnica delle “10 domande” e il sindaco nei prossimi giorni, venga a rispondere punto per punto alle nostre obiezioni.
E’ BENE fare chiarezza sulla intera vicenda della scuola “Beato Bonaventura”, succursale della scuola Media “Sinisgalli” di Potenza. Tale plesso ubicato in via Leoncavallo a partire dal prossimo mese di giugno sarà dismesso, sulla base della programmazione comunale di utilizzo ed adeguamento delle strutture scolastiche. Già oggi le tre “prime”della citata scuola “Beato Bonaventura” sono provvisoriamente ubicate presso la scuola media “Torraca” di via Manhes. La programmazione comunale prevede quale nuova sede della “Beato Bonaventura” il plesso, già adeguato simicamente, ubicato in via Leonardo da Vinci e sino ad oggi sede della scuola “Domiziano Viola”. Per venire incontro alle richieste di spostare già in questo anno scolastico le tre “prime” della Beato Bonaventura presso la nuovasede,l'amministrazione comunalesièresa disponibileadeffettuare lavori, decisione considerata positivamente dalla preside e da rappresentanti dei docenti e dei genitori in più incontri. In presenza di una diversa presa di posizione, l’amministrazione “sospende ogni decisione”, in attesa di una comunicazione ufficiale della scuola. Resta la “sensazione” di una strumentalizzazione della vicenda, considerato che tale trasferimento era stato ampiamente discusso e non contestato da docenti e genitori.
sibilità di uno spostamento, oggi realizzabile solo utilizzando aule con tali superfici in attesa dei lavori di adeguamento previsti per la prossima estate, è stata comunque considerata positivamente dalla preside e da rappresentanti dei docenti e dei genitori in più incontri. Resta la “sensazione” di una strumentalizzazione della vicenda, considerato che tale trasferimento era stato ampiamente discusso e non contestato da docenti e genitori a seguito di una for-
male comunicazione assessorile del 29 gennaio scorso, che prevedeva varie soluzioni al trasferimento dell'intera “Beato Bonaventura” ». «Ma come - conclude Clementi adesso si parla solo di tre aule messe a disposizione? Quindi si dovrebbero trasferire le tre “prime”? E le 8 classi (seconde e terze medie) che avrebbero dovuto “traslocare” nella scuola di viale Marconi “Domiziano Viola”, come scritto dall'assessore Molinari in
10 marzo, dove sono finite? Il sindaco parla di un accordo condiviso dalla preside e da rappresentanti dei docenti e dei genitori in più incontri. Ma nell'incontro si parlava delle 8 classi, non delle 3 prime. Davvero regna tanta confusione. Vogliamo chiarezza. Tra oggi e domani partirà anche un esposto alla Procura in cui chiediamo di verificare il perché del mancato rilascio del certificato di agibilità». Alla manifestazione non parteciperanno ufficialmen-
te i docenti, soprattutto «per evitare una strumentalizzazione della loro presenza». Ma - sostiene uno di loro prima del consiglio d’istituto straordinario, convocato ieri sera - «saremo presenti simbolicamente, appoggiando i genitori in una lotta considerata più che giusta. La nostra è la scuola media con più iscritti (4 o 5 saranno le nuove prime il prossimo anno) ma incredibilmente siamo senza una sede». Anna Maria Calabrese
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Potenza
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Le lezioni de “La Ricotta” questa sera a Zelig
Oggi in biblioteca nazionale “La bella terra” in francese
“LA Ricotta” torna sul palco del teatro degli Arcimboldi per la trasmissione di Canale 5 “Zelig facciamo cabaret” condotta da Vanessa Incontrada e Claudio Bisio. Il trio comico potentino parla inglese, spagnolo…e non solo. Una nuova scuola ci attende nella puntata di Zelig che andrà in onda questa sera. Camaleontici e poliglotti i nostri comici lucani del trio La Ricotta deliziano il grande pubblico televisivo con burlesche e divertenti gag e sono pronti a stupirci anche questa volta con una nuova scuola. Televisori sintonizzati su Zelig e risate tutte lucane garantite! It's ok?
NELL’ ambito delle manifestazioni della mostra evento “La bella terra” sarà presentata questo pomeriggio nella biblioteca nazionale, alle 16,30, la conferenza in lingua francese con proiezione di immagini su maxi- schermo per francofili. L'appuntamento in collaborazione con, l'Alliance Française di Potenza e l'Ufficio scolastico regionale. La presentazione sarà di Carmine Vazza, presidente dell'Alliance Française di Potenza e di Valeria Sperti, docente dell'Università di Basilicata. In un prossimo incontro, infatti, la conferenza sarà tenuta in inglese.
PROROGA CHIUSURA
Fino al 24 si potrà pattinare sul ghiaccio
“LUNATICO certificato e maestro dell'impossibile”. Questo il titolo dello spettacolo di e con Tomas Kubinek che andrà in scena oggi, alle 21, allo Stabile all’interno della rassegna “Comic festival 2010”. Grande artista di fama internazionale, americano originario della Repubblica Cèca, Tomás Kubínek si definisce “Lunatico certificato & Maestro dell'impossibile” e vedendolo in scena si capisce quanto questa definizione sia aderente alla realtà. Trasformandosi in mago, equilibrista, mimo, attore... Kubínek con la sua dolce follia seduce piccoli e grandi. Le gag si accavallano con una deliziosa frenesia.
SI CHIAMA ''De-Generazione'' il cineforum della Consulta provinciale degli studenti che, a partire dal prossimo 17 marzo, si terrà per 5 mercoledì consecutivi. Le proiezioni-dibattito inizieranno tutte alle 19 al teatro Stabile di Potenza. La rassegna è stata organizzata grazie alla collaborazione dell'assessorato alle Politiche giovanili. Ogni proiezione è uno spaccato della nostra societa . Si parte il prossimo 17 marzo con la proiezione di “Blow”. Parteciperanno al dibattito rappresentanti del SerT di Basilicata.
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Appuntamento con l’amore 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Shutter island 18.15 - 21 Sala 5 Genitori e figli “Agitare prima dell’uso” 17.45 - 20 - 22.15 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Invictus 16.30 - 19.15 Codice genesi 22.15
Partirà prima l’auto o il pullman ?
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Alice in wonderland 18.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Shutter island 21
CONTINUA a mantenere il podio il nuovo capolavoro di Tim Burton, Alice in Wonderland. Una tra le più famose favole portate sugli schermi dalla vena gotica del regista più visionario degli studios americani. Dalla favola, passiamo a un genere completamente diverso: la commedia, con Mine vaganti.. Come più volte sottolineato dai gestori di cinema della nostra città, la commedia a Potenza fa proseliti, sempre e comunque. Inaspettatamente, però, supera-e di molto - l'americano Appuntamento con l'amore. Chi l'avrebbe detto che il monotematico Ozpetek conquistasse il pubblico potentino tanto da aggiudicarsi il secondo posto? C'è, però, chi si è un po' stufato. Anche se ha abbandonato il dramma, per trattare il tema dell'omosessualità in chiave ironica, c'è chi da questo bravo regista si aspetta qualcosa di nuovo. Al terzo posto, invece, un film tra l'azione e la fantasia. Una specie di nuovo Henry Potter. Questa volta, però, a fare da sfondo non è l'immaginario collettivo della Londra vittoriana ma quello degli Dei dell'antica Grecia. Il film, pur conquistando grandi e piccini, non sembra richiamare la flotta di fan come Herry Potter. Non ha fatto grandi numeri Shutter Island con un bravissimo Di Caprio, che occupa gradini più alti sia nelle classifiche nazionali che in quelle americane. Che i film un po' più impegnati e angosciosi, piacciano meno ai potentini e più in generale agli italiani? Che in una vita reale già di per sé ansiosa, nelle sale buie non si preferisca cadere in un paese delle meraviglie e incontrare personaggi fantastici? Anna Martino
Due momenti dello spettacolo andato in scena allo Stabile
nuova rivisitazione degli spazi, che ben si addicono al tipo di rappresentazione. Fin dall'ingresso al teatro, gli spettatori vengono accolti da una coppia vestita con abiti eleganti che augura a tutti una buona serata. A luci spente, i
due si aggirano tra la platea alla ricerca di posti a sedere. Si accomodano a un tavolino posto in un angolo sul palco. Le interazioni con il pubblico, continuano, poi, con la prima entrata in scena della moglie del direttore
dal palchetto in basso a sinistra e con l'illusionista che sceglierà una donna dal pubblico come assistente. Una sorta di varietà, spontaneo come i personaggi cui si ispira l'autore. Anna Martino
“GRANDI AUTORI E GIOVANI EMERGENTI”
“Madrevita & Italian spaghetti revival”
Non udenti e giornalisti insieme per una messa
PROSEGUE la rassegna “35 millimetri. Grandi autori e giovani emergenti”. Il prossimo 18 marzo, alle 21, al cineteatro Don Bosco verrà proiettato il film dei fratelli Cohen “A serious man” con Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick e Adam Arkin. La coppia che ha consegnato agli ultimi due decenni il meglio della commedia cinematografica contemporanea - toccando l'apice con Il grande Lebowski - in “A serious Man”racconta la storia della famiglia Gopnik in una fase drammatica della sua esistenza. Sotto l'apparenza di commedia surreale, “A serious man” nasconde una riflessione su come e soprattutto se la religione possa soccorrere un uomo nei travagli quotidiani; e, al contempo, su cosa significhi essere ebrei osservanti in un'America anni '60 dove impazza il rock 'n' roll e mille tentazioni fanno capolino. Il film ha un prologo esilarante e nerissimo ambientato un secolo fa in uno shtetl dell'Europa centrale e tutto parlato in yiddish!
La locandina del film
Accanto San Francesco di Sales e sotto il gruppo dell’associazione provinciale dei sordi Alla nostra piccola principessa ISABELLA che oggi compie cinque anni. Sei la gioia di tutta la famiglia. Un bacio enorme da mamma Claudia, papà Umberto, dai nonni e dalla sorellina Giulia
Mine vaganti “NON farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre." È il monito che l'anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia. Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c'è molta attesa per il suo ritorno
Appuntamento con l’amore LE storie di tanti personaggi s'intrecciano tra loro: una soldatessa di leva di ritorno dall'Iraq sull'aereo per Los Angeles incontra un omosessuale innamorato di un giocatore di football. Un fiorista propone alla sua fidanzata di sposarlo, ma poi si rende conto di essere innamorato della sua migliore amica che, a sua volta, scopre che il fidanzato è già sposato.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 16 MARZO 0971/53430
Caiazza via Tirreno, 3/11
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I POTENTINI hanno apprezzato a tal punto il pattinaggio sul ghiaccio che l’amministrazione comunale ha deciso di prorogare la chiusura della pista di piazza Mario Pagano. L’impianto, pertanto, rimarrà aperto fino al prossimo 25 marzo. L'iniziativa del Comune di Potenza, assessorato allo Sport è stata infatti prorogata vista la grande richiesta da parte dei tanti fruitori che in questo periodo hanno affollato la struttura. Il villaggio “Ice park. Riflessi di ghiaccio” è strutturato sull'esempio delle più importanti città (New York, Vienna, Parigi, Berlino) e rappresenta una originale occasione d'intrattenimento capace di coinvolgere un target estremamente ampio. Strutturato in perfetto stile dolomitico, il villaggio ha una pista di ghiaccio all'aperto di 20x30 metri, comodi arredi e servizio noleggio pattini. «L'iniziativa - hanno detto il sindaco di Potenza Vito Santarsiero e l'assessore allo Sport Nino Sabatella - continua a rappresentare un importante momento di aggregazione, originale e moderno, dove i potentini si cimentano in una disciplina insolita ma di grande interesse». La pista è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24. Il costo del noleggio pattini è di 6 euro per singolo ingresso.
Mercoledì 17 marzo parte la “De-Generazione”
AL CINEMA
Le “Prove” del Gruppo 8 sono aperte con orchestra
La pista di ghiaccio in piazza Prefettura
Oggi allo Stabile Kubinek “Maestro dell’impossibile”
ALLO STABILE “CANTIERI D’ARTE - CERCASI CARPENTIERI”
NON deve essere stato facile per la storica compagnia teatrale di Rionero in Vulture, Gruppo8, rapportarsi con il testo di Karl Valentin “Prove aperte con orchestra”, portato in scena sul palco del Teatro Stabile, a Potenza. Lo spettacolo fa parte del cartellone “Cantieri d'arte-cercasi carpentieri”, dedicato agli artisti lucani. Dietro Valentin c'è tutto un universo, quello del cabaret dei primi del novecento. Clown, soubrette tutte piume e paillettes, uomini buffi, quasi un po' circensi. Personaggi tratti dalla vita quotidiana, enfatizzati nelle loro banali contraddizioni. Come la strana orchestra di un piccolo locale di periferia, disorganizzata e improvvisata, a partire dal suo direttore. Si esibirà accompagnando il bizzarro illusionista che non riuscirà a portare a compimento nemmeno un numero, la cantante poco intonata, l'immobile equilibrista in bicicletta, la giovane soubrette intenta al flirtare proprio con l'anziano direttore. Fino a quando, a creare ulteriore scompiglio, irromperà sulla scena la moglie di quest'ultimo. In una gag corale, dove verranno coinvolti tutti i personaggi, lo spettacolo raggiunge il culmine della comicità. Soprattutto quando, con i musicisti sdraiati a terra stremati, chiederà la coppia che ha assistito all'intero “concerto”: «Scusate, ma noi eravamo qui per vedere “La morte del cigno”». «E bè, qui è una strage», risponderà il direttore, dopo una stentata rappresentazione della morte del cigno tra la classica mossetta di Totò e un'improbabile breakdance. Per poco più di un'ora, il pubblico verrà completamente trasportato in un'altra epoca. Merito soprattutto della coreografia e dei costumi, che d'impatto creano una perfetta atmosfera da cabaret di inizio novecento. Immediato il coinvolgimento del pubblico. Sia per la continua incursione nella vita reale attraverso piccoli riferimenti alle prossime elezioni regionali o al clima di Potenza, sia per una
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Agenda
Martedì 16 marzo 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 16 marzo 2010
Un sondaggio effettuato da Unioncamere: una flessione delle vendite rispetto all’anno scorso
Saldi, risultati deludenti I commercianti contrari alla liberalizzazione, ma chiedono un avvio unificato CHE le cose non andassero bene l’avevano capito in molti. Ora però ci sono i dati ufficiali, che mostrano come il settore del commercio sia davvero in grosse difficoltà. Le valutazioni di pre-consuntivo dei saldi invernali 2010, infatti, formulate dagli operatori commerciali lucani appaiono, nel complesso, abbastanza deludenti. E' quanto emerge da un sondaggio effettuato da Unioncamere Basilicata su un campione di 76 esercizi commerciali (56 del settore “abbigliamento” e 20 del comparto “calzature”) realizzato attraverso la somministrazione diretta di un questionario strutturato ideato da Unioncamere Basilicata allo scopo di valutare l'importanza delle vendite a saldo e individuare periodi e modalità di svolgimento dei saldi più gradite agli operatori e più utili al commercio in generale. Circa il 30% degli intervistati ha segnalato una flessione delle vendite rispetto ai saldi dell'anno precedente, mentre il 37% ha indicato una sostanziale stazionarietà. Soltanto per il 33% degli esercizi commerciali si è registrato un incremento che nella maggior parte dei casi è stato valutato come “lieve”. Sul piano generale, tuttavia, due commercianti su tre considerano molto o abbastanza importanti le vendite a saldo per il proprio fatturato. «I saldi di fine stagione rappresentano mediamente quasi un terzo del giro d'affari complessivo realizzato dagli esercizi commerciali nell'arco di un anno e costituiscono uno strumento di vendita strategico, da cui non si può prescindere - conferma il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Torto-
relli - Occorre continuare a ragionare sulle modalità, sui vincoli, nonché sulla possibile liberalizzazione (moltissime sono le resistenze a tal proposito)». Solo un commerciante su quattro infatti si dichiara d'accordo con una completa liberalizzazione, ritenendo che i “saldi liberi” porterebbero ad un aumento dei consumi (e, quindi, delle vendite) e ad una maggiore convenienza per i consumatori. Molto più numerosi sono i consensi circa l'eliminazione di qualunque tipo di vincolo alle vendite promozionali. In tal senso si è espresso, infatti, circa il 43% dei com-
mercianti intervistati, per i quali ampliare le possibilità di acquisto a prezzi più convenienti per i consumatori è una priorità quindi che può essere garantita dall'eliminazione di ogni vincolo sulle vendite promozionali, piuttosto che dalla liberalizzazione dei saldi. Tra coloro che si dichiarano favorevoli alle vendite promozionali libere, inoltre, la quota di commercianti che auspicano anche una liberalizzazione dei saldi raggiunge il 40%. Nel complesso, vi è quasi un 20% di operatori che vorrebbe eliminata qualunque normativa di regolamentazione delle vendi-
te. In merito al periodo dei saldi, infine, ci sono forti consensi tra gli operatori circa l'opportunità di un inizio unificato dei saldi in tutt'Italia (lo richiede il 90% degli intervistati). Con specifico riferimento ai saldi invernali, soltanto il 12% dei commercianti è d'accordo con una partenza delle vendite nei primi giorni di gennaio (come previsto dall'attuale normativa); circa il 54% degli intervistati ritiene opportuno, invece, posticipare l'avvio dei saldi a fine gennaio, mentre un altro 24% auspica una data di inizio non precedente il mese di febbraio.
Una vetrina
Sessanta fedeli della parrocchia di Santa Cecilia partiranno oggi per Roma
Al cospetto di papa Benedetto Previsto anche l’incontro con Ennio Appignanesi, ex vescovo di Potenza
Papa Benedetto XVI
UN GRUPPO di fedeli composto da sessanta persone partirà questa mattina da Potenza per dirigersi a Città del Vaticano. La comitiva fa parte della parrocchia di Santa Cecilia, nel rione Poggio Tre Galli e verrà guidata nella trasferta liturgica dal parroco don Mimmo Florio. I rappresentanti della parrocchia di Santa Cecilia partiranno alle 7 da piazza Adriatico e giungeranno a Roma in tarda mattinata dove pranzeranno tutti insieme in attesa di incontri altamente spirituali. Nel pomeriggio, infatti, il gruppo sarà portato alla chiesa di Santa Cecilia - molto importante a Roma -dove i fedeli pregheranno e incontreranno l'ex vescovo di Potenza, monsignor Ennio Appignanesi, canonico di San Pietro. Appignanesi, ormai in pensione è canonico di una delle Basiliche ro-
mane più importanti. Ma l’incontro più intenso ed atteso è previsto per domani. Infatti, dopo la sveglia delle 7, i pellegrini della chiesa di Santa Cecilia prenderanno parte alla celebrazione liturgica a Città del Vaticano, mentre alle 10:30 parteciperanno all'Udienza Generale di Papa Benedetto XVI che sarà sicuramente il momento più intenso della visita romana. L'incontro con Joseph Ratzinger si terrà nella sala Paolo VI della Santa Sede. La visita al Santo Padre costituisce il clou della due giorni romana e, in attesa di trovarsi di fronte il Santo padre, è cresciuto moltissimo l’entusiamo dei fedeli. Don Mimmo Florio ha fortemente voluto l'organizzazione della visita religiosa al Santo Padre e alla chiesa di Santa Cecilia. I giovani della parrocchia potenti-
na hanno già incontrato nel 2004 Giovanni Paolo II e nel 2000 sono stati inseriti nel comitato organizzatore del Giubileo svoltosi proprio a Roma. Un bagno di fede, attende i responsabili della chiesa di Santa Cecilia di Potenza che avranno modo di confrontarsi con la numerosa rappresentanza di religiosi presenti ogni mercoledì alle udienze generali di Papa Benedetto XVI e che potranno ammirare dal vivo la chiesa di Santa Cecilia a Roma, una delle strutture ecclesiastiche di maggior interesse storico e religioso. Una significativa esperienza attende la comitiva potentina, quanto mai intenzionata a rafforzare il proprio rapporto con la fede e la spiritualità in una visita davvero sentita sul piano religioso e umano. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Oggi al Grande Albergo Organizzato dall’Anteas con i fondi del 5 per mille
Un percorso Assistenti familiari: nell’affido un corso di formazione I MINORI saranno al centro di un incontro suddiviso in due giornate - in programma a Potenza. Si parlerà, infatti, delle buone prassi per l’affido familiare nel corso dell’incontro in programma oggi e domani al Grande Albergo di Potenza. A organizzare l’incontro la Provincia di Potenza, nell’ambito del progetto nazionale di promozione dell’affidamento familiare, “Un percorso nell’affido”, realizzato dal ministero del Lavoro e politiche sociali e dal Cnsa (Coordinamento nazionale servizi affido) in collaborazione con un ampia rete di organismi istituzionali. Obiettivo del progetto è garantire, attraverso la promozione su tutto il territorio italiano dell’istituto dell’affido, il diritto fondamentale dei bambini e dei ragazzi a crescere in un contesto familiare idoneo. A coordinare il progetto è la cabina di regia, istituita presso il ministero, composta da diversi enti, fra i quali la Provincia di Potenza, in rappresentanza dell’Upi (Unione province italiane), cui è stata affidata di recente la segreteria nazionale del Cnsa. L’incontro, su “Le buone prassi dell’affido familiare”, rivolto agli operatori del settore, è finalizzato a trasferire a livello locale le iniziative già consolidate in altre realtà italiane in materia di affidamento familiare.
Badanti, da tempo ormai sostegno essenziale in molte famiglie con situazioni di disagio
BREVI GIORNATA MONDIALE
Sì all’acqua di rubinetto FEDERUTILITY (Federazione delle imprese energentiche e idriche) e Legambiente in collaborazione con Acquedotto Lucano S.p.A. promuovono la manifestazione nazionale “Acqua di rubinetto? Si grazie!” in occasione della giornata mondiale dell’acqua che, come ogni anno cade, il 22 marzo. Le iniziative organizzate in Basilicata per l’occasione da venerdì 19 marzo a domenica 21 marzo 2010 saranno illustrate nel corso di un incontro che si terrà domani alle 10,30 nei locali di Legambiente Basilicata in viale Firenze 60/C a Potenza.
VI EDIZIONE
Torna “Musica insieme”
ORAMAI sono le colonne di alcune famiglie, quelle più disagiate, quelle in cui magari ci sono anziani e persone non autosufficienti. Le badanti, sempre più necessarie, d’ora in poi potranno anche formarsi: L’Anteas (Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà) di Basilicata, infatti, ha organizzato un progetto (realizzato coni fondi del 5 per mille) per un corso di “formazione di base delle assistenti familiari addette alla cura degli anziani e non autosufficienti”. L’obiettivo - spiegano o responsabili dell’associazione - è quello di promuovere un percorso formativo con lezioni teoriche e pratiche con personale qualificato che formerà le discenti su nozioni di primo soccorso, regole di igiene della persona affidata, degli ambienti domestici e degli alimenti; nozioni
su patologie quali insufficienza respiratoria e cardiaca deivasi periferici, mobilizzazione, terapie, medicazioni, alimentazione nasogastrica, sicurezza fra le mura domestiche, nozioni di lingua italiana. Sono inoltre previste lezioni sui diritti e doveri di chi offre assistenza, incontri con medici specialisti (uno psicologo, un cardiologo, un pneumologo) ed incontri relativi agli usi ed ai costumi della regione, compreso quelli gastronomici. Il corso (vale l’ordine cronologico di presentazione) è riservato ad un massimo di 25 partecipanti italiane, comunitarie ed extracomunitarie, domiciliate in provincia di Potenza, che al termine del corso riceveranno un attestato di frequenza. Per maggiori informazioni: sede Anteas, via Vespucci 19, Potenza. Telefono e fax 0971/411708.
È GIUNTA alla VI edizione la manifestazione “Musica Insieme” organizzata dalla Associazione musicale “Tumbao” in collaborazione con l’Ail di Potenza che si terrà sabato 20 presso il Teatro Nuovo Cde del Seminario Maggiore di Potenza a partire dalle 16. Si tratta di una manifestazione che da sei anni ricorda il fondatore della scuola di musica nata come “Drum school”, il maestro Giancarlo Picerni scomparso prematuramente.
FACOLTÀ DI AGRARIA
Una postazione per ipovedenti VERRA’ inaugurata stamattina, presso l'Aula magna della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Basilicata (campus di Macchia Romana), la Postazione per ipovedenti, frutto dei ricavi del T.O.N. Unileo 4 Light.
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22 Potenza
23 Tito L’azienda artigianale di Antonietta Tummolo riconosciuta a livello internazionale
Occhiali che piacciono al Sol levante I prodotti realizzati dall’impreditrice lucana sono stati in mostra al Mido TITO - Importante vetrina internazionale per Antonietta Tummolo e la sua “Occhialeria artigiana”. L’imprenditrice di Tito, infatti, è stata ospitata nello stand della Nidek all’edizione 2010 del Mido (Mostra internazionale di ottica, optometria e oftalmologia) che si è svolta nei giorni scorsi nel nuovo polo fieristico di Rho Pero. La Nidek, azienda nipponica leader mondiale produttrice delle migliori strumentazioni per la misurazione della vista riconosciute per l’alta tecnologia sempre al passo con l’innovazione, ha ospitato presso il proprio stand l’Occhialeria artigiana, l’azienda lucana che produce solo occhiali e accessori fatti a mano, in acetato in lastra. “Occhialeria artigiana” ha accettato l’ospitalità identificandosi nella “qualità” della strumentazione Nidek che genera riconoscibilità e fedeltà nel mercato così come il marchio “eXtra” già depositato inattesa diregistrazione presso gli organi preposti,
Uno degli occhiali realizzati da Antonietta Tummolo
identifica nel mercato l’occhiale di Occhialeria Artigiana. «Nessuna occasione poteva essere migliore per la presentazione della collezione “Il sole – di eXtra” numero zero”», ha fatto sapere la titolare dell’azienda Antonietta Tummolo. «In questo caso come mai prima – ha proseguito - strumenti e prodotti pur di diversa destinazione confluiscono in un obiettivo comune: la scelta di distinguersi nel tempo attraverso la qualità» Gli occhiali prodotti dall’imprenditrice di Tito
hanno «la garanzia delle lenti solari Barberini, azienda italiana riconosciuta in tutto il mondo; la composizione e la colorazione delle lenti solari (a norma di legge) assicurano confort e salubrità. Forme di forte personalità, percezione chiara della lavorazione artigianale. Evidente il senso di cura della fattura». Tre i modelli per la donna declinati nei colori bianco latte, nero lucido, rosso vermiglio e violetto ed in tre delicate fantasie floreali. I modelli, dalla linea morbida e d’impatto sono arricchiti
da dettagli di intarsio ed incollaggio originali e diversi uno dall’altro. «Non abbiamo - ha proseguito - trascurato l’uomo, anzi, i due modelli destinati a lui sono particolarissimi nella colorazione dei materiale, direi nei colori della terra nella stagione estiva». Antonietta Tummolo è soddisfatta dell’andamento dell’iniziativa che ha provocato attrattiva, curiosità e sorpresa da parte degli operatori del settore. «Mido - ha spiegato - è la Fiera mondiale degli occhiali, da qui partonoattività disviluppo determinanti alla crescita nel mercato e alla visibilità dell’azienda». Da parte del presidente della Nidek, Motoki Ozawa e dall’amministratore unico Elio Posa non solo apprezzamenti per i prodotti di “Occhialeria artigiana” ma tanti complimenti alla Basilicata di cui hanno potuto ammirare la bellezza nel libro “Tito, i segni della storia”, dono ed invito di Antonietta Tummolo a venire in Basilicata.
Pietragalla Sono rientrati i 6 giovani ospitati a Buenos Aires
Scambio culturale in Argentina per conoscere i compaesani PIETRAGALLA - Sono rientrati qualche giorno direttamente da Buenos Aires i sei giovani pietragallesi che sono stati i protagonisti del primo scambio socio-culturale fra Pietragalla e le comunità di oriundi pietragallesi presenti a General Piran, provincia di Buenos Aires e nella stessa capitale federale del Paese sudamericano. E' stata una iniziativa voluta dal Forum dei giovani di Pietragalla, dal Comune e dalla Commissione dei lucani all'estero della Regione Basilicata. Grazie alla collaborazione della coordinatrice per l'Argentina, Maria Virginia Pafundi, e a quella preziosa della sua famiglia di General Piran, i sei pietragallesi - Rocco Monetta, Luciano e Mario Potenza, Domenico Bevilacqua, Milena Monetta e Giovanni Vaccaro - sono stati ricevuti ufficialmente al loro arrivo il 18 febbraio dal delegato municipale Juan Irazabal, dal Segretario di Cultura del Partido di Mar Chiquita Fernando Cordoba e dalla direttrice di Educazione Clara Yordi. Dopo i discorsi ufficiali e lo scambio di targhe e doni, i presenti sono stati intrattenuti dal maestro Ulisse Zamudio.
A General Piran la calorosa accoglienza del gruppo di “tanos”non è stata solo quella ufficiale, ma anche quella che si è respirata nei volti e nei saluti da parte dei residenti. La curiosità è stata tale che, ogni incontro casuale faceva sorgere la curiosità di conoscersi e di chiedere come mai si fosse andati proprio a Piran, dove si trovasse la Basilicata ed altro ancora. Due sono state le famiglie che hanno voluto ospitare i pietragallesi, Pafundi ed Escudero, la cui “pietragallesità” deriva dalla nonna del capofamiglia Pablo, che si chiamava Maria Saveria Ruoti. Nei dodici giorni trascorsi nella zona sud-est della Provincia di Buenos Aires i giovani sono stati protagonisti come tifosi in una partita del Club America di Piran e hanno potuto visitare località quali Balcarce, Mar del Plata, dove i giovani sono stati ricevuti dal Console italiano e dall'Associazione Lucana, Tandil dove sono stati ricevuti dall'Associazione Lucana e Coronel Vidal. C'è stato anche il tempo dei ricordi quando ha fatto visita al gruppo Luis Pafundi, pietragallese doc di anni 98, emigrato all'età di 6 anni, che aveva vo-
glia di ricordare insieme ai ragazzi barzellette e parole del dialetto pietragallese. Il 2 marzo il gruppo si è spostato a Buenos Aires per vivere l'ultima settimana insieme alle famiglie De Bonis, Pafundi, Elorza, Serati, con tempo a disposizione per i partecipanti per far visita ai propri familiari. Prima di giungere a Buenos Aires lo Sportello Basilicata in Argentina si era fatto carico di informare la comunità lucana della Capital Federal e della Gran Buenos Aires dell'arrivo dei sei giovani dicendosi disponibile per l'accoglienza, dopodiché anche la Federazione delle associazioni della Basilicatain Argentina e l'associazione pietragallese “San Teodosio” hanno deciso di voler accogliere i partecipanti al progetto. Ora non resta che attendere, per la seconda metà di luglio, l'arrivo dei sei o sette argentini-pietragallesi, Maria Esperanza, Agostino e Mateo Escudero, Pablo Serati, Silvina Elorza, Ricardo Ariel De Bonis e Maria Virginia Pafundi, che saranno protagonisti della seconda parte del progetto. Antonio Bevilacqua
Lagopesole Si è conclusa la manifestazione al castello
Il fagiolo rosso di Pantano ha conquistato i palati LAGOPESOLE - Come previsto si è fatto onore il fagiolo rosso di Pantano nel corso della gara culinaria "Festa dei fagioli d'Italia" organizzata dall'Alsia "Pantano" e Ipaa "Lagopesole". Il 13 e 14 marzo scorsi il castello federiciano di Lagopesole ha ospitato la manifestazione con l'obiettivo di valorizzare gastronomicamente la produzione di fagioli lucani (il Fagiolo di Sarconi Igp, il Fagiolo bianco di Rotonda Dop, il Fagiolo ross scritto di Pantano di Pignola, il Fagiolo di Rotale di Rivello). E' stato premiato il ristorante “Il Gazebo” di Vito Rosa per aver preparato il migliore dessert: ovvero panzerotti con crema di fagioli rossi scritti. Soddisfatti gli operatori dell'Alsia impegnati nel progetto di recupero e rilancio del piccolo legume screziato e grande soddisfazione anche per la comunità pignolese. «L'amministrazione ha affermato il sindaco di Pignola Ignazio Petrone ha sin dal principio appoggiato l'azienda sperimentale e ora l'impegno degli operatori, dei produttori e dell'associazione degli agricoltori custodi viene giustamente riconosciuto». Gli altri premi sono andati all'agriturismo Coccovello di Rivello che ha preparato l'antipasto fagioli di Rotale ai funghi porcini e peperoni di Senise, all'agriturismo “Il fagiolo d'oro” di Nicla di Maria con il primo piatto zuppa di fagioli di Sarconi . All'azienda agricola “Attadia” di Rotonda è andato il premio come migliore secondo piatto con lo sformatino di fagioli di Rotonda e peperoni di Senise. La gara gastronomica ha riscoperto sapori antichi della tradizione contadina riproposti in chiave moderna utilizzando in-
Il fagiolo rosso
gredienti freschi, come il fagiolo, coltivato sul posto da coltivatori che ormai sono i custodi, come quelli di Pantano di Pignola, nei loro cavò della biodiversità delle nostre produzioni agricole e della memoria storica delle nostre radici contadine. Una sfida tra i fornelli che come è stato sottolinato dai relatori del convegno “Il fagiolo italiano: recupero, valorizzazione, tipicità” è un modo di promuovere il connubio territorio, produzioni agricole al fine di catturare la schiera di turisti golosi che visitano la nostra regione alla ricerca di gusti che solo la nostra terra e la nostra gente può dare. I quattro fagioli lucani (il Fagiolo di Sarconi Igp, il Fagiolo bianco di Rotonda Dop, il Fagiolo ross scritto di Pantano di Pignola, il Fagiolo di Rotale di Rivello) saranno ambasciatori del gusto lucano il prossimo 27 agosto a Pescia in Toscana nel corso della manifestazione "Festa del fagiolo d'oro", un esempio di come il nostro territorio si autopromuove fuori dai confini regionali. Simona Brancati
Bella Il candidato dell’Api, Mimmo Innocenti, spiega il suo programma
VERSO LE ELEZIONI
«Bisogna arginare l’emigrazione giovanile» BELLA - Verso le elezioni regionali con il candidato bellese di “Alleanza per l'Italia”, Mimmo Innocenti. «L'Api è un neo soggetto politico nazionale che punta a sostenere una politica a favore delle comunità e dei territori di Basilicata - ha detto Innocenti - rilanciando un migliore utilizzo delle risorse come acqua, petrolio e ambiente al fine di creare economia, sviluppo ed occupazione. L'obiettivo è da dare nuova linfa alla politica regionale, attraverso una legislatura di riforme tanto da migliorare la vita di tutti i lucani. Da ciò si evidenzia che la strada da percorrere è lunga e che le problematiche da affrontare sono in-
numerevoli sul nostro territorio. Occorre dare però priorità ad alcune questioni come l'ambiente, la sicurezza, la salute dei cittadini e l'eccessiva emigrazione dei giovani». Ed allora è necessario «scendere in campo - ha proseguito Innocenti - ed è la prima volta che mi propongo come candidato alla carica di consigliere regionale, dopo venti anni di politica attiva ed il mio percorso inizia nel 1990 nella sinistra giovanile. Sport, arte e spettacolo sino al volontariato sono stati gli impegni che ho portato avanti da anni. Nel 2007 nasce a Bella e nell'area del “Marmo Platano” l'associazione di protezione civile Vola. Un'or-
ganizzazione che ho coordinato, riconosciuta della Protezione civile regionale e nazionale, con iniziative per la tutela ambientale e di protezione civile a tutti i livelli a carattere locale, regionale e nazionale, tra gli eventi le calamità del Molise e dell'Abruzzo. Alla fine del 2008 l'Associazione Vola del “Marmo Platano” ha promosso la petizione popolare con circa mille firmatari per la rimozione e lo smaltimento delle strutture in amianto delle aree dei prefabbricati di Bella dal terremoto del 1980. Da responsabile organizzativo della Dvd Arte e Spettacolo, nata un'idea di giovani bellesi, si è giunti a riconoscimenti di carattere regionale e nazionale. Nel
1999 nasce dal Marmo Platano e dai lavoratori di Bella il “Comitato Lsu Basilicata”. Il Comitato che ho coordinato si è posto l'obiettivo di salvaguardare e difendere i lavoratori precari, tanto da trovare una stabilizzazione. Quattromila lavoratori impegnati in asu aderiscono in gran parte nella provincia di Potenza e una minima parte in quel di Matera. Il Comitato in circa dieci anni di lotte, con proposte ed iniziative raggiunge diversi obiettivi conquistando nel tempo la stabilizzazione di quasi il 90 per cento dei lavoratori». Per tutto questo «vorrei fare mia la politica di Api - ha concluso Innocenti - ed avere la possibilità
di dare il mio contributo nel prossimo consiglio regionale. Sono consapevole di dover affrontare una difficile sfida, tuttavia mi sento pronto e ho tanta voglia di dare vita ad una politica nuova per raggiungere insieme ai cittadini tanti obiettivi. Per tutto questo e per tanto altro e' davvero il momento per guardare avanti. In tal modo si presenta l'occasione per un' azione di reale cambiamento». Angela Scelzo
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Martedì 16 marzo 2010
24 Sant’Angelo le Fratte Presentato “Diversi e divisi”
Muro Lucano Serata dell’Avis
«Integrazione impossibile con chi fa indossare il burqua»
Oro, argento e bronzo per i donatori
SANT’ANGELO LE FRATTE - Nello Rega ha presentato per la sessantesima volta il suo libro “Diversi e Divisi”, promuovendone la vendita. I proventi saranno devoluti all'associazione “Together onlus”, per una collaborazione attiva con ospedali, strutture sanitarie di base e associazioni sociali e religiose in Libano. Al tavolo della presidenza il sindaco Michele Laurino e il vice sindaco Ostuni. «Diversi e divisi o diversi e uniti?». Questo è l'interrogativo che si pone il giornalista scrittore Nello Rega, nell'aprire il dibattito sul suo libro che può considerarsi, a suo dire, saggio o romanzo, visto che racconta una storia d'amore tra un ragazzo e una ragazza libanese, poi finita male. Alla domanda, vorrei rispondere «Diversi e uniti dice Rega - proprio come i colori dell'arco baleno, ma temo che tra il mondo occidentale e i mussulmani saremo ancora, per diverso tempo, Diversi e Divisi». La storia del libro pone l'accento su concrete difficoltà di integrazione tra il
Il burqua fatto indossare alla fine della presentazione del libro
mondo occidentale e quello islamico. «Io voglio integrarmi - dice Rega - ma temo che mi sarà molto difficile, perché io che condivido la carta dei diritti dell'uomo devo far i conti con la Shari'a che ha ancora la “presunzione” di essere legge universale, che concepisce lo stato teocratico e non laico, entro cui non c'è spazio per la diversità».
«Mi riesce difficile considerare come la Shari'a ammetta la pena di morte per i reati di omicidio, adulterio, bestemmia e apostasia e in alcuni stati anche per l'omosessualità, considerato un reato». «Mi riesce difficile - continua il giornalista - integrarmi con chi considera la donna un oggetto da destinare a qualcuno, senza il
suo consenso; mi riesce difficile integrarmi, con chi considera la testimonianza della donna in tribunale valida solo al 50 per cento, e la legge la imprigiona nel burqa che, fra l'altro, non è neppure menzionato nel Corano». Per l'integrazione «occorrerebbe un rapporto di reciprocità ed “Io non posso essere additato continuamente come l'infedele». «Certi obblighi della Shari'a per noi sono reati - dice, in modo categorico, Rega Il mondo occidentale deve si costruire l'integrazione ma non può subirla con buonismo, anche perchè problemi non affrontati oggi potrebbero esplodere domani e la nostra identità culturale potrebbe addirittura rischiare di scomparire». Il discorso di Rega ha creato un acceso dibattito nella sala centro - studi in via Marconi. Simpatico e particolarmente significativo l'invito del giornalista di fare indossare il burqa ad una donna e al vice sindaco, e alla domanda come ti senti, la risposta è stata: «male!». Antonio Monaco
Sasso di Castalda Scade il prossimo 30 marzo il bando
Letteratura per ragazzi C’è il premio Mariele Ventre SASSO DI CASTALDA - C’è tempo fino al prossimo 30 marzo per presentare le opere da far concorrere alla terza edizione del premio nazionale di letteratura per ragazzi “Mariele Ventre” . Il premio, organizzato dall’amministrazione comunale e dalla Fondazione “Premio letterario Basilicata”, intende contribuire a sensibilizzare ed educare i giovani al piacere della lettura e, per tale via, a favorire lo sviluppo delle capacità intellettive ed emotive e a promuoverne la formazione al senso critico, della responsabilità, della solidarietà e dell’amicizia secondo principi etici propri della cultura e della tradizione italiana, valorizzando quelle opere rivolte al mondo giovanile che per pregi formali, letterari e pedagogici risultino di particolare significato e valore. Due le sezioni in concorso: quella di narrativa edita per ragazzi dai 9 agli 11 anni e quella per i giovani dai 12 ai 16 anni.
Ciascuna sezione è dotata di due premi: uno di 1.500 euro verrà assegnato da una giuria tecnica formata da qualificati esperti e da docenti universitari; un secondo premio di 500 euro verrà, invece, assegnato da una giuria studentesca. Le due giurie opereranno in modo autonomo ed indipendente. La giuria tecnica potrà assegnare a sua insindacabile discrezione anche altri riconoscimenti, come le menzioni speciali e le segnalazioni di merito, alle opere pervenute che saranno ritenute meritevoli. A giudizio insindacabile della giuria tecnica, potrà essere premiata anche un’opera non concorrente. Possono concorrere al Premio opere scritte in lingua italiana di scrittori italiani, di scrittori stranieri residenti in Italia. I premi saranno consegnati a Sasso di Castalda nel corso di una cerimonia di premiazione.
sono distinti per il maggior numero di donazioni. Sono stati 41 i donatori con 8 donazioni che sono stati insigniti dei distintivi in rame. Ai 21 donatori con 16 donazioni sono andati i distintivi in argento. Ai 4 donatori con 24 donazioni sono stati consegnati i distintivi argento dorato. E ai 5 donatori con 50 donazioni: Cristiano Francesco, Bodini Franco, Telesca Gianpietro, Ponte Cosimo e Marcone Vincenzo sono stati consegnati i distintivi d'oro. A fine serata sono stati eletti i delegati alle varie assemblee elettive. All'assemblea provinciale sono stati eletti: Cristiano Francesco, Comanda Michele e Trotta Gerardina. All'assemblea nazionale: Ceccia Antonio, Piccirillo Peppino, e Romaniello Valentino, mentre alla massima assise nazionale è stato eletto Gerardo Scorese. È stato molto commovente ed emozionante il discorso del segretario cittadino di Muro Lucano e Castelgrande, Gerardo Scorese, che ha chiuso la bella serata con testuali parole: «Sono state oltre 809 le sacche di sangue intero e di plasma raccolte nel 2009. Un numero abbastanza elevato, stando alle statistiche a livello nazionale, tenendo conto che nel comprensorio Muro Lucano-Castelgrande, è presente una popolazione che si aggira attorno ai 6000 abitanti. Dobbiamo essere fieri ed orgogliosi che pur appartenendo ad una piccola regione, siamo in grado di esportare, nelle regioni carenti, la linfa di vita». Carmine Pepe
Una giovanissima Mariele Ventre
Piano esecutivo di gestione «Ancora non è stato approvato» POTENZA - Ancora non è stato approvato il Piano esecutivo di gestione da parte della provincia di Potenza. Il presidente della seconda commissione permanente al bilancio, il consigliere del Pdl Salvatore Giannasio, denuncia la mancata approvazione del Peg da parte della Giunta provinciale. «E’ un controsenso - ha spiegato l’esponente politico provinciale - avere deliberato a gennaio il bilancio di previsione 2010 e non essersi dotati ancora, a distanza di due mesi, di uno strumento gestionale e operativo fondamentale per un ente, quale appunto è il piano esecutivo di gestione». Per il consigliere provinciale iIl grande rammarico è che nonostante gli sforzi e l'impegno profusi dalla seconda commissione e dal consiglio, per approvare in tempi brevi il bilancio, che è e resta, un documento di autorizzazione
MURO LUCANO - La penisola italica ha tante anime, ma ancor di più ha molti cuori. Tanti cuori risplendono in un'unica speme che si chiama donazione che è sinonimo di solidarietà. La donazione è la speranza d'ogn'uno di noi di poter aiutare un parente, un amico, ma soprattutto uno sconosciuto a far ritrovare un sorriso e dare a noi stessi la convinzione di aver fatto qualcosa di importante in modo generoso, spontaneo e anche anonimo a fin di bene. L'Avis, associazione volontari italiani del sangue, di Muro Lucano e Castelgrande si sono ritrovate nel suggestivo scenario verde della natura in cui è immerso l'Hotel Ristorante Miramonti. Come ogni anno i due sodalizi promotori della donazione di sangue si sono dati appuntamento in una cena sociale per fare il bilancio delle attività, eleggere i delegati alle varie assemblee e ringraziare tutti i donatori. Alla serata hanno partecipato in qualità di ospiti: Angelo Pace vicepresidente regionale, Rocco Palese in rappresentanza del direttivo provinciale, Vito Pace responsabile comunale di Potenza, e Rosa Viola presidente dell'associazione Domos Basilicata. I donatori attivi nel 2009 sono stati ben 341 e le donazioni 809 che per un bacino di circa 6.000 residenti effettivi rappresenta un traguardo ineguagliabile: quasi una donazione ogni 7 abitanti. Durante la serata sono stati premiati i veri protagonisti dell'associazione: i donatori che come un rito e con il loro gesto si
di tipo esclusivamente politico e finanziario, ad oggi nulla è stato fatto dalla giunta in merito all'approvazione consequenziale del Peg che fissa gli obiettivi , le finalità dell'azione dell'ente e attribuisce a ciascun obiettivo e quindi a ciascun dirigente, una quantità congrua di risorse, definendone responsabilità e risultati». Per Giannasio «non è difficile comprendere che questo ingiustificato ritardo decisionale della giunta rischia di vanificare quanto fatto dall'organo consiliare e di paralizzare oltremodo la macchina amministrativa provinciale, con conseguenze negative facilmente immaginabili». «Sicuramente - ha concluso - non era questo lo scenario immaginato quando in sede di approvazione del bilancio, con un voto di astensione l'intera minoranza decise di dare un'apertura di credito all'amministrazione Lacorazza e al suo primo bilancio».
Un “Altrocinemapossibile” stasera a Savoia di Lucania SAVOIA DI LUCANIA - Secondo martedi targato "Altrocinemapossibile". La rassegna nasce da un progetto sulla sensibilizzazione al tema dei diritti umani curato dall'associazione di promozione sociale "Zer0971" di Potenza ed è realizzata in collaborazione con la Rap (Rete per l'autorganizzazione popolare) del centro salviano. Tutte le pellicole sono proiettate presso il Centro Unla alle 19 e la visione ègratuita. "L'anno incui imiei genitori andarono in vacanza" è il lungometraggio in programma per questa sera. Film del 2006 di Cao Hamburger, ambientato nel Brasile del 1970 mentre si combatte la guerra del Vietnam e cresce la dittatura nei paesi del Sud America. Lo stesso anno in cui il Brasile trionfò ai Mondiali di calcio del Messico. E' una storia di esilio vista attraverso gli occhi di un ragazzino. I genitori di Mauro, appena dodicenne, lo lasciano a San Paolo dal nonno.
I due sono militanti di sinistra costretti alla fuga. Presi dal panico hanno appena il tempo di raccomandare al piccolo di dire, a chi gli chiedesse di loro, che sono partiti per le vacanze e non si accertano della presenza del nonno, deceduto poco prima del loro arrivo. Saranno i vicini di casa dell'anziano e i residenti del quartiere a prendersi cura di Mauro. Le sue giornate trascorrono tra giochi e partitein tvtifandoBrasile,ma l'attesadelritorno dei genitori è continua. La quotidianità dei piccoli sembra sulle prime alleggerireil dramma, ma inrealtà costituisce un altro punto di osservazione e offre un importante spunto di riflessione su come soltanto all'apparenza i bambini non vengano toccati da ciò che li circonda. Pur persi dietro alle loro fantasie, registrano e assorbono qualsiasi evento accade nel mondo.
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Si sceglie il nuovo sindaco dopo 10 anni di giunte guidate da Tripaldi
Avigliano, corsa a quattro Clima estremamente calmo alla vigilia della competizione AVIGLIANO – La quiete dopo la tempesta. Avigliano si prepara a rinnovare sindaco e consiglio comunale in un'atmosfera surreale: la lista unica del centrosinistra e il silenzio del centrodestra hanno reso un climatroppo calmo inuna comunità che fino a due settimane fa assisteva a un confronto acceso, tra i partiti dell'attuale maggioranza, su chi candidare tra Donato Salvatore (Psi) e Vito summa (Pd). Chiuso il capitolo tra i due a vantaggio di Summa che capeggia la lista di centrosinistra, il tono della campagna elettorale finora è stato sommesso. Rare polemiche aspre tra i candidati che sostengono le quattro liste e due presentazioni pubbliche già andate, quella del centrosinistra che sabato e domenica ha presentato i candidati tra Avigliano e Possidente, e quella di Unità popolare che domenica sera ha tenuto un'assemblea con i candidati, gli iscritti e i simpatizzanti. Delle altre due liste, Unione frazioni castellane e Partito della libertà, non si conoscono ad ora uscite pubbliche. A mettere un po' di sale sulla coda di questa campagna elet-
I SINDACI DAL 1946 1946-47 Boemondo Italo Colangelo 1947-49 Andrea Mancusi 1949-53 Vincenzo Claps 1953-55 Vito Zaccagnino 1955-56 Vincenzo Summa 1956-60 Andrea Viggiano 1960-64 Gennaro Claps 1964-74 Domenico A. Accuosto 1974-75 Giuseppe Possidente fino al 13/9/1975 Domenico Santarsiero 1975-78 Vito Carmelo Rosa 1978 Comm. Francesco Porretti 1978-85 Gerardo Coviello 1985-88 Giuseppe Tripaldi 1988-93 Franco Mancusi 1993-95 Giuseppe Tripaldi fino al 19/11/1995 Nicola Coviello 1995-2000 Domenico Pace 2000-2010 Domenico Tripaldi Il Municipio di Avigliano
torale, tuttavia, sono stati due volantini anonimi: il primo, uscito all'inizio della campagna elettorale, invitava all'astensionismo, a una protesta civile per esprimere l'ama-
rezza per le promesse mai mantenute e gli annunci solo a ridosso della campagna elettorale; mentre il secondo foglio, un misto tra la satira e la parodia della mafia corleonese,
racconta “fatti e misfatti” della comunità aviglianese. L'unico atto vandalico ai danni di un partito politico è stato l'imbrattamento e lo strappo dei manifesti dei candidati
dell'Italia dei valori. A parte queste manifestazioni di disagio, non vi è stato ancora un confronto vero sui problemi della comunità: infrastrutture, occupazione, disagio giovanile, aree rurali. Ognuno a dire, legittimamente, i suoi proposti, ma ancora nessun confronto. Dunque è questa l'aria che si respira ad Avigliano, che alle scorse elezioni comunali (quelle del 2005) ha consegnato un consenso elevatissimo al centrosinistra (68 per cento), ai danni di un centrodestra (27 per cento) che nel tempo non ha saputo accorciare un gap che si trascina da tempo. Sarà interessante dunque capire se il malcontento diffuso sulle due giunte Tripaldi sarà intercettato dal partito di Berlusconi o se vincerà il partito dell'astensionismo, meglio se cresceranno i movimenti cosiddetti “minori”. Oppure se tutto rimarrà così com'è, con il centrosinistra a fare ancora una volta la parte da leone e il centrodestra a rimandare a chissà quando la sua riscossa. I testi della pagina sono a cura di Gianni Sileo
LE LISTE A CONFRONTO
CENTROSINISTRA PER AVIGLIANO
IL POPOLO DELLA LIBERTA’
UNIONE FRAZIONI CASTELLANE
UNITA’ POPOLARE
Candidato SINDACO
Candidato SINDACO
Candidato SINDACO
Candidato SINDACO
VITO SUMMA
CANDIDATI A CONSIGLIERE Bia Davide Bochicchio Antonio Colangelo Emilio Colangelo Giovanbattista D'Andrea Anna De Lisa Michele Lucia Vito Martinelli Domenico Mazzeo Antonio
Mecca Antonio Mecca Michele Pace Antonio Pace Domenico Possidente Giovanni Sabia Donato Sabia Maria Assunta Santoro Ivan Vito Sileo Leonardo Summa Angelo Verrastro Antonio
VITO Summa è il candidato sindaco del centrosinistra. Prima di guidare la coalizione formata da sei partiti (Pd, Idv, Sel, Psi, Pdci e Udc), ha dovuto concorrere fino all'ultimo con un avversario della sua stessa coalizione, Donato Salvatore. Due ex socialisti a confronto, con una storia diversa alle spalle, che hanno tenuto nell'incertezza gli elettori del centrosinistra. Summa, già assessore alle Finanze al Comune di Avigliano e alla Provincia di Potenza, è il candidato che dovrà difendere il governo del centrosinistra. Proveniente dalle fila del Partito socialista, poi diventato laburista, quindi diessino e ora democratico, Vito Summa ha firmato un programma con il quale intende sostenere cinque punti fondamentali. Il protagonismo di Avigliano nella nuova governance è il primo. Per Summa è stata un bene la riforma delle comunità montanein comunità locali, maora occorre che Avigliano debba costruire una leadership insieme ai comuni limitrofi, facendo massa critica all'interno dell'Alto Basento. Rispetto alle politiche rivolte alla persona, Summa dice che la nuova amministrazione dovrà proseguire nel lavoro compiuto in questi anni per la realizzazione, sull'area del Monastero, di un polo di servizi culturali e sociali. Sul fronte dei collegamenti viari e ferroviari, la priorità sono i collegamenti verso il Vulture Melfese, il Potentino e il Marmo Platano, tre distinte aree che formeranno altrettante comunità locali. Lo sviluppo delle aree artigianali e gli interventi per la riqualificazione e il decoro urbano sono gli altri punti qualificanti del programma.
DOMENICO SALVATORE
CANDIDATI A CONSIGLIERE Anzalone Sonia Bochicchio Donato Bochicchio Francesco Claps Vincenzo Coviello Tommaso Coviello Vito Galasso Rocco Donato Gerardi Donato Laguardia Leonardo Luigi
Lorusso Donato Lorusso Vito Lovallo Canio Mecca Domenico Mecca Salvatore Mollica Rocco Donato Pace Giuseppe Potenza Vito Rosa Donato Stefano Sabia Vito Tomaiuolo Lorenzo
DOMENICO Salvatore, avvocato di 33 anni, è il candidato più giovane tra i quattro in corsa. È al suo debutto. Il Partito delle libertà, insieme a Salvatore, ha deciso di rinnovare la sua classe dirigente a partire dalla lista dei candidati al consiglio: sono quasi tutti giovani, molti dei quali alla loro prima esperienza in una competizione elettorale. Ad analizzare i risultati delle passate elezioni politiche ed amministrative, il Pdl dovrà lavorare sodo per convincere gli elettori a cambiare idea sul governo che vorranno. Il programma di Salvatore non poteva non contenere, in premessa, lo stato dell'arte circa le criticità che vive Avigliano: l'immagine del paese risulta compromessa da anni di disinteresse e abbandono. Per rilanciarla, il centrodestra ha pensato di iniziare dal decoro urbano, in centro e nella periferia: “Occorre dire basta al proliferare di brutture, opere incompiute o inutili che deturpano il paesaggio e alimentano le solite logiche clientelari”. Per il Pdl, l'amministrazione comunale attraverso un programma culturale e di crescita economica deve tornare a far nascere nuovi Gianturco, Coviello e Corbo. Il centrodestra, poi, “scopre” il bilancio partecipato e lo promette come metodo di scelta delle priorità della comunità: non più soltanto assemblee in cui si espongono le linee di bilancio già formulate dall'amministrazione, ma un processo di formazione della scelta che si origina dal basso.
DOMENICO LORUSSO
CANDIDATI A CONSIGLIERE Bochicchio Donato Bochicchio Francesco Carretta Giuseppe D'Andrea Leonardo Genovese C. Rosario Elio Grieco Domenico Lovallo Domenico Lovallo Mariagiovanna Lucia Donato
Mecca Stefano Pace Vito Petruzzi Vincenzo Samela Vito Summa Giuseppe Telesca Vito Terminio Sossio Valvano Rocchino
TRA le quattro, è l'unica lista civica che si presenta in questa tornata elettorale. Diciassette candidati formano una lista di “cittadini” comuni. L'Unione delle frazioni castellane (Ufc), trova il suo punto di forza nell'area di Lagopesole, la frazione più grande di Avigliano. Sono stati etichettati come gli “scissionisti”, coloro i quali immaginano una comunità autonoma, dal punto di vista amministrativo, da quella di Avigliano. Il programma non lo dice apertamente, ma nelle premesse l'Ufc parla di un doppio programma amministrativo che faccia crescere in parallelo i due territori, valorizzando le diverse caratteristiche e potenzialità. Si parla di Avigliano che “guarda al Marmo Platano e alla città di Potenza e di Lagopesole e le frazioni che,oltre adessere bencollegate conla cittàcapoluogo, sono sempre state attratte dal Vulture – Melfese. Domenico Lorusso, candidato a sindaco ha firmato un programma con il quale intende valorizzare il territorio delle frazioni attraverso l'adeguamento del piano regolatore alle esigenze concrete di cittadini, recuperando “i centri storici” delle frazioni. La proposta dell'Ufc punta al “decentramento di tutti i servizi amministrativi presso la Delegazione di Lagopesoleeil ripristinodellafunzionalitàdel distaccamento della polizia municipale”. Promette l'attivazione del Campus scolastico a Lagopesole, “unificando la dirigenza dell'istituto comprensivo con l'istituto professionale per l'agricoltura”. Tra le proposte economiche vi è quella di rivedere e ridurre il costo del terreno nell'area Pip.
VITO FERNANDO ROSA
CANDIDATI A CONSIGLIERE Summa Vito Guappone Carmela Romaniello Rocco Donato Caino Gaetano Telesca Domenico Langone Enrico Sileo Anna Genovese Angelo Gentile Antonio
Galasso Vincenzo Gerardi Donatina Santarsiero Paolo Monaco Rocco Rosa Raffaele Santarsiero Domenico Possidente Donato Manfredelli Antonio Sabato Antonio Carlucci Donato
UNITÀ popolare, movimento politico di sinistra che ripropone anche a livello istituzionale il proprio ruolo di coerente opposizione sociale e democratica, è guidata da Vito Fernando Rosa. Già presente alle elezioni del 2005, dove raccolse il 3,1 per cento dei consensi non riuscendo ad eleggere il consigliere comunale, Up ci riprova conun programma che recupera proposte politiche su cui il movimento insiste da anni. Al centro della proposta vi è l'idea di “sviluppo basato sulle risorse del territorio e dei suoi abitanti e non sul fluttuante ed incerto mercato, sul ritorno alla gestione pubblica deiservizi, sul rispettoe ladifesa del lavoro, sull'applicazione ed il rispetto delle regole da parte di chi amministra e di chi è proposto ai controlli”. Prioritarie, per Rosa e compagni, sono le questioni del lavoro e dell'occupazione. Per arrestare l'emorragia intellettuale e giovanile, Up ritiene di promuovere e di sostenere forme cooperativistiche familiari nei settori produttivi dell'artigianato e dell'agricoltura; la costituzione di nuove cooperative giovanili a cui affidare la gestione di servizi comunali; incentivare consorzi fra artigiani e associazioni di imprese a livello locale, a cui affidare lavori di notevole importo per impedire la fuga di risorse dall'economia locale. Rispetto alla gestione del territorio, Unità popolare propone, tra le altre cose, la verifica e l'approvazione dei nuovi strumenti urbanistici,la costruzionedi nuovecase popolari e una strada di collegamento veloce con le frazioni e l'area nord del comune.
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Alta Val d’Agri Senza stipendio i dipendenti. Ma il presidente rassicura
Acque agitate al Consorzio di bonifica VILLA D'AGRI - Acque agitate trai dipendentidel Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri per l'attesa di alcune mensilità arretrate. Ma la presidente rassicura i “pagamenti sono stati già predisposti”. Ci risiamo. Si ritorna nuovamente sul problema delle spettanze arretrate per i dipendenti dell'Ente consortile. “Questa volta - secondo quando dichiarato da alcuni lavoratori - sono tre le mensilità, Gennaio, Febbraio e compreso Marzo. E per i lavoratori la questione,annosa da tempo, è sempre la stessa. “Il presidente De Filippo insieme all'assessore all'Agricoltura affermano i lavoratori si era preso l'impegno che avrebbe azzerato gli stipendi e avrebbe dato nuovo corso all'ente
bonifica . Invece non è così. Compreso Marzo (Gennaio e Febbraio) sono tre gli stipendi che attendiamo. Non si può fare la politica - hanno dichiarato i dipendenti - con i soldi degli impiegati. Ci vengono a raccontare le storielle e poi siamo punto e daccapo. Ci sentiamo presi in giro”. Una storia vecchia quello del pagamento degli stipendi ai dipendenti dell'ente che si trascina come afferma una un altro dipendente “da oltre tredici anni”. “Il pagamento spiega - avviene ma sempre in ritardo e noi dobbiamo aspettare. Ciò è dovuto ad una cattiva gestione dell'Ente. Oltretutto sono scaduti i termini di mandato di questa amministrazione già da due anni e siamo in regime “proroga-
tio” da tempo. Si fa una gestione ordinaria e i veri provvedimenti non vengono presi. Ci pagano - aggiunge - con ritardo e gestiscano male. Si era parlato di un riordino del Consorzio, un discorso rimasto appeso”. Una speranza quella del riordino che porterebbe la stabilizzazione dell'Ente”. Insomma la richiesta a più voci “è l'azzeramento degli stipendi, il pagamento della percorrenza, il riordino dell'Ente e una programmazione concreta”. Al pagamento in ritardo delle spettanze, la presidente Petruzzi risponde che “è stato già emesso il mandato di pagamento del mese di Gennaio. Le difficoltà ci sono ma stiamo pagando. Nonostante ci sia una situazione di crisi a livello na-
zionale, noi stiamo mantenendo i livelli di occupazione e nessuno rischia il posto di lavoro. Capiamo i disagi per chi ha famiglia ma ci stiamo adoperando tutti per migliorare la situazione. La Regione Basilicata ha fatto l'anticipazione antitempo e ha mantenuto tutti gli impegni presi”. Poi in merito al mandato scaduto dell'amministrazione, la presidente ha chiarito che “si stava procedendo all'elezione ma poi il tutto è stato sospeso con l'attesa del riordino dell'Ente. Si va all'elezione dopo l'approvazione della Legge ”. Alti e bassi di una situazione complessa e difficile quella del Consorzio, dai toni alle volte esasperati ma mai risolta. Questione della “mancata retribuzione delle
La sede del Consorzio di Bonifica
spettanze” ma anche di una serie di problematiche legate alla vita quotidiana dell'ente oltre all'indotto che lavora e collabora con lo stesso”. Uno stato di crisi e di disagio quotidiano che ha portato spesso i lavoratori a scendere sul “piedi di guerra”. Un Ente, il
Consorzio di Bonifica , istituito negli anni '50 che copriva 11 Comuni del comprensorio della Valle. Con la legge 33 del 2001, i Comuni a farne sono diventati cinquantatre, ma reali e operanti sul territorio una quarantina. Angela Pepe
Impatto tra il suo Ape Car e una Fiat Stilo il cui conducente è risultato illeso
Tramutola: scontro mortale Il cinquantaseienne Domenico Fortuna ha perso la vita in un incidente TRAMUTOLA - Incidente dalla Fiat Stylo. Nell'impatto l'uomo samortale, vittima un 54enne rebbe balzato fuori dall'abidi Tramutola Si chiama Domenico For- tacolo e scaraventato viotuna, residente nel piccolo lentemente sull'asfalto,per paese valligiano, l'uomo lui non c'è stato nulla da famorto nell'incidente verifi- re, è morto sul colpo. Illeso fisicamente ma sotcatosi ieri mattina, intorno to choc il alle 13, nei giovane che pressi del biera alla guivio che colleda della ga TramutoStylo. Sul la a Villa d'Aposto, oltre gri e Paterno. alle Forze Incidente che dell'Ordine, ha visto coinimpegnati volto il mezzo nella valutaguidato da zione della Fortuna, un dinamica Ape car e una dell'incidenFiat Stylo alte sono inla cui guida tervenuti gli c'era un giooperatori vane residendel 118 Basite sempre nel licata Soccomune tracorso. mutolese. Il Il luogo dell’incidente I sanitari tutto è accaduto nella rotatoria dell'in- accorsi hanno tentato di crocio che porta ai paesi di rianimarlo ma per l'uomo Tramutola e Paterno, a po- ormai non c'era più niente chi chilometri dalla statale da fare, è deceduto da li a podella Fondovalle dell'Agri e co. Per molte ore il traffico dei due Comuni valligiani. in zona è stato deviato su Un terribile impatto. Secon- strade secondarie. Rimane al vaglio degli indo alcune indiscrezioni, Fortuna che viaggiava al quirenti la dinamica delbordo del proprio autocar- l'incidente. ro, sarebbe stato travolto an. pe.
Un ferito lieve a Trecchina TRECCHINA –Un ferito lieve e traffico bloccato per poco più di un'ora è il bilancio dell'incidente avvenuto intorno alle ore 16 di ieri pomeriggio sulla strada statale 585 nei pressi della stazione di servizio Tamoil in agro del Comune di Trecchina. Due autovetture, una Volkswagen Passat ed un'Opel Meriva in prossimità dello svincolo si sono scontrate, sembrerebbe che una delle due stava per L’incidente immettersi sulla statale. Le cause sonoal vagliodeicarabinieri prontamenteintervenuti sul posto unitamente alla polizia municipale per effettuare la viabilità ai numerosi autoarticolati ed autovetture in transito lungo la 585. Sul posto sono giunti oltre ai carabinieri anche i sanitari del 118 per soccorrere una passeggera dell'Opel mentre il soccorso Aci ha provveduto a rimuovere i mezzidalla carreggiata. Traffico bloccato fino a quando, rimossi i mezzi, la circolazione non è ripresa regolarmente. e. m.
Verso le elezioni Il programma di Lamboglia
Puntare sulla periferia LAURIA - Riequilibrare il rapporto di potere tra il centro e le periferie. Una politica sociale con attenzione particolare alle fasce più deboli, quali anziani e diversamente abili. Da questi due punti parte l'impegno politico di Emidio Lamboglia, candidato dei Popolari uniti alle prossime elezioni regionali. Lamboglia è nato a Lauria, è sposato e padre di due figlie. Laureato in sociologia è dipendente dell'azienda sanitaria di Potenza e questa è la sua prima esperienza politica. “La rete dei servizi alle persone è carente in tutta la Regione” spiega Lamboglia, per questo bisogna: “implementare l'assistenza domiciliare e disseminare il territorio di strutture per anziani non autosufficienti, non assistibili a domicilio”. Per Lamboglia bisogna: “riequilibrare la spesa sanitaria, ridurre i disagi, implementare il volontariato, la cooperazione sociale”. Creando così anche nuovi posti di lavoro. “Il fenomeno degli anziani soli e di quelli non autosufficienti ha assunto negli ultimi anni i tratti di una vera e propria emergenza sani-
L’Aide ha confermato la presenza alla prestigiosa manifestazione di Vicenza
Un po’ di Lucania alla fiera del Bricolage L'AIDE conferma la sua presenza ad Abilmente, la fiera dedicata al bricolage e alle arti manuali, svoltasi a Vicenza dal 04 al 07 marzo. Una grande kermesse Vicentina, affermata come manifestazione leader in Italia nel settore della manualità creativa, al suo interno centinaia i corsi e le dimostrazioni, dal cucito creativo al bijoux, dal patchwork al ricamo, dalla lavorazione della lana cardata ed altro ancora. L' Associazione Indipendente Donne Europee non ha voluto essere assente, ma con una partecipazione attiva a diversi corsi e dimostrazioni per sviluppa-
re con nuovi imput la propria creatività, un nutrito gruppo di donne, provenienti da diversi gruppi locali (Grottole, Gallicchio, Sasso di C., Spinoso, Sant' Arcangelo,Missanello ,Guardia Perticara e Castronuovo Sant' Andrea) ha preso parte alla manifestazione. Come sottolineato dalla presidente regionale Filomena Giannasio: «Da qualche anno a questa parte, stiamo assistendo ad un fenomeno estremamente interessante:la nascita di nuovi mestieri, soprattutto nel mondo femminile, legati sia alla tradizione sia alle nuove tecnologie; mi riferisco ai mestieri della
creatività». «Le opportunità di lavoro individuale e autonomo offerte da questo settore ha continuato - sono molte, legate appunto all' insegnamento, all' animazione e al commercio». Un settore, quindi in crescita, che potrebbe confluire anche nell' Accademia dell' Artigianato, idea che la presidente nazionale Anna Selvaggi vorrebbe da tempo istituire con il supporto delle istituzioni. In particolare spiega Giannasio si tratterebbe di : «Un grande incubatore, con laboratori dedicati alle arti manuali e ai vecchi mestieri, valorizzando e promuovendo le nostre tradi-
zioni e la nostra creatività per dare vita, in questo modo, a delle nuove figure professionali indirizzate a nuove nicchie lavorative». Francesca Gresia
RUBINETTI A SECCO A causa di un'improvvisa rottura lungo la condotta maestra dell'Agri con conseguente sensibile riduzione della portata addotta, Acquedotto Lucano comunica che si provvederà alla temporanea sospensione dell'erogazione idrica dalle 14,00 di domani e fino alle 6,30 del 17 nei seguenti Comuni: Spinoso, San Martino d'Agri, Armento, Missanello, Gallicchio, Guardia Perticara e Sant'Arcangelo.
taria - dice Lamboglia - C'è urgente bisogno di fare norme regionali che investano più risorse, magari utilizzando le royalties del petrolio, nella rete dei servizi sociali e sanitari, favorendo ed incentivando da un lato la domiciliarità attraverso l'acquisto di prestazioni assistenziali erogate da operatori adeguatamente formati ed organizzati in cooperative sociali, e dall'altro la realizzazione di residenze protette per gli anziani non autosufficienti e soli”. “Fino a quando non si capirà che investire nei servizi alla persona e alla famiglia costituisce uno dei cardini dello sviluppo, sostenibile e solidale, della nostra comunità regionale, ci troveremo sempre a rincorrere gli stessi problemi - chiude Emidio Lamboglia - Ritengo anche che si possa incrementare e meglio finalizzare l'assegno di cura, riservato a persone invalide e non autosufficienti per interventi di assistenza, disposto meritoriamente di recente dall'Assessorato regionale alla sanità”. Francesco Zaccara
Protezione civile, nasce la “Endas” di Corleto CORLETO PERTICARA E' stata costituita a Corleto la Protezione civile “Endas”, con la finalità di offrire servizi atti a tutelare la collettività, l'ambiente e i beni della calamità, attraverso assistenza, soccorso e prevenzione. A Gennaio scorso si è svolta la prima assemblea dei soci dopo il riconoscimento da parte della regione Basilicata e l'iscrizione nel registro regionale delle associazioni di volontariato. Alla riunione hanno partecipato numerosi soci e il presidente della neo protezione civile, Mario Ierardi nel suo intervento ha messo in evidenza i principi
fondati dell'associazionismo e i valori morali a cui si ispirano gli interventi e le azioni di volontariato. La Protezione civile è un organizzazione di volontariato nata dopo l'alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Friuli. Si scoprì che in quelle occasioni ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. Da questa considerazione scaturì l'esigenza di istituire il servizio nazionale della Protezione civile come espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà. an. pe.
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Venosa Nasce una nuova associazione nella città di Orazio
Performance dell’artista al “Nitti”
Ferdy Sapio I Riformisti democratici Melfi, porta a scuola vogliono partire dal basso lo “Stupor mundi” VENOSA - Costruire un percorso politico dal basso, che consenta ai cittadini di riappropriarsi del ruolo attivo nella programmazione e nella gestione territoriale. Un processo che si basa sugli ideali genuini di un centrosinistra che riscopra la propria identità culturale e non fondi i propri obiettivi politici su guerre assurde contro il nemico rappresentato dal centro destra. Con questi intenti è nato a Venosa il Circolo “Democratici Riformisti”. Obiettivi e strategie della nuova associazione sono stati illustrati nel corso di un incontro tenutosi nei locali dell' Hotel “Il Baliaggio” della cittadina oraziana. «Per governare un territorio è necessario conoscerlo in tutti i suoi aspetti. Noi crediamo fermamente in una politica fatta “dal basso” ovvero da un'osservazione attenta e partecipativa da parte dei cittadini - ha detto nel presentare l''Associazione Roberto Di Polito, consigliere comunaledella listacivica Progetto Città-Tamburriellosindaco -Ogniamministratore deve conoscere la realtà che governa». E, allora, quale il ruolo dei partiti in un contesto in cui i cittadini si accorgono di non avere un
Un momento della presentazione
ruolo attivo nella programmazione? «Nella lista civica cui appartengoho sperimentato che sipossono realizzare progetti, anche ambiziosi - ha concluso Di Polito - se non si disperdono energie in conflitti con “l'altro da noi”, e mantenendo una propria identità culturale e politica». Sullo sfondo della iniziativa assunta da cittadini, provenienti dalle fila del Pd e con-
fluiti nella lista civica “Progetto Città”, i conflitti interni al partito e la distanza esistente tra cittadini e istituzioni. «Vogliamo affermare valori come quelli della partecipazione, della trasparenza, della meritocrazia disegnando un percorso alternativo anche al di fuori dei partitiha sostenuto Vito Barbuzzi, tra i promotori della nuovo Circolo-Vogliamo dare volto
a una politica che accetti le critiche e sappia affrontare i problemi”. La crisi di identità e di ruolo che investe i partiti, la frattura tra istituzioni e territorio spingono, quindi, i cittadini a cercare nuove strade per sentirsi protagonisti del cambiamento. Per la sua prima uscita in pubblico il Circolo “Democratici Riformisti”ha invitato il consigliere regionale Pd, Vincenzo Folino, che ha iniziato il suo discorso sostenendo di condividere gli obiettivi della nuova associazione e ha continuato con una dichiarazione provocatoria: «Nella Giuntacivica Tamburriello ci sono ben 4 assessori di provenienza Pd! Molti di più che in altre amministrazioni di sinistra! - ha sottolineato Folino - C' è un problema politico verso la comunità: come evolvere il quadroper formareunpartito-plurale. Le associazioni sono una ricchezza per la politica e fanno da collante tra istituzioni e territorio!»Sui temi proposti dal Comitato si è svolto un dibattito molto partecipato, al quale hanno dato il proprio contributo giovani professionisti e cittadini che vogliono avvicinarsi o riavvicinarsi alla politica. Giuseppe Orlando
MELFI - Si terranno a Melfi, il 23 e 25 Marzo 2010, all'interno delle scuole elementari F. S. Nitti, due performance teatrali di Ferdy Sapio dal titolo “Stupore mistico”. L'autore traccerà un percorso storico che va dai Normanni a Federico II nella Basilicata del Medioevo e lo farà attraverso: la proiezione di video tratti dal dvd del progetto, attraverso la musica in cui canterà dal vivo in abiti d'epoca le poesie di Federico II, attraverso la pittura che proporrà ai bambini le icone realizzate da lui delle pitture rupestri vulturine ed infine attraverso la storia, che recitata da una voce fuori campo sarà la didattica del periodo storico citato. Il progetto culturale è legato ai programmi di studio delle classi di seconda e quarta elementare, che fruendo delle varie forme d'arte proposte dall'autore lucano, entreranno empaticamente nella storia del Medioevo. Queste sono anche le prime rappresentazioni di Stupore Mistico che Ferdy riesce a fare in regione, dopo averlo presentato in diverse città italiane ed estere come Cracovia e Gerusalemme. In proposito l'artista ci riferisce: ”Ho constatato l'involuzione culturale della Lucania, dove non so-
Ferdy Sapio
no riuscito a presentarlo in nessuna città, neanche a Melfi dove è stato evitato dall'Amministrazione Comunale e credo bene di comunicare la cultura e l'arte ai bambini che saranno gli uomini lucani di domani e di farsorgere in loro l'amore per il passato storico, perché è medianteesso che capiamo chi siamo e dove andiamo e soprattutto per farne tesoro per il futuro, affinché parta un turismo culturale fatto non solo di orecchiette, peperoni e vino. La ricchezza di un territorio è la cultura e purtroppo dove non riesce ad emergere c'è solo ignoranza….” ca. pe.
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Melfi Sono 150 gli studenti che si confronteranno nella gara Vulture Nota di Perillo
«La favola continua» Mediashow, tutto pronto per la dodicesima edizione MELFI - Tutto è pronto a Melfi per la dodicesima edizione del Mediashow che scatterà venerdì diciannove marzo prossimo. L'olimpiade della multimedialità è organizzata dal liceo scientifico, Federico II di Svevia. «Una favola che continua - spiega il dirigente scolastico, Riccardo Rigante - grazie ad un'idea ancora affascinante e coinvolgente. Cento docenti, centocinquanta studenti provenienti da tutta Italia ed anche da oltre oceano rappresentano un'esperienza culturale di grande soddisfazione per questa scuola». Tra le maggiori novità dell'edizione 2010, oltre alla partecipazione delle delegazioni di Cina, Honduras, Romania ed Ungheria, quest'anno vi è l'apertura dell'evento a dieci studenti selezionati tra le scuole medie di Basilicata: «perché intendiamo formare un vivaio per il futuro aggiunge il preside del liceo di Melfi - in modo tale da garantire la crescita ulteriore del mediashow. Resta un sogno il coinvolgimento anche di tutti e quattro i maggiori comuni dell'area del Vulture ed in quest'otti-
Una passata edizione del Mediashow
ca saluto con piacere l'adesione dell'amministrazione comunale di Lavello dove gareggeranno una decina di studenti e dove venerdì prossimo si terrà il tradizionale spettacolo di teatro della compagnia, Albero in collaborazione con la nostra scuola». Ora si attende la partecipazione futura anche dei comuni di Rionero e Venosa. Come ogni anno, durante il concorso multimediale, i docenti che accompagneranno i ragazzi appassionati di informatica seguiranno un corso di
aggiornamento professionale dedicato, sabato venti marzo, ai libri di testo e le risorse digitali: «perché è ormai possibile pensare ad una scuola interamente digitale - conclude il dirigente del liceo di Melfi, Riccardo Rigante - che possa contribuire al risparmio delle famiglie con l'E-book, ossia libri che sarà possibile scaricare da internet senza costi aggiuntivi. Servono nuovi strumenti didattici. Questa è la scuola digitale del futuro». Giunto quarto lo scorso anno, sarà lo stes-
so studente dell'edizione 2009 a rappresentare la scuola organizzatrice della dodicesima edizione del Mediashow. «Spero di migliorare ulteriormente il mio già prestigioso piazzamento dell'anno scorso commenta il giovane liceale melfitano, Giovanni Pontolillo - ma comunque resterà la magnifica esperienza formativa che solo questa olimpiade può regalare. Credo che in ambito multimediale sia importane non solo studiare l'aspetto tecnico ma anche quello della fantasia umana. La mia passione per arte e filosofia, in questo senso, sono di grande aiuto per la formulazione di un buon elaborato. La scuola che frequento, poi, rappresenta il giusto connubio tra arte e preparazione tecnica». Sicuramente anche quest'anno l'istituto Federico II di Svevia sarà ben rappresentato tra i gareggianti che si apprestano a cimentarsi con la traccia ancora una volta segreta fino alle nove del mattino di venerdì diciannove marzo prossimo, quando comincerà la dodicesima olimpiade multimediale. Vittorio Laviano
Gal, voglia di cambiare RIONERO – «Il territorio del Gal Vulture Alto Bradano ha bisogno di un cambiamento radicale per renderlo più vivibile e per, nel contempo, creare i presupposti per uno sviluppo futuro mediante investimenti pubblici e privati». Per far ciò - sostiene il presidente dell’ente vulturino-bradanico Franco Perillo – occorre considerare i beni culturali ed ambientali come beni produttivi, laddove il grosso patrimonio artistico-culturale presente sul territorio deve rappresentare uno strumento capace di creare ricchezza. «E’ questo uno dei motivi basilari per cui ho fortemente voluto l’istituzione del Club Unesco nel territorio del Vulture e perché considero la cultura un’enorme risorsa per il nostro territorio – ha affermato Perillo –e non a caso in tal senso ci si sta attivando per far sì che alcune biblioteche entrino a far parte delle biblioteche associate all’Unesco per valorizzarle maggiormente ma anche per l’attività museale e sviluppare ulteriormente il sistema delle biblioteche». Il tutto è mirato alla promozione
a tutto campo delle risorse culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche dell’intero territorio in una prospettiva integrata e al rilancio della cultura nel Vulture con l’apporto della Università di Basilicata, sinora mai trascurato. Infatti è in cantiere – ha fatto presente il presidente del Gal Perillo – la sottoscrizione di due importanti protocolli d’intesa. Il primo con l’Università lucana, l’altro con quella di Firenze e con la Cattedra transdisciplinare Unesco per creare a Venosa il primo ed importante polo del Centro Unesco del Sud. Con il secondo si porta avanti l’ambizioso progetto di candidare il Vulture a “nona biosfera Italiana” nell’ambito del piano Mab, che sotto l’aspetto turistico rappresenta una vera e propria rivoluzione. «I criteri ispiratori della Rete – continua –sono quindi di conservazione della diversità biologica e di salvaguardia dei valori culturali ad essa associati. Le Riserve sono perciò siti privilegiati per la ricerca, laformazione el’educazione ambientale». Michele Rizzo
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
I sindacati attendono il piano di riorganizzazione aziendale per chiedere ammortizzatori sociali
Ferrosud in stato di agitazione I lavoratori lamentano il mancato pagamento degli stipendi di gennaio SONO in stato di agitazione i lavoratori dello stabilimento Ferrosud di Matera per il mancato pagamento dello stipendio di gennaio e per, alcuni di loro, anche della tredicesima del 2008. Intanto, l'azienda, che produce materiale rotabile, presenterà entro il prossimo 3 maggio, alla scadenza della cassa integrazione straordinaria per 80 dei 144 lavoratori in organico, la richiesta di un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria della durata di 24 mesi, per attivare un piano di riorganizzazione aziendale che comprenderà investimenti e formazione professionale. Il piano e il ricorso alla cassa integrazione straordinaria serviranno a garantire sia il sostanziale mantenimento dei livelli produttivi sia lo stabilimento di Matera. «Abbiamo individuato un percorso che dovrebbe portare ad un piano di riorganizzazione affinché l'azienda possa accedere ad un ulteriore periodo di cassa integrazione a partire dal 3 maggio per due anni. - ha affermato il segretario territoriale della Fillea Cgil Giuseppe Giannella - Attualmente sono in cassa integrazione circa ottanta persone. Tra qualche settimana probabilmente questo numero aumenterà. Il lavoro è in fase di esaurimento e non ci sono nuove commesse, se non quelle da portare a termine». Dei 64 lavoratori attivi nello stabilimento di Matera, una trentina lavorano nell'impianto di Jesce mentre gli altri sono divisi tra Venezia, Bologna e Foggia. «Dopo Pasqua, con un quadro politico di riferimento, dobbiamo necessariamente intervenire, oppure i lavoratori rimarrebbero senza ammortizzatori. - ha aggiunto Giannella - Il percorso da proporre dovrà essere in grado di prorogare gli ammortizzatori visto
che non è possibile una proroga della cassa integrazione per crisi». Secondo Gerardo Evangelista, segretario territoriale della Fim Cisl, è indispensabile che il piano della Ferrosud sia credibile: «Altrimenti - ha detto - potranno esserci problemi seri per l'azienda e per i lavoratori. Questo è un periodo nero per l'occupazione in Basilicata, è importante che una realtà produttiva come quella della Ferrosud sia salvata». Giuseppe Grieco, segretario territoriale della Uilm, ha ricordato che a livello nazionale non ci sono commesse sul materiale rotabile: «Speriamo che la situazione possa migliorare in modo tale che possa esserci una boccata d'ossigeno per la Ferrosud». L'ultimo incontro istituzionale sull'azienda materana si è svolto i primi di marzo a Potenza con l'assessore regionale alle attività produttive. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Prima esperienza in Basilicata
Asm, sottoscritto il contratto integrativo per 2000 dipendenti
L’ingresso dello stabilimento Ferrosud
Matera-Bari Palese, collegamenti ripristinati dal primo aprile DAL primo aprile riparte il collegamento Matera - aeroporto Bari Palese. Fortemente voluto dall'Amministrazione provinciale di Matera, il servizio si avvarrà del finanziamento regionale richiesto e ottenuto dall'Ente di via Ridola. «Accessibilità e mobilità - ha dichiarato l'assessore al Turismo, Giuseppe Dalessandro - assumono rilevanza crescente per qualsiasi politica di sviluppo turistico. Non a caso, la più grande innovazione nel mercato turistico è rappresentata dall'espansione delle diverse formule di volo low cost, che sta modificando profondamente gli stili e le abitudini di vita. Una “rivoluzione” che ha accorciato la distanza materiale e psicologica tra provenienza e destinazione e che può rappresentare il mezzo pereccellenza, lavia maestraingrado diincrementare i flussi turistici di questa provincia». «Itrasporti svolgonounruolo centralenello sviluppo economico di un territorio che - ha proseguito il presidente Franco Stella - insiste
su elementi quali l'essenzialità e la qualificazione per ottimizzare il proprio livello di produttività economica; sono infatti l'accessibilità di un'area e la componente infrastrutturale del sistema dei trasporti che contribuiscono a qualificare l'offerta orientandone i flussi turistici. Il sistema dei trasporti, quindi, rappresenta un aspetto dinamico dell'offerta turistica». «Grazie a questo servizio, che migliora sensibilmente il livello di intermodalità di questa provincia - ha concluso Stella - si raggiunge il duplice obiettivo di: aumentare la qualità del servizio al cliente finale e di raggiungere un utilizzo equilibrato della sinergia gomma - ferro - acqua limitando per quanto possibile, tutte le forme di inquinamento e di impatto ambientale caratterizzanti ogni tipologia di trasporto. Valori aggiunti per una provincia che intende orientare il proprio core business al settore turistico».
Lunedì confronto tra gli addetti ai lavori sul Piano di emergenza provinciale
Vertice sulla Protezione civile VERTICE sulla Protezione civile lunedì 22 marzo, alle ore 16 presso la Sala consiliare di via Ridola. Per il vertice sono state convocate le associazioni volontarie che operano nel settore, gli ordini professionali e i sindaci che saranno accolti dalla giunta provinciale al completo. «Il Piano di Protezione civile - ha dichiarato il presidente Franco Stella ricopre un ruolo centrale nell'ambito della tutele della sicurezza dei cittadini. I terribili eventi calamitosi che hanno colpito, a livello nazionale e internazionale, la comunità mondiale hanno riportato all'attenzione di tutti l'esigenza di predisporre piani in grado di fronteggiare catastrofi per limitarne i danni. Non ultimi i gravissimi problemi legati all'erosione della costa jonica che hanno duramente colpito il Metapontino, generando una situazione di grave dissesto idrogeologico e di crisi nel settore turistico. Una emergenza di propor-
zioni notevoli per un territorio qual è quello provinciale, che richiede un intervento immediato e non procrastinabile. Perché gli operatori turistici e gli abitanti di questa provincia devono poter contare su un progetto articolato e dettagliato in grado di farli sentire al sicuro». Il Piano di Emergenza provinciale,
supporto operativo al quale è indispensabile riferirsi per gestire l'emergenza con il massimo livello di efficacia, venne definito nel 2005 proprio a partire dall'analisi delle vulnerabilità territoriali e antropiche. «Perché il Piano funzioni - ha proseguito Stella - dobbiamo avviare un confronto con gli addetti ai lavori, momento di incontro indispensabile per verificare, tra le altre cose, se gli scenari di rischio definiti cinque anni fa risultano ancora attendibili o se la situazione, nel frattempo, ha subito delle trasformazioni. Proprio perché il Piano è uno strumento di lavoro tarato su una situazione verosimile sulla base delle conoscenze scientifiche dello stato di rischio del territorio, aggiornabile e integrabile, l'Amministrazione provinciale intende accertarne la validità. Un atto dovuto alla salvaguardia e alla incolumità di tutte le comunità di questa provincia».
E’ STATO sottoscritto ieri mattina presso la Direzione Generale dell’Azienda il contratto integrativo decentrato dell’Asm, dopo un lungo lavoro di integrazione degli istituti contrattuali ed economici vigenti nelle soppresse Asl n. 4 di Matera e n. 5 di Montalbano Jonico, svolto dall’Ufficio Relazioni Sindacali e dalle organizzazioni sindacali e rsu (rappresentanze sindacali unitarie) aziendali. Si tratta della prima esperienza in Basilicata, dopo il processo di riordino del sevizio sanitario regionale avviato dalla legge 12 del 2008. Il contratto integrativo sarà applicato a circa duemila professionisti del Comparto Sanità, tra infermieri, altre figure sanitarie e personale tecnico-amministrativo. L’intesa si caratterizza per la effettiva integrazione degli istituti contrattuali del personale delle soppresse Asl, poiché dal 2010 tutti gli operatori saranno assoggettati al medesimo trattamento giuridico ed economico. Tra questi si segnalano lo straordinario, la pronta disponibilità, la disciplina degli incentivi per la produttività. Sotto quest’ultimo profilo, la Asm, proseguendo un processo già avviato dalle vecchie aziende, si pone all’avanguardia in regione anticipando i tempi di applicazione della riforma Brunetta sulla meritocrazia nel pubblico impiego.
Il direttore generale Asm Vito Gaudiano
Le parti hanno, infatti, approvato il Sistema di Valutazione Individuale Permanente, che servirà a valutare, anno dopo anno, le performance e le prestazioni offerte da ciascun operatore, cui saranno collegati la erogazione degli incentivi e le eventuali progressioni di carriera. «La firma del contratto integrativo –ha affermato il direttore generale della Asm, dottor Vito Gaudiano ringraziando le Rsu per il lavoro svoltoè un ulteriore fondamentale passo verso la concreta unificazione organizzativa delle strutture sanitarie e tecnico-amministrative. Le norme del contratto, che pure richiederanno un periodo di rodaggio, ci consentono di entrare nel pieno della riorganizzazione aziendale e ciò produrrà benefici effetti in termini di generale miglioramento della qualità ed efficacia dei servizi erogati agli utenti».
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Matera
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Agenda
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Il Bolero di Ravel
I Tagliacarte di Giocoli
Antologica di Toti Scialoja
Immagina Hellboy
PER IL FESTIVAL DUNI giovedì 18 Marzo nell’auditorium Gervasio si svolgerà il concerto “Il Bolero di Ravel” con Federico Mondelci al sax. L’Orchestra della Magna Grecia sarà diretta da Piero Romano. Saranno eseguite musiche di Ravel, Milhaud, Shostakovich e Molinelli. Mondelci è diplomato con lode al Conservatorio Statale di Musica “G. Rossini” di Pesaro e successivamente, nel 1981, al Conservatorio Superiore di Bordeaux sotto la guida di Jean-Marie Londeix ottenendo la Medaglia d’Oro all’unanimità. Ha al suo attivo un’attività di solista internazionale nelle sale da concerto più prestigiose tra cui il Teatro alla Scala, la Carnegie Hall di New York, la Philarmonica di San Pietroburgo.
LA Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera accoglie nei suoi locali fino al 19 marzo, la Mostra "Dalla terracotta al legno. I Tagliacarte di Francesco Giocoli". Francesco Giocoli coltiva, da alcuni decenni, la passione di realizzare tagliacarte in legno fatti a mano, che riproducono, in miniatura, vari oggetti, fra cui reperti archeologici soprattutto della nostra regione. La produzione di che ha raggiunto 2.000 pezzi. Giocoli è risultato vincitore del secondo premio del concorso 2008 sull'artigianato artistico indetto dalla Camera di Commercio di Potenza.
RIMARRA’ aperta fino al 17 aprile al Musma l’Antologica di Toti Scialoja. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, comprende 16 sculture datate 1958-1989, 35 tecniche miste datate 1938-1998, 125 disegni con animali e poesie dedicati, tra il 1961 e il 1979, ai bambini, 50 disegni inediti destinati, nel 19381939, all’Almanacco della Cometa, un ricco apparato di immagini, documenti, libri, cataloghi che ripercorrono la vita di Scialoja dall’infanzia alla morte, senza tralasciare la giovinezza, gli studi, i primi interessi artistici, gli esordi, le mostre, il mondo dello spettacolo, la letteratura, gli amici, la critica, i rapporti con l’America, con De Kooning e Motherwell, la vita d’artista tra Burri e Afro.
SONO esposti fino al 20 marzo i lavori del primo concorso per disegnatori indetto dall'associazione "Strane Nuvole", in via delle Beccherie 43, “Immagina Hellboy”, personaggio creato da Mike Mignola per la Dark Horse nel 1993, nella città dei Sassi. I visitatori della mostra saranno invitati ad esprimere due preferenze, in forma anonima, una per la categoria “juniores”, l’altra per la categoria “seniores”. Tutti i volumi di Hellboy saranno disponibili presso la biblioteca dell'associazione, come fonte di ispirazione per rielaborare la figura di Hellboy.
ARRIVEDERCI PRIMAVERA
CITTÀ DEI SASSI OPERA FESTIVAL
Puccini e il fascino delle sue donne
INFORMARE i giovani sulla salute mentale con uno spettacolo teatrale in cui si parla delle depressioni quotidiane di ognuno di noi. Con questo obiettivo il Dipartimento di Salute Mentale - Centro Integrato Polivalente (C.I.P) di Serra Rifusa ha presentato agli studenti del Liceo Classico “E. R. Duni”di Matera lo spettacolo “Arrivederci Primavera” in cui gli attori sono alcuni degli stessi utenti del centro. In realtà, questa iniziativa nasce da un precedente dialogo tra gli studenti del liceo e Edoardo De Ruggieri, responsabile del C.I.P., studenti che hanno deciso di proporre lo spettacolo per l'assemblea d'istituto svoltasi nella mattinata di ieri presso il cinetatro Duni. «Abbiamo deciso di organizzare la nostra assemblea assumendo un tema molto impegnativo come quello dei problemi mentali poiché oggi se ne parla tanto ma nei ragazzi manca un po' la voglia di informazione ed e questo è un modo per favorirla- ha dichiarato Cristiana Taccardi, rappresentante d'istituto -Inoltre anche se il tema è molto importante e significativo lo strumento teatrale lo rende molto più accessibile ai ragazzi che, in questo modo non solo possono capirne le dinamiche ma anche scoprire come il processo di reintegro nella società di queste persone passa attraverso la creatività e l'impegno nelle attività sociali». Lo spettacolo, presentato dall'Associazione culturale ''Cinefabbrica'' e promosso anche dalla cooperativa sociale Progetto Popolare, segue un percorso già avviato con “Valigie scomode ma sognanti” ed era stato già presentato al pubblico lo scorso dicembre. L'iniziativa teatrale è frutto didue anni di lavoro e, attraverso l'analisi delle depressioni si offre come veicolo di promozione alla salute mentale mettendo in luce una dimensione concreta di chi ha un disturbo psichiatrico. «Questo spettacolo ha l'obiettivo di informare anche dal punto di vista culturale- ha dichiarato Edoardo De Ruggieri -Il tema della rappresentazione non è la malattia mentale ma la salute e cerchiamo di far capire che i pregiudizi sulla salute mentale degli individui si basano solo sulle nostre difese rispetto a quello che consideriamo normale». Lo spettacolo, dunque, nasce dal laboratorio teatrale del C.I.P. attraverso un percorso coinvolgente e divertente in cui si parla di depressione non in termini scientifici ma come qualcosa che riguarda un po' tutti. Alla fine dello spettacolo è stato aperto anche un dibattito con i ragazzi. Il personale del Cip ha ringraziato i titolari del teatro Duni per aver messo gratuitamente a disposizione la struttura. Milena Scalcione matera@luedi.it
IL TEATRO Duni di Matera ha visto, in replica, una produzione tutta materana, “Le donne di Puccini” dell'associazione Lucania Arte Teatro diretta dal maestro Enzo Di Matteo. Il testo di Antonella Rondinone rievoca la vita di Giacomo Puccini, interpretata da Emilio Andrisani dell'Hermes Teatro Laboratorio. La vita pucciniana nella sinuosità della ricca gamma di sentimenti, passioni, sensazioni, affermazioni, amori, vizi e virtù diventa musica struggente, ammaliante e passionale. Il pentagramma musicale è la chiave che apre tutte le sensazioni e le fa vibrare con un'intensità tale da stordire ed esaltare. Il dolore diventa la nota stonata che si esalta nell'accordo universale della bellezza che passa dal Lago alla malinconia interiore e dagli acuti della felicità ai gravi della malinconia. Puccini vede le sue donne come armonia interiore che danno senso al misero quotidiano ed esaltano il gesto più semplice ed elementare. Il volto dolce, ammiccante e malizioso della donnaèintrisodi melodiosatristezzaedipassionale esaltazione. Il suicidio di Doria Manfredi, serva di casa Puccini, sconvolge l'animo del musicista e lo proietta in una melodia dolente. Il monologo di Puccini, interpretato in maniera impareggiabile dal materano Emilio Andrisani, si è liberato nella sua forma concreta nelle donne pucciniane con le più celebri arie eseguite dai soprani Francesca Pipitone, Maria Laura Iacobellis, Erika Liuzzi e dall'armena Larysa Sharvysan. Al pianoforte Lucia Giampietro ha accompagnato, con destrezza tecnica e partecipazione emotiva, i brani musicali e la recitazione. L'intervento danzato di Sara Telch ha movimentato la scena con sinuosità ed eleganza di gesti. Giacomo Puccini è tornato in vita, nella sua casa di Torre del Lago in provincia di Lucca, per trasfondere i propri ricordi intensi e passionali nell'animo del pubblico. «Il pubblico, attento ed interessato, ci ha ripagati per l'impegno profuso - afferma Rondinone - Puccini è il mio compositore preferito per le sue intense e profonde melodie, il suo stile drammatico, dolce e sensuale. “Le donne di Puccini” è un monologo teatrale scritto da me. Viene rappresentato lo spirito di Puccini di ritorno dall'oltretomba nella sua villa di Torre del Lago. Racconta in modo naturale i sentimenti forti che muovevano Giacomo Puccini, artista inquieto, sempre alla ricerca di emozioni in grado di muovere il suo genio creativo». «Questa nostra produzione materana è un fuori abbonamento, riproposta dopo il successo dello scorso anno. - asserisce Di Matteo - È destinata alla diffusione in altri tea-
Lara Colandrea
Auguri ad Alessandra e Raffaele dagli amici del Quotidiano per la nascita della splendida Lara.
Cristiano Guida In alto Emilio Andrisani; a sinistra un’immagine dello spettacolo “Le donne di Puccini”
tri, per l'interesse di alcuni comuni di fuori regione. A Matera è partita, da quattro anni, la macchina teatrale in grado di costruire spettacoli. Il nostro programma musicale si avvale della preziosa collaborazione dell'attore materano Emilio Andrisani dell'Hermes Teatro Laboratorio». «Ho accompagnato i brani lirici. - ribadisce Giampietro - Ho trovato interessante questo lavoroper lasinergia tragliartisti: ilmaestro Enzo Di Mattteo, Emilio Andrisani, Antonella Rondinone e le cantanti». «Sono contenta per-
E’ nata una stella!!! Con un colpo a sorpresa, hai stupito papà Mattia e mamma Giada, venendo alla luce con cinque giorni di anticipo. Auguri e felicitazioni ai baby nonni Pino e Graziella, ma anche ai tenaci bisnonni Giuseppina e Nicola.
ché ho cantato brani di mio gradimento, come quello ispirato ad una persona abbandonata. riporta Pipitone - Ho cantato Bohéme, Butterfly e Turandot, l'incompleta opera pucciniana. La mia ultima esibizione in questo Teatro risale all'età di quattordici anni». «Ho sedici anni e vivo a Laterza - conclude Iacobellis -Frequento canto al Conservatorio “Egidio Romualdi Duni”. Ho cantato la Bohéme nel ruolo di Mimì nel Tatro Duni, dove, all'età di dieci anni, ascoltai “La Cavalleria Rusticana”». Nunzio Longo
IN OSPEDALE
CINEMA
Visite andrologiche
Comunale Matera - 0835334116
AL via anche in Basilicata la decima edizione della Settimana della Prevenzione Andrologica. Fino al 19 marzo, gli andrologi della regione sono disponibili a visitare gratuitamente, su appuntamento, gli uomini che vogliono prevenire o affrontare i problemi legati alla loro salute sessuale. La Settimana, organizzata dalla Società Italiana di Andrologia (Sia), è dedicata quest'anno anche ai 4 milioni di italiani che soffrono di eiaculazione precoce, il più frequente disturbo sessuale maschile. A Matera sarà possibile rivolgersi all'ospedale “Madonna delle Grazie”, Andrologia Unità Operativa di Urologia, ai medici Veneziano e Stellacci (telefono 0835.253217) «Gli uomini con eiaculazione precoce vanno aiutati ad affrontare il loro problema - commenta la dottoressa Angela Vita, del Centro di Andrologia dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza -L'eiaculazione precoce, infatti, è un problema imbarazzante per l'uomo (più della disfunzione erettile) e per questo motivo ne parla e lo affronta poco con il medico. Le visite andrologiche gratuite rappresentano un'opportunità per invogliare gli uomini ad affrontare il problema con lo Specialista e trovare una soluzione, oggi possibile». E’ possibile telefonare al numero verde dedicato (800.999.277) o andare su www.eiaculazioneprecocestop.itper trovare il Centro più vicino a cui telefonare per prenotare la visita gratuita. L'opportunità è offerta a tutta la popolazione maschile che desideri prevenire o affrontare i problemi legati alla salute sessuale e alla fertilità. Con l'edizione di quest'anno, la Società Italiana di Andrologia vuole impegnarsi a tutto campo a favore dell'eiaculazione precoce, la più frequente disfunzione sessuale maschile. L'invito della Società a visitare l'Andrologo, infatti, è rivolto anche a quegli uomini alle prese con questo disturbo, che nel sud Italia (Basilicata compresa), come in Italia, rappresentano circa il 23% della popolazione maschile (In Italia circa il 20%). «Il motivo - spiega la Vita - è la riluttanza a parlare di questa condizione. Chi soffre di eiaculazione precoce pone numerose barriere ad affrontare il problema. L'imbarazzo è la ragione principale, come emerge da una recente indagine condotta da GfK Eurisko». Il 76% degli uomini con eiaculazione precoce, infatti, ritiene la propria condizione imbarazzante, ancor più della disfunzione erettile. Tanto è vero che solo il 42% degli uomini ne ha parlato nell'ultimo anno. D'altra parte, quando ne parla, lo fa con la partner e non con il medico. L'eiaculazione precoce è, in sostanza, ancora un tabù, nonostante le forti implicazioni negative in termini di ansia, frustrazione, scarsa autostima e la conseguente compromissione del rapporto di coppia. matera@luedi.it
Kennedy Matera - 0835334116
Alice in Wonderland in 3D ore 17 - 19,30 - 21,40
Mine vaganti 17,30 - 19,35 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Appuntamento con l’amore 17,30 - 19,30 - 21,30
Patron Antonio Matera Che fine hanno fatto i Morgan ore 17,50 - 19,30 Shutter island 21,15
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Alice in wonderland Shutter island orari al botteghino
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Scusa ma ti voglio sposare 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Alice ALICE teme di essere pazza. Da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo.
Scusa ma ti voglio sposare NIKI e Alex stanno felicemente insieme nonostante la differenza d'età; lei frequenta l'università, lui è un pubblicitario di successo.
Shutter Island NEL 1954, i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello a Shutter Island.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Guerricchio via don Luigi Sturzo 55 0835/264428
Numeri utili Carabinieri
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Polizia
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Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
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Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
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Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
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Rettore
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Numero Verde Segreteria degli studenti
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Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
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Asm
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Archivio di Stato
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Museo Ridola
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Soprintendenza Beni Art.
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In scena le depressioni di tutti noi
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
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Ferrandina Diffida di Ambiente e Legalità alla delibera della giunta regionale
«La discarica non si può ampliare» FERRANDINA - La discarica comunale di contrada Venita non si può ampliare. Lo sostiene Ambiente e Legalità che ha indirizzato un atto di diffida al presidente della Regione De Filippo. La delibera di giunta 156 del 2 febbraio scorso, sostiene l’associazione ambientalista, non può essere applicata all’impianto di smaltimento di rifiuti solidi urbani di Ferrandina. Le ragioni? Fondamentalmente due: l’ ampliamento per 38.000 metri cubi del sito è in contrasto con il Piano provinciale dei rifiuti del 2002; la discarica in oggetto è stata sottoposta a sequestro giudiziario per irregolarità amministrative e gestionali.
«Dall’esame della documentazione in riscontro dall’Ente provinciale - scrive Ambiente e Legalità - si evince che sia nella delibera di giunta provinciale n. 51 del 16 marzo 2009 che nellaNota di riscontro del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Matera gli impianti di discarica RSU dei Comuni di San Mauro Forte e Ferrandina, non figurano fra quelli suscettibilidi ampliamento.Del resto già il presidente dell’ Amministrazione provinciale di Matera afferma che “Se invece si dovesse mantenere l’ ipotesi formulata nella citata Nota (protocollo 11849/7201 del 22 gennaio 2010 dell’assessore regionale all’Am-
biente e Territorio), “ per i Comuni di Ferrandina e San Mauro Forte, i cui impianti di smaltimento sono cessati in termini di esercizio già da tempo per intervenuta colmatura, potrebbe appalesarsi un contrasto con il vigente Piano Provinciale di organizzazione e gestione dei rifiuti – stralcio rifiuti urbani 2002”». Ma a rendere del tutto impossibile l’ampliamento, a parere dell’associazione, è il sequestro effettuato dal Noe per sversamenti effettuati, dopo che l’autorizzazione diesercizio della discarica era scaduto. Una violazione che è valsa il rinvio a giudizio per il primo cittadino Ricchiuti, due funzionari del Comune e un
addetto alla gestione dell’impianto. «In quella circostanza - ricorda il presidente di Ambiente e Legalità Anna Maria Dubla - si è superata di ben 6.400 metri cubi la soglia del 10% di capienza consentita oltre la volumetria autorizzata, in fase di esaurimento di una discarica. Ciò significa cheladiscarica èstatagiàcolmata per quella capienza e,. pertanto, non rientra nei criteri fissati dall’ordinanza regionale dell’agosto 2009. Se il Comune intende ampliare la discarica deve presentare un progetto ex novo». Di diverso avviso il sindaco Ricchiuti. «La diffida di Ambiente e Legalità non mi sorprende. Non è la prima e non credo sia
La discarica di contrada Venita
neanche l’ultima. Le motivazioni addotte mi sembrano infondate, dal momento che l’ordinanza di urgenza del presidente della Regione consente di agire in deroga al Piano provinciale e il sequestro
non è più in essere». Ma Ambiente e Legalità non si arrende e promette di passare dalla diffida all’esposto, qualora la segnalazione dovesse cadere nel vuoto. Margherita Agata
Ferrandina Positivo il bilancio di metà mandato del presidente regionale Braico
Acli cantiere di solidarietà «Occorre continuare a essere un riferimento di valori per dare voce ai più deboli» FERRANDINA - “Sentinelle del territorio, costruttori di solidarietà”. Questo il tema della conferenza regionale delle Acli che ha riunito a Ferrandina soci e iscritti lucani. Un momento di incontro e riflessione, aperto da un momento di preghiera dell'assistente spirituale don Salvatore Dattero e dai saluti del sindaco di Ferrandina Raffaele Ricchiuti, del presidente di circolo Giuseppe Montefinese e dei presidenti provinciali di Matera e Potenza, Gennaro Napodano e Domenico Corrado. Al presidente regionale Leonardo Braico (nella foto) fare, con la sua relazione di metà mandato, il punto su cosa è l’Acli oggi. Braico ha sottolineato il coraggio che le Acli hanno nel misurarsi con i propri valori fondativi e nel proporli al contesto esterno in modo costruttivo e responsabilmente critico rispetto alla cultura dominante, individualistica e mercantile e l'impegno profuso per creare più unità nel movimento e avere così più capacità e credibilità nel portare avanti le numerose iniziative riguardanti il lavoro, il sociale, l'agricoltura, il tempo libero e la formazione. Obiettivi futuri? Braico ha indicato la necessità di sviluppare nuove forme di aggregazione e
di servizi per le famiglie e di organizzare una rete di operatori e di responsabili a livello locale e di far emergere tutti quei soggetti che ancora non hanno voce e vivono nell'anonimato. Il professor Giulio Sarli, coordinatore dei lavori della conferenza, invece, ha richiamato l'attenzione dei presenti sulle indicazioni del presidente nazionale Andrea Olivero circa i criteri da seguire per scegliere il candidato alle prossime elezioni regionali: trasparenza, affidabilità ed esperienza.
Il dirigente nazionale dell'Acli Franco Nola si è detto in sintonia con quanto dichiarato dal presidente regionale Braico sulla governance delle Acli che prevede il coinvolgimento di tutte le associazioni specifiche. Alla conferenza sono intervenuti anche il presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi, l’assessore regionale Vincenzo Viti, il consigliere della Provincia di Matera Angelo Garbellano. A chiudere i lavori Pierpaolo Napoletano della Presidenza nazionale che ha puntato l’attenzione sulla riforma del modello organizzativo partendo dalla centralità dei circoli, dei volontari e dei promotori sociali per cui è necessaria la formazione dei dirigenti organizzativi e di nuove aggregazioni in forme diverse con le associazioni specifiche. Napoletano, inoltre, ha evidenziato che «le Acli sono un insieme di associazioni specifiche, di servizi e di imprese sociali che operano per dare risposte concrete ai più deboli (anziani, giovani, immigrati, famiglie numerose) ma anche per promuovere la cultura della solidarietà e per contribuire alla costruzione di una società fondata sul bene comune». provinciamt@luedi.it
L’extravergine Lacertosa finalista all’Ercole Olivario FERRANDINA -Sarà l’extravergine del Frantoio Lacertosa a rappresentare la Basilicata all’ Ercole Olivario, il concorso olivicolo che disegna la mappa del gotha della produzione nostrana. L’olio dell’azienda di Ferrandina è tra i 103 finalisti del concorso, scelti su un campione nazionale di 260 aziende provenienti da 17 regioni d’Italia. A Perugia e Spoleto, dal 22 al 26 marzo, la fase finale dell’Ercole Olivario che, giunto al diciottesimo anno, festeggia la maggiore età con un’edizione che promette di essere di altissimo livello. «260 etichette selezionate –sottolinea Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato Organizzatore – in rappresentanza di ben 17 regioni. Praticamente tutta l’Italia a vocazione olivicola sarà presente alla edizione 2010 dell’Ercole Olivario. A testimonianza dell’importanza del nostro concorso e del fatto che esso rappresenta un momento fondamentale non solo per tutti gli addetti ai lavori ma anche per il pubblico dei consumatori che ha ormai imparato a guardare con attenzione alle nostre classifiche, consapevole della quali-
tà assoluta che viene certificata dai nostri premi». Grande attesa quindi per la giornata finale che si terrà bato 27 marzo, a partire dalle ore 10, presso il prestigioso Teatro Caio Melisso di Spoleto. A presentare la cerimonia di chiusura, consegnando i premi ai vincitori, una dei volti più noti della tv italiana: Alessandro Di Pietro, conduttore della fortunata trasmissione “Occhio alla Spesa” e vero paladino della qualità dei prodotti made in Italy. «Per me sarà un piacere e un onore – commenta Di Pietro – premiare produttori che lavorano duramente, spesso in condizioni di estrema difficoltà, per proporci degli oli extravergine straordinari che rappresentano uno dei più importanti biglietti da visita del ricchissimo paniere agroalimentare del nostro Paese». L’extravergine di Lacertosa è quindi pronto per la sfida alla Sardegna e all’Umbria che, nella scorsa edizione, hanno recitato il ruolodigrandiprotagoniste. che l’olio ferrandinese non riesca a conquistare i degustatori con il suo sapore delicato e profumato. mar.aga
Miglionico pareggia in rimonta e continua a sognare i play off MIGLIONICO - Una vittoria, per non far aumentare il divario in classifica fra la seconda, Moliterno e il Miglionico, terzo. Alla vigilia tale divario era di 8 punti. Con +9, i play-off sarebberoannullati d'ufficio.Per alimentare il sogno play-off, al Miglionico, urgeva la vittoria. Una vittoria che non c'è stata. Solo un pareggio, ma il sogno, grazie alla vittoria inaspettata del Real Irsina in casa della vice-capolista Moliterno, per il momento, continua. «Sulla gara di Grottole - precisa Piccinni, ha influito in maniera determinante il forte vento che ha spirato per tutto l'incontro. Nel primo tempo con il Grottole a favore di vento, per noi è stato difficilissimospingerci oltrela
metà campo. Solo una volta siamo arrivati ad impensierire il loro portiere con Lambertini. Avevamo comunque di fronte una buona squadra. Un Grottole quadrato e ben messo in campo che, anche grazie all'aiuto del vento, è andato in rete due volte, facendoci chiudere il primo tempo con un doppio passivo. Nella ripresa la musica è cambiata. Abbiamo giocato noi con il vento a favore e il loro portiere, nei secondi 45 minuti, qualche grattacapo in più lo ha avuto. Per noi era importante far bottino pieno sempre nell'ottica della regola play-off che con 9 punti di distacco fra seconda e terza annulla i play-off e rende valida la classifica finale. Dopo il gol di testa di Lam-
bertini di pregevole fattura su assist di Andrulli, entrato a dar man forte in attacco, abbiamo continuato a premere. Alla fine il pareggio è arrivato. Era il 90’ quando il diagonale di Lambertini ha gonfiato per la seconda volta la rete del Grottole. Un pareggio tutto sommato giusto pur se condizionato dal vento. Il primo tempo è stato appannaggio della squadra di mister D'Ascanio. Nel secondo invece la nostra squadra con qualche innesto effettuato da mister Motta che ha dato brio alla manovra di attacco, è stato a nostro favore. Nei minuti di recupero tra l'altro abbiamo anche avuto l'occasione per invertire completamente il risultato. La palla del 3 a 2 è stata calciata
Michelangelo Piccini
dall'under Grande il cui tap-in, dopo la sberla di Andrulli deviata di pugno dal portiere, si è spento sul fondo». Un Miglionico che con 47 punti conquistati in 26 giornate mantiene la terza posizione, a 7 punti ora
dalla seconda in classifica, Moliterno. E proprio domenica al comunale di Miglionico arriva il Moliterno per un incontro che potrebbe decidere se i playoff si faranno o no. Antonio Centonze
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Martedì 16 marzo 2010
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«Non c’è nulla di strano, due esemplari erano a rischio ed abbiamo preferito non farli uscire»
Lepri in gabbia, nessun mistero Rielli dell’Ambito territoriale di caccia “A” chiarisce il caso degli animali trovati fuori GRASSANO - Giuseppe Rielli presidente dell'Ambito territoriale di caccia “ A” di Matera spiega nel dettaglio la giornata del lancio delle lepri, avvenuto lo scorso 26 febbraio, come si evince anche dal verbale redatto dalle guardie giurate volontarie venatorie dell'ambito. Un caso che ha innescato una forte polemica con la Federcaccia di Marconia, in quanto le lepri sono state trovate dagli agenti del Corpo forestale dello Stato, custodite in gabbie private a Montescaglioso. «Alle ore 8 del 26 febbraio ci siamo incontrati presso l'azienda agricola San Giuliano -ricostruisce Rielli- con il gruppo delle guardie volontarie venatorie dell'ambito, i componenti del comitato di gestione Paolo Dabraio, Domenico Cappiello, Pasquale Chito, Giuseppe Dambrosio Clementelli, i presidenti provinciali della Ferdercaccia Michele Perito e dell'Arcicaccia, Nicola Nota, nonché una spropositata presenza di cac-
Lepri in gabbia e al momento della liberazione
ciatori e persone curiose che hanno creato disagio all'organizzazione. Il vociare e il frastuono delle tante persone presenti nelle vicinanze delle casse delle lepri da liberare, ha creato nervosismo e paura al selvatico. Successivamente abbiamo provveduto a fare due gruppi che dovevano ef-
fetturare i lanci destinando 106 lepri al territorio dei comuni di Accettura, Calciano, Grottole, Irsina, Oliveto Lucano, Grassano e Tricarico e 104 lepri nei territori dei comuni di Bernalda, Maatera, Montescaglioso, Pomarico Miglionico, Pisticci. Tra le ore 8.20 e le ore 8.45 ci hanno
raggiunto i veterinari, dottor Salerno e dottor Picerno, che hanno controllato la selvaggina e compilato la modulistica sanitaria, e nel modello 01 rilasciato all'Atc “A” si legge chiaramente l'osservazione fatta dal dottor Picerno: “Al fine di tutelare il benessere delle specie selvati-
San Mauro Forte Inclusi anche i redditi più alti con ultrasessantacinquenni
C’è il bando per gli affitti Scade il 31 marzo la domanda per le fasce deboli SAN MAURO FORTE - I cittadini che conducono abitazioni in fitto e che intendono presentare richiesta di contribuzione per l'anno 2010 sul canone, hanno tempo sino al trentuno marzo prossimo. E' quanto scritto nell' avviso pubblico affisso da qualche settimana presso l'albo pretorio del Comune. Trattasi delle provvidenze previste dal “Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione” istituito dalla legge 9 dicembre 1998, 431. In attuazione di questa norma, la Regione Basilicata ha invitato i Comuni ad emanare i relativi bandi di concorso e le relative domande entro il 31 gennaio scorso. La Giunta comunale nell'approvare il bando, con propria deliberazione n. 6 del 28 gennaio 2010, si è avvalsa della facoltà di incrementare i limiti di reddito per l'accesso al contributo per quelle famiglie che includono ultrasessantacinquenni e/o disabili con percentuale di invalidità pari al 100%. Ma quali sono i requisiti necessa-
ri per poter accedere alla contribuzione? Prima di tutto occorre essere cittadini italiana o di uno stato aderente all'Unione europea, mentre nel caso di cittadini di altro Stato è necessario possedere il permesso di soggiorno; tutti devono essere, ovviamente, residenti nel Comune di San Mauro Forte. Nel nucleo familiare che intende accedere al contributo non deve esservi nessuno che vanti diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alla propria famiglia (sono ritenuti tali alloggi che vanno da un minimo di 45 mq per un nucleo familiare di una o due persone ad un massimo di 95 mq per nuclei da sette persone edoltre). A seconda delreddito posseduto ed al canone che si paga, inoltre, i richiedenti potranno far parte di due fasce diverse. Nella fascia “A” rientreranno i nuclei familiari che sostengono un canone avente una incidenza superiore al 14% su un reddito convenzionale inferiore o uguale a 11.985,22 euro. Mentre, nella fascia “B” rientreranno i nuclei fa-
miliari che dichiareranno di pagare un canone di locazione avente una incidenza superiore al 24% del reddito convenzionale determinato in 13.235,48 euro. Le domande, pena l'esclusione, devono essere redatte esclusivamente sugli appositi moduli forniti dal Comune e che è possibile ritirare presso l'Ufficio servizi sociali; le stesse vanno presentate entro la scadenza direttamente al Ufficio protocollo, oppure spedite per posta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (in questo caso farà fede il timbro postale). Di norma, nessuna documentazione va allegata alla domanda. Comunque, al fine di non incorrere nell'eventuale accertamento, in alternativa all'autocertificazione di cui alla stessa domanda, è consentito allegare copia della dichiarazione dei rediti (2009 per redditi 2008) dell'intero nucleo familiare e copia del contratto di locazionedebitamente registrato (in data antecedente al 31 gennaio 2010). Vito Bubbico
che, occorrerà che l'Atc “A.” metta in atto la massima riservatezza dell'intervento immissivo per i fini faunistici sul territorio di competenza gestionale, con il divieto di sostare sul luogo del controllo sanitario a cacciatori e persone estranee, che creano tensione e malessere alle lepri. Si è dato, dunque, corso a raggiungere i luoghi stabiliti, con mezzi di trasporto autorizzati, per effettuare i lanci. Durante le fasi delle operazioni di lancio accadeva in agro di Grottole, località frontale Basento lato Abbate, che due lepri non uscivano dalle casse, abbiamo pensato a un probabile stress e constatata anche la presenza di una lepre morta, abbiamo deciso di pensare in seguito cosa fare al fine di sottrarle da morte sicura se abbandonate e lasciate li in quello stato. Nel frattempo anche a Pisticci, località Castellaneta, non era stato possibile l'immissione di due lepri per lo stesso motivo. Allora intorno alle ore 19
ci siamo riuniti e, data l'ora tarda e i due giorni festivi, abbiamo messo in atto le disposizioni ricevute dai medici veterinari, che constata l'emergenza del caso, di depositare momentaneamente le lepri prendendole dalle casse e metterle a terra in una struttura idonea alla sosta di selvatici. La zona individuata è ubicata nell'azienda agricola “Di Cuia” a Montescaglioso». Questa la cronaca della giornata del lancio secondo Rielli dovuta per chiarire la posizione dell'ambito. «La teoria del sospetto -conclude Riellinon aiuta di certo il mondo venatorio e gli interessi di tutti i cacciatori, non capisco quali equilibri ha leso l'ambito, sono convinto che quello che facciamo lo facciamo nella piena conoscenza delle regole e delle disposizioni nazionali e regionali. Quindi sarebbe ora di finirla con false accuse che vengono da persone che fanno della menzogna il proprio credo». Giovanni Spadafino
Accettura Per l’antincendio
Primo corso di “Terra&Fuoco” ACCETTURA - È partita la prima edizione del Corso di Formazione “Operatori della Vigilanza Antincendio”, che si è tenuto presso la sede del Parco regionale di “Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane dal 12 al 14 marzo e rappresenta una delle tante attività formative del progetto “Terra & Fuoco”, finanziato dalla Fondazione per il Sud nell'ambito del Bando Ambiente 2008 e cofinanziato dalla Regione Basilicata. Il corso è rivolto a un totale di 40 partecipanti, 20 per ciascuna edizione, di età superiore ai 20 anni, scelti tra volontari operanti nell'ambito della prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi sul territorio. Durante il corso sono stati affrontati importanti argomenti teorico-pratici, di notevole interesse per la salvaguardia del territorio e la prevenzione dei rischi legati al fuoco, con metodologie di approccio partecipativo ed esperienziale. Le attività formative saranno attuate dall'associazione Pubblica Assistenza Protezione Civile Val d'Agri, con il coordinamento dell'UniTS - Università del Terzo Settore; tutte le spese delle attività formative sono a carico del progetto. Maggiori informazioni possono essere richieste ai seguenti contatti: sviluppo@uniterzosettore.it 333.6686382. provinciamt@luedi.it
ELEZIONI COMUNALI IRSINA - Sempre sul tema amministrative, abbiamo ascoltato il pensiero e l'augurio di un sindaco amico della città di Irsina, Luca Caselli (nella foto), sindaco di Sassuolo (Mo), appunto sulla questione elezioni, ricordiamo che le due città sono gemellate. Luca Caselli, neo sindaco di Sassuolo, grazie al suo manifesto attaccamento alla città lucana, come lui stesso ha affermato di recente in occasione di una visita ad Irsina. Infatti, tra i primi atti ufficiali consuntivata dalla sua amministrazione, desta un certo clamore aver approvato un ordine del giorno, in consiglio comunale , che ha avuto come finalità l'obiettivo di aprire un agenzia di studio chiamata “Progetto Irsina”un gruppo di lavoro che si occupi di interagire con la corrispondente amministrazione irsinese, al fine di ricercare e trovare tutte le soluzioni possibili che agiscano in direzione e per il bene della “consorella “ lu-
Il sindaco della gemella Sassuolo indica le priorità per il futuro collega
La ricetta di Caselli per Irsina cana. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per conoscere il suo parere sulle prossime elezioni: «Mi auguro per il bene della “nostra” città di Irsina che abbia a presto un sindaco -esordisce Casellicon una gran voglia di lavorare e soprattutto di rimboccarsi le maniche. Oggi le difficoltà si vivono dappertutto, al Nord quanto al sud, per questo che necessitano persone con una gran passione di lavorare tanto, e bene per la propria città. Dopo il nostro viaggio a Irsina dice Caselli- abbiamo notato come il territorio cittadino si presti bene alla realizzazione di impianti di energia alternativa, mentre Sassuolo, ad esempio, non potrebbe
impiantare pale eoliche, a Irsina ci sarebbe lo spazio sia per l'eolico che il fotovoltaico. Alla guida della città andrebbe bene una persona che si impegni innanzitutto ad aprire dei canali per far conoscere le bellezze artstiche della città, in Italia ci sono città che hanno dei borghi antichi, molto meno importanti: sia di quello di Irsina che di quello di Sassuolo, ma essere riusciti a portarli alla ribalta del grande pubblico, vuol dire assicurarsi presenza turistica e lavoro. Irsina deve essere conosciuta dal grande pubblico -afferma Casellila parte antica della città è ricca di scorci paesaggistici, di sicuro interesse artistico e richiamo turstico sono sicuro che sarebbe richie-
sta e visitata. A Irsina, seppur su piccola scala, si potrebbe fare ciò stato fatto per i Sassi di Matera. Indipendentemente dalle simpatie politiche che potrei avere -conclude Luca Caselli- ciò che mi auguro per il bene di Irsina, più di ogni altra cosa che vada nelle mani di una brava persona». Dal contributo raccolto tra la gente in paese, diverse sono le critiche, ed al tempo stesso le aspettative che vivono i cittadini. Ma ciò che la popolazione oggi fa sapere di non sopportare più, sono i continui litigi e divisioni che lacerano all'interno i partiti e le stesse coalizione. Qualcuno dice: «Una volta ci si discuteva tanto e sempre, ma sempre su questioni inerenti al be-
ne comune; oggi dopo qualche discussione il giorno dopo si fa morire un partito e se ne fa nascere subito un altro. Irsina ha bisogno di strutture pubbliche, un Centro per anziani, impianti sportivi, di strade e innanzitutto di attività sociali che coinvolgano tutta la popolazione. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Il sindaco Bernardo: «Ci siamo mobilitati ottenendo fondi in tempi record, da lunedì i lavori»
Viabilità in ginocchio per le frane Disagi dopo l’interruzione della strada Colobraro-Sinnica che dura da mesi COLOBRARO - Ci sono diverse lamentele e proteste sulla chiusura della strada comunale di collegamento Colobraro-Sinnica (ormai chiusa al traffico dal 6 novembre 2009, con ordinanza urgente del sindaco), trattasi di un'importante arteria che collega tra loro i due paesi che hanno in comune: la Direzione scolastica (con sedeaValsinni), lacasermadei carabinieri (con sede a Colobraro), la Bcc di Colobraro e Valsinni; la Polizia municipale associata, i turni delle farmacie e la guardia medica notturna. La strada, inoltre, è utilizzata da numerosi agricoltori che hanno le aziende in quel territorio, in particolare i maggiori disagi gli subisce la famiglia De Pizzo, la cui azienda si trova proprio a valle della frana (a circa 2 km dal paese), questi cittadini colobraresi, al pari degli altri agricoltori, per giungere in paese devono ora percorrere un giro di 18 Km. Il Quotidiano aveva già parlato dell'argomento con un articolo di qualche mese fa nel quale, appunto, si evidenziava la necessità di aprire l'importante arteria. All'epoca il sindaco ci disse di aver interessato l'ufficio “Protezione del suolo”del Dipartimento Infrastrutture della Regione, per chiedere un sopralluogo, congiuntamente ai tecnici comunali, per valutate la soluzione tecnica da adottare e individuare eventuali risorse economiche, di cui il piccolo comune montano è sprovvisto. Sopralluogo che evidenziava la necessità di un intervento urgente di almeno duecentomila euro, per consentire la riapertura dell'importante arteria, altrimenti destinataa rimanerechiusa, causa la mancanza di tale ingente somma nelle casse comunali A distanza di tre mesi la strada è ancora chiusa. Un cantiere è stato aperto, seppure non vi sono lavori in corso. Abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco, Andrea Bernardo. «Purtroppo -ha
tomila euro. Il finanziamento viene gestito direttamente dagli ottimi ed efficienti tecnici della Regione-Uffico Protezione del suolo di Matera, i quali hanno appaltato i lavori in tempi record a inizio gennaio (appaltati alla ditta Donnoli, ndr). Sono iniziati immediatamente, ma poi sono emerse ulteriori criticità, per cui i tecnici hanno modificato la tipologia e le modalità d'intervento, che richiede un'ulteriore spesa di settantamila euro. Il progetto è stato ripresentato nei giorni scorsi alla Regione e ancora una volta l'assessore Vita ha trovato la disponibilità e le risorse finanziarie per consentire il completamento dell'opera. I lavori riprenderanno lunedì prossimo. Capisco i disagi dei cittadini di Colobraro e Valsinni e degli agricoltori in particolare, ma ritengo che mai come in questa vicenda la Pubblica amministrazione e gli uffici regionali abbiano dato prova di competenza, tempismo e di presenza sul territorio». Pierantonio Lutrelli
blema e predisposto un progetto da sottoporre all'attenzione del governo regionale. Io, personalmente -ha continuato il sindaco- nei giorni successivi all'evento mi sono recato dall'assessore Rocco Vita, il quale ha mostrato grande sensibilità al problema, tant'è che a metà dicembre la giunta regionale ha finanziato un intervento di somma urgenza per duecen-
spiegato- la strada è chiusa dallo scorso 26 novembre, quando si sono staccati enormi massi, abbattutisi sulla sede stradale e che solo per pura fortuna non hanno colpito autoin transito.I tecnici del dipartimento, coordinati da Donato Grieco, unitamente a quelli del Comune, immediatamente hanno effettuato un sopralluogo, che ha evidenziato la gravità del pro-
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HANNO DETTO
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Manifestazione di Gaetano Dimatteo sulle spiagge joniche
A piedi nudi sul disastro METAPONTO - A piedi nudi sulla spiaggia, per denunciare ancora una volta l’immane distruzione del lido di Metaponto. E’ il gesto simbolico compiuto ieri mattina, tra i lidi di Policoro, Pisticci e Metaponto dal pittorescenografo, Gaetano Dimatteo, candidato alla Regione come indipendente nel Partito socialista italiano. «Ho visto una grande distruzione -ha commentato Dimatteoricordavo l’hotel De Nicola così lontano dalla spiaggia, oggi e a due passi; ho pensato alla disperazione degli operatori turistici per i quali auspico una grandde manifestazione nazionale, perchè solo
questo potrebbe servire a smuovere le coscienze di chi governa. Negli ultimi tempi ho un certo timore a parlare di temi ambientali, perchè mi sento quasi minacciato. Ieri, dopo tanti anni, mi sono tolto le scarpe ed ho voluto evidenziare lo scempio che c’è a Metaponto, ancora una volta causato dalle attività dell’uomo lungo l’arenile e nel letto dei fiumi. Per questo dico basta ai mausolei di cemento costruiti a due passi dal mare; non si devono più concedere autorizzazioni a costruire. Lancio un appello a tutti gli ambientalisti a scendere in campo con forza». a.corrado@luedi.it
No Scorie sul caso Metaponto
«Non è erosione ma dissesto» METAPONTO - «La natura genera i suoi equilibri in conformità a leggi perfette cui l'uomo dovrebbe obbedire per continuare la sua vita in simbiosi, distruggendo questi equilibri la natura si ribella. L'erosione già conosciuta da trent'anni sulle coste sabbiose del Metapontino portava via circa un metro all'anno nei punti più critici, e fu attribuita da tutti alla chiusura dei corsi d'acqua e dal prelievo massiccio della sabbia e inerti dei fiumi. Se ne accorsero proprio all'Enea di Rotondella quando video sparire anno dopo anno la casetta della valvola dello scarico a mare dell'impianto nucleare». E’il commento di “No Scorie Trisaia”sul caso di Metaponto. «Sui litorali sabbiosi l'erosione rispetto a quelli ghiaiosi o rocciosi è maggiore a causa delle correnti marine che hanno effetto sulla battigia. Ora non si tratta più di un fenomeno costante e monitorabile, ma spariscono decine e decine di metri di spiaggia ogni volta che c'e' una mareggiata. E' il caso di Metaponto, Scanzano e Rotondella. Non possiamo parlare più di erosione, ma di un vero dissesto idrogeologico sulla costa, proprio come quello che avviene sulla terra ferma. Tra le cause, dopo i fenomeni naturali eccezionali e le dighe troviamo per alcuni fiumi la cementificazionedegli argini,(proibita in Germania già vent'anni fa), che non aiuta l'apporto di sedimenti. Negli ultimi anni sulla costa jonica c'e stata una cementificazione massiccia con megainve-
stimenti immobiliari, la distruzione delle dune naturali in alcuni casi, due porti turistici che hanno anche influito sulle correnti marine trasversali; la distruzione della flora marina a causa della pesca a strascico che aiutava a rallentare il moto ondoso. Oggi, a causa di scelte fatte nel passato, non possiamo far altro che contare solo danni agli habitat naturali, ma soprattutto alle economie locali di tutti gli operatori economici che vedono svanire una stagione estiva e tutta l'occupazione collegata. Il modello di sviluppo turistico -prosegue No Scorieva perseguito nel rispetto dell'ambiente con politiche che mirino a sviluppare piccole economie collegate tra loro evitando grossi investimenti a favore di pochi, vedi i mega investimenti immobiliari (alias villaggi turistici) che invece impattano fortemente sull'ambiente marino e costiero. Per correre ai ripari la Regione ha investito ingenti risorse tra studi, impianti sperimentali e soluzioni tampone per non approdare a nulla, il tutto togliendo risorse alla collettività. Di soluzioni da attuare bisogna metterne in campo diverse dalle dune, al dragaggio della sabbia, alla regimentazione dei fiumi per l'apporto di sedimenti, ma quello che non dobbiamo fare è commettere sempre gli stessi errori. Gli errori commessi speriamo pertanto che aprano gli occhi sul futuro, e sugli ultimi tratti di spiaggia rimasti, come quello di Rotondella, già pesantemente dissestato».
ELEZIONI COMUNALI Bernalda Comizio di Titti Pizzolla e Franco Pisco
Il Pdl lancia i candidati BERNALDA - Che la campagna elettorale sia entrata nel suo vivo, lo hanno capito bene i cittadini e non solo per le strette di mano ma anche per i mega poster elettorali e per le tante facce che adornano gli spazi elettorali su corso Umberto e per le altre vie della città. Incontri nelle sedi di partito e dibattiti all'aperto stanno scandendo di fatto la voce dei candidati sui palchi e non. E tra queste sabato c'è stata quella del Pdl, che ha presentato alla città il suo candidato regionale Titti Pizzolla; insieme a lei sul palco davanti alla sede della sigla politica, vi erano i senatori lucani e la presenza dell'europarlamentare Erminia Mazzoni. Naturalmente
non potevano mancare anche il candidato sindaco, Franco Prisco, con a seguito la sua squadra, e il candidato alla presidenza della regione, Nicola Pagliuca. Ad aprire il pubblico dibattito sono state le parole di Prisco, che ha richiamato la città a cambiare gli ultimi quindici anni. Subito dopo è seguita la voce della candidata regionale la quale ha parlato alla città del perché si deve cambiare e dei motivi che l'hanno spinta a candidarsi. Pizzolla ha poi lanciato il suo messaggio per il territorio, a quella terra che lei ha definito spogliata di tutto. «Bernalda -ha detto Pizzolla- deve cambiare per dare finalmente una svolta a tutti i settori. Abbiamo tante ricchezze -ha
concluso Pizzolla- che la sinistra non ha saputo gestire». La candidata, Titti Pizzolla, si riferiva al comparto de La Felandina, a quello agricolo e al mare; e proprio sulla spiaggia di Metaponto il suo discorso è diventato più lento a significare quel nodo in gola che c'è in tutti per le immagini che in questi giorni hanno turbato la storia e la bellezza della terra degli Dei. Poi Cosimo Latronico e Guido Viceconte. Nel dibattito è intervenuta anche Erminia Mazzoni, che ad alta voce, rivolgendosi a Prisco, Pizzolla e a Pagliuca, ha detto: “Credeteci”. La stessa poi ha parlato dell'iter che l'ha portata all'essere eletta. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Benedetto: «Rilancerò La Felandina» Chiruzzi: «Riprenderò il Put» BERNALDA - Il tema del lavoro è stato scelto sabato dal candidato dell'Idv, Nicola Benedetto, per presentarsi alla città. L'evento, per il freddo, ha visto il suo palco all'interno della sede dell'Idv, sito su corso Umberto all'altezza della villa comunale. All'interno della sala, oltre ai cittadini, erano presenti il candidato alla regione Nicola Benedetto, il candidato sindaco, Leo Chiruzzi, il candidato a consigliere, Titta Mazzei e il segretario provinciale dell'Idv, Vittorio Faraone. Ad aprire l'evento, che aveva come tema La Felandina e il lavoro, sono state le parole di Benedetto il quale, come sottolineato poi da Chiruzzi e Faraone, ha lanciato non già una promessa, bensì una proposta, ovvero quella di recuperare La Felandina portando all'internosocietà serie, chedi fatto hanno intenzione di investire sul futuro di questa terra. Parole che hanno suscitato il consenso dei presenti. «Oggi -ha detto Benedetto- viviamoun momento buio, dovela crisi la fa da padrona. Nel mio programma c'è la forte volontà di riprendere il discorso La Felandina, per rilanciare il territorio. E se il Go-
verno centrale, come confermato anche da Chiruzzi, vuole, può, su nostra richiesta esplicita che faremo al più presto, cantierizzare il tutto, revocando le concessioni a chi qui non ha saputo investire. Siamo in una posizione centrale con i porti di Taranto, Gioia Tauro e Salerno a portata di mano; cosa significa questo? Ebbene che la nostra terra è appetibile perché strategica. Ecco -ha concluso Benedetto- il Metapontino può diventare grande; basta crederci». Il candidato sindaco Chiruzzi ha subito annunciato che metterà mano nuovamente al Piano urbano del traffico, «ripristinando il doppio senso su corso Umberto. -ha detto- Poi, solo dopo aver rivisto la segnaletica che disciplina le strade laterali, rimetteremo mano al Put». Chiruzzi ha supportato le parole di Benedetto dicendo che, se eletto, il Comune farà tutto il possibile per rilanciareilterritorio.Subito dopoèintervenutoil segretario provinciale, Faraone, che ha ringraziato Benedetto per aver speso il suo nome per la sigla politica che lo stesso rappresenta. fa.si.
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Policoro E’ ancora bassa la percentuale di occupate e c’è diffidenza per il credito bancario
Quando l’impresa è donna Esperienze a confronto sullo stato delle pari opportunità in Basilicata POLICORO - Donne di vita, donne di impresa. Il ruolo della donna nella moderna società civile è cambiato molto negli anni, raggiungendo conquiste importanti, primo fra tutte il diritto di voto. Il merito è tutto loro grazie al movimento femminista, alle lotte e alle rivendicazioni che hanno portato le politiche di genere a raggiungere traguardi importanti. Oggi c'è addirittura il Dipartimento delle Pari Opportunità, presso la presidenza del Consiglio di ministri, che tutela le donne da discriminazioni lavorative, di sesso, di razza, di religione. Però ci sono alcuni ambiti della società civile ancora troppo maschilisti, come la politica o la dirigenza di grandi imprese, pubbliche e private, ad esclusivo appannaggio degli uomini. E per discutere di questi problemi, sabato scorso, presso la sala consiliare del municipio di Policoro, la M&C, società costituita di sole donne, ha organizzato un convegno dal tema: “Il fattore D donne e impresa: pari opportunità-rappresentanza-conciliazioneorientamento al lavoro” a cui hanno preso parte relatrici impegnate attivamente sul campo. Un breve saluto è stato portato dall'assessore comunale alle Pari opportunità, Luisa Lasaponara, la quale ha preannunciato l'approvazione di un regolamento per l'istituzione di un comitato sulle pari opportunità per abbattere gli ostacoli e i disagi che tutt'oggi vedono le donne declassate in alcuni ambienti. L'imprenditrice Chiara Giannitelli ha raccontato la sua esperienza di vita come moglie e mamma, oltre che professionale che la vede dal 1991 a capo di
Il convegno rosa a Policoro
una società: «Tante sono state le difficoltà che ho incontrato, soprattutto nella credibilità del lavoro, perché noi donne dobbiamo lavorare il doppio degli uomini per ottenere la metà dei loro guadagni»; poi ha sottolineato la difficoltà di accesso al credito per gravidanze o cura di familiari. Tra i punti di forza che le donne possono mettere in campo, a suo dire, ci sarebbero professionalità, qualità del prodotto, aggiornamento. Giuridico, invece, è stato il taglio dato da Antonietta Giacoia, consigliera provinciale delle PP.OO, che ha ricordato come: «Nonostante l'articolo 51 della Costituzione riconosca la parità di accesso agli uffici pubblici, solo nel 1961 sono state aperte le porte per le donne alla Magistratura», e di come la critica di genere sia considerata
un reato come sostenuto recentemente dalla Cassazione. Inoltre, ha citato il triste dato secondo il quale il tasso di occupazione regionale delle donne sia del 47,18%, troppo basso in rapporto all'alta scolarizzazione del gentil sesso. Infine ha lanciato il messaggio alla condivisione tra uomo e donna dei doveri domestici. Maria Fanelli, consigliera regionale PP.OO., nel confermare i dati negativi sull'occupazione femminile in Basilicata, ha citato però il soccorso del piano regionale 2009/2011 e del protocollo di intesa nazionale sul lavoro in collaborazione con il Ministero del Welfare, e la sensibilizzazione messa in campo contro fenomeni discriminatori. Le conclusioni sono state tratte da Rosa Gentile, presidente del comitato imprenditoria femminile, “In Spagna, Francia e Svezia le donne hanno ottenuto più legittimazione sociale e ritenute un investimento per il territorio. Da noi, invece, ci sono ancora forti pregiudizi che ci portano ad avere un'alta disoccupazione nonostante la legge 215/92 sull'autoimprenditorialità femminile. Per le donne servono facilitazioni di accesso al credito, informazione sugli strumenti economici-finanziari, accompagnamento nella fase di start-up, politiche agevolative per la produzione e forniture, consolidamento delle imprese e strutture sul posto di lavoro per l'assistenza ad anziani e bambini». Inoltre ha preannunciato la stipula il prossimo 10 aprile di un protocollo di intesa con il Confidi del blocco mutuo per le donne in maternità. Gabriele Elia
Policoro Destinati anche a extracomunitari immigrati regolari
Bando per 9 alloggi popolari POLICORO - E' stato affisso in città il 10 marzo 2010, il bando concorso per l'assegnazione di nove alloggi di edilizia sovvenzionata ubicati sotto i porticati di via Monviso 1-2 e via Gran San Bernardo 36 della città di Policoro. Le case popolari sono state costruite con sistemi domotici atti a: migliorare la sicurezza; risparmiare energia; ridurre i costi di gestione; convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti in case “intel-
ligenti”. Gli appartamenti sono destinati a persone diversamente abili e anziani con un reddito non superiore a 13.235,48 euro; non essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su uno o più alloggi in qualunque località; assenza di precedenti assegnazioni in proprietà o patto di futura vendita di alloggio realizzato con contributi pubblici; non occupare abusivamente un alloggio di edilizia residenziale
pubblica (Erp); non essere assegnatario di un alloggio di Erp. Per qualsiasi altra informazione è possibile recarsi presso l'ufficio tecnico comunale. Il modulo di domanda può essere richiesto al municipio e dev'essere protocollato entro 60 giorni a partire dal 10 marzo. Dopo la pubblicazione della graduatoria, formulata da un'apposita commissione, si potrà fare ricorso entro 30 giorni da quella provvisoria. Queste nuove
case seguono quelle assegnate provvisoriamente (in attesa dell'assegnazione definitiva) il 30 giugno scorso, sempre nel Comune di Policoro, «che è una delle poche città lucane che cresce nella densità di popolazione. -commenta il sindaco Lopatriello- Ad oggi siamo arrivati a più di 16mila abitanti, con una forte presenza di stranieri comunitari ed extracomunitari. Per questo motivo il fabbisogno abitativo è alto».
Montalbano Devincenzis in piazza
Nel segno della continuità MONTALBANO JONICO E' stata presentata ai cittadini di Montalbano jonico, domenica sera, anche la lista di “Montalbano Città” che scende in campo a sostegno del candidato Sindaco Vincenzo Devincenzis, nella competizione elettorale del 28 marzo prossimo, per il rinnovo del governo cittadino. Nello stesso contesto, si è presentato ai cittadini anche il candidato al consiglio regionale per la lista del centrodestra, Leonardo Giordano, sindaco uscente della città di Lomonaco. La presentazione è stata preceduta dall'incontro degli iscritti e simpatizzanti, prima nella sede di via Firenze e poi in piazza con tutti i cittadini, del candidato alla presidenza della Giunta regionale per il centrodestra, Nicola Pagliuca, il quale, ha spiegato anche le ragioni per cui sostenere la sua candidatura alla guida del governo regionale quale unica alternativa possibile al governo di centrosinistra che da quindici anni è alla guida della Regione Basilicata. Sul palco per la presentazione della lista “Montalbano città” erano presenti tutti i candidati che sosterranno Devincenzis sindaco, e precisamente: Aliano Giovanni, Balice Massimo Natale, Castellucci Antonio, Castellucci Maurizio, Cerulli Carmine, Chita Francesco Paolo, Gentile Salvatore, Iacovino Egidio, Maffia Marcello, Nobile Antonio, Pierro Camillo Donato, Pontevolpe Rocco, Taranto Biagio, Tauro Leo-
nardo Rocco, Vizziello Gennaro e Zaccaria Massimo. Il candidato Devincenzis, ha spiegato il cuore del programma in animo da portare a compimento in caso di vincita e garantista di continuità con quanto già intrapreso durante i cinque anni dell'amministrazione Giordano. Il sindaco uscente, Giordano, da canto suo ha ricordato ai cittadini tutte le opere portate avanti dalla sua amministrazione che vede nell'avvio della raccolta differenziata un fiore all'occhiello, unitamente a tante opere pubbliche, non ultimo il rifacimento di alcune aree urbane, una fra tutte via Armando Miele e la revisione del piano regolatore che ha sbloccato tante situazioni che erano rimaste in bilico negli ultimi anni. L'impegno per Giordano è quello di portare avanti in altre sedi istituzionali una posizione che possa risultare promotrice di maggiore attenzione e sviluppo per Montalbano. Anna Carone
ELEZIONI REGIONALI Policoro Presentazione ufficiale di Giambattista Parciante (Idv)
Per la dignità dei cittadini POLICORO - Un bravo medico ha il compito di curare il paziente nel migliore dei modi e salvargli la vita quando si trova in gravi difficoltà di salute. Il giuramento di Ippocrate è la bussola di ogni operatore sanitario, medico. Quandopoiiprofessionisti dellasanitàscendonoin politica, i loro “pazienti”diventano gli elettori. E quelli lucani di problemi ne hanno tanti. A partire dai temi del lavoro, che poi trovano il loro strascico nella vita sociale di ogni giorno. Ecco che Giambattista Parciante, medico ortopedico, dopo venti anni di professione spesi a favore del prossimo ha deciso di soccorrere il popolo lucano candidandosi alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale in programma il 28/29 marzo sotto l'insegna dell'Italia dei valori (Idv) nella circoscrizione di Matera. La sua presentazione ufficiale c'è stata domenica sera presso il Centro giovanile di “Padre Minozzi”. «La mia presenza in lista è dettata dal riconoscere al cittadino la sua dignità, soprattutto quando vive nel malessere. E in tre anni di percorso politico ho apprezzato il modo di dare politica dell'Idv in regione, non
appiattita su logiche regionali di potere, ma critico al punto giusto. Ritengo sbagliata, ad esempio, l'emarginazione dei presidi ospedalieri, la grande emigrazione sanitaria che ancora c'è in Basilicata e le ricchezze del sottosuolo non utilizzate al meglio. Su questi temi mi batterò in caso di elezione. Ad esempio su circa4,5 milionidieuro chelefamiglie diPolicoro pagano ogni anno all'Enel di bolletta energetica, vorrei che i soldi delle royalties servissero ad abbattere questi costi. Ma il mio compito sarà anche quello di ridare una speranza ai giovani di questa terra troppo lontani dalmondo dellavoro.Comepromoter c'èstato il capogruppo al Senato, Felice Belisario, il quale ha parlato di moralizzazione della politica, del rispetto del principio di legalità e di un'informazione pilotata nella nostra Nazione. Inoltre ha anche sostenuto come ci sia una grande frammentazione nella coalizione che appoggia il centrosinistra. Ha lanciato anche unappello alvoto utileedi nonvotare listepiccole. ga.el.
Appello di Lopatriello ai cittadini «Votate i candidati locali» POLICORO - «Policoro, con i suoi 13 mila aventi diritto al voto, anche in questa tornata elettorale per l'elezione del Consiglio regionale è divenuta terra di conquista da parte di quasi tutti i candidati». Così si esprime il primo cittadino, Nicola Lopatriello, in apertura di campagna elettorale. E poi aggiunge: «Si può delegare la rappresentanza della città a soggetti che non vivono a Policoro e non hanno cognizione dei problemi reali della comunità? Perché favorire l'elezione di soggetti esterni alla città, che in questo momento promettono l'impossibile, per poi ritrovarsi senza rappresentanti nei momenti in cui si effettuano le scelte che contano? Policoro vive da sempre questa frammentazione e divisione in cui tutti cercano di inserirsi ed approfittarne e spesso, purtroppo, ci riescono emarginando la comunità nel panorama politico provinciale, regionale e nazionale. Sarà per la eterogeneità della popolazio-
ne immigrata da circa 97 Comuni d'Italia; sarà che ancora manca un vero spirito di appartenenza, una vera bandiera, un impulso affettivo reale nei confronti della città; ma ritengo che non possiamo continuare a farci depredare di consensi per essere subito dopo traditi. Quindi, mettiamo da parte beghe e litigi di bassa lega e concentriamo lo sforzo elettorale sui nostri candidati. L'elettorato di centrodestra voti Paolo Castelluccio, e un invito al centrosinistra a fare lo stesso, appoggiando il candidato locale. Penso sia giunto il momento di finirla con le rappresaglie e le imboscate interne alle coalizioni, e che finalmente si possa cominciare a pensare agli interessi della città in ambito extraterritoriale». Un appello simile è stato lanciato nei giorni scorsi anche dal consigliere comunale Giuseppe Ferrara, che dice ai policoresi di non disperdere il proprio voto, preferendo i candidati locali. provinciamt@luedi.it
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Martedì 16 marzo 2010
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Martedì 16 marzo 2010
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Champions League Lo “Special One” ritorna a Stamford Bridge ma non risparmia l’ennesimo colpo a effetto Super Mario resta a Milano: per punizione?
«Inter pronta per il Chelsea» Josè Mourinho non convoca Balotelli per la sfida di stasera a Londra LONDRA – Poteva portarlo a Londra e lasciarlo in tribuna, qualora il ginocchio avesse dato ancora noie. Invece, Josè Mourinho ha deciso che Mario Balotelli non doveva nemmeno prendere parte alla trasferta per la sfida contro il Chelsea, la partita decisiva per la stagione nerazzurra. Allora la “scelta tecnica” del portoghesehail saporediuna punizione. Per cosa, è tutto da chiarire. Forse, per l’ennesima volta, il portoghese ha visto il ragazzo risparmiarsi in allenamento.Falso, dicechilo conosce bene, Mario lavora sodo e spesso arriva alla Pinetina in anticipo. Forse Balotelli ha qualche atteggiamento sopra le righe. O, ancora forse, fatica a sopportare le continue punzecchiature del tecnico di Setubal. In attesa di spiegazioniufficiali,frale vocichesiaccavallano, anche quella di una battuta di Mario in spogliatoio sulla rimonta del Milan. Lo Special One, intanto, torna nella sua Stamford Bridge dove ha fatto la storia del Chelsea. Ma stasera Josè Mourinho siederà sulla panchina dell’Inter e non ci sarà spazio per i sentimenti. Il suo compito è sfatare il tabù che vede i nerazzurri fermarsi agli ottavi di Champions League da tre anni a questa parte e anche se dovrà dare un dispiacere ai suoi vecchi tifosi, «dovrò controllare le mie emozioni- le parole del tecnico di Setubal alla vigilia - Ho una partita importante da giocare e mi voglio concentrare su questo che è il miolavoro.Ma ècometornare a casa, non è la stessa cosa di andare a giocare sul campo del Manchester o dell’Arse-
Qui Chelsea
Ancelotti «Vincerà il carattere dei forti»
Mourinho e Balotelli Sopra: Carlo Ancelotti e Diego Milito
nal». Il suo legame con i Blues è ancora vivo, Mou non lo nasconde «ma questo non deve essere confuso con la mia professionalità, con il desiderio di vincere. Ho rivisto la partita dell’andata sette volte, mi sono preparato bene, sono i giocatori che vanno in campo e io, come allenatore, cercherò di aiutarli». Stasera, durante la gara, niente amici, «per 90 minuti io non conosco nessuno» ma «per me la questione non è eliminare il Chelsea ma andare ai quarti. Se ce la faremo sarà un momento importante per
l’Inter, che non vince la Champions da tanti anni, che non raggiunge i quarti da anni, io non ho niente da dimostrare al Chelsea, aisuoi giocatori, ai suoi tifosi o alla dirigenza, io sono felice quando loro vincono e credo che la cosa sia reciproca, ma domani (oggi, ndr) non sarà possibile, perchè solo uno dei due vincerà». «Sono partite di grande livello, non sempre tecnico, ma sul piano tattico e delle emozioni - riprende Mou - e la mia squadra è preparata per questo. Siamo davanti, è un po’come arrivare a metà tempo di
una partita ed essere in vantaggio, ma non vinciamo 3 o 4 a zero. C’è questo secondo tempo da giocare ed è difficile, però preferisco stare 2-1 avanti piuttosto che aver pareggiato o perso. Siamo avanti e psicologicamente è meglio cominciare la seconda gara con un vantaggio. A Milano abbiamo fatto sei tiri e due gol? Se domani (oggi, ndr) tirassimo due volte e segnassimo due gol mi andrebbe pure bene», se la ride Mourinho, che dà sette undicesimi di formazione (Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti, Milito e
Il milanista si dice però fiducioso: «Ho voglia di tornare al più presto»
Beckham operato, addio Mondiali MILANO –Salterà ilMondiale ma non vuole chiudere così la sua carriera. David Beckham è stato operato nel pomeriggio di ieri in Finlandia dopo la rottura del tendine di Achille della gamba sinistra, ma ha intenzione di tornare di nuovo a giocare a calcio, anche se recuperare da un infortunio del genere non sarà cosa semplice. Ha capito subito che qualcosa si era rotto quando, tutto solo con il pallone fra i piedi, al 42’della ripresa contro il Chievo si è fermato nel cerchio di centrocampo per poi sdraiarsi in lacrime a bordo campo. «It’s broken, it’s broken», ha ripetuto e la conferma è arrivata subito nello spogliatoio. Non ci vogliono esami particolari per diagnosticare un infortunio del genere e così, in tempo record, tutto è stato organizzato per operarlo subito. Ieri mattina alle 11 accompa-
gnato dal padre Ted, Bec- cio e di salto forse un altro mekham in stampelle ha quindi se», ha spiegato Orava. «Sono molto triste per l’inlasciato l’albergo che è la sua casa anche in questo suo se- fortunio di David, sembra procondo passaggio a Milano e, prio che dovrà saltare i Moncon un volo privato, è arrivato diali, sarà un’assenza pesana Helsinki e poi a Turku, nel te», ha aggiunto Fabio Capelsud-ovest della Finlandia, do- lo. L’operazione non servirà ve lavora Sakari Orava, un quindi a fargli giocare il suo esperto di infortuni ai tendini. quarto mondiale, ma potrebbe «Sono comprensibilmente tri- ridare ai Los Angeles Galaxy ste - ha scritto Beckham sul suo sito ma voglio ringraziare tutti per i messaggi di sostegno. Spero in una guarigione rapida e completa». Alle 17 è entrato in sala operatoria dove è rimasto per circa un’ora: «Per iniziare a calciare e a giocare ci vorranno circa tre mesi. Per avere prestazioni ottimali e piena potenza di cal- David Beckham a terra dopo l’infortunio
il loro giocatore più rappresentativo per il finale di stagione. Beckham ha infatti ancora due anni di contratto con il club americano e Adriano Galliani gli ha già offerto la possibilità di tornare per la terza volta in prestito al Milan nel 2011. Ma questo infortunio al tendine d’Achille è ben diverso da quello capitatogli proprio nell’ultima partita giocata a un Mondiale, quando nel 2006 l’Inghilterra venne eliminata nei quarti in Germania. Dopo due mesi di sosta, si presentò puntuale alla ripresa della Liga. Questa volta sarà tutto più lungo e più complicato: la rottura del tendine d’Achille può mettere a rischio la carriera.
Sneijder) e si dice pronto a raccogliere l’invito di Ancelotti per un bicchiere di vino. «La bottiglia l’ho presa - assicura ma sarà difficile bere dopo la partita per gli impegni con la stampa. Ma come da tradizione, gli ho portato uno dei migliori vini del mio paese». E infine, a chi gli chiede se anche in caso di eliminazione continuerà a sentirsi «Speciale», Mou risponde senza incertezze: «Sì. Anche se perdessi, vorrei continuare ad allenare fino a 70 anni, come Trapattoni: finoad alloraavrò lanecessità di provare qualcosa».
MILAN Nesta operato rientra fra un mese ROMA – E’ perfettamente riuscito l’intervento chirurgico al quale si è sottoposto il difensore del Milan, Alessandro Nesta. «L’A.C. Milan comunica che il calciatore Alessandro Nesta è stato sottoposto a intervento chirurgico presso la clinica Villa Stuart di Roma dal professor Pier Paolo Mariani. L’esame artroscopico preliminare - si legge nella nota ha evidenziato una rottura del menisco esterno, che è stata regolarizzata sempre per via artroscopica. Contestualmente, è stata eseguita in artrotomia una tenodesi del tendine popliteo e una capsuloplastica esterna. Alessandro Nesta verrà dimesso nei prossimi giorni e dovrà rimanere immobilizzato per due settimane con un tutore postoperatorio. Al termine di questo periodo inizierà un percorso rieducativo e si prevede un reinserimento alla sua attività atletica tra 30 giorni».
LONDRA – Per fare la storia bisogna confrontarsi col passato. Carlo Ancelotti lo sa bene questo, sa che ricordi Josè Mourinho ha lasciato a Stamford Bridge e sa anche che rimontare stasera l’12 di San Siro non sarà per niente semplice. Chelsea-Inter è il gran ritorno dello Special One davanti al suo vecchio pubblico. «Per lui sarà una serata speciale - conferma l’ex tecnico rossonero - Penso che i tifosi gli riserveranno una bella accoglienza, se la merita. Ma la partita sarà un’altra cosa». Insomma, in campo non ci sarà spazio per i sentimenti e «tutti i giocatori di Chelsea e Inter saranno concentrati sulla partita, il resto non interessa. La differenza la faranno il gioco, la fiducia, il coraggio e la personalità che le squadre metteranno in campo». Ancelotti, insomma, non vuole che il ritorno degli ottavi sia una sfida personale tra lui e Mourinho, anche se non si amano e sono profondamente diversi. «Non penso a un’Inter in calo di forma - ha continuato Carletto penso a un’Inter che ha giocato benissimo per tutta la stagione e quindi ci dobbiamo preparare ad affrontare una squadra che giocherà al massimo».
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Sport
Davanti alla Corte Chiacchio presenterà diverse eccezioni difensive
Il grande accusatore del Potenza, Stefano Palazzi
Venerdì si ripartirà da zero PER DOVERE DI chiarezza e per non ingenerare un senso supplementare di paura e di smarrimento dinanzi alla possibilità che il Potenza venga cancellato dalla mappa calcistica professionistica, ripercorriamo brevemente quello che accadde il 9 febbraio e quello che potrebbe accadere il prossimo 19 marzo. La premessa è fondamentale: ossia nulla è cambiato, nè in bene nè in male, rispetto a quanto accadde alla prima udienza. In quel caso, il presidente della Corte di Giustizia Federale, dal nome benaugurante (Giancarlo Coraggio), giudicò lacunosa la documentazione di Palazzi e chiese al procuratore capo della Figc di inte-
grarla con il verbale dell’interrogatorio di Evangelisti. Non si discusse minimamente sull’ammissibilità o meno del ricorso di Palazzi. Quindi anche il prossimo venerdì si dovrà partire da zero: ossia la Corte di Giustizia Federale dirà se il processo su “Potenza-Salernitana” deve essere riaperto (e si entra nel merito) o, vista l’assenza di “elementi nuovi”, va respinta la richiesta di Palazzi. La quale, per essere ancora più espliciti, è sempre la stessa: esclusione dal campionato di competenza per il Potenza e -6 alla Salernitana. La Corte vaglierà le eccezioni difensive del Potenza che punta a ritenere il ricorso inammissibile a li-
vello procedurale. Se dovessero essere respinte, ossia se la Corte decidesse di riaprire il processo, il Potenza andrebbe a difendersi nel merito con una serie lunghissima di eccezioni. E’ vero, però, che l’avvocato Chiacchio è stato esplicito nel dire: “Se si riapre, bene che vada il Potenza sarà in Seconda Divisione”. Questo non vuol dire, però, che accadrà solo perchè Palazzi ha presentato il documento chiesto dalla Corte e vi ha aggiunto altri elementi. Il club rossoblù avrà la possibilità di difendersi e di far valere le proprie ragioni che attengono fondamentalmente all’inammissibilità di un soggetto diverso dai prece-
denti deferiti (Evangelisti) e agli errori procedurali della Procura, oltre ad evidenti ragioni di opportunità. Chi si prenderebbe mai la responsabilità di condannare una città intera senza sapere se effetti-
vamente (ricordiamo che vige la presunzione di innocenza fino a una sentenza passata in giudicato) Postiglione e il suo entourage sono effettivamente responsabili di tutti i reati loro ascritti? a.p.
L’interrogatorio di Evangelisti, prodotto da Palazzi, non contiene elementi nuovi
Non ha detto niente Ricordi vaghi, dissapori con Fabiani e nessuna consegna di denaro Questo è il contenuto dell’atto che il presidente della Corte di Giustizia Federale, lo scorso 9 febbario, ha chiesto a Palazzi di produrre: l’interrogatorio di Evangelisti, “cap di bomba”, personaggio che l’accusa ritiene chiave per riaprire il processo “PotenzaSalernitana” e dimostrare la combine del risultato tra le rispettive dirigenze di Alfonso PECORARO 55 MINUTI per non dire nulla di rilevante. Quasi un’ora di botta e risposta con il sostituto procuratore distrettuale antimafia Francesco Basentini, lo scorso 13 gennaio, per “dimostrare la mia innocenza”. Non certo per fare nomi, raccontare circostanze ed episodi,o ammetterelabenchè minimaresponsabilità di fronte alle circostanze a lui attribuite dagli accusatori suoi e dell’ex presidente del Potenza Giuseppe Postiglione. Luca Evangelisti ha spazzato via tutte le paure di quanti pensavano ad un Potenza spacciato dinanzi alla richiesta fatta dalla Corte di Giustizia Federale al procuratore capo Stefano Palazzi di integrare la documentazione contro il club lucano (e la Salernitana) con il verbale delle dichiarazioni rese dall’ex direttore sportivo del Martina, conosciuto in queMolte sta fase come “cap di bomba”. negazioni “Non ho nessuno pseudonè soprannome”, ha in due pagine nimo, inteso precisare dichiarando Varie volte i le proprie generalità. «Conosco il direttore spor“non sono tivo della Salernitana Fabiain grado” ni, persona con la quale non ho mai condiviso un buon rapporto professionale, dacchè egli unitamente al suo gruppo ha più volte tentatodi danneggiarmi nellamia professione. Gli ultimi dissapori risalgono all’incontro calcistico Salernitana-Taranto del settembre del 2008. Con Fabiani non ho nessun rapporto», risponde Evangelisti a una domanda specifica sulle sue conoscenze con un personaggio chiave della vicenda che ruota attorno alla presunta combine sportiva. Conoscenze che Evangelisti nega rispetto alle persone di Lopiano, De Angelis (“non ho mai intrattenuto rapporti leciti/illeciti con costoro e ribadisco di non aver mai visto De Angelis) e Pasquale Giuzio, ma che conferma inriferimento aDanilo Pagni,all’epoca dei fatti direttore sportivo del Gallipoli. La domanda specifica riguarda quel famoso 20 aprile del La Procura 2008: «Non sono in grado di sportiva ricordare se quel giorno eba intrattenere rapporti teallega anche bi lefonici con Postiglione. Ho le motivazioni avuto ripetuti contatti con il presidente Postiglione, ma del no non ricordo se ho mai intratdel Riesame tenuto le telefonate contestatemi negli atti di indagine. Non sono in grado di ricordare se ebbi modo di incontrarmi con il Postiglione al casello autostradale, dopo l’incontro tra il Potenza e la Salernitana del 2008. Non ho mai dato soldi a chicchessia: Lopiano e De Angelis mi hanno solo infamato»,diceEvangelisti. Sullacircostanzadiessere venuto a conoscenza dei problemi di ordine pubblico che Postiglione aveva avuto al termine della partita (dagli atti di inchiesta risulta siano stati raccontati a Evangelisti da Postiglione stesso), Evangelisti resta sul generico affermando di aver saputo dei disordini “per averlo appreso dai mass media”. Anche sul passaggio relativo a ipotesi di combine orchestrati dall’allora presidente del Potenza, Evangelisti se ne lava le mani: «Non sono in grado di riferire notizie utili sugli eventuali incontri di calcio combinati a tavolino da Postiglione». Sul capitolo delicato delle scommesse in
agenzie autorizzate rispetto a “previsioni” fatte da lui stesso, Evangelisti dice: «Le scommesse effettuate il 5 aprile 2008 e riportate nell’informativa dei Carabinieri sono certamente state effettuate da uno scommettitore sulla base delle proprie conoscenze calcistiche e non sulla base di mie presunte dritte». Gli inquirenti chiudono l’interrogatorio di Evangelisti chiedendo un “quadro economico”ipotizzabile in caso di promozione o di retrocessione: “Una società - risponde Evangelisti - che a fine campionato dalla C1 viene promossa in B può vedere maggiorato il suo valore sportivo (parco giocatori, diritti televisivi, ecc.) fino a circa 5 milioni di euro. Ovviamente, questa è una stima forfettaria e solo indicativa. Di contro, una società che a fine campionato dalla serie C1 subisce la retrocessione in C2 patisce una svalutazione, negli stessi termini, fino a circa un milione e mezzo di euro». 55 minuti di colloquio. Anche agli occhi del più ingenuo osservatore, Evangelisti non ha detto niente. Non sono, a prima vista riscontrabili, quei famosi, detti e ripetuti, “elementi nuovi”. Cose, nomi e circostanze che dovrebbero indurre la Corte di Giustizia Federale a riaprire il processo su Potenza-Salernitana, chiuso nell’agosto del 2008 (senza appello di Palazzi) con l’assoluzione della Salernitana e dei giocatori coinvolti, e con la penalizzazione di 3 punti a carico del Potenza (oltre a 50 mila euro di ammenda) per la semplice slealtà sportiva. Il procuratore Palazzi, però, è andato oltre, ed ha allegato oltre a queste due pagine di verbale, anche le motivazioni del Riesame che ha respinto la richiesta del legale di Evangelisti (Libera D’Amelio del foro di Termoli) di scarcerazione del suo assistito. Sembra, infatti, che il tribunale in questione abbia mantenuto Evangelisti agli arresti domiciliari (misura in corso dal 23 novembre) per “l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata allefrodi sportive, tuttora esistente e quasi del tutto sconosciuta alla magistratura” che starebbe ancora indagando. Questo elemento aggiunto da Palazzi, ma non richiesto dalla Corte, sarà evidentemente oggetto di un’opposizione da parte del Potenza che, come spieghiamo a lato, è rimasto perplesso anche rispetto all’acquisizione del verbale dell’interrogatorio di Evangelisti (che per il collegio difensivo dei rossoblù non aveva nessuna ragione di essere chiamato in causa), nonostante non dica nulla di nuovo rispetto a quanto si conobbe a suo tempo.
Per il Potenza non è soggetto da essere chiamato in causa STEFANO PALAZZI ha prodotto copia del verbale dell’interrogatorio di Evangelisti, come da richiesta della Corte di Giustizia federale, ma sul punto restano le perplessità del collegio difensivo del club lucano. Il Potenza - nelle cotrodeduzioni difensive presentate per la prima udienza del 9 febbraio scorso, asseriva che, nei “fatti nuovi” menzionati dalla Procura, si coinvolgono altri soggetti tesserati Figc, che non sono partecipi al procedimento. Il riferimento è, appunto, ad Evangelisti, il quale, benchè rappresenti il personaggio principale, il vero e proprio fulcro delle rinnovate accuse dell'Organo requirente, in relazione all'episodio della ipotetica consegna a Postiglione di 150 mila euro presso il casello autostradale di Candela poche ore dopo la gara “incriminata”, non risulta tra i destinatari del processo di agosto 2008. Ciò significa, in primo luogo, che, qualora il ricorso di venerdì superasse la soglia dell'ammissibilità, la Corte di Giustizia Federale si ritroverebbe ad esaminare ed a vagliare anche le presunte condotte dell'Evangelisti (venute fuori dall’interrogatorio del 13 gennaio 2010), senza che
questi abbia la possibilità di contraddire e di difendersi: una sorta di giudizio celebrato in anticipo, senza la partecipazione dell'accusato. A chi, sul punto, obiettasse che, in ogni caso, Evangelisti sarà oggetto di un futuro deferimento, ove potrà dimostrare la sua eventuale estraneità a qualunque violazione, si replica che se si ritrovasse prosciolto da ogni incolpazione, si dovrebbe necessariamente addivenire ad una nuova rivisitazione dell'attuale giudizio e, del caso, alla caducazione dei suoi effetti sanzionatori (una sorta di revocazione della revocazione, fattispecie non prevista). Peraltro, pur in assenza di una preclusione normativa del genere, ogni nuova e diversa decisione dell'Organo giudicante sulla vicenda in esame, anche in senso totalmente favorevole ai deferiti, diverrebbe sostanzialmente inapplicabile ed inutile per il Potenza (se ritenuta colpevole già retrocessa o, come richiesto dalla Procura, esclusa dal Campionato). Ipotesi simile a quella del riconoscimento postumo di innocenza di un condannato a morte già giustiziato. In sostanza, il Potenza non trarrebbe alcun beneficio da una pronuncia assolutoria nei confronti dell'Evangelisti, dal momento che si valutano le sue dichiarazioni ancor prima che il tribunale ordinario possa esprimere il suo parere.
Il verbale dell’interrogatorio di Luca Evangelisti davanti al sostituto procuratore Basentini, reso in data 13 gennaio 2010
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Sport 39
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
TOP 11
A rete due protagonisti della promozione in C1 del Potenza
Di nuovo Nolè e Dettori FERMI TUTTI. Il Verona è più prendibile che mai, solo tre punti di vantaggio ripsetto alla seconda. Vacillano le proprie certezze, cade il suo ultimo baluardo statistico. Locatelli del Pescina centra il bersaglio ed entra nel segno della ventisettesima giornata: Verona perforato anche fuori casa e bye bye al suo incredibile record d'imbattibilità. Vacilla la capolista, in virtù dei risultati negativi ce ne stanno contraddistinguendo il cammino: tre punti nelle ultime quattro gare, pareggi a destra e a manca ed una sconfitta casalinga (contro la Reggiana) sul groppone. Fermi tutti. Perché il Portogruaro nelle stesse gare ha marciato da capolista con dieci punti edilsecondo postoèpiùblindato chemai.Settima vittoria in trasferta, grazie al capocannoniere del girone Altinier (al dodicesimo centro in campionato) ed al gemello Marchi, grazie anche ad una quadratura di gioco che ha visto in Mattelig l'artefice principale della manovra in mediana. La squadra di Calori ha due punti di vantaggio sul Pescara che torna alla vittoria dopo quattro turni a bocca asciutta. Fermi tutti, anche perché il Foggia blocca la robusta Reggianagrazie aDesideri eCeccarelli. Grazie anche ad un dispositivo difensivo in giornata di grazia che ha limitato all'osso i pericoli per la porta di Milan: bene Artipoli, addirittura ottimo Burzigoli. In porta è lotta a due per tra Pinna del Pescara e Bifulco del Pescina. Il primo si inventa un paio
di miracoli a salvaguardia della rete di Dettori, il secondo è addirittura strepitoso contro un Verona indispettito dall'iniziale svantaggio firmato da Locatelli. Burzigotti non ne ha per
Taranto, Dellisanti saluta e se ne va LA GIOSTRA RIPARTE. Ieri mattina, Franco Dellisanti ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore del Taranto. “Non sono più sereno” le parole del tecnico pugliese, subentrato a Brucato il 17 gennaio dopo la sconfitta di Rimini. La sua terza avventura sulla panchina dei rossoblu è durata due mesi, nel corso dei quali il Taranto ha raccolto due vittorie e cinque pareggi senza mai subire gol. Un rendimento non sufficiente per raggiungere la zona playoff, e che non ha soddisfatto l'esigente D'Addario. Il presidente non ha mai mancato di muovere appunti ad un allenatore che aveva scelto personalmente, promuovendolo dalla formazione Berretti. Alla fine Dellisanti ha gettato la spugna, chiedendo di tornare a guidare i giovani. Ha ceduto allo stress di chi, per il Taranto, ha cercato di dare il massimo, non avendo mai nascosto di essere il primo tifoso del club jonico. Un malessere già palesato al patron prima dell'ultima prova incolore in quel di Potenza, con l'impegno reciproco di provare ad andare avanti.Il pareggioincasadella suaexsquadra lo ha fatto scoppiare, e a D'Addario non è restato altro da fare che prendere atto della decisione di Dellisanti. E adesso il presidente si trova a dover scegliere il quartoallenatore in sette mesi: silurati Braglia e Brucato, il massimo dirigente tarantino aveva individuato nell'amico Dellisanti l'uomo giusto per coltivare le ambi-
zioni di un Taranto apparso decisamente rinforzato dopo il mercato di gennaio. La scelta potrebbe cadere su una nuova soluzione interna, ovvero Francesco Passiatore. L'ex attaccante ha sostituito proprio Dellisanti sulla panchina della Berretti, raccogliendo ottimi risultati. Al punto da guadagnarsi considerazione e stima da parte dello stesso presidente, intenzionato ad affidargli un Taranto che nelle ultime sette giornate dovrà cambiare passo per centrare i play-off, l'obiettivo minimo stagionale. Un cammino, quello dei pugliesi, inficiato dalle stesse decisioni di D'Addario, le cui rivoluzioni non hanno portato i frutti sperati. Frettoloso l'esonero di Braglia, altrettanto discutibile la scelta di Brucato ed il prolungamento del contrattodello stessotecnico dopoi primirisultati positivi. Infine ecco Dellisanti, che si è rivelato soltanto un traghettatore come rischia di esserlo Passiatore che è sprovvisto di patentino e chedovrebbe avereuna derogaper trentagiorni. Sempre che D'Addario, nel frattempo, non decida di tenere in moto la giostra e di mettere al libro paga un quinto allenatore. A Taranto i colpi di scena sono all'ordine del giorno, ed il patron non finisce mai di stupire. Come quando ha parlato di primo posto o di scudetto, mentre la sua squadra era ed è ancora fuori dai playoff. Marco Santopaolo
IL POSTICIPO ANDRIA-LANCIANO 2-0
nessuno ed infonde tranquillità ai referenti avanzati del Foggia; gli fa ottima compagnia Petitto del Pescina che al cospetto di avversari del calibro di Rantier e Di Gennaro non perde la
bussola e fa addirittura voce grossa. Fa lo stessoN'Zesullacorsia didestra,tuttavialosclalza Pucello del Giulianova: su e giù per la corsia di competenza senza badare al risparmio. Da quell'altra parte fa poi capolino Petterini del Pescara: preziosissimo contributonel rinfrancante successo contro la Spal. In mediana gira tutto intorno all'asse del tandem Sciaccaluga-Mattielig. Passano gli anni per il primo, ma la sua voglia di calcio rimane intatta. Lui si piazza nel bel centro della mediana e fa girare a suo paicimento la manovra del Ravenna: pulizia di calcio e rigore nelle geometrie della squadra, un vero punto di riferimento. Mantiene il passo Mattielig del Portogruaro. Qualità e quantità, come da auspicio di Calori. Con loro due per le vie centrali, ci sta tutto un terzetto tutto “pepe” alle spalle dell'unica punta. Il trittico è aperto da Locatelli del Pescina e chiuso da Dettori del Pescara, di mezzo la sfacciataggine di quel furetto di Nolè del Rimini. Locatelli interrompe l'inviolabilità esterna della porta della capolista; Dettori si conferma un lusso: da quando ha spostato il suo raggio d'azione dal centro alla corsia mancina ha innestato le marce alte. Tra i due spunta Nolè del Rimini che in contropiede sblocca la partita controla Ternana.Inclassificacannonieri èaquota cinque ma deve inchinarsi alla maggiore esperienzadi Christian Altinier del Portogruaro. Andrea Buonaiuto
La squadra rossoblù deve rischiare di più
Capuano, ora servono due attaccanti SFORZANDOCI di ritornare sui temi tecnici, in attesa di venerdi’, il Potenza può ampiamente mordersi le mani per non aver sfruttato il turno interno contro il Taranto. Altro che una scialuppa contro una portaerei: era una partita che si doveva e si poteva vincere. La doppia battuta a rete dell’esterno Cuneaz nel secondo tempo è stata l’unica vera occasione pericolosa creata dalla squadra di Dellisanti, nonostante un potenziale offensivo teoricamente straordinario. Per tutta la prima frazione la squadra di Capuano ha dato l’idea di non aver fatto tutto ciò che si poteva per arrivare al bottino pieno. Anche una difesa impermeabile come quella tarantina non è sembrata nella sua migliore giornata. Prisco ha toccato decine di palloni, muovendosi però sempre spalle alla porta, molto spesso dovendo arretrare alla ricerca di palloni sporchi. Un classico centravanti di manovra che però non serve quando giochi in casa e devi fare la partita, aprire i varchi con gli avversari che non concedono campo. Almeno al Viviani, riteniamo che il Potenza possa giocare con due punte di ruolo. Se in effetti mantenere anche Catania sulla trequarti sarebbe un rischio eccessivo, l’ex cosentino ha tra i suoi pregi proprio la duttilità: può arretrare in mezzo al campo (già l’ha fatto in situazioni di emergenza), o tornare al ruolo su cui ha costruito una carriera, esterno di sinistra. Un 3-5-2 leggermente più propositivo non dovrebbe alterare in questo Potenza gli equilibri difensivi raggiunti a fatica nelle ultime giornate. La strada pare obbligata. Altrimenti e si entrerebbe in un paradosso - il previsto vantaggio di potersi giocare la sal-
Murati in pressing sul portiere del Taranto Bremec
vezza sul campo amico può diventare una trappola. La necessità di schierare due attaccanti, lo ribadiamo, è soprattutto legata agli impegni casalinghi. In trasferta un assetto più prudente può anche starci, perchè il contropiede è tra le armi più efficaci che Capuano ha messo nelle mai dei suoi giocatori. Ma la ripartenza, il ribaltamento veloce del fronte di gioco, diventa praticamente impossibile quando si affrontano formazioni che al Viviani difendono con almeno due linee. L’obiezione di Capuano all’utilizzo di una vera coppia d’attacco è nota: Prisco è l’unico che possiede i novanta minuti, Murati (per il ritardo nella preparazione) e Magliocco (per i fisio-
logici acciacchi) avrebbero già la sostituzione prenotata se inseriti nell’undici iniziale. Un utilizzo saggio dei cambi potrebbe ovviare al problema, ma non bisogna dimenticare che mancano solo sette giornate alla fine. Prisco, Murati e Magliocco possono tranquillamente dividersi l’intera partita, sulla base dell’opportunità di mantenere sempre in campo due elementi del terzetto. Le prestazioni fornite nelle ultime settimane hanno dato al Potenza di Capuano una sicurezza: l’inferiorità rispetto alle dirette concorrenti per la salvezza non sussiste. Per provarci senza rimpianti, bisogna osare di più. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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40 Sport
TOP 11
Simbolo del primato della Juve Stabia assieme a Moretti, decisivo nel punteggio
Fabbro, gol da dietro Le reti di Agostinelli e Omolade tengono vive Gela e Vibonese UN SOLO COLPACCIO nel girone C di Seconda Divisione, pesantissimo ai fini della classifica. Quattro vittorie interne ed altrettanti pareggi in una giornata che ha visto gli attaccanti grandi protagonisti. E' per questo che la formazione della domenica è schierata a trazione anteriore, perché di questi tempi i gol valgono doppio. A guardare le spalle ci pensano uomini di lungo corso, abituati a “fare la guerra” su tutti i campi. Il Siracusa, dopo l'emergenza portieri, da qualche settimana si è affidata ai guantoni di Castelli, che contro il Monopoli ha confermato tutte le sue qualità. Un baluardo difensivo al pari di Fabbro, semplicemente strepitoso contro il Brindisi, al punto da regalare anche il preziosissimo gol del momentaneo pareggio alla sua Juve Stabia. Di gol non ne hanno subiti le squadre che avevano nel proprio undici titolare Conti (al primo campionato professionistico dopo tante domeniche passate sui campi dei dilettanti siciliani) e Ciano, rispettivamente la Vibonese e il Catanzaro. Con tre difensori così, abituati ad usare sia le buone che le cattive, sulle fasce è lecito osare qualcosa. Da destra potrebbe partire uno come Strambelli, fantasia al potere al servizio di un Noicattaro che deve ringraziarlo per un gol in pieno recupero che ha evitato la capitolazione al cospetto del Barletta. Sul lato osposto l'esperienza di Moretti, micidiale con le sue conclusioni dalla distanza (il Brindisi ne sa qualcosa). Il centrocampo può contare sulle qualità
del giovane barlettano Rescio (al suo secondo gol consecutivo) e sul coetaneo Cortesi, autentico gigante nel centrocampo di un Monopoli sempre più vicino alla salvezza. La copertina, tuttavia, è per un tridente
che ha garantito sette dei ventuno gol messi a segno nel week-end. Tre dei quali li ha siglati, in un colpo solo, il re dei bomber della Lega Pro, all'anagrafe Daniel Ciofani, che con la tripletta di sabato è arrivato a
quota diciannove centri. Per la Cisco Roma un irrinunciabile assegno in bianco in termini di gol, ma soprattutto una certezza per inseguire le ambizioni di primato. Non sono da meno gli ipotetici compagni di un tridente al quale nessun allenatore rinuncerebbe, perché ci sono calciatori che possono essere decisivi in qualsiasi momento. E' il caso di Agostinelli, cinque gol in due mesi con la maglia del Gela, ma soprattutto un asso nella manica di Provenza: sotto di due reti, l'allenatore ha gettato nella mischia Marco, che con un micidiale uno-due firmato in appena dodici minuti deve averlo fatto ricredere circa le sue scelte. Ha avuto meno dubbi nella scelta dell'undici iniziale il collega Galfano, perché ad uno come Omolade la Vibonese proprio non può rinunciare. L'ultima doppietta è l'ennesima conferma che la salvezza dei calabresi passa per i gol del bomber nigeriano, il quale ha impiegato mezz'ora per avere ragione della malcapitata difesa del Manfredonia. Un collettivo da affidare ad un allenatore che fa del gioco offensivo il proprio credo tattico, e che ama attaccare con almeno quattro calciatori. L'identikit corrisponde al rampante Massimo Rastelli, la cui Juve Stabia si è confermata al vertice del campionato centrando, come già detto, quello che è stato l'unico exploit di giornata. Particolare non da poco, fino a domenica pomeriggio il campo del Brindisi era ancora imbattuto… Marco Santopaolo
Alti e bassi nel campionato gialloverde
Melfi, in 90’ lo specchio della stagione LA PARTITA CON il Gela ben identifica la stagione del Melfi. A tratti grande e devastante come la prima mezz'ora cheha annichilito completamente i siculi, poi di improvviso il blackout, con un quarto d'ora disorientante. Il Melfi di quest'anno è così. Prendere o lasciare. Una squadra divertente che cerca di superare l'avversario di turno sempre e soltanto attraverso il gioco, ma alle volte incapace di sferrare il colpo del ko e raccogliere quanto meritato. Di certo a vedere all'opera i gialloverdi non ci si annoia mai. Lo testimoniano anche i tanti gol messi a segno. In assoluto una delle formazioni più prolifiche del torneo, che in casa in particolare si esalta ed è in grado
dimettere in difficoltà chiunque, chiedere il Gela ulteriori informazioni. Non ha torto Rodolfi quando sottolinea che il primo tempo con la compagine di Provenza, è stato il migliore del campionato. Due gol di pregevole fattura, frutto della classe di una coppia di attaccanti fenomenale, punto di forza dell'undici lucano, almeno altre quattro occasioni nitide e nessun rischio dietro, dove Careri per i primi 45’ha potuto dormire sonno tranquilli. Il punteggio in favore dei federiciani avrebbe potuto essere tranquillamente più ampio. Ma non tutte le partite si possono vincere tre a zero, come accaduto spesso in questa stagione. Due gol di vantaggio possono e devono ba-
stare. Ed invece in meno di un quarto d'ora e senza sforzarsi più di tanto,il Gela harimontato recuperando lo svantaggio, più per incapacità del Melfi che per meriti propri. I due gol subiti sono apparsi evitabilissimi, specie il primo. L'incapacità di gestione di questa squadra è ormai un difetto cronico, ma come detto in precedenza, non si può modificare la natura di una squadra, giovane, inesperta, in grado di regalare 40 minuti di spettacolo, ma anche momenti di difficoltà, in cui anche la cosa più banale riesce difficile compierla. L'aspetto che fa più rabbia è rappresentato dal dato finale. L'enorme mole di gioco che il Melfi produce, risulta al 90’, enormemente
La squadra della settimana
Due record per rincorrere il primato CI SONO DUE record dei quali la Cisco Roma può andare fiera. Il primo è quello dei gol subiti in casa: appena 2 le reti incassate in 14 gare interne. Il secondo è legatoal fatto di poter contare su un calciatore come Daniel Ciofani, il re dei bomber della Lega Pro con 19 reti. Numeri che hannospinto lasquadradiIncocciati aridosso del primo posto, occupato in coabitazione da JuveStabia eCatanzaro.Ela Cisco,almenoper una notte, ha provato l'ebbrezza del primato. Sabato ha travolto l'Aversa e per 24 ore si è accomodata sul trono. “Ma non è ancora detta l'ultima parola” sottolinea Ciofani, il quale con l'ultima tripletta ha definitivamente respinto l'assalto dei suoi inseguitori che si chiamano Chiaria e Mosciaro. “Il nostro obiettivo è quello di arrivare davanti a tutti, anche se sappiamo che la concorrenza è agguerrita e che davanti hanno un passo abbastanza veloce” commenta l'attaccante. Fortuna che, al “Flaminio”, sono caduti sia i calabresi che i campani, perché i capitolini possono contare sul vantaggio di avere gli scontri diretti a favore: in caso di arrivo in volata, è un dettaglio che può fare la differenza. E laCisco Roma puòanche contare suun grande momento di forma, testimoniato dalle quattro vittorie consecutive che hanno aumentato le speranze di promozione diretta. Dopo tre pareggi di fila raccolti contro squadre di mediobassa classifica e che sembravano aver tagliato
fuori la Cisco, ecco un sontuoso poker che ne ha rilanciato le ambizioni. “Adesso sarà importante giocare tutte le partite come fossero finali” ammonisce Ciofani, consapevole del fatto che, a sette giornate dalla fine, un passo falso può costare molto caro. Ed il calendario non sembra venire in aiuto dei ragazzi di Incocciati: due scontri diretti apriranno (Brindisi e Gela) e chiuderanno (Siracusa e Cassino) questo minicampionato, nel mezzo i confronti con squadre che lottano per evitare il peggio (Melfi, Monopoli e Scafatese). In soccorso della Cisco, quei campi asciuttiche potrebberoesaltare lequalità di una squadra che può contare su tanti giocatori tecnicamente dotati, e che in primavera possono fare la differenza. Da Caputo a Franchini passando per Bellè, per citare soltanto gli attaccanti: nella Capitale, i piedi buoni proprio non mancano: “Certamente trovare campi meno pesanti ci sarà di grande aiuto, ma sarà ancora più importante il fattore mentale. Sabato è stato determinante l'approccio, perché sbloccando subito il risultato l'intera partita è stata in discesa” le parole di Ciofani. Un bomber di razza che ormai ha fatto più di pensiero alla classifica dei cannonieri ma anche al primato: “Abbiamo il dovere di provarci” ammette Daniel, non nuovo a realizzazioni multiple. Chiedere informazioni al Noicattaro, colpito e affondato quattro volte in una sola partita.
inferiore rispetto a quanto si raccoglie. Un difetto atavico, emerso a più riprese in questo campionato che non fa piena giustizia ad una squadra che avrebbe potuto avere una classifica migliore. D'altronde questa è una squadra costruita per giocare e non fare calcoli. I punti di vantaggio sulla zona pericolo sono tanti, ma il calendario che attende i gialloverdi non semplice. Fuori casa dove il Melfi non esprime il meglio, si devono affrontare tutte le pericolanti, Vico, Vibonese, Noicattaro, Isola Liri. Tra le mura amiche le tre big, Cisco , Juve Stabia e Catanzaro. All'appello mancano 4/5 punti. L'ultimo sforzo da compiere al più presto. Emilio Fidanzio
Chiaria e Guazzo (foto Valerio)
DOMENICA RIPOSO. SI RIGIOCA IL 28
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Sport 41
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Il punto del girone H Il Grottaglie si tira fuori dalla zona a rischio. Le “piccole” si agitano
Neapolis, nove punti in sette giorni e saluta IL Pianura non va oltre il pareggio e la capolista Neapolis, dopo cinque turni, si riprende i tre punti di vantaggio. Tra mercoledì e domenica soltanto il Grottaglie e il Mugnano hanno fatto bottino pieno. Francavilla Fontana, Ischia e Pisticci, invece, hanno chiuso la seconda settimana di marzo con due sconfitte. Dodicesimo risultato utile consecutivo del Casarano (7 vittorie e 5 pareggi). Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della trentesima giornata, undicesima di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, due in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 16, di cui 10 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 6 da
quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 269 partite sinora disputate (ne manca una all'appello, Ostuni-Turris), le vittorie sono state 195 (83 in trasferta, pari al 42,56%). Nella undicesima d'andata le vittorie furonootto (quattrofuoricasa) e i gol 29. Nelle undici giornate del ritorno sono state realizzate 233 reti (144 in casa e 89 in trasferta), vale a dire trenta in meno rispetto al corrispondente numero di gare dell'andata (133+130). Benevento, Casertana e Neapolis si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Bitonto, Ischia e Pisticci. Nessuna delle squadre attestate nelle prime cinque posizioni ha perso, ma solo Neapolis e Benevento sono
riuscite a vincere. Pianura, Casarano e Sant'Antonio Abate hanno dovuto accontentarsi del pareggio, ma salvo qualche piccola variazione nei distacchi, tutte hanno mantenuto le posizioni acquisite. Dalla zona playoff si è allontanato il Francavilla in Sinni che è sceso all'ottavo posto, lasciando via libera alla Casertana ed al Pomigliano ritornati alla vittoria, dopo le incertezze del turno infrasettimanale. Tra le squadre che occupano gli ultimi posti della classifica, vi è da rilevare che il Francavilla Fontana non vince da otto giornate. I brindisini, da quando è iniziato il girone di ritorno, hanno conquistato soltanto sei punti, frutto di una vittoria e tre pareggi. Stesso ruolino di mar-
cia del Bitonto che a Benevento ha subito la quarta sconfitta esterna di fila. L'Ischia ha rimediato la quinta sconfitta consecutiva e, nel ritorno, ha fatto peggio del Francavilla Fontana e del Bitonto, conquistando soltanto cinque punti (una vittoria e tre pareggi). Il Bacoli ha incamerato un altro punto di speranza, mentre sembra inutile quello ottenuto dal Fasano. Per le lucane non è stato un turno favorevole. Il solo Matera, sia pure di poco, ha fatto muovere la classifica, portando a sette il numero dei risultati utili di seguito (3 vittorie e 4 pareggi). Il Francavilla ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva in trasferta e il Pisticci nulla ha potuto contro la capolista. Adolfo Sarra
Terza giornata senza incassare reti e sesto risultato utile della gestione-Rizzo
Matera, è febbre di Coppa La mezza battuta a vuoto col Bacoli è nel dimenticatoio. Ora il Boville SESTO risultato utile e terza gara senza incassare reti. Considerazioni che portano a una difesa molto più solida e supportata da un centrocampo più attento. Fino a quando Mazzoleni ha avuto a fianco due mediani.Negli ultimidieci minuti contro il Bacoli si è rivisto il Matera antecedente alla gestione Rizzo. Tanto per intenderci, quello che non è andato giù al pubblico e che ha creato la rottura tra pubblico e squadra e tecnico. Un primo tempo bello, intenso e ricco di geometrie. Quello che il pubblico cerca. Poi qualcosa non ha funzionato. E quanto è successo col Bacoli non può che fungere da monito per una strada che sembrava davvero cosparsa di rose e fiori e non solo per i risultati, ma perchè tutti sanno cosa fare in campo. Qualcosa è saltato negli ultimi dieci minuti, quando in campo mancavano uomini importanti e Mazzoleni era in debito d’ossigeno. Parlare di battuto a vuoto ci può stare, perchè pareggiare con il Bacoli non può che essere definito così e addirittura poteva scapparci anche la sconfitta. Ma non è certo il tempo dei processi, perchè nel calcio ci può stare un mezzo palso falso quando nella testa si ha l’appuntamento importante della semifinale di Coppa Italia. Rinviare la gara era forse la richiesta da effettuare, ma ormai è andata e alla luce del pareggio sembra davvero diffi-
PIANURA NEL CAOS Gargiulo va via "Questo calcio non fa per noi, la famiglia Cafasso passa la mano". E´ un fiume in piena Lino Cafasso, dopo aver accettato le dimissioni di Mimì Gargiulo, presentate nell´immediato dopo-gara di Angri, annuncia. "Fosse per me ritirerei la squadra dal campionato, ora - spiega il presidente del Pianura - Se non lo faccio è solo per rispetto delle altre società. Ne discuterò in giornata con mio fratello (copresidente, ndr) e con i miei figli. La cosa certa è che a fine stagione, la famiglia Cafasso passa la mano. Ci facciamo da parte, questo modo di intendere il calcio non fa per noi". Manetta e a destra Albano in area
cile ora inseguire il traguardo play off. Ma campionato e play off ora possono e devono attendere. Perchè domani a Boville il Matera che scenderà in campo sarà senza dubbi diverso e in questo caso potrà contare su rientri importanti come Savino, Conte e Leta. Proprio quest’ultimo sembra essere il cruccio del tecnico Roberto Rizzo. Perchè, con l’assenza di Martone e Campo squalificati, a fianco a Mazzoleni e Leta ci vorrà un altro innesto e questo potrebbe essere Marco Conte. Francesco D’Angelo e Antonio Branda sono ai box per infortunio,
mentyre Di Fausto non sembra essere in condizione per andare in panchina e figuriamoci in campo. Proprio l’ex Ancona è la delusione del momento. Giunto a Matera ormai da più di venti cinque giorni sembra essere ancora un pesce fuor d’acqua. E poteva essere importante schierarlo a centrocampo a sinistra. Salvomiracolosi recuperi, Di Fausto non dovrebbe essere in campo a Boville dal primo minuto e quindi crescono le quotazioni per rivedere un trio d’attacco con Logrieco, Albano e Carretta. Se le ombre sono giunte da Di Fausto, di
luci ce ne sono state. Buona la prova di Manetta che ha tenuto il campo da veterano e questo non può che togliere castagne dal fuoco a Rizzo in un momento di emergenza in termini di under del 1990. Conferme importanti anche da parte di Renato Bartoli che sta dimostrando grande duttilità nell’adattarsi a qualsiasi ruolo, compreso quello di centrocampista aggiunto e questo non escludeche possatrovare spazio proprio a fianco di Mazzoleni e Leta se Conte sarà schierato a sinistra basso come è accaduto con buoni risultati ad Angri due domeniche
fa. Confortanti sono state le condizioni di Albano e Mazzoleni, ma anche Alassani con quest’ultimo che ha sciupato qualche buona occasione per scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori del Matera. Ma un pareggio con il Bacoli nonpuò esseretrasformato in dramma come potrebbero fare solo gli irrazionali. C’è da scrivere il riscatto del Matera con un progetto che deve andare avanti. La febbre di Coppa è alta al punto giusto, perchè può riscrivere la storia di duestagioni dell’attuale società e della città dei Sassi. Renato Carpentieri
Gara da rinviare Ma un rigore ce lo fischiano? UNA partita da rinviare quella col Bacoli, visto che non era possibile l’anticipo. E’ durata solo un tempo, ma nella ripresa è stato consumato l’ennesimo scandalo arbitrale ai danni del Matera. Sia le foto che le immagini testimoniano l’intervento netto e a mani alzate, da schiacciatore di volley inteso a fare il muro, di un giocatore del Bacoli e l’arbitro a due passi non può giudicare volontario tale cosa. Sarebbe stato il secondo rigore stagionale. Perchè il primo è arrivato contro la Turris nella gara d’esordio di campionato, poi più nulla. Per carità, non è voglia di vittimismo. Ma solo una costatazione che la classe arbitrale continua a commettere errori pacchiani nei confronti del Matera, come alcuni fuorigioco davvero assurdi e in particolare il passaggio di Albano per Alassani che era ormai a tu per tu col portiere. Arbitri scarsi? Probabilmente sì, ma c’è davvero un senso di scoramento a vedere cosa viene fischiato contro al Matera. r.carpentieri@luedi.it
Contro il Neapolis non sono mancate luci, anche se nel carniere non c’è nulla
Pisticci, la combattività c’è stata MEGLIO di altre volte sotto il profilo della combattività. Almeno quest'obiettivo ilPisticci l'haraggiunto nella partita persa in casa con la capolista Mugnano, che ha vinto con cinismo sfruttando al meglio le uniche palle gol confezionate, al cospetto di una squadra che ci ha messo impegno ed ha anche costruito due colossali occasioni per andare in rete. Il pubblico lo ha capito ed alla fine ha applaudito la squadra che, tuttavia, resta all'asciutto di punti e si mantiene in equilibrio su quella maledetta finestra che continua ad affacciarsi sulla zona retrocessione. “Abbiamo disputato una buona gara - commenta il vice presidente Domenico Albano - contro un avversario molto forte. Di più non potevamo fare. Siamo anche riusciti a procurarci delle buone occasioni, ma purtroppo senza concretizzarle. Bisognava sfruttarle diversamente perché un avversa-
rio del genere non concede tanto e se presta il fianco va punito. I rimpianti, però, non sono questi. I punti che ci mancano avremmo dovuto conquistarli in altre gare, come ad esempio quella di Grottaglie”.La classifica non è delle migliori, ma le distanze rimangono accessibili. Solo che adesso è d'obbligo cercare di far punti anche con squadre più forti, perché basarsi solo sulla competitività con le pari livello può non bastare. “Le prossime partite - prosegue Albano - saranno di vitale importanza. Praticamente ci giochiamo tutto. Noi dovremo vivere alla giornata, pensando una gara per volta. I risultati dagli altri campi ci sono venuti incontro e le squadre in lotta per i play out sono molto vicine. Siamo ancora in corsa, a patto di prendere punti il prima possibile”. A partire, magari, proprio dal derby di domenica prossima sul campo del Franca-
villa sul Sinni. “I nostri prossimi avversari - conclude Albano - sono belli tosti, ma spero che le motivazioni possano far propendere il risultato dalla nostra parte. Dovremo metterci cuore e cercare l'impresa, perché ne abbiamo assoluto bisogno. A Francavilla c'è da giocare la partita della vita, sperando di riuscire ad interpretarla al meglio. Non sarà facile, ma dovremo fare più del possibile, confidando anche di trovare un avversario meno determinato di noi, perché in effetti il Francavilla non ha grandi necessità. Quantomeno non la stessa urgenza di risultati che abbiamo noi”. QUI PIANURA- "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, ma noi dovevamo assolutamente portare a casa questi tre punti e ci siamo riusciti. Sono davvero contento per il gol che ho realizzato. Lo cercavo e lo aspettavo da un pò e finalmente è ar-
A sinistra D’Aniello del Pisticci al rientro dopo due giornate di stop in cui la squadra ha patito l’assenza
rivato. Inoltre,ne approfitto per ringraziare lo staff, i miei compagni e la società per avermi fatto tornare la voglia di giocare e lottare, anche perchè in un momento non facile avevo pensato addiritturadi smettere.Ora
però il peggio è passato. Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada e raggiungere l'obiettivo prefissatoci. Anche perchè ambiente e società lo meritano" Roberto D’Alessandro
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D La reazione dei sinnici è ora attesa nel derby di domenica col Pisticci
Francavilla: voltare pagina A Pomigliano pagate care presunzione e la poca concentrazione FRANCAVILLA – Con un secco 3 a 0, Del Prete e compagni hanno incassato una dura sconfitta allo stadio “Ugo Gobbato”. Ha fatto ritorno con una sconfitta da Pomigliano il Francavilla di Ranko Lazic, che ha ceduto sotto i colpi campani, che hanno creduto di più alla vittoria. Una sconfitta che ha lasciato l’amaro in bocca alla società sinnica, che ha dovuto cedere l’intera posta in palio ai granata di mister Corino. Una gara che ha visto in vantaggio dopo soli tredici minuti di gara i padroni di casa con Auricchio. Le altre due reti poi, nel secondo tempo al 52’ con Mollo e al 70’ con Guadagno. Il Francavilla adesso, deve subito risollevarsi da questa sconfitta cercando di dimenticarla nel più presto tempo possibile. Ora serve ritrovare coesione, in vista del prossimo impegno. In programma c’è il derby casalingo contro il Pisticci, una gara che si annuncia molto importante per entrambe le formazioni. Per il Francavilla è fondamentale vincere per continuare a restare vicini
Franco Cupparo e Ranko Lazic
alla zona play off, per il Pisticci invece, per cercare di tirarsi fuori da una posizione scomoda in classifica. Ricordiamo che i ragazzi di mister Arleo, al rientro dopo il turno di squalifica, sono terz’ultimi in classifica con ventidue
punti. Il Francavilla però, non deve cullarsi sulla posizione degli jonici, anzi deve prestare molta attenzione perché la voglia di riscatto e la determinazione per vincere del Pisticci è davvero tanta. Una gara che si annuncia agguerrita tra due formazioni alla ricerca del riscatto e che si daranno battaglia in campo. Il Francavilla adesso, con la sconfitta di Pomigliano, occupa l’ottava posizione con quarantacinque punti, a quattro lunghezze dal Forza e Coraggio che è quinto in classifica, nella zona play off. Per continuare a cullare il sogno play off quindi, serve la vittoria nel derby. Ma il tecnico serbo, confida molto nella voglia di riscatto, che ora anima la squadra, che punta a rifarsi subito, davanti ai propri sostenitori. Ormai non’è più possibile sbagliare, la zona play off è a portata di mano, bisogna solo crederci e restare uniti e concentrati. I play off, ricordiamolo, sono un traguardo storico per una società che in questi anni ha fatto molti sacrifici, e che ha sempre lottato per la salvezza. Claudio Sole
Eccellenza Turno caratterizzato dai pareggi Promozione Potrebbe essere l’allungo decisivo
Frenata inattesa della Fortis Pietragalla ringrazia il Real e il campionato resta aperto e vola a +5 sul Moliterno E' ANDATO di moda il segno “X” nell'ultima domenica di campionato. Un po' a sorpresa, le prime quattro di Eccellenza, seguendo un percorso comune, si sono spartite la posta in palio con le rispettive avversarie di turno. La regina Fortis Murgia è stata bloccata dalle prodezze del portiere dell'Atella Monticchio, l'Angelo Cristofaro Oppido ha rischiato la capitolazione a Rionero, mentre Ricigliano e Ruggiero Valdiano hanno raggranellato un pari “ad occhiali” con Murese e Policoro. Nelle restanti quattro gare della giornata si sono registrati due successi interni e due exploit lontano da casa. Al vertice, il Fortis Murgia ha impattato per la decima volta nel corso di questo campionato al cospetto dell'Atella Monticchio. La capolista di mister Squicciarini ha fallito anche un calcio di rigore. A due lunghezze dalla leadership, l'Angelo Cristofaro Oppido è andato addirittura sotto in terra rionerese contro la Vultur. Nella ripresa, D'Amico ha riequilibrato le sorti dell'incontro. L'undici di Manniello ha, così, perso la grande chance dell'aggancio al comando della graduatoria. Dopo un filotto di sei sorrisi di seguito, il Ricigliano di Dente ha pareggiato, a reti inviolate, nel derby contro la Murese. Lo scialbo “X” finale ha mantenuto la compagine riciglianese a debita distanza dalla vetta. Fuori dal podio, il Borussia Pleiade sta mietendo un successo dopo l'altro ed ha scavalcato al quarto posto il Ruggiero Valdiano. Gli ionici hanno rifilato una caterva di reti al Ferrandina e si sono quasi certamente assicurati un posto in zona play-off. Sta perdendo sempre più colpi il Ruggiero Valdiano, bloccato in casa sullo 0-0 dal Policoro. Il Viggiano dovrà fare i salti mortali per riconquistare la quinta posizione. Campisano e company non si sono risparmiati al cospetto della già retrocessa Irsinese. Altalena di gol che ha premiato il Picerno, con una cinquina, sul campo del Genzano
Irsinese in Promozione E' ANCORA incerta la situazione nella parte bassa della classifica d'Eccellenza e, soprattutto, in zona play-out. A quattro giornate dal termine del massimo torneo regionale,l'Irsinese hasalutato tuttied èsprofondata inPromozione dopo il ko di domenica con il Viggiano. Il Ferrandina è, ormai, costretto a disputare gli spareggi-salvezza, nel postcampionato. Tutto è ancora in bilico, invece, per quanto concerne le restanti tre squadre che disputeranno i playout. Al momento, sembra spacciato l'Avigliano, distante quattro lunghezze dalla permanenza diretta. Rischiano tantissimo anche il Policoro ed il Picerno. Entrambe le squadre, però, sono più vive che mai. L'undici jonico ha conquistato un punto prezioso sul campo del Ruggiero Valdiano; il Picerno ha addirittura travolto il Genzano Banzi con cinque sberle. Lo stesso Genzano Banzi ed il Real Tolve non sono tuttora a rischio play-out, ma dovranno fare particolarmente attenzione fino al termine del campionato. Donato Pavese
Banzi. Il Real Tolve si è assicurato mezza salvezza trafiggendo l'Avigliano. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “X”. Ventuno gol messi a segno in questa ventiseiesima giornata (599 marcature in totale in campionato), di cui 10 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 2 vittorie esterne e 4 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (57 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (7 reti). La migliore difesa è quella del Ri-
cigliano (11 reti subite), mentre è dell'Irsinese (153 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 19 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 17 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 15 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 4): 14 reti; Rinaldi (Atella Monticchio), Montenegro (Real Tolve), Dutra (Murese, 2): 11 reti; Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Petilli (Ruggiero Valdiano), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 10 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Grieco (Angelo Cristofaro Oppido, 1): 9 reti. Donato Pavese
ALZI LA mano chi si aspettava il Pietragalla con un piede e mezzo in Eccellenza, dopo la pesante batosta nello scontro-diretto a Moliterno, di qualche settimana fa. Ed invece ecco l'allungo decisivo della “Potenza-band”, che ha fulminato l'ultima della classe nel derby ed ha portato a quattro i punti di vantaggio sul Moliterno. Con un gol per tempo (sono andati a segno Pappalardo e Piacenza), il Pietragalla ha archiviato facilmente la pratica Lagopesole ed, ora, si gusta la fuga in classifica. E' notte fonda, invece, per il Moliterno, al suo quarto stop stagionale al cospetto del Real Irsina. Dopo aver perso precedentemente con la Santarcangiolese sul campo amico, la truppa di Vignati si è arresa ai guizzi degli scatenati irsinesi Basile e Fiorino. Se in testa è fuga, in coda è riuscita l'operazione-aggancio all'Atletico Scanzano. La squadra ionica di mister Calone ha agguantato il Lagopesole all'ultimo gradino, grazie al pari esterno in quel di Sant'Arcangelo (quarta forza del torneo regionale cadetto). Il solito Lambertini ha ripreso da solo il Grottole. La doppietta del “cobra” del Miglionico è risultata decisiva per agguantare il pareggio sul terreno di gioco grottolese. Non ha fallito, a domicilio, il Bar La Notte Pignola di mister Tramutola, vittorioso con un tris, nel finale di gara, a spese del Montescaglioso. Per il momento, è stata salvaguardata la disputa dei play-off. Infatti, la distanza tra il Moliterno ed il Miglionico (tra secondo e terzo in classifica) non supera attualmente gli otto punti previsti dal regolamento (ci sono sette lunghezze di differenza). Il Pescopagano ha centrato, con ampio anticipo, la permanenza in Promozione, grazie all'acuto di Lanza che ha piegato di misura la Soccer Lagonegro. Nei due scontri-salvezza di giornata, Errichetti e mister Turturiello hanno fatto felici rispettivamente il Bella ed il Balvano. La formazione bellese è addirittura
Lagopesole-Scanzano out TREDICI PUNTI all'attivo, ultimo posto in coabitazione ed un unico obiettivo in comune da raggiungere: la salvezza in Promozione, passando, però, dai play-out. Lagopesole ed Atletico Scanzano non hanno altre vie d'uscita. Una delle due squadre finirà nella griglia degli spareggi-permanenza, mentre l'altra sprofonderà, inesorabilmente, in Prima Categoria. Alla conclusione della regular season mancano appena quattro giornate. Attualmente, sia la formazione “castellana”che quella ionica stanno vivendo uno scorcio di stagione contrastante. Il Lagopesole non ha più “benzina” nelle gambe ed è reduce da nove tonfi consecutivi. L'Atletico Scanzano, dal cantosuo, è in rimonta edha rosicchiato una marea di punti al team aviglianese negli ultimi mesi di campionato. Dopo un girone d'andata da dodici punti, il Lagopesole ha racimolato soltanto un misero punticino in quello di ritorno (dieci ko ed un pareggio). Il pronostico, ora, pende a favore dell'Atletico Scanzano. Staremo a vedere. do.pa. uscita dalle “sabbie mobili” della graduatoria affondando il Varisius Matera, mentre spera ancora il Balvano che ha condannato il Rotondella agli spareggipermanenza. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sedici gol messi a segno in questa ventiseiesima giornata (526 marcature in totale in campionato), di cui 9 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. I migliori attacchi del campionato sono quelli
del Pietragalla e del Miglionico (47 reti), il peggiore è quello del Lagopesole (16 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (15 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lagopesole (55 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 3): 25 reti; Genovese L. (Moliterno): 14 reti; Ricigliano Mau. (Bella): 13 reti; Petrillo (Santarcangiolese, 3): 12 reti; Tragni (Varisius Matera, 1): 11 reti; Fiorino (Real Irsina, 4), Papangelo N. (Real Irsina), Alfonso (Pietragalla): 10 reti; Buono (Grottole), Ripa (Rotondella): 9 reti. do.pa.
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Sport 43
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
L’undici di Michele De Pietro resta attaccato alla battistrada I. Matera
Il P. Minozzi a piccoli passi Una rete di capitan Ragazzo vale la vittoria agli ionici IL TABELLINO ASSOPOTENZA PADRE MINOZZI
0 1
ASSOPOTENZA: Valeri, Lucia, Santoro, Coluzzi, Patania, Palazzo, Cocina, Isoldi, Nolè, Macellaro, Petraglia. A disposizione: Fortunato, Mastroberti, Scieuzo, Mancuso, Punella, Casale, Scutaro. PADRE MINOZZI: Ripoli, Fiorenza, Durante, Maiellaro, Simonetti, Di Vincenzo, Frammartino, D’oronzio, Franchino, Ragazzo, Filardi. A disposizione: Lo Franco, Cospito, Oriolo, C. Mele. Allenatore: De Pietro. MARCATORE: 38’ pt Ragazzo. POTENZA - Tutto facile per i ragazzi di mister De Pietro che archiviano a proprio vantaggio, anche se con il minimo scarto, la partita che li ha visti impegnati contro la storica rivale dell’Assopotenza. La squadra
Lucia (Assopotenza)
Ragazzo (Padre Minozzi)
del Padre Minozzi ha giocato con personalità e, nonostante le tante assenze, è stata ben disposta in campo riuscendo a creare belle trame di gioco su un terreno difficile da gestire a causa delle ridotte dimensioni. In diverse occasioni gli ospiti sono andati vicini alla realizzazione, non riuscendo a concretizzare per un nonnulla. I padroni di casa, anche loro ben messi in campo, hanno cercato di sfruttare l’abitudine a giocare in un rettangolo di gioco molto piccolo, ma si sono limitati a tentare di controllare la partita. Dopo tante occasioni sprecate anche per la
bravura del portiere avversario, il Padre Minozzi riesce ad andare in vantaggio alla fine del primo tempo con un calcio di punizione ben indirizzato da capitan Ragazzo. Nel secondo tempo la squadra ospite controlla la partita senza però rinunciare a creare altre palle goal: in tal modo gli ionici sono riusciti nel loro intento e nell’arco di tutto il secondo tempo non è successo nulla di importante ai fini del risultato finale, anche a causa dell’inconsistenza offensiva dei padroni di casa, incapaci di scalfire la difesa dei ragazzi di mister De Pietro.
Tre punti d’oro per la squadra di Pesce
Il match deciso da una realizzazione firmata da Santarsiero
Vince l’Ac Lauria
Exploit della Metanauto
In gol vanno Mercuro e Russo
Il team di Catalano sbanca la città dei Sassi
IL TABELLINO LAURIA CALCIO VENOSA
2 1
LAURIA: Manfredelli, Perciante, Brandi, Palladino, Papaleo, Perretti, Miraglia, Limongi, A. Ielpo, Mercuro, G. Russo. A disposizione: Carlomagno, Schettini, Nicodemo, Agrello. Allenatore: Pesce. CALCIO VENOSA: Lagala, Orofino, Fimmanò, Perillo, Ferrenti, Marolda, Carriero, Spagnuolo, Tudisco, Stjku, Di Vietri. A disposizione: Lani, Talucci, Garripoli, Teora. Allenatore: Ferrenti. MARCATORI: 2’ st Mercuro, 20’ st Fimmanò, 20’ st Russo. LAURIA - Con una gara ben giocata il Lauria di Ambrogio Pesce ottiene una valida vittoria tra le mura amiche superando il Calcio Venosa di mister Ferrenti mostrando fin dalle prime battute chiaro l’intento di appropriarsi dell’intera posta in palio. Nella prima frazione di gioco i padroni di casa creano una logica supremazia territoriale mettendo più volte in difficoltà la difesa ospite. Al 5’ Mercuro chiude una bella manovra corale con un tiro che lambisce il palo. Al 12’ l’occasione è per A. Ielpo che a conclusione di un’altra azione corale non riesce a dare alla sfera la giusta direzione. Da parte sua la squadra ospite cerca di ripartire con un buon possesso di palla senza però risultare mai pericolosa andando più di una volta al tiro dalla distanza senza impensierire più di tanto Manfredelli. Le azioni più pericolose si svolgono dalle parti di Lagala con Mercuro e Ielpo che tentano di superare l’estremo difensore ospite con belle conclusioni chiudendo tuttavia la prima frazione di gioco senza reti. Le cose
cambiano in avvio di ripresa quando già al 2’ Mercuro, ben lanciato da Palladino, si invola sulla destra e converge in area con un bel tiro sotto la traversa portando i suoi in vantaggio. Galvanizzato dal gol appena segnato il Lauria prova a raddoppiare con Ielpo il quale, lanciato da Russo sulla fascia sinistra riesce a superare due avversari e dopo essersi accentrato effettua un tiro che supera Lagala in uscita lambendo il palo. Reazione del Venosa che con buone manovre si porta dalle parti di Manfredelli impegnandolo con tentativi dalla distanza in quanto l’attenta difesa lauriota non concede spazi. Al 20’ inaspettato arriva il pareggio degli ospiti; Fimmano su un ennesimo tentativo dalla distanza, complice il vento e una distrazione dell’estremo lauriota, mette la sfera in rete. Il momentaneo pareggio non demoralizza i locali che a testa bassa si riversa nella metàcampo avversaria provando a passare in vantaggio con Ielpo che ben servito da Nicodemo di testa indirizza la sfera nell’angolino dove Lagala riesce ad arrivare con un balzo deviando il pallone in angolo. A provarci, poi, è Nicodemo che dal limite dell’area controlla di petto, mezza giravolta e pallone che sfiora il palo. Al 29’ Russo parte sulla fascia sinistra, in velocità supera il diretto avversario provando la conclusione respinta dall’attento numero 1 ospite in uscita; la palla arriva di nuovo sui piedi dello stesso Russo che tira di prima intenzione gonfiando questa volta la rete del Venosa. Il tentativo degli ospiti di ristabilire la parità è veemente con Ferrenti e Tudisco ma Carlomagno, subentrato a Manfredelli, fa buona guardia aiutato da Perciante e compagni. Il Lauria agisce di rimessa anche perchè in inferiorità numerica per l’espulsione di Russo appena dopo aver segnato il 2-1 e con gli ospiti che provano ancora a pareggiare colpendo due volte la traversa i locali stringono i denti riuscendo a conquistare tre punti molto importanti.
MATERA - Sfortunata sconfitta per i ragazzi di mister Marchionna incappati nella giornata storta dei propri attaccanti. La Metanauto non ha rubato nulla, ha giocato a pallone e sfruttato a dovere l’unica vera occasione da rete, poi ha contenuto le folate ed il forcing materano sempre con un gioco lineare e semplice, senza alzare le cosiddette barricate. Già al 10’ il Varisius ha una incredibile occasione per segnare quando Fiore sfrutta un’indecisione tra portiere e difensore, ruba palla, dal fondo rientra e a due passi dalla porta spalancata tira e coglie il palo interno, la sfera rotola sulla linea di porta e sbatte contro l’altro palo senza che né Fiore e né Miglionico riescano ad intervenire, poi arriva il definitivo rinvio di un difensore. Il Varisius prova a premere sull’acceleratore ma gli ospiti si difendono con ordine e di rimessa tentano
IL TABELLINO POLICORO 2000 5 MACCHIA ROMANA 0 POLICORO 2000: Labriola, Castronuovo, De Giorgio, Morisco, Lerose, Modarelli, Agresti, Taranto, Guida, Manolio, Rinaldi. A disposizione: Castellucci. Allenatore: Lerose. MACCHIA ROMANA: Gruosso, Santarsiero, Lovallo, Casella, Pietrafesa, G. Claps, Montagnuolo, Nardozza, Armentano, Magnocavallo. A disposizione: Romano, L. Claps, Carbutti. Allenatore: Pirozzi. MARCATORI: 10’ st e 20’ st Rinaldi, 24’ st e 30’ st Modarelli, 36’ st Manolio.
Catalano (Metanauto)
di farsi vedere dalle parti di Maino. Al 21’ la svolta della gara: lungo lancio per Santarsiero che sfrutta il mal posizionamento dei due centrali di difesa e si invola solitario verso la porta materana superando con un tocco preciso l’uscita di Maino. I nero-verdi subiscono il colpo e si riversano nella metà campo avversaria ma senza produrre azioni pericolose e
con Miglionico e Romano che non trovano quasi mai gli spazi giusti per colpire. Allo scadere di tempo altra occasione per il Varisius: Miglionico in piena area di rigore ruba palla e in scivolata tira in porta, supera il portiere ma non il palo che respinge ancora una volta la conclusione. La ripresa non cambia l’andamento della gara; Varisius proiettato in avanti e Picerno che si difende e provando a raddoppiare. Al 10’ corner del Varisius interviene di testa Pistinciuc ma la conclusione è debole e per Marino non ci sono problemi. Al 18’ altra clamorosa occasione con Pace il quale, dopo un’azione tambureggiante, mette la palla in piena area di rigore dove Miglionico tutto solo controlla e spara un missile addosso al portiere che respinge. Al 30’ ancora Varisius, Bianchini, subentrano nella ripresa, raccoglie un difettoso intervento
IL TABELLINO VARISIUS METANAUTO
0 1
VARISIUS: Maino, Paterno, Pace, Giasi, Buono, Phkhakadze, Cappiello, Pistinciuc, Romano, Miglionico, Fiore. A disposizione: Campanaro, Chietera, Locapo, Lamanna, Acquasanta, Picerno, Bianchini. Allenatore Marchionna. METANAUTO: Marino, Vaccaro, Martinelli, Passavanti, Giosa, Fortunato, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Lauria, Tripaldi. A disposizione: Palladino, Sabia, Russo, Caiata, Pisciottani. Allenatore: Catalano. ARBITRO: Brindisi di Matera. MARCATORE: 21’ pt Santarsiero. del portiere e da due passi alza troppo il pallonetto che scavalca la traversa. I locali provano in tutti i modi di scardinare l’attenta difesa del Metanauto ma senza rendersi più pericolosi e gli ospiti portano a casa una vittoria importante.
La formazione di Massimo Lerose è imbattuta da quattro giornate
Policoro 2000, grande momento NOVA SIRI - Sebbene il risultato si sia sbloccato soltanto nella seconda parte dell’incontro, nel primo tempo i padroni di casa allenati da Massimo Lerose hanno avuto abbastanza occasioni per mettere al sicuro la gara e invece, complice il vento, le hanno fallite tutte, compreso il calcio di rigore calciato direttamente sul palo da Andrea Manolio al 25’. La ripresa inizia con un piglio diverso da parte del Policoro 2000 attento a non fallire ancora. La strigliata da parte del proprio mister nel non sottovalutare l’incontro non è infatti caduta nel vuoto e al rientro in campo se ne sono visti tutti gli effetti. Al 10’ Policoro in vantaggio con
Manolio (Policoro 2000)
Andrea Rinaldi di testa su calcio d’angolo di Gianluigi Agresti. Lo stesso Rinaldi si ripete dieci minuti più tardi questa volta su passaggio di Modarelli. E tocca proprio a questo ultimo portare il ri-
sultato sul 3-0 beffando il portiere con un delizioso pallonetto per poi ripetersi, al 30’, concludendo un’azione di contropiede. Infine, a chiudere il valzer dei gol ci pensa Manolio con una bella punizione dal vertice sinistro dell’area. Nel dopo gara abbiamo ascoltato telefonicamente il tecnico del Policoro 2000 che con molta serenità ci ha detto: “Nonostante il fastidio del vento abbiamo disputato una partita ottima nel primo tempo e buona nella ripresa. Siamo imbattuti da quattro giornate e da quattro non subiamo gol e il merito di questo è della squadra che si sta applicando disputando un ottimo girone di ritorno”.
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44 Sport
La doppietta del bravo Briamonte non regala l’atteso successo
Il Francavilla molla del tutto Pareggio casalingo per i giocatori di mr. Aldo Pitrelli IL TABELLINO FRANCAVILLA DEDALO
2 2
FRANCAVILLA: Travascio, Foligno, Valicenti, Albertini, Manfredi, Petruccelli, Satriano, And. Graziano, Panetta, Dora, Briamonte. A disposizione: Ant. Graziano, Bellizio, Arleo, Novelli, Appella. Allenatore: Pitrelli. DEDALO: Sangregorio, Romano, Gerardi, Scarano, Cardone, Giuffreda, Maiorino, Tedesca, Gerardi, Avallone, Santarsiero; A disposizione: Filadelfia, Forliano, Genovese, Zahri, Pagano; All. Luigi Cavatoli. ARBITRO: Ponzio di Moliterno. MARCATORI: 23’ pt e 25’ st Briamonte, 37’ pt e 42’ st Avallone.
ROCCANOVA - Tra le mura amiche del “Comunale” di Roccanova il Francavilla doveva dimostrare soprattutto a se stesso di valere la posizione di classifica in cui è attestata, ma così è stato solo in parte. A dare conforto a mister Pitrelli e ai dirigenti sinnici è stato il gioco espresso dalla squadra e la motivazione dei singoli giocatori. La cronaca. I primi venti minuti sono di totale equilibrio con le squadre che si affrontano a centrocampo e con il Francavilla che sfiora la rete con Dora al 12’ con un tiro che manda la sfera a sfiorare il palo alla destra del portiere. I rossoblù sbloccano il risultato al 23’: Satriano se ne va in dribbling sulla fascia destra ed è bravo a mettere la sfera in area avversaria per l’accorrente Briamonte che, di piatto sinistro, traduce in gol una bella azione corale. La Dedalo accusa il colpo tanto da subire una costante pressione del Francavilla che, tuttavia, non riesce a raddoppiare nonostante le prove da par-
Panetta (Francavilla)
Il Francavilla
te di Dora, Satriano, Panetta e Briamonte. Belle le azioni di questi ultimi, ma non finalizzate. Gli ospiti, al contrario, nell’unica incursione fatta registrare al 37’ riescono a pareggiare i conti con Avallone che si gira e supera Travascio con un tiro in verticale. Allo scadere della prima frazione di gioco si annota l’espulsione dell’attaccante ospite Gerardi per doppia ammonizione. Il secondo tempo inizia con i Sinnici protesi in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, costringendo il portiere agli
straordinari. Dora, più tardi, colpisce la traversa, poi Panetta e Albertni lo imitano colpendo i legni della porta avversaria. Insiste Dora che di testa esalta le doti del portiere Sangregorio. Al 25’ Briamonte riporta in vantaggio i locali con un pallonetto che non lascia scampo all’estremo difensore della Dedalo. La seconda frazione di gioco si consuma con il Francavilla che spinge per blindare il risultato con innumerevoli occasioni da rete. La Dedalo, invece, agisce con rapidi contropiedi. E’ proprio allo
Briamonte (Francavilla)
scadere del secondo tempo, quando sembrava che i locali avessero incamerato i tre punti, che gli ospiti trovano di nuovo il gol del pareggio con un tiro che sorprende il portiere Travascio. La regola dei molti gol sbagliati trova riscontro anche in questo match e, ovviamente, il Francavilla dovrà farne tesoro per il prosieguo del torneo. Mister Pitrelli, seppure rammaricato per aver perso terreno dalla vetta della classifica, può trovare conforto dalla prestazione dei ragazzi, soprattutto in considera-
Il gol della bandiera firmato da Cifarelli
Giornata storta per la squadra di Giuseppe Alberti
Un super Matera
Una Don Bosco perfetta
La capolista senza problemi
A Lavello la PGS di Ciriello non sbaglia nulla
IL TABELLINO DEPORTIVO M. INVICTA MATERA
1 8
DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Brizio, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Motola, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Mazzoccoli, Ettorre, Palazzo, Rizzo, Montesano. Allenatori: MianulliSantarcangelo. I. MATERA: Moliterni, Digilio, Suglia, Giordano, Ricciardi, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Fabiano. A disposizione: Tataranni, Grieco, Buono, Volpe, Nicoletti, Rubino, Fiore. Allenatore: Fontana. MARCATORI: 15’ pt e 17’ st Bruno, 21’ pt e 10’ st Lozitiello, 30’ pt Cappiello, 37’ pt Fabiano, 21’ st Cifarelli, 27’ st Nicoletti, 41’ st Volpe. MONTESCAGLIOSO – Il olito grande Matera annienta a suon di gol un Deportivo Montescaglioso che ul proprio campo ottiene poche gioie nel confronto con la prima della classe. L’undici di Michele Fontana i comporta da capolista e enza badare a fronzoli archivia la gara già nei primi quaranta minuti. Pierpa-
Lomonaco (Invicta Matera)
Digilio (Invicta Matera)
squale Bruno, Lozitiello, Cappiello e Fabiano mettono a segno i quattro gol che permettono alla compagine cara al dirigente Rocco Cerabona di andare al riposo già con i tre punti in tasca. La ripresa è una pura formalità per l’undici materano che segna ancora con Bruno e Lozietiello, per poi dilagare con Nicoletti e Volpe. I padroni di casa riescono solo a segnare il gol della bandiera con Cifarelli, ma è poca cosa per una squadra che al cospetto della prima della classe si è dovuta inchinare ben otto volte. A Montescaglioso comunque guardano avanti fiduciosi che nelle prossime gare possano arrivare quei punti tanto desiderati. A Matera, invece, si guarda alla classifica con molta attenzione perchè in palio c’è addirittura il titolo regionale.
Visaggi (Invicta Matera)
VENOSA - Sul sintetico di Venosa la Junior Calcio Lavello e la Pgs Don Bosco si sono affrontate con ben in testa ognuna le proprie intenzioni. La squadra ospite alla disperata ricerca di punti salvezza mentre la Junior Calcio Lavello vogliosa di centrare l’obiettivo che le permetta di raggiungere una posizione di classifica più tranquilla e che rispecchi maggiormente il reale valore di questo gruppo. Alla fine viene fuori una gara ricca di gol, ben nove, con i potentini che dopo aver sudato parecchio al cospetto dei pari età locali riescono a portare a casa i tre punti grazie ad un secondo tempo tutto grinta e determinazione. Va comunque sottolineato che la Junior Lavello ha dimostrato di essere una squadra capace di giocare un ottimo calcio e che solo grazie alla bravura del portiere ospite ed ai soliti legni colpiti dagli attaccanti lavellesi, la squadra di casa non è riuscita a chiudere il match
già nella prima frazione di gara. Inoltre, il secondo tempo, è stato giocato dalla squadra di casa in inferiorità numerica a causa dell’espulsione dell’esterno Damiano. Giocare per tutto il secondo in tempo in dieci ha provocato nella squadra di casa un notevole nervosismo che la PGS ha sfruttato perfettamente per portare l’intero bottino a casa. La cronaca. Vantaggio dei padroni di casa al 15’ con Michele Finiguerra che da circa 40 metri fa partire un preciso e fortis-
IL TABELLINO JUNIOR LAVELLO DON BOSCO
3 6
J. LAVELLO: Manieri, Bozza, Finiguerra, Boccomino, Zoppi, Mannarelli, Pennacchio, Tummillo, Rescigno,Votta, Damiano. A disposizione: Iacoviello, Silvestri, Russo, Gravina, Terrana, Di Cugno, Mustaqui. Allenatore: Alberti. DON BOSCO: Picerno, Cuccarese, Giannini, Pace, Picciano, Costa, Faruolo, Pietrafesa, Vaccaro, Mancusi, Restaino. A disposizione: Barra, Trillo, Nobile, Baldassarre, Pace. Allenatore: Ciriello. MARCATORI: 15’ pt Finiguerra, 22’ pt, 10’ st e 35’ st Restaino, 38’ pt Votta, 20’ st Vaccaro, 25’ st Rescigno, 34’ st Mancusi, 40’ st Nobile. trenta metri emula il catanese con un cucchiaio che si insacca nel sette. Poi, è ancora Vaccaro a lanciare Restaino che al volo manda il pallone in rete firmando la personale tripletta. E infine il neo entrato Nobile, servito da Baldassarre, segna con un tiro a girare dall’interno dell’area lavellese.
Giovanissimi Provinciali - Il team di Miranda non si ferma
IL TABELLINO VULTUR RIONERO JUNIOR LAVELLO
Pennacchio (Junior Lavello)
simo tiro che s’insacca all’ incrocio dei pali. Al 22’ pareggio ospite con Restaino che spedisce il pallone in rete con un colpo di testa su perfetto cross di Mancusi. Chiude il primo tempo il Lavello in vantaggio con Votta il quale, dopo la bella discesa di Boccomino sulla fascia e il cross respinto da Picerno, il pallone finisce sui piedi di Votta che da due passi non perdona. Nella ripresa, Vaccaro taglia il campo a metà con una grande apertura che trova Restaino pronto al controllo e con un diagonale rasoterra fissa il punteggio in parità. La squadra di mister Ciriello va avanti e con Vaccaro , su angolo di Pietrafesa, si porta in vantaggio. Pronta risposta dei locali che ristabiliscono il momentaneo pareggio con Rescigno lesto ad approfittare di un errore in copertura di Pace. Da questo momento in poi la Pgs Don Bosco non sbaglia un colpo portandosi ancora in gol con Mancusi il quale, servito da Vaccaro, da
zione dello schieramento di otto giocatori classe ‘94 scesi in campo da titolari. Questo aspetto è da ritenersi molto importante se si pensa che gli stessi si sono confrontati con un’ottima squadra, dominando la partita. Al di là di quello che sarà il verdetto finale del campionato il Francavilla non può essere che soddisfatto dell’esordio nel campionato degli allievi regionali e potrà continuare a pensare in positivo per quanto riguarda la pianificazione dell’imminente futuro.
0 4
V. RIONERO: Romeo, Rigoletto, Scatorchia, Cutolo, Bacino, Liccione, D’Urso, Petruzzi, Valenza, Di Tolve, Moskalyukyaroslav. A disposizione: D’Urso, Prevonto, Romano, Paterna, Corbo. Allenatore: Santoro. J. LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, Aliano, Caprioli, Buldo, Tummillo, Ferrieri, Farfariello, Decorato, G. Lorusso, Zuccaro. A disposizione: Dom. Costantino, Cagana, Napoli, Catarinella, De Carlo. Allenatore: Miranda. MARCATORI: 14’ pt Zuccaro, 33’ pt Decorato, 10’ st G. Lorusso, 25’ st Tummillo.
A Rionero applausi per il Lavello RIONERO - Nella terza giornata di ritorno la Junior Calcio Lavello espugna il “P.Corona” di Rionero con un secco 4-0 e continua la sua marcia a punteggio pieno nel campionato Giovanissimi Provinciali. Partita equilibrata nei primi dieci minuti, poi, la Junior Calcio Lavello passa in vantaggio: dopo un’azione corale la palla arriva sulla destra a Tummillo che innesca in area Zuccaro il quale con un grande pallonetto supera l’estremo Romeo. Reagisce subito la Vultur Rionero e dopo tre minuti va vicino al pareggio: lancio lungo per Di Tolve che si presenta a tu per tu con Rinelli ma il portiere ospite è bravissimo a chiudergli lo specchio della por-
Tummillo (Junior Lavello)
ta. La Junior Calcio Lavello si riorganizza e riprende a giocare e al 33’ giunge al raddoppio con Decorato, lesto ad approfittare di un perfetto cross ancora di Tummillo. Nella ripresa si assiste ad una reazione sterile da parte della squadra di casa e il Lavello a ben approfittarne. Al 10’ lancio di Ferrieri
per G. Lorusso che parte sul filo del fuorigioco e arrivato a tu per tu con il portiere locale insacca nell’angolino basso. E’ un brutto colpo per la Vultur Rionero che prova a tornare in partita con conclusioni dalla distanza da parte di D’Urso e Di Tolve che non riescono però ad impensierire il bravo Rinelli. Al 25’ G. Lorusso imbecca Tummillo il quale supera il suo diretto avversario e con un preciso pallonetto porta a quattro le marcature ospiti. Girandola di sostituzioni per i due allenatori e partita che si conclude con una netta vittoria da parte dei ragazzi di mister Miranda che sono sempre più in cima al podio con13 partite giocate e 13 vittorie.
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Sport 45
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Giovanissimi Regionali
La squadra di Ciarliero disputa una buona gara contro il team di Castellano
La Murese ferma lo Scanzano Camardi segna ancora ma il suo gol non basta ai locali
IL TABELLINO SCANZANO MURESE 2000
1 1
SCANZANO: Ciancia, Quintani, Dattoli, Ponzio, Ciaglia, Faillace, Florio, Camardi, Castellucci, Malvasi, Castellano. A disposizione: Vittoria, Bendaj. Allenatore: Castellano. MURESE 2000: Remollino, Mangone, Galizia, Colucci, D’Arca, Latorre, Ceccia, De Martino, Troglia, Bianchini, A. Pepe. A disposizione: G. Pepe, Colonna, Barile, Rendina, Marolda, S. Gugliotta, F. Gugliotta. Allenatore: Ciarliero. MARCATORI: 17’ pt Camardi, 18’ st Dattoli (aut.). SCANZANO - Termina in parità la partita tra l’As Scanzano e la Murese 2000, con entrambe le compagini realizzano un gol per parte divisi equamente tra primo e secondo tempo. La crona-
ca. In una partita caratterizzata dal forte vento le due compagini di certo non si risparmiano anzi entrambe cercano fino all’ultimo il gol del decisivo vantaggio. Partono bene i locali ma la difesa ospite è attenta e con ripartenze veloci cerca di sorprendere gli ionici che però sono attenti e scacciano il pericolo. Al 17’ su un lungo lancio di Ponzio il pallone sospinto dal vento rimbalza davanti al portiere ospite che viene beffato dalla traiettoria della sfera e Camardi è scaltro ad arrivare per primo sulla palla e a deporla nella porta vuota. Lo Scanzano non molla e cerca subito il raddoppio che però a causa di qualche imprecisione non arriva. La Murese reagisce e prende in mano le redini del centrocampo cercando qualche sortita offensiva, ma l’unica buona opportunità degli ospiti avviene su calcio di punizione respinto però dal palo. Nella ripresa con gli ionici con il vento a sfavore cercano di tenere lontano il pericolo cercando di colpire con le ripartenze del velocissimo Camardi. Al 18’ però la svolta; su calcio di puni-
Camardi (Scanzano)
zione da posizione defilata la palla attraversa tutta l’area di rigore e uno sfortunato Dattoli di testa mette la palla nella propria porta. Lo Scanzano però recrimina sull’assegnazione di quel calcio di punizione a parer loro inesistente; non così a vista dell’arbitro. La partita s’infiamma e lo Scanzano si riversa in attacco e cerca di colpire con qualche punizione e qualche ripartenza ma il gol non arriva. Termina così 1-1 una bella partita che assegna in modo giusto un punto a testa.
Facile successo dell’undici di mr. Silvestri
D’Andrea: “I miei giocatori sono apparsi troppo deconcentrati”
Poker del Minozzi tra le mura amiche
Brutto stop dell’Aviglianese sul terreno del Foggiano M.
IL TABELLINO PADRE MINOZZI ACCADEMIA P.
4 1
PADRE MINOZZI: Abatiello, Garofalo, Pontandrolfi, Trupo, Morando, Amendolara, Greco, Balducci, Prete, Silvestri, Di Matteo I. A disposizione: Bianco, Pascale, Di Matteo II, Leone, Calone. Allenatore: Silvestri. ACC. POTENZA: Foscolo, Guerrieri, Bochicchio, Gheorghita, Ciocciari, Notarfrancesco, Pesacane, Vitale, Santangelo, Santopietro, Santimone. A disposizione: Losasso, Santomauro, Gerardi. MARCATORI: 7’ pt Silvestri, 15’ pt Di Matteo I, 25’ pt Trupo, 12’ st Prete, 31’ st Bochicchio. POLICORO - E’ stato bello assistere alla gara tra il Padre Minozzi e l’Accademia Calcio Potenza per la correttezza dimostrata in campo senza quell’accanimento e l’eccessivo agonismo capaci spesso di rovinare anche le partite più belle. Il match in questione ha dato la giusta idea di come il calcio dovrebbe essere e il commento del professore Gammino non poteva essere più esplicito: “Abbiamo
Gammino (Padre Minozzi)
affrontato una squadra che merita un elogio particolare perchè gioca veramente con il cuore dimostrando come a volte la classifica sia fine a se stessa e non sempre intralcia lo spirito sportivo e la dignità di un gruppo che gioca per divertirsi. I ragazzi dell’Accademia Potenza sono scesi in campo mostrando educazione e rispetto e fa molto piacere trovarsi di fronte persone che affrontando sacrifici quotidianamente capiscano il vero significato del calcio”. Passando poi alla cronaca della partita per i padroni di casa è stata anche la sagra dei gol mancati e l’occasione per far giocare tutti i ragazzi, anche quelli utilizzati meno. Il primo gol spetta a Vincenzo Silvestri che sblocca il risultato al 7’ con un tiro in diagonale. Lo segue Francesco Di Matteo bravo a risolvere una mischia e infilare di piatto la rete del 2-0, mentre la terza marcatura porta la firma di Vito Trupo al 25’ con un tiro da fuori area. Ad avvio di ripresa in campo ecco schierati Bianco, Pascale e Di Matteo II con gol di Ivan Prete al 12’ contro cui non può far nulla l’incolpevole portiere ospite. Nel finale, però, sorpresa delle sorprese, ecco arrivare per la squadra dell’Accademia il gol della bandiera con Bochicchio il cui bel diagonale finito alle spalle di Bianco fa felici tutti.
Prete (Padre Minozzi)
MELFI - La partita tra Foggiano ed Aviglianese non è coincisa affatto con una buona prestazione per i ragazzi di Vincnzo D’Andrea che a differenza dei padroni ci casa sono apparsi, come ha tenuto a sottolineare il tecnico granata: “svogliati e deconcentrati e questo non fa onore al calcio perchè ogni partita va affrontata con dignità ed orgoglio, ciò che è mancato in questa sfida ai miei ragazzi.” La cronaca. L’incontro inizia con il Foggiano che con bravura aggredisce molto bene a centrocampo gli ospiti che si trovano spiazzati dalla partenza sprint dei padroni di casa e dopo un quarto d’ora capitolano. Al 15’ il Foggiano passa con Corbo che su calcio piazzato dalla lunga distanza sorprende il portiere dell’Aviglianese. Gli ospiti hanno la possibilità di pareggiare con Vaccaro al 20’ su calcio piazzato ma la palla sbatte sul palo attraversa tutta la porta sbatte sull’altro palo ed esce senza che
Nardiello (Aviglianese)
nessuno dei giocatori amaranto riesca ad intervenire. Al 26’ il Foggiano raddoppia con un’autorete di Salvatore che nell’intento di mettere la palla in angolo infila la propria porta. Il primo tempo si chiude 2 - 0 per il Foggiano Melfi. Nella ripresa la musica non cambia con i granata che non riescono ad entrare in partita ed il Foggiano che la fa da padrone. Al 12’ Mossucca porta a tre le reti dei loca-
li battendo Santarsiero con un tiro da distanza ravvicinata. Al 18’ Urbano firma il poker andando a segno sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La rete dell’Aviglianese arriva al 21’con Giampaolo D’Andrea che ben servito da L. Mecca con un pallonetto batte il portiere del Foggiano. Al 25’ su azione di contropiede i padroni di casa realizzano la quinta rete di un incontro che mister D’Andrea com-
FOGGIANO MELFI AVIGLIANESE
5 1
FOGGIANO MELFI: Corona, N. Mossucca, Grasso, Tartaglia, Simonetti, Asquino, Gallo, Guerrieri, V. Mossucca, Corbo, Urbano. A disposizione: Corsino, Verderosa, Sedile. Allenatore: Ricchiuti. AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Claps, G. Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Della Croce, L. Ferrara, Summa, Esposito, Colangelo. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 15’ pt Corbo, 26’ pt Salvatore(aut.), 12’ st Mossucca, 18’ st Urbano, 21’ st D’Andrea. menta così: “Che sia stata una brutta gara non ci piove. Spero che questo possa servire a molti dei miei ragazzi ad avere più umiltà nell’affrontare le prossime gare anche se gli stimoli vengono certamente a mancare perchè la quarta posizione è ben consolidata ma questo come ho gia detto prima non fa onore al calcio”.
Una doppietta di Fontana non ferma una scoppiettante Dedalo
IL TABELLINO DEDALO VARISIUS
Mossucca (Foggiano Melfi)
IL TABELLINO
4 2
DEDALO: Basalone, Salvato, Santarsiero, Lorusso, Tammone, Cinefra, Tortorelli, Restaino, Coviello, Padula, D’Amato. A disp: Rivela, Lasala, Lucia, Sabia, Landi, Gilio. All. Porretti. VARISIUS: Mancino, Andrisani, Haidane, Basile, Marian, Perrone, Dimarzio, Montemurro, Fontana, Di Cesare, Leone. A disp:: Garripoli, A. Andrisani, Flumero, Iacovone, Ambrosecchia, Festa, Rondinone. All.: Miulli. MARCATORI: 15’ pt e 25’ pt Padula, 30’ pt e 17’ st Fontana, 12’ st e 21’ st D’Amato.
Il Varisius smette di sognare POTENZA - Per la seconda forza del girone arriva la sconfitta da parte della Dedalo di mister Porretti al termine di una bella gara, ricca di occasioni e giocata correttamente da due società che possono vantare ottimi rapporti. Partenza via e Dedalo per prima in vantaggio al 15’ con Antonio Padula. La bellissima azione parte da Tortorelli, classe 1997, che cerca sulla sinistra D’Amato il quale supera il proprio avversario e con il sinistro effettua un cross sul primo palo dove ben appostato c’è Padula che con un bel movimento aggancia il pallone e con un colpo di testa incrocia
Leone (Varisius)
sul palo più lontano. Sulle ali dell’entusiasmo sono ancora i padroni di casa a pervenire al gol dieci minuti più tardi con lo stesso Padula che firma così la personale doppietta. Non sarà del resto l’unica ma al
contrario, questa è stata la giornata delle doppiette: ai due gol di Padula seguono, infatti, quella di Fontana per gli ospiti che accorcia le distanze al 30’ su indecisione di Tammone chiudendo la prima frazione di gioco. Apre la ripresa Luca D’Amato che di interno destro calcia sul palo più lontano e, dopo l’altra rete ad opera ancora di Fontana, sempre D’Amato chiude le marcature approfittando dell’indecisione del portiere ospite al quale sfugge il pallone dalle mani e sul rimbalzo il numero 11 locale con prontezza lo infila in rete fissando il risultato definitivo.
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46 Sport
Giovanissimi Regionali
La formazione di Acquasanta punta a piazzarsi subito dopo la capolista
L’I. Matera si rialza in fretta Melodia, Antezza e Ramundo annientano il Grassano
IL TABELLINO I. MATERA GRASSANO
3 0
I. MATERA: Robertone, Calderone, Manicone, Grittani, Piccinni, Nuzzolese, Clemente, Nicoletti, Melodia, Antezza, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Minei, Vulpis, Mastrovito, Bedini, Braia, Tataranni. Alleantore: Acquasanta. GRASSANO: Lafiosca, Marcosano, Cetani, Abbatangelo, A. Ilvento, Guarino, Aversa, Lagonigro, Lijoi, Carbone, G. Abbatangelo. A disposizione: Pantaleo, Becci, P. Ilvento, Pellegrino, A. Abbatangelo, Giacomobello. Allenatore: Gesualdi. MARCATORI: 25’ pt Melodia, 12’ st Antezza, 20’ st Ramundo (rig.).
L’Invicta Matera
MATERA - Con una bella prova i ragazzi di Savio Acquasanta si sbarazzano di un volitivo Grassano e a suon di gol si avvicinano al Varisius. In una sfida disturbata dal forte vento, netta è stata la differenza tra le due compagini. I padroni di casa hanno fatto vedere belle trame di gioco, mettendo in evidenza spiccate individualità della maggior parte dei com-
ponenti la squadra, mentre gli ospiti non hanno impensierito più di tanto la retroguardia locale. Qualche difficoltà in più il Matera l’ha incontrata nella prima frazione di gioco appunto per via del forte vento contrario che impediva a Ramundo e compagni rapide azioni offensive. Nella seconda frazione di gioco tutto è filato per il verso giusto e solo in
Antezza (Invicta Matera)
Il Grassano
una occasione gli ospiti si sono resi pericolosi, nonostante l’ampio turnover applicato da mister Acquasanta in quanto finale di stagione. Dopo i primi minuti di studio delle due squadre, si arriva al 25’ ed i locali sbloccano il risultato con Melodia che riceve palla in profondità ad opera di capitan Ramundo e scavalca il portiere in uscita con un preciso pallonetto. Si
va avanti a fatica, come detto prima, perché il vento la fa da padrone. Nel secondo tempo sono ancora i locali ad andare a segno con Antezza che con un preciso rasoterra, dal limite dell’area di rigore, su corta respinta della difesa ospite, mette il pallone alle spalle dell’incolpevole Lafiosca. Gli ospiti non arrivano mai ad impensierire l’estremo difensore Robertone.
Il mattatore è Gerardo Vaccaro (doppietta)
A segno Graziano (due), Toglia, Fortuna e Ricchiuti
Pgs, un’altra prova molto convincente
Il Melfi punta alla conquista del quarto posto in classifica
IL TABELLINO PGS DON BOSCO POLICORO 2000
4 0
PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Licciardi, De Simone, Sabia, Sibillano, Gramaccia, Acierno, D. Mancusi II, Ger. Vaccaro, Casale. A disposizione: Gio. Vaccaro, Sassano, Romaniello, Ascenzo. Allenatori: Condelli-Sabia. POLICORO 2000: D’Alessandro, Buongiorno, Federici, Spagnolo, Fortunato, De Luca, Lerose, Antonucci, Stigliano, Barletta, Lucarelli. Allenatore: Leone. MARCATORI: 4’ pt Sabia, 12’ pt e 19’ pt Ger. Vaccaro, 20’ st D. Mancusi II. POTENZA - Rotondo 4 a 0 per la PGS Don Bosco di Potenza che grazie ad un’ottima prova corale riesce ad avere la meglio sugli ionici del Policoro 2000. La cronaca. Pronti via e un bolide su punizione di capitan Sabia piega le mani al portiere D’Alessandro per la rete del vantaggio locale. La PGS sbloccato il risultato prende sempre più fiducia e grazie ad ottime trame sulle fasce si rende pericolosa più volte. E’ soprat-
Il Policoro 2000
tutto dalla corsia di destra, occupata dal ritrovato Gramaccia in coppia con Licciardi, che arrivano i principali pericoli per gli ionici. Al 12’ cross di Mancusi dalla destra che trova la testa del lestissimo Gerardo Vaccaro per il due a zero. Il Policoro 2000 prova a reagire rendendosi pericolo soprattutto sulle palle aeree, respinte a fatica dalla retroguardia locale. Al 19’ azione fotocopia del raddoppio, questa volta però a crossare dalla destra è Gramaccia che trova ancora la testa di Vaccaro per il 3 a 0. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo con la PGS che grazie ad una buona circolazione di palla trova facilmente la via del gol, ma i vari Mancusi e Gramaccia sprecano clamorosamente almeno quattro occasioni da rete. Al 10’ il Policoro 2000 potrebbe accorciare le distanze, ma uno spettacolare colpo di reni di Pietrafesa permette alla PGS di mantenere la propria porta inviolata. Al 20’ grazie ad un’insistente azione del bomber Mancusi arriva la rete del 4 a 0 che chiude praticamente il match. Nel finale la PGS rimasta in dieci per l’infortunio di Ascenzo, concede un pò di campo agli avversari, ma anche grazie ai neo entrati Mario Sassano e Giovanni Vaccaro amministra senza problemi, portando a casa tre importanti punti.
RAPOLLA - Avversario di turno del Melfi di questa settimana è stato il Deportivo Montescaglioso. La partita ha messo in evidenza il notevole potenziamento della squadra melfitana che nel primo tempo ha controllato agevolmente gli avversari sprecando ottime occasioni da rete mentre nella ripresa ha forzato l’acceleratore mettono a segno ben cinque gol. A due minuti dall’inizio ai padroni di casa si presenta la prima occasione quando Laccertosa si porta sulla fascia sinistra ed effettua un cross dal fondo per la testa di Graziano che colpisce in pieno il montante della traversa. Al 4’, Ricchiuti ben servito da Onorati, con un tiro dal limite stampa il pallone sulla traversa. Al 6’ sono ancora i locali a dettare legge: Laccertosa in slalom si accentra e si porta al tiro, ma l’esemplare parata del giovane portiere Matera, che in seguito i supererà in altri ottimi interventi, gli nega la gioia del gol. Al 22’, chiusi tutti gli spazi, Gra-
Il Melfi
ziano ci prova da lontano ad impensierire il Deportivo ma la sfera ancora una volta si stampa sulla traversa avversaria chiudendo la prima frazione di gioco a reti inviolate. Nel secondo tempo il Melfi trova subito la via del gol con il solito Graziano che raccogliendo un traversone proveniente dalla destra in mezza rovesciata insacca in rete. Il raddoppio arriva al 6’ direttamente su calcio di punizione
di Toglia. Sul risultato di 3 a 0 per il Melfi è pura accademia e gli ospiti, ormai messi alle corde, giocano soprattutto per rimediare i danni. Al 27’ arriva la rete del giovanissimo Fortuna che lasciato solo in area indisturbato raccoglie un traversone e di sinistro non fallisce. Al 29’, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Toglia, riceve in area avversaria Ricchiuti, si coordina e in mezzo giro piazza la palla nel
Leo Albano: “I miei complimenti a tutte e due le compagini”
L’Assopotenza prepara lo sprint POTENZA - Il risultato è a completo vantaggio della capolista che in seguito a questa vittoria allunga il divario dalla sua inseguitrice ma Metanauto e Asso Potenza si sono affrontate in una gara dai ritmi alti e ben giocata a livello tattico da parte di entrambe e con il team di Leo Albano ad imporre il proprio gioco contro un Picerno che ha difeso ogni pallone e combattuto in ogni singola azione. Il primo tempo si è concluso con l’Asso Potenza in vantaggio di due reti. La prima è opera di Petruzzi il quale, su cross di La Penna dalla destra e con la sfera uscita al limite dell’area, di prima intenzione di destro calcia alla sinistra del portiere. Al 25’ incursione di Di Nella sulla fascia destra e dopo aver saltato il suo diretto avversa-
Di Nella (Assopotenza)
rio va verso la linea di fondo, finge di poggiare in mezzo e insacca tra portiere e palo. La ripresa si apre sempre con un ritmo alto e con la Metanauto che non ci sta a perdere mettendo la massima energia per recuperare la partita. Al 30’ Buccarello, su assist di Pa-
ce dalla sinistra, stoppa il pallone con il piede destro e di prima intenzione poggia in rete prendendo contro tempo il portiere. Infine, al 35’, su calcio d’angolo dalla destra di Palermo, Di Nella anticipa tutti e insacca sul primo palo. nel dopo partita abbiamo avvicinato il sorridente tecnico dell’Asso Potenza, Leo Albano, che ci ha detto: “E’ stata una partita bella da vedersi con due squadre molto ordinate ma i miei ragazzi hanno dimostrato più ritmo e più intensità finalizzando le occasioni create. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno interpretato in un modo quasi esemplare la gara e i complimenti ai ragazzi di Picerno che nonostante lo svantaggio del primo tempo hanno mantenuto viva la gara fino alla fine”.
La terza segnatura la mette a segno capitan Ramundo al 20’ trasformando un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per atterramento dello stesso giovane calciatore, lanciato dall’ottimo Grittani. Fino alla fine non succederà più nulla e al triplice fischio finale mister Acqusanta si può ritenere soddisfatto della gara disputata dai propri ragazzi.
IL TABELLINO MELFI DEPORTIVO M.
5 0
MELFI: Caporale, Caruso, Caccavo, Lamorte, Toglia, Nigro, Tirico, Laccertosa, Ricchiuti, Onorati, Graziano. A disposizione: Fortuna,Errico, Sportella, Libutti. Allenatore: Mottola. DEPORTIVO M.: Matera, Gallitelli, Panarelli, Patimisco, Palazzo, Martino, Soranno, Mastrodomenico, G. Martino, Motola, Rizzo. A disposizione: Ditaranto. Allenatore: Paolicelli. MARCATORI: 2’ st e 10’ st Graziano, 6’ st Toglia, 27’ st Fortuna, 29’ st Ricchiuti. set imparabile per il bravo portiere Nicola Matera. A fine gara ecco il commento soddisfatto del tecnico Antonio Mottola: “Abbiamo giocato un primo tempo sufficiente per merito degli avversari che hanno opposto una buona difesa. Nella ripresa, invece, abbiamo giocato discretamente non solo per aver sbloccato il risultato ma anche sul piano del gioco”.
IL TABELLINO METANAUTO ASSOPOTENZA
0 4
METANAUTO: Giubileo, Carriero, Forastiero, Scavone, Miglionico, Bernabei, S. Topazio, Capece, Podano, Castronuovo, Traficante. A disposizione: V. Topazio, Russillo, Marcantonio, Sangiacomo. Allenatore: Petrullo. ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Di Lucchio, Lotito, Pace, Palermo, La Penna, Petruzzi, Laurino, Di Nella. A disposizione: Brindisi, Gaudiosi, Buccarello, Lo Prete, Brindisi, Benedetto, Lacidogna. Allenatore: Albano. MARCATORI: 18’ pt Petruzzi, 25’ pt e 35’ st Di Nella, 30’ st Buccarello.
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Sport 47
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 22ª giorn.
LA CLASSIFICA
Taranto - Andria Bat
GIOVANIS. nazionale girone G
ALLIEVI nazionali girone G RISULTATI 21ª giorn.
2 - 2 Siracusa 48 Cosenza 43 Brindisi - Barletta 3 - 1 Monopoli* 39 Taranto 36 Cosenza - Catania 0 - 1 Catania 36 Siracusa - Catanzaro 4 - 0 Brindisi 34 33 Igea Virtus-Monopoli 0 - 3 Andria Bat Potenza 32 Noicattaro - Potenza 2 - 1 Noicattaro* 29 26 Gela - Vibonese rinv. Barletta Catanzaro 22 Vibonese* 20 Gela* 13 Igea Virtus 5 PROSSIMO TURNO: Taranto - Brindisi; Noicattaro - Catania; Cosenza - Gela; Catanzaro - Igea Virtus; Potenza - Monopoli; Andria Bat Siracusa; Barletta - Vibonese
LA CLASSIFICA
Sorrento - Benevento
0 - 0 Frosinone 52 Napoli 45 V. Equense - Isola Liri 2 - 1 Benevento 39 37 Frosinone - Napoli 3 - 0 Cavese Vico Equense 36 Juve Stabia - Nocerina 0 - 0 Sorrento 33 29 A. Normanna - Pagan. 1 - 0 Isola Liri Salernitana 26 Cavese - Potenza 2 - 0 Nocerina 24 22 Cassino - Salernitana 1 - 1 Juve Stabia Aversa Normanna 17 Paganese 17 Potenza 16 Cassino 12 PROSSIMO TURNO: Potenza - Aversa Normanna; Paganese - Cassino; Benevento - Cavese; Nocerina - Frosinone; Salernitana - Juve Stabia; Isola Liri - Napoli; Vico Equense - Sorrento
RISULTATI 21ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
RISULTATI 28ª giorn.
Bari - Cavese
2 - 1 Reggina 44 41 Potenza - Palermo 1 - 1 Bari Catania 37 Manfredonia-Cosenza 1 - 3 Cavese 36 35 Foggia - Crotone 0 - 5 Lecce Salernitana 34 Salernitana - Gallipoli 1 - 0 Cosenza 29 27 Catania - Lecce 0 - 1 Palermo Manfredonia 22 Ha riposato: Reggina Crotone 16 Potenza 13 Gallipoli 12 Foggia 4 PROSSIMO TURNO : Bari - Catania; Cavese - Cosenza; Lecce - Foggia Palermo - Manfredonia; Gallipoli - Reggina; Crotone - Salernitana; Riposa: Potenza
*una partita in meno
LA CLASSIFICA
69 0 - 1 Virtus Casarano Matera 67 Rosarno - Bitonto 0 - 3 Bitonto 55 Hinterreggio 42 Sambiase - Francav.C. 2 - 2 Vigor Lamezia 42 Vigor L. - Hinterreggio 3 - 1 Francavilla 39 38 Francavilla - Matera 1 - 4 Rossanese Grottaglie 37 36 C.Fasano - Rossanese 2 - 1 Francavilla Calcio Calcio Fasano 34 Castrov.- Casarano 0 - 3 * Ostuni 29 Sambiase 27 Ha riposato: Pisticci Pisticci 24 *a tavolino Rosarno 18 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Matera - Calcio Fasano; Hinterreggio - Castrovillari; Pisticci - Francavilla; Rossanese Ostuni; Virtus Casarano - Rosarno; Grottaglie - Sambiase; Francavilla C. - Vigor Lamezia; Riposa: Bitonto Ostuni - Grottaglie
* esclusa dal campionato
CAMPIONATO BERRETTI
Calcio Lucano
GIR. “G”
- Salvatore Cicia firma il gol potentino
Potenza, periodo nero A Noicattaro nuova sconfitta dell’undici di Pagano
IL TABELLINO NOICATTARO POTENZA
2 1
NOICATTARO: Ritorno, Bottalico, Catucci, Scardigno, Bonafesta, Lorusso, Guglielmi, De Santis, Mastromarino, Falagario, Ferri. A disposizione: De Tullio, Cancellieri, Dammacco, Ignomiriello, Scaiamino. Allenatore: Catucci. POTENZA: Muro, Ardolino, Lenzone, Notari, Rega, G. Cicia, Parisi, Sacco, Verde, De Fina, S. Cicia. A disposizione: Tammone, Mirisola, Nisivoccia, Cuozzo. Allenatore: Pagano. ARBITRO: Amoruso di Bari. MARCATORI: 24’ pt S. Cicia, 13’ st Guglielmi, 22’ st Ferri.
BARI - Un buon primo tempo non basta al Potenza per fare punti contro il Noicattaro e a Bari il team pugliese festeggia i tre
punti grazie a due gol segnati nella ripresa. La cronaca racconta di un Potenza bello nella prima frazione di gioco, capace di segnare il vantaggio al 24’ grazie ad una bella azione dei cugini Ci-
cia con Giuseppe che è bravo nel cross e Salvatore che è perfetto a battere Ritorno con un bel tiro angolato che finisce alla destra del portiere di casa. Il Potenza, come scritto prima, non gioca
una buona ripresa dove viene fuori la squadra di casa che prima pareggia al 13’ con un tiro dal limite di Guglielmi e poi realizza la rete della vittoria con Ferri al 22’ con un bel colpo di testa
Il Potenza battuto a Cava CAVA DEI TIRRENI - Contro la Cavese il Potenza di mister Molfese non gioca una delle migliore partite e da questa trasferta in terra campana arriva una sconfitta che porta la firma di Schettino e Fella. Sono loro a segnare i due gol, uno per tempo, che condannano la compagine cara al dirigente Luigi Polino a non migliorare una classifica che ad oggi non premia la volontà e la bravura di un gruppo che in questa giornata del campionato nazionale Allievi paga a caro prezzo la lunghezza di un viaggio che come dice il dirigente Polino “si è fatto sentire nella gambe dei nostri giocatori”. “Mi auguro - conclude il dirigente potentino - che nella prossima partita casalinga i nostri giovani calciatori possano rifarsi e conquistare punti che meritano ampiamente”. Un successo, in questi casi, servirebbe molto ad un gruppo che nonostante i risultati altalenanti si sta facendo onore in tutti i cami dove ha giocato, nel segno della migliore tradizione del calcio giovanile lucano.
sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Luigi Polino dirigente del Potenza ci ha detto: “E’ stata una gara equilibrata e mi dispiace che non sia arrivato il pareggio che i ragazzi avrebbero di certo meritato se non si fossero fatti sorprendere nelle due circostanze dei gol. Peccato”.
IL TABELLINO CAVESE POTENZA
2 0
CAVESE: Bracciante, Somma, Corduas, Vanacore, Cassese, Schettino, Saracco, Salzano, Fella, Maresca, Cianciulli. A disposizione: De Luca, Mauro, De Feo, Sergio, Anastasio, Gaetani, Pellegrino. Allenatore: Grottola. POTENZA: Tammone, Oliveto, Cuozzo, Lira Ferreira, Penta, Urbano, La Banca, Russillo, Nisivoccia, Gerardi, Doino. A disposizione: Dolce, Lamberti, Cerqua, Messina Angioletti, Lauria. Allenatore: Molfese. MARCATORI: 24’ pt Schettino, 19’ st Fella. Mirisola (Potenza)
Giovanissimi “G” - Bene il team di Nolè
Juniores Nazionali gir. “M” - Bella quaterna per i bravi ragazzi di Franco Danza
Un grande risultato
Il Matera passa con autorità a Francavilla
IL TABELLINO POTENZA PALERMO
1 1
POTENZA: Di Pasquale, Patrone, Foscolo, Costini, Lucia, Iannetta, Varallo, Cioffredi, Montano, Lancellotti, Caldararo. A disposizione: Di Cioccio, Pasquariello, Pacella, Turturiello, Marino. Allenatore: Nolè. PALERMO: Barcellona, Rizzo, Pellegrino, Migliore, Monteleone, Alongi, D’Amico, Birrera, Asta, Agnello, Paracello. A disposizione: Lo Verde, Zannitti, Ferrante, Bonuso, Meli, Brunetto, De Luca. Allenatore: Golesano. MARCATORI: 3’ pt Cioffredi, 5’ st Asta. TITO - “Un grande risultato”. Sono queste le parole dette da luigi Polino che ci colpiscono subito e che sintetizzano bene l’impresa dei Giovanissimi di mister Lolè contro la corazzata Palermo. Da sempre, e chi segue il calcio giovanile nazionale lo sa, il club rosanero è fucina di campioni e settore giovanile di
primo piano; quindi un pareggio contro l’undici del tecnico Golesano è da ritenersi quasi quanto una vittoria. La cronaca. Parte benissimo il Potenza e dopo tre minuti Giuseppe Cioffredi, con un tiro dal limite, sorprende il portiere ospite con un “bolide” da fuori area. La risposta del Palermo giunge al 10’ ed è il centravanti Asta ad impegnare il bravo Giorgio Di Pasquale. Al 20’ Il Potenza si fa viso dalle parti di Bacello; azione di Mattia Montano e pallone per Antonio Caldararo la cui conclusione viene neutralizzata dal numero 1 rosanero. Al 25’ si rinnova la sfida tra l’attaccante Asta e il portiere Di Pasquale; anche in questa circostanza la sfida è vinta dal pipelet di casa che risponde da campione al gran tiro del numero 9 palermitano. Nella ripresa Asta approfitta di una disattenzione difensiva e punisce il Potenza segnando la rete del pareggio. Al 10’ il Palermo sfiora il raddoppio con Agnello, il cui tiro dal limite sfiora di poco il palo. Al 15’ Montano si libera di un avversario e prova a sorprendere Barcellona che è attento e para. Al 30’ l’ultima azione della gara è di Paracello che ci prova dai 16 metri senza però riuscire a superare Di Pasquale.
IL TABELLINO FRANCAVILLA FC MATERA
1 4
FRANCAVILLA: D’Affuso, Santarsiero, Salamone, Bellusci, Stabile, Petruccelli, G. Taccogna, Agrello, Suriano, Gesualdi, Marra. A disposizione: R. Taccogna, Appella, Capalbo, Pesce, Tricarico. Allenatore: Borneo. MATERA: Cifarelli, Greco, Pietracito, Smaldone, Giasi, Diop, Chieco, Cerabona, Cifarelli, Cristofaro, Manieri. A disposizione: D’Adamo, Paternoster, Cusimano, Ragone, Moschetti, Maragno, Leccese. Allenatore: Danza. ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda. MARCATORI: 11’ pt Cifarelli, 41’ pt Suriano, 45’ pt Diop, 20’ st e 42’ st Cristofaro. SENISE - Anche questo derby, dopo quello contro il Pisticci, i ragazzi allenati
da mister Danza lo fanno proprio portando via dal “Rossi” di Senise, contro i cugini del Francavilla, l’intera posta in palio e continuando ad alimentare la piccola speranza che la capolista Casarano faccia un mezzo passo falso e consentire così la vincita del campionato. La partita contro il Francavilla ha messo in evidenza la buona forma della squadra ospite e i limiti della squadra cara al presidente Cupparo. Ad un primo tempo equilibrato in cui le due squadre si sono fronteggiate senza timori reverenziali, si è assistito ad un secondo tempo in cui la squadra locale ha dovuto cedere il passo ai meglio organizzati cugini del Matera, che hanno meritato, alla fine, il successo. Parte bene la squadra del Matera che già al 7’ con il bomber Cifarelli sfiora il vantaggio mandando di testa a lato di poco un preciso cross del proprio compagno Greco; è il preludio alla realizzazione che giunge all’11’, sempre ad opera di Cifarelli, che ben lanciato da Cristofaro si presenta a tu per tu con il portiere
Smaldone (FC Matera)
locale e lo infila con un preciso diagonale. La reazione dei locali è ben controllata dalla retroguardia ospite che con Greco, Pietracito, Smaldone e Giasi non consentono agli avanti locali di avvicinarsi alla porta difesa da Alessandro Cifarelli. Dopo il tiro dalla distanza di Cerabona terminato di poco alto, al 41’ i padroni di casa realizzano la rete del pareggio con Capalbo bravo ad insaccare di testa un preciso cross del proprio compagno Giuseppe Taccogna. L’FC Matera
non si scoraggia e prima che il direttore di gara fischi la fine della prima frazione di gioco, è Diop a riportare la propria squadra in vantaggio sfruttando al meglio una punizione battuta dal limite dell’area di rigore da Cristofaro. La ripresa vede i materani, al 15’, sfiorare la terza rete con Diop che non concretizza una favorevolissima occasione sparando tra le braccia del portiere. Al 20’ bel fraseggio di Cerabona con Paternoster che lascia partire un preciso cross per il proprio compagno Cristofaro che realizza la terza segnatura. Poi, due occasioni capitate tra i piedi di Paternoster non trovano la giusta realizzazione per l’intervento dell’estremo difensore D’Affuso. Al 37’ il direttore di gara concede un calcio di punizione in favore del Matera; si incarica di battere Cristofaro mandando il pallone in mezzo ad una selva di gambe che mette in difficoltà il portiere locale che altro non può fare se non seguire la traiettoria del pallone che si insacca alle sue spalle.
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48 Sport
A Dilettanti La vittoria con Ferentino ha portato morale ed entusiasmo nel Matera
Bawer, la corsa continua Hassan: «Possiamo battere chiunque, per i play off ci proveremo» Matera gioca la sua partita più bella e si gode una crescita costante ripagata, nell’ultimo periodo, anche da prestazioni e risultati. Il play off rimane un obiettivo difficile ma possibile e la squadra ha dimostrato e gridato a gran voce di crederci. Con Ferentino ha giocato una partita da grande, messo sotto gli avversari in qualsiasi modo e centrato una vittoria che può essere indicativa anche per il futuro della stagione. «E’ stata una bellissima partita, ci abbiamo creduto sin dal primo minuto e siamo anche riusciti a ribaltare la differenza canestri» spiega Norman Hassan autore di una prestazione di grande concretezza e volontà in attacco come in difesa, senza far rimpiangere l’assenza pesante di Federico Gilardi. «Noi se giochiamo come sappiamo possiamo battere chiunque e lo abbiamo dimostrato anche contro Ferentino. Siamo partiti molto forte, li abbiamo tenuti a distanza per l’intera gara, c’è stato un gran lavoro difensivo. Una partita difficile ma siamo stati ben ripagati». Malgrado il successo rimangono quattro i punti di distacco dal play off che richiede un gran sforzo alla Bawer. Nella bagarre di queste ultime giornate è rientrato anche il Ferentino: «adesso ci sono quattro squadra davanti a noi, su cui fare la corsa e tra queste c’è anche Ferentino», spiega ancora Hassan, «dovremo cercare di andare avanti su questa squadra e poi vedere i risultati delle avversarie. Noi ci crediamo e ci proveremo fino alla fine anche perchè le possibilità di arrivare all’obiettivo ci sono e vogliamo cogliere il risultato al più presto possibile». Il prossimo avversario della Bawer sarà un Agrigento che non pare avere molto da chiedere al campionato, ad un passo dalla salvezza e senza speranze di play off. I siciliani sono crollati
Fabio Lovatti e accanto Hassan (foto Videouno)
nell’ultimo turno casalingo contro Ruvo anche se possiedono un organico di assoluto rispetto. Per Matera si tratterà di un test ancora più difficile e complicato rispetto a quello con Ferentino, anche perchè sarebbe un errore assoluto abbassare la
guardia. «Agrigento è una buona squadra e c’è il rischio che possano capitare delle sorprese. Noi dovremo fare la nostra partita convinta e sicura, senza cali di attenzione». Importante sarà anche capire se Matera riuscirà a
recuperare, per Agrigento o quantomeno per il derby di Potenza, l’apporto di Federico Gilardi alle prese con un fastidioso problema al gomito per un infortunio rimediato nel match contro San Severo. Contro Ferentino la Bawer è riuscita a superare ugualmente l’as-
senza della sua guardia titolare ma certo non può prescindere dall’apporto di un giocatore così forte ed importante. Gilardi infatti è un perno della squadra soprattutto in attacco dove è un punto di riferimento di indubbia qualità per il gioco di Matera.
Le verifiche mediche delle prossime ore serviranno per capire esattamente come procede il recupero del giocatore, determinarne i tempi e cercare di lavorare prima possibile in questa direzione. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne I risultati dell’ultima giornata ridisegnano la griglia play off
Nuovi scenari per la Basilia GIOCHI completamente riaperti, dopo le gare dell'ottavo turno, nel gruppo D della poule promozione di B d'eccellenza. Se la Basilia ha ottenuto i due punti che non voleva proprio farsi sfuggire con il Portici - pur dovendo soffrire fino alla fine del match di tre giorni fa al PalaPergola con le coriacee napoletane -, i risultati delle dirette concorrenti hanno dato un altro motivo per sorridere alle potentine. Dopo il netto ko casalingo del Campobasso contro la capolista Carpedil, è stato infatti il colpo esterno dell'altra compagine battipagliese (corsara a Brindisi) a ricompattare ulteriormente il gruppone di squadre destinate a contendersi, nelle ultime due giornate, le posizioni che vanno dalla seconda alla quinta del girone: con
quattro formazioni (Basilia compresa) che si trovano ora appaiate a quota 20 punti. Il 59-54 che ha premiato la prova incisiva e concreta di Sonia Crovatto e compagne al cospetto del Portici - al di là delle nuove prospettive che apre alle lucane in funzione del miglior inserimento nella griglia play-off - ha rappresentato prima di tutto un toccasana per il morale e la fiducia del gruppo rossoblù. Chiamato a reagire dopo la brutta battuta d'arresto patita sette giorni prima a Battipaglia, quando la Basilia in effetti dovette fare i conti anche con qualche acciacco fisico di troppo: che però, a poco a poco, sta riuscendo a mettersi alle spalle. «Anche con il Portici non eravamo al top, ma le ragazze sono state brave a mascherare ogni problema
Danneggiato il pullman del Ferentino FERENTINO - Volendo giocare con i detti comuni stavolta è proprio il caso di dire: “Oltre alla beffa, anche il danno!”. Non solo i20puntidiscarto inunadellepeggioridomeniche della stagione in A Dilettanti per la FMC Ferentino che ha perso domenica al PalaSassi di Matera la sfida con la Bawer per 72-52, ma anche un episodio di cronaca extrasportiva coinvolge il club amaranto con il pullman ufficiale della società preso a sassate nella notte tra sabato e domenica, quando la squadra era già in Basilicata per la sfida che si è poi giocata domenica pomeriggio a Matera. Un episodio che forse non è collegabile nello specifico con la gara di campionato, ma il dubbio viene, anche se agli effetti nulla è mai successo nelle trasferte a Matera, mai c'è stato alcun tipo di problema con la società lucana, esempio sempre di sportività e accoglienza nei confronti dei laziali. “Non è stato certamente bello ritrovarsi con il pullman preso a sassate - ha commentato il coach gigliato Massimo Friso - ma non voglio assolutamente pensare che i giocatori siano stati in qualunque modo dall'episodio verificatosi nella notte al nostro pullman. La nostra prestazione è stata indecente e in nessun modo è da addebitarsi a quello che è successo nella notte tra sabato e domenica”. Nel tentativo di fare chiarezza la ricostruzione di quanto avvenuto è affidata al team manager del Basket Ferentino, Pio
Mastrangeli: “Con la squadra abbiamo alloggiato all'hotel 'Del Campo' ad appena 2 chilometri da Matera, dove ci siamo trovati benissimo. Il pullman della società (personalizzato dalla ditta Cialone Tour per la stagione 2009-2010, ndr), è rimasto parcheggiato esternamente per esigenze pratiche. Nella notte alcuni teppisti lo hanno preso a sassate procurando danni ingenti al parabrezza anteriore. Se ne è accorto per primo l'autista che al mattino è sceso per controllare il veicolo. Abbiamo provveduto a chiamare le forze dell'ordine e dopo i vari rilievi c'è stata la denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri. Grazie alle conoscenze lavorative del presidente Ficchi - ha aggiunto Mastrangeli - una ditta di Taranto ci ha fornito un pullman sostitutivo grazie al quale abbiamoraggiunto ilPalaSassi epoi, dopo la gara, fatto ritorno a casa. E' la prima volta che ci succede un episodio del genere. Mai in trasferta, ne tantomeno in casa, ci sono stati episodi di tale gravità. I dirigenti lucani sono rimasti meravigliati come noi e si sono scusati per il comportamento di persone che assolutamente sono lontane dal mondo del basket e dalla Bawer Matera”. In stagione mai nessun problema per la cronaca neanche in casa Matera. Gli unici episodi di rilievo si sono verificati al termine della gara con Potenza, un derby tutto lucano che tutto sommato da sempre porta un po' di tensione tra le due tifoserie. Alessandro Andrelli
e a non farsene condizionare», ha fatto presente coach Piero Scarano. Che proprio in considerazione delle non sfavillanti condizioni fisiche delle sue ragazze ha accolto con particolare soddisfazione l'ultimo successo. «Mi è molto piaciuta - ha spiegato il tecnico tarantino - la prova corale e di grande abnegazione della squadra, che ha messo sul campo un ottimo livello di gioco quando serviva. In difesa tutte si sono sacrificate allo spasimo, e poi le prestazioni super di Crovatto e Aurigemma hanno rappresentato la ciliegina sulla torta di una partita che mi ha reso ancora più orgoglioso di guidare questo giovane e fantastico gruppo». Luca Carlone sport@luedi.it
Il tecnico Scarano
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Sport 49
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
A Dilettanti Labella pensa già al Ruvo: «Sarà un’altra gara difficile»
Publisys, ko a testa alta Il Potenza ha retto l’urto contro la capolista Ostuni, ma resta ultimo HA PERSO ma non ha demeritato, ha lottato per quaranta minuti ma non è uscita ridimensionata. La Publisys Potenza ha lottato strenuamente contro la capolista Assi Ostuni ma alla fine è stata costretta a cedere le armi al cospetto della compagine pugliese. Il ko rimediato ad Ostuni è tutto in queste chiavi di lettura che raccontano di una partita combattuta, vibrante, risolta dalla classe immensa di Morena e dall'intuito di Basanisi. I due giocatori di Giovanni Putignano, con i colpi ad effetto hanno impedito alla Publisys Potenza di tenere il passo della formazione salentina, brava a dare l'ultima zampata al match proprio nelle battute finali del confronto. La prova dei lucani è stata comunque onorevole, va detto che Fernando Labella e compagni hanno evidenziato, nonostante il passivo di quattordici punti rimediato al suono della sirena un certo miglioramento nell'approccio alla gara. La squadra di Francesco Binetti, pur lottando strenuamente non è riuscita a contenere la vena realizzativa di Morena, il quale dalla linea dei 6.25 ha fatto partire bombe siderali per le ambizioni della squadra bianconera. Anche l'ex Bawer Matera Nicola Basanisi ha giocato una partita positiva segnando canestri “chirurgici” nell'arco del match. La Publisys Potenza è stata tenuta in piedi dalla voglia di lottare e di difendere che hanno caratterizzato il corso dell'incontro. La prova complessiva, considerato l'avversario può essere definita positiva per i ragazzi di Francesco Binetti. I quaranta minuti disputati dalla compagine bianconera lasciano ancora aperte le speranze salvezza, obbiettivo da conquistare nelle prossime quattro gare, le ultime due della stagione regolare, con Ruvo in trasferta, domenica e nel derby con la Bawer Matera del 28 e le sfide della fase ad orologioche vedranno i bianconeri affrontare Molfetta e Agrigento, o in alternativa ai girgentini il Barcellona e Ostuni, ma questo dipenderà dalle posizioni in classifica al termine del torneo. La partita di Ostuni è stata commentata dal play maker Fernando Labella che ha dichiarato: “Stiamo giocando tutte le partite con grandeintensità. ControAgrigento abbiamogiocatopeggio masiamo statibravi adottenere idue punti, contro Ostuni ci siamo espressi meglio ma abbiamo perso. La differenza tra la nostra
serie
A dil.
serie
D Lucana
Fernando Labella
squadra e l'Ostuni è netta, noi siamo ultimi, loro primi, qualcosa vorrà dire…”. Il giocatore bianconero parla della splendida partita di Morena che ha tolto ogni speranza ai lucani di giocare da pari a pari: “Non scopriamo ora il talento di Morena, è un giocatore abituato a fare la differenza nel corso della stagione. La sua gara ci ha condizionato pesantemente”. Il gaucho parla dell'approccio tattico della Publisys Potenza: “Concordo con le dichiarazioni di coach Binetti, il nostro allenatore ci vede in progresso sul piano psicologico e dell'approccioallapartita. Ilnostrocomportamentoè stato migliore nelle ultime gare di campionato”. L'ultimo giudizio del play maker di Binetti va al Ruvo: “Giocheremo una partita difficile. Il complesso pugliese è completo in ogni settore. Noi in questo momento non abbiamo particolari problemi di forma. Riprenderemo ad allenarci con decisione e impegno”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
D Vittoria nello scontro diretto con la Virtus
CLASSIFICA
Salandra sorride POTENZA - Il Salandra batte la Virtus e "consegna" il primo posto alla Pielle. La terz´ultima giornata di ritorno ha messo di fronte le due più immediate inseguitrici della capolista materana con la squadra di Daraio che, come da pronostico, ha avuto la meglio sulla Virtus, allungando solo nell´ultimo quarto. Dopo tre parziali in equilibrio e vantaggi quasi mai oltre la doppia cifra, la formazione di casa ha dato l´accelerata decisiva, affidandosi al maggior tasso individuale dei suoi uomini più rappresentativi, cui si sono opposti, degnamente, giovani molto promettenti , quali innanzitutto Buono e Merletto. Sono Castellano e compagni, quindi, i secondi della classe, a quota 24, due lunghezze sotto la Pielle, vittoriosa nel recupero di venerdì in casa del Ciumnera 62-50, e che in questo turno ha riposato. Sabato è in programma il derby dei Sassi, ma la Pielle, in vantaggio di due punti sul Salandra e con lo scontro diretto a favore, ha già ipotecato la prima piazza: pur perdendo il derby, a Losito e compagni basterà vincere l´ultimo incontro, in casa col Valdagri, per partire in pole position. In quarta posizione continua la marcia della Fingap Invicta. I potentini sono sotto solo nel primo quarto, ma con un roboante 34-8 nella
seconda frazione, sospinti da ben cinque uomini in doppia cifra, allungano e passano senza problemi sul campo dell´Olimpia Melfi, raggiungendo quota 18 in classifica. A seguire vince, come prevedibile, anche il Ciumnera di Montemurro, che mantiene, così, la quinta piazza. Ma dopo un bruciante avvio, con ben sette triple messe a segno nel primo quarto, i biancoblù credono probabilmente di aver chiuso anzitempo la pratica e subiscono, gradualmente, il rientro della Pol.Valdagri, che va vicinissima ad un colpaccio che avrebbe avuto del clamoroso. A parziali attenuanti della non brillante prestazione dei potentini ci sono la stanchezza per il match perso contro la Pielle il giorno prima e i pochissimi minuti in campo del play titolare Auria. Tutto abbastanza facile per la Vito Lepore Potenza al Neviera di Genzano. Seconda partita consecutiva oltre i venti per Galella, ben coadiuvato da Rubino e dal giovane Stanco, nel controllare abbastanza agevolmente il match contro i giovani locali, che, tuttavia, nonostante lo zero in classifica, continuano a mostrare segnali di interessante crescita, arrivando, comunque, a segnare sessanta punti. Buona prova di Ciola, top scorer del match. Donatello Viggiano sport@luedi.it
Castellano del Salandra
Il Ciumnera si rilassa nel finale CIUMNERA 69 VALDAGRI 65 CIUMNERA: Paggi V. 8, Saponara 21, Villano 15, Paggi S. 6, Cilumbriello 5, Urciuoli 7, Sabina 4, Virgallita 3, Montemurro n.e., Auria. VALDAGRI: Botta 11, Campaiola 16, Aumenta 3, Sabia 12, Durante 17, Albano, Esposito 6, Di Sia. ARBITRI : Serra di Potenza e Maruggi di Melfi PARZIALI: 31-12; 4933; 64-49, 69-65.
E’ show di Galella e Rubino GENZANO LEPORE
60 85
GENZANO: Romanelli 2, Grasso 5, Manniello 4, Di Stasi 8, Ciola 26, Beccasio 11, Menchise 0, Zotti 2, Caputo 2. VITO LEPORE: Gilio, Cataldo 10, Lasorella 10, Galella 24, Rongo 4, Stanco 16, Rubino 21. ARBITRI: Larocca e Mancino W. di Potenza PARZIALI: 13-23; 2146; 38- 62; 60-85.
Alla Virtus non basta Merletto SALANDRA VIRTUS MT
88 64
SALANDRA: Lauria 20, Visceglia 20, Castellano 23, Scandroli 16, De Angelis 7, Perrone, Angelastro 2, De Marinis, Valerio. All. Daraio VIRTUS MATERA: Sabino 2, De Gioia 4, D´Aria 2, Buono 14, Merletto 22, Clemente 20, Zielli, Carlucci, Elettrico. All. Conterosito ARBITRI: Racanelli e Conterosito di Matera
Cinque uomini in doppia cifra per l’Invicta MELFI INVICTA
49 85
OLIMPIA MELFI: Gliaschera 12, Sibilani 9, Casorelli A. 10, Giura 3, Montanarella, Pagliuca, Casorelli P. 10, Mollica 6, Martino 7, Ventra 2 INVICTA: Tricarico 10, Fanelli 13, Caterino 16, Di Capua 21, Palazzo 6, Pecoraro 2, Zonni 2, Cerverizzo E. 1, Cerverizzo V. 14. All. Luongo ARBITRI: Saracino di Tito e Mancino D. di Potenza PARZIALI: 18-16, 2650; 35-67; 49-85.
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50 Sport
serie
B dil.
Giovanili Parteciperanno al meeting di Reggio Calabria
Girone B UOMINI
Chiamata per sette lucani SONO sette i giocatori lucani nati nel 1996 che sono stati selezionati dal settore squadre nazionali, nell'ambito del progetto di qualificazione. Tra i quaranta giovaniatleti, appartenentialle regioni Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, ventiquattro sono stati convocati dal responsabile delle nazionali giovanili Gebbia per un raduno collegiale che si svolgerà a Reggio Calabria da domani a domenica prossima e sedici sono quelli a disposizione. Del primo gruppo che svolgeranno quattro giorni di allenamenti fanno parte Fabio Cuccarese del Nuovo Basket Potenza, Antonio Guma della Nuova Invicta Potenza e Stefano Miriello della Virtus Matera. Tra i giocatori a disposizione ci sono Pocchiari e Leone della Nuova Invicta, Landi del Nuovo Basket e Di Marzio della Pielle Matera. Molto nutrito anche lo staff tecnico che collaborerà con
Gebbia perlo stage. Eci sono anche due tecnici lucani, il materano Antonio Conterosito e il potentino Andrea Romano. Per la spedizione a Reggio Calabria selezionato anche un arbitro per ciascuna delle cinque regioni. Per la Basificata il prescelto è Claudio Saracino. E' inutile dire che queste scelte premiano gli sforzi della federazione lucana di basket e soprattutto quelli dei tecnici
della nostra regione che hanno tirato su atleti che sono stati degni dell'attenzione delresponsabile nazionale del settore giovanile Gebbia che nella sua recente visita a Potenza ha avuto parole di elogio per la qualità degli atleti lucani nati nel 1996. Ed infatti Gaetano Gebbia ha detto chiaramente, dopo aver guidato personalmente l'allenamento della rappresentativa regionale lucana dei ragazzi nati nel 1996, di “ essere stato sorpreso positivamente dalla capacità deiragazzi disvolgere gliallenamenti con profitto e di aver notato una qualità complessiva più elevata rispetto ai giovani degli anni addietro”. Segnale inequivocabile di una evidente crescita del basket lucano sia per quanto attiene agli atleti che alla preparazione dei tecnici che questi ragazzi hanno il compito di fare crescere e di migliorare. r.s.
B Dilettanti Di Pierro: «Superiorità evidente in ogni zona del campo»
Corporelle, ora i play off La vittoria col Corato lancia il Potenza nella poule promozione POTENZA - Missione compiuta con una gara capolavoro disputata dalla Corporelle contro la corazzata Bisceglie. In due partite di grande intensità, la prima era stata quella di Catanzaro, finisce la crisi del quintetto di Paternostrer e in campo si rivede una squadra con ben altre motivazioni e soprattutto con un rendimento di elevato spessore. Anche il recupero, ormai definitivo ad una buona condizione di Corvo, permette alla squadra del presidente Colangelo di avere nel corso della partita diverse opzioni tattiche che sono state sfruttate al meglio nei quaranta minuti contro i pugliesi. E non si esagera se si afferma che la prestazione contro il roster di Ciracì può essere considerata la migliore tra quelle disputate al PalaPergola. Che qualcosa fosse cambiato nella Corporelle si era visto già a Catanzaro dove c'era stata una netta inversione di tendenza rispetto al rendimento del mese precedente nel quale erano arrivate ben cinque sconfitte consecutive. Con il Bisceglie è stata una gara semplicemente perfetta da parte di Di Pierro e compagni che hanno mostrato una superiorità schiacciante nei confronti della seconda forza del campionato. Che a Potenza haforse irrimediabilmente buttato alle ortiche la possibilità di puntare al primo posto. Ma contro questa Corporelle cosi concentrata, determinata e ottimamente messa in campo da Paternoster non c'era assolutamente niente da fare. E le avvisaglie che sarebbe stata una serata trionfale si sono avute già nel corso dei primi venti minuti durante i quali una difesa davvero impenetrabile ha lasciato agli uomini di Ciracì solo la miseria di 25 punti. Mentre in attacco la manovra predisposta da coach Paternoster ha funzionato alla grande e i tremendi colpi inferti dai giocatori potentini hanno mandato in tilt il Bisceglie. Che ha accusato visibilmente il colpo facendosi prendere da un nervosismo fuori luogo che ha portato anche all'espulsione del tecnico Ciracì alla fine del terzo quarto. Una serata davvero speciale e nella quale tutti quelli che sono scesi in campo hanno dato il meglio di se stes-
si senza un attimo di tregua. Una citazione particolare, senza per questo sminuire la prova degli altri giocatori, spetta a Vincenzino Di Pierro che ha giocato la migliore partita da quando veste la maglia della Corporelle. Grande prova in difesa e micidiale in attacco con uno score personale di 23 punti che ne hanno fatto il migliore realizzatore della serata. “Sono ovviamente molto soddisfatto - spiega il play di Salandra - soprattutto per la vittoria della squadra. Abbiamo giocato davvero una grande partita e dimostrato che la vera Corporelle è quella di Catanzaro e e quella che ha dominato il Bisceglie. Il segreto di questa ottimo momento? Ci stiamo allenando con il massimo dell'impegno ed abbiamo preparato nel migliore dei modi la partita con il Bisceglie. Conoscevamo bene le caratteristiche degli avversari ed in campo abbiamo messo in pratica tutto quanto avevamo provato e riprovato nel corso della settimana. Sapevamo benissimo che il nostro successo sarebbe stato possibile e alla fine i fatti ci hanno dato regione. Non esagero se dico che la nostra superiorità è stata evidente in ogni zona del campo. In difesa abbiamo concesso pochissimo ai loro tiratori ed in attacco abbiamo sfruttato alla grande le occasioni che ci siamo create. Abbiamo dato una sterzata brusca al nostro campionato e a ciò ha contribuito anche la possibilità di poter contare finalmente anche su un giocatore come Corvo che ci è mancato nelle gare precedenti. Queste due vittorie ci riaprono alla grande le porte dei play off. Adesso non dobbiamo più fermarci e continuare a giocare con questa determinazione. Sul piano personale non posso nascondere la felicità per aver fatto vedere le mie qualità che sono servite, al pari di quelle dei compagni, alla squadra per farle fare il salto di qualità che i dirigenti si attendevano”. Con la vittoria di domenica, Corporelle al settimo posto della classifica e fra sei giorni nuovo impegno interno: il derby con il Bernalda. Nell'occasione sarà indetta la giornata bianco-blù. Rocco Sabatella sport@luedi.it
B Dilettanti La Bbc si gode il convincente successo sul Martina Franca
Bernalda, una ripresa super Favale: «Scarichi all’inizio, poi è cambiata la musica»
Basili con coach Vandoni e accanto Marinelli (foto da www.cestisticabernalda.it)
BERNALDA - “Nel primo tempo siamo andati un pò a corrente alternata, eravamo come scarichi e per fortuna quando si spegneva la luce non ci siamo fatti sopraffare; poi nel secondo tempo è stata tutt'altra musica e la partita, tesa e combattuta, è diventata una di quelle che si vorrebbe evitare di vivere sul campo e si preferirebbe piuttosto vederle comodamente in poltrona. Complimenti ai ragazzi che, pur non giocando come col Corato, hanno meritato; i cambi sono stati gestiti benissimo dalla panchina, anche negli ultimi minuti, quando Salvatore è uscito per cinque falli, con l'utilizzo di Basili a play anche perché in quel momento ci è stato utile un buon tiratore dalla lunetta come lui visto che i nostri avversari ricorrevano al fallo sistematico”. Questo il commento del vice presidente Favale al termine della sfida che ha visto contrapposte Bernalda e Martina. Sì, è stata una bella serata per la BBC, una di quelle da incorniciare nell'arco della stagione, non tanto per il gioco prodotto che è apparso un pò meno preciso e spumeggiante
rispetto ad altre recenti prestazioni, quanto per l'orgoglio messo in campo e per la straordinaria voglia di vincere nonostante le notizie giunte in settimana dalla Sicilia. Il successo rossoblu va equamente diviso tra tutti coloro che sono scesi sul parquet e ciò dimostra lo spirito di squadra che anima i ragazzi di coach Vandoni, dall'ottimo Gaeta (maestoso nei suoi 17 rimbalzi, nel 62% da due e nel 50% da tre, con una imperiosa valutazione di 33 che se la batte con il terribile 42 del pugliese Ciampi) al sempre e onnipresente Russo, dalle performance sempre utili di Marinelli a quelle comunque positive di chi ha giocato meno come Basili, Benenati, Dolic e Bonafede, senza dimenticare il buon contributo alla causa da parte di un pimpante Delli Carri. Ma chi nell'occasione ha veramente strabiliato è stato Salvatore: 19 punti, veloce nel correre e nel far correre la palla, preciso nei passaggi, negli assist (6) e nelle ripartenze, ma anche nelle percentuali al tiro con il 50% da due e il 63% da tre (ben cinque cannonate su otto), cui si aggiungono cinque palle recu-
perate e, udite udite!, perfino sei rimbalzi, lui che è alto quanto un soldo di cacio di fronte ai giganti che intasano il pitturato, per un complessivo 24 di valutazione finale. A dire il vero non è la prima volta che il regista sardo offre tali rendimenti e gli va dato atto di aver metabolizzato in fretta il primo anno da titolare in un campionato difficile come questo, ma contro Zampogna e compagni l'ha fatta veramente grossa; e a conferma della bravura dell'algherese va detto che proprio Zampogna, play quotato ed esperto, è stato uno dei migliori dei tarantini, quindi la prestazione del rossoblu non è stata né occasionale né favorita da una serataccia dell'avversario. Ultimo, ma non per importanza, il pubblico: la notizia dell'ormai matematica salvezza e la campagna elettorale avrebbero potuto distogliere l'attenzione dei tifosi, ma così non è stato, e, anche grazie all'arrivo da Martina di un nutrito gruppo di tifosi, il PalaCampagna ha fatto anche stavolta la sua parte. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
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Sport 51
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
C2 girone A Doppiata la formazione dei Lions: non basta il tris di Luongo
Calcio a 5
Il derby va ai Silenziosi Successo prezioso per il team di Marcogiuseppe che esce dai play out SILENZIOSI LIONS
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SILENZIOSI: Lorusso, Coppola, Lotito, Tancredi, Luongo, Mirabile, Gastone, Rizzi, Abriola. All: Marcogiuseppe D. LIONS: Nolè, Ruoti, Telesca D., Meffi, Albanese S., Urbano, Greco, Albanese P., Marcolivio, Telesca G., Mongiello. All: Telesca D. ARBITRO: Di Lucchio A. di Venosa RETI: PT: 3' e 6' Mirabile, 22' Luongo, 25' e 29' Rizzi (S), 19' Marcolivio (L); ST: 8' Albanese G., 21' e 28' Marcolivio (L), 9', 18, 24' Luongo (S). NOTE: Ammoniti: Albanese G., Greco, Meffi (L). Espulsi: Rizzi, (S). POTENZA - Va ai Silenziosi Potentini il derby del capoluogo contro i Lions. Iniziano bene i Lions con Meffi. Una vittoria davvero importante per la formazione allenata da Marcogiuseppe che con questo successo si rita fuori dalla zona a rischio della classifica. Adesso il margine dagli spareggi-salvezza è di quattro punti. Infatti al momento con il nono posto in graduatoria generale i Silenziosi sarebbero salvi quando mancano due giornate alla conclusione del campionato. Discorso differente per i Lions che attualmente occupano il penultimo posto, in piega bagarre play out. Al momento sembra difficile riuscire ad acciuffare lo Sporting Murese e quindi bisognerà attendere per capire chi sarà l’avversaria della formazione allenata da Telesca nella lotteria dei play out. Ma veniamo alla gara. Nel primo affondo, solo davanti a Lorusso sbaglia. Poi Marcolivio, due tentativi, uno su punizione, finiti fuori. Prima che Mirabile porti in vantaggio i Silenziosi, con una doppietta personale al 3' e 6', Luongo e Lotito, si vedono negare il
La formazione dei Silenziosi Potentini
gol, da Albanese S. che salva sulla linea di porta e Nolè che respinge con i piedi la punizione di Lotito. I Silenziosi, con Luongo potrebbero triplicare, non vede i compagni liberi, sceglie la conclusione personale con nulla di fatto. Gli ospiti attaccano, vanno al tiro con Albanese S. e Marcolivio, avrebbero accorciato le distanze con Ruoti, su invito di Marcolivio, sotto porta sbuccia la sfera che termina al lato della porta di Lorusso, il quale a più riprese si rifugia in angolo negando goal fatti fino al 19' quando capitola di fronte a un tiro capolavoro di Marcolivio, su invito di Albanese P. Ancora Lorusso, sventa conclusioni sempre di Marcolivio e Albanese S. Al 22' terza rete per i Silenziosi. Nolè devia in angolo un tiro di Coppola, lo stesso calcia dalla bandierina, la sfera è raccolta da Luongo che con un collo pieno supera l'estremo difensore. L'incontro si infiamma con Meffi, Marcolivio e Albanese S. per gli ospiti che cercano di accorciare le distanze colpendo anche un
palo e sbagliando a più riprese sotto porta. Ma è il momento di Rizzi dei Silenziosi. La sua partita dura cinque minuti. Al 24' ruba palla a Marcolivio, realizzando la quarta rete. Al 26' viene ammonito per uno scontro con Greco dei Lions, quest'ultimo portato a braccia fuori campo, abbandona la gara. Al 29' su invito di Coppola, porta a cinque le reti, esulta coprendosi il volto con la maglia, già ammonito, viene espulso. Si riprende con i Lions in attacco. Lorusso para tutto fino al 8' quando Albanese S. accorcia le distanze, ripristinate immediatamente da Luongo che si ripete al 18' portando a sette le reti per i Silenziosi. Tutto ciò, intervallato da una punizione calciata da Telesca G. per i Lions, finita sul palo. Marcolivio, l'uomo più rappresentativo dei Lions, va in rete al 21' e 28' attenuando in parte il pesante passivo, aggravato ancora da Luongo che al 24' realizza l'ottavo gol per i suoi. Leonardo Martino sport@luedi.it
La squadra dei Lions
CALCIO A 5
serie
C1
CLASSIFICA
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52 Sport
Calcio a 5
C2 girone A In chiusura di partita è la rete di Perrotta a mettere tutti d’accordo
Stracittadina in parità Spettacolare botta e risposta tra Sacro Cuore e Marmo Venosa SACRO CUORE 6 MARMO 6 SACRO CUORE VENOSA: Teora, Papa, Paulangelo, Briscese, Scoca Ant.;Rotondo, Martone, Checa, Mancusi, Scatamacchia, Manieri, Dinardo. All: Martone. MARMO VENOSA: Digrisolo (Gaudeano), Perrotta, Cacossa, Gaudioso, Gammone, Boccomino, Capezio, Santarsiero, Pellegrino, Dipalo, Scoca Alb. All: D'urso. ARBITRO: Bel Giovine Maria Teresa da Matera. RETI: 20', 40' e 45' Boccomino; 27' Gaudioso; 28' Martone; 34' e 38' Briscese; 37', 46' e 55' Scoca; 47' Dipalo; 57' Perrotta. NOTE: Spettatori circa 200. VENOSA - Tanta gente a vedere lo sport più in voga di Venosa, il calcio a 5, nonostante la cittadina abbia un campo di calcio tra i migliori della Basilicata. Finisce in parità questo derby che non accontenta la posizione delle due squadre in classifica, il Sacro Cuore, a due giornate dal termine, non è ancora sicura di disputare i play-off promozione ed il Marmo Venosa non è ancora tranquilla dalla zona play-out.
Le fasi iniziali del derby di Venosa
La partita è stata bella e corretta, tutte e due le squadre hanno dato lezione di fair-play, un esempio da imitare da tante altre squadre. La cronaca. Subito al tiro Paulangelo, tiro alto. Al 1' Cacossa al tiro, Scoca mette in angolo. Dal corner battuto da un compagno, Cacossa colpisce il palo. Al 5' Scoca per Paulangelo che a tu per tu col portiere si fa deviare il tiro in angolo. Scoca conclude, palla deviata da Gammone in angolo, poi è la volta di Gaudioso a farsi deviare in
angolo il tiro da Teora. Al 9' conclude Scoca, ma Digrisolo ci mette una pezza. Al 10' su angolo di Briscese, Papa, da pochi passi, non aggancia. Scoca si libera di Perrotta, ma non è preciso,manda a lato. Al 12' altra ghiotta occasione per Paulangelo, liberato dal solito Scoca, a tu per tu con Digrisolo, si fa rubare la palla. Al 15' Scoca, sugli sviluppi di una sua punizione respinta dalla difesa ospite, colpisce la traversa. Al 18' bordata di Perrotta, palla fuori. Al 20' in gol il
Marmo, Boccomino ruba palla a centrocampo ed a tu per tu con Teora, lo sorprende con un rasoterra. Il marmo venosa commette 5 falli di squadra, ma fino alla fine del tempo il Sacro Cuore non approfitta di neanche un tiro libero. Al 23' Cacossa supera in velocità Papa e Checa, con un pallonetto scheggia la traversa. Al 25' Martone vince un contrasto con Perrotta, ma la conclusione va fuori. Al 26' Checa invece di concludere preferisce passare a Papa, che non aggancia. Al 27' rad-
doppia il Marmo: Martone perde palla ad opera di Gaudioso, che scambia veloce con Boccomino e realizza. Al 28' Digrisolo mette in angolo si conclusione di Papa che effettua il corner per un tiro vincente di Martone. Al 29' Pellegrino, su rimessa laterale, “libera” Papa ad un tiro deviato tempestivamente da Digrisolo. Al 32' al tiro Briscese, palla deviata in angolo da Gaudeano. Al 33' perrotta mentre sta cadendo tira in porta, Teora devia in angolo. Al 34' pareg-
gia il S.Cuore: Rotondo su angolo, serve Briscese che sorprende tutti. Al 35' Perrotta e subito dopo Scoca mettono fuori da buona posizione. Al 37' Scoca porta in vantaggio la propria squadra: si libera di Gammone e realizza e subito dopo serve Briscese per un altro tiro-gol. reagisce il Marmo che nel giro di pochi minuti pareggia con Boccomino, servito in tutte e due le occasioni da Gammone. Al 46' Scoca, su invito di Paulangelo riporta in vantaggio la squadra. Ma un minuto dopo Dipalo ristabilisce la parità, il suo tiro, diretto in porta, viene deviato inutilmente da un avversario. Al 50' Martone manda di poco a lato, si assist di Scoca. Al 55' su rimessa laterale di Briscese, Scoca, inspiegabilmente lasciato solo, con un bel tiro a mezza altezza segna. Ma subito dopo, il fantasista venosino, liberatosi di Cacossa, mette fuori. Ma al 57' Perrotta con la complicità di Boccomino, che fa velo davanti Teora, con un tiro non proprio irresistibile, pareggia. C'è tempo per Mancusi al 58' a concludere a rete su punizione, ma la sfera si stampa sul palo. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
C2 girone A Real Corona punito allo scadere da Onorato
Inatteso stop interno del Rionero cortesia del Quelli del Jonny Match R.C.RIONERO JONNY MATCH
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REAL CORONA RIONERO: Lapenna Andrea, Faretta Enrico, Lapenna Ant., Brienza C., Rosiello Andrea, Ramunno, Capobianco, D'Urso G., Mazzucca, Di Lucchio. All.ri: D'Urso A.-Brienza C. JONNY MATCH: Brienza S., Brienza R., Laurino, Bochicchio, Loscalzo, Onorato, Fanelli, Satriani, D'Addario, Brienza Ang., Tanzariello, Salvia. All. Frescura L. ARBITRO: Gravina di Venosa RETI: p.t. 6' Fanelli, 13' e 16' Capobianco; s.t. 9' Satriani, 29' Onorato.
RIONERO - Nella 24esima giornata del campionato di calcio a 5 di serie C inatteso stop interno della Real Corona, nella partita che ha visto a confronto la terza classificata, la Real Corona Rionero con 44 punti, e la quarta, la Jonny Match con 43 punti. In palio quindi il terzo posto: da una parte la Real Corona Rionero per conservare e distanziare la diretta concorrente e dall'altra la Jonny Match di Potenza pronta a fare lo sgambetto ai vulturini per conquistare la terza piazza della classifica. Nello scontro diretto per i play off, disputatosi nella palestra della struttura sportiva dei fratelli Zandolino, hanno avuto la meglio, sia pure di misura e all'ultimo minuto, i potentini, che si sono così insediati al terzo po-
sto. Quella tra Real Corona e Jonny Match è stata una partita vibrante, spettacolare, intensa e veloce. Sugli scudi di certo il portiere ospite Brienza Sergio, vero numero uno in assoluto dell'incontro, un ex serie B di calcio a cinque. Di fronte alla saracinesca Brienza per i locali non c'è stato nulla da fare, nonostante la grossa mole di tiri effettuati dai rioneresi tra i quali i due pali colpiti da Capobianco e da D'Urso G. Con il mancato successo dei rioneresi è pure sfumata la matematica certezza di accedere ai play off., in vista anche della impegnativa trasferta in casa del forte Tricarico, altra formazione interessata alla zona play off. In una partita dominata dall'inizio alla fine dai locali a nulla è valsa la netta supre-
Una formazione del Quelli del Jonni Match Potenza
mazia che non ha portato a buon fine, vista la sconfitta giunta quasi a sorpresa in zona Cesarini e che ha lasciato un forte amaro in bocca. Sul risultato negativo dei rioneresi hanno di sicuro influiti anche gli infortuni capitati a capitan Brienza e al vice capitano Giovanni D'Urso. Senza questi in-
fortuni le cose sarebbero sicuramente andate diversamente per i locali che nonostante la sconfitta patita in casa faranno di tutto nella prossima gara in trasferta per conquistare un posto nei play off. Michele Rizzo sport@luedi.it
C2 girone B La formazione di Varalla viola il campo del Nemoli. Spicca il tris di Giampietro
Colpo esterno del Barricelle che si avvicina ai play off NEMOLI BARRICELLE
4 7
NEMOLI: Carluccio, Ielpo, Mandredelli, Maiorino, Cantisani, Ferrari, Carlomagno. All. Filardi. BARRICELLE: Dilallo, Ielpo, Fratantuono, Lovito, Lauria, Fratantuono A., Marinelli A., Ponzio, Moretti. All. Varalla Michele. RETI: 11’ p.t. Ponzio, 13’ p.t. e 28’ s.t. Lauria, 16’ p.t., 18’ p.t. e 6’ s.t. Giampietro, 9’ s.t. 25’ s.t. e 30’ s.t. Cantisani, 13’ s.t. Fratantuono, 24’ s.t. Mandredelli. NEMOLI - Perfetta, determinata, gustosa, spettacolare, coinvolgente, umile. Sarebbero tanti gli aggettivi da attribuire ad un Barricelle che spazza via il Ne-
moli e centra un’ importantissima vittoria su un campo difficile che permette di far sentire il fiato sul collo alle rivali nella lotta play-off. Il Nemoli non è mai entrato in partita, troppo superiori i valligiani in termine di ritmo, gioco e abnegazione del resto, il ruolino di marcia del Barricelle parla chiaro imbattuti da nove partite con ben 21 punti conquistati. I primi minuti di gioco scivolano via con cautela con le due squadra impegnate a far girar palla e accorte nel non lasciare spazio agli avversari, fino all’undicesimo minuto, quando gli equilibri vengono spezzati dal solito Ponzio, che salta il suo diretto avversario, scambia con Giampietro e supera il portiere in uscita. Due minuti più tardi è Lauria, a sfruttare un taglio di
Giampietro sul secondo palo e portare a 2 le reti del Barricelle. Al 14’ è Cantisani ad avere l’ occasione per accorciare le distanze, ma si fa respingere la palla in angolo dall’ottimo Di Lallo in uscita. Un minuto più tardi, ancora sui piedi di Cantisani altra palla gol, bravo questa volta a superare il portiere ospite, ma sfortunato nel calciare incredibilmente sul palo. Gol mancato, gol subito questa volta è Lauria a confezionare un assist sul secondo palo per Giampietro per il 3 a 0. Al 24’ ancora Giampietro (decisamente il migliore in campo) conquista una palla a centro del campo, sponda con Lauria e tiro preciso che s’ insacca nell’angolo basso alla destra del portiere per il 4 a 0 che chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa, il Barricelle riparte con la stessa
carica con cui aveva chiuso il primo tempo , trovando al 5’ la terza rete personale di Giampietro, che prima mette a sedere Carluccio con una finta e poi deposita in rete per il 5 a 0. Al 9’ è Cantisani a trovare il gol con una conclusione dal limite che Di Lallo non trattiene .Al 13’ gol da applausi per Fratantuono che approfitta di una ripartenza per beffare il portiere di casa con un pallonetto da centrocampo. Sul 6 a 1 il Barricelle tira i remi in barca, ne approfittano i padroni di casa per accorciare la distanza con Mandredelli e con Cantisani. Al 28’ ancora applausi per il Barricelle, con Lauria che confeziona un assist per Giampietro, che invece di calciare, serve ancora la palla a Lauria che deposita indisturbato in rete per il 7 a 3. Nei minuti di recupero è ancora Can-
Giampiero del Barricelle
tisani a battere Di Lallo per il 7 a 4 che chiude l’incontro e permette agli uomini di Varalla di continuare a sperare in un piazzamento play off. sport@luedi.it
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Sport 53
Martedì 16 marzo 2010
Martedì 16 marzo 2010
Ciclismo Buon piazzamento al memorial “Gandolfi”
Viola nono in volata POTENZA - Continua il momento d'oro degli atleti lucani in giro per la penisola. Dopo la vittoria e i bei pizzamenti di Antonio Santoro, arrivano anche i primi ottimi risultati per Antonio Viola, classe '90 in forza alla squadra toscana Petroli Firenze - Cycling Team. Al “37esimo Memorial F.lli Gandolfi” a Marzolara in provincia di Parma, il velocista lucano si è conquistato il nono posto in una volata finale all'ultimo respiro. Alla partenza di Marzolara (Pr) erano oltre duecento i partenti; inoltre i centoventisei chilomentri di gara sono stati percorsi con una media di 43.406 km/h. Il velocissimo circuito di Marzolara, costruito su misura per i velocisti, non ha offerto grandi emozioni con fughe da lontano. Tutti i vari tentativi di evadere dal gruppone compatto sono stati rintuzzati dalle tante squadre che puntavano tutto sui propri velocisti. A dominare la volata finale del gruppo è stato Giacomo Nizzolo (U.C. Trevigiani
Boxe Verdetto contestato al torneo di Riccione
Tirone cede solo ai punti ANCORA una trasferta emiliana per l'ASD oxe Potenza che al secondo torneo nazionale esordienti, tenutosi sabato e domenica appena trascorsi, a Riccione, mette in luce Nicola Tirone (60 Kg), l'ultimo boxer “sfornato” dal maestro Giuseppe Gruosso. Nella prima giornata della manifestazione Tirone, disputando un ottimo match, vince ai punti con il piemontese Rafik Salah assicurandosi un posto per la finale del giorno successivo. Nella giornata conclusiva, Tirone ha incrociato i guantoni contro il siciliano Fabrizio Nobile, della Boxe Siracusa, per Antonio Viola
Dynamon Bottoli) che ha potuto avvalersi dell'ottimo lavoro svolto dai suoi compagni di squadra sia nel tenere controllata la corsa, sia nel pilotarlo nella volata finale. Secondo classificato, a pochissimi centimentri dal vincitore, è stato Davide Gomirato (A.S.D. G.S. Zalf Desiree Fior), mentre in terza
Scherma Tundo al di sotto della attese
Ottimo secondo posto per Francesca Palumbo Ai campionati cadetti di Livorno QUESTA volta non ha ripetuto l'impresa di Atene ma è stata ugualmente protagonista. Francesca Palumbo, è giunta al secondo posto nel corso dei campionati italiani cadetti e giovani svoltasi a Livorno, dove sono stati assegnati i titoli per categoria e arma. Alla gara toscana hanno preso parte i migliori trentasei atleti italiani del ranking nazionale per ogni arma. Alla gara di Livorno oltre alla Palumbo, hanno preso parte in rappresentanza della Società Schermistica Lucana Potenza Matteo Tundo e Francesco D'Aquino. Ritornando alla gara dei giovani atleti della società presieduta da Rocchina Esposito, Francesca Palumbo nella categoria cadetti si è arresa all'eterna rivale Camilla Mancini, battuta proprio in finale ad Atene. Francesca Palumbo ha condotto in testa gran parte dell'assalto finale, fino al 13 a 10, a causa di un
la finale del torneo. La decisione finale dei giudici, sconfitta ai punti con un verdetto discutibilissimo dato l'andamento del match ed i colpi portati dall'atleta potentino, delude. Oltre al pubblico ed ai maestri presenti anche il maestro siciliano ha ammesso che Tirone meritava la vittoria. Il maestro Gruosso rincara la dose, aggiungendo che la seconda e la terza ripresa sono state nettamente dominate da Tirone. Restano dunque la felicità per quanto dimostrato mista ad un po' di delusione. sport@luedi.it
problema tecnico la schermitrice allenata da Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo ha avuto un calo mentale perdendo la finale per 15 a 14 e dunque per una stoccata. Nella categoria giovani l'atleta potentina ha ottenuto il nono posto perdendo il confronto con Irene Volpi per 15 a 14 e non ha ottenuto l'accesso alle prime otto in classifica, accontentandosi del nono posto. La Palumbo ora sarà attesa dalla prossima gara di Coppa del Mondo con la nazionale italiana che avrà luogo a Baku, in Azerbaigian dal 3 al 12 aprile 2010. Nel fioretto maschile categoria cadetti Francesco D'Aquino è giunto undicesimo, mentre ha deluso le attese Matteo Tundo, nella spada finendo trentaduesimo. Le prossime gare in programma saranno disputate a Terni, dove si terranno le prove a squadra di fioretto femminile. f.menonna@luedi.it
posizione si è piazzato il compagno di squadra del vincitore, Matteo Pelucchi. In quarta posizione si è, invece, classificato Andrea Zabetti (Cycling Team Gruppo Made - Tamburini Tss A&V) mentre in quinta posizione è giunto Andrea Guarini (Casati Ngc Perrel A.S.D.). La sesta piazza è
Karate Pastore chiude settimo
Biella sorride ai karateki lucani RISULTATI confortanti sono giunti da Biella per gli atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza nel corso del 45esimo campionato assoluto maschile e femminile di kumitè svoltisi presso il Palasport Centro Polifunzionale. La società potentina vi ha preso parte con tre atleti: Annarita Triano per la categoria 61 kg femminile, Gianfranco Evangelista 65 kg e Gianluca Pastore 70 kg, tutti campioni regionali 2010 per classe assoluto. Annarita Troiano si è classificata all'undicesimaperdendoaiquarti controMartaBonfantidell'AsdMaster Milano, al giudizio arbitrale dopo aver finito l'incontro a pari punti. Gianfranco Evangelista ha colto l'undicesimo posto perdendo al quartultimo turno (ovvero ai sedicesimi) per 5 a 3 contro Manuel Balaustra dell'Europa Team di Torino. Gianluca Pastore ha ottenuto il settimo posto perdendo al penultimoturno deiripescaggiconil punteggiodi2a 1contro Marco Vitaliano dell'ASD Athletic Ryu Dojo di Napoli già campione mondiale cadetti anno 2008. Positiva è stata la prestazione di Giuseppe Pastore attualmente tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro (Polizia di Stato) di Roma che ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria fino a 60 kg. La prova di Pastore non sarebbe stata fortunata visto chehapersola finaledipouleconilgiudizioarbitrale di9a8 contro Domenico Battagaglia dell'A.S.D. “Rvm Mizar Center” di Roma che ha vinto la medaglia d'oro. Il maestro dello Shintaikan Karate Club Potenza, Donato Pastore ha espresso il suo parere in merito alla gara di Biella: “La prestazione dei nostri atleti è stata davvero eccellente, la gara è stata difficile e la nostra spedizione ha dimostrato di essere all'altezza della situazione e di competere con tutti. Ciò non ci scoraggia perché i nostri atleti hanno perso contro grandi rivali”. f.menonna@luedi.it
Bocce Sconfitta esterna in casa del San Giovanni Battista
Passo falso della Montereale SCONFITTA esterna per l'Associazione Bocciofila Montereale nella prima giornata d'andata del campionato nazionale di serie B di bocce. La compagine potentina è stata sconfitta a Mercato San Severino dal San Giovanni Battista per 2 a 0. La prestazione dei cecchini potentini non è stata positiva, i salernitani hanno infatti dominato il confronto esibendo maggiore grinta e temperamento. La condotta di gara dei lucani non è stata continua, il rendimento in campo del team potentino è stato al di sotto delle più logiche aspettative. Nel primo tempo la terna composta da Donato Giorgio, Antonio Lista e Rosario Lasaponara ha perso la prima gara per 8 a 5 e vinto la seconda con il medesimo risultato. Nel singolo Alberto Pe-
stata portata a casa da Fabio Tommasini (A.S.D. S.C. Reda Mokador) mentre la settima è andata ad uno specialista dello sprint Edoardo Costanzi (A.S.D. G.S. Zalf Desiree Fior). L'ottava, la nona e la decima posizione, infine, sono state conquistate da Diego Florio (U.C. Palazzago Elledent Rad Lo-
tracca ha perso la prima sfida per 8 a 6 e vinto la seconda per 8 a 2. Nel secondo tempo la coppia formata da Rosario Lasaponara e Alberto Petracca ha perso la prima sfida per 8 a 7 e vinto la seconda per 8 a 5. Pesante, nel singolo la battuta d'arresto collezionata da Felice Rosa e Donato Giorgio sconfitti in entrambe le gare per 8 a 0. La sconfitta complica il cammino dei cecchini potentini, costretti a dover ribaltare il risultato fra due settimane. I salernitani hanno meritato l'affermazione e al ritorno potranno contenere gli assalti della Bocciofila Montereale. Sabato il campionato si ferma vista l'inaugurazione a Roma di un grosso impianto sportivo dedicato alle bocce. f.menonna@luedi.it
Tennis, brillano i giovanissimi Pepe e Galeazzo MATERA - I giovanissimi tennisti materani Sofia Pepe e Gabriele Galeazzo si sono laureati campioni regionali di Basilicata nelle categorie under 10 maschile e femminile. Un traguardo di notevole rilevanza per le due racchette tesserate con il Circolo Tennis, che hanno conquistato altresì la convocazione al torneo interregionale di Macroarea a Messina, che si disputa in questo fine settimana e riservato ai campioni regionalidi Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La convocazione al torneo siciliano rappresenta un traguardo storico per il tennis lucano e mai ottenuto da atleti così giovani in Basilicata.
gistica), dal lucano Antonio Viola (Petroli Firenze Cycling Team) e Mirco Maestri (G.S. Podenzano A.S.D.). Antonio Viola, nato a Potenza il 21 settembre 1990, è al suo secondo anno tra gli Under 23 e dopo una stagione passata (2009) tra le file del Team Cargo Empass,
quest'anno ha cambiato casacca e i risultati già sono iniziati ad arrivare. La stagione è ancora alle porte e da qui sino a settembre/ottobre c'è ancora tantissimo tempo per migliorare e portare a casa risultati di assoluto valore. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Ateltica Sorride la “Rocco Scotellaro”
Sabino e D’Ascanio tra i protagonisti del meeting di Lugano
Ruggero D’Ascanio a fine gara a Lugano
DOMENICA scorsa, si è svolto il tradizionale Gran Premio Internazionale di marcia di Lugano (CH); in evidenza due tra i migliori esponenti del movimento atletico lucano: Pasquale Sabino, in forza al gruppo sportivo dei Carabinieri, e Ruggero D'Ascanio, della Scotellaro di Matera. Nella gara che costituisce il preludio alla stagione estiva e misura la bontà della preparazione invernale svolta dagli atleti di valore mondiale, si è imposto il campione olimpico Alex Schwazer con 1h18'22”: tempo che sigla il nuovo record italiano sulla distanza dei 20 Km su strada (precedente 1h18'54'' di Maurizio Damilano 1992). Gli atleti materani, invece, si sono piazzati rispettivamente al 17esimo posto, col tempo di 1h 29' 05’’, e 23esimo, con 1h 30' 55”, nella classifica finale che ha visto ai nastri di partenza numerosi portacolori delle rappresentative tra cui: Germania, Polonia, Regno Unito, Olanda, Irlanda, Spagna e Cina. In verità i lucani nelle due precedenti edizioni avevano fatto registrare un miglior risultato cronometrico, in particolare il bernaldese D'Ascanio. Le prestazione ottenute appaiono comunque più che positive alla luce delle nuove ambizioni dei due marciatori in questione. Infatti, ambedue, gradual-
mente, stanno orientando la loro preparazione alla gara più lunga di tutto il programma olimpico: la 50 Km, distanza che spesso ha arriso ad altri atleti del materano. Infatti l'unica maglia azzurra al maschile annoverata da un atleta materano con la nazionale maggiore è quella indossata Giacomo Cimarrusti in occasione della Coppa del Mondo svoltasi a Monterrey nel 1993. Invece, recentemente, Annalisa Potenza, atleta avviata alla pratica della specialità nel G.S. Matera che per motivi professionali attualmente concorre per un sodalizio laziale, ha stabilito la seconda migliore prestazione italiana sulla distanza con 4h35'50”. D'Ascanio è comunque soddisfatto della sua prestazione ed ha commentato così a fine gara “vengo da un inverno tribolato che mi ha costretto a stare fermo per diverse settimane a causa di un infortunio alla gamba destra; ora pare tutto a posto ma non sono al 100 % della condizione: venire a Lugano mi ha sempre portato fortuna ed infatti anche questa volta con il tempo di 1h30'55'' ho conseguito il tempo minimo per la partecipazione ai Campionati Italiani Assoluti in programma a Luglio a Grosseto. Mi aspetta una stagione lunga ed impegnativa con tanti appuntamenti in programma”.
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06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -Rubrica Omnibus 09.30 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -Rubrica Movie Flash 10.25 -Telefilm Matlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Rubrica Movie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmCartoline dall' inferno con Meryl Streep, Shirley MacLaine, Dennis Quaid - regia di Mike Nichols (USA) - 1990 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -GiocoI soliti ignoti 21.10 -Miniserie Capri 23.05 -TelegiornaleTg 1 23.10 -Film TvIn fuga da Venezia con Gedeon Burkhard, Heino Ferch - regia di Vivian Naefe
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20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmLa guerra di Charlie Wilson con Tom Hanks, Julia Roberts regia di Mike Nichols (U.S.A.) 2007 21.52 - TelegiornaleTgcom 21.55 -NewsMeteo
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -TelefilmDr house Medical division 22.05 -TelefilmFringe 23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno
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Forum
Dr. House
Due minuti un Libro
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Televisioni 55
Martedì 16 marzo 2010
FERROVIE E MOBILITÀ LUCANA
I DATI UNIONCAMERE A POTENZA
E dopo Trenitalia ecco 60 milioni per le Fal Accordo triennale per assicurare il trasporto
Flop saldi invernali,i risultati sono deludenti E l’abbigliamento tira meno delle calzature
Dalla Regione contributo per garantire i servizi
Negozianti: gli sconti devono partire tutti insieme a pagina 22
a pagina 16
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Anno 9 n.74€ 1.00
Mercoledì 16 Marzo 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax.0835 256466
Il senatore (e giuslavorista) Ichino contesta violazioni di leggi statali ed europee e punta l’indice contro l’arretratezza del Sud
Il senatore Pietro Ichino (Pd)
Tirocini formativi Lo schiaffo viene dal Pd a pagina 9
ELEZIONI BERLUSCONI Speciale comuni al voto: oggi Avigliano, domani Cancellara a pag.25 A MATERA UNA STORIA Trani, il premier CALCIO Potenza Matera scandalizzato CHE SI RIPETE Evangelisti «Palesi violazioni di VITO BUBBICO sentito dal pm “BALLOTTAGGIO, Tosto del codice» ago della bilancia” titolavamo venerdì scorso in occasione della pubblicazione di un nostro sondaggio elettorale sulle intenzioni di voto per il sindaco di Matera. Insomma, stando alle cifre riportate, la storia delle precedenti elezioni sembra destinata a ripetersi segue a pagina 15
La giornata della lentezza era ieri, lo so. Lo ricordo oggi senza fretta.
La scuola di via Leoncavallo
Lo stabilimento Ferrosud
Da via Leoncavallo a viale Marconi: bocciato il plesso della Domiziano Viola
Nell’attesa sindacale di un piano di riorganizzazione aziendale
Silenzio ai talk show Confermato lo stop dal Cda della Rai
Il riordino scuola è senza pace Oggi la protesta dei genitori
Senza stipendio da gennaio Stato di agitazione alla Ferrosud
alle pagine 6 e 7
a pagina 19
a pagina 31
non svela nulla di nuovo e “salva” il Potenza
Giuseppe Postiglione
E Postiglione ieri è stato scarcerato Delitto GianfrediLo sconcerto del sacerdote per la confusione sulla testimone:«Cercherò di portare quella vera in procura» E’ tornato a casa ai domiciliari
Quel pasticciaccio delle intercettazioni a don Cozzi POTENZA - Sconcertato per le intercettazioni alle quali è stato sottoposto nell’ambito dell’inchiesta della procura salernitana sul delitto dei coniugi Gianfredi. Don Marcello Cozzi sottolinea come c’è stato un equivoco sulla testimone oculare che con lui si è confidata nel segreto della confessione e dunque una ingiusta sovraesposizione della stessa. «Cercherò - assicura - di portare in procura la vera testimone». a pagina 8
TRAMUTOLA Scontro mortale tra Ape car e auto Muore un uomo di 56 anni a pagina 26
alle pagine 18 e 39
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Violenta denuncia del parlamentare. «La Basilicata segue il cattivo esempio della Calabria Questa vicenda dimostra un difetto diffuso del senso civico e la deformazione assistenzialistica delle politiche del lavoro» E sull’imbarazzo di far parte della stessa coalizione aggiunge: «Sono cose sulle quali non guardo al colore del partito»