QB100323

Page 1

Brevi dal mondo

Martedì 23 marzo 2010

Arrestato l’architetto Liga, 60 anni, amico di Lombardo e della Chiesa

Cina, Google (quasi) chiude

Mafia, l’erede di Lo Piccolo è un colletto bianco

PECHINO – Google sfida Pechino e senza abbandonarla del tutto decide però di porre uno stop alla censura e di dirottare i suoi servizi su Hong Kong. La decisione, attesa da giorni, è stata comunicata ieri sera dal legale della società di Mountain View, Davis Drummond, in un blog in cui il motore di ricerca Usa spiega di voler «restare e mantenere la presenza sul mercato» ma, aggiunge, «gli abbonati saranno reindirizzati sul motore di Honk Kong», ovvero google.com.hk.

PALERMO – Nella prima e unica intervista rilasciata pochi giorni fa, quando le «chiacchiere» dei pentiti sul suo conto erano ormai di dominio pubblico, si diceva vittima di un «equivoco». Un’autodifesa accorata quella di Giuseppe Liga, 60 anni, architetto con la passione per la politica, arrestato all’alba, «smontata» da un’indagine della guardia di finanza che dipinge l’insospettabile professionista palermitano come l’erede dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo alla guida del mandamento mafioso di Tommaso Natale – San Lorenzo, area di primaria importanza strategica ed economica per le cosche della città. Dell’architetto con un lungo cur-

Bruciato vivo perché cristiano ISLAMABAD – In Pakistan un cristiano è stato bruciato vivo e sua moglie stuprata dopo che avevanio rifiutato di convertirsi all’islam. Il tutto è avvenuto davanti ai tre figli della coppia, di ètà compresa tra i 7 e i 12, costretti ad assistere alle violenze. Lo ha riferito «Asianews». Arshed Masih, 38anni, è ricoverato da tre giorni all’ospedale della Sacra famiglia a Rawalpindi, dove sta combattendo tra la vita e la morte. L’uomo è stato bruciato vivo da un gruppo di estremisti musulmani, con la connivenza della polizia. La moglie è stata stuprata dagli agenti. Il tutto è avvenuto il 19 marzo scorso, in una tenuta situata di fronte alla caserma della polizia. Mashid e la moglie lavoravano alle dipendenze di un ricco musulmano della città.

riculum politico, ex segretario del Mcl, il Movimento Cristiano Lavoratori, e «legami solidi con le gerarchie ecclesiali», i collaboratori di giustizia cominciano a parlare nel 1998. In particolare Isidoro Cracolici, uomo d’onore della stessa 'famiglia', lo descrive come il «consulente finanziario» dei padrini di San Lorenzo. Un ruolo che avrebbe consentito a Liga di conquistare credito e fiducia all’interno dell’organizzazione mafiosa. Tanto da portarlo ai vertici del mandamento più ricco della città dopo l’arresto dei capi storici. Ma nel passaggio dello scettro del comando dai classici uomini d’onore al professionista incensurato, ben inserito nei sa-

lotti buoni, i magistrati vedono l'inizio di una nuova fase storica di Cosa nostra: quella della «finanziarizzazione». Un processo complesso che porta ai vertici dei clan i colletti bianchi con «solide entrature politiche». Un motivo di vanto, per Liga, quello dei rapporti con i potenti. L’architetto non nasconde la sua amicizia col presidente della Regione Raffaele Lombardo. E i contatti tra il governatore e il mafioso finiscono anche nell’indagine: il 2 giugno 2009, durante la campagna elettorale per le Europee, al telefono dell’indagato arriva una chiamata dalla segreteria di Lombardo. Alle 14,50, l’architetto viene fotografato dai finanzieri

L’architetto-boss Giuseppe Liga

mentre entra a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Ma il Governatore, in una nota, plaude all’arresto di Liga e annuncia che la Regione si costituirà parte civile. Claudia Greco

Lo scandalo dei preti adesso potrebbe investire il nostro Paese

Pedofilia, ora tocca all’Italia? L’Associazione antipedofilia: «Intervenga papa Benedetto XVI» ROMA–Lo scandalodei preti pedofili che ha travolto le Chiese europee, dall’Irlanda alla Germania, all’Austria, «sta per scoppiare anche in Italia, è solo questione di settimane». E «il papa non dovrebbe aspettare una causa miliardaria», ma convocare i vescovi italiani e «fargli una bella lavata di testa», chiedendo loro di «fare chiarezza su troppi episodi oscuri a casa nostra». Per Roberto Mirabile, presidente dell’Associazione antipedofilia 'La Caramella buona', è dunque solo questione

di tempo, poco tempo, prima che, anche nel nostro Paese, si scoperchi il vaso degli abusi sessuali ai danni dei ragazzi nelle scuole religiose o nelle parrocchie. Il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, ha detto ieri che la Chiesa italiana ha saputo vigilare e prevenire eventuali casi di pedofilia. Per Mirabile invece «il vero problema sono i vescovi che stanno zitti», che piuttosto che intervenire «spostano i responsabili degli abusi da una parrocchia all’altra». Chi pur sapendo non ha denun-

ciato, ha aggiunto il presidente dell’associazione parlando con l’Ansa, «dovrebbe essere condannato, prima dal diritto canonico, poi dalla nostra giustizia». Proprio alla luce della lettera del papa alle vittime irlandesi di sabato scorso, Mirabile ha rinnovato l’appello a Benedetto XVI a «rendere conto dell’operato di due suoi alti prelati, mons. Carlo Galli, decano di Legnano, e mons. Gino Reali, vescovo di PortoSanta Rufina», nel caso di don Ruggero Conti, l'ex parroco di Selva Candida, alle

porte di Roma, arrestato nel giugno del 2008 con l’accusa di aver abusato sessualmente di almeno sette giovani. Secondo l’associazione e secondo alcune testimonianze emerse nel processo a carico del sacerdote, i due prelati erano stati informati del comportamento del prete da alcune delle sue presunte vittime (alcuni episodi, caduti in prescrizione, risalirebbero agli anni '80 in un oratorio di Legnano), ma poi non avrebbero dato seguito alle denunce dei ragazzi. Non solo. Prima che scoppiasse il caso giudi-

ziario, nel 2007, «avevamo segnalato il caso di don Conti in diversi incontri con cardinali, con la Cei, anche con mons. Charles Scicluna (promotore di Giustizia vaticana, ndr) «e mi fa sorridere che ora lui parli di omertà» ha ricordato Mirabileriferendosi aunarecente intervista del presule maltese ad Avvenire. Probabilmente dopo la lettera del papa agliirlandesi «qualcosa cambierà – ha detto infine il presidente – ma dipenderà ancora troppo dalla sensibilità dei singoli». Laurence Figà-Talamanca

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia e nel Mondo


Raciti, c’è un altro colpevole a Micale 11 anni

Diffuso il rapporto Unep sull’Ambiente. Messaggio di Napolitano

Acqua, poca e sporca: è l’allarme Onu ROMA – Sono almeno 1,8 milioni i bambini sotto i cinque anni che muoiono ogni anno per malattie collegate alla qualità dell’acqua: un bambino ogni 20 secondi. Questa terribile contabilità è contenuta in un rapporto diffuso dall’Unep, il programma Onu sull'ambiente, diffuso in occasione della giornata mondiale dell’acqua durante la quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolino, in un messaggio all’Accademia dei Lincei ha puntato il dito «contro i gravi danni sempre più spesso provocati in Italia dalle frane e dal dissesto idrogeologico». E per questo Napolitano auspica «una più severa azione di repressione dell’abusivismo e dei reati ambientali».

Secondo il rapporto dell’Unep «oltre la metà dei letti d’ospedale nel mondo sono occupati da persone che hanno malattie derivanti da acque inquinate». Inoltre, «si stima che intorno al 90% di casi di diarrea, che uccide ogni anno 2,2 milioni di persone, sono causati dal bere acqua poco sicura e da scarsa igiene». Sono circa 900 milioni le persone che oggi non hanno accesso ad acqua potabilmente sicura –continua l’Unep –e si stima che 2,6 miliardi di persone non abbiano la possibilità di assicurarsi un’igiene basilare, è perloppiù gente che vive nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale. «Muoiono più persone per via dell’acqua poco sicura – ha sottolineato nel suo messag-

gio il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon –che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra». Di qui lo slogan dell’Onu per l’edizione 2010: «acqua pulita per un mondo sano». «L'acqua pulita - aggiunge Ban Ki-moon – è diventata scarsa e lo sarà sempre di più sotto l’attacco dei cambiamenti climatici». I numeri legati all’uso dell’acqua devono far pensare. Il 90% delle acque nere e reflue nei paesi in via di sviluppo vengono 'scaricate' ogni giorno senza alcun trattamento di depurazione preventivo. Di contro, nei paesi industrializzati il consumo procapite di acqua, e quindi la produzione delle acque sporche di risulta, è cinque volte superiore, dai 500 agli

Uccide più la sete che le guerre

800 litri giornalieri, anche se queste ultime vengono trattate per oltre il 90% prima di essereimmesse di nuovo nell’ambiente. ogni giorno, vengono riversati nelle acque del globo due milioni di tonnellate di liquami e altri scarichi. Daniela Navi

Il presidente Usa pronto alle nuove sfide elettorali di medio termine

CATANIA – C'è un altro colpevole per la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio del 2007 durante il derby di calcio Catania-Palermo: è Dario Daniele Micale, 23 anni, che è stato condannato dalla Corte d’Assise etnea a 11 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale e resistenza a pubblico ufficiale. Per concorso in omicidio il Tribunale per i minorenni il 9 febbraio scorso aveva già comminato 14 anni di reclusione a Antonino Speziale, all’epoca non ancora maggiorenne.

Richiamo a Netanyahu

Clinton «Difficili scelte Dopo l’approvazione della riforma sulla sanità 219 a 212 per Israele»

Obama riparte dall’Iowa NEW YORK–Ratificata oggialla Casa Bianca la riforma della sanità, Barack Obama parte in campagna elettorale: per spiegare all’America il senso epocale della legge approvata domenica notte da Capitol Hill, il presidente ha scelto Iowa City, un luogo simbolo. Obama volerà giovedì in Iowa, lo stato del Midwest che nel gennaio 2008 diede il primo imprimatur alla sua corsa per la Casa Bianca, ha annunciato su Twitter il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs. Un duplice simbolismo accompagna questo viaggio: proprio a Iowa City nel maggio 2007 Obama presentò il suo piano per la sanità ponendo le basi del movimento di base che otto mesi dopo, a sorpresa, lo portò a vincere i caucus dell’Iowa, punto di inizio delle ultime presidenziali. Il voto di domenica notte 219 a 212 ha probabilmente salvato la presidenza Obama, ma il lungo anno di battaglie sulla riforma ha messo in luce il nuovo clima politico avvelenato in America. Nessuno dei 178 repubblicani ha detto 'si' a un piano che si sta facendo da spartiacque di qui alle prossime scadenze elettorali: il 2 novembre per il rinnovo della Camera e di un terzo del Senato, e poi, nel 2012, la corsa per la Casa Bianca. Due appuntamenti, e soprattutto il primo, che per i democratici saranno al cardiopalma: la Speaker della Camera Nancy Pelosi, vera artefice del trionfo legislativo didomenica notte, e lo stesso Obama sono ben consapevoli di avere costretto molti 'peones' a rischiare il posto votando la riforma. Mai parlare di un voto «coraggioso» che suggerisce un rischio politico, e potenzialmen-

Lo speaker della Camera, Nancy Pelosi, la vera artefice della vittoria di Barack Obama domenica notte

te una decisione sbagliata, hanno spiegato ai deputati in pericolo i collaboratori del presidente consigliando invece di andar giù duro con fatti e cifre come quelle suggerite a John Boccieri, 'peone' traballante dell’Ohio: nel suo distretto 167 mila famiglie riceveranno crediti di imposta; 11.000 anzianivedranno miglioramenti nel Medicare; 38.500 persone avranno per la prima volta la mutua, tra questi 9.800 che hanno problemi di salute preesistenti. Per i repubblicani, che avevano auspicato una Waterloo di Obama, la sconfitta è stata altrettanto clamorosa anche se i loro leader si sono ripromessi di far sì che

per Obama quella di domenica sia una vittoria di Pirro. «Non è detta l’ultima parola», ha minacciato sulla Abc il senatore e rivale di Obama nel 2008 John McCain, secondo cui «una serie di rappresaglie ai seggi e nei tribunali permetteranno di riscrivere la legge» su cui il presidente si accinge a mettere la firma. Già dieci stati, capofila la Florida, hanno deciso di impugnare come incostituzionale la riforma mentre il partito di minoranza prepara la battaglia in Senato dove domenica è approdata la legge di accompagnamento della riforma. E tuttavia tra molti repubblicani la batosta ha indotto a un ripensamento: «Abbiamo seguito le voci più

radicali del partito e questo ci ha portato a una sconfitta irreversibile», ha detto David Frum, ex speechwriter di George W. Bush. Colpa dunque delle voci arrabbiate della Fox come Glenn Beck, della pasionaria dell’Alaska Sarah Palin, dei militanti dei Tea Party che hanno preso a sputi e insulti i parlamentari neri fuori da Capitol Hill? Colpa di Randy Negebauer, deputato arrabbiato del Texas, che in aula ha gridato 'baby killer' mentre parlava il collega democratico Bart Stupak, l’artefice del compromesso sull'aborto? Ma sono in molti a non voler gettare benzina sul fuoco della politica. Alessandra Baldini

WASHINGTON – Il segretario di stato americano Hillary Clinton, ribadendo che l’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza d’Israele è «saldo ed incrollabile», ha detto ieri a Washington che il governo israeliano è chiamato a fare «scelte difficili ma necessarie» per la pace. La Clinton ha parlato ieri alla conferenza annuale dell’Aipac, la più importante lobby ebraica negli Usa, un evento che ha portato a Washington anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha incontrato sieri sera il vice-presidente Joe Biden e oggii vedrà alla Casa Bianca il presidente americano Barack Obama. La visita di Netanyahu si svolge in un momento di insolita tensione nei rapporti tra Washington e lo Stato ebraico dopo l’annuncio israeliano della costruzione di nuove abitazioni a Gerusalemme Est. Proprio ieri – all’indomani dell’uccisione di due palestinesi a Nablus – l'emissario per il Medio Oriente, George Mitchell, ha incontrato ad Amman il presidente palestinese Abu Mazen lanciando un appello alla moderazione: «Ciò di cui ora c'è bisogno è un periodo di calma e tranquillità». A Washington, nel suo intervento alla conferenza dell’Aipac, Clinton ha detto che «lo status quo è insostenibile per tutte le parti in causa: promette soltanto nuove dosi di violenza». «Il cammino daseguire è chiaro:due stati edue popoli che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con pace tra Israele e Siria, tra Israele e Libano e normali relazioni tra Israele e tutti gli stati arabi», ha aggiunto Clinton. Il segretario di stato americano ha detto che i colloqui indiretti tra israeliani e palestinesi saranno «un importante primo passo» verso il traguardo di «negoziati diretti estesi a tutte le questioni ancora da risolvere».Tematoccato dallostessoMitchellad Amman e dall’inviato speciale del Quartetto, Tony Blair, che a Bruxelles ha affermato la necessità di «tornare a negoziati diretti tra israeliani e palestinesi al più presto possibile» invitando la Ue a «sostenere gli sforzi di entrambi in tal senso». Clinton ha poi sottolineato che la costruzione di nuove abitazioni a Gerusalemme Est – annunciata alcuni giorni fa dagli israeliani – «danneggia la fiducia reciproca e mette a rischio i colloqui indiretti». Cristiano Del Riccio

Ad Amsterdam vacanze La polizia inaugura il sito Evviva, arriva il televisore 3D con propulsione a idrogeno per la famiglia e la sicurezza pochi i contenuti, alti i prezzi VIAGGIATORE eco friendly. È il nuovo trend. Soprattutto nel 2010, dichiarato anno internazionale della biodiversità. Per sperimentare un eco-vacanza una buona scelta è Amsterdam, una delle città più verdi d'Europa, città più importante di un Paese dove ci sono più biciclette che persone, ben 18 milioni per 16,4 milioni di abitanti, e più di 22 mila chilometri di piste ciclabili. Da aprile a maggio si può conoscerla nel suo aspetto più bello perché fioriscono le giunchiglie e i tulipani. E la vacanza ad impatto zero può cominciare proprio dall'offerta dei mezzi di trasporto. Perché se è

vero che l'ideale, per Amsterdam, è scoprirla dall'acqua, in primavera entrerà in servizio Nemo H2, il primo battello europeo di linea a propulsione a idrogeno che può ospitare poco meno di 90 persone e farà 150 viaggi al giorno tra i canali, a un costo maggiorato di 50 centesimi.

FURTO di identità, acquisto sicuro online, pirateria musicale, adescamento in rete, prevenzione degli attacchi informatici. Sono questi alcuni dei temi a cui è dedicato il nuovo sito internet "C'è più sicurezza insieme", il portale realizzato grazie alla collaborazione della Polizia di Stato e di Microsoft e interamente dedicato ai temi della sicurezza sul web. Consigli per i ragazzi, meno esperti della rete, ma anche per i genitori, per permettere una navigazione sicura ai più giovani. E la Polizia di Stato è anche su Facebook. Il link è con l'agente Lisa, un fumetto che mette a dispo-

sizione degli utenti del social network la sua pagina web. Per fare domande o mettersi in contatto con le forze di sicurezza. "La prima giornata della sicurezza sul web" è un'idea promossa dalla Polizia di Stato. L'appuntamento è per il 2 aprile.

TUTTIsedutisul divanodavanti al televisore, indossando degli occhiali dalle lenti brune quasi si stesse in spiaggia a prendere il sole. L'arrivo dei primi schermi 3D per uso domestico, attesi fra fine aprile e inizio maggio, proietta una nuova immagine della famiglia italiana e del suo passatempo preferito. Che a breve, dopo il tormentone del passaggio al digitale terrestre, acquisirà una nuova dimensione. Insomma, da capo a dodici. Dopo l'arrivo degli schermi piatti, il passaggio da hd ready a full hd, l'eterno dilemma fra plasma e lcd, ecco una nuova svolta. O meglio: l'ennesima spin-

ta ricomprare tutto da capo. Che, ne siamo certi, irriterà chi il televisore o il lettore blu-ray lo ha appena acquistato. Ma potrebbe anche sedurre allo stesso tempo quel 60 percento di italiani che invece vive ancora contento con un apparecchio di vecchio tipo a tubo catodico.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

In Italia e nel Mondo 3

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Il fatto del giorno: Manifestazione del Pdl, polemica sulle cifre e sul mancato confronto tv Se la politica dà i numeri

Settimane di veleni pesano sul dopo voto

Un esercito di colibrì

dal commento di Filippo Ceccarelli

dal commento di Carlo Fusi

dal commento di Giovanni Maria Bellu

Perché l’amore vincerà sempre sull’odio e sull’invidia, ma dinanzi alla tentazione di sparare balle sul numero dei manifestanti è destinato a soccombere. Così non è per fare i pierini, né gli scetticoni a oltranza, ma nel pomeriggio di sabato, come altamente prevedibile, per bocca dell’onorevole coordinatore Veridini è sbocciato il solito milione. E a quel punto chiunque avesse a cuore qualche residua tensione verso la realtà è stato colto da un momentaneo scoramento. Uno stato d’animo, del resto, che una volta divampata la più ovvia e consueta guerra tra i parlamentari Gasparri e Cicchitto e gli organi di Ps che hanno ridotto di nove decimi quella rotonda cifra, può riscattarsi nel ricordo di un’amena filastrocca [...].

Il fatto che il Pdl abbia inserito nel mirino delle critiche anche la Questura di Roma, colpevole di aver ultra ridimensionato la partecipazione alla manifestazione di centro-destra di sabato a San Giovanni, provoca sarcasmo nelle file dell’opposizione. Per il leader di Pd, Idv e Udc, infatti, le “riserve”del Popolo della Libertà sono nient’altro che la conferma del nervosismo che serpeggia nel fronte berlusconiano alle prese con presunti, ancorché possibili, cali di consenso. La relatà è che la polemica sul numero di presenze in piazza, come pure quella sul mancato faccia a faccia in tv, è stucchevole e testimonia il livello deludente del confronto elettorale. [...].

Per fortuna è chiaro ormai a tutti che non lo siamo. Perché se qualcuno ancora credesse che siamo un paese normale, ci attenderebbero giorni dolorosi. Quale sofferenza è più atroce della speranza illusoria che interrompe l’elaborazione di un lutto? Del tornare a sognare una vita per poi scoprire inesorabilmente che il proprio tempo è finito? «Debelleremo il cancro in tre anni», ha detto il presidente del Consiglio al popolo di Roma. Come definire l’autore di una balla tanto colossale? Un cinico? Un irresponsabile? Un imbecille? Silvio Berlusconi aveva in mente, mentre la proferiva, che nel mondo reale, nel paese che governa, esistono migliaia di persone sofferenti [...].

La migliore di oggi

E’ tornato l’uomo nero

Ecco come il premier riesce a stregare la folla

dall’editoriale di Mario Sechi

dal commento di S. Zecchi

È tornato l’uomo nero. Ogni volta che la parola sta per passare al popolo succede che il capopopolo della sinistra accusi il capopopolo della destra di essere un pericolo per il Paese. Occhio, cari lettori de Il Tempo, a una settimana dalle elezioni si sta ricostituendo il Comitato di Liberazione Nazionale, i fascisti son tornati e Berlusconi non si chiama più Silvio ma Benito. Se fossimo un Paese serio ci sarebbe perfino da ridere, purtroppo la faccenda è piuttosto grave perché rivela ancora una volta i tic e i riflessi pavloviani dell’opposizione e dei suoi salotti. [...].

Il linguaggio di Berlusconi, quando parla dal palco di fronte al suo popolo, è simile a un petardo: non si capisce dove andrà a cadere, ma si sa perfettamente che esploderà. Chi ascolta, finisce per immedesimarsi nell’oratore, perché è come se partecipasse a un rito di cui egli stesso, con la sua presenza, è una parte decisiva. Questo coinvolgimento elimina la barriera tra la parola e il suo ascolto. È il segreto dei grandi oratori, consapevoli che la loro efficacia dipende dal grado di coinvolgimento del proprio uditorio. Un segreto di pulcinella, ma questo non significa affatto che, svelato l’arcano, si diventi

Sconnessi e somari

automaticamente abili comunicatori. In situazioni diverse, per esempio quando si parla in pubblico, in televisione, si tiene una conferenza o una lezione in classe, oppure, più semplicemente, quando si dialoga a quattr’occhi con una persona, il principio semplice ed essenziale per essere efficaci nel proprio discorso è quello di non deludere l’attesa dell’ascoltatore. Sì può, allora, contare sul magnetismo della voce, sulla qualità degli argomenti, sull’aggressività o sulla dolcezza dell’eloquio: importante è non perdere mai il contatto con l’interlocutore. E in questo, Berlusconi è un maestro. [...].

dal reportage di Pierangelo Sapegno

Analfabeta è chi non sa l’alfabeto, e che perciò non sa leggere né scrivere. Beninteso, anche l’analfabeta parla e capisce frasi elementari. Per esempio capisce la frase «il gatto miagola», ma è già in difficoltà se la frase diventa «il gatto miagola perché vorrebbe bere il latte». L’esempio è di Tullio De Mauro, principe dei nostri linguisti, che torna alla carica con una nuova edizione del suo libro La cultura degli italiani. Cultura o incultura? I suoi dati dicono che il 70% degli italiani è pressoché analfabeta o analfabeta di ritorno: fatica a comprendere testi, non legge niente, nemmeno i giornali. Per il sapere un 70% di somari è una maggioranza deprimente; e per la politica costituisce un’asinocrazia travolgente e facile da travolgere. Perché siamo arrivati, o scesi, a tanto? Quasi tutti puntano il dito sullo sfascio della scuola, a tutti i livelli. [...].

Dallamagistratura aBersani, SilvioBerlusconi sceglie di andare nella casa del nemico per attaccarli, da Bologna a Firenze in 7 ore o giù di lì, tutto compreso, qualche sparuto fischio per strada e i lunghi applausi che gli fanno da cornice nelle sale a numero chiuso. Tanto le regionali, ormai, sono diventate un voto politico. Si fa il suo giro in mezzo alle bandiere, perché ormai ci sta facendo il callo, e adesso finisce che le guarda quasi come se fossero delle persone, quandodice che gli dà un’emozione forte vederne così tante. Alle 11 a Bologna e alle 5 della sera a Firenze, con una pausa in albergo per riposar-

Taglio basso

Sanità, un macigno sui nuovi governatori Certo, la voragine dei debiti di asl e ospedali è di dimensioni preoccupanti: 29 miliardi accumulati dal 2003 al 2009 valgono due leggi Finanziarie di media taglia. Ma sono anche altri i numeri che devono far riflettere: per più di 23 milioni di cittadini, il 39% del totale, la sanità pubblica è sotto tutela. Commissariata, per il 22% degli italiani, e "solo" con piano di rientro per l'altro 17%. Tutti al sud, fatta eccezione per la Liguria. Per tacere degli sprechi, del clientelismo, della corruzione, delle collusioni con mafia, camorra e 'ndrangheta. E dei servizi scadenti, della tutela sanitaria più bassa che fa scappare al nord in cerca di cure, dei crediti alle imprese saldati dopo due anni. E di ticket e addizionali incorporate. Tutto questo deve far riflettere i governatori che arriveranno dopo le elezioni del 28-29 marzo. Perché per loro, confermati o freschi di nomina, la partita della sanità sarà da subito esplosiva. Anche nella prospettiva del federalismo fiscale: che dopo le maxi ad-

dal commento di F. Piccolo

Sabato sono stato a piazza San Giovanni. Ho provato ad andare fin sotto il palco e sono arrivato a una distanza di tre metri – cosa che non sarebbe mai potuta accadere nelle manifestazioni alle quali abbiamo partecipato con più entusiasmo; mi sono portato a casa una bandiera e l’ho mostrata come fosse uno scalpo, ma ormai la televisione aveva già detto che le regalavano a tutti. Ho perfino applaudito una volta, quando La Russa ha detto che se applaudivamo aiutavamo la Gelmini a partorire oggi; se serve per aiutare, ho pensato. [...].

Giannelli sul Corriere

Il Cavaliere sfida le regioni rosse lontano dalle piazze

dall’editoriale di Giovanni Sartori

dal commento di Roberto Turno

Il “suo” popolo

dizionali in più previste dal «patto per la salute» per chi sgarra dagli impegni, aggiungerà la sanzione del fallimento politico totale – la decadenza – per i governatori-commissari. Ma è proprio quel termine che suona strano: «sanzione politica». Ma a chi? Davvero alla politica o non piuttosto, ancora una volta e sempre, solo ai contribuenti? Diciamolo chiaramente: sulla sanità sono state prese decisioni forti – prima da Padoa Schioppa, ora da Tremonti – che non potevano essere eluse. Il dramma del Sud, e in prospettiva del sistema sanitario nel suo complesso, impone scelte ferme e niente sconti. Senza trascurare le condizioni di partenza locali, le sacche di povertà sociale, la disoccupazione, quelle fragilità che più di tutte proprio da Roma in giù sono di casa. Quel che non torna però è l'equiparazione tra sanzione politica e maxi addizionali. Da una parte la sanzione politica – oggi il commissariamento, domani la decadenza – dovrebbe colpire l'amministratore che non rispetta i patti. [...]. da Il Sole 24 Ore

si, mentre fuori nella piazza ci sono giovanotti con le magliette viola che fanno un po’ di baccano, tenuti al largo dai furgoni dei carabinieri. Sotto le due Torri, invece, era stata quasi una festa, perché quando erapassato c’eranostatisoloi tifosichelo acclamavano, assieme a quelle bandiere un po’ afflosciate davanti al megaschermo di piazza Galvani, che riportava per gli esclusi l’immagine così ingigantita della sua conferenza stampa. Niente tribune sotto al cielo, niente luoghi aperti, niente sfilate in mezzo alla gente: tutto questo l’aveva lasciato a Roma, alla commozione di incontrare tante «facce pulite», «tutta quell’energia», come dice lui, mentre ripete che non vuole entrare nella

polemica sui numeri, che quasi non lo riguarda. Gli è bastato «riscaldarsi il cuore» così. ABologna, in fondo, vacosì bene che la Digos deve intervenire non per proteggere lui, ma l’unico contestatore che si fa vivo sventolando una copia de «L’Internazionale» e qualche offesa da farsa. Lo circondano i ragazzi delle bandiere e lo zittiscono ledonne, perchéla piazzaè piena di ragazzi con i jeans e i capelli corti e di donne con i tacchi a spillo. Gli stanno intorno, lospingono, loallontanano equalcuno vorrebbe anche malmenarlo, alla faccia del partito dell’amore. Gli agenti della Digos lo isolano in fretta e lui si lamentacome unbambino: «Ho22 anni,fatemi protestare». [...].

La fotografia Roma, La manifestazione degli antiabortisti americani (Ansa)

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

4


Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Giornata mondiale dell’acqua In ballo c’è il futuro di tutti noi dalla lettera di Ugo Mattei

Caro Direttore, in questi giorni il dibattito sulla privatizzazione dell’acqua, successivo all’approvazione del decreto Ronchi e alla decisione di sottoporlo a referendum ex art. 75 della Costituzione si sta arricchendo di importanti contributi. Alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, il nostro Paese ha visto, sabato scorso, sfilare a Roma migliaia di persone che hanno protestato contro la nuova norma. Se è vero che invariabilmente gli ultimi referendum non hanno raggiunto il quorum del 50% dei partecipanti dimostrando stanchezza dell’elettorato per uno strumento di democrazia diretta che dovrebbe essere usato soltanto come extrema ratio, è altrettanto vero che questa volta la posta in gioco è altissima. Un dibattito serio su questo tema è dunque essenziale perché davvero ne va di mezzo il futuro di tutti noi. Infatti, la consegna definitiva del controllo

Ieri si celebrava la Giornata mondiale dell’acqua

delle riserve idriche a soggetti privati multinazionali, voluta dal Decreto Ronchi costituisce la più significativa resa della sovranità politica a soggetti privati multinazionali avvenuta in Italia negli ultimi vent’anni. Ciò è avvenuto con un semplice voto di fiducia (senza dibattito parlamentare) proprio mentre in tutto il mondo si sta cercando di ripensare il modello di sviluppo fondato sulla privatizza-

zione e sull’egemonia delle compagnie multinazionali per smussarne quantomeno i lati speculativi più inaccettabili. Per esempio, il Comune di Parigi, dopo venticinque anni in cui due multinazionali si spartivano il controllo del mercato idrico, è tornato ad un modello di gestione pubblicistica con immediata riduzione delle tariffe ed aumento degli investimenti. Infatti, abbiamo visto come la gestio-

dall’editoriale di L. Annunziata

L’happy ending non è stato ancora apposto in calce ma, mentre scriviamo, l’approvazione della riforma dell’assistenza medica, la più ostica e intensamente ideologica legge del dopoguerra americano, sembra essere molto vicina. Se questa speranza dei democratici si materializzasse nel corso della nostra notte, da questa mattina anche in Usa - il Paese della libera concorrenza, del capitalismo senza pentimenti, dell’individualismo senza mitigazioni - i poveri potranno (più o meno) avere cure mediche. E Obama avrà firmato il primo vero passo del promesso

Sanità Usa, le insidie non sono ancora finite «cambio», e rovesciato il corso declinante in cui era entrato. La eventuale vittoria conseguita non porta tuttavia necessariamente al consolidamento della sua Presidenza. Anzi. La battaglia per far passare questa riforma ha infatti profondamente inciso nel tessuto politico americano, cambiando il sistema degli alleati e quello dei nemici. Da-

vanti al Presidente, nel momento stesso in cui prenderà atto di aver vinto, si presenteranno dunque nuovi terreni di conflitto persino più insidiosi di quelli finora affrontati. Fra gli amici persi nei mesi scorsi ci sono sicuramente i democratici pro aborto. La vittoria della legge ieri è apparsa vicina quando il decisivo gruppo di antiabortisti, repubblicani e democrati-

ne «for profit» dei servizi idrici, come peraltro di tutti i servizi di pubblica utilità resi in regime di monopolio o di oligopolio (per esempio le Autostrade), comporti storicamente una riduzione degli investimenti ed un aumento dei prezzi. Per far fronte a questo problema strutturale occorre perciò escogitare buoni strumenti non profit (su cui la cultura giuridica sta lavorando), i soli che consentono il prevalere di una logica ecologica di lungo periodo piuttosto che di quella economica di brevissimo periodo dettata dai valori delle azioni sui mercati finanziari. La progressiva scarsità dell’acqua sta creando in tutto il mondo una corsa delle multinazionali al controllo di ogni risorsa idrica, perché si tratta di controllare una potenziale fonte di profitto ingentissima creato da un bisogno ineludibile, quello di bere ed irrigare. Senza acqua la vita è semplicemente impossibile e ci sarà quindi sempre domanda di oro blu. [...].

ci, guidati dal democratico Bart Stupak ha deciso di votare a favore. La Casa Bianca ha subito annunciato una nuova misura per rassicurare la sua base a favore dell’aborto. Ma, come si dice, nessuno è scemo: e tutti a Washington hanno ben valutato il significato del gruppo di Stupak. Ci sarà dunque da aspettarsi molta delusione nel fronte pro-choice ma, per dirla con Shakespeare, si tratterà alla fine di «molto rumore per nulla». Il sostegno pro-aborto all’interno del Partito democratico è da anni ormai più una battaglia di identità, legata a un certo periodo, gli anni Sessanta, che una reale battaglia di libertà. [...].

Obama, il presidente dei fatti dal commento di G. Bertinetto

Un successo per tante persone e per tante ragioni la riforma sanitaria finalmente varata dal Parlamento americano. Vincono 32 milioni di cittadini che potranno finalmente avere le cure mediche cui non avevano accesso. Vincono altre decine di milioni che grazie alla nuova legge fruiranno di polizze probabilmente meno care. Vincono tutti coloro che non si vedranno più chiudere la porta in faccia dalle compagnie assicurative con il pretesto delle malattie croniche o pregresse. Vince un principio elementare di equità sociale, per cui nessuno può essere lasciato indietro, né dallo Stato né dai privati, in base al criterio per cui ognuno deve badare a se stesso e l'amministrazione pubblica è tenuta ad astenersi dall'intervenire nelle faccende individuali. Vince una norma di civiltà secondo cui il prelievo fiscale interviene a sanare sperequazioni abnormi che impediscono alla massa dei meno abbienti l'accesso ai servizi essenziali. La riforma approvata in dicembre dal Senato e confermata ora dalla Camera prevede appunto di estendere i benefici dell'assistenza sanitaria ad una grande fetta della popolazione che ne era priva sino a ieri. Senza gravare sul bilancio federale, al contrario di quello che cerca di far credere la propaganda repubblicana, sensibile agli interessi delle lobby industriali medicofarmaceutiche e delle assicurazioni. Aumentando la pressione fiscale sì, ma solo sui redditi molto alti, chiamati a dare il loro contributo per coprire i costi del progetto secondo normali regole di solidarietà sociale.

Obama esce vincitore dal duro e lungo scontro in cui si è trovato coinvolto sin dall'inizio del suo mandato. Avendo per avversari l'opposizione Repubblicana, le minoranze di destra e di sinistra interne allo stesso Partito democratico, e un'opinione pubblica che nell'arco del tempo è diventata sempre più fredda se non addirittura ostile verso la riforma. Il bombardamento della propaganda conservatrice ha fatto breccia anche nell'elettorato che nel 2008 votò per il cambiamento proposto dall'allora senatore dell'Illinois. La perdita di consensi verso il capo della Casa Bianca è maturata proprio e soprattutto intorno alle sue proposte in materia sanitaria. Ma Obama non ha gettato la spugna. La stoffa dello statista, le sue doti di leadership si sono rivelate proprio nel coraggio con cui ha saputo risalire la china, sfidando l'impopolarità. Se avesse dato retta ai sondaggi, avrebbe recuperato un'effimera quota di consensi accantonando la riforma. Ha tirato dritto invece, perché la posta in palio era troppo alta per essere sacrificata sull'altare della convenienza politica. Non ha nemmeno ceduto all'opposta tentazione di correre incontro alla sconfitta, ostinandosi nel difendere tutto intero il disegno di legge originario anziché modificarlo pragmaticamente per allargare l'area dei consensi. Per questo il voto di ieri non premia solo il diritto alla salute degli americani, ma incorona Obama come grande uomo politico della nostra epoca. Di lui non si può più dire: tante promesse, pochi fatti. [...].

Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Maratona. Orgoglio a piedi scalzi

Perché il calcio inglese ha dato a Brown una lezione di liberismo

Colpi di scena

dal commento di Domenico Quirico

dal commento di C. Cerasa

dal commento di M. Sconcerti

Mezzo secolo fa avvenne di sera, con l’afa appiccicata alle venerabili pietre, un’aria di arena e di festa popolare, la gente venuta dal Testaccio e da San Lorenzo per vedere «l’Olimpiade». O meglio: la maratona, la specialità dello sport più povera, più francescana: perché cosa c’è di più popolare di quel cilicio di fatica e di dolore di 42 chilometri? C’erano le fiaccole lungo l’Appia antica, tenute dai soldati, a illuminare il passo dei corridori che si arrampicavano tra i resti della Storia. La televisione di allora, in bianco e nero, ignorava il primo piano, i concorrenti sono rimasti, nei filmati, riverberi incerti, la distanza dell’obiettivo trasfigura la fatica. I campioni, i favoriti della vigilia, un inglese Kelly, un marocchino Rhadi, nomi perduti nei gironi della sconfitta, hanno i volti di gente abituata alla zappa e all’altoforno, la loro corsa ha gli spasimi della catena di montaggio e della mietitura. Le maglie sono ruvide canottiere dove il sudore si pigia e trabonda. Ma Abebe Bikila no. Il vincitore di quel giorno, maglia verde dell’Etiopia, numero undici, è un’altra cosa. I corridori li ha cantati per primo Omero nell’Iliade, la velocità e la resistenza sono i doni divini di Achille. I cronisti in cerca, chissà perché di inutile colore, si inventarono che correva scalzo perché la sua federazione non aveva i soldi per comprarle, le scarpette, agli atleti. Eccola la solita Africa come la vediamo noi, miserabile, pezzente, fuori dalla Storia, animalesca. E invece le scarpette le aveva, Bikila, ma aveva deciso di gettarle via perché ne imprigionavano la corsa libera e apparentemente senza sforzo, di pastore delle ambe e degli altopiani. I suoi piedi nudi sui selciati millenari di Roma furono il simbolo migliore dell’Africa e della sua capacità infinita di sopravvivere alla tragedia. Chissà se il suo compatriota, Siraj Gena, che vittorioso ieri a Roma si è tolto le scarpe a poche centinaia di metri dal traguardo per rendergli omaggio, sa qualcosa del miele di quella remota età dell’oro dello sport; dove non c’era il doping e gli sponsor erano ignoti. Forse no, è ben passato mezzo secolo. Ma l’Africa non ha dimenticato. [...].

Nel pasticciato mondo del pallone europeo sta succedendo qualcosa di interessante: le squadre dei campionati più a rischio sono state costrette a trovare soluzioni immediate per disintossicarsi dalla droga del denaro troppo facile, le banche non sono più disposte ad aprire i rubinetti in modo illimitato e alla fine il risultato è che i team del Vecchio continente non si affollano più come un tempo alla rissa dei saldi invernali solo per tentare di acquistare l’ultimo mezzo brocco dal nome esotico rimasto disponibile sul mercato. Le maliziose cronache di questi tempi hanno raccontato il caso di alcune squadre talmente schiacciate dai propri debiti da essere ormai prossime al fallimento, ma i malandati conti britannici (il deficit complessivo della Premier ammonta a circa tre miliardi di sterline) nascondono in realtà una novità sfuggita all’occhio del giornalista collettivo. L’indebitamento delle squadre europee non ha infatti prodotto soltanto clamorosi flop come quelli del

L’Inter resiste alla sua domenica di cristallo, il Milan perde l’occasione. Guadagna punti solo la Roma, ma è una strada appena cominciata. Avremo molti colpi di scena, a partire da questa settimana. Proviamo a capirne di più, come avessimo già visto il film. Il bello dei pronostici nel calcio è che si possono fare senza danneggiare nessuno. Il brutto è che spesso si sbagliano. Ma non c’è nessuno che m’incontri per strada e non mi chieda come andrà a finire. Tanto vale provarci ufficialmente e davanti a tutti. Qualche indicazione per distinguere i dati oggettivi. L’Inter ha in pratica 2 punti di vantaggio sul Milan. Il secondo le viene dai risultati del derby, dove è in netto vantaggio. Per vincere le basta arrivare alla pari con il Milan. Ha un altro piccolo vantaggio, cinque partite in casa e quattro fuori. Milan e Roma hanno il cammino opposto. Sulla carta la Roma ha il calendario migliore, l’Inter il peggiore. La Roma non avrà squadre molto motivate da qui alla fine tranne Inter e Atalanta. [...].

Gordon Brown

Portsmouth (70 milioni di sterline di buco) e alcuni dati riportati poco tempo fa dal Financial Times dimostrano che la crisi ha dato una svegliata più che salutare ai dirigenti delle grandi squadre europee. Per capirci: i club inglesi hanno speso 34 milioni di euro nell’ultima sessione di mercato (è la cifra più bassa dal 2003) e oggi i dirigenti di prestigiosi club come l’Arsenal, il Chelsea e il Manchester United non hanno più paura a rivendicare la scelta di non voler partecipare in massa alle caotiche compravendite di riparazione invernale.

Per spiegare questo piccolo ma significativo fenomeno alcuni economisti hanno iniziato a tirare fuori dal cilindro dati affascinanti. Il professor Stefan Szymanski, docente di economia alla Cass Business School, ha per esempio dimostrato che i soldi spesi per acquistare i giocatori non pesano sulla classifica come ci si potrebbe aspettare, e analizzando i conti dei 40 principali club inglesi ha calcolato che i nuovi arrivati riescono a incidere solo sul 16 per cento dei punti conquistati dalle squadre di appartenenza. [...].

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

5

Martedì 23 marzo 2010


6

Martedì 23 marzo 2010

Ascoltati per ore in Questura parroco e viceparroco della Trinità

Sono tanti ancora i dubbi che tormentano la famiglia E il pg, già a lavoro, prepara la lista testi

Una soffiata in confessione

La procura generale avoca il fascicolo

Un suggerimento dietro il ritrovamento? E spunta il mistero delle chiavi della canonica

Agenti di polizia davanti alla chiesa della Trinità

parroco. Gli investigatori su questo particolare avrebbero insistito molto. Domande su domande. Tanto che don Vagno, sacerdote molto giovane di origini brasiliane, che - dicono - ha anche difficoltà ad esprimersi bene in italiano, sarebbe rimasto alquanto scosso. Così come era scosso il giorno del ritrovamento.

E’ stato lui ad accompagnare gli operai nel sottotetto, su disposizione del parroco, don Ambrogio, che a sua volta aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione dal vescovo. Il racconto di don Vagno in Questura, spiegano fonti investigative, è cominciato proprio così. Con gli operai che trovavano Elisa. Quello

delle chiavi della canonica è solo un particolare. Anche perché nella chiesa della Trinità dopo una certa ora sarebbe potuto entrare chiunque. Non ci sono telecamere, né antifurti. Allora perché chiedere le chiavi al viceparroco? E’ quello che stanno cercando di capire gli investigatori. f.amendolara@luedi.it

Una delle vedute della chiesa della Trinità

SALERNO - Una mossa tecnica ma dal valore sostanziale, per evitare che l’inchiesta naufragasse. Il procuratore generale di Salerno Lucio Di Pietro ha avocato ieri l’inchiesta sulla scomparsa di Elisa Claps: l’atto, compiuto d’intesa con il procuratore capo Franco Roberti, permette di svolgere nuove indagini essendo ormai scaduti i termini dell’inchiesta di cui sono titolari da anni i magistrati salernitani. Senza l’avocazione, la procura non avrebbe potuto compiere ulteriori atti investigativi. In casi del genere la legge consente al pg di subentrare alla procura e di svolgere altre indagini senza vanificare il lavoro svolto dopo la scadenza dei termini, che da «perentori» diventano «ordinatori». Una questione tecnica. Per tutta la mattinata di ieri Di Pietro è rimasto chiuso in una stanza con il pm di Salerno Luigi D’Alessio. D’Alessio era il pm di turno il giorno del ritrovamento del corpo di Elisa. E’ lui che, a Potenza, ha preso parte agli atti irripetibili eseguiti, alla presenza degli avvocati di Danilo Restivo che è ancora al momento l’unico sospettato, sui resti di Elisa. Il procuratore generale Di Pietro ha anche cominciato a preparare le liste dei testimoni: una da delegare alla polizia giudiziaria e una che terrà per sé. La famiglia Claps, intanto, continua a non dirsi tranquilla. «In questo momento abbiamo tanti dubbi e tanti interrogativi. Ce li siamo posti per tanti anni ed ora rimangono tutti. Ora bisogna chiedersi tutto». Lo ha detto all’Adnkronos Gildo Claps, il fratello di Elisa. La famiglia Claps aveva un triste presagio legato proprio a quella chiesa, ritenuto l’ultimo luogo in cui Elisa Claps fu vista viva. «Sicuramente c’era una sensazione - dice Gildo Claps - mia madre non è più entrata in quella chiesa. Ne abbiamo parlato a lungo a casa. Quella chiesa, in un modo o nell'altro, era comunque un punto di partenza. E’ evidente che c’era allora qualche sensazione di inquietudine legata a quel luogo. Tante altre cose inoltre non hanno mai quadrato. Noi non ci fermiamo - dice ancora il fratello della ragazza uccisa - mia madre avrà finalmente un luogo dove portare un fiore ad Elisa ma siamo determinatissimi ad andare avanti per scoprire tutta la verità. Ora tutta la città di Potenza la chiede. Come hanno cercato Elisa? Come mai il corpo non è mai stato scoperto prima di mercoledì scorso? Adesso dobbiamo porci tutte queste domande. Adesso - conclude Gildo Claps - è arrivato anche il momento di chiedere scusa a mia madre».

Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza In basso Gildo Claps

IL PUNTO POTENZA - La «strategia» dell’inchiesta sulla morte e sulla scomparsa di Elisa Claps – forse contemporanee, la mattina del 12 settembre 1993 – si avvia a prendere forma con l’avocazione del pg di Salerno, Lucio Di Pietro, in attesa di ricevere solide fondamenta dall’autopsia che comincerà oggi, alle ore 11, nell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. La decisione del procuratore generale è stata presa d’intesa con Franco Roberti, capo della procura salernitana, che ormai da anni coordina le indagini. Adesso i magistrati salernitani e gli investigatori della Questura potentina sono in attesa di conoscere i primi risultati dell’autopsia. All’equipe guidata dall’anatomopatologo Francesco Introna il compito di provare a dare le prime risposte al “giallo” di Potenza. C’è stato un

Prende forma la strategia tentativo di violenza sessuale? Prima di essere uccisa, Elisa ha lottato con il suo assassino? Se così fosse, sotto le sue unghie e sui suoi vestiti potrebbe esserci la «firma» dell’omicida. Al centro della scena vi è sempre Danilo Restivo, unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Oggi è un cittadino inglese, accusato di un altro omicidio avvenuto nel Dorset il 12 novembre del 2002: Heather Barnett, una sarta, fu seviziata nell’abitazione di fronte a quella di Restivo. Nel 1993, Restivo era un ra-

gazzo di 21 anni, che, il lunedì dopo la scomparsa di Elisa, raccontò alla Polizia di averla vista e di aver parlato con lei, per pochi minuti, intorno alle 12 del giorno prima, una calda domenica di fine estate, nella chiesa della Santissima Trinità. Nel sottotetto della canonica di quella chiesa, lo scorso 17 marzo, quasi 17 anni dopo, è stato trovato il cadavere di Elisa. Sei giorni dopo, continua senza soste il pellegrinaggio dei potentini: in via Pretoria, davanti al portone laterale, vi

investigativa. Oggi l’autopsia sono numerosi messaggi e mazzi di fiori che stanno appassendo, rendendo ancora più triste l’atmosfera del «cuore» di Potenza. Da sempre, l’alibi di Restivo ha un «buco» di almeno un’ora e 45 minuti: vi è un referto (oggetto di indagini su una possibile manomissione dell’orario, le 13.45) del pronto soccorso dell’Ospedale di San Carlo per una lieve ferita a una mano, causata – secondo la testimonianza di Restivo – da una caduta nel cantiere di una scala mobile, allora in costruzione. Proprio in quella scala mobile, gli

investigatori potentini (ora chiusi nel massimo riserbo) hanno cercato, con sofisticate attrezzature, provenienti anche da Scotland Yard, tracce di Elisa. Lo hanno fatto anche alla Trinità, nell’aula consacrata, nella sacrestia, nei sotterranei e in altri locali. Ma mai nessuno è andato a vedere lassù, nel sottotetto della canonica. Questo, insieme alla figura di don Mimì Sabia, lo storico parroco della Trinità, morto a 84 anni nel 2008, è uno dei tanti misteri di un giallo di provincia.

Il professor Introna, che eseguirà l’autopsia

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Dicono che se il peccato consiste in un crimine il sacerdote può suggerire o imporre al fedele, come condizione indispensabile per l’assoluzione, che si consegni alle autorità. Non può fare altro. E soprattutto non può decidere in modo autonomo di informare procure o forze di polizia. Neanche in modo indiretto. In questo caso, forse, il peccato consisteva nel non aver dato prima un’indicazione importantissima: che il corpo di Elisa Claps era nella chiesa della Trinità sin dal 12 settembre del 1993, giorno della scomparsa. In gergo poliziesco la chiamano «soffiata». Tra gli investigatori c’è chi sospetta che, qualche giorno prima che venisse ritrovato il cadavere, ne sia arrivata una a un sacerdote e che gli operai siano stati chiamati quando già si sapeva che il corpo era lì. Lo lascia pensare il fatto che quelle infiltrazioni d’acqua, come confermano alcuni testimoni, c’erano da tempo. Congetture? Forse. Ma cosa hanno spiegato don Ambroise Atakpa detto Ambrogio, assistente spirituale della Caritas diocesana e parroco pro tempore della chiesa della Trinità, e il suo sostituto don Vagno, ai detective della Squadra mobile di Potenza l’altro giorno? I due si sono trattenuti per molto tempo in Questura. Senza sosta, neanche per il pranzo. Hanno sostenuto in modo fermo che si è trattato di un caso. Che tutto è avvenuto per caso. E che non c’è stata nessuna soffiata. Plausibile. Anche dopo 17 anni e due sopralluoghi della polizia andati a vuoto. E’ quello che ripete da giorni anche l’arcivescovo, monsignor Agostino Superbo. Si è trattenuto con loro in Questura. E, prima di incontrare il questore Romolo Panico, ha consigliato ai due sacerdoti di non parlare dell’accaduto con nessuno. Lo stesso avvertimento che è stato fatto dalla polizia dopo l’interrogatorio. Un avvenimento sospetto, però, c’è. Sembra - ma al momento sono solo indiscrezioni - che qualcuno, qualche tempo fa, abbia chiesto le chiavi della canonica al viceparroco don Vagno. Lui avrebbe risposto di no. Non senza l’autorizzazione del

7

Martedì 23 marzo 2010


8 Primo piano

Martedì 23 marzo 2010

Primo piano 9

Martedì 23 marzo 2010

Perché proprio ora? E perché dopo la morte di don Mimì?

Come una via crucis laica, attraversate le tappe di questo inferno Ieri sera una chiamata anonima: Restivo aveva graffi al collo

Colpevolisti e innocentisti La città è divisa

Diciassette anni di incubo raccontati da “Chi l’ha visto?”

di LUCIA SERINO

MISTERI

segue dalla prima Divisi più che mai. La città che ha convissuto per diciassette anni con l'assenza di Elisa, ora che Elisa è stata ritrovata, è davanti a una svolta psicologica che significa quasi un vuoto. «La soluzione di un giallo porta con sè sempre una sorta di delusione inconsapevole», dice Stefania Nardini, autrice di un noir, "Gli scheletri di via Duomo", in cui ricostruisce un fatto di cronaca napoletana molto simile a quello di Potenza. Ma da noi il giallo non è risolto. Anzi, si infittisce di particolari ancora più inquietanti. E voci alimentano voci. Perchè se ora alla domanda "dov' è Elisa?" una riposta c'è, l'interrogativo su chi l'ha uccisa - e soprattutto come - carica di suggestioni e angosce l'immaginario. "Ma è sempre stata lì?" E tra chi è convinto di sì e chi è pronto a scommettere sull'esatto contrario, è legittimo in ogni caso chiedersi: possibile che nessuno sia mai salito fin lassù? Il pensiero è cupo e assorbente. Non c'è argomento di campagna elettorale che tenga. La tensione è alta perchè, gira gira, il punto più drammatico, senza ipocrisie, è questo: sapeva don Mimì Sabia? E se sì perché ha taciuto? E se sapeva, possibile che in 17 anni non abbia provveduto a spostare il cadavere? E poi: chi avrebbe dovuto coprire, Restivo? Alle tre del pomeriggio di quella maledetta domenica don Mimì chiude la chiesa per tre giorni e parte per Fiuggi. Funziona così? Riaprire il dialogo con una persona che non c'è più è impossibile. Ma anche il solo interrogarsi diventa subito irriverente, turba il granitico muro di convenienze e rapporti storici che in una città di provincia hanno saldato sagrestia e poteri. E' anche su questo che indagano i magistrati di Salerno: insomma, si chiedono, perché proprio ora? Perchè dopo diciassette anni? E perché

Il nastro della polizia di Stato sul retro della chiesa della Ss. Trinità

Chiuso il vicolo dell’ingresso “nascosto” DI INGRESSI segreti e cunicoli della chiesa della Trinità aveva parlato il Quotidiano della Basilicata alcuni giorni fa. Da un paio di giorni, uno dei vicoli indicato come “accesso alternativo” alla chiesa - il violo un tempo noto come “Giuliani” - è stato chiuso dall’autorità con il classico nastro bianco e rosso della polizia di Stato. Segno che evidentemente la questione è stata presa in considerazione dagli investigatori. Nel vicoletto (lungo poche decine di metri e largo circa tre) si vedono un cancello che dà nell’edificio della canonica e alcuni ingressi oggi murati ma probabilmente aperti un tempo. Ci sono anche due finestre chiuse con grandi lastre di metalle e un finestrino tappato con mattoni e calce.

dopo la morte di don Mimì? Casualità come la storia dell'infiltrazione d'acqua lascerebbe credere?

E mentre da una parte all'altra della città si rincorrono voci, tessute filo dopo filo come una frangia, su

ritrovamenti annunciati da telefonate anonime, su segreti coperti dalla confessione, su trascorsi disdi-

cevoli, inquieta comunque sapere che attorno a Vagno, il giovane sacerdote brasiliano che è viceparro-

Il confessionale della chiesa della Trinità

co alla Trinità (il sacerdote che è stato avvisato del rinvenimento dello scheletro), ci siano stati, dopo il suo insediamento, voci e battute che poco hanno a che fare con l'accoglienza. E anche, nell'imminenza della scoperta, strane richieste. Sembra quasi un contrappasso, l'eredità della chiesa di via Pretoria. Centro della buona borghesia cittadina nella quarantina d'anni che l'ha amministrata don Mimì, centro indubbio di relazioni, raccordi, incontri, insom-

ma di quel potere silente che si esprime anche con una presenza, con una stretta di mano, la chiesa è oggi stata affidata a due sacerdoti che sono l'opposto di quello che può avere rappresentato quel parroco defunto che sarebbe voluto diventare vescovo: uno è africano, l'altro è brasiliano, giovanissimo quest'ultimo, da poco ordinato sacerdote, cresciuto e accudito come un figlio dalle suore del Sacro cuore. E' turbato, raccontano,

impaurito. Mangia pochissimo, si affiderà a un avvocato, lui che parla ancora a stento l'italiano. Rappresenta quanto di più lontano si possa immaginare dalle relazioni di Potenza. Quando è stato ordinato sacerdote per fargli festa hanno dovuto invitare i bambini adeguatamente istruiti al canto e le famiglie della scuola di viale Marconi che è la sua seconda casa. Forse il giovane brasiliano non ha mai saputo chi era Elisa Claps.

nianza - gli chiede di altre sue visite ai piani alti della canonica, con altre ragazze. La Sciarelli dice: «Perché non si è messa sottosopra la chiesa?». Dubbi sul ruolodi don Mimì Sabia. Un cittadino al microfono dice: don Mimì mi aveva detto che qualcuno poteva aver rubato le chiavi della chiesa. Poi, un approfondimento sulle questioni di fede (il vescovo dice che non è sconsacrata, l’esperto didiritto canonico parla di profanazione). Molto spazio a mail e telefonate: «Siamo stati inondati», commenta Sciarelli. A parte testimonianze di ragazze che dicono di aver subito il taglio di capelli da Restivo, una donna - sedicente impiegata della Biblioteca nazionale, dove era direttore il padre di Restivo ha sostenuto di aver visto il sospettato, nei giorni successivi al fatto, girare con evidenti graffi al collo. Si è parlato anche dei fidanzatini di Policoro e Natalina Orlandi - sorella di Emanuela, scomparsa nell’83 a Roma - ha dato la sua solidarietà ai Claps. Don Marcello Cozzi, prete che da sempre ha lottato insieme alla famiglia di Elisa, ha ribadito - nella diretta dal centro storico - il concetto della signora Filomena e di Gildo: questa volta vogliamo la verità, chiediamo che sia cercata senza superficialità e non ci fermeremo davanti a nulla.

L’ALTRO CASO Appello sui fidanzatini C’ERA ANCHE la mamma di Luca Orioli - uno dei due “fidanzatini di Policoro”, l’altra era MArirosa Andreotta - alla puntata di ieri di “Chi l’ha visto?”. Il senso di quella presenza in un comunicato dell’associazione Libera. Nella nota si parla esplicitamente di ragazzi «uccisi nella cittadina jonica la sera del 23 marzo 1988» (la versione ufficiale è che si siano suicidati). Dice don Marcello Cozzi, referente lucano di Libera: «Per un corpo finalmente ritrovato dopo 17 anni ce ne sono altri due per i quali, da 22 anni, non si è ancora trovata o forse cercata la verità. Il clamore di questi giorni (il riferimento è al ritrovamento del corpo di Elisa Claps, ndr) non deve farci dimenticare che ci sono altri due ragazzi che ancora attendono giustizia». «La storia di Elisa e quella di Luca e Marirosa prosegue il sacerdote impegnate contro il malaffare - sono paradossalmente accomunate dalle stesse dinamiche: tragedie nate per caso a cui hanno fatto seguito depistaggi e insabbiamenti che hanno favorito la superficialità e l’approssimazione delle indagini». «Le vicende - aggiunge - hanno in comune anche l’invito costante a non parlarne: l’invito a fare silenzio su quanto accaduto a Potenza e Policoro, oltre all’accusa di voler strumentalizzare queste tristi pagine della nostra storia». «Vogliamo ribadire ancora una volta - conclude don Cozzi - così come abbiamo fatto sabato mattina in piazza, che nessuno può invitarci al silenzio quando ci sono di mezzo vite umane private della dignità”».

LA RIFLESSIONE di ASSUNTA BASENTINI segue dalla prima e della vita reale, è sempre da ricercare nel “non detto”. E' lì, in quello specchio segreto, impolverato, invisibile ad occhi discreti e distratti, che sono custodite le verità che accompagnano ogni vita umana, verità che prima o poi, per caso, in nome della giustizia divina, difficilmente attraverso la giustizia dei tribunali (amara considerazione per una che ha grande rispetto della giurisdizione), affiorano dal profondo, per essere consegnate alla vita, alla cronaca, alla storia. Adesso che i resti della dolce Elisa sono stati scoperti, sicuramente grazie a quella “pietas” divina, invocata ogni giorno e ogni notte nelle preghiere di una piccola-grande donna, mamma Filomena, la storia di questa nostra città, tran-

quilla e perbene, ricostruita nelle mura, meno nelle coscienze, è tornata indietro, a quel 12 settembre 1993. In questi giorni di dolore e rabbia, come tutti, ho sentito e letto commenti, pensieri, sensazioni, interrogativi inquietanti. Mi ero ripromessa di ascoltare in silenzio e di dare spazio al dolore e a quel nodo alla gola che, senza avviso, irrompe nei diversi momenti della giornata; sarà comunque così, ma forse è giusto offrire alla memoria di Elisa e alla sua martoriata famiglia, i pochi ma cari ricordi di quei giorni , come una testimonianza morale. Ricordo la sensazione di smarrimento e paura alla notizia del tgr, una sensazione nella quale , già nelle prime ore, si alternavano angosce e speranze. All'epoca, gli uffici del Tribunale e della Procura per i Minorenni erano in Via Mazzini, in un condominio a pochi passi dallo stabile in cui tuttora abita la fami-

E’ l’ora del la vergogna glia Claps. In quella strada stretta e occupata sempre da troppe macchine, ci si conosceva tutti. I rapporti tra la gente del quartiere erano cordiali, empatici, sereni; anche un ufficio giudiziario così delicato, con un'utenza difficile, era ben integrato nel tessuto sociale del rione. Ci si incrociava al mattino, nell'orario d'ufficio e di scuola, a metà giornata, al bar o in pasticceria, spesso tenendo per mano i bambini e i ragazzi da ascoltare, sempre spaventati e tristi…, poi , a fine giornata, al vicino supermercato, per una spesa improvvisata e di fortuna. C'era sempre il tempo per un saluto, per una battuta, per un sor-

riso di speranza, con tutti, anche con mamma Filomena, con Elisa, con Gildo, con i loro volti buoni. Poi, lunedì 13 settembre 1993, via Mazzini non era più la stessa. Si respirava un'aria greve, surreale, che evocava un evento tragico, di morte. Quella stessa sensazione l'ho provata mercoledì 17 marzo, davanti a quella vecchia fontana della chiesa della Trinità, che, sembrava fare da scudo, proteggere, dal resto del mondo, la sacralità del luogo. E invece no, non è stato così, perché forse i delitti “perfetti”, hanno bisogno di scenari suggestivi e importanti. Mi fa paura

questa città e questo paese, in cui accade che bambine e bambini, ragazze e ragazzi uccisi, restano senza colpevoli, come è accaduto di recente, alla piccola Matilda, massacrata nella sua casa (presenti la madre e il convivente), senza colpevoli… per insufficienza di prove! Elisa cara, non sarà così per te, perché “tu sai”, e il tuo sorriso di speranza porterà alla verità. Un ultimo pensiero. Fra tante parole, è stato anche scritto, nel comprensibile caos emotivo, che magari bisognerebbe chiedere scusa a qualcuno. Non credo sia il momento delle scuse, ma della vergogna. Ripartiamo da questo umile sentimento e attendiamo, feriti e addolorati, che le indagini, possano consegnarci “i resti “di una verità che, speriamo, non sia ancora più sconvolgente e scabrosa della morte toccata a Elisa.

I sopralluoghi sul tetto della Trinità dopo il ritrovamento del corpo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Ora più che mai il giallo si autoalimenta di verità e illazioni. Da don Mimì al prete brasiliano: come è cambiato un centro di potere

MIRIAM Raffai che esprime preoccupazione per la scomparsa di Elisa è stata la sequenza di apertura della puntata di ieri sera di “Chi l’ha visto?”, il programma di Rai Tre che dall’inizio non ha mai mollato il caso. I timori della prima conduttrice si sono trasformati, col tempo, in un inferno lungo quasi 17 anni. E, come una via crucis laica, “Chi l’ha visto?” ha attraversato tutte le tappe di questo inferno, fino alla volta di mercoledì scorso, ennesimo incubo ma almeno primo vero, tragico punto fermo. A lanciare di nuovo l’appello perché chi sappia parli, c’erano in studio da Potenza anche la mamma di Elisa Claps, Filomena, e uno dei due fratelli, Gildo. “Chi l’ha visto?” ha senza sosta riproposto la vicenda, riportato le novità, sollecitato le indagini. Nel corso della trasmissione si è parlato molto anche di depistaggi. Oltre a quelli di cui anche il Quotidiano della Basilicata ha parlato nell’edizione di ieri, c’è una vicenda uno poco nota. Un maresciallo dei carabinieri che, contattato l’inviato Rai Giuseppe Rinaldi, gli raccontò di una terza persona che aveva visto Elisa allontanarsi volontariamente. Rinaldi aveva poi contattato l’uomo facendosi narrare l’episodio. Una testimonianza con ogni evidenza inattendibile, per la qualela Sciarelli ha chiesto a quel maresciallo: spieghi perché favorì quello che oggi sembra un depistaggio. Visti anche interviste e interrogatori a Danilo Restivo, il primo sospetto, su cui la cronaca ha cristallizzato una serie di sospetti, indizi, notizie e coincidenze. «Il suo avvocato, Mario Marinelli, tempo fa ci scrisse - dice al telefono la Sciarelli - per chiederci perché ci occupassimo ancora di quel caso, invitandoci a interessarci ad “più spettacolarie gravi vicende”. Proprio così: spettacolari». Critiche anche alla pm che condusse le indagini subito dopo la scomparsa, Felicia Genovese. Interrogando Restivo - imputato per falsa testimo-


10 Primo piano

Martedì 23 marzo 2010

Primo piano 11

Martedì 23 marzo 2010

Per Bersani rush elettorale con ottimismo

Lo scontro politico

Pd guarda a Parigi e spera: «Italiani stanchi del premier»

I vescovi italiani prendono posizione sui programmi delle elezioni regionali

di CRISTINA FERRULLI

Cei: «Un voto contro l’aborto» Nelle parole di Bagnasco un implicito riferimento alle posizioni di Bresso e Bonino sulla RU486 di ELISA PINNA

|

IL PREMIER

|

Nell’evento di Bologna ci sarà un’intervista al regista

Silvio scrive agli elettori «Nel Lazio vinceremo» di FRANCESCO BONGARRÀ ROMA – Silvio Berlusconi si mostra ottimista: nonostante il caos liste e l’esclusione del Pdl, si dice «certo» della vittoria di Renata Polverini nel Lazio, ribadisce che le prossime regionali «sono anche politicamente importanti per tutta l’Italia» e rinnova l’appello al voto utile. Perchè, è il ragionamento del leader del Pdl, «ogni vo-

to non dato è regalato alla sinistra e quindi è perduto». In una lettera “personalizzata” agli elettori laziali, il cui nome di battesimo viene messo in testa ad una missiva-appello, Berlusconi spiega che «ora più che mai la sfida è tra noi ed un’opposizione che sa solo dire dei no, che sa solo diffondere veleni, pessimismo e catastrofismo e che a Roma vuole vincere impedendo a noi di partecipare al voto». «La scelta di campo - sprona il presidente del Consiglio – è oggi più che mai tra un governo del fare e l’opposizione delle critiche a vuoto, delle chiacchiere e degli insulti. Una sterile propaganda che non può nulla contro i nostri risultati concreti, perchè nonostante tutte le difficoltà il mio governo ha continuato a lavorare bene per tutti gli italiani». Segue un elenco dettagliato delle cose fatte e la richiesta di un nuovo mandato a «lavorare per cambiare in meglio l’Italia». «Per farlo dobbiamo voltare pagina nel Lazio –è l’appello - e votando per la candidata presidente Renata Polverinileipuò dareilsuoindispensabile contributo portando in Regione quella moralità del fare che tanti buoni frutti ha dato in questi primi venti mesi di governo».

Rivolgendosi in serata agli elettori calabresi in collegamento telefonico, Berlusconi rinnova l’appello control'astensione, vistacome il vero pericolo per il centrodestra. «Votiamo per elezioni regionali ed amministrative, ma si tratta di elezioni politicamente importanti per tutta l’Italia», dice. Si dà molto da fare il premier nell’invocare il voto utile, senza preoccuparsi di dare qualche calcio negli stinchi a Casini che, pure, in regioni come il Lazio e la Campania e porterà acqua al mulino del centrodestra. La Lega e Fini rappresentano le due spine (elettorali) nel fianco del Cavaliere: il Carroccio, già assaporando il successo nel Nord, comincia a farsi avanti per la successione della Moratti a Milano; mentre il presidente della Camera, preso a bersaglio per la sua assenza in piazza sabato («però poteva almeno fare un salto», lo ha bacchettato Formigoni), fa, in fondo, la sua campagna elettorale, girando per il paese e diffondendo il suo pensiero, che a volte cozza con quello del Pdl, e infastidisce Berlusconi. Anche ieri ad esempio, ha ripetuto che il centrodestra non deve rincorrere la Lega appiattendosi sulle sue posizioni.

Renata Polverini

La sfida di Santoro, parla anche Roberto Benigni di DANIELA SIMONETTI ROMA –Il giovedì è di Michele Santoro e il 25 marzo la sua promessa e la sua speranza sono quelle di entrare nelle case di tutti gli italiani: non c'è par condicio che tenga e così il conduttore offre la sua chiave di lettura all’evento del Paladozza, battezzato Raiperunanotte. Non è il Santoro-day – dice aprendo la conferenza stampa alla sede della Federazione Nazionale della Stampa per presentare l'appuntamento – ma una risposta collettiva a un nuovo diktat del silenzio, quello del regolamento della par condicio. E lancia a sorpresa un intervento di Roberto Benigni dedicato alla libertà. «E' un avvertimento democratico» per raccontare ciò che non è stato raccontato, per «accendere l’informazione» attraverso ogni mezzo e ogni canale: televisioni, radio, web, piazza. Un modo per far capire che oggi la censura non può essere applicata. «E' vero – afferma Santoro affiancato da Vauro Senesi, Marco Travaglio e Sandro Ruotolo e dai vertici della Fnsi e dell’UsigRai –noi siamo di una parte, quella del pubblico e vogliamo raccontare la nostra storia, quello che ci è accaduto». Questo, secondo Santoro, è il primo sciopero degliabbonati della Rai. Il giornalista elenca le numerose te-

Michele Santoro

levisioni che seguiranno l'evento, orgoglioso in particolare delle parole spese da Al Gore nei suoi riguardi, si sofferma sul forte investimento fatto suInternet,cita letantepiazzeitaliane che si stanno attrezzando con maxischermi. «Cercheremo di garantire l’accesso alle immagini a tutti e in queste ore lavoriamo per questo obiettivo», sottolinea. E non potevano mancare i riferimenti all’inchiesta di Trani, alle pressioni di Silvio Berlusconi sull'Agcom, al rischio di sanzioni disciplinari che non impensierisce nè Santoro nè la sua squadra grazie anche all’impegno del sindacato. «Noi –spiega alla platea di giornalisti –non pensiamo di fare qualcosacontroqualcuno. Alcontrario,vo-

|

Dal centrosinistra reazioni volte a evitare possibili strumentalizzazioni. Ma il Pdl plaude

Emma: «Un evergreen». Bersani non fa polemica Di Giovan Paolo (Pd): «Non si usi la Chiesa come un menu alla carta». Idv difende la 194 di PAOLO CUCCHIARELLI ROMA – Emma Bonino commenta subito l’indiretto monito giuntole dal “parlamentino”dei vescovi italiani. È un «evergreen. Non c'è alcuna novità, sono le solite cose». Anche il segretario del Pd cerca di non dar alimento alla polemica strettamente politica sulle prossime votazioni: «E' un discorso serio»,dice commentando il richiamo morale rivolto dalla Cei. «Noi siamo attenti non solo alla questione sociale ma anche a quello che la Chiesa da tempo definisce la questione antropologica. Ma chiediamo che la politica possa prendersi la sua autonomia e la responsabilità di affrontarlo». Un modo per non

scendere sul terreno della possibile strumentalizzazione delrichiamo in chiave elettorale («Non ci vedo un appello elettorale» dice poi Bersani in serata). Più esplicita invece Livia Turco cheloda leparoledel segretariodella Cei: «Da parte dei vescovi arrivano parole profonde e preoccupate sulla crisi economica e sociale ed apprezziamo l’invito alla moralità della politica. Condividiamo il richiamo all’importanza di promuovere buone politiche per la famiglia». Diversa la valutazione che viene dalla maggioranza: sono parole – ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri – che «impegnano tutti i cattolici e soprattutto i cat-

tolici impegnati in politica». Noi «siamo grati al cardinal Bagnasco per il suo contributo di chiarezza e saggezza». Maurizio Lupi polemizza direttamente con la Bonino: «Le parole del cardinaleBagnasco saranno anche, come dice in maniera sprezzante Emma Bonino, un evergreen, ma indicano l’unica strada possibile per costruire una società che ponga al centro la persona e i suoi bisogni». Critica l'uso strumentale che il Pdl fa delleparole di Bagnasco,il senatore Di Giovan Paolo (Pd), che invita la maggioranza a non «usare la dottrina della Chiesa come un menu alla carta». Le uniche critiche arrivano dall’Idv: «Le parole di Bagnasco esprimono un legittimo punto di vista, tuttavia non sono condivisibili: la legge 194 ha ridotto il numero degli aborti ed ha eliminato la piaga delle interruzioni di gravidanza clandestine, causa di morte e dolore».

gliamo batterci per tutti,anche per il Pdl e Berlusconi e vogliamo batterci per essere quello che siamo. È da rigettare lo schema ideologico dell’informazione secondo il quale i diversi devono essere ugualiagli altri». Berlusconi? «E' sua la scelta di restare fuori dalla nostra serata, di rimanerne lontano ma noi combattiamo per tutti, pure per lui». «Il nostro –prosegue –è un avvertimento democratico perché non si può mettere a tacere il dissenso». Tanti gli ospiti del parterre della serata bolognese dove l'intervento centrale sarà dell’epurato storico Daniele Luttazzi: ci sarà un’intervista di Roberto Benigni realizzata da Sandro Ruotolo. E poi i colleghi: Gad Lerner, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Norma Rangeri, Filippo Rossi. Lucia Annunziata sostiene l’amico Michele ma sarà assente perchè impegnata negli Stati Uniti. Parteciperanno i cantanti Morgan e Antonello Venditti. E ancora Nicola Piovani, Teresa De Sio, Antonio Cornacchione, Elio e le Storie Tese, il trio Medusa. Sabina Guzzanti darà un contributo video. Non ci saranno i politici. Infine le cifre: il Paladozza è andato esaurito nel giro di tre ore. La sottoscrizione è stata un successo e Santoro annuncia che l’obiettivo di 2,5 euro per cinquantamila persone sta per essere raggiunto.

di RITA BONAGA

L’INTERVENTO

LA POLEMICA Vita: «Perché il Tg1 “riscopre” il caso Marrazzo?» ROMA – Vincenzo Vita, senatore del Partito democratico e membro della vigilanza Rai, ha criticato duramente l’edizione di ieri sera del Tg1. «Il Tg1 delle 20 mette tra le prime notizie di giornata una nuova puntata del giallo sull'uccisione di Brenda, per parlare per l’ennesima volta di “caso Marrazzo”», ha spiegato Vincenzo Vita in una nota, «per di più, una notizia di cronaca in questo caso viene invece legata alla pagina politica e messa prima dei servizi su Sarkozy o su Obama». Per Vincenzo Vita, «ogni scelta giornalistica è giustificabile, ma certe operazioni sono così smaccate da diventare controproducenti. Se si perdono spettatori - ha poi concluso il senatore del Partito Democratico - poi non ci si meravigli».

|

Fini, sì al presidenzialismo ma «senza slogan»

VENEZIA – Il presidenzialismo: una riforma che va affrontata «senza sventolare le bandierine», senza fare propaganda e «battute da comizio». Il presidente della Camera Gianfranco Fini comincia la sua giornata in Veneto dicendo che a cinque giorni dalle elezioni non cadrà nella “trappola” e che di «certe cose» non parlerà («so che mi attendono al varco inviati arrivati anche da Pechino»), ma poi alcuni temi “caldi” li affronta durante la presentazione del suo libro a Verona, Padova e Mestre. A cominciare dal presidenzialismo, di cui Silvio Berlusconi ha parlato due giorni fa annunciando dal palco della manifestazione del Pdl in piazza del Popolo la sua intenzione di arrivare entro la legislatura all’elezione diretta del presidente della Repubblica. «Io credo all’inve-

minciato a farla. Cosa farò in futuro? Non ne ho idea, guai se avessi un obiettivo. Il problema non è cosa faccio io, Tizio o Caio. Abbiamo un patrimonio di idee: mettiamolo al servizio della società di domani». E tra le sfide che «bussano già alla porta di casa e noi invece facciamo finta di no», il presidente della Camera indica l'integrazione degli immigrati, la questione della cittadinanza e del diritto al voto amministrativo, un tema, avverte, che non può essere risolto con una battuta che si fa in un comizio». Anche perchè il Pdl non puo essere la «fotocopia» della Lega: per Fini, il rapporto con il Carroccio è sì «strategico», ma «se il Pdl è una fotocopia della Lega perchèuno dovrebbevotare la fotocopia e non l’originale?». Il Pdl dunque «può avere un ruolo di leader della coalizione nel momento in cui sa essere differente dalla Lega».

A Verona il presidente della Camera invita il Pdl a essere più autonomo dalla Lega

Emma Bonino

stitura diretta e popolare del capo dell’esecutivo e non del presidente della Repubblica – premette il cofondatore del Pdl – ma questo non significa mettere il Parlamento in uno stato di minorità. Il Parlamento deve essere più forte, non più debole. La democrazia deve essere rappresentativa e governante». Ma su questa come sulle altre riforme costituzionali, secondo Fini, si deve cercare «la via della condivisione» e per il presidente della Camera il motivo è molto semplice: «Basta leggere la Costituzione per capire che si può fare a maggioranza, ma c'è anche scritto che se non è ampia si puo arrivare al referendum: è un film che abbiamo già visto e sappiamo

Gianfranco Fini

come è finito. Allora di cosa discutiamo? Va dunque cercata «la via della condivisione» con le opposizioni: «Nonpossiamo parlaree parlare delle riforme come se fosse un mantra e poi non farle, altrimenti la gente non ci crede più», avverte Fini e spiega: «La politica non è un comizio, non è propaganda. Ne conosco bene l’importanza e la nobiltà, ma arriva il momento in cui devi metterli in un cassetto». Parlando di presidenzialismo, il direttore del Gazzettino che lo intervista non si fa sfuggire l’occasione di chiedere a Fini quali siano le sue “ambizioni” per il suo futuro: «Dalla politica ho già avuto molto di più di quanto mi sarei immaginato quando ho co-

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

CITTA' DEL VATICANO, – La difesa della vita umana, innanzitutto dal «delitto incommensurabile» dell’aborto anche nella forma di pillola abortiva, è uno dei valori «non negoziabili» su cui i cattolici devono basare il loro voto politico. Nella settimana più infuocata della campagna elettorale verso le regionali, i vescovi italiani sono scesi in campo e hanno bocciato quei candidati che si sono schierati a favore dell’introduzione della RU486, come hanno fatto nel Lazio Emma Bonino e in Piemonte Mercedes Bresso, peraltro mai citate espressamente. Attraverso il loro presidente, cardinale Angelo Bagnasco, hanno denunciato però anche il degrado della politica e dell’amministrazione statale italiana al malaffare: non ci possono essere «alibi preventivi» o «coperture impossibili» - ha spiegato l’arcivescovo di Genova – per coloro che rubano, per proprio tornaconto personale, dalla «cosa pubblica». Ieri, con una relazione di 19 pagine, il cardinale Bagnasco ha aperto i lavori del tradizionale Consiglio episcopale permanente di primavera, il “parlamentino” dei vescovi italiani che quest’anno si è riunito – casualmente, dicono gli organizzatori - proprio alla vigilia della nuova tornata elettorale. Il presidente della Cei non ha in ogni caso eluso l’argomento e, anzi, lo ha introdotto con una lunga requisitoria contro l'aborto, descritto come «un’ecatombe progressiva», che si vuole rendere «invisibile» attraverso l’uso di pillole da assumere in casa. «Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole?», si è chiesto il presidente della Cei. «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene – ha scandito - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». «L'evento del voto è – ha detto – un fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare». Bagnasco ha spiegato che ci sono «valori non negoziabili», come «la dignità della persona umana» o «l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale». Su questi, ha proseguito «si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori» come «il diritto al lavoro e alla casa; la libertà di impresa finalizzata al bene comune; l’accoglienza verso gli immigrati». Anche sulla seconda categoria di valori, il cardinale si è soffermato, chiedendo che gli immigrati siano integrati nella società italiana, trattati da «eguali» e non relegati in «isole etniche»; auspicando che le imprese non pensino di risolvere la crisi con il taglio dei posti di lavoro; premendo di nuovo perchè il governo vari ammortizzatori sociali in modo che nessuno si senta «abbandonato dalla collet-

tivita» in tempi di povertà e disoccupazione, specie giovanile. Poi, in modo gentile e garbato, ha introdotto l’argomento che domina le cronache giudiziario-politiche di questi settimane. «Dinanzi a quel che va emergendo anche dalle diverse inchieste in corso ad opera della Magistratura, e senza per questo anticiparne gli esiti finali, noi Vescovi ci sentiamo di dover chiedere a tutti, con umiltà – ha detto l’arcivescovo di Genova - di uscire dagli incatenamenti prodotti dall’egoismo e dalla ricerca esasperata del tornaconto e innalzarsi sul piano della politica vera». «Si recuperi – ha esortato – il senso di quello che è pubblico, che vuol dire di tutti e di cui nessuno deve approfittare mancando così alla giustizia e causando scandalo dei cittadini comuni, di chi vive del proprio stipendio o della propria pensione ed è abituato a farseli bastare, stagione dopo stagione».

A sinistra il cardinale Angelo Bagnasco sopra il “parlamentino” della Cei

ROMA – Il Pd spera che la rinascita dei socialisti francesi, dati per morti solo due anni fa, sia il segnale che un “vento di gauche” domenica prossima tirerà anche in Italia. «Berlusconi comincia a non fare più la presa di una volta», è convinto Pier Luigi Bersani raggiunto dal monito della Cei contro l’aborto proprio mentre fa campagna elettorale a Roma per la radicale Emma Bonino, vittoria «fondamentale» per cominciare «a mandare a casa» il premier ma anche come «primo piatto» per dare il benservito al sindaco Gianni Alemanno. Il rush finale della campagna elettorale si gioca su margini molto stretti nelle regioni in bilico, soprattutto Piemonte, Lazio e Liguria. Ma tutti i big Pierluigi Bersani del Pd mostrano ottimismo, rinvigoriti dalla batosta elettorale di Sarkozy e anche dal successo di Obama vincente nella battaglia sulla riforma sanitaria. «Due grandi fatti, la riforma sanitaria Usa e la Francia dove la sinistra è tornata a vincere, dimostrano che anche nel cuore dell’Europa il populismo e la demagogia della destra non convincono più», è l’analisi di Massimo D’Alema, condivisa anche da chi, come Rosy Bindi, non viene dalla socialdemocrazia europea. Solo lunedì prossimo si saprà se l’aria è cambiata davvero anche se i democratici leggono nel «nervosismo» del premier il timore del Pdl che l’astensionismo colpisca oltre misura il primo partito di governo. Paura che spiega anche il ri-

fiuto del confronto tv perchè il presidente del consiglio «è in difficoltà nell’affrontare i problemi reali dei cittadini» e «concepisce la politica come eterno comizio». Certo, ammette il leader Pd, l’obiettivo delle urne non è far cadere il governo ma mandare «una letterina un pò brusca» al presidente del consiglio e cambiare «l'agenda della politica, ora sintonizzata solo sui problemi di uno». Un primo passo preludio al secondo, ovvero la cacciata di Berlusconi, che avverà «quando – è il timing di Bersani abbiamo pronta una alternativa per gli italiani». Ovvero quando sarà pronta la nuova alleanza di centrosinistra che in alcune regioni avrà il suo primo test. «Credo che – ribadisce il segretario Pd – dalle regionali possa venire un incoraggiamento molto forte, e quindi che si possa fare un percorso positivo dal punto di vista delle convergenze attorno a un tema fondamentale: il legame tra questione democratica e questione sociale». Alleanza che per ora ha una geometria variabile che comprende l'Udc in Piemonte e i Radicali nel Lazio. Ma, in questo, il vertice del Pd non vede alcuna contraddizione così come non si sente chiamato in causa dal richiamo della Cei sui valori. Bersani si sforza di leggere nella sua interezza le parole del presidente della Cei Bagnasco e si dichiara «attento» agli argomenti della Chiesa sia sui comportamenti sia su temi come aborto e vita. Ma chiede che «la politica possa prendersi, in autonomia, la responsabilità» di affrontare questi nodi.


12 Primo piano

Martedì 23 marzo 2010

Condividi da Facebook

Verso le Regionali Incontro - scontro tra i cinque candidati governatori all’iniziativa promossa dall’Ucsi

A sei giorni dal voto monta la polemica POTENZA - Col botto. Si è concluso il ciclo di 3 appuntamenti pre elettorali organizzati dall’Ucsi. Ieri sera al Principe di Piemonte di Potenza con il confronto - moderato dal giornalista Rai, Edmondo Soave tra i 5 aspiranti governatori lucani che domenica prossima si misureranno con il voto. Confronto che in più momenti ha assunto i toni dello scontro. Questa volta rispetto ai precedenti televisivi, infatti, c’è stato meno “fair play”. Accuse, provocazioni, prese di distanza ogni minuto tra i vari candidati. Eppure prima dell’incontro il clima sembrava disteso con il candidato del centrosinistraVito DeFilippo e Magdi Cristiano Allam di Io amo la Lucania che attendendo l’arrivo degli altri tre hanno discusso in maniera molto affabile. Poi però con l’arrivo di tutti e 5 i candidati governatori gli animi si sono scaldati. Già dall’esordio, quando si è partiti con la domanda di Soave sul ritrovamento del corpo di Elisa Claps.E subito scintille, con il candidato Florenzo Doino, del Partito dei comunistilavoratoriche haparlatodi «omertà istituzionale». Immediate distanze sono state assunte da De Filippo che dicendosi «addolorato rispetto alla domanda» ha sottolineato di riporre la massima fiducia verso il lavoro delle forze dell’ordine e poi ha espresso vicinanza alla famiglia di Elisa. Magdi Cristiano Allam ha subito invitato «a recuperare la sacralità della vita e a stringersi intorno alla famiglia Claps». Sulla stessa linea le parole del candidato del centrodestra, Nicola Pagliuca mentre Marco Toscano, aspirante presidente della Regione per Sui - generis, ha “solo” chiesto «un applauso a Elisa». Calore dalla platea. Subito dopo, si è passato a parlare di politica: il vero motivo per cui i candidati erano al Principe di Piemonte. E quindi si è iniziato a parlare di Mezzogiorno «e della inadeguatezza della classe dirigente meridionale» secondo la lettera dei vescovi. Ha esordito il presidente della giunta uscente che ha puntato l’indice contro «uno Stato e un governo che hanno dimenticato completamente il Sud». De Filippo ha proseguito, rilanciando ilconcetto diuna «frattura economica e sociale tra il Nord e il Sud del Paese che è il casopiù anticointutto ilmondo». «Da 150 anni» ha sottolineato Soave che poi ha dato la parola a Pagliuca, che in una sorta disfida uno a unocon De Filippo (i due sono scontrati

dialetticamente per tutta la durata dell’incontro) ha ribadito: «Negli ultimi 15 anni in Italia non ha governato solo Berlusconi ma per 8 anni c’è stato il centrosinistra». E quindi Pagliuca ha attaccato «il sistema del clientelismo che governa in Basilicata e che utilizza le tante risorse solo per il bisogno senza creare sviluppo». Caustico anche l’intervento di Marco Toscano: «Il Sud è in queste condizioni perche la politica deve recuperare l’onesta che non esiste più». E quindi il candidato di Sui - generis ha parlato di «cattiva gestione» e di «un utilizzo delle risorse inutile che non ha prodotto

nessun risultato». Allam non è stato da meno e ha auspicato che la «politica assuma un comportamento più etico». E quindi ha parlato di una classe politica dirigente che ragiona su dinamiche «spartitorie». Poi l’ex vicedirettore del Corriere della Sera ha parlato dei numeri “in rosso” del sistema socio - economico della Basilicata. Doino invece, si è soffermato sulla necessità «di offrire opportunità di lavoro non precario ai lucani». Il candidato “comunista” ha preso di mira gli «enti regionali che di fatto creano precari». Con il passare dei minuti il climasi èsurriscaldato. DeFi-

Io Sud per il lavoro L’INIZIATIVA “Io Sud job”si avvale, spiega Gerardo Graziano, coordinatore regionale di Io Sud, «della collaborazione di insigni studiosi e operatori del settore dell’economia teorica ed applicata nonché di operatori economici che sul field, soprattutto nelle regioni meridionali, hanno sperimentato negli anni l’incapacità dell’intervento statale calato dall’alto di risolvere l’annosa questione meridionale ed il divario di ricchezza e di benessere che vi è fra il Nord ed il Sud Italia». Ecco perchè «su tali temi, con la collaborazione del professor Salinas, dell’Universitàdi Bari,abbiamointesosviluppare ancorapiùnel concreto tale metodologia di lavoro». Così nasce la “piattaforma” con cui «saranno creati 20 progetti di job creation nei settori classici in cui riteniamo che il Sud, e quindi la Basilicata, possano emergere». Orgogliosi dell’iniziativa, anche a costo di incomprensioni, «in questa competizione elettorale dove si cerca di nascondere sotto il tappeto la tanta polvere di una amministrazione regionale che con la complicità di una opposizione collusa, non è riuscita a centrare nessuno degli obiettivi e traguardi che la gente di Basilicata si aspetta».

lippo ha sbottato: «Come al solito i miei avversari parlano di clientelismo ma alla fine le loro proposte programmatiche fanno emergere un grande “confusionismo”». Stoccate dagli altri con applausi a scena aperta dai “tifosi” di Pagliuca e di Allam che hanno riempito le prime file della sala congressi. A sorpresa alla fine “accordo” tra Doino e De Filippo che hadetto di gradire l’idea del candidato del Pcl «di far votare i direttori generali dai dipendenti di ciascun ente». Oggi nuovo confronto tra tutti i candidati alle 15 presso la sede di Confindustria di Potenza.

sione voluta dal federalismo della Lega, l’attenzione si è subito spostata sulla persona, su come il cittadino, il lavoratore prima di tutto, sia al centro dell’attenzione del programma politico: «Il cittadino - ha ripreso Cesa - deve poter scegliere i parlamentari. Serve a tal proposito una riforma istituzionale, nonché una della giustizia. Il nostro Paese necessita di un ammodernamento, e, per esempio, l’alta velocità è opera dei vituperati governi di centrosinistra della prima repubblica». Non si segnalano opere nuove da 15 anni, ha sottolineato poi Cesa, con l’augurio che il ponte di Messina possa essere realizzato. L’intervento non ha risparmiato neanche la tv, accusata di non rappresentare fedelmente la realtà, dal momento che, spesso e volentieri, non c’è attenzione ai reali

Belisario insiste e la Sel critica: «Non è il mercato»

Il confronto tra i cinque candidati governatori organizzato dall’Ucsi (f.M.)

FIAMMA TRICOLORE Cesa al Park Hotel di Potenza

problemi della gente, vero nucleo del programma politico dell’Unione di centro. «La famiglia è il nodo centrale - ha proseguito Cesa - non possiamo permettere che a causa di undicimila miliardi tolti alla scuola, i nostri studenti debbano effettuare ricerche all’estero, c’è bisogno di rimettere al centro del paese il bene comune». Confermando pieno appoggio a De Filippo, Cesa ha poi concluso soffermandosi su come l’Udc sia

stato l’unico partito ad aver approcciato in anticipo questa campagna elettorale andando tra la gente e non avvalendosi di potenti mezzi di comunicazione. «Il nostro è un disegno più alto, a prescindere dai candidati e che mira al bene dell’intero paese - ha concluso Cesa - c’è necessità di un forte scossone al sistema, per permettere al nostro paese di crescere e progredire, specie nel segno dei giovani».

gli APPUNTAMENTI Oggi, Bruno Tabacci, portavoce nazionale di Alleanza per l’Italia, terrà una conferenza stampa alle ore 10.30, presso la sede del partito, in via della Meccanica a Potenza. Tabacci sarà poi a Lauria alle ore 14, presso l’Happy Moments Cafè di Largo Plebiscito. Oggi, a San Nicola di Melfi, presso l’hotel Quadrifoglio, alle 18.30, alle , Beppe Fioroni parteciperà al convegno “Sviluppo solidale e territori coesi. Parliamone insieme”. Saranno presenti, tra gli altri, Vito Summa (candidato Pd sindaco Avigliano), Gennaro Straziuso (candidato Pd al consiglio regionale), Vito De Filippo candidato presidente Regione per il centrosinistra), Roberto Speranza (segretario regionale Pd).

ROSARIO Palese sceglie Gaber e ruba all’artista una citazione per farne il motto della propria promozione elettorale. E’ del 1972 la canzone “La libertà” di Giorgo Gaber a cui si ispira Palese. Il candidato di Italia dei valori nella circoscrizione di Potenza, fotografato nello studio, abiti semi-informali (rinuncia alla giacca) e mani appoggiate sulla scrivania, agli elettori ricorda che «libertà è partecipazione».

IL risultato positivo della sinistra larga in Francia invita al commento anche in Basilicata. «Il modello di sinistra plurale che è vincente alle regionali francesi èun incoraggiamento per la sinistra comunista e al tempo stesso una “lezione” per Veltroni - dice Giacomo Nardiello (Pdci-Fds) - Va evidenziata la capacità di De Filippo di rafforzare le motivazioni dello stare insieme». Sul tema anche Adeltina Salierno (Pd): «Martine, MarieGeorge e Cecile sono i nomi delle tre donne progressiste autentiche vincitrici delle elezioni regionali in Francia, donne che segnano un nuovo corso della politica perché si sono affermate per “affidabilità e credibilità”,perché sono state capaci di indicare e proporre un’alternativa alla destra e al conservatorismo».

Sanità: continuo scontro sul futuro assessore

Cesa: «L’Udc tra la gente e per il bene del Paese» POTENZA - Il giro d’Italia di Lorenzo Cesa ha fatto tappa anche a Potenza. Il segretario nazionale dell’Udc è infatti intervenuto, ieri sera, presso il Park Hotel di Potenza, altra tappa della sua campagna elettorale che sta toccando l’intera penisola. Esauriti i convenevoli, Cesa è parso subito a suo agio, sottolineando, in primis, la certezza di riuscire, con il suo partito, a raggiungere un importante risultato in tutto il Paese. «L’Italia sta cominciando a capire che ilbipolarismo non stadando più frutti - ha esordito il segretario nazionale dell’Udc - maè ancora forte il numero di persone che crede, come noi, nella difesa di valori importanti, della vita, della famiglia, che è all’ordine del giorno del nostro programma». Toccando, tra gli altri argomenti, anche il tasto della seces-

Citazione per Palese

Sulla pagina Facebook di Antonio Tisci (Pdl) il tema del giorno apre al dibattito. Parecchi i commenti allo spunto di Tisci che dice: «Obama passerà alla storia per aver introdotto la cassa mutua... insomma passerà alla storia per aver fatto nel 2010 quello che l’Italia ha dal principio del secolo passato. Grazie e Dio sono italiano». Ed ecco che si apre il dibattito. Tra i commenti il socialista Donato Salvatore replica: «Provate il sistema sanitario nazionale prima della riforma di Obama e soprattutto provatelo senza reddito».

Dalla Francia

Oggi, Gennaro Migliore, del coordinamento nazionale di Sel, alle 13.15 incontrerà gli operai all’ingresso B della Fiat di San Nicola; terrà alle 18 un comizio nella piazza centrale di Melfi. Poi, alle 20.30 sarà nel Materano. A Potenza, presso la sede di Confindustria in via Di Giura (ore 15), confronto con i candidati alla presidenza della Regione Basilicata. A Moliterno, oggi, al cineteatro Pino (ore 16), il presidente dell’Udc e vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, partecipa ad una manifestazione elettorale. Domani, Gaetano Fierro (Udc) sarà presnete alal manifestazione “Meno tasse per la famiglia”orga-

nizzata presso il Play planet di Potenza a partire dalle 17. Domani 24 marzo alle ore 19 presso Largo Pignatari Alessandro Singetta, candidato a consiglio regionale per l’Api, incontra la cittadinanza per un comizio pubblico. Giovedì 25 marzo, a Potenza, il candidato presidente della coalizione di centrosinistra, Vito De Filippo, con i candidati e i segretari politici dell’alleanza chiuderà la campagna elettorale presso il teatro Don Bosco alle 18. Venerdì, a partire dalle 20.30, la discoteca Moonlightalle portedi Potenzaospiteràla chiusuradella campagna elettorale di Vincenzo Folino (Pd).

«Ecco perché abbiamo scelto l’alleanza» LA Fiamma tricolore, dopo aver scelto, pur non avendo presentato liste di sostenere lo schieramento di centrodestra guidato da Nicola Pagliuca, si affida ancora una volta a una lettera aperta agli elettori per spiegare i motivi della decisione: «Unitamente a La Destra avevamo avviato un’alleanza con il centrodestra- ricordaRoccoTauro, presidente comitato centrale - Il venir meno della presenza delle liste provinciali, non poteva far cadere anche i motivi elettorali e politici che ci avevano indotto con tutta serenità e convinzione a stringere una accordo elettorale col centrodestra, in funzione anti centrosinistra, nell’esclusivo interesse della nostra terra. Né poteva essere diversamente. Quando si è in presenza di un dramma sociale come quello che si sta vivendo nella nostra regione, egoistico e suicida sarebbe non unire tutte quelle forze politiche dell’opposizione per mandare a casa i responsabili di tale sfascio». Del resto, «in questi 15 anni, ci siamo spesi con orgoglio nelle battaglie per la nostra identità di partito, dal dopo Fiuggi 1995 in poi. Abbiamo posto e proposto temi e soluzioni. Siamo scesi nelle piazze e nelle competizioni elettorali». Oggi, però, «tutto questo, può non bastare più. L’elettorato, anche a causa di

POTENZA - Belisario e la sanità. Anche per l’attacco “quotidiano” a Berlusconi parte utilizzando il settore sanitario e in particolare «la riforma sanitaria statunitense è l'emblema di un leader coraggioso e capace di grandi cose, Berlusconi guardi e impari da Obama come si governa». Pochi minuti e il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario poi diffonde il messaggio per le questioni lucane. E quindi di nuovo sulla sanità. Questa volta per ribadire che il prossimo assessorato alla Salute della Regione Basilicata dovrà essere “targato” Idv: «Basta clientelismo, basta sprechi, basta speculazioni. La sanità in Basilicata ha bisogno di una svolta ed è nell’interesse del centosinistra, in caso di vittoria alle regionali, affidare all’Italia dei valori l'assessorato alla Salute». Per Belisario «in Basilicata non abbiamo il fenomeno delle cliniche private ma abbiamo ospedali che così come sono non hanno ragion d’essere, perchè comportano uno sperpero di denaro pubblico e sono incapaci di risolvere i problemi dei cittadini. La Regione spende tantissimo nella sanità, 14 ospedali e un centro di ricerca oncologico per poco meno di 600 mila abitanti sono probabilmente troppi. Andrebbero ridisegnati, devono diventare centri specialistici». Secondo Belisario quindi, la richiesta dell’assessorato «non certo

Felice Belisario, senatore Idv

per una caccia alla poltrone» per l’ Idv «ma per sottrarre la sanità lucana al clientelismo e per porre un freno alle speculazioni dei privati. Sulla pelle della gente non si può speculare, i cittadini hanno bisogno di entrare in ospedale senza avere alcun tipo di riserva. Bisogna risparmiare ma garantendo servizi di eccellenza, su questo l’Idv non farà regali a nessuno, nemmeno al futuro governatore». Messaggio finale quindi, a De Filippo che aveva chiesto «di pensare prima a vincere e convincere sul programma elettorale» e che aveva sottolineato come errore la «prenotazione di assessorati in piena campagna elettorale». Belisario e l’Idv evidentemente non hanno intenzione di fare un passo indietro: «Vogliamo l’assessorato alla Sanità», si legge nella nota di Belisario. Più chiaro di così. Anche se i posizionamenti dell’Idv, che già nelle corse settimane ave-

vano creato non poche frizioni dialettiche tra Vincenzo Folino ex assessore regionale, candidato alla Regione con il Pd e il presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Potenza, anche candidato consigliere regionale con l’Idv, Enrico Mazzeo. E nonostante molti big della politica lucana nei giorni scorsi abbiano stigmatizzato la richiesta dell’assessorato da parte dipietrista. Già ieri (quando Belisario ancora non aveva ribadito il concetto espresso per la prima volta sabato) il coordinatore regionale di Sinistra ecologia e libertà, carlo Petrone era intervenuto duro: «Il balletto delle notizie sui prossimi assessori regionali, oltre a ripercorrere una vecchia cultura politica, chiarisce la vocazioni spartitoria e pattizia di alcuni partiti, come l’Idv,che confare davverosingolare confondono questa delicata e complessa fase politica con il “mercatino del venerdì». «Questo dimostra ancora di più - aggiunge Petrone - la necessità di aderire alla nostra proposta di decidere ora che la prossima giunta regionale, se il centrosinistra vincerà, venga composta da personalità esterne al consiglio. I voti si chiedono per essere eletti consiglieri e non assessori e bisogna superare il malcostume politico di assessorati che servono per perpetuare i propri consensi personali». sal.san.

IDV SI CONFRONTA CON ECONOMIA E POLITICA una legge elettorale liberticida del pluralismo, pretende uno schierarsi netto. E pure noi dovevamo decidere». Sui temi continuano a battagliare, spiegando che con Pagliuca, «la Fiamma tricolore ha trovato il politico che si è impegnato ad attuare alcuni punti del nostro programma politico. Quello che avremmo detto noi in campagna elettorale, lui lo farà proprio durante il suo mandato, ci auguriamo di tutto cuore da nuovo governatore della nostra regione». Senza dimenticare che proprio Pagliuca, nel 2000, quando la sinistra «inscenò un gran casino perché in alcune regioni il centrodestra si alleava con la Fiamma, Nicola Pagliuca di tutto ciò se ne infischiò, tirò dritto e divenimmo alleati».

«Il lavoro resta la priorità assoluta» MELFI - Nell’ambito di un dibattito organizzato a Melfi, su iniziativa del candidato Idv al consiglio regionale di Basilicata Gerardo Di Ciommo, si è discusso di lavoro e prospettive di sviluppo dell’occupazione nell’area del Vulture. Ai lavori hanno preso parte tra gli altri l’economista, Nino D’Agostino il presidente della cooperativa, Giubileo 2000, Liberato Canadà imprenditori, il capogruppo al Senato di Italia dei valori, Felice Belisario che ha spiegato come la crisi economica è ancora attuale e «solo il presidente del consiglio può affermare che non esiste. Del resto è l’unico parlamentare che ha denunciato al fisco nove milioni di euro in più rispetto all’anno precedente». Un pensiero viene rivolto ai lavoratori della Lasme di San Nicola di Melfi. «L’accordo per il reintegro di 50 dipendenti non è il migliore possibile - conclude l’esponente Idv, Felice Belisario - ma sono convinto che per tutti gli altri lavoratori in cassa integrazione si potrà trovare uno sbocco occupazionale futuro». Altri inter-

venti. «Mi sorprende che in pochi abbiano sottolineato come la prossima chiusura di Termini Imerese annunciata da Fiat - sostiene il cooperatore, Liberato Canadà - procurerà chiusure a raffica delle fabbriche in tutto l’indotto, compreso quello di San Nicola di Melfi. La crisi Lasme ne è solo il primo preoccupante esempio». Quindi un’analisi che inquadra tutta la Regione. «Tra il 25 per cento di famiglie lucane sotto il livello di povertà ed il 15 per cento che ne vivono ai margini - aggiunge l’economista, NinoD’Agostino -non si comprende come sia stato possibile chiudere un accordo con le multinazionali del petrolio in Val d’Agri che non ha superato il 7 per cento mentre Gheddafi chiudeva al 50 per cento». Infine la chiusura del candidato Idv. «Il lavoro resta la priorità assoluta in questa terra - conclude l’avvocato, Gerardo Di Ciommo - ed è su questo tema che il prossimo consiglio regionale dovrà misurarsi. Il mio impegno in questo senso sarà totale». Vittorio Laviano

Ipse dixit NABORRE

Sulla famiglia «ANCHE per la Basilicata, la famiglia è agenzia di formazione irripetibile e presidio di coesione sociale - dice Camillo Naborre (Pdl) - L’agenda politica, dunque, non può prescindere da azioni a sostegno delle famiglie e della maternità è l’appello - nell’accoglienza della vita dal concepimento al termine naturale».

FLOVILLA

Prodotti Vulture «LA nuova missione economica in Germania del distretto agroindustriale del Vulture rappresenta la strada per far crescere, intorno all’Aglianico, l’export degli altri prodotti - dice Antonio Flovilla (Api) - I produttori hanno innanzitutto bisogno di servizi di assistenza, di informazione di mercato, di strategia di marketing».

MATTIA

Bocciatura «LA maglia nera attribuita alla Giunta Regionale della Basilicata dal quotidiano La Stampa rappresenta una bocciatura all’operato di De Filippo - dice Franco Mattia - La Basilicata è all’ultimo posto in assoluto in materia di sicurezza sul lavoro, nonostante l’incremento di incidenti nei cantieri edili e nei campi».

MAZZEO

Contributi «LA nuova consigliatura - dice Enrico Mazzeo (Idv) - dovrà stare attenta alla scelta di concessione dei contributi economici regionali. Bisognerà evitare che aziende, poco serie, dopo aver beneficiato di corposi versamenti spariscano portando con se le attrezzature comperate con i soldi ricevuti dalla regione».

DI STASIO

Risorse locali «CHI , come me, vive nel Vulture-Alto Bradano - dice Rosetta Di Stasio (Mpa) - non può rimanere indifferente e trascurare le numerose e preziose risorse di questa bella e rigogliosa area territoriale lucana. Nel mio paese, Maschito - è un suggerimento - sarebbe importante riaprire la cantina sociale come luogo in cui ridare vita alla cooperazione lavorativa».

SENESE

Precariato COSTANTINO Senese (Api) riprende la problematica del precariato nel 118: «Mi auguro che la Regione Basilicata e l’Asp predispongano, nel più breve tempo possibile, gli atti necessari ad una stabilizzazione dei lavoratori, e che si lavori nell’immediato futuro per aumentare le postazioni del 118».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di SALVATORE SANTORO

Primo piano 13

Martedì 23 marzo 2010


14 Primo piano

Martedì 23 marzo 2010

Primo piano 15

Martedì 23 marzo 2010

«Una reazione al nostro esposto»

Finestra infranta al comitato elettorale di Mimmo Savino

Elezioni a Matera

Matera non merita azioni-spot

Cesa ieri sera in città

Mimmo Genchi punta su trasparenza e progetti Matera Cambia in prima fila contro la corruzione SONO stati i primi a paragonare l’onestà e la trasparenza dei cittadini ad un piatto di pasta e fagioli: sapore semplice e tangibile contro il malaffare, la corruzione, la politica intesa come profitto. Ne sono talmente convinti da promuovere la sagra della promessa in cui sputtanare pubblicamente chi promette pur di ottenere consensi elettorali. I candidati di Matera Cambia, che sostengono Mimmo Genchi alla carica di sindaco, sono convinti che lo scatto di reni, a Matera, sia possibile. Lo conferma lo stesso Genchi per il quale la trasparenza degli atti e la qualità della vita dei cittadini sono la base migliore da cui partire. Partecipazione democratica e Matera Capitale della cultura nel 2019 sembrano essere i temi forti di questa campagna elettorale. E’ davvero così? «Credevo anche io fosse così, almeno nella prima fase. Con il passare del tempo, però, emerge il vero tema: gli interessi edilizi, il piano regolatore e il regolamento urbanistico. Proprio qualche giorno fa, in uno dei confronti pubblici con gli altri candidati ho avuto ben chiaro qual è il partito del mattone che è trasversale ai gruppi politici». Qual è stato il freno maggiore che ha fermato Matera dal diventare una città migliore, in questi anni? «E’ mancata una classe dirigente illuminata. Nessun progetto, solo un coacervo di interessi che si sono concentrati sul centro direzionale, su San Giacomo, su Acquarium. Lì si vede come hanno governato finora». Il vero problema è stato rappresentato dai politici incompetenti o da quelli che hanno sottovalutato il proprio compito? «I politici che hanno causato questi problemi non l’hanno fatto per incompetenza, ma con intenzione. In questo ruolo sono stati agevolati dall’allontanamento dei cittadini dalla politica». Come si può trasformare il turismo in un elemento di sviluppo per la città? «Se non c’è un progetto, se non si definisce un programma, ci fermeremo alle azioni-spot. Sono necessarie azioni perchè a Matera giungano visitatori, si au-

mentino le permanenze. In questo modo procureremo reddito, trasformeremo il concetto di turismo in qualcosa di più interessante. Qualcuno ha detto che non c’è stagionalità, ma è falso. Registriamo dati positivi in estate che si riducono in inverno. Sarebbe necessario fare in modo che da altri punti d’Europa giungano turisti in una sorta di scambio che ci consenta di recuperare la stagionalità del turismo. Un Paese del nord Europa, il 2 luglio, sottoscriverà un gemellaggio con un hub materano per condurre turisti in mesi meno affollati. Azioni di questo tipo aumentano il flusso, il lavoro e l’indotto». In questo senso quale ruolo avrebbe il Comune? «Credo che si debba dotare di un ufficio di promozione turistica comunale, perchè Matera è la capitale culturale della Basilicata. Si tratterebbe di un organismo che sia collegato agli altri uffici comunali in grado di raccordare differenti meccanismi». Un progetto di questo tipo richiede anche un adeguamento delle professionalità comunali «L’amministrazione dovrebbe ritrovare l’entusiasmo che finora è mancato. Il personale, così, funzionerebbe meglio se motivata». Politiche edilizie indirizzate alle fasce deboli e mercato calmierato. Qual è il ruolo dell’amministrazione comunale? «Quello edilizio è un falso mercato. In tutti gli altri settori, se l’offerta supera la domanda i prezzi scendono. Il prezzo di costruzione di una casa è di circa 700 euro al metro quadro. Un prezzo altamente remunerativo per l’impresa che la costruisce. Come è possibile allora che il prezzo salga fino a 4000 euro? Dove finisce il margine? In città ci sono quattro o cinque imprese che determinano i costi per le imprese in subappalto. Il Comune però, può costruire direttamente attraverso lo strumento dell’edilizia comunale come accade a Parma. In questo modo si riuscirebbe a calmierare il mercato». In una fase come questa, messa in ginocchio dalla crisi, come può intervenire il Comune nei confronti del tessuto produttivo? «Non penso al settore del salotto, nei confronti del quale credo che sia inutile insistere. Sono fondi che

Mimmo Genchi al centro tra i suoi candidati, nel corso della “Sagra della promessa” promossa in piazza San Francesco nei giorni scorsi(foto Videouno)

CANDIDATO IN PILLOLE Il vero tema è il partito del mattone finalmente ho capito qual è

E’ mancata una classe politica illuminata per questa città

Le politiche sociali sono state gestite fino ad ora come un vero bacino di voti

L’Apt non serve Matera dovrebbe dotarsi di un ufficio turistico comunale verrebbero sottratti a un futuro di altro tipo. Continuare a dare ammortizzatori sociali, vuol dire che fra sei mesi saremo punto e daccapo. Il turismo sarebbe un’ottima opportunità per assorbire molte unità che hanno perso il lavoro nei salotti. Lo sportello unico delle imprese al Comune non è la panacea di tutti i mali». I Sassi possono essere un’opportunità? «Devono esserlo. Non li considero una bomboniera; rappresentano un quartiere particolare, in cui non tutto è consentito. I Sassi hanno una serie di limiti che devono essere accettati. Incentiviamo l’apertura di nuove attività commerciali e non alberghi, che invece trasformerebbero i Sassi in un luogo spettrale perchè quando non ci sono i turisti, resta tutto vuoto. Una resi-

CONFRONTO TRA SINDACI

Adduce: «Serve la politica» Tosto: «Fatti molti danni» NON È stato un confronto privo di spunti di interesse. Un confronto che ha mostrato come il clima nel finale della campagna elettorale comincia decisamente a scaldarsi. Gli imprenditori convenuti alla Camera di Commercio di Matera hanno affrontato temi di primo piano come il turismo e la sua capacità di far sviluppare e crescere economia e lavoro in città, le imprese e il ruolo nel quale si pongono ed ancora commercianti del centro storico e attività artiginali nelle aree Paip. Domande sulle quali i sei candidati sindaco Adduce, Acito, Tosto, Savino, Scarciolla e Genchi si sono cimentati in una serie di risposte che non hanno mancato anche di scatenare qualche velenoso battibecco, sia pur a distanza, viste le regole ferree imposte dalla par condicio che, in verità, tolgono qualcosa alla dialettica politica. «Ci vuole un’autorità politica che vada al sesto piano di via Moro, non può bastare un semplice capocondomino» ha attaccato Salvatore Adduce sottolineando la necessità di un filo conduttore che colleghi e sappia governare la città riuscendo anche a coordinare con le altre realtà regionali, nazionali ed europee. Di diverso avviso e molto dura la replica del candidato delle civiche Angelo Tosto che ha ribattuto: «qui il problema finora è stato proprio la politica, noi diciamo no a queste minacce, non c’è traccia di risultati e di lavoro in questi anni» commentando ironicamente poi anche l’opera svolta da Adduce durante le sue presenze parlamentari. Un battibecco che segnala come la campagna elettorale è entrata decisamente nel vivo.

CI RISIAMO. Una finestra infranta ed un secondo tentativo andato a vuoto. Tornano gli atti vandalici nella campagna elettorale delle Amministrative Materane. A quattro giorni dal voto ne paga le conseguenze il comitato elettorale di Domenico Savino, candidato sindaco per la lista “Matera a cinquestelle”: «i fatti saranno avvenuti intorno alle 18, a scoprirli uno dei ragazzi che sono al Comitato» spiegaal “Quotidiano”Domenico Savino impegnati a quell’ora nell’incontro con gli altri candidati sindaci presso la Camera di Commercio di Matera. «Una finestra è stata completamente rotta ed una seconda solo danneggiata, ma il fatto che voglio sottolineare è che solo due giorni fa ho presentato un esposto circa alcune irregolarità di affissione in 24 comitati elettorali. Non vorrei che le due cose possano avere un collegamento». Sul posto dopo un primo supporto dei Carabinieri sono arrivati gli uomini della Questura di Matera per i rilievi del caso e per cercare di scoprire di cosa si è effettivamente trattato. Le indagini, verificato il danneggiamento di una finestra, proseguono a tutto campo. Le diverse ipotesi in campo lasciano comunque, di nuovo, trapelare la spiacevole sensazione di una campagna elettorale che non riesce a mantenersi solo entro i limiti del rispetto e della correttezza reciproca: «noi abbiamo voluto solamente sottolineare il mancato rispetto di una serie di regole, abbiamo fatto una scelta ecologica e politica tanto è vero che non ci sono miei manifesti, poi abbiamo riscontrato tutta una serie di irregolarità che sono state segnalate puntualmente» ha concluso Savino. L’episodio assume una valenza particolare, pur senza volerlo eccessivamente enfatizzare, alla luce dei precedenti episodi che avevano riguardato il candidato sindaco Acito svegliato da un uomo che prendeva a colpi d’ascia il portone di casa e dall’assessore provinciale e candidato alla Regione di Idv Antonio Montemurro che ha subito il danneggiamento di due vetri al proprio comitato elettorale in via Mattei. Nella tarda serata di ieri sono arrivate anche le parole di solidarietà a Savino di Angelo Tosto: «Sono davvero rammaricato per quanto accaduto ai danni del candidato Mimmo Savino. Il gesto è spregevole e vile e può avere solo connotati di violenza urbana». Solidarietà è giunta anche dal candidato del centrosinistra, Salvatore Adduce.

Gli APPUNTAMENTI denzialità maggiore va incentivata ad esempio con una riduzione dell’Ici o della Tarsu abbassando i costi fissi. Anche in questo caso, però, si tratta di azioni che devono essere inseriti in un progetto complessivo». Cosa pensa delle politiche sociali? «Finora sono state bacino di voti, come tutte le zone di necessità, facilmente ricattabili e condizionabili. Non è un caso che questo assessorato sia il più ambito perchè in termini di ritorno di voti è il più forte. In genere è un settore gestito solo con il fine elettorale con azioni sempre improntate a mantenere quante più persone in condizione di bisogno». In caso di ballottaggio, come si orienterà la vostra posizione? «Dipende dagli altri, se vorranno venire con noi».

|

HA DETTO

|

Squadra di calcio preferita? «E’ una filosofia di vita: l’Inter» Una canzone che ha cambiato la sua vita? «Ho suonato per anni nei Vastax, sono uno dei fondatori e quello lascia il segno ». Un oggetto da cui non si separa mai? «Ultimamente il telefono». L’ultimo gesto che compie prima di addormentarsi e il primo subito dopo essersi svegliato? «Prima di dormire tento di leggere un libro, ma dopo le prime due righe mi addormento. Al mattino preparo il latte a mio figlio». Piatto preferito? «I cannelloni con la ricotta». Che auto ha? «Una Rav»

Antonio Di Pietro sarà in Basilicata domani mattina. Alle 11, all'hotel San Domenico di Matera, in via Roma 15, Il presidentedell'Italia deiValoriterrà unaconferenzastampacon icandidati dell'Idv al comune e alla Regione. Successivamente, alle 13, incontrerà iscritti e simpatizzanti all'hotel Vittoria di Potenza in via della Tecnica 11.

Gaudiano sui Consorzi «Il riordino dei consorzi di bonifica non va intesa come un semplice taglio dei costi, seppur imposto da esigenze di bilancio, ma come la possibilità di consolidare migliorare ed ampliare i servizi che gli stessi consorzi offrono e garantiscono al comparto agricolo». Lo sostiene Vito Gaudiano candidato nella lista dell’Udc in Consiglio regionale. «Le tre strutture oggi presenti sul territorio regionale, senza essere sottoposte a fusioni o accorpamenti di uffici che potrebbero determinare solo disservizi al comparto agricolo, devono poter competere nel campo dell'offerta dei servizi, si pensi alla realizzazione e gestione di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili; si determinerebbe un abbattimento dei costi relativi alle elevate esigenze energetiche liberando risorse per nuovi investimenti».

ipse dixit Magdi Allam

Stella Brienza

Ascolta il jazz

Crisi agricola

TRA le canzoni di Frank Sinatra c’era anche uno stuolo di candidati domenica sera, all'Auditorium “Gervasio” di Matera per la rassegna “Le voci del jazz” un concerto “diverso”, per l'arrivo inatteso del candidato Magdi Cristiano Allam. Il grande dispiegamento di carabinieri ha creato un po' di allarme negli spettatori. Lo spettacolo ha preso il via con 40 minuti di ritardo. m.f.

«LE politiche agricole messe in campo, in questi cinque anni di governo della Regione da parte delle sinistre è stata fallimentare». Lo sostiene Pasquale Stella Brienza candidato Mpa al Consiglio regionale. «La successione di tre assessori,l'assenza di partecipazione hanno fatto in modo che alla grave crisi del comparto la Regione non è stata in grado di far seguire misure adeguate».

L’umorismo in rete

Il presidente dell’Api, Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli sarà nel pomeriggio di oggi a Matera e terrà un incontro alle 15,30 all’hotel Palace di Matera per sottolineare le linee guida delle scelte del partito e sostenere i candidati al Consiglio regionale e alle amministrative per il Comune di Matera.

Domani pomeriggio il candidato sindacoAngelo Tosto, a capo di sette liste civiche, incontra dalle 16 alle 18 nel piazzale antistante la chiesa di San Giovanni Artigiano i residenti di viale Italia. Domani alle 19 incontro presso il Cinema Comunale con Magdi Allam promosso dal comitato “Magdi Allam”. All’incontro interverrà il candidato sindaco delle civiche Angelo Tosto.

del quartiere San Giacomo domani dalle ore 18 insieme ai candidati al Consiglio comunale. Francesco Saverio Acito oggi incontra i cittadini della zona 33 dalle ore 18,30 in via La Martella.

Il candidato sindaco Salvatore Adduce incontra i cittadini

C’è anche il partito dell’amore alle prossime Comunali almeno a guardare il fotomontaggio preso da Facebook

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di ANTONELLA CIERVO

di PIERO QUARTO

E’ arrivato ieri sera intorno alle 20 al Palace Hotel di Matera Lorenzo Cesa segretario nazionale dell’Udc che ha tenuto un breve tour in Basilicata a sostegno dei candidati dell’Udc al Consiglio regionale e di quelli al consiglio comunale. In entrambi i casi l’Udc si è schierato con il centrosinistra e con i candidati Vito De Filippo alla presidenza della Regione e Salvatore Adduce a sindaco di Matera. Cesa ha affrontato i temi della politica nazionale sottolineando i valori della famiglia e del lavoro che restano priorità importanti per l’Udc nazionale ma anche per quello lucano, non sono mancati anche i riferimenti alle ultime polemiche nazionali soprattutto in risposta alle richieste di voto utile


16 Primo piano

Martedì 23 marzo 2010

Primo piano 17

Martedì 23 marzo 2010

IL POOL DEGLI AVVOCATI DEL POTENZA

Potenza escluso Il Tnas accetta il ricorso d’urgenza Entro 6 giorni la Figc deve difendersi Sospensiva o sentenza prima di Pasqua

Per i rossoblù si riaccende la fiammella Il Tnas, nella persona del presidente Alberto De Roberto - nell’occasione giudice unico ha preferito attendere la costituzione del vero e proprio collegio arbitrale per esprimersi sulla vicenda. Che però sarà piuttosto rapida, essendo stata accolta la richiesta di procedura d’urgenza avanzata dai legali rossoblu nel ricorso depositato contro la Figc. Perchè Palazzi adesso esce di scena: la federazione dovrà schierare i suoi avvocati per difendere l’operato della sua Corte di Giustizia. TEMPI RAPIDI Con proprio provvedimento, De Roberto ha ridotto di un terzo il termine a disposizione della parte intimata (la Figc) per produrre la memoria difensiva. Significa che la federazione, a partire da ieri, ha a disposizione solo sei giorni per depositare la propria memoria invece dei venti previsti come termine massimo dal codice Tnas. Il passaggio successivo è la costituzione del collegio arbitrale: gli arbitri sono tre, la parte istante e la parte intimata (Potenza e Figc) ne nominano uno ciascuno, il terzo viene scelto di comune accordo. La lista dei professionisti “eleggibili” è fornita dallo stesso Coni e pare che alcuni di questi giuristi siano già stati messi in preallarme. Segnale inequivocabile: non si vuole perdere tempo. Ciò che interessa al Potenza è la convocazione più celere possibile (come detto, si spera entro Pasqua) della prima udienza di

fronte al tribunale arbitrale. In quella sede la partita è aperta: l’obiettivo di Chiacchio è ottenere la sospensiva di quanto deciso dalla Corte di Giustizia Federale, consentendo al Potenza di ritornare in campo. Il Tnas può emettere il lodo (la sua sentenza) sia contestualmente alla prima udienza, sia prendendosi tempo. Nel secondo caso, plausibile, la pronuncia potrebbe arrivare a campionato concluso, rinviando all’estate - nel caso l’esito sia negativo - l’approdo alla giustizia ordinaria (Tar del Lazio). Ma già arrivare ad una simile dilazione dei tempi sarebbe un successo. SPERANZA Ferma restando la drammaticità della situazione sportiva che si sta vivendo, ieri il Potenza ha - in ogni caso - allungato la sua vita. L’ultimo grado della giustizia sportiva è definito tecnicamente “esofederale”. Si esce fuori dalle stanze della Figc, costretta a dover dimostrare la fondatezza del suo più alto organo giudicante. Quella Corte di Giustizia - presieduta a sezioni unite da Giancarlo Coraggio - che solo venerdi’ ha accolto in pieno il teorema accusatorio di Palazzi, generando un mostro giuridico che rischia di sfalsare il torneo in presenza di un illecito sportivo mai provato. A questo punto dovranno venire alla luce anche le motivazioni dell’esclusione dal campionato, ancora non esplicitate. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

«Serve anche una formazione per gli sportivi»

spetto di uomini e regole. Su questi temi è necessaria una riflessione generale ed è ancora più necessario un intervento massiccio della Regione sull'impiantistica sportiva e sulla formazione di dirigenti, tecnici ed atleti. Solo così, a mio parere, si potranno scongiurare nuovi “casi Potenza”, i cui dirigenti si sono sentiti forse troppo spesso soli di fronte alle enormi responsabilità economiche ed organizzative di un campionato importante come quello di C/1. Al Potenza calcio, ai suoi tifosi ed alla città di Potenza auguro di trovare al più presto energie, risorse e uomini per un pronto ritorno sulla scena calcistica nazionale. Gerardo Di Ciommo

Michele Cozzone

Sindaco e ultras faccia a faccia E domani un altro corteo

L’INTERVENTO

La vita di un potentino Potenza fuori. Che fretta c'era a sette giornate dalla fine del campionato, prendere questa assurda decisione? Quello che mi sconcerta è la tempistica usata, in questo momento cruciale del campionato, forse avevano “paura” che il Potenza si poteva salvare? Allora meglio stroncare tutto e subito prime che la questione diventi complicata? Certo, se di “decisione comune” si tratta, non sarà maturata in una notte e a questo punto la tardiva decisione, appare una carognata bella e buona. Di sicuro è una bella mazzata per noi tutti, ma per me, potentino che vive a Matera, è sconvolgente. Cerco di risollevarmi nel morale tra gli sfottò degli amici. Io che sono cresciuto al Francioso, vicino al Viviani, giocavamo in quel famoso campetto verde, dove ora sorge il tribunale, nelle tante sfide tra rioni usavamo i nomi dei giocatori del Potenza, Latorraca, Scarpa, Menichelli, il compianto Peppino Campagna, c'era chi si faceva chiamare Bonimba, il soprannome di Roberto Boninsegna. Alla notizia mi è crollato tutto addosso, come quella maledetta sera del tragico 23 novembre 1980. Quante condoglianze raccolgo, sotto il felice ghigno dei rivali di sempre, devo accettare tutto questo. Ci sta, fa parte del gioco, io gioivo per la C1, ora tocca a loro gioire. Conosciamo benissimo la rivalità campanilistiche tra le due città, ma non sono gli sfottò che mi fanno star male, se Capuano ha perso un figlio, io ho perso un padre. Non piango, ma ruggisco come un leone, perché sono e mi sento tale. Niente può buttarci giù, ci risolleveremo con l'orgo-

«Le responsabilità personali non siano della società»

L'ESCLUSIONE del Potenza lascia non solo l'amaro in bocca ai tanti apppassionati e tifosi, ma rappresenta una sconfitta per l'intera città privata di una vetrina prestigiosa come il campionato di C1. Certo, è un peccato che tanti sforzi, tanti sacrifici, siano stati vanificati da una vicenda giudiziaria dai contorni ancora poco chiari ma che oltre a colpire le eventuali responsabilità personali del Presidente - ha già emesso un verdetto molto grave nei confronti della società, dei giocatori e del pubblico che non ha mai fatto mancare il suo sostegno, anche nei momenti di difficoltà. I tanti politici che hanno fatto, in passato, delle partite domenicali una vetrina personale, sono praticamente scomparsi; sulla stampa non si è registrato alcun commento volto non ad una difesa d'ufficio. Lo sport - al di là dei facili slogan elettorali - è sempre stato

“escluso” a Matera glio che ci contraddistingue, con la voglia di ricominciare che noi lucani abbiamo nel sangue, dopo aver subito tante angherie, e pagate per colpe altrui. Quanti brutti pensieri mi sono passati nella mente, quante maledizioni lanciate ai protagonisti di questa brutta vicenda. Quante volte ho rischiato litigi con mia moglie, la domenica lasciata sola in casa a Matera e via in macchina a vedere il mio Potenza, dopo la gara un saluto ai miei e ritorno a Matera. Quante volte mi hanno detto “ l'anno prossimo faremo il derby” io ci speravo per avere un confronto, ora Palazzi ci ha tolto anche quello. Una cosa non potranno mai toglierci, l'amore per il Potenza. Una canzone del tifo potentino recita: «Passano i presidenti, gli allenatori e i giocatori, ma il Potenza resterà per sempre nel mio cuor». Il dramma ormai si è materializzato, si chiude una stagione ed un piccolo ciclo pieno d'errori, il Potenza sparisce ma non per la classifica che ancora non l'aveva condannata. Ora lo stadio è vuoto, mentre qui a Matera si festeggia, guardando ad un ripescaggio in caso di vittoria della Coppa Italia. Calate le tenebre, pagano i tifosi, ma sia ben chiaro, di qualsiasi squadra appartengono, sono quelli che non perdono mai, perché hanno fede e amore per i propri colori. Le nostre bandiere non testimonieranno un segno di resa, ma sventoleranno alla ricerca di tempi migliori, per ritornare con gli esodi massicci che ci hanno contraddistinto, in tutti gli stadi d'Italia. Vincenzo Bochicchio

Il Sindaco Vito Santarsiero ha preso posizione e ha colto l’invito a un confronto immediato e costruttivo rivoltogli dai tifosi rossoblù che domenica hanno manifestato davanti alla sede municipale, per sollecitare un intervento istituzionale sulla vicenda-Potenza. “Non si può penalizzare la città - è scritto in una nota diffusa dall’ente territoriale - e mortificarla con una sentenza che, senza voler entrare nel merito delle vicende, annulla la presenza del calcio in una città che ha sempre mostrato nei suoi riguardi passione e straordinaria competenza. Non appartiene alla comunità potentina l’immagine data da questa vicenda. Restiamo una comunità sana, civile e con una forte passione per il calcio”. Il Sindaco e l’assessore allo Sport Nino Sabatella incontreranno alle 12 presso la sala dell’Arco di Palazzo di città i tifosi della squadra e nel primo pomeriggio rappresentanti della società stessa. Ma su questo ultimo appuntamento resta un briciolo di dubbio. L’amministratore unico Donato Arcieri e il dg Vittorio Galigani sono a Roma, dove incontreranno l’arbitro scelto per rappresentare il Potenza nel giudizio davanti al Tnas ed è assolutamente impensabile che possa avvenire un incontro con il sindaco nell’orario. Sembra che motivo dell’incontro con la dirigenza sia quello di iniziare a stabilire un percorso per incrementare il pacchetto societario o addirittura parlare di una cessione per la quale il

PAGLIUCA

Una sconfitta per lo sport lucano Rispetto per la città e a sua storia Da dirigente sportivo della PM Lorelei volley Potenza sono profondamente mortificato per la esclusione del Potenza calcio dal campionato di C/1. Ritengo che lo sport lucano, che ha visto la sua squadra di calcio più rappresentativa colpita così duramente, abbia registrato una durissima punizione. La vicenda, però, non può essere circoscritta alle responsabilità singole di qualche dirigente; a mio parere va rivisto il rapporto delle istituzioni con le società sportive, professionistiche o dilettantistiche che siano, valorizzando ed intensificando il ruolo che lo sport, ad ogni livello, deve avere nella nostra regione. Lo sport è salute, è corretto stile di vita, è fuga dalle tentazioni di alcool e droga, è prevenzione contro l'obesità giovanile, ma è soprattutto educazione al ri-

Francesco Di Ciommo

Incontro al Comune alle 12. Nel pomeriggio forse con la società

SINGETTA

DI CIOMMO

Monica Fiorillo

un momento formativo e di crescita per i praticanti, di attaccamento alla città per i tifosi. La passione per il calcio ha sempre rappresentato un momento di coesione. Bisogna combattere perchè eventuali responsabilità penali siano personali e vengano tenute distinte dalle responsabilità della società. I risultati sportivi di quest'anno non sono stati influenzati da condotte illecite: la mancanza del Potenza, tra l'altro, rischia anche di alterare il torneo. E' vero: già in passato c'è stato più di qualche momento di crisi, da cui la "città sportiva" si è sempre ripresa: ma non basta la speranza a ridarci quel traguardo che faticosamente era stato raggiunto. Bisogna fare di tutto, ora e subito, a prescindere dai "colori politici", per chiedere rispetto alla storia del Potenza calcio ed alla città. Alessandro Singetta

Un momento della manifestazione organizzata domenica dagli Ultras del Potenza (Mattiacci)

sindaco potrebbe fungere da punto di incontro tra le parti. Ma ovviamente si tratta di un discorso tutto da costruire, specie nella situazione in cui si trova oggi il Potenza, appeso come è per un giudizio. Per tornare ai temi dell’incontro, Santarsiero afferma: “Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria rispetto alla quale esprimiamo totale fiducia nell’azione della Magistratura, ma resta comunque poco comprensibile la durezza con la quale la giustizia sportiva ha inflitto la sentenza alla squadra del Potenza. Riteniamo che ci siano i margini per recuperare la società al campionato in corso e consentirle di poter avere ancora un futuro. A noi interessa e riteniamo che bisogna trovare il modo, di poter tutelare il calcio giocato e garantire una comunità rispetto ad una sana passione civile”. Il primo cittadino, in buona sostanza, ha dato seguito all’invito degli Ultras po-

tentini che hanno anche invitato il primo cittadino e il presidente della Provincia Lacorazza al corteo di domani, alle ore 18, che partirà dallo Stadio Viviani e si snoderà tra le vie del centro cittadino. I tifosi avevano evidenziato nelle scorse ore come “La dignità della città di Potenza è stata messa sotto i piedi con una sentenza assurda nel silenzio totale delle istituzioni che ci rappresentano” e lo hanno scritto in un comunicato che ha avuto ampia diffusione in città. “Forse le alte cariche istituzionali della città e della Provincia - è scritto - non hanno ben capito che non si condanna una squadra di calcio ma una città. E' una sentenza che getta fango sull'intera comunità. Non si tratta di essere esclusi per questioni economiche, per il fallimento della società, ma per l'illecito. L'onore e la dignità della città non possono essere calpestate a causa delle nefandezze commesse da una persona. Per danni molto

Si cercano spiegazioni Si discute di immagine e dignità di una città “calpestata” minori e cioè per il sol fatto di falsare eventualmente il campionato, il sindaco di Verona, ha preso immediatamente una posizione forte chiedendo addirittura l'intervento del Ministro degli Interni Maroni. Chiediamo immediatamente una presa di posizione fortissima a tutela della nostra comunità da parte dei nostri rappresentanti. Vogliamo che si prendano contatti con i responsabili della Figc, vegano fissate riunioni con i vertici della Lega Calcio. Vogliamo che il mondo intero sappia che non può pagare un'intera comunità che non ha avuto alcun beneficio dall'illecito. Non siamo la Juve condannata per aver vinto i campionati corrompendo gli arbitri: noi, grazie agli illeciti, siamo retrocessi. Su di noi si puntava per far perdere la squadra”. Messaggio chiaro: la strada della mobilitazione istituzionale e popolare resta da percorrere con tutta la passione possibile. Alfonso Pecoraro

PACE E MOLINARI

«Non si può rimanere orfani di questo sport»

«La città va riunita sotto i simboli sani»

A Potenza una sana passione

Paga il giusto per il peccatore

IN CONSIDERAZIONE del provvedimento preso a danno del Potenza Sport Club e delle manifestazioni di ieri dei tifosi dello stesso club, voglio esprimere la mia più sincera solidarietà e vicinanza a tutti gli sportivi. Il capoluogo di regione, con una lunga e gloriosa storia legata allo sport del calcio, non può rimanere in nessun modo orfano di questo sport. Auspico che le autorità competenti prendano bene in considerazione quanto la città di Potenza abbia dimostrato di vivere con una sana passione questo sport da sempre. Una città intera non può essere punita per responsabilità non sue. Ritengo, inoltre, che le tante risorse provenienti dalle royalties del petrolio debbano essere messe a disposizione anche per lo sport, sia concedendo contributi differenziati alle società sportive, in funzione dei campionati di appartenenza, sia per ristrutturare i molti impianti sportivi

fatiscenti, sia per crearne di nuovi per tutte quelle discipline che non dispongono di un impianto sportivo. In questo modo si potrebbe dare una boccata di ossigeno alle realtà sportive che tanto fanno per sviluppare il valore dello sport. Il peso economico di campionati molto costosi non può ricadere sulle spalle di imprenditori locali, ma dovrebbe ricevere anche importanticontributi dalle amministrazioni. Bisogna ben tenere in considerazione quanto lo sport svolga un importante ruolo di aggregazione a Potenza, in particolare perle fascedi etàpiù giovani,che già lamentano una scarsa qualità della vita. Auspico una decisione che permetta al più presto alla città diPotenza di disputare ancora campionati professionistici, pensando a strutturare ancora meglio una società che possa ottenere i risultati che la città merita. Nicola Pagliuca

“FAR PAGARE il giusto per il peccatore. Questo il risultato che pare abbia prodotto la sentenza che radia il Potenza calcio da ogni competizione”. A dichiararlo i coordinatori dei gruppi di opposizione alla Provincia di Potenza, Aurelio Pace, ed al Comune, Giuseppe Molinari, i quali esprimono solidarietà ai gruppi storici delle tifoserie potentini ed a tutti gli sportivi del capoluogo. La giustizia del pallone giunge come una mannaia sulla squadra che storicamente rappresenta la città e che già una volta si è trovata nella condizione di dover ricominciare tutto da capo. “Certo bisogna tener fede ai sani principi legati allo sport, evitare che questo venga corrotto da pratiche scorrette se non illegali, continuano Pace e Molinari, ma punire così duramente i tifosi insie-

me con i vertici, va ricordato ancora in attesa di un giudizio che, qualora fosse d'innocenza, non giustificherebbe quest'eccesso di severità, pare iniquo e controproducente anzichenò”. Una sentenza che, comunque, deve far riflettere su quanto sia necessario garantire con regole ferree ma sostenibili la possibilità ad imprenditori locali di poter far rinascere ancora una volta la squadra del Potenza. La città ha bisogno di potersi riunire sotto simboli sani che ne amplifichino il senso di appartenenza. Per questo e sentendo forte il coinvolgimento, il coordinatore Molinari proporrà un Odg ad hoc per il prossimo Consiglio comunale, con l'intento di coinvolgere le istituzioni sul tema.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

IL POTENZA è ancora in vita. Aggrappato, da ieri pomeriggio, alla certezza di poter mettere in discussione il suo destino di fronte ad un altro tribunale, il Tnas LA SENTENZA del Coni. La sosta del camIL TRIBUNALE Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha ricevu- pionato di Prima Dito istanza di arbitrato dal Poten- visione, in programza Sport Club Srl nei confronti ma per domenica 28, della Federazione Italiana è un elemento a favoGiuoco Calcio per l’accerta- re della celerità dei mento e la declaratoria dell’ille- tempi. C’è forte probabilità gittimità e dell’infondatezza della decisione della Corte di che il Tribunale NaGiustizia Federale della FIGC zionale di Arbitrato con cui è stata comminata alla per lo Sport possa società ricorrente, a titolo di re- esprimersi entro Pasponsabilità diretta in ordine al- squa. Il 3 aprile, il sabato le presunte violazioni ascritte al suo presidente, la sanzione della vigilia, è in prodell’esclusione dal campionato gramma Potenza di competenza (Lega Pro, Pri- Reggiana. In termini ma Divisione – Girone B) con di buon senso (più che assegnazione, ad opera del di diritto), l’ultima rinviabile. Consiglio federale, ad uno dei partita campionati di categoria inferio- Entro quella data la re. Il TNAS comunica altresì, vi- giustizia sportiva doste le richieste di parte ricorren- vrà necessariamente te contenute nell’istanza di ar- chiudere il suo iter su bitrato, che il Presidente del Tri- un caso che tiene in bunale, con proprio provvedi- sospeso più fronti mento, ha rigettato l’istanza di dell’Italia calcistica. sospensione cautelare del Oltre ai diretti inteprovvedimento impugnato, ressati. presentata ai sensi dell’art. 23, ISTANZA CAUTEcomma 2, del Codice e accolto LARE Ieri mattina in l’istanza presentata ai sensi realtà i legali rossodell’art. 25, comma 4, del Codi- blu hanno visto rel’istanza ce, riducendo di un terzo i tempi spingersi a disposizione delle parti per lo cautelare che richiesvolgimento della loro attività deva la sospensione immediata degli efdifensiva. fetti prodotti dalla sentenza della Corte di Giustizia Federale.

Edoardo Chiacchio


Martedì 23 marzo 2010

LA MEGLIO GIOVENTÙ

l’Oroscopo

È QUELLA VISTA IN PIAZZA PER ELISA CLAPS

ARIETE 21/3 - 20/4

di Mauro Armando Tita LA bella manifestazione di Milano con la lunga elencazione dei morti per Mafia, quella di Roma sull'acqua pubblica e quella di Potenza per Elisa rappresentano non solo la meglio Gioventù italiana , ma, soprattutto, la più bella Italia, quella che reagisce, quella che ama, quella che attende giustizia ,quella che si commuove e quella che pulsa. Qualcuno potrebbe individuare nella descrizione delle tre manifestazioni un chiaro esempio di faziosità. Non è così , non è vero... lo dimostrerò con il mio ragionamento successivo. Prima di tutto i dati sconvolgenti sulla eventuale privatizzazione dell'acqua e la presenza di molti sindaci Pdl in piazza a Roma sono il chiaro esempio che il decreto del Governo deve essere modificato o revocato . E' giusto che sulle aziende municipalizzate scenda una meritata mannaia e non la solita manna per la partitocrazia e gli spudorati affarismi e clientelismi, ormai insopportabili. Un governo serio sia a livello locale che nazionale affronta e riduce drasticamente gli sprechi e gli emolumenti d'oro ai vari amministratori. Da secoli avvertiamo un putrido esempio di dinamiche similari presenti in tutti gli schieramenti di maggioranza e di opposizione. Non c'è dameravigliarsi tanto con i Frisullo ,le escort e le tangenti. La giustificazione è sempre la stessa ... la politica costa...anche... in presenza dei nominati? E' un miracolo solo italiano. Il popolo della meglio Gioventù potentina era lì in piazza. Una piazza fatta di felpe bianche (consentitemi una piccola presunzione... comprese quelle dei miei figli) che hanno inondato la città da piazza don Bosco a Piazza Mario Pagano. E' la gioventù che amiamo di più. Non è la gioventù dei furbi, degli scaltri , dei figli di papà, chini e supini, quelli che già preparano il percorso apicale ai loro figlioletti ...con una spudoratezza ,mai doma. Quella spudoretezzavoluta dalletante categoriesociali lucane e meridionali della cosiddetta classe media ,non più motore di cabiamento, purtroppo ,oggi, presente , anche, nelle aree italiane del Nord e che hanno fatto del provincialismo, del trasformismo , del carrierismo , della grettezza umana e del familismo più immorale le loro armi secolari per colpire le famiglie più umili , per colpire le famiglie Claps, per colpire i più deboli. Queste categorie sociali dedite al privilegio senza tempo sono state costrette dai fatti e dagli avvenimenti a seguire le onde lunghe della "meglio gioventù". Sono stati per secoli ladri di fiducia popolare. Oggi vi è il Redde Rationem. Il caso Claps non ha solo squarciato il velo di una verità nascosta diciassette anni. Ha squarciato definitivamente una forma mentis mafiosa e baronale , difficile da rimuovere, fatta dai vari Marchesi del Grillo (noi siamo Noi... Voi non siete un ca... "con mio diritto di primogenitura") di supponenti e di snob, distanti anni luce dai problemi quotidiani. Sono coloro che insieme a tanti politici ,senza scrupoli, hanno per secoli rubato la buona fede dei loro elettori. E' stato un furto della fiducia di tanti cittadini ignari e forse qualche volta ignavi. Questa gioventù che vedo crescere intorno anche ai miei figli ama la Verità ...ama la vera Giustizia. Non è solo la manifestazione per Elisa o l'Onda Lunga a favore della Scuola Pubblica ... è una presa di distanza da tutte le sedi , da tutti quei personaggi e da tutti gli intrecci dove si respira l'aria malsana della partitocrazia, della demagogia, dell' affarismo e delle ipocrisie varie. Certo che in questo clima le categorie dei furbi e dei genitori senza scrupoli (i sindacalisti dei loro figli bulli) sono del tutto spiazzati. Sappiamo che qualche genitore dedito al trasformismo e agli affarismi ha violentemente redarguito il giovane con la "felpa bianca". A queste furbe categorie sociali che si annidano in tutti i settori (dai magistrati, agli insegnanti, dai commercianti agli imprenditori, dai funzionari pubblici agli Ingegneri/Architetti, per non parlare delle categorie santificate degli Avvocati e dei Medici) vogliamo dire ...abbiate un po' di pudore, iscrivetevi alla legalità...partecipate ai concorsi pubblici , come le tante migliaia di fessi, siamo stanchi di vedere i middlescents (in specialmodo nella tanto amata prima repubblica) di dubbia professionalità assurgere a ruoli apicali . Siamo stanchi di vedere maestre giardiniere , periti e congegnatori meccanici ,mogli e figli di dirigenti e di tutte le categorie suindicate assurgere a ruoli apicali nella Regione Basilicata e in tutto il ginepraio delle Asl e degli enti Strumentali. Siamo stanchi di vedere enti formazione accreditatiin Basilicata più dell'EmiliaRomagna, con tutto il carico di sospetti che tale scelta comporta. Siamo stanchi di vedere corsi finalizzati ai formatori e non ai formati . Ogni occasione è buona per inventare incarichi e docenze fittizie ai soliti amici del giaguaro. Lo chiediamo al presidente Apofil. Sperando che ci chiarisca il criterio adottato percerti incarichi didirezione nelle variearee di intervento. Sperando che la Chiesa lucana, quella dedita, alle telefonate e alle pressioni sul politico di turno per accelerare i percorsi dei "posti al sole" ai figli dei Fedeli più "fedeli" (vedi Università e uffici vari) capisca l'importanza della legalità e della giustezza del nostro vivere quotidiano . Come ha tuonato Benedetto XVI sui pedofili , così ci aspettiamo una dura presa di distanza di certi parroci che ,ancora oggi ,con tanta moderazione... ci indicano il loro politico preferito. Noi preferiamo i Don Ciotti e i preti di frontiera preferiamo la povertà di Assisi ai Salotti della curia Romana. Desideriamo come ha detto Don Viviano sulle pagine del Quotidiano una nuova Società lucana sana che si stringe intorno alla famiglia coraggiosa e reattiva di Elisa Claps, ma che non disdegni una vera rivoluzione copernicana nell'agire quotidiano e, soprattutto , nel buon esempio, bandendodefinitivamente i furbidi ogni etàe la miriade di sepolcri imbiancati. mauro.armando.tita@alice.it

Vi sentirete molto meglio, per una varietà di ragioni. Non preoccupandovi troppo delle questioni irrisolte che avete intorno, ma che in fondo vi riguardano poco.

TORO 21/4 - 20/5

Solitamente non vi fate sopraffare dalle emozioni, tuttavia in queste giornate sarete particolarmente sottoposti a pressioni sentimentali. Non vi piace sentirvi indifesi.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Il vostro cervello sarà particolarmente attivo e questo vi permetterà di captare delle possibilità nascoste agli occhi altrui. Riuscirete a tirar fuori del buono.

QUEL CORPO RITROVATO IN CHIESA E LE VOCAZIONI SACERDOTALI

CANCRO 22/6 - 22/7

La vostra immaginazione potrebbe essere al massimo e quindi potreste fare delle congetture, soltanto basandovi sulle vostre sensazioni. Gioia con gli amici.

di ALDO VIVIANO

LEONE IL recente ritrovamento dei resti di Elisa Claps nel sottotetto della casa parrocchiale della chiesa Santissima Trinità nel centro storico del capoluogo di regione, dopo ben quasi 17 anni dalla misteriosa scomparsa, ha indotto qualche frettoloso osservatore ad esternare opinioni personali o di riferimento sul prete ed i sui più vicini collaboratori. Al di là ed al di qua di ogni pur possibile implicazione che il clamoroso caso dovesse richiedere, forse è opportuna per una retta e decente conoscenza degli ecclesiastici una nota d’identificazione essenziale ai fini del retto giudizio. Il motivo fondamentale della scelta sacerdotale è la chiamata di Dio che avviene nella comunità. “Considerate quale ineffabile amore ci ha donato il Padre, che ci chiamiamo figli di Dio, e che lo siamo. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui” (Prima Gv.III,1). La vocazione è chiamata che viene da Dio, quindi non è scelta umana. E’scelta del Signore sulla vita del suo ministro di chiesa. Il problema è riconoscere ciò che è stabilito dall’Altro, ciò che Egli vuole dall’uomo. Di qui il segno di vocazione, oggettivo perché appariscente e concreta possibilità del soggetto chiamato al proprio destino, nella piena libertà alla possibilità di vita che gli viene offerta, nella fedeltà ad una consegna irrevocabile. Diventare prete, come qualsiasi altra opzione esistenziale, ha un senso se risponde ad una profonda e motivata decisione. Questa, nel prete diventa generosa risposta ad un piano superiore di intervento di Dio sulle sorti umane. Avviene cioè e si realizza l’incontro cristiano della propria vita con il Signore. La vocazione è il riconoscimento che tutta la propria vita è richiamo alla verità. Un secondo segno è la verginità, il celibato inteso non come rinuncia, ma quale pienezza di vita al seguito del Cristo fin nel modo concreto col quale egli s’è posto a fronte di persone e cose. Pertanto l’ufficio del prete non è un ruolo, bensì esercizio continuo di presenza ed esperienza. Egli non è il gestore della comunità, come erroneamente pensano opinionisti pur rispettabili, comunità intesa come possesso, né può identificarsi con essa. Egli genera la comunità nella fede. Il prete è soggetto di presenza, soggetto di giudizio e di

percezione diversa, colui che giudica tutto nella fede in Gesù morto e risorto. “L’uomo spirituale giudica tutto e non è giudicato da nessuno” (I Cor. 2,15). Ne segue che il sacerdote è soggetto di cultura, educatore, testimone riconosciuto di ragione e di vita. Egli rappresenta il Signore sulla terra, nella fragilità dei giorni, abita tra gli uomini, Riconosce in lui la presenza di chi lo ha chiamato significa aderire al messaggio della proclamazione. “Dio ha eletto l’umanità della creazione del mondo per essere santa ed immacolata al suo cospetto” (Ef. 1,4). In conclusione, bisogna stare attenti e rimuovere pregiudizi ed imprecisioni a suo riguardo, e nel caso specifico a non confondere l’essere educatore con l’organizzativismo ed il paternalismo; errori purtroppo molto frequenti nei rapporti interpersonali e nella società. Del sacerdote si potrebbero ripetere le belle parole scritte in una meditazione di Etty Hillesum nella preghiera della domenica mattina: Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. Stanotte per la prima volta ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano. Davanti a me passavano immagini su immagini di dolore umano. Ti prometto una cosa, Dio, soltanto una piccola cosa: cercherò di non appesantire l’oggi con i pesi della mia preoccupazione per il domani. Ma anche questo richiede una certa esperienza. Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso promettere nulla. Una cosa però diventa sempre più evidente, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi. L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio. E forse possiamo anche contribuire a diseppellirti dai cuori devastati di altri uomini. Si, mio Dio, sembra che non possa far molto per modificare le circostanze attuali, ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi a ogni battito del mio cuori, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi (p. 169).

23/7 - 23/8

Cercate di fare molta attenzione, soprattutto per ciò che riguarda la vostra carriera. Essere concentrati non vuol dire soltanto, prestare interesse agli obiettivi.

VERGINE 24/8 - 22/9

Sarete un pochino annoiati, forse perché state vivendo ripetutamente e un giorno dopo l'altro senza prestare particolare attenzione e quindi iniziate ad essere stufi.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Sarete molto attenti a tutte le persone che vi sono intorno: i vostri amici, i vostri parenti, il partner, i familiari. Recuperare ogni tanto fa bene e soprattutto vi fa onore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Qualcuno vi pregherà di essere molto seri e di non far trapelare informazioni che potrebbero in qualche modo alterare degli equilibri. Non deludeteli proprio ora.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Potete rilassarvi e prendervi un po' di tempo per voi stessi, poiché nelle giornate precedenti avete probabilmente spinto troppo o comunque vi siete portati avanti.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Sarà difficile trovare qualcuno che vi soddisfi a pieno e che soddisfi a pieno quello che state cercando o che vorreste ottenere in campo professionale.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Potrebbe essere l'amore la materia predominante! Questo da un lato vi spaventa dall'altro invece vorrà dire che il lato professionale verrà un pochino accantonato.

PESCI 20/2 - 20/3

Questa giornata sarà più lunga delle altre, forse perché vi sveglierete molto presto o forse perché qualcuno vi chiederà un favore che farete controvoglia.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

18


ELEZIONI REGIONALI EQUITÀ FISCALE E RINVIO DEL VOTO E LOTTA ALL’EVASIONE

ALLORA IL FATTO È SERIO di FRANCESCO TOSCANO SE è finito dietro le sbarre Frisullo, già plenipotenziario di D'Alema in Puglia, vuol dire che il fatto è serio. Qualche tempo fa, mentre i grandi mezzi di informazione del nostro povero Paese si eccitavano erudendo il popolo bue circa i vizietti sessuali del nostro premier, in Puglia nel silenzio generale scoppiava lo scandalo sanità. I pm delineavano uno scenario devastante fatto di corruttele e ruberie varie, tutto naturalmente sulla spalle dei malati e del povero cittadino contribuente. Persino il novello leader della gauche alle vongole Vendola veniva sfiorato dai sospetti e reagiva, credendosi Berlusconi, attaccando la magistratura inquirente. Ma a parte qualche lodevole eccezione, l'italico sistema informativo preferiva concentrarsi sulle prodezze acrobatiche di Silvio Berlusconi. Ora Frisullo è finito dietro le sbarre e molti sospettano una manovra ad orologeria (ma le toghe non erano rosse?). Secondo Tarantini, manager disinvolto che offriva donne a destra e a sinistra manco fossero un bicchiere di prosecco, Frisullo per ammorbidirsi si accontentava di un po' di denari mensilmente elargiti e di un cappotto. Un cappotto? Si, proprio un cappotto. A Frisullo evidentemente il cappotto serviva anche se, oggettivamente, la Puglia non è l'Alaska. Ma tant'è. Ma il dato rilevante mi pare un altro. Storicamente tutte le volte che la magistratura ha provato a ficcare il naso nelle vicende di uomini politici cresciuti alle Botteghe Oscure qualcosa è sempre andato per il verso sbagliato. Dalla tangente di un miliardo portata da Gardini nella vecchia sede del Pci alle recentissime storie riguardanti le scalate bancarie e aventi come protagonisti alcuni illustrissimi personaggi del centrosinistra, le inchieste che guardano dal lato sinistro incontrano spesso qualche difficoltà di troppo. Il giudice Forleo, ad esempio, è stata oggetto di critiche feroci proprio dopo essersi occupata in qualità di Gip della vicenda Unipol. Casualità. L'impressione però è che un sottile e nascosto equilibrio di sistema sia saltato o stia per saltare. Tutti gli indizi portano nella direzione di una progressiva incapacità del sistema di tutelare gli attuali assetti di potere. Il sottile asse che lega nell'ombra gli interessi convergenti delle trasversali classi dirigenti pare fortemente indebolito anche se tuttora esistente. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere “lo stato di forma” dell'oligarchia che comanda il Paese, saldatasi all'indomani del crollo della prima repubblica all'ombra delle stragi di mafia.

di GIOVANNI RIBELLINO INDIPENDENTEMENTE da indebite falsità elettorali propagate a vari livelli, merita attenta considerazione la necessità, sollevata da più parti, di rinviare le elezioni regionali, onde prevenire rischi di annullamento parziale o generale. Innanzitutto va evidenziato che, diversamente da quanto espresso da giudici laziali e dalle Regione Lazio e dalla Regione Lombardia, nelle “materie concorrenziali”, come quella in questione (articolo 122 della Costituzione), non possono essere le normative regionali a disapplicare nuovi principi statali (come quelli relativi al decretolegge “salva-liste” n. 29 del 5 marzo 2010), bensì sono questi ultimi a disapplicare le normative regionali, nell’ambito dei rispettivi territori, se in contrasto coi medesimi. Ciò si deduce inequivocabilmente, dall’articolo 10 della legge 10-2-1995 n. 62, così espresso: “le leggi della Repubblica che modificano i principi fondamentali abrogano le norme regionali che siano in contrasto con esse. I consigli regionali dovranno portare alle leggi regionali le conseguenti necessarie modificazioni entro novanta giorni”. Ciò premesso, va evidenziato che, particolari problematiche desta il secondo comma dell’articolo 4 del precitato decreto-legge n. 29 del 5 marzo 2009, espresso come segue: “Per le elezioni regionali, i delegati possono effettuare la presentazione delle liste dalle ore otto alle ore 20 di lunedì 8 marzo©”. Tale comma, per diversi motivi, per le elezioni regionali 2010, abroga il primo comma dell’articolo 9 L. n. 108 del 1968 (Norme per la elezione dei consigli regionali delle regioni a statuto normale), espresso come segue: “Le liste dei candidati per ogni collegio devono essere presentate alla cancelleria del tribunale di cui al primo comma dell’articolo precedente, dalle ore

8 del trentesimo giorno alle ore 12 del ventinovesimo giorno antecedente quello della votazione” (Per le Elezioni regionali 2010: 27 e 28 febbraio 2010). Tale abrogazione va ricollegata a diversi fattori. Innanzitutto, all’articolo 15 delle “preleggi” (abrogazione tacita per “l’incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti”). Va, inoltre, collegata agli effetti vincolanti anche per i giudici e retroattivi derivanti dal decreto-legge di interpretazione autentica anche perché nel preindicato seconda comma dell’articolo 4 non si parla di proroga della presentazione già avvenuta delle liste . Pertanto, delle fondate perplessità sorgono, convertito in legge tale decretolegge, in ordine alla regolarità delle liste presentate il 28 e il 29 febbraio. Viceversa, altri rischi per l’annullamento delle elezioni derivano o da eventuale sentenza della Corte costituzionale, su ricorso presentato dalla Regione Lazio di incostituzionalità del decreto-legge precitato, o in mancanza di conversione di quest’ultimo in legge. Inoltre, i candidati delle liste riammesse alla partecipazione alle Elezioni, in base all’articolo 51 della Costituzione (tutti i cittadini possono accedere alle cariche pubbliche in condizioni di eguaglianza) reclamano lo stesso periodo di campagna elettorale concesso ai candidati delle liste regolarmente ammesse. In Basilicata, in modo specifico, sussiste un rischio di annullamento delle elezioni per una duplice impugnazione operata dal Governo presso la Corte Costituzionale sia della Legge regionale numero 3 del 19 gennaio 2010, sia di quella successiva contenente “Modifiche e integrazioni alla legge regionale numero 3 del 19 gennaio 2010”. Per tutte queste ragioni da diverse parti, si ritiene opportuno il rinvio delle Elezioni regionali in base a determinate norme vigenti in materia

L’AGRICOLTURA È SEMPRE PIÙ SOFFOCATA DALLA TROPPA BUROCRAZIA IL governo ha annunciato nei giorni scorsi che sono state ‘tagliate’ 375 mila norme per una maggiore semplificazione legislativa. La situazione per l’agricoltura resta, però, ancora molto difficile. Le imprese continuano ad operare sotto l’assillo di una burocrazia asfissiante che toglie risorse e tempo. Ogni anno servono più di 110 giornate di lavoro per rispondere agli obblighi di carattere burocratico. Ormai l’onere del rapporto azienda-macchina pubblica ‘pesa’ per il 30 per cento sul costo complessivo del lavoro per i piccoli e medi imprenditori. Un costo per le imprese agricole che supera i 3 miliardi di euro l’anno, di cui circa un miliardo addebitabile ai ritardi, ai disservizi e alle inefficienze della Pubblica amministrazione. Abbiamo a che fare con un vero e proprio ‘mostro’ dai mille tentacoli che impedisce di

sviluppare in maniera adeguata l’attività imprenditoriale. Insomma, bisogna assicurare nei rapporti con la Pubblica amministrazione la certezza di tempi e il riconoscimento dei diritti,semplificare irapportitra imprese,cittadini e pubblica amministrazione, ridurre il costo della burocrazia, valorizzare la sussidiarietà verticale e orizzontale. La semplificazione amministrativa, lo snellimento delle procedure e la riduzione degli oneri burocratici rappresentano, d’altronde, un’esigenza fondamentale per una società che deve crescere. La conseguenza è una sola: le aziende sono sempre meno competitive e i cittadini sono costretti a confrontarsi con un’amministrazione che richiede tempi lunghissimi e insopportabili e costi sempre più onerosi Giuseppe Politi Presidente Cia

di DOMENICO ANTONIO ZOTTA* PROPONIAMo di seguito l’intervento che il notaio Zotta ha tenuto sabato scorso durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario E' RISAPUTO che le esigenze tributarie di ogni Ente impositore vengono avvertite con senso di insofferenza dal contribuente di tutte le latitudini, contribuente che, comunque, se ne fa una ragione quando si rende conto che è pur sempre necessario concorrere secondo le proprie possibilità a finanziare il buon funzionamento dell'apparato pubblico. Qui da noi in Italia, peraltro, tali esigenze vengono percepite molto spesso come ingiuste e vessatorie per tante ragioni risapute (talvolta pur comprensibili), e, pertanto, danno luogo ad una conflittualità, alimentata dal carattere notoriamente causidico delle nostre popolazioni, che, fortunatamente, pare abbia trovato una civile, serena e soddisfacente composizione nella istituzione delle Commissioni tributarie. A fronte di tali scontate considerazioni, mai come in questo momento storico particolarmente difficile per l'economia e per la finanza mondiale, significativamente problematico in previsione di una accettabile coesistenza socio-economica, straordinariamente incerto nella prospettiva di un armonioso sviluppo soddisfacente per tutti, mai come in questo momento chi è investito della responsabilità di rendere giustizia in materia tributaria, deve sentirsi vincolato a tale compito nell'esclusivo interesse della ottimizzazione del sistema fiscale nel paese. A tal fine, con la collaborazione di tutti (giudici tributari, notai, enti impositori, contribuenti, professionisti che li assistono, etc.), occorre farsi carico delle defaillances e delle crepe che si continuano ad evidenziare nell'impianto tributario, coerentemente con l'impegno che tutti proclamano di voler profondere al fine di conseguire un fisco più giusto, moderno e confacente alle necessità di uno stato competitivo in un'economia globale che cresce a vista d'occhio. Riflettevo su queste considerazioni, mentre, per prepararmi a questo intervento, scorrevo taluni miei scritti, valutazioni, e interventi in materia, da me prodotti negli ultimi anni in varie occasioni. Scusatemi se mi cito: ricordo a me stesso che mi sono interessato del problema dell'equità fiscale, della lotta all'evasione, della sconvenienza dei ripetuti condoni, delle liberalizzazioni selvagge operate di recente dai governi di destra e di sinistra, della invasione culturale delle associazioni dei consumatori (la cui entità ed il cui peso, pare di molto sovrastimati, mai nessuno ha controllato), della non ancora sufficiente collaborazione con i contribuenti da parte dell'Agenzia delle Entrare e degli altri Enti locali con capacità impositiva, … e così via. E' stato risolto qualcuno di tali questioni? Io direi che ben poche hanno trovato una dignitosa soluzione. Al contrario, nel frattempo, quelle (le questioni irrisolte) sono aumentate a dismisura, sulla pressione della crisi economico-finanziaria mondiale. Basti pensare al recente tormentone sorto a seguito del cosiddetto “scudo fiscale sul rientro dei capitali illegittimamente portati all'estero” oppure a quello ancora più recente della cosiddetta “elusione fiscale o abuso del diritto”. In pochi minuti sarebbe velleitario da parte mia dilungarmi seriamente e scientificamente sulle stesse. Anche perché, con il mutare degli indirizzi diametralmente opposti dei governi che si sono succeduti l'uno all'altro, sono stati adottati provvedimenti che per taluno sono considerati soluzioni per altri esasperazione del problema. Così lo scudo fiscale, per i cosiddetti progressisti è stato inteso come un ennesimo condono per favorire i “patrimoni più consistenti”, per i cosiddetti moderati è stato considerato un brillante accorgimento per far rientrare grosse risorse emigrate ormai definitivamente nei paradisi fiscali (senza possibilità di essere mai più recuperate) e pur necessarie all'economia in forte crisi, con l'aggiunta di far introitare alle esangui casse dello Stato svariati miliardi, tanto indispensabili in questi momenti di difficoltà nella ripresa economica. Ed ancora in materia di reintroduzione dell'imposta di successione (autunno 2006) non mi pare che possa essere definita

come una misura di equità fiscale: consigliati dai più eccellenti notai, avvocati e commercialisti, i titolari di grosse fortune (al momento del passaggio a miglior vita) si faranno trovare nullatenenti dai Bersani o dai Visco di turno. Ben l'aveva intuito il ministro Tremonti, quando (all'inizio del nuovo millennio) abolì quell'odioso ed improduttivo balzello. Di certo non può trovare considerazione quel sottosegretario all'economia che in questa stessa sede - in questa severa aula, in questa solenne occasione - intervenne pubblicamente, e concluse la sua allocuzione, esortando i giudici tributari a far pagare “più tasse ai contribuenti” (sic). Pare scontata l'osservazione che le Commissioni Tributarie non sono state istituite per far pagare “più tasse”, ma per far pagare “le tasse secondo legge” in una parola “le giuste tasse”!!! E tuttavia per noi non ci deve essere niente di scontato. Quanto ho sopra detto per la giustizia tributaria, si accosta, e non di poco, alla funzione notarile, nella misura in cui entrambe le istituzioni sono terze rispetto alle parti, ed in quanto tali deputate dal sistema a far pagare “le tasse secondo la legge”. E la recente storia sta a dimostrare il rinnovato affidamento che lo Stato ha riposto in queste: basti pensare al fatto che entrambe (Notariato e Giustizia Tributaria) continuano ad essere rese destinatarie di competenze sempre più impegnative e complesse. Competenze che sollevano altre istituzioni similari (in primis la giustizia ordinaria) da carichi di lavoro non più sostenibili, ed altre ancora è necessario che il legislatore ne deleghi, se vuol avviare a dignitosa soluzione tanti problemi che vanno dalla certezza del diritto all'equità fiscale. Occorre che il legislatore, valutando il nostro operato, soffermi la sua attenzione su un semplice dato di fatto: il cerino acceso resterà sempre fra le dita del contribuente più svantaggiato che non sa a quale santo votarsi e a chi rivolgersi per affidare la tutela delle proprie modeste risorse economiche. Per carità di patria: non mi si risponda che potrà rivolgersi ai Caf!!! E allora anche di questo devono tener conto il Notariato e le nostre Commissioni Tributarie. E' di questi giorni la notizia che il ministro Tremonti intende por mano alla revisione della normativa tributaria che ormai risale al 1973: “la riforma fiscale - ha dichiarato - va fatta in 2-3 anni discutendo con tutti”. Ecco l'occasione che tutti insieme non dobbiamo lasciarci sfuggire: gli organi centrali del Notariato, il Consiglio della Giustizia Tributaria e i responsabili delle associazioni delle categorie - rifuggendo in ogni caso dalla politica partitica - devono “discutere con il ministro dell'Economia” e mettere sul tavolo tutta l'autorevolezza che hanno saputo conquistarsi per concorrere in maniera incisiva a ripensare la fiscalità, salvaguardando in particolar modo il cittadino più debole. Nel frattempo, a noi l'incombenza - per quanto di nostra competenza - di contribuire a formare una nuova coscienza del contribuente. E a tal fine è necessario dimostrare, in quella prospettiva, la disponibilità alla qualificazione ed all'aggiornamento dei magistrati tributari (i quali avranno tutto il diritto di vedersi finalmente attribuiti compensi adeguati alla funzione), la disponibilità alla collaborazione dei Notai (i quali avranno tutto il diritto a sentirsi riconoscere il valore della propria funzione in ogni sede). E' indispensabile, infine, che venga affermata la validità e l'efficacia del processo tributario che per la sua rapidità risulta quanto mai apprezzato dal contribuente, al punto che potrebbe essere preso a modello in altri riti, a cominciare da quello ordinario. E quanto nuoccia alla stessa economia del paese la esasperante lentezza della giustizia, è fatto risaputo. E allora, rimbocchiamoci le maniche e buon lavoro a tutti. *Presidente di sezione della Commissione Tributaria di Potenza.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

19

Martedì 23 marzo 2010


Italia / Mondo

Martedì 23 marzo 2010

Del caso l’Eurogruppo non discuterà oggi. Ma una soluzione sarà trovata in sede Ue

Crisi, la Germania gela la Grecia La cancelliera tedesca si oppone a qualsiasi aiuto per il salvataggio di Atene di FLORENCE CIOMEI BRUXELLES – Nessuna decisione concreta nell’agenda del Consiglio Ue di questa settimana. La cancelliera tedesca, Angela Merkel –attraverso il suo portavoce – sembra mettere una pietra tombale sulla possibilità che i 27 capi di Stato e di governo posano varare tra giovedì e venerdì un piano dettagliato per il salvataggio della Grecia. E lo si evince anche dalle parole pronunciate dal presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, davanti al Parlamento europeo: «La decisione formale spetta al Consiglio Ue, ma non è detto che arrivi questa settimana. Non è una decisione da prendere assolutamente oggi». Si conferma, dunque, che i 27 non hanno raggiunto un’intesa. Anche se Juncker prova a indicare quale sarà la strada da seguire «se la situazione greca dovesse peggiorare e lo sforzo per il risanamento dei conti dovesse essere minato dagli speculatori»: «non sono per un salvataggio dell’Fmi – ha detto il presidente dell’Eurogruppo – perchè quello della Grecia è un problema che deve risolvere l’Eurozona. Ma – ha aggiunto - credo sia possibile uno sforzo comune, con una soluzione da trovare all’interno dell’Eurogruppo e che magari preveda anche l'aiuto del Fondo monetario». Un contributo, quello dell’Fmi, che negli ultimi giorni è stato evocato da molti, a partire da Berlino, la capitale che più si oppone all’erogazione di aiuti ad Atene. Sul fronte degli strumenti da approntare in sede di Eurolandia, Juncker ribadisce come l’ipotesi più accreditata sia quella dei prestiti bilaterali. Che però

sembra non piacere all’Italia: «Siamo favorevoli a un meccanismo europeo coordinato dalla Commissione Ue in cui tutti possono farela loro parte – ha spiegato il ministro degli esteri, Franco Frattini – e non ad accordi bilaterali: non è questo che ci serve». E il presidente della Bundesbank, Axel Weber, ha rilanciato la tesi delle garanzie sui prestiti (sul modello di quelle fornite dalle banche per ricevere i prestiti della Bce). Intanto – sempre davanti al Parlamento europeo – il presidente della Bce, JeanClaude Trichet – che ha fatto un forte richiamo a tutti gli Stati membri dell’euro a fare del risanamento dei conti una priorità assoluta – detta le condizioni per un eventuale aiuto alla Grecia: «Tale aiuto – ha ammonito – non dovrà essere una sovvenzione, ma dovrà essere legato a condizioni estremamente rigorose. Inoltre – ha aggiunto - dovrà essere attuato solo nel caso di una situazione straordinaria di emergenza, in cui ci sia un pericolo grave e immediato per il Paese e per tutta la zona euro». Trichet ha quindi ribadito di essere «nettamente contrario» all’ipotesi avanzata dalla Germania di sanzioni da applicare in futuro ai Paesi non virtuosi, fino alla espulsione dalla zona euro: «Nell’eurozona si condivide un destino comune. E l’ipotesi di escludere dei Paesi – ha detto il presidente della Bce – mi sembra assurda, oltre ad essere oggi una cosa giuridicamente impossibile. È un’ipotesi non in linea con l'essenza stessa della zona euro». Dello stesso avviso Juncker, per il quale «la prospettiva dell’espulsione ci porterebbe ad essere dei palloni ai piedi dei mercati finanziari».

Juncker contrario all’intervento dell’ Fmi

Lo sciopero è stato indetto da Filt, Ipa, Anpac e Avia. Alta l’adesione

Piloti e hostess lasciano gli aerei a terra, ma i disagi sono stati limitati Si è conclusa l’astensione dal lavoro del personale di British Airways che ha bloccato i cieli di mezza Europa di BEPPE COLONNA ROMA – Cieli europei attraversati dalle proteste. Mentre British Airways è piegata dallo sciopero di tre giorni –che si è concluso a mezzanotte di ieri – proclamato dai piloti che hanno costretto lacompagnia a cancellare oltre un migliaio di voli, ieri in Italia hanno incrociato le braccia dalle 12 alle 16 piloti e assistenti di volo di Alitalia e Meridiana Fly e gli addetti ai servizi di terra in tutti gli aeroporti italiani, anche se non c'è stato il temuto lunedì nero. E c'è rischio black out anche sui cieli tede-

Marchionne da Ginevra rassicura sui conti Fiat

Scajola fiducioso su Termini «Ci sono 15-16 offerte concrete» TORINO – Per la Fiat di Termini il percorso intrapreso dal governo «non è di fretta ma è di sostanza». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ieri, a Torino, a margine della presentazione del francobollo per l’ostensione della sindone. «Per Termini – ha spiegato il ministro – ci sono diverse manifestazioni di interesse, 15-16, che abbiamo deciso di mettere a un vaglio attento. Ci sono, infatti, proposte di interesse che riteniamo concrete, all’altezza di quello che ci aspettiamo, ed altre che sono di minore interesse. Le abbiamo valutate con il tavolo dell’auto, con i sindacati e con l’azienda, e adesso Invitalia le sta esaminando una per una». Il ministro Scajola ha ricordato come «la Fiat continuerà a produrre auto a Termini fino alla fine del 2011: dobbiamo utilizzare questo tempo per trovare la soluzione migliore, che abbia l’obiettivo di raggiungere una riqualificazione industriale del sito, e, nel contempo, la riorganizzazione della Fiat negli altri stabilimenti italiani. Il tutto – ha detto ancora – con un duplice effetto: la crescita della produzione di auto in Italia da parte di Fiat e la razionalizzazione degli impianti. Questo l’obiettivo su cui stiamo lavorando». A chi gli domandava che cosa intendesse per razionalizzazione degli impianti, il ministro Scajola ha spiegato: «la Fiat dismettendo uno stabilimento presenterà singoli piani industriali per tutte le attività che ha in Italia, a partire dalle prossime settimane». «Marchionne sta lavorando al piano strate-

gico, siamo in stretto collegamento per il raggiungimento – ha concluso – degli obiettivi, noti anche ai sindacati». Intanto Marchionne si fa sentire da Ginevra. La crisi, prevista, del mercato dell’auto non peserà sui conti Fiat del primo trimestre che saranno «in linea con le attese». L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, a Ginevra per l’assemblea della Sgs, assicura che il gruppo chiuderà il periodo gennaio-marzo con «risultati decorosi grazie al portafoglio ordini accumulati fino a dicembre», e conferma gli obiettivi per il 2010. Il manager non esclude la possibilità di un nuovo partner anche se, spiega, «facciamo bene anche da soli con Chrysler», mentre sul possibile spin off dell’Auto rinvia ancora una volta al 21 aprile, quando verrà presentato il piano strategico 2011-2014. Venerdì è convocata l’assemblea degli azionisti Fiat per deliberare sul bilancio 2009, mentre i dati del primo trimestre saranno approvati dal consiglio di amministrazione il 21 aprile, lo stesso giorno dell’Investors Day convocato al Lingotto. Per quanto riguarda il destino dello stabilimento di Termini Imerese, Marchionne sta lavorando sul piano strategico. «Che Scajola parli con Marchionne va bene, ma non si può prescindere da un rapporto con noi e con gli enti locali siciliani. Chiediamo al governo di avere un’interlocuzione più stretta con il sindacato», ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, anche lui a Torino, per il congresso regionale della confederazione.

schi: i piloti di Lufthansa hanno infatti proclamato quattro giorni di stop a partire dal 13 aprile prossimo. Disagi contenuti, in Italia, per lo sciopero (ridotto da 24 a 4 ore dopo l’intervento della Commissione di garanzia) nonostante «un’adesione pressochè totale» dei lavoratori, secondo quanto riferito dalla Filt Cgil. Uno stop legato a vertenze contrattuali e di riassetto aziendale. Le compagnie si sono organizzate preventivamente: Alitalia – in cui si sono fermati piloti e assistenti di volo di Filt, Ipa, Anpac e Avia – ha ridotto i voli e comunicato ai passeggeri che avrebbero potuto partire in un altro orario e ha cancellato solo 2 voli; la puntualità è stata dell’85%; Meridiana – che ha visto lo stop dei lavoratori di Filt, Anpac, Up, Avia e Sdl –ha venduto solo i voli al di fuori della fascia dello sciopero o monofrequenze giornaliere da e per le isole, garantite per legge. Per quanto riguarda lo sciopero degli addetti ai servizi di terra (tra cui checkin, bagagli, rampa) aderenti a Filt, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti l’adesione è stata quasi totale a Venezia, Bologna e Catania e molto alta a Verona, comunque

diversificata nei vari aeroporti e a seconda delle società di handling. Cancellati anche alcuni voli di altre compagnie aeree. Ma «non non ha provocato grossi problemi all’operativo o forti criticità nella riconsegna dei bagagli», ha detto il presidente di Assohandlers, Simone Marini. «I lavoratori hanno scioperato compatti –ha affermato il segretario nazionale della Filt Mauro Rossi – mandando segnali anche ai sindacati che non hanno proclamato sciopero». Per il Sindacato dei lavoratori, lo sciopero ha dimostrato «il forte dissenso verso le scelte della dirigenza». Intanto, si profila uno stop di quattro giorni dal 13 aprile dei piloti Lufthansa se non si troverà prima un accordo sulle condizioni di lavoro. A febbraio scorso la compagnia ha dovuto lasciare a terra centinaia di aerei perdendo circa 50 milioni di europerun altroscioperodiquattro giorni, rientrato dopo il primo per l’intervento di un giudice del lavoro. Ieri è stato il terzo ed ultimo giorno – almeno per il momento – di sciopero del personale di cabina della British Airways: il più duro, visto che gli altri due cadevano nel fine settimana. Decine di voli sono stati cancellati dalla compagnia di bandiera britannica, con lo scalo di Heathrow che risulta essere stato il più colpito. A metà giornata, nell’aeroporto più trafficato del mondo, la Ba aveva tagliato 56 voli su 120 partenze previste. Tony Woodley, leader del sindacato Unite, organizzazione che ha indetto la protesta contro contratti svantaggiosi per i neoassunti, congelamento degli stipendi e modifica delle condizioni di lavoro, ha detto che l’agitazione sta costando alla compagnia «una fortuna, ci sono centinaia di aerei a terra».

Il tabellone elettronico di Fiumicino con l’annuncio dello sciopero

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

20 Economia


21

Val d’Agri Appaltati i lavori da 4.917.934 di euro per prevenire i rischi naturali e l’inquinamento

Il centro di monitoraggio è realtà Ci sono voluti dieci anni. L’Eni sosterrà in parte il finanziamento complessivo POTENZA - Ci sono voluti più di dieci anni ma ora il grosso sembra fatto: è stato sottoscritto ieri mattina a Potenza il contratto per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, il Centro di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento e il Sistema di monitoraggio ambientale della Val d'Agri. Ad aggiudicarsi la gara, per un importo complessivo di 4.917.934 euro, è stato il raggruppamento temporaneo di imprese che ha come capofila Sma - Sistemi per la meteorologia. L’investimento sarà in parte sostenuto dall’Eni, in virtù del protocollo d'intesa sottoscritto con la Regione per le estrazioni petrolifere in Val d’Agri. Lo ha annunciato il vice presidente ed assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, secondo il quale «può essere avviato, finalmente, un progetto che risale all'anno 2000 e che ha subito una serie di rallentamenti di carattere burocratico». L'appalto è stato affidato - si legge in una nota diffuso dall’ufficio stampa - “sulla base della qualità tecnica delle forniture proposte, sull'offerta economica e sulla qualità della gestione del servizio per un periodo di avvio di 18 mesi”. Saranno realizzate stazioni di monitoraggio, un centro di controllo e coordinamento e la fornitura di laboratori mobili. Le stazioni di monitoraggio dovranno essere dotate di sensori per la misura dei parametri ambientali di diversa natura,

Le attività estrattive dell’Eni in Val d’Agri

per consentire l'analisi e la caratterizzazione dell'aria e dell'acqua. Per quanto riguarda, in particolare, l'area della Val d'Agri, è previsto un sistema di controllo dello stato qualitativo e quantitativo delle acque del fiume Agri, dei suoi affluenti e dell'invaso del Pertusillo. Saranno monitorati anche i movimenti del suolo: per il controllo delle frane sono stati individuati i siti di Maratea e di Miglionico. I laboratori mobili, invece, dovranno eseguire il controllo degli inquinanti atmosferici e l'analisi delle acque. I dati provenienti dalle diverse fonti (stazioni di monitoraggio, laboratori fissi e mobili, fonti informative esterne) saranno raccolti e organizzati dal Centro di controllo, che si occuperà anche di metterli a disposizione anche di altri utenti; si tratta, in so-

stanza, di un terminale i cui dati potranno essere utilizzati da altri soggetti secondo modalità e procedure proprie dei loro compiti istituzionali. Ai terminali del sistema, infatti, potranno collegarsi tutti gli attori del sistema economico, produttivo e di servizio: non solo i centri informativi e le reti di monitoraggio dei servizi pubblici per la sanità, l'ambiente, la formazione e l'educazione, i servizi tecnici dello stato e della pubblica amministrazione, ma anche imprese industriali, agricole e di servizio, enti per il sostegno e lo sviluppo dell'innovazione e le organizzazioni del lavoro: una strategia che si basa sull'esigenza di evitare sprechi e duplicazioni e di consentire al centro di interfacciarsi con altre iniziative, svolgendo un ruolo di razionalizzazione e coordinamento. In questo modo, il sistema po-

trà fornire un'informazione organizzata, che costituisca la base su cui può innestarsi l'attività conoscitiva di soggetti pubblici e privati. «Il Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata - ha affermato Santochirico - fornendo gli elementi di conoscenza, consentirà di individuare le strategie ottimali di gestione del territorio, per determinare i legami causa-effetto. Si tratta di un processo dinamico: dalla conoscenza mirata del territorio, all'individuazione delle procedure di intervento, al monitoraggio dei risultati e, quindi, alla revisione critica degli obiettivi e degli interventi stessi». Sulla base delle disposizioni dell’assessorato all’Ambiente della Regione - per consentire il massimo grado di trasparenza e di competenza per l'assegnazione di un appalto, nonché per la particolare importanza che questa attività riveste per la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio - le offerte del bando la per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale sono state valutate da esperti dell'università di Basilicata insieme ad un dirigente regionale. Infatti, in base alla normativa sugli appalti pubblici, il Dipartimento Ambiente ha fatto richiesta all’Università della Basilicata di indicare figure che abbiano un elevato grado di competenze nelle materie oggetto della gara, ovvero per quel che concerne l'ingegneria sanitaria e le acque, la geologia e l'idrologia, l'atmosfera, la chimica analitica inorganica, e l'informatica.

Silvana Continanza a miss Italia nel mondo

E’ figlia di potentina una delle due finaliste

E’ MEZZA lucana miss Italia Venezuela che partecipa a miss Italia nel mondo, Silvana Continanza. La bellissima donna di 21 anni, infatti è figlia di papà bolognese e mamma potentina. E’ una delle prime due concorrenti ad aggiudicarsi un titolo valido per le finali di Miss Italia nel Mondo, in programma in giugno nel Veneto. Miss Italia Venezuela, alta 1.74, e Miss Italia Amazzonia, Esmeralda Yaniche, 19 anni e 1.78, origini italiane ascrivibili al nonno paterno, sono state elette alla prima finale internazionale del concorso 2010 organizzata in un albergo di Caracas.

La Fp Cgil torna a bocciare il programma della Regione

Accordo tra Anci Basilicata e Agenzia delle Entrate

Ritardi a catena ieri mattina con molti disagi ai pendolari

Tirocini formativi nella Pa «Strumento inutile e dannoso»

Lotta all’evasione fiscale Strumento per aiutare i comuni

Potenza Melfi in treno La solita odissea

POTENZA - La Funzione Pubblica Cgil di Potenza torna a esprimere la propria contrarietà all’utilizzo dello strumento dei tirocini formativi nella pubblica amministrazione, ritenendoli una «misura inutile e dannosa». «Uno strumento inutile si legge in una nota - in quanto crea vane illusioni occupazionali nei tanti giovani, diplomati e laureati, che hanno fatto domanda pensando di poter essere assunti dalle Pubbliche Amministrazioni lucane con la semplice partecipazione a tale fase formativa. È noto a tutti che l’accesso nelle Pubbliche Amministrazioni può avvenire solo attraverso concorso pubblico, così come sancito dalla nostra Costituzione e dal Decreto legislativo 165/2001. Purtroppo, ancora una volta, la classe dirigente lucana, anziché affrontare i problemi che stanno in capo all’ammodernamento degli enti pubblici lucani, a partire dall’Ente Regione, preferisce creare un altro esercito di precari, bypassando i reali problemi che attengono al lavoro e al funzionamento dei servizi pubblici». Insomma, una misura quella dei tirocini formativi,

«che non darà alcuna prospettiva occupazionale e di sviluppo della nostra regione. Si sprecheranno 15 milioni di euro per alimentare false aspettative e creare ulteriore precariato». «Non è possibile - continua la nota - immaginare di poter continuare a pensare che per i giovani l’unica prospettiva occupazionale alla quale possono aspirare sia quella della formazione a vita o di qualche contratto precario di collaborazione. È su queste scelte che si misura una classe dirigente e si evidenzia il confine tra l’essere di centro sinistra o di destra. Noi, al contrario, continuiamo a sostenere che bisogna superare ogni forma di lavoro precario, attivando concorsi pubblici in modo da garantire ai giovani lucani un lavoro stabile, alla pari di quanto è stato a suo tempo assicurato alle precedenti generazioni. Sarebbe questo un modo per creare non solo buona e stabile occupazione ma anche per aprire una necessaria fase di ammodernamento della Pubblica Amministrazione lucana quale condizione fondamentale per rilanciare lo sviluppo della nostra regione».

UN protocollo d’intesa finalizzato a potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, in attuazione dei principi di economicità, efficienza e collaborazione amministrativa, è stato sottoscritto dall’Anci Basilicata (rappresentata dal presidente Vito Santarsiero) e dalla direzione regionale della Basilicata dell’Agenzia delle Entrate, (rappresentata dal direttore Hildegard Olga Ungerer). Il programma prevede la partecipazione dei comuni all’accertamento fiscale dei tributi statali, riconoscendo una quota pari al 30 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo. Presenti alla firma anche i componenti del direttivo Anci, Nicola Vertone, sindaco di Banzi e Rocco Carleo, vice sindaco di Vietri, oltre al direttore Anci Ceruzzi e dirigenti e funzionari dell’Agenzia delle Entrate. L’Anci Basilicata e la Direzione Regionale dell’Agenzia per le Entrate, tenendo conto della distinzione dei ruoli, delle competenze e dei rispettivi poteri istituzionali collaboreranno al fine di rendere più efficiente ed efficace a livello locale la partecipazionedei Comunialrecupero dell’evasione fiscale dei tri-

buti statali. Prevista la definizione di programmi locali di recupero dell’evasione ed una collaborazione al fine di acquisire una migliore conoscenza del territorio, indispensabile per rendere maggiormente efficace l’analisi della realtà socio-economica locale finalizzata alla individuazione di soggetti a rischio sia per l’Agenzia delle Entrate che per i Comuni, nell’obiettivo condiviso di sviluppare efficaci forme di collaborazione per il contrasto all’evasione, in attuazione dei principi di economicità, efficienza e collaborazione amministrativa. Per il sindaco di Banzi Nicola Vertone ed il vice sindaco di Vietri Rocco Carleo si tratta di «un protocollo atteso da anni perché serve tra l’altro ad impinguare le casse comunali e favorire il mantenimento e miglioramento dei servizi offerti ai cittadini», I Comuni parteciperanno all'attività di accertamento fiscale nell'ambito dell'ordinario contesto operativo di svolgimento delle proprie attività istituzionali, fornendo informazioni suscettibili di utilizzo ai fini dell'accertamento dei tributi statali, diretti ed indiretti»

ANCORA disagi sulla tratta ferroviaria Potenza Melfi. Ieri mattina, un gruppo di pendolari, è arrivato alla stazione centrale del capoluogo lucano con ben 50 minuti di ritardo. Rimasti fermi a Possidente, diversi hanno chiesto informazioni sull'arresto del treno. Nessuno del personale ha saputo dare spiegazioni. Solo dopo, casualmente, i viaggiatori hanno saputo che il motivo della lunga sosta a Possidente risedesse nell'arresto di un altro treno, nei pressi di Avigliano. Di seguito, quindi, sono rimasti bloccati tutti i treni in viaggio in quel momento e in quel punto specifico della tratta. Nonè certolaprima voltache ipendolaridella PotenzaMelfi si imbattono in questi spiacevoli episodi. Tant'è che qualche mese fa, decisero di costituire anche un coordinamento, costituto da una quarantina di viaggiatori. Le lamentele riguardano sempre i ritardi e addirittura la sospensione di alcune corse, nonostante il recente contratto di servizio Trenitalia -Regione Basilicata con il quale si assicura un servizio più efficiente e un ampliamento del parco rotabile. a.m.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 ore in Basilicata

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Canoni di concessione, importi inferiori all’euro per l’“oro blu”. Legambiente rimanda la Basilicata

Acqua minerale “svenduta” La denuncia: «In materia regna il caos». E la regione abbassa anche il prezzo LA Basilicata è una delle quattro regioni italiane – insieme a Piemonte, Lombardia e Campania – “rimandate” da Legambiente in relazione alla ricerca «Il far west dei canoni di concessione sulle acque minerali». La Regione, infatti, «pur prevedendo un canone in funzione dei volumi imbottigliati, applica importi inferiori a un euro per metro cubo, in disaccordo con le linee guida nazionali». Anzi, in Basilicata il canone in base agli ettari rilasciati in concessione è addirittura diminuito rispetto allo scorso anno di 15 euro, arrivando a circa 52 euro per ettaro. Mentre rimane inalterato il costo pagato dalle aziende per ciascun metro cubo imbottigliato, pari a 0,30 euro. L’indagine dell’associazione ambientalista è stata realizzata nell’ambito della Giornata mondiale dell’acqua. In Italia non esiste una legge sugli importi dei canoni di concessione, è scritto in una nota, ma delle linee guida nazionali approvate nel 2006 che prevedono tre tariffe: da uno a 1,25 euro per metro cubo o frazione di acqua imbottigliata, da 0,5 a due euro per metro cubo o frazione di acqua utilizzata, almeno 30 euro per ettaro o frazione di superficie concessa. Dal 2006 però, solo cinque regioni hanno adeguato i propri canoni alle linee nazionali. Nel settore delle acque minerali regna il “caos”: questo il verdetto di Legambiente e della rivista Altraeconomia. Secondo quanto emerge dal dossier, i canoni di concessione pagati dalle società imbottigliatrici non solo sono diversi da regione a regione, ma nella maggioranza dei casi sono più bassi di quanto prevede la normativa nazionale, facendo mancare risorse aggiuntive agli enti locali «sempre più in difficoltà economica». Due sole regioni, Veneto e Lazio, promosse a pieni voti per aver introdotto i canoni più alti, 7 regioni e la provincia autonoma di Trentopromossecon riserva,4regioni rimandate e 6 regioni e la provincia autonoma di Bolzano bocciate. L’associazione sottolinea che è ancora un obiettivo lontano l’adeguamento delle leggi regionali

La manifestazione a Roma contro la privatizzazione dell’acqua

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E L’INQUINAMENTO Giovedì iniziative a Policoro e Sasso UN’INIZIATIVA comune quella dei comitati Karakteria, Noscorie Trisaia, Boscosoprano, che si svolgerà nella Val D’agri –Metapontino contro la privatizzazione dell’acqua e l’inquinamento delle falde acquifere dagli impianti petroliferi. Due gli incontri pubblici giovedì nelle due aree di riferimento con associazioni, scuole, istituzioni e cittadini per difendere il bene acqua: nella mattinata, alle ore 11 a Sasso di Castalda presso il teatro comunale Mariele Ventre. Nel pomeriggio ore 18 e 30 a Policoro in piazza Eraclea. Sarà ospite degli incontri il padre missionario Alex Zanotelli. Gli incontri sono anche preparatori per la raccolta firme del referendum nazionale contro la privatizzazione della gestione dell’acqua. « L'acqua è un bene e non una merce», si legge nella nota diffusa ieri dai comitati. «Con l’approvazione del decreto Ronchi, il Governo ha sottratto l’acqua potabile ai cittadini per consegnarla, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali per un nuovo business per i privati. È la definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale.La Basilicata è una regione ricca di ’acqua: disseta due regioni e garantisce le economie primarie di agricoltura e turismo. Privatizzando l’'acqua aumenteranno i costi di gestione per consentire ai privati il loro business, garantito dall'inevitabile aumento della bolletta a carico di cittadini, famiglie, agricoltori e operatori turistici. L’acqua inoltre va difesa dall’inquinamento petrolifero, civile e industriale. Infatti, il ritrovamento di bario nelle dighe (è usato negli impianti petroliferi) è un segnale di allarme che in un paese civile avrebbe portato al blocco delle trivellazioni selvagge autorizzate dalla Regione nei pressi di fiumi, bacini idrici.

sui canoni alle linee guida nazionali nel 2006 e che prevedono tre tariffe: da 1 a 2,5 euro per metro cubo o frazione di acqua imbottigliata; da 0,5 a 2 euro per metro cubo o frazione di acqua utilizzata o emunta; almeno 30 euro per ettaro o frazione di superficie concessa. In particolare Veneto e Lazio sono state promosse a pieni voti per aver previsto i canoni più alti, ri-

spettivamente 3 euro a metro cubo di acqua e fino a 587 euro per ettaro, e 2 euro e fino a 120 euro. Promosse con riserva per aver previsto il doppio canone sulla superficie della concessione e sui volumi di acqua Valle d’Aosta, Marche, provincia autonoma di Trento, Sicilia, Umbria, Friuli Venezia Giulia. In questa categoria anche Toscana e Abruzzo, che fanno

pagare solo per i metri cubi emunti. Rimandate, con canoni al di sotto di 1 euro per metro cubo imbottigliato, Piemonte, Lombardia, Basilicata e Campania. Bocciate, invece, perchè fanno pagare solo in base alla superficie della concessione, Liguria (5 euro per ettaro, è il canone più basso d’Italia), Calabria, Molise, Emilia Romagna, Sardegna e Puglia, oltre alla provincia autonoma di Bolzano. In Italia nel 2008 – ricorda Legambiente – «sono stati imbottigliati 12,5 miliardi di litri di acqua, per un consumo pro capite di 194 litri, più del doppio della media europea e americana. Acqua di sorgente prelevata da 189 fonti da cui attingono 321 aziende imbottigliatrici che pagano spesso cifre irrisorie per realizzare poi enormi profitti, come dimostra il giro di affari di 2,3 miliardi di euro raggiunto nel 2008». Secondo l’associazione, il 'business dell’oro blu in bottiglià continua ad essere insostenibile dal punto di vista economico e ambientale. «Le Regioni –aggiunge –incassano dalle aziende cifre irrisorie e insufficienti a ricoprire anche solo le spese sostenute per la gestione amministrativa delle concessioni o per i controlli, senza considerare le spese di smaltimento del 65% delle bottiglie in plastica che sfuggono al riciclaggio». Legambiente ricorda che l’imbottigliamento di 12,5 miliardi di litri di acqua comporta l’uso di 365 mila tonnellate di Pet, un consumo di 693 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di 950 mila tonnellate di CO2, senza contare l'inquinamento da trasporto (per l’82% su tir). «Anche aumentando a 2,5 euro il canone per metro cubo di acqua – ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente –le aziende imbottigliatrici non subirebbero nessun salasso, considerando che la spesa totale annua ammonterebbe a circa 31 milioni di euro, mentre le casse regionali ne trarrebbero sicuramente giovamento». Legambiente e Altreconomia chiedono quindi a tutte le Regioni inadempienti di adeguarsi ai canoni previsti dalle linee guida nazionali.

CAMPAGNA WWF

Qualità delle acque C’è anche l’Agri tra i fiumi da censire

Il letto del fiume Agri

C’E’ anche l’Agri tra i fiumi censiti dal Wwf il prossimo 2 maggio, per la campagna “Liberafiumi”, i cui risultati saranno presentati il prossimo 16 maggio, in occasioni della “giornata delle oasi”. Questi dati verranno messi a confronto tra la situazione attuale e quella censita 9 anni fa durante la prima edizione della campagna. «L’episodio dello scorso febbraio di inquinamento del Lambro e poi del Po ha fortemente richiamato l’attenzione sulla gestione e tutela dei corsi d’acqua –ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia – Inoltre negli ultimi cinquanta anni la maggior parte dei fiumi italiani è stata aggredita con interventi che hanno cambiato radicalmente assetto e dinamica». Il WWF vuole proseguire nell’azione di monitoraggio, presidio e protezione dei fiumi come già fatto per il Lambro, dove l’associazione è stata coinvolta dalla Protezione civile nella cabina di regia, insieme ai due parchi del Delta del Po quello Veneto e quello Emi-

liano per definire le aree più vulnerabili e le azioni urgenti da intraprendere in quei drammatici giorni per ridurre l’impatto dell’onda nera su una delle zone umide italiane più importanti. Per l’iniziativa il Wwf coordinerà circa un migliaio di volontari per setacciare 25 fiumi italiani lungo l’intera penisola, grandi isole comprese. Alla vigilia della giornata mondiale dell’acqua indetta dall’Onu e all’indomani della grande manifestazione sull’acqua che ha visto anche la partecipazione del Wwf, l’associazione lancia la sua Campagna . Un grande censimento che consentirà di verificare lo stato di salute delle sponde delle principali ‘vene blu’ del nostro paese come il Piave, il Tagliamento, il Tevere, l’Arno, ma anche quelli più piccoli ma strategici per la sicurezza ambientale dei territori da loro attraversati come le fiumare calabresi, i corsi d’acqua della Liguria, della Toscana che anche quest’anno hanno subito inondazioni e smottamenti.

Infiltrazioni della mala nell’amministrazione lucana

Iena 2, ascoltati in aula Restaino e Brienza POTENZA - Concluso il resoconto dei carabinieri, ieri mattina, nel Palazzo di giustizia di Potenza sono proseguite le audizioni dei testimoni nel dibattimento del processo Iena2, sulle infiltrazioni della mala tra il 2000 e il 2004 nell’amministrazione e l’economia lucana, conl’esame del responsabile dell’unità di direzione “Trasporti e viabilità” del capoluogo, l’ingegner Mario Restaino, il responsabile per la rete Puglia e Basilicata di Enel distribuzione, Luciano Brienza, e due dipendenti di una nota ditta di costruzioni. Il pm Francesco Basentini

ha condotto gli interrogatori per la Direzione distrettuale antimafia nel contraddittorio con i numerosi avvocati come sempre accorsi in aula. L’oggetto principale delle domande è stata l’attività di Renato Martorano e i suoi rapporti con il mondo dell’imprenditoria potentina, in primis Carmine Guarino, coimputato in questo processo, e grande accusatore in quello successivo, denominato Nibbio, per usura proprio ai suoi danni, che si sta già avviando a conclusione. L’ingegner Restaino e Luciano Brienza hanno parlato dei lavori per la realizzazione di una linea elettrica in bassa tensione lungo via Acerenza nel marzo del 2002, una commessa dell’Enel autorizzata dal comune, finita a “schifo”, per dirla con Guarino, che venne intercettato mentre si confidava al telefono con Martorano, che gli assicurava no-

nostante “alla finefosse saltato qualche pezzettino” nelle operazioni di ripristino del manto bituminoso che la ditta responsabile del contratto non avrebbe fatto problemi con i pagamenti. Per la procura le imprese di Guarino come la ditta di costruzioni di Giovanni Basentini sarebbero state “controllate” di fatto dal clan di Martorano, considerato a lungo dagli investigatori “il massimo esponente della ‘ndrangheta in Basilicata”. Sui rapporti con la ditta di Basentini sono stati sentiti due dipendenti, che hanno testimoniato dell’intermediazione del boss nelle forniture di materiali per l’edilizia. Altri due imprenditori, Antonio e Raffaele Giuzio, sempre del capoluogo, verranno convocati per la prossima udienza, che è stata già fissata per il 26 aprile. Leo Amato

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

22 24 Ore in Basilicata


Statale 18, previsto per domani mattina il presidio dei cittadini di Maratea davanti al palazzo di via Anzio

La protesta sbarca in Regione Il weekend di Pasqua si avvicina. Chiesti interventi urgenti per la riapertura MARATEA - Continua il presidio sulla SS 18 Tirrena inferiore chiusa per una frana alla località “Ogliastro”. Domani, intanto, la protesta si sposterà a Potenza, davanti alla sede della Regione Basilicata. I cittadini di Cersuta e Acquafredda, anche durante la giornata di ieri, hanno organizzato dei turni per presidiare la transenna che impedisce da 39 giorni il transito lungo la SS 18. «E’ una situazione difficile, che va avanti ormai da troppo tempo», dice un abitante di Acquafredda. «Muoversi da una parte a l’altra di Maratea è diventata ormai un’impresa». Le uniche alternative, l’utilizzo del Treno e il percorso lungo la Fondo Valle Noce e la strada provinciale per Trecchina, hanno messo a dura prova chi quotidianamente per lavoro o per studio si muove lungo l’importante arteria viaria. «Gli orari del treno non sempre si trovano con quelli dei nostri impegni - aggiunge un abitante di Cersuta - spesso ci troviamo a fare delle lunghe attese per aspettare la coincidenza oppure a dover andare via prima per paura di perdere il treno». Le cose poi non vanno meglio per i proprietari di strutture alberghiere e di imprese artigiane. Anche loro sono stati tra i promotori del presidio ed hanno aderito alle manifestazioni degli ultimi giorni. «Mancano due settimane a Pasqua e non ci possiamo permettere di arrivare a questo importante appuntamento con la strada ancora chiusa», aggiunge il titolare di una struttura alberghiera. La speranza di tutti, infatti, era che la riapertura

BREVI ANAS BASILICATA

Marzi nuovo capodipartimento VINCENZO Marzi è il nuovo capo dipartimento della viabilità dell’Anas per la Basilicata: Marzi subentra a Michele Franzese, che ha diretto il compartimento lucano per sei anni ed è stato assegnato alla viabilità del Lazio. Marzi, nato a Bari nel 1960, lavora all’Anas dal 1989. Dal 2002, a Potenza, è stato reggente dell’area tecnica nuove costruzioni. Negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di responsabile d’area Salerno-Reggio Calabria presso la direzione generale dell’Anas.

La protesta di domenica scorsa di alcuni cittadini sulla Ss18, per la riapertura della strada

della strada avvenisse, anche su una sola corsia, entro domani, come assicurato dal presidente della Giunta regionale durante un sopralluogo. L'ultimo crollo, però, avvenuto la

settimana scorsa proprio nell'area in cui si stava lavorando per ripristinare la viabilità, ha cambiato nuovamente le carte in tavola. L’Anas ha sospeso i lavori e il rischio che la strada resti

chiusa anche durante le vicine vacanze di Pasqua sembra ormai realtà. Così domani mattina, una rappresentanza di cittadini, operatori turistici e imprese di Maratea, sarà a

Potenza per chiedere davanti alla sede della giunta regionale la ripresa dei lavori e una soluzione definitiva per la sicurezza lungo la SS 18. Francesco Zaccara

Maratea Costituito da Gal Allba, albergatori, agenzie ed esercenti

Nasce il consorzio turistico MARATEA - Si è costituito a Maratea il “consorzio turistico Maratea”. Fanno parte del “sodalizio” il Gal Allba, i principali albergatori della perla del Tirreno, agenzie turistiche e di servizio, gestori di lidi, rappresentanti del mondo della ristorazione e dell’enogastronomia. Presidente è l’ingegner Carmine Esposito, già a capo del Grand Hotel Pianeta Maratea. «E’ un risultato particolarmente importante», afferma il presidente

del Gal Allba, Christian Merli. «Da molto tempo gli operatori di Maratea non facevano sintesi e non si riunivano intorno a un tavolo comune per azioni da fare o programmare insieme». La costituzione del Consorzio è stata possibile grazie al lavoro fatto insieme tra gli operatori marateoti e il Gal Allba nel corso della elaborazione delle proposte del Piot. Tra gli obiettivi, la volontà di diventare una voce importante nel settore per evi-

denziare tra l'altro gli interventi necessari per Maratea dal punto di vista strutturale, viario e dei trasporti, sia per quanto attiene animazione e servizio al turista che per attività promozionali comuni poiché convinti che la promozione in ambito turistico può funzionare meglio se si crea un sistema. Insomma insieme per contribuire allo sviluppo socio economico e produttivo della cittadina e non solo.

Vietri Stanziati 30.000 euro per l’intervento

Strada comunale Carito Ricostruzione, al via i lavori VIETRI DI POTENZA - Dopo le frane dei giorni scorsi, comincia a muoversi qualcosa a Vietri di Potenza. Infatti, in attesa che vengano completati i lavori sulla ex SS94 dopo la frana, sono cominciati ieri mattina i lavori di “ricostruzione” di diversi metri di carreggiata della strada comunale “Carito-San Vito Pantone”, che in due zone molto vicine, è praticamente crollata, facendo diventare molto difficile il transito sull'unica arteria che era rimasta, dopo la frana sulla Ex ss94, per il collegamento al raccordo autostradale Sicignano-Potenza. La strada comunale è stata oggetto di sopralluoghi di tecnici degli uffici del comune di Vietri di Potenza e del dipartimento Infrastrutture opere pubbliche e mobilità della Regione Basilicata, in data 18 marzo. La strada comunale Carito-San Vito Pantone è stata oggetto, già da tempo, di

smottamenti in due tratti, ma a nulla sono serviti lavori di “ricarica” e asfalto, visto che ha poi sempre ceduto. Per questo, ora, si è deciso di effettuare un lavoro sicuro, di tenuta della carreggiata. Dopo il sopralluogo di giovedì scorso, si è ritenuto necessario un intervento di rafforzamento e sostegno del corpo stradale nei due tratti danneggiati. Infatti, saranno oltre un centinaio i cosiddetti gabbioni con relativo riempimento con materiale arido, che già da ieri mattina sono stati collocati sotto la strada, sotto il terreno, per i lavori di messa in sicurezza della strada. I lavori dovrebbero durare per una settimana circa, al fine di garantire la giusta sicurezza alla strada ed evitare qualsiasi altri problemi. Riguardo ciò, il dipartimento Infrastrutture ed Opere pubbliche ha assicurato per i lavori un contributo di trenta mila euro. Claudio Buono

I lavori in corso a contrada Carito

APT BASILICATA

Un sito in russo LA Basilicata avrà un sito internet in lingua russa per valorizzare le bellezze del territorio lucano sul mercato estero: l’Apt, inoltre, organizzerà alcuni «educational tours», cioè delle visite guidate con i tour operator della Russia, dedicati ai giornalisti del settore turistico. Sono alcune delle iniziative previste dall’Azienda per la promozione territoriale della Basilicata, che ha partecipato alla diciassettesima edizione del «Mitt», la Mostra turistica internazionale di Mosca, con 55 mila metri quadri di estensione, 157 paesi partecipanti, tremila espositori, e circa 85 mila visitatori. Il mercato turistico russo, è scritto in una nota, rientra tra gli obiettivi che l’Apt ha individuato nel suo piano di internazionalizzazione: «Si tratta di una sperimentazione su mercati emergenti – ha detto il direttore generale Gianpiero Perri – consapevoli che i risultati arriveranno solo dopo aver dimostrato affidabilità agli operatori russi e garantito loro una continuità di comunicazione e di iniziative volte a promuovere il nostro territorio».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 23

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Agricoltura in crisi, a Policoro protesta il comitato del Metapontino: «Non abbiamo soldi per i tributi»

«Equitalia sospenda i pagamenti» L’assessore Viti: «Nell’ organo direttivo prevalga il senso di responsabilità» POLICORO - Il Cam (comitato agricolo del Metapontino) da ieri è ufficialmente in sciopero contro la crisi che attanaglia il settore agricolo da tempo immemorabile. E come la punta di un iceberg ha raggiunto ormai il livello di guardia. Prima le manifestazioni inpiazza Aldo Moro, sulla 106 Jonica a Metapontoedi fronteilcentro ricerche della Trisaia di Rotondella. Ancora, nella centralissima piazza Eraclea con l’occupazione del campanile della chiesa madre SS. Maria del Ponte dei mesi scorsi. Ora il Cam, neonato comitato spontaneo che raggruppa operatori del settore costituitosiun annoe mezzofa, daieri ha aperto ufficialmente la protesta anche contro Equitalia Spa, la società pubblica (51% del capitale in mano all’Agenzia delle Entrate e per il 49% dall’Inps) costituita dal governo centrale per la riscossione dei tributi prima data in concessione ai privati e ora, con la nascita di questa nuova società, ritornata in mano pubblica. La sua attività, in qualità di agente della riscossione, serve a recuperare somme di imposte non pagate dal contribuente per poi trasferirle allo Stato. Tra le sedi dislocate su tutto il territorio nazionale ce n’è una anche in piazza Dante a Policoro, da ieri presidio degli agricoltori del Cam. Ovidio De Stefano, uno degli organizzatori, spiega: «Da mesi stiamo portando avanti una battaglia per il settore primario della nostra economia tra l’indifferenza generale. Nel senso che, nonostante tutti siano consapevoli dei problemi in cui versa il settore, siamo solo noi ad essere in prima linea e qualche altra sigla fuori dal coro. La piattaforma programmatica rivendicativa è rimasta carta straccia finora e comprendente un pacchetto di agevolazioni che ci avrebbe dato una boccata d’ossigeno necessaria perfarci vedereun

barlume di luce in un tunnel buio, ad oggi, senza uno sbocco. E la crisi ci ha portati qui stamattina perché quando non si hanno i soldi nemmeno per tirare a campare come si fanno a pagare le tasse?». Parole che suonano come un de profundis per l’agricoltura della fascia jonica tra le più intensive di tutta la regione ma nello stesso tempo, almeno a sentire i manifestanti, tra le più bersagliate dalla classe politica e da dinamiche esterne internazionali, prima fra tutte la concorrenza intra ed extra Unione europea. Ecco dunque il Cam chiedere il blocco dei pagamenti e dei pignoramenti in atto da parte di Equitalia fino a quando non ci saranno notizie da Bruxelles sulla prima, la madre di tutte le rivendicazioni, richiesta: la dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura. Infatti, De Stefano sostiene che finora

solo la procedura della regione Sicilia sia approdata sui tavoli della Commissione Ue, mentre quella di altre regioni, tra cui anche la Basilicata, sia ancora in qualche cassetto istituzionale e non si conoscono i motivi di questo “abbandono”. Infatti la declaratoria dello stato di crisi conterrebbe anche la moratoria delle cartelle esattoriali, dicui l’agente della riscossione da corso alla procedura esecutiva dopo la scadenza dei termini, e una serie di condizioni di favore per il rientro dei debiti con gli istituti di credito. A pochi giorni dall’apertura delle urne per il rinnovo del Consiglio regionale è senza dubbio una delle priorità che il prossimo Governo regionale dovrà affrontare. E comunque la protesta si farà sentire anche nei prossimi giorni. «Ho invitato la direzione lucana di Equitalia, così come è stato fatto in altre

regioni, a razionalizzare il peso dei tributi alle nostre aziende agricole in special modo per quelle del Metapontino». E’ quanto riferito ieri mattina a Policoro, dall’assessore regionale all’Agricoltura, e candidato alle prossime elezioni regionali con il Pd, Vincenzo Viti, agli agricoltori che manifestano per la crisi del comparto. «Confido - ha dichiarato - nel senso di responsabilità degli organi direttivi regionali dell’azienda di riscossione perché, in questo momento difficile del settore primario, intervenga immediatamente per andare incontro alle difficoltà degli imprenditori così come sta facendo, per quelle che sono le proprie competenze, la Regione Basilicata che sta facendo un forte pressing nei riguardi del Governo centrale affinché approvi lo Stato di crisi del comparto». Gabriele Elia

La protesta degli agricoltori sul campanile di Policoro (repertorio)

Lo chiede il segretario della Uilm, Palombella: «No alla strategia dello scorporo»

Settore gomma-plastica

«Fiat torni a investire a partire da Melfi»

Rinnovo del contratto

IL DATO di partenza è che Fiat «deve tornare ad investire», e che lo deve fare a partire dallo stabilimento più giovane, quello di Melfi, passando a Pomigliano, a Mirafiori, fino a Termini Imerese. Questo il concetto principale che il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella (nei giorni passati a Rionero per il direttivo dei metalmeccanici della Uil di Potenza) ha espresso un’intervista di Adnkronos, che ha affrontato la complicata vertenza che riguarda gli stabilimenti della casa torinese in Italia. «No alla strategia dello scorporo. Basta ragionare con la logica del singolo sito - dice ancora Palombella - La Fiat è' una e la difesa del lavoro deve essere complessiva». Oggi si riunirà il coordinamento nazionale del settore auto della Uil.

E Palombella chiarisce i termini di quella che sarà la sua proposta, in vista della data del 21 aprile, giorno in cui il Lingotto presenterà il piano industriale ai suoi azionisti. Altrettanto netta la posizione nei confronti dell'ipotesi spin-off. «Nel mondo si cercano alleanze per aggredire meglio il mercato, in Italia si pensa a scorporare. Non può funzionare, perché lo scorporo non fa forza ma debolezza spiega, evidenziando che il settore auto - deve restare agganciato a quello delle macchine industriali». Le sinergie, osserva ancora Palombella, sono «indispensabili per creare valore aggiunto e il futuro non e' lo scorporo ma la massa dei volumi». Per questo, la proposta è quella di «allargare l'azione sindacale».

Fim, Fiom e Uilm, secondo Palombella, «devono dare un segnale in controtendenza - ha continuato il segretario generale della Uilm nazionale - Fiat si aspetta una mobilitazione una tantum, magari poco partecipata, e il sindacato deve mettere in campo una strategia diversa, guardando alla Fiat come ad una azienda unica, dicendo basta alle valutazioni fatte in una logica di sito». Questo, anche perché ragionando sul singolo stabilimento «c’e' sempre una logica finanziaria che giustifica una scelta piuttosto che un'altra». E allora, conclude, «l'obiettivo deve essere unico - ha concluso il segretario Palombella, a margine dell’intervista rilasciata ad Adnkronos - il rilancio del prodotto, con tutte le forze che convergono sullo stesso obiettivo».

Fino a oggi la nona edizione del salone internazionale di vini e liquori

L’Aglianico a Dusseldorf SI È aperta a Dusseldorf la nona edizione del Pro Wein, salone internazionale di vini e liquori che calamita fino alla giornata di oggi le attenzioni degli operatori di tutto il mondo. Per la prima volta, il prestigioso evento fieristico ospita l’Aglianico del Vulture Docg, con una rappresentanza di otto aziende coordinate dal sistretto agroindustriale del Vulture (in partnership con la Camera di Commercio di Potenza) nell'ambito del progetto “Verso l'Europa - percorsi di internazionalizzazione”, finanziato dalla Regione Basilicata e promosso dal Distretto del Vulture in collaborazione con la Camera di Commercio di Potenza e la Camera di Commercio italiana per la Germania.

La scelta del mercato tedesco si motiva per un primato dei vini italiani tradotto nel 2009 con una quantità importata che ha superato i 6,3 milioni di ettolitri (+ 5,1% rispetto al 2008). Una cifra significativa, che rappresenta ben il 43,7% delle importazioni vinicole tedesche, con 756 milioni di a rappresentare il valore raggiunto nelle importazioni dai vini italiani con una quota del 37,5%. Una scia che il Distretto intende seguire facendo leva sul Desk Basilicata, lo Sportello per le imprese del Distretto Agroindustriale del Vulture attivo da un mese e mezzoallo scopo di erogare servizi e supporto tecnico gratuito per un anno alle imprese del Vulture su

aspetti legati alla contrattualistica, temi legali e fiscali, informazioni di mercato, assistenza linguistica per brevi traduzioni, ricerca di indirizzi, informazioni commerciali e visure camerali di imprese tedesche. Queste le aziende presenti AL Pro Wein: Casa Maschito, Cantina di Venosa, Lagala viticoltori in Vulture, Carbone, Azienda agricola Eubea, Azienda agricola Macarico, Casa vinicola Martino, Cantine del Notaio. Nella tre giorni gli imprenditori lucani incontreranno operatori tedeschi secondo un calendario prestabilito. In programma anche degustazioni guidate di prodotti tipici del Vulture a cura di un noto giornalista enogastronomico tedesco.

IL segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Gerardo Casaletto, esprime soddisfazione per la stipula dell’ipotesi di accordo per il rinnovo unitario del contratto nazionale nel settore gomma-plastica. Il nuovo contratto, che in Basilicata interessa circa 2 mila lavoratori, prevede un incremento medio nel triennio 2010-2012 di 122 euro, il rafforzamento della contrattazione decentrata e una più stringente regolamentazione del lavoro atipico. Il confronto, partito con tre piattaforme separate, si è concluso con una posizione unitaria delle tre sigle sindacali di categoria Femca Cisl, Filcem Cgil e Uilcem Uil. L'ipotesi di accordo sarà ora sottoposta al vaglio dei lavoratori nelle assemblee che si dovranno chiudere entro il 10 aprile. «La firma del nuovo contratto è importante perché consente di ristabilire un positivo clima di unità sindacale - spiega Casaletto, sottolineando che - la discussione è avvenuta in un situazione di crisi economica disastrosa, soprattutto per la nostra regione, dove la recessione è incominciata ben prima della crisi finanziaria internazionale. Sono certo che questa intesa unitaria darà nuove motivazioni al movimento sindacale e una maggiore forza contrattuale nei confronti delle imprese». Casaletto dà atto al segretario nazionale Sergio Gigli di «aver perseguito fin dall'inizio una linea di condotta unitaria».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 24 Ore in Basilicata


25

Martedì 23 marzo 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La richiesta avanzata dai comitati di quartiere di Rossellino, Poggio Cavallo e Pian Cardillo

Antenne, no ad altre installazioni In quarta commissione è stato anche chiesto un maggiore controllo «IN attesa della definizione finale e della conseguente adozione del piano comunale per l'installazione delle antenne devono essere proibite nuove installazioni di impianti per le radiotrasmissioni e devono essere installate centraline per un monitoraggio continuo della situazione, i cui risultati possano essere consultabili da tutti, e diffusi attraverso le più diverse modalità». Questa la richiesta avanzata dai presidenti dei comitati di quartiere Rossellino, di contrada Poggio Cavallo e di Pian Cardillo, ascoltati ierida Antonio Losasso, presidente della quarta commissione consiliare permanente. I rappresentanti degli organismi rappresentativi hanno anche chiesto che venga «rigorosamente rispettata la normativa vigente, in particolare quella regionale» e venga «istituita una consulta-osservatorio permanente sull'inquinamento elettromagnetico». Ma le richieste non si fermano qui. I presidenti dei tre co-

LA RICHIESTA DI IMBESI

Nuove licenze commerciali «Il Comune si deve adeguare»

mitati di quartiere hanno anche chiesto «che vengano predisposte tutte le analisi utili al corretto inquadramento della problematica». Nel corso degli interventi i consiglieri Smaldone, Napo-

li, Imbesi, Laviero, Mitro, Molinari, Pesarini e Mancino, seppur con modalità ed esprimendo posizioni diverse, hanno concordato sulla necessità di «rispettare i tempi ristretti che hanno

avuto modo di concordare nel corso delle precedente riunioni, così da poter giungere nel più breve tempo possibile alla applicazione del “Piano antenne comunale”».

«BISOGNA adeguare i regolamenti comunali alla direttiva sull’assegnazione delle licenze commerciali alla luce della nuova “direttiva servizi” approvata pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri». Questa la richiesta avanzata, al sindaco e all’assessore alle Attività economiche, dal consigliere comunale Antonino Imbesi. In base alla nuova direttiva «d’ora in poi basterà presentare alla Camera di commercio o allo sportello unico una dichiarazione di inizio attività, fatti salvi, ovviamente, i diritti di onorabilità del titolare della stessa attività e qualche altra piccola eccezione per i

pubblici servizi». L’esponente politico cittadino ha fatto notare che «alcune eccezioni alla norma generale sono previste per gli esercizi pubblici, come bar e ristoranti, per i quali rimarrà in vigore un sistema di autorizzazioni legato, però, ad un silenzio-assenso di 60 giorni». Il Comune non potrà «però negare l'apertura agli esercizi pubblici se non per motivi legati alla salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico ed architettonico oppure per evitare di peggiorare le condizioni di vita del cittadino come nel caso di un possibile aumento del consumo di bevande alcoliche».

SERVIZIO REGISTRO IMPRESE E ANAGRAFE CAMERALE | UFFICIO MUD

SEMINARIO DI INFORMAZIONE

MUD 2010 Modello Unico di Dichiarazione Ambientale

SISTRI Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (d.m. 17/12/2009). Compiti delle Camere di Commercio e procedure di rilascio dispositivo per iscrizione al SISTRI

MERCOLEDÌ 24 MARZO 2010 ORE 9.15 SALA ECONOMICA CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI POTENZA CORSO XVIII AGOSTO 34

Seminario riservato a: Enti Locali, Enti Responsabili in materia ambientale, Enti Sanitari ed Ospedalieri, Associazioni ambientaliste, Imprese, Associazioni di Categoria, Organi Collegiali e Professionali. Relazionerà: il Dr. Daniele Bucci, della Ecocerved S.c.a.r.l. di Bologna. Ai partecipanti sarà distribuito il CD ROM contenente il software per la compilazione del MUD 2010.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza


26

Martedì 23 marzo 2010

Giornata mondiale del teatro Le iniziative del capoluogo

I luoghi di potere nella Basilicata arcaica

SARANNO illustrate il prossimo 25 marzo, alle 11, nella sala dell’Arco del Comune di Potenza, alla presenza del sindaco Vito Santarsiero, le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale in occasione della “Giornata mondiale del teatro”. L’iniziativa rappresenta un segno di attenzione nei confronti del teatro come momento importante del patrimonio culturale italiano. Per l'occasione, a Potenza, oltre ad aderire a quanto predisposto a livello nazionale, si è voluto onorare l'avvenimento con un'offerta di spettacoli ricca ed articolata nei teatri e negli altri spazi teatrali della città .

“LUOGHI del potere nella Basilicata arcaica: Vaglio e Torre di Satriano”. Questo il tema della conferenza dibattito in programma il prossimo 25 marzo, alle 18, nella Sala del Cortile di palazzo Loffredo, sede del museo archeologico di Basilicata. All’incontro parteciperanno il sindaco del capoluogo di regione, Vito Santarsiero, Antonio Di Siena, soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata e di Massimo Osanna, direttore della Scuola di specializzazione in archeologia dell'Università degli studi della Basilicata, sede di Matera

LA MOSTRA

I media e le istituzioni durante la guerra d’Africa

Il nuovo cinema d’autore oggi con “Belli mai visti”

SARA’ presentato oggi alla Biblioteca nazionale in via del Gallitello (ore 17.30) il libro “Adua addio”. Il libro, scritto da Leda Cuccaro, analizza il popolo, le istituzioni e i media lucani durante la prima guerra d’Africa. S aranno presenti all’incontro il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, lo storico Gianpaolo D’Andrea, il giornalista Piero Di Siena e il giornalista Lucio Tufano. Modererà l’incontro Franco Sabia, direttore della Biblioteca nazionale di Potenza. L’attenzione verterà anche sulla partecipazione dei lucani che hanno pagato con la vita l’espansionismo italiano.

SI chiama “Belli mai visti. Il nuovo cinema d’autore che aspettavi” la rassegna cinematografica che prosegue oggi al cineteatro “Due Torri”. Primo film in programma Hachiko. A seguire “A single man” - il prossimo 30 marzo “Il missionario” - che verrà proiettato il prossimo 13 aprile. A chiudere la rassegna, il prossimo 20 aprile, sarà la proiezione del film “L’amante inglese”. Il costo del biglietto per ogni singola proiezione è di 4 euro. Mentre l’abbonamento per vedere tutte le pellicole che verrano proiettate nel corso della rassegna è di 15 euro.

AL CINEMA

L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE MALATI ONCOLOGICI

“Cultura di sera” Di scena i “Madrevita” Una delle tele di Smaldone

Sala 1 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Tutto l’amore del mondo 17.30 - 19.45 - 22 Sala 3 E’ complicato 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Percy Jackson 16.30 - 19 - 21.30 Sala 5 Fuori controllo 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Alice in wonderland 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Genitori e figli 17.45 - 20 - 21.30 Codice genesi

La Potenza del Leone

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

E ALICE trionfa ancora. Dopo quasi un mese di programmazione, l'ultimo capolavoro di Burton è ancora in testa alle classifiche potentine. Il 3D, da quando ha fatto il suo ingresso nei cinema potentini, ha sempre registrato grandi numeri. «Nel paragone tra le varie uscite tridimensionali - dice Mariagrazia Ranieri, che gestisce l'unico multisala lucano, nei pressi di Potenza - non bisogna considerare Avatar, che è stato un vero e proprio caso e quindi non fa testo». Dal cartone premiato all'Oscar “Up” a “Christmas carol” fino ad “Alice in wonderland”, il 3D ha fatto sempre ottimi incassi. Eppure, le lamentele non sono mancate. «Molti - dice Ranieri - sono usciti dalle sale delusi, lamentando troppi pochi effetti. A onor del vero bisogna ammettere che in un film in 3D ci sono in media 4, 5 effetti mentre tanti spettatori si aspettano il film interamente girato con questa nuova tecnologia». Lamentele o no, il cinema del futuro piace. All'inizio poteva essere solo semplice curiosità, adesso si tratta di gusto. Un gusto che non tutti gli esercenti dei cinema potentini condividono. Sempre Ranieri, per esempio, ritiene che il 3D nonostante i suoi effetti speciali, perda in qualcosa. «Manca -dice - quell'imperfezione della pellicola che a mio avviso dà anima al film. Pensiamo ad Avatar, secondo me sarebbe stata ugualmente l'opera dell'anno, anche su pellicola». Che dire di Alice nel paese delle meraviglie? Sarebbe stato ugualmente deludente. Perché tridimensionale o no, avrebbe comunque perso quella magia e quella poesia che solo capolavori come “Edward mani di forbici” e “Big fish” posso creare. Anna Martino

Le opere di Di Pede e Filardi. In basso quelle di Tarulli e Acierno

Alla nostra ANNARELLA MARTINO per il suo compleanno. Questo è l’unico modo per ringraziarti anche del tormento “Quotidiano” che ti diamo. Tanti auguri da parte di tutta la redazione

Santo Graal, in via Pretoria che, inaugurata in occasione dell'8 marzo, ha proposto una vivace rassegna di opere pittoriche realizzate dalle 9 artiste di Cuori Creativi - tutte rigorosamente donne - che hanno proposto nuove e personalissime prospettive e sensibilità inriferimento altema

specifico del principio creativo femminile. Ultima tappa, infine, dell'evento - nato da un'idea dell'artista e curatore Vito Palladino, in collaborazione con il Santo Graal, e promosso dai Comuni di Potenza ed Abriola, Regione Basilicata, Provincia di Potenza e Protezio-

ne Civile - è attesa per il prossimo 28marzoall'Hotel OsmandiAtena Lucana: in programma una serata di gran galà e asta d'autore all'insegna dell'arte e del bello con performances di danza e moda e contributi provenienti dalla più rinomata gastronomia lucana.

Alice in wonderland 3D 18.30 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 chiuso

Fuori controllo THOMAS Craven è un detective della omicidi. Un giorno la figlia viene uccisa mentre si trova al suo fianco. Il primo sospetto cade su possibili nemici di Thomas. Ma il poliziotto non accetta questa semplice ipotesi e prende ad indagare per proprio conto.

E’ complicato JANE e Jake Adler hanno tre figli ormai grandi e sono divorziati da dieci anni. Lei gestisce una caffetteria a Santa Barbara, lui prova a gestire la nuova moglie. La trasferta a New York per il diploma di uno dei loro figli, riunisce Jane e Jake sotto le lenzuola e dà inizio ad una complicata relazione extraconiugale tra gli ex-coniugi, proprio quando Adam, un architetto neodivorziato, si sta teneramente affacciando nella vita da single di Jane.

NUMERI UTILI Enel

Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 23 MARZO 0971/21179

Marchesiello

Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo

Difensore civico reg.

Acta

0971 55616

Federconsumatori

Acqua

Numeri utili

Polizia Municipale

0971 45090

Aias

800 900999

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515

813294

Adoc Basilicata

Comune

0971 415111

0971 274564 0971 34444 0971411144

Adiconsum

corso Garibaldi, 92

ACI Soccorso Stradale

0971 331111

Italgas Guasti

0971 46393

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo

Enel

800.900 800

Centro ascolto bullismo

Protezione civile

0971 469274

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Consultorio

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Asp

Telefono Amico

199 284 284

Acquedotto Lucano

0971 39211

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

0971 1931646

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

Ass. Vola

097159331 Istituzioni

Pronto Soccorso

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo

Facoltà Ingegneria

0971 205032

Facoltà Lettere e Fil.

0971 202472

Facoltà Scienze

0971 202217

Provveditorato

0971 443681

Ardsu

0971 507011

Prevenzione e Protez.

0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

0971 54829

Biblioteca Provinciale

0971 305013 097156144

0971 201111

Archivio di Stato

Rettore

0971 202106

Museo Provinciale

Direttore amm.

0971 202107

Archivio stor. comunale

0971 51605 0971 274129

Centralino

Bibl. storico umanistica

0971 202513

Biblioteca per l’Infanzia

Esercito

0971 444819

Regione Basilicata

0971 668111

Bibl.tecnico scientifica

0971 202780

Museo delle antiche genti

Avis

0971 442991

Provincia

0971 417111

Facoltà Agraria

0971 205606

di Lucania

0971444833

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

SI intitola “I segni del sogno” la mostra antologica di Rocco Smaldone che sarà inaugurata il prossimo 26 marzo, alle 18, nella Sala dell’Arco del palazzo di città. Le opere - una trentina di tele - verranno esposte dal 26 marzo presso l'Atrio del Palazzo di Città per la prima mostra personale di Rocco Smaldone. Una mostra antologica che ripercorre la produzione dell'artista lucano nel periodo compreso tra il 2002 e il 2009 con opere scelte senza tuttavia tralasciare alcune opere del 1995, fondamentali per il consolidamento di quell' approccio naturalistico che il pittore manterrà intatto anche nel periodo più sperimentale degli ultimi anni. Una personale sintesi tra verismo, surrealismo ed elementi espressionisti è rintracciabile in questa mostra nella quale alberi secchi, cieli plumbei, animali selvaggi, donne mascherate, architetture urbane talvolta difformi si materializzano come all'interno di un film espressionista degli anni venti. Pennellate vorticose trascinano le figure, spesso solitarie, in spazi dalla prospettiva talvolta volutamente e drammaticamente esasperata, al fine di creare una tensione narrativa, annullando la dimensione temporale, lasciando che gli interrogativi ancestrali, di atavica e atlantidea memoria sul mondo e sulla dimensione trascendentale riaffiorino di nuovo nell'esistenza frenetica e lieve dell'uomo contemporaneo. Gli esiti linguistici sono di elevata intensità, e appaiono inseriti in un bagaglio di esperienze culturali da Magritte a De Chirico a Dalì. Vi si legge un'attenzione particolare alla pittura di Moreau e Derain, pur senza dimenticare alcune soluzioni di Sironi. La modernità è inestricabilmente ancorata al segno di Smaldone; la presenza di un silenzio sfuggente, denso, austero, paradossalmente musicale, nella continua ricerca dell'io. Le opere rimarranno esposte fino al prossimo al 18 aprile.

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

I “Cuori creativi” approdano al S. Carlo I “CUORI creativi” approdano al San Carlo. Dopo l'esposizione, nelle forme e dimensioni reali, nella chiesa madre di Abriola, prima; l'approdo nelle vetrine del centro storico di Potenza, poi; e, ancora, dopo la mostra in forma fotografica (a cura di Andrea Mattiacci) tra i vicoli del paesino devoto a San Valentino, prima; e quella allestita nell'ingresso delle scale mobili di via Armellini, poi; i Cuori realizzati da artisti lucani di comprovato talento - saranno esposti nel reparto di Oncologia del San Carlo di Potenza e, parallelamente, in rielaborazione digitale nell'ampio atrio d'ingresso. Per iniziativa dell'Associazione malati oncologici di Basilicata, che dal 2003 opera presso l'Unitàoperativa dioncologiamedica, l'Ospedale San Carlo apre le sue porte all'arte contemporanea con un'iniziativa che si annuncia essere “la prima di una lunga serie”. All'inaugurazione, in programma domani alle 17.30, saranno presenti il direttore generale del San Carlo, Giovanni De Costanzo, il presidente dell'Associazione malati oncologici, Trofimena Laurino, il dirigente dell'Unità operativa di oncologia medica Luigi Manzione e il dottor Raffaele Olita che hanno sostenuto fortemente l'originale iniziativa di Arte Pubblica che, per la prima volta, coinvolge il nosocomio potentino. Intanto, si è conclusa la mostra “Giallo Mimosa” nella galleria il

27

Agenda

Martedì 23 marzo 2010

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


28 Muro Lucano Il prossimo 22 giugno il regolamento urbanistico al vaglio della Regione

Ru in dirittura d’arrivo L’ultimo passaggio sarà costituito poi dal voto del consiglio comunale MURO LUCANO - In dirittura d'arrivo a Muro Lucano il Regolamento urbanistico. Una lieta notizia per i muresi, da anni alle prese con un Piano regolatore vetusto e di conseguenza non confacente alle necessità della popolazione. Ieri sera, nella sala del consiglio comunale del paese gerardino, i progettisti che hanno redatto il fondamentale strumento normativo, si sono intrattenuti con chiunque volesse delle delucidazioni in merito per, come di consuetudine, approntare una ulteriore discussione e soddisfare eventuali interrogativi e opposizioni in materia. Il sindaco Mariani ha voluto ribadire con forza, che i tempi dell'approvazione del Regolamento urbanistico, primo tassello fondamentale per imbastire il conseguente Piano strutturale, non sono riconducibili alla campagna elettorale, bensì sono dovute alle interpretazioni della legge regionale 23 del ‘99, che nel corso degli anni sono divenute sempre più stringate e precise. Il Regolamento urbanistico, già incamerato il parere di Valutazione ambientale

Un momento dell’incontro di ieri in Comune

strategica, il prossimo 22 giugno affronterà la Conferenza di pianificazione in Regione e, superata anche questa tappa, verrà portato in consiglio comunale per concludere l'iter procedurale di approvazione ed essere considerato il vademecum normativo nell'ambito edilizio per ogni singolo cittadino. Il sindaco Gerardo Mariani ha introdotto i lavori alla presenza dell’ingegnere Tagliente, del capo area dell'ufficio tecnico del Co-

mune, Francesco Cristiano, del responsabile del procedimento, Luigi Altieri, dei progettisti Antonio Bisceglia e Fabrizio Cerverizzo e dell’intero gruppo di lavoro che ha collaborato attivamente alla stesura del regolamento, Arcangela D’Onofrio, Antonella Santarsiero, Benedetto Manniello e Giovanna Salvatore. Hanno curato la relazione geologica le dottoresse Maria Rosaria Boezio e Francesca Mangone.

«E’ stato un cammino travagliato - ha sottolineato Cristiano - ma ora siamo alla fine, poiché è stata già fissata la Conferenza di Pianificazione». «Con il Piano strutturale ha aggiunto - avremo poi uno strumento completo. Sono state valutate molte indicazioni dei cittadini. Non tutte le richieste sono state soddisfatte per motivi o impedimenti esclusivamente tecnici». «Abbiamo avuto continue modifiche e suggerimenti – ha detto Bisceglia - su come utilizzare la normativa». «Inoltre - ha dichiarato l'ingegnere - si immagina un Piano strutturale Intercomunale». «L’amministrazione comunale - ha concluso Mariani - garantisce l'interesse di tutti i cittadini, ben consapevole che lo strumento porta progresso e occupazione». Il Regolamento urbanistico dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell'anno, solo successivamente si potrà dibattere su come far ripartire il settore dell'edilizia, fermo al palo da ormai troppo tempo. Giovanni Petilli

Potenza Gianni Pittella in visita al sindaco Santarsiero

La crescita del capoluogo grazie anche ai fondi europei PIOTENZA - Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero ha ricevuto ieri mattina il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella. «Per la nostra città - ha detto il sindaco - è motivo di onore ricevere ufficialmente nella sua veste istituzionale Gianni Pittella». Si è trattato di «una visita importante - ha aggiunto - in un tempo in cui la città vive momenti di crescita utilizzando fondi europei per i suoi percorsi di sviluppo. La visita «è anche legata ad una città che si sente sempre più integrata in Europa, forte della propria identità locale ma altrettanto forte nella convinzione che soltanto attraverso una solida comunità europea si possano costruire processi di crescita dei nostri territori». «Personalmente - ha concluso il sindaco - essendo membro del Comi-

tato delle Regioni è un ulteriore motivo di soddisfazione poter avere con un lucano come l’europarlamentare Pittella, che ha sempre lavorato bene per la sua terra, elementi di condivisione, di percorsi e riflessioni legati ai processi di sviluppo dell'Europa». Gianni Pittella nel ringraziare il Sindaco per la ospitalità ha detto di «aver sempre creduto in lui perché Santarsiero ha un respiro e una dimensione europea. Questo serve a Potenza e serve alla Basilicata». «Non è soltanto - ha aggiunto - una questione di fondi che pure sono importanti per la città e il sindaco e la Regione li stanno utilizzando bene; ma è questione di politiche europee, di dinamiche europee. Questa città e questa Regione devono interconnettersi con le grandi direttrici di sviluppo, guardando da una parte ai Balcani e dall'altra parte al Mediterraneo».

Pittella e Santarsiero ieri in Comune

«So - ha concluso che la Città è impegnata in questo verso ed io che sono lucano e figlio della Basilicata sarò sempre accanto a chi opererà in questa direzione». Santarsiero ha poi consegnato a Gianni Pittella il “Medagliere della città”e anche il volume del Bicentenario.

Castelmezzano, iniziati i lavori in piazza Caizzo CASTELMEZZANO - Piazza Emilio Caizzo avrà presto un nuovo look. Da alcuni giorni sono iniziati i lavori di riqualificazione di via Michele Volini e della piazza principale, centro nevralgico della vita sociale di Castelmezzano. La piazza venne intitolata ad Emilio Caizzo, giovane castelmezzanese insignito della medaglia d'oro al valore, peraver salvatocon ungesto eroico i propri compagni, durante il secondo conflitto mondiale. «Attraverso un concorso di idee è stata scelta l'idea progettuale più idonea per ammodernare l'attuale piazza purnel rispettodell'aspet-

Castelmezzano

to tradizionale - ha dichiarato il sindaco, Mimmo Cavuoti - si cercherà, quindi, di conferire all'area in questione un assetto funzionale dal punto di vista logistico e della transitabilità mettendo in risalto

le specificità estetiche ed architettoniche nel rispetto del contesto scenografico delle Dolomiti Lucane. I costi di realizzazione si aggirano intorno ai 600.000 euro». «Questi lavori completano il piano di infrastrutture che ha visto già la realizzazione di piazza Campagna, con l'ampia zona parcheggi che ne è derivata, e dell'area da sempre riservata al mercato ha concluso Cavuoti - che abbiamo voluto dedicare a Giacomo Antonio Viccaro, un uomo che ha consacrato la sua vita alla crescita culturale del paese natio anche in qualità di sindaco». Rocchina Martoccia

“Altrocinema” Oggi a Savoia SAVOIA - “Come un uomo sulla Terra”. Questa la pellicola che sarà proiettato oggi per la rassegna “Altrocinemapossibile”. Ideatrice della manifestazione è l'associazione di promozione sociale “Zer0971” di Potenza, impegnata da anni nella sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. E' la terza delle quattro pellicole in cartellone, tutte con visione gratuita, proiettate presso il centro Unla. Ultimo film “L'orchestra di piazza Vittorio” che concluderà la rassegna.

Sant’Angelo Incontro voluto dai “Pinguini lucani”

Paese a rischio spopolamento Su 1.500 abitanti, 350 gli anziani

Un momento dell’incontro

SANT’ANGELO LE FRATTE - Nella sala del cinema comunale si è tenuto un interessante incontro pubblico. Sono intervenuti Mario Lettieri, Mario Di Maio e Pietro De Sarlo, presidente associazione “Pinguini lucani”. Moderatore Giuseppe Mastroberti. Ad organizzare questa singolare iniziativa il gruppo giovani Verdi di Sant’Angelo. Particolarmente forte è stato l'intervento di PietroDe Sarlo. Secondo una sua stima, la Lucania, fra 40 anni, conterà circa 450.000 abitanti a fronte dei 550.000 attuali. I giovani vanno via, in quanto non trovano occasione di lavoro in questa regione che «continua ad essere terra colonizzata», in cui la desertificazione avanza inesorabile e dove continua “lo sfasciume pendulo” di cui parlava Zanardelli. «Certo la cosa è assurda, perché, sulla carta, la Basilicata sembrerebbe essere la regione più ricca d'Italia, se consideriamo il petrolio, ma di fatto è la più povera», afferma De Sarlo. «Le royalties, circa 350 milioni di euro annui, vengono dispersi in mille rivoli e non riescono a dare una svolta incisiva allo sviluppo permanente del territorio, soprattutto sul piano delle grandi opere. Colpevole - secondo De Sarlo - soprattutto la classe politica che, essendo inadeguata, non sa programmare e, in questi anni, infatti, avrebbe scelto di non scegliere». La Basilicata «è fuori dalle grandi opere, non ha autostrada, se si fa eccezione

del tratto all'altezza di Lauria. Sarebbe ora di realizzare la Lauria-Candela, proprio con i soldi del petrolio, che darebbe alla regione maggiore compatezza e farebbe decollare il turismo, allo stato attuale, solo mordi e fuggi, concentrato quasi solo d'estate. Poi occorrerebbe costruire l'aeroporto nell'area di Picticci e Matera avrebbe bisogno di una ferrovia». Ma se la regione non si apre possono i lucani ricevere impulsi a sufficienza per ragionare in modo nuovo ed avere competenze nuove?, si chiede De Sarlo. «E' illusione - conclude il presidente associazione Pinguini - che ogni regione possa farsi pubblicità da sé». Allarmante la proiezione fatta da Mastroberti sul futuro della cittadina. La comunità, di circa 1.500 anime, si regge su 260 persone attive che producono reddito e su 350 anziani, gli altri sono disoccupati, bambini, casalinghe e domiciliati altrove. Se non ci sarà un'inversione di tendenza, la comunità è destinata a morire nel volgere di pochi anni. Il futuro della cittadina, come quello di tanti altri paesi lucani, soprattutto della provincia di Potenza, con questi dati è già compromesso». «Di tempo se n'è perduto tantissimo, forse ancora si può fare qualcosa, se si investe - secondo Mastroberti - sulle energie alternative, come: le biomasse, l'eolico e il fotovoltaico, insomma sulle fonti di energie rinnovabili, per dare lavoro e inquinare di meno». Antonio Monaco

TRIBUNALE DI LAGONEGRO PROCEDURA ESPROPRIATIVA IMMOBILIARE R.G.E. 06/93- 77/94-90/94 Il Giudice dell’Esecuzione ha fissato la vendita al pubblico incanto per la data del 20.05.2010, alle ore 12,00, nella sala delle pubbliche udienze del Tribunale di Lagonegro, dei seguenti beni: Lotto A: piena proprietà dell’appartamento sito in Moliterno (PZ) alla Via Aldo Moro, posto al primo piano, indicato in catasto al foglio 6 particella 184 sub 10, nonché del locale deposito sito in Moliterno (PZ), alla Via Via Aldo Moro, posto al piano terra, indicato in catasto al foglio 6 particella 184 sub 7; prezzo base euro 65.000,00; Lotto B: piena proprietà del fabbricate per civile abitazione con annesso locale garage insistente sulla corte del predetto fabbricato, siti in Moliterno (PZ), alla località Alvarale, ed indicati in catasto al foglio 7 particella 41; prezzo base euro 118.000,00. Lotto C: piena proprietà del terreno agricolo sito in Moliterno (PZ) alla località Alvarale, ed indicato in catasto al foglio 7 particella 42 e 48; prezzo base euro 54.000,00; le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 10% del prezzo base; ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria, entro le ore 12,00 del giorno precedente l’incanto, per il lotto A € 13.000,00 a titolo di spese ed € 6.500,00 a titolo di cauzione; per il Lotto B € 23.600,00 a titolo di spede ed € 11.800,00 a titolo di cauzione; per il Lotto C € 10.800,00 a titolo di spese ed € 5.400,00 a titolo di cauzione.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


29 Possidente Le difficoltà della famiglia e di una giovane costretta dalla nascita su una carrozzella

Quanti ostacoli per Rossella In graduatoria, ma all’Aias di Potenza non c’è disponibilità per la semiresidenzialità POSSIDENTE - Rossella ha 22 anni. L’età in cui una qualsiasi ragazza dovrebbe dedicarsi allo studio, al lavoro, all’amore. Rossella no. Da quando è nata è affetta da una malattia che la costringe su una sedia a rotelle. «E’ invalida al cento per cento», dice papà Vito. Un uomo forte e generoso, che si è sempre battuto perché la sua Rossella vivesse un’esistenza dignitosa. «Quante ne abbiamo passate - racconta - dall’asilo alle scuole elementari, a causa di strutture inadeguate». I problemi di questa ragazza, sono quelli comuni a molti disabili. «I pullman per il trasporto scolastico inadatti, l’assenza di centri vicini». Rossella è di Possidente. Fino a 18 anni ha frequentato la scuola elementare del paese «perché chi di competenza - dice Vito - ci ha sconsigliato di farla iscrivere alle scuole medie per motivi di apprendimento e socializzazione, dicendoci che per Rossella sarebbe stato un trauma». Ma non è solo una questione di integrazione. L’istituto che la ragazza avrebbe dovuto frequentare, a Sant’Angelo, vicino

Possidente, è privo di apposite pedane per disabili ed è impossibile far accedere la ragazza alle aule, a causa delle scale. Così, Rossella non frequenta le scuole medie. «A oggi - dice il papà della ragazza - mi rendo conto che probabilmente abbiamo commesso un errore». Oggi Rossella, a quattro anni dalla licenza elementare, vive a casa priva della dovuta assistenza. «Fortunatamente - specifica Vito - è circondata dall’affetto dei suoi fratelli. Siamo una grande fami-

glia, per cui Rossella non è mai sola. Ma le mancano i giusti stimoli che potrebbe avere da un centro attrezzato». Il centro cui fa riferimento, è l’Aias. Dal 1988 Rossella usufruisce della terapia a domicilio «ma non è sufficiente ora che non frequenta più la scuola». Per questo motivo, tre anni fa, Vito chiede al centro di trasformare il trattamento da domiciliare a semi-residenziale. «Da tre anni - racconta Vito - Rossella è la prima in graduatoria e da tre anni mi dicono

che non ci sono posti per ospitarla». Il problema, secondo quanto sostenuto da Vito, sembra sia l’impossibilità dell’Aias a mettere in funzione quella parte della struttura di recente ampliamento, a causa delle dovute autorizzazioni. Dei posti liberi ci sarebbero, ma presso l’Aias di Melfi. «Per noi - commenta Vito - sarebbe un problema, perché mia moglie non guida e io lavoro a Potenza dove potrei seguire Rossella da vicino, qualora venisse ospitata. Nel caso di qualsiasi imprevisto, inoltre, potrei raggiungere il centro senza problemi». In attesa, Rossella si arrangia tra le cure della famiglia, la terapia domiciliare «che molto spesso - dice Vito - salta, perchè se manca un terapista, l’Aias non ha la possibilità di sostituirlo», e il centro di Cancellara “Alba nuova”. «Qui trascorre qualche ora in compagnia, ma non è assistita da medici e operatori esperti come sarebbe possibile all’Aias». «L’unica soluzione - conclude - è che questa possa essere messa presto in condizione di offrire tutti i servizi possibili». Anna Martino

Un breve sguardo sull’informazione nel territorio di Pietragalla PIETRAGALLA - Si può ben dire che Pietragalla è un paese davvero all’avanguardia per ciò che riguarda l’attività giornalistica che negli anni è cresciuta sia in quantità che in qualità. “Riflessioni”, il mensile presente sul territorio ormai da quasi venti anni ed edito dal circolo iniziative culturali “Mamma de Bonis”, costituisce un punto di riferimento importante in questo contesto, in quanto con puntualità arriva nelle case dei tanti abbonati residenti in paese, nella regione, in Italia e all’estero informando i lettori sulle notizie riguardanti la comunità locale nei suoi vari aspetti e nel corso di questo inizio 2010 sono ovviamente stati già pubblicati i primi due numeri. C’è poi la nuova e giovane voce giornalistica “LiberaMente”, che è il periodico dell’associazione politico - culturale “Vivere Pietragalla”, nato pochis-

simi mesi fa e giunto al terzo numero, struttura che si caratterizza anche per la presenza di un proprio sito informatico. Proseguendo in questa direzione va evidenziata l’attività informatica del sito “AltoBradano” che costituisce anch’esso un riferimento a tutto tondo sulle notizie inerenti Pietragalla, ma anche dei centri abitati limitrofi passando dall’attualità alla cultura, dall’attività politica allo sport, alle tradizioni e alla storia. E poi con le notizie istituzionali c’è il sito informatico municipale del Comune di Pietragalla dove vengono riportate tutte le informazioni legate agli atti ammistrativi risultando in tal modo una fonte informativa ricca di notizie utili per i cittadini. Dunque la comunità pietragallese nel suo complesso si caratterizza per una attività informativa articolata in vari settori. Antonio Bevilacqua

A Bella la finale del torneo di lettura tra le scuole

Studenti impegnati sui libri per arricchire di fantasia la vita BELLA - Scuole in rete per la promozione della lettura grazie al girone eliminatorio del torneo di lettura in 10 istituti della Provincia di Potenza e Matera. A renderlo noto è il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bella, Mario Coviello. «Incontrare un buon libro è come incontrare un grande insegnante - ha detto Coviello - e una cosa è evidente: coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere. Il primo girone nella scuola elementare di Rionero, ha visto in gara gli alunni di questa scuola e quelli delle scuole elementari di Avigliano e San Fele. Il secondo girone nella scuola media di Filiano, ha

visto in gara gli alunni di questa scuola e quelli di Ruoti e Tito. Nel terzo girone gli alunni delle scuole elementari e medie di Bella e Stigliano hanno giocato a Baragiano con gli alunni della scuola che li ha ospitati. Oggi i computer sono diventati così popolari che molte persone li preferiscono ad un buon libro. Per molti addirittura la lettura è considerata più un obbligo che un piacere. Le classi di questa seconda fase del torneo di lettura sono quelle vincitrici della fase eliminatoria che si è svolta nel mese di dicembre all’interno di ciascuna scuola partecipante». In tutte le classi gli alunni della scuola elementare hanno letto “Mio nonno era un ciliegio”, edizioni di Angela Nanetti e quelli

Consiglio comunale oggi a Pietragalla PIETRAGALLA - E’ fissato in prima convocazione per le ore 17 di oggi il consiglio comunale di Pietragalla che discuterà su tutta una serie di argomentazioni. Giunge da parte del sindaco Rocco Iacovera all’assise comunale una comunicazione relativa alla modifica della delega a favore dell’assessore De Sortis, mentre al punto successivo si discuterà sull’istituzione di una commissione consiliare temporanea di studio. Proseguendo su un altro tema si provvederà all’integrazione al regolamento comunale per l’esecuzione

di forniture e servizi in economia. Si parlerà poi lotti e suoli comunali inerenti rispettivamente la cessione in proprietà, l’autorizzazione alla sdemanializzazione ed alla vendita e infine alla ridefinizioni di confini, riguardanti aree dislocate su diverse zone del territorio municipale. Infine si dovrà decidere sulla permuta di una porzione della strada vicinale “La Carrera” sita nella frazione Lolla di Pietragalla con due porzioni di suolo di proprietà privata di maggiore consistenza. ant.be.

della scuola media “Se entri nel cerchio sei libero” di Antonella Ossorio e Adamà Zoungrana, Rizzoli. «I ragazzi che partecipano al torneo hanno letto i libri e si sono immedesimati nelle vicende dei protagonisti che hanno la loro età. Il confronto con questi personaggi - ha detto Coviello - le discussioni animate in classe sul rapporto genitori-figli, sui nonni, sul lavoro minorile, sono state occasioni di crescita. La gara, nelle tre sedi territoriali, ha visto la partecipazione entusiasta di tutti gli alunni e dei loro genitori. Ai genitori, agli alunni, ai docenti va il mio più sentito ringraziamento e dell'insegnante Mario priore, responsabile della rete. Adesso che i giochi so-

Gli alunni impegnati nel torneo

no fatti, i ragazzi, da oggi si stanno preparando alla finale che è prevista a Bella, nel mese di aprile. In un’intervista, Alain Elkann, scrittore e giornalista, ha detto che chi ha letto dei libri e ha il gusto della lettura certamente si tro-

va meglio di chi non li ha letti, perché leggere libri è come laurearsi continuamente, come continuare ad andare avanti, a studiare, a conoscere, nulla ti insegna più dei libri». Angela Scelzo

VERSO LE COMUNALI Proposta Pd: casa di riposo “d’eccellenza” nel convento AVIGLIANO - «Attraverso l’istituzione delle comunità locali, la Regione Basilicata ha lanciato una grande sfida, che va ben oltreil riassetto delle comunità montane, promuovendo un’aggregazioneterritoriale checonsentirà, attraverso azioni finalizzate allo sviluppo locale, un’interazione e uno sviluppo condiviso tra i territori». Dal Pd di Avigliano lo spunto si inserisce nel dibattito aperto dalla campagna elettorale delle elezioni comunali. «Avigliano, candidandosi ad esercitare una propria leadership nell’ambito della comunità Alto Basento della quale faparte, siè accreditatocon una sorta di progetto pilota per la promozione del nuovo welfare regionale» at-

traverso un finanziamento di 1.800.000 euro di fondi Pois (Piani di offerta integrata deiservizi) «ottenuti grazie a un’idea ambiziosa, l’amministrazione Summa, se avrà nelle urne il consenso dei cittadini - spiega la nota del Pd - intende delocalizzare la casa di riposa “Sacra Famiglia” nel plesso dell’ex convento di Santa Maria degli Angeli, integrando la positiva esperienza di assistenza alla terza età e ai non autosufficienti con una serie di spazi destinati non solo alla lungodegenza degli anziani». Secondo l’idea lanciata «sarà realizzata, infatti, una “casa della salute”a carattere socio-sanitario, una sorta di struttura residenziale assistenziale non ospedalie-

ra con la collaborazione dell’Asp, che, in sinergia con ilnuovo distretto sanitario di prossima apertura, costituirà un vero e proprio polo sanitario di eccellenza. L’integrazione tra sociale e sanitario consentirà una territorializzazione della salute con ricadute positive sia per la popolazione che per il decongestionamento degli stessi ospedali». Secondo il progetto la struttura potrebbe essere dotata di «un centro di socializzazione, un centro di lotta alle devianze giovanili, una piscina terapeutica e una fattoria didattica per promuovere interventi di socializzazione e di educazione ambientale, creando una rete sinergica tra area senile, giovani e mondo scolastico».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


30

Le due persone deferite esercitavano l’attività di odontoiatra senza averne il titolo

Lavello, sequestrato ambulatorio abusivo LAVELLO - Hanno esercitato secondo l’accusa, attività di odontoiatra senza le prescritte autorizzazioni. I carabinieri, a seguito di alcune indagini, hanno deferito due persone C.G. e V.A. li hanno deferiti alla Procura della repubblica di Melfi con l’accusa di aver esercitato l’attività di odontoiatra senza il titolo di studio richiesto dalla legge. I locali adibiti a laboratorio in cui operavano sono stati sequestrati. Il valore delle attrezzature presenti nei locali secondo una nota dei militari dell’Arma ammontano a circa 200.000 euro. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Venosa, nel corso di mirati servizi di con-

Una pattuglia di carabinieri

trollo del territorio effettuati durante il fine settimana, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio ed in materia di circolazione stradale. Sempre a Lavello in collaborazione con i carabinieri della locale stazione, traevano in arresto ed associavano al carcere di melfi C.A., di 20 anni lavel-

lese, già noto alle forze dell'ordine, perché sorpreso mentre rubava una borsa dall'interno di un'autovettura. I militari recuperata la refurtiva che ammontava a circa 700 euro l’hanno consegnata al legittimo proprietario. A Palazzo San Gervasio, l'equipaggio dell'aliquota radiomobile, intervenuto nel

centro abitato di quel comune, ha arrestato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale un 22enne palazzese.Il ragazzo è stato accompagnato presso il carcere di Melfi. Icarabinieri della compagnia di Acerenza, al termine di un servizio di controllo del territorio protrattosi per tutta la nottata del 20 marzo, che ha vistoimpegnati numerosi militari dell'arma, hanno denunciato 7 persone in quanto resesi responsabili, a vario titolo, di reati e violazioni amministrative, tra cui guida in stato d'ebbrezza alcolica, concorso in lesioni personali e violenza privata, abuso edilizio. a seguito di tali violazioni, sono state ritirate 2 patenti di guida.

Matera capitale europea La città di Melfi dice sì MELFI - Il Comune di Melfi ha detto sì a Matera “Capitale europea della Cultura per il 2019”. La locale amministrazione con un'apposita delibera ha espresso infatti, il proprio assenso all'iniziativa e ha anticipato la sua partecipazione, con una significativa delegazione, all'incontro degli “Stati Generali della Basilicata”, durante il quale verrà predispostoil programmaorganizzativo e degli interventi. Il progetto proposto dall'Associazione “Matera 2019” e già appoggiato da altre realtà associative e culturali, se avesse l'esito sperato, non solo renderebbe merito ad una città che per storia, tradizioni e patrimonio artistico si colloca tra le prime città d'Italia, ma allo stesso tempo rappre-

senterebbe un'occasione unica per fare convergere nella nostra Regione le più importanti risorse intellettuali. La stretta relazioneche intercorre tra la produzione culturale e lo sviluppo di un territorio potrebbe essere, dunque, la chiave per restituire a Matera, e di riflesso all'intera Basilicata, il ruolo internazionale che le compete. Per il periodo di un anno infatti, la città designata dall'Unione Europea ha l'occasione di mettere in mostra la sua vita e le sue eccellenze. Di quil'impegno dell'Associazione “Matera 2019” che ha avviato un processo di sensibilizzazione civica e istituzionale a tutti i livelli rivolgendosi non solo alla Città di Matera, ma all'intero territorio regionale, nazionale e mondiale

Melfi Comizio del Pdl: «Quella del primo cittadino è una scelta incomprensibile»

Destino: «Scendi dal piedistallo» Il presidente del consiglio comunale lancia accuse contro il sindaco Navazio MELFI - Si entra nel vivo. Inizia la settimana decisiva relativamente a queste elezioni regionali. A Melfi, città particolare per la crisi che ha colpito l'amministrazione di centro destra e dove queste elezioni inevitabilmente si intrinsecano con quelle comunali dell'anno venturo, dopo i vari appuntamenti al chiuso sono iniziati i comizi in piazza. Un luogo che non suscita più l'interesse ed il fascino di una volta, ma che resta comunque posto centrale della campagna elettorale. Dopo il comizio tenuto da Vito De Filippo è stata la volta del Pdl e di Nicola Pagliuca. Buon colpo d'occhio con piazza Umberto I gremita. La gente era curiosa sia di ascoltare il proprio concittadino candidato per la seconda volta alla presidenza, fatto particolare e storico per Melfi, che ovviamente attenta a recepire messaggi relativi alla situazione politica che sta vivendo l'ormai ex maggioranza, divisa da coloro rima- Destino sti fedeli al Pdl e quelli invece che hanno deciso di aderire ad Io amo la Lucania. Il presidente del consiglio comunale Michele Destino, ex braccio destro di Ernesto Navazio, ha invitato il primo cittadino «A scendere dal piedistallo», rimarcando la sua scelta coerente nel rimanere nel partito che lo ha eletto consigliere provinciale e fatto diventare capogruppo. Non sono mancate bordate all'indirizzo di una scelta «incomprensibile, che non porta da nessuna parte», quella di far parte della

squadra di Magdi Allam, " che non dà futuro, politicamente parlando". Poi Nicola Pagliuca ha voluto sottolineare la centralità di Melfi per il Pdl, che " per la seconda volta punta su un esponente di questa città, dopo aver dato tanto a Melfi in passato ed adesso con la nomina di Destino a capogruppo in provincia. Un Pdl che non può essere colpevole di non aver fatto un nome e cognome specifico al momento di scegliere". Il riferimento a Navazio è più che mai trasparente. Un Pdl " che non caccia nessuno e che rappresenta un partito vero", ha chiosato Pagliuca che ha ribadito di "avere a cuore le sorti della sua città e della sua regione, tanto da non doverlo certo scrivere su manifesti e slogan elettorali". Ora è attesa la risposta del Sindaco, giovedì presumibilmente, mentre il centro sinistra volutamente si estranea da una vicenda, quella della crisi politica in atto, tutta interna al centro destra, responsabilità future incluse. Oltre alle corse singole dei vari candidati, il centro sinistra sulle liste in particolare, vorrà dimostrare di avere una forza importante, globalmente superiore al centro destra. Un autentico banco di prova per tutti, prologo delle prossime comunali che di fatto, grandi manovre comprese, sono già iniziate e che subito dopo lo spoglio delle regionali, si manifesteranno alla luce del sole. Emilio Fidanzio

Un liceo artistico al passo con i tempi

Rionero, a scuola di design RIONERO - A partire da quest’anno l’Istituto Statale d’Arte Carlo Levi di Rionero diventa Liceo Artistico ad indirizzo design. Un riconoscimento che arriva con il nuovo assetto ordinamentale organizzativo e didattico dei licei. Uno sbocco in più per i ragazzi della zona che possono scegliere tra proposte formative sempre più in sintonia con i loro interessi. La parola design ha un significato vasto. «Va intesa come l'attività alla base della costruzione di qualsiasi oggetto complesso, sia esso materiale o soltanto concettuale» spiegano dall’liceo Artistico Levi di Rionero. Per design si intende un processo che «attraverso l'utilizzo appropriato di norme tecniche, calcoli, specifiche e disegni, perviene alla definizione dei procedimenti necessari alla produzione di un manufatto, di un edificio, di un componente, di un apparato, di un prodotto o di un servizio, riassunti in un progetto». Le potenzialità sono sconfinate. Si passa da un'abitazione,ad unasedia, adun'automobile o perfino un software. La figura del progettista è in continua evoluzione come per tutti i professionisti del nostro tempo. Al designer sono richieste, oltre alle capacità creative, competenze sempre più vaste ed articolate. «Il nuovo percorso del liceo approfondirà le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per maturare una cultura estetica, per conoscere il patrimonio artistico ed il suo

contesto storico e culturale e per esprimere la propria creatività e progettualità» dicono dalla dirigenza del liceo Levi. Il corso di studi è nuovo e prevede due cicli. Il primo biennio è comune a tutti i licei, il secondo invece è ad indirizzo design, mentre il quinto anno è dedicato al conseguimento del diploma di liceo artistico ad indirizzo design. Le ore di studio sono 34 per il primo biennio e 35 per i tre anni successivi. Tra le materie studiate oltre alle canoniche troviamo: discipline grafiche e pittoriche, discipline geometriche, discipline plastiche e scultoree, laboratorio artistico, laboratorio della progettazione e discipline progettuali design. “Il nuovo Liceo assicurerà la conoscenza dei codici della ricerca e dellaproduzioneartistica, lapadronanzadei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche relative”spiegano i dirigenti. Gli sbocchi professionali sono diversi in quanto il diploma di liceo artistico design dà accesso a tutte le facoltà universitarie e in particolare al corso di laurea in: disegno Industriale, architettura, beni culturali. Ma anche ai corsi delle accademie di belle arti e ai corsi post-diploma in ambito artistico. Mentre gli sbocchi professionali vanno da i settori del design (interior designer, fashion designer, designer di gioielli, graphic designer ecc.), alla progettualità artistica, ai Beni Culturali e imprenditoria. lu. na.

Verso le regionali/Rionero Si presenta il candidato della “Federazione della sinistra”

Cardillicchio punta sul lavoro di squadra RIONERO - Presso la sala convegni Vorrasi nel corso di un partecipato incontro, che ha registrato la presenza di numerosi sostenitori, è stata ufficialmente presentata la candidatura a consigliere regionale alle elezioni del 28 e 29 marzo del dottor Carlo Cardillicchio di Rionero in Vulture, che svolge l'attività di medico di base nella cittadina vulturina, nella lista “Federazione della Sinistra” che sostiene il governatore regionale uscente Vito De Filippo. Diversi gli interventi tra i quali il giovane universitario Maurizio Ceccio, esponente della Fgci, che ha sottolineato «l'importanza del rilancio dei valori della sinistra affinché i giovani siano il lievito per una rinascita del Paese».

Il rappresentante di Rifondazione Comunista Peppino Volonnino ha invece posto l'accento, ripercorrendo la più che trentennale attività politica del dottor Cardillicchio, sull'impegno del candidato rionerese di Federazione della Sinistra «nella lotta per la difesa e l'emancipazione dei ceti più deboli, sempre all'insegna della coerenza e del più assoluto disinteresse personale, con una proverbiale disponibilità anche nel campo professionale». Michele Lamorte di “Socialismo 2000” ha, tra l'altro, evidenziato «le tappe e i punti fondamentali del progetto della Federazione, ribadendo che non si tratta di un accordo elettorale, ma di un progetto politico strategico». Il consigliere provinciale Giu-

seppe Telesca ha, dal canto suo, sottolineato l'importanza dell'ap- A lato una puntamento elettorale, che - ha panoramica detto - «potrà consentire, con l'e- di Rionero lezione di Carlo Cardillicchio, una qualificata presenza nel Consiglio regionale ed un utile raccordo per la realizzazione delle politiche territoriali». Infine, accolto da entusiastici applausi, ha preso la parola il dr Carlo Cardillicchio, il quale ha sottolineato che «la sua è una candidatura espressione di una squadra e non personale, così come - ha affermato - lo sarà dopo il risultato elettorale, che continuerà a vedere la partecipazione attiva all'elaborazione delle proposta per il rilancio culturale, tu- non dei politici e dei potentati”: ristico e produttivo del territorio, questa - ha concluso il candidato dei partiti e dei cittadini. “Le isti- Cardillicchio - è stata sempre la tuzioni al servizio dei cittadini e ragione fondamentale del mio

impegno politico e non potrà che esserlo anche nel massimo consesso regionale». Michele Rizzo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


31

Lavello Il presidente Pina Mazzarelli punta il dito contro le estetiste improvvisate

«Diamo un taglio all’abusivismo» La Confederazione nazionale dell’Artigianato promuove una campagna LAVELLO - “Diamo un taglio all'abusivismo” ovvero lo slogan con cui la Cna, Confederazione Nazionale dell'Artigianato, ha promosso la campagna contro l'abusivismo nelle categorie dell'acconciatura e dell'estetica. In un incontro dibattito tenutosi domenca in occasione nell'ambito della Fiera ExpoVulture promossa dall'Efab presso il Palazzetto dello Sport della Cittadina dauna , il presidente dell'associazione, Pina Mazzarelli, ha presentato l'iniziativa in cui sono coivolte numerose titolari di centri estetici e di acconciatura. All'incontro sono, tra gli altri, intervenuti, Renata Bisceglia, estetista, in rappresentante dell'associazione e Giuseppe Romanelli del dipartimento prevenzione del Distretto Sanitario di Base di Lavello. Cna Benessere e Sanità del Vulture Melfesenasce per iniziativa di un gruppo di imprenditori operanti nel campo dell'estetica e dell'acconciatura e si pone l'obiettivo di promuovere e valorizzare la professionalità delle imprese associate attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione degli utenti . «Le nuove esigenze - spie-

A lato un massaggio in un centro estetico

RIPACANDIDA Diversi i furti nelle scorse settimane Da qualche mese i circa 1.800 abitanti del piccolo centro del vulture non fanno sonni tranquilli. Una serie di furti si verificano in alcuni luoghi pubblici ed abitazioni private. Alcuni giorni prima dello scorso natale, è stato più volte ripulita una pizzeria e c'è stato il furto di una macchina dal garage di un'abitazione privata. Nei giorni scorsi questi furti si sono ripetuti, presi di mira due locali commerciali ed un'altra autovettura direttamente dal garage. Nel paese tutti parlano di questi furti, sono in molti a sostenere che per rubare autovetture direttamente dalle abitazioni, dietro si nasconde una organizzazione perfetta. Altri sostengono che alcuni agiscono dietro l'uso di sostanze stupefacenti. Le forze dell'ordine in questi giorni stanno attuando una serie di posti di blocco sul territorio di Ripacandida per individuare gli autori di questi furti. l.z.

gano in un volantino diffuso nei giorni scorsi - che la collettività esprime in termini di qualità della vità pongono la necessità di promuovere soluzioni sempre più compesse ed articolate che riescano a cogliere e a soddisfare le attese degli utenti. Cna Benessere quindi per tutela-

re la categoai e per rendere coscieti gli utenti sui pericoli che si corrono rivolgendosi a soggetti abusivi, si impegnerà a finco delle istitutizioni locali per contrastare questo fenomeno chiedendo agli organi preposti una intensificazione dei controlli e contestualmente ad avviare

campagne di informazione e di sensibilizzazione sui temi della legalità dell'igine e della salute». Il dilagare di fenomeni di abusivismo e di vendita “porta a porta” di servizi estetici e di acconciatura, sembra essere diventano, nella cittadina lucana, un fe-

nomeno allarmante . Spuntano ormai quotidianamente, come funghi, persone che si improvvisano estetisti ed acconciatori in barba a norme igienico sanitari ma soprattutto sprezzanti di autorizzazioni , tasse , contributi previdenziali e chi più ne ha più ne metta. Con l'iniziativa anche un vero e pro prio libretto informativo contenenti regole e, addirittura, tre buoni motivi per non scegliere gli abusivi . In primis motivi igienico sanitari per il rischi di piccoli e grandi problemi causati anche da virus , funghi e ad-

dirittura epatite b e C. E poi mancanza di professionalità, aggiornamento e regolarità fiscale e contributiva, gli altri motivi per dire non agli abusivi . «Sulla salute non si tratta» il cavallo di battaglia di acconciatori ed estetiste della cittadina dauna che hanno deciso di associarsi a tutelare della propria professionalità e della salute e benessere degli utenti. Previste anche ulteriori iniziative che coinvolgerenno a trecentosessanta gradi istituzioni, associazioni ed enti locali e non solo. Daniele Masiello

I COMUNI VERSO LE REGIONALI

Genzano Si presenta Michele Marotta

Tornano i socialisti per le strade

Un dirigente scolastico per l’Unione di Centro

Valvano a spasso per Venosa

allo sport e allo spettacolo. È un dato allarmante, indice di un allontanamento dalla legalità e dal meccanismo che mette in moto le istituzioni, per cui mi sono sentito in dovere di alzare le gambe e scendere in campo a 59 anni suonati». L'interesse per la rinascita della nostra zona che soffre di decremento demografico è la molla che spinge Michele Marotta a reagire. «Occorre predisporre un programma per il risveglio dell'area dell'Alto Bradano attraverso la realizzazione di servizi associati tra i vari comuni. Nell'era in cui le informazioni viaggiano in tempo reale la comunicazione veloce è fondamentale. Il collegamento tra le aree di sviluppo dev'essere garantito dagli assi viari». La questione ambientale è prioritaria in questa campagna elettorale per tutti i candidati. «La gestione dei rifiuti è un problema che non può essere eluso e che

VENOSA-Tornano i sociali- della disoccupazione, i disasti per le strade di Venosa e gi dei cittadini che utilizzaoffrono rose alle donne. Un no i servizi pubblici, i bisomodo per far uscire la politi- gni che riguardano la salute ca dal chiuso delle stanze e e la sicurezza. «Bisogna imavvicinarla alla gente. Ma boccare una strada che ci anche un modo per farsi co- consenta di trasformare noscere, avere un contatto questa pesante crisi in occadiretto con i cittadini e con- sione di crescita - propone frontarsi con le loro aspetta- Valvano - Per questo occortive e i loro bisogni. A pren- rono politiche in grado di dere l'iniziativa Livio Valva- ampliare le possibilità di scelta e di stino, candidato molare l'inidel Partito Soziativa indivicialista Italiaduale. Tutto no al Consiquesto garanglio regionatendo la solile. In mezzo a darietà verso i una macchia più deboli e rossa di capassicurando pellini rossi e sostegno conrose rosse, ha creto alle perpercorso in sone in condilunga e in larzioni di disago Via Appia gio». Di qui la nel momento scelta di perdi maggiore correre anche affluenza del strade nuove passeggio doin grado di inmenicale. Initercettare bizialmente tisogni e risortubanti per la Valvano a Venosa se della gente novità, i venoe delle comusini hanno mostrato di gradire l'inizia- nità. Un programma, quintiva fermandosi volentieri a di, che ruota attorno ad alcuscambiare «quattro chiac- ne parole d'ordine, come: chiere» con il candidato. «C'è meritocrazia, solidarietà, una forte pressione per cam- superare ogni forma di dibiare rotta in politica- ci dice screzionalità. «Sono sicuro Valvano mentre incontra i che insieme e con l'apporto cittadini per strada- Biso- di tutti ce la possiamo fare!gna spostare il dibattito dal conclude Valvano-La Basilipiano delle dispute ideologi- cata è nelle nostre mani. A che a quello delle proposte e noi il compito di farla decoldei progetti concreti» Al cen- lare e farla volare!» tro dell'attenzione i drammi Giuseppe Orlando

GENZANO - Questa tornata elettorale assume sempre più il sapore di un confronto generazionale. In un clima di assenteismo non solo i “volti nuovi”ma anche i veterani del palcoscenico politico fanno sentire la loro voce. A distanza di trent'anni, il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “E. Majorana”, Michele Marotta, si ritrova sotto lo stesso scudo crociato della Dc rinnovato nelle vesti di Udc. Il candidato alla carica di consigliere regionale si confessa: «Allora ero candidato nel collegio provinciale Genzano-Banzi-Forenza, ma i giovani entravano a gambe levate nell'arena. Oggigiorno, invece, l'assenteismo dilaga: i giovani fuggono dalla politica, un mondo distante anni luce dai loro interessi quotidiani. È un fenomeno che registro anche a scuola. Le notizie più lette dagli studenti non sono quelle politiche bensì quelle relative

Marotta

dev'essere risolto inconcertazione tra gli enti preposti, le associazioni ambientali e i cittadini - dichiara Michele Marotta. La decisione non può essere unilaterale, ma occorre sondare il terreno, ricercando il sito giusto per realizzare una discarica controllata. Un paletto va alzato innanzi alle discariche non controllate di cui già si conoscono gli effetti negativi. Una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata faciliterà la risoluzione del problema». Angela Menchise

Ginestra I candidati si sono ritrovati nella sede del Movimento Imprenditori autonomi

Mia-Per l’autonomia contro il clientelismo GINESTRA - Nella sede legale del Movimento Imprenditori Autonomi- Perl’Autonomia di via Mazzini si sono presentati agli elettori e simpatizzanti i candidati locali, Pasquale Cialdella e Michele Laluce, di questo Movimento che sostiene la candidatura a presidente regionale di Nicola Pagliuca. Tanta gente, non solo del posto ma anche dai centri limitrofi, era presente. A presentare questi due candidati, il segretario di questo movimento, Enzo Cuomo: «il nostro movimento non è nato

per scopi politici, ma per servire le comunità e la candidatura di due esponenti di Ginestra è un esempio. La Basilicata vive di una realtà economica basata su piccole imprese chevogliono salvaguardare i posti di lavoro. Grazie a noi, che esistono i lavoratori. Abbiamo deciso di scendere in campo per l'autonomia della Basilicata, vogliamo essere la sesta regione a statuto speciale e ci batteremo per una legge di riserva che salvaguardi il 30% dei lavori da affidare ad imprese lucane».

Pasquale Cialdella ha aggiunto: «il governo regionale ha creato il fenomeno del clientelismo abbastanza radicato dove si nota soprattutto nei concorsi e lavori pubblici, negli incarichi milionari a dirigenti di società. Ecco perché abbiamo creato questo movimento per dire basta a questi soprusi». Nicola Pagliuca ha chiuso gli interventi: «l'unico sistema per fare impresa in Basilicata è stare attaccati alla mammella della Regione. Una sinistra che si presenta con più liste rispet-

to a noi non ci fa paura, è sul piano delle idee che bisogna confrontarsi. I nostri piccoli centri stanno scomparendo, per mancanza del personale umano, non c'è lavoro. L'unico modo per evitare lo spopolamento è creare lavoro non come fa la Regione Basilicata che ha indetto un concorso per 78 posti con 30 mila condidati, questo concorso bandito prima delle elezioni provinciali, ha un unico scopo, quello di far sentire potenziali vincitori tutti i candidati». Lorenzo Zolfo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


32

Villa d’Agri Non si sgonfia la polemica sulla maestra accusata di presunti maltrattamenti

L’insegnante non va a scuola Bocche cucite nell’istituto. Il preside Propato: «C’è il segreto d’ufficio» VILLA D'AGRI - «Momentaneamente l'insegnante non viene a scuola». Il dirigente scolastico del Comprensivo di Villa d'Agri, Antonio Propato, “taglia corto” sul caso innescato della «maestra e i maltrattamenti fisici su alcuni alunni». Propato a quanto pare della faccenda non ne vuole più parlare e vuole chiudere direttamente. «C'è - sottolinea - un segreto d'ufficio». E' categorico su una “brutta storia” che ha visto protagonista l'Istituto Comprensivo.. Storia scattata agli inizi del mese di Marzo, dopo la denuncia fatta da due genitori sui «maltrattamenti fisici che la maestra avrebbe avuto nei confronti dei propri figli». Una «brutta parentesi» perché per il dirigente scolastico «la scuola è altro, non è questo». «Il Comprensivo di Villa d'Agri - chiarisce - è un Istituto che lavora, fa progetti, manifestazione e iniziative didattiche, per favorire il percorso dei ragazzi - Questo è la scuola». E sulle voci di un eventuale «espulsione della maestra»? Chiosa «l'insegnante momentaneamente dice - non viene a scuola con provvedimento dell'Ufficio scolastico regionale. Non posso dire nient'altro, c'è segreto d'ufficio». Una faccenda delicata esplosa con le querele fatte da due genitori alla Stazione dei Carabinieri di Villa d'Agri nei confronti della maestra. Maestra che secondo quanto dichiarato da uno dei genitori «avrebbe maltrattato il figlio di sette anni». «Il bambino - secondo quanto raccontato dal genitore ai Carabinieri - rientrava a casa dopo essere uscito dalla scuola e lamentava un

Moliterno Iniziativa comunale

Quando l’albero è come la vita

La scuola di Villa D’Agri

dolore al naso. Nel chiedergli cosa fosse successo mi riferiva che la maestra, insegnate di storia e geografia, gli aveva dato due schiaffi forti in faccia che gli avevano procurato fuoriuscita di sangue dal naso. Immediatamente ho fatto vedere mio figlio dal locale Pronto soccorso, il quale lo diagnosticava con la seguenti prognosi: cefalea ed epistassi post traumatica, con dolore in regione frontale e guancia destra». Querele che avrebbero “rotto”il cosiddetto “muro di silenzio” anche perché sempre secondo quanto raccontato dai querelanti “la maestra non era la prima volta che veniva accusata di fatti

simili”. Infatti “più volte - secondo le dichiarazione fatte “ la docente avrebbe alzato le mani verso bambini della sua classe”. Insomma una vicenda che si trascinava da qualche tempo come aveva dichiarato anche il rappresentante dei genitori della III classe, l'avvocato Raffaele Dalessandri durante la protesta dei genitori esplosa il giorno dopo la denuncia, “è una situazione di disagio che si trascina da tempo, è stata rappresentata in sede di consiglio di classe e già verbalizzata. Le lamentele c'erano già da tempo sul comportamento anomalo dell'insegnante. Comportamento non generalizzato su

tutti i bambini ma come si vuol dire “chi acchiappava sotto. Abbiamo fatto - confermava il rappresentante dei genitori - una lettera alla Direzione Scolastica regionale con la firma di circa cento genitori, con il quale ci si lamentava della situazione e ci si chiedeva un intervento urgente”. Ad oggi la docente non è a scuola e l'attesa è per il provvedimento definitivo da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale. Il Quotidiano ha cercato più volte di contattare la maestra per una correttezza nel sentire anche l'altra parte , ma l'esito è stato, purtroppo, negativo. Angela Pepe

MOLITERNO - Celebrata nelcentro valligianola“Festa dell'Albero 2010 - Un albero per ogni nuova vita”. Ben trentanove le piantine che sono state messe a dimora, a cura dell'amministrazione comunale, in località Pineta del Seggio in ossequio a quanto previsto della legge numero 113 del 1992. Tale legge, difatti, fa obbligo ai comuni di porre a dimora sul proprio territorio un albero per ogni nato nell'anno, oltre che riportare sull'atto di nascita dei bambini il luogo esatto dove l'albero è stato piantato. «Questo, dice la legge, “soprattutto quale momento educativo di rispetto dell'ambiente». Ogni singola piantina è stata benedetta dal parroco della cittadina, don Domenico Mastrangelo, e dopo i saluti del Sindaco Angela Latorraca, le stesse sono state messe a dimora. Alle operazioni di piantumazione, eseguite dagli addetti del comune, hanno attivamente partecipato i genitori di tutti i bambini interessati. Non solo. Ad ogni bimbo, inoltre, in ricordo dell'evento è stato donato un alberello simile a quello piantato dall'amministrazione comunale, da sistemare magari in un sito di propria scelta. Ad ogni famiglia è stato donato un

libro di lettura per bambini. Iniziativa, questa del libro, attuata all'interno del progetto “Nati per leggere” a cui il comune valligiano ha aderito con la propria bibliomediateca. Un'iniziativa destinata ai bambini fino ai sei anni di età e che coinvolge notevolmente la componente genitori. Difatti, stimolando i genitori a non solo raccontare le fiabe ai propri figli, ma anche a leggerle, ci si propone di superare le difficoltà nel leggere e scrivere che colpisce soprattutto i bambini che appartengono a famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate. Una giornata di festa, dunque, con il duplice scopo d'incrementare il patrimonio boschivo comunale ed inculcare il rispetto per la natura di cui, in un certo qual senso, questi bambini diventano quasi proprietari. Gerardo Tempone

Le indagini sono svolte dalla procura della Repubblica di Crotone

Caso “Pyramids”: coinvolto nemolese NEMOLI- Si sono concluse le indagini in merito al fallimento della società “Pyramids international srl” di Roccabernarda, nel crotonese, tre gli indagati, tra iquali ancheun lucano ultrasettantenne residente a Nemoli. Le indagini sono state svoltedalla procura della repubblica di Crotone e dirette dal sostituto procuratore della repubblica, Pierpaolo Bruni ed

accertate alla data del 10 ottobre 2006 giorno di dichiarazione del fallimento della società. Tre le persone legate alla società e indagate. Sotto accusa sono finiti l'amministratore unico della società “Pyramids international srl”, chein periodidiversi haricoperto la carica, dissipando in tutto o in parte i beni della società con operazioni atte a portare la stessa

ad un lento ed inesorabile dissesto finanziario, sino al fallimento dichiarato con sentenza emessa dal tribunale di Crotone il 10 ottobre dell'anno 2006, ed inoltre tenendo i registri e la contabilità in modo irregolare tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti degli affari. L'accusa è di bancarotta fraudolenta e dopo aver ricevuto

la notifica dell'avviso conclusioni indagini, gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare memorie, produrre documenti e depositarela documentazione utile alle investigazioni. Trascorso il tempo canonico dei venti giorni, il pubblico ministero avanzerà al tribunale di Crotone la richiesta di rinvio a giudizio. Emilia Manco

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


33 Corleto Perticara Lotta animata per la poltrona di primo cittadino

La Vicino ci riprova dopo 5 anni Baione e Maglietta gli outsider CORLETO - Lotta animata per la poltrona da primo cittadino nella valle del Sauro. Il centro assiste ad un vero faccia a faccia tra ben tre liste, di cui due, in direzione opposta alle scelte regionali, capeggiate da donne. Una battaglia che non si prospetta semplice, soprattutto dopo la composizione delle liste. Secondo quanto si apprende dai chiacchiericci del paese, le famiglie più numerose si ritrovano in difficoltà perché numerosi membri sono scesi in campo, appoggiando chi una lista, chi l'altra. In tal caso, non si tratterebbe più di una questione politica, quanto familiare. C'è chi, invece, analizza lo scenario sotto un aspetto più politico, e allora la vera domanda diviene: “Quanti voteranno per Rosaria Vicino, già sindaco del paese negli anni passati ed oggi assessore provinciale?” Effettivamente per i nuovi candidati a sindaco la lista da combattere è quella di Rosaria Vicino, quella che sulla carta potrebbe essere la vincitrice data la conoscenza che la popolazione ha della capolista. Tante le situazioni da affrontare per chiunque riu-

I SINDACI DAL 1946 Il Municipio di Corleto Perticara

scisse a conquistare l'ambita poltrona da sindaco. Nonostante Corleto si presenta con una popolazione di circa 3.000 abitanti, diverse sono le problematiche presenti nel piccolo comune del Sauro. Capofila la questione petrolio e Total. Nessuno ha dimenticato l'inchiesta Total, la bufera che si è abbattuta sulle nuove ipoteti-

1945 - 46 Italo Pera 1946 - 1947 Schiavoni Nicola 1947 - 1949 Pera Italo fu Orlando 1949 - 1950 commissario Prefettizio Sperano Orazio 1950 - 1952 Perretta Lucio 1952 - 1954 Pinto Leonardo 1954 - 1956 De Franchi Rocco 1956 - 1960 De Franchi Rocco 1960 - 1964 Schiavoni Francesco Alfredo 1964 - 1970 De Franchi Rocco 1970 - 1975 Lombardi Antonio 1975 - 1980 Demma Antonio 1980 - 1985 Abate Domenico 1980 - 1990 De Franchi Prospero Agosto 1990 - Novembre 1990 Comm.Pref. Armentano Giacomo 1990 - 1993 Gerardi Rocco 1993 - 1995 Gerardi Rocco 1995 - 2000 Vicino Rosaria 2000 - 2005 Vicino Rosaria 2005 - 2010 Pietro Paolo Montano

che estrazioni, ma soprattutto sulla possibilità di lavorare alla costruzione della piattaforma, e ancora i giovani che hanno partecipato alla selezione per un periodo di formazione di 24 mesi, finalizzato all'assunzione. Tanti coloro che non sperano più nel miraggio petrolio, ma allora le risposte della politica e dell'am-

ministrazione comunale devono essere maggiori perché bisogna soddisfare le richieste lavorative dei cittadini, di chi altrimenti è costretto ad abbandonare il paese aggiungendosi ai tanti emigranti che già hanno lasciato quella terra. D'altra parte la questione mobilità, Corleto continua a soffrire l'assenza di una

strada per svincolarsi dall'isolamento. La tanto sospirata Saurina non è stata realizzata, i lavori di adeguamento del primo tratto non possono certo far dimenticare, in particolare a chi fa il pendolare per Potenza, quanto sia necessaria un'arteria che faciliti i collegamenti con il capoluogo, collegamenti necessari e

spesso anche indispensabili per le proprie attività lavorative. Tante richieste dei cittadini, tanti nodi da affrontare, non resta che attendere i risultati delle elezioni per comprendere chi potrà provare a scioglierli. I testi sono a cura di Francesca Gresia e Angela Pepe

LISTE A CONFRONTO

LISTA CIVICA PER CAMBIARE Cand. SINDACO PAOLO MAGLIETTA

CANDIDATI A CONSIGLIERE Cavalcante Mario Di Corleto Caterina Donadio Eusebio Guidone Carmine Lacava Pasquale La Marca Gerardo Laurenzana Claudio Lombardi Antonella Lucia Massari Antonio

Massaro Donato Montano Luigi Napolitano Michela Antonia Sarli Antonietta Stoppelli Angela Toce Antonella Toce Rocco

«DALL’ANALISI dei bisogni dei cittadini grazie a un dialogo di tipo partecipativo, collaborativo e cooperativo». Parte da questi presupposti la lista civica “Per Cambiare” di Paolo Maglietta,60 anni, insegnante di lingua francese alle scuole Medie. Un punto di partenza per individuare “gli obiettivi da perseguire all'interno dei traguardi da raggiungere nelle diverse aree con l'intento di garantire un'effettiva e concreta realizzazione”. Amministratore nel 1980 - 85, Maglietta e la sua compagine politica, formata all'interno da persone con esperienze di vita personale e politiche diverse, pongono alla base della loro azione politica: l'esercizio della cittadinanza attiva; la democrazia partecipativa e deliberativa; lo sviluppo di atteggiamenti cooperativi e collaborativi; la costruzione del senso della legalità; il recupero delle tradizioni locali e l'obiettivo del “fare”per lo sviluppo sociale, civile, economico e culturale della comunità di Corleto Perticara. Tra gli scopi prioritari, “aprirsi all'esterno per uscir fuori dall'isolamento geografico coinvolgendo, allo scopo,anchetutti inostriconcittadinicheper qualcheragionesono stati costretti a lasciare Corleto Perticara”; “migliorare la qualità della vita a Corleto Perticara favorendo il protagonismo giovanile e la coesione sociale”;“attribuire a tutti i cittadini disponibili livelli di responsabilità e consapevolezza maggiori”;“sostenere e potenziare le attività produttive che caratterizzano le vocazioni del nostro territorio”e“promuovere lo sviluppo di settori come l'Agricoltura e sviluppo rurale, Ambiente e territorio, Artigianato, Attività produttive, Commercio e altro. Quindi progettazione e realizzazione degli interventi nei settori individuati. E per i progetti individuati saranno utilizzate le risorse presenti sul territorio, le risorse provenienti dalla Comunità Europea, dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e le “royalties”derivanti dallo sfruttamento degli idrocarburi.

LA RINASCITA Cand. SINDACO

ANGELA BAIONE

CANDIDATI A CONSIGLIERE Brancieri Domenico Brindisi Nicola Rosario Cavalcante Loredana Demma Gian Battista Demma Giovanni Donnoli Eleonora Falcone Rosario Gagliardi Carmelo Germino Maria Assunta

Lettieri Giuseppe Logiodice Rosario Lombardi Luigi Montano Francesco Toce Costantino Toce Vincenzo Ungaro Enza

«LO SVILUPPO del territorio. Sviluppo dell'occupazione. Blocco allo spopolamento e un occhio particolare alle politiche sociali e socio-sanitarie, all'agricoltura e al monitoraggio ambientale». Questi i punti prioritari del programma della lista civica “La Rinascita”, guidata da Angela Baione, 49 anni, infermiera professionale, quindici anni presso l'Ospedale di Villa D'agri e 11 anni e tutt'oggi al consultorio di Corleto Perticara. Sposata con due figli maggiorenni. La sua scesa in campo è stata dettata «dall'amore - sottolinea - per il mio paese e quindi dal voler contribuire a creare condizioni favorevoli per il suo sviluppo». «Negli ultimi anni - spiega - sono state troppe volte disattese e illuse le speranze di persone che hanno deciso caparbiamente di continuare a vivere e ad investire denaro ed energie per il futuro del paese». E aggiunge «da un'analisi razionale della nostra storia politica emergono sicuramente la perdita di entusiasmo e la sfiducia per le istituzioni da parte dei cittadini corletani che si sono visti devastare il loro territorio senza trarne ancora alcun beneficio». Ad affiancarla nel cammino politico una civica costituita da persone della società civile innanzitutto, uomini e donne provenienti da esperienze e culture diverse e poi da persone simpatizzanti per alcuni partiti. Alla domanda perché la gente dovrebbe votare Angela Baione? «Le motivazione - riferisce la neo candidata a sindaco - per cui la gente dovrebbe votare me e la mia lista sono la credibilità, la serietà, la trasparenza e soprattutto l'onesta».

PARTITO DEMOCRATICO Cand. SINDACO ROSARIA VICINO

CANDIDATI A CONSIGLIERE Genovese Gianbattista Bruno Assunta in Renna Calandriello Michele Cavalcante Gabriele De Bona Franca Laudisio Maddalena in Pizzo Lavecchia Deodata in Gallo Leone Rossano Leone Teresa in Nappo

Logiodice Carlo Perillo Nicola Potenza Rocco Giuseppe Robilotta Rocchina in Toce Sagaria Giovanni Savino Luana Mariarita Vicino Luca Rocco

Cosa ha spinto Rosaria Vicino a ricandidarsi a primo cittadino di Corleto Perticara, con il Pd? «Sicuramente l'amore per il mio paese, la voglia di offrire delle nuove possibilità al territorio. Una lista politica perché il PD è un partito che tiene alla Basilicata, al suo sviluppo, è capace di mettere al servizio dei cittadini la propria esperienza, è in grado di creare un ambiente sereno con rapporti umani sinceri. Il partito mi ha scelta ed io non mi sono tirata indietro». Potrebbe sinteticamente descrivere il suo programma in tre punti? «Energia,attenzione allepolitichesocialie turismo.Ilnostro comune ha da sempre ricoperto un ruolo centrale, lo dice la storia e lo ribadisce la natura con quello che continua a regalare. In questo momento il territorio si prepara ad una grande sfida, quella petrolifera. Dopo gli ultimi avvenimenti è indispensabile riaprire un tavolo di dibattito per i cantieri e per i giovani che avevano partecipato alle selezioni come tecnici. Ma ancora uno sfruttamento delle royalties adeguato perché il petrolio si esaurirà mentre quello che noi sappiamo fare resta. E' per questo che leroyaltiesdevono essereimpiegatepergarantire serviziedinfrastrutture al nostro territorio, in particolar alle aziende agricole, essendo il nostro un territorio a vocazione agricola. Garantire alle imprese una viabilità rurale adeguata, un adeguamento delle norme igienico-sanitarie, diviene il primo passo per la vendita dei nostri prodotti. Ruolo centrale le scuole ed in particolare l'Itis, il nostro istituto chimico che si può candidare ad essere un vero polo di eccellenza». Quale un motivo per votare la lista di Rosaria Vicino? «L'impegno, l'onestà e l'amore per il mio paese, per il mio territorio, impegno che ho sempre dimostrato in passato e continuo a manifestare come assessore provinciale».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

34

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Il pane è un alimento che rappresenta l'identità e la memoria collettiva per uomini e territorio»

A tutela di mani sapienti Patrimonio Culturale immateriale Unesco, la candidatura dei fornai «TROVARSI di fronte ad un pezzo di pane di Matera da 18 chili, cotto nel forno a legna, è un'esperienza emozionante, ma ancora per poco tempo e per poche persone». Partendo da questo presupposto il Consorzio di tutela Pane di Matera e l'Associazione per la valorizzazione del Pane di Matera sono al lavoro per candidare i fornai, i forni e il pane grande della città dei Sassi nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale (Intangible Cultural Heritage) Unesco. Il tutto, specifica Antonio Nobile, referente del Consorzio per l'iscrizione nella lista «a sostegno e a difesa di una saggezza millenaria, per la conservazione e la trasmissione delle abilità manuali indispensabili alla preparazione dell' alimento che rappresenta quotidianamente l'identità e la memoria collettiva per uomini e territorio». Più che il pane in sè, come prodotto finale, ampiamente tutelato attraverso i vari marchi, si punta alla valorizzazione del “saper fare” il pane, precisa Nobile. «In Italia sono già due i patrimoni iscritti nella Lista: l'opera dei Pupi per la Sicilia e i canti a tenore per la Sardegna. In lista c'è anche l'Arpa di Viggiano. La domanda la presenta lo Stato italiano, c'è un iter ben preciso da seguire. Secondo me - aggiunge Nobile - ci sono tutte le condizioni per ottenere questo riconoscimento. Se ci riuscissimo, diventeremmo famosi in tutto il mondo in un attimo». Il protagonista è il pane grande preparato con la semola di macinato di grano duro, il lievito madre, una piccolissima percentuale di lievito di birra, il sale e l'acqua. «Noi possiamo avere i migliori ingredienti, il mi-

glior forno di questo mondo ma se non abbiamo un buon fornaio, di pane di Matera non se ne fa. La forma grande - afferma Nobile - è l'ulteriore dimostrazione della bravura necessaria di un panificatore, perché bisogna saper gestire questa massa». Nei giorni scorsi, in occasione, del Taste (il Salone del Gusto di Firenze), il Consorzio ha presentato il manifesto per la candidatura all'iscrizione dei Fornai del Pane Grande di Matera nella Lista italiana del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco. «La maggior parte della popolazione mondiale ha perso le abilità manuali e le conoscenze tecniche per preparare l'alimento base della vita umana. - si legge nel manifesto dal titolo “Le mani del mondo stanno dimenticando come preparare il Pane” - Il pane non esiste in natura ma è il risultato di operazioni culturali che richiedono conoscenza tecnica e abilità pratica. Nella storia dell'alimentazione il valore materiale e culturale del pane è ampiamente documentato. Il Pane grande di Matera scompare, inconsapevolmente, a causa del massiccio attacco, seppur legittimo, dell'industria, orientata a trasformare il gusto e le forme del pane a proprio vantaggio, - si legge ancora nel manifesto - minacciando la sopravvivenza economica dei fornai artigiani e la perdita del bagaglio di saperi conquistati con sacrifici indicibili e sforzi quotidiani, trasmesso di generazione in generazione, di una delle più nobili attività che un uomo possa svolgere. Tutto questo è urgente: gli ultimi fornai, il loro “linguaggio” delle mani che “forma” il pane grande di Matera e i forni a legna, meritano». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Agroalimentare alla fiera di Foggia

Nove aziende per “Euro&Med”

Massimo Cifarelli, presidente del Consorzio tutela del Pane di Matera, con una forma di 18 kg

Per sostenere tesori trasmessi da generazioni LA Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco è stata firmata a Parigi nel 2003 ed è stata attivata nel 2006 Questi gli scopi del documento: salvaguardare il patrimonio culturale immateriale; assicurare il rispetto per il patrimonio culturale immateriale delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati; suscitare la consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale dell'importanza del patrimonio culturale immateriale e assicurare che sia reciprocamente apprezzato; promuovere la cooperazione internazionale e il sostegno. «Per “patrimonio culturale immateriale”- si legge nella Convenzione - s'intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how - come pure gli strumenti, gli og-

getti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi - che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d'identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. Ai fini della presente Convenzione, si terrà conto di tale patrimonio culturale immateriale unicamente nella misura in cui è compatibile con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani e con le esigenze di rispetto reciproco fra comunità, gruppi e individui nonchè di sviluppo sostenibile».

PRODUZIONI tipiche e aziende agroalimentari della provincia di Matera alla “prova del 9” nel corso della Fiera “Euro&Med’’ in programma dal 25 al 28 marzo a Foggia insieme ad altre realtà produttive del Mezzogiorno, per consolidare e accrescere il percorso avviato con il progetto “Siaft’’ che ha coinvolto le Camere di Commercio di Basilicata e alcune di Calabria e Puglia. Sono nove, infatti, le imprese della provincia di Matera che saranno presenti in una sezione dedicata nel grande spazio espositivocomune, curato dall’azienda speciale Cesp della Camera di commercio di Matera. Si tratta dei Consorzi Tutela “Vini doc Matera”e“Pane di Matera Igp’’ , le società Laurieri srl (prodotti da forno) di Matera, Salumificio montese di Montescaglioso, Azienda agricola Carlo Suriano di Rotondella (confetture, maremellate, succhi di frutta, rosoli), società agricola Brio-Mazziotta di Montescaglioso( conserve, confetture di frutta e olio extravergine di oliva), Masseria del Mezzano di Matera (vino), Jazz Beer (Birra artigianale) di Bernalda e la S&Software & Automazioni di Matera che opera nel settore dei servizi di etichettatura e con loro il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, che sta portando avanti iniziative di valorizzazione delle produzioni tipiche locali. Nel corso della manifestazione sono in programma incontri, degustazioni ed eventi promozionali. «La fiera di Foggia – ha detto il presidente della Ca-

mera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli - rappresenta una occasione importante per promuovere l'agroalimentare della provincia di Matera e della Basilicata, e la filiera di qualità delle produzioni tipiche territoriali, che da noi hanno tradizioni consolidate. Si va dal pane Igp di Matera alla pasta, ai prodotti da forno, dall'ortofrutta, al vino all'olio, dai salumi ai formaggi ad altri sapori della buona tavola locale. Tutto questo, come accaduto durante il Siaft e in altre azioni avviate e realizzate , non può che essere legato alla promozione del territorio, ai beni ambientali e culturali, componente essenziale dell'offerta turistica. Agroalimentare e turismo, con la presenza all'Euro&Med Food 2010 di operatori per la borsa del turismo non potrà che accrescere l’attenzione per la provincia di Matera e la Basilicata sul mercato internazionale delle vacanze percorrendo, accanto agli itinerari culturali e di ambientali, i percorsi enogastronomici delle produzioni tipiche locali». La valenza della partecipazione alla Fiera di Foggia è evidenziata anche dal presidente dell’azienda speciale Cesp, Giovanni Coretti. «Per il sistema produttivo locale e dell’agroalimentare in particolare -ha detto Coretti - la partecipazione all’Euro&Med Food 2010 è una occasione di crescita e di confronto con operatori nazionali e internazionali, alla ricerca di specificità come la genuinità e la tracciabilità, che portano valore aggiunto all’economia locale».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera


Inizia un confronto costante con associazioni e sindaci delle aree più problematiche

Emergenze verso un nuovo Piano Vertice nell’Ente di via Ridola per il documento provinciale di Protezione civile SI RIPARTE dalle emergenze. Dopo circa un quinquennio di pausa e silenzi, si è svolto ieri, presso la sala consiliare della Provincia di Matera, un incontro sul Piano provinciale di Protezione Civile. L'appuntamento è stato promosso dall'Ente di via Ridola per far ripartire una macchina che mai era, in pratica, partita. A voler comprendere quello che si deve da ora fare, è utile cominciare dalle parole del dirigente provinciale Salvatore Vito Valentino: «Ricordo in questo stesso luogo quando nel 2005 avemmo un incontro con Bertolaso per sancire la nascita del Piano delle Emergenze per la provincia di Matera» In sostanza, in quell'occasione nacque il Piano provinciale di Protezione Civile, il documento che da oggi in poi, oltre che ovviamente aggiornare, si dovrebbe far realmente muovere. Ieri la sala consiliare di via Ridola era gremita di rappresentanti di associazioni ed entichevivono sulcampoletante situazione da affrontare, sindaci delle aree più “problematiche”, dirigenti e amministratori della stessa Provincia, i rappresentanti di Polizia provinciale e Vigili del fuoco. Intanto, per riprendere le questioni sempre aperte. I primi passi riguarderanno la procedura di allocazione di tutta la logistica che porterà ad avere la fatidica sala di monitoraggio delle aree più esposte a rischi proprio nei locali dell'Ente (sono necessari circa 150 mila euro). Il primo ad intervenire è stato il presidente della Provincia Franco Stella. «Ci siamo mossi - ha spiegato - per far ripartire un confronto che deve diventare serrato, fra enti e operatori. Partendo dal passato - ha aggiunto - per realizzare un progetto futuro, tanto per cominciare aggiornando un Piano che deve necessariamente essere aggiornato». Il Piano, appunto, «non applicato», frase questa del dirigente di settore Valentino. Ma cosa, andiamo a capire, è cambiato dal 2005? Come logica vuole, si deve intanto andare a rivedere la parte che analizza e propone proprio i cosiddetti “scenari di rischio” e, appunto, le emergenze. Se prima c'era in particolar modo da pensare alle diverse problematicità legate all'inquinamento presente in Valbasento, adesso si deve maggiormente stare attenti, per esempio, a Mythen e al “prossimo Ecoil”. L'Itrec di Roton-

Sanità Cisl soddisfatta per il contratto Asm

Il vertice sul Piano provinciale di Protezione civile (foto Videouno)

della va inquadrata nuovamente. Fra le tante questioni da aggiornare, ancora, lo stesso organigramma della “macchina” provinciale. Con i vari «pensionamenti e il personale spostato a fare altro». Ma a essere più attenti, bisogna stare in guardia rispet-

to alla vulnerabilità sismica degli edifici, all'inquinamento fluviale, ai pericoli d'alluvioni. E ai periodici incendi. Il momento di incontro della giornata di ieri, è stato pensato intanto come primo appuntamento. La promessa, infatti, è che si deve avviare un confronto costante. E nel

frattempo è arrivato l'impegno del presidente Stella a cercare «fondi da mettere a disposizione delle tante associazioni che operano sul territorio e che chiedono sostegno, al fine di garantire loro uomini e attrezzatura». Nunzio Festa matera@luedi.it

ESPRIME soddisfazione il segretario regionale del comparto Sanità della Cisl Funzione Pubblica della provincia di Matera, Enzo Coretti, per la sottoscrizione del contratto decentrato del comparto, avvenuta qualche giorno fa a Matera. «Il contratto integrativo - sostiene Coretti - che sarà applicato a circa duemila professionisti del Comparto Sanità, tra infermieri, altre figure sanitarie e personale tecnico-amministrativo è un provvedimento importante che rappresenta non un punto di arrivo, ma un punto di partenza per dare concretezza ai principi e agli istituti sanciti nell'accordo stesso, affinchè tutti i lavoratori possano beneficiare delle tutele che il contratto prevede». Coretti precisa che «con questa sottoscrizione i lavoratori saranno assoggettati alla tutela sindacale attraverso un unico contratto integrativo con il vantaggio di evitare sperequazioni rispetto alle applicazioni degli istituti contrattuali delle ex Asl n 4 e 5 della Basilicata». Sul Sistema di Valutazione Individuale Permanente introdotto dalla sottoscrizione e che servirà a valutare, anno dopo anno, le performance e le prestazioni offerte da ciascun operatore, Coretti sottolinea come «all'interno dell'Azienda sanitaria di Matera tale protocollo fosse già esistente confermandosi come un valido strumento per erogare gli incentivi al personale e, nello stesso tempo, per valutare l'efficienza e l'efficacia delle prestazioni assistenziali erogate all'utenza». Quella del contratto decentrato del comparto è la prima esperienza in Basilicata, dopo il processo di riordino del sevizio sanitario regionale avviato dalla legge 12 del 2008. matera@luedi.it

Al mercato di Serra Venerdì una meta irrinunciabile per le fashion victim

Un outlet “on the road” Niente crisi per una bancarella che vende grandi firme È UNA delle bancarelle più affollate del mercato che ha luogo ogni mercoledì mattina al rione Serrà Venerdì. La motivazione è semplice: un vero e proprio outlet delle grandi marche “on the road” propone abbigliamento da uomo e da donna, scarpe ed accessori d'ogni tipo a prezzi davvero convenienti. Nonostante la crisi sono in pochi coloro che vogliono rinunciare allo shopping e alla griffe, delizia degli occhi e trionfo della vanità. Certo, diminuiscono gli zeri sul cartellino del prezzo ma il fascino del marchio resiste. Così in epoca di ipermercati e di acquisti on line, la bancarella resiste, anzi torna in auge e diventa il luogo privilegiato per gli acquisti che coniugano la moda trendy e il low cost. Professionisti, insegnanti, giovani casalinghe, impiegate, studenti sono solo alcuni dei clienti

di questo tempio della griffe “open air” a conduzione familiare che è riuscito a crearsi una vera e propria nicchia di mercato: così se i negozi a cinque stelle sono belli per sognare, il risparmio impone nuove abitudini pur di non rinunciare al gioco di vestirsi. «Sono davvero in tanti - afferma uno dei titolari - i clienti che ogni mercoledì vengono a trovarmi in cerca dell'ultima novità tra le marche che propongo e che offro a prezzi davvero convenienti. I materani sono attenti al risparmio ma sono anche molto esigenti nell'abbigliamento che scelgono con grande cura». Il segreto dei prezzi costantemente bassi in rapporto all'esclusività delle marche sta nella tradizione della famiglia, commercianti di abbigliamento da generazioni che, nella loro città, Martina Franca, gestiscono una grande

stock house. «Acquistiamo i capi in stock - continua - direttamente dalle aziende. Si tratta di abbigliamento di campionario, prototipi, test di colore o pezzi unici, che proponiamo con un minimo ricarico per offrire sempre un prezzo basso. E la gente apprezza, non solo qui a Matera ma anche nelle altre piazze che frequentiamo settimanalmente come Altamura o Grottaglie. Ogni settimana proponiamo sui banchi nuovi articoli perché la novità attrae e fa vendere». Da due anni la bancarella è diventata ormai una meta irrinunciabile per le “fashion victim” materane. Soprattutto al cambio di stagione quando le collezioni, proprio come in ogni negozio che si rispetti, si rinnovano completamente seguendo le colori e le tendenze viste sulle passerelle.

E’ scomparso il vescovo della diocesi di Civitavecchia legato alla parrocchia di La Martella

Don Egidio ricorda monsignor Chenis UN male incurabile, diagnosticato poco prima dello scorso Natale, lo ha strappato alla vita terrena. Carlo Chenis, giovane vescovo della diocesi di Civitavecchia - Tarquinia ci ha lasciati il 20 marzo, dopo una vita dedicata a diffondere il messaggio della Chiesa. Chenis, grande appassionato di beni culturali ed artistici sacri eautore di numerose pubblicazioni, èstato diverse volte a Matera, come ricorda don Egidio Casarola, parroco di San Vincenzo de Paoli di borgo La Martella. «Abbiamo appreso con dolore - ha detto don Egidio - della scomparsa di monsignor Carlo Chenis, il quale era legato alla parrocchia di La Martella per aver accolto il mio invito a tenere una conferenza il 30 marzo 2006, in occasione della benedizione della nuova porta di bronzo del compianto artista Floriano Bodini. In quell'occasione, alla presenza dell'arcivescovo di Matera monsignor Salvatore Ligorio, tenne una magistrale relazione, tuttora ricordata dai numerosi presenti, in cui illustrò i contenuti dell'opera bodiniana, arricchendola con argomenti di alta e profonda catechesi che sono rimasti nella memoria di coloro che lo ascoltarono. Io, gli amici Franco Di Pede e il milanese Giuseppe Gattini ricordiamo nella preghiera questa grande figura di salesiano». Monsignor Chenis, dopo l'inaugurazione a La Martella, mise a confronto sulla rivista di architettura “Chiesa oggi” (editori Di Baio, Milano) la porta bronzea di La Martella con quella di Santa Maria degli Angeli in piazza del Cinquecento a Roma. Biagio Tarasco

Da sinistra Gattini, Chenis, don Egidio e Di Pede

Il titolare (al centro) con i suoi collaboratori (foto Martemix)

Dall'abbigliamento glamour allo sportswear, dai capi “absolutely gorgeous” alle sneakers, il mercoledì dello shopping materano si consuma nello storico quartiere, nuova meta del gossip modaiolo. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 35

Martedì 23 marzo 2010


Agenda

Martedì 23 marzo 2010

Musica per Haiti

SI TERRÀ domani alle 20 alla Cantina per Via Orale, di via S. Giovanni Vecchio, nei pressi dell’università di S. Rocco la presentazione del ricettario “Il fungo cardoncello nella cucina lucana” a cura di Graficom. L’iniziativa è inserita nell’ambito del Gran galà del Cardoncello. Verranno presentate ricette a cura degli chef dell’Unione regionale cuochi lucani in abbinamento ai vini Matera doc in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Turi” di Matera. La serata sarà condotta da Roberto Linzalone con interventi musicali a cura di Daniela Ippolito (arpa e voce), Alberico Larato (chitarra) e Quirino Valvano (zampogna).

QUESTA sera alle 20 nella Chiesa Madre di Pisticci Direttore d'Orchestra Maestri Rocco Eletto, il soprano Maria Palmitesta, il contralto Gianna Racamato con l’ Orchestra da camera di Durazzo presentano il concerto sul tema “Per non dimenticare i bambini di Haiti”. Musica a sostegno della solidarietà per aiutare i bambini terremotati di Haiti: l'iniziativa, promossa dall’associazione Basilirica. Gli spettacoli – hanno detto gli organizzatori – sono nati dalla collaborazione con l’Orchestra di Durazzo e il sostegno di Catherine Spaak, che è madrina della rassegna. Quanti assisteranno ai concerti potranno contribuire con offerte libere a favore dei bambini haitiani.

APPUNTAMENTI

Gran Galà del cardoncello

GEO & GEO

CINEMA

Ali sopra le Murge

Comunale Matera - 0835334116 Alice in wonderland ore 17 - 19,30 - 21,45

Costantino

Kennedy Matera - 0835334116 Mine vaganti 17,30 - 19,35 - 21,40

Duni Matera - 0835331812 Tutto l’amore del mondo 18 - 19,45 - 21,30

Patron Antonio Matera Percy Jackson e gli dei dell’olimpo

Questo giorno è importante per te, è speciale per noi che ti vogliamo bene e festeggiamo con gioia il tuo compleanno. Tantissimi auguri da Papà, Mamma e Antonella. AUGURI COSTANTINO!!!!!

ore 17,45 - 19,45 Legion 21,45

Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Invictus 19 - 21,45

Della Valle Ferrandina - 0835755226 Scusa ma ti voglio sposare 19-21,30

In mostra fino ad aprile E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Perla primavoltaè statopossibile osservaredavicino evenire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Infatti,si èdesuntoeconstatato chelapresenzadi certireperti tra loro molto simili, nonostante la rarità dei pezzi, ritrovati in ambienti dissimili appartenenti a diverse parti dell’Italia meridionale, altro non sono che la testimonianza di una fervida attività commerciale. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. La mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA

0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101

TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO

"ALI sopra le Murge" è il documentario sui falchi grillai, che sarà trasmesso oggi su Rai Tre durante la nota trasmissione “Geo&Geo”. Il servizio andrà in onda intorno alle ore 18.15 (dopo il meteo) con la regia di Olivella Foresta e la partecipazione di Bruno Cignini. Il documentario racconta la vita dei grillai, tra Matera e Montescaglioso dal loro arrivo nella Murgia Materana alla nascita e all'involo dei piccoli. «Ci siamo soffermati - ha spiegato la regista - ad osservare la convivenza di questi piccoli rapaci con la popolazione locale, dal barbiere che ha una femmina di grillaio che cova mentre lui lavora, alla signora che stende i panni sopra ad un nido etc; inoltre, abbiamo visitato il centro Recupero Rapaci Lucani e abbiamo anche partecipato alla liberazione di due grillai». Il documentario parteciperà al Concorso "Festival del Documentario Naturalistico Natura in Fiera” nel Parco del Delta del Po Emilia- Romagna. «E' questa una ulteriore ed ottima occasione per la promozione a livello nazionale del nostro territorio e delle sue peculiarità ambientali e naturalistiche. - afferma Matteo Visceglia del Centro Recupero Rapaci della Riserva Naturale di San Giuliano - La tutela e la conservazione di specie faunistiche di rilievo europeo come il Falco grillaio è divenuta trainante anche per il settore turistico vista la particolare attrattiva che esercita questa specie nei confronti di televisioni e riviste a diffusione nazionale». Il Centro Recupero Rapaci della Riserva Naturale di San Giuliano ha collaborato attivamente alla realizzazione delle riprese durante le varie giornate di permanenza della troupe RAI fornendo alla regia ogni elemento utile per la preparazione dei contenuti del documentario. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128

RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847

RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’

0835-581003 0835-581074

RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882 LE ROSE 0835-930040 LIDO SABBIA D’ORO 0835- 953140 MERLIN BLEU 0835-954458

Hollywood Policoro Programmazione al botteghino

Alice ALICE teme di essere pazza. Da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo.

Scusa ma ti voglio sposare NIKI e Alex stanno felicemente insieme nonostante la differenza d'età; lei frequenta l'università, lui è un pubblicitario di successo.

Invictus NELSON Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Il suo intento primario è quello di avviare un processo di riconciliazione nazionale.

NICOLAS VILLA MARY

0835-952396 0835-952327

RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752 RISTORANTI TURSI PALAZZO DEI POETI

0835-532631

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

36 Matera


37

Tinchi di Pisticci Annunciate nuove mobilitazioni dopo le recenti scelte dell’Asm

«Ospedale aperto per elezioni» La denuncia del comitato civico dopo la riattivazione della sala operatoria TINCHIDI PISTICCI- Ospedaledi Tinchi nel dimenticatoio. Questo,in sintesi,ilmessaggio del comitato civico che evidenzia in una nota come «il direttore generale dell'Asm, Vito Gaudiano, nella breve dichiarazione fatta alla troupe di “Striscia la notizia” aveva dichiarato che non intendeva chiudere l'ospedale di Tinchi e alla domanda relativa alla piscina terapeutica rispondeva che sarebbe stata utilizzata. Infatti -osservano dal comitato- è stato di parola e da venerdì 19 marzo ha effettivamente aperto la Piscina, spostando la Sala prelievi del laboratorio negli accoglienti bagni e spogliatoi della struttura riabilitativa. Gli utenti saltano dalla gioia sapendo che circa 700mila euro investiti per realizzare la piscina terapeutica adesso servono a qualcosa di veramente utile». Il Comitato Difesa Ospedale, dice ironicamente di «apprezzare molto la coerenza del direttore generale che in questi giorni, in piena campagna elettorale, ha comunicato al Prefetto di Matera, al questore, al comandante dei carabinieri, ai sindaci, che “gli ospedali

Una recente manifestazione davanti all’ospedale di Tinchi

distrettuali sono Stigliano, Tinchi e Tricarico, che sono definiti, nelle loro specifiche funzioni, quali ospedali diurni con attività 8-20. Ragion per cui -continua Gaudiano- i cittadini abbisognevoli di prestazioni di urgenza devono essere indirizzati direttamente agli ospedali per acuti (Policoro e Matera ), onde evitare inutili e pericolosi ritardi”. Ora sappiamo bene come si evi-

tano inutili e pericolosi ritardi quando ci indirizzano direttamente agli ospedaliper acuti, magari in ambulanza da Tinchi fino al bivio Franchi per essere poi trasferiti in un'altra ambulanza che arriva da Policoro. -evidenziano dal comitato- E che saranno mai dieci minuti o un quarto d'ora, richiesti appunto dal trasbordo da un'ambulanza all'altra, per i malati “abbisognevoli di prestazioni d'urgenza”. Ma che coerenza, davvero apprezzabile (A parte il fatto che era già così da tempo, infatti, è da un bel po' che le urgenze vengono dirottate a Policoro e Matera). Noi stessi del Comitato Difesa dell'ospedale non comprendiamo il perché delle proteste e delle manifestazioni che abbiamo finora fatto e perché mai abbiamo raccolto 12.000 (dodicimila) firme. Ma che coerenza! Da lunedì scorso, però, il direttore generale, chelavora (dicelui)per lasicurezza degli utenti, ha riaperto la sala operatoria a Tinchi, garantendo di nuovo la presenza degli anestesisti che vengono a lavorare a Tinchi “a progetto”. Ma senza altro

personale. Un solo infermiere. Dicono i maligni chela sala operatoria resterà aperta solo fino al voto del 28 e 29 marzo. Poi Gaudiano la chiuderà definitivamente. Ma noi che siamo ottimisti siamo sicuri che la chiuderà dal 1 aprile. E’ davvero una vergogna -si chiedono provocatoriamente dal comitato- Ma davvero pensano che i cittadini sono disposti a farsi prendere in giro senza capire e senza ragionare? Ma davvero pensano i candidati locali alle regionali che i cittadini sono cretini? Si presentano come tutori e garanti del Pronto soccorso e dell'ospedale mentre di fatto Gaudiano ha già chiuso il Pronto soccorso e tutto il resto». Il comitato Difesa Ospedale precisa che non si arrenderà e trasmetterà quanto prima gli atti relativi alle risorse pubbliche dilapidate nell'ospedale di Tinchi alla Corte dei Conti e metterà in campo nei prossimi giorni nuove iniziative di lotta chiamando i cittadini a una mobilitazione forte e permanente per raggiungere un obiettivo: farsi ascoltare. provinciamt@luedi.it

Affiliato al Fap-Acli, sarà un punto di ritrovo e socializzazione

“Tre Colli” per gli anziani Inaugurato il nuovo Centro polivalente a Montescaglioso MONTESCAGLIOSO - E' stato inaugurato sabato scorso il nuovo Centro sociale polivalente per anziani, pensionati e non, “Tre Colli”, associato al Fap Acli, in via Sott.te Carriero. L'arciprete, don Vittorio Martinelli, ha impartito la benedizione, momento cui ha fatto seguito il taglio del nastro da parte di Francesco Rossetti. Quest'ultimo, insieme a Carmelo Motola, rappresentava gli anziani promotori del centro; erano inoltre presenti all'iniziativa il senatore della Repubblica Filippo Bubbico, il consigliere Angelo Garbellano, capogruppo alla Provincia e segretario del Pdmontese; Vincenzo Motola, della segreteria e Donato Cifrese del coordinamento Pd di Montescaglioso; il direttore dell’Unità operativa di Geriatria dell'ospedale “Madonnadelle Grazie”di Matera, Salvatore Tardi;il presidente provinciale Acli, Mimmo Corrado. Carmelo Motola ha dato inizio agli interventi spiegando le motivazioni che hanno portato a rivolgersi agli esponen-

ti del Pd; allo stesso tempo ha evidenziato «la difficoltà, da parte dell'amministrazione comunale di ascoltare le istanze degli anziani». Dopo aver assicurato il massimo dell'impegno, ha dato lettura dello Statuto.Ha, quindi,preso laparola il consigliereGarbellano, ilquale haringraziato quanti hanno creduto nel progetto, «che hanno dato la forza di poter credere in questo sogno»; allo stesso tempo ha espresso il ringraziamento anche nei confronti di quanti mostravano scetticismo, in quanto è servito «da pungolo affinché ci impegnassimo ulteriormente e quindi riuscissimo in questa impresa». Vincenzo Motola ha dapprima espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa e per il coronamento di un sogno che proviene da «un'esigenza reale dei nostri anziani». Cifrese, curatore dei lavori di ristrutturazione, ha ringraziato quanti hanno reso possibile la realizzazione del centro sociale; ai ringraziamenti si è unito il presidente provinciale Acli Corrado. Il primario Tardi ha sotto-

lineato la speranza che esperienze dello stesso tipo si possano ripetere su tutto il territorio. Il senatore Bubbico ha parlato di “serata storica”, sottolineando come ormai da diverso tempo «tante persone non stavano insieme per promuovere un'attività attraverso la quale migliorare le condizioni di vista delle individualità e quindi anche della collettività». Bubbico ha poi ringraziato Garbellano che, in qualità di segretario del Pd del circolo montese, ha saputo fare «da collante tra le più svariate esigenze».Non è mancato un riferimento all'importanza del ruolo delle Acli. La serata è stata chiusa dagli interventi di don Vittorio e don Domenico Monaciello e delle associazioni presenti, come “Donna e Vita”, rappresentatadallapresidente VitaRossetti;l'Acli di Montescaglioso con Pietro Andriulli, Maria Michela Bitondo (Movimento Diritti del Cittadino); Paolo Gallipoli (associazione Antiracket Falcone - Borsellino). Michele Marchitelli

Un rumeno ubriaco causa un incidente nel centro di Pomarico POMARICO - Proseguono i controlli dei carabinieri del Comando provinciale carabinieri di Matera volti alla prevenzione delle stragi del sabato sera. Nel decorso fine settimana i militari della Stazione carabinieri di Pomarico sono stati chiamati per intervenire su un incidente stradale verificatosi nel centro tra due veicoli, una Fiat 500 e un Fiat Fiorino condotto da un cittadino rumeno. Giunti sul posto, i militari prima di iniziare i rilievi planimetrici, insospettiti dall'atteggiamento e dal forte odore di alcol emesso dal conducente rumeno, hanno chiesto l'ausilio dei colleghi dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Matera per l'accertamento dello stato di ebbrezza mediante etilometro. Rifiutatosi di sottoporsi all'alcol test, il cittadino rumeno è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza ed ha subito il ritiro della patente estera, non convertita dopo un anno di residenza in Italia. L'incidente, fortunatamente, non ha provocato feriti. provinciamt@luedi.it

Rubati a Pisticci e Marconia

Monili d’oro ritrovati PISTICCI - Sono stati ritrovati e sequestrati dalla Polizia di Stato una trentina di oggetti d'oro proventi di furti in appartamenti perpetrati dall'inizio dell'anno in Pisticci e in Marconia. Le indagini, svolte da investigatori del Commissariato di Ps di Pisticci, hanno portato a due esercizi commerciali di compravendita di preziosi in genere, anche fuori della provincia di Matera, dove gli oggetti rubati erano stati portati e venduti. Tre persone residenti a Pisticci sono state denunciate all'Autorità giudiziaria per il reato di ricettazione. I monili d'oro, dopo il completamento delle operazioni di riconoscimento, verranno riconsegnati ai legittimi proprietari. Le indagini sono tuttora in corso. provinciamt@luedi.it

Giochi sportivi studenteschi Finale provinciale di calcio a 11

Miglionico trionfa su Grottole MIGLIONICO - Giochi sportivi studenteschi 2009/2010. Il 19 Marzo, in una giornata primaverile e con una cornice di pubblico calorosa, finale provinciale di calcio a 11. Affermazione dell'Istituto comprensivo Miglionico-Grottole. Sul nuovissimo impianto in erba naturale di Miglionico, gli studenti della squadra rappresentante l'I.C. di Miglionico e Grottole hanno superato per 3 reti ad 1, i pari grado della Scuola Media di Scanzano Jonico. Organizzata dall'Ufficio provinciale di educazione fisica e sportiva facente parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la manifestazione ha avuto la sua vincitrice pro-

vinciale promossa ora a sfidare la vincitrice della provincia di Potenza per l'assegnazione del titolo regionale. Successivamente, alla vincente della finale regionale, sarà data la possibilità di varcare i confini regionali, accedendo alle fasi interregionali e poi eventualmente a quelle nazionali. Una gara entusiasmante quella tenutasi sul manto erboso del rinnovato “Ditrinco” di Miglionico, che ha ospitato questa prima finale. Squadra miglionichese in maglia gialla e pantaloncino blu; maglia e pantaloncini granata con decori gialli per la squadra ionica. Ad arbitrare la gara, mister Panico. In vantaggio per

due dei quattro tempi da 15 minuti previsti, la squadra scanzanese si e' fatta rimontare e poi superare dall'Istitututo commerciale “Don Donato Gallucci”, nel terzo tempo. Marcatori della partita per i locali sono stati: Speranza e Canitano della scuola di Grottole e Pinto di Miglionico. Parole di elogio per la partecipazione attiva dei ragazzi e stimolo a valorizzare l'importanza di queste manifestazioni sportive, sono state riservate da Giuseppe Grilli, responsabile provinciale dell'Ufficio Educazione fisica e sportiva. Insieme all'assessore allo Sport del comune di Miglionico, Michelangelo Piccinni, si

La premiazione dei giochi studenteschi a Miglionico

è tenuta poi la premiazione della squadra vincitrice con una targa ricordo associata a medaglia. E per chiudere in bellezza è arrivato il quinto tempo, forse

quello piu' atteso dai ragazzi, con la distribuzione di merendine offerte dalla societa' calcistica miglionichese. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


38

Stigliano Domande retoriche del Comitato civico

Tricarico Il “disturbo invisibile”

«Le otto promesse mancate per il nostro ospedale»

Viaggio reale nel mondo della dislessia

STIGLIANO -Torna a scrivere,il Comitato civico della Montagna materana, e lo fa attraverso una serie di domande rivolte al presidente uscente della Regione, Vito De Filippo, proprio alla luce della sua ricandidatura, richiamandolo provocatoriamente al rispetto degli impegni presi, attraverso delle risposte concepite alla luce dei fatti. «Con il Protocollo d'intesa del 4 ottobre 2006 -esordisce la nota del cimitato- Lei ha sottoscritto, alla presenza dei sindaci del comprensorio della Collina-Montagna materana, un impegno articolato in otto punti; impegno poi ribadito il 6 ottobre 2006 dal suo assessore alla Sanità, dal direttore generale della soppressa Asl 5, con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Quegli otto punti, che si trasformano in altrettante domande e, per noi, in nove risposte. Domanda numero 1: Dov'è finita la casa della maternità?Risposta: Una è la parola (quella alla quale è venuto meno). Domanda numero 2: Dov'è la Tac promessa per l'ospedale di Stigliano? Risposta: Due sono le facce (una si chiama Stigliano, che non ha la Tac, ma hal'ospedale, l'altraSant'Arcangelo,che ha la Tac ma non ha l'ospedale). Domanda numero 3: Dov'è il reparto di Medicina generale come struttura complessa? Risposta: Tre le virtù teologali, una…(vada per esclusione) l'ha certamente persa Lei forse per distrazione, non crediamo per vecchiaia; due le abbiamo perse noi: la fede, con la F minuscola e la speranza…nei politici come Lei. Domanda numero 4: Dov'è l'elisuperficie? Risposta: Quattro ler vir-

tù cardinaliu (da non confondere con i punti cardinali utilizzati dagli elicotteri, dei quali, peraltro Lei ne conosce forse tre, visto che ignora quello di Stigliano, salvo riscoprirlo… in campagna elettorale). Domanda numero 5: Dov'è il pronto soccorso h 24? Risposta: Cinque sono ni sensi per rimanere attivi (uno serve per ascoltare, uno per vedere, uno per odorare l'aria che tira, uno per toccare con mano, l'ultimo per gustare i successi, mentre Le auguriamo di essere dotato del sesto senso, quello che serve per misurare gli… insuccessi). Domanda numero 6: Dov'è la Chirurgia con la specialistica di

Urologia? Risposta: Sei gradi di separazione (cioè quella catena di taciti consensi che sembrano tenerLa politicamente in vita). Domanda numero 7: Dove sono il reparto di lungodegenza riabilitativa e i 18 P.L. di Hospice? Risposta: Sette i vizi capitali (quelli che richiedono una lungodegenza riabilitativa… divina per poi passare a migliore vita anche senza il tramite dell'hospice). Domanda numero 8: Dov'è il dirigente medico laboratorio? Risposta: Otto i servizi soppressi nell'ospedaledi Stigliano(ginecologia,ortopedia, medicina generale, pediatria, chirurgia, radiologia, urologia, pronto soccorso, anestesiologia); risposta: Nove (meglio nota come: La prova del nove), è l'unica risposta senza una domanda. Quella della ristrutturazione della salaoperatoria, finanziata per 700.000 euro, ma ridimensionata, senza nessun ostacolo da parte Sua, dal neo direttore generale della Asm, con la scusa di un dimagrimento obbligato dall'accorpamento delle Asl. Quella che offende i cittadini -conclude la nota- e suona come mancanza di rispetto di un presidente della Regione che, pur in presenza di mille manchevolezze (viabilità, collegamenti, investimenti, servizi), ha il coraggio di visitare una comunità scientemente abbandonata. Così Martin Luther King: “Un giorno la Paura bussò alla porta, il Coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno”. Anche noi ci siamo alzati e abbiamo scopertoche dietro la portanon c'è più…la Paura». provinciamt@luedi.it

Stigliano Romeo dopo le dichiarazioni della Cgil

«Forestali scaglionati solo in base al Piano» STIGLIANO - Il Commissario straordinario della Comunità montana “Collina Materna”, Tommaso Romeo, precisa alcuni punti in merito alla notizia del prossimo avvio dei cantieri forestali nel territorio della Comunità montana. Romeo, in particolare, confuta quanto sostenuto dalla Cgil circa l'utilizzo scaglionato delle forze bracciantili. «Il piano -spiegail commissario dell’ente montano- è stato predisposto tecnicamente nel rispetto delle linee guida dettate dal Piano annuale regionale e i lavori sono stati calendarizzati tenendo conto delle necessità tecniche e degli obiettivi da realizzare. A questo si innesta l'utilizzo

della manodopera bracciantileese neconsideral'utilizzo per singola tipologia di lavori con le unità da utilizzare. Unità che vengono individuate e avviate sulla scorta della graduatoria redatta ai sensi della legge regionale numero 11/2004. Quanto sostenuto dal sindacalista Mongelli -prosegue Romeo- appare come se l'utilizzo della manodopera avvenga in modo discrezionale da parte della Dl e non come una esigenza legata alle tipologie dei lavori e altre indicazioni del Piano regionale (es. manodopera bracciantile per le aziende private), che complessivamente prevedono 97 (novantasette) giornate

(quattro giornate in più rispetto alle previsioni regionali. La copertura occupazionale è garantita a tutti e comunque gli addetti lavorano in tutti i mesi di questa prima fase. E' amaro notare che il sindacato non ha parlato della qualità del piano e della bontà degli obiettivi che si intendono raggiungere, ma si è limitato a critiche che servono solo ad alimentare quello che tutti dicono: “La forestazione è solo una fonte di assistenzialismo”, cosa che il piano dell'ente vuole smentire, dimostrando il contrario, sia con larealizzazione diopere e sia attraverso la razionaliz-

Tommaso Romeo

zazione della forza lavoro. A quanto pare -conclude sarcasticamente Romeo- il tema della tutela e la salvaguardiadel territorionon sonovalori a cui tendere con l'ausilio del sindacato, ma un paravento per distribuire qualche prebenda. provinciamt@luedi.it

TRICARICO - «La ringraziamo soprattutto perché è riuscita a farci entrare nella mente di un dislessico». Con queste parole Paolo Paradiso, presidente dell'Associazione “Vivere Tricarico” e moderatore della serata, ha voluto ringraziare la dottoressa Amodio, psicologa ma anche docente e formatrice Aid (Associazione italiana dislessia), oltre che dislessica. E infatti la dottoressa Amodio ha catturato l'attenzione dei numerosi insegnanti, genitori e alunni per poco più di un'ora, parlando in maniera del tutto inusuale e altresì efficace dei disturbi specifici dell'apprendimento. «Innanzitutto dico che la dislessia ha familiarità, ovvero è possibile riscontrarla all'interno delle stesse famiglie. Ma anche il dislessico, avendo un disturbo specifico, moltissime volte è intelligente come tutti gli altri, il suo quoziente intellettivo può essere nella norma, ma anche superiore. E poi non è un problema solo personale, ma che coinvolge anche la famiglia, la scuola e la società. È importante, anzi fondamentale, una diagnosi precoce che è possibile fare in seconda elementare ma, ponendo attenzione, si può riscontrare la sintomatologia anche prima». È difficile in quanto la dislessia è chiamato anche il “disturbo invisibile”. Il dono più bello che si può fare a un dislessico è quello del tempo”. Ma anche tante altre notizie, informazioni, tutte vissute personalmente e trasmesse con grande capacità empatica. Prima di lei Marcella Santoro, fino a pochi giorni fa responsabile dell'associazione di Potenza aveva parlato della sua esperienza di mamma di un bimbo dislessico. Santoro ha spiegato le grosse difficoltà incontrate negli anni '90, quando la dislessia era un disturbo ancora molto poco conosciuto e difficilmente affrontabile sia a livello scolastico che regionale. Santoro ha poi ricor-

dato che la Regione, con la legge numero 20 del 2007, è stata è stato il primo ente regionale ad avere una legge propria e specifica sulla dislessia. Santoro ha, infine, sottolineato l'importanza della collaborazione tra i vari enti e le varie istituzioni per creare le migliori condizioni al fine del superamento dei Dsa. All'inizio della serata i saluti dell'assessore alle Politiche sociali del Comune di Tricarico, Antonio Soldo. L'assessore, che ha fortemente voluto questo incontro, ha sottolineato l'importanza della collaborazione avuta tra l'ente comunale stesso, gli istituti scolastici di Tricarico, l'Associazione Vivere Tricarico e l'Aid. Inoltre Soldo ha sottolineato come, nella dislessia, così come nella vita, è importante il rispetto dei tempi di chi ci sta di fronte. Il sindaco, Raffaello Marsilio, ha condiviso quanto detto dall'assessore ed ha inoltre reso pubblico l'acquisto da parte dell'amministrazione di alcuni software specifici che saranno messi a disposizione di chi ha problemi di dislessia, con l'aiuto di alcuni volontari dell'Associazione Vivere Tricarico, appositamente istruiti a farlo. Infine, l'intervento del vescovo della diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, il quale ha sottolineato l'unicità dell'essere umano e dell'importanza del rispetto che ognuno deve avere dell'altro anche perché ogni essere umano, non essendo perfetto così come lo è Dio, nello svolgere un'attività potrebbe trovarsi in posizione di svantaggio derivante dalla sua connaturata imperfezione. Presenti all'incontro, e testimoni dell'importanza del tema trattato, anche Antonio Lavalle, dirigente dell'Istituto Comprensivo di Tricarico, Francesca Giannì, preside del Liceo Pedagogico “Gesù Eucaristico” ed Elio Cantelmi, preside del Liceo Scientifico “Carlo Levi”. provinciamt@luedi.it

San Mauro Forte Serata speciale di ragazzi e famiglie in compagnia di don Di Perna

Festa di San Giuseppe con il parroco SAN MAURO FORTE - La Festa del papà è il momento tanto atteso dai piccoli per fare baldoria. Non si sono lasciati sfuggire questa occasione i bambini dell'asilo paritario delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico di San Mauro Forte, che venerdì sera hanno organizzato una mega festa dedicata ai loro papà ed al parroco don Giuseppe Di Perna in occasione del suo onomastico. «La festa del papà è anche il momento per creare ancora di più aria di festa,di armonia all'interno della casa ed in famiglia. La figura di un padre è molto importante all'interno di una famiglia anche se spesso è considerata come quella più assente per via del lavoro -ha detto don Giuseppe nella sua omelia- questa ricor-

renza serve anche per confermare la voglia di stare con i propri figli, crescerli meglio, trasmettere amore». Subito dopo la celebrazione della santa Messa, alunni e genitori si sono recati nel salone parrocchiale per dare libero sfogo alla tradizionale recita di poesie. Per questa occasione, nelle scuole, negli asili le maestre cominciano, già da un mese prima, ad attrezzare i piccoli per far realizzare loro lavoretti, idee regalo per emozionare il loro papà, ma soprattutto per insegnare la tanto temuta poesia. Anche i piccoli di San Mauro Forte non si sono risparmiati. Prose, canti e balli preparati pazientemente da diversi giorni da suor Donatina e da Maria Grazia

La parrocchia di San Mauro e don Giuseppe Di Perna

Salerno che coadiuva le suore nell'attività ludico-scolastica. Gli argomenti più affrontati nelle poesie della festa del papà sono stati soprattutto quelli che si ricollegano all'amore, al bene, ai

suoi atteggiamenti recitate dalle voci innocenti e cantilenanti. Non sono mancati, occhi commossi di papà emozionati e naturalmente telecamere puntate sui piccoli attori. Dopo lo spettacolo,

la festa è continuata tra zeppole e variegati altri dolci, preparati con cura e passione dalle signore del posto. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


39 Bernalda verso le Comunali Tra le priorità programmatiche l’informazione e le aree industriali

La trasparenza prima di tutto I volti dei candidati della lista di centrosinistra capeggiata da Leo Chiruzzi BERNALDA - Leo Chiruzzi e I NOMI E LE PROFESSIONI la sua squadra, sono pronti per competere alla guida del governo cittadino. Questo quanto si è potuto evincere dai messaggi lanciati sui palchi montati per le vie della città. E di questo, ovimpiegato in Prefettura; Digiorgio vero di essere pronti per gui“INSIEME a Voi”, è questo lo slogan Franca, architetto e donna dinamica; dare la macchina amminiche accompagna il candidato SindaGalli Vincenzo, pensionato; Malvastrativa, ne sono convinti sia i co Leo Chiruzzi (nella foto qui a si Vincenzo, perito agrario; Mazzei venti candidati scelti per la fianco) e i venti nomi da lui scelti per Giambattista, pensionato di Poste corsa alle elezioni, sia la genla corsa alle elezioni del 28 e 29 marItaliane già segretario nazionale delte che supporta la lista di cenzo. le Acli, impegnato nella tutela dei ditrosinistra. Ad aderire alla lista di centrosiniritti del cittadino; Montesano BerarNella scelta che Chiruzzi stra per questa tornata elettorale, dino, ingegnere; Onorati Niccolò ha fatto si leggono i nomi di sotto un unico simbolo, ci sono il ParPio, medico; Paradiso Dino, laureato cinque donne e quindici uotito democratico, l'Italia dei Valori, in Scienze Politiche e impegnato nemini. Per parlare della lista e Rifondazione comunista, Metaponto gli appuntamenti culturali; Petrodel programma ci siamo ferDemocratica, Sinistra Ecologia Licelli Giuseppe, docente; Santanmati con il candidato a primo bertà, il Psi, i Popolari Uniti, l'Alleandrea Antonio, imprenditore agricolo cittadino, l'avvocato Leo Chiza Per l'Italia, il Circolo Politico Pitaprofessionale e vicino ai cittadini per ruzzi, il quale ci ha illustrato gora e l'Udc. la difesa dei loro diritti; poi ancora il programma nei suoi punti Mentre a sostenere l'avvocato ChiScarnato Anna Maria, nota insesalienti per gli anni 2010ruzzi per raccogliere di fatto i consengnante impegnata nel sociale; Troia2015. si dei cittadini saranno, Armento «Oggi -ha detto ChiruzziNunzia, operatrice BB.CC. Museo di cola Gennaro, ingegnere; Cospite no Giuliana, libero professionista da raccogliamo nella nostra liMetaponto; Bia Franco, ingegnere Massimiliano, imprenditore turisti- anni impegnata nel mondo del sociasta tutto il centrosinistra. E ed impegnato, in veste di operatore, co anch'egli impegnato nella lotta al- le e Nunzio Viggiano, direttore con tutti gli uomini e le donne per la spiaggia di Metaponto; Braico l'erosione costiera a Metaponto; D'A- dell’ufficio di Poste Italiane. presenti nella lista dovremo Stefano, ferroviere dal forte carisma; scanio Raffaele, assicuratore; Difa.si. essere presenti sul territorio Casciaro Maria, insegnante; Collo- biase Nunzio (foto non pervenuta), provinciamt@luedi.it che di fattopresenta delle criticità, come quella dell'erosione costiera; una presenza, la nostra, che sarà costante e servirà a ridare visibilità alla nostra terra. Ecco, non solo questo ma dovremo cercare di dare risposte a tutte le voci e a tutti i problemi che attanagliano il territorio. Con questo voglio dire che, nel nostro lavoro si dovrà recuperare quell'elemento chiamato comunicazione. Dobbiamo cercare di instaurare un dialogo continuo con la città; questo lo diciamo in tutti i comizi. Quindi, se sarò eletto, ma anche se all'opposizione, il consiglio comunale, che sicuramente sarà qualificato per fare questo, dovrà portare avanti un discorso di partecipazione della città e dei suoi abitanti. Cercheremo di elevare al massimo gli elementi dell'informazione e della partecipazione. Sul comparto industriale de La Felandina, chiederemo risposte in quanto queste strutture, che sono il frutto di accordi di programma tra privati e il Cipe, si trovano sulnostro territorio e per tale motivo chiederemo conto, perché si sappia in tempi brevi quale sarà il futuro di quell'area che noi vediamo compromessa allo stato attuale. Vi dico di più: ol- Prima fila da sx: Nunzia tre a quest'area, adia- Armento, Franco Bia, cente ce n'è un'altra Stefano Braico, Maria sulla quale pensiamo Casciaro e Gennaro di dover avviare le ini- Collocola. Seconda fila: ziative che possano ri- Massimiliano Cospite, lanciare e dare occupa- Raffaele D’Ascanio, Franca zione ai nostri giova- Digiorgio, Vincenzo Galli e ni. Questa zona è una Vincenzo Malvasi. Terza vetrina che di fatto si fila: G. Mazzei, Berardino affaccia sulla Statale Montesano, Niccolò P. 106 e sulla Basentana Onorati, Dino Paradiso e con la stazione di Meta- Giuseppe Petrocelli. Quarta ponto a pochi passi e il fila: A. Santandrea, G. porto di Taranto a 40 Troiano e N. Viggiano minuti di strada, quindi strategica. Questi sono punti che mi- no del traffico riconfermo sto volevo solo dire che noi so Umberto ritornerà a dop- tutto ma di certo ci soffermiariamo a progettare nei primi che lafase sperimentaleè ter- non incentriamo come i no- pio senso”; certo, sappiamo mo anche su altri punti che cento giorni di governo, na- minata con esiti non positivi. stri avversari la campagna che questo ha creato difficol- sonofondamentali comeillaturalmente se eletti. Sul Pia- Ecco, prima di parlare di que- elettorale solo dicendo: “Cor- tà e siamo pronti a rivedere il voro, i giovani, l'assistenza

Un team molto affiatato

alle persone, i servizi, l'erosione e tanti altri punti. Ritornando alla viabilità e alla segnaletica stradale riconfermo quanto detto già in un precedente articolo pubblicato dal Quotidiano, e dalleparole giàspese neicomizi, ovvero, che il Piano del traffico, così com'è, non funziona e la fase sperimentale ne è stata la conferma; inoltre, anche la segnaletica registrerà la collocazione di segnali più consoni alla circolazione. Non possiamo danneggiare i nostri commercianti e la città e per tale motivo noi correggeremo le criticità del piano; ecco faremo tutto nell'interesse della città. Attenzione guardatevi bene da coloro che vi promettono liberalizzazioni e di tutto di più, per esempio le tariffe delle strutture sportive a domanda individuale che sono vietate per legge; queste sono affermazioni scellerate e che non potranno essere mantenute. Noi, invece, faremo il tutto secondo legge e nell'interesse della città e così come vogliono i cittadini attraverso un confronto diretto con loro. E proprio i cittadini mi hanno espresso una forte fiducia e questo mi ha colpito tanto e positivamente. Ecco, noi non abbiamo fatto striscioni e pubblicità enormi che a mio modo di vedere non servono per vincere le elezioni, al contrario servirà convincere i nostri elettori illustrando loro come effettivamente ci muoveremo per mettere in atto il nostro programma di amministrazione. La gente ci sta dando sostegno e noi lo avvertiamo. Nel nostro programma, che è visibile e consultabile su internet all'indirizzo http://www.centrosinistrabernaldametaponto.org, parliamo della città e di quello che realmente vogliamo realizzare su di essa. Sono 18 pagine suddivise, dopo una premessa, per settori, tra questi gli interventi nel sociale e i servizi alla persona, gli investimenti sui giovani, il rispetto delle leggi e delle regole, il mondo della cultura, lo sviluppo delle attività produttive con un'attenta verifica della situazione attuale delle zone Pip e Sin, i nuovi strumenti di informazione, formazione e partecipazione civica, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio e altri temi che sono consultabili online che serviranno per riportare il nome di Bernalda a capofila del territorio. Noi ci crediamo, la gente che è con noi ci crede e giorno dopo giorno i nostri consensi aumentano perché -ha concluso Chiruzzi- siamo credibili con programmi e non già con le solite promesse illusorie lanciate dai palchi». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


40

Montalbano verso le Comunali Sul palco l’Udc per il candidato Marrese

Il centrosinistra lancia la sfida in piazza MONTALBANO JONICO Una domenica sera all'insegna di comizi del centrosinistra a Montalbano Jonico, dopo la visita, nel pomeriggio del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Per la coalizione che alla Regione sostiene Vito De Filippo e al comune sostiene Piero Marrese, tanti i volti che si sono alternati dinanzi a tantissimi cittadini che, sfidando un’insolita nebbia e un freddo piuttosto pungente, hanno popolato sino alla fine piazza Vittoria, ascoltando tutti i consigli e le esortazioni che venivano dal palco. Ha iniziato l'Udc di Vincenzo Ruggiero, che ha accom-

pagnato il candidato al consiglio comunale, Nicola Quinto, e con lui, il segretario provinciale da poco confluito all'Udc, Gabriele Propati, un tempo pupillo fra i giovani del centrodestra di Leonardo Giordano, sindaco uscente. Tanta l'attesa dei cittadini proprio sull'intervento di Propati che, con fare fermo e risoluto, ha espresso tutte le motivazioni che devono portare Montalbano a sostenere la elezione di Marrese a sindaco, sostenendo, altresì, «le ragioni del no alla continuità del centrodestra che -ha spiegato- ha fatto poco e male, rendendo lace-

razione la differenza che da sempre è stata fatta al loro interno fra cittadini di serie A e cittadini di serie B». Rimarcato da continui applausi della piazza, il suo intervento. L'impegno di Ruggiero, invece, per l'area metapontina e per la difesa dei valori e salvaguardia della vita incentivando le associazioni cattoliche. A seguire, l'intervento di altri candidati al comune: Dino Gambacorta, che con fare sostenuto ha stimolato giovani e meno giovani a svegliarsi dal torpore per ridare slancio a una comunità che rischia di estinguersi

e così pure lo stesso candidato sindaco, Piero Marrese, che con fare pacato e fortemente incisivo ha dato risposte ad accuse di chi, nel centrodestra, lo vede al servizio di politici lucani. A seguire l'intervento di Vincenzo Viti, già più volte deputato del Parlamento italiano eal serviziodel consiglio regionale per anni, con lui il senatore della Repubblica, Carlo Chiurazzi, che nei prossimi giorni tornerà nella piazza montalbanese. Anche dall'onorevole Viti la garanzia del sostegno in Regione di una delle più grandi preoccupazioni per

Montalbano Jonico

la gente di Montalbano e cioè il Distretto della Salute, il Polo universitario e il no secco al Nucleare di Scanzano Jonico, nuovamente fra i siti individuati dal Governo.

Dopo l’esordio in piazza del centrodestra di Devincenzis, il guanto di sfida per le Comunali è stato ufficialmente lanciato. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Rotondella La numerosa comunità di rifugiati politici si è perfettamente integrata

Il primo curdo rotondellese Domani Abdulmecit Elcik riceverà ufficialmente la cittadinanza italiana ROTONDELLA - Quando, nel 2001, i curdi arrivarono a Rotondella, non mancò tra gli abitanti del posto una vena di scetticismo e di timore. Il solo nome “rifugiati politici” bastava a incuterli. Chi erano veramente? Che passato avevano? Per quanto tempo sarebbero rimasti? Tutte domande comprensibili, per una comunità di poche migliaia di abitanti, che si apprestava a ospitare improvvisamente circa quaranta cittadini stranieri di etnia curda, vessati dall'oppressione del regime iracheno e del governo turco. Il loro arrivo era l'esito del progetto ministeriale “Pilot”, per l'accoglienza di rifugiati politici, per mezzo del quale lo stato italiano si impegnava a offrire sostegno economico e abitazioni a questi rifugiati, per un breve periodo di tempo, nella speranza di una loro graduale integrazione. Dopo i primi mesi di assistenza, però, i curdi hanno dovuto fare da soli. Cercando case in affitto e lavori umili, per provare a sbarcare il lunario, spesso con famiglie numerose e in un territorio non certo ricco di opportunità. Qualcuno di loro, con dispiacere, è andato via in Germania o nel Nord Italia. Qualcun altro, invece, ce l'ha fatta. E' il caso di Abdulmecit Elcik. Sarà lui, domani pomeriggio, il primo di quei curdi a prestare giura-

Rotondella

mento di fedeltà alla Repubblica, il primo di loro a ricevere la cittadinanza italiana. Accadrà poco prima del consiglio comunale in programma. Abdulmecit Elcik, per la verità, può dirsi cittadino italiano sin dal 2 febbraio 2010, giorno in cui è stato varato per lui il decreto di concessione della cittadinanza a firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolita-

no. Si spera che Alcik possa essere solo il primo di una lunga serie. L'evento ha un alto valore simbolico. E non solo per la comunità curda, ma anche per quella di Rotondella, alla quale va riconosciuto una rara capacità di accoglienza. Sarebbe ipocrita non ricordare i numerosi problemi che, negli anni, hanno caratterizzato questo processo, dalle “pretese” di assistenza dei curdi anche quando i fondi del Progetto Pilot erano terminati, ad alcune, pur sporadiche, vicende di litigi con abitanti del posto. E' bello, però, poter incontrare per le strade di Rotondella ragazzi che parlano un perfetto italiano, studiano con gli italiani, si coinvolgono nelle attività sportive e associazionistiche del territorio. E' bello accorgersi della diversa etnia solo dal suono del loro nome, perché, per il resto, sono esattamente come gli altri. Ed è bello, infine, vedere come molti di loro si sono legati alla Chiesa locale, sempre molto vicina alle loro esigenze, in particolare nella persona del parroco don Mario Lutrelli. La cittadinanza di Elcik, domani, sarà come il traguardo di questo lungo cammino. Un traguardo raggiunto anche grazie alla straordinaria umanità dei rotondellesi. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Dopo la vittoria contro il Vultur Rionero, giovedì un’altra gara cruciale

Policoro 2000 carico alla meta POLICORO - Grandissima prova del Policoro 2000 e, pur solo di un punto, la zona salvezza è sempre più vicina. Domenica scorsa gli jonici hanno strapazzato la Vultur Rionero, vincendo con un secco 5 a 1 e guadagnando i trepunti, obiettivo fissato alla vigilia. Un risultato eccezionale, raggiunto soprattutto grazie alla superlativa prova di Domenico Lops, classe 1988, autore di una tripletta e dell'assist raccolto da Russo, per la quarta marcatura. Complessivamente è stata buona tutta la prestazione della squadra biancoazzurra, da capitan Nuzzi, autore del gol del momentaneo due a zero, fino a Savoia, determinante per la nascita di diverse azioni. Davanti ad un Policoro in stato di grazia ben poco ha potuto fare la Vultur: i bian-

coneri hanno provato a riaprire i giochi all'inizio del secondo tempo, e effettivamente hanno accorciato le distanze al 50', grazie ad un rigore trasformato dall'ex Rapolla (concesso dopo l'atterramento di Larotonda da parte di Digiorgio). Ma gli sforzi degli ospiti hanno breve durata e gli jonici tornano protagonisti, segnando altre due reti e conquistando i meritati tre punti. «Il Policoro ha saputo regalarci un'ottima prestazione. -ha commentato a fine gara il presidente dei biancoazzurri, Cosimo GuidaSe, però, qualcuno di questi gol fosse stato realizzato contro il Viggiano o contro l'Atella Vulture, forse oggi avremmo un'altra posizione in classifica, moltopiù tranquilla». Con il netto successo di domenica il Policoro 2000 raggiunge quota 31

punti e riesce finalmente ad abbandonare la zona play out, con un solo punto di distanza dalla quintultima, il Banzi sconfitto dalla Murese. E' vero che il discorso salvezza è ancora apertissimo, ma per gli jonici il risultato contro la Vultur è un'importante boccata d'ossigeno in vista delle ultime gare di campionato. Giovedì prossimo, nell'anticipo, gli jonici potranno allungare ancora, visto che andranno ad Irsina ad affrontare una squadra ormai retrocessa. Poi il finale thrilling: dopo la pausa pasquale sono in programma l'incontro casalingo contro la Fortis Murgia e, dulcis in fundo, il derby stracittadino con i “cugini” del Borussia. Per ottenere la salvezza sicura bisognerà vincere anche queste ultime due gare. Eleonora Cesareo

|

HANNO DETTO

|

Ferrara: «Ecco perché sosterrò Magdi Allam» POLICORO - «Con un discorso serio, attraverso un'analisi puntuale di quella che è la situazione politica, sociale ed economica della nostra Regione, l'eurodeputato e candidato alla presidenza della Regione, Magdi Cristiano Allam, ha toccato durante un recente incontro questioni che dovrebbero stare a cuore a tutti coloro che si presentano oggi a governare per altri 5 anni questa terra. Ma così non è». Lo sostiene il consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, che ha espresso apprezzamento e vicinanza al programma del candidato Allam soprattutto in relazione alle proposte riguardanti le agevolazioni alle famiglie che vogliono avere figli, con aiuti diretti e sgravi fiscali in relazione al numero di componenti dei nuclei familiari, al fine di incrementare le nascite nei nostri paesi che soffrono di uno spopolamento allarmante.«L'idea diconcedere unostipendioalle madricasalinghe, che decidono di occuparsi dell'educazione dei propri figli evidenzia Ferrara- come quella di investire nella scuola e nell'università per invertire il trend demografico negativo e la migrazione dei nostri giovani verso le regioni industrializzate del Nord, attraverso l'istituzione di facoltà realmente corrispondenti alle vocazioni del territorio e connesse ai bisogni di occupazione della Basilicata, sono esempi di un valore umano altissimo del candidato presidente di “Io amo la Lucania”. Reale alternativa al governo di centro sinistra di questa Regione, e che io sosterrò alle elezioni del 28 e 29 marzo».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Martedì 23 marzo 2010


41

Martedì 23 marzo 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Tegola per i rossoneri dall’infermeria I diavoli si consolano con Pippo Inzaghi che è tornato in forma smagliante

Il Milan ancora senza Pato Il brasiliano un mese out per un nuovo infortunio. Leonardo: «Sorpreso» MILANO – Ancora un mese senza Alexandre Pato. Il Milan dovrà fare a meno del brasiliano nel momento decisivo del campionato, quando ogni partita può rilanciare o spegnere le speranze rossonere di sorpassare l’Inter. E Leonardo, oltre a pensare come sostituirlo, dovrà risolvere l'enigma delle condizioni fisiche del suo attaccante brasiliano, fermato per la quarta volta in appena tre mesi da un guaio a un muscolo della coscia destra. La diagnosi ufficiale dell’infortunio rimediato dopo dieci minuti nella partita contro il Napoli recita «lesione di primo grado al bicipite femorale destro», ossia dove il tendine si congiunge al muscolo. Praticamente lo stesso punto della “distrazione senza vere lesioni muscolari» che aveva bloccato Pato il 28 febbraio dopo la doppietta rifilata all’Atalanta, costringendolo a saltare le ultime tre partite, fra cui quella della disfatta in Champions League a Manchester. Pato si porta avanti questo problema muscolare dal 6 gennaio, fra rientri scintillanti (5 reti in 442' nel 2010) e ricadute senza spiegazioni chiare. Lo stesso Leonardo si è detto “sorpreso» dall’ultima, dando la stura a dubbi sulla soglia di sopportazione del dolore del giocatore, che di questo passo teme non poco di perdere il Mondiale sudafricano, e sulla qualità delle diagnosi dello staff medico rossonero, che in questa stagione ha dovuto fare i conti con oltre trenta infortuni. Ma la società di via Turati difende giocatore e medici. “Nessuno al Milan ha mai pensato che Pato sia un malato immaginario», sottolineano fonti del club, osservando che l'attaccante nello scorso campionato è stato disponibile in 36partite su38 ein16 su16 diquello in corso tra agosto e dicembre. Secondo la dirigenza sono quindi solo dovuti alla sfortuna i quattro infortuni in cui Pato è incappato da gennaio ad ora, e «non è certo colpa del

Balotelli

Tapiro d’oro e “puntura” a Mourinho

L’anatroccolo “Pato” del Milan

nostro staff medico». Pato rischia di rientrare per la trasferta di Palermo, quart'ultima giornata di campionato. E la speranza dei rossoneri è che a quel punto la corsa scudetto sia ancora aperta. Ci crede Pippo Inzaghi, che ieri contro il Napoli è tornato titolare dopo cinque mesi e ha segnato il gol che tiene i rossoneri a un punto di distanza dall’Inter. «Sono convinto che daremo tutto. Intanto dobbiamo es-

sere fieri di essere lì a lottare con loro a nove giornate dalla fine – ha osservato l'attaccante dopo un incontro con i detenuti di San Vittore nel nome di Candido Cannavò -. Considerando le premesse era difficile crederci, visto che in estate abbiamo perso due giocatori insostituibili come Maldini e Kakà e un allenatore come Ancelotti». L’attaccante, invece, non sembra aver smarrito il vizio di segnare, so-

prattutto quando arriva la stagione primaverile. E al momento, dopo mesi di panchina, ha scavalcato Huntelaar e l'acciaccato Borriello nelle preferenze di Leonardo ed è pronto a rinnovareilcontratto inscadenzaagiugno: «Con la società siamo d’accordo. Inoltre mi manca un solo gol per battere il record europeo di Gerd Muller ed è logico che lo faccia con la maglia del Milan».

Balotelli, Pato e Totti: storie di assenze-presenze nell’incertezza del campionato

Ultima chiamata scudetto per tre ROMA –Balotelli-Pato-Totti, in rigoroso ordine di classifica (provvisoria): con un attacco così lo scudetto sarebbe quasi assicurato. Invece, sono le presenze-assenze della volata per il titolo, che a nove giornate dalla fine non era mai stata così aperta. Almeno dal 2002, quando finì tutto il 5 maggio tra l’Olimpico di Roma - crollo epocale dell’Inter - e il Friuli - vittoria facile sull’Udinese e scudetto alla Juventus. Con la Roma a togliere pure il secondo posto ai nerazzurri. Anche stavolta sono in tre nello spazio di quattro punti, ma invece della Juve c’è il Milan. Due giovani fenomeni e un ex enfant prodige da tempo divenuto campione fanno sospirare le tre pretendenti. Mario Balotelli

non sa quanto durerà il ca- aggiungere: «Il nostro stigo di Mourinho: dopo staff medico non è responLondra e Palermo l’attac- sabile delle sue ricadute». cante potrebbe saltare an- Per l’attaccante brasiliano che il Livorno, mercoledì. A quarto infortunio in tre Catania non andò per un mesi, lesione di primo gracontroverso dolore al gi- do al bicipite femorale denocchio. Con la rosa che ha stro. Stavolta si perderà alil portoghese potrebbe magari pensare di farne a meno, ma il suo nome è legato all’ultima vittoria dell’Inter in campionato: Udine, 28 febbraio, gran gol e assist a Milito nel 3-2 dei campioni d’Italia. Sull’altro lato di Milano si porta in scena Moliere. «Pato non è un malato immaginario», fa sapere il Milan, salvo poi Francesco Totti

meno tre settimane di campionato. Giornate decisive, a -1 dall’Inter. A cominciare da Parma-Milan, domani. Buone notizie solo per Totti, che dopo vari problemi fisici e influenze di stagione ci sta dando dentro con i compagni a Trigoria. Il capitano vuole rientrare a tutti i costi per Roma-Inter di sabato e sarà preservato dopodomani a Bologna. Totti non gioca dal 13 febbraio, ma con lui anche il 4 dalla capolista può sembrare meno duro da scalare. Specie adesso che Toni e Vucinic vanno in coppia pure nel tabellino dei gol.

GIUDICE SERIE A Una giornata di stop per 13 giocatori MILANO – Tredici giocatori squalificati per un turno. È quanto deciso dal Giudice sportivo dopo la 10ª giornata di ritorno del campionato di serie A. Sono stati fermati Biava della Lazio, Britos del Bologna, Dellafiore del Parma, Juric e Papastathopoulos del Genoa, Legrottaglie della Juventus, Lopez del Cagliari, Lucchini della Sampdoria, Moro del Livorno, Pasqual della Fiorentina, Pasquale dell’Udinese, Juan della Roma e Stankovic dell’Inter. Quanto alle società, ammenda da 15.000 euro al Siena per cori razzisti urlati dalla propria tifoseria, ammenda da 10.000 euro al Palermo per il raggio laser puntato da alcuni tifosi contro l’interista Milito mentre tirava il calcio di rigore e da 8.000 euro al Cagliari per cori razzisti da parte della propria tifoseria.

MILANO – Ieri sera Striscia la Notizia ha consegna il Tapiro d’oro all’attaccante neroazzurro Mario Balotelli. Motivo della consegna: non aver preso parte né alla vittoria contro il Chelsea né al match contro il Palermo. Dietro questa esclusione eccellente si nasconde la fede rossonera del giovane attaccante interista? A tal proposito l’inviato del Tg satirico consegna a Balotelli una riproduzione fedelissima della sua maglia in versione rossonera. L’attaccante, divertito, terminata la consegna non resiste e indossa la maglia del Milan rimirandosi allo specchio. Super Mario ai microfoni di Valerio Staffelli nega di aver cantato l’inno del Milan negli spogliatoi neroazzurri e commenta così l’esclusione dalle ultime partite: «Dovete chiedere a chi sta più in alto di me. Non lo so, saranno più forti gli altri». Ma nel momento in cui il tapiroforo sottolinea a Balotelli che la sua esclusione nell’importante successo contro il Chelsea ha rappresentato una vittoria per Mourinho, lui stizzito dichiara: «Chi è che ha vinto??? Macché Mourinho! Ha vinto la squadra!».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport


Martedì 23 marzo 2010

Il Melfi riparte con super Chiaria RIPRENDONO oggi pomeriggio gli allenamenti del Melfi dopo aver osservato l'ultima sosta del campionato. Mente già proiettata al match di Sorrento contro il Vico Equense, come rimarca il bomber gialloverde Roberto Chiaria. " Intendiamo prenderci tre punti che ci mancano per raggiungere l'obiettivo salvezza, afferma senza tanti giri di parole l'attaccante lombardo. Vogliamo conquistare la vittoria e recuperare i due punti persi con il Gela. Sappiamo che non sarà facile ma non ci mancheranno gli stimoli nel far bene". Motivazioni che ovviamente non mancheranno anche a Roberto Chiaria, secondo nella speciale classifica riservataaimarcatori, acinquelunghezze da Ciofani della Cisco Roma. 19 gol per il romano, 14 segnature per il giocatore gialloverde. " Il mio primo traguardo è quello di contribuire alla salvezza del Melfi. Poi è logico che cercherò di segnare il più possibile. Ciofani in questo momento ha un bel vantaggio ma io non de-

mordo. La stagione è positiva ma non ho intenzione di fermarmi certamente adesso". Parole dolci per i tifosi del Melfi, che graziealleprodezze diChiaria,hannodimenticato in fretta Gianluca De Angelis. Quest'estate raccogliere l'eredità della punta campana, non è stato semplice per Chiaria, attaccante che non aveva mai segnato tanto in carriera, al massimo 10 reti con il Cuneo. Rodolfi lo ha fortissimamente voluto, al pari di altri giocatori che stanno disputando una buona stagione. " Sono grato al mister, alla società, ed ai compagni per quello che hanno fatto per me, mettendomi nelle condizioni migliori. Venivo da alcune stagioni complicate ed anche sfortunate. Il mister che mi ha allenato per poche giornate a Valenza, mi ha voluto per questa avventura melfitana, offrendomi una ghiotta opportunità. A Melfi mi trovo veramente bene. Ho un altro anno di contratto ed al momento penso esclusivamente a far bene per i colori che indosso". La piazza calza a pen-

nello per un giocatore tutto casa e campo come Chiaria. E' ovvio che davanti ad un’offerta importante, che potrebbe tranquillamente giungere, il Melfi e Chiaria faranno una seria valutazione a 360 gradi. Al momento comunque, non sono giunte in sede richieste di nessun tipo e dunque il problema non si pone. Semmai, oltre la salvezza e la classifica dei marcatori, per Chiaria c'è un altro obiettivo da raggiungere, quello riguardante il primato di segnature con la casacca gialloverde in un campionato. Primato che appartiene proprio a Gianluca De Angelis, 19 gol lo scorso torneo. "Ripeto io voglio sempre segnare, chiude Chiaria - Le somme le tireremo a fine campionato". Prima di questo campionato, l'attaccante federiciano, ha giocato da seconda punta e da attaccante esterno. Dopo questo torneo, nessun dubbio. Chiaria è una prima punta. Complimenti a Rodolfi che lo ha capito subito, prima degli altri. Emilio Fidanzio

TOP 11

Segnano sempre di meno. Tre rigori sbagliati da Fiore, Cipolla e Stefani

AAA attaccanti cercasi La panchina di giornata spetta a Boccolini del Marcianise Ma quando arrivano gli attaccanti? Senza di loro mancano fascino e “poesia” ad un campionato già troppo schematico ed ulteriormente imbruttito (oltre che falsato) dall’estromissione del Potenza. Non c’è un bomber che si confermi tale nella giornata degli orrori (Cipolla, Fiore ed il difensore goleador Stefani falliscono dagli undici metri) ed il campo statisticamente più emozionante è quello inesistente: lo Zaccheria di Foggia, trasformato dalla sentenza del Consiglio Federale nel tripudio rossonero. La partita che non c’è è quella più “bella” e meno soporifera perché sugli altri sette campi “reali” prevalgono calcoli, tatticismi, errori e sbadigli: senza attaccanti incisivi non poteva andare diversamente. L’unica eccezione è Lanciano, scossa dalla magia di Romano e da un Real Marcianise che con l’assenza di un finalizzatore autentico ha imparato a conviverci fino a rendere l’handicap il proprio punto di forza (senza un ariete, i casertani lavorano di fantasia e scambi stretti affidandosi ad un esercito di funamboli). Ma quando arrivano gli attaccanti? Probabilmente il giorno prima di Pasqua, approfittando della sosta utile per ricaricare batterie e killer-istinct. Nel frattempo restano i numeri a fotografare la miseria emotiva del ventottesimo turno (dal quale va escluso il posticipo tra Verona e Giulianova): nove gol appena (tre dei quali al Biondi di Lanciano), quattro pareggi (ben tre senza reti), un minimo storico che difficilmente sarà

scalfito. E da condizioni così povere nasce la necessità di ancorare la top 11 ad un 4-23-1 indefinito - sulle orme del Marcianise prendendo in prestito gli accorgimenti dello scafato Boccolini, che sistema il fan-

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

Il genio di Romano esalta il Marcianise BENEDETTA SIA l'incoscienza del momento. Benedetto sia quel colpo innaturale che fa saltare il banco. Colpo innaturale. Un destro di precisione, potenza e follia. Un colpo figlio dell'estro, partorito da quella pazza idea di Alfredo Romano: “Cosa posso dire. È stato un momento, ho visto Aridità fuori dai pali e non ci ho pensato su due volte: ho visto la sfera che aveva il rimbalzo giusto e l'ho colpita di collo. La traiettoria che ne è venuta fuori ha fatto poi il resto. È stato davvero un gran colpo, forse il più bel gol che abbia mai realizzato tra i professionisti. Come mi è venuto in mente? E chi lo sa, posso solo dire che ci vuole tanta incoscienza”. Ed Alfredo Romanoincosciente loè,elo eraanchequando puntava tutto sulla salvezza del Marcianise mentre altri la condannavano. Ed ora la squadra è più in corsa che mai, incanalata nel binario giusto dopo quella rete da 50 metri. Un colpo in dote alla qualità di questa poliedrico giocaotre di Forlì che ha torvato in Marcianise la sua cittadina d'adozione. Un rapporto che dura dadieci anni,praticamente daquando hamosso i primi passi nel mondo del calcio. Ha iniziato proprio nella sua Forlì in serie D (1999/2000), ma ben presto ha legato il suo nome alle terre casertane: “Sono arrivato qui giovanissimo e non mi sono mai più mosso. Mi trovo molto benequi. ConBizzarro c'èun legameparticolare, lui è una sorta di padre padrone che ti dà tanto

ma che pretende il massimo. Il rapporto con il tecnico Boccolini? Esemplare. Il tecnico finora ci ha dato tanto, credo che sia l'unica persona che potesse gestire il gruppo sotto il profilo psicologico”. Ed il tecnico ha deciso di puntare sulle sue qualità per rilanciare le sorti offensive della squadra. Lo sta utilizzando in posizione più avanzata, quanto basta per stuzzicare l'appetito del fronte offensivo: “Si è vero. Sto giocando molto più vicino alla porta, una condizione che mi piace poiché posso provare con maggiore frequenza la conclusione in porta. È stato Fusi, durante lo scorso campionato, a provarmi per la prima volta da trequartista. Mi trovo moltobene inquesto ruolo,speroche inquesto modo vengano fuori tutte le mie potenzialità”. E Romano giura di non aver ancora dimostrato il meglio. Guarda al suo passato e si rivede agli inizi quando seguiva le gesta del suo modello in tv: “Mi è sempre piaciuto Stankovic - afferma Romano - Spesso ho cercato di imitarlo”. A ventinove anni, il figlio adottivo di Marcianise, ha però ancora tanti sogni nel cassetto: “ Innanzitutto penso al presente: voglio assolutamente centrare la salvezza con il Marcianise, un risultato per me importantissimo. In seguito? Beh, sarebbe davvero grandioso se un giorno riuscissi ad indossare una casacca con il mio nome scritto dietro le spalle. Chissà”. Andrea Buonaiuto

tasista Poziello in prima linea ed innalza la qualità del fraseggio piazzando tra le linee Manco, Romano e Galizia (i primi due in gol ed inseriti ovviamente tra i migliori undici di giornata). Quasi alla stessa maniera

della Reggiana, che uno stantuffo ce l’ha (Temelin), ma lo sfrutta soltanto perché senza Rossi ha bisogno di fisicità per liberare la fantasia di Alessi ed i tagli costanti del brasiliano Viapiana (segna il quarto gol stagionale, evita la sconfitta interna con l’Andria e consente alla Reggiana di blindare la quarta posizione). Funziona così anche il Rimini, che si libera della lunga maledizione da trasferta espugnando il Benelli di Ravenna con Nolè e Tulli (e chi se non loro) e si rimette in corsa per i playoff. Ed anche il Pescara, partito con due punte di ruolo, vince e si riprende la seconda posizione soltanto quando lì davanti ci resta solo Sansovini (poi sostituito da Zizzari) e tra le linee va a galleggiare Ganci, che risolve la sfida dello Iacovone e fa secco Bremec dopo 727 minuti d’imbattibilità. Resistenza di classe per scongiurare la noia assoluta e vivacizzare almeno un po’ la giornata della disperazione sottoporta. Resa in parte tale anche dallo stato di grazia dei portieri Capecchi e Russo: il primo ipnotizza Cipolla dagli undici metri, il secondo nega la gioia allo specialista Stefano Fiore. Il resto è muscoli ed attenzione: Danucci monopolizza la mediana, Molinari ed Olivi tirano su un muro nelle retrovie, Sibilano e Radi completano il quartetto difensivo della top 11 più monca della stagione. Priva di grossi sussulti, aggrappata alla speranza che nel minor tempo possibile arrivino gli attaccanti. Filippo Zenna

POSTICIPO: VERONA-GIULIANOVA 1-0

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

42 Sport


Il punto del girone H Il Bitonto s’inguaia. Il Casarano passa al Liguori e ora riposa

Neapolis, quarta gioia di fila. Acuto Fasano NEAPOLIS: avanti tutta (quarta vittoria consecutiva). Si sveglia il Fasano. I brindisini conquistano la seconda vittoria esterna stagionale e mettono nei guai il Bitonto. Il Casarano non perde un colpo, passa anche a Torre del Greco. Il Francavilla in Sinni si aggiudica il derby di Basilicata. Per il Matera, prima sconfitta dell'era Rizzo. I materani, tuttavia, conservano la nona posizione che occupano dell'inizio del ritorno. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della trentunesima giornata, dodicesima di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare, per la terza volta nella stagione, tutte vittorie (in precedenza, quinta e nona giornata), di cui quattro in trasferta.

I gol sono stati 22, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 10 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 278 partite sinora disputate (manca ancora all'appello, Ostuni-Turris), le vittorie sono state 204 (87 in trasferta, pari al 42,64%). Nella dodicesima d'andata le vittorie furono otto (4 fuori casa) e i gol 23. Benevento, Casarano, Francavilla in Sinni, Neapolis e Pianura si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Grottaglie, Turris, Pisticci, Francavilla Fontana e Matera. Ancora una giornata favorevole alle formazioni che occupano le prime cinque posizioni in graduatoria, per cui tutto è rimasto invariato. In particolare, la capolista Nea-

polis ha conquistato la quarta vittoria consecutiva e il Casarano ha centrato il tredicesimo risultato utile di seguito (8 vittorie e 5 pareggi), confermandosi terza forza del torneo. La formazione salentina, però, sabato prossimo dovrà osservare il turno di riposo, per cui potrebbe essere affiancata dal Pomigliano. Ancora uno stop esterno, il secondo consecutivo, dell'incostante Casertana che non riesce a rientrare in zona playoff. Tra le squadre che occupano la zona a rischio della classifica, quasi a sorpresa, ha vinto soltanto il fanalino di coda Fasano che comincia a intravedere la zona playout. La compagine brindisina, contro il Bitonto, ha vinto la sua seconda gara esterna sta-

gionale, mettendo maggiormente nei guai i baresi. Prosegue la crisi dell'Ischia che ha rimediato la sesta sconfitta consecutiva. Ma anche il Francavilla Fontana non riescea ingranare(solo 3pareggi nelle ultime 9 partite). Tra le squadre di Basilicata, il Matera si è fermato dopo sette risultati utili di seguito (3 vittorie e 4 pareggi). In buona sostanza, si è trattato della prima sconfitta del tecnico Rizzo da quando ha assunto la guida del team lucano. Netta vittoria del Francavilla nel derby contro il Pisticci. I sinnici, questa volta sul campo amico, hanno confermato il successo della prima sfida, centrando, per la terza volta, la seconda vittoria interna consecutiva. Adolfo Sarra

Sabato si torna in campo e al “XXI Settembre” c’è il Sant’Antonio

Matera, un pari sfuggito Carretta: «Ero sul palo e la palla non ha varcato la linea bianca» Il Matera esce sconfitto ma non battuto dal confronto con il Pianura. Il primo stop della gestione Roberto Rizzo non fa drammi né danni. Però guai a parlare di squadra stanca o appagata dalla coppa Italia. «Assolutamente-afferma Mirko Carretta, difensore del Matera nel viaggio di ritorno da Pianura per raggiungere la sua Gallipoli dove resterà fino a martedì quando dovrà tornare a Matera per la ripresa dell’attività in vista della gara di sabato con il Sant’Antonio-perchè nel finale noi abbiamo fallito due ghiotte occasioni per pareggiare. Prima con Salemme e poi con Albano. Credo che un pareggio non avrebbe fatto gridare allo scandalo, visto che ad andare in vantaggio eravamo stati noi». Con il quinto sigillo personale in campionato a cui c’è da aggiungerne un altro in coppa Italia. Un bottino notevole, visto che ci sono stati periodi in cui Carretta non trovava spazio da titolare. Quindi, un rendimento eccellente da alagoleador, ma anche versione assistman. «E’stata una bella sgroppata. Ho calciato dal limite ed ho visto il pallone in rete. Bello l’abbraccio dei compagni. Sono sensazioni che ti gratificano e che danno tanta forza nel lavorare tutti i giorni. Però i gol fantasma no. Perchè nell’occasione del loro pareggio ero sul palo alla destra di D’Angelo e il pallone

LOTTA A 2 IN VETTA Mugnanesi in avanti Le dividono tre punti, il Neapolis va veloce come una gazzella, ma il Pianura non perde un colpo. Il Neapolis però ha una possibilità e mezza in più, rispetto agli avversari, perché il Pianura tra due giornate deve riposare e poi alla penultima, la giornata dello scontro diretto tra prima e seconda, si giocherà a Mugnano. Tuttavia prima di arrivare a quel match, ce n’è di strada da fare, mancano ancora cinque gare, in cui tutto può succedere. Sabato saranno tutte e due impegnate fuori casa, il Neapolis va a Benevento che deve difendere la zona play-off dall’assalto del Pomigliano, il Pianura invece va a Bacoli.

Il saluto della squadra ai tifosi, a destra Carretta festeggiato (foto www. fcmatera.it)

ha battuto nettamente fuori dalla linea bianca. Purtroppo in certi campi i mezzi gol e pure i mezzi rigori vengono concessi. Perchè chiudere il primo tempo in vantaggio sarebbe servito parecchio a noi e molto dannoso per loro che non erano tranquilli.Però c’è dadire chehanno ventipunti in più di noi e sono una buona squadra. Noi, però, non siamo stati da meno». Il Pianura controbatte questa tesi con un rigore commesso da Manzo. «Perfavore-conclude Carretta- se quello era rigore a noi dobvrebbero fischiarne almeno due a partita». Inve-

ce, finora, il Matera ne ha avuto solo uno contro la Turris nella gara inaugurale del campionato. A condizionare la gara al Matera è stato senza ombra di dubbio l’infortunio a Manetta dopo 5 minuti che ha costretto a Rizzi di bruciare due cambi. Le alternative potevano essere l’arretramento di Conte a destra con Ostaku a centrocampo, mentre il tecnico ha preferito irrobustire la difesa con Bartoli e inserire Salemme a supporto di Albano e Carretta. Forse con Campo la qualità sarebbe emersa, ma Ostaku a metà campo era un punto interro-

gativo mentre Iacullo era in tribuna. In sostanza, è capitato l’unico infortunio che nessuno si augurava viste le assenze di Branda e D’Angelo. Come se il diavolo avesse voluto metterci la coda. Prima sconfitta per Roberto Rizzo, ma chenon intaccail buonlavoro che tutta la squadra sta facendo. Chiaramente bisognerà mettere fieno in cascina già da sabato quando al “XXI Settembre-Franco Salerno” scenderà il Sant’Antonio Abate per la seconda volta (la prima in coppa Italia) in stagione. In casa biancazzurra c’è il giusto rammarico per

una partita che poteva terminare con un risultato diverso da quello che ha dato al Pianura i tre punti, però il calcio di questo girone è questo. Il pareggio del Pianura non era regolare, visto che il regolamento parla di palla che deve varcare interamente la linea bianca della porta. MANETTA- Cinque punti per il difensore all’arcata sopraccigliare, ma potrebbe essere recuperato. Un fallo non casuale sul più giovane atleta, punito solo con un giallo. Altro punto non chiaro del match Renato Carpentieri

La rete del pari del Pianura lascia tanti dubbi UN’altra rete dubbia e un arbitraggio abbastanza “casalingo” che non va detto, perchè il Matera ha vinto in coppa Italia e se ha perso in campionato non fa niente. Diego Albano è stato tartassato da falli e l’arbitro spesso ha fatto finta di niente, Manetta è l’unico del Matera ad essere uscito con i punti dal “Simpatia”. Un intervento involontario? Ma basta. Non è vittimismo per carità, ma non è nemmeno giusto subire passivi quanto accade sia in casa che fuori. Solo davanti agli occhi del designatore Capozzi di Vicenza nella semifinale si è visto un arbitro degno di questo nome, anche se non era sempre vicino all’azione ma vedeva tutto. Però,in questi luoghi trappola come è tranquillamente definibile il campo sportivo (perchè stadio è una parola troppo nobile) Simpatia di Pianura non si può fare calcio. Ingresso gratuito a parte, è chiaro che non si possa giocare a calcio in maniera serena. r.carpentieri@luedi.it

Di Maria, Guarino e Parente saranno squalificati per il match con l’Ischia

Pisticci, i derby non portano bene E' pesante il bilancio post derby in casa Pisticci. Oltre alla sonora sconfitta per 30, la terza consecutiva seppur questa volta il passivo è ingiusto, i gialloble ritornano da Francavilla sul Sinni con le due espulsioni di Di Maria e Guarino e l'ammonizione pesante di Parente, che era diffidato. I tre non potranno pertanto essere disponibili per il delicato scontro diretto di sabato prossimo, quando a Pisticci verrà a far visita l'Ischia, che in classifica precede i lucani di soli due punti. Saranno assenze pesanti. I provvedimenti disciplinari oltre ad aver condizionato la gara di domenica scorsa, rischiano di influire anche nell'immediato futuro e di produrre, inoltre, un ritorno psicologico negativo su un gruppo che da Francavilla ritorna

con la convinzione di aver subito l'ennesimo arbitraggio sfavorevole della stagione. “L'arbitro ha diretto a senso unico” è stato il commento di mister Arleo a fine gara. Il Pisticci recrimina per l'annullamento del gol di Basile, per un fuorigioco molto dubbio. Ma anche per l'espulsione di Di Maria, apparsa eccessiva, nonché per una condotta di gara penalizzante da parte dell'arbitro, troppo sensibile a sanzionare oltremodo il minimo intervento dei giocatori del Pisticci. Qualche dubbio resta anche sul rigore concesso al Francavilla. Nonostante il quadro contingente non sia dei migliori ci sono, tuttavia, alcuni elementi positivi, di cui tener conto ed intorno ai quali lavorare al meglio al fine di preparare la partita con l'Ischia e farsi

trovare pronti ad un appuntamento decisivo, in vista del quale il gruppo non può essere sottoposto a pressioni ulteriori. I risultati della altre, infatti, sono tali che la classifica del Pisticci resta pressoché immutata e le distanze per migliorare la posizione play out sono minime. C'è poi da tener conto che chi precede, soprattutto Ischia e Bitonto, non sta facendo meglio del Pisticci. Anzi, fa peggio. Così come il Francavilla Fontana, che insegue, ma resta penultimo nonostante i tre stop di seguito dei gialloble. E' questa un'analisi da tenere in assoluta considerazione, dalla quale attingere a piene mani per ritrovare la fiducia e trasformare le difficoltà e le delusioni in stimoli. La salvezza continua a restare a

A sinistra il tecnico del Pisticci Pasquale Arleo a cui spetta il non facile compito di crederci

portata di mano. Ora tocca all'ambiente, ad iniziare dalla dirigenza per arrivare ai tifosi, saper leggere in maniera ottimale questo momento e lavorare per rilanciare la speranza, sulla

base di fondate riflessioni di carattere matematico. Ma non c’è tempo, perchè sabato al Michetti sarà imperativo vincere contro l’Ischia. Roberto D’Alessandro

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 43

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

D La squadra di Cupparo insegue ancora il traguardo play off

Francavilla mai così in alto FRANCAVILLA – In casa sinnica tutti felici, non solo per aver vinto il derby, ma anche per aver raggiunto il record di punti in serie D: 48 a fronte dei 47 totalizzati nella passata stagione. Un risultato che se ancora ce ne fosse bisogno, sancisce la grande forza di questa società, che da cinque anni a questa parte, resta sempre ai primi posti tra le formazioni lucane, in quanto a rendimento e vittorie. Intanto oggi la squadra sinnica, dopo la brillante vittoria ottenuta ai danni del Pisticci, con un netto 3-0, ha ripreso le sedute di allenamento in vista della delicata trasferta di Francavilla Fontana, in programma sabato prossimo. In casa Francavilla, tutti sono soddisfatti del rendimento della squadra anche alla luce della pesante sconfitta subita a Pomigliano due settimane fa. Nel derby, si è vista una squadra molto combattiva e concentrata al punto giusto, nonostante un avvio di gara un po’ in sordina. Ma poi, Del Prete e compagni, hanno saputo trovare le giuste misure all’avversario, che in riva al Sinni era in cerca di punti per risalire la china in classifica. Ma i ragazzi di mister Arleo, hanno do-

Franco Cupparo e Ranko Lazic

vuto fare i conti con la determinazione del Francavilla, nel voler raggiungere la zona play off. La dirigenza rossoblu l’aveva detto, che una volta raggiunta la salvezza, il principale obiettivo stagionale, era quello di puntare dritto ai

play off. Infatti, così sta avvenendo. Quindi, spazzate via tutte le parole di una squadra appagata dalla salvezza. Non è affatto così. Contro il Pisticci si è vista una squadra concentrata e che ha concesso poco all’avversario, tranne qualche occasione nei primi quarantacinque minuti di gioco, dove Parente e compagni hanno avuto le loro buone occasioni per portarsi in vantaggio. Ma prima Di Vincenzo e poi un fuorigioco dubbio segnalato dall’assistente dell’arbitro, hanno lasciato il risultato immutato. Ma ora, incassati questi tre punti d’oro, bisogna pensare al prossimo avversario, gli omonimi del Francavilla Fontana, formazione in lotta nella bagarre della retrocessione. Quindi, guai a rilassarsi, avvertono in contrada Sant'Elania. Il campionato è molto equilibrato e aperto ad ogni risultato, perciò sbaglia chi si eccita o si deprime. Tutto l’ambiente rossoblu adesso è euforico dopo il successo ottenuto contro i corregionali del Pisticci, ma la cosa fondamentale ora, è di restare con i piedi per terra, per evitare di compromettere il proprio cammino. Claudio Sole

Eccellenza Squicciarini e soci speravano nel pari Promozione Giovedì c’è il turno di campionato

Ricigliano, colpo a vuoto Pietragalla e Moliterno Per la D Fortis e Oppido annullano i play off SI E' RISTRETTA ad appena due squadre la rincorsa al titolo di Eccellenza e, di conseguenza, al salto di categoria in serie D. Il “naufragio” di misura del Ricigliano, dopo una serie impressionante di risultati positivi, ha spedito in orbita il Fortis Murgia e l'Angelo Cristofaro. Nell'ultimo turno di campionato, è stato decisivo il tredicesimo successo consecutivo interno della formazione oppidese di Manniello nello scontro incrociato al cospetto del Ricigliano. L'acuto di Santagata ha infranto sul nascere il sogno di rimonta dei campani, reduci da sei affermazioni ed un pareggio. La regina Fortis Murgia si gode i ventitre risultati utili di fila fin qui conquistati. Ad Avigliano è servita tutta l'esperienza del bomber Margiotta per avere ragione della compagine granata. Ora, la formazione di Squicciarini viaggia, in graduatoria, con due punti di vantaggio sull'Angelo Cristofaro. Improvvisamente, si sono riaperti i giochi per la conquista di un piazzamento playoff. Il Borussia Pleiade ha perso per strada tre punti preziosi sul campo dell'Atella Monticchio. Il Viggiano, invece, ha approfittato dello scontro-diretto con il Ruggiero Valdiano per rilanciarsi alla grande. E' ritornata a brillare la “stella” di Campisano, capocannoniere con venti reti all'attivo. Bene anche la Murese che ha spedito negli “inferi” dei play-out il Genzano Banzi. Grandissimo colpo-salvezza del Real Tolve, che ha intascato, molto probabilmente, la permanenza anticipata grazie all'exploit in quel di Picerno. Damiano ed Astudillo hanno proiettato l'undici tolvese a più quattro sulla “zona rossa”. Anche il Policoro ha risalito la china infliggendo un pokerissimo alla Vultur Rionero. Ferrandina a valanga sull'Irsinese. Giovedì 25 marzo, alle ore 15.30, il campionato di Eccellenza anticiperà le gare della tredicesima giornata di ritorno, per via dell'impegno della rappresentativa juniores

Labriola “rivede” la luce LA CURA Labriola sta avendo i suoi effetti (positivi). Da quando il coach della squadra ionica è tornato in panchina, il Policoro “vede” più da vicino la permanenza in Eccellenza. A tre giornate dalla conclusione della regular season, la truppa policorese è addirittura uscita dalle “sabbie mobili” della classifica. Il Policoro, infatti, almeno per ora, si è messo alle spalle i play-out e può guardare con maggiore ottimismo al futuro. La situazione, comunque, non è del tutto tranquilla perché il Genzano Banzi insegue ad appena una lunghezza. Con Labriola in panca da poche settimane, il Policoro ha inanellato due successi interni (contro Murese e Vultur Rionero) ed un pareggio esterno sul campo del Ruggiero Valdiano. Sette punti in tre confronti. Davvero niente male. Nelle prossime tre giornate di campionato, il Policoro dovrà affrontare la già retrocessa Irsinese, la capolista Fortis Murgia ed il Borussia Pleiade nel derby. do.pa.

nel “Torneo delle Regioni”. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventitre gol messi a segno in questa ventisettesima giornata (622 marcature in totale in campionato), di cui 17 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 6, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (58 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (7 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (12 reti subite), mentre è dell'Irsinese (158 reti

subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 20 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 17 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 16 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 4): 14 reti; Rinaldi (Atella Monticchio): 12 reti; Montenegro (Real Tolve), Dutra (Murese, 2): 11 reti; Valente (Atella Monticchio, 1), Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Petilli (Ruggiero Valdiano), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 10 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Grieco (Angelo Cristofaro Oppido, 1), Antohi (Murese): 9 reti. Donato Pavese

“QUESTO MATRIMONIO non s'ha da fare” scriveva Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi”. Parafrasando questa celebre frase del romanzo al campionato di Promozione, Pietragalla e Moliterno sembrano voler dire alle loro dirette antagoniste: “Questi play-off non si devono fare”. Ed in effetti, allo stato attuale, le due battistrada del campionato regionale cadetto sarebbero entrambe promosse in Eccellenza, senza passare dalla “porta di servizio” degli spareggi-promozione. Il blitz del Moliterno in casa del Miglionico ha portato a dieci le lunghezze di vantaggio sul terzo gradino del podio. Il solito Luis Genovese ha dato un grande dispiacere non solo all'undici di Motta, ma anche alle altre formazioni che ambiscono ai play-off. La regina Pietragalla ha annullato, seppur di misura, la resistenza del Bar La Notte Pignola di coach Tramutola. Nulla da fare nemmeno per la Santarcangiolese, superata con un gol di scarto dal Real Irsina. Insomma, le tre formazioni che dovevano racimolare più punti possibili, fino al termine del campionato, per permettere la disputa dei play-off, hanno miseramente fallito (stiamo parlando del Miglionico, della Santarcangiolese e del Bar La Notte Pignola). Spostiamoci, ora, nella parte bassa della graduatoria. Le ultime due della classe hanno rimediato l'ennesimo tonfo stagionale. L'Atletico Scanzano è sprofondato in casa per mano del Bella. Il Lagopesole è stato travolto con un tris sul campo della Soccer Lagonegro. Capitoloplay out. Varisius Matera, Balvano e Rotondella hanno maledettamente complicato i loro piani salvezza. Il Varisius Matera è stato bloccato sul campo amico dal Pescopagano. Il Balvano si è arreso in esterna, a Montescaglioso. Non è servita a molto, al Rotondella, l'affermazione casalinga sul Grottole. La situazione che si è delineata in fondo alla classifica è la seguente: a tre turni dal termine della

Per Genovese già 15 gol LA VITTORIA di misura del Moliterno nel fortino del Miglionico ha, di fatto, annullato la disputa dei play-off in Promozione, almeno per il momento. Il divario in classifica tra la piazza d'onore ed il terzo gradino del podio è aumentato notevolmente, passando dalle sette lunghezze di una settimana fa alle dieci attuali. A sconquassare i piani delle tre formazioni che sperano ancora nella disputa degli spareggi-promozione (Miglionico, Santarcangiolese e Bar La Notte Pignola) ci ha pensato lui: l'onnipresente “Falco della Val d'Agri” Luis Genovese, che ha segnato finora quindici reti stagionali (chi se lo aspettava che raggiungesse questo numero elevato di marcature!). Il bomber di “razza” del Moliterno ha espugnato Miglionico, che non perdeva in casa da oltreun anno:esattamente dal15marzo 2009contro ilBella (finì 0-1). Dopo quella partita, la formazione materana aveva conquistato nove vittorie e sei pareggi tra le mura domestiche. do.pa. regular season, il Varisius è a meno cinque punti dalla salvezza diretta, il Balvano a meno otto ed il Rotondella addirittura a meno nove. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Diciassette gol messi a segno in questa ventisettesima giornata (543 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 6, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 2 vittorie esterne e 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Pietragalla (48 reti), il peggiore è quello

del Lagopesole (16 reti). La migliore difesa è quella del Pietragalla (15 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lagopesole (58 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 3): 25 reti; Genovese L. (Moliterno): 15 reti; Ricigliano Mau. (Bella): 14 reti; Petrillo (Santarcangiolese, 3): 12 reti; Fiorino (Real Irsina, 4), Tragni (Varisius Matera, 1): 11 reti; Papangelo N. (Real Irsina), Alfonso (Pietragalla): 10 reti; Buono (Grottole), Ripa (Rotondella), Martino (Soccer Lagonegro), Pietragalla L. (Pietragalla): 9 reti. do.pa.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

44 Sport


BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 23ª giornata Taranto - Brindisi

1-0

Noicattaro - Catania

3-1

Cosenza - Gela

3-1

Catanzaro - Igea Virtus

2-1

Potenza - Monopoli

0-0

Andria Bat - Siracusa

0-3

Barletta - Vibonese

2-2

ALLIEVI nazionali girone G

LA CLASSIFICA Siracusa Cosenza Monopoli* Taranto Catania Brindisi Andria Bat Potenza Noicattaro* Barletta Catanzaro Vibonese* Gela* Igea Virtus

51 46 40 39 36 34 33 33 32 27 25 21 13 5

PROSSIMO TURNO: Catania - Andria Bat; Monopoli - Barletta; Gela - Catanzaro; Vibonese - Cosenza; Brindisi - Noicattaro; Igea Virtus - Potenza; Siracusa - Taranto

RISULTATI 22ª giornata Potenza - Aversa Normanna

0-0

Paganese - Cassino

2-0

Benevento - Cavese

0-1

Nocerina - Frosinone

2-3

Salernitana - Juve Stabia

5-2

Isola Liri - Napoli

0-3

JUNIORES nazionale girone M

LA CLASSIFICA Frosinone Napoli Cavese Benevento Vico Equense Sorrento Isola Liri Salernitana Nocerina Juve Stabia Paganese Aversa Normanna Potenza Cassino

RISULTATI 29ª giornata 55 48 40 39 36 36 29 29 24 22 20 18 17 12

Vico Equense - Sorrento 1-5 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna - Benevento; Sorrento - Isola Liri; Napoli - Nocerina; Juve Stabia - Paganese; Cassino - Potenza; Frosinone - Salernitana; Cavese - Vico Equense

LA CLASSIFICA

Virtus Casarano 72 Matera 70 Hinterreg. - Castrovil. 3 - 0* Bitonto 55 Hinterreggio 45 Pisticci - Francavilla 1-4 Vigor Lamezia 42 Rossanese - Ostuni 1-2 Francavilla 42 Ars Et Labor Grottaglie 40 Virtus Casarano - Rosarno 6-0 Francavilla Calcio 39 Rossanese 38 Grottaglie - Sambiase 2-0 Calcio Fasano 34 Francavilla C. - V. Lamezia 2-0 Ostuni 32 Sambiase 27 Ha riposato: Bitonto Pisticci 24 *a tavolino Rosarno 18 Castrovillari* 2 PROSSIMO TURNO: Vigor Lamezia - Grottaglie; Calcio Fasano - Pisticci; Castrovillari - Francavilla Calcio; Rosarno - Hinterreggio; Ostuni - Matera; Sambiase - Rossanese; Bitonto - Virtus Casarano; Riposa: Francavilla Matera - Calcio Fasano

4-2

* esclusa dal campionato

*una partita in meno

CAMPIONATO BERRETTI GIR. “G” - Finisce senza gol la sfida col Monopoli

Calcio Lucano

Potenza, un pari scialbo Luigi Polino: “Una gara equilibrata con poche azioni”

IL TABELLINO POTENZA MONOPOLI

0 0

POTENZA: Muro, Notari, Ardolino, Lenzone, Verde, G. Cicia, Parisi, Mirisola, S. Cicia, De Fina, Sacco. A disposizione: Tammone, Doino, Lira Ferreira, Nisivoccia, Gerradi. Allenatore: Pagano. MONOPOLI: Pugliese, Mincuzzi, Cara, Lucarelli, Franco, Di Vari, Curzi, Cipriano, Recchia, Confalone, Amodio. A disposizione: Sermidieri, Pastorella, Pace, Binetti, Foggetti, Lamorgese, Galizia. Allenatore: Comes. ARBITRO: Aquino di Potenza.

AVIGLIANO - Potenza e Monopoli non vanno oltre lo zero a zero in una gara che regala poco anche in termini di occasioni da rete. Eppure l'inizio lasciava presa-

gire uno svolgimento diverso perchè dopo soli tre minuti di gioco i padroni di casa andavano al tiro, sfiorando la marcatura, con Pietro Mirisola che dal limite impegna Pugliese in una bella

parata. Questa è però l'unica vera azione del primo tempo che si gioca quasi tutto nella zona centrale del campo con le due squadre che si equilibrano e tornano al riposo senza grandi soddisfa-

zioni. La ripresa offre qualcosa di più e al 10' Salvatore Cicia ha l'opportunità di sbloccare il risultato, ma il suo tiro sferrato da pochi passi finisce a lato della porta del Monopoli. Cinque minuti do-

Gli Allievi non fanno centro TITO - E’ un punto che forse non soddisfa gli Allievi del Potenza quello conquistato dall’undici di mister Molfese contro l’Aversa Normanna. Diciamo subito che non è stata una bella partita, equilibrata sul campo, ma nervosa negli ultimi minuti dove si sono registrate tre espulsioni(che di certo non fanno onore al gioco del calcio); due dalla parte dei padroni di casa, una per gli ospiti. Per la cronaca va detto che a rendersi per prima pericolosa è la formazione potentina con il rientrante Vito Messina il cui colpo di testa su cross di Lamberti termina di poco a lato della porta difesa da Bocchetti. La risposta dell’Aversa Normanna arriva alla mezz’ora; è Puca, con un tiro angolato sferrato dal limite dell’area, ad impegnare in una bella parata Tammone. Nella ripresa Giovanni Tammone risulta essere il più bravo perché al 20’ neutralizza una conclusione di Palumbo. Al 32’ un tiro dai sedici metri di Puca termina vicino al palo di un attento Tammone.

po i pugliesi rispondono con un colpo di testa di Recchia che termina la sua corsa contro la traversa. Al 20' ospiti di nuovo vicinissimi al gol; tiro angolato di Minguzzi e pallone contro il palo. L'ultima azione è del Potenza con Carlo sacco che però non è preciso lasciando invariato un risultato che Luigi Polino, dirigente del Potenza, commenta così: “Una gara equilibrata ed un pareggio giusto nonostante le poche occasioni da gol”.

IL TABELLINO POTENZA AVERSA NORMANNA

0 0

POTENZA: Tammone, Oliveto, Penta, Cuozzo, Urbano, Russillo, Sabato, La Banca, Giosa, Lamberti, Messina. A disposizione: Dolce, Lauria, Russo, Lira Ferreira, Gerardi, Doino, Nisivoccia. Allenatore: Molfese. AVERSA NORMANNA: Bocchetti, Martuzzi, Garofalo, Pasculli, D'Antonio, Carisso, Castaldo, Loiacono, Puca, D'Agostino, Palumbo. A disposizione: Della Noce, Ficarra, Rispoli, Agunitto, Sorriso, Roselli, Romano. Allenatore: Fabuzzo. ARBITRO: Silvestro di Savoia. De Fina (Potenza)

Juniores “M” - Netta vittoria nel derby con i cugini del Pisticci

Juniores “M”- Nella 29ª giornata sorridono i ragazzi di Danza

Francavilla, chiusura con i botti

L’Fc Matera pensa già ai play-off

IL TABELLINO PISTICCI FRANCAVILLA

1 4

PISTICCI: Pasquale, Vinzi, Artuso, Montemurro, Rondinone, Gambino, Greco, Masiello, Vena (al 10’ st Di Mario), Truglio, Genovese. A disposizione: Garivolo, Gallitelli, Fortunato. Allenatore: Fortunato. FRANCAVILLA: D’Affuso (1’ st Taccogna), Santarsiero (al 1’ st Tricarico), Fusco, A. Bellusci, Capalbo, Petruccelli, Stabile, Agrello, Suriano, Gesualdi, Ruocco (al 5’ st Appella). Allenatore: Borneo. MARCATORI: 12’ pt, 20’ pt e 35’ pt Gesualdi, 13’ pt Fusco, 10’ st Grieco. PISTICCI - L’avventura del Francavilla targato Massimo Borneo si conclude allo stadio "G. Michetti" di Pisticci in cui affronta nell’ultimo incontro stagionale il team di Giuseppe Fortunato. Le due squadre scendono in campo con l’intento di disputare una bella gara

che già dalle prime battute si preannuncia piacevole e combattuta con prevalenza della compagine ospite preparatasi per bene per questo derby. Lo spettacolo è assicurato. I sinnici partono subito all’attacco per sbloccare il risultato. La prima occasione mancata si registra al 5’ quando Petruccelli su calcio di punizione colpisce di testa sfiorando l’angolo alla destra di Pasquale. I ragazzi di mister Fortunato avvertono il pericolo e partono in contropiede con Truglio e Grieco che però concludono male una bella azione. La rete per gli ospiti arriva al 12’ ad opera di Mirko Gesualdi, classe 1993, che con un bel tiro teso insacca sotto la traversa. Lo stesso si ripete al 20’ e al 35’. Prima, però, era stato Davide Fusco con una magistrale punizione al 13’ ad aumentare il bottino. Immediata, bella e vivace la reazione dei padroni di casa senza riuscire a ben concludere le molteplici azioni create verso l’area dei sinnici anche perchè in due occasioni il numero 1, D’Affuso, è stato insuperabile. Nel secon-

do tempo, con il Francavilla rilassato per il punteggio ormai acquisito, il Pisticci si riorganizza andando a segno al 10’ con Giovanni Grieco per il gol della bandiera. Fino alla fine, nonostante le speranze della squadra locale, il risultato non cambia e il Francavilla si congeda dal campionato ottenendo una bella vittoria proprio come ci dice il responsabile del settore giovanile, Giovanni Ferrara: “Sono contento per quanto riguarda sia la prestazione della squadra che per l’intera stagione appena conclusa. La valutazione su alcuni elementi è molto positiva dal momento che noi come società, a cominciare dal presidente Franco Cupparo, puntiamo molto sui giovani riuscendo ogni anno ad attingere dal settore giovanile qualche elemento utile per la prima squadra. Soddisfazione condivisa anche da mister Borneo, che ringraziamo per il buon lavoro svolto, il quale ha visto crescere parecchi di questi ragazzi che hanno partecipato al campionato nazionale Juniores”.

IL TABELLINO FC MATERA FASANO CALCIO

4 2

FC MATERA: Cifarelli, Greco, Pietracito, Smaldone, Galante, Diop, Chieco, Costantino, Leccese, Moschetti, Manieri. A disposizione: D’Adamo, D’Aria, Cusimano, Martemucci, Maragno, Cifarelli, Sabatiello. Allenatore: Danza. FASANO CALCIO: Latorre, Albanese, Valentini, Studieri, Cardone, Urso, Curlo, Serri, Pertosa, Cofano, Greco. A disposizione: Spada, Rotolo, De Lorenzo, Loconte, Leoci, Barretta, Renna. Allenatore: Semeraro. MARCATORI: 21’ pt Serri, 23’ pt Pertosa, 13’ st Martemucci (rig.), 36’ st Greco, 44’ st e 45’ st L. Cifarelli. MATERA - Nel penultimo impegno di questo campionato, il Matera riesce ad ottenere i tre punti contro il Fasano solo nei minuti finali dell’incontro. La cronaca. All’11’ è il Fasano a farsi pericoloso Serri che dal limite dell’area di rigore lascia

partire un tiro che termina alto di poco. I padroni di casa stentano a trovare il bandolo del gioco che in questi primi minuti rimane nelle mani degli ospiti. Al 21’ il Fasano passa in vantaggio con Serri che è lesto a ribattere in rete una corta respinta del portiere Alessandro Cifarelli. La reazione manca da parte dei locali e appena due minuti dopo gli ospiti vanno al raddoppio con Pertosa che trova il tiro della domenica mandando il pallone prima sul palo e poi in rete. Matera 0, Fasano 2. I materani non si scoraggiano e al 27’ hanno l’occasione per dimezzare lo svantaggio, ma Chieco e Leccese non sono precisi e la porta del Fasano rimane inviolata. Al 32’ ancora Leccese si lascia anticipare dal portiere Latorre. Al 35’ per un infortunio capitato a Smaldone, mister Danza manda in campo D’Aria. Prima della fine dei primi quarantacinque minuti, il Matera ha ben tre facili occasioni per andare in gol con Manieri, Leccese e Chieco, ma le loro conclusioni non sortiscono il risultato sperato. Il primo tempo, dunque si chiude con gli ospiti in vantaggio per due reti a zero. Alla ripresa del gioco, mister Danza manda in campo Martemucci che preleva Leccese e al

10’ Cifarelli per Chieco. Al 6’ è Martemucci a rendersi pericoloso colpendo la base del palo della porta difesa da Latorre. Al 13’ per un fallo di mano in area il direttore di gara concede la massima punizione della cui battuta si incarica Martemucci che realizza la rete che dimezza la distanza dal Fasano: Matera uno, Fasano due. Per il Fasano da segnalare al 25’ ad opera di Greco una traversa colpita su tiro da fuori area. Il finale è palpitante e al 35’ le due squadre restano in dieci per la contemporanea espulsione di Galante e Cofano per reciproche scorrettezze. Un minuto dopo il Matera usufruisce di un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, batte Martemucci, respinge corto la difesa, Greco è lesto a mettere alle spalle del portiere pugliese. Matera due, Fasano due. Il Matera ci crede e attacca a testa bassa. A due minuti dalla fine, Manieri ben lanciato da Costantino, effettua un perfetto diagonale che il portiere Latorre respinge ma a pochi metri è pronto il bomber Cifarelli che non ha difficoltà a mettere a segno la rete del sorpasso. Nei minuti di recupero c’è spazio ancora per la quarta rete dei locali e a metterla a segno è di nuovo il bomber Cifarelli.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Un gol di Palazzo decide la difficile sfida con il Francavilla di Pitrelli

L’Assopotenza si risveglia Coviello: “Dobbiamo continuare su questa strada”

IL TABELLINO ASSOPOTENZA FRANCAVILLA

1 0

ASSOPOTENZA: Valeri, Coluzzi, Lucia, Santoro, Scutaro, Brindisi, Cocina, Fortunato, Palazzo, Petraglia, Nolè. A disposizione: De Pergola, Mancuso, Mastroberti, Ignomirelli, Scieuzo, Macellaro. Allenatore: Minici. FRANCAVILLA: Travascio, Appella, Valicenti, Petruccelli, Manfredi, Arleo, Albertini, Graziano, Novelli, Dora, Briamonte. A disposizione: Foligno, Halil, Marino, Graziano, Panetta. Allenatore: Pitrelli. MARCATORE: 25’ st Palazzo. POTENZA - Che la corsa del Francavilla fosse oramai finita da qualche settimana lo avevamo già scritto e i risultati ce ne davano conferma. Nelle ultime tre partite la squadra di Aldo Pitrelli ha raccolto solo un

Palazzo (Assopotenza)

Nolè (Assopotenza)

punto, il pareggio casalingo contro la Dedalo. Mentre la sconfitta a Picerno contro la Metanauto ci può anche stare, questa contro l’Asso lascia un po’ sorpresi gli addetti ai lavori e semplicemente perché la formazione di Giacomo Minici non sembrava avere un organico come quello del Francavilla, soprattutto dopo l’eclatante 7 - 0 del girone d’andata. Ma le cose cambiano e così l’Assopotenza in cerca di punti centra un’importante vittoria grazie ad un solo gol, mes-

so a segno da Palazzo ad un quarto d’ora dalla fine. Una rete che i potentini festeggiano al triplice fischio finale quando negli spogliatoi a parlare è Luciano Coviello che ci dice: “Siamo tutti molto felici per questi tre punti che ci permettono di migliorare la nostra classifica che va ulteriormente aggiustata e questo i ragazzi lo sanno. Perciò bisogna sì festeggiare il successo contro un’ottima squadra, ma non bisogna cullarsi e prepararsi bene per le prossime delicate sfide”.

Tonio Catalano: “I miei ragazzi non sono stati troppo precisi”

Fanno centro anche Cappiello, Fabiano, Ricciardi e Rubino

Colpaccio del Campagna

I. Matera, vittoria facile

Sui calci da fermo Mario Gallitelli è perfetto

Pierpasquale Bruno mette a segno due gol

IL TABELLINO METANAUTO LUCANA 2 REAL P. CAMPAGNA 4 METANAUTO: Marino, Vaccaro, Martinelli, Sabia, Giosa, Fortunato, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Lauria, Tripaldi. A disposizione: Palladino, Paciello, Russo, Caiata, Pisciottani, Miglionico, Gonzalo. Allenatore: Catalano. REAL PEPPINO CAMPAGNA: Fuina, Catapano, Mic. Gallitelli, Tuccino, Zaza, Russo, Musillo, Ferrante, De Donato, Moro, Ma. Gallitelli. A disposizione: Malvani, Meric. Allenatore: Di Biase. ARBITRO: Cauzillo di Potenza. MARCATORI: 8’ pt Musillo, 25’ pt Giosa, 29’ pt, 31’ st e 42’ st Mar. Gallitelli, 38’ st Santarsiero. PICERNO - Il Peppino Campagna ritorna alla vittoria mentre la Metanauto subisce la seconda sconfitta stagionale casalinga contro i ragazzi del dinamico presidente Mario Narci-

Musillo (Real P. Campagna)

Mario Gallitelli (Real P. Campagna)

so che passano a Picerno trascinati da un super Mario Gallitelli sfruttano al meglio le uniche quattro occasioni capitategli a differenza di Santarsiero e compagni che non concretizzano al meglio le numerose palle goal e per la bravura del portiere ospite Fuina che in più di un’occasione si esalta contro gli imprecisi attaccanti di casa. La cronaca. Al primo minuto di gioco Santarsiero solo davanti a Fuina sciupa maldestramente l’occasione per passare in vantaggio. Al 5’ è Tripaldi da buona posizione di testa ad impensierire Fuina. All’8’ punizione da centrocampo per la squadra di Bernalda, palla in area Musillo sorprende tutti e di testa deposita la palla in rete. Al 9’ si registra l’immediata risposta dei padroni di casa; Tripaldi sfiora di un niente il goal tirando di poco alto sulla traversa. Al 10’ nuova occasione per i locali con Orazietti che colpisce in pieno il palo. Al 12’ ancora la metanauto vicina al pareggio con Iannielli che mette di pochissimo a lato. Al 25’ giunge il meritato pareggio; cross di Lauria e Giosa di testa pa-

reggia. Al 29’ il risultato cambia di nuovo; calcio di punizione per il Peppino Campagna che Mario Gallitelli trasforma in gol. Al 38’ Iannielli di testa supera in area Fuina ma il pallone termina la corsa incredibilmente a lato. Il primo tempo si chiude con il Real peppino Campagna in vantaggio per 2 - 1. Al 6’ colpo di testa di Santarsiero e autentica prodezza di Fuina. Al 12’ tiro di Lauria ancora parata di Fuina che devia in angolo. Al 31’ fallo in area su Mrio Gallitelli e lo stesso batte la punizione e trasforma. Al 38’ Santarsiero di testa accorcia le distanze portando il risultato sul 2 - 3. Al 42 ancora super Mario Gallitelli sigla la quarta rete degli opsite direttamente su calcio di punizione, la sua specialità. A fine gara Mister Catalano non fa mancare i complimenti ai ragazzi di De Biase che, come dice il tecnico della formazione picernese “non hanno rubato niente merito di una buona prestazione ma anche i miei ragazzi forse in questa gara non sono stati troppo precisi ma sono sicuro che sapranno presto riscattarsi”.

MATERA - Che i ragazzi della Don Bosco non fossero in giornata, lo si era capito sin dalle prime battute di gioco, forse appagati dalla bella prestazione della domenica precedente in quel di Lavello, i ragazzi cari ad Antonello Condelli sono apparsi, da subito, svogliati, tant’è che in tutto l’arco della gara non hanno portato alcun serio pericolo alla porta del Matera, eccetto un calcio piazzato al 25’ del primo tempo ad opera di Pietrafesa finito di poco alto sulla traversa. Dall’altra parte c’erano i biancoazzurri di mister Fontana, completamente rigenerati ed in palla come non mai, che hanno preso la partita dal verso giusto, senza concedere nulla in tutte le zone del campo, nonostante le tante assenze significative, per ultima in ordine di tempo quella di Visaggi, colpito da un lutto in famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze da tutto lo staff tecnico e dirigenziale dell’FC Matera. Questa la cronaca del match. Al 9’ il Matera è già in vantaggio con Cappiello che su preciso lancio di Pavese è lesto a chiudere una triangolazione con Bruno con un preci-

Zaza (Real P. Campagna)

Pavese (Invicta Matera)

so fendente che termina la sua corsa nel “sette” alla destra dell’incolpevole portiere. Al 17’ i bianco-azzurri raddoppiano con Pierpasquale Bruno che riceve palla da Giordano e dopo aver seminato in agilità un paio di avversari trafigge il portiere con un preciso diagonale. Al 27’ le reti dei materani salgono a tre grazie a Fabiano, bravo a seguire una delle tante sgroppate sull’aut destro del bravo Lozitiello che mette al centro un’invitante palla che la punta materana indirizza con freddezza e precisione in fondo al sacco. La prima frazione di gioco si chiude con la quarta marcatura ad opera del Matera che giunge al 39’ ad opera dell’ottimo Ricciardi che mette in rete di testa un preciso cross dalla destra del bravo Giordano. La ripresa si apre alla stessa maniera del primo tempo, con il Matera in palla e mai pago ed il Don Bosco impegnato a fermare gli attacchi dei bianco-azzurri. La quinta marcatura giunge al 20’ su calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per atterramento di Bruno in area di rigore e trasformato dallo stesso giovane calciatore di Policoro con un forte tiro che il bravo portiere ospite riesce solo a toccare. Allo scadere dell’incontro giunge la sesta rete materana; su un tiro dal limite dell’area di rigore da parte di Parabita, rientrato dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco per circa un mese, che s’infrange sul palo, è Rubino, ben appostato, il più lesto a ribadire in rete. Per le festività pasquali, il campionato osserverà uno stop e riprenderà, la sua marcia, domenica 11 aprile con l’incontro che vedrà il Matera impegnato sul campo del Policoro 2000. Per l’occasione, l’FC Matera, con una

IL TABELLINO I. MATERA PGS DON BOSCO

6 0

I. MATERA: Moliterni, Digilio, Suglia, Giordano Ricciardi, Lomonaco, Lozitiello, Pavese, Bruno, Cappiello, Fabiano. A disposizione: Tataranni, Buono, Nicoletti, Parabita, Volpe, Rubino. Allenatore: Fontana. PGS DON BOSCO: Barra, Cuccarese, Giannini, Notargiacomo, Pace A., Pace P., Restaino, Pietrafesa, Vaccaro, Mancusi, Faruolo. A disposizione: Picerno, Trillo, Costa, Filadelfio, Picciano. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 9’ pt Cappiello, 17’ pt e 20’ st (rig.) Bruno, 27’ pt Fabiano, 39’ pt Ricciardi, 40’ st Rubino. nota stampa fattaci pervenire direttamente in redazione, “augura a tutta la squadra e ai tecnici una felice e serena Pasqua, estendibili anche alle proprie famiglie”.

Digilio (Invicta Matera)

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

46 Sport


Ferrenti: “Un pari che nel complesso sta un po’ stretto agli ospiti”

Parità nel derby del Vulture A Venosa Fimmanò risponde all’iniziale gol di Votta IL TABELLINO CALCIO VENOSA JUNIOR C. LAVELLO

1 1

CALCIO VENOSA: Lagala, Orofino, Fimmanò, Inglese, Perillo, Ferrenti, Di Vietri, Del Cogliano, Spagnuolo, Lavorano, Tudisco. A disposizione: Teora, Stojku, Garripoli, Talucci. Allenatore: Ferrenti. JUNIOR CALCIO LAVELLO: Manieri, Di Cugno, Cardone, Boccomino, Zoppi, Mannarelli, Pennacchio, Finiguerra, Rescigno, Votta, Bozza. A disposizione: Russo, Gravina, Terrana, Iacoviello, Mustaqui. Allenatore: Capuano. ARBITRO: Luongo di Venosa. MARCATORI: 25’ st Votta, 30’ st Fimmanò.

VENOSA - Finisce in parità, una rete per parte, il derby tra Venosa e Lavello che nel passato e tra i dilettanti richiamava numerosi tifosi, rivalità e scintille calcistiche. In una giornata più che primaverile non si sono risparmiate le due compagini del Vulture, che hanno dato vita ad una gara veloce, emozionante con continui capovolgimenti di fronte, quindi senza eccessivi tatticismi con l’intento di aggiudicarsi l’intera posta in palio e rimpinguare lo score e la posizione in classifica. Un pari che nel complesso sta un po’ stretto agli ospiti sia per le occasioni mancate di un soffio dai propri attaccanti sia per gli interventi determinanti del portiere locale Lagala, ritornato finalmente su ottimi livelli, sia per il vantaggio momentaneo a 10’ dalla fine dell’incontro. Quindi partita poco brillante dei venosini, una delle poche in casa in cui hanno sofferto più del dovuto a centrocampo, il reparto si è troppo preoccupato e sbilanciato

La Junior Calcio Lavello

in fase offensiva e poco votato a quella difensiva, coincisa anche con l’assenza di capitan Ferrenti per squalifica. Merito, comunque, al Lavello tatticamente più organizzato e ben disposto soprattutto tra la linea arretrata e quella di centrocampo del Venosa, in cui a turno gli attaccanti ricevevono e prontamente servivano i compagni di reparto, molto mobili. Eppure nella fase iniziale e per 20’ del primo tempo il Venosa è andato più vicino al vantaggio, colpendo poi anche

nel finale di frazione un palo con Spagnuolo. Poi le maglie si sono allargate, la difesa è andata in crisi e sono diventate molto più pericolose le verticalizzazioni del Lavello, fino al capolavoro balistico di Fimmanò, al terzo gol consecutivo, su punizione che ristabilisce la parità definitiva. La cronaca. Al 2’ Tudisco pesca sulla corsia di sinistra Fimmanò, sul cui traversone Di Vietri arriva un po’ scoordinato e il suo impatto di testa si perde sul fondo. Al 6’ sombrero di Lavorano per i lo-

cali e conclusione a volo da posizione centrale dai 22 metri, la palla sfiora la traversa. Al 17’ punizione di Boccomino dal vertice dell’area destra e anche in questo caso la sfera lambisce il legno orizzontale. Al 20’ corner dalla sinistra per gli ospiti Votta e sulla traiettoria, ma il tocco a volo sul secondo palo si apre leggermente e va sul fondo. In due minuti Rescigno e lo stesso Votta sciupano due contropiedi davanti a Lagala, il quale si oppone alla seconda conclusione in tuffo. Al 25’ occasione d’oro per passare in vantaggio per il Venosa; Spagnuolo “taglia” dalla sinistra in area e viene servito da Del Cogliano, controllo e giro verso il palo più lontano, l’attaccante non è fortunato, la palla si stampa sul palo. Il primo tempo è tutto qui. Nella ripresa, al 10’, Rescigno lanciato in area si presenta davanti a Lagala, l’attaccante dall’area piccola calcia a colpo sicuro il “portierone” chiude in tuffo e il pallone termina in angolo. Al 20’

Decide una doppietta di Franchino

In gol Acquasanta(2), Picerno, Locapo e Bianchini

Bene il Minozzi

Il Varisius ne fa cinque

Ottima la prova del Lauria

Per i potentini le due reti sono di Vito Carbutti

IL TABELLINO PADRE MINOZZI LAURIA

2 0

PADRE MINOZZI: Lo Franco, Fiorenza, Di Vincenzo, Filardi, Cospito, A. Mele, D’Oronzio, Oriolo, Franchino, Ragazzo, Corizzo. A disposizione: Ripoli, Simonetti, Durante. Allenatore: De Pietro. LAURIA: Manfredelli, Perciante, Pesce, Palladino, Papaleo, Carlomagno, Miraglia, Limongi, Ielpo, Nicodemo. Allenatore: Pesce. ARBITRO: Pavone di Bernalda. MARCATORI: 20’ pt e 35’ st Franchino. POLICORO - E’ un’indomabile Lauria quello che si presenta in campo con tanta voglia di fare bene e con l’intenzione di vendere cara la pelle al cospetto del Padre Minozzi di mister De Pietro. La squadra padrone di casa, consapevole di trovare di fronte una squadra ostica e in cerca di punti per la salvezza, mostra maturità e rispetto per l’avversario, iniziando la propria gara con diligenza tattica e premunendosi di non dare campo e spazi di gioco agli ospiti. L’inizio è un po’ contratto per i ragazzi del Padre Minozzi, che sicuramente patiscono l’orario non idoneo (9,30) per svolgere una partita di calcio, nonché i primi caldi primaverili. La partita stenta a decollare: poche emozioni dunque nei primi minuti, con la quasi totalità delle azioni che si svolgono sopratutto a metà campo. Al 17’ i locali corrono il rischio di subire goal per un fuorigioco mal gestito, tuttavia il pericolo scampato serve a scuotere la squadra che alzati i ritmi e l’intensità di gioco, ottenendo il gol con la punta Franchino, che con

Oriolo (Padre Minozzi)

un colpo di testa trafigge l’incolpevole portiere ospite. Con il vantaggio in tasca, la compagine locale chiude la prima frazione di gioco non sfruttando altre occasioni da rete capitate sui piedi dei propri attaccanti. Nella ripresa i locali appaiono decisamente più intraprendenti, ma nulla possono contro un fortunatissimo quanto bravo portiere, che riesce a parare anche l’imparabile. Tutta la seconda frazione di gioco è stata caratterizzata dal continuo attaccare dei locali, seppur con delle azioni piuttosto confusionarie che non hanno consentito di trovare lo spazio e le giocate giuste per raggiungere il sospirato raddoppio. Ma finalmente dopo tantissimi tentativi e qualche pericolo corso, i ragazzi di mister De Pietro riescono a raddoppiare sempre con il solito Franchino che devia in rete un calcio d’angolo battuto da capitan Ragazzo. La gara giunge al termine senza che il risultato cambi ancora. Il tecnico del Padre Minozzi Michele De Pietro, non tanto soddisfatto della prestazione dei suoi, ne elogia ugualmente la dedizione: "Sono contento perché la squadra nelle ultime partite sta dimostrando molto impegno e molta volontà facendo ben sperare di poter chiude il torneo in bellezza. Inoltre colgo l’occasione per esprimere a tutti i giovani calciatori, ai loro familiari, ai tecnici e a tutti i dirigenti di tutte le squadre gli auguri di una buona Pasqua”.

POTENZA - E’ stata sicuramente una delle migliori partite del Macchia Romana questa contro il Varisius e benché la squadra potentina sia uscita sconfitta da questo confronto gli vanno riconosciuti diversi meriti, primo tra tutti quello di aver retto benissimo il primo tempo e di aver, dopo essere passata in svantaggio per due a zero, agguantato il pareggio con una doppietta del bravo di Vito Carbutti andando al riposo con un due a due che premia la volontà di un gruppo che è crollato solo alla distanza. Per la cronaca va detto che dopo il doppio vantaggio degli ospiti, firmato da Acquasanta, i potentini sono stati bravi a pareggiare, per poi crollare nella ripresa

Giasi (Varisius)

per il team caro a Piero Loschiavo che poi ci ha detto: “E’ stata una buona gara e faccio i complimenti sia ai nostri ragazzi per i tre punti che a quelli del Macchia Romana per l’impegno profuso”.

IL TABELLINO MACCHIA ROMANA 2 VARISIUS 5 MACCHIA ROMANA: Gruosso, Lovallo, Santarsiero, Casella, G. Claps, Pietrafesa, Montagnuolo, Armentano, Nardozza, Magnocavallo. A disposizione: Romano, L. Claps, Carbutti. Allenatore: Pirozzi. VARISIUS: Maino, Cappiello, Pace, Giasi, Buono, Paterno, Chietera, Pistinciuc, Acquasanta, Picerno, Fiore. A disposizione: Galante, Locapo, Phakhakadze, Lamanna, Miglionico, Romano, Bianchini. Allenatore: Marchionna. MARCATORI: 7’ pt e 20’ pt Acquasanta, 16’ pt e 37’ pt Carbutti, 10’ st Picerno (rig.), 27’ st Locapo, 32’ st Bianchini.

Giovanissimi Provinciali - Battuto nettamente anche il Melfi

IL TABELLINO JUNIOR C. LAVELLO MELFI

Pistinciuc (Varisius)

con i materani che portatesi di nuovo in vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Picerno, hanno definitivamente allungato grazie alle realizzazioni di Locapo e Bianchini. Un successo molto positivo

Votta si libera dai 25 metri sulla destra, il suo diagonale sfiora il palo lontano alla destra di Lagala. Al 25’ il vantaggio ospite con Votta, in contropiede Rescigno si lancia verso Lagala che in uscita respinge il suo tiro, la palla carambola verso destra dove Votta solo e a porta vuota insacca. Al 28’ lancio di Del Cogliano per Spagnuolo sul filo del fuorigioco sulla destra, l’attaccante venosino dribblando il portiere in uscita si allunga la sfera, il tentativo in scivolata di trovare la porta si perde sul fondo. Al 30’ Fimmanò si sostituisce egregiamente a Ferrenti, il suo bolide su punizione dai 30 metri è perfetto per precisione e potenza, la sfera tocca la parte inferiore della traversa e gonfia la rete per la felicità sua e dei suoi compagni; ma la partita non è ancora finita, il risultato viene salvato letteralmente da Lagala in zona “Cesarini”, il portiere si oppone ancora una volta a tu per tu in questo caso su Rescigno.

9 1

J.C. LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, Aliano, Decorato, Catarinella, Napoli, Farfariello, Ferrieri, Zuccaro, G. Lorusso, De Carlo. A disposizione: D. Costantino, Scarcella, Esposito, Tummillo, Leuce. Allenatore: Miranda. MELFI: Motta, Petrilli, Di Benedetto, Caccavo, Posa, Savino, Brienza, Fezzuoglio, Luciano, Vodola, Maitilasso. A disposizione: Marmora, Di Trani, Russo, Graziano. Allenatore: Mottola. ARBITRO: Pescuma di Venosa. MARCATORI: 10’ pt, 22’ pt, 28’ pt, 17’ st e 23’ st G. Lorusso, 16’ pt Luciano, 6’ st Farfariello, 10’ st e 33’ st Ferrieri, 12’ st De Carlo. VENOSA - E’ un rullo compressore il Junior Calcio Lavello di Domenico Miranda che batte 9-1 il malcapitato Melfi di mister Mottola e raggiunge la

Il Junior C. Lavello non si ferma quattordicesima vittoria su altrettante gare. Sul sintetico di Venosa i ragazzi di mister Miranda giocano un buon calcio con ottimi fraseggi e al 10’ puntuale arriva il vantaggio del solito G. Lorusso che, lanciato alla perfezione da Zuccaro, insacca solo davanti al portiere. Il Melfi non ci sta e al 16’ trova il pari con l’attaccante Luciano, bravo a sfruttare un’indecisione della difesa locale (seconda rete stagionale subita dalla squadra di casa). Il Junior Calcio Lavello continua a macinare gioco ed in sei minuti, tra il 22’ e il 28’, colleziona due marcature sempre con G. Lorusso, il quale è bravo a concludere le ottime azioni corali della sua squadra. Brutto colpo per il Melfi che non riesce a reagire. Nella ripresa la partita è a senso unico, infatti al 41’ Farfariello con un pregevole pallonetto dal limite dell’area insacca all’incrocio dei pali dell’incolpevole Motta. Inizia la girandola dei cambi per i due allenatori e la Ju-

Catarinella (Junior C. Lavello)

Napoli (Junior C. Lavello)

nior Calcio continua a segnare con Ferrieri, il quale è lesto ad insaccare un ottimo cross del bravo Tummillo. Dopo due minuti gioia del gol per De Carlo che gonfia la rete ospite per la sesta volta. I ragazzi del Melfi, forse demoralizzati, non reagiscono e con la testa sembrano fuori dalla partita. Nel finale ancora due reti per G. Lorusso, che insacca indisturbato alla destra dell’estremo ospite e

rete per Ferrieri, il quale, giunto in area, chiude definitivamente i giochi segnando il 9-1 finale. Bella partita e soprattutto senza neanche un ammonito, questo a sottolineare la correttezza delle due squadre scese in campo. Il Junior Calcio Lavello continua la sua corsa solitaria in vetta alla classifica del campionato Giovanissimi Provinciali e vede il traguardo della vittoria sempre più vicino.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 47

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

L’Accademia Calcio non riesce a fermare il reparto offensivo dei materani

Il Matera si diverte a Potenza Undici le realizzazioni della formazione di Acquasanta IL TABELLINO ACCADEMIA I. MATERA

0 11

ACCADEMIA POTENZA: Foscolo, Guerrieri, Bochicchio, Gheorghita, Ciocciari, Notarfrancesco, Pesacane, Vitale, Santangelo, Santopietro, Santimone. A disposizione: Losasso, Santomauro, Gerardi. I. MATERA: Robertone, Calderone, Manicone, Grittani, Piccinni, Nuzzolese, Clemente, Nicoletti, Melodia, Antezza, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Minei, Vulpis, Mastrovito, Bedini, Braia, Tataranni. Alleantore: Acquasanta. MARCATORI: 12’ pt e 18’ pt Melodia, 15’ pt e 29’ pt Nicoletti, 24’ pt e 5’ st Braia, 8’ st e 12’ st Antezza, 10’ st Ramundo, 22’ st Calderone, 30’ st Grittani. POTENZA - E’ stata una pura formalità quella che ha dovuto espletare il Matera sul campo dell’Accademia. Si è trattato di un semplice

Nicoletti (Invicta Matera)

Grittani (Invicta Matera)

allenamento per Grittani e compagni che in gol ci sono andati ben undici volte, Quattro le doppiette firmate da melodia, Nicoletti, Braia e Antezza, mentre ad arricchire il tabellino dei marcatori ci hanno pensato Ramundo, Calderone e Grittani. Un punteggio pesante che dice molto sulla differenza tra le due squadre che sono partite con obiettivi ben diversi con i potentini che sono riusciti fino ad oggi solo ad onorare l’impegno presentandosi sui vari campi dove non hanno raccolto

punti e rimediando un sacco di gol. Nemmeno il Matera però, secondo alcuni, ma non secondo noi, è riuscito nell’intento che si era prefissato, e cioè vincere questo campionato(titolo lo scorso anno perso nello spareggio con l’Assopotenza). Riteniamo che il lavoro svolto da mister Savio Acquasanta sia stato ottimo e che il piazzamento fin qui raggiunto sia del tutto meritato, se poi dovesse arrivare pure il secondo posto, i dirigenti del Matera dovrebbe ritenersi molto soddisfatti.

Bella la gara contro l’Aurora Murese 2000

Apre Toglia, poi c’è il doppio timbro del solito Graziano

Varisius, un bel tris per restare in scia

Da Grassano il forte Melfi si porta via l’intera posta

IL TABELLINO VARISIUS MURESE 2000

3 1

VARISIUS: Pavese, Andrisani, Marian, Basile, Schiuma, Perrone, Dimarzio, Montemurro, Fontana, Dicesare, Festa. A disposizione: Garripoli, Stano, Flumero, Iacovone, Ambrosecchia, Leone. Allenatore: Miulli MURESE 2000: G. Pepe, Mangone, Galizia, Colucci, D’Arca, Latorre, Caccia, De Martino, Troglia, Bianchini, A. Pepe. A disposizione: Remollino, Marolda, Barile, Rendina. Allenatore: Ciarliero ARBITRO: Petrosino di Matera. MARCATORI: 10’ pt Montemurro, 32’ st Ceccia, 5’ st Fontana, 17’ st Leone. MATERA - Torna alla vittoria il Varisius dopo l’inatteso stop contro la Dedalo. Il primo tempo è stato equilibrato e ben giocato da entrambe le formazioni, poi nel secondo tempo cresce la voglia di vincere dei nero-verdi e complice il gran caldo la Murese rallenta permettendo ai locali di far propria l’intera posta in palio. La cronaca. Al primo affondo il Varisius va in rete; punizione centrale di Perrone, tiro a scavalcare e di testa Montemurro devia quel poco che basta per mettere fuori causa il portiere Pepe. Al 16’ opportunità per Di Cesare su cross di Basile, ma l’attaccante materano non riesce ad intervenire e l’azione sfuma. Si vede la Murese, al 20’; lungo lancio per Bianchini che si ritrova solo davanti a Pavese, forte tiro che viene parato dal portiere. Al 32’

Leone (Varisius)

arriva il meritato pareggio ospite; traversone di Pepe dalla destra, raccoglie palla Ceccia in area e tira ad incrociare superando il portiere. Nella ripresa il Varisius prova subito a sbloccare il punteggio, al 2’ Fontana supera di slancio il suo avversario diretto e poi anche il portiere, ma di testa angola troppo e la palla va fuori. Al 5’ lungo rinvio del portiere Pavese, indecisione tra difensore e portiere, interviene Fontana, mettendo tutti d’accordo, che beffa la Murese e depositando la palla in rete. Al 10’ Leone lancia Dicesare che ha una buona occasione, ma la spreca tirando sul portiere. Al 12’ la Murese prova timidamente dalle parti di Pavese, forte tiro di De Martino dal limite dell’area e bella parata del portiere che devia in angolo. Al 17’ arriva la terza rete realizzata da Leone, che ben servito da un cross di Dicesare, non ha difficoltà a mettere la palla alle spalle dell’estremo difensore ospite. Gara praticamente chiusa, il Varisius controlla il ritmo cecando di incrementare il punteggio. Allo scadere di tempo la Murese va in rete, ma l’arbitro annulla per un presunto fallo sul portiere.

GRASSANO - Il Melfi espugna anche Grassano e ora la compagine di Antonio Mottola si gioca il quarto posto, obiettivo dichiarato, nelle prossime delicate sfide. Diciamo subito, come ci viene riportato anche dal dirigente del Melfi, che è stata una partita dominata dagli ospiti sin dai primi minuti di gioco con l’undici giallo-verde che liquida la pratica già nel pimo tempo con due reti in due minuti, mentre nella ripresa la compagine vulturina assesta il terzo gol che mette fine anzitempo ad una gara che si è sviluppata così. La cronaca si apre con il vantaggio ospite che giunge dopo dieci minuti di gioco: sugli sviluppi di un calcio d’angolo mischia in area dei locali dopo un batti e ribatti spunta il centrale di difesa melfitano Toglia, portatosi per l’occasione in area locale, che non ha difficoltà ad insaccare dentro il pallone dell’1 - 0. Al 12’ il bomber

Graziano dopo uno scambio veloce con un compagno, salta un difensore e infila il pallone sul lato opposto del portiere. E’ la rete del 2 - 0. A questo punto della partita gli ospiti creano tanto ma sprecano moltissime occasioni da rete mentre il Grassano non può fare altro che porre una timida resistenza allo strapotere melfitano. Al 13’ del secondo tempo dopo

tante occasioni sprecate alle ortiche il centravanti Graziano per il Melfi segna la terza rete per i suoi, ponendo definitivamente il sigillo alla partita. Questo il commento fattoci pervenire dal tecnico del Melfi, Antonio Mottola : "Sono contento della vittoria fuori le mura amiche ma senza esultare più di tanto poiché sul piano del gioco siamo stati

GRASSANO AS MELFI

0 3

GRASSANO: Lafiosca, Abbatangelo, Marcosano, Cetani, A. Ilvento, Guarino, Lagonigro, Lijoi, Aversa, Carbone, G. Abbatangelo. A disposizione: Pantaleo, P. Ilvento, Becci, Pellegrino, A. Abbatangelo, Giacomobello. Allenatore: Gesualdi. AS MELFI: Caporale, Caruso, Fortuna, Lamorte, Toglia, Errico, Libutti, Sportella, Graziano, Laccertosa, Ricchiuti. A disposizione: Onorati, Tirico, Nigro. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 10’ pt Toglia, 12’ pt e 13’ st Graziano. molto disordinati e poco concentrati forse per il caldo della prima giornata primaverile. Spero che questo calo di concentrazione sia un fatto momentaneo e mi auguro che si possa lavorare bene durante la sosta pasquale in vista del delicato impegno contro la capolista Asso Potenza.

A Montescaglioso il mattatore è il bomber Vincenzo Silvestri

IL TABELLINO DEPORTIVO M. PADRE MINOZZI

Il Melfi

IL TABELLINO

0 3

DEPORTIVO M.: Matera, Gallitelli, Palazzo, Patinisco, Martino, Bitondo, Eletto, Panarelli, Martino I, Martino II, Motola. A disposizione: Rizzo, Contangelo, Panico, Ditaranto, Dinota, Carizza, Affortunato, Montemurro. Allenatore: Paolicelli. PADRE MINOZZI: Abatiello, Bianco, Pontandrolfi, Trupo, Morando, Amendolara, Greco, Balducci, Prete, Silvestri, Di Matteo. A disposizione: Pascale. Allenatore: Silvestri. MARCATORI: 10’ st, 18’ st e 31’ st Silvestri.

Vittoria esterna per il Minozzi MONTESCAGLIOSO Nonostante avesse preso e mantenuto le redini del gioco per l’intero arco della partita, il Padre Minozzi è riuscito a mettere al sicuro il risultato soltanto nella ripresa. Il buon ritmo espresso già nel primo tempo non ha infatti portato a nessuna utile conclusione sia per la troppa precipitazione dei suoi sia per la bravura del portiere di casa, Nicola Matera, insuperabile in alcuni davvero ottimi interventi. Nella ripresa, invece, le cose cambiano. Al 10’ dopo un batti e ribatti tra Vincenzo Silvestri e l’estremo difensore locale il numero 10 ospite riesce a portare i

Gammino (Padre Minozzi)

Prete (Padre Minozzi)

suoi in vantaggio. Lo stesso si ripete al 18’ dopo uno scambio al limite dell’area con Prete. Continuando a macinare gioco, a pochi mi-

nuti dalla fine, ancora Silvestri chiude l’incontro firmando la personale tripletta al termine di uno scambio con Balducci.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

48 Sport


Per gli ionici le due reti portano la firma del bravo attaccante Camardi

L’Avigliano punta al 4° posto

Doppiette del solito Vincenzo D’Andrea e di Vaccaro IL TABELLINO AVIGLIANESE SCANZANO

5 2

AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, Rinaldi, Telesca, Salvatore, L. Mecca, Esposito, Ferrara, D’Andrea, Vaccaro, V. Mecca. A disposizione: Santarsiero, L. Ferrara, Summa, Claps, Colangelo, Manfredi. Allenatore: D’Andrea. SCANZANO: Ciancia, Quintani, Castellano, Ponzio, Castellucci, Ciaglia, Malvasi, Faillace, Florio, Camardi, Castellucci. A disposizione: Gerardi, Lharchi, Padula. Allenatore: Castellano. MARCATORI: 16’ pt Mecca, 22’ pt e 26’ st D’Andrea, 9’ st e 16’ st Vaccaro, 22’ st e 32’ st Camardi.

Rinaldi (Aviglianese)

D’Andrea (Aviglianese)

Nardiello (Aviglianese)

Camardi (Scanzano)

Ponzio (Scanzano)

AVIGLIANO - Se per i giochi ormai fatti il campionato regionale Giovanissimi a questo punto non offre grandi emozioni per ciò che riguarda la classifica, può però offrire spunto per l’inserimento di qualche giovane promessa nel prossimo campionato visto che la posizione in classifica consolidata al quarto posto, con ampio merito, va ai ragazzi di mister D’Andrea e al suo

giovane staff che hanno contribuito egregiamente alla conquista della posizione attuale. Premesso questo, la gara parte in sordina con i granata un pò sotto tono, forse anche a causa della bella giornata primaverile, e per i primi minuti si assiste a fraseggi lunghi e prevedibili con qualche accenno fin troppo noioso. Al 16’ però i padroni di casa sbloccano il risultato con Mecca abile ad

inserirsi centralmente, dribblare il portiere e portare in vantaggio la sua squadra. Con lo Scanzano impegnato a recuperare lo svantaggio, al 22’ i locali raddoppiano le marcature con D’Andrea tra le vibranti proteste degli ospiti per una presunta svista arbitrale. Nella ripresa i ragazzi allenati da Vincenzo D’Andrea entrano in campo con un piglio diverso e vogliosi di dimostrare tutto il

loro valore. Ed effettivamente in questa seconda parte di gara si vede giocare tutta un’altra squadra che, con un atteggiamento più offensivo e capace di non concedere nulla all’avversario, al 9’ va ancora in gol con Vaccaro che da fuori area con un tiro "a palombella" porta a tre le marcature per poi ripetersi al 16’ con un facile tocco a pochi passi dalla porta avversaria. Al 22’ c’è

da annotare la marcatura del bravo Camardi che tutto solo in area segna per i suoi. Subito dopo, a ristabilire le distanze ci pensa Giampaolo D’Andrea al 26’ trafiggendo con un preciso diagonale l’incolpevole Ciancia. L’ultima azione della gara spetta però allo Scanzano ancora con Camardi che riduce ancora lo svantaggio siglando anche la personale doppietta.

Il match deciso a 10’ dal termine da una rete di Simone Topazio

Nel derby con la Dedalo segnano Pace e Lapenna

La Metanauto Picerno vince il posticipo con la Don Bosco

L’Asso cammina spedita verso il traguardo finale

IL TABELLINO PGS DON BOSCO METANAUTO

0 1

PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Giudas, De Simone, Sapia, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi I, Vaccaro I, Casale. A disposizione: Romaniello, Mancusi II, Martinelli, Vaccaro II, Sassano, Lisanti. Allenatore: Condelli. METANAUTO: Cappiello, Forastiero, Carriero, Scavone, Forte, S. Topazio, Bernabei, Capece, Podano, Traficante, Castronuovo. A disposizione. Giubileo, V. Topazio, Marcantonio, Miglionico. Allenatore: Petrullo. MARCATORE: 25’ st Sim. Topazio.

IL TABELLINO FC BERNALDA 1 REAL P. CAMPAGNA 3 F.C BERNALDA: Russolillo, Verdicchia, Gesualdi, Salsi, Allunato, Braico, P. Russo, C. Petrocelli, Grippo, Panio, Sisto. A disposizione: Orlando, Dillo, Stigliano, Oliva, Viggiano, Lisanti. Allenatore: Gallitelli. REAL P. CAMPAGNA: Fuina, Emma, Danzi, Laino, Cucci, Mic. Gallitelli, Malvani, L. Russo, Laviola, L. Meric, Musillo. A disposizione: Romano, Quattromini, Narciso, Di Biase, Clemente, B. Petrocelli, C. Meric. Allenatore: B. Di Biase. MARCATORI: 7’ pt Laviola, 8’ st L. Russo, 10’ st Grippo, 30’ st S. Di Biase.

Condelli (PGS Don Bosco)

Petrullo (Metanauto)

POTENZA - Un po’ a sorpresa il posticipo della ventiseiesima giornata del campionato regionale Giovanissimi tra la PGS Don Bosco e la Metanauto si conclude con la vittoria della formazione di Picerno che passa sul terreno di gioco del “Macchia Giocoli”con il punteggio minimo. In una gara equilibrata a decidere il match è un gol di Simone Topazio a cinque minuti dalla fine. Come riconoscerà lo stesso Nicola Petrullo immediatamente dopo la fine dell’incontro, “gran parte del merito è da

attribuire a Podano”, infatti, proprio il numero 9 picernese è bravo, ricevuta la sfera sulla fascia a scendere quasi fino al fondo del campo e ad effettuare un perfetto passaggio all’indietro per l’accorrente Simone Topazio che piazza il colpo vincente mandando il pallone alle spalle dell’estremo difensore potentino. Nicola Petrullo aggiunge: “A volte le cose vanno bene anche a noi. Siamo tutti molto consenti per questa vittoria ottenuta contro un’ottima squadra e al termine di una partita molto equilibrata”.

POTENZA - Ogni risultato, purché equivalga ad una vittoria, va bene per l’Assopotenza capolista. Così anche il derby con la Dedalo, sulla carta un successo annunciato, finisce con i tre punti che vanno alla compagine di Leo Albano che s’impone sui cugini guidati da Luigi Perretti con il più classico dei punti, con entrambe le reti che vengono realizzate su azioni di contropiede. La cronaca. L’Assopotenza, conscia del proprio ruolo e dell’importanza dei punti in palio, attacca dal primo minuto, ma è abile la Dedalo a difendersi in modo ordinato lasciando pochissimo spazio agli attaccanti gialloblu. Il goal arriva, come anticipato prima, con una ripartenza veloce dell’undici di mister Albano ed è Laurino ad innescare un contropiede su Di Nella che lanciato raggiunge il fondo e appoggia a Pace che nel cuore dell’area giallorossa è abile a difendere palla e a girarsi per poi insaccare alle spalle dell’incolpevole portiere. Il primo tempo si chiude 1 - 0 per l’Assopotenza. Nella ripresa sempre

IL TABELLINO ASSOPOTENZA DEDALO

Pace (Assopotenza)

in contropiede è Loprete a servire Lapenna abile a sorprendere il portiere con un preciso pallonetto. Nel finale va in goal Di Nella in mischia ma l’arbitro annulla un gol che non avrebbe cambiato di certo l’esito di una partita che il tecnico Leo Albano commenta così: “Abbiamo disputato una bella gara, molto intensa sul piano del ritmo con anche ricca di belle trame di gioco. Considerando l’organizzazione della fase difensiva della Dedalo che ci ha lasciato pochissimi spazi, siamo stati pronti a sfruttare tutte e due le occasioni che ci hanno concesso. Faccio i com-

Giovanissimi Provinciali - Di Biase: “Meritavamo di vincere con più gol di scarto”

Il Real P. Campagna è piu’ forte del Bernalda BERNALDA - Nella seconda giornata di ritorno il Real Peppino Campagna ha affrontato i pari età dell’Fc Bernalda in una gara che si preannunciava con i nervi a fior di pelle per la nota vicenda dello stadio Comunale ora affidato alla Fc Bernalda e che vedrebbe il Peppino Campagna pagare somme esose per poterne usufruire. L’inizio del match è prorompente da parte dei ragazzi allenati con capacità da Berardino Di Biase. Già nei primi minuti Laviola e Musillo sono nei pressi dell’area avversaria ed è solo la bravura del numero 1 dei locali che con buone scelte devia palloni già in rete a salvare il risultato. Al 7’ però deve capitolare su una perfetta punizione di Laviola che manda la sfera nel sette e porta in vantaggio la propria squadra. Non contenti del vantaggio acquisito gli ospiti continuano il

Di Biase ( Real P. Campagna)

Meric ( Real P. Campagna)

pressing chiudendo Braico e compagni nella loro area. Al 16’ dopo un triangolo tra Leo Russo, Laviola e Musillo quest’ultimo colpisce il palo a portiere battuto. Al 20’, 23’ e 28’ lo imitano Malvani, Meric e Laviola i quali con troppa precipitazione sbagliano facili occa-

sioni. Finisce il primo tempo senza che il portiere ospite, Giuseppe Fuina, venga minimamente impegnato. Nella ripresa il copione è identico anche se i ragazzi locali allenati da Giuliano Gallitelli tentano qualche sortita per raggiungere il pareggio. Di contro hanno

la forte difesa opposta da Emma, Laino, Cucci e il promettente Michele Gallitelli che bloccano con disinvoltura ogni tentativo. All’8’ calcio d’angolo battuto da Laviola, irrompe nell’area piccola Leo Russo il quale con perfetta elevazione colpisce di testa mandando la sfera alle spalle di Russolillo. Appena due minuti dopo gli avversari accorciano le distanze con Grippo su punizione battuta mentre la squadra si apprestava a formare la barriera che Fuina stava preparando. La sfera finisce all’incrocio tra le vane proteste da parte degli ospiti. A questo punto i padroni di casa, che con molta probabilità speravano di pareggiare le sorti dell’incontro, per qualche minuto osano di più cogliendo ancora una traversa su punizione del solito Sisto. Di fronte alla reazione dei ragazzi di mister Di Biase,

2 0

ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Patania, Benedetto, Pace, Palermo, La Penna, Lo Prete, Laurino, Di Nella. A disposizione: Brindisi, Gaudiosi, Buccarello, Lo Tito, Petruzzi, Lacidogna. Allenatore: Albano. DEDALO: Basalone, Salvato, Santarsiero, Lorusso, Tammone, Cinefra, Tortorelli, Restaino, Coviello, Padula, D’Amato. A disposizione Genovese, Rivela, Lasala, Lucia, Sabia, Smaldore, Franculi. Allenatore: Porretti MARCATORI: 18’ pt Pace, 22’ st Lapenna. plimenti ai miei ragazzi che stanno cominciando ad imporre il nostro gioco e alla Dedalo che cura tutti i dettagli organizzativi”. che riprendono le redini in mano chiudendo definitivamente gli avversari nella loro metà campo, sono soltanto Russolillo con le sue parate e i legni della porta a fermare le bocche di fuoco Laviola, Meric e Malvani. E’ il momento in cui il tecnico Di Biase lancia nella mischia alcuni esordienti quali Berardino Petrocelli e Simone Di Biase, tutti e due classe 1997, e proprio il piccolo Di Biase, al 30’, dribbla in area due avversari e dal limite fulmina Russolillo che nulla può. Finisce con questa rete la speranza di un probabile pareggio da parte dei locali e con la stretta di mano di tutti gli atleti a centrocampo. Nel dopo gara abbiamo ascoltato il parere di mister Di Biase: "Sono contento della prestazione dei miei ragazzi anche se per quello che hanno espresso in campo meritavano un risultato più alto. Ho un gruppo serio e affiatato e sono orgoglioso di loro. Nel torneo condotto da noi e dal Pisticci sarà il confronto diretto che giocheremo in casa a decretare il verdetto di questo campionato.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 49

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Fabio Lovatti è stato tra i migliori della Bawer con l’Agrigento (foto Videouno)

A Dilettanti E’ difficile da digerire per Matera il ko interno con Agrigento

La Bawer si mangia le mani Vizziello: «I play off erano alla portata, ora l’ennesima delusione» LA DELUSIONE è grande. La Bawer si mangia le mani e il giorno dopo la sconfitta contro l’Agrigento rimane l’amarezza per un’occasione persa. La più grande, probabilmente l’ultima. Oggi le chance di play off restano appese solo alla matematica ma la ragione dice oggettivamente il contrario e la prestazione del Matera non induce affatto ad essere ottimisti. Gli errori, le incertezze, le superficialità della partita di domenica appaiono ancora più evidenti anche a ventiquattro ore di distanza e pesano probabilmente di più per una società che, anche quest’anno, qualcosa ha deciso di investire. Una società che ha puntato direttamente ed espressamente al risultato del play off e che lo ha visto, ben presto, compromesso da una serie di scelte sulle quali sarà bene riflettere. Questa delusione è testimoniata anche dalle parole e dall’amarezza di Michele Vizziello, presidente onorario della società che non nasconde la propria delusione ma che ha comunque la cortesia di rispondere alle nostre domande a telefono: «ero convinto che il play off era un risultato a portata di mano. Invece è arrivata l’ennesima delusione, qualcuno ha preso la partita sotto gamba, dipendeva soprattutto da noi. E’ andata così, purtroppo rimane poco da aggiungere». Vizziello prova a disegnare lo scenario futuro aprendo ad uno spiraglio di speranza: «Matera ha perso la partita ma la matematica ancora non ci condanna del tutto. La speranza rimane e noi dobbiamo provarci in queste tre sfide». Poi un accenno di bilancio di una stagione che era nata sotto altri auspici e con l’obiettivo dichiarato di raggiungere i play off. Vizziello però guarda il bicchiere mezzo pieno e smorza le critiche: «c’è stato un passo avanti rispetto alle sofferenze dell’anno scorso, quest’anno grazie anche alla formula del cam-

Il patron Vizziello, accanto Hassan in azione con l’Agrigento

pionato abbiamo raggiunto la salvezza con ampio anticipo. Ora si trattava di coronare i programmi con il raggiungimento del play off. Stagione deludente? Solo se si rapporta il risultato all’investimento che è stato fatto».

Ora la Bawer avrà la necessità di concentrarsi su un derby delicato come quello di domenica prossima con la Publisys Potenza che però, dopo l’inopinato stop con Agrigento, rischia di diventare un match in tono minore. «Non credo affatto», ribatte Vizziello, «si

tratta di una partita importante e particolare. Non è questo, per noi, il momento di fare bilanci o guardare al futuro noi dobbiamo andare a Potenza per vincere e fare la nostra partita. Dobbiamo cercare il colpaccio e poi sperare in una serie di risultati favo-

revoli ma dobbiamo provarci. Potenza poi si trova in una situazione delicata per cui avranno bisogno di punti ma al contempo potrebbero soffrire la pressione e l’importanza del risultato». Insomma Vizziello si aspetta dalla Bawer una ri-

sposta adeguata e sul campo contro il Potenza. Per riuscire a rendere meno amara la sconfitta contro Agrigento. Senza la quale oggi la classifica di Matera avrebbe tutto un altro aspetto. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B Donne Coach Scarano: «Se giochiamo così in pochi potranno fermarci»

La Basilia dopo Battipaglia è al settimo cielo CHE BASILIA! L'impresa firmata sabato sera al PalaZauli di Battipaglia da Sonia Crovatto e compagne va sicuramente sottolineata: per il valore dell'avversaria di turno (una Carpedil che finora aveva perso solo due volte in venti partite), e per la nuova consapevolezza che consegna al gruppo rossoblù in vista del finale di poule promozione. E soprattutto, a questo punto, dell'inizio di quei play-off a cui Aurigemma e socie sembrano potersi approcciare con spirito decisamente più battagliero. «Se giochiamo così, credo che ben poche squadre ci possano fermare». Piero Scarano è al settimo cielo dopo il gran bel 63-55 piazzato dalle lucane sul campo della prima della classe: che è valso alla sua squadra altri due preziosissimi punti nella classifica del girone D,

ma soprattutto la conferma del gran balzo tecnico e mentale che la Basilia è stata capace di compiere nel corso di questa stagione. Anche se sulle qualità agonistiche e morali del roster rossoblù, in effetti, il tecnico tarantino aveva scommesso fin dal suo arrivo a Potenza. «Conosco da sempre il valore e le potenzialità delle ragazze, che mi dimostrano giorno dopo giorno sacrificio e abnegazione incredibili in allenamento. E per questo sapevo che a Battipaglia avremmo potuto puntare al bottino grosso. La prestazione corale e individuale di tutte e dieci le mie giocatrici sul parquet della capolista è stata fantastica, e mi sento di dire che Potenza dovrebbe essere orgogliosa di queste atlete, capaci di portare in alto il nome e l'onore della cit-

tà». Al di là del risultato finale, è stata la prestazione di cui la Basilia si è resa protagonista lungo tutti i 40 minuti di gioco a impressionare sabato sera in terra salernitana. Dopo tre quarti a ritmi altissimi e in cui le lucane avevano retto alla grande il confronto con la corazzata di coach Pasini, il loro capolavoro Giorgia De Luca (autentica trascinatrice e top scorer con i 17 punti a referto) e compagne lo hanno costruito nell'ultimo quarto: grazie a una difesa ancor più asfissiante di quella, già eccellente, esibita fin lì. E che alla fine, insieme con le motivazioni super con cui erano scese in campo, ha fatto la differenza per il trionfo delle rossoblù. Luca Carlone sport@luedi.it

Piero Scarano

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

50 Sport


A Dilettanti Cerverizzo: «Abbiamo le carte in regola per centrare la permanenza»

Publisys, trittico di fuoco Dopo la sconfitta di Ruvo, tre le tappe per raggiungere la salvezza LA SCONFITTA più amara, quella che potrebbe incidere pesantemente sul risultato finale della stagione per la Publisys Potenza. Il 77 a 73 patito a Ruvo di Puglia rende critica la classifica dei lucani, costretti a vincere domenica il derby con la Bawer Matera e sperare nel ko di Molfetta a Siena. Successivamente, vista la situazione attuale di classifica la fase ad orologio metterà a confronto la squadra di Binetti a Molfetta contro i pugliesi e nell'ultima partita il Barcellona Pozzo di Gotto. Negli ultimi centoventi minuti di gioco la formazione potentina si gioca una bella fetta di stagione. La compagine di Binetti contro il Ruvo ha perso di misura, mettendo in campo ugualmente grinta, determinazione e carattere, fattori questi comunque non sufficienti per superare la squadra barese. Ad onor del vero il ko di misura non rende merito alla prova di Gints Antrops e compagni che hanno cercato in tutte le maniere di tenere il passo dei pugliesi nel corso della partita disputata al Pala Colombo, il team lucano volta pagina, anche se l'amarezza nello spogliatoio e nell'ambiente resta tanta. Il complesso potentino già oggi proverà uomini e schemi verso il derby con la Bawer Matera. La squadra dovrà necessariamente vincere, evitando ulteriori problemi di classifica anche se farà i conti con la rabbia della Bawer sconfitta a domicilio con l'Agrigento. La compagine potentina ha tanta delusione in corpo e la giusta adrenalina per affrontare una settimana di passione. Nell'urna del basket regionale, vista la concomitante elezione politica i cestisti di Francesco Binetti cercano i due punti, necessari a sperare ancora nella salvezza. La prova di Ruvo di Puglia contro l'Adriatica Industriale è stata commentata dal consigliere Toruccio Cerverizzo che ha dichiarato: “Abbiamo fatto il possibile per vincere la partita. La squadra ha dimostrato di essere in risalita. Purtroppo l'annata è stata davvero sfortunata. La dea bendata ci ha voltato decisamente le spalle”. Il navigato dirigente potentino continua nella sua riflessione, quasi simile ad uno sfogo: “Dobbiamo conservare la terza serie, così faticosamente conquistata tre anni fa. Cercheremo di rag-

serie

A dil.

serie

D Lucana

Salvatore Cerverizzo

giungere l'obiettivo a partire da domenica nel derby. Contro il Ruvo siamo stati molto sfortunati, perdendo di un soffio una partita combattuta e dura sin dalle prime battute di gioco”. Lo sguardo di Toruccio Cerverizzo è rivolto ora all'ultima giornata e alla fase ad orologio: “Ci attende un finale di stagione molto difficile. Sono convinto che abbiamo le carte in regola per ottenere la salvezza. Certo sarà necessario vincere con la Bawer Matera, a Molfetta e in casa con il Barcellona. Tre gare per noi molto difficili e importanti. Ci sarà da soffrire”. La sofferenza in questo campionato ha accompagnato la Publisys, in tanti sperano che abbandoni quanto prima la compagine potentina. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

D Alla Virtus la stracittadina con la Pielle

CLASSIFICA

La tripla di Losco griffa il derby di Matera POTENZA - Una tripla di Vittorio Losco a due secondi dal termine regala il derby di ritorno alla Virtus Matera. Finisce 70-67 per la squadra guidata, per l’occasione, da Raffaele Rubino che, così, si aggiudica il primo derby di serie D, dopo due anni contrassegnati da cinque vittorie consecutive dei piellini. In un incontro abbastanza ininfluente per la classifica( Pielle ormai quasi prima, Virtus terza) l’inizio è di marca locale, con primo quarto chiuso da Losco e soci doppiando i cugini. È solo dopo l’intervallo che la Pielle riesce a rimontare, andando prima sul +6 a 10 minuti dal termine e addirittura a +5(64-59) all’ultimo minuto. La partita sembra chiusa. Sbagliato. Tre contropiedi sbagliati dalla Pielle ed un paio di fischi contestati mandano le squadre all’ultima azione sul pari 67, con la successiva tripla decisiva di un materano doc come Vittorio Losco. Sconfitta indolore per la capolista, che ha reinserito alcuni giocatori reduci dagli infortuni e ha pagato l’influenza di Vignola, con Gaudiano e compagni chiamati a battere la non irresistibile Valdagri nell’ultimo turno per mettere al sicuro il primo posto. Sul fronte opposto molto soddisfatto coach Rubino dell’intera prestazione collettiva, specie di quella dei più giovani, fattisi trovare pronti ad un appuntamento così importante. Il Salandra

La formazione della Virtus Matera

ne approfitta e, facendo un sol boccone del Genzano, agguanta la Pielle in vetta a quota 26 ma avendo la differenza canestri sfavorevole. Daraio lascia a riposo i frombolieri Visceglia e Castellano, concedendo spazio ai giocatori meno impiegati e trovando risposte positive specie da Lepenne e Tosti, mentre tra gli ospiti bene il solito Ciola. Rinviato a giovedì sera alle 20.30 il derby potentino tra Vito Lepore e Invicta, l’ultimo match si è giocato domenica a Vietri, dove la Pol.Valdagri ha sconfitto 96-75 l’Olimpia Melfi. Campaiola e compagni approfittano anche delle difficili condizioni dei gialloverdi, giunti con appena cinque effettivi, per centrare la terza vittoria stagionale e soffiare ai federiciani il simbolico settimo posto in classifica. Ha riposato il Ciumnera di Montemurro. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Clemente il mattatore dei virtussini VIRTUS MT PIELLE MT

70 67

VIRTUS MATERA: Galante 4, Sacco n.e., Sabino, Clemente 30, Merletto 13, De Gioia 6, Elettrico, Losco 15, Magrì 2, Buono. All Rubino. PIELLE MATERA: D’Ercole 20, Acito 3, Losito 2, Gaudiano 17, Vignola, Troisi 13, Coretti, Losignore n.e., Racanelli 6, De Bartolo 6. All. Cotrufo. ARBITRI: Sarra e Grieco. PARZIALI: 18-9, 37-29, 47-53, 70-67.

Dilaga il Salandra di Daraio

Il Valdagri effettua il sorpasso

SALANDRA 114 GENZANO 60

VALDAGRI MELFI

SALANDRA: Lauria 9, Angelastro 2, Scandroli 18, De Angelis 24, Lepenne 24, Tosti 15, Valerio 2, Perrone 3, De Marinis 10, Raiola 7. All. Daraio GENZANO: Manniello 8, Marcoppido 4, Di Stasi, Linzalata 11, Ciola 21, Beccasio 8, Caputo 4, Zotti 4. ARBITRI: Burdo e Ruggieri di Matera PARZIALI: 35-12 52-26 93-44, 114-60.

96 75

VALDAGRI: Campaiola 38, Albano 1, Botta 14, Aumenta, Petrazzuolo, Durante, Sabia 41, Di Sia n.e., Esposito 2. OLIMPIA MELFI: Casorelli 14, Laviano 22, Montanarella 9, Pugliese 5, Sibilani 25. ARBITRI: Castronuovo e Serra di Potenza PARZIALI: 25-24; 4346; 69-65, 96-75.

Stefano De Angelis

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 51

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

serie

B dil.

Girone B UOMINI

Davide Serino contrastato dalla difesa del Bernalda (foto in pagina di Andrea Mattiacci)

B Dilettanti Viggiano: «Non è stata facile, all’inizio eravamo contratti»

Derby dal sapore di play off Con questa vittoria la Corporelle si avvicina al traguardo POTENZA - Non è stato facile, ma alla fine la Corporelle ha messo a frutto anche il secondo impegno casalingo e ha conquistato due punti che potrebbero essere decisivi per l'approdo ai play off. Lo avevamo detto, infase di presentazione, che tutti i derbies nascondono insidie e non si prestano a facili pronostici. E cosi è stato anche per il derby della serie B dilettanti che si è giocato al PalaPergola. Ma a contribuire a rendere la partita incerta ed avvincente fino alla fine ha contribuito anche un certo nervosismo da parte dei giocatori di Paternoster che dopo soli tre minuti sono stati costretti a rinunciare ad un elemento molto importante come Vincenzo Di Pierro espulso dall'arbitro per un fallo di reazione tanto dannoso quanto inutile. Ed hanno seriamente rischiato, successivamente, di rimanere privi anche di Corvo per un analogo episodio. Gesti non comprensibili e non giustificabili se arrivano da giocatori di tanta esperienza. Alle corte, se la Corporelle avesso pensato solo a giocare a basket senza cadere nelle provocazioni avversarie, la gara avrebbe potuto avere un svolgimento diverso. Per fortuna di Di Pierro e soprattutto della squadra, i compagni hanno moltiplicato l'impegno e si sono assunti l'onere anche dei compiti che avrebbe dovuto svolgere il giocatore di Salandra. E non siamo distanti dalla realtà se diciamo che con Di Pierro di quest'ultimo periodo in campo la gara sarebbe stata meno complicata per il quintetto di Paternoster. Ma alla fine sono prevalsi la maggiore determinazione, la grande voglia di vittoria ed una maggiore lucidità dei potentini nei confronti dei bernaldesi. Che, per amore della verità, non hanno demeritato ed hanno combattuto veemente, per larghi tratti dei 40 minuti, come si conviene in una partita dal forte sapore campanilistico. Con questo successo la Corporelle rafforza alla grande le possibilità di essere nei play off. Indipendentemente da quello che sarà il risultato dell'ultima gara della stagione re-

golare sul campo del Massafra. “Per noi una vittoria fondamentale che conferma il momento positivo che attraversiamo - è il pensiero di Dino Viggiano - e che ci proietta verso un traguardo che come società ci eravamo prefissi. Ma la vittoria con il Bernalda non è stata facile perché in campo siamo entrati molto contratti e non abbiamo potuto esprimere il nostro gioco. Il Bernalda, dal suo canto, ha difeso molto duro e sporco e ci ha creato più di qualche difficoltà. Poi nel secondo tempo ci siamo messi a giocare a basket e pian pianino siamo riusciti ad eliminare lo svantaggio di 14 punti riuscendo poi a portarci in avanti. E in questo momento è venuta fuori la differenza tecnica tra le due squadre che ci ha permesso poi di arrivare al successo”. Settimo posto della classifica confermato e che potrebbe avere oggi la matematica certezza dopo la riunione della Corte di Giustizia federale della Fip che deve decidere sulla vicenda Siracusa. Il cui ricorso all'esclusione dal campionato per inadempienze amministrative è stato già respinto dagli organi della Fip. Adesso la Corte di Giustizia federale dovrà decidere che cosa fare dei risultati ottenuti, fino al momento dell'esclusione, dal Siracusa. Ed è quasi scontato che si va verso l'annullamento di questi risultati perché si deve giocare la fase ad orologio. In questo modo le squadre che hanno vinto con il Siracusa si vedrebbero tolti i punti e la classifica subirebbe più di qualche variazione. E la Corporelle, che ha perso entrambe le gare con il Siracusa, ne trarrebbe sicuro giovamento perché sarebbe matematicamente al settimo posto per poi affrontare la fase ad orologio e confermare la stessa posizione per i play off. Per quanto riguarda la fase ad orologio c'è da dire che l'intendimento della Fip è di escludere il Bari, matematicamente salvo dopo la retrocessione del Siracusa, perché questa fase non si può disputare con un numero di squadre dispari. Rocco Sabatella sport@luedi.it

B Dilettanti «Un’espulsione dopo 4’ non accade spesso nel basket»

Bbc, Vandoni vuota il sacco «Partita dura, perchè loro sopra le righe e tesissimi»

I tifosi della Bbc Bernalda al PalaPergola

Non lo manda certamente a dire coach Vandoni il giorno dopo la sconfitta in quel di Potenza nel derby lucano di serie B, e, rinunciando al suo solito aplomb, sbotta: “Premetto che abbiamo fatto la partita che volevamo fare fino al termine del terzo quarto, che la sconfitta era anche preventivabile trattandosi di un derby, che nel periodo finale abbiamo avuto un calo dovuto a diversi fattori tra cui la condizione fisica non ottimale di Russo e di altri che non sono stati brillanti come in altre situazioni per cui nei dieci minuti conclusivi abbiamo preso troppe iniziative e tiri senza la dovuta lucidità; ma, detto ciò, non mi sarei mai sognato di affermare che i nostri avversari nella fase finale sono stati eccellenti in difesa e spumeggianti nel gioco. Nelle parole a fine gara ho cercato di essere quello che sono sempre nelle mie dichiarazioni, pacato e obiettivo, senza appiccare incendi o cercare alibi nell'arbitraggio e nel comportamento degli avversari; ma, visto che il mio senso di responsabilità rischia di essere adoperato per stravolgere quanto accaduto, allora vo-

glio chiarire che la partita è stata molto dura per l'atteggiamento dei giocatori potentini che sono scesi in campo tesissimi e hanno giocato sopra le righe con falli e comportamenti alcuni dei quali sanzionati altri no, e mettendo in mostra uno spirito agonistico nel quale non mi riconosco: fino a prova contraria uno di loro è stato espulso dopo appena 4', cosa che nel basket non accade spesso, e qualcun altro ha preso un tecnico che in realtà doveva essere una seconda espulsione. Per me lo sport è un'altra cosa, ma, a consolazione di quanto costretto a vedere domenica, sottolineo che abbiamo disputato ancora una volta una buona partita, che volevamo vincere e per poco non ci siamo riusciti, e che, soprattutto, ci siamo battuti come se il campionato fosse ancora tutto da giocare”. Fin qui le precisazioni a posteriori del tecnico romano. Per quanto riguarda il match c'è da dire che effettivamente i primi tre quarti della BBC sono stati esemplari, con un gioco e una personalità non da terzultima in classifica, no-

nostante tanti errori in fase conclusiva e le solite troppe palle perse che hanno impedito agli ionici di chiudere le prime tre frazioni con vantaggi ben più vistosi di quelli ufficializzati a referto, il tutto sull'onda del buon momento di forma e di condizione della formazione bernaldese; poi quel tempino finale tutto da dimenticare in cui per svariati motivi i rossoblu hanno realizzato solo 9 punti contro i 22 degli avversari. Oggettivamente c'è da dire che alcuni uomini non erano al meglio e altri forse un pò stanchi dopo le ultime sfide giocate a mille, ma la prestazione è stata gradita alla tifoseria, anche se chi ha seguito l'incontro, o sulle gradinate del PalaPergola o sul netcasting della Lega, si era piuttosto ingolosito a 10' dal termine per una vittoria che sembrava cosa certa; l'aspetto più incoraggiante sta nel fatto che una BBC come questa è garanzia di una buona prestazione col Pozzuoli e di un buon rendimento nella fase ad orologio (se quest'ultima ci sarà). Giovanni Palmieri sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

52 Sport


Calcio a 5

Vittoria contro l’Eden Policoro, poi il via alla festa per la B

Brindisi dello Scanzano D Successo a valanga del Vietri sul Baragiano

“U Burdell” implacabile UBURDELL BARAGIANO

10 1

U BURDELL VIETRI: Macellaro D., Macellaro A., Russo, Magrino, Fabio, Caivano N., Picciuolo, Manfreda, Pascaretta. Dir. Acc. Magrino G. BARAGIANO: Angrisani, Sileo M., Sileo D., Damiano, Cassese. Dir. Acc. Sileo M. ARBITRO: Pugliese di Potenza RETI: 19' Pascaretta, 22' Macellaro A., 29', 49' e 56' Fabio, 40' Manfreda, 47' e 58' Picciuolo, 51' Caivano N.,54' Magrino (V), 36' Cassese (B) NOTE: Nessun ammonito: recupero 2' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Il Vietri manda la Polisportiva Baragiano sempre più giù, al penultimo posto con sei punti, dopo la straripante vittoria casalinga per ben dieci reti ad una al “Pala Santa Domenica”. Ottima la prestazione dei vietresi, nonostante le assenze di Macellaro R. e Caivano M. Tre gol nel primo tempo ed altri sette nella ripresa per mandare al tappeto un Baragiano troppo spento, quasi rinunciatario, giunto con gli uomini contati a Vietri. All'andata fini 5-5. Il Vietri sale così a 16 punti in classifica. Al 19' Vietri in vantaggio, con Pascaretta, che approfitta di un rimpallo e dalla distanza punisce Angrisani. Raddoppio dopo tre minuti col veterano ed inesauribile Anselmo Macellaro, classe 56', che raccoglie palla ed insacca dopo il palo di Manfreda. Il primo tempo si chiude con il terzo gol vietrese, a cura di Fabio, dopo una vistosa papera di Angrisani a cui scivola la palla in rete dopo un tiro. Nel secondo tempo ancora Vietri, un vero e proprio monologo: mentre Angrisani si esibisce in bei interventi sui vietresi, prima che si scatenino con sette gol, c'è la rete di Cassese dal limite (3-1). Poi ancora

Vietri. Al 40 Manfreda sigla dal limite, all'angolino, la quarta rete. Lo imita Picciuolo al 47' (5-1) con un tiro dalla

distanza dopo l'assist di Fabio. Al 49' lo stesso Fabio, che riceve il pallone da Pascaretta, dal limite dell'area gonfia per la sesta volta la rete del Baragiano ed il 7-1 arriva dopo due minuti, con Caivano N. che, appena arrivato in area, scarica in porta. Poi ci pensa Magrino a mettere il timbro sulla partita: fa tutto da solo, si fa tutto il campo e batte Angrisani. C'è spazio infine, al 56' per il terzo gol di Fabio, in contropiede su assist di Pascaretta e al 58' per la doppietta di Picciuolo, sempre su assist di Pascaretta, per il dieci a uno finale. Claudio Buono sport@luedi.it

CALCIO A 5

La foto della festa dello Scanzano per la promozione in serie B (libertasscanzano.blogspot.com)

serie

C1

CLASSIFICA

SCANZANO EDEN

8 4

SCANZANO: Schirone, Masella, La macchia, Ricchiuti, Dipinto, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Celano V., Panetta, Amendolara, Vampo. All. Marchitelli EDEN POLICORO: Coltella, Vitarelli, Guida, Barbera, Celano L., Lopatriello, Astrella. All. Manolio ARBITRI: Gravina di Venosa e Petrosino di Bernalda RETI: 3 Santarsiero, 2 Masella, Cospito, Dartizio, Ricchiuti, 2 Lopatriello, Guida, Celano L. NOTE: spettatori oltre 300 UN PALAZZETTO addobbato con i colori rossoneri, fa da cornice all'ennesima vittoria dello Scanzano già promosso, contro una volenterosa Eden Policoro scesa sul campo in formazione rimaneggiata. E' stata una serata di gran festa per gli uomini di mister Marchitelli, con largo anticipo hanno conquistato la vittoria del campionato, ma imperterriti continuano a mietere vittorie. Gli spettatori hanno assistito alla segnatura di dodici reti, 8 a 4 il punteggio finale, che non inganni perché c'è stata la supremazia dello Scanzano, ma i ragazzi di mi-

ster Manolio non sono stati a guardare, anzi in alcuni frangenti della gara hanno messo in difficoltà lo Scanzano. Ad aprire le danze è Santarsiero, nell'arco di 20 minuti, lo Scanzano è già avanti di 5 reti. Prima della fine del tempo l'Eden accorcia le distanze e si va al riposo sul punteggio di 5-2. Nella ripresa ancora in gol il Policoro, che si fa sotto pericolosamente, sesto gol per lo Scanzano e ancora una rete dell'Eden. La risposta dello Scanzano arriva con il colpo finale con due segnature. In questo frangente, i protagonisti sono i portieri Vampo e poi Schirone che lo sostituisce, con grandi interventi a protezione della propria porta, visto il comprensibile calo di concentrazione. Poi a mettere il sigillo al risultato finale è Santarsiero che, come ha aperto le ostilità le chiude con la sua terza rete personale. A fine gara tripudio sugli spalti e tra i giocatori grande fair play, cori e canti di gioia per una festa anticipata di molto visto che mancano ancora tre giornate alla fine del campionato. Dopo la consueta doccia, tutti i giocatori e dirigenti si sono recati all'Hotel Miceneo per i festeggiamenti e le premiazioni agli atleti per la conquista della serie B. vi.bo.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 53

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Calcio a 5

C2 gir. A Il pari con l’Orlando consente di evitare i play out

Silenziosi, è salvezza OR. URBANO SILENZIOSI

3 3

ORLANDO ORLANDO: Santoro, Rondanini, Pergola, Zotta, Grippa, Giuliano, Santarsiere, Stabile Luca, Pirrone, Locatelli, Stabile Vincenzo, Faruolo All: Vaccaro M. SILENZIOSI: Lorusso, Coppola, Lotito, Faggiano, Luongo Davide, Mirabile, Mazzarone, Luongo Carmine, Tancredi, Gastone, Abriola. All: Marcogiuseppe D. ARBITRO: F. Alagia di Bernalda RETI: 3' pt e 21' pt Coppola (S), 12' pt e 18' pt Giuliano, 29' pt Stabile V.zo (OU). 16' st (rig) Mazzarone (S). NOTE: Ammoniti: Rondanini (OU). Lorusso, Mirabile (S). Spettatori :100 circa POTENZA - Dopo una gara giocata a livelli agonistici e tecnici di livello superiore alla categoria, dove le squadre hanno combattuto ad armi pari, senza risparmiarsi, al fine di aggiudicarsi l'intera posta in palio, premia i Silenziosi, che con questo pareggio si sono assicurati la certezza matematica di non disputare i play out, acquisendo di diritto la permanenza in C-2. L'Orlando Urbano, nulla togliendo al valore delle altre concorrenti,

I Silenziosi e accanto l’Orlando Urbano

per quel che ha fatto vedere in questo incontro, non merita l'attuale posizione in classifica. I padroni di casa, si rendono subito pericolosi con Grippa, Giuliano e Pirrone, ma a passare in vantaggio sono i Silenziosi al 3' con Coppola. Lo schema su punizione di Lotito per fallo su Mirabile, sorprende l'estremo difensore Santoro. Il raddoppio sembra cosa fatta con Mirabile, ma Santoro si distende deviando in angolo il diagonale del centravanti. L'incontro scorre fi-

no al 12', quando Giuliano riceve da Rondanini, fa tutto da solo, dribbla gli avversari, scaglia un sinistro imprendibile superando Lorusso, con Pirrone che sciupa l'immediato raddoppio. I contendenti si danno battaglia con Luongo C. dei Silenziosi che va vicino al raddoppio, ma è ancora un altro magico sinistro di Giuliano che al 18' porta avanti l'Orlando Urbano dopo aver centrato anche un palo. I due tecnici effettuano le prime sostituzioni dopo 20'. Faggiano il

C2 gir. B Doppiato il Cirigliano

Barricelle super BARRICELLE CIRIGLIANO

12 6

PATERNO - La notizia più bella è quella che arriva la domenica mattina da Rivello. I play - off si disputeranno grazie alla vittoria del Circolo l'Alba Pisticci in casa dello Sporting Rivello, scavalcato dallo stesso Barricelle che ha condannato matematicamente il Cirigliano ai play - out. Il successo del Deportivo Senise di sabato a Matera contro gli Amici del Borgo aveva messo in allarme tutti, perché se il Circolo l'Alba Pisticci non avesse vinto a Rivello, i sacrifici fatti dal Barricelle nel girone di ritorno sarebbero andati a monte. Per la squadra di Varalla c'è però da affrontare l'ultimo ostacolo: vincere sabato contro il Valle del Noce e assicurarsi l'ultimo posto play - off per sfidare l'ormai seconda classificata Deportivo Senise. Parlando della gara giocata la formazione valligiana, pur senza Moretti e Lauria, riesce a sbarazzarsi di un Cirigliano con gli uomi-

saria. Si riprende con azioni combinate da parte di entrambe le formazioni. L'Orlando con Santarsiere, Pirrone, Pergola Stabile V.zo e infine Locatelli con Lorusso che mette in angolo con il gomito. I Silenziosi con Luongo Davide,Gastone, Faggiano, Coppola e Mazzarone, quest'ultimo al 16' viene stretto in area in mezzo a tre avversari. Calcio di rigore, che lo stesso trasforma per il definitivo 3-3. Leonardo Martino sport@luedi.it

C2 gir. A Il Csi ha una chance di recupero col Vietri

Real Corona, il blitz a Tricarico vale i play off TRICARICO RIONERO

BARRICELLE: Di Lallo, Ponzio, Lovito, Ielpo, Giampietro, Fratantuono, Marinelli, Marsicano, Mitidieri. Allenatore: Varalla (assente, in panchina il direttore sportivo Cianciarulo). CIRIGLIANO: Salvatore, Bruno, De Rosa, De Sio, Ciliberti, Urgo. Allenatore: Ciliberti. ARBITRO: Fantini di Moliterno. RETI: 2' pt e 29' pt Giampietro, 5' pt Fratantuono, 6' pt Lovito, 9' pt, 17' pt, 1' st e 25' st Mitidieri, 14' pt, 3' st, 5' st e 6' st Ciliberti, 2' st e 21' st De Rosa, 4' st, 8' st, 12' st e 27' st Marinelli. NOTE: Gara iniziata con un'ora di ritardo circa per arrivo tardivo del direttore di gara.

nuovo entrato per i Silenziosi, lancia sulla destra Mirabile il quale pesca in area avversaria Coppola, che al 21' agguanta il pareggio. Sembra il momento dei Silenziosi con Lotito, Faggiano e Gastone, ma Santoro para d'istinto e con i piedi, aiutato anche dai legni non si fa superare. Invece e Lorusso a capitolare per la terza volta di fronte a Stabile V.zo, bravo a girare in rete al 29' il suggerimento su una palla recuperata da Locatelli sulla linea di fondo dell'area avver-

6 7

CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Dioniosio D., Gagliardi, Castelmezzano, Dionisio M., Martelli, Evangelista, Dema A., Dema D., Monaco; All. Lacovara P. REA CORONA RIONERO: La Penna, Faretta, Brienza, Rosiello, Ramunno, Capobianco, D'Urso, Mazzucca, Di Lucchio; All. D'Urso A. ARBITRO: De Caro di Bernalda RETI: p.t. 2' Brienza (autorete), 3' Evangelista (autorete), 8' Capobianco, 10' Gagliardi, 11' D'Urso G., 14' Martelli; s.t. 3' Capobianco, 10' Dema, 11' D'Urso G., 25' Dema, 28' D'Urso G:, 29' Mazzucca, 30' Martelli.

Fratantuono e in alto Giampietro, due dei protagonisti della vittoria del Barricelle di mister Varalla

ni contati e spacciato nei play - out senza alcuna difficoltà. La conferma arriva nei primi nove minuti di gioco quando in ordine di successione Giampietro, Fratantuono, Lovito e Mitidieri cominciano a regolare con un poker gli avversari di turno. Al 14' Ciliberti accorcia il passivo accumulato ad inizio gara. Ma ci sono ben poche speranze per gli ospiti perché Mitidieri e Giampietro chiudono il primo tempo sul 6-1 (17' e 29'). Nella ripresa è ancora Mitidieri dopo un minuto a segnare con un tiro da fuori area. Poi segue il Cirigliano che dimezza le distanze con De Rosa prima e Ciliberti dopo (2' e 3'). Il Barricelle mette però

al sicuro il risultato con Marinelli con una bordata dal limite (4'). Ciliberti, allenatore - giocatore ospite mostra di essere l'unico della sua squadra in partita e realizza altri due gol (5' e 6'). Nella sagra dei gol continua ad andare a segno ancora Marinelli (che quest'anno non si è dimostrato un grande goleador) con altre due realizzazioni (8' e 12'). Al 21' De Rosa firma la doppietta personale rendendo meno amara la gara della sua squadra. Nel finale Mitidieri (25') e Marinelli (27') siglano il loro poker personale di reti che spedisce il Barricelle dopo una lunga rincorsa ai play - off. Biagio Bianculli sport@luedi.it

TRICARICO - Il Real Corona Rionero vince e si porta a casa i play - off; quei play - off che il CSI si lascia soffiare sotto il naso ed ora deve andare a guadagnarsi contro un Vietri ancora in corsa anche se con men che minime possibilità di giocarli. Il 7 - 6 finale è tutto sommato meritato per i ragazzi di D'Urso, bravi ad andare in vantaggio, controllare e, quando raggiunti, ritornare al vantaggio precedentemente acquisito. Eppure il primo gol è dei padroni di casa: passano due minutie Martelli, al termine di un assolo mette alle spalle di La Penna. Ma il pareggio ospite arriva immediato. D'Urso batte l'angolo la palla carambola sullo stinco di Evangelista che beffa il suo portiere. La reazione dei CSI è affidata a Gagliardi che pesca Dionisio M. sulla sinistra il cui tiro colpisce il palo esterno. Poi sono gli ospiti a rendersi pericolosi due volte con Capobianco ma le sue conclusioni sono respinte da Passarella. Al terzo tentativo però Capobianco va in rete: prende palla spalle alla porta, si gira e di sinistro batte Passarella. Gagliardi è in serata e lo dimostra subito dopo anticipando il diretto avversario nella propria tre quarti, partendo in contropiede sulla destra e concludendo la propria azione andando a segno. Pari due e partita che si fa sempre più vivace. E così nel giro di quattro minuti arriva il terzo gol, con gli ospiti che si portano in vantaggio con D'Urso che parte sulla sinistra e con un preciso diagonale supera Passarella. Palla al centro e D'Urso prende palla e pareggia il conto dei pali. Gagliardi è l'unico che prova a reagire e con l'ennesima azione personale salta un uomo si presenta da solo davanti a La Penna e serve a Martelli la palla del facile pari tre. Ed è solo il quarto d'ora. Gagliardi trascina i suoi e va per quattro volte alla conclusione che finisce sempre sull'esterno della rete.

Mimmo Dema

La prima frazione finisce sul 3 a 3. Ancora partenza sprint del CSI che va vicino al gol con un colpo di testa di Martelli di testa; sull'azione di rimessa il Rionero si porta di nuovo in vantaggio con Faretta che calcia dalla destra, un rimpallo fa prendere una traiettoria anomala al pallone che finisce a spiovente sotto l'incrocio. Ancora Gagliardi prova a scuotere i suoi ma Dionisio M. da ottima posizione spreca sul palo. E il Rionero allunga con D'Urso la cui punizione bassa passa da sotto la barriera e finisce in rete. Poi è Capobianco ad evitare Dionisio D. e a calciare verso un attento Passarella. Entra il giovane Dema D. e dà una scossa al CSI. Parte sulla sinistra e con la punta del piede destro accorcia sul 5 - 4. I minuti scorrono senza grandi pensieri per la difesa ospite che rischia solo su una splendida azione personale di Martelli il cui sinistro lambisce la traversa. Negli ultimi cinque minuti la partita si accende di nuovo. Ancora Dema D. taglia verso il centro, tocca di sinistro e infila La Penna con un tunnel. Ma il CSI non è al meglio e D'Urso porta ancora i suoi in vantaggio: angolo Rosiello e sinistro sotto l'incrocio. Il CSI cerca il pareggio ma subisce il 7 - 5 di 11 che raccoglie un lancio di La Penna, si presenta davanti a Passarella e lo batte. Allo scadere Martelli di tacco, su angolo di Dionisio D. accorcia sul 7 - 6 che non si sblocca nei minuti nei due minuti di recupero concessi da un confuso direttore di gara. p.p.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

54 Sport


Ciclismo Per lo scalatore lucano c’è la fascia da capitano della Colnago

Pozzovivo al Giro d’Italia Nel frattempo scalda i muscoli alla Settimana Coppi e Bartoli Pozzovivo ci sarà quest’anno al Giro D’Italia e nel frattempèo riscalda i muscoli alla settimana Coppi e Bartali. Ieri mattina Rcs Sport ha reso pubblico l'elenco delle 22 squadre invitate al Giro d'Italia 2010. Eccolo: Acqua &Sapone, Ag2r-La Mondiale, Androni-Diquigiovanni, Astana, Bbox Bouygues Telecom, Bmc Racing, Caisse d'Epargne, Cervelo, Colnago-Csf Inox, Cofidis-Le Credit en Ligne, Footon-Servetto, Garmin-Transitions, Lampre Farnese, LiquigasDoimo, Omega Pharma-Lotto, Quick Step, Rabobank, Sky, Htc-Columbia, Katusha, Milram, Saxo. Le squadre e i loro componenti sono tutti invitati sub-judice. Il termine ultimo per eventuali modifiche alla lista è quello del 3 maggio. Fin qui il comunicato, ma è chiaro che è importante per l’unico lucano professionista di poter tenere alto il nome della propria regione di nascita. Un Giro d’Italia nel quale Pozzovivo parte con un discorso diverso da quelle precedenti, perchè è un atleta più maturo e anche nel contesto del-

Atletica

Labani vittoriosa a Pistoia

Domenico Pozzovivo, a destra in gara

la squadra ha un ruolo diverso da quello di due anni fa quando era alla prima vera esperienza importante. Orra Pozzovivo è pronto per la consacrazione. SETTIMANA COPPI- Una Colnago-Csf Inox che punta

a grandi risultati quella che si appresta ad affrontare la Settimana Coppi e Bartali. Domenico Pozzovivo e Mattia Gavazzi - entrambi reduci dalla Tirreno-Adriatico e dalla Milano-Sanremo - saranno le punte del team per

Colori lucani difesi da elementi di spicco

Karate, agli Open d’America anche D’Onofrio e Zaccaro Desta enorme entusiasmo la partenza della delegazione italiana Fijlkam per gli Stati Uniti, dove si svolgeranno gli Open d'America di Karate. Come negli altri anni precedenti, anche in questo 2010, i rappresentanti della Golden League d'Italia e Karate Calabria per il Mondo nella persona del Capo Delegazione M° Gerardo Gemelli insieme a Niki Mardegan, Veronica Maurizzi, Salvatore Zaccaro e Vincenzo D'Onofrio, accompagneranno le squadre nella trasferta intercontinentale. Proprio dalla terra a “stelle e strisce”, durante le passate competizioni, giovani atleti italiani hanno importato numerose e preziose medaglie, che li ha resi famosi in tutto il mondo, partendo proprio da lì, centro nevralgico di diramazione internazionale di risultati sportivi conseguiti. Tra una miriade di razze umane presenti, i volti italiani si sono sempre distinti e rivelati i più noti per talento e capacità di adattamento socio-ambientale, nonostante le distanze chilometriche che li separavano. Quest'anno saranno almeno 50 tra atleti e coach ad apprestarsi a questo lungo viaggio e con spirito d'avventura, vivranno così una nuova e formativa esperienza, in una realtà ogni volta assolutamente unica e comune solo ai famosi campioni dello sport mondiale. Meta principale dove si disputeranno nella settimana pasquale le gare degli Open Usa sarà l'ampio salone del Caesar Palace di Las Vegas, nello Stato del Nevada, in cui, tra le infinite attrazioni, gli atleti italiani si impegneranno seriamente per assolvere al proprio dovere. In testa, a difendere l'impresa con i colori lucani saranno gli atleti del Centro Motorio di Sant'Arcangelo, di cui in particolare emerge

il nome di Terryana D'Onofrio detentrice della leadership per i titoli sportivi collezionati nelle passate edizioni. A rappresentare la Basilicata ci saranno anche gli atleti del Centro Karate Zaccaro di Matera. Las Vegas sarà dunque, grazie a questo evento di grande prestigio, anche capitale del Karate Mondiale poiché ospiterà sul proprio ring i migliori atleti giunti da ogni parte della Terra, pronti ovviamente ad interagire , a conoscersi , a confrontarsi, ad imparare sempre di più e a lasciare un segno nella storia sportiva planetaria.

Vincenzo e Terry D’Onofrio

Nuoto pinnato, risultati eccellenti per i picernesi CONTINUANO gli impegni della società Old Friends Picerno di nuoto pinnato. Domenica si è infatti disputato nella piscina comunale Michele Riviello di Parco Montereale il secondo trofeo di nuoto pinnato “Michele Riviello” organizzato dalla società di Picerno. I risultati colti dagli atleti lucani sono stati davvero eccellenti. L'associazione ha al suo interno soci che sono cresciuti sportivamente sotto la direzione di Michele Riviello. Hanno partecipato per il secondo anno consecutivo al campionato interregionale di nuoto pinnato Campania-Basilicata che alla seconda giornata consecutiva ha visto figurare oltre 200 atleti dai 7 agli 11 anni provenienti da tutta la Campania. Gli atleti della Old Friends Nuoto erano 29 quasi tutti all'esordio. Chiara Faruolo nei 50 metri e 100 metri pinne ha vinto la sua gara, Benedetta Caivano è giunta terza nei 50 metri e 100 metri pinne, Daniela Casale ha raggiunto il terzo posto nei 200 metri pinne, Francesco Iasparra è giunto terzo nei 200 metri pinne e secondo nei 50 metri pinne. Sorprendenti risultati sono giunti da Filippo Petrazzuolo e Mattia Piccirillo bronzo nei 50 metri pinne, Samuele Faruolo oro nei 50 e 100 metri pinne, Claudio Tancredi argento nei 100 metri pinne, Pierluigi Castaldo bronzo nei 50 metri pinne, Lorenzo Cappiello terzo classificato nei 50 pinne. Bella prova per Carlo Potenza secondo nei 100 metri pinne. Il presidente Antonio Curcio ha inteso ricordare la partecipazione alle premiazioni degli amministratori comunali di Picerno e del direttore della Piscina Comunale di Potenza, Tommaso Riviello, nipote di Michele. L'appuntamento è fissato alla terza edizione in programma nei prossimi mesi. f.menonna@luedi.it

la classifica generale e gli arrivi in volata, mentre si rivedrà in corsa Filippo Savini, fuori per infortunio dal Giro della Provincia di Reggio Calabria, gara di debutto in cui aveva ottenuto il 2° posto nella prima tappa. Il team sa-

Busto piegato in finale

Schermistica lucana vince a Terni nel Fioretto LA SOCIETA' Schermistica Lucana Potenza ha vinto a Terni la gara dei campionati italiani a squadre di fioretto femminile. Per il sodalizio del presidente Rocchina Esposito si tratta di un risultato di grande prestigio dopo i recenti successi colti da Francesca Palumbo nella recente manifestazione di Atene. La squadra potentina ha sconfitto in semifinale, la Pro Patria Busto Arsizio per 45 a 42 mentre in finale non c'è stata praticamente storia contro il Politi Multimedia sconfitto per 45 a 19. Le atlete della Società Schermistica Lucana che hanno fatto parte della spedizione umbra sono state Lucrezia Lauria, Francesca Palumbo e Giulia Tricarico. Le tre fiorettiste potentine hanno confermato la bontà del lavoro svolto finora in tandem con i maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo. Francesca Palumbo è stata convocata in nazionale per i prossimi mondiali cadetti in programma a Baku in Azerbaijan insieme a Camilla Mancini e Irene Spezzamonte. Riserva a casa sarà Maria Ludovica Priori. Risultati di prestigio quelli colti dalla Società Schermistica Lucana proiettata verso altri traguardi e successi, come nelle legittime ambizioni del presidente Rocchina Esposito. Un risultato, quello colto a Terni che premia i tanti sacrifici svolti in palestra dalle atlete potentine. Nelle prossime settimane i maschietti lotteranno per l'accesso in serie A/1 nella gara di Rovigo. Tanti appuntamenti, un solo obiettivo, migliorare i risultati finora conseguiti dalla società potentina. Da Terni è giunta una conferma importante per i colori della Scherma Lucana. f.menonna@luedi.it

rà completato da Pavarin, che scorterà Gavazzi nei finali piatti, mentre Pirazzi, Zen, Bisolti e Gaia avranno la doppia funzione di star vicini a capitan Pozzovivo e tentare le fughe da lontano. r.carpentieri@luedi.it

CON il tempo di 1h 13’ e 41’’ la marocchina Soumiya Labani el GS Matera ha vinto la 23esima edizione del “Città di Pistoia”. La materana d’adozione si è messa alle spalle Gloria Marconi (Corradini Excelsior) e Martina Facciani (Runner Team 99 con un crono di 1h 14’ 16’’. «Non è stata una gara molto tirata - commenta Soumiya Labani - poi nell’arrivo in volato ho dato il meglio di me», arrivando così al successo. Nella corsa maschile, invece, tripletta keniana sul podio dove sono saliti nell’ordine Geoffrey Gikuni Naungu (1h02:42), Joel Maina Mwangi (1h02:45) e Julius Kipkurgat Too (1h02:54). a.mutasci@luedi.it

Ciclismo Under 23 uomini

Santoro settimo a Montecassiano POTENZA - Arriva un'altra prestazione da incorniciare per il potentino Antonio Santoro (G.S. Mastromarco Sensi) categoria Under 23 al “50esimo G.P. San Giuseppe Montecassiano” (Mc). Per Santoro arriva una sesta posizione di tutto rispetto a termine di una gara che ha visto un'arrivo alla spicciolata visto il nervoso tratto finale che ha portato un altro ottimo risultato per i colori lucani. L'edizione numero 50 della corsa maceratese non ha tradito le aspettative regalando al pubblico presente tanto spettacolo e tante emozioni e uno spettacolo agonistico di assoluto valore. A vincere a Macerata è stato Enrico Battaglin (Team Zalf Desirèe Fior) che, con uno spunto notevole e implacabile, ha battuto la concorrenza aggiudicandosi la gara. Alle sue spalle si è classificato Maurizio Gorato (G.S. Brunero Pedalando in Langa), mentre in terza posizione è giunto Giuseppe Di Salvo (G.S. Maltinti). Alle spalle del terzetto delle meraviglie hanno terminato la gara Davide Mucelli e Salvatore Puccio (Bedogni Natalini Grassi), rispettivamente quarto e quinto in classifica. Ai nastri di partenza erano 178 gli atleti pronti a darsi battaglia, in rappresentanza di 31 squadre, sei straniere e due professioniste Continental. Inoltre, i 167 km di gara sono stati percorsi con una media di 40.892 km/h. Il percorso, di per se non difficilissimo e proibitivi, ha regalato tentativi di fuga già dai primissimi giri con Lasca e Rida in grande spolvero. Al km 40 vanno via in quattordici e riescono a guadagnare sino a 3'30” Antonio Santoro sul folto gruppo. Le tante squadre presenti, però, hanno rintuzzato lo svantaggio dando vita ad un finale convulso ed emozionante. Nel giro conclusivo ci hanno provato in molti tra cui il tricolore Pedrazzini e il colombiano Quintero Norena ma il gruppo non ha lasciato spazio a nessuno. Tutto filava liscio sino all'ultimo strappo quando il veneto Battaglin ha dato la stoccata vincente, meritandosi la vittoria finale. 1. Enrico Battaglin (Zalf Desirèe Fior) 2. Maurizio Gorato (G.S. Brunero Pedalando in Langa) 3. Giuseppe Di Salvo (G.S. Maltinti) 4. Davide Mucelli (Bedogni Natalini Grassi) 5. Salvatore Puccio (Bedogni Natalini Grassi) 6. Antonio Santoro (G.S. Mastromarco Sensi) 7. Mariano Davide Fichera (Petroli Firenze) 8. Luca Benedetti (Lucchini Unidelta) 9. Matteo Collodel (G.S. Zalf Desirèe Fior) 10. Ricardo Pichetta (Centro Rev. Cerone). Rocco De Rosa

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 55

Martedì 23 marzo 2010


56

Martedì 23 marzo 2010

Gli allievi della Mandragoletta divertono a Sasso di Castalda

Esilaranti “Cose turche” di FRANCESCO ALTAVISTA SASSO DI CASTALDA - Imparare a leggere il mondo attraverso il teatro. Questa la sintesi delle parole della regista e attrice Giulia Gambioli, mentre spiega al pubblico che sul palco non ci sono dei professionisti, ma gente impegnata in altri lavori che nel tempo libero segue un laboratorio teatrale professionale. Quest'ultimo realizzato con il coordinamento della compagnia teatrale lucana “La Mandragola Teatro”. Giulia Gambioli parla poco prima che, sul palco del teatro “Mariele Ventre “ di Sasso di Castalda, si esibissero gli allievi, sezione adulti, del laboratorio teatrale “La Mandragoletta” di Moliterno con la commedia di Fayad “Cose Turche”. Da subito si ha l'impressione che il lavoro fatto dagli allievi del laboratorio è stato faticoso e meticoloso. Anche i profani del teatro si accorgono del grande lavoro, delle tante prove che hanno preceduto lo spettacolo, visto che gli allievi del laboratorio recitano senza l'ausilio di microfoni e le battute risultano chiare ed arrivano altrettanto limpide fino all'ultima fila del teatro. Nulla di strano per degli attori professionisti , ma qui si parla di amatori del teatro e un plauso va a loro e al lavoro di Giulia Gambioli con una regia quasi senza sbavature. Queste ultime sono inevitabili per gli allievi che durante la rappresentazione vanno un po' scemando,

dal modo pimpante delle prime battute alla confusione lenta delle ultime. Ma questo non macchia l'ottimo lavoro del laboratorio che diventa esempio per tutti in una zona, quella lucana dove si tende ad arrangiarsi e a vivere nel mondo della mediocrità. Sorprende anche la coesione dimostrata dal gruppo di allievi : Dino Barlearino, Luigi Orlando, Alessandra Greco, Vittoria Gli allievi della Mandragoletta in scena a Sasso di Castalda Scote, Daniela Di Lascio, Mary Rosa Rocco, Antonella Alberti , Antonella Labanca, Vincenzo, Giuseppe Labanca e Enza Tempone. Si sono dimostrati tutti chi più chi meno all'altezza del palcoscenico. Non si può restare indifferenti alla talentuosa Sonia Tempone nella commedia Nannarella , ha dimota che si rinnova e, quindi, sede anche di MARIANGELA LISANTI strato una naturale predidella divinità. Nel 1951, il Ministero delsposizione a reggere e doMATERA -Sarà presentato questa sera, l'Agricoltura e delle Foreste decideva minare il palcoscenico, alle ore 18, nella sala conferenze della che la festività venisse celebrata il 21 norendendo la scena più alleMediateca Provinciale il libro “L'albero vembre e differita il 21 marzo nei Comugra e dinamica anche nelle della Vita” - Rassegna scolastica 1890- ni di montagna. inevitabili situazioni di criNel 1979, purtroppo la festa venne de2000” di Antonio Giampietro, edito da si; questa è una sensibilità mandata agli Enti locali, insieme all'orLaterza. posseduta dagli attori di L'antologia è ricca di immagini , poe- ganizzazione di altri eventi celebrativi. “razza”. sie, racconti, canti che inneggiano alla Lentamente, purtroppo, essa cadde nelL'applauso finale non è l'oblio, o quasi. Solo di recente, per menatura e alla sua difesa. proprio scrosciante, ma de«Nell'orizzonte culturale, didattico- rito di Legambiente, si è tornati a discuve servire da sprono ai raeducativo dell'area forestale ed ecologi- tere della necessità di ufficializzare la gazzi della Mandragoletta ca, - spiega l'autore nella prefazione - un festa e riproporre l'importanza vitale teatro che continuando a posto di notevole interesse storico è ri- dell'albero». lavorare in questo modo siLa pubblicazione sarà presentata dalcoperto dalla Festa degli Alberi, di anticuramente riusciranno a ca memoria. Ai boschi, alle selve e agli l'assessore regionale all'agricoltura migliorarsi e a proporre alberi, infatti, da sempre furono attri- Vincenzo Viti e dal professore don Dopièce e prove d’attore semnato Giordano. buiti grandi onori. pre più impegnative e conL'albero era considerato sede della vicultura@luedi.it vincenti. cultura@luedi.it

IL LIBRO

“L’albero della vita”

IL CONCERTO di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Successo per il “Tribute to Frank Sinatra”. Una domenica sera con ospiti speciali, il cantante londinese Frankie Novak e i componenti dellastorica edamata “Hot jazz”di Matera. L'evento è stato organizzato dall'Associazione materana “MiFaJazz”. Sul palco anche la LJP Big Band, diretta dal chitarrista Dino Plasmati. La rassegna “Le voci del jazz” piace al pubblico, non solo materano, tra la platea numerose le cadenze pugliesi. «Sono commosso - ha affermato dal palco il musicista della “Hot jazz” ed artigiano Tommaso Niglio, dall'alto dei suoi oltre 80 anni - non sono in forma, non ho la vena, ma voglio complimentarmi con questi giovani. Chi ama la musica ama se stesso e gli altri. Prima c'erano i balli figurati e ci aggiornavamo ascoltando la radio, oggi i musicisti sono diplomati e più fortunati rispetto a noi, non hanno dietro la fame e la guerra». Poi Niglio ha cercato di smorzare l'emozionecon unabattuta: «Chivuole fare a cambio con la mia età?» Plasmati ha consegnato ai componenti dell’ensemble un attestato «per aver portato nelle case materane allegria e spensieratezza, per aver contribuito al patrimonio culturale di Matera e noi tutti». A battezzare la nascita della nuova

Emozionante tributo a Sinatra di Novak e la Hot Jazz band

Frankie Novak

“Hot jazz”, tre brani con Michelino Plasmati (padre nel direttore Dino). Durante la serata sono stati eseguiti ben 37 brani. Eccone alcuni: Laura, Amapola,Moonglow, Thelady is a tramp, Come fly with me, I get a kick , New York New York, the way you look tonight, My way, Night and day, Sent from my BlackBerry® wireless device from WIND. Novak, un vero professionista, affabile, si è prestato ai complimenti e all'interazione con il direttore Plasmati. L' artista londinese, dopo il terzo brano, con il suo italiano, piacevolmente contaminato dall'inglese ha esclamato: «Fantastica orchestra!» Ma chi sono i maestri che compongono la LJP Big Band? Dino Plasmati, guit. & conductor, Claudio Chiarelli, alto sax, Michele Munno, alto sax, Enzo Appella, tenor sax Angelo Bianchi, tenor sax, Domenico Di Fonzo, bariton sax, Vincenzo Dipierro, trombone, Francesco Tritto, trombone, Giuseppe Bertugno, trombone, Franco Angiulo, trombone, Eustachio Rondinone, corno, Pino Ciannella, trumpet, Marco Lorusso,trumpet, MarcoSinno,trumpet, Emanuele Lamacchia, trumpet, Vito Plasmati, drums, Franco Fossanova, bass, Antonio Nisi, piano e Antonio Tulliani, keyboards. cultura@luedi.it

CARNET Adua e i lucani nel saggio di Cuccaro

POTENZA - "Adua addio -Popolo istituzioni media lucani durante la prima guerra d'Africa". Così si intitola il libro scritto da Leda Cuccaro, pubblicato per i caratteri di Caliceditori che sarà presentato oggi a Potenza. L’appuntamento è per oggi, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Nazionale di Potenza. Negli anni della nostra prima avventura coloniale la società lucana si dovette misurare con la politica dell'Italia umbertina. In questo saggio sono riportati dichiarazioni, articoli, prese di posizione tra gli altri del Ciccotti, del Branca, del Fortunato, di giornali dell’epoca quali L'Eco, Il Lucano, La Vedetta. Ma anche le angosciate richieste di informazioni a chi sapeva e poteva dare risposte: ai sindaci, all'Ufficio poste e telegrafi, al prefetto, al ministro, perché in ogni nostro paese, anche il più piccolo ed isolato, la popolazione levava voci accorate speranzose disperate. Si chiedeva di figli, mariti, parenti lontani migliaia di chilometri di cui non si sapeva nulla. Questo lavoro è un omaggio alla terra di Basilicata. «Ha la presunzione di riempire un vuoto nell'ambito della storiografia lucana - si legge nella prefazione a cura dell’autrice - perché accende i riflettori su un periodo storico finora inesplorato e su eventi storici rimasti nell'ombra e vuole aggiungere un tassello al mosaico della nostra storia». Il saggio sarà presentato dall'autrice, dal professor Giampaolo D'Andrea che ne ha scritto la prefazione, dal sindaco di Potenza Vito Santarsiero, dal professor Piero Di Siena, dal giornalista Lucio Tufano e dal direttore delle Biblioteca Nazionale Franco Sabia. cultura@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura&Spettacoli


Le opere di arte sacra custodite ad Acerenza raccolte nel volume di don Giganti

L’amore al tempo dei Romani secondo Eva

Eva Cantarella

di BIAGIO TARASCO

In un catalogo i tesori del Museo Diocesano di ANGELA MENCHISE ACERENZA - È un vaso comunicante il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Acerenza, articolato in quattro sale espositive disposte su due piani, che potrebbero far pensare alle quinte teatrali, dove sono a confronto le luci del presente e le ombre del passato. I reperti archeologici di cultura fittile canosina, databili tra il VI e il II sec. a. C., e i reperti di tradizione dauna, databili tra il VI e il V sec. a. C., sono immagini simbolo che sembrano rievocare il teatro greco. Eppure quel taglio pagano è smorzato dal carattere sacro degli oggetti liturgici, contenuti nelle ultime due sale espositive, a cui si accede tramite una scala a chiocciola. Il Museo Diocesano di Acerenza, l'unico museo d'Arte Sacra del nostro territorio, non è un contenitore chiuso ma un cuore pulsante all'interno della Basilicata, aperto al dialogo tra la Chiesa e l'arte contemporanea - dichiarano monsignor Stefano Russo, direttore dell'Ufficio nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, Antonio Giovannucci, ex direttore generale per i Beni culturali e Paesaggistici della Basilicata e il prefetto Luigi Riccio. E il museo è davvero un cuore pulsante di gente in occasione della presentazione del volume “Il Museo Diocesano di Acerenza”, a cura di Don Antonio Giganti, avvenuta alla vigilia di primavera. L'evento culturale fa rinascere un sogno coltivato, anni fa, il 16 giugno 2007, quando fu inaugurato ad Acerenza il Museo Diocesano di Arte Sa-

cra. Quel giorno costituì quasi un traguardo di un lungo cammino che, iniziato già negli anni '70 attraverso l'impegno dell'Arcidiocesi e delle istituzioni civili preposte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico della Basilicata, approdò ad una felice conclusione. «Il Museo è uno scrigno prezioso che dovrà tradursi in volano artistico, culturale e morale - precisa il primo cittadino, Rossella Quinto. Acerenza quale centro luminoso della cristianità si è inserita nel circuito degli itinerari dello spirito promossi dall'Opera Romana Pellegrinaggi. E in quest'ottica il Museo Diocesano assume un ruolo chiave attraverso il messaggio che vuole comunicare ai suoi visitatori: “Cristo ieri, oggi e nei secoli”». «Il catalogo sarà affiancato da un Dvd - precisa l'arcivescovo Giovanni Ricciuti - in cui sarà possibile leggere le tracce del passato sia ecclesiale che degli oggetti in ceramica del V-IV sec. a. C. . L'evento vuole consegnare non solo la fede cristiana ma anche uno spiraglio di sviluppo locale attraverso i beni culturali». Il catalogo costituisce la prima tappa di un progetto più vasto che vede interessate tutte le Diocesi della Basilicata in collaborazione con il Minstero dei Beni Culturali e la Sovrintendenza per i Beni architettonici della Basilicata. Un progetto che intende stabilire una fruttuosa rete di collegamento tra i Musei delle sei diocesi lucane Matera-Irsina, Tricarico, Melfi-Rapolla-Venosa, Tursi-Lagonegro, PotenzaMuro Lucano-Marsico Nuovo e Acerenza. La moderatrice dell'evento, la giornalista,

Enza Saluzzi, non si lascia sfuggire una domanda al curatore del catalogo, Don Antonio Giganti, ossia il direttore dell'istituzione culturale, colui che ha funto da trait d'union tra il Museo d'arte Sacra e il Museo dei reperti archeologici. “Come si guida una Museo Diocesano?” L'ex docente universitario di storia medievale lo dirige in maniera spartana. L'edificio per don Giganti non è un ricettacolo di cose in disuso, ma un ambiente dove c'è da apprendere sotto il profilo pastorale. «Propagandare il gioiello d'arte sacra equivale a crescere in modo da raggiungere la statura di Cristo». Ma come nasce un museo diocesano? «Nasce come luogo di custodia dei beni dimessi dall'uso liturgico o dalle chiese, a rischio di furto» - puntualizza monsignor Stefano Russo. «Un luogo di custodia e memoria storica che non dev'essere deturpato dagli incauti interventi dell'uomo - precisa l'architetto Antonio Giovannucci - È noto che uno dei principi basilari su cui si imposta la moderna teoria del restauro, è quello del rispetto assoluto del manufatto unitamente alle trasformazioni che nel corso dei secoli ne hanno accompagnato l'evoluzione determinandone la forma». E se è vero che l'arte è musica, la presenza del Quartetto “Melos” (Vittoriana Di Grazia -clarinetto, Mauro Squillante - mandolino, Leonardo Lospalluti - chitarra, Antonio Barracchia violoncello e mandoloncello e Marika Lospalluti - mezzosoprano) e della pianista, Elisabetta Delle Donne, hanno reso un alto servigio ai presenti con loro esibizione.

ALTAMURA - L'amore ai tempi dei romani raccontato da Eva Cantarella. La scrittrice sarà ospite oggi alle ore 18,30 ad Altamura, presso la sala Camasta in piazza Resistenza, dove presenterà il libro “Dammi mille baci - veri uomini e vere donne nell'antica Roma” (ed. Feltrinelli). All'incontro, coordinato da Maria Tucci, interverranno Corrado Petrocelli, rettore dell'università di Bari, e Antonio Barile, componente della giunta Camera di Commercio di Bari. Dopo la ricognizione sull'amore nell'antica Grecia, Eva Cantarella parla dell'eros degli antichi romani. Per un romano la virilità era la massima virtù. I romani venivano educati ad assoggettare e a essere dominatori, nella politica come nell'amore e nel sesso. E infatti da una violenza, quella di Marte ai danni di Rea Silvia, nasce Romolo, il fondatore della città. L'altra faccia della sessualità romana è etica del vanto, il gloriarsi della propria virilità anche negli aspetti più concreti e materiali. I "Carmina Priapea" sono infatti una gioiosa celebrazione di Priapo, il dio del fallo, con i suoi spropositati attributi. Ma ci sono anche i graffiti e le iscrizioni di palestre, taverne, muri la cui festosa crudezza sconfina spesso nell'oscenità. O, ancora, leggende popolate da membri maschili che spuntano dal focolare per fecondare innocenti fanciulle. La Cantarella riporta spassosi intermezzi per guidare il lettore attraverso le pratiche osculatorie (i tre modi di nominare il bacio, osculum, savium e basium), le tariffe, le specializzazioni e l'abbigliamento delle prostitute, i riti matrimoniali e di fecondità. E le donne? Ci sono quelle che si adeguano (Porzia, che si suicida inghiottendo carboni ardenti), le donne modello di virtù (Lucrezia) e le ribelli (Sulpicia), contro cui si accaniscono le leggi moralizzatrici. E poi i "veri" uomini, Augusto e Cesare, i poeti Grazio e Marziale, e ovviamente, Catullo, che chiede con pari trasporto i baci della bella Lesbia e del tenero Giuvenzio. cultura@luedi.it

L’arte di Basentini in Pinacoteca POTENZA - Con la mostra di Pietro Basentini “Opere 2005-2009”, inaugurata venerdì pomeriggio prende il via, nella Pinacoteca provinciale di Potenza, la stagione 2010 dedicata agli artisti lucani. Ventisette opere del pittore, noto anche oltre i confini regionali per la passione con cui si è dedicato alla ricerca delle tradizioni popolari con particolare interesse per la canzone lucana, saranno visitabili fino al prossimo 19 aprile. «La pinacoteca provinciale - ha affermato l'assessore provinciale alla Cultura Francesco Pietrantuono - è lo spazio espressivo della Provincia. Oltre ad aver promosso grandi mostre, da De Chirico a Carrà e a Gattuso, vuole essere sempre più luogo di valorizzazione e sperimentazione, uno spazio frizzante che vuole vivere di curiosità, ricerca e bellezza. Uno

spazio nel quale valorizzare le migliori espressioni d'arte della nostra terra». «E Pietro Basentini, un artista al quale l'amministrazione provinciale - ha ricordato la dirigente del settore Maria Cristina Caricati - ha riconosciuto sempre grande talento, fa parte proprio della schiera di risorse artistiche locali, rappresentando un tratto distintivo di quell'identità lucana che l'Ente intende promuovere e valorizzare». «Incentrando il fare su forma e spazio - ha affermato il critico d'arte Franco Corrado - Basentini ha puntato a dare al suo lavoro, in questo indubbiamente influenzato dall'irrepetibile interprete della pittura informale-materica che è stato Alberto Burri , quelle qualità essenziali che contano per davvero». Nei suoi quadri è sempre il dato

naturalistico a dare il via ad un procedere proteso all'informale o comunque ancorato alle poetiche dell'astratto - concretismo. Nelle ultime opere si nota inoltre un esplodere di colori e la presenza ricorrente di elementi simbolici, come le lune e le scale. Il talento di Basentini emerge nella grande capacità di illuminare, attraverso i suoi colori, la grande ricchezza, vivacità e bellezza di ciò che ci circonda, attraverso una ricerca continua alimentata da una grande curiosità. Le opere diventano, dunque, istantanee che raccontano la visione più vera della nostra terra, cogliendone pienamente le bellezze e l'enorme quantità di stimoli che offre. La mostra è visitabile dal venerdì alla domenica dalle ore 8,30 alle 20,30.

La mostra di Basentini

Il prossimo 25 aprile 2010, infine, il Museo archeologico provinciale di via Ciccotti ospiterà, con inizio alle ore 19, un evento musi-

cale che avrà come protagonista lo stesso Basentini, artista eclettico e dal talento multiforme . r.s.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura e Spettacoli 57

Martedì 23 marzo 2010


Martedì 23 marzo 2010

Il film di Burton proposto in visione a Balvano dal Cineclub Mangano

PERSONAGGI

La nuova Alice in 3D tra i banchi

Gianni Morandi rifà Canzonissima

di CHIARA LOSTAGLIO BALVANO - Oltre trecento allievi delle scuole medie di Baragiano e di Balvano hanno assistito alla proiezione del film di Tim Burton “Alice nel paese delle meraviglie”. L'iniziativa è stata promossa dall'Istituto Comprensivo di Balvano, in collaborazioneconil Cineclub“Silvana Mangano”aggregato al Cinit Cineforum Italiano, che da anni opera sul territorio nella diffusione della cultura cinematografica, a partire dalle scuole dell'obbligo. Il film, visto in 3D, è totalmente lontano dal cartone animato della Disney del 1951. La trama impasta, in un melange inedito, elementi da i due libri di Lewis Carrol: "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò". I ragazzi hanno colto i precisi contenuti

Johnny Depp

della fiaba, peraltro già vista nel cartoon della Disney, ma hanno ritenuto il film un po' ripetitivo e deludente secondo lo stile del regista. Nonostante la simpatia dei personaggi psichedelici e la visionaria e meravigliosa scenografia abbiano catturato con grande maestria la curiosità dei ragazzi, il film risulta, secondo il loro parere, poco avvincente anche rispetto al precedente film di Tim Burton, “La fabbrica di cioccolata”, che è risultato sicuramente più incisivo soprattutto per quel che riguarda il sano messaggio comunicativo, oltre che didattico. Un'importante e costruttiva esperienza, quella del cinema, sotto ogni aspetto, in quanto riesce a sviluppare senso critico e a creare una atmosfera che nei ragazzi rimane molto di più rispetto alla quotidiana frequentazione della televisione, spesso piuttosto deformante e volgare.

Il discusso cantautore si mette a nudo tra impegno e sentimento

Povia fa “Scacco matto” con sette nuovi inediti di ROSSELLA MONTEMURRO «SI PUÒ fare tante volte scacco matto nella vita: lo fai quando esci da un periodo negativo, quando nasce tua figlia o quando trovi la persona giusta che tanto sospiravi». Gioca di nuovo con le metafore il cantautore Giuseppe Povia: dopo “Centravanti di mestiere”, un testo in cui la vita veniva raccontata attraverso il calcio, adesso è la volta della scacchiera. Con “Scacco matto” (il cd uscito da pochi giorni che prende il nome dall'omonimo brano) l'obiettivo è cercare le mosse giuste con la certezza, sostiene Povia, «che uno può essere un semplice pedone che si muove soltanto avanti di una casella e alla fine è proprio il pedone che dà scacco matto al re. Nella storia degli scacchi è successo». Sette tracce (tra queste anche la discussa “La verità” sul delicatissimo tema dell'eutanasia che Povia, in linea con il suo carattere da “provocatore”, come ama definirsi, ha presentato durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo) nelle quali il cantautore spazia anche su argomenti spesso poco inclini a diventare testi di canzoni. Nel tuo cd precedente “E' dura” descrivevi la situazione di quanti pur non riuscendo ad arrivare a fine mese, spendevano i soldi per farsi i lifting. Lo stesso “Centravanti di mestiere”

Il cantautore Povia

affrontava, con intuizioni brillanti, le difficoltà della vita. Su questa falsariga, brani più impegnati rispetto agli altri, in “Scacco matto” sono “la verità”, “La pecora” e “Come fai”. Perché questa scelta? «Per quanto riguarda “Come fai” era da un po' che mi volevo togliere questa spina dal fianco, questo dente avvelenato che ho nei

confronti dei banchieri internazionali. Chi è che ha interesse ad entrare in guerra se non loro? Rockefeller guadagnò 200 milioni di dollari nella prima guerra mondiale. Erano gli americani a spingere per il conflitto. Tuttora, quella in Afghanistan è una guerra fatta per essere mantenuta non per essere vinta, oppure non si spiega il fatto che è iniziata da un sacco di tem-

po ed è ancora in corso. Se sei la potenza mondiale più forte, una guerra la devi far finire subito. Invece, e mi sembra chiaro, più soldi presti alle altre nazioni più sostieni e mantieni un conflitto per fare in modo che il denaro rientri con gli interessi. “La pecora”, invece, prende di mira tutte queste religioni che non fanno altro che far litigare la gente:

quello che conta, però, è il messaggio non il messaggero». Quando hai composto le canzoni di “Scacco matto”? «Sono nate tutte l'estate scorsa. Sulle tematiche, però, ci lavoravo da un paio d'anni. Sia in “E' stato bellissimo” sia in “Scacco matto” il verbo “comandare” è accanto a parole (cuore e sentimenti) che più che con il comando hanno a che fare con l'istinto. «Quando affermo “credi davvero di comandare il tuo cuore” o “non posso sempre comandare i sentimenti”voglio dire che in alcune situazioni, non solo relazioni affettive ma anche lavorative, si comincia sempre tutto per gioco. Andando avanti, però, rischi di trovarti talmente dentro da non riuscire più ad uscirne». In “Scacco matto” impegno e non solo: non poteva mancare il lato tutto sommato romantico di Povia, con le canzoni d'amore: da quella che sembra una vera e propria dichiarazione, “Ci sei solo tu”, alla ritmata “Vieni a ballare con me”a“E' stato bellissimo” che ripercorre sul filo della nostalgia una storia di fine estate. Ogni copia originale di “Scacco Matto” contiene una password che digitata sul sito www.liveinweb.net permette di guardare i concerti di Povia in diretta streaming. r.montemurro@luedi.it

Gianni Morandi

Gianni Morandi tornerà il sabato sera su Raiuno dal prossimo 18 settembre. Il cantante bolognese condurrà «Canzonissima», la riedizione del leggendario varietà della Rai andato in onda dal 1957 al 1974. Lo rivela in esclusiva il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.Anche nella nuova «Canzonissima» verrà dato grande spazio alla musica italiana e internazionale. Morandi avrà quasi certamente qualcuno al suo fianco, ma nulla è ancora stato definito. Bibi Ballandi, che produrrà lo show, ha comunque un sogno: «Mi piacerebbe che ad affiancare Gianni ci fosse Elisabetta Canalis».

Red lancia Fondazione Q

Red Canzian

Musicisti ma anche fotografi, video-makers, scenografi, sound engineer e light designer, tutti egualmente accolti nella Fondazione Q di Red Canzian a patto di voler «investire in entusiasmo e fede perchè la bravura non basta». Si aprono ufficialmente le auto-candidature dei giovani talenticheabbiano bisognodiuna mano per arrivare a fare il proprio lavoro. Esattamente questo è l’obiettivodella FondazioneQ, messa in piedi dal bassista insieme a Elvio Chiatellino e Marina Quadro,per offrire un «aiuto a 360 gradi all’eccellenza nel campo della musica» e per far entrare un talento «nudo e farlo uscire vestito».

Selen dal porno alle discoteche

A SAVOIA DI LUCANIA

Dag, “Come un uomo sulla terra”

Selen

Il documentario terzo appuntamento di Altrocinemapossibile SAVOIA DI LUCANIA - "Come un uomo sulla Terra" è sicuramente una tra le più interessanti pellicole che la rassegna "Altrocinemapossibile" abbia portato alla visione del suo pubblico. Ideatrice della manifestazione è l'associazione di promozione sociale "Zer0971" del capoluogo, impegnata da anni nella sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. Dagmawi Ymer, Dag è uno studente di giurisprudenza, è etiope, di Addis Abeba. Ha vissuto il calvario dell'esodo clandestino. E' uno delle centinaia di africani sbarcato sulle coste di Lampedusa. Il viaggio della

speranza sulla bagnarola fatiscente e affollata non è che l'ultima tappa di un'esperienza allucinante, disumana, atroce. Oggi il documentario del giovane africano, realizzato in cooperazione con il centro "Asinitas" onlus di Roma, sarà proiettato nell'ambito della rassegna Altrocinemapossibile che Zer0971 ha portato a Savoia di Lucania in collaborazione con la Rap (Rete per l'autorganizzazione popolare). E' la terza delle quattro pellicole in cartellone, tutte con visione gratuita, proiettate presso il centro Unla. Dag a Roma ha imparato l'italiano e

seguito un corso per video maker. Attraverso le testimonianze dei giovani sudanesi, etiopi, eritrei che ha ritrovato in Italia racconta le umiliazioni e le violenze che ciascuno di loro è stato costretto a subire per arrivare nel nostro Paese. Stipati nei container come le bestie senza aria e nè acqua, vengono venduti e ricomprati come schiavi, merce di una negoziazione tra la polizia libica corrotta e gli intermediari incaricati dei loro trasferimenti. Durante la prigionia sono malnutriti, picchiati, stuprati. "Come un uomo sulla terra" fa seguito a "Persepolis" di Marjane Satrapi e a "L'anno in cui i miei genitori

La locandina del film

andarono in vacanza" di Cao Hamburger e sarà seguito da "L'orchestra di piazza Vittorio" di Agostino Ferrente che concluderà la rassegna nel centro salviano. cultura@luedi.it

Da quattro anni se n'erano perse le tracce. Era diventata mamma per la seconda volta e non aveva più tanta voglia di stare sotto i riflettori. Ora però Luce Caponegro ha deciso di tornare, anche se ai fari televisivi ha preferito le stroboscopiche delle discoteche. Come Luce Caponegro chi? Se il nome non vi fa venire in mente il personaggio, di sicuro lo farà (con una sua piccola incavolatura) il suo appellativo d'arte, Selen, pardon, Selen DJ, autrice e interprete del disco dance The Star of the Night. «Sono ancora un sex symbol ma di tornare al porno non ci penso nemmeno (anche se mi hanno offerto una barca di soldi)».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

58 Cultura e Spettacoli


21.10

FICTION

PRIMA SERATA

Capri 3

16.55

GAME SHOW Cuore di mamma

16.10

VARIETÀ

21.10

VARIETÀ

Trebisonda

Zelig

12.02

TELEFILM E.R. Medici in prima linea

20.30

GAME SHOW

21.10

DOCUMENTI

Enrico Papi

Mario Tozzi

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaTG2 Costume e società 06.20 -RubricaAgenzia riparatorti 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniI miei amici Tigro e Pooh 08.00 -Pupazzi animati L'albero Azzurro 09.45 -RubricaRai Educational - Crash 10.00 -NewsTG 2punto.it 10.45 -RubricaElezioni Regionali 2010 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaElezioni Regionali 2010 14.30 -RubricaIl fatto del giorno 15.15 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.50 -Reality ShowL'isola e poi... 20.00 -GiocoIl lotto alle otto

06.00 -AttualitàRai News 24 - Morning 06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 06.45 -RubricaItalia, Istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -EVENTO Elezioni regionali 2010 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone 09.20 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene - Prima 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -RubricaLazy Town 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -TelegiornaleTG3 GT ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -Show Pomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5 20.30 -NewsMeteo 5

06.35 -TelevenditaMedia shopping 06.50 -TelevenditaMedia shopping 07.05 -TelefilmBianca 07.35 -Sit ComVita da strega 08.05 -TelefilmNash bridges 09.00 -TelefilmHunter 10:17 - ShowIeri e oggi in tv 10.20 -TelefilmCarabinieri 11.30 -TelegiornaleTg4 11:58 - TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Not. sul traffico 12:02 - TelefilmEr-medici in prima linea 12.55 -TelefilmDetective in corsia 14.05 -RubricaIl tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un pol. a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film7 spose per 7 fratelli con Howard Keel, Jane Powell, Jeff Richards - regia di Stanley Donen (USA) - 1954 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:19 - NewsMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.15 -TelefilmDegrassi 06.55 -CartoniShizuku 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowPolpette 10.40 -ShowCapogiro 11.45 -NewsJekyll 12.15 -NewsNella rete di Jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13.00 -NewsStudio sport - Anticipazioni 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican Dad 14.05 -TelefilmI Griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmKyle xy 16.00 -Sit ComZack & Cody 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari 18:28 - TelegiornaleStudio aperto 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.30 -Attualità Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Matlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Rubrica Movie Flash 13.05 -Telefilm Jag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmVerdetto Finale con James Woods, Robert Downey Jr., Yuji Okumoto - regia di Joseph Ruben (USA) - 1989 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -TelefilmCrossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -GiocoI soliti ignoti 21.10 -MiniserieCapri 23.05 -TelegiornaleTg 1 23.10 -Elezioni regionali 2010Tribune elettorali

20.30 -NewsTG2 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -Telefilm Justice 23.25 -NewsTG2 23.40 -Rubrica90° minuto

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -EVENTO Elezioni regionali 2010 22.55 -Rubrica Parla con me

20:35 - ShowStriscia la notizia La Voce dell'influenza 21.10 -Show Zelig - 9a puntata 23.30 -News Matrix

20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmProgrammato per uccidere con Steven Seagal, Joanna Pacula, Keith David - regia di Dwight H. 23.15 -FilmVite sospese con Michael Douglas, Melanie Griffith, Liam Neeson.

20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -TelefilmDr house Medical division 22.05 -TelefilmFringe 23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Show La Gaia Scienza 23.30 -Talk Show Victor Victoria

23.45 -Film TvMatrimonio per papà con Gregory Harrison, Heidi Lenhart, Jake Dinwiddie - regia di 01.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.50 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.55 -RubricaAppuntamento al cinema

00.30 -Reality ShowL'isola dei famosi 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -TelefilmSquadra speciale Lipsia 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.05 -RubricaAppuntamento al cinema

00.00 -TelegiornaleTG3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaDiario di famiglia - La storia continua 01.40 -OPERA Prima della Prima

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 01:59 - NewsMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza 02:32 - TelevenditaMedia shopping 02.45 -TelefilmCinque in famiglia

01.40 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.05 -FilmI quattro dell'apocalisse con Fabio Testi, Tomas Milian, Michael Pollard - regia di Lucio Fulci (Italia) - 1975

01.40 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 01.55 -TelevenditaMedia shopping 02.15 -Telefilm24 03.05 -TelevenditaMedia shopping 03.20 -FilmMal d'Africa

00.25 -TelegiornaleTg La7 00.45 -RubricaProssima Fermata 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.00 -RubricaOtto e mezzo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 59

Martedì 23 marzo 2010


POLITICA

Belisario non demorde: “A Idv l’assessorato alla sanità” Confronto tra governatori molto spigoloso e urlato A Matera tornano i teppisti. Danni al comitato di Savino da pagina 12 a pagina 15

Anno 9. n.74 € 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 23 marzo 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

UNA CITTÀ DIVISA di LUCIA SERINO

L’ORA DELLA VERGOGNA di ASSUNTA BASENTINI 12 settembre 1993, 16 marzo 2010, il peso di quasi diciassette lunghi anni, di dubbi, di sospetti, di silenzi forzati, di spiegazioni negate, sullo sguardo, sul sorriso e sui sedici anni di Elisa. Anni difficili, oscuri, da “elaborare” , come si dice in psicologia dinamica, anni che attendono di essere liberati da paure e fantasmi. L'anima, la forza dei grandi romanzi della letteratura continua a pagina 8

da pagina 6 a pagina 9

IL POTENZA ESCLUSO

Si apre uno spiraglio con il ricorso d’urgenza Oggi il sindaco incontra i tifosi. I dirigenti non si sa alle pagine 16 e 17

Obama e chi lo ama fanno l'America più sana.

Val d’Agri

Appaltato il centro di monitoraggio a pagina 21

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Colpevolisti, innocentisti, complottisti, garantisti. Il giallo di Potenza, ora che un punto fermo è stato messo, si autoalimenta di particolari, voci, considerazioni, opinioni, verità e illazioni. Argomento unico, ovunque. Discussione aperta con moltissimi interrogativi. Un post di Giulio Laurenzi su Facebook in difesa del dottore Cannizzaro per la storia, ora evidentemente fantasiosa, dell'acido ha scatenato quasi cento reazioni, pro e contro. Manco per il Potenza calcio. continua a pagina 8


E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.