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Brevi dal mondo

Vienna, le scuse del cardinale VIENNA – A nome della Chiesa, l’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn, in una messa ieri sera nel Duomo di Santo Stefano, ha chiesto scusa alle vittime degli abusi sessuali e riconosciuto le colpe ai danni di giovani e bambini di cui si sono macchiati alcuni preti.

Iran, scienziato scappa in Usa WASHINGTON – Lo scienziato nucleare iraniano Shahram Amiri, scomparso dal giugno scorso mentre era in pellegrinaggio in Arabia Saudita verso la Mecca, sarebbe negli Stati Uniti e starebbe collaborando con la Cia.

Belgio, vietato il burqa BRUXELLES – Il Belgio sfida l’islam e dà il primo via libera al divieto assoluto di portare il velo integrale nei luoghi pubblici: ieri ha votato la commissione affari interni della Camera e se anche il resto dei deputati darà il suo assenso, il Belgio sarà il primo Paese Ue a impedire di portare niqab e burqa.

Giovedì 1 aprile 2010

Via la Ferrario, Di Giannantonio e Damosso. Polemiche

Abbonamenti postali

Fieg: «No Epurazione alla Rai, dal Tg1 all’aumento Minzolini fa fuori i volti storici delle tariffe»

ROMA – Rai ancora senza pace: si sgonfia il caso Santoro e ne esplode unaltro, questavoltaal Tg1.Dapprima è solo una voce a destare qualche allarme, poi la conferma fa scatenare la bagarre: Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario, conduttori storici del telegiornale sulla rete ammiraglia, non saranno più i 'volti' del Tg1. Una notizia che subito richiama la parola 'epurazione' e getta il sospetto che sulla decisione del direttore Augusto Minzolini pesi la mancata solidarietà dei tre giornalisti in occasione della vicenda Mills. Minzolini non si scompone: per lui è solo un ricambio generazionale. Augusto Minzolini Sottolinea che – durante la sua direzione –sono stati assunti 18 precari e no firmato la lettera in favore del diche nessuna lettera lo ha influenza- rettore». Leoluca Orlando (Idv) si to: «Sono liturgie che non mi appar- scaglia contro quelle che definisce tengono. Queste decisioni erano sta- «epurazioni bulgare»: «E' chiaro a te prese precedentemente». Risposta tutti ormai che Minzolini è un dipenche non convince e fa salire il grado di dentediBerlusconie nondellaRai.È fibrillazione a Viale Mazzini tanto da emergenza democratica al Tg1 e in far scendere in campo il presidente tutto il servizio pubblico». Paolo GenPaolo Garimberti il quale, in una let- tiloni (Pd) sollecita l’intervento del tera al direttore generale Mauro Ma- presidente e del direttore generale. si, chiede il rifiuto di qualsiasi logica La pensa come lui Beppe Giulietti discriminatoria e auspica una ricol- (Art. 21). Secondo Vincenzo Vita, locazione idonea per i tre giornalisti. l’allontanamento dei tre serve a coTra i primi a protestare i consiglie- prire il calo di ascolti al Tg1. Giorgio ri Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Merlo, anche lui del Pd, si dichiara Van Straten: «Ormai è evidente che al contrario a uno scontro tra tifoserie. Tg1 è in corso una vera e propria epu- E di epurazione parla anche Rosy razione dei giornalisti che non han- Bindi: «Chiediamo alla Rai di impedi-

re l’uso di metodi discriminatori». Sul versante opposto sono in tanti a difendere la scelta di Minzolini. Il consigliere Antorio Verro smorza la polemica: «Gli avvicendamenti negli incarichi e nelle funzioni sono del tutto naturali nelle grandi aziende: evidenziano la fiducia che un direttore ripone nella sua redazione e danno prova che non esistono feudi precostituiti». «Minzolini, come ogni direttore, decide in base ad un progetto editoriale. Ma a sinistra, evidentemente, non sono abituati a questi criteri. Preferiscono i giornalisti che fanno politica», dice Maurizio Lupi (Pdl). «Difendo con convinzione la scelta di Minzolini. La vera ingerenza, infatti, è quella di chi pretende di scegliere al posto del direttore del Tg1, chi debba andare in video», è la posizione di Alessio Butti, capogruppo del Pdl in Vigilanza. In difesa dei giornalisti si schiera compatto il sindacato: la Fnsi, l’Usigrai e, naturalmente, il Cdr del Tg1 che diffonde i nomi che sostituiranno i tre: tra questi c'è Francesco Giorgino, ben noto al pubblico televisivo. Nulla di fatto intanto in cda per la ricollocazione di Paolo Ruffini, ex direttore di Raitre che fatto causa all’azienda chiedendo il suo reintegro. Masi si è impegnato a sciogliere il nodo nel prossimo consiglio, il 14 aprile. Daniela Simonetti

ROMA - Fieg (l’associuazione degli editori di giornali) apprende che sarebbe in corso di adozione un decreto ministeriale che sospende le agevolazioni per gli abbonamenti postali ai giornali quotidiani e periodici. In proposito, la Fieg esprime la propria preoccupazione e la propria assoluta contrarietà a tale misura e ne chiede un ripensamento quanto meno su tempi e modi. Non è stata ancora attuata la disposizione di legge che imponea Poste- inassenza diconcorrenza - un tetto alla compensazione per gli abbonamenti postali, commisurato al prezzo praticato al miglior cliente di servizi analoghi. La sospensione delle tariffe agevolate, che hanno finora lasciato allo Stato l'onere di ripianarela differenzatra tariffapiena e tariffa agevolata, avrebbe l'insostenibile effetto di far gravare sugli editori tale onere. E di farlo retroattivamente, cioè imponendo la tariffa piena non rivista anche agli abbonamenti in corso retti da condizioni non più negoziabili. Sarebbe un pesantissimo aggravio di costi per i già difficili bilanci delle imprese che si avvalgono del servizio postale. La Fieg chiede invece che si proceda ad un intervento che - in un ragionevole arco temporale - preveda una progressiva riduzione della misura dell'agevolazione medesima, fino al raggiungimento di un livello sostenibile per lo Stato e gli editori.

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2 In Italia e nel Mondo


Pasqua, previsto traffico intenso sulle autostrade

Sono tutte persone legate al superlatitante Michele Zagaria

Camorra, 14 arresti nel clan dei casalesi NAPOLI – Privare Michele Zagaria degli appoggi e del denaro che da più di dieci anni gli consentono di rimanere latitante e di gestire gli affari del suo clan: è questo l’obiettivo dell’operazione interforze che ha portato all’arresto di 14 persone, tra cui il padre e un fratello del boss, e al sequestro di beni che secondo una stima della Guardia di Finanza valgono almeno 40 milioni. Il capoclan imprendibile, che al contrario di altri latitanti eccellenti ha l’abitudine di cambiare continuamente nascondiglio, dispone di enormi somme di denaro, provenienti in gran parte dalle estorsioni: in questo modo riesce a pagarsi una latitanza confortevole e protetta. Al-

cuni retroscena della latitanza del boss sono stati raccontati dai collaboratori di giustizia. Per esempio Emilio Di Caterino, ex appartenente al gruppo di fuoco di Giuseppe Setola, ha riferito di un incontro tra Zagaria e lo stesso Setola in cui il boss latitante regalò al killer finto cieco la somma di 15.000 euro: «A partire dal 2001 e fino a poco prima del mio ultimo arresto, per le grosse estorsioni, qualunque fosse il territorio in cui esse avvenivano e qualunque fosse la fazione dei Casalesi che aveva il controllo di quel territorio, il denaro comunque arrivava a Michele Zagaria, il quale provvedeva a distribuirlo fra tutti. Proprio nell’ultimo periodo, in occasione di un incontro tra

Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo e Michele Zagaria, in cui i primi due per tutelarsi si portarono Gianluca Bidognetti, Michele Zagaria regalò 50.000 euro in contanti a Gianluca Bidognetti, dicendo espressamente che si trattava di un suo regalo per Francesco Bidognetti; Setola a questo punto chiese se non c'era qualcosa anche per lui e mi risulta che Zagaria gli abbia dato 15.000 euro». Anche Oreste Spagnuolo racconta di incontri tra il killer e il boss latitante per discutere di estorsioni Il colpo assestato al clan dei Casalesi è stato salutato con soddisfazione dal ministro degli Interni Roberto Maroni: «Stiamo facendo terra bruciata attorno ai Casalesi – ha detto nel cor-

Uno degli arresti eseguiti

so di un’audizione in Commissione Antimafia – così come la settimana scorsa è stata fatta terra bruciata attorno a Matteo Messina Denaro e in passato prima di arrivare alla cattura del boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano». Mario Palermo

L’attentato di Mosca rivendicato da Kumarov, “l’emiro” del Caucaso

ROMA – Scatta il piano predisposto dall’Anas per la gestione del traffico durante le festività di Pasqua, del ponte del 25 aprile e del 1° maggio sulle strade e le autostrade italiane. Un forte incremento del traffico è previsto a partire dal pomeriggio di oggi, 1° aprile, alla mattina di sabato 3 aprile e, per gli spostamenti del rientro, dal pomeriggio di lunedì di Pasquetta fino alla sera di martedì 6 aprile, quando nel pomeriggio riprenderanno a circolare anche i mezzi pesanti.

La Cassazione sulla gelosia

Il consenso alle botte Due kamikaze attaccano la sede della polizia del Cognac non assolve

Russia, 12 morti a Kizylar

MOSCA – A tre giorni dal duplice attentato alla metro di Mosca (39 morti), e all’indomani della promessa dei leader del Paese di stanare i terroristi, i 'ribelli' del Caucaso tornano a sfidare il Cremlino con un doppio attentato in Daghestan, anche questo messo a segno da due kamikaze a distanza di tempo ravvicinata. Il bilancio è di 12 morti e 23 feriti, in gran parte agenti. L’obiettivo era diverso, la polizia. Ma per il presidente russo Dmitri Medvedev la finalità è la stessa, «la destabilizzazione». E si tratta di «anelli della stessa catena». Anche per il premier Vladimir Putin forse «è stata la stessa banda ad agire», ossia un gruppo caucasico già sospettato per la strage nelle metro. Ieri in serata è arrivata la rivendicazione dell’autoproclamato Emiro del Caucaso, Doku Umarov, leader dei 'ribelli' della regione: ho ordinato personalmente gli attacchi a Mosca e gli attentati continueranno in Russia, ha minacciato con un video postato sul sito Kakvakcenter, ritenuto vicino alla guerriglia. Poche ore prima Shemsettin Batukaev, portavoce della organizzazione per l’Emirato del Caucaso, aveva smentito ogni coinvolgimento sostenendo che il suo gruppo separatista di matrice islamica ha pianificato attacchi sul suolo russo solo contro obiettivi di valore economico, ma non contro civili. L'attentato di ieri è avvenuto a Kizlyar, la città del Cognac ai confini con la Cecenia: la prima esplosione si è verificata quando una pattuglia della polizia con due agentihainseguito efermatoper una infrazione stradale una Niva, il cui conducente si è lasciato poi esplodere causando le prime due vittime. La potenza della de-

La polizia russa in azione durante una retata di presunti fiancheggiatori dei ribelli caucasici

flagrazione è stata pari a 200 kg di tritolo,un pò troppi pernon sospettare che l’obiettivo fosse ben più ambizioso, forse la vicina sede della polizia e dell’ufficio locale dei servizi segreti (Fsb). Dopo 20 minuti, all’arrivo delle forze dell’ordine sul luogo della tragedia, un altro kamikaze travestito da poliziotto è spuntato all’improvviso e si è fatto esplodere, provocando le altre vittime, tra cui un passante. Il secondo attentatore è già stato identificato: si tratta di un abitante locale. «L'obiettivo dei terroristi è di destabilizzare la situazione nel Paese, distruggere la società civile, diffondere la paura e il panico nella popolazione, ma noi non lo per-

metteremo», ha assicurato Medvedev, che proprio ieri ha firmato il decreto «per la creazione di un sistema di sicurezza della popolazione nei trasporti». Costerà decine di miliardi di dollari e sarà operativo entro gennaio 2014, una data non casuale: all’inizio di quell'anno, infatti, sono previsti i Giochi invernali a Soci, sul Mar Nero, a due passi dal Caucaso. E le autorità sono già preoccupate, anche se il primo grande evento da garantire a breve, a parte la Pasqua ortodossa di domenica, è la parata del 9 maggio in piazza Rossa, con leader internazionali e truppe Nato in occasione del 65° anniversario della sconfitta del nazismo. In

realtà il Cremlino teme una escalation di attentati, soprattutto nel Caucaso del nord, dove sta giocando per la prima volta la carta delle riforme socio-economiche per ridurre il malcontento che alimenta la clandestinità. Il Daghestan, con i suoi 2,5 milioni di abitanti, è la repubblica più grande, popolosa e instabile della regione, nonchè la più devota all’Islam. A febbraio Medvedev ha mandato in pensione il vecchio leader Mukhu Aliev, un ex apparatcik sovietico, sostituendolo con l’imprenditore quarantenne Magomedsalam Magomedov, un segno della nuova politica del Cremlino. Claudio Salvalaggio

ROMA – Non attenua la condanna per maltrattamenti la circostanza che la vittima, nelle fasi iniziali del rapporto di convivenza, abbia dato il suo assenso alle reazioni violente del fidanzato ossessionato dalla gelosia. Lo sottolinea la Cassazione confermando la condanna a tre anni di reclusione nei confronti di Gianfranco M., un calabrese di 39 anni, convivente con una hostess toscana che pedinava e malmenava ogni volta che sospettava un fantomatico tradimento. Nei tre anni del loro legame si erano lasciati e ripresi più volte. La donna aveva anche acconsentito a trasferirsi da Pisa a Cosenza, città natale del suo partner, affichè lui potesse controllarla meglio. Ma le botte erano venute lo stesso tanto che Laura S. si era dovuta rifugiare a casa della sorella del fidanzato. In un’altra occasione era intervenuta la polizia per fermare Gianfranco che aveva aspettato la sua compagna all’aeroporto per prenderla a testate. Senza successo l’uomo ha chiesto uno sconto di pena sostenendo che Laura era d’accordo con questa «particolare modalità di relazione» tanto è vero che aveva proseguito «sistematicamente e volontariamente» la loro relazione, segno questo di un «ambito corrisposto di tollerabilità». Ma la Suprema Corte – con la sentenza 12621 - gli ha detto 'no' spiegando che «l'eventuale consenso, espresso nel solo momento iniziale della relazione» non salva dalla condanna. L’autorizzazione «all’uso della violenza quale espressione diretta di un qualsiasi sussulto di gelosia del partner convivente» – aggiunge la Cassazione – può funzionare da 'giustificazione' solo se venga data per tutta la durata della relazione. Invece la hostess fuggendo e ribellandosi aveva dato prova di «non essere più consenziente». Miglior sorte non ha avuto la carta della gelosia giocata da Gianfranco come elemento che offuscava la sua volontà facendone un 'Otello' brutale ma inconsapevole. «La gelosia quale stato passionale, in soggetti normali si manifesta come idea generica portatrice di inquietudine – sottolinea la Cassazione – che non è usualmente in grado nè di diminuire, nè tanto meno di escludere la capacità di intendere e di volere». Letizia Bianco

Chindogu, quando l’ingegno Il postino Usa disoccupato Francia, a rischio scoppio è figlio di un dio minore la concorrenza da Internet 30.000 protesi del seno L'OMBRELLO è stata «l'invenzione». Il telefono. La televisione. Il motore. La pizza. Il mangiadischi. Ma ci sono invenzioni che non fanno rumore, sono quelle anarchiche, figlie di un dio minore, senza pretese ma con una loro dignità e regole ferree che ne determinano l'assoluta inutilità. Sono i Chindogu. Le invenzioni non utili ma non inutili. Ingegno applicato senza limiti di senso. I Chindogu non sono le invenzioni rifiutate, quelle che non hanno passato l'esame per il brevetto. Chindogu è lo sforzo di creare qualcosa che funziona ma che non vale la pena dello sforzo

stesso. La scatola trasparente dove infilare le mani mentre si tagliano le unghie col tronchesino, per non farle schizzare a caso nella stanza. L'auto-masticatore elettrico (nella foto) che muove la mascella a ogni boccone. L’ultima follia di Kednji Kawakami.

IL postino suonerà solo cinquevoltealle casedegliamericani. Il Postal Service, che finora era solito distribuire le lettere tutti i giorni tranne la domenica, ha chiesto infatti di abolire la consegna della posta anche il sabato per ridurre il deficit causato dalla concorrenza schiacciante di Internet. «Per molte persone i media elettronici hanno sostituito la lettera come fonte primaria di comunicazione sociale e di affari», sottolinea un documento del Postal Service che deve comunque ottenere il permesso del Congresso per ridurre il servizio a cinque giorni la settimana. Tra i clienti più fedeli del Postal

Service c'è la Casa Bianca. Il presidente Barack Obama riceve ogni settimana oltre 100 mila letteredagli americani. Per sua specifica richiesta ogni giorno vengono selezionate dieci lettere che vengono consegnate al presidente, in una cartella all’ora di cena.

SCOSSONE nel mondo del silicone in Francia dove è stato lanciato un allarme per seni rifatti a rischio esplosione. Mentre mezzo milione di francesi hanno ceduto al desiderio di farsi rifare il seno ricorrendo a protesi mammarie (l'80% lo fa per motivi estetici), per almeno 30.000 di queste donne oggi le notizie non sono buone. Le autorità sanitarie hanno infatti ritirato dal mercato alcune protesi mammarie che contengono un silicone non conforme e rischiano di scoppiare. L’allarme è stato lanciato dall’Afssaps, l’Agenzia dei prodotti sanitari, dopo aver scoperto

che le protesi PIP (Poly Implant prothese), prodotte dal 2001, tendevano a rompersi il doppio rispetto ad altre. Le autorità francesi le hanno quindi ritirate dal mercato e hanno inviato un appello alle circa 30.000 donne che le portano.

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4 Primo piano

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Il Pd nel caos senatori contro 49 parlamentari scrivono a Bersani: «Serve anima» Per Franceschini e Veltroni dal voto sonora sconfitta

Chiamparino: «Bisogna ricostruire No a una nuova caccia al segretario» di AMALIA ANGOTTI TORINO – «Non c'è alcuna esigenza di riaprire nel partito la caccia al segretario. Non è stagione di caccia». Dopo un giorno di riflessione il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, convoca in Comune i giornalisti per commentare la sconfitta del centrosinistra in Piemonte. Subito dopo è previsto l’incontro con il segretario regionale del Pd, Gianfranco Morgando, ma nessuna resa dei conti è in vista. Chiamparino sgombera subito il campo da ogni equivoco sulla leadership e invita il partito «a lavorare per la costruzione di un raggruppamento, di una coalizione». Poi aggiunge: «Se la scelta sarà

questa sono pronto a dare una mano». Di Pier Luigi Bersani, con il quale «c'è un rapporto ottimo», dice che «ha fatto il massimo che poteva nelle condizioni date». C'è un interrogativo che aleggia sulla sconfitta piemontese: l'eventuale candidatura di Chiamparino, che a un certo punto si era profilata, avrebbe cambiato l’esito delle elezioni? «Ho detto il 2 settembre scorso – risponde il sindaco – che la candidata era Bresso e per me in quel momento la discussione si è chiusa, in modo condiviso. Mi sento coinvolto perchè il centrosinistra ha perso, ma non responsabile. Anzi, apprezzo molto che Mercedes Bresso non abbia ceduto alle provocazioni e

mi abbia ringraziato». «La leadership non può che essere una sola soprattutto in un sistema bipolare – aggiunge – e quindi una mia candidatura sarebbe sembrata un segnale di debolezza di Bresso che non aveva ragione di essere e avrebbe creato confusione. Nulla sarebbe stato peggio di aprire uno scontro che agli occhi dell’opinione pubblica sarebbe apparsa mera lotta di potere all’interno della casta». «Una sconfitta, non una disfatta», la chiama. «Anzi - osserva – la vittoria della Lega rende il Paese più contendibile di prima. E quindi ci sono le condizioni per un progetto politico che rappresenti un’alternativa credibile di governo».

Bersani, Marino e Franceschini all’epoca della sfida per la segreteria. Dopo il voto del 28 e 29 marzo il Pd è piombato nel caos

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DI PIETRO GUARDA AL FUTURO

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«Il centrosinistra ammetta i suoi errori» ANTONIO Di Pietro invoca la chiarezza a due giorni dai risultati delle regionali. «Credo che vada riconosciuta la vittora della coalizione di centrodestra e la sconfitta della coalizione di centrosinistra», ha detto il leader dell’Idv nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. Questo, ha sottolineato, «è un elemento di chiarezza da cui si può ripartire», altrimenti si generano «confusione e falsi alibi». Per Di Pietro è inutile nascondersi dietro a un dito. «Molti analisti e politici si attaccano a specchietti di numeri per dire che magari non hanno vinto ma non hanno neanche perso», ha sottolineato in evidente riferimento a Pier Luigi Bersani. Il centrosinistra, ha ammesso, «ha commesso un errore» e cioè «non avere il coraggio e la determinazione di dare indicazioni precise sui candidati governatori, lasciando decidere alle lotte intestine e ai tanti cacicchi e capibastone locali». «Noi avevamo proposto le candidature di De Sena in Calabria, di Serra nel lazio, di Chiamparino in Piemonte e del giudice Cantone in Campania», ha ricordato Di Pietro, «quattro candidati che dimostravano discontinuità da politiche familistiche che ci sono anche nel centrosinistra». Ma a quelle proposte «nessuno ha detto di no, non hanno detto nulla, nel solco di una politica vetero che non risponde e rinvia a domani, lontana dalla chiarezza». Ora «noi non riteniamo di dovere o potere più stare a guardare», ha aggiunto, «e di accontentarci di candidature più che spontanee “spintanee”, di chi non sente l’umiltà di fare un passo indietro per il rinnovamento». Nel corso della stessa conferenza stampa, Di Pietro affronta poi il tema della nomination per il candidato premier del centrosinistra alle politiche del 2013. Il leader di Idv spiega di non voler entrare in tale corsa ma taglia fuori subito anche Pier Luigi Bersani. «Nella coalizione non c'è nessuno all’altezza, neanche Bersani», ha chiarito. Per di Pietro, «deve cominciare da subito

un confronto tra le forze politiche, sociali e culturali» così da far emergere il nome di un candidato «che dalla fine di quest’anno sia un punto di riferimento» verso un ideale «governo della pacificazione». Il leader dell’Idv ha già in mente un profilo, ma non ha fatto nomi, «anche perché questo è il modo migliore per bruciare un candidato», ha sottolineato. «Deve essere un soggetto che sia possibilimente al di fuori di una storia politica personale, che dia estrema fiducia ai cittadini, indipendentemente dalla loro ideologia politica». Quanto al suo personale destino, Di Pietro ha assicurato: «Voglio fare il soldato semplice, non il generale». Quanto all’ipotesi di primarie per la scelta del candidato, il leader di Idv non ha chiuso ma neppure mostrato grande entusiasmo. «Dipende da come sono», ha detto, «se sono lottizzate non servono a niente. Loiero in Calabria ha avuto più voti alle primarie che alle regionali...». Questo non significa una separazione dal Pd. Anzi. «Ribadiamo l’alleanza e il rapporto a due gambe Pd-Idv, aperto ad altre forze politiche», ha detto. Da oggi, ha poi spiegato Di Pietro, «inizia una campagna di ascolto con quesiti programmatici. Abbiamo già stampato 150mila copie della bozza di programma e altre 300mila saranno pronte a breve, e saremo in mille piazze con banchetti, oltre che sulla rete e su Facebook». E sempre per rafforzare il radicamento, ha aggiunto, «abbiamo avviato i congressi territoriali e continua la raccolta di firme per i referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua». Questo del radicamento è un aspetto su cui Di Pietro ha insistito molto. «Fuori dalle fabbriche in crisi c'erano solo i gazebo nostri e della Lega», ha sottolineato, e «ho visto» i militanti dei due partiti «bersi una birra insieme; siamo mossi dalle stesse pulsioni e dalle stesse passioni. Non c'è l’orco cattivo e l’orco buono». E non è una caso, ha sottolineato il leader dell’Idv, che alle regionali «loro e noi abbiamo avuto questo risultato».

«Alle politiche del 2013 il leader né io né Bersani»

SCONFITTA da un’alleanza mediatico-ecclesiastica. Per Emma Bonino è il giorno del bilancio post sconfitta. Ieri il silenzio e la riflessione, a parte una battuta rubata da Striscia («nessuno voleva mettere una faccia per la sconfitta») e un gesto fuorionda anti D’Alema subito smentito, oggi la sua analisi in una conferenza stampa dove ha fatto i nomi degli amici, Bersani, e dei nemici, Berlusconi e Bagnasco. «Contro di me non ho avuto Renata Polverini –ha detto Bonino in una conferenza stampa nella sede dei radicali presente Marco Pannella – ma un’alleanza Berlusconi-Bagnasco che potrebbe essere anche legittima se uno potesse rispondere ma il dramma è che tutto è a senso unico». Dunque tra i fattori della sconfitta Bonino annovera «il predominio di Pdl e premier in TV» e il fatto «di essere stata oscurata dai TG nel periodo tra il 21 e 26 marzo quando sono stata oggetto di ripetuti attacchi diretti e indiretti da parte del presidente Berlusconi e del presidente della Cei». E proprio all’influenza dei media e soprattutto della Cei che Bonino si spiega il crollo soprattutto nelle province che hanno vanificato l’ottimo risultato di Roma dove la candidata di centrosinistra è risultata vincente sulla Polverini. «La mobilitazione in quanto tale delle gerarchie cattoliche su Roma ha meno presa, ne ha di pi—nei piccoli centri dove c'‚ un controllo pi— forte. All’interno del Pd è in corso un dibattito sui risultati di Latina o di Fondi il problema però non è questo è altro», ha detto Bonino mostrando il foglio con i dati delle presenze tv di Berlusconi. Nessun atto d’accusa contro il Pd anche se ammette: «chi nel partito non mi voleva non mi ha di certo appoggiato in campagna elettorale e non si è speso per me». Emma è riconoscente a Pierluigi Bersani che da subito si è schierato con leie «l'impegno delsuo gruppo èstato deciso e generoso». «Non ho mai detto di essere stata lasciata sola» dal Pd, ha poi chiarito durante l’incontro con i giornalisti per fare la prima analisi sulla sconfitta elettorale nel Lazio, non accusa il partito di Bersani di essere una delle cause della mancata vittoria. Certo, spiega, «parti del Pd non erano convinte a sostenermi e non hanno mancato di farlo sapere». Ma «ho lavorato con il comitato molto bene, scoprendo entusiasmo e una grandissima e straordinaria passione politica. Altri non hanno operato con lo stesso entusiasmo», ma «l'impegno di Bersani e del suo gruppo è stato determinato e generoso». Bonino rimanda al Pd le altre analisi sul voto, «le rese dei conti interne ai partiti», perchè per lei se in Lazio si è perso il vero motivo è stato la mancanza di legalità e di una informazione corretta nel rispetto delle regole. «Non ho mai detto –rivendica Bonino rispondendoad unadomandarelativaad unfuorionda che è stato trasmesso in occasione dell’annuncio della sua discesa in campo, nel quale la candidata radicale avrebbe lamentato il fatto di essere stata 'lasciata sola dal Pd e nessuno ci voleva mettere la faccià – di essere stata lasciata sola, ma confermo che il 3 gennaio, quando mi

sono candidata, non c'era nessun candidato del Pd e nessuno si era esposto. Poi il 5-6 gennaio era stato dato mandato al Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, di esplorare le varie possibilità. Lui mi ha chiamato dicendomi che avrebbe riferito al Pd che o scende in campo un big nazionale oppure la candidatura sarebbe stata la mia». A dimostrare la gratitudine dei Radicali all’attuale segretario del Pd, si aggiunge anche la dichiarazione di Marco Pannella, che ha detto che «se il Pd darà forza e ufficialità alla linea di Bersani tornerò a chiederne la tessera». Intantonel Pdromanosiragiona sullasconfitta. Si dovrebbe arrivare ad un congresso regionale entro l’estate ma i corridoi parlano già di un segretario regionale, Alessandro Mazzoli, in bilico. Ma lui resiste e dice: «dimettermi io? non ci penso neanche». Tornando alla Bonino, nella conferenza stampa di ieri non ha nascosto «la sua grandissima preoccupazione» perchè, a due giorni dal voto «è già sparita dall’agenda politica nazionale la questione dello stato di diritto, della legalità e della democrazia». Insieme a Pannella ha denunciato «la clamorosa e preoccupante scomparsa di questi temi che sono stati violati con rara impudenza e forza in tutta la campagna elettorale, come se queste appena passate fossero state elezioni normali e nel rispetto della legge, ma a tutti è evidente che non è stato così. Non solo – sottolinea – per la vicenda dell’esclusione della lista Pdl in provincia di Roma, ma perchè in questi ultimi mesi l’intero processo pre elettorale ed elettorale è stato totalmente illegale». Bonino si augura di «riuscire a trasmettere l’urgenza e la gravità» di quanto è accaduto e sta accadendo: «L'intera legge elettorale è stata violata dai comuni, gli autenticatori e il servizio Rai, costringendo le liste, non solo BoninoPannella, a non essere presenti in regioni importanti come la Lombardia, il Veneto e la Liguria. I nostri elettori sono stati preclusi – accusa Bonino – dall’esercitare il loro diritto di voto e nessuno si è emozionato per questo». La leader radicale ricorda che alle scorse Europee lei personalmente aveva ottenuto 150mila preferenze, «più di quelle date a Bossi». Insomma, le liste Bonino-Pannella «sono state escluse non perchè consegnate in ritardo, ma perchè la legge non è stata rispettata e nessuno ha fatto richiami per farla ottemperare. Io non intendo dimenticare questa cosa. La preoccupazione più forte che sentiamo è che l’illegalità non riguarda solo il processo elettorale ma qualsiasi processodemocratico nelPaese, acominciare dall’utilizzo illegale del servizio pubblico». Bonino cita infatti alcuni dati relativi alle presenze politiche in Tv durante la campagna elettorale: dal 1 al 26 marzo, ad esempio, «il centrodestra è stato al Tg1 con il 62% di presenze, 58% al Tg2, 52% al Tg3, fino ad arrivare all’80% nel Tg4 e al 68% nel Tg5». A questo si aggiunge «lo sprint, o come altri lo definiscono, il colpaccio di Berlusconi dal 21 al 26 marzo».

«Impossibile vincere contro l’alleanza tra Bagnasco e Berlusconi»

SANITOPOLI IN PUGLIA Chiesta l’archiviazione per Nichi Vendola IL PRESIDENTE della Regione Puglia, Nichi Vendola (nella foto), non ha compiuto reati nell’inchiesta a carico suo e di due ex assessori della giunta regionale pugliese. La procura di Bari ha infatti chiesto l'archiviazione per lui e per tutti gli indagati. Si tratta solo di un filone della maxi-inchiesta sulla gestione della sanità in Puglia che va avanti ormai da tempo e nella quale si ipotizzano reati che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, dalla concussione all’illecito finanziamento pubblico ai partiti. Reati tutti da verificare. Il fascicolo per il quale è stata chiesta l’archiviazione riguarda il presunto sistema di potere esercitato dalla politica nell’imporre ai direttori generali le nomine di direttori amministrativi e sanitari e di primari in alcune Asl pugliesi. Concussione il reato ipotizzato nei confronti degli undici indagati: tra cui il presidente Vendola, l’ex assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco, ora senatore del Pd, l'assessore regionale ai trasporti, Mario Loizzo, e l’ex direttore generale della Asl Bari Lea Cosentino, ribattezzata dalla stampa Lady Asl. Nei confronti degli indagati i carabinieri avevano ipotizzato, in un’informativa del dicembre 2009, numerosi episodi di concussione (anche tentata) per aver «imposto – scrivevano – nel maggio 2008 ai direttori generali delle Asl e di differenti presidi ospedalieri pugliesi le nomine dei direttori amministrativi e sanitari, nonchè di primari al fine di rafforzare la presenza della propria coalizione politica nelle istituzioni locali».

Il governatore della Toscana rilancia il tema dell’unità contro il federalismo leghista

Rossi: «Il Pd può ripartire dal Centro» RIPARTIRE da Toscana, Umbria e Marche per «riposizionare» il Centro dell’Italia «al posto che gli spetta sia nel dibattito politico, sia nelle scelte di governo» ed evitare così che questa parte di territorio venga annullata. Si parla del Nord e del Sud: il Centro sparisce e non possiamo permettercelo». Enrico Rossi (Partito democratico), a 48 ore dalla sua incoronazione a nuovo governatore della Regione Toscana, lancia un messaggio politico, chiaro e non scontato, che come obiettivo ha anche quello di contribuire a «mantenere l’unità del Paese». Rossi fa notare come «tanti commentatori politici, anche della mia parte politica, sono concentrati sul Nord dominato dalla Lega e con un impianto egoistico e xenofobo e sul Sud dove riprende il Pdl e che ha un im-

«Il Pdl recupera molto terreno nel Sud»

pianto assistenzialistico, dove ci sono interi pezzi di territorio dominati dalla criminalità organizzata: si dimentica però un’Italia di Centro che rappresenta un importante patrimonio, fatto di lavoro e di un grande tessuto economico, fatto di valori che servono a mantenere l’unità del Paese e a sviluppare l’economia». «Appena nominato – ha detto il neo governatore della Toscana – voglio scrivere ai presidenti di Umbria e Marche per fare presto un incontro e per discutere con loro le strategie affinché l’Italia centrale occupi il ruolo che merita. Questo – ha precisato – non ha nessuna funzione antiunitaria: rappresentare il Centro e le sue caratteristiche è un modo per dare un contributo al Paese che invece così rischia di essere spaccato». Rossi, poi, ha annunciato che presto inviterà anche «tutti i parlamentari toscani di tutti i partiti in Regione, perchè è giusto che anche con loro si parli di economia, federalismo, finanziaria e della

crisi». Ieri Enrico Rossi, nel suo primo incontro con la stampa dopo il risultato elettorale (indossando, tra l’altro, la cravatta donatagli dal suo predecessore Claudio Martini come simbolico passaggio di consegne) si è anche detto «irritato per il modo stucchevole e folkloristico in cui la Toscana viene dipinta: statica, rossa e bulgara. La Toscana invece è una terra libera, colorata, che sa scegliere e rappresenta un esempio positivo»: ha poi invitato «il Pd a guardare meglio l’esempio della Toscana», ha ribadito che «non c'è bisogno di fighetti, ma di politici veri» e ha ricordato che «l'unità è un valore fondamentale». E a proposito di unità il neo governatore ha spiegato di non essere «preoccupato» dalla composizione della sua maggioranza (Pd, Idv, Federazione della Sinistra-Verdi) anche perchè «ci sono programmi chiari» e ha rinviato a dopo Pasquetta la discussione sulla formazione della giunta.

GRILLO ALL’ATTACCO «Bersani ha fallito ora dovrebbe dimettersi» BEPPE Grillo è tornato ad attaccare il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani dopo l'esito delle regionali. «Che cosa vuol fare Bersani? Dovrebbero andare a casa tutti, non solo lui. Anche D’Alema, Fassino... sono trent'anni che sono lì. Trent'anni! Che provino un attimo ad andare a lavorare. Che se ne vadano a lavorare...», ha detto il comico intervistato da Affaritaliani.it. «Bersani è stato ministro dell’Industria e l’industria è crollata. Un terzo delle imprese non c'è più», ha detto ieri Beppe Grillo, «è stato ministro dei Trasporti e metà dei container sono vuoti e non riescono neanche a fare la logistica. È stato ministro dell’Economia, credo, e siamo uno dei Paesi più indebitati del mondo». Quanto al premier Silvio Berlusconi, Grillo non è stato da meno, anzi ha aumentato l’affondo. «Berlusconi è un signore anziano che farnetica sui palcoscenici gridando abbatterò il cancro in tre anni. Per battere Berlusconi basta andare da uno psichiatra e farsi consigliare bene...», ha concluso Grillo.

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non basta più. I ritmi ortodossi sono troppo lenti. Le liturgie della casa - incalzano gli autori della lettera - sono stantie. I cartellini da timbrare sono sempre più falsati. L'imborghesimento ci tenta in continuazione ed arriva persino a coinvolgerci in scellerate trasversalità ammantate di riformismo.I nostri valori fondanti rischiano di vacillare sotto i colpi della sfiducia e di un neo relativismo che intossica le nostre coscienze per condurci verso la più colpevole accidia». Nella missiva viene chiesto al numero uno del Pd un incontro immediato «per riflettere insieme. Per trovare, dopo una leale discussione, la giusta strada da percorrere per servire degnamente il nostro Paese». Come il segretario, anche Massimo D’Alema, nel vertice di martedì, avrebbe sostenuto che le elezioni hanno segnalato «una ripresa» e che, davanti ad «un quadro preoccupante» per il paese, bisogna lavorare perchè «è urgente una forte proposta alternativa di governo». Ma la determinazione della maggioranza ad andare avanti sulla piattaforma con la quale l’ex ministro ha vinto le elezioni determina di fatto un muro contro muro con Area Democratica e i suoi leader Dario Franceschini e Walter Veltroni. «Il Pd ora - scrive il capogruppo Pd, rincarando la dose – deve scegliere la strada del coraggio: con l’ordinaria amministrazione e la sola somma delle sigle continuerà a vincere la destra». L’attacco ai tatticismi e alle alleanze costruite in laboratorio è il cuore anche della critica di Walter Veltroni che a maggio aprirà la sua scuola di formazione politica proprio per dimostrare che la politica «non è un mestiere ma una vocazione». Sulle alleanze il segretario difende senza cedimenti la scelta dell’Udc e il progetto di costruire un nuovo centrosinistra. Mentre un ripensamento arriva dal numero 2 del Pd, Enrico Letta: «Sulla politica delle alleanze dobbiamo ripartire da zero, non basta più nemmeno l’Udc per vincere». Accenti e sfumature diverse da quelle di Bersani, non disposto a concedere nulla alla minoranza. Così come appare meno rosea l'analisi del voto di Rosi Bindi: «Non siamo riusciti a trasmettere un’idea di società alternativa a quella su cui Berlusconi e la Lega prendono i voti».

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Bonino: «Non tutto il Pd ha lavorato per me»

Il segretario insiste: «Abbiamo accorciato le distanze»

ROMA –Dopo il vertice dei big di martedì, sarà in direzione, dopo Pasqua, il secondo round dello scontro apertosi nel Pd dopo le regionali. Ma ormai il voto ha dato la stura a maldipancia e critiche alla linea del segretario Pier Luigi Bersani, sopite per mesi. Dopo Franceschini e Veltroni, la protesta ieri è arrivata da 49 senatori che, in una lettera, denunciano «liturgie stantie» e chiedono un cambio di passo. «Il passo dobbiamo prenderlo, dobbiamo lavorare, anche discutere, ma non guardarci l’ombelico», reagisce il leader Pd che non ha intenzione di farsi mettere nell’angolo nè di cambiare la sua rotta. Nel Pd rischia di andare in scena un copione già visto, quello che un anno fa portò alle dimissioni di Veltroni. Con la differenza che questa volta c'è chi comincia ad interrogarsi se convenga, invece che cambiare leader, azzerare il progetto o scioglierlo in qualcosa di nuovo. «Sento aria di toto-allenatore, c'è chi nel partito vorrebbe cambiare allenatore ogni domenica», è la sensazione del deputato Francesco Boccia. E lo stesso timore ce l’ha il presidente del Pd Rosi Bindi che invita a fermare «questa corsa suicida» del Pd a mettere sempre in discussione la leadership. E certo non suona come un ramoscello di ulivo la lettera di 49 senatori, tra i quali Ignazio Marino, promossa da Gian Piero Scanu: «Il lavoro ordinario non basta più. I ritmi ortodossi sono troppo lenti. Le liturgie della casa - incalzano gli autori della lettera – sono stantie. I cartellini da timbrare sono sempre più falsati. L’imborghesimento ci tenta in continuazione e i nostri valori rischiano di vacillare». Bersani non ha alcuna intenzione di farsi logorare, convinto com'è che il lavoro vero per radicare il Pd «cominci adesso». Il Partito democratico si trova di fronte ad un momento della vita dell'Italia «rispetto al quale s'impongono, da parte di tutti noi - si legge nella missiva -, una maggiore generosità nell'impegno, una più partecipata attività politica ed una nuova consapevolezza riguardo l'effettiva portata dell'emergenza democratica in cui viviamo» sottolineano i 49 senatori democratici appartenenti alle diverse aree del partito, all'indomani del voto regionale e in evidente disaccordo rispetto all'analisi del voto fatta da Bersani. «Il lavoro ordinario

LA POLEMICA


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Giovedì 1 aprile 2010

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«Dalla Lega nessun ordine agli elettori»

Brunetta sconfitto Maroni declina le responsabilità

Ma i finiani frenano e propongono emendamenti “aggiustativi”

Intercettazioni il premier pressa Berlusconi sollecita Alfano ad accelerare la riforma Le nuove norme in Cdm subito dopo Pasqua di SILVIA BAROCCI

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IN LAZIO

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Il presidente avverte: «Non mi farò imporre nomi»

La Polverini parte dalla sanità disastrata di SIMONA TAGLIAVENTI e GABRIELE SANTORO ROMA – Ha messo la sanità come primo punto della sua agenda e domani incontrerà il ministro Ferruccio Fazio ma intanto pensa alla giunta. Non si ferma Renata Polverini. Si gode la vittoria, ma una parte di lei è già rivolta alla formazione dellagiunta eai nuoviequilibri da trovare col Campidoglio e so-

prattutto con gli esclusi dalla competizione che avevano trovato un posto nella lista del Pdl. I criteri, assicura, saranno professionalità e merito, con un occhio di riguardo alla componente femminile. Praticamente certo nella rosa degli assessori il nome di Luca Malcotti che viene dall’Ugl (sindacato di Polverini), e ha una lunga esperienza in consiglio comunale. Ecco perchè potrebbe essere un buon assessoreal Lavorooal Bilancio,poltrona quest’ultima su cui si fa anche il nome di Donato Robilotta. Si parla anche di Francesco Lollobrigida(ex An),che potrebbeottenere le chiavi dei Lavori Pubblici o comunque un assessorato di peso. Un altro assessorato strategico potrebbe andare anche a Pietro Di Paolo, vicino ad Alemanno: per lui si parla delle Infrastrutture e Trasporti o l’Agricoltura. Forte di quasi29mila preferenzenelPontino, farà sentire il suo peso anche Claudio Fazzone. Tra i papabili, pure Giuseppe De Lillo. Intanto il leader de La Destra Francesco Storace, al quale potrebbe andare la presidenza del Consiglio contesa anche con Rodolfo Gigli (Udc) e Antonio Cicchetti (ex An), ha messo in chiaro che «a

Roma siamo sopra l’Udc», ma il segretario del partito di Casini Luciano Ciocchetti ribadisce che «il trionfo è anche il nostro». I centristi sarebbero interessati a due assessorati forti, quello alla Sanità e quello all’Urbanistica. Il primo però è commissariato e Polverini ha più volte affermato di voler assumere piene responsabilità in materia. Tanto che oggi, come primo vero atto, incontrerà il ministro della Sanità Ferruccio Fazio. La neo eletta quasi certamente vorrà coinvolgere la capolista della sua civica Mariella Zezza, magari alla Cultura, oltre a Isabella Rauti, moglie di Alemanno, forse al Welfare. Girano anche i nomi di Fabio Armeni, Tommaso Luzzi, Francesco Saponaro già assessore con Storace, Olimpia Tarsia, Chiara Colosimo, Bruno Prestagiovanni, Massimiliano Maselli. Una sinergia tutta da costruire intanto tra Campidoglio e Regione, anche a costo di rivedere la giunta capitolina, magari ampliandola graziealla legge su Roma Capitale. Gianni Alemanno dopo Pasqua aprirà un periodo di confronto col partito e con la neo presidente, magari per dar impulso al Laboratorio Lazio rilanciato con la vittoria di Renata Polverini.

La Polverini con Alemanno

Caldoro stoppa i partiti «Sulla giunta faccio da solo» di ARMANDO PETRETTA NAPOLI – La sbornia per un successo «di straordinaria portata» non è stata ancora smaltita ma per Stefano Caldoro, neo governatore della Campania, è già tempo di pensare alla regione che verrà. C'è una giunta da formare e non sarà facile saziare gli appetiti dei partiti che lo hanno sostenuto. Caldoro lo sa e mette le mani avanti: «Sulla giunta - dice nel corso della conferenza stampa convocata a Napoli per commentare i risultati elettorali – chiederò ai partiti di fare un passo indietro. Intendo prendermi tutte le responsabilità». Dunque, niente ingerenze: «Non mi farò imporre questo o quel consigliere regionale e non consentirò che gli assessorati diventino una sorta di baronato, piccole contee sottratte al gioco di squadra. Terrò conto solo delle competenze. Ad ogni modo – conclude – sono certo che non riceverò indicazioni». L'idea del neo governatore è quella di reclutare in squadra anche personalità esterne al Consiglio il che ridurrebbe lo spazio per le aspirazioni dei neo eletti. «Anche perchè - spiega –

la mia idea è che i consiglieri regionali debbano fare innanzi tutto i consiglieri». A rassicurare Caldoro ci pensa il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino: «Stefano – dice in conferenza – non ha bisogno di chiedere un passo indietro ai partiti perchè il Pdl non ha mai fatto ingerenze sui suoi amministratori. È stato così per le Province, sarà così anche a livello regionale». Caldoro sembra voler ascoltare il consiglio che gli lascia in dote Antonio Bassolino: «Vada avanti per la sua strada – scrive sul suo blog il governatore uscente – . Stia quanto più possibile alla larga, poi, dalle pressioni con cui da ogni angolo, e da ogni consigliere, già lo stanno assalendo. Sarà duro, durissimo. Ma non se ne pentirà. La prova del nove, anzi del fuoco, verrà presto col varo della giunta». Ma Caldoro, che ha liquidato il caso Conte definendo la sua presenza in Consiglio «politicamente inconciliabile», ha in mente anche un modello per la sua regione e lancia la grande sfida di una regione federalista e autonomista, «e aggiungerei anche riformista».

«Federalismo e autonomismo – sottolinea – non sono temi solo della Lega ma appartengono anche al Sud e penso che la Campania dall’applicazione del federalismo abbia solo da guadagnarci». «Credo – aggiunge – che questa sia una grande sfida da cogliere. Faremo a gara col Nord avendo per nemico un certo centralismo capitolino, quello che nelle sue forme più deteriori la Lega identificava con lo slogan di Roma Ladrona». Caldoro pensa ad una duplice attuazione del federalismo, sia nel senso di trasferire risorse e competenze a Province e Comuni (“se necessario anche il personale») sia rivendicando deleghe di competenza regionale allo Stato centrale. «Ma prima – avverte – dobbiamo uscire dalle varie emergenze, smetterla di chiedere soldi per coprire i nostri debiti e raggiungere degli obiettivi prima di essere premiati con più risorse pubbliche».

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Confronto serrato tra Carroccio e Pdl ma Luca Zaia rimanda le nomine ai prossimi giorni

Veneto, parte la corsa per gli assessorati Il presidente vuole tagliare i costi della giunta nell’esecutivo entreranno solo consiglieri IN ATTESA della ratifica ufficiale della nomina di Luca Zaia alla presidenza del Veneto, si è già aperta la questione delle nomine per la giunta regionale. Un argomento che il neo governatore rimanda ai prossimi giorni, ma la partita probabilmente, almeno a livello di indicazioni, è anche nelle mani, e nei corridoi, di Carroccio e Pdl. «Abbiamo uomini seri e preparati – ricorda Zaia – la stragrande maggioranza degli assessori saranno consiglieri eletti». In tempi non sospetti, a più di un mese dalle urne, Zaia aveva predicato il necessario contenimento della spesa di palazzo e ora è intenzionato a confermare questa linea. «Gli assessori non dovranno rinunciare al

loro ruolo di consiglieri - dice ai giornalisti –anche se naturalmente farebbe comodo assorbire assessori esterni». Oltre a Zaia, la composizione del puzzle del nuovo governo veneto pare una partita che chiama in causa altri tre protagonisti: Alberto Giorgetti, Marino Zorzato e Gianpaolo Gobbo, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore del Pdl e segretario “nasional” della Lega oltre che sindaco di Treviso. Da quanto si è appreso, la discussione per ora sarebbe concentrata sul nome del vicepresidente, ruolo inizialmente attribuito a Zorzato. Una carica che ieri sarebbe stata messa in discussione da alcuni neoeletti. Senza esterni

l’esecutivo veneto nascerà dalla scelta tra 18 leghisti, 5 neoconsiglieri del listino Zaia, 13 del Pdl, cioè dai 36 consiglieri di maggioranza che nella fotografia della nuova assemblea stanno alle spalle di Zaia. L’azione da caterpillar del Carroccio starebbe però rovinando i progetti già firmati dalle parti sulla distribuzione degli assessorati: un piano che ne consegnava sette al Pdl e cinque alla Lega, più il presidente. Qualcuno nel partito di Bossi – che Massimo Cacciari definisce «una formidabile, tetra, macchina da guerra, che sta diventando un partito nazionale» – oggi sembra spingere perchè, visto il trionfo alle urne, alla Lega vengano almeno assegnati sei assessorati. Per ora la consegna è, per tutti, di tenere le bocche cucite, mentre i tam-tam sui 12 nomi che con Zaia siederanno al tavolo di Giunta si fanno sempre più forti.

Bassolino dal blog consiglia il suo successore

CURIOSITÀ

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Piacciono le “donne del presidente”

REGIONALI 2010: vincitori e sconfitti illustri, new entry e immancabili ritorni, curiosità e paradossi. Le ricorderemo non solo per il testa a testa Bonino-Polverini e BressoCota, ma anche per altro. VOTATISSIMI – Con 56 mila preferenze, il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha conquistato il record di consigliere regionale più votato d’Italia da quanto esiste il tatarellum. Con 21 mila voti nella sola Napoli, ha battuto anche quota 11 mila toccato a suo tempo dal premier Silvio Berlusconi. Ottimo anche il debutto di Renzo Bossi, figlio del senatur, che ha raccolto 13 mila voti a Brescia. Nonostante l'esilio romano per le vicende giudiziarie, lady Mastella ha raccolto oltre 10 mila preferenze nel Beneventano. Bene anche Marco Scajola, nipote del ministro. Ha preso più di 11 mila

rie, nel listino blindato del Pdl in Lombardia per volere di Berlusconi. Entra ora in consiglio regionale. NEL LAZIO il nuovo Consiglio regionale è un’armata di neofiti. Pochi i volti noti; l’astrofisica Margherita Hack, Francesco Storace che ritorna così in Regione, Mario Brozzi, l’ex medico della Roma. Bocciato Vittorio Sgarbi. Entra il figlio di Vittorio Sbardella, Pietro. E molti dell’ex giunta Marrazzo. Ma i più sono debuttanti: professionisti, ex vigili del fuoco, espressionedellasocietà civile.Senullaè ancora deciso sulla presidenza, appare più scontato chi, per l’opposizione, potrebbe sedersi sulla scranno della vice presidenza. Il nome più gettonato è quello del Presidente uscente Bruno Astorre, primo eletto del Pd e già assessore ai Lavori pubblici della Giunta di centrosinistra.

Al ministro Carfagna 56.000 preferenze. Eletta l’igienista Nicole Minetti

Luca Zaia

preferenze, record assoluto in provincia di Imperia. LA PEGGIOR PERFORMANCE – E' quella di Alessandro Frasca, uno dei tre candidati sindaco a Provvidenti, paesino molisano. Non ha raccolto nessun voto. Nemmeno il suo si è voluto dare. IN TOSCANA LEGA BRASILEIRA – Fino a 18 anni ha vissuto a Rio de Janeiro: è Antonio Gambetta Vianna il primo dei tre consiglieri della lega in Toscana. Il sangue 'cariocà lo ha ereditato dal padre venuto in Italia per combattere il fascismo. BOOKMAKER ESTERI CON ZAIA – Avevano previsto il suo successo nella corsa a governato-

re del Veneto e lo davano a 1,50. Sbagliato invece il pronostico su Lazio e Piemonte un poco sbilanciato a favore di Bonino e Bresso. RINUNCIA A CANDIDATURA MA È ELETTO LO STESSO – E' successo a Michele Mazzarano l’esponente del Pd pugliese sospettato di aver preso tangenti. Aveva fatto un passoindietro ma è stato ripescato nel tarantino grazie al premio di maggioranza. DI PIETRO PERDE MONTENERO DI BISACCIA – E il premier Berlusconi ha subito telefonato per congratularsi con il neo sindaco Nicola Travaglini eletto con il pdl nel paese molisano dove è nato il leader dell’Italia dei valori. -

SUFIA FORT EL VENT DEL NORD- Con questacanzone la 'Bovisa string band’ha aperto la giornata di festa di Radio Padania. Il leader della lega Umberto Bossi ha dedicato la vittoria a Sirio, il figlio più piccolo. Nel rinfresco per Zaia, 3500 bottiglie di spumante. ELETTA IN LIGURIA LA HOSTESS PASIONARIA – Ce l’ha fattaMaruska Piredda,l’assistente di volo Alitalia nemica della fusionecon Cai.Ènel listinocollegato al presidente di centrosinistra Claudio Burlando. DA COLORADO CAFE ELETTA NICOLE MINETTI –Igienista dentale dal fisico statuario, apparizioni in tv a Colorado cafe e Sco-

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ROMA – Avanti tutta sulle intercettazioni al Senato, dove il cammino del ddl riprenderà in commissione Giustizia con l’illustrazione dei 361 emendamenti a partire dalla settimana del 13 aprile; modifiche costituzionali, da presentare in uno dei consigli dei ministri di dopo Pasqua, per separare le carriere di giudici-pm e per cambiare composizione-attribuzioni del Consiglio superiore della magistratura; eventuale proroga di sei mesi del Csm ora in scadenza (ma l’ipotesi sembra destinata a tramontare per i tempi troppo ristretti) così da modificare, nel frattempo, con legge ordinaria, l’attuale sistema elettorale di Palazzo dei Marescialli. Nel mini-vertice del Pdl a Palazzo Grazioli il premier Silvio Berlusconi ribadisce al Guardasigilli Angelino Alfano di non voler accettare tentennamenti sulla riforma della giustizia, specialmente dopo il risultato delle regionali. Al dicastero di Via Arenula i testi, specialmente ddl costituzionali e di modifica per via ordinaria del sistema elettorale del Csm, sono pronti già da tempo. Tirare fuori le bozze dal cassetto è ora una scelta che però – viene fatto notare –deve andare di pari passo con il quadro complessivo di tutte le altre riforme. Se la Lega, forte del successo alle regionali, chiede – come ribadito anche dal ministro dell’Interno Roberto Maroni- che federalismo fiscale e presidenzialismo siano affrontati contemporaneamente, il nodo delle priorità sulle riforme è destinato ad essere sciolto solo la prossima settimana, dopo il vertice a tre Berlusconi-Fini-Bossi, e dopo la riunione dello stato maggiore del Pdl probabilmente convocata con l’intento di blindare il calendario all’interno del partito. Le riforme costituzionali che tanto allarmano le toghe saranno presentate in uno dei Cdm dopo Pasqua anche se sembra improbabile in quello della prossima settimana. Ma l’aria che tira all’interno della maggioranza in tema di giustizia si capirà presto, quando si tratterà di affrontare il ddl intercettazioni. Al testo, come già preannunciato da Alfano, sarà data la priorità al Senato, dove è approdato dopo il voto alla Camera del luglio 2009. Resta da vedere se il ddl verrà modificato, così recependo la moral suasion del Capo dello Stato, oppure se sarà blindato per evitare un ulteriore passaggioa Montecitorio. Su 361 emendamenti già presentati, 17 sono del Pdl, di cui 5 dei finiani Enrico Musso e Mario Baldassarri. I due senatori ex An propongono infatti di scardinare uno dei punti più discussi del disegno di legge, vale a dire la norma che consente le intercettazioni soloin presenza di «evidenti indizi di colpevolezza» della persona di cui disporre l’ascolto delle conversazioni. In attesa che il Capo dello Stato firmi o rinvii alle Camere il ddl sul legittimo impedimento su cui conta il premier (almeno fino a che non ci saràuna modificacostituzionale intema di immunità) per non restare

sotto processo a Milano, i magistrati temono il peggio. Nel progetto di riforma costituzionale studiato al ministero della Giustizia le toghe si distingueranno in giudici e avvocati dell’accusa e per loro ci saranno concorsi separati per accedere alla professione. E ancora: il Csm sarà interamente riformato (si pensa a due Csm, uno per i giudici e l’altro per gli avvocati dell’accusa oppure a due sezioni distinte), e potrà esprimere pareri sulle leggi unicamente su richiesta del ministro della Giustizia il cui ruolo verrebbe rafforzato. L’organo di Palazzo dei Marescialli, infine, verrebbe modificato nella composizione (un terzo dei membri eletti dal Parlamento in seduta comune, un altro terzo dai magistrati e l’ultimoterzo dalCapo delloStato), mentre la funzione disciplinare sarebbe affidata a un organo esterno alCsm oin alternativaa unasezione del Consiglio superiore i cui membri non potranno decidere sulla progressione in carriera delle toghe.

Stefano Caldoro sigla il patto preelettorale con Clemente Mastella A sinistra il premier Silvio Berluscomi con Angelino Alfano

LA BOCCIATURA del ministro pegni che il governo onorerà anBrunetta a sindaco di Venezia non che se a governare Venezia è il cenè responsabilità della Lega. Lo ha trosinistra, hadel restogià assicudetto ieri a Sky Tg24 il ministro rato Brunetta. Orsoni è pronto dell’Interno, Roberto Maroni: «Noi quindi a passare all’'incasso, ma non abbiamo il controllo degli elet- per evitare eventuali distrazioni tori, che sono liberi. La stessa cosa ha intenzione di stringere la presa: è avvenuto a Lecco dove nello me- «tra le istituzioni ci deve essere amdesimo giorno gli elettori hanno pia collaborazione nell’interesse votato diversamente per le regio- della città e quindi mi aspetto che li nali e per il comune», dove tra l’al- mantenga. A scanso di equivoci, tro era candidato il nostro Roberto comunque, mi farò preparare Castelli. «Evidentemente – ag- l’elenco di tutte le promesse fatte giunge Maroni – in Veneto hanno daBrunetta incampagnaelettoravotato Zaia e hanno votato di meno le per andare a riscuotere», scherBrunetta, ma certamente non c'è za, ma non troppo, il neo-sindaco. Dopo la faticosa campagna eletstato un ordine in tal senso della torale e i festeggiamenti, alle 9 di Lega». Quanto alla sostituzione di Zaia ieri mattina Orsoni era già nel suo al ministero delle Politiche agrico- studio di avvocato a pochi passi da le, Maroni rileva: «Se Berlusconi Piazzale Roma per una pausa fra i decidesse di dare ancora questo fascicoli, ma già oggi vedrà il sinministero a un leghista dopo l’otti- daco Massimo Cacciari per una pamo lavoro di Zaia, ne saremmo feli- noramica sui problemi della città ci e onorati. Di nomi ne abbiamo da affrontare: «Ci vediamo per fare tanti. Prima che diventasse mini- un primo passaggio di consegne. stro pochi conoscevano Zaia e ne Sarà una chiacchierata a 360 gradi abbiamo tante di sorprese, uomini sui problemi più grossi», spiega il e donne della Lega in grado di rico- successore del sindaco-filosofo prire qualsiasi incarico da sindaco che fin dall’inizio ha indicato l'indipendente Orsoni, a ministro. Decicentrista molto lederà però il presigato alla Curia, dente del Consicome l'uomo giuglio. Noi non chiesto per allargare diamo poltrone, l’alleanza all’Udc. anche se abbiamo Ma ce ne è uno, in vinto le elezioni». particolare, che Dal canto suo, il tormenta Orsoni: neo-sindaco di il Petrolchimico Venezia Giorgio di Porto MargheOrsoni non infiera. «Non nasconrisce sull'avverdo che è quello che sario e apre al conmi ha impressiofronto. «Ci cononatodi piùduransciamo da molto te la campagna tempo, abbiamo elettorale, è una reciproca stima e situazione devarispetto e credo stante anche dal che collaborerepunto di vista mo molto bene Il ministro Roberto Maroni umano su cui binell’interesse della città», spiega Orsoni. Ma pur sogna concentrarsi da subito – annon smentendo la sua fama di uo- nuncia Orsoni –Gli operai sono sfimo moderato e mite, l'avvocato Or- duciati e durante la mia visita ho soni non rinuncia a lanciare una provato davvero molto imbarazzo. stoccata a Brunetta che, subito do- Il Petrolchimico è il problema dei po la sconfitta subita nella sua cit- problemi». Prima di buttarsi a catà, ha accusato gli elettori leghisti pofitto nel lavoro, il nuovo sindaco di avergli fatto mancare i voti per di Venezia si prenderà qualche vincere e strappare Venezia al cen- giorno di riposo nella sua casa di trosinistra: «E' una cosa molto en- campagna in Friuli, dove con la fafatizzata e poi è inutile cercare le miglia trascorrerà le vacanze di colpe negli altri comeha fatto il go- Pasqua. Al ritorno lo aspettano imverno quando è andato in piazza a portanti decisioni, prima fra tutte protestare contro se stesso», iro- la scelta della'squadrà, primo banco di prova di quel rinnovamento nizza il nuovo sindaco. Orsoni comunque si aspetta che promesso fin dalla sua discesa in Brunetta, benché sconfitto, man- campo: nessun assessore della tenga gli impegni presi nei con- giunta Cacciari, ha fatto sapere a fronti della città insieme ai nove sorpresa Orsoni nei giorni scorsi, ministri venuti a Venezia per ap- metà giovani e donne. Insomma lipoggiare la sua campagna eletto- bertà di scelta da parte del sindaco rale con la promessa del recupero «non legato ai partiti», ma ovviadell’Arsenale, la realizzazione del- mente tenendo conto degli equilila cittadella della giustizia e un pia- bri politici creati dai risultati del no di aiuti alle imprese della lagu- voto: «Se ne parla dopo Pasqua, na, con contributi fino a mezzo mi- adesso tiro il fiato. Sarà un bel torlione di euro per azienda. Tutti im- neo. Meglio che non ci pensi».


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Il dopo voto

Lo sfogo della delusione su fb Il rammarico dei non eletti sul web: distanze tra politici ed elettori che si riduce. E' indubbio che il web, e i social network in particolare, abbiano aperto un nuovo canale di comunicazione e di approccio tra i candidati o i politici in generale e i propri simpatizzanti o sostenitori. Non solo. Facebook più di tutti i canali web, garantisce anche la possibilità di “registrare” sensazioni e commenti a caldo anche di chi di solito si chiude in “rigoroso” silenzio. E cioè di chi perde o meglio non viene eletto. E' il caso di quest'ultima tornata elettorale. Tanti i candidati che direttamente o indirettamente hanno popolato nelle scorse settimane il dibattito su Fb. Molti volti della politica di Basilicata, proprio nei giorni della campagna elettorale hanno fatto comparsa sul social network più diffuso d'Italia. Questo ha comportato che al momento dei risultati, anche non lusinghieri, molti si siano sentiti in “dovere” di continuare a comunicare via internet con chi li ha sostenuti. Ringraziare e in alcuni casi anche dimostrare di essere sempre in piedi. A testa alta. Più diffuso l'intervento post sconfitta tra quei candidati che hanno dimostrato miglior dimestichezza con Facebook. Come Antonio Tisci del Pdl che sulla propria bacheca, a risultati diffusi scrive: «Voi non potete fermare il vento, potete solo far perdere tempo!». Non è una resa il messaggio agli amici da parte di Tisci.

A urne chiuse si ragiona sulla tenuta della nuova squadra di centrosinistra

Si parte 19 a 11 per chi governa L’opposizione guadagna un consigliere rispetto al 2005 ma è la composizione della giunta il primo nodo per De Filippo

Più esplicito invece, Giovanni Casaletto del Pd che in terza persona scrive: «Ammette che le attese erano altre. Ringrazia tutti per la stima. Ringrazia Tramutola. Rinvia l'analisi politica». Poi un po' di amarezza emerge. Sempre in terza persona Casaletto aggiunge: «E capisce, a età veneranda, di non doversi fidare dei Don Chisciotte ad orologeria. Allegri lo stesso». Non è mancato il commento a caldo anche di Adeltina Salierno, consigliere regionale uscente non eletta, che sulla bacheca di Fb scrive: «Cari e veri amici, io ci sono! Come prima e più di prima…con tante idee e tante cose da fare. Magari questa volta guardandomi meglio le spalle…fatemi sapere di voi». In perfetto stile giornalistico invece, sulla pagina di Io amo la Lucania su Fb, subito dopo le elezioni è stato scritto: «Grazie a tutti. E adesso ricominciamo a lavorare per il vero cambiamento. Il nostro partito è riuscito a far eleggere un consigliere regionale in Basilicata. Andiamo avanti per conquistare il bene comune». Il resto invece sonoquasi tutte bacheche non aggiornate. Ferme agli inviti a votare come quella di Antonio Di Sanza di venerdì scorso «vi aspetto numerosi», o di Sergio Lapenna che poche ore prima dell'apertura dei seggi ha scritto: «Buongiorno a tutti cari amici ed amiche». s.s.

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IPSE DIXIT

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PRINZI

Cresce l’Idv «IL risultato elettorale per Idv è eccezionale perchè non solo a distanza di cinque anni in Basilicata guadagna 22.400 voti in più ma perchè migliora quello, già straordinario, delle provinciali di meno di un anno fa». Lo dice il capogruppo di Idv alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi.

POTENZA

Meno ex Dc «SCENDONO da 16 della precedente legislatura a 13 della nuova i consiglieri che hanno fatto un’esperienza politica nella Dc - fa notare il segretario della Dc lucana, Giuseppe Potenza - Ma al di là del numero, le aspettative, da parte di chi non ha mai ammainato il vessillo dello scudo crociato, sono rivolte al loro operato».

D’AMELIO di SALVATORE SANTORO

diatamente è lo snellimento dei consiglieri ex Udeurpoi diventati Popolari. Nel 2004 furono addirittura 4 anche se poi ben i tre cambiarono casacca. Questa volta invece, il partito più numeroso dopo il Pd nel centrosinistra è l’Idv. A livello nazionale i dipietristi non sempre sono in linea con le scelte poltiche del Pd. Nella scorsa legislatura Autilio però da assessore non è stato sempre molto allineato con tutta la coalizione. Non ci saranno invece, per l’area di sinistra il “fedelissimo” Giacomo Nardiello ed Emilia Simonetti che però non sempre in consiglio regionale nella scorsa legislatura ha votato “turandosi” il naso. Anzi. A rappresentare la sinistra ma da “sponda” vendoliana c’è Giannino Romaniello. L’ex segretario della Cgil ha temperamento e carattere. C’è poi il socialista Rocco Vita che ritorna in consiglio da assessore uscente e con l’esperienza di 4 legislatura: affidabile. All’esordio Alessandro Singetta per i rutelliani di

Mazzocco che secondo indiscrezioni puntano all’assessorato esterno con la Mazzoccoli. Potrebbe essere garanzia di affidabilità questo elemento in sede di voto. Si comprende in ogni caso che già la prima prova del 9 per questa maggioranza è composta dalla composizione della giunta con la quale De Filippo aprirà la legislatura. Già nelle prossime ore dovrebbe cominciare il valzer degli incontri. Al momento però, è già partita la gara a chiedere un posto da assessore. Soprattutto da chi ha avuto la “sventura” di non essere eletto. Ovviamente non tutti (ammesso che qualcuno venga ripescato) potranno essere soddisfatti. Ma c’è di più. Anche i partiti sono già partiti alla carica e come al solito le richieste e le speranze sono maggiori dei posti a disposizione. De Filippo ha promesso un piglio «storto» per questa seconda esperienza da presidente della Regione. E dalle scelte dell’esecutivo molte cose saranno più chiare.

Errata corrige E’ stato eletto Giannino Romaniello della Sel. Erroneamente ieri a pagina 2 sono stati attribuiti i voti ottenuti dalla lista Sinistra ecologia e libertà 12.818 con la percentuale del 3,99 alla lista della Federazione composta dal Prc e dal Pdci. Pertanto anche il seggio è stato erroneamente attribuito alla Federazione e non alla Sel di Petrone e di Vendola a livello nazionale.

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IL PD A POTENZA CITTÀ

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Costituzionalità

Processo al voto

e al sindaco Santarsiero

POTENZA - Il Pd perde consensi nel capoluogo totalizzando poco più del 20 per cento e sul terreno democratico si apre la partita cittadina. Mapuò ildato elettoraleregionale cheha investito la città lasciando parecchi scontenti sul campo diventare un giudizio sull’operato dell’amministrazione guidata dal democratico Vito Santarsiero? Secondo alcuni sì, tanto che a poche ore dallo scrutinio a Palazzo di città il malumore interno al Pd è evidente. Con il sindaco Santarsiero messo al centro del fuoco amico. A poche ore dallo spoglio, se Vincenzo Folino, il soldato tornato consigliere semplice che ha fatto della capacità di opposizione interna una proprio caratteristica, porta a casa il bottino più alto di voti, pur riconfermando il dato sul capoluogo di cinque anni fa, il risultato elettorale di altri pezzi da novanta, non solo democratici, apre il dibattito interno. Erminio Restaino, capogruppo regionale uscente Vito Santarsiero dei democratici, raccoglie meno di quanto sperato; Gennaro Straziuso, il candidato che è stato appoggiato dal sindaco, proprio nelle campagne, roccaforte di Santarsiero e dei suoi uomini, non totalizza secondo le aspettative. E De Filippo non prende la città in consenso personale. Su Santarsiero, in queste ore, si concentra larga parte del malumore di partito: sindaco democratico ri-eletto, al ballottaggio, pochi mesi fa, con una coalizione

ampia e un Pd decisamente più incisivo in termini di voti. E poi ci sono i Popolari uniti, richiamati, fino a pochi mesi all’ordine dai colleghi di coalizione per un’eccessiva presenza in esecutivo, che su Potenza aumentano, e non di poco, i consensi. Udc e Idv che pure vanno bene, non hanno più presenza, dopo due clamorosi addii, in consiglio comunale: si apre anche la questione della futura ed eventuale rappresentanza in giunta comunale. Il rimpasto a Palazzo di città, rinviato per la tregua elettorale, sembra prossimo: uno degli assessori potentini, Alessandro Singetta, è ormai in consiglio regionale con l’Api, e il segretario lucano dei democratici, Roberto Speranza, aveva annunciato le dimissioni dalla delega all’Urbanistica già ai tempi del congresso. Ma proprio con i malumori che dal partito investono Santarsiero e i suoi uomini dovrà fare i conti anche il riequilibrio della rappresentanza del Pd nell’esecutivo cittadino. Eppure, il voto su Potenza è anche altro. Innanzitutto i temi che questa campagna elettorale sembrano non aver toccato da vicino il capoluogo: rifiuti, infrastrutture, trasporti restano questioni calde della città che paga anche un bilancio ingessato e ancora sottoposto al dazio dello storico dissesto. Questo mentre neanche l’opposizione riesce a sbancare. Persino Roberto Falotico, l’ex democratico, oggi uno dei leader dell’opposizione moderata e cattolica, non totalizza su Potenza, lasuacittà,quantoi primiduedelPdl,gliavvocati Sergio Lapenna e Michele Napoli (altri due potentini doc). In generale, è vero, il Pd resta il primo partito. Ma non basta.

Come il gruppo del Pd della Provincia di Potenza, anche il segretario lucano democratico si congratula con il neo rieletto governatore. «La vittoria di Vito De Filippo e della coalizione di centrosinistra ha assunto dimensioni che non hanno paragoni in nessuna altra regione d’Italia. Il Pd è risultato il primo partito a livello regionale ed in entrambe le province del nostro territorio, dimostrando un importante radicamento territoriale e una forte capacità di interpretare le domande dei cittadini lucani», dice Speranza. Ma su Potenza anche un altro dato si fa importante. L’espressione del voto disgiunto non è minima. Il 18,7 per cento totalizzato da Magdi Cristiano Allam da candidato presidente comprende gran parte del voto disgiunto e dello scarto che segna la differenza tra il voto della coalizione di centrosinistra e quello del presidente De Filippo (a Potenza pari al 53,2 per cento, 7 punti in meno rispetto al dato regionale). Voto disgiunto che l’avversario Pagliuca, nel capoluogo, ha pagato meno: tra liste e presidente, nel centrodestra, la differenza è davvero minima. Potenza è la città amministrativa per eccellenza, centro regionale di uffici e di relazioni, dove il peso del voto raccolto, sul totale regionale, conta molto. Non solo demograficamente. Ed è chiaro che l’amministrazione guidata dai democratici pure è oggetto di giudizio. Ma Potenza è anche la città dove l’attività amministrativa paga forse troppo spesso le pause elettorali e quelle congressuali. E a Potenza, come in Regione, il Pd è il partito di maggioranza relativa. s.lorusso@luedi.it

Il brindisi di Falotico

«MA è costituzionalmente corretta la legge che consente al candidato presidente della lista di minoranza di entrare in consiglio a scapito del candidato della lista collegata? - chiede Saverio D’Amelio, candidato di Per la Basilicata - Ho fatto il donatore di sangue, mi è stato sottratto il seggio per il candidato presidente (Pagliuca, ndr)».

DISTEFANO - CIA

Sviluppo agricolo «CONCLUSA la fase della consultazione elettorale dice Donato Distefano, presidente regionale Cia - bisogna abbandonare quel clima rissoso e improduttivo che ha contraddistinto tutta la campagna elettorale e lavorare, invece, con impegno sui temi veri della Basilicata e tra questi lo sviluppo agricolo».

VITI

Impegni Ha chiuso i battenti ieri pomeriggio il comitato elettorale di Roberto Falotico a elezione avvenuta. Alle 18 e 30 in via del Gallitello, il neo eletto consigliere regionale nella lista “Per la Basilicata” a sostegno del candidato governatore non eletto Nicola Pagliuca, ha brindato in compagnia deisostenitori egli amicidi sempre.Falotico con il primo dei non eletti Saverio D’Amelio ha promesso una opposizione «senza sconti».

VINCENZO Viti (Pd) spiega che «la prossima legislatura piuttosto che inseguire le emergenze debba porsi il problema di impostare e avviare un progetto di medio periodo che punti su università, ricerca, infrastrutture immateriali, pmi, industria e agricoltura».

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POTENZA - Passata la “sbornia” elettorale e conclusi tutti i festeggiamenti a breve l’attività istituzionale regionale riprenderà in tutte le sue forme. E completate le procedure di legge si insedierà anche il consiglio regionale eletto il 28 e 29 scorsi. Una squadra di 30 consiglieri regionali composta da oltre una decina di “matricole” e di veterani degli scranni di via Anzio. Il governatore è lo stesso di 5 anni fa. Vito De Filippo del Partito democratico. Molti i fedelissimi che ritornano con lui. Diverso, anche se leggermente, il rapporto di forza tra maggioranza e opposizione. Si parte dai blocchi di partenza della nuova legislatura con un vantaggio di 19 consiglieri a 11. A favore, ovviamente, della nuova maggioranza di centrosinistra. Una squadra che conta un esponente in meno rispetto alla scorsa legislatura quando le forze in campo (almeno inizialmente) erano di 20 a 10. C’è però una doppia opposizione. Quella più larga è composta dagli 8 del Pdl (Pici, Rosa, Napoli, Mattia, Sarra, Castelluccio, Venezia) compreso Pagliuca più i due alleati di coalizione Falotico e Mollica. L’undicesimo esponente dell’opposizione è Navazio che è la punta avanzata di Io amo la Lucania del candidato presidente che si è classificato

terzo e cioè Magdi Cristiano Allam. Promettono di stare sugli scudi e di non fare sconti all’azione politica e governativa della maggioranza dei 19. Si vedrà seduta per seduta, interrogazione dopo interrogazione. La questione però più delicata è sempre quella che tocca a chi governa. La maggioranza che si è determinata dalla urne è composta da 10 consiglieri (compreso De Filippo) del Pd: Pittella, Folino, Viti, Straziuso, D’Alessandro, Santochirico, Braia, Restaino e Robortella. Si arriva a 13 con i tre esponenti dell’Italia dei valori: l’ex assessore Autilio, Mazzeo Cicchetti e Benedetto. Ci sono poi i 2 rieletti consiglieri regionali dell’Udc, Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero che per questa volta siederanno dall’altro lato della barricata. Sarà curioso vedere, in tale contesto, Vincenzo Ruggiero non intervenire da acceso oppositore delle politiche regionali ma da voce di maggioranza. Il sedicesimo è Giannino Romaniello della Sel come portabandiera unico della sinistra lucana. E ancora rafforzano la squadra di maggioranza, Singetta dell’Api, Vita del Partito socialista e Scaglione dei Popolari uniti. Una maggioranza diversa dunque, da quella che ha sostenuto De Filippo dal 2005 al 2010. Alla prova del voto si misurerà la tenuta. Quello che emerge imme-


10 Primo piano

Giovedì 1 aprile 2010

Primo piano 11

Giovedì 1 aprile 2010 Sotto Antonio Potenza, segretario regionale dei Popolari uniti

Il dopo voto Consiglio al maschile: oggi numerose candidate racconteranno la loro versione

Rappresentanza negata

Liliana Guarino, consigliera di parità, e a lato Rosa Mastrosimone (una delle non elette eccellenti) e, in basso, Maria Antezza l’unica donna eletta che rinucerà al seggio ottenuto con il listino

Nasce nella delusione un movimento spontaneo

che, ma presenti. Solo che, visti i dati finali, sembra che neanche le donne votino le donne. «E perché dovrebbe essere questo il tema?» Perché una donna dovrebbe per forza, o solo per solidarietà, votare una donna? Il problema, dicono, piuttosto è a monte. «La presenza maschile in politica e nelle istituzioni è creata sul consenso ed è più vicina, proprio per quella stessa presenza, alle risposte e alle attese dei soggetti meno forti, probabilmente donne comprese». Le donne non sono riconosciute «come forti». E poi c’è il tema spesso richiamato di tante responsabilità concentrate sulle donne che non hanno il tempo per fare altro, compreso sgomitare. Guarino da poco ha concluso l’esperienza della candidatura, scelta anche per «capire di persona i meccanismi». Su un punto, sgombera il campo dagli equivoci. «Non c’è alcuna intenzione di invocare una protezione, né una tutela. Ma quello di cui abbiamo bisogno è lo strumento. Le politiche di parità sono demandate alle Regioni, in altri territori il percorso funziona. Ma lì dove la cultura da sola non basta, dove la politica che predica il cambiamento sembra a questo punto solo di facciata, c’è bisogno di mettere in campo uno strumento normativo che permetta la rappresentanza». Per due motivi. Sarebbe rappresentanza di otre metà della popolazione votante, oltre che «una presenza in grado di garantire politiche solidali, più eque». Sicure, dicono, che «la maggior presenza di donne in politica si tradurrebbe in politica di qualità».

«Serve uno strumento per garantire la presenza»

Attenzione all’allarme rosa di LUCIA SERINO segue dalla prima Le pari opportunità sono un’altra cosa. Neanche - chiariamoci subito - che una donna debba essere votata per statuto, come in Campania. Le donne non sono mancate, in queste elezioni. Soprattutto alle amministrative. Sempre poche, certo, perchè il meccanismo rodato del potere stritola e ostacola il passo femminile. Ma oggi che si è espressa - diciamo così - la volontà popolare, recriminare a posteriori o rivendicare posti in giunta a compensazione lo trovo francamente mortificante. O sospetto. Soprattutto se proviene da chi, mi scuserà la Mastrosimone, non ha superato la prova elettorale. Le donne sono, di solito, meno impigliate nell'ordito del potere. Se non dispongono di voto clientelare possono puntare su un consenso d'opinione. E’ difficile, sostiene Liliana Guarino, in un sistema di voto coatto. Difficile anche dimenticare. Ho ancora in mente la foto della Mastrosimone accanto a Sandra Mastella (una brutalità giuridica tenerla in esilio) nel momento della disgrazia giudiziaria. Ecco, lì l'ho apprezzata molto. Mentre la barca affondava e tutti scappavano lei era lì, a difendere con coerenza l'impossibile. Le capriole, poi, per

giustificare il passaggio non dico a un'altra casacca, ché è sport di moda anche e soprattutto tra gli uomini, ma alla sponda giustizialista opposta, onestamente non sono riuscita a capirle. O meglio, le ho capite ed è per questo che dico che le quote rosa ve le potete tenere strette strette, perché maschio o femmina fa differenza - eccome - ma questa differenza va difesa e dimostrata con i fatti: siamo portatrici di interessi veri, sappiamo cogliere bisogni e trasmettere sogni, sappiamo ridere della malizia dei commenti maschili, sappiamo soprattutto cos'è la fatica. E poi abbiamo metodo, sappiamo organizzare e non mediamo. Avere una donna come compagna di lavoro è un'enorme ricchezza. Ma non c'è bisogno di mettersi in vetrina perché si sappia. Eppure io mi accontenterei anche di un governo di soli uomini. Anzi, vorrei una rappresentanza asessuata. Non me ne frega niente se sono governata da un maschio o da una donna. Voglio essere ben governata. La Basilicata è una monarchia. Ma chi non vivrebbe a Montecarlo? Chiediamo allora al sovrano di essere illuminato e di provvedere al benessere generale. Se donne ci saranno sarà meglio. Ho fiducia nel mio genere. Ma che non siano né streghe né madonne. E meno che mai delle favorite.

IL CASO

Esce dall’angolo grazie all’exploit di Luca Braia e della sorella Nunzia

Resiste ancora il fattore Antezza NON solo un affare di famiglia come l’hanno definito più volte con un espressione dispregiativa ma ancora un vero e proprio “fattore A”. Maria Antezza conferma il suo ruolo e il suo peso elettorale. Lo fa senza stravincere ma in modo chiaro come dimostra il voto della provincia di Matera e del capoluogo in particolare. Le libere interpretazioni sono tutte possibili ma il dato politico oggettivo non può essere sottaciuto dietro interpretazioni più o meno dietrologiche. L’Antezza pesa ancora a Matera a livello politico, non più come una volta ma certo resiste e rimane a far la differenza. Chi sperava, e non erano in pochi in verità, di poter cambiare le gerarchie interne al Partito Democratico ha dovuto inevitabilmente ricredersi. Il messaggio che arriva dal voto è chiaro anche se è un messaggio che va anche in un’altra direzione. Dice infatti alla stessa Antezza che i tempi sono cambiati, che l’exploit, senza precedenti, di voti fatto nel 2005 rimane oggi solo un ricordo. Le cifre sono pressocchè dimezzate rispetto ad al-

lora. Che i numeri pesanti che facevano la differenza qualche anno fa oggi sono diventati un desiderio irrealizzabile. Oggi bisogna accontentarsi di vittorie di misura ed al fotofinish. Insomma l’Antezza resiste ma non ha più la forza di un tempo. Una presa di coscienza che dovranno fare tutti. La diretta interessata ma anche le altre correnti interne al Partito Democratico, Il tentativo di isolamento e ridimensionamento che era l’inconfessabile speranza di molti, è fallito miseramente. Nelle prossime settimane il Partito Democratico dovrà verificare lo stato delle forze al proprio interno, capire quanto pesano le diverse componenti. Il voto di questi giorni servirà anche per questo ma di certo l’Antezza resta pronta a dire la sua, e sarà ancora una parola importante ma non l’unica e non l’ultima come forse poteva essere fino a qualche mese fa. E torniamo alla questione di famiglia, l’Antezza oggi, proprio dal suo interno, ha dato la sua dimostrazione di forza e rimane la principale corrente politica che

il Partito Democratico può rivendicare su Matera città. Un primato largo testimoniato dalle oltre 3000 preferenze guadagnate nel capoluogo da Luca Braia, un primato che pesa negli equilibri generali e che sorprende in molti. Braia era visto come una candidatura a rischio, come un eletto “sì, forse ma come terzo”. Invece l’Antezza non molla e non abdica, perde qualcosa certo ma rimane in vetta. Lei Maria resta il punto di riferimento dal suo posto di Palazzo Madama ma anche la sorella Nunzia nell’ultima consultazione per le comunali “si è difesa” alla grande con i suoi 678 voti e il cognato Luca Braia è risultato il primo degli eletti in provincia di Matera superando il muro delle 5000 preferenze. Insomma il legame con il territorio sopravvive e i numeri, cioè quelli che in politica hanno un peso restano. Il dato è politico, oggettivo. Chiaro. L’Antezza resiste malgrado l’isolamento politico a cui le altre componenti del Pd, ma anche molto lei stessa, l’avevano condannata. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

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La vendetta di Don Antonio Antonio Potenza, assessore alla Sanità uscente della Regione Basilicata, ha deciso di non candidarsi alle scorse regionali ma, da spettatore interessato, si è tolto più di qualche soddisfazione. Democristiano da una vita, don Antonio, così come lo chiamano tutti in segno di rispetto a Potenza aveva trovato nell’Udeur di Clemente Mastella, alla fine degli anni Novanta, una seconda giovinezza, anche esaltante, che aveva dato all’allora Campanile lustro e vigore nonchè spazio per molti dirigenti. Uno spazio sempre più crescente che aveva dato all’Udeur, partito di frontiera, il ruolo naturale di intercettatore di consensi moderati (che non riesce al Pd) che altrimenti starebbero dall’altra parte della staccionata. L’Udeur messo su da don Antonio, ha dato assessorati, presidenze di Provincia, postazioni in Consiglio regionale e incarichi di sottogoverno. Poi ad un certo punto Mastella fa cadere il governo Prodi e vira verso il centrodestra. Il povero don Antonio vede il centro solo nel centrosinistra, a quel punto non potè far altro, due anni fa, che dar vita ad un nuovo contenitore partitico a livello regionale chiamato “Popolari uniti” giurando lealtà a De Filippo e fedeltà all’intera coalizione. Con questo simbolo va avanti, a seguirlo il solo giovane amico, Gigi Scaglione, eletto in Consiglio Regionale nell’Udeur nel 2005 insieme a Prospero De Franchi, che il Campanile però, lo aveva lasciato addirittura molto prima della caduta di Prodi. Gaetano Fierro invece, dopo la fine dell’Udeur, che gli aveva garantito l’ingresso agevolato in Consiglio regionale grazie al listino nel 2005 ed addirittura la vicepresidenza della giunta De Filippo, e prima ancora nominato assessore esterno alle Attività produttive nel 2004, non appena terminò l’incarico di sindaco del capoluogo di regione (per far spazio a Vito Santarsiero dell’allora Margherita, ora Pd), ai Popolari Uniti

non ha creduto preferendo l’Udc. Poi c’è Rosa Mastrosimone, anche lei eletta nell’Udeur in Consiglio regionale nel 2005, nella circoscrizione di Matera, che ai Popolari uniti non ha aderito, preferendo prima la sigla Adc e poi l’Italia dei valori. Poi c’è Carmine Nigro, eletto presidente della Provincia di Matera in quota Udeur nel 2004, e prima ancora sempre nel partito di Mastella, ma con don Antonio leader lucano, eletto consigliere regionale nel 2000 (l’unico nel materano) e nominato assessore nella giunta Bubbico dal 2000 al 2004. Nigro, per la verità inizialmente, aveva aderito a differenza di Rosa Mastrosimone al progetto coerente di don Antonio, ma poi dopo la scissione di Francesco Rutelli dal Pd, si è fatto incantare dalle sirene di Alleanza per l’Italia. Nemmeno a farlo apposta nessuno dei quattro ha trovato l’elezione: Nigro non è stato eletto nell’Api, Mastrosimone non c’è l’ha fatta nell’Idv, De Franchi si è arenato nel Pd così come Fierro nell’Udc. L’unico a sorridere è Gigi Scaglione che è rimasto “coerente” come recitava il suo slogan in campagna elettorale. Don Antonio “è persona perbene”, ci ha detto chi lo conosce da tempo, “che mantiene sempre gli impegni presi”. E’ un allenatore che vuol veder giocare bene la sua squadra, ma che non può farci nulla se i suoi “ragazzi” hanno voluto cimentarsi in altre compagini. Sarà, ma la non elezione di Nigro, Mastrosimone, Fierro e De Franchi, rispetto all’elezione del “popolare unito” Scaglione, ha il sapore di una “vendetta” di certo non voluta né cercata. Una “vendetta” forse del destino. Chi lascia don Antonio muore, politicamente parlando, s’intende. Verrebbe da dire. E ne sa qualcosa anche Agostino Pennacchio, eletto consigliere regionale Udeur nel 2000 nella circoscrizione di Potenza, che decise autonomamente di lasciare il Campanile nel 2004 per dar vita alla formazione inesistente dei Liberaldemocratici, con la quale si candidò poi nel 2005 alle regionali per non essere eletto. Pennacchia è un medico. Don Antonio lo ha “perdonato”, come un padre sa fare con un figlio, sostenendolo quale direttore sanitario ospedaliero al San Carlo di Potenza. Lui pensando ai suoi ragazzi dopo la rottura con l’Udeur li aveva chiamati Popolari uniti, ora non ha colpe se costoro hanno preferito dividersi.

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POTENZA - L’iniziativa è nata sull’onda spontanea «dell’arrabbiatura», spiega Liliana Guarino, consigliera di parità della Provincia di Potenza che alle recenti elezioni regionali era una delle candidate. In generale poche, il punto è che nessuna di loro, e di nessuno schieramento, è riuscita a raggiungere l’aula del consiglio regionale. «Sono stata sollecitata da numerose altre donne». E sia chiaro, questa è un’indignazione bipartisan, tanto che la conferenza stampa che lo spontaneo movimento “metà di tutto”ha convocato per oggi in una delle sale del Grande Albergo di Potenza, non avrà colore. Sarà conferenza di genere che sulla presenza di genere in politica, almeno a dato chiuso in Basilicata, tirerà le sue conclusioni. Movimento, spiegano, composto da donne di ogni provenienza sociale, del mondo dell’associazionismo e delle professioni che «è pronto a denunciare i metodi e le prassi che hanno portato la Basilicata a essere una regione, insieme alla Calabria, senza alcuna donna eletta in consiglio regionale». Per dirla con le parole della consigliera di parità della Calabria, «con amara ironia si potrebbe commentare che la democrazia paritaria si è fermata ad Eboli». Maria Stella Ciarletta, infatti, dalla regione confinante non usa mezzi termini quando ricorda che «troviamo una presenza di consigliere più o meno risicata, ma comunque importante» dalla Puglia al Veneto, passando per la Campania dove «è stato introdotto un correttivo»

alla legge elettorale, pur «senza raggiungere risultati eccezionali e neanche paritari», ma «è, purtroppo, altresì evidente che il terreno della politica presenta diverse ostilità nei confronti delle donne». Così, Calabria e Basilicata accomunate dal dato di un consiglio regionale tutto al maschile. L’unica donna eletta a viale Verrastro (nel listino), la senatrice Maria Altezza, secondo gli accordi pre-elettorali dovrà dimettersi per far spazio a un candidato consigliere: sarò sostituita da un uomo. Quell’aula di uomini rappresenta, spiegano dallo spontaneo movimento, «per la democrazia e la società lucana un segno di grave inciviltà ed arretratezza, sia alla luce delle recenti normative sulla parità sia di quanto accade nel resto del mondo, nel resto d’Europa e nel resto di Italia». Riassumono così, in attesa di spiegare meglio in conferenza stampa, la rabbia e l’amarezza. «E’ triste tutta la situazione - prosegue la Guarino - Le dinamiche di questo momento non fanno altro che testimoniare ancora una volta l’attaccamento degli uomini alla poltrona». Certo, il problema non è poco complesso. «Qui non si tratta di rendere agevole il nostro ingresso nelle sedi istituzionali. Del resto, tutte noi candidate abbiamo testato in campagna elettorale quanto si parli, anche recriminando, delle quote rosa. Peccato che poi siano gli uomini a imbracciare i fucili e a farsi la guerra». Allora? Candidate po-

GLI EX “FIGLI” DI POTENZA

di PIERANTONIO LUTRELLI

Guarino: «Pronte a denunciare metodi e prassi che hanno prodotto questo primato di inciviltà» di SARA LORUSSO

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12 Primo piano

Giovedì 1 aprile 2010

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Il dopo voto

di VITO BUBBICO

Stravincono anche Folino, Robortella, Rosa e Braia

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tare vittoria come ora. Anche quello della Basilicata, sebbene non faccia colpevolmente notizia a livello nazionale, sappiamo tutti che era ampiamente annunciato. Né la nuova discesa (e nuova sconfitta) in campo di Pagliuca, ne tantomeno la improvvisata presenza dell'egiziano Allam (che ama talmente la Lucania da annunciare a poche ore dall'esito elettorale già la sua dipartita da questa terra) hanno mai realmente costituito elemento di reale mutamento dell'esito finale che è andato ben oltre le aspettative come, con grande onestà intellettuale, ha riconosciuto a caldo lo stesso presidente Defilippo. Risultato scontato, come dicevamo, che lascia intatti sul tappeto tutti i problemi di un paese in sofferenza (economica, culturale, politica ed istituzionale) che una sapiente cortina fumogena ha nascosto, distraendo dagli stessi l'attenzione generale. E' auspicabile che questo risultato serva da lezione ad una opposizione che si rivela nella sua azione essere spesso speculare al pensiero e alla prassi politica dominante. Di essere subalterna all'agenda politica dettata dalle forze di governo, incapace di averne una propria da imporre all'attenzione del paese. Anche là dove vince occorre che essa analizzi il dietro le quinte, il come si vince.Ci auguriamoche lasi smettadi riappassionarsi (ma già se ne vedono le avvisaglie) al giochino del tiro al piccione contro il leader di turno del proprio partito per buttarlo giù dalla torre e tuffarsi nello stupido ed estenuante gioco di diatribe fratricide. La migliore assicurazione sulla vita di chi oggi governa. Ci sembra giunto, invece, il momento di guardare, si in casa propria, ma solo per mettere un po' d'ordine e rimettere in funzione per davvero lo strumento “partito” ora relegato solo ad una parvenza. (Scusate l'insistenza su questopunto ma anche

in queste giornate di campagna elettorale la questione è stata riconosciuta, anche se poi non si capisce non ne conseguano azioni coerenti, essere centrale -tanto è evidente- da diversi autorevoli attori in campo.) Che gli eletti facciano gli eletti nelle istituzioni, dunque, e i segretari di partito facciano il loro mestiere di segretari di partito aprendo e facendo vivere (ora che è finito il loro triste ed impotente pellegrinaggio tra i comitati elettorali dei propri candidati) i luoghi preposti a questa funzione, paese per paese, rione per rione. Che ci si ridoti di un pensiero e un progetto nazionale forte su cui costruire anche i percorsi locali, spesso lasciati all'improvvisazione individuale. Solo così, forse, in un tempo medio lungo si potrà ambire a riavvicinare i delusi alla politica, evitare il proliferare di liste civiche che spesso (come in Piemonte o a Matera) producono risultati disastrosi per l'attuale centro sinistra, forse (immaginiamo) non auspicati nemmeno da chi le ha animate. Non vediamo altra via per sperare di tornare ad una “normalità” delle dinamiche politiche nazionali e locali che abbiano più dignità politica e culturale, più respiro, meno schiacciata sulle figure degli eletti. Dinamiche di spessore che sole possono ambire a trasformare ed elevare l'attuale stato comatoso del Paese, ora così pericolosamente esposto ad incursioni e lacerazioni che potrebbero risultare esiziali per la sua tenuta civile e democratica. Le risorse culturali ed umane, anche qui in Basilicata, ci sono. Accanto a politici improvvisati e saltimbanchi che, purtroppo, ritroveremo anche tra i banchi del nuovo consiglio regionale, questa terra ha personalità di spessore (anch'esse fortunatamente premiate dal voto) che ci auguriamo vogliano fare in modo che, sotto questo profilo, tutto non rimanga immutato.

IL CASO BASILICATA di GIANLUCA PASSARELLI* segue dalla prima Nella generale débâcle del centro-sinistra e del Partito democratica, goffamente mascherata in “pareggio”da funzionari cupi e poco telegenici, il dato della Basilicata è in contro tendenza rispetto al resto del Paese. Vito De Filippo conquista il 60,8% e il Pd supera la media nazionale ricevendo il 27,1% dei consensi validamente espressi. In soli 2 (due!) comuni la coalizione di centrodestra supera il centrosinistra (a Maschito e Muro Lucano), per il resto si è trattato di un monocolore democratico, sopravanzato dai un tempo frères ennemis, oggi sodali di governo locale, socialisti in quel di Melfi. Metafora del sogno industriale al Sud. Inoltre, nonostante le elezioni regionali abbiano registrato un livello di astensione mai raggiunto in precedenza (36,5%), in Basilicata non solo il dato (37,2%) è stato (quasi) in linea con la media nazionale, quanto e soprattutto ha avuto una crescita dell'astensione più bassa tra le 13 regioni al voto (- 4,4 punti percentuali rispetto al 2005, e molto distante dalla media italiana

L’analisi (- 8 punti percentuali). Certamente il dato risente di una già elevata propensione all'astensione precedente difficilmente “superabile”, ma segnala, forse, anche la tenuta di un tessuto sociale e politico in grado di ri-mobilitare gli elettori. I quali hanno premiato il governo regionale puntando sulla continuità, o forse hanno anche mostrato una pigra inerzia stante la non proprio convincente proposta del centrodestra, non in grado di costruire nel lustro precedente una solida alternativa. In particolare, ha profittato delle difficoltà degli epigoni locali berlusconiani, il candidato outsider Madgi Cristiano Allam, che ottiene quasi un decimo dei voti (8,7%). La vittoria di De Filippo cela però un'altra singolarità: ottiene meno voti delle (nove) liste a lui collegate (-13.965). Il dato segnala che rispetto ad una crescente “personalizzazione e presidenzializzazione” del voto, il candidato del centrosinistra non è

del voto si è fermata a Eboli stato particolarmente appealing. Anzi. Rispetto al 2005 De Filippo raccoglie quasi 7 punti percentuali in meno (-6,8) di voto “personalizzato”, inteso quale surplus di consensi nei confronti dei partiti della coalizione. Anche la struttura della competizione regionale è mutata. La concentrazione dei consensi a favore dei due candidati maggiori è diminuita di oltre 7 punti percentuali (-7,1), a fronte di una media nazionale di -3,5. Similmente le coalizioni principali hanno visto contrarsi di 2 punti percentuali i loro consensi, in ragione della citata presenza di Allam nonché di altre due candidature “minori”, comunque in grado di racimolare un dignitoso 2,5%. Ma la specificità elettorale lucana non è meramente congiunturale bensì di lungo periodo e solidamente strutturata. Dal 1995, da quando cioè è stata introdotta l'lezione diretta del presidente della giunta re-

gionale, in Basilicata il centrosinistra è sempre in netto vantaggio rispetto al centrodestra. I picchi massimi si sono registrati proprio in occasione delle elezioni regionali (si veda 200 e 2005), ma anche nel 2010, la distanza resta attorno a 10 punti percentuali. Un dato da far rabbrividire l'Emilia-Rossa, se si considera che tra il 1995 e il 2005 il centrosinistra ha avuto percentuali bulgare, superiori al 60% mediamente. Va segnalato che dal dato del 2010 per il centrodestra andrebbe scorporato il risultato dell'Udc, arbitrariamente sommato alla coalizione berlusconiana a fini comparativi. (VEDI TABELLA SOPRA) Pertanto se il caso della regione Basilicata è per molti versi emblematico sia della poca rilevanza attribuita al voto lucano che quindi conta poco -, dimostra altresì la miopia della classe dirigente nazionale di interpretarne le dinamiche. In particolare,

la leadership del Pd avrebbe forse potuto valorizzare il dato lucano segnalandone la significatività, anziché accapigliarsi su conte di regione vinte vs regioni perse. Somma algebrica il cui risultato è mestamente negativo. Certo, il numero di elettori lucani “pesa” statisticamente meno di quello di altre regioni, e non sfugge quanto rilevante possa essere espugnare una roccaforte avversaria, ovvero vincere nella capitale legale o in quella economica. Molto meno condivisibile, per niente politically correct, ma british solo nell'accezione post coloniale, è invece il riferimento alla forza economica delle regioni quale parametro per misurare l'importanza di una vittoria. Nonostante qualche falla nella gestione della cosa pubblica, episodi assai discutibili di gestione “personalizzata” del governo regionale, e delle sue ramificazioni territoriali, i cittadini/elettori lucani hanno premiato il “buon governo” capace di creare

un'isola non felice, ma certamente con una marcia in più almeno rispetto alla sorella calabra. L'insediamento dl Pd e del centrosinistra non può essere sbrigativamente, e perciò superficialmente, essere ascritto alla capillarità di una presunta e ipotizzabile rete clientelare frutto di anni di incontrastato governo. E ripescare, a malavoglia, ma certamente non ad exhibendum, il refrain del familismo amorale di Banfield, non basterebbe a comprendere la continuità del voto lucano. La sua solida continuità. Di cui pare non si siano accorti (almeno non a sufficienza) nella sede nazionale del Pd. Qualcosa di politicamente ed elettoralmente significativo accade in terra lucana, non la brulla regione di cui dà immagine un romanzato pregiudizio, quanto una dinamica e contraddittoria società. Costretta e stretta tra due mari, tra il Pollino, i Sassi e la chimera di Melfi, quasi Marinettiana. Morettiano, quanto a “facciamoci” , è invece l'atteggiamento dei democratici, intesi come Pd, e la dirigenza romana, colpevolmente disattente nei confronti del “laboratorio” lucano. A due passi da quello pugliese. * Ricercatore Istituto Cattaneo Bologna www.cattaneo.org Università di Bologna

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LO STUPORE dimostrato da taluni per l'esito di queste elezioni è assolutamente stucchevole. Il successo di Berlusconi e della Lega era ampiamente prevista e prevedibile. Si trattava solamente di definirne contorni e dimensioni. Verificare la capacità di “resistenza”del campo avverso e quante regioni delle undici governate dal centrosinistra sarebbero passate di mano. Tutto qui. Perché dalle precedenti elezioni regionali sembra essere passato un secolo sotto il profilo politico, vi sono state elezioni successive che hanno modificato profondamente il quadro generale, si sono succedute una tutta una serie di vicende non certo “esemplari” che hanno investito il governo e i governatori uscenti di diverse regioni sotto il piano della moralità. Di fronte, poi, ad un attivismo (più mediatico che di governo) del centro destra e del suo leader-premier c'era e c'è un centro sinistra confuso, diviso, litigioso, per nulla capace di trovare il bandolo della matassa, sempre più avvitato su guerre fratricide e personalistiche, per nulla capaci di mettere in campo una seria azione duratura sul territorio per ritentare quel radicamento vero e di un consenso, non legato alla labilità di una campagna elettorale, che solo lo può fare uscire dall'empasse e costruire una strategia di lungo respiro. Il testa a testa nel Lazio è stato un miracolo che ha consentito di coltivare speranze, ma era nell'ordine delle cose che lì, dopo la vicenda Marrazzo, al centro sinistra toccava perdere. Come nella Calabria e nella Campania. Ed anche nella Puglia (consentitemi di andare contro corrente nella deificazione di Vendola) se non ci fosse stata la corsa solitaria dell'UdC con la Polibortone dubitiamo fortemente che si sarebbe potuto can-

Pittella, Mazzeo, Navazio e Pici su tutti gli altri simone nella scomoda posizione di prima dei non eletti. Dominatori indiscussi del voto nelle liste dell’Udc, i due consiglieri uscenti rieletti, Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero che con3.885 e3723 votisbaragliano iconcorrenti diretti di partito compreso il sempre “verde” Gaetano Fierro che si è fermato a 2.335 preferenze. A sorpresa nella lista della Rutelli viene eletto l’assessore comunale Alessandro Singetta che con i suoi 1.850 voti entra di diritto nei 30 consiglieri regionali che legifereranno per i prossimi 5 anni. Stacca il ticket per la quarta volta consecutiva alle elezioni regionali il socialista Rocco Vita che con 2.674 voti mette alle proprie spalle Innocenzo Loguercio e il “nuovo che avanza” Livio Valvano. Nella squadra dei vincenti naturalmente anche Luigi Scaglione che con i Popolari ottiene 2.885voti eGiannino Romanielloche con la Sinistra ecologia e libertà di Carlo Petrone ottiene 1.773 voti e il visto per il consiglio. Nell’altra coalizione il trionfatore è Mariano Pici che dopo 5 anni di “purgatorio” torna in consiglio regionale come primo eletto del Pdl con ben 3.663 voti. Esordio “regionale” col botto anche per Gianni Rosache raggiunge 3.586 voti e il “paradiso”di via Anzio. Si riconferma e sorride anche Michele Napoli con 3.079 voti. E a Matera è vittoria schiacciante per il pidiellino Romeo Sarra con 4.412 preferenze a suo favore. Non è il 2005 dei voti a iosa per Roberto Falotico, ma anche in questa competizione l’ex assessore riesce a convincere e a conquistare lo scranno a via Anzio con 2.905 voti. Non era facile nemmeno per Franco Mollica che oggi all’Mpa guadagna il ritorno in consiglio regionale con 1.886 voti. E poi c’è Ernesto Navazio che ha vinto la “sua” battaglia. Alla fine nonostante tutto, è riuscito ad entrare nel gotha della politica regionale. Non ottenendo il visto con il Pdl, ha sposato la causa di Magdi Cristiano Allam e con 3.713 voti conferma la bontà dell’operazione politica. sal.san.

IL COMMENTO

RIPARTIRE DALL’URNA

Tra i 30 “nuovi” consiglieri eletti c’è chi ha vinto e convinto

POTENZA - Al conto finale nelle elezioni c'è sempre chi vince insieme agli altri. Chi sale sul carro dei vincitori. Chi vince ma rosica perché hanno vinto anche altri. Chi vince nonostante gli altri. Chi grazie agli altri. C'è chi vince ma non convince. Chi vince per il rotto della cuffia. Chi vince ma non è ancora sicuro perché le regole sono complicate. Chi non ha vinto affatto ma spera proprio nei cavilli regolamentari. E c'è chi è più vincente di tutti perché va in consiglio regionalema avendo“vinto”anche qualchesfida nella sfida. Il primo tra questi è sicuramente Marcello Pittella. Con i suoi 11.363 voti ha sbaragliato tutti. Nessuno ha retto al confronto. Va a testa alta anche con gli “spauracchi” del il passato con i suoi 11 mila voti e passa. Vittorioso e soddisfatto, ma a 3 mila voti quasi da Pittella junior, Vincenzo Folino che vede premiato il suo “brutto carattere” e torna in consiglio regionale con un vagone di voti. Chi festeggia, magari anche più dei primi due del Pd, è il terzo e cioè Pasquale Robortella che ha totalizzato 6.261 voti. Nessuno alla vigilia gli avrebbe attribuito tante preferenze e la terza piazza sul podio tutto democratico. L'ex assessore provinciale, e sindaco di San Martino d'Agri di fattorappresenta la vera novitànel Pd insieme al primo degli eletti della circoscrizione di Matera e cioè Luca Braia che ha ottenuto infatti, 5.170 voti riuscendo a mettersi alle spalle politici navigati del calibro di Vincenzo Santochirico, Vincenzo Viti e Giuseppe D'Alessandro. Grande affermazione è stata ottenuta anche da Enrico Mazzeo nella lista dell'Italia dei valori. Il presidente dell'Ordine dei medici è riuscito a totalizzare ben 4.681 voti e 1.500 in più circa dell’assessore regionale uscente Antonio Autilio. Un dato che promuove direttamente il medico “potentino” nel gotha dei politici regionali nonostante non pochi alla vigilia del voto avevano lanciato bordate allo stesso Mazzeo. Sorride anche, sempre nel versante dipietrista, l’imprenditore materano Nicola Benedetto che con i suoi 3.765 voti relega Rosa Mastro-

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«La sconfitta non è colpa di Acito. Dèbacle inspiegabile»

Il Pdl perde pezzi

Elezioni a Matera

Olivieri dà le dimissioni. Rocco: «Fulmine a ciel sereno» di ANTONELLA CIERVO

Un Consiglio nuovo per metà Trombetta, Lamacchia e Vizziello le conferme Arretra l’Udc, almeno quattro le donne MATERA - E’all’insegna del rinnovamento la nascita del nuovo Consiglio comunale di Matera. Tra dieci giorni i nomi ufficiali ma ipotesi molto ampie sono già possibili (a lato i probabili candidati e le ripartizioni per liste, ndr), dicerto queste sonole oreche definiscono promossi e bocciati. Sorprese e delusioni della competizione appena conclusa. Il primo e più evidente dato che balza agli occhi riguarda gli eletti nel Pd con le conferme di Nunzia Antezza, Trombetta e Alba in testa alla graduatoria dei più eletti. La soddisfazione della corrente Santochirico che conta quattro eletti come Cotugno, Scarola, Angelo Montemurro, Bianchi. Nel Pd c’è poi anche il ritorno in Consiglio di Vito Tralli. Tra gli altri ritorni vi sono quelli, dopo una legislatura di pausa, di Michele Paterino per l’Italia dei Valori e degli ex assessori comunali Sardone (Idv) e lo stesso Angelo Montemurro del Pd, impegnati nella giunta Porcari. Rientra in Consiglio anche Roberto Morea con i Popolari Uniti mentre per Michele Lamacchia si tratta dell’ennesimo e largo consenso. Niente da fare invece per Michele Andrulli protagonista di una situazione paradossale, è stato eletto nella precedente legislatura in una lista civica con poco meno di 100 voti. Stavolta con il partito Socialista non gliene bastano 222 per entrare in Consiglio Comunale. Altro dato singolare è quello della Sinistra per Matera con Angelo Cotugno che raccoglie da solo quasi la metà dei voti dell’intera lista della Sinistra. Poca fortuna e poco più di 100 voti totali per la lista dei Verdi. Un caso a parte è rappresentato invece dall’Udc che fa un sostanzioso passo indietro rispetto all’ultima consultazione in cui aveva portato a casa due consiglieri. Questa volta il solo Domenico Fiore è stato certamente confermato. Resta beffato invece Vincenzo Gasbarri, secondo per numero di preferenze e anche il consigliere uscente Vito Sasso con

192 preferenze resta fuori dal Consiglio. Di certo a guardare i numeri il partito ha probabilmente pagato un “effetto Cappella”. La mancata candidatura, per motivi personali, infatti del commissario cittadino capace di garantire oltre 600 voti di preferenza non è stata ammortizzata dai numeri del partito che cala notevolmente il proprio bacino di voti. Conferme e novità anche dall’altra parte della barricata: tra le civiche consensi larghi per Toto, Perniola e Angelino. Non ce la fa Bagnale mentre Tataranni dovrà attendere l’eventuale secondo seggio per il Mo. Ma. per sperare in una rielezione. Niente da fare nemmeno per l’ex consigliere comunale della Margherita Antonio Paolicelli mentre spiccano le novità di Alessandro Tortorelli e Biagio Vizziello eletti ambedue nelle liste di “Tosto sindaco”. Alleanza Materana oltre a Toto dovrebbe portare anche Giovanni Tortorelli come secondo consigliere mentre resta fuori per un pugno di voti Cesare Carmentano, ex assessore comunale nella prima giunta Buccico. Infine ilPdl dovela novitàè rappresentatada Cristoforo Cosola che risulta primo eletto. Si confermano Vizziello, Mazzilli e Nicoletti. Resta fuori per un pugno di voti Adriano Pedicini così come Francesco Rosmarino. Curioso il dato di Romeo Sarra che dopo il plebiscito (3700 voti in città) delle Regionali ne prende solo 152 al Comune contro i quasi 700 di due anni fa. Passo in dietro e delusione anche per Arfò con soli 83 voti. Tiene infine la compagine femminile nel nuovo Consiglio comunale. Saranno almeno in quattro. Oltre all’Antezza si aggiungono Brunella Massenzio, new entry e prima eletta per l’Italia dei Valori, Bruna Rondinone del Partito Democratico e Maria Pistone della Lista Stella. A queste potrebbe aggiungersi, dopo l’esatta ripartizione dei seggi, anche Antonella Paradiso del Pd. Almeno al Comune dunque le quote rosa sono garantite. p.quarto@luedi.it

LE IPOTESI SUGLI ELETTI

Cinque i consiglieri della Pdl, almeno dieci quelli delle civiche

Il Pd primo partito, segue Idv RESTANO ancora una serie di dubbi sulla composizione del Consiglio comunale anche perchè un pronunciamento ufficiale da parte della Prefettura arriverà solo dopo la proclamazione del sindaco cioè al termine del ballottaggio del 11 e 12 aprile prossimo. E’ iniziata comunque la sequela di interpretazioni sui numeri attribuiti alle liste per definire la distribuzione dei 40 posti in Consiglio comunale. Diverse le ipotesi in campo che hanno una serie di punti in Comune e qualche piccola differenza di fondo. Di certo essendo stato superato il 50 per cento dal centrosinistra il premio di maggioranza non sarà attribuito al ballottaggio ma va, da subito, alla coalizione di centrosinistra che ha raggiunto il 57 per cento dei voti. PRIMA IPOTESI - La ricostruzione, vicina al cen-

trosinistra, porta a 25 seggi per la coalizione, così distribuiti: 12 al Pd, 4 alla Lista Stella, 4 all’Italia dei Valori, 1 consigliere ciascuno ad Udc, Socialisti, Sinistra Unita, Popolari Uniti e Api, 5 consiglieri al Pdl (compreso il candidato sindaco Acito) e 10 consiglieri alle liste di Tosto (4 a Tosto sindaco, 1 al Mo.ma, 2 Alleanza Materana, 1 Matera Lab,1 Mpa e 1 a Io Sud). Con questo tipo di suddivisione i consiglieri del Partito Democratico eletti sarebbero: Nunzia Antezza 678, Carmine Alba 595, Nicola Trombetta 564, Angelo Rubino 389, Angelo Cotugno 362, Vito Tralli 333, Giovanni Scarola 314, Francesco Paolo Bianchi 310, Bruna Rondinone 281, Angelo Montemurro 279, Massimiliano Taratufolo 273, Antonella Paradiso 245. La Lista Stella eleggerebbe Angelo Lapolla 492, Vincenzo Massari 319,

Gianfranco De Palo 339, Maria Pistone 197. Quattro anche gli eletti per Idv Brunella Massenzio 396, Michele Paterino 171, Angelo Raffaele Sardone 158, Giovanni Morelli 139. Un consigliere ciascuno per i Popolari Uniti con Roberto Morea (118), i Socialisti Michele Lamacchia (389), Pasquale Lionetti di Alleanza per l’Italia e Angelo Raffaele Cotugno (424) per la Sinistra Unita e Domenico Fiore (323) dell’Udc. I cinque eletti del Pdl sono Cristoforo Cosola (421), Gianmichele Vizziello (398), Fabio Mazzilli (277), Emanuele Nicoletti (240), più Saverio Acito. I dieci delle civiche di Tosto sarebbero Tommaso Perniola (447), Giovanni Angelino (347), Alessandro Tortorelli (258) e Biagio Vizziello (209) per Tosto sindaco. Augusto Toto (412) e Giovanni Tortorelli (179)

Salvatore Adduce a passeggio per la città

per Alleanza Materana, Salvatore Caputo (124) per l’Mpa, Carlo Antezza (140) di Matera Lab, Marco D’Andrea (270) del Mo.Ma e Doriano Manuello (147) di Io Sud. SECONDA IPOTESI Non molto distante dalla prima ridurrebbe i consiglieri del centrosinistra (23 o 24). A rischiare a quel punto sarebbero soprattutto gli ultimi eletti di Pd (uno o due) e Idv. Potrebbe invece scattare un secondo consigliere al Mo.Ma (Ta-

taranni) ed uno anche a Liberi per passione (Calculli). Il calcolo rimane ricco di forti incertezze anche se il quadro complessivo non è affatto in dubbio. Circa 38 consiglieri, di quelli ora citati, sono pressocchè sicuri. Per gli altri due-tre bisognerà capire l’esatta attribuzione dei seggi da parte del Viminale e della Prefettura. Il ballottaggio scioglierà ufficialmente anche gli ultimi nodi. p.quarto@luedi.it

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LA NOVITA’

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Liste civiche e partecipazione. Fenomeno tramontato?

Anche in piazza si cresce “La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”. Nel 1975 Giorgio Gaber ci aveva visto giusto, indicando una strada tortuosa ma efficace lungo la quale far passare quel rapporto sottile che c’è fra politica e comunità. In passato le sorti dei piccoli centri dell’entroterra erano spesso nelle mani del sindaco e del parroco, Don Camillo e Peppone che senza differenza di latitudine geografica osservavano la realtà e la trasformavano in norme, leggi, consuetudini, tradizioni. Oggi quel binomio si è trasformato, evoluto, e le liste civiche hanno dimostrato che quelle comunità non vogliono più soltanto osservare da lontano, ma partecipare, dire la loro, divenire partner attivi. Matera, nell’ultimo mese, ha vissuto in prima fila questo fenomeno. Comizi elettorali fra le bancarelle del mercato rionale del sabato, feste in piazza per sbugiardare la politica che ricatta gli elettori, Beppe Grillo che racconta dal palco vizi e (poche) virtù del Belpaese. Senso critico, umorismo, un pizzi-

co di cinismo e nessuna pietà per chi usa la politica per i propri interessi. C’è un filo rosso che unisce Mimmo Genchi, Domenico Savino e Cinzia Scarciolla: quello della trasformazione che ognuno di loro ha coniugato con strumenti e metodi differenti ma senza che mai i toni del confronto fossero esasperati, laciando alla piazza il tempo e il modo di elaborare le riflessioni. Tutti sono indirizzati verso un diverso rapporto con le istituzioni che non le sostituisce ipso facto ma le coadiuva, ci collabora. La strada già percorsa ha aperto un vialetto che non può tornare ad essere ricoperto di erbacce, deve continuare ad essere curato e soprattutto calpestato dai cittadini. Il vero cambiamento ha tempi molto lenti ma non per questo inutili. Il cittadino-elettore ha il dirittodovere di pretendere, in questo lasso di tempo, che quell’esperienza non vada persa e che quei volti che abbiamo imparato a conoscere (alcuni forse con minore visibilità) diventino riferimento di un percorso di crescita sociale. a.ciervo@luedi.it

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di PIERO QUARTO

Angelo Tosto in un momento di pausa e confronto all’interno del suo comitato elettorale. La corsa verso il ballottaggio comincia ad entrare nel vivo (foto Videouno)

IL Popolo della Libertà di Matera fa quadrato intorno a Saverio Acito e fronteggia le conseguenze dello stress post elettorale . «Non è lui il responsabile del risultato del voto - spiega il coordinatore cittadino Nicola Rocco. Da poco si è conclusa la prima riunione successiva alle elezioni, la prima occasione per elaborare numeri, dati, risultati. In serata arrivano le dimissioni di Giuseppe Olivieri, coordinatore vicario cittadino che spiega la sua decisione: «Con la speranzadi non essere l’unico dirigente cittadino al quale sia rimasto un briciolo di coscienza e senso di responsabilità politica». «E’ un fulmine a ciel sereno - risponde Rocco - credo che il suo gesto sia legato allo scoramento anche sul piano personale perchè Olivieri ha avuto il senso di responsabilità di offrire la sua sua candidatura, senza gli esiti sperati. Mi auguro e gli chiederò di fare un passo indietro. Per tanti mesi è stato commissario del partito, si è attivato per tenere unite le tante anime del partito». I sondaggi di Sky News 24 che hanno seguito le fasi della campagna elettorale del candidato sindaco Saverio Acito,sono statiun flop.«Il risultato di Matera va molto al di sotto delle nostre aspettative. La differenza di 10 punti con il risultato regionale, è inspiegabile». Si può considerare una resa dei conti? «Credo che l’interruzione della giunta Buccico abbia creato una sorta di disillusione nell’elettorato. Nè possiamo sottovalutare la demonizzazione di ciò che è stato fatto e di quello che avrebbe potuto farsi, con una campagna strutturata controil Pdl.Unfenomenoche hasaputo raccogliere la sinistra e che, attorno a questo malcontento ha saputo ricompattarsi, presentando una corazzata Potemkin». Il vero snodo, però, non può non passare, secondo Rocco, dalla politica. «Il confronto televisivo tra i due candidati al ballottaggio la dice lunga sul fatto che sia ad Adduce che a Tosto non stanno tanto a cuore le sorti della città, ma sono più interessati a rintuzzarsi sul piano personale». Sulla fase cruciale che condurrà alla scelta del prossimo sindaco il Pdl avvierà sabato mattina una riflessione con i candidati e i neo eletti alla Regione per decidere il da farsi. «Abbiamo a cuore le sorti della città. Decideremo in base alla governabilità. Dubito fortemente che Adduce potrà concretamente e serenamente amministrare la città. Il numero degli assessorati e delle liste d’appoggio è chiaro. I calibri politici la cui visibilità va accontentata, saturano il numero dei posti disponibili. La questione comunale si intersecherà con tasselli regionali, un modo tipico del centrosinistra». Un ruolo di opposizione, quello del Pdl, che coincide con la nuova fase che il partito di appresta a varare con una riorganizzazione e una suddivisione per aree tematiche. «Siamo ad una nuova fase, stiamo creando una politica di rinnovamento. Vogliamo proporci sul modello della Lega. Non faremo opposizione fine a se’ stessa. E’ un compito che non ci spaventa perchè i nostri partiti di appartenenza ci hanno abituati ad essere da questa parte».


Matera

Giovedì 1 aprile 2010

Quattro consiglieri comunali eletti in via La Vista «Smentiti gli scettici, premiato un lavoro corretto»

Stella ora fa paura al Pd La lista del presidente della Provincia è la seconda forza del centrosinistra MATERA - E’di certo il grande vincitore politico di questa consultazione per le Comunali. Franco Stella e la sua lista “per Adduce” sfiorano il dieci per cento dei consensi. Mettono a tacere chiacchiericci e pettegolezzi e fanno un piccolo sgarbo al Pd. Non a tutto il Pd, sia chiaro, ma almeno ad una parte cioè quella che fino a pochi giorni prima della presentazione delle liste ha tentato di evitare la discesa in campo del presidente della Provincia. Problemi interni al Parti- Franco Stella to Democratico ma certo anche un’interpretazione sul ruolo politico che il Presidente della Provincia oggi, tanto più alla luce di questo risultato, rischia di assumere. Franco Stella ovviamente non cade nella tentazione di ingenerare polemiche anzi prova a smorzarei toni: «credo che la maggioranza del Pd sia molto soddisfatta di questo risultato», una frase sibillina in cui l’espressione la maggioranza sintetizza probabilmente la realtà dei fatti. Stella aggiunge: «abbiamo smentito probabilmente tutti quanti gli scettici ed abbiamo dato una prima e forte risposta. Ora posso aggiungere di fronte alle voci che mettono in dubbio il mio impegno per Adduce al ballottaggio che Adduce farà il sindaco e noi lo appoggeremo. Ci sono già dei manifesti in città con un mio messaggio che non solo ringrazia gli elettori ma indica anche la strada che noi vogliamo seguire. Con Adduce».

Insomma nessuna tregua enessunvoto inliberauscita da parte del Presidente della Provincia che anzi su Tosto aggiunge: «io traditore? Dipende da cosa significa, se per traditori si intendono coloro che fanno le loro scelte in maniera autonoma ed indipendenza ed allora io mi posso definire un traditore. Sono uno che non sempre condivide tutto quello che gli altri pensano». Poi il Presidente della Provincia ritorna su un discorso più propriamente politico e sottolinea un dato pesante o meglio che avrà un peso nelle scelte politiche future: «siamo diventati la terza forza politica di Matera città, dopo il Pd e il Pdl ci siamo noi. Abbiamo fatto una campagna elettorale senza alcuna parata di ministri e sottosegretari e pure con un lavoro corretto abbiamo rafforzato questa lista». Quattro saranno con ogni probabilità i consiglieri che la “lista Stella” porterà in Consiglio comunale e chiave sarà inevitabilmente il ruolo che finiranno per svolgere. Franco Stella non anticipa nulla ma certo di fronte ad una vittoria di Adduce spiega: «noi abbiamo le risorse umane per poter garantire ad Adduce la migliore attività possibile. Lavoriamo e lavoreremo perchè questo possa avvenire». Un messaggio chiaro anche per il futuro. Adduce prima ma anche il Pd poi dovranno fare i conti con Stella. Non una meteora ma una nuova realtà in campo. p.quarto@luedi.it

«Sosterremo Adduce con forza al ballottaggio»

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17 Bernalda Il primo cittadino emozionato al momento della consegna della fascia

Tutti i risultati dei comuni della provincia di Matera

Chiruzzi porta la concordia Durante la proclamazione ufficiale applausi per tutti gli eletti di FABIO SIRAGO BERNALDA - Dopo i caroselli di auto e i cortei a piedi su corso Umberto, la gioia del centrosinistra ha gremito la sala consiliare del palazzo municipale. Qui ad attendere la fase dell'investitura ufficiale di Leo Chiruzzi c'erano tantissime persone, cittadini comuni, che hanno ascoltato, applaudito e sorriso per il bel risultato raggiunto. Intanto, nella sala mentre il neoeletto primo cittadino passeggiava tra i saluti e l'emozione, c'era chi commentava la lunga giornata elettorale appena trascorsa, chi ripercorreva i trenta giorni di campagna elettorale e chi salutava gli eletti che formeranno il consiglio comunale per i prossimi cinque anni. Poi tutti in silenzio quando si è dato spazio alla formula ufficiale per l'investitura ufficiale di Leo Chiruzzi a sindaco, parole quelle lette che più volte sono state interrotte dagli applausi. Ovazioni che sono giunte anche alla lettura dei nomi che comporranno il consiglio comunale. E qui da sottolineare che, nonostante in sala erano presenti nella grande maggioranza sostenitori del centrosinistra, tanti applausi sono stati rivolti an-

Salandra L’analisi del voto degli sconfitti

Visceglia: «All’appello mancano i numeri del Pdl»

Chiruzzi indossa la fascia di sindaco dopo la proclamazione

che ai candidati eletti per l'opposizione. Ecco, si può dire che se il buon giorno si vede dal mattino, allora, la città potrà assistere a lavori in sala consiliare sotto la luce della cooperazione tra le parti. E la conferma della trasparenza è giunta quando Chiruzzi, con la fascia tricolore, ha invitato i giornalisti a porre le domande alla luce del giorno e non in disparte. E nel suo primo commento, come già fatto in matti-

A Irsina trionfo rosa IRSINA - Da Comune “rosso” a comune più rosa dei cinque della provincia di Matera in cui si è rinnovato il consiglio comunale. Tra i banchi dell’assise municipale, infatti, siederanno ben sei rappresentanti del gentil sesso. Quasi la metà dei consiglieri. Quattro le elette in maggioranza, con la lista capeggiata dal neo sindaco Raffaele Favale:Eufemia Cansoniere (108 le preferenze ottenute), Giovanna Pepe (75), Sapia Paci (114) e Eufemia Verrascina (112). Entrano in consiglio, anche se tra le fila dell’opposizione la candidato a sindaco di “Centrosinistra per Irsina” Eufemia Rosa Dicandia e Anna Maria Amenta, eletta nella stessa lista con ben 130 suffragi. Un rappresentanza significativa e qualificata che costituisce la seconda novità per Irsina, dopo la vittoria del Pdl in una roccaforte storica del centrosinistra. Mai dal dopoguerra ad oggi, infatti, ad Irsina le urne avevano premiato un’amministrazione di colore diverso, fatta eccezione per un breve lasso di tempo in cui al governo cittadino c’era stata una civica. La vittoria di Favale segna un momento di discontinuità forte, avvalorato dai numeri. Le sinistre, infatti, non possono neanche avere il rimpianto di aver corso separate. Anche i consensi ottenuti dalla lista di Achille Furioso di Sel, infatti, sommati a quelli del centrosinistra non avrebbero consentito il sorpasso a Favale. Segno che tra gli irsinesi c’era voglia di cambiamento m.agata@luedi.it

nata dopo il risultato ufficiale che lo ha dichiarato primo cittadino, non potevano mancare di certo i ringraziamenti alla città e a tutti quanti hanno creduto in lui e nella sua squadra. Al termine della seduta tutti davanti alla sede centrale del centrosinistra e poi direzione sede Italia dei Valori per assistere al pubblico incontro organizzato da Nicola Benedetto che ha ringraziato la città per l'elezione al consiglio regionale.

SALANDRA - E’ sereno Vincenzo Visceglia. Pronto a fare un’opposizione vigile e costruttiva al riconfermato Giuseppe Soranno. Con la lista “Per Salandra Unita” non è riuscito ad andare oltre il 37,7% (821 i voti ottenuti) e a scalzare il sindaco uscente. Anche se i conti non tornano. «E’ stato un voto “strano” - commenta al Quotidiano - Fino alla sera prrima del voto lo stesso Soranno non confidava in una vittoria così ampia. Gli umori della piazza lasciavano pensare a una partita che si sarebbe giocata sul filo dei voti: un centinaio non di più. All’appello mancano i voti del Popolo della Libertà, con cui avevamo stretto un’alleanza e composto la lista.». Basta incrociare il dato delle elezioni regionali con quello delle comunali per rendersene conto, fa notare Visceglia. I candidati del centrodestra alla Regione, infatti, hanno totalizzato circa 450 voti, quelli al consiglio comunale le metà. «Significa che - dice Visceglia - o qualcuno non si è impegnato alle stesso modo per le due competizioni elettorali o che i candidati espressione del Pdl in lista per il Comune non hanno esercitato abbastanza appeal sull’elettorato locale». In effetti, oltre a Visceglia, eletti tra le fila della minoranza risultano con 184 preferenze Berardino Iula, in passato

consigliere provinciale dell’Udeur, Emanuele Soldo (111) di Sinistra ecologia e libertà, e Domenico Coppola (97) anche lui di centrosinistra. Chiarissima, dunque, l’analisi del voto di Vincenzo Visceglia che in ogni caso ritiene chiusa la partita elettorale. «Prendiamo atto della sconfitta- conclude Visceglia - siamo, in ogni caso, pronti a mantenere l’impegno assunto con i cittadini che ci hanno accordato la loro fiducia a tenere la guardia alta su tematiche sentite, come quella della discarica e e di tutte le problematiche ambientali connesse. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Montalbano Primo giorno in Municipio per il neo sindaco

Devicenzis già al lavoro Di Sanzo il vincitore del braccio di ferro a sinistra di ANNA CARONE MONTALBANO JONICO Già all'opera il neoeletto sindaco di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis che dopo la festa della proclamazione degli eletti e del ringraziamento, avvenuto nella stessa serata di martedì, ieri mattina, era a lavoro nella casa municipale. E' tornato il silenzio nella città jonica, dopo una chiusura al vetriolo della campagna elettorale che ha visto schierati due liste civiche “Montalbano nel cuore”capeggiata da Giuseppe Di Sanzo di “Sinistra e Libertà”, e la vincente “Montalbano città” capeggiata da Enzo Devincenzis del centrodestra, contro la lista di centrosinistra “La Svolta” capeggiata da Piero Marrese. Due, dunque, le liste vincenti: quella di Devincenzis che ha conquistato il comune e quella di Di Sanzo che ha conquistato la sconfitta di Marrese, tutti uniti dinanzi al municipio, mar-

tedì mattina, per i festeggiamenti. La campagna elettorale locale ha avuto risvolti anche per i candidati alle regionali sostenuti dalle varie liste con un centrosinistra che in totale ha conquistato oltre 2100 voti di cui 165 per Sinistra e Libertà che faceva riferimento a Di Sanzo e 322 voti di Rocco Appella, un candidato locale per il movimento Idea, che per il comune ha con-

quistato nella lista di Di Sanzo solo 55 preferenze. Buono anche il risultato conquistato dalla lista di Magdi Cristiano Allam, con un altro candidato locale, Ciccio Amendola, medico di medicina generale, arrivato primo nel materano. Ancora perplessità suscita, invece, nel paese il risultato di Leonardo Giordano, sindaco uscente che ha preso a Montalbano

1308 preferenze. Un risultato in netta dissonanza con i 1979 voti della lista di Devincenzis che lo sosteneva, considerato, altresì, che tanti elettori pur avendo scelto per le comunali altre liste, hanno votato lui alla Regione in quanto considerato unico nel sostenere con forza una politica di sostegno e promozione del metapontino troppo spesso lasciato ai margini dagli amministratori regionali. E' il tempo dell'impegno e della riflessione e se gli amministratori eletti hanno promesso impegno e abnegazione per la città, i consiglieri di opposizione della lista “La svolta” hanno, da parte loro, espresso la volontà di lavorare per la promozione del bene dell'intera comunità pronti a collaborare con gli amministratori ma sempre con spirito di vigilanza e attenzione perché: «Tutto sia realmente fatto per il bene di tutti e non di pochi eletti», punto cardine della loro campagna elettorale.

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Giovedì 1 aprile 2010


COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città I dati della Prefettura sulle preferenze alle liste e ai candidati

18

Giovedì 1 aprile 2010

La sinistra unita non sfonda. In consiglio solo Cotugno candidato sindaco Salvatore Adduce 18.694 48,47

Popolari Uniti

595

1) ANGONA Patrizia

2) AMOROSO Massimo

199

2) BIANCHI Maria Giuseppa

3) AULETTA Vito Antonio

64

4) ANTEZZA Annunziata

678

4) BRUCOLI Maria Rosaria

5) BELFIORE Emanuele

117

5) CANTORE Marisa Mariuccia

6) BIANCHI Francesco Paolo

310

7) CARELLA Michele 8) CONGIU Alessandra

2,75

8,49

2,73

1) ALBA Carmine

Partito Socialista

CANDIDATI che non credono nemmeno in loro stessi. Un vero paradosso. Ma è quanto verrebbe da pensare se si analizza il dato “singolare”, e per certi aspetti umoristico, che emerge scorrendo le liste dai candidati alle comunali di Matera e guardando i numeri delle preferenze ottenute. Tante persone aspiranti alla carica di consigliere hanno ottenuto un risultato che fa riflettere cioè zero voti. Non si sono nemmeno votati da soli? Non hanno ottenuto preferenze nemmeno dai più stretti familiari come mamma, papà o fratelli? La cosa fa sorridere ma induce ad una riflessione sull'enorme numero di liste presentate e, soprattutto, sullo spropositato numero di candidati. Ma ancora di più il dato dei “candidati a zero voti” fa riflettere sull'effettivo interesse per la politica dei singoli candidati. Il fenomeno dei candidati senza voti non è affatto trascurabile ed interessa, indistintamente, le coalizioni di centro destra e centro sinistra oltre, naturalmente, le liste civiche. Su 721 persone in corsa per le comunali di Matera ben 86 non hanno preso alcun voto. Si tratta, più precisamente, del 12% dei candidati. Che diventano il 16% se aggiungiamo le 29 persone che hanno preso soltanto un voto (forse il proprio?).

Sinistra Unita

Udc

I Verdi

3,63

3,04

3,3

0,38

79

1) LAMACCHIA Michele

389 1) CASAMASSIMA Giovanna

38

18

2) AMICO PADULA Vito

16

2) ANDRULLI Michele

222 2) DELL'ACQUA Maria Grazia

119

9

3) BERNARDO Rosina

4

3) ARMELI IAPICHINO Aurora

1 3) DIMARZIO Simona

19

4) BRACCIALE Francesco Tommaso32

4) AUTERA Leonardo Antonio

0 4) FELLINE Roberta

8

6

5) CANTERINO Giuseppangelo

49

5) BAMUNDO Antonella

47 5) LOBOSCO Carmela

43

5) CRISTALLO Silvio

6) CICORELLI Angelo

9

6) CHIAROLLA Emilio

56

6) BARBARITO Giuseppina

16 6) OLIVIERI Raffaella

14

28

7) CONFUORTI Lucia

13

7) COLONNA Giovanni

45

7) BOLLETTINO Domenico Antonio 26 7) ABBATANGELO Filomena

23

8) CORETTI Rosario

25

8) CONFUORTI Emanuele

8) CAGGIANO Carmine

9) COTUGNO Angelo Raffaele

362

9) DE BIASI Giuseppe

6

10) CUCARI Giovanni

107

10) DI LECCE Francesca

11) D'ALESSIO Filomena Anna 12) DE PASQUA Giuseppe

71 165

6

La lista con il maggior numero di candidati che non hanno preso nemmeno una preferenza è quella dei Verdi: su trenta candidati ben 20 non hanno ottenuto alcun voto. Segue la lista Scarciolla Sindaco con 27 candidati e 8 esponenti a zero voti. Dunque molti hanno prestato la propria

Alleanza per l’Italia

1) GIORDANO Antonio

18

identità solo per fare, con un brutto termine, i “riempi lista”? Ma che senso ha? Il dato evidenzia altri aspetti su cui ragionare: non sempre il numero elevato di candidati serve a garantire voti alla lista. Forse conta di più la motivazione personale o il programma che si propone o per cui ci si batte. Altra considerazione: se si è registrato un alto tasso di candidati a zero voti significa che le cosiddette “liste condominiali” non hanno avuto successo; nel senso che se erano state concepite per aggregare voti ricorrendo a genitori o parenti stretti del candidato ciò non è accaduto. Questo significa che i materani hanno seguito logiche diverse nel dare la propria preferenza, magari valutando i candidati per quelle che sono le loro capacità a prescindere dai rapporti di parentela. Una logica dettata dal buon senso a cui si sono uniformati, paradossalmente, anche gli stessi candidati. Con l'estrema conseguenza di non votare nemmeno per se stessi ma di utilizzare il proprio voto in maniera più “costruttiva”. Perciò alla luce anche di queste considerazioni, l'esito del ballottaggio tra Tosto e Adduce non è affatto scontato. Giovanni Martemucci

Pdl

9,38

1) BERTUGNO Giuseppe

4 1) CASSANO Antonio Valeriano

2

1) CANNARILE Angelo

40 1) ACITO Vincenzo Mario

192

1) AIUDI Guido Maria

7

2) BIA Domenico

3 2) CATALANO Pietro Cosimo Dam.

3

2) FESTA Giovanni

19 2) BARENZANO Giacomo

47

2) ANTEZZA Davide

3

1

3) SARRA Eustachio

13 3) BASILE Egidio

15

3) ARFO’ Corrado Sebastiano

6

4) SOLDO Michele

0 4) BENEVENTO Rosa Maria

3) CANNITO Paolo 4) COTUGNO Angelo Raffaele

56 3) DE BELLIS Giancarlo 424 4) DE BELLIS Silvestro

0 5) BRANDINO Francesco Paolo

53

5) BIANCULLI Silvana Pacifica

6) CURTI Emanuele

103 6) DEL GIUDICE Antonio

50

6) DI CESARE Ignazio

0 6) BRUNETTI Marco

42

6) BOLETTIERI Paolo

68

0

7) DE RUGGIERI Edoardo G.

152 7) FABIANO Nicola

10

7) MASTRONARDI Antonia

0 7) CASERTA Giuseppe

21

7) CALCIANO Barbara V.

66

7 8) BERARDI Michele Vito

7

8) FIORE Antonio

45

8) CALICCHIO Nunzio

78

94 8) FAVOINO Giuseppina

10 8) CINNELLA Anna

8) LAMACCHIA Carmine

2

9) SCALCIONE Francesco

6 9) CISTERNA Antonio

75

9) CAPOZZA Cosimo Damiano

79

10) CASALINO Giuseppe

65

4

11) CASTELLO Giuseppe

20

12) CATALDI Antonio Carmine

59

0

9) LAMACCHIA Angelo

3 9) FERRARONI Gedeone

28

10) CORONELLA Luciano

16

10) CIPOLLA Donato Antonio

30 10) CALIA Nicola

0

10) LILLI Tommaso

5 10) FIORE Domenico

323

10) BIA Ignazio

0 10) CLEMENTE Ugo

11) DI PIZZO Egidio

28

11) D’ADAMO Emanuele

29

11) COLAIANNI Arcangela

11 11) CASOLARO Nicola

0

11) MALIHI Lahcen

0 11) GASBARRI Vincenzo

225

11) MARTINO Giovanna

1 11) COLELLA Gennaro

12) FESTA Enzo

18

12) DI LIDDO Marco

49

12) CONTE Luigi

34 12) COSOLA Michele

15

12) MATERA Maria

0 12) GIORDANO Nicola

7

12) GUIDA Pasquale

0 12) D’ADAMO Antonella

15 13) COSOLA Antonio

26

13) MONTEMURRO Giacinta

21 13) GRILLI Mario

0

13) CAPPIELLO Caterina

0 13) DE NICOLAIS Ruggiero Luigi

28 14) INTROCASO Antonello

0

14) FONTANA Eustachio

0 14) DE PALO Gianfranco

2 15) LONGO Antonio

0

15) OLIVIERI Ignazio

27 16) MELE Vito Nicola

24 15

13) FONTANA Maria Francesca

15

13) DI CUIA Stefania

137

13) D'ERCOLE Francesco Paolo

14) DI LECCE Nunzia

29

14) GIANNOTTA Ottavia

33

14) ELETTRICO Antonio

113

14) DONADIO Antonio Carmine

0 14) DE ROSA Vincenzo

0

14) MUSILLO Rossano

0

15) PANETTA Gianfranco

34

15) COSOLA Cristoforo

421

16) SEGRETO Massimo

0 16) FABRIZIO Chiara Rosa

26

16) DE MICHELE Annalisa

17) MONTEMURRO Rossella

1 17) FORTUNATO Filippo Cosimo D. 76

17) DI BARI Piergiorgio

109

18) DI PEDE Francesco Paolo

124

19) FESTA Cosimo Damiano

20

15) FERRARA Antonella

17

15) FINAMORE Francesco

5 15) DESANTI Luigi

16) DISO Pierluigi

166

16) IACOVONE Francesco Paolo

30

16) FRANCIONE Mariangela

34

16) GIORDANO Nicola Marco

0 16) GRIECO Antonio

17) GIORDANO Angelo Raffaele

142

17) LOGALLO Vito Michele

4

17) GIALDINO Gianluca

76

17) IACOVINO Giuseppina

0 17) LIONETTI Pasquale

211

17) RAUCCI Antonio

18) FERRARA Michelangelo

127

18) LOMURNO Paola

7

18) GIORDANO Vincenzo

76

18) IACOVONE Pasquale

5 18) MARAGNO Giovanni

139

18) ROGGES Giovanni

20 18) MIRAGLIA Pancrazio

0

18) FRANGIONE Rosa

0 18) GAGLIARDI Francesco

19) GALATI Vincenzo

169

19) MATTEO Antonio

53

19) GRIECO Giambattista

60

19) LA TORRACA Pasqualina

4 19) MARTINO Oronzo

27

19) STELLA Daniele

10 19) MIRIELLO Alfredo

3

19) CICCHETTI Grazia Maria

0 19) GASPERINI Caterina

20) GRAVELA Luigi

217

20) MONTEMURRO Eustachio Vi.

96

20) GRIECO Michele

20) LABARILE Michele

1 20) MARTULLI Michele

75

20) VIZZIELLO Emanuele

21 20) MIRIELLO Cataldo

0

20) PELLEGRINO Valentina

0 20) GURRADO Ottavio

21) GUARINI Simonetta

112

21) MORCINELLI Nunzia

13

21) LABBRUZZO Ida Anna Rita

16 21) MONTEMURRO Mario

21

21) CANCELLIERE Stefano

4 21) MORELLI Francesco Paolo

22) LOPERGOLO Fortunato

0 22) MODARELLI Massimo

0

22) CARBONE Pietro

23) LUNALBI Giuseppe

1 23) MORCINELLI Vito

14 21

22) LATERZA Luca Giacinto

101

23) MAGNO Giuseppe

23) MANICONE Francesco Paolo

234

23) PADULA Sergio

24) MARIANI Tommaso Paolo

195

24) PAOLICELLI Maria

10

73 8

24) MAZZONE Rocco

22 24) PETRONELLA Gianfranco

25) MASCIANDARO Francesco Paolo99

25) PAPAPIETRO Grazia

26) MONTEMURRO Angelo

279

26) PASSARELLI Emanuele

50

26) MAZZEI Milena

18

27) PELLEGRINO Emanuele

10

27) MINERVINI Lucia

24

27) MORELLI Francesco Paolo

110

28) PENTASUGLIA Pasquale

19

28) MONTEMURRO Paola

77

28) NATRELLA Carmela

0 28) ROBERTI Cosimo Fiorenzo

29) PARADISO Antonella Nicoletta 245

29) PERAGINE Eustachio

16

29) MORELLI Giovanni

139

29) PASCALE Francesco

0 29) SMACCHIA Gerardo

30) RONDINONE Bruna

281

30) PERNIOLA Giovanni

5

2 30) STELLA Giovanni

31) RUBINO Angelo

389

31) PETRAGALLO Vito Antonio

32) SCAROLA Giovanni

314

33) SCASCIAMACCHIA Francesco

27) MORETTI Filippo 28)NUZZOLESE Antonio

8

24) MARTINELLI Emanuele

114

25) MASSENZIO Brunella

396 3

21) FRACCALVIERI Nicola Mario

65

22) LAMACCHIA Francesco Paolo 26

0 22) LAMACCHIA Francesco Paolo

23) LACATENA Dario, Michele

0 23) NATRELLA Maria Rosaria Gi.

0

23) LAMACCHIA Ignazio

0 23) LAPOLLA Angelo

24) RONDINONE Rocco

3 24) NICOLETTI Debora, Noemi

7

24) SCALCIONE Paola

0 24) LATERZA Francesco Nino

18

24) MAZZILLI Fabio

277 240

492

23) LATORRE Claudio

25) CONTINANZA Maria Leonarda

0 25) PERAGINE Valeria

9

25) LAMACCHIA Pietro

0 25) LATRONICO Pietro

30

25) NICOLETTI Emanuele Maria

26) SACCO Graziella

1 26) PORCARI Pasquale

26

26) CORETTI Giovanni

0 26) PERSIA Gianpiero

5

26) OLIVIERI Angela

0 26) LOPARCO Donato Nunzio

52

26) NINNI Cosmo

36

27) COSOLA Nunzia

1 27) RAUCCI Michele

38

27) OLIVIERI Grazia

0 27) MARATIA Giovanni Lorenzo

31

27) OLIVIERI Giuseppe

0

28) FIORE Giuseppe

0 28) RIZZI Bruno

2

28) LAMACCHIA Felice

0 28) MARTELLI Giuseppe

4

29) GUANTI Bruno Nicola

17 29) ROMANELLI Pasquale

1

29) FIORE Cosimo Damiano

0 29) MASSARI Vincenzo

30) DE SALVO Cristian

18 30) ROSSI Nicola

1

30) CUSCIANNA Francesca

0 30) NICOLETTI Emanuele

97

31) RICCARDI Nicola Giovanni Maria 2 31) TRAGNI Giuseppe

32) RANIERI Giovanna

31

32) PAOLICELLI Filomena

28

32) ROSIELLO Vincenzo

11 32) VOLPE Donato

92

33) RICCIARDI Paolo

17

33) PATERINO Donato Michele

171

33) RUSSO Francesco Lucio

13 33) PARTENOPEO Maria

34) STANO Valerio

51

34) RONDINONE Emanuele

35

34) PERRINO Ignazio

69

34) SCALCIONE Eustachio

0

34) SASSO Vito

35) SURDO Paola

86

35) RUSCIGNO Michele

35) RONDINONE Antonio

79

35) STELLA Sante

4

35) SERINO Paolo

36) STIGLIANO Claudio

4

198

25

1 47

28) PAPAPIETRO Giovanni

133

319

29) PARADISO Francesca

121

68

30) PASCALI Rocco Luigi

47

8

31) RUBINO Nicola

25

31) PARENTE Maria Chiara

6

31) PEDICINI Adriano

226

5

32) RUGGIERI Beatrice

31

32) PELLEGRINO Giovanni

100

32) PRETE Antonella

70

6

33) SANSOLINI Anna Maria

33) PISTONE Maria

197

33) PRIMO Stefano

51

0

34) RUBINO Eustachio

58

34) RICCARDI Tiziano

24

1

35) SABINO Michele

77

35) RONDINONE Rosa

40

36) STOLA Valentina

0

36) SANSONE Antonio

152

36) ROSMARINO Francesco Paolo 212

105

37) SALFI Donato

192

36) TARATUFOLO Massimiliano

273

36) SABINO Anna

11

36) SARDONE Angelo Raffaele

37) TRALLI Vito

333

37) SANTANTONIO Nicola

17

37) TRALLI Francesco

67

37) TOMA Addolorata Maria

5

37) TACCARDI Giovanni

9

37) SCARPA Luigia

38) TROMBETTA Nicola

564

38) SANTARSIA Massimo

19

38) TRIZIO Marino

85

38) TRALLI Mariella

2

38) TAFUNI Carlo

4

38) SERRAVEZZA Antonio

39) VALENTINO Vincenzo

187

39) SINISCALCHI Carmela

13

39) TRALLI Simone

20

39) ZIMMARI Angelo

23

39) TATARANNI Nicola

1

40) VITULLI Francesco

173

40) VENEZIA Filomena

9

40) VITAGLIANO Lucia

9

40) ZUCCARO Feliciana

9

22) DI CESARE Cosimo Damiano

31) PALADINO Paolo

113

13

4 25) PORCARI Eustachio Vincenzo 191

13

173

0

10

40) SCHIUMA Maria Paola

20) FITTIPALDI Domenico

0 22) NATALE Vincenzo

30) PERNIOLA Angela

6

31

21) COLUCCI Angelo Domenico

24

158

9

19

22

30) NICOLETTI Vito Davide

9

15 21) INGLESE Vito

116

25) MAZZIOTTA Rocco

28 27) RONDINONE Eustachio

9

3 15) D’ERCOLE Addolorata

13

118

13) COLONNA Anna Bruna

18

15) GRIECO Cosimo Damiano

3 17) MIGLIONICO Maria Antonietta

86

14) CORETTI Emanuele

185

16) PASSAVANTI Giacomo

113

104

339

15) DI PEDE Vincenzo detto Enzo

10

188

8

19 9) BONAMASSA Antonio

22) MOREA Roberto Giuseppe

9

5) MARTIELLO Paolo

20

98

4) BELGRANO Cristian

81

13) DE ROSA DE LEO Michele Ant.

22) LECCI Agostino

121

83

80 5) DECESARE Domenico

9) CARLUCCI Francesco Paolo

21) LOGALLO Fabio Giuseppe

14,57

12,39

46

0

5.622

Stella per Adduce

9) CONTINI Raffaele

115

candidato sindaco Francesco Saverio Acito

Il paradosso dei tanti candidati a zero voti

8

3) BONAMASSA Daniela

19

11

38) SARRA Romeo Emilio

152

39) TARATUFOLO Francesco Paolo 4

39) VIOLANTE Vincenzo

72

40) VOLPE Pietro

40) VIZZIELLO Giovanni

398

15

106

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23,86

Italia dei Valori

COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città

Il numero alto di liste ha portato ad un fenomeno non comune, 86 persone senza neanche una preferenza

Idv sfiora la doppia cifra

Partito Democratico

Giovedì 1 aprile 2010


COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città I dati della Prefettura sulle preferenze alle liste e ai candidati

20

Giovedì 1 aprile 2010

COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città

Giovedì 1 aprile 2010

candidato sindaco

Savino sorpresa a metà

candidato sindaco

candidato sindaco

Domenico Genchi

Exploit dell’aspirante sindaco, ma il simbolo si ferma sotto il 3%

21

Cinzia Domenico Scarciolla Savino

candidato sindaco Angelo Tosto 10120 26,23% 1.215

1.153

1.766

3,15

2,99

4,58 Matera cinque stelle

Alleanza Materana

Mpa

Matera Lab

MO. MA

Io Sud

Liberi per passione

Matera Cambia

Scarciolla sindaco

9,03

3,74

2,14

2,08

3,06

1,91

1,78

2,66

0,99

1)PERNIOLA Tommaso

447

1) BECUCCI Luciano

72

1) DI CUIA Francesco Paolo

95

1) ANTEZZA Carlo

2) ADORISIO Francesco

16

2) BUONO Eustachio

35

2) ANDRULLI Domenico

53

2) BANDIERA Luciano

8

2) ANGELASTRI Francesco

3) AMORUSO Armando

7

3) CAIVANO Carmela

1

3) ANTEZZA Donata Maria

0

3) BARBARO Raffaele

14

3) BRUNO Cosimo Damiano

33

4) CANCELLIERE Maria Clara

2

4) BARBAFOLTA Bruno Domenico 18

4) BELGRANO Tommaso Fra.

70

4) CAGGIANO Peppe

5) ANGELINO Giovanni

347

5) CANTERINO Maria Rosaria

0

5) BURDO Angelo

113

5) BRAIA Angelo Raffaele

18

5) CASAMIA Luigi Alberto Massimo 40

5) CANZONIERE Giuseppe

6) BAGNALE Salvatore

203

6) CAPPIELLO Antonio

78

17

6) CAMPANELLA Giovanni

7

6) CLEMENTE Angela

0

7) CALCULLI Mariantonietta

26

7) CARBONE Giovanni

5

8) CALIA Rocco

37

8) CARMENTANO Cesare Nicola 168

9) CHISENA Francesco

40

9) CIFARELLI Mitja

10) COPETA Ferdinando Maria

64

11) D’EUFEMIA Giuseppe

4) ANDRISANI Nicola

6)CAGGIANO Michele

1) D’ANDREA Marco Igino Nicola

270

1) ARLEO Salvatore

19

1) ANDRISANI Emanuele

2

1) ALTIERI Vincenzo

40

1) SARCUNI Maurizio

61

1) BORRACCIA Piermichele

22

18

2) BARBARO Liliana Andrea

40

2) ANTEZZA Grazia

3

2) BENNARDI Domenico

49

2) SCARCIOLLA Caterina

46

2) CASTORO Saverio Pompeo

33

35

3) BRUNO Carlotta

3) CASSETTA Giovanna

2

3) CALIA Angela

13

3) SCHIUMA Tommaso

3) CIANNELLA Francesca

21

4) DI CUIA Marika

2

4) CAMARDO Michelangelo

90

4) PISCIOTTA Paola

41

4) CIFARELLI Giudino

48

7

5) IACOVONE Maria Rosaria

3

5) CAMERINI Roberto

15

5) TODISCO Stefano

1

5) CIUFFREDA Francesco

13

6) CAPPIELLO Francesco

8

6) MORANO Maria Antonietta

7

6) CIFARELLI Lucia

9

6) AMOROSO Marilena

1

7) DI CECCA Antonio

1

7) DI CECCA Ludovico

3

2

4) BUONSANTI Nunzio

7 10

5

13

6) COSOLA Valeria Antonia Maria 24

3

7) CIFARELLI Antonio

63

7) COLANGELO Francesco

17

7) CARPENTIERI Carmine

8

7) PERNIOLA Giuseppe

2

7) COLIZZI Danilo

8) CAPUTO Salvatore

124

8) CINNELLA Eugenia

15

8) CONTE Francesco Paolo

51

8) CINNELLA Anna

9

8) RUGGIERI Maria Rosaria

0

8) CONTINI Giuseppe

18

8) PIPITONE Luigi

3

8) DI SANTO Nunziata

0

9) CESARINO Sergio

3

9) COLONNA Antonia

3

9) ANDRISANI Saverio Giuseppe

10

9) CONTINI Beniamino

143

9) TOMASELLI Tiziana

0

9) DARAIA Nicoletta

12

9) MANICONE Antonio

0

9) FALCICCHIO Palma

10

10) DADDIEGO Carmine Leonardo 93

10) COLANGELO Maria Teresa

0

10) CONTEDUCA Giovanna

6

10) DE SANTIS Giorgio

11

10) CONTINISIO Luigi

3

10) TRALLI Paola

0

10) DELL’ACQUA Francesco

95

10) GIACULLI Maria

3

10) FRANCIONE Roberta

13

23

11) DARTIZIO Giuseppe

11) COLONNA Caterina

0

11) CONTINI Rocco

22

11) DI CECCA Saverio

12

11) DI MATTEO Marco

14

11) IACOVAZZI Vito

11) LATORRE Adriano

0

11) GRAVELA Dalia

37

12) DIBELLO Donatella Maria

22

12) DI TARANTO Eligio Maria

47

12) CHETTI Rosanna

23

12) DAMONE Laura

5

12) DI CECCA Salvatore Nicola Dom. 18

12) DI PEDE Angelica

14

12) D’AMBROSIO Vincenzo

14

13) DI CUIA Donato

36

13) FAZZINO Antonio

12

13) DI MARZIO Angelo

0

13) DI SABATO Angelo

6

13) DI CUIA Piero

89

13) DI STEFANO Antonella

4

13) DI PEDE Gianluca

14) DRAGONETTI Francesco

66

14) GIORDANO Vincenzo

7

14) DI NISI Tiziano

0

14) FILOTICO Chiara

2

14) DI LEO Massimiliano

0

14) FERRONE Mariangela

7

14) MORCINELLI Giuseppe

15) GRIECO Maria

4

15) DONNOLA Domenico

2

15) LAPADULA Marzia

7

15) DI STEFANO Angelo

4

15) FIORE Luigi

86

15) DI LECCE Vincenzo

6

16) FASANO Nicola

5

16) GAUDIANO Anna Maria

18

15) GAUDIANO Vito

3

3

0

7) CALABRESE Gianfranco

140

2,65

16) GIASE Francesco

28

16) IACOVONE Vincenzo

53

16) FERRANTE Michele

9

16) LOSIGNORE Domenico

17) L’ANNUNZIATA Pasquale

26

17) LAMACCHIA Francesco Paolo

12

17) FERRARA Angela Adriana

0

17) LUCERI Vincenza

18) LOBEFARO Giuliano

8

18

17) FESTA Maria Annunziata

20

17) GIORDANO Anna Pia

37

18) KLANAC Adriano

13) DINARDO Saverio

36

13) CARLUCCI Cosimo Damiano

2

13) MATERA Manuela

28

14) FILIPPETTI Francesco

81

14) LIUZZI Salvatore

0

14) MATERDOMINI Antonio

8

15) FIORE Angelo

31

15) GALANTE Paolo

0

15) MERCADANTE Vito

7

16) GRIECO Giusy

7

16) GIUSTO Michele

48

16) RIZZI Giuseppe

1

16) MOLITERNI Pietro

52

2

17) IACOVONE Anna Teresa

8

17) GRANDE Grazia

37

17) CIANNELLA Giuseppe

17) PACE Domenico

13

14

18) PAOLICELLI Michele A.V.

12

18) LAPOLLA Pierluigi

13

18) MAURIELLO Alessandra

1

18) PAPAPIETRO Giuseppe

21

19) MARTINELLI Vincenzo

5

19) PERRINO Giovanni

19) GATTI Francesco

4

19) LAMACCHIA Marianna

7

19) PAPAPIETRO Vito

3

20) LA NOCE Giovanni

9

20) LOTITO Vita Domenica

1

20) SCHIUMA Roberta

14

10

21) AZZONE Eugenia

1

7

20) GIANNOTTA Cosimo

1

20) MOLINARI Santa

14

21) MANFREDI Francesco

40

21) MONTEMURRO Giuseppe

9

21) GIORDANO Anna Franca

3

21) MOLITERNI Pietro

2

21) LADISI Mario

22) MARANGHINO Vitantonio

35

22) PAPAPIETRO Timoteo

84

22) INTELLIGENZA Giuseppina

0

22) PASTORE Valeria

8

22) LAURIERO Pasquale

23) MAREMONTI Cesare

16

23) QUARANTA Giuseppina

0

23) LASCARO Francesco

0

23) PERAI Maria

24) MARINARO Carlo

142

24) REGA Cosimo Damiano

12

24) LOMASTRO Francesco

0

24) PERSIA Benedetta

25) MARTINO Antonio

9

25) MANICONE Emanuele Ludovico 6 26) MARRAUDINO Pasquale

25) SALIANI Giuseppe

1

10

14 0

21) MANCINI Elisabeth

11

23) MONTEMURRO Massimo

33

23) PADOVANI Valeria

7

23) LICCHELLI Maria Bruna

35

23) MANUELLO Doriano

147

7

24) LOPERFIDO Gennaro

22

24) MARINARO Annarita

10

24) PISCIOTTA Maria

6

24) RIZZI Francesco Paolo

25) PIERRI Renato

5

25) LOSIGNORE Giuseppe

33

25) MASSARI Valeria

10

25) SANTORUFO Alessandro

7

25) ROBERTI Roberto

12

26) PILONE Nicola

11

26) MIOLLA Alessandro

0

26) MONTEMURRO Maria

17

26) RUBINO Luciana

34

27) PISCIOTTA Rosalba

12

27) MORCINELLI Rosa

5

27) MONTESANTO Manuela

27) SCANDIFFIO Lorenzo

2

27) MONTEMURRO Eustachio

136

28) SCUOTTO Rosa

0

28) MOTTA Antonio

0

28) PIZZILLI Francesco Paolo

7

28) MORELLI Giuseppe

5

28) MORELLI Carlo

29) PEPE Saverio

79

29) STELLA Davide

12

29) PAOLICELLI Michele

1

29) PORCELLI Pasquale

8

29) NICOLETTI Marco

4

29) NATRELLA Simona

30) PETRAGALLO Giuseppe

49

30) TORTORELLI Giovanni

179

30) PANZETTA Nunzia Maria

3

30) RACANELLI Angelo

13

30) NICOLETTI Maria

19

30) PADULA Dario

31) QUINTANO Monica

60

31) TOTO Augusto

412

31) PICCENNA Nicola

31) RICCARDI Vito

32

31) NICOLETTI Eustachio

17

31) PAPAPIETRO Ivano

32) RICCIARDI Giuseppe

33

32) VELARDI Antonia Margherita

10

32) SARRA Luciano

12

32) PICERNO Carlo

33) SCALCIONE Angela

8

33) SASSI Luigia

4

33) RIZZI Francesco

34) SELVAGGIO Michele

24

34) RUSCIGNO Nicola Maurizio

7

34) RUBINO Antonio

12

34) SAVINO Alessandro Sabatino

2

34) WEISS Alessandro

35) TATARANNI Marina

32

35) RUSCIGNO Michele

1

35) SANNICOLA Antonio

26

35) SCAVONE Marilena

36) SCIACOVELLI Giuseppe

16

36) STAFFIERI Pietro

113

32) ROMITO Francesco Massimo

42

32) RICCIARDI Dario

33) RUGGIERI Eustachio

12

33) RONDINONE Gabriella

258

36) PAPAPIETRO Vito

18

37) TRAMBARULO Raff. Gerarda 36

37) TROISI Francesco

0

37) SICA Daniele

8

3

37) TATARANNI Eustachio

6 11

27) CAPOLUPO Claudio

24 9

28) VIZZIELLO Giuseppe

3

29) BELLOMO Nunzia

40

29) VOLPE Donato

1

30) FRANCIONE Bruna

21

30) ZACCARO Tommaso

31) FATONE Savino

22

4

32) MARTOCCIA Francesco

14

14

33) LABARILE Mariagrazia

48

34) COLUCCI Mira

36

13

35) CUCUGLIELLI Elisa

20

32

36) DELL’AGLI Donato

36

37) MONTEMURRO Giovanni

20

14

3

19

38) TRIVISANI Ciro Silvio

56

38) CALCULLI Angelo

76

39) TRALLI Biagio

14

39) TANGORRA Gabriele

3

39) MAZZILLI Filomena

52

105

27) VITI Lelenia

31

38) TATARANNI Michele

40) TREVISANI Antonio

26) SALLUCE Luca

28) GIASI Vito

191

6

22) NATRELLA Lorenzo

4

23

21) MONTEMURRO Giovanni

10

11

20

33) VISENTIN Gabriele

20) MAZZEI Giancarlo

1

22) CHITA Maria

26) SCALCIONE Pasquale

4

19) MANGINI Nicola

22) MANICONE Francesco Silverio 24

20

9

23

6

20) MARIANO Giuseppe

40) ZABATINO Alessandro

12) MARAGNO Francesco

19) MANICONE Francesco

24

209

0

18) FONTANAROSA Immacolata

20) LOSIGNORE Angelo

39) VIZZIELLO Biagio

12) CALVI Caterina

5

12

20

11

18) MAGLIOLA Salvatore

19) FUSIELLO Filomena

38) VIAPIANO Andrea

12) DI LECCE Giuseppe

13

5

36) TORTORELLI Alessandro

2

18) FORTUNATO Domenico

19) LOSPALLUTO Giuseppe

28) PAOLICELLI Antonio

141

2

59

27) PADULA Rossella

11) DI CECCA Emanuele

18) LOSIGNORE Bruna

19) LONGOBARDI Francesco

26) NICOLETTI Bernardo

14

40) GUARINO Francesco

1

26 6 64 7 10 6 18

20) CATENA Nicola

17

14

21) DI PEDE Massimiliano 3

20) PETROCELLI Vito Rosario

9 53

135 16

21) PISCIOTTA Francesco

7

22) CRISTALLO Vincenzo

0

22) RANALDO Debora

4

23) MASTROSABATO Nunzio

2

23) ROSSI Sara Jane

9

24) DE SIMONE Gianfranca

1

24) RUBINO Francesco

11

25) COLUCCI Antonio

3

25) RUGGIERI Tommaso

38

26) GALLETTI Maria Cristina

0

26) SACCO Roberto 34

27) CASTELMEZZANO Giovanni

0

27) SANTERAMO Gianrocco

40

28) SARRA Giovanni

20

29) TRITTO Emilio Nunzio

18

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Tosto Sindaco


22 Primo piano

Giovedì 1 aprile 2010

Impiegato nelle ricerche un potente Crimescope Può rinvenire tracce organiche invisibili

Il mistero dei numeri apparsi vicino alla chiesa della Trinità

Gli investigatori sezionano il sottotetto

Restivo, una famiglia molto protettiva Dal 14 settembre del 1993 sotto la lente della polizia «Hanno tenuto il figlio lontano da Potenza»

Adorazione eucaristica in memoria di Elisa POTENZA - La Chiesa era piena. Tanti volti, pochi giovani, pochi “noti”. Don Marcello Cozzi defilato in un angolo, il preside Lello Mecca del Liceo Classico “O. Flacco”, Giancarlo Grano del Comune di Potenza, animatore dell’adorazione eucaristica organizzata nel pomeriggio di ieri presso la Cattedrale e presieduta dal Vescovo, monsignor Agostino Superbo. Tanto silenzio, davanti ad una grande ostia posta al centro dell’altare. Per riflettere, per fare i conti con la propria coscienza, perché ormai di parole ne sono state dette tante, forse troppe. «Eccoci, Signore, davanti a te. Col fiato grosso. Forse siamo stanchi di non aver saputo camminare verso Te. Il tragico epilogo della vicenda di Elisa ci interpella e anche per lei vogliamo stasera rivolgerti la nostra preghiera. Dona pace e consolazione nella giustizia e nella verità alla sua famiglia». «Lo spaesamento della comunità cristiana è evidente commenta Grano, in qualità di responsabile del coordinamento del laicato cattolico - però davanti a situazioni difficili bisogna reagire con la preghiera, interrogandosi, cercando di purificare le proprie intenzioni. Ci è sembrato giusto organizzare quest’adorazione, in ricordo di Elisa. Vogliamo dire alla sua famiglia che noi siamo con loro, al di là delle apparenze». Si chiede misericordia a Dio per «la nostra comunità ecclesiale, colpita al cuore dalla scomparsa di Elisa, perché sia strumento di consolazione e di speranza cristiana». Annamaria Calabrese

di FABIO AMENDOLARA

Maria Rosa Fontana, mamma di Danilo Restivo, nella stanza di Danilo, in uno scatto del 1994. Da allora nessun cronista è più riuscito a entrare a casa loro

LA LETTERA di ENZO QUARATINO* «CARA Elisa, potrei parlarti dell’omertà di una città che tenta in tutti i modi di archiviare quanto prima questa cosa penosa per gestire gli intrallazzi»; o del «colore dei tendaggi delle anticamere delle stanze del potere», o delle «pacche sulle spalle» e o delle «pantomime accompagnate anche da un simulato velo di lacrime»: Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, già nel 1999 denunciava i silenzi sospetti e i presunti depistaggi. Ne è prova una lettera – da molti all’epoca definita «struggente» - che nel 1999 affidò all’Ansa per essere resa pubblica e che riacquista attualità a rileggerla oggi, alla luce delle ultime vicende intorno al ritrovamento del cadavere della ragazza. «Mia cara figlia – scrive

La mamma: «Potenza, l’omertà e gli intrallazzi» Filomena il 9 settembre 1999, alla vigilia del sesto anniversario della scomparsa – a questo punto non ho la certezza che tu possa leggere questa mia, ma in ogni caso ho la speranza, e peraltro ne sento il bisogno, di raccontarti, di spiegarti così com’è la vita». «Ti chiedo scusa: lo so che a 22 anni, la tua odierna età, risulta difficile accettare la cruda realtà dei fatti e comprendere il concetto di giustizia negata; alla tua età, figlia mia, si è idealisti, e guai a non esserlo; alla mia, invece, l’idealismo si trasformerebbe in stupidità. Potrei parlarti dell’omertà, e non quella dei film o dei giornali –

scrive ancora la madre di Elisa – ma soprattutto quella di una mamma nei confronti del dolore di un’altra mamma, di una ragazza nei confronti della mia disperazione, e di parte di una città che tenta in tutti i modi di archiviare quanto prima questa penosa vicenda per meglio poter garantire e gestire privilegi, abusi, consorterie e intrallazzi. Potrei descrivertene i dettagli, il colore dei tendaggi delle anticamere delle stanze del potere, le pacche sulle spalle e le pantomime accompagnate anche da un simulato velo di lacrime. Tanti anni fa, e non molti – aggiunge ancora la signora

Claps –le donne non avevano il diritto di voto, così come i negri in Sudafrica; ma noi ancora oggi, noi gente semplice, non abbiamo diritto alla giustizia. Ti chiederai perché, ed io cosa devo risponderti? Perchè non siamo belli, ricchi e potenti? Perchè non facciamo parte di nessun club o associazione che conta? La tua domanda è la mia domanda, il tuo giovane stupore è la mia consapevole e disperata constatazione. Una cosa per me è certa: ti hanno lasciata scomparire almeno due volte». «Potresti domandarmi se si prova o che cos’è il desiderio di vendetta – si legge ancora nella lettera della donna – posso solo risponderti che la nausea è più forte di qualsiasi impeto di rabbia. Ma qualcuno dovrebbe vergognarsi». Ansa*

POTENZA - Il giradischi, una piccola tv, una raccolta di pupazzetti, qualche fumetto, una lampada da scrittoio, qualche decalcomania suunospecchioe unastampadellaterravista dallo spazio racchiusa in una cornice nera. Sembra la descrizione della camera di un ragazzo come tanti. In realtà quella era la stanza in cui, nel 1993, dormiva Danilo Restivo, 38 anni, da dieci cittadino inglese. E' indagato dalla procura di Salerno per l'omicidio di Elisa Claps, scomparsa da Potenza il 12 settembre del 1993 e ritrovata 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Trinità. E' anche sospettato dai detective di Scotland Yard di essere l'assassinodiunasua vicinadicasaaBournemouth, tranquillo paesello dell'Inghilterra del sud. Nella foto dell'epoca è la madre Maria Rosa Fontana ad accompagnare i fotografi nella cameretta di Danilo. Da quel giorno nessun cronista è riuscito più a mettere piede nell'abitazione della famiglia Restivo. Una famiglia sotto controllo sin dal 14 settembre del 1993, giorno in cui la procura dispose intercettazioni telefoniche dell'utenza della loro abitazione. E' daallora che i poliziotti sospettano che sia coinvolto nella scomparsa di Elisa. Un po' per via di quelle dichiarazioni contraddittorie che rilasciò in Questura e che lasciano scoperta da alibi proprio l'ora della scomparsa. Un po' per quel suo strano modo di fare che lo rendeva un ragazzo «sui generis». E poi perché aveva il vizietto di tagliare i capelli alle ragazze sugli autobus. «Voleva a tutti i costi una fidanzata», ricorda un assiduo frequentatore del centro giovanile Newman. «Non ce n'era una che non gli piacesse». Come Paola. E, forse, Elisa. A tutte e due aveva dato appuntamento. Non nello stesso giorno. Ma il periodo era quello. Con Paola aveva preferito il cantiere delle scale mobile. Anche selei l'hasempre negato.Per Elisaaveva scelto la chiesa della Trinità. Quella chiesa che conosceva bene. Tanto da sapere dove il parroco, don Mimì Sabia, morto un paio di anni fa ultraottantenne, nascondesse le chiavi. In quella chiesa Danilo aveva

portato anche altre ragazze. Una testimone riferisce che un'amica di Elisa, una certa Nunzia, le ha raccontato che Danilo «si era chiuso in una stanza superiore della chiesa della Trinità con una ragazza e per farla rilasciare avevano dovuto sfondare la porta». Quando Nunzia viene ascoltata dalla polizia conferma in parte l'accaduto: «Una sera - dice - ci trovavamo al piano superiore della chiesa della Trinità, insieme a un'amica, Uberta, Danilo mi chiedeva di uscire dalla stanza perché voleva rimanere solo con Uberta. Ciò non avvenne perché Uberta scese con me al piano di sotto». Quel 12 settembre, invece, Danilo ha appuntamento con Elisa. Vuole darle un regalo per la promozione. Ma è un particolare che ai magistrati terrà nascosto. Qualcuno glielo ha consigliato? Forse. Fatto sta che la polizia in 17 anni non è riuscita a incastrarlo. Neanche quando hanno intercettato la cella in cui era rinchiuso con Eris Gega, albanese, accusato, come Danilo, di falsa testimonianza. Oppure quando hanno acquisito la sua corrispondenza e quella dei suoi familiari. Niente. La sua famiglia l'ha protetto. Lo scrive un magistrato di Salerno. Sottolinea «l'incidenza negativa sulle indagini dell'atteggiamento protettivo manifestato dalla famiglia di Restivo che - si legge nell'atto - con ogni probabilità, ben a conoscenza dei problemi di Danilo e della fragilità delsuo carattere, lo hasempre difeso e spesso allontanato da Potenza evitandogli, in alcuni periodi, qualsiasi contatto con la città e con gli investigatori. Infatti - scrive il pm nella giornata in cui scomparve Elisa, Danilo fu fatto immediatamente partire da Potenza e fatto rientrare solo il giorno dopo. Successivamente la famiglia lo fece trasferire a Torino, poi a Rimini, poi a Trapani, poi di nuovo a Potenza perun breveperiodo eoggi inInghilterra. Anche durante le operazioni di intercettazione condotte in carcere i familiari consigliarono a Danilo di non parlare, perché era probabile che gli investigatori registrassero le sue conversazioni». f.amendolara@luedi.it

Pista esoterica

La voce della psicologa

“53” e “H2O” sono le firme dei writer

«Nel caso è mancata l’intelligenza emotiva»

POTENZA - In tanti l’hanno riconosciuto. Anche se, durante la trasmissione, il suo volto era stato oscurato e la voce trasformata. Potenza è una città piccola. E ora tutti si chiedono il perché di quella lettura esoterica. Se lo chiedono anche i writer che si firmano proprio con le due sigle che ha indicato durante la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. L’esperto di esoterismo si è soffermato sul numero 53, che compare sui muri di via Pretoria, ritenendo che siano le iniziali di Elisa Claps. Perché la quinta lettera dell’alfabeto è la “E”e la terza è la “C”. Poi ha aggiunto che “H2O” indicava l’acqua e quindi l’infiltrazione in chiesa. Peccato che quella sigla non compaia solo nelle vicinanze della chiesa. Diversi adolescenti confermano che “53” e “H2O” sono le sigle dei loro amici writer che nulla sanno della scomparsa di Elisa. f. a.

POTENZA - «La storia di Elisa, contiene una serie di fatti condizionati dalle peggiori prassi che potevano essere utilizzate. La comunità ha dato il peggio di sé, sia come attenzione verso il prossimo che come responsabilità di chi ha gestito leindagini, perché quel che ha fatto è stato fatto male. Gli errori commessi sono troppi grossi». Non voleva nemmeno prenderlo l’argomento Claps, la psicologa del Tribunale dei minori di Potenza Assunta Basentini, durante il convegno “Maltrattamento eabuso all'infanzia: prevenzione e contrasto”, che si è tenuto ieri nel Museo Provinciale di Potenza. Perché il punto della questione «non è solo quello di saper riconoscere il pericolo - continua la Basentini - ma è anche l’intelligenza emotiva per arrivare in tempo. Fino a quando avrò vita dirò che nel caso di Elisa non c’è stata questa intelligenza emotiva né responsabilità». Anna Martino

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Repertati elementi organici nel luogo in cui sono stati trovati due settimane fa i resti di Elisa Claps POTENZA - La statua bianca di San Giovannino efebico è stata spostata per permettere agli agenti della polizia scientifica di «sezionare» il pavimento in 15 quadrati, ognuno nominato con una lettera dell’alfabeto. Dai 15 quadrati, con l’ausilio di un potente e speciale aspiratore, sono stati raccolti tutti i particolari, anche i più piccoli, presenti sulla scena del crimine. Poi, con il “Crimescope”, uno strumento che emette un fascio di luce a frequenza molto alta - la lunghezza d’onda viene impostata in base alla sostanza da identificare - sono state individuate le tracce di residui organici. Per sette ore gli investigatori si sono trattenuti anche ieri nella chiesa della Trinità. Mentre da Bari è giunto l’annuncio che il professor Francesco Introna non parteciperà ad altri sopralluoghi. L’autopsia e gli esami istologici, con ogni probabilità, hanno permesso al medico legale di trovare tutti gli elementi necessari per dare risposta ai quesiti dei magistrati. fab. ame.

Primo piano 23

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

ELISA, LA CHIESA E LA PASQUA DI RESURREZIONE

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

di TOMMASO MARCANTONIO CARA Elisa, il ritrovamento del tuo cadavere dopo 17 anni dall'efferato delitto che spezzò le ali della tua giovinezza è ancora senza un autore - colpevole - ben definito. A Potenza si è rinnovato lo squarcio di questo misterioso e intricato giallo, mentre si cerca di ottenere Verità e Giustizia. E per questo la magistratura ha riaperto il caso rinnovando con più oculatezza e più appropriatezza le indagini visto che anche Scotland Yardse ne tornò a mani vuote senza ritrovare quegli elementi di accomunanza per casi analoghi, forse addebitabili allo stesso soggetto disadattato e pericoloso. Bella Elisa, il ritrovamento dei resti del tuo corpo ha scatenato il putiferio permettendo alle insolenti malelingue di alimentare la teoria del sospetto nell'insinuare il dubbio che in primis sarebbe stato responsabilemons. DonMimìSabia. Èfaciletrarre spuntodall'imbarazzo dell'attuale amministratore parrocchiale don Ambrogio edel suovice donVagno permontare l'urlodel “Crucifige eum”. Sì, angelo Elisa, oltre 2000 anni or sono, Gesù Cristo,venuto sullaterra comeMessia perredimerci, giunta la sua ora, si trovò incriminato dai massimi esponenti sacerdoti e dal suo popolo davanti a Ponzio Pilato per aver commesso il reato di aver manifestato la Divinità incarnata. Allastessa stregua, c’è chisi sente autorizzato a montare in cattedra per ampliare lo scandalo dei preti pedofili, accusare il Pontefice, tutta la Chiesa e linciare la memoria dell'eccezionale sacerdote mons. Don Mimì Sabia. La colata di fango, presa a prestito dai noti casi di alcuni preti sporcaccioni che hanno abusato di fanciulli inermi e denunciati proprio dal sommo Pontefice alla magistratura non può autorizzare miscredenti o atei per rimescolare storia, teologia, dottrina, filosofia, morale. Ora basta, signori della calunnia, del tutto gratuita e non richiesta! Tra l'altro è di una gravità assoluta che si ipotizzi da parte del ripetuto don Mimì la conoscenza del cadavere nel sottotetto di un'appendice della Chiesa della SS. Trinitàche non èe nonva sconsacrata -attribuendo la responsabilitàa unmorto.Angelo Elisa,iltuobel volto,il tuo sorriso, la tua leggerezza, cara Elisa, non possono trovare macchia in una presunta complicità della Chiesa perchétu, piùdeglialtri,conosci iprofondiinsegnamenti catechistici di don Cesare Covino. La Chiesa non impegna lesacrestie, glioratori ei circoliche perl'educazione, la formazione e la crescita civile e sociale dei partecipanti, siano essi bambini,ragazzi o adulti. Nonsono luoghi maledetti di orditure, di mostri e di perdizione! Ora è Pasqua, e dopo il momento più cruciale del vissuto della passione e morte di Gesù in Croce, è la forza della Risurrezione a cui l'umanità deve mirare. Per questo la Chiesa, prega per la tua anima benedetta, cara Elisa, oggi in particolare in Cattedrale a conclusione delle Quarantore, mentre rimarrà illuminata soprattutto di sera e di notte la Croce sulla Chiesa di San Rocco in Potenza fino a quando non sarà stata scoperta la Verità e praticata la Giustizia. Voglia Iddio consolare in particolare la tua sfiancata mamma Filomena, tuo fratello Gildo etutta la famiglia, affranti dallo straziante dolore della tua tragica fine protrattasi già per tutti questi lunghi anni! Per la Santa Pasqua, Gesù sulla Croce promise e rassicurò il ladrone alla sua destra di concedergli il Paradiso proprio per il suo saggio pentimento. Ne traggano profitto i millantatori e i peccatori!

VITTIMISMO FUORI LUOGO di RENATO BONINI* ALLA luce degli ultimi avvenimenti che hanno interessato esponenti della chiesa cattolica romana apostolica esprimo perplessità su quanto accaduto e sulla gestione ecclesiale dello scandalo. Ciò anche alla luce del fatto che è improponibile pensare che le gerarchie cattoliche non fossero a conoscenza dei fatti e che non abbiano avuto la possibilità di intervenire per fermare questi episodi di degenerazione. La responsabilità di quanto successo è da attribuire quindi non ai singoli “peccatori” in tonaca nera ma al silenzio, forse compiacente, dei superiori di questi ultimi ed ai tentativi di negare e soffocare quegli immondi episodi. E' del tutto fuori luogo dunque il clima di vittimismo da parte delle più alte gerarchie ecclesiastiche che sembra voler essere un muro per difendere il massimo esponente della chiesa da giudizi e critiche dovuti. Se le gerarchie, ai vari livelli, effettivamente condannano quanto accaduto perché non denunciano i presunti pedofili all’Autorità giudiziaria laica dei paesi nei quali gli episodi di pedofilia hanno avuto luogo? Domanda forse inutile perchè ben si sa che la politica seguita in questi casi dalle gerarchie ecclesiastiche è quella del negare, negare, negare, ed occultare. Così come avviene per l’altro imbarazzante caso della ragazza trovata mummificata nel solaio di una chiesa di Potenza. Non è possibile che per 17 anni nessuno abbia mai messo piede in quei locali. Nè è pensabile a mio parere che i prevosti a quella chiesa non fossero a conoscenza di quel cadavere abbandonato nel sottotetto. Ma forse il non poter dire chi aveva accesso a quei locali è stato il vero impedimento. Si deve infine anche stigmatizzare il fatto che in quasi tutti i luoghi delle violenze sessuali l’Autorità Giudiziaria non abbia mai voluto affrontare penalmente il problema degli abusi sessuali su minorenni compiuti da sacerdoti e religiosi. * responsabile nazionale Dipartimento Reti Neoazioniste (Rete per la laicità, Rete per la legalità) del Nuovo Partito d'azione

I fortunati influssi di Giove sul settore delle finanze segnala un buon livello di denaro in entrata. Potresti avvertire una voglia di spendere per viaggiare e fare regali.

TORO 21/4 - 20/5

Le stimolanti configurazioni astrali segnalano una giornata all’insegna della percettibilità, della creatività e della dinamicità. Puoi contare su queste qualità.

GEMELLI 21/5 - 21/6

La profondità di analisi e la sottigliezza delle intuizioni ti procurano risultati eccellenti nella sfera intellettuale. In amore ti è facile intenderti con il partner.

NICOLA ARIGLIANO L’ULTIMO SWING A MATERA di VITTORIO PIO

CANCRO 22/6 - 22/7

Una Luna amica regala buone energie che sanno come renderti attivo e concreto. Con una maggiore fermezza dell’ego riesci a coordinare bene il mènage.

LEONE 23/7 - 23/8

segue dalla prima eccellenti jazzisti (tra cui Riccardo Biseo e Massimo Moriconi), diventava paonazzo, perché la scaletta non la scriveva mai. “Siete pronti? Facciamo quella….si quella là”: partiva con il prediletto “Iazz”, come lo chiamava lui, egli altri dovevano farsi in quattro per seguirlo. Quel jazz che aveva ritmo, swing, vita. Lo stesso che grazie a lui arrivò per primo sul piccolo schermo. Spariva e poi tornava come il tanfo di aglio di cui era un accanito divoratore, coppola in testa e sguardo profondo, cercava nuovi spunti da quella curiosità che lo aveva sempre ispirato, al punto di esordire a San Remo nel 2005, alla bella età di ottantun'anni. Sopra ogni cosa l'amore per la musica restava lo stesso che aveva incontrato da piccolo,quello che lo aiutò come talvolta accade a correggere un difetto di balbuzie. Alle ruggenti melodie degli anni '20 e '30, lui abbinava metafore e spassose parodie tagliate con ironia e non-sense, doti che gli valsero un ruolo determinante nel panorama canzonettistico italiano. Arigliano era uno di quelli che sussurrava perché di urlatori ce n'erano abbastanza, un crooner alla Tony Bennett, uno capace di creare un empatia immediata fra pubblico e musicisti, uno che poteva cantare i grandi standards di Broadway pre-

stati al jazz come attingere al repertorio altrettanto dorato di Gorni Kramer e Umberto Bindi, nonbadando alle piccoleinevitabili imperfezioni, ma piuttosto puntando su vitalità e allegria che possedeva in dosi da contagio. Sul palco c'è stato fino a tre anni fa: ogni concerto in più aveva il sapore di una vittoria, ma anche di una rivincita verso chi non lo aveva capito del tutto. Nell'autunno del '94 Luigi Esposito dell'Onyx Jazz Club di Matera lo andò a trovare a Magliano Sabina, dove si era ritirato in sordina per farne il nome di punta di una rassegna dedicata al rapporto fra canzone italiana e jazz. Lui accettò di partecipare con entusiasmo. L'accoglienza riservatagli fu trionfale, al punto di tornare l'anno dopo per registrare “I sing ancora”, un disco fantastico con cui vinse l'anno dopo il Premio Tenco. Una soddisfazione enorme. A Matera tornava sempre con enorme piacere perché si sentiva considerato e onorato di suonare in un luogo al coperto e di prestigio come l'auditorium di piazza del sedile. Quando lo incontravi era proibito rivolgersi alui dandoglidel lei,avrebbe tenutoil muso per tutta la sera,questo perché si considerava sempre “Ungiovane rampante e unpo' bruttino”. Ciao Nicola, ti sia lieve la terra quando da lassù ci saluterai anche Pasquale.

Al lavoro è meglio agire astutamente per ottenere permessi o agevolazioni, del resto più che meritate. Successo in società. Il tuo fascino ti rende speciale.

VERGINE 24/8 - 22/9

Creativo, dinamico e altamente culturale il tuo cielo astrale di oggi. Le stelle portano vivacità, movimento e innovazioni in ogni settore della vita.

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non ti mancano le opportunità e la forza di volontà per scovare nuovi affari. Non sei nemmeno privo di iniziative per muovere denaro in entrata e uscita.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Luna contraria che non disturba affatto. Novità e occasioni per divertirti facendo un tuffo nella mondanità. Chi è single ha le carte in regola per lasciarsi coinvolgere.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

SULLA PIAZZA A CRAXI IN questi giorni miei parenti hanno ricevuto il giornale del Comune di Melfi e leggo a pagina 7 articolo dal titolo “Nuove intitolazioni per ricordare chi ha onorato Melfi” e vedo che fra questi è inserito Bettino Craxi, con foto al quale sarà intitolata una piazza. La cosa come già scritto al direttore del Quotidiano, suscita perplessità e critiche, in particolare oggi quando Craxi si inserisce addirittura fra i cittadini che hanno onorato Melfi. Come e in che maniera? Nel dire di sfuggire alla giustizia e divenendo il più celebre latitante (e non esiliato) d'Italia?

Da aggiungere che in quell'elenco mancano ancora molti altri cittadini che hanno onorato Melfi, chi dando lustro al Foro di Melfi, studiosi di Dante, filosofi pittori o che hanno dato la vita per la patria morendo di fame in prigionia per svolgere una missione, i dispersi in guerra o morti sotto i bombardamenti ecc. Al loro posto c'è Craxi che forse ignorava del tutto l'esistenza di Melfi. A nome mio e di un gruppo di cittadini di Melfi più che incazzati ci ribelliamo a questa ingiusta decisione che ci offende. Raffaele Gervasio

Se vuoi realizzare piani di attività nel campo del lavoro, puoi avere successo se agisci con maggiore prudenza. Non fare il cosiddetto passo più lungo della gamba.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Grazie a Luna, Giove e Plutone in sintonia fra loro la giornata si profila all’insegna dell’armonia affettiva. La sfera sentimentale brilla di una luce magica.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non è ostacolato il settore casa e famiglia e questo ti permette di respirare a pieni polmoni aria di casa e rilassarti come desideri. Il livello di comunicazione è buono.

PESCI 20/2 - 20/3

Un’altra giornata ricca di positività, di ottimismo e di fiducia. Luna e Giove ti regalano una forte energia realizzativa. Le risorse non ti mancano e la fortuna nemmeno.

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NON PUNTIAMO L’INDICE CONTRO LA CHIESA di ALDO VIVIANO* GENTILISSIMO sig. direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”, mi riferisco alla nota “Le colpe della chiesa”, apparsa sul suo giornale di martedì 30 marzo, pag. 21. Sono profondamente disgustato per le affermazioni gratuite, le opinioni, i giudizi affrettati in essa contenuti, per la debolezza di un pensiero critico immediato, per la difettata e difettiva analisi critico-storico-antropologica dell'istituzione cattolica. Chi non è rimasto colpito dalla vicenda di Elisa? Si può affermare che le varie sequenze di svolgimento e dispiegamento dell'intricata matassa lasciano senza parola. Non perché mancano o si vogliano sottacere. Tutt'altro! Bensì perché il caso commuove a tal punto da pensare e dire a qual punto può arrivare la cattiveria, a qual punto può giungere il potere delle tenebre, in quali recessi può sprofondare il cuore anomalo e viziato di soggetto della peggiore specie.

Di qui però a gettare pesi o scagliare pietre ne passa. Come si è pronti a ripetere il gesto giudaico di condanna senza appello, di condanna globale! Primadi puntarele frecce nella casa d'altri o di comunità, ognuno dovrebbe sondare sull'inconfessabile che sta depositato, forse da una vita nel fondo della coscienza addormentata. Si è fin troppo facili a condannare altri, ignorando che i 17 anni trascorsi della fine terrena di Elisa son passati per tutti, non solo per la chiesa: dalla magistratura agli enti di presidio sociale, dal singolo al popolo, da ogni cittadino che passeggia per via Pretoria a chi aveva il dovere di chiedere prima a se stesso se avesse potuto addormentarsi la sera, mancante l'abituale presenza della studentessa potentina. Scuola compresa. In alcuni paesi civili, specialmente del nord Europa, il ruolo della vigilanza e dell'attenzione urgana non è demandato soltanto ai responsabili di ufficio, ma ad

ogni abitante del luogo che diventa così collaboratore di giustizia, non spia o indiscreto. Dove sono stati negli anni trascorsi i saloni odierni? Perché si risvegliano in coro appena oggi, con acredine e l'indice accusatorio di discolpa tesa ad infierire su alcune persone o cose? A questo punto sembra opportuna una corretta relazione da riproporre e collocare a base dei rapporti, depurandola di quelle espressioni di sfascio paroalogico volto a fare proseliti di giustizialismo qualunquistico tanto caro a parti frammentate di disguido estemporaneo. Non è superfluo ribadire, si vorrebbe una volta per tutte, che la concezione cristiana sull'uomo non è equiparabile a dottrina filosofica di fenomenologia sociale, per il semplice motivo che l'impulso originario derivante dal vangelo comporta una dialettica particolare, e cioè la contrapposizione tra regno di Dio e regno del mondo.

Altro che l'incauta ed infelice frase, che tuttavia non osiamo chiamare becera, che malgrado si riporta virgolettata : “se esiste un Dio”! Il mondo è dominato dal peccato e dalla morte. Eppure questa realtà non comporta un immediato e semplice rifiuto del mondo, perché Dio né è il creatore, così come al tempo stesso è il promotore delle istituzioni che governano e tutelano la vita in comune degli uomini. E' il suo regno a portare al mondo la salvezza dal peccato e a condurlo verso la nuova creazione e la perfezione. Il suo regno fonda una nuova comunità di uomini nuovi. Temprata dalla forza divina, la chiesa è mandata nel mondo per testimoniare nell'ambito della società l'avvento del regno di Dio. Le strutture, nonostante il peccato e la stoltezza di individui, trovano riconoscimento, poiché nel loro ambito vive il prossimo da servire. La chiesa trae a sé ed incorpora le relazioni sociali tra la gente, in

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

Egregio avvocato, le scrivo per conto di mio padre, titolare di un fondo rustico in un comune della provincia. Negli anni cinquanta mio padre ha concesso a un confinante una servitù di passaggio sul proprio fondo, per permettere al vicino di raggiungere i suoi terreni. Il passaggio è stato sempre esercitato a piedi o a dorso di asino, anche perché, all'epoca nella quale è stato stipulato il contratto, di automobili nel paese ce n'erano ben poche. Recentemente, tuttavia, il confinante ha acquistato un fuoristrada e ha iniziato ad attraversare il campo di mio padre con quest'auto, ritenendosi a ciò autorizzato dal contratto di servitù. Poiché i rapporti da tempo non sono buoni, vorrei capire cosa può fare mio padre, anche per evitare che il protrarsi di questa situazione possa portare a qualcosa di più serio degli scontri verbali che ci sono stati fino a oggi. Grazie. Mario In tema di servitù prediali, il codice civile stabilisce una graduatoria tra le fonti dalle quali trarre le regole relative a estensione e a esercizio dei diritti. L'assoluto rilievo dato alla volontà delle parti nella disciplina

comunità, in quanto l'amore evangelico santifica pure i rapporti interpersonali nella famiglia e nell'ambiente in cui si vive. Il vangelo non è, né può essere una teoria. Il dovere principale dei cristiani in quanto cittadini è di fare in modoche nonsigiunga maia perversione. La conoscenza della legge di Dio, del diritto naturale, abilita il cristiano, come ogni soggetto operante e volente, a predisporre la formulazione e l'esecuzione del diritto positivo in base al diritto naturale. Egli conosce la provvisorietà delle cose e delle condotte come parte di conservazione del mondo, e ciò gli permette di opporsi sempre all'infausta tendenza di quanti si considerano disancorati da leggi e norme di vita. Non si possono ignorare gli sforzi, che si compiono per

RISPOSTE CIVILI

Le risposte dell’avvocato civilista ai dubbi dei nostri lettori

Passaggi aperti e pennichelle in ufficio dei rapporti tra privati porta a individuare quale fonte primaria il titolo (ossia il contratto). Dunque, il primo consiglio che posso dare al lettore è quello di controllare il testo dell'accordo, per verificare se lo stesso contenga indicazioni utili a comprendere quale sia stata l'ampiezza del diritto costituito. In altri termini, rilegga con attenzione l'atto per accertare se le modalità di esercizio del passaggio risultino puntualmente determinate. Qualora il testo dell'accordo concluso tra i contraenti sia lacunoso o impreciso, invece, il lettore dovrà ricorrere a una serie di criteri interpretativi per cercare di ricostruire il comune volere degli stipulanti. In quest'attività ermeneutica un certo rilievo (che non può essere, tuttavia, assorbente, ma ha un certo rilievo) andrà attribuito allo stato dei luoghi, poiché - come ha affermato la giurisprudenza - esso potrà servire a ricostruire il volere dei contraenti che, evidentemente, nel redigere un contratto attributivo di un diritto di servitù non possono non

aver tenuto conto delle possibilità materiali di esercizio del medesimo. Se, ad esempio, la zona è particolarmente impervia e al momento della stipula non era possibile accedervi con mezzi meccanici, il silenzio dell'atto circa le modalità di esercizio permette di affermare che il diritto di passaggio era sorto ed è limitato all'attraversamento a piedi o con quadrupedi, ma non con autoveicoli. In ogni caso, poi, ove il contratto, nonostante l'attività interpretativa descritta, lasci ancora adito a dubbi sulle modalità di esercizio, la servitù dovrà ritenersi costituita in modo da soddisfare il bisogno del fondo dominante, ma con il limite del minor aggravio del fondo servente. Questa regola ha portato la Cassazione ad affermare che correttamente il giudice dovrà presumere l'esistenza della sola servitù di passaggio pedonale qualora non vi siano elementi utili a identificare la presenza di un passaggio carrabile. Sono titolare di un'impresa tu-

creare spazi di vita comunitaria ispirata a principi sani. Non si possono ignorare forme di vita nel lavoro svolto fra gli uomini, tra la gioventù, nel popolo, nella formazione religiosa di gruppi, nelle ore di rito spirituale per migliorare i soggetti e disporli ad abitare nella preghiera, nel rinnovamento dello spirito, nella conversione. Infine, il diavolo c'è per tutti: Ecco perché nel Padre nostro, imploriamo: non permettere che cediamo alla tentazione. Però, quanto sono coloro che pregano? E chi non crede in Dio, può servirsi della sicumèra di essere esentato dalla tentazione? Da quella cioè che porta ad accusare gli altri, senza mettersi in discussione. * Parrocchia di San Luca Abate Carbone

ristica e ho una causa in corso con un dipendente che ho licenziato perché era custode notturno è l'ho trovato a dormire nell'orario di lavoro. Adesso il mio avvocato mi ha detto che la causa si può mettere male perché la Cassazione ha dichiarato che dormire sul posto di lavoro non permette di licenziare. Però all'inizio della causa mi aveva detto che non c'erano problemi. Veramente c'è la sentenza che ha detto il mio avvocato? Lettera non firmata Non per dovere di difesa di ufficio, ma per amore di verità, posso dire al lettore che ha un avvocato ben aggiornato e che, probabilmente, egli ha frainteso quanto il suo legale gli ha comunicato. Spero, dunque, di dare qualche elemento di chiarezza, sebbene lo spazio a mia disposizione non sia molto. Di recente la Cassazione è intervenuta sul caso di una guardia giurata che era stata licenziata da una società di vigilanza per cui lavorava perché si era addormentata in servizio e ha ritenuto il licenziamento illegittimo.

La Cassazione, però, non ha enunciato il principio della “libera pennichella”, bensì - richiamandosi alla regola della proporzionalità delle sanzioni e affermando ancora una volta che il licenziamento, in quanto misura particolarmente grave, deve essere irrogato solo in casi gravi ha chiarito che non è legittimo mandare a casa il dipendente se il fatto che questi si sia addormentato costituisce un episodio sporadico anziché svelare una condotta abituale. Può capitare a tutti, infatti, per le più svariate ragioni, di arrivare particolarmente affaticati a lavoro e, in determinate circostanze (ad esempio, proprio nel caso di attività notturna), cedere alle lusinghe del sonno. Non è lecito, allora, essere così severi, visto che il datore di lavoro ha solitamente a sua disposizione tutta una serie di sanzioni di graduale incisività ciascuna idonea a “reprimere” un certo tipo di comportamento. Dunque, il lettore si rassicuri: la Cassazione non ha affermato che “dormire sul posto di lavoro non permette di licenziare”. Inoltre, stia pur certo che il legale che lo assiste non ha detto sciocchezze. Mi pare, anzi, che quest'ultimo segua con scrupolo la lite in corso, ponendo attenzione alle novità giurisprudenziali in materia.

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Giovedì 1 aprile 2010


Italia / Mondo

Giovedì 1 aprile 2010

”Low profile” del governo. Berlusconi non vuole un altro scontro con il Colle

Lavoro, Napolitano non firma il ddl Alt del Quirinale alle nuove norme. Cinque i dubbi fra cui l’arbitrato per i licenziamenti di CHIARA SCALISE ROMA – Alt dal Quirinale alle nuove norme sul lavoro. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a quasi un mese dall’approvazione definitiva del provvedimento da parte del Parlamento decide di non firmare la legge e rinviarla alle Camere per un nuovo esame. Cinque gli articoli su cui si appuntano i dubbi del Presidente della Repubblica, tra cui quello sul cosiddetto 'arbitrato' e che incide indirettamente sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Le riforme, osserva Napolitano, sono apprezzabili ma devono realizzarsi all’interno di «precise garanzie» così come le leggi, è l'ennesimo appello, non devono essere omnibus. Al governo non resta che incassare lo stop e annunciare di «essere pronto a fare modifiche», anche se il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ci tiene a sottolineare che l’istituto dell’arbitrato non sarà certo smantellato. D’altro canto, puntualizza il ministro, Napolitano non chiede la cancellazione tout court ma una sua revisione. Una linea 'low profile' dettata dallo stesso Silvio Berlusconi, che avrebbe spiegato ai suoi di non volere nuove polemiche con il Colle. La richiesta di un supplemento di analisi da parte del Quirinale viene apprezzata da tutte le opposizioni che (insieme alla Cgil) hanno messo in evidenza già nelle scorse settimane il rischio di indebolire troppo i lavoratori. Senza però, osservano, successo. «Noi, in tutti i modi, avevamo evidenziato spiega il segretario dei Democratici Pier Luigi Bersani – che il disegno di legge aveva elementi di ingiustizia e di incostituzionalità. Loro sono andati avanti come carri armati e per fortuna il Quirinale ora li ha invitati ad un ripensamento». Finalmente, dice Antonio Di Pietro, il presidente della Repubblica «batte un colpo» e ferma quello che nei fatti «è uno svuotamento dello Statuto dei lavoratori». «Terremo conto delle osservazioni – assicura Savino Pezzotta dell’Udc – e opereremo in Parlamento in conformità con gli orientamenti espressi dal Presidente della Repubblica». Ora infatti non resta che ripartire dalla commissione Lavoro della Camera puntando a un iter ultra rapido in modo da ottenere un nuovo via libera prima dell’estate. Le modifiche, assicura comunque Sacconi, saranno circoscritte ai rilievi giunti dal Colle. Una 'fretta' che viene imposta, spiega il titolare del Welfare, dalla necessità «di consentire la tempestiva attuazione di importanti deleghe come quella in materia di lavori usuranti».

Maggioranza e Esecutivo approfitteranno dei prossimi giorni per mettere a punto i ritocchi ma su alcuni punti sembrano già avere le idee chiare: le norme che mettevano a rischio l’indennizzo per i lavoratori esposti all’amianto che hanno lavorato sui navigli di Stato dovrebbero infatti essere cancellate e il ruolo delle parti sociali uscirà rafforzato. «Potremo – annuncia infatti lo stesso Sacconi – dare un tale valore alla contrattazione collettiva tra le parti sociali da rinunciare ad una funzione sostitutiva del ministro che comunque era teoricà». Il governo dunque sceglie una linea morbida, evitando ulteriori tensioni con il Colle che tra l’altro in queste ore ha all’esame un altro provvedimento chiave, vale a dire il testo sul legittimo impedimento. Rinviare una legge alle Camera, minimizza il ministro dell’Interno Roberto Maroni, è uno dei poteri del Presidente della Repubblica e quindi «non ho nulla da eccepire». Questo non toglie che, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, l’Esecutivo avrebbe preferito che, prima di uno stop formale, il ministro del Welfare avesse potuto incontrare e spiegare le proprie ragioni al Capo dello Stato così come ha potuto fare, su un fronte opposto, il segretario del Prc Paolo Ferrero. Incontro che invece a causa della fitta agenda di impegni di Napolitano, riferiscono le medesime fonti, non si sarebbe potuto tenere.

Di Pietro «Finalmente batte un colpo»

L’articolo più controverso è quello che incide sullo statuto dei lavoratori

Le misure più significative del disegno di legge ECCO, in sintesi, le misure più significative. - APPRENDISTATOA 15ANNI VALECOME ULTIMO ANNO SCUOLA OBBLIGO. Possibilità di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico, fissato a 16 anni, anche con l’apprendistato, che quindi varrà per i 15enni come stare in classe. –L'ARBITRATOPER LE CONTROVERSIE.Le controversie di lavoro possono essere demandate, attraverso la certificazione, ad un arbitrato e l’inserimento delle clausole compromissorie viene legato alla contrattazione collettivaed alconfronto conle partisociali.In temadilicenziamento, èestesa atuttii rapportidi lavoro la possibilità di procedere all’impugnazione entro 60 giorni. I sindacati hanno contestato in particolare la norma secondo la quale già nel contratto di assunzione, in deroga dai contratti collettivi, si possa

«Hanno avuto fretta a dare l’ok»

Epifani soddisfatto e attacca Cisl e Uil ROMA – La Cgil plaude alla decisione del Capo dello Stato di rinviare alle Camere il disegno di legge sul lavoro che prevede la norma sull'arbitrato giudicata dal sindacato guidato da Guglielmo Epifani incostituzionale, un attacco all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, e tra i motivi dello sciopero generale del 12 marzo. Preceduto il giorno prima dall’ultimo 'strappo' tra le confederazioni: la sottoscrizione di un avviso comune in materia firmato dalle parti sociali, ma non da Corso D’Italia. Per questo Cisl e Uil accolgono ora con il massimo rispetto le valutazioni di Napolitano, ma confermano la validità dello strumento. Difeso anche dalle associazioni imprenditoriali. Confindustria auspica un veloce iter parlamentare di modifica: l’arbitrato è «un istituto utile per ridurre i costi». Questo è il senso dell’avviso comune che - secondo gli industriali – garantisce «una assoluta salvaguardia e garanzia delle tutele dei lavoratori». Di fatto ognuno ribadisce le proprie posizioni.

Quando il provvedimento venne approvato in via definitiva dal Senato, il 3 marzo, Epifani parlò di 'controriforma', preannunciando il ricorso alla Consulta. Oggi, dunque, non può che essere soddisfatto per la mossa di Napolitano: «La Cgil esprime apprezzamento per la decisione del Quirinale – dice il leader sindacale -: conferma le considerazioni della Cgil sugli aspetti critici del provvedimento. È di tutta evidenza – aggiunge - l'intempestività di una dichiarazione comune su una legge nemmeno ancora promulgata nè pubblicata sulla Gazzetta ufficiale». Nella quale le parti escludevano il ricorso alle clausole compromissorie al momento dell’assunzione per le controversie relative ai licenziamenti e prevedevano un successivo accordo interconfederale. La convinzione della Cgil, tuttavia, è che sia la stessa formulazione della norma sull'arbitrato ad aprire la strada ad una derogabilità» delle leggi e dei contratti. E, per questo, sia da respingere.

stabilire che in caso di contrasto le parti si affidino ad un arbitrato. Il timore è che al momento dell’assunzione il lavoratore accetti la via dell’arbitrato che lo garantisce di meno rispetto al contratto che prevede l’art. 18 che tutela chi è licenziato senza giusta causa. - DELEGA PER USURANTI, CRITERI PRIORITA' PENSIONAMENTO. Una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato (minimo 57 anni di età e 35 di contributi) dei lavoratori impiegati in attività usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla 'linea di catena', indica un criterio di priorità «in ragione della maturazione dei requisiti agevolati e, a parità degli stessi, della data di presentazione della domanda». La delega al governo fissa in tre mesi dall’entrata in vigore della legge l’adozione dei decreti legislativi. - CONGEDI, CONCILIAZIONE, ARBITRATO E LICENZIAMENTO. Soppressi i limiti per il riscatto dei periodi di congedo di maternità o parentale fuori dal rapporto di lavoro. Ripristinata la legge Biagi nella parte in cui autorizza i consulenti del lavoro ad avere un ruolo attivo nelle procedure di conciliazione. – DIRIGENTI MEDICI E SANITARI DEL SSN IN PENSIONE A 70 ANNI. Tutti i dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn (quindi, per esempio, anche biologi e farmacisti) potranno andare in pensione entro i 70 anni di età e con 40 anni di contributi effettivi. Ciò vale anche per coloro in servizio al 31 gennaio 2010. Tale permanenza «non può dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti». – TEMPI PIU' LUNGHI PER RIFORMA AMMORTIZZATORI. Passa a 24 mesi dall’entrata in vigore della legge in questione –non più 36 mesi dalla legge di attuazione del Protocollo sul welfare del 2007 – il tempo perchè il governo eserciti le deleghe sulla riforma degli ammortizzatori sociali per il riordino degli strumenti a sostegno del reddito, così come dei servizi per l'impiego, degli incentivi all’occupazione e dell’apprendistato e, più in particolare, dell’occupazione femminile. - PROCESSI LAVORO. I processi del lavoro tornano ad essere gratuiti. Nei casi di violazione nella trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato a tempo indeterminato,il datoredi lavorodovrà risarcire il lavoratore con una indennità onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilità. Indennità ridotta alla metà nel caso di contratti collettivi che prevedano l’assunzione, anche a tempo indeterminato, di lavoratori già occupati a termine nell’ambitodi specifiche graduatorie.

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Giovedì 1 aprile 2010

Cacio connection Fissata al 30 l’udienza in Cassazione per il ricorso dei legali di Postiglione

Così provano a smontare l’accusa «Impossibile inserire 500.000 euro nella maxi busta di patatine» POTENZA - La Corte di cassazione ha fissato l’udienza per la trattazione del ricorso presentato dai difensori dell'ex patron del Potenza Sport club Giuseppe Postiglione, arrestato nell'inchiesta sulla Calcio connection. Il 30 aprile gli avvocati Giovanni Aricò e Donatello Cimadomo saranno a Roma per contestare le motivazioni con cui i giudici del Tribunale del Riesame confermarono il carcere per Postiglione. Dalla presentazione del ricorso, si apprende da indiscrezioni, alla fissazione dell'udienza sono passati una quindicina di giorni. Un fatto che gli esperti di diritto già giudicano in modo positivo. Secondo il Riesame c'erano i gravi indizi per lasciare in carcere Postiglione e gli altri indagati arrestati. Successivamente il gip ha attenuato la misura cautelare, disponendo gli arresti domiciliari. Gli avvocati di Postiglione, sono sempre indiscrezioni, riterrebbero che uno dei due testimoni chiave dell'accusa, Antonio De Angelis, il giorno della consegna dei 150 mila euro nella famosa busta di patatine era a Potenza e non nel luogo che ha indicato agli investigatori. Sulla busta di patatine, poi, è stata fatta anche una prova giudiziaria. La famiglia Postiglione, sono sempre indiscrezioni, ci ha provato a inserire 150 mila euro in una maxibusta di patatine. Secondo chi avrebbe assistito alla prova le banconote erano state così suddivise: il dieci per cento erano banconote da 500 euro (anche se i dichiaranti che accusano Postiglione hanno riferito che le banconote da 500 euro erano solo «alcune»): 30 pezzi. Il 50 per

Totalgate Il gup Barrella aveva firmato l’autorizzazione alle intercettazioni dell’imputato

Il giudice autodenuncia incompatibilità Rinviato il processo del filone stupefacenti

L’arresto dell’ex patron del Potenza, Giuseppe Postiglione

LA CURIOSITÀ Fisco, dalla Basilicata il contributo minore E’LA BASILICATA la regione italiana dalla quale arriva il contributo fiscale medio minore: 3.370 euro contro i 5.740 del Lazio. È il quadro che emerge dalle anticipazioni sulle dichiarazioni dei redditi 2008 (presentati nel 2009) fornite dal Dipartimento delle Finanze. Dal quale emerge pure che la metà dei 41 milioni 802 mila 902 contribuenti italiani dichiara al fisco appena 15.000 euro mentre i due terzi dei contribuenti non superano i 20.000 euro. I “Paperoni”, cioè quelli sopra i 100.000 euro l’anno, sono appena l’1% ma versano in tutto il 18% dell’imposta. Dati letti con allarme dall’opposizione e dai sindacati che chiedono che si metta mano immediatamente alla riforma del sistema fiscale. Anche perchè a pagare sono i 'soliti notì: dipendenti e pensionati ai quali è riconducibile l’85% del gettito. Dai dati del Dipartimento risulta poi che gli italiani hanno versato in media all’erario 4.700 euro netti su un reddito medio di 18.873 euro. Su base regionale, la Lombardia conferma il suo primato per il reddito complessivo medio più alto pari a 22.540 euro mentre all’estremo opposto d la Calabria con 13.470 euro.

cento da cento euro: 675 pezzi. E il restante 50 per cento da 50 euro: 1350 pezzi. In totale sono 2055 banconote. «Impossibili da far entrare in una busta di patatine», dicono. Pende ancora l'appello avanzato dal pubblico ministero Francesco Basentini per aggravare le accuse. Secondo Basentini, infatti, quella messa su da Postiglione era un'associazione

a delinquere di stampo mafioso. Il gip, invece, ha derubricato l'accusa in associazione a delinquere semplice. In quella sede, ma soprattutto nel corso del processo (con rito immediato), gli avvocati di Postiglione faranno pesare la prova della busta di patatine. E' lì che cercheranno di smontare le dichiarazioni di Antonio De Angelis e Antonio Lopiano. f. a.

POTENZA - Il giudice è lo stesso che aveva dell’articolo del codice di procedura nella messo la firma sotto un decreto di autoriz- parte in cui non prevede l’incompatibilità a celebrare l’udienza prelimizazione delle intercettazioni nare da parte del magistrato sulle utenze telefoniche che in precedenza, nelle vedell’imputato almeno un ansti di giudice per le indagini no e mezzo fa, nell’ambito di preliminari, abbia emesso un’inchiesta che andava decreti di autorizzazione alavanti dal 2005. le intercettazioni telefoniSe n’è accorto lui per priche o ambientali, come è avmo, come il collega Rocco venuto in questo caso. Si Pavese (che in precedenza si tratta di una norma a tutela era trovato nella stessa sidell’imputato che garantituazione, avendo scritto sce la terzietà e l’imparzialil’ordinanza di misure cautetà del giudice, ma nè noi, né lari), e per questo si è detto il pm, abbiamo avuto modo incompatibile per la condudi sollevare la questione in zione dell’udienza prelimi- L’avvocato Vinci quanto è stato lo stesso gup nare. Barrella con grande corretIeri mattina il processo sul filone-stupefacenti della maxi-inchie- tezza e professionalità a evidenziare la prosta della procura della Repubblica di Po- pria incompatibilità». Assieme Franco Ferrara, noto imprentenza soprannominata Totalgate è stato rinviato con un niente di fatto per la terza ditore, e il suo factotum Antonio Costanza, nello scorso aprile il pm Henry John Woodvolta consecutiva. «Noi non centriamo» ha detto uscendo cock aveva chiesto il rinvio a giudizio di aldall’aula l’avvocato Filippo Vinci, che di- tre quattro persone: Gionni Giliberti, semfende Francesco Ferrara e Antonio Co- pre di Policoro, Elena Zippo e Giampiero stanza, entrambi di Policoro, accusati di Vinzi di Taranto, e Luigi Anaclerio di Bari. essere stati i promotori e gli organizzatori A scanso di impedimenti la ripresa di un’associazione a delinquere finalizzata dell’udienza è stata già fissata per il prosallo spaccio di droga, cocaina e marijuana simo 29 aprile, quando in aula dovrebbe in particolare, più una serie di episodi spe- comparire un altro magistrato di pari grado dei primi due, la dottoressa Gerardina cifici. L’avvocato ha spiegato che «la decisione Romaniello, ma non si può escludere a del gup Luigi Barrella si fonda su una sen- priori che il problema incompatibilità si ritenza della Corte costituzionale che ha di- proponga di nuovo. chiarato l’illegittimità costituzionale Leo Amato

Venosa, prima mostra legno energia del Sud VENOSA - Si terrà a Venosa, dal 16 al 18 aprile 2010, la prima mostra convegno legno energia Sud Italia incentrata in modo specifico sui temi della filiera legno energia. L'evento è patrocinato dalla Regione Basilicata - dipartimento Agricoltura, e sostenuto dall’autorità di gestione del fondo Feasr - programma di sviluppo rurale Basilicata 2007-2013. Anche in Basilicata, il settore foresta legno con l'uso delle biomasse per fini energetici suscita grande interesse a livello scientifico e presenta interessan-

ti opportunità di crescita. L'appuntamento costituisce un'occasione utile per far conoscere alle aziende locali le caratteristiche dei segmenti produttivi direttamente coinvolti nei processi di trasformazione e commercializzazione. Organizzata per la prima volta in una regione del Sud, Legno Energia Sud Italia rappresenta un appuntamento di grande rilievo per dare nuovo impulso all'agricoltura mediterranea, per promuovere le politiche territoriali della filiera legno energia.

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24 ore in Basilicata

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Giovedì 1 aprile 2010

L’accusa ha presentato ricorso contro l’assoluzione del ragazzo italiano detenuto in India per droga

Nuovo processo per Falcone Angelo ancora in attesa del passoporto ora non potrà rientrare in Italia ROTONDELLA - La notizia che non avremmo mai voluto sentire, purtroppo, è arrivata: il calvario di Angelo Falcone non è finito. Anzi, si può ben dire che sta per ricominciare. La pubblica accusa indiana ieri mattina ha presentato appello contro la sentenza che nel dicembre scorso aveva assolto Angelo Falcone, 30enne di origini lucane, accusato nel 2007 di possesso e spaccio di sostanze insieme all'amico piacentino Simone Nobili. Questo, purtroppo, implica tante cose. Anzitutto il fatto che Angelo e Simone non potranno lasciare l'India. I due, da tempo in attesa del passaporto per il rientro in Italia, difficilmente potranno rieverlo, a questo punto. La loro permanenza in India da uomini "liberi a metà" (perché non liberi di tornare a casa) è destinata a durare ancora. Ma, soprattutto, i due italiani dovranno affrontare un nuovo processo di cui, a questo punto, diventa difficile prevedere l'esito. Nell'assoluzione della Corte di Shimla, che aveva scagionato i due per vizi di procedura legati all'arresto del 9 marzo 2007, molti avevano visto una soluzione quasi "diplomatica" per un caso divenuto ormai di interesse internazionale, con gli italiani che avevano accusato di estorsione e falso la polizia indiana. Non sarà così. La pubblica accusa non ha voluto cedere ed è andata al contrattacco. Adesso la palla passa all'Alta Corte di Nuova Dehli, la capitale indiana. Si tratta del terzo tribunale indiano che si occuperà del caso dei due indiani, dopo un primo, che nell'agosto 2008 li aveva condannati a dieci anni, e un secondo che li aveva assolti nel dicembre 2009. La brutta notizia è arrivata a Rotondella, in casa Falcone, alle 13. Giovanni Falcone si stava preparando a pranzare quando il telefono ha cominciato a squillare. Già da qualche giorno sentiva in corpo in ansia, uno strano presentimento, legato alle difficoltà incontrate da Angelo per ottenere il passaporto. A confermare i suoi timori, dall'altro capo della cornetta, è stata una funzionaria del ministero degli Affari esteri. «Signor Falcone, devo darle una brutta notizia: l’accusa ha presentato appello contro la sentenza di assoluzione di suo figlio». E' bastato per fargli perdere l'appetito e contattare subito suo figlio. Angelo aveva già saputo. «Papà me l'aspettavo. Questi non vogliono cedere». A tenere il giovane in allerta, lontano dai facili ottimismi, era stata la conoscenza di simili casi precedentementi accaduti. Il giovane, in giro da quattro mesi per l'India, era a Mandi (città dell'Himacal Pradesh in cui fu arrestato) per il disbrigo di alcune pratiche legate alla richiesta del passaporto. Adesso dovrà tornare di corsa nella capitale. Lo attenderà l'ennesimo duro

processo. Questa volta, per fortuna, non in carcere, ma pur sempre in uno stato straniero, con costi certamente molto elevati di vitto, alloggio e spese legali. «Speriamo - si augura Giovanni Falcone -che almeno adesso l'Ambasciata ci aiuti in questa situazione economica difficile da affrontare». Dal padre di Angelo arrivano anche parole dure nei confronti dello Stato italiano. «In questa vicenda è stato assente. Questi ragazzi

Il dramma di papà Giovanni

andavano aiutati subito, già nel 2007, quando li hanno arrestati costringendoli a firmare una confessione in lingua straniera, di cui non conoscevano il significato. Bisognava interessare subito le istituzioni sovranazionali, quali l'Onu, e intervenire con forza contro questa violazione dei diritti umani. Adesso ci aspetta un nuovo processo, con esiti imprevedibili e spese astronomiche. Abbiamo perso la fiducia in tutto e in tutti». Sono parole amare quelle di Giovanni Falcone. Le parole di un padre che si sente abbandonato. Pino Suriano

Angelo e Giovanni Falcone

BREVI AD APRILE E MAGGIO

Le Oasi Wwf aprono alle scuole DAL 10 al 14 aprile e dal 17 al 21 maggio oltre 500 classi potranno visitare gratuitamente decine tra le più belle Oasi del Wwf in tutta Italia, e anche in Basilicata, in occasione del mese dedicato alle Oasi. Le classi delle scuole dell’obbligo saranno accompagnate da educatori esperti in un percorso di scoperta della biodiversità dei principali ambienti che caratterizzano il nostro territorio: dalle coste alle zone umide, ai laghi e fiumi, alla montagna e i boschi. L’iniziativa si inserisce nelle numerose attività proposte per l’anno internazionale della Biodiversità. In Basilicata oasi Wwf aperte al Pantano di Pignola ed al Bosco di Policoro. Per prepararsi all’uscita in Oasi e cogliere appieno tutti gli spunti che offrirà è possibile iniziare l’esplorazione sul web. Su www.wwf.it/educazione sono disponibili per gli insegnanti le schede didattiche di approfondimento sulla biodiversità, sulla sua ricchezza e complessità e sul ruolo che questa svolge nel sostenere la stessa comunità umana, da utilizzare con la propria classe. Ogni ragazzo, inoltre, potrà scaricare il proprio Taccuino del naturalista da portare con sé durante le uscite in natura e in cui annotare, disegnare, raccontare. A tutte le classi che entreranno nelle oasi il Wwf chiederà di descrivere l’ambiente visitato e la loro esperienza in natura. Ogni oasi descritta rappresenterà la pagina di una vera e propria Guida dei ragazzi alle Oasi Wwf che sarà pubblicata per offrire a tutti i ragazzi che entreranno in futuro in questi luoghi un’idea delle incredibili scoperte che vi potranno fare. Esistono molti modi per accostarsi all’ambiente e alla natura ma l’occasione migliore e più ricca di spunti educativi è proprio quella di fare scuola sul territorio e nella natura perché favorisce l’incontro diretto (cognitivo, operativo, emotivo) dei ragazzi con l’ambiente.

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30 24 Ore in Basilicata


Nuove fiammate avvistate dai cittadini e odore acre nell’aria nella zona industriale di Viggiano

Il Centro Oli torna a far paura L’ “incidente” è stato ripreso con videocamera. Crescono le preoccupazioni VIGGIANO – Preoccupazione per nuove fiammate al Centro Oli di Viggiano. E’ allarme e cresce l’apprensione tra gli abitanti e non solo, dell’area limitrofa al Centro Oli per le fiammate di notevole altezza provenienti dalla famigerata torcia centrale del Centro Olio, che sono state viste da alcuni cittadini nei giorni scorsi. Il fatto è accaduto più di qualche giorno fa, e a darne notizia sono state alcune persone che si trovavano nella zona che hanno ripreso la strana anomalia della torcia attraverso un video filmato. Non una ma più fiammate che avrebbero illuminato a giorno l’area industriale, ripetutesi più volte, e visibili persino dalla Statale 598 e a chi proveniva dall’area adiacente a Villa d’Agri. Oltre, naturalmente, all’aria irrespirabile e all’odore acre. Un fenomeno che ormai sta capitando spesso nell’area industriale. In ordine cronologico l’ultimo episodio anomalo si è verificato lo scorso 31 dicembre 2009, quando «un’enorme nube densa di odore acre che si è sprigionata dalla parte esterna del Centro Oli». Insomma il vivere quotidiano, ormai, nelle vicinanze della struttura petrolifera sta diventando un’impresa per le oltre cinquanta famiglie che vi risiedono. Oltre a far da padrone nella zona il forte odore nauseante dei gas che bruciano, il rumore costante, un’illuminazione perenne della fiaccola, accesa per bruciare i gas di scarico, vibrazioni e tremolii e negli ultimi tempi sono aumentate anche le anomalie. Ed è dal 2007 che alcune famiglie della zona hanno citato l’Eni proprio per il risarcimento di danni provocati dall’attività industriale del Centro Oli. Una lunga vicenda quella di cui è protagonista chi vive nell’area limitrofa alla struttura industriale dell’Eni, iniziata nel 1999-2000 tramite la costituzione di un Comitato Civico denominato “Pro-Viggiano” per tutti i disagi che l’attività industriale del Centro Olii ha iniziato a creare”. Ed è nel 2001 che oltre cinquanta famiglie inoltrano un esposto alla Procura della Repubblica di Potenza, in cui principalmente lamentavano delle «immissioni ed esalazioni moleste nell’atmosfera, rumori fastidiosisLa fiaccola simi, oltre alla continua illuminazione durante la notte della fiaccola del Centro Olio». Ad occuparsi legalmente della vicenda Antonello Coppola. Coppola originario di Viggiano, proprietario anche lui di un immobile nell’area limitrofa dell’impianto, l’8 gennaio 2007 dinnanzi al tribunale di Potenza si è costituito parte civile per circa una cinquantina, tra famiglie, più tre società della zona, per chiedere il risarcimento dei danni causati dal Centro Oli. Disagi e malesseri a livello fisico e psichico causati dall’attività del Centro Olio, «puzza dei gas che bruciano, il rumore costante, un illuminazione perenne della fiaccola, accesa per bruciare i gas di scarico, vibrazioni, sollevamenti di pavimenti…”. Ma non solo la denuncia è anche per i danni all’agricoltura. Il tutto allegato con documentazione fotografica e filmati». Angela Pepe

L’ultimo precedente risale allo scorso dicembre

SULL’A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA

Esodo pasquale Scatta il piano Anas SCATTA il piano Anas per l’esodo di Pasqua sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria per limitare i disagi e garantire i necessari standard di sicurezza ed assistenza agli automobilisti. Sia per le festività pasquali, che per il successivo periodo relativo ai ponti di primavera del 25 aprile e del primo maggio, è prevista la riduzione lungo l’intero tracciato dei cantieri mobili, il pattugliamento eseguito dalle squadre di pronto intervento, 24 ore su 24, in collaborazione con la Polizia stradale e la Protezione civile, e l’attivazione di postazioni multioperative (costituite da mezzi del soccorso meccanico, ambulanze e volontari) lungo tutta la A3 e soprattutto in corrispondenza dei tratti autostradali interessati dai cantieri inamovibili, ossia le aree dei macrolotti in Campanie e Basilicata tra Padula e Lauria e in Calabria tra Altilia e Falerna e tra Gioia Tauro e Scilla.

Un’immagine delle fiammate riprese dal video

Il segretario Vaccaro chiede al governatore “risposte immediate”

«Precari scuola e ammortizzatori in deroga: le 2 priorità del De Filippo bis» E alla nuova giunta grande impegno per superare la crisi MESSA da parte la parentesi elettorale, ci sono intanto due questioni urgenti «che meritano risposte immediate e che siamo certi verranno da De Filippo e dalla Giunta in carica nelle prossime ore»: gli ammortizzatori e deroga e i precari della scuola. A dirlo è il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro. I nodi sollevati riguardano l’approvazione degli elenchi dei lavoratori per la proroga della mobilità in deroga, scaduta al 31 dicembre 2009 e il riconoscimento della mobilità in deroga ai lavoratori ai quali è scaduta la mobilità ordinaria nel 2010, in modo da consentire ai lavoratori interessati il sostegno al reddito; la definizione delle procedure per le graduatorie dei precari nella scuola superando quella sorta di conflittualità che si è determi-

nata da giorni tra direzione dell'Ufficio scolastico regionale e dipartimento Formazione della Regione per accelerare l'attribuzione degli incarichi. Quanto invece all'impegno che attende De Filippo e la nuova giunta, la Uil, attraverso le recenti fasi congressuali regionale e nazionale, ha già indicato la sua proposta. «Pensiamo dice Vaccaro - che dalla crisi si possa uscire con una sfida riformista e rilanciando un nuovo protagonismo sociale. Un progetto che ha un particolare significato nella realtà della Basilicata in una fase delicata per la nuova legislatura regionale che si apre caratterizzata dal passaggio dalle riforme di “carta” a quelle reali che, però, non si fermino solo alla riorganizzazione della governance locale per incidere

sui meccanismi e sull'efficacia della spesa e della gestione dei programmi e progetti di sviluppo e nuova occupazione. Anche il sindacato deve cambiare e noi lo stiamo facendo. C’è bisogno di un sindacato che non rifiuta il conflitto, insito nel processo democratico, ma chiude l'idea dell'antagonismo ed è in grado di proporre in termini concreti l'idea di giustizia sociale che è propria del sindacalismo riformista. Deve essere la vera risposta alla crisi economica, dalla quale si deve uscire con una società più giusta. L'asticella va posta più in alto».

Carmine Vaccaro

La Fneal Uil interviene sul provvedimento che elimina la Dia per numerose attività

Edile, «liberalizzazione sì ma con chiarezza» CON il decreto incentivi (articolo 5 “Attività edilizia abitativa”) si liberalizzano, rendendole quindi non più soggette neanche alla dichiarazione di inizio attività (Dia) attualmente richiesta, numerose attività edilizie, quali tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e alcuni interventi di manutenzione straordinaria, nel caso che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento rispetto ai parametri urbanistici esistenti. È già possibile realizzare interventi di manutenzione straordinaria senza Dia anche in Basilicata, in quanto non c'è una legge regionale in materia.

Meno vincoli, dunque, che se da un lato semplificheranno le procedure burocratico-amministrative per la realizzazione di alcuni interventi nelle abitazioni private, ma anche all'esterno, dall'altra tale innovazione potrebbe produrre, in mancanza di un chiarimento in materia, una serie di problematiche connesse al rispetto della normativa sul lavoro. Questo a parere della segreteria regionale della Fenea-Uil che si dice preoccupata «perchè, fino ad oggi, insieme a tale dichiarazione in cui ad assumersi la responsabilità dell'opera era un soggetto abilitato e alla comunicazione del nome dell'impresa che realizzava l'opera, doveva essere anche prodotto il Documento Unico di Regolarità Contributiva dell'impresa (Durc)». La mancata regolarità contributiva da parte delle imprese esecutrici, infatti, comporta attualmente la sospensione della Dia. Se dall'entrata in vigore del Decreto, la Dia non servirà più, divenendo sufficiente una semplice comunicazione

Edificio in ristrutturazione

del committente che intende realizzare l'opera (senza quindi necessità di un titoloabilitativo) edil nominativodell'impresa, «è molto probabile che verrà meno, per tutti gli interventi ricompresi nell'art. 5, anche l'obbligo del Durc che nasce come strumento di contrasto al lavoro sommerso e che oggi ha come campo di applicazione anche i lavori privati dell'edilizia soggetti a denuncia di inizio attività.» Poiché la disposizione del decreto su tale punto non dice nulla, la Feneal come la Uil esprime preoccupazione. «In sostanza: in mancanza di Durc l'impresa, pur non in regola nei confronti dei propri dipendenti, potrebbe comunque effettuare gli interventi commissionati. E’ necessario procedere con molta cautela su questo punto, ed inserire nel decreto l’obbligo del Durc anche per quelle opere che non saranno più soggette a DIA, al fine di scongiurare il rischio che dalla semplificazione burocratica derivi anche una semplificazione di diritti dei lavoratori».

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24 Ore in Basilicata 31

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

Apt e Regione alla Borsa mediterranea del turismo di Napoli fanno il boom di partecipazioni

Bmt, Basilicata senza confini Paesaggi, cibi, vino e location da film seducono nuovi Paesi europei NAPOLI - C’era anche la Basilicata alla quattordicesima edizione della Bmt, la borsa mediterranea del Turismo, a Napoli, che si è svolta tra il 26 e il 28 marzo nella storica sede della mostra d’Oltremare. Nello stand allestito dalla Regione Basilicata, dipartimento Attività produttive, e dall'Apt, Azienda di promozione territoriale regionale, sono stati ospitati 20 operatori turistici lucani - tra consorzi, strutture ricettive, tour operators e agenzie incoming - dieci quelli accreditati al Workshop “Incoming”, otto a quello sul “Turismo sociale”. L'aumento del 9 per cento dei visitatori rispetto allo scorso anno ha confermato l'evento punto di riferimento per l'intero Mediterraneo, consentendo alla Basilicata di presentarsi come destinazione particolarmente attraente ed in grado di stupire. Durante i workshop “incoming” e “turismo sociale” l’offerta lucana ha incontrato la domanda di tour operators provenienti da tutto il mondo e dei Cral (circoli ricreativi aziendali e lavoratori) giunti da ogni regione d’Italia. Il direttore generale dell’azienda di promozione turistica, Gianpiero Perri, nel corso della manifestazione, ha ribadito: «Noi vogliamo candidarci, nel Mezzogiorno di Italia, come polo attrattivo di nuove esperienze turistiche che mettono insieme l'autenticità e la specificità delle nostre località marine e montane, le suggestioni e le emozioni legate ai riti e alle feste che contraddistinguono le culture delle nostre comunità locali, il senso di ospitalità e di acco-

La Borsa Mediterranea del turismo

glienza della gente lucana, e le innovazioni che progetti come Arte Pollino, Federico II e il Castello di Lagopesole e gli altri attrattori di nuova concezione della Basilicata sono in grado di offrire». Durante il Workshop “Incoming” la Basilicata si è interfacciata con 108 buyers giunti da Paesi europei ma anche da Usa, Giappone, Russia, Israele, India, invitati alla manifestazione dall'Enit, l'Ente Nazionale Italiano del Turismo. Un momento di scambio reciproco che ha fatto sì che la regione consolidasse rapporti già esistenti e ne suggellasse di nuovi. Se infatti Germania, Regno Unito, Olanda e Russia si sono confermati “mercati obiettivo” dell'Apt, interessati a scoprire la regione Basilicata e a includerla nei propri cataloghi di promozione si sono dimostrati Norvegia, Francia, Austria, Danimarca, insieme

a Stati Uniti e Giappone. Nel corso dell'evento ha trovato conferma il fatto che proprio negli itinerari del paese nipponico è già presente Matera, ma i tour operators hanno dichiarato l'intenzione di affacciarsi anche su altri versanti della regione e conoscerla attraverso gli Educational Tour promossi dall'Apt Basilicata. Incuriositi dalle “strade del vino”, ma anche da ricerca del benessere e del viver sano, tour operators austriaci, poi, hanno svelato un forte entusiasmo nello scoprire che le “location” di molti dei film visionati in questi anni, uno tra tutti “The Passion”, firmato da Mel Gibson, siano stati girati in Basilicata, riconoscendo nella guida turistico-culturale “Ciak si viaggia”, una fonte fondamentale e un utile strumento di promozione. Ma l'offerta lucana, dal mare alla montagna, dalle

bellezze paesaggistiche alle risorse culturali, passando per feste e tradizioni, occasioni suggestive e uniche in grado di rivelare la vera identità della Basilicata, hanno conquistato anche i tour operators italiani, in particolare campani. Con il Workshop sul “Turismo sociale”, incontrando i Circoli ricreativi aziendali e lavoratori, organizzatori di viaggi di gruppo, la Basilicata ha rinnovato l'intenzione di raggiungere un target di prossimità che guarda alla Campania per spingersi fino al Lazio, proponendosi attraverso cataloghi di grande fascino e tutto il materiale promozionale che testimonia la ricchezza di prodotti, strutture, attrazioni, e itinerari attraverso cui raggiungere i luoghi di una regione in cui è possibile coniugare vacanza e cultura, divertimento e ristoro. Coste tirrenica e ionica, ma anche percorsi cultura-

Partecipa l’Unibas e riguarda i settori tessile e alimentare

Italmed, progetto di cooperazione tra Italia e nord Africa SI CHIAMA Italmed, ed è un progetto di cooperazione tra le regioni italiane e l'area nord-africana del Maghreb. C’è che la Basilicata, insieme a Lazio, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Campania e Puglia, tra le regioni che hanno deciso di aderire al progetto che riguarda la cooperazione internazionale nei settori dell’agro alimentare e del tessile che riguarda i paesi islamici del nord Africa, ed in particolare il Marocco, la Tunisia, l'Algeria e l'Egitto con il chiaro intento di implementare le risorse integrate dei paesi sopra citati e dare un contributo di notevole portata sul piano disciplinare negli ambiti del tessile e agro alimentare. La Regione Basilicata ha preso parte al progetto quale ente attuatore ed ha partecipato con interesse grazie alla collaborazione del Lisut (laboratorio di Ingegneria sistemi urbani e territoriali

) dell'ateneo di Basilicata. I componenti del Lisut e del Dapit hanno già preso parte ad una due giorni di studio e confronto che ha avuto luogo il 16 e 17 marzo al Cairo presso l'hotel Ramzes che ha visto la presenza dei massimi responsabili organizzativi egiziani e dei coordinatori delle regioni partecipanti al programma di promozione e integrazione legato al tessile e agro alimentare. L'Università degli Studi di Basilicata, grazie al lavoro di Angelo Santo Luongo e Piergiuseppe Pontrandolfi ha dato vita ad una prima serie di scambi e iniziative legate allo sviluppo delle due discipline sopra esposte. Gli esperti dell'Università degli Studi hanno già aderito alla conferenza internazionale che avrà luogo a Barcellona nel mese di maggio e all'ultimo confronto che si terrà ancora al Cairo nel periodo autunnale. Un progetto di ampio spessore che

vede coinvolti Angelo Santo Luongo, Piergiuseppe Pontrandolfi, Michele Di Tolla e altri responsabili lucani. La Basilicata grazie all'Ateneo Lucano svilupperà prevalentemente rapporti con l'Egitto con il chiaro intento di creare una cooperazione di lungo corso, facente capo a programmi di lunga gittata inseriti in un contesto che riguarda congiuntamente tessile e agro alimentare. L'Egitto è stato scelto come partner di spessore, in grado di far breccia nella programmazione integrata e disciplinare che il progetto Italmed intende perseguire. I due distretti potrebbero creare le premesse per un netto e deciso incremento delle conoscenze in ambito internazionale e mediterraneo. Tutto questo grazie alla Regione Basilicata e all'Università degli Studi di Basilicata. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

li - guardando all'itinerario del castelli federiciani - e visite guidate nelle location cinematografiche sono le mete ambite da numerosi Cral campani. Complice dell'interesse verso la Basilicata anche risorse come il Parco della Grancia, con il Cinespettacolo “La storia bandita”, e il Volo dell'Angelo da Castelmezzano a Pietrapertosa. Numerose presenze di giornalisti di settore sono state registrate presso lo stand dell'Apt Basilicata con la richiesta di “Press tour” per schiudere la regione a chi ancora non la conosce o la conosce poco. Innovazione e contenimento dei costi dei mezzi di trasporto, soprattutto aereo e su gomma, il binomio su cui la Basilicata deve puntare per raggiungere una competitività tale da condizionare a suo favore il mercato turistico, in considerazione del fatto che la prossimità è legata ai tempi di percorrenza. La constatazione è venuta dal T.O. Incoming di Matera “Caruso & Grassi”, presente alla BMT nella tre giorni partenopea. “La riduzione dei costi dei servizi da parte di noi privati - ha osservato Silvio Grassi, titolare dell'agenzia - e lo sviluppo, dall'altra parte, di collegamenti “low coast” da e verso la Basilicata, insieme a soluzioni “all inclusive” renderebbero la regione più competitiva”. Per questo la “Caruso & Grassi”, risponde con una linea turistica su gomma che, partendo da Roma o da Napoli, consente di raggiungere la Basilicata e visitarla, ma - ha aggiunto Grassi - vogliamo migliorare questo servizio avendo come punto di riferimento anche l'aereoporto di Bari”.

PALAZZO S. GERVASIO Case per stagionali ENTRO il 14 aprile 2010 i cittadini proprietari di alloggi sfitti, nel centro storico o nella periferia di Palazzo San Gervasio, potranno presentare, presso gli uffici comunali, la manifestazione di interesse a mettere a disposizione il proprio immobile per le esigenze abitative di famiglie senza casa e di lavoratori stagionali migranti. Il bando del Comune di Palazzo San Gervasio è il secondo provvedimento adottato da un Comune della Basilicata, dopo quello già in corso da parte del Comune di Bella, che intende accogliere nel Centro storico comunità marocchina attualmente ospitata nell’ara dei prefabbricati di contrada “Braida”. Intanto sono in corso le procedure, presso il Centro per l’impiego di Lavello, per le prenotazioni da parte delle imprese e dei lavoratori stagionali interessati. L’anno scorso, secondo i dati dello stesso Centro per l’impiego, sono stati reclutati circa mille lavoratori stagionali.

UE

Tirana

Pittella incontra il governo albanese IL VICEPRESIDENTE vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha incontrato ieri mattina a Tirana il presidente della Repubblica albanese, Vamir Topir. Sostegno al processo di adesione e di integrazione all’Unione europea, accelerazione della liberalizzazione dei visti nel quadro degli standard europei, la richiesta a tutte le forze politiche albanesi di un atto di responsabilità perché le neonate istituzioni democratiche siano una casa solida nella quale sia garantito a tutti una dialettica e un clima politico vivibile: sono questi gli obiettivi della visita di Pittella, che incontrerà tra oggi e domani i maggiori esponenti della maggioranza al governo e dell’opposizione. Nella mattinata l’europarlamentare è stato ricevuto dalla presidente del Parlamento, Jozefina Topalli. Con l'onorevole Famiano Crucianelli, Pittella ha incontrato i rappresentanti del programma di sviluppo delle Nazioni unite in Albania. Nella riunione e' stato affrontato il te ma della cooperazione tra Parlamento europeo e Undp nel processo di decentramento amministrativo ed economico quali passi essenziali per l'adesione alla UE. A Durazzo il Vicepresidente europeo parteciperà alla presentazione della nuova associazione tra fondazioni per l’euromediterraneo Meseuro, della quale è copresidente insieme al capogruppo del Pdl a Bruxelles, Mario Mauro. Seguirà un pranzo ufficiale con il segretario generale e Capogruppo al Parlamento del Partito socialista albanese, Gramoz Ruci, ospiti del sindaco di Durazzo. La fitta agenda d’impegni è proseguita nel pomeriggio a Tirana. Alle 16 e 30 Pittella ha incontrato la ministra per l’Integrazione europea, Majlinda Bregu e alle 18 l’ambasciatore della Delegazione Ue Helmuth Lohan. La mattina del 2 aprile, prima della partenza per far rientro a Roma, l’esponente del gruppo dell’Alleanza socialisti e democratici a Strasburgo incontrerà il leader del Partito socialista di Albania, Edi Rama.

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32 24 Ore in Basilicata


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Giovedì 1 aprile 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Uno spettacolo a Principe di Piemonte e Vie Crucis domani in diverse zone della città

Camminando dietro la Croce Spunta anche il volto di Elisa. Davanti al Tribunale “il calvario dei poveri Cristi” UN Gesù in jeans e maglietta, una Via Crucis dedicata alle vittime del lavoro. La Chiesa sta mandando un messaggio. In un delicato momento storico, con accuse di pedofilia a sacerdoti e cadaveri nelle chiese, il mondo cattolico continua a veicolare messaggi di amore, comprensione e solidarietà. E lo fa, in questa settimana di passione, utilizzando linguaggi diversi. Quello moderno e giovanile del recital, realizzato dalla parrocchia del Principe di Piemonte. È sua l'idea di «trasportare a oggi la passione di Gesù, contestualizzandola - dicono i parrocchiani - Abbiamo cercato di rispondere alla domanda: come si mostrerebbe a noi Gesù oggi?». In jeans e maglietta, di fronte a un Pilato in giacca e cravatta. La contemporaneità dell'insolita Via Crucis - intitolata “La via della croce 2010 anni dopo”, andata in scena ieri pomeriggio presso il teatro del Principe di Piemonte -

non è rappresentata sola dai costumi. «Mantenendo fede alla sequenza della passione così come raccontata dal Vangelo, dalla preghiera nel Getzemani fino alla crocifissione, rappresentiamo la flagellazione di Gesù oggi affrontando i temi della droga, della prostituzione e dell'aborto». Ogni caduta di Gesù con la croce rimanda a un male del nostro tempo. Guerra, povertà, attentati, omicidi. Un piccolissimo cenno a uno dei più tragici avvenimenti che ha colpito la nostra comunità. Solo un volto, quello di una ragazza di 16 anni. La ragazza si chiama Elisa. Le immagini si susseguono sulle note di Bach, ma anche di musica jazz e di De Andrè. Lo scopo «è far riflettere e sensibilizzare, stimolare un percorso di crescita nella fede». Una

crescita che significa collaborazione e conoscenza dell'altro. È questo ciò che il gruppo coinvolto nel recital vuole testimoniare. Quindici persone in tutto, tra adulti e bambini, hanno dedicato parte del proprio tempo per donare qualcosa alla comunità, facendola riflettere. La riflessione è al centro di questa Pasqua di resurrezione. A resuscitare dai meandri delle menti assopite, sono i sofferenti, gli emarginati. Sono le vittime del lavoro a cui è dedicata la via crucis del gruppo Scout Agesci Potenza 2, con la partecipazione dell'Inail e dell'Anmil. L'appuntamento è per domani alle 16, davanti al Palazzo di giustizia. Sul calvario dei poveri cristi -questo il nome dell'iniziativa, alla sua terza edizione - è dedicata alle vittime del lavoro, perché -«affermano gli Scout - siamo convinti che quello degli incidenti sul lavoro e delle morti bianche sia innanzitutto un problema di ordine culturale, di mentalità. Ma la mentalità si cambia anche con l'educazione e noi Scout, che ci occupiamo di questo, non potevamo esimerci da questo compito». In tutte le parrocchie si rinnovano, poi, gli appuntamenti liturgici di ogni anno. La messa crismale alla cattedrale, la messa in cena domini e l'adorazione eucaristica serale, oggi. La liturgia della passione nelle varie chiese, domani. Don Bosco la celebrerà nel cortile dell'oratorio, Sant'Anna per le vie del rione. Come da tradizione, la via crucis vivente della parrocchia di Rione Cocuzzo Maria Santissima dell'Immacolata. L'appuntamento, per la “Passio Christi”, è alle ore 15. Anna Martino

A rione Cocuzzo si celebra il decennale PRIMO decennale della “Passio Christi” organizzata dalla parrocchia “Maria Santissima Immacolata”. Come ogni anno in ricorrenza della settimana santa, si rinnova questo importante appuntamento. Sonopassati tanti anni da quando, per la prima volta, il parroco don Donato Lauria rese realtà un progetto. Chiara dimostrazione di affetto che il sacerdote prova sempre nei confronti della sua comunità. Fino ad oggi, si è registrata la media di circa cinquemila spettatori per ogni edizione della Sacra rappresentazione vivente. Sotto il patrocinio della Regione Basilicata, dell'Apt e del Comune e della Provincia di Potenza, questo avvenimento si ripropone con tanto entusiasmo. Più di un centinaio saranno i protagonisti dell'evento, tra attori principali e figuranti, che animeranno ogni angolo del popoloso rione. Gli abiti indossati sono di pura fattura artigianale grazie al buon lavoro realizzato dalle volontarie del gruppo sartoriale parrocchiale. Domani pomeriggio quindi, si rivivrà quel cammino tortuoso che portò Gesù Cristo alla morte. A partire dalle 15, un nutrito plotone di soldati ro-

mani presidierà le vie rionali. L'antica ambientazione della città di Gerusalemme sarà completamente rievocata. La manifestazione religiosa avrà inizio nella chiesa rionale fino a svilupparsi lungo il quartiere. Sarà preziosa anche per questa occasione la collaborazione della compagnia teatrale potentina “Scacciapensieri”. Nuovamente confermato nel ruolo di Gesù, l'attore Giuseppe De Marco. Promossa ancora nella parte di Maria, Lucia Sabia. Tra gli altri personaggi, Raffaele Logiurato, che interpreterà Ponzio Pilato, Dino Palese sarà in scena nei panni di Erode, Carlo Rafaniello assumerà le vesti di Caifa. «Speriamo che -ha affermatola responsabile organizzativa, Lucia Sabia - anche quest'anno vada tutto bene». Quale è il segreto del successo di questa kermesse liturgica in vista del decennale? «A parte la sua valenza cattolica - ha concluso la Sabia - è una interessante manifestazione a cui dovrebbe partecipare non solo il fedele ma anche chi non crede perché ci sono tanti spunti da cogliere sia per pregare e sia per riflettere sul malessere della società». Alessandro Sileo

GUARDANDO AI PIU’ PICCOLI VIOLENZE fisiche, abusi sessuali, errori gravi nell'educazione, incuria, maltrattamenti emozionali. Sono gli abusi e i maltrattamenti sui minori. Si presentano sotto varie forme. La polizia le ha catalogate. Braccio rotto, ustioni di sigaretta, manomissione dei genitali. Sono solo alcune delle tante voci. Sconvolge anche il solo pronunciarle. Eppure, nella nostra regione, casi di questo tipo sono molto frequenti. Lo ha detto l'ispettore di polizia Filippo Squicciarini, nell'incontro che si è tenuto ieri nel Museo provinciale di Potenza per discutere sul maltrattamento e l'abuso all'infanzia e i modelli di prevenzione e contrasto da mettere in campo. «In Italia - afferma Squicciarini - gli ultimi dati Istat parlano di 15-20 casi annui di incesto, 300 di incitamento alla prostituzione, 1.000 di violenza carnale e 800 di atti di libido». Quando ci si trova di fronte a casi

Formarsi a difendere i minori Un progetto, con la Provincia, per evitare e vigilare sugli abusi del genere, la polizia durante l'indagine prende in considerazione diversi fattori: «la storia - spiega l'ispettore - l'esame dei vestiti, l'esame fisico e ginecologico, la presenza di agenti infettivi trasmessi sessualmente, l'esame wood per lo sperma e le fotografie. Importantissimo ai fini dell'indagine, l'obbligo del medico di refertare qualsiasi anomalia riscontrata nel minore o nel racconto dei genitori. La maggior parte degli interventi che noi abbiamo effettuato sono avvenuti grazie a questo. Perché, spesso, può succedere che a distanza di tempo l'esame fisico non rilevi riscontri immediati». Allora, diventa fondamentale non solo

il referto del medico ma soprattutto l'ascolto del bambino. «Bisogna dare più credito al bambino che al medico», afferma. Entriamo così nel cuore della questione. L'ascolto della vittima. Sostiene Assunta Basentini, psicologa presso il tribunale per i minorenni di Potenza e coordinatrice del Centro studi per la diagnosi e la terapia del disagio infantile e familiare: «Il problema non è solo recuperare la testimonianza, ma farlo in modo corretto, con atteggiamento professionale e rigoroso, senza inquinarla. Ci sono estremismi pericolosi nella valutazione delle testimonianze, soprattutto dei bambini, che spesso

vengono sottovalutate». Occorre, quindi, un giusto approccio «basato sulla interdisciplinarietà tra il linguaggio giuridico, psicologico, medico. Una diagnosi è perfetta se può essere letta e compresa da un magistrato o da un ispettore di polizia. Quando, cioè, è condivisa». Ecco che, se entrano in gioco tutti gli attori sociali coinvolti (medici, assistenti sociali, operatori sociali, giudici, psicologi, forze dell'ordine), un occhio di riguardo va dato alla loro formazione. «Bisogna fare ordine - afferma Marcella Avena, responsabile delle politiche sociali della Provincia di Potenza - da un punto di vista

normativo e ricorrere a iniziative di eccellenza». Come il progetto europeo “Train togheter-formarsi insieme”, cui l'Ireforr (istituto regionale per la formazione e la ricerca) e la Provincia di Potenza hanno partecipato per l'Italia insieme a Francia, Inghilterra, Germania, Romania e Polonia. Lo scopo del progetto, i cui risultati sono stati illustrati ieri, è quello di elaborare metodologie per prevenire gli abusi sessuali e qualsiasi altro maltrattamento sui minori. Lontani dal redarre un vero e proprio documento comune, il progetto ha il privilegio di individuare alcuni punti fondamentali su cui dovrebbe basarsi la formazione: il modulo formativo multidisciplinare, i moduli formativi specifici, seguire alcune “raccomandazioni”, intese come principi fondanti. Il fine ultimo è “raccogliere prove per arrivare alla verità”. an. mart.

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Potenza


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Giovedì 1 aprile 2010

Solidarietà all’Efab per costruire un pozzo nel Togo

Giacobazzi al Don Bosco per il “Comic festival”

UNO spettacolo a sostegno della costruzione di un pozzo per l’acqua, in un villaggio del Togo, si terrà il prossimo 9 aprile, a partire dalle 20, nei padiglioni dell’Efab di Tito scalo. A organizzare l’appuntamento l’associazione “Il pozzo della farfalla”. Alla festa di beneficenza parteciperanno il gruppo musicale “Metrono” e il gruppo giovanile di teatro comico-brillante “Gioventù bruciata” Il costo del biglietto è di 6 euro. Tutto il ricavato della serata andrà a sostegno della Costruzione del pozzo della Farfalla in un villaggio del Togo in cui ancora l'acqua potabile è un bene Inaccessibile

SARA’ Andrea Sasselli, in arte Giacobazzi, il protagonista, il prossimo 7 aprile, al teatro Don Bosco, del nuovo appuntamento con “Comic festival 2010”. Colonna portante del “Costanzo show” e consacrato al grande pubblico dopo la sua partecipazione alla trasmissione Zelig circus, Giacobazzi (pseudonimo di Andrea Sasselli, comico e cabarettista) con il suo “Una vita da paura” racconta vicende di vita quotidiana con la sua mimica ed il suo umorismo irripetibili, analizzando le donne e gli stereotipi del romagnolo. Sguardo ammaliante, capelli laccati, catenone al collo e sandali.

LO SPETTACOLO

Stasera al Pala Pergola torna Fabrizio Corona

TORNA in Basilicata, ma stavolta a Potenza, Fabrizio Corona, il fotografo dei vip. Corona, che di Potenza fu già ospite nel 2008, quando Henry John Woodcock ne dispose l’arresto, torna ora in veste di ospite al Pala Pergola di Rossellino. Fabrizio Corona è stato socio e amministratore di un’agenzia fotografica di Milano, la Corona’s, dichiarata fallita il giorno 9 dicembre 2008. Il nome di Fabrizio Corona è legato a una serie di indagini effettuate dalla Procura della Repubblica. In particolare il suo nome figura come principale co-indagato nella indaginescandalo Vallettopoli, per estorsioni ai danni di diversi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, assieme a Lele Mora, agente di diversi vip del mondo dello spettacolo. Nel dicembre 2009 è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per i ricatti ai danni di Adriano, Melandri, Gilardino. Alla serata sarà presente anche la tronista di Uomini e Donne: Antonella Perini.

Il nuovo cinema d’autore al cine teatro Due Torri

E’ PREVISTA per domani la via Crucis di rioneMurate. Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, verrà chiusa la strada dalle 17.45 fino al termine della via Crucis. Il divieto di transito dei veicoli è previsto lungo il seguente percorso: partenza dalla chiesetta di via degli Oleandri, intersezione via Vaccaro, via dei Frassini, strada di collegamento di via dei Frassini con Via degli Oleandri e rientro in Chiesa. L’Ordinanza può essere revocata, per sopravvenute esigenze in qualsiasi momento e non esonera l’interessato dal munirsi, ove dovute, di eventuali ed ulteriori autorizzazioni dall’attività da svolgere.

SI chiama “Belli mai visti. Il nuovo cinema d’autore che aspettavi” la rassegna cinematografica al cineteatro “Due Torri”. Dopo il film Hachiko, sarà la volta di “A single man” - oggi - “Il missionario” - che verrà proiettato il prossimo 13 aprile. Film di grande impegno mai passati nelle sale del capoluogo. A chiudere la rassegna, il prossimo 20 aprile, sarà la proiezione del film “L’amante inglese”. Il costo del biglietto per ogni singola proiezione è di 4 euro. Mentre l’abbonamento per vedere tutte le pellicole che verrano proiettate nel corso della rassegna è di 15 euro.

LA NOVITA’

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Una serata tra moda e beneficenza

Corsi di auto difesa per tutte le donne

Per non dimenticare chi non c’è

IL martedì e giovedì di ogni settimana dalle 19 alle 21 si darà spazio alla difesa personale femminile. E’ questa l’iniziativa del Centrosportivo educativonazionale(Comitato regionale di Basilicata), che da oggi organizzerà i corsi nella palestra dell'I.T.C. “Giovanni Falcone” di Potenza. Le lezioni saranno coordinate dal maestro Sandrino Caffaro, cintura nera VII° di Karate e maestro di Kendo e Iaido. A coadiuvare il lavoro ragazze esperte del settore. Si tratta di lezioni aperte a tutte le donne di qualsiasi età e ceto sociale. La difesa personale -è un argomento di grande attualità. Purtroppo ci troviamo quasi ogni giorno a leggere e ascoltare notizie riguardanti episodi di bullismo, di violenza, di molestie e aggressioni soprattutto verso le donne. Proprio perquesta ragionesonosempre piùrichiesti e frequentati tutti quei corsi di difesa personale studiati appositamente per andare incontro all'esigenza di sviluppare la capacità di difendersi e di migliorare la sicurezza in se stessi e nelle proprie risorse. E’importante avere degli strumenti che, in caso di necessità, possano aiutarci a difenderci. Ciò è possibile attraverso l'apprendimento di tecniche efficaci e semplici da applicare, fino a raggiungere un buon livello di autosufficienza tale da permettere all'individuo di muoversi con “sicurezza”. Ed è proprio questo, in sintesi, il progetto dello CSEN lucano: un'educazione al pericolo inteso come minacce esterne e controllo delle proprie emozioni (prima tra tutti la paura), un training fisico e mentale che permette a chiunque di imparare a gestire situazioni imprevedibili di rischio.

Due scatti della serata. Sopra l’azienda Gagliardi di Vietri

MATERA CITTA’ DELLA CULTURA

Basta campanilismi, si sostengono i Sassi PER una volta la rivalità Potenza-Matera non ha la meglio e tra i due comuni c’è collaborazione e sostegno. Il sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, infatti, ha espresso soddisfazione per l'approvazione avvenuta all'unanimità da parte del consiglio comunale, di un atto deliberativo di sostegno alla candidatura di Matera a capitale della Cultura 2019, proposto dallo stesso primo cittadino che ha anche la delega alla cultura. «La dimensione storica e culturale dei Sassi - ha detto Santarsiero - il loro essere stati riconosciuti Patrimonio dell'Unesco, il fascino straordinario di quegli ambienti, fanno di quella realtà un unicum in termini di visibilità internazionale, offrendo una motivazione fortissima per una candidatura così prestigiosa ed importante. Le infrastrutture ed il dinamismo della città di Matera offrono ulteriore credibilità e forza alla candidatura». «Sosteniamo - ha aggiunto il sindaco - con grande forza tale candidatura nelle convinzione che “Matera capitale della Cultura 2019”sarà occasione di vetrina e di crescita culturale, sociale ed economica non solo per la Città di Matera ma anche per la Città di Potenza e l'intera Regione». L'atto deliberativo sarà inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri.

CINEMA

Tu il mio presente, i tuoi occhi il mio futuro... La nostra vita un sogno immenso da vivere insieme... Ho conosciuto un ragazzo speciale che ha reso la mia vita il volto dell’Amore... Con una marea hai inondato il mio cuore riempiendolo di diamanti preziosi che si chiamano stelle, vibrazioni, sensazioni, attimi semplici, ma resi grandi e speciali da te che credi nei sogni e nella vita... Per me vali più della mia vita e non smetterò mai di dirti grazie per avermi fatto ritornare a vivere. Auguri amore mio. Ti amo da morire.

Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero

Seggio “ingombrante” PRONTI al ritorno in classe? Non proprio. Almeno secondo la segnalazione di alcuni genitori che alla redazione hanno raccontato la sorpresa con cui ieri mattina hanno scoperto che nelle classi dei loro bambini erano ancora praticamente allestiti i seggi elettorali. Ieri mattina «abbiamo accompagnato i nostri bambini a scuola - hanno raccontato - presso il plesso di rione Betlemme dell’istituto Giacinto Albini, dopo la pausa elettorale. Ma le prime classi ospitavano ancora i cartelloni elettorali e non erano stati smantellati ancora i seggi. Abbiamo chiamato il comune per capire cosa fosse accaduto, ma si sono rimandati la responsabilità tra vari uffici». «Possibile? - si sono chiesti i genitori . Non dovrebbe essere garatita la disinfestazione dopo il passaggio, per le elezioni,di tantissimi cittadini in uno spazio che è destinato a dei bambini?». «Non è la prima volta - hanno concluso - che le sollecitazioni restano inascoltate. E’ già accaduto per la scala antincendio che abbiamo chiesto di adeguare. A un mese dal sopralluogo, nessuna novità».

Sala 1 Happy family 18 - 20 - 22 Sala 2 Remember me 17 - 19.30 - 22 Sala 3 Fuori controllo 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Percy Jackson 16.30 E’ complicato 19 - 21.30 Sala 5 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 6 Dragon trainer 3D 16.30 - 19 - 21.30 Sala 7 Tutto l’amore del mondo 17.30 - 19.45 - 22

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 chiuso per riposo

DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 Tutto l’amore del mondo 21

Happy family DUE famiglie incrociano i destini a causa dei figli sedicenni caparbiamente decisi a sposarsi. Un banale incidente stradale catapulta il protagonista-narratore, Ezio, al centro di questo microcosmo, nel quale i genitori possono essere saggi, ma anche più sballati dei figli, le madri nevrotiche e coraggiose, le nonne inevitabilmente svampite.

Remember me UNA donna viene uccisa sulla banchina di una metropolitana davanti agli occhi della sua bambina. Dieci anni dopo quella bambina si innamora delll'introverso Tyler Hawkins, figlio arrabbiato di un ricco uomo di affari, che ha perso il primogenito in circostanze tragiche. Travolti da amore e passione Ally e Tyler condividono un lutto doloroso e la voglia di ricominciare.

NUMERI UTILI Antincendio boschivo

Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 1 APRILE

Enel

0971/444145

Blasone piazza Cagliari, 24

Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111

0971 331111

Italgas Guasti

800 900999

Acta

0971 55616

Acqua

Numeri utili

1515

813294

Avis

0971 442991

Provincia

0971 417111

Facoltà Agraria

0971 205606

Aias

0971 45090

Comune

0971 415111

Facoltà Ingegneria

0971 205032

Difensore civico reg. Federconsumatori

0971 274564 0971 34444 0971411144

Adiconsum Adoc Basilicata

0971 46393 0971 1931646

Enel

800.900 800

Centro ascolto bullismo

Protezione civile

0971 469274

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Acquedotto Lucano

0971 39211

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

Esercito

0971 444819

Telefono Donna

0971 55551

Ass. Vola

097159331 Istituzioni

Regione Basilicata

0971 668111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso

118 611111 0971 612562 0971 26907

Consultorio

0971 310111

Asp Ateneo

Facoltà Lettere e Fil.

0971 202472

Facoltà Scienze

0971 202217

Provveditorato

0971 443681

Ardsu

0971 507011

Prevenzione e Protez.

0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

0971 54829

Biblioteca Provinciale

0971 305013

Archivio di Stato

097156144

Centralino

0971 201111

Museo Provinciale

Rettore

0971 202106

Archivio stor. comunale

0971 51605

Direttore amm.

0971 202107

Biblioteca per l’Infanzia

0971 274129

Bibl. storico umanistica

0971 202513

Museo delle antiche genti

Bibl.tecnico scientifica

0971 202780

di Lucania

0971444833

0971 305011

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 SINGAPORE SLING 0971-418112 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 IL GAMBERO ROSSO 0971-470989 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107 RISTORANTI MURO LUCANO

IL CASERECCIO BARILE ANTONIETTA DELLE COLLINE LE TAVERNE MIRAMONTI

0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657

RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Fabrizio Corona, uomo di spettacolo e protagonista di Vallettopoli

Via Crucis a rione Murate traffico bloccato

AD ATENA LUCANA

E’ STATO lo splendido scenario dell'Hotel Hosman di Atena Lucana, nel Vallo di Diano, ad ospitare la manifestazione “18 Cuori Creativi, l'arte, la moda e lo spettacolo”, tenutasi domenica sera e protrattasi fino a notte inoltrata. Defilè, moda, sfilate, gastronomia, Spazio immagine e supporto tecnico, oltre ad un'asta di beneficenza a favore dei terremotati di Haiti: tutto ciò si è potuto ammirare durante la serata, nella sala dell'hotel piena in ogni ordine di posto. La Sala Imperiale dell'Hotel e il bordo piscina hanno fatto da contorno ad una splendida serata, organizzata e patrocinata da Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Comune di Abriola, Città Cultura del Comune di Potenza e dalla Protezione Civile di Basilicata, oltre a tantissime altre aziende lucane e campane che ne hanno preso parte, ben ventiquattro. Già all'ingresso uno splendido scenario con la piscina e tutte le luci da contorno, e prima di entrare nella “Sala Imperiale”. A condurre la serata è stata Rossella Trafficante. Si è partiti con la rassegna artistica “Cuori Ricreativi”, con ben diciotto artisti lucani. A seguire il “Gran Galà” e poi l'asta d'autore per beneficenza pro-Haiti. In palio diverse opere e quadri di artisti lucani. C'è stata poi la degustazione di prodotti biologici. Presente l'Azienda Agricola Gagliardi di Vietri di Potenza, col suo premiato olio e le varie specialità, le Cantine di Venosa, Masseria Grieco di Ferrandina e la pasticceria D'Elia di Teggiano. Durante la serata ci sono stati anche i stilisti lucani Nadia Labanca di Lauria e Lys Atelier di Potenza, oltre alle esposizioni dei gioielli Riviello, Intimomania. Fuori dall'hotel, la splendida esposizione delle auto d'epoca, a cura di Lucania Ancient Motors Club. Durante il defilè di moda e spettacolo c'è stata la partecipazione speciale delle “Spose di Moreno”. Claudio Buono

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Agenda

Giovedì 1 aprile 2010

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 1 aprile 2010

Elisir di lungo benessere Fra profumi e note musicali, un luogo dedicato sia al corpo che allo spirito «AMA il tuo corpo e prenditene cura, perchè la tua anima abbia voglia di abitarlo». E' quello che si trova scritto sulla brochure del centro "Elisir", in via Vienna a Potenza. Non solo un salone parrucchiere, non solo un centro estetico, ma anche day spa, ovvero un'oasi in cui il lavoro e lo stress quotidiano sono banditi per lasciare spazio ad un'esperienza polisensoriale unica, grazie a note musicali dai suoni avvolgenti, incensi, candele e oli profumati che inebriano l'olfatto,creando un'atmosferasurreale. Abbiamo intervistato Gaetano Lioi, 39 anni, potentino doc che, insieme alla moglie Marie, di origine francese, ha "dato vita" a questo luogo speciale per il corpo e per lo spirito. Come è nata questa idea? «Dopole superiori,mi sonoiscritto alla facoltà di giurispuredenza, ma non mi sentivo pienamente soddisfatto. Un giorno mi è capitato sotto mano un annuncio per rappresentati nel settore "parrucchiere" e, un pò per sfida e un pò per divertimento, ho iniziato a lavorare. Ormai sono più di 12 anni che faccio questo lavoro, grazie al quale ho incontrato anche mia moglie. Lavoravamo per la stessa azienda e... galeotto fu l'affiancamento. L'ho portata via con me e abbiamo "messo su" il progetto "Elisir". Abbiamo aperto nel 2003, quando avevo 32 anni. Inizialmente c'era solo un salone parrucchiere, 3 cabine estetiche e un solarium. In poco tempo, però, ci siamo creati una buona clientela che, man mano, ci chiedeva qualche servizio in più. Adesso abbiamo 5 dipendenti, due docce solari e un servizio hair extension e centro parrucche». Come mai, poi, avete deciso di aprire una day spa? «Abbiamo fatto molti viaggi, sia in Italia che all'estero, e siamo rimasti colpiti da questo tipo di filosofia. In Basilicata non esistono strutture di questo tipo e abbiamo scelto di provarci. Ed ecco che sono nati un bagno turco, con tutti i benefici della cromoterapia e dell'aromaterapia, la sauna, "nuvola", ovvero un'innovativa vasca nella quale la sensazione della mancanza di gravità accompagnata all'azione benefica e tonificante dell'acqua, regala benessere al corpo e alla mente. Un’armonia che ogni ospite ritroverà in prima persona potendo scegliere, nella varietà dei trattamenti, il percorso a misura dei suoi desideri». Difficoltà incontrate all'inizio? «Abbiamo dovuto sostenere un investimento di circa 200 mila euro inizialmente, ma il "grosso" è arrivatodopoperapreire ladayspa.Cisiamo affidati al leasing per quesnto riguarda le attrezzature e poi alle banche che, inizialmente ci hanno dato una mano e poi, causa anche la crisi globale, hanno iniziato a cambiare atteggiamento. Siamo titolari di

Attività nel centro “Elisir” (Foto Andrea Mattiacci)

un'attività che esiste già da anni, che produce e va bene. Ti aspetti di avere sempre una spalla su cui poggiarti e invece così non è stato. Le banche mancano di "elasticità". Al momento mi hanno concesso 5.000 euro di fido, al pari di un qualsiasi dipendente. Inoltre, non abbiamo avuto nessun tipo di finanziamento pubblico e, nonostante le tante domande, siamo stati "gentilmente accantonati. Per fortuna non abbiamo avvertito più di tanto la crisi e siamo riusciti a mantenere stabile il fatturato in questi anni». Qual è il valore aggiunto di Elisir? Cosa vi differenzia dai vostri concorrenti?

«La professionalità e la qualità dei prodotti. I nostri fornitori sono solo grandi aziende multinazionali. Purtroppo esistono realtà dove ti mostrano il prodotto di marca come "faccciata" e poi nel magazzino hanno sottoprodotti. Da noi non è mai successo. Quello che abbiamo in magazzino è esattamente quello che abbiamo in vetrina. Acquisire il cliente, incuriosirlo è abbastanza facile, mantenerlo è difficile. La fidelizzazione è la cosa più difficile. Il nostro vanto èche abbiamoclienti chesi sono rivolti a noi da quando abbiamo aperto e nonse ne sono piùandati. E poi c'è un discorso di ambiente. Abbiamo studiato i colori del nostro

centro con un architetto per creare un ambiente rilassante, in cui sia piacevole anche aspettare». Parli di professionalità. Quindi c'è una particolare attenzione anche alla formazione dei dipendenti? «Un costo elevato che sosteniamo èproprio la formazione dei dipendenti,maci crediamo.Nonabbiamo apprendisti, prendiamo tutti professionisti e la prima cosa che chiediamo quando facciamo i colloqui è la disponibilità a crescere professionalmente. Li mandiamo a spese dell'azienda a seguire corsi di aggiornamento in accademie che si trovano da Roma in su. Orientativamente

quattro sono gli appuntamenti annuali, poi riceviamo le visite all'interno del nostro salone da parte dei formatori». Obiettivi di crescita? «Non mi pongo mai limiti. Sicuramente raggiungere una maggiore stabilità e tranquillità. Avremmo anche l'idea di registrare il marchio e creare anche altre opportunità di lavoro. Magari un domani Elisir potrebbe diventare anche un franchising». Tipo di clientela? «Viviamo nell'epoca dell'immagine. La gente ci tiene a curarsi. Abbiamo più donne, ma anche una gran fetta di uomini. E, in effetti, entrare oggi in un centro estetico fa uno strano effetto. La scena è quasi sempre la stessa: seduti sui divani delle sale d’attesa, ci sono molti uomini. E non per aspettare, sbuffando, mogli e fidanzate, bensì il loro turno per sottoporsi a qualche trattamento di bellezza. È maschio, fra i 20 e i 40 anni, quello più attento al suo aspetto e su cui le aziende puntano per continuare questo inarrestabile trend di crescita». Impegno nel sociale? «Siamo molti attenti allo sport e al sociale. Siamo legati alla pallavolo femminile (Livi volley - serie b2) e all'associazione 0971 (diritti umani e beni comuni). Il nostro è un settore "superfluo" - non vendiamo il pane! ma siamo sempre stati interessati a curare non solo l'estetica, ma anche "quello che c'è dentro" ,che è poi la filosofia che ha ispirato l'apertura della day spa». Annamaria Calabrese (9. Continua)

Assemblea dell’associazione. Il 30 aprile prevista una visita a Cinecittà

Positivo il bilancio della Federconsumatori fra sportelli aperti e nuovi servizi BILANCIO positivo per la Federconsumatori provinciale di Potenza. E' questo il dato che emerge dall'assemblea svoltasi ieri pomeriggio nella sede della Cgil, in viadel Gallitello a Potenza. Presenti all'iniziativa, il presidente Rocco Ligrani, il coordinatore locale Fernando Scattone, la responsabile federconsumatori Giovanna Milano e la coordinatrice della sede di Potenza, Diletta Santopietro, responsabile dello sportello cittadino. L'associazione, nata nel dicembre del 2008 ha sviluppato un rapporto costante e duraturo con i clienti, esercitando funzioni di supervisione e controllo sui fattori di rischio del rapporto tra clienti e mondo produttivo. Tutto nasce dall'esigenza di dotare i clienti di veri e propri modelli di know-how legati ad un proficuo interscambio e suggerito da leggi in materia che ne hanno determinato in questo periodo un vero e proprio interscambio.

Leggi in materia, rapporti di qualità, funzioni emaggiori spazi culturali, sono stati questi i campi d'azione proposti nel 2009 dalla sede provinciale di Potenza che grazie alla presenza costante sul territorio degli sportelli di Acerenza, Genzano di Lucania, Oppido Lucano, Villa d'Agri e ai punti di contatto provinciali di Rapolla, Ripacandida, Bella, Lauria e Lagonegro ha potuto implementare la qualità dell'offerta, già legata alla presenza a Roma, proprio grazie alla sede di Bella che ha avviato contatti con l'Istituto Luce nell'ambito della collaborazione con la società cinematografica romana. Proprio il 30 aprile i responsabili provinciali di Potenza saranno a Cinecittà per osservare dal vivo la produzione cinematografica della società capitolina. In questo periodo sono stati osservati parametri precisi, vedi il rapporto funzionale, mediante mail, newsletter einformazione tele-

Il tavolo dei relatori di ieri (Mattiacci)

matica con i clienti, successivamente i responsabili hanno potuto sfruttare i conti dormienti che hanno dato maggiori possibilità di risolvere i problemi più spinosi della categoria. Davvero positiva l’attività dello sportello di Potenza che ha riguardato l'istruzione di fascicoli legati all'energia e al gas, ai trasporti aerei, alla navigazione marittima, al commercio, alle banche, alle poste, ivi compresi i sopra citati conti dormienti, alla pubblica amministrazione, alle finanziarie, agli abbonamenti Tv

private, ai ricorsi al Co.Re.Com e alle telecomunicazioni. Un quadro della situazione estremamente positivo che conferma l'azione forte e precisa sul territorio esercitata dai responsabili, grazie anche al sostegno della Cgil. Federconsumatori, mediante l'apertura degli sportelli in provincia, accoglie chi racconta problemi spinosi e apparentementedifficili da risolvere. Tutti promossi. Durante l'assemblea è stato letto il bilancio e la relazione del collegio dei Sindaci. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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36 Potenza Prosegue l’inchiesta fra gli imprenditori del capoluogo che creano il proprio avvenire


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Isca-Polla Scontro auto-camioncino. Nuovo appello del sindaco di S. Angelo

Due feriti nell’ennesimo incidente SANT'ANGELO LE FR. Grave incidente, intorno alle 11 del giorno 30, sulla Isca - Polla all'altezza dell'incrocio che dà l'accesso alle contrade Farisi - Fellana. Coinvolti un ottantenne, alla guida di una fiat panda e tre persone, tra cui un ragazzo, a bordo di un camioncino, provenienti da Polla. Il bilancio, due feriti, di cui uno più grave, prontamente soccorsi dal 118 e due mezzi praticamente accartocciati e distrutti, ora sotto sequestro. E' stato un miracolo che non sia morto nessuno, data la dinamica dell'incidente. Una Fiat Panda, proveniente da S. Angelo, guida-

ta dall'ottantenne, Mastroberti Paolo, stava attraversando l'incrocio di Farisi, senza rendersi conto che da Polla stava arrivando, improvvisamente e, a grande velocità, un camioncino con a bordo tre persone, tra cui un ragazzo e due signori. Il camion ha urtato, in modo violento, la parte anteriore della panda, a centro strada, facendola girare su se stessa, per diverse volte; per la violenza dell'urto, il camion, prima è sbandato e poi si è ribaltato su se stesso. L'anziano signore della panda è rimasto, miracolosamente, illeso, il ragazzo del camioncino non ha riportato nessuna ferita,

mentre gli altri due signori, di cui uno con una grave ferita alla spalla, sono stati soccorsi uno dall'eliambulanza del 118 e l'altro dall'auto - ambulanza, chiamati dalle persone e dal sindaco di S. Angelo accorsi sul posto, dopo aver sentito il grande rumore del violento urto. I due uomini sono ora ricoverati al S. Carlo di Potenza. Ancora una volta torna alla ribalta la pericolosità della Isca - Polla, soprattutto nei due incroci che si trovano sul territorio di S. Angelo e lungo l'area industriale Isca - Pantanelle. Questa strada è pericolosa, perché si incrocia con strade interpoderali, perchè

sprovvista di segnaletica idonea e anche perché, lunga la stessa, vi abitano diverse famiglie. Altri casi di incidenti sono successi in un recente passato. Il problema è stato sollevato diverse volte dall'amministrazione comunale. «Ma le istituzioni sono rimaste fino ad ora sempre indifferenti al problema - ci confida il sindaco Laurino Si tratta di incroci tra una strada a scorrimento veloce e strade secondarie a servizio di due frazioni e perciò vi passano veicoli agricoli lenti. Urgono perciò - sostiene il sindaco - segnaletiche idonee e al tempo stesso sollecito le istituzioni per la realizzazione immediata delle ro-

L’incidente sulla Isca-Polla all’altezza dell’incrocio di Farisi

tatorie già progettate ma non finanziate». Il sindaco Laurino, fortemente preoccupato del problema, coglie l'occasione per un ennesimo invito alle istituzioni perché prendano provvedimenti seri in

merito, prima che ci scappi il morto e nel frattempo, invita la provincia a collocare nei punti sensibili un autovelox per indurre gli automobilisti a moderare la velocità. Antonio Monaco

Avigliano Le dichiarazioni di Vito Summa. Panoramica sul Comune post-elezione

Tutti gli impegni del sindaco Parcheggi al Monastero, più potenza (e più royalty) dalle pale eoliche AVIGLIANO - I parcheggi al Monastero? Finalmente saranno aperti. Così come sarà rivisto il piano traffico, con il trasferimento del terminal bus dalla stazione all'area del monastero: il tutto a favore di una maggiore mobilità e un alleggerimento della sosta lungo corso Verrastro. Sarà riformato lo Statuto comunale,rivistiin megliogliistituti di partecipazione e creata una consulta degli immigrati. Il neosindaco di Avigliano, Vito Summa (Pd), le promesse anticipate alla vigilia delle elezioni le vuole mantenere. L'entusiasmo delle prime ore da sindaco aiuta a farglielo ribadire. Assicura che i suoi primi 100 giorni non passeranno invano. Anzi, i primi segnali del “cambio di passo” annunciato non dovrebbero tardare ad arrivare. Summa si gode il risultato elettorale e suona la carica. Il 70 per cento dei consensi, percentuale che fa il tris in quindici anni di amministrazione di centrosinistra, lo “carica di responsabilità” e gli ricorda, come ha suggerito il vice sindaco in pectore Donato Salvatore (Psi), che «questo è l'ultimo appello». Sul tavolo della giunta e del consiglio, Summa vorrà portare subito l'approvazione di un concorso di idee perla stesuradi unpiano quinquennale dedicato alla riqualificazione urbana. «Con lo sviluppo di questo provvedimento - ha spiegato

Da sinistra il consigliere Antonio Bochicchio, il neosindaco Vito Summa e il consigliere Domenico Pace

il primo cittadino - intendiamo dare ossigeno alla micro economia del paese». Poi la nuova amministrazione dovrà accelerare l'approvazione del regolamento urbanistico. Le incompiute si dovranno terminare e le strade si dovranno aggiustare. Ma per fare tutto ciò, ci sono i soldi? Vito Summa è laconico: «Pochi, infatti ci aspettano tempi duri. Molto si dovrà fare nel campo delle energie alternative. È neces-

sariochele strutturepubblichesiano alimentate da fonti di energia solare. Un risparmio delgenere - assicura - libererebbe risorse per fare altro». Rispetto alla centrale eolica installata al Monte Carmine, Summa avrebbe pensatoanche auna nuova rinegoziazione che permetterebbe il potenziamento dei rotori attuali con un aumento di megawatt di potenza, con un conseguente aumento del gettito delle royalties. Ma su

Brienza La classica rappresentazione per due ore nelle strade del centro

Fede più tradizione uguale Passione BRIENZA - E’ rivissuta la “Passio Christi” in più di due ore di intensa spiritualità. Fede e tradizione cristiana si fondono in un autentico momento di preghiera fortemente suggestivo e carico di emozione. Brienza si è trasformata ieri, a partire dalle 17, in un anfiteatro naturale della Passione di Cristo. Dall'Orto degli Ulivi in Piazza Sedile sino alla Chiesa di San Zaccaria per il processo davanti a Pilato. Lungo le vie del paese poi per riscoprire il valore della meditazione sino alla Crocifissione in Piazza Mario Pagano. L'iniziativa è a cura del “Gruppo Pro Via Crucis vivente”, un' associazione di fedeli laici che opera all'interno della Parrocchia Santa Maria Assunta con la collaborazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le suggestioni create

dalla location, dall'illuminazione, dalla cura della scenografia, dalle letture sacre hanno reso ancora più suggestiva la Via Crucis vivente dell'associazione burgentina che porta la gente a riflettere sulla sofferenza di Cristo. Si entra così nei riti della Settimana Santa. «Si punta a preservare la dimensione spirituale dell'evento - ci dicono gli organizzatori - e a contribuire alle celebrazioni della Settimana Santa. Non è una manifestazione folcloristica o un mero spettacolo. Anzi, l'obiettivo è la crescita nella fede cristiana della comunità». Oltre al «significato religioso che coinvolge i fedeli - ci dicono gli organizzatori - la rappresentazione sacra interroga inevitabilmente le coscienze di donne e di uomini. E' un invito a riflettere e a riscoprirci comunità. La

Via Crucis vivente è frutto dell'impegno di tanti giovani e meno giovani volontari. La raffigurazione vede la partecipazione di circa trenta figuranti, tutti in costume d'epoca». L'iniziativa, che si alterna di anno in anno, si realizza grazie alla disponibilità e alla generosità di tanti burgentini. La collaborazione della gente è davvero forte. «Tra le novità di quest' anno - proseguono gli organizzatori - vi è la rivisitazione dei costumi, in particolare quelli dei sacerdoti e di una scenografia più curata con l'introduzione del personaggio di Giuseppe D' Arimatea». Ed è grazie al “Gruppo Pro Via Crucis” e ai tanti volontari burgentini che con la loro passione fanno vivere momenti di straordinaria religiosità alla Città di Brienza. an. sce.

questo il sindaco si riserva una confidenza, che per ora non trova alcuna conferma. Per portare avanti i programmi servono gli uomini e gli elettori hanno scelto un consiglio a venti che contempla 13 consiglieri di maggioranza (centrosinistra), 7 di minoranza suddivisi in 6 al Pdl e uno a Unità popolare. Adesso Summa dovrà nominare lagiunta e convocare il consiglio entro venti gior-

ni a partire dal giorno della proclamazione, martedì scorso. Nella nuova squadra, tra molte sorprese, non c'è più Antonio Pace, assessore uscente del Psi non confermato dagli elettori. Si trovano ancora nel nuovo consiglio gli ex assessori Michele De Lisa e Ivan Vito Santoro, sostenuto da una valanga di consensi, secondo solo ad Antonio Bochicchio (primo degli eletti), erede della filiera socialista del fratello Vito, già consigliere provinciale. Sempre nella maggioranza, entrano a far parte due candidati sostenuti della giovanile del Pd, Emilio Colangelo e Angelo Summa, un colpo grosso della nuova generazione. In “rappresentanza” delle frazioni, si fa per dire, il “feudo”di Angelo Vito Sabia (Pd) ha eletto tutti e tre i candidati riconducibili a lui. Lagopesole, che tra i propositi della lista Unione delle frazioni castellane aveva quella di eleggere almeno un consigliere, riesce a malapena a portarne uno, Vito Lucia (Pd), corroborato dai voti del centro. Nelle file dell'opposizione tornano Tommaso Coviello e Vito Lorusso, a cui si affiancheranno altri quattro debuttanti. Ma la vera spina nel fianco di Summa sarà Vito Fernando Rosa (Unità popolare), raro comunista, uno di quelli che non fa sconti a nessuno. Gianni Sileo

Pietragalla, un programma all’insegna della religiosità PIETRAGALLA - Con l'avvento della santa pasqua prendono il via le liturgie religiose legate a questo evento. In occasione della settimana santa la Parrocchia "San Nicola di Bari" di Pietragalla, guidata dal parroco Don Tonino Cardillo, ha reso noto gli appuntamenti religiosi di questa fase. Il 1° aprile, giovedì santo, alle ore 9.30 presso la cattedrale di Acerenza è in programma la messa crismale officiata dal vescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti a cui prendono parte i fedeli provenienti dai centri abitati del territorio diocesano. Nel pomeriggio invece presso la chiesa Santa Maria delle Grazie di Pietragalla sarà celebrata la santa messa "cena del Signore" mentre in serata a partire dalle ore 21.30 ci sarà l'adorazione comunitaria presso l'altare della reposizione.

Venerdì 2 aprile a partire dalle ore 8.00 sono programmate le confessioni individuali sempre presso la chiesa “Santa Maria delle Grazie”. Mentre nel pomeriggio alle ore 17.30 ci sarà la celebrazione della Passione del Signore, a cui seguirà l'adorazione della croce e la comunione eucaristica. Alle ore 19.00 via crucis per le vie cittadine di Pietragalla con partenza da Largo Sant'Antonio dinanzi alla chiesa omonima. Nella serata di sabato 3 aprile a partire dalle ore 22.00 è previsto l'inizio della grande veglia pasquale con la celebrazione della santa messa. Infine il 4 aprile domenica di pasqua alle ore 11.00 sarà officiata la santa messa solenne e alle ore 18.00 ci sarà la santa messa vespertina di pasqua. Antonio Bevilacqua

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Polizia locale Mariani: i vantaggi della gestione associata

Camera di commercio

Premiati due piani d’aiuto alle imprese Unificazione per Muro, Pescopagano e Baragiano

Tre paesi, una divisa MURO LUCANO - Tre comuni, un solo corpo di polizia locale (quella che si chiamava polizia municipale). Il consiglio comunale murese ha dato il via libera alla gestione associata dei servizi di Polizia locale e di Protezione civile tra Muro Lucano, di Baragiano e Pescopagano. Lo fa sapere, con un comunicato stampa, il sindaco Gerardo Mariani. Il Corpo Unico associato opererà attraverso la costituzione di un unico ufficio di Polizia Locale con attività di front-office (gli sportelli al pubblico) da svolgere presso i singoli Comuni. Le funzioni ed i compiti relativi alla Polizia Locale, gestiti in forma associata dai Comuni di Baragiano, Muro Lucano e Pescopagano, riguardano le misure preventive e

Il consiglio comunale riunitosi a Muro Lucano

repressive dirette a far rispettare le leggi e i regolamenti comunali e provinciali. Dice Mariani: «E’una grande innovazione per Muro Lu-

cano che punta all'economicità e l'efficienza nell'interesse delle comunità interessate». «L'obiettivo - aggiunge - è quello di garantire alla collet-

tività locale un alto livello di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, attraverso l'organizzazione di attività di pattugliamento sul territorio». «Gli appartenenti al Corpo unico di Polizia Locale dei comuni - aggiunge - eserciteranno sia funzioni di polizia amministrativa locale sia stradale. Ed ancora funzioni di polizia giudiziaria secondo le disposizioni della vigente legislazione statale sino alle funzioni di polizia tributaria, limitatamente all'attività ispettiva di vigilanza relativa ai tributi locali. Ma c'è di più. Si punta alle funzioni di polizia ittico-venatoria, ecologica ed ambientale nel rispetto delle funzioni attribuite alle amministrazioni provinciali».

“La Pasqua del Signore”, stasera Ultima cena e Caifa

Vietri come Gerusalemme VIETRI DI POTENZA - Entrerà nel vivo questa sera a Vietri di Potenza la 34esima edizione de “La Pasqua del Signore”, la rappresentazione vivente della Passione di Cristo, che ormai dal lontano 1976 caratterizza le festività pasquali vietresi, in una delle rappresentazioni più antiche e belle dell'intera Lucania. E, così come l'anno scorso, sarà una splendida chiusura con la “Crocefissione e Resurrezione di Gesù”che si terrà a pochi passi dal ponte di “Castello Arioso”, su un “cocuzzo” con scenografie da brividi ed effetti splendidi. La trentaquattresima edizione della Pasqua del Signore ha avuto inizio nella domenica delle Palme, con l'entrata di Gesù a Gerusalemme e l'incontro con i bambini. Manifestazione organizzata dall'associazione “Teatrando” e dalla “Pro-Loco Vietri” col patrocinio del Comune di Vietri di Potenza. una storia, quella della rappresentazione della Passione di Cristo, che risale all'anno 1976, quando fu messo in scena “il Vecchio e Nuovo Testamento” e non l'intera Passione di Cristo. Si trattò di una sfilata rappresentante tutti i personaggi della “Bibbia” (da Adamo ed Eva a Gesù). Poi si trasformò nella rappre-

Una scena dalla rappresentazione di Vietri

sentazione vivente della Passione di Cristo: dall'Entrata di Gesù a Gerusalemme alla Crocifissione finale nei pressi del ponte di “Castello Arioso”. Nel corso degli anni si sono potuti ammirare tanti miglioramenti, dalla recitazione, ai luoghi e alle splendide coreografie. I vari passaggi delle ultime ore di Gesù vengono rappresentati integralmente. Tutto inizia con l'entrata di Gesù a Gerusalemme sull'asino, per poi passare all'Ultima cena con i dodici apostoli, la preghiera nel Getsemani, le tentazioni di Satana, il rinnegamento di

Pietro, il processo davanti a Caifa, la comparsa di Gesù davanti ad Erode, il processo davanti a Pilato, la flagellazione, la via crucis, la crocifissione, il pianto della Madonna, la pietà e dallo scorso anno anche la Resurrezione e la relativa Ascesa al Cielo. La partecipazione a questa splendida manifestazione conta un'ottantina di partecipanti. Questa sera ci sarà l'ultima cena fino al processo davanti a Caifa, mentre si chiuderà sabato sera con la crocifissione e resurrezione di Gesù. Claudio Buono

Il Progetto denominato Sepri, “Servizi promozionali alle imprese e nuova occupazione”e il Progetto “Fondo interistituzionale per l'ampliamento delle garanzie da parte dei Consorzi Fidi della provincia di Potenza” sono stati riconosciuti meritevoli di un Premio nazionale nell'ambito dell'Accordo di Programma sottoscritto tra il Ministero dello sviluppo Economico e Unioncamere. Lo si legge in un comunicato della Camera di commercio di Potenza. I due progetti presentati dalla Camera di Potenza sono stati approvati con l'ottavo e il nono punteggio più alto attribuito e riceveranno un contributo di

161.280 euro (Sepri) e di 213.120 euro (Fondo Interistituzionale). Complessivamente sono giunti 88 progetti da 83 Camere, di cui 47 sulla misura 1 - accesso al credito delle micro e piccole imprese - e 41 per la misura 2 - promozione di nuova imprenditorialità e sostegno all'occupazione - per un totale di contributi richiesti di oltre 22 milioni di euro, rispetto ai 10 disponibili. I progetti approvati e ammessi a finanziamento sono stati 70, a beneficio di 75 Camere: 34 progetti per la misura 1 e 36 per la misura 2. Il presidente dell’ente camerale potentino, Pasquale Lamorte, si dice «molto soddisfatto».

Anche a Bella prevenire è molto meglio che curare BELLA - Igiene dentale e prevenzione nei bambini. E' il leit-motiv di un intervento di educazione alla salute in corso all'Istituto Comprensivo di Bella. Lo rende noto alla stampa il dirigente scolastico, Mario Coviello. “Grande partecipazione sta avendo quest'anno il progetto “ Postura e benessere” che dal mese di dicembre 2009 la scuola porta avanti con l'Associazione Posturologi Europei che ha messo a disposizione un posturologo, una naturopata e in questi giorni un medico dentista per interventi di formazione e informazione ai docenti - ha detto Coviello- agli alunni e ai loro genitori sull'igiene dentale, in questo caso, sulla prevenzione della carie. L'igiene dentale è essenziale per prevenire nei bambini, fin dalla nascita, la carie e le altre malattie del cavo orale. Gli adulti, con alcuni loro comportamenti e abitudini, rivestono un ruolo determinante per la futura salute dei denti dei loro figli. La tecnica che la dottoressa ha consigliato per lavare correttamente i denti si chiama “tecnica di Bass” che «consiste nell'appoggiare lo spazzolino con le setole inclinate a 45 gradi verso la gengiva ed effettuare movimenti rotatori pic-

colissimi (quasi una vibrazione) tali da movimentare le setole senza spostarne la punta. Una volta posizionato lo spazzolino su un gruppo di denti si deve movimentarlo per 20 secondi , quindi si sposterà sui denti contigui per altri 20 secondi e così via.» Con grande attenzione i bambini del quinto anno della scuola dell'infanzia, delle terze elementari e i ragazzi delle due seconde medie hanno seguito le lezioni legate al progetto. Ma ecco alcuni punti, universalmente riconosciuti, che devono essere tenuti presenti. «L'alimentazione dallo svezzamento in poi deve contenere alimenti ricchi di vitamine - ha detto Coviello - e alla fine del terzo anno la dentizione è completa ed il bambino ha in bocca 20 denti che deve tenere con cura. «Dal terzo anno in poi è consigliabile introdurre - ha aggiunto il dirigente scolastico - l’uso dello spazzolino”. «L'attenzione verso il proprio corpo nella società dell'immagine è molto viva nelle giovani generazioni. Questi interventi, fortemente motivanti per i ragazzi - ha concluso Coviello - possono aiutare a conservare salute e benessere». an. sce.

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Giovedì 1 aprile 2010


39 Maratea Gli operatori turistici sperano che tra oggi e domani si possa risolvere la questione

Statale 18 verso la riapertura? I lavori procedono senza intoppi per garantire il transito sulla strada MARATEA - La cosa certa è ennesimo masso. Del resto la che si sta lavorando. Lo di- forte astensione al voto che si mostra l'ennesimo sopral- è avuta tra domenica e lunedì luogo di ieri mattina dei tec- la dice lunga sullo stato d'animo dei marateoti. Nella senici dell'Anas. Incerta, almeno fino a que- zione numero sei, dove votasta mattina - salvo “miracoli” no gli abitanti delle due locadell'ultima ora - è la data di lità rimaste isolate dalla fraapertura della strada. Anche na del 12 febbraio scorso, se tutti sperano che sia tra hanno votato 96 persone su oggi o al massimo domani. 799 aventi diritto al voto. Una percenNel tardo pometuale del riggio di ieri 12,02 per non c’era ancocento. Le ra nessuna corassicuramunicazione zioni dei ufficiale. La giorni scorquestione è orasi pur facenmai risaputa. do ritrovare Da una parte la il sorriso a lotta contro il buona parte tempo per scondei cittadigiurare il proni, di fatto trarsi della La manifestazione dei giorni non li ha chiusura del- scorsi a Potenza rassicurati l'arteria più imdel tutto. E portante della zona, dall'altra la preoccupa- più le ore passano e più auzione - soprattutto degli ope- menta la preoccupazione e la ratori turistici - di veder ri- rabbia. Gli operatori turistidotte drasticamente gi in- ci molto hanno già perso, ma cassi - tra l'altro già pesante- temono che altri introiti - i mente compromessi - del matrimoni e le gite fuori porprossimo week end. La sen- ta nella Perla del Tirreno sazione che si respira nelle possano essere definitivazone di Cersuta e Acquafred- mente compromessi. La pada è che qualcosa si poteva fa- rola passa ora ai tecnici della re prima. Non è andato giù Regione e dell'Anas in queagli abitanti delle due con- sta singolare corsa contro il trade che i lavori dell'Anas si tempo, dove a perdere, cosiano arrestati nei giorni munque vadano le cose, è il scorsi, dopo la caduta di un turismo della zona.

CERSOSIMO: DOPO IL VOTO COMUNALE

Sant’Arcangelo Iniziativa della parrocchia

Soddisfatto il neosindaco Pietro Gulmì

Le tracce di Cristo sulla Sindone spiegate da don Luigi Branco

CERSOSIMO - C'è grande soddisfazione a Cersosimo nelle fila della coalizione che ha portato all'elezione del nuovo sindaco. Pietro Gulmì in una nota ringrazia, «con affetto ed amicizia, i dodici candidati Consiglieri della lista Nuova PrimaVera per Cersosimo, e soprattutto quei trecento cittadini che hanno accordato il proprio consenso a difesa dei più elementari principi di democrazia e libertà, permettendo che a Cersosimo, si dia inizio ad un altro corso, basato sui concetti di rinnovamento e partecipazione, e dando la possibilità ai giovani di essere artefici e protagonisti delle scelte che scandiranno il loro prossimo futuro». «In campagna elettorale, il sindaco Gulmì non ha avuto bisogno, a differenza di altri, di affermare che già aveva accordi elettorali sugli incarichi politici amministrativi da conferire all'indomani della competizione, spiega il consigliere Valicanti - perché in una democrazia che si professi tale la volontà del popolo è sovrana, e le preferenze accordate dagli elettori ai consiglieri, danno una indicazione sia pure non vincolante, su come il popolo voglia essere rappresentato, e deve essere rispettata. E siccome noi conosciamo un unico modo di fare politica: stare in mezzo alla gente ed ascoltarla, sicuramente anche questa volta sarà ascoltata e la sua volontà esaudita». «Un ringraziamento particolare, ha ripreso il neo primo cittadino -va alla candidata Angela Ferrara, la quale con enorme spirito di abnegazione, ha sposato il nostro progetto politico e con passione ed impegno, ha dato un contributo fondamentale per l'ottenimento della vittoria finale. La famiglia Ferrara, già prima con l'operato del nonno Dott. Giovanni Ferrara, ed ancora oggi è una garanzia di onestà, impegno e solidarietà». «La candidata Ferrara, in modo spontaneo - gli fa eco il consigliere De Santis - ha deciso di non essere votata, perché in ultimo ha ritenuto più importante dedicare tutto il suo prezioso tempo alla cura del suo piccolo Luciano». Concludendo, il sindaco Gulmì, «si augura che il gruppo da lui costruito possa cementificarsi ed in modo corale, possa portare a compimento tutti gli impegni politici assunti con i cittadini, seguendo le regole che da sempre contraddistinguono la democrazia, cioè la partecipazione e la trasparenza».

Gli alunni del Comprensivo sono stati ricevuti da Lacorazza

Viggiano, a scuola di Costituzione con un professore d’eccezione VIGGIANO - Per un giorno Piero Lacorazza ha fatto da “professore” agli allievi e ai docenti dell’Istituto Comprensivo di Viggiano. Le ha ricevuti, insieme al consigliere Vittorio Prinzi nei giorni scorsi. Erano presenti all'incontro anche il Capo di Gabinetto Francesco Colucci, la dirigente scolastica Maria Luisa Peluso e il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi. Momento finale del progetto “ Cittadinanza e Costituzione”, la visita ha rappresentato per gli allievi una preziosa occasione: conoscere più da vicino funzioni, compiti e storia di un ente molto antico e importante per la crescita del territorio e comprendere i meccanismi che regolano il funzionamento della macchina amministrativa. Il Presidente Lacorazza ha infatti illustrato ai suoi giovani e attenti inter-

locutori le principali competenze di un ente che quotidianamente si trova a fare i conti con la gestione di 3.300 km di strade, per i quali i trasferimenti statali sono largamente insufficienti, e con la messa in sicurezza e la manutenzione dell'edilizia scolastica, perseguendo

l'obiettivo della sicurezza degli edifici e della loro sostenibilità ambientale. «Ed ancora, risorse, impegno e professionalità l'Amministrazione - ha continuato Lacorazza- li impiega per la formazione professionale, cercando di mettere in collegamento gli elementi della filiera istruzione- formazione e occupazione, per organizzare in maniera ottimale il trasporto dei rifiuti e per promuovere la raccolta differenziata, le cui percentuali aumenteranno però in maniera significativa solo con il contributo di tutti, cittadini compresi». «Questa visita - ha sottolineato Prinzi - ha un grande valore perché avvicina le istituzioni alle nuove generazioni, favorendone la conoscenza e contribuendo ad abbattere quel muro di indifferenza e pregiudizi che spesso caratterizza tale rapporto».

I “segni” sulla Sindone di Torino

SANT'ARCANGELO Martedì 30 marzo, si è tenuta nella Chiesa Madre, alle 21, la conversazione di Don Luigi Branco titolata: “Tracce di scritte sulla Sindone” intervallata dalla proiezione di spezzoni del film “La Passione di Cristo”. Un incontro suggestivo in cui il parroco e il filologo del Comune ha fatto una piccola esposizione filologica. Si tratta di un tema caldo che cade a pennello in vista della prossima ostensione della Sindone che si terrà a Torino. E' tutto pronto per affrontare il pellegrinaggio diocesano dal 15 al 18 aprile, che lascia spazio a 200 giovani di Tursi, Policoro, Maratea, Senise, Sant'Arcangelo, Lauria e Lagonegro per visitare la Sindone e i luoghi del Beato Piergiorgio Frassati. Don Luigi comincia con un interrogativo: «Come mai un condannato a morte, qual era Gesù, è stato avvolto in questo lenzuolo di lino purissimo, tessuto a mano, così prezioso? Deposto in una tomba privata, non in una fossa comune? Sulla Sindone - prosegue - è visibile l'immagine di un uomo che porta segni di torture e crocifissione, si tende ad escludere l'origine manuale, piuttosto una comparsa naturale della immagine, che le fotografie hanno reso più evidente». La tradizione identifica quell'uomo con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgere il corpo nel sepolcro. Sindo-

ne, proviene dal greco (sindon) ovvero lenzuolo di lino di buona qualità. L'immagine impressa sul lenzuolo ha caratteristiche di un negativo fotografico, nel senso che appare più naturale nel negativo fotografico che nel positivo. Recentemente sarebbero state avanzate delle ipotesi di segni interpretati come lettere in greco, latino ed aramaico, che costituirebbero un ulteriore indizio della prova che la Sacra Sindone provenga dalla Palestina antica. Don Luigi cita la sistemazione delle scritte sulla Sindone rivisitata da Barbara Frale, nel testo: La Sindone di Gesù Nazareno. Secondo la Frale le lettere sono fatte di un' ossidazione della cellulosa delle fibrille superficiali del lino. La Sindone, sarebbe dunque una sorta di attestato di morte scritto dal necroforo, costretto a usare pezzi di papiro poco larghi, alcuni dei quali sono strisce riciclate. Il volto di Gesù era già coperto dal lenzuolo e il funzionario lo avrebbe applicato sul lenzuolo che ricopre la faccia del cadavere con una colla fatta di acqua e farina. Ciò che si ammira secondo la ricostruzione della Frale è una scritta suggestiva, datata, sembra mancare solo il nome del necroforo: “Gesù Nazareno, condannato a morte nell'anno 16 di Tiberio, fu deposto in ora tarda” eppoi un sigillo, una sorta di firma: “Eseguo”. Valeria Gennaro

Regionali, a Sarconi Robortella La natura incontaminata della zona in una mostra a San Chirico Raparo è il più votato dai cittadini SARCONI - Anche nel centro valligiano le liste collegate a De Filippo ottengono la maggioranza dei consensi. Nessun comizio nel corso della campagna elettorale, ma non per questo l'elettorato sarconese ha mancato di assegnare voti a quasi tutti i contendenti. Solo 805 i votanti, per una percentuale pari al 49,9% degli aventi diritto. Dato, però, che sale al 68,6% se si scorporano i 439 elettori residenti all'estero. Vittoria per De Filippo e le sue liste che si aggiudicano 411 voti pari al 51,05% dei suffragi totali. A seguire le liste di Pagliuca con 285 voti per una percentuale del 35,4%. Solo 46 voti per Magdi Allam, cinque per il Partito Comunista dei Lavoratori e solo quattro per la lista Sui Generis. Partito più suffragato il Pd con 232 voti, seguito dal Pdl con 143 e molto distaccati gli altri Valligiani i candidati maggiormentesuffragati. Lapalmadel piùvotato è andata a Pasquale Robortella del Partito De-

mocratico con 72 voti, seguito con 57 voti da Carlo Delfino di Alleanza per l'Italia. A seguire Prospero De Franchi del PD con 39 preferenze, incalzato da Marcello Pittella pure del PD fermatosi a 36 preferenze. Subito a ruota Antonio Autilio di Italia dei Valori premiato da 34 elettori. A doppia cifra, inoltre, Folino 22 preferenze, Mazzeo 18, Restaino e Casaletto 17, Fierro 13, Mancusi e Mazza 12. Anche nel centro destra premiati i candidati valligiani. Domenico Vita ha raccolto 29 consensi personali, seguito a ruolo da Cicala con 26. Discorde l'analisi del voto fatta dalla “piazza”. Qualcuno, infatti, interpreta questa eccessiva dispersione dei consensi come un alto sintomo di democrazia, mentre altri parlano di una comunità priva di una fisionomia politica netta che consenta di esprimere opinioni e consensi in modo, se non univoco, almeno uniforme. ge. te.

GALLICCHIO - Due giornate dedicate alla mostra fotografica “Natura incontaminata”. Organizzata dall'associazione "Sentieri di Roccia" di San Chirico Raparo sarà visitabile ancora per oggi, la mostra nella sala dell'Oratorio di Gallicchio, dalle 17 alle 22. Un percorso nelle bellezze della natura, quella incontaminata che conserva la Basilicata ma anche quella che attira milioni di appassionati a migliaia di chilometri dalla Lucania. Associazione giovane quella di “Sentieri di Roccia” ma con l'ambizioso progetto di colmare la mancanza di una cultura montana. Una montagna vista come opportunità di crescita interiore, come strumento introspettivo, occasione di socializzazione, di collaborazione, senza trascurare la sua dimensione ludica e ricreativa. Come commentato da alcuni membri: “Si è perso o forse non c'è mai stato quel gusto della fatica fine a se

stessa, quel piacere di godere di un paesaggio incontaminato dalle opere dell'uomo, il superbo spettacolo della natura selvaggia, il desiderio di raggiungere una cima. I valori che la Montagna trasmette forse son proprio quelli che a volte non riscontriamo più nella società di tutti i giorni: umiltà, cooperazione, rispetto, lasciarsi guidare da una passione e non da un'ambizione”. Un'associazione multi disciplina, dalle passeggiate alle escursioni più impegnative, dai trek sulla neve con l'uso delle “ciaspole” ai campeggi estivi fuori da aree attrezzate, passando per arrampicata in falesia e speleologia. Non solo sport e foto ma anche l'occasione di condividere le proprie passioni, riunire e custodire tutta una serie di conoscenze sul proprio territorio, oltre a puntare ad una riscoperta di sentieri ormai in disuso. fra. gre.

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Giovedì 1 aprile 2010


40 Melfi Sul caso indaga la procura di Trani. Coinvolti alcuni medici del nosocomio

Indagine interna al San Giovanni Ma Amendola precisa: «nessun caso di malasanità per il decesso della giovane» MELFI - Sarebbe stata una polmonite non curata a causare la morte di Giuseppina Binetti, giovane donna pugliese di Spinazzola che ha perso la vita il quattordici marzo scorso a Canosa, venti giorni dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio presso l'ospedale di Melfi. Sul caso indaga la procura di Trani che ha iscritto nel registro degli indagati diciannove medici che avevano in cura la donna tra i nosocomi pugliesi e lucani. «Abbiamo già incaricato i nostri responsabili sanitari del San Giovanni di Dio - spiega il direttore generale della Asp, Luigi Amendola - di effettuare un'indagine interna per capire cosa sia successo. Al momento non abbiamo attivato nessun procedimento disciplinare, ammesso che se ne presenti il bisogno». Pare che il decesso della povera donna sia dovuto ad un fatto infettivo. Occorre comprendere se la tragica morte sia correlabile con l'intervento effettuato o con il successivo ricovero per day ospital. La donna si era recata presso

L’ospedale di Melfi

l'ospedale di Melfi perché a Spinazzola non esiste un reparto di ostetricia. Dopo il parto, Giuseppina Binetti continuava a sentire forti dolori tanto che la sua ginecologa le aveva consigliato un nuovo ricovero in Basilicata. A nulla è poi servito il ricovero di urgenza presso l'ospe-

dale di Canosa dove Giuseppina Binetti ha perso la vita il quattordici marzo scorso. Sono diciannove i medici indagati. Si tratta dei dottori: Nicolangelo Di Bitetto, Antonio Forina, Maria Teresa Pellegrino, Anna Di Chio, Giuseppe Diafera, Michele Izzi, Antonio Di Nardi, Giuseppe Pa-

dula, Alberico Vona, Michele Gliaschera, Maria Patrizia Napoli, Tiziana Morra, Cinzia Cacciapuoti, Annalisa Greco, Alessandra D'Appolito, Carmine Palma, Rocco Curto, Vincenzo Capogrosso e Salvatore Gubelli. Oltre ai medici pugliesi, in pratica, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Trani gli specialisti che compongono l'intero staff del reparto di ostetricia in servizio presso l'ospedale di Melfi. Molti di loro,per giunta, pare non abbiano nemmeno mai visitato la paziente pugliese. «Al momento non ci sentiamo di avviare nessun procedimento disciplinare - conclude il direttore generale della Asp, Luigi Amendola - anche perché attendiamo l'esito delle indagini avviate dalla magistratura. In ogni caso vorrei ribadire che a nostro carico non vi è un caso di mala sanità. Resta bene inteso che una morte tragica va sempre spiegata ed èper questo motivo che attendiamo con interesse e fiducia l'esito giudiziario dell'intera vicenda». Vittorio Laviano

Celebrazione e preghiera nella città di Orazio

La morte di Gesù vista dai Testimoni di Geova VENOSA-Per riflettere sul significato della morte di Gesù,i Testimoni di Geova della cittadina oraziana si sono riuniti in preghiera nella Sala del Regno di Via Zoccolanti in Venosa. La cerimonia religiosa si è svolta per commemorare il “Pasto Serale”con il quale Gesù Cristo ha fatto un patto con i suoi apostoli «per servire e dare la sua vita come riscatto di molti». Al centro della manifestazione due interrogativi: Perché fu necessaria la morte di Gesù'? Cosa bisogna fare per riceverne i benefici? Risposte a questi quesiti sono venute dal discorso biblico fatto da Alfonso Gallo: «La Pasqua è la dimostrazione dell'amore di Dio, che ha mandato il suo Figlio sulla terra. Gesù ha stabilito la base per la salvezza non solo per i suoi contemporanei, ma per tutta l'umanitàha detto Gallo-Dobbiamo commemorare la morte di Gesù per esaltare l'espressione di amore di Dio e per ravvivare il suo provvedimento con cui ha riscattato l'u-

manità dal peccato e dalla imperfezione». Al centro della riflessione, quindi, l'ammirazione e la gratitudine per la scelta fatta da Gesù di dare la propria vita per il bene degli altri, così come raccontato dai vangeli. Una ammirazione che si deve tradurre in fatti concreti, in una testimonianza continua. «Dobbiamo esercitare la fede per meritarci la salvezza. ha sottolineato Alfonso Gallo- Ma la fede senza le opere è morta!” Che fare, quindi per ricambiare il gesto d'amore di Dio verso l'umanità? Pentimento, conversione, battesimo: sono alcune delle tappe del percorso da realizzare. Ma anche partecipazione alle adunanze settimanali e partecipazione attiva alla predicazione. Nel corso della cerimonia religiosa sono stati spiegati i significati degli emblemi utilizzati (vino e pane azzimo) per la commemorazione del “Pasto Serale» e il significato del passaggio dalla Pasqua ebraica a quella cristiana. Ogni anno la

Un momento della celebrazione

Commemorazione della morte di Gesù viene celebrata dai Testimoni di Geova nel giorno in cui secondo la tradizione morì il Figlio di Dio, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico.Presenti a Venosa fin dagli inizi degli anni 70' solo con poche unità, facilmente distinguibili con le dita di una mano. Oggi sono ben due le “congregazioni” che operano nella cittadina oraziana. Un impulso alle attività dei Testimoni è venuta dalla recente inaugurazione della nuova Sala del Regno, ubicata alle spalle dell'ospedale. Giuseppe Orlando

Regionali, nel Vulture eletti “solo” 3 consiglieri VENOSA - Si è sempre saputo e sostenuto che in Basilicata la zona del vulturemelfese è quella più ricca della regione sotto tutti i punti di vista, per il numero degli abitanti, per l'economia, per le industrie ed il commercio. A questa ricchezza naturale, in occasione delle consultazioni elettorali non corrisponde una vittoria da parte dei candidati. Così è successo nelle passate consultazioni elettorali dello scorso 28 e 29 marzo per l'elezione dei consiglieri regionali. Con una popolazione superiore a Potenza, nel vulturemelfese sono stati eletti solo due consiglieri regionali, vale a dire il sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio nella lista Io Amo la Lucania con 3.713 voti ed il consigliere regionale Franco Mollica di Venosa nella lista Mpa Movimento per le Autonomie con 1866 voti, a questi due consiglieri si aggiunge automaticamente il candidato presidente del Popolo della Libertà Nicola Pagliuca di Melfi. Una rappresentanza esigua per una zona, la più popolata della Regione. Tutti e tre gli eletti si siederanno nelle sedie di opposizione in consiglio regionale. Sono in tanti a lamentarsi nella zona del VultureMelfese per la elezione a consigliere regionale di pochissimi candidati, cosa che succede ad ogni tornata elettorale, nonostante l'alto numero di abitanti. Avvicinati alcuni cittadini

di Venosa, hanno detto. Rocco Di N. «sulla mancata elezione a consigliere regionale di altri esponenti della zona, la colpa è da attribuire ai mancati accordi preelettorali delle segreterie dei partiti; tutti si candidano per una corsa alla poltrona. A Venosa i candidati sono stati tanti, quasi uno per partito. La vicina Puglia ci insegna, con solo tre candidati presidenti. Il vulture-melfese è stato, non da oggi, sempre penalizzato e dimenticato dalle istituzioni, vedi la viabilità da terzo mondo e Venosa, ricca di arte, storia e monumenti ne risente dal punto di vista turistico. Ciò che si è interrotto ieri, oggi continua ed il famoso detto venosino munn era, munn è, calza a pennello». G. Pinto aggiunge: «non c'è più una ideologia politica dietro la candidatura di questi tanti aspiranti consiglieri regionali e la gente vota per il parente o per l'amico. Ecco spiegata la dispersione dei voti nella nostra zona che fa eleggere pochissimi consiglieri». Alcuni docenti di Rionero e Lavello (altri due centri popolosi che non hanno eletto nessun consigliere regionale) che insegnano ad una scuola superiore del centro oraziano hanno riferito: «manca la selezione preelettorale per chi deve rappresentare la classe dirigente della nostra regione, per cui l'attenzione non si concentra su pochi candidati. Sembra di assistere ad una guerra tra poveri ed i voti alla fine si disperdono». Lorenzo Zolfo

Singolare concerto di percussioni nella scuola guidata dal dirigente Masciale

Ritmo e musica all’Istituto “Battaglini” VENOSA - Presso l'istituto scolastico “Battaglini”lo scorso 30 marzo si è tenuto un concerto particolare con strumenti a percussione. Protagonisti valenti docenti di musica diplomati ed allievi, tra questi anche un giovane dell'associazione musicale Tansillo di Venosa, Pasquale Miranda. Questo concerto è stato organizzato dall'associazione culturale “C. Gesualdo”e musicale “L. Tansillo” diretto dal M° Pino Lioy in collaborazione con la Fidapa, sezione di Venosa. Ad introdurre questo concerto, il dirigente scolastico del “Battaglini” prof. Michele Masciale: «il nostro istituto è lieto di ospitare questo concerto musicale che coinvolge studenti e docenti, esperti dellamusicae cultoriditipologia

strumentale speciale. In qualità di Dirigente Scolastico, con vivo interesse e grande compiacimento mi trovo ancora una volta a constatare chelamusica èunfelicepretesto per tenere aperte le porte delle aule e fare lezione insieme, tra una nota ed una pausa, tra un rigo e l'altro del pentagramma. Ebbene, non mi intendo nello specifico di musica da camera o di concertistica, ma credo di non sbagliarmi se dico che l'originalità del concerto di stasera sta forse nel fatto che vedremo all'opera dei percussionisti, cioè dei musicisti esperti di uno strumento speciale, quello a percussione, che, a quanto pare, è tra i più antichi impiegati dalla specie umana. La musica a scuola vuole per l'appunto scuotere, percuotere. Fare

scuola è come suonare un tamburo:occorre farsi sentire, occorre segnare il ritmo, occorre energia e vigore per vivere ogni giorno un'esperienza, quella scolastica, che ha di fatto bisogno di essere scossa, di essere percossa, di essere ritmata affinchè coloro che vi sono coinvolti non perdano il senso ed il fine del loro stare insieme. La musica è linguaggio universale e gli strumenti a percussione hanno di sicurocontribuito afarleguadagnare questo prezioso riconoscimento. Ascoltare un concerto in cui a farla da padrone sono strumenti non propriamente occidentali come quelli a percussione, è un'occasione ghiotta perchè ognuno di noi può riconciliarsi con un colore, con un tono, con una musicalità che sem-

bra non appartenerci ma che, a ben sentire, è parte intima di noi stessi. Credo che suonare uno strumento a percussione sia un pò come parlare in dialetto, nel senso non deteriore che lo pone in grado d'inferiorità rispetto alla lingua italiana, ma nel senso convalidante che ci fa apprezzare la percussione come strumentalità autentica, come linguaggio genuino e diretto qual'è per l'appunto il dialetto. E' nostra intenzione organizzare dal prossimo anno scolastico con scadenza bimensile una stagione concertistica. Ascoltiamo col cuore e con la mente, buon concerto a tutti». I maestri Lioy e Raddato presentando nello specifico questo concerto hanno detto: “tutto è percussione, dal nostro corpo ad un rumore. Gli unici grandi

Il concerto

blocchi sono i suoni determinati e quelli indeterminati”. Sette sono stati i protagonisti di questo concerto, i docenti Andrea Saracino e Vincenzo Raddato e le allieve Geltrude Raddato, Marika Perna, Raffaele Delle Fave, Antonio Cico-

ria e Pasquale Miranda che hanno in un'ora e mezza di concerto hanno entusiasmato con suoni provenienti dai timpani, grancassa, rullanti, marimba, xilofono, vibrafono, tamburi di ogni genere. lo. zo.

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Dileo: «Non si è pensata alla collettività». Soddisfatto l’ex sindaco Carmine Castelgrande

Venosa: vincitori e vinti L’assessore alle Attività rurali, Luisa D’Urso, ha parlato di «voto disperso» VENOSA- All'indomani delle elezioni regionali si traggono le somme definitive della campagna elettorale e analizzando le opinioni dei candidati si evincono animosità che lasciano strascichi. Ed anche stavolta la situazione non si smentisce. L'assessore alle attività rurali, Luisa D'Urso, candidata alle ultime elezioni regionali esprime, da un lato soddisfazione per il risultato comunque ottenuto, dall'altro un profondorincrescimento: «Ringrazio innanzitutto tutti i venosini che mi hanno appoggiato; 742 voti (1292 per l'intero Pdl) sono un ottimo risultato emi ritengo soddisfatta tenendo conto che sono al governo da otto mesi e sono l'unica donna nel mio partito. Credo di aver aperto il varco a tante altre che, come me, vogliono entrare in politica - e continua - l'unico rammarico è che Venosa ha sostenuto molto di più i forestieri rispetto ai candidati locali». Alla domanda sulle ragioni per cui ciò è avvenuto, di fronte alla constatazioneche glianimidella gentesono intrisi di sfiducia e delusione, l'assessore controbatte: <«Proprio per questo motivo non capisco perché i voti siano stati dispersi tra i candidati non locali e allora mi chiedoquesti oggihannopreso poteree domani che cosa accadrà? Succederà, come sempre, che si dimenticheranno della massa». La contestazione dell'assessore D'Urso riguarda l'appoggio da parte di alcuni gruppi politici venosini nei confronti dei candidati potentini a svantaggio di coloro che, esenti dai condizionamenti di potere, avrebbero potuto

Un seggio a Venosa

autenticamente interessarsi alla comunità oraziana: «Sono una persona trasparente- conclude- senza “scheletri nell'armadio”, non ho promesso posti di lavoro a nessuno, la mia onestà intellettuale non lo consentirebbe. Tengo a precisare che sono una donna, una madre di famiglia e che sono entrata in politica a sostegno della gente comune; mi sono spesa con amore per tutti i cittadini e ringrazio coloro che mi hanno appoggiato». Dello stesso avviso è il candidato Giuseppe Dileo (474 voti) candidato del partito “Per la Basilicata lista per Pagliuca”:

«Gli interessi sono tanti e ognuno ha pensato ai propri e non a quelli della collettività. Siamo come sempre una regione “bulgara”dominata dall'assistenzialismo sfacciato». Un po' più “morbido” ma altrettanto efficace è l'intervento del candidato Angelo Antenori (331 voti) dei “Popolari Uniti” il quale commenta: «Il calo degli elettori c'è stato ma ciò non è una novità; la gente è scoraggiata. Bisognerebbe riattivare il dialogo politico che ormai da troppo tempo non esiste più, far crescere la cultura dell'associazionismo, ci vuole un maggiore coinvolgimento dei giovani nella vita politica; attualmente la situazione è molto frammentata; il dialogo c'è ma è un dialogo civico che non porta a nulla di concreto e il danno si ripercuote sulla città e sui cittadini a favore degli interessi di qualche singola persona; le idee invece vanno messe insieme». In controtendenza, il candidato del Pd Carmine Miranda Castelgrande, il più votato tra gli aspiranti venosini alla Regione (1300 voti), esprime un maggiore compiacimento: «Mi ritengo soddisfatto, mettere insieme 2800 voti complessivi è comunque un risultato positivo che va capitalizzato ed è al tempo stesso una gratificazione per il lavoro svolto, uno stimolo per continuare a lavorare all'interno del partito». I dati complessivi per la città di Venosa su 16 seggi sono: 6909 votanti su 11.273; una percentuale del 61,29% contro i 67,45 del 2005 (un calo di oltre 6%). Marianna G. Ferrenti

Parla Mollica l’unico eletto: «Troppi veleni e velleità» VENOSA - L'unico candidato venosino ad essere riconfermato alla Regione è Francesco Mollica il quale rilascia il suo commento e stila un bilancio sulla campagna elettorale: «L'ottimo risultato, ottenuto da parte di un partito che si è riorganizzato tre mesi prima delle elezioni, non può che far sperare che questo “seme” piantato con il risultato ottenuto possa far radicare un partito come l'Mpa sull'intero territorio regionale. È su questo e sull'attenzione ai problemi della comuni- Francesco Mollica tà che il partito si adopererà per potersi radicare ed essere vicino ai problemi dei cittadini. alla luce della polemica insorta tra alcuni dei candidati concorrenti sulla dispersione dei voti, Mollica commenta: «In relazione alla diatriba, molti territori non riescono

a capire come la presenza di un rappresentante negli organismi istituzionali serva a rilanciare e a risolvere le questioni di quel territorio». «Dispiace - ha continuato - che questa campagna elettorale sia stata intrisa di veleni e velleità che nulla hanno a che fare con il bene del territorio e con la risoluzione dei suoi problemi ma serve ad avvantaggiare sotto l'aspetto personale, sia se questo avviene come candidato di bandiera o “portacqua” sia se dovesse essere fatto da qualche “capobastone” che chiude accordi e porta voti a chi di quel territorio, nel momento in cui dovesse essere eletto, non glie ne interesserebbe niente». m.g.f.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Paripus e dal Comune

Sulle orme della “Passione” Grande successo per la via Crucis di Ripacandida

Legno ed energia in mostra a Venosa RIPACANDIDA - Domenica delle Palme sarà ricordata nel piccolo centro del Vulture, oltre come giornata della pace, anche per la terza edizione della sacra rappresentazione con personaggi viventi della Passione di Cristo, organizzata dall'associazione Papirus, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e l'Arcadia di Rionero. Ben 90 personaggi hanno sfilato per le strade principali del paese terminando il corteo in via Regina Margherita dove sotto forma di recitazione si è svolta la disperazione di Giuda, la crocifissione ed il pianto di Maria. Tanta gente, non solo del posto, ma anche dei paesi limitrofi ha assistito a questa Via Crucis. Responsabile dell'organizzazione è stata la presidente dell'associazione culturale Paripus, Edem Coltella. Avvicinata ha riferito: «non è stato facile organizzare un evento con circa 100 persone al seguito. Già dal mese di gennaio ci siamo dati da fare nel trovare i personaggi ed i costumi, ringrazio Cristian Strazza, Vita e Carmela Mecca e Carmela Cerullo. A febbraio abbiamo iniziato le prove di recitazione. La difficoltà maggiore è stata nel re-

Alcune immagini della “Passione” messa in scena tra le strade di Ripacandida

perire i personaggi interpretati dai bambini, data la loro età non sono ancora consapevoli della parte che dovevano fare e poi spinti da…pigrizia. Un vivo ringraziamento lo devo anche al responsabile delle pubbliche relazioni, Antonio Lettieri; ai responsabili dell'Arcadia, Rosa Laurenza e Giuseppe Nigro. Cristina Bochicchio e Lucia Mecca hanno contribuito al trucco e parrucca ed un ringraziamento finale lo devo all'inte-

ro staff: M. Messere, C. Nardozza, D. Cialdella, M. Pellegrino, P. Archetti, M. Lettieri, Alfr. Lapenna, R.Irenze e A. Lapenna». Avvicinata Maria Labriola che ha impersonato Maria Addolorata ha riferito: «per la prima volta ho partecipato a questo evento che mi ha profondamente colpita, vuoi per il ruolo delicato che ho assunto, vuoi per la tensione e l'emozione accumulata alla presenza di tanta gente. E' stata una bella

esperienza, l'ho fatta per mia figlia di 5 anni e che serva da stimolo nelle recitazioni che fa a scuola, come superamento di qualsiasi ostacolo». Il vice sindaco Antonio Lettieri ha ringraziato la popolazione per la loro presenza numerosa ed ha dato appuntamento alla prossima edizione. L'ordine pubblico è stato garantito dai carabinieri del posto con l'ausilio della polizia municipale. Lorenzo Zolfo

VENOSA - La filiera legno-energia sarà protagonista di una mostra convegno che si terrà a Venosa dal 16 al 18 aprile 2010. L'evento è patrocinato dalla Regione Basilicata - Dipartimento Agricoltura, e sostenuto dall' Autorità di Gestione del Fondo Feasr - Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2007-2013. Anche in Basilicata, il settore foresta legno con l'uso delle biomasse per fini energetici suscita grande interesse a livello scientifico e presenta interessanti opportunità di crescita. L'appuntamento costituisce un'occasione utile per far conoscere alle aziende locali le caratteristiche dei segmenti produttivi direttamente coinvolti nei processi di trasformazione e commercializzazione. Organizzata per la prima volta in una regione del Sud, Legno Energia Sud Italia «rappresenta - si spiega in una nota - un appuntamento di grande rilievo per dare nuovo impulso all'agricoltura mediterranea, per promuovere le politiche territoriali della filiera legno energia e per diffondere le buone pratiche per lo sfruttamento sostenibile delle risorse agro-forestali locali». La finalità della manifestazione «è di mostrare al pubblico le più interessanti e innovative tecnologie sia sulla meccanizzazione che sugli impianti termotecnici alimentati a biomassa legnosa. Legno Energia Sud Italia si sviluppa secondo una formula che abbina una fiera di natura commerciale ad iniziative di carattere divulgativo e di approfondimento tecnico-scientifico». Il programma convegnistico vede il coinvolgimento dell'Università della Basilicata e dei più prestigiosi Istituiti di Ricerca nazionali tra i quali: Cnr - Ivalsa e Cra - Ing., Itabia, Aiel, Fiper, Pefc e delle associazioni locali di categoria. Il programma della fiera prevede tra le altri appuntamenti: dimostrazioni guidate di macchine e attrezzature agro-forestali, esposizione di tecnologie per la produzione di energia da legno e visite guidate ad impianti già presenti sul territorio. Gli eventi si svolgeranno in diversi luoghi della città di Venosa: il parco acquatico "Le Onde", il cortile interno della Cantina sociale di Venosa e il Castello Aragonese.

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Giovedì 1 aprile 2010


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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Era ricercato per reati contro il patrimonio, i poliziotti si sono finti messi comunali per catturarlo

Faceva il bagnino, era un latitante Un mandato di arresto europeo per il trentacinquenne rumeno Florin Besliu PER catturare il trentacinquenne rumeno Florin Besliu, gli agenti della Mobile si sono finti messi comunali. L'intuizione “elettorale” dei poliziotti ha così messo fine a una lunga latitanza. Nella città dei Sassi Besliu, acquisita l'identità diun altro connazionale (del tutto estraneo alla vicenda) era stato, per diversi anni, bagnino in uno stabilimento balneare di Metaponto e di seguito operaio di una piccola azienda locale operativa nel settore dell'installazione di impianti fotovoltaici. Era riuscito a passare inosservato persino ai vicini di casa che, al momento dell’arresto, non ne hanno saputo riferire neanche la nazionalità. Ricercato dalla polizia rumena per reati contro il patrimonio, Florin Besliu era destinatario del mandato di arresto numero 80/2004 del 28 gennaio 2004 emesso dal Tribunale di Olt, in Romania, sulla base della sentenza penale definitiva numero 59 dell'11 maggio 1999 emessa dalla stessa autorità per furto aggravato, reato previsto e punito dagli articoli numero 208 e 209 del codice penale rumeno per il quale è stato condannato a otto anni di reclusione, nonché, relativamente agli stes-

Florin Besliu è stato catturato dagli agenti della Sqaudra Mobile di Matera

si fatti, colpito da mandato di arresto europeo numero 1/2008 emesso l'11 gennaio 2008 dal Tribunale di Olt in Romania. Il furto per il quale il cittadino rumeno era ricercato e oggetto della sentenza di condanna che aveva determinato le sue ricerche in campo internazionale gli aveva fruttato un bottino di circa 220.000 euro. Besliu, appresa la condanna e la sua imminente definitività ave-

va deciso di abbandonare subito il suolo rumeno rifugiandosi in Italia dove aveva condotto per un decennio una vita assolutamente anonima e rigorosa, improntata al principio e fondamento di tutte le latitanze: rendersi invisibili agli occhi delle forze dell'ordine. La quasi inesistenza di rapporti sociali e il totale abbandono di ogni contatto con la sua patria avevano reso la sua ricerca, inizialmen-

te, del tutto infruttuosa. Determinante, infine, il giro di vite della Squadra Mobile in occasione delle consultazioni elettorali mediante l'effettuazione di un vero e proprio censimento di rumeni presenti nel territorio: dietro l'identità di uno di essi poteva avere trovato riparo il ricercato. Quando gli uomini della Squadra Mobile si sono presentati all’indirizzo di Besliu fingendo di essere messi comunali che gli notificavano atti finalizzati all'esercizio del suo diritto di voto per corrispondenza, la quasi assoluta identità con le sue foto segnaletiche consentivano di smascherare il latitante. Gli accertamenti della polizia scientifica, infine, sulle impronte digitali del ricercato finivano di coronare l'attività investigativa dando agli investigatori l'assoluta certezza di trovarsi di fronte al latitante. Lo stesso Besliu, alla fine, ha confessato, complimentandosi con i poliziotti. Ieri, all’alba, la cattura, assicurata anche alla competente Ambasciata in Italia che ha consentito di avviare immediatamente le già richieste procedure finalizzate all'estradizione del rumeno. matera@luedi.it

Prorogata fino al 30 aprile la permanenza in piazza Firenze

Anziani Uniti, ancora un mese nella sede dell’Asm prima dello sfratto E' STATA prorogata fino al 30 aprile la permanenza dell'associazione Anziani Uniti nei locali di piazza Firenze, concessi in comodato uso dall'Asm (nello stabile sono presenti il Punto Servizi e il Punto Sanità) e richiesti dalla stessa per poter effettuare lavori di ristrutturazione. L'associazione avrebbe dovuto lasciare gli spazi ieri ma, grazie all'interesse dell'Amministrazione Provinciale, lo sfratto notificato all'inizio di gennaio, non è stato immediato. L'ufficio tecnico della Provincia si è attivato per verificare la disponibilità delle scuole di secondo grado, di proprietà dell'Ente. Nel frattempo, anche l'Azienda Sanitaria Matera è stata estremamente disponibile a lasciare la sede di piazza Firenze all'associazione fino a quando il Comune o la Provincia non riescano a trovare una nuova sede. «L'Asm ha i lavori appaltati e deve iniziarli. - fanno sapere dall'associazione Speriamo solo che si trovi al più presto una sistemazione, altrimenti non riusciremo ad andare avanti». Il problema della mancanza di una sede idonea per l'associazione Anziani Uniti in cui i soci possono svolgere le proprie attività, si trascina da tempo. Dopo aver lasciato il locale ubicato nella struttura del liceo Classico (una sede spaziosa, raggiungibile senza problemi perché posizionata in una zona centrale), gli over 65 hanno usufruito di alcuni spazi nello stabile occupato anche dal “Punto salute”. Sono però stati penalizzati dall'ubicazione decentrata e dall'esiguità degli spazi. La vicinanza con la guardia medica, inoltre, causa disagio tra i tesserati che, nel caso in cui capita un'emergenza, devono interrompere le loro attività. Fino ad ora i soci sono 150 (gli incontri nella sede di piazza Firenze si svolgono ogni mercoledì, sabato e do-

menica a partire dalle 18,30) ma all'associazione continuano a giungere ulteriori richieste di tesseramento che al momento, non possono essere soddisfatte. Tra le numerose attività portate avanti dai soci, a parte le serate danzanti e i soggiorni estivi, anche i gemellaggi con altre realtà simili della Penisola. L'anno scorso la città dei Sassi ospitò, proprio grazie agli “Anziani Uniti”, i tesserati del Centro sociale “Il pilastro” di Viterbo. Non viene meno, quindi, l'impegno dai responsabili dell'associazione: «La speranza - concludono - è che il nuovo sindaco possa risolvere il problema della sede». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Tanti auguri a Franco per il suo compleanno da Maria, Rossella, Daniele e Antonio... E non è un pesce d’aprile

Presentato dal Comune e dal Sert

Inclusione e prevenzione nel Piano territoriale per la lotta alla droga

La conferenza stampa (foto di Videouno)

PREVENZIONE e inclusione sociale sono le due azioni previste nel “Piano Territoriale di interventi per la lotta alla droga”, presentato ieri mattina presso la sala giunta del Comune di Matera, durante una conferenza stampa apertadal subcommissario prefettizio Alberico Gentile. Con il Piano, che prevede un finanziamento di circa 146mila euro, provenienti dal “Fondo Nazionale Lotta alla Droga”, si intende contrastare la crescente “prossimità” dei pre-adolescenti e degli adolescenti (inclusi i minori in carico ai Servizi Minorili della Giustizia) alle sostanze psicoattive legali e non legali; incidere con azioni positive sull'inadeguata informazione e consapevolezza dei rischi connessi al consumo di sostanze psicoattive legali e non legali della popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Matera; contrastare con percorsi di inclusione sociale e lavorativa l'incremento dei disoccupati e sottoccupati tra i tossicodipendenti che abbiano intrapreso o concluso un programma terapeutico, nonché i soggetti sottoposti ad esecuzione penale “intra ed extra moenia”. «E' aumentata - ha detto la dottoressa Lucia D'Ambrosiodel Sert- ladiffusione delle sostanze stupefacenti, di alcool, di abuso o dipendenze da tecnologie digitali. Da un'indagine previsionale risulta che nei prossimi anni ci sarà un ulteriore aumento di tali dipendenze. La prevenzione sarà rivolta alla popolazione sana, quella che non è ancora entrata in contatto con le droghe, privilegiando maggiormente la fascia pre-adolescenziale e la fascia adolescenziale; inoltre, sono previsti interventi nei confronti dei soggetti a rischio. Un'altra quota del Piano sarà rivolta all'inclusione sociale e lavorativa che prevede borse lavoro per chi ha intrapreso o concluso percorsidi recupe-

ro». Il Piano di intervento, della durata di due anni, è il risultato di un lavoro di costruzione e condivisione tra i soggetti che, ognuno per le proprie specifiche competenze operano nel settore delle tossicodipendenze e dipendenza da alcol. «L'Amministrazione comunale ha detto Caterina Rotondaro, coordinatrice del gruppo di lavoro per l'elaborazione del Piano - è la capofila del Piano, affiancata da Amministrazione provinciale e dall'Azienda Sanitaria di Matera. Gli altri soggetti, che hanno partecipato al tavolo di programmazione, sono la Casa Circondariale di Matera, l'Ufficio Scolastico Provinciale, la Delegazione Provinciale di Matera del Csv Basilicata, la Confcooperative di Basilicata, il Centro di Giustizia Minorile, l'Istituto Penale per i minorenni, il Centro di Pronta Accoglienza, l'Ufficio servizio sociale minori, il Provveditorato regionale e la Lega delle cooperative di Basilicata». Per quanto riguarda l'asse sulla prevenzione i destinatari sono 1500, tra pre-adolescenti e adolescenti, 500 genitori, 30 animatori associazionismo giovanile, 30 insegnanti e 100 detenuti della casa circondariale di Matera; per quanto riguarda, invece, l'asse sull'inclusione sociale e lavorativa i destinatari sono 8 tra tossicodipendenti e alcol dipendenti che abbiano intrapreso o concluso un programma terapeutico, segnalati dal servizio sociale comunale, dal Sert, dalla Casa circondariale, dal Uepe, dai Servizi minorili della Giustizia. «La provincia - ha detto Franco Menzella, dirigente provinciale - sarà presente attivamente nel Piano per dare un significativo sostegno al territorio». Sul Piano, sottoscritto una settimana fa, dovrà ora esprimersi la Regione, che darà indicazioni per renderlo operativo. Mariangela Lisanti

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Matera


Grassano Tutto il paese ai funerali del giovane Andrea, martedì è stata effettuata l’autopsia

L’abbraccio commosso alla famiglia Regio GRASSANO - C'era tutto il paese ieri pomeriggio davanti alla Chiesa Madonna del Carmine per dare l'ultimo saluto al giovane Andrea Regio che si è tolto la vita una settimana fa annegando nelle acque di Castellaneta Marina. Un abbraccio commosso quello che si è stretto intorno alla famiglia di Andrea: alla giovane moglie, al figlioletto, alla mamma e ai familiari affranti da un dolore troppo grande. La bara è giunta in paese nel pomeriggio dove ad attenderla c'erano centinaia di persone commosse e ancora scosse per la tragica morte del giovane, un lungo corteo composto e silenzioso ha accompagnato Andrea nel suo ultimo viaggio. Tanti i giovani, tanta la gente che lo conosceva nonostante la sua grande

riservatezza, un ragazzo semplice ma soprattutto molto educato, in tanti ci tengono a ricordare proprio questa sua caratteristica «era tanto educato». La famiglia non ha voluto fiori ma ha chiesto a quanti hanno voluto partecipare di fare offerte all'associazione “Agape” che si occupa di aiutare bambini in difficoltà in paesi poveri di tutto il mondo. La tragedia di Andrea ha scosso la piccola comunità grassanese che si è stretta da subito intorno alla famiglia, molto conosciuta e stimata nella comunità, che ha fatto sentire la sua vicinanza anche alla giovane moglie. Andrea, che lavorava presso lo stabilimento di Ginosa della ditta Natuzzi, non ha retto alla preoccupazione di un'eventuale cassa integrazione o

perdita del lavoro o alla lunga distanza che tutti i giorni percorreva per raggiungere il posto di lavoro. Una fragilità che lo ha portato al gesto estremo. Un gesto che ha lasciato nella comunità una grande ferita per la perdita di un giovane così legato alla famiglia, ai valori e al rispetto degli altri. Martedì scorso, sul corpo di Andrea è stata effettuata l'autopsia dal professor Luigi Strada. Durante l'esame autoptico è stata riscontrata la presenza di acqua nei polmoni del giovane, segno che confermerebbe la morte per annegamento. Adesso si attenderà l'esito degli esami tossicologici. provinciamt@luedi.it

«Un gigante buono dal cuore grande» SI dice che ad andarsene per primisiano sempreimigliori. E in questo caso è stato proprio così. Eri il migliore, tu eri il timido ragazzino giunto dal nord tra noi, ti abbiamo guardato con aria di sospetto il primo giorno , pensando “chissà com'è” e ti sei subito rivelato la persona gentile e rispettosa che saresti rimasta per sempre. La gentilezza e i modi educati hanno fatto di te un amico sempre pronto ad aiutare tutti, la tua dolcissima moglie ti chiama “il gigante buono” sì tu sei stato il gigante buono di tutti noi ragazzetti pronti a starti intor-

no e a guardare esterrefatti le tue bellissime creazioni che prendevano vita su un foglio.Sìperché ilSignoreti aveva fatto un altro dono, ti bastavano un foglio e una matita e immortalavi il mondo, un tratto indelebile che rendeva note le tue qualità, perché l'arte può renderla viva solo chi ha cuore. E tu avevi cuore, avevi un grande cuore. Sono sicura che il tuo cuore sprigionerà ancora tutto l'amore che avevi dentro. Ti chiediamo un'ultima cosa. Ora che sei in cielo disegnalo e coloralo per noi come solo tu sai fare. Cinzia Vizzuso

Disposti dai carabinieri, per le festività di Pasqua, servizi nell'intera provincia

Alcol e droga, è giro di vite Un arresto a Montescaglioso per detenzione e spaccio, otto denunce PISTICCI - Giro di vite del Comando provinciale dei carabinieri di Matera contro alcol e droga. Per le festività di Pasqua, i militari dell'Arma guidati dal tenente colonnello Domenico Punzi, hanno predisposto una serie di servizi che stanno interessando l'intera provincia. L'obiettivo è contrastare il fenomeno della guida sotto l'effetto di alcol e di sostanze stupefacenti, nonché dei reati contro il patrimonio, furti in particolare. I primi risultati sono già stati conseguiti dai carabinieri della Compagnia di Pisticci. Martedì, nei comuni di Bernalda e Marconia, i carabinieri delle Stazioni e i colleghi della Compagnia di Pisticci, durante numerosi posti di controllo, hanno denunciato e segnalato quali assuntori di droga ben 8 persone, di cui 5 erano alla guida sotto l'effetto di alcol e droga. Un trentaduenne fermato a un posto di controllo e sottoposto ad accertamento con apparecchio etilometrico, ha fatto registrare valori di alcol nel sangue superiori a quelli stabiliti e per lui è scattata la denuncia, oltre al ritiro dei documenti di guida e al fermo dell'auto. Altre 4 persone, fra i 40 e i 19 anni, controllate mentre erano alla guida delle rispettive autovetture, sottoposte ad accertamento non invasivo per la ricerca di sostanza stupefacente, sono risultati positivi a oppiacei e cannabinoidi e anche per loro è scattato il ritiro dei

Carabinieri nei Sassi

documenti di guida e il fermo dei veicoli. Tre persone, invece, sono state denunciate per reati vari e, in particolare, un 41enne della provincia di

Macerata, fermato ad un posto di controllo, è stato sorpreso in possesso di una “nocchiera” in acciaio di genere vietato, un pregiudicato di 23 anni di Pisticci,

Giovedì Santo a Ferrandina con le “Musiche della Passione” FERRANDINA - Originale proposta musicale e religiosa in occasione della Settimana Santa a Ferrandina. In serata, infatto, si terrà una visita-concerto ai Santi Sepolcri su iniziativa de La Cupola Verde e del Centro di Aggregazione Giovanile. “Musiche della Passione”, con un concerto itinerante dell'Ensemble Giovaniole Ferrandinese di Fiati e Percussioni, è il titolo della manifestazione durante la quale saranno eseguite musiche di Cardaropoli, Ippolito, Labriola, Lamanna, Lombardo e Sperduti. La prima parte della serata, dalle 19 alle 20, prevede un concerto di apertura sul sagrato dell'Addolorata; dalle ore 22 alle 24 la performance musicale diventerà itinerante e partendo dalla Chiesa Madre toccherà la Chiesa del Purgatorio, San Giovani Battista e S.Domenico. Durante i vari “passaggi” tra le chiese si terrà una processione, pregando e cantando, e con le musiche scelte dal direttore Artistico dell'Ensemble Giovanile, Pietro Labriola,

che creeranno una intensa atmosfera di meditazione e di raccoglimento. Si tratta di un repertorio caratterizzato da suoni e motivi pieni di dai toni mesti, malinconici e nostalgici che rientrano proprio nella tradizione e nella nostra cultura popolare. I riti della Settimana Santa a Ferrandina sono ancora oggi vissuti con grandi emozioni e partecipazione, e con questa iniziativa si vuole anche avvicinare spiritualmente la comunità locale alle suggestive celebrazioni del Venerdi e Sabato Santo. L'organico dell'Ensemble è formato dal seguente organico, clarinetti: Vincenzo Colle, Michelangelo Arenella, Pier Paolo Pallotta, Domenico Bilotti, Giuseppe Fortunato; sax: Pietro Mazziotta,Patrick Mancuso; trombe: Prospero Grieco, Enzo di Gioia; tromboni: Biagio Apollaro, Antonio Evangelista; baritono: Pietro Labriola; bassi: Gerardo Pallotta,Luigi Porzio; percussioni: Nicola Marzario, Vincenzo Flocco, Giuseppe Mazzone.

sorvegliato speciale, è stato denunciato per inottemperanza alle prescrizioni derivante dal provvedimento preventivo, in quanto, controllato, non è stato trovato a casa durante l'orario previsto e, infine, un 32enne della provincia di Brindisi, fermato e perquisito, è stato trovato in possesso di un grammo di hashish, detenuto per uso personale e per lui è scattata la segnalazione presso la Prefettura quale assuntore. Infine, a Montescaglioso, i carabinieri della Stazione hanno arrestato, per detenzione e spaccio di stupefacenti, un 44enne pregiudicato del posto. L'uomo, arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione della Corte d'Appello di Firenze, deve espiare una pena detentiva definitiva di 6 anni di reclusione, patita a seguito di precedente condanna per concorso in detenzione spaccio di stupefacenti, per reati consumati in quel centro. Dopo l'arresto, l'uomo è stato accompagnato in carcere a Matera. Prosegue anche l’Operazione “Vallum”, per contrastare il fenomeno dei furti presso aziende agricole a ridosso della vicina Puglia. I servizi prevedono il pattugliamento di quelle aree e, come al solito, saranno espletati insieme alla altre Forze di Polizia, così come disposto dal Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone. provinciamt@luedi.it

San Mauro, la Via Crucis negli angoli più suggestivi SAN MAURO FORTE - Gli angoli più suggestivi del centro storico di San Mauro Forte hanno fatto da cornice, martedì sera, alla sacra rappresentazione della Via Crucis. Una incantevole location per un teatro del sacro che ha voluto raccontare, ancora una volta, la Passione del Cristo attraverso una rappresentazione dal linguaggio popolare. L'evento alla sua sesta edizione, è stato caratterizzato da diversi cambiamenti nel corso degli anni. Il più significativo di quest'anno è rappresentata sicuramente dall'introduzione di due personaggi,SanPaoloe SanLucainterpretatirispettivamenteda Adriano BrunoeRocco Imperatore. I dialoghi e le riflessioni dei due apostoli hanno accompagnato tutte le scene, creando cosìmomenti di granderaccoglimento tra itanti fedeli. Oltre cento tra attori e comparse impegnati nell'opera sacrachesi configuraormaicomeunprezioso spaziodisperimentazione teatrale e di catechesi per un folto numero di ragazzi e adulti. Improntato sulla sua classica impostazione e fedele allo svolgimento cronologico dei vari momenti che hanno scandito la Via Crucis di Cristo, la rappresentazione, si è snodata per le strade del centro storico. La folla, partecipe e parte integrante dello spettacolo, si muoveva in massa e al buio, mentre grossi fari illuminavano a giorno lo svolgersi delle scene, i suoni d'effetto e le musiche suggestive, riprese dal film “The Passion of the Christ” di Mel Gibson, accompagnavano la drammatica e concitata recitazione. L'organizzazione di quest'evento è stata curata dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta, con la supervisione di Don Giuseppe Di Perna che per l'occasione si è trasformato in un regista d'eccezionale bravura. Tanti i nomi dei personaggi e interpreti che meritano tutti di essere citati: Giuseppe Dambrosio nella parte di Gesù, Mimmo Imperatore nelle vesti del sommo sacerdote, Pietro Magnante nei panni di Pilato, Maria Gorga nel ruolo della Madonna, Antonio Racanielloin quello del Cireneo, Rocco Belmontenella figura di San Pietro, Antonio LiuzzieVincenzo Giammetta nei personaggi dei due ladroni, mentre tutti gli apostoli sono stati impersonati da adulti (molti di più rispetto allo scorso anno). I costumi sono stati curati come sempre da Concetta Miragliaedaaltre donnedelpaeseresesidisponibili; mentre le musiche e gli effetti speciali sono stati a cura di Antonio Digilioin arte Dj Cimos. Anna Giammetta

Componente Atc “B”, Italcaccia chiede le dimissioni di Bonelli IL PRESIDENTE Provinciale Italcaccia-Italpesca Domenico Martino ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla Caccia Giovanni Bonelli. «La situazione che stiamo sostenendo da due anni per la nomina dei componenti degli Ambiti territoriali di caccia “A” e “B” è davvero vergognosa. - spiega Martino - Tutto inizia nel 2006 quando la Provincia designa i vari componenti per il Comitato di Gestione ambiti territoriali di caccia “A” e “B”. La mia associazione come le altre partecipa a designare il proprio componente e il proprio numero degli iscritti a livello Provinciale. La Giunta provinciale acquisisce gli atti e delibera i vari compo-

nenti ma l'Italcaccia viene esclusa. Pochi mesi dopo il sottoscrittopresenta unamemoria difensiva contro il provvedimento della delibera. Per ben un anno non ho mai avuto nessuna risposta, tanto da decidere di fare ricorso al TAR di Basilicata. IlTar consentenza del2008 accoglie il nostro ricorso. La parte avversaria fa ricorso al Consiglio di Stato che ci dà ragione. La Giunta Provinciale doveva provvedere a revocare il componente illegittimo e nominare il componente Italcaccia, ma dopo due mesi dalla sentenza tutto ancora taceva. Dopo una denuncia di inottemperanza la Provincia

provvedeva a nominare il nostro Componente nel solo comitato “A” e non nel “B”. Non ha avuto seguito l'impegno dell’assessore Bonelli di nominare un componente anche nell'altro Comitato. L'avvocatura della Provincia, inoltre, diffida il Presidente Pro-tempore dell'Italcaccia per non aver inviato i dati sulla base della legge n. 241/90. Siamo stanchi di fare ancora una volta un altro ricorso, ci sentiamo vittime di un abuso assurdo. Siamo disposti - conclude Martino - a mandare tutti gli atti alla procura della Repubblica e a denunciare questa situazione che va avanti da ben due anni».

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Champions League Secondo tempo a tutto gas per i milanesi ma il portiere ospite fa i miracoli Contestato Caressa prima della gara

Inter, Milito stende i russi Decide un gol dell’argentino, ma le reti potevano essere molte di più INTER CSKA MOSCA

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La sfida

Balotelli contro Mou impazza sul web

INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Materazzi 6, Samuel 6, Zanetti 6; Stankovic 7, Cambiasso 6.5; Pandev 6.5 (48' st Mariga sv), Sneijder 6.5, Etòo 5.5; Milito 7 In panchina: Toldo, Cordoba, Quaresma, Muntari, Chivu, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 6.5 CSKA MOSCA (4-2-3-1): Akinfeev 7; V. Berezutski 6, A. Berezutski 6.5, Ignashevich 6.5, Schennikov 6; Semberas 6.5, Aldonin 6 (30' st Rahimic sv); Krasic 5.5, Honda 5 (25' st Dzagoev 6), Mamaev 6 (28' st Gonzalez sv); Necid 5. In panchina: Chepchugov, Nababkin, Odiah, Guilherme. Allenatore: Slutsky 6 ARBITRO: Webb (Inghilterra) 6.5 RETE: 20' st Milito NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 80.000 circa. Inter e Cska in campo con il lutto al braccio per ricordare le vittime dell’attentato di Mosca. Angoli: 9-4 per l'Inter. Ammoniti: Materazzi, Krasic, Aldonin. Recupero: 2'; 3'20». MILANO – Decide il «Principe» e i neroazzurri dell’Internazionale cominciano bene il doppio turno che conduce alla semifinale di Champions. L’Inter batte 1-0 il Cska Mosca nell’andata dei quarti di finale grazie alla rete di Diego Milito al 20' della ripresa. Un gol che permette ai nerazzurri di guardare con ottimismo al match di ritorno, anche se dopo il vantaggio la squadra di Mourinho è andata più volte vicina al 2-0 in virtù di una ripresa straordinaria che ha visto i nerozzurri padroni del campo in lungo e in largo con giocate di prima e in velocità che hanno entusiasmato San Siro. Partita equilibrata e combattuta, anche sofferta per i campioni d’Italia che si sono sbloccati solo dopo il gol. Si comincia con Mourinho che schiera il 4-2-3-1 con Materazzi e Zanetti in difesa, Cambiasso-Stankovic a metà campo, Sneijder trequartista con Etòo e Pandev larghi e Milito punta centrale. In tribuna Balotelli. Difesa a 4, centrocampo a 5 per i russi con Krasic e Honda pronti a sostenere l’unica punta Necid. Ritmi bassi e fasi di studio lunghe che l’Inter prova a rompere con le conclusioni dalla distanza di Sneijder, Etòo e Stankovic. Il Cska controlla e prova a pungere con Krasic, men-

di DANIELA SIMONETTI

Milito esulta dopo aver messo a segno il gol della vittoria dei nerazzurri Sopra: Mourinho e un duello Materazzi-Honda

tre Honda non incide e allora i russi si fanno vedere con una punizione di Ignashevich che Julio Cesar blocca. Al 22' Inter pericolosa con un gran sinistro di Pandev. Al 44' splendida azione Pandev-MilitoSneijder, l’olandese in corsa non trova la porta. Nella ripresa nessun cambio e Cska pericoloso con il destro di Mamaev che prima sfiora la traversa e poi impegna Julio Cesar in angolo. L’Inter si sveglia, al 15' Stankovic conclude debolmente da pochi metri, al 19' Akinfeev è miracoloso sul piatto

sinistro di Pandev e, pochi secondo dopo, bravo a bloccare il destro di Etòo. L’Inter insiste e passa al 20' con Milito che poco fuori dal limite trova l’angolino e sigla l’1-0. Inarrestabile la squadra di Mourinho che cerca il 2-0 andandoci molto vicina con Pandev, Sneijder e Stankovic. Finisce 1-0, martedì il ritorno a Mosca. CONTESTATO IL COLLEGA FABIO CARESSA - Prima della partita, un gruppo di tifosi interisti si è avvicinato alla postazione del telecronista di Sky Fabio Ca-

ressa, contestandolo per la telecronaca di Roma-Inter e insultandolo: "Devi chiedere scusa, anche noi paghiamo per vedere Sky». Sono prontamente intervenuti i vigili e tutto è finito, ma quest’ennesima manifestazione di ostilità nei confronti dei giornalisti ha messo ancora una volta in evidenza la pericolosità della tribuna stampa di San Siro, situata in mezzo al pubblico, dove i rappresentanti di giornali, radio e tv sono costretti a lavorare gomito a gomito con gli spettatori.

Arsenal-Barcellona finisce 2-2 LONDRA – All’Emirates Stadium di Londra il Barcellona campione in carica va avanti di due reti ma subisce la parziale rimonta dell’Arsenal e chiude sul 2-2 l’andata dei quarti di finale di Champions League.Nel primotempospagnoli arrembanti, tra i Gunners gliinfortuni diArshavin e Gallas. Prima del riposo la

traversa di Bendtner. Nella ripresa, al 3’, delizioso pallonetto di Ibrahimovic a scavalcare Almunia per l’1-0. Raddoppio al 14’ sempre con Ibrahimovic. Al 25’ gli inglesi accorciano con il diagonale di Walcott. A 7’ dal termine rigore all’Arsenal per fallo di Puyol (espulso) su Fabregas, che trasforma il penalty.

Ibrahimovic festeggiato dai compagni dopo il primo gol

ROMA - Mourinho-Balotelli: ormai è una sfida all’Ok Corral che da Appiano Gentile si trasferisce nel “Far West” del web dove gli internauti fan di entrambe le parti si dividono nel sostenere le ragioni di Mario, il Giamburrasca del calcio italiano, e quelle di Josè Mourinho, inflessibile e un pò arcigno nell’esigere le scuse del giovane talento neroazzurro. Balotelli ha annunciato che non chiederà le famigerate scuse necessarie per ricucire il rapporto con il mister e rientrare in squadra. Sull'altro fronte, Mourinho è chiuso nel suo silenzio - non parla dei giocatori non convocati - e lascia fuori l’impertinente ragazzo. L’orgoglio di Mario viene apprezzato e fa recuperare all’attaccante punti preziosi per riconquistare i tifosi piuttosto contrariati delle sue performance in maglietta rossonera. Al contrario - su Internet - perde terreno Mourinho che, ancora una volta, rende esplicita la sua passione per il calcio anglosassone a discapito di quello italiano. «Sai chi è il più grande mago dell’Inter ? - chiede Umberto - ma Herrera!!!... No no è Mou... perchè? Sta facendo sparire uno scudetto già vinto». «Grande Mario - aggiunge tieni duro che riusciamo a mandare lo “special one” che sta rovinando l’Inter». «Mario, vieni al Milan per formare con Pato una coppia fenomenale», è l’invito di Giuseppe. Sull’altro versante, incitamento e disappunto. «Grande Josè commenta Alessandro sei venuto in Italia e non hai inventato niente e non sei speciale... sappilo».

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Sport


Si parte alle 10 allo stadio Olimpico. Tanti tifosi rossoblu arrivati a Roma

Potenza, il giorno cruciale Decisiva la seconda udienza Tnas di oggi: sarà dentro o fuori La voglia di essere smentiti di Alfonso Pecoraro E' vero. Sono pessimista. Non vedo margini di movimento favorevoli al Potenza. Credo che, nelle segrete stanze del potere federale, ci sia un accanimento contro il club rossoblù. Evidentemente, per tutto quello che avrebbe compiuto l'ex presidente. Penso che non basti considerare Postiglione un ex del Potenza. O farlo credere in giro. La sensazione che ho percepito in questi mesi di attesa è che il destino del Potenza sia già segnato. E non certo perché me lo auguro. Solo perché ho letto qualche carta, ho sentito qualche parere autorevole e mi sono convinto che sono pochi quelli ai quali interessa che il Potenza con la targa di Postiglione resti in vita. Poi anche a livello sportivo ho percepito una scarsa tranquillità degli arbitraggi, quasi un “condizionamento”a far precipitare le cose pure sul campo. Ma voglio essere smentito. Voglio anche correre il rischio di aver azzardato e scritto una cazzata. Voglio che il Potenza resti dov'è, anche ammettendo le responsabilità che sono state ascritte al suo massimo dirigente, purchè si salvi la categoria o il professionismo. Dando, in un certo senso, un segnale di onestà e rispetto per tutti coloro i quali, alla pari della Figc, dei tesserati, della giustizia sportiva, sono stati traditi da Postiglione. Il riferimento è ai tifosi del Potenza, alla città, alla sua passione sfrenata per il calcio e per quei colori a dispetto di categorie infime o più gloriose. Perdere un pezzo nel calcio che conta, dopo le conferme che arrivano da Melfi e prima dei successi che accompagneranno il Matera, è una sconfitta pesantissima. Orrida se si pensa anche al motivo che l'accompagna. Eppure sono qui a credere,alla paridi tanticoncittadini e tifosi rossoblù, di poter essere smentito e di non trovarmi, sul giornale di domani,a commentare una debacle. A fare previsioni su un futuro incerto e che rispedirà indietro di almeno 15 anni il calcio a Potenza. Oddio, da non credere: voglio essere smentito.

RICEVIAMO e pubblichiamo la mozione urgente del Consiglio Comunale di Potenza del 31 marzo approvata all’unanimità, con prima firmatario Salvatore Lacetera «I Capigruppo, nell'evidenziare che la recente decisione della Corte di Giustizia Federale - Sezioni unite - del 19/03/2010 che “dispone l'esclusione del Potenza Sport-Club S.r.l. dal Campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio Federale ad uno dei Campionati di categoria inferiore” appare ingiusta ed incomprensibile in quanto: 1- Applica una sanzione

L’appuntamento è per le 10, rispetto a sette giorni fa si anticipa di un paio d’ore. Carne a cuocere ce ne sarà tanta. Il destino del Potenza si gioca di fronte al Tnas, varco 36 della tribuna Tevere, stadio Olimpico. E’ la seconda udienza per discutere il ricorso contro l’esclusione della società rossoblu dal campionato sancita dalla corte di giustizia Figc lo scorso 9 marzo. Sarà dentro o fuori, probabilmente senza mezze misure. I PROTAGONISTI Il tribunale arbitrale – primo grado di giudizio esterno alle federazioni – è ospitato dal Coni, che nomina i giuristi abilitati ma non interviene direttamente nel contenzioso. La decisione spetterà ai tre arbitri (Zaccheo, Frosini e Benincasa), tutti avvocati e professori universitari di prestigio. Sono in numero dispari per consentire una teorica decisione a maggioranza, anche se di solito il verdetto è unanime. Il regolamento del Tnas nella prima udienza imponeva il tentativo di conciliazione tra le parti, ovviamente fallito. Stamani le difese avranno modo di esporre oralmente le memorie, depositate entro il termine massimo della giornata di ieri. Il Potenza è assistito dall’avvocato Edoardo Chiacchio, che si avvale della collaborazione di Michele Cozzone, Francesco Di Ciommo e Monica Fiorillo. La Federcalcio, chiamata a difendere una sentenza (abnorme) del suo massimo organo giudicante, sarà rap-

QUATTRO SOCIETÀ DEFERITE Galigani assicura: «Arriverà solo una multa e nessuna penalizzazione. E la squalifica a me e Arrcieri» C’è anche il Potenza tra le quattro squadre di Lega Pro deferite alla Disciplinare dalla Procura Federale su segnalazione della Covisoc. Il problema per la società rossoblu non riguarda il pagamento degli stipendi, ma delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals risalenti alle mensilità di luglio, agosto e settembre 2009. Per gli stessi motivi sono state deferite anche Olbia, Legnano e Itala San Marco. Il rinvio di fronte al primo grado della giustizia sportiva riguarda anche il dg Vittorio Galigani e l’amministratore unico Donato Arcieri, ma anche in questo caso si tratta di colpe non ascrivibili alla loro gestione diretta, essendo all’epoca dei fatti ancora in carica il presidente Giuseppe Postiglione. In ogni caso Galigani rassicura: “io e Arcieri rischiamo una squalifica per una faccenda che non ci riguarda, ma per il Potenza è in arrivo solo una multa, niente punti di penalizzazione”. (p.s.) Chiacchio e Galigani

presentata dagli avvocati Galavotti e Mendugno. Due pesi massimi dell’ufficio legale di via Allegri. In virtù dei termini d’urgenza che la questione impone, si arriverà ad una decisione già stasera. COSA PUO’ SUCCEDERE Il collegio del Tnas può modificare nel merito quanto deciso dalla corte di giustizia federale. Teoricamente, l’esclusione del Potenza dal campionato può essere confermata, ma anche tramutarsi in una forte penalizzazione. Significherebbe retrocessione, una sanzione congrua. In realtà vanno però evitate facili illusioni: il tribunale arbitrale difficilmente smonta quanto deciso in precedenza. Servirebbe un miracolo. Ancor

più difficile è l’ipotesi della sospensiva degli effetti della condanna federale, anche se il Potenza ci metterebbe la firma: vorrebbe dire far scendere in campo i rossoblu sabato contro la Reggiana, discutere sull’eventuale recupero della gara di Foggia e garantire la regolarità del campionato fino alla fine. Poi in estate (magari con una salvezza acquisita sul campo, ndr) si andrebbe a giudizio. LA STRATEGIA La memoria in difesa del Potenza è stata costruita sulla base delle motivazioni che la Figc ha addotto per l’esclusione dal campionato. Chiacchio e i suoi collaboratori tenteranno di smontarle punto per punto. Si parte

dalle eccezioni procedurali sulla tempistica del ricorso del grande accusatore Palazzi, che in questa sede non comparirà. Ma il pool di avvocati ha pronti soprattutto numerosi rilievi nel merito, per contestare gli “elementi nuovi” che la corte ha ritenuto fondati nell’ammettere la revocazione. Si tenterà nuovamente di dimostrare l’inattendibilità dei testimoni, Lopiano e De Angelis, sottolineando la contraddittorietà di alcune dichiarazioni da loro rese all’Antimafia del tribunale di Potenza. Ma sono anche altri i “noviter reperta” contestabili: viene richiamato in causa il pagamento sospetto di somme di denaro da Postiglione ai calciatori esclusi dalla formazione

iniziale in Potenza – Salernitana (De Cesare, Cuomo e Cammarota), ma in sede di Commissione Disciplinare la difesa del Potenza riusci’ già a dimostrare per queste transazioni la natura di rimborsi spese. Le motivazioni della corte rimandano anche al contenuto di una telefonata tra l’allora allenatore Arleo e un altro interlocutore, che i carabinieri individuano come un giornalista (addetto ai lavori, quindi tendenzialmente attendibile) facendosi ingannare da un caso di omonimia. Il presunto giornalista, parlando di Postiglione, si rivolge all’ex allenatore con la battuta: “evidentemente ha finito tutti i soldi della Salernitana”. Ma l’allegato 171 dell’informativa in questione dimostra che la telefonata è partita da un’utenza degli uffici della regione Basilicata, dove lavora un semplice tifoso che con il giornalista ha in comune soltanto il cognome. Un errore dei carabinieri che non è stato mai corretto. Ultimo appiglio, non meno rilevante: la responsabilità diretta in capo alla società non è più doppia, non essendo stato ammessa la revocazione per il dirigente Giuzio. Non si punta certo all’assoluzione, ma rimanere in vita è un’aspirazione legittima. E’ ciò che vogliono i tanti tifosi partiti nella notte in direzione della capitale, per far sentire dall’esterno dello stadio la voce di una città ferita. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Seppure con ritardo, la politica si ricorda del calcio

Lacorazza scrive ad Abete Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma di Piero Lacorazza, presidente Provincia di Potenza. «Nella vicenda che riguarda il Potenza calcio (Prima divisione, girone B), escluso dal campionato in seguito a una sentenza della Figc, tutti i rappresentanti delle istituzioni sono uniti nel richiedere con forza la riammissione della squadra al campionato di competenza. Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza che ha inviato una lettera al Presidente della Figc Giancarlo Abete, auspicando l'accoglimento del ricorso da parte del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni contro la decisione della Corte di Giustizia federale della Figc di escludere la squadra dal campionato in corso con assegnazione ad uno dei campionati di categoria inferiore.

Convinto dell'esigenza di isolare la posizione giudiziaria della dirigenza rossoblù dalle sorti sportive della massima espressione calcistica della Basilicata, Lacorazza ha insistito sulla necessità di rivedere una sentenza che condanna il Potenza calcio alla pena più dura prevista in questi casi specifici, riservando un diverso trattamento (penalizzazione di 6 punti in classifica per il campionato in corso) a chi ha sportivamente beneficiato del presunto illecito sportivo. “Il provvedimento di esclusione ha continuato - appare una pena eccessiva e soprattutto non rispettosa della straordinaria storia della società Rossoblù, emblema di un territorio, quello lucano, che a dispetto dei piccoli numeri e delle tante difficoltà, ha sempre avuto il coraggio di osare, è sempre stato pronto ad affrontare le sfide ed ha onorato lo

sport e il calcio, con passione e correttezza. Estromettere il Potenza significherebbe dunque passare un intollerabile colpo di spugna su una realtà calcistica, che rappresenta un pezzo di identità del capoluogo e della regione, che è ben salda nei cuori di tifosi e cittadini e che si è sempre contraddistinta per tranquillità e impegno”. L'augurio di Lacorazza, che ha rinnovato la sua vicinanza, tra l'altro più volte espressa, alla società e alla tifoseria, è quello che una felice conclusione della vicenda, con l'accoglimento del ricorso e una sanzione più adeguata, possa restituire all'intera città e ai sostenitori, parte dei quali domani saranno a Roma per far sentire il proprio attaccamento alla squadra, la possibilità di continuare a vivere una grande e costruttiva passione”.

Piero Lacorazza

Primo firmatario l’avvocato Lacetera, ma il documento è stato approvato all’unanimità

Mozione urgente del Consiglio comunale eccezionale ed unica che non trova riscontro alcuno nella casistica della stessa Corte, sia perché in corso di campionato e sia per la gravità della sanzione comminata; 2- Risulta affetta da una evidente disparità di trattamento sia rispetto ad analoghe fattispecie e sia rispetto a chi ha sportivamente beneficiato di un ipotetico illecito sportivo: 3- Viola i principi del dirit-

to in quanto applica per la medesima ipotesi illecita una duplicazione della sanzione che già nel precedente anno calcistico aveva sancito la retrocessione della squadra del Potenza ed oggi applica una sanzione ancora più grave che sommandosi alla precedente non trova giustificazione alcuna, risultando oltremodo affittiva e smisurata. RITENUTO - che tale sanzione pena-

lizza la Società del Potenza Calcio, mortifica la tifoseria e l'intera Città che hanno da sempre onorato lo Sport e l'attività calcistica venendo unanimemente riconosciuti per passione e correttezza; - che la tifoseria e la Città nella sua interezza, si sono sempre riconosciuti nell'attività sportiva del Potenza Calcio garantendo, anche attraverso ingenti investimenti dell'Amministrazio-

ne Comunale, il costante adeguamento delle strutture sportive e dello Stadio Viviani alle norme di sicurezza imposte da federazione ed organi di vigilanza affinché le manifestazioni sportive potessero svolgersi nella massima correttezza e tranquillità; - che la Squadra del Potenza Calcio di fatto è per la città uno degli elementi maggiormente rappresentativi .

CHIEDONO che il Sindaco in nome e per conto del Consiglio Comunale: - si prodighi a che venga scongiurata l'esclusione del Potenza Calcio dal vigente campionato: - esprima al CONI, alla Lega Calcio, al Ministro dello Sport la necessità che la decisione e la sanzione inflitta vengano riviste in senso benevolo e ripresa immediatamente l'attività agonistica; - manifesti alla squadra l'attenzione dell'Ente ringraziandola per aver difeso e rappresentato con orgoglio e inusitato attaccamento i colori cittadini in un momento così periglioso.

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Sport 45

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

Seconda divisione Il terzino gialloverde a riposo per 4 giorni

Melfi, Vanacore ai box Vanacore è out. Il terzino sinistro del Melfi ha bisogno di quattro giorni di riposo per un problema muscolare all'altezza della coscia destra. Non si tratta di un vero e proprio stiramento, piuttosto di una elongazione che necessità di una sosta forzata per essere superata. Vanacore non sarà dunque della partita sabato prossimo, in calendario la trasferta a vi valentia. L'ex calciatore di Marcianise e Potenza, potrebbe ritornare in campo in occasione della prossima partita casalinga, l'11 aprile quando al Valerio il Melfi ospiterà la forte Cisco Roma. Per la sostituzione di Vanacore sono in due in ballottaggio, Tursi e Naglieri. Favorito sembra il pugliese che rispetto all'ex materano è da considerrasi terzino di ruolo. Tursi che prevalentemente è un destro naturale, ha già ricoperto il ruolo di cursore sulla fascia mancina. In questa stagione ha

giocato in questa posizione a Monopoli. Rodolfi non ha ancora deciso, attende gli ultimi due allenamenti, quello odierno e quello di venerdì, entrambi da effettuarsi al Valerio, e poi trarrà le sue conclusioni. Sempre relativamente alla difesa da considerare il rientro di Fabio Vignati. Il centrale ha completamente smaltito il problema al flessore che lo ha costretto a stare fuori in occasione del match con il Vico Equense. L'espulsione rimediata da Sicignano ed il conseguente turno di stop, rilanciano Vignati, di nuovo pronto a fare coppia con Agius al centro della retroguardia federiciana. Se in questo caso parliamo di un tandem ormai consolidato, non altrettanto si può affermare per la coppia di attaccanti che scenderà in campo a Vibo. Complice la squalifica di Roberto Chiaria, il fronte offensivo sarà presidiato da Arcamone e Guazzo.

I due insieme non hanno mai giocato finora. Si tratta di una novità che comunque offre ampie garanzie. Arcamone ha realizzato nove gol in questo campionato ed in quanto a segnature, è secondo solo a Chiaria, Guazzo ha invece messo a segno cinque reti da gennaio ad oggi. Insomma due attaccanti di razza capaci di sopperire senza problemi all'assenza di Chiaria, dietro solo a Ciofani nelal speciale classifica marcatori. Per il resto resta sempre difficile valutare a priori chi partirà titolare in veste di laterale sinistro di centrocampo. Il ballottaggio è sempre tra Pellecchia e D'Andria che l'ha spuntata domenica scorsa. Da non trascurare l'eventuale opzione Naglieri che al momento però parte indietro rispetto agli altri due. Le ultime sedute di allenamento serviranno a chiarire le gerarchie. Emilio Fidanzio

Vanacore in azione

Prima categoria Futura Potenza non sfrutta la superiorità numerica

Petraglia-Luongo e l’Abriola va FUTURA POTENZA ABRIOLA

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FUTURA POTENZA: Maddalo, Iula, Vizzo (16' st Greco), Centola, Cavallo, Musacchio, Russillo, Pappalardo, Marcogiuseppe, Antonini, Basile. A disp.: Rinaldi, Santarsiero, Marchisiello, Riccio. Allenatore: Zotta. ABRIOLA: Calzaretta, D'Elia, Palmieri, Mi. La Rocca, Romano, Luongo, De Stefano (28' st V. La Rocca), Bonavoglia, Petraglia, Romano (6' st Schettino), Di Dio (43' st Ma. La Rocca). A disp.: Sabia, Lombardi. Allenatore: Ramaglia. ARBITRO: Aquino di Potenza. RETI: 38' pt Petraglia, 6' st Luongo. NOTE: Espulso: al 15' st Luongo per doppia ammonizione (FP). Ammoniti: Russillo (FP); Mi. La Rocca, D'Elia, Calzaretta (A). POTENZA - Federale sbancato e salvezza aritmetica. L'Abriola coglie la seconda vittoria esterna stagionale e mette alle corde il Futura Potenza costretto ancora a soffrire per racimolare quei pochi punti che servono per la permanenza. La squadra di Ramaglia non vinceva in trasferta da ben

cinque mesi: era la seconda giornata di campionato quando fu espugnata Rapone per 2-1 a discapito del Ruvo. Inoltre la formazione biancazzurra negli ultimi due anni è diventata la bestia nera del Futura Potenza: quattro confronti vinti in altrettante gare giocate. Il gioco degli abriolani è stato tanto dinamico quanto efficace per affondare i colpi con una rete per tempo di Petraglia (19 reti stagionali) e di Luongo che ha premiato la squadra che voleva assicurarsi di più la posta in palio a differenza degli avversari. Nel Futura Potenza discutibili le prestazioni del portiere Maddalo (colpevole sul gol del vantaggio ospite), Antonini (arrivato solo due settimane fa e fatica quasi a reggersi in piedi) e di Russillo (espulso per doppia ammonizione). Palesi le lamentele del presidente Lorpino che a fine gara ha avuto da ridire sulla prestazione della squadra. Non ha acutamente assolutamente torto: a centrocampo sono mancati ordine e ritmi. Il Futura Potenza nei primi minuti pigia sull'acceleratore e l'unico ad essere pericoloso a Marcogiuseppe che in due circostanze di-

vora gol già fatti accarezzando in entrambe le volte il palo. L'Abriola non perdona gli errori sotto porta dell'avanti rossoblu e al 38' colpisce con il solito Petraglia che sfrutta appieno il lancio di Luongo con la complicità di Maddalo non esente da colpe. La ripresa vede i padroni di casa cercare il pareggio e per poco non lo trova con Pappalardo che viene fermato in extremis da un difensore ospite che salva in angolo. Anche questa volta gli ospiti non concedono tregua e al 6' Luongo di testa chiude il match sul corner battuto da Di Dio. Per i locali la giornata diventa ancora più nera quando Russillo viene espulso per doppia ammonizione per un fallo da dietro su Bonavoglia. Nel finale c'è un occasione per parte da segnalare. Petraglia fallisce il terzo gol a seguito di un'azione solitaria mandando fuori. Il compagno Calzaretta invece chiude la porta a Pappalardo che in ribattuta non riesce nel tap - in. Da qui alla fine campionato sereno per l'Abriola. Viceversa per il Futura Potenza ci saranno da affrontare altre quattro battaglie fino al termine della stagione. Biagio Bianculli

Seconda categoria, Anzi sconfitto in casa dallo Stigliano ANZI STIGLIANO

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ANZI: Marino, Telesca, Petruzzi R. ('90), Romano R., Cutro D., Buchicchio, Rubolino (1' st Romano A.), Pecora, Romano M. (42' st Cicchetti), Falce, Petruzzi A. (26' st Lauletta). A disp.: Petruzzi R. ('89), Petruzzi M., Giorgio An., Sarli. All.: Torchia. STIGLIANO: Gravinese, Gariuolo (32' st Mariano), Pinto (10' st Angerame), Orlando, Marchese, Campanale, Loguercio, Bruno, Lattanzio Virelli L., Dimase (13' st Virelli G.). A disp.: Cacciatore, Rodriguez, Calbi. All.: Soldo. ARBITRO: Ferrara di Potenza. RETI: 3' pt Loguercio (S), 35' pt (rig.) Romano M. (A), 5' st Falce (A), 28' st, 48' st Lattanzio (S). NOTE: giornata mite. Espulso: Buchicchio (A) per proteste al termine dell'incontro. Ammoniti: Romano A. Buchicchio (A), Di Mase, Angerame (S). Spettatori: 60 circa. Angoli: 5-0 per l'Anzi. Recupero: 2' pt, 5' st. ANZI - Inatteso stop casalingo dell'Anzi di Torchia nella classica gara di fine stagione. Dopo il Potentia

La squadra dell’Anzi

Santa Cecilia nel girone d'andata (0-3), è toccato allo Stigliano espugnare per la seconda volta il campo anzese, con un rocambolesco 3-2 finale. Tra sorpassi e controsorpassi nel corso dei novantasette minuti di gioco (compresi i due recuperi), ci ha pensato Lattanzio, al fotofinish, a mettere in cassaforte i tre punti per la formazione di mister Soldo. Il giovane bomber stiglianese è stato autore di una pregevole doppietta. La sfida, non incidendo particolarmente in classifica, ha spinto il trainer locale Gaetano Torchia a schierare una formazione imbottita di seconde linee.

Allo start, lo Stigliano rompe l'equilibrio iniziale con Loguercio che, tutto solo in area, approfitta di una dormita generale della retroguardia anzese ed infila Marino con un preciso diagonale (3'). L'Anzi ci mette tanta buona volontà per oltre venti minuti, ma non riesce a concretizzare a dovere. Il primo pericolo, l'undici locale lo crea al 25' con il colpo di testa ravvicinato di Cutro D. su un traversone dalla destra di Petruzzi A. Al 29' Cutro D. si ripete con una conclusione che termina ad appena un metro dal palo avversario. Al 35' la gara si riporta in

equilibrio: Telesca viene steso nell'area ospite e Romano M. spedisce sotto l'incrocio dei pali il successivo tiro dal dischetto. Lo Stigliano, che non si era mai reso pericoloso dopo il gol del vantaggio, si riversa nuovamente in avanti e coglie il palo con Orlando (assist su calcio piazzato di Bruno). Nei minuti finali del primo tempo, l'Anzi sfiora il bis. Al 44' Gravinese respinge con i piedi la botta ravvicinata di Telesca. Al 46', dopo un'uscita avventurosa del portiere ospite, Petruzzi R. pesca la testa di un difensore avversario, appostato sulla linea di porta. Ad inizio ripresa, l'Anzi effettua il sorpasso. Rapido scambio tra Cutro D. e Romano A. sulla sinistra, la palla giunge tra i piedi di Falce che la piazza all'angolino. Al 28' è già tempo del 2-2: Lattanzio ribadisce comodamente in rete, dopo un palo colpito dal limite dell'area. In extremis, la formazione di Soldo sigla addirittura il gol-vittoria. Lattanzio sguscia via nell'area anzese e firma il definitivo 2-3 (48'). Al termine della gara viene espulso l'anzese Buchicchio per aver protestato vivacemente con l'arbitro. Donato Pavese

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46 Sport


Prende corpo l’anticipo con il Bitonto. Diegol è recuperabile per la finale

Matera, Carretta scalpita Sei gol finora del gallipolino con la testa già alla gara col Voghera Diego Albano è recuperabile, mentre Carretta scalpita per la gara di Voghera. L’ecografia ha evidenziato un leggero stiramento per Diegol e quindi per la finale di coppa ci sarà, anche se non c’è da escludere un recupero lampo per il match con il Bitonto che dovrebbe essere anticipato a sabato. «Un giorno in più di riposo non sarebbe male-afferma Mirko Carretta, ala del Matera-e credo che la società si stia adoperando per l’anticipo». In effetti, c’è qualche perplessità da parte del Bitonto, ma il Matera le sta provando tutte per giocare sabato 10 aprile (il giorno prima del voto per il ballottaggio). Sei vittorietra campionatoe coppae trepareggi, sono il giusto cammino di una squadra che ha ritrovato verve e fiducia in se stessa. «Credo che meglio di così non si poteva farecontinua Carretta-anche se a Voghera ci giocheremo una stagione intera. Però prima c’è il Bitonto e non è una squadra da sottovalutare perchè naviga in acque pericolose». Sei reti in campionato e una in coppa Italia per il gioiellino biancazzurro nato a Gallipoli. «All’andata e al ritorno con il Sant’Antonio Abate, Bacoli, Pianura, Benevento e Francavilla Fontana. E’ vero, in campionato prima di domenica scorsa avevo segnato sempre su terreni in erba sintetica. In coppa Italia con il Campobasso a Matera e contro il Sant’Antonio invece sull’erba naturale. Ma credo che non sia importante dove ma come e quando. Spero di non fermarmi. Credo che il sistema di gioco attuale mi consenta di giocare più avanzato e c’è più possibilità di inserimento in avanti. Però è importante anche fornire assist ai compagni. Que-

Fermati Verdesca, Gioia, Chisena e Del Prete

Francavilla, una multa e quattro squalificati

sta cosa può valere anche un gol, perchè in tutti i casi se si segna il beneficio è comune e non conta chi lo fa. Come per la gara di Boville. La rete di Diego ha sicuramente schiuso le porte alla finale, quindi il mio assist è stato solo un movimento provato e riprovato mille volte in allenamento». Tra leccesi ci si intende. «Parliamo in italiano, certo a volte sfugge qualcosa ma ci può stare. Siamo un buon gruppo e lo stiamo dimostrando, in particolare noi giovani che abbiamo delle responsabilità notevoli e credo che con l’arrivo di Rizzo stiamo cre-

Pisticci: sacrifici per quest’anno

Panetta: «Ci preme salvare la società» La scelta è stata fatta. Ed è saggia,seppurnon privadisofferenza. Tra l'attuale stagione sportiva e la continuità della storia della Pol. C.S. Pisticci, l'attuale dirigenza intende dare priorità a quest'ultimo aspetto. “Ciò che più ci interessa in questo momento spiega infatti il Presidente del Pisticci, Donato Panetta - è salvare la società e quindi il titolo sportivo. Se, poi, riuscissimo anche a perseguire l'obiettivo della salvezza in questo campionato, tanto meglio. Una cosa non esclude l'altra a priori, mase fossimocostretti a scegliere, propenderemmo per la continuità della Polisportiva, che non deve scomparire”.Le ragioni di questo chiarimento si spiegano con laristrettezzadi unbudgetallestito con grande impegno, ma risultato non del tutto sufficiente per affrontare l'Interregionale nell'arco del'intera stagione. Provare, adesso, ad andare oltre questo budget può diventare pericoloso. Quindi meglio fermarsi in tempo.A questo punto, pertanto, visti anche i risultati deludenti della squadra, è comprensibile che la società inizi a fare dei ragionamenti guardando anche al futuro. In questo senso, però, il Presidente Panetta vuole sgombrare il campo da dubbi e fa delle precisazioni: “La società spiega - non è affatto fallita e noi non vogliamo che questo accada. Ad oggisiamo ancora nelle condizioni di gestire il campionato fino alla fine. E, male che vadano le cose, l'anno prossimo il Pisticci sarà sicuramente in Eccellenza. Non faremo la fine di Genza-

no, Lavello e Venosa”. Le tre società citate dal presidente uscirono con le ossa talmente rotte dalle rispettive e recenti esperienze in Interregionale da dover poi addirittura scomparire a livello di titolo sportivo.Il Pisticci, invece, sta lavorando per evitare che questo accada e per farlo tocca comprendere come, probabilmente, bisogna stringere la cinghia in questa fase delicata e procedere “in economia”. In altri termini significa che di qui fino alla fine del campionato non sarà possibile garantire, evidentemente, la copertura di tutte le uscite prossime venture oppure che le stesse dovranno comunque essere ridotte. “Ma questo - fa capire Panetta - in altre squadre di questo girone sta avvenendo già da diversi mesi, mentre noi abbiamo garantito tutto fino a questo momento. Credetemi, non è stato facile. Ci sono società sportive che non pagano stipendida molto tempo”. Eppure, permetteteci di aggiungere, i relativi calciatori, senza garanzie e con arretrati da percepire, continuano ad andare in campo senza far mancare impegno e voglia di lottare alla ricerca degli obiettivi stagionali rispettivamente fissati. Mentre a Pisticci qualcuno fa notare che è accaduto l'esatto contrario. Di aspetti finanziari, probabilmente, la dirigenza vorrà parlare in un incontro con squadra e tecnico. Ed a loro sarà lasciata la valutazione finale sull'atteggiamento più opportuno da tenere di fronte al nuovo quadro che verrà prospettato dai vertici gialloble. . Roberto D’Alessandro

scendo parecchio, anche grazie ai più anziani che non risparmiano consigli e raccomandazioni». Oggi ultimo allenamento di rifinitura prima dei consueti auguri con i dirigenti per poi raggiungere le proprie case per poi riprendere martedì dopo le festività pasquali, quando inizierà una settimana importante per Matera calcistica verso la finale di Voghera, appuntamento che la tifoseria onorerà in massa e sono pronti già alcuni autobus dei gruppi organizzati e altri se ne aggiungeranno. Renato Carpentieri

FRANCAVILLA – Riscattare la sconfitta di Francavilla Fontana per riprendere la corsa verso i play off. In casa Francavilla è questo il principale obiettivo per l’inizio di campionato che avverrà domenica undici aprile, vista la sosta pasquale del campionato, quandoin riva al Sinni arriverà il Forza e Coraggio, per la trentatreesima giornata, la quattordicesima del girone di ritorno. Una settimana di stop, che servirà al sodalizio sinnico, per recuperare le energie necessarie e riprendere il cammino per riacciuffare in questo rush finale di campionato, la posizione nella griglia dei play off. In questi giorni di allenamenti, il tecnicoserbo Ranko Lazic, dovrà cercare di recuperare la condizione mentale del gruppo, che dal punto di vista tecnico-fisica non sembra avere delle difficoltà. La prestazione contro i biancazzurri dimister Ruisi,hadestato unabuona impressione, nonostante la sconfitta per 3-2, altrettanto quella vittoriosa nel derby casalingo contro il Pisiticci, del turno precedente. Adesso c’è da chiedersi se quello del Francavilla è un problema di testa o di condizione di alcuni suoi giocatori. La squadra quando mostra una condizione fisica accettabile, viene a mancare la concentrazione giu-

sta, come è accaduto nell’ultima gara di campionato contro il Francavilla Fontana, dove c’è stato un inizio al cardiopalma, con degli errori in difesa, ma che poi sono stati rimediati con delle giocate eccellenti, che hanno permesso nei primi quarantacinque minuti di gioco di pareggiare la gara. Uno sforzo reso inutile poi dalla rete dei brindisini nel secondo tempo. Ecco perché adesso, bisogna tenere alta la concentrazione per arrivare all’impegno contro il Forza e Coraggio nel migliore dei modi. La vittoria contro la formazione beneventana, deve essere l’unico risultato ammissibile. I tre punti potrebbero dare nuova linfa al morale e alla classifica dei sinnici. Nel frattempo dall’infermeria rossoblu arrivano notizie buone a metà: una riguarda il centrocampista Daniele Manzillo, che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, dopo circa un mese di stop, l’altra invece, il centrocampista Fabio Pioggia, rimasto fermo nell’allenamento di ieri per un affaticamento muscolare. Per entrambi, ci sono buone probabilità di vederli in campo alla ripresa del campionato. Dal giudice sono giunte 500 euro di multa e quattro squalifiche: Gioia, Verdesca, Chisena e Del Prete. Claudio Sole

BREVI SERIE D

RISULTATI E CLASSIFICHE

Giudice, stangata ai sanniti

Juniores

STANGATA per il Forza e Coraggio. Il giudice sportivo ha punito i beneventani con 2000 euro di multa ed una gara da disputare a porte chiuse e in campo neutro. Al termine del match contro il Neapolis, infatti, alcuni sostenitori sanniti si sono resi protagonisti di una invasione di campo, aggredendo i calciatori napoletani: "Al termine della gara quattro sostenitori della squadra ospitante, spalancata la rete di recinzione, si portavano sul terreno di gioco ingiuriando e provocando i calciatori della squadra avversaria. Sempre al termine della gara, i calciatori della squadra ospite erano costretti ad uscire dal proprio spogliatoio in quanto sostenitori locali ne avevano mandato in frantumi le finestre e lanciato al suo interno due pezzi di profilato di alluminio; un calciatore della squadra (Moxedano, ndr) veniva colpito da uno degli oggetti allo zigomo sinistro riportando gonfiore".Inoltre, durante la gara, i tifosi del Forza e Coraggio hanno "fatto oggetto uno degli assistenti arbitrali del lancio di numerosi sputi che attingevano l´ufficiale di gara alla schiena ed alla testa; poi una persona non identificata, ma chiaramente riconducibile alla società ospitante, rivolto, al termine della gara, espressioni gravemente offensive e minacciose all´indirizzo di un assistente arbitrale".Inoltre è stato squalificato fino 16 maggio il presidente Massimo Taddeo perchè "al termine del primo tempo, nel mentre l´Arbitro si accingeva a far rientro nel proprio spogliatoio, si frapponeva tra lui e la porta d´ingresso del locale impedendo agli Ufficiali di gara di entrare e continuando ad ingiuriare. Al termine della gara, mentre si procedeva alle formalità del fair-play, raggiungeva il terreno di gioco e, fattosi incontro all´arbitro, rivolgeva al medesimo nuove e reiterate espressioni dal contenuto gravemente offensivo. L´intervento della forza pubblica impediva il peggio". Squalificati anche i due tecnici Lepore (4 giornate) e Mauro (tre giornate). TRE GARE: Amabile Wagner (Forza E Coraggio Bn) DUE GARE: Golino Michele (Calcio Fasano) Cantile Nicola (Forza E Coraggio Bn) Salvati Ferdinando (Forza E Coraggio Bn) UNA GARA: Rea Felice (Calcio Pomigliano) Gioia Giancarlo (Francavilla) D Aniello Luigi (Pisticci)Rainone Pasquale (Bacoli) Verdesca Paolo (Francavilla) Daleno Savino (Neapolis.) Montefusco Mattia (Bitonto Auricchio Ciro (Pomigliano) D Imporzano Alessio (Pomigliano) Guadagnuolo Roberto (Casertana Calcio) Cantile Nicola (Forza E Coraggio Bn) Del Prete Genny (Francavilla) Sekkoum Nagib (S.Antonio Abate) Russo Giulio (Turris.) Biancardi Marco (Angri ) Maruggi Rosario (Angri.) Monaco Gennaro (Casertana Calcio) Tortora Filippo (Forza E Coraggio Bn) Chisena Antonio (Francavilla) Del Franco Francesco (Ischia ) Ausiello Giuseppe (Pianura)) D Aniello Enzo (S.Antonio ) Prisco Valerio (Turris )

Veneto - Basilicata 3-1 : 9' pt Saccon (V), 22' pt Di Tolve (B), 28' pt Pinato (V), 40'st Mensah (V); Toscana - Liguria 2-2: 26'pt Imperatore (T) rig., 16'st Draghici (L), 27'st Terzi (T), 42'st Draghici (L). Classifica: Veneto 6, Liguria 4, Toscana 1, Basilicata 0. Domani Basilicata-Toscana.

Ostuni-Turris 3-2 TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA PER LA TURRIS. AD OSTUNI, LA SQUADRA DI MANDRAGORA, CADE PER L´ENNESIMA VOLTA, LA TERZA NEL GIRO DI DIECI GIORNI. I CORALLINI, PER DUE VOLTE IN VANTAGGIO, SI FANNO RIMONTARE E SUPERARE NELLA RIPRESA DALLA FORMAZIONE PUGLIESE. Eppure la Turris passa subito in vantaggio con un gol al 9´ del baby Celiento. Il pareggio dell´Ostuni arriva al 25´ ad opera di Foschini, che trasforma un calcio di rigore. I corallini, però, hanno l´occasione di passare di nuovo in vantaggio con un altro penalty, Giulio Russo non sbaglia e fa 2-1 per i torresi. Passano otto minuti e al 34´ è Salzano a rimettere in parità il punteggio. La Turris prova a vincere la partita, ma nella ripresa arriva il gol beffa di D´Elia, che fissa il risultato sul 3-2 finale. L´Ostuni supera la Turris in classifica, ora la squadra di Mandragora deve guardarsi alle spalle per non essere risucchiata di nuovo nelle sabbie mobili dei play out.

Allievi: VENETO - BASILICATA 3-1 5'pt Ferrenti aut. (B), 15'pt Zanetti (V), 35'pt Santarsiero (B) rig., 25'st Paladin (V) Toscana - Liguria 1-2 21'pt Coulibali (T), 29'pt Di Maria (L), 12'st Pizzolato (L) Classifica: Veneto 6, Liguria 4, Basilicata 1, Toscana 0. Oggi Basilicata-Toscana

Calcio a 5 GIRONE 1 – CITTÀ DI CASTELLO 1ª giornata – Veneto-Toscana 4 – 1 (V) 2 Bordignon (23’ e 30’ pt, entrambi tiri liberi), Vencato (10’pt), Zattera (8’st); (T) Bertoci (7’st) Basilicata-Liguria 5 – 1 (B) 2 Colella (13’ e 18’ pt), Ferraro (20’st), Cospito (28’st), Amendolara (29’st); (L) Sosa Caio (12’st) 2ª giornata – Veneto-Basilicata 7-2, Toscana – Liguria 8-5 3ª giornata – Liguria-Veneto 4 – 6 (V) Gallina (3’pt), Crescenzo (8’,9’,10’,12’st ), Zattera (30’st); (L) Rosati (2’pt), Cianci (5’e 11’st), Mehillay (18’st) Basilicata-Toscana 5 – 9 Classifica: VENETO 9; Toscana 6; Basilicata 3; Liguria 0

Calcio femminile GIRONE 1 1ª giornata – Veneto-Toscana 2 – 1, Basilicata-Liguria 1 – 4 2ª giornata – 30 marzo - Veneto-Basilicata 4-0, Toscana-Liguria 2-2; 3ª giornata - Liguria-Veneto 2 – 2 (V) Brida (42’pt), Zerbini (15’st); (L) Napello rig. (42’st), Coppola (48’st), Basilicata-Toscana 0 – 5 Classifica:Veneto 6; Toscana, Liguria 4; Basilicata 0

Giovanissimi VENETO - BASILICATA 1-0 35'st Zanotto (V) Toscana - Liguria 1-0 25'st Dell'Ovo (T) Classifica: Veneto e Toscana 4, Liguria 3, Basilicata 0. Oggi Basilicata-Toscana BASILICATA - VENETO 0-1 BASILICATA (4-1-3-2): Abatiello, Grittani, Toglia . Scelso, Gallitelli, De Nittis, Momtemurro, Antezza (10 st Urbano), Topazio, Dinella (27 st Graziano), Pace (5' st Rondinone). Non entrati: Robertone, Di Cesare, Forastiero, Leone, Nardiello, Salvatore. All. Santarsiero Salvatore. VENETO (4-4-2): Sambo, Manolache, Riello, Salvadori, Castellone, Gondo, Ricco (25' st Tibolla), Borretti (1' st Vidotto), Melato (1' st Zanotto), De Poli (1' st Prior), Gjoshi. Non entrati: Moschin, Barichello, Bottin, Marini, Pivato. Allenatore Fabrizio Toniutto. ARBITRO: Vincenzo Patruno di Novara RETE: 35' st Zanotto.

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Sport 47

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

Fantacalcio A Il Palermo rallenta la rincorsa dell’Inter. Vince il Bari

Ballottaggio in vetta Il turno elettorale ferma il Chievo e la Fiorentina si avvicina MATERA - Meno due, recita l'attuale classifica di serie A. E' infatti questa la distanza che separa la capolista Chievo dalla principale antagonista Fiorentina, ma a pesare su questa situazione, è stato il rinvio della gara che il Catania ha chiesto alla capolista: causa elezioni. Fermi i gialloblu veneti, hanno immediatamente approfittato della circostanza i viola i quali hanno ridotto lo svantaggio superando, non senza abbondante spargimento di sudore, un coriaceo Genoa, mai domo. Fiorentina in vantaggio dopo dieci minuti di gioco con Massimo Scarciolla, ma, tre minuti dopo, il pareggio era cosa fatta per merito di Marco Colucci. Prima del fischio di fine primo tempo, al 24', la zampata vincente di Emanuele Colucci riportava in vantaggio la Fiorentina, ma la partenza lanciata di inizio ripresa consentiva al Genoa di passare addirittura in vantaggio in virtù delle marcature di Vito Festa, al 26', e Giuseppe Di Pede al 29'. Il pareggio toscano giungeva soltanto al 33'con la seconda rete di Emanuele Colucci, e al 43' il nuovo vantaggio viola grazie a Daniele Duni. Al 48' il gol sicurezza per merito di Giovanni Di Pede, un gol prezioso perché l'indomabile Genoa andava ancora a segno allo scadere con Roberto Zimmari. Torna a volare il Bari che, dopo l'affermazione sul Parma, conferma la terza posizione di classifica. Quattro a due il risultato finale per effetto delle reti dei biancorossi Fragasso, due centri per lui, Conte e Liccese, e degli emiliani Piccenna e Maino. Inciampa sul Palermo, l'Inter. I rosanero, autentica bestia nera dei neroazzurri, hanno infatti imposto ai ragazzi di Daniele Pizzolla il risultato di parità grazie alla rete siglata al 12' da Giuseppe Cuscianna, mentre in precedenza, al 1' minuto

Massimo Scarciolla

Emanuele Di Cuia

Raffaele Paladino

Bruno Barbafolta

di gioco, Emanuele Di Cuia aveva firmato il vantaggio per la propria squadra. Si ferma così la rincorsa interista verso la terza posizione, mentre spreca l'occasione per riavvicinarsi alle posizioni che contano il Mi-

lan, bloccato a propria volta sul nulla di fatto dal Napoli. Cinque i gol messi a segno dalle due squadre: quattro volte Mimmo Ventura e una Giovanni Ruggieri, per i partenopei, in-

vece, Venezia, Orsi, Paladino, Donato Braia e Rondinone. Cade per la decima volta in questa stagione l'Udinese. A beneficiare del capitombolo bianconero una Roma che, a nove giornate

dal termine del campionato, potrebbe ancora tentare l'aggancio alla zona salvezza. Bella la doppietta di Francesco Rizzi, in gol al 9' e al 45', poi le reti del bianconero Barbafolta al 46', e del giallorosso Cosimo Ru-

bino al 47'. Torna alla vittoria la Juventus. A cadere sotto i colpi dei piemontesi una Sampdoria sempre più in crisi. Tripletta di Burgi e doppietta di Rizzo per i bianconeri, mentre Dell'Acqua e Di Cuia sono i marcatori doriani. Vittoria e aggancio della Lazio nei confronti del Cagliari: 5-4 con reti biancocelesti di Darretta, Natrella, Domenichiello e doppio Pisciotta, e poker sardo di Perrino, due volte in gol, Piccinni e Di Trinco. Una bella boccata di ossigeno anche per l'Atalanta che, con l'affermazione sul Livorno ha agganciato il Catania a quota ventotto. In gol, per i bergamaschi, Papapietro e Scasciamacchia, due centri ciascuno, e Bollettieri; di Cariosa la rete della bandiera amaranto. Nuovo forfait, infine, del Bologna a “beneficio”, si fa per dire, del Siena. Per l'assegnazione dei tre punti manca soltanto l'ufficialità. Annibale Sacco sport@luedi.it

Fantacalcio B Il Frosinone perde lo scontro diretto

Sorpasso del Modena MATERA - Cambio in vetta alla classifica. Lo scontro al vertice tra il Frosinone e il Modena, infatti, ha visto prevalere i gialli emiliani i quali, complice anche una gara in più rispetto agli antagonisti, guidano adesso solitari la classifica cadetta. Due a uno il risultato finale con botta e risposta al 5' del ciociaro Claudio Rondinone e al 6' dell'emiliano Valerio Riccardi. Al 16' il gol partita di Michelangelo Bianchi. Cade, anzi crolla, anche la Triestina. Sotto i colpi di un implacabile Gallipoli gli alabardati hanno subito ben otto reti riuscendo a replicare soltanto tre volte. Man of the match il salentino Marco Casamassima, autore di una bella quaterna di reti, ma certamente da segnalare anche la doppietta di Nicola Barbaro. Rallenta anche il Grosseto, fermato sul risultato di parità da un ottimo Padova, mentre sembra non conoscere soste la rincorsa del Torino che, questa volta, si è imposto ad un buon Ascoli.

CALCIO A 7 MATERA

Torna a volare l'Empoli. I toscani, grazie alla vittoria ottenuta sul Mantova, sono tornati in sesta posizione di classifica.Cinque a quattroil risultato finale caratterizzato dalle doppiette di Vincenzo Ruggieri e Giovanni Andrisani per l'Empoli, e di Paolo Esposito per il Mantova. Ottiene tre punti a tavolino la Reggina, vista l'assenza in campo dell'Ancona, mentre si ferma il Sassuolo, bloccato dal tre a due impostole dall'Albinoleffe. Una sola doppietta, quella del bergamasco Marco Di Mita. Guadagna tre punti d'oro il Cittadella, vittorioso sul Piacenza, notevole la doppietta di Luca Galessiere, mentre si riscattano la Salernitana e il Cesena a spese, rispettivamente, del Lecce e del Brescia. Belle la tripletta del salernitano Alessandro Sabino e le doppiette del granata Filippo Panessa e delbianconero romagnoloDomenico Paternoster. a.s.

serie A

Valerio Ricciardi e Marco Casamassima

CALCIO A 7 MATERA

serie B

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48 Sport


Basket e calcio e, per la prima volta, la combinata con il “Vivicittà”

Matera capitale della pace Torna l’appuntamento con “Sport for Peace” organizzato dalla Virtus TORNA a Matera “Sport for Peace” da oggi sino all'11 aprile. La Virtus Matera ha rinnovato per il terzo anno consecutivo l'appuntamento con il perfetto binomio tra pace e sport. Non solo basket per la società del nuovo presidente Andrea Conterosito, ma anche calcio per i piccoli e piccolissimi e, per la prima volta, l'unione con il Vivicittà materano della “Corsa della Pace”. Un calendario ricchissimo di appuntamenti che coinvolgerà tutti gli appassionati di diversi sport con un nuovo ed importantissimo patrocinio, quello dell'Unesco, tramite la Commissione Nazionale Italiana, che ha voluto patrocinare la manifestazione per “l'alto valore dell'iniziativa volta a promuovere una cultura di pace tra i giovani”, si legge nella lettera inviata dal presidente di tale commissione, Giovanni Puglisi da Roma. Ad accompagnare la manifestazione, comunque, ci saranno anche le amministrazioni comunali e provinciali, nonché la Federazione Italiana Pallacanestro assieme al Coni. Una kermesse che ottempererà anche impegni culturali, accanto al tanto sport proposto, con un convegno, che si terrà il 9 aprile presso la Mediateca Provinciale di Matera e che riguarderà “il Patrimonio Culturale per la promozione del territorio: strategie di sviluppo turistico nell'area del Mediterraneo”. “Dal punto di vista tecnico la novità più importante è l'inserimento nel circuito del Vivicittà della nostra Corsa della Pace, che confluirà con un gran numero di par-

Un momento della conferenza stampa della kermesse (foto Videouno)

tecipanti nella storica manifestazione -ha esordito Michele Di Gioiamentre dal punto di vista dei partner è la vicinanza dell'Msc Crociere che ci gratifica. Inoltre, il patrocinio arrivatoci dall'Unesco e fortemente voluto da noi tutti è il sigillo all'importanza data dalla nostra manifestazione a certi valori fondamentali come la pace e lo sport”. Anche per questa edizione saranno otto le squadre impegnate a Matera e la manifestazione cestistica che si terrà da oggi al 3 aprile e che, inoltre, sarà dedicata al compianto

Giulio Latorre, per il quale non sono state spese parole, “perché la vicinanza alla famiglia la si è fatta sentire e la si deve continuare a far sentire in altre forme” come è stato ribadito da tutti i presenti al tavolo dei lavori. L'importanza del torneo, dal punto di vista prettamente tecnico, è la possibilità che si dà ai migliori cestisti under 13 di partecipare al Torneo Papini di Rimini, dove i ragazzi hanno la possibilità di mettersi in luce davanti ad occhi importanti del palcoscenico della pallacanestro italiana. Vi parteci-

peranno la Smit Roma, l'Aurora Brindisi, la Basket Angels Manfredonia, la Cisa Massafra, il Basket Potenza,la Pallacanestro Lecce, i Delfini Monopoli e naturalmente i padroni di casa della Virtus Matera, con i compagni di squadra proprio di Giulio, tutti classe '97. Emozionato anche il neo presidente della Virtus, Andrea Conterosito, che ha voluto ringraziare tutti e ribadire il suo orgoglio per l'occasione che gli è stata concessa di vivere da attore protagonista l'esperienza del gruppo virtussino. Importan-

za al patrocinio Fip ed all'interessamento di Dino Meneghin è stata data dal tecnico Roberto Miriello. “Siamo orgogliosi dell'interessamento della federazione e del presidente principalmente -ha spiegato Miriello- perché il nostro lavoro quotidiano sia risaltato ed i nostri ragazzi possano entrare in contatto con la realtà nazionale”. Saluti sono arrivati anche dalla Fip regionale con la presenza di Michele Santantonio al tavolo dei lavori. Francesco Calia sport@luedi.it

Calcio a 7 Fantacampionato di Policoro

Il Catania vince ancora POLICORO - Il campionato di serie A arriva a quello che pare essere il primo punto di snodo importante per la classifica. Il Catania, domenica con il Chievo, ha fornito l'ennesima conferma che le critiche piovute sulla squadra di Tortorelli dopo le brutte prestazioni in Campionato erano ingenerose e fuori luogo. I rossoazzurri si ritrovano a 72 punti, più 6 su Genoa: lo scorso anno, era il Bari a comandare dopo 29 giornate; avevano 8 punti in meno ed erano appaiati in testa con il Milan di La Carpia, ancora lontano dalla flessione che lo avrebbe successivamente escluso dalla lotta per il vertice. Per il bene dello spettacolo c'è solo da augurarsi che perderanno qualche punto durante il cammino della stagione 2009/10, ma i fatti dicono che il Catania capolista non ha ancora potuto contare sul contributo di giocatori come Santarsiero e Valinoti, non esattamente gli ultimi arrivati. Dove potrà arrivare quando a metà Aprile recupererà tutti gli indisponibili e comincerà a smaltire “l'emergenza giocatori” dovuta agli strascichi della scazzottata dei vari campionati? Milan e Genoa si ridimensionano a vicenda perdendo una partita bruttina(Genoa)contro l'Inter e giocata in maniera diligente da entrambe le squadre, ma priva di spunti spettacolari. L'involuzione più marcata sembra colpire proprio i rossoneri che senza il portiere, “faro della difesa” nelle ultime 6 giornate, perdono la capacità di imporre il proprio gioco.

La squadra si mostra impaurita, lascia tutto il possesso di palla ai ragazzi di Fracasso teoricamente sfiniti dai 60 minuti giocati domenica contro la Sampdoria, e si difende come una provinciale: contropiedi improvvisati ed infruttuosi, barricate e palla in tribuna. Di fronte all'aggressività offensivamente sterile della Juve, il Milan si scioglie e perde palla con una facilità preoccupante. In 60 minuti è praticamente impossibile trovare un'azione d'attacco rossonera nella quale i centrali Guida e La Carpia si trovino a ridosso delle punte per provare un inserimento o un tiro da fuori. Con un Dangoia ancora una volta poco lucido, anche se in crescita, un De Lorenzo che prende un turno di pausa e un Damato a fare il panchinaro sorridente (chissà per quanto) il gioco sparagnino del Milan esalta Carmine Serio: per la Juve 4 gol in meno di 60 minuti e un numero impressionante di palloni conquistati, arraffati e difficilmente buttati via. Fortuna di Maurizio (Genoa) che venerdi arriva solo il Napoli si fa per dire visto che i partenopei se si esculde la falsa partenza e' la squadra meglio messa in campo. Bene la Roma del goleador Ottavio Di Leo, Dadamo gioca di prima, dialogando proprio con il Capitano e va a segno. Dopo la pausa Catania il Chievo trova la Fiorentina e proverà a rifarsi dopo la delusione. Mister Scarcia può per una volta non entrare in campo. I suoi gio-

catori che corrono e che hanno voglia di lottare rischiano di capirci poco così. Altra compagine che ha voglia di rispondere alle critiche e di riscattarsi è l'Atalanta che sabato e' arrivata a 10 gol contro Un'Udinese ormai allo stremo ed in difficoltà a fare gol. Erasmo è il faro del gioco bergamasco e De Lorenzo invece è il mattatore della serata. Gli altri risultati della giornata sono lo specchio di una serie di curiose combinazioni: tutti pareggi (alcuni ben giocati e spettacolari come a Parma, altri piuttosto tristi e fasulli come a Roma), nei quali spicca il successo esterno del Livorno, che guadagna 3 punti in classifica su tutte le avversarie. La Fiorentina pareggia e perde così la possibilità si scavalcare il Chievo e al momento è meritatamente al sesto posto, ma la testa della classifica è lo specchio del sostanziale equilibrio del Campionato di quest'anno con ben 12 punti di distacco fra la capolista e il quarto posto. L'anno scorso di questi tempi erano solo 6. Il Siena di Di Vincenzo invece, non è andato oltre il pareggio a Parma. La squadra lamenta una preoccupante sterilità offensiva date le difficoltà di Mele e Di Vincenzo ad insaccare il pallone nella rete avversaria. L'involuzione di Mele è un altro segnale preoccupante; il centrocampista di Nova Siri non riesce più come prima ad esser incisivo in zona offensiva defilandosi spesso sulle fasce, zone del campo

a lui non propriamente congeniali. Stesso identico risultato di Parma e Siena c'è stato tra Fiorentina e Lazio, viola sciuponi e spreconi che trovano un Tufaro in vena di Mattatore Tonino amareggiato per il passo falso in chiave salvezza, ora sono a meno 3 dal Livorno. Infine bellissima partita lunedì tra Bari e Sampdoria, primo tempo tutto biancorosso con azioni da

La formazione della Sampdoria

manuale del calcio e prodezze tecniche di rilievo per i ragazzi di Carlomagno, che riescono a portarsi in vantaggio per 3 reti a 0. Poi nel secondo tempo la Sampdoria di mister Trupo en-

tra in campo con un piglio diverso e accorcia il risultato con due gol di pregevole manifattura, ma invano il rush finale, i tre punti li porta a casa il Bari. sport@luedi.it

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Sport 49

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

Gilardi e Provenzano ai box MATERA - Non è stato il miglior modo di ritrovarsi dopo il derby in casa Bawer Matera. Infatti oltre a dover metabolizzare la sconfitta rimediata in quel di Potenza, il tecnico Ciccio Ponticiello, e il resto della truppa biancazzurra, ha dovuto fare i conti con due defezioni. Infatti oltre a quella assodata dell’argentino Federico GIlardi si è aggiunta quella di Stefano Provenzano. Per il numero otto della Bawer ci sono problemi di carattere fisico. Infatti l’esterno è alle prese con un affaticamento all’inguine che non gli consente di correre e che gli ha fatto saltare la seduta di allenamento di martedì e anche quella di ieri. Per lui servirà il consulto del medico Vizziello per capire l’entità dell’infortunio. Quasi certamente non prenderà parte all’amichevole in programma questo pomeriggio a Bernalda contro il roster allenato da Claudio Vandoni. Intanto in vista della fase ad orologio è stato fissato il calendario degli impegni. Dopo l’amichevole di Bernalda, ci sarà una seduta di allenamento venerdì mattina per poi dare il “rompete le riga” in vista delle festività pasquali. Longobardi e compagni si ritroveranno quindi martedì al PalaSassi dopo questa sosta per preparare la sfida interna contro l’Argigento. a.mutasci@luedi.it

Stefano Provenzano

Gints Antrops si è fermato ALLENAMENTO ieri per la Publisys Potenza al Pala Pergola. La squadra ha lavorato a ranghi pressoché completi e con l'umore delle occasioni migliori. Fatta eccezione per il lettone Gints Antrops, alle prese con alcuni problemi alla gamba, il resto del gruppo ha lavorato intensamente e pensa già alla sfida di domenica 11 aprile contro il Molfetta al Pala Poli. La gara sarà decisiva, o dentro o fuori. Di questo aspetto ne sono consapevoli tutti in casa bianconera, l'impegno e la preparazione in vista del match che vale una stagione restano alti. Il successo ottenuto domenica scorsa contro la Bawer ha galvanizzato l'ambiente potentino. Sarà vietato sbagliare per i lupacchiotti bianconeri. I tecnici Francesco Binetti e Sandro Lo Sardo hanno deciso di interrompere gli allenamenti soltanto domani, fino a martedì quando Vincenzo De Bartolo e compagni si ritroveranno in palestra per riprendere la preparazione. I due tecnici non hanno messo in agenda gare amichevoli e tornei onde evitare pericolosi contraccolpi sul piano fisico. f.menonna@luedi.it

Gints Antrops

C2 Il presidente Totaro: «I montesi non meritano questa classifica»

Ctr, è dolce il dopo-derby Il Senise ora vede spalancarsi le porte della terza fase del torneo SENISE - Continua la marcia verso i piani altissimi della classifica del Ctr La cascina Senise che vince a Montescaglioso contro la Lucos, aggiudicandosi anche il secondo derby regionale di C2. I padroni di casa, pur relegati all'ultimo posto in classifica, non hanno mostrato remore di sorta ed anzi, hanno cercato di rendere difficile la vita ai ragazzi allenati da Enzo Maria. Per una sana competizione agonistica così come dovrebbe sempre accadere, ovunque. I montesi poi, avrebbero anche da chiedere qualcosa alla sorte, visto che questa è la terza gara di seguito che perdono dopo aver disputato l'overtime. Per aver impattato alla fine dei tempi regolamentari. Una circostanza piuttosto rara che comunque ci può stare che per tre volte di seguito, appare davvero una esagerazione. Il confronto con il Ctr La Cascina Senise appariva ed era nei fatti, tendente dalla parte della compagine del presidente Mario Totaro e già un saggio c'era stato all'andata. Questa infatti è una squadra pensata per l'altissima classifica che solo la sfortuna ha voluto relegare al ruolo di inseguitrice. Per l'occasione in una palestra discretamente affollata, perdurante l'assenza di Agostino Kreiber, di Gio-

C2

Mario Totaro

vanni Genovese e Pernice, un superlativo Robert Galindez (38 punti), insieme a Christian Femmini e Rocco Palazzo, si sono particolarmente esaltati ed hanno messo dei paletti significativi sull'esito dell'incontro. Così come ha fatto Rosario Sassano che posto di fronte all'ex di turno, Francesco Albanese, ne ha praticamente

neutralizzato l'azione, privando di fatto i padroni di casa di una necessaria fonte di gioco. Bravo davvero questo ex baby, oramai sempre più proiettato verso un utilizzo sempre più frequente. E c'è anche da aggiungere che mancava la tranquillità a Lino Durante colto da tre falli dopo pochi minuti, mentre Antonello Marchese alla fine proprio per il carico dei falli ha dovuto abbandonare il parquet. Con questa vittoria, il Senise si isola al terzo posto con quattordici punti e con la speranza e la concreta possibilità di agganciare al secondo posto il Casavatore ora a sedici, superando però in casa, la capolista Mariglianese attesa a Senise al Palarotalupo alla ripresa delle ostilità dopo le feste, il giorno undici aprile. Il presidente Mario Totaro, continua a mantenere il suo fair play e pur essendo soddisfatto dei suoi ragazzi, non esulta ancora più di tanto: “Debbo confessare che abbiamo giocato contro una buona squadra che forse non merita la deficitaria classifica; in campo la sana contesa agonistica e nulla più, che fa bene allo sport e per la quale ci siamo sempre spesi in questi anni”. Gianni Costantino sport@luedi.it

C2 Adesso si pensa già alla sfida col Casavatore

La Lucos guarda avanti MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso non sa più vincere: nel derby lucano giocato contro la CTR La Cascina Senise del coach Enzo Maria, per la terza occasione consecutiva, i cestisti montesi sono usciti sconfitti solo dopo aver disputato l'over time: nei due immediati precedenti, in casa con la capolista Marigliano e sul campo del Cercola, la partita era stata persa nel primo tempo supplementare; nell'ultimo impegno, giocato al PalaWojtyla, si è dovuto ricorrere al secondo tempo supplementare, senza che l'esito fosse diverso. Ai ragazzi di casa si può solo rimproverare la “paura di vincere” che sembra coglierli nei momenti topici delle gare, oltre ad un'eccessiva libertà concessa agli avversari sotto canestro; nello specifico il Senise, in diverse occasioni, ha potuto disporre anche di tre tentativi prima di infilare nel canestro montese: tutti questi fattori non possono che inficiare quanto di buono viene prodotto nel corso dei parziali.

I cestisti montesi, infatti, sono stati protagonisti di una gara giocata con grande generosità, che li ha visti riacciuffare il Senise, sia nel quarto parziale che nel primo over time, quando sembravano esserci ben poche speranze. Non solo errori dei montesi: non deve essere posta in secondo piano la prestazione degli ospiti, in particolare di uno scatenato Galindez (38 punti), a tratti davvero incontenibile e dalla mano particolarmente calda, il quale ha saputo mantenere sempre alta la pericolosità senisese nelle azioni di attacco. Se il roster potentino, con l'affermazione colta a Montescaglioso, riesce a salire a quota 14 in classifica, la Lucos Ingest rimane ancora una volta ferma a 2, che le valgono l'ultima, solitaria piazza. I cestisti montesi torneranno in campo dopo le festività pasquali recandosi, l'11 aprile prossimo, alle 18.30, sul campo della Zeta Euro System. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Montescaglioso in festa con il Join the Game Gir. Qualificazione UOMINI CLASSIFICA

MONTESCAGLIOSO - Grande festa e ampio numero di presenze al Palauditorium “Karol Wojtyla” di Montescaglioso, scenario ideale per la finale regionale dell'ottava edizione del Join The Game, 3vs3 Trofeo TIM. L'iniziativa ha coinvolto il Comitato regionale e provinciale della Fip (Federazione Italiana Pallacanestro), la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, l'Assessorato comunale allo Sport, la Cestistica Arcobaleno Montescaglioso ed il relativo Centro Mini Basket, il Punto Servizi MonteTube. Le categorie protagoniste della manifestazione, per la prima volta nella città montese, sono state l'Under 13 e Under 14 maschili e femminili di 17 società che hanno aderito: Cestistica Arcobaleno Montescaglioso, lo Sporting Club Matera; Pazz Cestistica Bernalda; Pielle Matera, Pink Basket Bernalda; Cestistica Grassano; Virtus Matera; Fides Tricarico; Tursi; Nuova Invicta Potenza; Basket Potenza; Virtus Rionero; Timberwolves Potenza; Nuovo Basket Club Potenza; Varlotta Rionero; Basizia Basket Potenza; Euroclub Femminile Olimpia Potenza. Le squadre che si sono imposte sono: per la categoria Under 14 maschile: Virtus Basket Matera (squadra Virtus Azzurra); Under 13 femminile: Euroclub Femminile Olimpia Potenza (squadra Euroclub Wonder Woman); Under 14 femminile: Pink Basket Bernalda (squadra Pink Bernalda). Nell'edizione 2010 una novità era costituita dalla fase del tiro 3 contro 3 OVS Trophy, grazie alla quale è stata data la possibilità di vincere bellissimi premi messi in palio da Oviesse, partner dell'iniziativa; ilpremio finale per laprima squadra di ogni categoria è costituito da una crociera a

bordo di MSC Musica in Croazia e Grecia. I vincitori della gara di tiro da 3 OVS Trophy sono stati: per la Under 13 maschile: Donato Quarta (Virtus Basket Matera); Under 14 maschile: Mattia Stano (Virtus Matera); Under 13 femminile: Francesca Albanese (Fides Tricarico); Under 14 femminile: Cecilia Cristallo (Sporting Club Matera). Le società aggiudicatesi la competizione parteciperanno alle finali nazionali, in programma a Jesolo Lido nei giorni 22 e 23 maggio. All'iniziativa era presente Franco Liguori, presidente regionale della Federazione Italiana Pallacanestro, il quale è stato omaggiato con una targa da Liborio Panico, dirigente responsabile della Cestistica Arcobaleno Montescaglioso, presente con gli istruttori Fortunato. Tutte le associazioni che hanno partecipato all'iniziativa hanno ricevuto una targa e una forma di pane di Montescaglioso, utile momento di promozione di uno dei prodotti più conosciuti ed apprezzati del panorama gastronomico montese. Panico ha voluto ringraziare il panificio Fiore per averlo messo a disposizione, rivolgendo un ringraziamento al sindaco Mario Venezia, all'assessore comunale allo sport Michele Zaccaro, all'avvocato Nicola Lupo e all'insegnante Antonio D'Elicio per la loro presenza e collaborazione nei momenti che hanno caratterizzato la manifestazione. Un saluto particolare è stato rivolto a RosannaSabiae LucianoCotrufo,rispettivamente responsabile del settore minibasket regionale e provinciale, oltre che ad Antonio Nicastro, già presidente della Fip regionale e a Michele Santantonio vice presidente Fip. mic.mar.

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50 Sport


Pallanuoto B Uomini Soddisfazione per il ritorno al successo dopo la serie-no

Stangata sulla Basilicata Arrivano le squalifiche per Luca Campese e Alberto De Torres PRIMA la vittoria in casa del Circolo Villani Caserta, poi la mazzata del giudice sportivo che ha squalificato per una giornata Luca Campese e Alberto De Torres, espulsi sabato contro il Villani. E' questo lo stato dell'arte in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza dopo il meritato e largo successo colto a Caserta per 14 a 7. La squadra potentina al ritorno in vasca previsto per sabato 10 aprile, dopo la pausa di Pasqua sarà dunque priva di due uomini importanti, si tratta appunto di Campese e De Torres, espulsi a Caserta e assenti contro il Tuscolano. La formazione potentina contro il complesso casertano ha meritato l'affermazione sciorinando una pallanuoto attenta e costante che ha creato non pochi problemi agli avversari campani. Va detto che la compagine biancoverde ha avuto il merito di mettere alla frusta i tentativi, peraltro velleitari dei casertani di rendersi pericolosi e ha giocato finalmente una partita caparbia e costante, dopo le tre sconfitte consecutive rimediate

Fabio Ialeggio della Basilicata Nuoto 2000 Potenza (foto Andrea Mattiacci)

precedentemente. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata capace di tenere testa ad un cliente molto temuto alla vigilia, ma dimostratosi alla prova dei fatti alla portata del settebello allenato da Francesco Silipo. La difesa ha tenuto botta agli attacchi del Villani Caserta, men-

tre la fase offensiva ha consentito al team lucano di mettere a dura prova la resistenza della retroguardia campana. Un successo bello e tonificante, quello colto dalla squadra del presidente Roberto Urgesi che ha convinto sul piano dell'intesa complessiva e della capa-

cità di dare una svolta al match. Martedì i ragazzi biancoverdi sono stati alle prese con la solita amichevole disputata questa volta contro il San Giorgio a Cremano che ha dato utili indicazioni al tecnico partenopeo. Stasera, invece niente amichevole ma tanto nuoto per il complesso lucano, che sarà alle prese con il richiamo di preparazione messo in agenda da Silipo. A commentare il colpo gobbo di Caserta ci ha pensato Fabio Ialeggio che ha dichiarato quanto segue: “Abbiamo giocato una buona partita, non era facile vincere a Caserta. Siamo stati bravi a mantenere alta la concentrazione. Peccato per le espulsioni di Luca e Alberto che ci priveranno contro il Tuscolano di due elementi capaci di far bella figura contro il team romano”. Ialeggio prosegue nella sua analisi e ammette: “La nostra partita è stata molto bella, il risultato del Cagliari ci offre concrete speranze per un futuro migliore in campionato”. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto B Donne Previsto un richiamo atletico durante la sosta

Resta l’amaro in bocca Ha il sapore di beffa il pari dell’Invicta col Cosenza IN CASA Libertas Invicta Potenza il pari ottenuto domenica scorsa contro il Cosenza lascia inevitabilmente l'amaro in bocca. Il risultato infatti non consente alle atlete di Vincenzo Ostuni di festeggiare con due giornate d'anticipo il traguardo della salvezza. Alla Libertas Invicta Potenza manca un punto per raggiungere la matematica permanenza al campionato cadetto. Il risultato dovrebbe essere coronato nelle ultime due giornate, ed in particolar modo nello spareggio contro il Flegreo che potrebbe dare alla squadra potentina la certezza della permanenza nella serie cadetta. La compagine potentina in questa settimana, prima della pausa di Pasqua continuerà ad allenarsi in piscina svolgendo sostanzialmente attività atletica. La compagine di Vincenzo Ostuni attualmente vive un buon periodo di forma e non in-

tende mollare la presa in un momento così delicato della stagione. Ci sono in sostanza tutte le premesse per raggiungere il traguardo salvezza a patto però che il complesso potentino non commetta errori negli ultimi due in-

contri. Nel confronto di domenica le atlete potentine hanno avuto un calo fisico che ha permesso soprattutto nel parziale conclusivo alle calabresi di pareggiare i conti e chiudere la gara sul punteggio di 7 a 7. La formazione potentina sarà dunque chiamata ad un duro impegno alla ripresa delle ostilità, anche se le condizioni generali di forma, attualmente positive consentono al tecnico Ostuni di guardare con una certa fiducia al prosieguo della stagione. Lo staff tecnico in questa settimana non ha in agenda amichevoli, e anzi cercherà di torchiare sul piano atletico le pallanotiste. Il raggiungimento della salvezza anche al termine del campionato 2010 rappresenterebbe un risultato storico per le rossoblù che premierebbe gli sforzi della società potentina. f.menonna@luedi.it

Basket, la Rappresentativa lucana al “Trofeo delle Regioni” di Lignano LA BASILICATA prenderà parte al trofeo delle regioni che avrà luogo a Lignano Sabbiadoro in provincia di Udine dal 1 al 6 aprile. La selezione cestistica lucana sarà ai nastri di partenza della prestigiosa manifestazione rivolta ai giocatori nati nel 1995. La squadra della Basilicata è stata inserita nel girone comprendente EmiliaRomagna e Abruzzo-Molise e affronterà nella gara d'apertura della manifestazione, in programma a Latisana, in provincia di Udine l'Emilia Romagna domattina, con inizio alle 9. Successivamente e questo dipenderà dal risultato della prima gara affronterà l'Abruzzo-Molise, l'orario scaturirà proprio dall'esito finale della partita. Lo staff tecnico della Basilicata diretto dal capo delegazione, Gianfranco Pace, dal capo allenatore Antonio Conterosito, dagli assistenti Giovanni Paolo Ambrico e Andrea Romano, dal massofisioterapista Nicola

Pacilio, dall'arbitro Luigi Bonifacio, dal mini arbitro Gabriele La rocca e dall'Ufficiale di campo Alessandro Caruso sarà composta dai seguenti giocatori: Gianmarco Arcieri, Francesco Luise, Giuseppe Pace e Antonio Petrullo della Timberwolves Potenza, Andrea Auletta, Francesco Bortoner, Claudio Latorre, Simone Petralla e Domenico Velletri della Virus Matera, Alessan-

dro Lo sardo e Giuseppe Luongo del Nuovo Basket Clubv Potenza e da Valerio Pernice dal Basket Potenza. Ai tredici atleti si aggiungono, quali giocatori a disposizione o riserve a casa Vito Genovese del Basket Potenza, Giovanni Gravela e Andrea Scorza della Virus Matera. Per la Basilicata si tratta di un risultato storico che conferma la bontà del lavoro svolto in questi anni dai responsabili organizzativi e dalla Federazione Italiana Pallacanestro che hanno fortemente creduto nella crescita atletica e tecnica della nouvelle vague lucana. C'è attesa per il primo confronto con l'Emilia Romagna che servirà a testare le condizioni di forma del gruppo allenato da Antonio Conterosito. Il girone sembra alla portata dei ragazzi lucani, pronti a misurarsi contro le migliori leve della pallacanestro nazionale sul piano giovanile. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto C Uomini

Potenza e Tritone in proiezione derby

I due tecnici: Miglionico e Pappalardo

NON conosce sosta il lavoro delle due formazioni lucane impegnate nel campionato maschile di serie C di pallanuoto. Potenza Nuoto e Tritone Potenza preparano il derby con largo anticipo vista la pausa di Pasqua. Il Tritone Potenza ha perso sabato a Crotone e intende riprendere il cammino interrotto contro i calabresi. In questo periodo a cavallo con la Pasqua, mister Giorgio Pappalardo conta di recuperare i tre giocatori alle prese con vari contrattempi, si tratta di Canio Pappalardo, Santarsiero e Caprarella per dare immediata applicazione alla preparazione della stracittadina, in programma sabato 10 aprile alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Ieri sera il team di Pappalardo ha giocato una gara amichevole contro l'Agenzia dello Sport, sodalizio di serie D. La formazione potentina, reduce dalla sconfitta di sabato scorso non intende abbassare la guardia e, anzi, cercherà in tutte

Pallanuoto C

le maniere di mettere in difficoltà la Potenza Nuoto. Pappalardo ha imposto il rompete le righe per domani, poi tutti di nuovo in vasca da martedì pensando alla sfida più attesa e sentita dell'anno. Chi invece, sembra non avere problemi di sorta è la Potenza Nuoto. Il settebello di Pasquale Miglionico lavora senza problemi e senza particolari assilli sul piano fisico. Il successo colto sabato ha consegnato al tecnico una squadra capace di ben figurare in ottica derby. Tutti nell'establishment della Potenza Nuoto ricordano le due sconfitte patite nella scorsa stagione. I negativi risultati conseguiti contro i cugini del Tritone hanno già creato tanta attesa nel tentativo di vendicare il due ko del campionato 2009. Anche la Potenza Nuoto, così come il Tritone chiuderà i battenti domani per riprendere la preparazione martedì alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. f.menonna@luedi.it

Maschile CLASSIFICA

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Sport 51

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

Hockey A2 Nicoletti: «Un po’ ingenui, ma il risultato non è veritiero»

La Raro va in vacanza Chiusa la stagione con l’uscita dai play off dopo il ko di Prato STAGIONE conclusa per la Pattinomania Matera. Il team allenato da mister Massari, dopo la vittoria raccolta sabato scorso nel match di ritorno dei quarti di finale play-off, non è riuscita a ripetersi in gara tre. Lunedì scorso, infatti, la Raro è tornata sconfitta dalla trasferta di Prato dove è stata superata per sette a due. Un match che ha promosso i toscani alle semifinali, dove incontreranno la Roller 3000 Novara, mentre bocciato la Pattinomania che ha concluso il campionato con un onorevole partecipazione alla poule promozione. I biancazzurri hanno ottenuto una vittoria a Prato che sa dello straordinario. I pratesi, infatti, fino a sabato scorso, non avevano mai perso tra le proprie mura nella stagione 2009/10. I ragazzi della città dei Sassi, con grande caparbietà e determinazione sono riusciti a raggiungere questo risultato, contro un'ottima squadra come è quella toscana supportata anche da un pubblico di serie superiore.

“Il risultato di gara tre non è proprio veritiero - ha spiegato Luca Nicoletti. Il match è stato molto equilibrato, siamo stati parecchio tempo in parità prima di capitolare nel secondo tempo. Contro il Prato abbiamo sbagliato davvero poco. Sia-

mo stati un po' ingenui, non avendo segnato dei rigori ma, alla fine, va bene cosi è stata comunque una bella esperienza incontrare una squadra quasi da A1 e un pubblico davvero di serie superiore”. Per i biancazzurri e per la

ASCI PALLANDIA

1 3

10-25, 25-19, 22-25, 21-25.

ASCI POTENZA: Demichele, Giacomino, Lacicogna, Meciante, Micele, Paterno, Piro, Riviello, Rosa, Soldo, Tancredi, Santarsiero. All. Pilogallo. PALLANDIA VOLLEY MELFI: Scioscia, Capobianco, Lomio, Mairro, Urbano, Di Laus, Colella, Di Benedetto. All. Urbino POTENZA - Le terribili ragazze melfitane di Urbino vincono a Potenza in un campo ostile la gara-1 della semifinale under 14 femminile e staccano il biglietto per la finale provinciale. La seconda gara è prevista il prossimo 1 aprile melfi alle ore 18

società materana, dunque, si va in ferie anche se da subito si dovrà pensare alla prossima stagione. Si dovrà programmare il futuro per arrivare pronti al prossimo campionato, dove ancora sicuramente sarà la promozione in serie A1 l'obiettivo

della Pattinomania. La squadra materana se confermerà il gruppo storico, composto interamente da materani, e il tecnico barese, Massari, sicuramente potrà fare bene. Capitan Vivilecchia e soci stanno raggiungendo l'esperienza giu-

sta per disputare un campionato d'avanguardia e per recitare un ruolo importante nella prossima stagione che, se sarà come quella di quest'anno, si annuncia bella ed avvincente. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Volley Under 14 Blitz in casa dell’Asci

Pallandia vittorioso nella palestra comunale di Melfi. Una gara iniziata alla grande per il Melfi con le battute vincenti di Capobianco e Urbano con buoni attacchi di Rosa Mairro e una buona difesa delle altre atlete che si portano subito in meno di 20 minuti sul 25 a 10. Nel secondo set un calo psicologico per le ragazze melfitane iniziano a fare errori madornali e regalano il set alle potentine, 19 a 25. A questo punto dopo una scrollata del prof. Urbino le ragazze tornano a giocare bene con battute ordinate e con attacchi piazzati che mettono sotto la difesa e ricezione del Potenza 25 a 22

il terzo set, quando sul 23 a 22 per il Melfi Urbino fa entrare in campo, Giulia Scioscia al posto di una Rosa Mairro inguardabile e proprio la nuova entrata realizza 2 punti che servono per vincere il set. Il quarto set si gioca punto su punto ma alla fine la spuntano le melfitane soprattutto con una brava Di Benedetto che chiude la gara mettendo a segno 5 battute di seguito. Quella disputata a Potenza, riferisce il prof. Urbino- è una gara normale che non deve assolutamente essere vista come una vittoria finale. A Melfi e' la gara decisiva il 1 aprile, se

riusciremo a vincere la seconda gara allora si puo' parlare di finale provinciale. Comunque voglio fare un elogio a queste meravigliose ragazze che anche e soprattutto nei momenti difficili hanno saputo reagire come una vera squadra deve fare”. Lorenzo Zolfo

Atletica Ottimo piazzamento a San Vittore Olona Volley Grandi soddisfazioni dal settore giovanile

Caruso dietro i big Lavello fucina di talenti Sedicesimo posto alla “Cinque Mulini”

Paga il lavoro di Bisceglia

DOMENICA scorsa Daniele Caruso, classe 1985 di Acerenza, tesserato per la società “Club Atletico Potenza”, detentore dei record regionali assoluti nei 3000 metri e nei 5000 metri, ha preso parte ad una delle manifestazione più importanti dell'atletica italiana ed internazionale. Infatti è stato l'unico lucano in gara alla 78esima edizione della “5 Mulini” uno degli appuntamenti più importanti di tutta la stagione della disciplina campestre internazionale. Il cross più bello del mondo ha offerto uno spettacolo formidabile come avviene sin dal 1933. La vittoria è andata all'etiope Musfin terzo alle ultime olimpiadi nei 3000 metri siepi. Ma al 16esimo posto assoluto arriva Daniele Caruso, il sesto tra gli italiani. I 10 km sono stati coperti in 30' 51'' con 3' e 04'' al chilometro di media, a pochi secondi da atleti facenti parte della squadra azzurra di cross, come Buttazzo del centro sportivo dell'Esercito, Bona dell'Aeronautica e del primo degli italiani Dematteis. Durante la diretta di RaiSport il

LAVELLO - La Polisportiva Lavello Volley è una fucina di atleti che si impegnano per onorare una società sportiva e per raggiungere risultati sportivi e di vita importanti. In particolare modo il settore giovanile, curato da Elio e Fabio Bisceglia, padre e figlio, costantemente trasmette la passione per la pallavolo alle giovane generazioni. Già il minivolley dai sei ai 12 anni con 40 iscritti rappresenta un concentramento di tanti atleti. “Quest'anno dopo tanti anni - afferma Elio Bisceglia - si sta formando per la prima volta una squadra maschile di under 12”. Invece un team di under 14 femminile costituito da tutte lavellesi sta gettando le basi per la prossima stagione agonistica. Ma le aspettative più grandi sono riposte nella squadra che partecipa alla terza divisone femminile, allenata da Fabio Bisceglia, che per tre anni si è qualificata alle semifinali ed ha lottato per i play off. “Quest'anno se tutto va bene - dice mister Fabio Bisceglia - potremo di nuovo

Daniele Caruso

telecronista più volte ha nominato Caruso come una stella emergente italiana nella specialità cross. Ora obbiettivo primario dell'atleta acheruntino è centrare il minimo per i campionati italiani assoluti in pro-

gramma a fine giugno. L'anno scorso la qualificazione non è stata centrata per un solo secondo sia nei 1.500 metri che nei 3.000 metri. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

La formazione del Lavello di terza divisione

competere per i play off confidando nella verve agonistico-sportiva della varie Alessandra Baldassare, Silvia Bencivenga, Chiara Caprioli, Angela Albano, Samantha Netti, Federica Santosuosso, Rachele Finiguerra, Cristina D'Agostino, Amalia Rosucci, Michela Vassiliou. Naturalmente le mie soddisfazioni vanno condivise con Vittorio Mi-

randa, tecnico qualificato FIPAV”. E da ultimo e non per questo meno importante c'è la prima divisione maschile dai 16 anni in poi allenata da Fabio Bisceglia che è costituita da giovani giocatori che per la prossima annata agonistica promettono affidabili risultati. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

Atletica Si segnala il quarantasettenne Cosimo Zambrella per il suo rientro all’attività agonistica

La Podistica Ferrandina brilla alla StraGrassano OTTIMA prova di squadra per l'Asd Podistica Ferrandina nella ventisettesima edizione della StraGrassano. La gara podistica, organizzata dall'Asd Marathon Club Grassano di Angelo Potenza, è stata l'occasione per mettere in pratica i primi passi verso una primavera ricca di impegni per tutte le società podistica, con gli aragonesi non da meno e pronti ad affrontare questa stagione agonistica nel migliore dei modi. A dimostrazione dell'ottima preparazione e dell'ottimo stato di forma della squadra, è arrivato il secondo posto nella Classifica di società per il team di Ferrandina, che si è piazzata alle spalle solamente della Podistica Amatori Potenza, grazie al-

l'ottimo apporto di tutti i suoi tesserati. Tra i migliori, dei 17 podisti ferrandinesi presenti alla StraGrassano, certamente non poteva mancare Nicola Pennuzzi, il migliore dei suoi, giunto sotto il traguardo come terzo nella categoria MM40. La kermesse, valida anche come prima prova del circuito Basilicata in Corsa 2010 ha visto piazzarsi, immediatamente alle spalle di Pennuzzi, Giovanni Schiavone, al secondo posto nella categoria MM35. Il circuito cittadino lungo 10 chilometri all'interno di Grassano per un totale di sette giri ha premiato anche Antonio Zizzamia e Tommaso Romano, giusti rispettivamente al secondo posto nelle categoria

MM45 ed MM55. Il percorso, ricco di sali scendi ha esaltato le prestazioni dei vari Ottomani, Loizzo e Selvaggi, particolarmente avvezzi alle difficoltà ed alle insidie delle gare particolarmente combattute sin dal via. Importante è stato anche il rientro stagionale per il quarantasettenne Cosimo Zambrella, che nonostante lo stop precedentemente patito è apparso davvero in una buona forma fisica, tanto da dimostrarsi già pronto per le prossime gare primaverili in programma. Certamente, i prossimi appuntamenti hanno già importanti sapori primaverili, visto il loro inserimento a metà del mese d'aprile in calendario. Sotto il nome comune di Vivicittà, si corre-

ranno diverse gare in tutta Italia e, non da meno sarà il capoluogo di provincia lucano Matera, dove la dodici chilometri prevista sarà anche l'occasione per mettere in palio altri importanti punti validi per il circuito Basilicata in Corsa. Inoltre, nello stesso giorno, altri podisti della società aragonese, nello specifico Eustachio Tarasco e Furio Volani, invece, saranno impegnati, sempre per il Vivicittà nella prestigiosa tappa toscana di Firenze, dove si correrà una Half Marathon dal particolare sapore aggregativo e agonistico, visto l'evento nazionale del Vivicittà. Francesco Calia sport@luedi.it

Zambrella

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I Solisti aquilani chiudono la stagione sinfonica di Ateneo Musica Basilicata di FRANCO CACCIATORE POTENZA - La XXIII Stagione Concertistica della città capoluogo, organizzata dall'Ateneo Musica Basilicata, in collaborazione con la Provincia di Potenza, si è conclusa presso l'Auditorium del Conservatorio con un concerto alla grande per la musica e per lo spirito di solidarietà intercorso fra comunità colpite dalla tragedia del terremoto. Ad esibirsi, infatti, i Solisti Aquilani, diretti dal maestro Vincenzo Mariozzi. La formazione abruzzese ha ospitato il maestro Nicola Mozzanti, primo ottavino del Maggio Musicale Fiorentino, che ha interpretato le musiche del compositore Raffaele Bellafronte, musicista di fama internazionale, anch'egli partecipe dell'avvenimento musicale, nel quale ha “raccontato” la sua musica. Alle composizioni di Bellafronte si sono affiancati autentici capolavori della musica classica, firmati da Pergolesi, Respighi e Rota. A sottolineare il consenso del

pubblico, che affollava la sala, scroscianti applausi che hanno accompagnato l’intera esibizione. Al termine abbiamo sentito la presidente dell'Ateneo Musica Basilicata, Giovanna D'Amato che, alla soddisfazione per i consensi ottenuti e non solo dalla stagione concertistica potentina ma anche da quelle di Melfi e Tito, sostenute dalle rispettive Amministrazioni, unisce l'urgente richiesta di una legge regionale per la promozione musicale e per la costituzione di un'orchestra, indispensabile contenitore per i giovani diplomati dei conservatori lucani. Non manca qualche anticipazione per la prossima stagione. La D'Amato si augura un recital pianistico in occasione delle celebrazioni di Litz, il ritorno della Mahler Chamber Orchestra, formazione dei migliori musicisti lucani, e soprattutto ancora un concerto della Salzburg Chamber Orchestra che ha davvero rappresentato la Grande Musica. cultura@luedi.it

Emozionante concerto di Ico e Coro lirico di Potenza

Sulle note del Requiem di NUNZIO LONGO MATERA - Concerto di Pasqua di grande atmosfera nella Chiesa di Cristo Re di Matera. L'Orchestra Ico della Magna Grecia, diretta dal maestro Carmine Antonio Catenazzo, ed il Coro Lirico di Potenza, diretto dal maestro Pasquale Menchise, hanno offerto uno spettacolo tra il religioso e l'artistico di alto livello, dando eco alla sacralità evocativa della musica di afflato mistico. Il concerto è stato organizzato da Matera in Musica, Orchestra Ico della Magna Grecia, Festival Duni ed in collaborazione con Il coro lirico di Potenza la Camera di Commercio, Comune di Matera ed Ubi Banca guito i diplomi di laurea in composizione, musica corale e direzione Carime. Si sono esibiti i solisti Francesca di coro, strumentazione per banRuospo soprano, Marianna Vinci da, direzione d'orchestra, didattimezzosoprano, Sabino Marte- ca dell'educazione musicale, e Mumucci tenore e Dante Muro basso. sicologia e Pedagogia musicale. «Ho provato grande emozione Sono stati eseguiti il “Salmo XXIII” di Luis Bacalov e la “Messa per la prima direzione dell'Orchedi Requiem” in re minore K 626 di stra Magna Grecia e del Coro LiriMozart. Il Coro Lirico di Potenza, co di Potenza - ha detto Carmine di recente istituzione, è nato con la Antonio Catenazzo - I solisti sono collaborazione della Provincia di preparati e promettenti. Il proPotenza. La direzione artistica è gramma, tipico della settimana del maestro Pasquale Menchise santa, è stato impegnativo per la con la collaborazione della profes- prima esecuzione del Salmo XXIII soressa Emanuela Aymone. I cori- di Bacalov, già eseguita, alcuni sti lucani e delle regioni limitrofe. giorni fa, a Taranto». «Sono contento per questa proPasquale Menchise ha conse-

duzione e per la direzione del maestro Catenazzo - asserisce Pasquale Menchise - Per lungo tempo ho accarezzato l'idea di un coro della Provincia di Potenza. Finalmente stasera questa manifestazione corona il mio sogno. Il coro raccoglie i migliori cantanti di Potenza e provincia, Matera, Bari e Salerno». «Sono soprano e vengo da Rutigliano. Ritorno con piacere a Matera, dove ho iniziato gli studi di cantoal Conservatorio“Duni” con il maestro Enzo Di Matteo - dice Francesca Ruospo - Mi sono diplomata al Conservatorio “Niccolò Piccinni”di Bari». «Sono mezzosoprano, nata a Sava in provincia di Taranto - afferma Marianna Vinci - Ho già lavorato con l'Orchestra Magna Grecia ed a Matera è la prima volta che mi esibisco». «Sono tenore solista del “Requiem” e vengo da Gravina di Puglia - interviene Sabino Martemucci - Ho conseguito il diploma al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni”di Matera. «Vengo da Torino e, da basso, collaboro con l'Orchestra Ico “Magna Grecia”da due anni - conclude Dante Muro - È la prima volta che canto il Requiem di Mozart a Matera. I miei colleghi sono splendidi».

La sua interpretazione del “Mistero buffo” di Fo strappa applausi a Le valli del teatro

Le “Metamorfosi” di Giorgio Chiesi in mostra a Matera di BIAGIO TARASCO

Mario Pirovano coinvolgente giullare di FRANCESCO ALTAVISTA MARIO Pirovano è un mistero buffo. Misteriose infatti si dimostrano le emozioni provocate dal grande attore nelle tre serate nell'ambito della rassegna “le Valli del teatro” con “ Mistero Buffo” di Dario Fo (a Marsicovetere , a Sasso di Castalda e a Satriano). Il Giullare Pirovano arriva sul palco lucano a metà strada tra la violenza e la delicatezza. Il pubblico resta sconvolto da subito, quando l'attore allievo di Dario Fo, arriva in scena con le luci ancora accese in sala, perché vuole vedere le facce, perché si sente parte del flusso delle emozioni che lui porta al pubblico e che il pubblico porta a lui. Pirovano è portatore di un linguaggio teatrale diverso come i “joculatores” medievali che inventarono il grammelot, sorta di lingua, di articolazione di suoni e di azione mimica messe assieme, lingua universale ma anche utile

per raggirare le imposizioni delle leggi dei potenti. L'attore, allievo di Dario Fo porta il suo teatro a superare i limiti di un sistema imposto dalla classe dominante e lo deride con una satira che proviene dagli scritti medievali ma di incredibile attualità. Mario Pirovano introduce tutte le sue “giullarate” o storie, trasformando la sala del teatro in seminari culturali dove alle riflessioni satiriche della situazione politico-culturale attuale si aggiunge la riscoperta e reinterpretazione di personaggi che il potere ha voluto cancellare. Pirovano mette in scena il Francesco che la chiesa ha voluto e vuole cancellare, quel Francesco che si definiva il “Giullare di Dio”. E infatti nella “concione di Bologna”, Francesco parla ai bolognesi nel napoletano dell'epoca, si esprime con il corpo come un giullare e inoltre fa un discorso sullapace maparlandobene dellaguer-

ra in una satira straordinaria; il pubblico della rassegna lucana si è trovato misteriosamente per opera di Pirovano a Bologna insieme alle cinquemila persone del 1222 per ascoltare Francesco. Pirovano è un invasato di teatro, è l'espressione quasi demoniaca di teatro puro. Fanno l'ingresso in scena sotto forma di storie da giullare anche Papa Bonifacio VIII, il sanguinario visto dal popolo e messo a confronto con un personaggio che ironia della sorte è stato dimenticato dalla regole della chiesa ma non dal popolo, il rivoluzionario Gesù Cristo. Il giullare è il teatro del popolo e allora agli scritti canonici della chiesa arriva la satira popolare. Il popolo parla di “Lazzaro “e della povertà con la “Fame dello Zanni “del “Primo miracolo di Gesù Bambino “con favolose allegorie che prendono forma vivente grazie al genio artistico di Mario Pirovano. cultura@luedi.it

MATERA - “Metamorfosi” è il titolo della mostra dedicata al pittore Giorgio Chiesi, inaugurata ieri, a Matera, presso la Mediateca provinciale. Giorgio Chiesi nasce a Felina, nell'Appennino Emiliano, nel 1941. La famiglia si trasferisce a Milano dove Giorgio completa gli studi e si avvicina al mondo dell'arte. Tra gli anni '60 e '70 Chiesi conosce alcuni artisti tra cui Enzo Vicentini e Gianfranco Ferrosi, grazie ai quali comincia a dedicarsi completamente all'arte. La ricerca del suo segno e del suo stile e lo studio dei soggetti lo accompagnano fino ad oggi. Con il passare degli anni conosce Giuseppe Migneco ed inizia a frequentarne assiduamente lo studio, dove approfondisce i suoi interessi culturali con il mondo dell'arte. Migneco lo presenta a Paolo Marini, gallerista di Firenze che nel 1979 gli organizza la prima personale con presentazione in catalogo di Renzo Bretoni. Il legame con Marini e Bretoni sarà determinante per il proseguimento dell'attività artistica di Chiesi. A partire dalla fine degli anni '70 l'artista emiliano entra a pieno nel mondo dell'arte tramite la partecipazione a diverse collettive e personali organizzate in tutte le più importanti città italiane. A metà anni '90 Chiesi abbandona la frenetica vita milanese per trasferirsi in campagna, dove riscopre la tranquillità di uno studio circondato dal silenzio e dalla natura ed il suo percorso artistico fa un altro balzo in avanti verso nuove realtà e passioni. Negli anni '90 e2000 la presenza delle sue opereè sempre maggiore sul territorio nazionale ed internazionale. Il percorso artisticodi GiorgioChiesiparte dalrealismosociale deglianni '60 con Ferroni, Vespignani, Cappelli e Sughi. Negli anni '70 scopre e studia Bacon e Giacometti. Metabolizzando e rielaborando queste conoscenze, Chiesi crea le prime figure che urlano, prevenendo la disperazione dell'umanità, un mondo che appariva già senza futuro ma travolto da un finto benessere, un benessere materiale ed apparente. Negli anni '80 prosegue non più con immagini distorte nel dolore ma con figure chegridano con la stessaforza, ma esprimendosicon il colore. Chiesi attribuisce alle sue figure quel tono grigio della morte apparente: la stessa che ci sta distruggendo e annientando tutti. Passa poi negli anni '90 ad una pittura con una sorta di ribellione delle cose, dipingendo gli oggetti e le cose di tutti i giorni in un'assolutezza formale: oggetti totemici, nuova civiltà del vedere, una pittura fantastica e ludica. Nel 2000 dipinge grosse teste eseguite con gestualità e senza ripensamento, vuote da ogni loro pensiero ed instradate da vari divieti e cartelli che indicano loro, senza il loro volere, la strada da seguire. I soggetti sono poi contornati da auto, cellulari e lampade, ossia tutto quello che la tecnologia moderna ci propone, il tutto eseguito da un primitivismo infantile che ci fornisce suggestioni, suggerimenti e materia di pensiero per il nostro futuro. Le ultime figure di Giorgio Chiesi sono infatti il segno più libero della pittura-non pittura, vista e colta sui muri delle città, nelle gallerie della metropolitana e nelle stazioni ferroviarie, che rielaborata poi dal profondo io dell'artista sfocia in un espressionismo gestuale. La mostra resterà aperta fino al 20 aprile.

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Cultura e Spettacoli 53

Giovedì 1 aprile 2010


Giovedì 1 aprile 2010

È morto a 87 anni Nicola Arigliano, noto per la pubblicità del digestivo Antonetto La fama in uno spot

«Spaghetti pollo patatine e sei bignè»

L’artista Nicola Arigliano, sul palco dell’Ariston durante la sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo nel 2005

Un giovane Arigliano

Gentiluomo dello swing che amava l’ironia

«CONTRO acidità, bruciori, pesantezza di stomaco, Digestivo Antonetto. Ah, Antonetto. Ed è tanto comodo, che lo potete prendere anche in tram». È l’indimenticabile slogan pronunciato da un giovane Nicola Arigliano nei panni di testimonial del digestivo più usato nella metà degli anni ‘60. Un sodalizio durato ben 27 anni. È in questo periodo che il crooner salentino – morto ieri notte a 87 anni – diventò un personaggio popolarissimo grazie ai suoi spot televisivi in bianco e nero che lo vedevano come sfortunato scommettitore nelle più disparate situazioni. Una delle sue ultime apparizioni come testimonial del medicinale risale al 1985: al pianoforte intonava «Spaghetti, pollo, peperoni, tre polpette e sei bignè: lo stomaco è pesante, non ne posso più». Poi, puntualmente aggiungeva: «Calma col cibo, ma quando occorre posso rimediare col Digestivo Antonetto!». Nel 1977 lo ritroviamo nei panni di un pistolero proprietario di un saloon in “'Non stop” di Enzo Trapani, una trasmissione dedicata al cabaret: è il pistolero vestito di nero che “uccide” gli artisti a rivoltellate, pronunciando la battuta «Non voglio noie nel mio locale!». Arigliano è stato anche attore: a Studio Uno, nel 1964, recita ne I Tre Moschettieri con il mitico Quartetto Cetra: Alberto Lupo era un affascinante D’Artagnan che sulla via di Parigi si imbatteva nel conte di Rochefort, recitato appunto da Arigliano. Il musicista ha ricoperto anche il ruolo del soldato Giardino ne “La grande guerra” di Mario Monicelli, nel ‘73 ha recitato in “Ultimo tango a Zagarolo” e nel ‘99 ha lavorato al fianco di di Enrico Montesano e Mietta nella serie Tv “L’ispettore Giusti”. I funerali si terranno oggi alle ore 16 presso la Chiesa SS. Maria Annunziata di Squinzano. La camera ardente è stata aperta a Calimera, sempre in provincia di Lecce, nell’istituto “Gino Cucurachi”, un centro per anziani dove Arigliano viveva. L’altro ieri pomeriggio ha avuto una crisi respiratoria e poi prima della mezzanotte è morto per un infarto.

di PAOLO BIAMONTE NICOLA Arigliano ha trasformato in precetto di vita il celebre titolo di Duke Ellington, it don’t mean a thing if ain't got that swing (non vuol dire niente se non ha swing). Nel 2005, a 82 anni, con la sua tagliente ironia, è entrato nella storia del festival di Sanremo come il più anziano cantante in gara con “Colpevole”. La sala stampa gli assegnò il premio della critica e un’interminabile standing ovation piena di affetto. Lui accettò il tutto come se si trattasse di un errore. Un uomo divertente e intelligente, Nicola Arigliano, nato a Squinzano, in provincia di Lecce il 6 dicembre del 1923 e scomparso la notte scorsa a Calimera, in provincia di Lecce, nell’istituto “Gino Cucurachi”, un centro per anziani dove viveva da quattro anni. Per realizzare i suoi sogni di jazz è emigrato a Milano e dopo una lunga gavetta e l’inevitabile trafila di canzoni napoletane, nel 1956 ha inciso il suo primo disco importante: “Simpatica”, firmato da Kramer, Garinei e Giovannini. Nel 1952 però, grazie al critico MarshallBrown chel’aveva sentito cantare in un locale, aveva partecipato al festival jazz di Newport, allora il più importante del mondo. Trasferitosi a Roma, iniziauna carriera di cantante-pianista-entertainer comico in tv e nel 1958 partecipa a “Canzonissima” e si mette in luce grazie a “Sentimentale”, un programma condotto da Lelio Luttazzi, dove faceva l’ospite fisso insieme a Mina. Proprio il brano della sigla, che ha lo stesso titolo della trasmissione è uno dei suoi primi successi. In quegli anni comincia a frequentare il giro del jazz Milanese, accanto a musicisti come Franco Cerri e si impone come crooner, uno stile di canto che applica anche alle canzoni che lo renderanno popolare: “Un giorno ti dirò”, “I sing ammore”, “Amorevole”,“My wonderful bambina”, “Tre volte baciami” (I Love You forestiera). Nel 1963 è protagonista di

“Cantatutto”, uno show condotto con Milva e Claudio Villa e mentre continua a frequentare I festival jazz entra in classifica con “Sentimentale” ed “E” solo questione di tempò e firma versioni di “My Funny Valentine” e “Arriverderci” che diventano dei classici del night. È in questo periodo, la metà degli anni '60, che diventa un personaggio popolarissimo grazie al Carosello del digestivo Antonetto, quello che «si può prendere anche in tram». Anni che oggi Renzo Arbore ricorda così: «Per noi ragazzi del jazz degli anni Cinquanta era un idolo non solo perchè cantava lo swing ma anche perchè lo faceva con molta ironia: era il re dello

swing e dell’ironia». «Tra le cose che lo rendevano originale –ricorda ancora Arbore – c’era il fatto che in pieno successo aveva abbandonato Milano per vivere in collina con animali e prodotti della terra, aveva fatto una scelta bucolica. Era allo stesso tempo naive e innamorato della musica moderna». Allergico alla popolarità e al clamore, Arigliano infatti sul finire degli anni ‘60 si è ritirato nella campagna attorno a Roma, trasformando la sua carriera in una serie di sorprendenti ritorni. Nel 1977 è nei pannidi un pistolero proprietario di un saloon in “Non stop” di Enzo Trapani, uno dei programmi decisivi per l’evoluzione della comi-

cità televisiva. Nel 1983 si ripresenta insieme agli Oldies, un gruppo formato con Ernesto Bonino, Wilma De Angelis, Cocky Mazzetti e Claudio Celli, nel 1985, con la complicità di Mario Schiano e la collaborazione dei suoi fedelici amici jazzisti, incide un disco di jazz dedicato al sorpasso elettorale del PCI sulla DC. Poi, a partire dagli anni '90, si gode un ritorno di successo sull’onda del revival dello swing: nel 1996 ha vinto il premio Tenco, nel 1999 ha recitato nella serie tv L’ispettore Giusti con Enrico Montesano e Mietta, nel 2001 ha inciso “Go Man”, un album apprezzatissimo e pieno di jazz. Nicola Arigliano che si è esibito fino a pochi anni fa, soprat-

tutto in festival jazz, è stato un personaggio atipico nel panorama musicale italiano, una versione affettuosa e autoironica del Rat Pack di Sinatra e Dean Martin, un crooner che sapeva fare l’intrattenitore e non amava troppo le luci della ribalta e che sapeva giocare con le parole, ben consapevole che l’italiano non è una lingua adatta ai precetti di Ellington. Poi l’ultima apparizione a Sanremo nel 2005, dove arrivo dopouna lungacampagna a suo favore a Viva Radiodue di Fiorello: «Mi dispiace tantissimo –dice oggi -, insieme a Luttazzi ha dimostrato che lo swing lo sanno fare anche gli italiani! Ciao Nicola! I sing ammore forever!»

LA VITA

Aglio crudo e una vita da cane sciolto «Fare pernacchie a tempo di musica» la sua ricetta per il buonumore di TITTI SANTAMATO LA sua ricetta per il buonumore era «fare pernacchie a tempo di musica», «meglio poco e sempre, che troppo e mai» era invece uno dei suoi detti preferiti, mentre il suo elisir di lunga vita era «mangiare almeno tre teste d’aglio al giorno, bere vino rosso, e non avere nè mogli, nè suocere»: era così Nicola Arigliano, una combinazione di musica e ironia, «senza maipreoccuparsi divivere dacani sciolti». «L’ironia, prima di tutto verso se stessi»: era la parola d’ordine del crooner salentino 87enne, che ha sussurrato canzoni sentimentali come pure le indimenticabili parole dello spot del digestivo Antonetto «è tanto comodo che Arigliano con Silvana Pampanini lo potete prendereanche in tram», accompagnandolo con un gesto della Fiorello, era stato superospite a Sanremano indirizzato allo stomaco che di- mo: introdotto da Pippo Baudo era salito ventò famoso. L’ironia di Arigliano era sul palco dell’Ariston indossando l’imnon solo nei testi delle sue canzoni, ma mancabile coppola e aveva rivolto a Maanche nelle macchiette che inseriva qua rio Merola, seduto in prima fila un «salue là nei suoi concerti, in cui trasportava il tame a soreta, grazie assai». L’anno successivo aveva rifiutato di pubblico in un viaggio musicale dall’Italia all’America. Nel 2003,a ottant’anni e partecipare: «Mi hanno telefonato, ma dopo una serrata sponsorizzazione di io non vado a fare un concorso» aveva

detto aggiungendo, scherzando, che non gli interessava anche perchè «lì si fa troppo tardi, si va a letto a mezzanotte». Salvo poi cambiare idea l’anno dopo ancora, nel 2005, quando aveva deciso di gareggiare con Colpevolmente (è stato l’artista più anziano a partecipare a Sanremo): con il brano vinse il premio della critica Mia Martini. Ma lui al festival c’era già stato nel 1964 con Venti chilometri al giorno, una canzone bizzarra che proponeva sempre nei concerti e che raccontava l’impresa di un povero innamorato costretto a camminareognigiorno«diecichilometriall’andataediecialritorno,perpoisentirmi direchenonhaivogliadiuscire». Nel suo camerino spoglio solitamente voleva solo verdure, sedano e carote, rigorosamente lavate e non condite, una passata di pomodori senza semi, del peperoncino tritato senzasemi, unabottigliadiolio extravergine di oliva e 40 grammi di spaghetti sconditi, il tutto accompagnato dall’immancabile testa d’aglio. Uno stile di vita da salutista e invece, spiegava, «anche io ho avuto i miei vizi».

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54 Spettacoli e televisione


PRIMA SERATA

12.00

SHOW

14.45

RUBRICA

21.10

TELEFILM

20.31

SHOW

19.35

TELEFILM

19.30

SIT COM

22.10

REAL TV

La prova del cuoco

Italia sul due

Medium

Striscia la notizia

06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniI miei amici Tigro e Pooh Tom & Jerry Tales 08.00 -PUPAZZI ANIMATI L'albero Azzurro 08.20 -CartoniLa famiglia Passiflora - Il servizio postale di Pato 09.00 -RubricaCercasapori SMS consumatori 09.45 -RubricaRai Educational - Tracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno - Tg2 Costume e società - Tg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.50 -Reality ShowL'isola e poi... 20.00 -GiocoIl lotto alle otto

08.00 -AttualitàRai News 24 - Morning News 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi - Figu - Album di persone notevoli 09.20 -RubricaSpeciale Cominciamo Bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo Bene 11.30 -AttualitàOliviero Beha è Brontolo 12.00 -TelegiornaleTg 3 - TG3 Chièdiscena 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 14.00 -TelegiornaleTg Regione - Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo - Neapolis - Tg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaLa Tv dei ragazzi di Raitre 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -TelegiornaleTg3 GT ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - NewsMeteo 5 07:58 - NewsBorse e monete 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -Telegiornale Tg5 - Ore 10 10.05 -ShowMattino cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:39 - NewsMeteo 5 13:41 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -ShowPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19:44 - TelegiornaleTg5 - Anticipazione 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5

07.05 -TelefilmMagnum P.I: - Nash Bridges - Piu' forte ragazzi 10.15 -RubricaSai xchè 10.20 -TelefilmCarabinieri 11.30 -TelegiornaleTg4 11:58 - TelegiornaleTg4 12.00 -NewsVie d'italia - Notizie sul traffico 12:02 - TelefilmER-medici in prima linea 12.55 -TelefilmDetective in corsia 13.50 -RubricaIl tribunale di forum - Anteprima 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmQuel certo non so che con Doris Day, James Garner, Arlene Francis - regia di Norman Jewison (USA) - 1963 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:23 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

07.05 -CartoniLe avventure di Piggley Winks 07.20 -CartoniScooby Doo - Heidi - Willcoyote - Tom & Jerry - Bugs Bunny 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -ShowPolpette 10.40 -ShowCapogiro 11.45 -NewsJekyll 12.15 -NewsNella rete di jekyll 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 12:58 - NewsMeteo 13:02 - NewsStudio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad - I Griffin - I Simpson - Kyle xy 16.00 -Sit ComZack & Cody al grand hotel 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniKilari - Blue dragon - I pinguini di Madagascar 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19:28 - SportSport mediaset web 19.30 -Sit ComLa vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -Attualità Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -Rubrica Due minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaMovie Flash 13.05 -TelefilmJag: Avvocati in divisa 14.05 -FilmErik il vichingo con Giuliano Gemma, Gordon Mitchell, Eli Mc White - regia di Mario Caiano (Italia / Spagna) - 1965 16.00 -RubricaAtlantide - Storie di uomini e mondi 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -Telefilm Crossing Jordan 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Gioco I soliti ignoti 21.10 -Film Il commissario Montalbano L’odore della notte 23.15 -Telegiornale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg2

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg3 21.10 -Telefilm Medium

20.30 -News Meteo 5 20:31 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21:11 - TelefilmR.I.S. Roma delitti imperfetti

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmChissà perché... capitano tutte a me con Bud Spencer, Cary Guffey, Ferruccio Amendola - regia di Michele Lupo (Italia) - 1980

20.30 -Gioco Cento x cento 20.55 -Sport Uefa Europa League - Calcio

20.30 -Rubrica Otto e Mezzo 21.10 -Show Mamma ha preso l'aereo 22.10 -Real TvS.O.S. Tata

23.20 -Talk ShowPorta a Porta 00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaAppuntamento al cinema 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRai Educational Fuoriclasse canale Scuola - Lavoro

23.35 -FilmThe Grudge con Sarah Michelle Gellar, Jason Behr, Clea DuVall - regia di Takashi Shimizu (USA, Giappone) 2004 01.05 -RubricaTg Parlamento

22.40 -TelefilmLa 25a Ora 23.20 -ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaRai Educational

23.30 -NewsTerra 00.30 -ShowNonsolomoda 01.30 -TelegiornaleTg5 Notte 01:59 - NewsMeteo 5 02.00 -ShowStriscia la notizia - La Voce dell'influenza

23.25 -ShowCinema festival 23.30 -FilmLittle Miss Sunshine con Greg Kinnear, Toni Collette, Paul Dano - regia di Valerie Faris, Jonathan Dayton (USA) - 2006 01.35 -TelegiornaleTg4

23.05 -SportUefa Europa League - Calcio 23.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata

23.15 -Real TvS.O.S. Adolescenti Istruzione per l'uso 00.15 -Talk ShowVictor Victoria - Niente è come sembra 01.20 -TelegiornaleTg La7 01.40 -RubricaProssima fermata

Tempesta d’amore

La vita secondo Jim

S.o.s. Tata

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Televisioni 55

Giovedì 1 aprile 2010


ELISA CLAPS

MORTO IL GENTILUOMO DEL RITMO

Sulle tracce biologiche con il crimescope Restivo:ecco come lo descrivono i magistrati

Nicola Arigliano e l’ultimo swing a Matera di VITTORIO PIO Stavolta “Pasquale” se n'è andato davvero. Oltre che bravo era pure simpatico Nicola Arigliano. Quando attaccava un nuovo brano , Giampaolo Ascolese che guidava il suo ultimo gruppo di eccellenti segue a pagina 24

Nella stanza di Danilo una foto della madre alle pagine 22 e 23

Anno 9. n.90 € 1.00

servizio a pagina 54

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 1 aprile 2010

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Calcio connection

La tenuta delle città assilla il Pd L’exploit della lista stella preoccupa i leader democratici materani BASILICATA SENZA DONNE ATTENZIONE ALL’ALLARME ROSA

Nasce un movimento bipartisan per la rappresentanza femminile I nuovi pesi e contrappesi a via Anzio

di LUCIA SERINO L'ALTRA sera, in uno dei talk show miracolosamente rinati a urne chiuse, una Anna Finocchiaro, insolitamente languida, apprezzava la spontaneità della Polverini che, in diretta tv, stoppava la mamma che le si stava scaraventando addosso e ammetteva di aver atteso a cinema il risultato elettorale. «Solo le donne sono capaci di fare certe cose», commentava la Finocchiaro. Concordo. Pienamente. E alla domanda scontata che mi si può rivolgere: «concordi perché sei donna?», rispondo in maniera altrettanto scontata: «Sì, concordo perché sono donna, ovvio». Le donne non hanno timore a essere spontanee e autentiche e questa virtù, sussunta nell'agire politico, si può intuire cosa significhi. La Basilicata, in compagnia della Calabria, non ha eletto donne in consiglio regionale. Ed è partito l'allarme rosa. Dobbiamo fare attenzione, però. Perché c'è il rischio, a sentire le prime battute, di apparire come quelle che sfruttano la differenza di genere per una rapace opportunità. segue a pagina 10

Berlusconi mi ricorda Ercolino Semprinpiedi.

Matera: come sarà il consiglio dopo il ballottaggio da pagina 4 a pagina 21

L’ANALISI DEL VOTO SI È FERMATA A EBOLI di GIANLUCA PASSARELLI ricercatore dell’istituto Cattaneo SECONDO la celebre espressione del finanziere Enrico Cuccia, i voti si pesano e non si contano. Le elezioni regionali lucane di domenica e lunedì scorsi sono un caso esemplare di quanto poco o punto conti a livello di leadership nazionale il voto nel Mezzogiorno. A meno che non si tratti dei 61 seggi a zero del 2001 per il

Angelo Falcone Appello all’assoluzione Il giovane di Rotondella non può lasciare l’India e tornare a casa a pagina 30

Lavoro:il Quirinale non firma Senatori Pd criticano Bersani

centrodestra in Sicilia, ovvero di urne circondate dai rifiuti campani, o ancora allorché in Puglia ri-vinca l'ultimo leader, e per di più trendy, della sinistra italiana. In crisi di identità. Eppure la Basilicata presenta elementi di interesse politico/elettorale di assoluto rilievo, per varie ragioni. Validi da almeno un decennio e trasversali al tipo di elezione, sia essa europea, politica ovvero regionale. segue a pagina 12

Viggiano Ancora fiamme al centro oli Un video riprende la fuoriuscita Cittadini sempre più preoccupati a pagina 31

Gli avvocati provano a smontare l’accusa in vista dell’udienza fissata in Cassazione postiglione

Oggi si decide al Tnas dentro o fuori E la politica si ricorda dei rossoblù a pag 28 e nello sport

Matera Faceva il bagnino a Metaponto ma era un latitante:i poliziotti si fingono messi per catturarlo a pagina 42

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«Impossibile mettere 500mila euro nel bustone delle patatine»


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