Brevi dal mondo
Albania, in Ue liberi di entrare
TIRANA – Niente più visti e libera circolazione in Europa per gli albanesi: possibile, anzi probabile, entro l’autunno. Per il ministro degli esteri, Franco Frattini, ieri in visita a Tirana (nella foto), è un «obiettivo politico» ottenere una «proposta positiva» in questo senso dalla commissione europea prima della fine di maggio, per poi passare alla «seconda tappa», l'annuncio della liberalizzazione per i cittadini albanesi, ma anche per quelli bosniaci, nell’incontro Ue-Balcani organizzato dalla presidenza spagnola, su proposta italiana, il 2 giugno a Sarajevo.
Esce rivista porno per ciechi LONDRA – Da ieri anche i non vedenti potranno leggere riviste porno: il magazine, Tactile Minds, è stato ideato dalla canadese Lisa Murphy ed è in vendita a 150 sterline (170 euro). Tra le 17 immagini realizzate, spiega il Daily Telegraph, una donna nuda con 'seni perfetti' e un uomo 'robot d’amore'. L'ideatrice del magazine ha spiegato di averlo creato per riempire un 'gap' nel mercato, perchè fino a questo momento «non esistevano libri di immagini tattili con nudi per adulti».
Irlanda del Nord esplode bomba LONDRA - Il terrorismo
torna nell’Irlanda del Nord. Un’autobomba è esplosa durante la notte di ieri vicino a una base dell’esercito (nella foto) utilizzata come quartier generale dal servizio segreto britannico Mi5. L’attentato è stato compiuto a Holywood, dopo che i terroristi avevano preso in ostaggio la famiglia di un tassista per usare la sua vettura e avvicinarsi all’edificio senza destare sospetti. Secondo quanto ha riferito alla Bbc Basil McCrea, membro del Partito Unionista, si sono verificate due esplosioni: la prima dell’ordigno a bordo del taxi, la seconda del serbatoio pieno di benzina. Gli autori dell’attentato sono «persone che vogliono protestare contro il passaggio di poteri giudiziari e di polizia in Irlanda del Nord».
Martedì 13 aprile 2010
Presentata come risolta, ora da Kabul c’è una marcia indietro
Emergency, dubbi sul “complotto” KABUL–C'è stato o no un complotto terroristico di Emergency, e di tre suoi esponenti italiani, contro Goulab Mengal, governatore di Lashkar-Gah, nella provincia meridionale afghana di Helmand? Una questione che - trionfalmente presentata come risolta già dal primo giorno, dopo il blitz dei servizi segreti – sta invece con il passare delle ore avvolgendosi nel mistero e nei «no comment» delle fonti ufficiali italiane e afghane, lasciando intravvedere un allungamento dei tempi della sua soluzione. L’unico dato certo è che, insieme ai sei afghani, i tre italiani fermati – il chirurgo Marco Garatti, l’infermiere Matteo dell’Aira e il tecnico Matteo Pagani –
rimangono sotto stretta sorveglianza negli uffici della Direzione della sicurezza nazionale (Nsd). Nel 2008 in Afghanistan è stata approvata una nuova legge antiterrorismo e che in teoria concede ai sospettati e agli imputati di questi reati garanzie simili a quelle previste dal codice di procedura penale per tutti gli atti criminali. Teoricamente, dall’arresto la polizia ha 24 ore per comunicare al pm gli elementi in suo possesso e questi ha 48 ore, più eventualmente altre 48 per formulare l’imputazione ufficiale. Ma in casi particolari, il pm può chiedere al giudice una proroga che può arrivare fino ad un mese. «Tenendo presente che l’imputazione è il terro-
rismo e che di mezzo ci sono gli uomini della Nds –ha detto all’Ansa un esperto che ha chiesto di non essere identificato – è facile immaginare che una procedura come questa possa estendersi fino ad un mese e mezzo». Comunque, ha aggiunto, «i sospettati devono potersi avvalere di un avvocato fin dall’inizio dell’interrogatorio perchè la legge antiterrorismo chiarisce che in assenza di un legale i verbali non avranno alcun valore in tribunale». Da Emergency chiedono però l’immediata liberazione dei volontari e dicono: «è probabile che i nostri collaboratori siano già in uno stato di detenzione illegale». Ma «se cominciamo a parlare di sequestro –
Franco Frattini
ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini – trasformiamo in una vicenda politica quella che è una investigazione alle prime battute, che vogliamo seguire garantendo i pieni diritti ai nostri connazionali». Maurizio Salvi
I feriti sono 28. Una scena apocalittica. Ma è stata una drammatica casualità
Deraglia un treno: 9 morti Una frana ha colpito i vagoni proprio mentre stavano transitando BOLZANO – E' di nove morti e 28 feriti il bilancio definitivo dell’incidente ferroviario avvenuto ieri mattina in val Venosta, in Alto Adige. Il treno regionale R108 è deragliato per una frana nel tratto della linea tra Castelbello e Laces, in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. Ai soccorritori si è presentata una scena apocalittica. «Quando sono arrivato qui – racconta un carabiniere – mi venivano incontro lungo i binari i feriti ricoperti di fango e sangue». Il luogo della disgrazia non è raggiungibile con i mezzi di soccorso, così i feriti hanno dovuto camminare per alcune centinaia di metri per poi scendere lungo un sentiero verso il greto del fiume Adige, dove la Protezione civile aveva tempestivamente allestito una sede operativa da campo. I feriti sono stati poi ricoverati negli ospedali di Silandro, Merano e Bolzano. La frana di 400 metri cubi è stata causata dalla rottura di un impianto di irrigazione di un campo di meleti che si trova sopra la gola. Rompendosi, l’impianto avrebbe 'infradiciato' pesantemente il terreno sottostante, rendendolo instabile fino a farlo franare. La frana ha colpito in pieno il treno della società provinciale di trasporti Sad che stava transitando proprio in quel momento. «E' una scena agghiacciante, il treno è pieno di terra e di fango. Dobbiamo lavorare con le mani, è una cosa tremenda», ha detto un pompiere volontario. L'intervento dei soccorritori è stato reso ancora più difficile dal fatto che il primo dei tre vagoni si
trovava in bilico tra i binari e il fiume Adige. Una dopo l’altra le salme sono stata composte in dei sacchi di plastica. Per trasportarli i soccorritori hanno usato delle barelle con una ruota, di quelle per i soccorsi sui sentieri di alta montagna. Molte delle vittime sono morte per soffocamento. Il più giovane aveva 18 anni, i più anziani erano settantenni. Tutti erano originari del posto, provenienti da un’area di una quindicina di chilometri al massimo dal posto della tragedia. E' morto anche il conducente, aveva solo 25 anni; lascia la moglie e due bambini. «Se la frana fosse scesa solo un’ora prima –ha detto un vigile del fuoco durante una breve pausa –la tragedia poteva esse-
re ancora più grande, perchè il treno prima delle otto è strapieno di ragazzi che vanno a scuola a Merano». Sul luogo del disastro si è recato il ministro Altero Matteoli. «Una casualità incredibile – ha detto – sembra essere stata all’origine della disgrazia». «Non sono un tecnico – ha aggiunto – ma appare evidente che la forza che ha agito sui vagoni in transito è stata enorme. Si tratta di una frana di una decina di metri che ha colpito il treno proprio mentre il convoglio stava passando». Matteoli ha portato la «solidarietà di tutto il governo e del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in volo verso gli Stati Uniti e ha voluto essere informato». Stefan Wallisch
Uno dei vagoni coinvolti nell’incidente
L’incidente dovuto al maltempo. L’aereo era diretto in Austria
Ancona, cade un Cessna: tre le vittime ANCONA–Un’improvvisa nevicata, che ha poi ricoperto il suolo con una coltre di mezzo metro, potrebbe essere all’origine dello schianto del Cessna 182 precipitato domenica nelle Marche con tre persone a bordo, due uomini e una donna, di nazionalità austriaca. Delle vittime, fino a quando non verranno riconosciute dai familiari, si hanno solo le iniziali dei nomi: M.P., 70 anni, probabilmente il pilota che era alla guida, S.H., 34 anni, il co-pilota,e M.W.,56 anni,la donna.Tutti originari della Carinzia, di St. André, nella valle Lavanttal, una delle più antiche citta della Regione, nel passato conosciuta come 'la città dei vescovi'. L'aeromobile era partito alle 15 da Roma Urbe diretto in Austria. Alle 18.05
l’ultimo contatto con la torre di controllo di Ferrara, un grido disperato del pilota: «My god!», poi più nulla. Il velivolo scompare dai tracciati radar. Le ultime coordinate lo danno sopra le Marche in località Domo, a cavallo tra le province di Ancona e Macerata. Scattano le ricerche, complicate dalla neve che cade abbondante, dalla scarsa visibilità e dalla naturaimperviadel luogo:mobilitativigili del fuoco, Soccorso alpino, Corpo forestale dello stato, volontari della Protezione civile regionale, carabinieri. È ormai notte quando, grazie anche alle testimonianze di alcuni abitanti che hanno sentito un boato, si restringe il cerchio e a Vigne di Fabriano viene trovata dapprima l’ala del Cessna. Poco più tardi
altre parti del relitto e quindi i corpi straziati dei tre austriaci. Èpossibileche ilpiccolovelivoloabbia avuto un doppio impatto: l’ala e l’elica sono state infatti trovate più in alto rispetto alla carlinga, come se durante una virata si fosse schiantata prima l’ala e quindi il resto dell’aeromobile con un effetto rimbalzo. Ma le cause sono tutte da accertare, anche se il fattore meteo un’insidiosa coda d’inverno a primavera appena iniziata - dovrebbe essere stato determinante. Intanto sono state aperte due inchieste: una della procura della Repubblcia di Ancona, a, l'altra dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Anna Maria Danese
Milano, nigeriano denuncia Perugia, Bertolaso interrogato «Mia figlia morta per burocrazia» nega di aver avuto rapporti sessuali MILANO – Morire a 13 mesi per «problemi burocratici»: questo, secondo il padre, sarebbe accaduto a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Vittima una bimba nigeriana il cui genitore, a causa della recente disoccupazione, non aveva potuto rinnovare la tessera sanitaria. Questo avrebbe determinato, secondo i genitori, fatali ritardi nelle cure al Pronto Soccorso dell’ospedale. La struttura però «respinge con fermezza l’accusa», ricordando che l’assistenza sanitaria agli stranieri è garantita alla pari dei cittadini ita-
liani. La vicenda è iniziata la notte del 3 marzo, quando verso mezzanotte la piccola Rachel è in preda a violenti attacchi di vomito. Un’ambulanza la porta all’ospedale dell’Uboldo a Cernusco dove il medico di turno, raccontano i genitori, la visita in soli sei minuti e gli prescrive dei farmaci. Le cure però non funzionano, e intorno alle 2 di notte il padre torna al pronto soccorso con la figlia; qui l’assistenza medica gli verrebbe negata perchè, riferisce l’uomo «la bambina ha la tessera sanitaria scaduta».
PERUGIA – E' terminato in tarda serata l'interrogatorio di Guido Bertolaso alla Procura di Perugia. Il capo della Protezione Civile, accompagnato dal suo avvocato, ha lasciato la Procura a bordo della propria auto senza rilasciare alcuna dichiarazione. Avrebbe negato ogni addebito il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, interrogato ieri dai magistrati perugini titolari dell’inchiesta sulle cosiddette «grandi opere». L’interrogatorio, iniziato intorno alle 15, è durato circa cinque ore. Ai pm Sergio
Sottani e Alessia Tavarnesi, Bertolaso avrebbe dichiarato di non aver avuto alcun rapporto sessuale all’interno del Salaria Sport Village, di non aver avuto alcun ruolo tecnico nell’assegnazione degli appalti oggetto dell’indagine. Per quanto riguarda l’amicizia con l'imprenditore Diego Anemone, il numero uno della Protezione Civile non avrebbe negato il rapporto, ma avrebbe detto che si trattava di un’amicizia di lungo corso e che nulla riguardava l'assegnazione degli appalti.
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2 In Italia e nel Mondo
La Polonia in silenzio onora Kaczynski
Shoah, Israele commemora i 6 milioni di morti
VARSAVIA – Due giorni dopo la sciagura nazionale che ha decapitato i vertici dello Stato, i polacchi piangono in silenzio, e uniti, il loro presidente Lech Kaczynski, morto in un incidente aereo sabato a Smolensk, in Russia, mentre si stava recando a Katyn per commemorare il massacro sovietico di ufficiali polacchi del 1940. Un silenzio che dice lo sgomento della gente e si stende come una cappa opprimente sopra Varsavia, malgrado le miti temperature e il sole tiepido che riscaldava ieri la capitale. Oggi la salma del presidente sarà esposta al pubblico in una camera ardente, con accanto quella della moglie Maria, le cui spoglie, identi-
GERUSALEMME – La memoria di un passato che non può passare e le inquietudini dettate da quelle che appaiono le minacce del presente si sono incrociate ieri in Israele nella Giornata del ricordo della Shoah, dell’omaggio muto ai sei milioni di ebrei sterminati dal nazismo. Una ricorrenza che lo Stato ebraico commemora in un giorno diverso dal resto del mondo, una settimana prima della sua festa nazionale. E all’insegna di un 'mai più' cui quest’anno hanno fatto da sfondo richiami allarmati all’attualità.
I cittadini sgomenti per la morte del loro presidente e degli altri 95 passeggeri
ficate ieri, torneranno questa mattina a Varsavia. I funerali di Stato si svolgeranno probabilmente sabato. Jacek Sasin, ministro di stato alla presidenza, ha precisato ieri che le esequie si terranno solo quando saranno arrivati tutti i resti dei corpi. L’opera di identificazione non è ultimata: ieri, dei 96 morti in tutto, nove mancavano ancora all’appello. Corpi dilaniati, disintegrati nello schianto, che rendono l’opera di riconoscimento difficile e in parte impossibile: l’esame del dna aiuta ma non serve se i corpi non si trovano. Secondo il ministero della difesa i parenti delle vittime vengono confrontati con cautela dalle autorità russe con l’orrore di identificare i lo-
ro cari: prima vengono mostrati loro gli oggetti personali ritrovati, poi delle foto e solo alla fine, se acconsentono, quel che rimane dei corpi. Ovunque per le strade, dall’aeroporto alla periferia, al centro storico e soprattutto attorno al Palazzo Presidenziale, sono allestiti altarini improvvisati con le foto di Kaczynski e della moglie, con candele e lumi, con mazzi di fiori e bandiere polacche. Un oceano di fiori e lumini accesi si estende dal cancello del Palazzo Presidenziale, dove in una cappella è custodita la salma di Kaczynski rimpatriata domenica, verso le vie vicine. Centinaia di migliaia di lumini accesi che bruciano e producono una cortina di calore passandoci vi-
L’omaggio di un cittadino
cino. Decine e decine di migliaia di persone, volti increduli e contriti, giovani, anziani, famiglie, bambini: tutti uniti in un silenzio doloroso che raccoglie le tante domande su questa immane tragedia nazionale e trascende tutte le risposte. Flaminia Bussotti
Annunciata la decisione dell’Ucraina di eliminare le sue scorte di uranio
Il futuro premier
Ungheria Orban Obama incontra il presidente cinese Hu e apre la conferenza «Giù le tasse»
Nucleare, vertice in Usa WASHINGTON – Il presidente americano Barack Obama ha incassato ieri un importante successo ancor prima dell’apertura del summit di Washington sulla sicurezza nucleare: l'Ucraina si è impegnata ad eliminare entro il 2012 tutte le sue scorte di uranio fortemente arricchito. Il presidente Obama, che ha incontrato ieri anche il presidente cinese Hu Jintao, ha definito «un passo avanti storico» la decisione dell’Ucraina, comunicata agli Usa ieri durante un incontro faccia a faccia tra Obama e il presidente ucraino Victor Yanukovich. L’accordo prevede la eliminazione da parte dell’Ucraina, con la assistenza tecnica ed economica degli Stati Uniti, delle scorte nucleari di uranio altamente arricchito, il materiale cioè che può essere usato anche per gli ordigni nucleari. L’annuncio della Casa Bianca è giunto mentre Obama incontrava il presidente cinese Hu Jintao, nel più importante dei numerosi colloqui bilaterali programmati per il presidente americano in margine al summit che ha portato 46 delegazioni a Washington per il più grande consesso del genere dalla fine della seconda guerra mondiale. L’annuncio della Ucraina e il colloquio tra Obama e Hu Jintao sono giunti poco prima della apertura ufficiale del vertice con una cena di lavoro tra i capi delegazione. L’Italia è rappresentata dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Al vertice non sono stati invitati paesi 'a rischio' come l'Iran e la Corea del Nord mentre il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato a sua volta forfait, restando a casa, ma inviando ugualmente una delegazione a Washington.
Hu Jintao, a sinistra, con Barack Obama ieri a Washington
La decisione del presidente cinese di partecipare al vertice, dopo mesi di tensioni tra Washington e Pechino, ha inviato un messaggio positivo alla amministrazione Obama che ha risposto a sua volta in tono positivo ritardando la pubblicazione di un rapporto, richiesto dal Congresso Usa ogni sei mesi, sui paesi manipolatori del valore della rispettiva valuta. Tra i segnali positivi inviati negli ultimi giorni da Pechino c'è anche la partecipazione alle consultazioni del gruppo 5+1 (i cinque paesi membri permanenti del consiglio di sicurezza più la Germania) che sta discutendo la bozza di nuove sanzioni all’Iran per costringere Teheran a rinuncia-
re al suo programma nucleare. Anche se la questione Iran non è formalmente nella agenda del summit, dedicato alla protezione dei materiali nucleari, il dossier iraniano è stato al centro di numerosi colloqui avvenuti a Washington in margine all’evento. Il summit si svolge al Convention Center di Washington una gigantesca strutturaa pochiisolati dalla Casa Bianca trasformata in un bunker in occasione del vertice nucleare. Barriere metalliche e di cemento sono state erette in diversi punti di Washington considerati potenziali bersagli di proteste e attacchi terroristici, come ad esempio gli alberghi dove alloggiano i capi di stato o di gover-
no dei 47 paesi che partecipano all’evento. I lavori del summit entreranno nel vivo, dopo la cena di stasera per i capi delle 47 delegazioni, solo oggi. Sono previste due sessioni plenarie. In quella del mattino saranno discusse la misure nazionali per rafforzare la sicurezza del materiale nucleare esistente nei rispettivi paesi. Nella sessione del pomeriggio il problema sarà affrontato dal punto di vista internazionale puntando soprattutto a misure pratiche per individuare e bloccare il traffico illegale dell’uranio altamente arricchito e del petrolio, i due elementi al centro del summit. Cristiano Del Riccio
Si inserisce sul suo account il figlio denuncia la madre UNA donna è stata denunciata dal figlio dopo che si era intrufolata nel suo account. Alla ricerca di una spiegazione dei suoi ultimi comportamenti. È accaduto in una comune abitazione della città di Arkadelphia, nello stato statunitense dell'Arkansas. Un ragazzino di 16 anni ha citato in giudizio sua madre per molestie. Ma non si tratta di sgraditi approcci sessuali, bensì di ripetute intrusioni avvenute su un profilo del popolare social network in blu: Facebook. Ad essere violato non è stato dunque un corpo fisico, ma una delle attuali identità social, precisamente quella del figlio di Denise
I ricordi si cancellano ma le emozioni restano
Col maglione al Quirinale New, la madre statunitense che alla metà del prossimo maggio dovrà presentarsi davanti ad un tribunale locale. Trascinata in aula dal suo stesso pargolo, che l'ha denunciata per intrusione informatica, modifica di password e soprattutto diffamazione a mezzo Internet.
BUDAPEST – Abbassare le tasse per stimolare l'economia, ridurre la burocrazia statale, lotta alla corruzione, riforma della struttura dello Stato. Sono queste le prime misure del governo di Viktor Orban: lo ha annunciato ieri lo stesso leader del partito conservatore Fidesz, vincitore delle elezioni politiche di domenica, nella sua prima conferenza stampa dopo lo spoglio. Rispetto alla politica economica, Orban si è detto convinto che il focus ungherese «non è quello delle misure di austerità, ma di come generare crescita, solo così sarà possibile avviare la razionalizzazione del bilancio. Il leader del Fidesz ha poi evidenziato l’importanza delle riforme del sistema parlamentare: "Vogliamo un Parlamento più snello, ma per questo è necessaria l'unità dell’assemblea. La stessa che ci serve per ridurre il numero di rappresentanti locali», ha detto Orban. All’indomani della vittoria schiacciante del Fidesz al primo turno, gli esperti hanno ipotizzato ieri i possibili scenari, e si sono detti certi che il partito di Viktor Orban conquisterà al secondo turno, in programma il 25 aprile, la maggioranza dei due terzi nel futuro Parlamento, ovvero 258 seggi su 386. In 55 collegi elettorali maggioritari su 57 (altri 64 sono con il proporzionale), il candidato di Fidesz è al primo posto. Il partito di Orban dovrebbe conquistare almeno 52 di queste circoscrizioni per avere la maggioranza desiderata. Un governo monocolore Fidesz è infatti scontato, ma con almeno 258 deputati, il futuro partito di governo avrebbe un potere molto ampio, che consentirebbe anche di cambiare la Costituzione, la legge elettorale, o riformare il sistema amministrativo del Paese (Parlamento, regioni, province), un passaggio necessario per aumentarne l’efficienza e tagliare le spese. Anche senza una maggioranza dei due terzi, Fidesz, con l'aiuto del nuovo partito Lmp (Politica diversa) – entrato in Parlamento col 7,5% e pronto, stando ai suoi leader, a dare una mano – può comunque avviare profonde riforme strutturali nei settori sanità, istruzione e fisco. Riforme necessarie per conservare l’equilibrio difficilmente raggiunto nei conti pubblici. Peter Magyar
ORMAInonsi capiscepiùse è un vezzo o un marchio di fabbrica. Insomma, se i modelli della Fiat si rinnovano, come dimostra l'ultima nata del gruppo automobilistico, la Giulietta, presentata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Palazzo del Quirinale, a non rin-
novarsi è, invece, l'abbigliamento tradizionalmente indossato dall'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne. Anche in questa occasione, infatti, il manager non ha ceduto al protocollo sull'uso di giacca e cravatta, sfoggiando un maglione blu girocollo.
A VOLTE una persona anziana non è più in grado di ricordare un fatto sepolto nel suo lontano passato, eppure può ancora provare il 'brivido' dell’emozione che quel fatto, per esempio la nascita di un figlio, ha prodotto. Anche un individuo malato, la cui memoria è ko per esempio per via del morbo di Alzheimer, non ricorderà neanche cosa ha fatto 10 minuti prima ma, se quell'azione gli ha prodotto un sentimento, state pur certi che la sua memoria inceppata lo ricorderà. Le emozioni, infatti, secondo una ricerca pubblicata sui
Proceedings of the National Academy of Sciences, lasciano segni indelebili nel cervello: anche quando i ricordi scompaiono le emozioni loro legate rimangono. La scoperta è di Justin Feinstein e DanTranel dell’università dell’Iowa.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Il fatto del giorno: Italiani arrestati in Afghanistan, giallo sulla confessione I medici che salvano i soldati
Il Times smentito
«Salvare vite umane, questa è Emergency»
dall’articolo di Roberto Bongiorni
dall’articolo di Fausto Biloslavo
dall’intervista di Umberto De Giovannangeli
Al ritorno dai miei viaggi mi accade di annotare su un piccolo diario gli incontri più interessanti che ho avuto. A volte riporto anche un'impressione, un'atmosfera, lo stralcio di una conversazione che mi ha arricchito. La scorsa estate, rientrato a Milano dopo le elezioni presidenziali dell'Afghanistan, mi sono accorto che Marco Garatti era una di quelle persone speciali che, non molto spesso, si ha la fortuna di incontrare. Fui così colpito dalla sua personalità che, chiacchierando a Milano con alcuni amici, mi sono sorpreso a parlare di lui: «Ci vorrebbero più persone come lui, pronte a sacrificare la propria vita per aiutare gli altri», dicevo. [...].
Si fa sporco e si tinge di giallo il gioco sulla sorte dei tre volontari italiani di Emergency in manette con l’accusa di essere coinvolti in un complotto talebano per uccidere il governatore della provincia afghana di Helmand. Ieri il Times di Londra annunciava che gli italiani e gli altri sei afghani arrestati sabato nell’ospedale di Emergency a Lashkar Gah avevano «confessato» il proprio ruolo nel complotto. Il quotidiano britannico cita Daoud Ahmadi, portavoce del governatore nel mirino. «Tutti e 9 gli arrestati hanno confessato avrebbe detto il funzionario afghano -. Erano accusati di avere legami con Al Qaida e con i terroristi. Hanno riconosciuto il proprio crimine. [...].
Ad Emergency posso solo dire: grazie. Per ciò che hanno fatto per me e per quello che continuano a fare per la popolazione dell’Afghanistan. Io ho visitato l’ospedale di Lashkar-Gah e ho visto come i medici di Emergency prestavano cura ai civili feriti. Non chiedevano loro con chi stavano, ciò che importava era salvare una vita umana». Sono riflessioni che intrecciano il drammatico vissuto di un giornalista rapito e ostaggio dei talebani con quelli da reporter che ha raccontato con i suoi reportage su Repubblica la guerra afghana: Daniel Mastrogiacomo. [...].
La migliore di oggi
Scomodi per scelta
Le Ong italiane in Afghanistan
dal commento di E. Giordana
dall’analisi di Francesco Spini
Che alle autorità afgane Emergency non sia mai piaciuta non è una novità. È l'11 di aprile del 2007, esattamente tre anni fa, il giorno in cui lo staff internazionale di Emergency a Kabul decide di lasciare il Paese. Il 12 aprile, verso le 10 del mattino, lo staff lascia la capitale afgana per Dubai. Davanti all'ospedalenon c'èpiù nessuno:non le code di padri zoppi con bambini malandati. Solo un guardiano che rudemente ci allontana. Il fotografo Romano Martinis riesce a rubare un immagine prima di essere allontanato brutalmente: un padre che esce col suo bimbo in braccio, segno che l'ospedale è ancora in attività. [...].
Emergency è accusata dalle autorità afghane di preparare un attentato. Quali sono le Ong italiane in Afghanistan? Non sono molte le organizzazioni non governative italiane in Afghanistan. Secondo ricostruzioni fatte da cooperanti e persone coinvolte in progetti umanitari al momento dovrebbero operare, oltre a Emergency, Intersos, la bergamasca Cesvi, la bolognese Gvc, Peace Wave e Aispo, legata al San Raffaele di Don Verzè. Operano tutte allo stesso modo? Alcune Ong sono coinvolte in progetti approvati e finanziati dalla Cooperazione
Le roccaforti talebane
La bufera dall’articolo di M. Piccirilli
italiana allo sviluppo, del ministero degli Esteri. Si tratta di progetti concordati con l’Afghanistan per cui l’impegno medio dello Stato è di cinquanta milioni di euro l’anno, compreso il 2010. Non è poco, se si considera che tutto lo stanziamento ordinario per la Cooperazione è di trecento milioni di euro. Tra le Ong impegnate in progetti finanziati in questo modo ci sono Intersos, Gvc e Aispo. E le altre organizzazioni come operano? Alcune sono impegnate (anche in aggiunta ai programmi ministeriali) in progetti promossi da agenzie internazionali. Queste, ad esempio, possono far parte dell’Onu, dell’Unicef o dell’Unione Europea. [...].
Giannelli sul Corriere
La Russa: «Capita di avere infiltrati a fianco»
dall’analisi di Gabriel Bertinetto
dall’intervista di Amedeo La Mattina
L’oscura vicenda che vede protagonisti i tre medici italiani arrestati in Afghanistan si svolge nella provincia di Helmand, capitale mondiale della produzione dell’oppio, insieme a quella adiacente di Kandahar. E roccaforte della rivolta talebana, primato anche in questo caso condiviso con la provincia vicina. Helmand è teatro di un’offensiva anglo-americana in corso da un mese. Kandahar lo sarà prossimamente. Si fanno varie ipotesi in queste ore per spiegare le accuse di complicità con i ribelli contestate agli operatori di Emergency. Forse un clamoroso abbaglio. Forse una macchinazione volta a screditare un’istituzione non in sintonia con la logica della guerra. Forse altro ancora. L’unica cosa certa è che per le forze di sicurezza di Kabul e per i contingenti alleati della Nato, il successo delle operazioni in Helmand e Kandahar riveste un’importanza straordinaria. [...].
«Mi stupiscono le dichiarazioni di Gino Strada, soprattutto alla luce delle ultime notizie che vengono dall’Afghanistan». Il ministro delle Difesa Ignazio La Russa consiglia al fondatore di Emergency maggiore prudenza, di non considerare innocenti in modo aprioristico gli italiani arrestati all’ospedale di Lashkar Gah. «Così come non è possibile considerarli colpevoli. Strada dovrebbe evitare di accusare il governo afghano, di gridare al complotto della Nato e di tirare dentro il governoitaliano chenonè statoinformato di questa operazione. Sarebbe più saggio se, in attesa di sapere come sono anda-
Taglio basso
Addio a Berselli, l’intellettuale che raccontava il pop dal commento di Michele Serra
Dicono gli amici più vicini che la bella testa di Edmondo, negli ultimi mesi di faticosissima malattia, trovasse requie, e perfino felicità, solo nella scrittura. La cosa non sorprende. La testa di Edmondo era così piena di oggetti, di persone, di pensieri, che non poteva certo starsene in balia del male, a rimuginare sugli orribili impicci che ostano alla nostra libertà di pensare, e ai pensieri dare un senso, un ordine, una dignità formale. La testa di Edmondo era speciale: difficile da padroneggiare, immagino, anche per lui che ne era il padrone. Era la testa di un accademico, ben strutturata attorno allo studio, politologia, sociologia, la politica dottrinaria, la storia del pensiero. Ma era piena di finestre spalancate sulla vita "normale", la sua, la nostra. Le canzoni, il calcio, la televisione, quello che oggi si chiama genericamente "pop", erano per Edmondo materia di incessante curiosità, di partecipazione emotiva e razionale. Un intellettuale rigoroso che non diminuisce il suo
Hanno confessato. La notizia arriva, dirompente come un missile Cruise. I tre italiani, operatori sanitari di Emergency, arrestati l'altro giorno in Afghanistan avrebbero ammesso la loro partecipazione al complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand. Ammanettati nell'ospedale di Laskhar Gah e trasferiti in una località segreta a Kabul, ieri mattina avevano ricevuto la visita dell'ambasciatore italiano Claudio Glaentzer, che li aveva trovati in buone condizioni, anche se scossi per la vicenda. Ieri sera la choccante notizia resa nota dagli inglesi attraverso l'edizione on line del Times. [...].
calibro culturale solo perché la materia è vile e allegra, e parla di Mariolino Corso e di Pareto, dell'Equipe 84 e di Bauman, con lo stesso rispetto per i materiali della vita: questo era Edmondo Berselli, una smentita vivente della maniera appartata e schizzinosa con la quale il colto rischia sempre di guardare al "volgare". E al tempo stesso - e qui stava il difficile - uno che anche quando divagava lungo i margini più spensierati e leggeri della cultura di massa, non cadeva mai nel cosiddetto "cazzeggio", orrida parola che serve soprattutto a "prendere le distanze". La distanza, per Edmondo, erasempre lastessa: lecose siguardano (tutte) perché ci stanno di fronte. Si deve "scendere verso terra e trovare le soluzioni lì dove le stai cercando, nei labirinti del quotidiano, tra le alternative intrinseche della realtà": così ha scritto nel suo ultimo libro, partorito già in malattia, sul suo cane Liù, riflessione intensa, divertente, gentile sui complicati rapporti tra i viventi, compresi quelli che per farsi capire possono solo abbaiare. [...]. da La Repubblica
te le cose perché non ha conoscenza del caso specifico, prendesse intanto le distanza dai suoi collaboratori. Può sempre succedere di avere accanto, inconsapevolmente, degli infiltrati. Nel passato è accaduto tante volte. E’ successo al Pci con le Br e al Msi con i Nar». Strada sostiene che sia un rapimento per togliere di mezzo Emergency e i testimoni che denunciano la corruzione del governoafghano e le stragidei civili commesse dalle truppe Isaf. «Se il governo afghano avesse voluto chiudere gli ospedali di Emergency avrebbe potuto trovare altre scuse, anche una banale questione amministrativa. Non avrebbero arrestato tutte quelle per-
sone. Di fronte ai sospetti, confermati dalle armi trovate all’interno dell’ospedale, le autorità di polizia non potevano aspettare che si compisse l’attentato». Le presunte confessioni degli italiani possono essere state estorte? «L’ambasciatore italiano li ha incontrati in carcere e ha detto di averli trovati in buone condizioni di salute. Devo desumere che non siano stati né picchiati né torturati. Poi la storia del complotto non sta in piedi. Se le autorità afghane avessero fatto un imbroglio contro Emergency ci saremmo arrabbiati, anche se l’orientamento politico di Emergency è noto a tutti. Quanti esponenti di sinistra abbiamo salvato negli scenari di guerra? [...]».
La fotografia Germania, Caricatura di Volker Kauder, esponente della Cdu, il partito della Merkel (Epa)
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Matera
Tosto convinto di avercela fatta rimane beffato Momenti di tensione e poi l’incontro chiarificatore
Adduce vince per 179 voti Matera si spacca al ballottaggio, il nuovo sindaco la spunta al cardiopalmo
di PIERO QUARTO MATERA HA il suo nuovo sindaco. E’ Salvatore Adduce che è riuscito a spuntarla al termine di un pomeriggio di grandi emozioni per soli 179 voti su Angelo Tosto. E’ successo di tutto nel giro di poco più di un paio di ore con la città paralizzata e sostanzialmente due risultati possibili e una grande tensione che ha finito per venir fuori. Il risultato è subito parso in bilico, voto su voto in una situazione di estremo equilibrio. Adduce e Tosto si sono fronteggiati praticamente alla pari, divisi al massimo da un centinaio di voti. Senza che ci fosse mai la sensazione di un distacco da un lato piuttosto che dall’altro. Il forte calo dell’affluenza aveva fatto prevedere un possibile epilogo al fotofinish che non ha mancato di scatenare sorprese. Tosto ha ricevuto i dati dai seggi che lo davano in testa ed ha ritenuto ad un certo punto di avercela fatta mentre la Prefettura confermava il testa a testa e nel comitato di Adduce c’era una maggiore prudenza ma un piccolo vantaggio per l’esponente di centrosinistra. Nel cuore del pomeriggio Matera si è trovata ad avere, incredibilmente, due sindaci perchè entrambi convinti di aver vinto. La Prefettura nel frattempo diramava un dato ufficiale con 56 sezioni su 62 che dava Adduce avanti di soli quattro voti su Tosto. In questo momento Tosto era pronto ad andare in piazza per festeggiare il risultato mentre Adduce arrivava solo intorno alle 17 al suo comitato elettorale. La situazione è parsa chiara pochi minuti dopo con la vittoria di Adduce che è maturata in un testa a testa incredibile per soli 179 voti. Una proporzione inattesa visto come era an-
Poca gente è andata a votare Ha inciso anche l’affluenza al 59% dato il primo turno ma sufficiente per portare a casa il risultato. Dall’altra parte Tosto chiuso in una stanza dell’hotel San Domenico verificava i dati che sopraggiungevano e che erano diversi da quelli che origina-
Per un’ora la città ha avuto due sindaci sicuri del risultato
riamente erano in suo possesso. Al di fuori in via Roma i sostenitori dell’imprenditore in attesa di un responso sicuro erano nervosi e preoccupati, sfiduciati, delusi. Mentre i sostenitori di
Adduce in corteo si avvicinavano al centro cittadino. Qui c’è stato il momento più caldo in assoluto della serata in cui si è temuto lo scontro fisico tra le fazioni contrapposte e lì la situazione, se sfuggita di mano,
poteva anche diventare assolutamente ingovernabile. Fortunamente però la tensione e la rabbia non sono andati oltre il consentito anche per l’intervento delle forze dell’ordine. Adduce non ha potuto salutare la piazza perchè sommerso dai cori e dalle proteste del campo avverso. La città è parsa davvero spaccata, in quel momento, irrimediabilmente. Fortunamente però intorno 18,15 Tosto è sceso nella hall del San Domenico ha rilasciato qualche parola ai cronisti ma soprattutto ha annunciato un incontro con Adduce che si è svolto pochi minuti dopo in piazza Vittorio Veneto dove sono saliti insieme sul palco.
E’ stato quello il segno di un lavoro congiunto che nei prossimi mesi maggioranza e opposizione dovrano fare insieme per riunire una città che ha bisogno di risposte e di interventi a prescindere dal nome del sindaco. La giornata convulsa di ieri è proprio la dimostrazione concreta che Matera è arrivata ad un momento di svolta. Questa volta ha bisogno davvero di fare un passo avanti. Con Adduce sindaco e con Tosto capo dell’opposizione, pronti insieme a confrontarsi per un unico obiettivo. Le invettive della campagna elettorale devono, da oggi, lasciare spazio al lavoro, comune, per il bene della città. p.quarto@luedi.it
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«Gioiremo con materani e materane e soffriremo con loro»
Un palco per due
Ballottaggio a Matera
Comizio di ringraziamento insieme in piazza
Adduce: «Ho vinto ai calci di rigore» «Tosto ha ragione di festeggiare merita i miei complimenti per il risultato» «TUTTI QUANTI sanno che in una partita si può vincere anche ai calci di rigore». SalvatoreAdduce lodicedal palcodi piazza Vittorio Veneto intorno alle 18 in un clima irreale con i sostenitori del centrosinistra a festeggiare e gli avversari sconfitti che inscenano cori da stadio per una delusione cocente visto che fino a poche ore prima la vittoria di Tosto era sembrata a portata di mano. Il nuovo sindaco di Matera cerca però di arrivare ad una soluzione che sani una divisione che non può servire a nessuno. Lo prova a dire dal palco: «sarò ilsindaco di tutti,voglio rappresentare tutti quanti gli interessi dei materani». In realtà però in quella condizione e con quel clima ancora esasperato dal risultato elettorale diventa difficile andare avanti. Adduce riesce a stappare una bottiglia di spumante ed a brindare ad una vittoria di misura che comunque vale il raggiungimento del risultato. Al fianco del nuovo sindaco di Matera c’è il presidente della Regione Vito De Filippo arrivato nel momento più caldo, quando ancora non c’era una notizia sicura sull’esito dell’elezione. Intorno alle 16,30 infatti il comitato di Adduce viveva momenti di grande concitazione, di tensione, di preoccupazione. Dall’altra parte Tosto sembrava convinto di avercela fatta e di aver vinto. Adduce nel comitato non c’era, ha seguito da lontano, in tranquillità la prima fase dello spoglio. E’ arrivato solo in un secondo momento, al comitato comunque si respirava aria di fiducia e di tensione insieme. I big del centrosinistra sono arrivati alla spicciolata da Santochirico a Loguercio, alla Mastrosimone, a Gianni
Rondinone. Non mancava quasi nessuno, Adduce era dato avanti di 90, 120 poi 190 voti in un’alternarsi di emozioni ed incertezze. Le notizie dalla prefettura segnalavano un testa a testa, Tosto era già pronto a festeggiare ma Adduce era davanti, più di cento voti. I conti non tornavano, Matera sembrava avere due sindaci. Qualcuno ricorreva a qualche battuta spiritosa per svelenire l’atmosfera, poi ad un certo punto Roberto Cifarelli affermava sicuro: «è fatta, abbiamo vinto». Adduce era avanti di quei 170 voti che poi avrebbero fatto la differenza. Pocodopo arrivavanelcomitato, maci voleva più di mezz’ora prima di concedersi alla stampa e di spiegare con poche e ferme parole: «certo mi aspettavo un risultato più netto ma voglio ringraziare il lavoro dei tanti militanti che mi hanno sostenuto in queste settimane. L’esito favorevole permette di lavorare in assoluta serenità ma con il coinvolgimento di tutte le parti in campo, perrappresentare gliinteressi della città». Poi sulla coalizione: «ha fatto la sua parte, c’è stata qualche complicazione ma sostanzialmente legata al voto di regionali e Comunali insieme e a questo ballottaggio. Questo è uno dei pochi Comuni lucani che va al secondo turno. La scarsa affluenza? Sicuramente ha penalizzato il centrosinistra». Quindi un pensiero all’avversario: «la prima cosa che farò è complimentarmi con Angelo Tosto per la sua performance, ha perso di poco ed ha ragione di festeggiare». Contento al fianco di Adduce anche il presidente De Filippo: «sono molto soddisfatto per questo risultato, noi come Regione non faremo mai mancare la nostra attenzione a Matera». p.quarto@luedi.it
Adduce: «Costruire non dividere»
Salvatore Adduce e Angelo Tosto insieme sul palco di piazza Vittorio Veneto al termine di un pomeriggio di forti emozioni e uno scarto minimo di voti (foto Videouno)
La gioia di Salvatore Adduce per il risultato che è stato raggiunto, stappa lo spumante e scende in piazza in corteo con il presidente Vito De Filippo
GLI UMORI CHE CAMBIANO
L’euforia iniziale si trasforma in rabbia fuori e dentro l’hotel San Domenico
Ore di tensione nell’albergo-bunker SINDACO per un'ora. Sono le 16 quando la carovana azzurra che sostiene Angelo Tosto prende le mosse dal comitato elettorale di via Nazionale e si dirige verso piazza Vittorio Veneto. E' una marcia veemente, sfrontata, che non attende i dati ufficiali della Prefettura ma si affida alle notizie, telefonini alla mano, dei rappresentanti di lista di Tosto , rete di controllo in diretta dai seggi della città. Pur con una differenza risicata sul suo avversario, l'imprenditore materano si avvia al percorso trionfale, seguito dal corteo che nei giorni scorsi aveva percorso le vie della città per sostenere i temi della sua campagna elettorale. Bandiere, slogan di vittoria, corteo che, con il passare dei minuti e con il tam tam fra cellulari, si ridimensiona e, attraverso numerose soste, si concentra a all'hotel San Domenico. Da quel momento l'albergo di via Roma si trasforma nel quartier generale dei Tosto boys: braccia incrociate, facce incazzate. Più simili a hooligans che a elettori e candidati, contribuiscono a riscaldare l'atmosfera e a impedire l'ingresso all'interno della struttura ricettiva. Difficile non avvertire la tensione della sconfitta che, in pochi minuti, rischia di sfiorare la guerriglia urbana quando i sostenitori del neo sindaco, Salvatore Addu-
L’esterno dell’hotel San Domenico
ce, percorrono via Lucana, a pochi metri dal San Domenico, incrociando le bandiere con quelle di Tosto. Una provocazione da evitare in quei minuti e che porta ad un rischioso faccia a faccia. Carabinieri, Polizia e vigili urbani mettono in atto in pochi attimi le tecniche antisommossa, risultate
Poco più di un'ora prima, chiuso in una delle sale dell'hotel san Domenico, Angelo Tosto aveva elaborato l'effetto, man mano più concreto, di una sconfitta sottile, ma per questo ancora più significativa. I “Tosto boys”, davanti all'ingresso dell'hotel garantivano la sua “tranquillità” ma quando, molto tempo dopo, si concede alla stampa la tensione è ancora palpabile. Accanto a lui, le figlie, il nipotino, il genero; la famiglia innanzitutto, come ha più volte ricordato nel corso della campagna elettorale. Il vero comitato, il nucleo operativo, è sempre stato questo, nelle imprese di famiglia come nella corsa alla poltrona di sindaco. «C'è un governo di emergenza, come dimostra questo voto. Io ho dato fiato alla rabbia che è nel corpo sociale della città e l'ho saputa amplificare. Per un pelo avrebbe potuto essere premiata. Adduce si trova questa croce sulle spalle, deve tener conto di essere stato chiamato a governare una città spaccata a metà. Per risanare Matera ci vorrà coraggio, pazienza, bisognerà amministrare bene. Da parte mia, farò di tutto per contribuire alla buona politica». Le indicazioni emerse dal risultato del voto, per l'opposizione che Tosto si appresta a rappresentare sono contenute in una metafora: «Nella storia americana, i padroni della fazenda tenevano schiavi coloured e in caso di incendio spegnevano le fiamme insieme a loro e festeggiavano il mancato pericolo. Il giorno dopo, però, tutti tornavano ad essere schiavi, da una parte e coloni dall'altra. Io voglio essere un coloured». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
per fortuna superflue. Il buon senso evita che si degeneri verso lo scontro fisico anche se i cori da stadio e i fischi impediscono che Adduce riesca a farsi sentire nel primo ringraziamento pubblico dal palco della piazza, insieme a Vito De Filippo. Per Matera è il giorno meno edificante, in cui si è mostrato il suo volto più rancoroso, duro, incapace di dialogare. E' vero, come hanno ammesso i due candidati- sindaco, Matera è una città divisa, ma per ritrovare l'unità dovrà ricominciare a pensare al plurale e non più solo al singolare. Sono passate le sei del pomeriggio quando l'assedio del bunker dell'hotel San Domenico si allenta. Nella hall dell'albergo, intanto, padre Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione antiusura, lancia il suo appello alla pacificazione, dopo aver a lungo sventolato una bandiera italiana mentre in piazza Vittorio veneto si diffondeva la voce della vittoria di Angelo Tosto. «Devono essere le ragioni della città a venire a galla contro ogni possibile interesse. Le campagne elettorali sono fatte di acredine, cattiverie e malizie, c'è bisogno di riappacificazione dove la parola bene comune non sia solo retorica». Servirebbe un pulpito. a.ciervo@luedi.it
Tosto: «C’è un governo di emergenza»
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di PIERO QUARTO
«Da stasera dobbiamo unire e non dividere». Mancano pochi minuti alle sette di sera e in piazza Vittorio Veneto,sul palco, l'abbraccio fra Salvatore Adduce e Angelo Tosto sancisce il momento conclusivo di una giornata che Matera non aveva mai vissuto. Il sindaco Salvatore Adduce, è visibilmente commosso ma invita i materani a ritrovare il sentire comune. La decisione di presentarsi insieme nel luogosimbolo della campagna elettorale è stato il segno del sentimento di rabbia che è stato trasformato in fair play. Si incontrano sullo stesso palco, dopo essersi scontrati a distanza, definendosi in tanti modi, ma senza mai chiamarsi avversari. «La tua - ammette - è una performance che non mi aspettavo e per la quale devo farti i complimenti. Ti sono grato per l'immensa partecipazione che sei riuscito a suscitare. Da domani dovremo affrontare insieme le questioni difficili, per soffrire e gioire con i materani e le materane». «Voglio l'applauso di tutti per Salvatore Adduce che è il sindaco della città - ha chiesto Angelo Tosto ad una prima fila composta dai cappellini azzurri dei suoi supporter - Matera è una città in difficoltà, i voti che ci dividono valgono zero davanti a quello che, insieme possiamo fare. Abbiamo bisogno di tranquillità per crescere, sognare e riprendere a camminare. Il malato grave, in questo momento, è la città. Faremo opposizione ma negli interessi di Matera. Dobbiamo essere cauti e sapere che la nostra è una partita difficile, finita al 94mo minuto, ma il nostro interesse deve essere far vincere la città».
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Ballottaggio a Matera
Schede bruciate a Serra Venerdì
IL CONSIGLIO
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Nunzia Antezza
Carmine Alba
Nicola Trombetta
Angelo Cotugno
Francesco Bianchi
Angelo Montemurro
Angelo Rubino
Giovanni Scarola
Bruna Rondinone
Vito Tralli
Massimo Taratufolo
Antonella Paradiso
Michele Paterino
Brunella Massenzio
Angelo Sardone
Giovanni Morelli
Angelo Lapolla
Vincenzo Massari
Gianfranco De Palo
Maria Pistone
Michele Lamacchia
Angelo Cotungno
Roberto Morea
Pasquale Lionetti
Domenico Fiore
Tommaso Perniola
Giovanni Angelino
Alessandro Tortorelli
Salvatore Bagnale
Augusto Toto
Carlo Antezza
Salvatore Caputo
Doriano Manuello
Marco D’Andrea
Angelo Tosto
Saverio Acito
Cristoforo Cosola
Giammichele Vizziello
Fabio Mazzilli
Adriano Pedicini
Una trentina rinvenute nella pineta Si riferiscono tutte al primo turno elettorale MATERA - «E' l'ora di smetterla con le ingiustizie, dobbiamo fare qualcosa per riportare giustizia in questa città». E' una delle frasi pronunciate domenica alle 21,11 da un interlocutore anonimo durante la telefonata ricevuta sul cellulare da uno dei redattori della società Videouno. La telefonata dava indicazioni più o meno precise sulla presenza di alcune schede elettorali votate al primo turno delle elezioni comunali di Matera e lasciate, in parte bruciate, nella pineta di Serra Venerdì. Al redattore, l'anonimo ha detto di aver verificato di persona (sembra che a sua volta avesse ricevuto una segnalazione chiara) la presenza di queste schede elettorali lungo il campo di bocce, nella pineta di Serra Venerdì, nei pressi del Campo Scuola. L'interlocutore ha inoltre ammesso di essersi rivolto al redattore perché conosciuto come una “persona seria” da un amico comune, di cui non ha però fornito le generalità. E' stato un intreccio di informazioni, quindi, a indirizzare verso il ritrovamento del materiale elettorale. Una telefonata breve ma ricca di particolari, quella ricevuta dal giornalista, che avrebbe potuto rivelarsi una bufala o mascherare altri scenari. Il redattore, domenica sera, si è rivolto ai carabinieri per fare con loro il sopralluogo. Fin quando non sono giunti sul posto, infatti, qualsiasi ipotesi poteva essere in piedi vista la stranezza della chiamata.
Il ritrovamento non è stato immediato sia per l'area piuttosto vasta sia per le difficoltà delle ricerche non agevolate dal buio. Nonostante le indicazioni fossero state date in maniera chiara, le schede sono state rinvenute dai carabinieri in una zona un po' più defilata rispetto al campo di bocce. I militari dell'Arma, intorno alle 22,30, circa un’ora dopo l’inizio delle ricerche, hanno trovato per terra una trentina di schede votate il 28 e il 29 marzo scorsi. Le schede erano tutte timbrate e votate a favore di candidati sindaci di liste civiche (Angelo Tosto e Cinzia Scarciolla in particolare). Secondo quanto si è appreso, il loro numero non avrebbe potuto influire sul risultato elettorale. E' stato trovato anche un accendino, nelle immediate vicinanze. Le schede sono state repertate e sequestrate dai militari dell’Arma per i successivi accertamenti. Accertamenti che si prospettano lunghi e complicati. Difficile, infatti, stabilire la sezione o il seggio di riferimento a causa del cattivo stato delle schede, rovinate dalle fiamme. I carabinieri dovranno appurare, inoltre, se si tratta di schede bianche, successivamente manipolate e lasciate lì o se, invece, sono state regolarmente votate. Non sarà facile, quindi, ricostruire la vicenda, occorrerà tempo per far luce sul “giallo” delle schede bruciate. Sull'episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri, coordinate dalla Procura. r.montemurro@luedi.it
Ininfluenti sul risultato elettorale
IL FILM DEL RITROVAMENTO
Dalla telefonata anonima alle indagini dell’Arma
Alle 21,11 di domenica la telefonata anonima al redattore di Videouno. Alle 21,30 il sopralluogo con i militari (f. Videouno)
I rilievi dei militari dell’Arma nella zona in cui sono state rinvenute le schede si sono protratti fino alle 23,30
Le schede vengono individuate circa un’ora dopo, alle 22,30 nella pineta di Serra Venerdì (foto Videouno)
Nelle immediate vicinanze è stato ritrovato anche un accendino (foto Videouno)
LA PRESIDENTE DI SEGGIO
LA TIPOGRAFIA
«Impossibile rubare le schede»
«Gli scarti vengono distrutti in fabbrica»
«SAREBBE davvero difficile far uscire una scheda elettorale da qualsiasi seggio elettorale». E' una presidente di seggio a commentare l'episodio delle schede elettorali parzialmente bruciate e abbandonate domenica sera vicino ad un parco cittadino. Le istruzioni previste dal manuale che viene consegnato ai presidenti, infatti, prevedono che a loro vengano consegnati il pacco delle schede, il plico sigillato con il bollo della sezione, la lista degli elettori, l’estratto o la copia della lista da affiggere nella sala delle elezioni, la lista elettorale aggiunta dei cittadini stranieri che hanno chiesto di votare e altro materiale utile per le operazioni di voto. «Il materiale elettorale che giunge alle sezioni - aggiunge - viene vidimato e registrato nei verbali che comprendono anche schede in più, utilizzate qualora quelle previste in numero uguale agli aventi diritto vengano danneggiate in qualche modo e si debbano sostituire». Sotto il profilo della sicurezza, la presidente è sicura: «Le modalità di ritiro del materiale, a conclusione delle operazioni di voto, sono rigorose e precise».
GIUSEPPE MORAMARCO titolare della Modulex di Matera spiega subito, a scanso di equivoci che, al termine della stampa del materiale elettorale, gli scarti vengono distrutti nella macchina tagliacarte, in fabbrica. «E’ un’operazione che controllo personalmente». Le schede elettorali stampate dall’azienda materana, che si occupa anche di produrre anche altra modulistica per la pubblica amministrazione, seguono un iter ben preciso. «La richiesta del numero di schede da stampare, arriva direttamente dal Poligrafico dello Stato, tramite la Prefettura che, una volta ricevuto il materiale, lo invia al Comune. Per il primo turno e per il ballottaggio abbiamo stampato 60mila schede e, come avviene sempre, il 10% in più per la Prefettura e il 10% in più per il Comune. Conclusa la fase di realizzazione e consegna del materiale, il nostro compito si conclude con la distruzione di ciò che avanza nella macchina tagliacarne».
La ripartizione dei seggi in consiglio
Pedicini e Bagnale all’ultimo voto Beffa per Calculli E’ STATO ufficializzato il nuovo consiglio comunale di Matera conseguentemente all’esito del ballottaggio. Il dato del primo turno aveva definito in maniera già abbastanza chiara quali erano le forze in campo ma una rivisitazione dei voti e la presenza in Consiglio di Tosto hanno provocato qualche cambio in extremis rispetto alle previsioni che avevamo fatto qualche giorno fa. Partiamo dalle attribuzioni della maggioranza che rimane di 25 seggi così suddivisi: 12 al Partito Democratico (confermati i nomi di Nunzia Antezza, Nicola Trombetta, Carmine Alba, Angelo Cotugno, Angelo Montemurro, Angelo Rubino, Giovanni Scarola, Bruna Rondinone, Francesco Bianchi, Vito Tralli, Massimiliano Taratufolo e Antonella Paradiso), 4 all’Italia dei Valori (Brunella Massenzio, Michele Paterino, Angelo Sardone e Giovanni Morelli), 4 alla Lista Stella (Angelo Lapolla, Vincenzo Massari, Gianfranco De Palo e Maria Pistone), 1 ciascuno a Socialisti (Michele Lamacchia), Sinistra per Matera (Angelo Cotugno), Popolari Uniti (Roberto Morea), Alleanza per l’Italia (Pasquale Lionetti), Udc (Domenico Fiore). La minoranza comprende ora 10 delle civiche di Tosto compreso il candidato sindaco a cui lascia spazio Angelo Calculli della lista “Liberi per Passione” che non prende alcun seggio in consiglio comunale. Con Angelo Tosto ci sono 4 di Tosto sindaco (Tommaso Perniola, Giovanni Angelino, Alessandro Tortorelli e Salvatore Bagnale). Quest’ultimo riesce, attraverso il riconteggio definitivo dei voti a subentrare a Biagio Vizziello per una manciata di preferenza. Alleanza Materana eleg-
ge Augusto Toto, Matera Lab Carlo Antezza, l’Mpa Salvatore Caputo, Io Sud Doriano Manuello e il Mo.Ma. Marco D’Andrea. Il consiglio è infine completato dai cinque consiglieri eletti per la lista del Popolo della Libertà che vengono eletti insieme al candidato sindaco Francesco Saverio Acito. Gli eletti del Pdl sono Cristoforo Cosola, Giammichele Vizziello, Fabio Mazzilli e Adriano Pedicini. Quest’ultimo è subentrato in extremis ed attraverso un riconteggio dei voti all’altro consigliere uscente Emanuele Nicoletti che rimane fuori. Anche in questo caso come in quello precedente di Bagnale e Vizziello sono tre i voti di differenza che danno ragione a Pedicini e lasciano come primo dei non eletti in Consiglio comunale proprio Nicoletti che dunque non riesce a ritornare in via La Vista. La nuova geografia dell’assemblea di via La Vista ha così ora il crisma dell’ufficialità con un’ampia maggioranza a favore del primo cittadino Adduce che potrà, nei prossimi giorni, prendere il proprio posto a palazzo di città ed avviare le procedure per arrivare, nei tempi previsti, alla convocazione del primo Consiglio comunale. Matera riprende dunque la sua normale vita amministrativa e si lascia alle spalle questa lunga campagna elettorale che comunque darà spazio nei prossimi giorni e nelle prossime ore agli esami ed agli approfondimenti sul voto di queste ultime ore. La formazione della nuova squadra di governo e primi ostacoli amministrativi in Consiglio saranno gli scogli a cui Adduce da oggi dovrà cominciare a pensare nel suo nuovo ruolo di primo cittadino di Matera. p.quarto@luedi.it
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di ROSSELLA MONTEMURRO
COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città I dati ufficiali della Prefettura sulle preferenze alle liste e ai candidati
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Adduce vince al fotofinish Nel centrosinistra solo i Verdi non eleggono consiglieri eletto SINDACO Salvatore Adduce 18.694 48,47
Partito Democratico
Popolari Uniti
1) ALBA Carmine
1) ANGONA Patrizia 2) BIANCHI Maria Giuseppa
2,75
8,49
2,73 595
Partito Socialista
HA VINTO il partito del non voto. Sono circa 10.500 i materani che hanno scelto di andare al mare piuttosto che recarsi alle urne per il ballottaggio tra Salvatore Adduce (candidato del centrosinistra) e Angelo Tosto, sostenuto da sette civiche. La percentuale di votanti rispetto a sole due settimane fa, quando si è votato per il primo turno, è crollata di quasi 21 punti. Un’enormità. Il dato più alto rispetto agli altri 40 comuni capoluogo in cui si è tornato a votare per il ballottaggio. Anche tre anni fa il calo ci fu, ma in una percentuale fisiologica del 10%. Questa volta quasi più del doppio degli aventi diritto hanno deciso di non scegliere. Evidentemente il testa a testa tra Adduce e Tosto non ha appassionato quanti al primo turno avevano optato per uno degli altri quattro aspiranti sindaco: Saverio Acito (Pdl), Mimmo Genchi (Matera Cambia), Cinzia Scarciolla (Scarciolla sindaco), Domenico Savino (Matera Cinque stelle). In effetti, la somma dei voti raccolti dai quattro supera di poco i 10.000. Se così fosse nel centrosinistra dovrebbe aprirsi una seria caccia al franco tiratore. Più probabile, invece, che a rendere così tirata la vittoria di Adduce sia stato l’ eccesso di sicurezza nel successo dell’elettorato di centrosinistra.
Udc
I Verdi
3,63
3,04
3,3
0,38
100
1) LAMACCHIA Michele
389 1) CASAMASSIMA Giovanna
38
18
2) AMICO PADULA Vito
16
2) ANDRULLI Michele
222 2) DELL'ACQUA Maria Grazia
119
9
3) BERNARDO Rosina
4
3) ARMELI IAPICHINO Aurora
1 3) DIMARZIO Simona
19
4) BRACCIALE Francesco Tommaso32
4) AUTERA Leonardo Antonio
0 4) FELLINE Roberta
8
9,38 192
1) AIUDI Guido Maria
7
2) BIA Domenico
3 2) CATALANO Pietro Cosimo Dam.
3
2) FESTA Giovanni
19 2) BARENZANO Giacomo
48
2) ANTEZZA Davide
3
1
3) SARRA Eustachio
13 3) BASILE Egidio
13
3) ARFO’ Corrado Sebastiano
83
0
4) SOLDO Michele
0 4) BENEVENTO Rosa Maria
4) BELGRANO Cristian
16
4) BRUCOLI Maria Rosaria
5) BELFIORE Emanuele
117
5) CANTORE Marisa Mariuccia
6
5) CANTERINO Giuseppangelo
49
5) BAMUNDO Antonella
47 5) LOBOSCO Carmela
43
5) CRISTALLO Silvio
6) BIANCHI Francesco Paolo
323
6) CICORELLI Angelo
9
6) CHIAROLLA Emilio
56
6) BARBARITO Giuseppina
16 6) OLIVIERI Raffaella
14
7) CARELLA Michele
28
7) CONFUORTI Lucia
13
7) COLONNA Giovanni
36
7) BOLLETTINO Domenico Antonio 26 7) ABBATANGELO Filomena
8) CONGIU Alessandra
34
8) CORETTI Rosario
25
8) CONFUORTI Emanuele
8) CAGGIANO Carmine
9) COTUGNO Angelo Raffaele
351
9) DE BIASI Giuseppe
6
10) CUCARI Giovanni
113
10) DI LECCE Francesca
168
Pdl
12,39
40 1) ACITO Vincenzo Mario
678
12) DE PASQUA Giuseppe
Stella per Adduce
1) CANNARILE Angelo
4) ANTEZZA Annunziata
72
3) CANNITO Paolo 4) COTUGNO Angelo Raffaele
58 3) DE BELLIS Giancarlo 429 4) DE BELLIS Silvestro
86
5) MARTIELLO Paolo
0 5) BRANDINO Francesco Paolo
54
5) BIANCULLI Silvana Pacifica
6) CURTI Emanuele
101 6) DEL GIUDICE Antonio
46
6) DI CESARE Ignazio
0 6) BRUNETTI Marco
42
6) BOLETTIERI Paolo
66
0
7) DE RUGGIERI Edoardo G.
144 7) FABIANO Nicola
15
7) MASTRONARDI Antonia
0 7) CASERTA Giuseppe
21
7) CALCIANO Barbara V.
68
7 8) BERARDI Michele Vito
7
8) FIORE Antonio
102 8) FAVOINO Giuseppina
9
8) LAMACCHIA Carmine
8 8) CINNELLA Anna
45
8) CALICCHIO Nunzio
76
2
9) SCALCIONE Francesco
4 9) CISTERNA Antonio
74
9) CAPOZZA Cosimo Damiano
78
10) CASALINO Giuseppe
65
3
11) CASTELLO Giuseppe
20
12) CATALDI Antonio Carmine
59
47
9) CARLUCCI Francesco Paolo
18 9) BONAMASSA Antonio
0
9) LAMACCHIA Angelo
0 9) FERRARONI Gedeone
26
10) CORONELLA Luciano
11
10) CIPOLLA Donato Antonio
32 10) CALIA Nicola
0
10) LILLI Tommaso
5 10) FIORE Domenico
333
10) BIA Ignazio
1 10) CLEMENTE Ugo
11) DI PIZZO Egidio
28
11) D’ADAMO Emanuele
29
11) COLAIANNI Arcangela
11 11) CASOLARO Nicola
1
11) MALIHI Lahcen
0 11) GASBARRI Vincenzo
221
11) MARTINO Giovanna
0 11) COLELLA Gennaro
12) FESTA Enzo
18
12) DI LIDDO Marco
60
12) CONTE Luigi
34 12) COSOLA Michele
16
12) MATERA Maria
0 12) GIORDANO Nicola
5
12) GUIDA Pasquale
0 12) D’ADAMO Antonella
15 13) COSOLA Antonio
24
13) MONTEMURRO Giacinta
21 13) GRILLI Mario
0
13) CAPPIELLO Caterina
0 13) DE NICOLAIS Ruggiero Luigi
28 14) INTROCASO Antonello
0
14) FONTANA Eustachio
0 14) DE PALO Gianfranco
335
14) CORETTI Emanuele
18
2 15) LONGO Antonio
0
15) OLIVIERI Ignazio
3 15) D’ERCOLE Addolorata
35
15) COSOLA Cristoforo
431
27 16) MELE Vito Nicola
24
16) SEGRETO Massimo
0 16) FABRIZIO Chiara Rosa
27
16) DE MICHELE Annalisa
15
17) MONTEMURRO Rossella
1 17) FORTUNATO Filippo Cosimo D. 75
17) DI BARI Piergiorgio
109
18) DI PEDE Francesco Paolo
124
19) FESTA Cosimo Damiano
20
13) FONTANA Maria Francesca
17
13) DI CUIA Stefania
139
13) D'ERCOLE Francesco Paolo
14) DI LECCE Nunzia
25
14) GIANNOTTA Ottavia
33
14) ELETTRICO Antonio
114
14) DONADIO Antonio Carmine
0 14) DE ROSA Vincenzo
0
14) MUSILLO Rossano
0
15) PANETTA Gianfranco
15) DI PEDE Vincenzo detto Enzo
183
15) GRIECO Cosimo Damiano
13
15) FERRARA Antonella
17
15) FINAMORE Francesco
5 15) DISANT0 Luigi
16) DISO Pierluigi
161
16) IACOVONE Francesco Paolo
30
16) FRANCIONE Mariangela
35
16) GIORDANO Nicola Marco
0 16) GRIECO Antonio
17) GIORDANO Angelo Raffaele
153
17) LOGALLO Vito Michele
4
17) GIALDINO Gianluca
76
17) IACOVINO Giuseppina
0 17) LIONETTI Pasquale
211
17) RAUCCI Antonio
18) FERRARA Michelangelo
127
18) LOMURNO Paola
7
18) GIORDANO Vincenzo
56
18) IACOVONE Pasquale
5 18) MARAGNO Giovanni
141
18) ROGGES Giovanni
20 18) MIRAGLIA Pancrazio
0
18) FRANGIONE Rosa
0 18) GAGLIARDI Francesco
19) GALATI Vincenzo
169
19) MATTEO Antonio
53
19) GRIECO Giambattista
59
19) LA TORRACA Pasqualina
4 19) MARTINO Oronzo
28
19) STELLA Daniele
10 19) MIRIELLO Alfredo
2
19) CICCHETTI Grazia Maria
0 19) GASPERINI Caterina
20) GRAVELA Luigi
219
20) MONTEMURRO Eustachio Vi.
94
20) GRIECO Michele
20) LABARILE Michele
1 20) MARTULLI Michele
76
20) VIZZIELLO Emanuele
21 20) MIRIELLO Cataldo
1
20) PELLEGRINO Valentina
0 20) GURRADO Ottavio
21) GUARINI Simonetta
116
21) MORCINELLI Nunzia
10
21) LABBRUZZO Ida Anna Rita
16 21) MONTEMURRO Mario
21
21) CANCELLIERE Stefano
4 21) MORELLI Francesco Paolo
22) LOPERGOLO Fortunato
0 22) MODARELLI Massimo
0
22) CARBONE Pietro
1 23) MORCINELLI Vito
20 21
123 0
21) LOGALLO Fabio Giuseppe
22) MOREA Roberto Giuseppe
119
22) LATERZA Luca Giacinto
105
23) MAGNO Giuseppe
72
23) LUNALBI Giuseppe
10
24) MARTINELLI Emanuele
17
24) MAZZONE Rocco
9
25) MASSENZIO Brunella
382
23) MANICONE Francesco Paolo
236
23) PADULA Sergio
24) MARIANI Tommaso Paolo
193
24) PAOLICELLI Maria
25) MASCIANDARO Francesco P.
101
25) PAPAPIETRO Grazia
26) MONTEMURRO Angelo
280
26) PASSARELLI Emanuele
52
16
27) PELLEGRINO Emanuele
8
104
28) PENTASUGLIA Pasquale
29) PARADISO Antonella Nicoletta 250 30) RONDINONE Bruna
26) MAZZEI Milena
116
7
22 24) PETRONELLA Gianfranco
16) PASSAVANTI Giacomo
3 17) MIGLIONICO Maria Antonietta
20) FITTIPALDI Domenico
13
21) FRACCALVIERI Nicola Mario
65
22) LAMACCHIA Francesco Paolo 25
22
21) COLUCCI Angelo Domenico
0 22) NATALE Vincenzo
0
22) DI CESARE Cosimo Damiano
0 22) LAMACCHIA Francesco Paolo
23) LACATENA Dario, Michele
0 23) NATRELLA Maria Rosaria Gi.
0
23) LAMACCHIA Ignazio
0 23) LAPOLLA Angelo
24) RONDINONE Rocco
3 24) NICOLETTI Debora, Noemi
7
24) SCALCIONE Paola
2 24) LATERZA Francesco Nino
15
24) MAZZILLI Fabio
492
23) LATORRE Claudio
173 10
25 256
0 25) LATRONICO Pietro
32
25) NICOLETTI Emanuele Maria 238
26) SACCO Graziella
1 26) PORCARI Pasquale
22
26) CORETTI Giovanni
0 26) PERSIA Gianpiero
5
26) OLIVIERI Angela
0 26) LOPARCO Donato Nunzio
52
26) NINNI Cosmo
36
27) COSOLA Nunzia
1 27) RAUCCI Michele
38
27) OLIVIERI Grazia
0 27) MARATIA Giovanni Lorenzo
33
27) OLIVIERI Giuseppe
0
28) FIORE Giuseppe
2 28) RIZZI Bruno
2
28) LAMACCHIA Felice
2 28) MARTELLI Giuseppe
0
28) NATRELLA Carmela
0 28) ROBERTI Cosimo Fiorenzo
29) PERAGINE Eustachio
16
29) MORELLI Giovanni
143
29) PASCALE Francesco
0 29) SMACCHIA Gerardo
281
30) PERNIOLA Giovanni
5
28 27) RONDINONE Eustachio
2 30) STELLA Giovanni
31) RUBINO Angelo
386
31) PETRAGALLO Vito Antonio
32) SCAROLA Giovanni
324
33) SCASCIAMACCHIA Francesco
13 2
29) GUANTI Bruno Nicola
15 29) ROMANELLI Pasquale
1
29) FIORE Cosimo Damiano
0 29) MASSARI Vincenzo
30) DE SALVO Cristian
20 30) ROSSI Nicola
1
30) CUSCIANNA Francesca
0 30) NICOLETTI Emanuele
30) NICOLETTI Vito Davide
20
30) PERNIOLA Angela
10
31) PALADINO Paolo
97
31) RICCARDI Nicola Giovanni Maria 2 31) TRAGNI Giuseppe
32) RANIERI Giovanna
31
32) PAOLICELLI Filomena
27
32) ROSIELLO Vincenzo
10 32) VOLPE Donato
88
33) RICCIARDI Paolo
16
33) PATERINO Donato Michele
171
33) RUSSO Francesco Lucio
14 33) PARTENOPEO Maria
34) STANO Valerio
49
34) RONDINONE Emanuele
35
34) PERRINO Ignazio
67
34) SCALCIONE Eustachio
0
34) SASSO Vito
35) SURDO Paola
80
35) RUSCIGNO Michele
35) RONDINONE Antonio
79
35) STELLA Sante
4
35) SERINO Paolo
36) STIGLIANO Claudio
5
40
28) PAPAPIETRO Giovanni
138
325
29) PARADISO Francesca
124
70
30) PASCALI Rocco Luigi
42
25
31) PARENTE Maria Chiara
0
31) PEDICINI Adriano
241
5
32) RUGGIERI Beatrice
31
32) PELLEGRINO Giovanni
93
32) PRETE Antonella
70
0
33) SANSOLINI Anna Maria
33) PRIMO Stefano
50
0
33) PISTONE Maria
210
34) RUBINO Eustachio
59
34) RICCARDI Tiziano
24
1
35) SABINO Michele
76
35) RONDINONE Rosa
37
36) STOLA Valentina
0
36) SANSONE Antonio
150
36) ROSMARINO Francesco Paolo 214
106
37) SALFI Donato
192
263
36) SABINO Anna
13
36) SARDONE Angelo Raffaele
37) TRALLI Vito
331
37) SANTANTONIO Nicola
21
37) TRALLI Francesco
69
37) TOMA Addolorata Maria
5
37) TACCARDI Giovanni
9
37) SCARPA Luigia
38) TROMBETTA Nicola
576
38) SANTARSIA Massimo
14
38) TRIZIO Marino
93
38) TRALLI Mariella
2
38) TAFUNI Carlo
4
38) SERRAVEZZA Antonio
39) VALENTINO Vincenzo
195
39) SINISCALCHI Carmela
14
39) TRALLI Simone
12
39) ZIMMARI Angelo
24
39) TATARANNI Nicola
1
40) VITULLI Francesco
173
40) VENEZIA Filomena
8
40) VITAGLIANO Lucia
9
40) ZUCCARO Feliciana
2
31) RUBINO Nicola
200
36) TARATUFOLO Massimiliano
116
31
25) LAMACCHIA Pietro
78
40) SCHIUMA Maria Paola
19
9
28) MONTEMURRO Paola
6
9
9
0 25) PERAGINE Valeria
19
156
115
13) COLONNA Anna Bruna
25) CONTINANZA Maria Leonarda
27) MORELLI Francesco Paolo
8
15 21) INGLESE Vito
99
4 25) PORCARI Eustachio Vincenzo 195
24
28)NUZZOLESE Antonio
10
106
104
25) MAZZIOTTA Rocco
27) MINERVINI Lucia
27) MORETTI Filippo
183
9) CONTINI Raffaele
20
95
123
76 5) DECESARE Domenico
13) DE ROSA DE LEO Michele Ant.
22) LECCI Agostino
14,57
1
64
11) D'ALESSIO Filomena Anna
5.622
4 1) CASSANO Antonio Valeriano
3) AULETTA Vito Antonio
5
Adduce e a disertare le urne. Un’eccesso di sicurezza che potecva costare caro al centrosinistra, dal momento che la partita è stata vinta sul filo di lana, con appena 179 di scarto. Un risultato che, comunque, dovrà essere oggetto di un’attenta e seria analisi da parte di Adduce e della sua coalizione. Che, intanto, si gode la vittoria seppur risicata. Diversi i commenti e i messaggi di congratulazioni giunti, subito dopo l’ufficializzazione dei dati dello spoglio. Per il segretario regionale del Partito democratico, Roberto Speranza, l’elezione riafferma «il protagonismo del centrosinistra lucano: tocca a noi la responsabilità del buon governo e dell’apertura di una nuova stagione di progresso, che si fondi su una relazione aperta e costante con la società lucana che ha inteso darci fiducia e che oggi ci chiede di mettere a valore le sue tante potenzialità». L’assessore regionale uscente alla Formazione, Antonio Autilio (Idv), ha invece evidenziato «che l’Italia dei Valori, che per numero di consiglieri è il secondo gruppo nel consiglio comunale di Matera, sosterrà con passione e lealtà l’attività di Adduce, in particolare per la candidatura di Matera a Città della Cultura europea del 2019». Margherita Agata m.agata@luedi.it
1) BERTUGNO Giuseppe
199
18
Il conseguimento del premio di maggioranza ottenuto dalle nove liste a sostegno di Adduce già nel primo turno e gli oltre 8.000 voti che separavano Adduce da Tosto ha indotto molti a ritenere scontato il successo di
Sinistra Unita
1) GIORDANO Antonio
eletto consigliere Francesco Saverio Acito
Il partito del non voto il vero vincitore
Alleanza per l’Italia
8
11
Il secondo turno disertato dal 20% degli elettori. Da Speranza e Autilio gli auguri al neo primo cittadino
2) AMOROSO Massimo
3) BONAMASSA Daniela
COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città
6
38) SARRA Romeo Emilio
154
39) TARATUFOLO Francesco Paolo 4
39) VIOLANTE Vincenzo
66
40) VOLPE Pietro
40) VIZZIELLO Giovanni
407
16
107
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
23,86
Italia dei Valori
Martedì 13 aprile 2010
COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città I dati della Prefettura sulle preferenze alle liste e ai candidati
12
Martedì 13 aprile 2010
COMUNALI - Tutti i risultati di Matera città
Martedì 13 aprile 2010
non eletto
Fuori dal consiglio in tre
non eletto
non eletto
Domenico Genchi
Le liste di Savino, Genchi e Scarciolla non superano la soglia del 3%
13
Cinzia Domenico Scarciolla Savino
eletto consigliere Angelo Tosto 10120 26,23% 1.215
1.153
1.766
3,15
2,99
4,58 Matera cinque stelle
Alleanza Materana
Mpa
Matera Lab
MO. MA
Io Sud
Liberi per passione
Matera Cambia
Scarciolla sindaco
9,03
3,74
2,14
2,08
3,06
1,91
1,78
2,66
0,99
1)PERNIOLA Tommaso
453
1) BECUCCI Luciano
71
1) DI CUIA Francesco Paolo
94
1) ANTEZZA Carlo
2) ADORISIO Francesco
19
2) BUONO Eustachio
36
2) ANDRULLI Domenico
53
2) BANDIERA Luciano
3) AMORUSO Armando
7
3) CAIVANO Carmela
1
3) ANTEZZA Donata Maria
3
30
4) CANCELLIERE Maria Clara
2
5) ANGELINO Giovanni
347
5) CANTERINO Maria Rosaria
0
6) BAGNALE Salvatore
206
6) CAPPIELLO Antonio
78
7) CALCULLI Mariantonietta
26
7) CARBONE Giovanni
3
8) CALIA Rocco
36
8) CARMENTANO Cesare Nicola 167
8) CAPUTO Salvatore
9) CHISENA Francesco
45
9) CIFARELLI Mitja
10) COPETA Ferdinando Maria
60
11) D’EUFEMIA Giuseppe
4) ANDRISANI Nicola
1) D’ANDREA Marco Igino Nicola 271
1) ARLEO Salvatore
19
1) ANDRISANI Emanuele
0
1) ALTIERI Vincenzo
40
1) SARCUNI Maurizio
61
1) BORRACCIA Piermichele
22
8
2) ANGELASTRI Francesco
18
2) BARBARO Liliana Andrea
40
2) ANTEZZA Grazia
5
2) BENNARDI Domenico
48
2) SCARCIOLLA Caterina
46
2) CASTORO Saverio Pompeo
33
3) BARBARO Raffaele
14
3) BRUNO Cosimo Damiano
35
3) BRUNO Carlotta
3) CASSETTA Giovanna
2
3) CALIA Angela
17
3) SCHIUMA Tommaso
3) CIANNELLA Francesca
21
4) BARBAFOLTA Bruno Domenico 14
4) BELGRANO Tommaso Fra.
66
4) CAGGIANO Peppe
4) DI CUIA Marika
2
4) CAMARDO Michelangelo
87
4) PISCIOTTA Paola
33
4) CIFARELLI Giudino
48
5) BURDO Angelo
115
5) BRAIA Angelo Raffaele
22
5) CASAMIA Luigi Alberto Massimo 41
5) CANZONIERE Giuseppe
7
5) IACOVONE Maria Rosaria
3
5) CAMERINI Roberto
15
5) TODISCO Stefano
0
5) CIUFFREDA Francesco
13
17
6) CAMPANELLA Giovanni
8
6) CLEMENTE Angela
0
6) CAPPIELLO Francesco
8
6) MORANO Maria Antonietta
7
6) CIFARELLI Lucia
9
6) AMOROSO Marilena
3
7) DI CECCA Antonio
1
7) DI CECCA Ludovico
1
6)CAGGIANO Michele
1
4) BUONSANTI Nunzio
7 10
4
14
6) COSOLA Valeria Antonia Maria 26
3
7) CIFARELLI Antonio
61
7) COLANGELO Francesco
17
7) CARPENTIERI Carmine
8
7) PERNIOLA Giuseppe
2
7) COLIZZI Danilo
124
8) CINNELLA Eugenia
16
8) CONTE Francesco Paolo
52
8) CINNELLA Anna
7
8) RUGGIERI Maria Rosaria
0
8) CONTINI Giuseppe
15
8) PIPITONE Luigi
3
8) DI SANTO Nunziata
0
9) CESARINO Sergio
3
9) COLONNA Antonia
3
9) ANDRISANI Saverio Giuseppe
10
9) CONTINI Beniamino
139
9) TOMASELLI Tiziana
0
9) DARAIA Nicoletta
15
9) MANICONE Antonio
0
9) FALCICCHIO Palma
10
10) DADDIEGO Carmine Leonardo 96
10) COLANGELO Maria Teresa
0
10) CONTEDUCA Giovanna
6
10) DE SANTIS Giorgio
11
10) CONTINISIO Luigi
6
10) TRALLI Paola
0
10) DELL’ACQUA Francesco
95
10) GIACULLI Maria
3
10) FRANGIONE Roberta
14
23
11) DARTIZIO Giuseppe
11) COLONNA Caterina
0
11) CONTINI Rocco
22
11) DI CECCA Saverio
17
11) DI MATTEO Marco
15
11) IACOVAZZI Vito
11) LATORRE Adriano
0
11) GRAVELA Dalia
37
12) DIBELLO Donatella Maria
21
12) DI TARANTO Eligio Maria
48
12) CHETTI Rosanna
23
12) DAMONE Laura
5
12) DI CECCA Salvatore Nicola Dom. 18
12) DI PEDE Angelica
14
12) D’AMBROSIO Vincenzo
11
13) DI CUIA Donato
36
13) FAZZINO Antonio
13
13) DI MARZIO Angelo
0
13) DI SABATO Angelo
6
13) DI CUIA Piero
84
13) DI STEFANO Antonella
4
13) DI PEDE Gianluca
14) DRAGONETTI Francesco
66
14) GIORDANO Vincenzo
7
14) DI NISI Tiziano
0
14) FILOTICO Chiara
2
14) DI LEO Massimiliano
0
14) FERRONE Mariangela
7
14) MORCINELLI Giuseppe
15) GRIECO Maria
4
15) DONNOLA Domenico
2
15) LAPADULA Marzia
8
15) DI STEFANO Angelo
4
15) FIORE Luigi
92
15) DI LECCE Vincenzo
6
16) FASANO Nicola
5
16) GAUDIANO Anna Maria
16
15) GAUDIANO Vito
4
3
0
7) CALABRESE Gianfranco
140
2,65
16) GIASE Francesco
28
16) IACOVONE Vincenzo
54
16) FERRANTE Michele
9
16) LOSIGNORE Domenico
17) L’ANNUNZIATA Pasquale
26
17) LAMACCHIA Francesco Paolo
12
17) FERRARA Angela Adriana
0
17) LUCERI Vincenza
18) LOBEFARO Giuliano
8
18
17) FESTA Maria Annunziata
20
17) GIORDANO Anna Pia
37
18) KLANAC Adriano
13) DINARDO Saverio
36
13) CARLUCCI Cosimo Damiano
2
13) MATERA Manuela
28
14) FILIPPETTI Francesco
82
14) LIUZZI Salvatore
0
14) MATERDOMINI Antonio
8
15) FIORE Angelo
33
15) GALANTE Paolo
0
15) MERCADANTE Vito
7
16) GRIECO Giusy
7
16) GIUSTO Michele
46
16) RIZZI Giuseppe
0
16) MOLITERNI Pietro
54
1
17) IACOVONE Anna Teresa
8
17) GRANDE Grazia
37
17) CIANNELLA Giuseppe
17) PACE Domenico
12
15
18) PAOLICELLI Michele A.V.
12
18) LAPOLLA Pierluigi
13
18) MAURIELLO Alessandra
1
18) PAPAPIETRO Giuseppe
21
5
19) PERRINO Giovanni
19) GATTI Francesco
4
19) LAMACCHIA Marianna
7
19) PAPAPIETRO Vito
3
20) LA NOCE Giovanni
9
20) LOTITO Vita Domenica
1
20) SCHIUMA Roberta
14
11
21) AZZONE Eugenia
1
7
20) GIANNOTTA Cosimo
1
20) MOLINARI Santa
16
21) MANFREDI Francesco
40
21) MONTEMURRO Giuseppe
6
21) GIORDANO Anna Franca
1
21) MOLITERNI Pietro
2
21) LADISI Mario
22) MARANGHINO Vitantonio
35
22) PAPAPIETRO Timoteo
87
22) INTELLIGENZA Giuseppina
0
22) PASTORE Valeria
6
22) LAURIERO Pasquale
23) MAREMONTI Cesare
22
23) QUARANTA Giuseppina
0
23) LASCARO Francesco
0
23) PERAI Maria
24) MARINARO Carlo
137
24) REGA Cosimo Damiano
12
24) LOMASTRO Francesco
0
24) PERSIA Benedetta
25) MARTINO Antonio
9
25) MANICONE Emanuele Ludovico 6 26) MARRAUDINO Pasquale
25) SALIANI Giuseppe
1
14 1
21) MANCINI Elisabeth
19) MANGINI Nicola
1
19) MARTINELLI Vincenzo
20) MAZZEI Giancarlo
7
20) CATENA Nicola
21) MONTEMURRO Giovanni
6
21) DI PEDE Massimiliano 3
22) MANICONE Francesco Silverio 24
22) CHITA Maria
11
22) NATRELLA Lorenzo
15
23) MONTEMURRO Massimo
28
23) PADOVANI Valeria
7
23) LICCHELLI Maria Bruna
34
23) MANUELLO Doriano
147
7
24) LOPERFIDO Gennaro
22
24) MARINARO Annarita
10
24) PISCIOTTA Maria
6
24) RIZZI Francesco Paolo
25) PIERRI Renato
5
25) LOSIGNORE Giuseppe
33
25) MASSARI Valeria
10
25) SANTORUFO Alessandro
7
25) ROBERTI Roberto
11
26) PILONE Nicola
11
26) MIOLLA Alessandro
0
26) MONTEMURRO Maria
15
26) RUBINO Luciana
35
27) PISCIOTTA Rosalba
12
27) MORCINELLI Rosa
9
27) MONTESANTO Manuela
10
20
26) SCALCIONE Pasquale
20
4
27) SCANDIFFIO Lorenzo
2
27) MONTEMURRO Eustachio
136
28) SCUOTTO Rosa
0
28) MOTTA Antonio
0
28) PIZZILLI Francesco Paolo
7
28) MORELLI Giuseppe
1
28) MORELLI Carlo
29) PEPE Saverio
79
29) STELLA Davide
12
29) PAOLICELLI Michele
1
29) PORCELLI Pasquale
8
29) NICOLETTI Marco
5
29) NATRELLA Simona
30) PETRAGALLO Giuseppe
49
30) TORTORELLI Giovanni
173
30) PANZETTA Nunzia Maria
3
30) RACANELLI Angelo
13
30) NICOLETTI Maria
20
30) PADULA Dario
31) QUINTANO Monica
60
31) TOTO Augusto
436
31) PICCENNA Nicola
31) RICCARDI Vito
33
31) NICOLETTI Eustachio
12
31) PAPAPIETRO Ivano
32) RICCIARDI Giuseppe
33
32) VELARDI Antonia Margherita
4
32) ROMITO Francesco Massimo
41
32) RICCIARDI Dario
9
32) SARRA Luciano
13
32) PICERNO Carlo
33) SCALCIONE Angela
8
33) VISENTIN Gabriele
5
33) RUGGIERI Eustachio
13
33) RONDINONE Gabriella
8
33) SASSI Luigia
4
33) RIZZI Francesco
34) SELVAGGIO Michele
24
34) RUSCIGNO Nicola Maurizio
7
34) RUBINO Antonio
13
34) SAVINO Alessandro Sabatino
2
34) WEISS Alessandro
35) TATARANNI Marina
27
35) RUSCIGNO Michele
1
35) SANNICOLA Antonio
26
35) SCAVONE Marilena
36) SCIACOVELLI Giuseppe
16
36) STAFFIERI Pietro
115
263
36) PAPAPIETRO Vito
18
37) TRAMBARULO Raff. Gerarda 36
37) TROISI Francesco
0
9
26
6
20) MARIANO Giuseppe
40) ZABATINO Alessandro
12) MARAGNO Francesco
19) MANICONE Francesco
24
201
0
18) FONTANAROSA Immacolata
20) LOSIGNORE Angelo
39) VIZZIELLO Biagio
12) CALVI Caterina
5
12
28
11
18) MAGLIOLA Salvatore
19) FUSIELLO Filomena
38) VIAPIANO Andrea
12) DI LECCE Giuseppe
13
5
36) TORTORELLI Alessandro
0
18) FORTUNATO Domenico
19) LOSPALLUTO Giuseppe
28) PAOLICELLI Antonio
139
2
59
27) PADULA Rossella
11) DI CECCA Emanuele
18) LOSIGNORE Bruna
19) LONGOBARDI Francesco
26) NICOLETTI Bernardo
14
37) SICA Daniele
3
37) TATARANNI Eustachio
8
7
28) VIZZIELLO Giuseppe
3
29) BELLOMO Nunzia
40
29) VOLPE Donato
1
30) FRANCIONE Bruna
21
30) ZACCARO Tommaso
31) FATONE Savino
22
4
32) MARTOCCIA Francesco
14
14
33) LABARILE Mariagrazia
48
34) COLUCCI Mira
37
14
35) CUCUGLIELLI Elisa
17
32
36) DELL’AGLI Donato
38
37) MONTEMURRO Giovanni
25
14
3
19
38) TRIVISANI Ciro Silvio
56
38) CALCULLI Angelo
78
39) TRALLI Biagio
13
39) TANGORRA Gabriele
3
39) MAZZILLI Filomena
52
106
27) VITI Lelenia
32
38) TATARANNI Michele
40) TREVISANI Antonio
26) SALLUCE Luca
28) GIASI Vito
193
11
27) CAPOLUPO Claudio
24
40) GUARINO Francesco
1
26 6 64 7 13 3 18
18
13
20) PETROCELLI Vito Rosario
9 53
133 17
21) PISCIOTTA Francesco
7
22) CRISTALLO Vincenzo
0
22) RANALDO Debora
4
23) MASTROSABATO Nunzio
2
23) ROSSI Sara Jane
9
24) DE SIMONE Gianfranca
1
24) RUBINO Francesco
11
25) COLUCCI Antonio
4
25) RUGGIERI Tommaso
38
26) GALLETTI Maria Cristina
0
26) SACCO Roberto 34
27) CASTELMEZZANO Giovanni
0
27) SANTERAMO Gianrocco
40
28) SARRA Giovanni
20
29) TRITTO Emilio Nunzio
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Tosto Sindaco
14 Primo piano
Martedì 13 aprile 2010
Primo piano 15
Martedì 13 aprile 2010
Ruggiero (Udc) sui Circoli liberal: formazione fantasma
Politica lucana
«La mia, vittoria vera»
Nel Pdl dopo sconfitta continua la ricerca delle motivazioni “vere”
Il consigliere ricorda i trascorsi del non rieletto Fierro
«Ora si inizi a fare politica» Tisci punta il dito sulle strategie: «Prendiamo atto che le politiche di allargamento sono fallite» POTENZA - Antonio Tisci non è riuscito a riconfermarsi in consiglio regionale. Il Pdl ha eletto nove consiglieri regionali ma Tisci (a meno di colpi di scena in sede di ufficializzazione degli eletti da parte del tribunale che si pronuncerà nei prossimi giorni) non tornerà a via Anzio. Non può essere soddisfatto. Non lo è. Tisci rimane però un dirigente del partito: è il segretario provinciale del Popolo della libertà di Potenza. Fuori dal consiglio regionale ma non fuori dai giochi «sarò sempre in politica in qualsiasi ruolo così mi sono sempre sentito un politico fin da quando attaccavo solo i manifesti d ragazzino». In ogni caso il tentativo di rilancio dopo la sconfitta alle regionali per il Pdl passa anche da uomini come lui. E dalle analisi anche degli sconfitti e dei non eletti. E Tisci sul risultato non fa sconti: «Il Pdl, al di là delle condizioni di partenza e tutto il resto, è andato molto al di sotto delle aspettative. Il dato elettorale del Pdl regionale credo sia circa la metà di quellonazionale. Ed è molto più basso del dato che ha ottenuto il Popolo della libertà alleultime elezionipolitiche. Il che vuol dire che ci sono elettori che si riconoscono storicamente nel centrodestra che a queste elezioni non hanno votato per il Pdl. Non hanno votato per il candidato presidente. Non hanno votato per noi candidati. Non hanno votato per la lista e non hanno votato per l’intero centrodestra. E non si può utilizzare come alibi la candidatura di Magdi Allam perchè se si vanno a vedere i numeri si può notare che beneficia del voto disgiunto ma tutto a danni di De Filippo che non ottiene tutti i voti delle liste del centrosinistra. Paradossalmente Magdi Allam ci ha aiutati a ridurre il gap tra il nostro candidato presidente Nicola Pagliuca e quello del centrosinistra, Vito De Filippo». Allam però sulle liste proporzionali ha ottenuto oltre il 4 per cento che presumibilmente sono voti sottratti al centrodestra... «Questo è ancora più grave. Perchè se arriva una persona da fuori regione, che non ha mai fatto politica in Basilicata e raccoglie il 4,4 per cento degli elettori di centrodestra nonostante un una proposta politica improvvisata in un mesetto vuol dire
che il nostro partito non ha avuto la capacità di convinceretuttequelle personechecomunque non volevano votare il centrosinistra e De Filippo. Il tira e molla poi su Navazio ha peggiorato le cose e abbiamo perso un pezzo importante del nostro partito». Sulle ragioni della sconfitta ha pesato di più il candidato presidente, la composizione delle liste o la scelta della proposta politica? «Il primo problema secondo me sta nel metodo. Noi abbiamo svolto un coordinamento regionale del Pdl nel quale era stato affidato il mandato al coordinatore regionale di cercareampie intese per individuare un candidato alla presidenza della giunta fuori dal popolo della libertà. Attilio Martorano corrispondeva esattamente all’identikit. Il partito però da allora non si è più riunito per discutere del candidato presidente. Io ho fatto una battuta ironica: finita la campagna elettorale ancora non sapevo chi fosse il nostro candidato alla presidenza della giunta. Naturalmente lo sapevo ma ne ero venuto a conoscenza dai giornali, perchè sono amico di Nicola Pagliuca e perchè ero consigliere regionale, ma ufficialmente dal partito di cui sono segretario provinciale non ho avuto comunicazioni». Sta dicendo che è stata una decisione presa da pochi e non nelle sedi assembleari del Pdl? «Dico che abbiamo avuto almeno sei mesi in cui c’è stato un tira e molla su tutti i nomi possibili e immaginabili, abbiamo inseguito tutti anche chi non era possibile candidare. Credo che se avessimo sceltoNicola Pagliucanonalla fine ma qualche mese prima come era possibile i risultati probabilmente sarebbero stati migliori. Non dimentichiamo inoltre che l’essere stati “costretti” a candidare Pagliuca e quindi a scegliere un candidato interno è stato il dichiarato fallimento di tutte le operazioni di allargamento fatte alle scorse amministrative. Di fatto quindi abbiamo regalato la candidatura a presidente della Provincia e a sindaco di Potenza senza avere nessun ritorno alle elezioni regionali. E’ indiscutibile infatti, che due settimane fa l’unica lista che ha raccolto consensi in maniera significativa è stata quel del Pdl pur riconoscendo onore e merito a tutti coloro che oggettivamente hanno lottato in cam-
pagna elettorale. Onestamente però si deve dire che si è chiuso un ciclo in maniera fallimentare. Non c’è stato un progetto ma la candidatura di Pagliuca, al quale mi sento di attribuire il merito di averci provato, è parsa più come una scappatoia finale. Ripeto diverso sarebbe stato se la candidatura di Nicola o di chiunque altro del partito fosse stata presentata mesi prima al margine di un dibattito e di una discussione interna». Ma i tentativi ci sono stati per trovare candidati esterni. Martorano il primo ma poi c’è stata la proposta a Vilma Mazzocco e infine anche all’Udc. A quanto pare hanno rifiutato. Si poteva tentare di convincerli meglio? «Se devo dare fede ai giornali, perchè ripeto informazioni interne non ne ho mai ricevute, vorrei distinguere. Candidare Vilma Mazzocco, e cioè una persona legata al centrosinistra, sarebbe stata una follia. Non si stava parlando della candidatura all’amministrazione dell’ultimo comune della Basilicata. Stiamo parlando delle regionali. Diversa è la questione Martorano dove ritengo ci sia stato un difetto di comunicazione tra la classe dirigente e lo stesso Martorano che evidentemente non ci stava a fare solo un numero ma voleva averela possibilitàdidiscutere anche di quello che avrebbe fatto nel futuro prossimo il Pdl a livello regionale». Quindi risultato deficitario solo per le questioni relative alla candidatura doi vertice? «No. E’ stato commesso l’errore di non impostare una campagna elettorale di programma. Tanto è vero che dopo le amministrative io avevo chiesto la convocazione di una conferenza programmatica proprio per stilare un programma. Riunione però che non si è mai svolta e candidata e solo promessa. Così come ora è necessario fare un’analisi del voto non di una classe dirigente che parla a se stessa ma che ascolti tutti a partire dai tesserati e dai simpatizzanti per capire davvero cosa è accaduto». E le liste come erano? «Competitive senz’altro. La cosa che deve far riflettere in tal senso è il calo delle preferenze di molti candidati rispetto ai precedenti. E’ un dato di fatto. Gli unici che abbiamo aumentato i voti del 2005 siamo io e Michele Napoli anche se non è bastato per me.
Ma questo al di là del risultato personale pone un problema politico: forse c’è stata una composizione della lista che halasciato totalmentesguarniti alcuni territori. Nella Val d’Agri c’è un solo candidato. Nel Lagonegrese uno solo mentre nel Marmo Platano 5, nel Potentino anche molto numerosi. Quindi ci sono stati territori abbandonati e altri molto inflazionati. Il territorio poteva essere coperto meglio». Pdl però che ha perso anche al comune di Matera... «Abbiamo perso anche altre certezze. Melfi non la governiamo più. Matera si sa come è andata. A Tolve abbiamo perso. Non abbiamo vinto quindi nemmeno nelle realtà dove eravamo forti». Ma di chi è la colpa? «Non voglio criticare nessuno. Le responsabilità le hanno tutti. Compreso me stesso ma bisogna avere il coraggio di dire che abbiamo sbagliato. Ora possiamo ripartire ma solo se ammettiamo prima gli erri. E aggiungo alle riflessioni che 5 anni fa tutti gli eletti di Forza Italia hanno preso più voti del primo degli eletti di quest’anno. Qualcosa non ha funzionato mi pare evidente. E’ un fatto numerico che dimostra una dispersione di molti voti tra i candidati». Ma che bisognava fare? «Innanzitutto ora non bisogna nascondersi dietro gli alibi. Anche dare la colpa al voto clientelare è un errore. E’ un alibi permanente che usiamo da anni. Così come dire che a noi mancavano le liste. Faccio notare che i tre primi del Pd hanno preso più voti di tutti noi messi insieme. Su tutto comunque secondo me è mancata la proposta politica». Dopo la sconfitta in Puglia, Fitto si è dimesso. In Basilicata? «Fitto ha avuto una grande dignità politica. Ha preso atto della propria responsabilità nella sconfitta e si è dimesso. In Basilicata evidentemente chi guidail partito nonsi sente responsabile della sconfitta. Evidentemente pensano di aver fatto tutto quello che potevano». Ma così il Pdl quando vince? «Quando si inizierà a fare politica. Io non so se cambiare i vertici possa servire. Ma dico facendo un paragone calcistico che anche l’Inter sembrava imbattibile. Poi la Roma ha cambiato allenatore e ora è prima eppure l’allenatore che c’era prima, Spalletti era molto bravo».
PRC DI BASILICATA
L’analisi di Italo Di Sabato
Acqua bene comune e gli errori di Di Pietro POTENZA - «Nella nuovissima Costituzione della Bolivia di Morales (promulgata nel dicembre 2007 ed approvata con referendum popolare nel gennaio 2009, esempio concreto e particolarmente “virtuoso” di “costituzionalismo sperimentale”) si dichiara solennemente che “ il diritto umano all'acqua è fondamentale e irrinunciabile, imprescrittibile ed essenziale per la vita”. Si proibisce pertanto qualsiasi forma di privatizzazione e la gestione dell'acqua è esclusivamente pubblica o comunitaria». A dirlo è il segretario regional del Prc di Basilicata, Italo Di Sabato, che continua: «L’acqua costituisce un diritto fondamentale per la vita, che appartiene alla sovranità del popolo e spetta allo Stato promuoverne l'utilizzo, l'accesso, la conservazione, il recupero e lagestione integrale dell' “ecosistema vivo acqua ”. Non solo quindi una presa di posizione netta e senza ambiguità a favore del diritto dell'acqua ma molto di più, coerentemente ed organicamente rispetto ad una visione d'insieme tra individuo, comunità, cultura, natura, viventi, diritti e responsabilità che sfocia in un modello di sviluppo in grado di sostentare e promuovere una economia sociale e solidale. E' la filosofia del “buen vivir” su cui si fonda un nuovo paradigma di civiltà che sembra essere oggi tra i principi fondanti dei progetti e delle costituzioni della Bolivia e dell'Ecuador e non solo. Del resto come non ricordare la “guerra dell'acqua” dell'aprile 2000 conclusasi con la vittoria dei movimenti nellacittà diCochabamba in Bolivia che ha
avuto l'enorme merito di ispirare pure in tutto il mondo le lotte per la difesa dell'acqua, costante oggetto di mercificazione da parte del WTO e delle multinazionali del settore? In Italia invece abbiamo Antonio Di Pietro, ex giudice che da tempo si è dato alla politica, e che in un paese e in un parlamento modesto, mediocre e impotente come il nostro dove i dirigenti della cosiddetta opposizione confondono continuamente vittorie per sconfitte, passa pure per un “rivoluzionario”, lider maximo (assieme ad un paio di ex comici) dell'antiberlusconismo. Bene, il nostro indomito Tonino ha presentato con l'Italia dei Valori dei propri quesiti referendari sul'acqua in Cassazione. Peccato che da tempo esiste un Forum italiano dei movimenti per l'acqua ( www.acquabenecomune.org ) e che ha depositato lo scorso 31 marzo i quesiti referendari contro la privatizzazione. L’IdV , nonostante gli incontri in precedenza avvenuti con la coalizione che promuove i tre referendum e pur condividendo i contenuti dei quesiti, promuove autonomamente un proprio referendum sull’acqua , ponendo così la propria iniziativa in aperta competizione con quella comunemente condivisa . Di fatto si dà l'avvio a due distinte campagne referendarie che provocheranno confusione tra i cittadini e frammentazioni, mettendo a repentaglio lo stesso raggiungimento del quorum necessario. Un vero capolavoro la scelta Di Pietro, che è riuscito a rompere il fronte unitario, depotenziando così lo strumento referendario».
ROMANIELLO (SEL) «Neppure scelta di riserva sul nucleare» POTENZA - «L’avvertimento di De Filippo a Berlusconi, che continua ad usare toni trionfalistici sulla sciagurata decisione di ritorno al nucleare, è senza se e senza ma: non siamo disposti nemmeno a fare il “sito di riserva” soprattutto se si continua ad inserire nell’elenco delle centrali Scanzano Jonico, per il simbolo che ha rappresentato nel corso degli anni per l’intero movimento antinucleare italiano». Ad affermarlo è il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel) che aggiunge: «Il Governo vorrebbe ignorare che ogni Regione è l’unica titolare del diritto di decidere sul suo territorio. In realtà, il Governo sa bene che difficilmente otterrà il consenso delle Regioni e cerca di conseguenza di imbrogliare. E’ accaduto infatti che il Governo ha scritto una norma capestro, palesemente incostituzionale, prevedendo che nel caso di disaccordo della Regione interessata ci sia un decreto governativo sostitutivo della mancata intesa». Detto in altri termini, spiega Romaniello, «o la Regione accetta le centrali, oppure il Governo deciderà comunque di farle attraverso questo decreto sostitutivo. Per questo le più recenti dichiarazioni di De Filippo come di altri Governatori - dice - hanno un più forte significato politico. E’ necessario a questo punto che le Regioni decidano rapidamente di fare ricorso alla Corte costituzionale anche contro il decreto legislativo. Per evitare che sopravviva (ormai ha forza di legge) anche ad un giudizio negativo sulla legge 99 del 2009». «E sia chiaro - continua Romaniello - decideranno i cittadini italiani o attraverso il referendum promosso dalle Regioni o attraverso il referendum popolare abrogativo. Infine - conclude l’entusiasmo di Sarkozy conferma che l’attuale governo italiano sta svendendo di fatto il nostro Paese al vicino d’oltralpe».
| «PER affrontare la delicata fase del federalismo fiscale e più in generale delle riforme, la Basilicata, come del resto il Paese, hanno bisogno della spinta riformatrice di Italia dei valori, l’unica in grado di coniugare le riforme con lo sviluppo economico, nuovo lavoro, difesa dello stato sociale». Così Antonio Autilio, assessore uscente e da poco riconfermato consigliere regionale sotto il vessillo di Di Pietro, rilancia sul tema delle riforme, dopo aver partecipato a Roma all’esecutivo nazionale di Idv, presieduto proprio dall’ex ministro. Occasione in cui si è fatto il punto sui risultati elettorali delle regionali di fine marzo. «Il gruppo dirigente nazionale del partito - ha sostenuto Autilio ha unanimemente riconosciuto il buon risultato elettorale della Basilicata, dove, a distanza di cinque anni, il partito ha guadagnato 22.400 voti in più (nel 2005 Idv era al 2,7 per cento con
Vincenzo Ruggiero
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LA VOCE DI UN EX
«Non è più il partito per cui ci siamo spesi» POTENZA - «Che l’Udc lucana non fosse un partito, ma una sigla nelle mani di quattro avventurieri senza ideali e senza progetti, ma solo con una spregiudicata smania di potere, lo si sapeva da tempo». Vincenzo Giuliano, presidente dell’associazione Liberi e forti, ex consigliere provinciale dell’Udc nella scorsa consiliatura del Potentino, ha abbandonato tempo fa il partito di Casini, non nascondendo mai di non approvare l’accordo varato con il centrosinistra. «La cosa grave prosegue oggi in una nota che si inserisce nella querelle nata tra i rappresentanti dell’Udc e quelli dei Circoli liberal di Adornato - è che uomini di provata esperienza e spessore politico, come Casini, Buttiglione e Cesa non se ne siano ancora accorti, o che non abbiano voluto». Giuliano spiega che durante gli «ultimi congressi, provinciale e regionale, celebrati in dispregio delle più elementari regole statutarie,fannoilpaio conrichieste,conricorsi motivati, di annullamento dei congressi e conseguente nomina di un commissario» che, però, non hanno avuto seguito. Ma Giuliano richiama soprattutto «errori di strategie politiche a cominciare dalla scelta solitaria alle ultime elezioni provinciali, senza neanche chiedere l’apporto di almeno quatle fila dell’opposizione. Nonostante tutto, però, oggi non riesce ad essere rieletto pur con l’apporto dei fantomatici circoli Liberal di Basilicata». Se non bastasse, le puntualizzazioni di Ruggiero toccano anche proprio la formazione dei Circoli liberal che «nati come formazioni di un certo spessore anche culturale per sostenere e supportare cause importanti a livello nazionale, in Basilicata diventano soltanto una sigla e sono simili a fantasmi che non si sa dove
LA RIFLESSIONE DI AUTILIO
tro liste centriste dichiarate, per il solo intento di far eleggere consigliere provinciale un segretario provinciale». Il risultato? «Alle europee l’Udc sfiora l’8 per cento, alle provinciali un misero 5. In compenso però, per l’appoggio al ballottaggio, il segretario provinciale diventa anche presidente del consiglio provinciale». Allerecenti regionali,secondo Giuliano, il copione non è stato poi molto diverso. «Abbandono della posizione autonomista e accordo con il centro sinistra, con la promessa di un assessorato al suo segretario regionale, rinnegando non solo una politica di quindici anni di opposizione al sistema di centro sinistra lucano, ma anche mettendo in controtendenza l’orientamento di un partito che nel mezzogiorno si è schierato con il centrodestra o al massimo da solo, come in Puglia». Ancora una volta il commento non è “addolcito”. «L’Udc da tre consiglieri regionali passa a due non avendo raggiunto neanche la percentuale dell’8 per cento conquistato alle passate elezioni regionali quando il partito era retto addirittura da un commissario esterno». Se è «questo il partito nuovo che Casini vuol costruire, non è ciò per cui ci siamo spesi in passato e su cui si giustificava un distinguo. Penso che oggi farebbe meglio a lavorare per un Ppe italiano».
stanno e, soprattutto, chi sono o da chi sono formati. Ogni tanto entrano a far parte di qualche schieramento o di qualche movimento, ma non riescono mai ad esprimere, sempre in terra di Basilicata, un loro rappresentante istituzionale. Neanche al comune di Potenza dove pure si erano annunciati come il deus ex machina». Quasi fossero «formazioni virtuali al di fuori di ogni concretezza che diffondono anche notizie false e tendenziose come quella di attribuir-
voti del Pd, specie in Val d’Agri con punte tra il 30 e il 35 per cento». Questo «è il risultato - ha sottolineato Autilio - di un forte impegno dei candidati, degli amministratori provinciali e locali, di dirigenti e dei volontari che rappresentano la vera anima del partito e di una proposta politica che i lucani dimostrano di condividere perchè abbiamo una marcia in più del Pd e siamo in sintonia con la società civile. Un risultato - ha aggiunto - che viene da lontano perché parte dal 2005: per cinque anni, nei primi due anni e mezzo da consigliere regionale e negli ultimi due anni e mezzo da assessore alla Formazione - racconta sono stato l’unico rappresentante istituzionale regionale di Idv
mila caricadi consigliereprovinciale senza aver neanche cognizione del fatto che sono l’unico candidato presidente ad essermi dimesso da questa carica per fare spazio ad altri del mio partito e, nella fattispecie, ad una donna nel pieno rispetto delle pari opportunità». Le cariche istituzionali rivestite, Ruggiero, spiega di «averlo conquistato duramente ed autenticamente» a dispetto delle critiche («illazioni») ricevute che, per questo, giudica «diffamanti».
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«Idv, responsabili e radicati» 9.500 voti; alle regioniali 2010 è a quota 31.900 e sfiora il 10 per cento)». Così, «Idv è diventata la seconda forza del centrosinistra e la terza tra tutti i partiti in regione, ha migliorato il risultato delle provinciali di meno di un anno fa: in provincia di Potenza siamo passati dai 17.227 voti (7,9 per cento) delle provinciali 2009 ai 18.770 voti (8,7 per cento) delle regionali. E sono certo che in provincia di Potenza, sulla scia del migliore risultato registrato nel Materano, si poteva fare di più. Il partito - ha affermato Autilio - dimostra di essere ben radicato su tutto il territorio regionale e nelle due città (a Potenza è al 7,8 per cento e a Matera al 13,3); in tanti comuni Idv raccoglie gli stessi
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(unico assessore regionale in Italia), sobbarcandomi anche il peso di una presenza politica e di governo sull’intero territorio. Il risultato ha pertanto - ha continuato Autilio - anche un significato tutto interno al partito perché ci carica di grande responsabilità nei confronti degli elettori come dei cittadini tutti». Per questo, «il gruppo dirigente, gli eletti in consiglio regionale, quanti non sono stati eletti, i consiglieri presenti nei due consigli provinciali e in tante giunte e consigli comunali sono chiamati ad uno sforzo per tradurre i copiosi consensi ottenuti in una strategia che pone al primo posto la continuità della missione di servizio che ci siamo dati e individui per ciascun eletto un suo ruolo specifico
della stessa missione». La conclusione è che «per il partito si deve avviare una nuova entusiasmante fase che è determinante per realizzare le condizioni di benessere sociale delle nostre comunità locali. Ci sono compiti nuovi che si aprono adesso per Idv che da “partitino” è cresciuto e necessita di un più forte processo di ampliamento di partecipazione democratica alla vita di partito, completando il processo di federalismo e di autonomia regionale. Il partito ha dunque bisogno - ha concluso Autilio - di regole certe per la gestione e per la selezione della sua classe dirigente e, cosa che sinora non è avvenuta, di una maggiore attenzione a quanti, non da oggi, non hanno risparmiato energie ed impegno, come ad esempio i non eletti alle provinciali 2008 e regionali ultime, per la crescita dei consensi, un’attenzione da tradurre in riconoscimenti di responsabilità politico-istituzionali».
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di SALVATORE SANTORO
Antonio Tisci (Pdl) durante la scorsa consiliatura fu tra i combattivi consiglieri dell’opposizione che “occuparono” l’aula regionale durante una delle crisi del governo De Filippo
POTENZA - Pochi giorni dopo, la querelle Udc non si placa. Questa volta è Vincenzo Ruggiero, neo riconfermato consigliere in Regione per il partito di Casini, a rispondere esplicitamente alle sollecitazioni mosse, alcuni giorni fa, dai Circoli Liberal di Adornato (che facevano notare il proprio ruolo nel conseguimento del risultato ottenuto dal partito centrista). Sul botta e risposta non ci sono commenti ufficiali da parte del segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi. Ma non devono certamente essergli piaciute le dichiarazione dei Circoli liberal guidati da Gianluigi Laguardia. Mancusi guarda a quello che sarà in consiglio regionale e nella giunta in via Anzio. E’ stato eletto agevolmente a differenza di Gaetano Fierro che non ce l’ha fatta invece a riconfermarsi in consiglio regionale. E’ a quella demarcazione dei Circoli, sull’apporto consegnato al partito (con cui indirettamente si richiama anche una richiesta di valorizzazione del non riconfermato Fierro) che, ieri, Ruggiero, dunque ha replicato duramente. Le sue «precisazioni» partono dalla constatazione che «l’unica autentica novità della recentissima campagna elettorale regionale in casa Udc si chiama Rocco Orofino. Quest’ultimo ha, infatti (pur senza essere stato eletto, ndr), conseguito in provincia di Potenza - ricorda Ruggiero - praticamente lo stesso risultato del candidato Gaetano Fierro, pur non avendo la sua esperienza politica, né i suoi trascorsi di amministratore. Fierro, infatti, dopo essere stato per molti anni il famoso sindaco del capoluogo di Regione è finalmente approdato in consiglio regionale ricoprendo anche incarichi di notevole rilievo. Nella passata legislatura, dopo essere stato eletto come componente del listino regionale in quota Udeur, è stato vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agricoltura contribuendo così a dare il suo apporto politico allo schieramento del centrosinistra». Poi prosegue nel ricordare il percorso politico dell’ex sindaco di Potenza: «Dopo alcuni cambi di casacca - non lesina appunti - è entrato nel gruppo regionale Udc passando, così, al centrodestra ed alimentando
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Martedì 13 aprile 2010
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Martedì 13 aprile 2010
«L’accordo con l’opposizione non è indispensabile»
Politica e ballottaggi
Riforme, dopo lo scontro Fini apre sul sistema elettorale
I risultati delle comunali confermano i dati delle regionali di 14 giorni fa
di FEDERICO GARIMBERTI
Soffia il vento del centrodestra Il centrosinistra. sconfitto a Mantova e Vibo Valentia dove governava, strappa Matera e tiene Macerata di LOREDANA COLACE
centrosinistra cinque. «L'esito dei ballottaggi – ha commentato Alessandra Mussolini – conferma il nuovo corso che si è aperto in Campania. Dopo l’esaltante vittoria di Stefano Caldoro si conferma l’onda lunga della vittoria dei candidati del centro destra». Emblematico in Calabria il risultato ottenuto dal centrodestra a San Giovanni in Fiore dove la sinistra governava da 60 anni, considerata la Bologna del sud. Per il vice ministro Vegas «una splendida notizia», mentre per il neo presidente della regione, Giuseppe Scopelliti: «Il centrodestra conferma un radicamento territoriale che lascia presagire un’onda lunga del consenso registrato alle elezioni regionali». Per Denis Verdini coordinatore del Pdl «anche questi ballottaggi si sono conclusi con un successo straordinario per il Popolo della Libertà, che ha conquistato ulteriori 2 comuni capoluogo e 15 comuni superiori ai 15mila abitanti». Questi risultati,secondo il ministro Carfagna, dimostrano infine che «gli italiani preferiscono i fatti del governo alle parole dell’opposizione, una linea politica chiara alla confusione». Da registrare i casi di consigli comunali con una maggioranza diversa dal colore del sindaco eletto, come per esempio a Lamezia Terme dove la vittoria va a Giannetto Speranza del centrosinistra che sconfigge la candidata del centrodestra Ida D’Ippolito (65,38% a 34,61%).
Bruciano le sconfitte in alcune roccaforti, ma Bersani dice: «È un pareggio»
Pd, l’idea di Prodi non convince di CRISTINA FERRULLI ROMA – Comincia in salita la settimana per il Pd, turbato più che dalla rotta iperfederalista dell’ex premier Romano Prodi dalla perdita dell’ultima roccaforte rossa in Lombardia, Mantova, e di Pomigliano d’Arco, luogo simbolo per quello che Pier Luigi Bersani vorrebbe come il partito del lavoro. Ma il segretario del Pd non si scoraggia e considera l'esito del voto comunale come un «pareggio» con Matera, strappata al centrodestra, e Macerata. «Ora dobbiamo accelerare», è la linea di Bersani che domani riunisce i segretari regionali per uno sprint sul radicamento. In un momento di tensioni interne, che vivranno un nuovo round sabato in direzione, stupisce che i critici interni non prendano al balzo le critiche del Professore per attaccare il vertice. Ed, invece, se Bersani accoglie con toni diplomatici la sferzata dell’ex premier,
big di Area Democratica non risparmiano bordate. Come, ad esempio, Beppe Fioroni che stronca il «modello Lega di sinistra» disegnato da Prodi che forse fa questa proposta spinto «dal rimpianto e dal rancore, che insieme hanno effetti devastanti». I 20 segretari regionali, «incoronati» da Prodi come i possibili veri leader del Pd federalista, si dividono tra gli entusiasti, come il segretario dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e chi, pur chiedendo più spazio ai territori, non condivide l’idea di un partito senza un vero leader nazionale. «E' certo tempo – afferma il segretario campano Enzo Amendola - di approdare a uno statuto federale più moderno ma mi lascia un pò perplesso il fatto che siano venti persone a decidere la guida del partito». Ma soprattutto, è il rilievo di big locali come di esponenti nazionali, più che di organismi e di leader «sarebbe opportuno –osserva il segretario pugliese Sergio Blasi – parla-
re di più dei problemi reali del Paese, proponendo idee e soluzioni». Un partito federale ma non di campanili è il progetto al quale lavora Bersani che venerdì scorso ha incontrato, a Parma, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e, a quanto si apprende, i due si dovrebbero rivedere nei prossimi giorni a Roma. Dopo le tensioni congressuali, i rapporti tra i due sarebbero migliorati ed il leader democratico vorrebbe coinvolgere il sindaco di Torino, federalista della prima ora, in un ruolo nazionale. Ed è proprio per capire come accentuare la presenza del Pd che, prima dei big nazionali, domani mattina Bersani riunisce i segretari regionali. «Non è vero che non si voterà più per tre anni, l’anno prossimo si vota in città come Milano, Napoli, Bologna ed è lì che si misurerà la capacità del Pd di essere un partito popolare», è l’orizzonte al quale Bersani guarda per misurare la sua leadership e per spronare a costruire.
Nicola Sodano (Lega NordPdl), in corso Garibaldi a Mantova. Da ieri è il nuovo sindaco di Mantova
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GIUSTIZIA
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Intercettazioni riparte il confronto di ANNA LAURA BUSSA ROMA – Riparte il confronto tra le forze politiche sul ddl intercettazioni. «Ma il clima non è dei migliori», avverte il presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli, «e non induce all’ottimismo». «Domani ci rivedremo – spiega il senatore del Pdl – prima in una riunione dell’ufficio di presidenza della commissione e poi per votare gli emendamenti. E in questa sede chiederemo all’opposizione di raggiungere un’intesa sulle modifiche da apportare al testo. L’auspicio era di farle insieme per arrivare ad un esame celere del ddl anche in terza lettura, cioè quando dovrà tornare alla Camera». «Ma non credo che ci siano le condizioni per arrivare a questo confronto – prosegue – perchè l'opposizione, contro questo provvedimento, ha avviato una vera guerra di religione e difficilmente accetterà di fare qualche passo indietro». Per il centrodestra, infatti, conferma Berselli, il principio della 'soggettivizzazione' non si discute. Mentre di questo il centrosinistra non vuol sentir parlare. «Secondo noi – avverte - perchè si possano autorizzare le intercettazioni ci dovranno essere indizi di 'colpevolezza' e non di 'reato', a prescindere dal fatto che questi siano 'evidenti' o 'gravi'». «Potremmo anche rinunciare all’aggettivo 'evidenti', non è certo quello il problema – sottolinea – ma dal concetto della 'colpevolezza', anzichè del 'reato', non si recede». Altrettanto ferma però è l’opposizione. Come confer-
ma il presidente dei senatori dell’Udc Giampiero D’Alia: «Noi - afferma – vorremmo che sul punto restasse in vigore la legge attuale che prevede i 'gravi indizi di reato'». «Se io ho già degli indizi che quella determinata persona sia colpevole (perchè con gli 'evidenti indizi di colpevolezza' in teoria si potrebbe già arrestare) che bisogno c'è di intercettarla?» chiede il senatore centrista. Ma anche sulla scelta dell’aggettivo non è che tutto sia così pacifico. Il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ipotizza infatti, su 'L'Unità', che quando Berlusconi a Parma si era lamentato del fatto che i tecnici del Quirinale gli controllavano «addirittura gli aggettivi», si riferisse proprio all’aggettivo da utilizzare per il disegno di legge intercettazioni. In più, il termine 'evidenti' piace poco anche ai senatori finiani Mario Baldassarre ed Enrico Musso che, per eliminarlo, hanno presentato uno dei loro cinque emendamenti al disegno di legge. È molto probabile che delle modifiche verranno fatte, ma «potremmo anche farle da soli se il centrosinistra non ci starà», anticipa Berselli. In realtà è anche all’interno della maggioranza che si deve fare ancora chiarezza. «Prima dobbiamo riuscire a metterci d’accordo tra noi – spiega un 'tecnico' del centrodestra – e solo dopo potremmo avanzare proposte concrete all’opposizione». Così è quasi certo, assicura, che se modifiche dovranno essere, queste saranno in Aula, «non certo in commissione».
Difficile accordo sugli aggettivi “evidenti” e “gravi”
IL CASO Capezzone su Napolitano: «Lo stimiamo, l’ammiriamo, l’apprezziamo» ROMA – «Sono noti a tutti la stima, l'ammirazione e l’apprezzamento del Governo e della maggioranza nei confronti del Capo dello Stato, a cui tutti dobbiamo essere grati per l’equilibrio e la ragionevolezza con cui svolge il suo alto incarico». Parla il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. «Da questo punto di vista, la sinistra, e in particolare il Pd, farebbero bene a non inseguire polemiche giornalistiche inconsistenti e maliziose. Il Pd, piuttosto - esorta il portavoce nazionale del Popolo della libertà, Daniele Capezzone, anziché cercare scuse o alibi, dovrebbe separare il suo percorso da quello dei soliti estremisti, rendendosi disponibile ad un confronto serio sulle riforme, nell’interesse del Paese. Le riforme – assicura il presidente dei senatori del Popolo della libertà, Maurizio Gasparri – si faranno: sia quelle istituzionali, sia quelle economiche, sia quelle della giustizia. Se il Partito democratico e il resto dell’opposizione continuassero ad autoescludersi dalla discussione, sarebbe l’opposizione a perdere un’occasione».
Impedimenti da valutare di volta in volta
Tace il fronte berlusconiano Pd e Udc cauti
Il centrodestra spiazzato torna all’attacco
Inchiesta Mediaset Il Pdl contro i giudici il pm: «Andiamo avanti» «Intenzionalità politica» di STEFANO ROTTIGNI
di GIOVANNI INNAMORATI
MILANO – Una legge, quella sul legittimo impedimento, che, per quanto in parte incostituzionale, «ha fatto tanto rumore per nulla»; così che il pm Fabio De Pasquale auspica che sia lo stesso Tribunale di Milano a giudicare di volta in volta se Silvio Berlusconi sia in una condizione di «impossibilità assoluta a comparire», senza dover ricorrere direttamente alla Consulta perchè valuti la rispondenza del provvedimento alla Costituzione. L’eccezione di costituzionalità sulla base dell’articolo 101 della Carta costituzionale («il giudice è soggetto soltanto alla legge») e 138 (revisione delle norme costituzionali) è infatti stata sollecitata dal pm solo in via subordinata nel processoper idirittitelevisivi di Mediaset, perchè la Procura di Milano chiede anzitutto che sia fissato un calendario concordato tra le parti, «con udienze anche sabato e domenica», se necessario, e che «l'impossibilità assoluta» alla base del legittimo impedimento sia valutata ogni volta. Non basta una documentazione come quella che hanno depositato gli avvocati di Berlusconi in cui la segreteria generale della Presidenza del Consiglio elenca «a titolo esemplificativo» una nume-
ROMA – L'esito dell’udienza del processo per i diritti Mediaset spiazza il Pdl, che riteneva che la legge sul legittimo impedimento assicurasse una certa tranquillità al premier Berlusconi. Così non è stato per l’interpretazione della legge fatta dal Pm Fabio De Pasquale (è incostituzionale, dice preannunciando ricorso alla Consulta) e respinta dagli avvocati-parlamentari Niccolò Ghedini e Piero Longo. In attesache il19aprile sichiarisca se ci sarà o meno ricorso alla Corte costituzionale, il Pdl attacca la procura di Milano, riflettendo quello che è il pensiero del presidente del Consiglio sull'argomento, accusandola di fare politica con un pregiudizio verso Berlusconi. «Sempre la solita storia», ha detto il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, appena è arrivata la notizia da Milano. «La Procura di Milano non si smentisce mai», ha aggiunto. «L'atteggiamento di certi magistrati in questi giorni – ha commentato il ministro Sandro Bondi – dimostra chiaramente quali siano gli ambienti e gli artefici che violano sistematicamente le prerogative e l’indipendenza del potere politico e democratico». Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha ironizzato sulla richiesta della Pro-
Fabio De Pasquale, il pubblico ministero che sostiene l’accusa
rosa seriedi impegniinternazionali che si aggiungono a quelli connessi algoverno del Paese, come le riunioni del Consiglio dei ministri e dei comitati interministeriali: vertici bilaterali con Germania, Turchia, Egitto, Vertici G8 e G20, incontri con i Primi Ministrilibanese ebulgaro econ l’Emiro del Kuwait e celebrazioni a Mosca della fine della II guerra. Un «impedimento continuativo» che rende possibile la presenza in aula del premier non prima del 21 e del 28 luglio, da qui la richiesta di un rinvio. Per il pm, però, se il giudice dovesse rinviare in presenza della sola attestazione si verrebbe a creare un
«blocco della giurisdizione» e lo stesso giudice non avrebbe più alcuna discrezionalità: da «bocca della giustizia»a certificatore di documenti «provenienti da un funzionario». La legge promulgata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per De Pasquale, «disciplina e ampia le forme del legittimo impedimento, ma non dice nulla sulla impossibilità assoluta a comparire, e queste sono due cose diverse». Daqui l'invito a fissareun calendario,oppure di trasmettere gli atti alla Consulta per valutare la costituzionalità della legge 7 aprile 2010 sul legittimo impedimento.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera
cura di prevedere udienze anche di sabato, qualora il presidente del Consiglio fosse esente da impegni istituzionali: «Meraviglia che i magistrati di Milano non abbiano chiesto un’udienza notturna e di domenica». Insomma «lo zelo» del Pm, ha aggiunto Gasparri, dimostra chiaramente «un particolare accanimento contro il presidente del Consiglio». È Stefania Craxi a dar voce allo stupore del Pdl per la mossa del Pm: «Le notizie che giungono dalla Procura di Milano aprono un dilemma: ridere o piangere di fronte alla creatività ed alla voglia di protagonismo di uomini abituati
a non rendere mai conto del proprio operato?». Craxi non ha dubbi che De Pasquale «si arrampica sugli specchi» e «cerca cavilli», e che le sue iniziative hanno solo lo scopo di fargli «assumere la leadership del partito dei magistrati politicizzati, rigorosamente antiberlusconiano e giustizialista». «Una intenzionalità politica» viene attribuita al Pm anche dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che aggiunge: «C'è una contrapposizione nei confronti del Presidente del Consiglio e, sottotraccia, anche nei confronti delle massime cariche istituzionali del Paese».
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ROMA – C'e chi parla di onda lunga del risultato del 28 e 29 marzo, altri – come i ministri Calderoli e Carfagna – di risultato clamoroso per la maggioranza di governo e per la Lega. I ballottaggi in 41 comuni, di cui 4 capoluoghi di provincia, che, come al primo turno hanno visto un calo delle affluenze di oltre 15 punti, si sono chiusi con un risultato favorevole per il centro destra. Clamorosi i casi di Mantova in Lombardia, dal dopo guerra feudo indiscusso del centro sinistra, ora passata al centro destra, e di Comacchio, in Emilia, dove è stato eletto sindaco, dopo 60 anni di governo di centrosinistra, Paolo Carli, sostenuto da Pdl e Lega. Negli altri tre capoluoghi - Macerata, Matera e Vibo Valentia – su cui era puntata l'attenzione il risultato bilancia un pò il quadro complessivo: Matera che era governata dal centro destra passa al centro sinistra; Macerata resta al centro sinistra, mentre Vibo Valentia che era in mano al centro sinistra passa al centro destra. Commentando il risultato di Mantova Roberto Formigoni ha detto: «Cara e bella Mantova, bentornata in Lombardia». Nel resto dei comuni – complessivamente 36 escludendo Roseto Valfortore un comune in Puglia con meno di 15 mila abitanti dove si è andati al ballottaggio solo perchè nel primo turno i due candidati erano arrivati pari, e dove il sindaco è stato eletto con soli 9 voti di scarto – il centro
destra conquista la maggior parte delle amministrazioni (circa una ventina) contro il centro sinistra che se ne aggiudica una decina. Non mancano i casi particolari: dopo Montenero di Bisaccia, la sua città natale, Antonio Di Pietro perde anche Termoli, il centro più importante del Basso Molise, l’area dove il leader Idv è cresciuto e ha studiato: al ballottaggio ha vinto il candidato del centrodestra, Basso Di Brino, che ha sconfitto il candidato sostenuto dall’Idv, Filippo Monaco. La città passa al centrodestra dopo essere stata amministrata negli ultimi anni proprio da un sindaco dipietrista, Vincenzo Greco. In Lombardia, dove il risultato è di 5 a 3 per il centro destra, va evidenziato il caso di Vigevano in provincia di Pavia, dove il candidato della Lega, Andrea Sala, che sfidava quello del Pdl, ha vinto con il 72,8% dei voti. «La Lega Nord –è il commento di Calderoli –conquista anche il comune di Vigevano da sola, contro tutto e tutti». Alla Lega va anche Parabiago in provincia di Milano. In Piemonte Valenza, dopo mezzo secolo, ha un sindaco di centrodestra l’imprenditore Sergio Cassano. Una svolta, per la città dell’oro, che fino ad ora si era colorata d’azzurro solo per le elezioni politiche. Il Pdl conquista anche Pomigliano d’Arco, comune amministrato dalla sinistra dal 1993: nel primo turno il centro destra aveva già conquistato Castellamare di Stabia. In Campania così sono 8 i comuni a guida centrodestra, di questi 4 sottratti all’avversario, il
ROMA–Dopo lo scontro con Silvio Berlusconi sul sistema elettorale, Gianfranco Fini apre alla possibilità di discutere di un «modello italiano» per la riforma istituzionale. Sul fronte del dialogo – mentre non si placano le polemiche fra maggioranza e opposizione, con il pd che accusa il capo del governo di non rispettare l’autonomia del Capo dello Stato – il presidente della Camera ribadisce che modifiche costituzionali sono possibili anche senza l'opposizione, ma precisa che un’intesa è meglio per evitare la spada di Damocle del referendum. Posizione, quest’ultima, condivisa dal presidente del Senato, Renato Schifani. Forse per liberarsi dalla tenaglia dell’alleanza fra Cavaliere e Lega, Fini torna a parlare di forma di governo e lancia l’ipotesi di una 'terza via'. «Non so se il modello francese sia il migliore: potremmo anche dar vita ad un sistema tutto italiano», spiega nel corso di una visita ad un liceo romano. In sostanza, come spiegano dal suo staff, la terza carica dello Stato, pur continuando a preferire il modello d’Oltralpe nella sua intergrità (doppio turno compreso), si dice disponibile al confronto su una 'ricetta ad hoc' per l'Italia. Ipotesi avanzata anche dal Cavaliere, che propone un mix di un sistema francese in salsa italiana: semipresidenzialismo e turno unico. Fini parla anche di dialogo: «E' opportuno, ma non indispensabile che una riforma così importante come quella del sistema italiano sia condivisa», dice il presidente di Montecitorio, sottolineando che non si potrebbe urlare «vergogna» se il governo decidesse di modificare la carta costituzionale a maggioranza. Certo, il leader di An continua a mettere i guardia sui rischi insiti nel referendum (obbligatorio senza un’intesa con l’opposizione) e per questo sottolinea come di debba «cercare fino all’ultimo di coinvolgere una maggioranza quanto più vasta» possibile. Ma è un passaggio che rischia di rimanere in ombra rispetto a quello sul fatto che un’intesa non sia «indispensabile». Soprattutto dopo che sul tema interviene Schifani, che sottolinea come «le larghe maggioranze siano sempre quelle più auspicabili, perchè evitano il referendum». Ma a guardare i segnali provenienti dall’op-
posizione, lo spiraglio per il dialogo appare sempre più sottile. Berlusconi vuole un «potere senza controlli ed equilibri», attacca il capogruppo dei senatori del Pd Anna Finocchiaro» e in queste condizioni «è difficile pensare ad un confronto». Totale chiusura da parte dell’Idv: «Soltanto gli stolti possono pensare di affidare le riforme a Berlusconi che ogni giorno umilia il presidente della Repubblica», attacca il leader Antonio Di Pietro. Più cauto l’Udc. «Confermiamo la nostra disponiibilità al confronto», spiega il segretario Lorenzo Cesa, che però chiede il massimo «rispetto delle istituzioni». Ed anche il finiano Italo Bocchino, batte sullo stesso tasto, invitando il centrodestra a «evitare scontri istituzionali». Il fronte berlusconiano tace. L’intento è di evitare polemiche con il Colle. Del resto, lo stesso premier – ai più stretti collaboratori – prima di partire da Washington ha ripetuto che non era sua intenzione creare attriti con Giorgio Napolitano, spiegando che quel passaggio del suo intervento, così poco gradito al Colle, era solo un refrain della campagna elettorale per spiegare i pochi poteri del governo. Intanto Anna Finocchiaro insiste. «La vera volontà del governo e di Berlusconi sulle riforme è quella di rafforzare il potere del premier. E conservare una legge elettorale per cui gli eletti sono soltanto alle dipendenze di chi li ha messi in lista. Il che, di conseguenza, significa un indebolimento serissimo del ruolo del Parlamento. Con parlamentari nominati le Camere hanno troppe difficoltà ad essere libere e autonome, e finiscono per essere il luogo di scorreria di un uso eversivo della maggioranza. E così perde il suo carattere, che è quello di essere il cuore di un sistema democratico come il nostro». «E' chiaro - ha sottolineato il presidente del gruppo Pd al Senato - che noi non saremo disponibili a discutere un rafforzamento dei poteri del governo se non si modificherà anche la legge elettorale. Si può parlare di tutte le riforme costituzionali che si vuole ma fino a quando il Parlamento sarà popolato da persone nominate dai segretari di partito non potrà avere ruolo autonomo e indipendente».
18 Primo piano
Martedì 13 aprile 2010
Primo piano 19
Martedì 13 aprile 2010
Vulpio: «Da Colombo mai un appello per il caso Claps»
Il giallo di Potenza
POTENZA - «Colombo chiede scusa per la cocaina, ma non ha mai deciso di fare un appello per un caso come quello di Elisa». Lohadettoieripomeriggio durantelatrasmissioneRai“La vita in diretta”, condotta da Lamberto Sposini, il giornalista del Corriere della Sera Carlo Vulpio. Vulpio ha poi aggiunto: «Non mi risulta che neanche dalla maggioranza bulgara che governa la Basilicata sia mai arrivato un annuncio di questo tipo». E ha concluso parlando della richiesta di alcuni cittadini di sconsacrare la chiesa della Trinità.
Il professor Introna, consulente della procura deposita la perizia
Accertate le cause della morte di Elisa Claps
Domani a Salerno le prove tecniche sulle tracce di dna repertate dalla scientifica
di FABIO AMENDOLARA Al centro Elisa Claps Qui a sinistra il professor Introna
Gildo, fratello di Elisa, esprime un pò di delusione: «La perizia è stata secretata, noi contavamo di poterne essere in possesso oggi per celebrare il funerale entro questa settimana. Questo è importante soprattutto per mia madre che sta aspettando da 17 anni». Secondo Gildo «gli investigatori voglio-
no aspettare gli ulteriori accertamenti di mercoledì prossimo». Ecco il perché della secretazione. Dice Gildo: «Capisco l’esigenza di mantenere riservata la consulenza. E dopo tutto questo tempo è necessario innanzitutto che gli accertamenti siano fratti per il meglio, in modo che non si sbagli più.
Ovviamente noi speriamo che almeno il filone di indagini sull’esame autoptico venga chiuso definitivamente il prima possibile». Poi parla dei funerali: «Adesso la speranza è che i funerali possano celebrarsi la settimana prossima». Poi Gildo Claps, in una dichiarazione rilasciata all’agen-
zia Ansa, si scaglia contro Danilo Restivo, unico indagato per omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere: «Sulla posizione di Restivo voglio dire ancora una volta che sono 17 anni che ne chiediamo l’arresto. Sussistono tutte le esigenze cautelari per arrestarlo».
L’avvocato di Restivo, un paio di settimane fa, ha detto che il suo cliente è tranquillo. E che non è mai stato in quel sottotetto. E’ anche disponibile alla prova del dna. I magistrati di Salerno, però, questo particolare non l’hanno ancora valutato. f.amendolara@luedi.it
Libonati (Dec): «Barbari silenzi» POTENZA - «La vicenda del ritrovamento del cadavere di Elisa Claps, dopo diciassette anni dalla sua scomparsa, ha aperto inevitabilmente una falla nell’opinione pubblica rispetto ai tanti silenzi che ci sono stati per un tempo così lungo. Una vicenda che, allo stato attuale, finisce per gettare discredito su chi ha operato in passato alla ricerca della verità, ma anche, e forse soprattutto, su un contesto religioso che avrebbe omesso di fare chiarezza per aiutare a risolvere una vicenda protrattasi per anni». A sostenerlo è il capogruppo dei Democratici e Cattolici della Provincia di Potenza, Vincenzo Libonati secondo cui «l’ora della verità è prossima e da essa dovranno scaturire inevitabili prese di posizione chiare e ben delineate ad ogni livello. Se dalle risultanze autoptiche emergesse con chiarezza la violenza sessuale fin’ora solo ipotizzata, la certezza della morte causata da strangolamento o strozzamento e la circostanza che quel corpo sia stato ritrovato mesi prima della scoperta ufficiale - aggiunge Libonati - bisognerebbe attribuire le responsabilità non solo del gesto efferato commesso dall’assassino, ma anche delle tan-
te persone che sapevano e che per anni hanno violato la memoria della stessa Elisa Claps con barbari silenzi dettati da ipotetiche norme ecclesiastiche legate ai segreti confessionali che comunque in tal caso non sussisterebbero». Per il capogruppo DeC, «è inspiegabile l’atteggiamento di chi, pur avendo saputo dell’esistenza di quel corpo nel sottotetto della chiesa ha preferito tacere più che denunciare. Che quello sia stato il cadavere della studentessa potentina o di un’altra persona o peggio ancora che potesse essersi trattato dei resti di un rituale macabro, non fa nessuna differenza e c’era l’obbligo di rivolgersi alle autorità competenti per risolvere il caso». Si è discusso e si discute ancora oramai da un mese sull’eventuale possibilità di sconsacrare la chiesa. «L’argomento- aggiunge Libonati- non va portato per le lunghe, ma bisogna appellarsi semplicemente ai dettami del Codice di Diritto Canonico» secondo cui ‘nel luogo sacro è vietata qualunque cosa sia aliena dalla santità del luogo (Can. 1210). I luoghi sacri sono profanati se in essi si compiono con scandalo azioni gravemente ingiuriose, che a
giudizio dell'Ordinario del luogo sono tanto gravi e contrarie alla santità del luogo da non essere più lecito esercitare in essi il culto finché l’ingiuria non venga riparata con il rito penitenziale, a norma dei libri liturgici. (Can. 1211) L’omicidio di una giovane donna, l’eventuale violenza sessuale commessa nei suoi confronti ed il fatto che ciò potrebbe essere avvenuto nei locali della Parrocchia della SS.Trinità- sostiene il capogruppo- «presuppongono la necessità di provvedere ad un atto forte in considerazione del fatto che è stata in toto violata la santità di quel luogo di culto». Considerato che da tempo la Chiesa vive situazioni di scandalo che ne pregiudicano la morale, «un iniziale atto riparatore- conclude Libonati-potrebbe venire dallo stesso Vescovo della Diocesi di Potenza a cui, sempre secondo il diritto canonico, spetterebbe una decisione in merito. Vanno fatte quindi le dovute valutazioni, eventualmente assieme al Consiglio presbiteriale e al Collegio dei consultori, ed evitare che Elisa Claps venga uccisa una seconda volta da chi le nega giustizia per il suo sacrificio».
Qui sopra il palazzo di giustizia di Salerno A sinistra la polizia scientifica
L’INTERVENTO di ANTONIO GALIZIA E’ sconcertante usare il termine “omertà” in un delitto efferato commesso nei confronti di un’angelica fanciulla che tutti dolorosamente ricordiamo per la sua fine e le sofferenze della famiglia e il turpe nascondiglio scoperto dopo 17 anni in un luogo sacro che fa tremare dipaura e dipatimento coloro che non sono stati i protagonisti dell’efferato delitto, ma gli artefici del nascondiglio del cadavere nel sottotetto della SS Trinità, adattato a una orribile sepoltura. La città di Potenza e non solo ha sofferto e soffre l’immane tragedia per così miserando ritrovamento che è causa di un nuovo orrendo dolore che si aggiunge a quello che ha prostrato la famiglia di Elisa dalla scomparsa dal 13 settembre 93. I commenti e le soluzioni le conosciamo e sono variegati dal colore della morte e da quello dell’amarezza. Conosciamo tutti quanto è stato dettoe suppostoe ciapparteremmo in un angolo di strada deserta per evitare contrasti e dispiaceri. Si è parlato di omertà protervia per occultare tutto alla famiglia, ai cittadini, alle autorità civili e senza forse anche religiose che in questi giorni tribolano per essere entrati nella considerazione di soggetti omertosi propositati a nascondere il misfat-
Omertà di parata
to all’occhio e ai sentimenti delle persone probe ed oneste che hanno sofferto il lutto della famiglia e della città. La parola omertà è uscita forse da più voci per dire di quelle cose fatte par nascondere e occultare le persone sospette nell’implicazione nel sacrilego delitto. Il sindacodellacittà diPotenzaha tentato di riparare a quei sospetti putridi di occultamento e nella sua onestà ha voluto salvare la città o meglio i cittadini probi, da quel sospetto che rimane, però, legato a quella cupola che copre la cittadina ed è solcata dalla via egregia della città la
via Pretoria che già nel nome parla di importanza, di potere e della sua proprietà autoritaria. Egli ha detto che la città non è omertosa e questo sostantivo sta ad indicare la schiettezza e la sincerità della brava gente, i cittadini normali, quelli che ascoltano e soffrono e che non sono appunto, omertosi ma restano appartati per non parlare o dire sommessamente quello che pensano. L’omertà sta in alto fra quelli responsabili di disfattismo e autoritarismo, in primo luogo la famiglia dell’indagato e poi le autorità civili e religiose che hanno collaborato all’occul-
tamento. Conosco la città di Potenza dagli anni 50, quando frequentavo il liceo classico e su di me sentivo davvero come una cupola che faceva stagno sul capo per certi cittadini che portavano nel loro orgoglio il senso della superiorità e del dominio. Questi concetti nati spontaneamente sulla mia coscienza di giovane studente si completanoora nell’austera visione di un adulto esperto della vita. Condivido il sindaco Vito Santarsiero nel concetto che la città non è omertosa, ma questo aggettivo senza esitare, va attribuito alla parte
semplice del popolo lucano, quello, ripeto,dedito all’onestà, al lavoro e alla famiglia e resta riverente alla buona società e alle buone istituzioni. Non così, penso di quella cupola, di cui sopra, e di coloro che ne fanno parte. Mi riesce difficile e raccapricciante pensare alle responsabilità delle persone religiose e all’insistenza di coinvolgimento del Vescovo in diretta. Mi viene da rabbrividire e da rifiutare ogni tragico pensiero. Si dicono tante cose e si parla con insistenza di tante mancanze risolutive in senso contrario e quell’occultarle costituisce la grave
omertà che circola vox populi tra le famiglie consapevoli e le autorità e i cittadini semplici e inermi che ascoltano e sono impressionati e inorriditi. Su il Quotidiano di ieri c’erano riportate tante frasi prese da scritte murali, loquaci di odio e di ingiuriosi epiteti fra cui quello che diceva: «Don Mimì sapìa», sottintendendo il parroco della SS Trinità, don Mimì Sabia. Nella chiesa avvenne il delitto e nel sottotetto della stessa il cadavere di Elisa coperto di tegole è rimasto per 17 anni. Questo silenzio, come viene spiegato se non col sostantivo dell’omertà? quella formula che non sappiamo spiegare ma che esiste e dice di una realtà, quella di Elisa che contraddirebbe il sindaco Santarsiero. La città però, non è omertosa ma nell’omertà è vissuta per quei cittadini che ora sono al bivio trail pentimentoe laloro verità. Parlino e se la giustizia, quella vera vorrà giudicarli, senza evocazioni di avvoltoi intercettanti, accettino per scontare l’onta che hanno inflitto alla famiglia Claps e che oggi domina fra i cittadini onesti, coloro che sentono il dolore e il patimento di una famiglia orbata di un angelo, degno di Maria Goretti assunta agli onori degli altari per il suo martirio. Elisa ha subito da martire la sua tragedia e il risultato dell'autopsia ne darà ragione.
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POTENZA - Nell’incidente probatorio che si terrà domani alla procura di Salerno, nell’ambito dell’inchiesta sull'uccisione di Elisa Claps, si cominceranno a prendere in esame le tracce di dna repertate fino ad oggi. In particolare andranno comparate le tracce di dna trovate sugli indumenti della vittima con quelle trovate nel sottotetto della canonica della chiesa della Santissima Trinità a Potenza, dove sono stati trovati i resti della ragazza. Il passo successivo potrebbe essere la comparazione del dna trovato sugli indumenti con quello di Danilo Restivo, unico indagato nell’inchiesta con le ipotesi di reato di omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere. Restivo, che ora vive in Inghilterra, di recente ha fatto sapere, attraverso il suo avvocato, di essere disposto a sottoporsi all’esame del dna. All’incidente probatorio di mercoledì prossimo parteciperanno i consulenti della famiglia Claps e di Restivo, il professor Francesco Introna, consulente della procura di Salerno che ha redatto la perizia sul cadavere di Elisa Claps, tecnici e funzionari della polizia scientifica, che sino ad ora hanno lavorato sulle tracce trovate nei sopralluoghi in chiesa tranne che su quelle riguardanti il Dna.
Confermate asfissia e violenza sessuale Atto secretato. La difesa di Restivo ne chiede copia SALERNO - Ha scansato i giornalisti che erano lì ad attenderlo, è entrato nel palazzo di giustizia e ha depositato la consulenza che stabilisce dove, come e quando è morta Elisa Claps. L’atto è stato subito secretato e, dicono gli investigatori, non è ancora a disposizione delle parti. La consulenza tecnica del professor Francesco Introna, anatomopatologo dell’Università di Bari, stabilisce che Elisa è stata uccisa nel giorno della scomparsa, ovvero il 12 settembre del 1993, nel sottotetto della chiesa della Trinità, luogo in cui aveva appuntamento con Danilo Restivo. Lì i suoi resti sono rimasti fino al 17 marzo scorso, giorno del ritrovamento ufficiale. Lo dimostrano le macchie che ha lasciato sul pavimento il corpo nella fase di decomposizione. La consulenza stabilisce anche che Elisa è morta per asfissia, forse strozzata. Lo dimostrerebbe l’analisi dell’osso ioide, che si trova alla radice della lingua. Sull’osso ioide, che era stato prelevato nel corso dell’autopsia, si è focalizzato l’interesse del professor Introna. Grazie alla reidratazione di alcune parti mummificate nella zona pelvica il consulente sarebbe riuscito anche a stabilire che c’è stata violenza sessuale. Il peso dei cocci di alcune tegole che coprivano il corpo ha piegato due costole. Ma nella consulenza il perito sembra non abbia escluso che possano essere il risultato di una colluttazione. Così come - ma è un’indiscrezione non confermata da alcuna fonte ufficiale - sui resti ci sarebbe anche una ferita da taglio. I difensori di Restivo hano presentato già ieri mattina una richiesta per estrarre copia della consulenza: a presentarla – sotto la dicitura «massima urgenza» – è stato il penalista salernitano Pasquale Borea, su delega dell’avvocato Mario Marinelli. Anche la madre di Elisa aspettava di poter conoscere ieri i particolari della perizia medico-legale effettuata sul corpo della figlia.
Nuovo incidente probatorio
Martedì 13 aprile 2010
Industria oggi
Perdita di 40-50.000 euro per un’iniziativa che fa bene all’immagine della Coca Cola
Tutti fermi, ci si forma Alle Fonti del Vulture una giornata dedicata a sicurezza, ambiente e qualità di ROCCO PEZZANO FERMARE la produzione per un’intera giornata per consentire ai lavoratori di formarsi sui temi della sicurezza, della qualità e dell’ambiente. E’ quello che ha fatto Fonti del Vulture Srl, la storica azienda lucana acquistata alcuni anni fa dalla Coca Cola Hbc Italia che così si è lanciata sul mercato nazionale delle acque minerali. La prima idea che viene in mente - bombardati ogni giorno da campagne pubblicitarie pseudoambientaliste su tv e giornali - è che sia una delle tante trovate per nobilitare un’attività industriale. Peraltro, da tempo il consumo di acque minerali nel mondo è sotto accusa come bisogno indotto ma non necessario. C’è però da dire che 24 ore di fermo, per un’industria che funziona a pieno ritmo come quella del Vulture, hanno un costo. «Fra i 40 e i 50.000 euro», calcola approssimativamente Angelo Libutti, plant manager delle Fonti del Vulture. La dizione inglese significa “direttore dello stabilimento”. Libutti lo è già da alcuni anni, pur avendone solo 36. L’azienda decise di puntare su questo giovane che aveva cominciato, anni prima, scaricando d’estate le cassette di acqua minerale. E che, percorrendo tutto il cursus honorum degli impieghi aziendali, è arrivato al gradino più alto. Dunque, ieri c’è stato il Total Quality Day. La formazione è stata prevista per i dipendenti dei due stabilimenti di Monticchio e Rionero. I primi hanno raggiunto i secondi e poi, alle 8, si è partiti. All’iniziativa ha garantito il proprio supporto la Provincia di Potenza, mentre hanno dato patrocinio il Comune di Rionero in Vulture, la Regione Basilicata, l’Inail e Confindustria Basilicata. «L’obiettivo - si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa nazionale di Coca Cola Hbc Italia - è garantire i massimi standard qualitativi e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, con particolare attenzione alla collettività e all'ambiente». «Tredici i corsi in programma - è ancora scritto sette ore di training per ciascun partecipante per un totale di circa 800 ore di formazione destinate ai cento dipendenti e tenuti da personale interno e da consulenti esterni qualificati». «Alle 8 - spiega Libutti per telefono - c’era un centinaio di persone». I lavoratori quanti sono? «Circa 120 - risponde - ma dipende anche dal momento: aumentano quando ci sono i picchi di produzione. Ci sono oscillazioni anche settimanali». Il racconto della giornata: «Non essendoci una grande aula che potesse contenere tutti - dice ancora Libutti - abbiamo attrezzato postazioni ad hoc. L’introduzione è stata a cura dei dirigenti dell’Inail, che hanno anche plaudito all’iniziativa: ci hanno detto - e io non lo sapevo - che in Basilicata non ce n’è mai stata una simile». Poi è cominciata la fase operativa: «Tutti sono stati
I commenti
Inail: è la prima volta cha accade
L’introduzione collettiva alla giornata formativa
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LA CURIOSITÀ
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Quando il nonno arzillo era lucano Lo spot dell’acqua un tempo nominava la Basilicata. Ora non più FRA 2006 e 2007 tutti i telespettatori italiani hanno potuto vedere le avventure di “un paesino del Vulture, in Basilicata” in cui si beveva una certa acqua minerale e si rimaneva giovani. La vecchia maestra era un fiore di ragazza, l’anziano sindaco giocava a tennis dimostrando al massimo vent’anni e così via. Poi, a un certo punto, “il paesino del Vulture” è scomparso. E’ diventato un più vago “paesino del Sud”. Lo spot va in onda ancora oggi, con nuove puntate (l’ultima è quella di un emigrante che, vecchio e bol-
C’era un accordo fra Regione Basilicata e azienda
formati - continua Libutti - in base alle proprie mansioni. Ma prima carrellisti, videoterminalisti e tutti i lavoratori hanno avuto un’infarinatura generale sul rischio. Peraltro, da alcuni mesi il nostro impianto ha ottenuto la Certificazione “Sicurezza, Qualità e Ambiente”. «Tra le tematiche affrontate - è una citazione del comunicato stampa - il corretto controllo delle materie prime, la massima qualità nei processi produttivi, la perfetta movimentazione delle merci, la più efficace gestione dei rifiuti nonchè la sperimentazione di innovativi sistemi antincendio. A fianco agli aspetti più tecnici legati alla produzione è stato approfondito il tema della responsabilità sociale d'impresa. Ciascun corso era tarato sulle specifiche esigenze delle funzioni aziendali coinvolte». Ci sono state esercitazioni antincendio, con la prova d’estinzione, tanto per rinfrescare le idee alla squadra apposita che già esiste. «Tutti i corsi si sono incastrati l’un l’altro», aggiunge il di-
so, torna al paesino e trova vecchi amici ancora giovanissimi; al pranzo collettivo nel centro del paese, attorniati da un tripudio di giovinetti, la moglie con un lampo negli occhi invita il marito a non limitarsi con quel tipo di acqua: “Bevi, bevi”). All’epoca, lo spot - si disse - faceva parte di un accordo fra Coca Cola e Regione Basilicata per diffondere l’immagine di una terra da visitare. Si disse anche che - grazie a quell’accordo - la società ebbe facilitazioni per riuscire a comprare gli stabilimenti del Vulture. Evidentemente, l’accordo prevedeva solo qualche passaggio tv. Poi, la Basilicata è sparita dalla pubblicità. Forse è tornata alla sua età naturale.
rettore dello stabilimento. Dunque, la sicurezza. E su qualità e ambiente? In particolare sul secondo tema in passato si è sviluppato un dibattito dai toni accesi. L’ex consigliere regionale Emilia Simonetti si battè per comprendere fino in fondo quale fosse stato il gioco di “do ut des”economico-politico fra Regione e Coca Cola perché la multinazionale riuscisse nel suo intento di compravendita senza che il massimo ente territoriale muovesse foglia. Ambientalisti e comitati cittadini lanciarono l’allarme sui pericoli che a loro dire avrebbero corso le sorgenti di acqua minerale del Vulture a causa dei progetti di espansione di Coca Cola. Qual è il senso della formazione sull’ambiente nello stabilimento delle Fonti del Vulture? «Coca Cola - risponde Libutti - non ha mai parlato di sfruttamento delle acque ma di “coltivazione”. Per dire l’attenzione alla risorsa». Una cosa sono le parole, un’altra i fatti. «Noi lavoriamo con la natura - prosegue -
Due “anziane” protagoniste dello spot dell’acqua
Anche perché abbiamo tutto l’interesse a preservare le fonti». All’epoca dell’acquisizione, in una conferenza stampa i vertici di Coca Cola diffusero una nota in cui annunciavano investimenti per implementare i pozzi e le condutture. «Noi - assicura Libutti - non attingiamo mai oltre la portata della sorgente. Abbiamo migliorato la gestione e realizzato un sistema di monitoraggio quotidiano che penso invidierebbero anche gli enti pubblici. A garanzia, controlli frequenti e videosorveglianza». Altro? «Beh - dichiara il dirigente - puntiamo molto sulla raccolta differenziata degli scarti, fra cartoni, Pet e il resto. Inoltre, da tempo abbiamo ridotto la plastica degli imballi, che assicura una riduzione delle emissione di Co2». Ecco, parliamo di emissioni in aria, acqua e suolo. «La nostra - garantisce - è una delle aziende a minor impatto, non siamo certo un’industria chimica. Comunque è una delle poche dell’area, e
da anni, con un depuratore». Infine: qualità: «Abbiamo analizzato le criticità produttive». Oramai non c’è azienda che non faccia a gara per comunicare il proprio amore e rispetto per la natura e per la sicurezza sul lavoro. Coca Cola nel tempo è stata accusata di aver attentato, nel mondo, all’uno e all’altra. Non è che si tratta di un’operazione di facciata? Una campagna di comunicazione? «Noi dimostriamo con i fatti di essere bravi - conclude Libutti - e inoltre queste iniziative servono soprattutto a creare un alto livello di partecipazione nello stabilimento. E sicuramente sta aumentando di anno in anno. Così si crea una comunità». Alle 17 la giornata di formazione è finita. Gli altri due turni sono stati annullati. La fabbrica è rimasta chiusa fino a questa mattina alle 8. Tutti i dipendenti hanno potuto cenare a casa. Chissà cos’hanno bevuto a tavola. r.pezzano@luedi.it
DIVERSE le dichiarazioni di esponenti pubblici in occasione del Total Quality Day. Lo si legge sul comunicato stampa della Coca Cola. Il sindaco di Rionero in Vulture Antonio Placido: «I temi della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro sono di straordinaria e drammatica attualità. L’'iniziativa “Total Quality Day” promossa da Fonti del Vulture, in questo senso, è tempestiva e meritoria. L'Amministrazione Comunale di Rionero in Vulture plaude all'iniziativa e si augura che essa abbia un prosieguo». Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo: «La Regione Basilicata ha investito per sviluppare la cultura del rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla tutela della salute. Una maggiore competenza e una qualificata formazione limitano i rischi e rafforzano la qualità dei prodotti. E’ positivo che un'azienda si faccia carico di una questione così delicata e la risolva con il coinvolgimento attivo dei lavoratori, impegnati a garantire l'affidabilità dei prodotti e il rispetto dell'ambiente». Salvatore Riccardi, direttore Inail Basilicata: «Il Total Quality Day rappresenta una delle più incisive iniziative in tema di salute e prevenzione sui posti di lavoro nell'ambito della regione Basilicata. E’ la prima volta che un'azienda affronta tale tema in una giornata interamente dedicata ad elevare la cultura della sicurezza, in essa vi è la consapevolezza che la prevenzione va fatta perchè è un dovere civile, perché l'infortunio non è una fatalità, perchè incide sui costi della società e delle aziende, in termini anche di innovazione». Pasquale Carrano, presidente di Confindustria Basilicata: «Il legame cha ha saputo instaurare con il territorio e il costante impegno nel migliorare le competenze e la qualità dei suoi dipendenti fanno di Fonti del Vulture un'impresa modello, d'integrazione e gestione, nel panorama lucano. La Basilicata ha bisogno di imprese come queste, cioè capaci di accrescere il patrimonio umano e culturale delle comunità in cui operano».
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20 Primo piano
Economia 21
Italia / Mondo
Volano la Borsa di Atene e le altre europee ma resta la prudenza
Ue: gli ammonimenti di Barroso
La Grecia reagisce bene all’intesa Dal Belpaese aiuti per 5,5 miliardi
«Fiducia all’Italia ma serve rigore sui conti pubblici»
LA BORSA di Atene vola e rende toniche anche le altre piazze europee, l’euro si rafforza, lo spread tra i titoli greci e quelli tedeschi si riduce, ma la prudenza resta d’obbligo. Bisognerà aspettare almeno qualche giorno, avvertono gli addetti ai lavori, per verificare gli effetti positivi della decisione dell’Eurogruppo di mettere a disposizione 30 miliardi di euro per un eventuale intervento d’emergenza in favore della Grecia. Finora Atene «ha dovuto subire il terrorismo psicologico dei mercati», ha detto oggi il premier Giorgio Papandreou. Ma ora «il meccanismo di sostegno c'è», ha sottolineato. E questo consente «la freddezza» necessaria per attuare il piano di risanamento. Quello raggiunto a Bruxelles è un accordo «positivo», ha osservato il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, e ora sta ad Atene realizzare «vigorosamente» il piano di risanamento. L’intesa trovata dall’Eurogruppo sull'ammontare delle risorse per fare fronte, se richiesto, alle esigenze finanziarie 2010 della Grecia è ora al centro del lavoro congiunto dei tecnici della Commissione europea, della Bce, del Fmi e delle autorità greche. Da Washington si attende che il Fondo confermi la sua quota di cofianziamento, stimata tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Un importo che farebbe salire l’ipotetica linea di credito a disposizione della Grecia a 40-45 miliardi. I tassi dei prestiti bilaterali europei, fissati intorno al 5%, e di quelli del Fmi potranno essere anche diversi, ha osservato oggi Amedeu Altafaj Tardio, portavoce del commissario Ue per gli Affari economici e monetari Olli Rehn. Ma il meccanismo definito da Ue e Fmi per il salvataggio della Grecia è «unico e inscindibile». Eurogruppo e Fondo, ha aggiunto, «non faranno le stessecose, masi andràavanti instretto coordinamento». L’intesa di Bruxelles ha creato imbarazzo a Berlino, dove è suonata come una capitolazione della posizione della cancelliera Angela Merkel, fino all’ultimo contraria a spendere il denaro dei contribuenti tedeschi per soccorrereAtene. Tantopiùche daiconteggi di ieri emerge che, se e quando la Grecia chiederà di ricorre ai prestiti Ue-
di PAOLO RUBINO PARMA – «Sull'Italia abbiamo fiducia», dice il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso, che nel contesto di difficoltà che tocca tutti i Paesi giudica l’economia italiana «solida e forte», e rinnova un invito a «rigore e disciplina» sui conti pubblici: «come altri, l’Italia deve metterci impegno», deve fare «uno sforzo», dice. «Tutti i Paesi in questo momento hanno difficoltà: l’importante è mantenere la disciplina sui conti, è un presupposto molto importante per evitare disequilibri». Intanto, nel dibattito interno sulla strada da seguire per uscire dalla crisi, il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, commenta il pressing di Confindustria sul Governo e sposa la tesi della necessità di mettere in campo risorse pubbliche: «Devono essere utilizzate per sostenere le imprese italiane e l'export», e per farlo, se necessario, si possono «allargare i cordoni della borsa, non per fare nuovo debito ma per aiutare e dare sostegno alla ripresa». Mentre l’Ocse, con i dati del superindice di febbraio, rileva «segnali di rallentamento» in Italia e Francia. Da Barroso nessun confronto tra l’Italia e i rischi della Grecia, nè un giudizio sul lavoro del Governo italiano e in particolare del ministro Giulio Tremonti sul fronte della finanza pubblica: «Non voglio fare paragoni tra Paesi, non ora, e non voglio entrare in questioni di politica interna», ha risposto il presidente della Commissione Europea, a Parma, dove su invito della Fondazione Collegio Europeo ha
tenuto una lectio magistralis al Teatro Regio. Ha parlato di Europa e della crisi, invitando i Governi europei a «lavorare insieme», a fermare sul nascere la tentazione di «egoismi nazionali»; e ha indicato che ora servono «riforme profonde», bisogna essere “realisti e ambiziosi», perchè «riformare poco, fare piccoli progetti, avere una visione non integrata, costringerebbe l'Europa a un ruolo marginale, al declino, a una crescita anemica». Oggi «non abbiamo scelte, non possiamo mettere in campo mezze misure», avverte Barroso, «dobbiamo necessariamente essere ambiziosi», «porre le basi di un progetto nuovo», per guardare avanti in «un’Europa aperta al futuro e rafforzata dalla crisi». Bisogna lavorare per “l'efficienza economica», ma in un giusto equilibrio con equità e coesione sociale. Bisogna «creare milioni di posti di lavoro». E non si possono chiudere gli occhi sull'allarme per “i nuovi poveri: chi ha perso il lavoro a 50-60 anni, gli anziani che sopravvivono con pensioni magrissime». Poi un messaggio netto a politici e governi, un forte invito a evitare contrapposizioni tra Stati e Europa: «Non possiamo lasciare che gli egoismi nazionali tornino a prenderci la mano, e vedo qua e là qualche tentazione di farlo», dice Barroso. Nell’affrontare la crisi, e nel delineare la «strategia ambiziosa» di cui l’Europa ha bisogno, «sarebbe un errore contrapporre interessi nazionali». Per le riforme in Europa “il problema non è nelle istituzioni», ma può esserci «un problema nel comportamento egoistico di alcuni politici a livello nazionale».
Tremonti «Risorse pubbliche per le imprese»
Fmi, proprio la Germania sarà il Paese a dare il maggiore contributo: 8,4 miliardi di euro, cioè 103 euro per abitante. Per l’Italia l’esborso potrebbe invece raggiungere i 5,5 miliardi di euro (92 euro pro-capite), mentre la quota francese sarebbe pari a 6,3 miliardi. Seguono poi Spagna, Olanda e Belgio con, rispettivamente, 3,7, 1,8 e 1,1 miliardi di euro. Il governo tedesco, preoccupato
dall’impatto della decisione dell’Eurogruppo sull'esito delle elezioni regionali del 9 maggio, sottolinea comunque che l’attivazione del meccanismo per il salvataggio della Grecia richiederà una riunione del Consiglio europeo e un voto all’unanimità. Per Bruxelles invece servirà sì l’unanimità, ma questa potrà essere espressa anche dai ministri delle Finanze nel corso di una teleconferenza.
Il Dl sul lavoro torna alla Camera DOPO IL NO del capo dello Stato, che ha rinviato alle Camere il disegno di legge delega in materia di lavoro, oggi il testo riapproda in commissione Lavoro a Montecitorio, per essere riesaminato e modificato alla luce dei rilievi del Colle, a partire dalla norma sull'arbitrato. I tempi si preannunciano comunque serrati, considerando che il via all’esame in Aula è fissato per lunedì 26 aprile. La discussione generale, prevista per questa mattina, sarà
accompagnata dalle audizioni informali delle parti sociali, in calendario dalle ore 11: saranno ascoltati i rappresentati delle associazioni datoriali, da Confcommercio a Confindustria, e sindacali, compresa la Cgil che si è sempre schierata duramente contro il provvedimento del Governo, considerandolo «palesemente incostituzionale», e giudicando la norma sull'arbitrato un attacco all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
La nuova Giulietta presentata a Napolitano
La Fiat punta su Alfa Romeo e su Termini palla a Scajola LA FIAT punta sul marchio Alfa Romeo e la nuova Giulietta, presentata ieri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e a Palazzo Chigi, al sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, non sarà l’ultima prodotta in Italia. L’indicazione arriva dall’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che ne ha parlato a margine della presentazione al Quirinale. E sull'impianto siciliano di Termini Imerese l’Ad conferma: «Stiamo lavorando con Scajola. Facciamo parlare lui». E il ministro parla in mattinata spiegando di essere fiducioso per una soluzione per Termini. Sul fronte internazionale Marchionne indica l’intenzione di salire al 35% di Chrysler entro 24 mesi e ipotizza nuovi matrimoni nel settore auto di matrice francese dopo l’accordo siglato tra Mercedes e Renault. Per quanto riguarda Alfa Romeo dunque il lancio della nuova Giulietta è l’occasione per rilanciare il marchio. Inoltre - dice Marchionne – il nuovo modello non dovrebbe essere l’ultima Alfa prodotta
Il presidente Napolitano guida la nuova Giulietta
in Italia. Parlando dell’auto Marchionne spiega che «i nomi nomi sono storici» ma «i modelli sono totalmente aggiornati». E alla domanda se con questo modello si voglia rilanciare il marchio Marchionne spiega: «ovviamente sì. Crediamo nel marchio e nel suo posizionamento sul mercato». Su Chrysler Marchionne spiega che «entro i prossimi 24 mesi possiamo farcela» a salire fino al 35% della casa automobilistica americana e guardando allepossibili noz-
ze tra altri gruppi internazionali spiega: «probabilmente c'è un altro gruppo francese. Ci ha provato con Mitsubishi, ci proverà con qualcun altro. Questo gruppo francese probabilmente sarà il primo, sono scelte loro, non voglio interferire su scelte strategiche di altri gruppi». E sull'intesa Mercedes-Renault, Marchionne dice: «non voglio entrare nel merito dell’accordo, ognunonella sua cucina fa come vuole ma è chiaro che è un passo nella direzione giusta».
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Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
I SILENZI SULLA COCAINA
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di MIMMO MASTRANGELO LA scorsa settimana in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il senatore a vita Emilio Colombo ha, tra l'altro, voluto chiedere scusa al Paese per essere stato consumatore di cocaina (lui confessa per ragioni terapeutiche) ed in quanto coinvolto, qualche anno fa, in un'inchiesta di traffici di stupefacenti. Penso che il Senatore Colombo non abbia nessun dovere di porgere scuse a chicchessia (tanto più alla Nazione) in merito alle proprie abitudini e scelte. Se lui è stato (o continua ad esserlo) un consumatore di droghe è una faccenda sua (e soltanto sua ), se poi ha qualche senso di colpa (anche in merito a fatti giudiziari che lo riguardano) di questo ne dovrebbe dare conto solamente alla propria coscienza. Da altra parte, il Senatore Colombo avrebbe fatto più un buon servizio ai propri connazionali se avesse messo in discussione quel pessimo malcostume (tutto italiano) del distinguere figli e figliastri. Difatti, se un signore come l'eminente parlamentare lucano confessa di “intripparsi” per “combattere lo stress da lavoro” continua ad essere servito, riverito, omaggiato e si srotolano tappeti di velluto per i suoi compleanni, se poi a fare uso di spinelli o droghe è un comune ragazzo figlio di una comunissima famiglia per lui, è probabile, che il marchio di delinquente gli venga appiccicato addosso senza più opportunità di scrollarselo. Quando il senatore Colombo finì coinvolto nell'operazione Cleopatra su droga e prostituzione, insieme all'ammissione di consumare coca, bene avrebbe fatto se si fosse esposto (anche con discrezione) per la causa antiproibizionista, per una denuncia contro i narcotraffici o per il sostegno a quei detenuti che sono in cella solo in quanto tossicodipendenti e non spacciatori… Niente, silenzio tombale…Tuttavia, auguri al senatore Colombo per i suoi novant'anni. Non si deprezzi che, in fondo, in un pezzo della storia democrazia del nostro Paese c'è anche il suo alacre impegno politico.
NOTABILI DI IERI E QUELLI DI OGGI di NUNZIO FESTA NOTABILI di ieri e d'oggi, di domani. Tutti intorno pronti di nuovo a scappellarsi per loro e ringraziare per quello che hanno fatto. Mentre negli anni Sessanta e Settanta un intellettuale chiedeva di processare la Dc, e, forse poco più avanti, un altro, questo materano, provava a ricordare quello che ha combinato tale Emilio Colombo a una città come Potenza, oggi dovremmo accontentarci - oppure diventare tutti fan di tutto e per giunta di più - di rimpiangere l'intera o quasi classe dirigente della Dc, “esempio (per le nuove menti e perdenti, nda) nella maggior parte dei casi d'intransigenza morale e di passione politica, d'eleganza e stile”; e se non ci piacesse, potremmo sempre accendere candeline al novantenne Colombo, “padre costituente (dato di fatto, nda) ed emblema d'una vita dedicata alle istituzioni”. Insomma non se ne può proprio più. Colombo, e afferriamo la sua personalità per elevarla a simbolo nonostante non ne abbia meriti, ha fatto parte d'una classe dirigente che ha ammazzato il Mezzogiorno e, allo stesso tempo, ha ridotto a un covo di razzisti l'Italia, già e ancora clerico-fascista. Per essere chiaramente legati alla realtà e davvero a una realtà che non si priva del passato, in special modo di quello storico, partendo dalla cementificazione del capoluogo Potenza andiamoa finirenella regolacostantedel 'clientelismo'.Fino a qualche anno fa, ma se mi mettessi seriamente a cercare riuscirei di sicuro a rintracciarne altre, avevo testimonianze dirette di persone che per l'intera vita, non ovviamente dedicata “alle istituzioni”, hanno combattuto una battaglia etica oltre che partitica contro Colombo e la sua Democrazia Cristiana. Quando, al contrario, altre attendevano, per esempio nel mio piccolo paese lucano, l'arrivo, in elicottero, dell'Emilio Colombo, che un altro piccolo-uomo Dc, sindaco per decenni del mio piccolo paese della Basilicata, aspettava per fargli accogliere osanna e ovazioni e acclamazioni con banda e bandierine della popolazione. Elettori che poi erano chiamati a votare dopo aver ottenuto una proposta di favore (menzogna), questo i più, qualche favore (ricatto), questo i meno. Lasciamo per un momento stare che oggi sia Colombo che il sindaco citato siano entrambi del Pd, però, per guardare a un altro aspetto più devastante. Un fattore che i nuovi 'sbandieratori' dovrebbero sapere. Cominciando da una domanda alla quale penso questi possano, sappiamo, ma non sono sicuro vogliamo, rispondere: avete un giudizio civile, etico, morale, politico su Dc e Colombo? Qual è? Io, intanto, sì. E me l'ha fatto costruire il macello che hanno lasciato sul terreno. I debiti. La gente che protesta. La morte dei luoghi. Le anime corrotte. E, persino, gocce sempre più grandi di razzismo. Questi uomini hanno fallito. Però hanno ottenuto e ottengono vittorie. Sono trionfatori, sempre acclamati. Esattamente al pari dei fascisti quando distruggevano l'Italietta del ventennio. Grazie, però, ai nuovi lustrascarpe del potere, forse da oggi in poi, non disdegnerò occasione utile per informarmi, informare, fare sempre controcultura, ovvero cultura, sulle malefatte e sul futuro disegnati da ogni esponente in vista, colpevole e consapevole, dello ScudoCrociato. Intanto,i nuoviole nuoveleve prontead abbottonare le camicie di questi leggano e rileggano titoli come “L'uovo di Colombo”, “Profondo nero”, “Scritti corsari”, e tanti altri. Ultimo appunto, al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Anzi, solamente un altro interrogativo. Dando per vera la tesi che: “Emilio Colombo ha saputo fare del Mezzogiorno la sua ricerca, la sua insistenza”: che analisi e che risposte ha dato?
Dovrete chiedervi cosa non va ancora nei rapporti di sempre. Così, sarebbe bene evitare troppe parole o le provocazioni. Ora dovrete voltare pagina!
TORO 21/4 - 20/5
Giornata emozionante con Venere che brilla nel segno. Potreste vivere dei bei momenti di passione in amore. Attenzione solo alla Luna che potrebbe rendervi gelosi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Oggi è una giornata del tutto produttiva e soddisfacente anche dal lato finanziario. Troverete sicuramente lo spazio adatto per coltivare le vostre passioni d'amore.
LE ELEZIONI IN EUROPA E IN ITALIA di FRANCESCO BOCHICCHIO
CANCRO 22/6 - 22/7
Ci sono situazioni piacevoli e costruttive nella vostra professione, comunicate di più i vostri progetti ai vostri collaboratori. Oggi potete essere davvero vincenti .
LEONE 23/7 - 23/8
E’ DA tempo consolidata l'idea che la crisi della sinistra in Occidente sia radicata e pressoché irreversibile: la caduto del Muro di Berlino aveva trascinato nella caduta oltre al comunismo ed all'anticapitalismo anche la socialdemocrazia, con lo spazio solo per una sinistra liberale ed in cui la componente sociale fosse più che altro attenta ai punti di partenza ed all'eliminazione di distorsioni alla libertà individuale. La gravissima crisi economica non ha scosso tale gioiosa opinione, e si è ritenuto che i conservatori siano in grado di apportare limiti e correttivi e forme di tutela dei ceti più deboli, mentre invece lo schieramento di sinistra oscilli tra appiattimento sui conservatori e misure più radicali atte a spaventare la maggioranza dei cittadini. Secondo tale opinione, non vi dovrebbero essere misure radicali, ma occorrerebbe un giusto dosaggio tra libero mercato e correttivi (meglio se rientranti questi ultimi in un'ottica generica di richiamo alla tradizione giudaico-cristiana ed ai tradizionali valori di “Dio,Patria e famiglia”, come fa il Ministro Tremonti), e quindi il capitalismo manterrebbe il nucleo centrale di validità e di efficienza, con necessità di interventi solo circoscritti. Non è qui il caso di criticare nuovamente tale opinione, smentita dalla crisi che dimostra la presenza di vizi endemici del sistema, tali da richiedere interventi incisivi e estremamente rilevanti. Quel che conta è che l'opinione gioiosa della permanenza della dialettica tra liberismo e correttivi limitati è stata smentita dal Paese dall'economia più sviluppata ed in cui l'imprenditoria privata ha sempre avuto minori “lacci e laccioli”, Paese dal quale è arrivato un messaggio affatto opposto. Il Paese, colpito terribilmente dalla crisi, dovuta proprio alla mancanza di “lacci e laccioli”, ha posto in essere fatto un'inversione radicale di marcia votando Obama per un cambiamento radicale di politica economica (ed anche estera), cambiamento radicale che sia pure con grande fatica e con grandi opposizioni si sta realizzando, con una riforma sanitaria epocale. E' in Europa che la sinistra è stata colta impreparata e continua a traccheggiare su posizioni non troppo differenti da quelle liberali, ricevendo così la punizione dell'elettorato, che preferisce così conservatori illuminati e con propensione verso il sociale (emblematico il caso Merkel in Ger-
mania). Ma la gravità della crisi richiede cambiamenti a sinistra e in Francia il Partito Socialista, una volta poste almeno le basi per un programma alternativo, ha potuto beneficiare di un grande successo alle elezioni regionali, grande successo che sarebbe riduttivo etichettare in termini di localismo o di punizione di Sarkozy per i suoi atteggiamenti eccentrici: nella realtà il Governo francese di centro-destra non si è distaccato molto dal Governo Merkel, e quindi il voto rappresenta il premio almeno per la prospettiva della proposizione coerente di un programma alternativo socialdemocratico. Il vento di destra è al tramonto in Occidente e si tratta di tramonto irreversibile in quanto dalla crisi non si potrà più uscire con un ritorno a ad un liberismo, sia pur temperato. Anche i rapporti con le economie degli altri Paesi sono cambiati irreversibilmente. Solo in Italia la crisi della sinistra è veramente profonda, in quanto la sinistra è non solo senza progetto, ma anche senza anima e senza vigore e sta solo sulla difensiva, a volte addirittura in maniera incerta e confusa. Occorre riconoscere correttamente che il Governo di centro-destra si è caratterizzato per un grande attivismo, con variegate proposte e misure, in materia istituzionale e costituzionale, di giustizia, economica e del lavoro, e così via, tutte velleitarie o improduttive o quel che è peggio assolutamente erronee, ma tali da smuovere l'opinione pubblica. Ma non solo: il centro-destra è pieno di idee-forza intorno a cui mobilitare consenso e dinamismo La sinistra è pervasa da immobilismo: sta qui la radice della crisi e della sua apparente irresolubilità. Solo dal riconoscimento di tale realtà si può e si deve partire: certamente l'opposizione a Berlusconi, per i suoi progetti eversivi in materia istituzionale e costituzionale e per le recenti misure tese a rendere inattuabile l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, deve esser energica e senza indugi -e non debole come quella attuale-, ma non basta, occorre tornare al progetto, all'alternativa. Si rimproverano gli Italiani per avere scelto ripetutamente Berlusconi, con il suo populismo, la sua demagogia e il suo autoritarismo, ma si dimentica che ben per due gli Italiani hanno bocciato Berlusconi a favore di Prodi, poi vittima innocente del suo schieramento. studiobochicchio@legalebochicchio.it
Oggi è una di quelle giornate da trascorrere apportando maggiore attenzione nel vostro settore familiare. Ci sono ancora delle questioni irrisolte.
VERGINE 24/8 - 22/9
Con Mercurio ancora ostile, solo per oggi, insieme al Sole dovrete chiedervi cosa non va ancora nei rapporti di sempre. Così, sarebbe bene evitare troppe parole.
BILANCIA 23/9 - 22/10
C'è una grande forza nel concretizzare al meglio i vostri progetti. Oggi, difatti, si presenteranno svariate possibilità di avere validi incontri e giuste proposte.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Potreste continuare a vivere un momento del tutto dinamico. E' una giornata adatta per fare qualcosa o per dire ciò che sentite nel profondo.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Oggi è una giornata del tutto produttiva e soddisfacente anche dal lato finanziario. Comunque sia, anche se non siete liberi da impegni lavorativi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Ci sono situazioni piacevoli e costruttive nella vostra professione, comunicate di più i vostri progetti ai vostri collaboratori. Oggi potete essere davvero vincenti .
ACQUARIO 21/1 - 19/2
La Luna ostica vi esorta a fare un controllo medico se si dovessero presentare nuovi disturbi. Forse lo stomaco potrebbe dare un qualche fastidio in più.
PESCI 20/2 - 20/3
Molti pianeti, tra cui Venere, vi vogliono davvero in piena azione. Oggi potrete dare prova delle vostre capacità sia dal lato sentimentale che a livello pratico.
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MONTALBANO E VITTORIE ELETTORALI di ANTONIO ROMANO MENTRE due cani si azzuffano, un terzo azzanna l'osso, oggetto della contesa, e taglia la corda. Ovvero: tra i due litiganti il terzo gode. Un insegnamento, questo, che già alcuni decenni orsono i maestri di scuola elementare, prendendo spunto da una favola, offrivano per la crescita dei numerosi alunni: un'utile morale per la vita. E questa antica pillola di saggezza fotografa adeguatamente quanto accaduto in occasione della recente tornata elettorale per la scelta della nuova Amministrazione a Montalbano, che per i prossimi cinque anni guiderà le sorti della cittadina, che dette i natali a Francesco Lomonaco, fermo sostenitore dell'unità (nazionale). Il fatto: abbaiano e si guardano in cagnesco i due contendenti di un centro-sinistra abortito ancor prima di nascere e il destrorso pidiellino agguanta la vittoria e può sedere sulla poltrona di primo cittadino. E ringrazia. Sono nella polvere Piero Marrese e Peppone Di Sanzo, vince (si perdoni il bisticcio di parole) Vincenzo De Vincenzis (avrebbe potuto non vincere con il nome che porta?). E con lui sale agli onori del podio e del primato il pragmatismo, sostenuto da una capacità che viaggia su tre dimensioni: valutazione della realtà politica con oggettività, costruzione e gestione del gruppo, comunicazione univoca e omogenea. Onore al merito. Restano a terra invece l'autoreferenzialità, la presunzione, l'arroganza, l'ambizione da 'successo subito', gli accentuati personalismi. Meritatamente. Perde l'incapacità di dialogare e di cercare, fino a trovare, un punto d'incontro positivo per tutti. Paletti e tatticismi, pregiudizi e ideologismi, blocchi anacronistici, chiusure e veti hanno lastricato di difficoltà insormontabili la strada del dialogo. E il ponte dell'unione non è stato possibile edificarlo. Rimasto nelle pie intenzioni e presto accantonato, rinchiuso nel cassetto dei sogni irrealizzati. Dalle parti del centrosinistra si dimentica troppo spesso che è l'unione che fa la forza (e la differenza). Sarà colpa del DNA della sinistra, contrassegnato da lacerazioni ripetute e dolorose? Sappiamo bene (ma 'repetita iuvant') che nulla avviene per caso, neppure un successo elettorale, che va progettato, preparato, costruito con serenità, pazienza e saggezza. Il vento che proviene da destra ha portato, e messo a disposizione di chiunque voglia cogliere l'opportunità e crescere, una lezione di intelligenza politica, e non solo. Sugli altri versanti, leccate le ferite brucianti, non serve immalinconirsi né piangere sul latte versato, semmai è il tempo di riflettere e d'imparare per un futuro migliore. Come diceva il maestro Alberto Manzi “Non è mai troppo tardi”. Due messaggi per concludere: ai vincitori un democratico e civile augurio di 'buona amministrazione' e agli sconfitti un incoraggiante 'su la testa, la vita continua'. E poi anche i banchi della minoranza consiliare offrono l'opportunità di partecipare, come De Coubertin suggeriva.
PONTE VERSO LA FAMIGLIA di sac. CAMILLO PERRONE* IN un periodo di grave crisi occupazionale, quale quello in cui versa il nostro paese, il problema di un lavoro che garantisca reddito sufficiente per fondare o mantenere una famiglia è particolarmente importante. Terminata la campagna elettorale, uno dei termini che, da un lato e dall'altro, è comparso con maggiore frequenza e: lavoro. La difficoltà per i giovani di entrare nel mondo del lavoro ci pare venga spesso considerata come un problema a sé stante, come una mera questione di soldi, di possibilità economiche. In realtà le prospettive lavorative dei nostri ragazzi sono indissolubilmente legate ( non fingiamo che non sia così) alla loro reale possibilità di costruirsi una famiglia e di avere dei figli. Molto spesso, circa le evoluzioni della società tradizionale, ci si lamenta (sempre più stancamente) che i ragazzi non fanno più figli o che i matrimoni sono in calo. Occorrerebbe però collegare i due problemi ( prospettive lavorative e costruzione di una famiglia) vedendo il lavoro non solo come impiego retribuito delle proprie capacità, ma anche come ponte verso una ben più profonda affermazione del nostro destino: la famiglia, i figli, la continuazione della vita. Vediamo che il mondo del lavoro è cambiato, si ride spesso dei ragazzi che “ sognano il posto fisso” quanto in realtà forse non si considera che non è tanto quel lavoro stabile in sé che desiderano, ma la possibilità di avere qualcosa su cui poter contare per costruire un progetto ben più grande, più eterno. Forse i nostri ragazzi hanno nel cuore più famiglia e più figli di quanto possiamo immaginare e sta a noi riuscire a tirarglieli “fuori dal cuore” (perdonate la forzatura) e far diventare realtà e concretezza ciò a cui i giovani, legittimamente, aspirano. L'occupazione diventi il primo punto dell'agenda regionale, occorre procedere presto con nuove riforme, a partire da un piano nazionale di sviluppo per creare nuovi posti di lavoro e accelerare l'uscita del paese dalle congiunture negative. Per quanto riguarda la nostra Regione e più propriamente il Senisese-Lagonegrese si sollecitano interventi risolutivi, non procrastinabili. Riportiamo qui quanto ha promesso il governatore De Filippo nella recente campagna elettorale: “In questa nuova avventura di governo della Basilicata, saremo con i giovani lucani per il futuro che vogliono, attraverso programmi di formazione e redditi-ponte fino al lavoro”. Siamo convinti che il giovane Presidente rieletto - vera super star - passerà dalle
parole ai fatti, non deludendo le relative aspettative: dalla stabilità e dalla sicurezza economica trae linfa vitale la famiglia. Come potremo chiedere alla famiglia tradizionale di preservarsi e di continuare a fare figli, se i giovani non hanno quelle certezze di base che sono le fondamenta della sicurezza dalla quale nasce la possibilità di progettare un futuro? E ancora crediamo sia un tema importante quello della migliore diffusione e dello sviluppo più capillare di imprese e di posti di lavoro su tutto il territorio lucano, specialmente nell'area sud (che abbraccia una trentina di comuni) ove si registra una situazione di vera e propria emergenza, ove il tasso di disoccupazione è altissimo. Con questi interventi i nostri giovani non saranno costretti ad allontanarsi dai paesi di origine, da affetti e famiglia. Potrà sembrare cosa di poco conto ma la vicinanza, la continuità col proprio nucleo familiare di provenienza insinua, matura e fa crescere in noi l'esigenza di dare (a vostra volta) vita ad altre famiglie, ad altri figli, ad altri “futuri”. Sarebbe dunque auspicabile che quando si metterà mano alle problematiche del lavoro e ad un tema così delicato, si pensasse che tutto tende alla continuazione della vita, alla testimonianza più vera e più concreta del dono più immenso che il Signore ha inteso donarci: la possibilità di generare, di offrire una nuova esistenza al creato. Il lavorare deve sempre più assumere connotati che consentano al guadagno di diventare progetto, affermazione della nostra natura umana, in una parola: famiglia, luogo privilegiato di umanizzazione e di socializzazione della persona e come crocevia tra le diverse realtà del lavoro, della cura, della formazione, del tempo libero, della vita affettiva e relazionale in cui si è inserito ciascuno dei suoi membri, assumendola come soggetto primario e ambito di riferimento unitario di ogni politica sociale. E constatiamo che la Basilicata economicamente continua ad arretrare, che la disoccupazione giovanile non è mai diminuita, che le aree interne si spopolano e che l'emigrazione (anche la fuga dei cervelli) ha ripreso a correre. Concludiamo dicendo che, per perseguire la giustizia sociale, i programmi di sviluppo debbono tradursi in atti chiari e trasparenti; insomma una politica che non sia ingabbiata da sterili contrapposizioni ideologiche, ma che possa svilupparsi sui binari della solidarietà sociale… ovvero privilegiare una seria e concreta politica per la famiglia. * parroco emerito di San Severino Lucano
BUROCRAZIA OMICIDA LA BANALITA’ DEL MALE di ELENA VIGILANTE* SONO le 8:30. Mi sono svegliata da qualche minuto e come ogni mattina mi sono connessa su Repubblica on.line per leggere i titoli. Li scorro velocemente, poi in genere nel primo pomeriggio leggo gli articoli che mi interessano di più. Ma oggi qualcosa va diversamente. Il titolo di un articolo mi sconvolge, mi obbliga a leggere immediatamente il testo e a decidere di cambiare i programmi per scrivere subito qualcosa sulla notizia che mi ha cambiato la giornata. Il titolo è “Tessera sanitaria scaduta” muore bimba nigeriana. Il fatto avviene nell'hinterland milanese, la notte del 3 marzo. La piccola si sente male e viene condotta in ospedale da un'ambulanza del 118. Il medico non la visita ma le prescrive dei medicinali e la rimanda a casa. Fin qui il caso non è dissimile ai tanti esempi di malasanità che spesso sono denunciati sui giornali. Ma in piena notte i genitori della bambina di 13 mesi ritornano in ospedale perché, nonostante le medicine somministratele, la bambina sta sempre peggio. A questo punto succede qualcosa di agghiacciante: i medici le rifiutano il ricovero e le cure necessarie. Con una motivazione folle: la sua tessera sanitaria è scaduta. Dopo qualche ora la bimba muore e solo a quel punto i sanitari si apprestano a tentare una rianimazione inutile. È un episodio gravissimo che fino a qualche anno fa in Italia non avrebbe potuto verificarsi: in primo luogo perché la legislazione obbligava a prestare soccorso a tutti indistintamente, cittadini italiani o meno. Con e senza il permesso di soggiorno. Le norme varate dai Governi Berlusconi negli ultimi anni hanno modificato profondamente le leggi in tal proposito. In nome di un' urgente risoluzione del problema della delinquenza organizzata sono stati varati provvedimenti che difficilmente riusciranno ad avere effetti incisivi sul debellamento della malavita, ma che hanno reso l'Italia un Paese invivibile per tutti quei cittadini extracomunitari che ogni giorno col loro lavoro, spesso di basso livello e sottopagato, contribuiscono ad aumentare il Prodotto interno Lordo. Il caso di oggi rientra tra le tante conseguenze possibili di questi provvedimenti razzisti e incivili. La seconda considerazione che rimane da fare, forse con ancora maggiore amarezza, è relativa al livello di imbarbarimento culturale che il nostro Paese ha raggiunto. Già qualche settimana fa, leggevo sbigottita sui giornali le dichiarazioni dei sindaci leghisti che in due piccoli centri del Settentrione hanno negato l'accesso alla mensa ai bambini, i cui genitori non erano in regola con i pagamenti. Il sindaco di Andro dichiarava di aver così tutelato gli interessi degli italiani, dal momento che i morosi pare siano soprattutto gli immigrati. Ovviamente il sindaco rivendicava per sé il plauso della cittadinanza stufa degli
extracomunitari, che non stanno alle regole, che non hanno etica del lavoro e chi più ne ha più ne metta. Chiaramente se queste argomentazioni non venissero usate, in modo efficace, a sostegno di provvedimenti con risvolti tragici potrebbero finanche farci sorridere: questi signori attenti alle regole da far rispettare sono gli stessi che da sempre lamentano una tassazione eccessiva in nome della quale giustificano l'evasione fiscale. Poi però, di fronte al mancato pagamento della mensa da parte delle famiglie più povere, che guarda caso coincidono con le famiglie straniere, non pensano di stabilire fasce di pagamento differenti a seconda del reddito, in base al sacrosanto principio di progressività delle imposte, ma scelgono di escludere i figli dei più poveri dalla mensa. Molta gente è d'accordo. Si mescolano argomentazioni razziste a un rozzo produttivismo anacronistico. L'episodio gravissimo del decesso di una bimba di 13 mesi per mancato soccorso non è indipendente dall'esclusione dei figli dei poveri, soprattutto extracomintari, dalla mensa. Questi episodi assommati a tanti altri testimoniano di un Paese regredito che ha perduto il buon senso e le più elementari leggi non scritte della solidarietà, e della pietas. Per un grande Paese cattolico come il nostro, e con una tradizione del volontariato laico così strutturata, è una perdita identitaria incommensurabile. Il Governo usa un linguaggio forcaiolo, rozzo e razzista. Molta gente lo segue, entro un percorso di diseducazione collettiva ormai lungo 15 anni. E poi si verificano le aberrazioni: ed ecco che una bimba di 13 mesi non viene curata e perde la vita. Di chi è la colpa? I medici diranno di aver rispettato la normativa, i burocrati penseranno di aver semplicemente tradotto in legge ciò che i politici di destra teorizzavano, gli ideatori si scrolleranno di dosso le responsabilità perché in fondo non avevano intenzione di procurare la morte a nessuno, ma di ristabilire un po' d'ordine in uno scarica-barile pietoso: la banalità del male. Mi sono chiesta se avesse senso scrivere questo articolo e chiedere a Il Quotidiano di ospitarlo nelle sue pagine, nonostante i fatti non fossero avvenuti in Basilicata. Mi sono detta che non solo aveva senso, ma che fosse importante farlo: noi del Pd dobbiamo ancora con maggior forza portare alta la bandiera della solidarietà, della tutela dei diritti dei più poveri, dell'inclusione sociale, civile e politica. E lo dobbiamo fare ogni giorno e a partire dalle periferie in cui viviamo. Auspico che siano proprio i nostri parlamentari a chiedere al Governo di rispondere su questo episodio aprendo un ampio dibattito su accoglienza, sicurezza e rispetto verso il prossimo nei Paesi civili. * coordinatore della segreteria provinciale del Pd di Potenza
I PROBLEMI DELLA PICCOLA EDITORIA di CARMELA GUAPPONE* CON un decreto legge del 30 marzo, entrato in vigore il 31 marzo (come si dice, da un giorno all'altro), quindi senza preavviso, il Governo ha soppresso le agevolazioni delle tariffe postali per l'editoria. All'improvviso i costi della spedizione postale dei libri sono aumentati in media del 500%. In questo modo la piccola editoria, e le Associazioni e Ong che utilizzano materiale editoriale (bollettini, riviste ecc.), si sono trovate nella condizione di sospendere la normale attività di spedizione o di trovare vie alternative. Dicono che si tratta di una fase transitoria, in attesa di una nuova legge o decreto che regoli l'intera faccenda, ma intanto ci siamo visto piombare in una condizione insostenibile. La piccola editoria è già allo stremo, figuriamoci in questo contesto. Ma quale paese è questo dove la lettura dei libri e dei giornali è da paese di analfabeti di ritorno (non usiamo la solita locuzione "da paese sottosviluppato" per non offendere i paesi delle periferie del mondo). Dove si chiamano "riforme" (paese della doppiezza del lessico,
della retorica barocca, dello spagnolismo) le manomissioni della democrazia, della Costituzione, delle conquiste sociali e politiche. Un tempo qualcuno si indignava e diceva "hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace". Oggi la finta opposizione si rende disponibile a fare le "riforme temperate" ma lascia questo governo a smantellare ogni diritto. Molte petizioni sono state indirizzate al presidente della Repubblica Napolitano ed a varie Istituzioni dello Stato. Noi come Associazione Culturale Marxista Lucana insieme all'associazione nazionale ed alle Edizioni Punto Rosso, non possiamo che associarci a queste azioni. In più vogliamo comunicare che, o è la società civile e la sinistra diffusa a indignarsi e ad agire nelle forme della sacrosanta azione politica e sociale, e con esse le forze politiche a ciò disponibili, oppure senza accorgercene ci ritroviamo senza libertà, senza cultura, senza spazio per la sacrosanta azione sociale e politica. * Associazione culturale marxista lucana
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Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Il processo è stato spostato al 17 maggio a causa di un problema di notifica della convocazione
Calciopoli, inizio con rinvio Intanto non si interrompe il decorso dei termini di prescrizione per i 7 imputati Questionario conoscitivo per 10.000 studenti
Bullismo nelle scuole Indagine dell’Adoc POTENZA - Contro bullismo, stalking e mobbing nelle scuole superiori della provincia di Potenza arriva l’iniziativa dell’Adoc di Basilicata, promossa nel quadro delle iniziative per combattere la violenza. In particolare l’associazione dei consumatori ha avviato un’indagine conoscitiva, attraverso un questionario distribuito ai volontari dell’Adoc a circa 10.000 studenti per valutare in che misura è diffuso il disagio nelle scuole. Insieme al questionario sarà distribuita anche una brochure informativa con i consigli per affrontare efficacemente mobbers (ossia coloro che esercitano il mobbing), stalkers e bulli. Come in tutte le altre occasioni, saranno aiutati tutti coloro che trovandosi in difficoltà richiederanno assistenza. L’Adoc che può essere contattata attraverso il “Centro di ascolto antiviolenza” (tel. 348 37 89 685), operativo dallo scorso anno, mette a disposizione i propri consulenti per affrontare i problemi sai legali sia psicologici che questi fenomeni generano. L’intera attività è autofinanziata dall’associazione e, pertanto, è assolutamente gratuita per gli istituti scolastici che aderiranno all’iniziativa.
Il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso nelle scuole
L’arresto dell’ex patron del Potenza, Postiglione
POTENZA - Rinviato per un problema di notifica dell’atto di convocazione dell’udienza. È iniziato così, senza troppo clamore, il processo per la calciopoli rossoblu. Gli imputati sono in tutto sette, ma uno solo era presente ieri mattina nell'aula Occorsio del Palazzo di giustizia di Potenza, alla lettura dell'appello del collegio del Tribunale composto dal presidente Aldo Gubitosi, e dai due giudici a latere Ivana Salvatore e Federica Villano. Devono rispondere di associazione a delinquere il patron dimissionario del Potenza sport club Giuseppe Postiglione, il boss dei nuovi basilischi Antonio Cossidente, i fedelissimi Alessandro e Michele Scavone, l'ex direttore sportivo della squadra Pasquale Giuzio, e il commercialista Aldo Fanizzi, quello che per l'accusa si sarebbe occupato delle questioni economiche e finanziarie del gruppo, più Luca Evangelisti alias “capa di bomba”, ex calciatore professionista passato dall'erbetta agli uffici della dirigenza, da ultimo al lavoro per la Pro Vasto. Sembra che proprio Evangelisti non avesse ricevuto in tempo utile le dovute comunicazioni dalla cancelleria della sezione penale del Tribunale, cosa che il suo avvocato, Libera D'A-
melio, non ha mancato di rilevare bloccando in questo modo le attività che erano già previste per l'udienza di ieri, in cui si sarebbero dovute costituite le parti offese, due più di quelle già individuate in precedenza, per poi procedere con l'assunzione delle richieste dei mezzi di prova. Nel frattempo l’Avvocatura dello Stato e una parte offesa hanno comunque presentato la richiesta di costituzione di parte civile. I giudici si sono riservati, Si tratta di un rinvio che non interrompe il decorso dei termini di prescrizione, e c'è chi giura tra gli avvocati che sarà soltanto il primo di una lunga serie. Il processo conta diversi capi d'imputazione ed è stato instaurato con le modalità previste per il rito immediato ovvero i casi in cui il codice di procedura penale prevede che la procura della Repubblica e il giudice per le indagini preliminari concordino sull'evidenza della prova, per cui il dibattimento potrebbe incominciare a meno di sei mesi dal blitz dei carabinieri, che è scattato all'alba dello scorso 23 novembre. Il pm Francesco Basentini della procura distrettuale antimafia e le altre parti in causa sono stati tutti riconvocati per il prossimo lunedì 17 maggio. Leo Amato
L’intervento
Così si mortifica la sanità d’eccellenza di LUIGI VIOLA* CHIAROMONTE-LacomunitàdellaValle del Sinni, intorno agli anni sessanta, ebbe la fortuna o il privilegio di ricevere in donodaalcuni illustricittadinidiChiaromonte, unapreziosa strutturaospedaliera preziosa perchè allora erano tempi in cui da queste parti si moriva ancora per unmaldipancia. Perraggiungerelalontana Potenza, sede di ospedale, occorrevano cinque o sei ore di macchina !!!.....Altro chei tempidei “ventiminuti “verso cuisi tendeoggipergarantire atuttiicittadini il diritto alla vita, in caso di urgenza! La stessa comunità dovrebbe ringraziare quei cittadinima devesoprattutto contribuire oggi affinchè quella preziosa eredità non vada persa. So che, in questi giorni, si discute o meglio ci si interroga sulla opportunità o meno del mantenimento del punto nascita qui a Chiaromonte. E’ una discussione che mi appassiona, o meglio mi preoccupa! Mi preoccupa perchè così si devia dal problema principale che è quello di continuare ad essere innovativi per poter essere competitivi in un sistema socio-sanitario in continuo movimento che si misura anch'esso, così come per la globalizzazione dei mercati, su scenari territoriali sempre più ampi. Per questi miei convincimenti sono invece preoccupato da qualche tempo nel vedere interrottialcuniservizidieccellenzaedivedere poca prospettiva sull’avvio di altri. Era
stato avviato un servizio di odontoiatria per disabili e per pazienti critici che ora risultafermo damesi. Eragiàstato datempoinauguratoilCentrodelGozzo.Nonmi paredivederlofunzionante.Sieracercato di creare le premesse, e ci si era riusciti, a portare qui professionisti lucani che operano consuccesso inaltre Regioniin centri dieccellenza, come ildottor Francesco Golia. Al momento non vedo più il dottor Golia e nemmeno altri. Mancano spazi adeguati per l'oculistica che, tra l'altro, continua ad essere il fiore all'occhiello per questa struttura. Non è più funzionante l'ambulatorio di ortopedia. I lavori di riqualificazione esterna, anch'essi importanti per l'immagine, scontano un ritardo impressionante. Si è sempre in attesa della definizione del finanziamento occorrente per la realizzazione del Centro residenziale per persone affette da sindrome autistica. In attesa di un servizio più efficiente per quanto riguarda l'Emergenza – Urgenza sarebbe opportuno un relativo potenziamento del Pronto soccorso territoriale. Per quanto riguarda il punto nascita ribadisco il mio pensiero , tra l'altro già più volte esplicitato, che è quello che è giusto che resti fino a quando sarà sostenibile. E non può essere la politica più a doverlo decidere. I parametri dovrebbero essere altri. Che resti fino a quando sarà sostenibilema che sappiano tutti che il punto nascita non costituisce il futuro per una riqualificazione di pro-
spettiva.Lapoliticadeveprimadituttosaper cogliere i bisogni sanitari dei cittadini difendendoipresidiconservizialtamente innovativi. Diciamola tutta: cambia poco o nientepartorire aventi oa sessantachilometri distanti dal proprio domicilio. Cambia tanto, invece, fare ad esempio attività preventiva legata alla ginecologia laparoscopica o alla creazione di un Centro per la cura della depressione post- partum.Esigenze queste, territoriali ma soprattutto nazionali, se si pensa che l'unico centro del genere in Italia è presso l'Ospedale Fatebenefratelli aMilano, diretto dal professor Mencacci. Un solo centro nonostante la letteratura scientifica ci dice che, nel nostro paese, circa il 10% delle partorientivengonocolpitedaquestodisturbo! Disturbo che se non seguito e curato a volte degenera in vere e proprie tragedie. Creare servizi mancanti o insufficienti sul territorio nazionale oltre che creare una fitta rete collaborativa tra le varie strutture è l'innovazione possibile nella Sanità lucana. E pare che quando ciò ha funzionato sisono vistianche deirisultati. Chiaromonte ne è stato un esempio!!! Per queste ragioni credo, presidente De Filippo, sia impellente la necessità di far ripartirelamacchina pernondisperdere questo grande patrimonio che ci è stato donatoeche neglianni,graziesoprattutto al suo interessamento, si è tenuto vivo adeguandolo ai tempi cambiati. *Consigliere provinciale
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24 ore in Basilicata
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Secondo uno studio dello Svimez le piccole imprese meridionali tengono meglio delle grandi aziende
La forza delle Pmi al Sud Ma è il sommerso a garantire produttività e crescita occupazionale LE piccole e medie imprese del Sud se la passano molto meglio delle grandi aziende. E’ quanto evidenziato dallo studio sulla competitività delle PMI meridionali di Cristiana Donati e Domenico Sarno che sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista economica del Mezzogiorno, trimestraledellaSvimez direttodaRiccardo Padovani, secondo cui nel triennio 2004-2006 le piccole imprese meridionali sono cresciute di più in numero di addetti, fatturato, propensione all’export e spesa in ricerca rispetto alle grandi aziende del Sud. Ma il contenimento dei costi di produzione che ha permesso questo è dovuto in larga misura ad una maggiore commistione con il sommerso. Soprattutto, dall’analisi dello Svimez emerge che manca ancora un contesto di rete integrato che permetta come al Nord un diverso modo di fare impresa. L’analisi si basa su un campione Unicredit di oltre 5mila aziende manifatturiere con un numero di addetti compreso tra 11 e 250, osservate per il triennio 2004-2006 in relazione al precedente 2001-2003 in base a vari indicatori. Numero di addetti Nel triennio 2004-2006 le imprese meridionali hanno visto aumentare il numero di addetti in misura più pronunciata rispetto al triennio precedente: da–0,8% a+ 2,6%.Il recupero più forte riguarda le piccole aziende (11-20 addetti), passate dal -11,3%
al +3,4% del 2004-2006. Più contenuto il recupero delle medie (21-50 addetti),da -1,2%a 5,4%e dellegrandi (51-250 addetti) da 0,7% a 1,1%. Fatturato In crescita anche il fatturato delle PMI meridionali, che passa, per il complesso delle imprese del campione, dal +7% del triennio 2001-2003 al + 10,3% del 2004-2006. In valori assoluti, gli oltre 9 milioni di euro di fatturato medio per azienda del 2004 diventano più di 10 nel 2006. Ancora una volta sono le piccole imprese (1120 addetti) a segnare il maggior progresso, con un aumento di oltre 12 punti percentuali nel tasso di crescita (da - 0,4% del 2001-2003 al 12% nel 2004-2006) rispetto ai 3 delle grandi
L’intervento dell’Ugl dopo i ripetuti incidenti
Sicurezza sul lavoro Una priorità per tutti «Lucania, in media 10 casi al giorno» «IL tema della sicurezza è diventato nell’ultimo periodo un problema d’attualità, vista la frequenza con la quale entrano nelle nostre case notizie di incidenti sui luoghi di lavoro, che hanno la caratteristica d'essere dei bollettini di guerra, pronti a generare nuove paure tanto nei piccoli quanto negli adulti». E’quanto sostiene L’Ugl di Basilicata, ch chiede consapevolezza rispetto a un punto: «Non si possono affrontare i problemi innescando altre paure. Di sicurezza si deve e si può parlare, non si può più aspettare. Va data notevole importanza alla promozione della sicurezza a partire già dalle scuole». Lo dice Giordano Giuseppe, segretario generale regionale dell’Ugl metalmeccanici. «Da uno studio condotto dall’Ugl Basilicata - ricorda Giordano - ogni anno si contano circa 30.000 invalidi permanenti a causa di infortuni sul lavoro, incidenti domestici e incidenti stradali, ed i più colpiti sono i giovani: da qui la necessità di promuovere la cultura della sicurezza a partiredalle scuole alfine di arrivare ad una diminuzione degli infortuni. Se pur esprimiamo un cauto ottimismo rispetto a questi settori, in Basilicata si verificano quasi 10 infortuni al giorno e rispetto al triennio precedente quantomeno si è riusciti a ridurre la media giornaliera di infortuni e a contenere il numero dei morti. Promuovere la sicurezza nelle scuole si può imparare ad affrontare in modo opportuno i rischi che si incontrano negli ambienti di vita e di lavoro, la for-
mazione sin dall’adolescenza serve ad una riduzione del rischio nell’uomo ormai diventato adulto!. Per l’Ugl è necessario valorizzare il contributo che il sistema scolastico può fornire per una significativa riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Sviluppare una radicata e capillare cultura della prevenzione contro i rischi della salute ed in modo specifico dell’infortunistica sul lavoro, deve essere un obiettivo prioritario per noi tutti sindacalisti, per le istituzioni, per le aziende, per la politica:ne comporta la tutela della dignità della vita e della dignità del lavoro . «Inseriamo - aggiunge Giordano - nei piani scolastici l'obiettivo di sensibilizzare e formare in modo diretto gli alunni, parlare ai bambini di sicurezzasul lavoro non è precoce, tutt'altro: può sembrare banale ma sono loro il mezzo capace attraverso il quale gli adulti possono imparare e prendere esempio. La sicurezza sul lavoro significa soprattutto promozione e rispetto della vita dell'uomo e nulla deve avere a che fare con la morte,facendo immensi scongiuri». «L’Ugl ritiene -conclude il segretario Giordano – che non si può essere superficiali sul valore della vita e del lavoratore». In prossimità della festa dei lavoratori, il prossimo primo maggio, «fermiamoci tutti a riflettere un istante sul valore della sicurezza e della dignità umana, che non sono, non possono e non devono essere scambiati come un ostacolo da oltrepassare».
imprese (da +5,9% a +8,9%). Export Situazione più complessa sul fronte dell’export. Qui per effetto della crisi dei primi anni 2000 le piccole imprese meridionali esportatrici (11-20) si sono ridotte notevolmente, passando dal 49,5% sul totale delle piccole imprese del campione nel 2003 al30,9% nel2006. Machi haresistito è stato premiato con un vero e proprio boom del fatturato esportato, in crescita di quasi 14 punti, dal 26,2% sul proprio fatturato complessivo del 2003 al 39,9% del 2006. Viceversa, le mediee grandi imprese registrano cali del rapporto fatturato esportato/fatturato complessivo compresi tra 4 e 6 punti percentuali.
Produttività Anche in relazione a questo indicatore le piccole imprese meridionali registrano un segno positivo: +3,4% di crescita nel 2004-2006, quasi un raddoppio del +1,8% del triennio precedente. Situazione opposta per le classi 21-50 e 51-250, rispettivamente - 5,4% (dal +14,8%del 2001-2003) e - 0,1% (contro il -2,2%). La dinamica della produttività è risultata nel 2004-2006 meno sostenuta del Centro-Nord per tutte le dimensioni d’impresa considerate. Solo una crescita del costo del lavoro decisamente più bassa ha evitato un peggioramento della competitività rispetto al Centro-Nord. Nel caso delle piccole imprese il differenziale nel tasso di crescita del costo del lavoro rispetto al Centro-Nord ha superato i tre punti percentuali (+1,6% contro +4,9%). Spesa per R&S Le piccole imprese che hanno dichiarato di fare attività di ricerca e sviluppo sono triplicate nei due trienni: dal 14% del 2003 al 43% del 2006. In forte crescita anche le medie (da 24% a 51%) e le grandi (da 35 a 46%), anche se con performances più contenute delle piccole. In aumento anche la percentuale di spesa per R&S sul fatturato, che vede le piccole salire da 1,5% del 2003 a 2,2% del 2006, un valore superiore all’1,7 del Centro-Nord. In crescita anche i profitti delle piccole e medie: da 1,8% del
2003 a 3% del 2006, rispetto al calo delle grandi, da 3,6% a 1,6%. Il ruolo del sommerso Nonostante i limiti della struttura industriale meridionale, nel periodo in questione le aziende del Sud della classe 11-20 addetti hanno dimostrato una maggiore tenuta e capacità di reazione rispetto alle grandi. Ma ciò, si legge nello studio, è dovuto a “una maggiore commistione con l’economia sommersa”. Sotto accusa è quindi nel Sud la mancanza di appartenere “ a una rete che consente il rapido trasferimento di capacità, tecnologie e informazioni”, “un tessuto produttivo maggiormente integrato a livello territoriale e più aperto alle reti internazionali”. «Gli obiettivi guida di politica industriale per rilanciare il Mezzogiorno, ha dichiarato il direttore della Svimez Riccardo Padovani, dovrebbero essere: riqualificazione del modello di specializzazione produttiva e organizzativa, attraverso il sostegno all’innovazione tecnologica; aumento delle dimensioni medie dell’impresa meridionale, attraverso il sostegno alla formazione di “reti” di imprese e maggiore accesso al credito; promozione edi “filiere produttive”; crescita del grado di apertura verso l’estero; pieno inserimento delle agglomerazioni delle imprese meridionali nei progetti di innovazione di “Industria 2015”; rilancio politiche attrazione».
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Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Bilancio in chiaro scuro per i produttori presenti a Verona dello stand di Unioncamere e Apt
Al Vinitaly sfondano solo i big Va meglio per “Le cantine del notaio”. Re Manfredi nella pellicola di Papaleo VERONA – Riflettori spenti sulle cinque giornate del vino. Si è chiusa ieri a Verinafiere, la 44esima edizione del Vinitaly, il salone del vino e dei distillati. A tirare le somme di un bilancio in chiaroscuro sono stati i produttori presenti nello stand organizzato dall’Unioncamere di Basilicata e dal dipartimento regionale all’Agricoltura in collaborazione con l’azienda di promozione turistica. «L’evento andava comunicato bene – ha detto Michele Laluce, presidente del consorzio di tutela dell’Aglianico del Vulture, da pochi mesi alla guida dell’organismo al posto del dimissionario Teodoro Palermo - Non è stata fatta nessuna azione di comunicazione e non si è organizzato nessun evento per far conoscere la docg, né tantomeno prodotto del materiale informativo. Il marchio di qualità potrebbe essere un valore aggiunto, oltre a un punto di forza su cui la Regione avrebbe dovuto investire in questo evento fieristico così importante. Ci siamo sentiti abbandonati come imprenditori. L’unica notizia sulla docg era leggibile sullo striscione appeso alle spalle dello stand della Regione. Qualche curioso ci ha chiesto, ma non ci possiamo affidare alla casualità. Il territorio del Vulture è stato totalmente abbandonato, ma noi facciamo grandi sacrifici per essere presenti a queste fiere. Non è possibile che si parla di Aglianico del Vulture solo quando fa comodo. Gli investimenti vanno programmati bene». Sulla mancata promozione all’interno del Vinitaly della docg, Gerardo Giuratrabocchetti, uno dei promotori della docg e proprietario della “Le cantine del notaio”, presente con un suo stand all’esterno del padiglione istituzionale, ha tracciato un bilancio positivo per la sua azienda frutto di relazioni e rapporti personali. «Sul mercato estero – ha detto – c’è sempre più la richiesta da parte dei distributori di abbassare i prezzi. La crisi c’è, ci sono accorpamenti aziendali, ma c’è sta-
ta anche una forte sensazione di ripresa. Il Vinitaly è una grande opportunità da non perdere, ma bisogna essere presenti nel modo migliore». Anche per Francesco Pisani, presidente del Consorzio Terre Alta Val d’Agri, il bilancio è sottotono. «Abbiamo avuto solo qualche contatto. È mancata una programmazione degli eventi e un’organizzazione ben fatta. Questa è una vetrina di attrazione dove bisognava organizzare eventi collaterali, richiamando l’attenzione della stampa. Bisognerebbe organizzarsi molto tempo prima, fare una promozione seria del territorio regionale, valorizzando il vino e il territorio». Dello stesso parere anche Francesca Grieco, titolare della cantina Eleano. « È mancata la visibilità – ha detto con fermezza. Siamo collocati nell’ultimo angolo dell’ultimo padiglione. Il problema è che non siamo rintracciabili. In più, non ci sono stati incontri con i buyers, ma quelli che abbiamo avuto sono frutto delle nostre relazioni personali. L’anno scorso, invece, sono state organizzate due giornate dove abbiamo potuto sviluppare diverse azioni.
Gli operatori: «Scarsa promozione»
Inoltre, mancano servizi come il collegamento wireless. Come azienda il bilancio è stato positivo e abbiamo lavorato bene sia con i mercati esteri che con il Nord Italia». E se al Vinitaly il vino del Vulture non spopola, a lanciare l’Aglianico del Vulture, con una grossa azione mediatica, ci pensa l’attore lucano, Rocco Papaleo che nella sua pellicola “Basilicata coast to coast” in uscita da pochi giorni nelle sale cinematografiche, sta riscuotendo apprezzamenti di pubblico e di critica. Una scena del film è dedicata a un brindisi con “Re Manfredi rosso”. «E’ un brindisi di buon augurio per l’Aglianico del Vulture e non solo per la nostra etichetta – ha commentato soddisfatto Andrea Lonardi, neo direttore aziendale, nonché enologo di Cantina Terra degli Svevi del Gruppo italiano vini - Abbiamo ricevuto diverse telefonate e commenti». La cantina ha presentato in anteprima il Serpore 2006 e il Re Manfredi 2007. «I clienti, soprattutto quelli esteri, hanno apprezzato molto - ha detto - Il bilancio in generale non è male perchè c’è stato un interesse di pubblico selezionato. Per quanto riguardalo lo stand istituzionale, sicuramente qualcosa di meglio si poteva sperare e anche fare. Non ci sono stati in-
Il salone di Verona dedicata ai vini di tutto il mondo
contri informativi con la stampa, con gli operatori del settore e i buyers. C’è molta strada da fare e bisogna promuovere ancora molto l’Aglianico perché spesso non si sa neanche dove sta la Basilicata. In primis, facendo uno sforzo di comunicazione per far conoscere il vino, ma anche il territorio, le vigne, i produttori. Non è stata fatta nessuna iniziativa per comunicare la docg che poteva essere uno strumento per creare interesse intorno al mondo dell’Agliani-
co. Inoltre, è necessaria una maggiore coesione tra i produttori, una condivisione di obiettivi e essere più visibili sul mercato». Grande disponibilità da parte del presidente di Unioncamere, Angelo Tortorelli a sedersi intorno a un tavolo per capire le lamentele e risolvere i problemi. «Da parte mia non mi assumo nessuna responsabilità in quanto siamo stati esecutori pratici di un momento decisionale che non fa capo a noi.
Torna nelle piazze l’ortensia di Telefono Azzurro Sponsor d’eccezione Stefano Bicocchi e Tullio Solenghi SABATO 17 e Domenica 18 aprile, contro la pedofilia e la violenza fisica, sessuale e psicologica sui bambini, Telefono Azzurro sarà nelle piazze con le ortensie, simbolo della tradizionale campagna “Fiori d’Azzurro” che vedrà 10.000 volontari impegnati in oltre 2200 piazze italiane per raccogliere i fondi necessari al sostegno delle linee d'ascolto, ovvero il cuore dell’associazione che dal 1987 si impegna nella prevenzione dei maltrattamenti e nella difesa dei più piccoli. Quest’anno, a sostenere la campagna con la propria immagine e il proprio pensiero, testimonial che rappresentano il mondo dei giovani come la rock band Lost , l’attrice-cantante Giulia Luzi e poi attori con una comprovata esperienza, Stefano Bicocchi in arte Vito e Tullio Solenghi. Tutti uniti per sottolineare il claime della campagna: “chi è
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE “SAN CARLO” DI POTENZA AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI 1) Azienda Ospedaliera “San Carlo”, via Potito Perone, Ing. Giuseppe Spera, 85100 POTENZA. TEL.0971-612677, e-mail provveditore@ospedalesancarlo.it Fax 0971-612551, www.ospedalesancarlo.it. 2) Procedura aperta per la fornitura di divise per il personale sanitario, tecnico ed autisti dell’Azienda: Lotto I “camici e divise”; Lotto II “divise per il personale della cucina”; Lotto III “divise per autisti”; Lotto IV “micropile, giacche a vento e husky; Lotto V “zoccoli”; Lotto VI “calzature”. 3) Nomenclatura 181100003- Oggetto principale (lotto 1- lotto 2-lotto 3- lotto 4); 18832000 0- Oggetto principale (lotto 5) 188810000 0- Oggetto principale (lotto 6) 4) DATA DI AGGIUDICAZIONE: 19/03/2010. 5) CRITERIO AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del decreto legislativo n.163 del 2006 e ss.mm.ii. 6) OFFERTE PERVENUTE : n.12. 7) AGGIUDICATARI LOTTO
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Lotto di gara II “divise per il personale della cucina” . Non è stato aggiudicato. 9) SUBAPPALTO: NO. 10) Bando di gara: GUCE 2009/S 186-267691 del 26/09/2009 – G.U.R.I. n. 117 del 05/10/2009 11) Data di spedizione del presente avviso 07 Aprile 2010 12) Ricorso: T.A.R. per la Basilica, sede/sezione di Potenza IL DIRETTORE GENERALE Ing. Giovanni DE COSTANZO
grande per davvero non si dimentica dei piccoli”. «La violenza è una cosa bruttissima sempre, ma quando viene fatta sui bambini è ancora più insopportabile. I bambini hanno bisogno di amore e di affetto devono poter andare a scuola, giocare, essere felici. Per questo è importantissimo difenderli, perché sono senza dubbio gli esseri più indifesi, quindi quelli di cui ci si può approfittare con più facilità». Questo è il primo pensiero che viene in mente a Giulia Luzi appoggiando ancora una volta Telefono Azzurro. Walter, Roberto, Luca, Filippo si stringono attorno alla consapevolezza di «quantosia dura assorbiree accettare una separazione, la mancanza di un genitore ed è in quei momenti che un ragazzo ha bisogno di parlare, di avere qualcuno pronto ad ascoltare.. Crediamo che certi messaggi debbano arrivare
in maniera molta spontanea, genuina e se portati da personaggi che comunque i ragazzi amano e seguono, acquistano un'importanza diversa1. Anche l'ironia di Vito ha contagiato Telefono Azzurro. Il comico bolognese descrive con vena poetica quello che l’associazione è «un filo che permette alla voce dei bambini di correre veloce e di essere amplificata e che mette in contatto la nostra forza coi loro bisogni». Nuova e capace di guardare oltre è la dichiarazione di Tullio Solenghi: «Ho sempre immaginato quanto potrebbe essere meraviglioso il mondo se fosse governato dai bambini attraverso l'istituzione delle "quote azzurre", includere cioe' tra i propri rappresentanti una bimba o un bimbo al di sotto dei 12 anni, da consultare il piu' frequentemente possibile».
Se il problema è la location, possiamo iniziare a pensare di prenotare uno spazio più visibile in quanto il Vinitaly rappresenta per noi la fiera più importante in termini di investimenti economici e organizzativi». Soddisfatti i ragazzi degli istituti alberghieri di Potenza, Matera, Melfi, Marconia, Maratea che hanno prestato servizio presto gli stand affiancando i produttori e cimentandosi in prove pratiche. Iranna De Meo
Dati dell’Asp
Patologie tiroidee ancora elevata l’incidenza POTENZA - L’azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), aderendo alla settimana nazionale della tiroide, ha dedicato la giornata del 18 marzo alla erogazione gratuita e senza prenotazione di visite ed ecografie della tiroide a persone che non ritenevanodi avereunapatologia tiroidea e che, comunque, non avevano mai effettuato tale visita in passato. Lo scopo della giornata è stato divulgare le problematiche sanitarie legate alla ghiandola tiroide e di effettuare una sorta di screening delle tireopatie. «I dati ricavati – si legge nella nota dell’Asp - dimostrano che in provincia di Potenza la problematica delle patologie tiroidee, nonostante l’utilizzo ormai molto diffuso del sale iodato, è lungi dall’essere risolta, giacchè questi due centri si è riscontata una elevata percentuale di anomalie della ghiandola tiroide». In particolare il 26,4 per cento dei soggetti (contro il 5 –15 % della media nazionale) ha presentato anomalie ecografiche riconducibili ad una tiroidite autoimmune, patologia capace di dare una riduzione del funzionamento della tiroide, mentre il 21,7 % (contro una media nazionale del 3 –6 per cento) dei soggetti ha mostrato la presenza di noduli alla tiroide I dati raccolti dimostrano, quindi, come la patologia tiroidea sia ancora particolarmente diffusa nella nostra popolazione e come, accanto ad anomalie che possono determinare un cattivo funzionamento tiroideo, sia, in particolare, facile riscontare noduli tiroidei misconosciuti, i quali, soprattutto alla luce del passato incidente nucleare di Chernobyl, pongono anche il problema di una diagnostica corretta al fine di escludere l’evoluzione neoplastica.
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La giunta regionale ha dato l’ok al primo stralcio del progetto di ammodernamento della struttura
Maratea, interventi per il porto Le opere prevedono il rafforzamento delle parti a mare per un totale di 12 milioni MARATEA - Per il porto di Maratea arriva l’ok della giunta regionale al primo stralcio funzionale del progetto di miglioramento dell’infrastruttura, messa a dura prova negli ultimi dieci anni dalle continue mareggiate Oggetto dell’intervento sarà un migliorato delle parti a mare per una corretta fruizione delle risorse naturali e turistiche. «Facendo fede ad un impegno assunto dal presidente De Filippo in occasione di un incontro dell’agosto scorso presso il municipio marateota spiega una nota dell’ ufficio stampa della Regione - la giunta regionale ha, infatti, approvato il primo stralcio funzionale del progetto di ammodernamento dell’infrastruttura portuale che prevede un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro». Le opere che saranno realizzate con il primo intervento ammontano a un milione e 715.000 euro e saranno destinate alla sistemazione del molo nord per rafforzarne le radici. Il presidente della Regione ha sottolineato che il porto di Maratea «è l’unico approdo lucano sulla costa tirrenica per la nautica da diporto e l’intervento
Il porto di Maratea visto dall’alto
di ristrutturazione del sistema portuale consentirà una interessante attività in condizioni di sicurezza a beneficio della comunità locale e dell’intero Golfo di Policastro, che rappresenta una realtà di straordinario valore naturale e paesaggistico dell’intero Mezzogiorno». De Filippo ha ricordato che il
progetto della Regione Basilicata, da realizzare in collaborazione con il Comune di Maratea e con l’Autorità di Bacino, si inserisce nel quadro degli interventi necessari per migliorare alcune precedenti condizioni del porto compromesse dalle violente mareggiate degli ultimi dieci anni. Gli effetti sono risultati particolarmen-
te devastanti per le strutture portuali e per quelle balneari. Le onde che si sono sviluppate hanno messo a dura prova anche la viabilità di accesso al porto e l’area annessa adibita a parcheggio che in più parti risulta estremamente danneggiate. L’intero sistema portuale oggi appare molto deteriorato e l’efficacia pro-
tettiva dei sistemi di difesa è venuta meno, al punto che appare improcrastinabile ed urgente intervenire con opportune azioni mirate essenzialmente al ripristino delle condizioni di sicurezza dei luoghi. «Da qui la decisione della Giunta regionale, che - continua la nota stampa - su proposta del presidente De Filippo, ha ammesso a finanziamento il progetto preliminare di miglioramento del porto, approvando il primo stralcio funzionale, anche per rilanciare la località turistica lucana, proiettandola in una dimensione nazionale e internazionale con la creazione di strutture e infrastrutture che il mercato pretende». Soddisfazione per l’atto della giunta regionale è stata espressa dal primo cittadino di Maratea, Mario Di Trani. «Si tratta di un progetto importante a salvaguardia di questa struttura che costituisce l’unico approdo lucano sul Tirreno. Ma soprattutto - prosegue il primo cittadino - si tratta di un apprezzabile segnale di attenzione da parte della giunta regionale a questa parte della Regione».
Numerose le reazioni alla risposta sulla discarica nei calanchi
Ferrandina, coro di condanne per i toni intimidatori del sindaco Non si placano reazioni e polemiche dopo la letterarisposta che il sindaco di Ferrandina Raffaele Ricchiuti ha inviato al Quotidiano a seguito del reportage a firma di Andrea Spartaco sulla discarica di contrada Casaleni, pubblicato l’8 aprile a pagina 17. Il primo cittadino, non pago della pubblicazione integrale sul Quotidiano della sua missiva dai toni vagamente intimidatori nei confronti del cronista, ne ha fatto un volantino su carta intestata del Co-
Pdl: «Bonifica e non minacce» IL Pdl di Ferrandina esprime preoccupazione «per il livello minaccioso e antidemocratico in cui è relegata la libertà di stampa , di pensiero e di denuncia nella nostra cittadina che conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, pari pari quello dell'intera Basilicata determinato dai governi locali del centro sinistra e che, grazie al quale, sono sempre al potere». Il riferimento è alla risposta del sindaco Ricchiuti al reportage del Quotidiano. Il primo cittadino «anziché preoccuparsi di porre rimedio a tale scempio ambientale e rischio per la salute, pensa bene di attaccare in maniera sproporzionata e ingiustificata l'autore del reportage e , a suo dire, i suoi sostenitori pseudo ambientalisti-politicanti-da-strapazzo-in-cerca-diautore e minacciare di procedere a tagli draconiani su alcuni capitoli di bilancio, tra cui l'indennità agli Amministratori , gli emolumenti al personale (ex pre-
cari ed attacchino compresi) e il ridimensionamento se non l'annullamento del servizio mensa-scolastica nel caso in cui dovesse essere costretto a impegnare risorse per la messa in sicurezza della discarica stessa». «Di fronte alla minaccia del sindaco di attivare ripercussioni sui familiari del “novello Spartacus” (mensa-scolastica e attacchino) continua la nota del Pdl di Ferrandina - ritiene che lo stesso farebbe bene (se pensa ancora di essere il Sindaco di questo paese) ad assumersi le proprie responsabilità e procedere, senza minacce: alla messa in sicurezza della discarica; alla rimozione delle cause e alla successiva bonifica dell'area dai danni causati dall'incuria e, perché no, da eventuali traffici illeciti di smaltimento dei rifiuti; al taglio delle indennità agli Amministratori se ritiene che gli stessi non operano bene per meritarsele.
mune e fatto distribuire domenica mattina nella piazza del Municipio. Apriti cielo. Alla risposta secca del direttore Leporace, si aggiungono le reazioni piccate di partiti, consiglieri comunali e associazioni. Unanime la condanna per il linguaggio e il contenuto della lettera del sindaco e per il grave attacco alla libertà di stampa e di espressione in essa contenuta. Solo l’inizio di un vivace dibattito che si sta sviluppando anche su Fb e sul sito A’ Palazz.
«Ora giù la maschera» NELL’ESPRIMERE piena solidarietà al giornalista Andrea Spartaco, Ferdinando Eustazio e Giuseppe Dubla del gruppo consiliare “25 aprile” si schierano contro le dichiarazioni apparse sul “Quotidiano della Basilicata” del 10 aprile 2010, a firma del sindacoRicchiuti ediffuse inquesti giorni su carta intestata del Comune di Ferrandina. «E' un linguaggio - si legge in una nota - che si addice più ad ambienti corleonesi che ad un sindaco eletto democraticamente. Andrea ha semplicemente esercitato il diritto di cronaca ed informazione e ci ricorda molto da vicino la scena del film “I cento passi” dove, il giovane Peppino Impastato urla tutta la sua rabbia sottolefinestre delcapomafia don Tano Badalamenti, dicendo: “La mafia e' una montagna di merda!”. Anche a Ferrandina c'è una montagna di merda, a 100 passi o poco più dalle nostre case e in ogni direzione. Ce n'è una in contrada Casaleni nella ex discarica di rifiuti urbani, malamente mes-
sa in sicurezza da questa amministrazione. Ce ne sono una miriade disseminate sempre in contrada Casaleni, terra di nessuno, Ce n'è una in contrada Venita, nella discarica esaurita che, nonostante fosse satura, ha continuato ad accogliere rifiuti, producendo anche il rinvio a giudizio del sindaco Ricchiuti ed altri. Ce ne sono altre colme di amianto nelle vicinanze della discarica». La nota continua: «Ci prepariamo ad accoglierne ancora: l'inceneritore della IEA Srl, sempre in contrada Venita che, il 12 marzo 2010 ha ricevuto l'autorizzazione dalla Regione Basilicata, con il colpevole immobilismo connivente di questa amministrazione; l'Ecoil che ha già incassato i pareri favorevoli, tra cui quello del comune di Ferrandina; la Geogastock che, nonostante presenti lacune notevoli, fa dormire sonni tranquilli all'amministrazione. E a tal proposito chiediamo al Pd, partito di appartenenza del sindaco, se intende prendere le distanze».
«Un’offesa a tutti i lucani» GENTILE Direttore, ci permetterà di rivolgerle i nostri apprezzamenti per la sua nota di risposta pubblicata, a tergo della lettera inviatale dal sindaco di Ferrandina, il 10 aprile a pagina 21. La sua professionalità ed il suo acume emergono chiari ed indiscutibili. La sottoscritta, però, quale presidente di un’associazione ferrandinese denominata “Ambiente e Legalità”, “senza sic” e “senza ma”, vorrebbe aggiungere qualche cosa a quanto da lei risposto al sindaco di Ferrandina. La nostra si è resa necessaria, in considerazione del fatto che a Ferrandina saranno realizzate, sulla base di dubbi presupposti, una mega discarica di rifiuti pericolosi, un inceneritore di rifiuti, una raffineria di olii esausti, un mega stoccaggio di gas naturale, due centrali a turbo gas ed altro ancora. Se solo le istituzioni si fermassero per un attimo, non di più, a riflettere sulla lettera del sindaco, la Prefettura, la
Magistratura, i partiti politici, crediamo che dovrebbero intervenire, ognuna per quanto di propria competenza (e ce n'è !); se solo la società civile avesse più rispetto per sé stessa e soprattutto lo esigesse questo rispetto. Quella lettera è emblematica della nostra realtà, è il nocciolo della nostra arretratezza, è la ragione per la quale, nonostante la Regione Basilicata (di soli seicentomila abitanti) abbia tante risorse sia ormai priva oramai della propria cultura contadina ed in balia degli affari politici. E' la ragione per cui chi può, o ha più coraggio (o disperazione), continua ad emigrare; è la ragione per cui qualche volta rimangono i “peggiori”, consapevoli che quello è il loro giusto humus e solo lì possono emergere. Ogni riga di quella lettera, ci sembra una terribile sofferenza procurata ai singoli ed alla comunità. Anna Maria Santa Dubla presidente associazione “Ambiente e Legalità”
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Martedì 13 aprile 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Siglato un protocollo d’intesa tra il Parco dell’Appennino e diversi comuni dell’hinterland
Il turismo viaggia in treno Sarà recuperata la vecchia linea Potenza-Laurenzana, in disuso da decenni DA Potenza a Laurenzana, costeggiando il lago Pantano fino al comune di Pignola. Poi, fin su alle montagne della sellata, passando per Abriola. La diga della Camastra, Anzi, Calvello e infine Laurenzana. È la vecchia tratta delle Ferrovie Appulo lucane Potenza-Laurenzana, da decenni ormai in disuso. Grazie a un protocollo di intesa siglato ieri tra il Parco nazionale dell'Appenino lucano, la città di Potenza e i comuni coinvolti (Abriola, Anzi, Laurenzana e Pignola) la vecchia cerniera tra il capoluogo lucano e la zona del parco, potrebbe tornare in funzione. «Da oggi - spiega il presidente dell'Ente parco Domenico Totaro - parte la fase progettuale. Dopodiché, la sua concreta realizzazione dipenderà dai finanziamenti ministeriali, che mi auguro possiamo ottenere al più presto. A ogni modo - continua - si tratta di un'idea-progetto vincente, perché permette a noi stessi di essere i primi fruitori delle ricchezze del nostro territorio. Per questo l'accordo è stato fortemente voluto con la città capoluogo, che ha un più grosso bacino di utenza, e con gli enti coinvolti, permettendo loro di uscire dall'isolamento e dallo spopolamento dei paesi». Una doppia operazione politica. Così l'ha definita il presidente dell'Ente parco. Da una parte il consolidamento interno, dall'altra l'apertura verso l'esterno, al di là dei confini territoriali. Scopo principale dell'accordo, infatti, è il potenziamento della dimensione turistica dell'area parco e del capoluogo di regione. Tutte le attività e le opere previste sono dedicate, pertanto, alla promozione della conoscenza territoriale, alla conservazione e alla diffusione delle risorse storico-artistiche e paesaggistiche dell'area interessata. Si parte dalla rimessa in funzione della stazione di servizio Fal in via del Gallitello, come terminale di sosta tra Potenza e Pantano. «L'idea - afferma il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - è quella di far partire i viaggiatori con la loro bicicletta dalla città, facilitando il rag-
L’INIZIATIVA
La Lilt in piazza per prevenire i tumori
Il treno delle Fal
giungimento diretto delle piste ciclo pedonali del Pantano». Si prosegue con il recupero del vecchio casello ferroviario di Pignola, ipotizzando, poi, eventuali aree di scambio su gomma ad Abriola, per raggiungere gli impianti sciistici sia durante la stagione invernale che quella estiva, e alla diga della Camastra. Si metterebbe in rete, così, anche la zona di Trivigno, già sviluppata area turistica. «Il ripristino di questa
tratta ferroviaria - riprende Santarsiero - non solo consente di migliorare l'interazione tra il parco e le istituzioni locali per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, ma permette di coniugare il trasferimento dei turisti con le bellezze paesaggistiche». Per il capoluogo, tutto ciò si tradurrebbe in una occasione di «recupero del protagonismo nelle relazioni con l'Ente parco, visto che territorialmente non ne fa parte». Si aprirebbe, dun-
que, con il “Treno verde” questo il nome delle carrozze che viaggeranno sulla vecchia linea, recuperate anche loro dal passato - una nuova fase di programmazione e progettazione in cui «Potenza - conclude il sindaco - potrebbe diventare la cerniera di un sistema di aree protette più grande d'Europa, riunendo il parco del Vulture, la Murgia, l'Appennino Lucano e le Dolomiti, fino al Cilento». Anna Martino
Sicurezza stradale: «Non bastano gli autovelox, serve manutenzione» «L’AUTOVELOX? Per carità, va bene, ma forse, prima sarebbe il caso di pensare agli incidenti». Aurelio Pace, coordinatore dell’opposizione alla Provincia di Potenza, e il consigliere dell’opposizione Giuseppe Morero, tornano sull’incidente mortale che si è verificato ieri sulla GinestraBarile (servizio a pagina 34) per lanciarel’ennesima riflessione sulle priorità dell’agire amministrativo. «Ci vogliono buon esempio e carte in regola per farsì cheuna condottaimposta venga efficacemente recepita dall’utenza - dicono Senza passare per chi vuole solo far cassa e non è il primo
TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE FALLIMENTARE VENDITA IMMOBILIARE SENZA INCANTO in danno del fallimento R.F. N.15/1996 - Giudice Delegato D.ssa M. Mainenti – Curatore Dott. Pietro Pisani Il giorno 28 05 2010 alle ore 11.00, dinanzi al G.D. avrà luogo la vendita dei seguenti immobili in MURO LUCANO LOTTO UNO - quota di 1\2 di immobili in C.da Sambuco F 10 p.lla 659\1 , cat.A\4 Prezzo a base €. 9.650,00; LOTTO DUE - quota di 1\2 di immobili in C.da Sambuco F. 10 p.lla la 659\2 , cat. A\4) ; Prezzo a base € 11.200,00; LOTTO TRE - quota di 1\8 di immobili in C.da Braida F 35 p.lla 1815\13, cat. C\2 ); Prezzo a base € 1.100,00; -quota di 1\8 di immobili in C.da Braida F 35 p.lla 1815\16, CAT.A\4); Prezzo a base € 3.760,00. Per i dettagli sulle condizioni e le modalità della vendita consultare il Rende Noto ; la CTU presso la Cancelleria fallimentare in Potenza Via N. Sauro o lo studio del dr. Pietro Pisani v. della Chimica 9, 85100 Potenza o i siti: www.pisanipietro.com - www.tribunalepotenza.astegiudiziarie.it
garante della sicurezza. Ci vorrebbero strade provinciali sulle quali fosse possibile andare speditamente prima di obbligare gli automobilisti al rispetto del limite di velocità». Sicuri che il problema degli incidenti sulle strade provinciali «sia stato affrontato dalla coda da parte della Provincia e dall’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali, ossia dalla parte dei portafogli degli automobilisti, piuttosto che da quella della sicurezza». La sollecitazione: «Piacerebbe conoscere, oltre i dati che afferiscono gli incidenti per guida pericolosa o per troppa velocità, le statisti-
che che riguardano i sinistri causati dalle strade dove la segnaletica è insufficiente, il manto è sconnesso». E nel caso in cui «i risultati dessero torto alla Provincia di Potenza, sarebbe opportuno chiedersi: giusto multare gli automobilisti indisciplinati, ma se l’ente non fa fino in fondo il suo dovere, chi lo sanziona?». Ben vengano, quindi, «i controlli sulle strade e sia fuori dubbio l’apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dai pubblici ufficiali. La Provincia di Potenza, però, dia il buon esempio e si auto-multi, perchè non riesce a mantenere la viabilità».
ALIMENTIAMO la preven- zione del fumo consente zione per sconfiggere il una maggiore prevenzione cancro. E' stato questo lo e un miglior rapporto con slogan dell'iniziativa por- la vita, riducendo di fatto la tata avanti domenica dalla possibilità di morte per tuLilt (Lega italiana lotta tu- more. Una corretta attività mori) che nelle piazze ita- fisica e un monitoraggio liane ha dato vita alla setti- complessivo dell'uso di bemana nazionale per la pre- vande alcooliche consente venzione oncologica. An- di vivere meglio, evitando che Potenza, grazie agli obesità e malattie cardiastand e ai volontari che che, diabete, cancro, dando vita a notehanno convoli migliotribuito alla ramenti sul riuscita delpiano sanil'evento ha tario sopreso parte prattutto all'iniziatiper quanto va. In molte concerne piazze, infatossa e muti i volontari scoli. L'alidella Lilt mentazione hanno venmediterraduto olio, al nea è una prezzo di dieforma indici euro il cui spensabile ricavato ser- La locandina dell’iniziativa per combatvirà a dare della Lilt tere il male un contribudel secolo. to alla lotta contro i tumori. La nona Mangiar bene significa viedizione è stata rappresen- vere meglio, la dieta meditata da un'immagine parti- terranea è una fonte di micolare, una macchia d'olio glioramento delle condiche disegna i contorni del- zioni di vita. La Lilt ha avl'Italia. Prevenire, combat- viato programmi legati al tere, dare un segno concre- sostegno delle medesime to dell'azione della Lega incentivando di fatto lo sviItaliana Lotta ai Tumori. luppo di diete mediterraSono state questi i temi del- nee. Frutta, verdura, pola giornata domenicale che modori costituiscono il voha visto proprio nella pre- lano per combattere i tumovenzione il tema più impor- ri. Mangiare ad esempio il tante della manifestazione. più possibile in modo variaPrevenire significa pren- to per garantire un apporto dere cura del proprio cor- adeguato di energia e nupo, avere uno stile di vita trienti, è anche per ridurre corretto, cercando di evita- i rischi di ingerire in modo re l'insorgenza di tumori, ripetuto sostanze estranee evitando se possibile di fu- presenti negli alimenti che mare. I dati dell'Organizza- possono essere dannosi. La zione mondiale della sanità giornata della Lilt è stata parlano chiaro, il fumo di organizzata con il contritabacco è la prima causa di buto della presidenza della morte evitabile al mondo. Repubblica, della presidenOgni anno, in Italia muoio- za del Consiglio dei minino oltre 80.000 persone a stri, del ministero della Sacausa del fumo, oltre il 25% lute, il ministero delle Polidei decessi è compreso tra i tiche agricole alimentari e trentacinque e i sessanta- forestali, dei ministeri per cinque anni di età, oltre al le Pari Opportunità e della tumore, il fumo genera al- gioventù. tre cause di morte, vedi inFrancesco Menonna farto e ischemia. La riduf.menonna@luedi.it
MONDO GIOVANE
Bullismo, l’Adoc consegna un questionario nelle scuole IL BULLISMO è un fenomeno purtroppo in crescita. I ragazzi sempre più spesso manifestano così il loro disagio, dando l’immagine di una generazione assai problematica. Di qui l’iniziativa dei volontari dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) della Basilicata - come riferisce il presidente lucano, Canio D’Andrea che distribuiranno nelle scuole superiori della provincia di Potenza diecimila questionari per valutare il disagio provocato da bullismo, stalking e mobbing e un opuscolo informativo con consigli per affrontare
gli eventuali casi. L’associazione dei consumatori - è scritto in una nota - fornirà anche un servizio di assistenza, attraverso il “Centro di ascolto antiviolenza”, a tutti coloro i quali ne faranno richiesta, con consulenze legali e psicologiche gratuite. Offese, esclusione dal gioco, cattiverie ingiustificate, prevaricazioni fisiche con calci e pugni o anche solo fastidiose sberlette, limitazione della libertà personale con la segregazione in una stanza contro la volontà della vittima: questi sono i principali tipi di azioni prepotenti tipiche del bullismo.
Un caso di bullismo
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Potenza
Topi d’appartamento al Francioso, indagano i carabinieri
Allarme dei vicini: «Ci sono i ladri» L’intervento per coglierli sul fatto NON capita tutti i giorni, non a Potenza, di assistere a ora di pranzo a un intervento dei carabinieri, coadiuvati da polizia e Vigili del fuoco, in piena città e soprattutto, in pieno giorno. Era da poco passata l’una, ieri mattina, quando alcuni uomini dell’Arma, del nucleo operativo Radiomobile, con alcune volanti della polizia e un’autoscala dei Vigili del fuoco sono intervenuti in rione Francioso. I carabinieri erano stati allertati da alcuni cittadini residenti in zona che, insospettiti forse da strani rumori nel palazzo, hanno pensato all’intervento di alcuni malintenzionati topi di appartamento e ne hanno segnalato la presenza, chiedendo soccorso.
Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma, coadiuvati dai Vigili del fuoco, hanno raggiunto l’appartamento con la scala per provare a cogliere i ladri sul fatto vista la segnalazione dei rumori che ne indicava ancora la presenza nel palazzo. In tanti, passanti incuriositi o automobilisti dell’ora di punta, si sono trovati improvvisamente ad assistere all’intervento. Le macchine dell’Arma, velocemente, si erano precipitate sul posto in pochissimo tempo, e le sirene spiegate avevano richiamato l’attenzione. L’arrivo anche dei Vigili del fuoco e della polizia. «Guarda, salgono su con la scala, magari arrivano alle soffitte». E tutti con il naso all’insù ad aspettare che i pompieri percorressero a
grandi passi quella scala lunghissima, in grado di raggiungere i piani più alti della palazzina. Entrati, militari e vigili, non hanno però trovato i ladri che probabilmente erano già scappati e che nell’appartamento erano riusciti ad entrare forzando la porta della casa vuota (i proprietari erano probabilmente lontani). Ecco perchè è stato necessario l’intervento anche dei Vigili del fuoco. «Guarda, guarda, dicono che stanno andando in soffitta». Le voci di quanti, nel frattempo, si sono riuniti nelle strade al di sotto della palazzina, si rincorrevano, la curiosità si era fatta forte, ma anche la paura perchè se di ladri si trattava, avevano agito in pieno giorno. «Potrebbe capitare a chiunque».
Ieri sera ancora se ne parlava in alcuni negozi del rione. L’intervento non è certo passato inosservato. Nel frattempo, i carabinieri stanno portando avanti con grande attenzione le indagini sul caso. Non è la prima volta che capita, ma sui furti in città gli omini dell’Arma stanno
portando avanti un piano di controllo e prevenzione stretto, anche agendo in borghese. Solo pochi giorni fa, sono infatti riusciti a sventare un furto di una macchina sempre in città e hanno denunciato quattro persone. s.l.
Pubblicati da “Il Sole 24 ore” i dati dell’AidaPa relativi al 2007. Pace: «Ora la situazione è molto diversa»
Bilancio, il Comune è a rischio Il capoluogo nella classe di merito più bassa: pagamenti dilatati a dismisura NON è certamente un risultato positivo quello “conquistato” dal Comune di Potenza che, per quanto riguarda i bilanci, risulta essere «l’unico tra i capoluoghi nella classe di merito più bassa». Chiariamo subito che si parla di dati relativi al 2007 e, come spiega l’assessore al Bilancio Federico Pace, le cose da allora sono molto cambiate, ma certamente denotano un problema serio. A dare i voti la ricerca realizzata sulla base dei certificati consuntivi da AidaPa, lo strumento specializzato in analisi economiche dei dati dei conti di enti locali e partecipate. Il rapporto completo è stato pubblicato ieri da “Il sole 24 Ore”. Il modello matematico preso in considerazione - scrive il quotidiano economico - non si limita a esaminare un aspetto dei bilanci, «ma offre un termometro per misurare tutta la temperatura finanziaria del Comune esaminando elementi con il risultato d’amministrazione, il peso delle uscite per il personale, l’utilizzo di anticipazioni di tesoreria l'esigibilità dei crediti ed i tempi di pagamento». I risultati si basano sui certificati consuntivi del 2007, ma certo non sono positivi per il capoluogo che,
praticamente sotto tutti i punti di vista, viene classificato «a rischio default». «Molti gli indicatori - scrive il quotidiano - che condannano il capoluogo lucano - a partire dal fatto che l’equilibrio fra entrate e spese regge solo sulla carta, ma nella realtà è cancellato dal fatto che ogni 10 euro iscritti al bilancio, 7.1 sono crediti sorti da più di un anno e relativi in genere a tributi e tariffe. La macchina comunale, insomma, non riesce a riscuotere le proprie entrate e per sopravvivere droga i conti con le anticipazioni di tesoreria (che poi spesso non riesce a rimborsare nei tempi stabiliti) e dilata a dismisura il calendario dei pagamenti: i fornitori che devono essere liquidati dal Comune devono stare in coda per una media di almeno 220 giorni».
«Voglio sottolineare - precisa l’assessore comunale, Federico Pace che non è vero, come scrive il giornalista di “Il Sole 24 Ore”, che in un anno le cose non cambiano. Sul bilancio del 2007 pesava, infatti, tutta la questione del Tribunale di Potenza. E’ stato quel contenzioso, poi risolto da me proprio quell’anno, a far saltare gli indicatori relativi ai residui passivi. A ciò si aggiunga il debito storico (140 milioni di euro) che l’amministrazione Santarsiero nel 2005 ha ereditato. Questo non è per giustificare quegli indicatori, ma per far capire il quadro entro cui vanno collocati. Proprio dal 2007, però, abbiamo iniziato un’azione seria di risanamento per cui posso affermare con certezza che i dati successivi, quelli del 2008 e del 2009, saranno positivi. Noi oggi liquidiamo in 20 giorni le spese per investimenti e lavori pubblici, non abbiamo mai ritardato di un giorno, invece, per quanto riguarda le spese essenziali. Parlo quindi di stipendi e contributi per il personale. Per le spese relative a trasporti e rifiuti paghiamo entro 60/90 giorni e, infine, per le spese non essenziali arriviamo a 120 giorni di ritardo. Stiamo, quindi, ben al di sotto dei 220 giorni indicati nella ricerca».
«L’opposizione lungimirante si scontra con la maggioranza lassista» «NELLA maggioranza? Imperversa il lassismo». Salvatore Lacerra (Mpa), a nome dei consiglieri d’opposizione, richiama i lavori del consiglio di ieri. «Dopo la seduta mattutina il consiglio comunale - racconta - non ha potuto riprendere i lavori pomeridiani per mancanza del numero legale: gli assenti erano quasi totalmente della maggioranza. Occorre inoltre evidenziare - prosegue - che la delibera che doveva approvarsi rigurdava il regolamento per l’offerta di servizi per l’inclusione sociale, delibera che coronava il lavoro svolto dagli uffici e dalla commissione, che l’aveva licenziata all’unanimità». Ne approfitta anche per commentare i lavori della mattinata, durante i quali si era discussa l’interrogazione dell’opposizione (vedi box in basso) rispetto al ritardo con cui, spiegava Lacerra, si sta affrontando l’organizzazione della tradizionale sfilata dei turchi, «occasione che con una sapiente regia
che manca, avrebbe potuto essere il momento di unità della intera comunità». E che dire della «firma dell’accordo per un treno verde che dovrebbe collegare Potenza con i comuni del Basso Potentino, secondo una sollecitazione che i gruppi di opposizione hanno rivolto all’amministrazione «già in sede di individuazione delle aree interessate al Piano metropolitano». Motivo di soddisfazione perchè il fatto, spiega Lacerra, dimostra «la lungimiranza e la visione attenta e fattiva che connota l’operato della opposizione nella Citta di Potenza». Questo a soli pochi giorni da un acceso botta e risposta tra il coordinatore dell’opposizione in consiglio comunale, Giuseppe Molinari, e il capogruppo del Pd, Giampaolo Carretta. Quest’ultimo aveva difesa l’operato dell’amministrazione Santarsiero dopo l’appello che Molinari aveva fatto alla maggioranza, spiegando che fosse ormai giunto il momento di «un cambio di passo».
| INTERROGAZIONI E SPUNTI SULLA CITTÀ | L’impegno per i mercatini Scippi e sicurezza in città «La sfilata dei turchi resti di Natale passa all’unanimità «Necessari più vigili urbani» momento di tutta la comunità» L’INIZIATIVA è datata 18 settembre. Adesso che il Natale è decisamente passato, e di lucine, alberi e presepi si tornerà a discutere tra un po’, l’impegno richiesto alla giunta comunale - predisporre iniziative utili ad organizzare e allestire anche a Potenza i mercatini di Natale - vale per l’anno prossimo. L’idea nasce da una sollecitazione del consigliere comunale Antonino Imbesi (Pdl) che sul finire dell’estate scorsa aveva presentato all’attenzione dell’amministrazione e degli altri consiglieri, un ordine del giorno, sostanzialmente condiviso da tutti i colleghi dell’aula negli intenti, per avviare anche nel capoluogo l’appuntamento tanto in voga e tradizionale nelle cittadine del Nord Italia. Poi, l’ordine del giorno,
ritirato (non ci sarebbe stata la possibilità di mettere in piedi l’iniziativa per le festività del dicembre scorso), è stato riscritto in collaborazione con il capogruppo del Pd, Giampaolo Carretta, in modo da farne emergere un testo bipartisan che potesse dare, una volta approvato, atto di un indirizzo condiviso dall’intera aula. Ieri l’approvazione all’unanimità durante la seduta di consiglio comunale. «Abbiamo la necessità - spiega Imbesi - di dare alla città spazi e momenti di aggregazione. E l’allestimento di mercatini di Natale potrebbe essere il migliore strumento per portare nel centro storico, ma speriamo l’iniziativa sia realizzabile anche in altre zone della città, turisti e cittadini. Non è anche questa la città-cultura?».
AL secondo caso in meno di un mese, non sipuò più parlare di “casualità”. E’ ancora Imbesi (Pdl) a sollevare la questione: «Sono già avvenuti vari casi di scippi in pieno giorno senza che l’amministrazione comunale abbia preso alcun provvedimento per migliorare la sicurezza dei cittadini», dice, non limitandosi a segnalare i disagi in quella zona. «Nell’ultimo periodoatti vandalicie azioni criminose sono aumentati a dismisura». Nel caso specifico «in via Armellini -prosegue -è necessario posizionare dei pali di luce pubblica e magari anche qualche videocamera in modo da rassicurare sia gli abitanti dell’area sia i tanti utilizzatori delle scale mobili». Il consigliere ha, poi, rimarcato di aver chiesto più volte di aumentare il numero dei vigili in circolazione: «La Polizia municipale è
fortemente sottodimensionata e con gli attuali componenti non riesce a far fronte alle esigenze di controllo della città». «E’ chiaro che i due casi ravvicinati di scippo ci hanno messo in allarme - risponde il sindaco Santarsiero - e abbiamo già chiesto di aumentare la vigilanza tanto alle nostre strutture che alle forze dell’ordine. In particolare, tanto il percorso delle scale mobili che del parcheggio multipiano sono monitorati». La zona in cui è avvenuto il secondo scippo è la stradina posta all’incrocio con via Mazzini, fuori dalla visuale delle telecamere. «Potremmo invece agire quanto prima sull’illuminazione». Ma Imbesi non molla: «Se non si aumenta il numero dei vigili urbani, oggi in pochissime unità sulla strada, non si potrà affrontare seriamente il tema della sicurezza».
RISALE a qualche giorno fa l’interrogazione presentata da Salvatore Lacerra (Mpa) con altri esponenti dell’opposizione comunale. «Che ne sarà, visti i ritardi, della storica sfilata dei turchi ora che allafestività delSantoPatrono mancano poco più di un mese?». Il sindaco Santarsiero prova a tranquillizzare (non soddisfacendo però le richieste dell’opposizione) spiegando che, a parte le parentesi elettorale delle regionali, la tempistica con cui si affronta l’organizzazione della sfilata «non è molto diversa da quelle degli anni precedenti in cui i dettagli erano subordinati alle notizie relative al finanziamento regionale legato all’iniziativa e ai conti comunali», decisamente poco rosei. «Si tratta di un’iniziativa che richiede diverse decine di migliaia di euro a cui bisogna aggiungere i fondi per le altre mani-
festazione». Cifre che incidonoparecchio ela cuidisponibilità è «al momento da verificare». Già sul finire della settimana è programmato un incontro con le associazioni interessate e successivamente con i capigruppo delle forze politiche comunali. Un momento, però, «noi non vogliamo sapere se l’affidamento della festa sarà in capo o meno alla pro loco che pure in questi anni non ha mai tradito le attese. Questo è un evento storico che rappresenta la città, è un momento in cui l’intera comunitàsi riconosce.Ora sequesta è la manifestazione più alta dell’intera città, sarebbe il caso di programmarla per tempo. Piuttosto bisogna fare attenzione affinchè chi rappresenta la città pensi di poter gestire la manifestazione. La sfilata deve restare un momento in cui tutta la comunità riconosce se stessa».
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Potenza 29
Martedì 13 aprile 2010
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Martedì 13 aprile 2010
“I dieci telecomandamenti” del trio “La faina”
“L’oro del cinema” dal 15 aprile al Don Bosco
PROSEGUE la rassegna teatrale “Cantieri d’arte - Cercasi carpentiere”. Il prossimo 16 aprile, con sipario alle 20.30, al teatro Don Bosco il trio cabarettistico de “La faina” porterà in scena “I dieci telecomandamenti” con la regia e la supervisione di Alessio Tagliento. Il trio di cabaret "La Faina" nasce nel 2004 come nuova veste dell'omonima compagnia teatrale che, negli anni precedenti, ha divertito il pubblico lucano con esilaranti rappresentazioni teatrali. Oggi è una realtà consolidata nel panorama cabarettistico italiano
SI intitola “L'oro del cinema” la rassegna, giunta alla sua seconda edizione, che prenderà il via il prossimo 15 aprile al cineteatro Don Bosco. Tutti i giovedì, fino al prossimo 13 maggio, con una doppia proiezione alle 19 e alle 21.15, “L'oro del cinema” presenterà 5 pellicole da non perdere. Ad aprire la rassegna, giovedì prossimo, sarà la prima grande commedia romantica del nuovo millennio, Soul Kitchen, diretta dal “turco di Amburgo” Fatih Akin vincitore a Venezia del Gran premio speciale della giuria e del Premio Arca cinema giovani- Miglior film.
IL PROGETTO
Il prossimo 18 aprile tornano “Le piazze del Bio”
“Le De-Generazioni” viste dagli “Hoolingans”
TORNA il prossimo 18 aprile, in piazza Don Bosco, la manifestazione, organizzata dal ministero delle Politiche agricole, “Le piazze del bio”. "Le piazze del Bio" è un'iniziativa ideata, promossa e finanziata dal ministero delle Politiche agricole. L'iniziativa si svolgerà il prossimo 18 aprile 2010 in tutte le regioni d'Italia. L'evento rientra nell'ambito dì una campagna dì Comunicazione Istituzionale sui prodotti biologici definita "Programma di azione nazionale per l'agricoltura biologica e prodotti biodinamici". L'obiettivo dell'evento è promuovere il consumo di prodotti biologici.
ULTIMI due appuntamenti per l’iniziativa “DeGenerazione”, cineforum della Consulta Provinciale degli studenti. Domani sarà la volta di Hooligans, regia di Lexi Alexander. Il film affronta in modo patinato ma onesto il ben noto turbine di violenza ai margini degli stadi. Parteciperanno al dibattito rappresentanti della Figc e responsabili del tifo organizzato della città. Le proiezionidibattito inizieranno tutte alle 19 al Teatro Stabile. Il 21 aprile poi l’ultimo appuntamento con “The Truman show”, regia di Peter Weir, un grande fratello in cui l'unico protagonista non sa di esservi dentro.
Al cinema
TRE ORE DI RISATE CON LA COMPAGNIA DIALETTALE DI BAVUSI
Grande successo per “Cundana Addon”
ARRIVA nelle scuole di Potenza e della provincia il “Laboratorio natura”, progetto ludico-didattico promosso da “Antica erboristeria” e dedicato gratuitamente alle scuole elementari per sensibilizzare i più piccoli sull'importanza di una corretta igiene orale e sulla conoscenza del mondo della botanica, delle erbe e delle loro proprietà curative. Recenti studi hanno evidenziato come, nonostante la salute dell'igiene orale stia complessivamente migliorando, i vantaggi non si estendono ai bambini per i quali invece è stato registrato un aumento di superfici cariose nell'età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le cause di questo fenomeno andrebbero ricondotte a una scarsa diffusione dei principi della prevenzione e dell'igiene orale. È infatti vero che la maggior parte dei denti dei bambini sono provvisori, ma, se si trascurano, possono riempire il cavo oraledi batteri che minacciano i denti permanenti, non appena spuntano. Laboratorio Natura si propone di sostenere l'azione educativa di insegnanti e genitori per favorire negli alunni un approccio consapevole all'igiene orale tramite un nuovo e originale kit didattico che i docenti possono richiedere gratuitamente contattando il numero verde 800.922944. Nelkit le scuole troveranno materiali didattici pluridisciplinari con una serie di proposte di attività per trasmettere a genitori e bambini importanti messaggi non solo sull'igiene orale ma anche sulla biodiversità e l'intercultura. In compagnia di simpatici personaggi, come “Scienziato spazzo”, “Menny-menta”, “Sally-salvia” e “Al-eucalipto”, i bambini impareranno attraverso interessanti esperimenti e divertenti esercizi l'importanza di mantenere una corretta igiene orale. Partecipando all'iniziativa dello “Scienziato spazzo”i bambini, oltre a vincere i premi in palio, potranno contribuire ad aiutare i loro coetanei del Sud Est Asiatico curati dall'ospedale pediatrico “Bambino Gesù” nella sua sede di Takeo, in Cambogia.
UN Dino Bavusi “cinematografico” esorcizza le paure e le angosce che vive la città per il macabro e misterioso ritrovamento dei resti di Elisa Claps nella chiesa della Santissima Trinità. Lo fa insieme alla sua eccezionale compagnia dialettale, mietendo scroscianti applausi e consensi sulla ribalta del mitico teatro Stabile. Dopo la prorompente esibizione di sabato e domenica scorsi, il popolare Dino conferma di avere tutto per diventare attore di prima fila di livello nazionale. «M' so’scialà»: questo il laconico ma significativo commentodi Piero Biscardi avvicinato dal cronista, testimone importante per aver vissuto l'infanziaal rione Addone, personaggio a tutto tondo che ha ancora il coraggio e la voglia di sognare, di ricordare, che parla in termini lusinghieri dell'artista Dino Bavosi: «è stato bravo per davvero perché ha saputo comporre una commedia intrigante». “Cundana Addon”, il titolo del telespettacolo teatrale scritto e diretto da Dino Bavusi, replicato a grande richiesta, che meriterebbe palcoscenici più ambiti per i meriti che indubbiamente ha, commedia in vernacolo risaputa, ma dai contorni scenici e spettacoli diversi, è stata introdotta da un riuscito filmato che riporta sulla scena un “serafico” Dino Bavusi, “Gerard l'American” sulla scena, potentino doc emigrato in america all'età di 17 anni, che torna nella natica “Cundana Addon”. La ritrova stravolta nei suoi connotati originari, stravolta dall'abbattimento selvaggio del 1959, inondata di cemento e di palazzi alti e “freddi” Questa situazione, pone in evidenza come l'esperienza del secondo dopoguerra, ha significato la scomparsa di un modello di vita, contribuendo ad allargare la dispersione dei potentini, costretti ad abbandonare, definitivamente, la loro “cuntana”. Il vicolo senza sbocco, che costituiva il piccolo spazio comune in cui la donna lavava, il sarto imbastiva, il calzolaio risuolava quando la stagione era
Una vecchia foto di vico Addone
mite, ed il vecchio e il bambino cercavano di carpire un raggio di sole. La “cuntana” animava il vicinato, che partecipava ad ogni avvenimento, lieto o triste, con lo spirito di solidarietà che anima ci vive insieme la sofferta vicenda della vita.
Tutto questo è ben raffigurato e raccontato in quattro scenette introdotte da Melina Caggiano Bavusi , nella veste inedita di presentatrice, ruolo svolto brillantemente, insieme a quello di protagonista di “Zi Lucia”, intrerprete dell'ultima scenetta con Pina Laguardia, Loredana Di Nicola, Di-
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Basilicata coast to coast 17.45 - 20 - 22.15 Sala 2 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Happy family 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 La vita è una cosa meravigliosa 17.30 - 19.45 - 22 Sala 5 L’uomo nell’ombra 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Dragon trainer 3D 17.30 Il cacciatore di ex 19.45 - 22 Sala 7 Green zone 18.15 - 21.30
SIMONE che ha spento la prima candelina. Papà Nicola, mamma Teresa, i nonni e gli zii Augurano che tutti i compleanni siano sempre ricolmi di tanta serenità e di tanto amore
no Lagrotta, “Don Antonio il postino”, impeccabile e divertente come sempre. Dino e Melina Bavosi, Dino La grotta, trio superstar, che continua a piacere alla gente, a divertir con semplicità ed amore, caratteristiche tipiche dei grandi artisti. Ma anche gli altri protagonisti di questa brillante commedia in vernacolo non sono stati da meno: da Lucia Esposito a Rocco Laurita, Michele Catalano, Silvano Ascenso, Luciana Buchicchio, Pina Laguardia, Donato Marsico, Claudio Barbetta, Loredana Di Nicola, il giovane esordiente Palladino all'organetto «una delle nuove leve chiamate a costruire il futuro della compagnia». Due protagonisti hanno però attirato particolare attenzione: Teresa Tancredi (prima e terza scenetta), un tiretto che ha sorpreso per spontaneità e grande vivacità; Tonino Labella (seconda scenetta “Chi è miegi de mi”: ha interpretato “Ma Giuvann”nel ruolo di un falegname trasandato e sempre ubriaco. La sua mimica, il ritmo tipico e cadenzato dell'ubriaco ha convinto e strappato applausi a ripetizione. Una bella riscoperta, insomma. Pino Gentile
SIMONE PIZZICHILLO. Buon compleanno dalla tua sorellina Miriam e da tutta la tua famiglia
INIZIATIVA DEL LIONS CLUB INTERNATIONAL
Concerto di beneficenza al teatro Stabile
Tanti auguri a zia MARGHERITA, che oggi diventa un po’ più grande...ma noi speriamo che non perda comunque la voglia di giocare e ballare la pizzica con noi! Bacini dai tuoi nipotini Lorenzo ed Elena Gabriella e dal resto della tribù
CONCERTO di beneficenza a favore delle popolazioni recentemente colpite dalle calamità naturali - terremoto di Haiti e sisma in Cile - organizzato dal “Lions clubs international foundatione - Coordinamento di Basilicata”. Appuntamento il prossimo 16 aprile, alle 19, al teatro “Francesco Stabile”. La serata sarà a base di musica jazz e musica anni ‘60 grazie ai “Paloma electric jazz quartet” e i “The Talismans”. A darne notizia Anna De Blasiis, responsabile del “Lions clubs international foundation”. I fondi che verranno raccolti grazie ai biglietti per il concerto verranno dati in beneficenza
“BASILICATA coast to coast”: un successo annunciato? Nelle sale nostrane si. Mentre nelle classifiche nazionali si piazza al sesto posto, surclassato anche da vecchie uscite, qui a Potenza solo alla prima nazionale di venerdì, il multisala Ranieri ha registrato 600 spettatori al primo spettacolo e 300 al secondo. Gente di tutte le età, ma soprattutto giovani, molti dei quali attratti dalla presenza in sala del regista e degli attori per la presentazione del film. Un'occasione che non capita certo tutti i giorni. Sono accorsi al multi cinema anche molti lauritani, compaesani del regista Rocco Papaleo. Al suo arrivo in sala, dopo la visione del film, soltanto un lungo applauso. Perché noi lucani «siamo gente discreta, calorosa ma non troppo», afferma Papaleo, che aggiunge: «sicuramente non siamo imprenditori, ci facciamo scivolare la vita addosso e non portiamo mai le cose fino in fondo». È come guardarsi allo specchio. Lo ha detto Papaleo parlando da regista, ma è un po' la sensazione che lo spettatore lucano prova alla visione del film. Dall'uso di espressioni tipiche del tipo “si sponza” - in riferimento alla frittata tra due fette di pane - “ja”, “azz'”, “che ore so'?”, ai discorsi tra i protagonisti sulla raccomandazione o meno della figlia dell'onorevole. E poi, i paesaggi. Ai più sconosciuti. Lo stesso Papaleo ammette di aver scoperto la sua terra durante il film. «Stando a Lauria dice - avevamo il mare vicino, non c'era bisogno di addentrarsi troppo». Nella sua prima opera, però, decide di farlo. Si addentra nei nostri paesaggi e nei nostri modi di essere. Con semplicità e senza eccessi. Cosa che ad alcuni ha lasciato un po'perplessi. Ma non poteva che essere così, considerando che «uno si porta sempre dietro, nelle cose che fa, la cultura, le abitudini e i modi di essere dei posti in cui ha abitato». Ed è proprio qui la sua bellezza. Papaleo non fa altro che raccontare una passione, quello per la sua terra, attraverso il mezzo a lui più congeniale: il racconto. Che sia esso cinematografico, teatrale o musicale. Anna Martino
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 anteprima nazionale del film Basilicata coast to coast ore 21 (ingresso solo con invito)
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 La vita è una cosa meravigliosa 21
Basilicata coast to coast IL film racconta di un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico.
L’uomo nell’ombra L’EX primo ministro britannico Adam Lang è alle prese con la stesura della sua autobiografia. Decide di assoldare un ghostwriter che possa scrivere il libro per lui. Il ghostwriter incaricato parte quindi alla volta di Martha's Vineyard, dove Lang si è stabilito con la moglie ed il suo staff. Arrivato sull'isola, lo scrittore verrà coinvolto in un complesso gioco di potere.
NUMERI UTILI Polizia stradale
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TURNO NOTTURNO 11 APRILE 0971/473447
Mallano via Toti, 9/13
TURNO FESTIVO 11 APRILE Iura 0971/45438 via Anzio, 14 Mallano 0971/473447 via Toti, 9/13 Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale
115 803116 0971 415754 - 46507
Inps Antincendio boschivo Enel
0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua
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Enel
800.900 800
Protezione civile
0971 469274
Acquedotto Lucano
0971 39211
Fondazione Antiusura
0971 51893
Motorizzazione
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Esercito
0971 444819
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Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo
Istituzioni Regione Basilicata
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0971 46393
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Acu (Ass. cons. utenti)
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Consultorio
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Direttore amm.
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Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
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Nelle scuole arriva il kit per il “Laboratorio natura”
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Agenda
Martedì 13 aprile 2010
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
32 Sant’Angelo le Fratte Ieri niente lezioni al Comprensivo. Svuotato un estintore
Scuola chiusa, vandali in azione E su una lavagna scritte frasi di una canzone di Fabrizio De Andrè SANT'ANGELO LE FRATTE - Ieri mattina si sono aperte le porte dell'edificio scolastico che ospita sia i ragazzi della scuola media che quelli della scuola elementare, con una brutta sorpresa: tutti gli ambienti sono cosparsi di un'intensa polvere bianca fuoriuscita questo si è capito dopo - da un estintore manomesso e scomparso, perché non è stato ritrovato. In una delle due notti, tra sabato e domenica scorsi, dei balordi, o forse bulli, si sono introdotti nella scuola, presumibilmente attraverso l'ascensore, visto che non ci sono forzature alle altre porte esterne, manomettono un estintore e riempiono della sostanza espansiva biancastra i corridoi, tutte le aule dell'intero edificio e le pareti con i relativi elaborati dei ragazzi messi in bella mostra. Per precauzione occorre sospendere le lezioni, il dirigente rimanda a casa i ragazzi, avvisando i genitori. Il gesto in sé non ha arrecato particolari danni alla struttura, ma dato l'intensità della polvere cosparsa dappertutto negli ambienti scolastici, si è dovuto sospendere l'attività didattica per la giornata di ieri in attesa di un'aerazione e pulizia a fondo degli ambienti. I balordi, che a giudicare dalla diversità delle impronte ritrovate sui pavimenti, dovevano essere tre, hanno lasciato scritte - “Nera ke picchia forte, Nera sbatte le porte” - sulla lavagna che fanno riferimento a una canzone di Fabrizio De An-
Satriano Lo ha deciso il presidente Napolitano
Il finanziere Pascale insignito della Medaglia d’oro
Il taglio del nastro del viale intitolato al finanziere
drè. Prontamente sono accorsi sul posto gli amministratori e i responsabili dell'ufficio tecnico del comune, più il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Satriano e Sant’Angelo, Telesca, nonché i carabinieri, per i il dovuto sopralluogo. Sono rimasti sconcertati i docenti e i genitori dei ragazzi, perché, certo, l'accaduto non può essere consi-
derato un gesto civico edificante sia nei confronti dell'intera collettività e sia nei confronti dei ragazzi della scuola, che avrebbero bisogno di modelli di vita più costruttivi. Le lezioni riprenderanno regolarmente oggi. I tecnici hanno assicurato che la polvere fuoriuscita dall'estintore non ha niente di tossico e quindi non costi-
tuisce nessun pericolo per la salute dei ragazzi. Gli amministratori, da parte loro, visto che non è stata rilevata nessuna forzatura alle porte, sospettano che qualcuno abbia le chiavi e promettono perciò, a strettissimo giro di tempo, di cambiare tutte le serrature delle porte di ingresso dell'intero edificio. Antonio Monaco
Calvello Oggi un convegno
Un parco didattico per le rinnovabili CALVELLO - “Energia rinnovabile e turismo sostenibile. Calvello: parco ludico-didattico delle energie rinnovabili”. Questo il titolo del convegno, organizzato dall’amministrazione comunale, in programma oggi pomeriggio alle 17 al Palacamastra. Il tema - “Energia rinnovabile e turismo sostenibile” - è di particolare importanza, in quanto, si parlerà della realizzazione di un parco ludico - didattico relativo alle energie rinnovabili, alla sostenibilità ambientale, alla bio architettura e ai percorsi educativi all'interno di un'area verde ed attrezzata. Il parco svolgerà anche una funzione didattica sulla tematica delle energie rinnovabili, con lo scopo di sensibilizzare, soprattutto la nuova generazione, al rispetto dell'ambiente e del territorio. All’incontro in programma questo pomeriggio interverranno il sindaco di Calvello, Antonio Gallicchio, Franco Inglese, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale di Basilicata, Massimo Scuderi, direttore generale della Società energetica lucana (Sel), Domenico Totaro, commissario del Parco nazionale dell’Appennino lucano, Antonio Rancat, coordinatore nazionale dell’Anter, Severino Romano, ordinario di Pianificazione economica territoriale e ambientale all’Università degli studi della Basilicata, Livio Chiarullo , coordinatore area di ricerca “Turismo sostenibile” della Fondazione Eni “Enrico Mattei”, Nicola Masini, primo ricercatore del Cnr (Centro nazionale delle ricerche)-Ibam (Istitu-
to per i beni archeologici e monumentali) e Franco Villani, dirigente scolastico. A moderatore l’incontro sarà la giornalista Rai, Emilia Rettura. Prima dei lavori del convegno si terrà uno spettacolo teatrale ludico-didattico dal titolo “ Terra: istruzioni per l'uso” che vedrà la partecipazione di Davide Gorla, in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei Una veduta di Calvello
SATRIANO - Medaglia d'oro al “paladino della giustizia satrianese”: il finanziere Angelo Pascale. Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, con decreto dell'11 dicembre scorso ha conferito la Medaglia d'oro al merito civile “alla memoria” del finanziere Angelo Pascale. Lo rende noto alla stampa il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. «Il finanziere Pascale, componente di una pattuglia in servizio di perlustrazione notturna per la repressione del contrabbando, con lucida determinazione ed eccezionale coraggio - si legge nelle motivazioni del Presidente tentava di costringere un'auto sospetta a fermarsi. Tutto ciò accadde il 7 Luglio del 1970, alla sola età di 23 anni». Eppure quasi un anno fa l'amministrazione comunale di Satriano inaugurò, con una cerimonia solenne di intitolazione, il “Viale Angelo Pascale”: la bretella che collega piazza Matteotti a via Nazionale. Anche a Maratea la “Caserma Brigata” è stata intitolata al finanziere lucano . Per l'occasione Michele Langone, finanziere in pensione, che oggi vive ad Imperia, in una nota ha espresso sincera gratitu-
Pietragalla Al Comune cambia Assemblea Pro-Loco l’assetto organico PIETRAGALLA - Con un avviso redatto in data 8 aprile ed inviato a tutti i soci il presidente della Pro Loco Pietragalla, Donato Ceraldi, ha convocato l'assemblea straordinaria degli iscritti alla struttura associativa per la giornata di sabato 24 aprile a partire dalle 17 in prima convocazione ed alle 18 in seconda convocazione presso la sala Pafundi del centro abitato per l'esame e la discussione di un ordine del giorno costituito da vari argomenti. In primo luogo vi saranno alcune comunicazioni da parte del presidente a cui farà seguito l'esposizione delle linee programmatiche relative al biennio 2010/2011. Si prosegue poi con l'esposizione per l'approvazione del regolamento organizzativo interno della Pro Loco ed infine si provvederà alla surroga di un componente del collegio dei revisori dei conti. Naturalmente la seduta della riunione della struttura associativa è pubblica. an.be.
PIETRAGALLA - Con l'approvazione della delibera di giunta comunale numero 14 del 4 marzo 2010 l'amministrazione municipale di Pietragalla ha effettuato una ristrutturazione dell'organico per quanto concerne la struttura organizzativa gestionale. In buona sostanza sono state ridotte da cinque a tre le aree organizzative. L'area numero 1 che riguarda gli "affari generali e finanziari" raggruppa il servizio di segreteria generale, i servizi demografici, i servizi alla persona, il servizio ragioneria ed il servizio entrate. Nell'area numero 2 dove rientrano i "lavori pubblici, patrimonio e ricostruzione" sono presenti il servizio lavori pubblici, il servizio patrimonio ed il servizio ricostruzione. Infine nell'area numero 3 riguardante "ambiente, edilizia, urbanistica e sicurezza pubblica" si trovano il servizio ambiente, il servizio edilizia privata e attività produttive, il servizio urbanistica ed il servizio pubblica sicurezza e polizia. an.be.
dine nei confronti del sindaco Miglionico e della sua amministrazione comunale per «la profonda sensibilità che dimostra un vero atto di civiltà e d'amore, verso chi ha donato la propria vita per un ideale». Pascale in un servizio anticontrabbando, a soli 23 anni, ha perso la vita nell'adempimento del suo dovere. Un malvivente per sottrarsi alle proprie responsabilità, con l'auto carica di sigarette di contrabbando, travolse il finanziere trascinandolo per circa 40 metri. «Ancora una volta Satriano è onorata degli uomini e della storia della sua stessa comunità. La medaglia d’oro assegnata ad un satrianese - ha detto il sindaco Miglionico - che ha dato la propria vita per la Nazione in difesa della società. L'intitolazione dello scorso anno della bretella oltre a configurarsi come un intervento di rilievo che dà un respiro di sollievo alla viabilità cittadina diventa anche il simbolo di una vita pienamente donata. L'obiettivo è quello di mantenere viva la memoria del finanziere Angelo Pascale affinchè possa essere un esempio per le nuove generazioni. Un eroe da ricordare». an.sc.
Adiconsum Telesca nuovo segretario POTENZA - Vincenco Telesca è stato nominato nuovo segretario provinciale dell’Adiconsum. Ad affiancarlo i segretari Salvatore Laguardia, Rossella Oddone e Felice Amelio. «La nuova segretaria provinciale ha spiegato Vincenzo Telesca - è fortemente impegnata per potenziare e allargare le rete degli sportelli Adiconsum sul territorio. Nelle prossime settimane partiranno gli sportelli nel Vulture-Melfese, nell'Alto-Bradano, nel Lagonegrese e in altri centri della provincia di Potenza. Il nostro obiettivo è essere sempre più vicini alle persone». Attualmente l'Adiconsum è impegnata in una serie di campagne d'informazione e di tutela legale sui rimborsi dei canoni di depurazione non dovuti.
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Martedì 13 aprile 2010
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Vietri La richiesta avanzata dai gruppi di minoranza
Nei comuni di Atella e S.Angelo
«Il sindaco si deve dimettere» Per “il più altro tradimento”
Diecimila euro per le attività commerciali
VIETRI DI POTENZA - Dure accuse dei gruppi consiliari di minoranza “Un ponte verso il futuro”e“L'arcobaleno” nei confronti del sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta, e del suo vice, Rocco Carleo. “Il più alto tradimento” è il nome del manifesto di colore giallo affisso nel centro abitato e che i cittadini hanno letto domenica mattina. Secondo i due gruppi consiliari, dopo il giuramento del sindaco all'indomani dell'elezione del 2007, lo stesso sindaco Pitta si sarebbe «spogliato di tutta la sua autorità per conferirla ad un consigliere che oltre a nominarlo vicesindaco, lo investiva anche della carica di dirigente dell'ufficio tecnico comunale». E secondo i gruppi consiliari, il vice sindaco Carleo «diventava sindaco a tutti gli effetti, senza però giurare fedeltà né rispetto alla Costituzione né alle leggi». Poi il dito puntato contro i lavori pubblici, dove il vicesindaco, sempre secondo i due gruppi consiliari, «non avrebbe rispettato i principi di uguaglianza, libera concorrenza, non discriminazione e parità di trattamento». «Infatti - si legge sul manifesto - è sempre più frequente incontrare la stessa impresa ad eseguire i più diversi lavoretti che il vice sindaco, in tutta autonomia, affi-
Il sindaco Pitta. In alto la sede del Comune di Vietri
da direttamente senza rispettare i principi». Questo secondo i consiglieri sarebbe il risultato del “Più alto tradimento che il Sindaco poteva consumare
ai danni della Costituzione e delle leggi, ma «soprattutto a danno dell'intera cittadinanza». «Ora Basta - si legge a caratteri cubitali sul manife-
sto - Un sindaco che delega tutto al suo vice, rendendolo praticamente il podestà assoluto di Vietri di Potenza, deve solo dimettersi». Claudio Buono
POTENZA La Camera di commercio ha stanziato circa 10.000 euro per il finanziamento di ben cinque progetti di valorizzazione urbanistica a strutture commerciali dei centri storici di Sant’Angelo Le Fratte e di Atella. Continuano, così, gli interventi di valorizzazione urbanistica finanziati dalla Camera di Commercio di Potenza in partenariato con le amministrazioni comunali interessate ad agevolare il restyling da parte delle imprese commerciali ubicate nei centri storici. «L'azione, racchiusa nel Fondo unico della “Finanza innovativa”, continua a riscuotere un notevole successo», ha commentato il presidente dell'Entecamerale potentino, Pasquale Lamorte. Dalla prima sperimentazione «effettuata con il Comune di Tito, nel 2008, abbiamo replicato l'intervento ha proseguito Lamorte - in molte altre occasioni, generando effetti positivi sui territori della nostra provincia. La sensibilizzazione delle imprese e la volontà delle amministrazioni locali potrà continuare dunque ad agevolare la fruizione degli spazi dei centri storici anche da parte dei diversamente abili e delle altre fasce deboli della popolazione, salvaguardando contemporaneamente l'identità dei luoghi». Le ultime azioni in ordine di tempo hanno riguardato i comuni di Sant’ Angelo Le
Pasquale Lamorte
Fratte e di Atella. Ai due bandi hanno risposto cinque aziende. Per Sant'Angelo l'impresa beneficiaria è Arcangela Maria Loisi, con un contributo di 3.000 euro di cui 1.500 a carico della Camera. Per ciò che riguarda Atella sono state finanziate le imprese Modà di Giovanna Colangelo (3.844 euro, comprensive del contributo aggiuntivo perché in fase di start up), Francesco Luppolo (2.400 euro), Dolce Pensiero (2.978,73 euro) e Dolce Styl Novo (1.185,94). Complessivamente sono stati concessi contributi per 10.408 euro di cui poco più di 5.000 a carico della Camera di commercio di Potenza.
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Martedì 13 aprile 2010
34 Perde il controllo della sua macchina che finisce la sua corsa sotto il ponte dell’Arcidiaconata
E alla fine c’è scappato il morto Emilia Persiano di 68 anni, ieri mattina ha perso la vita sulla Ginestra-Barile di LORENZO ZOLFO GINESTRA - Emilia Persiano aveva 68 anni e abitava a Leonessa di Melfi. E' morta sul colpo dopo un volo di circa 15 metri. Stava andando a Venosa, probabilmente per fare visita a un suo parente all'ospedale. Al nosocomio della città di Orazio non è mai arrivata per colpa di una strada, la Ginestra-Barile, da troppo tempo additata tra le arterie più pericolose. Sembra infatti dai primi rilievi, che l'autovettura guidata dalla sessantottenne sia sbandata a causa del fondo stradale sdrucciolevole. A complicare le cose - è da precisare - è stata anche la pioggerellina che ha insistito per tutta la mattinata di ieri e dalla sottile nebbia. Scenario del tragico incidente il ponte dell'Arcidiaconata che soltanto poco più di un mese ha visto un incidente molto simile. Un signore di Palazzo San Gervasio, solamente qualche metro più indietro, è sbandato finendo la sua corsa sotto il ponte. Per lui solamente tanto spavento. Per la signora Emilia una morte che forse si poteva evitare. Erano circa le 6.30 di ieri. La Panda 4x4 su cui viaggiava Emilia Persiano, nei pressi del ponte dell’Arcidiaconata, è sbandata occupando la corsia opposta. Urtando contro la balaustra in ferro posta ai lati del ponte che dovrebbe proteggere, ma che si è sfaldata dall'urto con la macchina - ha poi finito la sua corsa sotto la scarpata a circa 15 metri dal manto stradale. Giova sottolineare che il viadotto dove ha perso la vita la sessantottenne di Leonessa divide i confini dei due comuni di Ginestra e di Barile. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Melfi, del comando stazione di Barile e di Ripacandida per i rilievi del caso. Qualche minuto dopo sul posto è intervenuto un eliambulanza. I sanitari hanno cercato di fare il possibile per salvare la vita alla sventurata signora, ma hanno dovuto constatare soltanto il suo decesso. Emilia Persico, infatti, è morta sul colpo. Un destino beffardo se si pensa che lo scorso 8 aprile l’attuale giunta regionale guidata da De Filippo e composta da Santochirico, Straziuso, Potenza, Autilio, Viti e
IL COMMENTO
Responsabilità o semplice fatalità? La Ginestra-Barile ha “fatto” la sua vittima. A nulla sono valsi gli appelli dei mesi scorsi proprio dalle colonne de “Il Quotidiano”. Emilia Persiano è morta. Il suo nome dirà poco, ma è la vittima di una strada da sempre considerata pericolosa. Il suo cuore ha cessato di battere sotto quel ponte, che già nei mesi scorsi era stato “protagonista” di un altro incidente. Si dirà ora che il progetto è stato approvato e che i lavori erano in procinto di partire. Giusto. Qualcuno aggiungerebbe anche che si è trattata di una semplice, se pur tragica, fatalità. Giusto anche questo. Ma da quanto tempo si parla della scarsa sicurezza dell'arteria? Da tanto. Forse troppo tempo. Puntualmente, e suscitando anche l'ironia (e a volte anche l’ira) di qualcuno, L’incidente del mese scorso nello stesso punto di quello di ieri abbiamo sempre scritto dei numerosi incidenti che si sono succeduti, su che le istituzioni - Provincia e Regio- vrebbe far quantomeno riflettere, su quella che una volta era chiamata ne in primis - decidessero il da farsi. tutto ciò che si poteva fare e che non è La settimana scorsa erano tutti sod- stato fatto. Poco consolante comun“La strada di nessuno”. I tempi della politica, è risaputo, disfatti per il progetto di messa in si- que per chi, come la famiglia di Eminon sono quelli delle “persone” nor- curezza che la giunta di De Filippo lia Persiano, deve piangere un morto per colpa di una strada. aveva approvato. mali. g.rosa@luedi.it Questa che è appena iniziata doCi sono voluti diversi mesi prima
Alcune delle immagini dello spaventoso incidente di ieri mattina in cui ha perso la vita la signora Emilia Persiano. Sotto due degli incidenti dei mesi scorsi e il ponte dell’Arcidiaconata
Vita, su proposta dello stesso Governatore aveva approvato il progetto, presentato dalla Provincia di Potenza, del miglioramento del collegamento viario. Contattato telefonicamen-
te l'assessore alla Viabilità della Provincia, Nicola Valluzzi, sulla questione ha detto: «Il finanziamento dei 700.000 euro sarà a disposizione con procedura d'urgenza. La Provincia - ha concluso
- ha fatto tutto ciò che era nella sua possibilità». La sensazione per i molti cittadini che ieri mattini commentavano la notizia è che si è perso del tempo prezioso per la messa in sicurezza dell'ar-
teria considerando il fatto che la richiesta di finanziamento avanzata da diversi mesi, è stata presa in considerazione solamente qualche giorno fa. Avvicinato il sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo su
questo incidente mortale ha riferito: «Sono costernato per il tragico evento stradale nel quale una persona ha perso la vita. Il mio cordoglio va alla famiglia della vittima». «E' questo il drammatico esempio della pericolosità di una strada che abbiamo denunciato alle istituzioni da ormai troppo tempo. Le condizioni di maltempo e la fatalità sono certo fattori incalcolabili ma rimane l'urgenza della messa in sicurezza». Il primocittadino delpiccolocentro arbereshe,aseguito dei diversi incidenti che si sono succeduti nel corso soprattutto degli ultimi anni, aveva minacciato la sua chiusura, cosa che non si è mai verificata. «La chiusura della strada ha aggiunto - è stato un atto di minaccia da compiere nel caso in cui le istituzioni non avessero raccolto le nostre istanze. Ma alla luce degli impegni presi da Regione e Provincia e ancora di più a pochi giorni dal finanziamento degli interventi di sicurezza conseguenti alla formale provincializzazione, quell'atto sarebbe stato privo di qualsiasi razionale significato». Sulla questione è intervenuto anche il capolista del Mia, movimento imprenditori autonomi, Pasquale Cialdella, che ieri mattina è stato tra i primi a giungere sul luogo dell’incidente. «Le strade della Basilicata fruttano morti, ma l'interesse del nostro governo di Basilicata è rivolto alla creazione di carrozzoni politici per la spartizione della ricchezza». Sull’incidente è intervenuto anche il consigliere provinciale di minoranza, Aurelio Pace che fa «un’amara constatazione» per «l'ennesimo incidente sulla Ginestra-Barile, avvenuto poche ore fa e che, purtroppo, conta un'altra vittima. Nello stesso punto, dove appenail mesescorso un'altra vettura è finita fuori strada, lungo lo stesso percorso del quale abbiamo scritto tante e tante volte». Non è la prima volta che questa strada è “macchiata” dal sangue dei morti. Da quando è stata costruita è il secondo in ordine di tempo. Nel 1974, un paio di chilometri prima del ponte dell’Arcidiaconata, in prossimità di alcune curve, aveva perso la vita il barbiere di Ginestra Mauro Tucciariello. A Ginestra l’episodio se lo ricordano tutti, perchè da quel giorno il piccolo centro arbereshe non ha più avuto un barbiere.
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Lavello Gisondi e Calice prendono le distanze dal Pdl
Nasce una nuova associazione
Nuovo gruppo in consiglio Centrodestra spaccato?
“ViviAmo Genzano” Tra politica, cultura e impegno sociale
LAVELLO - Dopo la presa di posizione del gruppo consiliare del Popolo della Libertà con la conferenza stampa dei suoi esponenti, è iniziato il tam tam in vista dell'annunciato rimpasto all'interno della giunta Annale. Novità arrivano dalla stessa maggioranza con un comunicato trasmesso al primo cittadino a firma dei consiglieri Domenico Gisondi, assessore, e Michele Calicepresidente facente funzioni del consiglio comunale. «Facendo seguito - fanno sapere - alle notizie circolate sulla stampa negli ultimi giorni inerenti la costituzione del gruppo Pdl nel consiglio comunale di Lavello, prendiamo atto che sono venuti a mancare i presupposti minimi per la condivisione di un metodo di gestione dell'attività politica ed amministrativa con il suddetto soggetto politico». «Comunichiamo - proseguono - la costituzione di un nuovo gruppo consiliare denominato “Sviluppo Città e Territorio” che ci impegnamo ad ufficilizzare nel prossimo consiglio comunale». «Voci insistenti - commentano Gisondi e Calice - circolano in città circa l'esistenza di un documento provato clandestino, inutile e dannono oltre che privo di validità sottoscritto da tempo dal Pdl ed il
I fondatori dell’associazione Il comune di Lavello
rappresentante di due consiglieri in cui si ravvisa la volontà di rivedere l'assetto della giunta comunale, più in funzione di occupazione di poltrone rispetto allanecessità di un effettivo rilancio dell'azione amministrativa». «Peggio ancora - proseguono - sono le voci vogliono il Pdl impegnato ad intentare processi e vendette di sapore post elettorale che minano alle radici la serenità della maggioranza di governo cittadino. Dichiariamo sin da ora la disponibilità per ulteriori e seri confronti che si rendessero
necessari per rafforzare il raggiungimento degli obiettivi dichiarati nelle sedi ufficiali, dichirazioni programmatiche». Aumenta così la tensione in seno alla giunta di centro destra guidata da Antonio Annale, investista al'indomani del risultato elettorale una vera e propria babele di voci, dicerie , false delazioni e pettegolezzi da marciapiede. Nessuna presa di posizione ufficiale arriva da parte del sindaco nella cui mani il Pdl ha affidato l'esame di un documento contente le linee guida
Melfi Iniziativa promossa dalla Asp di Potenza
Cure palliative a Melfi Corso sul “cratere malato” MELFI - “Il cratere malato” è il titolo del corso di aggiornamento, organizzato dall'Asp, Unità di Oncologia Critica Territoriale e Cure Palliative - Adi, che si terrà venerdì e sabato a Melfi, nella sala convegni del Centro Culturale Nitti. Partecipano all'evento formativo, che rientra nell'ambito delle attività di aggiornamento in cure palliative, medici, infermieri e farmacisti. «Il Cratere malato trae spunto dalla drammatica lettera alla madre, dettata da un uomo ormai malato poche ore dopo l'ictus che lentamente ne avrebbe causato la morte, contenuta nell'opera di Charles Baudelaire “Il vulcano malato”- spiega Gianvito Corona , Direttore del Corso-Le ulcere cutanee nel XXI secolo, per il semplice fatto di esistere e di non riuscire a debellarle, rappresentano l'essenza dell'angoscia di Baudelaire: con tutta la tecnologia e i mezzi attuali, esse sono sempre lì, in vertiginoso aumento e stanno diventando un'emergenza sociale». Al centro delle due giornate di aggiornamento e formazione, quindi, l'approccio, la prevenzione, MELFI - Si concluderà sabato diciotto aprile prossimo la stagione teatrale 2010 organizzata dall'assessorato alla cultura del comune di Melfi. Sul palcoscenico del teatro, Ruggiero II l'attrice Isabel Russinova porterà in scena lo spettacolo “La governante” per la regia di Pierpaolo Sepe. Inaugurato il trenta maggio del 2005 dopo accurati lavori di ristrutturazioni il teatro cittadino ha già ospitato cinque consecutive rassegne. «L'ultima è senz'altro la più riuscita - spiega l'assessore alla cultura, Pina Carbone - forse perché dopo tanto tempo il pubblico si
la terapia e la gestione delle lesioni croniche cutanee. Il Corso mira, appunto, a fornire ai partecipanti un aggiornamento teoricopratico sulla fisiopatologia e la diagnosi delle ulcere cutanee, nonché sulle più recenti tecniche di riparazione tissutale. Razionalizzando gli interventi terapeutici è possibile accelerare i tempi di guarigione della lesione, con il beneficio di ridurre i costi sociali. Le Lesioni Croniche Cutanee rappresentano, infatti, una patologia in crescita esponenziale di elevato significato sociale in termini di spesa pubblica assistenziale, anche per la perdita, in chi ne è affetto, di giornate lavorative. Nella Asp di Potenza, l'Adi sopperisce a questa carenza con un impegno dedicato attraverso una intensa attività consulenziale, che coadiuva gli accessi infermieristici pressoché quotidiani nei casi più gravi. Nonostante l'emanazione di Linee guida, molto spesso la loro gestione si basa, però, solo sull'esperienza del singolo operatore.
per un possibile equilibrato rimpasto in seno alla giunta comunale. Si attende con ansia il prossimo ed imminente consiglio comuanele di fine mese durante il quale verrano rese note le decisioni assunte della compagine governativa. Tuttotace anchea sinistrae nel gruppo della Primavera Lavellese che non commentano le vicissitudini della giunta Annale. Non resta che attendere dunque mentre c'è chi già parla di crisi. Daniele Masiello
Il 6 e 7 maggio
Tutto pronto a Banzi per la “6 ore dei Templari” BANZI - Tutto pronto per la “6 Ore dei Templari”. In occasione di questo evento, organizzato con grande passione e promosso soprattutto grazie alle potenzialità del web 2.0 istituzioni, aziende, cooperative sociali del territorio si darà vita ad una vera e propria “festa di tutti”. Le massaie lucane prepareranno un piatto di pasta con la salsiccia anche per Richard Whitehead, campioneinglese, recordmondiale di maratona su protesi. La seconda edizione dell’evento si terrà i prossimi 7 e 8 maggio. Il popolo degli ultramaratoneti web lo sa già da tempo, informato prontamente via Facebook e pronto a tutto: dal car-pooling alle strade che si perdono tra i campi di grano. an. me.
GENZANO DI LUCANIA Si può di fatto affermare che l'ultimo turbinio elettorale ha partorito a Genzano un nuovo “soggetto sociale”, il quale intende spendersi attivamente per il bene del paese. Si tratta della compagine civica “ViviAmo Genzano”, da alcuna giorni consolidatasi in una “Associazione Politico-culturale” con tanto di statuto mirato a formalizzare l'impegno che tante persone, unite dal desiderio di fare qualcosa di concreto per l'ambiente in cui vivono, hanno messo a disposizione. Ricordiamo che la lista in questione, nonostante sia partita dal “nulla”, forte soltanto della “genuinità” dei candidati e dall'entusiasmo che trapelava dai loro gesti e dai loro sguardi, è riuscita a conquistarsi una fetta consistente di consenso: quasi 1300 voti, che permettono l'accesso in Consiglio Comunale a tre rappresentanti del gruppo: Daniele Stolfi, Graziano Pagliarulo e Lucia Lomuscio, triade proveniente (sarà un caso? o forse è stato davvero premiato l'impegno durato quasi un anno?) dall'ancora attivo “Comitato contro la discarica in C.da Mattinella”. Ieri mattina, abbiamo sentito l'avvocato Stolfi, il quale, dopo aver ribadito la stima che nutre per Pasquale Vertulli (il sindaco attualmente in carica) e per la nuova Giunta ha precisato che quella del suo gruppo consiliare di minoranza «sarà una azione costante, finalizzata innanzitutto a garantire
L’assessore Carbone e il sindaco Navazio soddisfatti della stagione al “Ruggiero II”
Teatromania a Melfi con scuole ed esperti nuovamente appassionato al teatro. Del resto 120 abbonamenti sui 15 posti disponibili e la gran ressa per gli ultimi biglietti al rimasti botteghino confermano il buon risultato raggiunto. Chiaramente ci hanno aiutato i grandi attori che abbiamo ospitato al Ruggiero II, a partire da Ornella Muti, Sebastiano Somma, Tosca, Catherine Spaak, Francesca Reggiani, la Russinova. Non ab-
biamo dimenticato nemmeno gli amanti della musica ed abbiamo così inserito in cartellone due concerti di rilievo. L'esperienza acquisita negli anni scorsi ci ha suggerito di proporre concerti non solo strumentali ma caratterizzati da voci prestigiose di soprano quali Silvia Martinelli e Ida Fratta. Il costo dell'abbonamento per otto spettacoli, rimasto decisamente accessibile alle tasche di molti, ha agevolato il ritorno o
la scoperta di musica e prosa anche di chi si avvicinava per la prima volta a queste forme di arte. Con soli 120 euro, infatti, ci si poteva assicurare un poltrona nel piccolo teatro di via Vittorio Emanuele. Largo spazio è stato dedicato anche al teatro per ragazzi. «Rispetto ai cartelloni del passato, quando gli spettacoli erano dedicati a giovanissimi alunni delle scuole elementari e dell'in-
fanzia - conferma l'assessore, Carbone - quest'anno abbiamo pensato di coinvolgere le scuole superiori. Così le più belle poesie di Sinisgalli lette dal Minimo di Basilicata e lo spettacolo, L'altro Francesco di Associazione teatro e cinema hanno riscosso un buon seguito. Fondamentale in questo caso è stato inviare ai docenti delle scuole locali la scheda degli spettacoli. In questo modo i ragazzi hanno potuto già in classe
chiarezza e trasparenza alla cittadinanza riguardo all'operato amministrativo, ma - ha continuato il leader di ViviAmo Genzano - saremo anche costruttivi e propositivi, poiché è su tale indirizzo che è sorto e continuerà a muoversi il nostro desiderio di contribuire a cambiare il volto di Genzano». «Un tale impegno, oltretutto - conclude Stolfi - lo dobbiamo non solo a quel 33% dell'elettorato che ha nutrito totale fiducia nei nostri confronti, e che ringraziamo di cuore, ma all'intera cittadinanza, la quale ci ha manifestato in più forme (e continua tuttora a farlo) simpatia ed appoggio». Difatti, la “novità” continua a portarsi dietro uno strascico di coinvolgimento che non passa inosservato, e sono già tante le persone - ci dicono - che chiedono di far parte di questa associazione, aperta a tutti appunto perché nata sotto l'égida di un presupposto fondamentale: quello che la “diversità” non conflittuale può arricchire tutti, e che solo il confronto dialettico teso al bene comune è materia plasmabile capace di far emergere soluzioni originali ed efficaci per i vecchi problemi irrisolti. La sede - almeno per i prossimi mesi, rassicura Pagliarulo - rimane quella scelta in c.so Garibaldi quale comitato elettorale, poiché molto capiente e quindi adatta alle molteplici attività che si intendono porre in essere (www.monattocc.it). Gianrocco Guerriero
approfondire i temi che poi sarebbero stati trattati sul palcoscenico del Ruggiero II». Infine la rassegna cinematografica. «Da sempre sostenevo che il nostro teatro avrebbe dovuto aprirsi anche al cinema - conclude Pina Carbone - ed i tanti ragazzi che hanno seguito i film in programmazione sono la conferma che era questa la strada da seguire». Infine il sindaco di Melfi. «Dopo 149 anni un mese e 24 giorni - commenta Navazio - nel maggio del 2005 riaprimmo le porte del nostro teatro alla città. La risposta che oggi otteniamo è motivo di grande soddisfazione». Vittorio Laviano
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Il sindaco, sulla questione, ha già allertato le forze dell’ordine
Nemoli Interrogazione in Comune
Sarconi, scoperta discarica Marte: «Avevamo bonificato»
Galleria “Sirino” Tutti i dubbi del sindaco Filardi
SARCONI - Una discarica a cielo aperto a pochi passi dal paese del fagiolo. Frigoriferi, non uno ma più di uno, televisori, pezzi di elettrodomestici, materiale edile, materassi, copertoni di gomme. Insomma di tutto e di più si incontra in contrada Finaide, a qualche chilometro dal centro abitato del comune valdagrino. Una vera e propria discarica a cielo aperto, immersa nello scenario naturale che accompagna i boschi e i frutteti dell'ambiente circostante. Uno scarico selvaggio di materiale destinato allo smaltimento speciale, in balia del vento e delle intemperie. In un luogo isolato, privo di abitazione e, quindi, favorevole ai trasgressori che hanno il tempo di parcheggiare, scaricare i loro rifiuti e andare via indisturbati, lasciando il segno dell'inciviltà. In “barba” anche ad un divieto di scarico affisso sulla rete metallica che circonda il “mondezzaio”. Una situazione di degrado ambientale creata da incivili scarsamente sensibile alla tutela per l'ambiente, persone senza scrupoli e non rispettosi delle leggi sullo smaltimento dei rifiuti. E nonostante l'area sia stata più volte bonificata, come ha dichiarato il Pri-
Il sindaco Filardi
Alcune immagini della discarica a cielo aperto
mo cittadino, Cesare Marte, «l'ultima bonifica - ha evidenziato il Sindaco - è stata effettuata il 25 settembre scorso», il sito continua ancora ad essere oggetto di scarico di rifiuti da parte dei “selvaggi”, invece di essere
tutelato e valorizzato. «Sono state informate - ha sottolineato Marte - anche le Forze dell'Ordine. La cosa è legata al grado di inciviltà delle persone. Le opportunità - ha specificato l'amministratore - e i servizi ci sono per
smaltire i rifiuti, purtroppo, nulla si può di fronte all'insensibilità della gente. Comunque - ha concluso il sindaco - l'amministrazione provvederà al più presto, nuovamente, alla bonifica dell'area». Angela Pepe
Sant’Arcangelo Intervento dei medici. Oggi e domani scuola chiusa
Malore per alcuni ragazzi della media Ma è solo l’odore del bitume SANT’ARCANGELO - Un'ordinanza di chiusura cautelare per le scuole medie inferiori dell'istituto Carlo Levi dopo il malessere di alcuni bambini nelle ore di lezione. Tanta paura ma fortunatamente nessun problema. A seguito di quanto verificatosi nella mattinata di ieri, l'amministrazione ha deciso di chiudere la scuola nelle ore pomeridiane dei giorni 1314 per consentire alla ditta di completare i lavori di posa in opera del manto bituminoso nel piazzale antistante l'edificio. Secondo quanto raccontato dal sindaco, Domenico Esposito: «La Provincia ha predisposto i lavori per asfaltare il piazzale e renderlo più adeguato. Nella mattinata, alcuni bambini di una sola classe, forse dopo aver lasciato la finestra aperta, hanno lamentato qualche malessere. Le insegnati hanno prontamente chiamato il 118 che si è precipitato sul posto con ambulanze e un elicottero». Ovviamente l'arrivo delle ambulanze ha al-
lertato i genitori che preoccupati si sono recati all'istituto. Dal canto suo l'amministrazione comunale ha mandato sul posto impiegati dell'ufficio tecnico per verificare che tutto fosse stato eseguito con regolarità e ha allertato l'ufficiale sanitario. Fortunatamente si è trattato forse di un eccessivo allarmismo, l'elicottero non è servito e neanche le ambulanze. Come spiegato dal sindaco: «A seguito delle visite mediche effettuate, non sono stati predisposti ricoveri, i medici hanno assicurato che i ragazzi fossero in grado di riprendere le lezioni. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione locale. Per evitare nuovi problemi, l'amministrazione ha deciso di predisporre la chiusura pomeridiana della scuola per i prossimi due giorni. Di solito i ragazzi utilizzano quelle ore per le prove musicali. In questo modo possiamo permettere alla ditta di completare i lavori in serenità e agli studenti di proseguire tranquillamente le attività didattiche». Francesca Gresia
ITCG DI SANT’ARCANGELO Corsi per adulti Con un avviso pubblico è stata informata la cittadinanza che il neo Istituto superiore tecnico commerciale per geometri “Carlo Levi” inaugurato solo il 20 febbraio di quest'anno, di concerto con l'amministrazione comunale intende istituire per il prossimo anno scolastico 2010/2011 corsi serali per adulti, presso la sezione associata Itcg per il conseguimento del diploma “Ragioniere e perito commerciale”. Una urgenza e bisogno, quello della formazione, che l'amministrazione comunale attuale non ha mai mancato di sottolineare. Il sindaco Domenico Esposito, aveva infatti già preannunciato in occasione dell'inaugurazione dell' Itcg, i corsi e l'importanza della nuova struttura: «La scuola aprirà a iniziative di formazione ed anche a iniziative extrascolastiche». Si tratta dunque di una occasione importante di formazione. Le persone interessate potranno presentare domanda di iscrizione ai corsi entro il 20 aprile su apposito stampato che sarà loro fornito dalla scuola. Valeria Gennaro
NEMOLI - Si continua a temere a Nemoli per le sorgenti del lago Sirino dopo la sospensione dei lavori nella galleria Sirino per infiltrazioni di acque. L'Anas assicura che la causa è da attribuire alle abbondanti precipitazioni dei mesi scorsi, ma il sindaco Filardi continua ad avere forti dubbi. La minoranza, intanto, ha chiesto un consiglio comunale aperto per discutere della questione. La realizzazione della galleria Sirino rientra nelle opere del secondo macrolotto della Salerno-Reggio Calabria. Servirà, una volta ultimata, per eliminare la strozzatura del chilometro 131, nel Comune di Nemoli, dove si viaggia a doppio senso su una sola carreggiata da oltre quarant'anni, quando una frana, a pochi mesi dall'apertura dell'A3, danneggiò i viadotti Taggine e Sirino. A febbraio scorso, durante i lavori di scavo, è aumentata la presenza di acqua sul terreno. Nei giorni scorsi, l'Anas ha deciso di effettuare una sospensione cautelativa delle attività di scavo. Per l'Anas l'aumento dei carichi idraulici è da attribuire alle intense piogge che hanno interessato l'area negli ultimi mesi e non ad una interferenza con le falde che alimentano il lago Sirino e le sorgenti del Torbido. Il sindaco di Nemoli Antonio Filardi, però, non è dello stesso avviso e continua a temere per l'interferenza con le falde. «Ho i miei dubbi - dice - e le preoccupazioni rimangono tutte». Filardi aveva sollevato la questione prima in sede di Conferenza di servizi, diversi anni fa, e a febbraio scorso in una lettera inviata a Regione, Provincia e Anas. «Temevo che bucando la montagna sarebbe uscita l'ac-
qua - spiega Filardi - Dai controlli non ci sono apparente interferenze con le sorgenti, ma potremmo vedere le prime conseguenze già nella prossima estate». Filardi ora attende un incontro con l'Anas e se non dovrebbe esserci entro questa settima, dice: «mi attiverò con nuove azioni per avere risposte sui chiarimenti e sulle richieste, tra cui alcune opere per garantire sicurezza per il futuro». Sui lavori, l'Anas ha precisato che sull'area interessata è attiva una costante attività di canalizzazione delle acque che, attraverso il sistema di pompe installate al fronte di scavo, convogliano le acque all'esterno della galleria e che l'evento non comporterà alcun ritardo nella realizzazione delle opere del macrolotto. I lavori di scavo sono sospesi finché non saranno ristabilite le condizioni di sicurezza per i lavoratori, mentre continuano le altre opere di completamento della galleria e le altre attività di cantiere. Sulla vicenda sono intervenuti anche consiglieri comunali del gruppo “Insieme per Nemoli”: Lettieri, Summa, Ferrari e Melchionda che hanno chiesto al sindaco la convocazione di un Consiglio Comunale aperto al pubblico o una riunione aperta ai cittadini e alle forze politiche e sociali: «per chiarire e discutere il grave fatto». «In passato più volte sono state manifestate, all'Ammnistrazione Comunale di Nemoli e all'Ufficio Tecnico Comunale, serie perplessità sul tipo di lavori che si intendevano fare - dicono nella richiesta - Potrebbe essere minacciato seriamente l'equilibrio ambientale dell'intero territorio». Francesco Zaccara
Parla il candidato alle Regionali, Francesco Belsito che ha ottenuto un lusinghiero 15 %
Castelluccio Superiore: bilancio per l’Mpa
Una panoramica di Castelluccio Superiore
CASTELLUCCIO SUP. - Dopo le elezioni regionali, il Movimento per le Autonomie guarda al futuro. Nell'agenda del fondatore, l'onorevoleRaffaele Lombardo, c'è la costituzione del “Partito del Sud”. Candidato alle regionali di marzo scorso con l'Mpa, per la prima volta in lista per il governo di Basilicata, c'era tra gli altri Francesco Belsito, di Castel-
luccio Superiore. Belsito, con una percentuale di preferenze del 15 per cento, ha fatto registrare i consenso più alto della provincia ed ha per questo ricevuto, nei giorni successivi alla votazione, il riconoscimento della dirigenza. “La percentuale del mio Comune dice Belsito - rapportata in tutta la Regione, rappresenta il consenso più alto. In un comu-
ne più grande, come Lauria, ad esempio, avrebbe significato 1500 voti di preferenza”. Un buon risultato, sottolinea Belsito, per il movimento che ha portato in regione il consigliere Vincenzo Mollica, e che adesso si avvia verso la formazione, nei prossimi mesi, del “Partito del Sud”. La volontà di Belsito che è stato sindaco di Castelluccio Superiore per
due legislature e presidente delCoreco diLagonegroadesso è quella di continuare nell'impegno all'interno del movimento, per far crescere e conoscere il movimento agli elettori e sopratutto per conquistare altre fasce di elettorato. «Ecco perché è importante - conclude Belsito - radicalizzarsi sul territorio». fra. zac.
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Progetto nato dalla collaborazione tra i Lions Club Matera Host, Asm e Kafila
“Mani tese” agli stranieri Inserimento sociale e prevenzione dell'isolamento degli extracomunitari DA una stretta e proficua collaborazione tra i Lions Club Matera Host, l'Azienda Sanitaria di Matera e l'Associazione Kafila, è nato il progetto “Mani tese”, rivolto all'inserimento sociale e alla prevenzione dall'isolamento dei cittadini stranieri, che si è concretizzato in un corso di formazione di dieci incontri per assistenti familiari. A conclusione di un percorso formativo, a cui hanno preso parte 35 badanti provenienti dalla Bulgaria, dal Senegal, dall'Egitto, dal Marocco, dall'Eritrea e dalla Somalia, il Lions Club Matera Host ha organizzato un momento di approfondimento sull'integrazione dello straniero in coerenza con il tema di studio del Distretto Lions 108YA “Creare e stimolare uno spirito di comprensione tra popoli del mondo”. Al convegno sul tema “Il lavoro di rete per l'integrazione dello straniero”, che avrà luogo giovedì 15 aprile alle ore 17 nella Mediateca provinciale, parteciperanno relatori molto competenti che metteranno a fuoco tematiche specifiche della grande problematica dell'integrazione dello straniero. Interverranno Annamaria Armenante, avvocato di Stato, Luisa Fasano, vicequestore aggiunto di Matera e Michele Palumbo, direttore della Commissione Migranti della Ceb. I lavori saranno introdotti e moderati dal giornalista di Rai Tre Basilicata Luigi Di Lauro; la conclusione sarà affidata al Governatore Lions Distretto 108YA Vittorio Del Vecchio. «Sono molto soddisfatta per questa iniziativa, - ha detto Maria Martino, presidente del Lions Club Matera Host perché gli immigrati vivono in situazione di disagio per la non conoscenza della lingua e per la mancanza di relazioni sociali. Aver dato loro la possibilità di riceve-
Camera di Commercio e Cesp
Allo Yacht Med di Gaeta offerte turistiche dall’hinterland “Creare e stimolare uno spirito di comprensione tra popoli del mondo” il tema del convegno di giovedì
Al percorso formativo hanno preso parte35 badanti re una formazione mirata ha significato evitare l'esclusione sociale e l'isolamento. Ora le istituzioni dovrebbero proseguire questo percorso: amministrazioni comunali, Provincia e Regione insieme devono fare in modo di inserire sempre di più gli stranieri nella nostra comunità». A questo proposito, così come ha spiegato la stessa Martino, la Provincia di
Weekend in città con le “Rosse” Ferrari LE “ROSSE” Ferrari nella “Città dei Sassi’’ sabato 17 e domenica 18 aprile, per un evento di forte richiamo turistico, promosso dalla Camera di Commercio di Matera, con l’apporto dell’Azienda speciale Cesp e del Veteran car club di Policoro. Programmi e finalità dell’ iniziativa, denominata “Le Ferrari nei Sassi’’ saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, che si terrà a Matera presso la sede della Camera di commercio alle ore 9,45 di oggi. Alla conferenza stampa interverrà il presidente della giunta della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, componenti dell’esecutivo camerale. Saranno inoltre presenti nel corso dell’incontro con i giornalisti il presidente di Policoro Corse-Veteran Car Club di Policoro, Luigi Lavieri. matera@luedi.it
«E’ importante istituire la Consulta dei popoli»
Matera, nella persona del presidente Franco Stella e dell'assessore Antonio Montemurro, e la Regione, dipartimento Salute e Sicurezza, stanno per avviare un corso per badanti, che potranno poi inserirsi in un albo. «Ho chiesto ai rappresentanti delle istituzioni - ha proseguito la Martino - di dare priorità di partecipazione alle badanti che hanno frequentato il no-
stro corso e che hanno ricevuto un attestato sottoscritto da Lions Club Matera Host, l'Azienda Sanitaria di Matera e l'Associazione Kafila. Inoltre, abbiamo fatto presente agli enti locali dell'importanza di istituire la Consulta dei popoli e ho inviato a tutti i sindaci il regolamento della consulta comunale degli immigrati». Mariangela Lisanti
AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA IN OTTEMPERANZAALLO STATUTO SOCIALE E’ CONVOCATA L’ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA DEI SOCI DELL’ASSOCIAZIONE PROVINCIALE OLIVICOLTORI DI MATERA CHE SI TERRA’ IN PRIMA CONVOCAZIONE IL GIORNO 28 APRILE 2010 ALLE ORE 8,00, PRESSO LA SEDE SOCIALE SITA IN MATERA ALLA VIA LUPO PROTOSPATA, 39/A ED OCCORRENDO IN SECONDA CONVOCAZIONE IL GIORNO 28 APRILE 2010 ALLE ORE 18,30 IN METAPONTO (MT) PRESSO L’ALBERGO HOTEL PALATINUM KM 449,30 S.S. 106 IONICA PER DISCUTERE E DELIBERARE SUL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO - LETTURA E APPROVAZIONE BILANCIO CHIUSO AL 31/12/2009 E RELATIVI ALLEGATI; - SCIOGLIMENTO DELLA ASSOCIAZIONE PER DECORSO DEL TERMINE/NOMINA COMMISSARIO LIQUIDATORE/AUTORIZZAZIONE AL COMMISSARIO LIQUIDATORE DI TRASFERIRE LA QUOTA UNAPROL ALLA SOCIETA’ COOPERATIVA ASSOPROL BASILICATA; - VARIE ED EVENTUALI. TUTTI I SOCI SONO INVITATI A PARTECIPARE
MATERA, 31 MARZO 2010
IL PRESIDENTE (FILIPPO LO BIANCO)
L’OFFERTA turistica della provincia di Matera per la prima volta allo Yacht Med Festival, che si terrà da oggi e fino al 18 aprile a Gaeta (Latina). L’importante rassegna, che lega nautica e turismo, presenta in mostra nuove imbarcazioni, accessori e materiali innovativi per la navigazione e anche una parte congressuale con la partecipazione dei più bei nomi della cultura marittima legata al mondo dell’impresa. In questo contesto negli spazi espositivi, allestiti dalla Camera di commercio di Matera con l’apporto dell’Azienda speciale Cesp, saranno presenti le proposte turistiche e i servizi di importanti realtà del Metapontino come “Marinagri’’ di Policoro e “Argonauti’’ di Pisticci, e dell’agroalimentare come il Distretto Alimentare del Metapontino, di Co.Pa.L, Orto di Lucania, Laurieri srl, Mantegnavini, Taverna, Oroverde Lucano, Giovanni Marvulli, Masseria del Mezzano. Spazio anche agli itinerari dell’Ente Parco della Murgia materana e alle produzioni dell’artigianato artistico di Progetto Arte manufatti in tufo, Mario Daddiego manufatti in cartapesta e ceramiche e delle realtà che hanno contribuito al programma S.I.A.F.T. «Per la provincia di Matera –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- e per il Metapontino, in particolare,la partecipazione allo Yacht Med Festival è
Rassegna su nautica e turismo
un evento importante per promuovere l’offerta turistica di settore e gli itinerari che da Matera conducono alle località joniche e dell’interno. L’attività rafforza quanto il nostro Ente ha portato avanti con il progetto di Assonautica, che avrà una sede nel Metapontino, e per promuovere le attività diportistiche e dell’indotto a essa legate. Non dimentichiamo il ruolo che la nostra offerta può avere nel Mediterraneo e di raccordo con i mercati internazionali dell’industria delle vacanze, alla ricerca di luoghi unici , ricchi di storia e di una natura incontaminata e della buona tavola. La provincia di Matera è in grado di offrire tutto questo e l’apertura di nuovi approdi, anche sulla costa metapontina, non può che assecondare questo processo».
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Agenda
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Sportello amico Aide
Sergio Cammariere in concerto
La Personale di Chiesi
Trekking sulle Dolomiti
DOMANI alle 15,30 a Matera presso la sede dell'Associazione A.i.d.e. (via Nazionale) si terrà una conferenza stampa di presentazione dello “Sportello amico”. L’Aide (Associazione italiana donne europee) è un’associazione nazionale di promozione sociale che promuove il ruolo della donna e della famiglia in tutti gli ambiti delle vita sociale. una associazione nata al Sud ma che è gia presente in molte regioni italiane. In passato l’Aide ha portato avanti un'iniziativa per le prevenzione dagli incidenti domestici tra le donne casalinghe ancora molto comuni e non presi in considerazione sufficientemente.
SERGIO Cammariere in concerto domani alle 21 al teatro Duni con l'Orchestra della Magna Grecia. Cammariere, pianista ormai riconosciuto per il suo talento e interprete coinvolgente, trae la sua ispirazione sia dalla grande scuola della musica d'autore italiana che dalle sonorità sudamericane, dalla musica classica e dai grandi maestri del jazz. A ottobre dello scorso anno è uscito Carovane il nuovo album, con 13 tracce inedite di cui due strumentali. In questo nuovo lavoro, dove continua la collaborazione con Roberto Kunstler ai testi, Sergio si è spinto in un'avventurosa ricerca musicale deviando leggermente dalla connotazione jazz dei precedenti album.
FINO al prossimo 30 aprile in Mediateca è in corso la Personale di Giorgio Chiesi. Le trentanove opere, esposte presso la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco“, illustrano l’immaginario di Giorgio Chiesi, fatto di colore e fantasia, di tipi, situazioni ed icone solo apparentemente uguali: l’immagine di partenza è sempre uno stereotipo, ma su di esso l’artista interviene creando dei personaggi singolarissimi. Chiesi nasce a Felina, nell’Appennino emiliano, in provincia di Reggio Emilia nel febbraio del 1941. Negli anni ’80 ’90 e 2000 la presenza delle opere del Maestro è sempre maggiore sul territorio nazionale. Al suo attivo contiamo infatti una cinquantina di collettive e oltre cinquantacinque personali.
DAL 18 AL 25 luglio Trekking Falco Naumanni propone per il 2010 una settimana nel Trentino a Vigo di Fassa nel cuore delle Dolomiti. La Val di Fassa si snoda tra massicci rocciosi unici per la loro bellezza: il gruppo del Catinaccio, le cime maestose del Sassolungo, le torri del Vajolet, l’imponente mole del Sella, la Marmolada, regina delle Dolomiti. Come negli anni passati, ci saranno escursioni più impegnative e più facili, sarà possibile visitare i paesi della valle, sarà comunque una vacanza all’ insegna del movimento e della conoscenza. L’alloggio è all’hotel Belvedere, a conduzione familiare e con trattamento di mezza pensione.
RVM BROADCAST
OPERATORI A CONFRONTO
Stage con il regista
A lezione di cinema con Veronesi
«Una cultura del turismo» Le proposte di Sinopia
SONO aperte le iscrizioni per lo “Stage di Cinema”per attori e registi che il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi terrà a Matera il 22 e il 23 maggio prossimi, presso il Cinema “Piccolo Duni”, in via XX Settembre 14. Lo stage è organizzato dalla “RB Casting” ww.rbcasting.com in collaborazione con “RVM Broadcast” di Matera. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 3202895520- 2302895521 oppure allo 0835.314055, oppure scrivere a info@rvmbroadcast.it Il programma dello stage prevede: sabato 22 dalle 9 alle 13.00 conoscenza ed esposizione del metodo di lavoro; dalle 14 alle 19 si svolgeranno prove pratiche con telecamera per attori e registi. Domenica 23 dalle 9 alle 13 prove pratiche recitazione e regia mentre dalle 14 alle 17 saranno selezionati i migliori (attori e registi) del corso. I migliori, scelti da Giovanni Veronesi, verranno presentati nella Newsletter del portale www.rbcasting.com. Alla fine dello stage verrà rilasciato a tutti gli artisti un attestato di partecipazione. Lo stage è rivolto ad attori e a registi. Giovanni Veronesi, sceneggiatore e regista italiano, esordisce come scrittore per i film di Francesco Nuti e prosegue la sua carriera scrivendo per molti registi, tra i quali Leonardo Pieraccioni. Con Nuti collabora per circa dieci anni, dal copione di “Tutta colpa del paradiso” e “Donne con le gonne”, fino a “OcchioPinocchio”. Ma è grazie al sodalizio con Pieraccioni che ottiene grande visibilità nel cinema: con lui scrive “I laureati”, “Il ciclone”, “Fuochi d'artificio” e “Il principe e il pirata”, .
SE da una parte gli operatori turistici esprimono un certo entusiasmo per i risultati ottenuti in questi giorni delle festività pasquali che hanno fatto registrare la presenza di tanti turisti nella città dei Sassi, dall'altra evidenziano preoccupazioni sul prosieguo della stagione. Per fare il punto della situazione l'associazione “Sinòpia”, associazione degli operatori turistici di Matera, “I viaggi di Litta”, agenzia di incoming, e la cooperativa “Culture Lucane” ieri pomeriggio nella sala congressi dell'Hotel Nazionale hanno indetto una conferenza stampa, nel corso della quale si è discusso sulla necessità di migliorare ulteriormente l'accoglienza del territorio e delle strutture ricettive. «Quest'anno - ha detto Luca Prisco, presidente dell'associazione Sinopia - è andata bene, ma mostrare grande entusiasmo appare eccessivo, soprattutto perché i dati vanno paragonati a quelli dello scorso anno, che dal punto di vista turistico è stato disastroso. Nella città permangono ancora una serie di difficoltà e di disagi: fra gli altri, la questione delle chiese rupestri, aperte in extremis nei giorni di Pasqua e Pasquetta. In realtà manca una vera e propria programmazione e, soprattutto, manca un confronto con le istituzioni che devono aiutarci a creare le fondamenta per una concreta attività turistica». Durante la conferenza stampa è emerso anche il grave problema dell'abusivismo, che non si riesce a fermare, pur essendo stato segnalato spesso alle autorità competenti. «L'abusivismo - ha detto Massimo Altieri, titolare dell'agenzia I viaggi di Litta - è aumentato, arrecando danni alle strutture turistiche e alle agenzie; non sappiamo come comportarci per arginare questo fenomeno che confonde il turista, completamente in balìa di ragazzi con il motorino che propongono le proprie offerte». L'incontro di ieri è stato uno dei primi che gli operatori turistici intendono realizzare con l'auspicio di moltiplicare le occasioni di un confronto costruttivo con le istituzioni. «Gli amministratori - ha detto Enzo Montemurro, presidente della cooperativa Culture Lucane - devono capire come organizzare il turismo a Matera: il primo punto deve riguardare l'accoglienza in città; il secondo deve riguardare i punti informativi con personale qualificato, che non devono essere, però, collocati davanti ad agenzie, come nel caso del punto informativo nei pressi della Provincia. In definitiva, è importante essere in grado di vendere i servizi e creare una vera e propria cultura d'impresa». Mariangela Lisanti
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APPUNTAMENTI
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Agenda
ANTEAS CISL
CINEMA
Un corso per le colf
Comunale Matera - 0835334116
Inizia una nuova era...
Basilicata coast to coast 17,30 - 19,35 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 L’uomo nell’ombra 17 - 19,15
Duni Matera - 0835331812 Dragon Trainer (3D) 18 La vita è una cosa meravigliosa 20 - 21,45
Patron Antonio Matera Il piccolo Nicolas 18,30 Sul mare 20 -21,45
Basilicata coast to coast 19,15 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Basilicata coast to coast 17,15 - 19,30 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Basilicata coast to coast
Il tavolo dei relatori
Fiori d’Azzurro contro la pedofilia FANNO tappa anche a Matera le ortensie di Telefono Azzurro. Sabato 17 al centro commerciale di Venusio, domenica 18 in piazza Vittorio Veneto si contro la pedofilia e la violenza fisica, sessuale e psicologica sui bambini, Telefono Azzurro sarà nelle con le ortensie, simbolo della tradizionale campagna “Fiori d’Azzurro”. In tutta Italia saranno impegnati 10.000 volontari in oltre 2200 piazze italiane per raccogliere i fondi necessari al sostegno delle Linee d’Ascolto, il cuore dell’associazione che dal 1987 si impegna nella prevenzione dei maltrattamenti e nella difesa dei più piccoli. «Ogni giorno - spiegano in un comunicato da Telefono Azzurro le nostre Linee accolgono migliaia di chiamate di bambini e adolescenti: oltre 3500 i casi all'anno con problematiche gravi gestiti dal
1.96.96 (gratuito per bambini e adolescenti) e l’ 199.15.15.15 (per adulti e operatori dei servizi) in stretta collaborazione con la rete del territorio. Prima di contattare Telefono Azzurro, il bambino o l'adolescente si è già rivolto ad altri, tanti altri, ma nessuno lo ha saputo ascoltare o ha saputo cogliere il campanello d'allarme da lui lanciato.» Con la consueta Campagna Nazionale “Fiori d’Azzurro”, l’Associazione continua a voler rompere il muro di indifferenza facendo sentire la sua voce e quella dei più piccoli, e l’ortensia è il simbolo per dare questa speranza: ogni ortensia, infatti, contribuirà a sostenere i costi di gestione delle chiamate di bambini e adolescenti, offrendo loro la possibilità di parlare con volontari e operatori professionisti capaci di dare risposte concrete, sostegno, aiuto ed intervento.
Antologica di Scialoja C'E’ tempo fino al 17 aprile per visitare al Musma l'antologica di Toti Scialoja. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, comprende 16 sculture datate 1958-1989, 35 tecniche miste datate 1938-1998, 125 disegni con animali e poesie dedicati, tra il 1961 e il 1979, ai bambini, 50 disegni inediti destinati, nel 1938-1939, all'Almanacco della Cometa, un ricco apparato di immagini, documenti, libri, cataloghi che ripercorrono la vita di Scialoja dall'infanzia alla morte, senza tralasciare la giovinezza, gli studi, i primi interessi artistici, gli esordi, le mostre, il mondo dello spettacolo, la letteratura, gli amici, la critica, i rapporti con l'America, con De Kooning e Motherwell, la vita d'artista tra Burri e Afro. L’artista è stato anche apprezzato poeta ed autore di racconti e libri per l'infanzia. Scialoja è trattato e seguito da numerose gallerie d'arte di primaria importanza, quali la galleria "Lo Scudo" di Verona e la galleria "Il Segno" di Roma, oltre ad essere spesso presente nelle principali aste di arte moderna in Italia e a Londra. matera@luedi.it
L’ANTEAS (Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà) promossa dalla Federazione Cisl Pensionati di Matera organizza un corso per badanti e colf. Il corso di formazione alle assistenti familiari di cittadinanza italiana, comunitaria ed extracomunitaria domiciliate in Matera. Il corso è gratuito e al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza. Il corso dell’Anteas Cisl sarà tenuto da medici specialisti, professori in varie materie letterarie, assistenziali, ambientali e assistenza alle persone anziane. «La partecipazione al corso vuole formare figure, con preparazione e competenza, idonee all’espletamento di assistenza a persone bisognose nel rispettivo domicilio», sottolinea il presidente dell’Anteas Domenico Caputo. Il presidente Caputo coordinerà il corso insieme alla coordinatrice territoriale Fnp Maria Cecca e dal segretario della Lega di Matera Giovanni Pennacchia. Il corso si svolgerà nella Parrocchia Maria Santissima Annunziata in via Marconi a Piccianello ogni mercoledì dalla 17 alle 19 con inizio domani. Il termine del corso è fissato al 16 giugno 2010. Si tratta di un corso prezioso per figure sempre più richieste nel nostro territorio. Le competenze acquisite tramite la frequenza del corso permetteranno di operare al meglio accanto agli anziani che hanno bisogno di assistenza. matera@luedi.it
NICOLA Palmieri insegna storia dell'arte e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano.
La vita è... IN una Roma dai colori estivi si muovono un poliziotto, uno stimato chirurgo e un pezzo grosso del mondo bancario che casualmente finisce in un gruppo di piccolo borghesi e per curiosità si finge magazziniere.
Sul mare SALVATORE ha 20 anni e 2 stagioni. Barcaiolo d'estate e muratore d'inverno, vive con i genitori, pochi amici e una barca da curare e da cui farsi cullare.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Uva via Gravina 40 0835/264331
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971274564 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193 L’INCONTRO 0835-582467 MARACAIBO 0835-411847
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0835-532631
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Pisticci L’esperienza di 5 ragazzi nel programma “Gioventù in azione” con Allelammie
In Finlandia a scuola di fumetto PISTICCI - Un'esperienza unica ed esaltante, nel segno dello scambio culturale e della creatività. Cinque giovani pisticcesi si sono distinti per aver partecipato al programma comunitario “Gioventù in azione”, a cui ha aderito l'associazione “Allelammie” attraverso il punto decentrato Euronet - Europe Direct di Pisticci. Giuseppe Lieti, Marina Mercorella, Fiorenzo D'Onofrio, Daniele Onorati e Antonio De Sortis, cinque ragazzi del territorio pisticcese tra i 15 e 25 anni, esperti e appassionati di fumetto, accompagnati da Massimiliano Selvaggi, presidente di Allelammie, sono stati in Finlandia, lo scorso marzo, nel-
la cittadina di Rautavaara per lo scambio giovanile “Stories not to be forgotten but to be shared-Bring mythologies alive into a comic book”. Vi hanno preso parte 40 giovani e 8 responsabili provenienti da Finlandia, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Grecia e Italia. «Il gruppo pisticcese -racconta lo stesso Selvaggi- è stato protagonista di una grande esperienza sul piano umano, artistico, culturale, naturalsitico. Durantela settimana finlandese i giovani hanno imparato le basi per creare un fumetto, disegnare i personaggi, strutturare una trama interessante e sviluppare una storia. I parteci-
panti, guidati dalle docenti Meri Mort e Paivi, hanno poi condiviso le loro conoscenze sulla creazione di una strip, come si definisce il fumetto in termini tecnici, creandola e lavorandovi insieme nei workshop tenutisi durante il meeting nelle splendide class room di Sirnikka e Savotta, utilizzando quale fonte di ispirazione le antiche leggende dei rispettivi Paesi. Il gruppo pisticcese ha realizzato ben 4 lavori, tutti di alto livello qualitativo e molto apprezzati, che sono stati inseriti nel comic book finale che sarà presentato all'Helsinki comic-festival previsto per l'autunno 2010». Nel corso del soggiorno finlandese il gruppo di Pisticci è stato
ospitato nello splendido centro di Metsakartano un luogo incantato sommerso dalla neve, situato su una penisola circondata da laghi ghiacciati nella Carelia finlandese. Lì è stato possibile cimentarsi in numerosi sport invernali come lo sci di fondo, lo slittino, la pesca invernale, lo snowmobiling (escursioni in motoslitta nei boschi che circondano il centro), lo snow sculpting (sculture di ghiaccio) il wall climbing, il tiro con l'arco ed ovviamente il curling. Proprio in questo sport, inaspettatamente, la squadra pisticcese ha battuto tutti, compresi gli esperti padroni di casa. Non poteva mancare, inoltre, la famosa sauna finlandese. «Più di tut-
Il gruppo di Allelammie con i ragazzi di ritorno dalla Finlandia
to -prosegue Selvaggi- lo scambio è stata una straordinaria esperienza di socialità grazie alla quale ragazzi di differenti Paesi europei hanno potuto confrontarsi, in un'atmosfera di amicizia e di-
vertimento, arricchendo il loro bagaglio umano, culturale e artistico, in perfetta sintonia con gli obiettivi del programma comunitario “Youth in Action”». Roberto D’Alessandro
Montescaglioso L’incarico sarà assunto dal suo vice facente funzioni, Vincenzo Zito
«Resto il sindaco della mia città» Il bilancio di Mario Venezia, eletto in consiglio regionale lascia il Municipio MONTESCAGLIOSO - E' il terzo eletto alle scorse Regionali nella lista del Pdl, Circoscrizione di Matera. Sindaco di Montescaglioso al secondo mandato dal 2002, rieletto nel 2007, Mario Venezia, già deputato di Alleanza nazionale dal 1994 al '96, deve lasciare, poiché la legge stabilisce incompatibilità tra la carica di primo cittadino e quella di consigliere regionale. Nei giorni scorsi, però, si è fatto un gran parlare del ricorso presentato dall'ex consigliere regionale del Pdl potentino, primo dei non eletti in questa tornata, l'avvocato Sergio Lapenna, secondo il quale il terzo seggio attribuito al Pdl materano, e nel caso specifico a Venezia, spetterebbe a lui. Così non è stando a quanto dichiarato al Quotidiano da Venezia. «Da riscontri in mio possesso ha detto quest'ultimo senza esitazione,volendo sgomberareilcampo da ogni dubbio di sorta- non ci sono dubbi sulla mia elezione in consiglio regionale. Ho parlato personalmente con chi ha fatto la legge e mi è stato spiegato che i calcoli iniziali sono quelli giusti». Venezia, cardiologo, svolge la professione di direttore sanitario e primario della Cardiopneumologia nel Centro medico di riabilitazione, struttura accreditata con il Servizio sanitario situata a Ginosa
Mario Venezia e Montescaglioso
in provincia di Taranto. Inoltre, ricopre anche l'incarico di vice presidente di Acquedotto lucano, «carica dalla quale mi dimetterò -ha voluto rassicurare- nella prossima assemblea dei soci». Bel gesto, visto che non è incompatibile con il seggio regionale. Dovrà, come abbiamo detto, lasciare la postazione di sindaco. Che Comune ha trovato? E in che condizioni lo lascia? Chiediamo. «Ho trovato un Comune in totale stato di degrado e abbandono -ha risposto- pesantemente indebitato. Abbiamo risa-
nato le casse dell'ente. Ciononostante le mie due amministrazioni si sono distinte per una serie incredibile di opere pubbliche, tra le quali il restauro dell'abbazia, il recupero del centro storico, la realizzazione del Palazzetto dello sport e l'incremento del verde pubblico. Lascio ora un Comune in buone condizioni. Nel 2009 -ha continuato- diecimila turisti hanno visitato Montescaglioso, devo dire che ha ben funzionato la nostra politica di promozione e marketing territoriale». Chi prenderà il suo
posto per un anno, prima di andare al voto con dodici mesi in anticipo? «Vincenzo Zito -ha preannunciato- già assessore ai Lavori pubblici, il quale diventa ora vice sindaco facente funzione. La scelta è ricaduta su di lui -ha spiegato il neo consigliere regionale- in quanto alle elezioni amministrative del 2007 è risultato il più suffragato, ed è giusto quindi che a sceglieresia ilpopolo».Poi haparlato di come è nata la candidatura. «Il partitoa tuttii livelli-ha rivelato- mi ha imposto di scendere in campo, a quel punto, non potevo sottrarmi , oltre che non potevo neanche mettere a rischio il mio futuro politico, ed ho accettato. Ora sono stato eletto tra i banchi del consiglio regionale, dove mi batterò per cercare di risolvere i tanti problemi dell'agricoltura, dei giovani disoccupati, nonché della piaga clientelare che affligge la Basilicata. Sul versante sanitario, invece, da addetto ai lavori, voglio capire come mai da noi, persiste il grave disagio delle lunghe liste di attesa». Infine una confessione: «Continuerò a fare il sindaco -ha concluso- anche formalmente lalegge mi impediscedi firmare gli atti. Resto il punto di riferimento, i cittadini possono stare tranquilli». Pierantonio Lutrelli
Previsioni meteo garantite da un amatore a Marconia di Pisticci MARCONIA DI PISTICCI - Previsioni meteo tutte marconesi. E’ attiva da qualche giorno, per iniziativa dell’operaio FiatSalve Alberto Raimondo, la nuova stazione meteorologica amatoriale situata a Marconia (http://meteomarconia.altervista.org). La stazione utilizzata è una Elecsa 6976, composta da: Termo/Igrometro ( inserito in uno schermo solare passivo autocostruito); anemometro; sensore direzione del vento e la centralina. MeteoMarconia offre il monitoraggio delle condizioni meteorologiche sul territorio della Marina di Pisticci e precisamente della frazione marconese. L' idea, la gestione e la messa in opera della stazione meteorologica amatoriale è di Raimondo, che nel suo tempo libero ha ome hobby quello della meteorologia e altro. Attualmente la stazione è affiliata con noti siti meteorologici nazionali e internazionali come: http://www.centroitaliamn.it, http://www.lineameteo.it, http://www. Wunderground.com , http://www.pwsweather.com ecc., dove trasmette nell' arco della giornata i dati meteo rilevati. provinciamt@luedi.it
Grande successo per il team, che supera il dato dell’Eccellenza 2004/2005
Miglionico sfonda il muro dei 50 MIGLIONICO - Oltre il muro dei 50. Per la prima volta nella sua storia di “Promozione”, il Miglionico supera la soglia dei 50 punti. Sono, infatti, 53 i punti conquistati quando manca una sola giornata al termine e terzo posto assoluto in cassaforte con un +4 sulla quarta. In 29 giornate il suo attacco mitraglia ha gonfiato le reti avversarie ben 51 volte. Oltre la metà (27) le reti realizzate dal Cobra, Luigi Lambertini, re dei bomber di categoria con una giornata di anticipo, visto lo scarto di gol dal secondo in graduatoria. Nonostante il punteggio stagionale record e il terzo posto conquistato, la distanza di 10 punti dalla seconda non da-
rebbe diritto ad alcuno spareggio play off per l'Eccellenza. Anche nell'anno della storica promozione in Eccellenza (2004/2005), i punti conquistati furono 50 e l'allora quarto posto significò promozione diretta. «Nella gara contro la capolista Pietragalla -commenta l'A.d. Maurizio Buono- si è visto un Miglionico a tratti davvero spettacolare. Concreto e determinato, come richiesto e forgiato da mister Nicola Motta che ci teneva a vincere questa partita per superare il muro dei 50 punti e mantenere accesa la fiammella play off. La vittoria, per continuare ad alimentare le possibilità per la nostra squadra del salto di categoria, era
l'unico obiettivo della gara. E' stata centrata sin dal primissimo minuto. Ho visto una luce e una grinta nei nostri ragazzi che non puo' fare che piacere. Il loro impegno è stato ammirevole. Vedere e ascoltare l'incitamento dei tantissimi tifosi che hanno riempito gli spalti era una coreografia davvero speciale per l'ultima, almeno per il momento, al comunale. Una gara che abbiamo condotto e giocato alla perfezione contro una capolista correttissima che oggi non ha avuto scampo. Il Miglionico, dopo quella persa con il Moliterno, non poteva sbagliarne un'altra! Un Vincenzo Andrulli in forma strepitosa ha fatto la differenza e messo sotto di due gol il Pietragalla
Maurizio Buono
in 40 minuti. Un Pietragalla che ha ribattuto colpo su colpo e mai domo. Solo a un quarto d'ora dalla fine il Cobra, con un rigore l'ha tramortito. Gran merito sul rigore va ad Angelo Venezia che su una palla che sembrava persa e facile preda, fra difensore e portiere, è riuscito
fulmineamente ad incunearsi inducendo il portiere ad atterrarlo. Un vittoria per 3 a 1 che non lascia dubbi sulle nostre qualità. Ora occorre concentrarsi per vincere la prossima a Pignola e sperare in un passo falso del Moliterno. Chissà». Antonio Centonze
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Martedì 13 aprile 2010
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Un provvedimento della dirigenza aziendale riduce le prestazioni alle sole ore diurne
Collina senza soccorso notturno Allarme di Cittadinanzattiva, sindacati e Comune di Stigliano dopo i tagli dell’Asm STIGLIANO - E’ proibito ammalarsi a Stigliano, soprattutto di notte. E’ la conclusione naturale a cui si giunge considerando le ultime disposizioni nel settore della salute, emanate dall'Azienda sanitaria di Matera, che hanno già suscitato giustificate perplessità e allarme nelle popolazioni della Collina. Sul banco degli imputati le prestazioni del nosocomio stiglianese ormai ridotte al minimo e, pare, destinate a cessare deltutto.Lo statodellecoseha indotto la segretaria regionale di Cittadinanzattiva, Maria Antonietta Tarsia, ad affrontare il problema con decisione «per la difesa della salute del cittadino -scrive in una notache va tutelata con dignità in strutture pubbliche adeguate e sicure». La segretaria Tarsia ha immediatamente preso opportuni contatti con il sindaco di Stigliano, Leonardo Digilio e Nicola Viggiano componente della segreteria regionale di Cittadinanzattiva con alcune sigle sindacali di di Stigliano, al fine di concertare azioni forti a difesa della salute dei cittadini residenti nelle disagiate zone della Collin. Tutto nasce dalla decisione della Direzione generale dell'Asm, che recentemente ha emanato una disposizione stabilendo che le attività specifiche dell'ospedale di Stigliano, insieme a quello di Tricarico e di Tinchi debbano svolgersi nelle ore diurne 8/20 e le eventuali prestazioni di urgenza al di fuori di tali orari “devono essere indirizzare”aPolicoro oaMatera,sedi ospedaliere per acuti, come logica conseguenza dell'Atto aziendale approvato dalla Giunta regionale. E così il Pronto Soccorso dell'ospedale di Stigliano non esiste più come sistema organizzativo h24. «E fino ad ora precisano Tarsia e Viggianoa nulla è valsa la puntualizzazione del Dipartimento regionale della Salute per cui gli ospedali che “accolgono hospice”lungodegenza ecc…sono inevitabilmente h24. E il presidio di Stigliano entra in tale fattispecie. La Direzione
L’ospedale di Stigliano
generale aziendale, però, ha ignorato le precisazioni della Regione, per cui il Direttore sanitario del POU e il responsabile del PSA di Policoro hanno stabilito con una nota puntigliosa e draconiana le procedure per il trasporto in ambulanza dei pazienti. Dalla procedura complessa e farraginosa si intuiscono subito le difficoltà in cui opera il 118, le cui carenze di mezzi fanno immaginare i pericoli che corrono i pazienti bisognosi di cure urgenti in quanto il rischio mortalità potrebbe essere non solo alto ma addirittura probabile». «Provvedimenti del genere commenta Maria Antonietta Tarsia- sono improvvisati. Anche una tale organizzazione del Pronto Soccorso andava rinviata in attesa della puntuale realizzazione del sistema sanitario regionale così come voluto dall'articolo 4 della legge regionale 12 del 1 luglio 2008, che abolisce l'emergenza-urgenza e crea la rete di “Basilicata Soccorso”. Fino a quando il sistema sanitario regionale non si organizza perfettamente e non offre sicure garanzie alla salute delle popolazioni montane, che sono l'anello debole della catena, ogni decisione aziendale va ponderata. La salute va tutela-
ta dappertutto, senza eccezione alcuna e nel rispetto della persona umana. Non si può operare per compartimentistagni, non coordinando fra loro le varie azioni secondo procedure ben definite, altrimenti si rischia il caos. Cittadinanzattiva, attraverso la sua rete dei Tdm- Tribunale per i diritti del malato- vigilerà e non farà sconti a nessuno». Le fa eco il sindaco do Stigliano, Leonardo Digilio, che rivendica in modo deciso il diritto del suo Comune ad avere un ospedale efficiente che deve difendere la vita degli abitanti dell'hinterland, i quali nella struttura ospedaliera devono vedere la speranza di vita e non il terrore della morte. Egli precisa: «Il sistema sanitario regionale è strettamente collegato alla legge 11 del 2008 sul riordino territoriale degli Enti locali e delle funzioni intermedie I Distretti della Salute per legge regionale devono coincidere con le comunità locali che ancora navigano in alto mare. La legge 11 nei fatti è fallita ed essa attribuisce alle Comunità locali anche competenze sanitarie. La Direzione generale dell'Asm di Matera nei confronti dell'ospedale di Stigliano registra grossi e colpevoli ritardi. Infatti: 1) Non
ha ancora approvato il progetto per l'assistenza domiciliare propostodal responsabiledell'Hospice; 2) Non ancora è stata sottoscritta la convenzione con la locale sezione dell'Ansri di Stigliano per l'attuazione del volontariato, nonostante sia da tempo terminato il corso di formazione degli operatori; 3) I lavori di ristrutturazione e messain sicurezza della sala operatoria, già finanziati dalla Regione, non sono ancora ripresi a distanza di più di un anno dopo un timido inizio; 4) I lavori per l'elisuperficie, regolarmente finanziati, non iniziano pur essendo terminati positivamente tutti gli adempimenti di competenza del Comune previsti dalla normativa; 5) I 18 posti dell'Hospice non vengono utilizzati tutti e non per mancanza di pazienti; c'è una nuova ala, terminata da tempo, continuamente chiusa a chiave; 6) La prevista “Casa della Maternità” già prevista dall'ex Pal e perla qualel'attualeDirettore Generale dell'Asm aveva assunto precisi impegni non risulta attuata e nemmeno avviata. Il Pronto Soccorso a Stigliano deve essere h24, in deroga alla legge n.21/1999, come stabilito in un protocollo di intesa sottoscritto dal Presidente della Giunta regionale in data 3 ottobre 2006. Si esige che tale protocollo venga rispettato dalla Direzione generale aziendale. A Stigliano non vi sono più i servizi precedenti. Sono scomparse le reperibilità mediche. Per realizzare un minimo di sicurezza sul piano della salute è necessario che vi siano medici e le relative reperibilità. Bisogna evitare ogni confusione ed improvvisazione. Per acquistare la fiducia dell'utenza è necessario che al nuovo assetto si proceda instaurando un tavolo misto politico-tecnico-sindacale per elaborare un protocollo in cui si possono stabilire quali prestazioni mediche si debbono eseguire a Stigliano e quali siano da trasferire». La Collina materana, insomma, non accetterà quest’ennesimo taglio sulla vita della gente. Antonio Corrado
Grassano Intesa Comune-Fidas
Notizie in viaggio sul display
GRASSANO - Un display luminoso delle dimensioni di un metro per due è stato sistemato nella centrale piazza della Libertà a Grassano. Promotore dell’iniziativa e proprietario dello stesso pannello, la locale sezione Fidas di Grassano. Sul display si potranno leggere notizie riguardantil'attività della Fidas Grassano nonché notizie utili alla comunità. A illustrarci nel dettaglio il progetto il presidente Giovanni Spadafino che ha così spiegato: «Finalmente siamo riusciti a realizzare quanto approvato dal direttivo già due anni fa, cioè la messa in opera di un pannello su cui i grassanesi potranno essere aggiornati di tutte le notizie riguardanti l'attività della sezione. Le somme esigue del nostro bilancio associativo annuale non ci hanno permesso di potere realizzare subito il pannello in quanto lo stesso ha un costo di4.600 euro.Dopo lanostra approvazione abbiamo presentato il nostro progetto all'amministrazione comunale per i permessi per
l'installazione e la stessa ha voluto aderire dandoci la possibilità di collegarci alla rete elettrica pubblica in cambio di notizie di pubblico interesse che l'Ente fornirà al responsabile della Fidas. Ovviamente, essendo la nostra associazione non a scopodilucro, daremoanchead altre associazioni del territorio alcuni spazi per promuovere notizie che interessino l'intera comunità». «Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa -hanno commentato il sindaco Vito Magnante e l'assessore Filippo Luberto- in quanto l'abbiamo ritenuta valida, sicuramente è un modo diretto di comunicare con i cittadini che non sempre leggono i vari avvisi cartacei affissi sui muri. Abbiamo stabilito con la Fidas un criterio sulla trasmissione delle notizie che passeranno attraverso gli uffici preposti e che riguarderanno gli appuntamenti del consiglio comunale, la segnalazione di strade chiuse al traffico per eventuali lavori e così discorrendo».
SPUNTI Comunali a Salandra Rocco Mazziotta e il risparmio sulla spesa pubblica
«Il centrosinistra manterrà le promesse» SALANDRA - Le elezioni comunali del 28 e 29 marzo a Salandra, stravinte dalla lista 1 “Centrosinistra per Soranno” non si devono intendere “elezioni personalizzate”; cio' è stato possibile perchè prima non è prevalsa la linea minimalista di dividersi il potere e i voti che il centrosinistra aveva attraverso una manciata di accordi “a cascata” (a partire, in ipotesi, dei partiti componenti la lista, da un assessore nel prossimo governo comunale), ma la strategia di impegnarsi a fondo per la vittoria della lista; quindi, credo che non voglia significare che a vincere siano stati solo alcuni dei candidati. E voglio anche francamente aggiungere che, a mio avviso, che, le Regionali e comunali, sono state un’occasione importantissima per il lancio dei partiti del centrosinistra. Gli eletti socialisti nei
consigli regionali, provinciali e comunali manterranno le promesse fatte agli elettori in campagna elettorale portando avanti subito le proposte su lavoro, pari opportunità, riforme, riduzione dei costi della politica e utilizzo dei risparmi per finalità sociali. Occorre che la politica faccia un deciso passo indietro per ciò che attiene i costi che generano a carico della collettività e un altrettanto deciso passo in avanti sotto l'aspetto culturale ed etico. A livello locale ciò può realizzarsi attraverso (come è stato puntualizzato nel programma della lista): Riduzione del numero degli assessorati, corposa riduzione delle consulenze esterne, sostituendole con attività svolte da personale inserito nell'organico; previsione di un tetto massimo dei compensi erogati ai dirigenti degli enti locali che com-
prenda anche l'aspetto meritocratico; approvazione di un documento che impegni tutti gli esponenti del Comune e degli altri enti a contenere i costi per viaggi, trasferte, alberghi e ristoranti scegliendo servizi e strutture di tipo economico e non di lusso. I risultati più che buoni della Basilicata e la positiva prova delle altre regioni, che ha portato all'elezioni di 14 consiglieri regionali, un numero quantitativamente inferiore nel centrosinistra solo a Pd e Idv, sono la conferma che il partito è vivo, vitale e ben radicato in tutto il Paese. Reddito di cittadinanza con una riforma del welfare, parità di genere per l'accesso delle donne alle cariche pubbliche e riduzione al 65 per cento degli stipendi dei parlamentari nazionali per le indennità di consiglieri e assessori re-
La piazza della cittadina materana di Salandra
gionali, provinciali e comunali sono queste le prime proposte che i nostri eletti si impegneranno a portare avanti. Inoltre, è stata riproposta la volontà di formare gruppi socialisti in ogni Regione, Province e comuni di consolidare
e allargare i rapporti con i partiti minori del centrosinistra e di arrivare quanto prima a dare vita a una consulta di tutti gli eletti socialisti nelle assemblee locali». Rocco Mazziotta Esponente Socialista
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Il presidente Garofalo: «Il Metapontino ha bisogno di risorse perchè ha grandi potenzialità»
Un anno di “Lucania Turismo” Bilancio positivo e tante iniziative dell’associazione di operatori jonici POLICORO - Festeggia un anno di attività, l'associazione di operatori turistici “Lucania Turismo Doc”, nata grazie a una sinergia imprenditoriale per promuovere e valorizzare l'offerta turistica del Metapontino. E per il suo primo compleanno non mancano risultati di grande rilievo: oggi l'associazione conta l'adesione dei più importanti villaggi turistici, hotel, resort, tour operator, relais e circoli velici della costa jonica lucana, per un volume d'affari di circa 25 milioni di euro, con 800 posti occupazionali, tra stagionali e fissi, e con una capacità ricettiva di 8.100 posti letto. Non solo i numeri, ma anche iniziative importanti. Come i protocolli d'intesa firmati, lo scorso anno, con il Distretto agroalimentare di Qualità del Metapontino e con il Consorzio Tutela Vini Doc Matera, fortemente voluti per lavalorizzazione delle eccellenze enogastronomiche presenti sul territorio. Importante è stata anche la collaborazione tra Lucania Turismo Doc e Adiconsum, Adoc e Federconsumatori per la realizzazione del progetto “Basilicata ok”, che punta a un turismo consapevole finalizzato alla piena soddisfazione dei turisti e all'analisi della qualità dei servizi offerti nel Metapontino. Tra gli ultimi risultati raggiunti in ordine di tempo, la collaborazione con il brand “LastMinute.com”, leader mondiale nell'offerta turistica online e la partecipazione come capofila nel Piot Meta-
Policoro La richiesta di No Scorie
«Una strada per Passannante» Immagine dell’anarchico lucano Giovanni Passannante
Le Tavole Palatine di Metaponto e Franco Garofalo, presidente di Lucania Turismo Doc
pontino, attraverso la redazione di un progetto completo, che è stato preso ad esempio a livello regionale. Tanti traguardi di rilievo, per un'associazione che ha appena compiuto un anno di vita. «Siamo una realtà che sta crescendo. -ha commentato il presidente di “Lucania Turismo Doc”, Franco Garofalo- Importante è la sinergia per valorizzare il nostro territorio, poiché solo riunendo insieme le eccellenze del Metapontino si può vendere al meglio la nostra realtà, con la sua storia, le sue bellezze e le sue tipicità. A investire sono le realtà locali che credono nel territorio; proprio per sostenerle il Metapontino avrebbe bisogno di più risorse, anche perché rappresen-
ta oltre il 63% della ricettività in termini di arrivi e presenze turistiche regionali. La Regione e gli enti locali devono tener conto di questa realtà e del dinamismo che caratterizza la costa jonica, un prodotto turistico che non è secondo a nessuno. Questo primo anno di attività ci ha dato grandi soddisfazioni e siamo pronti a lavorare per nuovi obiettivi, in primis inquadrare e amplificare la nostra presenza sui mercato di prossimità, quali sono quelli pugliesi e campani». In tal senso il primo workshop è in programma giovedì prossimo a Bari, nella suggestiva cornice di Villa Romanazzi Carducci. All'evento, dal titolo “Cultura e
Sapori di Basilicata”, organizzato con la collaborazione del Pit Metapontino, del Distretto Agroalimentare di Qualità e del Consorzio Tutela Vini Doc Matera, parteciperanno tutte le strutture associata a “Lucania Turismo Doc”; sono stati invitati inoltre 174 tour operator e agenzie di viaggi della provincia di Bari, aderenti al Fiavet Puglia e i responsabili di “Aeroporti di Puglia” e di tutte le compagnie aeree che arrivano negli scali pugliesi. Un'occasione di grande prestigio per far conoscere pienamente le potenzialità di un'area dal fascino millenario come il Metapontino. Eleonora Cesareo provinciamt@luedi.it
POLICORO - «Con un gruppo di cittadini di Policoro abbiamo chiesto alla civica amministrazione nella persona del sindaco e dell'assessore all'Ambiente di intitolare unastradadel nuovoegrande quartiere San Pio di Policoro alla memoria di Giovanni Passannante». A chiederlo è il movimento ambientalista “No Scorie Trisaia”, che ha inoltrato una richiesta già agli inizi del 2009 per ricordare la figura dell'anarchico repubblicano lucano nel centenario della sua morte avvenuta nel 1910 dopo le atroci sofferenze della sua prigionia. «In un periodo in cui contro il nostro Sud si accanisce chi vorrebbe dividere l'Italia
Calcio a 5 serie D La matricola del campionato all’ultima sfida
La rincorsa dell’Aurora Tursi TURSI - La squadra della Polisportiva “Aurora Tursi”, che partecipa al campionato regionale di calcio a 5 di serie D maschile ha vinto fuori casa contro il Calciano per 7 a 4, nella ottava giornata del girone di ritorno. I gol della squadra tursitana sono stati realizzati da Corona (1), Guglielmucci (2), Fagnano (1), De Marco (2), e Pecora (1). In porta c'era il giovane Mattia Caputi, che quest'anno ha giocato parecchie partite, diventando sempre più sicuro. Gli altri giocatori che hanno affrontato il Calciano sono stati: capitan Tantone, Padula, Di Santo e Vigliarolo, quest'ultimo schierato come secondo portiere. Vincendo la penultima partita fuori casa, la compagine gui-
data dall'allenatore giocatore Rocco Pitrelli, è arrivata a 37 punti ed ha consolidato il secondo posto in classifica generale, perché, da notizie arrivate domenica scorsa nel pomeriggio, il Futura Matera, che si trovava al terzo posto con 32 punti aveva perso, giocando fuori casa, contro il Real Grassano per 8 a 5 rimanendo quindi fermo a 32 punti. Sic standibus res (se le cose stanno così) l'Aurora Tursi di calcetto pare che abbia consolidato la sua seconda posizione in classifica generale, dietro soltanto all'Ita Salandra, la forte squadra che aveva battuto il Tursi nella seconda giornata del girone di ritorno per 6 a 7, partita giocata in casa del Tursi stesso il 20 febbraio. Si aspettano, quindi, le conferme dal giu-
dice sportivo, dei risultati di questa ottava giornata di ritorno, per avere le conferme ufficiali. Intanto la squadra di Tantone e compagni si sta allenando nel verde campo di calcetto in erba sintetica “Tonino Parziale” situato dietro le scuole elementari. Sabato prossimo venturo giocherà in casa l'ultima di campionato contro l'Atlas Matera, squadra che viaggia a metà classifica. Se vincerà ancora, il secondo posto sarà definitivamente consolidato e ci sarà festa grande per questa matricola, sorella minore della squadra grande che sta giocando nel calcio a 11, in prima categoria. Della serie: “Ai posteri l'ardua sentenza”. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
L’Aurora Tursi di calcetto
con un linciaggio mediatico senza precedenti -si legge in una nota di No Scorie- dipingendo i meridionali come gente incapace e bisognosa di assistenza è bene ricordare ai posteri la storia e i sacrifici che i meridionali hanno dovuto sopportare per realizzare quell'Unità d'Italia oggi federalmente per alcuni non più conveniente. L'amministrazione comunale, nella persona di Luisa Lasaponara, ci aveva rassicurato sul buon esito della richiesta, anche se dopo circa un anno siamo ancora in attesa di una delibera comunale, giacché sono già state prese in considerazione altre richieste di cittadini per altre strade già intitolate».
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Nova Siri Documenti buttati ovunque, scritte farneticanti e vetri in frantumi
Tornano i vandali in Municipio Raid nella notte di domenica, danni alla struttura e alla rete internet NOVA SIRI - Un vero e proprio raid vandalico, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorso, è stato compiuto all'interno della sede municipale di Nova Siri, situata nel centro storico del paese. Ignoti non quantificati, si sono introdotti all'interno dello stabile sfondando la vetrata di un finestrone a forma di oblò, e prima ancora, verosimilmente, stando a quanto si evince dal riscontro effettivo dei danni, hanno tranciati dei cavi di rete, che forse avevano scambiato per l'impianto di video sorveglianza. Invece si trattava della rete telematica interna (l'intranet per il protocollo informatico, ecc), che collega il plesso municipale centrale con le sedi decentrate di Nova Siri marina della Delegazione comunale e del comando della Polizia municipale. La furia devastatrice ha portato gli autori del folle gesto a sfondare anche altre vetrate. Una porta interna in legno è stata sfondata centralmente per poter raggiungere gli uffici dei dipendenti, nonché le stanze degli amministratori. In particolare a subire l'indesiderata visita, il presidente del consiglio comunale, Cosimo Pancaro e il sindaco, Giuseppe Santarcangelo, nella cui stanza sono entrati dopo aver divelto la porta, hanno buttato carte sulla scrivania, aperto cassetti, e messo sotto sopra l'ambiente. In quella di Pancaro sono stati tagliati i cavi del computer. Stessa sorte anche per quelli del centralino telefonico. Negli uffici è accaduto di tutto: porte divelte, spray sulla poltrona in pelle, vetrate degli armadi scassinate e quant'altro. Curioso il fatto che all'interno della stanza del sindaco, così come in quella dell'ufficio economato, sarebbero stati, il condizionale è d'obbligo, secondo prime indiscrezioni trapelate, ritrovati due fogli, che stando ad alcune indiscrezioni, parlavano di “complotti”, nonché di minacce rivolte al presidente Pancaro. Tutto il materiale rinvenuto è stato vagliato e preso
L’assessore D’Armento indica i danni dei vandali al Municiopio, la pasta accumulata sul tavolo e l’oblò da cui sono entrati nell’edificio
in esame dai carabinieri della stazione di Nova Siri, che unitamente ai colleghi della Compagnia, agli ordini del capitano Fernando Carbone, stanno conducendo le indagini. I militari hanno effettuato anche rilievi di polizia scientifica. A quanto pare, però, sembrerebbe che i vandali abbiano agito con prudenza, indossando i guanti, proprio per non lasciare impronte. Curioso anche il fatto che all'interno della sala consiliare sono stati ritrovati pacchi di pasta e generi alimentari di prima necessità, che si trovavano in loco a seguito di una colletta alimentare, disposti sugli scranni del consiglio proprio in direzione centrale del “ferro di cavallo”, dov'è solito sedersi il presidente Pancaro. Interpellato il capo del Polizia municipale nonché responsabile del Settore manutenzione dell'ente, ha parlato di “quattromila euro di danni”. Già due anni fa la struttura fu presa di mira da “attenzioni” simili, ma in quell'occasione i danni sono stati più ingenti. Pierantonio Lutrelli
Montalbano Jonico Con 600 preferenze è il riferimento del Materano
Bene “Io amo la Lucania” Grande successo per il candidato locale Amendola MONTALBANO JONICO - Grande soddisfazione per il risultato raggiunto da Francesco Amendola di Montalbano Jonico, candidato nella lista regionale del movimento politico “Io amo la Lucania” di Magdi Cristiano Allam, che ha conseguito oltre 600 voti di preferenze a Montalbano ed è risultato il più votato nella provincia di Matera, contribuendo altresì alla elezione del consigliere regionale del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, che diviene in tal modo il referente in seno al consiglio regionale anche per la provincia di Matera. «Gli elettori -si legge in una nota del portavoce Vincenzo Maida- hanno voluto premiare la professionalità, la disponibilità del medico omeopata ed agopuntore, ma anche il suo impegno politico e la scelta di correre con la lista di cambiamento dei lucani onesti. Il coordinamento montalbanese di Io amo la lucania, composto tra gli altri anche dal già sindaco di Montalbano, Giovanni Fazio, impegnato attivamente nella competizione
elettorale e da Francesco Tarulli, imprenditore dedito alla commercializzazione del prodotti della terra lucana in provincia di Novara, con riferimento alle elezioni comunali di Montalbano Jonico, dove il movimento non era direttamente impegnato, pur avendo espresso attraverso alcuni suoi componenti a titolo personale una preferenza per una lista giovane di rinnovamento, prende atto del risultato elettorale e si augura che tutti insieme, maggioranza e opposizione sia interna che esterna al consiglio comunale, possano lavorare per migliorare le condizioni sociali ed economiche della comunità locale. Il coordinamento aggiunge ancora la nota- formula pertantoi miglioriauguri dibuon lavoroalla coalizione che è risultata vincente ed anche alla opposizione affinché, al di là dei personalismi che hanno caratterizzato la campagna elettorale, possa lavorare in sinergia in modo costruttivo. E' noto che la sconfitta, al di là delle analisi approssimative e rancorose di qualche
mestatore di professione, che non ha di meglio da fare, è stata causata dalla mancata accettazione del candidato sindaco, Piero Marrese, da parte della sinistra estrema che lo rivendicava per sè, per cui il centro-destra ha vinto perdendo più di mille voti rispetto alle passate elezioni amministrative. E' noto a tutti che proprio sulla scelta del Sindaco e sulla pregiudiziale della sinistra estrema nei confronti di Marrese si sono consumate estenuanti trattative sia a livello provinciale che a livello locale. Con gli incontri dei prossimi giorni a Potenza il movimento Io Amo la Lucania, si struttura su base regionale ed inizia un impegno politico non catalogabile con le vecchie e superate categorie di Destra e di Sinistra, ma ponendo grande attenzione alle problematiche lucane, che sono trasversali per definizione ed a quelle del sud più in generale.Anche alivello montalbaneseconclude Maida- il neonato movimento si occuperà delle questioni locali». Anna Carone
Policoro Team jonico concentrato sulla prossima sfida da derby
Borussia in cerca del sogno POLICORO - Finisce a reti inviolate la delicata sfida tra Angelo Cristofaro e Borussia Pleiade. Un risultato particolarmente insoddisfacente per il team di Oppido, fino a domenica scorsa ancora in lotta per la promozione in serie D: la concomitante sconfitta della Fortis Murgia in casa del Policoro avrebbe potuto tenere aperti i giochi, invece lo 0 a 0 contro la rivelazione Borussia ha spento ogni possibilità. Per i biancoverdi anche la fine della lunga serie di vittorie casalinghe, ben 13 prima dello stop di domenica. Gli jonici hanno tenuto bene sul campo sintetico dell'Angelo Cristofaro, concedendo pochissimo, sfiorando più volte il gol con Moliterni e Margiotta e guadagnando un punto utile in chia-
ve play off. A guidare la squadra nella delicata trasferta mister Pino Viola, che ha ritirato le dimissioni presentate a inizio settimana scorsa, legate a “motivi personali”. La scelta di rimanere alla guida dei biancorossi è arrivata dopo un incontro con il presidente Carmine Vetere: Viola resterà sulla panchina del Borussia fino alla fine del campionato e poi si incontrerà con la dirigenza della squadra per discutere della stagione prossima. Una buona notizia per tifosi e appassionati, visto che il trainer policorese è stato uno dei fautori del cammino vincente del Borussia in questi due anni, portando l'undici jonico prima alla promozione in Eccellenza e poi ad un passo dal disputare i play off nel massimo campio-
nato regionale. Tornando alla gara di domenica scorsa, con il pareggio ad Oppido i biancorossi raggiungono quota 50 punti, che significano quinto posto e ultimo biglietto disponibile per il mini girone dei play off. Ma nulla è ancora certo: l'Atella Vulture è, infatti, a sole due lunghezze e mercoledì potrebbe effettuare il sorpasso, visto che la Commissione disciplinare territoriale ha deciso la ripetizione della gara tra i vulturini e la Ruggiero Valdiano, non terminata sul campo per un doppio grave infortunio e finita con la decisione del giudice sportivo di comminare la sconfitta di entrambe le squadre. Per continuare a sognare il Borussia è chiamato a fare ancora bene nell'ultima partita, il der-
Il Borussia Pleiade Policoro
by stracittadino contro i “cugini” dei Policoro 2000. Non sarà facile, non solo perché gli avversari hanno bisogno di almeno un punto per raggiungere la salvezza, ma anche perché ogni derby è una partita a parte, dove non con-
tano più classifiche, precedenti e ruolini di marcia. Una è comunque la certezza: domenica prossima al “Rocco Perriello” sarà ancora una volta una grande festa dello sport. Eleonora Cesareo
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Martedì 13 aprile 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Coppa Italia Prandelli ha quasi tutti a disposizione Mourinho deve effettuare il turnover E Moratti fa i complimenti alla Roma
Fiorentina-Inter, atto secondo A tre giorni dalla sfida di campionato si torna in campo al “Franchi” FIRENZE –Fiorentina e Inter si giocano l’accesso alla finale di Coppa Italia nella gara di ritorno in casa dei viola stasera al “Franchi” (diretta Raiuno ore 20,45). Tre giorni dopo la sfida di campionato tra le due squadre, che ha visto l’Inter fermata sul pareggio e la Roma approfittarne per operare il sorpasso in classifica, viola e nerazzurri tornano ad affrontarsi. Con alcune differenze rispetto alla gara di sabato. La Fiorentina recupera tutti i titolari, e si presenta al cospetto dei Campioni d’Italiaconla migliorformazionepossibile. In porta Frey, davanti al quale, nella linea a quattro di difesa, giocheranno De Silvestri a destra, Felipe a sinistra, Kroldrup e Natali in coppia al centro. Davanti alla difesa i due mediani saranno Montolivo e Cristiano Zanetti. In attacco, Gilardino punta centrale con Jovetic a supporto e i due esterni Vargas (a sinistra) e uno tra Santana e Marchionni a destra, con l’ex juventino in vantaggio qualora le sue condizioni fisiche diano le giuste garanzie. Cesare Prandelli, presentando la sfida contro l’Inter, conosce sia la forza dell’avversario che lo spirito che anima i suoi giocatori: «Dovremo essere consapevoli delle difficoltà che ci riserva questa sfida. Allo stesso tempo dobbiamo essere convinti di poter centrare l’impresa. Sto cercando di recuperare tutti i giocatori. Se dovessero farcela, metteremo in campo sia Zanetti, che Marchionni, che Vargas. Il loro recupero sarebbe per me la sorpresa più gradita». Infine una speranza, che sembra quasi un pronostico da parte del mister viola: «Mi auguro - ha detto - di arrivare a giocarmela ai calci di rigore». Proprio come accadde due anni fa, quando la Fiorentina giocava un’altra semifinale (dell’allora Coppa Uefa) contro un altro avversario, i Rangers di Glasgow. Allora andò male per i gigliati, ma Prandelli si augura di potervedere unesito completamente diverso.
Calciopoli
Abete «Tranquilli valuteremo tutto»
Cesare Prandelli e, a destra, Josè Mourinho. Sopra: Alberto Gilardino e Marco Materazzi
Bocche cucite in casa Inter, dove perdura il silenzio stampa di Josè Mourinho. I nerazzurri, che stanno attraversando il momento più difficile in campionato si presenteranno al “Franchi” con una formazione in parte diversa rispetto a quella di sabato scorso,cheera difattoquellamigliore a disposizione del tecnico portoghese. In difesa sono pronti a scendere in campo dal primo minuto Materazzi e Cordoba al centro, al posto di Lucio e Samuel. Sugli esterni difensivi confermati Maicon e Chivu, con Julio Cesar tra i pali. A centrocampo Javier Zanetti sarà supportato da Mariga e Muntari, mentre in attacco giocheranno Balotelli come attaccante centrale, affiancato da Etòo e Pandev. Non convocati Quaresma e Stankovic, mentre ci sarà Thiago Motta. Oltre
35mila tifosi affolleranno le tribune del “Franchi”. Tra di loro, precisamenteinCurva Fiesole,unospited’eccezione. Sarà infatti presente anche Stefano Borgonovo, che è arrivato nel capoluogo toscano nella giornata di lunedì. L’ex attaccante viola, che sta combattendo contro la SLA, riceverà dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, il “Fiorino d’oro”. MORATTI. «No, no, ma cosa barattare...». Massimo Moratti vuole tutto, campionato, Champions League e pure la coppa Italia e quindi non vuol proprio sentir parlare di barattare qualche traguardo per un altro. «Vorrei ben vedere, ci crediamo senza dubbio», risponde il presidente nerazzurro a chi gli chiede se l’Inter ha il dovere di credere ancora nello scudetto. Prima, però, fa i complimenti alla Roma: «E’
in testa e se lo merita - spiega - Ha fatto una buona gara e in generale ha fatto bene nel girone di ritorno dimostrando una continuità notevole. Un punto in più o in meno, adesso sta a entrambe le squadre far bene in queste ultime cinque giornate». Moratti è convinto che «a questo punto sarà decisiva l’ultima giornata» quando la Roma giocherà in trasferta contro il Chievo e l’Inter farà visita al Siena, città dove ha festeggiato lo scudetto del 2007. Ma il presidente nerazzurro non crede che la lotta scudetto sia solo una corsa a due tra Inter e Roma: «No, il Milan è a tre punti di distacco da noi, quattro dalla Roma quindi è ancora tutto aperto, interessantissimo per voi giornalisti, un pò meno per noi - sottolinea sorridendo -. Adesso è importante restare concentrati».
L’attaccante juventino ha prestato giuramento alla Repubblica: «La Nazionale? Sarei felicissimo»
Amauri è italiano, ora la palla passa a Lippi TORINO – E adesso la palla passa aLippi. Da oltredue anni, a chi gli chiede se convocherà in azzurro Amauri Carvalho de Oliveira, il ct ha sempre risposto che fino a quando l’attaccante non fosse diventato italiano, sarebbe stato inutile parlarne. Ma l’atteso passaporto è finalmente arrivato. Il giocatore si è recato nel pomeriggiodi ierialla Curia Maxima di Torino a bordo della sua Bmw, accompagnato dalla moglie Cynthia e da un paio di amici. Di fronte al direttore della divisione Servizi Civicidel Comunedi Torino, Gianni Giacone, Amauri ha prestato giuramento alla Repubblica ed è così diventato cittadino italiano. «Sono felice ed emozionato, è un giorno che aspettavo da molto tempo - sono state le sue prime parole -L’attesa è stata lunga, ma ora sono orgoglioso di essere
(doppietta). Troppo poco per un cittadino italiano». Insomma, la fase burocra- vincere la concorrenza di altri tica è stata finalmente archi- giocatori che puntano a far viata, adesso tocca al campo e, parte dei 23: da Pazzini, che come detto prima,a Lippi. Ve- sta provando a trascinare la ro è che da quando si è comin- Sampdoria ai preliminari di ciato a candidare Amauri a Champions, a Borriello, che una maglia azzurra di acqua tiene a galla il Milan, senza disotto i ponti ne è passata. L’attaccante che ha incantato con la maglia del Palermo e che aveva cominciato alla grande la sua prima stagione juventina (14 reti nei primi cinque mesi) sembra un ricordo di un lontano passato. Nel 2009 inteso come anno solare, infatti, ha segnato appena 5 gol e da gennaio a oggi ha iscritto il suo nome tra i marcatori solo con Genoa e Ajax Amauri dopo il giuramento a Torino
menticare Toni, che ha lasciato il Bayern per la Roma proprio per convincere Lippi che le sue qualità sono immutate. Amauri dovrà vincere la loro concorrenza prima ancora di quelli che, dopo aver storto il naso per Camoranesi, si dicono ancora refrattari ad avere oriundi con la maglia azzurra, e lo stesso Lippi, qualche mese fa, sembrava chiudere la porta ai giocatori dal doppio passaporto. L’epocadei Sivori,Altafini, Sormani, Schiaffino, insomma, appare lontana. Certo, anche Amauri ci ha messo del suo. Quando si cominciò a parlare della Nazionale, l’attaccante nicchiava aspettando una chia-
mata di Dunga e quando quella convocazione finalmente arrivò, tra l’altro in vista dell’amichevole tra Brasile e Italia, la Juve si oppose perché la chiamata era arrivata fuori tempo massimo. L’attaccante incassò il colpo, ma alla sua indecisione non rimasero indifferenti alcune colonne del gruppo di Lippi, Gattuso su tutti, infastiditi dal fatto che il giocatore considerava i campioni del mondo solo una seconda scelta. L’attaccante bianconero, comunque, vuole lasciarsi le polemiche del passato alle spalle e le carte per volare in Sudafrica, almeno quelle burocratiche, sono in ordine. «Se avrò l’opportunità di indossare la maglia azzurra sarò l’uomo più felice del mondo», ha assicurato. Ora non resta che fare gol per convincere Lippi.
ROMA – Ci si attende una settimana importante per il calcio italiano in vista della sentenza del processo penale in corso a Napoli, e si potrebbe riaprire un nuovo filone di calciopoli. «Nella sua completa autonomia il procuratore federale valuterà le risultanze dell’udienza di Napoli e le eventuali situazioni che dovessero maturare - spiegail presidente della Figc Abete - La federazione ha due piani di intervento, quello della procura federale per l’accertamento delle situazioni e l’altro relativo alla politica sportiva della Figc che deve garantire massima trasparenza e chiarezza, senza farsi tirare la giacca da parte di nessuno perchè stiamo assistenzo a valutazioni passionali, spesso legate all’appartenenza di tifo. La Federazione non vuole e non deve essere un soggetto di parte, deve garantire trasparenza. Esiste un fascicolo che come è noto è stato aperto dal procuratore e sono contenuti tutti i documenti attualmente disponibili, vediamo se domani (oggi, ndr) ne usciranno altri e dopo il procuratore valuterà se aprire un’inchiesta. Revoca scudetto a tavolino all’Inter? Parlarne oggi dello scudetto significa non avere chiaro il percorso lungo e complesso che va rispettato».
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Sport
In attesa di conoscere le reali intenzioni di Postiglione, prime piste concrete
Potenza, si muove qualcosa Ecco Benedetto, neo consigliere regionale, e il nocerino De Marinis Con la Reggiana senza Berardi
Con la rabbia in corpo
Capuano portato in trionfo sotto la curva
«VOGLIAMO scannarli, sportivamente parlando, ovvio». La rabbia in corpo del Potenza che attende, domani pomeriggio alle ore 15, la Reggiana è racchiusa in poche parole e in uno sguardo. Quello di “Capuano sindaco”, come hanno gridato dagli spalti dopo la vittoria contro la Cavese. «Ma Santarsiero mica si offende?», è la domanda spontanea di un Ezio che è carico come una molla. Lo fa capire chiaramente anche quando affronta l’argomento più scottante: «Noi stiamo ripulendo l’immagine di Potenza, nonostante non tocchi a noi pagare per le nefandezze fatte da altri». Il Potenza sta dimostrando professionalità e onestà sicuramente in dose superiore a quella di avversari (è accaduto a Foggia e per alcuni tratti anche contro la Cavese, come hanno riferito gli stessi protagonisti) che chiedono in campo arrendevolezza e qualche favore per fare punti. Invece no: il Potenza non ha intenzione di mollare la presa. Ha un interesse fondamentale ed è quello di non arrivare ultimo in classifica a livello di punti, perchè chiudere sul fondo della classifica significa anche una riduzione dei compensi avanzati dalla Lega (come prevede il regolamento in caso di retrocessione all’ultimo posto) e di questi tempi non è certo poca roba. Intanto, una posizione è stata già scalata, superando il Giulianova, un’altra potrebbe essere dopo il recupero con una squadra, la Reggiana di Dominissini, che visti i rallentamenti altrui punta proprio alla promozione diretta. «Se qualcuno ci batterà, gli stringerò la mano», ha detto Eziolino che apsetta con entusiasmo anche l’avvento al Viviani di Anderson. «Come posso dimenticare che dopo aver segnato un gol in fuorigioco al 93’
nella gara di andata, mi è venuto a festeggiare sotto i piedi? Lo voglio vedere perdere come la sua stessa squadra», spiega il Gladiatore. Il quale, lo ricordiamo, non potrà avere a disposizione il capitano Berardi. E’ stato squalificato dal giudice sportivo per cumulo di ammonizioni. Quando fu espulso con il Lanciano era già in diffida, punizione che non gli è stata cancellata perchè l’espulsione di quella gara era stata determinata da doppio cartellino giallo. Logico pensare che la sostituzione spetti a Profeta, ma bisogna anche ricordare che Berardi ha giocato sull’out destro per l’assenza di Iraci, ruolo in cui Profeta potrebbe non rendere al meglio. Allora potrebbe ipotizzarsi il dirottamento di Evangelisti sulla corsia mancian, con Frezza dal lato opposto e un centrocampo con De Simone e Profeta a protezione di catania, dietro le due punte. Oltre non dovrebbe andarsi, anche se potrebbe essere schierato a destra Nappello per un Potenza a trazione ancora più anteriore. Non vediamo il motivo, infatti, dopo la brillante prestazione di domenica, per il quale Capuano non dovrebbe presentare le due punte Magliocco e Prisco. Dopo tutto, da qualche tempo a questa parte il Potenza sta facendo affidamento sempre sugli stessi diciotto giocatori, considerando ormai certe le esclusioni di Cardinale, Lucenti, Porcaro e Tesoniero. Comunque sia, il leit motiv sarà sempre legato alla rabbia agonistica da mettere in campo e da una sorta di tranquillità che sta rendendo, sicuramente, il Potenza più forte e più convinto dei propri mezzi. E’ cessata, in altri termini, la “paura di vincere”che attanagliava i rossoblù specie nei minuti finali dei match. a.p.
LA VOCE di un incontro tra il sindaco Santarsiero e un primo gruppo di imprenditori (“persone serie e affidabili”, era trapelato dal palazzo di Città) è saltato per motivi di salute di uno dei partecipanti. Sull’identità si preferisce mantenere massimo riserbo anche se non si può escludere che il maggiore esponente di questo gruppo possa essere Nicola Benedetto. Il neo consigliere regionale del partito dell’Italia dei Valori è titolare della Bbc, azienda di Bernalda che produce materiali avvolgibili, ed è uno di quelli per cui il senatore dello stesso partito, Felice Belisario, nei giorni cruciali del processo del Potenza davanti al Tnas, si fece garante. Anche senza nominarlo espressamente. Belisario disse che per il futuro del Potenza si sarebbe fatto garante di una cordata di imprenditori che potessero rilevarlo. Il nome di Benedetto, che in passato fu vicino anche all’Asc Potenza, oltre ad essere stato sponsor del Matera e investitore nel Pisticci, è venuto fuori in maniera abbastanza scontata soprattutto per l’appartenenza politica al partito di Di Pietro. Potrebbe essere questo il primo tentativo concreto di dare speranze a una piazza che, lo ricordiamo, è in attesa di conoscere effettivamente le volontà dell’ex presidente del Potenza, Postiglione, in merito alla cessione delle quote di sua proprietà (5%) e di quelle di Giacomo Minici (95%), persona che la Procura ha ritenuto direttamente riferibile a Postiglione. Ragione questa che ha portato al sequestro delle quote. Da fonti campane, comunque, giunge forte anche un segnale da parte di Peppe De Marinis, 44 anni, titolare con la sorella della Mexoil, azienda che trasforma il petrolio in oli lubrifcanti. De Marinis è stato accostato recentemente alla Scafatese e alla Cavese, ma l’idea di puntare su Potenza sarebbe decisamente più interessante. Anche perchè qui è già in azione un suo amico, Rosario Pellegrino, con il quale ha già avuto un incontro nemmeno tanto interlocutorio nella serata di venerdì. L’unica perplessità di De Marinis, parados-
Salta un incontro dal sindaco con un gruppo non precisato che voleva informazioni
Il dg Galigani «Serve un progetto almeno triennale per rispetto al ruolo di Arcieri e per la continuità»
Nicola Benedetto e, a destra, Giuseppe De Marinis
salmente, è il rischio di sembrare legato a Postiglione che in passato ha avuto rapporti con Citarella, patron proprio insieme a lui - al 50% della Nocerina. Il dg Galigani ha preferito non commentare le voci che si stanno rincorrendo in città, ma ha voluto solo ri-
badire un concetto che ritiene essenziale: «E’ fondamentale che ci sia un programma triennale di investimento, per dare continuità e anche per rispetto dell’amministratore unico Arcieri che rischierebbe personalmente nel caso in cui la società fallisse». Alfonso Pecoraro
Seconda Finale in crescendo e primi progetti per il futuro campionato
Melfi non regala niente Importante anche l’acquisita solidità societaria Anche con la Cisco Roma si è avuta la conferma di ciò che già si sapeva. Il Melfi in questo finale di stagione, in apparenza privo di particolari stimoli di classifica, con i play-off oggettivamente lontani e la salvezza praticamente acquisita, non ha intenzione di fare sconti a nessuno. I romani hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per uscire indenni dal Valerio e non subire la stessa sorte di Siracusa e Barletta, precedentemente surclassate. Il Melfi davanti al pubblico amico, in attesa di misurarsi al cospetto di Juve Stabia e Catanzaro, non ha mai perso con le cosiddette big, cioè le prime otto del torneo. Un pirotecnico pareggio con il Brindisi per 3 a 3 alla prima giornata, tre vittorie sonanti con Barletta, Siracusa e Cassino, un pareggio subito in rimonta con il Gela, ed ora l'uno a uno con la Cisco. Un altro pari con recriminazioni in considerazione del rigore fallito da Arcamone a metà ripresa. Sotto di una rete a quel punto la forte Cisco, molto difficilmente avrebbe potuto recuperare. Sostanzialmente comunque, il pareggio è giusto, fotografa esattamente l'andamento del match. Più Cisco nel pri-
Paolo Rodolfi e Tomeo Moretti
mo tempo, meglio il Melfi nel secondo in cui si è evidenziata una condizione atletica eccellente. Il Melfi arriva bene a questo rush finale, peccato che per alcuni punti gettati al vento in precedenza, non possa giocarsi l'accesso play - off al confronto con squadre non così più forti. D'altronde il pareggio con la Cisco Roma, conferma l'ottimo girone di ritorno dei gialloverdi che dopo il giro di boa hanno raggranellato 24 punti. Una marcia da primi tre posti, inferiore solo a quella della Juve Stabia. In più aspetto evidenziato anche
nell'ultima partita, gli uomini di Rodolfi hanno sempre giocato un buon calcio, onorando al meglio l'impegno, non subendo mai in modo perentorio la forza avversaria. Contro la Cisco mancava El Kamch, per caratteristiche un giocatore difficilmente sostituibile. Nei meccanismi di gioco del Melfi, El Kamch è colui che detta i tempi che trasforma l'azione da difensiva in offensiva. La sua assenza è pesata notevolmente, anche se il giovane Viola ha fatto la sua parte. Proprio la costante crescita dei giovani in organico, unita al gioco
espresso per tutto il campionato ed ai risultati acquisiti, salvezza senza affanni ottenuta con largo anticipo, rappresentano la base di partenza per l'anno venturo. Lo stesso presidente Maglione a fine partita ha sottolineato la voglia di questa società di ben progettare il futuro, puntellando una squadra che ha una prospettiva. Solamente due giocatori non di proprietà, Agius ed El Kamch in prestito, quasi tutti gli altri sotto contratto con l'eventualità che partendo, irrobustiranno pesantemente le casse societarie. Una società adesso compatta su tutti i fronti, con la famiglia Moretti al fianco del gruppo Maglione in modo paritario. Due quota al 50% a formare un gruppo coeso e soprattutto ben disposto a lavorare per il futuro. Occorrono sempre aiuti da altre forze, imprenditoriali ed istituzionali, ma la base c'è. A proposito dei Moretti. Tanti auguri al presidente Tomeo che ha compiuto gli anni ieri. Praticamente una vita nel calcio, dagli anni 60 ad oggi. Passione, competenza ed amore per i colori gialloverdi, il mix giusto per continuare l'avventura. Emilio Fidanzio
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Sport 45
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Top 11
Taccola, Burzigotti, Magliocco e Tedesco rappresentano il Sud
Strapotere del Nord CHEMONDOsarebbe senzaCapuano.Ilcolpo di coda sta tutto nella sventola di Magliocco che rimescola le carte di questo finale di campionato. Chicredeva chesi potessecontare sul Potenza quale asso nella manica da calare a mò di bonus vincente al cospetto delle altre avversarie, ha dovuto presto ricredersi. S'è ricreduta in un attimo la Cavese, portata in trionfo dalle logiche della metà classfica dopo la scorsa vittoria casalinga con il Taranto. Nella piazza salernitana qualcuno aveva ipotizzato un'improbabile rincorsa al calcio che conta, invogliato soprattutto dal presunto bonus Potenza. Stringaraha invecetrovato l'altrafaccia di Potenza con la maschera del viso tondo, e beffardo, di Eziolino Capuano. La patata bollente Potenza ora passa nelle mani del Rimini, che poi la consegnerà a al Portogruaro prima (più primatista che mai) e Pescara poi. Si muove la bassa classifica. Anche perché il Foggia, ritenuto spacciato da “spacciatori” di false notizie, è in serie positiva da ben cinque turni con un bottino di undici punti. Pescina steso nell'importantissimo match salvezza dalle preziose singole di Burzigotti e Colomba, entrambi entrati in corso d'opera: un colpo salvezza benedetto dalla panchina. Mantiene il passo del Foggia il Marcianise di Boccolini che infila la terza vittoria di fila andando a vincere, grazie a Cosimo Tedesco, niente di meno che sul campo dell'Andria. Ora la compagine casertana è a quota 36 punti, con un margine di un punto rispetto alla zona play-out. Domenica riceverà poi il Ravenna, l'intenzione di Tedesco e soci è quella di chiudere anticipata-
mente il discorso. Si rilancia il Rimini. I suoi tre schiaffi in casa del confuso Cosenza rilanciano prepotentemente le sue quotazioni in seno alla griglia dei play-off: Longombardi e Giacomini, ma so-
prattutto Tulli, riaprono il discorso per queste ultime quattro partite. Per la difesa dei pali Capecchi oscura gli altri referenti della categoria sfoggiando una prestazione coi fiocchi sul campo del Lanciano: al-
meno quattro interventi prodigiosi che alimentanola preziosarimontadella Spal.Vittoria segnata dalle reti di Cipriani e Rossi, blindata dalla chiusura dei conti imposta da Smit nella ripresa. Ma ricominciamo dalla difesa. Blindano il reparto arretrato l'esperto Taccola, uomo di fiducia di Capuano, che contro la Cavese ha fatto valere fisico e lungimiranza nel gioco aereo, e Rinaldi del Rimini, preziosissimo baluardo a protezione dagli sterili attacchi del Cosenza. Completa il terzetto Burzigotti del Foggia, il portavoce del gol che viene dalla panchina. Linea mediana a quattro.Il vertice basso del centrocampo è ad uso e consumo di Marchi del Rimini. Prezioso lavoro dinanzi alla difesa, direttore dell'affollato traffico nella vittoria-sorpasso incasa del Cosenza.A destra c'èla qualità di Saverino, autore dell'importantissimo gol della Reggiana sul Giulianova mentre sull'out opposto fa capolino Smit della Spal, fautore del terzo gol che affossa uno sprovveduto Lanciano. Un po' tutti lavorano per conferire a Cunico del Portogruaro licenza d'inventare e, semmai, di risolvere la pratica primo posto: gol partita allo scadere, il sogno comincia a diventare realtà per Calori e soci. Non resta poi che affidarsi al terzetto in avanti. Magliocco porta in dote il suo carico d'esperienza, Tedesco le sue personali ambizioni di salvezza con il Marcianise. Chiude il cerchio Cipriani, che dagli undici metri dà il la alla rimonta sul campo della Spal. Andrea Buonaiuto
Il personaggio della settimana
Tedesco fa volare Marcianise MARCIANISE. I riflettori della trentesima giornata nel girone B del campionato di Prima Divisione sono tutti per Cosimo Tedesco, attaccante del Real Marcianise che ha siglato la rete decisiva per sbancare il Degli Ulivi di Andria. Un blitz salvezza fondamentale che porta la firma del ventinovenne attaccante brindisino al suo nono centro stagionale. Con la vittoria in Puglia la formazione gialloverde è fuori dai play out ma la strada verso la salvezza è ancora lunga. Il gol di Tedesco giunto al 27' della ripresa su una corta respinta di Spadavecchia ha permesso agli uomini di Boccolini di fare un bel balzo in classifica. “Stiamo facendo cose eccezionali - dichiara il match winner Tedesco - la vittoria di Andria vale non tre ma sei punti. Non dobbiamo però allentare la tensione, la concentrazione deve restare alta in vista di un'altra sfida fondamentale contro il Ravenna”. Sulle chance di salvezza del Marcianise Tede-
sco preferisce non sbilanciarsi e volare basso: “Non mi va di fare calcoli o di dare giudizi - prosegue l'attaccante gialloverde - una grossa fetta di permanenza in Prima Divisione ce la giochiamo proprio sul difficile campo di Ravenna. Una percentuale di salvezza del Marcianise la potrò dare al triplice fischio finale della gara in Romagna che rappresenta un crocevia decisivo per il raggiungimento del nostro obiettivo”. Dopo la sconfitta in trasferta nel derby con la Cavese, la marcia degli uomini di Boccolini è cambiata nettamente. Ai due pareggi interni con Rimini e Cosenza hanno fatto seguito il blitz di Lanciano e il successo di misura al Progreditur contro la capolista Verona. Ora l'impresa corsara di Andria che ha messo le ali alla formazione campana: “Dopo la sconfitta di Cava - continua Tedesco - la situazione di classifica era disastrosa. Poi abbiamo inanellato una buona scia di risultati utili che ci hanno
permesso di risalire la china. Bisogna però non fermarsi per evitare di essere risucchiati. Temo soprattutto il Foggia, squadra quadrata e blasonata”. La terza stagione di Tedesco con la casacca del Marcianise si sta rivelando molto positiva. La scelta del presidente Bizzarro di cedere in estate Innocenti e puntare sull'attaccante pugliese sta dando i suoi frutti: “Ho iniziato a giocare con il Casarano ed ho anche sostenuto qualche allenamento con il mio amico Miccoli - afferma la punta - poi una lunga parentesi in D ed in seguito a Marcianise”. Quest'anno invece tutto sta andando per il verso giusto per Tedesco che si definisce un attaccante atipico per la sua attitudine a ricoprire l'intero fronte offensivo: “Non sono una prima punta né un esterno. Mi piace attaccare gli spazi, giocare negli ultimi undici metri dove cerco di capitalizzare al massimo le occasioni e di sfruttare gli errori dei difensori avversari”
Verona, sette punti dissipati in sei partite VERONA. Come riaprire un campionato che sembrava chiuso con degno anticipo. Chiedetelo al Verona, che in sei partite ha dissipato un vantaggio di 7 punti sulle inseguitrici. Da domenica sera, nel girone B di Prima Divisione c'è una poltrona per due: il pareggio interno con il Pescara (terzo in classifica) è stato un assist per il Portogruaro, che ha agganciato in vetta la formazione di Gian Marco Remondina. Tra i due litiganti il terzo gode, e non è la prima volta che accade. E l'ex capolista felice, quella dei record esterni (nessun golsubito nelle prime tredici trasferte, due reti incassate ed appena un punto conquistato nelle ultime due) si è riscoperta prigioniera nel proprio stadio: 20.000 tifosi arrivati per tifare hanno finito per contestare una squadra contratta, che anche contro il Pescara ha rischiato di perdere. E adesso, come è normale che sia quando si perde fiducia nei propri mezzi, il calendario fa paura. Domenica prossima c'è la trasferta in casa di una Spal che è a metà del guado tra i play-off ed i playout. Successivamente arriverà il Taranto, che attualmente ha gli stessi punti del prossimo avversario. L'ultima trasferta in casa di un Rimini ancora in corso per un posto al sole, prima di chiudere il campionato con una sfida thrilling che gli dei del pallone si sono divertiti a mettere in calendario proprio all'ultima giornata: Verona-Portogruaro, una partita proba-
bilmente decisiva per la promozione diretta. Si decide tutto sul filo di lana, senza contare che in corsa c'è anche quel Pescara che, in caso di filotto positivo, all'ultima curva potrebbe vestire i panni del Portogruaro di turno e godere dei passi falsi altrui. Nel frattempo, la società provaa ricompattareunambientelacerato dacontestazioni che si trascinano dall'inizio del campionato, quando la conferma di Remondina era risultata indigesta a parte dell'ambiente. Che non ha mai mancato di esprimere il proprio dissenso all'indirizzo dell'allenatore, anche quando le cose andavano più che bene. La contestazione è esplosa, fragorosamente, al termine dell'ultima gara. Ed è sfociata anche in un tentativo di aggressione, con il pullman sociale colpito da un masso. Tragedia evitata per un soffio, destino diverso per un tifoso che ha invece perso la vita rientrando a casa, coinvolto in un incidente mortale. In casa Hellas sembra andare tutto storto, tanto che per la seconda volta in pochi giorni il direttore sportivo Nereo Bonato ha convocato i giornalisti per fare il punto. “Stiamo attraversando un periodo difficile, ma bisogna evitare di trascendere”. Chiari i riferimenti ad un ambiente ostile: “Il nostro è un progetto serio, che deve essere condiviso anche in questi momenti. Nulla è perduto, anche se serve entusiasmo”. Una parola grossa dopo sette punti in sette gare …
Tedesco del Marcianise
POSTICIPO: RAVENNA-TERNANA 0-1
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46 Sport
Top 11
Le parate di Panico preservano il primato della Juve Stabia. Panchina a Pellegrino
Jefferson trascina Cassino Il colpo salvezza dell’Aversa vale tre nomination: le guida Guglielmelli TRE VITTORIE interne, trepareggi e tre vittorie esterne. Grande equilibrio nella 30a giornata del girone C di Seconda Divisione, ma una domenica interlocutoria sia in vetta che in coda. Pochi i sussulti, pochi i gol (appena quindici), poche (ma buone) le squadre rappresentate nella top 11 di giornata. La porta è affidata ad Andrea Panico, un gregario eccellente che è riuscito a scalzare il collega Soviero nelle gerarchie di Rastelli: l'allenatore gli ha ormai affidato la protezione dei pali di una Juve Stabia sempre più lanciata verso la Prima Divisione. Conunportierecosì,ci sipuòpermettereillusso di una linea difensiva “a tre”. Al centro si posiziona l'esperto Aniello Parisi, tornato a guidare una retroguardia di un'Aversa Normanna che per la seconda volta consecutiva non ha subito gol. Nel pacchetto arretrato casertano e non solo, gli fa compagnia Nicola Mariniello, una certezza per una squadra che è quasi riuscita nel difficile obiettivo di conservare la categoria senza dover passare per i play-out. Traguardi diversi ma altrettanto importanti quelliperseguiti daEmanuele Martinelli,e ilCassino ringrazia: due gol decisivi in tre giornate, sei punti e play-off nuovamente nel mirino per i laziali. Gol pesanti arrivano anche dal centrocampo, come quello messo a segno da Nazareno Tarantino. Al secondo gol di fila con la maglia della Juve Stabia, l'esterno tascabile ci ha messo poco a far dimenticare il partente ed ex capitanoCapparella, assicurandoassist edim-
prevedibilità all'attacco atomico della capolista. E se Tarantino è arrivato a due reti di fila, c'è chi hafatto meglio. E'il caso diMarco Piccinni, che domenica ha fatto tris. Tre gol in tre gare ed
Brindisi di nuovo ai playoff BRINDISI. La rincorsa ai play-off non è ancora finita, ma da domenica sera il Brindisi si gode il ritrovato quinto posto. Era da tempo che la squadra pugliese non respirava aria di alta classifica. Serviva un filotto di risultati importanti per riconquistare un posto al sole, e la serie d'oro è arrivata insieme alla primavera. Tre vittorie nelle ultime tre gare, e con i play-off la squadra ha ritovato gioco, morale e spettacolo. Il 3-1 alla Cisco Roma è stato il primo acuto, il 4-2 in casa del Cassino un'importante iniezione di fiducia, corroborata dal 3-0 col quale i pugliesi hanno travolto la Vibonese. Un trittico che ha rilanciato il Brindisi rinsaldando la panchina di Massimo Silva, più volte messo in discussione dall'ambiente nel corso del campionato. La sconfitta con la Juve Stabia (il primo ko interno stagionaole) sembrava un punto di non ritorno; si è invece rivelato il punto di rottura con il passato ed un punto di partenza per il futuro. E domenica scorsa, Silva ha potuto festeggiare al meglio le 100 panchine con il Brindisi, un anno dopo la promozione tra i professionisti. “Devo fare i complimenti ai ragazzi, perchéci siamo presi ciò che ci spetta”le parole dell'allenatore dopo l'ultimo successo. Adesso c'è fiducia, e non potrebbe essere altrimenti: “Se giochiamo con la stessa determinazione e la stessa intensità che siamo riusciti a mettere in campo nelle ul-
time tre gare, questa squadra può creare problemi a chiunque”. Magari anche al Barletta, che è forse l'avversario giusto al momento giusto. Domenica prossima, il “Puttilli” ospiterà un derby che per il Brindisi potrebbe essere decisivo: a quattro giornate dalla fine della regular season, non perdere a Barletta significherebbe mettere più di un piede nei playoff. “Non sarà facile, ma sono sicuro che faremo il nostro dovere”dichiara Silva, festeggiato da una società che mai ne aveva messo in discussione l'operato. Sul carro dei vincitori sembrano essere saliti anche i suoi più accaniti contestatori, come dimostrano i cori che domenica scorsa i 2.000 tifosi brindisini hanno riservato a tutte le componenti, tecnico compreso. “La squadra sta bene, e sta raccogliendo quanto seminato” dice un orgoglioso presidente Barretta. Fra i segreti del rilancio del Brindisi, il ritrovato feeling con il gol degli attaccanti, il recupero di giocatori rivelatisi importanti come Montella (due gol in poco più di novanta minuti giocati) e l'esplosione di alcuni giovani (su tutti Piccinni, tre gol nelle ultime tre gare). Note liete per l'allenatore, che lasciano ben sperare in vista di un finale di stagione in cui, a fare la differenza, potrebbero essere proprio quei dettagli che hanno consentito al Brindisi di arrivare in alto. Marco Santopaolo
altrettante vittorie consecutive per un Brindisi trascinato dalle prodezze del giovane ventiduenne pugliese. Lavoro oscuro ma ugualmente redditizzio per altri due colleghi di re-
parto: Alessandro Bruno e Francesco Corapi, che hanno trascinato ilCatanzaro fuori da una crisicheintrasferta avevaportatoadunaserie poco invidiabile di tre ko. Dulcis in fundo, ecco il tridente delle meraviglie. C'è chi segna e chi fa segnare, ed in quest'ultimo caso l'oscar è tutto per Fabio Moscelli, attaccante da doppia cifra e altrettanto prezioso per un gioco di squadra avvolgente, capace di rilanciare il Brindisi dopo un periodo nero. Continua ad andare in rete con spaventosa regolarità il gioiellino del Cassino (ma di proprietà della Fiorentina) Andrade Siqueira Jefferson, prima punta brasiliana dal gran fisico che, da gennaio, ha realizzato sei golin diecipartite. E'soprattuttomerito suose il Cassino è ancora in corsa per l'obiettivo stagionale, così come è merito di Vincenzo Patrick Guglielmelli se l'Aversa Normanna giocherà un finale di campionato abbastanza tranquillo. Juary e Foglia Manzillo gli hanno dato fiducia, lui li ha ripagati con il primo gol stagionale. Squadra affidata a Maurizio Pellegrino, che da quando è tornato in panchina ha rimesso in piedi una squadra rassegnata ad un torneo mediocre: una sola sconfitta e quattro vittorie, l'ultima in uno scontro diretto importante e che ha consentito alla squadra di patron Murolo di restare agganciata al treno promozione, distante soltanto tre punti. Pesa lo scontro diretto perso proprio con il Brindisi quinto in classifica, ma la squadra c'è e darà filo da torcere. Marco Santopaolo
Il personaggio della settimana: Juve Stabia
Tarantino il prudente «Non abbiamo ancora vinto» CASTELLAMMARE DI STABIA. Ormai ci ha preso gusto. Vola la Juve Stabia sotto il preciso colpo di Nazzareno Tarantino. Due gol nelle ultime due gare, per ristabilire la gerarchia in seno al vertice della classifica, per ristabilire il suo carisma su quella corsia di destra orfana di Capparella. Uno a zero nel derby con il Vico Equense, vola la Juve Stabia a più cinque sul Catanzaro. 360 minuti al termine, ormai il margine di vantaggio è più che rassicurante: “Sono estremamente soddisfatto. Una rete importantissima per il campionato - afferma Nazzareno Tarantino Ora mancano quattro partite al termine, ci sentiamo tranquilli”. Fuori il Vico, avanti con il secondo derby ravvicinato che li vedrà opposti alla Scafatese. La Juve Stabia si gioca tutto nel suo fortino: otto vittorie di fila, il totale riconduce a dodici successi e tre pari. L'idea è quella di continuare su questa falsariga; strada in discesa?: “Assolutamente no - continua l'esterno - con il Vico tutti hanno pronosticato una facile vittoria ed invece è stata durissima. Ormai è scontato, tutte le squadre che ci affrontano danno il massimo per cercare la vittoria di prestigio. La stessa cosa varrà per la prossima partita contro la Scafatese in casa: occhio a questa sfida, un altro derby, ed inoltre loro si giocheranno il tutto per tutto per la salvezza”. Fiero rappresentante della corsia di destra, uno dei tanti pezzi pregiati che compongono il mosaico perfetto della capolista. Tarantino è conscio delle qualità dell'organico, non nasconde l'ambizione della squadra ma afferma: “Evidentemente siamo tutti consapevoli delle nostre qualità. Abbiamo dei grandi valo-
Nazareno Tarantino ha segnato due gol consecutivi
ri, ma occhio al finale di stagione: dobbiamo gestire il tutto con la massima serenità”. Juve Stabia cinica e spietata, forse poco spettacolare rispetto alle precedenti uscite ma poco importa. Ora si bada al sodo, il gioco non è più bene di prima necessità: “Il bel gioco lo abbiamo già dimostrato in passato, ora possiamo dedicarci ad altro - conclude Tarantino - Dobbiamo al contempo badare alla concretezza. Guai a mollare la presa ora che siamo a pochi passi dalla meta. Ce lo siamo detti in gruppo: bisogna lottare fino alla fine e non complicarsi la vita”. Parla con lo sprito del veterano. Trentuno anni compiuti a gennaio, alle spalle un passato importante tra
cadetteria e serie C1. Esordì molto giovane (appena diciassettenne) nella Lucchese in serie B. Otto anni in Toscana, e nove reti all'attivo, con un'esperienza nell'Empoli (1999-2000). In seguito tre anni e mezzo a Crotone dove nella stagione 2003-2004 fa registrar il suo record realizzativo in C1: ben dodici reti in 32 presenze. Sei mesi a Manfredonia, prima di cominciare la grande avventura con la Cavese: quattro stagioni ricche di soddisfazioni. Da inizio febbraio tra i gialloblù. Un vero e proprio amuleto: dal momento del suo arrivo, è partita la grande scalata al primo posto della Juve Stabia. Andrea Buonaiuto
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Sport 47
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Il punto del girone H Fasano sorprendente in casa della capolista Neapolis
Un turno con diciasette gol su tre campi MEZZO passo falso del Neapolis contro l'ultima della classe. I partenopei non sfruttano al meglio il riposo forzato del Pianura per portarsi a +8. Dilagano Grottaglie, Casarano e Benevento: diciassette gol in tre. Il Fasano, quarto risultato utile di seguito (1 vittoria e 3 pareggi), ora comincia a credere nei playout, ormai unica possibilità per restare in serie D. La Turris, dopo tre sconfitte di seguito, torna alla vittoria e si porta in vantaggio di nove punti sulla zona rossa. Arranca il Bitonto, solo sette punti nel girone di ritorno. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della trentatreesima giornata, quattordicesima di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto
registrare sei vittorie, due in trasferta e tre pareggi. I gol sono stati 28, di cui 18 messi a segno dalle squadre che hanno giocatoin casa e10 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 297 partite sinora disputate, le vittorie sono state 217 (89 in trasferta, pari al 41%). Nella quattordicesima d'andata le vittorie furono sette (5 in trasferta), 19 i gol. Benevento, Casarano e Ischia si sono aggiudicate entrambe le sfide, rispettivamente, contro Francavilla in Sinni, Casertana e Francavilla Fontana. A cinque giornate dal termine, il Neapolis ha messo una seria ipoteca sul passaggio alla Lega Pro, Seconda Divisione. Sei punti di vantaggio sulla più immediata
inseguitrice e con lo scontro diretto con il Pianura, previsto per la penultima giornata in casa dell'attuale capolista, potrebbero essere sufficienti per festeggiare la promozione, il 16 maggio prossimo. Prosegue la corsa del Casarano, saldamente in terza posizione. I salentini, con la vistosa vittoria contro la Casertana, hanno brindato al quattordicesimo risultato utile consecutivo (9 vittorie e 5 pareggi). Il Benevento, a suon di gol, si è subito rifatto dalla sconfitta casalinga rimediata nel turno immediatamente precedente ed ha allontanato il Pomigliano, sconfitto a Torre del Greco, dalla zona playoff. Clamorosa vittoria del Grottaglie (7 a 0) ai danni del malcapitato Angri. In precedenza, sette
gol li aveva rifilati il Matera, nella passata stagione, al Francavilla Fontana (3 a 7). In coda alla classifica, tre punti d'oro per l'Ischia, dopo nove giornate a secco di vittorie (soltanto 2 pareggi). Boccata d'ossigeno anche per il Pisticci che non vinceva in trasferta dal 29 settembre 2009. Il Francavilla Fontana ha rimediato la quinta sconfitta esterna di seguito ed è ritornato in zona retrocessione diretta. Inutili pareggi per Bitonto e Bacoli. Tra le tre di Basilicata, Il Pisticci ha conquistato la terza vittoria esterna, il Matera si è accontentato del sesto pareggio del girone di ritorno e il Francavilla, sul proprio campo, si è fatto letteralmente travolgere dal Benevento. Adolfo Sarra
Oggi partenza in aereo per la Lombardia. Diegol resta ancora in dubbio»
Dimitri: «Matera è pronto» Il diesse sottolinea l’identità tattica raggiunta dalla squadra «Una pietra sul Bitonto». E’ stato questo l’inizio della chiacchierata con il diesse del Matera Gino Dimitri in tribuna ieri pomeriggio mentre la squadra analizzava con il tecnico il match di Altamura e tutti i suoi risvolti. «Perchè Matera non può più convivere con questo genere di situazioni. Questa è una società a cui la serie D non compete e contro il Bitonto ce n’è stata un ulteriore conferma. Parlo dal 19 gennaio, quando sono arrivato qua per questo progetto. Fino a dopo Pomigliano sono stato osservatore. Poi c’è stata una svolta e con questo non voglio dire che le colpe erano del tecnico Giusto, per carità. Ma il calcio è questo e a volte bisogna dare uno scossone e così è stato. Abbiamo perso una sola gara nellagestione Rizzo e per giunta a Pianura contro una squadra ben attrezzata. Abbiamo un’identità. Un’evoluzione anche tattica». E’ stato adattato il modulo alla materia prima esistente? «Diciamo di sì. E credo con buoni frutti. Ma va dato merito alla squadra di averci messo quanto aveva. Inoltre, la società non ci ha fatto mai mancare nulla. E quando si dice essere vicina, significa dal punto di vista economico ed è inutile girare intorno alle parole. Ho fatto calcio sempre al sud e mi sento uno che è convinto che al sud ci siano persone validi e qua c’è la conferma». Tredici anni di mortificazioni all’epilogo?
Giuseppe Fragasso con Gino Dimitri (www.fcmatera.it)
QUI VOGHERA Un cammino col colpo in coda LA COPPA Italia di Serie D si decide in 180 minuti. Mercoledì 14 aprile al Comunale di Voghera andrà in scena il primo atto della rincorsa conclusiva al titolo con la gara di andata della finale. Di fronte Voghera e Matera a contendersi il prestigioso trofeo che mette in palio anche preziosi crediti per la composizione delle graduatorie di ripescaggio in chiave Lega Pro. Un percorso costellato di imprese quello tracciato dalle due finaliste dalla fine del mese di agosto ad oggi. Il Voghera ha raggiunto il traguardo delle finali dopo aver aver avuto avuto ragione del Cantù (6-5 dopo i calci di rigore), Derthona, Settimo, Lavagnese e Ponsacco (due pareggi, decisivo il 3 - 3 in trasferta). In semifinale i neroverdi guidati da Giampaolo Chierico hanno incrociato il Pordenone: vittoria esterna per 4 a 2 trascinati dalla tripletta di Coccu all'andata, e pareggio casalingo (1 a 1) al ritorno.
«Hanno ragione quando fanno questa affermazione i tifosi.Ma aVoghera incampo non ci sarà solo la squadra, ma il blasone, l’importanza di questa città e soprattutto le tradizione della tifoseria che a quanto pare sarà a fianco della squadra in maniera considerevole. Quindi non è una semplice partita, ma molto di più perchèèun progettocheègiunto al momento clou». Con l’arrivo diGino Dimitri il Matera ha cominciato a parlare una lingua calcistica molto concreta e stanno cambiando tante cose attorno alla squadra. Anche questa è una svolta che conta in un contesto che è cambiato decisamente in meglio dopo che il Matera sembrava in caduta libera. Ma a Voghera è solo il primo round di una partita che il Matera dovrà giocare con l’assenza di Leta e un Albano non al top. Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento dopo la consueta chiacchierata e in mattinata ultima rifinitura prima della partenza in aereo, con Diego Albano che si è nuovamente fermato ed ha avuto un consulto con il dottor Calemma per poi riprendere a corricchiare. Comunque, chiunque andrà in campo darà il massimo e in questo momento contano le motivazioni e i biancazzurri da questo punto di vista non hanno problemi. Renato Carpentieri
Ora in casa sinnica si lavorerà per concludere il campionato quanto più in alto possibile
Francavilla, discorso play off chiuso FRANCAVILLA – Una sconfitta che ha decisamente chiuso ogni speranza di riacciuffare la zona play off. Un pesante 5 a 0 che ha demolito la formazione di Ranko Lazic. La squadra è in silenzio stampa, nessuno ha gradito il pesante passivo, che ha visto la formazione rossoblu affondare sotto i colpi beneventani. Ma adesso però, non bisogna piangere su quello che è stato, anzi, bisogna farne tesoro per capire quali sono stati gli errori e quindi correggerli. Le assenze sono state molto penalizzanti per la squadra, che ha dovuto rimpiazzare gli assenti con molti giovani. Ricordiamo che erano cinque i titolari fuori squadra; Gioia, Verdesca, Pioggia, Chisena e Del Prete. Assenze che hanno pesato molto sull’economia del Francavilla. Sicuramente chi è che ne ha risentito di più, è stato il reparto di attacco, che senza la coppia titolare Chisena-Del Prete, non ha impensierito più di tanto
Francavilla in azione (foto www.sportdelsenisese.tk)
la retroguardia giallorossa. In attacco Marsico, chenon èun attaccantema un trequartista, ha fatto poco per mettersi in mostra. Altrettanto dicasi per La Neve, che non ha mai tentato un fraseggio
con il compagno di reparto, e cercando di puntare l’avversario per rendersi pericoloso. Infatti, quest’ultimo poi è stato sostituito ad inizio ripresa, per far posto a Fusco, un laterale di difesa, che ha ricoperto una posizione più avanzata. Purtroppo contro una formazione bene attrezzata e messa bene in campo, non si poteva fare tanto. Le troppe assenze e poi forse la poca convinzione di potercela fare, ha frenato un pò i rossoblu. Lazic non ha potuto fare altrimenti, la rosa a disposizione è questa, non si possono fare miracoli. Ora però, bisogna subito riordinare le idee e pensare al prossimo impegno, che vedrà il Francavilla impegnato in trasferta in terra pugliese a Fasano. Un match contro una formazione in piena zona retrocessione con venti puntie che è reduceda un prezioso pareggio esterno per 1-1 in casa della capolista Neapolis Mugnano. Claudio Sole
Pisticci si gode la vittoria a Ostuni
Albano: «Dedicato a mister Camassa»
Luciano Camassa
“Tutta la società, con lo staff tecnico e la squadra vogliono dedicare questa vittoria all'allenatore in seconda Luciano Camassa che sta attraversando un momento particolarmente difficile. Siamo vicini all'uomo ed al professionista soprattutto in questo periodo”. E' il messaggio del vice presidente del Pisticci, Domenico Albano, dopo il successo ottenuto domenica scorsa dai gialloble sul campo dell'Ostuni. Il primo pensiero è per Luciano Camassa, nel tentativo di alleviare almeno un poco il dolore e la tristezza dopo un tragico evento luttoso capitato al vice tecnico materano, a Pisticci per il secondo anno consecutivo.Poi Albano torna sulla prestazione della squadra. “Finalmente - aggiunge - abbiamo disputato una gara intensa e combattuta. Siamo riusciti a portare a casa tre punti preziosismi per il nostro cammino in Interregionale, che ci consentono di rientrare nel gruppo play out e di continuare a sperare per questo finale di campionato”.Decisiva la prestazione di Pietro Parente autore del pregevole gol del pareggio e di un assist al bacio per il raddoppio di Palladino. “Parente - dice Albano - ci ha dato quel contributo speciale che noi aspettavamo da un calciatore con le sue qualità. Finalmente, manon èla primavolta, ha potuto fare la differenza e noi
ne siamo soddisfatti, ma credo che per la vittoria sia stata determinante la prestazione dell'intero collettivo, che ci ha messo passione ed impegno. Poi anche gli episodi non hanno girato a nostro sfavore e l'arbitraggio è stato ininfluente, neutro come dovrebbe essere sempre. L'Ostuni non haconcesso nulla,ha lottato su ogni pallone, ma al fischioche hachiusola gara,le ostilità sono finite ed ha prevalso il fair play. Non sempre quest'anno è andata in questo modo”.All'ipotesi che ad incidere sulla prestazione possano essere state le ultime sceltesocietarie, ovveroquelle di congelare gli stipendi, Albano non dà molto peso: “non credo che gli ultimi interventi della dirigenza possano essere stati decisivi in tal senso. Non voglio mettere in relazione le nostre ultime scelte con questa vittoria. A guardare la classifica, che rimane cortissima lì in basso, viene da disperare per le tante occasioni sprecate. Pensiamo alla gara di domenica con la Turris. Sarà una sfida decisiva. Tornerà D'Aniello che per noi è un uomo importante in attacco. Bisognerà cercare i tre punti e poi vedremo dove saremo collocati in classifica. Certoche, adesso,purrimando una impresa non semplice, siamo nuovamente in piena corsa per un posto play out e per giocarci la salvezza”. Roberto D’Alessandro
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48 Sport
Il presidente Silvano: «Adesso una Srl. Si parte dalla conferma di Squicciarini»
Fortis, scoppia la festa Coronata una cavalcata che ha portato i rosanero in serie D MATERA - Quando perdere fa esultare. Sembrerebbe un paradosso, ma è quello che è, avvenuto domenica scorsa a Policoro. Da Oppido è giunta la notizia del pareggio dell’Angelo Cristofaro e così il Fortis Murgia ha potuto festeggiare, con una giornata di anticipo, la vittoria del campionato di Eccellenza lucano. Si è conclusa una splendida cavalcata fatta di 17 vittorie, 10 pareggi e appena due sconfitte. Uno score davvero ragguardevole se poi ci si aggiunge lavittoria dellaCoppa Italiaregionale. E per completare la festa, la società ha pensato di cambiare la sede dell’ultima gara di campionato, visto che l’impianto dello Scirea non permetterebbe la presenza del pubblico. In questo caso, visto che il Matera sarà impegnato sul manto erboso del XXI Settembre, l’alternativa sembra quella di Altamura. «Questa è una scelta - spiega il massimo dirigente Giacomo Silvano - dettata dalla volontà di far partecipare alla nostra festa amici e parenti di calciatori e dirigenti in modo da rendere realmen-
La festa del Fortis Murgia nello spogliatoio di Policoro
te tutto come una festa. Lo Scirea non ci permetterebbe tutto questo e quindi opteremo per Altamura». Ma questa è anche un’apertura per il futuro?
«Nel nostro futuro c’è un difficile campionato di serie D. E per affrontare questo campionato ci sarà bisognodi un’impiantoadeguato allacategoria. Allo Scirea dove abbiamo
Eccellenza L’Atella recupera domani a Picerno
giocato questo campionato di Eccellenza non sarà possibile giocare. Ad Irsina al momento non ci sono le caratteristiche che il torneo di serie D richiede. Abbiamofissato unappuntamento con il nuovo sindaco di Irsina per capire se ci sono dei margini di adeguamento del campo. Non nascondo che c’è in piedi anche l’ipotesi di Altamura, ma la nostra priorità sarà quella di mantenere il titolo sportivo in Basilicata». Ma dopo la promozione è anche il momento di festeggiare e di stilare i primi bilanci. «La soddisfazione - continua Silvano - è grande. Questo risultato ripaga il lavoro e i sacrifici di persone come me, Michele Potenza, Donato Digirolamo, Gianni Patella, Pasquale Squicciarini, della squadra intera e di tanti altri amici che ci hanno aiutatoin questoprogetto creandoquesto gruppo fantastico. E’ un successo che ciripaga digrandi sacrifici.Non è stato semplice anche perchè abbiamo dovuto lottare contro tutto e tutti, anche senza l’apporto del pubblico che in alcune occasioni si può rivela-
re decisivo come abbiamo visto a Nardò, ma di questo ne eravamo consapevoli e quindi abbiamo raddoppiato gli sforzi centrando l’obiettivo». E adesso? «Credo che il primo passo sarà quello di rafforzare la società - conclude il presidente Silvano - costituendo una Srl nella quale potranno confluire anche dei nuovi soci». E a livello sportivo? «Sicuramente non vogliamo smatellare nulla. Mi riferiscosia al tecnico che alla squadra. Dobbiamo apportare dei rinforzi, con degli adeguamenti che ci permettano di affrontare la serie D nel miglior modo possibile. In questo momento è certa la data del ritiro. Si parte il 25 luglio sempre a Fara San Martino in provincia di Chieti. In più sarà completato anche l’organigramma con un direttore generale, un direttore sportivo e un direttore tecnico». Quindi si riparte da Squicciarini anche nel prossimo torneo di Interregionale. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Promozione Sono entrambe sul traguardo
Policoro centra la salvezza Pietragalla, brusca frenata Oppido deve attendere Il Moliterno non si ferma DOPO LA conquista della Coppa Italia regionale, è arrivato un altro giorno memorabile per il Fortis Murgia del presidente Silvano. E' serie D. Con un turno d'anticipo rispetto alla regolare tabella di marcia del campionato di Eccellenza, la corazzata di coach Squicciarini ha ottenuto aritmeticamente il passepartout per la categoria superiore, nel giorno del secondo ko stagionale. Un tonfo indolore, quello di Policoro, perché l'Angelo Cristofaro Oppido (diretto rivale per la promozione) è incappato in un mezzo passo falso casalingo, dopo tredici vittorie di fila (davanti al proprio pubblico). E, così, a far festa, per l'approdo in D, è stato il Fortis Murgia. Lo stop di misura imposto dal Policoro alla capolista ha spianato, agli ionici, la strada verso la salvezzadiretta. In piazza d'onore, l'altro sodalizio policorese, il Borussia Pleiade, ha fermato la rincorsa alla vetta dell'Angelo Cristofaro. Insomma, la Policoro calcistica si è resa protagonista di una grandissima impresa nell'ultimo week-end di campionato. E, domenica prossima, è in calendario proprio il derby tra le due formazioni ioniche. Passiamo, ora, al derby campano che ha spedito anticipatamente ai play-off (non è ancora matematico) sia il Ricigliano che il Ruggiero Valdiano. La sfida tutta salernitana è stata vinta, sul campo, dai ragazzi di Masullo. L'Atella Monticchio ha ancora le sue buone chance di raggiungere gli spareggi-promozione. Dopo il successo di domenica scorsa sull'Avigliano, la compagine di D'Urso si giocherà tutto nelle prossime due sfide (contro Ruggiero Valdiano nel recupero e Picerno). In chiave play-out, invece, occorreranno dei veri miracoli. Sperano ancora il Genzano Banzi (poker alla Vultur) ed il Picerno (quaterna al Ferrandina). Non ha facilitato le cose, a queste due squadre, l'ottimo pareggio del Real Tolve a Viggiano. La già retrocessa Irsinese è stata trafitta per nove volte dalla Murese.
La vetrina alla capolista LA COPERTINA della settimana la dedichiamo naturalmente alla squadra che ha vinto, con una giornata d'anticipo, il campionato di Eccellenza e che, nella prossima stagione, rappresenterà la Basilicata in serie D. Dopo una lunghissima cavalcata, durata ventinove giornate, il Fortis Murgia del presidente Silvano può finalmente gioire per il meritato salto di categoria. Un sogno che si è avverato dopo aver conquistato anche la Coppa Italia regionale qualche mese fa, proprio a Policoro. Anche i numeri premiano il sodalizio allenato da mister Squicciarini. Il Fortis Murgia ha vinto ben diciassette confronti (alla pari con l'Angelo Cristofaro) ed ha perso soltanto in due occasioni: in casa del Ricigliano alla quarta giornata e domenica scorsa a Policoro. Vanta il pacchetto offensivo più prolifico del torneo (sessantuno reti all'attivo)edin difesaèsecondosoltanto alRicigliano.Inoltre, rispetto a tutte le altre contendenti, il Fortis Murgia è stato costante nei risultati sia in casa che in trasferta. do.pa.
I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentuno gol messi a segno in questa ventinovesima giornata (678 marcature in totale in campionato), di cui 21 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Fortis Murgia (61 reti), il peggiore è quello dell'Irsinese (7 reti). La migliore difesa è quella del Ricigliano (15 reti subite), mentre è dell'Irsinese (173 reti subite) la retroguardia
più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 23 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 18 reti; Margiotta (Fortis Murgia): 17 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 4): 16 reti; Dutra (Murese, 2): 14 reti; Rinaldi (Atella Monticchio): 13 reti; Petilli (Ruggiero Valdiano): 12 reti; Montenegro (Real Tolve), Valente (Atella Monticchio, 1): 11 reti; Mainenti (Ruggiero Valdiano, 1), Vigliucci (Genzano Banzi, 2): 10 reti; D'Amico (Angelo Cristofaro Oppido), Grieco (Angelo Cristofaro Oppido, 1), Antohi (Murese): 9 reti. Donato Pavese
IL PIETRAGALLA ha frenato bruscamente, il Moliterno no, continua la sua avanzata. Ci ha detto questo il campionato di Promozione, nella parte alta della classifica, a novanta minuti dalla conclusione della regular season. L'accoppiata di testa che ha condotto il torneo regionale cadetto ha già un piede e mezzo in Eccellenza, senza passare dalla porta secondaria dei playoff. Gli spareggi-promozione, infatti, difficilmente si disputeranno quest'anno, a causa dell'elevato margine di vantaggio del Moliterno (secondo) sul Miglionico (terzo). Sono dieci le lunghezze di differenza tra queste due squadre. E, secondo le direttive emanate dalla Figc lucana, con queste distanze tra la piazza d'onore ed il terzo gradino del podio, i play-off vengono annullati. Addentriamoci nella giornata calcistica. Il Pietragalla ha subito il terzo stop stagionale in casa di un Miglionico, costretto a vincere sempre per accorciare il gap in graduatoria con il Moliterno. I valdagrini di Vignati hanno espugnato Lagonegro ed, ora, tallonano da vicino proprio il Pietragalla capolista. Tutto questo è avvenuto in appena novanta minuti di gioco. E se queste sono le premesse, chissà cosa ci attenderà domenica prossima. In quarta posizione, il Bar La Notte ha definitivamente perso la possibilità di agganciare il terzo posto sul campo del Real Irsina (doppio Fiorino per il ko dei pignolesi). E' stata una domenica negativa anche per la Santarcangiolese, piegata dal Pescopagano. Sul fondo della classifica tutto è ancora incerto. Il Lagopesole è ad un passo dal baratro (stop interno con il Bella), mentre l'Atletico Scanzano “vede” i play-out (tris al Balvano). Il Varisius Matera, battendo il Grottole, si è avvicinato in parte alla salvezza. Domenica, però, la squadra di Peragine giocherà in casa del Moliterno. Il Rotondella, infine, è certo di disputare gli spareggi-salvezza, nonostante il pokerissimo rifila-
I verdetti domenica TUTTO IN novanta minuti. Domenica prossima saranno emessi i verdetti finali nel campionato di Promozione. Nei piani alti della graduatoria, Pietragalla e Moliterno potrebbero festeggiare il salto di categoria, senza passare dai playoff,annichilendo, adomicilio,rispettivamente ilRotondella (già costretto a disputare i play-out) ed il Varisius Matera (che ancora spera nella permanenza diretta). Il Miglionico (sul terzo gradino) dovrà assolutamente vincere in casa del Bar La Notte Pignola e sperare in un passo falso di una delle due battistrada (o nel pareggio interno del Moliterno). Soltanto in questo modo i play-off si disputerebbero regolarmente. In coda, il Lagopesole chiederà strada al Montescaglioso per sperare nella salvezza,mentre l'A. Scanzano si recherà sul campo di un Grottole in caduta libera. Il Varisius Matera non vuole disputare i play-out. I materani, oltre a vincere o pareggiare sull'improbo campo del Moliterno, dovranno augurarsi in un passo falso del Grottole o di una diretta concorrente alla salvezza. (do.pa.) to al Montescaglioso. Gli ionici, però, hanno sopravanzato il Balvano in classifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentadue gol messi a segno in questa ventinovesima giornata (597 marcature in totale in campionato), di cui 21 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Moliterno (53 reti), il peggiore è quello del Lagopesole (17 reti). La migliore difesa è quel-
la del Pietragalla (19 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lagopesole (61 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico, 4): 27 reti; Genovese L. (Moliterno): 18 reti; Ricigliano Mau. (Bella, 1): 16 reti; Fiorino (Real Irsina, 5): 14 reti; Tragni (Varisius Matera, 1), Petrillo (Santarcangiolese, 4): 13 reti; Molletta G. (Moliterno, 5), Papangelo N. (Real Irsina, 2): 12 reti; Martino (Soccer Lagonegro, 1): 11 reti; Alfonso (Pietragalla), Piacenza (Pietragalla), Ripa (Rotondella), Nicastro (Pescopagano): 10 reti. do.pa.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
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Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Da sottolineare la prova di Mancusi, autore di due belle segnature
La PGS è senza “macchia” La formazione del duo Ciriello-Giuzio segna 4 gol IL TABELLINO PGS DON BOSCO 4 MACCHIA ROMANA 1 PGS DON BOSCO: Picerno, Cuccarese, Giannini, Pace, Notargiacomo, Restaino, Pietrafesa, Faruolo, Filadelfio, Mancusi, Vaccaro. A disposizione: Nobile, Garramone, Mazzola, Gramaccia, Pace, Picciano, Baldassarre. Allenatori: Ciriello-Giuzio. MACCHIA ROMANA: Gruosso, Santarsiero, Lovallo, Casella, Claps I, Montagnuolo, Armentano, Nardozza, Pietrafesa, Magnocavallo. A disposizione: Romano, Claps II, Carbutti. Allenatore: Pirozzi. MARCATORI: 6’ pt e 18’ st Mancusi, 15’ pt Vaccaro, 10’ st Pietrafesa, 28’ st Armentano. POTENZA - Quelli contro il Macchia Romana sono tre punti che per la PGS che vogliono dire salvezza anticipa-
Condelli (Pgs Don Bosco)
Vaccaro (Pgs Don Bosco)
ta a tre giornate dal termine del campionato. La cronaca. Pronti via e Mancusi, ben servito da Vaccaro, scarta anche Claps e deposita in rete. Poi sempre Mancusi ricambia il favore a Vaccaro, che supera nuovamente il portiere ospite. Il Macchia Romana non ci sta e va vicino al goal in almeno tre occasioni, ma Picerno è sempre attento a respingere le conclusioni di Carbutti e Armentano. Il secondo tempo si apre come il primo. Altre due reti dei padroni di casa: dopo dieci minuti di gioco l’arbitro concede una punizione dal limite, sulla palla va Man-
cusi che applica alla perfezione uno schema studiato in allenamento e Pietrafesa è bravo nel concretizzare il 3 a 0. Pochi minuti dopo è il neo entrato Pace a servire Mancusi in profondità che non sbaglia. Il goal della bandiera per il Macchia Romana arriva a dieci minuti dal termine con Armentano, bravo a concretizzare una pregevole azione della sua squadra. A fine gara grande festa per i giovani allenati dal duo Ciriello-Giuzio. Per il Macchia Romana ci sono ancora tre partite per scrollarsi di dosso l’onta dell’ultimo posto.
La squadra di Lerose non subisce gol
Tra le mura amiche il Varisius spreca una buona occasione
Sorride il Matera
L’Assopotenza si migliora
Un punto per i Fontana-boys
Il pari di Matera accontenta mister Minici
NOVA SIRI SCALO “Questo pareggio vale come una vittoria”. Inizia con queste parole la dichiarazione di Massimo Lerose, allenatore del Policoro 2000 che nell’ultima giornata di campionato appena conclusa è riuscito a fermare anche la capolista, il Matera di Michele Fontana. Non è un’impresa isolata perché la squadra ionica oramai fa incetta di risultati positivi da diverso tempo e da cinque giornate, come ci ricorda
mister Lerose, “non subisce gol”. Sempre il tecnico del Policoro 2000 dice: “Nel primo tempo siamo stati veramente bravi, riducendo gli spazi e fermando sul nascere la manovra degli ospiti. Nei primi quaranta minuti abbiamo giocato sicuramente meglio noi e se Manolio, che è reduce da un periodo in cui è stato influenzato, avesse sfruttato al meglio le due occasioni che gli sono capitate, il vantaggio sarebbe stato più che meritato. Nella ripresa, devo ammetterlo, ma solo nella seconda parte, hanno giocato meglio loro anche perché ci tenevano a vincere questa gara che è stata, tengo a precisarla, molto corretta e giocata su buoni ritmi. Gli ospiti hanno avuto due nitide palle gol, ma il nostro portiere è stato molto bravo meritandosi i complimenti di tutti. Io personalmente mi sento di lodare tutti i miei ragazzi che si stanno comportando molto bene in un campionato in cui il Matera allunga sulla seconda e dove noi paghiamo il fatto di essere oramai da tre settimane fermi. La stanchezza si è fatta sicuramente sentire nella fase finale di una partita che, mi si permetta, ha mostrato la forza di un Policoro 2000 che continuare a giocare con l’intento di migliorare ancora la propria classifica e il proprio gioco”.
Le Rose (Policoro 2000)
Digilio (Invicta Matera)
IL TABELLINO POLICORO 2000 INVICTA MATERA
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POLICORO 2000: Labriola, Lerose, De Giorgio, Morisco, Castronuovo, Cuccarese, Agresti, Taranto, Rinaldi, Modarelli, Manolio. A disposizione: Barretta, Fortunato, Guida, Castelluccio, Antonucci. Allenatore: Lerose. I.MATERA: Moliterni, Di Gilio, Suglia, Giordano, Pavese, Ricciardi, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Fabiano. A disposizione: Tataranni, Perrone, Fiore, Auletta, Rubino, Grieco, Parabita. Allenatore: Fontana.
MATERA- Un Varisius troppo sprecone si fa rimontare il gol di Picerno e imporre il pari, giusto per la tenacia e la determinazione messa in campo dalla squadra ospite. Al 8’ prima grande occasione per il Varisius, Pistinciuc serve Picerno che tira in porta ma la palla casualmente è respinta in angolo da un difensore. Al 15’ ci provano gli ospiti ad essere pericolosi con Palazzo che in piena area di rigore tira debolmente in porta. A metà tempo arriva il vantaggio materano, indecisione della retroguardia avversaria che non interviene subito, ne approfitta Picerno che si ritrova davanti al portiere e lo supera agevolmente sul suo palo. Gli ospiti timidamente provano a reagire ma è il Varisius a creare occasioni da rete con Bianchini e Pistinciuc, sebbene la mira non sia quella giusta. I locali sembrano avere facilmente gioco dei potentini senza però riuscire ad affondare. Nella ripresa l’Asso Potenza entra più determinato e già al 7’ ha
Petraglia (Assopotenza)
mette il pallone sul secondo palo e Acquasanta da posizione defilata cerca di segnare colpendo di testa e sfiorando l’incrocio opposto. Al 20’ ancora Acquasanta protagonista, cambio di gioco di Chietera per l’attaccante che entra in area e tira a botta sicura ma Valeri devia in angolo. Gol sbagliato e gol subito, veloce contropiede degli ospiti, Scutaro entrato in area attende l’uscita di Cam-
VARISIUS ASSOPOTENZA
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VARISIUS: Campanaro, Paterno, Pace, Chietera, Buono, Phakhakadze, Cappiello, Giasi, Bianchini, Pistinciuc, Picerno. A disposizione: Galante, Locapo, Lapacciana, Fiore, Miglionico, Romano, Acquasanta. Allenatore: Marchionna. ASSOPOTENZA: Valeri, Lucia, Santoro, Coluzzi, Patania, Palazzo, Cocina, Scutaro, Nolè, Fortunato, Petraglia. A disposizione: Macellaro, Mastroroberti, Scieuzo, Mancuso, Casale, Punella, Brindisi. Allenatore: Minici. ARBITRO: Capella di Matera. MARCATORI: 17’ pt Picerno, 21’ st Mastroroberti. panaro e scarica per il libero Mastroroberti che segna facilmente. Pronta risposta del Varisius che non ci sta al pari con Acquasanta che in area tira forte ma centrale e la palla finisce in angolo. Assedio finale dei locali con Miglionico e Acquasanta che in Valeri trovano un vero muro bravo a mettere in cassaforte il pareggio.
Pesce: “Peccato perchè nel complesso meritavamo più noi”
IL TABELLINO LAURIA METANAUTO
Nolè (Assopotenza)
una buona occasione per pareggiare ma Nolè tira debolmente verso Campanaro. Al 12’ ottima azione in velocità del Varisius con Giasi che centralmente serve al limite Bianchini stop e tiro, ma il portiere si supera e devia in angolo. Risponde Mastroroberti sull’altro fronte con un tiro parato bene da Campanaro. Al 17’ altra grande occasione per i neroverdi, Pistinciuc da fondo campo
IL TABELLINO
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LAURIA: Manfredelli, Perciante, Palladino, Brandi, Papaleo, Perretti, Limongi, Miraglia, A. Ielpo, Mercuro, G. Russo. A disposizione: Carlomagno, Schettini, Nicodemo, Agrello. Allenatore: Pesce. METANAUTO: Marino, Martinelli, Sabia, Giosa, Vaccaro, Fortunato, Orazietti, Iannielli, Lauria, Santarsiero, Tripaldi. A disposizione: Palladino, Russo, Paciello, Caiata, Pisciottani, Miglionico, Gonzalo. Allenatore: Catalano. MARCATORI: 34’ pt Santarsiero, 25’ st Mercuro.
Il Lauria non va oltre il pareggio LAURIA - Il punto conquistato contro la Metanauto non soddisfa affatto il tecnico del Lauria Ambrogio Pesce che recrimina per un primo tempo giocato sempre in attacco che invece si è concluso con l’inatteso vantaggio degli ospiti. Procediamo con ordine e diciamo, come ci riferisce lo stesso tecnico lauriota, che la gara ha inizio con i padroni di casa che cercano la via del gol andando vicino al vantaggio per ben tre volte; Brandi e in due circostanze Mercuro, non sono abbastanza bravi da sbloccare un risultato che resta
Catalano (Metanauto)
inchiodato sullo zero a zero anche quando una conclusione di Miraglia che tutti si aspettano finisca in fondo al sacco, si stampa contro la traversa della formazione picernese. La Metanauto non sta a guardare e con Santarsiero, ad un minuto dalle fine del primo tempo, si porta in vantaggio. E’ un duro colpo per la compagine lauriota che nella ripresa comunque reagisce e pareggia intorno al 25’ con il solito Mercuro che firma un pareggio che smuove di poco una classifica che per il Lauria è sempre più deficitaria.
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50 Sport
Netta vittoria dell’Fc Francavilla nel match-clou contro gli ionici
Il Padre Minozzi “molla” Aldo Pitrelli: “Una partita che tenevamo a far nostra” IL TABELLINO FC FRANCAVILLA PADRE MINOZZI
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FC FRANCAVILLA: Travascio, Foligno, Valicenti, Appella, Manfredi, Petruccelli, Marino, And. Graziano, Gesualdi, Dora, Briamonte; A disposizione: Ant. Graziano, Panetta, Marra. Allenatore: Aldo Pitrelli. PADRE MINOZZI: Lo Franco, Di Vincenzo, Durante, Maiellaro, Dimatteo, Mele, Corizzo, Oriolo, Franchino, Ragazzo, Filardi, A disposizione: Abatiello, Simonetti, D’Oronzio, Mele, Cospito, Fiorenza, Silvestri. Allenatore: De Pietro. ARBITRO: Pugliese di Moliterno. MARCATORI: 12’ pt e 15’ st Gesualdi, 15’ pt Briamonte, 35’ pt Franchino, 4’ pt e 23’ st Dora, 35’ st Panetta.
ROCCANOVA - Risultato tennistico al “Comunale” di Roccanova tra il Francavilla ed il Padre Minozzi Policoro. I sinnici, infatti, s’impongono per 6 reti ad 1 facendo prevalere oltre la migliore predisposizione all’organizzazione di gioco anche l’efficacia delle giocate che risulteranno decisive per la vittoria. Già in avvio di gara i locali si mostrano più determinati e al 12’ siglano il vantaggio con Gesualdi che sulla trequarti destra ammaestra una palla, dribbla il diretto avversario e fa partire un bolide che si infila nel set scatenando la gioia della panchina e dei tifosi sugli spalti. Il Minozzi e assopito è dopo appena un minuto è Dora che dopo uno scambio con Briamonte dalla sinistra si accentra e calcia di precisione con palla che si stampa sul palo. A seguire al 15’ è Briamonte che dopo una bella giocata a centrocampo viene messo in condizioni di involarsi sulla sinistra e dopo aver superato il diretto difensore batte il portiere con un piat-
Foligno (Francavilla)
Il Francavilla
to destro di pregevole fattura. Gli ospiti accusano il colpo e la gara sembra in una fase di stallo con le squadre che si fronteggiano a centrocampo. Nel finale di primo tempo è il Padre Minozzi che dapprima colpisce la traversa nella parte superiore e successivamente accorcia le distanze con Franchino che ben liberatosi in area batte l’estremo difensore Tralascio con un colpo di testa. La seconda frazione di gioco vede sem-
pre il Francavilla protagonista. Al 4’ è il motivato Dora porta a tre le marcature con un rasoterra che non lascia scampo al portiere ospite. Al 15’ è ancora Gesualdi che ruba palla al difensore si invola verso la porta avversaria e supera il portiere con un tunnel. Successivamente, forse per il troppo nervosismo, l’estremo difensore veniva espulso per proteste. Al 23’ è Marino che serve un bel pallone a Dora che in velocità su-
Briamonte (Francavilla)
pera il diretto avversario siglando la quinta rete. Infine si registra un palo esterno sempre di Gesualdi e la rete finale di Panetta al 35’ che ricevuta palla da al limite dell’area lascia partire un bolide che punge per la sesta volta una demotivata Minozzi. Mister Aldo Pitrelli, a fine gara, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I ragazzi sentivano questa partita e per questo c’eravamo ben preparati. Ho visto, oltre che negli al-
Nel tabellino c’è il timbro di Dimucci
Ai locali non bastano le reti del solito Mario Gallitelli
Il Deportivo è ok
Il Real cede alla Dedalo
Due gol per il bravo Larocca
Di Biase: “Onoreremo al meglio il torneo”
IL TABELLINO D. MONTESCAGLIOSO 3 CALCIO VENOSA 1 DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Motola, Cifarelli, Dimucci, Carriero. A disposizione: Ettorre, Gallitelli, Rizzo, Palazzo. Allenatore: Miannulli. CALCIO VENOSA: Lasala, Stojku, Ferrara, Perillo, Inglese, Ferrenti, Orofino, Spagnuolo, Tudisco, Teora, Cetrone. A disposizione: Lani. Allenatore: Ferrenti. MARCATORI: 11’ pt e 16’ pt Larocca, 10’ st Ferrenti, 20’ st Dimucci.
MONTESCAGLIOSO - E’ un successo che conta molto quello che il Deportivo
Montescaglioso ottiene sul proprio campo di gioco ai danni del Calcio Venosa. I ragazzi di mister Miannulli partono bene e in soli cinque minuti ipotecano il match grazie ad una doppietta del bravo Larocca che all’11’ sblocca prima il risultato con un tiro di destro che termina sul palo più lontano della porta difesa da Lasala, battuto nuovamente al 16’ con un pregevole pallonetto che Larocca effettua su un passaggio smarcante di Cifarelli. Nella ripresa la gara si vivacizza perché gli ospiti riescono, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ad accorciare le distanze. Il Deportivo però non molla e con Dimucci, autore di un’azione solitaria, ristabilisce le giuste distanze portandosi sul tre a uno, risultato che è un punteggio che i padroni di casa cercano anche di migliorare, ma al quarto gol i locali vanno solo vicini con il difensore Venezia il cui colpo di testa termina di pochissimo fuori dalla porta venosina.
METAPONTO - La Dedalo passeggia sul campo di Metaponto dove batte il Real Peppino Campagna per 2-5. I padroni di casa dopo le feste pasquali hanno dovuto fare i conti con le conseguenze di questo periodo controproducente per la ripresa del campionato. Mister Di Biase, infatti, si è trovato nella difficoltà di dover racimolare undici elementi da far scendere in campo. Difatti ben cinque titolari hanno preferito la gita scolastica anziché affrontare una Dedalo scesa a Metaponto con la rosa completa. Con i soli titolari Gallitelli, Moro, Ferrante e il rientrante Barbalinardo, tutti i restanti erano i ragazzi appartenenti alla categoria dei Giovanissimi. Passando alla cronaca quello che salta subito agli occhi è che tutte le marcature sono state realizzate nella prima frazione di gioco. L’inizio della gara è stato tremendo per i ragazzi di Di Biase che assistono al vantaggio ospite dopo appena tre minuti con Avallone e al raddoppio, al 5’, con Tele-
Ferrante (Real P. Campagna)
Musillo (Real P. Campagna)
sca. Al 7’ reazione dei padroni di casa e al termine di uno scambio tra Barbalinardo e Gallitelli il bomber locale sigla di destro accorciando le distanze. Di contro però ci sono i ragazzi della Dedalo che si rendono pericolosi ogni qualvolta arrembano nell’area avversaria in cui l’intera linea difensiva è composta da elementi giovani e inesperti. Al 10’ il team di mister Cavasoli va in gol con Gerardi ma i locali non demordono e con Ferrante, Moro e Barbalinardo tentano qualche sortita. Al 15’ Gallitelli, atterrato in area,
batte e trasforma il calcio di rigore concesso dal direttore di gara portando il risultato sul 2-3. Non è però finita qui; a fissare quello che sarà il risultato definitivo ci pensa Santarsiero con una doppietta. Nella ripresa i ragazzi di mister Di Biase entrano in campo più determinati e nei primi quindici minuti Gallitelli ha tre ottime occasioni da rete che se ben concluse avrebbero reso la gara ancora più interessante ma sulle sue conclusioni trova un superbo Sangregorio a parargli tutto. Poi, la gara va scemando con la
Il torneo è riservato alle categorie Giovanissimi, Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici
Al via la quarta “Coppa della Sibaritide” SIBARI - Dal 30 aprile al 2 maggio, l'Agenzia Nigro, in collaborazione con l'As Olimpia, organizza a Rossano, Corigliano e Sibari, la quarta edizione della Coppa della Sibaritide. Si tratta di un torneo di calcio giovanile dedicato ai giovani calciatori delle categorie Giovanissimi, Esordienti(di prima e seconda fascia), Pulcini e Piccoli Amici. L'occasione, per le squadre che decidono di aderire, è quella di trascorrere nella vicina Calabria tre giorni di assoluto relax partecipando ad una manifestazione piccola ma con un programma ricco di partite e di serate organizzate per soddisfare la voglia di divertimento dei più grandi. Di questa iniziativa ce ne parla il suo ideatore Paolo Nigro: “Da sem-
pre questo torneo rappresenta l'occasione per visitare una delle zone più belle della Calabria, ma anche per fare nuove amicizie e confrontarsi con squadre che di solito non si incontrano nei vari campionati organizzati dalla federazione. Mi preme però sottolineare l'aspetto ludico della partite visto che le squadre che prendono parte a questo torneo lo fanno con il solo scopo di divertirsi. In passato abbiamo avuto il piacere e la fortuna di avere diverse società della Basilicata e anche in questa stagione ci auguriamo che ci sia più di una presenza di società lucane. Sarebbe bello per noi che seguiamo il calcio giovanile, poter contare sulla partecipazione di quelle società che partecipano ai vari
campionati regionali e provinciali per trascorrere insieme tre giorni in cui si possono rafforzare e migliorare i nostri rapporti. C'è la possibilità, come sempre, di poter usufruire di una convenzione che abbiamo stipulato con alcuni hotel dell'alto Ionio cosentino e quindi pernottare a prezzi vantaggiosi. Per poter partecipare si può chiamare il 3296392493 oppure il 333.9384720, o mandare una e-mail all'indirizzo agenzianigro@virgilio.it.” Un’occasione quindi da non perdere per tutte quelle società che vogliono coniugare un torneo con una piccola vacanza sportiva e divertirsi insieme a chi del gioco del calcio vuol ecogliere solo l’aspetto legato alla socializzazione.
lenamenti, anche nel corso dei novanta minuti della gara una squadra motivata ben disposta al sacrificio alla collaborazione e ad avere infine il beneficio del risultato. Avevamo anche molte assenze importanti, tuttavia sono molto contento che gli otto ragazzi classe 94’ schierati titolari hanno ben figurato ed hanno messo già i piedi in campo per la prossima stagione sicuramente ancora da protagonisti.”
IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 2 DEDALO 5 REAL P. CAMPAGNA: Fuina, Mich. Gallitelli, Meric, Emma, Russo, Malvani, Musillo, Ferrante, Barbalinardo, Moro, Mar. Gallitelli Allenatore: Di Biase. DEDALO: Sangregorio, Cardone, V. Gerardi, Scarano, Maiorini, Picciuolo, Santarsiero, Telesca, P. Gerardi, Caivano, Avallone. A disposizione: Romano, Forliano, Genovese, Giuffrida, V. Sangregorio, Bovio. Allenatore: Cavasoli. MARCATORI: 3’ pt Avallone, 5’ pt Telesca, 7’ pt e 15’ pt (rig.) Mar. Gallitelli, 10’ pt Gerardi, 25’ pt e 35’ Santarsiero. stanchezza e il caldo a fare il resto. Triplice fischio e Dedalo vittoriosa su un Real Peppino Campagna che alterna belle prestazioni ad altre deludenti. "Pazienza - ci dice il tecnico Di Biase - ormai siamo al termine e onoreremo il campionato nel migliori dei modi". Il riferimento non può non essere rivolto a quanti con un cattivo comportamento deludono chi gli sta accanto e che gli mette addosso una divisa da onorare.”
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Sport 51
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Tra i protagonisti Bianchini e Altamura, autori di una doppietta a testa
La Murese 2000 si diverte L’Accademia prende otto gol dalla formazione di Muro IL TABELLINO MURESE 2000 ACCADEMIA
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MURESE 2000: Pepe, Colucci, Galizia, Colonna, Altamura, Rendina, Ceccia, D’Arca, A. Pepe Bianchini, Calandrelli. A disposizione: Remollino, De Martino, Barile, Troglia, Ercolani, Marolda, Triolo. Allenatore: Ciarliero. ACCADEMIA: Foscolo, Gheorghita, Bochicchio, Notarfrancesco, Pesacane, Ciorciari, Vitale, Guerrieri, Santangelo, Santomauro, Gerardi. A disposizione: Santopietro. MARCATORI: 9’ pt Calandrelli, 15’ pt e 29’ pt Altamura, 21’ pt e 10’ st Bianchini, 19’ st Pepe, 24’ st Ciorciari, 30’ st Triolo, 32’ Ceccia. MURO LUCANO - Risultato nettamente a favore per la Murese 2000 che disputa una partita non certo difficile contro la squadra
La Murese 2000
dell’Accademia. Mister Ciarliero in questa occasione ha lasciato spazio a chi fino ad ora aveva giocato ben poco per far riposare i propri ragazzi preservandoli per le sfide successive che li vedrà impegnati contro l’Asso Potenza tra le mura amiche e in trasferta in casa dell’Aviglianese. La Murese si porta subito in vantaggio chiudendo la prima frazione di gioco con il risultato di 4-0 grazie alle reti di Calandrelli, Altamura e Bianchini (senza conta-
re il calcio di rigore sbagliato da Ceccia) e senza che gli ospiti siano mai riusciti ad impensierire il portiere locale Pepe rimasto del tutto inoperoso. Nel secondo tempo dopo aver subito altre due segnature da parte di Bianchini e Pepe, gli ospiti trovano il gol con Ciorciari che sfrutta una insicurezza su calcio d’angolo del nel entrato portiere Remollino. La partita continua e la Murese non fa sconti segnando altri due gol con Triolo e Ceccia.
Il Padre Minozzi s’impone grazie a Silvestri
E’ Ramundo a decidere la sfida con la forte Pgs Don Bosco
Varisius, la corsa si ferma a Policoro
L’I. Matera si riappropria della seconda posizione
IL TABELLINO PADRE MINOZZI VARISIUS
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PADRE MINOZZI: Abatiello, Bianco, Pontrandolfi, Trupo, Morando, Amendolara, Greco, Balducci, Prete, Silvestri, Di Matteo. A disposizione: Pascale, Palmieri. Allenatore: Silvestri. VARISIUS: Mancino, Haidane, Sergio, Stano, Schiuma, Perrone, Di Marzio, Presta, Fontana, Di Cesare, Leone. A disposizione: Iacovone, N. Andrisani, A. Andrisani, Rondinone. Allenatore: Miulli. ARBITRO: Grieco di Pisticci. MARCATORI: 15’ pt e 28’ pt Silvestri, 20’ st Di Marzio, 32’ st Di Matteo. POLICORO - La corsa del Varisius, o meglio il sogno della formazione di Miulli, si ferma a Policoro dove la seconda forza del campionato, prima antagonista della capolista Assopotenza, viene battuta da un energico Padre Minozzi. E’ una sconfitta che costa caro alla squadra materana
Il Varisius
che perde anche il secondo posto, ora ad appannaggio di un’altra formazione di Matera, l’Invicta di Savio Acquasanta. Una doppietta di Vincenzo Silvestri, poi espulso intorno al quarto d’ora del secondo tempo, insieme ad un difensore e al portiere avversario, spiana la strada alla compagine ionica che nel primo tempo si porta sul doppio vantaggio proprio grazie alle due reti del prolifico attaccante locale che prima segna grazie ad un forte tiro(decisiva una deviazione avversaria) scagliato dal limite dell’area e poi raddoppia su azione ci contropiede e su assist di Prete. Nella ripresa, dopo la tripla espulsione con il Padre Minozzi in dieci e il Varisius in nove, arrivano altre due reti; prima accorcia e distanza la compagine ospite con Di Marzio e poi è Francesco Di Matteo a chiudere anzitempo i giochi andando a segno su servizio di Balducci. Giuseppe Gammino, dirigente del Padre Minozzi, ci dice: “Incomprensibile la decisione dell’arbitro di espellere tre giocatori, due loro e uno nostro, in seguito ad uno scontro fortuito tra il portiere e un difensore materano. Un episodio che rovina una gara corretta e giocata molto a centrocampo”.
MATERA - E’ stata una gran bella partita quella disputata al “Gaetano Scirea” di Matera tra l’undici di mister Acquasanta ed i potentini della Don Bosco di mister Condelli. A spuntarla di misura sono stati i bianco-azzurri locali che hanno fatto loro il derby con un pregevole goal di Ramundo direttamente su calcio piazzato. L’unica rete mezza a segno non tragga però in inganno perché il Matera, soprattutto nella prima frazione di gioco, ha espresso un calcio spumeggiante fatto di pregevoli triangolazioni ed ottime verticalizzazioni che hanno deliziato i numerosi spettatori accorsi allo stadio cittadino. Il Matera ha senza dubbio meritato il successo ma onore spetta alla Don Bosco che si è difesa con ordine e che sul finire del primo tempo ha sfiorato il pari con Vomero, con una conclusione ravvicinata ben neutralizzata da Robertone, e nel finire del secondo tempo si è ripetuta in ben due
Antezza (Invicta Matera)
to nelle conclusioni che per poca fortuna o per bravura del portiere ospite non hanno regalato altre marcature all’undici locale. Il gol che ha assegnato il derby al Matera è giunto al 20’ del primo tempo ad opera di Ramundo che si incarica di battere una punizione dal limite dell’area di rigore e con un preciso sinistro a giro scavalca la barriera e depone la sfera nel sette,
INVICTA MATERA DON BOSCO
1 0
I. MATERA: Robertone, Calderone, Manicone, Minei, Vulpis, Tataranni, Grittani, Nicoletti, Bedini, Antezza, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Clemente, Paolicelli, Colucci, Nuzzolese, Melodia, Barone. Alleantore: Acquasanta. DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Sabia, De Simone, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi, Gen. Vaccaro, Zuddas. A disposizione: Romaniello, Mancusi, Casale, Licciardi, Gio. Vaccaro. Allenatore: Condelli. MARCATORE: 20’ pt Ramundo. sulla destra dell’incolpevole portiere ospite. A fine gara è giustificata la soddisfazione della dirigenza del Matera per l’ottimo gioco espresso ed il bel risultato ottenuto se si considera che nelle proprie fila sono stati schierati ragazzi nati nel ‘96 e due del 1997, lasciando ben sperare per il prossimo futuro.
Miglionico, Forte e un “doppio” Podano piegano il Policoro 2000
IL TABELLINO METANAUTO POLICORO 2000
Grittani (Invicta Matera)
circostanze con i propri avanti che hanno battuto a rete ma hanno trovato altrettanto pronto il secondo portiere Andrulli che ha letteralmente salvato il risultato. D’altro canto, numerose sono state le occasioni da rete capitate al team materano soprattutto sui piedi di Grittani, senza dubbio uno dei migliori in campo, che almeno in tre circostanze non è stato fortuna-
IL TABELLINO
4 0
METANAUTO: Cappiello, Forastiero, Carriero, Scavone, Forte, S. Topazio, V. Topazio, Capece, Podano, Miglionico, Castronuovo. A disposizione: Giubileo, Bernabei, Marcantonio, Traficante, Gigante. Allenatore: Petrullo. POLICORO 2000: D’Alessandro, Buongiorno, De Luca, Spagnolo, Fortunato, Calavoia, Le Rose, Crocco, Antonucci, Stigliano. A disposizione: Barletta. Allenatore: Leone. MARCATORI: 21’ pt Miglionico, 32’ pt Forte, 16’ st e 24’ st Podano.
La Metanauto riassapora la vittoria PICERNO - Per la Metanauto di Nicola Petrullo questo contro il Policoro 2000 è stato un incontro vinto con merito e giocato a senso unico grazie alla buona organizzazione della propria squadra e con parecchie occasioni sprecate dai ragazzi cari al presidente Venetucci. Di contro hanno avuto un avversario che una volta soltanto si è presentato davanti alla porta difesa da Cappiello il quale è stato bravo a parare in uscita. Il vantaggio locale arriva al 21’ con Miglionico che stoppa il pallone su lancio di Podano senza lasciare scampo al portiere D’Alessandro. Al 32’ rad-
Petrullo (Metanauto)
doppio di Forte al termine di una triangolazione con Capece e S. Topazio con passaggio all’indietro di Forastiero per l’accorrente Forte che non sbaglia. Stesso andamento di gioco si registra nella ripresa quando a segnare è Podano per ben due volte. Sul 4-0 i locali non tirano i remi in barca, al contrario si rendono ancora numerose volte pericolosi sbagliando con i vari Castronuovo, Capece e Scavone. Al triplice fischio finale la gioia per la vittoria è tanta con grande soddisfazione dei dirigenti locali per la buona prestazione offerta da tutta la squadra.
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I gialloverdi di mister Antonio Mottola non riescono a fermare la capolista
L’Asso si prepara alla festa Con la vittoria di Melfi il team di Albano è vicino al titolo IL TABELLINO MELFI ASSOPOTENZA
0 2
MELFI: Caporale, Caruso, Fortuna, Lamorte, Toglia, Errico, Libutti, Sportella, Graziano, Laccertosa, Ricchiuti. A disposizione: Onorati, Tirico, Nigro, Caccavo, Venezia, Vodola. Allenatore: Mottola. ASSOPOTENZA: Quagliano, Scelzo, Lorusso, Patania, Benedetto, Palermo, Pace, La Penna, LoPrete, Laurino, Di Nella. A disposizione: Brindisi, Buccarello, LoTito, Gaudiosi, Petruzzi, Lacidogna. Allenatore: Albano. MARCATORI: 9’ pt Palermo, 20’ pt Pace.
Mottola (Melfi)
Graziano (Melfi)
Scelzo (Assopotenza)
Pace (Assopotenza)
Palermo (Assopotenza)
RAPOLLA - Dopo la lunga sosta di Pasqua questa giornata di campionato ha visto a confronto due bellissime realtà giovanili quali il Melfi di mister Antonio Mottola e l’Assopotenza di Leo Albano. Ad aggiudicarsi il match sono stati i potentini dopo una lunga partita combattuta fino all’ultimo istante. La cronaca. Al 9’ su un cross spiovente dalla fascia destra il difensore del Melfi, Caruso,
tocca leggermente con la gamba destra il pallone scagliato in porta da Paleermo, sfera che poi che carambola in rete beffando l’estremo difensore melfitano. I gialloverdi non si perdono d’animo e giocando con grande tenacia più di una volta riescono a mettere in difficoltà la capolista. Al 29’ gli ospiti raddoppiano; il Melfi per la prima volta si fa colpire in contropiede, il capitano Lamorte
sbaglia l’intervento e l’attaccante Di Nella ne approfitta portandosi in area ma colpendo il palo. La sfera viene raccolta da Pace ed è un gioco da ragazzi deporla in rete. Cercando di accorciare le distanze e di rimettere in piedi la partita, al 30’ Graziano coglie il palo da posizione impossibile. Nel secondo tempo, al 15’, l’arbitro decreta la massima punizione per atterramento in area di Ricchiuti.
Se ne incarica Graziano ma il pallone sfiora il palo destro della porta avversaria e con esso l’occasione per i locali di raddrizzare un partita nata storta sin dai primi minuti di gioco. A fine gara abbiamo ascoltato la dichiarazione di mister Mottola che ci ha detto: “E’ stata una partita caratterizzata sin dai primi minuti di gioco da alcuni episodi che ci hanno visto sotto due reti. Nonostante questo, i
ragazzi hanno lottato sino alla fine giocando a volte anche un buon calcio. L’amarezza maggiore a mio avviso è stato l’errore arbitrale che ci ha tagliato le gambe, con tutta la buona volontà dei miei ragazzi partire svantaggiati con la capolista è un’impresa ardua. L’unica consolazione è che il divario dei punti di vantaggio che hanno gli ospiti in classifica in campo non si sono visti”.
Giovanissimi Provinciali - Quattro i gol
Giornata da incorniciare per Camardi &C. contro il Dep. Montescaglioso
Junior C. Lavello, pari in rimonta
Bella cinquina casalinga per il team del presidente Franco Carlomagno
IL TABELLINO A. CRISTOFARO 2 JUNIOR C. LAVELLO 2 A.CRISTOFARO: Basilio, Giganti, Campagna, Casale, Pepe, Polichiso, A. Fidanza, Ianniello, Cilla, Marone, L. Lancellotti. A disposizione: Guiso, Manniello, Monetta, S. Lancellotti, Grippo. Allenatore: Fidanza. JUNIOR CALCIO LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, M. D. Caprioli, Aliano, Catarinella, Tummillo, Ferrieri, Farfariello, Decorato, Zuccaro, G. Lorusso. A disposizione: Napoli, De Carlo, Scarcella, Leuce, D’Incenzo, Buldo. Allenatore: Miranda. MARCATORI: 23’ pt Polichiso, 12’ st Marone, 32’ st e 33’ st Farfariello.
OPPIDO LUCANO - E’ stata una bellissima partita disputata tra le prime due della classe del campionato Giovanissimi Provinciali. Sul sintetico di Oppido, l’Angelo Cristofaro interrompe la serie positiva della Junior Calcio Lavello, che aveva ottenuto 15 vittorie su 15 gare. La cronaca. Nelle battute iniziali i locali sono più intraprendenti e mettono in difficoltà gli ospiti con Marone e L. Lancelotti, ma il bravissimo Rinelli e attento e chiude la saracinesca. Il Junior Calcio Lavello
Buldo (Junior C. Lavello)
ha una timida reazione con due conclusioni da lontano di Farfariello e G. Lorusso, che però non impensieriscono Basilio. Al 23’ si spezza l’equilibrio e l’Angelo Cristofaro si porta in vantaggio con Polichiso servito in area da Cilla. Il Junior Calcio Lavello è distratta e non riesce a reagire. Nella seconda frazione la gli ospiti hanno il pallino del gioco ed iniziano a macinare gioco costantemente, creando più di qualche grattacapo al portiere locale con i soliti Farfariello e G. Lorusso. Al 12’ però, l’Angelo Cristofaro sfrutta un grande contropiede e Marone, fuggito sul filo del fuorigioco, insacca alle spalle dell’incolpevole Rinelli la rete del 2-0. Qualunque altra squadra si sarebbe abbattuta, ma il Junior Calcio Lavello non ci sta e con grande determinazione continua a collezionare occasioni da rete. A tre minuti dal termine Farfariello dopo un batti e ribatti in area sigla il 2-1 e dopo un solo minuto, ancora Farfariello, imbeccato sul filo del fuorigioco da un ottimo lancio di Ferrieri, insacca la rete del pareggio. Grande gioia da parte degli ospiti che sulle ali dell’entusiasmo rischiano di vincere la partita con G. Lorusso, che dal limite dell’area lascia partire un bolide che si spegne a lato. Alla fine del match, un po’ di delusione da parte dei locali, convinti sul 20 di aver vinto la gara e grande gioia da parte degli ospiti, che con questo pareggio tengono a distanza di sicurezza proprio l’Angelo Cristofaro e si avvicinano sempre più alla vittoria del campionato.
Catarinella (Junior C. Lavello)
SCANZANO - Gara senza storia quella disputata sul campo dello Scanzano, con la squadra di casa che scende in campo rimaneggiata per le assenze dovute alle gite scolastiche e malattie varie e di conseguenza imbottita di giovani calciatori della categoria Esordienti. Da registrare che anche nel Deportivo Montescaglioso la maggior parte dei giocatori erano della classe 1996. Ma veniamo alla gara che vede subito lo Scanzano in avanti e dopo due occasioni mancate al 5 i padroni di casa passano in vantaggio con un calcio di punizione di Camardi. Al 19' lo stesso Camardi raddoppia sempre su punizione. Le occasioni per la squadra di casa non mancano, più volte i ragazzi di mister Castellano mancano il tre a zero con clamorosi azioni fallite da Valluzzi, Quintani e Florio. Al 31' però la rete della porta ospite si gonfia di nuovo: Ciaglia crossa per Ponzio che porta a tre le marcature dello Scanzano. Dopo tre minuti arriva puntuale
IL TABELLINO JUNIOR C. LAVELLO 3 US VITALBA 0 JUNIOR CALCIO LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, Catarinella; Buldo, Aliano, Farfariello, Tummillo, Ferrieri, De Carlo, G. Lorusso, Zuccaro. A disposizione: Costantino, Decorato, Napoli, Caprioli, Scarcella. Allenatore: Miranda. US VITALBA: Grieco; Lorusso, A. Mecca, Coviello, Rinaldi, Sileo, Carrieri, Curto, Corbo, Mecca Antonio, Santoro. A disposizione: Romaniello, M. Mecca, Pace, Iannielli, Caputo. Allenatore: Santarsiero. ARBITRO: Teora di Venosa. MARCATORI: 24’ pt Zuccaro, 31’ pt Farfariello, 10’ st G. Lorusso.
IL TABELLINO SCANZANO DEPORTIVO M.
Castellano (Scanzano)
Valluzzi (Scanzano)
il quarto centro da parte di Camardi lanciato da Bendaj. Nel secondo tempo la partita non cambia, e sono sempre i ragazzi di casa che gestiscono il gioco d'attacco segnando la quinta rete già al secondo minuto con un destro di Florio che spiazza il portiere. Al 23' Cia-
glia sigla il sesto ed ultimo gol dell'incontro con una punizione da oltre trenta metri. Da sottolineare, come tiene a precisare il presidente del sodalizio ionico Franco Carlomagno, “l'estrema correttezza delle due squadre che hanno onoratol il gioco del calcio”.
6 0
SCANZANO: Ciancia, Quintani, Castellano, Ponzio, Bendaj, Vittoria, Ciaglia, Malvasi, Valluzzi, Florio, Camardi. A disposizione: Santarcangelo, Lharchi, Colangelo, Panetta. DEP. MONTESCAGLIOSO: Contangelo, Panarelli, Palazzo, Touchant, Mastrodomenico, Soranno, Panico, Dinota, Martino, Motola, Rizzo. A disposizione: Benayed, Di Taranto, Di Sabato. MARCATORI: 5' pt, 19' pt e 34' pt Camardi, 31' pt Ponzio, 2' st Florio, 23' st Ciaglia.
Giovanissimi Provinciali - Tra i marcatori c’è Farfariello
Il J. Lavello piega pure il Vitalba VENOSA - Sul sintetico di Venosa la Junior Calcio di mister Miranda supera con un perentorio 3-0 un volenteroso ma inconcludente Vitalba e si avvicina sempre più alla conquista della vittoria del proprio girone. E’ stata una partita a senso unico con i ragazzi di casa che hanno cominciato in maniera soft per poi affondare i colpi nel finale del primo tempo. Il Vitalba, dal canto suo, si è presentato in campo con un atteggiamento votato solo al contenimento e con una sola punta, prima Antonio Mecca e poi Caputo. Entrambi gli attaccanti sono stati poco serviti e sono stati stritolati dalla coppia di centrali Aliano-Buldo. Come detto in precedenza il Lavello prende subito in mano le redini del gioco e si rende pericoloso dopo appena quattro minuti con De Carlo che prova la deviazione di testa sottomisura ma trova la pronta risposta di
Farfariello (Junior C. Lavello)
Grieco. I ragazzi di mister Miranda insistono e sfiorano il vantaggio in altre due occasioni con Gabriele Lorusso. Il numero 10 viola non riesce però ad inquadrare lo specchio della porta. Il gol è nell’aria e puntuale arriva al minuto 24 quando Zuccaro riprende una respinta dell’estremo difensore ospite e mette dentro. Sblocca-
to il punteggio, la squadra di casa continua a spingere e perviene al raddoppio al 31’ con una percussione centrale di Farfariello conclusa con un delizioso tocco sotto sull’uscita di Grieco. Nella ripresa entrambi gli allenatori danno vita a una girandola di sostituzioni che spezzettano il gioco. Il Vitalba, nonostante l’impegno, non riesce a impensierire Rinelli. Al 10’ arriva la terza rete del Lavello con Gabriele Lorusso che approfitta di un malinteso della difesa ospite e insacca. La squadra di casa potrebbe ancora arrotondare ma Grieco è bravo a deviare in corner una conclusione da fuori area di Ferrieri. A questo punto la furia della squadra locale si placa e gli ospiti hanno un’occasione per realizzare la rete della bandiera sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La deviazione in mischia, però, finisce alta sopra la traversa di Costantino.
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Sport 53
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 25ª giornata Cosenza - Brindisi
2-2
Catanzaro - Catania
1-2
Barletta - Gela
2-1
Andria Bat - Igea V. (Tav.)
3-0
Taranto - Monopoli
5-2
Noicattaro - Siracusa
2-1
Potenza - Vibonese
2-1
GIOVANISSIMI nazionali girone G
LA CLASSIFICA Siracusa Cosenza Monopoli Taranto Andria Bat Catania Noicattaro Potenza Brindisi Barletta Catanzaro Vibonese Gela Igea Virtus*
52 50 46 43 39 39 38 36 35 30 25 21 19 7
PROSSIMO TURNO: Vibonese - Andria Bat; Siracusa - Barletta; Brindisi - Catanzaro; Monopoli - Cosenza; Igea Virtus - Noicattaro; Catania - Potenza; Gela - Taranto
RISULTATI 24ª giornata Cavese - Palermo
3-0
Catania - Foggia
4-0
Gallipoli - Manfredonia
2-1
Crotone - Potenza
3-0
Lecce - Reggina
1-1
Bari - Salernitana
ALLIEVI nazionali girone G
LA CLASSIFICA Reggina Bari Cavese Lecce Catania Salernitana Palermo Cosenza Manfredonia Crotone Potenza Gallipoli Foggia
2-0
RISULTATI 24ª giornata 49 48 43 42 42 37 31 30 22 19 16 16 4
Ha riposato: Cosenza PROSSIMO TURNO: Reggina - Bari; Salernitana - Catania; Manfredonia - Crotone; Cavese - Foggia; Cosenza - Gallipoli; Potenza - Lecce; Riposa: Palermo
Vico Equense - A.Normanna 0- 1 Benevento - Cassino
3-0
Sorrento - Cavese
1-1
Paganese- Frosinone
0-4
Potenza - Juve Stabia
2-1
Salernitana - Napoli
2-1
Isola Liri - Nocerina
2-1
LA CLASSIFICA Frosinone Napoli Cavese Benevento Sorrento Vico Equense Isola Liri Salernitana Juve Stabia Nocerina Potenza Aversa Normanna Paganese Cassino
61 51 44 43 37 36 35 32 25 24 23 22 20 12
PROSSIMO TURNO: Juve Stabia- Benevento; Isola Liri - Cavese; Napoli - Paganese; Frosinone - Potenza; Nocerina - Salernitana; Aversa Normanna - Sorrento; Cassino - Vico Equense
*un punto di penalizzazione
CAMPIONATO BERRETTI
GIR. “G”
- Al 90° decide un gol di Carlo Sacco
Il Potenza sul filo di lana Contro la Vibonese apre una rete di Bacio Terracino IL TABELLINO POTENZA VIBONESE
2 1
POTENZA: Muro, Notari, Ardolino, Lenzone, Verde, G. Cicia, Grillo, Mirisola, S. Cicia, Sacco, Bacio Terracino. A disposizione: Tammone, Parisi, Rega, Lamberti, Quagliata, De Fina. Allenatore: Pagano. VIBONESE: Boragina, De Velli, Mancuso, Naccari, Condito, Repole, Amante, Sinise, Mammoliti, Buccinà, Tropeano. A disposizione: Stigliano, De Leo, Pavia, Messina, Fiurno. Allenatore: Rotondo. ARBITRO: Caronna di Moliterno. MARCATORI: 20’ pt Bacio Terracino, 35’ pt (rig.) Naccari, 45’ st Sacco. AVIGLIANO - Con una formazione al top il Potenza disputa una buona prestazione contro la Vibonese diretta ad Avigliano con la speranza sempre accesa di otte-
nere un risultato positivo. I padroni di casa sono stati però meglio organizzati sfruttando solo due delle occasioni effettivamente avute. Al 15’ Carlo Sacco solo davanti a Boragina manda il pal-
lone fuori. Lo segue Salvatore Cicia tre minuti dopo sprecando a pochi passi dal portiere. Al 20’ arriva il vantaggio del Potenza con Bacio Terracino abile a sfruttare al meglio un pallonetto di Salva-
tore Cicia. La Vibonese risponde pareggiando al 35’ con Naccari che spiazza il portiere locale trasformando il calcio di rigore concesso per atterramento di Verde su Mammoliti. Con la situazione
Potenza, male i Giovanissimi CROTONE - E’ stata una vittoria meritata quella del Crotone di mister Vrenna sul volenteroso Potenza. Complice il vento, i pitagorici hanno messo a segno tre marcature contro cui nulla ha potuto il bravo Di Pasquale. Nonostante la netta vittoria dei locali, la prima frazione di gioco è stata però equilibrata e alla rete del vantaggio firmato da Reda i potentini hanno risposto con due buone azione. La prima Foscolo (Potenza) da parte di Caldararo che al 20’ ha messo i brividi a Macrì con un forte tiro finito di poco al lato, e poi, con Pacella il cui tiro da lontano ha visto il numero 1 crotonese impegnarsi in una bella parata. Nella ripresa il Potenza cala e il Crotone ne approfitta. Mittica al 20’ raddoppia per i suoi mentre Vona mette il sigillo alla gara.
di nuovo in parità nella ripresa è tutto da rifare e già al 2’ è Ardolino a colpire la traversa su calcio d’angolo; sulla ribattuta Cicia a colpo sicuro impegna Boragina in un brillante intervento. Al 44’ ci prova il neo entrato De Fina il cui tiro finisce di poco al lato della porta vibonese, mentre più preciso è Sacco che chiude l’incontro con un perfetto diagonale dopo essersi liberato di un avversario.
IL TABELLINO CROTONE POTENZA
3 0
CROTONE: Macrì, Iemma, Grisi, Bronzi, Vetere, Coluccio, Foresta, Morise, Reda, Cosentino, Mittica. A disposizione: Corradino, Lategano, Paglia, Vona, Benincasa, Forcivito, Chiari. Allenatore: Vrenna. POTENZA: Di Pasquale, Foscolo, Patrone, Costini, Lucia, Iannetta, Pacella, Cioffredi, Varallo, Lancellotti, Caldararo. A disposizione: Pasquariello, Marino, Turturiello. Allenatore: Nolè. ARBITRO: Terenzio di Crotone. MARCATORI: 15’ pt Reda, 20’ st Mittica, 25’ st Vona. Sacco (Potenza)
Campionato Nazionale Juniores girone M - Gare Play-off - Cinquina del Matera
Allievi “G” - A segno Gerardi e Lamberti
La Vigor Lamezia scivola nella gara d’andata
Il Potenza risorge
IL TABELLINO MATERA VIGOR LAMEZIA
5 1
MATERA: A. Cifarelli, Greco, Paternoster, Sabatiello, D’Aria, Giasi, Rubino, Cerabona, L. Cifarelli, Cristofaro, Donnadio. A disposizione: D’Adamo, Cusimano, Volpe, Martemucci, Manieri, Costantino, Pietracito. Allenatore: Danza. VIGOR LAMEZIA: Fabiani, Chirillo, Caffarelli, Martino, Bilotta, G. De Martino, De Caprio, Carrà, Catalano, Tozzi, Colosimo. A disposizione: Montesanti, Fruci, Cappello, M. De Martino, Saladino. All.: Barone. ARBITRO: Rosato di Brindisi. MARCATORI: 5’ pt D’Aria, 7’ pt Catalano, 8’ pt L. Cifarelli, 18’ pt Rubino, 33’ pt Greco, 8’ st (rig.) Cristofaro. MATERA - In questa prima gara di play-off per il passaporto alle fasi nazionali il Matera ha avuto la meglio nei confronti della Vigor Lame-
zia risolvendo tutto nei primi quarantacinque minuti di gioco. Infatti, la prima frazione è terminata con la squadra locale in vantaggio per quattro reti ad una; reti maturate in virtù di una supremazia territoriale in cui i materani hanno sciorinato belle azioni di gioco, premiate giustamente con le quattro reti messe a segno. Partono bene i locali che al 5’ sono già in vantaggio grazie a capitan D’Aria lesto ad anticipare di testa il portiere ospite spedendo il pallone in rete ricevuto da calcio d’angolo battuto da Cristofaro. La gioia del vantaggio dura solo un paio di minuti perché in una mischia in area, su corta respinta del portiere Cifarelli, è lesto il centravanti ospite Catalano a mandare in rete il pallone del pareggio. Il carattere della squadra allenata da mister Danza è venuto fuori e dopo un altro minuto appena è il bomber Luciano Cifarelli a riportare la propria squadra in vantaggio spedendo il pallone in fondo al sacco su preciso cross di Cristofaro. La reazione degli ospiti è inesistente, fino alla fine si vedrà poco o niente nei paraggi della difesa materana, lasciando in
Sabatiello (Matera)
tranquillità l’estremo difensore Cifarelli che la fa da spettatore. Al 17’ è Donnadio a sfiorare la terza segnatura mandando il pallone fuori di poco. Poi, però, a realizzarlo per davvero ci pensa Rubino che bel lanciato dalla destra supera il proprio angelo custode presentandosi solo davanti al portiere scavalcandolo con un preciso pallonetto. Al 33’ è Greco che spintosi in avanti ha messo a segno un pregevolissimo cross di Cristofaro che ha trovato altrettanto pronto il difensore materano che in semi rovesciata ha realizzato la quarta segnatura. Matera quattro, Vigor Lame-
zia fermo ad uno. Nel secondo tempo il Matera all’8’ arrotonda il proprio bottino con Cristofaro che batte un calcio di rigore per atterramento dello stesso da parte del numero 4 Martino. All’8’ mister Danza manda in campo Manieri che preleva il bomber Cifarelli. Ancora al 17’ Martemucci prende il posto del proprio compagno Cristofaro. Al 20’ un tiro del nuovo entrato Martemucci non si concretizza per la bravura dell’estremo difensore ospite che para con difficoltà. Al 23’ lieve infortunio a Sabatiello che viene sostituito da Volpe. Fino alla fine non ci sono azioni degne di essere menzionate, anche perché i locali paghi per il vantaggio acquisito non hanno spinto più di tanto. Da registrare, nei minuti di recupero, un rigore calciato fuori da Manieri, assegnato dal direttore di gara, il signor Rosato della sezione di Brindisi, per atterramento dello stesso Manieri. Archiviata questa partita, si pensa alla prossima che li vedrà contrapporsi alla squadra calabrese dell’Hinterreggio, vincente nel confronto con il Bitonto, per avere definitivamente il pass per le fasi nazionali.
IL TABELLINO POTENZA JUVE STABIA
2 1
POTENZA: Muro, Russo, Cuozzo, Russillo, Oliveto, Urbano, Sabato, Nisivoccia, Adesso, Gerardi, Doino. A disposizione: Dolce, Lauria, Lamberti, Cerqua, Messina, La Banca, Giosa. Allenatore: Molfese. JUVE STABIA: Ricciardi, Torella, Mainardi, Brancaccio, Esposito, Costantino, Minieri, Ruggiero, Menale, Piacentile, Ricci. A disposizione: Russo, Mancuso, Velotti, Immobile, Gargiulo, Sabatino. Allenatore: Di Maio. ARBITRO: Votta di Paterno. MARCATORI: 15’ pt Gerardi, 30’ st Lamberti, 40’ st (rig.) Brancaccio. TITO - Il team di mister Molfese supera una coriacea Juve Stabia facendo propria la partita che le consente di ridurre il divario in classifica contro l’avversario di turno. Ad un quarto d’ora dal via la squadra locale sblocca il risultato con Gerardi
Oliveto (Potenza)
con un’azione personale. Infatti, dopo essersi liberato di due avversari, il numero 10 del Potenza è bravo a spiazzare il portiere con un bel diagonale. Per assistere alla seconda rete bisogna aspettare la ripresa ed è Lamberti a realizzare il raddoppio al termine di un’azione corale tra Gerardi e Sabato. I padroni di casa continuano a giovare bene ma a cinque minuti dalla fine il rigore concesso per fallo di mano di Doino e ben realizzato da Brancaccio rischia di rovinare tutto. I potentini però reggono e senza ulteriori sussulti si avviano alla fine dell’incontro che gli consegna i tre punti in palio.
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54 Sport
serie
A dil.
La gara col Molfetta al PalaPergola vinta dalla Publisys (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
A Dilettanti La sconfitta di Molfetta sancisce la retrocessione in B
Publisys, cala il sipario L’sms di Petrullo: «Sono dispiaciuto, mi scuso con tutti voi» Le ragioni di un anno nero
Una stagione maledetta di FRANCESCO MENONNA UNA stagione maledetta, tanti errori, tre allenatori, una programmazione scombiccherata. La retrocessione della Publisys Potenza è stata figlia di queste chiavi di lettura, negative, ciniche e crudeli. La squadra allestita in estate non ha risposto alle aspettative della società, il sodalizio potentino non è apparso in grado di gestire una stagione decisamente negativa su tutti i fronti. Gli acquisti non si sono rivelati azzeccati, in primis quello del timoniere, visto che Silvestrini, play maker della squadra lucana non ha dato le risposte che tutto l'ambiente meritava di avere. Il campionato della Publisys Potenza è stato disastroso, una vittoria esterna, tante sconfitte casalinghe, l'incapacità di dare continuità ai risultati e ciò che è peggio aver confermato per larga parte del torneo un tecnico, Ciocca, incapace di sviluppare schemi equilibrati con la formazione bianconera. Passi per scelta incosciente, quella di esonerare dopo il successo colto con Ferentino, il tecnico Antonio Paternoster, il quale stava dando un volto concreto ad una squadra comunque assemblata male in estate (l'unico alibi è costituto dal fatto che il mercato non è stato svolto da Toruccio Cerverizzo, uomo d'ordine della società potentina). L'esonero choc ha contribuito a rendere difficile e tortuoso il cammino dei bianconeri.
Le dodici sconfitte in tredici incontri collezionate durante la gestione Ciocca hanno ingigantito i problemi di una squadra in perenne affanno, nonostante l'arrivo di Fernando Labella. Tante scelte, tantissimi errori, quelli commessi dalla società bianconera che ha cambiato per la terza volta il suo timoniere troppo tardi per dare una svolta concreta ad una stagione negativa. Eppure l'arrivo di Binetti ha cambiato il corso della squadra, finalmente capace di esprimere un basket migliore rispetto a quello opaco e scialbo fornito dai lucani durante la gestione Ciocca. Binetti ha creduto fino all'ultimo di poter salvare capra e cavoli ma ha dovuto fare i conti con un roster allestito male e con tante lacune in estate. Gli errori alla fine si pagano a caro prezzo, la retrocessione, amara e incredibile condizionerà e non poco le future strategie interne ed esterne della società che dovrà garantire continuità alla programmazione. Le voci di ripescaggio potrebbero essere un toccasana per la società. La caduta della Publisys Potenza conferma il momento negativo dello sport in città, le vicende del Potenza, la retrocessione della Meco nel campionato di calcio a cinque di serie B e il continuo pellegrinaggio della Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel campionato di B maschile di pallanuoto sono la conferma di questo stato di cose, ovviamente negativo. f.menonna@luedi.it
“SONO molto dispiaciuto, da stasera (domenica ndr) siamo retrocessi, mi scuso con tutti voi”. E' questo il messaggio inviato dal presidente della Publisys Potenza, Francesco Petrullo tramite sms nella tarda serata di domenica. La retrocessione della Publisys Potenza ha profondamente amareggiato il patron bianconero, deluso dopo la sconfitta costata la caduta in serie B Dilettanti dopo tre anni di militanza nella B/1 e A Dilettanti. Dunque un mea culpa sul cellulare quello giunto da Petrullo che non ha nascosto tutta la rabbia e la gestione approssimativa di una stagione negativa, culminata con la discesa in quarta serie dopo il ko di Molfetta. I tanti errori sono stati pagati a caro prezzo dalla squadra bianconera, alle prese sì con mille infortuni ma con una serie impressionante di sconfitte che ne hanno condizionato il rendimento complessivo. C'è amarezza, indignazione, sconcerto nelle parole del presidente della Publisys Potenza che non ha nascosto i propri errori durante questo campionato. La stagione della squadra potentina va in archivio con una retrocessione dolorosa per l'ambiente che deve ora tutelare il patrimonio sportivo e umano portato avanti dalla società potentina in questi anni. Il risultato negativo della squadra è stato il frutto di scelte sbagliate, forse affrettate, figlie della mancanza di valutazione tecnica di alcuni effettivi. Logica la caduta nella quarta serie nazionale. Il presidente della Publisys Potenza, Francesco Petrullo analizza le chiavi di lettura della stagione potentina affermando quanto segue: “Abbiamo iniziato male e finito peggio, abbiamo sbagliato tanto, non sono arrabbiato, eppure abbiamo cambiato tantissimo, soprattutto gli allenatori, non ci sono alibi per questa retrocessione”. Quando gli chiediamo della gestione Ciocca, forse eccessivamente lunga, visti i risultati, Petrullo risponde: “Abbiamo cambiato tre allenatori, ho sbagliato io personalmente a fare queste scelte. La squadra ha dato poco di più rispetto alle nostre previsioni, questo aspetto mi ama-
In alto il presidente della Publisys Potenza 84, Francesco Petrullo, e accanto i tifosi bianconeri che devono “digerire” questo dispiacere
reggia”. Circa le speranze di un ripescaggio, il numero uno di via degli Oleandri appare categorico: “Con i ripescaggi non siamo stati mai fortunati, negli anni passati molte squadre ci hanno preceduto, noi siamo alla finestra e valuteremo ogni cosa”. Ripescaggio, ed eventuale allargamento societario, o in alternativa fusione, Petrullo afferma: “Siamo aperti ad ogni valutazione. Devo però precisare che al momento
certi discorsi sono prematuri, non mi sembra corretto parlare di fusioni e allargamenti societari ora”. Il massimo dirigente lucano parla del momento in cui ha capito di non farcela: “A Ruvo ho compreso le difficoltà della squadra, incapace di giocare con continuità. In quella circostanzai mieigiocatorihanno messo in evidenza gravi lacune, ho capito che non avevamo i numeri per raggiungere il risultato sperato”. Da
Ruvo a Molfetta, il passo è breve, Petrullo conclude con una dichiarazione importante: “Onore e merito al Molfetta che ha meritato di vincere la partita, i giocatori pugliesi sono stati più forti di noi, hanno giocato meglio, ringrazio il presidente del Centro Auto Ford per l'accoglienza tributataci prima, durante e dopo il match. Anche la coppia arbitrale è stata all'altezza della situazione”. f.menonna@luedi.it
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Sport 55
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
A Dilettanti Gilardi guarda già al futuro: «Pronto a restare qui a Matera»
Bawer, colpo di coda Commiato con il PalaSassi con una vittoria sull’Agrigento MATERA - La Bawer Matera si è congedata dal proprio pubblico di casa con una bella vittoria, è rimasta solamente la trasferta di Ferentino per dare il rompete le righe ai giocatori. La gara disputata contro l'Agrigento ha messo in evidenza la voglia dei ragazzi di Ciccio Ponticiello di concludere con una vittoria. L'inizio non è stato dei migliori, i primi due quarti giocati al di sotto delle possibilità del roster materano, poi nella seconda parte di gara esce fuori il carattere e la grinta che ha portato al boato finale dei tifosi. Uno degli artefici della riscossa è stato il play guardia argentino Federico Gilardi, che con i suoi 12 punti e a pochi secondi dalla fine mette a segno i canestri che chiudono l'incontro. «Siamo partiti molto contratti dichiara Gilardi - anche senza la giusta concentrazione, e per due quarti abbiamo dovuto inseguire gli avversari. Dopo metà gara ci siamo ripresi molto bene, abbiamo preso le giuste misure fino a raggiungere e poi superare l'Agrigento. Rimane ancora da disputare l'ultima gara contro Ferentino dove cercheremo di chiudere la stagione nel migliore dei modi. Anche se i laziali, hanno più motivazioni vi-
Federico Gilardi e accanto il pubblico della Bawer
sto che lottano ancora per entrare nei play off. Giocano in casa e anche loro vorranno chiudere bene dinanzi al loro pubblico. Comunque questo non ci impedisce di giocarci la partita, di fornire una prestazione maiuscola e tentare di vincere la gara». Il campionato volge al termine. Un commento sulla stagione?
«L'inizio di questo campionato con coach Corà, non è stato dei migliori abbiamo perso punti preziosi, poi con l'arrivo di Ciccio (Ponticiello, ndr)abbiamo lavorato sodo e rimesso in sesto squadra e gioco, anche se siamo stati costretti ad inseguire. Il finale per noi è stato una beffa, le ultime due gare ci hanno condannato, in particolare quella per-
sa in casa con l'Agrigento. Se poi mettiamo il fattore infortuni si spiega tutta la stagione. Anche io ho avuto molti problemi fisici, sono mancato spesso e per noi un'assenza conta molto, ancora a oggi non ho ripreso al meglio, sono sotto trattamento». Le farebbe piacere rimanere a Matera? «Rimerrei volentieri, se la socie-
B Donne Basilia in gara-2 in casa del Campobasso
Pronte a chiudere il conto DI NUOVO pronta alla battaglia. Nemmeno il tempo di esultare per la bella quanto preziosa vittoria di garauno dei quarti di finale, che per la Basilia è già ora di ributtarsi anima e corpo nel secondo atto della serie con il Caffè Monforte Campobasso. Del resto è questo il bello dei play-off: a tre giorni dallo sfavillante 71-37 piazzato sul legno amico del PalaPergola, Marika Aurigemma e compagne si presentano stasera (palla a due alle 20.30, arbitri designati Graziani di Fondi e Suprano di Formia) sul parquet del Palavazzieri consapevoli di trovarsi di fronte una partita del tutto diversa rispetto a quella giocata appena tre giorni fa. A Campobasso servirà un'altra prestazione superba per pensare di strappare quel successo che darebbe alle ragazze di Piero Scarano la qualificazione alle semifinali, anche se è chiaro che essere in vantaggio nella serie - e avere la chance di tornare a giocarsi in casa l'eventuale bella - potrebbe assicurare loro la decisiva spinta per cercare di chiudere subito i conti. Su un campo che d'altronde le potentine hanno mostrato di gradire, essendo già state in grado di espugnarlo in sede di regular season. Con il match point per il passaggio del turno sulla racchetta, quindi, stasera la Basilia può pensare di far valere anche le favorevoli implicazioni psicologiche con cui arriva in terra molisana. Oltre alle indiscutibili qualità tecniche e agonistiche messe in evidenza in garauno, che non ha fatto altro che confermare lo splendido stato di forma del gruppo rossoblù. «Continuo a dirlo: ho a disposizione dieci atlete dieci davvero eccezionali, e la nostra forza è il collettivo. Come la partita di sabato, in
Il tecnico della Basilia, Piero Scarano
cui con una gran difesa corale siamo riusciti ad annullare le bocche da fuoco del Campobasso, ha ancora una
volta evidenziato. E il merito di questa straordinaria prestazione va tutto alle ragazze, perfette dal primo all'ul-
timo secondo di una sfida in cui non hanno sbagliato una mossa, girando come un orologio svizzero. Tanto da rendere quasi ininfluente la mia presenza in panchina». Coach Scarano tesse le lodi della sua squadra, ma al tempo stesso predica calma e tranquillità per quello che deve ancora accadere. «Dovremo essere bravi a tenere i piedi per terra, ricaricare le pile e presentarci all'inizio di gara-due come se si ripartisse da zero. Dopo di che potremo giocarcela alla pari, come abbiamo dimostrato di poter fare sempre e comunque». Luca Carlone sport@luedi.it
tà ritiene opportuno riconfermarmi io sono disponibile, ci sarà la possibilità di riscattare questa stagione finita come non volevamo. Mi sono trovato benissimo con l'ambiente e la città, per quanto mi riguarda non ho problemi a rimanere, poi tutto dipende dalla dirigenza». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
serie
B Ecc.
serie
D Lucana
Play Off gir. D
D Vincono senza affanni Pielle Matera e Salandra
Confermato il fattore campo PRONOSTICI rispettati. Troppo nette le differenze in campo per potersi aspettare delle sorprese e allora Pielle e Salandra, senza problemi, si aggiudicano la gara 1 delle semifinali playoff della D regionale. Al PalaSassi la capolista di Cotrufo fa un sol boccone dei cinque inossidabili e volenterosi federiciani presenti ad onorare il campionato e si porta sull’1-0. L’equilibrio si spezza dalla metà del secondo quarto (27-23), quando dopo un timeout provvidenziale di Cotrufo, i piellini allungano inesorabilmente, approfittando anche della stanchezza e del roster risicato degli avversari e mandando a bersaglio l’intero roster. Primo e terzo quarto sono decisivi a Salandra invece, dove i padroni di casa proprio in questi parziali innestano la marcia decisiva per ottenere il primo successo della serie. La Virtus ha forza per rientrare in partita fino al -10 dell’intervallo, ma è troppo evidente la superiorità dei padroni di casa che vanno addirittura a +28 all’ultima sirena, prima di concedere qualcosa ai pur bravi giovani materani, guidati dal solito Merletto. Le gare 2, a campi invertiti, sono in programma sabato, con la sensazione che già in questo fine settimana possano uscire le
SALANDRA VIRTUS MT
Francesco Losito della Pielle Matera
due finaliste. E se pare abbastanza chiuso il pronostico di Melfi, dove i padroni di casa onoreranno comunque il campionato fino in fondo, spetta alla Virtus il compito di provare ad impensierire il Salandra e cercare di portare la serie alla bella. Donatello Viggiano sport@luedi.it
84 64
SALANDRA: De Angelis 18, Visceglia 15, Scandroli 10, Lauria 10, Valerio, Perrone, Angelastro 2, Castellano 21, Tosti 6, Lepenne 2. All. Daraio VIRTUS MT: Sacco 2, Sabino, Clemente 13, Merletto 26, Di Cuia 2, Di Gioia 6, Elettrico, D’Aria 5, Losco 10, Macri. All. Conterosito. ARBITRI: Dimonte di Bernalda e Larocca di Potenza PARZIALI: 23-10; 37-27; 64-36; 84-64.
PIELLE MELFI
81 51
PIELLE MATERA: D’Ercole 17, Acito 4, Losito 7, Gaudiano C.D. 17, Vignola 8, Troisi 6, Gaudiano R.4, Losignore 3, Racanelli 12, De Bartolo 3. All. Cotrufo. OLIMPIA MELFI: Laviano 13, Sibilani 17, Pagliuca 10, Casorelli 9, Gliaschera 2. All. Laviano. ARBITRI: Sarra e Racanelli di Matera. PARZIALI: 19-9, 36-18, 61-34, 81-51.
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56 Sport
A bordo della nave di Msc Crociere lanciata l’iniziativa di un quadrangolare per nazionali U16
Chiusura a cinque stelle per “Sport for Peace” SPETTACOLARE chiusura per la terza edizione dello “Sport for Peace”. Nella prestigiosa cornice della nave da crociera “Musica” della Msc Crociere, sponsor ufficiale del Trofeo, la Virtus Matera ha chiuso in grande stile la manifestazione-connubio tra sport e pace. Eleganza sopraffina e perfetta organizzazione per una kermesse che è esponenzialmente cresciuta per importanza e livello tecnico dalla sua apparizione sul palcoscenico nazionale, tanto da attirare sempre più l’attenzione di Istituzioni ed Enti sub statali come Unesco e Unicef, nonchè della Federazione Italiana Basket, presente con il proprio rappresentante Angelo Romano. Grandi anche i progetti futuri per il gruppo Virtus, che con Roberto Miriello e Michele Di Gioia ha lanciato una grande proposta per la prossima edizione dello “Sport for Peace”, quella di portare a Matera, in appendice al trofeo di basket, un quadrangolare dedicato alle Nazionali under 16. Matera può sperare in grande, ma anche il gruppo guidato da Andrea Conterosito ha grandi idee, da portare avanti proprio con la partnership di Msc Crociere con la quale
la società materana è pronta a vagliare un Trofeo itinerante su una delle navi da Crociera dalla grande flotta della società di origini napoletane, che ha accolto con entusiasmo le proposte virtussine. «Msc ha collaborato con l’iniziativa della Virtus -ha spiegato Francesco Manco, dirigente del settore marketing Msc Crociereperchè l’azienda crede nella valorizzazione del territorio che le ha datoinatali,il sudItalianellospecifico, e soprattutto nello sport. Siamo un’azienda italianae napoletana e riteniamo di vitale importanza l’esistenza di un filo conduttore tra lo sport e la Msc Crociere, che dimostrano di avere in comune elementi importanti come lo spirito di sacrificio, l’impegno ed i valori». Importante per la Virtus la possibilità di scenari futuri al fianco di un’azienda così importante. «La nostra politica di affiancamento delle attività sportive non intende fermarsi e, con progetti validi come le iniziative della Virtus -ha concluso Manco- hanno dimostrato di esserenon ci saranno problemi per una possibile continuazione del nostro rapporto di partnership». Importanti i numeri delle tre kermesse sportive che
La nave Msc Crociere e accanto un momento della conferenza stampa
si sono svolte all’interno dello “Sport for Peace”, con la partecipazione di oltre un migliaio di giovani e giovanissimi sportivi. «Il bilancio della manifestazione -ha sottolineato Roberto Miriello- è di quelli importanti, visto che la nostra attività ha richiamato un numero notevole di giovani. Per il torneo di basket abbiamo ospitato circa 200 partecipanti, pochi meno per quello di calcio con 150 presenze, mentre nella giornata conclusiva alla Corsa della pace hanno preso parte, in collaborazione con lo svolgimento del Vivicittà, circa mille giova-
ni atleti». Alto il livello soprattutto nel torneo di basket. «Tutti i tornei si sono disputati con un ottimo livello tecnico, soprattutto quello di basket, nel quale abbiamo potuto ammirare alcuni tra i migliori cento giocatori under 13 d’Italia». Soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto dalla Virtus in occasione dell’organizzazione dello “Sport for Peace” è arrivata da parte del presidente provinciale del Coni di Matera, Elio Di Bari. «Una manifestazione di questo livello, accanto alla validità di un gruppo organizzatore di alto li-
vello, ha tutti i presupposti affinchè possa avere un grande proseguo in futuro -ha chiosato Di Bariecertamenteil Conisaràalfianco di questi dirigenti con un valido supporto ed un valido aiuto per promuoverne un’ulteriore crescita». Le manifestazioni per lo “Sport for Peace” si concluderanno con il convegno “Il Patrimonio Culturale per la promozione del territorio: strategie di sviluppo turistico nell’area del Mediterraneo” che è stato rinviato a maggio per motivi organizzativi. Francesco Calia sport@luedi.it
J
B Dilettanti La Corporelle deve metabolizzare il ko con il Martina
Paternoster non cerca scuse Il tecnico potentino: «Abbiamo giocato male, ma nulla è perduto» POTENZA - In 40 minuti della prima partita della fase ad orologio, la Corporelle ha rovinato tutto quello che di buono aveva saputo fare nell'ultimo mese di stagione regolare. E la sconfitta con il Martinafranca, peraltro inattesa ed imprevedibile alla vigilia visto che i pugliesi sino a questo momento avevano vinto in trasferta una sola volta a Bari, è molto grave perché compromette il mantenimento del settimo posto della classifica in proiezione play off. Posizione che comunque può essere ancora conquistata alla condizione che i lucani riescano a vincere una delle due prossime partite in trasferta a Catania e a Reggio Calabria e l'ultima in casa con il Catanzaro. Dopo i risultati di ieri la Corporelle è scivolata all'ottavo posto. Sicuramente la prestazione di domenica scorsa rappresenta un preoccupante passo indietro rispetto alle aspettative generali e alla fiducia con la quale ci si preparava ad iniziare la fase ad orologio. Ma con onestà bisogna dire che il Martina ha meritato la vittoria perché ha giocato meglio dei potentini, ha difeso benissimo e in attacco non ha trovato resistenza alcuna da parte del quintetto di Paternoster. Senza troppi giri di parole la sconfitta è figlia legittima di una prestazione insufficiente soprattutto in difesa dove Corvo e compagni hanno consentito ai pugliesi di fare quello che hanno voluto. Non ci sono state intensità ed aggressività nonostante coach Paternoster abbia cambiato diverse volte il modulo difensivo alternando la zona e la marcatura ad uomo. Ma quasi mai si è arrivati alla quadratura del cerchio e ad eccezione del primo quarto, successivamente la Corporelle è stata costretta sempre ad inseguire. Non dando mai real-
B Dilettanti Con il Foggia arriva l’occasione di riscatto
Bbc, voltare pagina Prestazione da dimenticare del Bernalda
Davide Serino in azione
mente l'impressione di poter dare alla partita la sterzata giusta. ”E' vero, abbiamo giocato male - ammette senza peli sulla lingua coach Paternoster - e alla fine il risultato ha premiato chi in campo è stato più organizzato e più ordinato ed ha avuto maggiore convinzione di arrivare al successo. Tra l'altro non siamo stati brillanti sotto l'aspetto fisico come lo sono stati loro e probabilmente la sosta del campionato per le festività pasquali ci ha penalizzati perché ci ha fatto perdere il ritmo. Nulla comunque è perduto perché il torneo è ancora lungo è c'è il tempo per rimediare. Dobbiamo reagire già a partire da domani a Catania dove andremo per cercare di recuperare quanto perso con il Martina. Non è il caso di abbattersi ma cercare di tornare ad un rendimento sicuramente migliore di quello mostrato con il Martina perché noi siamo in grado di giocare meglio come abbiamo dimostrato nell'ultimo periodo della stagione regolare. Cercheremo di recuperare anche una certa reattività sul piano atletico in modo che a Catania possiamo avere la possibilità di
giocare a ritmi più sostenuti. Il nostro obiettivo è sempre quello di riuscire a confermare il settimo posto e per questo traguardo dobbiamo dare il massimo. Anche se abbiamo sempre a disposizione l'ultima partita in casa con il Catanzaro per conquistare l'ottavo posto”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
serie
B dil.
BERNALDA - Non sappiamo con esattezza perquale motivouna partedella abitualetifoseria bernaldese ha disertato la prima sfida della BBC nella cosiddetta “fase ad orologio”, ma, pur ricordando che squadra e società vanno sempre e comunque sostenute, dobbiamo riconoscere che stavolta gli assenti non hanno avuto tutti i torti, nel senso che si sono privati, volutamente o meno, di uno spettacolo che è sembrato lontano parente di quello cui i rossoblu avevano abituato i propri sostenitori nell'ultima parte della stagione regolare. Le attenuanti ci sono e non sono di poco peso, visto che il team ionico ha dovuto giocare con tre suoi uomini importanti in cattive condizioni fisiche (anzi Marinelli,
Girone B UOMINI
Il coach Vandoni
Gaeta e Basili non avrebbero dovuto proprio entrare in campo stando alle disposizioni dei medici anche se coach Vandoni è stato costretto ad un certo punto a mandarli sul parquet perché non c'era altro da fare), ma quello che non è piaciuto al pubblico è stato l'approccio mentale alla gara, il modo con cui la squadra, forse perché ormai appagata dalla raggiunta salvezza, ha affrontato i non trascendentali avversari in una sfida importante per inseguire il difficile (ed ora ormai impossibile) sogno dei playoff. Per lo meno questa è stata l'impressione avuta dalle tribune del PalaCampagna, e se così non è stato e si è trattato invece solo di una serata storta, i rossoblu avranno modo di dimostrarlo già giovedì prossimo a Foggia nel secondo turno della fase. Quasi con incredulità i tifosi hanno seguito la regia poco illuminata di Salvatore, irriconoscibile rispetto ad appenaduesettimane faeconben otto palle perse (un'enormità
per un play), o l'impotenza realizzativa di capitan Russo fermo a 5 punti nello score personale e ad un imbarazzante -2 nella valutazione, numeri che nella carriera del maddalonese erano finora pressoché sconosciuti; mentre le uniche valutazioni degne di nota sono quelle di Gaeta, che ha svolto il solito lavoro a rimbalzo ed è stato il top scorer dei suoi con 15 punti nel carniere, e di Delli Carri grazie in particolare al 75% al tiro e ai tre palloni recuperati. E il senso di impotenza è stato esternato tra le righe dallo stesso tecnico romano quando nel dopopartita ha spiegato che le ha provate tutte in difesa, dai vari tipi di zona alla uomo, ma senza risultati apprezzabili, a dimostrazione di come anche le più elaborate alchimie tattiche nulla possono in serate in cui vengono meno gli elementi fondamentali di una prestazione sportiva, cioè la gioia di sfidare l'avversario e la voglia di essere vincenti. Tutto ciò è particolarmente deleterio per gli ionici perché corrono il rischio di veder vanificato in un batter di ciglia quanto di buono e di miracoloso sono riusciti a produrre in un'intera stagione, dato che spesso è l'impressione più recente quella che rimane stampata nella memoria singola e collettiva; ma, se un pò conosciamo il nocchiero e i marinai della navelucana,non c'èdatemere: il riscatto sarà immediato, anche se resta il rimpianto che un Pozzuoli così era più che battibile. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
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Sport 57
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Ciclismo Risultato prestigioso al “Primo trofeo Antonj Orsani” di Larciano
Toscana terra di conquista Quinta posizione dopo la volata per l’under 23 Antonio Viola Calcio a 5 C1, l’Amica agguanta il Rivello CALCIO A 5
serie
C1
CLASSIFICA
POTENZA - Antonio Viola (Petroli - Firenze Cycling Team) ancora sugli scudi in terra toscana grazie al quinto posto ottenuto in una rocambolesca volata finale al “Primo Trofeo Antonj Orsani A.M.”a Larciano (Pt). Il lucano della categoria Elite/Under 23 aveva tagliato il traguardo in settima posizione ma, grazie o a causa della retrocessione dei primi due classificati Favilli e Di Salvo per reciproche scorrettezze, è rientrato nella top five in una gara di 99 chilometri percorsi in 2h10'00” alla stratosferica media di 45.692 km/h. Vincitore di questa prima edizione del trofeo Orsani è stato Jonatan Alejandro Monslave, compagno di squadra del lucano Antonio Santoro al G.S. Mastromarco Sensi Benedetti Ncg, giunto terzo nella volata finale ma premiato come vincitore dalla giuria di gara. Centoquarantatré gli iscritti, centotrentotto i partenti, ottanta gli arrivati. Gara velocissima con una media superiore ai 45 km/h e tanto spettacolo sulle strade
Antonio Viola
della provincia di Pistoia. Tanti i tentativi di fuga, il più lungo durato 40 km che ha visto protagonisti Randazzo, Mammini e Serebryakov ripresi poi dal gruppo. Dopo metà gara ci hanno provato a ripetizione Lupori e Anichini ma il folto gruppo non ha lasciato spazio ad altri tenta-
I lucani impegnati su diverse pedane
Buoni piazzamenti per la Schermistica FINE settimana di gare per gli atleti della Società Schermistica Lucana Potenza. Ad Ancona, infatti si è svolta la seconda prova nazionale under 14 di fioretto femminile e fioretto maschile valida per la qualificazione al campionato italiano in programma a Rimini. Alla gara di Ancona hanno partecipato, per la società del presidente Rocchina Esposito, Francesca Mecca e Andrea Sarli nel fioretto femminile. Francesca Mecca ha ottenuto il sedicesimo posto, mentre Andrea Sarli si è dovuta fermare al settantaseiesimo posto su centosette atlete in pedana. Tra i maschietti invece ha gareggiato Antonio Albano giunto diciassettesimo su sessantasette partecipanti. Per la prima volta l'atleta potentino non è giunto nei primi sedici. A Copenaghen si è svolta una prova satellite del circuito di coppa del mondo. Nella capitale danese si è esibito Edoardo Bellino, sempre della Società Schermistica Lucana Potenza. L'atleta allenato da Pino Pinto e Omar
Joseph De Carlo ha raggiunto il ventesimo posto su quarantuno partecipanti. La gara è stata vinta dall'landese Stijlaart che ha battuto il portoghese Santos con il punteggio di 14 a 4. Nel prossimo fine settimana gli atleti lucani saranno impegnati a Foggia, in occasione della seconda prova nazionale assoluti che vedrà ospiti i nomi più importanti del panorama nazionale. Alla prova dauna prenderanno parte Matteo Tundo, Edoardo Bellino, Francesco D'Aquino, Antonino Montano, Giulia Tricarico e Francesca Palumbo. A proposito della Palumbo non si sono spenti gli echi della gara di Baku, in Azerbaijan dove proprio la Palumbo si è arresa alla statunitense Shaito. La fiorettista potentina ha raggiunto il diciannovesimo posto, risultato che non consentirà alla lucana di prendere parte alle Mini Olimpiadi di Singapore dove il suo posto sarà preso da Camilla Mancini. f.menonna@luedi.it
Tennis Cinque affermazioni al “Trofeo Topolino” per i giovani della città dei Sassi
Brilla il Circolo Tennis Matera MOTOCICLISMO Oggi Rubino “battezza” la sua stagione agonistica nel monomarca Yamaha Il pilota materano Angelo Raffaele Rubino prenderà parte al Campionato Italiano “Yamaha R Series”classe 1000, il monomarca per motociclette derivate di serie più importante tra quelli che si svolgono in Europa. Il pilota materano, unico lucano in pista, gareggerà anche quest'anno in sella alla Yamaha Yzf R1 per il team “Mercato dell'oro” con la licenza FMI (Federazione Motociclistica Italiana) del moto club “Karma”. Oggi si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del team alle ore 17 nella sede del Moto club Karma, in via delle Officinae snc, alla zona Paip 2. Alla conferenza saranno presenti oltre al pilota, il team manager Carmelo Miglionico, il responsabile tecnico del team, Eustachio Rubino, il presidente del moto club, Antonello Caserta.
HA FATTO tappa a Matera il Trofeo Topolino, la massima espressione del tennis internazionale giovanile, che raccoglie il meglio del mondo della racchetta tra i nati dal 1994 al 2002. La tappa si è svolta sui campi in terra rossa del Circolo Tennis in viale della Nazioni Unite ed ha visto la partecipazione di circa cinquanta baby tennisti, suddivisi nella varie categorie provenienti in gran parte dal sud Italia. A fare la parte del leone sono state le giovani racchette di casa del C.T. Matera, che hanno conquistato ben cinque successi. Nella categoria 1995 maschile, si è imposto Biagio Capolupo, che in finale ha superato Giovanni Loperfido, mentre nella '96 il successo è andato a Giuseppe Sicolo, vittorioso sul massafrese Antonio Ricci. Il club materano è andato a segno anche nella 2000 con Giuseppe Galeazzo e nella '97 con Amedeo Ungolo, mentre in campo femminile nella categoria 1998 Laura Papapietro si è aggiudicata il derby materano con Maria Teresa Giusto. Da segnalare ancora i successi di Giorgia Croce del C.T Gingles Potenza nella categoria 1996 femminile sulla fasanese Marina De Simone, Rosa
Pontrandolfi del C.T. Policoro nella '97 femminile, Emanuela Alba del C.T. Monopoli, sulla materana Sofia Pepe, nella 01/02, e Marilina Vinci del C.T. Policoro nella 99' femminile. In campo maschile per il massafrese Umbro Lanza (98')e l'altamurano Giovanni Berloco ('99). I vincitori della tappa parteciperanno al Master finale, che si svolgerà a Torino nella settimana dal 28 agosto al 4 settembre. sport@luedi.it
tivi di fuga. Prima della contestata volata un paio di cadute senza conseguenze hannoscremato ulteriormente il gruppone prima della volata finale. Alle spalle del vincitore di giornata Monslave si sono classificati Francesco Lasca (Bedogni Grassi Natalini Anico)
e Alexander Serebryakov (Sammarinese Gruppo Lupi) rispettivamente secondo e terzo al traguardo. La quarta posizione è stata portata a casa da Andrea Zanetti (Cycling Team Gruppo Made Tamburini Tss A&V). Quinto posto per Antonio Viola (Petroli - Firenze Cycling Team). Sesta posizione per Michel Fruzzetti (A.S.D. G.S. De Angeli). Settimo posto per Sebastian Stamegna (U.S. Fracor Modolo Prosciutto Pratomagno A.D.). Ottavo posto Thomas Fiumana (Hoppla Magis). Nona posizione Vieri Santi (A.S.D. Ciclica Malmantile - Romagno Gaini). Decimo posto Michele Napoli, compagni di squadra di Antonio Viola alla Petroli Firenze. La gara si è svolta su un circuito praticamente pianeggiante lungo poco più di 3 km e ripetuto per trenta volta dagli atleti in gara. Prima del via anche una preghiera e la benedizione da parte di Padre Raffaele Duranti del Centro Spirituale del ciclismo di Santa Lucia alla Castellina. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Tiro Prima gara del campionato Fitav 2010
Spartaco Battista al disotto delle attese Oltre il 40esimo posto a Manopello
Il tiratore di Tito Scalo, Spartaco Battista
PRESTAZIONE al di sotto delle attese per il tiratore lucano Spartaco Battista nella prima gara Fitav 2010 svoltasi sabato e domenica scorsa a Manopello, in provincia di Pescara. Il tiratore di Tito Scalo, in forza al Corpo Forestale dello Stato, è giunto oltre il quarantesimo posto nella gara che ha visto impegnati centonovantotto tiratori. La prova del cecchino di Tito Scalo è stata condizionata da alcuni problemi fisici che ne hanno rallentato la qualità dei colpi. Le condizioni fisiche e di salute hanno scompaginato letteralmente i piani del tiratore lucano, costretto a dover inseguire i suoi antagonisti più pericolosi. Ovviamente non è una scusante per il mancato raggiungimento dei risultati negativi di Manopello ma la prestazione del lu-
cano non è stata all'altezza della situazione. Sabato mattina Spartaco Battista ha tirato con 21/21/21, domenica invece il rendimento del lucano è stato di 23/20 nel corso delle due serie di tiro. Il tiratore di Tito Scalo non è apparso ovviamente soddisfatto della sua prova, questo nonostante l'ottima performance svolta due settimane fa ad Eboli, nel corso di una gara di contorno della stagione agonistica. Spartaco Battista non è stato capace di confermarsi sui livelli di punta che ne hanno contrassegnato le ultime due stagioni. Certamente ci sarà tempo e modo per rifarsi, a partire dalla seconda gara stagionale del campionato Fitav 2010 in programma alla fine di maggio. f.menonna@luedi.it
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Martedì 13 aprile 2010
Basilicata coast to coast incassa oltre 524.000 euro in tre giorni
Rocco sesto al botteghino DEBUTTO positivo per Basilicata coast to coast dell'attore e regista lucano Rocco Papaleo. I dati di incasso relativi a questo fine settimana, diramati da Cinetel, collocano il film girato interamente in Basilicata al sesto posto complessivo della classifica nazionale, ma al terzo se si considerano solo gli incassi del week end. Con 524.177 euro incassati Papaleo si colloca alle spalle di pellicole di maestri del cinema come Roman Polanski, primo con L'uomo nell'ombra, un giallo con chiari rimandi all'attualità politica e Green Zone, un thriller con Matt Damon soldato scelto in Iraq a caccia delle famose armi di distruzione di massa. Il film dei Vanzina La vita è una cosa meravigliosa scende così dal primo al terzo posto. Quarto Dragon Trainer e al quinto posto la commedia sentimentale Il cacciatore di Ex con Jennifer Aniston e Gerard Butler,. Intanto nelle sale cinematografiche lucane, dopo il sold out della Prima nazionale, continua la fila ai botteghini per il film d'esordio dietro la macchina da presa di Rocco Papaleo. Nel cast, Max Gazzè, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Gassman e Paolo Briguglia. Attraversare la Basilicata dal Tirreno allo Ionio per partecipare al festival di Scanzano Jonico, l'obiettivo di un gruppo musicale che nel viaggio - a piedi- passa attraverso Lauria, Tramutola, Aliano, Craco, la Diga del Pertusillo. La Basilicata vissuta per la sua semplicità, per le sue bellezze paesaggistiche, per la sua genuinità.
Il regista Rocco Papaleo nella presentazione del film a Matera con Max Gazzè e Paolo Briguglia
Rocco Papaleo ha scelto la sua terra per la sua prima esperienza da regista facendo affidamento su un mix di comicità e ironia, in cui trovano spazio i sentimenti e perché no, il senso di appartenenza del regista- attore, nativo di Lauria. Vale certamente la pena recarsi al cinema per assistere alla proiezione, anche a sentire i pareri di chi lo ha già fatto: una rappresentazione pura, un elogio alla Basilicata, dicono all'unisono pubblico e critica. Un film che un lucano non può non sentire proprio, che vede per una volta la Basilicata al centro dell'attenzione mediatica con un Rocco Papaleo che, per sua stessa ammissione, si sente “Ambasciatore della Basilicata” nel mondo. E chissà che qualcuno non se ne innamori facendosi così attrarre dagli scenari incantevoli che solo questa regione sa offrire per la sua unicità. m.agata@luedi.it
IL PAESE NATALE DI PAPALEO
«Lauria è orgogliosa di te» LAURIA - Il successo di Basilicata coast to coast riempie di orgoglio Lauria, la città natale di Rocco Papaleo. E così Ils indaoc ieri ha espresso la condivisione della soddisfazione da parte di tutta la città ben presente,coni panorama(tuttoilLagonegrese, in verità) e anche con il riferimento esplicito al fatto che Papaleo è di Lauria. «Sento di dover esprimere la soddisfazione e l'orgoglio della citta' di Lauria per l'ennesimo straordinario successo artistico conseguito da Rocco Papaleo, nostro concittadino, oggi nel duplice ruolo di attore e regista del film Basilicata coast to coasta . La nostra soddisfazione e' data non solo dal brillante risultato artistico conseguito dal neo regista, ma anche e soprattutto, dal fatto che Rocco, in tutte le sue performance cinematografiche e teatrali, esprime in modo costante il suo orgoglio di me-
ridionale, di basilisco e di lauriota. Ne sono la riprova l'uso del dialetto e l'evocazione di personaggi con i quali l'artista ha vissuto la sua adolescenza, condividendone le ansie, le aspirazioni ed i valori umani. I Laurioti, infatti, sanno che i nomi dei personaggi del film di Rocco Papaleo non sono di pura fantasia, ma appartengono ad uomini che ancora fanno parte della nostra comunita', ai quali l'attore-regista e' rimasto profondamente legato. Rocco Papaleo, in sostanza ha messo in scena una realta' umana e culturale, da sempre ignorata, indagando l'animo di uomini e donne del Sud ed in particolare di Lauria, ricco di semplicita' e di umanita'. Anche per questo un grazie a Rocco Papaleo ed un abbraccio affettuoso da parte mia e di tutti i suoi concittadini.
IL CONCERTO di ENZA SALUZZI ACERENZA - Si è tenuto nella maestosa cattedrale di stile romanicocluniacense nella serata di sabato il concerto “Ecce Agnus Dei” organizzato dal comune di Acerenza in collaborazione con Lams ( laboratorio di arte musicale) della città di Matera, in occasione della celebrazione del 60° anniversario di sacerdozio di monsignor Anselmo Saluzzi. Cosìalle forme sacre esevere della cattedrale del XI secolo si sono aggiunte le note soavi della Polifonica Rosa Ponselle accompagnata dagli archi dell'Orchestra da Camera di Matera entrambi dirette dal maestro Giuseppe Ciaramella, musicista e didatta, perfezionatosi con i maestri Sergio Fiorentino e Michele Campanella oltre ad essere diplomato in Didattica della musica, Musica corale e Direzione di coro e Strumentazione per banda conseguendo il “Diploma superiore da concertista di musica da camera” presso l'Ecole Normale de Musique di Parigi. A completare un concerto di così alto spessore si è esibita una delle voci più raffinate della musica classica, la soprano lucana Veronica Pompeo, interprete di un repertorio impegnativo e artista poliedrica diplomata al conservatorio “N. Piccinni” di Bari ha inoltre studiato con Luciana Serre e Claudio
Nella cattedrale di Acerenza sulle note della Polifonica Ponselle
La Polifonica Rosa Ponselle del Lams
Desideri insegna canto lirico contemporaneo e moderno presso il Laboratorio di Arte Musica e Spettacolo che ha la finalità di promuoverne giovani talenti e la cultura musicale. I brani eseguiti in un suono unanime dalla Polifonica Ponselle e dall'Orchestra da Camera hanno lasciato che i presenti alla manifestazione viaggiassero sulle note dell'opera 130 dello Stabat Mater di Joseph Rheinberger rielaborate dal maestro Ciaramella, passando al “Cuius Animan gementem” di Pergolesi e in un'esecuzione unica in Basilicata del “O Sacrum Convivium” passando all'Ave Maria di Caccini per arrivare alle note sussurrate dell' Ave Maria e del Laudate Dominum del musicista neoclassico Wolfgang Amadeus Mozart per terminare con due brani noti del panorama classico Panis Angelicus firmata Caesar Frank e con l' “Ave Maria”di Charles Gounod. Un raffinato repertorio per una serata all'insegna della musica sacra interpretati da artisti lucani di fama internazionale alla presenza di monsignor Anselmo Saluzzi, dell'arcivescovo di Acerenza, Giovanni Ricchiuti, del vescovo emerito della diocesi acheruntina Michele Scandiffio e del sindaco della cittadina Rossella Quinto. cultura@luedi.it
CARNET “Sassincanto” nel cd dei Cantori materani
MATERA - Nell'ambito dei grandi eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione della XII Settimana della Cultura, domani, alle ore 11, presso la sede dei Cantori Materani, in via Conversi, 70 (alle spalle del ristorante "Ossi di seppia", prima del ponte della zona Paip), sarà presentato alla stampa il cd dei Cantori Materani Sassincanto, contenente i canti popolari materani e lucani (e specificatamente della tradizione di Montescaglioso, Pisticci, Ferrandina, Grottole), appositamente rielaborati e trascritti dal maestro Damiano D'Ambrosio, insigne compositore, originario di Montescaglioso, già docente di composizione al Conservatorio di Musica "Cherubini" di Firenze. Tale progetto culturale - musicale ha portato alla luce le più belle e suggestive melodie popolari, proponendo la novità della versione in polifonia per coro a cappella a 4 e 5 voci - magistralmente diretto da Alessandra Barbaro che procura nell'ascoltatore straordinarie e profonde emozioni. E' importante rimarcare che per i canti più antichi, e forse anche i più rappresentativi della tradizione, se ne stava perdendo memoria. Il notevole sforzo compiuto da D'Ambrosio, ha prodotto un lavoro di elevatissimo spessore musicalee diaccurataricerca linguistica sui molteplici e antichi dialetti Lucani, che trascritti in spartiti ne garantisce imperdibile memoria scritta. Inoltre, sulla copertina del cd è stato riprodotto il bellissimo dipinto di Luigi Guerrichio Tetti di Sassi del 1962: così si è voluto unire l'arte figurativa con quella musicale fortemente rappresentativa della città di Matera e rendere omaggio a un artista che «ha dato voce» alla Città dei Sassi e al suo territorio. Questoprogetto haottenuto un prestigiosissimo riconoscimento, ricevendo il patrocinio del Ministero dei Beni Artistici e Culturali. I brani incisi su cd saranno proposti in prima esecuzione assoluta in occasione del concerto che si terrà sabato 17 aprile 2010 presso il Cinema Teatro Duni di Matera alle ore 20.30, presentato da Antonio Montemurro.
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Cultura&Spettacoli
Il San Gerolamo di Zanchi in anteprima mondiale al Museo delle Antiche Genti VAGLIO DI LUCANIA - Il Museo delle Antiche Genti di Lucania, dopo la presentazione al grande pubblico di una tavola raffigurante una Sacra Famiglia attribuita a Giovanbattista del Verrocchio si propone in anteprima mondiale di offrire in mostra sino all’autunno prossimo una tela inedita attribuita dal famosissimo critico internazionale Didier Bodart, al pittore italiano Antonio Zanchi (Este 1631 – Venezia 1722). L’opera di proprietà privata, gratuitamente offerta al Museo di Vaglio, si propone quale cursore di un’attività culturale promossa nell’ambito delle iniziative legate al tema di Leonardo da Vinci. Il dipinto raffigurante San Gerolamo penitente, considerato dal critico francese Didier Bodart, vero e proprio capolavoro del pittore barocco Zanchi, si riconosce per la sua eccellente attività “tenebrosa” che lo ha reso il più illustre dei pittori a cui Este ha dato i natali. La critica storico-artistica con-
sidera Zanchi il massimo esponente della pittura veneta, nel cui capoluogo lagunare si ammirano oggi i suoi inestimabili capolavori. La sua capacità di lavorare su grandi estensioni lo resero il più grande esponente della scuola manieristica seicentesca, influenzata e anticipata da quel grande napoletano Giordano di nome Luca. Da sabato 10 aprile questa prestigiosa tela arricchisce il percorso espositivo del museo di Vaglio e posta di fianco alla tavola del Verrocchio. Intanto nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di una importantissima tavola lignea le cui caratteristiche saranno rese note al suo arrivo dalla lontana Inghilterra. Si rende noto che data la straordinaria importanza di questa iniziativa il museo, che oggi è sede delle riproduzioni delle macchine di Leonardo resterà aperto tutti i giorni compreso la domenica fino alle ore 13,30. cultura@luedi.it
Martedì 13 aprile 2010
La grammatica della Fantasia del gruppo Gommalacca POTENZA - Giocare con le parole, divertirsi a immaginare senza limiti, rivoluzionare le favole tradizionali e ridere di ogni possibile errore, perché sbagliando s’inventa. E’ questo l’invito rivolto a tutti i piccoli spettatori dello spettacolo “La Grammatica della Fantasia”, messo in scena dalla Compagnia Gommalacca Teatro ieri e oggi alle ore 10, presso il Teatro Stabile di Potenza. Lo spettacolo - ideazione e regia di Gommalacca Teatro - è una favola teatrale tratta dall’omonimo libro di Gianni Rodari Mimmo Conte in scena e va in scena a pochi giorni dal trentesimo anniversario spiega Carlotta - in realtà è moldella morte del famoso scritto- to vicino alla dimensione teare per l’infanzia, nell’ambito trale, dove a volte un gesto sbadella seconda edizione della gliato o una battuta mal detta, stagione teatrale Di fiaba in fia- può far venire in mente possibilità sceniche impreviste». ba. «Credo che per una compaIl professor Zibaldone (Mimmo Conte), la sua domestica gnia teatrale - aggiunge MimPalmira (Carlotta Vitale) e la lo- mo - sia indispensabile fare tearo valigia piena di parole acco- tro dedicato ai ragazzi perché glieranno i piccoli spettatori costringe alla qualità: se non provenienti dalle scuole ele- c’è, i ragazzi non rispondono mentari di Potenza e provincia positivamente. E’ un pubblico talmente vero per condurli in un viaggio alla scoperta degli errori come oc- e spontaneo che s’impara tancasione per mettere in moto la tissimo: le reazioni sono dirette e non mediate e con una buona creatività. «Questo modo di pensare - dose di meraviglia. Oggi c’è
estremo bisogno di incantarsi». Gommalacca Teatro nasce nel 2008 dall’incontro di Mimmo Conte e Carlotta Vitale; campano il primo, pugliese la seconda, decidono di rimanere in Basilicata dopo aver frequentato il Comic Lab a Potenza. La giovane compagnia lucana ha da subito inteso valorizzare anche la funzione educativa del teatro: oltre ai numerosi laboratori realizzati nelle scuole e associazioni regionali nell’ambito dei progetti DireFareFabbricareTeatro e EcoLabShow, Gommalacca ha ideato e messo in scena due produzioni di teatro ragazzi - Il più bello spettacolo del mondo e TricTrac, spettacolo ecologico per bambini toccando temi importanti come l’ecologia, il disagio giovanile e la storia. Di fiaba in fiaba è una rassegna di teatro rivolta ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari, un’iniziativa che si affianca alla già intensa attività di promozione teatrale del circuito Cose di Teatro e Musica, pensata per i ragazzi ma aperta a tutti gli adulti. cultura@luedi.it
Con il cabaret musicale della compagnia amatoriale cala il sipario sul “Le valli del teatro” A Potenza Mostra alla Pinacoteca
Di Lorenzo in 31 pannelli
“Lu cafon” da ridere del Gruppo 8 di FRANCESCO ALTAVISTA SASSO DI CASTALDA - Con un racconto ironico e satirico anche quest'anno si chiude la rassegna “Le valli del Teatro” al “Mariele Ventre” di Sasso di Castalda. A chiudere il Gruppo 8, compagnia amatoriale tra le prime nate nella terra di Basilicata : era infatti il 1976 l'anno della nascita di questo gruppo di appassionati di teatro nel suggestivo paesaggio di Rionero. Presentano uno spettacolo che già dal nome non nasconde nulla in inutili sotterfugi criptici, “ Lu cafon' r' la Basilicata” che qualche mese fa è stato rappresentato dalla compagnia del Vulture a Toronto in Canada. Questa non è la prima esperienza internazionale per il Gruppo 8, infatti hanno rappresentato la Basilicata all'Italian Art Festival di Sidney ma anche in tour in Svizzera e in altre città d'Europa tra cui: Budapest, Colonia, Monaco, Montecarlo ; anche nell'oltre oceano Chicago, nel sud America a Lima. Sin dalla nascita il Gruppo 8 ha fatto ricerca e riadattamento testi , partendo dagli albori nel 1976 con
“Le donne in Parlamento” di Aristofane ma anche confrontandosi con i testi di Gogol e Cechov. Impegnati da sempre in laboratori teatrali con le scuole; dal 2002 al 2004 un laboratorio con i detenuti della casa circondariale di Melfi con copioni di Gogol e Pirandello. Nella rassegna lucana portano in scena uno spettacolo scritto dalla compagnia che il regista Lillino Covella definisce “cabaret musicale”. Alla fine è risultato un divertente cabaret in vernacolo rionerese con qualche intramezzo musicale. A condurre il gioco proprio Covella, in un monologo divertente e satirico per tutta la durata dello spettacolo (circa uno ora e mezza). Lillino Covella è dotato di un'indubbia bravura e la somiglianza con Dustin Hoffman non fa che accrescere la simpatia e l'attenzione nei suoi confronti da parte del pubblico. Belli e divertenti anche i piccoli sketch teatrali per opera Silvio Carrieri e Giusy Mosca. Troppo isolata e palesemente improvvisata la parte musicale eseguita da una vera e propria band: Carmela
Caldararo, Francesco Mastrorazio, Rino Cammarota, Alessandro Cracas, Raffaele Buongermino, Pierangelo Lapadula e Cico Sacco. Un testo particolare, visto che è stata fatta una ricerca sulla storia lucana avendo poco dalla tradizione scritta. Due le sole pecche del copione recitato da Covella: è risultato antipatico il fatto che leggesse alcune delle storie sul palco, sarebbe stato più divertente se le avesse recitate; altrettanto fastidioso e triste alcuni passaggi diretti alla banalizzazione (ormai una prassi quando si parla di storie lucane) del cafone lucano e della povertà come se fosse un punizione divina per un esemplare stupido, sfruttato e abituato alla testa bassa di una razza che evidentemente piace tanto ai cantastorie; la cosa più triste è che questa banalizzazione è sintomo di una mancata emancipazione sociale. Significativo il finale con un testo in vernacolo con musica blues. Quest'ultimo una forma di musica folk- tradizionale che altri hanno saputo portare a dignità mondiale. cultura@luedi.it
POTENZA - In occasione della settimana della Cultura il Museo Archeologico della Provincia di Potenza inaugura, domani, la mostra documentaria "Giuseppe De Lorenzo: il geologo, il ricercatore, l'intellettuale". Lamostra, natada un'ideadel comunedi Lagonegro,città che ha dato i natali all'illustre geologo scomparso nel 1957, e finanziata dalla Provincia di Potenza, si compone di trentuno pannelli illustrativi (che comprendono anche cartoline, giornali e volumi su e di De Lorenzo relativi ai suoi studi geologici, paleontologici, filosofici, religiosi e letterali), un busto in bronzo e tanto altro a cura dal centro operativo misto di Maratea della Soprintendenza, con la collaborazione dell'Università di Napoli, di Potenza e del Club Alpino di Lagonegro. «L' Amministrazione provinciale di Potenza - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Francesco Pietrantuono - è orientata a recuperare e valorizzare il grande patrimonio culturale eartistico che contraddistinguele diversearee di questa regione. In tale ottica, patrocinando e finanziando la mostra documentaria, si è voluto contribuire, assieme agli altri enti e al mondo accademico, a promuovere l'eredità del De Lorenzo, il cui nome è legato indissolubilmente al mondo della scienza, della geologia, del pensiero filosofico, della politica e della religione». «E' importante - ha concluso - iniziare un'attenta opera di custodia della memoria degli uomini illustri di questa terra, perché la memoria del passato serve a costruire più consapevolmente il futuro ed è un possente strumento per rispondere alle sollecitazioni del presente». «Quando la scienza, l'arte, la letteratura e la filosofia sono semplici manifestazioni della personalità e sono ad un livello tale da raggiungere gloriosi obiettivi, rendono il nome di un uomo - ha affermato l'assessore al Bilancio dell'Ente Vito Di Lascio- vivo per centinaia d'anni. E' il caso di Giuseppe De Lorenzo. Quel giovane professore, non ancora venticinquenne, trovò mirabilmente il modo di dare lustro allagonegrese eallaBasilicata tutta.Tantele sueesperienze, da farlo ricordare come mente poliedrica, che contribuiranno a forgiarne la figura di grande uomo e studioso. L'elenco delle pubblicazioni in varie lingue, su argomenti scientifici, letterari, filosofici, religiosi documenta l'immenso amore di De Lorenzo per l'approfondimento e per la ricerca e la sua prodigiosa operosità in tanti campi diversi». Prima dell'inaugurazione è previsto un convegno, con inizio alle ore 16.30, al quale parteciperanno nomi autorevoli del mondo accademico e della ricerca. Saranno presenti, oltre a Di Lascio e Pietrantuono, il presidente della Provincia Piero Lacorazza, che concluderà i lavori, l'assessore provinciale all'Istruzione Rosaria Vicino, la dirigente del settore Cultura dell'Ente Maria Cristina Caricati e il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri. cultura@luedi.it
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60 Cultura e Spettacoli
Il cantautore: «Torno con piacere a Matera. Sarà un evento- concerto multiculturale» di MARIA ANNA FLUMERO “CAROVANE”a Matera. Domani, finalmente, dopo una lunga attesa giunge nei Sassi Sergio Cammariere, nell’unica data per il sud Italia. Cammariere torna in concerto nei teatri italiani con nuove sonorità e le atmosfere del suo ultimo lavoro, “Carovane”, pubblicato lo scorso ottobre da Emi Music. Appuntamento straordinario che chiude la stagione concertistica 2009/2010, organizzata da Matera in Musica, Orchestra Ico della Magna Grecia (che accompagnerà l'artista) e Festival Duni. In esclusiva per i lettori de “il Quotidiano della Basilicata” l'abbiamo intervistato. Prima volta in Basilicata? «Sono stato a Matera nel 2003 per un concerto ma quel giorno non stavo bene, dopo mi fermai un mese, avevo alle spalle 40 concerti, quello fu l'anno dell'esplosione». Cosa ci anticipa del concerto materano? «Sarà un concertoevento unico, che noi abbiamo proposto solo in luoghi importanti come il “Lingotto”di Torino. Sul palco ci saranno oltre 30 persone. Sarà un concerto multiculturale, con una componente orientale e una meridionale, come me». L'artista ci ha confessato: «al Sud è difficile riuscire ad organizzare concerti, questo mi dispiace perché io sono calabrese». Cammariere ha proseguito: «con l'Orchestra della Magna Grecia abbiamo già stretto una consolidata amicizia. Saranno due ore indimenticabili». Chi è stato il suo artista di riferimento? «Io penso che ognuno di noi ha le sue qualità e doti. Io sono un talento pianistico che negli anni è diventato chansonnier, ma più etnico. Rientro nella scuola genovese. Negli anni sono diventato amico di Bruno Lanzi e con lui di Endrigo e Bindi. Loro tre mi hanno “coccolato” negli anni in cui ero anonimo. Per la canzone d'autore c'è un filo sottile che mi lega a De Andrè, il suo chitarrista ora suona con noi e lo stesso il regista. Per i riferimenti pianistici mi rifaccio alla musica che ho ascoltato, come Michelangeli, Pollini e Wilson. La musica che faccio ha la sua singolarità».
“Le carovane” di Cammariere
Come ha scoperto l'amore per la musica? «Tutto è nato in coincidenza di un incidente, intorno ai 6 anni. Sono un autodidatta che ha studiato. La mia vita è sempre stata sul palcoscenico e nello stesso tempo avevo una mia indipendenza, suonavo il pianoforte negli alberghi. Ho avuto una gavetta lunga fino all'età di 37 anni, poi è arrivato il successo». A quale delle sue canzoni è particolarmente legato? «Sono legato a tante ma in modo particolare a “Dalla pace del mare lontano”. Immancabile in ogni concerto. Un pezzo melodico ed ispirato al Mediterraneo, ispirata ad una poesia di Michael Schatzer, “Figli lontani”». Cammariere come si descrive in tre parole? Dopo alcuni secondi di silenzio, assordanti in questa lunga e piacevole intervista telefonica, risponde: «è difficile autodescriversi. Lo faròcon alcuni sostantivi che re-
Nelle immagini il cantautore Sergio Cammariere ultimo ospite della stagione del Festival Duni
centemente mi hanno rivolto in un concerto a Roma, ovvero: passione, sentimento ed armonia». Progetti futuri?
Dopo una risata ci ha raccontato: «Tanti e troppi. Quando è uscito “Carovane” ho seguito l'uscita all' estero e ho realizzato il mio primo
video clip per “Senti”. Poi, avendo una passione per il cinema ho realizzato dei cortometraggi. E per fine maggio - giungo ci saranno delle
pubblicazioni e rimasterizzazioni di film muti di Chaplin risalenti al 1915 con musiche mie e di Fabrizio Basso. Poi spettacoli per teatro, cinema e tv». Tutti coloro che acquisteranno l'album su I-Tunes avranno in regalo come bonus track “L'impotenza” di Giorgio Gaber (dall'album "Far finta di essere sani" 1973) in un'interpretazione inedita di Sergio Cammariere che ha incantato anche il pubblico della scorsa edizione del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber. Dunque si preannuncia una serata di grande musica che saprà sorprendere e coinvolgere tutti coloro che interverranno per applaudire il grande cantautore. Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: Teatro Duni, via Roma, 10 - telefono 0835/331812 (17,30 - 21,30) e Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie, 69 - telefono 0835/333411.
L’ANNIVERSARIO
Maria Grazia duetta con i Ricchi e Poveri
MATERA - “E' un emozione, che cresce piano piano, stringimi forte e stammi più vicino, se ci sto bene sarà perché ti amo”. Sabato scorso la piccola materana, Maria Grazia Zingariello si è esibita in diretta su Rai 1 con lo storico gruppo dei Ricchi e Poveri con il brano “Sarà perché ti amo”. La baby cantante di 10 anni è l’unica lucana in gara nella terza edizione di “Ti lascio una canzone”, inonda ognisabato sera,condotta da Antonella Clerici. Nella puntata della vigilia di Pasqua ha cantato “Banane e lampone” con Gianni Morandi. La piccola Maria Grazia fa parte del gruppo “I Fantastici Quattro” e nella prima puntata della trasmissione ha cantato la canzone “La prima cosa bella”, aggiudicandosi la vittoria della puntata e l'accesso alla finale del programma. Maria Grazia apre anche la trasmissione, essendo la prima piccola cantante che, in coppia con un altro bambino, esegue l'inizio della sigla. Fino al 15 maggio, ogni sabato sera, Maria Grazia parteciperà alla trasmissione, che è uno dei talent show più seguiti della televisione. Abbiamo chiacchierato
con la talentuosa materana che ci ha raccontato: «dietro le quinte non ho potuto parlare con i Ricchi e Poveri, ma venerdì durante le prove sì. Sono tutti e tre molto bravi. Ci hanno ricambiato il complimento». Della conduttrice, invece, ci ha raccontato: «lei ci segue, si siede e ascolta tutte le nostre prove e ci fa complimenti, a tutti, in generale». I Ricchi e Poveri sono un gruppo musicale italiano, nato artisticamente nel 68, a Genova. Con più di 20 milioni di dischi venduti negli anni Settanta e Ottanta hanno trasformato alcuni loro singoli in vere e proprie hit. Membri originari sono stati Franco Gatti, Angela Brambati, Angelo Sotgiu e MarinaOcchiena(chenon èpiu'unacomponente). Il programma - che in questa edizione è in diretta dall'Auditorium Rai di Napoli e non, come per le precedenti edizioni, dal Teatro Ariston di Sanremo - vede come protagonisti bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni, in totale 35 giovanissimi interpreti che vengono da varie scuole di canto. Per sostenere e seguire Maria Grazia ci si può iscrivere alla pagina su Facebook. m.a.flum
La baby cantante di Matera ancora protagonista a “Ti lascio una canzone”
Maria Grazia Zingariello insieme ai Ricchi e Poveri
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Cultura e Spettacoli 61
Martedì 13 aprile 2010
Martedì 13 aprile 2010
Su Rai Tre “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi”, un film d’animazione dedicato ai due giudici
Se Falcone e Borsellino diventano eroi da cartoon di TITTI SANTAMATO CANNES – Due bambini che nella Palermo degli anni Cinquanta lottano contro un mago malvagio che trasforma gli uomini in pezzi di legno per poterli manovrare come un 'puparo’: è questa la metafora usata in 'Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi’, un film di animazione dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani impegnati nella lotta alla mafia e barbaramente uccisi in due attentati nel 1992. Una storia di fantasia che ha l’obiettivo di insegnare e ricordare ai bambini i valori di dignità e coraggio che i due magistrati hanno testimoniato nella loro vita. Il cartone animato di 26 minuti, che andrà in onda su Raitre prima dell’estate, è stato presentato ieri mattina al Miptv di Cannes, la principale fiera mondiale dei prodotti audiovideo. E' coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte (con lo studio di animazione Musicartoon di Roma) in collaborazione con la Regione Siciliana, ed
La locandina del cartoon
In uscita il nuovo album di inediti, “Inaspettata”
di ELISABETTA MALVAGNA ROMA – Cita Vasco Rossi, e coinvolge una star internazionale e una band hip hop. Dopoaver scrittotre braniper Loredana Errore, giovane talento di Amici che sta scalando le classifiche, Biagio Antonacci nel suo nuovo album di inediti, 'Inaspettata’, continua a collaborare con i giovani talenti e mostra di non aver paura di rinnovarsi, trovare nuove ispirazioni e fare il pieno di energia. E così nel brano che dà il titolo al suo nuovo lavoro – 11 tracce tra rock e ballate da grande tradizione italiana – duetta con la 25enne popstar inglese lanciata da X Factor Uk, Leona Lewis. Un duetto raffinato e potente che uscirà con l’album, da domani nei negozi. «Leona Lewis – spiega Antonacci – è stata per me una grandissima e inaspettata sorpresa. È stato emozionante sentire un mio brano interpretato in una lingua diversa dall’italiano, perch‚ ha rafforzato la convinzione che la musica non ha confini. Leona con il suo incredibile talento mi ha accompagnato in questo brano caricandomi con la sua non comune energia». Di Loredana, il cui cd ' Ragazza occhi cielò è balzato in terza posizione nella hit parade, dice: «Appena l’ho vista ho capito che in lei c'è un’irrequietezza che mi era familiare». E non è escluso un coinvolgimento del cantautore nella produzione del suo prossimo album, compatibilmente con gli impegni per la promozione di Inaspettata. Ma le sorprese non finiscono qui: il cantautore milanese ha voluto invitare anche una giovane band hip hop, i Club Dogo, conosciuti tramite il figlio quattordicenne, Paolo: «Sono un padre –spiega –che ascolta la musica dei figli e stando attento alle nuove direzioni musicali mi sono fatto coinvolgere da mio figlio che mi ha trascinato al concerto dei Club Dogo che conoscevo poco. Grazie a questa esperienza, mi sono fatto trasportare dalla carica di questo giovane
è distribuito nel mondo da Rai Trade. «L'idea ci è venuta dopo aver letto di una inchiesta condotta tra i bambini delle scuole che non sapevano chi erano Falcone e Borsellino», dice Alessandra Viola che ha firmato la sceneggiatura insieme a Rosalba Vitellaro (che ha anche diretto il cartone animato) e Valentina Mazzola, mentre la direzione artistica è di Enrico Paolantonio. «Abbiamo cercato una metafora che facesse capire come lottando contro la mafia si vince sempre. Le famiglie Falcone e Borsellino sono state coinvolte nella fase di realizzazione del progetto». Tra i doppiatori del cartone animato ci sono Leo Gullotta e Donatella Finocchiaro, mentre Giovanni e Paolo sono doppiati rispettivamente da Barbara Pittotti e Mattia Nissolino. «Il mago che trasforma Palermo fa capire che cedere al male non è un fattore di potenza, ma una perdita di autonomia. Speriamo che lo special tv venga usato assiduamente nelle scuole», ha sottolineato Luca Milano di Rai Fiction.
Antonacci tra Vasco la Lewis e l’hip hop
Irene Grandi «Amo il sesso senza amore»
"MI è sempre piaciuto il sesso, anche senza coinvolgimenti. Non ho pudori, ipocrisie né freni" confessa Irene Grandi a Domenica 5. "A causa di questa mia forte passionalità spesso soffro, ma questa sofferenza è anche una grande fonte di ispirazione per la mia carriera artistica. Adesso sono single, ma sono molto serena". Irene conclude l'intervista parlando del proprio matrimonio.
Laetitia Casta «Con Accorsi la vita è più erotica»
CINEMA
Mr Fox, volpe comunista di Wes Anderson di FRANCESCO GALLO
Biagio Antonacci
gruppo e così è nata questa interessante collaborazione». In Inaspettata – anticipato dal singolo Se fosse per sempre, in radio dal 19 marzo – Antonacciha perla primavolta coinvolto tre diversi arrangiatori: Celso Valli, Michele Canova e Guido Style. Il cd – la cui produzione esecutiva è stata curata da Graziano Antonacci, manager e fratello di Biagio – si apre con Vivi l’avventura, dove c'è una citazione di 'Stupendo» di Vasco Rossi (“E’ la vita ed è ora che cresci»). E' uno dei brani ai quali ha collaborato Style, oltre a 'Lei, Lui e Leì, 'Resterà di tè e 'Ubbidiro». Ed è proprio in
quest’ultimo pezzo – un inno all’amore come unica regola di vita- chesi respiranocontaminazioni inconsuete e decisamente hip hop, grazie ai Club Dogo, che accompagnano Antonacci in un alternarsi di chitarre acustiche, elettriche, sinth e cori. Ma, oltre all’amore, Antonacci propone anche 'Migrazionè, un inno alla natura, e 'Questa donnà che, come 'Lei, Lui e Lèi, Š nato come pezzo 'cinematograficò. Dopo il successo di Il cielo è una porta sola, brano che accompagna le immagini del film Ex, a Biagio non dispiacerebbe impegnarsi nuovamente per il grande schermo.
ROMA –Per capire come mai un lupo selvatico tutto nero e Mr.Fox, volpe dandy e acculturata con l’hobby del furto, trovino come unico punto di contatto scambiarsi un saluto con il pugno chiuso bisogna vedere per intero (e ne vale la pena) l’ultimo film di Wes Anderson 'Fantastic Mr.Fox' nelle sale da venerdì in 100 copie distribuite dalla Fox. Un film comunista? «C'è chi lo pensa» dice con ironia e la solita timidezza il regista di 'Un treno per il Darjeeling' oggi a Roma, aggiungendo poi:“almeno sicuramente è quello che pensano gli animali». Primo film d’animazione (girato in stop motion) del regista visionario nato a Houston nel 1969 e tratto dal bestseller per l'infanzia di Roald Dahl (autore tra l’altro de La fabbrica di cioccolato), 'Fantastic Mr. Fox' mette così in scena una volpe elegante, raffinata e annoiata quanto basta con tanto di moglie, Signora Fox, e figlio, Ash. Un erede che però si sente del tutto inadeguato
Una scena del film
ad emulare cotanto padre. E, infine, ospite dell’ultima ora della famiglia, il giovane nipote Kristofferson che invece, al contrario di Ash, è bravo a fare tutto compreso karate e yoga. In questa singolare casa la vita bucolica e tranquilla di Mr.Fox sembra però giunta alla fine. Ex ladro di galline,Mr.Fox sente di nuovo l’istinto selvatico agitarsi inlui e cosìdecide di attaccare gli apparentemente inespugnabili fortini di tre cattivissimi capitalisti della produzione alimentare.
«STEFANO (Accorsi, ndr) è la persona con cui ho deciso di condividere tutto. Da quando l’ho incontrato penso che la vita, in due, sia molto più erotica», dichiara Laetitia Casta a Grazia, il settimanale diretto da Vera Montanari in edicola oggi. La modella e attrice francese afferma di vivere un momento di serenità: «Oggi sono sicura del mio universo interiore, non mi interessa più dimostrare qualcosa a qualcuno».
Sara Ventura sposa l’autista della sorella
IN TV
Belen verso la serie tv “Montalbano” ROMA – Iniziano questa settimana le riprese di quattro nuovi episodi di «Montalbano» con Luca Zingaretti. E con questi, la serie arriva a quota 22. Ma la novità più gustosa, come rivela il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni in edicola martedì 13 aprile, è che al fianco dello schivo commissario ci sarà Belen Rodriguez. Le trattative sono ancora in corso, ma pare proprio che la Rodriguez interpreterà la parte di una bella spagnola. Altre guest star sarebbero Isa-
bella Ragonese, lanciata da Paolo Virzì in «Tutta la vita davanti», e Ana Caterina Morariu, di recente vista anche in «Intelligence» al fianco di Raoul Bova. E Luca Zingaretti? Anche se l’attore romano ha più volte «minacciato» di abbandonare il suo famoso personaggio, alla fine lo riprende sempre e sempre volentieri, tanto che dice: «Non posso più farne a meno. Ma credo che, senza peccare di superbia, anche il commissario non può più fare a meno di me». I quat-
tro nuovi episodi sono tratti da altrettanti romanzi di Camilleri e sono: «L'età del dubbio», «La danza del gabbiano», «Il campo del vasaio» e «La caccia al tesoro». Si inizia a girare in Sicilia, ma poi il set si sposterà a Roma. Il costo di ogni episodio si aggira intorno ai tre milioni di euro. Nelle ultime settimane le repliche di Montalbano su RaiUno hanno permesso alla rete di battere tutti i concorrenti, compreso il reality «L'isola dei famosi.
PIÙ che una famiglia, una S.p.A. Nel senso che Simona Ventura sistema tutti, lavorativamente e professionalmente parlando. Dopo aver dato una manina alla sorellina a entrare nel mondo della tv, anche se poi lei ha scelto la radio, è stata artefice della sua felicità sentimentale. Il compagno di Sara, nonché futuro marito, è infatti autista di Simo e responsabile della "logistica" della famiglia. Belen
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62 Spettacoli e televisione
20.30
SPORT
PRIMA SERATA
Alberto Gilardino
11.00
SHOW
21.10
RUBRICA
20.30
SHOW Striscia la notizia
21.10
FILM Debito di sangue
21.10
FILM Hulk
21.10
SHOW
Adriana Volpe
Giovanni Floris
Luca Barbareschi
06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiZibaldone... cose a caso 06.20 -RubricaAgenzia ripara torti 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.00 -RubricaStorie di salute 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -NewsTG 2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.50 -Reality ShowL'isola e poi... 20.00 -GiocoIl lotto alle otto
07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.25 -RubricaFigu 09.30 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTG3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -TelefilmJulia 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaLa TV dei ragazzi 15.20 -RubricaLazy Town 15.40 -RubricaMelevisione 16.00 -TelegiornaleTG3 GT ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -News Traffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Show Pomeriggio cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.05 -ShowPomeriggio cinque 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.05 -TelefilmMagnum P.I. 07.55 -TelefilmCharlie's angels 08.50 -TelefilmNash bridges 10.15 -Telefilm Carabinieri 11.30 -Telegiornale Tg4 12.00 - Telefilm Distretto di polizia 12.55 -Telefilm Detective in corsia 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 16.20 - Film Jonathan degli orsi con Floyd "Red Crow" Westerman, Franco Nero, John Saxon regia di Enzo G. Castellari (Italia) 1994 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
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Televisioni 63
Martedì 13 aprile 2010
IL PREMIER
RIONERO E MONTICCHIO
BASILICATA COAST TO COAST
Fini e il modello italiano Le riforme si possono fare anche a maggioranza
Educazione all’ambiente e alla sicurezza:la Coca cola non imbottiglia per un giorno
Papaleo bene al botteghino Nel week end il film incassa subito oltre 500mila euro
alle pagine 16 e 17
a pagina 20
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Anno 9. n.101 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Martedì 13 aprile 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Inizia e subito si rinvia al 17 maggio il processo a Postiglione Intanto s’inizia a muovere qualcosa a livello societario a pagina 24
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Calciopoli potentina