Brevi dal mondo
Varsavia, giunta la salma di Maria
Mercoledì 14 aprile 2010
Requisito di fatto dal governatore di Helmand. Per i tre italiani torna la preoccupazione
Emergency lascia l’ospedale di Lashkar-Gah pagnati dal logista italiano dell’ospedale di Emergency di Kabul, si sono sistemati nella guest house che la ong possiede in Shahr-e-Now Road, senza contatti però con la stampa, visto che non sono ancora rientrati in possesso dei passaporti. Al riguardo, fonti diplomatiche hanno spiegato che quei documenti sono rimasti nella cassaforte dell’ospedale di Helmand e che ora l’ambasciata di Kabul ne predisporrà di nuovi per permettere loro di lasciare l’Afghanistan. Diversa, più complessa e preoccupante è apparsa invece con il passare delle ore la situazione dei tre fermati – il chirurgo Marco Garatti, l’infermiere Matteo dell’Aira e il tecnico Matteo Pagani – di cui non si hanno notizie
certe dal momento del blitz nell’Ospedale di Lashkar-Gah. In mancanza di dichiarazioni ufficiali, si è fatta strada l'ipotesi che in gran segreto i tre siano stati trasferiti a Kabul per essere messi a disposizione di un tribunale speciale per i reati di terrorismo, che non esiste nel capoluogo di Helmand. Una possibilità che Gino Strada ha ritenuto plausibile, sostenendo che le autorità afghane si sono mosse nei confronti dei tre «in flagrante violazione dei trattati internazionali». A sostegno di questa tesi Emergency terrà una manifestazione il 17 aprile, mentre la campagna 'Io sto con Emergency' hatoccato le200.000 adesioni. Un’altra fonte si è spinta anche a suggerire che Garatti e gli altri siano dete-
VARSAVIA – Una folla commossa si è radunata davanti al palazzo presidenziale di Varsavia per accogliere la salma della first lady polacca, Maria Kaczynska, moglie del presidente Lech Kaczynski morto nell’incidente aereo in Russia insieme ad altre 94 persone. I funerali del leader polacco si svolgeranno domenica prossima e vi parteciperanno il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e quello russo Dmitri Medvedev.
KABUL – L'ospedale di Lashkar-Gah, teatro sabato di una operazione dei servizi di intelligence afghana che ha coinvolto numerosi cooperanti italiani, non è più una struttura di Emergency.Lo hadi fattodisposto ilgovernatore di Helmand mandando la polizia a presidiarla e lo ha confermato ieri anche Gino Strada che, visto quanto è successo, non la riconosce più come sua. La giornata si era aperta comunque con una buona notizia: il rientro a Kabul di quattrodonne italiane e diun fisioterapista indiano che, dopo l’intervento degli uomini della Direzione per la sicurezza nazionale (Nsd) afghana, erano stati posti in una sorta di arresti domiciliari. I cinque, accom-
Bakiyev pronto a dimettersi
In Germania atti di vandalismo con scritte oscene alla casa natale del Papa
BISHKEK – Il presidente deposto del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiyev, ha detto di essere disposto a dimettersi se il governo di transizione garantirà l'incolumità sua e dei suoi familiari. «Mi ritirerò se sarà garantita la sicurezza mia e dei miei familiari», ha affermato in una conferenza stampa nel villaggio natale di Teyit, nel sud, dove ha trovato riparo dopo la rivolta della settimana scorsa.
Euromed, lite sull’acqua BARCELLONA – La Conferenza Euromed per una strategia comune per l’acqua nel Mediterraneo è fallita per un disaccordo tra Israele e paesi arabi su un riferimento scritto ai Territori palestinesi.
Marco Garatti
nuti «da due giorni» a Policharki, carcere della capitale recentemente riammodernato, ma con un triste passato di interrogatori realizzati con metodi non dissimili di quelli di Guantanamo o Abu Ghraib. Maurizio Salvi
Pedofilia, ora tocca a Sodano Dagli Usa attacco all’ex segretario di Stato. E Bertone fa indignare i gay NEW YORK – Il filo rosso dei legami tra padre Marcial Maciel e il cardinale ex segretario di Stato Vaticano Angelo Sodanofinisce sotto iriflettori negli Usa: la rivista cattolica indipendente National Catholic Reporter (Ncr) torna a scavare sul controverso fondatore dei Legionari di Cristo, morto nel 2008 dopo essersi reso colpevole di decine di abusi sessuali su minori e di una doppia vita fatta di donne e figli illegittimi. «Il fulcro del piano di Maciel per assicurare la sua 'legacy' a Roma era l’università della Legione, Regina Apostolorum. Il cardinal Sodano, segretario di Stato Vaticano dal 1990 al 2006, fu una figura chiave nella cre-
scita dell’università a Roma», ha scritto la rivista cattolica nella seconda puntata di una inchiesta dedicata ai legami tra Maciel e il Vaticano. «I sospetti del National Catholic Reporter dovrebbero essere supportati da prove», ha commentato con l’Ansa il vescovo di Alessandria monsignor Giuseppe Versaldi,uno deicinque 'visitatori'incaricati da papa Benedetto XVI di indagare sull'ordine di Maciel che a giorni potrebbe essere 'commissariato'. Intanto negli Stati Uniti l’inchiesta del Ncr ha provocato il consueto scossone: «C'è un cardinale la cui testa dovrebbe rotolare: Sodano. Le dimissioni sarebbero il miglior modo per ripudiare la sordida maniera con cui padre
Maciel fu protetto per tanti anni a Roma», silegge su America, larivista dei gesuiti Usa. L’inchiesta del National Catholic Reporter è firmata da Jason Berry. In due riprese, il giornalista ha portato alla ribalta la rete di contatti dell’impero di Maciel facendo i nomi, oltre che di Sodano, del cardinale Eduardo Martinez Somalo, già prefetto della Congregazione per gli Istituti della Vita Consacrata e di monsignor Stanislaw Dziwisz, ilsegretario polacco diPapa Giovanni Paolo II, divenuto ora cardinale di Cracovia. Intanto il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, dal Cile ha suscitato le ire degli omosessuali, ne-
gando che sia il celibato a favorire la pedofilia, ma piuttosto l’orientamento omosessuale. Una tesi attribuita dal porporato a «molti studiosi» e respinta invece anchein ambienti politicie perfino teologici. Infine l'indignazione dei tedeschi nei confronti della Chiesa cattolica per lo scandalo degli abusi su minori raggiunge nuovi livelli e sfocia nel vandalismo. Obiettivo: la stessa casa natale di papa Benedetto XVI,in Baviera, che la notte di lunedì è stata presa d’assalto conbombolette spraye imbrattatacon scritte oscene a sfondo sessuale «così offensive da non poter essere riportate». Alessandra Baldini
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2 In Italia e nel Mondo
Venezuela, trovati morti gli italiani dispersi sulle Ande
I ladri hanno agito a colpo sicuro nel weekend. Ma ci sono stranezze
Milano, furto da un milione di euro di orologi (Franck Muller e altre marche prestigiose) e altrettanti gioielli, tutti non assicurati. Particolare inconsueto nel mondo dei preziosi. Tra l’altro, un mese fa circa, era andato a monte un tentativo di truffa (in gergo si chiamano ripdeal) ai danni di una delle due società derubate, la Geneve master watch distribution srl, quella, appunto, del vecchio titolare, che commercializza orologi di alto livello e che con il figlio, che invece si occupa di gioielli, ha l’attività in comune nella nuova sede, in una delle strade più prestigiose del centro cittadino. In queste tipologie di truffe, di solito, viene proposto un affare molto vantaggioso che nasconde però qualche bi-
MILANO–Hanno agito a colpo sicuro i ladri che, durante il fine settimana, a Milano, hanno svaligiato una società che commercializza preziosi, portando via un bottino ingente, del valore di circa un milione di euro. Un furto eclatante che avrebbe, però, dei contorni anomali. Solo perchè bene informati, infatti, i banditi potevano sapere che l’azienda aveva appena traslocato da piazza Fontana a corso Venezia, che stava ultimando i lavori di ristrutturazione e che quindi i locali non avevano allarmi nè impianti video a circuito chiuso. Oltre alla presenza dei valori, ovviamente, che non si trovavano sempre in cassaforte. Si tratterebbe di un centinaio
done: in questo caso, sempre secondo indiscrezioni, si sarebbe trattato di scambiare uno stock di orologi con banconote, contanti che si erano rivelati dei facsimile. E i titolari se ne erano accorti in tempo. Ufficialmente i carabinieri, che conducono le indagini, stanno compiendo accertamenti a tutto campo, e non confermano il particolare, strigendosi nel più rigoroso riserbo. Ma qualcuno che conosce bene la società sospetta naturalmente che proprio quei personaggi potrebbero, fallito il raggiro, aver organizzato il furto. Di certo, comunque, al momento, c'è solo la dinamica. Il furto è stato scoperto nella tarda mattinata di ieri perchè l'attività
Lo stabile della gioielleria
al lunedì mattino era chiusa. Quando i dirigenti dell’ufficio sono arrivati hanno trovato la porta blindata forzata e, subito dopo, il foro nella grossa cassaforte (alta circa un metro e mezzo) prodotto, con tutta probabilità, da una fiamma ossidrica. Fabrizio Cassinelli
CARACAS–In fondo a un burrone, nel cuore delle Ande del Venezuela: un luogo di montagna bellissimo, ma che è statofatale perSimoneMontesso e Massimo Barbiero, i due italiani della comunità Giovanni XXII di Rimini, dispersi da una settimana, i cui corpi senza vita sono stati trovati ieri. «Sono caduti in un burrone in fondo ad una ventina di metri», ha detto all’Ansa Noel Marquez, responsabile della protezione civile di Merida, precisando che Montesso (23 anni di Bolzano) e di Barbiero (37, di Padova) sono stati identificati grazie agli indumenti.
Il summit nucleare a Washington
Obama: «Il mondo agisca contro l’incubo Al Qaida» teggere il materiale nucleare nei nostri rispettivi paesi e per prevenire il traffico illegale e il contrabbando di tali materiali». Gli Stati Uniti hanno cercato di dare il buon esempio firmando oggi a Washington un accordo con la Russia per la eliminazione reciproca di 34 tonnellate di plutonio, una eccedenza per entrambi i paesi, bruciando il materiale nei reattori. Obama ha incassato il primo successo del vertice con l'annuncio dell’Ucraina di rinuncia entro il 2012 alle sue scorte di uranio altamente arricchito (con l’aiuto tecnico e finanziario degli Stati Uniti). L’annuncio dell’Ucraina è stato seguito da quello di altri paesi, in particolare il Messico, con misure che mirano a rafforzare i controlli sui materiali nucleari. Il summit nucleare di Washington è il più grande consesso internazionale mai organizzato da un presidente americano dal 1945 ad oggi. Il presidente Oba-
WASHINGTON – Il presidente Barack Obama ha esortato ieri il mondo ad agire rapidamente «con azioni concrete» contro il terrorismo nucleare ammonendo che sarebbe una «catastrofe planetaria» se il materiale nucleare cadesse nelle mani di organizzazioni come Al Qaida. Il presidente Usa ha definito il terrorismo nucleare «una delle minacce più grandi alla sicurezza globale». Le 47 delegazioni convenute a Washington per il summit sulla sicurezza nucleare tenacemente voluto dall’inquilino della Casa Bianca hanno dato il loro sostegno al piano del presidente Usa per porre 'sotto chiave' nel giro dei prossimi quattro anni i quantitativi di uranio altamente arricchito e di plutonio disseminati per il pianeta in modo da garantire che tale materiale non cada nelle mani di paesi ad alto rischio o di gruppi terroristi «che non avrebbero alcuna esitazione ad usarlo». Le misure concordate a Washington prevedono più stretti controlli sui materiali nucleari utilizzabili per creare ordigni atomici e la lotta ai traffici clandestini di tali elementi. Il documento sottolinea comunque che queste misure non dovranno violare il diritto di sviluppare energia nucleare per scopi pacifici, un concetto che lascia la porta aperta ai paesi in via di sviluppo che stanno cercando di sviluppare una energia nucleare 'pulita'. «Paradossalmente nell’era post Guerra Fredda mentre il rischio di una guerra nucleare è diminuito è nel frattempo aumentato il rischio di un attacco nucleare – ha ammonito Obama Anche un quantitativo minimo di plutonio, delle dimensioni di una mela, potrebbe uccidere centinaia di migliaia di persone». Il presidente americano, sottolineando che «è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti», ha esortato i partecipanti al vertice ad adottare «misure specifiche e concrete per pro-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
26 17 2 46 52 27 5 86 24 44 13
82 69 43 42 17 5 30 29 61 1 5
61 66 15 82 49 48 66 60 46 25 60
Palermo, Lombardo: «Un complotto contro di me» PALERMO – «Un’aggressione mediatica congegnata da menti raffinate». Così Raffaele Lombardo, citando le parole di Giovanni Falcone dopo il fallito attentato dell’Addaura, orchestrato secondo il magistrato da «menti raffinatissime», appunto, ha esordito in aula, all’Assemblea regionale. Un intervento, durato oltre un’ora, per replicare alla fuga di notizie sull'inchiesta della Procura di Catania in cui è indagato («ma non ho ricevuto neppure un avviso di garanzia») per concorso in associazione mafiosa. Il governatore non ha fatto – come aveva annunciato alla vigilia – altri nomi se non quelli trapelati prima del suo intervento all’Ars, ma ha attaccato a testa bassa quel «tavolo trasversale ai partiti in cui si è progettato di far cadere il
11 67 58 19 44 1 12 28 87 45 43
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 5 - 8 - 9 - 17 - 24 - 26 - 27 - 44 - 46 48 - 52 - 57 - 71 - 76 - 78 - 82 - 86 - 89 - 90
ilSuperEnalotto
Barack Obama e, alle sue spalle, il presidente russo Dmitri Medvedev
Avrebbe ricevuto minacce di morte dalla mafia ma lui non conferma: «Chiedetelo alle questure»
estrazione del 13 aprile 2010
46 8 71 9 90 57 76 78 89 48 83
ma sta perseguendo una ambiziosa agenda nucleare che ha visto la scorsa settimana l’annuncio della nuova strategia nucleare americana e la firma giovedì a Praga dell’accordo Start 2 con la Russia. Mentre gli Stati Uniti stanno perseguendo all’Onu una nuova serie di sanzioni contro l'Iran, per bloccare il suo controverso programma nucleare, al Palazzo di Vetro andrà in scena anche un importante consesso in maggio per la revisione del Trattato per la non proliferazione nucleare (Tnp). Il presidente Obama, per evitare che il summit di Washington resti un evento isolato, ha annunciato una seconda riunione nel 2012. La scelta della sede, la Corea del Sud, mira a lanciare un evidente messaggio alla Corea del Nord, uno dei paesi considerati più a rischio dagli Usa circa la minaccia della proliferazione del materiale nucleare. Cristiano Del Riccio
Conc. n° 44
Montepremi 3.389.108,85 euro
jolly
33 - 42 - 46 - 55 - 69 - 90
83
punti 6 jackpot 58.796.200,43 punti 4 289,33 16,31 punti 5+1 - punti 3 punti 5 33.891,09 Num. Superstar 45
Governo prima con mezzi politici, mediaticogiudiziari e, qualora non fossero bastati, anche fisicamente». Il governatore evoca un complotto contro di lui e il suo esecutivo da parte di chi vuole fermare «la rivoluzione in atto: la Sicilia – aggiunge – è stata finora governata da ascari, che più o meno consapevolmente sono alleati naturali della mafia». Lombardo parla di «mille sicari» che i suoi nemici «hanno assoldato o assolderanno» e quando più tardi, in un’improvvisata conferenza stampa qualcuno gli chiede se ha ricevuto minacce di morte, la sua risposta è: «Chiedetelo alle questure, io non vado in giro a strombazzare queste cose». Quanto alle preoccupazioni per la sua inco-
lumità, assicura che al primo posto c'è l’onore della Sicilia, poi quello suo e della sua famiglia e, in terza istanza il timore per la vita. Ai 90 deputati dell’Ars e agli uomini del suo governo, presenti al completo, dice di aver presentato una relazione alla procura di Palermo. Nel documento, assicura «ci sono i nomi, i cognomi e i prestanomi, le proprietà, i valori di acquisto e di vendita dei terreni di Paternò (Ct)» dove sarebbe dovuto sorgere, secondo il piano del precedente governo, uno dei quattro termovalorizzatori previsti per la Sicilia, appalti miliardari bloccati, insieme al piano, dal governo Lombardo. La società che avrebbe dovuto fare i lavori, la Altecoen, farebbe capo al capomafia della Sicilia orientale Nitto Santapaola. Francesco Terracina
Smartphone, Microsoft Gli alieni se esistono irrompe con Kin One e Kin Two potrebbero essere puzzolenti MANCAVANO , nell'arena dei gladiatori massimi degli smartphone, i campioni di Microsoft. E così, dopo l'annuncio del nuovo sistema operativo dell'iPhone e l'ottimo successo della piattaforma mobile Google Android, l'azienda di Redmond risponde con due cellulari realizzati pensando al web, fino a ieri dal nome in codice Pink, e che oggi trovano il marchio finale: si chiameranno Kin One e Kin Two. C'è però una sorpresa: non saranno basati sul sistema operativo Windows Mobile 7, presentato allo scorso World Mobile Congress e piuttosto atteso dal mercato come risposta di Microsoft sul fronte degli Os 'tascabili': i due telefoni
avranno invece un Os proprietario e unico, sempre basato su Windows. Una mossa che può confondere sulle intenzioni di Redmond per quanto riguarda il mercato mobile, ma che in realtà individua due prodotti "altri", fuori dal raggio d'azione che sarà di Windows Mobile 7.
UNincontro ravvicinato con gli alieni potrebbe essere tutt'altro che piacevole: è la novità contenuta in una ricerca finanziata dal Massachusetts Institute of Technology. Secondo gli studiosi, la chimica alla base della vita di eventuali organismi extraterrestri conferirebbe loro un odore orribile e renderebbe la loro stessa presenza in un ambiente comune potenzialmente letale per gli esseri umani. L'ipotesi, sviluppata studiando la più grande luna di Saturno, Titano, sarà presentata dall'astrobiologo William Bains martedì 13 aprile in Scozia, a Glasgow, nel convegno britannico di Astronomia. «La vitahabisogno diliquidi»,spiega Bains. «Perciò se su Titano ci
sono forme di vita, queste devono basarsi sul metano liquido e non sull'acqua. Ciò significa che l'intera chimica è radicalmente diversa». L'ipotesi aggiunge nuovo fascino a Titano, che nelle immagini della sonda europea Huygens aveva stupito con il suo paesaggio di monti, fiumi e laghi di metano.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
Il fatto del giorno: Merano, strage sul treno dei pendolari Le ferrovie più sicure al mondo
La misura del pericolo
Il contadino del meleto e il giallo dell'irrigazione
dall’analisi di Luciano Costantini
dall’analisi di Pietro Greco
dall’articolo di Mario Porqueddu
Le nostre ferrovie sono tra le più sicure d’Europa, probabilmente del mondo. Dato acclarato da statistiche riconfermate negli anni. Dunque, un fatto ormai acquisito. Un livello di eccellenza che verosimilmente non possono vantare le ferrovie cosiddette “in concessione” , un italico network di circa 3.700 chilometri. Almeno in termini di tecnologia applicata e alle reti e ai locomotori. Sul versante della sicurezza dal 2002 e fino ai prossimi due o tre anni le Fs hanno investito e continueranno ad investire quasi 6 miliardi di euro; 1’5 milioni da destinare alla messa in sicurezza dell’ambiente [...].
È accaduto dove, forse, l'evento era meno atteso. La frana che ha investito il treno e ha ucciso nove persone è venuta giù in una regione, il Trentino Alto Adige, che per costituzione fisica e qualità della politica ambientale è tra quelle meno esposte al rischio idrogeologico. Ma è avvenuta. E, a quanto pare, per la cattiva gestione di un sistema di irrigazione. Ovvero, per una piccola mancata tutela del territorio che ha avuto un effetto tragico. Il che non può affatto consolarci. Anzi, dovrebbe indurci a una maggiore riflessione. Il Trentino Alto Adige, dicevamo, è per costituzione fisica una delle regioni meno esposte in Italia: solo il 33% dei comuni e l'1,8% del territorio sono classificati a rischio idrogeologico. [...].
Una distesa di meli in filari perfetti. Decine di campi tutti uguali, contesi alla montagna fino a lambire la scarpata. I carabinieri sono al lavoro attorno a un buco nel terreno, con dentro un tubo che conduce l'acqua raccolta a monte e in quel punto ha un diametro di circa tre pollici, meno di 10 centimetri. Dicono che è iniziato tutto qui, nel meleto di Franz Sprenger. Per colpa di quel tubo che perdeva. Ora il campo e anche il sistema di irrigazione sono sotto sequestro, e il signor Sprenger è stato ascoltato dalla polizia. Agli investigatori ha detto quello che ripete nel tinello della sua casa di Lacenigo: «Noi non abbiamo nemmeno iniziato a irrigare. Non è ancora il momento. [...].
La migliore di oggi
La valanga
Quelle nove vite spezzate
dall’articolo di Toni Jop
dall’articolo di Grazia Longo
Perfino in «Paradiso» la terra smotta e uccide. Nove morti, sette feriti gravi e altri 21 in condizioni non allarmanti per una frana che con tempismo micidiale ha interrotto la corsa del trenino più sicuro e affascinante d’Italia, lungo la Valle Venosta, sui binari che corrono da Malles, su a Nord, fino a Merano. Si può affermare che questa volta la tragedia non era annunciata? Forse sì, procediamo con ordine. Alle ore 8.20 di ieri mattina, il treno regionale - amministrato dalla Provincia autonoma di Bolzano - ha lasciato la stazione di Malles. [...].
Gli occhi dalle lunghe ciglia incollati al finestrino. Un’ombra sui pensieri: arrivare il più in fretta possibile all’ospedale di Bolzano per dare il latte al suo bambino, nato prematuro quattro giorni fa. Il viaggio della speranza di Michaela Zoesch, 34 anni, si è trasformato in un viaggio di morte. E pensare che in famiglia erano tutti preoccupati per quel piccolino ricoverato in osservazione in una termo-culla del reparto prematuri. Oggi hanno tormenti ben più gravi, inenarrabili, mentre stanno disperatamente organizzando l’ultimo saluto alla giovane mamma. A sole tre settimane di distan-
I sopravvissuti
za dalla morte di suo padre. La ragazza ogni mattina lasciava il suo paesino, Prato allo Stelvio, con il latte che aveva raccolto dal seno per poter allattare il figlio. Lo teneva in un thermos dentro la borsa. A riconoscerla, con quella borsa appesa al collo, è stato il fratello, volontario della Croce bianca. La studentessa Sul vagone sbagliato per un piccolo ritardo. Beffata dal destino. Non era il treno della morte quello sul quale doveva salire Elisabeth Peer, 22 anni. Iscritta all’ultimo anno della scuola superiore di sanità claudiana di Bolzano (per la laurea breve in infermeria), Elisabeth era solita prendere il convoglio precedente. [...].
dall’articolo di Alessandra Mangiarotti
Il capitano dei carabinieri cerca di allontanare le persone dal guard-rail; adesso la statale 38 è di nuovo agibile, il traffico intenso è quello di sempre. «Per favore andate via, è pericoloso» dice a tutti quelli che si fermano a guardare quel costone dall’altra parte dell’Adige: una discesa di fango viscido; un vagone di treno disteso sui binari, intatto, e un altro in bilico tra gli alberi e il fiume che è invece un ammasso di terra e ferraglia. In questa bella giornata di sole con i boccioli dei meli quasi in fiore; in questo paesaggio da cartolina mantenuto intatto con asburgica fedeltà tutti guardano stupiti questo disastro. Un uomo alto e robusto, il colorito e le mani di chi è abituato a lavorare la terra, si avvicina con cautela al militare; gli parla a voce bassa, in tedesco: gli spiega che sua moglie è rimasta ferita nell’incidente [...].
Ci sono le Ferrovie dello Stato: 16.700 chilometri di binari e 550 milioni di passeggeri l'anno. E ci sono le ferrovie complementari: oltre 3.600 chilometri di reti secondarie e 160 milioni di viaggiatori. La Merano-Malles ne è un simbolo. O meglio, con la sua riapertura datata 2005, l'adozione di sistemi tecnologici all'avanguardia e l'immediato boom di utenti, ne ha rappresentato l'aspetto migliore. Quello legato a una sorta di Rinascimento delle linee secondarie che si accompagna però a un momento di transizione difficile sul fronte della sicurezza: l'adeguamento, a partire dal-
Taglio basso
Io non ci sto e pago la mensa ai bambini esclusi Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film "L’albero degli zoccoli". Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica. A scanso di equivoci, premetto che: - Non sono «comunista». Alle ultime elezioni ho votato per Formigoni. Ciò non mi impedisce di avere amici di tutte leidee politiche.Gli chiedosempre esolo da condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona. - So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare lamorale aglialtri. Inquesto caso,nel dubbio sto con i primi. Agli extracomu-
dall’articolo di M. Collacciani
Un inferno di fango, come nella peggiore tradizione dei film-castastrofe americani. Ma questa volta siamo in Italia, ed è tutto vero: è di nove morti e 28 feriti il bilancio dell'incidente ferroviario avvenuto ieri mattina in Val Venosta, in Alto Adige. Il treno regionale R108 è deragliato per una frana nel tratto della linea tra Castelbello e Laces, in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. Apocalittica la scena che si è presentata ai soccorritori. Pare già accertato che la frana di 400 metri cubi sia stata causata dalla rottura di un impianto di irrigazione di un campo di meleti che si trova sopra la gola. [...].
Vincino su Il Foglio
I rischi di standard più bassi nell'Italia delle regionali
dal reportage di Susanna Marzolla
dalla lettera di un cittadino di Adro
Un inferno di fango
nitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell’educazione. Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina. Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male. I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. [...]. da Il manifesto
le reti che si connettono al sistema Rfi, alle norme che già regolano il trasporto nazionale. Il termine è previsto per il marzo 2011, ma a meno di un anno dalla scadenza e a due giorni dall'avvio di corsi sulle nuove procedure di sicurezza solo le Ferrovie Nord Milano e le Ferrovie Emilia Romagna sono al lavoro per ottemperare ai nuovi obblighi (le reti Altoatesine fanno invece a capo alle province di riferimento). «Colpa della mancanza dei fondi», denunciano operatori e Regioni. E il direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Alberto Chiovelli, mette in guardia: «Il rischio che per il marzo 2011 solo poche reti avranno adottato i nuovi sistemi di
controllo della marcia del treno, fondamentali perla sicurezza, è aquesto punto concreto». Ventiquattro reti passeggeri In Italia sono 26 le linee complementari che fanno capo all'associazione trasporti Asstra: su 24 circolano treni passeggeri, su due solo convogli merci. Quindici sono interconnesse alla rete nazionale, undici hanno una rete isolata. Si va dai 321 chilometri di binari delle lombarde Fnm ai 697 a scartamento ridotto delle Ferrovie della Sardegna, dai 142 della Circumvesuviana ai 15 della Udine-Cividale. Solo due sono a capitale privato (entrambe pugliesi, la Ferrotramviaria e la Ferrovie del Gargano), le altre sono di proprietà regionale. [...].
La fotografia Cambogia, Un taxi collettivo a Phnom Penh (Epa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
IL CASO Dopo le comunali. Se Matera e Macerata non bastano a sorridere dal commento di M. Sorgi
A meno di non volersi consolare con Macerata e Matera, come ha fatto l'altra volta con Liguria e Basilicata, il centrosinistra dovrà prima o poi cominciare a guardarsi allo specchio e a fare una riflessione sulla tornata elettorale. E non perché la perdita di Mantova abbia chissà quale valore simbolico, ma perché è evidente che il trend negativo nazionale, invece di essere contraddetto in situazioni specifiche, si ripercuote localmente in modo quasi automatico. Al di là delle molte ragioni allineate nell'analisi del voto (astensionismo, successo della Lega, logoramento dei "cacicchi" meridionali), c'è un aspetto più generale che andrebbe approfondito. Nell'era delle democrazie maggioritarie è ormai assodato che per competere occorrono tre cose: un uomo, un programma e una coalizione. In questo, per anomala che sia, l'Italia
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce
non fa eccezione. Ma a ben guardare il centrosinistra non ne ha più nessuna delle tre. Dal 2008, dopo la sconfitta di Prodi, non ha un candidato per la guida del Paese: così che si trova nella situazione che ha l'anti-berlusconismo - unico punto su cui le sue anime si ritrovano unite - ma non ha l'anti-Berlusconi. Non ha neppure un programma: anzi, pur essen-
dosi celebrati i congressi delle sue componenti più importanti, a partire da quello del Pd che ha già cambiato due segretari, sembra aver rinunciato al confronto interno per approdare a un minimo comune denominatore. In materia istituzionale, economica, sulla giustizia, per non dire dei valori (vita, morte, famiglia) l'idea di approdare a un decalogo condiviso è fuori dalla real-
tà. Tre giorni fa, solo per aver provato ad aprire un discorso su magistratura e obbligatorietà dell'azione penale, poco mancava che il responsabile di settore del Partito democratico Orlando finisse sotto processo. Infine, anche sulla coalizione, c'è una sostanziale immobilità. A detta di molti le elezioni regionali avrebbero seppellito il laboratorio aperto con l'Udc per allargare al centro la coalizione di centrosinistra, tuttavia, a giudicare dagli interventi dei leader dopo i risultati, l'ipotesi è ancora in campo. Ma lo è veramente? E se lo è, cosa si sta facendo per renderla più realistica? E se non lo è, si lavora a un'alternativa? E quale? Sono solo alcune di una lunga serie di domande che il Pd, e non soltanto il Pd, rivolge a se stesso nel tentativo di innescare un esame di coscienza. Salvo poi a lasciarle sempre senza risposta.
Staino: «Silvio Strada, il pacifista lo voglio vivo, ai giardini» in guerra con l’Occidente dall’intervista di S. Mattera
«Ma chi l’ha detto che voglio Berlusconi morto?». Il vignettista Sergio Staino è sinceramente meravigliato dalle polemiche sollevate da un dialogo tra il suo più celebre personaggio,Bobo, ela figliaIlaria, disegnato su l’Unità all’indomani del disastro aereo polacco. Apriti cielo. Il Giornale ha titolato: «Vogliono Berlusconi morto». È falso al cento per cento. Mi dispiace. Siccome Vittorio Feltri mi conosce bene, lo sa che non sono una persona che fa le vignette a cuor leggero. Se mi fosse capitato di fare una satira inutilmente offensiva di unsentimento collettivocome quello polacco, i miei familiari per primi si sarebbero scandalizzati e io non l’avrei mai pubblicata. Non ho bisogno di ricorrere a mezzucci per avere visibilità. Mi dispiace che Feltri mi usi in modo sfacciato e strumentale per attaccare l’opposizione.
Ci spieghi la sua vignetta. Ci sono un Bobo e un’Ilaria con atteggiamento sofferente. E l’unico aggettivo con cui ci si rivolgono alla disgrazia polacca è il “troppo”, a sottolinearne l’anormalità. Non siamo di fronte a un qualunque incidente aereo in cui ha perso la vita il presidenteX o lo statista Y. Qui c’è un elemento di eccessività nel numero dei morti. Quello che le rimproverano, però,non è averscritto «a chi troppo», ma aver aggiunto «a chi niente». Ma chi l’ha detto che quel niente si riferisca a Berlusconi? Se Feltri mi conosce sa che io probabilmente più che Berlusconi forse avevo in mente la nostra sinistra. In realtà con quella frase pongo un problema più filosofico, più generale, di ricambio generazionale. La situazione di un potere che conserva permanentemente le proprie poltrone senza aprire le porte al nuovo, si ripete infatti in tante istituzioni italiane. [...].
Basilicata, marketing coast to coast
dal commento di G. Perna
Come medico, Gino Strada il fondatore di Emergency - è coraggioso. Come diplomatico, una frana. Gli afghani arrestano tre dei suoi, li sospettano di complicità con i talebani e di attentare al governatore filoccidentale, Mangal. E Strada che ti fa? Insulta chi li tiene prigionieri. Di Mangal dice: «È il cretino di turno che non conta assolutamente nulla». Quanto al governo del primo ministro Karzai, sdottora: sono briganti colpevoli di avere, non già arrestato, bensì «rapito» i cooperanti «nella peggiore tradizione terroristica». Vi sembra il modo più intelligente per rasserenare gli animi e chiarire i fatti? Ovviamente, no. Gino fa solo il bullo che, nella fattispecie, rima con grullo. Strada è fatto così. Ogni volta che interviene in Afghanistan combina pastrocchi. Nel 2007 si intrufolò
nella trattativa sul giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo sequestrato dai talebani. Fu l'allora ministro degli Esteri, Max D'Alema, di cui Strada era consulente alla Farnesina, a dargli via libera. Per la prima volta, uno Stato occidentale affidava una simile missione a un privato, esautorando la diplomazia. L'esito fu catastrofico. Mastrogiacomo ebbe salva la vita ma furono sgozzati il suo autista e l'interprete afghano. In più, il governo Karzai fu costretto a liberare cinque tagliagole talebani. Ne uscimmo con le ossa rotte, additati al ludibrio mondiale per avere ideato l'operazione. Gli alleati osservarono indignati che, mentre i loro soldati morivano per spedire in galera i terroristi, l'Italia li faceva uscire per liberare un cronista. Karzai fece la figura del pirla. Da allora considera Emergency e il suo fondatore come un'appendice talebana. [...].
Matera ha il suo Salvatore
Garantisti sempre dall’editoriale di F. Venturini
Non sappiamo se i tre operatori di Emergency arrestati sabato dai servizi segreti afghani abbiano davvero complottato contro il governatore della provincia di Helmand, o si siano addirittura resi responsabili di un più che misterioso omicidio. Ma sappiamo alcune altre cose che, fino a prova contraria, possono orientare la nostra opinione sull'accaduto. Sappiamo che l'intelligence afghana obbedisce spesso, come del resto il suo governo, a interessi poco confessabili. Sappiamo che la provincia di Helmand è al centro di tutte le tensioni perché si trova lì, in quel territorio pashtun che i talebani considerano casa propria, il fronte deci- Gino Strada sivo della guerra afghana, ed è lì che le forze americane e britanniche hanno da poco scatenato la più grande offensiva dall'inizio del conflitto. Sappiamo ancora che proprio da quelle parti, nel bel mezzo della battaglia, sorge un ospedale di Emergency. Un ospedale particolare che tiene le porte aperte, che accoglie e cura con lo stesso metro umanitario civili vittime della guerra e combattenti. Talebani compresi. Orbene, ci chiediamo, se le coordinate della questione sono a tal punto complesse, se qualcosa più di un dubbio risulta autorizzato dalle circostanze, non meriterebbero i nostri tre connazionali arrestati una forte presa di posizione garantista da parte del governo italiano? Voci improvvide, sempre fino a prova contraria, si sono levate dalla maggioranza. Il ministro degli Esteri Frattini ha espresso sconcerto e preoccupazione, ha pre-
gato perché non risultassero vere le indiscrezioni del Times (poi smentite dagli stessi afghani) secondo cui i tre avevano confessato, ha fatto intervenire il nostro ambasciatore per verificare che i detenuti fossero trattati bene, ha parlato con il collega di Kabul. Comprendiamo la sua preoccupazione: non irritare gli afghani in un momento delicato. Ma noi avremmo preferito parole più nette, e non soltanto da lui, perché anche nell'opposizione è prevalsa una certa voglia di distanza. E' vero, nel mezzo di una guerra il cui sbocco si gioca nell'offensiva in corso Emergency può dare fastidio. Può tendere a collocarsi agli occhi dei governi (e non soltanto di quello italiano) in una sorta di zona grigia che puzza di slealtà o di doppio gioco. Perché quello stesso talebano che ora viene curato ha forse ucciso, ieri, soldati afghani o della Nato. Perché è impossibile svolgere una missione umanitaria bipartisan senza tenere contatti, appunto, con tutte le parti in causa. Ed è anche vero che Gino Strada, il chirurgo fondatore di Emergency, è un personaggio scomodo (soprattutto da quando ha fatto da mediatore per la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo), è polemico all'estremo, è contrario alla continuazione della guerra e, per semplificare, risulta più vicino alla sinistra che alla destra. Ma può questo far dimenticare che Emergency, pur infiltrabile come tutte le organizzazioni di prima linea, è una preziosa e assai meritevole organizzazione umanitaria? [...],
Il falco cittadino
da www.mariafrancescacalvano.com
da www.clarita.it
da materanatura.blogspot.com/
Sabato sera al cinema ho visto Basilicata coast to coast. I film italiani mi piacciono spesso molto poco, ma questo di Rocco Papaleo rappresenta l’eccezione alla regola. È divertente, leggero. Non succede nulla di particolare – i colpi di scena sono rari e indolore – ma scivola fluido, interrotto soltanto dalle grasse risate della platea alle quali ho dato anch’io il mio sonoro contributo. Non voglio addentrarmi comunque in considerazioni da critica cinematografica: profanerei la materia. Però quando sono uscita dalla sala ho pensato: in fondo cosa c’è di diverso tra il film di Papaleo ed un corto pubblicitario come questo? [...].
Dopo uno scrutino con risultato al fotofinish, Matera ha un nuovo sindaco: Salvatore Adduce, che ha “vinto” sul concorrente Angelo Tosto per soli 179 voti. Il nuovo sindaco è stato votato dal 50,31% degli elettori, mentre l’altro candidato ha ottenuto il 49,69% delle preferenze. Una sola cosa da notare: Adduce ha vinto con meno preferenze rispetto al primo turno. Il 27 e 28 marzo aveva ottenuto 18.694 voti, mentre il 10 e 11 aprile è stato votato da 14.336 persone (4358 voti in meno). Ciò è dovuto (secondo me) soprattutto al calo dei votanti. Infatti l’affluenza alle urne al primo turno è stata dell’80,24% mentre al secondo turno hanno votato il 59,33% degli aventi diritto. Invece Angelo Tosto è passato da 10.120 a 14.157 voti (4037 voti in più). [...].
A Matera, tra i Sassi che rappresentano la storia della città e che oggi ne costituiscono la principale risorsa,è facilevedere,specie altramonto strani rapaci che solcano il cielo e fanno ritorno ai nidi dopo aver cacciato sul selvaggio altopiano che fronteggia la città. Rapaci strani e meravigliosi: il loro aspetto è simile a quello del gheppio (sono solo un po’più piccoli), ma il comportamento gregario e fiducioso nei confronti dell’uomo li rende del tutto peculiari. Si tratta dei falchi grillai, i più piccoli rapaci europei, come spiega Matteo Visceglia, referente materano del Progetto Life Natura Rapaci Lucani, e incredibilmente capaci, a Matera come in pochi altri casi, di nidificare in città, sui tetti, sotto i coppi [...].
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Nel Pdl diverse le priorità in agenda
I nodi della politica
Riforme, si parte dal Senato ma le idee sono confuse
Ma il segretario democratico non pensa al federalismo di Prodi né al partito del Nord
di MILENA DI MAURO
Pd, ora Bersani rilancia i circoli Sabato prossimo l’assemblea dei big che potrebbe portare a una modifica “dal basso” dello statuto di CRISTINA FERRULLI
voro che idea abbiamo: quella dei difensori dell’articolo 18 o quella di Ichino? E sul testamento biologico che la prossima settimana arriverà al voto alla Camera?». Nell’assemblea, a quanto si apprende, non si è aperto un processo al segretario e i veltroniani, i più critici verso lo stato dell’arte del partito, hanno preferito il silenzio. Che non vuol dire che le divisioni nel Pd siano rientrate. «Avere mezzo partito – è l’analisi di Riccardo Milana – che sotto sotto tifa per la sconfitta non è il massimo. Il vero problema sono le divisioni interne e come superarle». E non a caso nei prossimi giorni sarà un fiorire di riunioni di area in vista della direzione di sabato: oggi gli ex popolari di “Quarta Fase”, domani Area Democratica, guidata da Dario Franceschini, e venerdì i liberal di Enzo Bianco. Pier Luigi Bersani si dice disponibile ad «una riflessione e discussione interna» e ammette la fatica della sintesi. Che talvolta nel Pd non si è trovata neanche dopo il voto: «Votare sulle decisioni – riflette il segretario - sarebbe fisiologico, l’importante è che una volta votato si fa ciò che si è deciso». Dunque, quanto al tema dell’organizzazione del Pd, il segretario conclude: «Discuteremo anche del partito, di quali misure organizzative prendere per esprimere meglio la nostra forza sul territorio, ma il problema adesso è rivolgerci alle questioni a cui tengono gli italiani, questa è la chiave perchè si cresca come grande partito popolare».
Il senatur prepara lo scacchiere, diviso per regioni, di ministri e deputati
Lega, già aperta la corsa al “dopo Cota” di TEODORO FULGIONE ROMA – Un “incarico” ai piemontesi, uno ai veneti e uno ai lombardi sotto la supervisione di Umberto Bossi: sembra essere questa la regola d’oro del Carroccio per definire ruoli e responsabilità nel partito ed evitare divisioni interne. Così se al piemontese Roberto Cota è andata una presidenza di Regione e ai veneti Luca Zaia e Federico Bricolo sono andati rispettivamente Veneto e presidenza dei senatori leghisti, ai lombardi dovrebbe andare la guida dei 60 deputati che proprio Cota lascerà per occuparsi della Regione Piemonte. Una decisione verrà presa soltanto la prossima settimana e dopo una attenta valutazione dei vertici del Carroccio anche sulla base dei “desiderata” dei parlamentari. I nomi che circolano tra i corridoi di Roberto Cota Montecitorio sono tanti ma il più gettonato sembrerebbe essere quello di Marco Reguzzoni. Il profilo di questo non ancora quarantenne deputato di Busto Arsizio sembra corrispondere all’identikit giusto: giovane, gradito dai colleghi e dai vertici del partito, con una buona esperienza nel “palazzo” e soprattutto lombardo.
Lo stesso Reguzzoni, che attualmente è uno dei vice di Cota, non si tira indietro di fronte alle responsabilità ma non rischia di fare il passo più lungo della gamba: «Oggi me lo domandano tutti ma decide Bossi, non io», risponde a chi lo ferma a Montecitorio e gli chiede se sarà lui il nuovo presidente dei deputati della Lega. Una risposta che già rivela il carattere cordiale, allo stesso tempo accorto e attento alle logiche interne del Carroccio. Caratteristica, quest’ultima, imprescindibile per chi occupa ruoli di rilievo all’interno del partito fondato da Bossi. Oggi, proprio il Senatur dovrebbe essere a Roma. Bossi potrebbe avere un incontro con Silvio Berlusconi per dare il “via libera” alla nomina di Giancarlo Galan al ministero della Agricoltura al posto di Luca Zaia, ma non è escluso che si riunisca con i suoi per sondare il gradimento nei confronti di una lista di “papabili”per il posto di Cota. Sullo sfondo c'è poi la questione delle dimissioni da deputato presentate da Matteo Brigandì: la Camera ha messo la votazione sulle dimissioni in calendario il prossimo 21 aprile e il deputato messinese pare non abbia intenzione di ritirarle.
Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani
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IL CASO
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Tra veleni e divisioni Comacchio è perduta di LEONARDO NESTI
che il giochino non si è inceppato: l’ex sindaco Alessandro COMACCHIO (FERRARA) – Pierotti, poi passato in ProvinDivisioni interne, veleni perso- cia, è stato ad un certo punto nali, difficoltà di reagire alle esautorato, per una serie di inchieste giudiziarie, inter- contrasti personali. Lui se l’è pretazioni sbagliate degli legata al dito, e anzichè appogumori popolari. Sembra che i giare il sindaco uscente Cristiproblemi del Pd e del centrosi- na Cicognani (nel 2005 eletta nistra italiano si siano somma- al primo turno con il 60%) ha ti tutti a Comacchio, la “piccola fatto una sua lista civica che ha Venezia” del Delta del Po, pas- preso il 16% e spedito al ballotsata dopo 65 anni dal governo taggio il sindaco uscente, pedel centrosinistra a quello del raltro logorata da un’altra fronda che nel Pd avrebbe volucentrodestra. Certo più nota come capitale to le primarie e che dopo il no ha fatto un’altra lidelle anguille e sta civica che ha per la sua suggelimato il 4%. E stiva atmosfera al ballottaggio lagunare che il candidato del non come laboraPdl Paolo Carli torio politico, (lo stesso che fu questa cittadina sconfitto nel di 25mila abitan2005) ha trionti, si è ritrovata fato contando ad essere un pò il anche sui voti simbolo della arrivati dalla lisconfitta-bis del sta civica di Piecentrosinistra rotti e passegnel turno di bal- L’ex sindaco Cicognani giando sulla lottaggio. E non confusione retanto perchè Cognante nel cenmacchio, lembo trosinistra. A nord-est pesare sulla videll’Emilia-Rocenda anche magna, sia da un’inchiesta annoverare fra le giudiziaria che roccaforti rosse. un paio di mesi Anzi, fin dal fa ha messo in 1994, Berlusconi ha fatto breccia in questa cit- manette un’assessore della tadina che vive sul turismo e giunta Cicognani e un esposulla pesca e Forza Italia è sta- nente di spicco del Prc. Il sindabilmente il primo partito nelle co, personalmente, nè è uscita consultazioni politiche: alle re- senza macchia, ma la respongionali il Pdl ha preso il 43% sabilità politica l’ha pagata tutcontro il 21% del Pd. Ma il Co- ta nelle urne. La svolta, quindi, è storica. mune era sempre stato fin qui faccenda esclusiva del centro- Per la prima volta nel doposinistra: merito anche di una guerra Comacchio sarà guidaclasse dirigente coesa e capace ta dal centrodestra. Secondo di muoversi come un anguilla Pierotti il responsabile princifra ideologia e quattrini, gua- pale della disfatta ha un nome e dagnandosi un vastissimo un cognome: «Dario Franceconsenso, soprattutto fra gli schini è il massimo esponente operatori turistici che dopo di un partito che è forza di goaver votato Berlusconi alle po- verno in questa provincia da litiche si sceglievano compatti 65 anni e che ha preso decisioni un sindaco di sinistra. Fino a sbagliate».
La cittadina va al centrodestra dopo 65 anni
L’APPELLO Garimberti: «Rinnovamento anche per la Rai» SALSOMAGGIORE - «Nella stagione delle riforme ci deve essere un posto anche per la Rai». A rilanciare il tema nell’agenda di maggioranza e opposizione è il presidente, Paolo Garimberti, che nel giorno di apertura del congresso Usigrai a Salsomaggiore ribadisce l’impegno per la «crociata» contro l'evasione del canone. Garimberti stigmatizza il clima urlato che incide anche sull'azienda e invita piuttosto al confronto: «Chi ha più sale in zucca lo usi», dice. E intanto è ancora rinvio per il caso Ruffini: su richiesta della direzione generale, alle prese con il rebus di una “collocazione adeguata”per l’ex direttore di Raitre –in causa con Viale Mazzini –e per Giovanni Minoli, il cda di oggi slitta a lunedì. «La Rai ha bisogno di una nuova riforma per essere più libera, più autonoma, più azienda», sottolinea Garimberti lanciando «un appello alla politica e alle istituzioni». L'altra parola chiave, per il presidente, è risorse, «perchè senza risorse non esiste autonomia, non esiste multimedialità, non esiste la Rai. Di qui la battaglia per il recupero dell’evasione del canone». Di risorse parla anche il direttore generale, Mauro Masi, in un messaggio al congresso: «La Rai non è affatto in declino. E’una grande azienda che vive un momento irto di difficoltà, ma che è in grado di superare con le proprie forze».
Roberto Calderoli
mo consapevoli tutti». L’incontro di circa mezz'ora è stato tuttavia definito «utile, costruttivo ed abbastanza denso di contenuti». Il presidente del Senato ha nuovamente auspicato il «coinvolgimento al massimo di tutte le forze parlamentari e di tutte le forze politiche, per trovare un modello di funzionamento del governo e un sistema parlamentare che raggiungano il massimo di efficienza e convergenza». «Sono dell’idea – ha aggiunto – che, proprio per evitare la coabitazione di un presidente della Repubblica e di un capo del governo di aree diverse, occorra quantomeno votare nello stesso giorno per il Parlamento e per il presidente della Repubblica». E, come il vicecapogruppo al Seanto Gaetano Quagliariello, Schifani invita a posticipare la discussione su una nuova legge elettorale: prima riforme di sistema e «quasi contestualmente, ma un attimo dopo, la legge elettorale». Tuttavia, le premesse per riforme condivise al momento sembrano fragili. «Le riforme dovrebbero essere discusse e affrontate in un clima di collaborazione e di dialogo – osserva il leader del Pd Pier Luigi Bersani -. Noi abbiamo la nostra posizione, quella del centrodestra non mi è nota». Bersani rilancia la bozza Violante e afferma: «A noi non piacciono i modelli che tendono a disgregare invece di aggregare e mettono il presidente di garanzia dentro la contesa politica».
Oggi il premier incontra Bossi ma non Fini
L’opposizione ottiene la soppressione del dl Discussione sul testo con il “nodo” della parentela
Pdl sconfitto in aula Biotestamento il “salvaliste” non esiste più impasse sul fiduciario di FRANCESCO BONGARRÀ ROMA –Ildecreto “salvaliste” non esiste più. L’Aula della Camera ha approvato per otto voti di scartol'emendamento del Pd che sopprime interamente il testo emanato a suo tempo, ed invano, dal governo per la riammissione alle regionali della lista del Pdl a Roma. Anche se quella lista rimase comunque esclusa, Renata Polverini vinse la corsa a governatore nel Lazio. Tuttavia, al varo del dl si arrivò dopo prove di forza e una infinità di polemiche: tutto cancellato da un voto determinato dalle assenze in maggioranza, e per il quale l'opposizione canta vittoria. Alla votazione “incriminata” si arriva nel pomeriggio di ieri, dopo che in Aula se ne sono tenute già altre due in cui la maggioranza non manifesta alcun problema di numeri. Un’eccessiva sicurezza nei banchi del Pdl che è probabilmente la ragione principale per cui la maggioranza, pochi minuti dopo, va sotto. All’appello mancano38 deputatidel Pdl e quattro della Lega. Tra le assenze eccellenti del Pdl, quelle del capogruppo Fabrizio Cicchitto (a casa convalescente per una broncopolmonite), del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, di Niccolò Ghedini e Denis Verdini. Ma non votano neanche la
Fabrizio Cicchitto, assente in aula
candidata in Emilia Annamaria Bernini, i ministri Carfagna e Gelmini e i “finiani”Granata e Perina. L’emendamento soppressivo passa per otto voti: 262 sì contro 254 no. Numeri che spuntano sul tabellone e che colgono di sorpresa anche l’opposizione che, ci mette qualche secondo a realizzare la vittoria lanciandosi poi in un applauso, mentre Rosy Bindi annuncia la decadenza del testo. L’opposizione esulta. Il leader Pd Bersani parla di «sconfitta politica per la maggioranza ed il Governo: aggiungendo pasticcio a pasticcio – dice – finiscono vittime della loro stessa arroganza». Più
colorito Di Pietro (Idv), secondo cui «ancora una volta l’elettore italiano si è ritrovato cornuto e mazziato». Perchè «quel decreto 'ad listam' è stato dimostrato che non solo non lo voleva l'opposizione, ma neanche la stessa maggioranza». E dall’Udc Michele Vietti: «Se nella conversione di undecreto siamo aquesti livelli, non voglio pensare a cosa farà la maggioranza quando faranno le riforme». «Una soluzione normativa poi si trova», ribatte Italo Bocchino (Pdl). E Osvaldo Napoli invita l'opposizione a «risparmiare strilli e gridolini. La votazione è andata così solo per assenze di colleghi malati».
ROMA – Riprende alla Camera l’esame del testo sul testamento biologico e lo scontro tra maggioranza e opposizione si riaccende, dopo la battaglia su alimentazione e idratazione artificiale, sul nodo del fiduciario. Ma la ripresa dei lavori riapre il dibattito interno al Pd, con Ignazio Marino che annuncia di chiedere al partito di presentarsi con una posizione unitaria, senza lasciare «libertà di coscienza nel voto» quando il testo arriverà in Aula. Il testo licenziato dal Senato prevede, all’articolo 6, che chi redige il testamento biologico (la dichiarazione anticipata di trattamento) "può nominare un fiduciario maggiorenne" che, se nominato, "è l’unico soggetto legalmente autorizzato ad interagire con il medico e si impegna ad agire nell’esclusivo e migliore interesse del paziente, operando sempre e solo secondo le intenzioni legittimamente esplicitate dal soggetto nella dichiarazione anticipata". Il testo però non prevedeva nulla in caso di mancata nomina del fiduciario, questione affrontata da un emendamento del Pd bocciato in commissione Affari sociali. La proposta di modifica dell’articolo 6 del testo approvato dal Senato, sottoscritta da tutto il gruppo dei democratici dal Pd, introduceva la possibilità,
Ignazio Marino
incasodi mancatanomina,rinuncia, o morte del fiduciario, che questa funzione venisse assunta «nell’ordine: al coniuge non separato legalmente o di fatto, al convivente more uxorio, ai figli maggiorenni, ai genitori, ai parenti entro il quarto grado». Nella discussione, Alessandra Mussolini, che poi si è astenuta, aveva sottolineato come le coppie di fatto siano una realtà «che non si può non considerare» e che «modificata la dicitura da medioevo “more uxorio”, la condizione delle coppie di fatto andrebbe contemplata». Di parere contrario la maggioranza, che ha bocciato l’emendamento con
contrari di Pdl e Lega e che, anzi, nella prossima seduta metterà al voto un emendamento del relatore, Domenico di Virgilio, che prevede in caso di mancata nomina del fiduciario che i suoi compiti siano «adempiuti dai familiari secondo quanto previsto dal Codice civile, Libro II, Titolo II, Capo I», vale a dire il diritto di successione, dove nonesiste il convivente. Promossi invece alcuni sub-emendamenti del Pd all’emendamento del relatore all’articolo 5, che «migliorano – come spiega Livia Turco – l'assistenza delle persone in stato vegetativo permanente, prevedendola tra i livelli essenziali di assistenza».
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ROMA – Dopo la «botta» elettorale, come ammette Anna Finocchiaro, il Pd riparte dai circoli. Ma non per fare, come vorrebbe l’ex premier Romano Prodi, un partito iperfederalista nè il partito del Nord, come insistono Sergio Chiamparino e Massimo Cacciari, che, parlando con Affaritaliani.it, è stato netto: «Bersani deve decidere di dare questa struttra al partito, lui è tutta la dirigenza nazionale, altrimenti è questione di mesi e il Partito Democratico sarà finito. Morto». «Serve una road map per cambiare il Pd, una reazione forte per parlare all’Italia. Noi lavoriamo per il partito dei territori, non per fare il partito del nord», rilancia il segretario Pier Luigi Bersani, che esce senza troppi attacchi sia dalla riunione con i segretari regionali sia da quella con i senatori alla biblioteca del Senato, tra i quali i quarantanove dissidenti della missiva del “cambio di passo”. Il giorno dopo i ballottaggi, Bersani prova a guardare oltre un risultato non soddisfacente per il Pd. O meglio a trarne il significato politico di una «disaffezione dei cittadini», un gap tra la politica e la gente che il Partito Democratico deve colmare per recuperare consenso. «Queste elezioni - spiega - hanno segnalato un distacco molto forte fra i cittadini e la politica che è stato certamente un elemento di difficoltà per noi ma non si può oscurare il fatto che anche la destra mostra per la prima volta una flessione – afferma
ancora Bersani -. Il problema è come riportare più vicina la politica ai cittadini e i temi economici e sociali sono quelli da cui riprendere l’iniziativa, a cominciare dalle nuove generazioni che sono senza prospettiva». E la via per tornare tra la gente non è certo la proposta del Professore, accolta con freddezza anche dai segretari locali che nel disegno dell’ex premier diventerebbero i veri segretari del Pd. Un’idea stroncata senza mezzi termini da un 'grande vecchiò come l’ex presidente della Camera Franco Marini: «Rimettere in discussione gli assetti del partito è una follia. C'è chi pensa che Prodi abbia parlato almeno in buona fede ma io non apprezzo nè lo spirito nè la proposta». Bersani ha incassato l’ok dei big locali e sabato prossimo porterà in direzione la proposta di modifica dello statuto per riservare una quota delle direzioni provinciali e regionali ai militanti dei circoli in modo da far emergere dal basso verso i vertici nuove energie. Una modifica che dovrà essere operativa già a partire dagli ottantacinque congressi provinciali, che forse slitteranno rispetto alla primavera. Ma nel partito sono in molti a reclamare una discussione non sugli organismi ma sui contenuti. «La crisi del partito non c'è ma dobbiamo discutere, dividere e infine decidere anche votando», propone Marini che nell’assemblea dei senatori critica la lettera dei quarantanove colleghi e difende Bersani. E chiarezza chiede anche Ignazio Marino: «Sul la-
ROMA – Partirà dal Senato, se e quando ci si arriverà, la discussione sulle riforme costituzionali. Un approdo al momento lontano nel tempo, nonostante del tema si dibatta animatamente in entrambe gli schieramenti. Silvio Berlusconi non ha fatto mistero di avere altre priorità: riforma della giustizia e del fisco per il premier vengono prima di quella delle istituzioni, sulla quale al momento il Cavaliere ha progetti diversi dal cofondatore del Pdl, il presidente della Camera Gianfranco Fini. Perchè se il presidente del Senato Renato Schifani sembrava ieri avvicinarsi all’idea del premier di adattare il modello francese all’Italia con l'elezione nello stesso giorno di Presidente della Repubblica e Capo del Governo con turno unico, per l’inquilino di Montecitorio non esiste questa possibilità: il semipresidenzialismo francese esiste solo se abbinato al sistema elettorale a doppio turno. Del tema, con ogni probabilità, Berlusconi tornerà a discuterne oggi al ritorno dal summit sul nucleare a Washington con il leader leghista Umberto Bossi, per la seconda volta dopo l’incontro ad Arcore. Con Fini, al momento, non è invece in agenda nessun incontro. E anzi Berlusconi è apparso a chi ci ha parlato indifferente alle prese di distanza del presidente della Camera. «Non ho alcun problema “con” Fini – ha spiegato il Cavaliere ancora in questi giorni – Semmai, il problema è “di” Fini, che deve decidere se vuole continuare a contrapporsi a me su ogni cosa». Sulle riforme Berlusconi si appresta a convocare gli organi del Pdl, per mettere a tacere chi parla di un deficit di democrazia nel partito. Intanto Fini ieri è tornato sul tema indirettamente, citando durante un convegno il «rinnovarsi o perire» di Pietro Nenni e sottolineando la necessità di dare all’Italia «istituzioni adeguate al nostro tempo». Prosegue invece l’attivismo del ministro leghista Roberto Calderoli, che ieri ha illustrato al Presidente del Senato il suo progetto di riforma. Solo «uno spunto di lavoro e non una bozza conclusiva», ha sottolineato l'inquilino di Palazzo Madama spiegando che di questo «è consapevole Calderoli e sia-
Mercoledì 14 aprile 2010
Politica lucana
De Filippo ieri ha ricevuto i segretari del centrosinistra, fibrillazioni nel Pd
Silenzio stop, totogiunta al via Probabili due deleghe per il Partito democratico e una per Popolari, Ps e Udc di SALVATORE SANTORO POTENZA - De Filippo toglie la consegna del silenzio: sono ricominciati gli incontri per definire la nuova giunta che guiderà la regione nei prossimi anni. Vito De Filippo, il governatore rieletto con oltre il 60 per cento, ieri ha “riaperto” la porta del proprio ufficio al primo piano del palazzo della giunta a via anzio a Potenza a i segretari e leader dei partiti che compongono la nuova maggioranza di centrosinistra. Dopo aver intimato il silenzio a tutti sulle poltrone da assessore - fino al risultato del ballottaggio per il sindaco di Matera (giochi che si sono chiusi ieri con l’elezione al fotofinish di Salvatore Adduce) come promesso, ieri De Filippo ha convocato tutti i leader del centrosinistra per iniziare gli incontri che porteranno alla scelta dei nomi e delle deleghe da assessore. Non sono emerse indicazioni precise. Sono, queste, le fasi iniziali delle trattative e delle valutazioni politiche sul prossimo esecutivo regionale anche se è evidente che anche durante le due settimane di silenzio chiesto da De Filippo («chi parla è fuori dalla giunta» avrebbe detto De Filippo due settimane fa) qualcosa si è mosso. Almeno nella mappa dei partiti che saranno rappresentati daivari assessori.Due assessori dovrebbero essere del Partito democratico. Uno per l’Idv, per l’Udc, uno al Partito socialista e uno ai Popolari. Chiaro che non c’è nulla ancora di definito al cento per cento. Ma questa sembra la traccia su cui si muovono le trattative. Sembra fuori dai giochi il partito di Rutelli e cioè quell’Api che ha eletto un solo consigliere regionale, Alessandro Singetta, ma che alla vigilia del voto sembrava aver strappato un’ipoteca as-
Erminio Restaino (Pd), Agatino Mancusi (Udc), Vincenzo Santochirico (Pd)
Enrico Mazzeo (Idv), Vilma Mazzocco (Api), Antonio Potenza (Popolari)
sessorile per la coordinatrice regionale, Vilma Mazzocco che tra l’altro essendo donna garantiva una partecipazione di genere nell’esecutivo. Non dovrebbe andare così anche se lo sviluppo delle vicende e l’assenza completa di donne in consiglio potrebbe pesare non poco a favore della numero uno di Rutelli. Per rimanere ai partiti che sembrano avere change per un posto da assessore ci sono la Sel che in consiglio ha portato Giannino Romaniello, la Federazione di sinistra (Rifondazionepiù Comunistiita-
liani) e Idea (Verdi) che non hanno eletto nessun loro rappresentante in consiglio regionale. Chi invece, sembra non “accontentarsi”di un solo probabile assessore è l’Italia dei valori che di consiglieri ne ha eletti 3 e che è la seconda “colonia” partitica del centrosinistra dopo il Partito democratico. Alla fine in pole per l’assessorato sembra esserci il primo degli eletti dipietristi, Enrico Mazzeo. Difficile che possa essere riconfermato assessore uscente dell’Idv, Antonio Autilio. Per Mazzeo in ogni caso dovrebbe essere la
sbarrata la strada per la delega alla Sanità. Ci sarebbe infatti, una sorta di “accordo” per non affidare a nessun medico la guida del settore sanitario lucano. E in questo scenario si potrebbe aprire la strada per la riconferma anche per l’inizio della prossima legislatura in qualità di assessore esterno alla Salute di Antonio Potenza. Il segretario regionale dei Popolari uniti, che tra gli scranni del consiglio hanno riconfermato Luigi Scaglione, verrebbe riconfermato anche per completare con il di-
rettore generale Rocco Rosa, la riforma di tutto il sistema sanitario. Un avvicendamento, oltre ad alzare il livello di scontro tra alcuni consiglieri eletti, metterebbe a rischio anche il lavoro fin qui portato avanti negli scorsi due anni. Un assessorato sicuro c’è per l’Udc. Non si sfugge e Agatino Mancusi è l’unico nome sicuro che trapela mentre l’ltimo assessorato potrebbe essere appannaggio del Partito socialista con Rocci Vita su tutti. Sempre che la presenza femminile non venga risolta proprio ai danni dei socialisti.
Rimarrebbero le due caselle in giunta da assegnare al Pd, scontato che Vincenzo Folino sarà il prossimo presidente del consiglio. I nomi, al momento più gettonati sono quelli di Erminio Restaino per il quale si parla delle Infrastrutture e di Vincenzo Santochirico che potrebbe essere riconfermato all’Ambiente e alla vicepresidenza della giunta. I giochi sarebbero così chiusi con uno dell’area Franceschini e uno de Ma in casa Pd la tensione è a mille. Sarebbe fuori il primo degli eletti e recordman con oltre 13 mila voti, Marcello Pittella che non fa certo salti di gioia all’ipotesi di essere designato capogruppo democratico. Le ambizioni iniziali erano e sono diverse. In questo caso le varie anime congressuali del Pd sarebbero rappresentate da Restaino per Franceschini e dai bersaniani di Speranza con Santochirico e Folino presidente del consiglio. Per i bersaniani di Adduce la presidenza della giunta di De Filippo. Ma il tavolo potrebbe saltare per i malumori di Maria Antezza che spinge per l’assessorato a Luca Braia primo degli eletti a Matera. Alla senatrice di Matera non andrebbe giù la scelta delPd suSantochirico. Eda autorevoli indiscrezioni, Maria Antezza sembra che potrebbe addirittura non dimettersi dal consiglio regionale (è stata eletta nel listino) e proporsi personalmente come unica assessore donna. La partita è complessa. Chiaro che Antezza punta grosso ma potrebbe accontentarsi della riconferma assicurata nel 2013 al Parlamento. Punto di svolta comunque dovrebbe essere la direzione regionale del Partito democratico che si svolgerà sabato prossimo. Si annuncia clima infuocato, ma alla fine la situazione dovrebbe essere più chiara. O più caotica. Non sarebbe una novità.
| I 90 ANNI DI COLOMBO | Cinque minuti di applausi a Palazzo Madama parole di stima e ammirazione anche dalla Lega ROMA - Emilio Colombo applaudito da tutto il Senato. Non ci sono distinzioni tra maggioranza e opposizioni nella seduta speciale del Senato per festeggiare i 90 anni dell’ex presidente del consiglio Emilio Colombo (compiuti domenica scorsa). Anche la Lega Nord, ha attribuito al senatore a vita, Colombo l’attestato di “grande” statita. In particolare i senatori del carroccio, prendendo spunto dalla foto storica che ritrae Emilio Colombo che appunta su un diario le parole di un contadino hanno dichiarato: «Oggi sarebbe potuto essere la nostra punta nel Sud». Emilio Colombo al di là delle parole degli altri ha colpito per il proprio intervento.Alla fine5 minuti di applausi e standing ovation. L’ex presidente del Parlamento europeo prima ha sottolineato che «chi vuol fare realmente le riforme costituzionali deve, oggi, come alla Costituente, dare forza al Parlamento e portare in quella sede il confronto ricordando «lo spirito unitario» che animò i costituentinel corsodeilavori dielabo-
A sinistra Emilio Colombo festeggiato da Vito De Filippo, a destra nella foto storica citata nella seduta del Senato dagli esponenti della Lega Nord
razione della carta costituzionale. «Ritengo del tutto sbagliati –ha aggiunto Colombo – il criterio e la via imboccata dagli attuali riformisti, che procedono con contrapposizioni,slogan epolemichenon costruttive. Per mantenere salda la democrazia e difendere quei principi di libertà che resero pos-
sibile un obiettivo comune nella stesura di una Costituzione ancora valida nei suoi principi fondamentali, occorre che gli italiani diano forza al Parlamento attraverso la designazione diretta dei loro rappresentanti Oggi la democrazia corre pericoli di alterazioni. Vedo pericolose tendenze plebiscitarie ed autoritarie, una
errata accentuazione di personalismi». Poi sempre per i festeggiamenti per i 90 anni c’è stata una sorta di festa privata a palazzo Giustiniano a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione, Vito De Filippo, i figli del segretario personale storico Vincenzo Marchese, Carlo Chiurazzi, Pietro
Quinto, Romualdo Coviello, Peppino Capoluongo, Vincenzo Viti, Gabriele Di Mauro, Dario Crocetto e le due segretarie di sempre Miranda Lomuto Luciana Guidotti. De Filippo ha regalato a Colombo a nome della Basilicata, il decreto di nomina a presidente del consiglio e il documento con la prima scheda di adesione alla Costituente.
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Matera
Un voto articolato dà la vittoria ad Adduce Il centrosinistra ha l’esigenza di guardarsi dentro
La sorpresa del testa a testa Tre i motivi dell’equilibrio: l’astensione, il Pdl che sceglie Tosto e i franchi tiratori
di PIERO QUARTO segue dalla prima Un margine di soli 179 voti che offre una città sostanzialmente divisa a metà che dovrà ricomporsi attraverso l'azione politica di Adduce e un necessario dialogo, nel rispetto dei ruoli, tra maggioranza e opposizione. I presupposti di queste ore paiono esserci ma sarà opportuno dargli continuità. Matera ha bisogno di una svolta, di un passo avanti consistente. Non può permettersi altre situazioni di paralisi o di immobilismo, non le vogliono gli elettori di maggioranza e di opposizione. Certo però la sorpresa sul voto di domenica e lunedì deriva dai numeri, dalle proporzioni, dai messaggi politici che al di là del risultato, vanno colti, analizzati, catalogati e assimilati. Il primo messaggio riguarda la percentuale di votanti, il 22 per cento in meno rispetto al primo turno, quasi sette punti sopra la media nazionale, oltre dodici in meno rispetto ai dieci punti di calo del 2007. Insomma l'astensione ha pesato, è stato un partito vero e proprio e viste le proporzioni questa non si può definire una proporzione fisiologica, certo ha penalizzato maggiormente il centrosinistra rispetto a Tosto ed anche questi sono elementi su cui riflettere. L'altro dato riguarda la scelta, libera, degli elettori del Pdl che sembra abbiano scelto in buona parte Tosto. L'ultimo dato è quello su cui il centrosinistra dovrà interrogarsi maggiormente. E' assai improbabile infatti che tutti gli elettori di centrosinistra si siano astenuti dal voto e tutti quelli di Tosto abbiano riconfermato la propria preferenza. Il dato è tendenziale, indicativo ma non va
Era inaspettato il margine minimo che fa la differenza a favore di Adduce preso in senso assoluto. Ma a ben vedere con seimila votanti in meno Adduce ha preso poco meno di cinquemila voti in meno del primo turno, circa ottomila se raffrontato con le li-
Ora inizia il difficile percorso per dare risposte alle tante attese
ste di centrosinistra. Tosto ha guadagnato circa quattromila voti rispetto al primo turno, più di cinquemila rispetto alle liste che lo sostenevano. Cifre importanti, indica-
tive perché spiegano con pochi dubbi come ci sia stato un flusso elettorale di voti da Adduce a Tosto cioè chi ha votato in un senso al primo turno, lo ha fatto in un altro al secondo.
E questo non centra con i tecnicismi elettorali, se questo è avvenuto, così come pare, ha una precisa e chiara, anche se non limpida, spiegazione politica. Ci sono stati dei voti che sono passati da un campo all'altro. I tre elementi in questione sono tutti ugualmente essenziali per spiegare questo voto e questo equilibrio. Hanno pesato l'astensione, la scelta di gran parte del Pdl con Tosto e quella di una parte del centrosinistra contro Adduce. Il dato ci pare oggettivo e siamo convinti sarà motivo di dibattito e di confronto interno allo schieramento vincente ed al Partito Democratico in particolare. E’
lì infatti che si addensa la maggior parte degli interrogativi. Se i due primi elementi infatti costituiscono un'accentuazione inattesa di un dato fisiologico, il terzo invece rischia di diventare una pericolosa consuetudine a cui il centrosinistra materano sembra abituarsi nelle consultazioni comunali. Questi numeri, queste scelte, queste cifre non possono passare in secondo piano per una vittoria elettorale di 179 voti. Devono essere l'occasione per compattare non solo a parole ma nei fatti un campo nel quale troppo spesso volano i cosiddetti colpi bassi. p.quarto@luedi.it
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Datacontact chiarisce l’equivoco sul balletto delle cifre
Il lavoro prosegue
Ballottaggio a Matera
Angelo Tosto pronto alle battaglie in consiglio di ANTONELLA CIERVO
«La vittoria è maturata lunedì» Roberto Cifarelli ricostruisce le ore calde Adduce già oggi si insedia in Comune Nella serata di ieri Adduce ha voluto scrivere un ringraziamento per l’elezione sottolineando l’impegno comune per Matera, appellandosi a quella coesione sociale che è la prima vera emergenza da risolvere. «Il mio impegno, oggi più che mai, resta quello di portare Matera in testa e la Passione in comune» scrive Adduce che poi aggiunge, «noi realizzeremo il cambiamento. E per questo chiamerò al loro impegno consapevole anche la minoranza in Consiglio comunale e coloro che si sono candidati e sono rimasti fuori. Desidero rivolgere un grazie di cuore a tutti coloro che hanno condiviso il nostro progetto politico per la città, ma anche a tutti gli elettori che hanno partecipato con grande senso civico alla consultazione elettorale . Questa mia vittoria appartiene a tutta la città. E so che la scelta è caduta su di me per la gravità del lavoro che abbiamo davanti. C'è una nuova energia da emanare, ci sono nuovi posti di lavoro da sostenere, nuovi servizi primari da realizzare, nuove strade da costruire, nuovi obiettivi da raggiungere» continua. «Il compito che mi avete affidato mi riempie di orgoglio e di responsabilità, anche alla luce del risultato elettorale del ballottaggio che mi ha visto in vantaggio per pochi voti. Un risultato che mi obbliga ancora di più a lavorare da subito per rafforzare ulteriormente la fiducia che mi è stata assegnata. La prima emergenza da risolvere è quella della coesione sociale. Occorre iniettare, oggi più che mai, una grande dose di fiducia fra i cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. E questo obiettivo si raggiunge mettendo subito in campo azioni di buona politica» ha concluso Adduce. p.quarto@luedi.it
La folla di piazza Vittorio Veneto che ha festeggiato la vittoria di Salvatore Adduce lunedì pomeriggio in un clima alquanto particolare (foto Videouno)
I messaggi di ringraziamento con i quali sono stati ringraziati i cittadini materani dopo il voto in basso gli auguri di Nicola Buccico al nuovo sindaco
LA VOCE DELLA QUESTURA
Un poliziotto ferito per evitare scontri fra i gruppi di sostenitori di Tosto e Adduce
Rischio denunce dopo i tafferugli POTREBBE avere conseguenze anche sul piano penale il pomeriggio di tafferugli che lunedì ha accompagnato l’elezione del sindaco di Matera. Gli scontri “a distanza” fra i due gruppi di sostenitori di Angelo Tosto e Salvatore Adduce hanno infatti provocato un ferito, Gianfranco Lavecchia assistente capo della Polizia di Stato che ha riportato una infrazione all’attaccatura del tendine del gomito, giudicata guaribile dai sanitari dell’ospedale di Matera con 20 giorni di prognosi. L’intervento della Questura, presente inizialmente con pochi uomini, poi aumentati fino a 30, ha consentito che le due “tifoserie” evitassero l’impatto diretto, lo scontro che pure sembrava per molti versi inevitabile e che ha fatto temere il peggio in molte occasioni. Per più di mezz’ora, infatti, le aree comprese fra via Lucana, via XX settembre e via Roma sono state al centro di tafferugli che hanno impegnato le forze dell’ordine. Il primo episodio era avvenuto quando, mentre si diffondevano i dati ufficiali che decretavano la vittoria di Salvatore Adduce, i suoi sostenitori avevano percorso via Lucana, sfiorando l’incrocio con via Roma dove si trovavano i simpatizzanti di Angelo
L’esterno dell’hotel San Domenico
Tosto. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Dalla Digos alla scientifica, dai carabinieri alla Finanza, gli incroci strategici che da via Lucana conducono a piazza Vittorio Veneto, erano stati presidiati per evitare contatti
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La gioia dei “tostiani” e poi il clamoroso passo indietro non sfuggono sul social network
Facebook tra cori da stadio e vittorie fantasma
Adduce in piazza Vittorio Veneto lunedì
MATERA - Anche la multimedialità ha fatto un clamoroso autogol. Sono anche questi gli inconvenienti della tecnologia. Sulla scia degli eventi e del rincorrersi delle notizie circa il ballottaggio per il sindaco di Matera, anche sul social network per eccellenza si è verificata la gaffe dei “tostiani” con successivo riscatto dei “sostenitori” di Adduce. Su Facebook quando erano da poco passate le 16 e 30 iniziavano a fioccare i primi “cambi di stato” che inneggiavano all'elezione a sindaco di Angelo Tosto. Candidati delle civiche non eletti, semplici sostenitori e anche chi in maniera neutrale dava una notizia, ovviamente seguendo quelle che erano le
proiezioni fornite da Datacontact. Si leggeva: «Tosto sindaco…olè!», «La città ora è libera». Ma anche frasi di scherno verso gli avversari politici, a volte anche ingiuriose. Sono apparse anche delle foto dei festeggiamenti fuori al comitato di Tosto. Abbracci, lacrime, cori da stadio e poi il corteo verso il centro della città. Poi i post incominciavano a cambiare di tono. Le notizie, quelle che arrivavano dal sito della Prefettura di Matera, erano differenti. Era un testa a testa. La partita si giocava su pochi voti di differenza. E anche il popolo di internet iniziava a cambiare pensieri e
sensazioni. I vincitori diventavano vinti e chi prima non era ancora apparso sulle bacheche iniziava a “venire fuori”. Prime frasi di soddisfazione dalla sinistra. Primi scatti rubati da una fotocamera di un cellulare, postati direttamente su Facebook. I tag ficcano. I toni si accendono. Chi prima vinceva è incredulo in un capovolgimento di fronte così repentino e spiazzante. «Ma anche “gli altri” festeggiano. Che sta succedendo?». Ci sono minuti in cui non si sa bene cosa sta succedendo, esitazioni, dubbi. «Datacontact si è sbagliata. Leggete i dati della Prefettura». Era questo il tenore dei post e degli aggiornamenti che si susseguivano nella rete.
Tosto: «Attenti alle delibere scellerate»
Poi i 131 voti di vantaggio di Adduce quando la prefettura riportava 61/62 sezioni scrutinate. Ed ecco il via libera ufficiale ai festeggiamenti. Poi i voti diventeranno 179 e alcuni post verranno cancellati. Foto dei festeggiamenti che spariscono nel nulla e lo scherno diventa “onore delle armi”. Ha vinto Adduce. All'indomani del ballottaggio vinti e vincitori professano le loro soddisfazioni o delusioni per il risultato sulle rispettive bacheche. La politica ai tempi moderni è anche questo. Un rincorrersi di voci e sensazioni postate nei social network. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Non sono mancate le attestazioni di gioia e di sostegno all’elezione a sindaco di Matera di Salvatore Adduce datutto ilmondopolitico delcentrosinistra. «L'elezione di Salvatore Adduce a sindaco della città di Matera completa il quadro d'autore compiuto dall'UDC in questa difficile tornata elettorale. La classica “ciliegina sulla torta” che fa la vera differenza» scrive il segretario provinciale Vincenzo Ruggiero. «Un risultato di grande rilievo, anche se sul filo di lana, dove l'UDC ha dato il suo decisivo contributo senza sbavature o tentennamenti di sorta facendoci, oggi, esprimere viva e piena soddisfazione per il lavoro svolto. Il ringraziamento va, in primis, a tutti i militanti centristi che, con il loro lavoro quotidiano e la loro fede politica, ci hanno consentito di incassare un risultato vitale per azioni di governo coordinate ed incisive. Non si può, inoltre, non apprezzare il determinante atteggiamento eti-
fra i due gruppi. Pochi minuti dopo, in seguito alla deviazione imposta per ragioni di sicurezza, i gruppi si sono incrociati, questa volta quasi in modo diretto, davanti alla sede della Prefettura. E’ lì, a quanto pare, che Lavecchia dovrebbe essersi ferito, mentre cercava di bloccare un “elettore” agitato. Il comizio finale, tenuto da Adduce e Tosto ha, in parte, contribuito a placare gli animi che, però, dal pomeriggio e fino a sera, avevano registrato segnali di nervosismo e tensione anche nei pressi di luoghi istituzionali. A 24 ore dalla proclamazione del sindaco, dunque, le ore di assedio di alcune strade del centro storico, potrebbero portare alla denuncia di alcune persone per reati che andrebbero dalla resistenza a pubblico ufficiale fino alle lesioni. Gli elementi decisivi potrebbero emergere in queste ore, anche se gli ambienti della Questura preferiscono mantenere il più stretto riserbo. Un po’ troppo per una comunità che, invece di celebrare la ritrovata composizione amministrativa, ha rischiato di scegliere le strade del centro per manifestare con cori da stadio e tentativi di scontri fisici. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
LE REAZIONI
Datacontact: «Dato battuto per sbaglio»
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Anna Ferrara chiede: «di coltivare l’umiltà dei dubbi ad un passo dal baratro»
«Apriamo una stagione di progetti» co di neutralità espresso e dai finiani e dal sindaco uscente Nicola Buccico che non ha consentito inutili derive elettorali. Una sorta di valore aggiunto di spessore che ci convince sempre di più circa la bontà e l'opportunità delle scelte fatte negli ultimi mesi». Soddisfatta anche Anna Ferrara, segretario del Pd materano: «L'importante vittoria di Salvatore Adduce impegna tutto il centro-sinistra materano a scrivere davvero una pagina politica nuova per la città di Matera, una città che merita di più. Oggi ho visto dal palco di piazza Vittorio Emanuele la mia città divisa. Un'immagine che interrogala coscienza e non riesce a fermare le voci interiori.
Un'immagine che ferisce, rattrista profondamente e chiede conto e riflessione alla nostra azione politica. Il conto dice di un centro-sinistra che ancora funziona ma forse non vive! Allora con Alda Merini mi verrebbe da urlare: “ho nostalgia della tenera armonia delle cose viventi”. La riflessione dice che questa nostalgia non può restare inerte, merita riscatto e futuro, impone un rinnovato intelligente impegno politico, reclama una stagione nella quale il pd e del centro-sinistra diano effettiva risposta alla rinnovata fiducia degli elettori, prendendosi coralmente cura della città. Non servono più certezze granitiche, né la tracotante retorica della vittoria, dobbiamo invece saper col-
tivare l'umiltà dei dubbi fecondi che manifestano l'epilogo diuna stagione politica che ci ha nuovamente portando a due passi dal baratro, per aprire finalmente le porte ad una stagione di progetto e di cura per la città, chiamando a raccolta le energie e le intelligenze migliori, portando ad unità ciò che oggi è diviso, rendendo dialogo ciò che urla. Per questo caro Salvatore», conclude la Ferrara, «voglio farti un augurio non usuale, l'augurio che tu possa raccogliere ed interpretare il messaggio di una città ferita, innanzitutto ascoltandola nel suo profondo, dalla piazza all'ultimo vicolo di periferia, e poi disegnandone con responsabilità il futuro e la speranza». Intervento anche del vicepresi-
dente del Parlamento europeo Gianni Pittella: «Matera esce dal commissariamento riappriopriandosi della politica e grazie ai suoi elettori si dota di un sindaco di spessore nazionale e europeo». «Auguro con gioia a Salvatore Adduce un proficuo lavoro - prosegue Pittella - la collaborazione con il nuovo primo cittadino sarà intensa e costante per valorizzare anche con grandi progetti di respiro europeo». Sul risultato elettorale si sofferma anche il senatore di Idv, Felice Belisario: «La vittoria sofferta ottenuta a Matera deveaiutare il centrosinistra a ripartire con la ostinata volontà di lavorare per il territorio mettendo da parte tattiche pericolose». «Il successo di Salvatore Adduce», secondo Belisario, «non mancherà di assicurare al nuovo Sindaco tutto il sostegno necessario a consentire un concreto sviluppo della città, anche perché - conclude il senatore lucano - sono convinto che la coalizione terrà conto dall’apporto in questa competizione elettorale».
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COMINCIA oggi l’avventura di Salvatore Adduce da sindaco di Matera. Sarà il primo giorno al sesto piano di via Moro. Il giorno dell’insediamento per il nuovo sindaco che terrà una conferenza stampa alle 11. Certo negli occhi ci sono ancora le ore concitate che hanno portato al risultato vittorioso per il centrosinistra. Noi abbiamo provato a ricostruirle con Roberto Cifarelli che ha coordinato la campagna elettorale di Adduce: «anch’io ero sulle spine come tutti ma devo dire che mi sentivo una forte tranquillità dentro, sapevo di aver fatto il mio lavoro fino in fondo. I dati raccolti mi lasciavano tranquillo, avevo una persona per seggio ed un rappresentante di plesso che mi ha dato le prime 100 schede scrutinate di ogni sezione subito. Avevamo un andamento costante. Sapevo che il nostro dato che ci dava avanti, pur di poco, non poteva cambiare. Quando poi ho visto che a 49 sezioni su 62 eravamo leggermente avanti, ho chiamato Salvatore. Le 13 sezioni mancanti ci davano avanti quasi dappertutto. Il corteo di Tosto ci ha lasciato sorpresi, ma i nostri dati erano scientifici». Qualcosa in più ha preoccupato invece l’astensionismo. Cifarelli ricostruisce anche i pensieri e i timori durante il voto: «sapevo che per noi l’ideale era una presenza alle urne tra il 60 e il 65 per cento. Se fosse stata meno voleva dire che i nostri elettori non avevano risposto,se eradi piùvoleva direinvece che Tosto era riuscito in una stroardinaria opera di mobilitazione. Quando ho visto il dato di domenica sera mi sono subito preoccupato, ho capito che al 60 per cento non saremmo mai arrivati e ho avviato una nuova opera di mobilitazione. Posso dire», conclude, «che noi le elezioni le abbiamo vinte lunedì».
HA preso un giorno di sosta per rispondere alle mail e agli sms che gli sono arrivati a 24 ore dai risultati del voto. Oggi sarà a Voghera per seguire la trasferta della squadra cittadina ma, subito dopo, tornerà in città per concentrarsi sulle emergenze della città. «A cominciare da alcune delibere scellerate su cui indagheremo - spiega. Non è solo il recente riordino degli uffici comunali a preoccupare il futuro capo dell’opposizione, ma i potentati occulti che vogliono mettere le mani sulla città e impadronirsi del mercato edilizio. «Ci sono vicende gravi che riguardano i tentativi di cementificazione dela città. Mi procurerò tutti gli elementi sui quali confermo la nostra attenzione. Non consentiremo la scomposizione della città da parte di nessuno. Spero che il sindaco colga questi fatti e si accorga che questa non è la strada da seguire». Le pressioni di chi vuol trasformare l’assetto della città, preoccupano l’imprenditore che aggiunge: «C’è una parte occulta che spinge per ottenere scorciatoie. Non si tratta di lobby, ma interessi più o meno legittimi. Dobbiamo concentrarci sull’emergenza numero uno: il lavoro. E’ necessario puntare sul dinamismo che la nuova giunta dovrà porre in essere, a patto che la sua composizione non sia il risultato di tabelle millesimali». «Un dato doppio, battuto per errore ha inficiato il risultato che è stato comunicato”. Rossella Tosto spiega così lo scostamento di dati registrato nella rilevazione di Datacontact che aveva dato la vittoria ad Angelo Tosto rispetto a Salvatore Adduce. Un banale e irrisorio errore che nella circostanza però è diventato fondamentale, provocando un effetto a catena. I festeggiamenti di Tosto e della suaparte,il tamtamdellevoci che si diffondono via etere ed in città e che davano già per ac-
quisita la vittoria dell'imprenditore mentre da un'altra parte nel comitato di Adduce cresceva l'incertezza e la preoccupazione per un dato che comunque non corrispondeva a quello diffuso nel comitato elettorale di centrosinistra. Insomma per quasi un'ora Matera si ètrovata nella particolare situazione di avere due sindaci, vincenti e pronti a festeggiare. Un risultato che è parso poi poco dopo non corrispondente alla realtà, visto che la vittoria è andata ad Adduce anche se solo per 179 voti di differenza. “con uno scarto così piccolo questo errore è diventato determinante, in una situazione normale non avrebbe inficiato il risultato che non abbiamo trasmesso. Il tutto si traduce semplicemente in un difetto di comunicazione che ha portato a questa differenza”. Laresponsabile diDatacontactspiega neldettaglio cosaè successo e soprattutto come mai si è verificato, proprio in quest'occasione, l'errore: “rispetto al primo turno i dati del ballottaggio sono arrivati con una maggiore velocità e noi li abbiamo riportati velocemente e senza avere il tempo di controllare le singole battiture del dato. La risicata differenza tra i due candidati ha poi fatto il resto. Da un punto di vista metodologico non ci sono state sbavature così come si era dimostrato nel primo turno e nelle passate tornate noi abbiamo riportato il dato senza alcuna tifoseria. Purtroppo c'è stato questo errore che ci lascia il rammarico di aver dato un disservizio” continua Rossella Tosto che ha spiegato con un comunicato i motivi dell'errore, “in ogni rilevazione statistica anche quando il dato appare consolidato, differenze così esigue possono non emergere in tutta la loro entità e l'errore che ne può derivare può essere determinante nel far oscillare con un margine molto contenuto il risultato effettivo”.
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IL RETROSCENA
Il giallo di Potenza
Come gli investigatori hanno collegato le due indagini
Oggi l’incidente probatorio su tutti i reperti Nuove analisi. Il reggiseno era stato reciso
di FABIO AMENDOLARA SALERNO - Le tegole, i cocci di tegole, due foglie di colore scuro, due bottiglie di birra Peroni da 33 centilitri, lo spezzone di un cavo elettrico, un pennello da imbianchino, una candela, un laccio di cuoio con una croce di legno scuro e molti capelli. Era tutto nel sottotetto della chiesa della Trinità. A due passi dai resti in parte scarnificati e in parte mummificati di Elisa Claps. Sono i «reperti». Così li chiamano gli investigatori. Su quei reperti oggi verrà eseguito un incidente probatorio. Alla presenza dei magistrati della procura, dei difensori dell’indagato e di quelli della parte offesa i quattro periti, Vincenzo Pascale dell’Università Cattolica, Giorgio Porrera, ex tenente dei carabinieri del Ris, Eva Sacchi dell’università di Milano e Cristina Cattaneo dell’Istituto di medicina legale di Milano, effettueranno le analisi dattiloscopiche (impronte digitali) ed ematologiche (tracce di sangue). Perché di impronte e macchie di sangue ce ne sono diverse. Le impronte digitali andranno rilevate su tutti i reperti. Le tracce raccolteverranno illuminate con differenti lunghezze d’onda e fotografateinbiancoe nero.Unavoltaacquisita un’impronta digitale si passerà alla valutazione di utilità. Se si riscontrerà un numero sufficiente di «minuzie» il reperto verrà confrontato con le impronte prelevate a Danilo Restivo, unico indagato per l’omicidio di Elisa, in fase d’arresto. Sono le impronte del 1994. Danilo finì in carcere con l’accusa di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero. E un anno dopo fu anche condannato. Le macchie di sangue, invece, sono presenti solo sulla porta d’ingresso al sottotetto, quella divelta dagli operai il 17 marzo, nel corso del ritrovamento ufficiale. «Macchie di colore rossastro». Gli investigatori le hanno catalogate così. Da quelle macchie i periti cercheranno di estrarre il dna. La comparazione con quello di Elisa e con quello di Danilo verrà fatta successivamente. Nessuna traccia di sangue è stata invece rinvenuta sugli abiti che indossava Elisa. E’l’elemento che esclude che la causa della morte siano i colpi da arma da taglio che hanno lasciato piccoli solchi su alcuni punti dello scheletro e forse hanno reciso il reggiseno. Elisa è morta per asfissia. E’questo che stabilisce la perizia depositata l’altro giorno dal professor Francesco Introna e secretata dagli investigatori per 30 giorni.Nei locali «pertinenti» al sottotetto sono stati trovati anche dei vestiti. C’è molto riserbo su questo particolare. Sembra che gli investigatori non abbiano ancora decisose inserirlinell’incidente probatorio di oggi.Nel centro Newman, invece, sono stati trovati «libri che celebrano il periodo nazista». La foto della polizia scientifica ritrae una collana storica di alcuni volumi intitolata “La fantastica esistenza di Adolf Hitler”. «C’erano anche riviste di armi da collezione», conferma un investigatore. L’ultima è del mese di settembre del 1993. Ma questa è solo l’ennesima coincidenza. f.amendolara@luedi.it
Qui sopra la collana di libri rinvenuta dagli investigatori nel centro Newman A destra gli investigatori a caccia di prove nel sottotetto della chiesa della Trinità
Prescritta e non archiviata la querela a Cappiello Quando la svista giuridica cambia la sostanza Dunque Gennaro Cappiello ha mentito. Alla luce delle prime indiscrezioni sulla perizia effettuata sui resti di Elisa, emerge come fossero stati depistanti le dichiarazioni rese agli investigatori sul caso Claps e che la trasmissione “Chi l'ha visto?” ha rimandato in onda lunedì sera riproponendo un servizio in cui il collaboratore (o meglio ex collaboratore) era ospite in studio. Dagli accertamenti peritali risulta che Elisa sarebbe morta probabilmente per asfissia da strangolamento. Dunque non un incidente, come sosteneva Cappiello, tale da configurare l'ipotesi di omicidio preterintenzionale (che va cioè oltre le intenzioni, non voluto: esempio classico un'aggressio-
L’errore di “Chi l’havisto” a proposito delle accuse dell’ex pentito alla Genovese
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ne a seguito della quale la vittima cade, batte la testa e muore) ma un vero e proprio delitto eseguito con dolo. Chi ha ucciso Elisa voleva ucciderla. «Ma se pure archiviate quella dichiarazioni di Cappiello - ha aggiunto in trasmissione don Marcello Cozzi - qualcosa di vero, uno due elementi conterranno», ipotizzando anche l'eventualità che il depistaggio di Cappiello fosse stato messo in atto proprio per distogliere l'attenzione dal luogo dove poi è stata ritrovata Elisa, cioè la chiesa della Trinità. Contro quelle dichiarazioni di Cappiello che determinarono il passaggio dell'inchiesta sulla scomparsa di Elisa dalla Procura di Potenza a quella di Salerno, il pm Genovese e il marito Michele Cannizzaro proposero querela. Che non è mai stata archiviata, come invece ha sostenuto Chi l'ha visto, trasmissione che, per usare un eufemismo, non è mai stata tenera con il primo pm del-
I PRIVILEGI DELLA CITTÀ
l'inchiesta. Quel procedimento per calunnia, in realtà, si è estinto per prescrizione nel 2007, al tribunale di Catanzaro, dopo una giacenza durata circa quattro anni. Siamo negli anni della De Magistris story collegata a Toghe lucane, nel pieno della guerra tra magistrati evidentemente non ancora terminata. Il giudice Emma Sonni, il 20 giugno 2007 deposita la sentenza nella quale dichiara la prescrizione del reato di calunnia a carico di Cappiello speficando che «non è dato ravvisare in atti alcuna causa evidente di proscioglimento nel merito». Cioè era evidente che mentiva. Ancora oggi non sappiamo perché Cappiello abbia mentito. Per evitare indagini a suo carico come pure ipotizzarono i giudici del riesame di Potenza (Gubitosi, Canosa, Petrocelli) distogliendo l’attenzione delle forze dell’ordine sulla sua persona? l.s.
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IL PRECEDENTE A BRESCIA NEL 2006 STRANGOLATA E NASCOSTA NEL CAMPANILE DELLA CHIESA C’è un precedente recente che ricorda incredibilmente il caso di Elisa Claps: il 18 agosto 2006 una studentessa di 23 anni, Elena Lonati, fu strangolata e nascosta dentro il campanile di una chiesa alla periferia di Brescia. A ucciderla un coetaneo cingalese (il sacrestano) che, a delitto avvenuto, avrebbe parlato di un incidente allo zio della ragazza. La ragazza si era recata in chiesa per accendere una candela e pregare, tra le undici e mezzogiorno. Era il suo compleanno. A delitto scoperto la chiesa fu sequestrata, il parroco appose un cartello sul rinvio delle messe, la polizia sottolineò l’inspiegabile ritardo con il quale il sacerdote, appresa la notizia del cadavere nel campanile, denunciò l’episodio. La ragazza morì per soffocamento per il nastro messo sulla bocca, fu rinchiusa in un sacco ancora viva. L’ assassino confessò quasi subito. La chiesa non è mai stata sconsacrata.
SALERNO - Non è l’unico sospettato per l’omicidio della sarta inglese Heather Barnett. La polizia inglese nel corso degli anni avrebbe considerato anche altri due o tre alibi oltre a quello di Danilo Restivo, 38 anni, sospettato per l’omicidio della sua vicina di casa nel quartiere di Charminster a Bournemouth, la cittadina a sud di Londra dove si è trasferito una decina di anni fa. Le indagini della polizia inglese vennero poi collegate a quelle per la scomparsa di Elisa Claps nel 2004, quando il gip del Tribunale di Salerno, a seguito di accertamenti preliminari della Direzione investigativa antimafia «afferenti alla consumazione in Inghilterra dell’omicidio Barnett e compendiati - si legge in un documento giudiziario che il Quotidiano ha potuto consultare - nell’informativa del 3 febbraio 2004», riaprì il caso. «Con riguardo alla scomparsa della giovane Elisa Claps - si legge ancora nell’atto - la nota informativa evidenziava il particolare che “allorquando nella stessa giornata della scomparsa della ragazza, dopo circa un’ora, Restivo si recò all’ospedale per farsi medicare una ferita alla mano, procuratagli a suo dire da una cadutaaccidentale, ilmedico di guardia notò sui pantaloni delle evidenti macchie (all’epoca si pensò a del fango) e il rifiuto di consegnare tali abiti alla polizia, da parte della famiglia, ha sempre indotto a pensare che in questo modo fosse stata distrutta l’unica prova (probabilmente le traccedi una colluttazionetraRestivo elaragazza)in grado di inchiodare alle sue
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Un documento dell’Interpol che riguarda Danilo Restivo
responsabilità il Restivo”». Venivano, inoltre, «evidenziati allarmanti particolari afferenti alla personalità ea comportamentipregressi di Restivo, indicativi della sua pericolosità e di possibili collegamenti alle condotte dell’ignoto autore dell’omicidio della Barnett. Anche nel corso delle intercettazioni condotte da questa Sezione operative sulle utenze di casa Restivo e sui radiomobili a loro in uso, i predetti furono accortissimi nel parlare limitandosi a brevissime conversazioni ed anche ad alcune chiare battute di pessimo gusto per gli inquirenti che stavano conducendo le indagini». Gli elementi di collegamento tra la vicenda della scomparsa di Elisa Claps e il caso Barnett, la prospettiva di nuove investigazioni da svolgersi in collaborazione con gli organi investigativi britannici «inducevano questo ufficio - è scritto in un atto
OPINIONE PUBBLICA E MEDIA
della procura di Salerno - a richiedere la riapertura delle indagini a carico di Restivo, che veniva autorizzata con provvedimentodel gipdel25 marzo del 2004». Nascecosì ilprocedimento penale nell’ambito del quale la procura di Salerno ha deciso di attuare un collegamento investigativo con i competenti organi investigativi inglesi interessati ad acquisire elementi investigativi su Restivo. «Le indagini esperite dalla polizia britannica del Dorset - si legge ancora nel documento - comunicati al pubblico ministero di Salerno evidenziavano una serie di “anomali”comportamenti di Restivo tali da indurre la polizia inglese ad attivare controlli sulla sua persona e avviare indagini tecniche». Nel corso della collaborazione con le autorità britanniche venivano autorizzate e disposte operazioni di intercettazione telefonica volte a
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segue dalla prima
La borghesia potentina rifletta... segue dalla prima Blocchi contrapposti , ma, presenti, in tutte le articolazioni e postazioni mass-mediologiche lucane. Desideriamo una voce estranea agli schematismi politici e culturali dominanti …senza fare nulla… perché tutto ciò accada.Non abbiamo mai creduto nell'improvvisato Progetto Allam. Pretendiamo che le campagne di stampa, le denunce e i seri argomenti siano palpabili e compresi da tutti.. siano improntati alla verità e, soprattutto, siano condotti con zelo e laicità , mai astiosa. Con questi seri presupposti vogliamo porre l'attenzione sulla Signora Filomena. Una donna piccola , minuta, coraggiosissima . Una donna che fa riflettere noi uomini di buona volontà e la cosiddetta Potenza-bene … la "borghesia ricca" della middle class lucana . Una donna che accusa questa Potenza-bene di indifferenza , di insensibilità.. di cinismo. Una donna che solidarizza solo con le classi meno abbienti e gli uomini e donne più umili (gli unici che sono stati solidali e vicini a Lei e alla sua famiglia)
Una donna che squarcia il velo di tutte le ipocrisie di una classe ancora tanto "provinciale" e tanto subalterna al politico di turno. Una donna che richiama l'attenzione sulle nostre classi dirigenti. Classi dirigenti che, oggi, dopo tanto oblìo si riscoprono ,forse, a torto paladini della giustizia e della verità, dopo aver snobbato per decenni il caso Claps con gesti e comportamenti di insofferenza. Un caso come quello di Elisa immediatamente rimosso con una dose di… accentuato fastidio. Lo ribadiscono perfino Mons Appignanesi e il giornalista Vulpio. Questa categoria protetta e ovattata può continuare indisturbata a godere di privilegi di casta…? Può godere delle mai scalfite franchigie secolari?. Franchigie e privilegi mai seriamente combattuti, mai seriamente debellati. Noi siamo convinti che il Marchese del Grillo soggiornerà ancora per secoli nelle sedi che contano.. il giornale dei cittadini continuerà a chiedersi dove sono finiti gli intellettuali lucani…dove sono finiti gli uomini di grande dignità e corag-
gio? Dopo qualche minuto sarà rimosso anche questo angosciante interrogativo. Perché le persone serie, pragmatiche e laiche , quelle che si misurano con la realtà sociale, politica, culturale ed economica lucana con asciuttezza e severità di giudizio non trovano lo spazio che meritano? Perché sono state rimosse tante belle pagine del "RISCATTO" lucano dei cattolici democratici del dissenso? La risposta era ed è sempre la stessa...L'intellettuale onesto lucano e i movimenti popolari spontanei non trovano cittadinanza e non rappresentano NULLA sono PROFETI disarmati. Pur tuttavia dobbiamo ribadire con le parole di Pannunzio che l'intellettuale "onesto e terzista"(ndr) non rappresenta nulla se non rappresenta l'individuo e la sua libertà, se non mantiene a qualunque costo il principio stesso dell'individualità, il diritto al dubbio e alla critica, il senso del VERO e del Falso, il rifiuto delle MENZOGNE inutili. In questo, la sua funzione è eminentemente sociale. Se , l'intellettuale lucano, og-
gi, assiste pavidamente a tante menzogne inutili vorrà dire che la cultura lucana si avvia ad un lento e irreversibile declino. Noi, al contrario , cittadini terzisti e liberi, imbarazzati da tanti silenzi e da tante scuse postume e tardive rinnoviamo la nostra solidarietà e il nostro forte abbraccio a Gildo, alle Signore Filomena, Olimpia e Rossella senza fingere di ignorare la cruda realtà e senza umiliaci a servirla. Il Valore dell'UMILTA' lo trasferiamo alle nostre virtù comportamentali. Virtù comportamenali che hanno scelto da tempo… La gente per bene, Gli Ultimi e gli UOMINI con schiena dritta. Uomini con schiena dritta che insieme a tanti giornalisti coraggiosi, tanti magistrati e tanti Preti di frontiera, in primis Don Marcello Cozzi non hanno mai voluto dimenticare. Quel Marcello Cozzi che merita di celebrare la messa in suffragio di Elisa nella grande Piazza Prefettura. Sarà un gran bel gesto Sig.ra Filomena… Del resto, cara sig.ra Filomena al catechismo ci hanno insegnato che Dio esiste in cielo, in terra e in ogni luogo. Mauro Armando Tita
Quand’anche però Danilo Restivo – il principale indiziato dell’omicidio di Elisa Claps – fosse un killer seriale, in pochi si sono ancora chiesti se sia davvero giusto e corretto vedere inscenata in televisione un giorno sì e l’altro pure questa feroce caccia all’untore, come se lo stato di diritto non valesse anche per chi si macchia dei crimini più feroci. Il caso Claps, perciò, rischia di diventare un piccolo Vietnam della cronaca nera, o, alla meglio, un popolare reality-show che tira avanti a furia di nomination. Intanto a Potenza la stanchezza e il nervosismo si fanno sentire. Il fratello di Elisa, Gildo Claps, tuona contro Restivo e contro la Chiesa, e dice che “il tempo è scaduto” per il colpevole e per i complici della morte della sorella. Filomena, la madre, ha deciso che i funerali della figlia avverranno all’aperto, “perché in Chiesa Elisa ci è già stata diciassette anni”. Praticamente si sta andando dritti verso un parossistico caos sentimentale, giudiziario e mediatico. L’anatomopatologo Francesco Introna ha consegnato l’altrieri alla Procura di Salerno i risultati della sua indagine autoptica, ma neanche gli avvocati di parte hanno potuto ancora leggerla. Nell’attesa che il “corpo di Elisa parli”, come ha detto Introna, i riflettori sono puntati sulla Chiesa della Trinità e Potenza, tanto che è nato un gruppo su Facebook che chiede a gran voce la sconsa-
I professionisti della morale... crazione del luogo di culto. A Potenza, come molti già sanno, sono anche comparse due scritte sui muri. La prima dice: “Don Mimì sapìa” (“sapìa” è in dialetto potentino il passato di sapere, quindi significa “sapeva”. Evidente anche il gioco di parole tra il cognome Sabìa e la parola “sapìa”); la seconda, subitamente coperta da vernice, chiede l’allontanamento del Vescovo Superbo. In una lettera pubblica di Gildo Claps alla sorella veniamo anche a sapere che un anno fa nei bagni del “Gran Caffè” di Potenza qualcuno scrisse che Elisa era nella S. Trinità. Nessuno se ne accorse a quel tempo? E come mai? Non è facile decifrare questi messaggi murali, e alto è il rischio che i writers si facciano beffe della fame di notizie dei media, tanto che nei giorni scorsi è nata una cabalistica e un po’ astrusa decifrazione di alcune scritte murali in cui il numero 5 e il numero 3 erano affiancati da una croce rovesciata (il 5 sarebbe la lettera numero 5 dell’alfabeto, quindi Elisa; il 3 sarebbe la lettera numero 3 dell’alfabeto, quindi Claps, o magari Chiesa). Per non parlare del numero 12, che sempre ricorrerebbe nei presunti assassinii di Restivo. Tutti, comunque, si aspettano dalla perizia di Introna il nome e
il cognome dell’assassino. Probabilmente questo non accadrà; e, se così fosse, ci aspettano mesi di rabbia, di tifoserie e di accanimento mediatico a vuoto. Anche perché in pochi hanno sottolineato il dato che il corpo di Elisa non è stato ritrovato mummificato, ma quasi tutto scheletrizzato (a parte un piccolo pezzo di gamba destra, appena mummificato). Di certo non sarà facile stabilire cause della morte di Elisa e dinamica dell’assassinio; e forse si sta esagerando nel riporre assoluta fiducia alle sole indagini scientifiche. Danilo Restivo ha fatto sapere che si sottoporrà all’esame del Dna, a cui non sarebbe obbligato per legge. Ieri comunque i consulenti tecnici hanno smentito la possibilità che Elisa sia stata accoltellata, avvalorando l’ipotesi della morte per strangolamento. Tornando però alle notizie convulse di Potenza, si dice che Don Mimì Sabìa avesse chiesto formalmente nel 1996 di fare lavori di restauro nel sottotetto (dimostrando, a posteriori, di non sapere). Ma poteva, Don Mimì Sabìa, non sapere? Si dice anche che sin da gennaio di quest’anno don Wagno, l’attuale viceparroco della Ss. Trinità, sapesse di quel cadavere, ma che, nel comunicarlo al Vescovo, anche a causa di una
captare i contatti di Restivo con i familiari di Potenza. «Le indagini - concludevano i magistrati della procura di Salerno - anche nell’ambito della collaborazione investigativa con la polizia britannica, non consentivano, tuttavia, di ravvisare in capo a Restivo profili di responsabilità penali riguardo alla scomparsa di Elisa Claps». E forse, per quanto d’interesse per la polizia inglese, anche per l’omicidio di Heather Barnett. I detective del Dorset, nel corso degli anni, hanno continuato a lanciare appelli e a cercare testimoni, senza, però, ottenere grandi risultati. Indiscrezioni giornalistiche del quotidiano locale Daily Echo parlano di una richiesta di estradizione e di un arresto imminente in relazione alla scomparsa di Elisa Claps. Notizie, però, non confermate in Italia. fab. ame.
non perfetta conoscenza dell’italiano, abbia fatto qualche pasticcio. Si dice che Potenza sia una città omertosa, piena di notabili, massoni e poteri forti. Si dice, si dice. Nessuno però dice, tanto per fare un esempio, che per l’omicidio di Heather Barnett a Bournemouth, oltre a Danilo Restivo, sono state indagate fino ad ora almeno quattro persone, di cui una incarcerata per alcuni mesi. Questo lo afferma l’avvocato di Restivo Mario Marinelli, che si chiede per quale ragione nessuno l’abbia ancora scritto. Appunto, perché nessuno l’ha ancora scritto? E c’è modo in tempi rapidi di leggere gli atti sul processo Barnett affinché questa notizia dell’avvocato Marinelli venga confermata nero su bianco? Piccola parentesi: anziché bivaccare davanti alla casa di Restivo, perché i giornalisti televisivi in cerca di scoop non setacciano il processo Barnett? Potenza comunque sta emergendo sui media come città omertosa e vischiosa, tanto che il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero ha scritto una lettera aperta in cui ha parlato di accuse infamanti rivolte alla sua città. La vera speranza, in attesa che “il corpo di Elisa parli”, è che parlino Eris Gega ed Eliana De Cillis, evanescenti e silenziosi “amici” di Elisa
(Eliana disse che se al posto di Elisa ci fosse stata lei avrebbe fatto la stessa fine. Quale fine?); o che vengano sentite altre persone con cui Elisa aveva rapporti in quel periodo (pare si frequentasse con un ragazzo che a Potenza faceva il militare). Si torni, cioè, a una strategia investigativa a tutto campo, senza certezze aprioristiche e senza teoremi. Ci rendiamo perfettamente conto che Danilo Restivo ha la faccia giusta (e gli indizi giusti) per fare il protagonista di questa brutta storia, e che molti gravi indizi lo pongono al primo posto tra i colpevoli, ma non ci si deve mai dimenticare dei comprimari e delle comparse, e soprattutto della presunzione d’innocenza, che vale fino a prova contraria, cioè fino a sentenza passata in giudicato (e Dio ci scampi sempre dagli errori giudiziari!). Prima però si cerchi la verità, e solo in seguito si facciano i nomi e i cognomi. Infine, i professionisti della morale pubblica depongano le armi e dichiarino piena fiducia nella magistratura, che sta lavorando a riparo dai bagliori dei fuochi incrociati. Si evitino carriere mediatiche nel nome di Elisa. E si accerti il colpevole senza cercare un capro espiatorio. I processi e le indagini non si fanno con la pancia, ma con la testa. Non si abbia paura di essere minoranza, di non avere il plauso delle folle inferocite, di fare domande e di creare dubbi, sempre, costi quel che costi, perché la verità è un cammino tortuoso che fa male. Andrea Di Consoli
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Ecco cosa c’era in quel sottotetto
Restivo non è l’unico indagato per il caso Barnett
Mercoledì 14 aprile 2010
Il processo Calciopoli
Il pm: «Di per sé non è reato se due persone parlano fra loro»
Al vaglio le 75 telefonate La difesa di Moggi spinge perché vengano ammesse. L’accusa non si oppone NAPOLI – Settantacinque telefonate per ribaltare la partita e sostenere che non era solo Moggi a contattare arbitri e designatori, ma che in realtà erano un pò tutti a parlare con tutti. La vicenda della telefonate «inedite» che l’accusa non ha ritenuto significative ma che la difesa intende introdurre nel processo ha tenuto banco all’udienza di Calciopoli ripresa ieri mattina in un’aula ai limiti della capienza. I riflettori sul dibattimento, che per mesi era stato in pratica disertato dalla gran parte dei media, sono stati riaccesi dalla strategia dei legali dell’ex dg della Juventus che nelle ultime due settimane hanno diffuso, a cadenza praticamente quotidiana, conversazioni dove compaiono dirigenti come Facchetti, Moratti, Galliani, Cellino e altri. Ebbene oggi, in apertura di udienza, l’avvocato Maurilio Prioreschi, ha formalizzato la richiesta: 75 telefonate più circa 3000 «contatti» (ricavati dai tabulati e relativi anche alle telefonate riscontrate sui centralini delle società di calcio) da depositare agli atti. L’acquisizione è data per scontata visto che già lo scorso anno il Tribunale aveva stabilito che qualora gli avvocati intendessero utilizzare altre tra le 171mila intercettazioni eseguite durante le indagini, da parte dei giudici non vi sarebbe stata alcuna preclusione. È poi toccato all’altro difensore, l’avvocato Paolo Trofino, illustrare in sintesi quella che con una certa enfasi, ha definito «la madre di tutte le intercettazioni». Ovvero una conversazione tra il designatore Bergamo e l’allora presidente dell’Inter Facchetti alla vigilia di un’Inter-Juve (Facchetti: «E allora per domenica?». Bergamo: «Facciamo un gruppo di internazionali così non rischiamo niente». Facchetti: «Va bè, metti dentro Collina»). Al colonnello Attilio Auricchio - che ha condotto le indagini e si è sottoposto ieri alla quinta udienza di controesame – hanno domandato perchè non avesse all’epoca trascritto questa telefonata nell’informativa: «La conversazione tra Bergamo e Facchetti è stata registrata e trascritta ma non è nell’informativa perchè non è stata considerata investigativamente utile», ha risposto il testimone. Le «nuove» carte in mano a Moggi (sono trapelate ancora indiscrezioni su una conversazione in cui Facchetti inviterebbe Bergamo a recarsi in società per ritirare un «regalino») non sembrano preoccupare più di tanto i pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano. Anzi per il pm Narducci quelle telefonate «non spostano alcunche». Ed è stato proprio Narducci nel suo intervento a spiegare come, ad avviso degli inquirenti, quelle telefonate non sono affatto «eccezionali, rilevantissime e decisive». Alla loro acquisizione
(quattro di esse, sottolinea, erano già agli atti) la procura non si oppone «in modo che possono essere vivaddio – ha detto il magistrato – trascritte fedelmente e potremo così ragionare su dati veritieri». Non si oppone dunque anche quando si tratta di una telefonata di condoglianze a Facchetti per la morte della sorella o quando Bergamo chiama l’allora presidente del Bologna, di ARMANDO PETRETTA Cipollini, per avere il numero di telefono dell’alleNAPOLI – Aula 216 del tribunale natore Carletto Mazzone di Napoli: non c'è un clima da stachiestogli da un giornalidio ma poco ci manca per l’udiensta (e anche la telefonata al za più attesa del processo a Calciogiornalista viene annovepoli, quella in cui i legali di Luciarata tra le 75). Una anticino Moggi, il principale imputato, pazione delle mosse dell’acil capo della «cupola» che per gli cusa è rappresentata da inquirenti combinava a tavolino i una domanda rivolta dal campionati di calcio, annunciano pm a Auricchio: quanti sonuove intercettazioni che tirano no stati i contatti in ballo altre squatelefonici tra L:134.24pt A:33.996rig dre oltre la Juve. BOTTA E RISPOSTA Moggi e i due deTroppo piccola l’ausignatori Pairetla della IX sezione to e Bergamo nel penale per conteneAll’attacco sulla cena periodo delle inre l'assedio di giordagini? L'inve- tra Bergamo e Facchetti nalisti, fotoreporstigatore ha elenter e tifosi. Sembra cato tutte le chia- OLTRE alle telefonate, l’altra mos- tanto di stare in curmate in entrata e sa che ha destato l’attenzione di tutti va, con la gente acin uscita, pari a durante l’udienza di ieri è arrivata calcata in piedi e circa 450, com- quando Trofino domanda ad Auric- qualcuno che trova prese quelle av- chio se fosse a conoscenza di cene posto per terra: una venute attraver- tra Bergamo e Facchetti: risposta bolgia infernale. Il so le schede sim positiva e applauso dei circa 20 so- presidente del colle«segrete» che il stenitori bianconeri all’esterno gio giudicante più dg bianconero dell’aula. In conclusione sono arri- volte chiede si facavrebbe fornito vate poi le dichiarazioni spontanee cia silenzio minacai due per con- di Paolo Bergamo, altro protagoni- ciando di sgombeversazioni riser- sta della giornata, rilasciate alla cor- rare l’aula ma il clivate. ma è più da corrida te: «Ero al mio ultimo anno di lavoro, Una cifra che i al sesto con Pairetto e decisi con che da aula di tribupm intendono mia moglie che, quando Inter, Milan nale. raffrontare, per e Juventus, sarebbero venute a gioE nulla può quanrimarcare il livel- care a Livorno avremmo ospitato do gli 'oohhh' di lo di coinvolgi- vecchi amici come Facchetti, Gal- scherno sottolineamento di Moggi, liani e Moggi a cena da noi. L’ho fat- no le risposte del coai contatti avuti to con Facchetti, con Galliani che ha lonnello Auricchio, dagli indagati rifiutato reputando non corretta la quello che ha svolto con altri dirigen- cosa, e con Moggi. Ricordo anche le indagini, interroti di società. «La che all’epoca i regolamenti non lo gato dalla difesa. procura di Napo- vietavano e che a tavola ci si gusta- Lui, Lucianone, arli , che deve ragio- va la cena e non si facevano imbro- riva in aula a udiennare da pubblico gli». za cominciata. Con i ministero in fungiornalisti che lo atzione di un giuditendono al varco apzio penale, – spiega Narplica il più ferreo dei catenacci: ducci - non può giudicare «Non parlo – dice – oggi faccio parillecito penale il fatto che lare gli avvocati». E poi, ironico: una persona colloqui al te«Ho un pò di raucedine, non ho volefono con un’altra». ce e non posso sforzare la gola». Per ora ci si ferma qui. Si Una linea Maginot blindata anche riprende il 20 aprile con la durante una pausa del controesatestimonianza in aula me: «Intervistate il pm Narducci» dell’allenatore del Chelsea dice, sviando i giornalisti. Carlo Ancelotti, che prima Bisogna attendere la fine del Milan e della squadra dell’udienza perchè Moggi, col londinese ha allenato anpiù classico dei contropiede, ceda che la Juventus sotto la gealla tentazione di andare all’attacstione Moggi.
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IL PERSONAGGIO
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Lucianone alla riscossa Alla sbarra tra sorrisi e ironia
Luciano Moggi circondato dagli avvocati nell’aula del Tribunale di Napoli
co prima di lasciare il tribunale: «Sono state sbugiardate tante cose dette in precedenza» commenta visibilmente soddisfatto. «E non finisce qui – promette, tirando fuori dei fogli con nuove intercettazioni da una cartellina azzurra – nelle prossime udienze produrremo altre conversazioni inedite che riguardano Inter e Milan», riferendosi in particolare – secondo quanto trapela da ambienti della difesa – ad un’altra conversazione tra l'allora numero uno dell’Inter Facchetti e il designatore arbitrale Bergamo in cui si fa riferimento a «un regalino» e a una intercettazione tra l’addetto all’arbitro del Milan Meani e l'ad rossonero Galliani che l’ex dg bianconero mostra borbottando: «Ma come si fa a tenere fuori il Milan ?». Durante l’udienza scalpita e più volte viene tenuto a freno dai suoi
avvocati perchè non commenti le risposte del teste. In un paio di circostanze viene anche richiamato dal presidente del collegio Teresa Casoria che gli sventola un virtuale cartellino giallo. Accade quando Moggi sbotta ad alta voce dopo che il colonnello Auricchio dice di non ricordare la telefonata in cui il dg della Juve parlava di griglie con Bergamo: «Ma come non la conosce – si accalora Lucianone – sò quattro anni che la sentiamo, ma pensa te». Il resto è melina: qualche battuta tra toscani con l’ex arbitro Bertini, un autografo sulla sua biografia ad un tifoso bianconero che gli promette fedeltà eterna mentre altri, quelli con le sciarpe, una ventina in tutto, non vengono fatti entrare e lo attendono fuori dove lo accolgono come un trionfatore. Con lui – ricordano – la Juve non perdeva mai. Ma erano altri tempi.
Interviene durante l’interrogatorio dell’investigatore
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14 Primo piano
Economia 15
Italia / Mondo
Numeri contrastanti fra Via XX Settembre e Palazzo Koch
Saranno accolti i rilievi del Quirinale
Ddl lavoro, ripreso Debito in crescita, entrate in calo l’esame alla Camera i dati diffusi da Bankitalia e Tesoro dopo il rinvio di MANUELA TULLI
di TITO GIABARRI
ROMA – Debito pubblico in crescita e entrate tributarie in calo: i dati sulla situazione delle finanze pubbliche a febbraio sono stati diffusi ieri sia dalla Banca d’Italia che dal ministero dell’Economia. Il Tesoro sottolinea che il segno meno per le entrate è legato ancora a contraccolpi, su alcune particolari imposte, della crisi «dell’anno passato» mentre l’attuale congiuntura economica «sembra orientata positivamente». A far sperare nella ripresa è il lieve aumento del gettito Iva, l’imposta che più rapidamente risente del ciclo economico (+0,8% nel primo bimestre dell’anno) ma soprattutto l’aumento degli incassi delle imposte legate alle transazioni (+3,4%) e le imposte su produzione, consumi, dogane e monopoli (+2,0%). Secondo i dati di Bankitalia, che misura le entrate secondo il criterio della cassa, a gennaio-febbraio il gettito è stato pari a 53,479 miliardi di euro, in calo del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Meno pesante il calo invece se si guarda ai dati diffusi dal ministero dell’Economia che misura le entrate con il metodo della competenza giuridica: -1,4% a quota 56,279 miliardi. Il divario tra i calcoli dei due istituti è più evidente se si considera la differenza, tra il primo bimestre del 2010 con il primo bimestre del 2009, in valore assoluto: in due mesi il gettito fiscale ha lasciato sul terreno 1,4 miliardi di euro, secondo i dati della Banca d’Italia, e 809 milioni secondo quelli del ministero dell’Economia e Finanze. A gennaiofebbraio risulta positivo l’andamento dell’Ire, l'imposta sul reddito comunemente ancora chiamata Irpef, grazie ai rinnovi contrattuali per i lavoratori del pubblico impiego registrati nel corso del 2009. Sul fronte delle imprese si registra invece un calo del gettito per l’Ires (imposta sul reddito delle società) pari al 7,3% mentre aumenta leggermente l'Irap (+0,6%) che porta nelle casse in soli due mesi oltre 2 miliardi di euro. Risultati postivi nella lotta all’evasione fiscale. Nel periodo gennaio-febbraio 2010 gli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo hanno registrato un incremento del 39,6%. Infine il debito: sale ancora a febbraio e si attesta a quota 1.795,066 miliardi di euro, conto i 1,788,134 di gen-
ROMA – Dopo il rinvio del capo dello Stato, è ripreso l’esame del ddl lavoro, tornato in commissione Lavoro della Camera. E mentre si profilano le correzioni, sulla base delle osservazioni del presidente della Repubblica e le linee indicate dal ministro del Lavoro, il dibattito si è già riacceso. Con la Cgil che chiede un «intervento complessivo di riesame» del testo e «cambiamenti sostanziali» altrimenti avverte – andrà avanti nella iniziativa di modifica della legge che considera incostituzionale «anche con la mobilitazione e l'appello della Consulta». Il primo punto, che oggi sarà sciolto dal voto della stessa commissione, ruota infatti intorno all’intenzione manifestata dallo stesso relatore di maggioranza Giuliano Cazzola di «limitare» l’esame del provvedimento ai soli cinque articoli menzionati da Giorgio Napolitano nel suo messaggio di rinvio. Ossia, gli articoli 20, 30, 31, 32 e 50, tra cui quello sulla conciliazione e l’arbitrato e l’igiene e la sicurezza a bordo delle navi dello Stato. In attesa del voto e degli emendamenti, che andranno presentati entro lunedì prossimo, il ritorno del disegno di legge in Parlamento è stato accolto dalle audizioni delle parti sociali. La Confindustria chiede di recepire l’avviso comune, sottoscritto lo scorso 11 marzo (ad eccezione della Cgil), ritenendo che «va proprio nel senso indicato dal presidente della Repubblica e delinea la strada da percorrere per cercare soluzioni condivise». Nella di-
chiarazione si esclude che il ricorso alle clausole compromissorie poste al momento dell’assunzione riguardi il licenziamento. D’accordo su questo punto le confederazioni dei commercianti e degli artigiani Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani - così come Cisl, Uil e Ugl che, rispetto all’arbitrato secondo equità, chiedono però – e su questo c'è una convergenza con la Cgil – una esplicitazione dei limiti comprendendo il rispetto dei diritti inderogabili dei lavoratori. Un’altra questione su cui si sono concentrati gli interventi è l’eliminazione del potere di intervento sostitutivo del ministro del Lavoro in caso di mancato accordo tra le parti sociali. Tutti punti di «riflessione» già indicati dallo stesso Sacconi nel percorso di correzione del testo. «L'orientamento della maggioranza e del governo è quello di accogliere le osservazioni» del capo dello Stato», ha comunque assicurato Cazzola, tornando a sottolineare il «forte richiamo» sulla garanzia di «effettiva volontarietà» da parte del lavoratore. Insomma l'orientamento di maggioranza e governo, dunque «è quello di accogliere» le osservazioni del Presidente della Repubblica. «Particolare attenzione a criteri e modalità in grado di rafforzare ulteriormente il principio della volontarietà del lavoratore nella sottoscrizione di una eventuale clausola compromissoria»: su questo si centreranno gli emendamenti del relatore sull'arbitrato regolato dall’articolo 31 del Ddl sul lavoro.
La Cgil chiede il ricorso alla Consulta
naio. L'indicazione arriva dai dati della Banca d’Italia dai quali emerge che il debito aumenta per il secondo mese consecutivo e sfiora il record assoluto che era stato toccato a ottobre 2009, quando aveva raggiunto quota 1.802,179 miliardi di euro. Da ricordare che il dato diffuso oggi dalla Banca d’Italia è il debito in valore assoluto e non è dunque il dato valido ai fini del Patto di stabilità europeo che invece considera il debito in rapporto al prodotto interno lordo.Il debito pubblico italiano a febbraio risulta in crescita dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 5% rispetto a febbraio 2009. Sull’altro fronte della crisi, Bankitalia ha comunicato che Atene ha superato con successo il primo test di fiducia dei mercati dopo i dettagli sul maxi-prestito da 45 miliardi di euro targato UeFmi, segno che gli investitori sono rassicurati dall’impegno europeo. La Grecia ha emesso ieri buoni del Tesoro a sei mesi e a un anno per 1,560 miliardi di euro complessivi, raccogliendo alla fine più soldi degli 1,23 miliardi previsti inizialmente grazie alla forte domanda da parte degli investitori. Nell’asta, particolarmente attesa dagli osservatori politici e finanziari in quanto primo debutto sul mercato dopo l’accordo dell’Eurogruppo, la Re-
pubblica ellenica è riuscita infatti a vendere 780 milioni di titoli semestrali (a fronte di una domanda pari a 4,6 miliardi) e uno stesso ammontare di quelli a un anno (a fronte di 3,9 miliardi richiesti), con rendimenti rispettivamente al 4,55% e 4,85%. Dopo il risultato del collocamento, che ha dimostrato che la Grecia è ancora in grado di finanziarsi sui mercati a tassi non da paese emergente (sia pure forte della promessa degli aiuti Ue), il ministro delle finanze Giorgio Papaconstantinou ha ribadito che obiettivo del Paese continua ad essere quello di «finanziarci liberamente sul mercato, come abbiamo fatto oggi», e che il meccanismo di sostegno europeo è considerato solo «una rete di sicurezza». Per il Premier greco George Papandreou – alle prese con un nuovo sciopero generale indetto dai sindacati dei dipendenti pubblici per il 22 aprile – la decisione dell’Eurogruppo rappresenta «un significativo passo avanti» che «sia che venga usato o meno, rappresenta una rete di salvataggio per il nostro paese e ci permetterà di portare avanti il nostro lavoro con pi— calma». Di certo, in due giorni il solo impegno europeo ha provocato una vera e propria caduta dei tassi che la Grecia deve promettere agli investitori per convincerli a sottoscrivere il proprio debito.
Si va avanti fino a esaurimento delle somme
Incentivi, da domani partono gli “sconti” di BEPPE COLONNA ROMA – Conto alla rovescia per gli incentivi 2010. A partire da domani, 15 aprile, scattano infatti gli 'sconti' su moto, Internet a banda larga, elettrodomestici e tutti gli altri settori, che andranno avanti fino all’esaurimento del fondo da 300 milioni varato con il decreto del governo, e comunque non oltre il 31 dicembre. Per accedere alle facilitazioni sarà necessario affidarsi ai venditori, che si faranno carico della verifica della disponibilità delle somme e della prenotazione prevista per l'acquisto del bene. Solo per alcuni prodotti è prevista la rottamazione di un bene già posseduto, mentre per altri non sarà necessaria: nel caso delle moto, per esempio, non è prevista se si acquista un veicolo elettrico o ibrido. Saranno circa un milione le famiglie che, secondo alcuni calcoli del ministero dello Sviluppo economico, godranno dei benefici. Ecco, in sintesi, gli incentivi a disposizione. * MOTOCICLI: 12 milioni per il 10% del costo (20% per elettrici e ibridi), fino a 750 euro (1.500 per elettrici e ibridi. * CUCINE COMPONIBILI: 60 milioni per il 10% del costo e fino a 1.000 euro. * ELETTRODOMESTICI: 50 milioni per il 20% del costo fino a 130 euro per le lavastoviglie, fino a 80 euro per forni elettrici e piani cottura, fino a 100 euro per cucine a gas, fino a 500 euro per cappe climatizzate, fino a 400 euro per pompe di calore per acqua calda. * BANDA LARGA: 20 milioni di euro per
50 euro per nuove attivazioni ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Le principali compagnie telefoniche hanno già approntato le offerte. * RIMORCHI: 8 milioni con due modalità: 1500 euro per acquisto rimorchi categoria O4 con ABS (2000 con ABS+antiribaltamento) e contestuale radiazione rimorchi di più di 15 anni senza ABS; 3000 euro per acquisto semirimorchi categoria O4 con ABS (4000 con ABS+ antiribaltamento) e contestuale radiazione di semirimorchi di pi— di 15 anni senza ABS. * MACCHINE AGRICOLE E MOVIMENTO TERRA: 20 milioni di euro per 10% costo di listino. * NAUTICA: 20 milioni di euro. Per i motori fuoribordo il 20% del costo fino a 1.000 euro e per gli stampi per scafi da diporto il 50% del prezzo di acquisto fino a 200mila euro per azienda. *GRU A TORRE PER L’EDILIZIA: 40 milioni di euro per il 20% del costo fino a 30mila euro. *EFFICIENZA ENERGETICA INDUSTRIALE: 10 milioni di euro per il 20% del costo e fino a 40 euro per gli inverter, fino a 50 euro per i motori ad alta efficienza, fino a 100 euro per l’ups e fino a 200 euro per batterie di condensatori. *IMMOBILI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA: 60 milioni di euro con due modalità: 83 euro per metro quadro di superficie utile fino a 5.000 euro e 116 euro per metro quadro di superficie utile fino a 7.000 euro. In questo caso gli incentivi sono già scattati il 6 aprile.
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Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
MATERA: TOST NO TOST
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di VITO BUBBICO MATERA alla fine ce l'ha fatta. Ce l'ha fatta a non precipitare nel caos. Ce l'ha fatta ad evitare di partorire un'amministrazione cittadina “Frankenstein”, con il corpo (maggioranza consiliare) di uno e la testa (Sindaco) di un altro. Ce l'ha fatta a fare la cosa più logica, normale ed utile a se stessa: eleggere il sindaco che già aveva la maggioranza consiliare. Ma che fatica e che stress ha dovuto subire. Ce l'ha fatta nonostante una norma elettorale assurda che, a maggior ragione dopo quanto accaduto a Matera, ribadiamo con più forza e convinzione che andrebbe cassata. Una norma che assurdamente ha “costretto” una “già maggioranza” a dover ribadire e riguadagnarsi questo status già ampiamente acquisito. Una norma che ha operato da vera e propria “spacciatrice” di illusioni per chi era già stato ampiamente destinato al ruolo di opposizione. L'illusione di poter perseguire una rivincita impossibile. Impossibile non, come abbiamo visto, sul terreno dei numeri dove (a corpo elettorale ridotto) è stata persino sfiorata. Ma improbabile sul terreno del buon senso, inutile e dannosa per la città che è stata sottoposta ad uno stress eccessivo ed aggiuntivo che poteva essergli risparmiato. Una città che è stata portata sull'orlo di una crisi di nervi (Tosto si, Tosto no/Tosto ha vinto, no ha perso) in una concitata fase di incertezza di uno spoglio al cardiopalma che ha alimentato all'inverosimile le speranze di un ribaltamento della situazione da una parte (che troppo presto ha pensato di averlo conseguito) e il senso di frustrazione ed incredulità da parte di chi si riteneva scippato dell'ampio risultato già incassato nella tornata precedente. Sentimenti che si sono trasformati in una miscela rabbiosa e rancorosa in chi ha “vinto e perso” nel giro di qualche attimo e in una gioia liberatoria in chi ha realizzato quella vittoria che, oramai, sembrava essere sfuggita di mano. Stati d'animo che per poco, nel momento in cui le due parti sono venute a contatto fisicamente in piazza, non sono degenerati in rissa. E' stato uno spettacolo penoso e non degno di Matera quello offerto da chi urlavano contumelie di ogni tipo contro il neo Sindaco che cercava di parlare dal palco ai suoi sostenitori. Una parte delusa e troppo confusa tra tifo calcistico e vicenda elettorale, fatti intrecciare troppo colpevolmente. Un drammatico fotogramma di quanto questo supplemento elettorale abbia acuito e peggiorato il tessuto della convivenza civile cittadina. Bisognerà lavorare molto per recuperare su questo terreno. Complimenti a Tosto (che a buon ragione può ritenersi il vero mattatore di queste elezioni) a comprendere che era necessario un atto immediato e pacificatore, a pochissima distanza dall'intollerante gazzarra contro Adduce. Bene ha fatto a salire sullo stesso palco con accanto il neo Sindaco e dire parole chiare e nette. Riconoscere la realtà dei fatti già sottolineata da queste colonne la settimana scorsa. Ovvero che la Città aveva già una maggioranza e che ora ha eletto il Sindaco di quella maggioranza e che per lui e le sue liste quella stessa Città aveva confermato il ruolo di opposizione già assegnato al primo turno. Punto. Ora è giunto il tempo di lavorare, tutti insieme, per la Città. Gesto e parole che gli fanno onore. Ora, dopo questa vittoria sofferta, tocca ad Adduce un compito certo arduo ma che può essere persino esaltante. Specie per lui che, dopo tanta esperienza politica ed istituzionale, in questa nuova veste può ambirea condensarliper lasciareun segnoimportante e positivo. Il suo compito è quello di assicurare a Matera un'amministrazione alta, efficiente, capace di rimetterla in cammino e di conquistare la sua fiducia. Una amministrazione capace di coniugare obiettivi alti ed ambiziosi (Matera Città della cultura, Cittadella dello spazio, ecc.) con la soluzione dei problemi quotidiani (raccolta dei rifiuti efficiente, strade e verde pubblico curati,ecc.), che renda Matera una città bella. Si bella. Bella da vivere, bella da vedere, bella da visitare. Salvatore Adduce ha i numeri per perseguire e conseguire risultati significativi. Certo dovrà fare i conti con una maggioranza che ha molto da riflettere dopo l'andamento rocambolesco di questo ballottaggio. Una maggioranza che è auspicabile abbia compreso il livello della partita che si accinge a giocare e che, per questo, agisca più come una squadra che come singoli battitori. Matera ha bisogno di questo e dell'impegno straordinario di tutti, anche dell'opposizione. La Matera di oggi è una “città suonata”, più dei due pugili che sul ring si sono contesi una vittoria, giunta come abbiamo visto ai punti. Matera paga lo scotto di essere diventata per troppo tempo unterreno incolto sotto il profilo della buona politica, inaridito dalla riduzione dell'organizzazione del consenso a “questione personale”, incattivita dal declassamento del confronto elettorale a tifoseria da curva. E' un terreno che necessita di essere nuovamente tornato a zappettare, ad essere coltivato affinché torni a dare buoni frutti per se stessa, per i suoi cittadini. Proprio come quelle aiuole ed aree verdi della città abbandonate a se stesse e che attendono di essere rimesse in coltura. E' un'opera che Adduce non potrà realizzare da solo. Sarà necessario che le energie (economiche ed intellettuali) di cui la Città è ricca diventino protagoniste, scendano in campo. Anche in modo critico, ma con l'unico obiettivo di costruire, ricucire un comune terreno più avanzato. Anche i partiti dovrebbero tornare a svolgere la loro funzione di coesione politica e sociale. Non sarà facile. Ma ora ci sono almeno i numeri e le persone a cui tocca avviare il percorso.
Buttare alle ortiche un progetto perché non trovi le persone che ci credono è sbagliato. Metti le idee in un cantuccio ma senza naftalina.
TORO 21/4 - 20/5
Sono in arrivo tiri mancini dai colleghi, guardati le spalle. Ridai fiducia a qualcuno che stimi, sebbene non abbia mantenuto le promesse: questo ti fa onore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Puoi concedere al diavoletto che vive in te di uscire allo scoperto: diventi maestro di trovate buffe coi colleghi. Beccati per contro il commento ironico del capoufficio.
IL PAESE DI FRANCO (O CARLO) di FRANCESCO TOSCANO
CANCRO 22/6 - 22/7
Sei allegro non suscettibile: Venere ti offre buone melodie. Speriamo non passi nella mente dei colleghi più cattivelli, a chi sta sopra di te di trovare il pelo nell’uovo.
LEONE 23/7 - 23/8
HO letto tutto di un fiato il libro intitolato “Don Vito”, scritto dal bravo giornalista Francesco La Licata insieme a Massimo Ciancimino e dedicato alla controversa figura del padre di quest'ultimo, Vito Ciancimino, già sindaco di Palermo negli anni del sacco e punto di contatto tra poteri disparati e solo all'apparenza agli antipodi. E' una lettura interessante e per certi versi sconvolgente, sempre se non fossimo in Italia, s'intende. Perché da noi, tutto sommato, nulla indigna e niente fa più scandalo. Neppure leggere nero su bianco, attraverso la precisa ricostruzione di chi quelle storie le ha vissute in prima persona, fatti che sembrano usciti da un film di fantascienza. O dell'orrore, se preferite il genere. Storie al limite del surreale che grondano miseria e suscitano amara ilarità. Come quella, riportata nel libro, riguardante un non meglio identificato questore della Palermo degli anni andati che, per togliere dai guai un incauto professore universitario amico di Ciancimino, resosi responsabile per eccesso colposo di legittima difesa dell'omicidio di uno sfortunato rapinatore, si adopera candidamente per occultare il tutto falsificando atti e documenti. Storie di potere, di mafia e di politica. Storie italiane, vere o presunte, occultate sotto un mare di interessata ipocrisia. Dalla attenta lettura del libro viene fuori uno spaccato di Paese, corroborato da precisi riscontri fattuali, capace di far barcollare anche le convinzioni più ferree circa la legittimità democratica delle nostre istituzioni. Nulla di ciò che accade in Italia, prendendo sul serio i fatti raccontati, parrebbe improntato alla naturale e sana dialettica democratica ma, al contrario, ogni fatto, sia esso di carattere politico, amministrativo o persino giudiziario sembrerebbe indirizzato da manine occulte, capaci di sacrificare e violentare, sempre e comunque, le ragioni del diritto sull'altare di un malinteso concetto di realpolitik. Sfogliando le pagine, crollano secoli di democrazia liberale, di divisione dei poteri, di controllo di legalità, di uguaglianza formale e di stato di diritto. Rimane sola, al centro della scena, la forza. Forza bruta, intesa nel senso più primitivo del termine. La forza cioè, slegata da qualsiasi sovra-
struttura di carattere etico, morale o più modestamente soltanto procedurale, che si fa legge in quanto tale. Cosa dimostrano fatti come quelli raccontati, nel caso in cui risultassero storicamente veri, se non che dietro una luminosa e scintillante maschera di democrazia, si nasconde in realtà un sistema di potere che si legittima attraverso canali e metodi inconfessati, barbari e scevri da qualsiasi legittimità sostanziale? La Licata, attraverso Ciancimino, ci mostra un mondo dove tutti, politici, giudici, poliziotti, mafiosi e imprenditori si muovono all'unisono nell'intento di tenere in piedi un equilibrio di potere che tutto sommato, da posizioni diverse, legittima e privilegia tutte le maschere in commedia. C'è il questore che copre gli amici, il politico che si presta a tutto, il magistrato che non vede la mafia, l'informazione che dice e non dice mentre alcuni uomini soli come Falcone combattano una guerra in nome di un ideale di giustizia che esiste solo nella mente di pochi incauti sognatori. Tra tutti i personaggi narrati nelle oltre 200 pagine del libro spicca la figura di tale Franco (o Carlo), presunto agente dei servizi segreti, capace di predire il futuro meglio di qualsiasi cartomante di successo. La vita di Don Vito Ciancimino, a sentire il figlio Massimo, è totalmente accompagnata da questa misteriosa figura. Una figura inquietante e rassicurante insieme che domina e attrae gli eventi come il “motore” di aristotelica memoria. Nulla accade per caso, e nulla sfugge all'ineffabile Franco (o Carlo). Dall'imminente arresto del vecchio boss Lo Verde/Provenzano allo stato della presunta “trattativa” tra Stato e mafia, Franco (o Carlo) è, secondo Ciancimino, sempre sulla notizia. Verrebbe voglia di archiviare tutti questi racconti come semplici fantasie di menti labili e facilmente suggestionabili. E se non fosse per la riapertura delle indagini da parte di coraggiosi magistrati, per gli improvvisi ricordi di Martelli, Violante e Ayala, per la lettura del famoso “Papello”e per le recenti ipotesi avanzate dal superprocuratore Grasso, probabilmente lo avremmo già fatto. Ma forse, in fondo, anche tutto questo è allo scopo ultroneo. Forse, più semplicemente, per farsi un'idea esauriente, basterebbe darsi un'occhiata intorno.
Hai una bella sensazione, come se stesse per capitarti qualcosa di fantastico. Le tue antenne hanno captato in anticipo il messaggio di Mercurio nel campo dei viaggi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Pensieri intensi: sei sul filosofico? Condizione normale col Sole, collegata alla psiche, al concetto di vita e di morte che regola il ciclo perpetuo dell’esistenza.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Che succede quando Plutone marcia in IV casa? Non entri con la sposa in braccio nel nido d’amore, non stringi la mano con simpatia ai parenti, né al vicino di casa.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Parti a razzo per iscriverti in palestra, a un corso di ballo latinoamericano, vai a comprare i biglietti: basta così, l’elenco se no si fa lungo.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Sei uno sportivo accanito? Se non lo sei lo diventi. È Marte il tuo sponsor, sfoggia una marca di qualità in più quando si tratta di ottenere un primato sportivo.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Eventi attesi o inattesi. Sta di fatto che oggi, sei disponibile con tutti. Plutone attenua il gelo. A dirla tutta, stuzzica la tua fantasia. Se stai cercando casa niente fretta.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Venere minaccia l’intesa familiare, i rapporti con la dolce metà, la suocera, se c’è. Prima di reagire fatti un esame di coscienza, forse hai qualcosa da farti perdonare.
PESCI 20/2 - 20/3
Giove favorisce la conclusione della settimana lavorativa: il bilancio è positivo, sul piano economico hai guadagnato punti.Non hai arretrati sulla tua scri-
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DIVORZIO PAGANO I NONNI GIAN ETTORE GASSANI* IN Italia dal 1995 si è registrato un fenomeno particolarmente significativo: un elevato numero di bambini (0-13 anni) è stato sistematicamente affidato, pergran parte della giornata e nei fine settimana, ai nonni. Si calcola che circa 4 milioni di bambini (pari a circa il 64% della popolazione minorile) vivano gran parte della propria infanzia con i nonni sitter. Il fenomeno dimostra il ruolo sociale imprescindibile svoltodai nonninel nostro Paese. Fenomeno ed incidenza dello stesso non trovano eguali in Europa. Si può quindi affermare che la spina dorsaledella societàitalianaè caratterizzata dalle persone della terza età che provvedono ad assistere i nipoti ed in moltissimi casi anche i figli quarantenni quando questi ultimi non dispongono di adeguati mezzi di sostentamento o fanno ritorno presso i genitori in caso di separazione. I nonni italiani osservano soltanto doveri morali e giuridici atteso che il 5% di essi provvede direttamente al mantenimento dei nipoti (allorché non vi provvedano i genitori) così come sancito dall'art. 148 del Codice Civile. Aumentano, pertanto, i casi di nonni trascinati in giudizio affinché vengano costretti a 'mantenere' i nipoti. A questi citati doveri non corrispondono, invece, altrettanti diritti: il Legislatore non ha infatti attribuito ai nonni il diritto autonomo di chiedere al Giudice di vedere e stare con i nipoti allorquando visia il rifiuto ingiustificato dei genitori. Capita molto spesso che in caso di separazione (in media 80.000 ogni anno) o divorzio (in media 50.000 all'anno) i primiapagare sianoproprioi nonni ai quali, per vendetta o ripicca, viene improvvisamente impedito di mantenere vivi i rapporti con i nipotini; gli stessi che, magari, fino a qualche tempo prima avevano contribuito a crescere ed educare. Si calcola che in Italia ogni anno circa 16.000 nonni vengano del tutto estromessi dalla vita dei nipotini soprattutto nei casi in cui i minori contesi siano affidati in via esclusiva ad uno solo dei genitori. La Legge 54/2006, che ha introdotto l'istituto dell'affidamento condiviso, ha genericamente sancito il diritto del minore a mantenere rapporti significativi con gli ascendenti entro il quarto grado (tra cui i nonni), ma nessuna legge ha mai sancito il diritto dei nonni a rivendicare il proprio ruolo, in sede giudiziale, nella vita dei nipotini. Emerge, pertanto, un dato preoccupante: le strumentalizzazioni dei figli contesi non sono consumate soltanto nei confronti dell'altro coniuge, quanto soprattutto in danno di tutte le altre figure parentali. E' evidente che nel nostro Paese non via sia soltanto la piaga dei suoceri invadenti, ma vi sia anche quella di generi e nuore malvagi ed irresponsabili. Andrebbe contemplata dal Legislatore una norma che contempli il diritto soggettivo pieno dei nonni di poter sempre e comunque mantenere rapporti con i nipoti indipendentemente dalle volontà dei genitori di questi ultimi. E' scientificamente dimostrato quanto il ruolo affettivo ed educativo dei nonni sia assolutamente complementare a quello dei genitori, ragion per cui l'improvvisa interruzione dei rapporti consolidati tra i nonni ed i nipoti non può che aggiungere ulteriori danni a quelli già prodotti dalla spaccatura del matrimonio. * presidente nazionale Associazione avvocati matrimonialisti Italiani
ACQUA SALATA
COLOMBO, EMBLEMA DI UNA GENERAZIONE
di DOMENICO CALDERONE* QUANDO si parla di acqua salata, di questi tempi, non ci si riferisce certo all'acqua del Mar Morto, ma alla tendenza del grande capitale di mettere le mani su questo bene primario prezioso, oggetto del contendere in tutto il globo terracqueo. Le prime avvisaglie già ci sono e gli esperti del ramo si affannano a dirci che le prossime guerre verranno combattute proprio per disputarsi le fonti di approvvigionamento di questo liquido che quando non è inquinato (sempre più raramente) si presenta incolore e inodore. L'Italia è un Paese ricco di sorgenti, ma la fatiscenza dei suoi acquedotti fa perdere gran parte dell'acqua immessa nelle tubazioni, lasciando così a secco vaste regioni come la Sicilia e la Calabria, dove il razionamento idrico ha una cadenza ciclica ben definita, quasi ineluttabile quando le disfunzioni tecniche giocano a favore della speculazione e del malaffare, aggiungendo al danno la classica beffa. E' triste assistere ad un depauperamento progressivo delle nostre risorse naturali, come sta avvenendo nella zona del Vulture, dove una famosa multinazionale, molto abile nel marketing, ha moltiplicato a dismisura la produzione delle famose minerali “che fanno rimanere giovani”, senza valutare l'impatto ambientale e geologico, i cui “effetti indesiderati” sembrano essere ancora poco conosciuti. Insomma, saccheggi e sprechi formano un binomio indissolubile in Italia ein tutto il mondo industrializzato: basti pensare che, in media, un Africano consuma circa un venticinquesimo dell'acqua consumata da un abitante dell'America del Nord. E poiché lo stesso rapporto esiste anche per quanto riguarda l'utilizzo delle fonti energetiche, non é difficile immaginare per quali “misteriosi” motivi l'Africa è “in movimento” verso i nostri amati lidi e l'Europa. Ma mentre succede tutto questo, alcuni governi capitalisti, come il nostro, si mobili-
tano per assecondare la sete di guadagno delle multinazionali delle “bollicine”. In Italia, infatti, alcune di queste, con nomi altisonanti, attraverso le lobbies del settore presenti nel nostro parlamento, stanno facendo un forte pressing sull'esecutivo affinché faccia entrare in vigore, in tempi rapidi, la liberalizzazione (privatizzazione) degli acquedotti comunali. Una privatizzazione che, inevitabilmente, vista la sete dei contendenti, porterà “l'acqua del sindaco”a costi esorbitanti,degni di una “minerale”, per la collettività, aggravando quindi la situazione delle fasce più deboli della popolazione, già stremate dalle precedenti privatizzazioni di altri settori come la telefonia fissa e mobile, le ferrovie, la posta, l'energia elettrica etc. Insomma, quando in Italia si pronuncia la parola “privatizzazione”, c'è poco da stare allegri, trattandosi di un déjà vu che evoca molteplici effetti nocivi per gli utenti, tra cui l' aumento delle tariffe e lo scadimento qualitativo del servizio. Non a caso i costi telefonici, ferroviari e postali del Belpaese sono i più alti d'Europa in rapporto alla qualitàprezzo, da quando sono stati liberalizzati. Ora che la campagna elettorale è terminata, le votazioni sono state effettuate e, come da rituale, tutti si dichiarano vincitori (compresi i perdenti), torniamo coi piedi per terra, dopo i voli pindarici spiccati in compagnia di questo o quel politico, preoccupandoci finalmente di ciò che succederà quando il provvedimento governativo, approvato con flebile resistenza delle opposizioni, andrà in vigore, consegnando di fatto l'immenso tesoro naturale, di cui l'Italia è particolarmente ricca ( tanto da scivolarci sopra), ai famosi/famigerati “trusts”, che, non essendo delle onlus, per profitto faranno piovere e nevicare, pur di fare incrementare le loro fonti idriche, equivalenti a quelle di reddito. Mala tempora currunt per i poveri, gli ingenui ed i cullati da Morfeo! * dottore in Lingue e Letterature germaniche San Fele
SARUBBI, ESEMPIO DI IMPRENDITORIALITA’ PER chi, nella gioventù ha sperimentato vissuto i fasti di una imprenditoria di buon livello e ottimale espansione, quando le condizioni di mercato obbligano alla serrata, non ci si può rassegnare a stare con le mani in mano, ma si è assillati di ripresa imprescindibile in intelligente riconversione di settore. Accade all'Ing. Giuseppe Sarubbi da Stigliano, figlio del noto intellettuale, Antonio Sarubbi che , a ridosso degli anni settanta appartenne al Circolo culturale e comunitario di A. Olivetti, professore universitario Antonio Sarubbi, nel cui sangue scorre la linfa della tradizione e la volontà di rinverdirla con l'innovazione che, negli anni settanta, costretti alla serrata di un pastificio nel Comune di Stigliano, non si sono rassegnati a soggiacere alle regole mercatistiche, e hanno convertito e adeguato il complesso industriale (vecchio pastificio) in un grande Hotel d'eccellenza che offre anche cure gratificanti e riabilitative mediante il Centro Benessere annesso all'Hotel con massaggi e idromassaggi. La struttura, collegata al Parco Gallipoli - Cognato, è a Stigliano, anche nella denominazione (Hotel) “La Cantina del pastaio” e della grande sala di ricevimento : Il granaio”denota il forte attaccamento dei proprietari Sarubbi alla tradizione indissolubilmente legata all'antico e fiorente pastificio. Il ristorante è dotato di una eccellente equipe di addetti alla cucina il cui chef (cuoco) Salvatore è stato importato dal molto noto e raffinato a livello mondiale ristorante di Madrid di Jan Pable Filipe. La “Cantina del pastaio” è un paradiso culinario già proiettato nel futuro (cibo buono e salutare). La velocità del servizio è eccellente e il ristorante inquadra una cucina pulita ed efficiente. Le modifiche strutturali sono state eseguite a totale spesa dei Sarubbi senza alcun contributo pubblico. Siamo all'inizio e già vi lavorano oltre venti addetti, diretti dalla valente segretaria Alessandra Savino e moltissimi altri verranno reclutati appena la struttura lavorerà a pieno regime, soprattutto quando il Centro Benessere avrà raggiunto le soglie dei clienti che merita. Antonio Montano
di COSIMO LATRONICO* Pubblichiamo l’intervento del Senatore Latronicopronunciato ieri in Senato SI é scritto che, da buon meridionale, il senatore Emilio Colombo non gradisce essere celebrato, neppure nel giorno del suo novantesimo compleanno, ragion per cui proverò a rimarcare qualche tratto della sua lunga e prestigiosa esperienza politica ed istituzionale, soloal finedi trarrealcunispunti diriflessione per il presente. Intanto, è bene sottolineare chee' figliodiunapiccola edorgogliosaterra (l'unica regione che può vantare due appellativi, Basilicatae Lucania, eche, adispetto delle ridotte dimensioni, ha due versanti bagnati, ciascuno, da un mare diverso : il Metapontino che affaccia sul mare Ionio e la perla di Maratea sul Tirreno). Si racconta che i Romani, durante l'impero, per piegare la fierezza di questo popolo, non incline alla sottomissione, lo esclusero dalle grandi vie di comunicazione,costringendolo cosìapagare, persecoli, il prezzo di quell'isolamento. Questo popolo per anni andò fiero di Emilio Colombo ed il suo itinerario politico rappresentò una sorta di riscatto per una regione che, negli anni successivi al II conflitto mondiale, era tormentato dalla miseria, dall'analfabetismo ed interessato dalle grandi ondate emigratorie, come documentano l'inchiesta parlamentare degli anni 50 presieduta dall'on. Ambrico ed i rapporti sulla visita di De Gasperi ai sassi di Matera, additati come vergogna nazionale per le condizioni di prostrazione e di degrado in cui erano costretti a vivere migliaia di nuclei familiari. Colombo legò la sua battaglia politica a questi grandi temi, che entrarono di forza nell'agenda deiprimi governi repubblicani. Come dimenticare: la riforma agraria, che trasformò in tutto il Mezzogiorno il latifondo improduttivo in una rete di poderi fruttiferi, assegnando campi ed abitazione a braccianti senza terra, sottraendoli alla fame ed all'indigenza. Si ricorda che nel 1948 De Gasperie Segniloinviaronoa Melissapertentare una difficile mediazione nel mezzo di un aspro conflitto sociale che si era aperto proprio per l'occupazione delle terre. La conciliazione gli riuscì e questa opera gli valse come viatico per il suo cammino istituzionale; la legge sui sassi di Matera, che trasformò gradualmente quella vergogna nazionale in patrimonio mondiale dell'umanità riconosciuto dall'Unesco, con un contestuale programma di edilizia sociale per il trasferimento delle famiglie che prima vivevano nei sassi: progetti su cui lavorarono grandi urbanisti come Luigi Piccinato e Ludovico Quaroni; l'industrializzazione degli anni 60, con l'inizio dello sfruttamento dei primi giacimenti metaniferi che diedero vita ai primi poli industriali della chimica con il coinvolgimento dell'ENI di Enrico Mattei; la prima grande infrastrutturazione viaria e la progettazione e realizzazione degli schemi idrici, che affrontarono,conilsostegno dellaCassadelMezzogiorno, i temi dell'isolamento e dell'accumulo e della distribuzione delle risorse idriche, come presupposti per dare impulso a nuove dinamiche di sviluppo. Emilio Colombo ha goduto fino agli anni '90 di un rapporto con il proprio elettorato che, nel linguaggio odierno, potremmo definire plebiscitario: largo e
ripetuto è stato il consenso che gli è stato tributato dagli elettori lucani, sino alla cifra record di 850 mila preferenze conseguita nel 1979 nella circoscrizione meridionale per la prima elezione diretta del Parlamento Europeo. Lui rappresentava l'emblema di una generazione di cattolici che nel dopoguerra scelsero l'impegno politico ed istituzionale come frontiera di una testimonianza laica,ma fortemente ispirata dalla dottrina sociale della Chiesa. Il tutto sotto l'influsso di grandi pastori: don Vincenzo d'Elia, suo parroco nonché amico di Sturzo e fondatore del Partito Popolare in Basilicata; monsignor Augusto Bertazzoni,vescovo lombardo,amico di don Orione, che si distinse per il suo apostolato intenso e profetico nel Mezzogiorno; monsignor Delle Nocche, altro grande vescovo che ha lasciato traccia indelebile delle sue opere sociali ed educative in terra lucana;don Giuseppe De Luca, prete lucano e romano nel senso teologico, fortemente impegnato nelle battaglie contro il modernismo del quale seppe cogliere il valore di reazionead un cattolicesimo debilitato ed incapace di reggere il confronto con il mondo moderno.Maestri che Emilio Colombo ebbe la fortuna di incontrare e che segnarono la sua vita e quella di tante altre persone meno note che pure determinarono il clima culturale e sociale di quegli anni di rinascita.Una storia che ha coinvolto diverse generazioni di amministratori, su cui il Senatore ha esercitato per anni il suo carisma e per cui ha costituito una sicura guida.Una trama che dopo il 1994 non e' scampata alla diaspora che ha colpito l'unità politica dei cattolici italiani e che in Basilicata ha prodotto posizioni ed esiti controversi su cui sarebbe utile riflettere.Ma oggi, con austerità, festeggiamo i 90 anni, presidente, di una vita spesa prevalentemente al servizio degli interessi della nazione e della sua gente.Il tempo della vita e' fatto di momenti di gloria e di errori, che segnano l'esperienza di ciascun uomo: metafora del limite che ci caratterizza contro ogni superbia ed albagia.Al presidente Colombo e' capitato di vivere un tempo di costruzione e di rigenerazione del paese e del mondo; di incontrare grandi maestri e di vivere a fianco dei grandi protagonisti della politica italiana (De Gasperi, Segni, Moro, Andreotti,) e di quella internazionale (Thatcher, Nixon, Bush, Reagan, Gorbaciov, Rabin, Peres, Arafat). La sua generazione porta il merito di aver ancorato l'Italia ad un sicuro assetto democratico e ad una sponda di libertà allora per niente scontata. Di questi traguardi le nuove generazioni gli sono certamente grate e riconoscenti come pure del suo impegno “europeista”perché il nostro continente si trasformasse da luogo di guerra e di sterminio in spazio di pace e di cooperazione economica e politica, come avevano ardentemente desiderato Schuman, Adenauer e De Gasperi . Il gruppo parlamentare del PDL, mio tramite, formula al senatore Colombo gli auguri piu' sinceri per il suo novantesimo compleanno e si associa ai sentimenti di riconoscenza espressi dal Presidente del Senato e dell'intera assemblea. * senatore Pdl
DISCUSSIONE APERTA: UN PARTITO PER IL SUD di ROSARIA SCARAIA ALLA notizia, c'è chi sorride, chi storce il naso e l'idea di un partito del Sud piace poco. Per tanti motivi, primo per la dipendenza economica ,secondo perché potrebbe venir fuori un partito reazionario contrario alle pretese nordiste, terzo questo partito è destinato ad essere il ricettacolo di tutti i notabili della politica assistenzialista. Ergo, meglio lasciar perdere! Anche la lega ha cominciato con capriole politiche e valoriali,oggi però governa gran parte del Nord e affatto male. Se il Sud non può imitare il Nord perché escludere a priori anche per il Mezzogiorno ipotesi innovative? Un partito del Sud potrebbe selezionare nuova classe dirigente e buone pratiche amministrative, potrebbe indicare più adeguate priorità nazionali e meglio tutelare interessi locali, potrebbe rivendicare più Stato contro la criminalità, potrebbe interrogarsi sul perché il Sud è nei Paesi avanzati il territorio più sovvenzionato e ancora senza autonomia, sui misteri della sua struttura sociale, sull'offerta formativa e sulla diffusione di uno scarso spirito civico. In un partito che ragioni di questo a far carriera sarebbero i produttori di idee, non la casta.
Se l'obiettivo non è dividere il Paese ma rendere più omogenei i territori, se lo scenario è quello federale, e se il nemico comune è l'eccessiva burocratizzazione ministeriale, dove sarebbe l'inutilità del partito del Sud? E allora smettano i partiti di essere solo i comitati elettorali di questo o quel consigliere regionale, siano aperti al territorio e alla democrazia. Se si adotta il criterio di come poter rendere competitivo il territorio e valorizzarne le potenzialità, un partito del Sud non è affatto inutile. Non mancano le indicazioni, tra le tante, gli assi portanti della competitività territoriale: l'energia, l'acqua, la logistica e i trasporti, la ricerca e l'innovazione, l'ambiente, il mare e le coste, l'efficienza burocratica, i giovani. In fondo, la modernizzazione del territorio è pur sempre il presupposto per qualsivoglia politica di sviluppo. Serve un ruolo per il Sud, serve un lavoro per i giovani e le donne del Sud. La nostra società è certamente una società “dell'udito”, dell'audizione, ma all'ascolto preferisce spesso lo sbadiglio. In questo caso, ogni discussione è del tutto fuori gioco.
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Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
La discarica nei calanchi Ancora critiche alle parole del sindaco che dice: «Pronto al confronto»
On line la rivolta di Ferrandina Approdano nelle piazze virtuali il dissenso e le preoccupazioni della comunità FERRANDINA –Una pioggia di critiche. Continuano ad arrivare reazioni e note di commento alla lettera del sindaco Raffaele Ricchiuti scritta in risposta all’articolo diAndrea Spartaco, pubblicato l’8 aprile sul Quotidiano della Basilicata. Non solo partiti politici e associazioni, ma anche tanti cittadini comuni. L’indignazione corre soprattutto sulla rete. Il sito di informazione locale A Palazz e Facebook le piazze virtuali sul quale si sta sviluppando il dibattito. Tace, invece, il Pd, partito di cui il primo cittadino è espressione. Anche se tra gli iscritti mal di pancia e mugugni non mancano per l’ennesima sortita a sorpresa di Ricchiuti. Il diretto interessato, almeno per il momento, visto il polverone sollevato, preferisce non fare commenti. «Qualunque tipo di considerazione potessi fare adesso–ha detto Ricchiuti, interpellato dal Quotidiano telefonicamente –potrebbe essere fraintesa e accolta non con il giusto equilibrio. Ciò non significa che mi sottraggo al confronto. Sono pronto a parlare di questa vicenda con tranquillità con tutti, anche con lo stesso Andrea Spartaco, ma quando gli animi si saranno calmati». In attesa del chiarimento con il sindaco, intanto la rete fibrilla. «La Ferrandina migliore non vuole discariche, non vuole inceneritori, non vuole centrali di nessun genere – scrive Pietro su Fb- e non vuole nemmeno sindaci che scrivono lettere intimidatorie. Solidarietà ad Andrea Spartaco». A scatenarele reazionipiùpiccate ladiffusione della letteradel sindaco su carta intestata del Comune, il giorno successivo alla pubblicazione sul Quotidiano. «Mi dà fastidio leggere quella lettera bollata come se fosse cosa mia – è il commento di Lucia - mi dà fastidio il linguaggio volgare, che cela (nemmeno troppo) vere e proprie minacce. Andrea, sono con te». C’è chi poi ha messo giù un vero e proprio “manifesto” in difesa di Andrea Spartaco e della libertà di espressione. «Cari amici ferrandinesi – scrivono i Mancolucani siamo indignati per quello
Il sindaco di Ferrandina, Ricchiuti
che sta succedendo in questo momento nel nostro piccolo paesello, di nascosto, nel buio della notte, dietro una scrivania, a lume di candela, in questi giorni di feste, processioni e grandi abbuffate. Noi crediamo nel fatto che l’impegno
quotidiano di ogni buon cittadino sia quello di partecipare attivamente alla vita pubblica del paese, di essere sempre rispettoso dell’ambiente in cui vive, di essere attento ai fatti che accadono e di rendere inoltre informati sempre tutti su
ciò che ci succede. Forse non sempre si riesce ad essere perfetti nelle cose che si fanno o si dicono, ma si cerca comunque di rispettare l’essere umano. (….) Sa, signor Sindaco, chi era Spartaco? Un gladiatore romano che
capeggiò una rivolta di schiavi, la più impegnativa delle guerre civili che Roma dovette affrontare. Si chiamava così perché era libero, pensava con la sua testa e non era schiavo di ideologie o di qualcuno e forse potrebbe essere un
esempio anche per quelli come lei che invece sono schiavi del proprio io, si credono immortali, distruggono il proprio paese e rendono precarie le nostre vite. Sì, è vero molti di noi sono pseudo come ci chiama lei e lo ammettiamo a testa alta. Nel bene e nel male noi siamo stati il suo elettorato e lo ammettiamo pure! Però a quanto parecerte parolee certe affermazioni sono sicuramente prive di rispetto. Molti di noi vivono e lavorano fuori Ferrandina, fuori dal luogo in cui sono nati e non possono tornare a casa perché lei e quelli come lei hanno diffuso l’ignoranza nel mondo! Questa è la causa della nostra precarietà.La precarietà delle nostre vite però ha un prezzo molto alto, abbiamo capito quindi che è arrivato il momento in cui Spartaco e tutti gli schiavi di questo mondo mandino a casa la gente arrogante e prepotente». E via con le sottoscrizioni, con lo slogan: «Io sono Spartaco». Margherita Agata m.agata@luedi.it
GLI INTERVENTI DI PENSIERO ATTIVO E SINISTRA, ECOLOGIA, LIBERTA’
«Indignati. Non si può stare a guardare» «Prevalga la tutela dei cittadini» L’ASSOCIAZIONE Pensiero Attivo, in seguito alle polemiche che ha suscitato l’articolo pubblicato sul Quotidiano a cura di Andrea Spartaco e la successiva lettera di risposta del sindaco, ha deciso in modo unanime di esprimere la propria opinione in merito e lo fa utilizzando un mezzo, la penna, e un forte senso di appartenenza alla propria terra. «Ci sentiamo profondamente offesi come cittadini e come esseri pensanti: riteniamo che sia tempo di smettere di nascondersi dietro gli errori compiuti dalle precedenti amministrazioni e di iniziare ad assumersi le responsabilità delle promesse fatte in campagna elettorale, promesse cui l'elettorato ha dato piena fiducia e in cui ha riposto speranze e aspettative». E ancora: «Ci sentiamo profondamente indignati per l'uso privato - o meglio abuso - di cui si è macchiato colui che dovrebbe invece rappresentare il pa-
di PIO ABIUSI E’CON vivo piacere che ho appreso come la Giunta Regionale di Basilicatacondelibera 393del5marzo del corrente anno abbia rifinanziato con 150.000 euro l’attivitàdell’osservatorio Ambiente e legalità. Leggo nella presentazione dell'attività dell’osservatorio , inserito nel sito ufficiale della Regione Basilicata che esso inizia la sua attività 14 anni fa, la prima delibera di istituzione è del 1996. La regione pensò di accettare la proposta di Legambiente negli anni in cui il termine ecomafia non era ancora così comune, per avere uno strumento in più per conoscere e contrastare i fenomeni delle illegalità ambientali. Grazie a questa conti-
rere della comunità di mezzi, simboli che appartengono alla res publica e non privata. Ci sentiamo profondamente indignati per i toni, le accuse personali, le celate minacce, le offese gratuite che sono state mosse non solo a scapito di un professionista quale è Andrea Spartaco - ma addirittura estese a quello che dovrebbe essere un valore intoccabile, quale la famiglia. Ci sentiamo profondamente indignati per il tentativo di censura alla libertà di espressione e per il tentativo - fallito - di mistificazione della realtà: perché è tempo che la gente, la comunità smetta di piangere le vittime che hanno subìto le conseguenze e le colpe di spiacevoli ed errate politiche ambientali a favore di trasparenza e chiarezza . Ci sentiamo profondamente indignati. Allarmismo? o più semplicemente presa di coscienza da parte di chi non vuole e non può più restare a guardare?».
SINISTRA ecologia e libertà di Ferrandina esprime apprezzamento per l’inchiesta sulla discarica in contrada Casaleni svolta da Andrea Spartaco.«Il giornalista- silegga nellanota inviata dalla Sel - con il suo prezioso lavoro di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, merita ben altro trattamento dalsindaco cheinvece si è affrettato a liquidare il tutto scadendo nella pratica dell’insulto e dell’intimidazione. E´ molto grave, inoltre, il tentativo di alimentare conflitti sociali attraverso vere e proprie minacce di "tagli draconiani" a servizi pubblici primari (mensa scolastica e personale dipendente, “ex precari ed attacchino compresi”). Il sindaco con la sua maggioranza non ha nessuna consapevolezza di quanto avviene nel territorio da lui amministrato. Diversamente ben altre sarebbero state le risposte ad una giusta sollecitazione del giornalista Sparta-
| IL COMMENTO | E ORA SULL’EMERGENZA INTERVENGA L’OSSERVATORIO REGIONALE AMBIENTE nuità si è potuto lavorare molto e, seguendo le segnalazioni dei cittadini, le notizie di cronaca e le attività delle forze dell'ordine, ogni anno si arriva ad elaborare un approfondimento sullo stato della legalità ambientale in regione, con un livello di dettaglio superiore a quello del rapporto nazionale. L'attività della struttura è una vera garanzia, tanto è che di sicuro quanto denunziato dal giornalista Andrea Spartaco sul Quotidiano del 8 Aprile scorso non sarà passato inosservato. E', infatti, illegalequalsiasi atti-
vità rivolta al danneggiamento dell'ambiente. E’, altresì , illegale non tenere in perfetto stato manutentivo una ex discarica come sembra emergere dall'articolo stesso. Non vengo a dettagliare perché tutto è molto bene espresso dal professionista, sempre molto attento ai problemi ambientali. Come è evidenziato nella presentazione dell'attività del Osservatorio: con continuità e seguendo le segnalazione dei cittadini , le notizie di cronaca sia arriva ad approfondire lo stato della legalità
ambientale. Quale migliore opportunità di questa per fare chiarezza su una situazione che, a seguito delle dichiarazioni del sindaco, a dire il vero molto poco argomentate e molto cariche di minacce, neppure tanto velate, non hanno fatto luce sulla situazione in essere e non hanno neppure riportato tranquillità. La Ola ha espresso solidarietà al giornalista ed alla associazione “Ambiente e legalità” di Ferrandina. Credo che occorra andare oltre la solidarietà, e chi può farlo se non
co e delle varie associazioni locali e regionali che da tempo, proprio a Ferrandina, individuano un’oggettiva questione ambientale ed un’allarmante aggressione al territorio. Se il Sindaco fosse, lui sì, tra la gente comune e non impegnato a magnificareil proprioegoferito, siaccorgerebbe dell’emergenza sanitaria che sta devastando le nostre famiglie. Altro che allarmismo sociale! C´è un nesso tra l´inquinamento ambientale denunciato anche da Spartaco e le neoplasie che proprio in questi ultimi mesi hanno avuto un incremento esponenziale a Ferrandina? Quanto pesa l’inerzia dell’amministrazione comunale a rimuovere le fonti di inquinamento e quanto pesa invece la solerzia ad aumentarle? Quali sono i veri interessi che muovono, per esempio, questa maggioranza? A noi sembrano tutt’altro che quelli riguardanti la salute dei cittadini».
l'osservatorio Ambiente e Legalità che da ben 14 anni opera sul territorio con risorse messe a disposizione dalla Regione Basilicata? Dopo una presa d'atto della situazione, l’Osservatorio saprà ben coordinarsi con gli organi preposti ai controlli ed attivare tutte quelle iniziative utili non escludendo provvedimenti, da parte di chi di competenza , per il ripristino di una più corretta situazione, se occorre. Ripristinare fiducia con un intervento qualificato e ben coordinato credo sia un atto dovuto e sono in molti ad attenderselo dall'Osservatorio Ambiente e Legalità. Particolarmente fiducioso in un positivo riscontro , auguro buon lavoro.
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24 ore in Basilicata
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Ammortizzatori in deroga: da gennaio senza stipendio. Denuncia dei sindacati
In 2.000 senza reddito I confederali a Regione e Inps: «Velocizzare l’iter procedurale» POTENZA - Rimangono senza nessuna forma di sostegno al reddito i 2.000 lavoratori lucani che attendono l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Nonostante gli impegni assunti grazie alla forte pressione esercitata dalle segreterie sindacali regionali - denunciano in una nota Cgil, Cisl e Uil - con l’accordo quadro transitorio dello scorso 25 febbraio, siglato con la Regione Basilicata e le parti sociali e datoriali, ad oggi circa 2000 lavoratori non percepiscono ancora nessun sostegno al reddito dal primo gennaio 2010.
«E’ del tutto evidente -accusano i tre segretari regionali, Antonio Pepe (Cgil), Nino Falotico (Cisl), Carmine Vaccaro (Uil) che tale ritardo è imputabile alla farraginosità con cui il governo nazionale ha inteso gestire la questione». Il governo regionale aveva assunto l’impegno di anticipare le risorse necessarie, in attesa dell’accordo con il governo nazionale, ma ad oggi questo intervento non si rende necessario in quanto c’è disponibilità finanziaria giacente presso l’Inps spiegano i sindacati - a valere sui fondi degli ammortizzatori so-
ciali degli anni scorsi, dedicati alla regione Basilicata. Per queste ragioni tale ritardo della Regione Basilicata non è giustificabile. Cgil, Cisl e Uil di Basilicata chiedono alla Regione Basilicata di porre in essere ogni iniziativa utile ad accelerare l'iter procedurale, congiuntamente con l'Inps, per riconoscere il diritto al sostegno al reddito a tutti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità in deroga e Cigs in deroga, anche oltre il secondo anno di proroga e l'annesso programma di formazione. «Inoltre - aggiungono - va am-
pliata la platea degli aventi diritto ai lavoratori con contratti atipici, come ribadito anche nell'accordo del 25 febbraio scorso, cui non viene riconosciu- Uno sciopero davanti alla Regione Basilicata to, oggi, alcun sostegno al reddi- del sostegno al reddito per questi lavoratori, che hanno già subito to». I segretari generali di Cgil, Ci- le più gravi conseguenze della sl e Uil di Basilicata ritengono crisi, con la perdita del lavoro, e prioritaria, come spiegano nella che oggi vivono in condizioni di parte conclusiva della nota assoluta indigenza, assieme alle stampa inviata ieir, l'erogazione loro famiglie.
Imprenditori agricoli stretti nella morsa del crollo dei prezzi e dell’aumento dei costi
Cia: a rischio 600 aziende lucane «Accelerare l’attuazione del Psr e rilanciare l’attività dell’Arbea» SEICENTO aziende agricole lucane a rischio nel giro di pochi mesi: è la stima del Centro studi nazionale della Cia, confederazione italiana agricoltori, che ha monitorato la situazione del comparto. Imprenditori, quindi, sempre più stretti nella morsa del crollo dei prezzi sui campi (meno 6,9 per cento a febbraio che fa seguito al meno 13,5 dello scorso anno) e della crescita record dei costi produttivi, contributivi e burocratici (più 15 per cento nel 2009, con punte del 35 per cento per il gasolio). A lanciare l'allarme è l'Ufficio di Presidenza della Cia della Basilicata. Si impongono - a parere della Cia - iniziative d’emergenza sia da parte del Governo che della nuova giunta regionale che andrà ad insediarsi a breve. «Il governo - dice la Cia non può assolutamente restare impassibile davanti ad uno scenario così drammatico. Per questa ragione auspichiamo che il futuro ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali riprenda il percorso della concertazione che in questi ultimi due anni si è interrotto». Il confronto è, infatti, necessario per poter affrontare i delicati e complessi problemi che oggi condizionano pesantemente le aziende agricole del Paese. Quanto ai compiti che spettano alla nuova giunta regionale, si tratta - secondo la Cia - di accelerare l’attuazione del Psr e dei provvedimenti già decisi sul finire della precedente legislatura e di rilanciare l'attività operativa dell’Arbea, in attesa di una rimodulazione non solo organizzativa, come chiesto da tempo, dell'ente pagatore degli aiuti comunitari. L'auspicio della Cia è che «la qualità della concertazione al Tavolo Verde sia più efficace rispetto al passato e che essa possa ripartire dagli impegni assunti in occasione della Conferenza sullo stato dell'agricoltura lucana di Pantanello di Bernalda».
Un “manifesto” per i diabetici Le considerazioni dell’Alad Fand SPENTE le luci e sopiti gli echi della campagna elettorale, si torna alla normalità con i problemi e i bisogni di sempre. L’Alad-Fand, associazione lucana di assistenza ai diabetici dà formale riconoscimento di gratitudine alla direzione dell'Ospedale San Carlo di Potenza per aver adottato, con delibera numero 200 del 25 marzo 2010, il “Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete”. «Un ulteriore e fondamentale tassello - dice l’associazione - che va a collegarsi con quanto già fatto dalle due aziende sanitarie locali (Asm e Asp), così corrispondendo a coprire l’intero territorio regionale, affinché si possa più agevolmente rispondere alle attese di una sempre crescente popolazione di malati cronici,ponendolinella condizionediessere sempre meglio attenti e consapevoli nella gestione della malattia; infatti,se la malattia la si conosce, la si può prevenire o governare al meglio, senza lasciarla scadere in forme degenerative che inducono ad una una qualità di vita difficile, oltre che onerosa in termini di spesa sanitaria e sociale; conoscere la malattia diventa, pertanto, veicolo esso stesso di abbattimento dei costi diretti ed indiretti».
Un atto, quindi, che ben si coniuga con la recente legge regionale, la n. 9 del 29 gennaio 2010, circa la “Assistenza in Rete Integrata Ospedale Territorio della Patologia Diabetica e delle Patologie endocrino-metaboliche”di cui si è in attesa di una concreta attuazione da parte del Governo Regionale, che si insedierà a breve, per dare efficacia a: migliorare la comunicazione tra le persone con il diabete e gli operatori della sanità; promuovere una migliorecomunicazione ed un migliore coordinamento tra gli operatori stessi; promuove una effettiva autogestione; ridurre le barriere frapposte ad un trattamento efficace; migliorarela cura psicologica delle persone con il diabete. «Concetti e strategie che - conclude la nota insieme al disposto di legge regionale a cui bisognerà rifarsi per un effettivo sistema finalizzato al coordinamento dei vari livelli di assistenza e cura, saranno alla base di una presentazione agli organi di stampa ed all'opinione pubblica più in generale, attraverso una apposita iniziativa già in programma che vedrà presenti tutti gli attori istituzionali, sanitari e di volontariato».
Il presidente della Cia, Donato Distefano
La manifestazione sulle fonti rinnovabili si svolgerà a Venosa
La Cia a Legno energia 2010 LA Cia è presente con un proprio stand e con la propria associazione AIEL struttura di consulenza sull'energia da fonti rinnovabili, all'iniziativa denominata “Legno energia 2010, sud Italia” organizzata a Venosa nei giorni dal 16-18 Aprile p.v.. «La nostra adesione, il patrocinio ed il sostegno convinto - si legge nella nota della Cia - intende rimarcare la scelta strategica che la Cia ha fatto in materia di produzioni di energie da fonti rinnovabili. Intendiamo affermare e praticare una rinnovata centralità del settore e delle aziende, dare un contributo alla produzione di energia e al nostro ambiente privilegiando l'oggetto “energia pulita” ma anche i soggetti “azienda agricola” costruendo un protagonismo e ricadute positive per il mondo agricolo, e quindi reddito a favore degli Agricoltori. In questo contesto intendiamo sostenere la microcogenerazione, cioè la generazione diffusa di energia rinnovabile che vede protagonisti le Pmi dei nostri settori economici tradizionali e gli imprenditori produttori e fruitori di questo importante prodotto. In ragione di queste valutazioni, riteniamo che questa iniziativa, possa essere l'occasione per fare il punto sul versante delle politiche agro-energetiche nella nostra regione, cosa si intende attivare, quali scelte fare, quali programmi e progetti realizzare in Basilicata. Su questo versante, come CIA ribadiamo che non è più rinviabile un puntuale approfondimento, un confronto di merito a livello regionale.
Riteniamo necessario che il Governatore De Filippo, la nuova Giunta, il nuovo Assessore all'agricoltura, si adoperino per dare vita ad alcune importanti strumenti tesi a favorire e sviluppare in materia di agroenergie che rafforzino e consolidino il nostro sistema produttivo, imprenditoriale ed economico. Come CIA ribadiamo la necessità di definire strumenti concreti e a forte impatto progettuale come il “piano ed il distretto agro-energetico regionale di Basilicata”. In attesa di ciò, a nostro parere è necessario non compromettere iniziative, non sprecare risorse, non depotenziare azioni e misure dei programmi UE, che potrebbero rivelarsi decisive per costruire e consolidare un qualificanti processo di investimenti, in cui il sistema delle nostre PMI, deve e possa recitare opportunamente un protagonismo ed la duplice funzione di produttori/fruitori. A tal proposito, per quanto emerge e si conosce, richiamiamo i contenuti dell'ultimo bando di attuazione del PSR 2007/2013, in via di pubblicazione, relativo alla misura 311 az. C “Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili”. Dal contenuto del bando, nella sostanza, si intende riproporre lo stesso già scaduto il 14 dicembre 2009, stanziando nuove risorse e ciò che più conta, elevando la misura del de minimis (il tetto degli aiuti a fondo perduto concedibili in un triennio ad una azienda agricola) da 200.000 a 500.000 euro.
Energia del legno SERVIZIO SANITARIO REGIONALE BASILICATA Azienda Sanitaria Locale di Potenza REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA (A.S.P.) BANDO DI GARA PER ESTRATTO. Si rende noto che nei termini di legge sarà esperita dall’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (A.S.P.) con sede in Potenza alla Via Torraca, 2 in esecuzione della delibera n.302 del 25/03/2010, una procedura aperta ai sensi del D.Lgs 12 aprile 2006, n.163. e s.m.i, per l’affidamento della fornitura di dispositivi medici per somministrazione, prelievo ed ausili per incontinenza, occorrenti per le esigenze dei Presidi e Strutture Sanitarie, da effettuarsi in somministrazione disciplinata dal Codice Civile agli artt. 1559.1570. Importo complessivo presunto annuo della fornitura € 231.850,00 Iva esclusa. La durata della fornitura è stabilita in anni tre. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso per singolo lotto ai sensi dell’art. 82 del D.Lgs 163/2006e s.m.i., previa verifica della rispondenza dei prodotti proposti alle caratteristiche tecnico-qualitative minime indicate nel capitolato tecnico. Termine perentorio per la presentazione delle offerte: ore 13,00 del giorno 11 maggio 2010. Per i termini, condizioni e requisiti dei concorrenti, si rinvia ai documenti di gara, ritirabili dalle ore 9:00 alle ore 12:00 di ogni giorno lavorativo, sabato escluso, presso l’U.O. ProvveditoratoEconomato telefono 0971310549- telefax 0971310527 0971310296. I documenti in questione sono disponibili anche sul sito Web: www.aspbasilicata.net/sezioneattiamministrativi-bandi di gara.Il bando di gara è stato trasmesso in data 29 marzo 2010 per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee. IL DIRETTORE GENERALE DR. PASQUALE FRANCESCO AMENDOLA
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Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
Non sono state ancora erogate le spettanze delle borse di studio che ora sono a rischio
Ardsu, la Regione non paga La delibera è bloccata sulle scrivanie di via Anzio. Gli studenti protestano POTENZA - Chiunque sia stato studente universitario ricorda bene i salti mortali per far quadrare i conti tra affitto, libri e spese varie. Le borse di studio, in questi casi, sono una mano santa per aiutare aspiranti dottori e, soprattutto le loro famiglie, a pagarsi la formazione universitaria. Non è difficile immaginare cosa succeda, allora, in caso di ritardo nell’erogazione di questi importanti sussidi. A saperne qualcosa sono gli iscritti all’Università degli Studi della Basilicata con diritto ad una borsa di studio di cui fino al momento, però, non hanno visto neanche l’ombra. «La cosa pesa non poco – ci dice lo studente Donato P. – a chi, avendo fatto la domanda per la borsa di studio nei primi giorni di settembre ha visto quasi trascorrere l’anno accademico senza poterne usufruire in alcun modo». Il problema – sempre secondo lo studente – è la mancata erogazione dei fondi, circa 4 milioni e mezzo di euro, da parte della Regione Basilicata all’Ardsu, azienda regionale per il diritto allo studio universitario. Non è certo una novità che l’ente, negli ultimi tempi, dal punto di vista finanziario non navighi in buone acque. E il mancato trasferimento delle risorse non fa che complicare le cose. Di tali fondi una parte, pari ad un milione e 700 mila euro, sarebbe già pronta in Regione ma ancora non trasferita. Secondo l’universitario è proprio quest’ultimo il fatto inspiegabile che rischia, tra l’altro, di far perdere all’Ardsu la premialità erogata dal Ministero per l’Istruzione, l’università e la ricerca, a patto che la li-
La sede potentina dell’Ardsu
quidazione delle borse di studio avvenga entro aprile. Secondo Fernando Picerno, consigliere comunale e membro del Cda Ardsu, i fondi sono stati stanziati con una delibera regionale del 17 marzo. Delibera che però è bloccata a via Anzio e non viene materialmente trasferita all’azienda per il diritto allo studio, bloccando di fatto l’erogazione delle borse di studio. Dopo vari solleciti, nella prossima settimana si terrà un incontro in Regione sull’argomento. L’auspicio è che la situazione si sblocchi e che gli studenti che hanno diritto al sussidio, e le loro famiglie che fino al momento hanno sopperito ad esso, possano finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Fernando Picerno, membro del Cda Ardsu
Autismo infantile, un progetto di ricerca che si basa sulla collaborazione nazionale
I primi passi di Stella Maris onlus Si tratta della fondazione nata per iniziativa della Regione e dell’istituto di Pisa NASCONO le prime iniziative di ricerca per la Fondazione Stella Maris Mediterranea onlus. La Regione Basilicata, per tramite del ricercatore Oronzo Scarciolla di Matera, ha recentemente sottoposto al ministero della Salute un importante progetto di ricerca per la identificazione di correlazioni genetico-cliniche nell’autismo. Si tratta di un progetto che potenzia la collaborazione tra l’ospedale di Matera, la Fondazione Stella Maris Mediterraneo e l'Irccs Stella Maris di Calambrone (Pisa). Attraverso questa collaborazione potrà essere migliorata l'assistenza alle famiglie al cui in-
terno è presente una persona affetta da autismo limitando la necessità di rivolgersi fuori regione per avere una appropriata diagnosi e quindi avviare il trattamento più appropriato. L'autismo infantile è un disturbo neurobiologico che limita lo sviluppo delle naturali capacitàdel bambino di mettersi in comunicazione ed in relazione con i suoi simili. per questo motivo viene considerato uno dei disturbi più invalidanti dell'età evolutiva e rappresenta una delle sfide più difficili per i genitori di questi bambini. Nel corso di questi ultimi decenni è diventato uno dei disturbi più frequentemente diagnosticati in età in-
fantile e la sua incidenza è passata da 3/4 casi su 10.000 bambini a 6 casi su 1.000. Poichè si tratta di un disturbo che si organizza e si struttura nel corso dei primi anni di vita, si ritiene che l'intervento precoce e tempestivo sia di fondamentale importanza per limitare la gravità del disturbo, migliorare le capacità del bambino e quindi la qualità di vita di tutta la famiglia. Tuttavia ancora oggi a distanza di settanta anni dalla sua scoperta ad opera di Kanner e di Asperger, ancora incerti sono gli indici comportamentali in base ai quali porre una diagnosi precoce e totalmente assenti sono i marker biologici che possono permettere
di individuare i bambini a rischio e quindi porre in atto un intervento precoce. Tra i marker biologici quelli genetici, ancora in gran parte ignoti, sono di sicura grande importanza per l'autismo; pertanto la ricerca finalizzata proposta potrà contribuire alla migliore comprensione di questo disturbo. Mediterraneo Onlus nasce per iniziativa della Regione Basilicata su imput della Fondazione Stella Maris di Calambrone di Pisa, delle disciolte Aziende sanitarie USL 3 di Lagonegro oggi Azienda Sanitaria Locale di Potenza e ASL 4 oggi Azienda Sanitaria Locale di Matera.
«Deludenti» i dati relativi all’estrazione petrolifera in Val d’Agri
36.988 barili al giorno e 1.500 occupati «Rinegoziare le royalty con Eni» DODICI milioni di barili di greggio estratto, con una media di 36.988 barili al giorno, e 1.500 occupati diretti ed indiretti, tra dipendenti dell’Eni e lavoratori impiegati a vario titolo con contratti, di cui 808 contrattisti diretti di Eni e 231 operanti all’interno del Centro Olio di Viggiano. Si tratta dei dati diffusi sul sito Unmig del ministero degli Interni, che ha pubblicato una aggiornamento dei dati che riguardano le attività di estrazione petrolifera in Basilicata, relativi al secondo semestre 2009, e trasferiti dall’Eni, sia per quanto riguarda la produzione del greggio estratto che il numero degli occupati. Dati che - secondo quanto riferito dal capogruppo di Idv al consiglio provinciale di Potenza, Vittorio Prinzi «riconfermano la necessità di accelerare l'iniziativa politico-istituzionale per concretizzare la proposta della Cgil (condivisa da tutti i sindacati) di contratto di sito per l'area di Viggiano e quella di Confindustria per il patto di sistema per la filiera del petrolio». «Sono dati che “fotografano” la grande rilevanza pro-
duttiva ed occupazione del comprensorio petrolifero della Val d'Agri che però - afferma Prinzi - continua a produrre benefici diretti ed indotti ancora troppo limitati per lo stesso comprensorio. Come è noto, l'ammontare complessivo delle royalties sul greggio estratto, quantificato in poco più di 600 milioni di euro (con il conteggio che l'Eni aggiorna all'anno precedente, vale a dire al 31 dicembre 2008), non è destinato solo alla Val d'Agri . Ecco perché si pone innanzitutto l'esigenza di consolidare gli attuali livelli occupazionali esistenti che corrono continuamente il rischio per la continuità dei rapporti di lavoro a seguito dei contratti e delle commesse di servizi da parte dell'Eni, in secondo luogo di incrementare il numero degli occupati lucani e infine di realizzare una rete delle imprese della nostra regione per la filiera del petrolio. Anche sul versante imprenditoriale le aziende lucane direttamente impegnate nel comprensorio petrolifero sono ancora troppo poche e quasi tutte in attività attraverso subappalti. Con la fine della tornata elettorale am-
ministrativa - conclude Prinzi - pertanto si deve riprendere la concertazione tra il sistema delle autonomie locali (Regione, Provincia, Comuni della Val d'Agri) con l'Eni non solo per aggiornare la determinazione delle royalties ma per avviare i nuovi programmi attraverso una visione di unico distretto energetico regionale». Insoddisfazione per il quadro che emerge dall’aggiornamento dei dati e per lo stato di attuazione dell’accordo di programma per la Val d’Agri è stato espresso anche dalla Uilcem di Potenza e la Uil confederale regionale. «A deludere sono le ricadute economiche ed occupazionali per il territorio». E' quanto sostengono in una dichiarazione congiunta i segretari provinciale di Potenza della Uilcem Giuseppe Martino e il segretario regionale generale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro, sottolineando due dati su tutti: «i lavoratori che operano nell'indotto continuano a “soffrire” rapporti di lavoro precario. Mentre nel Centro Oli di Viggiano la manodopera lucana, a malapena, supera il
40 per cento». Perciò, la Uil condivide la richiesta del presidente De Filippo al governo e alle compagnie petrolifere di un raddoppio delle royalties. Ma soprattutto ravvisa la necessità di rinegoziare l'accordo con l'Eni, che può essere, tra l'altro, una risposta intelligente alla riforma del federalismo fiscale che tante apprensioni sta determinando nelle regioni del Mezzogiorno, ma che per la Basilicata, grazie alle risorse energetiche, potrebbe rappresentare una grande opportunità». Ma, a parere della Uil, il necessario e doveroso intervento del Governo su questa materia non può far venir meno le responsabilità della Comunità e del Governo Regionale «nel promuovere una politica energetica capace di sfruttare adeguatamente questa risorsa e di puntare sull’energia rinnovabile a partire dall'eolico e in generale da tutte le altre fonti alternative, rilanciando la “mission” affidata alla Sel». «Quanto al problema del nucleare, recentemente tornato alla ribalta - affermano Martino e Vaccaro -, non è
Le attività estrattive in Val d’Agri
maturo per essere affrontato con serenità ed oggettività nel nostro Paese e non crediamo esistano le condizioni per riaprire un tema su cui la volontà popolare ha espresso una chiara posizione soprattutto in merito allo smaltimento di questi rifiuti e, anche su questo punto condividiamo la posizione del nostro Governatore secondo cui la “Basilicata ha già dato” come la vicenda di Scanzano ha ampiamente dimostrato. In definitiva, il Piano energetico regionale prevede di fare della Basilicata un territorio incentivante per una nuova e più penetrante industrializzazione, offrendo energia a
prezzi vantaggiosi e competitivi rispetto al resto del Paese. Inoltre, l'autosufficienza elettrica deve colmare il deficit del fabbisogno, con un surplus di energia riveniente da fonti rinnovabili di circa il 20%. Va da sé che investire con convinzione sulle fonti rinnovabili significa integrare validamente lo sviluppo sostenibile cui è vocata la Basilicata. Sui temi energetici, la UIL - hanno concluso Martino e Vaccaro - intende incalzare il Governatore De Filippo e la nuova Giunta che si insedierà perché le politiche energetiche diventino una priorità dell' agenda della nuova legislatura».
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20 24 Ore in Basilicata
Sugli aspetti organizzativi, dopo le polemiche, precisa: «Se n’è occupata Unioncamere»
Vinitaly, Viti getta acqua sul fuoco L’assessore traccia un bilancio positivo sulla partecipazione al salone di Verona A GETTARE acqua sul fuoco acceso dai produttori vitivinicoli che hanno partecipato al Vinitaly di Verona, e che hanno lamentato la scarsa promozione di immagine e la poca visibilità dello spazio assegnato alla stand lucano, ci ha pensato ieri l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. Che in buona sostanza ha dato due risposte alle accuse che avevano finito per ricadere sulla Regione: che gli aspetti organizzativi della partecipazione lucana sono stati curati da Unioncamere di Basilicata e che l’ubicazione dello stand lucano nel salone di Verona è stato deciso nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con l’ente Fiera di Verona. L’assessore ha poi aggiunto: «Al di là delle legittime segnalazioni da parte di alcuni produttori, il bilancio del Vinitaly per i vini della Basilicata è ancora una volta positivo segnatamente per l’Aglianico del Vulture, che non a caso per la prima volta ha ricevuto l’ambita medaglia d’oro e undici Gran menzioni al Concorso enologico internazionale, uno tra i più importanti del mondo nel comparto». Per Viti si tratta di successi che hanno quale matrice anzitutto la capacità operativa degli imprenditori «ma anche dell’impegno che il dipartimento Agricoltura e gli enti funzionali, impegnati nella promozione del vino come degli altri prodotti di eccellenza». «Il comparto vitivinicolo, anche per il valore economico che esprime, deve essere messo al centro delle politiche di sviluppo attraverso il potenziamento della ricerca e della formazione negli istituti superiori e
nell’università che devono licenziare specialisti da utilizzare nel territorio. Ma si tratta anche di fare sistema nelle politiche imprenditoriali sviluppando formule consortili e distrettuali. In ciò un ruolo preminente dovrà giocare l’istituenda enoteca regionale che, lo ricordo, avrà sezioni territoriali su tutto il territorio. L’enoteca, nella quale la Regione investirà molto, avrà il compito di promuovere – ha continuato Viti - la presenza organizzata degli imprenditori i quali dovranno superare l’individualismo e associare, organizzare ed utilizzare al meglio le risorse a disposizione». Quanto alla presenza dei prodotti di eccellenza nei mercati nazionali ed internazionali va detto che la Regione, in questo ultimo an-
no, ha inteso razionalizzare la propria partecipazione a fiere e manifestazione tra le più importanti e di prestigio. «Tra queste – ha rimarcato l’assessore - evidenzio la prossima relativa alla promozione dell’olio extravergine di oliva di Arezzo, molto importante, cui saremo presenti nel mese di maggio». L’assessore si è comunque riservato, nei prossimi giorni, di affrontare, in un incontro con Unioncamere, che è stata parte significativa nell’organizzazione del Vinitaly quest’anno, le criticità logistiche. Cosa che verrà fatto anche con gli altri enti strumentali e gli imprenditori. Sarà infine discussa l’ubicazione dello stand lucano facendo valere il protocollo d’intesa siglato con l’Ente Fiera di Verona.
Lo stand della Basilicata al Vinitaly
Da domani visite ai musei gratis. Il programma delle iniziative a Potenza e Matera
TrE-Tourism Real Estate
Settimana della cultura, si alza il sipario
La Basilicata a Venezia
NELL'AMBITO dei grandi eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali si terrà anche in Basilicata, dal 16 al 25 aprile, la settimana della Cultura. Due concerti inaugurano domani, a Potenza e a Matera, il ricco programma di mostre, convegni, concerti, presentazioni di libri, proiezioni, visite guidate e aperture straordinarie di luoghi della cultura. Durante la Settimana è previsto l'ingresso gratuito in tutti i siti statali del Ministero (archivi, biblioteche, musei e aree archeologiche) ed in quelli che aderiscono all'evento. A Potenza , domani alle ore 18, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”- Sala del Cortile, Palazzo Loffredo, si terrà un concerto per celebrare il bicentenario della nascita di
Frédéric Chopin . Organizzato dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata, in collaborazione con l'amministrazione comunale, vedrà al pianoforte Marco Ranaldi, al violino Giuseppina Lobosco, il mezzo soprano Roberta Giannini e la voce recitante Monica Palese. A Matera alle ore 18 e 30, nelle sale del museo archeologico nazionale “Domenico Ridola”, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, in collaborazione con il conservatorio di Musica “Egidio Romualdo Duni” ha organizzato il concerto " Solo Pianoforte”. Gli allievi dei livelli accademici del dipartimento Tastiere del Conservatorio eseguiranno musiche di Chopin, Schumann, Liszt, Brahms Rachmaninov, Scriabin. Si comunica inoltre che sarà possibile
visitare ancora le mostre : “Principi ed eroi della Basilicata antica”(Museo Archeologico “Dinu Adamesteanu”-Potenza) e “La cura dei defunti nel Materano tra età tardoantica e altomedievale”(Museo Archeologico “D.Ridola -Matera).
L’ANALISI
I NODI DEL PD LUCANO di PARIDE LEPORACE segue dalla prima La considerazione negativa della Basilicata del giornalista di origini siciliane l'abbiamo già ascoltata a “Matrix” ed è meglio lasciarla perdere. Ma un problema esiste. Molto serio. I dirigenti del Pd lucano devono comprendere di essere un numero insignificante nei ragionamenti del progressismo italiano e del suo principale partito. La ragionevolezza che aveva provato a sollevare Romano Prodi sul partito federale è già finita nella polvere. L'ipotesi più significativa per la granitica Basilicata democratica non trova elaborazioni e il giovane segretario Speranza si preoccupa soltanto di spostare bilancini di mediazione tra ex democristiani e postcomunisti forse non rendendosi conto di vendere inconsciamente l'anima ai mefistofelici capocorrente nazionali. Anche Enrico Letta, purtroppo, da queste parti non costruisce cattedrali, ma raccoglie solo messe di voti quando servono, senza pronunciarsi sui successi del modello lucano. Non si può tenere un rapporto con un semplice sms di complimenti elogiativi. Il Pd è un partito molto metropolitano che nei prossimi mesi si concentrerà su due questioni: le elezio-
ni comunali di Milano, Bologna e Napoli e la politica del Nord. Con la vittoria ai rigori di Matera il Pd lucano è egemone nei principali enti locali della Regione. Un valore aggiunto e un modello ignorato. Il successo elettorale bulgarolucano, quasi mai compromesso, ha delle ragioni profonde. Le piccole comunità lucane trovano una risposta quotidiana ai bisogni dei cittadini attraverso rapporti diretti con amministratori e dirigenti di partito. Dalla tassa da pagare alla strada poderale, dal buono libro alla festa patronale gli interessi delle maggioranze di microcomunità vengono soddisfatte. Al Sud siamo degli specialisti a trasformare le virtù in difetti. Infatti il dibattito pubblico locale modifica il modello in rete clientelare e rete corta negativa. A tutto vantaggio di un'opposizione molto inconcludente (a Matera il candidato del Pdl non è arrivato neanche al ballottaggio) che si autoassolve ad ogni sconfitta. Non voglio sostenere che nei cento paesi della Basilicata esista un paradiso. Sono consapevole che alcuni sindaci si muovono come dei feudatari (a Ferrandina nel nome dell'ambiente e della democrazia come Quotidiano stiamo sostenendo una significativa campagna nei confronti di un sindaco del Pd) ma questi mi sembrano una minoranza che i dirigenti farebbero bene ad emarginare. Il modello del centro-
sinistra lucano è molto simile a quello che da anni si è affermato nelle valli del Bergamasco, nei paesini delle Alpi, nella Marca trevigiana e che si diffonde a macchia d'olio oltre il Po. Nel Pd lucano sono in molti ad averlo compreso. Lo ha espresso a chiare lettere a poche ore dal voto Filippo Bubbico. Lo pensa ma non lo dice per evidenti motivi tattici Vincenzo Folino. Lo ha lasciato intendere ieri con una dichiarazione molto abbottonata Gianni Pittella che ha segnalato che il segretario Bersani “ha accolto positivamente la sollecitazione a riportare il partito e la politica tra la gente, con proposte che rispondano ai bisogni reali e con un nuovo assetto organizzativo che rafforzi la presenza e il collegamento con il territorio''. La consapevolezza è anche del presidente De Filippo che si prepara a recitare in modo nuovo il suo premierato. Nel prossimo quinquennio molte questioni tecniche saranno demandati a funzionari mentre il presidente dovrebbe lavorare molto nell'ambito della Conferenza Stato Regione e sui punti qualificanti di un programma di sviluppo che si annuncia molto innovativo nelle sue enunciazioni di principio. Resta la questione dell'isolamento politico nazionale. Il dato iniziale è quello di stringere un patto ope-
rativo strategico con la Puglia di Nicky Vendola che sappia diventare modello meridionale capace di elaborare un nuovo racconto dell'agire democratico. Ma esiste un problema molto serio per il Pd lucano. Il suo modello è in profonda crisi nelle due città capoluogo di provincia. Lo dicono i numeri e le cronache di Potenza e Matera. Per incapacità il Pdl non riesce a fare breccia. L'ha ben compreso Angelo Tosto che è stato capace di una straordinaria rimonta e che può recitare un buon ruolo nell'amministrazione appena varata. Molto spetta a Salvatore Adduce, politico attrezzato, che nella convulsa giornata di lunedì insieme al suo diretto antagonista ha gestito con abilità una contrapposizione di piazza che ha rischiato di trasformare la città in un campo di battaglia. Matera è una capitale, a prescindere dalla sfida europea. Serve un rilancio sostanziale. Il rapporto con Bari si spera non sia solo un comizio elettorale. Matera parla al mondo. E' questa la sfida. Competizione da sostenere insieme a Potenza dove le capacità di Vito Santarsiero hanno all'orizzonte ostacoli economici e politici forse mai affrontati prima. Non è un cammino facile. L'auspicio è che possa compiersi nel nome del bene comune una diversa storia del nostro meridione. p.leporace@luedi.it
NELL’AMBITO della strategia volta alla valorizzazione a fini turistici del patrimonio immobiliare della Basilicata, soprattutto dei piccoli borghi, e nell'ottica di promuovere il territorio nel senso dell'attrazione degli investimenti mediante, tra l'altro, proposte di riqualificazione territoriale,la RegioneBasilicata e l'Apt hanno deciso di prender parte, con un proprio stand, alla prima edizione di TrE-Tourism Real Estate, evento fieristico che si svolgerà presso l'Arsenale di Venezia dal 15 al 18 aprile 2010. «L'occasione del Tourism real Estate di Venezia ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, Gianpiero Perri - costituisce una significativa opportunità per catturare l'attenzione di possibili partners nello sviluppo di modelli innovativi di ospitalità. Tra gli obiettivi qualificanti del Piano Turistico Regionale c'è, infatti, la costruzione di un'articolata offerta di ospitalità diffusa tesa a valorizzare i borghi lucani e a destinare a fini turistici un rilevante patrimonio immobiliare pubblico e privato inutilizzato o sottoutilizzato». La Basilicata è consapevole di costituire una “Bella scoperta” nel mercato turistico nazionale e, non solo, individuando nelle forme di ospitalità non tradizionali una importante offerta turistica come è avvenuto per Guardia Perticara, Castelmezzano, Pietrapertosa, segnalati tra i borghi più belli d'Italia, Sasso di Castalda, Aliano, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Acerenza e altri, ma anche valorizzando i luoghi ed esaltandone le specificità con modelli innovativi di fruizione sviluppati nel rispetto dei valori ambientali. Ciò vuol dire anche presentare adeguatamente la storia, l'arte, la cultura materiale e immateriale che caratterizza il territorio regionale tenendo conto della sensibilità del nostro tempo. Iniziative e progetti per lo sviluppo di azioni di marketing territoriale.
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Mercoledì 14 aprile 2010 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nasce l’associazione “Nonni in cerca di compagnia.it”: tutto senza costi per gli anziani
La rete contro la solitudine Attraverso il sito si fa incontrare “la domanda e l’offerta” di volontari QUELLA lucana è una popolazione in costante invecchiamento e i giovani che vanno via in cerca di lavoro non sono solo un problema statistico. Se in passato, infatti, il vecchio genitore poteva contare sull’aiuto e sul sostegno dei figli, oggi sempre più spesso ciò non è possibile. Chi aiuta gli anziani, allora? I servizi sociali comunali, infatti, presentano ancora delle gravi lacune e, del resto, gli scarsi fondi a disposizione non permetterebbero comunque un concreto aiuto. Nasce così “Nonni in cerca di compagnia.it”. E’ questo il nome, infatti, di un’associazione no profit nata a Potenza nello scorso dicembre e composta da giovani volontari che si occupano di anziani soli e bisognosi di compagnia. Un’iniziativa appena nata, ma che ha già avuto un primo importante riconoscimento: il portale ministeriale Terzo settore ha lodato l’associazione, mettendola in home page. Al momento “Nonni in cerca di compagnia.it”, si muove attraverso internet, cercando di offrire servizi di utilità per combattere la solitudine e favorire l’inclusione sociale. «Siamo un gruppo di giovani - si legge sul sito - impegnati da diversi anni nel volontariato e attenti alle istanze sociali, convinti che non c’è vero progresso e civiltà se non si è solidali con il prossimo. Per questa ragione ci siamo messi insieme, creando una piccola Associazione dai grandi ideali e che ha come finalità quella di rendere dei servizi socialmente utili alle comunità più svantaggiate utilizzando le moderne tecnologie. La nostra motivazione più profonda è dare un segnale tangibile che i giovani, con le loro poche risorse, ma con il grande entusiasmo che li anima, possono farsi portatori di iniziative virtuose». La rete internet, quindi, viene utilizzata in modo virtuoso, promuovendo «l’uso di un sistema web (portale) di raccordo tra la domanda e l’offerta di compagnia da parte degli anziani soli presenti sul territorio nazionale».
IN CITTA’
Maestri del lavoro Assegnati due premi
Il sito internet
L’obiettivo è quello di creare una banca dati di soggetti che si rendono disponibili alla convivenza e/o alla mutua e reciproca compagnia, offrendo quest’ultima a titolo assolutamente gratuito. Basta infatti compilare un modulo di iscrizione disponibile on line e il sistema avvierà una ricerca automatica degli anziani che sono alla ricerca di compagnia nella stessa città del nuovo iscritto e gli notificherà gratuitamente i loro recapiti via e mail. «Allora - si legge ancora sul sito - nipoti, amici, vicini di casa, fate un gesto di vera solidarietà e iscrivete a questo sito gli anziani soli che conoscete e avete a cuore e fate in modo che la loro
richiesta di compagnia possa al più presto essere esaudita! Il mondo corre veloce, noi giovani abbiamo l’impellente necessità di lavorare, la vita media si allunga ed i nostri anziani sono sempre più soli. Ci siamo resi conto che non esisteva su internet un servizio web in grado di mettere in contatto tra loro persone che vivono quotidianamente la stessa condizione di solitudine». E così la rete - che i nostri anziani conoscono poco - diventa un mezzo per andare loro incontro. I figli giovani, lontani alla Basilicata, potranno così stare più tranquilli: c’è qualcuno che farà compagnia ai loro anziani. a. g.
L’INTERVENTO
Sopra Vittorio Sabia. In basso Antonio Papaleo
rente Emilia (premio Adinolfi) e Vittorio Sabia (Premio Campochiaro). Una significativa e sobria cerimonia in linea con i valori esistenziali dei Maestri del Lavoro, informati a criteri di rettitudine morale, di attaccamento al lavoro ed alla famiglia, di solidarietà sociale. «Una testimonianza di vita, utile e importante - si legge in una nota - per rilanciare gli ideali in questa nostra società in declino».
AL SAN CARLO
Carretta: «L’opposizione faccia delle proposte concrete» DOPO aver preso atto delle ultime dichiarazioni dei gruppi di minoranza in consiglio comunale, nelle quali si accusa la maggioranza di comportamento lassista bisogna partire dai risultati ottenuti da questa amministrazione che, nonostante la complessità, l'importanza e l'oggettiva difficoltà dei contesti in cui ha operato è riuscita a dimostrare una capacità di gestione dei problemi. Mentre l'opposizione ingolfa il consiglio comunale di interrogazioni sovrabbondanti e speciose, e molte altre volte superate temporalmente, dal susseguirsi de-
UNA CERIMONIA religiosa in suffragio delle anime dei Maestri del lavoro scomparsi nel corso dell'anno. L’iniziativa si è tenuta nella duecentesca Chiesa di S. Michele Arcangelo e la messa è stata officiata da Padre Vitale Dartizio. L’occasione è stata momento di preghiera dei Maestri del Lavoro del Consolato provinciale di Potenza. Durante la preghiera del maestro, letta da Italia Petruzzi, è stata ricordata la cara esistenza di Gina Cassano, moglie del vice presidente nazionale della Federmaestri Vittorio Sabia, già console regionale per la Basilicata, venuta a mancare dopo una breve e grave malattia. La Giornata di incontro e di ricordo è continuata presso un hotel del centro storico di Potenza, dove si è svolta la tradizionale e annuale cerimonia di premiazione per la fedeltà alla Federmaestri; cerimonia introdotta dal console provinciale Raffaele Gifuni. I premi, intitolati alla memoria dei consoli provinciali di Potenza scomparsi, Enrico Adinolfi e Lucia Campochiaro, sono stati assegnati ad Antonio Papaleo, Italia Petruzzi ed Emilia Tor-
gli accadimenti. Detto questo si augura che l'opposizione si convinca a svolgere il ruolo che le compete, ossia quello di proporsi come alternativa di governo e non come una compagine che è solo in grado di fare demagogia e strumentalizzazione che spesso diventa dannosa per gli interessi della collettività! Purtroppo, nel primo caso occorrerebbe avanzare proposte concrete, mentre nel secondo basta solo dire no a tutto, come al solito. Gianpaolo Carretta segretario cittadino e capogruppo Pd Potenza
Deceduto agricoltore accoltellato a Taranto
Gianpaolo Carretta
E' deceduto nell’ospedale di Potenza Salvatore Lochi, di 59 anni, di Manduria, in provincia di Taranto, l'agricoltore accoltellato la sera del 18 febbraio scorso a Taranto, davanti alla sua abitazione in vico Salento. Qualche giorno dopo l’aggressione fu arrestato un cittadino romeno Catalin Costel Neacsu, di 26 anni, che ha ammesso le due responsabilità. Il giovane avrebbe cercato di estorcere mille euro all’agricoltore per tornare in Romania con la moglie e i due figli minori. Lochi aveva consegnato al romeno una banconota da 500 euro, ma il giovane aveva preteso di più e dopo l'ennesimo rifiuto lo ha accoltellato con cinque fendenti all’addome, al torace e al braccio sinistro, lasciandolo agonizzante accanto a un cassonetto dei rifiuti, vicino alla casa in cui abitava con gli anziani genitori. Ad imprimere la svolta alle indagini furono alcune intercettazioni telefoniche. Dalle indagini della Polizia è emerso che l’agricoltore aiutava il ragazzo e questi lo ricambiava con le sue attenzioni.
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Potenza
Potenza 23
Conclusi i tre giorni del corso di aggiornamento al San Carlo per gli andrologi
Ricerca al maschile
L’aria di montagna fa bene Affrontati anche i problemi che incontrano gli adolescenti alle misure
Crescere da uomo: le novità
LE NOVITA’ in Andrologia hanno calamitato la tre giorni svoltasi presso l'Auditorium dell'Ospedale “San Carlo” di Potenza. Organizzatrice la dottoressa Angela Vita coordinatrice della sezione Apulo-Lucana della Società Italiana di Andrologia. Sono intervenuti illustri andrologi italiani sulla prevenzione, oncologia e chirurgia. “L'andrologo a scuola”, programma di prevenzione andrologica rivolto ai giovani tra sedici-diciotto anni, è stato il tema di maggior interesse per l'allarme provocato dalle statistiche: due su tre adolescenti soffrono d'infertilità, eiaculazione precoce, varicocele e tumore al testicolo. La prevenzione, proposta dagli specialisti, si basa su tempestive visite mediche, educazione sessuale nelle scuole superiori, stili di vita salutari senza droga, fumo ed alcool. Sugli schermi dell'Auditorium sono apparsi interventi di alta chirurgia ed estetica genitale svolti in due sale operatorie dell'Ospedale “San Carlo”di Potenza. Sono state presentate innovative terapie mediche
La dottoressa Vita tra Molinari e De Costanzo
dell'induratio penis. L'ultima giornata, dedicata all'oncologia andrologica e all'eiaculazione precoce patologia sempre più emergente nella popolazione giovanile, ha toccato il suo culmine d'interesse per le combinate terapie farmacologiche e sessuologiche. «Questo congresso annuale, organizzato dalla se-
zione potentina apulo-lucana della Società Italiana di Andrologia, segue quello di Maratea. - afferma Angela Vita - Abbiamo scelto argomenti attuali come la prevenzione andrologica in età giovanile. Al riguardo stiamo diffondendo, a livello nazionale, il progetto “L'andrologo a scuola”. A Potenza, in due Istituti Professio-
nali maschili, abbiamo avviato quest'iniziativa con l'obiettivo di promuovere l'inserimento dell'educazione sessuale nei programmi curriculari della Scuola». Giuseppe La Pera dell'Ospedale “San Camillo” di Roma e rappresentante dell'Associazione Italiana per il diritto alla salute sessuale aggiunge: «I ragazzi sani vivo-
no inadeguatezze sessuali senza un supporto psico-medico e usano erroneamente l'eroina per ritardare il riflesso eiaculatorio». «Ho cominciato, come genitore, ad occuparmi di prevenzione andrologica ed ho ampliato la mia esperienza professionale nella Scuola Superiore per andare incontro ai ragazzi bisognosi di educazione sessuale. - interviene Ida Bianchessi uro-andro-sessuologa dell'Ospedale “San Matteo” di Pavia - Le lezioni partono da spiegazioni anatomo-fisiologiche per giungere alla prevenzione delle patologie dell'apparato uro-genitale, come fimosi, pene piccolo, torsione del funicolo, tumori e malattie sessualmente trasmesse: aids, epatiti e blenorragia. L'autopalpazione per la diagnosi della malattia oncologica e la conoscenza degli anticoncezionali sono argomenti contemplati nel programma». «Mi occupo di comunicazione in andrologia per formare le nuove generazioni. conclude Aldo Franco De Rose di Genova - Secondo un recente sondaggio, internet raccoglie molto interesse sui temi di salute». Nunzio Festa
ROCCO Siffredi - il pornoattore detto Mr 24 - è nato ad Ortona. Ed evidentemente nella cittadina abruzzese la brezza di mare fa miracoli. Non altrettanto si può dire per l’aria infestata da miasmi industriali respirata dai ragazzi oggetto di indagine daparte dell’Università di Padova: negli ultimi 60 anni la misura del pene dei maschi italici è diminuita. Di quasi un centimetro. Che, sui 9 scarsi della media nazionale - a dispetto del gallismo imperante - non sono pochi. Diossine, pesticidi, vernici e detergenti - spiega un professore che ha un cognome però sospetto: Foresta - minerebbero l’unico patrimonio di cui il maschietto è davvero geloso. E i lucani? Beh, qui c’è aria di montagna. Ma se gli ambientalisti vogliono continuare ad attaccare compagnie petrolifere, enti nucleari e compagnia inquinando, cambino registro. «Toccateci tutto, ma non le nostre... montagne»: ecco uno slogan giusto.
L’attacco del Pdl da parte di Picerno (Comune) e Rosa (Regione)
Strali sul versante economico: «Municipio a rischio commissario» «IL COMUNE di Potenza rischia a breve di venire commissariato»: non usa mezze misure Fernando Picerno, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, nell’attaccare la maggioranza. Lo fa prendendo spunto dai documenti contabili del Municipio. Non è l’unico a lanciare strali contro l’amministrazione: c’è anche il consigliere regionale del Pdl Gianni Rosa. «Il bilancio dell'amministrazione Santarsiero - afferma Picerno - è in crisi da anni. Come ho denunciato
tante volte ora l'evidenza viene fuori grazie allo studio dell'AidaPa pubblicato su di un quotidiano nazionale specializzato. E’ da tempo che l'amministrazione potentina continua ad appianare i bilanci dilatando enormemente i pagamenti e anticipando somme dalla tesoreria. Ma non riuscendo né ad esigere ciò che ha a credito né a risparmiare con una gestione maggiormente oculata continua solo a rimandare il problema. La questione grave, infatti, è che queste
aggiustature dei bilanci sono solo sulla carta e non reali e quindi, prima o poi, gli ammanchi verranno fuori». «Sarebbe opportuno piuttosto che questa amministrazione intraprendesse davvero un piano di rilancio per il Comune», è il consiglio di Picerno. Dichiara invece Rosa: «Potenza, maglia nera dei Comuni Italiani. Purtroppo non è il risultato di una gara ciclistica, ma il severo giudizio espresso dall’analisi effettuata da AidaPa,
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database con le informazioni economico-finanziarie degli enti locali, che valuta anche le performance dei comuni italiani. Lo strumento di valutazione è opera de Bureau Van Dijk, la multinazionale leader mondiale nella distribuzione ed analisi di informazioni economiche e finanziarie, quindi, scevra da sospetti di manipolazione o di accuse di superficialità e scarsa competenza nell’analisi dei dati». «Senza entrare nel tecnico, evidenzio - dice Rosa -
IL PERSONAGGIO
Da sinistra, Picerno e Rosa
che sono valutati elementi come il risultato di amministrazione, il costo del personale, l’esigibilità dei crediti ed i tempi di pagamento, l’utilizzo di anticipazioni di
tesoreria, e l’amministrazione potentina risulta bocciata da questo modello matematico, senza nessun appello o possibilità di assoluzione amministrativa».
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Luigi Spera il 19 aprile parteciperà al programma di Gerry Scotti e Maria De Filippi
Un potentino a “Italian’s got talent” DUE piccoli cantanti alle trasmissioni Rai e Mediaset, un ragazzo immagine al “Lotto alle otto” e un concorrente al Quiz di Paolo Conte “L'eredità”. Sono alcuni dei lucani che hanno tentato negli ultimi tempi la fortuna sul piccolo schermo. L'elenco si allunga ogni giorno che passa. Lunedì 19, infatti, sarà la volta del potentino Luigi Spera e il suo gruppo di ballo. Abiti eccentrici e colorati, parrucche e trucco audace faranno da padrone alla prima serata della nuova trasmissione di canale cinque: Italian's got talent. I ballerini si sottoporranno al giudizio dei tre giudici di gara (Gerry Scotti, Maria De Filippi, Rudi Zerbi). Due i “sì” necessari perché il gruppo proceda nella gara. «E’ stata un'esperienza davvero emozionante - afferma Luigi - che al di là degli esiti rifarei sicuramente». Perché ciò che ha spinto Luigi a intraprendere questa avventura è stata «l'idea di divertirsi e passare una giornata diver-
sa». Di mezzo, però, c'è anche una forte passione. Quella per il ballo. Più precisamente il ballo coreografico «che - spiega - è diverso dal solito ballo di gruppo. Si divide in tre categorie: sincronizzato, coreografico e show dance». Una passione nata per caso 12 anni fa, all'età di 16 anni, quando la sua istruttrice di palestra l'invita a frequentare un corso. «Giorno dopo giorno la cosa mi ha preso sempre più tanto che a un certo ho deciso di aprire una scuola tutta mia». È con i suoi allievi, infatti, che partecipa alla trasmissione. «Non sono professionisti - precisa - alcuni frequentano la scuola da poco, altri da anni. Tutti accumunati dalla passione per questo tipo di ballo». Prima di Italian's got talent, Luigi ha partecipato a diversi provini. La corrida, I raccomandati, tutti con esito negativo. La prima apparizione televisiva risale allo scorso anno quando, insieme ad altri maestri di bal-
lo provenienti dalla Basilicata, si esibisce sul palco dello studio dove si registra la trasmissione Rai “Mattino in famiglia”. Insieme ad altre 7 coppie esegue un flamenco paso doble. Poi il provino, ad Aprile, per Italian's got talent e la vetrina in prima serata lunedì su canale cinque. «Il mio obiettivo - dice - non è lavorare in tv. Certo, mi piacerebbe, ma se viene bene, altrimenti continuo con la mia vita». Luigi è parrucchiere. Dopo aver frequentato l'Accademia di moda per capelli di Firenze, torna a Potenza dove apre un negozio tutto suo. È da 6 anni ormai che ha aperto l'attività. «Da piccolo racconta - non avevo mai pensato di fare il parrucchiere. Diciamo che non avevo le idee molto chiare. Benzinaio, veterinario, suora, Raffaella Carrà. Volevo fare qualsiasi cosa vedessi. Poi mia madre, parrucchiera, mi ha spinto un po' e così mi ritrovo a fare il suo stesso lavoro». Anna Martino
Sopra Luigi Spera (al centro) con il suo gruppo di ballo. Accanto al lavoro nel suo laboratorio di parruchiere
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Mercoledì 14 aprile 2010
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Mercoledì 14 aprile 2010
Le piazze del “Bio” Il 18 aprile si mangia sano
Victor Hugo: dal 16 aprile mostra alla Biblioteca nazionale
TORNA il prossimo 18 aprile, in piazza Don Bosco, la manifestazione, organizzata dal ministero delle Politiche agricole, “Le piazze del bio”. “Le piazze del Bio” è un'iniziativa ideata, promossa e finanziata dal ministero delle Politiche agricole. L'iniziativa si svolgerà il prossimo 18 aprile 2010 in tutte le regioni d'Italia. L'evento rientra nell'ambito di una campagna di Comunicazione istituzionale sui prodotti biologici definita “Programma di azione nazionale per l'agricoltura biologica e prodotti biodinamici”. L'obiettivo dell'evento è promuovere il consumo di prodotti biologici.
SARÀ aperta al pubblico dal 16 aprile al 30 maggio la mostra “Victor Hugo e il melodramma lucano”. L’esposizione sarà allestita presso i locali della Biblioteca nazionale di Potenza. Saranno esposti 32 pannelli serigrafici che ripercorrono i rapporti dei musicisti italiani con le opere dello scrittore francese Victor Hugo attraverso la raffigurazione di scene teatrali, costumi, ritratti, programmi e cartelloni dei maggiori teatri dell’epoca. La mostra documentaria sarà a cura dell’Alliance Française di Potenza, in collaborazione con la Biblioteca nazionale e Città Cultura del comune di Potenza.
Domani al Don Bosco c’è “L’oro del cinema”
Premio Società Dante Alighieri c’è tempo fino al 30 aprile
DOMANI al Cineteatro Don Bosco, nell’ambito della rassegna “L'oro del cinema” (2^ edizione), sarà proiettato il film “Soul kitchen”. Orario inizio spettacoli: 19 e 21.15. “Soul kitchen” è del regista Fatih Akin, con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, Pheline Roggan. Gran Premio Speciale della Giuria a Venezia 2009, Premio Arca Cinema Giovani, Miglior Film, la pellicola ha come protagonista il ristoratore Zino, che vorrebbe disfarsi del suo locale per seguire la fidanzata Nadine. Dopo aver ingaggiato l'eccentrico chef Shayn, anche i clienti più affezionati lo stanno abbandonando.
C’E’ tempo fino al prossimo 30 aprile per presentare le domande di partecipazione alla II Edizione del Premio di cultura: “La lingua italiana e i dialetti tra Unità nazionale e Federalismo”, indetto dalla Società Dante Alighieri di Potenza. Il premio intende coinvolgere i giovani, sollecitandone il gusto alla lettura e stimolando la propria creatività. Agli studenti si chiede di realizzare un elaborato che dovrà poi pervenire, tramite le scuole, al seguente indirizzo: Prof. Maria Raffaella Pennacchia Vertone Via Pretoria 108 (Pal. INA) 85100 Potenza. Previste borse di studio (1° premio: 300 euro; 2° premio: 200; 3° premio: 100)
Cultura All’Archivio l’insurrezione 1860
SERATA CONCLUSIVA AL ROUGE ET NOIR
La “Lei” sceglie il suo “Lui” tra Principi e contesse IN alto i tre proprietari del locale Castelluccio, Vernotico e Gerardi, a lato il cavalier Cutro tra la tronista Simona e il corteggiatore scelto Alessandro
Il cavaliere Cutro insieme a Sonia B.
In alto uno dei maggiori sponsor dell’evento Auto Elite
dogana, “la contessa” - così definita dall’opinionista. La motivazione la seguente: "per estro fantasia e vivacità, e per la proficua collaborazione e organizzazione". Visibilmente commosso l’opinionista, nonchè scenografo, organizzatore, e agente pubblicitario, ha ringraziato tutti per il calore e l'appoggio dimostrato durante questi mesi svelandoci una lieta notizia e cioè il superamento del primo provino per una trasmissione che andrà in onda in estate su Raidue in veste di conduttore. Di certo un gran merito va riconosciuto a questo "principe" e cioè: l'aver avuto il coraggio
e l'aver ideato un nuovo "preserale" nei locali. Possiamo con certezza affermare che ha stravolto e non poco il concetto di divertimento facendo diventare un locale pubblico uno studio televisivo. A sottolinearlo è anche il fotografo salernitano di moda Davide Vignes, chiamato per l'occasione per assistere all'evento e per portare il "formato" anche fuori regione. E come spesso accade quando un’idea è vincente subito qualcuno tenta di copiarla e così è accaduto in qualche locale a Potenza. Questo non può che essere un risvolto positivo: una pedina che fa muovere tutte le
Ma torniamo ai protagonisti di questo evento e cioè alla tronista Simona Remollino e i quattro corteggiatori finalisti: Alessandro Catalano, Enrico Pampanella, Antonio Marturo ed Antony Petraglia. Tutti tesissimi ed emozionati. Entrati per gioco e alla fine travolti dallo stesso affezionandosi alla tronista. Anche quest'ultima non nasconde la tensione per la scelta che sta per compiere:cioè decidere chi sarà il suo prossimo ragazzo e se quest'ultimo corrisponderà i suoi sentimenti. Vengono fatte visionare tutte e quattro le esterne girate con i ragazzi e alla fine eliminati due
altre. E a confermare questo successo sono i tanti ragazzi e ragazze accorsi ad assistere allo spettacolo. Marco Paternoster- uno dei ragazzi tra il "pubblico"- entusiasta ci racconta che purtoppo il più delle volte è costretto ad andare fuori Potenza per divertirsi, ad esempio Salerno. Plaude quindi a quest'iniziativa per una serie di motivi: il primo dei tanti è che si tratta comunque di una piacevole novità a Potenza poichè viene data la possibilità non solo di consumare una bibita o un panino ma anche di socializzare e di essere parte attiva dello show. Quindi che ben vengano queste serate.
E poi dicono che non si legge più!
dei quattro finalisti. Rimangono in gara Alessandro ed Enrico. Ad entrambi vengono dati cinque minuti per fare un’ultima dichiarazione alla tronista e per farsi scegliere. La tensione sale, si taglia nell’aria. Pochi minuti e finalmente ci sarà la scelta. E’passata da poco mezzanotte e tra i tavoli e divanetti si inizia a scommettere e tifare per l’uno o l’altro corteggiatore. Gli ospiti diventano pubblico attivo. Alla fine la conduttrice chiede alla tronista di fare la sua scelta. Viene chiamato per prima Alessandro. Emozionata Simona dichiara, prendendogli le mani del giovane, di aver scelto lui perchè già da qualche puntata aveva notato molta sintonia nei suoi confronti. Il pubblico zittito ascolta ora trepidante la risposta di lui tifando per il si. Alessandro, dopo un lungo discorso che sembra quasi votato ad un no, sorprende tutti con un deciso si e con la voglia di voler iniziare a frequentare Simona fuori tale contesto. A molti quest'ultima affermazione potrà risultare strana ma, così come accade nel famoso programma televisivo, anche qui la tronista per regolamento non ha mai sentito alcun corteggiatore durante le puntate né telefonicamente e né con incontri che non siano state le esterne stesse. Dolce nota:la nuova coppia formatasi trascorrerà un weekend di miele ad Otranto, tutto a carico dei proprietari del locale. Il programma-evento si è concluso sulle note della famosa canzone del cantante Jovanotti “A te” con tanto di baci e abbracci dei due ragazzi, tante fotografie e tante bottiglie stappate. E come in ogni favola che si rispetti anche qui possiamo terminare con un agurio: e vissero tutti felice e contenti. Loredana Vaccaro
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Basilicata coast to coast 17.45 - 20 - 22.15 Sala 2 Mine vaganti 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 Happy family 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 La vita è una cosa meravigliosa 17.30 - 19.45 - 22 Sala 5 L’uomo nell’ombra 17.30 - 20 - 22.30 Sala 6 Dragon trainer 3D 17.30 Il cacciatore di ex 19.45 - 22 Sala 7 Green zone 18.15 - 21.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 anteprima nazionale del film Basilicata coast to coast ore 21 (ingresso solo con invito)
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921 La vita è una cosa meravigliosa 21
La sala studio dell’Archivio di Stato
Si è scomodata persino Ilaria D’Amico per onorare la laurea in Scienze politiche (con indirizzo in comunicazione politica, economica e costituzionale) del nostro PIETRO SCOGNAMIGLIO. A lui vanno gli auguri più affettuosi da parte della sua famiglia e dalla sua seconda casa: la redazione del Quotidiano
IL prossimo 16 aprile alle 17.30, in occasione della XII Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, nella Sala conferenze dell’Archivio di Stato di Potenza sarà presentata l’iniziativa didattica “I documenti raccontano l’insurrezione lucana del 1860”. L’iniziativa è inserita nell’ambito delle manifestazioni programmate dall’Archivio di Stato di Potenza per celebrare i 150 anni dalla rivolta lucana del 1860 (1860-2010) e dall’Unità d’Italia (18612011). Per cinque giorni, dal 19 al 23 aprile, l’Istituto archivistico potentino aprirà le porte al mondo della scuola: alle scolaresche che vi si recheranno in visita saranno illustrati, in una sorta di lezioniconversazioni, gli antichi documenti che raccontano la rivolta lucana del 1860. L’iniziativa mira a sollecitare l’attenzione sull’importanza che l’insurrezione del 1860 ebbe per il felice esito dell’Unità d’Italia. Inoltre, grazie al contributo finanziario del Consiglio regionale della Basilicata, è stato realizzato un poster - che sarà donato agli studenti che parteciperanno all’iniziativa - riproducente in fac simile uno dei più significativi documenti dell’insurrezione lucana del 1860: il saluto dei patrioti Giacinto Albini e Nicola Mignogna a Giuseppe Garibaldi. In occasione della manifestazione gli studenti avranno la possibilità di visitare l’Archivio di Stato di Potenza con i suoi depositi e i suoi laboratori.
Basilicata coast to coast IL film racconta di un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico.
L’uomo nell’ombra L’EX primo ministro britannico Adam Lang è alle prese con la stesura della sua autobiografia. Decide di assoldare un ghostwriter che possa scrivere il libro per lui. Il ghostwriter incaricato parte quindi alla volta di Martha's Vineyard, dove Lang si è stabilito con la moglie ed il suo staff. Arrivato sull'isola, lo scrittore verrà coinvolto in un complesso gioco di potere.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Enel
TURNO NOTTURNO 14 APRILE 0971/21449
Dente via Pretoria, 25
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0971 442991
Provincia
0971 417111
Facoltà Agraria
0971 205606
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0971 45090
Comune
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Facoltà Ingegneria
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800 900999
Difensore civico reg.
0971 274564
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Facoltà Scienze
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Numeri utili
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Adoc Basilicata
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Centro ascolto bullismo
Protezione civile
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Polizia
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Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Acquedotto Lucano
Vigili del fuoco
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Cif (Centro it. femminile)
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Biblioteca per l’Infanzia
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Museo delle antiche genti
Bibl.tecnico scientifica
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di Lucania
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0971 305011
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0976-72087 0976- 71409 0976- 2284 0976- 3464 0976- 2657
RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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LUCE soffusa, divani bianchi in pelle, moquette rossa, e candele su un tavolo ricoperto da una stoffa drappeggiata color oro sabbia.Il segnale rosso della telecamera si accende, tutto è pronto. Uno, due, tre e via con la sigla. Inizia cosi l’ultima puntata di Lui&Lei, ovvero il format televisivo “Uomini e donne” in chiave lucana che chiude i battenti dopo ben cinque puntate, come previsto. A fare da padrona di casa e a condurre le fila della serata Sonia B., nota speaker radiofonica da quasi quindici anni, in quei di Potenza, accompagnata nel service da Gerardo Lione. Donna dinamica, di polso che ci sottolinea come sia difficile in regione creare “divertimento”. Non per mancanza di idee ma per la loro non fattibilità dovuta a un non investimento da parte di imprenditori locali. A suo dire la qualità e la professionalità ha un prezzo e pochi riescono a comprenderlo e quindi preferiscono risparmiare ottenendo risultanti poco gratificanti. Eccezion fatta per i gestori del Rouge et Noir: Castelluccio,Vernotico eGerardi che a loro rischio e pericolosisono cimentatiinquesto nuovo modo di intrattenere gli ospiti nel loro locale ottenendo grande successo. Intorno alle ore 23 fa il suo ingresso nel salotto, allestito per l'occasione, l’opinionista Michele Cutro, detto anche il principe (così ama definirsi). Look impeccabile da serata di gala: giacca e pantalone nero, un turbante nero tenuto da una spilla su cui incastonato un betilo nero, panciotto bianco luccicante e cravatta bianca e inmancabile bastone nella mano destra. Durante la puntata il colpo di scena: gli viene consegnata una targa dai proprietari del locale e da una loro dipendente Antonella La-
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APPUNTAMENTI
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Smentite le voci di maxitasse. Ma il Comune prende 50 euro per i cortei funebri. Non per tutti
Sacramenti tassati contro i debiti Le vere tariffe che le chiese di Tito chiedono per matrimoni, comunioni eccetera TITO – Più di un dubbio, quasi una certezza. Tra i credenti titesi sempre più prepotentemente si insinua la voce, fin quasi a farne vacillare la fede, già duramente provata dagli scandali che negli ultimi tempi stanno interessando la Chiesa: un vero e proprio business dei riti sacri avrebbe preso il posto della consueta offerta, donata generalmente per la celebrazione di funzioni quali matrimoni, cresime, comunioni o trigesimi. Quella, insomma, a tutti nota come “busta”, il cui contenuto è affidato per lo più alla generosità di ognuno. Il prete, don Giovanni Di Carlo (da circa due anni parroco della comunità) – secondo la vulgata popolare – avrebbe fatto ricorso a un vero e proprio tariffario per determinare quella che, più che una donazione, diventerebbe una “tassa” fissa. Cosa che, già di per sé, urterebbe la sensibilità dei fedeli. Ma, quel che è peggio, a provocare l’indignazione di molti, sarebbero gli elevati “costi” delle celebrazioni: fino a 500 euro per un matrimonio, 150 per una cresima e almeno 50 per far nominare il
proprio caro defunto durante la messa. Un “furto” dalle tasche dei credenti, visto che ognuno, nella famosa busta, dovrebbe mettere ciò che può e, soprattutto, che sente di donare. Senza contare che c’è chi non condivide affatto lo stesso principio della donazione, sostenendo che i sacramenti dovrebbero essere a tutti i fedeli battezzati senza riceverne alcunché in cambio. E sono in tanti, se si considerano le mani scoscianti che accolsero qualche mese le parole di un prete di Valori, piccolo centro in provincia di Cassino, che annunciò sacramenti gratis per tutti. Ma la consuetudine ha fatto della “busta”, una regola tacitamente condivisa quasi da tutti. «Ma quello che sta succedendo in questo paese – era stata la reazione di alcuni anziani nei giorni scorsi alla notizia del tariffario di don Giovanni – è veramente troppo». Ora, però, i cristiani dovranno ricredersi. Perché quella messa in giro in questi giorni – parola ufficiale dello stesso don Giovanni – non è altro che una voce. Nessun tariffario,
La chiesa madre di Tito: secondo don Giovanni Di Carlo era oberata di debiti, ora ripianati
dunque. Ma la notizia che si è diffusa così rapidamente non è completamente infondata. Qualche indicazione sul come comportarsi in occasione dei sacramenti dal parroco titese è arrivata. Perché fermo restando che l’offerta rimane vincolata al buon cuore di ognuno, il parroco titese avrebbe solo chiesto, alle coppie che hanno frequentano il corso prematrimoniale, di omologare la donazione intorno a uno
standard: 200 euro, 100 per lui e altrettanti per lei. Oltre ai 50 euro (25 a testa) delle Prime richieste, e un conto corrente da 13 euro da versare alla Curia. «Ho semplicemente fatto notare agli sposi – dichiara don Giovanni – che davanti alle tante spese più o meno superflue dei matrimoni, questi sono soldi che servono a coprire i tanti costi che bisogna sostenere per gestire in paese ben 11 chiese. Soldi – ribadisce il parroco – che non vanno ai
preti, ma servono a pagare spese energetiche e di riscaldamento». E non solo. «Quando sono arrivato a Tito – aggiunge il parroco – ho trovato un debito di 11.000 euro. Oggi siamo riusciti a coprire quel deficit. E, soprattutto, abbiamo estinto più della metà del debito contratto di 80.000 euro per l’ultimazione della Chiesa Madre». Per quanto riguarda le cresime, celebrate proprio domenica scorsa, il parroco
Satriano di Lucania Miglionico contro i tagli del governo
Il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico
Il sindaco accusa gli sprechi romani «Mannaie sui nostri bilanci» SATRIANO - «Entro la fine del mese di Aprile i Consigli Comunali dovranno approvare con mille difficoltà i propri bilanci, salvo proroga. E lo Stato cosa fa? Pensa ai tagli della politica “potando” però i rami meno pesanti?». A sostenerlo è il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. Il primo cittadino satrianese non ha dubbi sul fatto che «le giunte comunali degli Enti, rinnovati nella tornata elettorale dello scorso marzo 2010, dovranno essere costituite applicando il criterio che fissa il numero massimo degli assessori comunali e provinciali, in misura pari, rispettivamente ad un quarto dei consiglieri comunali. Ma i tagli per la politica o meglio le “potature” dei rami secchi e pesanti devono partire proprio dai Comuni e dalle Province? Ma sarà quel gettone di presenza del Consigliere Comunale - si chiede Miglionico - e se vogliamo anche Provinciale di pochi euro a diminuire i costi della Politica? Con qualche Consigliere o Assessore Comunale e provinciale in meno quanto recupereremo nelle casse dello Stato? E quanta democrazia andremo a togliere nelle nostre comunità? Troppi dubbi in merito a questa inutile manovra se non sarà ampliata ai Consigli Regionale, al Senato e alla Camera. Intanto l'articolo 1 della legge n. 42/2010 ed il comma 184 dispone una riduzione del 20 per cento del numero dei consiglieri comunali e provinciali che opera a partire dal 2011 - prosegue Miglionico- e per tutti gli anni a seguire, per gli enti che vanno al rinnovo. Il com-
ma 185 fissa il numero massimo degli assessori comunali e provinciali, in misura pari, rispettivamente ad un quarto dei consiglieri comunali e ad un quarto dei consiglieri provinciali, con arrotondamento all'unita' superiore. Tale nuova previsione opera già dal 2010 (per quanto riguarda il numero degli assessori) per gli enti che vanno al rinnovo e sulla base del numero dei consiglieri che, per il 2010, rimane invariato». «Sono tante le mense convenzionate per i senatori ed onorevoli, i barbieri del Senato e tanto altro ancora. I tagli delle cariche Politiche per avere un riscontro tangibile e reale nelle casse dello stato e nella semplificazione della
politica, devono partire da Roma - ha detto Miglionicopassare per le Regioni, sfiorare, se mai, le Province e forse poi arrivare ai Comuni. Mentre tutto ciò accade i piccoli Comuni attendono risposte da molti anni. Non si è in grado più di garantire i servizi essenziali alle proprie comunità visto i continui tagli che negli ultimi anni hanno subiti i trasferimenti dello stato. Da tempo aspettiamo e lavoriamo per una riforma delle autonomie che dia ai piccoli Comuni stabilità e certezza, ed una maggiore agevolazione per sostegno reale alle gestioni associate dei Comuni. C'è necessità di autonomia finanziaria, per un vero federalismo fiscale e una vera autonomia finan-
ziaria aiComuni. Troppivincoli sulla spesa e sulle entrate, chiusura sul personale. Da tempo l'Anci Piccoli Comuni ha inoltrato proposte, idee, esperienze, da portare al confronto con Governo e Parlamento. Sono sulla stessa lunghezza d'onda di Mauro Guerra Coordinatore, Piccoli Comuni poiché “dobbiamo tanto all'impegno ed al lavoro volontario (altro che costi della politica) di migliaia di amministratori di piccoli Comuni che, anche e soprattutto in questo periodo di crisi, si sono prodigati e si stanno prodigando per garantire tenuta al tessuto socio-economico e civile del nostro Paese, anche nei territori più marginali. Lo dobbiamo soprattutto alle migliaia di co-
precisa: «Anche in questa occasione ho dato indicazione per un’offerta di 20 euro che copra i costi sostenuti per la decorazione floreale, la pergamena e le spese di pubblicazione. Ognuno, comunque, è stato lasciato libero di donare ciò che desiderava. Le buste non sono state ancora aperte. E francamente non so come si sono regolati i cresimandi». Per quanto riguarda, invece, altre celebrazioni come battesimi, trigesimi e funerali «l’offerta è completamente libera». In caso di morte di un parente, dunque, nessuna “tassa”. Quanto meno nella chiesa. A riscuotere dalla tasca dei familiari a lutto ci ha pensato il Comune. L’amministrazione, ormai da tempo, ha deciso di far pagare un balzello per lo svolgimento del corteo funebre. Ma non per tutti, però: a pagare la tassa di 50 euro solo coloro che abitano al di sopra della piazza. Chi, invece, risiede nella parte inferiore non è tenuto a farlo, visto che il corteo deve necessariamente passare dalla piazza. Mariateresa Labanca
munità che amministriamo, ai nostri cittadini, alle famiglie, alle imprese. I piccoli Comuni sono gran parte del codice genetico di questo Paese, sono un patrimonio di opportunità e di identità straordinario. Sappiamo di dover cambiare, vogliamo cambiare, abbiamo già iniziato a cambiare, per essere più adeguati per i nostri cit-
tadini e per contribuire a modernizzare l'Italia. Ma occorrono nuove norme, maggiore stabilità e certezza nel tempo delle regole». «E ancora una straordinaria semplificazione, coerenza di politiche a tutti i livelli conclude la nota di Miglionico - e lealtà nelle relazioni tra istituzioni». Angela Scelzo
Pietragalla/1 Organismo istituito dal consiglio comunale
Pietragalla/2 Venerdì il consiglio d’amministrazione si riunisce
Una commissione per comprendere i veri problemi della comunità
La Pro loco si prepara alla prossima stagione estiva
PIETRAGALLA - E' stata istituita nel corso dell'ultimo consiglio comunale di Pietragalla svoltosi nei giorni scorsi ed è diventata subito operativa. Infatti la commissione consiliare temporanea di studio, costituita da cinque consiglieri di maggioranza e tre di minoranza, creata con il compito di approfondire settori di massima rilevanza per la vita cittadina quali trasporto scolastico, regolarizzazione ed assegnazione di suoli in zona residenziale di San Nicola, verifica dei presupposti per una possibile individuazione di un'area produttiva presso lo scalo delle Ferrovia Appulo-Lucane, è stata convocata per la sua prima riunione dal suo presidente,Rocco Romaniello nella giornata di giovedì 15 aprile a parti-
Veduta di Pietragalla
re dalle ore 15.30 presso il palazzo municipale cittadino sul tema riguardante il servizio di trasporto scolastico comunale, che interessa ovviamente tante famiglie. Antonio Bevilacqua
PIETRAGALLA - E' stato convocato per la serata di venerdì 16 aprile prossimo, a partire dalle ore 20 in prima convocazione e alle ore 20.30 in seconda convocazione, presso la se-
de sociale dell'associazione ubicata nel Palazzo MuscioMessina in Via Roma,14 nel comune di Pietragalla, una riunione del consiglio di amministrazione della Pro Loco durante la quale verranno affrontati una serie di argomenti. Si provvederà in primo luogo all'approvazione del regolamento organizzativo interno della struttura associativa e successivamente si analizzeranno gli eventi da organizzare nel corso della stagione primaverile ed estiva sul territorio cittadino. an. bev.
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27 Il sindaco Mariani: la mia speranza è che si proceda subito all’apertura
Nerico-Muro, passi avanti Sopralluogo tecnico del Commissario ad acta D’Ambrosio MURO LUCANO - Alla presenza del sindaco, Gerardo Mariani, ieri è stato effettuato un sopralluogo tecnico ed operativo sulla “Nerico-Muro Lucano” da parte del Commissario ad Acta, Filippo D'Ambrosio . Dice il commissario: «Sul viadotto Ficocchia, che è un punto delicato sull' asse Nerico-Muro Lucano abbiamo effettuato un sopralluogo per essere in grado di definire soluzioni progettuali definitive. Abbiamo già eseguito notevoli lavori di messa in sicurezza. Ora stiamo provvedendo alla progettazione dell'intervento totale di recupero di un'opera importante che ricade in una zona di paleofrana e richiede interventi di recupero basati su monitoraggi attenti. Esistono dei tempi necessari, che in parte sono stati già utilizzati, per poter monitorare la stabilità dell'opera. La sicurezza però va salvaguardata. Di certo quest'opera rappresenta l'aspetto più delicato del primo lotto che riteniamo di completare nei termini contrattuali. La strada è suddivisa in 3 lotti. Per il secondo lotto non ci sono particolari problematiche e vi è anche la progettazione esecutiva. Il
Mariani (a sinistra) e D’Ambrosio nel cordo del sopralluogo
terzo lotto è in fase di affidamento. Si prevede che entro 5 mesi si possa procedere alla consegna delle opere. In 900 giorni tutto dovrebbe essere completato. Le risorse finanziarie ci sono. Abbiamo rifatto alcune progettazioni e adeguato alcune opere. Le somme risalgono al 1996. Servono non solo per realizzare le opere con gli adeguamenti progettuali ma anche ad inserire interventi di sicurezza previste dalle norme. Lo sforzo tecnico è stato notevole».
Parla anche il sindaco Mariani: «Ringrazio il Commissario ad Acta e tutto il suo staff di tecnici. Abbiamo assistito all'apertura del primo tratto, ora però assistiamo da troppo tempo alla non apertura del Ponte che collega il secondo tratto che è quello di Bella Muro-Muro Lucano. Oggi la mia speranza, e quella di tutti i cittadini dell'area, è che con il nuovo Ingegnere Capo dell'Anas, Vincenzo Marsico, con il Commissario D'Ambrosio e presto anche con un nuovo
Provveditore alle Opere Pubbliche che si occuperà della Basilicata, le autorità riusciranno a far rispettare i tempi agli imprenditori senza concedere proroghe o varianti. Nulla deve bloccare i lavori». «Abbiamo la certezza - aggiunge d’Ambrosio - di terminare le opere con le risorse esistenti. Ovviamente assicuriamo alle popolazioni di Muro e del Marmo Platano Melandro che ci sarà il massimo impegno e tutto lo sforzo professionale possibile per realizzare una viabilità interrotta per tanti anni. La Nerico-Muro Lucano è una tratta che rappresenta un elemento di sfortuna nell'ambito degli interventi del terremoto. Basti pensare che su 64 opere pubbliche tutto è stato messo già in esercizio. Purtroppo ci sono state delle opere, per dei rapporti contrattuali che si sono deteriorati con un concessionario, che oggi stiamo ancora completando. Riteniamo di riuscire ad ultimare anche queste opere. Nell'arco di quattro anni secondo le previsioni contrattuali, la Nerico -Muro Lucano dovrebbe essere transitabile», ha concluso.
Brindisi di M. Il parco giochi e gli altri progetti
Un paese che investe pensando ai più giovani BRINDISI - Il comune di Brindisi Montagna ha chiuso il 2009 con un quoziente di natalità positivo: quindici nuove nascite. Questo risultato ha incoraggiato l'amministrazione comunale ad intraprendere una serie di progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita per le giovani generazioni. Nei giorni scorsi, con l'inaugurazione del parco giochi per bambini, in piazzetta D'Annunzio, opera all'interno del progetto di riqualificazione urbana di via Roma, si apre ufficialmente per Brindisi la stagione degli interventi a sostegno dell'infanzia e dell'adolescenza. Il piccolo parco è solo uno dei progetti che il sindaco Nicola Allegretti, sostenuto dall'amministrazione comunale, ha dedicato ai giovani residenti nel territorio brindisino. Per sensibilizzare le giovani generazioni sull'importanza del benessere psico-fisico, ecco l'idea di affiancare l'attività didattica a quella sportiva. Con il progetto “Nuoto a Scuola” viene offerto gratuitamente a tutti i ragazzi l'iscrizione ed il tra-
L’inaugurazione dell’opera per i bambini
Il Parco giochi
sporto nella piscina dell'impianto sportivo Elixia di Potenza, nei mesi di marzo, aprile e maggio. All'interno del Piano dell'Offerta Formativa il progetto “Almost Three” percorso di recupero scolastico, in collaborazione con la parrocchia di S. Nicola Vescovo, che prevede l'affiancamento di un tutor, per i ragazzi che presentano carenze nella preparazione scolastica. Dal prossimo settembre sarà effettivo il bando “Scuola Primaria” un progetto di
fitto agevolato con il quale il Comune si impegna a farsi carico per tutto il percorso scolastico dell'80% delle spesediaffitto perlefamigliedei non residenti che sceglieranno di vivere a Brindisi M. e che iscriveranno i propri figli nelle scuole materne, elementari e medie comunali. Per affrontare le problematiche inerenti ai piccoli comuni, quali la smobilitazione delle scuole o la loro sopravvivenza con pluriclassi o con classi di poco più di quattro o cinque alunni,
l'amministrazione brindisina, ha destinato i propri fondi del Pois (Piani di Offerta Integrata di Servizi) in un intervento di grande coraggio: finanziare il progetto della creazione di un polo culturale e scolastico, localizzato nella zona Pip del comune di Castelmezzano. Un reale segno, questo, di superamento di ogni miope municipalismo che punta sulla qualità dei servizi e dell'insegnamento. Non manca il sostegno da parte dell'amministrazione alle proposte delle associa-
zioni che operano sul territorio comunale, come il progetto “Centro estivo” della Pro loco e le iniziative dell'Asd Scuola Calcio Brindisi Montagna. «Investire nella qualità dei servizi educativi per l'infanzia, è investire sull'avvenire». Il motto con cui sta operando l'amministrazione di Nicola Allegretti possa presto tradursi in pragmatica concretezza perchè i piccoli comuni, ormai in via d'estinzione, nonpossono aspettare oltre.
Vietri di Potenza Visita guidata degli studenti nell’azienda “Gagliardi”
Bio-lezione per i ragazzi del “Fortunato” VIETRI DI POTENZA - E' stata l'azienda agricola “Gagliardi” di Vietri di Potenza la vetrina e lo splendido luogo per la visita guidata scelta dall'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'ambiente “G. Fortunato” di Potenza, tenutasi lunedì mattina in Contrada Malde di Vietri di Potenza, nei locali dell'azienda biologica produttrice di uno dei miglior oli lucani, già premiata negli anni scorsi col “Premio Biol 2008” e “Biol Prize” nel 2009. A recarsi presso l'azienda “Gagliardi” di Vietri, immersa nel verde e nei terreni agricoli di contrada Malde di Vietri, con tanti
uliveti da contorno, è stata la classe Terza, sezione A, dell'istituto professionale per l'Agricoltura di Potenza, con i suoi diciotto alunni, che interessati hanno seguito la giornata vietrese. Ad accompagnarli, in pullman a Vietri, sono stati i docenti Carmine Rivelli, insegnante tecnico pratico di laboratorio, e dalla collega Carmela Marino, Agronomo, entrambi della scuola “G. Fortunato” di Potenza. La visita guidata rientra nell'attività curriculare della trasformazione delle olive. Tutto ciò per vedere anche l'attività
pratica nei locali dell'azienda “Gagliardi”. Durante le circa due ore trascorse all'interno dell'azienda vietrese, sono state illustrate le varie fasi della trasformazione, dall'oliva all'olio. Dall'arrivo del materiale, le olive, fino alla fuoriuscita dell'olio. Tutto ciò rientra anche nella Tecnologia chimica agraria, materia che interessa proprio questi studenti. A far luce su tutto ciò è stato nella visita guidata, insieme ai docenti, è stato Nicola Priore, che fa parte dell'azienda agricola di famiglia “Gagliardi”. Claudio Buono
Attività nell’azienda Gagliardi
Pace e Morero
Vie Blu Annunciata interrogazione in Provincia
Sopra Aurelio Pace, sotto Giuseppe Morero
ANCORA nessuna certezza sui cantieri di Vie Blu. L’accusa, nei confronti della maggioranza, è dei consiglieri provinciali di opposizione Aurelio Pace e Giuseppe Morero. Dice il primo, che è anche coordinatore dei gruppi di minoranza in Consiglio: «Il lavoro non dovrebbe essere un fatto di geografia e non dovrebbero esserci disparità fra le due Province». «Trattandosi di un progetto chealla fonteè dinatura regionale - aggiungono - l'autonomiadei dueEntiprovinciali, dovrebbe consentire maggiore elasticità, efficacia e garanzia per tutte le forze lavoro che ne fanno parte. Invece, rammarica prendere atto di come Potenza non sia ancora in grado di fornire risposte certe sull'apertura dei cantieri di competenza e su come i lavoratori che fanno capo a Matera, di fatto, siano beneficiari di un trattamento diverso». «Non è la prima volta - proseguono - che questa opposizione scrive delle Vie Blu ed anche nelle scorse circostanze le anomalie evidenziate erano preoccupanti.Vorremmo non dover sempre bacchettare l'esecutivo sullo stesso tema e, ancora, piacerebbe apprendere che la sacrosanta preoccupazione dei lavoratori sulla provincia di Potenza verrà spazzata dalla notizia che i cantieri possono essere riaperti al più presto». «Per tanto chiederemo lumi con un'interrogazione sullo stato dell'arte del progetto, sulla corresponsione delle eventuali sommedovute ailavoratori esulla datadi riavvio dei cantieri», annuncia Pace.
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Da ieri affissi in diversi esercizi commerciali il volantino che denuncia il racket
Melfi, al via la campagna: “Io non ho paura” MELFI - Da ieri mattina su diverse vetrine dei negozi nella città di Melfi è presente il volantino che le segreterie della provincia di Potenza della Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato hanno inviato ai propri iscritti per dire no alle estorsioni. “Io non ho paura” è il titolo del foglio che, ricordando il titolo del film di Gabriele Salvatorese girato proprio in città, intende ribadire che nessun esercizio commerciale si arrenderà a ricatti o estorsioni di nessun genere. L'iniziativa si è resa necessaria dopo che due fratelli melfitani, titolari di un noto bar cittadino, hanno subito danni per migliaia
di euro a seguito dell'incendio subito di notte delle rispettive automobili. Sul caso stanno indagando sia i carabinieri della locale stazione di via Foggia, coordinati dal capitano Antonio Contente che gli agenti del commissariato di via Passannante, guidati dal dirigente Mario Russo. Nei giorni scorsi il sindaco Ernesto Navazio, accompagnato da una delegazione di commercianti, aveva deciso i fare visita al bar dei fratelli Finelli. La simbolica consumazione del caffè ha rappresentato il segnale di solidarietà incondizionata ad una famiglia molto stimata per professionalità e gran-
de senso civico. «Abbiamo appreso dell'iniziativa di questo manifesto delle associazioni di categoria - conferma il primo cittadino - e accollandoci le spese di tipografia ed affissione si è pensato di fornire la nostra completa adesione ad un appello che spero sia chiaro. Invito tutti i commercianti di Melfi a ribellarsi ad ogni tipo di eventuale ricatto che dovessero subire. Il consiglio è quello di recarsi immediatamente presso le forze dell'ordine e denunciare i presunti casi di taglieggiamento. Voglio pure confermare la mia piena disponibilità ad ascoltare chiunque volesse rivolgersi al sindaco per segnalare si-
mili pericolosi casi di estorsione Sarò io stesso, successivamente, a denunciare ogni irregolarità alla magistratura. Possono sentirsi chiamati in causa non solo commercianti ma anche semplici cittadini che dovessero venire a conoscenza di eventuali ricatti subiti dai nostri negozianti. Non dobbiamo avere paura ed ecco perché quel manifesto deve essere affisso su tutti i muri della città». Parallelamente al manifesto già da ieri anche centinaia di volantini, che riproducono il messaggio lanciato dalle organizzazioni di categoria provinciali, vengono distribuiti presso negozi, bar, sale riu-
Il volantino esposto dai commercianti
nioni. Sarebbe davvero importante che tutti i titolari di esercizi pubblici melfitani volessero esporre il volantino in ogni vetrina. Potrebbe rivelarsi un segnale molto forte per scoraggiare chiunque pensi di poter spaventare la gente
onesta che con sacrifico ed abnegazione cerca solo di lavorare in pace. Una mobilitazione generale, l'unione di tutti, potrebbe fungere da deterrente per delinquenti senza scrupoli. Vittorio Laviano
Melfi Al via le consultazioni per evitare la crisi. Dal sindaco sfilano i diversi partiti
Navazio dice “no” al Pdl Confermate le “distanze” tra il primo cittadino e il partito di Berlusconi MELFI - Sembrava che ci trovassimo dinanzi al Quirinale. Questa la sensazione che è emersa nell'osservare le varie delegazioni dei partiti di Melfi alternarsi nell'incontrare il sindaco Ernesto Navazio, che solo soletto nella sua stanza accoglieva, ad orari prestabiliti, i vari esponenti politici. Ad aprire le danze la delegazione del Pdl, composta dal capogruppo Egidio Giorgio, dal segretario cittadino Tonio Roselli, dal membro del direttivo Bruno Flammia e dal consigliere Lamorte. Non casuale l'assenza di Michele Destino. E' stata questa la delegazione meno folta e anche quella più rapida nella consultazione durata non più di 10 minuti. Sostanzialmente le parti hanno confermato le loro posizioni. «Azzeramento totale della governance e revisione delle priorità del programma» questo è quanto chiedono i pidiellini che hanno ricevuto la scontata risposta del primo cittadino federiciano che da questo orecchio pare proprio non sentirci, non accettando alcuna apertura al riguardo. In pratica, confermata la rottura, anche se Navazio lascia ancora aperto uno spiraglio riservandosi di dichiarare di aver chiuso questa esperienza politica. Probabilmente lo farà al termine del giro di consultazioni, ma al momento, in assenza di una presa di
Un consiglio comunale di Melfi nei mesi scorsi
posizione ufficiale, diventa anche difficile stabilire un dialogo concreto con le forze del centrosinistra. Dichiarare di aver chiuso con il Pdl e guardare ad una alleanza con il centrosinistra, rappresenta infatti, una base prioritaria dell'eventuale nuova intesa politica. Dopo il Pdl è stato il turno dell'Udc, al tavolo con entrambe le anime interne al partito, che an-
cora oggi si contendono il potere all'interno della sezione. Oltre ai due consiglieri Moccia e Piccolella era presente anche Lecaselle, Cinzia Tartaglia e Ricciardi. In questo caso il confronto è durato più tempo anche perché al di là delle richieste e delle proposte Navazio si è abilmente soffermato sull'ipotesi di un'alleanza strategica tra la new entry “Io Amo la Lucania” ed un movimento di
centro come l'Udc legati entrambi da affinità cattoliche. Giovedì sera i seguaci di Casini si riuniranno al proprio interno. Oltre a verificare se esiste la possibilità di un ricompattamento, valuteranno il da farsi, tenendo ben presente, però, che sullo sfondo è sempre valido il discorso dello schema regionale in cui l'Udc è parte integrata del centrosinistra. Nell'Udc qualcuno vorrebbe avallare una singola intesa con Io Amo la Lucania ben cosciente che correndo da soli avrebbero poche chance di sopravvivenza. Scesi dal “colle” quelli dell'UDC è stato il turno della delegazione più folta, quella del Partito Democratico, forse però non completamente rappresentativa di tutte le correnti interne. Oltre ai due consiglieri comunali, Lospinoso e Mastromartino, erano presenti l'attuale coordinatore Leonardo Dello Russo, Nicola Tartaglia, Gina Quaranta e Luigi Simonetti. Anche in questo caso Navazio ha insistito sul discorso dell'alleanza programmatica per il futuro, chiedendo in cambio ovviamente l'appoggio sul bilancio. Ipotesi difficile da ottenere da parte del centrosinistra e, dunque, anche dal PD. Venerdì prossimo è programmata una riunione del direttivo del partito che potrebbe vedere addirittura la partecipazione del
segretario regionale Roberto Speranza. Valutazione a 360 gradi con il PD che si è comunque ripromesso di parlare con tutte le altre forze del centrosinistra prima di assumere una decisione ufficiale. Una scelta che per forza di cose non può non dare la priorità all'alleanza storica con i partiti ed i gruppi che hanno sostenuto lealmente l'opposizione in tutto questo periodo. Da più fonti emergerebbe la volontà da parte della minoranza, di bocciare il bilancio, non per mancanza di responsabilità, ma per coerenza, argomentazioni e modo di vedere le cose, persistendo la situazione in cui Navazio non ha fornito la disponibilità a discutere il bilancio con altre forze politiche, ignorando l'aspetto importante relativo ad eventuali investimenti che andrebbero al di là della naturale scadenza del mandato. Il nodo legato all'arrivo del Commissario Prefettizio resta di difficile scioglimento, con lo stesso Navazio che ammette “che la strada è in salita” e che “è sempre meglio un buon Commissario a una Giunta rattoppata”. In questo andirivieni di delegazioni, completamente assente il Partito Socialista che non ha avuto alcun incontro ufficiale con il sindaco. Emilio Fidanzio
LA STORIA Le maestranze della Vicenzi vogliono formare una cooperativa per rilevare lo stabilimento
Atella: quelli che il lavoro non lo mollano ATELLA- Dai lavoratori della Mister day di Atella può nascere un nuovo corso nella democrazia del lavoro. Sono finora una trentina i lavoratori dell'azienda Vicenzi a Vitalba di Atella (già Parmalat) che, da un anno e mezzo in cassa integrazione, si stanno organizzando per mettere su una cooperativa, in grado di rilevare l'azienda e rilanciare l'attività produttiva. Può davvero rappresentare per questa regione una notizia di valore assoluto, una inversione di rotta che, se andrà in porto,
potrà cambiare il corso e la considerazione del lavoro industriale in questa regione, elevando i lavoratori a veri protagonisti del proprio futuro. Quei lavoratori lanciano, seppur inconsapevolmente, una sfida a quanti considerano il sud come un eterno ricettacolo di assistenzialismo. Ma è una sfida lanciata anche al mondo istituzionale, a quello economico e sindacale di questa regione, e non soltanto. E' pure una sfida alla storia, a quanti hanno sventolato (magari con poche
convinzioni) bandiere da “Sol dell'avvenire”, ai cristiani che di cristianesimo (nei fatti) ne emanavano ben poco, ai democratici che ambivano solo alla rappresentanza e quasi mai alla equità. Questa notizia potrà riempie di gioia quanti hanno guardato alle utopie “comuni” come a un sogno dell'aldilà o, al meglio, di chissà quale generazione futura. I lavoratori di Atella la loro sfida, coraggiosa ed ambiziosa, l'hanno ormai lanciata. Adesso s'impegnino tutti, quelli che possono, a raccoglierla e renderla vincen-
te. E' questo solo l'inizio di una storia lieta, di quelle che potrebbero entusiasmare scrittori e registi impegnati, come quelli che hanno guardato sempre al mondo del lavoro come un luogo ed una occasione per un riscatto individuale e sociale. Pensiamo all'inglese Ken Loach (“Paul, Mick e gli altri”) ai belgi fratelli Dardenne (“Rosetta”), a Citto Maselli (“Cronache dal terzo millennio”). Il film di Atella aspetta adesso la parola fine. Con un lieto fine. Manifestazione dei lavoratori della Mister Day di Atella Armando Lostaglio nell’ottobre scorso
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Lavello Dopo alcuni giorni di botta e risposta arriva il chiarimento nella maggioranza
Dal Pdl: «Sostegno al sindaco Annale» LAVELLO - Dopo botta e risposta tra forze politiche locali di maggioranza, comunicati, lettere al sindaco e conferenze arriva un chiarimento da parte delle compagini politiche che compongono la maggioranza di centro destra che sostiene il primo cittadiano Antonio Annale. «Dopo il voto delle Regionali - si legge nel comunicato - che in qualche modo ha rallentato l'azione amministrativa, le forze che compongono la maggioranza dell'amministrazione lavellese (Popolo della libertà, Partito Socialista Italiano e Intesa di Centro) si sono incontrate per fare il punto delle attività svolte nei primi
due anni e per avviare un'analisi programmatica sia in vista degli importanti appuntamenti in programma nei prossimi mesi, che per il completamento del programma elettorale, confermando così la fiducia ed il sostegno al Sindaco Antonio Annale». «Vengono fugate dunque - fanno sapere - le notizie di corridoio di tensioni nell'attuale assetto di maggioranza e vengono poste le invece le basi per un rilancio dell'azione amministrativa, anche attraverso l'individuazione di eventuali azioni correttive che possono interessare il riassetto del quadro di governo (nel rispetto e nel mantenimento degli
equilibri politici amministrativi della coalizione), per affrontare sia gli importanti temi in agenda per il corrente anno (come ad esempio l'adozione del Regolamento Urbanistico, il rilancio dell'attività di raccolta differenziata, la modifica ai regolamenti Pip e Pals, ultimazione dei lavori dell'area pals, etc.), sia le importanti sfide che si presenteranno nei prossimi tre anni (es. piano di valorizzazione degli immobili comunali, informatizzazione ed innovazione dei processi degli uffici comunali, potenziamento dei servizi sanitari sul territorio, miglioramento degli equilibri di bilancio, miglioramento della qualità
della vita)». «I lavori delle prossime settimane produrranno un quadro più completo della priorità e delle azioni da porre in essere nell'immediato futuro». «Nei prossimi giorni - concludono - è anche in programmazione una riunione di maggioranza in vista anche dei prossimi appuntamenti legati all'approvazione del Bilancio previsionale e del Rendiconto per il 2009». La quiete dopo la tempesta. Torna il sereno dunque in casa dell'amministrazione locale sebbene qualcuno sostiene che non ci sono mai stati motivi di attrito e scontri. Spazio dunque agli incontri e ai chiarimenti per una prima-
Uno scorcio di Lavello
vera politica che si attende frizzante sotto tutti gli aspetti. Si attende ora la decisione del primo cittadino circa i possibili proposti rimpasti della giunta comunale che si conosceranno entro il
prossimo consiglio comunale di fine mese . Dal palazzo di città intanto bocche cucite e nessuna indiscrezione e come si suol dire va tutto ben madama la marchesa! Daniele Masiello
Ginestra-Barile Dopo la morte di Emilia Persiano, resta alta la guardia per migliorare l’arteria
Storia di una strada pericolosa Sul ponte dell’Arcidiaconata in un anno ci sono stati ben quattro incidenti GINESTRA/BARILE - Dopo l'incidente mortale dello scorso 12 aprile, nel quale ha perso la vita una donna di Melfi, diretta venosa, l'attenzione per la strada di nessuno Barile-Ginestra è abbastanza alta. Di incidenti su questa strada in un anno si verificano decine e decine, ma, per fortuna senza gravi conseguenze per le persone. La morte della donna di Melfi deve far riflettere e pesare su chi poteva e doveva intervenire su questa strada già da tanti anni fa. Non si può lasciare questa strada in balia di chi vi passa, basti pensare che nel giro di un anno, sul ponte dove si è verificato l'incidente mortale del 12 aprile scorso, sono succeduti quattro incidenti. Le barriere di ferro su questo ponte, che non servono a niente, fanno solo bella presenza, sono state divelte dalle macchine incidentate ed alcune trascinate nella sottostante scarpata, da tanto tempo non sono state sostituite. Chi deve provvedere a questa sostituzione? Il Comune di Ginestra, quello di Barile, la Provincia? Fino ad oggi nessuno lo ha fatto. Questa strada costruita dall'Ente di Irrigazione negli anni '70 non è mai stata consegnata ad alcun Ente, nonostante abbia i
Il ponte dell’Arcidiaconata invaso dall’acqua
requisiti di una strada più sicura di altre provinciali e statali. La Ginestra-Barile di solo 5 km, è una importante arteria di collegamento per la superstrada Potenza-Melfi e per raggiungere Venosa, importante presidio sanitario e.. turistico. Unico neo di questa strada è che quando piove, il ponte dell'Arcidiacono che di-
vide i confini di Ginestra con quelli di Barile si allaga ( vedi foto) con grave pericolo per chi vi transita, ed in alcune curve, prima di raggiungere il viadotto, nel periodo invernale, il ghiaccio la fa da padrone, perchè non c'è il regolare deflusso delle acque piovane. Il Sindaco di Barile, Giuseppe Mecca di questa strada sa vita
Melfi, cordoglio per la morte di Nigro MELFI - Unanime cordoglio a Melfi per la scomparsa, a soli 57 anni, del concittadino Raffaele Nigro, cugino dell'omonimo scrittore e, senza dubbio, anch'egli un lucano doc. Viveva a Perugia da circa trent'anni, dove svolgeva l'attività di funzionario del Provveditorato agli Studi e ricopriva la carica di Presidente dei lucani in Umbria. Un sodalizio questo che, grazie all'intenso dinamismo di Nigro, era divenuto un autentico cenacolo per ben 500 lucani. Il circolo era divenuto un ponte fra l'Umbria e la Basilicata. Alle iniziative si univano iniziative, tutte tese a promuovere la terra lucana ed inserirla nei grandi circuiti culturali e turistici. Così dal Convegno su il brigantaggio alla manifestazione “Sax ensemble” con l'Orchestra del Conservatorio di Matera a Perugia o lo stage in Umbria degli studenti di un istituto tecnico potentino ed ancora la ras-
segna “Piccantissima”, una rassegna dei prodotti lucani con gli agricoltori del metapontino. Nella sua Melfi aveva fatto partecipare gruppi folklorici ad importanti manifestazioni. Di grande rilievo gli “Infioratori di Spello”. Non aveva tralasciato i monumenti della città, alcuni fatti restaurare (come la storica fontana del Bagnitello) a mezzo dei proventi di una lotteria. L'Associazione dei Lucani, con Raffaele Nigro presidente, era divenuta una vera fucina d'iniziative tutte tese a tenere vivo il cordone ombelicale con la propria terra. Fra i suoi tanti progetti e desideri non realizzati, quello di portare in Basilicata l'Eurochocolate, l'evento perugino di richiamo turistico internazionale. Anche in Perugia, sua patria di adozione, un grande vuoto, difficilmente colmabile. Franco Cacciatore
e miracoli. Grazie a lui, nel 1996 dall'allora Ministro Di Pietro, furono stanziati 2.500 milioni di lire per il suo miglioramento, lavori ultimati nel 2000. Avvicinato ha descritto la storia amministrativa di questa strada. Questa la sua testimonianza. «E’ dal 1994, con atto del Consiglio Comunale, che chiedevo alle
massime autorità governative ed istituzionali regionali e provinciali la provincializzazione di questa strada. Nel 1996 ha dovuto chiudere al transito questa strada nel territorio di mia competenza per i numerosi incidenti stradali, più volte il mio comune è stato citato per richieste di risarcimenti, conseguenti ad incidenti stradali. Nell'aprile 1998 scrivevo alle massime autorità governative nazionali, dal Presidente della Repubblica, al Ministro dei Lavori Pubblici, dal responsabile del Cipe, ai Deputati e Senatori Lucani, il tutto per sollecitare l'ammodernamento e adeguamento di questa strada. Sempre nello stesso anno. E'servitoa qualcosa,condelibera della Giunta Provinciale del 14 settembre del 1998 si approva ilprogetto definitivo e l'indizione della gara di appalto per migliorare questa strada che viene ultimata nel 2000. Nel 2004 in un incontro in Prefettura, alla presenza del Prefetto, del presidente della Provincia di allora, degli amministratori comunali di Ginestra e Barile fu sottoscritto un accordo per eliminare le "emergenze" su questa strada. Cosa mai avvenuta! Nello stesso anno, l'assessore alla Viabilità della Provincia
di Potenza, Pasquale Robortella, accompagnato dal consigliere provinciale di Barile, Vittorio Zambella in una visita fatta al centro arbereshe, promise che questa strada aveva tutti i requisiti per diventare strada provinciale e nel giro di qualche mese sarebbe diventata provinciale». Sono trascorsi sei anni e si attende ancora la provincializzazione di questa strada! Nel 2005 questa strada fu interessata da un movimento franoso vicino al ponte dell'Arcidiaconata, l'allora sindaco di Ginestra Giuseppe Pepice, chiuse al transito questa strada. Nel giro di pochi giorni, questa frana è stata rimossa dalla Provincia! Il consiglio comunale aperto dello scorso marzo del 2009, promosso dal sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo, ha risvegliato un certo interessamento per questa strada, e dopo tredici mesi, che sono troppi, sono giunti 700 mila euro per il miglioramento di questa strada. Soldi finanziati dalla Regione Basilicataed affidatialla Provincia di Potenza che si spera con procedura d'urgenza inizierà i lavori quanto prima. Dopodichè questa strada diverrà ufficialmente provinciale. Lorenzo Zolfo
Lavello, successo per lo show “Primavera” LAVELLO - Successo per “Primavera” uno spettacolo di danza, moda e cabaret proposta dall'Agenzia Lucania Network. La manifestazione è andata in scena a Lavello, domenica 11 aprile, nella capiente e funzionale sala ricevimenti del ristorante “Arcobaleno”, con ospite d'eccezione il noto cabarettista di Telenorba (“Mudù”) Emanuele Tartanone che ha coinvolto ed entusiasmato il numeroso pubblico presente con la sua simpatia e le gag esilaranti. Inoltre da segnalare la partecipazione della piccola miss del posto Michela Costantino, del giovanissimo Donatello Cignarale, 10 anni (cover di Michael Jackson), dell'artista Maria Grazia Montesano di Cancellara, che per l'occasione ha realizzato un'apprezzata opera pittorica nel corso della serata. L'evento è stato sostenuto da un gruppo di sponsor locali e della zona, in una entusiasmante e completa serata spettacolo presentata da Antonio Petrino con la collaborazione del piano bar “Willy” e le coreo-
grafie di Anna Gallo. «L'iniziativa - spiegano gli organizzatori in una nota - pur essendo alla prima edizione, è riuscita nell'intento di mettere in bella mostra alcune realtà commerciali del settore abbigliamento in suggestivi quadri moda, grazie alla collaborazione delle aziende di Venosa “It Fashion” (anticipazione collezioni primavera-estate) e “Corso Vittorio” (con le promozioni per comunioni e cresime per bimbi), con sponsor ufficiale Gioielli Michele Fabrizio». In passerella alcune tra le avvenenti indossatrici tra le più affermate di cui l'agenzia dispone, tra cui Francesca Muscio, Rosaria Amoruso e Maria Luisa Damiano. Un'iniziativa che avrà un seguito, nell'intento di evidenziare realtà che esprimono valore aggiunto nel proporre stili e tendenze e dimostrare che tali iniziative possono servire per promozionare aziende e indossatrici che si impegnano per affermare la propria immagine in prospettiva di evoluzione e desiderio di poter ben figurare.
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Mercoledì 14 aprile 2010
30 Lauria Presentato un esposto alla procura di Lagonegro: «stritolati nel meccanismo giudiziario»
Stalking: nel nome del padre Nunzio Di Stefano “difende” il figlio ai domiciliari per atti persecutori LAURIA - E' stato arrestato per stalking a febbraio scorso. Il padre, adesso, rivela al Quotidiano alcuni retroscena della vicenda che, dice, presenta “una serie di fatti inspiegabili”. La mattina del 17 febbraio scorso, Paolo Di Stefano, trent'enne di Lauria, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Lagonegro perché ritenuto colpevole di atti persecutori nei confronti della sua ex ragazza, 24 anni anche lei di Lauria. Diverbi al telefono, insulti in pubblico e intimidazioni hanno fatto scattare le misure di custodia cautelare nel carcere di Sala Consilina. Il ragazzo, dopo alcuni giorni è stato ascoltato dai giudici ed ha ottenuto gli arresti domiciliari ed è in attesa di essere processato. «La vicenda di mio figlio ha inevitabilmente colpito in negativo l'intera famiglia, dapprima sconvolta dalla pesantezza dell'accusa e, successivamente, dalla constatazione di come si possa finire stritolati nei meccanismi giudiziari, a volte, senza sapere perché dice il padre del ragazzo, Nunzio Di Stefano - Io stesso, assumendomene piena responsabilità, ho già pre-
Il tribunale di Lagonegro
sentato un esposto alla Procura della Repubblica di Lagonegro, nella quale peraltro ripongo piena fiducia, poiché ritengo che proprio quando si tocca con mano il peso dell'ingiustizia, sia necessario, da una parte, quasi paradossalmente, avere ancora più fiducia nella forza della Giustizia e, dall'altra, inevitabilmente adire gli strumenti legali esistenti». «Gli abitanti di Lauria sanno bene che i delitti più eclatanti ed efferati, o sono rimasti impuniti, o purtroppo hanno visto coin-
volti uomini delle forze dell'ordine locale - continua Di Stefano - Mi riferisco, da un lato, per quanto riguarda i delitti che le forze dell'ordine non hanno saputo risolvere, al caso di “lupara bianca”, che ha colpito il povero Nicola Bevilacqua e, nello stesso tempo, al brutale omicidio del signor Greco: entrambi senza colpevoli. Mi pare, peraltro, che siano gli unici due accaduti a Lauria, e incredibilmente non se ne è venuti a capo. Altri due casi, a dire il vero, quello della “maestrina” e quello di “Mimì
del lago”, pure sono restati senza colpevoli. Per quanto riguarda invece i casi eclatanti risolti, mi riferisco agli incredibili arresti di un Tenente della Finanza e di un Brigadiere dei Carabinieri, entrambi accaduti a Lauria: fatti, questi, purtroppo tanto recenti quanto gravi». «A scanso di equivoci sottolinea ancora Di Stefano - la mia famiglia, pur riservandosi ogni tutela che l'ordinamento concede, continua a riporre piena fiducia negli organi di Giustizia». «Personalmente, però, ho potuto constatare che, a fronte del forte impegno di mio figlio e del suo legale, che non hanno timore di chiedere riscontri nelle sedi adeguate, fino ad oggi è corrisposta una serie di fatti inspiegabili». Alcuni aspetti resterebbero ancora da chiarire nella vicenda, dunque, per Di Stefano che davanti alla domanda di fornire qualche dettaglio in più, chiude: «nell'immediato futuro, quando i fatti saranno pubblici, tutti avranno modo di capire cosa in verità sia accaduto ed anch'io sarò libero di dire ciò che adesso non posso». Francesco Zaccara
Statale 103, ancora disagi a causa dello smottamento MOLITERNO - E' ancora percorribile ad unica carreggiata la strada provinciale SS 103 variante di Moliterno dopo la falla prodottasi nel mese di Febbraio, creando uno smottamento in più punti. La strada solcata da profonde crepe e rialzamenti è stata sbarrata ed è praticabile solo dalla parte destra dell'arteria, con l'attivo di due semafori da entrambi i sensi di marcia. Una “falla” prodotta da infiltrazioni d'acqua è stata la causa che ne ha determinato lo smottamento all'altezza del chilometro 0,1 dello svincolo del comune valligiano. Una situazione piuttosto grave e disagevole per i molti utenti che quotidianamente percorrono la strada. Anzi a detta di alcuni cittadini sembra che le crepe sull'arteria si siano maggior-
Un tratto eloquente della Ss 103
mente allargate. La falla originatasi a causa della forti piogge e delle grandi nevicate di quel periodo, è stato sotto osservazione da parte della Provincia per alcuni giorni. Nel momento in cui
si è verificata, i tecnici della Provincia dopo i sopralluoghi effettuati e un attento monitoraggio, avevano predisposto con un intervento di risagomatura e messa in sicurezza. Intervento come aveva riferito il consigliere provinciale Angela Latorraca, “non definitivo ma risolutivo per il momento”. Una strada vitale quella della SS 103 costruita negli anni '80 e che collega la Val d'Agri con il Vallo Di Diano e l'A3 la Salerno - Reggio Calabria. Non solo un importante via di comunicazione per i Comuni di Sarconi, Moliterno e anche per le piste sciistiche del Sirino e i numerosi turisti provenienti dalla Puglia. Quindi un tratto di strada rappresentante un nodo principale e il percorso più corto per raggiungere comuni della Campania come Montesano. Angela Pepe
Terranova Appello per salvare il vecchio mulino
Continua a preoccupare la frana sul fiume “Sarmento”
Il mulino “pieno” d’acqua
TERRANOVA - Il fiume “Sarmento” continua a far paura. Dopo il crollo del ponte dei giorni scorsi, la situazione non sembra essere migliorata. Unica via d'accesso alle contrade rimane il vecchio viadotto in ferro costruito nel 1986 dai militari. Sul fronte prettamente degli interventi, continua l'opera dell'escavatore messo a disposizione dal Comune, anche se preoccupa non poco il silenzio delle istituzioni. Nonostante il sindaco abbia fatto formale richiesta alla regione, alla data di ieri nessuno da via Anzio, si era fatto ancora vedere. Disagi si registrano anche per il vecchio mulino che sorge nei pressi del Fiume. Vincenzo Valicanti, proprietario della struttura, in una lettera inviata al sindaco, alla Protezione civile e al prefetto chiede l'intervento delle istituzioni. In particolare vorrebbe che l'escavatore operasse anche nei pressi dell'antica struttura per limitare i danni. Il vecchio mulino è pieno d'acqua e il restarsi della situazione potrebbe causare danni ben più gravi. A Terranova non è la prima volta che il Sarmento fa paura. Era il 1986, quando la medesima frana investì la strada che da
Terranova porta alla frazione di Casa del Conte e quindi unica via di accesso verso il Pollino. All'epoca i danni furono notevoli, ponte distrutto e abitanti della frazione costretti a fare un lunghissimo tragitto alternativo per raggiungere il paese. Per rimediare a tutto questo, fu costruito un ponte completamente in metallo, montato dal corpo del Genio Militare, di una larghezza di circa due metri, sicuramente buono per evitare di rimanere bloccati ma, molto scomodo sia per la forte pendenza sia per le dimensioni dove oltre alle automobili e qualche piccolo furgone, altri mezzi non possono percorrerlo. Allora si è pensato di ricostruire il vecchio viadotto più a valle, proprio per deviare il problema. Una buona soluzione per quasi venticinque anni poi, ecco che la frana ritorna a muoversi, davvero imponente il fronte dello smottamento, circa 120 metri di larghezza per una lunghezza di quasi 2 chilometri. Il movimento franoso ha raggiunto in poco tempo il viadotto sottostante, travolgendolo, costringendo i passanti a ritornare di nuovo a transitare sul ponte di ferro.
Anche Guardia Perticara aderisce Lagonegro, tutto pronto in diocesi all’iniziativa “6 ore dei Templari” per il pellegrinaggio alla Sindone GUARDIA - Guardia Perticara è il paese di Massimo Caporeale, sindaco. Senza battere ciglio, ma con grande disponibilità ed apertura, ha accettato la partnership di Guardia Perticara con la “6 Ore dei Templari - Memorial Vito Frangione”, ponendo le basi di una collaborazione ma, soprattutto, di una comunanza di vedute che è destinata a durare nel tempo. Come è venuto a conoscenza della “6 Ore dei Templari”? «È nato tutto dal caso. Per caso un organizzatore ed animatore della manifestazione, l'ottimo Gabriele Mazzoccoli, si è trovato a Guardia Perticara ed è rimasto affascinato dall'atmosfera magica delle case in pietra e dalla gente che incuriosita ti racconta la propria storia e ti invita ad entrare in casa. Per caso nel corso dell'emergenza sisma de L'Aquila, io e Gabriele, ci siamo trovati da volontari ad operare gomito a gomito per una settimana. Nel poco tempo libe-
ro abbiamo parlato sia di Guardia Perticara che della “6 Ore dei Templari”. Et voila Guardia Perticara e la “6 Ore dei Templari”hanno intersecato il proprio cammino e da quel momento sicuramente lo stanno condividendo». E cosa accomuna la pietra di Guardia Perticara a questa manifestazione? «Guardia Perticara ha fatto della pietra un mezzo,un attrattoreinsiemeatutto quelloche il territorio può offrire: l'enogastronomia, le bellezze paesaggistiche, le tradizioni, la cultura, etc. La manifestazione di ultramaratona ha come mission anche quella di valorizzare il territorio e le sue bellezze, è un momento sportivo che attira molti turisti. Guardia Perticara ha un fiore all'occhiello: dal 2006 è stata annoverata tra “I Borghi più Belli d'Italia”, ambito riconoscimento di qualità dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni d'Italia)». Angela Menchise
E’TUTTO pronto per il pellegrinaggio previsto dal 15 al 18 aprile, organizzato dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, per venerare la Sacra Sindone. Un evento che si rinnova dopo alcuni anni, ma che conserva il fascino di sempre, anche alla luce degli ultimi studi condotti sul lenzuolo sindonico. «La Diocesi di Tursi - Lagonegro, afferma il vice parroco Don Giovanni Lo Pinto, non si è lasciata sfuggire l'occasione che sarà utile anche per visitare i luoghi del beato Piergiorgio Frassati. E'anche l'uomo del nostro secolo. Non è forse l'amore la cosa più necessaria? Mi piace raccogliere dalla bocca del novello Beato, le sue parole quale invito a vivere di Cristo e in Cristo». Parteciperanno al pellegrinaggio55 persone. Ilpullman partirà da Tursi, con soste presso i bivi di Senise, Francavilla, Latronico, Lauria e Lagonegro. Si unirà al gruppo la "Comitiva degli adulti" di Senise a Campagna. Alle 14 di venerdì è previsto il
passaggio davanti alla Sindone. Il sabato mattina i visitatori si recheranno a Pollone e quindi alla Celebrazione e alla Veglia con i giovani del Piemonte. Per domenica 18 è invece programmata la visita del santuario di Oropa a Biella. Don Giovanni prosegue: «E' entusiasmante il cammino di preparazione che ha visto partecipinontuttiipellegrini, machehadatocomunque, attraverso il momento di preghiera, di storia e condivisione, le coordinate per una felice riuscita delle tre giornate: “Cercare il Volto di Cristo, vederlo incarnato nei testimoni luminosi del suo amore, tornare capaci di raccontare agli altri attraverso la vivacità spirituale di chi ha vissuto un'esperienza forte” con l'augurio che, all'indomani del pellegrinaggio, la Consulta Diocesana di PG possa contare su forze nuove, di giovani entusiasti della loro fede, capaci di comunicare la Pasqua del Risorto». Valeria Gennaro
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Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Non ci sono volumi nelle sedi dell’Unibas e gli studenti decidono di organizzarsi
Una biblioteca “fai da te” Sui Generis acquisterà i libri da mettere a disposizione degli universitari UN libro per ogni corso di laurea del polo materano dell'Università degli studi della Basilicata per fare in modo che prenda finalmente forma una biblioteca universitaria. A portare avanti il progetto è l'associazione Sui Generis presieduta da Leanna Ciciriello. «La nostra università non ha ancora una biblioteca, ad eccezione di un piccolo spazio nella sede di San Rocco. spiega Ciciriello - Per questo, abbiamo pensato di acquistare un libro per ogni corso di laurea. Stiamo prendendo contatto con tutti i docenti in servizio a Matera chiedendo di indicarci un libro utile per lo svolgimento dei corsi». I volumi, acquistati da Sui Generis, saranno messi a disposizione all'interno della sede, in via delle Beccherie. Attualmente gli studenti possono già usufruire delle quaranta riviste e dei quattro quotidiani nazionali presenti nell'emeroteca. «Purtroppo le problematiche logistiche continuano ad esserci. - aggiunge Domenico Ferrara, componente di Sui Generis - La condizione delle strutture universitarie non credo possa cambiare nel giro di
La sede dell’università di via Lazazzera
un anno, c'è una situazione di stallo. All'interno delle sedi (San Rocco, via Lazazzera e via Annibale Di Francia, abbiamo anche la sede del Circo concessa dal Comune per la Ssis, al momento inutilizzata) gli spazi sono sempre quelli e gli studenti non tendono a diminuire ma ad aumentare. Laboratori non ce ne sono. sottolinea Ferrara - Quest'anno tramite Andrea De Angelis, rappresentante dell'associazione Sui Gene-
ris all'interno del Consiglio di facoltà si sta cercando di consentire agli studenti della facoltà di Agraria l'utilizzo dei laboratori delle scuole superiori dell'Industriale e dell'Agrario. Sarebbero assicurate almeno le attività basilari di laboratorio». All'attenzione di Sui Generis anche le uscite di sicurezza e gli ascensori inadeguati: «Dopo un sopralluogo con il Senato degli studenti, abbiamo fatto una relazione dettagliata inviata
all'università», specifica il presidente Ciciriello. Altra questione aperta, quella del Campus: «Sono stati approvati i progetti ma devono partire i lavori. Fino ad ora non sappiamo con quali tempi e modalità». Tutta da chiarire, inoltre, l'incognita della riforma che metterebbe a rischio alcuni corsi di laurea: «Architettura e Scienze della formazione in particolare. - afferma Ferrara - Tra i corsi che rischiano anche quelli che sono una sorta di doppione, tipo “Tecnologie agrarie” o “Ingegneria dell'Ambiente”, presenti sia a Matera sia a Potenza. Su questo c'è ancora una situazione in via di definizione. E' un work in progress». Proseguirà, intanto l'impegno politico di Sui Generis, iniziato con le Regionali: «Nei prossimi mesi - conclude Ferrara - abbiamo intenzione di costituire un coordinamento provinciale di associazioni intenzionato a aderire al Movimento politico contro l'indifferenza». Sono già in programma alcune iniziative, dalla questione dell'acqua pubblica alle tematche dell'antifascismo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
A fiera conclusa è positivo il bilancio dell’Ente di via Ridola
Stella: «Presenti al Vinitaly 2011 con l’enoteca provinciale» RISCONTRI incredibilmente brillanti per la Provincia di Matera al Vinitaly 2010. Elogi, interesse e curiosità hanno contraddistinto l'approccio dei nuovi appassionati della cultura vitivinicola del Materano. «Dalla joint venture tra il nostro Consorzio, la Provincia di Matera e l'Enoteca italiana - ha dichiarato il presidente del Consorzio tutela vini doc Matera, Francesco Battifarano - è nato un successo che ha gratificato tutti i protagonisti di questa fiera. Siamo particolarmente riconoscenti all'Amministrazione provinciale che ha creduto, nonostante le rinomate difficoltà finanziarie, nelle potenzialità imprenditoriali e produttive del proprio territorio, dando così supporto concreto e visibilità a un settore che opportunamente promosso si può tradurre in sviluppo economico. A sostegno di questa visione interviene un dato nuovo, per lo meno per l'esperienza della nostra provincia, della presenza dei sommelier all'appuntamento dello scorso 10 aprile previsto nell'ambito del Salotto dei vini. Una degustazione assolutamente entusiasmante, per presenze e feedback, che trova in questo dato la novità, a mio parere, più importante. Avere un pubblico nutrito di esperti degustatori sintetizza infatti la tendenza di un mercato in evoluzione: il vino materano comincia ad avere intenditori che lo considerano meritevole di attenzione perché prodotto di qualità». «L'incremento del 20% di tutto il Vinitaly - ha sottolineato l'assessore alle Attività produttive Giuseppe Da-
Al Vinitaly molti appassionati della cultura vitivinicola del Materano
lessandro - ha significato il 20% in più di attenzione per i nostri vini. Un prodotto in cui, ne sono convinto, dobbiamo investire perché come è risaputo svolge un ruolo essenziale e di traino nel quadro della complessiva offerta turistica materana. Il numero sempre crescente di vini e di liquori, con le relative denominazioni e classificazioni, e la complessiva espansione quantitativa e qualitativa del settore vitivinicolo hanno fatto sì che il binomio Italia-vini e liquori d'eccellenza sia ormai universalmente riconosciuto nel mondo. Un binomio che noi, in loco, dobbiamo saper sfruttare sia per intercettare flussi turistici internazionali nuovi, che per incentivare la produttività del settore».
«Questa fiera ha rappresentato l'occasione per metterci a confronto, senza alcuna rete di protezione, con territori dalla lunga e rinomata tradizione vitivinicola; regioni e province di lungo corso che, un tempo, non temevano paragoni. Oggi, invece, Matera e i suoi doc - ha concluso il presidente dell'Ente di via Ridola, Franco Stella - possono degnamente interpretare quel termine di paragone testimoniando qualità e pregio oggettivamente riconosciuti. Un Vinitaly che ci ha regalato grandi soddisfazioni, risorse preziose per un progetto che, l'anno prossimo, ci vedrà protagonisti attraverso l'Enoteca provinciale». matera@luedi.it
L’uomo ha chiesto l’intervento della polizia
Ventenne materano tenta di accoltellare il padre dopo l’ennesimo litigio
LA MANCANZA di un lavoro del figlio ventenne, l'esasperazione dei genitori e l'ennesimo litigio. Non era la prima volta che si discuteva in maniera animata ma lunedì scorso la situazione è degenerata. Le incomprensioni familiari sono infatti sfociate, subito dopo pranzo, in un violento litigio con i genitori. Con molta probabilità, alla base della discussione il problema della disoccupazione che affligge da tempo il ragazzo. Esasperato dai rimproveri dei genitori, in uno scatto d'ira, il giovane ha improvvisamente preso un coltello dal tavolo della cucina e minacciato il padre puntandoglielo al petto. La prontezza di riflessi dell'uomo, che lo ha immediatamente spintonato e disarmato, ha evitato il peggio. Sempre il padre, contattando il 113, ha richiesto
l'intervento del personale della Squadra Volante della questura. I poliziotti, giunti subito nell'abitazione, hanno ascoltato sia i genitori del ragazzo sia il ventenne. Il padre ha ritenuto opportuno sporgere denuncia. Il coltello è stato sequestrato. Lunedì scorso in azione anche gli agenti della Squadra Mobile che hanno recuperato una borsa rubata da un'auto. La borsa era stata “prelevata” l'8 aprile dall'interno di un'autovettura parcheggiata in via Emilia. Il responsabile del furto è un uomo di 39 anni materano che è stato denunciato all'autorità giudiziaria. Individuato e sottoposto a pressione investigativa, il trentanovenne ha consegnato ai poliziotti l'oggetto indebitamente sottratto. r.montemurro@luedi.it
TRIBUNALE DI MATERA PROC. N. 135/93 + 34/95 Il sottoscritto avv. Giovanni Carlo MOLINARI, con studio in Matera alla via dei Japigi n. 23. avvisa che il 09/06/2010 ore 10,00, presso il proprio studio avrà luogo la vendita senza incanto e nel caso di esito negativo, la vendita con incanto il 09/07/2010 ore 10,00 di: LOTTO A: Fondo agricolo sito in Pisticci (Mt), alla c.da Accio sottano di ha. 05.01.28 in catasto al fg. 27p.lle 38-43-61-62-78; Prezzo base: Euro 119.641,08 Rilancio minimo Euro: 2.400,00 LOTTO B: Fondo agricolo sito in Bernalda (MT) alla c.da Titolo di ha. 00.67.88 in catasto al fg. 25 p.lle 71 e 74; Prezzo base: Euro 11.539,60 Rilancio minimo Euro: 230,00 LOTTO C: Fondo agricolo sito in Bernalda (MT) alle c.de Scorzone o Quota di Monte di ha. 00.65.21 in catasto al fg. 97 p.lle 122-123 e 124, gravati di livello affrancabile; Prezzo base: Euro 10.413,14 Rilancio minimo Euro: 200,00 LOTTO D: Azienda agricola con seminativi irrigui, con fabbricati rurali ed annessa corte in Bernalda (MT) alla c.da Demanio Campagnolo di ha 12.78.03 in catasto al fg. 104 p.lle 175 e 176 e al fg. 105 p.lle 202-203-80- 81- 87-93-94-95-96-97-98-99-118-198-199-200-201-121-123-126127-129 e 139, gravati di livello affrancabile; Prezzo base: Euro 220.757,96 Rilancio minimo Euro: 4.400,00 LOTTO E: Abitazione in Bernalda (MT) alla via Vecellio n.44 di mq. 42 in catasto al fg. 31 p.lla 904/2; Prezzo base: Euro 26.880,00 Rilancio minimo Euro: 520,00 LOTTO F: Abitazione in Bernalda (MT) alla via Raffaello n.27 di mq. 22 in catasto al fg. 31 p.lla 1197/2, nonché abitazione in Bernalda (MT) alla via Vecellio n. 41 di mq 50 in catasto al fg. 31 p.lla 871; Prezzo base: Euro 39.280,00 Rilancio minimo Euro: 400,00 LOTTO G: Fabbricato in costruzione sito in Bernalda (MT) in via Lelio Basso n. 6 di circa mq 192 al ps1, mq 234 al pt.-1 – 2 in catasto al fg 11 p.lla 1692. Con annessa corte esterna di mq 1251 di cui mq 668 edificabile in catasto al fg 11 p.lla 218 , gravati di livello affrancabile. Prezzo base: Euro 417.999,87 Rilancio minimo Euro: 8.340,00 LOTTO H: Fabbricato sito in Bernalda (MT) alla via Camarda n.21, via Vecellio n. 27, via Pellico n. 34 in catasto al fg. 31 p.lla 848 sub 1 e 2 e p.lla 852 sub. 1 e 2. Il fabbricato ha una superficie di mq 47 al piano interrato, mq 150 al piano terra, mq 58,65 al piano primo. Mq 150,25 al piano secondo e mq 170 al piano terzo. Prezzo base: Euro 322.892,17 Rilancio minimo Euro: 6.440,00 Le domande di acquisto dovranno essere presentate in busta chiusa presso il mio studio entro le ore 12,00 del giorno precedente la vendita. Per maggiori chiarimenti contattare avv. l’avv. Giovanni Carlo MOLINARI al n. 0835/262679 o consultare il sito www.astegiudiziarie www.astegiudiziarie/.it.
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Matera
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Mercoledì 14 aprile 2010
Matera 33
Agenda
Mercoledì 14 aprile 2010
Le ortensie di Telefono Azzurro
Via Mattei, Quartiere in Festa
Personale di Chiesi
Lotta alla droga
FANNO tappa anche a Matera le ortensie di Telefono Azzurro. Sabato 17 al centro commerciale di Venusio, domenica 18 in piazza Vittorio Veneto si contro la pedofilia e la violenza fisica, sessuale e psicologica sui bambini, Telefono Azzurro sarà nelle con le ortensie, simbolo della tradizionale campagna “Fiori d’Azzurro”. In tutta Italia saranno impegnati 10.000 volontari in oltre 2200 piazze italiane per raccogliere i fondi necessari al sostegno delle Linee d’Ascolto, il cuore dell’associazione che dal 1987 si impegna nella prevenzione dei maltrattamenti e nella difesa dei più piccoli.
DOMANI alle 16 nella sala conferenze della parrocchia Santa Famiglia di Nazareth in via Mattei a Matera si terrà la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di "Quartiere in Festa", in programma da sabato 17 a sabato 24 aprile 2010 in concomitanza con l'arrivo nella parrocchia del quartiere Matera 2000 della Madonna di Picciano. Alla conferenza stampa parteciperanno: Don David Mannarella Vicario parrocchiale; Nicola Paolicelli, responsabile gruppo liturgico della Parrocchia; Silvia Vizziello e Cosimo Di Cecca del Coordinamento giovani. Durante l'incontro sarà illustrato nei dettagli il programma religioso e quello civile di "Quartiere in festa".
FINO al prossimo 30 aprile in Mediateca è in corso la Personale di Giorgio Chiesi. Le trentanove opere, esposte presso la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco“, illustrano l’immaginario di Giorgio Chiesi, fatto di colore e fantasia, di tipi, situazioni ed icone solo apparentemente uguali: l’immagine di partenza è sempre uno stereotipo, ma su di esso l’artista interviene creando dei personaggi singolarissimi. Chiesi nasce a Felina, nell’Appennino emiliano, in provincia di Reggio Emilia nel febbraio del 1941. Negli anni ’80 ’90 e 2000 la presenza delle opere del Maestro è sempre maggiore sul territorio nazionale. Al suo attivo contiamo infatti una cinquantina di collettive e oltre cinquantacinque personali.
DAL 18 AL 25 luglio Trekking Falco Naumanni propone per il 2010 una settimana nel Trentino a Vigo di Fassa nel cuore delle Dolomiti..La Val di Fassa si snoda tra massicci rocciosi unici per la loro bellezza: Il gruppo del Catinaccio, le cime maestose del Sassolungo, le torri del Vajolet, l’imponente mole del Sella, la Marmolada, regina delle Dolomiti. Come negli anni passati, ci saranno escursioni più impegnative e più facili, vedremo i paesi della valle, sarà comunque una vacanza all’ insegna del movimento, della conoscenza, e soprattutto dello stare bene insieme. L’alloggio è all’hotel Belvedere, a conduzione familiare e con trattamento di mezza pensione.
IL CONCORSO
SECONDO RADUNO DELLE FERRARI
Le Rosse invadono i Sassi di Matera
Premio Moda
In cerca di giovani stilisti
AIDE
CINEMA
Sportello Amico
Comunale Matera - 0835334116 Basilicata coast to coast 17,30 - 19,35 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116
Marco Tralli
L’uomo nell’ombra 17 - 19,15
Duni Matera - 0835331812 Sergio Cammariere in concerto 21
Patron Antonio Matera Il piccolo Nicolas 18,30 Sul mare 20 -21,45
Quando la passione per il Matera è nel dna inculcata dai genitori capita di imbattersi in piccoli personaggi vestiti di biancazzurro come il piccolo Marco Tralli.
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Basilicata coast to coast 19,15 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Basilicata coast to coast 17,15 - 19,30 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Basilicata coast to coast
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
Mens sana in corpore sano L'ASSOCIAZIONE Italiana di cultura classica- Delegazione di Matera - organizza una pubblica conferenza sul tema: “Mens sana in corpore sano (ma in che senso?)”. Relazionerà il professor Giovanni Caserta già ordinario di Lettere italiane e latine presso il Liceo-Ginnasio “Duni” di Matera. L'appuntamento è per domani alle 18, presso la biblioteca della Chiesa di Cristo Re, via Gramsci. «Giovenale fu, con Orazio, il più grande scrittore di satire latine. - spiegano dall’associazione - Ci fu, tuttavia, una sostanziale differenza tra il far satire di Orazio e quello di Giovenale. Orazio visse nell'età dell'oro di Augusto, quando Virgilio celebrava la mitica romanità, portatrice di pace e prosperità. La sua satira, perciò, non poteva andare oltre il sorriso. “Che cosa vieta - scriveva - di dire la verità ri-
dendo?”( Satire, I,1,vv.24-25). Diversi furono i tempi di Giovenale, che, vissuto tra il 55 circa e il 135 circa d.C., ebbe la sventura di trovare sulla sua strada non Augusto, ma il truce Domiziano (81-96 d.C.), in un momento in cui l'edificio imperiale era corroso dalla dilagante corruzione, dalla violenza e da una tirannide feroce. Ad ispirare e sostenere la satira di Giovenale, perciò, non fu il risus, ma - come egli stesso dice - la indignatio, cioè lo sdegno, la rabbia. E' in questa cornice che si inquadra la satira X del libro IV, passata ingiustamente alla storia per la frase “mens sana in corpore sano” (mente sana in corpo sano). Ma l'ingiustizia è ancora più grave se si pensa che, di quella massima, è stata data una interpretazione radicalmente sbagliata, superficiale, se non addirittura volgare».
Antologica di Scialoja C'E’ tempo fino al 17 aprile per visitare al Musma l'antologica di Toti Scialoja. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, comprende 16 sculture datate 1958-1989, 35 tecniche miste datate 1938-1998, 125 disegni con animali e poesie dedicati, tra il 1961 e il 1979, ai bambini, 50 disegni inediti destinati, nel 1938-1939, all'Almanacco della Cometa, un ricco apparato di immagini, documenti, libri, cataloghi che ripercorrono la vita di Scialoja dall'infanzia alla morte, senza tralasciare la giovinezza, gli studi, i primi interessi artistici, gli esordi, le mostre, il mondo dello spettacolo, la letteratura, gli amici, la critica, i rapporti con l'America, con De Kooning e Motherwell, la vita d'artista tra Burri e Afro. L’artista è stato anche apprezzato poeta ed autore di racconti e libri per l'infanzia. Scialoja è trattato e seguito da numerose gallerie d'arte di primaria importanza, quali la galleria "Lo Scudo" di Verona e la galleria "Il Segno" di Roma, oltre ad essere spesso presente nelle principali aste di arte moderna in Italia e a Londra. matera@luedi.it
NEL primo pomeriggio di oggi alle ore 15,30, presso la sede dell'Aide di via Nazionale, è in programma un incontro con i giornalisti per la presentazione dell'iniziativa "Sportello amico". "Lo sportello" per Anna Selvaggi, vice presidente nazionale Donna Italia nasce soprattutto dalla consapevolezza che la carenza di informazioni determina la carenza di adeguate misure di intervento. «Pertanto - aggiunge Selvaggi - la sua attivazione rientra in un sistema di monitoraggio delle problematiche sociali con particolare riferimento ai disagi familiari, formativi, occupazionali. Lo sportello sarà quindi utile a creare un sistema capace di promuovere la circolazione delle informazioni, ma anche per favorire la diffusione delle stesse verso una utenza che copre varie sfere della società di sperimentare modelli innovativi di trattamento e diffusione della comunicazione e di stimolare l'adesione e la collaborazione di ulteriori soggetti che operano nella provincia di Matera». L'Aide (Associazione italiana donne europee) è un'associazione nazionale di promozione sociale che promuove il ruolo della donna e della famiglia in tutti gli ambiti delle vita sociale. Aide è un’associazione nata al Sud ma che è gia presente in molte regioni italiane. In passato l'Aide ha portato avanti un'iniziativa per le prevenzione dagli incidenti domestici tra le donne casalinghe ancora molto comuni e non presi in considerazione sufficientemente. matera@luedi.it
NICOLA Palmieri insegna storia dell'arte e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano.
La vita è... IN una Roma dai colori estivi si muovono un poliziotto, uno stimato chirurgo e un pezzo grosso del mondo bancario che casualmente finisce in un gruppo di piccolo borghesi e per curiosità si finge magazziniere.
Sul mare SALVATORE ha 20 anni e 2 stagioni. Barcaiolo d'estate e muratore d'inverno, vive con i genitori, pochi amici e una barca da curare e da cui farsi cullare.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Romeo via Pasquale Vena 3/bis 0835/333901
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971274564 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
0835-336540 0835-332090 0835-261986 0835-332503 0835-268021 0835-335010 0835-344054 0835-336937 0835-344072 0835-388844 0835-332133 0835-346121 0835-388385 0835-386956 0835-335086 0835-336491 0835-259081 0835-311568 0835-346087 0835-344101
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0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
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C’E’ TEMPO fino al 15 aprile per partecipare al concorso per giovani stilisti patrocinato dalla Regione Basilicata, Provincia di Matera, Apt - Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, Comune di Matera, Camera di Commercio e Cna. Il Premio Moda Città dei Sassi si svolgerà il prossimo 4 luglio in piazza San Francesco a Matera. L’oggetto del concorso è “Moda, Eleganza e Creatività”. Ad ogni partecipante (selezionato finalista), saranno assicurati i seguenti servizi: spazi idonei per il backstageFittingModelle professioniste, Staff di regia moda, Coordinazione, Assistenza quinte, Makeup, hair style, Pernottamento per i fuori sede. Condizioni generali del concorso e moduli d'iscrizione è possibile visualizzarli sul sito www.premiomoda.it - www.publimusic.com (qualora non si riesca a visualizzare il link, digitare direttamente uno dei due siti di riferimento). Si può anche telefonare ai numeri 0835 344116 - 331 7156600 o chiedere informazioni tramite e-mail all’indirizzo concorsi@publimusic.com Qualora si intenda partecipare, ricordarsi di anticipare via fax la scheda d'iscrizione adeguatamente compilata, mentre la documentazione (numero 6 figurini realizzata su fogli A4), va inviata per posta entro il 30 Aprile 2010, Gli organizzatori precisano che al momento dell'iscrizione non è necessario possedere già una collezione di abiti (taglia 42) che possono essere realizzati, se non già in possesso, anche dopo se si è selezionati tra gli otto finalisti. matera@luedi.it
UN’onda rossa sta per invadere Matera e i suoi luoghi più suggestivi. Si chiamano Dino, California, Modena, Testa Rossa. Sono le Ferrari che sabato e domenica arriveranno a Matera per il II raduno nei Sassi promosso dalla Camera di Commercio, dall’azienda speciale Cesp e da altre aziende cittadine. «Una ulteriore provocazione della Camera di Commercio - ha spiegato Angelo Tortorelli, presidente dell’ente - si tratta di una iniziativa che ci ha impegnati molto sotto il profilo organizzativo per le numerose precauzioni richieste dagli oltre 40 partecipanti che, per proteggere le loro auto, sono stati molto esigenti». Il colpo d’occhio, comunque, sarà assicurato già sabato mattina alle 10 con l’arrivo dei partecipanti che si fermeranno lungo via Roma per procedere alle operazioni di punzonatura all’interno del palazzo della Camera di Commercio. Il programma prevede, inoltre, una suggestiva passeggiata serale che condurrà i ferraristi provenienti da Puglia, Campania e Calabria in piazza Vittorio Veneto dove le auto resteranno in esposizione per tutta la notte. La domenica mattina, invece, sarà dedicata alla visita del Belvedere con collegamento con il Gran Premio della Cina di Formula 1. Subito dopo le prove di regolarità previste nel Kartodromo della Palomba. Spiega Luigi Lavieri del Veteran club di Policoro e della scuderia Policoro Corse. «Siamo molto soddisfatti dall risultato ottenuto che ci ha costretti a rifiutare altre iscrizioni. Tenevamo molto a questa manifestazione che ricopre, anche sotto il profilo attrattivo, una particolare importanza». Suggestivo e di grande effetto anche il manifesto realizzato per promuovere l’iniziativa che comprende, fra i circuiti di formula 1 di tutto il mondo, anche quello di Matera inserito in modo ideale fra quelli del campionato ufficiale. I partecipanti alla manifestazione, saranno anche ospiti del concerto del Gruppo cantori materani che sabato sera si esibirà al teatro Duni. «Un’opportunità - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli - per promuovere le nostre eccellenze e valorizzarle anche nei confronti di chi è nostro ospite anche se solo per poche ore». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
APPUNTAMENTI
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Agenda
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Pisticci L’impianto non era sul tetto di palazzo Giannantonio ma su una casa privata
Via l’antenna dal municipio Il giudice ha accolto il ricorso di una cittadina per l’installazione Eriksson PISTICCI - Lo ha detto un giudice: l'antenna ripetitore installata su palazzo Giannantonio a Pisticci va rimossa. Tanto è stato stabilito da Tiziana Caradonio, giudice unico della sezione distaccata del tribunale di Pisticci, attraverso una ordinanza emessa di recente in riferimento all'impianto ripetitore per la telefonia mobile della Eriksson, posto sulla sede comunale dal 2006. Sono da rimuovere l'antenna e tutti i suoi accessori, contestualmente va ripristinato lo stato dei luoghi. La Eriksson Telecomunicazioni è stata, inoltre, condannata al pagamento di spese processuali e peritali. La sentenza è giunta in seguito alla denuncia della signora Valeria Panetta, che è proprietaria dell'edificio all'angolo di piazza dei Caduti, adiacente a palazzo Giannantonio. La ricorrente aveva sostenuto che il
Palazzo Giannantonio, sede del municipio e un’antenna
ripetitore fosse stato installato sul tetto di sua proprietà e non sulla sede comunale, proponendo di conseguenza un ricorso per reintegra in possesso. La difesa della signora Panetta è stata sostenuta dall'avvocato Antonio D'Angella. E alla fine il magi-
strato, anche attraverso l'interrogazione di testimoni e la visione di numerosi documenti, ha dato ragione al ricorrente e ordinato la rimozione dell'impianto. L'installazione delle apparecchiature per telefonia mobile della Eriksson era
stata resa possibile in seguito a un deliberato della giunta guidata dal sindaco di allora, Pasquale Bellitti, nell'agosto 2006. Successivamente era anche nato un comitato spontaneo di cittadini, preoccupati per il proliferare delle antenne nel centro storico e
Buone performance per i candidati locali e grande affluenza alle urne
per i conseguenti rischi alla salute. Protestarono i cittadini e anche alcune associazioni, che non mancarono di far sentire la loro voce. In particolar modo l'Associazione dei Consumatori promosse una petizione e poi scrisse al Prefetto di Matera anche per sollecita-
re una discussione consiliare in materia. Alcuni consiglieri comunali, inoltre, formularono alcune interrogazioni per vederci più chiaro. Il governo cittadino dell'epoca spiegò, tuttavia di aver respinto in un primo momento la richiesta della Eriksson, anche perché il sito scelto non corrispondeva alle prescrizioni del Piano delle Antenne. Ma il Tar di Basilicata, chiamato a pronunciarsi in materia, annullò il provvedimento, mettendo in discussione la stessa efficacia del Piano. Tanto che ancora oggi non è vigore alcuno strumento comunale in grado di regolare la materia. Oggi, tuttavia, un altro giudice sovverte le indicazioni del Tar e prescrive di rimuovere quell'impianto, la cui collocazione fu sostanzialmente imposta dall'autorità giudiziaria. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
I progetti passano anche sul web
I Giovani democratici rompono gli schemi Regionali, confermata la tendenza delle Comunali 2009 con idee fresche
Miglionico, la sinistra tiene
MIGLIONICO - Spentasi l'eco, generata dal convulso clima elettorale, a Miglionico si studiano e si analizzano i voti per le Regionali. In un paese di 2.600 abitanti, 2.330 gli elettori che erano chiamati ad esprimere il loro voto. Circa 1516 sono stati quelli che si sono avvicinati alle urne facendo registrare un'affluenza pari al 65.06%. Superiore alle media regionale risultata essere di 62,80% e anche a quella definitiva nazionale attestatasi sul 64,19%. Il voto, scaturito dalle urne miglionichesi non si è distaccato di molto dalla precedente consultazione elettorale dell' anno passato, quando Miglionico con una virata a sinistra scelse Angelo Buono come sindaco. Tolte le 74 nulle pari al 4.88% e le bianche risultate essere 26, pari all'1.71%, i miglionichesi che hanno espresso le loro preferenze sono stati 1416. La parte da leone l'ha fatta la coalizione di centro-sinistra che ha raccolto 1.027 voti di preferenza con il candidato presi-
dente De Filippo, suffragato da 960 preferenze, pari al 67,79%, sette punti percentuale in più della media regionale. Fra i partiti della coalizione vincente, il più votato è stato il Pd con 707 voti pari al 50.89%. 558 sono state le preferenze accordate al candidato consigliere regionale miglionichese, Giuseppe Dalessandro. Con 4.521 preferenze raccolte e per soli 88 voti di scarto, l'ex sindaco Dalessandro, risulta il primo nella lista dei non eletti con buone possibilità di reintegro. A seguire nel Pd, ma a notevole distanza hanno preso voti Viti, 37 e Braia 32. Un 7.63% la quota dell'Idv, che con Benedetto suffragato da 41 dei 106 voti ottenuti ha avuto il rappresentante in consiglio. L'Udc con Ruggiero, eletto e più votato con 37 degli 83 voti complessivi, si propone come terza forza della coalizione. Popolari Uniti con 30 preferenze sulle 65 totali accordate al compaesano Cinnella e Alleanza per l'Italia con 46 voti di cui 16
espressi per Nigro hanno portato il loro contributo. Sinistra Ecologia e Libertà e Psi con 10 voti cadauno non hanno superato neanche l'1%. Ancora peggio è andata ad Idea Insieme Democrazia Economia Ambiente con zero voti. 395 pari al 27.89% le preferenze accordate al candidato presidente Pagliuca sostenuto da tre liste. Quella Pdl, la più votata, ha ottenuto 309 voti con Venezia risultato eletto, che ne ha prese 149 e a seguire Casino con 44. trentuno i voti per la lista “Per la Basilicata” con 27 preferenze espresse per D'Amelio. Solo 17 le preferenze per Mpa (Movimento per Autonomia) Basilicata. Pochissime le preferenze per gli altri tre candidati a presidente. 36 i voti per Doino del Partito comunista dei Lavoratori, 18 per Allam Magdi della lista Io Amo la Lucania. Solo 7 quelli per Toscano del Movimento Politico contro l'Indifferenza. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
PISTICCI - Il circolo deiGiovani Democratici di Pisticci-Marconia, nato lo scorso 28 febbraio, compie i primi passi verso la piena autonomia con la guida del segretario Giovanni Borraccia. Il circolo si propone quale «punto d'incontro per le idee delle tante menti giovani del territorio -si legge in una nota di Borraccia- ed espressione delle problematiche che investono i giovani locali. Promuoverà la partecipazione politica di ragazzi e ragazze tra i 14 edi 29 anni, mirando a una realizzata equità sociale, ad uno sviluppo che parta dal rispetto dell'ambiente, ad una democrazia che sia fattivamente rappresentativa. Chiunque voglia comunicare con noi può scriverci all'indirizzo giovanidemocratici@pdpisticcimarconia.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Il gruppo -spiega ancora Borraccia- ha abbracciato la raccolta firme a sostegno del ricorso presentato dalla Regione alla Corte costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale della legge 99/09 (la cosiddetta legge sviluppo, ndr) ed ha un suo preciso programma che si articola in 5 punti: i giovani e la politica: seguire i consigli comunali, incontri con dirigenti di partito che hanno esperienze istituzionali, campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, campagna d'integrazione per gli extracomunitari e quella per le spiagge pulite».
Presentato a Milano il libro del pisticcese Barbalinardo sull’attività della Croce Verde
In viaggio tra i campioni dell’altruismo PISTICCI - Nei giorni scorsi, in occasione del centesimo anno dalla fondazione della Croce Verde Sempione, presso la Sala Alessi a Palazzo Marino, è stato presentato il libro del pisticcese Palma Antonio Barbalinardo, residente a Milano, consigliere di zona 8 e amico storico della Croce Verde. L'opera dedicata a tutti coloro che svolgono un servizio di volontariato, è una ricerca storica, un percorso socio-sanitario attraverso cento anni e rileva le trasformazioni del territorio fino ai nostri giorni. Nella cronistoria l'autore si è avvalso di documenti storici e foto. Alla
cerimonia hanno partecipato autorità istituzionali cittadine e rappresentanti dell'Enpas regionali e nazionale, presidenti della Csv, volontari, operatori e familiari dei croce verdini. Alla presenza dei presidenti del consiglio comunale di Milano Manfredi Palmieri e della Croce Verde Walter Toscano, Paolo Tempo Pres. dell'Ass. Culturale Phos ha presentato il libro ricordando gli sforzi economici sostenuti dai soci, indirizzando un plauso alle cariche sociali, alla Croce Verde Sempione e all'autore del libro, per il lavoro certosino di ricerca storica e selezione di foto. Ha poi rilevato l'importan-
za del volontariato e della gratuitità nel portare aiuto ai bisognosi. Mariolina Moioli, assessore alle politiche sociali, ha espresso stima e riconoscenza verso i croce verdini e la Csv auspicando un sempre maggiore coinvolgimento dei giovani nel volontariato, pilastro su cui reggere e sostenere la comunità. Nel suo intervento Claudio Consolini, presidente del Consiglio di zona 8, ha rivolto parole d'elogio ad Antonio Barbalinardo, ha poi posto in evidenza la percezione di sicurezza che si prova osservando l'edificio della Csv in piazza Santorre di Santarosa in cui operano i volontari.
Rilevata la necessità di interazione del sociale e del sanitario, Manfredi Palmieri ha ricordato le sue esperienze con i volontari a bordo dell'ambulanza della Croce Verde, di notte in giro per la città. Infine, ha invitato ad applaudire a tutti i volontari che offrono “testa e cuore” alla città e operano secondo il motto: Ama-Lavoracorri-Soccorri. Il presidente nazionale Anpas, Fausto Casini, si è dichiarato soddisfatto del numero crescente dei volontari nella gestione delle emergenze. Leggere questo libro, vuol dire conoscere meglio la straordinaria esperien-
Volontari della Croce Verde durante un soccorso
za di volontariato, ma anche ripercorrere le trasformazioni di Milano grazie al rafforzamento del senso di umanità e allo sviluppo tecnologico. Conclusa la cerimonia, alle nove perso-
nalità presenti sono state consegnate targhe ricordo celebrative. Un’opera encomiabile per il bene comune. Maria Pia Famiglietti provinciamt@luedi.it
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Irsina Oggi l’ufficializzazione in Consiglio. Il sindaco: «Ci metteremo subito al lavoro»
Uomini e donne per Favale Nuova giunta di centrodestra con quota rosa rispettata e un assessore esterno IRSINA - Pronti via, al nuovo ciclo amministrativo della coalizione di centrodestra, capeggiata dal neo sindaco Raffaele Favale. Come accennavamo nei giorni scorsi, la coalizione del Pdl ha costruito tutto, in piena sintonia nell'assoluto silenzio, infatti nella serata di oggi, Favale presenterà alla cittadinanza la sua giunta che sarà composta dal vice sindaco e assessore Antonio Barbaro e dagli assessori: Teodoro Bellacozza, Sapia Paci, Eufemia Verrascina e da Clemente Garzone. Un assessore in più rispetto alla precedente amministrazione, anche se le competenze utilizzate saranno le stesse. Ben cinque assessori tra i quali spicca la presenza e la professionalità di due giovani donne. Dunque, come dicevamo, Favale non ha perso affatto del tempo, nel pomeriggio di oggi, infatti, nel corso del primo consiglio comunale, adempierà in primis all'ufficializzazione dei sedici consiglieri eletti, dando ufficialmente il via alla nuova amministrazione. Abbiamo incontrato il neo sindaco, che ci ha preannunciato appunto le linee guida della nuova amministrazione: «Rigore amministrativo, valorizzazione delle risorse, umane e materiali esistenti nel territorio irsinese, qualificazione del turismo, miglioramento delle condizioni rispetto alla qualità della vita, per tutte le fasce di età. In questi quindici giorni abbiamo preso in esame tutte le maggiori problematiche inizia Favale- abbiamo lavorato con ritmi sostenuti, proprio perché vogliamo dare al più presto le risposte ai nostri cittadini, soprattutto delle cose che abbiamo sostenuto in campagna elettorale. La squadra che abbiamo predisposto per sostenere le attività amministrative, presenta una novità sostanziale -spiega Favale- rappresentata da una forma di governo allargato che oltre alle figure istituzionali, come il vicesindaco e gli assessori, ci sarà il totale coinvolgimento da parte di tutti i consiglieri eletti e non eletti e di altri soggetti che parteciperanno nell'ambito di sottocommissioni, per poter continuare a dare il proprio contributo come fatto fino ad ora». Abbiamo chiesto al sindaco in che situazione finanziaria si trova oggi il comune di Irsina: «Che la situazione finanziaria fosse critica -afferma Favale- questa per noi non è una novità, il problema che bisognerà affrontare subito e bene, per uscire da questa situazione deficitaria, è di rientrare nell'ambito dell'esercizio amministrativo 2010 nuovamente nel Patto di stabilità. Quindi, abbiamo un bilancio molto esiguo, e risicato in tutte le sue voci. Nello stesso tempo -continua Favale- abbiamo avuto moto di constatare, che ci sono tantissime opportunità, considerato innanzitutto i suoi ventisettemila ettari di estensione terriera,le bellezze artistiche ed archi-
Disavventura per un 43enne di Irsina
Fermato dai carabinieri ingoia la droga Salvato e arrestato
Raffaele Favale
Antonio Barbaro
Teodoro Bellacozza
Sapia Paci
Eufemia Verrascina
Clemente Garzone
tettoniche , e da non trascurare l'eredità “Silos Labini”. Quindi le opportunità sono tante e penso che avremo modo sicuramente di intravedere una prospettiva migliore dal punto di vista soprattutto economico». Nelle parole del neo sindaco Favale traspare indubbiamente tanta fiducia nel futuro, e un certo entusiasmo: «Le opportunità -precisa Favale- ci sono, bisogna soltanto sfruttarle appieno, e soprattutto lavorare molto per realizzarle. Io sono molto fiducioso, anche se abbiamo una situazione finanziaria molto particolare, e proprio per questo soprattutto nei primi tempi bisogna stare molto attenti, impiegare la tecnica del
buon padre di famiglia». Abbiamo chiesto se la macchina organizzativa in possesso dell'amministrazione offre le necessarie garanzie per poter realizzare il programma dei lavori dei prossimi cinque anni: «A primo impatto -dice Favale- posso confemare di aver trovato una buona qualità delle capacità professionali dei nostri uffici, e per questo credo che potremo lavorare in sintonia. Non a caso, proprio per la questione legata al vincolo paesaggistico, dal quale non ci siamo ancora liberati, ma garantisco che comunque lo faremo presto, grazie alle capacità professionali di alcuni nostri uffici, e soprattutto alla capaci-
tà di realizzare una proposta alternativa, che noi stessi, consegneremo nei prossimi giorni al ministro dei Beni Culturali a Roma. Supportati, inoltre, dai pareri favorevoli espressi fino ad ora , sia dalla Provincia che dalla Regione Basilicata. C'è tanto da fare , mi preme sottolineare un aspetto -conclude Raffaele Favale-che la sfavorevole condizione finanziaria ed economica in cui si trova oggi il comune di Irsina, non è dettata dai sessant'anni di un amministrazione monocolore, bensì dal fatto che chi ha amministrato, nel tempo, poteva fare di più, e invece non lo ha fatto». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
IRSINA - All’alt dei carabinieri di Altamura (Ba), il pregiudicato irsinese Michele Capezzera (nella foto), ha ingerito con un sol colpo un involucro contenente droga, era una dose da 13 grammi di eroina. In pratica i militari, prima di arrestarlo, gli hanno salvato la vita perchè rischiava il soffocamento. Una delle dosi aveva un diametro di ben 4 centimetri. L’episodio è avvenuto lunedì pomeriggio, quando i militati hanno prestato soccorso a Capezzera, già noto per reati specifici, trasportandolo in ospedale. L’uomo, 43enne di Irsina è stato poi arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, durante uno specifico servizio, i militari del Nucleo Operativo, di passaggio in via Veneto, hanno incrociato un'Alfa Romeo 156, alla guida della quale hanno riconosciuto il 43enne. L’uomo, accortosi dei carabinieri, sebbene in abiti borghesi, ha portato immediatamente la sua mano destra alla bocca, ingerendo qualcosa che in quell'istante i militari non sono riusciti a capire. Per tale motivo è stato immediatamente fermato e sottoposto ad un
controllo. Durante tale operazione, i militari si sono resi conto che l'uomo stava avendo difficoltà respiratorie e ciononostante non voleva aprire la bocca, portando violentemente il capo all'indietro, nel tentativo di riuscire a ingurgitare quanto poco prima ingoiato. Apparsa ormai critica la situazione, i carabinieri lo hanno caricato nella loro auto e lo hanno accompagnato tempestivamente al locale Pronto Soccorso, dove, previo suo esplicito consenso, si è lasciato prestare le dovute cure. L'esame endoscopico, infatti, ha così permesso l'estrazione di tre involucri in cellophane, due di piccole dimensioni ed un terso del diametro di ben 4 centimetri,per unpesocomplessivo di circa 13 grammi, contenenti eroina. Nelle sue tasche, invece, sono stati rinvenuti 800 euro in contanti, che, ritenuti il provento dell'illecita attività, sono stati sequestrati unitamente allo stupefacente. Il pregiudicato materano risulta non essere nuovo a questo tipo di fatti. Infatti già nell'inverno scorso, fu ricoverato d'urgenza presso l'ospedale di Matera, proprio per aver ingerito sostanze stupefacenti.
Grassano L’avventura di venti ragazzi dell’Istituto “Ilvento”
Viaggio alla Camera dei deputati GRASSANO - Ospiti d'eccezione per un giorno alla Camera dei Deputati. E' accaduto ai 20 studenti della I A dell'Istituto comprensivo “Ilvento” di Grassano, che sono stati ricevuti nella magnifica sala romana. Un tour ha portato gli studenti alla scoperta di uno dei luoghi più importanti della politica e del governo nazionale. Affascinati , meravigliati e per tutto il tempo, in un composto silenzio i ragazzi hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni della guida e al loro ritorno ci è piaciuto sentire le loro impressioni: «L'aula era elegante e maestosa -hanno esclamato con entusiasmo- e pensare che in quella camera sono successe tante di quelle cose che nessuno immagina»; ma l'attenzione dei ragazzi si è concentrata anche sugli affreschi, tant'è che i loro commenti sono davvero originali. Riflessioni significative che dimostrano anche l'impegno che i ragazzi hanno messo prima di intraprendere questo viaggio d'istruzione come ci ha confermato l'insegnate di Lettere, Isabella Lacertosa, che ha accompagnato la classe insieme agli inse-
I ragazzi di Grassano a Roma
gnanti di arte e immagine Antonio Giancursio, di Musica Mario Soranno e alla dirigente Anna Martelli. «L'esperienza è stata di alto e ampio valore educativo e formativo, poiché ha guidato i ragazzi nell'ambito del “vissuto reale” della convivenza civile e della cittadinanza attiva. -ha spiegato la docente- A Montecitorio hanno seguito con interesse e partecipazione e con domande pertinenti. Ma hanno anche dimostrato di saper gestire spazi e tempi, il senso della condivisione di espe-
rienze insomma hanno dimostrato di essere dei piccoli “cittadini” con una grande voglia di conoscere e apprendere fatti e aspetti della nostra storia e società passata e presente». Immancabile il giro per le strade della capitale alla scoperta dei monumenti e della storia, ma per la I A a Roma le sorprese non erano finite perché hanno continuato a fare gli ospiti e questa volta alla Rai nel corso della trasmissione di Rai 3 “Geo & Geo”, anche qui il loro entusiasmo si percepisce dalle lo-
ro impressioni: «Un'esperienza fantastica quella di andare in Tv che non forse non avremo più occasione di ripetere, per questo ringraziamo i professori che ci hanno fatto vivere questo momento». «Ancora una volta l'educazione alla cittadinanza e alla conoscenza della Costituzione si sono concretizzate nell'esperienza diretta dei ragazzi a contatto con le Istituzioni», ha concluso la dirigente Martelli archiviando il viaggio. Cinzia Vizzuso
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Maggioranza al lavoro per la nuova giunta, ma ancora nessuna indiscrezione
Un doppio grazie a Bernalda In piazza con il sindaco eletto, Chiruzzi, il consigliere regionale Nicola Benedetto BERNALDA - Con la musica dei “Sound Up”, Leo Chiruzzi e Nicola Benedetto, rispettivamente candidato sindaco eletto e candidato consigliere regionale, hanno ringraziato domenica la città di Bernalda. Una festa, quella organizzata dal centrosinistra, che plaude le due figure politiche che rappresenteranno, per i prossimi cinque anni la città a livello locale ed all'interno del palazzo della Regione a Potenza. «Questa è una doppia vittoria per la città», è il commento del neosindaco Chiruzzi durante il suo discorso di apertura. Ebbene sì, in quanto quella del centrosinistra a Bernalda e Metaponto è la riconferma e la continuità della storia di circa vent’anni, mentre quella di Benedetto rientra all'interno delle pagine della politica della città per la sua importanza. E davanti al palco, montato nei pressi della sede elettorale su corso Umberto, erano presenti giovani, donne, cittadini e tanti simpatizzanti del ramoscello con le sue dieci foglioline. Sì tanta gente, mentre sulla struttura, oltre a Leo Chiruzzi e Nicola Benedetto, anche i tredici consiglieri della maggioranza. Quindi, messi in cantina i caroselli di auto e i cortei a piedi su corso Umberto, ecco la lunga serata con cui il
POLFER METAPONTO Con la droga sul treno Uomo denunciato METAPONTO - Sorpreso sul treno con la droga, lunedì un uomo di 38 anni residente in provincia di Cosenza, è stato segnalato al Prefetto da personale della Polizia di Stato del posto Polfer di Metaponto per detenzione di sostanza stupefacente. Sottoposto a un controllo da parte degli agenti mentre viaggiava sul treno regionale che da Palagiano Chiatona porta a Metaponto, è stato trovato in possesso di 1,6 grammi di hashish. Non è la prima volta che gli agenti della Polfer trovano droga in viaggio sui treni per Taranto, storico crocevia per l’approvvigionamento dello stupefacente in tutta l’area jonica. Molto spesso la droga viaggia negli slip, o nascosta nei posti più impensabili. Leo Chiruzzi e Nicola Benedetto
centrosinistra ha ringraziato Bernalda e i suoi cittadini. «Ancora una volta -ha detto Chiruzzi- esprimo gratitudine alla città per la fiducia che ha voluto dare alla mia persona e agli uomini che insieme a me si sono presentati per
la corsa alle amministrative. Ora ha continuato il neosindaco- dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare per la crescita del territorio. Le mani al cielo del centrosinistra in senso di vittoria sono il frutto di passione e soprattutto di dialogo
con la gente. Ora ci aspettano cinque anni dove tutti noi siamo chiamati per ridare slancio e visibilità a Bernalda e Metaponto». Dopo le parole di Chiruzzi sono giunte quelle emozionanti di Nicola Benedetto, che ancora una volta
ha ribadito la grande volontà di lavorare per la città. Parole, queste, che lo stesso Benedetto ha pronunciato più volte prima della sua elezione e che oggi, a distanza di due settimane dalla sua proclamazione a consigliere regionale, torna a ripetere alla città che gli ha dato fiducia con circa 2.000 voti: «Ancora una volta -ha detto Benedetto- ringrazio Bernalda e le persone che credono inme. Il mioimpegno sarà per la città. Per tutti i cittadini -ha concluso Benedetto- ci sarà un punto dove poter dialogare con me». Parole, quelle di Benedetto, che si possono leggere come un grande senso di responsabilità per il territorio bernaldese. Prima di scendere dal palco è stata presentata ancora una volta la forza del centrosinistra con i suoi consiglieri. Mentre sul fronte della giunta ancora nulla si è deciso; naturalmente l'augurio, e di questo ne siamo certi conoscendo Chiruzzi e il suo senso del dovere, la città, sentiti alcuni commenti e leggendo l'ultimo comunicato stampa a firma UDC, si aspetta una macchina amministrativa che dia spazio alle professionalità, ai giovani e alle donne. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
San Giorgio Lucano Viaggio tra i colori della primavera e i detti popolari Tursi L’assise nella vecchia sede
Lezione all’aria aperta
Giornata di svago per gli alunni dell’Istituto comprensivo SAN GIORGIO LUCANO E’ stato un venerdì di svago per gli alunni dell'istituto comprensivo “Isabella Morra”di San Giorgio Lucano, a cui le insegnanti hanno proposto una lezione all'aperto. I ragazzi di ogni grado, dai più piccoli della primaria a quelli delle medie, hanno lasciato le aule, per immergersi con i loro sensi nella natura, per catturarne i colori e gli odori primaverili. Hanno percorso le vecchie mulattiere, per raggiungere quelle aree periferiche del paese oggi dimenticate, ma che in passato erano percorse quotidianamente, dai loro nonni per approvvigionarsi della farina dei mulini di Sole o di Mezzo, recarsi a fare “A Lssii” il bucato alla fontana vecchia, andare a coltivare i campi della Scridera e a sera lungo la strada del ritorno fermarsi alla cappella, Madonna delle Grazie, per la messa dei Vespri. Raggiunta la fontana, le scolaresche sono state accolte dal vice sindaco, Giuseppe Esposito, in rappresentanza del Comune e alcuni operai forestali che hanno aiutato i
Gli alunni sangiorgesi vicino la storica fontana
ragazzi a piantare tre alberi simbolo della giornata ecologica. Questi, oltre a fornire informazioni riguardanti il manufatto, ed esporre i progetti riguardanti la riqualificazione dell'area, racconta, che nei paesi limitrofi c'era il detto: “Se vuoi maritarti a San Giorgio o saperne le vicissitudini, ti devi recare alla fontana del paese quale luogo di ritrovo delle giovani donne, che indente a fare il bucato spette-
golano degli altri”. Commento positivo dei giovani partecipanti, ritenendo l'escursione didattica interessante, alla riscoperta dei riti appartenenti alla civiltà contadina dei propri avi, come quello di recarsi alla fontana per fare il bucato usando la cenere come detersivo e, che a due passi dal paese nel vecchio mulino, oltre a molire il grano vi era pure un vecchio pastificio e che l'acqua utilizzata serviva
per produrre energia per le famiglie sangiorgesi. Gli alunni della Materna, hanno omaggiato la preside Giovanna Modarelli, di una poesia a tema ecologico. La dirigente ha osservato di non essere nuova a iniziative del genere, da quando ricopre il ruolo di preside, tali manifestazioni si sono succedute nei diversi istituti da lei diretti ed oggi è toccato a San Giorgio. Tutto rientra nel programma didattico, lo scopo della scuola è quello di sensibilizzare i giovani all'ambiente a tutela del territorio, attingendo alla cultura ed alle tradizioni dei comuni in cui si opera. A conclusione della giornata, l'insegnante Cristina De Luca con l'associazione “Catusa-Pollino”, che si propone di promuovere e valorizzare il territorio Catusa, di appartenenza comunale sito nel cuore del Parco nazionale del Pollino, con l'intento di renderne questi ragazzi fruitori nonché proprietari del luogo, hanno proiettato una serie di diapositive illustrative del luogo. Luigi Drogo provinciamt@luedi.it
Primo Consiglio all’ex Mmunicipio TURSI - Si terrà domani, alle 18.30, il primo consiglio comunale guidato dal neo sindaco Giuseppe Labriola (nella foto). E per la prima volta, dopo almeno trent'anni, l’assise si terrà nella vecchia aula giudiziaria dell'ex municipio, che è stato restaurato e si trova nel centro storico. Un municipio sede, negli anni Cinquanta, sia degli uffici comunali che delle scuole elementari. Poi negli anni '70, dato che la parte moderna del paese si trovava giù lungo la via Roma, impiegati e carte comunali si trasferirono, prima in una parte dell'edificio delle scuole elementari e poi nel nuovo Municipio, posto davanti a piazza Maria Santissima di Anglona, dove si sono svolti i consigli comunali. Quest'anno con il primo atto, la nuova amministrazione
vuole dare un segnale per valorizzare il centro storico, patria del poeta tursitano Albino Pierro. Tutti i consigli comunali si terranno di pomeriggio, sempre alle 18.30, per dare la possibilità ai cittadini di assistere ai dibattiti. Questi gli argomenti all'ordine del giorno: 1) Esame delle condizioni degli eletti - Giuramento; 2) Elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice Presidente; 3) Comunicazione dei componenti della Giunta Comunale. Discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo; 4) Nomina della Commissione Elettorale; 5) L.R. 27/06/2008, nr 11 delega per la partecipazione al processo delle Comunità Locali e designazione organo assembleare. La cittadinanza è invitata. Salvatore Martire
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Scanzano Estorsione, la Cassazione ha disposto un nuovo Appello per 2 imputati
Condanna con assenza incolpevole SCANZANO JONICO - Imputati di estorsione, vengono condannati in contumacia perché impossibilitati a presentarsi in quanto citati in un altro procedimento penale, ma la Cassazione accoglie il ricorso dei difensori e rinvia gli atti, per un nuovo procedimento, alla Corte d'Appello di Salerno. Protagonisti di questo singolare “bisticcio” sono Giuseppe De Padova e Mario Lorito di Scanzano Jonico, difesi dagli avvocati Pietro Damiano Mazzoccoli e Nicola Cataldo. Le accuse per due imputati si riferiscono a fatti avvenuti nel 1998, l'estorsione si sarebbe concretizzata ai danni di un concittadino. La condanna in Appello è piuttosto pesante, cinque anni e sei mesi a De Padova e quattro anni a Lorito. Nei
giorni scorsi, la Corte di Cassazione di Roma (II Sezione) ha annullato la sentenza della Corte d'Appello di Potenza del 13 novembre 2008. I motivi di ricorso vertevano sul fatto che il provvedimento della Corte di Appello di Potenza, che ha rigettato la richiesta difensiva di De Padova, non rinviando il processo per la concomitanza con il procedimento “Revival” a Matera, è affetto da “nullità assoluta e insanabile” per la violazione dei diritti di difesa e per la mancata traduzione del De Padova, detenuto presso la Casa Circondariale di Melfi. «Ebbene spiega l'avvocato Mazzoccoli- nel caso in esame si è consumata una doppia violazione: la prima afferente alla mancata traduzione del ricorrente De Padova, la seconda al
rigetto della istanza di rinvio assolutamente legittima e documentata formulata dal difensore Antonio Cantasano. Basti considerare che la Corte di Appello di Potenza avrebbe dovuto disporre la traduzione di De Padova, detenuto sin dal gennaio 2006 a seguito di provvedimento restrittivo emesso nell'ambito del procedimento denominato Revival, e alla data del 13 novembre 2008, si trovava presso a Melfi, ma non ha ricevuto alcuna comunicazione del procedimento,nè effettuò mairichiestadi rinunciadellostesso. L'istanza di rinvio, inoltrata dal difensore, è stata tempestiva appena ha avuto cognizione della data di rinvio del processo Revival di Matera, proprio il 6 novembre 2008. «Sicché conclude Mazzoccoli- il
Un’immagine simbolo di un’aula di giustizia
percorso argomentativo prospettato dalla Corte di Appello di Potenza risulterà irrimediabilmente viziato per violazione del canone legislativo posto a tutela dei fondamentali diritti del De Padova, dal momento che la mancata traduzione e il mancato accoglimento della istanza di rinvio formulata dal di-
fensore assolutamente legittima, hanno inciso sulla possibilità di partecipazione e quindi di difesa dell'imputato al processo davanti alla Corte di Appello di Potenza». Ecco cosa accade quando gli uffici non dialogano. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Montalbano Jonico Super delega per Salvatore Gentile, il sindaco tiene l’urbanistica
Ecco la squadra di Devincenzis Giunta a cinque per il neo sindaco, con una new entry e tante vecchie conoscenze MONTALBANO JONICO Sarà ufficializzata nel corso del primo consiglio comunale, già convocato per venerdì, la nuova Giunta municipale di Montalbano Jonico, guidata dal neo sindaco Vincenzo Devincenzis. Cinque gli assessori scelti fra quanti hanno ottenuto più suffragi. Alle Attività Produttive, Bilancio, all'Energie Alternative e zona Pipo, la super delega a Salvatore Gentile, il più suffragato fra gli eletti, che rivestirà per questo anche la carica di vicesindaco. Gentile, già nella precedente amministrazione aveva le stesse deleghe, a cui si è aggiunta anche quella alle Energie alternative. La delega all'Agricoltura e alla Pubblica istruzione è andata invece a Rocco Tauro, un nuovo ingresso in Giunta. Ai Lavori Pubblici ed Edilizia si è puntato, ancora una volta sulla continuità con la delega a Camillo Donato Pierro. Nuovo ingresso in Giunta, ma già con carica di consigliere di maggioranza nella precedente Amministrazione, è quella di Marcello Maffia, cui è andata la delega allo Sport, Spettacolo, Turismo e Servizi Sociali. Nuova entrata, invece, nel consiglio comunale e in Giunta il giovane Francesco Chita cui va la delega a Igiene e Sanità, e Politiche Ambientali. «Un scelta chiara e trasparente -ha commentato il sindaco Vincenzo Devincenzis- assolutamente in sintonia con quanto voluto dal popolo. La delega di vice è stata, infatti, riservata al consigliere che più ha ottenuto consensi. Sarà, altresì, istituita la figura del presidente del consiglio comunale appena apporteremo la modifica allo Statuto e sarà affidato al consigliere Rocco Pontevolpe. Ad interim sarò, invece, io a gestire Urbanistica, Personale e Cultura, oltre che la Sicurezza che è ambito precipuo del primo cittadino». Abbiamo sentito anche il commento del vicesindaco e di due assessori, il decano Pierro e il giovane Chita. «La scelta del sindaco -ha commentato Salvatore Gen-
“Firenze half marathon”
Atleti di Policoro in terra toscana
Enzo Devincenzis
Salvatore Gentile
Rocco Tauro
Camillo Donato Pierro
Marcello Maffia
Francesco Chita
tile- fuori da schemi partitici ha premiato la volontà popolare, fermandosi così sui primi cinque eletti. Sarò il vicesindaco di tutti; la campagna elettorale ormai è finita si devono, per il bene del paese, smorzare i toni e lavorare insieme, ciascuno per il proprio ruolo nel supremo interesse di tutti i cittadini. Confido in una opposizione costruttiva che sia libera da veleni e personalismi. Le nostre, ribadisco, saranno scelte per la comunità e non per i singoli; la gente ha scelto Devincenzis come guida, ed è un sindaco popolare perché voluto e amato dal popolo». Il più anziano degli assessori rinominati, Donato
Pierro, ha così commentato: «Ringrazio, intanto, il sindaco per la delega e non posso non sottolineare come i cittadini abbiano premiato il lavoro portato avanti in questi anni. Continueremo nel seguire i lavori già avviati e nell'avviare quelli già pronti perché finanziati, il tutto affinché sia sempre migliorata la qualità della vita nella nostra città». L'assessore più giovane per età, ma con un grande bagaglio culturale alle spalle, di nuova entrata nel consiglio comunale, Francesco Chita, ha dichiarato: «Ringrazio il sindaco per la fiducia che mi ha riconosciuto, sono onorato per questo in-
carico e posso dire che per quel che attiene il mio ambito la strada è già tracciata, continuerò a lavorare perché si portino a compimento alcune iniziative già avviate e si migliori sempre più la qualità dei servizi così come definito in seno al programma elettorale». Tutto è pronto, dunque, a Montalbano perché si prosegua il lavoro con spirito lungimirante e di impegno, lo stesso impegno che ha dimostrato il sindaco che si è messo a lavoro già all'indomani dalla proclamazione affinché la macchina amministrativa non subisse frenate di alcun genere. Anna Carone provinciamt@luedi.it
POLICORO - Nel tardo Medioevo è stato il luogo di incontro dei più grandi artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti, politici e simbolo prestigioso dell'identità della città agli albori del Rinascimento. Lunedì 11 aprile, invece, la Basilica di Santa Croce è stata il luogo di partenza e di arrivo della corsa su strada “Firenze half marathon” aggregando così maratoneti provenienti da tutte le zone d'Italia. E tra i circa 3.500 corridori c'era ovviamente anche una delegazione dell'associazione podisitica dilettantistica amatori del centro jonico fondata da Luigi Cappucci, insieme ad altri suoi cinque iscritti hanno dato il meglio di sé tagliando tutti il traguardo finale dopo 21 chilometri e 97 metri: Egidio Cirigliano 1,57 (un'ora e 57 minuti); Vito Domenico Abatiello 1,54; Gaetano Rinaldi 1,54; Eustachio Tasco 2,12 e Volani Furio 1,49. «Io purtroppo -racconta Cappucci- avevo dato la mia disponibilità a correre, ma purtroppo non ho potuto prendere parte alla gara perché mi dovevo sottoporre a un test propedeutico un'altra maratona, quella del 25 aprile a Padova, ma un forte acquazzone ha impedito la visita. La mia presenza a Firenze è stata comunque preziosa per il sostegno morale dato ai miei soci e qualche utile consiglio in quanto in passato avevo già corso sulle strade del capoluogo toscano. Sono contento che i miei corridori siano arrivati fino in fondo. E' vero che si trattava di una mezza maratona, ma nello stesso tempo percorrere quasi 22 chilometri di
La partenza dell’Half marathon a Firenze
strada non è semplice. E comunque anche questa volta ci siamo fatti rispettare, centrando l'obiettivo che ci eravamo prefissati in partenza: non ritirarci. Infatti, il nostro motto è proprio quello di non arrenderci mai. Tuttavia, mi ha fatto piacere anche che la partenza sia avvenuta in contemporanea a un'altra maratona internazionale “Viva Città” (9.30), evento patrocinato dall'Unesco e di cui la sola Matera in Lucania ha la certificazione per poterla organizzare. Nulla a che vedere con quella di Firenze, però, la concomitanza sia della giornata che della partenza è singolare per il semplice motivo che anche l'Unesco punta molto su questi happening come le maratone per rimarcare l'importanza del nostro patrimonio storico forse perché correndo per le varie città è come viaggiare nella storia di ciascuna di esse». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
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Mercoledì 14 aprile 2010
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Tim Cup I nerazzurri rendono lo sgambetto ai viola nel giorno delle celebrazioni per Borgonovo in finale contro la vincente di Udinese-Roma
Eto’o espugna il “Franchi” L’Inter batte la Fiorentina e si qualifica alla finale di Coppa Italia FIORENTINA INTER
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Colpo di scena
Il Cagliari esonera il tecnico Allegri
FIORENTINA (4-4-2): Frey 6; De Silvestri 5,5, Natali 5 (29'st Gobbi sv), Kroldrup 6, Felipe 6; Marchionni 5.5 (17'st Keirrison 6), Montolivo 6.5, C. Zanetti 6.5, Vargas 5.5 (17'st Santana 6); Jovetic 6.5, Gilardino 6.5. In panchina: Seculin, Comotto, Donadel, Babacar. Allenatore: Prandelli 6. INTER (4-3-3): J.Cesar 6; Cordoba 6, Lucio 6, Materazzi 6, Chivu 6.5; Maicon 6.5, J. Zanetti 6, T. Motta 6.5 (35'st Mariga sv), Muntari 5; Balotelli 6 (20'st Milito 6), Etòo 6.5 (20'st Cambiasso 6.5). In panchina: Orlandoni, Samuel, Sneijder, Pandev. Allenatore: Mourinho 6.5. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6. RETI: 12'st Etòo. NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000 circa. Angoli 7-4 per la Fiorentina. Ammoniti: Vargas, Cordoba, Balotelli, T. Motta, Chivu. Recupero: 2'; 4'. DI GIORGIO POLI FIRENZE - Se c'era biscotto, era avvelenato. È stato Etòo, a punire la Fiorentina. Le due squadre non si erano date tregua in campionato e non si sono risparmiate nemmeno in Coppa Italia. L’Inter, dopo un buon inizio, ha difeso il golletto di Milito a San Siro, correndo un grave pericolo su una palla di Gilardino respinta sulla linea da Lucio. Nel secondo tempo la Fiorentina è entrata in campo un pò flaccida e l’Inter l’ha colpita con Etòo, complice la difesa viola. Forse ai nerazzurri sarebbe giovata più in campionato la vittoria, mentre il pareggio sarebbe bastato ai nerazzurri per arrivare in finale di Coppa Italia. Ma è andata così. In pratica, è successo esattamente il contrario di quello
Eto’o raccoglie l’assist di Thiago Motta e batte l’ex Sebastien Frey in alto Lucio contrasta Gilardino e Josè Mourinho
che avevano ipotizzati i «biscottisti». Inter ancora in corsa per tre obiettivi, quindi, e Fiorentina che ha fallito l’obiettivo della finale di Coppa Italia, l’unico traguardo stagionale che era rimasto ormai in vita per la squadra di Prandelli. Non aver battuto l’Inter nemmeno in Coppa Italia, pochi giorni dopo averle fatto lo sgambetto sulla via dello scudetto, non ha certo ridato entusiasmo al tifo fiorentino. Mourinho sarà rimasto contento per il risultato e tuttavia lo stesso fatto che alcuni titolari per l’occasione fossero stati tenuti fuori, in vista delle partite con Juventus e Barcellona, tappe cruciali
della stagione nerazzurra, è sintomatico: pensava a scudetto e Champions, ma ha trovato pure la finale di Coppa Italia. Il tecnico della squadra campione aveva «cambiato» la difesa inserendo Cordoba e Materazzi e confermando Lucio e Chivu (che sabato non aveva fatto faville) sulla sinistra. A centrocampo era andato Maicon sulla destra (quasi un’ala), insieme con T. Motta, Muntari e Zanetti. Davanti Balotelli dall’inizio insieme con Etòo, con Milito in panchina. Nella ripresa si son visti Cambiasso, Mariga e Milito. Prandelli aveva cambiato gli esterni della difesa, schierando De
Silvestri e Felipe dall’inizio. A centrocampo recuperato Marchionni a destra e Vargas a sinistra, con Zanetti e Montolivo centrali. Davanti Jovetic in appoggio a Gilardino. Nella ripresa sono entrati Santana e Keirrison. E' stata l’Inter a cercare di prendere il sopravvento nelle fasi iniziali della partita, poi ha cercato di attaccare la squadra di Prandelli. Nella ripresa l'Inter si è presentata in campo con un ritardo maggiore del solito. Il gol al 12' T. Motta ha messo una bella palla al centro dell’area per Etòo (lasciato solo da Natali) : aggancio di destro e sinistro all’incrocio alla destra di Frey.
Verso Euro 2016. La delegazione europea incontra il Governo sul supporto alla candidatura azzurra
Italia all’esame Uefa: «Incontro positivo, siamo uniti» ROMA – «Abbiamo risposto a tutte le domande. L’Italia si è presentata con una voce unitaria ed armonica»: è la sintesi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, al termine dell’incontro tra il Governo italiano e la delegazione della Uefa guidata dal portoghese Gilberto Madail, per confermare il suo supporto alla candidatura italiana per l’Europeo di calcio del 2016. All’incontro a Palazzo Chigi hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, il presidente del Coni Gianni Petrucci, quello della Federcalcio Giancarlo Abete, della Lega Calcio Maurizio Beretta, e poi i sindaci delle 12 città prescelte. L'incontro, definito all’unisono «positivo», chiude la due giorni dell’Uefa in
Italia, una delle tappe del tour tobre al Senato. Per l’Uefa giunto,in terminidipatrimonei paesi candidati (Francia e quella degli stadi è una que- nio artistico, di clima, di meristione importante, così come ti sportivi. Abbiamo risposto a Turchia). L’Italia si è presentata alla grande peso hanno logistica e tutte le domande che ci sono state poste». delegazione Uefa forte del so- fiscalità. L’incontro con la delegazio«L'Italia ha parlato con una stegno del governo e delle amministrazioni locali, con un voce sola, dando prova di ne Uefaè propedeuticoad una dossier dettagliato accompa- grande coesione tra il sistema valutazione tecnica che verrà gnato, all’atto della presenta- politico e quello amministra- fatta successivamente: il nozione dalla sottoscrizione da tivo - le parole di Letta – Rite- me della città che ospiterà Euparte del Presidente del Con- niamo di avere un valore ag- ro 2016 si saprà il 28 maggio, come ha sottolineato siglio, Silvio Berluil portoghese Madail: sconi «delle 14 ga«Non chiedetemi ranzie», come ha sotcommenti suldossier tolineato Crimi. italiano – ha detto in La corsa per ospiconferenza stampa tare Euro 2016 si La nostra visita è impresenta non facile: portante ai fini perchè tra le contendell’assegnazione denti la favorita della manifestazione. sembra la Francia e Nello specifico queperchè uno degli sto incontro ha riscogli diventa l’apguardato dueaspetti: provazione della legi risvolti prettamente ge sugli stadi, che ha tecnici del dossier, e subito uno stop dopo la verifica della forza l’approvazione in ot- Gianni Letta e il portoghese Gilberto Madail (Uefa)
del sostegno ufficiale alla candidatura dell’Italia». Madail ha ringraziato «la Lega calcio per il dossier e il governo per la disponibilità». «La legge sugli stadi – ha detto Crimi –è stata approvata al Senato, all’unanimità, a ottobre. Poi è arrivata la Finanziaria, e dopo ancora la pausa elettorale. C'è accordo tra le forze politiche per un’approvazione rapida, magari con qualche miglioramento». Che quello con la delegazione Uefa sia stato un incontro “positivo” lo sottolinea anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete che però mostra una certa cautela. «Siamo ancora nella fase tecnica della valutazione dei dossier. Poi il 15 maggio l’Uefa darà la sua valutazione. Infine il 28 maggio ci sarà la decisione finale. Facciamo un passaggio alla volta». a
Massimiliano Allegri
CAGLIARI .Massimiliano Allegri non è più l'allenatore del Cagliari. Lo ha reso noto la società sarda con una nota sul proprio sito internet. La guida tecnica verrà affidata all’allenatore della Primavera Giorgio Melis, coadiuvato da Gianluca Festa. «Ad Allegri -si legge nella nota- vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto e i migliori auspici per il proseguo della carriera». La formazione sarda, che in questi giorni festeggia il quarantennale dello storico scudetto, si trova attualmente al 12esimo posto della classifica con 40 punti. L’ultimo periodo è stato particolarmente negativo in termine di risultati: nelle ultime 8 gare sono arrivate 6 sconfitte ed appena due pareggi.
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Sport
Benedetto smentisce di avere mire sulla società rossoblù
Potenza non mi interessa NICOLA BENEDETTO ha indetto addirittura una conferenza stampa, ieri pomeriggio, per smentire qualsiasi interesse per il Potenza. Alla replica dell'imprenditore bernaldese, neo eletto nel consiglio regionale della Basilicata ed unico esponente di maggioranza del Metapontino, è doveroso affidare lo spazio giusto anche per sgombrare il campo da equivoci veri o presunti e per chiarire la posizione di chi, essendo stato eletto in una zona storicamente e campanilisticamente distante da Potenza, ha rischiato di essere tacciato di “alto tradimento” vedendo affiancato il suo nome a quello di un club dell'altra provincia e che, nell'immaginario collettivo, oggi evoca non proprio principi leali, oltre a rappresentare la comunità del capoluogo di regione. Benedetto ci ha consegnato una diffida nella quale si è detto “infastidito per le ripercussioni sulla sua reputazione di imprenditore serio ed onesto e di politico integerrimo, a causa dell'accostamento del suo nome a una società al centro di delicate inchieste giudiziarie”. Ribadiamo il concetto che si trattava di una pista giornalistica, che non si parlava di certezze, tanto che è stato citato anche il nome di un altro imprenditore (De Marinis, ndr) che ieri si è concesso tranquillamente ai nostri taccuini, ma che si cercava piuttosto di dare il senso di una svolta alla storia recente del Potenza. Abbiamo voluto puntare su due nomi nuovi (anche se Benedetto è già stato coinvolto a Potenza, ndr) e programmi ambiziosi, senza pensare minimamente di offende-
Nicola Benedetto durante la conferenza stampa (foto Videouno)
re l'integerrimità di Benedetto, anzi volendo sottolineare che il suo nome poteva essere uno di quelli giusti, come si evince dal commento del senatore Belisario di cui parleremo dopo. Volevamo dare un taglio esclusivamente sportivo alla vicenda, ma evidentemente il messaggio è stato mal interpretato e la replica dell’imprenditore ha avuto decisamente un taglio politico. Ecco il pensiero di Benedetto: «Alzarsi la mattina e vedere che con molta facilità mi si affianca ad una società di calcio che, giusto o sbagliato che sia questo lo deciderà la giustizia sportiva, in questo momento vive in un ciclone giudiziario, non è stato piacevole. Quindi io che ho deciso di fare politica chiedendo il voto ai cittadini per migliorare le condizioni sia di vita che sportive, tutte le “cazzate” di
questo mondo farei tranne quella di gettare ombra sul mio modo di essere e di operare. Confermo a tutti i lucani di non avere scheletri nell'armadio, nemmeno una falangina. Capisco che con la mia candidatura non ci si aspettava che Benedetto diventasse un politico, entrasse in consiglio regionale. Forse la candidatura mi è stata data per “portare un po' di acqua”, ma adesso che “ci siamo allagati” fatemi fare il mio lavoro. Non so se questo articolo è una cosa casuale o studiata, ma sicuramente butta fango su una persona che vuole operare seriamente. Io opererò con la massima trasparenza, mettendo in pratica la mia esperienza per la Regione Basilicata. Il giornalista parla dell'impegno che ha preso il senatore Belisario ed io di questa cosa ne sono totalmente all'oscuro». Omettendo la parte nel-
la quale Benedetto parla di Angelo Tosto e del suo impegno in politica, non negando un aiuto alla società biancazzurra, la chiusura è eloquente: «Matera o Potenza? Se io devo pensare ad una squadra che possa andare in serie A, vado a fare un appello a tutti i lucani, abbattendo ogni campanilismo, pensando ad una squadra che si chiama “Lucana” con uno stadio a Calciano, al confine, in modo che rappresenti tutta la Basilicata, che raccolga 40/50 mila tifosi. Chissà forse questa potrebbe essere un'idea». La cosa che interessa maggiormente, quindi, è che Benedetto non è interessato al Potenza, nemmeno se dovesse essere coinvolto dal suo collega di partito Felice Belisario BELISARIO - Il senatore dell’Idv ha avuto parole decisamente più miti rispetto a quelle di Benedetto. Non si è tirato indietro rispetto alla sua volontà di “mantenere il calcio in vita a Potenza coinvolgendo amici imprenditori e ha solo confermato: «So già di cosa stiamo parlando in quanto Benedetto mi ha telefonato. Il giornalista ha il diritto-dovere di mettere insieme i pezzi del mosaico e di fare le sue valutazioni. Ora che è finita la tornata elettorale contiamo fino a dieci e poi vedremo che si può fare. Confermo di voler mettere insieme una cordata di imprenditori per il futuro del calcio a Potenza. Ho ricompreso in questa lista anche Benedetto? Ho ricompreso gli imprenditori di buona volontà indipendentemente dall’appartenenza politica e dalla collocazione geografica». Benedetto ha manifestato una volontà opposta. Alfonso Pecoraro
Il presidente del Taranto al Viviani con un preciso obiettivo
D’Addario vuole Capuano Per il recupero il tecnico attacca a distanza Dominissini «SARO’ al Viviani perchè sono affascinato dalle squadre che lottano e il Potenza è una di queste». Enzo D’Addario presidente e proprietario del Taranto nasconde qualcosaltro. Il patron jonico vuole Capuano. Il binomio tra l’allenatore e la squadra pugliese viaggia on line a doppia velocità e i ben informati dicono che sarà il prossimo allenatore jonico. Capuano, ovviamente, smentisce, così come ha fatto per dire che “non è vero” quanto trapelato da Salerno: ossia la stessa cosa sulla panca granata. Ma si sa, è il gioco delle parti e di questi tempi, specie se sul finale di stagione, le voci di mercato si rincorreranno con frequenza e saranno anche prontamente smentite. Proprio come quella che vorrebbe Capuano ancora a Potenza, blindato più che da una proposta economica (che non può certo venire fatta adesso) , da un patto di sangue con la piazza. «Per quello che ho potuto percepire - ha detto Vittorio Galigani al sito blunote - il nostro allenatore è nelle simpatie di D’Addario, ma di qui a dire che sarà il prossimo tecnico jonico ce ne passa. Ezio, però, ha dimostrato in questa stagione di essere un professionista serio oltre che preparato. A mio avviso meriterebbe una chance importante in una società ambiziosa come può essere quella di D’Addario. Del resto, soprattutto grazie a Capuano, il Potenza ha ampiamente dimostrato che in questa categoria ci può stare». E sempre nell’ambito delle voci, perchè non ipotiz-
zare anche un ritorno del dirigente nella piazza jonica? Le voci di mercato, comunque, non distraggono il Potenza dall’impegno di questo pomeriggio: è l’ultimo dei recuperi che attendevano la squadra rossoblù (dopo quello di Foggia) dal momento della riammissione al campionato, sia pure già da retrocessi. Inutile tornare su quello che dallo spogliatoio potentino emerge e riemerge, ossia sulla volontà di “non concedere niente a nessuno”, tanto meno alla Reggiana con la quale innanzitutto nella gara di andata, ma poi anche dopo la riammissione al torneo, non arrivarono parole di elogio. Capuano si è legato al dito quell’esultanza di Anderson dopo il gol del 2-1 per gli emiliani, giunto a partita finita nella gara di andata, ed anche la reazione di Dominissini che permise quell’atteggiamento a un suo calciatore contro un collega. Capuano dalle colonne del Resto del Carlino ha lanciato strali contro Dominissini affermando che “non è un allenatore” e che “lo aspetto” e comunque mettendone in dubbio la professionalità (“si fa dare gli schiaffi in testa dai suoi calciatori”). Dominissini ha replicato nella sua conferenza stampa e Capuano è andato giù ancora più nella sua controreplica: «Nessuna minaccia a Dominissini. Sta solo cercando alibi perchè sa che qui non sarà facile, a differenza di quanto ha affermato qualche suo dirigente dopo la nostra riammissione. Hanno detto che comunque avrebbero vinto a Potenza: perfetto,
eccoci qua. Batteteci. Io non aspetto nessuno per vendicarmi. Dicosolo chelui fumaleducato nella partita di andata. Ma poi non spreco altre energie perreplicare allecose che dice, specie quando pensa che noi giochiamo senza pressioni perchè già retrocessi. Evidentemente è poco attento, visto che nelle ultime quat-
tro partite giocate, di cui due prima della sentenza, il Potenza hafatto 8punti, vincendo a Cosenza e con la Cavese, e pareggiando con Taranto e a Foggia». Insomma, elementi di interesse per questa gara infrasettimanale non dovrebbero mancare. a.p.
Titolare della Mexoil
De Marinis non esclude nessuna possibilità GIUSEPPE De Marinis, titolare della Mexoil, non si è detto dispiaciuto di vedere il suo nome accostato a quello del Potenza, pur volendo precisare di conoscere Postiglione “per averlo incontrato all’inizio della mia esperienza alla Nocerina”. Non si sa mai, di questi tempi. De Marinis dice chiaramente: «Sto aspettando una risposta dal presidente della Cavese, della Monica, con il quale ho intavolato una trattativa già diverso tempo fa. Per la fine del mese ne saprò qualcosa e potrò proseguire in un senso o nell’altro. Potenza? Certo che mi interessa la piazza, ma evidentemente sarei più propenso a restare nella mia zona di origine. L’unica perplessità che nutro è che ci sono tempi diversi, perchè mi pare di aver capito che a Potenza non possono aspettare molto». Sui rapporti che tiene con la piazza potentina, De Marinis è chiaro: «Conosco Rosario Pellegrino, ma anche Enzo Mitro che mi hanno parlato molto bene di Potenza». a.p.
LA FORMAZIONE Difesa confermata, possibile il debutto del giovane Mazzetto NON SVELA la sua strategia tattica Ezio Capuano per non dare vantaggi agli avversari, ma la formazione di questo pomeriggio non dovrebbe discostarsi molto da quella vista contro la Cavese. Il mister non crede al turnover, se non a quello in corsa, ma sa che a differenza della squadra salernitana, quella contro cui giocherà oggi il Potenza deve essere affrontata in maniera differente. E così la soluzione più logica per sopperire all’assenza dello squalificato Berardi è quella di inserire Profeta che però ha meno attitudine del capitano a giocare sull’esterno destro. Ecco, allora che potrebbe giocare il baby Mazzetto dal primo minuto, con Profeta in mezzo e Catania dirottato a ridosso di Magliocco. Ma anche la soluzione vista contro i campani. Ossia il trequartista e due punte, non va esclusa a priori. Arbitrerà l’incontro il catanzarese Paparazzo (assistenti Posado e Campana) che ha un solo precedente in questa stagione con il Potenza: il 3-0 patito a Terni. a.p.
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Sport 39
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Reggiana con diverse defezioni, compresa quella di Stefani
Un solo dubbio in mezzo REGGIO EMILIA. La logica del meno tre, e poco importa dei guai d'infermeria con l'acciaccato Alessi costretto alla sfida. Ebbene sì, perché il recupero con il Potenza, a tre giorni dall'importante successo in campionato contro il Gulianova, ha fatto riemergere antiche ambizioni di gloria decisamente sopite dopo gli ultimi, nefasti, risultati. La Reggiana infatti ha corso poco. Poco male, il vertice della classifica ha infatti mantenuto il medesimo passo. Verona bloccato a quota 51, Pescara ancora prendibile a quota 49, Portogruaro primo ma solo terzo incomodo per scarso blasone. Ed allora ecco che il Potenza entra di diritto nella tabella virtuale degli appassionati che già fantasticano su un successo determinante: tre punti a Potenza vuol dire meno tre dalla vetta, meno uno dal Pescara ed il definitivo rilancio nel vertice della classifica. All'attacco del Potenza dunque? Proprio si, e non potrebbe essere altrimenti. Perché la vittoria con il Giulianova fa il paio con quella di Verona di qualche settimana fa e non ha nulla a che vedere con le scilabe prestazioni di Foggia o in
casa con l'Andria. Battere il Potenza nel recupero per darsi di gomito con il Pescara e giocarsi il tutto per tutto domenica in terra d'Abruzzo. Insomma, il dado motivazionale è tratto: sale l'ambizione, parte la caccia a Capuano e soci. Ma chi saranno i cacciatori? Beh, le notizie sono poco confortanti ma non per questo si placa l'entusiasmo. Ha però carica l'arma Giuseppe Alessi, che stringerà i denti e cercherà di essere presente alla caccia dal primo minuto. Tuttavia la Reggiana perde altri due "pezzi" per strada. Il tecnico Dominissini dovrà infatti riunciare sia ad Antonio Maschio (appiedato da giudice sportivo) che al capitano Stefani, bloccato da un problema alla caviglia destra e che già domenica era stato costretto a giocare "puntu-rato". Insomma, due assenze pesanti che vanno ad unirsi alla lista dei “soliti noti”: Zini, Rossi, Ingari e Temelin. Un bel grattacapo per il tecnico che, in questo modo, è costretto a fare di necessità virtù per prendere di petto l'avversario. Ed è proprio per questo che tra i convocati figura lo stesso Beppe Alessi
Maschio squalificato Alessi ce la fa che, nonostante la tremenda botta subita domenica, potrebbe scendere in campo dal primo minuto nella sua nuova veste di attaccante avanzato. Certo non sarà una Reggiana nuova di zecca, ma ci saranno almeno un paio di volti nuovi. In difesa è probabile il rientro di Mallus sulla destra con Girelli e Mei a formare la coppia centrale e con Anderson a coprire la zona mancina del campo. A centrocampo Nardini avrà a disposizione la corsia destra, Viapiana l'out opposto mentre in mezzo il giovane Castiglia sembra favorito sul Romizi per affiancare Saverino. Infine Ferrari sarà il rifinitore alle spalle di Alessi. I cacciatori del vertice sono schierati. Può partire dunque la caccia al Potenza.
Veterani con lo spirito giovane
Dominissini non le manda a dire al suo collega
Saverino-Alessi i protagonisti
Capuano parla ad arte
Il rigore di Saverino al Giulianova. In alto Alessi
Il risolutore della sfida contro il Giulianova, l'esecutore che non perdona dagli undici metri. E poi il centravanti atipico da piazzare sul fronte offensvio, colui che con il suo bagaglio tecnico riesce a ricoprire un ruolo scomodo. Il primo è Davide Saverino, centrocampista di professione, inesorabile striker dal dischetto per vocazione; il secondo è Giuseppe Alessi, trequartista nei tempi della secessione, che ha avanzato il suo raggio d'azione per ovviare all'assenza di Rossi. Due giocatori esperti che portano sulle loro spalle la responsabilità della rincorsa ai play-off. Due veterani con lo spirito da “fanciullino”che diriggono le operzioni dalla cintola in su. IL FREDDO. Due rigori a disposizione, due centri perfetti. Davide Saverino s'è dimostrato di ghiaccio al cospetto di Dazzi nella complicata partita di domenica scorsa. La palla che scotta s'è presentata al 12' del primo tempo. Lui ci ha messo poco a prendere in mano la situazione e ad esercitare la sua attitudine da esecutore. Quando c'è una sfida impossibile, lui è il risolutore. E poco importa se il tiratore scelto della squadra è il difensore Stefani (vicecapocannoniere della squadra con 8 reti) sei volte al bersa-
glio dal dischetto. Lui, Davide Saverino,veterano dimille battaglie tra C1 e cadetteria, esperto conoscitore delle logiche della mediana, non è tipo da scoraggiarsi. Esordio in serie B con il Livorno nel 2002, ancora cadetteria con il Venezia e poi ritorno in C1 prima con il Chieti e poi con lo Spezia. In Liguria è tra i protagonisti della storica scalata alla serieB. Due anni e mezzo e poi Ascoli, Cremonese e, dall'estate 2009, Reggiana. Dopo due anni di Prima divisione sente ancora forte il richiamo della cadetteria. CENTRAVANTI D'ADOZIONE.A vederlo così piccolino tra i colossi di difesa avversari fa anche un po' tenerezza. Ma non è il caso di scherzare, perché intanto il suo bagaglio tecnico a disposizione può ovviare a qualsivoglia differenza sul piano fisico. Giuseppe Alessi, l'autore dei gol impossibili, è l'ultimo rappresentante della nuova forntiera del centravanti. Con la sua esperienza è in grado di sobbarcarsi il peso dell'attacco, con la sua classe riesce a mettere in moto le forze arretrate. Lavoro oscuro? C'è di peggio nella vita, intanto vede la porta da vicino; un bel guaio per glia avversari, perché il suo mancino non perdona. Andrea Buonaiuto
REGGIO EMILIA. Il dente avvelenato è visibile anche a labbra strette: “Non mi piace il modo di fare di Capuano”. Quelli del Potenza fanno sapere che aspetteranno la Reggiana pronti a battagliare. Risponde Dominissini e non le manda a dire. La vigilia del match è già infuocata, il tecnico della Reggiana si presta alla sfida lanciata da Capuano: “Loro dicono di aspettare la Reggiana? Ma cosa vuoi aspettare? Il vero problema è che lasciano fare agli altri ciò che vogliono. Dal mio punto di vista posso solo auspicare che in campo non succeda nulla di irregolare. Da quel che ho capito, pare che scenderanno in campo prevenuti nei nostri confronti e questo non va bene. Sono stati quelli del Potenza ad aizzare la vigilia parlando per primi, ora lasciano intendere che sono stati attaccati. Non c'è stato nessuno attacco invece. Noi abbiamo solamente commentato una vicenda, con relativa sentenza, dai risvolti strani; non abbiamo accusato proprio nessuno, né la squadra, né tantomeno il tecnico del Potenza”. Nessuna accusa da parte della Reggiana, anche se un piccolo fastidio permane, come traspare dalle parole di Dominissini: “Sì, parlano e provocano, dopo essere stati prima esclusi e poi riammessi. Qualcuno dovrebbe intervenire perché io non mi sono mai fatto buttare fuori e non mi va di cominciare a Potenza”. Parole cariche di doppio senso, ma la richiesta di delucidazioni in merito viene accolta parzialmente: “Loro non hanno nulla da perdere, noi invece ci giochiamo la stagione; il Potenza non ha obiettivi da raggiungere, tra noi e loro c'è una certa disparità. Che dire? O li zittiscono una volta per tutte oppure siamo sempre in questo vortice di parole da botta e risposta che non hanno nulla a che vedere con il calcio”.
Polemica rovente «Noi ci giochiamo tutto il Potenza niente e provoca» Messo da parte l'infuocato botta e risposta, che comunque promette scintille anche oggi in campo, il tecnico delinea la situazione della squadra. Alessi ce la fa in extremis, non si scopre, però, sul suo utilizzo: “L'unico indisponibile rispetto alla gara di domenica è Stefani. Alessi è convocato, stesso dicasi per Viapiana. Se scenderà in campo? È presto saperlo”. Il reparto avanzato non può contare su diversi elementi, intanto scalpitano Ferrari e Morelli. Come si
ovvierà al problema? “Morelli può fare cose importanti. Con questo non voglio dire che partirà dal primissimo minuto, il ragazzo può tornarci utile anche a partita in corso. Chi sostituirà Maschio? Se la giocano Castiglia e Romizi, sceglierò solo nell'immediatezza del match”. Dominissini annuncia comunque una Reggiana per nulla coperta: “Vorrei vedere un centrocampo più propositivo, allora potrei propendere per Castiglia che ha caratteristiche da mezzala rispetto a Romizi,
ci sono però da valutare alcune cose sotto l'aspetto tattico”. Il discorso torna poi sul clima che la squadra troverà a Potenza: “Qui entra di diritto il fattore mediatico. Vedere Capuano portato in trionfo dopo la vittoria sulla Cavese è sulla falsariga di un clima a metà tra spettacolo ed esasperazione. Certamente non è quello che facciamo qui a Reggio. Capuano parla ad arte e questo non mi piace”. Reggiana in piena corsa per i play-off, il tecnico aggiunge: “Mancano ancora diverse gare ed in palio ci sono punti importanti. La società sta facendo il massimo per metterci in condizione di lavorare senza problemi. Personalmente ho la fortuna di allenare una squadra che possiede qualità superiori alla media. Mi ricorda molto il Como delle due promozioni. Contraccolpi dopo la vittoria col Giulianova? Non credo”.
Dominissini, allenatore della Reggiana
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Seconda Divisione Gara perfetta del portiere contro la Cisco
Melfi si gode Manis E' RIPRESA AL Valerio l'attività lavorativa del Melfi. Una fitta pioggia ha fatto da contorno all'allenamento dei gialloverdi. Clima tutto sommato sereno, all'indomani del buon pareggio ottenuto al cospetto della forte Cisco. I romani avrebbero voluto l'intera posta in palio ma hanno dovuto fare i conti con la determinazione dei federiciani che hanno lottato impegnandosi al massimo, uscendo a testa dal confronto. Una bella prova da parte della compagine di Rodolfi, che ha dovuto rinunciare anche allo squalificato El kamch e agli infortunati Vanacore e Careri. Proprio questi due appaiono difficilmente recuperabili per il match in programma domenica prossima a Noicattaro. Il portiere necessita ancora di lavoro differenziato. Quattro o cinque giorni, il che significa presenza in fortissimo dubbio per la partita in terra pugliese. Molto probabile la conferma per Marco Manis che si è ben disimpegnato contro la Cisco. Si tratterebbe della terza presenza consecutiva per l'estremo sardo ex Nuorese. Antonio Vanacore non verrà recuperato per Noicattaro. Lo staff medico gialloverde vuol pro-
IL GIUDICE SPORTIVO Prima B: fermo Berardi e multa al Potenza DUE GIORNATE a Calori (Taranto). Un turno a Di simone (Andria), Melchiorri (Giulianova), Vicente (Portogruaro), BERARDI (POTENZA), Romano (Real Marcianise), Maschio (Reggiana), Cabeccia (Spal), Danucci, Lacheheb, Tozzi Borsoi, Visi (Ternana), Comazzi (Verona). Tra le società ammende a Verona (5.000 euro), Potenza (3.000 euro - per l’esplosione di tre petardi, per un’aggressione verbale a un addetto della federazione e per la ritardata rimessa in gioco del pallone da parte dei raccattapalle), Pescara, Foggia (2.500 euro), Andria (1.000 euro), Cosenza, Taranto (500 euro), Ravenna (350 euro).
Seconda C: stop per Arcamone DUE GIORNATE a Incoronato (Vico Equense), un turno a Indivieri (Cassino), Di Pasquale (Manfredonia), ARCAMONE (MELFI), Pollidori (Monopoli), La Dogana, Lorusso (Noicattaro), Conti (Vibonese), Burgos (Vico Equense). Tra le società ammende a Vico Equense (1.000 euro), Melfi (600 euro).
Il portiere del Melfi in uscita
cedere con la massima cautela. D'altronde gli infortuni muscolari vanno maneggiati con cura. Vanacore non è ancora pronto. Chi invece potrebbe farcela è Andrei Agius. Il difensore maltese è uscito anzitempo dal campo domenica per una botta alla caviglia. Nel contesto dell'ultimo allenamento è rimasto precauzional-
mente ai margini del gruppo. Rodolfi confida di recuperalo calcolando che mancano cinque giorni alla partita. In questo caso non si tratta di un problema di natura muscolare, ma solo di una botta che seppur dolorosa appare più facilmente superabile. Rientra come detto El Kamch che ha scontato il turno di stop, ma subisce la squalifica Federico
D Ora c’è da battere la Turris al Michetti
Pisticci rigenerato La vittoria ottenuta ad Ostuni è una boccata d'ossigeno per il Pisticci che con i tre punti ha potuto nuovamente raggiungere la zona play out staccando di due lunghezze il Francavilla Fontana. Il Presidente del Pisticci, Donato Panetta, può finalmente gustarsi un momento di soddisfazione dopo tante amarezze. “Abbiamo disputato una buona gara - dice Panetta e non è certo la prima volta. La differenza, rispetto al passato, è che la partita l'abbiamo controllata senza farci prendere dall'ansia quando siamo andati sotto, portandola in porto grazie anche all'attaccamento alla maglia dimostrato dai ragazzi. Alla fine, brindiamo per un risultato positivo”. Un momento di gioia è più che lecito. Perché con questo successo il Pisticci pone freno ad un periodo opaco, al termine del quale si era un po' persa la speranza. Adesso, invece, la vittoria di Ostuni può fungere da stimolo in vista degli ultimi appuntamenti di stagione, da affrontare con la prospettiva di mantenere quantomeno l'attuale posizione play out ed accedere alla post season. Ma per centrare l'impresa sarà fondamentale la continuità. “Se non vinciamo domenica contro la Turris - aggiunge Panetta - cambia poco o meglio si torna indietro. Bisogna dare seguito ai tre punti di Ostuni, altrimenti sare-
mo punto e a capo”. Per Panetta, poi, la recente presa di posizione della società è stata utile a dare uno scossone all'ambiente. “Era necessario prendere delle decisioni e ci aspettavamo una risposta dai calciatori. L'abbiamo avuta e ne siamo felici”. Ma adesso servono altre risposte, per dimostrare che questa squadra ha un'anima ed è veramente determinata a cercare l'obiettivo salvezza. In tal senso qualche episodio quantomeno non sfavorevole sarebbe veramente di aiuto, come accaduto ad Ostuni. “Era da tempo - prosegue Panetta - che registravamo sempre e comunque episodi non del tutto favorevoli a noi, mentre domenica è andata diversamente, ad iniziare da una direzione di gara tranquilla”. Il resto lo ha fatto il Pisticci con una prestazione valida e concreta. “Tutta la squadra - conclude Panetta - ha giocato bene, dimostrando attaccamento ai colori sociali ed attributi. Ma, se mi è consentito, vorrei fare tre nomi, uno per reparto, che secondo me hanno condotto la squadra alla vittoria, vale a dire Malafronte, Cazzarò e, soprattutto, Parente”. Ovvero gli uomini ingaggiati per fare la differenza. Gli stessi, assieme al rientrante D'Aniello da cui adesso si attende una prova all'insegna della continuità. Roberto D’Alessandro
Francavilla, le risposte arriveranno da Fasano FRANCAVILLA – Tanta concentrazione negli allenamenti ripresi ieri pomeriggio in casa rossoblu, dopo la deludente sconfitta interna contro il Forza e Coraggio. Una gara che è servita a far riflettere molto tutto l’ambiente. Prendere cinque goal, tre nel primo tempo, non è da Francavilla, specie dopo le buone gare disputate in questo campionato. Ci possono essere tante attenuanti per spiegare questo capitombolo interno. Prima di tutto, le numerose assenze, che hanno falcidiato la squadra, in una gara molto attesa e importante per cercare di agguantare la quinta posizione. Poi, la voglia dei beneventani di fare bottino pieno, per allontanare i sinnici, che seguivano alle loro
Atella, ultima chiamata playoff gio. Una partita quella odierna molto importante e al tempo stesso delicata per l’Atella Monticchio il cui obiettivo è la conquista della zona play off. Infatti gli atellani hanno ancora realistiche possibilità di raggiungere gli spareggipromozione, avendo ancora a disposizione sei punti tra la gara di oggi, con inizio alle ore 16,00, e quella di domenica in trasferta in quel di Picerno. Due sfide non certamente facile per capitan Manfreda e compagni dal momento che prima, nel pomeriggio, dovranno affrontare una squadra che , pur occupando la terza piazza della classifica, è comunque alla ricerca di punticertezza per assicurarsi la sicura partecipazione ai play off, e poi domenica prossima lontani dalle mura amiche dovranno vedersela
pugliese non ci sarà più l'ex Angelo Carella, che all'andata ebbe qualche problemino con alcuni dirigenti locali. Acqua passata. Oggi intanto allenamento presso il campo di proprietà Sata di San Nicola. Meglio preservare il Valerio e non appesantirlo ulteriormente in questi giorni piovosi. Emilio Fidanzio
D Il flop con il Benevento difficile da digerire
Eccellenza Si recupera la gara col Valdiano. D’Urso ci prova
ATELLA – L’Atella Monticchio del giovane presidente-giocatore Carriero, questo pomeriggio, saluta il proprio pubblico, in occasione del recupero infrasettimanale. Infatti allo stadio comunale della cittadina della valle di Vitalba l’undici di mister D’Urso dovrà vedersela con la Ruggiero Valdiano. Come si ricorderà l’incontro di domenica 7 marzo venne sospeso di comune accordo tra i due capitani a seguito del grave infortunio capitato a due contendenti perché gli animi dei ventidue in campo erano molto scossi per quanto accaduto. Nell’occasione è stata molto apprezzato il comportamento dell’Atella Monticchio che al momento dell’incidente del tutto involontario si trovava in vantag-
Arcamone. Un’ammonizione per simulazione rimediata nell'ultimo confronto, gli farà saltare il match con il Noicattaro. Una partita che avrà un valore notevole per i noiani in lotta per non retrocedere. Il Melfi presumibilmente troverà un ambiente caldo ma non si lascerà condizionare, voglioso di non concedere sconti a nessuno. Sulla panchina
con l’Az Picerno, una formazione che, impegnata nella zona retrocessione, spera di lasciare ad altri la zona play out. Stando così le cose gli atellani sono chiamati ad una prova difficile ma non impossibile per conquistare i sei punti in palio in queste due ultime partite per poter sedere al tavolo dei play off. Ma al di là di quanto possa accadere nei due prossimi incontri va sottolineato che l’Atella Monticchio, non molto accreditato alla vigilia per via dei suoi giovani calciatori provenienti dal vivaio locale o dal circondario, ha disputato un campionato strepitoso, grazie all’ottimo lavoro svolto dal mister Pasquale D’Urso e dal suo collaboratore Donato Rosiello e ad una esperta dirigenza. Michele Rizzo
spalle a quattro punti di distanza. Ma adesso archiviata questa sconfitta, bisogna pensare al prossimo incontro, in programma domenica prossima allo stadio comunale di Fasano. Una sfida che si annuncia una vera e propria battaglia in campo. Il Fasano, per cercare di lasciare l’ultima posizione, cercando di muovere la propria classifica, il Francavilla invece, per dimenticare la pesante sconfitta casalinga e per interrompere la serie negativa di risultati, con due sconfitte di fila. Ecco perché in questi giorni di allenamento la squadra è immersa nel lavoro che lo staff tecnico fa svolgere con molta attenzione e impegno. In terra pugliese non bisogna sbagliare, perdere significherebbe vanificare quanto fatto di buono fino
ad ora, perché il campionato non è ancora finito, e bisogna cercare di fare quanti più punti possibili per migliorare ancora di più il punteggio ottenuto nella passata stagione. Infatti nello scorso campionato, i sinnici totalizzarono quarantasette punti, adesso ne hanno quarantotto, ma superare il muro dei cinquanta non sarebbe male. Un traguardo molto importante per una società che ha sempre lavorato con tanto impegno cercando di portare in alto i colori rossoblu. Il patron del Francavilla Franco Cupparo ha sempre creduto nei giovani, e insieme ai suoi collaboratori hanno sempre pescato ragazzi molto interessanti, che si sono messi in mostra in un campionato molto difficile come la serie D. Claudio Sole sport@luedi.it
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Mercoledì 14 aprile 2010
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Mercoledì 14 aprile 2010
Finale d’andata Esodo dalla città dei Sassi iniziato già ieri Molti studenti da Pisa, Milano e Parma
Matera, scrivi il tuo futuro L’occasione di guadagnarsi un ritorno agevole e poter strizzare l’occhio al calcio che conta MATERA- Storia da scrivere. E’ il momento di raccogliere per la società, ma anche per la squadra che mira a questo obiettivo da quando in campionato le cose non sono andate per il verso giusto. La valvola di sfogo per tante delusioni ingoiate da tifosi e società. Perchè l’annno scorso gli investimenti sono stati sproporzionati ai risultati avuti e la delusione era comprensibile da parte di chi aveva sognato altro tipo di scenario. Quest’anno la cosa non stava certo andando meglio, ma l’arrivo di Dimitri ha invertito la rotta e il Matera è giunto alla semifinale di Boville in condizioni fisiche e psicologiche ideali. Ora sta meglio e questo è senza dubbi un motivo per sperare in un risultato positivo. «E’ confortante avere a seguito tanta gente. L’umore della squadra è buono. Sarò-afferma il presidente del Matera, Tommaso Perniola- a Voghera vicino alla squadra. Con me ci sarà anche il presidente Angelo Tosto». Un segnale importante per la squadra che avrà l’occasione per dare all’ex candidato sindaco un’occasione di riscatto. «E’ vero. C’è tanta consapevolezza di essere giunti ormai al punto per il quale abbbiamo lavorato tanto e non c’è certo la voglia di sciupare l’opportunità. C’è tanto in palio per Matera, intesa come blasone e tifoseria. Giungere alla finale di questo trofeo è per noi un risultato importante, ma c’è da mettere l’ultimo pezzo di un puzzle che è diviso in due parti e oggi ci giochiamo quella che può condizio-
nare anche il ritorno. Perchè un risultato positivo consentirebbe di gestire il ritorno in maniera agevole. Però il calcio insegna che qualsiasi risultato non è mai ipotecante quando si tratta di gare d’andata e ritorno. Ogni partita ha una storia a se. Abbiamo vinto all’ultimo minuto contro il Boville in casa e al ritorno è stata una cavalcata memorabile e fantastica. Sono partite in cui non c’è bisogno di motivare la squadra, certo abbiamo dei piccoli problemi ma non è la prima volta che ne usciamo comunque». Il riferimento è alle condizioni di Diego Albano. Il calciatore nell’allenamento di lunedì si è fermato accusando un lieve dolore alla coscia dove ha avuto problemi nella gara contro il Sant’Antonio Abate quando è statro costretto ad uscire a inizio ripresa. «Mi sono sentito con il diesse Dimitriconclude Perniola- il quale ha confermnato che potrebbero esserci forti possibilità di vederlo in panchina o addirittura in tribuna. Toccherà a Pasquale Smaldone lavorare sulla contrattura di Albano e cercare di rimetterlo in sesto senza che ci possano essere rischi di perderlo per un lungo periodo. E quest’ultima considerazione è senza dubbi il cruccio maggiore del tecnico Roberto Rizzo. Chiaramente il Mate-
ra imposterà la gara come meglio sa fare,ma si confronterà con un tipo di calcio più tecnico e meno agonistico di quello praticato nel girone H. Questo fattore può tornare utile perchè nel Matera c’è gente d’esperienza e che ha calcato a lungo i campi del calcio che conta. Il Voghera è una squadra che in avanti è ben messa e quindi per la difesa biancazzurra ci sarà da restare concentrati al massimo. Qualcosa in difesa i lombardi lo concedono e questo è un messaggio rivolto alle percussioni di Carretta. L’autostima di questo gruppo è cresciuta in maniera eccellente e per gente del calibro di Martinelli, Savino, Mazzoleni e Albano è l’occasione di poter dare un saggio delle proprie qualità contro una squadra che non farà della verve agonistica la principale arma, anche se anche i giovani del Matera stanno dimostrando di aver raggiunto una matutrità tattica notevole. Il lavoro di Roberto Rizzo e Walter Monaco è sotto gli occhi di tutti, perchè questa squadra si è piegata finora solo contro il Pianura. La finale d’andata della Coppa Italia è l’occasione che tutti aspettavano per guadagnare credito anche per le rispettive carriere. Perchè vincere a Matera non è lo stesso di farlo altrove. Non è usuale avere a seguito in un giorno feriale tanti tifosi e l’occasione di firmare con inchiostro indelebile il librone della storia biancazzurra è troppo ghiotta per non prenderla a volo. Renato Carpentieri
ULTIME VOGHERA Mazzotti out, Botturi assente invece per squalifica
Perniola: «La valvola di sfogo per tante delusioni ingoiate dai nostri tifosi»
Il presidente: «Tosto sarà con noi oggi per assistere al primo round del match»
L’under Botturi è assente per squalifica, quindi il tecnico Antonio Chierico (nella foto a sinistra) è costretto a modificare l’assetto in difesa e potrebbe sedersi in panchina Gambareri per far posto a Bandirali con Paloscghi spostato a destra e De Bartolo a sinistra sulle orme di Carretta. Unico dubbio è il portiere over, infatti difficilmente sarà schierato l’under Carrara perchè l’assenza di Botturi (9 1) costringe il tecnico a ridisegnare la squadra attorno ai cinque under obbligatori. Non sarà della gara Mazzotti, vittima di publalgia e questa è l’unica assenza di rilievo per una squadra, il Voghera, che in avanti il ha dei giovani interessanti e prolifici in termini di gol fatti. (r.c.)
ULTIME MATERA Leta indisponibile, Albano non è in perfette condizioni Molto probabilmente Roberto Rizzo (nella foto a sinistra) si affiderà ad un centrocampo più robusto e fatto esclusivamente di seniore. E’ un esigenza ma anche una costrizione perchè il naturale sostituto di Leta è Martone e quindi ci sarà la possibilità che un seniores venga sacrificato in avanti. Potrebbe toccare a De Vecchis di giocare a sinistra alto perchè è del 1989 e questo consentirebbe a Rizzo di non stravolgere particolarmente l’assetto tattico della sua squadra. Assente anche Fabio Di Fausto, ma ormai questo non fa più notizia visto che il suo arrivo non è servito a nulla perchè non ha mai giocato pur essendo in forza da due mesi (r.c.)
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I TIFOSI
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Con qualsiasi mezzo a Voghera Ieri sera i primi autobus sono partiti alla volta di Voghera. Quello dei calciatori ha portato solo il magazziniere Pasquale Salvatore e il preparatore dei portieri Alessio Musco. Due di quelli allergici all’aereo, mezzo con il quale ieri il resto del gruppo ha raggiunto la Lombardia dove è iniziato il ritiro fino alle 16 quando sarà al Parisi per il primo round della finale di coppa. Oltre ai due autobus, quello della “Vecchia Guardia” e della società, alla volta di Voghera è partito anche un autobus organizzato da Gennaro Loperfido e altri “malati per il Matera”come lui. Ci saranno molti studenti materani sparsi per il Nord-Italia. Molti da Bologna, Pisa, Parma e Firenze. Ma anche qualcuno dalla Francia Autobus, treno, aereo, furgoncini da nove posti e molte vetture a seguito di Mazzoleni e compagni. Una storia da scrivere per questa prima volta del Matera alla finale di Coppa Italia che ha risvegliato l'entusiasmo di una tifoseria che da quindi anni è costretta ad ingoiare bocconi d'anonimato nei campionati dilettantistiici. L'occasione per lasciarli è a portata di mano. Per queste ragioni la tifoseria sarà presente a Voghera in massa. Dovrebbero essere almeno 400 i supporter a seguito della squadra di Rizzo, ma è un numero destinato a crescere perchè su facebook ci sono molti gruppi che ipotizzano numeri ancora più alti nonostante sia un giorno feriale. r.c.
Il cammino d’entrambe Il trofeo mette in palio preziosi crediti per il ripescaggio in Lega Pro
La storia Undicesima stagione in serie D e negli ultimi otto anni hanno collezionato solo un terzo posto
Telecamere per la diretta all’andata e al ritorno
I lombardi hanno un passato illustre tra i professionisti
La Coppa Italia di Serie D si decide in 180 minuti. Oggi le al Comunale di Voghera andrà in scena il primo atto della rincorsa conclusiva al titolo con la gara di andata della finale. Di fronte Voghera e Matera a contendersi il prestigioso trofeo che mette in palio anche preziosi crediti per la composizione delle graduatorie di ripescaggio in chiave Lega Pro. Un percorso costellato di imprese quello tracciato dalle due finaliste dalla fine del mese di agosto ad oggi. Il Voghera ha raggiunto il traguardo delle finali dopo aver aver avuto avuto ragione del Cantù (6-5 dopo i calci di rigore), Derthona, Settimo, Lavagnese e Ponsacco (due pareggi, decisivo il 3 - 3 in trasferta). In semifinale i neroverdi guidati da Giampaolo Chierico han-
no incrociato il Pordenone: vittoria esterna per 4 a 2 trascinati dalla tripletta di Coccu all'andata, e pareggio casalingo (1 a 1) al ritorno.Il Matera invece ha eliminato Sant'Antonio Abate (20), Pisticci (3-0), Casarano (vittoria decisa ai calci di rigore per 5 a 4), Campobasso (3-0) nelle gare di sola andata previste dal nuovo regolamento della competizione varato in estate. Nei quarti di finale ha avuto ragione del Sapri, club detentore del trofeo 2008/2009, con un pareggio esterno (1 a 1) e vittoria di misura tra le mura amiche per 2 a 1. In semifinale i lucani hanno eliminato il Boville Ernica: vittoria sofferta in casa per 2 a 1, con gli ospiti in vantaggio raggiunti dal gol di Martinelli e superati a tempo scaduto dalla zampata di Alba-
A sinistra i tifosi del Voghera e a destra la locandina con la quale chiamano a rapporto i compagni
no. Nel match di ritorno, in casa dei ciociari, gli uomini di mister Rizzo, hanno staccato il biglietto per la finaleimponendosi con un roboante 5 a 1 (con tripletta di
Diego Albano). La finale di andata tra Voghera e Matera sarà seguita dalle telecamere di Raisport Più e trasmessa in diretta (calcio d'inizio ore 17.30).
L’Associazione Vogherese Calcio, nata nel 1919, ha alle spalle una storia di tutto rispetto avendo disputato tre campionati consecutivi di Serie B (tra il 1945 ed il 1948) e numerosi campionati di Serie C (ultima apparizione nell’allora C2 nella stagione 1998/1999, terminata con la sconfitta nei playout contro il Novara). Attualmente i rossoneri stanno disputando il campionato di Serie D per l’undicesimo anno di fila (solamente una volta al di sotto del nono posto negli ultimi otto anni, miglior piazzamento il terzo posto del 2005). La finale di Coppa Italia rappresenta anche per i lombardi un traguardo storico.Cammino meno esaltante in campionato, con i lombardi che occupano attualmente l’ottavo posto in classifica
nel girone B a quota quarantuno punti, sei in meno rispetto alla zona playoff. In realtà il ruolino di marcia rossonero è stato da incorniciare fino al 24 Gennaio 2010 (addirittura cinque successi di fila tra la quindicesima e la diciannovesima giornata), per poi arrestarsi di colpo: nelle ultime nove gare di campionato, il Voghera ha infatti vinto una sola volta, pareggiato in tre occasioni e perso in sei. Tanti i gol realizzati nelle ventotto gare disputate (cinquantadue, secondo miglior attacco del campionato dopo quello della capolista Tritium) ma tanti anche quelli subiti (quarantadue, tra le peggior difese del girone).In panchina lombarda siede dalla scorsa estate il cinquantanovenne Gianpaolo Chierico, un vetera-
no dalle sue parti con esperienze anche a Biella, Montichiari, Novara, Brescello e Pavia. Il suo credo tattico si rispecchia in un classico 4-4-2. Tra i pali il titolare è l’esperto Daniele Mandelli, in passato a Vercelli e Legnano e fratello del più noto Davide, ex difensore del Chievo; partirà probabilmente dalla panchina il dodicesimo Umberto Carrara.Al centro della difesa mister Chierico può contare sul ventottenne Alberto Bendoricchio, ex Montichiari e Pro Sesto, e sul ventitreenne Marco Grassi, mentre mancherà per squalifica l’under Andrea Botturi, diciotto anni. Per il ruolo di terzino destro ballottaggio tra Domenico Cambareri e Zini, con il primo in vantaggio, mentre a sinistra se la giocano Gianluca
Paloschi, under diciottenne, ed il diciannovenne Giovanni Di Bartolo.In mezzo al campo occhi puntati sul talentuoso trequartista Federico Piazza, classe 1987 ex Massese e Cremonese, che può giostrare alle spalle delle due punte oppure come centrale offensivo; al suo fianco l’esperto Stefano Todeschini, ventottenne cresciuto nell’Hellas Verona, mentre Giovanni Castiglione dovrebbe accomodarsi in panchina. A destra il rapido e tecnico Riccardo Coccu, nato nel 1990, dalla parte opposta il più esperto trentunenne Francesco Cardamone, in passato anche a Pistoia e Sesto San Giovanni.In attacco un tris di punte di tutto rispetto. La stella della squadra è indubbiamente l’under classe 1988 Danilo Alessandro, romano di nascita ed ex
Alessandro del Voghera
Cesena, autore di ben venti reti, di cui nove su rigore (capocannoniere del girone B). Molto prolifico anche il puntero uruguaiano Rubens Martin Colombo Rivero, dodici volte a segno sinora nella sua prima stagione a Voghera, mentre l’under ’88 Andrea Zanigni, anch’egli in prestito dal Cesena, è a quota quattro nella speciale classifica marcatori. (fonte fcmatera.Fabio Venezia)
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A sinistra l’esultanza a fine gara a Boville in un abbraccio virtuale tra pubblico e squadra, in alto la formazione del Matera contro il Bitonto ad Altamura e a lato la squadra del Voghera. (foto in pagina di www.fcmatera.it; www. fcvoghera.com)
Mercoledì 14 aprile 2010
Nel torneo internazionale di Pasqua i rioneresi chiudono al secondo posto
Fst, che beffa a Praga Nella finale il ko ai calci di rigore. Dapoto: «Onorata la Basilicata» RIONERO – Grande soddisfazione negli ambienti della Fortitudo San Tarcisio Rionero per il successo riportato al torneo internazionale di calcio di Praga, denominato “Praga World Cup”, dove ha preso parte dall’1 al 4 aprile con 21 giocatori e 15 dirigenti, per Juniores, Allievi, Esordienti e Pulcini, Dilettanti ed Amatori. Infatti i rioneresi, dopo aver disputato un torneo alla grande contro squadre più rinomate a livello europeo e mondiale, sono stati battuti in finale ai calci di rigore per un errore dal dischetto che ha negato loro la gioia della conquista della coppa. La Fst Rionero è arrivata in finale dopo aver superato la concorrenza di: Skp Fc Praha, Ferr. Nord Milano, As Montevidonese, Real Victory, Fc Kmet Rudna, Rogoredo 84, Us Valtrebbia. Dopo la partita di esordio contro la Skp Praha, finita in favore dei cechi per 3 a 2
«per la stanchezza del lungo viaggio in pullman – ha detto il pur soddisfatto presidente della Fst Rionero Franco Dapoto – e maggiormente per le decisioni di un arbitro non all’altezza della situazione che ci ha annullato un sacrosanto gol e negato un evidentissimo rigore. L’arbitraggio è stato così scandaloso da indurre il sottoscritto a minacciare pubblicamente di ritirare la squadra dal torneo - ha detto il presidente Dapoto ma non c’è da scandalizzarsi visto che la squadra avversaria era formata da poliziotti di Praga ed era degli stessi organizzatori “Polizia Praga Aster Cup”». Il giorno successivo la Fst Rionero con un bel gioco armonioso, fatto di repentini smarcanti e precisi passaggi supera con un secco 3 a 0 la “Us Valtrebbia” e con un altrettanto pesante 4 a 0 la “Rogoredo 84” e conquista la semifinale contro la “Ferr. Nord Mila-
La Fst Rionero a Praga dopo la premiazione per il secondo posto
no”. «Partita – ha detto il presidente della Fst Rionero – che ha stentato a decollare perché nella gestione del gioco nessuna delle due squadre aveva intenzione di scoprirsi, tant’è che si è arrivato alla fine con un
nulla di fatto sullo zero a zero. Ai calci di rigore il nostro portierino compie un miracolo parando un rigore e la partita termina 6 a 5 per noi e nel tripudio generale si va alla finale». «In terra ceca nel corso del torneo – ha sottolineato
Dapoto – il calcio italiano si è fatto onore perché la finale, giocata nella stessa giornata di Pasqua, si è svolta tra due squadre italiane: Fst Rionero e As Montevidonese. Nella finale – ha riferito - le due formazioni si controllano, vogliono en-
trambe vincere, non è mancato il bel gioco da parte dei rioneresi e sotto la regìa del bravissimo mister Cassese i ragazzi hanno dato tutto, ma ciò nonostante la partita è finita a reti inviolate. Ai calci di rigore – continua Dapoto – alcuni giocatori non se la sono sentita di tirare, la posta in palio era troppo grande, sentono una grande responsabilità, d’altra parte è comprensibile essendo ragazzi troppo giovani, nonostante l’incoraggiamento di mister Cassese. Alla fine è finita 3 a 4 avendo noi sbagliato due volte dal dischetto e gli avversari una volta soltanto. Per un rigore mancato ci è quindi sfuggito il torneo. Ma al di là di questo noi della Fst Rionero – ha concluso il presidente Dapoto - siamo più che contenti dell’ottimo risultato ottenuto, sicuri di aver onorato il buon nome del calcio di Rionero e naturalmente della Basilicata». Michele Rizzo
Il punto del campionato
Bernalda vede il traguardo l’Atletico Potenza quasi MANCANO TRE turni al termine del campionato di Prima Categoria. Al momento non è stato emesso ancora alcun verdetto. La bagarre è sempre più aperta sia in testa che in coda alle rispettive graduatorie dei due raggruppamenti. Intanto, domenica scorsa, si è sfaldato il tandem di testa che conduceva il girone A. L'Atletico Potenza ha conquistato in solitudine la testa della classifica, facilitato dalle nove marcature rifilate al San Chirico Nuovo e, soprattutto, dallo scoppiettante pari nel big-match tra il Savoia ed il Cancellara (terza e seconda della classe). Nel raggruppamento B, il Bernalda è pronto a far festa. Già domenica prossima, a Grassano, potrebbe arrivare la ma-
tematica promozione nel torneo regionale cadetto. Gli ionici di Margoleo, nell'ultimo week end calcistico, hanno battuto all'inglese l'Aurora Tursi. Il Fagnano Valsinni ha piegato il Metanauto Picerno, ma è sempre lontano sette lunghezze dalla leadership. GIRONE AIl primato dell'Atletico Potenza è stato sancito grazie a nove acuti che hanno piegato la resistenza del San Chirico Nuovo (tuttora in lotta per la permanenza). La neo-capolista solitaria del capoluogo, affidata a mister Telesca, ha conquistato il diciannovesimo successo stagionale con le doppiette di Gaddi, Santangelo, Postiglione e le marcature di Starna, Restaino D. ed Albanese. Russo ha mes-
so a segno il gol della bandiera per il San Chirico Nuovo. Il clou di giornata, però, si è giocato a Savoia, dove l'undici di Romano ha impattato per 2-2 con il Cancellara. Le due rivali dell'Atletico Potenza distano, ora, due e tre lunghezze dal comando della classifica. Il campionato è sempre più avvincente anche nella parte bassa. Il fanalino di coda Possidente ha battuto nello scontro-diretto il Futura Potenza soltanto nel finale con Lorusso A. Infatti, in precedenza, c'era stato un continuo botta e risposta: De Carlo e Corbo per il Possidente, e Marcogiuseppe e Lorpino per i potentini di Zotta. Ha sciupato una grande occasione il Ruvo che non è andato oltre il pari a reti inviolate con il Vitalba
(i ruvesi hanno fallito addirittura un penalty nell'extratime). Il Sant'Angelo ha ottenuto un buon punto-salvezza sul campo del Castelpantano. Il Barrata è quasi salvo in virtù dei gol di Rinaldi, Beneduce e Langone che hanno piegato il Montemilone. Ottima affermazione dell'Fst Rionero ai danni dell'Albatros Oppido. La doppietta di Petraglia ed il guizzo di Romano G. hanno permesso all'Abriola di rimontare il Castelgrande. GIRONE B E' quasi fatta. Il traguardo della Promozione è sempre più vicino per il Bernalda di Margoleo. A tre domeniche dalla fine del campionato di Prima, la regina ionica ha sempre sette punti di vantaggio sul Fagnano Valsinni. Nel 2-0 rifilato all'Aurora Tursi spiccano le marcature di Benedetto e Margarita. Il Fagnano Valsinni insegue, ma sarà soltanto secondo: Mastrangelo e Ferraiuolo hanno mandato al tappeto il Metanauto Picerno. Aurora Tursi e Salandra sono in lotta per l'ultimo gradino del podio. La squadra della collina materana
Margoleo del Bernalda
non ha lasciato scampo al Real Grumento (Giasi e D'Alessandro). In fondo alla classifica, tre squadre lottano per evitare la “maglia nera”. La Fortitudo Moliterno è sempre ultima, nonostante il pari con il Satriano (Aiello per i valdagrini). E' andata
male anche al Latronico, trafitto da Lattuga e Cozzi sul campo dello Sporting Lauria. Colpo-salvezza dell'Invicta Burgentia che non vinceva in trasferta da due anni. Il bis di Ricci e la marcatura di Grano hanno affondato il Villa d'Agri. Poker esterno del Grassano a Roccanova. Pomarico-Tricarico è stata sospesa sul risultato di 2-0. I NUMERI 55 gol messi a segno (1270 marcature in totale) in questa ventisettesima giornata (34 nel girone A, 21 nel B). Si sono registrati 9 successi interni (5 nel raggruppamento A, 4 nel B), 2 vittorie esterne (0 A, 2 B) e 4 pareggi (3 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 662 reti, seguito dal B con 608. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (79 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (15 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Bernalda (17 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (73 reti subite). Donato Pavese
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44 Sport
Un poker per la festa finale del Foggiano Melfi che va in Prima FOGGIANO PALAZZO
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FOGGIANO: Cavaliere, Lecaselle, Simonetti, Martino, Brescia, Lamorte, Tomasiello (Gala), Venezia, Pasquariello (Bafunno), Di Noia, Destino (Faraone) (a disp: Matacchione, Rizzitiello, Mossucca, Ismaili) All. Edmondo Bisceglia PALAZZO: Di Lascio, Sabino A (Madin), Soldano, Carulli, Di Palo, Campanale (Ovatik), Tufarulo, Rigato, Galantino (Cardilli), Sabino F, Lichinghi (a disp: Palermo) All. Pasquale Di Paolo ARBITRO: Luongo di Venosa MARCATORI: pt Soldano (P), Destino su rig, Venezia; st doppietta di Gala NOTE: spettatori oltre un centinaio guidati dal supertifoso Pasquale con sciarpe, bandiere e vessilli
gialloverdi. RAPOLLAUna eloquente maglietta bianca, con il numero uno sulla schiena e la scritta “i più forti del girone siamo noi”, indossata da giocatori, tecnici e dirigenti, ha dato a fine gara il la alla festa per la promozione anticipata del Foggiano Calcio in Prima Categoria. Un successo largo e meritato contro un buon Palazzo, ha fatto il resto, dando la certezza del salto di categoria, come ampiamente nelle intenzioni stagionali del team ottimamente guidato dal presidente Vito Brescia, che ha trovato in mister Bisceglia e nel suo vice Ricciuti, i condottieri di una squadra giovane, composta integralmente da giocatori locali, ma che ha saputo di fatto confermare in pieno la sua voglia di far bene,
vincere e crederci fino in fondo, come avvenuto domenica. Feste e saltelli sotto i tifosi in tribuna, i classici gavettoni a base di acqua e spumante, la gioia a crescere sempre più, dal triplice fischio dell'ottima signora Luongo, arbitro di una contesa di grande intensità, alle 17,55. Poi un crescendo di festeggiamenti, che ha riunito tutti, atleti, dirigenti e tecnici, in campo e sotto le docce, con nessuno a salvarsi proprio perchè festeggiare in quel modo era il meglio possibile per rendere merito a chi, protagonista in campo o fuori, aveva dato vita ad un anno splendido, conclusosi come tutti a Melfi si attendevano. Poi, al ritorno, caroselli di auto per le vie cittadine e nella frazione di Foggiano, che dà il nome alla for-
Il Foggiano Melfi ha vinto il campionato di Seconda Categoria Girone A
mazione, che ora guarda al futuro e si preparerà al meglio per essere protagonista anche in Prima Categoria, il prossimo anno, come poi promesso dal presidente Brescia, che ha abbracciato tutti, alle lacrime, ma ha preferito non dir nulla, in attesa di farlo nella cena
sociale prevista a fine stagione. Detto della festa, torniamo alla gara: una bella punizione di Soldano, dà il vantaggio agli ospiti. Poi il Foggiano ha ripreso in mano le redini del match pareggiando su penalty con Destino e poi andando
in vantaggio con Venezia. Nella ripresa Palazzo in cerca del pari, ma nel finale, si scatena Salvatore Gala, che realizza una splendida doppietta e con il 4 a 1 finale, permette ai suoi di festeggiare con un turno d'anticipo la promozione in Prima Categoria.
Seconda Da assegnare solo la promozione nel girone C
Ultimi 90’ decisivi IL FOGGIANO Melfi è approdato in Prima Categoria. Dopo il Vietri nel girone B, anche la squadra leader del primo raggruppamento di Seconda ha raggiunto l'agognata promozione. Sono bastati il poker che ha travolto il Palazzo ed il concomitante tonfo del Ruoti contro il Lavello. La lotta, nel girone A, è aperta ora per la conquista della piazza d'onore. Nel raggruppamento B, dopo i festeggiamenti del Vietri, anche l'Accettura ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero la piazza d'onore. Tutto è, invece, ancora in bilico nel girone meridionale di Seconda Categoria. A novanta minuti dal termine della regular season, lo Sporting Chiaromonte ha sempre due lunghezze di vantaggio sul Francavilla. Domenica la capolista va sul difficile campo di Episcopia (quarto in classifica), mentr eil Francavilla non dovrebbe avere problemi a Maratea contro l’Oratorio Lentini. GIRONE A Nessuna squadra del campionato ha fatto meglio del Foggiano Melfi lontano dalle mura amiche. Che la festa abbia inizio. Il sodalizio melfitano ha raggiunto aritmeticamente la categoria superiore con un turno d'anticipo sulla tabella di marcia. Il Foggiano ha travolto con una quaterna il Palazzo ed ha salutato tutti. Ci rivedremo in Prima. A ruota, la doppietta di Urana ed il gol di Latorraca hanno fatto un grandissimo favore alla capolista. Con questo tris, infatti, il Lavello ha annullato la concorrenza del Ruoti. Fuori dal podio, bene il Ginestracandida in esterna (San Nicola mandato ko). Sul fondo il già retrocesso
San Fele ha rimediato un altro tonfo in casa della Fides Scalera (Pace 2, Carlucci e Catenacci). SportingVaglio (ha riposato) e Sport Melfi stanno tentando di evitare la penultima piazza. I melfitani si sono abbattuti sul Rapolla. Importante pari esterno per l'Atletico Genzano sul campo del Garnet Red Bella. GIRONE B Il Vietri capolista e già promosso ha spento sul nascere il tentativo del Potentia Santa Cecilia di ottenere la piazza d'onore. Potentini in vantaggio con Coluzzi e ribaltati da Giordano, Passannante C. e Tomasillo. A godersi il secondo posto è l'Accettura che, grazie a De Rosa e Dimilta, ha espugnato il campo dell'Atletico Albano. Giochi chiusi al vertice, ma ancora apertissimi in coda, dove il Pietrapertosa è crollato sotto sette colpi a Stigliano. Fortunatamente per la squadra dolomitica, lo Sporting Picerno (rivale del Pietrapertosa in classifica) ha osservato il consueto turno di riposo. Gli ultimi cinque minuti sono stati fatali al Laurenzana: dopo il vantaggio di Cafarelli, il Progetto Tito ha dilagato con l'hattrick di Cupolo e le marcature di Stigliano e Santoro. Bis dell'Atletico Balvano ai danni dell'Anzi; pari tra Marsico 2002 e Sant'Angelo (ospiti a segno con Bruno). GIRONE C Il “fattore campo” ha prevalso dappertutto: i sei incontri della domenica calcistica, infatti, si sono conclusi con il segno “1”. La situazione è ancora incerta sia nella parte alta che nei bassifondi della classifica. Lo Sporting Chiaromonte è sempre avanti di due punti sul
Francavilla. La squadra capolista del girone ha piegato la Sanseverinese grazie a De Salvo (doppietta) e Fortunato. Di misura, il Francavilla ha battuto il Nemus. Rischia grosso, sull'ultimo gradino, il Rotunda Maris, trafitto a Sarconi dai guizzi di Pizzuto e Petrone (inutile il momentaneo pari di Ciancia). Hanno portato a casa i tre punti anche il Castelluccio (Episcopia ko), la Fratelli Cafaro Francavilla (stop all'Oratorio Lentini Maratea) ed il San Martino d'Agri (la doppietta di Robortella e la marcatura di Golisciano hanno steso il Castelsaraceno). I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantasei gol messi a segno (1417 marcature in totale) in questa venticinquesima giornata (21 nel girone A, 26 nel B, 19 nel C), di cui 44 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 15 nel B, 14 nel C), 22, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 11 nel B, 5 nel C). Si sono registrati 13 successi interni (4 nel raggruppamento A, 3 nel B, 6 nel C), 3 vittorie esterne (1 A, 2 B, 0 C) e 2 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B, 0 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 524 reti, seguito dal B con 493 e dal C con 400. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Vietri (63 reti, girone B), il peggiore è quello del Rotunda Maris (19 reti, girone C). La migliore difesa è quella del Vietri (12 reti subite, girone B), mentre le peggiori sono quelle del San Fele (72 reti subite, girone A) e dello Sporting Picerno (72 reti subite, girone B). Donato Pavese
Espugna il campo di San Nicola di Pietragalla con i gol di Messere e Cicchiello
Il Ginestracandida si conferma quarto SANNICOLA GINESTRAC.
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SAN NICOLA: Bochicchio, Viggiano (62' Garramone), De Carlo, Pace (70' Zaccagnino), Cillis G., Sileo, Pietrafesa, Cillis R., Galasso, Manfredi, De Bonis (86' Sabia). All: Lomonaco. GINESTRACANDIDA: Castelgrande, Petrelli, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Annunziata, Cicchiello (86' Zolfo), Latorraca, Dileo, Zotta (82' Archetti). All: lettieri. ARBITRO: G.F.Casillo. MARCATORI: al 47' Messere, al 53' Cicchiello. PIETRAGALLA Il Ginestracandida battendo il San Nicola col classico punteggio di due reti a zero scavalca il Palazzo e ad una giornata dal termine si mantiene al quarto posto. Domenica prossima a Ripacandida ci sarà la partita con la capolista e già vin-
Il Ginestracandida
citrice del campionato, Foggiano, che ha quattro punti di vantaggio sul Ruoti. La partita è stata combattuta ed equilibrata nella prima parte. Al 12' Messere lancia lungo per Latorraca che a tu per tu col portiere sbaglia l'aggancio. Risponde l'avversario, al 18' punizione di Cillis R., Castelgrande in uscita anticipa tutti e sventa il pericolo. Al 21' Messere sbaglia l'intervento e De Bonis non sa approfittare, il suo tiro va oltre la traversa. Al 23' Annunziata viene fermato fallosamente, si incarica della punizione Messere, il suo tiro è
centrale e facile preda del portiere. Al 30' errore di Zotta, uno dei tanti “stranieri” del Ginestracandida, che favorisce un pericoloso contropiede del San Nicola con De Bonis, che pur defilato, colpisce la traversa. Fino al riposo non succede più niente. La ripresa si apre con il san Nicola ancora pericoloso, De Bonis al 46' entra in area, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Risponde il Ginestracandida al 47' con Messere che parte da centrocampo, entra in area e con un tiro angolato a fil di palo, segna. Al 49' Zotta, il folletto, da fuori area colpi-
sce a colpo sicuro, ma la palla si stampa all'incrocio dei pali. Ma al 53' raddoppia il Ginestracandida: Cicchiello da fuori area effettua un tiro che rimbalza maldestramente davanti la porta e finisce in rete. Rispondono i locali: ci prova al 54' Pace da fuori area, ma Castelgrande para. Al 56' Castelgrande mette in angolo un tiro-cross insidioso di Manfredi. Al 58' Latorraca di testa libera Zotta davanti la porta, ma il folletto venosino manda incredibilmente a lato. Al 67' è Messere a provare ancora la via del gol, ma il suo tiro-cross finisce di poco a lato. Al 69' è Cicchiello ad effettuare un tiro verso la porta, palla diretta nel sette, ma Bochicchio para. Al 75' Cicchiello libera Latorraca ad un tiro dal limite dell'area, ma Bochicchio smanaccia e sventa il pericolo. Fino alla fine della partita non succede più niente. Lorenzo Zolfo
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Sport 45
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
B1 Donne Matera seconda e alla ricerca dell’accesso matematico ai play off
Master in proiezione derby Archiviata la vittoria con l’Orlandina si pensa alla sfida del PalaPergola MATERA - La ventitreesima giornata del campionato di volley femminile di B1 vede in calendario un derby lucano, quello tra la Lore Lei Potenza e la. Master Group Matera Le due squadre vendono entrambe da una vittoria, le padrone di casa vincenti 3 a 1 a Marsala, mentre la Master vittoriosa in casa con il fanalino di coda Messina. La condizione della squadre lucane è ottima, in particolare per la Master che gode di una migliore classifica rispetto alle potentine. Seconda posizione occupata dalla squadra di Gianni D'Onghia a quota 44 punti, con nove lunghezze di vantaggio sul Potenza la dicono lunga sulle ambizioni sulla conquista dei play off. La sfida si preannuncia molto importante per ambedue i sestetti che scenderanno in campo, le potentine che nutrono ancora speranze in un aggancio alla zona play off, mentre le materane con una vittoria conquisterebbero una grande fetta per la matematica qualificazione ai play off e tagliare così il traguardo prefissato ad inizio campionato, prima dell'ultimo incontro casalingo contro lo Scafati e le due giornate di riposo. Un derby che nel bene e nel male potrebbe segnare il destino di questo campionato. La squadra biancazzurre gode dei pronostici, visto il grande momento che sta attraversando la squadra di coach D'Onghia determinate a vincere i restanti incontri. Il derby è una gara che ha sempre delle incognite, in particolare quando di fronte ci sono due ottime formazioni ben allestite dalle rispettive società. L'ago della bilancia pende un tantino a favore delle materane, che possono contare sul valore e la grande bravura tecnica di tutto il sestetto titolare, composto dalla migliore schiacciatri-
L’esultanza delle ragazze della Master Group Time Volley Matera
ce del campionato Daniela Biamonte, dalla classe e l'esperienza di Monica Marulli, Melissa Donà, Paola Picerno, la grinta del martello
Maria Del Rosario Romanò, Giorgia Cacciapaglia e Nadia Floridia. La gara si preannuncia di alto spessore tecnico che sicuramente
divertirà il pubblico che andrà ad assistere all'incontro. Il gruppo guidato da Gianni D'Onghia intanto, perfeziona gli schemi negli i allenamenti alzando il livello di concentrazione, con la consapevolezza di dover affrontare un avversario di spessore ma con l'obiettivo di incamerare altri punti per arrivare quanto più in alto possibile nella classifica, il tutto, ovviamente, senza particolari pressioni avendo a disposizione un buon vantaggio sulle inseguitrici, un altro incontro casalingo disponibile e si può contare anche sui risultati degli scontri diretti che ci saranno da qui alla fine del campionato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B1
serie
Donne Girone D CLASSIFICA
B1 Donne Il tecnico: «Con la vittoria a Marsala siamo ancora in corsa»
Caterpillar chiamato Lore Lei Marcia inarrestabile della formazione di Nino Gagliardi INARRESTABILE. La Lore Lei non si ferma più, e grazie alla sesta vittoria consecutiva - quella infilata sabato sera, in quattro set, sull'ostico parquet di Marsala - compie un ulteriore, importante passo avanti nella classifica del girone D. Il Latina, un punto sopra ma con due gare in più all'attivo, è ormai nel mirino di Serena Masino e compagne: che sull'onda lunga dell'eccellente finale di stagione di cui si stanno rendendo protagoniste non nascondono le loro ambizioni di puntare a qualcosa di più del quarto posto. Vale a dire ai playoff: sempre piuttosto difficili da raggiungere - anche alla luce dei risultati non proprio favorevoli dell'ultimo turno, con altrettante
vittorie piene per le prime tre della classe -, ma per i quali la PM ha dimostrato di volersela giocare fino allo strenuo delle forze. Anche se il compito di riprendere, nelle ultime quattro giornate, una tra Matera (attesa sabato sera al PalaPergola per l'infuocato derby di ritorno) e Mercato San Severino (capace di passare soffrendo a Latina, e che vanta ancora 7 punti di margine sulle lucane) appare obiettivamente complicato. «Ma con la vittoria di Marsala siamo ancora in corsa, e possiamo continuare a sperare e sognare». Nino Gagliardi mostra il solito piglio combattivo, e alla vigilia del decisivo rush finale di stagione chiarisce che lui e il suo gruppo non molle-
ranno di un centimetro. «Il nostro compito sarà quello di dare il cento per cento in ogni singola partita, senza fare calcoli di alcun genere ma pensando solo a vincere settimana dopo settimana. È chiaro che gli scontri diretti (dopo il derby la Lore Lei sarà di scena a Mercato, ndc) risulteranno fondamentali; ma le ragazze dovranno solo pensare a concentrarsi su un impegno alla volta, e poi le somme le tireremo alla fine». Sulla prestazione di Marsala, il tecnico barese ha sottolineato l'ottima capacità delle sue ragazze di incidere nei momenti caldi del match: «È stata una gara giocata a viso aperto, e sul filo dei nervi per gran parte del tempo», racconta Ga-
Nino Gagliardi
gliardi. «Da parte nostra abbiamo avuto il merito di uscire con grande lucidità da alcune situazioni delicate, come nel finale di primo set: anche grazie all'ottimo contributo, in quella circostanza come pure nel quarto parziale, di Livia Magherini. Brava a farsi trovare pronta quando l'ho chiamata in causa, e a creare scompiglio con la sua battuta dall'altra parte della rete». Luca Carlone sport@luedi.it
Giocoleria, nessun rammarico
B2 Donne, la Materman Nusco ha centrato la permanenza
prestazione in battuta praticamente impeccabile. Comunque Telesca può pensare di continuare a lavorare sul solco tracciato nelle ultime settimane per arrivare a giocarsi le proprie carte al meglio nella sfida di domenica che si presenta come decisiva, soprattutto in caso di vittoria della Giocoleria. Se Avena e compagne riuscissero a conquistare l’interaposta inpalio sarebbero matematicamente salve con tre turni di anticipo e l’obiettivo di inizio stagione si potrebbe dire raggiunto. Ma alla squadra di Telesca potrebbe andar bene anche una vittoria al tie break. In questo modo, infatti, la Giocoleria si ritroverebbe a +6 sull’Oria e basterebbe fare punti nell’ultima sfida casalinga contro le giovanissime del Clemente Altamura per mettere al sicuro la permanenza in B2. L’Oria, infatti, nelle ultime tre giornate può contare su sei punti quasi sicuri grazie alla sfida in casacon l’Acquaviva e alla trasferta di Salerno. Diventa difficile, invece, immaginare che Taurisano e compagne possano fare bottino con il San Piettro Vernotico. Comunque, meglio sarebbe che la Giocoleria chiudesse i conti domenica sera, conquistando una sudata salvezza solo ed esclusivamente con le proprie forze. Pietro Floris
LA LIVI è salva. Ora anche con il conforto della matematica. È questo il verdetto sancito dal ventiseiesimo e quintultimo turno della B2, che ha visto la Materman Nusco sfiorare la nuova impresa con il San Pietro Vernotico: messo alle corde per lunghi tratti di una sfida che ha confermato, se ce ne fosse bisogno, l'elevatissimo standard di gioco raggiunto da Pamela Petrone e compagne nel corso di questo torneo. Alla Caizzo, è vero, di fronte alle rossoblù potentine - sostanzialmente già sicure della permanenza c'era una squadra che si giocava una bella fetta di campionato. Troppo importante era il successo per Carrozzo e socie, assolutamente determinate a tenere la scia di un Sarno (ora due lunghezze avanti) con il quale dovrebbero giocarsi fino in fondo il primo posto. E così, era piuttosto naturale che la tensione fosse tutta sulle spalle delle brindisine. Ma a far sentire ancora di più alla Nuova Skilo il peso dell'importanza della posta in palio ci pensavano Benefico e socie: praticamente perfette fino al vantaggio di 2 set a 1, quando sembravano in grado di ripetere il
B2 Donne Troppo forte il Sarno. Ora c’è da pensare all’Oria
TUTTO come da copione, ma stavolta la Giocoleria ha davvero poco da rimproverarsi. A Sarno la squadra di Telesca non è mai riuscita a impensierire la. Rispetto ad altre esibizioni, Avena e compagne hanno almeno provato a entrare in partita, ma dall’altra parte della rete si sono trovate un’avversaria decisa a non lasciare per strada neanche le briciole,magari ancheperché memore di quanto patito all’andata alla Caizzo. In ogni caso, poco male, nel senso che lo stop di Arzano era in preventivo, ma ora c’è da rimboccarsi le maniche e concentrarsi sul match in programma domenica, quando a potenza arriverà l’Oria di Ida Taurisano, diretto concorrente per la salvezza. Sarà quella la partita da vincere e ci vorrà la miglior Giocoleria. Almeno pari a quella vista nel derby con la Materman e comunque una squadra determinata che bada a fare il proprio gioco senza perdersi di fronte alle eventuali difficoltà. A dire il vero anche in quel di Sarno sono arrivati spunti positivi, almeno sul piano del gioco. Il tabellino della partita, infatti, racconta di un buon coinvolgimento delle centrali potentine, segno evidente che l’Asci ha provato comunque a fare gioco. Il fatto è che la formazione campana ha messo grande pressione alle potentine con una
Radkova
L’iniziativa della Livi
B2
serie
Donne Girone G CLASSIFICA
colpo a effetto che era riuscito loro all'andata. Le motivazioni però a quel punto facevano la differenza, e il San Pietro riusciva a venir fuori dalla buca e a strappare un successo al tie-break vitale per la sua rincorsa al primo posto. Ma anche il punto raccolto dalla Livi potrebbe avere il suo peso per la classifica, visto che alle ultime quattro giornate della stagione le ragazze di Enza Licciardi si presentano praticamente appaiate al Benevento: con cui combatteranno fino alla fine per una settima piazza che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta del loro gran bel torneo. Anche alla vigilia di una sfida importante come quella di domenica, la Materman Nusco non ha fatto mancare il suo sostegno alla causa della Lilt (la Lega italiana per la lotta contro i tumori): presenziando a uno degli stand allestiti nelle piazze cittadine dall'associazione, di cui la squadra potentina è testimonial da inizio campionato. E una analoga iniziativa sarà organizzata, alla Caizzo, in occasione di una delle prossime gare interne della Livi. lu.ca.
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46 Sport
B1 Uomini Di Tommaso guarda al Molfetta: «Rischiano molto in battuta»
Medical, il cuore non basta Draganov: «Dobbiamo imparare a gestire le situazioni critiche» POTENZA - Alla fine non ce l'hanno fatta. Dopo due ore intense di gioco la Medical Center Potenza non riesce a strappare la vittoria contro la seconda forza del campionato e cede così per 1-3 all'Euroform Atripalda Avellino. I ragazzi allenati da mister Draganov hanno lottato per buona parte della gara mettendo spesso in difficoltà gli avversari e hanno disputato una partita precisa e attenta per i tre quarti del match, mostrando un visibile calo solo nelle battute finali quando, dopo il parziale di 10-16, si sono lasciati cadere ai colpi dei campani e non hanno più recuperato lo svantaggio. Merito in ogni modo agli atleti rossoblù che hanno giocato tre set intensi e a buoni livelli. A fine partita l'allenatore rossoblu ha dichiarato di essere contento dei suoi atleti che «devono solo imparare a gestire meglio le situazioni critiche senza aver paura ma credendoci di più. Su questo aspetto lavoriamo molto in allenamento ma durante le partite è tutto diverso. Sono comunque soddisfatto dei miei ragazzi perché hanno lottato e fino all'ultimo nulla è perduto». «E' la solita storia di quest'anno - commenta il palleggiatore Simone Di Tommaso. Ce la giochiamo quasi sempre fino all'ultimo, punto a punto e poi, nel momenti determinanti, ci manca l'esperienza e la capacità di chiudere i set a nostro favore. A bbiamo commesso diversi errori, soprattutto in attacco, mentre i campani sono stati superiori in battuta, con Draghici e Marolda. E' proprio in questo che li abbiamo subiti molto e la poca lucidità in attacco ci è stata fatale». Non cala comunque l'entusiasmo in casa Medical Center, anche perché «dobbiamo disputare altre gare contro altre prime della classe - continua Di Tommaso - e ci teniamo a ben figurare contro di loro. Abbiamo ancora molta sete di vittoria e il nostro obiettivo per la fine di questo campionato è quello di arrivare il più in alto possibile.
B1
serie
B2 Uomini Galtieri dopo Lucera: «Sono mancati ritmo e continuità»
La Pallavolo Matera lascia un punto e l’Altamura non ne ha approfittato
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Anche i murgiani vincono al tie-break e distacco invariato
Simone Di Tommaso
Non abbiamo sogni di gloria, ma nemmeno obiettivi minimi e qualche soddisfazione ce la dobbiamo ancora togliere. Noi ci crediamo, anche perché finora abbiamo disputato davvero un campionato “sopra le righe”. Non abbiamo più nulla da perdere e ce la giocheremo fino alla fine». «Abbiamo ripreso ad allenarci in un clima sereno e tranquillo - conclude il pal-
leggiatore rossoblu - consci del nostro potenziale anche perché ogni volta che scendiamo in campo dimostriamo il nostro valore. Nella prossima gara incontreremo il Molfetta che è una squadra che rischia molto a servizio, con ottimi attaccanti di palla alta. Dovremo lavorare molto in settimana in ricezione, muro e difesa». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Il 18enne Vaiana tra i protagonisti con il Messina
Sidel, la spinta dei più giovani DOVEVA essere una partita facile, quella di sabato scorso, in cui era necessario mettere il sigillo sui tre importanti punti salvezza. E invece contro ogni pronostico della vigilia a cambiare le carte in tavola ci hanno pensato per un po', i siciliani della Pallavolo Messina, i quali però alla fine sono stati sopraffatti dall'ottima prestazione degli uomini di Narducci, che hanno saputo riprendere le redini di una partita che sembrava spacciata, così come la permanenza in B2. Gli ospiti pure erano venuti a Lagonegro per vincere e poter sperare di correre per la salvezza, ma evidentemente si sono fatti sorprendere dall'inaspettata verve degli uomini di Narducci, autori forse della loro miglior ripresta della stagione. Artefici della “prova di carattere”di sabato scorso sono stati sicuramente i giovani, primo tra tutti il palleggiatore Matteo Vaiana, 18 anni ancora da compiere, che ha messo i suoi sempre in condizione di poter schiacciare in maniera precisa, ma protagonista anche di qualche puntopersonale cheha fattosomma coni parzialidegli altri. A far risollevare il brutta andazzo che aveva presto la partita anche la prestazione dell'opposto Cimino, che con il personale di 35 punti è stato il miglior realizzatore della partita. Ora si pensa a sabato prossimo, ad un'altra partita spareggio contro il Savio Messina, che domenica sera contro ha lasciato a Caltanissetta le sue speranze di salvezza. “Sabato contro il Savio non è concesso alcun passo falso - ha dichiarato il diesse Tortorella - dobbiamo portare a casa i tre punti, perché saranno quelli che decideranno la nostra salvezza”.
B2
serie
LA PALLAVOLO Matera è tornata dalla trasferta di Lucera con soli due punti. Il match contro i foggiani, infatti, è terminato 3 a 2 a favore dei materani che hanno, dunque, dovuto spartire la posta in palio con i dauni. Un risultato che non ha rispecchiato quello che era l'obiettivo della vigilia, ma che al tempo stesso ha dato dimostrazione che il campionato va giocato fino alla fine sempre con la massima attenzione e concentrazione. Di questo ne è cosciente anche l'Altamura che domenica scorsa è riuscito ad avere la meglio sul Casarano al tie-break. Un risultato che ha fatto rimanere invariata la classifica, per quanto concerne le prime due. La Pallavolo Matera ha, infatti, conservato il primo posto, ora con 54 punti, mentre l'Altamura il secondo con una lunghezza in meno. Tornando alla gara contro il Lucera, abbiamo sentito il parere del tecnico biancoblù Tommaso Galtieri che ha spiegato il motivo per cui i suoi ragazzi hanno lasciato giocare i foggiani, permettendo loro di vincere due set. “I ragazzi non hanno affrontato la gara con la giusta cattiveria, quella necessaria ed indispensabile per poter portare a casa l'intera posta in palio e soprattutto tipica di chi deve difendere un primo posto in classifica. Dal punto di vista tecnico ci è venuta a mancare la continuità e il ritmo di gioco che siamo soliti avere. Le percentuali di ricezione e di attacco sono state più basse del solito, poi ho notato molte sbavature sia a muro che in difesa. C'è anche da dire che non abbiamo sbagliato molto (errori diretti), abbiamo semplicemente giocato contro un Lucera che ha meritato pienamente il punto conquistato. In fin dei conti e nonostante tutto i due punti che
Suglia e il tecnico Galtieri
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
abbiamo conquistato sabato scorso sono stati molto importanti per il nostro cammino in vetta alla classifica. Ora dimentichiamo in fretta la trasferta di Lucera e pensiamo subito alla prossima in casa contro Calimera, consapevoli che nessuna squadra ci ha mai regalato niente”. Il prossimo incontro per
capitan Suglia e soci è con la formazione salentina che occupa il terzultimo posto in classifica ed ormai retrocessa matematicamente avendo un distacco dalla quintultima di 14 punti, quando mancano quattro gare al termine del campionato. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, adesso la Nicodemo Lauria ha anche la matematica dalla sua parte
UOMINI Girone I CLASSIFICA
SALVEZZA raggiunta, ormai la matematica non potrà più inficiare la classifica della Nicodemo che con la splendida vittoria di domenica sera al polifunzionale D'Amico di Lauria, ha messo il sigillo assoluto sulla sua permanenza in B2. Dopo una stagione che ha definito solo inizialmente la formazione di Santomassimo una matricola, tutto l'ambiente lauriota ha festeggiato domenica sera la conquista della salvezza a 4 giornate dalla fine del campionato. Una vittoria netta e senza appello quella conquistata in casa, in quattro set sempre a senso unico. Una vittoria preziosa ed importantissima per la squadra di coach Santomassimo, che grazie a questi tre punti non solo allunga la propria striscia positiva ma consolida ulteriormente il sesto posto in classifica. Immutate le posizione ed i distacchi rispetto la zona rossa ma 35 punti vogliono dire salvezza. Una salvezza che è costata tanto in termini di sacrifici e di gioco, ma soprattutto voluta da parte di un collettivo, ben amalgamato da mister Santomassimo che in molte occasioni è stato il collante tra la vecchia guardia della squadra lo scorso anno ha raggiunto la promozione, e i nuovi acquisti. Una salvezza raggiunta a suon di vittorie, anche contro formazioni che sembravano impossibili, così come quella contro il Molino, che lotta per i play off, ottenuta nello scorso turno. 35 punti, 12 vittorie su 22 partite che segnano il 6° posto, questi numeri fin ora, destinati ad aumentare in queste partite finali. p.v.
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Sport 47
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
serie
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Uomini e Donne Play Off
U o m i n i
D o n n e
Un momento della sfida con il Sapri (le foto sono tratte dalla pagina facebook del Lavello)
C Donne Dopo gara-uno mister Valentino avverte: «Non dobbiamo rilassarci»
Lavello, una passeggiata Un rimaneggiato Sapri non impensierisce la Giardini & Ambiente LAVELLO VOLLEY 3 ASCAS VOLLEY SAPRI 0 25-9; 25-17; 25-16.
GIARDINI & AMBIENTE LAVELLO VOLLEY: Carella A, Montenegro M, Castaldi, Laviano, Termine, Montenegro G, Montenegro L, Carlone, Sisto, Lopez, Carella R, Lomuscio. Allenatore Michele Valentino. ASCAS VOLLEY SAPRI: Balbi Barbara, Marsico Angela, D'Erario Sara, De Gennaro Anna, Aversano Mariangela, Ivanova Gergina. Allenatore Vincenzo Folgieri . ARBITRI: Dolce e Picerno. NOTE: spettatori 600 circa. LAVELLO - La gara di andata della finale dei play off di pallavolo femminile serie C lucana ha decretato il netto tre a zero per il Lavello Volley sul Sapri, storica antagonista delle lucane. Difatti da due annate a questa parte le campane hanno estromesso dai play off proprio il Lavello. Ora sembra che le cose possano andare diversamente anche perché il team lavellese ha maturato esperienza e cinismo e si è ad un passo dall'accesso alla serie B2. Difatti manca solo una gara domenica prossima in trasferta per ufficializzare questo storico traguardo per il Lavello Volley. Naturalmente il Sapri è una formazione coriacea e a Lavello ha perso malamente anche perché in assetto rimaneggiato per l'assenza di quattro titolari di peso e nella gara di ritorno c'è sempre l'enigma se recuperano o meno. In campionato quest'anno le due contendenti hanno vinto una partita per parte negli scontri diretti, entrambe in esterna. E questo fa anche riflettere sulla incertezza dei valori in campo. Invece al Palasport “Città di Lavello” gremito in ogni ordine di posti con un pubblico super trascinatore la Giardini & Ambiente ha surclas-
L’esultanza delle ragazze lavellesi dopo la vittoria in gara-1
sato le avversarie piegandole naturalmente alla distanza e contando sulla supremazia dei cambi e su un pubblico straordinario. “La squadra ha giocato bene, - afferma mister Valentino per le padrone di
casa - è stata concentrata ed attenta e non ha avuto momenti di calo come in passato. Non dobbiamo rilassarci per la partita di ritorno perché a Sapri troveremo ambiente e situazioni di-
verse. Il pubblico lavellese ha contribuito al nostro trionfo ed ha fatto da supporto eccezionale con un Palzzetto tutto esaurito in ogni ordine di posto”. La speranza del ritorno per le campane passa an-
che attraverso alcuni importanti recuperi di giocatrici. “Quattro giocatrici fondamentali erano infortunate - dice mister Folgieri del Sapri - e quindi ho cercato di onorare il campo. Il
Lavello ha dimostrato di essere la squadra più forte come il campionato ha evidenziato; noi cercheremo di recuperare nella gara due a Sapri”. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
C Uomini Servono quattro set ai potentini per battere il Volley Group
Passo verso la B2 della Megacom UN TASSELLO in più verso il salto di categoria per la Megacom Amatori Potenza che, nella finale uno dei play - off, batte per 3 a 1 la Volley Group Matera. Una partita dalle tante emozioni, con i materani spesso in balia dell'attacco avversario e pronti alla reazione vera solo nel terzo set. La gara si apre con i padroni di casa subito in avanti: l'Amatori macina punti e il Matera sembra incapace di reagire, sbagliando troppo in difesa e non riuscendo a finalizzare in attacco. E il primo set va ai potentini, con un perentorio parziale di 25 a 13. Stessa musica nella seconda frazione di gioco, con la Volley Group sempre bloccata davanti allo strapotere del Potenza. I materani tentano la reazione ma è tutto inutile: gli Amatori si aggiudicano anche il secondo par-
ziale, ancora una volta con un risultato secco, 25 a 15. Sembra ormai fatta per i padroni di casa, che già pregustano la vittoria. Ma il Matera non è ancora domo e vuole giocarsi fino all'ultimo la possibilità di essere promosso in B2, anche per concludere in bellezza un campionato vissuto sempre in primissimo piano. Nel terzo set il sestetto ospite riprende coraggio e mette in campo tutta la sua classe; se ne accorgono gli avversari, costretti a difendersi e a giocare punto su punto per sperare di chiudere il mach. Ogni sforzo è inutile, la terza frazione è ormai ad appannaggio della Volley Group, che vince il set sul filo di lana (23 a 25) e riapre la partita. La quarta frazione di gioco è decisiva: il Potenza potrebbe chiudere definitivamente i conti mentre il Matera ha l'occasione di
neutralizzare quanto fatto finora e giocarsi tutto al tie - break. La prima ipotesi è quella che si realizza al “Bramante”: la Megacom riprende coraggio e, complici ancora i troppi errori e le distrazioni tra le fila materane, prende facilmente il largo, aggiudicandosi il set con il parziale di 25 a 12 e chiudendo la gara sul tre a uno. Amatori in festa e sempre più vicini al successo ultimo; per la Volley Group è il momento di analizzare i troppi sbagli della finale uno se si vorrà lottare ancora per la promozione in B2. Perché tutto si deciderà nella finale due dei play - off, in programma domenica prossima al “Palalanera” della Città dei Sassi. Sarà l'ultima occasione per il Matera di riaprire i giochi e tentare il tutto per tutto nell'eventuale finale tre del prossimo 25 aprile. Ma po-
Nicola Logallo
trebbe essere anche il momento della festa per la Megacom, se saprà ripetere l'ottima prestazione sfoderata nell'ultima partita disputata. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
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48 Sport
Ferentino ultima tappa stagionale E’ COMINCIATA l’ultima settimana di lavoro pieno per la Bawer Matera che concluderà domenica a Ferentino il suo campionato di serie A Dilettanti. Quello in terra laziale sarà un incontro tra deluse visto che il Matera per un verso e il Ferentino per un altro erano partiti in questa stagione con ben altri obiettivi mentre adesso si trovano a leccarsi le ferite fuori dalla zona play off. Un harakiri clamoroso soprattutto per la formazione laziale di coach Friso che condizionata dagli infortuni e fors’anche da qualche problema di spogliatoio non è riuscita a trovare l’acuto ed ha subito un vero e proprio crollo verticale nell’ultima fase della stagione. La Bawer a Ferentino proverà a togliersi la piccola soddisfazione della quarta vittoria esterna stagionale, tutte sotto la guida del tecnico campano Ciccio Ponticiello. Nel frattempo mentre la squadra continua a lavorare la società ha il tempo necessario per cominciare davvero a costruire le scelte per il prossimo futuro che dovrà essere fatto di scelte attente e ponderate che portino stavolta davvero Matera in lotta per un posto nei play off. Risultato che negli ultimi due anni è rimasto in un cassetto. p.quarto@luedi.it
Ciccio Ponticiello
Umore sotto i tacchi PRIMA seduta di allenamento settimanale per la Publisys Potenza dopo la retrocessione sul campo a seguito della sconfitta patita domenica a Molfetta. Umore nero e tanta rabbia in corpo sono stati gli ingredienti della seduta di allenamento svolta dai giocatori di Francesco Binetti. La squadra si è riunita al completo e con il morale sotto i tacchi dopo la sconfitta di Molfetta, costata la retrocessione in serie B Dilettanti. Nel gruppo bianconero c'è stata poca voglia di scherzare. La settimana sarà dedicata alla preparazione del match di commiato in programma domenica prossima al Pala Pergola contro il Barcellona Pozzo di Gotto, gara inutile per i potentini. La formazione potentina è delusa dopo l'esito negativo della gara disputata al Pala Poli Molfetta. Oggi nuova seduta, sempre nell'impianto di Contrada Rossellino, Le condizioni fisiche della squadra sono soddisfacenti, si tratta dell'unica nota lieta del periodo per i ragazzi di Francesco Binetti. Nessuna amichevole è in programma per i ragazzi bianconeri in questa settimana. f.menonna@luedi.it
Il tecnico Binetti
B Dilettanti Dino Viggiano: «Ci attendiamo una risposta». Inizio alle 20.30
Corporelle, riscatto immediato Trasferta a Catania per dimenticare la scoppola col Martina POTENZA - Si torna in campo stasera per la seconda giornata della fase ad orologio e la Corporelle, ferita dall'inatteso crollo interno con il Martina Franca, cerca l'immediato riscatto sul campo della Virauto Catania. Squadra che precede in classifica di due punti proprio i potentini, il Catanzaro e il Martina che allo stato attuale, grazie al successo di Potenza e alla migliore differenza canestri con il quintetto di Paternoster ha guadagnato la settima posizione. Ed ovviamente la Corporelle punta al successo per cercare di recuperare i due punti, pesantissimi, persi domenica scorsa. Ma per fare ciò è necessario una prestazione completamente diversa da quella esibita con i pugliesi. Soprattutto in difesa dove bisogna tornare al rendimento delle ultime tre gare della stagione regolare se si vogliono aumentare le possibilità di vittoria. Certo la Corporelle è in grado di giocare sicuramente meglio di come ha fatto con il Martina e lo deve dimostrare questa sera a Catania. Contro una squadra che non ha iniziato bene la fase ad orologio ed ha perso di 10 punti a Reggio Calabria. “Ci attendiamo una risposta forte da parte della squadra dopo l'opaca prestazione di domenica scorsa - è il messaggio forte del direttore sportivo Dino Viggiano. Dobbiamo dimostrare di avere fame e affrontare il Catania con il coltello fra i denti. Certo dispiace per questa occasione buttata alle ortiche con i pugliesi che ci avrebbe permesso di mantenere quasi con certezza il settimo posto. Il Catania rimane comunque una formazione ampiamente alla nostra portata perché non sta attraversando un buon periodo e poi ha perso per infortunio Trevisan che è stato il suo terminale offensivo più importante. Per questo dobbiamo tornare a recuperare concentrazione e determinazione perché se torniamo a giocare come abbiamo fatto prima della pausa pasquale, saremo in grado di poter fare il colpaccio. Dimostriamo che contro il Martina si è trattato solo di una giornata storta e riprendiamo il cammino verso una posizione di classifi-
BDonne Va ko a Campobasso Vincenzo Di Pierro in azione (foto di Andrea Mattiacci)
ca più consona alle nostre ambizioni e ai nostri mezzi. Non è possibile che a Catanzaro e con il Bisceglie giochiamo a grandi livelli e poi con il Martina consentiamo agli avversari di fare quello che hanno voluto. Significa che siamo capaci di offrire rendimenti molto più elevati e cominciamo a farlo a Catania”. Come si dice-
serie
va prima, la squadra siciliana non sembra più lo spauracchio del girone di andata e in questo momento è formazione battibile anche davanti ai propri tifosi. Se la Corporelle ritrova, come tutti si augurano, una certa ermeticità difensiva ed anche un po' di brillantezza fisica che sono mancati domenica scorsa, le
B dil.
possibilità di tornare da Catania con una vittoria aumentano sensibilmente. Si gioca con inizio alle ore 20,30 e coach Paternoster si affida allo stesso roster di domenica scorsa nella speranza di avere dai suoi ragazzi una positiva prova di orgoglio. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Girone B UOMINI
La Basilia sciupa il match ball CAMPOBASSO 43 BASILIA 40 CAFFÈ MONFORTE CAMPOBASSO: Ciminelli, Maiella, Pirosanto, Anastasio, Giugliano, De Rosa, Babino, Lombardo, Gianfagna, Scoglia. All. Ladomorzi. BASILIA BASKET POTENZA: Aurigemma, Toscano, Imperiale, Petrazzuoli, De Luca, Carluccio, Crovatto, Filograsso, Stamegna, Marino. All.: Scarano. ARBITRI: Graziani di Fondi e Marino di Parete. PARZIALI: 12-11, 24-19, 32-35. Sonia Crovatto
LA BASILIA non ce la fa ad espugnare il Palavazzieri di Campobasso in gara-due dei quarti di finale dei play-off promozione. E così a decidere chi tra le potentine e la Caffè Monforte passerà alle semifinali sarà le decisiva bella, in programma sabato sera al PalaPergola. Crovatto e compagne sono andate a un passo dal chiudere subito la serie con le
molisane, ma si devono rammaricare prima di tutto con sè stesse per l’occasione sciupata. In una gara condizionata dall’eccessivo nervosismo da entrambe le parti, ma che alla fine le rossoblù avrebbero potuto fare loro: se solo avessero avuto percentuali accettabili sotto canestro. Luca Carlone
UNDER 15 ECCELLENZA La Timberwolves cede ai supplementari SCONFITTA all'overtime e al fotofinish per la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza nel confronto del quinto turno di ritorno del campionato maschile under 15 eccellenza. La compagine di Vincenzo Bochicchio e Donato Fiore ha ceduto le armi alla LBL Caserta al termine di una partita combattuta e agonisticamente valida. Il quintetto potentino è partito bene, mettendo a dura prova la formazione campana e avendo anche un vantaggio di tredici punti durante il secondo quarto di gara. La reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere, e anzi l'orgoglio e la tenacia dei campani ha prevalso alla fine sulla voglia di vincere dei potentini. Nel terzo e quarto periodo, infatti, il quintetto di casa ha prodotto il massimo sforzo recuperando lo svantaggio accumulato durante la gara. Nel finale il match ha riservato tante emozioni, le due squadre hanno lottato strenuamente per ottenere il successo, ne è venuta fuori una partita difficile e combattuta. I campani hanno raggiunto la Timberwolves Smart P@per per i ragazzi Potenza proprio nelle ultime fasi del match, portando la sfida al tempo supplementare. Negli ultimi cinque minuti le difese hanno prevalso sugli attacchi, la gara è risultata spigolosa, la LBL ha chiuso a suo favore la gara proprio nelle battute finali. Per la Timberwolves Potenza si tratta di una battuta d'arresto che conferma il momento negativo della squadra potentina, impegnata domenica mattina a Torre Del Greco nella gara del sesto turno di ritorno del campionato under 15 d'eccellenza campano. f.menonna@luedi.it
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Sport 49
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
Karate Continuano le brillanti performance dei due fratelli di Sant’Arcangelo
I D’Onofrio re d’Italia Terryana e Francesco vincono kata e kumitè agli Open nazionali OLTRE 2000 atleti provenienti da 35 nazioni rappresentanti tutti i continenti hanno dato vita in 3 giorni ad entusiasmanti competizioni. Un successo dopo l'altro per la giovanissima karateca lucana Terryana D'Onofrio che immediatamente dopo il suo rientro da Las Vegas dove, impegnata negli Open USA 2010 ha conquistato due ori ed un argento, riparte per Sesto San Giovanni (MI), partecipando anche agli Open d'Italia 2010, durante i quali merita un altro oro nella sua specialità individuale di kata. Arriva a questi luminosi risultati dopo ben 6 prove dove ognuna di esse era una finale considerato il livello delle atlete partecipanti. Con lei parte per quest'ultimo appuntamento anche il fratello Francesco, atleta azzurro da circa un anno, che vince questi Open d'Italia 2010 per la specialità kumite - 57 Kg. Entrambi i ragazzi, perennemente in giro per il mondo, danno modo con il loro raro talento di esaltare le qualità sportive nascenti da una piccola regione italiana come la Basilicata. La loro passione e la loro forza di volontà per questa particolare disciplina non calano mai, nonostante le dure prove fisiche e psicologiche a cui sono sottoposti ininterrottamente.
Francesco e Terryana D’Onofrio
In questo momento si sottolineano i risultati conseguiti specialmente da Terryana ed alla sua bravura: per realizzare tale successo ha dovuto affrontare nel giro di pochissimi giorni lunghissimi viaggi e gare prestigiose e molto complesse, in realtà completamente diverse da
quelle in cui solitamente vive. I suoi numerosissimi ori l'hanno posta ai vertici delle classifiche mondiali e ovunque si è recata ha lasciato un segno e mantenuto un posto prezioso sul podio delle premiazioni, ritirate tra l'altro, con estrema umiltà. Dal Ceasers Palace di Las Vegas al
Palaghiaccio di Sesto San Giovanni lei, con fascino personale e sportivo porta a casa ben 3 ori e un argento, rendendola temibile e famosa presso tutte le località che l'hanno ospitata. Agli ultimi Open d'Italia la seguono in classifica la toscana Legnani Ginevra (argento), la francese Bui Lilà e l'ungherese Laura Sterck (bronzi). Anche il fratello Francesco D'Onofrio nella categoria cadetti Esordienti B è detentore del metallo più pregiato, lasciando l'argento all'atleta italiano di Napoli Leva Salvatore e due bronzi a Brunetti Andrea e a Martina Michele. Complessivamente ha brillantemente superato ben 7 incontri, tutti con il massimo punteggio di 8 a 0. Anche il fortissimo atleta lucano Francesco D'Onofrio, sfondando con questo recente successo, si conferma quindi campione indiscusso di una disciplina sportiva tanto difficile quanto formativa dal punto di vista psicofisico. Messi insieme i D'Onofrio simboleggiano per lo sport e non solo, un vero motivo di orgoglio per la Basilicata e per tutta l'Italia. La giovanissima coppia d'oro, sarà sempre più impegnata per gli appuntamenti futuri a cui parteciperanno puntuali e nella speranza di condividere ancora importanti gratificazioni in nome della Fijlkam di cui fanno parte.
Moto Presentata la stagione del centauro materano
Rubino subito in pista Domenica inizia il monomarca Yamaha ANGELO Raffaele Rubino prenderà parte anche quest’anno al Campionato Italiano “Yamaha R Series”, il monomarca più importante tra quelli riservati alle motociclette derivate dalla produzione di serie. Con la gara di domenica prossima a Vallelunga si aprono le danze per il pilota materano, che corre con la Yamaha YZF R1 per il team “Mercato dell’Oro”. Ieri il centauro ha illustrato gli obiettivi del suo nuovo impegno agonistico che prevede sei prove su altrettanti circuiti. Tesserato con il moto club “Karma”, Rubino 22 anni, ha gareggiato anche lo scorso anno nella “R Series” piazzandosi decimo in classi-
fica generale su circa 45 partecipanti e risultando il terzo pilota a livello nazionale nella speciale classifica “Under 25”. “L’esperienza accumulata sulla nuova moto lo scorso anno”spiega il pilota “sarà fondamentale per un 2010 in cui cercherò di arrivare il più avanti possibile. Adesso conosco bene quasi tutte le piste in cui gareggerò e soprattutto la mia Yamaha R1 1000 che non è una moto facile da guidare per l’architettura del motore derivato direttamente dalla 4 cilindri che corre nella Moto Gp. Quest’anno abbiamo sicuramente un livello di sviluppo della moto significativo da cui partiamo per migliorare. L’esperienza
accumulata sulla messa a punto delle sospensioni ci consente di tracciare curve dalla traiettoria perfetta”. Responsabile della messa a punto di motore e sospensioni sarà il tecnico fiorentino Lucio Fabiani che vanta una grossa esperienza nella superbike europea. “La passione per i motori” afferma Carmelo Miglionico, team manager “è la leva che mi ha spinto anche quest’anno a scommettere su Rubino, talento materano di gran livello. Credo nelle sue doti di pilota ma anche nella sua determinazione che ho avuto modo di mettere alla prova nella passata stagione. Speriamo quest’anno di essere
Un momento della conferenza stampa
più fortunati”. Rubino correrà con il numero 143 su un bolide accreditato di oltre 190 cavalli. Quest’anno avrà sulla carenatura della sua moto anche il logo della Regione, “Basilicata Bella Scoperta” per promuovere il territorio lucano fuori dai nostri confini, come sottolineato dal con-
sigliere comunale Nico Trombetta, presente alla conferenza. Rubino nel 2010 correrà anche come “wild card” in alcune gare di campionati italiani a bordo di una Trumph 679 Daytona della concessionaria Triumph di Bari. g.m.
A Bari trofeo Sud Italia
Nuoto Pinnato Doppio oro all’Old friends di Picerno OTTIMI risultati sono giunti da Bari per gli atleti della società Old Friends Nuoto Picerno nel corso del primo trofeo del Sud Italia di nuoto pinnato. Tredici le società partecipanti, provenienti dal Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Basilicata, per un totale di quattrocento atleti partecipanti alle classi esordienti e categoria. Nelle gare di categoria la società picernese ha esordito con la specialità del monopinna nelle distanze 50 e 100 metri con i due atleti con i due atleti Francesco Giugliano e Chiara Potenza che hanno ottenuto la medaglia d'oro in entrambe le distanze. La soddisfazione è enorme per il tecnico federale Antonio Potenza che all'esordio ha piazzato due atleti sul podio, belle e intense sono state le conferme giunte da Francesco Giugliano e Chiara Potenza autentici pionieri di questa specialità in Basilicata. Due primi posti sono stati ottenuti da Anna Giambersio, nella categoria Juniores Pinne nella distanza 50 e 100 metri. Bella la prestazione dei piccoli esordienti i quali hanno ottenuto tutti una o più medaglie ciascuno. Gli ottimi risultati ottenuti hanno portato la Old Friends Nuoto a sfiorare il podio nella classifica di società, dove i lucani hanno raggiunto il quarto posto assoluto, davanti a formazioni blasonate quali l'Appio Latino Roma e lo Swimming Pool. Soddisfazione è stata espressa dai dirigenti, dai tecnici e dalla folta comitiva di genitori presenti alla gara per quelle che sono state le prove fornite dagli atleti lucani. f.menonna@luedi.it
Nasce il coordinamento regionale su indicazione della Federazione Calcio a 5 Sono ben 29 le squadre della Sata e dell’indotto a Melfi
Danza, Carriera guida la Fipd Torneo Cedas, si alza il sipario LA PRESIDENZA ed il Consiglio Nazionale dell'Ente Italiano Professionisti della Danza FIPD ha deliberato di istituire anche in Basilicata il Coordinamento Regionale A ricoprire l'incarico di Coordinatore Regionale è stato nominatoGiuseppe Carriera, da molti anni direttamente impegnato nel settore. II nuovo suddetto ente si prefigge di promuovere, pubblicizzare e rendere manifesta l'arte del ballo e della danza in tutte le sue forme, dal punto di vista sociale e culturale, educativo e fisico e di promuovere, incoraggiare e facilitare gli scambi d'informazioni e notizie su tutto ciò che concerne il ballo, sia nell'ambito territoriale nazionale sia estero. Assicurasi che le regole e le norme dettate dalle Associazioni, tramite lo Statuto e il Regolamento Generale, nonché quant'altro stabilito dagli organi di esso, siano da tutti applicate e rispettate, a tutela degli interessi comuni di tutti gli associati.
Giuseppe Carriera
Provano inoltre a promuovere e incoraggiare i rapporti con le Associazioni e le Federazioni professionali ed amatoriali nazionali, estere ed internazionali, organizzare annualmente corsi di aggiornamentoper professionistidelle varie discipline. Operare in ogni caso ed in ogni modo, al fine di ottenere il pieno soddisfacimento degli
scopi dell'Ente stesso, così come indicati nel presente Statuto. Il tutto sotto l'egida del Ministero dell'Interno, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell'Unesco. L'Ente Italiano Professionisti della Danza nasce nel 1951 con l'acronimo F.I.P.D. - Federazione Italiana Professionisti della Danza con lo scopo di formare e qualificare in maniera professionale la figura del Maestro di Ballo. Membro della World Dance & Dance Sport Council (W.D.&D.S.C.); membro fondatore del Consiglio Italiana Danza Sportiva (C.I.D.S.), organizzatore dei Campionti Ufficiali Assoluti per Professionisti. Già avviate tutte le principali attività relative all'accreditamento della nuova Istituzione Sportiva Regionale, presso gli organismi preposti alla collaborazione, tra cui, la Regione Basilicata, il CONI, le Provincia di Matera e Potenza e tutti Enti Pubblici operanti nel settore.
Dopo ilgrande successo riscosso dueanni fa, torna sui campi della struttura Cedas Sata di San Nicola di Melfi, il torneo di calcio a 5 che monopolizzerà l'attenzione di tutti fino al termine fissato a fine maggio prossimo. Ben 29 le squadre partecipanti che, dallo scorso lunedi, si danno battaglia per un trofeo prestigioso, se si considera che si incrociano formazioni composte da operai, tecnici e quadri della Sata di Melfi e delle vicine aziende dell'indotto. “E' una nuova occasione per aprirci al territorio, ed in maniera particolare alle aziende dell'indotto, che abbiamo coinvolto al massimo per far si che prendessero parte a questo torneo di calcio a 5 - ha detto il presidente del Cedas Natale Iorio durante la cerimonia di presentazione dello stesso, alla presenza del dottor Messinese che è il responsabile del personale del megastabilimento automobilistico melfitano e dei responsabili delle diverse squadre partecipanti - e questo anche in vista di un divertimento che possa unire tutti coloro che scenderanno in campo. Il tutto, non solo per provare a vincere, ma sopratutto per avere momenti belli e comuni, oltre il lavoro in azienda, e per rispettare l'idea di questa nostra iniziativa sportiva, quella di un sano spirito amatoriale, che preveda anche il rispetto degli altri, delle regole, della voglia di tutti di divertirsi contribuendo, ognuno, alla riuscita del tutto”. E l'invito di Iorio, è stato come detto recepito da tanti, con 29
squadre iscrittesi al torneo in pochissimi giorni per 350 atleti a dare vita, da lunedi, ad una prima fase con cinque gironi all'italiana con gare di sola andata, quattro formati da sei squadre ciascuno ed uno con sole cinque formazioni, tutte con un minino di sei atleti ed un massimo, in distinta, di dodici elementi, oltre ad un responsabile per squadra che dialogherà con l'organizzazione e sarà referente per ogni comunicazione, anche a livello disciplinare. Le gare di due tempi da 25 minuti ciascuno, con 5' di intervallo, con le prime sfide dei gironi a sei però a non valere per la classifica finale e la differenza reti che sarà il primo indicatore valido in caso di due squadre a pari punti per accedere alla fase successiva, visto il dover giocare tutti lo stesso numero di gare. Alla seconda fase accederà la prima di ogni girone e le tre migliori terze, per otto squadre che, ad eliminazione diretta, cercheranno di andare avanti nel torneo, per semifinale, finali e successo, con arbitri della sezione melfitana del Csi a gestire tutte le gare ed anche la sezione disciplinare, per ammonizioni ed espulsioni. Si è partiti con le gare del girone 2 lunedi, si prosegue poi giornalmente, con tre o quattro sfide al giorno, a seguire dalle 15,30 in poi, con i gironi 5 e 4, per passare poi all'1 e ricominciare il giro, a seconda delle turnazioni interne delle aziende e quindi dei ragazzi che, di esse, sono iscritti a questo torneo Cedas Sata di calcio a 5.
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50 Sport
Mercoledì 14 aprile 2010
MELFI -Oggi a Melfi - presso il Liceo Scientifico "Federico II di Svevia" - sarà allestito per le classi dell’Ipssar melfese lo spettacolo “A.A. Altamente Alcolico - Riflessioni semiserie per non bersi il cervello”. La produzione sarà poi rappresentata nell'Istituto Tecnico Commerciale "Solimene" di Lavello il 20 aprile e il 23 nell’Istituto Tecnico "Battaglini" di Venosa, per incontrare più di 800 ragazzi. Realizzato dalla Cooperativa sociale Zero in Condotta nell'ambito del progetto Spazio Zero (sostenuto dalla Fondazione per il Sud), A.A. Altamente Alcolico nasce nel 2009 dalla collaborazione con Ce.Fa.V. "F. Pocchiari" (Centro Farmacia e Vita) e il Sert di Melfi e, in un solo anno, è stato visto da più di 1550 ragazzi delle scuole superiori del Vulture Melfese. A.A. Altamente Alcolico vuole essere una riflessione insolita e innovativa sull’uso e l’abuso di alcolici: una lezione spettacolo in cui ragazzi e attori usano il teatro negli spazi scolastici per confrontarsi, riflettere e informarsi in maniera divertente e ironica. Il vino, la birra, i superalcolici ma anche gli alcolpops (bevande alcoliche al gusto di frutta) salgono sul banco degli imputati durante il processo/spettacolo. Ogni imputato porta con sé miti e convinzioni errate: il vino, considerato genuino e innocuo; la birra, bevanda poco alcolica e spesso abusata;
In scena a Melfi
Strategie efficaci per non bersi il cervello “Altamente Alcolico” al liceo
La locandina dello spettacolo Altamente alcolico
i superalcolici che, sciogliendo i freni inibitori, danno la sensazione di essere adulti e disinvolti; gli alcolici a bassa gradazione, affascinanti, colorati e, soprattutto, trendy. Tutte le convinzioni sulla bontà delle bevande sotto accusa saranno sfatate attraverso il rac-
conto di episodi e comportamenti a rischio come la guida in stato di ebbrezza o l’abuso di alcol per divertirsi, fino a raccontare dell’alienazione e della solitudine dell’alcolista. Secondo i dati Istat riportati nell’Indagine Multiscopo del 2008 “Aspetti della vita
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quotidiana”, negli ultimi anni si assiste alla crescita tra i giovani del consumo di alcolici. Nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni tra il 1998 e il 2008 il consumo di bevande alcoliche passa dal 12,6% al 18,7%. Le regioni che occupano i primi posti in riferimento al consumo quotidiano di alcol sono: la Valle d’Aosta (51%), il Molise (49,7) le Marche (47,4%), la Puglia (47,6%) e la Basilicata (47,0%). Il modello di consumo dei giovani vede un elevato peso del binge drinking (il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione): 22,1% dei maschi e 6,5% delle femmine, che rappresenta la quasi totalità del rischio complessivo. Tra i ragazzi di 16-17 anni il quadro della diffusione di comportamenti di consumo a rischio è piuttosto critico: 14,9% dei ragazzi e 6,8% delle ragazze ne dichiara almeno uno. Inizio dello spettacolo ore 9.30. Segue dibattito a cura della dottoressa Giusy Gramegna, Farmacista e presidente CE. FA.V. e del dott. Piero Fundone, responsabile Sert Melfi ul palco: Carlotta Vitale e Mimmo Conte della Compagnia Gommalacca Teatro di Potenza, Cristina Palermo, Palma Santangelo, Rossana Maltempo della Compagnia L’Albero di Melfi. Direzione artistica: Alessandra Maltempo, organizzazione: Mariangela Corona. cultura@luedi.it
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Bambini a teatro con la rappresentazione del gruppo Gommalacca A Potenza omaggio a Gianni Rodari nella rassegna “Di fiaba in fiaba”
Se la grammatica non ha regole di ANNA MARTINO POTENZA - Scrivere il “lago di Garda” così: “l'ago di Garda”. Un gravissimo errore grammaticale. Se lo leggessero in un tema, le maestre lo sottolineerebbero con la penna rossa. Ma quanti mondi e quante storie si possono immaginare partendo da quel “l'ago di Garda” più grande d'Italia; cosa si potrebbe fare nella sua crune. È la “Grammatica della fantasia”, uno dei maggiori testi del più famoso scrittore per bambini di tutti i tempi: Gianni Rodari. Dal libro e da alcune filastrocche dell'autore, ha preso spunto la compagnia teatrale Gommalacca Teatro per lo spettacolo: “La grammatica della fantasia”, andato in scena ieri presso il Teatro Stabile di Potenza. Lo spettacolo-che fa parte della rassegna di teatro per ragazzi “Di fiaba in fiaba”, organizzato da Cose di teatro e musica e il comune del capoluogo lucanoè anche l'occasione per rendere omaggio allo scrittore, scomparso il 14 aprile del 1980. Oggi ricorre l'anniversario della sua morte. A distanza di 30 anni, le sue fiabe e bizzarre filastrocche, le sue storie e i suoi insegnamenti sono ancora le fondamenta di «chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione»; di «chi ha fiducia nella creatività infantile»; di «chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola». I protagonisti di questa storia sono il severo professor Zibaldone e la sua domestica Palmira, interpretati rispettivamente dagli attori-registi Mimmo Conte e Carlotta Vitale. Leggendo il tema dell'alunno Condelli il professore trova scritta la parola “Italia” con la “i”minuscola. Un errore di ortografia imperdonabile. Ma la simpatica Palmira fa notare come non si tratti di un vero e proprio errore. Esiste davvero un'Italia con la i minuscola. È quella dei bambini poveri, delle persone emarginate e trascurate dalla gente. Solo sciocchezze per Zibaldone: «La grammatica-dice con fermezza- è una cosa seria». Sarà costretto a cambiare idea quando, in sogno, gli apparirà Fantasia in carne e ossa. Una sorta di moderna fatina buffa e pasticciona, che farà capire al professore, diventato nel sogno il temibile Grammati-
Il Libro Poesia Al Premio San Gerardo Maiella il riconoscimento di Napolitano In alto una scena dello spettacolo, sotto i piccoli spettatori (foto Mattiacci)
cus, come l'uno abbia bisogno dell'altra. Se ne accorgerà quando, con la sua macchina “aspira errori” andrà in giro per il paese a liberare la gente dagli errori grammaticali maggiormente commessi. Milano, Roma e infine Potenza, dove Grammaticus avrà un'importante intuizione: «gli errori non sono nelle parole, ma nelle cose». Un viaggio alla scoperta degli errori come occasione per mettere in moto la creatività. Una rappresentazione divertente e coinvolgente, dal grande valore educativo. Giocare con le parole, divertirsi a immaginare senza limiti, rivoluzionare le favole tradizionali, ridere di ogni possibile errore, non solo si può ma si deve. Perché sbagliando non solo si impara: si inventa. cultura@luedi.it
MURO LUCANO - E’stata presentata ufficialmente a Muro Lucano l'edizione 2010 del premio Internazionale di Poesia San Gerardo Maiella. L’iniziativa è nata con la volontà di promuovere la cultura, la comunicazione scritta, l’espressione dei sentimenti e delle emozioni ispirati dalla figura di San Gerardo Majella. Quest’anno ha ottenuto il Riconoscimento Speciale del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, che ha voluto omaggiare le associazionipromotrici conuna medaglia di rappresentanza per l'alto valore «quale testimonianza del suovivo apprezzamento per la realizzazione di questa ricca e articolata manifestazione culturale». All'onorificenza vanno ad aggiungersi i patrocini della RegioneBasilicata edelleProvince di Potenzae Avellino. La giuria delpremio, perl'edizione 2010, è composta da professionisti del settore ed eccellenze lucane: la professoressa Adele Bucchieri di Ruoti in qualità di presidente, Lucia Santoro giornalista - poetessa di Potenza, Mario Martone di Bella noto letterato lucano, Sabato Cataldo di Bella e non ultima la studentessa Chiara Ponte. Due le sezioni in gara, Adulti e Giovani (minori di 18 anni). I temi in gara per en-
trambe le sezioni sono: L’ambiente in tutte le sue tutte le sue sfaccettature. Lo scopo è quello di esaltare e promuovere la poesia avente come tema il problema uomo-ambiente, la salvaguardia del territorio, i diritti umani, l’abbattimento delle foreste, la natura, il rapporto con la città e con le nuove tecnologie, le problematiche energetiche, lo sviluppo ecosostenibile, il divario del concetto di ambiente tra i paesi più ricchi e quelli più poveri. Per la sola sezione adulti è possibile scegliere anche per un secondo tema, la “Gioia di vivere” (Le emozioni, dalla fede agli stati d’animo. La passione, la felicità e l’amore che stimolano in noi la gioia di vivere facendoci scoprire ogni giorno la bellezza della vita). Termine ultimo per la presentazione degli elaborati è il 30 giugno 2010. La commissione avrà a disposizione l’intero mese di luglio per esaminare e valutare le opere. La premiazione avrà luogo il 7 agosto in Muro Lucano. Organizzatori dell’evento solo le associazioni Cuorimuresi e Unitre di Muro Lucano, l’associazione Oltre di Potenza e la fondazione Carmine De Luca di Corigliano Calabro. Il regolamento completo è disponibile sul sito www.cuorimuresi.it cultura@luedi.it
Il Libro Cinema Papaleo fa il tutto esaurito a Matera
La locandina del film, sotto il regista Papaleo
MATERA - Tre giorni da “tutto esaurito”. La pellicola “Basilicata coast to coast” che rappresenta l'esordio come regista del lucano Rocco Papaleo spopola anche nella sala cinematografica del cinema “Comunale” di Matera. Soddisfatti i gestori della sede di piazza Vittorio Veneto, la famiglia Cosmo, la distribuzione (Eagle Pictures) e la produzione (Paco Cinematografica, Eagle Pictures, Ipotesi Cinema). ''Basilicata Coast To Coast'', road movie ''sui generis'' vanta un cast composto da Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Michela Andreozzi, oltre allo stesso Rocco Papaleo. ''Basilicata coast to coast'' è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatrocanzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. «Venerdì abbiamo dato due spettacoli, - ha detto il titolare - il primo ha avuto la presenza del regista - attore Papalaeo con Gazè e Briguglia, ed abbiamo staccato 700 biglietti. Da sabato - ha aggiunto - abbiamo dato tre spettacoli (con 800 biglietti staccati). Straordinaria affluenza domenica, oltre 1.200 biglietti e abbiamo invitato molti spettatori a ritornare nei gironi successivi. Lunedì, giornata di elezione del sindaco abbiamo staccato 300 biglietti». Domani il film non sarà proiettato. Sarà visionabile almeno per altri sette giorni, la decisione definitiva sarà presa mercoledì prossimo. Maria Anna Flumero
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Cultura&Spettacoli
Mercoledì 14 aprile 2010
Mecca winemaker di successo BARILE - Durante l'ultimo Vinitaly 2010, manifestazione per eccellenza del mondo del vino italiano, svoltosi a Verona dal 8 al 12 aprile 2010, sono state presentate tre riviste di settore che hanno visto protagonista l'enologo Fabio Mecca, originario di Barile, rendendo omaggio al suo operato e alla sua giovane età: 28 anni appena. L'enologo Mecca, laureatosi a Conegliano Veneto, dopo aver collaborato con aziende prestigiose quali Isole&Olena in Toscana e Paternoster in Basilicata, ha iniziato un suo percorso di crescita lavorando su tutto il territorio nazionale, infatti collabora con aziende in Veneto, Marche, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e ovviamente Basilicata, ottenendo da subito risultati importanti. Parallelamente alla sua libera professione collabora con il Gruppo Winemaking di Roberto Cipresso; con il quale condivide esperienze in Argentina,
America e Romania. Nello specifico, la Rivista Euposia nel numero 60 gli dedica due pagine intitolate “Quella grande voglia di fare” dove Mecca intervistato dal direttore Beppe Giuliano mette in evidenza le grandi potenzialità del Sud; infatti nonostante tutte le difficoltà, la viticoltura meridionale cerca di costruire il proprio futuro grazie anche alla professionalità dell'enologo Mecca. A corredo dell'articolo una bella degustazione dei migliori vini creati da Mecca; ottime recensioni per le aziende che fanno Aglianico del Vulture. La rivista VinoNostrum, distribuita in 25.000 copie, a tutti gli operatori esteri del mondo del vino venuti al Vinitaly, dedica un'intervista-racconto ad opera di Mecca sul mondo dell'Aglianico del Vulture, nel quale mette in evidenza numeri, proiezioni ed investimenti sul territorio Vulture. La rivista i Grandi Vini nel numero di
aprile nella rubrica chiamata “Faccia a Faccia con.. Fabio Mecca” intitolata per l'appunto “Il Winemaker del nuovo millennio”, titolo del tutto importante, oltre alle domande che mettono in luce una serie di sfaccettature del mestiere dell'enologo Mecca, tra le quali i sogni e le passioni più intense per il mondo del vino emerge la versatilità produttiva che lascia però intatta la capacità di dare sempre e comunque un tocco unico ai suoi vini. Dalla rivista viene messo in evidenza il curriculum definito “notevole” insieme al dinamismo, professionalità e passione; in ultimo anche qui una degustazione dei vini fatti dalla mano di Mecca nella rubrica chiamata, con grande gioco di parole, “La Mecca del Vino”. Concludendo, come ultima domanda gli viene chiesto “quale sarà il vino del 2010?!” Mecca stocca rispondendo “Ogni vino fatto da me!”. cultura@luedi.it
Fabio Mecca
Tra suggestioni etno rock il gruppo ha presentato a Matera il nuovo cd in un saggio-concerto
Il Parto a spasso nella “Magna Grecia” Nelle immagini il gruppo Il Parto delle Nuvole pesanti che ha presentato a Matera il nuovo cd
di ENZO SCALCIONE MATERA - Dal punk al folk, passando per il cielo, aspettando “Il parto delle nuvole pesanti”. L'attesa però, sia detto, viene premiata, e così guardando quello strano cabaret, messo in scena da Salvatore De Siena, ti scorrono nelle orecchie le sonorità dell'intero Mediterraneo. Tutto questo a ridosso dei Sassi, a pochi passi dalla raffinata Via Ridola, nel-
lo Shibuya, Caffè Music Shop. E' oramai l'ora dell'aperitivo quando la voce delle “Nuvole” s'infila un'uniforme da circense per spiegare che le identità occorre ricercarle nel passato che ci appartiene, spesso deposto in luoghi lontani dove la memoria non ha accesso: tutto questo, però, in musica. In giro per la presentazione della loro ultima fatica discografica dal titolo “Magna Grecia”, la band
calabro-emiliana ha fatto tappa a Matera. Li ha attesi un cielo che non era dei migliori, ma i cui presagi ci ha pensato la serata a smentire. Al chiuso dello Shibuya, bevuto ancora un negroni, l'atmosfera ha ridato quel calore tipico delle terre battute dal sole del lago Mediterraneo. «La nostra è una ricerca che mira al recupero del comune patrimonio delle genti del Sud, ma più in generale - ha ricordato De Sie-
na, memore delle preziose collaborazioni con lo scrittore Carmine Abate e l'antropologo Vito Teti - ad avviare un percorso lungo i luoghi dell'anima, laddove si avverte il senso dell'abbandono, figlio dei nostri giorni». In realtà sembra di essere di fronte ad una evoluzione del progetto artistico del Parto: «Abbiamo iniziato con la musica punk; poi abbiamo scoperto la musica popolare - ha ricostruito De
Siena - in seguito è arrivato il rock e la canzone d'autore, con gli incontri fatti al Tenco; adesso siamo arrivati ad una sorta di world music d'autore, dove però - ha precisato - il rock resta una sorta di fil rouge. Oggi, pur non essendo noi un gruppo di musica popolare, abbiamo avviato un percorso che ci ha portato a recuperare alcuni strumenti tradizionali, come anche il dialetto della Calabria. Le miscele timbriche e gli arrangiamenti hanno però a che fare - ha chiarito De Siena, tornando a guardare a spazi quasi infiniti con un'idea internazionale del suono». Reinventarsi sembra quindi lo scopo statutario scelto dal Parto; «perché ci è costato tanto riuscire ad immaginare un tamburel-
lo suonato in quattro quarti, come fosse una chitarra rock; in brani come l'imperatore e album Magna Grecia - ha sottolineato la voce della band - questi strumenti non sono trattati nella maniera tradizionale». Eppure rigirando lungo i percorsi sonori, le trovate fra le nuvole o le improvvise illuminazioni progressive della band, sembra che, di base, l'ascoltatore lo si voglia condurre in quella casa nascosta, e a molti misteriosa, dove non di rado si ferma la cultura. «Collaboriamo con scrittori ed antropologi perché si avverte un vuoto culturale; il fine è quello di mettere insieme linguaggi, per non perdere il senso della nostra esistenza, oggi divenuta una sorta di foglia esposta ai venti, e di cui non riusciamo più a coglierne l'essenza». Ricostruire percorsi e riannodare ragioni non solo biografiche è però un fardello non sostenibile dalla sola musica: sarà forse per questo che i musicisti del Parto non smettono di chiedere aiuto al cielo, e, se proprio, alle nuvole. cultura@luedi.it
“Un libro al mese” con Mariolina di BIAGIO TARASCO MARIOLINA Venezia è l'ospite del prossimo appuntamento di “Un libro al mese - incontro con l'autore”, che si terrà domani presso la sala conferenze del palazzo di città di Altamura. La scrittrice materana presenterà “Come piante tra i Sassi” (editore Einaudi). All'incontro-dibattito parteciperanno Antonio D'Itollo, dirigente scolastico, Rachele Indrio e il sindaco di Altamura Mario Stacca. Dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo “Mille anni che sto qui”, best seller vincitore del Premio Campiello 2007, Mariolina Venezia con “Come piante tra i Sassi” torna nella sua Basilicata con un giallo sui generis, originale e pungente ritratto dell'Italia di oggi. Protagonista il sostituto pro-
curatore di Matera Immacolata (Imma) Tataranni, un personaggio eccentrico e riuscitissimo. Simpatica e antipatica al tempo stesso, Imma è alta un metro e uno sputo, ha capelli crespi, gusti improbabili e una memoria prodigiosa. È una donna abituata “per indole e storia personale” a non perdersi in chiacchiere e ad andare al sodo “cercando di risolvere problemi domestici e casi giudiziari senza grosse distinzioni fra un omicidio passionale, un abuso edilizio e un rubinetto che perde, implacabile come un orologio a cucù, insensibile alle sfumature e concentrata sul risultato”. Caustica e determinata, ironica e inguaribilmente ottimista, Imma è decisa a fare luce sull'omicidio di un ragazzo morto accoltellato. Sullo sfondo di una Basilicata
dai mille problemi, descritta con dissacrante ironia e ostinato attaccamento, Imma indaga attorniata da una folla di personaggi le cui storie Venezia intreccia con l'abilità già dimostrata in “Mille anni che sto qui”. E destreggiandosi tra il bell'appuntato Calogiuri, l'odiatissima impiegata assenteista Maria Moliterni, l'ottuso maresciallo La Macchia, l'incontenibile sovrintendente Montemurro, suocera, marito, figlia e un traffico di rare tavolette votive dell'epoca della Magna Grecia, Imma riuscirà a portare a galla la verità. Perché la gente della Basilicata è sempre stata così, “quando si mettevano non mollavano, come certe piante abituate a crescere in terreni impervi. Come lei”. Mariolina Venezia intanto sta riscuotendo successo all'estero con il suo romanzo d'esordio, pubblicato in venti paesi, dal-
l'Europa agli Stati Uniti. Se per il Washington Post “Mille anni che sto qui” è un “libro affascinante”, sul New York Times Alison McCulloch ha definito il romanzo di Venezia “una
narrazione incantevole, imbevuta di sentimento senza mai essere sentimentale”. A breve sarà disponibile anche l'edizione cinese del romanzo. cultura@luedi.it
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52 Cultura e Spettacoli
A Roma esperti a confronto sulla vita di Ipazia
La pellicola in Italia grazie a Fb
Nell’Agora di Amenàbar ROMA - In occasione dell'uscita in Italia il 23 aprile 2010 di Agora, il nuovo lavoro di Alejandro Amenábar, regista di The Others (2001) e Il mare dentro (2004), la casa di distribuzione Mikado organizza due incontri-dibattito per approfondire la vicenda storica del personaggio principale del film, la filosofa Ipazia. A Roma, in collaborazione con l'Istituto Treccani, oggi, alle ore 18, interverranno alla Sala Igea (Palazzo Mattei, Piazza della Enciclopedia Italiana, 4) il filologo e saggista Luciano Canfora, la storica bizantinista Silvia Ronchey, il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il filosofo della scienza Giulio Giorello, il saggista Antonio Gnoli e la giornalista Gabriella Caramore. A Milano, il 20 aprile alle ore 18, presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare (via San Paolo, 12), in collaborazione con la rivista Reset all'incontro, introdotto dal direttore della rivista Giancarlo Bosetti, saranno presenti lo scrittore Umberto Eco, la studiosa di diritto romano Eva Cantarella, il teologo Vito Mancuso, la medievalista Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri. Parteciperà alla tavola rotonda anche il regista spagnolo Alejandro Amenábar. A Genova, il 21 aprile, al Museo di Sant'Agostino alle ore 16, all'incontro dal titolo “Ipazia. Il Mediterraneo delle donne” interverranno Don Andrea Gallo e il medievalista Franco Cardini. La tavola rotonda è curata dal Festival dell'eccellenza al Femminile e da Circuito Cinema in collaborazione con Mikado e Ipazia Preveg-
Una scena di Agora
genza tecnologica. Questi nomi eccellenti del panorama culturale italiano si confronteranno sui temi toccati dal film: dalla dialettica scienza/religione, al dialogo tra le religioni e la cultura laica. Al centro della discussione sarà la figura della protagonista Ipazia, filosofa e astronoma vissuta nel IV secolo d.C., emblema di donna emancipata e simbolo della conoscenza e della ragione. Agora racconta i sanguinosi episodi che devastarono Alessandria d'Egitto nel 391 d.C., quando lo scontro tra cristiani e pagani portò alla decadenza di uno dei più celebri centri di cultura del Mediterraneo. In questa cornice
si delinea la vicenda di Ipazia (interpretata sul grande schermo dal premio Oscar Rachel Weisz), donna coraggiosa che difese strenuamente la saggezza del suo tempo e che fu considerata simbolo dell'evoluzione civile e di una libertà di pensiero preclusa al genere femminile fino all'età moderna. Astronoma, matematica e filosofa, grazie alle sue capacità intellettive riuscì a guadagnare l'ammirazione e il rispetto della gente per la posizione da lei raggiunta, inconsueta all'epoca, nella gerarchia sociale. Nonostante le sue opere scientifiche siano andate perdute, è ricordata come una donna forte che ha dedicato la vita alla ricerca della verità, al-
la passione per la scienza. Da donna conquistò una posizione pari a quella degli uomini in un mondo di uomini ed ebbe la totale dedizione dei suoi discepoli, che vedevano in lei un ideale di saggezza e di passione. La dura opposizione di Ipazia al vescovo Cirillo, che insieme alla setta cristiana dei “parabolani” ordinò la distruzione della Biblioteca di Alessandria e la condannò a morte, si configura come una lotta tra religioni, paganesimo contro cristianesimo, ma è anche interpretata come uno scontro tra scienza e religione, tra culture differenti. Gli ospiti dei dibattiti discuteranno di questi argomenti; metteranno in evidenza la modernità della figura di Ipazia e analizzeranno le vicende narrate nel film, confrontandole con episodi di intolleranza civile, culturale e religiosa di stretta attualità. «Agora è la storia di una donna, di una città, di una civiltà e di un pianeta - afferma il regista Alejandro Amenábar - L'Agora è il pianeta su cui dobbiamo tutti vivere insieme. Abbiamo cercato di mostrare la realtà umana nel contesto di tutte le specie terrestri, e la Terra all'interno di un contesto universale, guardando gli esseri umani come fossero formiche e la Terra come una piccola sfera tra tante stelle. Abbiamo giocato cambiando la prospettiva. Agora è, per molti versi, la storia del passato che si rivolge in maniera indiret-
ta a quello che avviene nel presente. È uno specchio che le persone possono guardare e osservare attraverso la distanza del tempo e dello spazio, per constatare quanto poco sia cambiato il mondo». Amenábar è considerato uno dei più talentuosi registi spagnoli, ha firmato pellicole di grande successo spesso al centro di dibattiti e polemiche per gli argomenti trattati. Il mare dentro (2004), con protagonista Javier Bardem e incentrato sul tema dell'eutanasia, ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero e altri 58 premi internazionali; The Others (2001), interpretato da Nicole Kidman, è stato il suo primo lungometraggio in inglese; Apri gli occhi (1997) è stato un enorme successo in Spagna e il suo remake americano, Vanilla Sky (2001), del regista Cameron Crowe, ha annoverato tra i suoi interpreti star mondiali del calibro di Tom Cruise, Cameron Diaz e Penélope Cruz. Il film arriva in Italia grazie alla mobilitazione del popolo di internet: la petizione lanciata da Facebook, a cui hanno aderito anche Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi, ha avuto un ruolo determinante per la distribuzione della pellicola nel nostro Paese, dopo il grande consenso ottenuto in Spagna (è stato vincitore di 7 premi Goya) e alle presentazioni al Festival di Cannes 2009 e al Toronto Film Festival. cultura@luedi.it
La Prima del film preceduta da seminari
Primo nelle selezioni di Montescaglioso sarà in giuria al Festival Apre le proiezioni Soul Kitchen
Giò un lucano a Giffoni POLICORO - Nell'ambito del progetto “Vivere il cinema tra sogno e realtà” abbinatoalconcorso GiffoniFilmFestival, patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall'Agiscuola nazionale, inserito nel Pof del Circolo Didattico “Giovanni Paolo II” di Policoro, lunedì presso il Cine- teatro “Andrisani “a Montescaglioso si è disputata la selezione dei ragazzi che parteciperanno al concorso Giffoni Film Festival 2010, categoria elements+10. Il primo classificato è risultato un bambino di Policoro, Giò Bonfantino, della classe VA, della Scuola Primaria “Giovanni Paolo II” di Policoro, Dirigente Scolastico, Giuseppe Spataro. L'alunno è stato seguito dall'insegnante Grazia Cozzo e dalla referente del progetto, Stella Bonavita, che lo hanno accompagnato durante tutto il percorso didattico ed educativo del progetto cinema. La scuola, che ha partecipato insieme ad altri istituti della Regione Basilicata, ha visionato durante l'anno tre film per ogni gruppo adatto alla loro età: il primo gruppo composto da alunni di classe prima,seconda e terza, mentre il secondo gruppo con alunni di quarta e quinta classe. Prima della visione di ogni singolo film le insegnanti hanno distribuito ai propri alunni delle schede informative sui film per prepararli alla visione. Dopo ogni visione, all'interno del cinema è se-
Giò Bonfantino
guito un dibattito sul tema cardine del film. Al ritorno, in aula le insegnanti hanno continuato le riflessioni e gli alunni hanno realizzato le recensioni del film visionato. Alla fine dell'anno, tutte le recensioni sono state valutate da un team di docenti e le tre ritenute più interessanti, sono state inviate alla commissione del concorso stesso. E qui si è distinto per la sua creatività, per le sue capacità critiche ed interpretative: Giò Bonfantino.
Nella fase successiva Giò si incontrerà con altri coetanei italiani, ma anche con ragazzi e ragazze di quaranta Paesi del resto del mondo e avrà l'opportunità di conoscere attori, registi e star internazionali ospiti del Festival, vivendo giorni all'insegna della spensieratezza e del divertimento, nonché una esperienza irrepetibile sociale, culturale scoprendo, così, il cinema in modo nuovo, un cinema che può far pensare, aiutare ad aprire gli occhi sul mondo e che può far crescere. cultura@luedi.it
“L’oro del cinema” in rassegna
POTENZA - Parte domani, presso il Cinema Don Bosco di Potenza, la seconda edizione della rassegna L'oro del Cinema, che presenterà alcune delle pellicole vincitrici dei premi più importantidi questoanno cinematografico. Tutti i giovedì, fino al 13 maggio, con una doppia proiezione alleore 19e alleore 21.15, L'oro del Cinema presenterà 5 pellicole da non perdere. Ad aprire la rassegna sarà la prima grande commedia romantica del nuovo millennio, Soul Kitchen, diretta dal “turco di Amburgo” Fatih Akin vincitore a Venezia del Gran Premio Speciale della Giuria e del Premio Arca Cinema Giovani- Miglior Film. Il 22 aprile toccherà al premio OscarJeff Bridgesin Crazy Heart, storia di un cantante country un tempo popolarissimo e oggi costretto ad esibirsi in provincia tra Texas, Arizona e New Mexico, sullo sfondo di strade dritte, assolate e deserte. Non poteva mancare il plurivincitore degli Oscar di quest'anno The Hurt Locker di Kathryn Bigelow(29 aprile), in cui l'ex moglie di James Ca-
meron racconta quello che nessuno ha raccontato; la regista, attraverso toccanti riprese, ci ricorda che della guerra in Iraq, «non sappiamo nulla e nulla vediamo di quello che succede a Baghdad». Giovedi 6 maggio in proiezione il film di Giorgio Diritti L'uomo che verrà, che racconta la strage di Marzabotto - Montesole e che ha conquistato il Gran Premio della Giuria e il Premio del Pubblico come Miglior Film al Festival di Roma. Chiuderà, invece, la rassegna Welcome, pellicola che ha emozionato milioni di spettatori in tutto il mondo e raccolto numerosi riconoscimenti dalla critica, vincendo il Premio del Pubblico al Festival di Berlino 2009; il Premio Lux del Parlamento Europeo come miglior film e ricevendo la nomination come miglior film ai César (gli Oscar francesi). Il biglietto avrà il costo di 4 euro mentre l'abbonamento a 5 film 12. Per ulteriori informazioni 0971/274704 - 445921, mentre sul sito www.infotickets.it sono già disponibili schede e trailer dei film. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 53
Mercoledì 14 aprile 2010
Mercoledì 14 aprile 2010
Ottimo bilancio degli scambi Rai al Mip Tv di Cannes, la fiera mondiale dell’audiovisivo
La fiction sulla Loren la vogliono anche in Iran e Usa di TITTI SANTAMATO CANNES – È buono il bilancio della vendita dei prodotti realizzata dalla Rai –+25% rispetto allo scorso anno –e c'è grande interesse per la fiction sulla vita di Sophia Loren La mia casa è piena di specchi, venduta anche in Iran e richiesta negli Stati Uniti, notoriamente il mercato dell’audiovideo più difficile da sfondare: è questo un primo bilancio degli scambi al Mip Tv di Cannes, la fiera mondiale dei diritti dell’audiovideo più importante nel mondo, tracciato dall’amministratore delegato di Rai Trade Carlo Nardello. «Credo sia stata premiata la strategia della copertura totale grazie ad una rete capillare di agenti in tutto il mondo - spiega Nardello – ma anche l’idea di fare 'sistema’, concentrando per la promozione e la vendita tutto il prodotto che viene sviluppato dalla Rai, che si è arricchito grazie anche all’acquisizione del catalogo IIf di Fulvio Lucisano e di quello della Titanus, mentre stiamo negoziando l’acquisto
Margareth Madè e Sophia Loren in una scena della fiction
Al via le riprese della seconda serie in onda su Sky
di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Dietro le gabbie che negli anni '80 hanno visto imputati Valerio Morucci, Renato Curcio, Mario Moretti per il processo Moro e i terroristi dei Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, ora ci sono il Dandi e il Freddo, i criminali della banda della Magliana alle prese con la successione di Libano, ucciso da non si sa chi. Nell’ex aula bunker del Tribunale di Roma al Foro Italico, che prima o poi dovrebbe diventare un Museo della scherma ma intanto è in polveroso disuso, si gira Romanzo Criminale 2. La fiction di Sky, prodotta da Cattleya, è stata assoluto evento nella scorsa stagione, per qualità ed efficacia di ricostruzione degli scenari della malavita organizzata romana degli anni '70, diventando una produzione cult: ora prosegue con lo stesso cast di giovani ottimi attori (tranne appunto Libanese, alias Francesco Montanari) e stesso regista, Stefano Sollima. Dieci nuove puntate in onda su Sky Cinema a novembre 2010, ma non su Mediaset che ha deciso per la seconda serie di uscire dalla coproduzione dopo una messa in onda su Italia 1 in tarda serata e con qualche taglio dovuto alla durezza delle scene. Giancarlo De Cataldo, autore dell’omonimo libro da cui è stato tratto prima il film di Michele Placido e ora la serie di Sollima, torna nell’aula bunker del Foro Italico «dove – dice - ho lavorato per 10 anni come giudice. In Romanzo criminale 2 ci saranno sorprese: racconteremo gli anni '80, recuperando parti del romanzo ma anche fatti veri per descrivere il rapporto perverso che si creò tra la banda della Magliana e i terroristi e i pezzi deviati dello stato. Tutta la nuova serie avrà come tema 'Chi ha ucciso il libanese?' e la risposta non sarà scontata». Dice lo sceneggiatore
di altri. Bisogna cogliere le opportunità di sviluppo di tutte le piattaforme». Negli scambi di prodotto al Mip Tv di Cannes, al di là di classici come Montalbano (vendite confermate in 50 paesi) e Ti lascio una canzone (dopo Portogallo e Turchia, venduta anche in Francia, Romania, Spagna e Grecia), la sorpresa è La mia casa è piena di specchi, andata in onda a marzo su Raiuno, in due puntate. La fiction è tratta dal libro omonimo di Maria Scicolone e racconta la vita della madre, Romilda Villani. Nella miniserie in due puntate Sophia Loren interpreta la madre e nella versione destinata al mercato mondiale l’attrice doppia se stessa, fattore che secondo Nardello «è stato determinante per la vendita in altri paesi e nelle trattative con gli Stati Uniti». La mia casa è piena di specchi sarà vista anche, tra l'altro, in Spagna, Olanda, Medio Oriente, Scandinavia, Russia, Romania e Repubblica Ceca. Le trattative sono in corso, oltre che con gli Usa, anche con Giappone e America Latina.
Romanzo Criminale 2 tra P2 e malavita
Il coming out di Ricky Martin è un business
SI chiama TripleXXX ed è un mascara della linea inglese di cosmetici Yardley. Resiste all'acqua e, di conseguenza, anche alle lacrime, per tutte coloro che hanno pianto quando il cantante si è dichiarato gay. Con astuzia il coming out di Ricky Martin è stato utilizzato a scopo pubblicitario, la notizia, infatti, viene riportata a grandi lettere sopra la foto del prodotto
“Bombshell” chiede scusa alla Bullock
CINEMA
Arriva “Cella 211” Prison movie spagnolo di FRANCESCO GALLO
Sul set di Romanzo Criminale
Daniele Cesarano: «la seconda serie incrocerà eventi come la scoperta della lista P2, ma il nome di Berlusconi non lo metteremo a caratteri cubitali. E poi ci sarà lo scandalo del Banco ambrosiano, gli effetti della caduta del muro e pure i mondiali di calcio del 1982». La banda della Magliana diventata «potente, ambita, ricercata è all’apice ma contiene – dice De Cataldo – già i germi dell’autodistruzione». Al centro degli eventi del Freddo (Vinicio Marchioni), il Dandi (Alessandro Roja), la prostituta Patrizia (Daniela Virgilio), il Bufalo (Andrea
Sartoretti), l’ispettore Scialoja (Marco Bocci) c'è la vendetta per l’uccisione del Libanese e anche una resa dei conti tra di loro. «E' chiaro che l’empatia si può generare nello spettatore –dice il regista Stefano Sollima – ma prima o poi entra in conflitto con quello che fanno. E a chi già nella prima serie mi chiedeva del fascino di criminali esaltati, rispondo 'aspetta di vedere tutta la seriè. Per noi infatti Romanzo Criminale 2 è il secondo tempo della prima serie: se prima erano simpatici, caciaroni e facevano cose bizzarre, ora mettono paura».
ROMA – Non solo 'Il profeta’ di Jacques Audiard, ora il prison movie parla anche spagnolo con 'Cella 211', film di Daniel Monzon nelle sale da venerdì in 180 copie distribuite dalla Bolero. La risposta iberica a un genere da sempre monopolio Usa nasce dal libro omonimo di Francisco Prez Gandul (Marsilio)enon mancadicogliere il suo obiettivo, vincendo ben otto premi Goya (equivalenti ai nostri David di Donatello). Il film – già passato alle Giornate degli Autori di Venezia - racconta, in un crescendo di violenza, la singolare storia del 27enne Juan Olivier (Alberto Ammann) che al suo primo giorno di incarico come secondino si ritrova, per una fatale coincidenza, in una cella del carcere di massima sicurezza e viene scambiato per un detenuto. L’uomo avrà ben poco tempo per improvvisarsi fin da subito forte e violento, quanto basta per sopravvivere nel braccio della prigione dove vivono i detenuti più
La locandina
pericolosi e dove, nel frattempo, è iniziata una sanguinosa rivolta. Il confronto-scontro più difficile per Juan sarà quello con il carismatico Malamadre (Luis Tosar), leader indiscusso dei detenuti e che, alla fine, diventerà, nonostante i molti sospetti verso il ragazzo, suo amico. La tragedia della rivolta entrerà però nella vita di Juan nella maniera più crudele, andando a colpire la moglie incinta di sei mesi. E così anchelui scopriràil lato oscuro di una violenza che aveva sempre soffocato.
LA modella Michelle ''Bombshell'' McGee, che con le sue confessioni ha causato la separazione dell'attrice Sandra Bullock dal marito Jesse James, ospite della trasmissione australiana ''Today Tonight'' ha chiesto scusa all'attrice. Lo scrive il sito People.com. ''Sandra mi dispiace per il tuo imbarazzo. Mi spiace che tutto questo siadi dominiopubblico.Mi dispiace per tutto'', ha dichiarato la modella.
Guai con il fisco per l’ex bagnina Pamela
MUSICA
Karima, da Amici agli Stati Uniti con Bacharach MILANO – Lontana dalle telecamere di Amici, scesa dal palcoscenico dell’Ariston, Karima guarda oltreoceano. Tutto registrato a Los Angeles sotto la guida d’eccezione di Burt Bacharach, è uscito ieri il suo nuovo album, intitolato proprio 'Karima’, ed è lei stessa a commentare che, dopo un’esperienza del genere, «non c'è Sanremo che tenga». Seconda classificata all’edizione 2006-7 di Amici, seconda anche nel 2009 fra le nuove proposte del Festival, la 25enne livornese dalla timbri-
ca black ha intrapreso un percorso impegnato e impegnativo che l’ha portata a lavorare con musicisti di fama internazionale. Tutte le canzoni sono state incise in presa diretta, insieme a un’orchestra di48 elementi e a 'mostri sacrì come Paul Jackson Jr, Greg Phillinganes o Nathan East, personaggi che hanno suonato, fra i tanti, con Michael Jackson, Eric Clapton o Whitney Houston. «All’inizio ero molto tesa, è stata una grandissima prova - ha raccontato ieri, in conferenza stampa a Milano -, però si
è creata l’intesa di un live e questi grandi musicisti mi hanno accolta a braccia aperte, trattandomi come una star, non come una ragazzina». A vegliare su tutto il lavoro è stato Bacharach, «un perfezionista con un orecchio pazzesco» che già aveva accompagnato Karima a Sanremo. Nel nuovo album, il maestro le regala un inedito, 'Just walk away', e la dirige in veste di produttore e arrangiatore nelle cover di due sue canzoni. La sua impronta è comunque presente anche negli altri sette brani.
GUAI con il fisco per Pamela Anderson: l’ex protagonista di Baywatch, secondo l’ufficio fiscale della California, ha evaso le tasse per 493 mila dollari (363 mila euro), finendo nella black list dei debitori. Il fascicolo sulla Anderson è stato aperto nell’aprile dell’anno scorso, ma il suo legale, Robert Leonard, si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli. Karima
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54 Spettacoli e televisione
23.05
ATTUALITÀ
9.10
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
Porta a Porta
VARIETÀ
15.40
23.45
ATTUALITÀ
15.10
TELEFILM
21.10
Un poliziotto a Berlino
VARIETÀ Le Iene
21.10
ATTUALITÀ
Grazie dei fiori
Melevisione
Nonsolo moda
Luca Telese
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -RubricaBontà sua 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaBontà sua 14.30 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.10 -RubricaAnima incontra... 06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - TelefilmZorro 07.25 -CartoniKim Possible 09.10 -RubricaGrazie dei fiori 09.45 -RubricaRai Educati - Crash - files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 16.55 -RubricaCuore di mamma 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai TG Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 18.50 -Reality ShowL'isola dei famosi 19.40 -TelefilmSquadra Speciale Cobra
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20.30 -Show I Soliti Ignoti 21.10 -Miniserie Il commissario Montalbano 23.00 -Telegiornale Tg 1 23.05 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 21.05 -Reality Show L'isola dei famosi
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Rubrica Ballarò 23.25 -Rubrica 90' minuto seire B
20:35 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'infulenza 21.10 -FilmDie Hard - Vivere o morire con Bruce Willis, Justin Long, Timothy Oliphant - regia di Len Wiseman (USA / GB) - 2007 23:46 - RubricaNonsolomoda 25 e oltre ...
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmUn giorno per caso con Michelle Pfeiffer, George Clooney, Charles Durning 23:33 - FilmWe were soldiers fino all'ultimo uomo con Mel Gibson, M. Stowe,
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Show Le iene show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Tetris 23.40 -Talk Show Victor Victoria - Niente è come sembra
00.40 -TelegiornaleTg 1 01.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.15 -RubricaAppuntamento al cinema 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaArt news 02.25 -CONTENITORE Rainotte
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00.45 -TelegiornaleTg5 notte 01:13 - NewsMeteo 5 01:14 - ShowStriscia la notizia - La Voce dell'infulenza 01:46 - TelevenditaMedia shopping 01:59 - TelefilmCinque in famiglia
02:01 - TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02:26 - FilmIl servo ungherese con Andrea Renzi 04.30 -TelefilmAlfred Hitchcock 04.50 -ShowPeste e corna e gocce di
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00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaProssima fermata 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -RubricaLa 25a ora - Il cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo
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Televisioni 55
Mercoledì 14 aprile 2010
IL DECRETO SALVALISTE
Decade il provvedimento approvato dal governo alla vigilia delle regionali alle pagine 6 e 7
SPORT
Serie D Matera in finale di Coppa Italia
A Voghera per scrivere il futuro PRIMA DIVISIONE
Benedetto: «Potenza non m’interessa»
Anno 9. n.102 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 14 aprile 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Il giallo di Potenza
Tutto quello che c’era nel sottotetto La borghesia potentina rifletta sulle parole di mamma Filomena
di ANDREA DI CONSOLI di MAURO ARMANDO TITA FORSE la nostra fame e sete di verità e E’ passato quasi un mese, ma l’unica codi giustizia ci condiziona enormemen- sa certa intorno al ritrovamento del cate. Viviamo in un "clima staliniano" di davere di Elisa Claps è il clamoroso divasospetti. Abbiamo perso il lume della ra- rio, ogni giorno più ampio, tra il silenzio e la segretezza della poligione. Condanniamo uozia scientifica e della magimini e istituzioni in modo stratura e il rumore sempre generalizzato.Distruggiapiù pressante dei media, che a mo con una gogna metamburo battente stanno imdiatica senza precedenti maginando piste, nomi, rianche i nostri consolidati Tra bene e male sposte, molto spesso fantasio"miti". Miti mutuati sui " tra mistico se. Il popolo di internet, la solaboratori liberi" di Pancietà civile e i teleutenti apnunziana e Flaiana mee penale passionati di “gialli” chiedono moria (vedi Il Mondo e a gran voce la verità, non senforse ingiustamente dia cosa serve za mal dissimulati furori conmenticati. Da tempo imtro “i poteri”, tra cui la Chiememore ci siamo dimentiun confessionale? sa, rappresentata a Potenza cati anche di invocare da Monsignor Agostino Suquella sorta di terza forza liberale, democratica e laica, quella che perbo, ma la magistratura, giustamensarebbe stata capace di inserirsi come te, lavora nel silenzio, e non si lascia traalternativa ai due blocchi del centrosini- scinare nel generale “dagli all’assassino!”. stra e del centrodestra lucani. segue a pagina 13 segue a pagina 12
alle pagine 12 e 13
GIUNTA REGIONALE: 2 assessori al Pd, uno all’Idv, uno all’Udc, uno ai socialisti, uno ai Popolari
Matera divisa, appello alla coesione sociale Adduce oggi s’insedia: astensione, Pdl con Tosto e franchi tiratori i motivi dell’equilibrio I NODI DEL PD LUCANO
LA SORPRESA DEL TESTA A TESTA
di PARIDE LEPORACE
di PIERO QUARTO
MARCELLO Sorgi, editorialista di chiara fama nazionale, ieri ha ammonito Luigi Bersani di non farsi vanto della riconquista di Matera ribadendo che il dato regionale di Basilicata e Liguria assolutamente non sono confrontabili ai successi del Pdl nelle grandi regioni italiane. segue a pagina 21
E' stato un voto a sorpresa quello che ha assegnato la poltrona di primo cittadino a Salvatore Adduce. Una sorpresa non per il risultato. Ma una sorpresa derivante soprattutto dal margine risicato, quasi impercettibile che ha determinato il risultato. segue a pagina 9
Il caso A Tito sacramenti tassati dal Comune contro i debiti: 50 euro per un funerale a pagina 26
Crisi e lavoro In 2000 attendono la Cigs E la Cia lancia l’sos sulle aziende a pagina 19
MATERA TOST NO TOST di VITO BUBBICO a pagina 16
Il neosindaco Salvatore Adduce alle pagine 8, 9,10 e 11
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Oggi al vaglio degli inquirenti una macchia di sangue, una collanina, dei capelli, due foglie, una bottiglia e una rivista di armi
I professionisti della morale pubblica depongano le armi