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Brevi dal mondo

Messico, aereo cade, 6 vittime MONTEREY (MESSICO) – E' di almeno sei morti il bilancio dello schianto in fase di atterraggio di un Airbus A-300 cargo a Monterey in Messico. L’aereo è precipitatp poco dopo mezzanotte. Le vittime sono i cinque uomini di equipaggio e un motociclista investito dai detriti.

India, 114 morti per una tempesta CALCUTTA – Una violenta tempesta tropicale si è abbattuta sul nord-ovest dell’India e sul Bangladesh causando almeno 114 morti mentre quasi settanta mila case sono state completamente distrutte. Lo hanno riferito fonti ufficiali. Le vittime accertate nello stato del Bagngladesh sono due. Per il resto gli stati più colpiti sono il West Bengal il vicino Bihar, dove sono stati registrati gli altri decessi. Gran parte delle persone sono morte nei crolli delle loro abitazioni. La tempesta non accenna a placarsi.

Giovedì 15 aprile 2010

Milano. Cinque anni di processo al presunto carabiniere infedele

Droga, chiesti 27 anni per l’ex capo dei Ros MILANO – Sette anni di indagini, centocinquanta faldoni di carte rimbalzati tra le Procure di Brescia, Bologna, Milano e Bergamo, cinque anni di processo. Dopo dodici udienze di requisitoria, il pm Luisa Zanetti chiede al Tribunale di Milano la condanna a 27 anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per il Comandante del Ros Giampaolo Ganzer, oltre a pene severe da un minimo di 5 a un massimo di 27 anni nei confronti degli altri 17 imputati. L'accusa è quella di aver creato «traffici di droga al fine di reprimerli usando le conoscenze investigative e strumentalizzando le conoscenze dell’Arma». A Ganzer, in particolare, viene contestato di aver «creato e diretto» un’associazione a delinquere fi-

nalizzata a importare droga, peculato e falso. Nell’inchiesta era coinvolto anche il magistrato Antonio Conte, la cui posizione è stata stralciata ed è tuttora a processo a Milano. Ventisette anni di carcere sono stati chiesti anche per Mario Obinu, colonnello ed ex numero due del Ros, in seguito funzionario del Sisde. La vicenda inizia nel 1997 quando un piccolo spacciatore si presenta al pm di Brescia Fabio Salamone riferendo anomalie da parte del Ros di Bergamo nella gestione delle operazioni antidroga. Stando al suo racconto, erano i carabinieri a fare arrivare carichi di cocaina dall’estero, a contattare gli acquirenti e a far scattare poi i blitz. Una prassi utilizzata dalle polizie di tutto il mondo.

Ma, è la tesi della Procura, nella rete del Ros finivano poi solo i 'pesci piccoli', mentre boss, droga e quattrini, centinaia di milioni di lire, svanivano nel nulla. Tutto all’insaputa della magistratura, tranne del pm Conte, il quale avrebbe avallato diverse operazioni in tutta Italia. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, i Ros lasciavano talora per lungo tempo nella disponibilità dei trafficanti la droga e avrebbero addirittura dato vita a Pescara a una raffineria della droga. Una storia di «deviazioni istituzionali» finalizzata a lanciare la carriera degli uomini dell’antidroga, nella quale prove documentali, ha detto il pm, dimostrerebbero «l'adesione piena di Ganzer» e il suo «indiscutibile coinvolgimento». Il genera-

I Ros in azione

le ha assistito a a una parte dellle requisitoria, poi, lasciando l’aula, è sbottato: «Accuse che definirei comiche se non fosse per il rispetto che ho per la magistratura».

Diecimila i feriti. Mancano tende e medici. Crollato l’85% degli edifici di Gyeyu

Terremoto in Cina: 400 morti Il sisma di magnitudo 7.1 Richter ha colpito la provincia del Qinghai PECHINO – Almeno 400 persone sono morte e diecimila sono rimaste ferite ieri nella provincia cinese del Qinghai, colpita da un potente terremoto di magnitudo 7.1 Richter. Novecento sono state estratte vive, ma molte altre sono ancora sepolte sotto le macerie a Jiegu (Gyegu in tibetano, la lingua della grande maggioranza dei residenti della regione), una città di circa centomila abitanti nella Prefettura autonoma tibetana di Yushu, dove il sisma ha colpito alle 7:49 della mattina (la Cina è sei ore avanti all’Italia). «Vedo feriti dappertutto, alcuni sanguinano», ha dichiarato il funzionario locale Zhuohuaxia all’agenzia Nuova Cina. «Il problema più grosso è che non abbiamo tende, non abbiamo equipaggiamento medico, non abbiamo medicine nè medici...», ha aggiunto il funzionario. Il sisma ha provocato il crollo dell’85 per cento degli edifici di Gyeyu, fatte in gran parte di terra e legno. Le comunicazioni con la regione colpita, che si trova a 4.000 metri di altezza non lontano dei confini con la Regione Autonoma del Tibet, sono state interrotte per alcune ore prima di essere ripristinate dall’esercito. Circa 700 soldati, aiutati dai volontari locali, stanno scavando sotto le macerie, spesso con le mani o con attrezzi di fortuna, per estrarre dalle macerie le persone ancora vive. Altri

I resti di una casa a Gyeyu

cinquemila soccorritori, tra cui soldati e medici, sono stati mobilitati e sono pronti a raggiungere la zona colpita, che è 800 chilometri a sud della capitale provinciale Xining. Le operazioni di soccorso sono ostacolate dalle temperature polari e dai crolli di ponti e strade, comprese quelle che dall’ unico aeroporto della zona portano a Gyegu. L’aeroporto, invaso da detriti, è stato aperto nel pomeriggio di ieri e sono state inviate tende, coperte e vestiti pesanti. Tre tende che possono ospitare una sessantina di personesono state erette nel cortile della prefettura di Yushu, riferisce Nuova Cina. Alcune scuole elementari ed un istituto professionale sono crollati e molti studenti sono rimasti intrappolati tra le macerie. Cinque bambini sono morti

in una scuola elementare. «La nostra priorità è quella di salvare gli studenti», ha affermato Kang Zifu, un ufficiale dell’esercito impegnato nei soccorsi. Nella memoria di tutti i cinesi è vivo il ricordo del terribile terremoto del 2008 nel Sichuan, una provincia che confina col Qinghai. Il sisma del Sichuan causò la morte di quasi 90.000 persone tra cui migliaia di studenti, una circostanza che ha dato vita a polemiche sulla qualità delle costruzioni che a distanza di due anni dalla tragedia sono tutt'altro che sopite. Il presidente Hu Jintao ed il premier Wen Jiabao hanno chiesto di «fare tutti gli sforzi per salvare vite e fornire assistenza alle vittime del terremoto». Il governo ha stanziato 200 milioni di yuan (circa 29,3 milioni di dollari) per gli aiuti ai terremotati. «Nella mia famiglia c'erano dieci persone, solo quattro di noi si sono salvati», ha dichiarato a Nuova Cina il 17enne Samdrup Gyatso, di Gyegu. L’epicentro del sisma si trova a 33 chilometri di profondità sulle montagne che separano il Qinghai dal Tibet ed è stato avvertito anche a Chamdo, nella Regione Autonoma del Tibet e a Garze nel Sichuan, dove cinque persone hanno perso la vita. La ferrovia «più alta del mondo», quella del Qinghai-Tibet, passa a 200 chilometri da Yushu e non risulta che abbia subito danni. Beniamino Natale

Palermo, protesta al Conad, i lavoratori barricati all’interno minacciano di darsi fuoco PALERMO – Si sono barricati all’interno del supermercato Conad di via Fazio Almayer, nel centro di Palermo, assieme a mogli e figli, tra i quali 3 neonati, minacciando di darsi fuoco con alcune taniche di benzina. Una clamorosa protesta, inscenata ieri mattina da una dozzina di lavoratori e rientrata solo dopo alcune ore. Ma questa volta la rabbia dei dipendenti che rischiano ilposto si èscatenata non controil loro datore di lavoro ma contro lo Stato; più precisamente controla decisionedel demaniodi confiscare i locali del supermercato, perchè appartenenti ad un presunto boss mafioso. I lavoratori avevano proposto di far slittare il provvedimento, in modo da trasferire altrove

l’attività che appartiene ad una società, la Giuseppe Guddo Snc. «Abbiamo chiesto 6 mesi di proroga –spiega l’avvocato Marco Portera che, assieme al collega Alessandro Patti, assiste i dipendenti Conad - in modo da organizzare un altro esercizio commerciale con lo stesso marchio: avevamo individuato anche i locali dove far sorgere la nuova attività. Ma la nostra richiesta non è stata neppure presa in considerazione». «La lotta alla mafia – sottolinea il legale – è importante, ma passa anche dalla difesa dei posti di lavoro e dell’occupazione. Questa gente è disperata: stiamo parlando di lavoratori monoreddito, che hanno famiglia a carico. Alcuni devono pagare il mutuo della casa».

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2 In Italia e nel Mondo


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