I NODI COSTITUZIONALI DELLA CRISI FINANZIARIA
LA SCUOLA DELLA GELMINI
Cortei e blocchi nelle città «Siamo 300mila, è solo l’inizio» Sindacalismo di base e società civile: nel corteo i genitori alle pagine 6 e 7
di FRANCESCO BOCHICCHIO
sta, esso incide sul sistema costituzionale di ogni stato occidentale. Due sono i nodi di fon-
a crisi finanziaria non solo è devastante nelle sue cifre, ma anche è di sistema, in L quanto investe dalle fondamenta l'intero si-
di che presenta: in primo luogo, si presenta sotto nuova luce il rapporto tra “autorità amministrative indipendenti” e politica, ed infatti occorre considerare che fino all'emergere della crisi si era vista la necessità che settori particolarmente vitali per l'economia segue a pagina 22
stema di libero mercato e la sua caratterizzazione in senso finanziario. Esso ha quindi conseguenze politiche ed economiche, come si è mostrato in queste colonne: ma non ba-
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 287
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Sabato 18 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
L’annuncio ufficiale del magistrato che ha fatto diventare Potenza capitale d’Italia
Woodcock: «Torno a Napoli» «Sono stati dieci anni di soddisfazioni, resterò legato a questa città e alla sua gente»
Il pm ieri era nella sua città per un libro di famiglia «Parto a primavera»
Marinagri Ecco perché il sequestro per ora non si revoca
TENTATO OMICIDIO A POMARICO
Per le voci su un flirt dell’attentatore
QUANDO
Gli spara col fucile per un pettegolezzo
SI FA ANTIPOLITICA E QUANDO UN’ALTRA POLITICA?
La sentenza della Cassazione sul ricorso presentato da Vitale Tutti i rischi connessi al resort a pagina 9 ORT NELLO SP
•
POTENZA
Cambia l’assetto societario
a pagina 8
• VOLLEY
Al via i tornei di serie B
Crimini & misteri lucani
Il ferito nella piazza di Pomarico
Storia di sesso horror a Maratea: infermiere abusava di ottantenne affetta da Alzheimer
di GIUSEPPE POTENZA
l dibattito che sta montando da Ifittito tempo in Basilicata e che si è ingrazie alle più recenti iniziative di don Marcello Cozzi tira in ballo un nodo fondamentale che ruota intorno ad un interrogativo tutt'altro che “retorico”: quando si fa antipolitica e quando invece “un'altra politica”? . La lunga polemica sulla crisi dei partiti che ci ha accompagnato sino alla fine delle prima repubblica merita alcune riflessioni. Partiamo della crisi dei partiti che generò tangentopoli (1992). Era diffusa la consapevolezza dei limiti entro i quali si era ristretta la politica per cui si sentiva nell'opinione pubblica l'esigenza di una rifondazione complessiva. Si registrava sempre più una crisi dell'ideologia così come quella del riformismo. Dal punto di vista morale, una società più matura respingeva una gestione del potere in bianco, per nuove forme di usurpazione del mandato popolare e della responsabisegue a pagina 23
a pagina 18
A proposito di Brunetta
L’arte di essere burocrati un po’ fannulloni alle pagine 10 e 11
Barile, muore sotto il trattore: aveva la pistola carica a pagina 18
La prima bozza al vaglio delle parti sociali: il punto fermo è tentare di non fare tagli
Potenza, come sarà il riordino della scuola cittadina POTENZA - Ancora è solo una “proposta” che sta passando al vaglio delle parti sociali. Il punto è sempre lo stesso: come riorganizzare la scuola cittadina senza tagli, cancellazione di classi e perdita dei posti di lavoro? All'orizzonte c'è sempre un numero: la normativa indica tra le 500 e le 900 unità, tra scuola materna, elementare e media, il numero di ragazzi a cui attenersi per “resistere” come struttura.
a pagina 24
Le scienze economiche? Meglio quelle esoteriche.
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Sabato 18 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Frattini attacca Prodi sull’Iran ROMA - «Io non l’avrei fatto». È lapidario il ministro degli Esteri Franco Frattini (nella foto) nel commentare la visita in Iran domenica dell’ex premier italiano Romano Prodi, ora capo della task force per l’Africa delle Nazioni Unite, durante la quale ha incontrato il presidente Mahmoud Ahmadinejad.
In Italia e nel Mondo Ponte, Ciucci: «Pronto nel 2016» Rai-Consulta, Orlando-Pecorella Sull’A3 lavori terminati nel 2012 due candidature verso il tramonto ROMA – Il ponte sullo Stretto di Messina sarà percorribile nel 20162017. Ad assicurarlo è il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, indicando tale data quale 'obiettivo possibile', «dipende dalla coerenza dell’azione del governo e da quanto saremo bravi noi». L’iter della progettazione e realizzazione dell’opera è stato indicato da Ciucci, nel corso di un dibattito pubblico, quale «esempio da non seguire, un modo pessimo di sprecare risorse e credibilità. Noi siamo disposti a pagare prezzi altissimi in questo modo, a sprecare risorse pubbliche nel fare progetti per poi metterli nel cassetto con problemi enormi, tempi infiniti e sprechi», ha affermato, riferendosi ai due anni durante i quali il
Pietro Ciucci
progetto del Ponte, ormai prossimo alla posa della prima pietra, è stato bloccato per decisione del precedente governo. Il presidente dell’Anas ha indicato anche il termine dei lavori sull'Autostrada Sa-Rc: 2012-2013.
ROMA - Tutto rinviato alla prossima settimana per l'elezione del giudice costituzionale e del presidente della commissione di Vigilanza Rai mentre sembrano ormai sfumare le candidature di Gaetano Pecorella e Leoluca Orlando bloccate dai veti incrociati di maggioranza e opposizione. Sono stati solo 87 i deputati e i senatori che hanno partecipato ieri mattina nell'aula di Montecitorio, alla votazione per il giudice della Consulta : meno del 10% degli aventi diritti, visto che Camera e Senato, infatti, sono composti da 952 membri. Come nell'ultimo scrutinio dell'altra sera è dunque mancato il numero legale per procedere al voto dopo la decisione dei parlamentari del Pdl di disertare la
Gli incidenti in tutta la Penisola da Verona a Ragusa Mamma in frigo per la pensione WASHINGTON – Teneva il cadavere della madre ultracentenaria nel freezer almeno da un anno, forse da anni, ma continuava ad incassare l’assegno mensile di previdenza sociale. La polizia di Delaware County, nello Stato di New York, ha fatto la macabra scoperta dopo aver ricevuto una segnalazione da parte dell’istituto di credito di Herta Auslander.
Colombia, ucciso Hoyos Rivas BOGOTA' - Walberto Hoyos Rivas, leader della comunità afro-colombiana, è stato ucciso mentre partecipava ad una riunione nella cosidetta 'Zona umanitaria di Cano Manso (dipartimento di Chocò), una proprietà collettiva costituita da terreni espropriati ad organizzazioni illegali. Lo ha reso noto a Bogotà la Commissione interecclesiale di Giustizia e pace. Testimone nei processi contro i paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc), Hoyos Rivas era da tempo sotto protezione come richiesto dalla Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh). Però al momento dell’omicidio, avvenuto nella notte di martedì, il leader afro colombiano era privo della scorta armata che solitamente lo accompagnava.
Venerdì nero, 8 morti sul lavoro interminabile rosario di tragedie ROMA – E' un interminabile, triste, rosario quello delle vittime sul lavoro: dalla Sicilia al Veneto sono otto le persone morte ieri nei luoghi di lavoro, proprio nel giorno in cui il tribunale di Taranto ha condannato tre dirigenti dell’Ilva e tre di una ditta appaltatrice (assolvendo però il presidente del polo siderurgico pugliese Emilio Riva) con pene fino ad un anno e 4 mesi per la morte di due operai, vittime di un incidente sul lavoro avvenuto il 12 giugno del 2003: due giovani di 24 e 27 anni rimasero schiacciati da una delle gru utilizzate per il movimento delle materie prime. Sulla catena di morti è intervenuto il presidente del Senato, Renato Schifani: «La drammatica e sconcertante frequenza con cui si ripetono simili episodi desta sdegno in tutti noi. Occorre che le istituzioni tutte e le forze sociali proseguano con la massima determinazione la loro azione per mettere fine a una inaccettabile tragedia». È ancora tutta da chiarire la dinamica dell’incidente che a Ragusa ha causato la morte di Giuseppe Tumino, 38 anni, in una piccola fabbrica dolciaria, la Gisal, trovato senza vita intorno alla mezzanotte di giovedì, ben cinque ore dopo la fine del suo turno di lavoro, quando in fabbrica, che avrebbe dovuto riaprire tra qualche giorno dopo un periodo di chiusura, non c'era nessuno. All’arrivo della polizia, penzolava dall’orlo di una vasca di cioccolata, alta tre metri. Aveva il torace schiacciato. In questa non c'era cioccolata e probabilmente l’operaio la stava pulendo, in vista della riapertura, o provava il funzionamento della macchina utilizzata per mescolare la pasta di cacao. Un operaio, Guido Palumbo, che giovedì era caduto da una scala mentre lavorava in un’officina a Casoria, in-
Il braccio elevatore che ucciso l’operaio albanese nel piacentino
vece, è morto nella nottata di ieri al Cardarelli di Napoli. Era dipendente di una ditta di lavorazione del ferro. Sempre in Campania un altro operaio, Massimiliano Strifezza, di 33 anni, è morto in un cantiere edile in località Spineta del comune di Battipaglia (Salerno), schiacciato da un pannello di copertura di un capannone industriale che in quel momento era manovrato da una gru. A Roveleto di Cadeo, nel piacentino, Luan Qosya, albanese di 38 anni, è rimasto folgorato dall’alta tensione. L’uomo, dipendente di una ditta lattoniera, si trovava su una piattaforma alzata da un braccio meccanico a circa otto metri da terra e, mentre stava facendo alcune manovre, ha urtato i cavi elettrici ed è piombato a terra. Alla lunga lista si aggiunge Giuseppe Tabone, 57 anni, originario di Gela (Cl) stava lavorando alla ristrutturazione di una casa,
a San Vitale Baganza (Parma) quando è caduto dal ponteggio alto sei metri morendo. È morto invece travolto dal trattore che stava utilizando sul suo terreno Mauro Strozza, 56 anni, a Barile (Potenza). Il mezzo pesante si sarebbe ribaltato ed è rimasta ferita, in maniera non grave, anche un’altra persona che si trovava accanto alla vittima. A Subbiano (Arezzo) Luca Cerofolini, 30 anni è morto schiacciato dal tronco che stava abbattendo con una motosega. Non stava lavorando, invece, Hind Larabi, 21 anni, marocchina: la giovane donna però è rimasta comunque vittima di un incidente sul lavoro avvenuto negli spazi della ditta 'Ali Saldature' ad Arcole (Verona); uccisa sotto una catasta di ferro caduta dal muletto guidato dal fidanzato che la donna era andata a trovare in azienda. Daniela Navi
Leoluca Orlando
seduta. La prossima votazione, l'ottava di questa legislatura, la diciannovesima dalle dimissioni di Romano Vaccarella dalla Corte costituzionale nel maggio del 2007, è in calendario lunedì pomeriggio.
Camorra, Maroni ”ridimensiona” Roberto Saviano ROMA - Roberto Saviano "non è il simbolo della lotta alla camorra, ma "uno dei simboli", insieme ai tanti poliziotti, carabinieri e magistrati che "in silenzio" fanno il loro dovere nel contrastare la malavita organizzata. A sorpresa il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ieri a Napoli ha incontrato i rappresentanti dell'Unione Industriali, ha ridimensionato il "mito Saviano", l'autore di "Gomorra" che in seguito alle minacce dei clan camorristi vuole lasciare l'Italia per vivere all'estero. Maroni si è augurato che resti in Italia perché non considera "una buona idea" andare all'estero dove potrebbe essere raggiunto lo stesso dai camorristi. Lo Stato, ha assicurato il ministro, garantisce a Roberto Saviano "il massimo livello di protezione possibile" e "siamo al suo fianco e lo siamo sempre stati. Per quanto riguarda la sua sicurezza gli garantiamo tutto ciò che serve". Il ministro dell'Interno ha rilasciato queste dichiarazioni, dal sapore certamente polemico, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse della decisione di Saviano di lasciare l'Italia. Il ministro probabilmente non ha gradito l'eccessivo spazio che i media hanno riservato all'autore di "Gomorra" che viene omaggiato da tutti, giornalisti, autorità e comuni cittadini, come un eroe anti-camorra. Maroni ha voluto così dire la sua, non certo per sminuire il coraggio dimostrato da Saviano, ma per far presente che c'è tutto un apparato di servitori dello Stato che rischiano la vita, al pari di Saviano, per contrastare la malavita. "La lotta alla criminalita' - ha affermato ieri a Napoli - la fanno polizia, magistratura, imprenditori, che sono in prima linea ma non sono sulle prime pagine dei giornali. Non è da oggi che si combatte la camorra, lo si fa da sempre in silenzio", e lo fanno "tutte le forze dello Stato. E sempre piu' con il coinvolgimento dei cittadini". Maroni ha concluso con l'auspicio che Saviano rimanga in Italia perché "contribuisce con la sua immagine al contrasto alla camorra". Ma il contrasto, ha subito aggiunto, viene fatto ogni giorno con azioni militari ed immagini. Non vorrei ridurre lo Stato e la sua azione ad una personificazione". Elvio Sarrocco
IL CASO
«Kim è ancora al comando» WASHINGTON . – La Corea del Sud e gli Stati Uniti ritengono che il dittatore nordcoreano Kim Jong-il (nella foto), che non appare in pubblico da mesi, sia ancora al comando a Pyongayang. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Seoul Lee Sanghee in una conferenza stampa congiunta con l’omologo Usa Robert Gates. «I servizi segreti sudcoreani e Usa seguono con attenzione la situazione a Pyongyang e al momento ritengono che (Kim) abbia ancora il controllo della sua amministrazione», ha detto Lee.
McCain “il comico” in gran spolvero «Il mio soprannome è George Bush» WASHINGTON – «Ho licenziato tutti i miei consiglieri. Saranno sostituiti da una sola persona: Joe l'idraulico». Il senatore John McCain è riuscito finalmente a vincere in modo netto un dibattito con Barack Obama, quello dell’umorismo. Entrambi i candidati hanno partecipato giovedì sera ad un galà in cravattino bianco in ricordo del leggendario governatore dello Stato di New York, Al Smith, che vede gli oratori impegnati nel fare il discorso più spiritoso. Sia Obama che McCain si sono presentati con ottime battute. Ma la mimica comica del repubblicano è stata nettamente superiore a quella del rivale, suscitando le risate più fragorose. Facendo scattare l’osservazione
che McCain starebbe meglio nei sondaggi se avesse fatto vedere più spesso questo aspetto del suo carattere. Il materiale migliore è stato fornito dalla sfida elettorale con Obama. «Oprah Winfrey lo chiama 'The One' – ha scherzato McCain, riferendosi alla fama messianica del rivale – Io, da amico e collega, l’ho chiamato 'That One'. Non se l’è presa. Del resto anche lui mi ha trovato un nomignolo: George Bush». Alcune delle battute di McCain, anche grazie alla buona mimica, hanno non solo fatto ridere il pubblico ma anche graffiato i bersagli. «Obama ha già un piano per ogni emergenza compresa quella peggiore: una ripresa della economia – ha ironizzato il senatore – In tal caso interromperebbe
McCain (a sinistra), durante la sua “esibizione” alla Fondazione Smith
subito la campagna per volare a Washington e fronteggiare la crisi». McCain non ha risparmiato neanche Hillary Clinton. «Non riesco a liberarmi della sensazione che ci sia gen-
te in questa sala che fa il tifo per me – ha esclamato McCain, facendo poi una lunga pausa per aumentare l’effetto comico – Come stai Hillary? Sono contento di vederti!».
In Italia e nel Mondo
Sabato 18 ottobre 2008
Il mancato accordo Di Pietro-Casini mette nei guai il Partito Democratico
Elezioni in Abruzzo, corsa contro il tempo Le regionali si terranno il 30 novembre Gianni Chiodi scelto dal Pdl
LA POLEMICA SULL’AMBIENTE
Gianni Chiodi
ROMA – Centro-sinistra in ordine sparso in Abruzzo: all’appuntamento del 30 novembre potrebbero infatti presentarsi tre se non quattro candidati a contrastare Gianni Chiodi, il nome scelto dal Pdl per succedere a Ottaviano Del Turco alla guida della Regione. È questo lo scenario dopo un colloquio alla Camera tra Antonio Di Pietro e Pier Ferdinando Casini. Più tardi, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa ha annunciato la decisione di andare da soli dei centristi. E per il Pd, a questo punto, si prepara una corsa contro il tempo per cercare
un proprio candidato. In pieno Transatlantico ieri Di Pietro e Casini hanno avuto un faccia a faccia in cui è stato affrontato anche il tema delle elezioni in Abruzzo. L’ex pm ha invitato seccamente il suo interlocutore ad appoggiare il proprio candidato, Carlo Costantini, cosa che per l’Idv dovrebbe fare anche il Pd. Il leader dell’Udc ha declinato immediatamente l’invito. Dunque, la scelta di correre da soli con Rodolfo De Laurentiis è obbligata. Un’alleanza con il Pd non sarebbe comunque competitiva rispetto al Pdl, e una probabile sconfitta compromet-
terebbe eventuali future alleanze con i Democratici in altre realtà territoriali: l’Abruzzo farebbe cioè da precedente negativo. Per il Pd, ieri in silenzio, si profila ora l’esigenza di trovare una candidato che abbia voglia di andare incontro a una probabile sconfitta, e la scelta dovrebbe avvenire in meno di due settimane, il che preclude il ricorso alle primarie. Il profilo che si cerca è quello di una personalità che segni un minimo di discontinuità dal passato, per reggere la campagna dipietrista, senza con ciò rinnegare le scelte della giunta di centrosinistra.
Iran, Mottaki spera in un cambiamento Usa Il ministro degli Esteri dal Khazakistan «Il prossimo presidente non ha alternative»
Manuchehr Mottaki
ASTANA - L’Iran conta su un cambiamento fondamentale della politica estera americana dopo le elezioni del 4 novembre. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, durante una conferenza stampa ad Astana, capitale del Kazakistan. «Durante la presidenza di George Bush gli Stati Uniti hanno perso completamente la loro reputazione internazionale. Al prossimo presidente degli Stati Uniti, chiunque sia, non resterà che avviare cambiamenti essenziali».
La Prestigiacomo: «Dimas legga bene il rapporto»
Clima, Bruxelles contro Roma «Sono cifre fuori proporzione» BRUXELLES – Duro botta e risposta tra Bruxelles e Roma sulle misure individuate dall’Unione europea per ridurre l’inquinamento del pianeta: l’Italia frena il pacchetto di provvedimenti sulla base di stime sbagliate ed, anzi, sarà uno dei Paesi che più beneficerà del programma, attacca la Commissione. Immediata la replica del Governo: nessun errore, le cifre sono proprio quelle che ci avete fornito voi. Oggi è stato il commissario europeo all’ambiente, Stavros Dimas, a contestare i numeri usati dall’Italia per valutare l'impatto del pacchetto Ue per la lotta al cambiamento climatico sull'economia del Paese. Sono «allibito» dagli argomenti sollevati in alcuni ambienti, soprattutto in relazione alla crisi finanziaria, perchè il provvedimento, ha affermato, «è parte della soluzione». «Prima di sbalordirsi, il commissario – ha ribattuto il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – dovrebbe rileggere il documento diffuso dalla Commissione Ue. Le valutazioni che abbiamo fatto sono tratte da quegli scenari preliminari che indicavano un costo anno di 18,2 miliardi e un’incidenza sul Pil dell’1,14%». La polemica è arrivata il giorno dopo un Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dove il piano destinato a combattere le emissioni di C02 è stato tra i temi caldi affrontati dai 27 che hanno rinviato la patata bollente al prossimo vertice di dicembre. Il premier Silvio Berlusconi aveva minacciato il veto, se non si fossero valutati adeguatamente i costi per l’industria, definiti a più riprese, e non solo dal governo italiano, «insostenibili». «Sono ottimista – ha sottolineato Dimas
rispondendo alle domande dei giornalisti, in una conferenza stampa convocata per illustrare un piano Ue contro la deforestazione – e penso che un accordo potrà essere trovato entro la fine dell’anno». Subito dopo, però, è partito l’affondo sulle cifre relative ai costi (18-25 miliardi) utilizzate in Italia per contestare il piano: «Le cifre sono assolutamente fuori proporzione», ha osservato il commissario Ue. E a chi gli chiedeva spiegazioni sulle differenze tra i costi indicati dall’Italia e quelli dell’eurogoverno, ha risposto: «Non so da dove vengano quei numeri, ma non sono quelli che noi chiediamo». «Quando abbiamo fatto la valutazione d’impatto abbiamo esaminato diversi scenari», ha scandito Dimas con il tono pacato che lo contraddistingue. «Ce
n'era uno in cui per l'Italia il costo sarebbe stato pari all’1,14% del Pil nel 2020, ma questo scenario non è previsto dal nostro pacchetto». I costi addizionali per l’Italia, ha proseguito il commissario, andranno dallo 0,51% allo 0,66% del Pil. «E se anche fosse lo 0,66%, cioè la stima più alta, questo non vuol dire una perdita di Pil netto», ha puntualizzato. «Da un punto di vista macroeconomico, l’Italia – ha rilevato ancora il commissario – è forse uno dei Paesi che farà il miglior affare. Ed è per questo che mi domando il motivo di queste discussioni» e perchè «il pacchetto in Italia sia visto con così tanto pessimismo». C'è poi da considerare gli obiettivi di Kyoto, ha osservato ancora, e «al momento l’Italia non li sta raggiungendo». Eppure – è la
Stavros Dimas, commissario europeo all’Ambiente, impegnato in “duello”a distanza con Stefania Prestigiacomo (foto in basso)
tesi di Dimas rivolto ai cronisti italiani – «il vostro Paese avrebbe enormi capacità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili. Perchè non innovate?». Dimas si è comunque augurato che quello sui numeri «sia stato
Il “balletto” dei numeri: da 8 a 27 miliardi l’anno ROMA – È guerra di cifre sui costi per l’ Italia che comporterà l’applicazione delle misure contenute nel pacchetto energia e clima dell’Ue al 2020. Un vero e proprio 'balletto' di numeri, che vede un’oscillazione dagli 8 ai 27 miliardi di euro l’anno. CALCOLI UE: secondo il commissario Ue all’Ambiente, Stavros Dimas, i costi per l’Italia sarebbero tra i 9,5 e i 12,3 miliardi l’anno; - CALCOLI LEGAMBIENTE: secondo l’associazione ambientalista, l’ adeguamento al pacchetto 20-20-20 costerà all’Italia 8 miliardi di euro l’anno. - PACCHETTO 20-20-20: Il
Consiglio europeo dell’8-9 marzo 2007 fissa gli obiettivi da conseguire a livello comunitario nel 2020 - OBIETTIVI PACCHETTO
20-20-20: entro il 2020 riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica (CO2); incremento dell’efficienza energetica del 20%; aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; - CALCOLI IN BASE A STUDIO UE:In questo studio Ue, e avvalorata dall’Italia, emerge che «avvicinarsi» agli obiettivi del pacchetto significa per l’Italia costi in dieci anni di 181,5 miliardi di euro, con una media annua di circa 18,2 miliardi. - CALCOLI PRE-STUDIO UE: le cifre emerse collocavano i costi fra i 20 e i 23 miliardi l’anno.
Pizza batte wurstel perfino in Germania CHIpensa che in Germania il fast food per eccellenza sia il tipico wurstel, magari con i crauti, si sbaglia di grosso: i tedeschi preferiscono la pizza. Il famoso invito del tabloid Bild a boicottare questa specialità dopo la sconfitta della Germania da parte dell’Italia nei Mondiali Germania 2006, quindi, sembra ormai un lontano ricordo. Secondo un sondaggio del centro studi Konzept & Analyse di Norimberga (Sud), realizzato su un campione di mille persone tra 14 e 69 anni, la pizza è il fast food preferito dal 71% della popolazione, mentre
il panino col wurstel –il salsicciotto tipico tedesco esportato in tutto il mondo – ha ottenuto solo il 54% delle preferenze. Battono il wurstel, perfino il classico panino imbottito con prosciutto e formaggio (61%) e il pollo allo spiedo (59%).
solo un fraintendimento», perchè con l’Italia «stiamo cooperando». Il primo chiarimento potrà arrivare già lunedì prossimo al Consiglio dei ministri Ue dell’ambiente a Lussemburgo dove Dimas incontrerà Stefania Prestigiacomo. Intanto Greenpeace ringrazia il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L'intervento del Presidente della Repubblica «è un raggio di luce nelle tenebre del dibattito italiano su clima ed energia» afferma Greenpeace in una nota in merito alle parole del Capo dello Stato alla Festa d’Autunno a Castelporziano. «In un paese che si sta sempre più isolando a livello mondiale – aggiunge Greenpeace – il richiamo alla necessità di tutelare l’ambiente anche in presenza di una congiuntura economica difficile acquista ancora più importanza». «Ringraziamo il Presidente Napolitano per avere ricordato a tutti che tra tutela dell’ambiente ed economia c'è un legame stretto e positivo», commenta Donatella Massai, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. Isabella Pucci
Sesso in pubblico gli inglesi possibilisti
Dasha deve aspettare ancora IL matrimonio può attendere: la crisi finanziaria mondiale ha congelato provvisoriamente anche le fastose nozze dell’oligarca russo Roman Abramovich, il secondo uomo più ricco della Russia che aveva programmato per otto-
bre i fiori d’arancio con la venticinquenne modella Daria 'Dasha' Zhukova. Il patron del Chelsea ha visto volatilizzarsi in questi ultimi mesi 20,3 miliardi di dollari, una delle perdite maggiori tra i 25 imprenditori russi più ricchi.
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LA polizia dovrebbe mostrare grande tolleranza quando trova persone che fanno sesso in pubblico, come nei parchi o nei bagni pubblici, e l’arresto dovrebbe scattare solo in casi rari. Lo afferma un rapporto diretto alla polizia in Gran Bretagna: linee guida che, se verranno approvate dai vertici della polizia, legalizzeranno di fatto i rapporti sessuali all’aperto tra adulti consenzienti, in Inghilterra e Galles. Il rapporto, stilato dal vicecapo della polizia del Lancashire, Michael Cunningham, per l’Associazione dei capi delle polizie (Acpo) del Re-
gno, dice che gli agenti dovrebbero lasciar perdere quando vedono adulti consenzienti che fanno sesso nei parchi o nei bagni pubblici. La linea dura usata in passato, nota, è stata male accolta in particolare dalla comunità omosessuale.
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Sabato 18 ottobre 2008
Il fatto del giorno: Berlusconi: sì agli aiuti di Stato Un piano concordato per rilanciare lo sviluppo
Il boss di Morgan Stanley si pente sotto le palme
Ma non limitiamoci a sostenere le banche
dall’editoriale di Paolo Savona
dall’articolo di Massimo Gaggi
dal commento di Franco Bruni
Le borse azionarie non hanno ancora trovato un punto di orientamento certo e seguono nervose le notizie che quotidianamente interessano l’economia mondiale. La ventata di irrazionalità è tuttavia cessata, anche se il veleno accumulato deve ancora essere smaltito; al suo posto è subentrato un esame razionale degli effetti negativi sull’attività produttiva e sui consumi della crisi finanziaria che non porta niente di buono. I due motori dello sviluppo mondiale, quello americano e quello cinese, continuano a girare a ritmi soddisfacenti, ma mostrano un crescente affanno. Gli Stati Uniti sono in stallo elettorale per un mese e forse più, dato che l’insediamento del nuovo Presidente avverrà solo nel prossimo gennaio. [...]
«Che facciamo? Un concorso per la carica di "global chief regulator"»? commenta, ironico e perplesso, uno dei conduttori della Cnbc. È appena finito il collegamento con un assolato «resort» di Kiawah Island, in South Carolina dove un gruppo di finanzieri si è riunito per discutere di «new economy». Seduto all’ombra di una palma John Mack, gran capo di Morgan Stanley, ha appena ammesso che anche le banche si devono prendere una certa responsabilità per l’eccesso di "leverage" (cioè per aver investito troppo rispetto al capitale di cui disponevano, ndr). E ha invocato un nuovo sistema di regole da affidare alle cure di un "global regulator" dei mercati perché, dice, «il sistema del business è ormai mondiale e anche la crisi lo è». [...]
Il rinnovarsi di violenti ribassi dei corsi di Borsa è dovuto alla crisi finanziaria ancora irrisolta e al suo effetto sull’economia reale, che diventa sempre più evidente e che è destinato a rimanere per qualche tempo anche dopo che i problemi strettamente finanziari saranno avviati a soluzione. Dopo aver aiutato le banche con lo stanziamento di somme portentose, è naturale che sorga in tutti i Paesi una forte domanda di assistenza anche dalle imprese non finanziarie e dall’economia reale. Da tempo si chiedono riduzioni delle imposte sui redditi da lavoro più bassi, che aiuterebbero contemporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie e il costo del lavoro delle imprese. Urgono aiuti per chi ha maggiori difficoltà con i mutui immobiliari. [...]
La migliore di ieri
Speranza o illusione
E ora scatta l’allarme del basso clientelismo
Europa chiama Usa
dall’articolo di Oscar Giannino
dall’articolo di Massimo Riva
dall’articolo di Franco Venturini
Quando un capo di governo dice che bisogna dare aiuti di Stato alle imprese, i casi sono essenzialmente tre. Il primo è che voglia fare piaceri ad amici, o amici degli amici. Il secondo è che sia un socialista, un collettivista, uno statalista, chiamatelo come meglio vi piace. Il terzo è che abbia paura di quel che può succedere, se non si fa fare allo Stato quel che lo Stato pensate non dovrebbe fare quasi mai, almeno se siete un liberale. Le parole di Silvio Berlusconi pronunciate ieri rientrano in questa terza categoria. Dobbiamo sperarlo, almeno. In caso contrario [...] poveri noi. [...]
Chi guardi agli interventi governativi sulla crisi finanziaria in un’ottica strettamente nazionale rischia di scivolare in qualche errore di prospettiva. Troppo fresco è in Italia il ricordo di quali guasti di basso clientelismo abbia provocato l’intervento della mano pubblica negli affari bancari (ed economici in genere). Per questo si giustifica un forte allarme soltanto all’idea che lo Stato possa ridiventare azionista di qualche istituto di credito. In effetti, in casa nostra nulla oggi è più temibile di un ritorno alle pratiche dell’ultimo dopoguerra, quando la nomina degli amministratori di tante, troppe banche pubbliche era frutto
di estenuanti trattative fra partiti di governo in un tripudio lottizzatorio della peggior specie. Ci mancherebbe soltanto, nella tragedia che stiamo vivendo, assistere a un ritorno del primato della politica declinato nei suoi aspetti deteriori. Minaccia resa, purtroppo, più temibile dal malcelato entusiasmo con il quale il premier Berlusconi ha dichiarato ieri aperta una nuova stagione di aiuti pubblici non solo alle banche ma anche alle industrie. La storia patria, del resto, insegna quanto in Italia possa essere fulminea la conversione al dirigismo economico da parte dei più accesi liberisti quando si offra loro l’occasione per allungare le mani su qualche cassaforte. [...]
Giannelli sul Corriere
L’ Europa vuole scendere dall’altalena delle borse. Dopo l’iniziale entusiasmo per il piano dell’Eurogruppo il barometro dei mercati torna a segnare tempesta, e i 27 ne hanno tratto un segnale forte: le misure europee non bastano, occorre allargare il coordinamento e soprattutto prendere a bordo gli Stati Uniti. Senza questi raccordi una recessione globale di lunga durata diventerà inevitabile, e i provvedimenti presi nel settore bancario non riusciranno a prevenire il contagio tra la malafinanza d’alto bordo e l’economia reale che tocca ogni giorno la vita dei cittadini. [...]
Riflessioni sull’8 per mille Attenzione: l’apertura dei mercati è qualcosa di vitale dall’editoriale di Gian Antonio Stella
dal commento di Franco Locatelli
Parola del governo: i soldi per la fame nel mondo non finiranno nelle casse delle banche in crisi. Meno male, sull’8 per mille ne avevamo già viste troppe. Quando fu istituito la legge era chiara: i soldi raccolti dallo Stato (quelli alla Chiesa Cattolica, alle comunità ebraiche o agli Avventisti sono un’altra faccenda) andavano destinati a «interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali». [...] Col tempo, però, l’idea è stata stravolta. E nella saccoccia dell’8 per mille ha cominciato a infilare le mani chi voleva far quadrare conti che non quadravano. Fino al punto che una volta un terzo del gettito fu usato per la «missione umanitaria» in Iraq e un’altra volta per tappare un buco al comune di Catania che non riusciva a pagare i libri scolastici dati coi buoni sconto o una tournée di ballerini brasiliani. [...]
La furia iconoclasta che accompagna la tempesta finanziaria manda in frantumi anche il codice Wimbledon ma riscopre il valore del patriottismo economico e dell’interesse nazionale. L’intenzione del Governo Berlusconi di correggere le nostre asimmetrie normative modificando la passivity rule delle società per difenderle dal pericolo di scalate ostili dei fondi sovrani risponde esattamente a questi orientamenti. Poco importa che i fondi sovrani, che gestiscono immense risorse degli Stati asiatici, russi e mediorientali ricavate dal petrolio e dall’export, non abbiano mai lanciato un’Opa ostile e che
fino a qualche giorno fa fossero considerati i cavalieri bianchi del supercapitalismo piuttosto che i nuovi barbari alle porte. Nel gioco delle paure e delle speranze con cui anche i Governi devono fare i conti la percezione dei rischi vale talvolta più della realtà. Quando l’emergenza finanziaria sarà finita si tornerà ad ammettere che ha una sua ragion d’essere la metafora presa a prestito dal torneo di tennis più famoso del mondo e applicata all’economia per dire che la qualità e l’efficienza di un’impresa contano più del suo passaporto. Ma bisognerà riconoscere che ogni regola ha le sue eccezioni e che dal punto di vista del sistema Paese produr-
La fotografia
Le borse spaventate dall’articolo di Marco Girardo
Sono i numeri dell’«economia reale», da due giorni a questa parte, a spaventare i listini. Ieri a far crollare le Borse europee hanno contributo i timori di una frenata peggiore del previsto negli Usa. Il Vecchio Continente ha così polverizzato il rimbalzo di inizio settimana, perdendo altri 250 miliardi di capitalizzazione, con ribassi superiori ai cinque punti percentuali. Nella notte Tokyo segnava un tracollo dell’11,41%, anticipando la pessima giornata delle piazze europee: qualche ora dopo, infatti, l’indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha perso il 4,96%. Sintesi di chiusure che sono andate dal -3,26% di Zurigo al 6,78% di Milano, dal - 4,91% di Francoforte al 5,35% di Londra, con Parigi in ribasso del 5,92%. Paradossalmente, è stata Wall Street a reagire meglio agli spettri della recessione. [...]
Wall Street, la seduta è finita (Ansa)
re dentifrici non equivale a gestire la rete del gas. Ecco perché, in un’epoca dominata ancora dagli Stati nazionali, è del tutto legittimo un patriottismo economico che voglia difendere gli asset strategici di ogni Paese, a condizione che non si alzino troppo i ponti levatoi e che non si inciampi in derive protezionistiche. [...] L’apertura dei mercati e la contendibilità delle imprese non sono diventate un lusso, ma sono elementi decisivi per la vitalità della nostra economia, che è dunque interesse nazionale difendere. Il rapporto con i fondi sovrani degli Stati emergenti va perciò collocato in questo quadro ma risolto a livello europeo e al di fuori da tentazioni autarchiche. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Aiuti di stato, insomma, per proteggere le società italiane dalle offerte ostili provenienti dall’estero. Eh certo: come Alitalia, che fu tanto ben protetta dalle offerte di Air France da ritrovarsi qualche mese dopo sull’orlo della catastrofe (e badate, non è che sia stata scongiurata) e tanto ben protetta da poter essere risanata da questi geni della finanza che abbiamo in Italia. Mah. Il discorso non vale più: non soltanto a livello italiano, ma vieppiù in Italia. E diciamo chiaramente perché: in questo paese abbiamo pessimi manager, nelle aziende, così come la classe politica lascia a desiderare soprattutto nella capacità di gestire il denaro. Lasciar fare ai libici? Dipende: certo che dal punto di vista dei dipendenti e dei lavoratori, sarà bene chiedersi se preferiamo un buon stipendio dato dai libici o una cassa integrazione tutta italiana.
Sabato 18 ottobre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Obama contro McCain, un dibattito esemplare dove chi ammette lo sbaglio non viene penalizzato
Qualche considerazione sul mestiere dei giornali
dall’articolo di Gian Giacomo Migone
dall’editoriale di Igor Man
Dopo il terzo e ultimo dibattito diretto tra McCain e Obama vale la pena tirare qualche somma su questo tipo di confronto. La drammaticità della crisi finanziaria non ha oscurato la rilevanza della corsa presidenziale americana, giunta a una fase decisiva in cui le posizioni dei candidati si intrecciano con le decisioni del Congresso e dell’Amministrazione in carica. Soprattutto le modalità del confronto continuano a risultare importanti, forse decisive, per un paese che non deve cedere al panico. Al punto che, nel secondo e nel terzo dibattito, John McCain ha resistito alla tentazione di seguire il consiglio della Palin, di ricorrere a colpi sotto la cintura di un Obama ormai in vantaggio, anche se la maggiore aggressività e qualche scivolata tradiva il nervosismo del candidato repubblicano, in svantaggio nei sondaggi d’opinione. Malgrado ciò, è prevalso il bisogno di presentarsi con calma e civiltà a un elettorato
Barack Obama durante un comizio
impaurito, ma non disposto a premiare certe forzature e menzogne presenti negli spot elettorali soprattutto repubblicani. Vediamo come. Ogni riferimento alla realtà italiana non è puramente casuale. Ciò che più mi ha colpito è la perdurante stima e persino la simpatia reciproca che continua a trasparire da discussioni a tratti durissime [...]. Parole, modo di fare, umore dei rivali non davano adito a dubbi. La diversità è riservata alle
posizioni politiche. Lo stile costituisce il patrimonio comune. Un’altra presenza importante è la memoria. Ciò che viene detto non cancella ciò che è stato detto il giorno (o l’anno) precedente. Perché su ciò si gioca un valore fondamentale, la coerenza, che non è immobilità di giudizio. Anche a un candidato alla presidenza degli Stati Uniti è concesso cambiare opinione, purché non neghi di averlo fatto e sappia spiegarne in maniera
dall’articolo di Tullio Regge
Ho riletto più volte con attenzione il messaggio di Papa Benedetto XVI sulla scienza, messaggio che riporta alla mia memoria i tempi tristi del processo a Galileo Galilei. Rileggo con stupore l’accusa secondo cui «la scienza non è in grado di elaborare principi etici; essa può soltanto accoglierli in sé e riconoscerli come necessari per debellare eventuali patologie». Non è compito della scienza elaborare principi etici, ma il tono con cui si esprime il messaggio implica chiaramente scetticismo verso il mondo scientifico per quanto riguarda i principi etici.
Si rischia di ritornare ai tempi di Galileo Conviene ripetere che lo scienziato è anche uomo sensibile ai problemi e alle sofferenze che agitano l’umanità e in quanto uomo ha il diritto ma anche il dovere come chiunque altro di elaborare e proporre principi etici là dove la sua competenza può essere utile. La ricerca scientifica ha salvato e continua a salvare vite umane, basta ricordare le vaccinazioni che hanno posto
fine al vaiolo e a spaventose epidemie, lo stesso dicasi della penicillina e degli antibiotici. La «arroganza degli scienziati» è accusa ingiusta e indiscriminata e pone sotto accusa tutto il mondo scientifico. Il vero scienziato tiene conto degli errori commessi e delle critiche, molto di più di quanto facciano molti uomini di Chiesa. Lo scienziato è uomo e come tale può commettere er-
soddisfacente la ragione. Altrimenti viene richiamato all’ordine dall’avversario o, ove occorra, dai media. Non viene necessariamente penalizzato chi ammette di essersi sbagliato. Sicuramente non viene disprezzato. Chi lo facesse sarebbe a sua volta esposto a critiche. Ad esempio, la battuta di McCain che ha segnato il terzo dibattito - «Non ti stai battendo contro Bush» è stata riconosciuta come legittima perché le differenze rispetto al presidente in carica esistono, anche se Obama ha buon gioco nel sostenere che l’esigenza di mobilitare l’elettorato neoconservatore le ha oscurate nel corso della campagna elettorale. [...] Più volte Obama ha detto: «Non è vero», a cui è seguito un chiarimento di McCain che, a sua volta, ha spesso replicato o affermato: «Non hai capito». Le interpretazioni variano, ma i fatti esistono e prima o poi vengono richiamati da qualcuno, a condizione che siano effettivamente rilevanti. Nel migliore dei casi anche da chi si è accorto di essersi sbagliato. [...]
rori ma non possiede il monopolio dell’errore. Rendiamoci conto infine che lo scienziato prova pietà umana verso chi soffre di una grave malattia esattamente come accade all’uomo della strada. Il Papa pare aver dimenticato i tempi dell’Inquisizione spagnola e dei roghi su cui Torquemada, uomo di Chiesa, sterminava dei poveracci soltanto perché ebrei, tempi in cui la filosofia e la teologia si rivelarono in quel contesto strumenti devastanti e micidiali. Per evitare ogni incomprensione occorre una dialogo diretto e senza pregiudizi tra mondo scientifico non soltanto con la Chiesa ma anche con tutta la società. [...]
I giornalisti si dividono in due categorie: quelli che han fatto il Vietnam e gli altri»: ipse dixit quell’incrocio magico (cronista scrittore) che fu Tiziano Terzani. Ricordando Tiziano, un (valoroso) «inviato speciale» lamenta sulla Stampa gli infiniti verboten che un po’ dappertutto impediscono ai giornalisti di fare il proprio mestiere. La guerra del Vietnam l’abbiamo vissuta spalla a spalla con i GI (loro combattevano, noi prendevamo appunti). A Washington non gradivano che in Vietnam i giornalisti ficcassero il naso dovunque. C’era, in particolare, un reporter che «rompeva le scatole»: sto parlando di Peter Arnett. Un giorno, a Saigon, il suo capo (lavorava alla Cbs) gli disse che al Pentagono ce l’avevano con lui. «Ma io racconto quel che vedo», disse Peter. «Appunto». «E allora?». «Continua», disse il capo. In un altro Paese, Peter l’avrebbero licenziato; invece gli aumentarono lo stipendio, lo insignirono del Pulitzer. Altri tempi. Oggi, se un inviato vuol respirare polvere da sparo, deve rassegnarsi a far l’embedded, il finto soldato, agli ordini d’un sergente. La collega Maggioni nobilmente accettò la sfida ma non poteva riuscirci. Addio Vietnam, dunque, dove sotto i nostri occhi sgomenti vedevamo crescere, giorno dopo giorno, la guerra, con tutti i suoi orrori blasfemi. Va detto tuttavia che durante l’ultima guerra mondiale gli «inviati al fronte» furono tutti militarizzati. Ebbene, ancorché in divisa, Dino Buzzati scrisse corrispondenze invero magistrali. (Ma questo è un altro discorso, non fosse perché di Buzzati ce n’è uno solo). Di più: oggi è in crisi, almeno da noi, in Italia, il mito del gior-
nalista come categoria eletta, neutra, vestale dell’informazione. È in crisi l’identità dell’informazione stessa. E allora il Vecchio Cronista ripete quel che già disse al (valoroso) collega che si sente col braccio legato dietro la schiena. Dissi che bisognerà servirsi del passato (recente) per riconquistare il futuro, cioè il nostro esigente padrone: il lettore. Questo discorso però vale per i «professionisti», ma gli altri, quelli che sognano di diventar giornalisti? Bisognerà tornare all’antico: niente esami paludati ma tanta e poi tanta gavetta. Da «volontario». Ti faranno faticare a spezzaschiena, niente «corte», né vacanze, ma giro degli ospedali, caccia ai disastri, cura dei fatti periferici poiché spesso nascondono «fattacci». È banale dire «ai miei tempi», ma una volta il «volontario», il praticante mangiavano pane e piombo, e le interviste le facevano a tu per tu, non per telefono che le omologa. Suggerisco l’attenta lettura d’un libro senza paragoni. Lo ha firmato un giornalista vero, Ferruccio de Bortoli, si intitola L’informazione che cambia. De Bortoli, che oggi dirige Il Sole-24 Ore, di gavetta ne ha fatta tanta. Il suo libro, severo, aiuta i giovani colleghi a non giuocare l’illusione: non si diventa giornalisti frequentando una delle tante benemerite «università». Non basta il faticato diploma per sentirsi giornalisti. Se non si sta, giorno e notte, al chiodo, si finisce col diventare un (presuntuoso) impiegato della notizia, di quelli che «staccano» quand’è ora. [...] Nel suo Vangelo Giovanni dice: «Chi ama troppo la vita la perderà. Chi non se ne cura la conserverà in eterno». Come a dire, forse, che la vita prosegue nella morte. Ma per chi ha perduto il suo bene più caro la morte è una dura spina.
Scuola, ricordiamoci il valore del tempo pieno
Da Lucky Luciano a Buscetta un libro su “Quando la mafia trovò l’America”
Il calcio è una fede
dal servizio di Rosaria Amato
dall’articolo di Sergio Luzzatto
dal corsivo di Massimo Gramellini
Al primo sguardo, questo libro sembra un film che abbiamo tutti già visto. Sembra Fronte del porto, con la meravigliosa faccia da schiaffi di un giovane Marlon Brando che dapprima si inchina, poi si ribella alle leggi non scritte che fanno dei docks di New York il regno del racket di uomini, dei portuali le complici vittime di un sistema di intimidazione, di omertà, di violenza. O sembra Il padrino, con la faccia dello stesso Brando avvizzita dagli anni e impietrita dai doveri, la maschera di un’«onorata società » che fieramente rivendica i propri istinti, le proprie regole, i propri valori: passione per la famiglia, rispetto della parola data, vigore nel rendere il colpo. Ma appunto, quello di Salvatore Lupo non è un film, è un libro, anche se ha un titolo degno di Sergio Leone: Quando la mafia trovò l’America (Einaudi). Ed è un grande libro, che per la prima volta racconta — con gli attrezzi del più solido mestiere storiografico — oltre un secolo di «intreccio intercontinentale»: la vicenda della mafia italo-americana come fenomeno impossibile da capire senza un andirivieni perpetuo fra la costa occidentale della Sicilia e la costa orientale degli Stati
Seguo sempre con interesse il dibattito dottrinario in seno alla Chiesa e quindi non potevo perdermi la prima intervista del nuovo arcivescovo di Firenze, monsignor Giovanni Betori, rilasciata a Radio Toscana e al settimanale Toscana Oggi. In essa l’augusto prelato annuncia una conversione importante, la sua: dalla Juventus alla Fiorentina. Qualcuno, anche fra i lettori di questo giornale, scomoderà la figura del figliol prodigo. Qualcun altro, specie fra i lettori di questo giornale, quella dell’Iscariota [...]. Betori è il secondo juventino dopo Fede a cambiare bandiera per opportunismo. [...] Nemmeno un ateo, o forse solo un ateo ultrà, metterebbe sullo stesso piano la fede divina e quella calcistica. Ma il ripudio pubblico di un’emozione coltivata tutta la vita, al solo scopo di compiacere la curva dei nuovi fedeli, è proprio un esempio di quel relativismo culturale contro cui tanto strilla la Chiesa. [...]. Chi considera il tifo un sentimento modificabile al pari di ogni altro, come sostiene Betori nella sua abiura bianconera, o conosce poco i sentimenti autentici o non è mai stato tifoso, se non di se stesso.
I figli di genitori con la sola licenza media ripetono l’anno con una probabilità dieci volte superiore a quella dei figli di genitori laureati. E’ il risultato di uno studio condotto su un campione di adolescenti e pubblicato dalla Banca d’Italia. Tuttavia, osserva l’autore dell’indagine, Sauro Mocetti, la frequenza del tempo prolungato, buone infrastrutture scolastiche e insegnanti con contratti a tempo indeterminato favoriscono i ragazzi che vengono da famiglie culturalmente svantaggiate. È in particolare il tempo prolungato ad avere effetti positivi sull’apprendimento scolastico: "Il tempo pieno assume il ruolo di un sostituto del capitale culturale familiare - si legge nello studio - I suoi effetti sono notevolmente superiori nelle famiglie nelle quali entrambi i genitori hanno tutt’al più concluso la scuola dell’obbligo, rispetto a quelle nelle quali i genitori sono laureati. Questo conferma il punto di vista secondo il quale il tempo pieno rappresenta un’opportunità per migliorare l’istruzione e colmare gli svantaggi culturali, specialmente per gli studenti che vengono da famiglie meno istruite". La Banca d’Italia a giugno aveva pubblicato un altro studio sulla scuola, che
analizzava gli svantaggi degli adolescenti provenienti da famiglie in condizioni economiche modeste. I figli di genitori istruiti, al di là del reddito, hanno maggiori chance a scuola. Lo studio della Banca d’Italia, che si basa sui dati dell’Istat e del ministero dell’Istruzione, non ha dubbi in proposito: "I genitori possono trasmettere ai loro figli caratteristiche genetiche e altre caratteristiche che possono favorire od ostacolare la loro carriera scolastica. Inoltre, l’ambiente che circonda il bambino nel periodo successivo alla nascita può condizionarne lo sviluppo cognitivo e la formazione del capitale umano". Secondo Mocetti il gap culturale della famiglia d’origine può però essere limitato da tre variabili fondamentali: "Tra coloro che conseguono la licenza di terza media, la variabile più importante nello spiegare il successivo abbandono scolastico è il ritardo accumulato nella scuola media, soprattutto per i figli dei genitori meno scolarizzati. I rischi di insuccesso si riducono in presenza di una più favorevole composizione del corpo docente, vale a dire una minore incidenza di insegnanti con contratti a tempo determinato [...] e di una maggiore diffusione del tempo prolungato nella scuola media". [...]
Una scena del film “Il padrino”
Uniti, Palermo e New York, Castellammare del Golfo e Little Italy. Una storia da scrivere salendo e scendendo dalle navi, spiando in ogni loro viaggio i Masseria e i Terranova, i Luciano e i Gambino, i Mangano e gli Inzerillo... Il lettore lo avrà intuito: Lupo rigetta il vecchio argomento liberal secondo cui la mafia siciliana sarebbe un mito negativo, una leggenda nera inventata dagli americani anglosassoni per denigrare gli immigrati italiani. Così pure, Lupo rigetta il più aggiornato argomento cultural secondo cui la mafia siciliana si ridurrebbe a un codice condiviso, sarebbe il modo di funzionare di un’intera società imperniata sulla parentela e sulla clientela. Né sociologo né antropologo, Lupo ragiona in
modo diverso: da storico. Per lui, studiare la mafia significa ricostruire biografie, rintracciare itinerari, ritrovare tradizioni. [...] Una storia che Lupo ha la pazienza di seguire per mezzo secolo ancora, traversando le alterne vicende della Seconda guerra mondiale, del separatismo siciliano, del contrasto alla mafia in età kennediana, del narcotraffico corleonese su scala planetaria, sino ai fasti giudiziari degli anni Ottanta: quando l’acribia di magistrati come il newyorkese Rudolph Giuliani e il palermitano Giovanni Falcone provocò la caduta e la condanna, sulle due sponde dell’Atlantico, dei boss vecchi e dei nuovi, Bonanno e Gotti, Gambino e Inzerillo, Badalamenti e Buscetta. [...]
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Primo piano
Sabato 18 ottobre 2008
L’Italia degli scioperi Cortei a Roma, Milano, Napoli e in altre città. E il ministro «Non capisco questa protesta»
Le scuole vanno in piazza Insegnanti e studenti hanno manifestato per contestare la riforma Gelmini di ELISABETTA MARTORELLI ROMA – Tra il mondo della scuola e il ministro Gelmini la discordia sembra regnare sovrana. Lavoratori e studenti ieri sono scesi in piazza a Roma (ma non solo), per contestare gli interventi del Governo in materia di istruzione – primo della lista quello che recupera dal passato il maestro unico – ma la giovane titolare dell’Istruzione ha ribadito di non capire il perchè delle ostilità. «Le ragioni della protesta francamente non le comprendo e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza – ha detto parlando a Mattino cinque – in realtà non abbiano letto il provvedimento, perchè non si capisce come mai si occupino le università, si facciano manifestazioni nella scuola secondaria, che sono ambiti minimamente toccati dal provvedimento». Il provvedimento – ha precisato – riguarda solo la scuola primaria e la scuola media inferiore: «introduce la valutazione del comportamento, lo studio dell’educazione civica, il ritorno ai voti come meccanismo di valutazione». Quanto al tempo pieno, se le famiglie reagiscono così, per il ministro, il colpevole è «la sinistra che sta facendo una campagna di disinformazione, sta dicendo che verrà meno il tempo pieno e che addirittura verranno meno gli insegnamenti aggiuntivi, ma è una grande bugia. Sia gli insegnamenti aggiuntivi (inglese e informatica) che il tempo pieno verranno potenziati». Soltanto i fatti diranno chi è il Pinocchio della situazione, nel frattempo però la scuola si ribella: lo ha fatto nei giorni scorsi con iniziative spontanee, sitin, cortei, notti bianche, e ha proseguito ieri con il «No Gelmini day» andato in scena a Milano (un lungo corteo – 30.000 secondo gli organizzatori, un terzo per la questura – ha raggiunto il provveditorato), Genova (anche qui corteo, bambini in testa, di studenti e prof precari), Napoli (in piazza insieme liceali e universitari), Venezia, Bologna (in 300 hanno fatto 10 km a piedi, una sorta di pellegrinaggio anti-Gelmini), Piacenza (una fiaccolata a cui parteciperà anche il sindaco è in programma stasera). E naturalmente con la sciope-
Studenti in piazza a Milano; in basso: uno degli striscioni
Facce da protesta
ro proclamato dal sindacalismo di base, contro le politiche del Governo anche in materia di istruzione. «Uno sciopero riuscitissimo: più della metà delle scuole sono rimaste chiuse contro la politica Tremonti-Gelmini, contro una filosofia della scuola che appartiene all’800, contro provvedimenti razzisti di separazione tra italiani e stranieri, contro un’idea di distruzione di un’istituzione fondante del paese» ha commentato con soddisfazione il leader dei Cobas che insieme a Rdb e Sdl ha indetto la mobilitazione. A Roma la manifestazione, partita sotto una fitta pioggia, è stata aperta da un eloquente striscione «Tremonti e Gelmini distruttori della scuola». Mezzo milione di persone, secondo la Cub, hanno sfilato per le vie della città. Ora si aspetta il 30 ottobre: altra mobilitazione – stavolta monotematica – organizzata dai sindacati della scuola di Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals. Intanto, mentre il ministro Gelmini, slide alla mano, si è, premurata, l’altra sera, di illustrare ai parlamentari di Pdl e Lega come la scuola italiana cambierà grazie a tre parole d’ordine – educazione, merito, efficienza -, sei regioni (Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Puglia e Sardegna) hanno deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale per illegittimità della riforma.
Ora si aspetta la mobilitazione del 30 ottobre indetta da Cgil, Cisl e Uil
Sei regioni ricorreranno alla Corte Costituzionale contro il provvedimento del ministro di LOREDANA COLACE ROMA – L'Emilia Romagna lo ha presentato ieri, il Lazio nella seduta di giunta di ieri mattina ha dato l’ok così come ha già fatto il Piemonte che peraltro lunedì prossimo approverà una delibera per ricorrere anche contro l'art.3 sul commissariamento delle regioni causa della rottura di giovedì in conferenza Unificata. Sui tagli alla scuola si inasprisce lo scontro regioni-governo: sotto accusa ieri un altro articolo di legge, il 64 della manovra finanziaria anticipata a luglio (il decreto legge 112 convertito nella legge 133) che detta i criteri di dimensionamento degli istituti scolastici. Il motivo del ricorso «per illegittimità» è da ricercarsi nelle competenze regionali che sarebbero state violate e per di più in totale assenza di confronto. C'è la Sardegna, le Marche, la Puglia, la Toscana, ma allo scadere del termine fissato per il 20 ottobre, sono molti che annunciano di fare altrettanto aspettando l’ultimo momento nell’eventualità che qualcosa sia modificato. I profili di incostituzionalità, secondo le regioni, ed in particolare oggetto del ricorso a tutto tondo dell’Emilia Romagna, riguardano anche altre materie: oltre alla scuola, vi è la casa, la formazione, la sanità e l’assistenza sociale e il patrimonio regionale. “Invece di proseguire nel decentramento delle funzioni – ha spiegato Luigi Gilli, assessore regionale allo sviluppo territoriale dell’Emilia, che ha presentato un ricorso su tutti i fronti – il governo invade materie di competenza delle Regioni, rendendo meno efficace il lavoro e le decisioni delle Istituzioni che, al contrario, dovrebbero essere più coordinati e integrati». Il ricorso della Regione Emilia Romagna (come di altre Regioni) riguarda anche l’articolo 3 (in materia di scuola) del decreto legge 154 che prevede, tra l'altro, il commissariamento delle stesse Regioni che non ottemperino, nei modi e nei tempi previsti dal Go-
verno, al ridimensionamento (i cosiddetti accorpamenti delle scuole) degli istituti scolastici. Un altro punto oggetto del ricorso riguarda l'edilizia. La Regione chiede il pronunciamento della Corte sul “Piano casa nazionale» contestando il forte accentramento, di funzioni e di risorse, in una materia di chiara competenza regionale. Il ricorso dell’esecutivo guidato da Renato Soru è più centrato sull'art. 64 che violerebbe «sia lo statuto speciale della Sardegna sia l’art. 118 della Costituzione». Lo stesso è per il Lazio: per il coordinatore, Silvia Costa, “tale articolo è in conflitto non solo con il titolo V della Costituzione ma anche con il Dpr 233 del 1998 (legge Bassanini) che regola l’organizzazione della rete scolastica in funzione dell’attribuzione delle autonomie». «Il conflitto è nei fatti» dice Vasco Errani, presidente dell’Emilia-Romagna e presidente delle regioni. È in gioco la chiusura dei plessi scolastici con meno di 50 alunni; è un atto grave da parte del Governo che interviene direttamente sulle competenze delle Regioni e degli Enti locali. Sono anni che lavoriamo per superare una fase di conflitti istituzionali, che non giovano certo all’Italia. Mi auguro che il Governo ne prenda atto». «In Liguria non sarà tagliata alcuna scuola, la Regione si prende le sue responsabilità e non applicherà le norme del ministro Gelmini, ma assumerà le proposte fatte dalle Province», ha dichiarato il vicepresidente della Regione e assessore all’Istruzione, Massimiliano Costa. «Noi non priveremo nessuna realtà ligure della presenza scolastica, tantomeno i piccoli comuni dell’entroterra». Anche per Mercedes Bresso, governatore del Piemonte l’art. 64 è «un abuso», che mette a «rischio chiusura circa 816 plessi». E se per Vendola (Puglia)si è di fronte a «atti violenti nella sostanza e nel metodo», di diverso avviso il Veneto che sempre oggi per voce di Galan annuncia di essere schierato con il ministro Gelmini.
Primo piano
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IL CASO
Stretta sugli scioperi, via libera alla riforma Nel mirino del Governo gli stop proclamati dalle sigle minori. Cgil: «Illiberali» ROMA - Nuove regole per gli scioperi. Nel giorno dello stop dei trasporti indetto dai sindacati di base e delle manifestazioni di piazza contro la riforma della scuola, il consiglio dei ministri ha dato il via libera alle linee guida di una riforma che riguarderà soprattutto i servizi pubblici essenziali. Il provvedimento, che sarà varato sotto forma di disegno di legge delega dopo la consultazione delle parti sociali, prevede una stretta particolare sugli stop proclamati da sigle minori, che, «con comportamenti spregiudicati» e con il solo effetto annuncio, ha spiegato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, rischiano di creare danni maggiori di quelli effettivamente provocati dagli scioperi. L'obiettivo dichiarato dal governo è quello di raggiungere un maggiore equilibrio tra il diritto di sciopero e il rispetto dei diritti di cittadini e imprese. Ma la la Cgil reagisce duramente giudicando «illiberali» i tratti della riforma. Le linee guida approvate dal consiglio dei ministri prevedono innanzitutto l'aggiornamento e la revisione dei servizi essenziali. È quindi stabilita l'istituzione di un referendum consultivo obbligatorio prima dello sciopero e l'adesione individuale preventiva per dare maggiore certezza sul livello di adesione. Le sanzioni saranno affidate ai prefetti «in modo da renderle effettive». Dovranno essere inoltre previste adeguate procedure per un congruo anticipo della revoca dello sciopero «al fine di eliminare i danni causati dall'effetto annuncio». E' proprio su questo tema che ha insistito Sacconi, portando ad esempio l'agitazione nei trasporti proclamata da Cobas, Cub e Sdl che ha paralizzato dalla mattinata molte città italiane: «Proprio oggi è stato organizzato uno sciopero da sigle sindacali minori e l'effetto annuncio - ha detto il ministro -
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi
Cisl e Uil aprono «Si tocchino solo i servizi essenziali» è stato di diffusa rinuncia ad utilizzare i mezzi di trasporto pubblico nonostante un grado di adesione basso». E lo stesso succede quando uno sciopero viene revocato all'ultimo momento. Contro le nuove norme è insorta la Cgil. Lo sciopero è «un diritto incoercibile», sottolinea. Le linee guida del disegno di legge delega hanno «tratti illiberali e rendono necessario contrastare norme che attaccano i diritti dei lavoratori e della loro rappresentanza e appaiono sbagliate nel metodo, nel merito e sotto il profilo costituzionale». Secon-
do la Cgil esiste un «chiaro intento di introdurre ulteriori e immotivate restrizioni al diritto di sciopero e alla libertà sindacale». Più aperto invece i segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, disponibile al confronto: «il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione e non va toccato, ma bisogna trovare una strada equilibrata per regolamentare e conciliare meglio questo diritto inviolabile con gli interessi della collettività. Soprattutto - sottolinea quando accade che una minoranza piccola di lavoratori tiene in scacco la generalità della rappresentanza dei lavoratori». Rimettere mano alla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali è necessario anche secondo Paolo Pirani della Uil che sottolinea però che «occorre farlo partendo da accordo con le parti sociali» e che bisogna evitare di estendere lo strumento legislativo al di fuori dell'ambito dei servizi essenziali.
Si sono fermati anche i trasporti, causando gravi disagi
Cortei e scioperi, città in tilt La giornata di fermo ha coinvolto anche sanità e servizi pubblici ROMA – Mezzi pubblici fermi per lo sciopero, cortei anti-Gelmini e pioggia. Un mix micidiale che ha mandato in tilt un po’ tutti i centri urbani a partire da Roma e Milano. Le grandi città hanno risentito pesantemente delle proteste organizzate dai sindacati di base, che ieri hanno proclamato una giornata di fermo generale che ha coinvolto trasporti, sanità, scuola, servizi pubblici. Obiettivo: chiedere al governo di adeguare salari e pensioni, di ridurre i prezzi, di abrogare il decreto Gelmini, di tutelare sanità e stato sociale. Secondo le organizzazioni dei lavoratori, le adesioni sono arrivate a 2 milioni in tutta Italia. Ma le ripercussioni sono state pesanti. Per Roma è stato un venerdì di passione. Le vie della capitale, già penalizzate dai mezzi pubblici che viaggiavano a singhiozzo, sono state attraversate da un lungo corteo partito da piazza della Repubblica, a cui hanno preso parte circa 500mila persone, secondo gli organizzatori. Leit motiv, gli slogan contro Brunetta e la Gelmini. Con i lavoratori aderenti a Rdb, Cobas e Sdl, infatti, hanno sfilato studenti e universitari, che ad un certo punto si sono staccati per convergere verso il ministero dell’Istruzione, mentre il resto dei manifestanti si è diretto in piazza San Giovanni. Il traffico è rimasto paralizzato. La pioggia battente, ininterrotta per tutta la mattinata, ha fatto il resto. Problemi anche per molti genitori di figli minorenni, che, con le scuole in sciopero (adesioni fino al 70 per cento se-
condo i Cobas), sono stati costretti a recarsi di persona negli istituti per autorizzare i ragazzi a tornare a casa, 'missione di recupero’ che, in molti casi, è costata lunghe attese in fila. Giornata difficile anche a Milano e Torino. Nel capoluogo lombardo, anche se a detta dell’Atm il 68% dei mezzi pubblici era in servizio, la situazione è stata comunque caotica. Già dalle 9, circa 8 tram su 10 hanno imboccato la via del deposito. Ben tre i cortei che hanno inte-
ressato la città. A Torino è stata bloccata la metropolitana. Secondo i sindacati, l’adesione allo sciopero ha superato il 70-80% tra gli autisti di bus e tram. Per l’azienda torinese di trasporti Gtt si è fermata al 35%. Sta di fatto che la metro è stata fermata per motivi di sicurezza, dovuti sia a problemi tecnici sia alla mancanza di personale. Traffico in tilt anche a Palermo, con ingorghi e auto in coda. All’aeroporto Marconi di Bologna 24 voli, nazionali ed internazionali, sono stati cancellati. A Venezia si sono fermati i vaporetti: ci hanno pensato le gondole, in accordo col Comune, a traghettare a modico prezzo residenti e turisti lungo i due lati del Canal Grande.
Un autobus in sciopero a Roma
L’APPELLO
Napolitano: «Non si dica solo no» di CHIARA SCALISE ROMA – Su alcuni cambiamenti si può essere d’accordo, su altri si può dare battaglia, ma una cosa è certa «non si possono dire solo dei no. Nè bisogna farsi prendere dalla paura»: nei giorni in cui il mondo della scuola scende in piazza e alza la voce, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arrivano parole che vogliono essere un invito al dialogo. Il monito del capo dello Stato piace a tutti, maggioranza e opposizione. Il primo ad applaudire è il Pdl, che con il numero uno dei senatori Maurizio Gasparri definisce il discorso del Colle «saggio e illuminante». Ma anche l’ex ministro dell’Istruzione Beppe Fioroni (Pd) apprezza: «Sono d’accordo con Napolitano: c'è bisogno di una vera riforma» della scuola. Esattamente quanto afferma anche l’Italia dei Valori. Evitare di esagerare, cedendo agli allarmismi: il capo dello Stato invita alla calma dunque, perchè che qualcosa vada cambiato – dice – nel mondo della scuola non
c'è dubbio. I ragazzi non hanno tutto quello che dovrebbero «sul piano della formazione e della preparazione al lavoro. Quindi – spiega Napolitano 'intervistato’ da alcuni alunni alla 'Festa d’autunno’ – bisogna discutere le cose per come stanno». La riforma Gelmini della scuola elementare continua a lasciare molti dubbi all’opposizione, a partire dall’introduzione del maestro unico. Questioni di merito però che non vengono affrontate, è l’accusa dei Democratici. «La realtà – sottolinea il ministro ombra dell’Istruzione Maria Pia Garavaglia – è che il governo fugge il confronto, ricorrendo ai decreti e contingentando i tempi di discussione in Parlamento». Il provvedimento è alla seconda lettura a Palazzo Madama: terminata la discussione generale in commissione, da martedì inizierà l’esame degli emendamenti e poi velocemente, almeno nelle intenzioni della maggioranza, sarà in Aula. Il tempo a disposizione è poco, il provvedimento scade a fine ottobre, e infatti è dato quasi per certo che il governo farà
il bis chiedendo la fiducia, dopo la Camera, anche al Senato. Che il testo viaggi blindato lo dimostra anche l'atteggiamento della maggioranza, che non ha presentato alcuna proposta di modifica. Al contrario, il Pd si è dato da fare: sul totale di emendamenti presentati, pari a 250, i Democratici ne hanno firmati ben 170. Certo non tutti sono qualificanti, e se il governo mostrasse un orecchio sensibile, spiega il senatore del Pd Antonio Rusconi, il pacchetto si potrebbe tagliare anche in modo significativo. «Sono tre-quattro i punti chiave», dice Rusconi e comunque le modifiche più necessarie riguardano tutte il maestro unico. Le novità sul mondo della scuola non piacciono neppure all’Italia dei Valori, che tira dalla sua parte il presidente della Repubblica: «Ha ragione Napolitano – dice Massimo Donadi - Sì alle riforme, no allo sfascio». E quella del governo proprio non va bene: «E' un atto criminoso», afferma il senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica.
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Marinagri
I giudici della Corte di Cassazione spiegano cosa rende pericoloso il villaggio dei Vitale
«Ecco perché lasciare i sigilli» Confermato il rischio inondazione. Lì non si poteva costruire di FABIO AMENDOLARA POLICORO - C’è chi sostiene che «adesso dovrebbe essere l’autorità amministrativa ad agire in autotutela», ma il sindaco Nicola Lopatriello ha difeso la legittimità degli atti comunali e la bontà dell’investimento. Altri invece ritengono che sia «competenza della Regione». E citano un «Dpr del 2001». Per i legali di Marinagri era ed è tutto in regola. Lo hanno sostenuto anche davanti ai giudici della Corte di cassazione. Ma il problema resta. Perché i giudici della suprema corte hanno messo nero su bianco che lì non si poteva costruire. «I motivi della decisione», li chiamano i giudici della Cassazione. Sono le ragioni che supportano la scelta di lasciare i sigilli - ma anche i finanziamenti bloccati - al più grande villaggio turistico lucano. Così argomentano: «Il Tribunale del Riesame ha correttamente rilevato la illegittimità dell’intervento edificatorio di quanto in sequestro per non avere il privato (Vincenzo Vitale, patron di Marinagri ndr) ottemperato alle prescrizioni alle quali la pubblica amministrazione aveva subordinato l’approvazione della variante al Piano di assetto idrogeologico». E aggiungono: «Tale piano rendeva assolutamente inedificabili i terreni rientranti nel progetto edificatorio del gruppo Marinagri». Il giudice di merito, infatti, si limita a rilevare che «per il Piano di assetto idrogeologico tutta la zona - a tutt’oggi a elevato rischio di inondazione - ove sorgono i manufatti oggetto di sequestro è inedificabile». Ma anche che «la variante - disposta dall’autorità a favore dei privati, odierni indagati - è subordinata a specifiche e puntuali prescrizioni, la cui osservanza è essenziale per la salvaguardia dell’assetto idrogeologico e per la sicurezza della collettività». I difensori di Marinagri hanno poi posto dei nuovi elementi probatori. Ma la
In alto una veduta di Marinagri. Qui sopra la Corte di Cassazione
Cassazione ha detto «no». Scrivono i giudici: «Il nuovo elemento probatorio dovrà essere valutata dal giudice di merito e non può certo trovare ingresso avanti a questo giudice di legittimità». «Del tutto infondata è poi la doglianza che il Tribunale avrebbe preso in considerazione, in modo approfondito, solo gli elementi dell’accusa. Infatti nel provvedimento - sostengono i giudici della suprema corte - del Riesame si prendono in esame con accuratezza tutte le contestazioni difensive, respinte dal giudice di merito con motivazione esaustiva, logica e non contraddittoria». E ancora: «Il Tribunale del Riesame afferma che
tutti i beni in sequestro costituiscono cose che hanno reso possibile la commissione dei reati contestati, ponendosi come mezzi diretti e indispensabili per la perpetrazione degli illeciti. Il Tribunale correttamente, aggiunge che un eventuale dissequestro comporterebbe il rischio della ripresa dell’attività edificatoria e la commissione di altre analoghe condotte antigiuridiche». E i finanziamenti? Restano bloccati. «Il Tribunale giustifica il sequestro dell’area di pertinenza della Ittica Valdagri Spa evidenziando che il centro ecologico turistico integrato Marinagri è nella disponibilità anche della ditta Ittica Valdagri Spa. Per quanto riguarda
la lamentata mancanza di collegamento tra il mantenimento del sequestro dell’area di pertinenza della società ,Ittica Valdagri e delle somme imputate a titolo di finanziamento, vale anche quanto è stato sopra rilevato in ordine alla doglianza contenuta nel secondo motivo del ricorso». I giudici concludono che «la parte privata che ha proposto il ricorso deve essere condannata al pagamento delle spese del procedimento, nonché ravvisandosi profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, al pagamento a favore della cassa delle ammende della somma di mille euro». f.amendolara@luedi.it
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Woodcock lascia Il magistrato anglonapoletano ufficializza il suo trasferimento dalla procura di Potenza
Dopo 10 anni torna a Napoli «Rientro nella mia città, ma vado via a malincuore» di FABIO AMENDOLARA QUESTA volta ha deciso. Va via. Sarà per i veleni dell'inchiesta sulle toghe lucane. Sarà perché, come si vocifera nei corridoi del palazzo di giustizia, non riesce più a lavorare come prima. Sarà perché dopo dieci anni si è un po' annoiato e ha deciso di raggiungere la sua mamma a Napoli, Henry John Woodcock, il magistrato della procura di Potenza che negli ultimi sei anni ha messo le manette a tanti di quei vip (ultimi in ordine di tempo Vittorio Emanuele di Savoia e Fabrizio Corona) da crearsi un consistente e agguerrito plotone di nemici altolocati, ha ufficializzato la sua partenza. Lo ha detto ieri, alla presentazione del libro “Non capire la musica”, scritto da zio Gennaro Pasquariello. «Torno volentieri a Napoli, anche se lascio Potenza a malincuore», dice il pm anglonapoletano. Molti ironizzano anche sul suo cognome che, in italiano, sta per “beccaccia” senza sapere che quest'uccello è definito “regina del bosco”, con notevoli capacità strategiche. E lui? Normalmente tace, qualche volta querela e ottiene anche soddisfazioni in par condicio: il direttore di Libero Vittorio Feltri e il direttore del Riformista Antonio Polito sono stati condannati per due editoriali diffamatori. E anche se va via - spera di essere a Napoli in primavera, «al massimo per l'estate prossima» - dice di sentirsi «molto legato a Potenza e alla gente della città». «Sono stati dieci anni di soddisfazione - aggiunge - e mi sento molto legato a quel posto. Napoli, però, resta la mia città e torno contento, anche per motivi affettivi». A Napoli, nella casa dove è cresciuto, nel quartiere chic di Chiaia, lo attende la mamma. Ma le doti non comuni del futuro magistrato sono da ricercare anche dalla biografia del padre, britannico di passaporto ma nato in Italia, da madre francese e padre inglese: sir George Woodcock (il cui omonimo ottocentesco fu autore di una monumentale storia dell'anarchia) che parla, pensa e scrive in tre lingue e vive a Londra. Henry va a trovarlo una volta l'anno anche se «non conversa in inglese» come vorrebbe. Studia, però, nel prestigioso liceo Umberto I di Napoli, che vanta tra i suoi allievi, oltre al presidente Giorgio Napolitano, il regista Francesco Rosi e il filosofo Nicola Abbagnano. Conseguita la maturità con 48 sessantesimi, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dove conosce Stefania Starace, napoletana del quartiere Vomero, più giovane di lui di due anni. Risale a quel periodo la sua amicizia con Fulvio Martusciello, oggi consigliere regionale di Forza Italia, con il quale scriveva sceneggiature teatrali e giocava a calcio. Herry, così lo chiamano gli amici, e Stefania si innamorano men-
Quando suonava l’oboe
tre preparano il concorso, che superano nel 1996. Le loro nozze sono celebrate nel 2000 dall'arcivescovo di Chieti Bruno Forte, altro zio di Herry e teologo di punta della Chiesa, nonché, a detta di molti, erede naturale di Ratzinger alla Congregazione per la dottrina della Fede. Dopo aver fatto gli uditori giudiziari,
lui viene assegnato a Potenza, lei a Lucera, in provincia di Foggia. Oggi Stefania è giudice civile a Torre Annunziata. E' una ragazza schiva e aliena da qualsiasi forma di pubblicità. Come Herry. Ha abitudini spartane: non usa mai l'auto di servizio, in ufficio va a piedi o in moto alle sette e mezzo del mattino e ne
esce alle undici di sera. Il suo piatto preferito è la pasta e fagioli, ha una passione per i cani lupo ed è riservato. Il suo unico amico potentino è un macellaio, che nei giorni del boom mediatico per gli arresti di Vittorio Emanuele e di Corona gli fa da ufficio stampa. Per quelle inchieste è diventato quasi un vip. Tanto da fini-
re sulle patinatissime pagine di “Chi”, il settimanale di Alfonso Signorini, fotografato in compagnia di Federica Sciarelli, la bionda conduttrice di “Chi l'ha visto?”. In tanti hanno insinuato. Anche a Potenza. Ma lui ha sempre sostenuto che quella «è una sincera amicizia». f.amendolara@luedi.it
Inchiesta della procura di Potenza
Per una multa annullata chiesto il rinvio a giudizio di Margiotta e Fasano POTENZA - Il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza Henry John Woodcock ha chiesto il rinvio a giudizio del deputato del Partito democratico Salvatore Margiotta e della moglie Luisa Fasano, ex capo della squadra mobile di Potenza, per una una multa da 390 euro per eccesso di velocità finita nel nulla. Nella vicenda sono coinvolti anche l'autista del parlamentare, Giuseppe D’Eboli, e il vice prefetto di Potenza, Maria Laraia. Nei loro confronti il magistrato ipotizza il reato di abuso di ufficio. A Luisa Fasano, ora in servizio nella Questura di Matera, viene contestato anche il peculato, per aver utilizzato il telefono cellulare di servizio per un numero elevato di chiamate personali, e la rivelazione di segreto d’ufficio a propo-
sito di informazioni su indagini in corso fornite ai giornalisti. La vicenda della multa risale alla primavera del 2007 quando la polizia stradale di Potenza rilevò l’eccesso di velocità dell’autista di Margiotta, all’epoca esponente della Margherita, durante il loro viaggio verso l’aeroporto di Gioia del Colle (Bari) per accogliere l’allora ministro Francesco Rutelli. Su istigazione di Margiotta e della moglie, secondo l'accusa, la Prefettura di Potenza avrebbe accolto il ricorso contro la multa e avrebbe archiviato il relativo verbale evitando in questo modo, oltre che il pagamento della somma, anche la sospensione della patente di guida per l’autista. Woodcock ha ricostruito la vicenda con l’ausilio di intercettazioni telefoniche.
Qui sopra Salvatore Margiotta, a destra Luisa Fasano
NAPOLI - La musica è una «sensazione percettiva: ci si siede in poltrona per ascoltare una sinfonia di Beethoven e può piacere oppure no». Lo afferma il pm di Potenza, Henry John Woodcock, in occasione della presentazione del libro “Non capire la musica”, oggi nella sede dell'Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli, scritto dal cardiologo partenopeo Gennaro Pasquariello. «Sono qui perchè è mio zio - ha detto - e quella di oggi è una sorta di riunione di famiglia e amicale ed è legata al libro, a un evento che potrei definire paramusicale». «Non c'è bisogno di essere esperti per ascoltare la musica - ha continuato - come invece può essere per ammirare e apprezzare un'altra opera d'arte come, ad esempio, i quadri». Il libro di Pasquariello prescinde dalla sua attività di medico, nasce piuttosto dall'esigenza dio spiegare che non è necessario essere esperti per apprezzare la musica perchè, dice, «è da apprezzare così com'è». «Lui è un violoncellista ha concluso il pm di Potenza - ed è una caratteristica di famiglia. Un altro mio zio suonava il pianoforte e anche io, da giovane, ho suonato l'oboe».
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Tendenze sociali I segni eterni di un fenomeno
Fannulloni in triplice copia Il rapporto strutturale fra la burocrazia e l’inefficienza delle amministrazioni di LUCIO TUFANO Non c'è sportello che non spieghi l'esercizio del timbro e del tampone, la penna e la carta bollata, il calamaio. Non c'è stato tavolo o banco che non abbia tenuto il sigillo con le ceralacche, non c'è stato scrittoio dove non si sia timbrato, firmato e controfirmato, stilato o redatto l'atto, non c’e stata porta davanti alla quale non si sia operato l'inchino, pronunciato il «buongiorno» remissivo o da cerimonia, di congedo o di arrivo, ove non si sia consumata l'attesa spasmodica, la compiacente considerazione, da cui non si siano ottenuti alla fine promozioni, assunzioni, sussidi; non c'è uscio, cappelliera, consolle, ingresso innanzi ai quali non si sia sperimentata la veloce capacità di togliere o porgere ai capi il cappotto. Lunga tradizione di conformismi e di omertà, le storie dell'atto amministrativo hanno segnato il vigore e l'energia, l'efficienza, l'efficacia, la validità, il merito, la legittimità, la capacità e l'effetto. Significati e funzioni dell'oggetto più autoritario, più efficace nella storia delle articolazioni e trasmissioni di imperio, il timbro, dal francese timbre (per la firma tonda del tamburo), è un arnese di gomma e di metallo, recante una scritta in rilievo, il dictat, il permesso, il divieto che si spalma, in superficie, di inchiostro grasso per imprimere. Operazione esclusiva e fondamentale che convalida l'atto, quella del timbro è stata sempre considerata imprescindibile dalla specie di potere e di autorità che la produce. Timbri a secco, bolli a rilievo, bolli dell'ordinanza, contrappunto della fiscalità, della decisione daziaria, posti in calce al proclama, alla circolare, al decreto. Il timbro, fatidico scatto, volontà esercitata, manifestata, espressione irrevocabile che commina i termini perentori, che infligge il domicilio coatto, che rende esecutivi i fogli di via, i fogli di rientro, i permessi di uscita, le libertà vigilate, le quarantene... I cottimi di subordinazione secondo le istruzioni e
Simbolo 1 (SCARTOFFIE)
GLI OGGETTI CONTINUITA’
«Calamai «Le nevrosi penne da Gogol e ceralacca» al computer»
sotto la direzione degli istruttori, retribuiti a mese, a settimane e a giorno, vengono annoverati dentro i registri e contabilizzati sulle convocazioni siglate e confortate dai decisi contrassegni timbrati. Intere lenzuola di carta scritta e bianca, «carta bianca», possibilità di fare, comando ottenuto e da impartire, delega di potere, di intervenire, azione esecutiva, atto della procedura e cattura, mistero complesso del consenso, del dissenso, «nulla osta», hanno reso la vita insopportabile o assurda alle generazioni della terra, ai padri ed ai figli. Effige impressa del potere, autorità stilata, inchiostrata, il timbro imbratta la pergamena, anello, sigillo, simbolo profuso, diffuso su fogli e buste, plichi, ordini, lì dove esprime il grado della volontà, l'esercizio del comando, distribuito, propagandato, trasmesso, invia-
to, depositato e traslato. Soddisfacente colpo vibrato sul tampone impregnato e quindi sulla trepida pagina. Magia del timbro, tondo, quadro, a rettangolo, a triangolo, magia del concedere, dell'autorizzazione, della volontà che si perfeziona. Voluttà della timbrata, sfogo, atto di imperio: l'impiegato addetto è conscio di imprimere con la dovuta energia i colpi sordi su busta e carta, come un maniscalco che finalizza nel contrassegno i sacri simboli dello Stato, i colpi secchi. Interpretazione di voluttà ed abnegazione, sussiego ed arroganza, persuasione e medesimazione nell'area infallibile, immune, del silenzio-rifiuto, altezzose fasi delle urgenze, delle pratiche eseguite, raccomandate, dei «dato corso», delle esplicite condizioni, formulazioni, degli imprescindi-
bili, ineluttabili voleri delle amministrazioni. Potere e strapotere dei funzionari, eccesso delle competenze, pedantesche fedeltà alla lettera dei regolamenti. Uffici gerarchicamente ordinati e personale destinato ad espletare in permanenza mansioni amministrative hanno coesistito, coabitato con i crismi dello Stato assoluto. Ma la pletora dei dipendenti pubblici ed il non mai efficiente funzionamento della macchina burocratica, il peso rilevantissimo della spesa, degli stipendi hanno gravato sull'erario, hanno fatto registrare le attese, segnare i paragrafi grigi della storia meridionale. Il protocollo indica l'arrivo di ogni lettera o domanda e la data del documento protocollato, il nome e la qualità di chi scrive o ricorre, il soggetto della lettera, la direzione generale o l'ufficio cui è smistata. Memoria dell'amministrazione, accumulo degli atti che riflette la sedimentazione dell'esperienza, dei precedenti, l'indispensabile premessa dell'attività corrente. È possibile fare una storia di come nascono gli uffici, di quello che accade in essi, delle architetture e degli arredamenti, come requisiti del moderno? La modernizzazione insomma è qui, in questo modo nuovo di lavorare, in questa costante evolutiva come stadio reale da raggiungere o già raggiunto, loro metamorfosi riguardo alle attrezzature ed agli stili, ai criteri dell'essere impiegato, rispetto ad uno status della ministerialità. Calligrafi, computisti, copisti, dattilografi, dalla penna alla «Olivetti», titolari della questione burocratica, personaggi del potere gerarchico, ma anche elementi del grottesco, della goffaggine di uomini e ceti al cospetto del potere. Gli uffici, la macchina da scrivere, la gomma, i nastri, il ciclostile, i problemi di datazione e di riferimento, i temi da affrontare per definire l'avvenuta modernizzazione, furono gli oggettisoggetti della cronaca e del torpido procedere della macchina complessiva. Da Gogol al computer, le nevrosi freudiane hanno costituito vicende e situa-
La proposta di legge di Sergio Lapenna (Pdl)
«Opportuno un limite di spesa per gli incarichi dirigenziali» IL CONSIGLIERE regionale del Pdl Sergio Lapenna annuncia la prossima presentazione di una proposta di legge regionale in merito alla fissazione di un limite di spesa per gli incarichi dirigenziali. Spiega Lapenna: «La Pdl pone un tetto retributivo massimo per le retribuzioni ed i compensi che la Regione, gli enti dipendenti e subregionali, le società partecipate dalla Regione, possono corrispondere a persone fisiche legate alle amministrazioni e organismi indicati nella norma da un rapporto di lavoro dipendente o autonomo. E’ prevista una deroga alla norma che sancisce il tetto al trattamento economico solo, però, se ricorrono “motivate esigenze di carattere eccezionale e per un periodo di tempo non superiore a tre anni”». «In ogni caso - aggiunge la spesa massima consentita non potrà essere superiore al doppio del tetto stabilito nell'articolo 1 della proposta di legge. Inoltre, la norma prevede che il conferimento di questo tipo di incarichi deve essere idoneamente pubblicizzato, utilizzando tutti gli strumenti e le forme di comunicazione». Aggiunge l’esponente di centrodestra: «La Legge finanziaria del 2008 disciplina gli emolumenti a carico delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate, ponendo tetti retrizioni in cui i singoli sono stati catturati nel loro bisogno di sopravvivenza, transumazione, sublimazione, ibernazione nel lungo continuo e mai interrotto processo di ricomposizioneevoluzione della produzione cartacea. Una storia del potere scritto ed effigiato, siglato, del bollo, del potere bollato,
butivi e prevedendo, al contempo, un particolare regime di pubblicità e di comunicazione, fissando dei parametri ben precisi per i tetti di spesa, necessari in un'ottica di ottimizzazione della spesa pubblica. Il vincolo economico posto dalla normativa consiste nell'imposizione di un tetto non superabile per il compenso o la retribuzione che i destinatari possono percepire per l'espletamento di uno o più rapporti!. «Il nuovo regime - prosegue - riguarda “chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica nonché le loro controllate, ovvero sia titolare di incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio metropolitano”, escludendo dall'applicazione delle norma i corrispettivi per incarichi conferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche. La disciplina mira, a un contenimento della spesa pubblica nell'ottica di una più efficiente, trasparente e razionale utilizzazione e gestione delle pubbliche finanze. Da qui la necessità di una regolamentazione anche in sede regionale». emesso, emanato, proclamato, deliberato, decretato, ordinato, ma anche storia di una coabitazione intermittente tra burocrazia ed impiegati, commessi, ufficiali di scrittura, ragionieri ed uscieri, della burocrazia come veicolo, corridoio, finestra, governatorato, rappresentanza locale del potere centrale, ma anche di
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I concorsi indetti dal ministro Brunetta
Casi lucani d’eccellenza SONO SETTE le candidature lucane al concorso “Premiamo i risultati” del ministero della Pubblica amministrazione. All’iniziativa del ministro Renato Brunetta, il crociato antifannulloni, hanno aderito: l’unità di direzione “Servizi sociali” del Comune di Potenza; la Biblioteca nazionale di Potenza; l’Ufficio scolastico provinciale di Potenza; la Comunità montana Alto Basento; la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici; il Comune di Pisticci; l’Ufficio comunicazione della Provincia di Potenza. Sono consultabili sul sito (www.innovazionepa.gov.it) le circa 700 candidature presentate al Concorso “Premiamo i risultati” voluto da Brunetta. Si tratta di amministrazioni che hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa, impegnandosi per il prossimo anno a interventi per migliorare i servizi ai cittadini, ridurre i costi, migliorare le gestione delle risorse umane e le relazioni con gli stakeholder. Le amministrazioni ammesse alla seconda fase del concorso dovranno adesso presentare entro il 19 novembre un vero e proprio piano operativo. Inoltre, sono online da ieri altre 100 storie di eccellenze nella pubblica amministrazio-
Simbolo 2 (TIMBRI)
quello che gli uffici hanno rappresentato nella città rispetto alla campagna ed al popolo. Storia del ceto impiegatizio della città, ma anche di una certa supremazia degli impiegati sui contadini per via della più generale condizione di miseria. La burocrazia è il meccanismo perverso che orga-
nizza ed opera con i suoi ingranaggi anche lo svilimento e l'annientamento della libertà e della democrazia, la macchina che decide momento per momento ed esegue le opere di assetto predatorio o parassitario. La burocrazia non solo come lentocrazia o efficientocrazia, ma anche come diffidentocrazia o fido-
ne nella sezione “Non solo fannulloni” del sito del Ministero per la Funzione pubblica. La Basilicata è presente per un’iniziativa: “Ospitalità nei borghi”, sottotitolo “ Recuperare la memoria favorendo la crescita”. I referenti sono Tomangelo Cappelli, responsabile valorizzazione del patrimonio culturale ed Elena Iacoviello, Promozione integrata e programmi. Il progetto - si legge - è stato incentrato su una idea di fondo: la valorizzazione turistica dei piccoli centri che caratterizzano il territorio della Basilicata e che vengono solitamente individuati come di interesse “minore” e la possibilità di innescare intorno alle loro attrattive dei processi di crescita economica. Intanto salgono a 400 (saranno mille entro la fine dell'anno) gli esempi concreti dell'impegno diffuso in tutte le regioni e in molti comparti della pubblica amministrazione per offrire al cittadino-cliente un servizio sempre migliore. Insieme a questi progetti, valicati dal ministero a seguito di verifiche sul posto, sono presenti le moltissime autosegnalazioni di storie e progetti innovativi e riusciti che in queste settimane ci sono state trasmesse direttamente dalle singole amministrazioni.
Simbolo 3 (TORNELLI)
crazia. «I colletti bianchi» sono entrati silenziosamente nella società, moderna. Se hanno avuto una storia essa è priva di eventi, se hanno interessi comuni non sono tali da farne una classe omogenea: se avranno un futuro, non sarà certo opera loro. All'interno il gruppo è diviso, atomizzato; all'esterno
i suoi membri sono costretti a dipendere da forze più grandi di loro «(Wright Mills). I colletti bianchi sono così vittime simbolo della burocratizzazione, ma anche i suoi strumenti; “mani” spirituali in una mostruosa macchina alienante...». I giganteschi pachidermi, elefantiaci apparati, i
labirinti della pubblica amministrazione, soffrono di contorsioni, di ristrutturazioni, di crisi di immobilismo, di apatia. Forme atarassiche pervadono queste enormi mostruose tartarughe. Fotografie di numerosissimo personale nel terrazzo del Genio Civile; tutti gli impiegati, dall'ingegnere ca-
po agli uscieri, sono raccolti lì a far fede di un ruolo, di una gerarchia, di una disciplina racchiusa nei fogli matricolari e nei fascicoli personali, fotografie di gruppo e di generazioni per un nuovo dirigente che arriva, per quello che parte. Nel palazzo degli Uffici governativi i timbri ed i sigilli si distinguono in bolli datari a sola data per Uffici, per manifestazioni, bolli a calendario per protocollo, ad umido con stemma ad uso Direzione, bolli a data ed ora per Ufficio, smontabili a forma di martello, tipo mignon per la vidimazione assegni e carte uso bollo, bolli ovali per esenzioni postali e fiscali, rettangolari per il servizio degli «evasa» con legenda «Il Titolare» rotanti a mano, bolli speciali per assicurate da e per l'estero, sigilli a fuoco con stemma ad uso delle Reggenze, a fuoco ottagonali per controlli e Ufficiali Roganti, bolli dello Stato per le concessioni, per i diritti, per le imposte generali sulle entrate, bolli «a quietanza» per dazi riscossi, bolli «ultimatum» per i cittadini insolventi ed evasori. Secondo la natura del potere e la denominazione degli uffici, la nomenclatura dei timbri si compila in inventario: Archivio di Stato, Opera Nazionale Assistenza, Orfani di Guerra, Commissione Mandamentale, Demanio e Tasse, Dogane, Imposte dirette e Catasto, Ufficio Tecnico del Macinato, Prefettura e Sottoprefettura, Intendenza di Finanza, Privative ed Ufficio del Registro. Gli stessi sono unici, a volte duplici: Governo, Casa Savoia o Fascio. Ai lati della corona vi sono infisse le bandiere i drappi e le gronde di alloro. Su quello dell'Ufficio Notizie vi è impressa la bandiera che sventola. Potestà certificativa e certificatoria, attestativa, potestà degli estratti e del «copia conforme», del duplicato rilasciato per gli usi di legge.
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24 ore Basilicata
Politica lucana Pd: Lacorazza lancia la manifestazione nazionale che si svolgerà a Potenza, unica sede nel Sud
L’orgoglio di essere i primi Il segretario parla di «data storica» per il capoluogo di SALVATORE SANTORO
Napoli sull’allarme povertà in Basilicata lanciato dall’Istat
POTENZA - La questione Mezzogiorno parte da Potenza in «una data che sarà storica». Lacorazza non ha dubbi: «Per Potenza, il 21 ottobre può essere un giorni importante da ricordare». Ma che accade? Che Potenza diventa il luogo dove il Partito democratico nazionale con il “big” Pierluigi Bersani lancia il proprio programma per il Mezzogiorno. Il capoluogo di regione, infatti, è stato scelto come sede per tutto il Sud d'Italia per svolgere la manifestazione nazionale “Così non va”. Non si bissa da nessun'altra parte. Almeno per quello che riguarda il meridione. L’appuntamento con la manifestazione nazionale è fissato dalle 10 alle 17 di lunedì prossimo al teatro Stabile di Potenza. Tanti i partecipanti: presiederà il segretario lucano Pd, Piero Lacorazza, aprirà l’ex sindacalista Sergio D’Antoni, e poi interverranno il ministro Raffaele Fitto, Luca Bianchi, Francesco Boccia, Attilio Martorano, Andrea Geremicca, Michele ventura, Gianfranco Viesti, Salvatore margiotta, Antonio Luongo, Carlo Chiurazzi, Maria Antezza, Gianluca Galletti, Antonio Borghesi, Stefano Fassina, Sabino Altobello e per le conclusioni della mattina il governatore Vito De Filippo. Presenti anche i massimi esponenti dei sindacati lucani. Nel pomeriggio prevista invece, una tavola rotonda con Armando Cirillo, Marco Causi, Antonio Valiante, Michele Emiliano, Sandro De Franciscis, il senatore Filippo Bubbico e il presidente della Puglia Nichi Ventola. Le conclusioni tutte per il ministro ombra Pier Luigi Bersani. E il segretario del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza nella presentazione dell'evento (ieri mattina nella sede regionale del partito) parte proprio
«Più poveri solo in Sicilia e il centrosinistra è indifferente»
MATERA - Attinge a piene mani alla tradizione di indagine politica del “Rinascimento” il senatore Marco Follini, a Matera per la prima festa provinciale del Partito democratico. L'occasione, per la meditata assise politica, è offerta dalla presentazione della sua ultima pubblicazione: “La volpe ed il leone”, che già nella scelta del titolo rimanda alla riflessione semantica condotta nel “Principe”. A dar corpo ad un dibattito che ha visto protagonisti Carlo Chiurazzi, Salvatore Margiotta, Salvatore Adduce, ci ha pensato però la ricontestualizzazione, nel panorama offerto dall'odierno agone politico, dei vizi e delle virtù incarnate dalle figure prese a prestito dalla zoologia. Follini non ha mancato neanche di far riferimento a fatti di stringente cronaca nazionale come le elezioni per la presidenza della commissione di vigilanza sulla Rai: «Mi pare che ci siano tutte le premesse per scegliere candidati meno controversi. Io attendo rispettosamente l'elezione del nuovo presidente»: lo ha detto nel pomeriggio, a Matera, il responsabile per l'informazione del Pd, Marco Follini, rispondendo alle domande dei giorni sulla Commis-
La conferenza del Pd regionale con Carretta, Lacorazza e Petrone
dall'importanza della scelta nazionale su Potenza e sulla Basilicata: «E' un attestato al Partito democratico lucano che in un anno è riuscito a strutturarsi e a completare la fase costituente in anticipo rispetto alle altre regioni. Ed è il giusto rinascimento al Pd lucano che nonostante tutto quello che è accaduto nel resto del Paese, il 13 e 14 aprile scorso ha vinto le elezioni». Lacorazza ha poi parlato anche della manifestazione provinciale di partito che si sta svolgendo a Matera (oggi c’è Piero Fassino ndr) e dell’organizzazione per la manifestazione contro il governo nazionale del 25 ottobre a Roma «a una settimana abbiamo già raccolto mille adesioni». E il segretario del Pd dopo aver spiegato, «non rinunciamo a voler manifestare in maniera festosa» ha
anche annunciato la presenza delle bande musicale, nel corteo lucano per le vie della capitale, di Roccanova, Sant’Arcangelo e Rapolla. Alla conferenza hanno anche preso parte, il segretario provinciale democratico del Potentino, Ignazio Petrone e il coordinatore cittadino Giampaolo Carretta che ha esordito: «Noi riteniamo che la questione Mezzogiorno di fatto è stata derubricata dal governo guidato da Silvio Berlusconi. Per questo da parte nostra ci vuole uno sforzo per rimettere al centro del dibattito la questione meridionale». Su tre temi programmatici, ha insistito Carretta: «Quello della formazione e dell'istruzione, per la sicurezza sociale e per una maggiore infratturazione del Sud e della nostra regione». E' stata la volta poi di Igna-
zio Petrone che ha parlato immediatamente della Festa provinciale del Pd (che è in svolgimento proprio in questi giorni ndr) e degli appuntamenti del 21 a Potenza e del 25 a Roma: «Questi appuntamenti sono la ciliegina sulla torta. Il nostro partito negli ultimi mesi è riuscito a organizzare più di 100 manifestazioni e feste. Il Pd di Basilicata ha dimostrato una vitalità straordinaria». E ancora ha sottolineato Petrone: «Andiamo a suggellare una fase importante per il radicamento del Pd sul territorio; in un anno abbiamo in pratica concluso la fase costituente». Prima delle conclusioni Petrone si è complimentato per il lavoro svolto negli enti dagli amministratori del Pd, «In una fase di crisi economica come questa è fondamentale che ci sia stabilità».
POTENZA -«Se è vero che la Basilicata è la seconda regione italiana con più poveri in rapporto alla popolazione dobbiamo necessariamente fermarci e riflettere su questo dato allarmante e contraddittorio dal momento che la nostra regione viene presentata ricca di risorse e di possibilità per i giovani e le famiglie». Il consigliere regionale Michele Napoli (La Destra) interviene sull’allarme povertà in Basilicata. «E’ ancora più disarmante – spiega Napoli - che si Michele Napoli parli di questo tema come di una vera emergenza soltanto oggi, in occasione della “Giornata Mondiale della Povertà”, quasi che il dramma di tanti lucani, più di quelli che le apparenze rivelano, meriti di essere celebrato come un evento degno di occupare le prime pagine dei giornali e da dimenticare subito dopo. In base ai dati Istat sul nostro territorio l’incidenza di povertà relativa tocca il 28,5 per cento e, non può di certo consolarci pensare che c’è chi sta ‘peggio’ di noi, essendo primi solo alla Sicilia». «L’Istat, infatti, – prosegue il consigliere – mette a nudo ancor di più la realtà socio - economica della nostra regione ben diversa da quella propagandata dal governo di centrosinistra,
Marco Follini protagonista della Festa provinciale del Partito democratico a Matera
Prima Machiavelli e poi l’attacco ai ministri sione di vigilanza della Rai. «Resto dell'idea - ha aggiunto - che un ordinamento moderno in questo campo fa a meno di una commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi, che a me sembra un reperto brezneviano in una politica che - ha concluso Follini - si dovrebbe modernizzare un pò». Facendo poi un passo indietro sui motivi del dibattito e della discussione a Matera dove ha presentato il suo libro, Follini ha sostenuto: «Sono almeno 10 anni - ha ricordato - che in questo paese giochiamo a “Guardie e ladri”: ebbene in questo gioco fatico a riconoscermi, poiché noto eccessi in entrambe le posizioni. Ho conosciuto da vicino - ha proseguito - i vizi e le virtù della prima Repubblica, con le ragioni che ne hanno determinato la fine. Oggi viviamo un tempo assai differente: assistiamo ad un cambiamento profondo dello scenario, anche rispetto alla stessa azione politica che ha caratterizzato lo schieramen-
Marco Follino a Matera
to alla guida del paese: cause esterne ne infatti hanno mutato profondamente le idee di riferimento». Lo sguardo si è così, inevitabilmente, spostato sulla congiuntura internazionale, e le borse traballanti: quelle stesse alle quali, sino a poco addietro, in tanti avrebbero affidato i destini delle nazioni. Oggi, di fronte alla loro quotidiana debacle, si sente
nuovamente invocare lo Stato, la cui azione però la si vuole coordinare con organismi assai più grandi, primi fra tutti l'Unione europea: «E' sparito in questo governo - ha dichiarato il senatore Follini il primo antieuropeismo; il mercatismo è diventato il male così come la finanza creativa, a cui pur ci aveva abituato il ministro Tremonti; nessuno si sognerebbe oggi di ripe-
tere il mantra reaganiano del mercato libero da ogni freno: solo è rimasto - ha proseguito - il Presidente del Consiglio a ripetere, periodicamente, lo slogan “meno tasse per tutti”, che però viene - ha sottolineato Follini - puntualmente smentito dai documenti di programmazione». Sulla politica partitica le idee espresse dal senatore sono rimaste quelle di un tempo: niente
incapace di affrontare le tante emergenze lucane, vedi disoccupazione, spopolamento, povertà. E non ci si deve nemmeno nascondere dietro i dati nazionali visto che, a livello regionale, mai niente è stato fatto e constatato che, se di emergenza si tratta, non è certamente un fatto dell’ultima ora, bensì il risultato di anni di malgoverno». «La costante crescita del fenomeno –coclude Michele Napoli - è avvenuta senza nessun controllo e, di conseguenza, alcun freno, nella totale indifferenza delle forze di governo regionale, troppo impegnate nello sforzo di propagandare le opportunità di crescita, sì esistenti, ma solo in nuce e giammai poste in essere. Le opportunità virtuali, quindi, di un territorio che, in realtà, sta soffocando sotto il continuo tentativo di nascondere le vere simmetrie di un puzzle difficile da decifrare. L’indifferenza e la latitanza della politica, la distorsione della realtà, il fallimento delle politiche a favore della famiglia, l’incapacità delle forze di governo regionale a valutare, negli anni, la serietà e la drammaticità del fenomeno, hanno fatto sì che oggi si parli di emergenza in un’isola che forse, tanto felice non è».
coalizioni eterogenee: «Le alleanze sbagliate - ha ripetuto sono sbagliate e basta, e ripeterle vuol dire soltanto sbagliare due volte: dobbiamo invece - ha proposto - lavorare per la costruzione di uno schieramento coerentemente alternativo a questo governo, che nell'immediato fa registrare un fortissimo consenso reale, ma che, alla lunga, dovrà fare i conti con la battaglia delle idee». Infine il senatore del Pd ha voluto spendere ancora qualche considerazione in merito alla riforma che sta investendo la Scuola: «C'è un ministro che sembra più un sottosegretario all'economia; la Gelmini ha una disponibilità ad effettuare tagli in questo cruciale settore che stupisce: qualunque paese investe nella scuola, noi tagliamo, sottoponendola - ha chiarito - ad una cura dimagrante che ne toccherà la carne». Follini non ha quindi esitato a definire scellerato e pericoloso il piano predisposto dal ministro Gelmini, «poiché - ha proseguito - non tiene in alcun conto il valore che essa riveste per la formazione delle nuove generazione e per la garanzia di una eguaglianza delle opportunità». Enzo Scalcione
Primo piano
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La crisi dell’economia In caduta tutti i comparti principali, si salva solo l’energia. Confcommercio: «Misure straordinarie»
L’Istat “ufficializza”la recessione Crolla il fatturato industriale. Ad agosto -11% annuo, il peggiore dato dal ’91 di LUCA MASOTTO ROMA - A salvarsi dal naufragio è solo il comparto dell'energia. Per il resto i principali raggruppamenti dell'industria italiana mostrano segni percentuali in profondo rosso che assomigliano a cicatrici. I dati dell'Istat su fatturato e ordinativi ad agosto certificano quella che era ormai una certezza: la recessione ormai c'è, con l'economia che ristagna e il crollo dei consumi. Le cifre sono da "Grande Crisi". Sul fatturato l'industria registra una flessione record dell'11% rispetto allo stesso mese dello scorso anno contro il +4,7 registrato a luglio. Si tratta del più alto calo dal gennaio 1991. E se il mercato nazionale registra un -10,2% (altra flessione da primato dopo il -10,8 del 1996) quello estero segnala -12,9% (altro dato record dal 1991). Ad evidenziare meglio la crisi del settore è la flessione del 3% rispetto al mese precedente, con il mercato interno che perde 2,8% e quello estero 3,6%. In negativo soprattutto i beni di consumo (-9,4%, durevoli 23,8% e non durevoli 7,5%), quelli strumentali (15,7%), ed intermedi (17,2%). "Stona" il comparto dell'energia con un +14,9%. Nel confronto con lo stesso mese del 2007 l'indice del fatturato ha segnato un'unica variazione positiva nel settore delle raffinerie di petrolio (+19%) mentre le diminuzioni più significative sono state registrate nella produzione di mobili (-32,4) e nell'estrazione dei minerali (29,6%). Agosto nero anche per gli ordinativi, diminuiti del 5,2% rispetto ad agosto 2007 (-0,5% del mercato interno, -12,8% di quello estero). Il calo rispetto al mese di
luglio è stato dello 0,3%. Per questo indice le variazioni negative più marcate hanno riguardato la produzione di mobili (-39,1%), l'industria del legno (29,3%) e le industrie tessili e dell'abbigliamento (20,8%). L'incremento riguarda esclusivamente apparecchi elettrici e di precisione che sono andati oltre il 54%. "È sempre più evidente la necessità di avviare in tempi brevi politiche che, attraverso un miglioramento della produttività, siano in grado di aumentare il reddito delle famiglie e ridare slancio ai consumi" è l'appello lanciato dalla Confcommercio che mette in evidenza dimensioni e
durata incerta di questa fase recessiva. Di fatto allo stato di criticità della domanda interna per consumi, che si riflette in forti cali produttivi non solo per i beni durevoli, "si sommano gli effetti della crisi negli altri Paesi, che si traduce in una riduzione consistente degli ordinativi dall'estero". Ed è proprio sulle flessioni per l'export che la Confapi punta il dito "Questi numeri sono la conferma dello stato di sofferenza in cui sta entrando la nostra industria manifatturiera" si legge in una nota spiegando come il propagarsi della crisi finanziaria in Europa determina un rallentamento della
Operai al lavoro in fabbrica
domanda dei principali mercati di esportazione, che si aggiunge all'indebolimento già in atto da tempo del mercato statunitense.
I dati confermano il crollo dei consumi
Confindustria e Abi a confronto «Garantire l’accesso al credito» ROMA - Tornare ad una faticosa soluzione di normalità con la prospettiva primaria di ridare fiducia alle imprese attraverso efficaci garanzie per l'accesso al credito. Obiettivo non facile con l'economia che ristagna, il settore industriale in piano affanno, l'export in stallo e il crollo dei consumi, ma la Confindustria non intende restare a guardare inerme "la grande crisi" aprendo da ieri un tavolo con l'Abi e i vertici delle principali banche italiane per concordare linee comuni di intervento a partire dall'erogazione dei crediti alle imprese e dal rafforzamento dei consorzi fidi. L'associazione bancaria e la confederazione al termine di un "vertice" nella sede Abi di Milano hanno puntato proprio a sviluppare l'istituto dei "confidi per garantire i debiti delle imprese verso le banche". Per il presidente degli industriali Emma Marcegaglia sono pari a 10 miliardi di euro, "cifra che occorre patrimonializzare rendendo questi strumenti più utili e meno frammentati di come sono attualmente". Ma Abi e Confindustria hanno deciso di lavorare anche su un pacchetto di richieste da presentare al governo per rendere di fatto più consistente la capitalizzazione delle imprese italiane. Tra le proposte la detassazione degli utili investiti e gli ammortamenti, tutte formule di un pacchetto che sarà presentato al prossimo fo-
rum della piccola industria a Bologna. Ma si è prsso in esame anche il problema dei crediti verso la pubblica amministrazione "che sono pari al 60 e 70 miliardi pagati con ritardi di 300 giorni" Se al governo e all'Europa gli industriali sono orientati a chiedere maggiori investimenti in infrastrutture, quanto al rapporto con le banche la Marcegaglia ha previsto un altro tavolo sul risparmio gestito e sugli investitori a sostegno delle imprese. "Questi interventi concordati non sono uno spot - ha voluto sottolineare la Marcegaglia - ma un'azione forte comune per partire subito e migliorare la situazione della liquidità delle imprese". E proprio sugli aumenti degli spread bancari "denunciati" giorni fa da Confindustria, è arrivata la risposta del presidente di Abi, Corrado Faissola: "Non c'é stata una politica di rialzo sistematico dei tassi da parte delle banche" ma sono stati fatti per portare a livelli di congruità con il mercato". Negli ultimi mesi - ha fatto notare Faissola - "é diminuito il differenziale tra i tassi applicati ai grandi gruppi industriali e quelli delle piccole e medie imprese". E ha poi ricordato come "le erogazioni delle banche nello scorso mese di agosto sono cresciute del 10%", dunque in modo "molto superiore rispetto al Pil". l. m.
La settimana si chiude con rialzi record. L’Europa guadagna il 4 %. Profumo annuncia: «L’Euribor adesso è in calo»
E le Borse rimbalzano. Brilla l’Unicredit che ora “parla” libico di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Boccata d'ossigeno per le Borse mondiali che chiudono bene una settimana difficile. A Milano brilla il titolo Unicredit di cui i libici sono diventati il secondo azionista dopo la fondazione Cariverona. MA SEDUTA A TINTE FOSCHE - Nell'ultima seduta la volatilità ha dominato una scena a tinte fosche dopo le parole del presidente George W. Bush ("la crisi durerà a lungo") ed i dati negativi provenienti dagli Stati Uniti (i cantieri edili e le licenze di costruzione ai minimi storici, la fiducia Michigan in picchiata oltre le attese). L'economia frena, il petrolio resta sotto i 70 dollari al barile e gli analisti scommettono che la Federal Reserve taglierà di mezzo punto il costo del denaro nella riunione in calendario il 29 ottobre. Dopo l'apertura incerta di Wall Street gli indici europei, partiti
Operatori di Borsa. Per loro giorni difficili
con il segno positivo, hanno ripiegato prima di allungare il passo. L'indice Dj Stoxx ha chiuso in rialzo di quattro punti percen-
tuali archiviando al meglio i tonfi di mercoledì e giovedì. Londra ha guadagnato il 5,22%, Parigi il 4,68% e Francoforte il 3,43%. A Milano (+4,16%) spiccano i titoli
dell'energia Eni (+14,5%), delle costruzioni Italcementi (+7,8%) e delle tlc Telecom (+5,8%). Vola Unicredit (+7,7%) la cui partecipazione del 4,23% i libici hanno suddiviso tra la Banca Centrale (3,025%) e il resto alle controllate Libyan Investment Authority e Libyan Foreign Bank. IL “FATTORE” LIBICO - "L'operazione dimostra l'interesse che loro hanno nella nostra azienda che considerano molto buona" ha commentato l'amministratore delegato Alessandro Profumo (sarà il cda a pronunciarsi sull'ingresso di un rappresentante libico nel board). Inoltre Profumo ha annunciato che pagherà pegno alla crisi finanziaria: "Una parte molto rilevante del mio stipendio è legata al raggiungimento dei risultati, quest'anno non li raggiungeremo e automaticamente quella parte scompare". Ma le banche italiane restano sotto esame. Nell'ultimo rappor-
to il colosso Morgan Stanley punta il dito contro l'esposizione in Europa orientale dove gli effetti della stretta del credito saranno più duri. Un allarme respinto al mittente dal numero uno di Intesa-SanPaolo, Corrado Passera: "Le banche italiane sono solide perché hanno mantenuto un equilibrio forte sia finanziario che economico". E mentre la Commissione di Bruxelles prepara una stretta sul mercato dei derivati, il vice-presidente dell'Abi, Mario Sarcinelli, fissa i paletti per le prossime mosse: "È necessario uniformare le regole e ripensare l'architettura europea per la completa integrazione del mercato finanziario". EURIBOR IN DISCESA - Intanto procede la discesa dei tassi interbancari: l'Euribor a tre mesi, su cui sono indicizzati i mutui per la casa, è al 5,09%, quello a sei mesi al 5,11% e quello a una settimana al 4,01%.
14 Portafoglio Il Sunia: «Grave restringere la proroga alle sole aree metropolitane» Sabato 18 ottobre 2008
Sfratti, plaude solo l’Anci Il Governo scontenta proprietari e inquilini di TITO GIABARRI ROMA – Via libera del consiglio dei ministri alla proroga degli sfratti fino al 30 giugno ma la misura non incontra il favore nè dei proprietari, nè degli inquilini. Plaude solo l’Anci. La norma varata ieri riguarderà – si legge nel decreto legge a firma Altero Matteoli approvato – «particolari categorie sociali nei capoluoghi di aree metropolitane e nei comuni confinanti ad alta tensione abitativa». L’esecutività degli sfratti viene così «sospesa» fino a fine giugno ed i proprietari delle relative abitazioni «continueranno a beneficiare fino alla stessa data delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente in materia». Di «scelta sbagliata» parla il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani che sottolinea come così si da «un ulteriore segnale negativo al mercato, che proprio non ne aveva bisogno, specie in questo momento. Apprezziamo comunque la discontinuità che caratterizza il
Il ministro Altero Matteoli
nuovo provvedimento, che si è limitato a bloccare le esecuzioni di rilascio in alcune aree, anzichè varare un blocco generalizzato (interessava 849 Comuni) come aveva fatto il passato Governo. In ogni caso, non condividiamo i criteri territoriali scelti. È evidente che, quantomeno per molte città e in caso di persistenza
(ciò che è tutto da dimostrare) di situazioni di disagio, si sarebbe potuto (e dovuto) intervenire in modo del tutto differente». Anche il presidente di Assoedilizia. Achille Clerici, si dichiara «contrario alla proroga». La misura «da ritenersi straordinaria ed eccezionale (secondo il monito della Corte Costituzionale) – ag-
giunge – è stata più volte reiterata dal Governo al di fuori di ogni logica costituzionale; e, dalla originaria tutela di situazioni di estrema gravità sul piano sociale ed umano, si è passati ad un sussidio di fattispecie ordinarie». Il segretario generale del Sunia, Luigi Pallotta, parla di provvedimento «parziale e peggiorativo». Secondo Pallotta infatti «E' molto grave restringere la proroga alle grandi aree metropolitane, quando tra i comuni oggi esclusi se ne contano moltissimi con altissima tensione abitativa. In secondo luogo il provvedimento è monco e rischia di essere inconcludente se il Governo non ripristina i finanziamenti ai Comuni per mettere a disposizione alloggi alle famiglie che, tra otto mesi scaduta la proroga, si troveranno nelle identiche condizioni. Infine si conferma l’assoluta indifferenza e omissione di qualsiasi intervento sulla grave emergenza che rappresentano gli sfratti per morosità che colpiscono le famiglie che, nell’attuale gravissima crisi, non riescono a sopportare il peso di affitti».
Il Forum di Cernobbio
Quando la crisi entra nel piatto
Luca Zaia posa per l’obiettivo a Cernobbio
di SABINA LICCI CERNOBBIO (CO) - Per 4 italiani sul 10 la crisi finanziaria provoca un cambiamento a tavola: aumentano i consumi di pollo (6,6%) e pasta (+1,4%) e calano per pane (2,5%), frutta e ortaggi (-3,4%) e carne bovina (-3%). Il dato emerge dall'indagine di Swg, presentata ieri a Cernobbio, nella prima delle due giornate del tradizionale Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione di Coldiretti, a cui è intervenuto, tra gli altri, il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia. I lavori, a cui hanno partecipato centinaia di delegati provenienti da tutta Italia, costituiscono l'appuntamento annuale per fare il punto della situazione agroalimentare con istituzioni ed esperti. I dati della ricerca parlano chiaro: la crisi economica fa più paura della guerra, incalzata da quella per la contaminazione dei cibi, alla luce degli attuali scandali alimentari dei formaggi scaduri e del latte alla melamina (il 75% degli italiani, da un'indagine della Coldiretti ha deciso di stare alla larga dai ristoranti cinesi). Necessità di risparmio e bisogno di sicurezza sono i fattori che spingono al cambiamento che, per oltre la metà del campione, si manifesta nel tipo di alimenti acquistati e alla loro provenienza, ai luoghi in cui si fa la spesa e alla lettura delle etichette (40%). La difesa migliore, per il 64% degli italiani è acquistare cibi locali che risentono meno dei passaggi di mano e offrono maggiori garanzie di freschezza e genuinità. "Per valorizzare i primati del made in Italy occorre stringere le maglie della normativa a livello nazionale e comunitario - ha detto il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, soddisfatto del decreto che Zaia porterà al Consiglio dei ministri la settimana prossima per estendere l'etichettatura di origine obbligatoria a tutti i prodotti made in Italy; per il 90% degli italiani, infatti i prodotti nazionali sono sinonimo di garanzia e sicurezza. "I prodotti della nostra agricoltura offrono il migliore equilibro tra qualità e prezzo - ha sottolineato il ministro, che ha parlato anche di quote latte, annunciando entro un mese un decreto legge che metterà fine alla vicenda.
Utili in crescita, stimati in 460 milioni di euro
Fiat, bene i conti di settembre TORINO – I conti del terzo trimestre, che il consiglio di amministrazione della Fiat esaminerà mercoledì prossimo, nella sede storica della Cnh a Racine, nel Wisconsin, sono positivi, nonostante le difficoltà già evidenti nei mercati. Secondo le stime degli analisti finanziari, infatti, il risultato netto del gruppo dovrebbe attestarsi a 460 milioni di euro a fronte dei 454 dello stesso periodo 2007, mentre il risultato della gestione ordinaria dovrebbe ammontare a 750 milioni (era pari a 745 milioni). Le previsioni arrivano dopo il favore espresso dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi agli aiuti di Stato alle imprese e, in particolare, al sostegno all’auto, uno dei settori più colpiti dalla crisi. Un comparto che «non
può essere lasciato da solo», ha sottolineato l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, per il quale «il conto della crisi non può essere pagato dalle imprese e non può essere pagato dai consumatori». A Piazza Affari il titolo Fiat ha continuato a tenere un ritmo altalenante: partito bene dopo l’apertura della Commissione Europea agli aiuti di Stato, è stato poi sospeso al ribasso e ha chiuso alla fine a 7,286 euro (+0,23%). Anche i settori operativi principali del gruppo si presentano in buona salute. L’Auto, nonostante il calo del mercato che a settembre è stato pari al 5,5%, dovrebbe chiudere il trimestre, secondo gli analisti finanziari, con un risultato della gestione ordinaria di 190 milioni di euro (185 nel terzo trimestre 2007).
Divergenze sul contratto
Alitalia, Cai alle prese con i piloti. Up e Anpac assenti ROMA – Ci sono ancora divergenze fra Cai e sindacati per la stesura dei contratti che interesseranno 12.639 lavoratori fra piloti, assistenti di volo e personale di terra che saranno assunti dalla nuova Alitalia. Ancora una volta assenti le due associazioni dei piloti Anpac e Up, oggi, ai due appuntamenti fissati nella mattinata di ieri per il contratto dei piloti e nel pomeriggio per quello dei comandanti-dirigenti. Al tavolo, quindi, hanno partecipato rappresentanti della categoria (piloti, primi ufficiali e comandanti) delle altre sigle, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti. Anpac e Up, in una lettera al presidente di Cai, Roberto Colaninno, hanno lamentato il fatto che sia stato completamente snaturato lo spirito del contratto comandanti dirigenti, caposaldo dell’accordo, che doveva essere l’elemento qualificante per restituire dignità alla categoria dei piloti ed alle associazioni professionali che la rappresentano. E poi Anpac e Up aggiungono, tra l’altro, che devono «tollerare la presenza al tavolo del contratto dei piloti di rappresentanti sindacali non qualificati e non in grado di gestire una materia così altamente specifica, dove sono richieste notevoli competenze e relative capacità professionali».
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Wa l l - e
La vincitrice Arriva il dvd
La bella Addormentata festeggia cinquant’anni
Ai confini della galassia di GABRIELE NOLA i sono dimenticati di spegnerlo e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato costruito: comprimere e ammassare rifiuti. Non parla, ma si fa capire molto bene a gesti e attraverso una gamma di suoni espressivi come faceva R2-D2 Guerre Stellari. È un robot animato come un animale antropomorfo, un piccolo Charlot: operaio alienato che sogna un domani migliore guardando il cielo stellato. E quando dal cielo questo domani migliore arriva sotto forma di un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare vita sulla Terra, Walle lo insegue sull'astronave madre. Lì, sempre come il vagabondo di Chaplin, sarà un portatore sano e inconsapevole di caos e anarchia assieme agli altri "devianti" della società cioè i robot difettosi, l'equivalente di quella famiglia di freak che erano i pesci da acquario con cui aveva a che fare Nemo. Andrew Stanton torna a raccontare "un'odissea d'amore" dopo quello straordinario
All’interno
S
road movie acquatico che è stato Alla Ricerca di Nemo e lo fa sostituendo alla vastità dell'oceano la profondità dello spazio e alla forma del film on the road quella del cinema di fantascienza distopico. Ma Wall-e non è la solita celebrazione della riappropriazione da parte dell'uomo della sua umanità in un futuro dove la tecnologia ha vinto sullo spirito, al contrario è un film capace di commuovere anche solo con un abbraccio, che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia attraverso alcune delle scene più semplici e disarmanti che il cinema abbia mai offerto. Wall-e dunque è prima di tutto uno dei più rivoluzionari film di fantascienza mai visti (realizzato con un unico gigantesco punto di riferimento: 2001: Odissea nello spazio) nel quale il mondo delle macchine è a tutti gli effetti centrale. I robot non sono solo l'entità da combattere ma una società a sé: hanno una loro vita, loro sentimenti e valori propri (come il concetto di "direttiva"), i protagonisti di una trama autonoma rispetto a quella che coinvolge gli umani. Wall-e e Eve non combatto-
e o l t re
no per salvare la razza umana, quello accade incidentalmente e secondariamente, combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi prima di tutto per salvare se stessi e il loro amore, degli umani non gli importa. Il nono lungometraggio della Pixar, da venerdì 17 in tutti i cinema, è l'ennesimo annuale capolavoro capace di cambiare definitivamente il modo in cui viene imitata la macchina da presa e le sue lenti nell'animazione computerizzata e come al solito ci mette di fronte al miglior cinema immaginabile oggi. Un film che afferma con una forza che mai avevamo visto nei lungometraggi della società di Lasseter l'importanza e la centralità del racconto audiovisivo (e quindi del cinema) nel modo in cui conosciamo la realtà. Tutti i momenti chiave del film sono mediati dalla visione di un video (sia reale che di finzione): dalla conversione del capitano della nave, all'educazione sentimentale di Wall-e (attraverso la visione ripetuta di Hello, Dolly! di Gene Kelly), dalla scoperta dell'amore per Eve (in uno stupendo flashback), fino all'inganno del capitano nei confronti del computer della nave (perpetrato con alcuni tipici trucchi cinematografici). Da non perdere.
Il Libro
Cappuccetto rosso e gli altri, tutti da toccare
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Favole da tutto il mondo
Il leone ingrato e il lupo saggio
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Sul Satellite
Sei + bravo di un ragazzino di quinta?
inquant'anni e non sentirli. Il 15 ottobre il classico d'animazione Disney «La Bella Addormentata» debutta nel formato Blu-ray Disc TM: il film del 1958 sarà quindi disponibile anche in dvd in una versione completamente restaurata e rimasterizzata in digitale. Ispirato alla favola di Charles Perrault, fu il primo film in Technirama 70, ora nel 2008 è il primo classico Disney presentato in Blu-Ray DiscTM. Una bella notizia per tutti i bambini e per gli appassionati dei cartoon Disney: la nuova digitalizzazione del film ha permesso di recuperare la versione originaria del 1958 e quindi anche quei fotogrammi che nelle varie riedizioni erano andati persi. La Bella Addormentata è uno dei classici Disney con maggiore notorietà tra il pubblico italiano, uno dei favoriti dalle mamme che amano tramandare questo capolavoro dell'animazione ai loro figli. Principessa fra le più amate, Aurora è legata nell'immaginario delle bambine e al mondo fatato delle principesse disneyane che costituisce un franchise fondamentale per la Company. Ovviamente il dvd è ricco di plus: giochi interattivi, filmati speciali e uno duo di eccezione. Lola Ponce e Giò di Tonno, vincitori di Sanremo 2008, interpretano infatti in un video musicale la canzone «Io lo so», la cui musica è stata composta da Tchaikovsky per un balletto classico ispirato alla favola di Charles Perrault.
C
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Generazione Hp
Sabato 18 ottobre 2008
La parola
Dal Mondo
Le fiabe classiche dell’infanzia da leggere e toccare POP UP
SPORT
Che bocca grande che hai... e i bambini la possono toccare
Andare a cavallo Come nasce l’equitazione
Cappuccetto Rosso di Christian Guibbaud Panini Ragazzi Prezzo: 15
L'equitazione Calandra-Traini Panini Ragazzi Prezzo: 2.30
CI sono favole che non tramontano mai e avventure che fanno ancora tremare e ridere i bambini. La Panini ne ha realizzato una collana di libri coloratissimi e divertenti per i più piccini. Tra questo la celebre storia di Cappuccetto Rosso che attraverso originali pagine da scoprire, divertenti pop-up e morbidi materiali che entusiasmano i bambini e li portano a “contatto” con il pelo del lupo, gli occhi grandi e la bocca che si apre all’improvviso.
UN viaggio per piccoli curiosi alla scoperta di uno sport molto divertente: l'equitazione. Il testo semplice, completamente scritto in maiuscolo per essere di facile lettura, è supportato da divertenti illustrazioni; un simpatico gufetto introduce approfondimenti e curiosità. Un glossario illustrato e un'attività di verifica da fare con gli adesivi concludono la trattazione dell'argomento.
EDUCATIVO
COLLANA
L’acqua un bene prezioso che non va mai sprecato
Incursione del topo Stilton sull’isola di Gattardone
L' acqua... dal fiume al bicchiere di Andréassian Yazken; Lerat Julien Ed. Dedalo Prezzo: 7.50
C'è poco da ridere, Stilton! di Oscar Tortuga Oscar Piemme Prezzo 13,50 UN'ONDATA di risate irresistibili travolge tutta l'isola dei Gatti. Gattardone è infuriato: le barzellette stragattiche che piacciono al popolo felino provengono da un libro di Geronimo Stilton! Come è possibile che un libro del sorcio sia arrivato alla sua isola? Sarà proprio Geronimo, in questa nuova avventura, a svelare il mistero e a difendere così il proprio buon nome di scrittore.
BISOGNA stare attenti a esprimere un desiderio: c'è il rischio che venga esaudito! È quello che succede a tre intraprendenti bambini i quali, incuriositi dall'acqua che esce dal rubinetto, si trovano tanto piccoli da poterne risalire il corso fino al fiume. Finché i nostri eroi non si ritrovano di nuovo a casa, forti di una consapevolezza: l'acqua non va sprecata.
Il leone ingrato e il lupo saggio MOLTO tempo fa, in un piccolo villaggio, viveva un leone. Disturbava continuamente la gente del villaggio e uccideva chiunque passasse vicino alla sua capanna. Il re del villaggio allora indisse una riunione straordinaria. In essa tutti i cacciatori del villaggio decisero di andare in cerca del leone e di ucciderlo. Costruirono anzitutto una capanna molto resistente, dove potessero rinchiudere il leone prima di ucciderlo. I cacciatori riuscirono poi a catturare il leone e lo rinchiusero nella capanna in attesa di punirlo senza pietà. Il giorno dopo, un uomo stava passando vicino alla capanna: il leone lo supplicò di aprire la capanna e di farlo uscire. L'uomo all'inizio resistette, ma poi cedette alla continua implorazione del leone e aprì la capanna. Appena il leone usci fuori si avventò sul'uomo cercando di ucciderlo. Questi pregò il leone di risparmiarlo, ma inutilmente. La gente che passava di là informò il villaggio di quello che stava succedendo. L'uomo e il leone raccontarono la loro versione dei fatti. Molti patrocinavano la morte dell'uomo, molti altri imploravano clemenza. Passava di là un lupo, che viveva nelle vicinanze del villaggio, e si fermò ad ascoltare la controversia. Chiese poi le diverse argomentazioni. L'uomo raccontò al lupo che il leone nella capanna stava soffrendo: lo aveva supplicato di aprire la capanna per poter uscire. Così aveva fatto, ma il leone dopo essere uscito
Il Gioco
All’inseguimento del colore UN giocatore "punta" e prima di inseguire gli altri grida: "Colore, colore... rosso!", per esempio. Tutti i giocatori andranno a cercare qualcosa di rosso per toccarlo, mentre chi punta li insegue cercando di prenderli. Quando un bambino tocca qualcosa del colore scelto si mette in salvo e non può essere toccato fino a quando rimane in quella posizione. Se il giocatore che punta cattura qualcuno prima che arrivi al colore, allora questo giocatore passa a puntare e dice un nuovo colore; in caso contrario, continua a puntare lo stesso giocatore. Altre informazioni sul Colore: 1. Età di gioco consigliata per i bambini: 5 anni 2. Numero di giocatori necessari: Molti giocatori 3. Tempo di gioco: Pochi minuti
Il Fumetto di MICHELE MESSINA DINAMITE BLA, Hard Haid Moe, è un personaggio presente nei fumetti Disney, creato da Dick Kinney e Al Hubbard. All'inizio la sua figura voleva rappresentare una parodia del montanaro nordamericano che odia la città e vive in isolamento da tutto e tutti; infatti, Dinamite Bla vive sulle montagne nei dintorni di Paperopoli precisamente sul Cucuzzolo del Misantropo, a venticinque chilometri dalla città dei paperi, e caccia gli scocciatori con l'archibugio caricato a sale. Possiede gran parte del terreno circostante, grande migliaia di ettari, acquistato da un suo antenato con regolare
Disegnato da te
LE LEGGENDA DEL MONTE BIANCO
Attenti alle fucilate di Dinamite Bla contratto dagli indiani locali. Affezionato alla natura, resiste alle incessanti proposte di vendita delle sue proprietà fatte da Zio Paperone o da altri miliardari. Vive con il cane Fiuto Joe ed è socio del "Club dei Buzzurri", a cui appartengono altri montanari solitari e poco civili come lui. Detesta il vicino Truz, con il quale, ogni giorno, scambia fucilate di saluto. Ha una nipote Valkyria, perennemente in cerca di un fidanzato, e a volte appare nelle sue storie anche la governante
Firmina. Da qualche tempo è presente la sorella Genoveffa, che si autodefinisce intellettuale e non si adatta per niente allo stile di vita del montanaro. Dopo un periodo di assenza è stato reintrodotto nel 2006, sulle pagine di Topolino, dallo sceneggiatore Fausto Vitaliano. I bersagli preferiti delle fucilate di Dinamite Bla sono spesso Paperoga e Paperino, che spesso lo importunano come inviati delle offerte fatte da Zio Paperone.
aveva cercato di ucciderlo. Il lupo ascoltò molto attentamente il racconto dell'uomo. Il lupo, animale molto saggio e intelligente, disse che non gli erano chiari i termini della controversia, per cui proponeva una dimostrazione. Consigliò di tornare alla capanna per verificare sul posto l'accaduto. Allora l'uomo tornò alla capanna, aprì la porta e il leone vi entrò; il lupo chiese di riportare la porta nella posizione originaria. L'uomo e il leone dissero che era chiusa ermeticamente: l'uomo allora chiuse la porta con il lucchetto, cosi ché il leone non potesse uscire. Il lupo parlò al leone e gli disse: «Sei un ingrato: una persona ti ha aiutato a uscire dalla capanna e tu volevi ucciderla. Perciò tu rimarrai nella capanna e vi morirai, mentre l'uomo andrà via libero.» L'uomo potè andarsene, mentre il leone rimase dentro la capanna a soffrire. (Fiaba africana)
Generazione Hp
Fifa ’09 il gioco di calcio più realistico mai creato
Sabato 18 ottobre 2008
Multimediale
Torna il rivale agguerrito di Pro Evolution Soccer PS 3
NINTENDO DS
Negli stadi con i campioni della tua squadra Giulia torna e stavolta balla Titolo: FIFA 09 Prezzo: 72,90 Produttore EA Sports Gameplay di nuova generazione: 250 miglioramenti chiave realizzati al gameplay di FIFA 09 per portarlo a livello superiore di realismo e di giocabilità come le nuove animazioni che rendono più reattivo il tiro e il passaggio di prima, dribbling più veloce e fluido, miglior controllo della palla in aria. Tattiche di gioco: un altissimo livello di personalizzazione della tattica delle squadre: 11 parametri, 140 tattiche d'attacco possibili e 40 di difesa per un totale di 50.000 combinazioni. La tua squadra giocherà proprio come la vuoi tu. La squadra rispecchierà il tuo modo di intendere il calcio. Salva le tue tattiche e condividile online con gli amici. Ampliata modalità professionista: per la prima volta, l'innovativa modalità professionista permetterà di evolvere nei panni del giocatore favorito per ben 4 stagioni consecutive. Migliorata intelligenza dei Portieri: i portieri si posizionano in modo più intelligente, reagiscono ai tiri più realisticamente e recuperano dai salvataggi più velocemente.
Il Cartone
Genki, Jero, Jujika & Co e il loro incredibile viaggio
DOPO il successo di ZatchBell, ad Ottobre arriva su CARTOON NETWORK un nuovissimo cartone firmato TOEI Animation: HAPPY LUCKY BIKKURIMAN. Per i piú curiosi, sveliamo subito che "bikkuriman" é il nome del portafortuna dei protagonisti della serie. In Oriente (e non solo) la saga Bikkuriman ha visto i suoi personaggi diventare campioni di merchandising e fenomeno tv. Quest'inedito anime dalla grafica modernissima, ultimo della saga, unisce perfettamente il genere comedy con l'azione, proponendo valori chiave come amicizia, positivitá e una sana dose di ottimismo. In un giorno lontano, a causa di una tempesta di stelle e meteoriti, si crearono due Regni opposti tra loro: uno buono, bianco e splendente di luce, l'altro cattivo, nero e dell'oscuritá. Nel mezzo tra i due regni si creó un altro mondo, continuamente minacciato dai cattivi e protetto dai buoni... Nel "Regno di mezzo" abitano Genki e Jero, due Talismani (ovvero due abitanti di Talismània). Giovane e ottimista (e molto goloso), Genki crede spudoratamente nella fortuna. Jero, il "genialoide", é invece un grande inventore. L'avventura ha inizio quando un giorno, mentre cercano di raggiungere dei meteoriti caduti al suolo, Genki e Jero incontrano l'angelo Jujika e una tartaruga magica che porta con sé l'ologramma di un vecchio saggio, Super Zeus. Quest'ultimo spiega loro che Jujika è in missione per ritrovare i Sette Messaggeri Divini e per raggiungere la Super Divina Diana. Ma l'angioletto ha perso la memoria e non ricorda nulla! Nel frattempo Nero Queen, regina del Mondo Neropuro, giunge nel mondo dei Talismani con intenzioni bellicose e trasforma la gente comune in nemici della pace. Genki, Jero, Jujika & Co. cominciano cosí il loro incredibile viaggio alla ricerca dei giovani Messaggeri Divini, gli unici in grado di sconfiggere il regno di Nero Queen. (Tutti i giorni ore 19.20. Sabato e domenica ore 9.45 su Cartoon Network)
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Titolo: Giulia Passione Danza Moderna 2008 Prezzo: 41,99 - Produttore Ubisoft Preparati ad allenarti duramente per diventare una campionessa mondiale di Danza Moderna ed Artistica! Conl'aiuto di un coach completamente pazzoe del suo affascinante figlio, dimostreraiben presto quanto vali.Esprimi la tua creatività:crea la tua coreografia personale combinando i passi che vuoi realizzare scegli di danzare con o senza attrezzi (palla o nastro). Scegli l'abbigliamento e gli accessori che utilizzerai duranteletue performances.Sceglilamusica perletueesibizioni traFunk,Pop-Rock, Soul /R&B, Electro e molte altre, così come la pista da ballo. Gareggia contro 12 differenti sfidanti, ciascuno con i propri specifici punti di forza e personalità.
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Sabato 18 ottobre 2008
24 ore in Basilicata
Pomarico Pensionato colpisce con un fucile da caccia un operatore ecologico
Sparatoria nell’atrio di un bar Alla base del gesto motivi passionali e chiacchiere di paese POMARICO - Un colpo di fucile squarcia una tranquilla mattinata pomaricana. Il colpo finisce nel fianco di Francesco Difesca, operatore ecologico di Pomarico. E chi ha sparato, il cinquantottenne pensionato Antonio Adduce, dopo essere stato bloccato da un cittadino che con coraggio gli aveva sottratto di mano l'arma, un fucile da caccia calibro 12, è rimasto freddo e impassibile fino al fermo dei carabinieri e oltre. Infatti, poco dopo il colpo sparato a sangue freddo, Adduce dai sedili posteriori dell'auto che lo ha prelevato ferma sul luogo dell'agguato, si è messo a dialogare tranquillamente con gli uomini dell'Arma intervenuti sul posto. Tentato omicidio. Erano le 9 del mattino, nel quartiere Aldo Moro, Difesca stava leggendo il giornale. Tutto è successo davanti al bar del rione nuovo, “Il Chiosco”, nell'atrio semiaperto del locale. Adduce è spuntato all'improvviso ed ha estratto il fucile da caccia dal cofano della sua Panda dopo aver aperto velocemente il portellone. Per la vittima non c’era via di fuga. L'aggressore ha sparato da un metro e mezzo di distanza al massimo, ed era certo di andare a bersaglio. Proprio come se avanti a sé avesse un birillo di plastica e non una persona in carne e ossa. E' stato a quel punto che un altro uomo ha strappato il fucile dalle mani di Adduce. Per più di mezz'ora, Francesco Difesca è rimasto a terra con la pancia ferita dal proiettile fattosi strada dal fianco. Le ambulanze del 118 sono arrivate dopo almeno una ventina di minuti, Difesca è cosciente e con l'eliambulanza è stato trasportato al Madonna delle Grazie di Matera. Ricoverato in prognosi riservata e operato al fianco non sembra esse-
re in pericolo di vita. Il movente pare essere il più banale possibile. Gli inquirenti fanno sapere che Antonio Adduce avrebbe agito spinto da voci messe in circolo sul suo conto e riguardanti presumibilmente questioni passionali. Chiacchiere di cui Francesco Difesca, sposato e con una figlia a carico, era stato additato quale responsabile. Pare che i due uomini avessero avuto un diverbio per questioni personali già la sera prima. Ieri, dopo la sparatoria, mentre Difesca era ancora steso per terra, la gente si muoveva in direzione del luogo sul quale si era compiuto il dramma. Fra questi il primo cittadino Casolaro. Alcune persone si trovavano vicinissime al punto esatto della sparatoria. Altre, invece, stavano accompagnando o avevano appena accompagnato all'asilo i propri figli. Le voci si rincorrono: un uomo ha sparato a un altro uomo. La mattina si copre di freddo surreale. Il paese è sconvolto. In diversi si sono avvicinati per soccorrerlo, mentre l'aggressore si trovava sempre a qualche passo. Adduce è stato poi fermato dai carabinieri che sembra abbiano trovato nel fucile dell’uomo un’ altra cartuccia inesplosa. Pomarico non è un paesino così tranquillo come sembra, già in altri casi in passato si sono verificate liti in cui è stato estratto il coltello. Non si può dimenticare poi l'episodio del cacciavite usato sempre come arma. Questo per ricordare che la violenza a Pomarico torna e persino per cose di poco conto. Il quieto vivere è rotto da attimi di violenta follia. E ogni volta che un atto del genere si consuma, il dolore è fortissimo. Nunzio Festa regione@luedi.it
I soccorsi dopo la sparatoria nell’atrio del bar
Maratea La donna soffriva di Alzheimer ed era stata affidata alle sue cure
Abusi sessuali su un’anziana malata Arrestato un infermiere sessantenne POTENZA – Violenza sessuale su un’anziana di 80 anni affetta dal morbo di Alzheimer. Questa l’accusa a carico di un infermiere professionale di 60 anni che è stato arrestato a Maratea dai carabinieri. Il fatto risale ai primi giorni di ottobre quando l’uomo, che ora si trova agli arresti domiciliari, era stato sorpreso da un collega mentre si trovava con l’anziana, a lui affidata per l’assistenza, nella medicheria dell’ospedale di Maratea.
Quando è stato scoperto, l’infermiere sessantenne era nudo e stava costringendo la donna a un atto sessuale. Il sopralluogo e gli accertamenti investigativi eseguiti dai carabinieri di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, hanno consentito di stabilire che l'arrestato aveva condotto, senza motivo, l'anziana donna nella medicheria dell’ospedale, luogo usualmente non frequentato dai pazienti ma solo dal personale sanitario.
Approfittando poi dello stato d'incapacità sostanziale della donna, legato alla grave patologia da cui è affetta, si è denudato inducendo l'anziana signora a soddisfare le proprie fantasie erotiche. Il provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo, agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, è stato emesso dal tribunale di Lagonegro che ha concordato con l'attività investigativa svolta dai carabinieri della stazione di Maratea.
A perdere la vita, in contrada Difesa a Barile, Mauro Strozza. Ferito un albanese
Armato di pistola muore travolto dal trattore BARILE- Ennesimo incidente sul lavoro ieri a Barile. A perdere la vita, travolto dal suo trattore, Mauro Strozza, 56 anni. L’uomo stava lavorando su un terreno di sua proprietà in contrada Difesa. Mauro Strozza, al momento dell’incidente, era alla guida di un trattore che - per cause in fase di accertamento da parte dei carabinieri –si è ribaltato. Nell’incidente è rimasto ferito un cittadino albaneseche si trovava sul mezz agricolo insieme all’uomo deceduto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Melfi, agli ordini del
I PRECEDENTI L’ELENCO dei morti nelle campagne è simile a un bollettino di guerra. Solo la scorsa settimana le cronache parlavano di Corrado Girolamo, 74enne di Lavello, schiacciato dal trattore, dal quale era caduto probabilmente in seguito a un malore. A settembre è stata la volta di Crmelo Di Tommaso, 73enne, rimasto coinvolto in un incidente avvenuto nelle campagne di contrada “Fiumara”a Rotonda. A fine giugno a morire travolto dal trattore, era stato un agricoltore di Atella, Dante Di Leo, di 64 anni, travolto mentre era al lavoro nella sua azienda agricola, in contrada Magnone. A metà giugno a Irsina una mietitrebbia aveva ferito gravemente un agricoltore di 48 anni mentre era al lavoro in un terreno di sua proprietà. Solo a fine maggio un altro incidente mortale era avvenuto nelle campagne di San Severino Lucano, nella frazione di Cropani. La vittima era Antonio La Sala di 46 anni. Ad aprile un rumeno di 16 anni era morto sui campi finendo con il trattore in una scarpata nelle campagne di Pisticci. Ancora a marzo a Ruoti era morto un uomo di 51 anni, Donato Scavone, investito dalla motozappa. Una veduta della campagna nei dintorni di Barile
capitano Antonio Contente, i Vigili del Fuoco e il personale del 118. I sanitari del “Basilicata
soccorso” non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Mauro Strozza, un pregiudicato della zona
che al momento dell’incidente aveva con sé una pistola con ben 19 proiettili nel caricatore.
L’uomo ferito è stato soccorso dal personale del 118. Ha riportato ferite guaribili in 5 giorni.
I carabinieri ora stanno indagando sulla provenienza dell’arma e sui motivi per cui lo Strozza girava armato.
24 Ore in Basilicata Seminario di studi in tribunale sulla riforma del settore
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Intercettazioni, la stampa sul banco degli imputati SE SI FOSSE trattato di un processo, l'informazione ovviamente quella che non rispetta le regole e si affianca indebitamente alla magistratura - sarebbe stata sul banco degli “imputati”, assieme a un altro paio di soggetti. Quello che si è svolto ieri pomeriggio, nell'aula Grippo del Palazzo di Giustizia di Potenza, è stato più tranquillamente un seminario di studi su “Intercettazioni telefoniche: problematiche applicative e prospettive di riforma”, organizzato di concerto dalla Camera penale di Basilicata, dall'Unione delle camere penali italiane (Ucpi) e dal Consiglio superiore della magistratura (Csm). Presenti il referente del Csm per la formazione distrettuale Angela D'Amelio, il presidente della Camera Penale di Basilicata Savino Murro, il vicepresidente dell'Ucpi Beniamino Migliucci e il consigliere presso la Corte d'Ap-
pello dell'Aquila Luigi Catelli. A introdurre la platea nel vivo della materia è stata l'esaustiva panoramica del consigliere Catelli sulle norme attuali e sui problemi di applicazione di questo importante strumento investigativo. Quando poi l'accento si è spostato su temi di scottante attualità, difficile non tirare in ballo il ruolo della stampa nell'utilizzo delle intercettazioni, anche alla luce del nuovo disegno di riforma. Una riforma, la cui apparente severità - secondo Migliucci - si giustifica con le numerose forzature e irregolarità di cui le intercettazioni sono state oggetto, sia da parte dei Pubblici ministeri che dei giornalisti. «Le intercettazioni - ha affermato - sono un patrimonio da salvare, quando vengono condotte nel rispetto delle regole stabilite a garanzia dei principi costituzio-
Qui sopra i relatori (da sinistra Catelli, D’Amelio, Migliucci e Murro). In alto, l’avvocato Murro
nalmente tutelati». In tale ottica - a quanto è emerso dal dibattito - occorre molta serietà nell'analizzare i rapporti tra libertà di informazione e diritti fondamentali del cittadino, come quel-
lo alla segretezza della corrispondenza. Un no deciso è arrivato, dunque, da parte del vicepresidente dell'Ucpi ai processi mediatici paralleli a quelli penali, ma che giungono a
conclusioni più tempestive, con conseguenze difficilmente quantificabili. «E' bene - ha affermato - che ognuno faccia il proprio mestiere nel rispetto delle norme». Alla luce di tali considerazioni, dunque, Migliucci promuove anche quella parte della riforma che minaccia di andare a colpire le tasche dell'editore «perché - è l'ironica quanto amara spiegazione - in Italia non basta vietare, bisogna farlo severamente». Ma la categoria dei giornalisti non è l'unica responsabile di un uso distorto delle intercettazioni che - è stato
ricordato nell'ambito del seminario - dovrebbero essere messe in campo solo quando indispensabili. L'elenco è molto più lungo e le irregolarità numerose. Ci sono, ad esempio, i pubblici ministeri che non motivano - o motivano apparentemente - la richiesta per utilizzare questo strumento, contravvenendo ad un preciso obbligo di legge, o ancora i gip (giudici per le indagini preliminari) che si limitano ad accogliere le richieste dell'accusa, senza chiarire le ragioni di una tale adesione. Roberta Senese regione@luedi.it
Il 49 per cento dei consensi alla Uilm Il vice presidente della III Commissione consiliare interroga De Filippo
Nuovi bandi Por 2007 - 2011 La Zanini rinnova la Rsu Di Lorenzo sollecita la pubblicazione
MELFI - Nello stabilimento della “Zanini” di Melfi (un’azienda italiana altamente specializzata nella progettazione e produzione di moduli e componenti plastici ad elevato contenuto estetico per il mercato delle automotive), dove si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Rsu, la Uilm ha raggiunto il 49 per cento dei consensi eleggendo un rappresen-
tante. «Il risultato conseguito - spiega Vincenzo Tortorelli, segretario della Uilm lucana - rappresenta un grande riconoscimento al lavoro compiuto in primo luogo dalla nostra rappresentanza sindacale, ma soprattutto uno stimolo in più ad affrontare e a risolvere le problematiche che interesseranno il settore dell’ autocomponentistica».
“Studi e ricerche sulla Basilicata” Il 20 premiazione
Progressioni verticali alla Regione LA PRECISAZIONE Sindacati in allerta sull’intesa Trenitalia e il ponte di Picerno
POTENZA - Nel pomeriggio di lunedì 20 ottobre, alle ore 16,30, nella sala Inguscio della Regione Basilicata (via Vincenzo Verrastro, 9 – Potenza) avrà luogo la cerimonia di premiazione della settima edizione del Concorso nazionale “Studi e ricerche sulla Basilicata”. Il concorso è stato promosso dal Consiglio regionale per valorizzare le tesi di laurea e di dottorato dedicate alla Basilicata e realizzate presso le Università italiane. Nel corso dell’iniziativa di premiazione in programma lunedì sono previsti gli interventi vari interventi istituzionali: dai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Vito De Filippo e Prospero De Franchi, al rettore dell’Università della Basilicata, Antonio Mario Tamburro, e l’intervento della presidente della commissione giudicatrice Margherita Fasano.
POTENZA - Le segreterie regionali di Cisl Fp, Csa e Uil Fpl, in una nota, hanno riproposto all’attenzione dei vertici della Giunta regionale la disciplina per le selezioni relative alla progressione verticale dei dipendenti regionali, denunciando «il tentativo, da parte di taluni, di stravolgere l’accordo sindacale sottoscritto tra tutte le organizzazioni sindacali e il direttore generale Nardozza, nonché il dirigente Monea». «L’intesa è stata raggiunta a luglio 2008 a seguito di numerosi incontri del gruppo tecnico Sindacati-Amministrazione, ed in sede di delegazione trattante plenaria. E’ inaudito che qualcuno tenti di proporre all’onorevole Giunta regionale la modifica di un accordo definitivo – scrivono i sindacati - che riporta ben 15 firme da parte di tutti i soggetti istituzionalmente legittimati. Ove ciò avvenisse sarebbe un precedente pericolosissimo mai successo in oltre 30
POTENZA - Il vice presidente della Terza Commissione consiliare, “Attività Produttive – Territorio – Ambiente”, Pasquale Di Lorenzo (nella foto), ha presentato un’interrogazione urgente con risposta in Commissione al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, «per sapere con certezza quando verranno pubblicati i nuovi Bandi relativi ai Programmi operativi regionali 2007-2011». «In un momento di recessione economica senza precedenti, come quello che stiamo attraversando – ha affermato Di Lorenzo - sarebbe irresponsabile perdere anche un solo giorno di tempo nel mettere a punto i Bandi regionali per l’utilizzo delle risorse derivanti dall’Unione Europea. Si tratta, peraltro, di fondi comunitari rilevanti – continua il consigliere del Pdl - già stanziati, ma che necessitano della destinazione per settori e assi da parte della Regione Basilicata che deve, poi, procedere alla definizione dei Bandi per aree di intervento».
anni di vita amministrativa della Regione Basilicata, venendo irrimediabilmente compromessa la legittimazione dei soggetti presenti al tavolo di concertazione. Peraltro, il testo dell’accordo Amministrazione-Sindacati è già in possesso di tutti i dipendenti regionali e non può essere messo in discussione al solo scopo di far prevalere gli interessi particolari di taluni. L’accordo faticosamente raggiunto non può, dunque, essere “buttato a mare”, poiché verrebbe meno, si ripete, la credibilità di tutti, Amministrazione e sindacato compreso”. E’ di tutta in evidenza, poi, “una condotta marcatamente antisindacale – rileva la nota - che non si mancherà di far valere immediatamente nelle sedi opportune. I rappresentanti dell’Amministrazione non meritano, infine, di perdere, per il futuro, la loro affidabilità al tavolo delle trattative, dove ciascuno sarà autorizzato a
Di Lorenzo nel sottolineare che i Por costituiscono un aiuto fondamentale da parte della Ue per tutti i settori dell’economia regionale, dall’agricoltura alle attività produttive, dalle infrastrutture ai servizi, ricorda che «si è giunti quasi alla fine
La sede della Regione
ritirare il giorno dopo le firme apposte il giorno precedente». Cisl Fp, Csa e Uil Fpl chiedono «espressamente di mantenere invariato, nel testo formalmente sottoscritto da tutti i rappresentanti dei lavoratori e dell’ Amministrazione, l’accordo sindacale sulla disciplina per le selezioni per la progressione verticale».
del 2008 e che, dunque, da circa due anni non vi sono più Bandi operativi aperti, essendo i precedenti scaduti da tempo». «Si tratta di un ingente quantità di somme – fa rilevare Di Lorenzo - che andrebbero aggiunte a quelle anch’esse ad oggi inutilizzate e rinvenienti dalla programmazione precedente scaduta nel 2006 e che, se rese immediatamente operative e, quindi, fruibili, rappresenterebbero un importante sostegno per la nostra economia in affanno. Del resto, nelle altre regioni meridionali è imminente la pubblicazione dei nuovi Bandi Por, come dimostrato dal recente annuncio della Regione Puglia». “La nostra iniziativa – conclude Di Lorenzo - intende spronare la Regione Basilicata a muoversi con sollecitudine, tenendo anche conto del fatto che, allo stato attuale, non abbiamo ricevuto dal massimo Ente territoriale alcuna formale comunicazione circa la data di presentazione dei nuovi Bandi”.
DALL’Ufficio stampa di Trenitalia arrivano delle precisazioni in relazione all'articolo “L'ultima chicca di Trenitalia, per il sito il ponte di Picerno è ancora aperto”, pubblicato martedì 14 ottobre sul Quotidiano della Basilicata a pagina 17. «Le soluzioni di viaggio presenti sul sito www.ferroviedellostato.it sono assolutamente attendibili. Le variazioni dovute a cause interne (ad esempio lavori di potenziamento infrastrutturale sulle linee) che comportano modifiche temporanee sui tempi di percorrenza e sui percorsi di linea, sono consultabili in tempo reale sul quotidiano on line FS News e all'interno della sezione dedicata al trasporto regionale. Risulta evidente che l'interruzione sul raccordo autostradale Potenza -
Sicignano nei pressi di Picerno, sia una variazione non imputabile alle Ferrovie dello Stato. Precisiamo inoltre che l'operatore di biglietteria ha agito in modo professionale. Infatti, oltre a confermare alla cliente che la soluzione di viaggio trovata sul sito fosse corretta, ha provveduto ad avvisare la signora che un possibile ritardo dell'autobus sostitutivo PZ104 che percorre il raccordo autostradale Potenza - Sicignano, avrebbe rischiato di farle perdere la coincidenza per Roma. Consapevole di ciò la viaggiatrice ha deciso, in piena autonomia, di scegliere la soluzione di viaggio prospettatale e acquistare i biglietti per Perugia. Peraltro il treno su cui viaggiava la signora è arrivato a destinazione in orario».
20 24 Ore in Basilicata Parafarmacie A Potenza l’incontro dedicato al ddl Gasparri
Bagarre aumento tariffe idriche
Anpi: Con questa proposta il destino delle attività è segnato
Federconsumatori e pensionati in allarme sull’acqua
POTENZA - Ieri, nella sede della Confesercenti provinciale di Potenza si è svolta una conferenza stampa promossa dall'Anpi (Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane) di Basilicata. Alla presenza del presidente regionale Anpi Basilicata, Pietro Verrastro, del direttore Cat Confesercenti, Antonio Palumbo, del presidente Provinciale Confesercenti, Prospero Cassino, di Enzo Basentini, consigliere nazionale dell’Anpi, di una nutrita rappresentanza delle 34 parafarmacie aperte in Basilicata dopo la "liberazione" determinata dal Decreto Bersani e del senatore Filippo Bubbico, unico parlamentare lucano presente alla conferenza stampa, si è illustrato il contenuto del ddl 863 Gasparri - Tomassini che a parere dei relatori porterebbe ad un arretramento delle posizioni conquistate nel mercato dalle parafarmacie, ed a una sostanziale difficoltà di sopravvivenza per le attività di parafarmacia. Ci siamo resi conto che con questa proposta di legge il destino delle nostre attività è segnato: fallimento ha sottolineato il presidente Anpi Pietro Verrastro; il sistema politico bloccato non ci aiuta a discutere in Parlamento gli ha fatto eco il senatore Bubbico, che ha portato la solidarietà dei senatori del Pd agli operatori professionisti che si battono per il loro posto di lavoro. Secondo i calcoli del Cat Basilicata - ha aggiunto il direttore Palumbo - il sistema tradizionale di distribuzione del farmaco da banco ha reagito alla concorrenza riducendo, per la sua parte, i prezzi. In altri termini, le parafarmacie hanno costretto le farmacie alla concorrenza come elemento essenziale e regolatore del mercato! Per i consumatori lucani, nel biennio si è stima-
POTENZA - La bagarre sulle tariffe dell’acqua non si ferma. ÂŤSenza voler polemizzare con l'Aato, è evidente che sul tema delle tariffe dell'acqua e della retroattivitĂ della decorrenza, non è stato compreso il senso della proposta avanzata dalla Federconsumatori di adottare la delibera “del buon senso e della ragioneâ€? - scrive l’associazione in una nota - SarĂ probabilmente sfuggito all'Ente che una consolidata giurisprudenza di merito, e da ultima la sentenza del Consiglio di Stato n. 4301 del 9.9.2008 (il comunicato è stato diffuso il 16.10.2008), in una analoga vicenda ha ribadito l'illegittimitĂ della retrodatazione delle tariffe. Si rinnova l'invito ai sindaci e ai presidenti delle Province di non ratificare una nuova delibera come da dichiarazioni rese dai vertici dell'Ente. La Federconsumatori - continua la nota - verificherĂ se le bollette dell'acqua che sono recapitate ai consumatori in questi giorni riportano l'illegittimo aggiornamento delle tariffe. E' utile ricordare in questa occasione che moltissime famiglie sono in una situazione di indigenza. Per quanto attiene le affermazioni â€œĂ¨ solo una trovata pubblicitariaâ€? il nostro ruolo non è quello di vendere un prodotto o un servizio bensĂŹ quello di far valere i diritti dei consumatori in particolare di quelli meno abbientiÂť. Una bagarre che nasce da una nota inviata giovedĂŹ nella quale l’associazione dei consumatori affermava che ÂŤprobabilmente l’Aato procederĂ alla revoca della delibera adottata nel mese di luglio con la quale si è deciso l’aumento delle tariffe dell’acquaÂť un’idea nata dal fatto che l’AutoritĂ d’Ambito aveva riconvocato per ieri una nuova riunione. L’idea prospettata da Federconsumatori è stata però totalmente smentita, l’Aato infatti ha confermato l’intenzione di riapprovare la delibera. Ieri intanto anche i tre segretari generali Maria Lorusso (Spi Cgil), Vincenzo Pardi (Fnp Cisl) e Mario Ca-
Sabato 18 ottobre 2008
Un momento dell’incontro
L’analisi del Cat sul mercato regionale Sono 34 i punti vendita aperti in 2 anni LE parafarmacie lucane aperte ed operanti tra il 2006 e il 2008 sono 34 di cui una sola all'interno di una media struttura di vendita. Il volume di affari medio annuo - relativamente ai cosiddetti farmaci Otc - è pari a poco piĂš di 250.000 euro. Il volume di affari complessivo annuo registrato dalla rete delle parafarmacie lucane è quindi pari a circa 9 milioni di euro di farmaci Otc venduti. La spesa media pro capite sostenuta dai lucani per l'acquisto di farmaci per automedicazione è pari a 14,50 euro inferiore di circa il 50 % alla analoga spesa sostenuta in media dai cittadini italiani. I costi di questi farmaci - nelle parafarmacie della Basilicata - sono ora mediamente inferiore del 12 % circa rispetto agli analoghi farmaci venduti nelle farmacie, con un range di convenienza che va dal 10 al 15 % di costo inferiore per prodotto e per esercizio, ma nei primi 18 mesi di attivitĂ di questa nuova rete di distribuzione, la convenienza ad acquistare risultava ancora maggiore, arrivando in alcuni casi e per alcuni farmaci anche al 25 % di risparmio sul prezzo finale registrato fino a qualche mese prima. Secondo i calcoli del Cat il sistema tradizionale di distribuzione del farmaco - relativamente agli Otc - ha reagito alla concorrenza riducendo, per la sua parte, i prezzi. Pertanto la convenienza di acquisto nella rete delle parafarmacie è ancora evidente, ma si è in parte attenuata perchĂŠ le farmacie hanno ridimensionato i guadagni che ottenevano su questi prodotti. In altri termini, le parafarmacie hanno costretto le farmacie alla concorrenza come elemento essenziale e regolatore del mercato. Chi ne ha tratto i benefici maggiori sono stati i cittadini. E' da osservare ancora che in questi esercizi sono in vendita anche altri prodotti oltre agli Otc, che mediamente pesano circa il 30 % sul volume di affari di una parafarmacia: per ogni esercizio significa un incremento di circa 75.000 euro. Anche su questi prodotti si sono osservati gli stessi risultati, ma con una complessiva minore differenza in termini di convenienza rispetto alla rete di distribuzione tradizionale (farmacie e negozi) : in ogni caso nei primi 18 mesi di attivitĂ delle parafarmacie si potevano mediamente evidenziare minori costi di scontrino di circa il 7 %, oggi ridotti al 3 - 5 %. Per i consumatori lucani, nel biennio si è stimato un risparmio sui farmaci Otc - nella sola rete delle parafarmacie - che viene calcolato in circa 2.200.000 euro. to un risparmio sui farmaci OTC – nella sola rete delle parafarmacie che viene calcolato in circa 3.500.000 euro; senza contare i minori costi degli altri prodotti che possono essere acquistati in parafarmaciaÂť. ÂŤE' per questo che chiediamo il ritiro immediato
Lucani a Bologna Sabato una messa POTENZA - La solidarietĂ scavalca i confini regionali e arriva fino in Emilia Romagna. Nel capoluogo di regione i lucani emigrati si ritrovano in varie associazioni. Su iniziativa dell’ “Associazione Culturale Circolo dei Lucani Bolognaâ€?, sabato 25 ottobre 2008, alle ore 17.30, presso la Chiesa di Sant’ Antonio Abate, Collegio San Luigi Via D'Azeglio numero 55, a Bologna, sarĂ celebrata, infatti, una solenne funzione religiosa in suffragio dei soci e degli amici defunti. La messa sarĂ officiata da Padre Giuseppe Montesano, originario di Stigliano, direttore del Collegio San Luigi dei Padri Barnabiti di Bologna. La funzione vedrĂ la partecipazione della Corale San Michele Arcangelo di Mezzolara, diretta dal Maestro Carlo Ardizzoni. ÂŤUna ragione importante – hanno detto i promotori dell’iniziativa - per mantenere vivo nella fede il ricordo di chi ci ha lasciato e ci ha amatoÂť.
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del ddl 863 Gasparri -Tomassini - ha concluso Verrastro - e non ci fermeremo solo a questa conferenza stampa, ma attiveremo tutti i canali che abbiamo a disposizione, compreso il passa parola tra i nostri clienti che vedrebbero minacciata l'esistenza di un servizio cosĂŹ capillare ed
economico come quello che offriamo con i nostri esercizi di vicinato. Una conferenza in difesa delle parafarmacie che è stata poi animata da una vivace discussione sul tema scaturita tra il senatore Bubbico e il consigliere nazionale dell’Anpi, Enzo Basentini.
pece (Uilp Uil) hanno sottolineato i problemi derivati dall'aumento irrefrenabile dei prezzi relativi ai generi di prima necessità e di largo consumo (pane, pasta, latte, uova, verdure ecc,) e l'aumento delle tariffe (enel, gas, acqua) che espone la popolazione a basso reddito in particolare i pensionati che non arrivano alla terza settimana. A questo proposito - continuano i sindacati - già il 30 luglio tantissimi pensionate e pensionati, nonostante il caldo, sono giunti da tutta la regione e sono rimasti per diverse ore a Potenza in piazza Mario Pagano per manifestare contro il caro vita e per protestare contro la decisione dell'Aato di Basilicata che nella riunione del 10 luglio aveva deliberato l'aumento indiscriminato delle tariffe dell'acqua peraltro con data retroattiva e precisamente dal 1° gennaio 2008. La decisione incauta assunta dall'Aato, è stata vissuta dagli anziani come un atto di provocazione tanto da indurre gli stessi sindacati dei pensionati a lanciare una raccolta di firme non solo per marcare il disagio ma per evidenziare la netta chiusura sulla proposta dei sindacati che chiedevano la revoca immediata del provvedimento. Nonostante ciò - continuano i tre segretari - apprendiamo che la presidenza dell'Aato, sottovalutando le proteste dei cittadini e le preoccupazioni già espresse a luglio da molti sindaci, persevera nelle decisioni improvvide, sconsiderate e impopolari e ripropone la delibera di luglio cosÏ com'è con il solo risultato di danneggiare le famiglie lucane a basso reddito già esposte pesantemente a seguito dei provvedimenti del governo centrale. I segretari generali di Spi Fnp e Uilp, inoltre, invitano i sindaci a riconsiderare le decisioni di Luglio che, se riconfermate, sarebbero lesive nei confronti dei cittadini da loro rappresentati.
Antonio Pepe (Cgil) interviene sulla crisi dei mercati e attacca il governo
ÂŤIl Mezzogiorno è il piĂš espostoÂť POTENZA - ÂŤLa gravissima crisi dei mercati finanziari avrĂ conseguenze pesanti anche sull'economica reale, sull'apparato produttivo e sulla condizione materiale dei lavoratori e dei pensionati ed in generale sulle fasce sociali piĂš deboliÂť a sottolinearlo è il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe. ÂŤI territori piĂš esposti certamente saranno quelli del mezzogiorno che non solo negli ultimi anni sono cresciuti meno rispetto al resto del Paese ma presentano ancora forti contraddizioni strutturaliÂť. ÂŤLe misure anticrisi assunte fino a questo momento dal Governo hanno riguardato solo le banche. Sarebbe assolutamente inaccettabile se il governo non procedesse rapidamente ad un intervento per sostenere i redditi da lavoro dipendente ed una politica di investimenti pubblici tale da evitare un ulteriore forte aumento della precarietĂ e della disoccupazione - sottolinea ancora il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe - altrimenti la recessione sarĂ pagata solo dalle famiglie con redditi medio bassi. “Se non sono solo canzonetteâ€? la riconversione dei liberisti al Governo deve significare la modifica di tutte le azioni che tendono a tagliare i servizi pubblici a partire dalla scuola, all'universitĂ ed alla sanitĂ , occorre
Antonio Pepe
invertire di 360° la politica economica e sociale del Governo. PoichÊ la confusione è tanta e lo spirito populista con tratti illiberali aleggia nelle azioni prodotte da parte del Governo e della maggioranza che lo sostiene ci appare difficile un cambiamento di tale portata. Infatti - continua il segretario Pepe - nella discussione alla camera dei deputati del disegno di legge sul lavoro numero 1441, peraltro, è stato introdotto all'articolo 67 ter, che rifinanzia per il 2009 gli ammortizzato-
ri sociali in deroga (CIGS - indennità di mobilità ), un comma che limita ad un solo anno, per le aziende che ne hanno i requisiti della legge 223/91, la possibilità di poter accedere agli ammortizzatori. E' del tutto evidente che in tal modo il nostro territorio verrà ulteriormente penalizzato considerato che è già attraversato da una crisi dei settori produttivi e manifatturieri ed il sostegno al reddito ai lavoratori non potrà piÚ essere erogato dopo il primo anno, insomma sarebbe un fatto gravissimo che assesta un ulteriore colpo a migliaia di lavoratori espulsi dal ciclo lavorativo. Sollecitiamo i parlamentari eletti nella nostra Regione ad adoperarsi per far cancellare quest'ultimo emendamento e lo stesso Governo regionale a far pesare nella conferenza stato regione tale questione. Nel mentre consideriamo negativo e antidemocratico il preannunciato intervento del Governo sul diritto di sciopero che attacca i diritti dei lavoratori e comprime financo la libertà di associarsi nel sindacato. Lo sciopero è un diritto costituzionalmente - conclude Pepe - garantito che è stato già regolamentato nei settori pubblici con leggi che tutelano ampiamente i diritti dei cittadini, quindi non vi è nessuna necessità di intervenire.
24 Ore in Basilicata
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A Villa d’Agri un workshop su “Risorse energetiche e federalismo”
Finestra lucana sul mondo VILLA D'AGRI - “Risorse energetiche e federalismo” è il workshop che prenderà il via questo pomeriggio alle 17 presso la sala Pietro Darago della Comunità Montana Alto Agri. Incontro organizzato dalla neo associazione culturale AreaSud (Ricerca Energia Ambiente per uno sviluppo umano duraturo). Al centro temi e sfide attuali “sicurezza energetica, regolamentazione internazionale nella gestione e nel trasferimento dei servizi legati all'energia, le norme da applicare nel commercio internazionale per la globalizzazione, trovare un regime di accordo, un prezzo di oscillazione che renda compatibile economicamente per le compagnie petrolifere e per investimenti per apprestare nuove risorse e che in qualche modo garantisca il mercato che non deve subire queste oscillazioni.” L'impegno è quello di “stimolare il dibattito interdisciplinare tra scienza, tecnologia, innovazione, economia e società al fine di promuovere interscambi approfonditi nella ricerca di un percorso originale per raggiungere uno sviluppo umano duraturo e sostenibile nel nuovo quadro della mondializzazione”. Riflettere su questi elementi “applicati alla regione Basilicata, al Mezzogiorno e al Mediterraneo”. Con i saluti af-
fidati al presidente della giunta regionale, Vito de Filippo e al presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, si darà il via alle relazioni di esperti internazionali ad iniziare dalla direttrice del programma internazionale Energia - Clingendael Olonda nonché consigliere del governo olandese per i temi di sicurezza energetica con l'argomento “Turbolenza dei mercati e sicurezza energetica” a seguire Murray Gibbs, esperto Unctad - Commercio e sviluppo per l'inerimento delle regioni in via di sviluppo nella globalizzazione con l'intervento sulle “Risorse energetiche e federalismo alcuni casi nel mondo “la provincia di Alberta”. “Le risorse strategiche, coesione europea e mediterranea per uno sviluppo umano duraturo” è l'approfondimento fatto dall'ambasciatore, direttore generale a honorem dell'Unione Europea, Tran Van Thin. “Tecnologie energetiche: ricerca ed innovazione per la sicurezza energetica” trattato dal direttore Enea m- Trisaia, Donato Viggiano. Un contributo “Tra globalismo e federalismo: un laboratorio Val d'Agri” sarà dato dal presidente della Sel (Società Energetica Lucana) Rocco Colangelo. Moderatore del convegno formativo lo stesso presidente di AreaSud, Andrea Di-
pierri. «Un tema di attualità - come spiega il presidente dell'associazione AreaSud Dipierri insiem al vice Reinaldo Fiquerado - si sta dibattendo in Italia intorno al Federalismo e vogliamo dare un contributo di conoscenza facendoci illustrare ciò che succede nel mondo all'interno del federalismo. Per quanto riguarda l'energia il laboratorio della Val d'Agri potrebbe dare un contributo in questo senso. L'associazione - hanno
aggiunto - ha voluto anche introdurre il concetto di sviluppo umano duraturo perché non è possibile che i giovani cervelli umani se ne vanno fuori, devono trovare una soluzione qui nella Regione Basilicata. Andare fuori speriamo sia una scelta non una necessità o un obbligo come oggi. Noi stasera lanciamo degli imput e delle proposte da stimolare il dibattito». Angela Pepe
Presentato il progetto per assistere le imprese sui programmi Ue E Latronico interroga il governo
Mattia (Pdl): «Serve strategia regionale Energie rinnovabili centro d’innovazione sulle estrazioni»
Pmi verso l’Europa
POTENZA - E' stato ufficialmente presentato ieri mattina a Potenza, nell'ambito di un convegno su “Competitività ed Innovazione: Le energie rinnovabili, politiche e strumenti per le imprese lucane”, il Consorzio interregionale Bridgconomies, frutto della nuova rete Enterprise Europe Network che riunisce circa 500 organizzazioni tra cui Camere di Commercio, Enti per lo sviluppo regionale e Centri di ricerca universitari, oltre a 4.000 esperti professionisti. Varata dalla Commissione Europea nell'ambito del VII Programma Quadro per assistere le piccole e medie imprese su politiche, programmi e finanziamenti dell'UE, raggruppa rappresentanze istituzionali, del mondo economico, produttivo e culturale di sette regioni tra cui la Basilicata, rappresentata da Unioncamere (in veste di capofila) ed Enea come partner tecnologico. Diverse e qualificate le adesioni da parte di partner pubblici e privati: Regione Basilicata, Università Basilicata, Cnr, Agrobios, Provincia di Matera, Provincia di Potenza, Sviluppo Italia, Unci Basilicata, Confcooperative Basilicata, Lega Cooperative Basilicata, Cooperativa La Traccia, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Confartigianato, Api Basilicata, Cna, Confesercenti, Uci Basilicata. Le Pmi alla ricerca di un partner in un altro Paese europeo, di una consulenza su come sviluppare un'idea innovativa o su come presentare domanda per un finanziamento comunitario per la ricerca potranno dunque contare su due sportelli, che verranno allocati presso le Camere di Commercio di Potenza e Matera. Nell'aprire i lavori del convegno il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte, ha sottolineato l'importanza delle grandi reti europee da cui poter attingere informazioni e spunti atti a sollecitare azioni di innovazione per aumentare la competitività delle imprese lucane. «Restare a stretto contatto con le realtà produttive locali - ha dichiarato - signifi-
cherà aumentare la capacità di dialogo ed interlocuzione per mettere in campo strategie sempre più mirate. Ma occorre comprendere, a livello istituzionale, che c'è bisogno di minore autoreferenzialità e di un maggiore raccordo per dare applicazione al principio della sussidiarietà e consentire la crescita di segmenti fondamentali come ricerca e innovazione». L'europarlamentare Gianni Pittella, nell'analizzare l'attuale scenario di recessione, ha invitato a dare maggiore sostanza all'Europa politica: «Dobbiamo essere un global player, buttando via i provincialismi e fronteggiando l'emergenza con decisione. Una via potrebbe essere quella di emettere titoli di debito (Eurobond) per finanziare la crescita. In questo modo potremmo recuperare 100 miliardi di euro che verrebbero garantiti dal bilancio dell'Unione Europea. Il Mezzogiorno può e deve diventare piattaforma energetica del Mediterraneo, utilizzare gli strumenti che già esistono a partire dai Fondi Strutturali». L'assessore regionale alle Attività Produttive, Vincenzo Folino, ha quindi focalizzato l'attenzione sulle misure urgenti da adottare per risollevare il comparto pro-
Il tavolo dei relatori
duttivo lucano: «La prima leva su cui agire è il credito, premiando l'economia sana attraverso l'utilizzo del conto interesse e dei fondi di garanzia. A livello macro, auspichiamo che ci possa essere un organismo in grado di assicurare scelte immediate su energia, infrastrutture, reti fisiche e immateriali, mettendo a fattore comune le eccellenze che esistono nel campo della ricerca. Sull'energia, infine, più che puntare sulla massiccia invasione di parchi eolici, occorre diffondere le produzioni e sostenere l'autoconsumo, pensando alla nasci-
ta di un Distretto dell'energia in Val d'Agri e di un Parco Scientifico e Tecnologico in grado di riallineare i costi dei servizi e di sostenere le attività produttive». All'incontro hanno preso parte anche il direttore di Unioncamere Bruxelles, Claudio Leone, il direttore di Unioncamere Basilicata, Michele Di Tolla, il direttore del centro Enea -Trisaia Donato Viggiano, Filippo Ammirati, project manager progetto Bridgconomies - Enea. Il video del convegno sarà disponibile dalla prossima settimana sul sito di Unioncamere Basilicata.
Anno Internazionale del Pianeta Terra Via al programma lucano di celebrazioni POTENZA - L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, durante la Sessione Plenaria del 22 dicembre 2005, ha proclamato il 2008 Anno Internazionale del Pianeta Terra, con il sostegno dell'Unesco e l'adesione di 191 stati membri dell'Onu tra cui l'Italia, che ha creato un apposito segretariato nazionale. La principale finalità di questa manifestazione è quella di sollecitare il mondo politico, gli amministratori pubblici, i media e le comunità nazionali perché assumano una maggiore consapevolezza della funzione strategica delle Scienze della Terra verso la società civile, consentendo di sensibilizzare sulla crescente vulnerabilità del pianeta Terra. Altri obiettivi sono quelli di promuovere iniziative che rendano il pianeta più sicuro e di ridurre i pericoli naturali indotti dall'uomo, tutelando le risorse naturali e rendendole disponibili in modo sostenibile. Il Dipartimento di Scienze Geologiche dell'Uni-
versità della Basilicata, nell'ambito delle proprie attività, ha promosso un programma a sfondo culturale, divulgativo e scientifico collegato al progetto nazionale ed internazionale ed ha coinvolto varie componenti della società lucana. L'iniziativa è articolata in numerosi temi che interessano particolarmente il territorio della Basilicata ed afferiscono alle acque sotterranee, ai rischi idrogeologici, al Pianeta Terra ed alla Salute, al Pianeta Terra ed alla Vita, ai cambiamenti climatici, alle risorse ed al suolo. Per realizzare tale programma il Dipartimento ha coinvolto le principali istituzioni lucane che hanno partecipato all'elaborazione di un piano di lavoro denominato “Terra affascinante: uno scorcio del pianeta in Basilicata”. Il documento è stato approvato dalla Commissione Nazionale Italiana, ricevendo il patrocinio ed è divenuto guida di riferimento per le richieste di patrocinio di altre istituzioni.
POTENZA - Il senatore lucano Cosimo Latronico (Pdl) ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente per conoscere quale sia lo stato della procedura relativa alla richiesta di compatibilità ambientale in merito al permesso di ricerca della Cosnul Service srl, richiesto per effettuare possibili trivellazioni in mare aperto, lungo la costa jonica lucana nello spazio marino compreso tra le foci dei fiumi Sinni e Basento. Visto che l’esplorazione, in base all’area di sondaggio richiesta, riguarderà le acque antistanti le spiagge del Metapontino e che le piattaforme di esplorazione ed estrazione degli idrocarburi occuperanno uno spazio ben visibile dal litorale, Latronico chiede ancora ai ministri «se non ritengano che le perforazioni nelle acque della costa jonica lucana possano mettere a rischio la già traballante economia turistica lucana e la salubrità dell’ambiente, impedendo ad un’area dinamica come quella del Metapontino di sfruttare a pieno il proprio potenziale economico e sociale». E chiede poi l’intervento della Giunta il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Franco Mattia (Fi-Pdl). «Le continue richieste di ricerca di idrocarburi sul territorio lucano, ultime in ordine di tempo quelle riferite all’area del Marmo, sollecitano un adeguamento da parte della Giunta regionale della propria strategia complessiva in materia di gestione delle risorse petrolifere che salvaguardi, innanzitutto, le esigenze di sviluppo produttivo delle comunità locali e, quindi, assicuri compatibilità tra ricerca ed estrazione di greggio con il resto delle attività produttive che specie in zone come il Marmo hanno un’alta valenza agricola e zootecnica». Per Mattia «bene ha fatto il Ministero dello Sviluppo Economico a convocare a Roma una Conferenza di servizi per ascoltare dai sindaci il proprio parere rispetto alle proce-
Franco Mattia
dure attivate dalla compagnia petrolifera Italmin Petroli nel Marmo». «E’ ancora una volta il Governo – dice Mattia – a sopperire alla carenza di iniziative della Giunta regionale e ad assumere responsabilità dirette per trovare la soluzione che, in Basilicata, tra passaggi di organismi di valutazione di impatto ambientale e di altro genere si trascina da tempo. Siamo di fronte – continua il vice presidente del Consiglio regionale – ad un ennesimo caso di inadeguatezza innanzitutto di natura tecnica della Regione che è ancora ferma all’istituzione “sulla carta” della Sel e non si è dotata di uffici, strumenti, esperti, esperienze scientifico-professionali che la situazione richiede». «Siamo sempre in attesa di conoscere le proposte del nuovo Piano Energetico Regionale e quelle del piano industriale Sel – afferma Mattia – per valutare quali azioni si intendono mettere in campo nell’attuale fase e in prospettiva di sempre nuove richieste di perforazioni e di estrazioni petrolifere. Accade così che mentre il ministro alle Attività Produttive, Claudio Scajola, stia lavorando per dotare il Paese di un nuovo Piano Energetico che punti alla diversificazione delle fonti e riduca la nostra dipendenza dal petrolio e dagli altri combustibili fossili, da noi non si è grado neanche di fronteggiare l’assalto di compagnie e società che puntano solo a sfruttare le risorse strategiche del sottosuolo».
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LA TRIBUNA
Sabato 18 ottobre 2008•
I NODI COSTITUZIONALI DELLA CRISI FINANZIARIA di FRANCESCO BOCHICCHIO
tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064 Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza
IL TRATTO
IL PREMIO “AGOSTINO GEMELLI” A SMALDONE
di Giulio Laurenzi
di TOMMASO MARCANTONIO
segue dalla prima fossero sottratti ai principi della democrazia - principi che comportano, per la ricerca del consenso elettorale , l'estrema difficoltà di assumere scelte non popolari ma doverose , per essere affidati a autorità indipendenti, che sono finite con l'assurgere al ruolo di magistrature economiche; e queste autorità hanno guadagnato con gli anni un prestigio formidabile per competenza e serietà. La crisi ha mostrato l'insufficienza del loro intervento in America, che si è caratterizzato per errori fondamentali: in conseguenza della crisi, è sorta l'esigenza di un intervento pubblico politico forte, quale quello che si è concretizzato nel piano di salvataggio americano di circa 700 miliardi di dollari (un milione di miliardi delle vecchie lire), cifra che presumibilmente si raddoppierà o quasi, e non è un caso che tale piano è stato deciso dall'esecutivo, mentre le assemblee elettive hanno avuto molte ritrosie nell'approvarlo. Il discorso si presenta parziale: dove le Autorità hanno fallito, in America e forse in qualche Paese dell'Europa - ma non così in Italia, almeno sulla base dei dati allo stato emersi, dati che chi scrive ritiene estremamente attendibili - , il loro scarso rigore nella regolamentazione dei tassi e nel controllo degli intermediari è dipeso non da loro colpa, ma dal trionfo incondizionato del credo liberista che ha portato alla riduzione al minimo dei controlli, ritenendo la concorrenza e la trasparenza quali sufficienti ad assicurare correttezza. La responsabilità è della politica, nelle sue grandi scelte, e spesso sono tali grande scelte, quando erronee e rese senza contraddittorio anche dall'uso manipolato dell'opinione pubblica, come nel caso in questione - in questi anni si sono ritenuti il liberalismo e la concorrenza quali forme di panacee di tutti i mali, trascurando peersino i limiti che autori liberali avevano da decenni se non da secoli indicato, e francamente misteriosa si rivela la dinamica che ha fatto sì che il crollo del comunismo abbia trascinato anche il socialismo e la socialdemocrazia - , che condizionano anche i mezzi e quindi anche le Autorità amministrative indipendenti, disarmate nel resistere a pressioni indebite. L'alternativa è di un maggiore efficacia dell'azione delle Autorità, che pur senza invadere le scelte politiche, abbiano la forza, i mezzi e la legittimazione per richiamare ed ammonire il potere politico sulle conseguenze delle sue scelte. In secondo luogo, si pone il problema del rapporto tra Stato-nazione e comunità sovranazionali: il ruolo dello Stato era dato pacificamente quale in via di esaurimento a favore della globalizzazione, e quindi essenzialmente dei mercati, mentre proprio un intervento dello Stato ha consentito il salvataggio pubblico in America, e in Europa le decisioni di salvataggio e similari sono dei singoli Stati, ed in particolare è stata l'Irlanda a garantire del tutto i depositanti per prima, trascinando in modo positivo gli altri Paesi, mentre il ruolo dell'Europa come comunità non è fuoriuscito dalla fissazione di principi base, con i coordinamenti che sono alla fase embrionale. L'idea del fondo europeo non è decollata per la difficoltà di effettuare interventi unitari e soprattutto di porre a carico degli altri Stati le conseguenze economiche dei problemi (in questo caso degli intermediari) di uno degli Stati europei . L'intervento presuppone unitarietà di comando, la sovranità, propria dello Stato nazione,mentre a livello sovranazionale occorre sviluppare regole e principi, per rendere gli interventi nazionali non solo coordinati e armonici tra di loro ma anche preventivi e non solamente necessari “ex post” come è avvenuto nel nostro caso. A mò di banalizzazione: lo Stato-nazione è morto, evviva lo Stato-nazione; per uscire dalla banalizzazione, l'economia, pur globalizzata, che ha posto in crisi lo Stato-nazione, non è autosufficiente, alla luce dell'instabilità e delle crisi profonde in cui il capitalismo di libero mercato si avviluppa inevitabilmente ed inesorabilmente, e quindi quando le crisi scoppiano è proprio lo Stato-nazione e solo lo Stato-nazione che deve intervenire. Perché tali interventi non siano contingenti e effimeri, occorre un coordinamento globale ed una pianificazione di fondo per la quale la politica, che si esalta nella conquista del potere all'interno del singolo Stato, è del tutto inefficace. Di qui la necessità del ruolo delle Autorità indipendenti che responsabilizzi il potere politico, a valle, ed a monte, di un coordinamento sovranazionale, unico dotato di organicità e di capacità di fissare sia regole che principi stabili e duraturi, quale quello della Comunità europea. Solo all'interno di questo quadro, o meglio ancora di tali due confini rigorosi, la politica può finalmente essere collegata indissolubilmente alla democrazia, in modo da proporre al popolo nazionale due grandi progetti, uno individual-efficientista e l'altro sociale, con la conseguenza che la vittoria spetti a quello che meglio riesca a inserire i nuclei vitali dell'altro al proprio interno (quindi senza rinnegare le proprie linee, a differenza della sinistra istituzionale, che ha abbandonato del tutto ogni idea di socialità). In tale ottica, le “elite” politiche, necessarie, devono essere collegate indefettibilmente ad un progetto forte e chiaro , mediatore ma non compromissorio, e quindi il riferimento recente di Erensto Galli della Loggia su “Il Corriere della Sera” alla crisi delle “elite”, che avrebbe portato alle scelte improvvide del Congresso americano, è criticabile per due ragioni. Da un lato, la preferenza per modelli cesaristici o comunque presidenziali che si vorrebbe trarre da tali scelte improvvide è priva di futuro, in quanto rafforza il potere politico e si basa sulla scelta dei governanti alla luce del prestigio personale, anche a prescindere dal progetto sottostante, mentre dall'altro tali scelte improvvide non vanno sopravvalutate, ma sono state frutto di nervosismo momentaneo, privo di seguito, e non a caso sono state prontamente modificate del tutto - anche se il ritardo nell'assunzione di misure necessarie ha aumentato il panico dei mercati -. studiobochicchio@legalebochicchio.it
IL giovanissimo dr. Costantino Smaldone ha frequentato a Roma l'Università Cattolica del Sacro Cuore e per aver brillantemente conseguito la laurea in medicina con il super classico 110 più lode, è stato prescelto vero talento - per il conferimento dell'ambito Premio “Agostino Gemelli 2006”. Tale Premio sarà assegnato dal Magnifico Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente onorario prof. Lorenzo Ornaghi al “miglior laureato” dell'anno scolastico della facoltà di Medicina del 2006. Così nella mattinata di domani 18 ottobre a.a. al giovanissimo medico sarà consegnata una medaglia di argento come da programma - con il suo nome scolpito, nell'aula Pio XI dell'Università con sede in Largo Gemelli 1, in Milano. Perché è giusto complimentarsi con questo eccezionale giovane, figlio di una coppia di professionisti semplici e modesti - il papà è l'ing. Michelangelo, già docente dell'ITIS e la mamma la sig.ra prof.ssa di matematica Maria Rosaria Diodato? Perché spesso si generalizza e si banalizza insinuando che nella vita si ottiene il successo e si riesce a sfondare o a raggiungere vertici apicali solo grazie alle biasimevoli raccomandazioni. Probabilmente così sarà per i mediocri, per quelli che sono fragili caratterialmente e semmai cresciuti sotto l'ala protettrice e ovattata dei genitori. Con molto miele e nutella, in assenza della conoscenza del sacrificio, della rinuncia dei piaceri frivoli e della voglia di emergere. È così sfatato - se ce ne fosse bisogno - ail deprecabile argomento “Raccomandazione” che è stato ripreso e com-
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mentato più volte, con qualche cultore di tale procedura che ha sostenuto, a spada tratta, la bontà della prassi di rivolgersi all'amico autorevole compare o politico di turno o alto dirigente della PA per piazzare il favorito di turno. Il giovane talento dott. Costantino Smaldone, nato il 17/02/1982 - ha anche una sorella di nome Rosalia che a sua volta vinse a Roma un concorso da ingegnere civile piazzandosi altrettanto al primo posto nella graduatoria - è ora specializzando in cardiologia medica presso il prestigioso Policlinico Agostino Gemelli di Roma. La grande soddisfazione è non solo degli ottimi genitori quanto degli amici che partecipano vivamente al successo
con orgoglio di questi figli di questa terra. Ripetesi, senza alcuna spinta o calcio in quel posto - contrariamente a quanto anche sulle pagine del nostro Quotidiano (in particolare un lettore che spesso lamenta di non essere arrivato perché intralciato dalla politica) - viene ventilato quasi ripetutamente, senza un attento e obiettivo esame di coscienza. Poi c'è invece il duplice tema della tragedia dei giovani attanagliati nella morsa della droga e dell'alcol che distrugge le loro vite e semina tanti dolori. Non solo alle proprie famiglie quanto a quelle delle persone investite. La tragedia è dietro l'angolo. Non passa giorno che la cronaca sulla stampa nazionale e locale non registri morti violente con automezzi di locomozione. E poi si aggiunge la piaga di delitti consumati con estrema ferocia sotto l'effetto di questo cocktail micidiale di droga-alcol. Anche in Basilicata. Altro aspetto del problema giovanile, pure inaccettabile, è la migrazione dalla nostra regione, vuoi per lo studio e vuoi per l'inserimento nel mondo del lavoro. Quanto agli effetti di alcol e droga occorre riferirsi in primo luogo alla famiglia e alla salubrità sociale e civile del-
l'ambiente nel quale cresce e si sviluppa la personalità del giovane. Meno lassismo, meno vizi e capricci,e un forte apporto educativo della Scuola, della parrocchia come momento di aggregazione, produrranno uno sviluppo integrale, fisico e culturale. Lo spopolamento dei nostri Comuni lucani è altro complesso dramma non trattabile in poche righe. Una società in continuo progresso, in un territorio molto aspro per la particolare tipologia montuosa e collinare, senza valli e con poche aree pianeggianti, in assenza di attività industriali e di ricerca per la atavica carenza di infrastrutture, tenendo conto ancora dello scarso capitale umano quale vasto bacino di utenza per un impulso economico, è destinata a veder fuggire le migliori menti lucane. Ma, quello che davvero ci rende orgogliosi e fieri è l'avere tra di noi tanti meritevoli giovani che onorano la nostra terra, rendono felici i genitori e i parenti e sono il fiore profumato dell'impegno, del sapere e dell'onore tutto lucano. Per questo al brillante dott. Costantino Smaldone tutta la collettività degli amici e dei conoscenti e non solo, rinnova i complimenti e gli auguri di maggiori successi. Ad majora.
LA FARSA DI QUEL CORSO PER I GEOLOGI A POTENZA
FORSE non tutti sanno che gli Ordini professionali sono preposti anche ad organizzare dei corsi di aggiornamento per i loro iscritti. Ogni paio d'anni un professionista deve conseguire un certo numero di crediti che derivano appunto anche dalla frequenza di tali corsi. In ottemperanza a ciò, l'Ordine dei Geologi di Basilicata ne ha organizzato uno su “le discariche per rifiuti non pericolosi” presso il locale Ateneo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Geologiche e con la SIGEA - Società Italiana di Geologia Ambientale, Basilicata. I membri dell'Ordine hanno avuto la facoltà di iscriversi a questo corso per la modica cifra di 24 euro. Quindi tutto bene? Gli organizzatori sono qualificatissimi, il costo d'iscrizione è modico e l'argomento trattato è di indubbio interesse. Purtroppo le cose non stanno
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così. Quando mi presento nell'aula del plesso universitario di Macchia Romana dove si doveva tenere il corso, scopro che si tratta di un'aula piccolissima, che sarei costretta a restare all'esterno a causa del grande affollamento e che il mio unico dovere per “aggiornarmi” è quello di mettere la firma di presenza. Si badi bene, la firma di ingresso in corridoio, perché all'uscita nessuno mi chiede nulla, nonostante sulla brochure sia scritto il contrario. Scopro inoltre che il corso è aperto a chiunque gratuitamente, cosicché il pagamento dei 24 euro potrebbe essere interpretato solo come finalizzato all'ottenimento dei crediti. Infastidita, impongo che segnino la mia uscita, parlo con i rappresentanti dell'Ordine presenti all'esterno e mi si risponde, in modo contrariato, che l'Ordine non è responsabile di nulla,
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non avendo materialmente organizzato il corso e che il Presidente è impegnato in un'altra riunione fuori sede. Ovviamente provo a telefonare alla Sede e non mi risponde nessuno: immagino che i miei colleghi si stiano tutti acculturando nei pressi dell'aula dove si sta tenendo il corso. A questo punto vorrei sapere se chi ha organizzato tale corso in modo così professionale, il Dipartimento di Scienze Geologiche e la SIGEA, abbiano percepito altri finanziamenti pubblici e quale sia la serietà di corsi del genere. In tutto ciò vorrei esprimere il mio apprezzamento per la segretaria dell'Ordine che in piedi, nessuno si era degnato di fornirle una sedia, con il sorriso sulle labbra si prendeva gli improperi di tutti. Anna Barbara Rosa geologa
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COMMENTI La polemica
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L’analisi
ANCORA SULLE PRODUZIONI VIDEO E LA PROFESSIONALITÀ DEI LUCANI PROFESSOR Larotonda, ho letto la Sua replica alle mie osservazioni e - così come avevo scritto - Lei ha provato a smentire quanto da me sottolineato. Mi ha fatto sorridere. Anzi, mi porta alla mente chi non avendo voce in capitolo urla per farsi ascoltare, ma non ha niente da dire. Professore, i tempi sono cambiati e questi sono i tempi dei fatti e non delle parole o della retorica. Mi accusa di risentimento. Certo, sono una persona che è abituata ai fatti e non potevo chiudere gli occhi o porgere l'altra guancia a quella marea di “cose” che ha detto. Così come Lei ha mostrato lo stesso sentimento rispondendo e “arrampicandosi sui vetri” Mi accusa di essere stato volgare. Probabilmente lei ha letto un altro articolo non quanto è stato scritto da me e fedelmente riportato da questo giornale, o, in alternativa lo ha letto interpretandolo secondo il suo particolare modo di essere. Per fortuna la totalità dei lettori che mi ha contattato dopo aver letto quanto ho scritto è di parere diverso dal Suo. Sì, professore, deve convenire che al mondo ci sono persone che la pensano in maniera diversa dalla Sua deve accettarlo, discutere, trovare le soluzioni, darsi da fare. Dice che la Sua critica si riferiva alla “maggior parte dei video”. Io non ho letto questo, anzi si parlava di “prodotti multimediali realizzati da cineasti lucani”. Critica la Regione Basilicata per il fatto che non ha finanziato due progetti per realizzare un Master di cinema. Sono certo che il programma presentato era di ottima fattura, ma nel suo sfogo si legge il risentimento per non essere riuscito a trovare i finanziamenti e quindi portare a termine il progetto (se lo ha presentato Lei). Sa cosa avrebbe fatto un operatore del settore? Lo avrebbe realizzato comunque, con il rischio d'impresa e se la cosa funziona ne trae degli utili. Se questo non è stato fatto non si era fiduciosi del risultato e quindi, mi dica perché avrebbe dovuto avere fiducia dalle istituzioni, che non voglio assolutamente difendere anzi. Sono d'accordo con Lei sui corsi che ha descritto, se è come li ha descritti, però ancora una volta usa le parole e non passa ai fatti. Dice di voler tacere sui nomi di chi ha tenuto i corsi.
•Sabato 18 ottobre 2008
QUANDO SI FA ANTIPOLITICA E QUANDO UN’ALTRA POLITICA? di GIUSEPPE POTENZA
segue dalla prima
Francis Forda Coppola
Perché? Li faccia i nomi e se c'è qualcosa che Le fa pensare che è stato commesso un illecito, di qualsiasi natura, si rivolga alla magistratura. Le ripeto: fatti, non parole o retorica. Mi chiede se io metterei a disposizione di “questi diplomati” i mezzi tecnici della mia azienda. Egregio professore, nella mia azienda molti sono quelli che hanno cominciato a lavorare solo per passione, senza nessuna conoscenza tecnica. Oggi posso vantarmi di avere tecnici, operatori, montatori, grafici tra i più qualificati sul mercato “italiano”. Questo anche grazie all'investimento che ho fatto sugli uomini, dedicando loro tempo, insegnando loro “i trucchi del mestiere”, prendendoli per mano e portandoli alle soluzioni dei problemi, trasferendo le mie conoscenze; perché si ricordi che la forza di un'azienda sta negli uomini e non nei mezzi. Tutto questo la mia azienda lo ha fatto togliendo tempo alla produzione e quindi sostenendo dei costi che non sono stati finanziati da nessuna “formazione professionale regionale”. Fatti non parole o retorica. Mi commuove quando mi dice di chiedere ai miei colleghi quale scuola di cinema hanno seguito. Io non so, e non voglio sapere, quale scuola hanno seguito, o se l'hanno seguita. Quello che so è che questa regione, e in particolare Matera, può vantare le migliori professionalità oggi sul mercato. Oltre la mia azienda, che Lei benevol-
di GAETANO FIERRO La dieta mediterranea diventi patrimonio culturale immateriale dell'Unesco L'alimentazione mediterranea è vincente se le famiglie, le scuole, le strutture sanitarie concorrono ad educare la gente. Il prof. Francesco Schitulli, Presidente Nazionale della Lega Tumori, fa un appello alle istituzioni pubbliche asserendo che ci stiamo allontanando dalle nostre abituali tradizioni culinarie per avviarci verso strade senza ritorno che accentuano solo la diffusione di patologie sociali come il diabete e le cardiopatie nella nostra società. La dieta mediterranea, aggiunge la dottoressa Adriana Monzo, direttrice del Centro Internazionale Ancel Keys, che, nei prossimi giorni, sarà ospite della città di Potenza per un seminario di studi, fatta di cereali, legumi, ortaggi e frutta è un tesoro incalcolabile di cui bisogna tenerne conto, tanto che la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo adotterà una risoluzione per rendere la dieta mediterranea patrimonio culturale dell'U-
mente ha tenuto fuori dalla domanda, esistono aziende affermate nel mondo del cinema e altre nel mondo delle produzioni televisive che si sono distinte in Italia. Di questo bisogna vantarsi e non fare di questi lavoratori (non dimentichi che noi siamo dei lavoratori) facili bersagli di demagogia. Noi (noi) siamo abbastanza modesti da ammettere che non siamo detentori della conoscenza assoluta, per questo quando si tratta di realizzare una produzione - di qualsiasi natura essa sia ci rivolgiamo ad esperti, a quanto di meglio offre il mercato sull'argomento che si andrà a trattare, scegliendo tra registi sceneggiatori ecc. Noi (noi) operiamo con i fatti e non con le parole o la retorica ed i discorsi ex-catedra. Ora voglio smetterla di fare il “pendolo” (come ha sottolineato ricorrendo a questo “brillante” paragone che non si sentiva dai tempi di Manzoni) ripetendo ulteriormente la frase che ha notato. Voglio parafrasare una frase scritta da un collega scomparso e direttore di un settimanale locale e che qualcuno mi ha ricordato di recente: Salvo che Fransis Ford Coppola non voglia fare un intervento in questa discussione per illuminarci (non sul compenso che lui è libero di farsi riconoscere per la sua professionalità), per me il confronto, su queste pagine, finisce qui. Michelangelo Tarasco videouno.it (et de hoc satis, ndr)
lità che ciascun cittadino deve poter esprimere nella vita politica del Paese. La gente reclamava la trasformazione dei partiti in realtà aperte che avessero dialogato con i ceti sociali capaci di creare opportunità partecipative reali. Partiti propositivi e decisionali, competitivi, inspirati ai nuovi valori che avanzavano nella società, non trascurando quelli tradizionali di libertà di progresso e di giustizia. Negli anni novanta si era accentuato un distacco tra partiti, forze politiche e società civile e ciò rappresentava il segno più lecito di una crisi di delegittimazione delle stesse istituzioni. La società non invocava certo l'abolizione dei partiti ma il loro rinnovamento, il loro impegno per la formazione della classe dirigente fuori dai circuiti clientelari di occupazione del potere restituendo solo così la politica ad una opzione di contenuti, di confronti e di responsabilità. I partiti non possono esistere solo in virtù dei voti che riescono a raccogliere, ma per la forza dei loro argomenti, per la capacità di identificarsi con i problemi della gente, per le verità che riescono ad esprimere. Certo l'incapacità dei partiti di dare concrete risposte alle istanze della società va inquadrata ieri come oggi nel più vasto quadro della crisi di tutte le istituzioni dello Stato moderno di fronte al nuovo che irrompe con grande rapidità nella storia. La crisi del sistema politico nel 1992 nasceva fondamentalmente da un processo
di delegittimazione dei partiti attraverso due vie: il giustizialismo di tangentopoli ed il cambiamento del sistema elettorale. Occorre prendere comunque atto che oggi il partito delle tessere, dei rituali congressi e delle sezioni dove si alimentava il dibattito, utile per la formazione della classe dirigente è superato. Oggi la politica è fortemente condizionata dai mass-media. I partiti sono esclusivamente di eletti e non da dirigenti dove le direzioni nazionali, i consigli nazionali contano poco o niente ma contano i parlamentari, anche se nominati dalla oligarchia imperante o meglio da forti leadership. Ma questa svolta garantisce quella spinta riformista, l'elaborazione di un progetto politico, culturale, illuminante e democratico, capace di dominare gli eventi? O rappresenta solo nuovi poteri soverchianti e prevaricatori che finiscono col compromettere la stessa democrazia? In una società matura e complessa quale è la nostra non basta definire regole di comportamenti ma è indispensabile una proposta politica, espressione di vasti ceti sociali dove i partiti potranno svolgere una vera e propria funzione di mediazione tra le spinte neoliberiste, le pressioni neo corporative e le tendenze plebiscitarie. A tutto ciò noi aggiungiamo, ci sia consentito con un pizzico di “romanticismo” ed utopia, che tornare alla politica di servizio delle comunità non è un'impresa impossibile. Ben vengano dunque le iniziative di don Marcello Cozzi se sono uno stimolo per “un'altra politica”. * segretario regionale Dc
QUANDO LA CASSAZIONE DETTA LE REGOLE di SAVERIO D’AMELIO* LASCIA alquanto perplessi la sentenza della Cassazione che condanna un docente, per aver detto ad un alunno che ormai sarebbe stato bocciato. La sentenza, infatti, assesta un duro colpo alla autorità degli insegnanti che già risentono pesantemente di un certo lassismo che, ormai, imperversa nella scuola italiana e alimenta odiosi fenomeni di bullismo. E' vero che la dignità delle persone, anche quella dell'alunno, deve essere sempre rispettata. Ma, di grazia, cosa sarebbe della scuola se ai maestri, già tanto privati di autorità, non venisse riconosciuto neppure il diritto di ammonire e redarguire un alunno, sia pure rispettandone la sensibilità e la personalità?. Fatalmente, la figura dell'insegnante sarebbe svilita e ridotta a mera comparsa in un mondo, quello scolastico, sempre più complesso e, purtroppo, sempre più isolato dal contesto sociale, malgrado i tanti conclamati appelli di integrazione tra famiglia e scuola. Suvvia, non siano le sentenze giudiziarie a regolare la vita della scuola italiana, bensì norme e regole, dettate dalla migliore tradizione dell'istituzione scuola, oltre che dal buon senso e dalla sensibilità degli insegnanti. Parliamo di
LA DIETA MEDITERRANEA RIDUCE IL RISCHIO DI CANCRO NESCO. Per rafforzare l'importanza dell'educazione alimentare nelle scuole lucane auspichiamo che i Comuni si dotino della collaborazione di nuove figure professionali come i dietologi, i nutrizionisti, i laureati in scienze alimentari, le cui prestazioni aprirebbero nuovi scenari nel campo dell'educazione sociale. Tornando ai cereali, questi alimenti sono importanti perché apportano carboidrati (soprattutto amido e fibra), ma anche le vitamine, minerali ed altre sostanze di grande interesse per la nostra salute. Inoltre i cereali, e soprattutto i legumi, sono anche buone fonti di proteine. Il consumo di adeguate quantità di frutta e ortaggi assicura un rilevante apporto di nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici) e nello stesso tempo con-
uomini e donne che, per libera, autonoma scelta, hanno deciso di dedicarsi alla formazione dei nostri ragazzi, pur sapendo dei miseri stipendi, essi che avrebbero potuto agevolmente abbracciare altre e più lucrose professioni libere. Perciò, sia la scuola, non altri, a darsi regole e comportamenti capaci di farle riprendere quota e conquistare i livelli che furono della migliore sua tradizione, adeguando personale, sistemi, metodi e strutture alle esigenze della nuova realtà. Che è certamente diversa da quella vissuta dalle generazioni passate, ma che, proprio per questo, esige professionalità più alte, insieme con strumenti adeguati ai tempi moderni. Non si tratta, insomma, di fare “l'operazione nostalgia”, come scrive la Senatrice del Pd, Maria Pia Garavaglia, bensì di creare, con il sostegno di tutti, nel più stretto e vitalizzante rapporto tra istituzioni scolastiche e le famiglie, quel rinnovamento che faccia recuperare alla scuola autorevolezza e professionalità. Solo così sarà possibile fare, dei nostri ragazzi, gli uomini d domani, inseriti, a pieno titolo, in una società avanzata, convinti artefici del proprio futuro. *già senatore della Repubblica e alla PI
sente di ridurre la densità energetica della dieta, sia perché il tenore in grassi e l'apporto calorico complessivo sono limitati, sia perché il potere saziante di questi alimenti è particolarmente elevato. I cereali e derivati, gli ortaggi e la frutta contengono inoltre notevoli quantità di fibra alimentare, importante perché, pur non avendo valore nutritivo o energetico, regola diverse funzioni fisiologiche nell'organismo. La fibra alimentare è un componente degli alimenti vegetali che rappresenta prevalentemente la parte strutturale delle piante e che non può essere digerita dall'apparato gastrointestinale dell'uomo. Esistono diversi tipi di fibra, suddivisibili in due grandi categorie: la fibra insolubile in acqua (che svolge una efficace azione nel normalizzate le funzioni intestinali, aiutando a prevenire malattie e disturbi dell'apparato digerente quali stipsi, emorroidi, diverticolosi, cancro del colon) e la fibra formante gel (solubile), che agisce soprattutto abbassando le concentrazioni di glucosio e di colesterolo nel sangue.
Potenza Sabato 18 ottobre 2008
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Prosegue la consultazione tra le parti sociali e l’amministrazione sulle strutture
Il riordino della scuola cittadina Si ragiona su una prima bozza per evitare i tagli ANCORA è solo una “proposta” che sta passando al vaglio delle parti sociali. Il punto è sempre lo stesso: come riorganizzare la scuola cittadina senza tagli, cancellazione di classi e perdita dei posti di lavoro? La normativa indica tra le 500 e le 900 unità, tra scuola materna, elementare e media, il numero di ragazzi a cui attenersi per “resistere” come struttura. Cifra che viene attualmente raggiunta solo dal 25 per cento delle scuole di Potenza. Il nuovo riordino scolastico della città sta passando al vaglio di sindacati, famiglie, dirigenti, insegnanti, personale Ata e consiglio comunale. Per adesso la suddivisione in tabella (II indica gli istituti comprensivi, DD le direzioni scolastiche, SM le scuole medie) è solo un’ipotesi che potrà subire ancora modifiche (già l’anno scorso un’esperienza poco positiva su un tentativo simile condito da numerose polemiche). La bozza che, ripetiamo, è solo una prima ipotesi, disegna 6 istituti comprensivi (in uno stesso plesso sia la scuola materna che elementare e media), due direzioni scolastiche e una scuola media (in tabella indicatti con II, SM e DD). Soprattutto va precisato che si tratta di un provvedimento “amministrativo” che non “tocca” le singole classi o l’autonomia di programmazione di ciascun istituto. «La centralità è tutta del bambino spiega l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina - E la consultazione dell’amministrazione con tutte le parti coinvolte è continua. Noi siamo aperti a ogni suggerimento». PRINCIPI DI BASE «Il Comune - si legge nella bozza di delibera - si è già posto il problema della corretta utilizzazione delle strutture cittadine destinate alla scuola di base e, dopo un’accurata ricognizione sugli edifici esistenti, ha assunto un orientamento volto alla razionalizzazione dell’uso delle strutture con l’individuazione, istituto per istituto, degli standard di affollamento massimo possibili al fine di assicurare non solo le condizioni di sicurezza secondo le previsioni delle leggi vigenti, ma anche condizioni di pari opportunità educativa per tutti i ragazzi della città». Sullo sfondo il noto problema di una divisione poco omogenea della popolazione scolastica: alcune sedi “scoppiano” perché ricevono anche gli studenti dei rioni dove la scuola ancora non c’è (è il caso di Macchia Romana). Allora, «la scuola deve inserirsi pienamente in un più ampio contesto urbanistico e sociale» per «la valorizzazione di tutte le strutture presenti praticamente in ogni articolazione rionale e rurale» che «favorirebbe, arginando il fenomeno della “migrazione” di alunni, la permanenza degli studenti nel proprio ambiente e nella propria rete di legami e relazioni sociali». Con relativo «contenimento dei
Contro il maestro unico anche consiglieri comunali «IL consiglio comunale di Potenza impegna il sindaco Santarsiero a chiedere al governo nazionale il ritiro dei provvedimenti in materia di istruzione». E’ la richiesta di un ordine del giorno presentato dal consigliere del Prc, Marcello Travaglini, e sottoscritto anche dai capigruppo di maggioranza, che sarà discusso nella prossima seduta di consiglio comunale. Serve «aprire un’ampia consultazione sulla qualità dell’istruzione» nella convinzione che «la scuola costituisce per tutti i cittadini italiani un elemento fondamentale del vivere sociale, garanzia dell’attuazione dei principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione». Mentre «il disegno di ridimensionamento degli istituti con meno di 500
livelli di spesa di gestione». SCUOLA MATERNA E stato già avviato nel 2005 con il trasferimento progressivo allo Stato delle sezioni che vivono all’interno degli stessi contenitori scolastici utilizzati dalla scuola primaria statale. E’ accaduto per via delle Acacie, rione Lucania, contrada Malvaccaro. Nel frattempo «sono state avviate le opportune intese con i dirigenti scolastici e con l’Ufficio scolastico regionale - prosegue la delibera - per completare l’operazione di “dimagrimento programmato” della scuola municipale con il trasferimento allo Stato delle altre 7 sezioni con le stesse caratteristiche». E’ il caso delle scuole di Giuliano, Avigliano scalo, Santa Nicola, Rossellino. IL PUNTO Il processo di riorganizzazione riguarda più o meno 5.900 unità e il dato demografico è destinato a diminuire. Così «pare davvero impossibile garantire il mantenimento degli attuali 12 punti di direzione scolastica senza violare le limitazione di legge». Il riordino vuole «garantire a tutti pari opportunità educative e quei
servizi di supporto per l’esercizio concreto del diritto allo studio». Verso «un unico Pof (Piano dell’offerta formativa) cittadino». Inol-
tre, «l’istituzione degli Istituti comprensivi costituisce - prosegue la delibera - la risposta più convincente e avanzata alla dispersione
scolastica e alla frattura didattica fra i due ordini di scuole, elementare e media», con un unico capo di istituto in grado di «garantire maggiore continuità didattica e organizzativa OSSERVAZIONI Le parto sociali hanno mosso alcune sollecitazioni sulla divisione dell scuole di aree rurali, su accorpamenti troppo “numerosi” e proprio sugli istituti comprensivi. Molti genitori chiedono la possibilità di ampliare il tempo pieno, cosa che comporta la presenza nell’istituto di refettorio e mensa. PRECISAZIONE «La Regione adesso non dovrà temporeggiare - dice Messina - E’ necessario che definisca il confronto con il Governo per chiudere quanto prima il riordino scolastico regionale, per tutelare il livello occupazionale e l’efficienza della scuola. Quanto al riordino cittadino «non ci
alunni e la chiusura dei plessi con meno di 50 alunni, appare discriminante soprattutto per realtà come quella lucana, caratterizzata da una difficile situazione morfologica e infrastrutturale e con gravi problemi di spopolamento». Allora «le scelte del governo porteranno, se attuate, a un impoverimento della qualità dell’istruzione, attraverso la riduzione delle ore di lezione in tutti gli ordini di scuola» per quella «gravissima» scelta «di reintrodurre il “maestro unico”» alle elementari. «Affidare le classi a un unico insegnante comporterà l’impossibilità di impostare il lavoro dei docenti sul confronto». Il riferimento «diverrebbe unico, senza appello o possibilità di un confronto a più voci». saranno tagli di posti di lavoro, anzi». La dirigenza che verrà meno non sarà reinserita nel dipartimento con lo stesso livello o, in alcuni casi, si tratta di dirigenti in via di pensionamento. Quanto alle scuole materne comunali, già per quast'anno abbiamo richiesto 6 supplenze. Ecco il riordino potrà fare coprire anche questi posti ancori vacanti». LE AREE Macchia Romana è senza scuola, ma sembra ancora per poco. Il progetto della costruzione della scuola materna è stato già appaltato. Ora si dovrà pensare alle scuole elementare e media. A breve, poi, ritornerà la scuola a Bucaletto dove è già presente una scuola materna privata: così la scelta dell’amministrazione di non realizzare la scuola media, ma di costruire un asili nido. «Anche di queste strutture si deve parlare».
QUEL DURO SCHIAFFO CHE PUÒ ARRIVARE DALL’INCURIA “FATE che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire”: è la scritta che campeggia sul fronte della Biblioteca provinciale. Lo stupendo edificio, in stato di abbandono, realizzato nel 1937 dall’architetto Ernesto Puppo, è uno dei diversi esempi di architettura razionalista presente nel capoluogo. A onor del vero gli unici casi interessanti di quest’arte a Potenza risalgono al periodo del Ventennio, e architetti come Ridolfi, Quaroni, la Padula e Piacentini, vi hanno lasciato una significativa impronta. Il movimento moderno nasce in contrasto ai revival storici di metà ‘800 e alle efflorescenze stilistiche dell’art nouveau. Già architetti dell’epoca si scagliarono contro quegli edifici fatti di fronzoli e orpelli, rivendicando una semplicità di linguaggio. In quest’ottica in Italia si fonda nel 1930 il MIAR (movimento italiano architetti razionalisti) che ben presto si scontrerà con il monumentalismo retorico fatto di falsi archi e colonne. Il MIAR basava la sua linearità stilistica sull’aspetto delle fabbriche fatte di volumi compatti e tagli netti in cui il totale abbandono del decorativo descriveva alcuni canoni costitutivi del fascismo. Purtroppo in un periodo di dittatura oscurantista vinsero i mo-
numentalisti alla Piacentini, ma questo non decretò la morte del movimento. A Potenza l’architettura razionalista si è manifestata con diverse costruzioni pubbliche, ma in questo articolo mi soffermerò sulla Biblioteca provinciale. Guardando i disegni del progetto originario non posso che rimanere sbalordito per la sua bellezza e purezza stilistica. Il fronte a torre finestrato in parte aggettante crea una cornice di rara bellezza così come l’innalzamento dell’intero corpo di fabbrica tramite il basamento lapideo. E’ un opera potente e commovente che rappresenta benissimo quello che racchiude: la conoscenza. Non capisco come si possa lasciare un prodotto del genere in stato di coma aspettando che l’incuria e gli anni lo facciano scomparire. Vedere gli intonaci staccati, i vetri rotti, i solai in procinto di crollare e lo smog che ne ammorba le facciate è uno schiaffo per un architetto e per ogni cittadino amante della storia e del bello. Solo le aquile di regime e le scritte resistono, come a dimostrare la loro forza rispetto al tempo e alle persone. “Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire”. A Potenza non è successo. m.arch@email.it
Potenza 25 Tre gli scenari presentati alle Rsu che chiedono la tutela del futuro dei 140 dipendenti Sabato 18 ottobre 2008
Daramic: «No alla dismissione» Si attende la firma del contratto con la multinazionale Jci IERI mattina le Rsu della Daramic, l’azienda di Tito scalo (settore manifatturiero) che produce gomma e plastica per la realizzazione di separatori per batterie, hanno avuto un incontro con il vice presidente del gruppo. Ma, è il commento laconico delle rappresentanze aziendali, «ancora nessuna schiarita per il futuro». Si attende la firma del contratto con la Jci (una multinazionale dell’assemblaggio delle batterie) e, nel frattempo, si fanno largo gli “scenari” possibili. La direzione dell’azienda intravede tre possibilità: la piena attività qualora vengano confermate tutte le commesse, una riduzione dei volumi con lo sfruttamento di una sola linea in produzione, oppure la chiusura totale con la dismissione dello stabilimento. Prevedibile il «forte dissenso» manifestato dalle Rsu che «rifiutano totalmente» la terza delle possibilità. La stessa rappresentanza aziendale ha impegnato l’azienda, viste «le positive performance dello stabilimento potentino, a garantire un futuro allo stabilimento di Tito Scalo attuando tutte le forme di ricerca di una soluzione possibile». Sullo sfondo il destino dei 140 lavoratori. Ma la tempistica non è “favorevole”. La direzione aziendale ha spiegato che
Un momento della conferenza stampa (foto Andrea Mattiacci)
«una risposta non potrà essere data prima del 29 di ottobre». Per quella data è fissata l’assemblea degli azionisti in cui verrà presentato il piano industriale definitivo. Sono anni che la Daramic produce in Basilicata. Lo stabilimento è considerato il più “versatile” del gruppo per la variabilità del prodotto e l’altissimo livello di produttività. Senza contare che proprio lo stabilimento di Tito Scalo ha il primato del minor numero di scarti di produzione (circa il 70 per cento in meno che gli altri impianti Daramc), reclami pari praticamente allo “zero” e diversi premi di
qualità ottenuti. L’azienda è di proprietà della multinazionale americana Polypore international, un “colosso” praticamente monopolista del mercato americano per il settore delle componenti di batterie. In Europa il livello di presenza sul mercato è quasi identico. La società era nata come “Pil srl” grazie a un progetto di compartecipazione di Gepi più un privato. La Gepi (Gestioni e partecipazioni industriali) era una finanziaria pubblica costituita nel 1971 (il capitale era posseduto per il 50 per cento dall’Imi e per l’altra metà diviso tra Iri, Eni, Efim ). La
Vie blu, Rosa e il caso di intervento «a metà» DA diverse settimane gli ex lsu impiegati nel progetto regionale per la manutenzione dei corsi d’acqua lucani (è gestito, però, dalle due province) sono al lavoro sul campo. Superati i disagi “organizzativi” - i sindacati hanno spesso lamentato più di qualche carenza nell’avvio dei lavori, tra formazione e visite mediche, attrezzature e trasporti. Ieri, una nuova sollecitazione “localizzata”. Sono «circa 8 i milioni di euro che la comunità lucana pagherà per l’attuazione del progetto Vie Blu - spiega Gianni Rosa, consigliere provinciale di An - In questi giorni sono in esecuzione i lavori programmati nel comune di Lauria: interventi finalizzati a bonificare aree dove forte è il pericolo di straripamento delle acque e di degrado ambientale, ma il progetto si presenta già parziale e non risolutivo». La bonifica cui si riferisce rigurda «la località Fosso San Giuseppe e la ripulitura e manutenzione della fiumara». Solo però «per un tratto, quello a valle dal ponte della ferrovia in località Pecorone fino allo sbocco al Torrente Gaglione, con esclusione completa di quello a monte, che per altro è interessato dall’abbandono, non autorizzato, di materiale vario». La programmazione dei lavori, allora, a Rosa, «appare un modo di operare assolutamente ingiustificato, non risolutivo e dannoso. Il piano - aggiunge - è stato pensato per risolvere questioni che con il tempo potrebbero
Gianni Rosa
rivelarsi pericolose e per offrire opportunità occupazionali agli ex lavoratori Sma». Certo, è «pregevole avere
pensato a un modo per risolvere il problema occupazionale degli ex lavoratori Sma, ma questa circostanza non può essere l’ennesimo alibi per sperperare in maniera infruttuosa del denaro pubblico». Meglio «programmare al meglio gli interventi ed eseguire a regola d’arte i lavori previsti. In tutto questo - prosegue - il presidente della Provincia, Sabino Altobello, deve far sentire la sua voce e quella dell’amministrazione soprattutto quando i progetti si presentano parziali e inefficaci: se si abdica a questo dovere si smette di essere un ente pubblico che ambisce a rappresentare l’intero territorio provinciale»
I dipendenti del Superalvi attendono senza lavoro il cambio di sede del market «SIAMO senza stipendio dallo scorso febbraio». Da quando il supermercato in cui erano sati assunti tutti e 15 con contatto a tempo indeterminato è stato chiuso in attesa di riaprire in un’altra zona. Il Superalvi, che fa parte di un franchising la cui proprietà non è lucana, «da via del Gallitello dovrebbe spostarsi in via della chimica, ma il Consorzio industriale ancora non ha concesso l’autorizzazione alla proprietà dell’azienda per avviare i lavori di ristrutturazione del nuovo locale», spiega Raffaele Colasurdo, uno dei dipendenti. Per questo, una decina di loro, ieri mattina ha stazionato per alcune ore nei pressi della sede dell’Asi di Tito Scalo promettendo di replicare martedì prossimo per poter ottenere un confronto con il commissario dell’ente, Ernesto Navazio. In attesa di risolvere il problema del locale, ne resta un altro: per un problema nell’iter «non siamo riusciti a ottenere la cassintegrazione». Hanno tutti più o meno 30 anni, presenti in quel supermercato da almeno 9. Oggi «siamo in difficoltà».
società era stata costituita per “risollevare” le sorti finanziarie di aziende private in difficoltà per, con il tempo, lentamente uscire dal capitale. Solo che la situazione di difficoltà della maggior parte delle aziende per cui era stato chiesto l’intervento della Gepi era quasi “irreversibile” e per questo la stampa di allora assegnò alla società soprannomi piuttosto indicativi e poco benevoli come “lazzaretto” o “rottamaio di aziende”. Nel 1993 la Gepi passò sotto il controllo del ministero del Tesoro e i lavoratori che vi facevano capo vennero inseriti gradualmente
in liste di lsu, mobilità o impiegati negli enti locali. La Pil era nata per la rioccupazione di lavoratori in esubero dalla zona industriale di Potenza. Poi l’azienda, che ha anche usufruito dei contributi della legge 219 (re-industrializzazione post terremoto dell’80), nel 1986 è stata acquisita da un privato che la rivenderà nel 1997 proprio alla Daramic. Solo nel 2003 la multinazionale costituisce un gruppo industriale denominato Polypore, nel quale viene inglobata anche la Daramic. Poi la Polypore viene acquisita dal gruppo bancario Warburg Pinkus.
Contemporaneamente, per la sede del potentino, sempre nel 2003 viene presentata autodenuncia per inquinamento del sito industriale per cui è ancora in corso la bonifica sotto la supervisione del ministero dell’Ambiente. Un dato però è emblematico. Le Rsu dello stabilimento ricordano che a dispetto di margini di guadagno doppi rispetto a normali attività industriali nazionali, possibili grazie ai costi di gestione concorrenziali rispetto agli stabilimenti europei e americani, gli stipendi dei lavoratori restano più bassi degli altri siti occidentali.
Scaglione interroga sulla Smart p@per
«Che cosa succede in quella azienda?» «CHE cosa succede alla Smart p@per?». Se lo chiede il consigliere regionale Luigi Scaglione (Popolari uniti) che “gira”la domanda anche alla presidenza del consiglio regionale in una interrogazione che chiede di discutere in Terza commissione consiliare con procedura d’urgenza. Parte da «alcune notizie circolate in questi giorni, circa i comportamenti non proprio ottimali nei rapporti tra l’azienda della Smart P@per e i sindacati». Difficoltà che sembra siano presenti anche «nei rapporti con i lavoratori» se non altro rispetto «alla notizia del continuo turn over nei contratti degli stessi dipendenti». Ecco allora che si parla di «una situazione difficile, se non critica, che - spiega Scaglione - credo meriti di essere approfondita». Se, poi, alla premessa «aggiungiamo che la società risulterebbe anche concessionaria di un finanziamento nell’ambito del progetto “Generazione giovani”, per un importo di 200 mila euro, anche questo probabilmente finalizzato ad ampliare la rete di opportunità di lavoro» il consigliere riflette sul dato che il lavoro, anche «a detta dei sindacati, rischia di far pagare un prezzo altissimo in termini di qualità e di continuità nel rapporto di lavoro con l’azienda». Così, «appare necessario fare rapidamente chiarezza, verificando se dietro tali notizie e tali comportamenti che proprio non appaiono in linea con le buone relazioni tra mondo imprenditoriale e
L’azienda Smart p@per
mondo del lavoro si nasconda una volontà di procedere a forme selettive che perpetuino la precarietà degli stessi giovani lavoratori». Disegnato “lo stato delle cose” Scaglione interroga l’assessore alle Attività produttive e quello alla Formazione professionale, per sapere «se risulti che l’azienda abbia davvero messo in campo comportamenti antisindacali che hanno giustificato la richiesta di convocazione davanti alla Confindustria da parte delle organizzazioni sindacali» e in caso affermativo «quali siano stati i rischi». Ancora, il consigliere regionale si chiede se «tali comportamenti siano da attribuire al costante ricorso a forme di contratti a tempo determinato che comporta-
no una sorta di difficoltà reale dei lavoratori di immaginare un futuro serio nel settore curato dall’azienda». Ma non è tutto: la “curiosità” istituzionale va oltre: la Smat p@per ha ottenuto commesse dalla Regione Basilicata? Di che entità? Soprattutto, «è vero che l’azienda è destinataria di uno specifico finanziamento» regionale per la promozione dell’introduzione giovanile nel mondo del lavoro? Certo, vale lo stesso quesito anche per eventuali finanziamenti passati richiesti per formazione. Queste domande servono «a fare chiarezza sulla reale tenuta del futuro lavorativo dell’azienda che ha in attivo due centri lavorativi di grande rilievo a Sant’Angelo Le Fratte e a Tito».
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Potenza
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Potenza
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Il treno contro la Sider Il rappresentante dello stabilimento si costituiranno parte civile
Dal Prefetto per parlare della tratta a metà L’OGGETTO della lettera è semplice: le rappresentanze sindacali della Siderpotenza (sono presenti le sigle Fiom e Uilm) chiedono un incontro al Prefetto di Potenza, Luigi Riccio «a distanza di due mesi dal tragico incidente ferroviario che la mattina dell’8 agosto ha causato un disastro imprevedibile». Un convoglio «di Trenitalia ha fermato la sua folle corsa schiantandosi contro il locomotore aziendale». Proprio su quel locomotore c’era Giuseppe Santoro che si trovava fermo nel piazzale. Il treno, partito dalla stazione centrale con dieci vagoni carichi di rottami, deragliando, ha prima attraversato alcuni chilometri di strade cittadine e poi, schiantandosi contro il cancello della Siderpotenza, ha proseguito colpendo Giuseppe e fermando la propria corsa contro la palazzina degli spogliatoi dello stabilimento. Ecco che Giuseppe «è stato la vittima del tremendo urto e inconsapevolmente proseguono nel testo inviato al Prefetto i colleghi - è diventato lo scudo di tutti i lavoratori» della fabbrica. Dopo l’incidente sono state aperte tre in-
chieste: quella della Procura della Repubblica è coordinata dal sostituto procuratore Anna Gloria Piccininni. Indaga anche il ministero alle Infrastrutture e Trenitalia ha aperto un’inchiesta interna. I colleghi di Santoro chiedono nella lettera che «al più presto siano accertate le responsabilità» per fare «luce sulle dinamiche dell’accaduto». Per «fare giustizia». Pochi giorni dopo l’incidente ferroviario Trenitalia aveva diramato una nota con i primi sviluppi dell’indagine interna. Alcuen sigle sindacali, contemporaneamente, avevano spiegato come, nell’accertare i fatti, non si dovrà “accanirsi” solo nei confronti dei lavoratori: ci sono da valutare anche altri fattori come lo stato dei macchinari o la manutenzione. I lavoratori della Siderpotenza avevano duramente protestato nel piazzale della stazione Fs per chiedere giustizia nel giorno della
Una lettera per l’incontro con Riccio
I colleghi il giorno della protesta dopo la tragedia (f.M.)
morte del loro collega e amico “Peppino”. Oggi si affidano «alla sensibilità del Prefetto» anche con la volontà di potere «aprire un confronto nelle opportune sedi - proseguono - per affrontare la questione della tratta ferroviaria a doppia competenza, Asi e Fs, che interessano direttamente la tutela e la sicurezza della comunità potentina e dei lavoratori dell’azienda siderurgica». L’incidente aveva aperto una polemica sull’opportunità della presenza dello stabilimento in piena città. Ma i lavoratori avevano replicato che «qualunque stabilimento siderurgico ha bisogno dei binari. Non è un problema di localizzazione, contano piuttosto i protocolli di sicurezza, le procedure, le infrastrutture». Nel frattempo, i colleghi di Giuseppe hanno iniziato a mettere in pratica la volontà più volte espressa di costituirsi “parte civile”. Lo farà la sigla sindacale. E lo faranno anche le rsu a nome di tutti i colleghi. Sarebbe la prima volta nel Paese. sa.lo. potenza@luedi.it
Le Rsu aziendali chiedono di essere parte civile
Aumenta il numero delle famiglie povere. Rifondazione pensa a gruppi di acquisto popolari
Un euro per un pezzo di pane Il Comune ha aderito all’iniziativa della Caritas ORGANIZZARE dei gruppi di acquisto popolari. Questo l’obiettivo che si è prefisso il circolo di Rifondazione comunista di Potenza, in collaborazione con altri soggetti dell’associazionismo. Proprio in vista della creazione di questi gruppi di acquisto questa mattina alla 10 a rione Cocuzzo, nei pressi della fermata dell’autobus che si trova nel piazzale antistante la farmacia, verrà distribuito del pane al prezzo simbolico di un euro. «Una mobilitazione, questa - si legge in una nota del coordinamento cittadino di Rifondazione - sul tema drammatico del caro vita utilizzando il pane come bene di prima necessità con cui partire, per denunciare le speculazioni, ma allo stesso tempo l’inadempienza del governo nazionale su una questione che purtroppo riguarda un numero sempre maggior di persone anche nel capoluogo di regione».. Secondo un’inchiesta promossa dalla Caritas, infatti, «su 15.000 famiglie residenti nella città, ben 800 vivono in condizioni di estrema povertà con un reddito saltuario di 300 euro mensili, mentre altre 364 famiglie sono prive di reddito mensile». Dati allarmanti «che richiedono una seria riflessione politica e un’immediata risposta». Per questi motivi gli esponenti cittadini di Rifondazione credono che l’iniziativa in programma oggi «sia solo un primo passo, ma sicuramente non esaustivo. È necessario definire un piano contro la povertà e per l’inclusione sociale. Per fare ciò le forze di sinistra dovranno coinvolgere tutti i soggetti che lavorano in questo campo, dalle associazioni a tutela dei consumatori, ai sindacati, ai produttori con particolare attenzione al biologico e alla filiera corta». E in linea con l’iniziativa di Rifondazione l’amministrazione comunale di Potenza ha aderito alla giornata mondiale per la povertà. Adesione che vuole signi-
ficare «vicinanza nei confronti di tutti coloro che levano la propria voce in favore della lotta alla povertà che continua a ledere i più elementari diritti e a minare la dignità di troppa parte dell’umanità». La lotta alla povertà non può prescindere «da azioni sia istituzionali che di solidarietà per cambiare l’attuale modello di sviluppo e fare sì che si possa garantire a tutti un buon livello di nutrizione, un alloggio adeguato, accesso all’educazione e alla salute, protezione dalla violenza, e voce in ciò che succede nella loro comunità» E così aderendo all’iniziativa di ieri della Caritas diocesana di Potenza il sindaco Vito Santarsiero e l’assessore alla Pace, Roberto Mancino hanno dichiarato che «fermo restando l’impegno che deve essere portato in campo dalle Istituzioni, consideriamo estremamente positiva l’iniziativa della Caritas, Ed è per questo motivo che condividiamo l’invito a donare 50 centesimi al giorno per sostenere le persone più svantaggiate».
L’INTERVENTO
«E se fosse nodo anche a via Angilla Vecchia?» A POTENZA la logica è un optional, anche molto costoso. Infatti, per bypassare un semplice passaggio a livello, in quel di Gallitello, si è pensato bene di bucare una montagna, e prevedere ponti, snodi e gallerie. La spesa per la realizzazione dello snodo viario di Gallitello è enorme e si affaccia qualche perplessità sulla bontà dell’investimento. Si badi bene, che, per difendere quel binario ferroviario si sta costruendo di tutto e di più, e quel binario solitario rimarrà dov’è. A fare cosa? Chiede qualche persona sveglia. La ringrazio per la domanda, risponderebbe il conferenziere di turno. In effetti su quel binario passa un treno ogni tanto, e, soprattutto, che treno! Conosciamo le tragedie di chi viaggia con direzione Potenza sulla strada ferrata. Ce lo ricorda finanche la Rai. In buona sostanza, a Potenza, per combattere l’isolamento forzato, ci si è battuti per eliminare un passaggio a livello, a tutela di quel binario che porta a Potenza un viaggiatore
ogni tanto. E ci si è battuti spendendo non so quante decime di milioni in cemento e gallerie. A proposito, cercasi verdi disperatamente, l’impatto ambientale dello snodo di Gallitello meriterebbe maggiore attenzione. E, quindi, mentre l’isolamento perdura, nell’assordante silenzio dei nostri governanti, che, nel corso dei decenni, con o senza statisti di grido, ci hanno ridotto a una situazione penosa e vergognosa, ci si interroga sulle mosse future delle nostre amministrazioni. Mi corre già un brivido per la schiena quando penso al passaggio a livello di via Angilla Vecchia: se si inventano uno snodo viario anche li’, stiamo freschi. In effetti la logica in uso presso le nostre lungimiranti amministrazioni non potrebbe portare che ad un progetto di sopraelevazione cosmica, oppure a una bella galleria, casomai attrezzata. Una bella spesa di una ventina di milioni e passa la paura: binario già pronto per il mu-
Gli studenti dell’Istituto d’arte protagonisti della creatività artigianale SONO stati un successo i laboratori allestiti dall’Apofil e dall’Istituto statale d’arte di Potenza, in occasione della terza edizione della “Giornata del lavoro autonomo”. L’iniziativa, che si è svolta presso il Museo provinciale, ha visto impegnati per oltre oltre due ore, studenti e giovani alla ricerca di un lavoro. Questi ragazzi si sono cimentati nella realizzazione di prodotti di artigianato, sotto lo sguardo degli allievi dell’Istituto d’arte potentino hanno dato dimostrazioni pratiche di ebanisteria. E’una «tecnica molto antica - ha spiegato il professore Antonio Gerbino - che consiste nel comporre decorazioni, mosaici o disegni veri e propri, utilizzando solo ed esclusiva-
mente il legno, in svariate qualità più o meno pregiate». Questo lavoro di intarsio mentre altri studenti si impegnavano a creare stampe da tessuti, sotto la guida della professoressa De Nicola: per loro la riproduzione su tela di alcune composizioni. Sono diversi i laboratori avviati dall’Apofil, tra restauro ligneo, ceramica, decorazione su stoffa e vetro, tessitura. Anche la realizzazione di coltelli. Lo spunto, la creazione di prodotti artigianali. «Puntiamo sulla valorizzazione dell’artigianato artistico locale - spiega l’assessore provinciale alle Attività produttive Antonio Vitucci - per creare nuova occupazione e dare il giusto merito ai talenti presenti sul territorio. Il coin-
volgimento della scuola e la passione mostrata dagli studenti in questa iniziativa rappresentano un messaggio importante prospettiva futura». Nel Museo provinciale, sono state allestite e rimarranno esposte fino al 28 ottobre, le mostre “Le vie della Lana” e quella sui manufatti di artigianato artistico realizzati dai partecipanti al settimo concorso “Opere d’arte” della Camera di commercio di Potenza. La terza edizione della “Giornata del lavoro autonomo” si concluderà con un convegno sul ruolo dell’artigianato nell’economia. Sarà l’occasione per replicare i laboratori con altri due istituti scolastici della città, l’Ipsia “Giorgi” e l’Ipssar.
seo delle ferrovie salvato e un bel po’ di danaro da distribuire. Il massimo. E dire che c’era chi aveva pensato all’aeroporto. Troppo per una terra di disperati, evidentemente, meglio bucare le montagne, e soffocare l’ambiente di cemento. E soprattutto viva le opere pubbliche inutili. Se mettiamo assieme ponte attrezzato e snodo del Gallitello, vinciamo il primo premio, di cosa ve lo dico un’altra volta. Quello che manca è la programmazione. Si concepiscono opere pubbliche disgiunte da qualsiasi discorso unitario sulla città, i suoi problemi e il suo sviluppo. Si inseguono opportunità isolate, insomma si guarda la punta del naso, sempre e comunque. Eppure il termine “programmazione” compare spesso nel linguaggio dei nostri amministratori, ma evidentemente, nominarla è un conto, farla è tutt’altra storia.. Che non ci appartiene. Purtroppo. Luciano Petrullo
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Avigliano La commissione è stata convocata poche volte. L’ultima risale a un anno fa
A chi interessa lo Statuto? In alto mare la modifica delle regole dell’a amministrazione Avigliano La denuncia del circolo “Nuova Italia”
Attivato un servizio di trasporto ma i cittadini non lo utilizzano
AVIGLIANO - Nel corso di questa legislatura è stata convocata poche volte, alcuni ricordano tre incontri, compreso il giorno dell’insediamento dei componenti. Ma la commissione per la modifica dello statuto comunale serve oppure no? A guardare l’agenda delle convocazione dei fatti istituzionali del “Tripaldi bis” è facile sollevare dubbi e chiarirli con un “no”. L’ultima riunione, è passato tanto tempo da far perdere il conto, dovrebbe risalire allo scorso 30 ottobre, dunque quasi un anno. Ma stai a guardare a queste cose, in tempi di crisi finanziarie e minacce di recessione? Vuoi che possa interessare parlare di partecipazione popolare alla cosa pubblica (tanto si sparla per strada) e coesione territoriale (c’è pure una delega assessori-
le), in un comune frammentato in oltre 70 microcosmi rurali con i loro problemi e le loro emergenze? Sarà. Da un po’ regna il silenzio dalle parti di un organismo chiamato ad adeguare lo statuto comunale alla luce del decreto legislativo 267 del 2000, che dispone norme in materia di enti locali. Il sindaco Domenico Tripaldi (Pd) dovrebbe convocare la commissione, ma forse non ne trova le motivazioni, forse scoraggiato da una partecipazione “farraginosa” di quindici membri. Chissà. Ma a qualcuno interessa lo statuto? In quel dell’associazione Franco Venturi (ma non solo), che ospita i più noti ex amministratori Carlo Onorato e Domenico Pace (componente della stessa commissione), pare che qualcosa si muova. Se fosse
così, sarebbe un fatto parallelo al lavoro della commissione, che evidentemente non va confuso con il profilo istituzionale della riforma. E i commissari? Sembra aspettino il sindaco, che in una riunione del consiglio comunale del maggio del 2005, all’indomani del rinnovo dell’amministrazione e contestualmente all’aumento del numero degli assessori da sei a sette, propose all'assemblea cittadina l'istituzione della commissione con l’intento di formulare una ipotesi di modifica generale dello statuto comunale. Un atto che richiamò una delibera consiliare del 2001, che già contemplava la commissione per la modifica dello statuto. Da allora, poco si è fatto. Certamente, all’inizio dell’attuale legislatura, fu
anestetizzato il nervosismo che animò il dibattito politico circa la modifica dello statuto che permise l’allargamento della giunta da 6 a 7 assessori: espediente che assicurò una doppia delega allo Sdi e l’equilibrio tra l’allora Margherita (che esprimeva il sindaco) e il contrappeso di quattro assessori, anziché tre, dei Ds. E oggi, con una giunta “dilatata” e una commissione nominata, cosa ne è delle ipotesi di modifica delle regole contenute nella “carta fondamentale della comunità aviglianese”, nel ricordo e sull’esempio luminoso degli “Antichi statuti comunali”, che nel 1579 suggellarono la lotta per la libertà e l’autogoverno dell’Università di Avigliano”? Gianni Sileo potenza@luedi.it
Lagopesole Successo di pubblico Un treno della Fal
AVIGLIANO - «Siamo alle prese con una città davvero strana». Così Renato zaccagnino, presidente del circolo della “Nuova Italia” di Avigliano in merito au «primi interventi su una linea urbana non servita dal servizio di trasporto pubblico locale». La riflessione nasce dal fatto che «è condivisibile ha spiegato Zaccagnino la scelta operata dalla ditta, concessionaria del servizio di trasporto urbano, di sospendere, dopo alcune settimane, il tragitto sperimentale via Rossi-Madonna delle Grazie». Il presidente del circolo della Nuova Italia “A. I. Solzhenitsyn” di Avigliano verso il PDL sostiene che «tale scelta aziendale è scaturita dalla lettura dei dati, sconfortanti, dell’affluenza e dei volumi dell’utenza: in 20 giorni, nessun passeggero ha usufruito del servizio». Il fatto che nessun cittadino abbia usufruito del servizio «rappresenta un
buon motivo per formulare alcune considerazione in merito al tipo di rapporto che deve instaurarsi tra i cittadini di una comunità e i suoi amministratori». Sicuramente è tra le prerogative dei cittadini «richiedere, attraverso iniziative popolari come una petizione, che sia attivato o garantito un servizio, finalizzato ad alleviare un loro disagio». Come è tra i doveri dell’amministrazione «rendersi sensibile a tali istanze e provvedere, compatibilmente alle disponibilità finanziarie ealla fattibilità d’esecuzione, ad attivare il servizio». Una volta, però, che il servizio entra in funzione ci si aspetta pure che i cittadini ne usufruiscano. «Alla luce dei risultati ha proseguito Zaccagnino questo non è accaduto. E’ fondamentale che, nell’ambito di una collettività, le richieste nascano da reali esigenze e bisogni, e non, da sterili campanilismi ed invidie rionali».
In trentamila alla “Fiera” LAGOPESOLE - Chiuderà i battenti domani la quindicesima edizione della “Fiera regionale” di Lagopesole che ha visto la presenza di più di 30.000 visitatori. Non solo. A rendere euforici gli espositori e gli organizzatori anche il fatto che sono state concluse tantissime contrattazioni commerciali ad dì la di ogni più rosea previsione. Difatti, la società organizzatrice aveva invogliato, e non poco, le aziende artigiane alla partecipazione della manifestazione fieristica prospettando scenari differenti rispetto al “mercato” tradizionale. Me nei giorni di “Fiera” si è avverato in effetti un vero “miracolo” considerando anche la crisi dei consumi in atto da anni, la sfiducia dei consumatori alimentata anche da notizie giunte proprio in
questi giorni da tutto il mondo circa la crisi delle banche e delle Borse. A funzionare, negli stand allestito sotto il castello federiciano, il sistema della “Filiera corta”. E il sistema “filiera corta - in cui la società organizzatrice tanto sperava ha funzionato al meglio. Oltre all’aspetto puramente commerciale non sono mancate le manifestazioni collaterali. Ieri sera si è tenuta l’elezione di “Miss baby model” a cui hanno partecipato ragazzi fino a 14 anni. Oggi pomeriggio alle 16.30, si terrà un convegno sulla “Casa ecologica in bioedilizia” Domani, invece, spazio alla beneficenza: dalle 8 i volontari dell’Avis stazioneranno in fiera per raccogliere sangue. Si spera che siano tanti i donatori.
Pietragalla L’artista che nei suoi dipinti ha colto i tratti peculiari della comunità
Un paese visto da Antonio Cillis PIETRAGALLA - E’UNO dei rappresentanti della scuola artistica pietragallese che nel corso degli ultimi decenni ha messo in risalto numerosi pittori, scultori e scrittori. Antonio Cillis nel corso degli ultimi mesi ha presentato alcune delle sue opere in due importanti manifestazioni, rispettivamente, tra giugno e luglio a Rionero in Vulture nel corso del’appuntamento con “DegustArte” mentre tra agosto e settembre per quattro serate ha esposto con altri artisti pietragallesi e lucani, le sue opere all’interno del Parco urbano dei Palmenti (specificatamente all’interno di queste grotte in tufo) nell’ambito della manifestazione “Ballate nei Palmenti”, riscuotendo in entrambi gli eventi l’apprezzamento del pubblico. Ma la sua attività inizia nel 1999 esponendo sia in Basilicata che in Argentina poichè da circa vent’anni vive tra il Sud America e il paese natio che
è Pietragalla, per cui la sua produzione spazia tra ambienti del sud america e l’ambiente pietragallese e lucano. La sua attività artistica nel corso del 2008 si caratterizza per un impegno che spazia sia nella pittura che nella scultura. Per l’arte pittorica nel corso di que-
st’anno ha completato alcune opere tutte su acrilico su tela che rappresentano i palmenti, uno scorcio di vita quotidiana paesana, la natura con l'esaltazione del fiore della ginestra, con misure di 70 x 100 centimetri e 120 x 100 centimetri mentre altre opere sono in fase di ultimazione. Per quanto riguarda invece l’arte scultorea recentemente ha creato un opera dal titolo “La danza del falcetto”. Si tratta di un artista che da sempre è innamorato dell’arte figurativa, basata su un percorso iniziato con la musica proseguendo poi con la fotografia amatoriale per giungere alla pittura trattando temi naturalistici, paesaggistici e a sfondo sociale. Il 2008 quindi costituisce un altro tassello importante nel percorso artistico di Cillis. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Il giorno dell’inaugurazione. In basso un’oggetto in mostra
Sabato 18 ottobre 2008
29 Dal governo stanziati altri 9 milioni. Per Muro Lucano un milione e 300 mila euro
Ricostruzione, soldi in arrivo Mancherebbero ancora all’appello 24 milioni di euro MURO LUCANO - Il governo avrebbe stanziato altri nove milioni di euro per la ricostruzione dei nove paesi più colpiti dal terremoto, che ha raso al suolo gran parte delle abitazioni dell'area del cratere Irpino il ventitré novembre del millenovecentoottanta. Muro Lucano, secondo le indiscrezioni, dovrebbe beneficiare di circa un milione e trecento mila euro. Queste somme dovrebbero essere impegnate per il completamento di alcuni comparti all'interno del centro urbano e la cifra si dovrebbe ripartire, per il 35% nella costruzione o riparazione di opere pubbliche e il restante 65% per l'edilizia privata. In paese bisognerebbe intervenire , se ci fossero maggiori risorse, sul sistema fognario, pavimentazione e illuminazione di diversi quartieri e il finanziamento di interventi su infrastrutture private, cui non si è ancora provveduto per l'adeguamento antisismico. Mancherebbero all'appello sommariamente ventiquattro milioni, di cui quattro milioni di euro indispensabili, per le esigenze riguardanti immobili privati e ventidue milioni per le restanti contingenze, compre-
Muro Lucano
so case di campagna ed il completamento di lavori in alcune zone del paese, oltre alla costruzione di opere pubbliche. Quest'ultimo tema ha rappresentato per la giunta Ciaco il terreno franoso, su cui è scivolata l'intera amministrazione. Nei fondi ancora a disposizione per la ricostruzione, saltano all'occhio quattrocentoventicinque mila euro, impegnati per la ristrutturazione dell'Ospedale Diocesano, concesso in comodato d'uso dalla curia Vescovile e un milione e trecentocinquanta mila euro, stanziati per la costruzione, ex novo, di un plesso scolastico. Le due somme, stando ai calcoli, ri-
sulterebbero irrisorie e non andrebbero a coprire i costi effettivi per la realizzazione di ambo le strutture. Tuttavia, la gara di appalto per l'assegnazione della progettazione preliminare, per quanto concerne l'Ospedale Diocesano, è stata indetta, ma lo studio vincitore ha dovuto cedere il passo, in favore di altri tecnici, per una irregolarità di forma e il caso è finito dinnanzi al Consiglio di Stato. La vicenda si è conclusa con l'intervento dell'ufficio tecnico del comune, che ha eseguito il progetto definitivo, ma per mancanza di fondi, l'elaborato è rimasto in un cassetto, aspettando tempi miglio-
ri. La scuola doveva sorgere in contrada Luchetto ed è stata oggetto di veti incrociati all'interno della stessa ex maggioranza. Nel tentativo di non turbare gli animi dell'entourage del sindaco, si è arrivati alla ridisegnazione dell'istituto Giovanni Pascoli per ospitare gli studenti. La gara di appalto per l'assegnazione del progetto definitivo non ha preso il volo, in quanto la ex amministrazione avrebbe deliberato l'inutilità del procedimento e, stando ad indiscrezioni, avrebbe invitato l'ufficio tecnico del comune a provvedere anche per la progettazione del plesso scolastico. Due episodi cardini, che denotano gli attriti, talvolta esacerbati da illazioni, di diverse componenti politiche e professionali, che hanno dettato l'agenda amministrativa e forse decretato la fine dei giochi per la giunta Ciaco. La legge 219 dell'81 ha destinato, solo per il comune di Muro Lucano, centosessantacinque miliardi delle vecchie lire e i restanti 103 miliardi di lire sono stati ripartiti dalla legge 32/92, escluso l'ultimo milione di euro. Queste, le cifre post sisma a quasi ventotto anni da quel tragico ventitré novembre. Giovanni Petilli
Al via la celebrazione di San Gerardo Maiella
San Gerardo Maiella
Intervento del consigliere Raffaele Soave
Cancellara
Pieno sostegno del Pdci agli operai forestali
Raccolta differeziata al centro
POTENZA - Pieno sostegno alle iniziative già promosse e a quelle che si andranno ad assumere, da parte della Conferenza dei sindaci dell’Alto Agri e della Comunità Montana dello stesso territorio per «far valere i diritti degli operai forestali dei comuni della valle senza lavoro». Lo ha annunciato il consigliere provinciale di Potenza dell’area sud Raffaele Soave (Pdci) condividendo le proteste degli amministratori locali per l’assunzione nei cantieri forestali, per effetto del turn over, di soli 20 operai del comprensorio del petrolio. «Ci sono paesi come Spinoso, San Chirico Raparo, Montemurro, per citare quelli dove l’emergenza lavoro è più acuta - dice Soave - che avevano puntato sul turn over quale nuova irripetibile occasione di occupazione in un comparto che nel giro di otto anni ha visto dimezzare le unità lavorative complessive e ridurre drasticamente le giornate lavorative. Si continua pertanto a
sottovalutare una situazione che ha aspetti di profonda emergenza sociale. E - continua il consigliere provinciale - al “danno” per le attività estrattive di petrolio si aggiunge la “beffa” del secondo bando sempre in attuazione del turn over che non tiene conto delle esigenze della Val d’Agri. E’ diventato perciò urgente - a parere di Soave - definire un tavolo di confronto al quale convocare la Regione e l’Eni per fare il punto sui cosiddetti programmi di compensazione ambientale che avrebbero dovuto prevedere progetti aggiuntivi e finanziamenti adeguati per la forestazione. Per dare un contributo alla mobilitazione politico-istituzionale i due gruppi del Pdci (Provincia e Regione) hanno promosso una manifestazione a Spinoso il 24 ottobre prossimo, chiamando i sindaci, i sindacati, le organizzazioni di categoria e professionali al confronto, con alla base una rivendicazione centrale.
Volo dell’angelo E’ tempo di bilanci CASTELMEZZANO - È tempo di bilancio per il “Volo dell'Angelo”. Oggi, presso la Biblioteca provinciale in via dei Maestri del Lavoro, in rione Betlemme, il consiglio di anamministrazione della società “Volo dell'Angelo” presiederà una conferenza stampa sulle attività della scorsa stagione 2008. Oltre ad una relazione conclusiva relativa ai dati sulle presenze registrate da giugno a settembre a Castelmezzano e Pietrapertosa, saranno presentate le attività per il 2009 ed in anteprima si avrà la proiezione dello spot di divulgazione pubblicitaria realizzato quest'anno. Rocchina Martoccia
CANCELLARA - Oggi alle 18 a Cancellara nella sede dell’ex mercato coperto si terrà il convegno dal tema “La raccolta differenziata: un gesto di civiltà per salvare il nostro futuro” organizzato dal Circolo di Cancellara del Pd con la collaborazione del comune di Cancellara e della Comunità montana Alto Bradano. Interverranno oltre al sindaco di Cancellara, Antonio Lo Re e al segretario del circolo del Pd di Cancellara Carmen Paradiso, Antonio Anatrone, presidente Cm, Marco De Biase, presidente Legambiente Basilicata e Domenico Iacobuzio, vicepresidente Provincia di Potenza.
VIETRI DI POTENZA - Come ogni anno la popolazione vietrese rende omaggio a San Gerardo Maiella e a San Francesco D'Assisi. Una festa, come di consueto, tra sacro e profano con manifestazioni religiose e musica e divertimenti proprio in piazza San Gerardo. I festeggiamenti religiosi sono iniziati giovedì, con la festa liturgica di San Gerardo, con la messa solenne, la supplica conclusiva e la benedizione dei bambini insieme ai genitori. Ma i festeggiamenti continueranno nell'intera giornata di oggi e di domani. Il programma civile invece avrà inizio quest'oggi, con la banda musicale de la “Città di Pignola”, che allieterà i festeggiamenti con la musica per le vie del paese. Questa sera invece spazi a musica e divertimento, con la band “Parata di Stelle” e l'imitatore di Renato Zero, in uno
spettacolo intitolato “Renatissimo, il sogno continua”. Domani mattina spazio alla santa messa delle otto e la messa delle nove presso la zona Tendopoli. Alle undici un altra messa solenne, con i canti liturgici eseguiti dalla “Schola Cantorum parrocchiale”. In serata alle diciannove si terrà la santa messa Vespertina. Domani sera l'ultima serata dei festeggiamenti civili, con il gran concerto bandistico della “Regione Campania”, che allieterà la giornata con marciabili e musica. Alle venti si terrà l'estrazione della lotteria di beneficenza e alle ventidue e trenta lo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Ad organizzare i festeggiamenti l'associazione “Amici di San Gerardo”, che ormai da tanti anni si occupa della manifestazione e opera sul territorio. Claudio Buono
A Sant’Angelo Le Fratte arriva la Protezione civile SANT’ANGELO LE FRATTE - Si svolgerà oggi a Sant’Angelo Le Fratte e proseguirà domani mattina, una manifestazione per far conoscere la struttura della Protezione civile. La giornata prevede una prima parte teorica attraverso una “visita guidata” del campo accoglienza, allestito dai volontari del Gruppo Lucano con parte delle attrezzature e dei mezzi della Colonna Mobile Regionale Basilicata 1, che coinvolgerà le scolaresche dei comuni della Valle del Melandro, dei comuni limitrofi ed extra regionali di Caggiano-Polla-Pertosa. Una iniziativa interessante, quindi, per conoscere la struttura.
La seconda parte sarà incentrata sulla presentazione della nuova sede di Protezione Civile del gruppo Sant’Angiolese a cui farà seguito nel pomeriggio un seminario dal titolo “Il sistema di Protezione Civile e il ruolo delle associazioni di volontariato”, a cui prenderanno parte rappresentanti istituzionali e volontari in rappresentanza delle oltre 50 sedi comunali afferenti al Coordinamento Regionale del Gruppo Lucano comprese tra la Provincia di Potenza, Matera e Salerno. La manifestazione si concluderà con il percorso multimediale permanente presso il campo, appositamente allestito, per ri-
proporre con filmati, rassegne stampa, foto e testimonianze dirette dei sopravvissuti ad eventi calamitosi, per trasferire emozioni, sensazioni e stimoli alle nuove generazioni affinché così come a partire dalle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia.
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Il sindaco di Lauria, Pisani: «Forte dialettica interna al Partito democratico»
I motivi della crisi del Comune Lunedì prossimo previsto vertice di maggioranza LAURIA - E' stato convocato per il pomeriggio di lunedì 20 ottobre il vertice di maggioranza che dovrebbe occuparsi di ricomporre i dissapori all'interno della coalizione di centro-sinistra che regge il Comune di Lauria. Dovrebbero partecipare al vertice i segretari e i capigruppo in consiglio: Bruno Mandarino, segretario Pd e Antonio Cosentino capogruppo, Mario Lamboglia commissario dei Popolari uniti e Domenico Forestieri, Rosario Sarubbi e Antonio Rossino per i socialisti. I veri motivi della crisi non sarebbero le incomprensioni sulla costruzione della discarica di Galdo ma bensì - come conferma il sindaco Pisani in un comunicato diffuso nella giornata di ieri - «dettate da una forte dialettica interna al partito democratico». Pisani ribadisce nel comunicato che «la crisi non è assolutamente legata all'affidamento dei lavori di realizzazione della discarica relativamente ai quali le forze politiche non hanno alcuna competenza amministrativa. I ritardi nell'inizio dei lavori non sono assolutamente addebitabili né alla Regione né alla Provincia ( come hanno riportato ieri alcuni organi di stampa) ma come
Il sindaco di Lauria, Antonio Pisani
ho avuto modo di ribadire in più occasioni ad inconcepibili ritardi di tipo burocratico a fronte di un'opera strategica per il territorio». Il sindaco poi conferma la sua immediata richiesta di un consiglio straordinario perché «in quella sede con grande trasparenza le forze politiche possano valutare le cause della crisi ed individuare le possibili soluzioni». Non si ha per ora notizia di convocazioni del consiglio da parte del suo presi-
dente Domenico Cirigliano. Sembrerebbe che anche questa ultima mossa del primo cittadino abbia causato malumori negli ambienti vicini al PD. La crisi riapre quella verifica che si era apparentemente chiusa nel settembre del 2007 con la sottoscrizione di un documento unitario. La forte dialettica nel Partito Democratico sembrerebbe legata non tanto al problema discarica quanto ad una gestione più complessiva del Comune e in
particolare su una diversa visione sulla riorganizzazione della macchina comunale, inceppata nelle sue funzioni da vistose assenze negli organici nei vari settori. Soltanto nel prossimo fine anno vanno in pensione ben undici dipendenti, tutte posizioni che vanno coperte. La goccia che sembrerebbe aver fatto traboccare il vaso sarebbe stata una delibera in cui la giunta avrebbe proposto l'emanazione di un avviso pubblico per l'assunzione di una posizione apicale in vista dei prossimi pensionamenti. Nel PD avrebbero gradito che l'argomento fosse stato affrontato collegialmente e con un provvedimento complessivo. Ricordiamo che nella pianta organica ci sono aree di particolare sofferenza come quella dei vigili urbani e quella degli LSU in attesa di una sistemazione definitiva. Sugli LSU è arrivata ieri al Comune anche la singolare lettera del consigliere provinciale PD Nunzio Di Stefano che ricorda che mancano soltanto 256 giorni per risolvere il problema dei precari del Comune di Lauria. Pasquale Crecca.
Piste pronte il 23 dicembre
Piano Ruggio Riapre stagione
Una pista di sci a Viggianello
VIGGIANELLO - Riapre la stagione sciistica a “Piano Ruggio”. Per chi ama la natura, l'avventura e il brivido di una discesa sugli splendidi pendii del Pollino innevato, a partire dal 23 dicembre ria-
pre la stagione sciistica “Piano Ruggio”. Uno spettacolo senza uguali, che si muove nel mondo ovattato di una montagna che cambia veste seguendo, semplicemente gli stessi iti-
nerari suggeriti per le escursioni nelle stagioni non innevate. La pista da fondo-escursionismo che si sviluppa sull'area compresa tra le località Piano Ruggio e Valle di Malvento è situata ad una quota di 1550 metri, e misura circa 22 km, ideale per passeggiate ed itinerari escursionistici adatti a tutte le difficoltà. Nelle immediate vicinanze è situato il rifugio “De Gasperi” dove è possibile degustare piatti tipici del posto. Praticare lo sci di fondo a Piano Ruggio, nel comune di Viggianello, permette al visitatore di vivere un'esperienza particolare ed entusiasmante in quan-
A Trecchina e San Severino Lucano oggi manifestazioni
Castagna, regina d’autunno SAN SEVERINO LUCANO - Oggi caldarroste in piazza a San Severino Lucano. Dalle 18, infatti, turisti, visitatori, amanti della regina dell'autunno potranno degustare il dolce frutto abbrustolito in piazza Marconi. Con l'arrivo dell'autunno, tornano a deliziare i palati le castagne, uno dei modi più ghiotti per gustarle, è preparare le caldarroste, cuocendole cioè lentamente sul fuoco all'interno di una padella bucherellata, la proloco di San Severino Lucano, guidata da Antonio Pro-
venzano le offre a tutti in piazza. L'iniziativa prevede tra le altre cose la proiezione di video con le bellezze della cittadina e del Parco Nazionale del Pollino. Ma la castagna sarà protagonista anche a Trecchina, dove si celebrerà la decima sagra del prodotto. In mostra tutto a base di castagna: birra, miele, liquore, gelato. Si tratta di un appuntamento fisso nel territorio di Trecchina, che risulta essere un'attrattiva per i comuni limitrofi. L'associazione "Gli amici della castagna" organizza la ma-
nifestazione con passione e dedizione per promuovere il territorio e le sue ricchezze, proprio come la castagna, regina d'autunno. L'inizio è previsto per oggi alle 10, con la 6° edizione "Raccogli le castagne" riservato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. Alle 15.00 II Raduno di Organetti in piazza del Popolo. Domani i ragazzi delle scuole dell'Istituto comprensivo di Trecchina si cimenteranno con le arti figurative e grafiche per il 7° Concorso "Disegna e crea operativamente la regina d'Autunno."
to il pianoro è interamente circoscritto da vette che superano i 1800-2000 metri di altezza. La pista da fondoescursionismo di ben 22 km nel suo percorso complessivo, che arriva fino al caratteristico belvedere del Malvento, può essere percorsa nel suo tracciato più breve di circa 5 km, tagliando il circuito originario all'ingresso del bosco che poi porterebbe al belvedere o nel tracciato più lungo che è adiacente al sentiero e, se attrezzati di racchette o semplici doposci è divertentissimo percorrerlo anche a piedi. Emilia Manco
Castronuovo ha salutato don Adelmo
Domani si ricorda Pietro Darago
CASTRONUOVO - Ha salutato tutti dopo cinque anni di apostolato nel paese natale di Sant'Andrea Avellino. Don Adelmo Iacovino, commosso dal calore umano e dalle attestazioni di stima dei fedeli, ha detto “addio” alla sua parrocchia per trasferirsi a Maratea, per decisione di mons. Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro. Il giovane sacerdote di Castelsaraceno lascia la comunità dopo aver gestito l'Anno Andreano, voluto dalla Santa Sede per ricordare il quarto centenario della morte del santo teatino nato a Castronuovo nel 1520 e morto a Napoli nel 1608. L'anno scorso le spoglie dell'Avellino hanno sostato nel suo paese natio per oltre tre mesi, attirando devoti da tutta Italia, ecclesiastici e studiosi. In questi anni don Iacovino ha saputo coinvolgere nel suo lavoro tante persone prima lontane dalla Chiesa, promuovendo novità sostanziali nella Catechesi e progetti pastorali, culturali e umani di grande impatto. Prima di andare via, il parroco ha benedetto la riapertura ai fedeli della Chiesa Santa Maria delle Grazie (restaurata dall'artista castronovese Antonietta Arbia) in rione Trappeto, dove -secondo la tradizione - Margherita Apelli, madre del patrono del paese, salutò suo figlio in partenza verso Napoli per studiare Diritto. Nello stesso giorno, inoltre, l'amministrazione Comunale ha intitolato al santo la Sala Consiliare, dedicando invece all'ex parroco don Sante De Matteo (morto nel 2005) la stanza attigua. A don Iacovino succede don Domenico Martino, giovane sacerdote originario di Chiaromonte. Umberto Di Matteo
MOLITERNO - Ricorre domani il quindicesimo anniversario della scomparsa di Pietro Darago, sindaco per un decennio del centro valligiano. Nato in Moliterno nel 1936, matura la passione per la politica alla scuola del padre Giuseppe. Nel 1970 si presenta alle elezioni comunali, candidato dalla Democrazia Cristiana nella lista guidata da Nicola Pecora. Da quest’ultimo venne poi chiamato a ricoprire il ruolo di vice sindaco. Nel 1980 la Dc lo candida a sindaco. Fu un successo, anche se in gran parte previsto. Il terribile sisma del 23 novembre del 1980 rappresentò, per lui e la sua amministrazione, il primo impegnativo banco di prova. L'impegno che Pietro Darago profuse per far affluire a Moliterno le necessarie risorse per la ricostruzione, fu notevole e vincente. La competenza e la capacità amministrativa gli valse un'altra significativa esperienza: la presidenza della Comunità Montana Alto Agri. Non solo. Nel 1985 la Democrazia Cristiana lo candida alla carica di consigliere provinciale. Fu un ulteriore plebiscito ripagato con l'abituale fiducia, stima e disponibilità. Nel 1990 Moliterno intese voltare pagina. L'uomo il cui credo era “Moliterno prima di ogni altro interesse”, è sconfitto alle elezioni comunali. Non così alla competizione provinciale dove, sempre tra le fila della Democrazia Cristiana, viene riconfermato consigliere e poi nominato assessore alla pubblica istruzione. Un incarico ricoperto fino a che il terribile male lo assale, costringendolo a lasciare la sua Moliterno per intraprendere il “viaggio della speranza”. Purtroppo, però, la sua vita terrena cessa il 19 ottobre del 1993. Domani, presenti le sorelle, la moglie e il figlio, sarà celebrata una messa in suffragio. Gerardo Tempone
A Marsico nuovo, torna la mostra micologica MARSICO NUOVO - «Se ami la natura impara a conoscerla attraverso la micologia». Per il terzo anno consecutivo si svolgerà oggi dalle 11 in poi, nella cittadina marsicana una giornata di valenza ambientale e socio-culturalela dedicata ad una mostra micologica, allestita all'interno dello storico palazzo Manzoni e al coinvolgimento delle scuole del territorio in un incontro formativo, per trasmettere alle future generazioni un “mondo particolare” forse per loro ancora sconosciuto, rappresentante la cultura ambientale e naturalistica. L'iniziativa, organizzata dall'amministrazione e dalla Pro-loco locale con il patrocinio della Provincia di Potenza ha coinvolto l'Associazione Micologica “Bresadola”, gruppo di Missaglia (un piccolo paese situato nel cuore verde della Brianza, in pro-
vincia di Lecco). L'associazione, la più grande della Lombardia, è nata nel 1957, ed è costituita da persone animati da una forte passione: conoscere i funghi. Attualmente conta 12 mila soci, appartenenti a 119 gruppi locali sparsi in tutta l'Italia e il loro obiettivo è promuovere una cultura ecologica, salvaguardando l'ambiente. Un idea nata e promossa da Antonio Vignola, originario di Marsico Nuovo, trasferitosi a Missaglia trasmettendo ai suoi nuovi compaesani tutto l'amore per la propria terra d'origine. Alla giornata prenderanno parte il sindaco del paese, Domenico Vita, l'assessore provinciale Antonio Vitucci, vari rappresentanti istituzionali locali, oltre naturalmente al gruppo di Missaglia insieme ad esperti scientifici di micologia. Angela Pepe
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A Lavello in crescita le multe per divieto di sosta
Melfi: indetta conferenza stampa
raccolta firme Record di contravvenzioni Idv,prima negata e i cittadini protestano e poi concessa LAVELLO - Troppo indisciplinati gli automobilisti lavellesi o troppo dura la linea di repressione delle infrazioni stradali messa in atto dalla polizia municipale? Questo l'interrogativo che tiene banco nelle discussioni tra i malcapitati amanti delle quattro ruote in questo ultimo periodo. La cittadina dauna ha fatto registrare negli ultimi mesi , in particolare negli ultimi giorni, un boom di contravvenzioni elevate dalla polizia municipale in danno degli automobilisti lavellesi. Dopo la boccata di ossigeno successiva all'eliminazione di più di 100 stalli di sosta a pagamento e la sostituzione degli stessi con aree con strisce bianche e disco orario, non sembra essere mutata poi così tanto la situzione. Dito puntato contro gli ausiliari del traffico “rei”, a detta di alcuni, di essere troppo ligi al dovere, ma anche riflettori accesi sulla mancanza di un adeguato piano traffico che possa disciplinare in maniera compiuta il traffico veicolare soprattutto in alcune zone della città in de-
terminate ore del giorno. A far scattare la protesta dei cittadini il crescente numero di contravvenzioni che quotidianamente vengono elevate per divieto di sosta. A finire nella rete della repressione questa volta un numero cospicuo di genitori che si recano, all'uscita di scuola, nei pressi degli edifici scolastici per prendere i propri figli. Punti nevralgici la locale Piazza Matteotti, Via Federico di Svevia e Via Lombardia nei pressi delle scuole elementari e medie. Per ogni bambino un auto, questo il rapporto matema-
tico uno a uno. Auto costrette a parcheggi avventurosi su marciapiedi impedendo il passaggio di altri veicoli e dei pedoni. Nulla di più normale, per alcuni automobilisti, se non fosse che a pensarla così si aggiungono quotidianamente decine e decine di altri “imitatori” così da congestionare del tutto il traffico in determinate ore della giornata. Centiania le contestazioni , numerosi i provvedimenti adottati ma nessuna buona nuova per gli automobilisti costretti ad avventurose gimcane in barba al codice della strada. Boicottati anche i parcheggi a pagamento che si riempiono solo nelle ore di “tregua” quando gli ausiliari del traffico o ausiliari della sosta, che dir si voglia, sospendono la loro attività. Pochi gli incassi per la vendita dei cosiddetti grattini e per il ritiro degli scontrini dalle macchinette automatiche. A compensare gli scarsi introiti gli oltre 400 verbali di accertamento di infrazioni formalizzati dagli ausilia-
ri della sosta. Cui si aggiungono quotidianamente decine di altre contravvenzioni da parte della Polizia Municipale. Dopo la bagarre creatasi all'indomani dell'installazione del tanto chiacchierato palo dissuasore per impedire la sosta nell'atrio del Palazzo di Città, e la protesta dei cittadini del centro storico, i riflettori ora si accendono su altre aree della città a rischio congestione. Il tutto aggravato dalla mancanza di un servizio di trasporto pubblico efficiente che peraltro, non si sa per quale arcano motivo, resta ancora poco utilizzato dalla popolazione. Per la cronaca la cittadina dauna attende da tempo la predisposizione di un adeguato piano traffico. In passato interventi tampone hanno consentito di deflazionare la circolazione veicolare in alcune zone senza apportare tuttavia grandi benefici. A far festa solo le casse comunali che quotidianamente si rimpinguano con i soldi degli “indisciplinati” automobilisti lavellesi. Daniele Masiello
MELFI - Un piccolo giallo ha contraddistinto la richiesta, avanzata dall’Idv di Melfi, relativamente a una raccolta firme sul Lodo Alfano. Il partito di Di Pietro, in un primo momento si è visto negare l’autorizzazione all’allestimento di un punto da adibire a questo scopo. Poi il sindaco di melfi, Navazio, ci ha ripensato, concedendo questa opportunità al partito. Non sono mancate pressioni dall’alto: nella fattispecie dal senatore dell’Italia dei valori, Felice Belisario che, avvisato dalla sezione federiciana, si è attivato affinché la situazione si sbloccasse. Alla fine l’Idv potrà raccogliere le firme in questo weekend, nella centrale piazza Adele mancini, così come richiesto, anche se non sarà allestito un vero e proprio gazebo, ma sarà autorizzata l’installazione di un banchetto. Navazio si è affrettato a precisare: «nessun impedimento legato a ideologie di partito, semplicemente, in considerazione dei molti turisti presenti in città per la Sagra della varola, avevo chiesto che per la raccolta firme venisse fissata un’altra data, dichiaran-
Vitucci e Di Pietro (Zenti)
domi pronto a favorire la raccolta, all’insegna della civile convivenza». Di diverso avviso Antonio Vitucci (assessore provinciale Idv), che con Nicola Acucella (capogruppo del partito alla Provincia) e Nausica Di Pietro (responsabile dei giovani), ha indetto una conferenza stampa. «Ci dispiace hanno detto - constatare che solo a Melfi il partito ha incontrato difficoltà. per noi si tratta di una vittoria amara, perché abbiamo dovuto lottare per il riconoscimento di un sacrosanto diritto». Emilio Fidanzio
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Prosegue il viaggio missionario per il vescovo di Bafatà
Castagna del Vulture
L’emozione di don Zilli salutando Acerenza
Stagione “magra” per le scarse piogge invernali
ACERENZA - Prosegue il viaggio missionario per il vescovo di Bafatà, Pedro Carlos Zilli, che per cinque giorni si è fermato nella diocesi di Acerenza per ricambiare la visita dello scorso febbraio e per continuare il lavoro iniziato dal padre missionario acheruntino Antonio Grillo. Era gremita di fedeli, la cattedrale di Acerenza, per salutare don Pedro Zilli che ritorna ad affrontare il viaggio di missione per la sua terra. Al termine della celebrazione eucaristica, in occasione del terzo anniversario dal mandato dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti, don Pedro, ha espresso un semplice, accorato e sentito “Grazie a tutti”. Parole velate di una grande emozione, che hanno ripercorso i cinque giorni trascorsi in Basilicata a fianco dell'arcivescovo Ricchiuti, nella diocesi, ad Acerenza, con la commissione missionaria diocesana, nelle scuole a Genzano, a Palazzo San Gervasio, a Laurenzana, a Banzi, Oppido Lucano e a Brindisi di Montagna, che il vescovo stesso ha definito “il primo amore”, senza con-
Todisco al Consorzio GAUDIANO - Visita pastorale alla sede del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano di Gaudiano di Lavello del vescovo della diocesi di Melfi Rapolla Venosa, Todisco. Ad accogliere il presule il presidente del Consorzio Nicola Barbangelo, accompagnato da alcuni consiglieri e dal dirigente Antonio Miranda. Nell'ambito della visita, alla quale hanno partecipato anche alcuni residenti, alunni e insegnanti della locale scuola, si sono affrontati nel corso di un primo colloquio tra il vescovo Todisco e il presidente Barbangelo, i numerosi problemi legati al mondo idrico e agricolo che stanno attanagliando il territori della Basilicata. Sia il vescovo che Barbangelo hanno invitato ad affrontare il futuro con molto senso di responsabilità ed di attitudine al servizio della comunità. Tra l'altro, è stato affrontato il tema delle carenze generali del territorio consortile, proponendo a nome del vescovo, un progetto comune per il ripristino delle strutture pubbliche di Gaudiano. Successivamente Todisco insieme al presidente Barbangelo si è recato a visitare altre zone dell'area. Giuseppe Orlando tare le celebrazioni e le visite di ringraziamento. Nel discorso finale, don Zilli, con quel suo accento internazionale, ha sottolineato l'aiuto importante offerto dai comuni di Acerenza e di Brindisi di Montagna, il rapporto di amicizia stretto con il sindaci Giordano e Cappiello, anche loro ambasciatori
di pace e missionari nel loro ruolo sociale. «Ho visto - riferisce al Quotidiano don Zilli - un grande spirito missionario del semplice cristiano, dei sacerdoti, ho visto l'impegno delle scuole per questa diversa realtà». Don Zilli, inoltre, ha sottolineato la bellezza della regione: «So-
no stato bene in questa regione, non solo per un forte spirito di accoglienza, ma anche per la sua bellezza esteriore, bei paessaggi e soprattutto una bella e importante storia». La visita del vescovo di Bafatà rappresenta un arricchimento e la continuazione, come egli stesso ha sottolineato nel suo messaggio, di un lavoro missionario iniziato con Padre Antonio Grillo, che continuerà con azioni concrete come è accaduto per l'istituzione della scuola nel villaggio di Bambadinga. Non sono mancati momenti di scambio di idee tra il vescovo Zilli, il sindaco acheruntino Antonio Giordano e la direttrice del Centro di Riabilitazione Don Gnocchi, Simonetta Mosca con l'intenzione di voler creare un polo ospedaliero per la cura delle malattie più diffuse in Guinea Bissau. Per intanto a febbraio prossimo, un altro gruppo è pronto per diventare missionario, per mettersi a disposizione di queste genti e per lanciarli verso il progresso, gettando i semi per un futuro migliore. Enza Saluzzi
MELFI - Nei boschi del monte Vulture volge al termine la campagna di raccolta delle castagne 2008 ed è già tempo di bilanci. L’inverno con poca pioggia e le temperature insolitamente elevate di questi giorni hanno creato non pochi problemi ai produttori. Intanto la quantità di castagne raccolta è notevolmente minore rispetto allo scorso anno, benché la qualità del marroncino di Melfi sia di grande pregio. Sono i boschi posti più in alto in montagna quelli con i raccolti migliori. Le temperature più rigide delle quote elevate hanno in parte sopperito alla mancanza di acqua piovana. Discorso ben diverso per i boschi alle pendici del monte Vulture. Qui sono numerosi i produttori che hanno addirittura perso la campagna di raccolta 2008. Ripercussioni importanti si avranno anche per chi vorrà acquistare le castagne fresche. Giungendo in quantità minore nei mercati il prezzo del prodotto è inevitabilmente salito. Se l’anno scorso un chilo di Marroncino di Melfi si poteva acquistare con meno di euro, quest’anno si dovrà pagare circa un euro e trenta cen-
tesimi per il sacchetto da chilogrammo. Infine le temperature elevatissime, non tipiche del periodo di raccolta a metà ottobre, hanno rallentato la crescita del frutto del Vulture rimasto più piccolo. Il caldo ha asciugato corteccia e camicia della castagna che ha raccolto acqua dovunque ce ne fosse all’interno del riccio prima di cadere in terra. In questo modo sarà ancora più buona la varola, la castagna cucinata sui carboni ardenti. Per chi ride soddisfatto c’è purtroppo chi piange amaramente una stagione andata perduta o comunque in parte compromessa. Così la fatica della raccolta e la pazienza dell’inverno per prestare tutte le cure del caso alle piante in montagna è stata ripagata non come si sperava. Per fortuna anche sul Vulture cominciano ad intravedersi le prime macchine di raccolta delle castagne. Si tratta di potenti aspiratori che conducono in apposito serbatoi ricci, foglie, terra e castagne. La successiva selezione della macchina permette di separare lo scarto dal frutto già pulito e pronto per la vendita. Vittorio Laviano
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Sabato 18 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Gianni Schiuma non gradisce l’estensione dell’isola pedonale e la riduzione di 60 posti macchina
Ztl, Confesercenti si ribella «Non esiste alcun confronto, il Comune ha già deciso tutto» «ABBIAMO trovato davanti un muro di gomma contro il quale ci siamo scontrati. L’impressione è che su Ztl, aree blu e le relative scelte da compiere l’Amministrazione Buccico ha già preso le proprie decisioni». Così Gianni Schiuma presidente di Confesercenti di Matera fa sentire la propria voce in disaccordo rispetto all’ipotesi di ampliamento della Ztl nel centro storico che è stata prospettata nei giorni scorsi in un incontro dell’Amministrazione comunale con le associazioni di categoria: «le decisioni prevederebbero l’estensione a via Ridola della Ztl con parte di via Beccherie e il parcheggio di piazza San Francesco riservato ai soli residenti. Si andrebbero così a perdere», continua ancora il presidente di Confesercenti Gianni Schiuma, «circa una sessantina di posti auto nel centro storico andando così ad allontanare ulteriormente la gente dal centro e penalizzando fortemente proprio i commercianti che restano, a mio giudizio, gli unici che vengono fortemente penalizzati da questo tipo di scelte». Schiuma poi lancia una piccola provocazione circa le scelte fatte in materia di isola pedonale da quest’Amministrazione: «tra i programma che sono stati annunciati vi è quello della chiusura nell’arco della legislatura dei rioni Sassi al transito automobilistico, invece per ora mi tocca prendere atto che nessun provvedimento è stato preso proprio per i Sassi. Le limitazioni riguardano solo il centro storico, una serie di scelte che proprio per
Gianni Schiuma di Confesercenti con Saverio Acito e Nicola Buccico durante una riunione in Comune (foto Videouno)
questo risultano essere sempre meno comprensibili soprattutto se poi le decisioni che ci vengono partecipate sono già state assunte o comunque definite dall’Amministrazione». Collegata alla questione della Ztl vi è poi anche quella dei parcheggi su cui pure l’Amministrazione e le associazioni si sono confrontate: «la delibera
che era stata preparata dall’Amministrazione credo che sarà riproposta diversamente in una nuova commissione, abbiamo però recepito l’idea del sindaco che non ha affatto scartato l’ipotesi di un aumento del costo orario dei parcheggi nelle aree blu. Noi ci chiediamo se non è il caso anche di prendere in considerazione l’ipotesi di un aumen-
Materassi e cassette lasciati su via San Biagio
to contestuale del costo degli stalli dei parcheggi. Soldi quelli che sarebbero incassati dall’Amministrazione ed utilizzati dalla collettività. Del resto una questione come quella dei parcheggi deve andare soprattutto nella direzione di garantire un servizio ed una risorsa ai cittadini. Non aggravi». p.quarto@luedi.it
Indaga la Squadra Mobile
Furto in palestra Rubati alcuni telefoni cellulari HA portato via dagli spogliatoi del Centro Benessere Light, in via delle Arti (nella zona Paip) alcuni cellulari incustoditi, ieri mattina, ma non è passato inosservato. Ha agito indisturbato, mentre in palestra si stavano svolgendo le consuete lezioni e ha potuto rovistare tranquillamente negli spogliatoi, in quel momento vuoti. Finita l'ora di palestra, qualcuno si è reso conto di essere stato derubato e ha chiamato il 113. Sul posto è intervenuta la Squadra Volanti della questura di Matera mentre sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile. Sembrerebbe che l’entità del furto di ieri sia sostanzialmente irrilevante. La persona che si è introdotta negli spogliatoi non lo ha fatto con discrezione e, già nelle prossime ore, potrebbero esserci novità. Nonostante la presenza di armadietti negli spogliatoi di ogni palestra, non è raro dimenticare telefoni cellulari o portafogli nei borsoni. Il “topo” della Light ha avuto tutta la tranquillità per poter cercare un eventuale bottino, frugando nelle sacche dei clienti impegnati nell’attività sportiva, e mettere così a segno il suo colpo. Approfittando della confusione, il ladro è riuscito ad allontanarsi senza troppi problemi. Michelangelo Ferrara Rossella Montemurro matera@luedi.it
Traffico rallentato nel primo pomeriggio
Rifiuti abbandonati Tamponamento spettacolare a pochi passi dal “salotto” tra due auto in via Nazionale Storia di ordinaria maleducazione a pochi passi dal centro della città, il cosiddetto “salotto buono”. Un marciapiede da rifare occultato sotto una montagna di rifiuti. Un bigliettino da visita non proprio dei migliori per Matera, la cui Amministrazione comunale ha fatto della pulizia della città uno dei propri cavalli di battaglia e che ha visto alcuni dei suoi assessori in qualche occasione smettere di esercitare la professione di amministratore ed indossare gli abiti di operatore ecologico. Probabilmente il mestiere di assessore permette di dedicare tempo anche alla pulizia delle strade. Ma, si sa, le pulizie, come gli esami, non finiscono mai. E allora sarebbe il caso che, dopo tanta ostentata e reclamizzata operosità da parte di alcuni rappresentanti della politica, qualcuno provveda almeno a ripulire il tratto di marciapiede, che già di per sé non versa in ottime condizioni, situato nei pressi della centralissima chiesa di San Biagio. Là giacciono da diversi giorni materassi, reti, cassette ed ogni altro genere di rifiuti che, depositati da sporche mani ignote, intralciano il passaggio di pedoni e diversamente abili. La loro destinazione ideale, invece, è una discarica alla quale qualcuno dovrà inviarli, come avviene quotidianamente con i rifiuti depositati e raccolti all'interno dei vi-
Un scorcio di via S. Biagio
cini bidoni. Nel frattempo “accontentiamoci” di questo piccolo angolo da cartolina degno dei peggiori giorni della guerra dei rifiuti di Napoli. Biagio Tarasco matera@luedi.it
UNA distrazione o un malore potrebbero essere la causa dell’incidente spettacolare che ieri nel primo pomeriggio ha bloccato il traffico di via Nazionale. Una donna, Addolorata Luchena di 48 anni di Matera, alla guida di una Fiat Punto ha tamponato un’auto parcheggiata, una Bmw, finendo subito dopo su un marciapiede in direzione inversa. Nell’impatto la donna avrebbe battuto la testa all’interno dell’auto senza, però, riportare gravi conseguenze. Sul posto si sono subito recate le pattuglie della Polizia Municipale e l’ambulanza del 118 che, ha trasportato la donna all’ospedale dove i sanitari hanno verificato le sue condizioni che, a quanto pare, non destano preoccupazioni. La zona in cui è avvenuto l’incidente, pur essendo in un quartiere popolare viene spesso percorsa da auto a velocità elevata che rappresentano un pericolo costante per i pedoni che attraversano per recarsi dagli edifici del quartiere Bottiglione al
I rilievi dei vigili urbani
tratto di via Nazionale in cui si trovano esercizi commerciali, farmacie e panifici. A pochi metri dal luogo in cui l’auto ha concluso la sua corsa dopo una carambola, c’è una fermata della linea
urbana Casam. Il pericolo, per fortuna, è stato scampato ma resta il rischio che quel tratto di strada lungo e rettilineo, rappresenta. a.ciervo@luedi.it
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Matera
Sabato 18 ottobre 2008•
AUGURI A... Pino
Tanti auguri al mitico barbiere Pino Maragno
POST - IT
Antonio
Antonio
Questa volta gli auguri di buon compleanno ci tenevo a farteli pubblicamente, e visto che da lunedi, con mia grande gioia, sei di ritorno a Policoro, colgo l'occasione anche per dirti ben tornato a casa. Ora ci PRENDI MUTASCI E FAGLI GLI AUGURI. Inutili le linguacce agli anni che passano! 365 giorni in più non sono vedremo più spesso .... mi sei mancato.Con l'affetto e la stima di sempre Giovanni Sardella. una tragedia, dal momento che l’età è ancora così..verde!! Auguri dai colleghi e da Burp!!
TRASPORTI
PRONTO SOCCORSO
“Lavorare insieme per la solidarietà” SI terrà oggi alle 16, nel salone parrocchiale la tavola rotonda sul tema “Lavorare insieme per la solidarietà”. L’incontro è promosso dalla Parrocchia Maria Ss. Annunziata di Piccianello, in occasione dell’apertura della nuova sede del centro di Ascolto. Interverranno Emanuele Paolicelli del centro dottor Palè, Gianleo Iosca, presidente del Csv Matera, operatrici del Centro d’ascolto e suon Maria Pidello. Modera Liliana Paolicelli. Il dibattito si svilupperà intorno ai temi della conoscenza delle povertà presenti sul territorio e alle risposte che la parrocchia di Maria Ss. Annunziata offre, nonchè ai possibili sviluppi ai quali può puntare l’opera di solidarietà con il contributo di tutti. Sarà presente all’incontro don Pierdomenico Di Candia, parroco della chiesa e vicario del Vescovo.
FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 0835-309098 Appoggio GUERRICCHIO Via D.L.Sturzo 55 0835264428 MOTTA SILVIA Via Ridola 16
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PRONTO SOCCORSO Guardia Medica 0835-262260 Ambulanza 0835-336882 Croce azzurra 0835-331314 SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
emergenza sanitaria
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Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 “La mummia” 18-19,35-21,40 KENNEDY • “MIracolo a S. Anna” 17-19,30-22 Matera 0835-310016 • CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Il papà di Giovanna” ore 16,30-18,15 “A prova di spia” 20-21,40 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 “Sfida senza regole ore 19,00-21,00 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro “Hancock” ore 21,00 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 “Un giorno perfetto” ore 21,30
Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Al Musma, nelle chiese di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, è possibile visitare la mostra di Ibram Lassaw. La mostra comprende 85 sculture, 56 disegni e 26 gioielli, datati 1929-1996 e ripercorrono l’intero arco creativo di Lassaw. La mostra si può visitare tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 20. Il biglietto per la visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù - S.Nicola dei Greci (Sasso Barisano) e Musma ha un costo di 8 euro.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
UTILITA’ Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “Il papà di Giovanna” ore 19,30 - 21,45
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato.
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Mostra di Andrea Giovannini PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.
TAXI MATERA 3332685173
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 37 Pasquina Bona:«Nasce un tavolo permanente condiviso fra le otto province coinvolte» Sabato 18 ottobre 2008
Il lavoro guarda all’Europa Nord e sud a confronto per migliorare le politiche attive QUATTRO centri per l'impiego del centro nord (La Spezia, Genova, Parma e Modena) e quattro centri per l'impiego del centro sud (Potenza, Matera, Lecce e Taranto) a confronto per realizzare insieme percorsi condivisi, volti all'accrescimento della qualità dei servizi offerti, all'implementazione di nuovi e più efficaci soluzioni per la messa a sistemi di servizi e strumenti integrati nell'ambito della formazione, dell'orientamento e delle politiche attive del lavoro. È questa la finalità principale del progetto “Optimi spi, un modello condiviso tra Nord e Sud per l'ottimizzazione della qualità dei Servizi Pubblici per l'impiego: Esperienze a confronto” su cui si è discusso ieri nella Mediateca Provinciale nel corso di un seminario organizzato dall'assessorato alle Politiche del Lavoro, Formazione, Politiche giovanili, Scuola e Relazioni con l'Università della Provincia di Matera. Il convegno è stato introdotto dal presidente della Provincia Carmine Nigro che ha evidenziato come la provincia di Matera si sforzi di arricchire le proprie professionalità e conoscenze per metterle a disposizione della comunità. «E' importante - ha detto Nigro - che il cittadino trovi un più agevole accesso
I lavori del convegno
al mondo del lavoro; le informazioni devono circolare su tutto il sistema nazionale con una proiezione verso l'Europa». E' seguito l'intervento dell'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Formazione, Politiche giovanili, Scuola e Relazioni con l'Università, Pasquina Bona che, facendo riferimento alla legge che ha rinnovato i vecchi uffici di collocamento, ha sottolineato l'importanza di un centro per l'impiego a
360°, che si intersechi con la formazione. «Siamo riusciti - ha spiegato l'assessore - a mettere in piedi uffici per l'impiego che danno un servizio plurale per rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione e per garantire un sistema di servizi integrati. Attraverso questi centri dobbiamo fare in modo che si incontrino due mondi, quello delle aziende che devono poter avere professionalità e qualità e quello del
lavoratore che deve essere ben orientato ed indirizzato. Bisogna dare atto a chi mi ha preceduto, gli assessori Bitondo e Rivelli, di aver sempre lavorato in questa direzione. I centri per l'impiego stanno attraversando un momento importante: hanno predisposto un patto di servizio che crea un'opportunità fondamentale, che è quella di una sottoscrizione tra aziende, lavoratori e centri per l'impiego per poter co-
struire un modello d'ufficio sempre più innovativo. Il prodotto finale di questo progetto - ha concluso la Bona - è un tavolo permanente di progettazione condiviso fra le otto province che potenzi il centro per l'impiego». Al seminario erano presenti Livia De Liguoro dell'Ufficio del Lavoro della Provincia di Matera, che ha presentato i risultati del progetto, Francesca Menozzi della Tecla, partner nel progetto, Chiaromonte di Italia Lavoro, Maria Teresa Lavieri, dirigente della Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della regione Basilicata, Alfonso Salvatore, assessore alle Politiche per il lavoro e l'Occupazione, Servizi integrati per l'impiego e formazione professionale della provincia di Potenza, Elio Cambi assessore alle Politiche attive del lavoro e dei servizi all'impiego della Provincia di La Spezia, Cosimo Durante, assessore allo Sviluppo locale e politiche U.E della Provincia di Lecce, Susanna Picasso, direttore alle Politiche del lavoro della Provincia di Genova, Gabriele Marzano, direttore delle Politiche del Lavoro della Provincia di Parma e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Ex Croce Rossa Di Lorenzo contro il degrado dell‘area IL consigliere del gruppo misto – “Popolo della Libertà”, Pasquale Di Lorenzo ha presentato un’interrogazione urgente riguardante la sistemazione dell’area occupata dai caseggiati “ex Croce Rossa”. Di Lorenzo ricorda lo stato di abbandono e di degrado in cui versano gli edifici e che allo stato attuale nessuna iniziativa finalizzata ad una destinazione definitiva dell’intera area è stata presa. «Nel frattempo – continua - i caseggiati, quantunque persista e la presenza di materiali derivanti da fibre di amianto presenti nelle originarie costruzioni, sono stati occupati abusivamente da molti extracomunitari che vivono nel più totale abbandono ed isolamento. Proprio in questi giorni – riferisce - la squadra mobile di Matera ha effettuato un blitz, arrestando una persona e denunciando quattro extracomunitari che approfittando dello stato di abbandono della zona avevano localizzato una centrale - deposito di capi contraffatti». Il consigliere interroga l’ assessore regionale alla Sanità per conoscere «Quali iniziative urgenti intenda intraprendere al fine di rendere quest’area accessibile definendo una destinazione certa».
38 Matera Confronto in sette punti con la Regione per favorire la programmazione sanitaria Sabato 18 ottobre 2008
Asl coi sindaci per il cambiamento Via ad un percorso di coinvolgimento in vista del riordino CONFRONTO su sette punti con la Regione Basilicata, e con il supporto della Asl 4, per favorire il coinvolgimento dei 14 comuni del comprensorio dell'Azienda sanitaria locale di Matera nelle scelte della programmazione sanitaria e di razionalizzazione e potenziamento dei servizi. E’ quanto hanno chiesto i presidenti dei comitati sindaci dei distretti di Matera, Francesco Renna di Bernalda e di Tricarico Raffaello Marsilio, primo cittadino del centro del Medio Basento, nel corso di un incontro per l'approvazione dei Piani di Attivita' Territoriali (P.A.T), a cui hanno partecipato la Direzione Strategica, il commissario della Asl 4 Domenico Maroscia, il direttore sanitario Vito Gaudiano, amministrativo Franco Ruggieri, e i Sindaci dei Comuni dei due Distretti che hanno apprezzato l'egregio lavoro svolto, utile anche agli amministratori locali per attingere dati indispensabili nella organizzazione dei servizi sociali e socio-assistenziali. Una occasione importante e costruttiva che ha consentito di approfondire con i dirigenti della Asl i contenuti di tre provvedimenti della Regione Basilicata in materia di Rete Regionale Integrata dei Servizi di Cittadinanza Solidale di Riassetto del Servizio sanitario regionale e di ''Riordino degli Enti Locali. Si tratta,infatti, di norme intimamente collegate tra di loro con impatto rilevante sulle popolazioni e sui territori, che ridisegneranno non solo la rete dei servizi sociali e socio-sanitari regionali ma anche l'assetto degli enti locali. A tale proposito i sindaci hanno chiesto alla dirigenza della Asl4 che chieda alla Regione Basilicata di essere coinvolti e informati, in linea generale, sui processi di definizione dei futuri assetti delle strutture e dei servizi che riguarderanno le popolazioni; di avviare un dibattito sul territorio al fine di definire le sedi da destinare a distretto della salute. E, ancora, di risolvere l'incongruenza fra i contenuti rispetto alle città metropolitane ( Matera e Potenza) che, avendo più di 40.000 abi-
Il commissario della Asl 4, Domenico Maroscia e il sindaco di Tricarico, Raffaello Marsilio
tanti, non saranno inglobati nelle Comunità Locali ( Comunità Locali a sé stanti), ma faranno parte distretti della salute insieme ad altri comuni. Chiedono di conoscere, considerato che la Città di Matera non presenta i requisiti delle Comunità Lo-
cali, quale assetto avranno i servizi distrettuali della città ; di stabilire che gli ambiti territoriali delle Unità Servizi Integrati di Base (Usib) vengano definite tenendo conto della omogeneità socio-economica delle comunità. I sindaci evidenziano la
necessità di conoscere in anticipo qualsiasi decisione od atto determini cambiamenti nelle erogazione dei servizi con impatto sull'utenza e sugli operatori ,di salvaguardare nelle future scelte per gli incarichi dirigenziali per il territorio, la continuità e l'espe-
rienza degli operatori. Il documento conclude chiedendo alla dirigenza asl 4 , nell'ambito della più ampia e rispettosa collaborazione istituzionale, il coinvolgimento nelle scelte per le politiche sanitarie che riguarderanno nel futuro immediato le comunità, perché le popolazioni possano essere protagoniste di questo cambiamento in atto. Nel corso dell'incontro il commissario dell'Azienda sanitaria di Matera, Domenico Maroscia, ha illustrato il processo in corso di unificazione delle asl4 e asl5 con tutte le tappe che le dirigenze stanno percorrendo nel processo di avvicinamento al momento della fusione. Ha dichiarato inoltre che, per il tempo residuo fino alla scadenza del suo mandato fissato al 31 dicembre 2008, si impegna a coinvolgere i sindaci nelle decisioni rilevanti. Il direttore sanitario, Vito Gaudiano, dopo aver sinteticamente illustrato l'operato di 5 anni di attività con tutti i contenuti importanti di cui è stato arricchito l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, ha ringraziato i Direttori di Distretto per quanto realizzato sul territorio.
Il direttore del Distretto di Matera,Vito Cilla,, ha brevemente relazionato sui contenuti demografici ed epidemiologici del PAT sottolineando che una delle nuove emergenze per la Asl è l'assistenza al considerevole numero di stranieri che arrivano nel nostro territorio, con tutte le limitazioni poste dalle diverse culture di provenienza. Vincenzo Denisi, direttore del Distretto di Tricarico, ha dato atto alla Direzione Strategica di aver privilegiato il territorio dando precisi input perché si implementasse l'Assistenza Distrettuale e, soprattutto, gli ambiti assistenziali che riguardano la cronicità, la non-autosufficienza e la riabilitazione, come st avvenendo presso il Polo Riabilitativo di Tricarico. Apprezzamento per il lavoro svolto è venuto dai presidenti dei Comitati dei Sindaci Francesco Renna e Raffello Marsilio, per l'egregio lavoro svolto dalla Direzione Strategica della Asl4 e per la possibilità data loro, al di là dei rapporti personali, di avere proficui scambi istituzionali sui temi riguardanti gli assetti e l' erogazione dei servizi.
lute mentale della Asl 4 Maria Ruccia. «Un programma di intervento precoce- ha detto la dott.ssa Ruccia nel corso del suo intervento - può prevenire efficacemente i notevoli
deterioramenti nell'ambito biologico, psicologico e sociale che spesso possono verificarsi nei primi anni che seguono l'esordio psicotico». matera@luedi.it
Il Tep è stato affidato al dottor Gustavo Marotta
Prevenire e curare il trattamento esordi psicotici DIFFICOLTÀ di concentrazione e di memoria, irritabilità,cambiamenti del modo usuale di comportarsi, perdita di interesse per gli amici, disturbi del sonno, non riuscire più a studiare o lavorare come prima. Sono alcuni dei “sintomi'' che possono segnalare un disturbo psicologico, fonte di significativo disagio anche per i più giovani. Individuarlo per tempo, può aiutare a far maturare comunque la propria personalità e a favorire il processo di integrazione sociale. Di tutto questo si occuperà la struttura semplice presso il Dipartimento di salute mentale di “Trattamento esordi psicotici'' (T.E.P.), che la direzione strategica
della Asl 4 ha affidato al dottor Gustavo Marotta. Una struttura di prevenzione, quella del Tep, che intende interagire con altre professionalità che già operano tra i giovani, del mondo sanitario, della scuola e dell'associazionismo. «Vogliamo lavorare sul territorio -ha detto il responsabile del Tep Gustavo Marotta a cui è stata affidata la gestione del servizio - per prevenire gli effetti del disagio, coinvolgendo sanitari, docenti ed educatori a individuare prima possibile segnali che possono aiutarci a prevenire e a curare eventuali disturbi psicotici di diverso tipo. Non è facile capire quanto irritabilità, difficoltà di con-
centrazione, cambiamenti del comportamento possono coincidere con i sintomi di esordio di una problematica psicotica. A volte - ha aggiunto il dottor Marotta - una persona che presenta sintomi psicotici è così preoccupata e presa, da quello che avviene nel suo mondo interiore, che non riesce a prestare attenzione a ciò che lo circonda. Possiamo intervenire - ha concluso - con trattamenti riabilitativi precoci diretti alla persona, con gruppi di persone o con la famiglia». L'importanza del nuovo servizio che, dopo una fase formativa sta mettendo a punto gli aspetti organizzativi, è sottolineata dal direttore del Dipartimento di sa-
Comune di Matera Buccico: «Dati arpab incoraggianti» Il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico esprime soddisfazione e compiacimento alla luce dei dati forniti nei giorni scorsi dall'Arpab sulla qualità dell'aria, che di fatto smentiscono il rapporto presentato da Legambiente, ricordando peraltro di aver sempre sostenuto l'esistenza nella città di Matera di un elevato grado di vivibilità. “Non ho mai avuto dubbi sul fatto che i dati presentati da Legambiente fossero errati sottolinea Buccico -. Abbiamo avuto la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che Matera vanta una qualità dell'aria superiore alla norma. Pertanto, l'invito è quello di evitare i facili allarmismi, che non fanno altro che arrecare danni alla città e al suo territorio”.
Ato rifiuti «Competenze da razionalizzare» Intervenendo sulla querelle Provincia-Regione a proposito della configurazione degli Ato rifiuti, il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha detto che, al di là di ogni rivendicazione di principio come sta facendo il Presidente Nigro, è necessario razionalizzare ed unificare le competenze, che non possono essere segmentate, ed in tale ottica individuare il ruolo, per esempio, del Comune capoluogo. Il tema dei rifiuti va affrontato nella completezza del ciclo per far sì che, dalla raccolta alla gestione, si delinei un percorso in grado di generare opportunità e ricchezza: ed ovviamente le divisioni e le parcellizzazioni non servono.
Matera 39 Undicesimo anno per l’associazione che raggruppa oltre trecento persone Sabato 18 ottobre 2008
Unitep, undici tra eventi e progetti Il nuovo anno accademico si concluderà con il premio 2009 SI è tenuta oggi nell'aula magna dell'istituto tecnico commerciale Loperfido, l'assemblea degli iscritti e dei docenti Unitep, “nonché di tutti coloro che ci vogliono bene” ha detto Antonio Pellecchia presidente dell'associazione materana. Unitep, acronimo che indica università della terza età è un progetto che assolve, oggi, una grande funzione sociale, sia quando soddisfa i pruriti culturali mai sopiti sia quando, al fine dello stesso appagamento, incentiva l'incontro delle parti in una condivisione di saperi. Si esiste solo quando il prossimo ci dà prova della nostra esistenza, dicono le scienze sociali, e loro, gli iscritti all’Unitep, si scambiano ogni giorno un segnale di vitale , vivace presenza, e lo stesso arriva a noi come forte inno alla vita. Dagli undici anni di esperienza di Pellecchia in seno all'associazione che, comunque opera da vent'anni, ricordi di storie strappate al dramma della depressione, racconti di rivincite, su destini che, avevano negato percorsi fortemente desiderati e traghettato
Antonio Pellecchia (al centro) presidente dell’Unitep di Matera
invece sulle strade del pane quotidiano. Ma da chi è composta questa comunità di portatori sani di obiettivi, stimoli, curiosità? Ebbene, coesistono mossi dal desiderio comune di valorizzarsi circa 300 persone tra laureati, diplo-
mati di scuola media superiore, inferiore ed elementari e sono proprio le materie più utili alla moderna società quelle più gettonate: inglese, informatica, psicologia, sociologia ed anche la più romantica letteratura italiana.
Un vero esempio anche per le nuove generazioni, una funzione sociale che esce dal perimetro di un esistenza e si estende su quelle dei propri figli, nipoti o su quelle di chi semplicemente da fuori li osserva forse un po' scettici ma
comunque li osserva come si fa per qualcosa di unico. Tra le altre materie il corso di “Ambiente”, di “Cinema”, “Condominio”, “Pronto soccorso”, “Scrittura creativa” e tantissime altre. Da non dimenticare l'interessante evento organizzato “La ceramica artistica “ Cappelluti Annunziata Matera 1922 1953” ed altri dello stesso calibro che si organizzeranno a breve. E' intento dell'unitep con il progetto culturale “L'arte in Basilicata oggi” portare a conoscenza dei suoi iscritti, artisti lucani sconosciuti ai più, di grande spessore e che lo stesso Pasolini aveva celebrato durante la sua permanenza nella nostra terra. In tutto saranno sette i progetti culturali e quattro gli eventi, l'anno accademico si concluderà con il premio unitep 2009 conferito alla persona che, nella comunità locale con il suo lavoro e dirittura morale e civile avrà conseguito un punto di riferimento per le future generazioni. Francesco Giusto matera@luedi.it
Manifestazioni in tutta Italia. Sotto accusa i provvedimenti del governo Quindici sono i componenti dell’organismo
Ordine degli avvocati istituita commissione Ieri i dipendenti di Matera hanno chiuso gli uffici per protesta su pari opportunità
No alla privatizzazione Inps
MATERA e Policoro unite dalla protesta contro i provvedimenti per il pubblico impiego. Ieri gli uffici dell’Inps sono rimasti chiusi così come è accaduto in tutta Italia per la protesta indetta da Cgil, Cisl e Uil, Cisal, RdB. Sotto accusa i provvedimenti del Governo soprattutto nella Funzione pubblica che potrebbero presupporre una trasformazione alla quale i sindacati dei lavoratori si oppongono. In una nota dell’assemblea dei lavoratori, sono indicati i punti salienti della protesta che ha condotto alla manifestazione che si è svolta davanti alle porte della sede di Matera. Lo sciopero generale del pubblico impiego si oppone al tentativo di smantella-
I lavoratori Inps protestano davanti alla sede di Matera
mento dell’ente e di privatizzazione della Previdenza, della Sanità, della Scuola, che avrebbe pesanti ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione. In discussione c’è anche
l’evidente contraddizione del ministro della Funzione Pubblica sulla legge 133che, se da un lato afferma che gli aumenti salariali devono essere legati ad un aumento di produttivi-
tà dall’altro elimina nel 2009 il Fondo Incentivante che tende a garantire la qualità del servizio all’utenza. I lavoratori sottolineano, inoltre, che con il passare degli anni i tempi di attesa per l’erogazione di prestazioni previdenziali sono giunti ai livelli europei, ovvero circa un mese. La protesta che ha coinvolto anche i colleghi di Policoro e ha come obiettivo quello di interessare alla protesta del Pubblico impiego, e dell’Inps in particolare, anche i pensionati. «Sono loro - si legge nella nota diffusa dai dipendenti - che subirebbero danni irreparabili da una gestione non più pubblica dell’istituto». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
ISTITUITA la Commissione per le pari opportunità (C.P.O.) presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Matera. La commissione si inserisce, così, nella rete facente capo alla Commissione pari opportunità istituita presso il Consiglio Nazionale Forense. Il nuovo organismo è composto da quindici componenti che resteranno in carica sino al rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, previsto per il 2010. Si tratta di un segnale decisivo e fattivo della significativa rappresentanza femminile all'interno dell'avvocatura materana. Nell'Albo degli Avvocati di Matera sono iscritte, infatti, trecentotrentasei donne e quattrocento uomini. Le praticanti avvocato sono cento-
quarantaquattro, a fronte di novantasette uomini. La commissione si propone di favorire e sviluppare azioni positive per attuare le pari opportunità nell'accesso, nella formazione e soprattutto nello svolgimento dell'attività forense, individuando forme di sostegno ed iniziative volte a promuovere la crescita professionale delle donne avvocato e l'effettivo esercizio della professione anche quando debba essere svolta contemporaneamente al ruolo di madre. In Italia, siassiste alla drastica riduzione delle iscritte agli Albi al momento di iniziare la professione e di avviare uno studio legale. E' emerso, infatti, che gli studi a conduzione femminile sono una realtà insignificante nel panorama dei circa 180mila avvocati che operano sul territorio nazionale.
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Pisticci Controlli dei Nas alla Materna di via Togliatti. Sisto: «Abbiamo già rimediato»
Mensa chiusa per problemi strutturali forniva pasti diversi da quelli previsti dal capitolato d’appalto. Poi i carabinieri hanno verificato la presenza del lavabo nella stesso locale dove è ubicato il water (quindi la sostanziale presenza di un bagno privo di antibagno nei pressi del locale adibito a cottura degli alimenti), «la mancanza della separazione nei cicli di produzione, confezionamento e lavaggio -si legge in una nota dei carabinieri del comando provinciale di Matera- l’assenza del locale adibito a spogliatoio per il personale e, infine, riscontrata la scarsa aerazione nel locale utilizzato per il deposito degli alimenti». L’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Mi-
PISTICCI - Riaprirà all’inizio della prossima settimana, il “punto cottura” dell’asilo di via Togliatti, a Pisticci, la cui attività è stata sospesa in seguito a un sopralluogo dei carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Potenza, per deficit strutturali e disguidi burocratici nella nomenclatura degli alimenti serviti. I controlli erano finalizzati a verificare le condizioni del servizio di refezione scolastica e collettiva, in collaborazione con il personale dell’Asl 5 di Montalbano Jonico. I militari, nel corso dell’ispezione, hanno potuto accertare che la ditta, incaricata e appaltatrice della preparazione dei pasti e del servizio di refezione scolastica,
chele Sisto, ha chiarito al Quotidiano i particolari dei controlli da cui è scaturita la sospensione dell’attività, anticipando che a metà della prossima settimana il Comune sarà in grado di avviare anche il punto cottura dell’Asilo Verde a Marconia. «Ben vengano i controlli dei Nas -ha esordito Sistoperchè noi abbiamo tutto l’interesse a che vengano somministrati alimenti sani ai nostri bambini. I controlli hanno evidenziato una difformità strutturale su via Togliatti, non carenze igieniche o di genuinità degli alimenti. In questi giorni abbiamo lavorato alacremente per garantire lo stesso servizio con il punto cottura di via Salerno.
Nel frattempo la sede di via Togliatti è stata adeguata alle prescrizioni di legge e potrà ritornare in funzione forse già da lunedì prossimo. In sostanza, abbiamo lasciato il lavabo, togliendo il water, visto che il locale è già provvisto di un bagno lontano dalla cucina. I Nas hanno poi riscontrato che la finestra (obbligatoria) del locale adibito a magazzino per le derrate alimentari, dove comunque il cibo rimane non più di due giorni, era chiusa, limitandosi a segnalarcelo». E per le difformità degli alimenti serviti rispetto al capitolato d’appalto? «Mi sembra si trattasse di una semplice difformità nel nome di alcuni alimenti scritti nel capitolato rispetto a
Una mensa scolastica
quelli effettivamente serviti. Un fatto burocratico a cui si porrà facilmente rimedio. L’importante è la nostra attenzione alla genuinità dei cibi. Per questo abbiamo preferito attrezzarci autonomamente con punti cottura nelle scuole,
piuttosto che appaltare il servizio all’esterno, come accade in altri comuni. Intorno a mercoledì prossimo saremo in grado di cuocere i pasti anche all’Asilo Verde». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Ieri i lavoratori della Apelle sono stati ricevuti in Prefettura. A rischio il futuro di 112 famiglie
La Valbasento perde altri pezzi Ergom e Green Leather nell’agenda dei sindacati Il futuro della Ergom automotive e della Green Leather sono stati ieri, i temi caldi dell'agenda sindacale. La situazione dell'azienda che produce componentistica per auto e che è ricorsa dal 13 ottobre scorso alla cassa integrazione per i suoi 40 dipendenti, è stato discusso nel corso di un'assemblea dei lavoratori alla quale ha partecipato Fernando Mega (Filcem Cgil). «Chiederemo l'attivazione di un tavolo istituzionale che convochi l'azienda e preservi l'area da decisioni negative». All'orizzonte, infatti potrebbe esserci il pericolo che la Ergom, sulla scia del calo che si registra nel mercato dell'auto e dopo l'acquisizione da parte della Magneti Marelli, possa smantellare lo stabilimento in Valbasento per trasferirsi a Melfi. «Nel corso dell'incontro che abbiamo avuto 24 ore prima nella sede di Confindustria - aggiunge Mega - il rappresentante della proprietà ci aveva confermato che la mancata presentazio-
ne del piano industriale dipendeva da una situazione generale di crisi. Il nostro obiettivo è, però, eliminare gni criticità e per farlo prevediamo il coinvolgimento istituzionale». Sul caso- Ergom si è espresso anche il segretario Luigi D’Amico, segretario provinciale dell’Ugl che ha definito l’incontro in Confindustria estremamente negativo e preoccupante. «La società Ergom - spiega - non ha presentato nessun piano Industriale, ma ha solo riferito vacue ed inutili comunicazioni. Alla luce di queste affermazioni fatte dall'azienda, esprimo un parere fortemente critico sul confronto sindacale avuto in sede confindustriale. L’Ugl vigilerà sull’evoluzione della vicenda ed attiverà tutte le forme che si riterranno opportune e necessarie ( i livelli politici ed istituzionali oltre ad iniziative sindacali) per salvaguardare l'unità produttiva e di conseguenza i livelli occupa-
zionali». Non è migliore la situazione della Green Leather Apelle i cui dipendenti, in cassa integrazione, hanno sensibilizzato l'opinione pubblica ieri mattina davanti alla sede della mediateca provinciale. «Attendiamo che la Regione ci convochi - aggiunge Fernando Mega - per la vicenda dello stabilimento in virtù della Finanziaria regionale 2007. Ci sarebbe, a quanto sappiamo, un gruppo interessato. Vorremmo che questa ipotesi si concretizzasse». Una delegazione dei lavoratori insieme a Mega (Filcem-Cgil) e Piancazzi (Uilcem-Uil) ha incontrato in tarda mattinata il dirigente della Prefettura Maria Rita Iaculli a cui hanno chiesto di intervenire presso la Regione per atitvare le opportunità di ripresa produttiva previste dalla legge sulle aree industrializzazione delle aree dismesse. L'azienda ha 55 operai in cassa integrazione fino a marzo e 17 in mobilità.
«L'iniziativa che abbiamo sostenuto oggi - spiega Maurizio Girasole (Filcea-Cgil) - nasce dal fatto che le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro alla regione coordinato dalla task force per l'occupazione, per sottoscrivere un accordo di reindustrializzazione con la disponibilità della Apelle, nel cedere a prezzo vantaggioso il capannone considerato che c'è più di un imprenditore interessato. In questa fase, però, registriamo una fase di stallo in cui non abbiamo nè interlocutori istituzionali nè della proprietà. La task force fa mielina e non sembra molto determinata. I lavoratori, con lo spauracchio del termine della cassa integrazione a marzo, temono che senza piano di rilancio non si possa nemmeno prevedere un secondo anno di cassa integrazione. Da oggi, dunque, le azioni di sensibilizzazione pubblica si susseguiranno per non far abbassare l'attenzione sulla vicenda». Antonella Ciervo
SPUNTI Ferrandina Domenico De Grandis (Diccap) scrive al prefetto Monteleone
Un grave errore la delega a Pallotta di DOMENICO DE GRANDIS* FERRANDINA - La stampa ha reso noto che, da ultimo, il sindaco del Comune di Ferrandina, con proprio decreto, avrebbe conferito al consigliere comunale, Vincenzo Pallotta, la responsabilità del settore Affari legali. Mi vedo costretto, pertanto, a segnalare l'ennesima iniziativa di Ricchiuti al prefetto, atteso che, anche stavolta, il sindaco di Ferrandina ha disatteso i principi basilari dell'ordinamento degli enti locali, che ascrive al consiglio comunale funzioni di indirizzo e controllo, oltre che specifiche competenze relative a determinati atti fondamentali. Ne consegue che il conferimento di incarichi, quale quello da ultimo attri-
buito al consigliere Pallotta, si pone in palese contrasto, in particolare, con le funzioni di controllo e competenza consiliare, così da riunire nella stessa personale la figura del controllato e del controllore. Per altro verso l'incarico conferito al consigliere Pallotta si concreta nell'assolvimento di specifiche funzioni amministrative di competenza della giunta, ovvero dell'apparato burocratico. Infine, non può essere sottaciuta l'inopportunità del decreto in esame visto che Pallotta, nella qualità di assessore della precedente amministrazione presieduta dal sindaco D'Amelio, ha concorso a determinare l'abnorme incremento del contenzioso che oggi è chiamato a fronteggiare. La gravità
della situazione amministrativo-contabile del Comune di Ferrandina avrebbe richiesto, per contro, che l'incarico di cui trattasi fosse affidato a funzionario di comprovata competenza, o, meglio, al segretario comunale il quale, provvisto delle specifiche competenze, avrebbe potuto fornire quella consulenza giuridico-amministrativa che avrebbe potuto consentire all'Amministrazione di porre argine e rimedio alle circa 150 cause dalle quali oggi è interessato il Comune di Ferrandina. Nell'attesa che il sindaco si renda conto del pregiudizio che sta procurando ai suoi concittadini ritardando le ormai doverose dimissioni, confido nell'intervento del signor prefetto. *Coordinatore nazionale del Diccap
Progetti della Giunta comunale
Consolidamento del centro storico PISTICCI - Consolidamento del centro storico di Pisticci alla fase esecutiva. Infatti, nei giorni scorsi l'esecutivo cittadino ha licenziato alcuni provvedimenti utili all'ottenimento dei finanziamenti necessari per procedere nella direzione di realizzare quegli «interventi urgenti e coordinati per la sistemazione idraulica e la messa in sicurezza dell'abitato di Pisticci Centro. Per raggiungere tale obiettivo -spiegano dal Comune- bisognerà ricorrere a tutti gli strumenti finanziari disponibili come, eventualmente, l'Accordo di Programma, oltre a quelli previsti da finanziamenti europei, regionali e nazionali, anche sulla base del Dpr 14 agosto 1968 in base al quale l'abitato di Pisticci risulta inserito tra quelli da consolidare a cura e spese dello Stato. La delibera, sempre nell'ottica dell'intercettazione dei finanziamenti necessari, è stata trasmessa al ministero dell'Ambiente». A documentare lo stato di priorità di questi interventi vi sono la storia dell'abitato di Pisticci ed i monitoraggi in continuo lungo le periferie dell'abitato. «Gli interventi di sistemazione idraulica e messa in sicurezza dell'abitato di Pisticci Centro -prosegue la nota- vengono richiesti sulla base di diversi studi che hanno evidenziato, anche attraverso una continua osservazione pluriennale di alcune zone di frana, come l'assetto morfoevolutivo generale dell'intera collina su cui si attesta il centro urbano è fortemente condizionato da una dinamica attiva
dei versanti e dei numerosi fossi in erosione che li incidono profondamente. Malgrado gli interventi realizzati finora, dunque, sussistono ancora le condizioni di instabilità in alcuni settori perimetrali». «Il consolidamento dell'abitato -ha spiegato il sindaco, ingegnere Michele Leone- rappresenta un obiettivo programmatico primario per la nostra Amministrazione, nella convinzione che la sicurezza e la stabilità dell'abitato rappresentino l'elemento fondamentale per ogni politica di sviluppo della società pisticcese». Nella seduta dello scorso mercoledì, la prima dopo la soluzione della lunga fase di verifica politico-programmatica ed alla presenza del neo assessore all'Ambiente Barbalinardo, la Giunta comunale di Pisticci ha deliberato, inoltre, l'approvazione di quattro proposte progettuali dell'Ufficio Tecnico nell'ambito della riqualificazione ed arredo urbano dell'abitato. Saranno interessati uno spiazzo in corso Margherita; il monumento dei Caduti e le aree ad esso antistanti nell'omonima piazza; l'area urbana di via Minghetti in Terravecchia. Mentre a Marconia si provvederà a realizzare un rondò in via San Giovanni Bosco, angolo via Morandi, ed a riqualificare piazza della Rivisitazione. L'esecutivo cittadino ha approvato, infine, anche le linee di indirizzo per la messa in esercizio della pista di atletica leggera presso lo stadio comunale “Gaetano Michetti”. provinciamt@luedi.it
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Stigliano L’attività di chirurgia potrà riprendere con tutte le garanzie di sicurezza
Lavori alla sala operatoria Presto la riqualificazione del presidio ospedaliero STIGLIANO - L'ospedale di Stigliano riavrà la sua sala operatoria così come, del resto, concordato durante alcuni incontri nei mesi scorsi tra le Amministrazioni comunali dell'area collinare, il Comitato cittadino per la difesa dell'ospedale, la direzione strategica dell'Asl 5, l'assessore alla Salute, Antonio Potenza, e il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo. A breve, dunque, verrà consegnato il cantiere all'impresa che realizzerà i lavori, il cui importo é di 700.000 euro erogati dalla Regione Basilicata. «Sono previsti -si legge in una nota- interventi per la pavimentazione, l'ammodernamento di tutti gli impianti, ecc…I lavori dovranno essere ultimati entro 180 giorni come tempo massimo di previsione, ma è possibile che siano consegnati anche prima. Appena dopo potrà ri-
L’ospedale di Stigliano e una sala operatoria
prendere l'attività di chirurgia, ovviamente per tutti quegli interventi che potranno essere eseguiti in condizioni di assoluta sicurezza e senza rischi per i pazienti. La loro tutela è infatti un obiettivo prioritario ed irrinunciabile». La chiusu-
ra della sala operatoria era stata decisa a seguito delle risultanze degli esami della Commissione tecnica nominata dalla direzione generale dell'Asl 5 per la verifica dei requisiti di sicurezza delle sale operatorie aziendali. Della Commissione fa-
ceva parte anche il docente di medicina legale dell'Università di Bari, Luigi Strada, nonchè professionisti interni all'azienda: Gennaro Larotonda, e Riccardo Giorni e Gaetano Annese, Giuseppe Longo, Antonio Spennato e Pietro Manolio, fu ve-
rificata l'inidoneità delle strutture anche dal punto di vista impiantistico e la necessità di interventi per la messa in sicurezza dei pazienti e degli operatori. Altre verifiche riguardarono la rete di distribuzione dei gas medicali nelle sale operatorie. «Un errore -aggiunge la nota- una negligenza, anche del tutto involontaria, in una struttura sanitaria può avere tragiche conseguenze per la vita delle persone e per la fiducia che gli utenti devono nutrire nei confronti dell'assistenza sanitaria. Le sale operatorie rappresentano uno dei punti maggiormente a rischio per la delicatezza della loro funzione ed il luogo in cui deve essere eliminato qualsiasi possibile imprevisto derivante dalle strutture, dal funzionamento degli impianti, dall'igiene e dalla sterilizzazione dei locali e delle attrezzature».
Il Commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto, ha inteso da parte sua commentare: «Abbiamo dato seguito con puntualità ad una precisa volontà del presidente della Giunta regionale e dell'assessore alla Salute che hanno accolto le richieste provenienti da Stigliano. Il ruolo del manager che dirige un'asl è infatti quello di attuare gli indirizzi, concretizzandone la volontà, degli amministratori regionali. E' questa la conferma che non vi è mai stata nessuna intenzione penalizzante verso la struttura sanitaria dell'alta collina materana, ma un unico obiettivo: quello di dare il massimo in termini di sicurezza ai pazienti, organizzando il servizio in un ambiente sanitario adeguato e concordando ogni atto strategico con il governo regionale». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Grassano Giandomenico Ilvento ha trovato una torta ad attenderlo
Compleanno di generosità Neo diciottenne festeggia con la donazione alla Fidas
Il direttivo della Fidas con Giandomenico Ilvento, a fianco due donatori
GRASSANO - Festa di compleanno presso la sezione Fidas per un giovane grassanese. L'universo giovanile balza spesso agli onori della cronaca per episodi poco edificanti, che alimentano luoghi comuni sulla presunta assenza di valori da parte delle giovani generazioni. Fortunatamente, esistono esempi in grado di ro-
vesciare stereotipi e credenze ormai consolidate nell'immaginario collettivo, e che accendono una speranza per il futuro della società. E' il caso del gesto compiuto da Giandomenico Ilvento, neo diciottenne di Grassano, che ha scelto un modo del tutto inedito e inconsueto di festeggiare il suo ingresso ufficiale in società.
Il giorno del suo compleanno, di prima mattina, si è infatti presentato presso il Punto prelievi della Fidas Grassano, in via dei Caduti, per compiere in occasione della “sua festa” un'azione di grande generosità verso il prossimo, dimostrando che, anche nei momenti di gioia, non bisogna dimenticarsi di chi soffre.
Giandomenico aveva già preannunciato la volontà di donare e il direttivo Fidas non si è fatto cogliere impreparato, offrendo la consueta torta di buon compleanno. Ad accompagnarlo il padre, donatore da diversi anni, che ha condiviso con Giandomenico e gli altri donatori presenti questo momento di solidarietà e di festa.
Il presidente della sezione Fidas di Grassano, Giovanni Spadafino, ha dichiarato: «Giandomenico è stato più fortunato di alcuni suoi coetanei perché la casualità ha voluto che la giornata di donazione programmata dalla Fidas Grassano coincidesse proprio con il giorno del suo compleanno. Altri suoi amici hanno già in precedenza donato e oggi sale il numero dei donatori tra i giovani che quest'estate sono stati protagonisti di “Buon compleanno 18enne”, la tradizionale manifestazione estiva organizzata dall'Associazione». Nel ribadire l'importanza dell'ingresso dei giovani, autentica linfa vitale, nella grande famiglia dei donatori, il presidente ha segnalato l'ulteriore incremento registrato nel corso della giornata di donazione odierna dalla sezione grassanese, che, con 35 accessi e 30 donazioni effettuate, può oggi contare su 5 nuovi soci. provinciamt@luedi.it
Dagli anni venti il presidio medico cittadino è al servizio di tutti
La storia di Irsina in farmacia IRSINA - Dal 1994 i fratelli Filippo e Raffaele Festa di Bari conducono una delle tre farmacie della città, affiatati nella vita e nella professione e figli di un dentista di Bari. Quest'esempio di collaborazione è espressione di disinvolta sensibiltà, praticità di servizio e fluidità di comportamento. La farmacia ha una sua storia legata all'avvicendamento tra la famiglia Demetria, Filomena Di Vincenzo e i Festa. Il primo farmacista, Carlo Demestria, nato ad Irsina il 25 luglio 1902 e figlio minore di Salvatore, dopo aver conseguito il diploma con il fratello Gerardo a Siena il 31 ottobre 1928 e aver collaborato per molti anni con il padre, avviò l'attuale farmacia. Carlo Demestria, seguendo le orme di altri suoi concittadini, chiuse l'attività con il fratello
Gerardo per emigrare in provincia di Cremona. Le due farmacie andarono a concorso ed una fu assegnata a un farmacista di Barletta (Ba). Nel 1968, Carlo Demestria, rientrò al suo paese natale e riacquistò la sua stessa Farmacia e nel 1980 la rivendette alla dott.ssa Filomena Di Vincenzo, la quale trasferì l'attività nello stesso Corso Musacchio al numero 16. Due anni circa, la farmacia è stata completamente rimodernata secondo esigenze di praticità e servizio. Irsina, denominata Montepeloso fino al 16 febbraio 1895, ha castello normanno riadattato da Federico II di Svevia nel 1228 e, nel corso dei secoli, ha acquistato gli aspetti architettonici del Cinquecento diventando convento di San Francesco. Nel Novecento Irsina, come
tutto il Sud, ha visto emigrare i suoi abitanti per mancanza di lavoro e un cospicuo numero d'Irsinesi ha creduto opportuno insediarsi a Sassuolo, in provincia di Modena, creando un gemellaggio tra Irsina e Sassuolo per rendere visibile l'integrazione nel contesto emiliano. Da poco Irsina è entrata nei circuiti turistici nazionali e l'agricoltura ha avuto un certo risveglio. Illustri personaggi sono Irsinesi: il musicista Giovanni Maria Trabaci vissuto dal 1575 al 1647, il letterato Pasquale Verrone, lo storico Pietro Verniero, il giureconsulto Domenico Maugieri, il matematico Vito Caravelli ed il letterato Pier Vincenzo De Luca. La cattedrale, dedicata alla beata Vergine Maria Assunta, ospita alcune tele di Andrea Miglionico e splendide statue raffiguranti Sant'Eu-
I farmacisti di Irsina Filippo e Raffaele Festa
femia, protettrice del paese festeggiata il 16 settembre, e la Vergine con il Bambino di Andrea Mantegna. Le due statue, di notevole pregio artistico, descritte dal Verrone come “statue marmoree che superano il nobile ingegno di Fi-
dia e la mirabile arte di Lisippo”, furono portate a Irsina, “per terra e per mare”, dal prelato Roberto de Amabilibus, rettore della Chiesa di Padova, di ritorno al suo paese. Nunzio Longo provinciamt@luedi.it
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Bernalda «Il Comune investe per complicare le cose»
Nuova viabilità e caos Forum democratico contro le recenti scelte BERNALDA - Alla protesta del Comitato dei “Cittadini Attivi” sul nuovo mutuo di 1.500.000 euro che il Comune di Bernalda contrarrà, si aggiunge anche la voce del Forum democratico di Bernalda. Il malcontento del Forum è contenuto all'interno di un comunicato che parla di un'Amministrazione poca attenta alla cassa e ai debiti. «L'amministrazione bernaldese -si legge nel comunicato- ha ritenuto che tra gli impegni prioritari del nostro Comune dovesse esserci l'interruzione della strada provinciale per Matera nel tratto di attraversamento di piazza del Popolo. Lo stravolgimento urbanistico del luogo e della circolazione veicolare -continua il comunicato- è imposta da
una necessità, al momento in mezzo al traffico, di cui non giustificata da credibi- questi giorni ci è stata li argomentazioni, di desti- preannunciata la rimozionare tutta la piazza a spa- ne. Il risultato sarebbe zio verde ed isola pedonale. quello di imbottigliare il L'opera inserita in un pro- traffico in entrata e uscita da Bernalda, getto globale portando di Piano del l'inquinaTraffico -già mento acuampiamente stico e atmoavversato e sferico sotto riveduto- sale abitazioni e rà realizzata in strade più grazie a un anguste non debito di progettate 1.500.000 certamente euro che il come arterie Comune conprincipali trarrà con la quale il tratto Cassa Depodi strada prositi e Prestiti. L’attuale piazza del Popolo vinciale che Questa ennesi vuole cansima trovata segue quella del transen- cellare. La disinvoltura namento delle strade affe- con cui sono state fatte renti corso Umberto e del eclatanti promesse, rivelapericoloso tratto ciclabile tesi puntualmente per
quello che ognuno temeva, e l'improvvisazione della maggior parte delle opere inutili ancorché gravemente disagevoli, danno a quest'ultima incommentabile proposta il sapore dell'imposizione e della provocazione. Sembra un incubo sotto la vessazione continua di amministratori contro. Tutto il paese chiacchiera sulle vere o presunte ragioni che sono alla base di una determinazione così fantasiosa. Non possono coloro che ancora si ostinano a sostenere questa amministrazione appagarsi dei loro stucchevoli riti di partito, che persino Veltroni condanna, e mettere la testa sotto la sabbia davanti a fatti del genere. L'iniziativa provoca sconcerto perché si inventa non la so-
Qui sopra il progetto della nuova piazza del Popolo
luzione ad un problema che non esisteva - ma addirittura crea un problema dal nulla e per giunta con debiti a carico del contribuente! A questo punto, noi chiediamo alla stampa di far conoscere bene coloro che hanno deliberato un tale provvedimento. Soggetti pubblici con tali responsabilità debbono essere immediatamente segnalati alla cittadinanza per essere riconosciuti e giudi-
cati. Chiediamo, infine, ai consiglieri comunali di dire anche loro con chiarezza, senza insopportabili sofismi e neppure le contraddizioni del passato, se ritengono che anche questa altra misura vada adottata o stigmatizzata. Questa volta -conclude il comunicato del Forum Democratico- confidiamo nella loro onestà e intelligenza». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Gli edifici molto interessanti sono databili tra il XVI e il XII secolo a.C.
Un antico abitato nel bosco Insediamento enotrio tra gli altipiani di Tursi
L’antico abitato enotrio di Tursi e la tipologia di una capanna
TURSI - Percorrendo sentieri e sterrati che portano nella Valle delle Canne, altipiano argilloso ubicato nel comprensorio di Tursi a circa 500 metri sul livello del mare, in uno dei tanti boschetti fitti di macchia e pioche si può ammirare un raro, se non unico, abitato enotrio di tipologia circola-
re. Perfettamente conservato, in quanto completamente coperto da piccoli cespugli, si presenta solo privo del tetto in quanto era l'unica parte della costruzione costituita da fogliame secco e canne impastate con la creta. La struttura del XVI-XII secolo a.C. è composta da un
ambiente circolare e l'opera muraria si presenta interamente realizzata da pietre magnificamente incastrate a secco fino a creare uno spessore di circa un metro e venti centimetri. L'ingresso è costituito da un'entrata bassa (un metro e quaranta centimetri) ad arco acuto e due banchine laterali, sem-
pre in pietra, che fanno da ornamento al vestibolo (lo spazio strutturale che precede l'abitato). La circonferenza esterna è di circa quattordici metri. Tipologia di costruzione delle mura simile a quella nuragica. E' sicuramente una forte testimonianza che la casa enotria indica indubitamente come lo sviluppo della prima urbanizzazione nel territorio lucano sia avvenuto non soltanto per le capacità delle comunità locali di sfruttare le risorse delle verdeggianti valli adiacenti al Sinni e all'Agri ma anche di apririsi agli scambi e all'integrazione socio-economica con le popolazioni nomadi e seminomadi che frequentavano il territorio, attivando una rete commerciale che per molti versi può considerarsi uno dei fattori innovativi portati dagli eno-
A Montalbano una settimana con la Chiesa dello Spirito Santo
Missione di fede per le Annunziatine MONTALBANO JONICO - Una settimana all'insegna della preghiera e dell'annuncio del messaggio cristiano, si è conclusa a Montalbano Jonico con il mandato missionario nella Chiesa dello Spirito Santo. La settimana biblica e la missione delle Annunziatine, è stata voluta ed organizzata per tutta la comunità cristiana e civile montalbanese, dai parroci di San Rocco, don Massimo Ferraiuolo e don Gianpaolo Grieco al fine anche di far conoscere e approfondire il messaggio dell'apostolo Paolo a cui, il Santo Padre, ha dedicato l'intero anno pastorale in ricorrenza del bimillenario della sua nascita. Le Annunziatine, circa una trentina, porta a porta, hanno incontrato, ogni giorno, la gente di Montalbano annunciando a tutti, e senza remore, l'infinito amore di Dio per ciascuna delle sue creature. Entusiasmanti gli incontri con gli studenti di ogni ordine e grado. Poi i cenacoli biblici che hanno interessato
tutti i rioni della città, per riflettere la Parola di Dio nella vita di ogni giorno, dinanzi all'immagine della Madonna che offre a tutti il proprio Figliolo. Momenti forti di preghiera per la comunità cristiana che si è potuta fermare ogni mattina in adorazione al Santissimo Sacramento esposto nella chiesa di San Rocco, con la possibilità di confrontarsi con una missionaria . Interessante la partecipazione di tanti giovani e di intere famiglie alla fiaccolata di martedì sera, attorno all'immagine della Madonna di Lourdes e che ha toccato molti rioni del paese,e ancora,gli incontri in tarda serata con quanti hanno inteso ulteriormente approfondire la Parola di Dio e la conoscenza della congregazione paolina e delle annunziatine. Piena la sala venerdì scorso di giovani provenienti,oltre che da Montalbano,anche dalle chiese di Pomarico e Scanzano per riflettere sul salmo 138 “Signore tu
mi scruti e mi conosci” . Importanti momenti anche per vivere i sacramenti, con il rito dell'unzione degli infermi e con una ricca e partecipata liturgia penitenziale. La conclusione ieri tutta riservata ai giovani con una veglia di preghiera sul tema: “Il sogno di Dio su di te”. Non lascia un vuoto la conclusione della settimana biblica a Montalbano, ma semi destinati a portare frutto; e don Massimo e don Gianpaolo, sapendo leggere i segni dei nuovi tempi, hanno avuto una felice intuizione nell'invitare missionari di pace con una chiesa fuori dalle mura e pronta a camminare con la gente nelle ansie, nei dolori e nelle gioie di ogni giorno. Chiara, infatti, la consapevolezza, maturata fra la gente, anche fra i più lontani, di un modo diverso di servire Dio e la chiesa nel proprio ambiente di vita e nella quotidianità. Anna Carone provinciamt@luedi.it
tri. L'opera architettonica enotria è un ingegnoso sistema di incastro che raggiunge l'altezza di circa due metri, mantenendo un equilibrio stabile senza uso di malte cementizie. Con questa tecnica gli abili maestri enotri riuscirono pure a risolvere problemi statici determinati dalla difficoltà di realizzare una copertura in opera isodoma (tecnica di costruzione che utilizza blocchi di pietra ben squadrati) per ambienti circolari, già all'epoca, di rispettabile diametro. Sulla databilità della struttura è ben chiaro il collocarsi agli studi degli archeologi i quali tendono a collocare l'arrivo di Enotro in Italia Meridionale nel XVI sec. a.C. (media Età del Bronzo). I centri enotri delle vallate interne dell'Agri e
del Sinni si mostrarono soggetti attivi nel controllo dei traffici commerciali tra il versante ionico e quello tirrenico. L'Enotria interna diviene di conseguenza fortemente influenzata dalla cultura greca di Siris, forte di una grande vocazione commerciale. In seguito alla decadenza di quest'ultima che alcune fonti ascrivono ad un attacco congiunto di Metaponto, Sibari e Crotone, intorno alla prima metà del VI secolo Sibari rappresenterà il nuovo referente commerciale e culturale della Siritide e delle popolazioni enotrie dell'entroterra. In tal modo tutta l'Enotria interna sarà fortemente permeata dalla cultura greco-coloniale ionica e da quella etrusco-tirrenica. Salvatore Di Gregorio provinciamt@luedi.it
“Terra Terra”, il libro di D’Angella oggi a Tursi TURSI - Nella sala consiliare del municipio, oggi alle 18.30, sarà presentato il libro: “Terra Terra. La questione della Terra nel Metapontino attraverso i secoli”, scritto dallo storico Dino D'Angella storico. L'introduzione è affidata al dottor Francesco Marra, assessore alla Cultura del comune di Tursi. Ci saranno poi gli interventi del professor Giuseppe Coniglio, storico anche lui; di Mino Monistero avvocato; del professor Antonio Rondinelli docente di lettere alle scuole medie; del dottor Domenico Lapolla agronomo e di Rocco Campese scrittore. Le conclusioni saranno poi affidate all'autore. Il libro è l'ultima fatica del professor D'Angella. Infatti ha al suo attivo parecchie pubblicazioni a carattere storico e ricerche sulla storia lucana e di singoli paesi della provincia di Matera. Ri-
cordiamo: Saggio storico sulla città di Pisticci; tre volumi sulla Storia della Basilicata; Storia di Camarda e di Bernalda; Note storiche del Comune di Craco; due volumi sulla storia di Grottole; La società di Pisticci alla metà del Settecento; Il Catasto onciario del 1754 e Storia civile e religiosa di Santa Maria del Casale di Pisticci. Collabora inoltre con riviste e cura i Quaderni del Centro Studi Gymnasium di Pisticci. Dino D'Angella e' stato preside alla scuola media “Sant'Andrea Avellino” alla fine degli anni ottanta, quando gli alunni erano numerosi, con quindici classi, ed una parte dell'edificio era occupato dagli studenti del Commerciale di Tursi. Sarà certamente l'occasione per ritrovare dei vecchi amici. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Scanzano Indagini serrate di carabinieri e polizia dopo l’ennesimo rogo a contrada Parisi
Fronte comune contro gli incendi dolosi SCANZANO JONICO «Non so dire se si tratti di racket o meno. Non ho elementi per poter sostenere una cosa del genere. Una dato è certo, però, questi fenomeni non vanno sottovalutati». Sono le parole del sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, all'indomani della notizia che all'interno del piazzale di un'azienda ortofrutticola di proprietà del gruppo cesenate “Piraccini” lungo la Ss 598 Val d'Agri si è sviluppato un incendio. Le fiamme hanno interessato diversi contenitori in plastica e delle pedane in legno, per un danno stimato in circa 40.000 eu-
ro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Policoro, agli ordini del capitano Fernando Carbone, ed i vigili del fuoco. Indagini in corso per stabilire le cause dell'incendio da parte dei carabinieri e del locale commissariato della Polizia. Entrambi i Corpi stanno lavorando per valutare la natura dell'accadimento. Non vi è nulla di certo sul fatto che quanto accaduto possa essere collegato agli episodi recenti che hanno riguardato altri incendi in magazzini dediti alla commercializzazione di prodotti ortofrutticoli.
Ricordiamo che l'azienda “Verardi” in località Parisi, fu colpita solo un anno fa. Seguì a ruota, il rogo ad Apofruit sempre in località Parisi, ma in via Tagliamento. Ma Scanzano è un po' preoccupata anche per gli attentati qusi come se fossero “dimostrativi” al “Penny Market” e al villaggio Torre del Faro. Certo che, anche se non è il caso di creare allarmismi, bisogna comunque tenere alta la guardia affinché tali episodi possano restare isolati. La pensa così anche il sindaco Iacobellis: «Posso soltanto affermare con
forza -ha detto al Quotidiano- che in questo momento le Istituzioni insieme ai cittadini e in questo caso gli imprenditori del settore agricolo, devono fare fronte comune per stringere le maglie affinchè chiunque stia cercando di aggredire il nostro territorio e la nostra economia - venga neutralizzato. Stamattina, (ieri per chi legge, ndr) ho convocato una riunione con le associazioni di produttori per fare il punto della situazione e per ribadire l'importanza di collaborare insieme -ha conclusotra Comune, Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo Fo-
Carabinieri
restale dello Stato e Guardia di Finanza». Intanto ieri pomeriggio alle 17, il prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, ha convocato il Comitato per l'Ordine e la sicurezza per fare il punto sulla vicenda dal
versante istituzionale. Allo stesso ha partecipato anche il sindaco di Scanzano, oltre che ai comandanti provinciali delle Forze dell'Ordine ed al questore di Matera. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro Sarà eseguito un censimento delle strutture per ospitare i richiedenti asilo
Sindaci pronti all’accoglienza Ieri vertice in prefettura sull’emergenza rifugiati POLICORO - La possibilità di ospitare immigrati in diversi centri della provincia, qualora dovesse rendersi necessaria una nuova richiesta ministeriale, dopo l'arrivo di 180 extracomunitari a Policoro, è stata esaminata ieri a Matera, in una riunione che si è tenuta in Prefettura. Nel corso dell'incontro, convocato dal prefetto, Francesco Monteleone, con la partecipazione di rappresentanti delle forze dell'ordine e dei sindaci di diversi centri e del presidente della commissione regionale per l'immigrazione, Pietro Simonetti, gli amministratori hanno mostrato disponibilità a individuare soluzioni per accogliere gli immigrati, riservandosi di far conoscere le strutture da mettere a disposizione. Simonetti ha aggiunto che in relazione alla possibile proroga ministeriale al 31 marzo 2009 dei tempi per il riconoscimento agli immigrati del Metapontino dello status di rifugiato, occorrerà istituire una commissione di valutazione aggiuntiva a quella di Crotone. «La disponibilità dei sindaci del Materano -ha spiegato Simonetti- conferma l'accoglienza della nostra regione verso gli immigrati. Sosterremo l'azione della Prefettura di Matera ma, allo stesso tempo, occorrerà rafforzare le iniziative con gli imprenditori per i 40mila immigrati che lavorano in Basilicata per migliorare le loro condizioni di vita». Il tavolo istituzionale era stato chiesto dal sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo l'arrivo nel centro jo-
nico di 180 profughi provenienti dall'Africa. All'incontro c'erano anche gli assessori provinciali Di Gilio e Pompeo. Lopatriello ha osservato che l'emergenza immigrazione sta assumendo dimensioni enormi con sbarchi quotidiani a Lampedusa e in altre località che si affacciano sul mare, pertanto: «Ho ribadito ancora una volta -spiega Lopatriello- che Policoro è una città aperta, tollerante, accogliente e solidale come dimostra l'integrazione di tanti albanesi e rumeni». Poi ha sottolineato come la gestione di questi esodi massicci e dell'ospitalità ritorni in mano alla politica affinché di concerto con le istituzioni locali si possa trovare una soluzione idonea nell'interesse di tutti: profughi e residenti. E a tal proposito ha anche sostenuto che tutti devono fare la propria parte nell'accogliere queste persone perseguitate nelle nazioni di appartenenza: «Devo dire che ho trovato nei sindaci presenti -continua Lopatriello- la piena disponibilità a dare il loro contributo di accoglienza, e per questo li ringrazio per la solidarietà istituzionale dimostratami. In special modo San Giorgio, Oliveto Lucano, Bernalda, Rotondella, Matera, che hanno messo a disposizione strutture pubbliche per ospitare gli esuli anche nelle loro comunità. E mi dispiace che la Regione non abbia mandato un assessore a spiegare la propria posizione su un problema di simile entità». Ecco, dunque, che Lopatriello, trovando anche nel prefetto Monteleone
una grande sensibilità a risolvere l'emergenza nella maniera più indolore possibile, è riuscito a coinvolgere anche gli enti locali suddetti, pronti ad accogliere i 180 profughi oggi presenti nell'ostello della Gioventù di via Lido quando scadrà il contratto sottoscritto tra la cooperativa “Auxilium” che gestisce il Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) di Bari e “La Cascina”, la cooperativa locataria dell'ostello; ovvero il 31 dicembre. Inoltre, Lopatriello ha anche spiegato ai politici presenti come ci siano in regione alberghi e strutture più interne o sulla fondovalle, dove potrebbero alloggiare questi immigrati con un ritorno economico per i gestori e le popolazioni del posto non indifferente: «L'ostello si trova a pochi metri dal mare e come struttura è inidonea, logisticamente -conclude- per ospitare per un lungo periodo questi immigrati. A ridosso abbiamo alberghi e abitazioni civili, una sorta di Policoro 2 in piena espansione, che rende l'ostello inappropriata come sede anche perché già dai primi mesi dell'anno si inizia a programmare la stagione turistica, che rende tutto il circondario inadatto». Il sindaco di Matera, Buccico, ha garantito la «massima disponibilità a trovare soluzioni per affrontare e risolvere la delicata emergenza. Continueremo a collaborare in sinergia con gli altri enti e istituzioni locali». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Policoro Momento di riflessione in attesa della prova contro il Varisius
Il Borussia cerca il riscatto POLICORO - È un momento di riflessione per i giocatori del Borussia, dopo la gara poco brillante disputata domenica contro lo Scanzano. Va ricordato che il Borussia ha strappato un pareggio che sa di miracoloso, in campo si è visto di tutto; per la squadra di casa due espulsi e tanti ammoniti, un rigore parato da Pinelli, e un altro trasformato da Schettino, ma la partita immaginata da molti alla vigilia, non era certamente questa. Prima dell'allenamento settimanale abbiamo avvicinato Mister Viola per strappargli qualche dichiarazione ed è subito trapelato che negli spogliatoi si respirava un'aria alquanto tesa, infatti, mi ha fatto capire che non era quello il momento opportuno per rispondere alle mie do-
mande. Dopo aver atteso pazientemente la fine dell'allenamento e dopo qualche insistenza, siamo riusciti ad ottenere alcune confidenze: «Non sono affatto soddisfatto di come vanno le cose, la squadra domenica non ha giocato come io desideravo, troppo nervosismo troppi falli, gioco poco fluido, le fasce non servite a dovere, certamente -ha continuato- in nove uomini la squadra ha retto benissimo, ma non è questo l'atteggiamento che i ragazzi devono avere in campo, non si può ogni domenica giocare con il patema d'animo. In alcuni giocatori, poi, si è notato un calo di concentrazione ed hanno sbagliato tanto. Non è più consentito commettere errori e disattenzioni, il campionato non lo permette, ogni parti-
ta dovrà essere affrontata con la giusta determinazione. Ora -aggiunge- bisogna pensare alla prossima partita contro il Varisius, gara alquanto delicata, noi andremo lì, per fare risultato, giocheremo come sempre a viso aperto, senza lasciarci intimorire, ci impegneremo al massimo per portare a casa i tre punti. C'è da dire che a noi mancheranno due elementi fondamentali, Leone e Graziano, entrambi con tanta esperienza, il primo in difesa, il secondo a centrocampo. Di contro il Varisius, è reduce di una sonora sconfitta contro il Vitalba e quindi sarà desideroso di riscattarsi al cospetto del pubblico di casa». Roberto Martino provinciamt@luedi
Il monito dell’assessore Melidoro
«Non è bestiame alla frontiera» «BISOGNA capire che i un posto nella nostra sorichiedenti asilo politico cietà». Melidoro pensa al non sono bestiame lascia- riutilizzo di locali pubblito alla frontiera, bensì ci: «Un’idea che contriuna particolare tipologia buirebbe a recuperare di immigrati, che non l’immobile e ripopolare hanno bisogno solo di un un piccolo centro -proseletto e di un pasto caldo». gue Melidoro- offrendo E’ il parere espresso al accoglienza e integrazioQuotidiano dall’assesso- ne a questi popoli in sofre comunale alle Politi- ferenza. Apprezzo l’atteggiache sociali di Nova Siri, Antonio Melidoro, com- mento positivo di tanti mentando gli esiti dell’in- sindaci, che procederanno a una contro con il sorta di prefetto mappatura Monteleone. delle strutLa cittaditure pubblina jonica che potenrappresenta zialmente il comune disponibili». capo area Un altro per l’imminodo imporgrazione nel tante da Basso Sinni. sciogliere è «Abbiamo la convengià attivato zione con i da tempo privati per uno sportella gestione lo per l’imdei “Cara”: migrazione «A Policoro -spiega Mela convenlidoro, che L’assessore comunale zione scadrà ha preso se- Antonio Melidoro il prossimo riamente a 31 dicembre cuore il problema degli esuli- avrem- -spiega Melidoro- ma gli mo gradito essere coin- esuli dovranno rimanere volti prima nel dibattito almeno fino a marzo; sull’accoglienza di questi quindi si auspica un popoli che, tra l’altro, se- maggiore controllo pubcondo le disposizioni del- blico sulla gestione delle la Commissione europea, strutture, affinchè l’accorappresentano fasce etni- glienza non diventi un che da trattare con una puro business senza alcucerta attenzione. Dall’in- na possibilità di concreta contro è emersa la buona integrazione di coloro volontà di diversi comu- che volessero rimanere ni, compreso il mio, a va- nella nostra regione. Un altro rischio da lutare misure di accoglienza concreta che non scongiurare è la polverizdebbono tradursi in una zazione degli ospiti in più pura soddisfazione di esi- sedi comunali, sarebbe genze materiali, c’è biso- controproducente progno di un sostegno psico- prio ai fini dell’integralogico e dell’aiuto di me- zione». diatori culturali che posAntonio Corrado sano guidarli a trovare a.corrado@luedi.it
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Per chi viaggia
Sport 45
Sabato 18 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Serie A. Azzurri e bianconeri puntano a rilanciare il loro campionato
Napoli-Juve: è notte di stelle Al San Paolo si annuncia una gara spettacolare dovrebbe schierare la cop- mani ma noi guardiamo pia Lavezzi-Denis anche se comunque avanti. Abbiala conferma si avrà solo mo una rosa ampia e questamane al termine della sta è una noleggera seduta di rifinitu- stra ra. In panchina insieme a prerogaNavarro, che prende il po- tiva. Il sto del non convocato NaGianello, ci saranno poli è Aronica, Montervino, stato Mannini, Pazienza, costruiRussotto e Zalayeta. to con una Out Pià, Bogliacino, logica a Dalla Bona e Rinau- tavolido. La 'Vecchia Signo- no. rà arriva portandosi dietro qualche problema. «E io diffido. La Juve – dice il tecnico Edy Reja – non è in crisi ma ha solo pagato qualche infortunio. Poi in questi giorni tutta la società si è stretta intorno alla squadra e Absappiamo benisbiasimo che sa mo uscire brillandue temente dai pegiocariodi delicati. Stanno prepa- tori per rando il match ruolo e la come una fina- riprova si è le di Cham- avuta quanpions Lea- do Reja ha gue, come se potuto attuafosse la par- re in maniera tita dell’an- positiva il turnono e noi do- ver. E poi abbiamo vremo fa- scelto gli uomini per re un’im- le qualità morali, non ta presa tor- carsolo tecniche», conclude cela per na Reja. gio- I PREPARATIVI Iezzo, in di- da fesa confer- pari a IN CASA JUmato il trio pari con VENTUS. E' loro. I bianSantacroancora una ce, Canna- coneri hanno Juve convaro e Con- la vittoria nel dizionata tini, a cen- Dna per questo il dagli Napoli dovrà prestatrocampo inforspazio a re la massima attentuni zione in campo». In chiaMaggio, quelBlasi, Gar- ve futura quella di domani la che è comunque rigano, Ham- rappresenta attesa dalla sik e Vitale uno step molto importan- nuntrasferta di mentre in te. «Ma no, il progetto Na- ciaNapoli. Al attacco il poli non si ferma ad una so- re San Paolo la partita. Resta solida la a tecnico Claudio RaEdy Reja convinzione di far bene do- molti nieri dovrà
NAPOLI - Nel centro tecnico di Castelvolturno ieri si è tenuto l’ultimo allenamento per il Napoli che si prepara al big match di questa sera contro la Juventus. Per la sfida contro i bianconeri, che non farà registrare il tutto esaurito a causa della chiusura delle due curve decisa dopo gli incidenti di Roma-Napoli, sembra ormai tutto pronto. In por-
A sinistra Amauri. A destra Lavezzi
uomini, consapevole che nei prossimi giorni seguiranno altre sfide importanti e ci sarà bisogno di recuperare tutti il prima possibile. Allarme in difesa dove mancheranno al centro sia Legrottaglie che Mellberg. Spazio dunque alla coppia ChielliniKnezevic. A centrocampo, squalificato Sissoko e sempre fermo Zanetti, l’allenatore romano dovrà rinunciare anche a Tiago, fermato da un’elongazione al retto femorale sinistro. Infine l’attacco dove, viste le assenze di Trezeguet e Iaquinta, dovrebbero presumibilmente partire titolari Amauri e Del Piero, con Giovinco, fresco di rinnovo, in panchina. Probabile formazione (4-4-2): Manninger; Grygera, Knezevic, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Poulsen, Marchisio, Nedved; Amauri, Del Piero. Qualunque siano gli interpreti è annunciata una gara spettacolare come è stato sempre per lNapoliJuventus. “Ciucci” contro Vecchia Signora.
Il dg Marino preoccupato
«Sono motivati al massimo» Pierpaolo Marino dg del Napoli
NAPOLI - Più che la Juve a far paura è il momento della Vecchia Signora. I bianconeri arrivano a Napoli senza tanti campioni fermi per infortunio, con un già disperato bisogno di punti e di risultati e con la voglia di uscire da una fase veramente delicata. Di questa Juve non si fida Reja ed è ancora più prudente, quasi preoccupato, il dg Pierpaolo Marino. «Diffido molto di questa Juventus in presunta crisi – ha spiegato il dg azzurro -, sono convinto che la squadra di Ranieri abbia solo pagato una serie di infortuni nelle ultime partite. Ho visto che in questi ultimi 15 giorni al capezzale del malato si sono recati tutti i dirigenti. C'è stata una mobilitazione generale e verranno qui a gio-
carsi una finale di Champions League, questo vuol dire che dovremo giocare con la massima attenzione, ma ripeto, non sono affatto convinto che la Juve sia in difficoltà, anzi». Reja ha parlato di momento importante per il suo Napoli che domani, affrontando la Juventus, ha la possibilità di capire se davvero può puntare ad un campionato di vertice. «Il nostro progetto non si ferma ad una partita – è il pensiero di Marino -, fa piacere che la squadra abbia certe convinzioni e sono d’accordo con Reja sulle certezze che ha la nostra squadra. Stasera faremo la nostra partita, ma attenzione alla Juve che ha preparato la partita del secolo, per noi sarà un’impresa ardua fronteggiarli alla apri».
Calci di rigore
di EMANUELE GIACOIA
uciano Moggi al processo Gea che si sta svolgendo a Roma ha dichiarato testualmente “il Campionato del Mondo l'ho fatto vincere io”. Pare che Lippi, telefonandogli con schede svizzere, gli abbia chiesto di dargli una mano anche per il prossimo Campionato del Mondo.
L
Nella conferenza stampa prima della partenza per la Campania l’allenatore mette sul chi va là il gruppo
Ranieri: «Non siamo una squadra arrendevole»
Claudio Ranieri
VINOVO – Viso tirato e pochi sorrisi. Non era il solito Ranieri quello visto a Vinovo. Consapevole del momento difficile che sta attraversando la sua Juve, il tecnico bianconero non ha mai abbozzato neppure una battuta durante la conferenza stampa prepartita di Napoli-Juventus, consapevole del difficile momento che sta passando la sua squadra. «Sappiamo che il Napoli è un’ottima squadra, che sta attraversando un ottimo momento, che in casa ha costruito la propria autostima e la convinzione di poter far bene però ci piace reagire – ha detto presentando la sfida del San Paolo. Per quanto ci riguarda, infortuni e
stop fanno parte della storia di un campionato. Ci sono anni dove ci sono difficoltà, infortuni, pareggi e sconfitte. Questo fa parte del nostro mondo, noi dobbiamo essere molto leali con noi stessi e solo lavorando ne verremo fuori». Ranieri respinge al mittente anche le voci su una presunta «crisi» in casa Juve. «I giocatori non sono attori, quello che vivono lo esprimono – ha aggiunto -. Ripartiamo come sempre, siamo una squadra unita, una società unita. Per quelle che sono le nostre aspettative stiamo facendo meno ed è giusto che la società sia venuta al campo. Ora sta a noi rispondere sul campo».
Obiettivi che, nonostante il momento difficile, non cambiano. «Dalla sconfitta con il Palermo a oggi non è cambiato nulla. Abbiamo messo noi l’asticella alta e dobbiamo riuscire a superarla. Abbiamo perso una partita ma siamo in corsa per tutto. Non attraversiamo un buon momento, lo sappiamo, ma se ci arrendiamo facciamo il gioco del nemico e noi non siamo una squadra che si arrende». Fondamentale, dunque, anche l’incontro con i vertici societari. «La Juve ha ambizioni ben precise ed era giusto che nel momento che rientravano tutti i giocatori la società fosse presente. La Juventus deve mirare a vincere tutto».
46 Sport Serie A. Qualche dubbio di formazione per Orlandi. Da verificare le condizioni dei nazionali Sabato 18 ottobre 2008
Reggina, lo spirito è giusto Al “Franchi” per confermare il gioco espresso col Catania di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - A Firenze per sfatare un tabù. La Reggina ha mille motivi per cercare il risultato contro la squadra viola e, innanzitutto, vuole riprendere quota in classifica. Scenderà al “Franchi” per vendere cara la pelle e se tra i giocatori ed il tecnico è nato un nuovo patto di impegno costante, è certo che per la Fiorentina non sarà un a passeggiata. L'impegno dei giocatori non mancherà, la squadra farà di tutto per non deludere ancora i suoi tifosi, ma c'è anche la sensazione che, questa volta, Lanzaro e compagni siano in grado di farcela per conquistare punti molto preziosi, su un campo dove hanno conosciuto solo sconfitte. C'è il sentore che, finalmente, la Reggina possa lasciare imbattuta il “Franchi”. Nell'aria, in effetti, c'è qualcosa di nuovo, salvo essere smentiti, che potrebbe materializzarsi in un bel risultato positivo. La bella gara disputata contro il Catania, ha divertito tutti dando, nonostante il pareggio, una nuova dimensione alla squadra che, adesso, ispira più fiducia e merita quindi, attenzione e rispetto. La cura Orlandi, l'incitamento del presidente Foti, il recupero ormai vicino di qualche elemento rimasto ai margini, infonde nuova fiducia e sicurezza a tutti e comincia a dare, fra l'altro, nuove speranze a tutto l'ambiente. Anche a Firenze, quindi, la Reggina, si presenta con uno spirito diverso, anche se i problemi non le mancano e la formazione potrebbe subire un altro cambiamento. I problemi però, non mancano e quelli più importanti sono tre: Brienza, che si è allenato poco a causa di un risentimento all'inguine, Cozza forse non ancora pronto al rientro per tutti i novanta minuti, i nazionali stranieri, in particolare Barreto e Carmona, non ancora certi della loro migliore condizione e quindi, di poter giocare per novanta minuti. La Reggina, però, ha mille risorse e pertanto, tanti vantaggi: Tognozzi, Rakic, lo stesso Cozza e Di Gennaro, tutti pronti a fare la loro parte anche se dovessero
Il tecnico: «Se vinciamo è la svolta»
Mutu non ce la fa Prandelli carica
giocare pochi minuti. Il mister potrebbe posticipare il loro utilizzo dal primo minuto, ma quando saranno chiamati in causa, di faranno trovare pronti, sicuramente. Orlandi ha convocato 20 giocatori, non è un caso. Sceglierà all'ultimo momento, ma ha già in mente la squadra di Firenze: «Ci potrebbero essere dei cambiamenti, ma non vi dico quali, dovrete avere solo pazienza ed al fischio d'inizio saprete se ci saranno delle novità e quali. Non è pretattica, tutto è legato alle reali condizioni dei singoli giocatori che devono garantirmi la loro disponibilità massima a dare tutto per non lasciare nulla di intentato». La Fiorentina potrebbe giocare a sua volta in formazione rimaneggiata, con pochi attaccanti titolari, ma Orlandi non si fida: «Ne potrebbe mancare qualcuno, ma quelli che dovrebbero sostituire i titolari non sono da meno. La Reggina, pertanto, deve pensare a se stessa come sempre e giocarsi la sua partita, con determinazione e attenzione». Gli ex non mancano neanche in questa circostanza. Nella Reggina, inoltre, almeno due fiorentini atten-
dono di poter giocare contro la squadra della loro città. Si tratta di Tognozzi che potrebbe andare in campo se barreto darà forfait, e di Vigiani che dovrebbe essere tra i sicuri in campo, con un breve passato in viola negli anni della giovinezza. ALLENAMENTO. Ieri, rifinitura a Firenze, con la solita partitella finale. Il paraguaiano Barreto ha svolto un lavoro differenziato. Dopo la fase di riscaldamento, la squadra si è dedicata alla rapidità ed alla tattica, elementi fondamentali per affrontare anche la Fiorentina, squadra molto solida in difesa. E' continuato il lavoro a parte di Hallfredsson che non dovrebbe essere della partita, mentre Barreto si è aggregato alla comitiva amaranto, sostenendo anche lui una sgambatura leggera. FORMAZIONE. In virtù delle condizioni dei singoli e dell'allenamento di ieri, la probabile formazione, dubbi compresi per mister orlandi, è la seguente: Campagnolo in porta; Lanzaro, Cirillo, Valdez e Costa in difesa; Vigiani e Barillà sulle fasce, i due centrali Barreto e Carmona con qualche dubbio per il primo e gli uomini più offensivi, Brienza, se le
sue condizioni fisiche sono ottimali, e Corradi. Uno tra Barreto e Carmona potrebbe giocare un tempo, in tal caso, c'è pronto Tognozzi. Brienza potrebbe dare forfait e Orlandi potrebbe anticipare il rientro di Cozza. A meno che non intenda insistere con due fantasisti dietro Corradi, Brienza e Di Gennaro, sacrificando uno tra Barreto o Barillà. ARBITRO. La partita sarà diretta dal signor Daniele Orsato di Schio, che sarà assistito da i signori Francesco Altomare di Molfetta e Giancarlo Rubino di Salerno. Quarto uomo il signor Dino Tommasi di Bassano del Grappa. il signor Orsato è un tecnico elettronico e vanta ventitre presenze nella massima serie, 25 tra i cadetti, 63 in prima divisione, 28 in seconda e 34 in Serie D. Non ci sono precedenti con la squadra amaranto. TIFO. I supporters amaranto non faranno mancare il loro tifo alla squadra. Sono partiti da Reggio per raggiungere Firenze nel pomeriggio, ma arriveranno anche dall'interland toscano e dalle regioni vicine, soprattutto dove ci sono le università. Almeno mille persone, saranno allo stadio “Franchi” per farsi sentire.
SERIE B
9ª giornata. Il Sassuolo rivelazione riceve un Mantova in crisi Doppietta di Mastronunzio
Parma-Empoli: sfida da A PALERMO - Una squadra in cerca di riscatto contro la capolista. La sfida del «Tardini» tra Parma ed Empoli è sicuramente il match-clou della nona giornata d’del campionato cadetto, una sfida dal sapore di serie A con gli emiliani ancora alla ricerca della prima vittoria dell’era Guidolin e reduci da 4 pari di fila. I toscani, con il successo in settimana sulla Salernitana (il quinto consecutivo) hanno conquistato il primato e vogliono mantenerlo anche se alle spalle c'è il Sassuolo ad appena due lunghezze e una gara da recuperare. Gli uomini di Mandorlini sono in serie positiva da sei gare e proveranno a confermare il loro buon momento contro il Mantova, privo di Locatelli (lesione di primo grado ai flessori della coscia sinistra) e con Rizzi e Godeas in forte dubbio. Per Brucato una partita delicatissima: con due punti nelle ultime quattro gare la sua panchina è tutt'altro che solida. Da non perdere anche la sfida tra Grosseto e Salernitana, con i toscani che vogliono ritrovare continuità con la vittoria dopo il colpaccio di Ascoli e i campani che vorranno lasciar-
si alle spalle il ko interno rimediato in settimana contro l’Empoli e riprendere la marcia spedita verso le zone alte della classifica. Impegno duro quello che attende anche la Triestina, di scena a Brescia contro la formazione di Sonetti. Le Rondinelle recuperano un prezioso tassello come Marco Zambelli ma gli alabardati non vogliono perdere nuovamente il sorriso ritrovato dopo il successo sul Cittadella. Posta in palio alta quella tra Albinoleffe e Vicenza, con i bergamaschi che non vincono dal 20 settembre scorso (2-1 sull'Avellino) e i biancorossi che hanno inanellato due successi nelle ultime due trasferte. Il Bar andrà a fare visita all’Avellino, che una settimana fa ha sfiorato l’impresa a Mantova. La svolta vuole darla il Livorno, che dopo il 5-2 con cui ha travolto il Frosinone vuole riprendere la corsa verso la promozione. Per gli amaranto c'è l’ostacolo Cittadella. Tra Frosinone e Rimini è già scontro salvezza mentre il traballante Treviso proverà a rialzare la testa in casa del Pisa. Sfida tra deluse quella che chiuderà il programma lunedì, tra Piacenza e Ascoli.
L’Ancona (3-1) supera il Modena
ANCONA - Successo interno – il secondo consecutivo dopo il 2-0 al Brescia – dell’Ancona, impostosi per 3-1 sul Modena, nell’anticipo della nona giornata della Serie B. Per i marchigiani decisiva la doppietta di Mastronunzio che ha aperto e chiuso le marcature al 13' del primo tempo ed al 36' della ripresa. Nel primo tempo, il raddoppio dell’Ancona al 32' con Turati ed il gol dei «canarini» emiliani con Biabiany al 44'. Nella ripresa, gol del possibile 2-2 annullato a Bruno per fuorigioco; espulsione di Troiano al 30' per doppia ammonizione con il Modena in 10' per l’ultimo quarto d’ora del match. Con questa vittoria l’Ancona raggiunge il Vicenza a quota 12 punti; il Modena resta terzultimo con 5.
FIRENZE – «La Juventus? Le voci non le ho commentate perchè ho rispetto di Firenze e dei suoi tifosi e non rispondo. Ho un contratto e voglio rispettarlo per migliorare questa squadra ed essere vincente con lei». Cesare Prandelli stoppa così le voci che lo vorrebbero sulla panchina della Juventus la prossima stagione. Il tecnico resta in viola per vincere e chiude anche un altro caso spinoso, quello legato ad Osvaldo. «Possiamo discutere i modi, ma viviamo in un regine di democrazia e se lui ha detto il suo pensiero, spero di rivedere in campo un Osvaldo motivato che mi metta in difficoltà nelle scelte. Qui l’obiettivo principale è la Fiorentina. Voglio giocatori, arrabbiati, motivati. Se poi a gennaio, qualcuno non è felice, prenderemo in esame la cosa. La rosa è ampia - aggiunge Prandelli - è normale che qualcuno si senta poco considerato anche se non è così. Io valuto il lavoro settimanale e faccio le scelte». A proposito di scelte l’allenatore dovrà ancora fare a meno di Mutu con la Reggina. «Mutu ha un problema al ginocchio che si sta trascinando, lo teniamo sotto osservazione giorno dopo giorno e vediamo lo sviluppo delle terapie. Io ho avuto una precauzione col Chievo e non l’ho convocato, la Romania non l’ha fatto. Con la Reggina non ci sarà, poi vedremo se il lavoro di potenziamento che sta facendo lo renderà o no disponibile per Monaco». Le soluzioni alternative non mancano. «Montolivo sta bene, in nazionale ha fatto un’esperienza importante che gli servirà. E’ molto sereno». Potrebbe essere Jovetic che ha impressionato con la nazionale del Montenegro contro l’Italia, il vice Mutu. «E' pronto, ha gioca-
Cesare Prandelli
to con il Chevo e ha fatto bene. Gli va trovato il ruolo giusto a questo ragazzo, è un talento e va sfruttato. Può fare tutti ruoli con la convinzione. In nazionale ha fatto le cose più belle partendo da sinistra», ha spiegato Prandelli che non intende rinunciare a Gilardino. «Riposa? Vediamo un attimo, chi è rimasto ha lavorato molto bene. Questa è la partita più importante della stagione, se facciamo 3 punti, scatta la svolta. Quando sei obbligato a vincere sono le gare più difficili, ma domani vogliamo vincere». La partita con la Reggina non sarà facile. «Verranno ad aggredirci, ma noi saremo pronti. E’ una gara importante per la classifica e per il morale. Non sarà facile, non esistono gare facili. Voglio lo spirito giusto. La testa io ce l’ho sulla Reggina, non sulla Champions. E’ un campionato più emozionante, dobbiamo abituarci, il livello si è alzato. Aumenta la concorrenza? Il fascino di questo gioco è anche questo, le motivazione fanno la differenza e noi abbiamo dimostrato di averne in questi anni. Non avremo regali».
Sport 47 Prima Divisione Morfù non gradisce Gautieri: si va verso la rescissione Sabato 18 ottobre 2008
Potenza, “gioie” e “dolori” Firma Montesanto, ma è querelle con la Lega NON SI PUO’ certo dire che il Potenza, di questi tempi, si faccia mancare qualcosa. Riorganizzazione societaria, pensiero alla partita dell’anno, situazione di Morfù, esigenza di rendere più competitiva la squadra, una querelle con gli uffici della Lega Pro. Le notizie buone e meno hanno riempito le giornate di avvicinamento alla sfida più importante per Gautieri e per il Potenza. Procedendo con ordine, a distanza di un mese e mezzo dalle sue annunciate dimissioni da presidente e dopo l’accettazione delle dimissioni di Bruno Iovino dall’incarico di segretario Gautieri, Postiglione e Catalano (Mattiacci) generale, il proprietario del Potenza, Giuseppe Posti- diventa Rosario Pellegrino, responsabilità del settore glione, ha ufficializzato il già vicepresidente esecuti- giovanile è stata assegnata nuovo organigramma so- vo. Suoi vice saranno Anto- a Carmine Parrella. Nella pratica cambia pocietario, “rendendolo più nio Postiglione e Sergio De snello e provvedendo a rim- Simone, direttore generale co, visto che le decisioni sapiazzare alcuni incarichi è Rocco Galasso, il team ma- ranno tutte di Postiglione, con persone che hanno dato nager Marino Ianni e il diri- che oltretutto in questi accompagnatore giorni di “disimpegno” dalprova di forte attaccamento gente e competenze professionali Rocco Zavarone. Il ruolo di la sua carica è stato al connei rispettivi ruoli”, come responsabile della comuni- trario più vicino che mai alrecita la nota stampa dira- cazione è di Fabrizio Cerve- la squadra. Va comunque rizzo, mentre resta vacante apprezzato lo sforzo di dare mata dalla società. Il presidente ad interim la carica di segretario. La qualche certezza in più alla rosa dei giocatori, impegnati nella lunga rincorsa alla salvezza e anche quello di dare maggiore importanza anche alla figura di Rosario Pellegrino. Il quale, nel suo debutto, anche se “ad interim”, afferma: “Spero che la mia nomina possa dare una scossa all’ambiente anche dal punto di vista della fortuna, che in questo periodo ci ha girato un po’ contro. Posso promettere di campo cerchiamo sempre di dare il tale situazione. Abbiamo lavorato beessere molto più presente in massimo, tutti, per arrivare al succes- ne, concentrati e vogliamo poi far bene città, fermo restando che la so o a un risultato che sia positivo per contro una squadra forte come il Gela. proprietà resta totalmente Un avversario difficile, che dobbiamo noi, la classifica, il morale”. in mano a Postiglione”. Poi aggiunge “anche domenica, fa- affrontare col giusto piglio, con la forMORFU’ Intanto si è aperto cendo qualcosa in più in un secondo za di chi vuole cercare la vittoria e fareun “caso-Morfù”, nonostantempo in cui si è stati più grintosi, e mo di certo il possibile per riuscirci”. te le smentite di PostiglioInsomma, un Melfi determinato, con l’ingresso anche di Frasca, ho ne. Il calciatore, non convopensato che ce la potevamo fare a vin- pronto a dare il tutto per tutto per incato per la partita di domacere la partita, ed invece, come già suc- vertire la tendenza e cercare un sucni, in quanto in debito di cesso in altre gare, quel tiro finale, tiro cesso importante, contro un avversacondizione (secondo lo staff della domenica all’ultimo momento di rio forte, per dare un senso nuovo al tecnico) non si è allenato iegara, ci è costato tantissimo, ci ha suo ripartire dopo le due sconfitte che ri mattina, usufruendo di spezzato le gambe e ha portato una certo hanno pesato anche sull’aspetto un permesso per poter tornuova sconfitta immeritata che ci ha psicologico del gruppo giovane, ma nare a casa in anticipo. I beanche privato di un pareggio che inve- ugualmente pronto a non arrendersi, ne informati dicono che a continuare a lavorare in settimana e ce avevamo meritato in campo”. non tornerà più (si andrebOra arriva il Gela, altro brutto clien- a lottare in ogni gara, a partire dal be quindi verso la rescissiote, in considerazione dell’ottimo orga- match contro il Gela in cui si spera ne contrattuale), a meno nico e di un secondo posto in classifica molto nell’apporto anche del pubblico, che Gautieri no termini la con ben quattro successi di fila e l’ulti- a spingere De Angelis e soci. sua esperienza a Potenza In tal senso, anche in consideraziomo in casa per 3 a 0 contro un Manfrecon la partita di domenica. donia, che solo la settimana preceden- ne della due giorni con la Sagra della Infatti, non si può nasconte aveva, con qualche aiuto di troppo, Varola in città, giunta alla sua 49esidere che i rapporti tra i due ma edizione, confermata la presenza a vinto il match col Melfi. non sono mai stati idilliaci e Anche per Bacchiocchi è così, ma lui Melfi e sugli spalti del Valerio per il lo stesso Morfù, a livello di aggiunge “è un’altra partita, anch’es- match, del folto gruppo in arrivo da prestazione, ha assolutasa difficile non lo neghiamo, ma si è di Torino dei supporters del Melfi Club mente deluso l’allenatore nuovo in casa, veniamo da due sconfit- Federico II. quando ha stravolto i suoi te di fila e vogliamo reagire al meglio a Antonio Baldinetti piani tattici (escludendo
Seconda Melfi carico alla vigilia della sfida col Gela
Bacchiocchi: «Reagiremo» SI CONCLUDERÀ oggi, con la seduta di rifinitura, l’importante settimana di lavoro del Melfi che il gruppo gialloverde ha svolto tra la sconfitta al 93’ in casa contro il Pescina dell’ex Chiappini ed il match altrettanto difficile di domani, ancora al Valerio, contro il forte Gela di altri due ex, Gaeta e Pasca. Da una gara persa immeritatamente alla voglia di tutti, tecnico, squadra e tifoseria, di sfruttar al meglio la pronta occasione per potersi rifare, per ritrovare il feeling con la vittoria che consegni tre punti importanti all’attuale classifica e che dia la classica svolta all’avvio fin troppo sfortunato del team guidato da Peppe Palumbo. “In noi c’è grande rammarico per la gara persa in quel modo, e nel recupero contro il Pescina – ha ammesso Bacchiocchi – e sono tre o quattro partite che non ci gira per nulla bene, visto che prendiamo gol negli ultimi istanti. Non so se si tratti di sfortuna o di altro, ma è chiaro che inesperienza e forse delle nostre disattenzioni ci costano davvero tanto, anche se giochiamo bene, siamo uniti come gruppo ed in
In sospeso l’ingaggio dell’esperto difensore Tommaso Dei Nolè - che non la prese proprio benissimo) per mandarlo in campo dall’inizio contro la Paganese, con risultati scadenti. MONTESANTO E DEI Intanto, la società ha ufficializzato l’ingaggio di Cataldo Montesanto, che si è legato fino a giugno ai rossoblù (sarà presentato oggi alle 12). L’operazione si è resa possibile perchè il club aveva un posto libero (erano 17, rispetto al limite dei 18) nell’elenco dei nati prima del 1987. Ma qui si apre una specie di querelle con gli uffici della Lega che ancora considerano nell’organico Konte, che invece ha risolto il contratto. Postiglione vorrebbe che il posto del maliano fosse, di logica, considerato libero, mentre dalla Lega asseriscono che lo sarà solo a partire da gennaio. Se ne saprà di più in settimana, ma la risposta che arriverà da Firenze assume la sua importanza anche perchè se non fosse positiva non potrebbero essere ingaggiati giocatori che in questo momento farebbero assai comodo al Potenza. Uno di questi è il difensore esterno (può giocare sia a destra che a sinistra) Tommaso Dei, che ieri si è visto in allenamento al Viviani. Era della Lucchese, ma adesso è svincolato: ha totalizzato in 14 anni di carriera 246 presenze in C1, oltre a 22 apparizioni in B col Catanzaro (nel ‘04-05). NOTIZIARIO Lolaico ha recuperato, anche se ieri non ha giocato la partitella. Nolè ha girato a parte, mentre solo oggi si saprà della disponibilità (che appare difficile) di Parisi, anche ieri assente. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
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Sport D La vittoria in Coppa e l’arrivo di La Fortezza hanno rigenerato gli entusiasmi
Sabato 18 ottobre 2008
Matera prova a ripartire Contro la Turris c’è grande voglia di riscatto MATERA- Ripartire. E' la parola d'ordine in casa biancazzurra dopo la frenata a Pomigliano. L'arrivo di Antonio La Fortezza è l'ennesimo segnale intelligente della società che, come su di un tavolo da poker, ha rilancianto in un momento fondamentale per la sua stagione ed ha mandato messaggi diretti alle concorrenti. Perché il neo arrivo è un giocatore importante, di quelli che può cambiare gli equilibri di un reparto ed anche di una squadra. Sei presenze in serie A nel campionato 2000-01, poi a fine settembre l'incidente in moto e il rientro in squadra in Coppa Italia a Udine a fine ottobre 2002, dopo un calvario conclusosi nella maniera migliore. Solo un ricordo, poi tanta serie B e C, ma grande voglia di ricominciare. Antonio La Fortezza è ad un punto di ripartenza a soli 26 anni compiti il primo aprile scorso. Matera è la piazza giusta per Antonio La Fortezza. Grande entusiasmo e vecchi amici, Albano, Chisena e Gaetano Lonardo con il quale l'ex biancorosso ha giocato a Pescina in C2 da gennaio in poi. Fisico alla De Rossi, perché è al romanista che La Fortezza si ispira e somiglia, avendo proprietà tecniche eccelse e una botta considerevole non solo da fer-
Pasquale Naglieri, a destra Ancora in una posizione alla Ibra, suo idolo
mo. Nei suoi occhi celesti c'è l'entusiasmo e la voglia di chi ha trovato una società adatta al suo rilancio. Perché a venticinque anni non si può parlare d'altro. «Quello del Matera è un progetto importante. Ho voluto questa esperienza nella città dei Sassi e la mia procuratrice mi ha aiutato a fare questo matrimonio. Sono vicino a casa. Valenzano è a pochi minuti d'auto da Matera».
Ieri pomeriggio regolare seduta d'allenamento per l'intera squadra senza più divisioni tra chi ha giocato in Coppa e chi no. Il tecnico è stato messo in difficoltà dalla prestazione di Giovanni Renna a fianco di Giroletti e non è da escludere che la coppia possa essere confermata. Le attenzioni vanno sul recupero di Clemente Giglio, infatti è determinante per l'assetto tattico della
squadra in quanto si tratta di un calciatore del '90 (è obbligatorio schierarne almeno uno in campo) che gioca esterno basso a sinistra il cui naturale sostituto, De Vita, è fermo per stiramento. Quindi in caso di impossibilità d'utilizzo di Giglio, Corino sarebbe costretto a variare molte cose ed abbassare Pasquale Naglieri. Ovvero, togliere una delle armi più in forma a centrocampo
dove l'esterno di Trebisacce riesce a dare superiorità numerica, profondità e palloni letali per le difese avversarie. Inoltre, ha mostrato grossi miglioramenti anche in termini realizzativi. Molto bello il gol in coppa italia. Un conto aperto con il Francavilla contro il quale ha segnato anche in campionato. «Come mi sono reso conto di poter restare in piedi, ho deciso di calciare. Ho percorso
quasi metà campo ed il tentativo di atterrarmi è stato netto. E’ andata bene, ma non ho un conto personale con il Francavilla. Questo è l’anno del Matera e noi già domenica risponderemo sul campo a questa affermazione. Siamo cariche, abbiamo lavorato bene e abbiamo dimenticato Pomigliano. La nostra testa è alla gara di domani». Renato Carpentieri
D Vinciguerra dovrebbe essere indisponibile col Fasano
Francavilla, Lazic recupera Romaniello a centrocampo
Francavilla in azione al Novi di Angri, a destra Lazic in panchina
FRANCAVILLA – Contro i brindisini del Fasano c’è bisogno di una partita praticamente perfetta. Questa è la soluzione ideale per guadagnare i tre punti domenica prossima, nella gara che lo stadio “Nunzio Fittipaldi” del-
la cittadina sinnica, si appresta ad ospitare. Le due squadre, sono appaiate in classifica a nove punti, il ruolino di marcia delle due formazioni vede i sinnici, con tre vittorie all’attivo e altrettante sconfitte. Per quando ri-
guarda il Fasano invece, due vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta, con il punteggio di 3-2, rimediata in trasferta, alla quarta giornata contro i campani del Pomigliano. Un’eventuale vittoria, di una delle due, consenti-
rebbe di scavalcare posizioni in classifica (naturalmente avversarie permettendo). Classifica, che vede sempre saldamente in testa a punteggio pieno, il Brindisi, con diciotto punti, che ormai si può definire la “lepre” del campionato, in quanto è l’unica formazione ad aver vinto fino ad ora tutte le gare. I ragazzi allenati da Ranko Lazic, avranno una ghiotta occasione domenica, ed è quella di battere una diretta concorrente, vista attualmente la posizione di classifica. Il Francavilla, pertanto dovrà scendere sul terreno amico, con la giusta concentrazione per disputare una gara basata molto sul pressing e sulle ripartenze veloci. Di sicuro, l’uomo che dovrà dettare la carica
Juniores nazionali Sinnici ad Angri, per i biancazzurri trasferta a Bitonto
Sporting Genzano, trasferta a Nocera LA QUINTA giornata del campionato nazionale Juniores ha in serbo tre trasferta per le lucane inserite nel girone M. La formazione materana, allenata da Vito Roberti, sarà di scena sul campo del Bitonto con l'intento di riscattare la sconfitta interna di una settimana fa ad opera della Nocerina. I materani, però, troveranno di fronte un team con il dente avvelenato dopo il pesante ko rimediato a San Giuseppe Vesuviano. Sarà sicuramente una gara aperta ad ogni risultato. Per quanto riguarda il Francavilla sul Sinni, ci sarà il match esterno in quel di Angri. Periodo non molto positivo per i ragazzi allenati dal tecnico De Benedictis che sabato scorso sono stati sconfitti in casa dal Francavilla
Fontana. Morale alto, invece, nel team campano dopo l'affermazione esterna di sabato scorso sul campo del Fasano per due ad uno. Giocherà lontano dalle mura amiche anche lo Sporting Genzano. Il team biancorosso sarà impegnato sul difficile campo della capolista Nocerina per riscattare la sconfitta a tavolino inflitta dal giudice sportivo a seguito della mancata presentazione del club lucano a Vallo per la partita contro il Gelbison Cilento. Il giudice sportivo ha comminato alla società del presidente Nei la punizione sportiva della perdita della gara col punteggio di 0-3, nonché la penalizzazione di un punto in classifica e l'ammenda di 1.000 quale prima rinuncia. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Vito Roberti del Matera
giusta in campo, dovrà essere il capitano rossoblu, Genny Del Prete. L’attaccante napoletano, avrà il compito di dare quella spinta in più ad una squadra che ha bisogno di una scossa a livello di risultati. Viste le due ultime sconfitte, rimediate contro i pugliesi del Bitonto e dell’Angri. Per il Francavilla, al rientro dalla squalifica il centrocampista centrale Nicola Romaniello, che ha saltato la gara di Angri. Per un giocatore che entra un altro si ferma, parliamo dell’esterno di centrocampo Vinciguerra, ancora bloccato da un problema muscolare, per lui allenamenti a parte e si saprà solo all’ultimo momento, se il suo impiego sarà possibile. Claudio Sole
Mercato D Potrebbero esordire tutti già domani
Riolo a Nocera, Cavola a Venafro e Di Domenico s’accasa a Bitonto COLPO della Nocerina del nuovo tecnico Franco Giugno che tessera Alessandro Riolo, esterno di centrocampo con una lunga militanza nel Rende e l'ultima stagione giocata tra Cisco Roma e Vibonese. Il centrocampista crotonese (30 anni) si sta già allenando con il club rossonero. Buone notizie anche per il transfer del nigeriano Olalekane Babatunde, atteso a giorni. QUI BITONTO - Fabio Di Domenico è in prova al Bitonto. L'ex centravanti di Rutiglianese, Giulianova, Sora, Taranto e, per ultimo, Nocerina potrebbe firmare per la squadra di mister Ruisi. Un valore aggiunto che da lustro a una squadra già ben impostata che ha piace-
volmente sorpreso nel campionato di D. Il bomber biscegliese, classe 1976, si sta allenando con i neroverdi. QUI VENAFRO - Ha firmato un contratto che lo lega alla U.S. Venafro fino al 30 giugno 2009, il forte difensore centrale Federico Cavola. Il presidente Patriciello si è sottoposto ad un ulteriore sacrificio economico nella convinzione che il forte calciatore. Federico Cavola, classe 1974, ha un palmares di tutto rispetto: nella sua lunga carriera ha disputato 110 partite nella serie C1 e 227 nella serie C2; ha militato con squadra blasonate quali: Battipagliese, Prato, Sora, Lanciano, Gallipoli, Padova; l'anno scorso militava nel Catanzaro.
Sport 49 Eccellenza Angelo Cristofaro e Pisticci si giocano la terza piazza Sabato 18 ottobre 2008
Una giornata senza insidie Policoro e Murese attese da avversarie alla portata E’ ENTRATO nel vivo il campionato di Eccellenza. La sesta giornata del massimo torneo regionale offrirà incontri spettacolari e scontri incrociati di alta quota e di bassa classifica (si affronteranno le ultime quattro della classe). Sarà un turno di campionato davvero imperdibile: si giocherà interamente domani pomeriggio a partire dalle ore 15.30. E partiamo, come sempre, dai quartieri alti della graduatoria. Le due big del campionato riceveranno entrambe formazioni che finora non hanno fatto particolarmente bene lontano da casa. Pertanto, i tre punti in palio sono alla portata sia per il Policoro che per la Murese. Ma occhio alle sorprese (l’Irsinese ne fece una al team di Lardo due settimane fa). La compagine ionica di Labriola farà gli onori di casa al Ricigliano, che non sta attraversando un periodo brillante nonostante l’inserimento del nuovo acquisto Sgambati. I salernitani, lontano da casa, non sono più una minaccia come avveniva nella passata stagione. Infatti, a parte la vittoria
La tifoseria della Murese ed a destra Manniello dell’Oppido
esterna e di misura all’esordio contro l’Atella Monticchio, hanno collezionato due disfatte con Pisticci e Banzi. Il Policoro, invece, naviga in acque tranquille davanti al proprio pubblico, dove sinora ha sempre vinto, senza subire neppure un gol. In trasferta va decisamente male anche il Picerno,
prossimo avversario della Murese. Il team di Di Mase si esalta a domicilio (ha sfiorato la vittoria domenica scorsa col Policoro), ma sbanda un pochino in trasferta: due sconfitte contro Ricigliano e Ferrandina. La Murese dovrebbe quindi centrare il successo e prosegui-
re la marcia a braccetto con il Policoro. Dalla zona-podio in giù sono in calendario diversi scontri-diretti. L’Angelo Cristofaro Oppido, dopo la bella prestazione con larga vittoria annessa di una settimana fa, affronterà a domicilio il Pisticci che ha ritrovato un su-
per Mels. In questa gara c’è in palio il terzo piazzamento in classifica. L’Avigliano, invece, si recherà a Marsico Nuovo per affrontare la Ruggiero Valdiano Lauria di Salamone, autentico protagonista di questo avvio di stagione con cinque reti messe a segno. L’Azzurra Tricarico proverà a risollevarsi contro l’Irsinese, mentre il Banzi sarà ospite di un Ferrandina in netta ripresa. Sul fondo, chiudono la giornata il derby vulturino RioneroAtella (serve ad evitare l’ultima piazza e squalifica ridotta al tecnico del Monticchio, Mecca) e la sfida Balvano-Forza Matera. Le squadre che usciranno vincenti da questi due confronti tireranno una boccata d’ossigeno; chi perderà, invece, entrerà in una crisi nerissima. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Donato Turturiello (Balvano): 3 giornate; Fabio Grassani (Azzurra Tricarico), Marco Bovino (Balvano): 2 giornate; Christian Catenacci (Atella Monticchio), Roberto Laruccia (Azzurra Tricarico), Mauro Carretta (Vultur Rionero): 1 giornata. Donato Pavese
Promozione A Scanzano l’Atletico di Franco Calone riceve la Santarcangiolese
Real Tolve, test probante col Real Irsina SPETTACOLO GARANTITO anche nel campionato di Promozione. La sesta giornata della cadetteria lucana ha in programma due delicatissimi big-match in testa alla classifica. La capolista Real Tolve di mister Romano sarà ospite di un’altra matricola, quel Real Irsina di Giacomo Rizzi che ha stravinto lo scorso torneo di Prima Categoria e che ha già ben impressionato in questi primi cinque turni di campionato. Per la cronaca, Real Tolve e Real Irsina non si sono incontrati nella precedente stagione perché inseriti in due raggruppamenti diversi. L’altro match-clou della giornata sarà di scena a Scanzano, dove l’Atletico di Calone affronterà la Santarcangiolese. Da questo turbinio di scontri incrociati d’alta quota,
potrebbe beneficiarne il Moliterno, reduce dal ko in quel di Grottole, ma che ha tutte le carte in regola per poter far bene al cospetto del Varisius Matera. Partiamo dallo scontro al vertice della capolista. Il Real Tolve proverà ad incamerare il suo sesto successo di fila ad Irsina. Non sarà facile, ma la squadra di Romano ci proverà. Ha un organico di spessore in tutti i reparti e, dunque, non teme la concorrenza di nessuno. Dal canto suo, il Real Irsina di Rizzi vorrà ben figurare e soprattutto far sua la partita per avvicinarsi decisamente alla vetta della classifica. Papangelo e Savino con sei reti all’attivo in due possono impensierire Gerardi e soci. Sul secondo gradino, la Santarcangiolese avrà il duro ostacolo
chiamato Scanzano. L’undici di Amendolara proverà a dare continuità ai risultati, mentre la formazione di Calone deve dimenticare al più presto il pari col Borussia Pleiade che ha avuto il sapore di una beffa. Il Moliterno ha bisogno dei tre punti con il Varisius Matera per rilanciarsi in graduatoria. Ma spazio anche agli altri confronti. Il Miglionico non dovrebbe avere problemi in casa contro lo Sporting Montalbano, nonostante l’undici di Miraglia abbia conquistato i primi tre punti in campionato domenica scorsa. Il Viggiano dovrà vedersela col Pescopagano che, dopo aver messo paura al Real Tolve, sarà alla ricerca del suo primo sorriso stagionale. Il Bella riceverà la visita del Lagopesole, mentre a
Filiano si affronteranno il Vitalba ed il Borussia Pleiade. Chiude il quadro della giornata, il match GrottoleLatronico. Trascinata da un super Montemurro, la compagine della collina materana dovrebbe centrare l’appuntamento con i tre punti contro i “termali”. Il Latronico è l’unica squadra, assieme al Pescopagano, a non aver ancora vinto in campionato. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Armando Graziano (Borussia Pleiade), Vito D’Andrea (Lagopesole), Mauro Latorraca (Pescopagano): 2 giornate; Salvatore Leone (Borussia Pleiade), Giampietro Messuti (Latronico), Nicola Agata (Santarcangiolese): 1 giornata. d.p.
In alto la tifoseria del Moliterno durante un match interno , a sinistra il bomber del Grottole Daniele Montemurro a segno domenica scorsa
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Sabato 18 ottobre 2008
Sport
Ferraioli di Nocera per il Potenza Melfi, Di Francesco Un romano a Genzano
Sport
Allievi Regionali Terza giornata
Sabato 18 ottobre 2008
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Giovanissimi Regionali Terza giornata
A Potenza uno scontro Una vetta affollata Chi tenta di isolarsi? tra due capolista L’Asso Potenza cerca di inserirsi POTENZA - Tre delle quattro squadre che guidano questo girone giocano in trasferta e una di queste, la forte Invicta Matera, va a fare visita alla PGS Don Bosco, la quarta squadra che vanta il primato del punteggio pieno. E' il primo vero scontro al vertice di questo campionato e non è detto che finisca con la certa vittoria della squadra materana, almeno a sentire i dirigenti potentini che hanno fiducia nei loro calciatori tanto da azzardare anche un risultato diverso da quello pronosticato da molti. Potrebbe invece risultare più facile la gara del Padre Minozzi che gioca contro il Varisius, ma a Matera. In casa la formazione del presidente Montemurro cercherà di muovere la classifica, ancora ferma a quota zero. Sul sintetico del “Gaetano Scirea” non sarà facile fermare la corazzata guidata da Michele De Pietro che nel derby con il Policoro 2000 ha dimostrato tutta la sua forza. I policoresi che guidano il girone, hanno saputo rimontare lo svantaggio iniziale e assestare i tre colpi
che gli hanno permesso di chiudere la gara con una vittoria che ha molti significati. Pensa solo ad ottenere i tre punti il Santamaria nella trasferta di Montescaglioso. Regna un certo ottimismo nel team di Piero Pronesti dove tutti sono coscienti delle proprie potenzialità ma soprattutto sanno che per vincere non bisogna commettere errori. La classifica, dopo due giornate, ha dato il primo verdetto e le squadre che hanno tre punti sembrano destinate a non raggiungere le battistrada. L'unica eccezione potrebbe essere l'Assopotenza che dopo i primi tre punti con il Bella, a cui ha rifilato cinque gol, va a far visita alla Vultur. A Rionero sarà gara intensa perché ai tre punti pensa pure la formazione di Pascal Leggeri, una delle più temibili perché vanta al suo interno ragazzi che militano anche nel campionato juniores. Dedalo, Lauria e Sporting Genzano, che hanno tutte tre punti hanno una grande occasione; quella di poter mantenere il ruolo che ad inizio stagione si erano pre-
fissate. A Potenza il Lauria cerca conferma alla prima vittoria mentre il Genzano, in trasferta a Policoro, cerca di dare continuità ad un miglioramento che sta cercando di ottenere pure la Pro Murese che contro il Melfi deve giocare solo per quello.
MATERA - Anche nei Giovanissimi, così come negli Allievi, ci sono quattro squadre che comandano. Oltre a Padre Minozzi e Invicta Matera, ci sono le due sorprese; Real Peppino Campagna e Scanzano. In verità le battistrada doveva essere cinque,
manca all'appello solo l'AssoPotenza, ma solo perché nello scorso turno, giocando con il Melfi, pur vincendo, è rimasta a quota tre, raggiunta dalla matricola Varisius. La giornata che stiamo per vivere ci offre come big match Assopotenza-Peppino Campagna. E' il primo test importante sia per la squadra di Leo Albano che per quella di Salvatore De Biase. Il favore del pronostico è tutto per i potentini, però... Pare quasi certa, invece, la vittoria del Padre Minozzi con il Varisius e i motivi sono semplici anche se nel derby con il Policoro 2000, vinto dai ragazzi di mister Prete per 1 - 0, la squadra del presidente Quinto non ha brillato. I materani confidano di poter far bene e di dare, indirettamente, una mano all'Invicta Matera che con la Don Bosco, non ce ne vogliano i potentini, dovrebbe far un sol boccone di una delle squadre, e sono diverse, che sono ferme a quota zero. Il gruppetto delle ultime è folto e addirittura sono ben sei le squadre che non
Berretti Il Potenza ospita l’imbattuta Vibonese LA SITUAZIONE NEI TORNEI BERRETTI
Melfi cerca riscatto POTENZA - “La sconfitta con il Monopoli bisogna dimenticarsela in fretta perché c'è da pensare, è questo il bello del calcio, ad una nuova sfida, quella con il Real Marcianise”. A parlare è Natale Iorio, dirigente del Melfi che dice anche “la squadra campana si presenta con un due punti in classifica e tanta voglia di regalarsi la prima vittoria del campionato. I nostri ragazzi si hanno invece conquistato tre punti, ottenuti nella prima di campionato”. “Le due sconfitte nelle ultime due giornate - sostiene Natale Iorio - non ci scompongono minimamente, il nostro obiettivo è ben altro che la classifica o il risultato sul campo. La nostra politica richiede coraggio e pazienza, l'impiego di ragazzi, per lo più classe 1991 e classe 1992, è dettato da una scelta mirata ver-
so la costruzione del calciatore. Obiettivo condiviso dalla dirigenza AS Melfi, dal sottoscritto e dal tecnico Natale”. Il gruppo conclude Iorio - affronterà la gara in programma con la consapevolezza di dimostrare a se stessi che partita dopo partita il proprio bagaglio tecnico tattico ed educativo si arricchisce sempre di più”. Nel dire che alla gara non ci sarà lo squalificato Michele Tomasulo passiamo al Potenza che, partecipando nel girone con squadre siciliane e calabresi ospita la forte Vibonese, formazione che fino ad oggi non ha mai perso. Nel capoluogo di regione c'è molta attesa e molta fiducia che la squadra riesca a far valere il fattore campo, così com'è successo con la Scafatese, e soprattutto che abbia imparato la lezione di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nel girone F comanda il Noicattaro LE GARE IN PROGRAMMA: Andria Bat – Virtus Lanciano Barletta – Noicattaro, Foggia – Manfredonia, Monopoli – Aversa Normanna, Napoli – Gallipoli, Real Marcianise – Malfi, Val Di Sangro - Taranto LA CLASSIFICA: Noicattaro 7 Barletta 7 Gallipoli 7 Monopoli 7 Napoli 5 Aversa Normanna 4 Virtus Lanciano 4 Andria Bat 3 Melfi 3 Manfredonia 3 Taranto 3 Real Marcianise 2 Foggia 1 Val Di Sangro 0
Girone G, Benevento a punteggio pieno LE GARE IN PROGRAMMA: Catanzaro – Scafatese, Cavese- Benevento, Crotone – Sorrento, Gela – Igea Virtus Juve Stabia – Cosenza, Paganese – Vigor Lamezia Potenza – Vibonese LA CLASSIFICA Benevento 9 Cavese 7 Vibonese 7 Gela 7 Sorrento 6 Cosenza 4 Crotone 4 Igea Virtus 4 Potenza 4 Juve Stabia 4 Catanzaro 1 Scafatese 1 Vigor Lamezia 0 Paganese 0
hanno ottenuto punti. Oltre all'Aviglianese che riposa e alla Don Bosco che va a Matera, tutte le altre hanno la possibilità di non essere più ultime. Il Santamaria di Renato Marchitiello dovrebbe fermare lo Scanzano, mentre il Picerno potrebbe, sfruttando il fattore campo, superare la Dedalo. Tra Doria e Policoro 2000 si preannuncia una gara molto intensa perchè entrambe potrebbe andare a caccia di quella vittoria che ancora manca pure al Melfi, prossimo avversario del Deportivo. Si gioca a Montescaglioso una gara che se serve ai federiciani per cercare di ottenere l'unico risultato che ancora gli manca, l'undici di mister Martino cercherà di utilizzare per far giocare chi gioca meno e allo stesso tempo provare qualche schema di gioco da poi sfruttare nelle gare che contano. Del resto il Deportivo ha quattro punti che in questa situazione di classifica, e dopo due giornate, non sono pochi. Agenzia Nigro sport@luedi.it
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Sport B1 Donne Coach Gagliardi: «Pronti a dare filo da torcere a tutti gli avversari»
Sabato 18 ottobre 2008
Lore Lei senza pressione Esordio in campionato a Montesilvano per la Pm COMINCIA DALL'ABRUZZO l'avventura nella nuova stagione di B1 per la Lore Lei Potenza. Carrozzo e compagne esordiscono in serata (dalle 20.30) sul campo di una neopromossa tutta da scoprire: il Montesilvano, salito dal girone G della B2 l'anno scorso, ma di cui si conosce ben poco. Visto che la compagine pescarese nell'estate ha giocato a nascondersi, non partecipando nemmeno alla Coppa Italia. Un'insidia in più dunque per il battesimo stagionale della PM, che però dal canto suo fa affidamento sul buono stato di forma evidenziato nelle ultime gare di Coppa per cercare di approcciare al meglio il campionato. La fame di vittorie del resto, nel rinnovato team di coach Nino Gagliardi, non sembra proprio mancare. E anche se - come il tecnico barese ha più volte sottolineato - per arrivare al top della condizione ci vorrà ancora un po' di tempo, cominciare a mettere in cascina punti e prestazioni
Il tecnico Nino Gagliardi
convincenti fin dalle prime uscite potrebbe dare al gruppo biancorosso quella carica di entusiasmo decisiva per credere ancora di più nei propri mezzi. E per tenere se possibile il passo delle formazioni (Mercato San Severino, Pontecagnano e Soverato su tutte) che
appaiono destinate al ruolo di lepri in questa B1. «Noi pensiamo di poterci attestare, sulla carta, subito alle spalle delle favorite del girone - ha spiegato alla vigilia del primo match dell'anno Gagliardi -. Poi verificheremo un turno dopo l'altro le nostre possi-
bilità, senza alcuna pressione addosso: anche perché l'obiettivo che ci siamo posti non è la vittoria del campionato, ma quello di dare del filo da torcere a tutte le avversarie, e soprattutto di arrivare a esprimere una pallavolo di ottima qualità». Improntate alla fiducia anche le parole di Michele Ligrani, che si è soffermato sui progressi messi in mostra dalla squadra nelle ultime uscite: «È stato importante - ha detto il direttore generale della Lore Lei - il confronto immediato in Coppa con avversarie toste come Pontecagnano e Valenzano, sia per crescere che per misurarci su livelli già piuttosto elevati. Così una gara dopo l'altra il gruppo ha fatto costanti passi avanti, nella condizione come nel gioco e nell'intesa. E a questo punto pensiamo di essere pronti per partire con il piede giusto in una stagione che si annuncia davvero interessante». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Infortunio alla vigilia della gara di Battipaglia
Giocoleria, tegola Muscillo UN INTOPPO che non ci voleva per la Giocoleria, di scena stasera (dalle 19.30) sul parquet del PalaPuglisi di Battipaglia per la quinta giornata di campionato. La compagine potentina dovrà difatti fare a meno di Angelica Muscillo, bloccata in settimana da un problema muscolare che le impedirà di dare manforte alle sue compagne in terra salernitana. La giovane centrale di Genzano ha accusato un leggero strappo alla zona pettorale che l'ha costretta al riposo forzato e che la terrà lontana dagli allenamenti fino a metà della prossima settimana. A far coppia al centro con Katia Taddei, dunque, coach Caliendo chiamerà di nuovo in causa Caterina Di Lucchio: la ex rionerese aveva già ben figurato quando nelle prime
uscite dell'anno, per l'assenza di Taddei (e proprio contro il Battipaglia in Coppa Italia), era stata schierata in posto 3. Un ruolo per lei non proprio abituale (visti i trascorsi in banda) ma al quale ha dimostrato di sapersi adattare piuttosto velocemente. «Abbiamo fiducia nella ottima duttilità di Di Lucchio, che ha dato prova di sapersela cavare egregiamente in diverse zone del campo», afferma il direttore sportivo della Giocoleria, Rocco Santangelo. «Certo l'assenza di Muscillo è importante, ma contiamo di fare comunque la nostra partita a Battipaglia. Vogliamo continuare sulla scia delle buone cose fatte vedere con il Trani, e in Campania contiamo di raccogliere altri punti importanti
per la classifica, anche se in trasferta non ci sono mai gare semplici». «Sulla carta - prosegue Santangelo - partiamo con un piccolo vantaggio tecnico sulle nostre avversarie, che però le proveranno tutte per racimolare qualche punto (il Battipaglia è ancora a secco dopo quattro giornate) e riscattare un difficile inizio di stagione. Anche facendo leva sul ricordo delle sfide serrate a cui ci obbligarono in Coppa, che si decisero entrambe al tie-break». Attenzione dunque per l'Asci, oltre che alla ex di turno Francesca Nolè, alla assoluta necessità di sbloccarsi della salernitane: quasi all'ultima spiaggia, e affidate da questa settimana al secondo allenatore Tescione dopo l'esonero di Olivieri. l.c.
B2 Donne Vecerkova ancora a mezzo servizio
Pokerissimo nel mirino della Time Volley Matera Russo: «Non sottovalutiamo il Molfetta» MATERA - Potrebbe essere la quinta gara vittoriosa di fila, quella che si appresta ad affrontare la Time Volley oggi pomeriggio nel PalaSassi di Matera contro il Molfetta, squadra che occupa il centro classifica con sei punti. Il tutto per cercare di arrivare appaiati col Taranto al prossimo incontro, che vede le materane affrontare fuori casa proprio le pugliesi prime in classifica in compagnia delle ragazze di mister Galtieri. Quello di oggi è un incontro che non bisogna prendere sotto gamba visto il momento positivo del sestetto materano. Il punto della settimana lo facciamo con la giocatrice Teresa Russo. La prossima avversaria è il Molfetta: sulla carta una gara facile? “ No, abbiamo visionato il Molfetta in video e abbiamo visto che si tratta di una squadra abbastanza completa, ma noi ci stiamo preparando bene per la gara sperando in un buon esito. La condizione generale è buona, solo la Vecerkova è in dubbio. Fino all'inizio del match non sappiamo se verrà schierata. In settimana, in allenamento, è andata bene. Abbiamo lavorato senza problemi e intensamente. Non dobbiamo sottovalutare il Molfetta. Stiamo con i pedi per terra. Nel prossimo turno affrontiamo il Taranto, prima in classifica con noi, e per quella gara ci dobbiamo riscattare per la sconfitta subita in Coppa Italia, anche se eravamo rimaneggiati”. Essendo materana, stare in vetta, le ricorda la grande squadra che vinceva scudetti e coppe? “S,i i ricordi ci sono anche se sono stata fuori per sei anni, comunque sta ritornando l'entusiasmo e speriemo nell’apporto del pubblico. Oltre a me, di materane, c'è Roberta Calculli, Annamaria Sarra e altre del
Teresa Russo
settore giovanile che stanno facendo esperienza e migliorano di volta in volta”. Può azzardare un pronostico per quanto riguarda il risultato di sabato? “Per me la gara finirà tre a uno, perché dall'inizio del campionato stiamo regalando sempre un set ad ogni gara a differenza del Taranto che ancora non ne ha perso nessuno, visto che la loro base è la stessa dello scorso anno e rispetto a noi sono più affiatate, anche se noi ci stiamo comportando bene”. A questo punto del campionato ritiene che la sua squadra sia favorita per la vittoria finale? “Si, anche se dobbiamo considerare il Taranto e il Trani,anche questa una buona squadra, e non capisco perché stia deludendo in questo inizio di campionato. Il Trani schiera Rosa Ricci che è forte, ma anche noi non siamo da meno, con Vecerkova, Ristits, Romano e il libero De Vita”. Allora appuntamento al PalaSassi oggi ore 19 per assistere ad un incontro che sicuramente vedrà le ragazze della Time Volley dare il massimo per continuare la corsa in vetta. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sport 53 B2 Uomini Settore giovanile e impegno nel sociale i fiori all’occhiello Sabato 18 ottobre 2008
Passerella per la Virtus Presentata una stagione ricca di iniziative SEMPRE PIÙ PASSIONE nell'attività sportiva e nel lavoro sui giovani, un impegno appena inaugurato ma destinato a consolidarsi con il tempo nel sociale, visto l'accordo sottoscritto ieri con l'Aism. Questi i capisaldi della serata di presentazione della Medical Center edizione 2008-2009: la compagine potentina ha ufficialmente inaugurato al Park Hotel di città la sua nuova stagione di serie B2, che la vedrà esordire domenica al PalaPergola con il Ragusa. È stata l'occasione per vedere volti vecchi e nuovi della Virtus targata Giorgio Draganov (il tecnico bulgaro che ha raccolto l'eredità di Antonio Cavalera sulla panchina rossoblù), ma anche per illustrare gli obiettivi e i progetti che la società del presidente Mancino ha in serbo per i prossimi anni. Con un occhio di riguardo per il vivaio, che potreb-
Due istanti della presentazione della Virtus (foto Mattiacci)
be diventare uno dei veri punti di forza della Medical Center di domani. Proprio sull'importanza dell'impegno della Virtus nel settore giovanile si sono soffermati nei loro interventi i presidenti dei comitati regionale e provin-
ciale della Federvolley, Lorenzo Delfino e Domenico Lavanga. Che oltre a formulare il classico augurio di buon campionato alla prima squadra, hanno sottolineato il lodevole sforzo profuso dal club di via Ve-
spucci per incrementare la base di praticanti: assicurandosi in tal modo un investimento per il futuro, oltre che per quello della pallavolo in città e a livello regionale. L'assessore comunale allo sport, Giuseppe Ginefra,
ha messo l'accento sulla potentinità della Medical Center, spiegando che «è un orgoglio per la nostra amministrazione poter ammirare un team in grado di ben figurare anche e soprattutto grazie al contributo dei ragazzi del luo-
go, la cui folta presenza in prima squadra rende merito all'attenzione di questa società per il vivaio». Il momento più significativo della serata è stato quello della firma del protocollo d'intesa tra Medical Center e sezione Aism di Potenza, nella persona del suo presidente Michele Taddonio, per la prossima stagione agonistica. L'Aism diventa sponsor sociale della Virtus, comparendo sulle magliette del team di B2 e nel nome delle formazioni giovanili. «Abbiamo deciso di siglare un accordo di collaborazione molto stretta con la Medical Center Potenza - ha confermato Taddonio -. I ragazzi della Virtus ci sono già stati vicini in occasione dell'iniziativa “Una mela per la vita”, e saranno certamente dei validissimi ambasciatori, su tutti i campi della B2, per la nostra associazione». lu.ca.
B2 Uomini Cantisani è l’ultimo acquisto
Un battesimo di fuoco per la Sidel Lagonegro Difficile trasferta a Castellammare LAGONEGRO - Scatta oggi l'atteso campionato di B2 per la SIdel Infissi che inizia ufficialmente la sua stagione. Subito una gara difficile, per i bianco-rossi del presidente Cosentino, che scenderanno sul campo del San Marco Stabia questo pomeriggio. Una partita importante in casa di una tra le squadre più ostiche, soprattutto perché i campani vorranno sfruttare al massimo il fattore campo. Per il San Marco Stabia si tratta della prima partita ufficiale in un campionato nazionale come quello di serie B2, mentre dalla loro i lagonegresi hanno già esperienza, l'ultima in B2, è quella della stagione 200001. Il tecnico Stigliano sempre attento ai ragazzi negli allenamenti e preciso nelle sue osservazioni parla degli avversari, dopo averli studiati: “La squadra di Castel-
lammare - commenta Stigliano - gira intorno al palleggiatore Longobardi, che è un giocatore di esperienza in campionati di categoria superiore. Tutto dipenderà dal rendimento di questo atleta”. “Noi - continua il tecnico lagonegrese - cercheremo di non dargli modo di giocare con tranquillità”. Per quanto riguarda la formazione la Sidel scenderà con la stessa compagine che ha giocato nell'amichevole con la Mecial Center la settimana scorsa. Sarà quello di sabato un “primo appuntamento” ufficiale anche per i nuovi acquisiti della Sidel. Dopo Luglio è arrivata un'altra pedina fondamentale a rinforzare la rosa a disposizione dei tecnici, Vincenzo Cantisani schiacciatore classe 77, che ha già una esperienza in B2, relativa a due stagioni fa nella compagine del
Il tecnico Stigliano
Praia a Mare. “Cantisani spiega Stigliano - è per noi un giocatore che può far spostare l'ago della bilancia, dotato di qualità tecnico-tattiche notevoli”. Tutto pronto dunque per Sidel Lagonegro nella prima gara di campionato, in cui l'elemento principale sarà, secondo il tecnico lagonegrese, l'atteggiamento poiché “dovremmo partire assolutamente forti, dimostrando all'avversario di non soffrire l'ambiente”. sport@luedi.it
B2 Donne Il match di Scafati rappresenta un crocevia per il Montescaglioso
Planitalia, è giunta l’ora della verità
Timpanaro della Planitalia
MONTESCAGLIOSO- La Planitalia Montescaglioso, dopo la sconfitta maturata al tie-break (25-22; 21-25; 18-25; 25-23; 1618) contro l'AS Benevento Volley guidato dal duo FeleppaFranzese, questa sera, alle ore 18, scenderanno in campo sul terreno di gioco del Tekla Volley Scafati. L'ultima gara giocata dalle montesi, risoltasi nell'ultimo combattuto set con una sconfitta, ha visto lottare la formazione di Montescaglioso ma senza avere la continuità per tutti i set, al cospetto, non bisogna dimenticarlo, di una squadra non facile da superare come quella di Benevento. Le ospiti hanno saputo giovare della giornata positiva dell'attaccante Mauriello (alla fine autrice di 30 punti), oltre che dell'esperienza di Agozzino (12) e Bernardi (13 punti).
La squadra montese deve ripartire da quanto di buono fatto vedere, cercando di riprendere i punti persi in casa contro le avversarie salernitane. La formazione dello Scafati, oltre alla posizione in classifica (che a quota quattro punti vede anche la Menelao Noja Turi), con la squadra di Montescaglioso condivide anche il punteggio conseguito nell'ultimo incontro: le salernitane, infatti, sono state superate per 3-2 sul campo dell'Italgest Tuglie (Lecce), con le salentine che salgono a sette punti in classifica. Dopo l'impegno esterno contro lo Scafati, le ragazze della Planitalia torneranno a giocare in casa il prossimo 26 ottobre, quando, alle ore 18, riceveranno la visita della Puntotel Sala Consilina (Salerno) allenata dal tecnico Peppe Iannarella. mi.ma.
Delfina Coluccia e Sesti Nunes assieme al vice presidente Artuso
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Sport Con la serie B ferma per i Mondiali in Brasile, fari puntati sui tornei regionali
Sabato 18 ottobre 2008
Calcio a 5
Senise alla prova Vigor Le capoliste della C2 sono a caccia del poker CON IL turno di riposo che si concedono Spazio Relax Team Matera e Nigro Bng Deportivo Matera, visti gli impegni della Nazionale ai campionati Mondiali in Brasile, tutti gli occhi degli appassionati della disciplina del futsal sono dirottati sui campionati regionali. Campionati, che in verità, stanno assumendo sempre più la fisionomia di vere e proprie vetrine per i nostri giovani. Campionati che, con il passare degli anni, sono cresciuti diventando un punto di riferimento in regione. Oggi uno dei match più attesi è sicuramente quello tra il Deportivo Senise, seconda forza del campionato di serie C1, e la Vigor Matera. Dai ragazzi di Bulfaro ci si attende una reazione dopo la sconfitta dello scorso turno. Per la capolista Meco Potenza, invece, non ci dovrebbero essere grossi problemi nel fare bottino pieno contro il Real
Il Deportivo Senise e accanto Nico Martelli del Csi Tricarico. A destra la squadra dei Silenziosi
corona Rionero che è fermo ad un solo punto in classifica. Sono quattro le squadre, invece, che proveranno a cancellare lo zero in classifica. Grassano, Real Lavello,
Pleiade Policoro e Montalbano se la vedranno rispettivamente con Real Bernalda, Fecip Pisticci, Sport Village e Verderuolo. Per loro c’è da sfruttare il fattore campo. In
Serie C2 sono due per girone le formazioni che viaggiano a punteggio pieno. Per loro, l’obiettivo di questa quarta giornata è il poker di vittorie. Per fare ciò Amici di Via
Roma e Amica Sporting Palazzo devono battere rispettivamente Shaolin Soccer e Tierre Potenza; entrambe le sfide si giocheranno nel capoluogo regionale. Per Ciri-
gliano ed Eden Policoro, invece, per mantenere il percorso netto bisogna conquistare i tre punti con Avis Policoro e 3 Chine. a.mutasci@luedi.it
Sport
Sabato 18 ottobre 2008
Maggioni acciaccato
Gattoni osservato speciale
PARTE QUESTA mattina alle 8 in pullman alla volta di Trapani la Bawer Matera attesa dalla trasferta più lunga dell’intero campionato di serie A Dilettanti tra l’altro non nelle migliori condizioni psico-fisiche.. I biancazzurri di Miriello saranno chiamati a centrare il primo risultato positivo della loro stagione proprio contro il team di coach Calvani alle prese con una serie più che importante di acciacchi e di infortuni. Ma anche Matera non sta benissimo con Maggioni fermo per un problema alla mano e costretto a recuperare solamente all’ultimo momento, comunque non in perfette condizioni fisiche in vista della gara in terra siciliana. Il resto della truppa condizionato dalle due sconfitte consecutive che rischiano di pesare sul morale. Sarà proprio questa la verifica che si dovrà fare rispetto alla condizione generale di questa Bawer e della sua capacità di reazione e di orgoglio su di un campo proibitivo come è quello di Trapani contro un’altra delle grandi protagoniste del campionato di serie A Dilettanti. p.quarto@luedi.it
IERI pomeriggio i giocatori della Levoni Potenza hanno svolto la regolare seduta di allenamento al Pala Pergola. A quarantotto ore di distanza dal match di Fossombrone il gruppo biancorosso ha lavorato con intensità e il giusto spirito nella recondita speranza di ottenere i due punti dalla trasferta forsempronese. La squadra ha svolto la seduta di allenamento concentrando la propria attenzione sulle specificità del quintetto allenato da coach Riccardo Paolini e sulla gestione del gioco. Nel clan potentino, intanto non si sono registrate particolari reazioni circa la retrocessione all'ultimo posto in classifica del Barcellona Pozzo di Gotto, passato - 4 in graduatoria. La forza dei siciliani allenati da coach Sidoti è tenuta in debita considerazione dalla squadra potentina. Oggi, intanto Massimo Ruggeri e compagni saranno impegnati nell'ultima seduta di allenamento, prima di partire alla volta delle Marche e affrontare gli adriatici guidati da quella vecchia volpe dei parquet che porta il nome di Massimo Gattoni, ex stella della Scavolini Pesaro, ai tempi di Walter Magnifico e Darwin Cook. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
L’ala Matteo Maggioni
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Massimo Ruggeri
B Donne Sanza: «Dobbiamo contrastare gli esterni della Nipar Roma»
La Basilia può piazzare il tris Avversarie capitoline per la Codra Mediterranea CON LA squadra al gran completo e il morale alle stelle dopo i primi due successi consecutivi la Basilia Codra Mediterranea Potenza scende in campo questa sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino per affrontare alle 20:30 la Nipar Athena Roma. La formazione potentina, reduce dai successi ottenuti contro Canicattì e Partinico intende continuare nella striscia positiva di risultati e infilare il terzo successo consecutivo. La gara contro le capitoline non si presenta agevole, le romane sono state sconfitte nel secondo turno dalla Città Futura Roma al termine di una partita assai incerta per tre quarti. Marilia Sanza conta sul pieno organico a sua disposizione per una gara che in caso di vittoria rilancerebbe le quotazioni della Basilia nei quartieri alti del primo girone. La squadra lucana ieri pomeriggio ha svolto l'ultima ma importante seduta di allenamento a ranghi
completi al Pala Pergola tesa a definire gli assetti tattici e tecnici del match di questa sera. Nessun problema fisico ha turbato la settimana delle potentine, consapevoli di giocare le proprie carte in una sfida dagli alti contenuti tecnici e agonistici. Ovviamente una vittoria farebbe ulteriormente aumentare le possibilità delle potentine di migliorare la condizione psicologica. Quella di questa sera si presenta come una sfida dai contenuti accesi, da un lato l'esperienza di Marika Aurigemma e compagne, dall'alto la determinazione e l'esplosività delle giovani atlete capitoline, rinforzatesi con l'innesto della Cianfarelli che ha militato nel Civitavecchia. Gli arbitri della sfida saranno i signori Pagano e Tammaro di Salerno. Marilia Sanza, coach delle biancoazzurre ha parlato dei temi caldi di una sfida tutta da seguire affermando: “A mio avviso si tratta di una gara molto difficile. Dobbiamo cercare
di ottenere il successo. Affrontiamo una squadra zeppa di talenti che punta a risalire presto la classifica”. Il coach parla delle chiavi di volta del match: “Tatticamente dobbiamo giocare con attenzione in fase difensiva. Ho preparato una serie di situazioni di gioco tali da contrastare gli esterni della Nipar Roma. Ho chiesto alle mie atlete di imporre il nostro gioco”. Il tecnico della Basilia parla di altre valutazioni di ordine tattico: “Non dobbiamo ripetere gli errori commessi contro il Partinico, soprattutto in difesa e sul tiro da tre. Ho chiesto alle ragazze tale approccio al match”. Sanza chiude la sua analisi parlando della lotta sotto canestro: “Ai rimbalzi siamo messe bene. Abbiamo Stefania D'Arenzo che può darci tanto soprattutto nel gioco spalle a canestro. Sono convinta che grazie ai rimbalzi il nostro gioco potrebbe diventare fluido e interessante”. f.menonna@luedi.it
C2 girone A A Montescaglioso arriva il Santa Maria a Vico
La Lucos cerca la prima gioia MONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Basket Montescaglioso, reduce da tre sconfitte in altrettante gare sinora disputate, è di conseguenza ancora ferma a quota zero punti in quello che è il primo campionato di Serie C2 della sua storia. L'occasione per sbloccarsi è adesso offerta dal prossimo turno di campionato. Dopo lo sfortunato esordio contro la Partenope Napoli, finita 70 a 67 per gli ospiti sul filo di lana, la squadra montese, nei successivi due turni, si è recata dapprima sul campo della Mizar Torre del Greco (sconfitta per 67 a 66) e in seguito è stata nuovamente superata, per 75 a 68, sul campo del Casapulla (Caserta). I casertani, in virtù della vittoria riportata sulla squadra allenata dal tecnico brindisino Marcello De Stradis, hanno conseguito i loro primi due punti stagionali. La Lucos Ingest, oggi, con inizio fissato per le 19, presso il Palauditorium Karol Wojtyla, tornerà dunque ad esibirsi di fronte al suo pubblico. Avversario di giornata la formazione del Santa Maria a Vico (Caserta), contro la quale si dovrà necessariamente invertire una rotta si-
curamente negativa e riprendere a giocare secondo le proprie capacità. Gli elementi della formazione montese, infatti, per esperienza e talento possono offrire il degno contributo per ottenere la prima soddisfazione (e primi due punti stagionali). Come la formazione montese, anche quella campana viene da una sconfitta. Nel terzo turno del torneo 2008/2009, infatti, è stata superata in casa propria dalla Partenope Napoli, la quale ha ripetuto la vittoria già colta a Montescaglioso imponendosi con il punteggio di 99 a 93. La sfida tra le due squadre le vede partire dalla stessa posizione di classifica, condivisa anche con il Sant'Antimo: tutte non hanno ancora vinto una gara. Alla quarta non si può certo parlare di spareggio salvezza, ma in ogni caso è doveroso iniziare a muovere la classifica. Non si deve consentire a Torre del Greco, Partenope Napoli e Giugliano (6 punti), Procida (4) e Casapulla (2) di allontanarsi troppo, per non rischiare brutte sorprese in futuro. Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport Hockey A2 Xiloyannis: «Dobbiamo fare i conti con le assenze di Barbano e Cellura»
Sabato 18 ottobre 2008
E’ derby con il Molfetta La Raro Pattinomania è chiamata al riscatto TUTTO pronto per un nuovo derby appulo-lucano. Questa sera, presso la tensostruttura di via dei Sanniti, la Pattinomania Matera affronterà per la quarta giornata del campionato di serie A2 di hockey su pista il Molfetta. Per i pattinatori materani sarà una gara importante ma al tempo stesso molto difficile sia per la forza della compagine pugliese che per le assenze di Barbano e Cellura che sono stati appiedati per un turno dal giudice sportivo. Nonostante questo handicap, i giovani materani, che mister Massari utilizzerà al posto dei più esperti, non si tirano indietro anzi sono pronti alla sfida. “Abbiamo il dovere di dare il massimo - afferma Michele Xiloyannis. Il Molfetta è un avversario importante, ma questo non ci spaventa assolutamente. Siamo consapevoli della nostra forza, forse dovremo solamente combattere la tensione, inevitabile, di chi entra in pista titolare. Le difficoltà non saranno poche, questo è certo, sia per l'assenza del nostro capitano Michele Barbano che di Cellura però è anche vero che abbiamo lavorato moltissimo e bene questa settimana. Contro il Molfetta tutti dovremmo dare di
Il tecnico Giambattista Massari
più. Per noi giovani in particolare è una grande occasione per farci vedere, lo dobbiamo a noi stessi e alla nostra società che sta spendendo tutte le proprie energie per farci crescere atleticamente e tecnicamente”. Parole incoraggianti quelle di Xiloyannis che fanno trapelare la volontà di guardare avanti con ottimismo. Dello stesso parere l'atleta, Antonello Reho. “Sembrerà un paradosso ma il fatto di essere considerati già spacciati mi regala una carica che non so descrivere. Il Molfetta verrà a Matera certo di fare risultato, darà per scontata la vittoria. Noi, invece, speriamo che accada
Fioretto e Sciabola maschile e femminile
Due giorni di scherma di qualità al Palasassi Sabato 1 e domenica 2 novembre MATERA - Ieri nella sala conferenze del comune di Matera si è svolta la presentazione ufficiale della prima prova Nazionale di qualificazione scherma di Fioretto e Sciabola maschile e femminile. Alla presenza del consigliere Giovanni Angelino, in rappresentanza del comune di Matera che patrocina questa manifestazione, vi erano il delegato provinciale della Fis Vito Papapietro, il presidente della società schermistica di Matera Mariano Agresti accompagnato dal maestro Vito Manno e l'istruttore Gianni De Rosa. Manno esordisce ringraziando il comune di Matera e le società della Bawer pallacanestro e la Time Volley per la loro disponibilità nella concessione del PalaSassi vista la concomitanza delle loro gare in programma in quella data, spostando i loro impegni. Le gare si svolgeranno in data 1 e 2 novembre, parteciperanno circa 200 atleti provenienti da tutto il sud Italia a partire dall'Abruzzo fino alla Sicilia. Le armi saranno il fioretto e la sciabola, il presidente tiene a precisare che già nel 2005 fu organizzata questa manifestazione, e l'intento di proseguire per promuovere a Matera sia dal punto di vista sportivo ma anche turistico, con la collaborazione della Cei porteranno gli atleti partecipanti in visite turistiche guidate per far conoscere le bellezze naturali della città. Il circolo si sta impegnando grazie anche al maestro Vito Manno che sta crescendo anche come giudice a livello nazionale. Sono sette gli atleti materani che partecipano a que-
sta due giorni, cinque sono maschi e due le donne, buone le speranze per gli atleti di casa con De Rosa che già lo scorso anno è entrato nei primi otto, poi l'inossidabile D'Anzi e la promessa del circolo Flavio Papapietro, a completare la rosa dei partecipanti ci sono Antonio Sarcuni e Bartolomeo Tardi, per le donne Marianna Di Ruvo e Rossella Bruno. I qualificati andranno in Emilia Romagna, più precisamente a Ravenna, dove si svolgerà la prima delle tre prove per il campionato italiano assoluti. Al fine di promuovere al meglio lo sport della scherma il presidente del circolo annuncia che partirà con una campagna pubblicitaria e sarà fatta una distribuzione nelle scuole di biglietti per una lezione gratuita di scherma a tutti quelli che saranno presenti alla manifestazione. Durante la conferenza il presidente della società schermistica materana, Vito Manno, ha voluto sottolineare le difficoltà che la società e la disciplina stanno attraversando nella città, e sperano che il Comune dia loro una mano per risolvere la situazione anomala (ragioni di parcheggio e altre richieste della società schermistica) per quanto riguarda la gestione della palestra del XXI Settembre. Le gare si svolgeranno in contemporanei con le prove del nord Italia a Gallarate e centro Italia ad Albano Laziale. La manifestazione avrà inizio alle ore 9 circa di sabato 1 novembre e finirà il giorno successivo. L'ingresso sarà gratuito. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
il contrario. Non che mi faccia illusioni, ma sono fiducioso del lavoro svolto in settimana con il mister Massari. Il nuovo allenatore - continua Reho - sta lavorando molto bene su di noi sia fisicamente che psicologicamente. È vero che dovremmo fare i conti con le assenze ma, allo stesso tempo, è anche vero che venderemo molto cara la pelle prima di mollare. Contro la formazione di Vianna non sarà facile ma noi cercheremo di sfruttare al meglio il fattore campo e siamo certi dell'appoggio del nostro pubblico”. Fischio d'inizio alle ore 19. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Domani convegno al Tourist Hotel
La Mps parla di sport e gestione
POTENZA - Si terrà domani mattina, con inizio alle ore 10 presso il Tourist Hotel di via Vescovado a Potenza il convegno civilistico-fiscale voluto dall'ente di promozione sportiva Msp Basilicata, presieduto da Paolo Fusco, nel quale si tratteranno in maniera puntuale e approfondita gli aspetti connessi a una corretta gestione amministrativa di un'associazione sportiva. Il convegno dal titolo "Fisco e sport, aspetti collegati alle attività istituzionali commerciali e ai rapporti di lavoro nel mondo sportivo" prevede gli interventi di Marcello Brienza, consulente nazionale degli enti no profit e docente della scuola regionale dello sport del Coni Basilicata, e Domenico Albini, esperto tributarista e delle problematiche di settore delle associazioni sportive.
Moderatore dell'incontro sarà il presidente del Msp Basilicata, Paolo Fusco, che anticipa i temi dell'appuntamento di domani: «Nel corso del convegno - dice - saranno trattate argomentazioni riguardanti la corretta tenuta della contabilità delle associazioni sportive, il rapporto di lavoro con istruttori, dirigenti, atleti e aministrativi, gli adempimenti di carattere tributario e civilistico, le sponsorizzazioni e le pubblicità, l'iscrizione al registro Coni, le affiliazioni, le regole da rispettare in tema di Iva. L'augurio - conclude Fusco - è che considerata l'importanza dell'evento ogni associazione sportiva e le federazioni regolarmente invitate partecipino con i vari dirigenti al fine di poter acquisire in maniera ottimale gli argomenti discussi».
Auto Si corre sul circuito di Vallelunga
Quarto tempo per Postiglione nelle prove libere QUARTA piazza per il pilota potentino Chico Postiglione nel corso delle prove libere valide per l'ultima gara del campionato Gt, Gt 2 e Gt 3 di automobilismo, in svolgimento sul circuito romano di Vallelunga. Il pilota potentino ha dovuto fronteggiare una serie di problemi legati alla messa a punto e all'assetto non ottimale della sua F/430 che ha patito enormemente le insidie della pista romana, resa scivolosa dalla pioggia caduta nella prima parte delle prove libere. Nella seconda parte delle prove invece le cose sono andate al meglio con il pilota lucano più veloce, preciso e competitivo al volante. Il primo riscontro cronometrico è stato siglato da Busnelli con 1'36'171' che ha preceduto Cruz e Lienz con il tempo di 1'36'690, terza piazza per il tandem formato da Bianco e Piccini con il tempo di 1'36'966. Postiglione, in coppia con Mattia Pavoni ha ottenuto la prestazione di 1'36'966. La prima giornata di prove libere ha evidenziato l'ottimo stato complessivo delle monoposto che hanno potuto sfrecciare con estrema velocità nei tratti più insidiosi del circuito. Postiglione ha cercato di contrastare il passo degli avversari ma alla fine non è riuscito a raggiugere la prima fila. La gara di chiusura si presenta quanto mai equilibrata e incerta, visti i continui cambi climatici che hanno caratterizzato la sessione di prove libere. Le strategie di gara saranno fondamentali per il risultato finale di una gara che si presenta quanto mai
Chico Postiglione
combattuta e ricca di spunti interessanti. Il campione lucano non demorde certamente e, anzi punta tutte le sue carte sull'affidabilità della sua F/430 che grazie al contributo della Easy Race potrebbe dare soddisfazioni enormi al lucano in questa gara. Le prove cronometrate si svolgeranno oggi alle 11 e alle 14:30. Le due sessioni di gara invece avranno inizio alle 10:50 e alle 14 di domani. L'evento sarà teletrasmesso sui canali satellitari Sky 218 Nuvolari che hanno coperto tutta la manifestazione tricolore durante tutta la stagione agonistica. La sfida conclusiva vale molto in termini di mercato, futuro e nuove sfide. Chico Postiglione ha intenzione in questa direzione di vendere cara la pelle e continuare a migliorare i risultati conseguiti nel corso degli ultimi due anni, vissuti costantemente in pole position. f.menonna@luedi.it
LOTTO&CONCORSI
Rubriche
Sabato 18 ottobre 2008
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Centrati sulle ruote di Genova, Napoli, Venezia e Tutte
“Cinquina” di ambi di GIOIA GASPARINI ROMA - Anche nella seconda estrazione della settimana sono caduti due numeri capilista: il 65 (il pianto) di Bari dopo 77 assenze e il 58 (il cartoccio) della Nazionale dopo 55 turni. Gli altri ritardatari usciti di scena sono il 68 (lla minestra) e l'84 (la chiesa) secondo e quarto di Cagliari dopo 48 e 46 mancati riscontri, l'88 (il formaggio) sesto di Milano dopo 40 ritardi, il 22 (il pazzo) e il 55 (la musica) quarto e decimo di Napoli dopo 49 e 39 assenze. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 13-36 è sortito sia a Genova che a Napoli. Al comando dei ritardatari c'è il 28 (le tette) di Napoli a quota 95, seguito dal 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 90 assenze e dal 74 (la grotta) ancora di Napoli con 89 ritardi. Nei raggruppamenti numeri segnaliamo il terno di cifra 7 (7-17-75) sulla Nazionale, l'ambo gemello 22-55 a Napoli, l'ambo vertibile 26-62 e il terno di controfigura 4 (26-37-70) a Venezia, gli ambi simmetrici 36-55 a Napoli, 9-82 a Palermo e 20-71 a Roma. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei vari raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 7 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la cadenza 8 con la serie 18-28-48-68-88 e la decina 51/60 con la serie 51-53-55-57-58. Previsione speciale 17-77 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo la cadenza 4 con la serie 4-24-34-54-64 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-55-5658. Previsione speciale 43-79 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 4 con la serie 14-54-64-74-84 e la figura 5 con la combinazione 23-32-41-77-86 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 71-74 per estratto ed ambo. FIRENZE - In primo piano i numeri volta faccia che non sviluppano ambi da 82 estrazioni, la sestina 1881-23-32-67-76 racchiude le coppie più vecchie. Per ambo la cadenza 4 con la serie 14-24-34-64-74. Previsione speciale 10-56 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo proposto ambi con la controfigura 10 ed è uscita la coppia 65-76. La decina 51/60 con la serie 52-54-55-57-59 e la figura 7 con la serie 16-25-34-43-52. Previsione speciale 25-64 per estratto ed ambo.
37 29 3 4 18 48 28 49 3 45 43 MILANO - La cadenza 8 con la serie 28-38-58-68-88 e figura 4 con la serie 13-22-40-49-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 28-75 per estratto ed ambo NAPOLI - Avevamo consigliato la figura 4 ed è uscito l'ambo 13-22. La cadenza 9 con la serie 19-29-4969-89 e la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 41-67 per estratto ed ambo. PALERMO - La sestina di cifra composta 23-32-24-42-34-43 è statisticamente interessante per ambo. Buona anche la cadenza 8 con la cinquina 28-48-68-78-88. Previsione speciale 27-65 per estratto ed ambo. ROMA - Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 23-33-53-6373 e la figura 3 con la serie 3-12-2139-66. Previsione speciale 56-69 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 5 con la serie 14-32-41-50-77 e la decina 10/19 con la cinquina 12-14-15-17-18 sono in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 9-66 per estratto ed ambo. VENEZIA - Avevamo consigliato ambi con la decina 61/70 ed è uscita la coppia 62-60. into l'estratto con il 77 della previsione speciale. Per ambo consigliamo la cadenza 0 con la serie 10-30-40-60-90 e la serie 11-20-
54 76 65 78 67 71 95 77 83 86 90
12 62 32 51 23 64 74 46 14 41 35
53 76 47 76 66 66 89 60 69 83 82
71 4 88 65 82 11 11 17 49 68 14
53 55 47 51 66 56 75 55 65 69 78
2 59 36 13 89 46 6 65 30 24 40
52 52 46 50 49 44 47 54 58 51 49
41-50-71-80 di somma 273. Previsione speciale 18-23 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Cagliari l'ambo 40-87. Preso a Genova l'ambo 3665. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 2-21-45, 16-20-53, 8-32-51, 2-39-76, 10-46-50.
Pronostico concorso n. 126 (del18/10/2008) 3 23 31 36 46 80 82 83 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 126 76 81 123 48 85 121 40 82 119 56 90 119 90 1 118 17 55 118 69 64 118 10 87 118 13 86 117 84
PREVISIONI
Ritardo 72 46 39 36 35 35 27 25 24 24
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 18 ottobre 2008 Roma e Tutte 29, 73, 55, 74, 50, 9 Napoli, Firenze e Tutte 27, 71, 53, 72, 48, 7 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 21 ottobre 2008 Roma e Tutte 32, 76, 58, 77, 53, 12 Napoli, Firenze e Tutte 30, 74, 56, 75, 51, 10
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Magici terni mensili NEL “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Tali combinazioni si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per un periodo di 6/7 colpi circa. MESE DI GIUGNO 7-15-74 2-32-41 12-64-84 1-9-72 54-19-47 14-86-27 87-78-58 57-2-59 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di ottobre.
Cultura&Spettacoli 58
Sabato 18 ottobre 2008
di BIAGIO TARASCO
MATERA - Non ha ancora un nome il materano che dovrà interpretare un signore di mezza età con una grossa voglia scura sul viso nell'episodio “Bestie” della fiction di Raidue “Crimini 2”. Fra i circa cinquanta uomini e donne di età compresa fra i cinquanta ed i settanta anni che si sono presentati giovedì scorso al casting, che si è tenuto nell'hotel San Domenico, nessuno presentava la faccia segnata da una vistosa macchia. Rocca Calabrese, che ha visionato e fotografato le comparse, non si dà comunque per vinta. «Adesso ha dichiarato al “Quotidiano” - invierò tutto il materiale al regista Andrea Manni, che deciderà sulle persone da convocare per le riprese, che inizieranno a Matera i primi giorni di novembre. Sono quattro i ruoli che cerchiamo, ma dal casting ne usciranno soltanto tre: un uomo ed una donna vecchi ed un uomo di mezza età che interpreterà un pescivendolo. Per quanto riguarda il quarto, nessuno di quelli che hanno partecipato alla selezione aveva
Curiosità
Carnet
Ancora senza volto un interprete di “Bestie”
Conferenza stampa al Musma
Per un episodio di “Crimini 2” tratto da un racconto di Dazieri una macchia sulla faccia, come richiesto espressamente dal regista, che non ha alcuna intenzione di risolvere il problema ricorrendo al trucco. Tuttavia, mi hanno segnalato il nome di un regista materano che presenta le caratteristiche che cerchiamo. Lo contatterò e vedremo cosa ne verrà fuori». Le operazioni di casting, che si sono tenute dalle ore 11 alle 17, si sono svolte nel massimo ordine, senza la ressa e le lunghe file che hanno caratterizzato le selezioni per film come “The Passion” o “Nativity”. «Molti di coloro che sono venuti all'hotel San Domenico - ha aggiunto Rocca Calabrese - hanno già lavorato come comparse negli ultimi film girati a
Matera ed hanno maturato quel minimo di esperienza indispensabile che non guasta. Tutti si sono dimostrati simpaticissimi nel corso della selezione, che in ogni caso è stata lunga ed estenuante. I materani scelti non ricopriranno il semplice ruolo di comparsa, ma avranno una parte abbastanza importante nella fiction, reciteranno alcune battute ed i loro nomi compariranno nei titoli». La storia è tratta da un racconto di Sandrone Dazieri intitolato “Sesso sui Sassi”, presente nella recente raccolta di scrittori noir italiani “Crimini”, edita da Einaudi. La vicenda gira intorno alla misteriosa scomparsa di una ragazza a Matera, fra scambisti, sesso sfrenato,
droga e filmini hard. Location saranno naturalmente gli antichi rioni materani ed un agriturismo. “Bestie” proietterà un'ombra inquietante sulla sonnacchiosa e perbenista Matera. Quasi sicuramente dopo la sua trasmissione, che avverrà il prossimo anno su Raidue, si registreranno a livello locale ferme prese di posizione e condanne. La televisione e le fiction ormai smuovono più di ogni evidente realtà.
La ribalta Sul podio della terza serata di Comicittà Rotunno e De Prisco
Omaggio a Troisi e Arena di MARIA DE CARLO
POTENZA. Un omaggio a Massimo Troisi e Lello Arena lo sketch di Manola Rotunno (potentina) e Angela De Prisco (campana) che le ha portate sul podio giovedì sera quali vincitrici della terza serata al Concorso per comici e cabarettisti emergenti. Alla Giuria tecnica (composta dai giornalisti delle testate locali, dal regista teatrale, nonché attore, Pio Baldinetti e da Emma Bernardo, consorte dell'ideatore Elio Coluzzi), sotto la presidenza del direttore artistico Mario Ierace (del noto trio potentino La Ricotta) toccherà proclamare giovedì prossimo il vincitore assoluto di Comicittà 2008. La serata spettacolo che chiude la Seconda edizione si è realizzata nel pittoresco locale “C'era una volta…” a contrada Valle Paradiso, che è stato promotore dell'intera iniziativa realizzata grazie alla brillante collaborazione dell'associazione culturale Artitudo e all'alta professionalità del gruppo: Bianca Andretta, Mariangela Russo e Giuseppe Calabrese. Altrettanto brillante poi la presentatrice dagli occhi verdi, Mariangela Brindisi, che con la sua simpatia ha conquistato il pubblico nonché i talenti in gara. Il locale “Cera una volta….” ha saputo regalare giovedì scorso, ancora una volta, piatti prelibati e buon umore, grazie ai gruppi in gara: “La macchietta romana” (Gigi Dirozzi, Antonio Sabia e Salvatore Sanchirico) che dopo il piatto prelibato - Lepre, pappa e porcini - ha messo in scena, in vernacolo potentino, un lancio di un pauroso paracadutista. E dopo le “briciole di maiale e peperoni”, dalla Puglia Stefano Gian-
Televisione Mi manda Rai Tre con la new entry Papaleo di EMILIA MANCO
Alcuni scatti della serata (foto Andrea Mattiacci)
freda e le sue considerazioni sulle ragazze e sugli amici con una nota nostalgica rievocata dal telefilm “Happy days” e del suo protagonista Fonzies. Infine, dopo la sorpresa dello chef Domenico Guglielmi con un prelibatissimo dolce al cioccolato, il duo vincitore Manola Rotunno e Angela De Prisco nei panni di due donne in cerca di miracoli davanti alla statua di san Gennaro.
Una serata magnifica dettata anche dalla particolare luogo dove sorge “C'era una volta” che in mezzo alla natura appare come casolare d'altri tempi (a partire dalla struttura e dal look dei camerieri) sfornando piatti che sanno di antico (per i sapori) e di nuovo (per la creatività dello chef) favorendo così un benessere tutto da gustare. Provare per credere! cultura@luedi.it
ROMA - L'attore lucano, originario di Lauria, Rocco Papaleo si unisce, con un'inedita collaborazione, al team di “Mi manda Rai Tre” che è ripartita ieri, per la sua diciannovesima edizione. Non ha realizzato la copertina sul modello di Maurizio Crozza a “Ballarò”, ma ha introdotto a suo modo servizi o tematiche affrontate studio. Per questa nuova edizione, rinnovata nello studio e incrementata nel pool di autori, il programma di Andrea Vianello mantiene inalterato “il suo nocciolo inimitato e inimitabile” ovvero il confronto tra il cittadino comune e le istituzioni o gli enti dai quali ha subito un danno. «Riceviamo 400-500 segnalazioni al giorno - ha spiegato Andrea Vianello - disponendo così di un osservatorio privilegiato sulla “temperatura” del Paese». Per la prima puntata non
è mancata l'attenzione alla crisi finanziaria «fino ad adesso in tutti i programmi di informazione non si è dato abbastanza spazio al semplice cittadino, noi daremo voce alle sue paure e ai suoi dubbi» e, per la prima volta nella televisione italiana, è stata presentata un confronto tra 3 ex-adepti, delusi, di Scientology. Ad arricchire la struttura già rodata del programma, più filmati, più inchieste e più storie dal territorio che rispondono all'esigenza degli autori di fare, ancora e meglio, approfondimento giornalistico. Non nel modo “corsaro” di “Striscia la notizia” o delle “Iene”, però, «ma con il nostro stile - ha concluso Vianello - con quella giusta dose di partecipazione e indignazione di fronte alle ingiustizie che troppo spesso capitano agli ignari cittadini».
MATERA - Questa mattina alle 10,30 al Musma - Museo della Scultura Contemporanea (Palazzo Pomarici in via San Giacomo nei Rioni Sassi) conferenza stampa di chiusura delle Grandi Mostre nei Sassi di Matera, edizione 2008. Interverranno il professor Nicola Rizzi (presidente del Circolo Culturale La Scaletta di Matera), l'avvocato Raffaello De Ruggieri (presidente della Fondazione Zétema di Matera), Giuseppe Appella e Ellen Russotto (curatori della mostra) e Denise Lassaw (Lassaw Foundation, East Hampton, NY - Usa). La conferenza stampa sarà moderata dal giornalista Angelo Taranti-
La città dei Sassi meta privilegiata dai turisti NEL numero di Gente Viaggi in edicola oggi è dedicato un ampio reportage alla città dei Sassi.
Stagione teatrale a Potenza e a Matera SARA’ una stagione teatrale particolare quella di quest'anno dal momento che le Amministrazioni comunali di Potenza e Matera hanno deciso di farla insieme. E oggi alle ore 9.30 presso il Ridotto dello Stabile, i sindaci di Potenza, Vito Santarsiero e di Matera, Nicola Buccico, la presenteranno alla stampa.
Sulle tracce della pietà popolare POTENZA - Oggi alle 18 nel circolo Angilla Vecchia cerimonia di premiazione del concorso fotografico regionale «Sulle tracce della pietà popolare nella Grande Lucania» promosso dal Parco letterario Don Giuseppe De Luca
Cultura & Spettacoli
Taccuino
La lezione di Venturi
comprende oltre centocinquanta voci e documenta uno dei più significativi contributi contemporanei alla conoscenza del Settecento attraverso ricerche su una grande varietà di aspetti, problemi e figure della
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Arte
Conferenza nella Biblioteca nazionale del capoluogo
POTENZA - Oggi alle 17,30, nella Biblioteca Nazionale di Potenza, il professor Edoardo Tortarolo, docente di Storia Moderna nell'Università del Piemonte Orientale, terrà una conferenza, sul pensiero e le opere di Franco Venturi. Franco Venturi (19141994), storico ed intellettuale italiano, si formò a Torino, quindi in Francia, dove fu esule col padre, a seguito del rifiuto di questi di prestare giuramento di fedeltà al regime fascista. Qui si iscrisse alla Sorbona ed iniziò la sua attività antifascista entrando in contatto con l'opposizione italiana in esilio (Salvemini, Nitti, Garosci, Rosselli). Partigiano, catturato e sottoposto a confino ad Avigliano tra il '41 e il '43, fu direttore fino all'aprile del 1946 di Giustizia e Libertà, quotidiano torinese del Partito d'Azione. La bibliografia venturiana
Sabato 18 ottobre 2008
cultura dell'illuminismo. L'incontro rientra tra le manifestazioni, organizzate dall'Istituto, nell'ambito del progetto nazionale “Ottobre piovono libri 2008 - i luoghi della lettura”, promosso dal Centro per il libro e la lettu-
ra del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. All'appuntamento parteciperanno per i saluti: Alfredo Giacomazzi, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Francesco Sabia, Direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, Vito Summa, Assessore al bilancio della Provincia di Potenza. Lorenzo Bochicchio, Presidente Associazione "Franco Venturi" di Avigliano. Nel corso della serata verranno letti da Elvi Argento, brani dagli scritti di Franco Venturi, con commento musicale di Pietro Santarsiero e canti partigiani eseguiti dal coro de “il tetracordo” diretto da Antonella Tatulli. La conferenza è realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il GAL Basento-Camastra e l'Associazione “Franco Venturi” di Avigliano.
Pittura e scultura delle Acli di Melfi di ANTONIO BALDINETTI
MELFI - Inizia oggi, in occasione della grande affluenza al solito prevista per la Sagra della Varola in città, e proseguirà almeno fino al prossimo 28 ottobre, la mostra di pittura e scultura delle Acli di Melfi. «Una mostra – ha ricordato in sede di presentazione il presidente delle Acli Francesco Cignarale – che vuole essere un piccolo momento di confronto tra noi e la realtà cittadina, visto che in mostra vi saranno dei lavori artigianali di pittura e scultura che sono stati realizzati dai soci della nostra stessa associazioni, tutti aclisti con la passione dell’arte e con la consapevolezza che, per loro questa può essere una occasione importante per mostrarsi, farsi conoscere, avvicinare altri che sono a loro volta appassionati e possono ingrandire una passione comune in città, e tra i turisti». Il tutto a concretizzarsi al meglio presso il Salone Hospitalis dell’ex ospedale San Giovanni di Dio, che
Il volume
poi è situato al di sopra della attuale, anche se non sempre adeguata sede delle Acli di Melfi. Sia ingresso libero che orari piuttosto elastici, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20, sono la conferma che le Acli sono pronte ad accogliere tantissimi visitatori a questa loro mostra di lavori artigianali realizzati in settori come pittura e scultura sempre più a disposizione di tanti amanti dell’arte in generale, ma anche gli stessi cittadini di Melfi, soprattutto nei giorni successivi alla sagra, di apertura della mostra, per far si che possano ammirare i lavori realizzati dai loro concittadini che hanno un loro valore importante per dare anche continuità all’aspetto artistico nelle molteplici, e sempre valide, attività, iniziative ed eventi, realizzati dalla sede melfitana dell’Associazione Cattolica dei Lavoratori Italiani, intitolata a un personaggio mai dimenticato della città, come Monsignor Petroni.
La novità
Nel testo l’autore ripercorre anche aneddoti di vita quotidiana nel corso dei secoli
Le edicole religiose a Lagonegro Presentata l’ultima fatica letteraria del cronista Vincenzo Fucci di GIANNI COSTANTINO
LAGONEGRO-La fretta ma anche la distrazione a causa dei tanti, troppi problemi che assillano oramai tutti, fanno quasi sempre passare inosservate alcune emergenze che pure ci appartengono e delle quali siamo circondati giorno dopo giorno. Così come ha ricordato nella presentazione il vescovo di Tursi-Lagonegro, monsignorFrancesco Nolè. Ed è la voglia di colmare questa lacuna paragonabile ad un abisso, forse il maggior pregio dell’ultima fatica letteraria di Vincenzo Fucci: “Le edicole religiose a Lagonegro”. Si tratta di una meticolosa osservazione da parte del giornalista del luogo, che mostra ancora una volta,a dispetto degli anni che tirano dritti, la sua guardia alta. Per tutto quanto gli gira intorno. Una caratteristica che lo ha contraddistinto durante il suo incedere come corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno, di Avvenire e di tante altre testate minori. Nel libro, l’autore che rende omaggio a Lagonegro dedica il lavoro alla moglie Angela ed ai tre figli Franco,Tiberio e Cristina con rispettive famiglie;fervente cattolico praticante, accenna alla storia delle devozioni nei se-
coli a Lagonegro, e poi al pellegrinaggio;per poi soffermarsi appunto sulle edicole. Trentadue, una ventina delle quali soltanto all’interno del centro abitato. Che confermano la grande devozione di questo popolo. L’autore attraverso questo volume va emergere appunto questa prerogativa. Oltre alle tante Madonne: Novi Velia,del Sirino ecc,le edicole sono rappresentazione di devozione per San Nicola, San Cataldo, San Vito ecc. San Nicola e la madonna dei Sirino, sono anche Patroni della città. Nel descrivere le edicole votive, la loro origine religiosa, Fucci, ripercorre inevitabilmente la storia che le accompagna e gli aneddoti della vita quotidiana nei secoli. Soffermandosi su alcuni santi che hanno ricevuto grande attaenzioni e devozioni,come San Vito ad esempio. Raccontando di fatto la storia di Lagonegro e degli artisti,ai più sconosciuti come ad esempio Gaetano Vita. Un libro dunque che restituisce dignità anche alle edicole votive,che magari a volte non sono degnate che di un fugace sguardo, forse anche molto distratto. cultura@luedi.it
UNA
LAGONEGRO - Vincenzo Fucci, giornalista e scrittore, ha pubblicato: Il comune di Lagonegro nei limiti dei censimenti 1936-1951; Spigolando tra favola e mistero,con Monna Lisa; Piccole cose di umili luoghi; Un fiore tra i calanchi; Madonna degli angeliuna identità ritrovata; I giornali locali di fine millennio nel lagonegrese; I giornali dei primi del ‘900 a Lauria; Appunti di storia-notarelle su San Giorgio Lucano; La stampa periodica nel lagonegrese; Una fiamma che non si spegne; Un’oasi per lo spirito; Giuseppe De Lorenzo; Quasi una storia; Il beato Lentini da Lauria ed il ven.Molinari da Lagonegro.
Il caso editoriale
L’evento Premio Carlo Levi Oggi la consegna ad Aliano
In libreria lo studio di Massimo Centini
Indagine su Giuda UN'indagine dettagliata su quella che è certamente una delle figure più note (e meno amate) della storia. Massimo Centini, studioso di antropologia, di tradizioni popolari e di tematiche legate alla spiritualità, ha condotto una vera e propria “Indagine su Giuda” (Castelvecchi). Narrato come un giallo appassionanto, il tradimento verso Gesù (il "sommo delitto") che lo isola dagli altri Apostoli, ne fa un reprobo, ma lo rende anche un vero protagonista simbolico del nostro immaginario, fino alla sua fine repentina, una specie di "sui-
cidio rituale" nella Palestina del primo secolo, cancella un uomo odioso a molti, e che molti potevano volere morto. E se non si fosse trattato di suicidio?. Del resto, non tutte le fonti antiche concordano. Gli Atti degli Apostoli forniscono una versione enigmatica: «precipitando si spaccò in mezzo, e si sparsero le sue viscere». Massimo Centini analizza questa misteriosa vicenda biblica avvalendosi del metodo indiziario per cercare di ricostruire la vita di Giuda Iscariota e le tormentate circostanze che portarono alla sua morte. Svolgendo questa in-
VASTA BIBLIOGRAFIA
chiesta, l'autore dedica anche un'approfondita analisi al discusso Vangelo di Giuda: documento della cultura gnostica che è stato al centro di vivaci dibattiti, anche fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori. Centini lavora presso il Centro Studi Tradizioni Popolari dell'Associazione Piemontese di Torino, ed è autore di numerosi libri e articoli. r.montemurro@luedi.it
ALIANO - Oggi verranno consegnati i riconoscimenti per la XII edizione del Premio nazionale Carlo Levi. La giuria del Premio presieduta dallo scrittore e giornalista Raffaele Nigro, ha premiato per la sezione narrativa nazionale Vincenzo Cerami con il libro "Vite bugiarde" (Mondadori). Gianni Oliva è il vincitore per la sezione saggistica nazionale con "L'ombra nera" (Mondadori). Giuseppe Lupo, invece, è stato premiato per la sezione narrativa-saggistica della Regione Basilicata con il libro "La carovana di Zanardelli" (Marsilio). Il Premio è organizzato dal circolo culturale "Pane e Vino" e dal Parco Letterario Carlo Levi.
Loop, vittima e assassino in un circolo chiuso UN circolo chiuso, un loop, dove il confine naturale tra vittima e assassino viene a perdere i suoi chiari e definiti contorni. Si intitola proprio “Loop” (Zandonai, collana I Piccoli fuochi) l'ultimo testo di Gian Conti, ex dirigente d'industria, oggi collezionista e restauratore di antichi strumenti a corde. Anche in “Loop”, Gian Conti riesce a trasmettere la stessa raffinata passione e cura del dettaglio. Una lunga serie di inspiegabili omicidi compiuti nel centro di Parigi scuote il Quai des Orfèvres e coinvolge l'imperturbabile commissario Desclos in una fitta e incalzante trama investigativa. Senza alcun apparente motivo killer professionisti uccidono a sangue freddo inermi e insospettabili cittadini. Pian piano il cerchio si allarga, le deboli tracce che collegano i delitti tra loro svelano un inquietante scenario internazionale e i destini di alcuni personaggi in fuga dal proprio passato vengono a comporre un mosaico di sangue. Gian Conti è nato a Torino quando stava per scoppiare la seconda guerra mondiale I libri di Gian Conti sono dei noir caratterizzati da una rigorosa vena narrativa che, sviluppandosi talora con attori diversi, in luoghi e perfino tempi diversi, finisce sempre per condurre il lettore a finali tanto sorprendenti quanto emozionanti. La fantasia e il sense of humour ne rendono la lettura fluida e scorrevole. Ha già pubblicato Puzzle di tre (Nicolodi, Rovereto 2006). r.montemurro@luedi.it
Cultura e Spettacoli The Peter’s Gospel Choir in concerto a Potenza POTENZA - Il Movimento Lavoratori Azione Cattolica (MLAC) dell'Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano e Marsico Nuovo, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'esistenza del movimento stesso e sui temi da esso sostenuti, si è fatto promotore dell'iniziativa "The Peter's Gospel Choir in concerto". Lo spettacolo canoro si svolgerà oggi alle ore 20 presso l'auditorium del Conservatorio di Potenza. Nell'ambito di tale evento, interverranno Sua Eccellenza Monsignor Agostino Superbo e Cristiano Nervegna, segretario nazionale del MLAC. Il Peter's Gospel Choir nasce a Napoli nel 1998 presso la cappella dei padri Dehoniani di Marechiaro, grazie al sostegno e all’incoraggiamento di padre Piero Romeo. Il 22 dicembre 1999, il coro portò i canti sacri nei locali pubblici. E fu così che si vide un live music club che ospitava un coro sacro, con cadenza mensile e come special event nell’ambito della sua programmazione annuale. Il locale in questione era il Tamburò, prestigioso jazz club del circuito partenopeo. Da quel momento il Peter’s è cresciuto professionalmente arrivando fino ad oggi a realizzare dei veri e propri spettacoli, al punto da includere nel repertorio dei noti brani di musica blues, jazz, rock e soul.
Protagonista a Nemoli la poesia per ragazzi di EMILIA MANCO NEMOLI - Terzo concorso nazionale di poesia per ragazzi premio “Giovanni Ferrari”. La manifestazione è organizzata dal Comune di Nemoli, Servizio Scuola e Cultura, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Potenza e la collaborazione della locale ProLoco. Il concorso nazionale di poesia per ragazzi “Premio Giovanni Ferrari”, è riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado italiane ed ogni alunno può partecipare con un massimo di due poesie inedite a tema libero. Le poesie devono essere inviate al Comune di Nemoli, entro e non oltre il 20 dicembre 2008 e la premiazione dovrà avvenire entro il mese di marzo 2009, previa comunicazione
della data ai partecipanti interessati. Giovanni Ferrari, insigne cittadino nemolese, si è distinto per l'impegno profuso in ambito scolastico e socio-culturale. Ha lavorato presso la scuola elementare di Nemoli promuovendo, successivamente, l'istituzione della scuola media statale, dove ha insegnato. Direttore didattico delle scuole di Latronico, San Chirico Raparo e Sapri, è diventato punto di riferimento nella formazione di buona parte degli insegnanti che operano sul territorio lucano-campano. E' stato membro del consiglio scolastico provinciale di Salerno e componente di diverse commissioni esaminatrici. Come pedagogista è stato docente presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Teggiano e nei corsi di specializzazione
Notte con Solveig di BIAGIO TARASCO
Martin Solveig
"Rocking Music", dove si avvertono chiaramente tonalità punk ed utilizzo di chitarre, raggiunge la Top 40 in Australia nel 2004. "Madan" e "Rocking Music" sono state entrambe inserite nel secondo album, intitolato “Suite”. Importanti singoli successivi sono "I'm a good man", "Everybody" e
"Jealousy". Al Divinae Follie l'artista francese proporrà, oltre ai suoi pezzi più famosi, i brani del suo ultimo lavoro discografico “C'est La Vie”, album che secondo i critici musicali sancisce la maturità compositiva e creativa di Martin. cultura@luedi.it
per insegnanti di sostegno. Uomo di cultura, ricercatore attento, poeta e scrittore, ha pubblicato diversi testi per la Scuola come “Educazione linguistica” e “Appunti di storia della pedagogia”, “Alunni senza scuola - Storia della Scuola dell'Infanzia” nonché volumi di poesia quali “Frantumi di nuvole”, “La barca delle fate”, “Natale”, “Case senza fumo”; dei racconti per grandi e piccoli, trasmessi anche via radio e televisione, “Le storie di Ninni e Nicola”, “Palloncino rosso”, “La grande montagna” e diversi saggi storici con particolare attenzione agli usi ed ai costumi della gente del sud. Storico e critico, fortemente impegnato nella conservazione del patrimonio culturale locale, con sguardo attento all'evoluzione dei tempi ed ai nascenti bi-
Biba, riparte la stagione CASTELLANETA - Riparte oggi la stagione 2008/2009 della discoteca Biba di Castellaneta Marina. L'evento, targato “Musica & Parole”, proporrà musica per tutti i generi grazie alla tre piste diversificate. La pista American bar, dove è in programma un repertorio della migliore musica revival, vedrà alla consolle Silvio Carrara, Battiéu e Guido Balzanelli, mentre la voce sarà quella di Piernicola Cianciotta. Sulla pista degli Specchi i dj's Mr Frank, Roberto Caggiano e Alex Pisconti proporranno musica house, con Nico P in voce. La zona Sugar, infine, sarà affidata al dj Dream Jay con la sua proposta di hip-hop, r-&b e soul. Armonizzazione degli spazi, varietà di generi musicali e stile accurato caratterizzano da anni la storica Masseria D'Anela, sede del Biba, e rappresentano la formula vincente della discoteca jonica, diventata un esclusivo fashion club per il popolo della notte lucano e pugliese. Il Biba, che quest'anno si presenta rinnovato e con maggiore spazio dedicato al privé, si caratterizza per la multifunzionalità dei suoi ambienti e della sua offerta musicale. Infatti, musica, cultura, moda, spettacolo ed eventi sociali, ma anche suoni, luci ed immagini, si mescolano in maniera unica, amplificando la magia del luogo. Musicisti, dj, vj, performer, artisti e creativi si esibiranno sabato notte sul palco del Biba esprimendo la propria creatività e divertendo il pubblico di appassionati. Il Biba, offrendo un nuovo concept, moltiplicando gli spazi ed aprendo all'arte ed alla tecnologia, si conferma uno fra i locali più affascinanti e di tendenza del sabato notte jonico. b.t.
A Gioia la camaleontica voce di Sarah le. L' inconfondibile voce di Sarah Jane Morris, che arriva a toccare l'estensione di quattro ottave, è legata all'album eponimo dei Communards del 1986, dove duetta con Jimmy Sommerville nel celeberimmo remake di "Don't leave this way". Successivamente, nel 1991, partecipa al festival di Sanremo affiancando Riccardo Cocciante nell'esecuzione del brano vincitore di quella edizione: "Se stiamo insieme". Nel 2006, sempre a Sanremo, canta con Simona Bencini il brano "Tempesta", nella serata dedicata ai duet-
ti. Memorabile è la sua personalissima esecu-
zione di "Me and Mrs Jones". Dominic Miller le-
sogni formativi, ha insegnato che il sapere è per la crescita sociale e civile delle comunità mettendo sempre a disposizione, di quanti hanno avuto occasione di conoscerlo, il suo certosino lavoro di ricerca. Costantemente impegnato per il sociale, Giovanni Ferrari, è stato Vice-sindaco di Nemoli dal 1956 al 1975, ed ha ricoperto altre cariche per diverso tempo. Testimonianza del valore delle sue opere i riconoscimenti ricevuti come il Premio Calabria 1978 e Premio Sirino d'Argento 2000. Dopo la scomparsa, avvenuta nel 2001, la direzione didattica di Sapri gli ha intitolato la scuola da lui diretta, mentre il Comune di Nemoli, gli ha dedicato un Premio nazionale di poesia per ragazzi. cultura@luedi.it
“Musica & Parole”
Domani saranno presentate vecchie e nuove composizioni con il chitarrista Miller
GIOIA DEL COLLE Parte la stagione dei concerti al Jazz club “Ueffilo-Cantina a Sud” di Gioia del Colle, in provincia di Bari, dove domani avverrà l'incontro tra la straordinaria e camaleontica voce di Sarah Jane Morris ed il tocco incantatorio di Dominic Miller, il chitarrista noto al grande pubblico per la sua pluriennale collaborazione con Sting. Il repertorio che presenteranno include vecchie e nuove composizioni e covers di classici come “Fragile” di Sting e “Toxic” di Britney Spears, rielaborate da Sarah-Jane e Dominic secondo il loro sti-
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Terzo concorso nazionale “Giovanni Ferrari”, per partecipare c’è tempo fino al 20 dicembre
La ribalta Questa sera al Divinae Follie il “C’est la vie Tour 08”
BISCEGLIE - Il "C'est la vie Tour 08" di Martin Solveig farà tappa questa sera al Divinae Follie di Bisceglie, in provincia di Bari. Solveig è uno degli artisti produttori dj più propositivi degli ultimi tempi nell'house electro music ed uno dei più quotati artisti della scena dance contemporanea. All'inizio della carriera, nei primi anni Novanta, Martin Solveig effettua residence al club Parigino Le Palace, con il supporto di Claude Monnet. Successivamente si sposta al club Les Bains Douches, dove lavora con dj's del calibro di Todd Terry, Roger Sanchez e Bob Sinclar. La sua popolarità cresce quindi con numerosi passaggi al Queen Club, sia come dj che come art director. Attraverso la sua personale etichetta, realizza due singoli, "Heart of Africa" e "Come with me". Si tratta di singoli che combinano tonalità dance all'utilizzo di strumenti tradizionali. Bob Sinclar gli chiede perciò di partecipare al progetto Africanism, che combinava musica tribale e musica elettronica. Successivamente Martin crea il singolo "Edony", che gli dà il consenso mondiale. Il 2002 è l'anno dell'album “Sur la Terre”, che contiene sia "Heart of Africa" che "Edony". Un altro singolo degno di nota dell'album è "Linda", nel quale Martin Solveig effettua un tributo a Fela Kuti e Serge Gainsbourg. Nel 2003 collabora con Salif Keita per "Madan", con il quale scala vertiginosamente le classifiche del settore, specialmente in Francia, Italia e Grecia.
•Sabato 18 ottobre 2008
ga il suo nome non solo al sodalizio con Sting, ma anche a Phil Collins, Peter Gabriel, Level 42, Rod Stewart, Tina Turner, Steve Winwood. Il duo presenterà in anteprima a Gioia del Colle le canzoni tratte dall'album di prossima uscita. Doppio set con appuntamento alle ore 19 per il primo ed alle ore 21 per il secondo. Il prossimo appuntamento con il jazz al “Ueffilo-Cantina a Sud” è previsto il prossimo 20 novembre con l'esibizione di Enrico Rava ed il suo Quartet Standards. b.t. cultura@luedi.it
Conto alla rovescia per il Festival di Potenza POTENZA - Conto alla rovescia per il Festival di Potenza. E’ stato definito il programma dell’ottava edizione del Festival di Potenza, la cui serata finale è prevista sabato 25 ottobre presso l’Auditorium del Conservatorio Gesualdo da Venosa (presenta Federico Fazio). Nella mattinata di sabato 25 ottobre: “Non sono solo canzonette: il Progetto degli Osservatori Regionali dello Spettacolo agenti ed imprese a confronto”. Incontro-dibattito nazionale degli operatori dello spettacolo promosso dall’ASMEA (Associazione Spettacolo Management E Artisti). Alle 10 nella Sala A del Palazzo Consiglio Regionale interverranno: Paolo Fontana, presidente nazionale ASMEA, Antonio Autilio, coordinatore degli Assessori Regionali alla Cultura (Conferenza Presidenti Regioni), Mario Bellitti, organizzatore Festival di Potenza, Giuseppe Sacco, imprenditore discografia Ci sarà il contributo di alcuni artisti. Per ulteriore informazioni si rimanda al sito www.festivaldipotenza.com
Spettacoli & televisione Veline in prova CHI pensava di vedere le due neoelette veline di “Striscia” licenziate in tronco, come si leggeva su giornali e web, si sbagliava di grosso. Antonio Ricci precisa: le ragazze sono state solo redarguite perché si sono sovraesposte. Sono dunque confermate fino a fine anno? La risposta non è nè sì nè no. In pratica, le Veline sono in prova.
Sabato 18 ottobre 2008
Clooney sogna la Murino
Craig, che bello spogliarsi
UN film con Caterina Murino? Sarebbe un sogno per George Clooney, come riferisce la rivista Star Magazine, commentando la vittoria dell’attrice italiana alla prima edizione del Martini Premiere Award. «Ho visto Caterina – spiega George - in Casino Royale e mi ha molto colpito. Difficile da dimenticare, per bellezza e bravura».
LOS ANGELES - Per Daniel Craig spogliarsi è un lavoro da James Bond e ha confessato di essersi ormai abituato a denudarsi sul set. Intervistato dalla rivista Hello, Craig ha dichiarato: «Sono un attore e nasco esibizionista. Se però penso che migliaia di sconosciuti vedranno le mie nudità, arrossirei».
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PER LO SCENEGGIATO “OVUNQUE TU SIA” L’ATTRICE HA DOVUTO FATICARE
Lante: «La Rai non mi voleva»
Gossip
Madonna e Guy sarà guerra per i figli
di MAURETTA CAPUANO ROMA – Una madre coraggio, che parte da sola, contro tutto e tutti, per salvare il figlio innocente, ingiustamente arrestato in Thailandia con l'accusa di traffico di stupefacenti. Lucrezia Lante della Rovere si misura con un ruolo drammatico – che non le volevano affidare e con cui invece è stata premiata come miglior attrice protagonista all’ultima edizione del Roma FictionFest – nel tv movie Ovunque tu sia per la regia di Ambrogio Lo Giudice, in onda lunedì 20 ottobre in prima serata su Raiuno. «Ho cercato – racconta la Lante della Rovere – di non essere melodrammatica ma di avere una recitazione, anche nella sofferenza, più anglosassone, di non essere sfacciata nel dolore. Ho dovuto insistere un pò, in Rai non mi volevano affidare questa parte. Spesso con gli attori si entra in un clichè e questo è terribile perchè ci si sente inseriti in un percorso da cui non si riesce ad uscire». Inoltre, spiega la Lante della Rovere che rivedremo in Donna Detective 2, in 8 puntate per Raiuno, «non è stato facile trovare qualcuno disposto a partire, io invece adoro viaggiare». Girato fra l’Italia, Singapore, la Malesia e la Tailandia, con molti esterni anche nella giungla, il tv movie, prodotto dalla Filmmaster Television, nata all’interno della Filmmaster Group di Sergio Castellani e Andrea Piazzesi, per Rai Fiction, vede Barbara (Lucrezia Lante della Rovere), ricevere il giorno del suo quarantesimo compleanno la notizia dell’arresto del figlio Marco (Emanuele Bosi) che ha cresciuto da sola dopo il divorzio dal marito Alberto (Fabio Sartor). «Il tv movie è costato – hanno spiegato Castellani e Paola Masini di Rai Fiction – 1 milione e 750 mila euro alla Rai e 600 mila euro alla Filmmaster per un totale di 2 milioni 350 mila euro». «Dal 2005 quando abbiamo iniziato, con Briciole, la produzione di tv movie ispirati a storie contemporanee – ha continuato la Masini – questo è il decimo film. Il tv movie era un prodotto residuale, mentre noi abbiamo creduto nel formato unico e abbiamo sempre battuto con questi film la concorrenza». Convinta dell’innocenza di Marco, Barbara lascia il suo lavoro di maestra d’asilo a Orvieto e parte senza esitare un attimo. A ritrovare il figlio che ha rischiato la vita per la giova-
Lucrezia Lante della Rovere; in alto Ploy Jindachot a destra Emanuele Bosi
ne orientale Pui (Ploy Jindachot) l’aiuterà il fotoreporter francese Jan (Francois Montagut) che porterà anche una rinascita sentimentale in Barbara. In fondo il viaggio è un percorso di crescita anche per lei. Così come Alberto si riavvicinerà al figlio a cui riuscirà finalmente a parlare, anche se dietro le sbarre, incoraggiato da un avvocato un pò im-
broglione. «Ho insistito – ha spiegato Castellani – per andare a girare alcune scene a Bangkok, in Tailandia, oltre che in Malesia e a Singapore perchè è importante l’atmosfera autentica che si crea. La scena più pericolosa è stata quella girata vicino a un albero di mangrovie pieno di serpenti. Nel film c'è la voglia di essere veri fino in
fondo e credo che sia un insegnamento in questo momento». Il giovane Buosi, 23 anni, che vedremo nel film Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna, dice che «il suo è un personaggio molto intenso, pieno di sfaccettature» e poi si lascia andare al gossip confessando di aver avuto veramente una storia con l’attrice orientale Ploy Jindachot.
LONDRA – Ma quale battaglia per il denaro: Madonna e Guy Ritchie affilano le armi per la custodia dei figli. Anzi Ritchie, «la cui unica preoccupazione sono i bambini», non vuole un centesimo della fortuna accumulata dalla moglie. E il matrimonio è naufragato con quella caduta da cavallo, tre anni fa, quando Ritchie mostro un’insopportabile «freddezza britannica». All’indomani dell’annuncio ufficiale del divorzio, sulla stampa britannica si sprecano le indiscrezioni su quello che ha tutte le caratteristiche per diventare il divorzio se non del secolo, degli ultimi anni. Nonostante sia in gioco una montagna di denaro, oltre 300 milioni di sterline, il motivo del contendere sembra essere a chi dei due verrà affidata la custodia di Lourdes, Rocco e David Banda. Secondo il 'Daily Mail', la regina del pop vorrebbe trasferirli al di là dell’Atlantico, «nel mondo cosmopolita di New York». Ma Guy è convinto che la cosa migliore sia lasciarli a Londra e nel Wiltshire, dove hanno vissuto finora e dove potrebbero continuare a vedere i nonni, John Ritchie e Amber, Ladly Leighton, anche loro divorziati.
Madonna
Intanto un altro tabloid fa risalire le cause della fine del matrimonio alla caduta da cavallo di Madonna. «Da quel momento il matrimonio fu condannato», ha raccontato al 'Sun’ un amico di famiglia. «Madonna era piena di dolori e sperava che Guy lasciasse tutto per rimanere accanto a lei». La star si è convinta che «gli uomini britannici siano anni luce in ritardo rispetto agli statunitensi». Gli amici di Ritchie hanno invece raccontato al 'Daily Mirror' «l'inferno» vissuto dal regista nel ferreo regime imposto da Madonna. Niente succulente colazioni all’inglese, solo cibi salutisti e privi di grasso, e poi quelle interminabili ore in palestra.
Cinema di MARCO RIZZUTI
NEL TEEN-MOVIE DI STEFANO SALVATI, “ISPIRATO” ALLA CANZONE DI VASCO
ROMA - Mocciani e Brizziani, siete avvertiti. Qui non ci sono principi azzurri alla Scamarcio, notti prima degli esami e lucchetti dell'amore. Perchè questo "Albakiara-il film" è inaspettatamente un film crudo, una favola nera e cattiva, specchio della sporca realtà che ci circonda. Un minestrone di generi, alla Tarantino, con un pizzico di commedia, una spruzzata di erotismo e una dose massiccia di thriller per dipingere gli adolescenti di oggi, la generazione "K", che rischia la deriva, così esposta e inerme di fronte a questa società marcia, una società dell'apparire. Una pellicola di grande attualità, con liceali dediti a sesso e sballo sfrenato, poliziotti corrotti e spietati, morti violente, Internet e Sms. Non trionfa neanche l'amore tra i due protagonisti: Chiara, interpretata da Laura Gigante, un'esordiente che promette bene, e Nico, Davide Rossi, figlio d'arte, gia' visto
Arriva “Albakiara”, ma non è candida
nella fiction "Provaci ancora, prof" e al cinema in "Scusa ma ti chiamo amore". Ben diretto da Stefano Salvati, regista di video musicali, in particolare, tra gli altri, proprio del video della canzone di Vasco "Gli Angeli", insieme a Ro-
tobre in circa 400 copie, distribuito da Mikado, vietato ai minori di 14 anni. Una scena Chiara è un'adolescente del film Albakiara(foto dei giorni nostri, viso angelico e trasfigurazione dell' "AlAlessia de bachiara" cantata da Vasco, Montis) ma solo in apparenza. Il suo mondo, fatto di sesso, droga e rock 'n roll consumati tra aule scolastiche, rave party e web, è popolato da loschi figuri. A partire dallo sbirro psicopatico (un convincente Raz Degan) che organizza il furto di una partita di cocaina custodita in una stazione di polizia, con l'aiuto del braman Polanski, e scritto dallo vo Dario Bandiera (il rumoristesso Salvati insieme allo sta del "Maurizio Costanzo scrittore Carlo Lucarelli, il Show") e dello zio di Chiara (il film, prodotto da Albachiara grande Alessandro Haber). in collaborazione con Rai Ci- Ma Chiara è anche innamonema e con "La Dolce Vita" rata di Nico, un DJ che per ardella rinata Patrizia Pellegri- rotondare gestisce un sito no, arriverà nelle sale il 26 ot- hard. Un amore da Romeo e
Giulietta, citati finanche nelle musiche di Prokofiev, che fa presagire il tragico epilogo cui sono destinati i nostri eroi romantici contemporanei. L'unico personaggio positivo è incarnato dalla sorella di Chiara, Esmeralda, che ispira il brano "Esmeralda Tema", versione originale restaurata di "Albachiara" suonata al piano da Gaetano Curreri. Da segnalare le buone prove dei romagnoli doc Ivano Marescotti, poliziotto "buono" e Vito ("Fuori di Zucca" e "Bulldozer"), bidello amico e "fornitore" di fiducia di Chiara. «Il vero artefice del film è Vasco Rossi,una delle anime del film. E' stato lui il primo a leggere il copione ed è stato subito colpito», dice il regista Stefano Salvati. «Abbiamo fatto un test sulla bontà della pellicola sottoponendo alla visione del film un gruppo di adolescenti. Anche per loro lo choc è stato grande, un calcio alla pancia. Il messaggio del film è chiaro, chi tocca quella roba muore».
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Rubriche
Sabato 18 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Un affare che vi proporranno nei prossimi giorni è rischioso ma potete accettarlo. In amore sviluppi sorprendenti.
TORO 21/4 - 20/5
Importanti svolte nella vostra attività professionale. Tutto inizierà con un'offerta interessante. In amore siete troppo soffocanti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nei prossimi incontri professionali mostratevi più sicuri di voi stessi. Una relazione non ha molte prospettive.
CANCRO 22/6 - 22/7
Se nel lavoro non sapete prendere una decisione autonoma fatevi consigliare da una persona con più esperienza. Cuore sulle montagne russe.
LEONE 23/7 - 23/8
La vostra idea è brillante ma è di difficile realizzazione: i superiori prenderanno tempo. In amore il vostro successo dipende dalla dolcezza.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non è facile scegliere la strada giusta quando c'è un'emergenza di lavoro, ma potete cavarvela. Qualcosa di buono avverrà in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
È proprio l'ansia a rendervi efficienti e veloci e a farvi imporre nella vostra attività. L'amore arranca: cercate di capire perché.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Cercate di prevenire le mosse degli avversari: la vostra professione è piena di concorrenti. Un amore prezioso va difeso.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Vi attendono altri problemi nel campo del lavoro: l'importante è non scoraggiarsi. In amore si aprono nuove prospettive.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Siate più intraprendenti e battaglieri, soprattutto quando dovete competere con persone senza scrupoli. Vita affettiva effervescente.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non ostinatevi a portare avanti un affare che fin dall'inizio non offre molte garanzie. Per i singles divertimenti in vista.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
G è stoino; SPI tale - Gesto inospitale;
Nella professione potete imporvi obiettivi ambiziosi: siete perfettamente in grado di raggiungerli. In amore cambiate tattica.
Televisioni
21.30
SHOW
11.35
PRIMA SERATA
Pupo
VARIETÀ Giancarlo Magalli
20.10
TALKSHOW
21.10
Filippa Lagerback
SHOW
21.05
Maria De Filippi
FILM
19.30
The peacemaker
Sabato 18 ottobre 2008
63
FILM
FILM
21.10
ScoobyDoo 2: mostri scatenati
Il marchese del grillo
06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -Rubrica ApriRai - di media e comunicazione 10.40 -MUSICA Columbus Day 11.30 -Rubrica Occhio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Sit comRaccontami Capitolo IIi 14.30 -RubricaLineablu 16.15 -RubricaDreams Road 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.30 -NewsRai Tg Sport
06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 07.35 -TelegiornaleTg 2 Mattina 07.45 -RubricaPit Lane 08.00 -SportGran Premio della Cina di Formula 1 - Automobilismo 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 09.35 -VarietàMattina in famiglia 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 18.50 -Real TvL'Isola dei famosi - La settimana 19.35 -Real TvL'isola dei famosi 20.00 -Sit ComPiloti 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.15 -RubricaTGR EstOvest 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR - L'Italia de il settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.40 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 16.00 -SportGiro di Lombardia 17.20 -RubricaMagazine C. League 17.45 -RubricaSpeciale Formula 1 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Rubrica Superpartes 10.40 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality Show Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.15 -Sit ComVita da strega 07.20 -Serie TvLe stagioni del cuore 09.30 -RubricaVivere meglio 10.50 -RubricaCuochi senza frontiere 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.40 -RubricaPianeta mare 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Perry Mason - Morte di un editore - Giallo 17.00 -Serie TvPsych 18.00 -Documentario Il lago dai mille caimani 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger
07.00 -SportGrand Prix - Motociclismo 07.55 -SportGrand Prix - Motociclismo 09.10 -SportGrand Prix - Motociclismo 10.00 -TelefilmPacific Blue 10.55 -Sit ComUna pupa in libreria 11.30 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -NewsTgcom - Attualità 13.40 -Real TvLa talpa 14.20 -FilmIl sergente Bilko con S. Martin, D. Aykroyd - regia di Jonathan Lynn (USA) - 1996 16.10 -FilmCi pensa Beaver con C. McDonald, J. Turner - regia di Andy Cadiff (USA) - 1997 18.00 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -AttualitàSpeciale Studio Aperto 19.30 -FilmScooby-Doo 2: Mostri scatenati con F. Prinze Jr., S. M. Gellar - regia di Raja Gosnell (USA) - 2004
07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -DocumentarioI tesori dell'umanità 10.15 -FilmColpo grosso... grossissimo... anzi probabile con Terry-Thomas, L. Paluzzi, N. Castelnuovo - regia di Tonino Ricci (Ita) - 1972 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -FilmFifa e arena con Totò, I. Barzizza, M. Castellani, C. Polacco, A. Maggini - regia di Mario Mattoli (Ita) - 1948 17.50 -FilmFacciamo Paradiso con M. Buy, L. Arena, D. Cassini, P. Noiret, A. Clement, M. Sbragia, M. Ovadia - regia di Mario Monicelli (Ita) - 1995 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -GiocoAffari tuoi 21.30 -ShowVolami nel cuore 23.50 -TelegiornaleTg 1
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmCold Case - Delitti irrisolti 22.40 -RubricaSabato sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2
21.05 -RubricaUlisse: il piacere della scoperta 23.20 -TelegiornaleTg 3
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -ShowC'è posta per te
21.05 -FilmThe Peacemaker con George Clooney, Nicole Kidman, Armin Mueller-Stahl, Jim Haynie - regia di Mimi Leder (USA) 1997
21.15 -FilmLa casa dei fantasmi con E. Murphy, J. Tilly, T. Stamp, K. Stables, M. Thomason, N. Parker - regia di Rob Minkoff (USA) 2003 23.00 -ShowCandid Camera
20.30 -RubricaLa valigia dei sogni 21.10 -FilmIl Marchese del Grillo con A. Sordi, P. Stoppa, F. Bucci, R. Billi, M. Porel, E. Valenzano, L. Trieste - regia di Mario Monicelli (Fra/Ita) - 1981
23.55 -RubricaApplausi 00.25 -TelegiornaleTg 1 00.35 -Previsioni del tempoChe tempo fa 00.40 -GiocoEstrazioni del Lotto 00.50 -FilmGiovanna la pazza
23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.35 -DocumentiIl mio '68: Marini-Pietrangeli 02.55 -Serie TvScoop 03.50 -VarietàCercando cercando
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -AttualitàUn giorno in pretura 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.05 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.30 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.40 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -FilmLa maledizione dello scorpione di giada
23.30 -RubricaGuida al campionato 00.15 -RotocalcoSipario del Tg 4 01.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.30 -ShowIeri e oggi in Tv special 03.25 -FilmLuna di sangue con Jacques Sernas - regia di Enzo Milioni (Italia) - 1989
23.25 -RubricaRewind 00.45 -NewsStudio Sport 01.45 -FilmIl tifoso, l'arbitro e il calciatore
00.00 -DocumentarioMunicla vendetta del Mossad 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaM.O.D.A. 02.00 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 04.00 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 16.00
LA 7
ORE 17.50
FIFA E ARENA
FACCIAMO PARADISO
con Totò, M. Castellani, I. Barzizza - regia di Mario Mattoli (Ita) - 1948
con M. Buy, L. Arena, P. Noiret - regia di Mario Monicelli (Ita) - 1995
Totò è commesso nella farmacia della dispotica zia. Per un errore del tipografo la sua foto pubblicitaria di un purgativo prodotto dalla casa viene scambiata con quella di un pericoloso assassino. Totò si trova così nei guai fino al collo, tallonato dalla polizia e da altri feroci banditi. Finisce in Spagna, travestito da hostess e qui deve affrontare le situazioni più imprevedibili...
Claudia Bertelli nasce nel 1949, figlia unica di una famiglia dell'alta borghesia laica milanese. A sette anni organizza il suo battesimo, a diciassette si unisce ai figli dei fiori, più tardi subisce il fascino delle lotte studentesche, poi diventa fautrice del libero amore, fa un bambino, si sposa, si pente. Finché troverà conforto in un gruppo religioso. Al momento della morte, nel 2011...
RETE 4
ORE 21.05
LA 7
ORE 21.10
ITALIA 1
ORE 19.30
SCOOBY - DOO 2: MOSTRI SCATENATI con F. Prinze jr., S. M. Gellar, M. Lillard regia di Raja Gosnell (Usa) - 2004 Fred, Daphne, Velma, Shaggy e Scooby devono trasformarsi in "acchiappamostri". La tranquilla cittadina di Coolsville è infatti sconvolta dalle continue apparizioni di strane creature, scatenate dalla mente (e da una macchina infernale) di un misterioso uomo mascherato, che mira a prendere il controllo della città...
ITALIA 1
ORE 21.15
THE PEACEMAKER
IL MARCHESE DEL GRILLO
LA CASA DEI FANTASMI
con G. Clooney, N. Kidman, M. Iures regia di Mimi Leder (Usa) - 1997
con A. Sordi, P. Stoppa, F. Bucci, R. Billi - regia di Mario Monicelli (Fra/Ita) 1981
con E. Murphy, T. Stamp, J. Tilly, W. Shawn, M. Thomason - regia di Rob Minkoff (Usa) - 2003
Il marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano, è il tipico rappresentante della nobiltà papalina romana dell’Ottocento. Gaudente e amante degli scherzi, devoto ma sarcastico persino con il Papa, scova in una bettola un suo sosia che rischia (ma per scherzo) di finire decapitato al posto suo...
Jim Evers, agente immobiliare di successo, pensa solo alla sua carriera professionale. Per motivi di lavoro si reca in una casa infestata dai fantasmi trascinando con sé moglie e figli. Sarà proprio un fantasma a fargli capire l'importanza della famiglia che, negli ultimi tempi, aveva trascurato un po' troppo...
In una sperduta regione della Russia, due treni si stanno per scontrare: il primo trasporta passeggeri, l'altro armi nucleari destinate ad essere disattivate. In seguito all'incidente la campagna circostante viene sconvolta da un'esplosione nucleare. La dottoressa Julia Kelly, fisico nucleare, è la prima a capire che non si è trattato di un incidente...
La prof Pivetti meglio di Santoro RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Provaci ancora prof 3 L'eredita' la sfida
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RAI DUE Annozero L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa' L'isola dei famosi 6
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RAI TRE Un posto al sole 007 la morte puo' Blob di tutto di piu' Agrodolce
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Canale 5 Striscia la notizia Distretto di polizia 8 Cento vetrine Beautiful
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ITALIA 1 La talpa. I simpson Tutti all'arrembaggio La ruota della fortuna
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RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Atto di forza Sessione pomeridiana
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