EUROPA 2020
AFGHANISTAN
Clima, l’Italia chiede uno stop di un anno
Attaccati gli italiani Cinque feriti lievi
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della Basilicata
ED Anno 7 - N. 288
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
1,00
Domenica 19 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
FASSINO A MATERA Non solo scuola Nasce a Potenza il primo Gruppo di acquisto popolare
Il Pd si prepara Idea buona come il pane alla piazza Pagnotta a prezzo “politico”: un euro al chilo il qualunquista di Angelo Lucano LAROTONDA
“BELLA” MA CHIUSA n parere un po' diverso sul cinema si può anche avere. Non sulle location ma sulle rassegne. Scorrendo l'alfabeto di un immaginario dizionario, alla lettera B incontro Bella Film Festival. Stranamente mi scatta nella mente un passo del vangelo apocrifo di Tommaso in cui si dice che un giorno Gesù pose un quesito agli apostoli: “Ditemi. Riempio d'acqua fino all'orlo un bicchiere: che cosa contiene il bicchiere?”. segue a pagina 24
Venosa, bufera nel Partito democratico
LA DOMENICA della LUCANIA
Q
C’era una volta l’Udeur
Tonio Acito, l’uomo che ama le forme
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L’universo eclettico di Wanda Fiscina Fassino a Matera
Il “Gap” mentre vendeva il pane ieri a Potenza (Foto Andrea Mattiacci)
L’EX SEGRETARIO del Pd, Piero Fassino, alla festa del partito a Matera per parlare della prossima manifestazione di piazza del partito a Roma. Ma anche dei temi caldi della politica.
IL RECORD di vendita del pane (un quintale in meno di un quarto d’ora) testimonia la bontà dell’idea.. Anche perché ogni pagnotta da un chilo costa un euro. Nasce a Potenza, a rione Cocuzzo, il primo Gruppo di acquisto popola-
re. L’iniziativa viene dal Comitato cittadino contro il caro vita (ne fanno parte Wwf, Cobas, Rdb, Prc, Libera, Comitato no oil, associazione di Sinistra) e «singoli cittadini che decidono di aderire». Potenza si allinea ad altre città italiane.
Il confine fra patrioti e briganti S. Vincenzo, gioiello dimenticato da pagina 17 a pagina 21
alle pagine 8 e 9
SPORT
a pagina 25
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A Dilettanti
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La Bawer cerca punti
CALCIO REGIONALE
Un pomeriggio di emozioni VOLLEY Sabato intenso
Oggi l’esordio della Virtus
CALCIO LEGA PRO Le lucane in casa
Il Potenza e Gautieri si giocano tutto Melfi cerca sorrisi CALCIO D Matera a caccia del riscatto
POLICORO La sconosciuta associazione “Anas” chiede alla Regione ingenti fondi per attività mai svolte
Un milione di euro. Per non aver fatto nulla AL COMUNE di Policoro non li conosce nessuno. All’indirizzo della loro sede non c’è alcuna targa. Ma l’associazione Anas di Policoro ha chiesto un milione di euro per iniziative mai fatte. a pagina 40
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Maroni rassicura Roberto Saviano: Anche se vai via possono colpirti ovunque. Dunque resta pure con noi
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Domenica 19 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Belgio, arresti per traffico d’uomini BRUXELLES - La polizia belga ha smantellato una rete di trafficanti di essere umani, che portava immigrati clandestini dall'India alla Gran Bretagna. Lo ha riferito il procuratore di Bruxelles. Arrestati nella capitale 200 indiani in situazione irregolare e quindici persone accusate di traffico di esseri umani. La rete avrebbe organizzato il passaggio di centinaia di indiani verso la Gran Bretagna attraverso
Mosca e con passaggi anche in Italia e in Belgio, per un costo di circa 20.000 euro a testa.
Caicos, liberi gli israeliani rapiti GERUSALEMME - Sono stati liberati gli ultimi sei ostaggi israeliani dell'azienda Ashtrom rapiti nell'arcipelago Caicos da 300 operai cinesi. Lo riferisce il ministero degli Esteri israeliano. La loro liberazione e' avvenuta dopo che l'azienda ha assicurato agli operai che paghera' loro i salari. Altri nove dipendenti della ditta israeliana, impegnata nella realizzazione di un progetto turistico di lusso nell'isola West Caicos, erano stati liberati venerdì.
Repubblica ceca vince l’opposizione PRAGA - L'opposizione socialdemocratica (Cssd) ha vinto le elezioni regionali e senatoriali svoltesi ieri e oggi nella Repubblica ceca. Secondo quanto indicato dall'agenzia Ctk sulla base di dati ufficiali non ancora completi, il partito dell'ex premier Jiri
Paroubek ha vinto in almeno nove delle 13 regioni interessate dalla consultazione. I cittadini dovevano eleggere anche un terzo dei membri del Senato.
Germania, nuovo scandalo informatico FRANCOFORTE - In Germania sono stati diffusi su web i dati personali forniti a vari giornali da migliaia d'inserzionisti coperti da privacy. Il fatto ha scatenato una nuova bufera dopo quella, di proporzioni assai maggiori, che ha investito quest'anno la Deutsche Telekom. Un portavoce del gruppo editoriale Springer, a cui fanno capo i giornali in questione, ha confermato il fatto sullo 'Spiegel' dando la colpa a programmatori esterni a contratto.
In Italia e nel Mondo Maroni: «Su Saviano sono stato frainteso». E c’è chi propone il Nobel per la Pace allo scrittore SAINT-VINCENT - "Su Saviano sono stato frainteso. Ho voluto fargli un favore, dirgli che lo Stato gli è vicino, che gli garantiamo il massimo livello di sicurezza ma anche affermare che non spetta solo a lui farsi carico della lotta alla criminalità". Il ministro Roberto Maroni - intervenendo a Saint-Vincent all'incontro su immigrazione e sicurezza organizzato dalla Fondazione Carlo DonatCattin - è ritornato sul caso Saviano, spiegando le dichiarazioni di ieri in cui aveva sostenuto che lo scrittore è un simbolo della lotta alla criminalità e non il simbolo. "Conosco Saviano, è un ragazzo molto coraggioso - prosegue il ministro dell'Interno - ma non è un bene per lui caricargli addosso tutte que-
ste responsabilità, perchè non lo fanno vivere bene, non può essere lui da solo a farsi carico nell'immaginario collettivo della lotta alla criminalità. E' una semplificazione che non va bene per lui e non fa onore alle migliaia di persone, magistrati, poliziotti e carabinieri, che tutti i giorni combattono contro la criminalità". Le parole pronunciate ieri da Maroni suonavano come una presa di distanza dallo scrittore di Gomorra. A Napoli per la firma di un protocollo per la legalità nella sede dell'Associazione industriali, il ministro dell'Interno aveva detto: "Al di là della risonanza mediatica e della vicenda personale di Saviano, la lotta alla criminalità la fanno ogni giorno poli-
zia, magistratura, imprenditori, in prima linea magari senza gli onori delle cronache dei giornali. Non vorrei ridurre lo Stato a una personificazione. Gli garantiamo il massimo livello di protezione. Mi auguro che voglia rimanere in Italia. Non credo sia una buona idea andarsene. E dove, poi? Se la camorra vuole vendicarsi, lo fa, la vendetta camorristica non ha confini. Siamo al suo fianco". E non si fermano le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Roberto Saviano. In rete impazzano forum e messaggi. Al fianco di Saviano magistrati come il procuratore reggente di Bologna, Silverio Piro e il pm di Potenza, Woodcok. Venerdì 24 ottobre, nella sede del Palazzo delle Arti di Napoli, è in programma la
Il ministro Roberto Maroni
lettura pubblica di "Gomorra" promossa dall'assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi. E c’è chi, come il sociologo Domenico De Masi, propone di assegnare a Saviano il Nobel per la Pace.
Amanda: «Per la morte di Meredith sono innocente»
Ma il Vaticano corregge il postulatore
Il delitto di Perugia, chiesto l’ergastolo per Rudy Guede
«Il Papa non va in Israele per la targa su Pio XII al museo di Gerusalemme»
PERUGIA - Ergastolo per Rudy Guede e rinvio a giudizio per Amanda Knox e Raffaele Sollecito. I pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi al termine della loro requisitoria per l'inchiesta sull'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia tra il 2 e il 3 novembre scorso, hanno formulato le richieste al gup del capoluogo umbro. Guede viene processato con il rito abbreviato mentre gli altri due imputati, hanno invece scelto il rito ordinario. All'udienza, che si è tenuta nell'ex Officina Elettrica di via XIV Settembre, ora sede della sezione penale del Tribunale di Perugia, erano presenti i tre imputati e Partick Lumumba, costituito parte civile nei confronti della sola Knox accusata di calunnia nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione dei pm, i tre accusati arrivarono insieme nella casa del delitto e tutti parteciparono all'uccisione della giovane inglese: Meredith è stata accoltellata alla gola da Amanda mentre Rudy la strozzava e Raffaele la teneva. L'omicidio sarebbe maturato, a detta dell'accusa, nel corso di un gioco erotico violento a cui Meredith non voleva partecipare. Guede, Knox e Sollecito hanno assistito alle richieste della Procura apparentemente impassibili. L'udienza preliminare si è aperta con alcune dichiarazioni spontanee di Amanda davanti al Gup Paolo Micheli. La giovane di Sheattle, maglione fucsia
CITTA' DEL VATICANO - Il pontificato di Pio XII continua a far discutere religiosi e storici, restando un nodo complesso per lo sviluppo delle relazioni tra Santa Sede ed Israele. E si infiamma il dibattito sulla beatificazione del papa che gestì il difficilissimo periodo della Seconda guerra mondiale e delle persecuzioni contro gli ebrei. Al punto che lo stesso Ratzinger ha chiesto una pausa di riflessione sulla beatificazione di Pio XII, proprio per venire incontro alla sensibilità degli ebrei sul tema. Ma non solo, c'e anche un rovescio della medaglia: secondo il postulatore della causa di beatificazione di papa Pacelli, padre Peter Gumpel, Benedetto XVI non andrà in Israele finché non sarà rimossa la targa che accompagna la foto di Pio XII nel museo di Yad Vashem a Gerusalemme, nella quale gli si imputa "il silenzio sull'Olocausto". Gumpel riferisce anche che la causa di beatificazione - cui manca solo la firma di Ratzinger - resta ferma perché il papa "vuole avere buoni rapporti con gli ebrei". Dopo una lunga pausa di riflessione, in serata è intervenuto il Vaticano per una precisazione: Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa sede, conferma che "é noto che sul testo della didascalia su Pio XII nel Museo di Yad Vashem già in passato" ci sono state "obiezioni" da parte del Rappresentante della Santa Sede in Israele. Ma subito aggiunge: "Per quanto rilevante, non si può considerare questo fatto come determinante" per un eventuale viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa. Un viaggio, ha aggiunto Lombardi, che "é nei desideri del Papa, ma che per ora non è stato ancora concretamente programmato". Non appena concluso lo Shabbat, il giorno di riposo ebraico, immediata è arrivata la presa di posizione di Israele, sia sulla figura di Pio XII che sulla possibilità di una visita di Ratzinger. Il ministero degli Esteri israeliano conferma, attraverso un portavoce, che papa Ratzinger resta "un ospite gradito ed amato", ma tiene il punto su papa Pacelli: "Non si possono chiudere gli occhi di fronte al controverso ruolo storico di papa Pio XII ed al suo comportamento".
Rudy Guede. Ieri per lui il pm ha chiesto l’ergastolo
su camicia bianca, ha ribadito di essere estranea al delitto: "Meredith era mia amica e non avevo alcun motivo per ucciderla", ha detto tra le lacrime. La ragazza ha sostenuto di avere ricevuto pressioni dalla polizia la notte in cui venne fermata: "Mi venne detto che avrei preso trent'anni di carcere se non avessi confessato". La deposizione, in inglese, è durata dieci minuti. Subito dopo di lei ha preso la parola Raffale che si è limitato a spiegare di avere conosciuto Amanda il 25 ottobre a un concerto di musica classica. Da segnalare anche la denun-
cia del pm Mignini che ha confermato, all'inizio della requisitoria, le pressioni esercitate dalla famiglia Sollecito: "Ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali: i familiari hanno cercato un appoggio politico con l'obiettivo di trasferire il capo della sezione omicidi di Perugia". Uscendo dall'aula i loro difensori si sono comunque detti tutti sicuri di poter confutare le accuse. L'udienza è stata rinviata a lunedì prossimo per l'intervento delle parti civili e quindi sarà la volta delle difese con le loro arringhe. Brunella Collini
«Vendesi ambasciata Usa e Fao» Superenalotto, niente 6. Il sogno continua arrestato a Roma truffatore tedesco ilLotto L'uomo, già conosciuto a Roma coROMA - Vendesi immobili di prestigio: la sede dell'Ambasciata america- me truffatore internazionale, lo na a Roma e la Fao. Non è un film di scorso settembre era stato denunciaTotò, ma chi ha messo in piedi la cla- to in stato di libertà, sempre dalla squadra mobile, per una morosa truffa deve essetruffa milionaria ai danre un ammiratore del ni di un imprenditore teprincipe dei comici, che desco residente nel in “TotòTruffa '62” cerPrincipato di Monaco. cava di vendere la FonAd un intermediario nel tana di Trevi. campo delle compravenAd aver tentato il coldite immobiliari di una paccio è un truffatore società con sede a Monainternazionale tedesco, co, Kroll aveva prima che oltre ai due palazzi proposto il mandato in in via Veneto e a Porta esclusiva per la vendita Capena, a Roma, aveva immobiliare dei centri provato a vendere ancommerciali "Porte di che due centri commerRoma" e di quello "Auciali ad un imprenditore La locandina del film chan" di Cesano Boscodel suo paese. Si chiama Wolfang Kroll ed ha 57 anni: gli ne (Milano), ottenendo in cambio euagenti della squadra mobile romana ro 650.000. Il passo successivo era lo hanno arrestato in esecuzione di stata l'esclusiva per la vendita di altri un mandato di arresto europeo, ri- due immobili di vero prestigio: l'Amchiesto dalla Germania per truffa basciata Americana e la Fao, con cui sperava di ottenere ancora di più. aggravata e uso di documenti falsi.
ROMA - Nessun 6, ma tre 5+ da oltre 1,1 mln di euro ciascuno al concorso di ieri del Superenalotto (il numero 126). I tre premi sono stati vinti ad Anzio (Roma), Novi di Modena (Modena) e Rimini. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale così al record di 94,8 mln di euro. Il 6, insomma, non vuole uscire, nonostante il record di combinazioni giocate. Il superpremio sfiora i 95 milioni, avvicinandosi a passi da gigante verso quota 100 milioni di euro. E il jackpot diventa sempre più un «superpremio», il più alto del mondo. Ora occhi puntati sul concorso di martedì prossimo.
estrazione del 18 ottobre 2008
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
63 33 30 58 82 8 48 25 90 81 53
70 63 23 76 50 68 58 26 27 45 57
88 74 32 46 72 41 8 71 64 74 52
39 14 62 29 59 14 88 12 78 5 20
74 38 4 71 44 46 13 61 88 7 32
ilSuperEnalotto Montepremi 17.593.288,24 euro
8 - 25 - 33 - 48 - 58 - 90 numero jolly 53 punti 6 jackpot 91.755.177,74 punti 4 217,04 13,00 punti (5+1) 1.172.885,89 punti 3 punti 5 19.548,10 Num. Superstar 63
In Italia e nel Mondo
Domenica 19 ottobre 2008
Berlino, parte la grande sfida dell’Spd alla Merkel Il candidato alla Cancelleria, Steinmeier: «Nuova era» Gli avversari della cancelliera cavalcano la crisi finanziaria
Angela Merkel
BERLINO - Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, viene 'incoronato' dalla Spd candidato alla carica di cancelliere in vista delle politiche 2009 e, contro Angela Merkel (Cdu), gioca la sua carta migliore: la crisi finanziaria, che ha messo la parola fine all’era Thatcher e costretto il Paese a varare un piano di salvataggio del settore finanziario da 500 miliardi di euro. Al congresso straordinario del Partito, tenuto a Berlino, Steinmeier ha fatto il pieno di voti ed ha parlato come se già occupasse la poltrona della Merkel, della
quale fino alle elezioni del settembre 2009 sarà ora al tempo stesso alleato nel governo di Grande Coalizione e avversario nella corsa alla cancelleria: ha criticato la leadership della cancelliera, ha escluso un’alleanza con la Sinistra ma, soprattutto, ha cercato di ridare la speranza al Partito. E ha cavalcato proprio quella crisi finanziaria che sta avvicinando gli elettori al modo di pensare socialdemocratico, come ha detto il segretario generale della Spd, Hubertus Heil. E' stato inoltre ufficializzato il ritorno di Franz Muentefering
alla guida del Partito con l’85% dei voti (era già stato presidente dal 2004 al 2005) in sostituzione di Kurt Beck. Questi era stato spinto alle dimissioni sei settimane fa, dopo avere cercato di avvicinare il Partito alla Sinistra. Per la Spd, quindi, inizia oggi una nuova fase, ma il Partito è chiamato anche ad affrontare difficili sfide, come la debolezza cronica nei sondaggi e l’ascesa della Sinistra (Die Linke) di Oscar Lafontaine. Steinmeier, 52 anni, candidato alla cancelleria con oltre il 95% dei voti in vista delle elezioni del 27 settembre del 2009, non ha per-
so tempo. Per rompere in modo netto con il passato ha approfittato della crisi finanziaria. «Il dominio di una radicale ideologia di mercato iniziato con Margaret Thatcher e Ronald Reagan - ha detto -, è finito con un gran botto». Il 2008, ha proseguito, passerà alla storia a causa della crisi finanziaria: «Tutti la avvertono, siamo all’inizio di una nuova era». Un’era che sul fronte dei mercati avrà bisogno di «migliori regole per la comunità finanziaria», mentre su quello della politica vede una Spd «di nuovo in gioco», che “crede in se stessa – ha spiegato -. E questo la rafforza». Resta da vedere se questa iniezione di autostima basterà a battere la Cdu. Per ora, la strada sembra in salita. Esclusa l'alleanza con la Si-
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nistra, il Partito vuole presentarsi come la via di mezzo tra quest’ultima e la CduCsu. Tuttavia, negli ultimi mesi la Linke ha fatto passi da gigante a spese della stessa Spd e si prepara a proseguire la sua corsa sull'onda della stessa crisi finanziaria. Secondo l’ultimo sondaggio Stern, il distacco della Cdu sulla Spd è oggi a 11 punti e un’eventuale coalizione Cdu-Csu-Fdp otterrebbe il 48% dei voti, contro il 46% di un’eventuale formazione Spd-Sinistra-Verdi. La Cdu-Csu è al 35%, contro il 24% della Spd. Questa è al quinto cambio di vertice in cinque anni e con il duo Muentefering-Steinmeier potrebbe cercare un’alleanza con i liberali della Fdp. Ma è uno scenario tutto da verificare. Roberto Caracciolo
Ancora manifestazioni in molte città. Veltroni all’attacco
Scuola, la mobilitazione continua e la Gelmini “apre” all’Università ROMA - Dopo la grande manifestazione di sabato a Roma, non si ferma la mobilitazione sui fronti «caldi» dell’istruzione. E mentre il ministro Maria Stella Gelmini continua a tenere il punto sulla validità della sua riforma – pur con un’apertura sul blocco del turn over dei docenti universitari – il leader del Pd Walter Veltroni attacca: molte scuole chiuderanno, si favorirà la dispersione scolastica e con le classi separate «si instilla l’odio». Da Norcia, dove ha partecipato a un convegno, Gelmini ha ribadito le sue posizioni. «Questo governo sembra essere un governo di sinistra per come ha a cuore i bisogni della gente» ha rilanciato, difendendo punto per punto la riforma, dal maestro unico («una formula che esiste in tutti i paesi europei, mentre il cosiddetto modulo è una anomalia tutta italiana») al voto in condotta. Ha poi assicurato che non sarà tagliato il tempo pieno e ha ribadito che «si stanno raccontando molte bugie» frutto di disinformazione, come le polemiche sulle classi ponte per gli immigrati. Quanto alla chiusura delle scuole con meno di 50 studenti, ha precisato che «è sbagliato chiudere le scuole di montagna, ma non è giusto che dopo un regolamento del '98 che imponeva l’accorpamento per fare economie, nulla sia stato fatto». L’APERTURA - Sull'università, invece, il ministro ha teso una mano, ammettendo che il blocco del turn over penalizza i giovani che vogliono entrare nel corpo docenti: «entro ottobre – ha annunciato – presenterò la riforma del reclutamento dei ricercatori e dei docenti. In particolare, sarà presentato un progetto di legge per privilegiare e favorire l’as-
La manifestazione di Firenze
sunzione di giovani nelle Università». VELTRONI DURO - Ma dall’opposizione il leader del Pd Veltroni attacca pesantemente la sua riforma: «So per certo – dice – che molte scuole chiuderanno e questa riforma favorirà la dispersione scolastica». Drastico il giudizio anche sulle classi separate per gli studenti stranieri: «cosa vuol dire che un immigrato non può stare in classe con gli italiani? Queste classi differenziate sono un atto di chiusura che farà crescere gli immigrati nell’odio. Non ci si ricorda che noi siamo un Paese di immigrati. Si vuole instillare il seme dell’odio».
Numerose le prese di posizioni politiche che si sono susseguite durante la giornata, con gli esponenti del centrodestra schierati a difesa del ministro e quelli del centrosinistra fortemente contrari. Particolarmente colorito il commento del ministro ombra dell’economia, Pierluigi Bersani, per il quale sul tema della scuola il governo ha perso pragmatismo e «si sono messi in vena una 'pera' ideologica incredibile e astratta». LE MANIFESTAZIONI - Intanto, dopo la grande protesta di sabato, in varie città oggi è proseguita la mobilitazione di studenti, genitori e insegnanti. In 10.000 (secondo gli organizzatori) hanno sfilato stamani a Firenze, tra striscioni e slogan contro il ministro Gelmini. Fra i cartelli più originali uno raffigura il volto di Dante che esclama «Questa legge è un inferno». A Milano, i bambini assieme ai genitori e alle maestre dell’associazione Rete Scuole hanno preso d’assaltò tre parchi cittadini, spargendo sui prati centinaia di palloncini colorati, giochi e merendine per dire no all’insegnante unico «che mette a rischio l'esistenza del tempo pieno» e alle classi ponte per gli alunni stranieri. Ad Ancona 2.000 persone, tra cui il presidente del consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, il sindaco Fabio Sturani e numerosi amministratori e politici del centro sinistra, hanno preso parte a una fiaccolata promossa dai sindacati della scuola Cgil, Cisl, Uil e Snals. Originale la forma di protesta di un gruppo di insegnanti di Vicenza e di alcuni Comuni dell’Alto Vicentino, che hanno acquistato una pagina su un quotidiano per dire «no» al maestro unico.
La grande folla ai funerali di Haider
Haider, in migliaia alle esequie tra la folla anche i suoi nemici VIENNA - Funerali solenni ieri a Klagenfurt per il controverso leader dell'estrema destra in Austria e governatore della Carinzia, Joerg Haider, morto a 58 anni la notte di sabato scorso in un incidente d'auto dopo una serata di eccessi, alcool e folle velocità al volante. Alla cerimonia funebre, durata oltre quattro ore, hanno preso parte circa 25.000 persone: ospiti illustri dall'Austria e dall' estero, amici, nemici, parenti, semplici cittadini, compagni e avversari politici. Fra loro tutta la classe dirigente austriaca, a cominciare dal presidente Heinz Fischer, il cancelliere Alfred Gusenbauer, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif, grande amico di Haider dai tempi dello studio, e persino il governatore di Sverdlovsk, Siberia. Dall' Italia i governatori di Veneto, Giancarlo Galan, e Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e l'eurodeputato Mario Borghezio. «Abbiamo perso l'uomo Haider ma non i progetti che è stato capace di avviare», ha detto Tondo; per Ga-
Lo spazio? Profuma di bistecca e metallo caldo LONDRA - Lo spazio fuori dall'atmosfera terrestre avrebbe un odore che ricorda quello di una bistecca in padella e del metallo riscaldato, o per l'esattezza ''l'odore che si sente quando si fa una saldatura su una moto'', secondo quanto ha riferito un astronauta: lo ha detto la Nasa, che ha chiesto a un'azienda britannica di ricreare in laboratorio qull'odore, cosi' da usarlo nell'addestramento di coloro che devono andare in missione nello spazio. Lo strano mix di officina e griglia e' stato riferito dagli astronauti che hanno compiuto passeggiate spaziali,
Troppi quei 96 rintocchi il paese va dall’avvocato
“Staying Alive”salva dall’infarto che lo hanno avvertito al momento in cui si sono tolte le tute indossate per uscire nel vuoto. La Nasa ha quindi contattato la britannica Omega Ingredients per chiedergli di creare un''eau de cologne' che si avvicini all'''odore dello spazio''.
lan l'Euroregione va portata a termine «anche e soprattutto nel suo nome», mentre per Borghezio «la nostra Padania da sempre vede in Haider un esempio da imitare». Il cancelliere uscente Gusenbauer, socialdemocratico, ultimo dei sei oratori che hanno parlato stamani alla cerimonia all'aperto nella Piazza Nuova, ha tributato «rispetto» all'avversario politico, lanciando un appello alla riconciliazione a quanti in vita si erano divisi su Haider. La grande partecipazione mostra che sapeva muovere la gente. Bisogna riconoscere che era «un uomo eccezionale»: «Riposa in pace, collega», ha detto. Parole di trasporto dai compagni di strada in Carinzia. Il sindaco di Klagenfurt, Harald Scheucher, lo ha definito «un grande uomo» e «governatore dei cuori», con allusione a Lady Diana. Il successore a governatore, Gerhard Doerfler, ha ricordato i suoi meriti per il Land: non faceva distinzioni, ascoltava tutti, ha reso più sociale, giovane, aperta, «più estiva» la Carinzia.
CON i suoi 103 battiti al minuto la canzone dei Bee Gees “Staying Alive”, resa celebre dal film con John Travolta, può essere un salvavita. Lo sostiene uno studio dell'Università di medicina dell'Illinois che ha calcolato che il ritmo della canzone è
perfetto per rimettere in funzione un cuore che ha appena avuto un arresto cardiaco. L’Associazione cardiaca americana a scegliere di utilizzare il brano dei Bee Gees per i prossimi due anni nei training di pronto soccorso.
BOLZANO- Un gruppo di cittadini di Bolzano si è rivolto ad un avvocato per chiedere assistenza contro il suono delle campane di una chiesa accusate di disturbarli con 96 rintocchi contati alle sette del mattino. Si tratta della chiesa dei Frati di Gries, i cui dirimpettai hanno deciso di far ricorso al giudice. Sono in corso ora rilievi tecnici per documentare il livello di inquinamento acustico. E' così emerso - si sostiene in un documento che "alle sette di mattina di una domenica i rintocchi delle campane a festa hanno raggiunto il numero di
96". Lo studio dell'avvocato, Stefano D'Apolito, si è dunque messo al lavoro e si riserva di individuare la linea giuridica più adatta per indurre i frati a più miti consigli con il suono delle loro campane.
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Domenica 19 ottobre 2008
Il fatto del giorno: clima, l’Ue attacca l’Italia Il commissario Dimas accusa le nostre stime
Il monito di Napolitano “L’ambiente va protetto”
Prestigiacomo si difende “Si rilegga le sue carte”
dall’articolo di Luigi Offeddu
dall’articolo di Carmelo Lopapa
dall’articolo di Amedeo La Mattina
L’Unione Europea attacca l’Italia: diffonde stime inattendibili sui costi della lotta all’inquinamento atmosferico e li esagera. «Cifre sproporzionate, sono allibito», esclama il commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas. E l’Italia risponde: quei dati sono tratti dagli stessi studi della Ue: li avete pubblicati proprio voi. «Dimas sia più prudente, i conti sono giusti», dice il ministro degli Esteri Franco Frattini. Ministri, commissari e deputati si accapigliano sulle cifre, su quanto sia giusto o no spendere per l’aria pulita facendo pagare il conto alle industrie, nel mezzo della crisi finanziaria. Si parla di miliardi, e anche della salute di tutti. E cala il gelo, si consuma così il secondo incidente, in pochi mesi, fra Roma e Bruxelles. [...]
[...] Il goveno si difende. Ci pensa il capo dello Stato Giorgio Napolitano, allora, a smorzare i toni e il suo monito, pur non riferito espressamente al caso di giornata, è un chiaro richiamo all’esigenza di difendere l’ambiente, sempre e comunque. Anche in tempi di crisi come questi. «Occorre fare uno sforzo per scoprire il legame che c’è tra le esigenze dello sviluppo economico e quello della difesa dell’ambiente – dice il presidente agli studenti convenuti a Castelporziano alla “Festa d’autunno” – Sitamo entrando in un periodo di grande difficoltà finanziaria ed economica. C’è il rischio di farsi distrarre dalle preoccupazioni per queste cose come se potessero essere separate da quelle per la difesa dell’ambiente. [...]».
C’era anche Stefania Prestigiacomo tra le decine di studenti che ieri ascoltavano il capo dello Stato a Castelporziano. E chi le stava vicino la descrive «basita» quando il presidente Napolitano ha invitato i governi a trovare una sintesi tra il sostegno all’eeconomia e la tutela ambientale. Proprio nel giorno della polemica tra Bruxelles e l’Italia sui costi delle misure europee per contenere l’effetto serra e poche ore dopo che il ministro dell-Ambiente aveva risposto a muso duro al Commissario Ue, Dimas «Si rilegga le carte». La sensazione nel governo è che il capo dello stato abbia voluto delegittimare le posizioni espresse in sede europea dal premier Berlusconi. [...]
La migliore di ieri
Un rifiuto ideologico
La crisi economica è ridicola, a confronto
Qualcosa di sinistro
dall’articolo di Giovanni Valentini
dall’articolo di George Monbiot
dall’articolo di Salvatore Tramontano
[...] L’opposizione del governo italiano al “pacchetto verde” dell’Unione Europea non è la solita gaffe di Berlusconi, sempre pronto a contraddirsi e a smentire se stesso. Qui siamo al rifiuto ideologico: al boicottaggio programmato delle misure per contrastare l’effetto serra, con tutti i danni che ne derivano per l’ambiente, per la salute dei cittadini e in fin dei conti anche per la produzione e per l’economia. Ma il peggio è che questa linea è ispirata e sostenuta ufficialment dai vertici di Confindustria, con un atteggiamento tanto miope quanto corporativo, in un riflesso condizionato dalla crisi finanziaria e dalla recessione [...].
Quello che è accaduto è niente. Niente, se lo compariamo a quello che ci attende. La crisi finanziaria per la quale siamo chiamati a pagare così pesantemente ci preannuncia quello che sarà il vero collasso, quando l’umanità andrà a sbattere contro i suoi limiti ecologici. Mentre strabuzziamo gli occhi davanti alle cifre svolazzanti della finanza, un altra serie di numeri ci passa accanto. Pavan Sukhdev, l’economista della Deutsche Bank che guida lo studio europeo sugli ecosistemi, ha riferito di alcune cifre: a causa della deforestazione si perdono ogni anno dai 2 ai 5 trilioni di dollari. Sukhdev è arriva-
to a queste cifre stimando i valori dei beni, dal carbone e all’acqua pulita, che le foreste ci forniscono e quali sarebbero i costi sostituendo questi beni o facendone a meno. La situazione difficile del credito è ben poca cosa se comparato a quella della natura. Le due crisi hanno la stessa causa. In entrambi coloro che sfruttano le risorse chiedono in cambio tariffe impossibili e invocano crediti che non potranno essere pagati. In entrambi i casi si negano le probabili conseguenze. Ho sempre pensato che la negazione collettiva era un fatto peculiare rispetto al cambiamento climatico. Oggi so che è la prima risposta ad ogni incombente delocalizzazione. [...]
Giannelli sul Corriere
C’è sicuramente qualcosa di sinistro nella piccola grande guerra sul clima che Eurolandia ha scatenato contro il governo italiano. [...] Vedere il commissario di turno mettersi a recitare il ruolo di Di Pietro o, se volete, insufflare Veltroni su quali temi incalzare il governo Berlusconi, significa che la recente crisi ha unito l’Europa ma non l’Unione Europea. Eppure per burocrati, tecnocrati e manager sono tempi duri ovunque, tranne che nella Ue. C’è sicuramente il trionfo della tecnocrazia nelle crociate che alcuni commissari europei regolarmente lanciano contro l’Italia di centrodestra. [...]
Berlusconi pensa ai soldi Rifkin: “Il vostro governo ci porterà nell’abisso” dall’articolo di Livio Caputo
dall’intervista di Antonio Cianciullo
Nel contestare l’opportunità che l’Europa adotti entro dicembre le costosissime norme vincolanti sulla riduzione dei gas serra, concordate lo scorso anno quando la situazione economica era ben diversa dall’attuale [...] Silvio Berlusconi ha paragonato l’Unione a Don Chisciotte: è assurdo, ha sostenuto, che in un momento drammatico come questo, noi europei ci sobbarchiamo costi insostenibili [...] per arginare un fenomeno globale, quando il resto del mondo si rifiuta di fare la sua parte e pensa solo a salvaguardare i propri interessi. [...] L’Ue si sta comportando come un paziente che, avendo deciso di investire somme ingenti per combattere un male futuro e tutto sommato ancora ipotetico come il riscaldamento globale, fa finta di non accorgersi di essere minacciato da una nuova malattia, molto più pericolosa e urgente, come la recessione, che ha bisogno di tutte le risorse disponibili. [...]
“La posizione del governo italiano rischia di trascinare l’Europa verso l’abisso. Berlusconi ha lo sguardo volto al passato, vede e pensa alla vecchia economia: ma su quella strada non c’è scampo perché la crisi ha una dimensione non affrontabile con i parametri tradizionali. Per salvarsi bisogna innovare, rilanciare, scommettere sul futuro”. Jeremy Rifkin, il teorico americano della nuova Europa, guarda a Bruxelles come all’unico motore capace di trainare il mondo fuori dal pantano della grande crisi. L’Italia sostiene che il costo della
battaglia per la stabilizzazione del clima è troppo alto, che la difesa dell’ecologia affonda l’economia. “E’ vero esattamente il contrario: solo il green business è in grado di far ripartire l’economia perché non siamo di fronte a una difficoltà congiunturale ma al passaggio tra due ere. Un momento molto simile al 1929, anche se stavolta è peggio: allora c’era una crisi economica, oggi si sommano tre diverse crisi. La crisi del sistema creditizio, la crisi energetica e la crisi provocata dal riscaldamento globale. Però un’analogia con il 1929 c’è ed è fondamentale perché dà il segno del tempo che viviamo. Il ‘29 corrisponde al pas-
La fotografia
Pessimismo e ottimismo dall’articolo di Franco Serra
Il commissario all’ambiente Stavros Dimas contesta le obiezioni di Silvio Berlusconi sugli alti costi del “pacchetto clima” dell’Ue, si dichiara “sbalordito” e si attira una replica sferzante dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che lo invita a leggere con maggiore diligenza le analisi pubblicate proprio dalla Commissione europea. [...] Dimas si è detto «sbalordito di fronte agli argomenti portati avanti dall’Italia», che a suo parere «è uno dei Paesi che dal pacchetto guadagnerebbe di più» e invece è «tanto pessimista» sui costi per l’industria. «Sono ottimista – ha comunque sottolineato – e penso che un accordo potrà essere trovato entro la fine dell’anno». Al vertice, il presidente del Consiglio ha parlato di costi per circa 20 miliardi [...].
Spagna, Antonio Banderas in visita a una riserva naturale andalusa, posa con una lince (Ansa)
saggio tra la prima e la seconda rivoluzione industriale, tra il vapore e l’elettricità. E’ stata una rivoluzione profonda che ha causato grandi sommovimenti sociali e la seconda guerra mondiale”. Stavolta cosa sta cambiando? “Stiamo passando dalla seconda alla terza rivoluzione industriale. Quello che si è appena aperto è il secolo di Internet e dell’energia dolce prodotta nei quartieri, nelle case. Passiamo da un modello centrato sulle autostrade a uno centrato sulle superstrade dei bit. Non comprendere il senso di questo cambiamento significa esserne tagliati fuori”. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Ricapitolando. L’Unione Europea ammonisce l’Italia, indisciplinata sulle regole comunitarie che riguardano effetto serra, clima, ecologia. La replica? C’è una crisi economica in corso: non è che si può andare troppo per il sottile su argomenti ecologici, ci penseremo in un altro momento. Al di fuori del merito, il procedimento è da evidenziare: perché se uno ci pensa questa crisi economica può essere il perno per giustificare, d’ora in avanti qualunque decisione. Qualche esempio? Giù gli stipendi: che volete farci, c’è la crisi... Su i prezzi del carburante: eh, sapete, la crisi... Lei è licenziato! Sa, la crisi... Via il tempo pieno dalle scuole: Con questa crisi, che volete... E via dicendo. Insomma, c’è chi questa crisi potrebbe finire per maledirla più di ora, ma c’è anche chi può ringraziarla: è un sano alibi per fare quello che gli pare.
Domenica 19 ottobre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Salta l’incontro fra Saviano e il turco Orhan Pamuk troppo difficile mettere insieme due scrittori scortati
Processo ad Amanda la difesa viene da Seattle
dall’articolo di Marco Ansaldo
dalla cronaca di Guido Ruotolo
L’editore tedesco Hanser aveva provato a metterli insieme, “i due scrittori con la scorta”. L’italiano Roberto Saviano e il turco Orhan Pamuk. L’evento, naturalmente, avrebbe dovuto andare sotto tutt’altro titolo, e in un ambito puramente letterario, a Francoforte. Chissà che successo, che afflusso di pubblico, e che impatto mediatico. Però, niente da fare. La casa tedesca, un colosso editoriale da centinaia di milioni di copie, e tra le cui fila militano alcuni dei più importanti autori della letteratura mondiale, ha dovuto incassare il ‘no’ del premio Nobel turco. Non per una questione legata alla mafia o alla camorra, come è stato detto. Ma solo perché Pamuk, proprio da quando è sotto scorta dopo le minacce di morte ricevute dai nazionalisti che in patria lo detestano per le sue posizioni liberali, preferisce tenere un profilo basso sui temi legati alla sicurezza. E concentrarsi piuttosto su argomenti letterari. “Parliamo
dall’articolo di Enzo Bettiza [...] Uno dei riflessi politici più interessanti, non solo sul piano pragmatico in questo momento di crisi, è la reviviscenza delle idee e dei metodi socialdemocratici in Germania, in Gran Bretagna e, parzialmente, anche nella Francia di Sarkozy che nella sua équipe di governo contiene diversi socialisti di stampo liberale. Più che mai invece, in Italia, si avverte l’assenza a sinistra di una grande formazione socialdemocratica, proprio nelle ore in cui le capitali del mondo avanzato stanno passando dalla teoria del libero mercato alla pratica dell’intervento pub-
Roberto Saviano
di libri”, è la sua risposta automatica non appena scattano le domande su come vive avendo le bodyguard sotto casa. Il premio Nobel turco e il giovane scrittore italiano si sono poi ovviamente incontrati a Francoforte. Si sono stretti la mano e hanno parlato per un poco. La cosa però non è avvenuta in pubblico, quanto invece in un appuntamento privato, a una cena che Hanser, editore di
entrambi, ha organizzato l’altra sera riunendo una trentina di autori stranieri, convenuti in Germania per l’appuntamento annuale della Fiera internazionale del libro. Ieri infine Saviano ha fatto capolino tra i padiglioni della Buchmesse intorno all’ora di pranzo. Un breve giro informale, senza partecipare a dibattiti o presentazioni. “Basta stare in albergo”, aveva detto allo staff della sua
Fra Italia e Germania socialdemocratici in crisi blico. La situazione italiana esibisce il paradosso che vede un ministro economico del centrodestra, il quasi colbertiano Giulio Tremonti, riempire quel vuoto appropriandosi di proposte e ricette che furono tipiche della socialdemocrazia classica e del keynesiano New Deal di Roosevelt. Sarà infatti Tremonti ad appoggiare in novembre, al vertice al-
largato del G8, una seconda Bretton Woods, quella che dal 1944 al 1971 stabilizzò un nuovo ordine monetario mondiale e accompagnò i «miracoli» dell’Europa distrutta dopo la fine della guerra; ed è sempre Tremonti il difensore impegnato da tempo nella difesa di un capitalismo etico. Un capitalismo più vicino alla società e al mondo del la-
casa editrice italiana, la Mondadori, che qui lo assiste amorevolmente. E insieme con i tre agenti che lo accompagnano senza mai abbandonarlo dopo le minacce dei clan camorristi, si è affacciato fra gli stand. Una visita doverosa ai volumi del suo editore tedesco. Una puntata al padiglione 8, quello riservato agli americani dove i visitatori per entrare devono sottoporre le proprie borse al controllo di solerti guardie armate. Infine una breve sosta nel grande spazio della Mondadori, circondato da mille attenzioni. Vestito al solito con abiti neri e scarpe da tennis, intorno a lui si fermano alcuni editori stranieri che lo riconoscono e lo fermano, stringendogli la mano: “Auguri”, “Forza!”, “Bravo”. “Ho deciso di fare una visita breve qui – dice gironzolando tranquillo fra un’ala e l’altra della Fiera, le mani in tasca – c’è poco tempo anche solo per vedere qualche libro. Comunque sono contento di aver fatto due passi tra gli stand”. [...]
voro, depurato delle giocate d’azzardo speculative e rovinose per le banche e per le Borse. Al tempo stesso, nel pieno della crisi che sconvolge l’Europa dopo l’America, vediamo salire quasi al 70% l’indice di gradimento del governo Berlusconi. Ma tutto questo non va attribuito unicamente ai meriti, alcuni autentici e altri esagerati, di una maggioranza che sarebbe più capace dell’opposizione nell’affrontare la bufera in corso. Va attribuito soprattutto al vuoto dietro le affastellate barricate dell’opposizione. In altre parole, alla paralisi, alla non credibilità di una sinistra monomaniaca [...].
«Amanda rasenta, nel suo manifestarsi con gli altri, un candore, schiettezza e onestà inusitati». Da Seattle, la città di Amanda Knox, arriva ai magistrati di Perugia un’accorata difesa dell’imputata – assieme a Rudy Guede e a Raffaele Sollecito – dell’omicidio di Meredith Kercher. A firmarla è un giudice della Corte Suprema locale, quella dello Stato di Washington, Michael J. Heavey, vicino di casa della famiglia Knox, padre di una compagna di classe di Amanda. Non è un mistero che la «lobby americana» stia premendo da tempo per presentare la sua connazionale come «vittima innocente». A difesa di Amanda è sceso in campo recentemente anche il «New York Times», che ha messo in discussione le indagini coordinate dal pm Giuliano Mignini. E dagli Stati Uniti non si è mai negato il disappunto per l’atteggiamento «colpevolista» dei media italiani. Lo ribadisce lo stesso giudice Heavey nella sua lettera: «Probabilmente, molti sono convinti della malvagità e diabolicità di questa giovane (di certo la stampa si è adoperata a costruire una immagine tale della ragazza), ma io sono convinto del contrario. L’intera comunità di Seattle può testimoniare la sua bontà d’animo e la sua assoluta mancanza di cattiveria». Dunque, la lettera del giudice Heavey (un’altra, ma non è firmata dallo stesso Heavey, molto critica nei confronti del pm Mignini, sarebbe partita per il Csm). «Tutti e tre i miei figli hanno frequentato la scuola superiore Seattle Prep. Mia figlia Shana è stata compagna di classe di Amanda per quattro anni. Amanda, sua sorella, sua madre e il patrigno vivono a circa quattro isolati da casa no-
stra. Seattle Prep è una scuola privata fondata dai gesuiti più di cento anni fa. Recentemente ho posto questa domanda a mia figlia Shana: “Che cosa pensi di Amanda come persona?”. Mi aspettavo una risposta piuttosto critica nei riguardi di Amanda, ma la risposta di Shana mi ha colto di sorpresa: “Amanda è la persona più sincera, genuina e gentile che io conosca. Non ha un briciolo di cattiveria dentro!”, mi ha detto con perentorietà». Insomma, altro che «luciferina», Amanda è «angelica». E forse anche ingenua: «Tutti gli amici – scrive ancora il giudice di Seattle – sono profondamente convinti della sua innocenza. Secondo loro, Amanda è un personaggio che si fida ciecamente degli altri esseri umani». In questo clima, nell’aula del gup Paolo Micheli da oggi va in scena il rush finale dell’udienza che dovrà decidere se rinviare a giudizio Raffaele Sollecito e Amanda Knox e condannare Rudy Guede, che ha chiesto il rito abbreviato. Oggi, il pm Giuliano Mignini terrà la sua «requisitoria», rinviando le conclusioni a lunedì. Poi toccherà alle difese e, infine, martedì 28 ottobre la decisione del gup Micheli. Le difese giocheranno le loro carte. Da una parte, quella di Rudy Guede (avvocati Biscotti e Gentile) punterà a chiedere una mite condanna, convinta che la «verità» di Rudy sia dimostrata. Insomma, che la prova «regina» della sua innocenza stia in quel pezzetto del reggiseno strappato della povera Meredith che inchioda Raffaele Sollecito, e quindi Amanda Knox. Ma per Rudy sono forti i dubbi sulla «genuinità» delle sue ammissioni, fatte a rate, dopo che erano emerse pubblicamente (alcune) prove che lo incastravano [...]
Le scuole protestano: Gelmini sotto accusa Studenti e docenti uniti Ma non c’è ministro dell’Istruzione per conservare il passato che non abbia subìto contestazioni
Bambini in corteo
dall’editoriale di Paolo Pombeni
dall’articolo di Francesco Verderami
dall’articolo di Cristiano Gatti
La protesta degli studenti è tornata ad assumere toni di massa che indubbiamente vanno valutati. Non perché si tratti di un fenomeno nuovo: ormai sono anni che nelle scuole secondarie qualche settimana di occupazione (o, come si dice oggi più pudicamente, di autogestione) in autunno è un appuntamento fisso. C’era stato un maggior calo nelle università, ma anche lì un po’ di protesta era di rito. In questo momento però la fiammata sembra divampare in maniera più virulenta, anche se spesso si tratta di minoranze (sicuramente nelle università, dove la compattezza del corpo studentesco è bassa, meno nelle secondarie dove l’intruppamento è per forza di cose più accentuato). Questa volta poi l’effetto della protesta si è sentito di più per il suo sommarsi ad altre manifestazioni simili, come quelle del trasporto pubblico. Un fenomeno poco piacevole, che aumenta le difficoltà per lo svolgersi normale della vita di tutti i giorni e che certo non aiuta a creare solidarietà per gli obiettivi che le proteste perseguono. Ad aumentare l’impatto c’è una nuova forma di solidarietà fra studenti e docenti, per delle ragioni che cercheremo di spiegare, a cui si aggiunge una certa partecipazione delle famiglie, addirittura a partire dalle scuole elementari. Quali sono le ragioni di questo fenomeno e le novità che denota? Quella più evidente è, a nostro giudizio, che si tratta di rivolte della paura sociale, che scaricano sulla scuola e sui suoi mutamenti annunciati le angosce che riguardano il futuro. Con tutte le cautele del caso, diciamo che è un fenomeno come certe manifestazioni contro l’immigrazione, che, a livello di ceti meno scolarizzati ed acculturati, esprimono in maniera elementare le paure per un mondo che cambia. Ciò che impressiona nell’attuale ondata di manifestazioni è la difesa dello status quo, dell’esistente che improvvisamente assurge al meglio che si può desiderare. Francamente ci sembra difficile sostenere che la scuola e l’università italiana godano di ottima salute. Il livello di conoscenze degli studenti è sempre più basso, come ci dicono non solo varie statistiche internazionali, ma l’esperienza quotidiana e qualsiasi inchiesta volante fatta dai giornali. [...]
Non c’è ministro dell’Istruzione che non abbia subìto una contestazione. Mariastella Gelmini chieda a Beppe Fioroni, suo predecessore, che ogni mattina offriva brioche e cappuccino a un sindacalista piazzato fisso sotto il dicastero. Eppoi ieri gli slogan dei manifestanti erano in buona parte meno aspri delle battute che Umberto Bossi gli dedicò nei giorni in cui varava la riforma della scuola. Paradossalmente, infatti, il titolare dell’Istruzione all’inizio del mandato ha avuto più sostegno da avversari come Luigi Berlinguer e Franco Bassanini che dalla Lega e da Giulio Tremonti. Il democratico Fioroni sostiene addirittura che «sul suo provvedimento avremmo potuto trovare l’intesa in due minuti se il ministro dell’Economia non avesse imposto tagli draconiani». Ma non avendo intenzione né interesse a rinverdire il duello che contrappose Letizia Moratti a Tremonti, la Gelmini ha fatto di necessità virtù, e con il tempo è riuscita a invertire la tendenza. Nei rapporti con
Non è facile parlare di bambini. Serve delicatezza, ma ancora di più serve rispetto. Per una volta, noi adulti dovremmo riuscire a parlarne al di fuori e al di sopra delle nostre coloriture, dei nostri schieramenti, dei nostri giochi politici. Il tema, molto semplice e molto scarno, è di stringente attualità: ha senso, in questi giorni di ruvida contestazione stradale, mandare avanti i bambini? È poi così normale portarseli in corteo, cartellonarli sotto slogan rabbiosi, invitarli al coro col pugno proteso, dotarli di megafono? Se la questione viene sollevata dalla Gelmini, che è di parte e non ha figli, risulta troppo facile liquidarla come strumentale e interessata. Ma la circostanza vuole che questa non sia una fissa della Gelmini. È un problema molto più serio. È possibile affrontarlo, per un attimo soltanto, nell’esclusivo e superiore interesse degli innocenti? Io lo so che sollevare l’eccezione significa tirarmi addosso gli insulti di mezza Italia. Non importa. Non si può accettare che certe scene passino inosservate. [...]
Mariastella Gelmini
Tremonti e nei rapporti con l’opinione pubblica. Come ha scritto il Riformista, a fronte della piazza che la contesta, i sondaggi hanno preso a premiarla. Dalla sua può vantare l’appoggio di Silvio Berlusconi, la protezione di Gianni Letta, il tifo di uno spettatore come Fedele Confalonieri e soprattutto la stima – ricambiata – di Giorgio Napolitano. L’ultima volta che l’ha ricevuta al Quirinale, il presidente della Repubblica teneva sulla scrivania il libro bianco di Fabrizio Barca, un dossier sulla spesa pubblica che l’economista aveva scritto ai tempi del governo Prodi e in cui era sot-
tolineata la necessità di ridurre e riqualificare la spesa scolastica. Con la Gelmini, Napolitano è stato finora comprensivo e incoraggiante, in pubblico, come ieri, e in privato: «Mi raccomando però – le ha detto – niente più decreti ». La strada del ministro resta difficile, le iniziative del Carroccio e i limiti di bilancio, incrociano le richieste di Regioni e sindacati. Perché la verità non sta mai da una parte sola, persino il Cavaliere ne è convinto. Non a caso mercoledì ha voluto parlare della riforma scolastica mentre si trovava a Bruxelles [...].
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Primo piano
Domenica 19 ottobre 2008
Battaglia sui gas serra Ma Bruxelles si dice fiduciosa che si arriverà a un accordo entro dicembre
Il commissario Dimas incontrerà domani i rappresentanti del nostro Paese
Scontro con l’Ue sul clima Il governo italiano chiederà più tempo per la valutazione dei costi di ELISABETTA GUIDOBALDI ROMA – La questione clima richiede più tempo anche se l’Italia è intenzionata a condurre in porto entro l'anno il negoziato del pacchetto Ue. Servono almeno 12-15 mesi in più per mettere a punto una verifica dell’analisi costi-benefici. E il pacchetto Ue sulle misure anti-gas serra (al 2020 riduzione del 20 per cento di Co2; +20 per cento efficienza energetica e 20 per cento energie rinnovabili) a fine dicembre potrebbe dunque «essere approvato» ma con una clausola di «revisione» che preveda l’«aggiustamento» delle misure in relazione ai risultati dell’analisi costiefficacia da effettuare nel corso del 2009. Questa la posizione in merito alla partita clima che il nostro paese giocherà domani a Lussemburgo al Consiglio dei ministri dell’Ambiente Ue e contenuta in un documento in possesso dell’Ansa. Nel documento anche le posizioni e le proposte in merito alle quote di emissione, al mercato di scambio di queste quote e degli obiettivi annuali. Ecco i capitoli principali della posizione italiana: TEMPI: l’analisi costi-efficiacia del pacchetto Ue clima-energia «non può essere conclusa in modo definitivo entro la fine del 2008». Quindi, si legge nel documento, nei prossimi due mesi, secondo l’Italia, sarà possibile definire il quadro di riferimento dei dati di base necessario per effettuare l'analisi costi-efficacia e per elaborare i diversi scenari connessi alla evoluzione sia del negoziato che della situazione economica. Poi sarà necessario prevedere un programma di lavoro fino a tutto il 2009, che potrà avere due obiettivi intermedi: 1)predisposizione dei dati di riferimento e della metodologia di analisi per il Consiglio Europeo di dicembre. Il Consiglio Europeo potrebbe approvare il pacchetto con una clausola di “revisione» che preveda l’“aggiustamento» delle misure in relazione ai risultati dell’analisi costi-efficacia da effettuare nel corso del 2009; 2) monitoraggio dell’evoluzione del negoziato internazionale e della situazione economico-finanziaria, con la predisposizione dei relativi scenari di impatto del pacchetto, necessari per l’ “aggiustamento» delle decisioni prese a dicembre 2008; - CRITERI ANALISI: due i criteri di riferimento per quest’analisi dei costi indicati nel documento. Il primo: promozione di misure analoghe o comparabili da parte delle più im-
portanti economie extra europee (USA, Giappone, Canada, Cina, India, Brasile); il secondo: effetti sulla competitività dell’economia europea nei mercati globali; - VINCOLI: proposta di sostituire agli obiettivi annuali previsti per i settori agricolo, civile e dei trasporti un solo obiettivo intermedio vincolante al 2017; - RISCHIO DELOCALIZZAZIONE IMPRESE: proposta di dare adeguata tutela per tutti i settori, e non solo per un settore, nei confronti del rischio di carbon leakage, cioè la delocalizzazione delle imprese a maggiore intensità energetica; - CREDITI DI EMISSIONE: elevare dal 3 al 10 per cento la quota di utilizzo dei crediti di emissione (ovvero le quote da 'comprarè per mettersi in regola) generati dalla realizzazione di progetti finalizzati a ridurre le emissioni nei paesi in via di sviluppo o a economia di transizione;
Il commissario Ue Stavros Dimas
- QUOTE EMISSIONE: proposta di emendamento sul sistema delle quote di emissione dei gas serra per dare certezza e trasparenza alle quote che saranno assegnate a ciascun settore; - ASTA QUOTE EMIS-
SIONE: «riserva» per l’assegnazione delle quote al settore elettrico mediante il 100% di asta e ipotesi di prevedere una graduale transizione che parta dall’assegnazione gratuita fino al totale titolo oneroso.
L’Udc si mantiene a metà strada: «I toni usati dal governo sono dissennati, ma i contenuti non tanto»
E gli schieramenti politici litigano Pd e Idv: «Rispettare l’Europa». Pdl: «Veltroni è un irresponsabile» di MARCELLO CAMPO ROMA – Veltroni è «irresponsabile». In questo momento di crisi «attacca» le imprese italiane, tanto più che il piano europeo è «costosissimo», accusa il Pdl. L'Ue va rispettata, replicano il Pd e l’Idv, piuttosto è Berlusconi a «inchiodare l’Italia nelle retrovie dell’Europa». A metà strada l’Udc: «I toni usati dal governo sono dissennati – osserva Pier Ferdinando Casini – ma i contenuti non lo sono così tanto». Così, anche ieri, lo scontro tra l'esecutivo e la
Commissione sul clima provoca l’ennesima polemica politica. A favore del governo il presidente del Senato, Renato Schifani: «Credo che la sua posizione sia la più corretta perchè in tema di costi si attesta su parametri più rigorosi». Contro il leader Pd, in tandem, i due capigruppo del Pdl: “Il governo – sottolinea Fabrizio Cicchitto – sta lavorando per difendere le imprese italiane, in un momento assai difficile. L'attacco di Veltroni al governo su questo terreno è anche un attacco irrespon-
sabile all’impresa italiana». «Il governo – gli fa eco Maurizio Gasparri – ha intenzione di promuovere iniziative a sostegno delle imprese. Non è certo questo il momento di imporre ulteriori oneri. Veltroni fa solo critiche irragionevoli». Anche Daniele Capezzone (Fi), critica l’opposizione esortandola a evitare «ipocrisie». «Sarebbe un errore accettare sic et simpliciter un piano Ue costosissimo per l'Italia e per le nostre imprese che servirebbe a poco se Cina, India e Brasile non facessero almeno altrettan-
to». «L'Italia – incalza il ministro Renato Brunetta – ha fatto bene a rallentare i processi decisionali anche perchè sarebbero costati dieci miliardi di euro in più al 2020. Non ce lo possiamo permettere. Vogliamo controlli di tipo ambientale – conclude – che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie». Di parere opposto il Pd e l’Italia dei Valori. Per Ermete Realacci, ministro dell’ambiente del governo ombra, gli attacchi a Veltroni sono «incredibili». «Il no-
Comporta un’oscillazione dagli 8 ai 27 miliardi di euro all’anno
Tutti i costi del pacchetto ROMA – Sono diverse le cifre sui costi che comporterà l’applicazione delle misure contenute nel pacchetto energia e clima dell’Ue al 2020. Un vero e proprio 'balletto’ di numeri che vede un’oscillazione dagli 8 ai 27 miliardi di euro l'anno. Di seguito gli obiettivi del pacchetto e i vari scenari dei costi relativi al nostro Paese: - PACCHETTO 20-20-20: Il Consiglio europeo dell’8-9 marzo 2007 fissa gli obiettivi da conseguire a livello comunitario nel 2020 - OBIETTIVI PACCHETTO 20-20-20: entro il 2020 riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica (CO2); incremento dell’efficienza
energetica del 20%; aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; - CALCOLI IN BASE A STUDIO UE: L’Italia ha fatto un’elaborazione dei dati sugli scenari sulla base di uno studio Ue dalla quale emerge che «avvicinarsi» agli obiettivi del pacchetto significa per il nostro paese costi in dieci anni di 181,5 miliardi di euro, con una media annua di circa 18,2 miliardi; le valutazioni, aveva precisato il ministro Prestigiacomo, sono state tratte da quegli scenari preliminari che indicavano un costo anno di 18,2 miliardi e un’incidenza sul Pil dell’1,14%.
- CALCOLI UE: secondo il commissario Ue all’Ambiente, Stavros Dimas, i costi per l’Italia sarebbero contenuti tra i 9,5 e i 12,3 miliardi l’anno; lo scenario di un costo per l’Italia pari all’1,14% del Pil nel 2020 non è previsto dal nostro pacchetto. I costi addizionali per l’Italia, secondo il commissario, andranno dallo 0,51 per cento allo 0,66% del Pil. - CALCOLI LEGAMBIENTE: secondo l’associazione ambientalista, l’ adeguamento al pacchetto 20-2020 costerà all’Italia 8 miliardi di euro l’anno. r. c.
stro paese nel contesto europeo è fra quelli che ha i requisiti maggiori per orientare il suo sistema produttivo su basi ambientali. Peccato – osserva Realacci – che Berlusconi, invece, stia intraprendendo un pericoloso viaggio nel passato e il nostro premier, unico fra i leader dei grandi paesi europei anche di centro destra, continua ad inchiodare l’Italia in una posizione di retrovia rispetto al resto d’Europa». «La condotta del governo – sottolinea Antonio Di Pietro (Idv) – è deplorevole. La scuola, l’ambiente, la sicurezza sono tutti temi che a Berlusconi non interessano». “Quella del governo – gli fa eco Angelo Bonelli (Verdi) – è una politica dissennata». Più sfumata la posizione dell’Udc. «I toni avuti dal governo contro l’Ue sono dissennati – fa notare Casini – ma i contenuti non lo sono così tanto perchè gli oneri impropri posti sulle aziende sono forti e ho capito una certa cautela da parte del governo». Infine la Lega Nord. Umberto Bossi prima scherza sull'avvenenza del ministro Prestigiacomo definendola «il più bel ministro che Berlusconi ha avuto», poi aggiunge problematico: «Il clima è cambiato, e tutti siamo preoccupati, la gente vuole i cambiamenti, però poi vuole anche andare in macchina e vuole la corrente elettrica. La soluzione è difficile da trovare».
Primo piano
Domenica 19 ottobre 2008
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La crisi economica «Serve una nuova Bretton Woods Forti differenze sulle misure con la partecipazione del G8 da adottare. I premier Usa contrario e dei Paesi emergenti pure alle proposte di Brown
Bush: «Sì al maxivertice» Sarkozy e Barroso ospitati a Camp David per trovare soluzioni alla crisi di PAOLO BELLUCCI CAMP DAVID - George Bush alla fine si è fatto convincere. Nicolas Sarkozy e José Barroso hanno fatto ogni pressione possibile sul presidente americano per convocare "subito" un vertice internazionale che riscriva le regole dell'economia. Una "nuova Bretton Woods", come ha detto più volte il presidente di turno europeo e come ripetono la maggior parte dei leader Ue. E il tentativo di persuasione è andato a buon fine nonostante l'inquilino uscente della Casa Bianca non intenzionato ad essere ricordato oltre che come il presidente della guerra in Iraq, anche per aver firmato la resa del potere economico statunitense di fronte ai partner mondiali - abbia fatto all'inizio resistenza a una conferenza internazionale che in questo momento si tradurrebbe inevitabilmente in un maggiore controllo sui mercati finanziari, e in un restringimento dell'autonomia fin qui assoluta del capitalismo americano. Poco prima di ricevere a Camp David, nel Maryland, la delegazione europea, Bush ha fatto sapere che "ospiterà in un prossimo futuro un vertice di leader mondiali per discutere la risposta globale alla crisi finanziaria ed evitare il ripetersi di una crisi di questo tipo in modo da proteggere il nostro sistema di libero mercato". Ha poi aggiunto che auspica "partecipazione ed idee dal mondo sviluppato come da quello in via di sviluppo". La convocazione in sé del vertice è sempre stato nei fatti un obbiettivo condiviso, così come lo è la necessità di includere anche i paesi emergenti. "Sarebbe strano un vertice senza il G5 (Cina, India, Brasile, Messico e Africa del Sud, ndr)" aveva spiegato Sarkozy, "e serve almeno un grande paese arabo". La diffe-
IL PROVVEDIMENTO
E Frattini inaugura la task force dei fondi d’investimento di FLAVIA RESSMANN
George Bush
renza di vedute è sugli obbiettivi. Lo stesso Bush, prima del vertice a Camp David aveva chiarito il suo pensiero nel tradizionale discorso radiofonico del sabato, ribadendo il "no" a ogni controllo internazionale e qualsiasi presenza dello stato nell'economia, che il presidente considera puramente transitoria: "In quanto strenuo difensore del mercato libero mi sarei opposto a misure di questo tipo in situazioni normali", ha commentato riferendosi all'acquisto di azioni delle banche da parte del governo Usa. I governi internazionali, è la posizione di Washington, "devono fermare l'emorragia", per poi tornare a lasciar fare al mercato. Ma gli europei non ci stanno: "Bisogna trovare delle soluzioni strutturali, non si possono lasciare le cose così come stanno", ripete il presidente francese prima di entrare nella tenuta presidenziale per la "cena di lavoro" con il collega americano, conclusa quando in Europa era ormai l'1,30 di questa mattina. Presente al gran completo il vertice americano, a riprova della uova importanza assunta dall'Europa in que-
ste settimane: il segretario di Stato Condoleezza Rice, il segretario al Tesoro Hank Paulson, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Steve Hadley. La data proposta da Sarkozy per il vertice è il 20 novembre, il luogo è simbolico: New York. Il Segretario Generale Onu Ban Ki Moon ha già offerto, con una lettera ufficiale, il Palazzo di vetro come sede. "È una crisi mondiale che è cominciata negli Usa, anche la risposta deve partire dagli Usa", argomenta il presidente francese: "Lavoriamo per risolvere questa crisi e anche perché crisi come questa non si ripresentino più. Poi va dritto al punto: "Per riuscirci, dobbiamo soprattutto riformare il modo in cui regoliamo il mercato americano". A premere per una maggiore regolazione, oltre all'area dell'Euro, c'è anche il premier britannico Gordon Brown, che ha inviato ai partner internazionali un suo documento di lavoro nel quale spiega le ragioni di un nuovo ordine economico e finanziario mondiale, con più severi controlli a tutela dei governi e dei risparmiatori.
La Libia vuole arrotondare al 5% la quota in Unicredit MILANO – I fondi sovrani libici vogliono acquistare ancora arrotondando al 5% la quota in Unicredit. L'annuncio è di quelli destinati a ripercuotersi sui mercati sin da lunedì, alla riapertura delle Borse. Ma nella vicenda Unicredit il prossimo appuntamento è quello del cda di martedì 21, che potrebbe già avviare una riflessione su come arrivare a rappresentare nel board anche il nuovo importante azionista. Che per la quota che ha potrebbe anche puntare ad una vicepresidenza. In Unicredit «siamo, a questo punto, il secondo azionista. E vogliamo restare tale», ha detto in un’intervista al Messaggero il governatore delal Banca centrale libica, Farhat Bengdara. “Oggi abbiamo il 4,23% delle azioni – ha detto -. Continueremo ad acquistarne fino ad arrivare a un totale del 5%. E sia chiaro, la nostra azione è dettata esclusivamente da valutazioni economiche e finanziarie, non da considerazioni di carattere politico». Bengdara ha annunciato tra l’altro un attivismo libico nelle società quotate italiane,
spiegando che i fondi sovrani del paese hanno «comprato azioni Eni per 50 milioni di euro. Una cifra modesta, se vogliamo, ma indicazione della fiducia che abbiamo nella vostra compagnia petrolifera. E probabilmente ne acquisteremo ancora, ma tenendo sempre in mente il desiderio di diversificare, non necessariamente di controllare». Davanti ai libici nel capitale Unicredit figura la Fondazione Cariverona. L’intenzione di Tripoli di salire al 5% ha fatto immaginare a qualcuno che anche l’ente presieduto da Paolo Biasi potesse essere interessato ad arrotondare la propria quota salendo fino al 6%. La Cariverona risulta tuttavia ancora ferma al 5,083%. Qualcuno ritiene poi improbabili altri acquisti: da un lato perchè per statuto i diritti di voto in Unicredit sono comunque bloccati al 5%, e dall’altro perchè Cariverona ha già dato disponibilità a partecipare all’aumento di capitale impiegando fino a 500 milioni di euro per la sottoscrizione delle nuove azioni o dei bond convertibili legati per riassorbire l’eventuale inoptato.
BU DHABI – Il governo italiano – primo in Europa – prende in mano la gestione diretta delle relazioni con i fondi sovrani 'scippandola’ alle merchant bank e mette in campo un Comitato strategico per l’interesse nazionale in economia alla cui nascita hanno lavorato, fianco a fianco, i ministri degli Esteri e dell’Economia, Franco Frattini e Giulio Tremonti, su incoraggiamento del premier Silvio Berlusconi. Ad ufficializzare questo cambio di rotta strategico è il titolare della Farnesina che, sull'aereo che lo ha portato ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, annuncia che d’ora in poi 'l'interlocutore direttò dei fondi sovrani, cioè quei fondi di investimento controllati e gestiti in prima persona dai governi di alcuni paesi, sarà Palazzo Chigi che indicherà i settori dov'è auspicabile investire, fisserà le regole e, al contempo, offrirà l’impegno di una «garanzia politica». Ed è proprio negli Emirati che, tenuto per mano da Frattini, il Comitato (composto da 6 esperti del ministero degli Esteri e da altrettanti dal ministero dell’Economia) istituito per decreto, appena 4 giorni fa, compie il suo debutto. «Con questo comitato vogliamo fare delle scelte e, pertanto, rivolgerci a coloro che hanno deciso di adottare regole di trasparenza», ha dichiarato Frattini spiegando così la scelta della prima missione negli
Emirati. Tra i paesi del Golfo, produttori di petrolio, sono stati proprio gli Emirati a fare da traino per l’adozione, a settembre a Santiago del Cile di un 'codice volontario di condottà dei fondi sovrani in 24 punti che ha ricevuto l’avallo del Fondo Monetario Internazionale (FMI): una sorta di «bollino blu», l’ha definito Frattini. È un segnale di «apprezzamento» per aver scelto di investire soldi e non di acquistare quote di controllo nelle aziende italiane quello che Frattini darà oggi allo sceicco Ahmed bin Zayed, diret-
tore di Adia, unico fondo sovrano di Abu Dhabi che possiede tra l’altro il 2% delle azioni Mediaset. Tra i fondi sovrani (sono circa una trentina quelli catalogati e vanno dai tre ai cinque trilioni di dollari, la somma totale investita), Adia è uno dei più importanti, non solo per la grande dimensione degli asset (parzialmente stimati in più di 800 miliardi di dollari), ma soprattutto per il ruolo incisivo svolto nel convincere gli altri maggiori fondi sovrani a lavorare con FMI nella definizione di regole precise e condivise per la loro stessa governance.
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Primo piao
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Politica lucana L’ex segretario su scuola e famiglie Non vede invece problemi interni
Fassino a Matera «Proposte dal Pd contro il governo» «UNA GRANDE manifestazione democratica e popolare con la quale riempire Roma di proposte alternative a questo Governo». Così Piero Fassino parla della mobilitazione politica che il Pd metterà in campo contro il governo nazionale sabato prossimo. Lo fa a Matera nella giornata conclusiva della Festa provinciale del Pd che si è svolta nell’Hotel Palace. Lo fa in una lunga intervista-faccia a faccia con il giornalista Oreste Lopomo. Partendo proprio da sabato e dalla manifestazione di protesta, non solo un’occasione per dire no alle scelte del Governo ma anche e soprattutto «l’opportunità di portare ufficialmente in piazza le tante proposte alternative che il Partito Democratico ha sui temi che stanno maggiormente a cuore agli italiani a partire dalle iniziative per tutelare i redditi e le famiglie, per rilanciare la crescita e per garantire la scuola. Una protesta quella contro
la riforma Gelmini», spiega Fassino, «che però non è preconcetta ma si batte contro delle scelte che andranno a diminuire il sapere, la conoscenza e le opportunità della scuola italiana. La sola Basilicata rischia di chiudere 100 scuole con questo tipo di politica. Il nostro non è un no ostruzionistico ma un no che esprime la necessità di confrontarsi e di mettere in campo le nostre proposte». Fassino non trascura nemmeno i temi caldi della cronaca politica italiana a cominciare dalle difficoltà dei soldati in Afghanistan «dove è necessario avviare un confronto politico serio con proposte che vadano a cercare una soluzione politica su una situazione che continua a diventare più difficile da gestire se non viene in qualche modo affrontata». Parole più dure sui veti incrociati che riguardano Consulta e Vigilanza Rai: «nel primo caso noi sappiamo che l’espressione del giudice
IL federalismo si farà, ma a patto che non rappresenti “Un lavoro di accetta ma di bisturi”. Nelle parole del senatore Nicola Rossi è concentrato uno degli elementi principali che alimenterà la discussione sul provvedimento del Governo e che ieri a Matera ha vissuto un momento di riflessione acuta. «E' un fosso che se cerchiamo di superare nel modo sbagliato, può farci male». Il sud, colpevole di aver rappresentato, secondo la Lega nord, il cattivo governo e la pessima gestione del bene pubblico, rischia di pagare un conto fin troppo salato. I senatori Maria Antezza, Filippo Bubbico, Nicola Rossi, e il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, “provocati” dal giornalista Pasquale Doria, hanno sgombrato il campo da luoghi comuni sul federalismo fiscale, sullo Stato ladrone e sul Sud arretrato e indolente che assorbe risorse senza restituirle. «Un disegno di legge vago nei dettagli, un capitolo della storia che non è stato ancora scritto». Così la senatrice ha descritto la fase attuale, nell'ambito della quale sembra accentuarsi ulteriormente il divario fra nord e sud e il federalismo diviene un'arma a doppio taglio. «Non possiamo evitare di notare che nella distribuzione sperequata di entrate e di spese, il reddito pro capite al sud è pari al 70% di quello del centro nord, così come quello della Lombardia è due volte e mezzo quello della Calabria. Se in Italia siamo diventati tutti federalisti è perché abbiamo visto la riforma della spesa pub-
spetta al centrodestra e non abbiamo riserve in merito, sul nome di Pecorella non ci sono naturalmente pregiudizi di carattere personale, ma c'è una condizione particolare di un procedimento penale in corso, che sconsiglia la sua nomina alla Consulta. È evidente che di fronte a nominativi diversi da quello di Pecorella, per i quali non sussistano ostacoli di natura giudiziaria o politica, da parte nostra non ci sarà nessuna difficoltà a convergere con il voto». Sul nome del presidente della Vigilanza Orlando nessun passo indietro: «l’espressione del Presidente in una commissione di controllo tocca all’opposizione. La scelta è caduta su Orlando, non crediamo che vada discussa dalla maggioranza come noi in passato non abbiamo discusso i nomi di Storace o Landolfi». Su Idv Fassino aggiunge poi una dichiarazione importante rispetto ai rapporti tra i due partiti: «certo che rifarei
l’accordo con Di Pietro perchè comunque abbiamo delle cose evidenti in comune. Respingo invece l’idea per la quale Di Pietro rappresenta il vero modo di fare opposizione». Una battuta non manca nemmeno sull’ala sinistra della coalizione: «Mi chiedo dove sta andando Rifondazione, credo sia uno sbaglio spiegare la sconfitta elettorale solo con il voto utile. Io credo che ci sia un problema della rissosità della Sinistra che si è manifestata in particolare nell’ultima parte di vita del governo Prodi e che è simboleggiata da Pecoraro Scanio che ha ucciso i Verdi. Ora i Verdi non esistono più». Fassino aggiunge anche una battuta sulla luna di miele del governo: «dopo sei mesi è normale che abbia i consensi, oggi poi che ci sono mille problemi la gente si affida a chi gli dà più sicurezza e questo governo appare più rassicurante anche se poi le parole, gli slogan e le scelte reali a me paiono contraddittorie».
Su una sola questione l’ex segretario dei Ds si chiude a riccio ed è sui problemi interni al Pd: «la verità è che la carta stampata oggi si trova in difficoltà, non arriva più sulle notizie perchè ci sono altri mezzi di informazione ed è costretta a fare del gossip. A parlare del dietro la notizia con ricostruzione che non so-
Federalismo e gap fra nord e sud nel dibattito con Antezza, Bubbico, Rossi e De Filippo
«Sarà come saltare sopra un fosso » I relatori dell’incontro
blica in direzione della trasparenza e dell'efficienza. E' questa una prova alla quale non ci possiamo sottrarre». L'esempio di federalismo ante litteram messo in atto dalla giunta regionale guidata da Filippo Bubbico per l'accordo sull'acqua con la Puglia, ha aggiunto temi legati agli strumenti di attuazione. « Qualcuno ha pensato che quell'accordo appartenesse più alle regole del commercio. L'acqua, invece, è e rimane un bene pubblico. Sul federalismo, biso-
gna riflettere sugli scenari lunghi, perché si tratta di un provvedimento che nasce per ragioni politiche e il Partito democratico in questo senso, non ha poche responsabilità. Le accelerazioni sulla riforma del titolo V della Costituzione - precisa Bubbico - sono una risposta alla spinta della Lega nord che legittimava l'egoismo sociale e territoriale». In un'ottica di lotta allo spreco, il riferimento del senatore Bubbico ai fondi Fas pesa come un macigno. «E' il fondo di nessuno , dal quale si preleva
come un serbatoio da cui attingere quando esistono problemi non altrimenti risolvibili». «Il federalismo fiscale, in questo momento è una necessità urgente - ha esordito il senatore ed economista Nicola Rossi che ha richiamato l'attenzione su quattro capitoli attorno ai quali la riflessione deve necessariamente passare per condurre ad una formula condivisa ed equa. «La prima cartina di tornasole su cui concentrarsi è la perequazione, che non può essere diretta da una
no reali. Non sono quelle le cose che interessano ma i veri problemi della gente». Su quelli Fassino ha risposto, sui problemi, veri e presunti del Pd ha invece preferito glissare abilmente. Da buon professionista della politica. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
regione ricca ad una povera, pena la creazione di Stati confederali. In secondo luogo ci devono essere forme di imposizione fiscale autonome a livello decentrato». Fondamentale è, poi, la differenza fra spesa storica e spesa standard. «La struttura del bilancio nazionale e di quelli regionali - aggiunge Rossi - è la fotografia del problema. Chi guarda il bilancio regionale campano o calabrese, comprende che in quelle regioni la spesa storica è il problema». Infine, secondo Rossi c'è la questione del perimetro. «Lo Stato deve garantire la mobilità o le pari opportunità. Il trasporto locale, invece, è un'espressione di quel diritto». Al presidente della Regione, Vito De Filippo, è spettato il compito di segnalare il ruolo dei rappresentanti delle Regioni. «E’ arrivato in discussione un disegno di legge-delega, con calendario e un tragitto di accettazione imposti per la nota forza della Lega nord. E’ il primo grande atto politico che il centrodestra presenta alla discussione istituzionale». De Filippo non si lascia scappare l’occasione ghiotta e invia un messaggio non tanto velato al suo partito: «La mia impressione nella fase di discussione è che non abbiamo avuto un partito che si è occupato del federalismo. In alcuni momenti ci sarebbe voluta una cura e una iniziativa maggiore a sostegno dell’attività delle Regioni, dei Comuni, delle Province e delle comunità montane» Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Primo piano 9 Mastella non molla e in Basilicata nomina Giannasio segretario Domenica 19 ottobre 2008
L’ultimo del Campanile «Sono indignato, salvo solo Nigro» di PIERANTONIO LUTRELLI MARCONIA DI PISTICCI – C’era una volta l’Udeur. Non è una favola, bensì la storia di un partito, quello dell’ex ministro Clemente Mastella, che contava diversi eletti a vario titolo soprattutto nelle regioni del Sud. E dopo la Campania, storica roccaforte del politico di Ceppaloni, anche in Basilicata il partito aveva una certa consistenza. Dopo Ds e Margherita (oggi insieme Pd), l’Udeur era a pieno titolo, numeri alla mano, il terzo partito della coalizione. Basti ricordare le elezioni regionali del 2005 quando superò il dieci per cento. Ma ora quel partito non esiste più a causa della fuoriuscita dell’allora classe dirigente che non ha condiviso la posizione di Mastella nel determinare la caduta del governo Prodi. Mastella però, ci riprova. E così come in tutta Italia, anche in Basilicata ha nominato un segretario regionale. Si tratta di Paolo Giannasio, 61 anni nativo di Aliano e residente a Marconia di Pisticci, comune dove ricopre l’incarico di capogruppo dell’Udeur (l’unico eletto a vario titolo in Basilicata ad aver trattenuto con sé il simbolo del Campanile), appunto, in consiglio comunale. “Lo scorso 11 settembre – ha raccontato al Quotidiano lo stesso Giannasio - ho avuto un incontro a Ceppaloni con il segretario nazionale Clemente Mastella. Mi ha parlato di un nuovo progetto dell’Udeur a livello nazionale. Ho subito accettato. Sono
Paolo Giannasio
legato a lui da un rapporto di sincera amicizia (quando l’allora ministro della Giustizia nel 2005 si sentì male a Policoro durante un tour elettorale, chiese subito di Giannasio che nonostante stesse per tenere un comizio a Marconia accorse subito a prestargli le prime cure, ndr). Dopodiché, il lunedì successivo, il 15 settembre, lo stesso Mastella mi ha inviato un fax dove mi veniva formalizzato l’incarico. Tanto che il giorno seguente mi sono recato a Roma a un incontro di partito. C’erano i segretari regionali di tutta Italia, nessuna regione esclusa. Mastella nella sua relazione ha tracciato le linee per rilanciare il partito. L’obiettivo principale è quello di lavorare per una unione di centro. Al contempo Mastella ha dato mandato ai dirigenti di fare alleanze a seconda delle varie situazioni politiche che si presentano a livello locale. L’obiettivo principale è quel-
lo di rimettere insieme i moderati”. Paolo Giannasio è un medico specializzato in chirurgia generale e dal 1997 dirige l’Unità operativa di Chirurgia generale e Chirurgia endocrina all’Ospedale di Tinchi di Pisticci. Tra l’altro, si è laureato a Napoli, guarda caso la stessa città dove anche Mastella, suo coetaneo, frequento l’Università seppur nella Facoltà di Giurisprudenza. L’irriducibile Giannasio sembra credere davvero nella nuova stagione dell’Udeur: «Aprirò nei prossimi giorni la sede regionale del partito a Matera e sto anche per nominare i segretari provinciali di Matera e Potenza». Giannasio, percorrendo la linea del presidente Mastella a livello nazionale per la quale ha avuto mandato, vede bene l’intesa con le aggregazioni centriste ed in particolare il Centro popolare per la Rosa bianca, che esprime a livello regionale il presidente del consiglio, Prospero De Franchi e il capo-
gruppo Nino Carelli. «L’Udeur – ha tenuto a sottolineare Giannasio - non è un’operazione nostalgica, bensì è un disegno che guarda ai moderati, al Sud ed a creare le condizioni di governabilità dei nostri territori. Il tutto con l’obiettivo di trovare uno spazio comprimibile lontano dai due contenitori partitici Pd e Pdl. E io ci credo al di là del rapporto personale con Mastella». Il neo segretario regionale del Campanile, nel commentare l’abbandono del partito da parte di molti dirigenti lucani dopo la caduta del governo Prodi, ha detto: «Sono indignato per come questi personaggi si sono comportati nella fattispecie perché hanno spazzato via in un attimo tutto quello che avevano realizzato proprio grazie al segretario nazionale Clemente Mastella. Tra questi salvo solamente il presidente della Provincia di Matera, l’amico Carmine Nigro, il quale si è trovato di fronte a una difficoltà oggettiva dovuta ad una responsabilità istituzionale, per cui è stato costretto a scegliere, suo malgrado, i Popolari uniti in virtù del mantenimento degli equilibri politici sia provinciali che regionali, rispettando al contempo quello che è stato il mandato conferitogli dagli elettori del centrosinistra alle Provinciali del 2004». E alla domanda se si sente il segretario di una sigla è basta, ha risposto orgoglioso: «Assolutamente no, il progetto è sostenibile e poi come ho avuto modo di dire, non sono affatto da solo».
Taddei (Pdl) sull’agricoltura A Venosa è polemica su “Informagiovani”
«Bisogna puntare Il Pd non è compatto sul biologico» sul voto e sui manifesti «L'AGRICOLTURA biologica ha un’importanza strategica nel settore alimentare ed economico della nostra nazione». Lo ha detto, in una dichiarazione, il deputato lucano del Popolo della libertà, Vincenzo Taddei, secondo il quale «il nostro sistema Paese e anche la Basilicata devono necessariamente implementare questo settore sia in quantità che in qualità per far rimanere l'agricoltura competitiva sul mercato internazionale». «In questa direzione –ha aggiunto il parlamentare lucano – la riforma della Pac all’interno delle politiche comunitarie diventa essenziale per determinare un aumento delle produzioni concesse ai nostri territori. Inoltre il ruolo sociale dell’agricoltura ed in specie di quella biologica, ha assunto una importanza di primo piano per quanto riguarda il welfare partecipato. Sono ormai centinaia infatti le aziende che al loro interno organizzano servizi culturali, educativi, assistenziali, per rispondere ad una esigenza diffusa di solidarietà sociale. Ecco in questo senso potrebbe e dovrebbe trovarsi un connubio con il fenomeno dell’immigrazione che sta colpendo l’Italia e l'Europa. Questo deve essere l’obiettivo a cui guardare, far crescere l’agricoltura, soprattutto quella biologica utilizzando anche il suo ruolo sociale e soprattutto regolarizzando l'aspetto delle nuove forze lavoro per lo più composte da immigrati».
Vincenzo Taddei (Pdl)
«Un sistema che – ha concluso Vincenzo Taddei – in simbiosi potrebbe dare ottimi risultati in Italia e in Basilicata».
VENOSA -Si infiamma la polemica politica in vista del prossimo appuntamento elettorale. Quando mancano quindi ancora sei mesi dalle elezioni amministrative della primavera prossima il clima politico si è fatto già rovente. A Venosa, infatti, come nella stragrande maggioranza dei comuni lucani, la prossima primavera vedrà i partiti politici impegnati in quella che si prospetta come una dura campagna elettorale. Forse, per a prima volta dalla istituzione delle regioni (1970 ndr), questa volta il risultato appare non del tutto scontato. Le maggioranza bulgare alle quali ci aveva abituato il centrosinistra, in un clima attuale di forte contrapposizione anche interna, si profilano come un lontano ricordo. In tale ampio contesto, anche nella cittadina oraziana il clima preelettorale fa sentire i suoi effetti. Oggetto del contendere resta ancora una volta l'opportunità di riaffidamento del servizio “Informagiovani”. Il resoconto dei fatti: lo scorso 29
Bersani martedì 22 a Potenza MARTEDÌ 21 ottobre dalla mattina alle 10 fino a tardo pomeriggio a Potenza si svolgerà la manifestazione nazionale del partito democratico. Il capoluogo lucano è stato scelto come unica sede di tutto il meridione d’Italia. Tanti gli ospiti e i relatori di spicco che parleranno delle politiche per il Mezzogiorno. Atteso, tra gli altri anche il ministro ombra Pier Luigi Bersani.
settembre, (come ampiamente riportato dal nostro giornale ndr), il consiglio comunale con una “risicata” maggioranza (11 a 10 i voti) ha approvato una delibera che ha fissato le linee guida per l'appalto del servizio “Informagiovani”. Contro tale atto deliberativo, insieme alla apposizione hanno votato 4 consiglieri di maggioranza (Di Napoli, Di Leo, Brunetti e Prosperato) e un consigliere della Sinistra democratica e cioè Benedetto Lisanti. E ancora: circa una settimana fa, l'opposizione con in testa l'ex sindaco Bruno Tamburriello, ha fatto affig- Un’immagine della cittadina oraziana gere sulle mura cittadine un manifesto nel quale si stigmatizzava l'operato della maggioranza consigliere, manca, sia il simbolo che la firma del facendo, tra l'altro intravedere, un segretario del Partito democratico. conflitto d'interessi in capo all'undi- A questo punto, non si comprendecesimo consigliere di maggioranza e rebbe come il neo direttivo del Pd, e lo cioè Luigi Russo: la sua consorte da stesso segretario cittadino DI Napootto anni gestisce tale servizio e si li, possano consentire la stesura di candida a proseguire. Nel frattem- un manifesto solo ad alcuni consipo, però, il giorno 9 ottobre si è svolto glieri ad esso appartenenti, senza la il direttivo del Partito democratico firma del segretario stesso e il logo che, alla presenza del segretario pro- del partito. Che ci fosse una evidente spaccatuvinciale Ignazio Petrone, ha eletto il segretario cittadino nella persona di ra all'interno del partito di Walter Michele Di Napoli (quel consigliere Veltroni a Venosa, nonostante il tenche aveva vota contro in consiglio il tativo di mediazione operato da Ignazio Petrone, lo si sapeva, ma che si ar29 settembre ndr). Ieri, in risposta al manifesto rivasse a così tanto, “sbugiardando” dell’opposizione, intitolato “La stam- un segretario appena eletto, non si pella d'oro”, 10 consiglieri di mag- poteva neanche immaginare. A questo punto toccherà allo stesgioranza, escluso Luigi Russo, e compreso invece, il sindaco Miranda so Petrone cercare di ricucire lo Castelgrande, hanno fatto affiggere strappo, per evitare di arrivare dilaun manifesto nel quale, in ordine niati al prossimo appuntamento eletsempre alla questione “Informagio- torale. E' dell'ultim'ora inoltre, la novani”, hanno accusato l'opposizione tizia che a breve sarà portato all'ordicomunale di voler strumentalizzare ne del giorno del prossimo consiglio comunale l'approvazione del nuovo la vicenda. Quello che in definitiva appare del strumento urbanistico. Ci chiediatutto anomalo in questa complessa mo, a questo punto, cosa farà il sevicenda, sta nel fatto che tra i consi- gretario Di Napoli e i suoi tre consiglieri firmatari del nuovo manifesto glieri accoliti?
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Guerra in Afghanistan Autobomba contro una colonna di mezzi in perlustrazione La Procura apre un’inchiesta
Attacco agli italiani Feriti cinque dei sette militari coinvolti in un agguato vicino all’aeroporto di UGO MARINI KABUL - Bastano due immagini a spiegare la violenza la deflagrazione e quanto sia stato sottile il filo che ha sfiorato una tragedia: a destra la voragine generata dall'esplosione e dall'altra parte le condizioni dei mezzi militari, uno dei due inclinato su un fianco. Ancora una volta fondamentale è stata la resistenza agli urti dei blindati italiani. Senza i "Lince", compatti gipponi specializzati nell'assorbire i colpi delle esplosioni, in Afghanistan non ci si limiterebbe ad annotare l'ennesimo attacco ai militari italiani ma di stragi. Il 2008 si sta rivelando l'anno più cruento nei confronti del contingente italiano e a dimostrarlo è l'ultimo attacco avvenuto ieri mattina alle 7.40 (ora afgana) ad un chilometro dall'aeroporto di Herat. Questa volta non è stata una mina posizionata sul ciglio della strada ma l'attacco di un kamikaze che si è fatto esplodere al passaggio di una colonna motorizzata dell'Isaf, la forza internazionale sotto il comando Nato, in cui sono inquadrate le truppe italiane. Sette i militari coinvolti, cinque quelli rimasti feriti (uno in modo più serio) e trasferiti
subito all'ospedale italiano di Herat. Due sono stati dimessi subito, gli altri sono rimasti sotto osservazione ma nessuno desta preoccupazione. Secondo una prima ricostruzione ad evitare conseguenze drammatiche dell'attacco è stata la destrezza del soldato che si trovava al volante del blindato preso di mira dall'attentatore. Abile e lesto a condurre quella
che in gergo si chiama "manovra evasiva", il militare sterzando bruscamente il "Lince" è riuscito di fatto ad evitare l'esplosione diretta del kamikaze e a limitare i danni. Sono stati gli stessi soldati rimasti coinvolti nella deflagrazione a telefonare alle famiglie per rassicurarle sulle loro condizioni di salute. I feriti sono il Tenente Colon-
nello Giovanni Battaglia, di Vittoria (Ragusa); il Capitano Giuseppe Cannazza, di Galatina (Lecce); il primo Maresciallo Fabio Sebastiani, di Palermo (il più grave per alcuni ematomi, una forte contusione al gomito destro e altre escoriazioni dovuto alla fiammata dell'esplosione); il Maresciallo ordinario Alessandro D'Angelo, di Messina; il Caporal
DAL GOVERNO
La Russa: «Il livello di scontro si è innalzato Potenziare le misure di protezione» ROMA – L'attentato suicida avvenuto ieri in Afghanistan contro i militari italiani dimostra che «il livello dello scontro si è innalzato, se non da un punto di vista quantitativo, dal punto di vista qualitativo», cioè della capacità organizzativa da parte dei talebani di portare a termine questi attacchi. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa (nella foto). Il ministro ha dato indicazione al capo di Stato Maggiore della Difesa di garantire ai militari italiani tutte le misure di protezione necessarie. «Già nei giorni scorsi – ha affermato il ministro – avevo detto che la situazione preoccupa. E preoccupa più noi, che i militari che si trovano in Afghanistan, che sono consci della difficoltà, della perico-
losità della loro missione. L’avevamo detto a ragion veduta e non c'è dubbio che ora si assiste ad un innalzamento del livello qualitativo dell’attacco contro le forze internazionali, anche in zone – come la nostra – che fino a poco fa erano relativamente tranquille». La Russa ha sottolineato che «questa volta, infatti, non è stata una mina, un ordigno posto sul ciglio della strada, ma un vero e proprio attentato suicida. Una modalità d’azione rara, - conclude La Russa - almeno nella nostra area di responsabilità. Questo naturalmente ci preoccupa, anche se siamo confortati dal fatto che i nostri militari possono contare su mezzi efficaci, come i 'Lince’ che hanno confermato di costituire un’ottima difesa».
Maggiore Scelto Giuseppe Laganà, originario di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. I primi tre si trovavano in teatro operativo da 10 giorni per preparare la loro prossima missione mentre gli altri due sono veterani dell'area. Tutti fanno parte di una squadra Omlt (Operational Mentoring and Liason Teams) da tempo in prima linea in Afghanistan con l'incarico all'interno di una formazione afgana di addestrare l'esercito locale non solo a livello teorico ma anche sul campo accompagnandolo nelle operazioni. Queste unità sono composte da circa 12-20 militari. Al momento dell'attacco i soldati italiani erano in perlustrazione in una delle aree dove fino a ieri non si erano registrati simili strategie di attacco. Come è ormai prassi la procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sull'attentato suicida "con finalità di terrorismo", l'ultimo di una lunga serie. È comunque la prima volta che i ribelli afghani agiscono in quell'area a dimostrazione che questa modalità di attacco si sta allargando su tutta l'area. "Poteva essere una giornata grave, le manovre evasive e la capacità di resistenza dei mezzi ci hanno dato una grossa mano - ha detto il generale Paolo Serra, alla guida da pochi giorni del Comando regionale Ovest dell'Afghanistan, centrato sulla brigata Julia . Tutto sommato è diventata una giornata di normale operatività qui in Afghanistan". Una di ordinaria preoccupazione.
Per Pdl e Udc bisogna andare avanti, ma l’opposizione attacca
E sulla validità della missione la politica si spacca di MARCELLO CAMPO ROMA – La politica italiana si trova unita nell’augurare pronta guarigione ai soldati feriti a Herat ma si divide sulla validità della nostra missione in Afghanistan. Il Pdl, assieme all’Udc, conferma la necessità di andare avanti ribadendo che i nostri soldati con la loro grande professionalità in quella area stanno combattendo per la pace e contro il terrorismo. La sinistra, invece, non ci sta. A questo punto, attacca Pino Sgobio (Pdci) «prima si va via da quel pantano, meglio è». Infine il Pd. Per Piero Fassino, ministro degli Esteri del governo ombra, da un lato bisogna limitare al massimo i rischi, dall’altro è necessario affiancare alla presenza militare una strategia
politica. Il primo a esprimere solidarietà ai soldati feriti è il Presidente del Senato, Renato Schifani: «Auguro ai nostri militari una pronta e completa guarigione. La loro presenza in Afghanistan, assieme a quella di tutti i soldati italiani in missione – sottolinea – rappresenta un presidio fondamentale a tutela della sicurezza e della pace». Vicino ai soldati anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini che tuttavia sottolinea tutta la sua preoccupazione per i gravi rischi a cui sono esposti i nostri militari: «La notizia del nuovo e grave attacco a Herat – scrive Fini in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini – è motivo di grande inquietudine per l’intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italia-
ne impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane. A tale sentimento si unisce l’orgoglio per la grande professionalità dimostrata dai nostri soldati». Preoccupato anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, secondo cui l’attentato suicida di ieri dimostra che «il livello dello scontro si è innalzato, se non da un punto di vista quantitativo, dal punto di vista qualitativo», cioè della capacità organizzativa da parte dei talebani di portare a termine questi attacchi. Tuttavia, assicura il ministro, fatti come quello in cui oggi non faranno venire meno l’impegno dell’Italia in Afghanistan. «Bisogna fronteggiare un nemico subdolo qual è il terrorismo là dove si manifesta. Ecco perchè – sottolinea – siamo lì e continueremo ad esser-
ci». D’accordo con il ministro anche l’Udc. Sull'eventualità di abbandonare o meno la missione, l’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, non ha dubbi e taglia corto: «E' nostro dovere combattere il terrorismo». Contro la missione, invece, il Pdci. «Dall’Afghanistan -. afferma Pino Sgobio, ex capogruppo del partito alla Camera – arrivano notizie sempre più preoccupanti. Esprimiamo vicinanza ai militari feriti e alle famiglie, che stanno vivendo ore di apprensione. Il ministro La Russa e il governo invece di pensare a 'guerreggiarè, lo capiscano una volte per sempre: prima si va via da quel pantano e meglio è. Non si può continuare a star lì solo per piacere agli Usa».
Piero Fassino
il Quotidiano Domenica 19 ottobre 2008•
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LUCANIA: SINONIMO DI LUCE
Gino Paoli, il Jazz e Mario Cavallo QUALCHE tempo fa ho assistito in un teatro di Trieste, la Sala Tripcovich, nome un po' antipatico, che indica una specie di succursale del famoso teatro lirico G.Verdi, ad un piacevolissimo concerto di Gino Paoli, che ha rivestito le sue composizioni storiche di un manto nuovo, semplice ed elegante insieme, il jazz. E' stato un vero trionfo per il cantautore di Monfalcone, che ha saputo riconquistare il suo pubblico, col quale continua “Una lunga storia d'amore”, in un susseguirsi di emozioni “Senza fine”. Lo spettacolo è iniziato con un'interpretazione dell'Accademia della Follia, di un brano di Peppe Dell'Acqua,”Viva Basaglia”, tratto dal libro:”Non ho l'arma che vince il leone”.Sul palco, dietro l'orchestra troneggiava il grande cavallo azzurro di cartapesta, detto Marco Cavallo, divenuto il simbolo dell'apertura dei manicomi, che abitualmente staziona davanti al padiglione Sai nel parco di San Giovanni. Gino Paoli si è sempre interessato ai problemi della salute mentale e si è esibito molte volte, con successo, nell'ex ospedale psichiatrico. Con questo suo spettacolo ha inaugurato “La Fabbrica del Cambiamento”, ciclo di iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Franco Basaglia, per celebrare il trentennale della legge 180 ed il centenario dell'apertura dell'ormai famoso Parco. Nel 1908, infatti, si inaugurava a Trieste, lungo le pendici del colle di San Giovanni, il grande ospedale psichiatrico, frutto della convinzione, ahimè utopistica, che la scienza, unita alla bellezza del luogo, potesse sconfiggere la malattia mentale. Settanta anni dopo, le porte di quel manicomio venivano aperte dalla riforma di Basaglia,
che voleva abbattere la “separatezza” fra i malati ed i sani, per portare le cure nei luoghi di vita delle persone, rendendo chiaro che la reclusione in un recinto di mura poteva generare solo mostri e degrado. Oggi, da quella grande fabbrica di cambiamento che è stato il colle di San Giovanni, si lavora ad una nuova utopia, alla quale partecipano enti ed istituzioni diverse. Il grande parco, che sta nascendo a nuova vita, deve divenire un luogo di felice convivenza tra giovani e vecchi, sani e malati, forti e deboli, nonché sanità, istituzioni scientifiche e cooperative sociali.La “Fabbrica del Cambiamento” sarà un cantiere multimediale, tra la memoria e il futuro, che vedrà in azione, per tutto il 2008, le arti, la cultura, la scienza e la ricerca. Musica, teatro, giardinaggio, convegni, feste, video e fotografia: sarà una lunga maratona, fatta di voci ed esperienze diverse. Alla conferenza stampa sono stati Franco Rotelli e Beppe Dell'Acqua, i due successori di Basaglia, a disegnare i contorni culturali di questa grande operazione. C'era anche Gino Paoli che ha detto:”Un artista può solo richiamare l'attenzione sul fatto che quanto è accaduto qui, deve proiettarsi sull'umanità intera”. “Questa fabbrica,”ha rimarcato Dell'Acqua, “deve continuare a produrre cambiamento, perché in Italia c'è ancora troppo divario tra le buone leggi e le buone pratiche”. In questo anno celebrativo ci saranno due importanti appuntamenti: un incontro di cooperazione internazionale con tutti i gruppi che nel mondo si occupano di salute mentale ed un incontro con il mondo della cooperazione sociale(che a Trieste ha avuto la sua culla proprio come esito delle nuove
cure psichiatriche).” L'obiettivo su cui tante istituzioni stanno convergendo,” spiega ancora Dell'Acqua, direttore del dipartimento ed uno dei principali artefici dell'iniziativa, “è quello di costruire una dimensione capace di mettere in movimento la discussione, di combattere i luoghi comuni e di produrre rinnovamento”. A questo punto vorrei spendere qualche parola per questo grande uomo e grande psichiatra, Giuseppe Dell'Acqua, oggi anche scrittore e ideatore di mille progetti. Io ho avuto modo di conoscerlo in varie occasioni, sia a Trieste che a Potenza, dove ha partecipato ad un convegno dal titolo:”Segregazione e Liberazione nel nuovo millennio:Ospedale psichiatrico giudiziario”, organizzato dalla Cooperativa “Punto & a Capo.” E' una persona speciale, di grande umanità e di grande spessore. E' uno che lavora instancabilmente dalla mattina alla sera; lo si incontra alle 21 o alle 22 mentre esce da sedute di auto-aiuto a cui partecipa in prima
Matrimonio in crisi: Perché? NEI tempi odierni non si fa che usare la parola “crisi”, riferita non solo a patologie fisiche (crisi epatica, asmatica, cardiaca, di astinenza, ecc.) ma anche a gravi problemi della società (crisi politica, economica, finanziaria, dei valori, ecc.). La gente fa commenti, si lamenta e se la prende sempre con gli altri. Ma ci siamo resi conto che la società siamo noi, e che ognuno, da parte sua, deve prendersi le proprie responsabilità? Prendiamo come esempio la famiglia, il primo nucleo della società, a cui tutti apparteniamo, svolgendo ciascuno il proprio ruolo. In essa dovrebbero regnare l'amore, l'accordo, la serenità, e invece, molto spesso, si verificano incomprensioni, fratture e addirittura tragedie, per la mancanza di basi solide, che ci permettano di affrontare le intemperie della vita. Io penso che la causa primaria di tutto ciò sia nel fatto che si va al matrimonio con superficialità e impreparazione, credendo, che tanto, se va male, c'è sempre la separazione o il divorzio. Ma i cristiani, e siamo tanti a professarci tali, sanno che il matrimonio è un giuramento fatto a Dio, e che, come tale, va rispettato per tutta la vita? L'alleanza che la coppia instaura al momento in cui liberamente decide di unirsi in matrimonio, è indissolubile, non tanto per il valore giuridico della promessa che i due coniugi si sono scambiati, quanto per il valore del “Sacramento” che racchiude l'amore dei due sposi in un amore più grande, da cui per sempre si decide di non voler più uscire, neppure quando la convivenza dovesse diventare esperienza di sofferenza. Il matrimonio, insomma, non deve essere inteso come una “sistemazione”, ma come una “vocazione”, una chiamata di Dio che sollecita a prendere coscienza che l'impegno assunto è non solo una risposta dell'uomo verso la donna e viceversa, ma è risposta di ambedue a Lui che chiama. Questo significa che nella nuova casa in cui ha inizio la vita a due, Dio
non può mancare. Insomma, bisogna essere in tre per sposarsi, per non condannare l'amore ad una breve stagione. E' Lui l'insostituibile presenza accanto ad un cammino di vita di coppia, non senza croci e stanchezza. Il sacrificio di Cristo insegna che morire per risorgere è legge di vita cristiana, è legge dell'amore cristiano. Ma l'amore non si scrive, si vive nel travaglio delle piccole e grandi cose di ogni giorno, dove si verificherà l'alternarsi di morte e resurrezione. Rinunziare ai propri comodi per l'altro è morire e risorgere, sopportare l'incomprensione, accettare la sofferenza, soddisfare le esigenze dell'altro, è morire e risorgere. Gli sposi che accettano un tale cammino sapranno che il loro amore ne riceverà maggior vita, nonostante il trascorrere degli anni. La grazia del matrimonio opererà in essi, spogliandoli man mano del loro egoismo e rendendoli adatti a condividere, insieme con i figli, tutta una vita. Antonietta Ligrani
persona. Conosce a fondo i suoi pazienti e anche quelli degli altri, si occupa con passione e amore di tutti quelli che gli si avvicinano e che chiedono il suo aiuto o i suoi consigli. E' sempre in prima linea e non si lascia mai scoraggiare.. La sua intelligenza, il suo garbo, il suo sorriso, la sua cordialità, coniugate con la sua grande competenza, ne fanno un uomo eccezionale, che tutti amano, rispettano ed ammirano. Grazie a lui e a tante altre persone che, come lui e con lui, hanno vissuto l'avventura dissacrante e liberatoria di Basaglia e che oggi sono ancora lì, nello stesso posto, a lavorare per una ulteriore trasformazione del Parco di San Giovanni, “la Fabbrica del Cambiamento” si avvia a proporre grandi segnali di novità e ad inventarne altri, in uno scambio di esperienze che renderà possibile un esemplare modello di convivenza e di condivisione umana e sociale Emma Cutroneo
Un doveroso riconoscimento ALCUNE settimane addietro, due grandi vecchi se ne sono andati, lasciando un vuoto incolmabile non solo nel Veneto e a Trieste, ma in tutta Italia. Si tratta di Alberto Hesse, vero imperatore nel mondo del caffè, e di Mario Rigoni Stern, letterato e scrittore, che ha raccontato al mondo eventi straordinari, come per esempio la ritirata dalla Russia nel suo famoso libro “Il sergente nella neve”. Stern era forse il più grande scrittore vivente ed era anche un grande uomo. E' morto ad Asiago: Mario Rigoni Stern,” un uomo costretto dalla sorte a fare tutte le guerre del suo tempo”, sono le parole ammirate con cui lo ricorda Primo Levi, che continua:”un uomo che è uscito incorrotto dai fronti francese,albanese e russo e dal Lager nazista, riuscendo a mantenersi autentico e schivo per tutta la vita”. “Forse abbiamo dimenticato troppo in fretta quanto spaventosa sia la guerra,” diceva Rigoni Stern, con quella sua dolce cantilena veneta, e poi, riferendosi agli attuali avvenimenti, aggiungeva: “Ma tutto quello che sta accadendo non fa proprio paura a nessuno?”. Dal suo altopiano di Asiago, Stern ha cercato di guardare sempre negli occhi il ventesimo secolo. Nella prima parte della sua produzione letteraria ha sentito il dovere di ricordare tutti i compagni morti in guerra, ma poi, pian piano, il suo interesse si è spostato verso un mondo più vasto, più chiaro e luminoso: ha cominciato a seguire i ritmi della natura, degli animali, dei venti. Scriveva:”Gli alberi raccontano ai cieli i segreti della terra.” E lui ha cercato di raccontarli a noi questi segreti, in libri bellissimi, come “Uomini, boschi e api”, “Amore di confine”, “Arboreo selvatico”,”Le stagioni di Giacomo”, “Sentieri sotto la neve”. Mario Rigoni Stern è un personaggio d'altri tempi, come pure il suo quasi coetaneo Alberto Hesse; categoria:grandi uomini. Dopo solo tre mesi dalla morte di Ernesto Illy, il mondo imprenditoriale del caffè di Trieste ha perso un altro grande rappresentante. e. c.
PRESSO la cima del Monte Papa, nel gruppo del Gerino, c'è un bel laghetto. Il monte è alto oltre 2000 metri sul livello del mare e qua e la, nereggia di boschi, burroni, solchi ecc., e per dei mesi è coperto di neve per cui si specchia nel laghetto. Non è simile al lago di Monticchio? Quest'ultimo, anzi i due laghi del Vulture separati da un istmo, non li diresti laghi della Brianza a secondo dei punti di vista da cui li osservi? E qui poco distante da Brienza, col paese di Marsiconuovo circondati dal verde della conca e da un ruscello nascosto, non ti pare di essere nella verde Umbria? Non è dunque la Lucania, la vecchia Basilicata che tutti consideravano negletta, misera regione d'Italia? Lo era! Dalle foto delle Tavole Palatine, ancora possiamo farci un'idea di quel che poteva essere nei tempi antichi la Lucania. Però quando i Lucani qui venuti da una primavera sacra dei Sanniti, questa terra divenne come un giardino perché i monti appenninici dell'Irpinia e della Campania non disboscati, alimentavano d'acque abbondanti i fiumi Bradano, Basento, Agri e Sinni. Fiorirono su queste terre dove imperversava la malaria, le città di Siri, Eraclea, di Metaponto dove insegnò Pitagora. Oggi sono sparite dalla solitudine, dalla desolazione incolta e monotona. La Lucania è tornata ad essere una delle più belle regioni della Penisola, come un tempo, quando le sue città gareggiavano con Taranto e Sibari. Nelle antiche monete lucane è incisa la simbolica spiga di Metaponto, espressione di richiamo ai bei campi seminati a grano che recavano l'oro delle messe a confondersi quasi con l'azzurro delle onde del mare Ionio. Col decadimento di Roma vennero i guasti dei barbari; il malgoverno bizantino, i Turchi, i Normanni, gli Svevi, i Francesi, gli Spagnoli, i Borboni. Disordini e fatali circostanze storiche molto dolorose portarono alla rassegnazione degli uomini. La zanzara malarica regnò sovrana scacciando dai campi l'uomo e spesso lo uccise. Anche le sorgenti si inaridirono e le montagne si stemperarono, Campomaggiore crollò, si dovette consolidare Acerenza. Sui campi disertati si gettarono i fiumi, resi impetuosi dall'incosciente distruzione delle foreste; rotolarono dai monti sulle pianure fango, ciottoli che riempirono i letti e indussero le acque a riversarsi oltre gli argini: donde i pantani, gli stagni, le paludi pestifere. Un tempo, la metà del territorio era coperta da selve lussureggianti che ospitavano nella selva di Monticchio animali ed uccelli che ancora rimane intatta e ch'è una delle più belle d'Italia e per giunta s'aggirano tassi, lontre, caprioli, cinghiali ecc.. Oltre alla selvaggina fra larici e faggi centenari, colossali castagni, frassini, cerri ed abeti è possibile trovare centinaia di piante diverse. Un vero paradiso terrestre. Nei decenni che precedettero la prima e seconda guerra tanti agricoltori, braccianti, contadini, lasciarono la casa ed il misero paese per andarsene in cerca di un lavoro e di un pane amaro in qualunque altro paese, specie in America del nord o del sud. La Lucania si spopolava. A tutte queste piaghe si è messo riparo. Si è bonificato, si aprono strade, si gettano ponti, si costruiscono scuole, si rinnovano le città, s'imbrigliano i fiumi, si ripopolano le strutture più urgenti. Alla Lucania di oggi non può mancare il successo perché i lucani sono seri, forti, intelligenti per cultura, operosi. Amano la loro terra, tanto più l'amano. Anch'io amo la Lucania in senso lato perché l'ho conosciuta negli anni 34 - 35. Stigliano fu il mio paese. Un bel sito già allora. Sono orgoglioso di fare parte di una comunità così vasta per cultura, senso del dovere e di dignità. Un po' meno per Potenza, il discorso sarebbe lungo. Nel dopoguerra (II^ - per motivi di famiglia) mi son dovuto calare nel fondo di questo sud, la Basilicata, e sentirne un gran piacere: una sensazione nuova provai dai sorrisi di tanti alunni; ho sorbito tanta infinità di vita perché lieto mi saria sempre in mente lo scenario di questa terra nata dalla luce e volta al nuovo sole - con allegoria alla felicità. Alessandro Volpe
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Domenica 19 ottobre 2008
24 ore in Basilicata
Sparatoria a Pomarico Il paese chiede più sicurezza. Prognosi riservata per l’operatore ecologico.
Scattano i controlli a tappeto E domani dal gip interrogatorio di garanzia per l’aggressore POMARICO - E' ricoverato all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, in terapia intensiva, il quarantottenne Francesco Difesca, l'operatore ecologico ferito venerdì mattina da un colpo di fucile esploso, sembra per motivi passionali, dal pensionato cinquantottenne Antonio Adduce. I sanitari non sciolgono la prognosi dopo il delicato intervento chirurgico eseguito d'urgenza venerdì, un intervento che ha permesso di estrarre l'involucro contenente la cartuccia che ha attinto Difesca all'addome. Momenti critici si sono registrati nella notte tra venerdì e sabato, quando le condizioni di Francesco Difesca si sono improvvisamente aggravate. Domani il giudice per le indagini preliminari, Vittoria Orlando, svolgerà l'interrogatorio di garanzia di Adduce, arrestato dai carabinieri subito dopo aver sparato a Difesca. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori e condotte dai carabinieri della compagnia di Matera. Intanto, a Pomarico, tutti si interrogano sul grave episodio. La comunità è in apprensione per le condizioni di Francesco Difesca e non riesce a capacitarsi, non si capacita soprattutto dei
Forze dell’ordine e soccorsi sul luogo della sparatoria
motivi che pare abbiano portato al gesto. Le forze dell'ordine, carabinieri e polizia assicureranno comunque controlli sul territorio. D'altronde, non si tratta della prima volta che un caso del genere, dove la ferocia dell'atto appare in tutta la sua sconvolgente assurdità, turba la tranquillità dei pomaricani. Fra gli argomenti di discussione in paese soprattutto il fatto che in una normale giornata ci si possa, persino per motivi più che futili, im-
battere in situazioni pericolose. Episodi gravi a Pomarico non si riscontrano ogni giorno, ma un rilevante problema sociale esiste. «Atti di questo tipo, comportamenti che mettono in pericolo la vita di una persona, non sono ammissibili - afferma il primo cittadino di Pomarico, Giuseppe Casolaro, raggiunto telefonicamente - Se ancora oggi - continua il sindaco pomaricano - si assiste a queste situazioni rinvenenti da chiacchiere, sciocchezze, futilità
peraltro neppure vere, le cose sono gravi. Non è ammissibile che si imbracci un'arma e la si punti contro una persona con furia omicida. Dopo essermi immediatamente recato sul luogo - specifica Casolaro - ho avvisato il Prefetto per esporre il caso. Ho sollecitato il Prefetto per mettere in campo verifiche a tappeto su tutto il territorio, per prevenire e fronteggiare episodi simili, dopo casi che da mesi stanno prendendo di mira il paese».
Venerdì, inoltre, si è svolta una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Dai lavori dell'incontro, la certezza che i vertici delle forze dell'ordine hanno predisposto interventi. Dunque, controlli e prevenzione. «Mi sono mosso ha chiosato Casolaro -per rispondere a quelle mamme che mi parlavano di far west a Pomarico e arrivare a una situazione di incolumità per tutti». Nunzio Festa Rossella Montemurro
Mostrati i luoghi lucani: dalla Cattedrale di Acerenza a Lagopesole
Templari di Basilicata protagonisti alla festa della Storia di Bologna BOLOGNA - La Lucania protagonista alla festa della Storia celebrata a Bologna. La manifestazione, organizzata dall’Università degli Studi del capoluogo emiliano e giunta quest’anno alla quinta edizione, ha avuto un programma denso di eventi, che hanno coinvolto migliaia di persone dall’11 al 19 ottobre. Venerdì scorso è stato il circolo dei lucani a proporre al pubblico bolognese la “Storia dei Templari”, riproponendo la vicenda dei cavalieri processati e condannati settecento anni fa. La serata, svoltasi al teatro Guardassoni, in collaborazione con l’Università, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, che ha seguito con grande interesse gli interventi dei relatori chiamati a ripercorrere la storia controversa dei Cavalieri di Dio. «Dobbiamo ringraziare gli studiosi lucani - ha commentato Rolando Dondarini, docente di Storia medioevale all’Università di Bologna - per questo lavoro di ricerca che ha consentito di individuare retaggi e tracce della presenza templare in Basilicata>. Ad illustrare i luoghi dell’epoca templare nella terra lucana è stato don Mimmo Beneventi, parroco di Laurenzana e profondo conoscitore della storia dei cavalieri medioevali in Basilicata. «I Templari non sono
il frutto di leggende o le vittime di una storia nemica ha rimarcato il parroco - ma rappresentano il desiderio atavico di ogni essere umano a conoscere la verità». Nel corso della serata sono stati mostrati i luoghi della presenza templare in Lucania, dalla Cattedrale di Acerenza al Castello di Lagopesole, dalla Fortezza di Castelmezzano al Castello Federiciano di Melfi. «Nello stemma del comune di Castelmezzano - ha sottolineato don Mimmo Beneventi appaiono non a caso due cavalieri armati in sella allo stesso cavallo: vale a dire lo
stesso simbolo dei Templari». L’ipotesi che l’immenso tesoro dei Cavalieri Templari, mai ritrovato, possa essere nascosto proprio in Lucania ha destato nel pubblico grande suggestione. «Nella cripta della cattedrale di Acerenza si erge la statua di San Canio, il “Grande Vigilante” - ha spiegato il parroco - mentre nelle grotte di Castelmezzano sono stati rinvenuti segni di altre culture, monete di altro conio. Senza dimenticare la possibile origine lucana del fondatore dei Templari, Ugo dei Pagani». Il ricercatore
Giampiero Bagni si è invece soffermato sulle testimonianze dell’epoca templare a Bologna, soffermandosi sulla figura di Pietro da Bologna, che sovrintese il passaggio dei beni dei Templari bolognesi ai Gerosolomitani di Venezia. Presenti alla serata molti politici bolognesi, dall'assessore regionale Duccio Campagnoli ai consiglieri comunali Serafino D'Onofrio ed Emilio Lonardo. Alla fine, grande buffet di prodotti lucani preparati dai soci del Circolo dei Lucani di Bologna. Giuseppe Panzardi regione@luedi.it
Un momento della manifestazione
A fine anno il portale unico degli archivi diocesani lucani POTENZA – Sarà «operativo entro la fine del 2008» diocesarch.it, un portale unico degli archivi diocesani della Basilicata, risultato finale del progetto di riordino di queste strutture cominciato circa un anno fa e portato a termine dal Ianus srl servizi archivistici. Lo ha annunciato la stessa società, che presenterà i risultati del progetto martedì prossimo, a Milano, al quindicesimo Salone europeo della comunicazione pubblica. I lavori sono stati coordinati dalla Soprintendenza archivistica
della Basilicata e hanno riguardato gli archivi delle diocesi di Acerenza, Matera-Irsina, Melfi-Rapolla-Venosa, Potenza-Muro LucanoMarsiconuovo, Tricarico e TursiLagonegro. Grazie alla «fattiva collaborazione di Stato, Regione e Chiesa – ha spiegato Donatina Miranda, della Soprintendenza archivistica lucana – gli archivi sono stati riordinati, dotati di una schedatura aggiornata e hanno ricevuto arredi, rilevatori di temperatura e umidità e una postazione informatica per la consultazione».
24 Ore in Basilicata 13 Esperti e rappresentanti istituzionali insieme per analizzare potenzialità e pecche del territorio Domenica 19 ottobre 2008
Val d’Agri, laboratorio d’energia De Filippo: «La politica ha caricato troppo le aspettative» VILLA D'AGRI - “Pensa al globale e agisci locale”. La Val d'Agri apre una finestra sul mondo con il workshop “Risorse energetiche e federalismo” che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala Pietro Darago della Comunità Montana Alto Agri. Incontro organizzato dalla neo associazione culturale AreaSud (Ricerca Energia Ambiente per uno sviluppo umano duraturo), senza fini di lucro, che nasce dall'intuizione di un gruppo di lucani, diversi per età ed esperienze, e di un venezuelano, residente in Basilicata ed ex consigliere dell'Onu, legati da una comune visione della Val d'Agri, quale possibile laboratorio di transizione energetica e dal comune intento di operare per la promozione di uno sviluppo umano duraturo in un territorio “sui generis”. Esperti internazionali e rappresentanti istituzionali per dare un contributo alla Valle del petrolio che «nonostante ricca di risorse naturali fondamentali e stategiche, quali acqua, l'energia e l'ambiente, anche se dotata di centri di eccellenza nel campo scientifico e tecnologico presenta forti ritardi nel processo di sviluppo economico - sociale». L'impegno come ha sottolineato il presidente di AreaSud, nonché moderatore dell'incontro, Andrea Dipierri è «offrire spunti di riflessione su una realtà, quale quella della Basilicata, ricca di risorse naturali strategiche ma deficitaria nell'economia della conoscenza e in alcuni aspetti della solidarietà sociale, aspetti fondamentali per il suo sviluppo ed indispensabili per una dinamica di crescita e benessere per tutta la sua popolazione». Stimolo per creare un laboratorio in Val d'Agri che offre un’ opportunità di ricerca e dialogo. Guardare la situazione a livello mondiale «l'energia, l'acqua, l'ambiente e l'economia della conoscenza» che costituiscono vettori «per uno sviluppo umano duraturo». Sviluppo che non può non tener conto dei cambiamenti climatici in atto come sottolinea il direttore Enea Trisaia, Donato Viggiano che con la proiezione della slide della copertina del Time ricorda che si iniziava a parlare delle preoccupazioni del cambiamento climatico molto tempo addietro. «Il problema dei cambiamenti climatici e la domanda di
energia è in crescita». «Due miliardi di persone su questo pianeta non hanno accesso all'energia elettrica». «Danni sul clima che non sono un’ invenzione -. afferma Viggiano - In Italia siamo messi male, poche fonti rinnovabili e un mercato interno rigido, dipendenze energetiche da pochi fornitori». E la Basilicata? «Grande disponibilità di fonti di energia primaria - spiega il responsabile dell'Enea - poche rinnovabili, scarsa capacità di generazione elettrica e
so con molta franchezza che sul petrolio in Val d'agri si dicano molto fesserie forse anche perché non siamo riusciti in questi anni a far comprendere questo fenomeno nuovo Un momento e particolare. Ma il petrolio non è una pratica della Regiodel convegno ne, della Regione vi è ben poco, se si considerano anche le ultime proposte della commissione parlamentare che continuano a togliere responsabilità alle regioni. Con il disegno di legge 1441, il governo propone che sia sull'attività estrattiva che di ricerca non sia più necessaria l'intesa con la Regione. Restano quindi le famose royalties e se guardiamo a ciò che è accaduto negli altri paesi ci rendiaabbiamo consumi in cresci- mo conto che il nostro modelta». Allora la ricetta qual'è? lo non è poi così distante e si è «Un mix di fonti energetiche - occupato degli stessi settori. evidenzia il direttore di Tri- Purtroppo - ha concluso il saia - più equilibrato, conteni- presidente - abbiamo fatto un mento dei consumi energetici errore che spero si possa ri(comportamenti individuali), solvere in questi anni, la poliefficienza energetica, soste- tica ha caricato troppo le gno (e obbligatorietà) nella aspettative dei cittadini mendiffusione delle rinnovabili, tre la gestione locale di alcune più mercato e più ricerca». «E' trattative richiede una serie sempre un bene - ha esordito il di passaggi burocratici ed presidente della regione Vito amministrativi non facili da de Filippo - che nasca un'asso- districare». ciazione apartitica che tratti Angela Pepe di un tema così discusso. PenFrancesca Gresia
Le scommesse della Sel PER Rocco Colangelo, direttore della Sel (Società energetica lucana) «la nuova sfida della regione e della Val D’Agri», deve essere l’obiettivo primario. Per Colangelo «in una logica di interconnessione dei fenomeni, è necessario prepararsi in maniera adeguata alla fase 2 del petrolio», ovvero quella fase che vedrà molte più risorse economiche. Risorse economiche che, però: «devono essere ben spese con un approccio lungimirante, in uno sforzo comparativo con altri paesi». Tante le strade che il direttore della nuova società energetica lucana propone, tra cui l’interrogativo «servizi collettivi oppure meccanismi per rimpiazzare la spesa pubblica crescente, una sfida sulle infrastrutture?». Per Colangelo «in questo momento è il caso di prendere una direzione certa che possa realmente portare la Val D’Agri in un contesto più ampio». Un ruolo quello che può avere la zona «che non può essere arginato perché ritengo che la Val d’Agri sia l’oggettivo e naturale baricentro di questa scommessa, il laboratorio che la nuova scommessa Sel e quindi la Regione Basilicata vuole assumere per misurarsi, anche a livello internazionale con quell’ospite che non deve essere inquietante,
Mercure, la Ola minaccia «proteste clamorose» POLLINO - La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), Coordinamento apartitico territoriale di associazioni, comitati, movimenti e cittadini «in attesa di conoscere i contenuti del parere di valutazione d' incidenza positivo rilasciato all'Enel dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, per la riattivazione della centrale del Mercure, stigmatizza il comportamento della Regione, fortemente lesivo della salute dei cittadini e dell'ambiente» si legge in una nota. «La riattivazione della Centrale del Mercure - continua la nota - è il chiaro sintomo di una programmazione schizofrenica delle Regioni Calabria e Basilicata tesa a favorire le multinazionali dell'energia che hanno preso di mira le aree protette italiane i cui Enti gestori sono incapaci di opporsi. In queste settimane alcune sedicenti società del Nord, con appendici locali, propongono ai comuni del Pollino contratti per la gestione del patrimonio forestale del Parco, spacciandosi per paladini dell'ambiente e fautori della cosiddetta “filiera del legno certificato”. Dopo il Comune di Orsomarso, è la volta di San Lorenzo Bellizzi e San Donato di Ninea in Calabria, ma esempi analoghi vi sono anche in Basilicata dove a Teana si vorrebbe realizzare una centrale a biomassa». «Scopo di questa “pseudo crociata ecologica” - scrive ancora la Ola - delle società energetiche è il reperimento degli oltre 370.000 tonnellate all'anno di biomassa vegetale necessaria al funzionamento della centrale del Mercure (35 MW di potenza). I Cittadini e le Comunità del Parco del Pollino preannunciano proteste clamorose».
ovvero l’energia». Energia «non inquietante ma centrale per un reale sviluppo nel settore delle estrazioni e dell’energia». E su questo la Sel ha idee piuttosto chiare e precise. Una società che «non guarda al semplice vendere, ma che va ben oltre, perché - ha aggiunto il presidente della Società energetica lucana attraverso le attività che riusciremo a mettere in piedi, vogliamo produrre nuovo valore, stimolare l’innovazione e l’indotto in campo energetico». Diversi gli obiettivi immediati: «Trading energetici sul punto virtuale di scambio, un protagonismo diretto sul mercato energia, grande efficienza energetica nel comparto pubblico, ma anche un impegno importante sul fotovoltaico per tutti o per la gran parte degli edifici e dei terreni pubblici, parchi fotoeolici, una forte ricerca e innovazione che possa vedere protagonista la realtà locale, e una serie di servizi a favore dei cittadini e dei consumatori». Ma dall’immediato al futuro il passaggio è breve perché conclude Colangelo: «la nostra è la scommessa della regione che dovrebbe trovare in poche settimane la prima concretizzazione nell’elaborazione del nuovo piano energetico nazionale». L’energia deve «diventare uno dei fattori determinanti dello sviluppo». a.p. f.g.
Il benessere secondo il principe Reinaldo VILLA D’AGRI - “Un piccolo principe e la sua richiesta di un disegno del pianeta Terra, dell’Europa e della Basilicata. Il suo nome è Reinaldo e il suo obiettivo è ottenere il benessere per la sua rosa, la Basilicata”. E’ così che in un viaggio per approfondire i tre principali temi quali la conoscenza, l’energia e l’acqua, Tran Van-Thinh, ambasciatore e direttore generale ad honorem dell’Unione europea, ha introdotto la relazione che illustra il piccolo ma fondamentale ruolo che la Basilicata può assumere in un mercato complicato, quale quello sviluppatosi nell’ultimo periodo a causa della recessione che sta progredendo. Perché come scrive l’ambasciatore nella relazione letta da Reinaldo Fiqueredo: “La Basilicata non è un posto al sole. Essa ha il suo posto in Italia e in Europa e guadagnerebbe a trasformare, prudentemente ma con determinazione, la sua passività nell’innovazione, per affermare la sua personalità. La Basilicata potrebbe essere un laboratorio di idee a dimensione umana per testare l’utilizzazione creatrice dell’energia, accogliendo uomini d’esperienza e di buona volontà». Un mercato particolare e che negli ultimi tempi sta subendo continue oscillazioni come ha ben illustrato Coby Van Der Linde, direttrice del programma internazionale EnergiaClingendael Olanda, consigliere del governo olandese per i temi di sicurezza energetica: «In un momento in cui la domanda continua a crescere e la crisi internazionale incide nel determinare il prezzo delle risorse energetiche, non è semplice comprendere cosa stia accadendo». Certamente ci sono state dinamiche che si sono scatenate negli anni e che non è possibile
controllare, ma c’è un punto certo secondo la direttrice: «Dobbiamo tenere conto di tutti i tipi di energia, anche di quella sostenibile, la produzione di qualsiasi carburante non può continuare in questo modo perché la domanda sta aumentando e sarà difficile soddisfarla. Per l’industria energetica, i paesi dovranno rinnovare le energie che già si utilizzano, le energie sostenibili dovranno avere una possibilità insieme alle fonti di energia tradizionali e i governi dovrebbero dare un supporto perché non possiamo continuare a vedere le montagne russe sui grafici del petrolio e dei suoi prezzi, abbiamo bisogno di rassicurazioni e queste possono venire solo dai governi». E se i governi devono offrire rassicurazioni cosa può fare la Basilicata? Qualche suggerimento giunge da Murray Gibbs, esperto Unctad Commercio e sviluppo per l’inserimento delle regioni in via di sviluppo nella globalizzazione. Illustrando il caso di Alberta, provincia collocata nella parte nord-occidentale del Canada, l’esperto ha mostrato l’utilizzo delle royalties e i vantaggi che le stesse hanno determinato alla stessa cittadinanza. Una provincia particolare che grazie all’energia è divenuta una delle più ricche del Canada, con 65.000 dollari di reddito pro-capite annuale, e una rinegoziazione delle royalties per adeguarle ai cambiamenti avvenuti nel mercato internazionale. Ma anche tanta partecipazione con i cittadini perché, insiste Murray: «Dovete coinvolgere la gente lucana, far capire loro come funzionano i mercati e i meccanismi delle royalties, questo è l’esempio che noi vi portiamo». f.g an.pe regione@luedi.it
L’assessore Santochirico al convegno bolognese dedicato a fotovoltaico e edilizia sostenibile
«Stiamo lavorando a progetti di solarizzazione per imprese e famiglie» BOLOGNA - «La nostra regione, nonostante l'enorme ricchezza di risorse fossili e rinnovabili, produce molta meno energia elettrica di quanta ne consuma. Infatti, se la Basilicata da sola contribuisce al 76% dell'intera produzione italiana di petrolio e presenta condizioni favorevoli per lo sfruttamento di fonti rinnovabili, è vero al tempo stesso che nel settore elettrico la limitata produzione regionale comporta il ricorso massiccio alle importazioni, che superano il 50% dei consumi finali. Questo gap può essere superato con una svolta netta in direzione di una maggiore produzione di energie rinnovabili» questo quanto dichiarato dall’assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, in occasione del convegno “Il Fotovoltaico per l'e-
dilizia sostenibile” che si è svolto a Bologna nell'ambito di Sainenergia08. «Fra queste, l'energia fotovoltaica ha un grande potenziale» ha continuato l’assessore. «Il fotovoltaico per l'edilizia biosostenibile integrato - edifici residenziali dotati di pannelli solari - è una delle scelte strategiche sulle quali la Regione sta puntando, senza che il ricorso a questa fonte si concentri essenzialmente nelle grandi distese di silicio che consumano il territorio, occupando terreni sottratti alle produzioni agricole e alla bellezza del paesaggio. Sino ad ora, a fronte di un elevato numero di istanze di grandi operatori, in Basilicata il “conto energia” è stato scarsamente utilizzato dalla popolazione residente per installare sul tetto della propria abitazione un impianto
fotovoltaico e ridurre, così, la propria bolletta elettrica. Su questa pratica potrà fondarsi un nuovo boom energetico». «Nella finanziaria di quest'anno - la Regione - ha previsto la riduzione degli oneri di urbanizzazione e bonus edilizi per premiare pratiche di risparmio energetico o utilizzo di fonti rinnovabili negli edifici. Ora, la Regione sta lavorando a progetti di solarizzazione degli edifici pubblici e di quelli residenziali per consentire alle famiglie e alle imprese lucane l'abbattimento dei costi energetici, se non la gratuità, attraverso l'utilizzo del conto energia. Il sole sui tetti della Basilicata potrà fornirci 75 megawatt di potenza». «Installare i pannelli fotovoltaici permetterà di conseguire un ulteriore significativo risultato: bonificare i
L’assessore Santochirico
vecchi tetti che ancora presentano lastre di amianto e contemporaneamente installare i nuovi impianti di produzione di energia elettrica. Il sole al posto dell'amianto». Una ulteriore risposta è la realizzazione su edifici pubblici e suoli di proprietà pubblica marginali di una rete di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica da immettere nella rete elettrica nazionale.
24 Ore in Basilicata Un riconoscimento nazionale per l’attività svolta sul territorio
Dalla Cia un invito alla Regione
Associazioni allevatori lucane Premiate le migliori del 2007
«L’agricoltura va rimessa al centro dell’agenda politica»
ROMA - Un importante riconoscimento all'attività delle Associazioni Provinciali Allevatori di Potenza e di Matera è giunto dalla capitale nei giorni scorsi. Alle due organizzazioni, infatti, è stato riconosciuto il merito di essere le strutture dell'Associazione Italiana Allevatori che nel 2007 in tutta Italia più si sono distinte per l'attività svolta sul territorio. La premiazione è arrivata in occasione dell'annuale assemblea ordinaria nazionale dell'AIA, tenutasi a Roma lo scorso mercoledì 15 ottobre. Un gratificante riconoscimento per il lavoro svolto nell'ambito della valorizzazione delle produzioni zootecniche conseguito con la realizzazione del binomio “Orizzonti Lucani”-“Italialleva”. Ovvero, con l'applicazione del marchio regionale “Orizzonti Lucani” alle produzioni zootecniche lucane collegato al marchio nazionale “Italialleva”. Il binomio “Orizzonti Lucani-Italialleva” è stato, quindi, riconosciuto come un'intuizione intelligente per valorizzare i prodotti locali, con progetti regionali, basandosi su una piattaforma nazionale. Sebbene il premio sia assegnato alle APA di Potenza e di Matera - come scritto nel comunicato stampa che dà notizia dell'evento - il presidente dell'Associazione Italiana Allevatori Nino Andena, durante la cerimonia, ha tenuto a precisare che ad essere premiata è la regione intera, per la capacità dei protagonisti della filiera
Ciclamini in piazza per l’Ant POTENZA - Per tutto il mese di ottobre e per la prima settimana di novembre migliaia di ciclamini saranno offerti dai volontari della Fondazione Ant in tutte le principali piazze italiane. Ieri e oggi sono le date delle giornate nazionali della campagna dei ciclamini della Solidarietà. La raccolta fondi attraverso i ciclamini andrà a sostegno degli Ospedali Domiciliari Oncologici, gli Odo-Ant, della ricerca scientifica e della prevenzione. «La Fondazione Ant Italia Onlus finanzia la propria attività in modo principale attraverso la raccolta fondi – afferma Raffella Pannuti, segretario generale Ant – e in quest’anno di trentennale della nostra Fondazione, la campagna “Ciclamini della Solidarietà 2008” sarà un ulteriore modo per sostenere il nostro progetto – Eubiosia – un progetto di vita». La Fondazione Ant Italia Onlus si occupa dal 1978 di assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore, di ricerca, di prevenzione e di formazione rivolta ai volontari e ai professionisti. Fino ad oggi Ant ha assistito, gratuitamente e a domicilio, oltre 66.000 sofferenti di tumore e le relative Famiglie in tutta Italia, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. Per informazioni sulle Piazze dove sono offerti i ciclamini si può visitare il sito www.antitalia.org o chiamare l’Ufficio Promozione Ant allo 051.7190111.
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POTENZA - «Un Marchio identificativo delle produzioni agro-alimentari di Basilicata»; una campagna promozionale “Mangia sano mangia lucano”; «una forte sensibilizzazione riguardo le proprietà nutrizionali e salutistiche dei nostri prodotti». Sono queste alcune delle proposte della Cia Basilicata per rispondere concretamente alla rinnovata esigenza di sicurezza alimentare , garanzia e genuinità dei prodotti. Iniziative che secondo la Cia vanno concretizzate attraverso: la piena attuazione del protocollo con l’Anci per l’apertura di mercatini, punti di vendita diretta, mercati ambulanti Gruppi di acquisto, che vede il diretto protagonismo dei singoli agricoltori nei Comuni, “Circuiti brevi di commercializzazione” tesi ad avvicinare le produzioni locali ai consumatori, contenere i costi, garantire freschezza e stagionalità dei prodotti; il patto di filiera con le aziende di trasformazione e distribuzione regionali (in particolare caseifici, macellerie, salumifici, forni, ma anche ristorazione, mense) finalizzato a privilegiare il “made in Basilicata”; il “Patto con la trasformazione regionale” per accorciare i passaggi e riequilibrare la filiera, esaltando il grande e importante connubio, dell’alta qualità delle produzioni con la maestria, le competenze e le tecniche di lavorazione e manipolazione, per garantire e tracciare il prodotto e il suo contenuto, esaltare la tipicità, distintività del nostro agroali-
mentare lucano. Uno degli obiettivi prioritari per la Cia nella nostra regione resta quello di ricostruire un sistema agro-alimentare e rurale lucano, agganciato alle “vocazionalità” dei territori, che fa della qualità di origine il tratto distintivo e caratteristico delle nostre eccellenze, «in tale direzione sottolinea la Cia - è utile misurarsi e lavorare per costruire un contenitore e una immagine riassumibile nel “Marchio collettivo geografico delle terre di Basilicata”. Vi sarebbero indubbi vantaggi per qualificare ulteriormente le nostre produzioni, il nostro territorio, che può già contare su produzioni di alta qualità e salubrità, esaltare la tipicità ed il legame con la nostra terra, coniugando il tutto con la nostra enogastronomia e le nostre eccellenze ambientali, paesaggistiche, architettoniche, con la nostra identità, la nostra cultura, la storia, il folclore e le tradizioni». Tutte queste componenti a giudizio della Cia, assieme e in forma interagente, sono e rappresentano le fondamenta per dar vita al “Distretto agroalimentare regionale di Basilicata” terra di benessere e piaceri”. «Per poter fare questo – afferma Donato Distefano, presidente regionale della Cia - abbiamo la necessità di ripartire dai bisogni veri e reali delle aziende agricole. E’ indispensabile rimettere al centro dell’agenda politica e programmatica della nostra regione l’agricoltura e l’agro-alimentare di Basilicata».
Cereali, Confagricoltura rilancia il rapporto interprofessionale con l’agroindustria
Ottobre mese della prevenzione dentale
no non poco a deprimere il valore del grano italiano. Dal canto loro i produttori non intendono svendere il proprio grano, che quest'anno registra ottime rese e un buon tenore proteico, soprattutto al Sud». «Per cercare di arginare questa difficile fase di mercato la Confagricoltura sta cercando di ricostruire il rapporto interprofessionale con gli altri segmenti della filiera per giungere a degli accordi con l'agroindustria che rilancino le produzioni dei pastifici puntando all'utilizzo esclusivo di grano duro lucano; se la proposta a cui stiamo lavorando sarà operativa - conclude Graziadei - otterremo il duplice il risultato di aumentare il valore aggiunto delle nostre produzioni cerealicole e riprendere e rilanciare la produzione della pasta e del pane che in Basilicata ha sempre rappresentato una grande tradizione agroalimentare».
POTENZA - Anche quest'anno Andi - Associazione Nazionale Dentisti Italiani, in collaborazione con Mentadent, rinnova l'appuntamento con la prevenzione offrendo alle famiglie italiane una visita di controllo gratuita presso uno dei 12.000 dentisti Andi che, in tutta Italia, aderiscono all'iniziativa. Un invito che oggi, Andi e Mentadent rivolgono non solo ai “grandi”ma anche ai bambini, perché fin dall'infanzia è importante prendersi cura della propria igiene orale. Per un sorriso più sano oggi, e anche domani. Prenotare una visita gratuita è semplice e non costa nulla. Basta chiamare il Numero Verde Mentadent 800 600 110 o collegarsi al sito www.mentadent.it per conoscere il nome del dentista Andi più vicino a casa tua e ricevere i preziosi consigli dei nostri esperti per la salute del tuo sorriso. In Basilicata sono 46 gli studi dentistici convenzionati Andi che aderiscono al 28° Mese della Prevenzione, di cui 29 a Matera e provincia, e 17 a Potenza. Tutti coloro che si recheranno presso uno degli studi dentistici Andi riceveranno consigli preziosi e materiali informativi per una corretta igiene orale. Quest'anno, inoltre, chi prenota una visita potrà usufruire di una serie di opportunità e servizi esclusivi: la consulenza gratuita e personalizzata di un esperto di igiene dentale, che risponderà al numero verde i martedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 e la possibilità di usufruire dell'orario prolungato, dalle 10 alle 22.
Un momento della premiazione
agro-alimentare zootecnica lucana e del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata che sono stati in grado di realizzare un virtuoso momento di collaborazione avendo chiari gli obiettivi da raggiungere che sono quelli, appunto, della valorizzazione delle produzioni zootecniche. In un mondo globalizzato, la tipicità e la qualità delle produzioni sono elementi fondamentali per la salvaguardia del tessuto sociale, locale e del territorio. La cerimonia di premiazione è stata presieduta dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Luca Zaia, che ha sottolineato come “Italialleva” rientri a pieno titolo nel progetto che sta portando avanti il suo ministero: un
decreto sull'obbligatorietà della dicitura sulle confezioni alimentari dell'origine italiana dei prodotti. Nella stessa occasione è stato siglato l'accordo tra l'Associazione Italiana Allevatori e la “Metro Cash & Carry”, leader mondiale di mercato nel “cash & carry” per la commercializzazione dei prodotti con marchio Italialleva, marchio nazionale definito dall'AIA, d'intesa con il ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e le cui linee operative sono state validate dal ministero della Salute. La “Metro Cash & Carry” aveva già dimostrato il suo interesse per i prodotti lucani con una presenza qualificata di un suo esponente in occasione della manifestazione
POTENZA - La Confagricoltura di Basilicata è estremamente preoccupata per il continuo peggiorare dell'andamento dei mercati cerealicoli, in Italia e a livello internazionale. «Si tratta di una crisi ormai globale - ha commentato il presidente Rocco Graziadei - causata, oltreché dall'eccezionale aumento della produzione mondiale di frumento (circa 70 milioni di tonnellate in più rispetto al 2007) dal rafforzamento del dollaro sulle altre monete e dalla pesantissima crisi che stanno vivendo i mercati finanziari; se a questo aggiungiamo poi le azioni speculative condotte dalle industrie molitorie, si comprende come la situazione per il comparto cerealicolo lucano diventi di vera e propria emergenza economica». E' proprio la pesantezza dell'offerta a livello europeo a rendere più complessa la situazione dei mercati cerealicoli: da im-
materana “Orizzonti Lucani” e già pochi mesi or sono aveva stipulato altri accordi commerciali con l'AIA e tutto il Sistema Allevatori, accordi concretizzatisi nella commercializzazione l'anno scorso dell'agnello lucano. Nell'occasione il direttore generale dell'azienda, ha affermato che tali accordi commerciali verranno sicuramente ampliati e rafforzati con l'obiettivo nel prossimo futuro di commercializzare altri prodotti di qualità tipici, tutti con il marchio “Italialleva” “ Filiere qualità sicurezza” di Metro, realizzando, così, un sistema integrato di controllo della filiera zootecnica. Grande soddisfazione per il premio è stato espresso dai presidenti dell'Associazione Provinciale Allevatori di Potenza, Rocco Battaglino, e di quella di Matera, Nunzio Dimauro. Un riconoscimento dicono «assegnato a testimonianza dell'impegno delle APA che hanno creduto in questo progetto di valorizzazione delle produzioni zootecniche lucane, ed è questo motivo di ulteriore stimolo a proseguire in tale direzione». Le Associazioni Allevatori di Potenza e di Matera - nel comunicato diffuso - danno formalmente «atto all'assessore all'Agricoltura Roberto Falotico di aver promosso e creduto in questo percorso di valorizzazione delle produzioni zootecniche ed i risultati ottenuti in così poco tempo ne rappresentano la dimostrazione». Vito Bubbico
portatore abituale l'Ue si ritrova quest'anno a dover esportare grandi quantità di cereali nel resto del mondo, per scongiurare una caduta senza precedenti dei prezzi comunitari. Non è un caso sottolinea la Confagricoltura - che la Commissione Europea, fortemente pressata dalle Organizzazioni degli agricoltori, abbia finalmente deciso il 16 ottobre di ripristinare i dazi all'importazione dei cereali, che erano sospesi dal luglio 2007. Fortemente negativa - aggiunge Confagricoltura - la tendenza dei prezzi del frumento duro». «Sarebbe auspicabile, e lo chiediamo con forza da molto tempo - ha continuato Graziadei - che venisse aumentato il livello di controllo sulle ingenti quantità di grano che arrivano via mare dai paesi dell'est di cui non conosciamo bene l'origine e gli standard qualitativi di produzione e che contribuisco-
La Cgil regionale lancia un appello alla comunità dei sindaci dei comuni lucani
«Non aumentate le tariffe dell’acqua» POTENZA - Dopo l’intervento di Federconsumatori e quello dei segretari regionali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, ieri un nuovo invito a non aumentare le tariffe del servizio idrico è arrivato dalla segreteria regionale della Basilicata della Cgil. Un appello che il sindacato rivolge direttamente ai sindaci della regione. Nel comunicato è spiegato che «lunedì 20 ottobre è convocata l’assemblea dei comuni dell’Aato che sovrintende la gestione associata del servizio idrico integrato della nostra Regione. L’assemblea ha come ordine del giorno la revoca
della delibera approvata nel mese di luglio in cui è previsto l'aumento della tariffa del servizio e la sua riapprovazione». Per la Cgil, «bisogna attuare una razionalizzazione dei costi per l’ente gestore del servizio (Acquedotto Lucano) a partire dalla diminuzione delle indennità di carica dei componenti il consiglio di amministrazione, riducendo – hanno concluso i sindacalisti – compensi loro spettanti». «Abbiamo espresso la nostra contrarietà all'aumento delle tariffe del servizio idrico già a luglio - scrive il sindacato - e ribadiamo che è
sbagliato, in questa fase di grave crisi in cui l'inflazione ha eroso il potere di acquisto dei salari e delle pensioni, approvare un provvedimento, che fra l'altro, pesa quasi esclusivamente sulle famiglie, mentre per gli esercizi commerciali e le aziende viene addirittura a ridursi. Pertanto, facciamo appello a tutti i sindaci affinché non vengano apportati aumenti alle tariffe. Gli eventuali aumenti dei costi di gestione se ne faccia carico il bilancio regionale, attuando nel contempo un piano di recupero dell'evasione e regolarizzazione de-
gli allacci abusivi. Questo ci pare di buon senso e di buona amministrazione». In realtà nei giorni scorsi, dopo il primo appello lanciato da Federconsumatori, l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale aveva precisato che «l’assemblea è stata rincovocata perché nella prima convocazione (quella dello scorso luglio, ndr) si è verificato un vizio di forma. Ma non abbiamo intenzione di tornare indietro, nella nuova assemblea verrà riconfermato quanto era stato deciso nella prima». regione@luedi.it
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L’appassionato delle forme
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La mostra Wanda Fiscina
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anda Fiscina arricchisce la straordinaria presenza artistica ospitata dalle sale di Palazzo Lanfranchi a Matera, dove le sue opere sono in mostra in questi giorni. A lei hanno dedicato ispirati commenti alcuni dei personaggi più significativi della critica d’arte italiana. Nelle righe che seguono ne ospitiamo i più importanti, nella convinzione che il talento trovi anche nelle parole il giusto riconoscimento. di MARIAADELAIDE CUOZZO e incantevoli forme create da Wanda Fiscina sembrano germogliare su confini mobili e incerti che, sostanziandone in certo modo una doppia natura, ne raddoppiano al contempo la pregnanza espressiva ed
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estetica. Irregolarità materica e levigatezza, forma e colore, naturalismo e astrazione, sensualità e intellettualità, sono alcune delle coppie oppositive la cui presenza dialettica è possibile rintracciare in quest'artista sensibile e immaginifica, il cui lavoro, come suggerisce Maria Giovanna Sessa, si nutre di un costante rapporto osmotico fra natura e cultura. Una natura ai cui elementi fondamentali quali la terra, l'acqua, il fuoco e l'aria, la Fiscina fa continuamente riferimento sia nel suo universo formale - in cui riecheggiano suggestivamente il mondo marino e quello terrestre (con significativi “sconfinamenti” cosmici), i regni animale, vegetale e minerale, l'organico e l'inorganico - sia attraverso la sua tecnica d'elezione, la terracotta, che, ci ricorda Philippe Daverio, altro non è che «terra, resa morbida dall'acqua, seccata all'aria, e
resa eterna dal fuoco». Ma nonostante le sensuali sculture dell'artista sappiano restituire quasi magicamente la fresca immediatezza del dato naturale, in esse risuonano con altrettanta evidenza gli echi ammalianti di una mediterraneità remota in cui la natura si lega inscindibilmente al mito, così come da esse traspare la presenza di una fitta rete di rimandi tanto alla cultura materiale archeologica quanto alla storia della scultura, soprattutto quella del secolo scorso: dall'organicità astraente e depurata di Brancusi, Arp, Viani, alle volumetrie essenziali e sensuali di Martini, Marini, Raphaël; dal dialogo fra il liscio e lo scabro e fra l'interno e l'esterno delle Nature di Fontana, all'espressionismo materico e cromatico di Leoncillo. Questi sono solo alcuni dei filtri culturali che si frappongono in Wanda Fiscina tra la fascinazione
La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre 2008, con i seguenti orari: 9.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00. Nelle giornate di Martedì e Giovedì, previo prenotazione (Tel. +39.0853.256211)
per le meraviglie infinitamente piccole e infi nitamente grandi del mondo naturale o per memorie antropologiche remote, e la loro tra duzione in seducenti forme scultoree, che de clinano variamente i linguaggi della terra pla smata e del colore, attraverso grumosità e di stensioni, brillantezze e opacità, lievi cromati smi acquei e brucianti accensioni magmati che di una materia ravvicinata, osservata nel la sua trama interna L'opera di quest'artista si è accennato, rende labili e incerti molti con fini, disvelandone l'inconsistenza e l'arbitra rietà; fra questi, non da ultimo quello stabilito più o meno tacitamente fra arti cosiddette “maggiori” e “minori”, ovvero fra arti “pure” e “applicate”. Dov'è mai possibile rintracciare questo discrimine nella polimorfa sintesi delle arti operata da Wanda Fiscina, in cui forme e colori si rincorrono richiamandosi vicendevol mente, così nelle sculture, negli acquarelli e nei dipinti materici, come negli oggetti d'uso dai vasi alle coppe e ai piatti? Certo, sotto que st'aspetto, l'artista è figlia anche di una tradi zione nel campo delle arti applicate che origina da William Morris e passa attraverso il naturalismo de corativo Art Nouveau, con il suo sperimentalismo tecnico e forma le (basti pensare a Gallé). Né va dimenticato l'importante apporto nel settore ceramico dato a partire dagli anni Venti del Novecento dalle varie manifatture vietresi proprio nel la terra d'origine e d'elezione della Fi scina: forse certi tenui verdi acquatic dell'artista, insieme alla sua inclina zione per il mondo marino, serbano una qualche memoria delle cromìe e dei motivi iconografici di ceramisti qua li Guido Gambone, Richard Dölker e Irene Kowali ska, le cui opere sono conservate nel Mu seo della Ceramica di Raito, presso Vietri sul Mare Wanda Fiscina ha insomma brillante mente superato, di mostrandone l'ingan nevolezza, anche quell'«arrogante bar riera fra artista e artigia no», durissima a morire, che Walter Gropius metteva sotto ac cusa già nel 1919, nel suo Manife sto della Bauhaus.
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COLORE PLASTICO E FORME INUSUALI
Wanda Fiscina vive e lavora a Salerno. E’ vissuta per molti anni a Napoli dove ha frequentato gli studi artistici. Docente di discipline plastiche e discipline pittoriche nei licei artistici, ha esposto le sue opere in numerose città italiane ed estere. Sue opere sono esposte, tra l’altro, nel museo internazionale di Ceramica d’arte contemporaneaa Castelli (Teramo), nella Pinacoteca provinciale di salerno e nel Museo Città creativa di Rufoli Ogliara (Salerno)
IL CERVELLO E’PIU’PROFONDO DEL MARE di PHILIPPE DAVERIO
For - hold them - Blue to Blue The one the other will absorbe As sponges - Buckets - do Emily Dickinson, 1862 on si può vivere a Salerno fra la terra plasmata, il forno e gli smalti senza essere influenzati da tre fattori che si combinano naturalmente in quella particolare e bellissima parte del Mediterraneo, e cioè le forze telluriche che fumano da lontano racchiuse dalle minacce del Vesuvio. Un passato altrettanto potente nella sua voglia costante di ricomparire e che è costituito da surgività arcaiche, de eleganze greche e da ferocie espressive normanne. Infine dal fascino inarrestabile e quotidiano del mare, un mare carico al contempo di colori e di miti, che restituisce e vomita assieme ai reperti millenari dell'attività umana. Wanda Fiscina porta nel suo “nomenomen” un pleonasmo all'apparenza ironico, Fiscina come “fish”, e Wanda come “un pesce di nome Wanda”. Ma qui si ferma la parte ironica perché il suo rapporto con le infinite masse marine è intenso come sono profondi e colorati i fondali, quelli che più che influenzarla la costringono a celebrare le forme di vita mosse dai flutti, cresciute come piante, sviluppate come animali e diventate poi pietra. Questa è la prima sensazione che viene guardando i vasi carichi di alveoli pulsanti, ceramiche che vivono dando l'impressione d'un ansimare nell'acqua e nel sale con fori osmotici e desiderio di dialogo con la luce filtrata. Ed ecco pure il motivo di quei colori da fondale, l'azzurro, il verde, il bianco tinto di celeste, ecco pure il senso di una materia scivolosa come quella che esaltò nel Seicento il Recco nelle nature morte. Alcuni piatti recano le incro-
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Giallo mimosa
stazioni depositate durante i secoli di permanenza nell'oblio. Sono tornati con la fortuna d'una rete delicata di pesca o con l'attenta perlustrazione dell'archeologia sottomarina. La magia della terracotta è per definizione tecnologica, una derivazione necessaria dei
quattro elementi aristotelici, la terra, resa morbida dall'acqua, seccata dall'aria, e resa eterna dal fuoco. Ma se il fuoco normale serve a rendere stabili i materiali argillosi, ben altro è quello che serve a fissare le brillantezze e gli spessori
mentali degli smalti, quel fuoco appartiene per tradizione alla cultura del Giappone, laddove le colate delle ivetriature appaiono come immediate conseguenze di una vita sismica profonda. Questo stesso fuoco vulcanico è quello che determina le colate rosse di sapore raku che la Fiscina crea come un contrapposto esterno alle volontà marine. Fuochi che nascono come funghi e si fermano stabili nell'istante lungo del loro raffreddamento. Magie che ricordano le antiche pratiche divinatorie degli oschi e dei sanniti. La Fiscina è di Salerno, città che ama e che ora la omaggia, ma si è formata nel crogiuolo napoletano, sotto le minacce della montagna ricordate quotidianamente dai fumi sulfurei di Pozzuoli, quelli che mediati dal forno di ceramista lascia depositare sulle sue opere. Porte degli inferi dove il mistero magmatico sta talvolta all'interno, evocazioni così spaventevoli da deformare le bocche dei vasi, perché da lì tra poco potrebbero ancora uscirei Giganti della protostoria. Ha ragione però la Dickinson: “il cervello è più profondo del mare, perché, tienili azzurro contro azzurro, l'uno l'altro assorbirà, come le spugne i secchi assorbono”. Il cervello contiene saperi ancestrali, contiene la coscienza del passato, quella stessa che ritroviamo, flebile documento, depositata nelle bacheche dei musei sul fondo delle ciotole che i guerrieri viandanti normanni trasportavano da un capo all'altro del Mediterraneo fra arabi fatimidi, ebrei iberici e monaci basiliani. Le ciotole si sono rotte nei naufragi. La traccia delle loro invetriature irridescenti rimane. Ed è quella traccia che ritroverete sia in alcune piccole ciotole appositamente sbrecciate che Wanda Fiscina fa cuocere come per gioco sia sulle grandi lastre di terracotta maiolicata o sulla superficie dei suoi dipinti materici.
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Il convegno “Processi storici, politici e sociali del Risorgimento nella collina materana
PATRIOTI e briganti Nell’evoluzione storico culturale delle aree interne del Materano, si inseriscono a pieno titolo le battaglie politiche e sociali che nel Risorgimento, attraverso movimenti e personaggi , scrissero una pagina della storia lucana sulla quale ancora oggi si sviluppano riflessioni e approfondimenti. Una fase di tale profondo significato merita letture strettamente legate ad un periodo storico che influì sulla storia del Paese e che passa attraverso realtà sociali che nella collina materana riportano al brigantaggio. I temi verranno richiamati nel corso del convegno “I processi storici, politici e socii del Risorgimento, nella collina materana” organizzato dal Centro Studi “Lucani nel mondo” martedì 21 ottobre alle 17,30 nell’ex chiesa di S. Marta a piazza del collegio romano sl quale parteciperanno i sindaci di Garaguso, Calciano, Cirigliano, Grottole, S. Mauro Forte, Stigliano, Grassano, Tricarico, Ferrandina e Craco. Gli interventi previsti sono del prof. Giampaolo D’Andrea e del prof. Giovanni Caserta. I lavori saranno presieduti dalla senatrice Maria Antezza e conclusi dall’assessore Innocenzo Loguercio. Nella stessa occasione verrà presentato il libro “La Salandrella era un letto di ciottoli roventi” di Raffaele Miglionico.
di ROCCO ZAGARIA *
affaele Miglionico ha pubblicato già diversi saggi storici ultimo dei quali nel 2004 “Borghesi e contadini”; frutti di ricerche diligenti ed intelligenti su fatti, figure ed opere d'arte del suo paese natìo. Il suo ultimo lavoro “La Calandrella era un letto di ciottoli roventi”, è il suo primo romanzo. L'opera è un romanzo storico che da un lato prosegue ed approfondisce tali campi di ricerca, dall'altro costituisce uno scatto di qualità in quanto presenta diverse novità. Innanzitutto da storico si trasforma in scrittore rivelando una notevole capacità creativa, una vena immaginaria fresca e varia. L'autore fa agire i personaggi con apprezzabile maestria; attribuisce ad essi pensieri e sentimenti conformi all'esperienza di vita ed al grado di cultura di ciascuno di essi. La dialogazione è fantasiosamente vivace, oltre che appropriata. Quindi Miglionico rivela attitudini efficaci di romanziere. Ammirevole è anche la sintonia tra la narrazione delle vicende e le descrizioni paesaggistiche; pennellate frequenti dipingono, con rapidità impressionistica, i boschi, le cime dei monti svettanti all'orizzonte, i calanchi, la volta celeste, gli animali che danno vita al mondo vegetale. I personaggi del tutto inventati sono pochi, la maggioranza riflette persone realmente vissute, con nomi, in alcuni casi, solo lievemente modificati, e tutti sono rappresentati a rilievo, per così dire. In Salandra è ambientato l'epicentro della trama del romanzo; in esso l'autore fa rivivere sia i “galantuomini” sia il “popolino”, che animarono la piccola comunità nel periodo climaterico dal 1858 al 1861. Particolarmente interessanti le discussioni, pri-
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ma dell'inizio dell'impresa garibaldina, riportate quasi come in un film, tra responsabili del Comune (tutti galantuomini filoborbonici ovviamente) per come illudere il popolino in miseria, col promettere le terre sapendo che non le avrebbero assegnate mai. Solo la famiglia Spazziano ed alcuni suoi amici, pur essendo galantuomini, vagheggiano la fine della dinastia Borbonica, l'Italia unita e l'assegnazione delle terre demaniali ai contadini; ma essi sono sotto stretta sorveglianza. L'arrivo di Garibaldi in Sicilia ed ancor più l'inizio della conquista della Calabria mettono in movimento i nuclei associazionistici “patriottici” dei vari paesi della Basilicata (compresa Calandra, naturalmente) e la conseguente formazione di drappelli di volontari armati che si congiungono a Potenza e di là vanno in Campania ove partecipano alla decisiva battaglia di Volturno. Questo avvenimento storico ricostruito con un'incisività pari all'essenzialità adamantina, s'intreccia alla narrazione dei suoi riflessi all'interno della comunità salandrese, ai quali può attribuirsi un carattere di esemplarità di ciò che accadde negli altri centri più o meno piccoli della nostra regione. Le ripercussioni sono impressionanti: di fronte alla prospettiva della vittoria di Garibaldi, i galantuomini con disinvolta voltafaccia aderiscono alla causa liberale. L'autore rappresenta brillantemente l'entusiasmo generale, col rilevare anche l'aggregazione di due giovani seminaristi ai drappelli dei volontari. Il non ritorno dei due ragazzi, immolatisi al Volturno, simboleggia la fine delle illusioni. Dalla Napoli del dittatore Garibaldi arriva l'ordine di non ledere gli interessi dei galantuomini perché ad essi “si riconosce il merito di aver dato un apporto determinante alla vittoria”.
Perciò niente assegnazione di terre al popolino, ancora una volta tradito. L'ira dei poveri disperati contribuisce allo scoppio della rivolta brigantesca. Nel romanzo la reazione al tradimento delle promesse è personificato in Pietrantonio, brigante protagonista insieme a don Biase Nicola Spazziano, il patriota idealista puro, accomunati da sentimenti di forte amicizia risalente all'adolescenza. Pur rimanendo Calandra il punto prospettico, l'orizzonte narrativo continua ad estendersi all'intera Basilicata nel rappresentare le fasi cruciali della lotta al brigantaggio. L'aggressione violenza dei briganti a Calandra segna l'acme della narrazione: ogni momento ed aspetto del terribile evento è rappresentato a sbalzo, per così dire, fino all'uccisione di don Biase Nicola. Questo è consacrato ai suoi ideali patriottici, fino alla morte eroica, in dialettica opposizione è rappresentato Pietrantonio. Il brigante che il destino volle contro l'amico carissimo: di origini umili, vittima dell'odio ingiusto di un galantuomo, illuso prima, deluso poi nelle sue aspettative circa la terra. La trama dei rapporti tra don Biase Nicola e Pietrantonio è un'invenzione funzionale al significato ultimo del romanzo, che è esplicitato nelle pagine finali: sia i filoborbonici sia i patrioti, furono sostanzialmente dei perdenti. I primi indubbiamente per la loro grettezza e viltà; l'esercito si disfece come neve al sole e le autorità civili centrali e periferiche si piegarono in mood “trasformistico” al nuovo vento. Quanto ai patrioti, dopo la caduta dei borboni presero atto con infinita amarezza che le promesse in favore della povera gente furono tradite e che l'Italia del nord non solo non aiutò quella del sud ma addirittura la spogliò di tutte le fonti di produzione
e benessere. Da un lato i briganti furono sempre più delinquenziali e si degradarono a malviventi, finendo col fare tutti una tragica fine; dall'altro i “piemontesi” mostrarono il peggio di sé: si posero in una luce sinistra di perfida violenza e crudeltà. Gli intrighi più delittuosi avvelenarono la vita dei nostri paeselli; il cinismo e la doppiezza caratterizzò il comportamento dei capi politici in alto loco, fino a coinvolgere lo stesso Cavour. Miglionico, qua e là esprime amarezza e delusione i circa le vicende “gloriose” del 1860-61. In complesso il romanzo è un affresco della vita, dei costumi e dei riti (bella la rievocazione della festa della Madonna del Monte) di un piccolo centro lucano di un secolo e mezzo fa. Ma il libro ha meriti che vanno oltre. Esso costituisce una ricostruzione appassionata e talora vibrante degli avvenimenti del biennio più drammatico dell'intera storia della Basilicata. Le parti inventate sono supporti appropriati a fatti realmente avvenuti. Il libro contiene molti documenti di grande interesse storico. L'interpretazione delle vicende offerta da Miglionico è in linea con la più aggiornata bibliografia, cui dà un apporto prezioso di microstoria documentata ed esente da apriorismi ideologici. Aver saputo abbellire la ricostruzione storica con elementi artistico-letterari e stilistici pregevoli (tra l'altro, l'esposizione è scorrevole e non di rado colorita;sono ammirevolmente evitate le ostentazioni lascive nei pochi episodi amorosi) fa di lui uno scrittore degno di schietta stima meritevole di essere letto non solo nella nostra regione ma nell'intera Penisola. * presidente della Sezione lucana della Società Filosofica Italiana.
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Domenica 19 ottobre 2008
LA DOMENICA della LUCANIA
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La scoperta La chiesa di S. Vincenzo a S. Mauro Forte
IL GIOIELLO dimenticato
Alcune immagini interne della chiesa di S. Vincenzo a San Mauro Forte, abbandonata da tempo ma “custode” di pregevoli opere
VITO BUBBICO
' un gioiello incastonato nel centro storico del paese la chiesetta di San Vincenzo. Un gioiello lungamente trascurato, ridotto ad uno stato di abbandono e largamente saccheggiato nel tempo. Un gioiello proprietà di privati che vivevano altrove e che, per questo, se ne sono sempre colpevolmente disinteressati. Per lungo tempo, purtroppo, hanno persino ignorato l'invito a donare l'immobile alla parrocchia o al Comune, condizione che avrebbe consentito un intervento pubblico altrimenti impossibile. San Vincenzo, infatti, era una chiesetta privata di proprietà della famiglia di don Gaetano
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Arcieri, posta proprio di fronte all'omonimo palazzo baronale. Gli Arcieri fallirono e il palazzo passò in altre mani. Poiché la chiesetta era difficile da vendere la prese in custodia un usciere del Tribunale che aveva fatto il pignoramento, un certo Viccaro, che aveva un fratello sacerdote. Con il passare degli anni la chiesa divenne proprietà degli eredi dello stesso Viccaro che, però, vivendo in America e poi a Napoli, si sono -come già detto- sempre disinteressati dell'edificio sacro, condannandolo così nel tempo ad un costante e lento degrado. Un vero peccato, perché questa chiesetta settecentesca era un piccolo autentico gioiello d'arte. A
ricordarci com'era, solo qualche decennio fa, ci aiutano alcuni appunti fornitici dal parroco Don Giuseppe Perna, frutto del meticoloso e appassionato lavoro di documentazione sulle numerose chiese dell'abitato lasciato dal defunto Don Mario Venece (parroco di questa comunità dal 1610-1963 all'1-1- 2004). Un edificio a forma armoniosa e in stile barocco, con stucchi che ricoprivano la volta e le pareti, l'organo a canne con cantoria di legno policromo e il pavimento in maiolica blu scuro. Sull'altare maggiore c'era una tela raffigurante il domenicano San Vincenzo Ferreri, con ai lati, in due nicchie, delle statuette lignee. Altre statue presenti erano quelle della Madonna del Buon Consiglio e quella di Santa Cecilia. Gli arredi sacri erano di buon gusto: reliquiari, confessionale e inginocchiatoio di legno intarsiato. Una campanella, sull'apice del frontone della chiesa, è incastonata in una fine struttura di pietra. Anche l'ampia gradinata esterna è fatta di pietre vive, lavorate a mano. Di tutto questo, purtroppo, è rimasto ben poco. I ladri, a fronte di una struttura indifesa e abbandonata, hanno avuto buon gioco. Negli anni ottanta l'Amministrazione comunale, sindaco Leonardo Calbi, pur non potendosene occupare (essendo come già detto un immobile privato), provò a porre un argine ai malintenzionati e fece erigere, davanti alla porta mal ridotta, un muretto di tufi. Questo, purtroppo, non impedì il trafugamento della tela di San Vincenzo, dei reliquiari, dell'inginocchiatoio, delle statuette dalle nicchie. Fu solo nel 1998 che il Comune, con atto notarile di donazione, entrò in possesso del manufatto. Sei anni dopo che i numerosi eredi, tra cui era frazionata la proprietà dell'immobile, avevano manifestato la propria intenzione di donarlo (giusta deliberazione CC n.35 del 19-6-1992/Sindaco Giovanni Dimase) e quattro anni dopo (deliberazione di Giunta Municipale n.129 del 15-4-1996/Sindaco Giovanni Rondinone) fu conferito formale incarico al notaio Eugenio Laporta di di Pisticci per di stipulare il relativo rogito.
Tempi biblici. Ma comunque, allora finalmente, fu messo in cantiere e realizzato un primo intervento di consolidamento strutturale che interessò le fondazioni, le murature portanti e la copertura. Ma come si presenta oggi questa cappella privata, databile nel tardo 1700, alla vigilia di un nuovo intervento che la dovrebbe riportare ad una fruibilità pubblica? L'unica aula di cui è composta è coperta da una volta a botte, divisa a metà da un archivolto, arricchita da pregevoli stucchi decorativi, tipici dell'architettura settecentesca, fortunatamente in buono stato di conservazione. E' ancora presenta la raffinata cantoria lignea, anch'essa in buono stato di conservazione specie nelle superfici policrome, sebbene sia necessaria una revisione statica del piano di calpestio. Sopra la cantoria è collocata la cassa dell'organo che necessita, ovviamente, di revisione completa per tornare ad una completa funzionalità. Nelle nicchie arcuate che si aprono a destra e sinistra della cappella sono contenute targhe ed edicole ancora in buono stato di conservazione. E' presente un'edicola sovrastante l'altare ed una parete decorata da stucchi ben conservati, mentre fa bella mostra di se, sempre nella parte alta della quinta contenente l'altare, uno stemma scultoreo. L'esterno si presenta sobrio, con evidenza dell'originaria immagine della muratura in pietra lapidea con tutte le aperture coronate da lineari quadrature. Sormonta la facciata principale della chiesetta, il tempietto campanario, che è stato oggetto di consolidamento nel precedente intervento di restauro. In questi giorni, come dicevamo, sta per giungere a termine l'iter burocratico relativo alla realizzazione di un nuovo intervento programmato dall'Amministrazione comunale guidata da Francesco Diluca, in cui sono previste tutte quelle opere relative al completamento del restauro interno e che dovrebbe portare, finalmente, alla effettiva funzionalità e fruibilità da parte della collettività di questo pregevole plesso architettonico.
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Gusto e identità
•Domenica 19 ottobre 2008 cultura@luedi.it
La Cucina La Cucina
L arossa luna di FEDERICO VALICENTI
CACAO, chi resiste alla tentazione? “…….il nuovo mondo è una distesa verde, abitata da gente pacifica, lussureggiante e ricca di cacciagione, pesci e frutta. E' evidente lo stupore anche per la loro maniera estremamente naturale di vivere in armonia con l'ambiente. ”...nessuno vedrà mai più queste terre così come le abbiamo viste noi” queste le profetiche parole che l'ammiraglio Cristoforo Colombo pronunciò nei suoi viaggi transoceanici. (dal Giornale di bordo di Cristoforo Colombo,1492, riportato da un vescovo spagnolo Bartolomé de Las Casas -Siviglia, 1484 - Madrid, 17 luglio 1566) Fatidiche parole, piene di ammirazione pronunciate con orgoglio verso le nuove terre ricche di profumi e sapori . In queste terre, sconosciute agli europei, il popolo Maya raccoglieva il “grano di cacao” che utilizzava come bevanda preziosa. Considerato da questo stupendo popolo il simbolo dell'abbondanza e della fertilità, la bevanda chiamata chacauhaa o cacahuatla era preparata con acqua e cacao e prima d'ogni matrimonio era servito agli sposi. In seguito anche gli Aztechi, che chiamavano il cacao xocoatl, guidati dall'imperatore Montezuma riservavano questa bevanda “gradita agli Dei” ai guerrieri perché possedeva un carattere sacrale e solenne. Sconosciuta in Europa, la pianta di cacao, è stato uno dei tanti tesori portati a casa da Cristoforo Colombo. L' ammiraglio s'imbatté per la prima volta nei semi del cacao il 10 luglio 1502, durante il suo quarto viaggio e pare che il 30 luglio successivo abbia avuto anche l'occasione di gustare la cioccolata, offertagli dagli indio. “io notai che cadendo alcune di queste mandorle subito si piegavano tutti a pigliarle, come se fosse loro caduto un occhio, nel qual tempo pareva ch'ancor di se stessi non potessero ricordarsi vedendosi prigionieri dalla loro canoa vella nave fra gente così strana e feroce come siamo noi rispetto a loro( ristampa di Histoire del S.D.Fernando.Colombo, Storia del mondo nuovo- pp.288-289). Secondo Eric Thompson la canoa fermata da Colombo nei pressi dell'Isola Guanara era dei Maya Canto dove trovò , insieme ad altre mercanzie anche semi di una pianta sconosciuta. Nonostante l'incontro pericoloso ed imprevisto gli Indio dimostrano una cura particolare nei confronti dei semi, cure che non sfuggono all'attenzione degli Spagnoli- da I semi dell'Eldorado- (M.SentieriG.N.Zazzu- Ed. Dedalo) Oro, argento e pietre preziose non furono gli unici tesori importati nel Vecchio Continente dai conquistatori spa-
Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel. 097393254 - 5
Cacao e cioccolato
Tra i fornelli
TAGLIATELLE AL CIOCCOLATO Per 6 persone Farina - 400 g più quella per infarinare Cacao - 6 cucchiai Uova - 3 Sale In una zuppiera versare la farina e il cacao e mescolare a lungo in modo da amalgamare bene i due ingredienti. Versare poi il miscuglio sulla spianatoia formando la classica fontana. Sgusciare al centro le uova, salare e sbatterle con una forchetta. Cominciare a unire alle uova la farina dai bordi, mescolando con la forchetta. Passare poi alla lavorazione con le mani in modo da ottenere un impasto morbido. Se risultasse troppo duro, aggiungere qualche cucchiaio d'acqua. Lavorare a lungo la pasta, sbattendola sulla spianatoia, stendendola e raccogliendola a palla. Quando sarà liscia ed omogenea, dividere la pasta in più porzioni e stendere ciascuna in una sfoglia sottile con il matterello (dopo averlo infarinato ed aver infarinato anche la superficie di lavoro) oppure con la macchinetta per la pasta. Ricavarne delle tagliatelle. Cuocerle in abbondante acqua salata per qualche minuto. Suggerimenti Le tagliatelle possono essere condite con burro fuso e salvia, con un ragù a base di selvaggina oppure con ricotta e noci.
LEPRE AL CIOCCOLATO La lepre è di carne scura ,a differenza del coniglio, bisogna farla frollare bene. mezza lepre 1 bicchiere e mezzo di vino bianco,
gnoli, ma scoprirono e portarono in dono anche questo piccolo chicco marrone che guidati da Fernando Cortés, nel 1528 presentarono al futuro re di Spagna, Filippo II.
1 cucchiaino di timo macinato 1 cucchiaino rosmarino macinato 2 carote 1 gambo di sedano una cipolla 3 spicchi d'aglio 4 cucchiai di olio 20 grammi cioccolato fondente .
Fate a pezzi piccoli (4-5 cm.) mezza lepre, e mettete a bagno in abbondante acqua, aggiungete un mezzo bicchiere di vino bianco, 2 cucchiaini di timo e rosmarino macinati, per 12 ore. Asciugate i pezzi in uno strofinaccio prima di cuocere. Preparate un battuto di carote, gambo di sedano, cipolla e 3spicchi d'aglio, ben sminuzzati, con i 4 cucchiai di olio. Fate rosolare la lepre per 20-25 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo 1 bicchiere di vino bianco, salate e pepate (a chi piace, va bene un peperoncino intero, senza semi), quindi un bicchiere d'acqua calda e fate cuocere per un'altra ora, mantenendo abbastanza liquido di cottura. Nel frattempo grattugiate finemente il cioccolato fondente . Quando la carne è ben cotta, morbida e insaporita bene, distribuite come se fosse formaggio la cioccolata, coprite e laLa nobiltà spagnola ne fu così incantata che tenne il segreto gelosamente nascosto agli estranei per un centinaio d'anni. A quei tempi il gusto di questa bevanda si avvicina-
sciate sciogliere. Servite ben caldo.
PRALINE DI CIOCCOLATO Ingredienti: 100 gr di mascarpone, 70 gr di cacao
amaro, 200 gr di amaretti 50 gr di burro, 4 cucchiai di liquore dolce (Strega) 1 tuorlo, 120 gr di zucchero, 150 gr di codine di cioccolato Procedimento: In una terrina abbastanza grande da poter contenere tutto il composto, amalgamare il burro con lo zucchero. Aggiungere il mascarpone, il tuorlo, il liquore strega e il cacao. Mescolare il tutto formando un impasto omogeneo. Tritare grossolanamente in un mortaio gli amaretti e aggiungerli nel composto. Amalgamare il tutto. Aiutandovi con le mani fate delle piccole palline e rotolatele nel piatto dove avrete messo le codine di cioccolato. Riporre le praline di cacao nei pirottini di carta. Poggiare tutti i pirottini con le praline di cioccolato su un vassoio e mettere in frigo a raffreddare per 2 ore circa.
va certamente a quello di una medicina e, come tutti i prodotti di primo acchito, era consumata per le sue proprietà medicamentose e persino afrodisiache! Si estese ra-
Si chiama invece “cioccolato” il prodotto lavorato, che può essere liquido, in tavoletta, in cioccolatini, in crema e in tanti altri modi. Per produrre il cioccolato ci vuole il cacao ma ancor prima ci vuole la pianta del cacao. La pianta del cacao è un albero piuttosto alto, con foglie grandi e robuste che cresce in diverse parti del mondo, ma è sopratutto in America Centrale che questa pianta dà i suoi frutti migliori. Il seme del cacao si chiama cabossa e dentro i semi ci sono le fave di cacao, avvolte da una polpa biancastra e gelatinosa che le protegge. Col passare del tempo il cacao è passato da un bene costoso e di lusso ad un prodotto di consumo e di massa. Oggi il cioccolato, prodotto divino e reale, è apprezzato e consumato in tutto il mondo. pidamente in Francia quando la principessa spagnola Anna d'Austria, figlia di Filippo III di Spagna, sposa re Luigi XIII di Francia e porta la ricetta del cioccolato come parte della sua dote. Il consumo in Francia del cacao quindi risale al 1615. La prima persona a gustare la cioccolata in Francia fu il Cardinale Richelieu che la consumava sia come alimento sia come digestivo. Col passare del tempo, le notizie su questa bevanda, aromatizzata con cannella e vaniglia, si estesero gradualmente in tutto il resto d'Europa. Gli inglesi dovettero aspettare fino il 1657 perché le bevande al cacao fossero vendute a Londra in locali pubblici. Tuttavia, il maggior sviluppo del cacao, quale prodotto mondiale, iniziò intorno al 1880 quando gli inglesi introdussero le piantagioni nell'attuale Ghana. Il botanico svedese, Karl af Linné in italiano Linneo (Rashult 1707-1778) che era a conoscenza dell'importanza del cacao, assegnò a questa specie di pianta il nome Theobroma cacao, parola greca che significa 'cibo degli Dei '!
Agricoltura Quel commissario mai nominato I retroscena dell’affaire “Consorzio agrario” nei ricordi di Consolato Foti ex ispettore del Lavoro esperto della questione di FRANCESCO LAREGINA SONO passati due anni e mezzo dal 25 maggio del 2006, ma la vicenda Consorzio Agrario è ancora tutta da scrivere, tutta da decifrare, tutta da codificare. C'è desiderio di capire se quel fallimento è stato il frutto di una crisi nel settore primario senza precedenti, oppure se altre sono le cause, altri sono i fattori che hanno determinato il totale annientamento di un impero economico fra i più importanti della Basilicata degli anni '90. Dal Palazzo del Tribunale non trapela nessuna notizia, e quando chiediamo cortesemente alla dottoressa Piccininni, titolare dell'inchiesta di fornirci qualche indicazione, qualche seppur piccola novità, la stessa con un cortese ma fermo “Non Parlo”, chiude la conversazione. Non sappiamo se gli ulteriori sei mesi di proroga concessi per le indagini abbiano apportato sostanziali novità e pertanto ogni ipotesi ci sembra azzardata. Abbiamo però rintracciato un professionista, ex dipendente dell'Ispettorato del lavoro di Potenza il dott. Consolato Foti, che nel settembre del 2005 e cioè pochi mesi prima del fallimento, aveva effettuato una ispezione al Consorzio Agrario a causa delle continue segnalazioni di irregolarità, ispezione ordinata dal ministero delle Attività produttive. Oggi Foti gode la sua pensione e manco a farlo apposta nel tempo libero si dedica all'attività agricola, coltivando con grande soddisfazione un appezzamento di due ettari per la maggior parte destinati alla frutticoltura. Dott. Foti, le va di parlare del Consorzio Agrario? «Certamente. Prima però bisogna chiarire cosa era il Consorzio Agrario e cosa è stato negli ultimi anni di vita. Alle origini era una Società o meglio una Associazione che rispondeva alle sole logiche di mercato. Dopo però è diventata a tutti gli effetti una cooperativa e come tale era tenuta a rispettare tutta una serie di norme che regolano il mondo della cooperazione». Cioè? «Voglio dire: mentre prima erano nulli o scarsi gli obblighi da seguire per la buona tenuta contabile, cambiando forma giuridica ed usufruendo di tutta una serie di agevolazioni previste per le Cooperative era tenuta ad operare nel migliore dei modi e sotto il vigile controllo del Ministero del Lavoro. Il Con-
sorzio fallisce perché la “Mission” aveva cambiato direzione. Una cooperativa garantisce gli interessi dei Soci, questo probabilmente era passato in second'ordine. Ovvio che non è solo questa la causa del fallimento». Le era mai capitato un Basilicata di vivere una vicenda simile a quella del Consorzio Agrario? «No! In provincia di Potenza non ho mai ispezionato cooperative più grosse». Ma in realtà di chi fu la colpa di questo fallimento? Possiamo formulare l'ipotesi delle cattive annate? O della siccità? Non ci crederebbe nemmeno un bambino della scuola elementare. «Sicuramente c'è stata un crisi di mercato nel settore primario, però ritengo che si sia arrivato al fallimento perché gli amministratori, ignorando le norme che regolamentano la cooperazione, hanno agito in maniera scorretta». Ci può fare un esempio pratico? «Il più lampante è quello della creazione di tutta una serie di Società: Tipica, Cerere, Olearia del Basento, Siao e altre, che svolgevano in parallelo lo stesso ruolo del Consorzio. In pratica nasceva il conflitto di competenza. Lei sa che diversi amministratori di Car Lucania, svolgevano altre e importanti funzioni presso queste Società, questa è vietato, assolutamente vietato, dalle leggi che regolano la cooperazione». Lei è al corrente che all'inizio degli anni 2000, il Consorzio ricevette cifre importanti relative a un servizio, quello del Conferimento dei cerali effettuato in nome e per conto dello Stato, si parla di diverse decine di miliardi di lire. E' difficile spiegare all'opinione pubblica che fine hanno fatto quei soldi. Cosa ne pensa? «Devo essere onesto fino in fondo. I miei accertamenti si riferiscono al biennio 2003/2004 per un motivo ben preciso. Le scritture contabili degli anni precedenti erano stati requisiti dal Tribunale di Taranto per tutta una serie di altre indagini e pertanto ignoro completamente quello che era successo prima. Poi constatato che le fiamme gialle avevano già ampiamente valutato quella parentesi di esercizio, non mi sembrava deontologicamente corretto sostituirmi ad esse. Posso dire però che già il Bilancio del 2004 non era stato convalidato dalla società di revisione».
Quale il motivo più importante per la mancata certificazione di quel bilancio? Uno in particolare riguardava i proventi sulla vendita di alcuni immobili che sarebbero però maturati solo negli anni successivi». Lei scrisse, sempre nella relazione, che il dott. Antonio Cocci era impropriamente stato nominato direttore del Consorzio. Ci può spiegare meglio? «La normativa che regolamenta la cooperazione è chiara: può assurgere al ruolo di direttore solo chi è alle dirette dipendenze della Cooperativa, e il dott. Cocci aveva solo un rapporto di consulenza. Ecco, il fatto delle consulenze resta un altro mistero indecifrabile. Mi chiedo perché, pur essendo dotato il Consorzio di figure interne professionalmente valide, si serviva di un numero esagerato di consulenze, per le quali alla fine sono stati spesi centinaia di migliaia di Euro. Perché quando si redigeva un bilancio, il responsabile o la responsabile del settore Contabile si rivolgeva ai consulenti? Se proprio era necessario l'intervento di professionisti esterni, un'azienda seria esonera da questo incarico chi non è in grado di svolgere questo ruolo. Cioè c'erano spese che davvero non trovavano nessuna giustificazione». Ad un certo punto, si maturava fra il personale sempre di più il convincimento che il Commissariamento era l'unica strada percorribile. Anche politici noti e meno noti, Molinari, Scaglione avevano chiesto a viva voce di commissariare il Consorzio. Ma in realtà cosa è successo? «Qui si apre un'altra parentesi per così dire poco comprensibile. Il ministero delle Attività produttive aveva incaricato il sottoscritto e la signora Carlone di effettuare la famosa ispezione del 2005 e noi scrivemmo che il Commissariamento era l'unica strada percorribile che avrebbe evitato notevoli tensioni fra i lavoratori. Il ministero in realtà sottoscrisse in pieno questa nostra ipotesi, poi, quello che è successo in Commissione è difficile saperlo, l'unico dato certo è che l'amministrazione controllata ottenuta dal Consorzio diventò l'anticamera del fallimento». Ma chi decide in commissione? «Tutte le Organizzazioni alle quali aderiscono le Cooperative. Lega delle Cooperative, Conf Coope-
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Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana periodo -10/10/2008 -16/10/2008 - Mercati a pronti Cereali Minori Orzo Pesante Com. Orzo Leggero Naz.
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LU SA TS BO MC RM AN FI MC PG VT
Euro 282,00/tn Euro 280,00/tn Euro 287,00/tn Euro 270,00/tn Euro 300,00/tn Euro 280,00/tn Euro 263,00/tn Euro 250,00/tn Euro 250,00/tn Euro 260,00/tn Euro 247,00/tn
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Grano Tenero Fr. T. Foraggero Fr. T. Pan. Sup. Fr. T. Pan. Sup. Fr. T. Foraggero Fr. T. Ex Com. Fr. T. Buono Merc.
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Granoturco Secco Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz..
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Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo
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Euro 107,00/tn Euro 109,00/tn Euro 106,00/tn PR
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Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza
RA BS MI MN RE BA VR CR AN BA VE BS CH NA PI FE
Euro Euro Euro Euro Euro Eur0 Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro
97,00/tn 96,25/tn 100,00/tn 95,00/tn 105,00/tn 83,00/tn 181,00/tn 99,00/tn 95,33/tn 92,00/tn 100,00/tn 99,00/tn 95,00/tn 95,00/tn 98,00/tn 95,00/tn
n.q. Euro 96,40 Euro 98,00 n.q. n.q. Euro 81,00 Euro 181,00 Euro 95,00 Euro 92,67 Euro 89.00 n.q. Euro 97,00 Euro 92,00 Euro 92,00 n.q. Euro 93,00
Partenza Partenza
AN RA
Euro Euro
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Euro 285,00 n.q.
Sottoprodotti Macinazione Tritello Ten. Rinf. Farinetta Duro Rin. Farinetta Duro Rinf. Farinaccio Ten. Rinf. n.q. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Cruscame Duro Cub. n.q. Cruscame Duro Cub. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Tritello Duro Rinf... Farinetta Duro Rinf.. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Cruscame Ten. Cub.. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Crusca Ten. Rinf. Foraggi e Mangimi Farina Soja Prot. Naz. Farina Soja Naz.
Vino da Tavola Vino Bianco 11.14 Partenza BA Euro 2,20/ett.gr. n.q. Fonte: Borsa Merci Telematica Italiana Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità.
BORSA MERCI FOGGIA Settore Cerealicolo Quotazioni del 15/10//2008 Si informa che non si è potuto procedere alla stesura del "Listino dei prezzi dei prodotti cerealicoli" del 15.10.2008 per mancanza del numero legale all'interno della Commissione tecnica.
rative ecc. Furono loro a respingere l'ipotesi di Commissariamento favorendo l'amministrazione controllata, che nei fatti si rilevò subito l'anticamera del fallimento. Se fosse stato Commissariato il Consorzio si sarebbe sal-
vato, magari avrebbe ridimensionato personale e attività, ma con il tempo sarebbe tornato ad essere la casa degli agricoltori». Le manca il Consorzio? «Certo, era una cosa importante. Era una garanzia per gli agricoltori, un
vero punto di riferimento. Però devo dirle che avverto la mancanza del Consorzio di un tempo di molti anni fa. . Il Car degli ultimi anni era un'altra cosa e onestamente la sua assenza non l'avverto per niente».
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Domenica 19 ottobre 2008•
FILM FESTIVAL “BELLA” MA CHIUSA
LA TRIBUNA IL TRATTO
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RISVOLTI
di Giulio Laurenzi
DELLA CRISI. LA REGIONE DEVE FARE DI PIÙ
segue dalla prima
Tommaso rispose: «Acqua, ma contiene anche il vetro di cui il bicchiere è fatto». E Gesù: «La cosa più importante non l’hai detta però». E l'altro: «Al suo esterno contiene tutto il resto dell'universo, anche le rondini, le nuvole, le stelle». «Allora perché vi curate soltanto di una parte del bicchiere?» Il Bella è alla quinta edizione ed è fedele al tema della questione meridionale che «permette di attingere da un’area che rappresenta, geograficamente parlando, il meglio della produzione cinematografica contemporanea». Così chiosa il suo direttore Giacomo Martini. Allora perché, a cinque anni dalla fondazione, il Bella si è fermato all'acqua nel bicchiere trascurando ciò che può contenere all'esterno? Forse perché il tema non riesce ormai ad interessare neppure i meridionali? Forse perché il paese, collocato all'interno della regione, non attira rondini cinefile? Forse perché non ha sufficienti strutture ricettive per ospitare adeguatamente le stelle? Forse perché manca di coinvolgenti attrattive parallele capaci di trasportare sulle nuvole dei sogni? Forse perché manca di un piano di marketing promozionale in grado di far conoscere il festival se non all'universo ma almeno all'Italia festivaliera? Eppure Martini dirige il festival di Porretta Terme e in più la prestigiosa Mediateca dell’Emilia Romagna. Perché allora si umilia a salire, risalire e ancora risalire le scale degli enti pubblici lucani resistenti a capire che un bicchiere d'acqua semivuoto non giova a nessuno? Fuor di metafora, perché non fanno davvero una cernita di quelli che possono essere i POCHI grandi eventi capaci di qualificare la Basilicata? Perché non modificano la logica spartitoria che sovvenziona “tutto e tutti”? Finanziano cioè quasi il 95 per cento delle manifestazioni proposte con un contributo massimo del 30 per cento. Non voglio dire che la marea di manifestazioni, soprattutto estive, non debba esistere, ma perché non programmare una limitata serie di eventi di grande prestigio che vada al di là di Eboli, e contribuire così anche a far sbiadire l'immagine appiccicataci addosso da Levi & C. che tanto resiste? Perché questi enti continuano imperterriti a semiriempire il bicchiere? Per incapacità culturale o per bassa e selvaggiamente democratica forma di ricreazione collettiva? Tutto ciò non fa che alimentare nei “cinematografari” locali la mentalità dell'orticello. E cioè la incapacità ad un lavoro di squadra. In verità il ministero dei Beni Culturali e l'assessore Autilio hanno lodevolmente raccolto intorno ad un tavolo tutte le associazioni lucane di cinema per proporre loro di realizzare anche in Basilicata, così come già si sta procedendo nelle altre regioni, il Progetto Unico che intende promuovere qui un grande festival cinematografico distintivo alla cui realizzazione sino state chiamate a lavorare insieme le predette associazioni. Le quali, ciò è importante, non perderebbero la loro individualità, nel senso che continuerebbero a svolgere la propria attività senza perdere gli abituali contributi locali e/o ministeriali. Nonostante tale assicurazione, le tre riunioni finora tenute, vivacissime, non sono approdate a nulla perché di tutte le associazioni due di esse (il Bella escluso) dicono di no al Progetto e difendono il proprio orticello: per l'ambizione di voler essere i soli in regione ad alzare polvere…di stelle? O di voler apparire oltre Eboli come gli unici “veri” operatori cinematografici territoriali? O perché temono di vedersi ridotti i contributi? Non mi interessa sapere la vera ragione ma è certo che queste due associazioni-orticello fanno un danno alla Basilicata non soltanto in termini di immagine, di mancata affluenza di risorse aggiuntive, di cultura, ma anche di ordine economico per la mancata attivazione dell'indotto. Forse queste due associazioni vogliono continuare a guardare soltanto nel proprio bicchiere. Per fortuna che, dalle notizie che ho, nella prossima riunione si deciderà comunque di avviare il Progetto. Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è! Ancora una nota: sia il ministero, sia Autilio, sia il Progetto richiedono che si proponga un tema caratterizzante questo festival regionale. Nessuna associazioni ha ancora partorito una sola idea! Forse perché sono tutte prese dal curare soltanto una parte del bicchiere? Chissà, ma voglio essere ottimista. Angelo Lucano Larotonda www.angelolucano.blogspot.com
ilQuotidiano
DEPRESSIONE E PREGIUDIZIO di M. GIUSY ROSAMONDO LA «grande depressione». Non quella del ‘29, ma quella tipica dei nostri giorni. Quelli in cui l’economia mondiale crolla e noi, allo sbando tra fondi da salvare e nervi saldi da mantenere, ci sentiamo traghettati verso la deriva. La metafora economica, sempre più reale, sembra assurgere a icona dei nostri tempi. Non a caso si parla di economia depressa quando ci si riferisce ad improduttività e scarsi risultati di mercato. Non siamo molto lontani da quella che chiamiamo depressione in ambito medico/psicologico. Un disturbo in grado di diminuire in maniera lieve o grave il tono dell’umore, compromettendo il normale svolgimento delle attività quotidiane, oltre che le capacità di adattamento alla vita sociale. Può alterare anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno. La depressione si lega però a doppio legame con il pregiudizio. “Depressione e Pregiudizio”, quasi una rivisitazione in chiave anni 2000 di una Jane Austen senza tempo. Sicuramente diventa un argomento tabù in quest’epoca in cui tutto scorre talmente veloce da rendere inspiegabile la passività tipica del suo stato. Parlare di questo male oscuro, di quello che fu definito “il male di vivere”, non è impresa facile. Si provi a tirar fuori l'argomento in contesti non deputati alla sua cura. Le risposte saranno sorprendenti. Vedrete che molti scapperanno argomentando scuse improbabili, minacciati da un qualcosa che non sanno o non vogliono spiegare. Non interessati ad approfondire, sono quasi terrorizzati che si possa contagiare, semplicemente parlandone. O forse, troppo punti sul vivo per poter affrontare l'argomento direttamente, raccontano di fantomatici amici che ne sono stati colpiti: “Brutto male, per fortuna è capitato ad altri e non a me”. E’ molto comune infatti che sentimenti di vergogna e di colpa si riscontrino nei depressi, tanto da caratterizzarne lo stato psicologico. Naturalmente questo non vuol dire che la depressione sia una colpa o una vergogna, ma il pregiudizio si lega ad essa in maniera quasi inscindibile fino ad assurgere a stigma. Come per gli altri pregiudizi, è la paura dell’ignoto a spaventare e trincerare dietro un muro di intolleranza, ricacciando ciò che non si conosce. Colpa, perché non si riescono a sostenere le responsabilità legate all’appartenenza alla propria comunità e vergogna perché essendo un soggetto improduttivo all’interno del contesto in cui è inserito, non è degno di farne parte, fino ad arrivare alla pubblica disapprovazione. Sono pensieri legati a fattori culturali, che molto spesso non sono palesamente consapevoli, ma che emergono nel diretto confronto con il problema. Lo spettro dello stigma è quello che rinchiude e isola sempre più il depresso. Infatti l'appartenenza ad
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un meccanismo di utilità sociale appare determinante per mantenere l'integrità biologica del soggetto e renderlo attivo all'interno del sistema. Il concetto di colpa ha in sé l’idea di responsabilità e di tragressione a regole, codici comportamentali e norme. Il senso di colpa può produrre una condizione di impasse che presto si traduce nella perdita della possibilità stessa di decidere e di agire in vista di una meta. Ciò impedisce la realizzazione di un piano “produttivo” che filogeneticamente ci lega alla specie, e che genera, dunque, una tristezza di fondo, che è determinata dal non poter realizzare i progetti che ci si era prefissi. Questo porta inevitabilmente all'autocondanna. Colpa e vergogna sono strettamente connesse, in quanto una potrebbe diventare la conseguenza dell'altra e viceversa. La vergogna, quale senso di indegnità avvertito dal soggetto che presume di ricevere, o effettivamente riceve, una disapprovazione del suo stato o di una sua condotta. Quindi, sembra che colpa e vergogna potrebbero leggersi come il rovescio della stessa medaglia: la colpa quale versante intrapsichico e la vergogna quale riscontro sociale di un sentimento di esclusione. La persona depressa non riesce più a rispondere alle esigenze basiche personali e della comunità, di essere un soggetto attivo e quindi utile al suo interno e finisce per essere pervaso da un sentimento di colpa opprimente, che si insinua sempre di più. Tutto ciò è legato al fatto che ci sono cose che, non solo non si possono dire, ma nemmeno pensare, perché siamo naturalmente portati a progredire e generare, in senso evolutivo. Non si possono ignorare quindi, i fattori di protezione e sostegno di cui dispone il depresso, cioè quanto la comunità di appartenenza riesca a non colludere con il pregiudizio legato alla vergogna e la colpa e possa diventare un aiuto reale. Frasi del tipo “devi reagire”, non fanno altro che colpevolizzare sempre di più, tanto da impossibilitare all'azione il soggetto, che si rinchiuderà progressivamente dentro una gabbia di incomprensione e solitudine. Gli stimoli esterni “attivanti” appaiono come invasivi di una condizione invalidante che esula la volontà e relega in un mondo interiore che appare inspiegabile agli occhi esterni. La conseguenza è che si genera un maggior avvilimento determinato dal senso di vergogna di non riuscire a farcela con i propri mezzi. Il depresso, al contrario, ha bisogno di essere sostenuto nei propri bisogni, che non sono esclusivamente protettivi, ma ben lontani dallo stimolo all'azione, coinvolgono la possibilità di avere una rete di sostegno a cui potersi appoggiare, che compensi le manchevolezze che il soggetto non è in grado di colmare in quel momento. Il male del nostro tempo si può arginare partendo da noi. Conoscendolo.
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IL grido d'allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Confesercenti per il pericolo che in Basiicata alcune centinaia di piccoli negozi possano chiudere e il dato diffuso da Confartigianato secondo il quale in Basilicata ci vogliono 3.391 giorni per un giudizio civile tra primo e secondo grado, mentre il fenomeno dell'abusivismo non ha controllo, richiedono la massima attenzione del Parlamento e del Governo per individuare misure di emergenza. Le organizzazioni imprenditoriali del Commercio e dell’Artigianato, legittimamente, temono i rischi di un ulteriore allargamento della crisi del credito e le possibili conseguenze sulle economie locali che evidenziano problematiche nuove per la loro dimensione e per la loro complessità. Le micro e piccole imprese, pur incolpevoli rispetto a quanto sta avvenendo, stanno soffrendo e rischiano di pagarne pesantemente le conseguenze in termini di alto costo del denaro e di un’accresciuta difficoltà nell’accesso al finanziamento bancario, in un momento in cui gli effetti della crisi dei mercati globali richiedono maggiori disponibilità di risorse finalizzate a mantenere adeguati livelli di competitività delle imprese. Le difficoltà si sostanziano in tempi più lunghi, nella richiesta di maggiori garanzie da parte degli istituti di credito, maggiore burocrazia e diminuzione del credito disponibile. Tra le misure urgenti sollecitate da commercianti ed artigiani da sostenere un Fondo straordinario di garanzia ai confidi delle micro e delle piccole imprese; un Fondo straordinario di abbattimento interessi sui finanziamenti chirografari; misure di incentivo all'export. Anche la Regione deve fare di più: non basta che l'assessore alle Attività Produttive convochi Abi e banche senza risultati concreti. E l'occasione per dimostrare la dovuta attenzione alle Pmi è rappresentata dai bandi per il Por 20072013 che non solo vanno approvati e pubblicati rapidamente ma devono raccogliere le proposte e i suggerimenti di commercianti ed artigiani. I bandi Por possono rappresentare una boccata d’ossigeno e in agricoltura, dove sono inspiegabilmente fermi, possono costituire uno strumento per superare la crisi dei mercati. Egidio Digilio senatore An Pdl
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Potenza Domenica 19 ottobre 2008
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Sigle politiche, sindacati e associazioni organizzano l’acquisto solidale nei rioni popolari
La pagnotta costa un euro Si sperimenta un primo gruppo d’acquisto popolare IN MENO di quindici minuti sono stati distribuiti 100 chili di pane. Un euro a pagnotta. Così, a rione Cocuzzo, è nato il primo gruppo di acquisto popolare del capoluogo lucano, promosso dal Comitato cittadino contro il caro vita (ne fanno parte Wwf, Cobas, Rdb, Prc, Libera, Comitato no oil, associazione di Sinistra) e «singoli cittadini che decidono di aderire». Tutto è cominciato da un po’ di tempo, in diverse città del Paese è prassi decisamente consolidata: gruppi di cittadini si organizzano per comperare i prodotti direttamente dal produttore che aderisce alla stessa filosofia della qualità con prezzo equo. Qualcuno di loro, poi, spesso a turno, ha il compito di “caricare” la spesa comunitaria. I prodotti comperati vengono re-distribuiti ai cittadini del gruppo di acquisto popolare che pagano il prezzo originario, quello della produzione. Passaggi di filiera annullati e prezzi che in giro nei supermercati non si vedono quasi più. Un euro per comperare un chilo di pane di semola: grano duro lucano, cotto in un forno di Moliterno. Perché c’è anche questo: tracciabilità del prodotto, sicurezza sulla provenienza degli ingredienti e una consapevole corsia preferenziale per i prodotti locali e stagionali. Tutto appuntato sui documenti e guanti di lattice per distribuire il pane ai “soci” del gruppo di acquisto. Ieri mattina c’era pure la Asl a fare i controlli. «E’ giusto. Hanno trovato tutto in regola - spiega Angela Lombardi, ex deputato di Rifondazione e membro del comitato nazionale del partito Gli ispettori sono persino arrivati prima di noi, forse chiamati, ma hanno trovato tutto in ordine. Mi piacerebbe però che la stessa velocità di ispezione ci fosse anche sui cantieri in cui perdono la vita tanti operai». Questa,
La distribuzione del pane ai soci del gap
però, è un altra storia, sempre italiana. Ieri, si “lottava” contro il carovita. E se anche le parole che risuonano hanno il sapore di una chiara matrice “politica” «perché discutere del prezzo del pane è questione che riguarda la politica» - i pensionati, le massaie, gli operai che hanno fatto una lunga fila, di parole, ne distribuiscono altre: risparmio, mensilità, difficoltà. Le ripeteno per spiegare, quasi giustificare, la loro presenza al banchetto del gap. «Al market non si trovano più questi prezzi. Oggi con due euro porterò a casa due chili di pane, magari congelo una panella, e sto bene per tutta la settimana». Michele era in fila da diversi minuti, con le buste di carta tra le braccia si ferma a parlare.
«Ha idea di come si campa con 500 euro al mese?». A rione Cocuzzo, attorno alla piazza di cemento rosso che lentamente si completa «siamo 70 mila tra questi palazzoni. E quasi tutte famiglie semplici». Che sempre più spesso, come accade in questa città, significa povere. Alle 10, ieri mattina, sono state trasportate quattro casse con 100 panelle di pane in tutto. Alcune - meno delle previsioni per il “successo” ottenuto dalla distribuzione - sono state prenotate dall’Anpvi (Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti) che per la prossima volta ha messo a disposizione un proprio furgone. «La prossima volta arriviamo almeno con il doppio del pane». Appunta-
mento per sabato prossimo, ancora a rione Cocuzzo. «Però - spiegano gli organizzatori - bisogna consolidare il gruppo di acquisto». Ogni cittadino si può iscrivere semplicemente compilando un modulo in cui lascia dati anagrafici e un documento di riconoscimento (questo passaggio di associazione al gruppo è necessario si tratta di un’operazione non lucrativa, di “mutuo soccorso”) oppure si possono contattare le sigle che hanno aderito al comitato. Poi attraverso un giro di telefonate, o magari con internet, i soci vengono informati del prossimo appuntamento di distribuzione. Nel frattempo possono prenotare le quantità di prodotti che intendono acquistare. Si comincia con il
stato il modo con cui fare una precisa richiesta politica - prosegue Lombardi Vogliamo che siano proprio gli enti locali, a partire dalla Regione Basilicata e dal Comune di Potenza, a mettere in campo azioni congiunte per l’abbattimento dei prezzi dei prodotti di prima necessità. Non serve bloccare il prezzo del pane quando ha toccato quota due euro. Serve, invece, abbattere quel prezzo». Ci provano attivandosi in gruppo per proporre una filera corta locale. Con i volontari che megafono alla mano annunciano l’appuntamento e avvisano il quartiere. Come si faceva un tempo. Solo che allora il pane non costava tanto caro. Sara Lorusso potenza@luedi.it
ANTIQUARIATO
LA STORIA
Maddalena, potentina, è l’unica lucana ammessa allo United World College
A Duino per parlare “internazionale” MADDALENA è abituata a stare “lontana da casa”. Figlia di ricercatori, classe ‘91, non è la prima volta che vive la propria quotidianità tra coetanei di nazionalità diversa. Solo che questa volta si è immersa in un contesto internazionale in pieno territorio italiano. Perchè Maddalena Perretti, dal liceo scientifico Pasolini di Potenza si è trasferita nelle classi dello United World College di Duino, a pochi chilometri da Trieste, una delle scuole internazionali che rilasciano un baccalaureato, un diploma internazionale. L’organizzazione è una fondazione no profit con diverse sedi distribuite nel mondo. Frequentare non costa nulla,
pane, l’idea del comitato è quella di ampliare il paniere del gruppo anche ad altri prodotti, sempre locali, come frutta, verdura o formaggi. Serve tempo. E poi? «Vogliamo fare in modo che ci sia un gap in ogni quartiere». Popolare, naturalmente. Perché questa è «una grande esperienza di solidarietà, ma non è beneficenza o elemosina. E’ acquisto giusto e consapevole». A cui il comitato aggiunge rivendicazioni sociali e politiche. Chiedono «un sistema di adeguamento dei salari e delle pensioni all’inflazione reale, la fine della precarietà del lavoro, l’investimento sociale per ridistribuire la ricchezza verso quei soggetti che hanno pagato di più». La prima esperienza «è
ma le selezioni da superare sono tante. Nella stessa aula, nella stessa stanza residenziale convivono figli di famiglie agiate e giovani decisamente poveri. Non è al portafoglio che la fondazione bada. Curiosità e intelligenza, declinate in tante lingue diverse. Maddalena è l’unica lucana dei 26 studenti italiani che hanno superato le selezioni. Non succedeva da parecchi anni. E ora che sta lì, in terra friulana, tra quasi 200 studenti che provengono dai cinque continenti, finisce con lo scoprirsi anche sulle pagine di un settimanale nazionale. «E’ che ognuno di noi deve assumere un impegno e io ho chiesto di “lavorare” nelle
pubbliche relazioni della struttura». Così le è toccato fare da guida alla giornalista di “Io donna”, il magazine del Corriere della Sera (articolo di Valentina Avon, sul numero in edicola sabato scorso) che alla scuola internazionale ha dedicato uno speciale. Si studia, «e pure parecchio» con voti e regole precise da rispettare. «E’ una questione di responsabilità. Siamo liberi nel gestire i nostri spazi nel tempo libero». Il resto? Il resto è studio: libri e siti di apprendimento on line di tutto rispetto. Anche la comunicazione si muove in rete: via mail si comunica tra insegnanti e studenti. Vivono insieme palestinesi e israeliani,
asiatici, europei, americani, magrebini. Lezioni rigorosamente in inglese, tranne quelle di grammatica e letteratura della propria lingua madre. Ci sono le attività sociali, creative e artistiche. E pure gli esami. «Tanti, anche ogni semestre». «Ma non serve essere secchioni - ripete - la maggior parte di noi nelle scuole di provenienza aveva voti normali». Conta altro, «contano interesse, curiosità, voglia di capire». E dopo? «Quando torno parlerò con tutti i ragazzi che incontro. Si deve provare. Ne vale la pena». A proposito di curiosità. sa.lo. potenza@luedi.it
Torna il mercatino TORNA stamattina il mercatino delle cose usate e d’altri tempi. La manifestazione si svolgerà dalle ore 9 alle ore 22 in largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli. Tra le bancarelle si potrà trovare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d’epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.
VIABILITA’ Limitazioni in via Viviani LA partita in casa della squadra cittadina di calcio comporta alcune limitazioni al traffico. In occasione della partita tra il Potenza calcio e la Pistoiese, oggi, dalle ore 13.00 fino al termine dell’incontro, l’amministrazione comunale ha istituito il divieto di transito e il divieto di sosta con rimozione dei veicoli lungo via Viviani e via Nazario Sauro in entrambi i sensi di marcia. Sarà la polizia municipale a garantire l’esecuzione dell’ordinanza sulla viabilità.
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Potenza
Domenica 19 ottobre 2008•
ilQuotidiano
RISTORANTI
CHE flash
di ALESSANDRO ZENTI
Attenzione buca pericolosa
T
ANTI
auguri...
ANTICA OSTERIA MARCONI
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AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-092012
DUE TORRI
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FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA
A Marianna Nolè e Fausto Spera
ISUCCIO
Nel più bel giorno della vostra vita vi auguriamo con tutto il cuore un futuro di bene e felicità dagli zii Dina, Tina, Anna e Nicola
Anche a “distanza” certe cose non si dimenticano.
0971-34044 0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
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AL POGGIO
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FUORI LE MURA
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Stima e rispetto non si cancellano
MOZART
Tanti auguri a Gerardo e Maria Pia
NINFE C’ERA UNA VOLTA
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PANE E
POST - IT
PEPERONCINO
Amnesiac art di scena Tito CHIUDERA’ i battenti OGGI al “White cube Basilicat” di Tito scalo, la manifestazione “Wild at Heart” e “A Sud dei Tarocchi”, organizzata dall’associazione “Amnesiac art”. Per l’occasione l’associazione lucana inaugurerà la sua stagione espositiva nella suggestiva sede di Casa Spera (Tito) con “A Sud dei Tarocchi” e “Wild at Heart”.
Cerimonia al “Novantunesimo” SI terrra’ il prossimo 24 ottobre, nel cortile della caserma “Lucania”, la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata del terzo blocco. Nel corso della cerimonia, che prenderà il via alle 10 e acui parteciperanno le massime autorità civili, religiose e militari, il comandante del “Novantunesimo battaglione”, il tenente colonnello Raffaele Acquafredda, cederà il comnando al tenente colonnello Vincenzo Barbati
PRONTO SOCCORSO FARMACIE TURNO FESTIVO Mancinelli via Pretoria, 207 Mallamo via Toti, 9/13
TURNO NOTTURNO Mallamo via Toti, 9/13
0971-473447
0971-31031 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica
0971-612694 0971-444228 0971- 445041
19 OTTOBRE
Croce verde
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0971-473447
Croce rossa
0971- 411510
•OGGI Potenza, teatro Stabile, ore 18 “TEATRO IN BREVE” Concorso nazionale di corti teatrali •IL 22 OTTOBRE Potenza, teatro Stabile “DISSONORATA” Spettacolo di e con Savero La Ruina •IL 4 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “CONCERTO DI LUCIO DALLA” Per raccogliere fondi per il Fai
CINEMA
0971-445470
TOURIST
0971-411396 0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
0971-21067
Le “Giornate medioevali” SI terrà il 25 e il 26 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna la decima edizione delle “Giornate medioevali”. La manifestazione prenderà il via il prossimo 25 ottobre alle 15 con il primo conio della moneta medioevale “Brundusii De Montanea” a cui seguirà l’apertura del mercato medioevale. Dalle 20 in poi ci saranno i “Sapori del Medioevo”. Il 26, invece, alle 19 si terrà la “Sfilata storica” con nobili, armigeri, musici e giullari che renderanno omaggio a Guidone De Foresta che poi verrà investito della carica di “Primus dominus Brundusii De Montanea et Ansiae” Alle 22.30sSpettacolo di fuochi pirici dal castello.
AL DRAGO
LA TRATTORIA
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-44462765
UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016
•DON BOSCO•
17-30 - 19.45 - 22 programmazione Sala 4 sospesa Sfida senza regole •DUE TORRI•
18.30 - 20.30 - 22.30 No problem Sala 5 19 - 21 No problem •MULTISALA RANIERI•
17.30 - 19.45 - 22.30 area industriale di Tito
Sala 6 Sala 1 Vicky Cristina Barcellona Wall-E 18 - 20 - 22 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Sala 2 La mummia- La tomba..... Disaster movie 18 17 - 19 - 21 - 22.45 Zohan Sala 3 20.15 - 22.30 Mamma mia!
BIBLIOTECHE E MUSEI BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza Le lamentele di un passeggero che ha viaggiato a bordo di un pullman Liscio
Domenica 19 ottobre 2008
Il viaggio diventa odissea Non funziona l’impianto di aria condizionata VIAGGIO Napoli-Potenza delle 14.30, non bastavano i disagi del ponte di Picerno. Sono ormai circa due settimane che il servizio offerto dalla ditta Liscio può considerarsi decisamente insufficiente per le esigenze dei viaggiatori. Il biglietto di 7 euro e 39 centesimi dovrebbe garantire la certezza di “respirare” e invece non è così. Dal caldo soffocante di Napoli a quello dell’autobus. Aria viziata, il sudore che gronda dalla faccia del signore che stacca i biglietti, persone raffreddate che, non riuscendo a respirare bene per via del naso chiuso, iniziano a sentirsi male. Tutto questo non basta per far capire che è necessario che i bocchettoni dell’aria condizionata funzionino correttamente. Lamentele, gente che minaccia di non pagare il biglietto e le immancabili crisi di panico di qualcuno che, nonostante il forte disagio, cerca di mantenere un’apparente calma. Ma ancora niente, nessuno pare impietosirsi. Arrivati dopo Salerno, quando il sudore ha ormai bagnato tutti gli indumenti e il caldo soffocante, di un ambiente dove non circola aria “pulita”, ha ormai offuscato la mente di tutti, improvvisamente si sente arrivare la tanto attesa aria che fuoriesce dai bocchettoni. Qualcuno pensa: «Finalmente!!!». E invece no, è assurdo. Se qualcuno si fosse sentito male in maniera più seria, chi ne avrebbe risposto? Non prendiamocela con i poveri dipendenti che giornalmente fanno svariati chilometri agli orari più assurdi. Però le persone che si occupano della manutenzione degli autobus dovrebbero dare delle risposte. Siamo nel 2008 e questi disagi non sono ammissibili. Si spera che questa lamentela “pubblica” non venga più ignorata e che, chi di dovere, prenda dei seri provvedimenti sia per il futuro di questa Ditta sia per far si che non si creino più situazioni che possano dare ulteriori problemi ad una rete viaria già troppo compromessa nella nostra regione. Rossella Mancusi potenza@luedi.it
IL COMMENTO Istruzioni per raggiungere la città di LUCIANO PETRULLOl POTENZA è una ridente cittadina appollaiata su una bella collina, diciamo quasi una montagna. Ha circa sessantamila abitanti. E’ diventata famosa, di recente, perchè ha ospitato sua maestà Vittorio Emanuele in uno dei più accorsati alberghi cittadini. E’, inoltre, meta frequente di tanti avvocati, anche famosi, che sembrano particolarmente attratti dagli strascinati al ragù. A Potenza, poi, opera il pm più famoso d’Italia, John Henry Woodcook. Fra le specialità culinarie, oltre ai già nominati strascinati, c’è il capretto con le patate. Il vino è l’Aglianico del Vulture. Gli amministratori sono gli stessi da decenni, e questo dà conforto e un senso di sicurezza e tranquillità, che sconfina quasi nell’apatia. A differenza, però, degli altri capoluoghi di regione, Potenza, che lo rimane della Basilicata, terra di lupi, boschi, e misfatti irrisolti, non è troppo facilmente raggiungibile. Rimane il capoluogo di regione più distante da Roma, e non mi riferisco alla distanza in linea daria. Ma veniamo al pratico. Per chi scegliese l’aereo. Bisogna far scalo a Napoli. Napoli dista circa 160 chilometri dalla nostra Potenza. Per uno strana congiunzione astrale, percorrere i 160 chilometri rimanenti vi occuperà molto, ma molto di più dei chilometri già fatti, fossero anche duemila. Innanzitutto dovete andare dall’aeroporto alla stazione, e qui la scelta è quella solita, taxi o autobus. Tempo occorrente dai 30 ai centoquindici minuti. Alla stazione, poi, bisognerà trovare uno o più treni diretti a Potenza. Non c’è molta scelta, ma se siete fortunati potreste beccare l’Eurostar, un treno veloce e sorprendente, nel senso che, a sorpresa, comporta anche gite fuori porta. Per esempio, arrivati a Battipaglia, o a Eboli, spesso si può vivere lo spettacolo in diretta della fermata di Cristo. Il treno si ferma e i viaggiatori possono scendere e fare una gita nella locale stazione. E’consigliata la colazione al sacco. La sorpresa continua perchè non si conosce il tempo della fermata, non solo, ma neanche come continuerà il viaggio. Qui ci sono, pertanto, due diverse opzioni per il prosieguo: strada ferrata o trasporto su gomma. Per quest’ultimo puoi andare al capitolo “per chi sceglie la macchina”. Finita la gita, che, spesso viene arricchita da interviste alla tv, foto di
Una veduta del ponte attrezzato (f.M.)
gruppo, finte manifestazioni di protesta, e intervento dei carabinieri, che inscenano una parodia del famoso sceneggiato “Fermi tutti, qui c’è lo Stato”, riprende il viaggio, ma molto lentamente, per far godere lo spettacolo della Lucania più vera dal finestrino. Per chi viaggiasse di notte, il panorama se lo può immaginare aiutato dall’audio cassetta fornita in dotazione, per il modico prezzo di un briciolo di pazienza in più. Non di rado qualche finto passeggero comincia a gridare e protestare, ma fa parte della gioiosa scenografia. Dopo un altro paio di ore, se vuole Iddio - la Basilicata è molto cattolica si arriva al mitico scalo inferiore di Potenza. Non troverete majorettes, nè particolari servizi. Probabilmente neanche un taxi, se è troppo tardi. E forse è un bene, perchè i taxi di Potenza sono più cari di quelli di Roma uniti a quelli di Mosca, e moltiplicato per dieci. Pare, infatti, che per una corsa di tre o quattro minuti, per esempio di domenica, per coprire il tratto ScaloGrande Albergo del centro, occorrano ben trenta euro. Però il servizio è comodo. L’autista è almeno bilingue (italiano-potenzese), e l’auto è, per lo più, quasi d’epoca. In mancanza di taxi ci potrebbe essere l’autobus, che in genere è vuoto, e, quindi, se riuscite a beccarlo, poi, dentro, si può giocare anche a nascondino.. In difetto una bella scarpinata tutta in salita vi stimolerà l’appetito. Per chi sceglie l’auto: tutto abbastanza bene fino al Ponte di Picerno. Infatti fatti salvi i restringimenti di corsie, le deviazioni per la realizzazio-
ne della terza corsia, e altre cosucce, le cose vanno benino. Anche perchè l'autostrada si paga solo fino a Salerno. Arrivati al ponte di Picerno è consigliabile una sosta studio. Il Ponte di Picerno si staglia, fragile su una conca ridente. E’ un ponte malato, bisognoso di cure, inutilizzabile, e quindi il percorso viene deviato per la mulattiera. Ma il vecchio ponte è coccolato e viziato un pò da tutti. E’ un orgoglio regionale. Costruito con la plastilina, è durato fin troppo. Poi curve e curve, tornanti, e code. Si becca puntualmente un autotreno che cosparge l’aria di gas mefitici all’apparenza, ma terapeutici per l'asma e le bronchiti, croniche e non. E’ possibile conoscere un autentico spaccato di lucanità, una regione dove il tempo si è fermato, ha piantato il classico zippo, e non si vuole muovere più. Dopo un pò di curve, ottime anche per digerire meglio. Si ritorna in autostrada, gratis, per giunta. E dopo una decina di chilometri è possibile scorgere sulla vostra sinistra la città di Potenza. Bella, timida, riservata. Per entrare in città, è necessario affrontare qualche prova di pazienza, qualche fila, e circa mille e quattrocento buche stradali. Ma servono per il torneo annuale di golf cittadino, e quindi non vengono riparate. Solo quando arriva in visita il Papa, o Potenza è tappa del giro d’Italia, salta il torneo. Non spaventati per l’imponente colata di cemento cittadino, è finto, per fare la parodia a New York. Arrivati in centro non è possibile parcheggiare, perchè così piace alla città. Ma presto i viaggiatori verranno dirottati al Ponte Attrezzato (di nulla) dove potranno abbandonare definitivamente - la macchina, vendendola al primo che capita, perchè anche lì non ci sono parcheggi, e arrivare in centro con la giostra locale, assolutamente gratuita, per i primi mille clienti. Una avventura? Sì, una bella avventura. Ma per vivere il bello bisogna pagare pur un prezzo. Salato? Allora fermatevi a Salerno. Tanto chi è costretto ad arrivare a Potenza, è purtroppo abituato a soffrire. Nella prossima puntata daremo istruzioni per chi arrivasse dal versante adriatico. Ma in questo caso l’avventura è off limits, ed è consigliata solo ai tipi davvero tosti. *Capogruppo di An in consiglio comunale
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E’ successo a Roma
Potentino dalla doppia identità Arrestato E’ ACCUSATO di truffa il potentino di 53 anni - B.A. - arrestato dagli agenti del commissariato Tuscolano di Roma, molto noto al pubblico televisivo per la serie “Distretto di polizia”. L’arresto dell’uomo, però, non è da meno di una fiction. Il potentino, infatti, aveva, prima di essere scoperto dagli agenti del commissariato Tuscalano, una doppia identità. Il ciquantatrenne era in possesso di due carte d’identità, riportanti differenti generalità, ma con la stessa foto. Non solo. Sul suo conto corrente, aperto in una filiale romana del Banco di Sardegna, sono stati trovati o due assegni circolari, non trasferibili, emessi dalla Banca Sai. Assegni, per un ammontare complessivo di 5.000 euro, entrambi emessi a favore di un uomo, le cui generalità, guarda caso corrispondevano a quelle riportate su una delle due carte d’identità in possesso del potentino. Insomma una serie di strane coincidenze che hanno insospettito non poco i poliziotti. Poliziatti che hanno deciso di vederci chiaro. Gli agenti del commissariato Tuscolano, innanzitutto, sono risaliti alle esatte generalità del cinquatatrenne. Ad agevolarli le informazioni assunte dal personale del Banco di Sardegna. Informazioni che hanno portato i poliziotti dritti dritti a B.A. Il potentino è stato subito arrestato perchè ritenuto responsabile dei reati di sostituzione di persona, ricettazione e tentata truffa. A suo carico sono emersi numerosi precedenti per associazione per delinquere, riciclaggio, ricettazione, truffa, contraffazione e uso di sigillo dello Stato, falso in scrittura privata, falsi in genere, evasione e false dichiarazioni sull’identità personale. A segnalare agli agenti la doppia identità dell’uomo è stato un impiegato del Banco di Sardegna che si è accorto che l’uomo che aveva davanti e che voleva aprire un conto corrente, in realtà, era in possesso di due carte d’identità. La circostanza lo ha insospettito e ha, pertanto, avvisato la polizia, che poi ha arrestato l’uomo.
Sul sito del Comune i commenti sulla Ztl: pro e contro Richiamato il “vizio” dell’auto «quasi dentro il portone» ZTL sì, ztl no. Ognuno può dire la sua e lasciare un messaggio, un suggerimento, un giudizio sul sito del comune. Tra le pagine on line del Municipio (www.comune.potenza.it) è possibile visionare l’ipotesi di chiusura del centro storico al traffico con la planimetria allegata. Sono ancora pochi i commenti, ma in attesa che altri potentini dicano la propria, basta un clic per avere disponibili alcune valutazioni. Tra chi proprio non accetta l’idea e chi ci spera davvero. A seconda dell’esperienza personale. Allora, ecco l’attesa di chi davvero spera «che le scale mobili aprano perchè lavorando in via Pretoria sono costretta a parcheggiare ogni giorno la macchina in
via Zara dato che parcheggiare un’intera giornata a pagamento mi costerebbe più della giornata lavorativa». Un genitore invece pensa al rito mattutino dell’accompagnamento a scuola dei più piccoli. «Per i genitori che devono accompagnare i figli alla scuola materna in via 4 Novembre sarà previsto l’accesso tramite via Caporella? Spero di si. In caso contrario qualcuno dovrà spiegare perchè lo si consente a coloro che frequentano la scuola elementare in via del Popolo». Questo mentre altri, in modo lapidario, commentano: «sono contrario alla chiusura del traffico del centro storico». La riflessione dei “pro-
pensi” ad accettare il provvedimento racconta di quanti ritengono l’idea «buona così magari tutti impareremo a usare in maniera intelligente i servizi offerti». Salvo fare una domanda: «Il sabato sera le scale mobili o il ponte attrezzato resteranno aperti più a lungo per permettere a chi esce di restare in via Pretoria senza l'incubo di dover scappare entro la mezzanotte? Altrimenti, si torna a casa a piedi o la ztl non sarà h24?». nella speranza che ci siano «doverosi controlli» per evitare «i soliti furbetti». C’è chi all’iniziativa dà un voto eccellente e chi pone alcune condizioni: «Ztl accettabile a patto che ci siano parcheggi nei pressi delle
scale mobili, il costo del parcheggio più scale mobili non pesi sulle tasche dei cittadini più di quanto costa adesso parcheggiare nelle strisce blu». Ancora, «ci siano fermate della metropolitana leggera in prossimità delle scale mobili». Una commerciante, nel suo messaggio, si dice invece sicura che i cittadini favorevoli alla Ztl «non hanno la minima idea di che cosa significhi per l’intera città e per tutti i commercianti. Il centro storico di Potenza poteva essere carismatico e caratteristico ma, tutti gli amministratori e tutti i diretti responsabili, lo hanno lasciato al degrado totale». In chiusura chi ricorda «quell’atavico costume» dei “concittadini”: «sono pigri e
Una veduta di piazza Mario Pagano (foto Mattiacci)
abituati ad arrivare con l’automobile quasi dentro il portone di casa o del negozio di turno. E’ sicuramente un fatto culturale e di senso civico. Ci vorrà del tempo per acquisirlo facendolo entrare nel nostro dna». Allo-
ra, per la Ztl «l’importante èiniziare». Sempre in tema di cultura, un altro cittadino spera «che non vengano rilasciati i permessi di accesso agli amministratori e ai loro “amici” come è consuetudine potentina».
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Pignola Quarta puntata dell’inchiesta sull’edilizia privata realizzata nel comune alle porte del capoluogo
Qualcosa si salva tra le macerie Non mancano i cittadini che costruiscono rispettando le norme PIGNOLA - Nel condurre la nostra inchiesta sull’edilizia privata ci siamo sino dal principio prefissi lo scopo di fare un’analisi globale del fenomeno di continua espansione e sviluppo del comune di Pignola e delle sue zone rurali. Il nostro è un viaggio in un paese suddiviso in una miriade di contrade, ognuna con una sua particolarità legata all’orografia così variegata del territorio dove nel giro di pochi chilometri si passa dal bosco, alla pianura, al lago. Tutto il comune è sottoposto al vincolo di legge di conservazione ambientale, ma soltanto per la zona di Pantano vige dal 1994 il Ppe, Piano particolareggiato esecutivo, che regola l’utilizzo dei colori e dei materiali per l’edilizia privata. E si vede. C’è poi da dire, fa sapere un componente della commissione edilizia, che quello che si licenzia all’80 per cento non viene realizzato. Mancando, però, controlli in corso d’opera gli obbrobri restano indisturbati lì dove sono. Dalle prime indagini, dai primi giri tra ville, cantieri, stradine sterrate, è subito
ditte costruttrici e si è costretti a sospendere i lavori. In tantissimi casi, però, cullandosi su un iter che lo permette, il piano è quasi studiato a tavolino: abbiamo acquistato il pezzo di terra, iniziamo a fare lo scavo, le
fondamenta e lo scheletro, poi lasciamo tutto ai figli nella speranza che un domani vogliano continuare l’impresa. A questo punto, dopo aver ricevuto simili spiegazioni, con l’umore a terra riprendiamo il tour ed è proprio così che accorgiamo che ci sono numerose costruzioni fatte per bene, solo si perdono tra gli orrori. Non ci sono sfuggiti, e non è corretto trascurarli, esempi di edilizia virtuosa. Vale la pena a questo punto darvi risalto per rimarcare il fatto che “un altro mondo è possibile”, per citare uno slogan. In fondo la differenza di costo non è esorbitante tra materiali grossolani e quelli privi di impatto visivo che non deturpano l'ambiente. Un rivenditore della zona ci ha fornito una serie di prezzi. A esempio i blocchetti di cemento costano 7.50 euro l’uno, quelli cosiddetti a faccia vista circa 18. Per le recinzioni, ipotizzando una rete di 1,50 metri di altezza, i pali possono essere in ferro, 7 euro l’uno o in cemento 4,50. Recintare con il tavolato in legno da impregnare vuol dire spendere circa 10 euro per i pali e 8 euro per le tavole. Essere civili, però, non ha prezzo. Simona Brancati potenza@luedi.it (4/continua)
la sicurezza. Una responsabilità non da poco se si considerano i tanti incidenti sul lavoro che avvengo negli ultimi tempi. Alla cartiera di Avigliano si è verificato un solo incidente -purtroppo mortale - nel novembre del 2007. Il successo della Uilcom «assume - ha dichiarato Giovanni Lettarelli, segretario regionale - assume una rilevanza straordinaria sia per le dimensioni dello stabilimento di Avigliano (che impiega circa un centinaio di addetti), sia perché il sindacato che rappresento non ha partecipato alle precedenti elezioni«. A essere stata «premiata, quindi, la proposta politica della Uilcom che, con equilibrio e senso di responsabilità, si è presentato come il sindacato più credibile perché attento alle cose concrete e ai veri problemi dei lavoratori». Problemi dei lavoratori tra cui primeggia sicura-
mente la «diminuzione dei salari». E proprio per fare fronte a questa carenza la Uil si sta battendo «per il rinnovo dei contratti, per la contrattazione integrativa e per la riduzione fiscale a carico dei lavoratori dipendenti». Nel ringraziare i tanti lavoratori che hanno scelto la Uilcom il segretario regionale, Giovanni Letterelli, ha assicurato che «il successo riportato servirà per realizzare tutti gli obiettivi contenuti nel programma sottoposto agli elettori». Programma che, tra l’altro, prevede la «rinegoziazione del premio di risultato per il 2009, la valorizzazione della professionalità degli addetti, la vigilanza sull’attuazione degli investimenti per consolidare ancora di più la presenza della “Geaorgia pacific” ad Avigliano e l’impegno per garantire un ambiente di lavoro ancora più sicuro e attento alla salute di chi vi lavora».
Due esempi di edilizia virtuosa. In basso cosa non va, cosa va e cosa non va
emerso un quadro non proprio confortante. Già sulla strada principale, la provinciale 5 che collega Pignola a Potenza le brutture sono facilmente individuabili. Scheletri di quelle che so-
no solo promesse di case, stanno lì appollaiati da tempo immemore; proprietari costruiscono muretti e recinzioni con l’impiego esclusivo del cemento. Quando si domanda ai proprietari il perché la costruzione sia
stata lasciata incompiuta, la maggior parte delle volte la risposta è la medesima: «sono finiti i soldi». Ma non è sempre così. E’ pur vero che in svariate occasioni, in corso d’opera, si verificano disguidi con le
Pietragalla Iniziativa di don Tonino Avigliano Rinnovo delle Rsu
Raccolta fondi Alla cartiera per le missioni vince la Uilcom PIETRAGALLA - In occasione della ottantaduesima “Giornata mondiale missionaria” si terrà oggi a Pietragalla una manifestazione a favore di chi si impegna e opera nelle missioni che sono dislocate nelle varie parti del pianeta per aiutare chi vive in quotidiane difficoltà. Organizzata dalla parrocchia “San Nicola di Bari” di Pietragalla nella persona del suo massimo responsabile don Tonino Cardillo insieme alle catechiste operanti nella comunità locale, nel corso di questa giornata è programmata la vendita di dolci tipici pietragallesi che sono stati direttamente preparati dalle stesse catechiste, che sono costituite dalle suore sacramentine presenti in paese e da donne che operano in questo settore, in stretta collaborazione con le bambine e i bambini che seguono le lezioni di catechismo. Sono stati preparati dolci della tradizione tipica pietragallese e la vendita per beneficenza, il cui ricavato andrà completamente a favore delle missioni, ha dei precisi punti vendita. Il prologo di questa vendita si è avuto ieri nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Oggi in paese saranno allestiti due punti vendita: il primo a partire dalle 8 nella chiesa
Santa Maria delle Grazie; il secondo a partire dalle 11 nella chiesa madre e nell’adiacente palazzo ducale cittadino, ubicati in pieno centro storico. L’impegno di tutti i partecipanti a questo week end dedicato ai più bisognosi è stato intenso, segno tangibile e concreto della volontà di dare una mano a chi si trova a vivere in condizioni disagiate Antonio Bevilacqua. potenza@luedi.it
AVIGLIANO - La Uilcom è il primo sindacato all’interno della “Georgia pacifc” - meglio conosciuta come la cartiera - di Avigliano. Il sindacato ha ottenuto il 39, 3 per cento dei consensi concquistando così due rappresentanze sindacali unitarie all’interno dello stabilimento di contrada Serra Ventaruli. Secondo posto per la SlcCgil che con il suo 36, 7 per
cento dei consensi e la sua unica rappresentanza sindacale. All’ultimo posto con il 24 per cento dei voti e nessuna Rsu - si è piazzata la Fistel-Cisl. Ma il successo non appartiene solo alla Uilcom ma anche a Salvatore Roberticchio, candidatosi per la prima volta. Roberticchio è stato il rappresentante sindacale più votato e, pertanto, è diventato il responsabile del-
Pietragalla L’associazione organizza per il “Motor show”
Il “Forum” guarda a Bologna PIETRAGALLA - Prosegue a pieno regime l’attività del “Forum dei giovani di Pietragalla” del quale è diretto responsabile Valentino Pepe. Nel corso di questa prima parte del mese di ottobre, in particolare, c’è stato spazio per la cinematografia con la proiezione presso il salone del Palazzo ducale del film “Il Divo” che narra le vicende politiche di Giulio Andreotti. Un documento cinematografico che ha riscosso grande successo di critica e di pubblico a livello nazionale diretto dal regista emergente Paolo Sorrentino. La proiezione ha avuto luogo nell’ambito della serata dedicata al cinema d’autore. Prosegue nel frattempo il torneo di calcio a cinque denominato “Primo trofeo forum giovanile” con la disputa degli incontri calcistici della fase preliminare i cui risultati
vengono anche esposti di volta in volta in una bacheca posizionata nei pressi di largo Fonatana Grande per tenere aggiornati coloro che seguono l’evento. Un’altra iniziativa è stata progettata invece per il prossimo mese di dicembre in occasione del “Motor show” di Bologna, la manifestazione dedicata agli amanti delle quattro e delle due ruote: dal 5 al 7 dicembre si organizza un viaggio per la partecipazione alla kermesse motoristica bolognese. Ci si muove quindi in più direzioni quindi per quanto riguarda l’attività periodica del “Forum” in modo tale da attirare l’attenzione e l’interesse di un numero sempre crescente di cittadini. an. bev. potenza@luedi.it
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Dolomiti lucane Presentati i dati relativi alla stagione 2008: più di 5 mila le presenze
Volo dell’Angelo, il turismo mette le ali L’attrattiva spopola fra i più giovani di tutte le regioni CASTELMEZZANO - Il turismo vola alto tra le Dolomiti. Sono positivi, infatti, i dati emersi dalla conferenza stampa tenuta dal consiglio di amministrazione della società, ieri presso la Biblioteca Provinciale di Potenza. «Volendo partire dai prospetti della situazione economica, chiudiamo la stagione 2008 con un piccolo utile in bilancio», ha affermato il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi. Si tratta di 166.450 mila euro di incassi a fronte di una spesa pari a 164.100 mila euro. «Ma non solo. Dati positivi - ha continuato - ci vengono soprattutto dalle ricadute dirette sul territorio. Pensiamo ai 22 dipendenti della società, molti dei quali giovani che grazie al Volo dell’Angelo non si sono diretti al nord in cerca di lavoro. Ricadute indirette per le attività già presenti sul territorio e per quelle sorte grazie al Volo, come a esempio negozi di oggettistica, ambulanti per la ristorazione. Risultati occupazionali, di crescita del territorio, contro lo spettro dello spopolamento». «La stagione 2008 si è conclusa con 5340 voli - ha di-
chiarato Pasquale Stasi, sindaco di Pietrapertosa - superando in termini percentuali la stagione precedente. Da un’indagine statistica, rilevata durante questi tre mesi di attività, è emerso che il 95 per cento dei fruitori del Volo dell’Angelo sono stati di nazionalità italiana, all’incirca 1.756 di provenienza lucana, 1.425 dalla limitrofa Puglia e soltanto 620 dalla vicina
Campania. Un dato quest'ultimo sicuramente da prendere in considerazione nella prossima campagna pubblicitaria considerando l’alta densità demografica di questa regione. Un dato significativo sono senz'altro le 277 presenze provenienti dalla regione Lazio». «Per quanto riguarda le presenze straniere abbiamo registrato che la percentuale maggiore è di prove-
nienza francese con all'incirca quaranta visitatori, a seguire trentotto di nazionalità tedesca e trenta dal Regno Unito. Mentre il 17 per cento provengono dal continente americano, il 5,2 per cento dall’Oceania». «Il massimo afflusso sugli impianti risulta essere, con il 37%, il periodo dal 16 agosto al 31 agosto. Mentre per quanto riguarda le fasce di
età dei fruitori il primato si è registrato con il 40 per gento nella fascia dai 26 ai 35 anni». Durante la conferenza stampa è stato proiettato anche lo spot pubblicitario che rappresenterà il “Volo dell’angelo” durante la prossima stagione. «Rilevante il riscontro mediatico che la Basilicata ha registrato grazie a quest'evento unico in Italia», sottolinea Mimmo Cavuoti,
assessore alla comunità Montana Alto Basento. Diverse testate nazionali come “I Viaggi di Repubblica”, il “Corriere della Sera”, “Il Manifesto” e internazionali come il “Frankfurt Journal”, si sono interessate al Volo dell’Angelo, e non ultime trasmissioni come Okkupati, Sereno Variabile, Effetto Sabato. Martoccia Rocchina provinciapz@luedi.it
Petrolio, l’ente marina l’incontro romano: «Concessione scaduta»
La Regione sabota Italmin Lucania Viva preoccupata per le estrazioni nel Marmo Melandro MARMO MELANDRO -Lucania Viva esprime preoccupazioni sulle nuove perforazioni nel Marmo Melandro. Il suo presidente, Nicola Manfredelli, definisce «infruttuoso» l’incontro che si è svolto al ministero dello Sviluppo economico per discutere sulle concessioni di nuove perforazioni petrolifere nell’area del Marmo Melandro. Un obiettivo mancato che ripropone la necessità di ripensare profondamente le modalità di sfruttamento delle risorse territoriali e di rivedere le stesse scelte strategiche finora adottate in materia di estrazioni petrolifere. Per il Movimento Lucania Viva «non sono più sostenibili, né tollerabili», gli atteggiamenti e il modo di fare della Regione e delle amministrazioni pubbliche lucane «che continuano a guardare allo sfruttamento del petrolio esclusivamente per rimpinguare le proprie casse e non per dare risposte concrete alle aspettative di sviluppo delle realtà locali». L’esigenza di imprimere una decisa svolta all’intera questione del petrolio in Basilicata viene così espressa dal consigliere provinciale di Lucania Viva, Nicola Manfredelli, che ha partecipato, per interessamento del sottosegretario del Movimento per le autonomie, Enzo Scotti, alla riunione di Roma tra il ministero, i sindaci e i responsabili della società Italmin Exploration, titolare della concessione per effettuare la ricerca petrolifera e le perforazioni nel territorio compreso tra i comuni di Balvano, Baragiano, Bella, Muro Lucano, Castelgrande, Pe-
scopagano e San Fele. Al termine ha dichiarato: «Occorre la chiarezza necessaria, affinchè tutti i cittadini lucani possano capire, una buona volta, se effettivamente attraverso queste risorse si possono raggiungere importanti obiettivi di sviluppo oppure se si deve continuare ad assistere al solito spettacolo della nostra ricchezza che se ne va fuori senza nessun beneficio per la popolazione, grazie alle connivenze ed alla superficialità con cui vengono gestite queste situazioni». Il problema per Manfredelli non è tanto, petrolio si o petrolio no, ma piuttosto, «a quali condizioni e per quali progetti deve servire l’estrazione del cosiddetto oro nero,
che per quanto appreso nella riunione presso il ministero, dovrebbe essere ben presente anche nella zona del Marmo Melandro dove, tuttavia, a seguito degli ultimi orientamenti regionali sembra proprio esser stato fatto tanto rumore per nulla». La Regione Basilicata, infatti, «che senza giustificazione alcuna non si è presentata alla riunione di Roma, ha praticamente annullato l’autorizzazione concessa nel dicembre del 2004 alla società Italmin, comunicando via fax che la concessione per le ricerche e le perforazioni nel territorio individuato aveva una validità soltanto di due anni. Il tutto senza sentire mai le amministrazioni e le
popolazioni locali». Ancora una volta si evidenzia, secondo Lucania Viva, un comportamento «incomprensibile e schizofrenico da parte della Regione Basilicata» che fa sorgere il dubbio di voler nascondere altri inconfessabili propositi, forse legati al fatto che «nella stessa zona si è deciso di autorizzare le attività di ricerca anche ad altre società petrolifere oramai sempre più padrone di casa nella nostra regione». Di sicuro in questo modo, conclude Manfredelli, «il petrolio rischia di diventare una maledizione per la popolazione lucana, piuttosto che una occasione di crescita e di sviluppo per l’intera Basilicata».
Estrazioni petrolifere
A Balvano la mostra itinerante per il Congo e il Salvador BALAVANO - Sovranità alimentare e diritto al cibo in El Salvador e Congo Brazzaville è il titolo della mostra itinerante organizzata dal gruppo di volontariato “Solidarietà” di Potenza. La mostra è stata aperta ieri e si chiuderà oggi, nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Balvano, dopo essere stata inaugurata lo scorso 11-12 ottobre presso la parrocchia dei santi Anna e Gioacchino. I progetti esposti, a cui seguiranno anche dibattiti, riguardano la ristrutturazione della Fattoria del Km 7 nel Congo Brazaville. Il gruppo “Solidarietà”e la Caritas diocesana di Owando collaborano per rafforzare le capacità agrozootecniche della fattoria, in una prospettiva di autofinanziamento e buone pratiche per l’approvvigionamento alimentare. Dal 2000 si è avviata un’attività di formazione per i giovani del luogo per fornire loro delle competenze necessarie al fine di
aumentare la disponibilità di generi alimentari. Per El Salvador, il progetto si propone di sostenere le famiglie contadine di 60 comunità attraverso finanziamento degli orti e pollai familiari. Oltre a migliorare la qualità e la quantità alimentare, mira a coinvolgere i soggetti interessati per una sostenibilità a lungo termine. Le comunità seguite da Ser.Co.Ba. (Equipo de Servicio para Comunidades de base) ricevono sementi, vaccinazione dei polli, oltre ad assistenza tecnica ed educativa. Il Gruppo di volontariato “Solidarietà” di Potenza opera da anni in progetti di cooperazione internazionale, programmi di sostegno, attività di formazione nei divesri paesi dell’Africa e Sud America. Inoltre è ente autorizzato per le adozioni internazionali.
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MARSICOVETERE - Si continua a rinviare e a rallentare l'iter procedurale per l'adozione del Regolamento Urbanistico del comune di Marsicovetere comprendente le frazioni di Villa d'Agri centro più grande, in forte espansione dove l'edilizia è protagonista dello sviluppo dell'area e Barricelle. Dopo il “forfait” da parte del sindaco, assessori e parte dell'Ufficio tecnico comunale, all'incontro operativo che doveva essere una verifica dello stato dei fatti del territorio marsicoveterese, il tutto è stato rinviato al 3 novembre prossimo. In generale, nell'incontro avvenuto soltanto alla presenza dei progettisti e del coordinatore tecnico, ingegnere Troiano individuato nell'ambito delle
Marsicovetere Le parti si reincontreranno il prossimo 3 novembre
Piano urbanistico, si continua a rinviare Strutture regionali per la definizione del Ru, si è parlato dei vari problemi del territorio, accertando la non disposizione ancora da parte del Comune della cartografia del centro storico di Marsicovetere e Villa d'Agri. La criticità è che oggi il Comune non può concedere permessi di licenza in aree non lottizzate, fino a quando si arriva alla fase definitiva dell'approvazione del Piano urbanistico, se mai si arriverà. Quindi si profilano tempi duri sia sul fronte dell'edilizia nel centro valli-
giano che all'interno della maggioranza dove in una lettera precedente, quattro consiglieri di maggioranza (Giovanni vita, Antonio Marinelli, Assunta Bove e Giuseppe Coiro) indirizzata al Sindaco e Giunta, avevano chiesto espressamente “lo sblocco e l'approvazione del RU”. Una situazione che ha creato fibrillazione, scatenando nuovamente le dichiarazioni dei quattro consiglieri «ritardi - tuonano i quattro amministratori - che ancora una volta vengono pagati dai cittadini di Villa d'Agri
per la mancanza di rilascio di autorizzazione all'edilizia, richiedendo insieme al presidente della commissione consiliare dei lavori, urgentemente una convocazione del gruppo di maggioranza per definire una “calendarizzazione del programma di lavoro e di verificare se esiste la volontà e le condizioni per giungere ad una definitiva approvazione dello stesso prima della scadenza del mandato dell'attuale amministrazione». In un coro all’unisono i quattro amministratori
hanno minacciato di «procedere in mancanza di un effettivo riscontro o di accertata possibilità al prosieguo, di chiudere definitivamente in maniera anticipata un agonia ormai latente anche su altri problemi comunali vedi il Palazzetto dello Sport e l'organizzazione degli Uffici comunali». Dall'altra parte il Sindaco risponde che per la non presenza all'incontro «è un fatto puramente tecnico, le indicazioni inizialmente sono state date». Inoltre entrando nel merito della questione spiega
«come Comune noi abbiamo chiesto al Presidente, poiché siamo dotati di un Piano regolatore generale su cui abbiamo lavorato 20 anni, approvato dalla Regione, nella norma di questi strumenti urbanistici (RU e Piano strutturale) di continuare a fare edificare sulla pianificazione che già abbiamo, in vista anche di un Piano strutturale intercomunale dove si vede la continuità dell'edificato. Noi vogliamo - aggiunge il Sindaco - completare la pianificazione di cui siamo già in possesso, anche perché l'edilizia costituisce l'unica vera grande fabbrica per il nostro territorio e per la nostra Regione e l'Italia stessa». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Lauria Intanto il Pd solidarizza con gli assessori dimissionari:«Un atto necessario»
Dentro la crisi della giunta Di Stefano rincara la dose: «Gli Lsu vanno stabilizzati» LAURIA - Potrebbe essere mercoledì ventidue ottobre la data in cui il presidente del consiglio comunale Domenico Cirigliano avrebbe già convocato la conferenza dei capigruppo che a sua volta dovrebbe indicare la data in cui sarà convocata l'assise cittadina di Lauria. Una data su cui potrebbero convergere potrebbe essere quella del lunedì successivo ventisette ottobre. All'ordine del giorno l'esame della situazione politica e amministrativa: cause e prospettive. Una richiesta in tal senso al presidente Cirigliano era stata fatta dal sindaco Pisani a valle della presentazione delle dimissioni da parte dei cinque assessori del partito democratico. Si registra intanto, su uno dei tanti punti in vertenza, una singolare iniziativa del consigliere provinciale Pd Nunzio Di Stefano. Quest'ultimo ha deciso di inviare, con cadenza settimanale, una lettera al Sindaco in cui si evidenzia a caratteri cubitali il numero dei giorni che mancano alla data del primo luglio 2009, termine ultimo che il decreto Brunetta stabilisce per la stabilizzazione dei precari Lsu. La mancata stabilizzazione dei precari del Comune di Lauria - per Di Stefano - «sarebbe una palese ingiustizia per gente che lavora da anni». I veri motivi della crisi non sono riferibili al problema discarica - conferma un dirigente del Partito democratico. « Nel nostro partito è avvenuta una sintesi unitaria sul metodo per per governare la città d Lauria. Ne Pd c'è stato un periodo di vacatio istituzionale. Questa vacatio ha creato una sorta di
Caimo uno degli assessori dimissionari
separazione tra il partito e gli eletti. Con molta pazienza e con molta responsabilità tutti i dirigenti del Pd si sono impegnati a rimuovere questi ostacoli. Dopo tante riunioni di lavoro siamo riusciti a ricompattare il partito. Nel Pd se è quindi deciso all'unanimità di invertire lo stallo e di rilanciare l'amministrazione. Diamo atto e merito ai nostri rappresentanti in giunta che con le dimissioni hanno voluto sgombrare il campo da ogni equivoco». Per lo stesso dirigente alcune fughe in avanti del sindaco su alcune questioni «vanno contro questa volontà e noi lo abbiamo fatto capire con estrema chiarezza. Nel-
Solidarietà targata Ant TRAMUTOLA - Si ritorna in campo per Telethon nel piccolo comune Tramutolese grazie all'associazione gli “Amici del Vecchio Mulino” con la seconda edizione dedicata alla Brushetta e alla prima manifestazione in onore dello spiedino. Missione nel nome della solidarietà: è raccogliere fondi per combattere la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. La manifestazione si svolgerà domenica 19 Ottobre dalle ore 8 in poi nella splendida cornice di palazzo “Terzella”. Una serata speciale per aiutare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche, diffondere informazioni, sensibilizzare i giovani e le famiglie al sostegno della ricerca scientifica, attraverso iniziative di raccolta fondi, al fine di attivare una rete di supporto, intesa come vero e proprio impegno sociale”. Il messaggio che lanciano “Gli Amici del Vecchio Mulino”, associazione nata nel 1996, in ogni manifestazione che “oltre ad essere un momento di aggregazione, socializzazione e divertimento, questa manifestazione - sottolineano - è un invito a tutti a contribuire ad un gesto di solidarietà”. a. p.
l'interesse della cittadinanza le nostre parole d'ordine sono trasparenza e condivisione. A Lauria si deve cambiare marcia. In questo momento su questa stessa lunghezza d'onda è tutto il partito, sia gli ex assessori, sia i consiglieri comunali che il partito tutto». Quanto esposto è confermato dal segretario del Pd Bruno Mandarino che, tra l'altro è il coordinatore dei partiti della maggioranza. Nella giornata di ieri Mandarino ha diffuso un documento sulla crisi. “L'apertura della verifica al comune di Lauria - scrive Mandarino - era un atto necessario per un approfondimento politico-amministrativo non rinviabile alla luce della situazione di grave disagio in cui versa Lauria. Va adeguata e partecipata la programmazione, va rivisitato l'assetto della macchina amministrativa, vanno enucleati i 5 punti strategici sui quali si costruisce il futuro della nostra Lauria e dell'area, con un diverso respiro, con uno sguardo lungo che travalichi la logica del contingente e che derubrichi atteggiamenti e costumi propri di una vecchia e desueta politica e soprattutto che socializzi i problemi e le scelte. Dunque un cambio di fase o di passo per superare un difficile stagnante momento politico e amministrativo, richiamando tutti ad un atto di responsabile riflessione e tentando di ripartire con chiarezza e lealtà politica all'interno del perimetro di una coalizione di centro sinistra, senza retropensieri, senza fughe in avanti». Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Viabilità Sauro, al via il servizio integrato di trasporti su gomma SAURO - Al via la prima corsa integrata per le aree rurali del Sauro. Con un primo viaggio inaugurale, ha preso vita ieri mattina il servizio integrato di trasporto per le aree rurali dei comuni di Armento, Guardia Perticara e Corleto Perticara. Derivante da un'idea comunitaria dei piccoli tre comuni, il progetto trova finalmente realizzazione grazie a fondi regionali non provenienti dalle Royalties petrolifere. Un'esigenza che i cittadini che risiedono nelle aree rurali e gli stessi giovani avevano più volte manifestato ai propri primi cittadini, ma la situazione non era di facile risoluzione. Il pagamento di un mezzo che servisse le aree di un solo comune, avrebbe costituito per ognuno delle tre piccole realtà un onere troppo alto ed insostenibile. Da qui l'idea di unire le forze e fa-
re fronte comune di fronte ad una richiesta che non poteva essere più ignorata. Del resto il trasporto, assicurato anche per i portatori di handicap, potrà essere utilizzato dalle varie categorie per le varie esigenze. Una platea variegata, dai bambini che possono partecipare senza difficoltà alle attività extrascolastiche, agli anziani che necessitano di raggiungere il paese per svariate esigenze. Con un'organizzazione che si sta predisponendo, il servizio dovrebbe servire ogni comune per due giorni a settimana, garantendo in questo modo la possibilità a tutti di soddisfare le proprie necessità. Una dimostrazione di come i comuni possano essere attenti a determinate aree, spesso abbandonate, e ottenere buoni risultati unendo le forze. f. g.
Sant’Arcangelo Questa mattina all’Orsoleo
Come migliorare la viticolura in Basilicata SANT’ARCANGELO - Un Val D'Agri, ad opera di progetto per il migliora- Francesco Pisani che pasmento della viticoltura in serà il testimone a Donato ricercatore Basilicata. Questo il cuore Antonacci, del convegno che si terrà Cra con un ampia presenquesta mattina, presso il tazione delle varie sfaccetmonastero di Santa Maria tature del progetto Basidi Orsoleo alle ore 10. Or- vin Sud e le possibili ricaganizzato dalla Regione dute sulla filiera esistente. Basilicata, dall'Alsia e dal Ricadute che vanno al di là Cra, in collaborazione con del settore agricolo, penela Soprintendenza Ar- trando in quello più cultucheologica della Basilica- rale ed archeologico che ta, la Soprintendenza Ar- vedrà gli interventi di Ancheologica di Pompei, la namaria Ciarallo, con una Comunità Montana Alto relazione sul museo di Agri, la Comunità Monta- Santa Maria Orsoleo ed il centro di dona Medio cumentazioSinni, l'Unine della vitiversità degli vinicoltura Studi della delle Valli Basilicata e dell'Agri e il comune di del Sinni, e Sant'Arcandi Antonio gelo, il conCapano che vegno snocpresenterà ciolerà le le indagini possibili liarcheologinee di cresciche finalizta della vitizate allo stucoltura, in dio dell'antirelazione anca vitiviniche all'arcoltura lucacheologia e na. Non poalla sua preteva mancasenza sul L’Orsoleo dove si terrà re il contriterritorio. In l’incontro buto dell'Uparticolare niversità sarà presentato il progetto Basivin della Basilicata con le relaSud, base di ricerca del zioni di Vitale Nuzzo sulCra per il rinnovamento l'evoluzione delle viticoldella vitivinicoltura luca- tura e di Biagio Perretti na. Un percorso variegato che si concentrerà sull'Imche si dimenerà lungo in- patto economico della riterventi settoriali che pos- cerca sui vitigni autoctoni sano dare un'idea chiara e in Basilicata. Alla chiusuquanto più ampia possibi- ra dei lavori ad opera del le dell'argomento. Dopo, presidente della Giunta infatti, i saluti delle auto- Regionale, Vito De Filiprità locali e regionali, una po, seguirà una visita guiprima introduzione, ad data ai vigneti sperimenopera del presidente del tali ed ai campi varietali CRA Romualdo Coviello, dell'azienda Asd “Baderta si concentrerà sui volumi delle Murgine” dell'Alsia e inerenti la vitivinicoltura una degustazione dei vini lucana del 1887 e 1888 di Terre dell'Alta Val D'Agri La Cava. E dalla storia alla e Il Grottino di Roccanorealtà odierna, con una va. prima relazione sulla vitiFrancesca Gresia coltura autoctona della provinciapz@luedi.it
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Parla don Sandro Cerone, da sempre dalla parte dei più deboli
Rionero in Vulture
Cresce la povertà
Edilizia sociale Consegnati due alloggi
Fenomeno in aumento a Rionero RIONERO - Basterebbe ancora ai tempi di oggi tagliare il mantello di San Martino per alleviare le sofferenze dei poveri, dei nuovi poveri? Un interrogativo aperto, la cui risoluzione non è delle più semplici. Cambia la società, cambiano i bisogni, e con essi ciò che prima era superfluo diventa necessario per la stessa sopravvivenza in società. Il fenomeno dei nuovi poveri, i poveri grigi, investe con un ritmo crescente le nostre città, anche le piccole comunità del Vulture. Don Sandro Cerone della parrocchia SS. Sacramento del comune di Rionero racconta le scene di quotidiana sofferenza cui assiste puntuale. Donne con piccoli al seguito che si presentano in parrocchia, vengono ricevute in sagrestia come per la confessione e invece chiedono “qualcosa da mangiare”, o magari “quella bolletta da pagare”. Famiglie disperate che proprio non arrivano alla quarta settimana del mese. Si tratta per lo più di nuclei numerosi, con genitori anziani al seguito ed un solo misero stipendio che non ce la fa a sostenere tutto. Storie simili. Prima la stabilità, una vita semplice ma dignitosa, poi qualcosa va storto. Un lavoro che viene meno, la famiglia che aumenta e con essa le bollette, le spese, l'affitto, il mutuo. Una serie di circostanze impreviste che conducono sull'orlo del la-
San Fele, beve troppo e fa danni per 3.000 euro SAN FELE - Beve troppo e va in escandescenze danneggiando un ciclomotore e l’ingresso di un esercizio commeciale. Protagonista dell’accaduto un ragazzo ventenne di San Fele che è stato denunciato alla procura della repubblica dai carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano antonio contente, con l’accusa di danneggiamento aggravato. Il giovane, nella notte compresa fra il 16 ed il 17 ottobre 2008, in evidente stato di ebbrezza alcolica, dopo essersi armato di bastone e pietre, ha preso di mira un ciclomotore ape parcheggiato sulla pubblica via, nonché le porte d'ingresso ad un esercizio commerciale posto nel comune di san fele . Le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione hanno permesso di individuarlo e denunciarlo. Il danno arrecato si aggira intorno ai 3.000 euro Uno scorcio di Rionero
strico. Così le persone che ci circondano, i nostri vicini di casa con i quali parliamo nel pianerottolo, i nostri compaesani, sono costretti ad andare a viso basso alla Caritas per tirare avanti, almeno fino al 27 del mese successivo. Episodi del genere dice don Sandro, sono tristemente in aumento anche a Rionero. La crisi c'è e si fa sentire. Al giorno d'oggi non basta soltanto dare il chilo di pasta, la farina, la busta di latte o la scatola di pelati. Non basta più provvedere soltanto ai bisogni primari. I poveri grigi non sono i barboni cui basta fornire un letto ed un pasto caldo, si tratta di persone integrate nella società, con un
lavoro, il cellulare e la macchina perché tutti questi sono strumenti indispensabili per vivere in qualsiasi contesto urbano. Poi il cellulare sarà senza credito e l'auto senza benzina, ma sono diventati comunque dei beni di cui fare a meno è impossibile.«Da sempre lavoriamo a stretto contatto con il servizio sociale comunale - racconta Don Sandro - soprattutto per cercare di superare il disagio che ne deriva». «I nuovi poveri sono i giovani” afferma poi “i giovani di queste famiglie che crescono in mezzo alla strada, senza un punto di riferimento. Il nostro obiettivo è proprio quello di raccogliere questi ragazzi puntare sulla loro
formazione, indirizzarli verso un cammino di fede». A tal proposito l'oratorio della parrocchia sarà ampliato di altri 100 mq su due livelli, dove al secondo piano sorgerà il nuovo centro d'ascolto Caritas. Il progetto è in fase di approvazione comunale, «speriamo che sia realizzato entro l'anno prossimo - dice il parroco. Gesù ha detto: ogni volta che avrete fatto qualcosa per i miei fratelli più piccoli, l'avrete fatta a me. Credo che se tutti noi riusciamo a portare aiuto non solo con un piatto di pasta, ma in tutti gli aspetti della vita avremo fatto un ottimo lavoro». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
RIONERO – Con la benedizione da parte di mons. don Pasqualino Di Giacomo e con il taglio del nastro del sindaco Antonio Placido, ieri mattina, alla periferia ovest dell’abitato adiacente alla statale che porta a Monticchio Laghi nei pressi del polo scolastico “Campus”, sono stati inaugurati e consegnati due attigui complessi edilizi denominati l’uno Perseus e l’altro Andromeda. Alla sobria quanto semplice inaugurazione oltre agli assegnatari e loro parenti hanno presenziato il presidente del consiglio comunale Antonio Giansanti, l’assessore comunale Maria Michela Pinto, diversi consiglieri communali e Donato Laus, amministratore unico della cooperativa edilizia “Sirio Habitat”, committente dei lavori progettati dall’arch. Adelaide Altina ed eseguiti dall’impresa Prisma. In tutto 24 nuovi alloggi di edilizia agevolata con contributo regionale a fondo perduto. Il costo di un alloggio è costato all’incirca 110 mila euro, a cui va sottratto il contributo a fondo perduto della Regione Basilicata di 25 mila euro con un costo finale di euro 85 mila per un allog-
gio-tipo di circa 80 mq. Sui due complessi edilizi con alloggi di varia pezzatura, completati in 18 mesi, è stato realizzato un ottimo intervento di coibentazione con un rivestimento a cappotto in polistirene estruso a densità 30 di 5 cm di spessore, oltre alla coibentazione a pavimento e alle insorinizzazioni. Gli infissi muniti di zanzariera incorporata e di vetri antisfondamento a basso emissivo per eliminare il ponte termico. Molto curato anche il livello delle rifiniture per dare un livello qualitativamente alto. «La cooperativa Sirio habitat – ha sottolineato il presidente Laus – da sempre favorisce l’edilizia sociale per dare la possibilità a quei giovani che hanno poche risorse per accedere alla proprietà di una abitazione». Per soddisfare tali esigenze la Sirio ha in programma altri due progetti, uno per la costruzione di altri 36 appartamenti a Rionero e l’altro per costruire 48 alloggi a Potenza, entrambi finanziati dalla Regione Basilicata con il contributo di 25 mila euro a fondo perduto. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
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Venosa Accade per la prima “Festa dell’Accoglienza” promossa dall’Iss Battaglini
Scuola: luogo dove si educa alla vita VENOSA-Fare della scuola non solo un luogo di trasmissione del sapere ma anche un luogo dove si educa alla vita. Bisogna, quindi, dare un'anima alla scuola, proponendo esperienze altamente formative. Con questo spirito l'I.S.S. “Battaglini” di Venosa ha iniziato il nuovo anno scolastico e ha organizzato la”1° Festa dell' Accoglienza”. “Le difficoltà che gli studenti dei primi anni incontrano creano tensioni, che possono creare problemi e atteggiamenti negativi con alti tassi di insuccessi scolatici.- ha sottolineato il nuovo Dirigente scolastico del Battaglini, Michele Masciale- Abbiamo subito realizzato iniziative che mirano a rendere familiare la nuova
struttura e a facilitare i rapporti all'interno della scuola”.L'accoglienza è partita subito, quando i circa 60 allievi delle prime classi Igea, Geometra e Ipssc hanno vissuto i primi giorni di scuola non divisi per classe di iscrizione ma tutti in gruppo, fuori dalle aule e insieme ai docenti, o in Palestra o nell'Aula Magna. “Il tutto per favorire la conoscenza tra docenti, alunni e ambiente scolastico- ha sottolineato la docente Anna Bellusci-Per consentire l'instaurarsi di relazioni costruttive tra tutti coloro che operano nel nuovo ambiente scolastico, sviluppare atteggiamenti cooperativi di apprendimento;,conoscere e assimilare le norme di comportamento e della
struttura organizzativa e formativa dell'Istituto”. L'apice di questo percorso è stato il fine settimana in un villaggio turistico,che ha consentito di fare esperienza di vita vissuta tutti insieme, all'interno di un ambiente lontano anni luce da quello scolastico. I momenti salienti di questa esperienza sono stati raccolti in un CD, proiettato nel corso della serata. “Un cartellone fatto dagli alunni sintetizza gli obiettivi che volgiono raggiungere- ha evidenziato la docente Angela Boccomino- Costruire il futuro, imparare a vivere nella società, stare bene insieme”. Aspettative e stati d'animo dei ragazzi che entrano nella scuola sono stati illustrati da Michele Di Nardo, psi-
coterapeuta, che ha commentato i dati emersi da un questionario somministrato nella fase di accoglienza.Quella che si è celebrata ieri sera, quindi, è solo la fase conclusiva di una iniziativa partita ad inizio anno scolastico: “Una occasione come ha sostenuto il Sindaco di Venosa, Carmine Miranda Castelgrande- per condividere momenti di riflessione della e sulla scuola che cambia”. Una riflessione a tutto campo è stata, appunto quella di Sabino Altobello, Presidente della provincia, che non ha nascosto le sue preoccupazioni: “In Basilicata la scuola, come dimostra anche questa esperienza, è abbondantemente di qualità. Sono preoccupato - ha continua-
Un momento della festa
to Altobello- perché entro il 30 novembre dovremo procedere alla riorganizzazione della scuola sulla base di
un decreto che verrà approvato entro dicembre». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Venosa Tamburriello: «Nasconde situazioni non chiare». Il 24 ottobre discussione in consiglio
Ombre sul regolamento urbanistico Incontro dell’opposizione che critica il documento VENOSA - Lo scorso 17 ottobre nella sede di via Roma si sono riuniti alcuni consiglieri comunali di opposizione, dall'ex sindaco Bruno Tamburriello, ai consiglieri Mongiovì, Manieri, Pippa e Di Chirico, alla presenza di un folto pubblico, composta anche da tecnici di progettazione, per esaminare il Piano Urbanistico Cittadino, linfa vitale per lo sviluppo di Venosa, che sarà oggetto di discussione e di adozione nel prossimo consiglio comunale previsto per il 24 ottobre. Ad illustrate il nuovo piano urbanistico cittadino c'era l'architetto Biagio Paglialunga che ha riferito: »La Regione Basilicata con la legge 23 del 1999 ha adottato il nuovo piano senza tener conto della carta regionale dei suoli. Nel 2004 ha adottato il piano strutturale generale da dove devono scaturire i vari piani urbanistici dei Comuni. Dal piano strutturale dovrebbero venire fuori tutte le indicazioni regionali e provinciali. L'Amministrazione comunale nel 2004 approva un documento preliminare al Psc, cioè dà i primi indirizzi ad un piano urbanistico comunale. Solo pochi mesi fa, in un consiglio comunale, sono stati approvati le linee guida di un regolamento urbanistico comunale. All'interno della progettazione del piano urbanistico di Venosa, dove ha lavorato una intera equipe, non ci sono evoluzioni compatibili con le caratteristiche tipiche della città di Venosa, avrei gradito un piano che avesse dato impulso al settore ricettivo, culturale e turistico. Da un'analisi generale sembra che si voglia cristallizzare quello che Venosa possiede. Pur essendo l'area urbana di Venosa abbastanza complessa, sono stati ampliati i vincoli del centro storico, vuol dire che l'area del centro storico non è tenuto in considerazione ed è stata cristallizzata. Vuol dire che oltre 5 mila abitanti non possono fare nulla! E' stata, inoltre, circuita la zo-
La riunione dell’opposizione
na B senza dare il suo giusto sfogo di ampliamento. Sono stati stabiliti una quantità di volume su tre aree cristallizzando il potere volumetrico, - ha continuato l’esperto vuol dire che queste zone non possono sviluppare alcun metro cubo in più di quello esistente. Si è cristallizzato tutto per dare sfogo all'esterno della città. Altre aree, che dovrebbero creare l'armoniosità del centro urbano, verranno smantellate per dare spazio a centri polivalenti, sociali e commerciali. Le zone di quartiere sono individuate per giustificare la realizzazione di questo centro polivalente, fuori da ogni logica di un tessuto urbano. Le aree di espansione sono criticabili, non giustificano le caratteristiche della città. 700 alloggi che sistemeranno poco più di 2000 mila persone! La zona bosco monte è di difficile interpretazione. Il contesto della zona agricola ha subito dei vincoli. Nel piano non è previsto una ricettività per i numerosi bus che giungono a Venosa. E' mancato uno studio accurato zona per zona. Purtroppo, questo è un piano operativo. E' stato realizzato uno strumento urbanistico non chiaro per la cittadinanza. Secondo me, - ha concluso - Venosa non deve essere un conteni-
tore di aree edificabili e non, ma deve avere le caratteristiche di una città d'arte e monumentale». E' seguito un dibattito nel quale sono intervenuti: il consigliere comunale Bruno Tamburriello: «questo regolamento urbanistico nasconde situa-
zioni non chiare. Probabilmente il prossimo 24 ottobre il piano della città sarà adottato, ci saranno 90 giorni per approvarlo, dopodiché diventerà esecutivo. La situazione è alquanto delicata. Questo piano è l'individuazione di aree ben definite e di altre lottizzate dove i cittadini devono litigarsi per averle. Mi sembra che le micro-strutture cittadine saranno danneggiate, parlo degli artigiani, i piccoli imprenditori e commercianti, che sono il tessuto della città. L'unica possibilità che resta è che i cittadini, fino al giorno del consiglio comunale, presentino le opportune considerazioni su questi piano. Mi corre l'obbligo di fare una domanda politica: possibile che ci sono voluti 4 anni e mezzo per realizzare un piano per niente favorevole alla ricca economia della città e che nel futuro soffrirà, con la conseguente paralisi di Venosa». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Padri Trinitari di Venosa Il plauso di Autilio VENOSA - «L'esperienza di 40 anni dell’attività dei Padri Trinitari a Venosa è un punto di riferimento di grande rilievo sociale che va al di là dei confini regionali. Anche la scelta, in occasione dell’anno celebrativo dei 40 anni, di tenere un convegno di alto valore con presenze e professionalità del mondo scientifico è in linea con la strategia dell’Ordine religioso che ha segnato profondamente, specie in Basilicata, la promozione dei percorso di riabilitazione e di formazione delle persone svantaggiate». Lo ha scritto – secondo quanto riferito dall’ufficio stampa della giunta – l'assessore regionale alla formazione, Antono Autilio, in un messaggio rivolto a padre Angelo Cipollone, direttore del Centro Padri Trinitari di Venosa. «I risultati positivi ottenuti dal convegno – ha aggiunto – saranno utili per indirizzare, in modo capillare e sempre più attento ai reali bisogni, la nuova programmazione del Fondo sociale europeo, che abbiamo presentato alla Commissione europea con un’Asse specifica 'inclusione socialè e una previsione di spesa complessiva nel sessennio 2007-2013 di 51,5 milioni di euro. Nonostante i progressi apprezzabili a favore di un miglioramento della qualità di vita delle persone disabili, è comunque necessario un maggiore impegno per eliminare del tutto le barriere».
Continuano le iniziative del Filo di Arianna di Venosa VENOSA - Riprende a pieno ritmo l'attività dal Centro Socio Educativo “Il filo di Arianna” di Venosa , gestito dalla omonima cooperativa. Interessanti le novità inserite nella programmazione delle attività per l'annualità 20082009. E' già prossimo ai nastri di partenza il corso laboratorio sulle Arti Circensi. Il corso, che si concluderà a dicembre, si rivolge in una prima fase ad educatori, animatori e volontari del Centro per ampliare le loro competenze sull'animazione. Nella seconda fase, che si svilupperà nel periodo gennaio a giugno 2009, verranno coinvolti anche gli utenti dei servizi. Gli argomenti spazieranno dalla scoperta del proprio clown, agli esercizi di risata contagiosa , allo sviluppo del pensiero positivo. “L'idea nasce dalla esperienza estiva di animazione che la cooperativa ha realizzato insieme ad altre realtà del territorio, in diverse piazze e che ha visto coinvolte oltre allo staff animazione della cooperativa stessa, la compagnia The Sun specializzata nell'antica arte dei burattini e che è composta proprio dagli stessi utenti del Centro diurno insieme ai volontari e agli educatori- ci dice Giusy Conte, Psicologa psicoterapeuta-Direttore CSE-. L'esperienza costruita negli anni dalla cooperativa nell'ambito dell'animazione con la partecipazione diretta degli utenti con disabilità psichica e fisica, conferma come questo strumento sia altamente significativo per uscire dall'isolamento in cui la maggioranza di loro si trovava, e riabilitativo con un miglioramento sostanzia-
le del loro livello di autostima, delle capacità relazionali, comunicative e cognitive”. Altra novità il Laboratorio di danza e attività con la musica , che si aggiunge attività motorie, alle attività di cammino e ai giochi all'aria aperta e alle attività aerobiche in palestra. “Perché la danza?” chiediamo alla direttrice del Centro. “Corpo, spazio, musica, immagini e oggetti stimolo, relazione con sé e con gli altri sono i parametri che caratterizzano la danza- ci risponde Giusy Conte-. La musica può costituire una bellissima occasione per muoversi, e muovendosi si possono raggiungere alti livelli di forma fisica e numerosi benefici per il miglioramento dello stato di salute generale. Musica e danza, sono soprattutto mediatori analogici, in senso comunicativo e in senso contenutistico. Proprio per questo sono i più idonei a mantenere desta l'attenzione del sordo, dell'ipovedente, del down, del debole mentale e di tutti quei soggetti con deficit mentali secondari”. Attualmente il CSE è frequentato da otto utenti: ne può contenere un massimo di dieci durante le attività mattutine o pomeridiane. Inaugurato a giugno 2007, il Centro assicura il Servizio Socio Educativo, che mira sviluppare e potenziare l'autonomia personale e sociale di giovani - adulti con grave disabilità; il Punto di Socializzazione SolidALI , che si rivolge a ragazzi, giovani e adulti, con disabilità meno grave , disagio psichico e sociale, per potenziare l'autonomia sociale e l'integrazione con il territorio. g. o.
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Domenica 19 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’idea condivisa da Regione, Comune e Fal in un lungo incontro congiunto
Terminal bus in piazza Visitazione Concordati interventi per la sicurezza in piazza Matteotti La città dei Sassi potrebbe dotarsi nell'immediato futuro di un terminal bus, che sarà allocato in piazza della Visitazione. Per ora, considerati i noti progetti che il Comune ha per quella piazza, si tratta solo di un'idea che è stata discussa venerdì scorso durante un incontro, avvenuto al termine di un sopralluogo, fra l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, il presidente delle Fal, Matteo Colamussi, e il presidente della Sisas, Michele Grieco. Alla riunione hanno partecipato anche i consiglieri comunali Pasquale Stella Brienza del Popolo della libertà e Michele Lamacchia dello Sdi, oltre a Salvatore Caputo, responsabile cittadino del Popolo della libertà con delega ai Trasporti. Quest'ultimo in passato aveva sollevato in più occasioni la questione della necessità per Matera di dotarsi di un terminal bus, parlando anche dell'urgenza di rendere più sicura l'area di piazza Matteotti, usata contemporaneamente come stazione degli autobus e parcheggi a pagamento per gli automobilisti. In particolare, in piazza Matteotti da tempo si è creato un pericoloso e lungo dislivello sul manto stradale, che ha già provocato la caduta di diversi cittadini e che continua a rendere meno sicure e complicate le manovre degli autobus. Negli ultimi mesi i sindacati degli autisti hanno incontrato in più di un'occasione i rappresentanti dell'Amministrazione comunale, sollecitando interventi per piazza Matteotti. Interventi che avrebbero richiesto necessariamente il coinvolgimento delle Fal, che sono proprietarie dell'area, e della Sisas, che usufruisce della gestione della zona. “Nonostante le numerose sol-
Lo sostiene il sindaco Buccico
«Allargamento Ztl approccio graduale del Comune»
L’area di sosta dei bus in piazza Matteotti
lecitazioni e gli incontri che si sono tenuti con gli amministratori locali, anche in presenza del Prefetto, - ha dichiarato Salvatore Caputo - non siamo mai riusciti a fare un passo avanti. L'unica soluzione era fare incontrare i proprietari ed i gestori dell'area per affrontare la questione insieme. E' quello che abbiamo fatto venerdì scorso, ottenendo degli ot-
timi risultati”. “I lavori che riguarderanno il manto stradale - ha affermato Stella Brienza - partiranno all'inizio della prossima settimana. Inoltre, saranno realizzati anche altri piccoli interventi che miglioreranno l'attuale aspetto di piazza Matteotti e piazza della Visitazione. L'incontro di venerdì scorso è stato positivo e, grazie all'inte-
ressamento dei partecipanti, produrrà opere non più procrastinabili”. Tuttavia, per quanto riguarda l'idea del terminal bus, non è detto che sia condivisa dalla eventuale nuova società che potrebbe aggiudicarsi il prossimo bando per la gestione dei parcheggi. Biagio Tarasco matera@luedi.it
IL SINDACO di Matera Emilio Nicola Buccico, in relazione alle affermazioni rilasciate al Quotidiano dal presidente di Confesercenti Gianni Schiuma, sottolinea di «non aver registrato le medesime, allarmanti prese di posizione nel corso della riunione che si è tenuta giovedì scorso al Comune. Durante l'incontro, è stata piuttosto evidenziata l'abbondanza di parcheggi nelle aree prossime e pertinenziali alle isole pedonali, ed in tal senso il Sindaco ha ipotizzato un approccio gradualistico al fine di permettere ai commercianti e ai residenti di recepire, senza ricevere alcun danno, le nuove normative in materia di Ztl». L’allargamento della zona a traffico limitato in città decisa mesi fa dall’Amministrazione ed ora prossima ad un allargamento ha trovato dunque insidie e discussioni sia nei metodi usati sia nel merito delle scelte effettuate con posizioni e decisioni differenti espresse dalle diverse parti. Nei prossimi giorni questo tipo di questioni che riguardano anche i parcheggi, le aree blu e dunque anche la presenza o meno di auto nel centro storico e verso il centro storico saranno ulteriormente affrontate ed approfondite, non solo probabilmente per quanto riguarda il centro della città ma forse anche per quel che sono le scelte che verranno compiute in altre zone attigue del centro ed anche per i collegamenti che dalla periferia bisognerà garantire a coloro che vogliono raggiungere per diversi motivi il centro cittadino. Una questione aperta che era stata terreno di scontro in precedenza e che mantiene il suo alto livello di confronto.
SPUNTI Temporale sulla città allagamenti a Acquarium
Ecco perché ho scelto il Brancaccio di Arcangelo Boccuzzi*
L’IMPROVVISO e violento nubifragio che si è abbattuto su Matera nel pomeriggio di ieri ha provocato disagi nella zona del Peep L’Arco e di Acquarium dove per l’eccessiva quantità di acqua sono saltati alcuni tombini. Sul posto sono intervenuti i vigili del Fuoco del Comando provinciale. Difficoltà per la circolazione anche sulla strada che conduce alla sala ricevimenti Villa Schiuma. Al bivio per Timmari sulla provinciale per Grassano, gli operai della Provincia di Matera sono intervenuti per rimuovere il fango che ha invaso la carreggiata a causa del temporale. Il maltempo ha causato rallentamenti del traffico nel centro della città. Problemi sono stati segnalati anche in provincia, in particolare a Ferrandina e Marconia di Pisticci per l’incendio di sterpaglie. matera@luedi.it
ANCHE A nome degli altri ospiti che con me occupano il secondo piano della Casa di riposo Brancaccio, rendo questa dichiarazione in risposta ai dubbi avanzati da una persona rimasta sconosciuta attraverso un articolo apparso sul numero 34 del giornale “il Quotidiano” circa il trattamento che gli anziani ospiti ricevono presso detta struttura. Con mia moglie Divella Lucia Rita ultranovantenne, sono ospite dell'istituto suddetto da oltre un anno ed occupo una stanza del secondo piano. Siamo coniugi pugliesi e fra i tanti asili per anziani da noi visitati abbiamo scelto il Brancaccio di Matera sia per la sua ubicazione in zona periferica e quindi silenziosa e sia per i servizi offerti per qualità e quantità. In tutta coscienza per la retta richiesta mensilmente
posso assicurare di essere pienamente soddisfatto dall'assistenza che ricevo sia materialmente che spiritualmente. Questa casa ha ospitato per alcuni giorni Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Matera ed il suo ricordo qui è ancora vivo. Vi è anche una cappella consacrata alla Madonna della Medaglia Miracolosa con un parroco, don Arcangelo, sempre presente e molto efficiente. Vi presta, a turno, servizio anche di notte, oltre al personale qualificato di infermeria, anche un gruppo di suore nigeriano, abbastanza integrato le quali sono vicine agli anziani ammalati e non autosufficienti, tutti situati in stanze separate del primo piano. Premuroso è il personale addetto alla cucina, lavanderia e pulizie varie. Non manca il prezioso contributo di giovani volontari e delle associazioni religiose lo-
cali, specialmente nelle festività e ricorrenze varie. Insomma, per quanto mi riguarda e mi consta personalmente, ascoltando e vedendo gli altri ospiti, posso affermare che mi sento seguito e niente affatto trascurato. Dormo tranquillo perché mi ritengo di essere al sicuro e tutelato. Mi associo pertanto ai chiarimenti dati dal signor direttore della Casa di riposo direttamente al giornale; chiarimenti che confermo ampiamente per la parte che possa riguardarmi e sempre a tal fine suggerisco alla stessa nostra direzione di esporre in bacheca la fotocopia dell'articolo in questione pubblicato dal giornale unitamente a quella in tutto o in parte della presente dichiarazione, da me sottoscritta affinché questa comunità tutta sia messa al corrente e possa esprimersi sulla veridicità o
meno di quanto viene da più parti asserito. *Ospite della Casa di riposo Brancaccio
Matera 35 «Uno scempio» per Leonardo Sacco che si è rivolto direttamente al difensore civico Domenica 19 ottobre 2008
Quel taglio ingiustificato di un pino Sul piede di guerra i residenti di piazzetta Toscana SUL piede di guerra i residenti di piazzetta Toscana. Sotto accusa il taglio, nella zona, di un maestoso albero che non è stato accettato dai cittadini nè da Leonardo Sacco che ha deciso di affidare il suo malumore nelle mani del difensore civico e al nostro giornale. «Il danno inferto al patrimonio ambientale della nostra città - si legge nella lettera - risale allo scorso mese di luglio quando, intorno alla mezzanotte, ad opera di una squadra di vigili del fuoco che armati di motosega assalirono l'albero di pino riducendolo in sconce condizioni». Un albero piantumato circa mezzo secolo fa, quando nel rione Piccianello, si costruivano le case dell'ex INA. Lo scempio, che si è consumato in una serata d'estate senza alcuna motivazione, ha destato perplessità nei residenti, sino a quando i primi di agosto con una telefonata all'ufficio Ambiente e al corpo forestale sono stati richiesti chiarimenti sull'intervento dei vigili del fuoco.
Il pino della discordia e il difensore civico Francesco Bianchi
Ma, sull'accaduto nessuna delucidazione. Subito dopo è stato il consigliere comunale Francesco Bianchi che con una interrogazione al sindaco e all'assessore all'ambiente, ha chiesto di voler «conoscere i motivi della deturpazione
dell'albero». Bianchi, inoltre, ha chiesto se il Comune di Matera fosse stato informato dell'accaduto, quali siano le procedure di intervento che vengono adoperate in situazioni normali o in eventuali situazioni di pericolo e dove sia
stata riposta la legna recuperata dal taglio del pino. Sono trascorsi circa quattro mesi e non si è saputo nulla. «Siccome è probabile che gli autori dello strano intervento cercheranno di giustificarlo dicendo di aver deciso in seguito a
Arriva domani in città l’iniziativa per denunciare le speculazioni
Mobilitazione di Coldiretti per prezzi ottimali di grano e pasta DOPO gli incontri territoriali, domani arriva a Matera la mobilitazione attivata da Coldiretti Basilicata per denunciare le evidenti speculazioni operate da un cartello di commercianti e trasformatori sui mercati del grano duro. Una forte protesta delle imprese cerealicole lucane per chiedere un prezzo giusto di pane, pasta e grano, per garantire il consumatore finale e i produttori, per tutelare il territorio ed il paesaggio rurale, per debellare gli speculatori, le sofisticazioni e combattere il falso made in Italy. L'iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 10 in piazza Vittorio Veneto e nella Mediateca Provinciale. Sarà allestito uno stand dove saranno esposte le produzioni di pane. Sono previsti interventi, insieme a quelli dei dirigenti Coldiretti, del sindaco di Ma-
tera, Nicola Buccico e dei parlamentari lucani Filippo Bubbico e Vincenzo Taddei, rispettivamente componenti della commissione Attività produttive del Senato e membro della Commissione agricoltura della Camera. «Il danno generato dalla speculazione - ha affermato Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata - genera una stagnazione dei consumi e riduce le potenzialità produttive delle imprese agricole mettendo a rischio il futuro del grano duro meridionale e delle coltivazioni Made in Italy con il progressivo aumento della dipendenza dalle importazioni straniere e la perdita di tipicità agroalimentari e gastronomiche territoriali insieme ad ambienti e paesaggi che hanno storicamente caratterizzato anche le colline lucane».
All'Istituzione nazionale ed in particolare ai Ministri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dello Sviluppo Economico la richiesta di dare il giusto ed immediato corso a quanto previsto dalla legge 204/2004 approvata dal Parlamento italiano, rendendo obbligatorio indicare in etichetta l'origine territoriale della materia agricola utilizzata in tutte le produzioni alimentari provenienti dalla filiera cerealicola ed in particolare per la produzione di «pasta per uso alimentare». Al governo regionale si chiede di attivarsi nel diramare direttive ai gestori della ristorazione collettiva, eventualmente anche attraverso un'apposita legge regionale, per sancire la preferenza di produzioni agroalimentari lucane a altri prodotti così come previsto dall'art. 59 della
legge 488 del 23.12.1999. Inoltre, si chiede di promuovere e sostenere nel prossimo PSR 2007-2013 i progetti integrati e gli accordi di filiera per la cerealicoltura lucana. «Gli attuali prezzi del grano ha detto Piergiorgio Quarto, presidente provinciale della Coldiretti materana - oltre a mettere in profonda crisi profonda i bilanci delle imprese agricole cerealicole non offrono sicuramente certezze e possibilità di programmazione per le prossime semine. Dall'inizio dell'anno ad oggi il prezzo del grano duro, è diminuito del 42% mentre la pasta pagata dai consumatori è ulteriormente aumentata del 14%. Infine, i costi per la produzione sono aumentati spaventosamente, solo che il concime per la fertilizzazione è aumentato in un anno di oltre il 56%».
segnalazioni di pericoli di cedimento dell'albero - scrive ancora Leonardo Sacco - posso opporre fin da ora visto che le abbondanti nevicate hanno fatto cadere quantità modesti di rami. E' opportuno chiarire - continua Sacco - come e perché sia stata fatta quella insolita azione notturna, invece di operare una eventuale potatura in ore diurne e con un competente controllo tecnico. Un danno notevole e irrimediabile causato dalla selvaggia aggressione». I dubbi persistono anche in considerazione del fatto che nella stessa piazza altri pini forse più pericolosi di quelli abbattuti, non sono stati presi in esame. Questa volta lo scempio si è consumato ai danni di un albero, proprio in una piazza dove gli anziani in estate trovano un attimo di refrigerio, quando le temperature ti impongono il desiderio di fermarsi qualche minuto all'ombra. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Prevista una manifestazione pubblica
Dal consigliere Bianchi solidarietà allo scrittore Roberto Saviano «HO inteso chiedere al consiglio comunale di esprimere la solidarietà allo scrittore Roberto Saviano e di investire il presidente del consiglio comunale affinché si adoperi per invitarlo in una iniziativa pubblica contro la camorra e tutti i poteri criminali che l'amministrazione comunale organizzerà per dimostrare i valori della nostra città». Questa l'iniziativa presa dal consigliere comunale del PD Francesco Bianchi in analogia con molte altre amministrazioni comunali italiane. «Matera è città della pace e per i diritti umani - continua Bianchi - e per questi temi ha sempre dimostrato grande sensibilità e che ha dimostrato di sostenere la battaglia condotta fino ad ora dalle istituzioni contro tutti i poteri criminali.
Questa iniziativa deve essere un esempio di civiltà perché sostenere pubblicamente chi ha avuto il coraggio di sfidare la camorra, anche a costo della propria incolumità e della propria serenità è un valore che tutta la nostra città deve sostenere. Tenere alta l'attenzione su questi argomenti - afferma Bianchi - aiuta tutti coloro che sono in prima linea contro tutti i poteri criminali perché l'isolamento ed il silenzio è quello che i camorristi vogliono maggiormente. Mi attiverò, con il presidente del Consiglio, il Sindaco e tutti i presidenti dei gruppi - conclude il consigliere del PD - affinché già nel prossimo consiglio comunale di lunedì prossimo si possa esprimere solidarietà a Roberto Saviano».
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Matera
Domenica 19 ottobre 2008•
ilQuotidiano
TRASPORTI
CHE flash
a cura di Francesco Morelli
La febbre delle lotterie contagia il Pd
TAXI MATERA 3332685173 LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
In piazza ciclamini per l’Ant PER tutto il mese di ottobre e per la prima settimana di novembre migliaia di ciclamini saranno offerti dai Volontari della Fondazione Ant in tutte le principali piazze italiane. Ieri e oggi le date delle giornate nazionali della Campagna dei Ciclamini della Solidarietà. La raccolta fondi attraverso i Ciclamini andrà a sostegno degli Ospedali Domiciliari Oncologici, gli ODO-ANT, della ricerca scientifica e della prevenzione.
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
La giornata Touring nei Sassi OGGI alle ore 9 in piazzetta Pascoli (antistante il Palazzo Lanfranchi) sarà allestito il gazebo del Touring Club Italiano per accogliere i partecipanti alla Giornata Touring, che vede la Città dei Sassi prescelta quale luogo di "eccellenza" del percorso dal "Rupestre al Barocco". Durante tutta la giornata si alterneranno due itinerari di visita: Il primo garantirà la visita al Museo Nazionale d'Arte Medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi, per poi proseguire verso l'antico cenobio di S. Maria de Armenis; inoltrandosi, poi, nel Sasso Caveoso si potranno ammirare le chiese rupestri della Madonna dell'Idris e San Giovanni in Monterrone. Il secondo itinerario prevederà, invece, la visita al Museo Archeologico Nazionale "D. Ridola", proseguendo poi lungo la dorsale seicentesca della città con le Chiese di S. Chiara, del Purgatorio e di San Francesco d'Assisi. La passeggiata terminerà in piazza del Sedile, con l'antico edificio che ospita il Conservatorio di Musica "E. R. Duni". Alle ore 12.00 nella Chiesa del Purgatorio vi sarà il saluto delle Autorità e dei rappresentanti del T.C.I.; seguirà un momento musicale, offerto da docenti e studenti del Conservatorio, quale benvenuto ai partecipanti alla Giornata Touring. Informazioni più dettagliate saranno date dai Consoli presso il gazebo di Piazzetta Pascoli. I partecipanti alla manifestazione saranno accompagnati da guide lungo gli itinerari previsti sino alle ore 17.00. Il T.C.I. ha scelto Matera unitamente a ventidue luoghi della Bella Italia per far scoprire il grande patrimonio storico, artistico ed architettonico. La partecipazione alla manifestazione è gratuita. La Giornata Touring è realizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Comune di Matera, della Provincia e della Regione Basilicata.
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via D.L.Sturzo 55 0835264428 Appoggio MOTTA SILVIA Via Ridola 16
0835-331314 SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005 Croce azzurra
Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “La mummia” ore 19,30 - 21,45
• KENNEDY • Matera 0835-310016 “Mamma mia” 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 “La mummia” ore 19-21,30
CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30
•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro “Sfida senza regola” ore 21,00
• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30
CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 “Un giorno perfetto” ore 21,30
0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza
0835-262260 0835-336882
emergenza sanitaria
118
0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI
• COMUNALE • Matera 0835-334116 “Wall E” 17,30-19,30-21,30
0835/332133 LE BOTTEGHE
0835/336540
0835333341
Mostra di Andrea Giovannini PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.
LUCANERIE
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
37 Matera Secondo la Caritas in Italia ci sono 7 milioni di indigenti. Matera conferma la realtà del Paese Domenica 19 ottobre 2008
I poveri abitano anche qui Tavola rotonda sulla solidarietà alla chiesa di Piccianello IL rischio è concreto e si tocca con mano ogni giorno. Sono le parrocchie le avanguardie dell’emergenza, i capisaldi di un intervento che spesso diventa più di tipo umano che sociale in senso stretto. In Italia sono 7 milioni le persone che tendono una mano in cerca d’aiuto. A confermarlo è il Rapporto 2008 su povertà ed esclusione sociale della Caritas e della Fondazione Zancan. Per il decimo anno, infatti, l’Italia presenta la percentuale più alta di popolazione a rischio povertà pari al 20%, preceduta solo dalla Grecia con 21%. La media europea è del 16%. Un contesto che, solo apparentemente appare distante dalla vita di tutti i giorni. A parlarne nel corso della tavola rotonda su “Lavorare insieme per la solidarietà”, sono stati oltre a Don Pierdomenico Di Candia, parroco della chiesa, anche Gianleo Iosca presidente del Csv Matera, Emanuele Paolicelli del centro Dottor Palè, suor Maria Pidello e le operatrici del Centro d’ascolto. Don Pierdomenico De Candia, parroco della chiesa di S. Maria Annunziata, nel rione Piccianello conferma che la soglia è ormai superata da tempo. L’emergenza è ogni giorno dietro la porta del Centro d’ascolto della diocesi, al quale si rivolgono extracomunitari, famiglie e anziani. «In questo momento la città e la provincia sta conoscendo un aumento
Un momento della tavola rotonda
quasi esponenziale del disagio che coinvolge le fasce deboli. La differenza fra nord e sud riguarda soprattutto gli anziani che nelle regioni del Mezzogiorno sono più una risorsa che un problema. Contano su una piccola pensione, a volte su una casa di proprietà e quindi difficilmente vivono il disagio dei più giovani». Il ruolo delle parrocchie diventa, purtroppo, limitato. «Siamo di fronte ad una situazione che, oggi, crea difficoltà anche per affrontare il pagamento delle bollette delle utenze. Quando si rivolgono a noi, la nostra diventa solo un’integrazione che non può andare al di là dell’ascolto, della vicinanza dell’aiuto con indumenti e alimentari». Il sacerdote
ammette. «E’ difficile non provare rabbia per queste situazioni, ma a volte si tratta di situazioni più grandi di noi. Affrontiamo realtà in cui gioca anche il cambiamento degli stili di vita che, grazie ai posti di lavoro sicuri, ha condotto le famiglie a sbilanciarsi. Si tratta ora di fare un passo indietro. Il nostro contributo è di tipo educativo, li accompagniamo in questo percorso, per modificare il loro stile di vita più conforme alle risorse economiche». Gianleo Iosca, del Csv Basilicata: «Le associazioni sono uno specchio della realtà. La crescita numerica delle associazioni e l’intercettazione dei bisogni, segnala disagi per molti versi legati tra loro, dalle
donne separate, ai problemi di salute mentale. La nostra città vive oggi gli effetti del sistema monetario in crisi e dei problemi occupazionali. E’ un problema che più che toccato con mano, da noi viene ascoltato. L’associazione diventa il tentativo concreto di cercare una risposta lavorativa che purtroppo non può esserci. Rimanere qui a tutti i costi, però, è inutile». Emanuele Paolicelli cura il centro d’ascolto della parrocchia e coordina il gruppo delle operatrici alle quali ogni giorno si rivolge chi ha bisogno di sostegno, chi ha fame o ha bisogno di abiti. «Al centro d’ascolto ci si rivolge per esporre i propri problemi ma anche come conforto quotidiano. In questo momento particolare la necessità è maggiore. Ci siamo resi conto che non basta fornire indumenti o cibo, quanto prestare ascolto. Ed è quello che fanno le persone che lavorano nel centro, formate proprio per ascoltare». E’ vera solidarietà quella a cui Paolicelli fa riferimento. «Abbiamo un programma ben preciso. Chi si reca al Centro d’ascolto a noi trova sempre gli stessi operatori e può sviluppare un rapporto personale. Nonostante le difficoltà a rendere pubblica la propria situazione, la nostra struttura garantisce di sviluppare rapporti improntati alla massima discrezione». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
La Provincia cabina di regia per i fondi Por 2007-2013 ALLA vice presidenza della Provincia di Matera, si è riunito il Coordinamento Interistituzionale, presieduto dall'assessore provinciale alla programmazione Giovanni Ianuzziello. Durante l'incontro si è discusso della programmazione e dei Piani Operativi 2007-2013, al fine di costruire un modello per promuovere opportunità per il territorio, con la predisposizione di progetti, validati scientificamente grazie alla collaborazione dell'Università di Basilicata, candidabili a finanziamento. Il ruolo che la Provincia di Matera si candida a svolgere è quello di cabina di regia, coordinamento e raccordo territoriale, facendosi, così, interprete delle esigenze e delle istanze delle comunità, allo scopo di valutare e predisporre proposte di discussione nel merito della Legge regionale n° 11 di riforma della governance e di riordino delle funzioni intermedie. Il vice presidente ed assessore alla programmazione Ianuzziello si è, così, fatto interprete della necessità degli Enti Loca-
li, impegnandosi a predisporre incontri specifici con i sindaci della provincia, mirati a discutere sui nuovi ruoli e sulle competenze da assegnare alle Comunità Locali, nonché sulle scelte di aggregazioni territoriali individuate nella Legge regionale. «Vogliamo porre in essere - sostiene l'assessore Ianuzziello - il ruolo di impulso e raccordo con i territori che è proprio dell'Ente provinciale, aprendo un'interlocuzione costruttiva con la Regione Basilicata, per giungere alla realizzazione della riforma della governance in maniera più condivisa possibile e più rispondente alle reali esigenze dei territori». Nel sistema di sinergia tra enti locali si inserisce la politica di sviluppo che la Provincia di Matera ha messo in atto attraverso il Coordinamento interistituzionale. Dai comuni più piccoli a quelli maggiormente inseriti nel contesto più ampio del territorio provinciale, giungono infatti positivi stimoli per sviluppare politiche ad hoc. matera@luedi.it
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Il vicesindaco Lazazzera: «Alla fine ha vinto la città». Leone: «L’attività non si è mai fermata»
Pronto il rilancio di Pisticci In consiglio la rinnovata squadra del sindaco Leone PISTICCI - La verifica politico-amministrativa che ha tenuto banco per più di due mesi all'interno della maggioranza di centrodestra che amministra il Comune di Pisticci, come più volte raccontato dal Quotidiano nei giorni scorsi, si è conclusa. Venerdì c’è stato il battesimo del fuoco in consiglio. Com’è noto, per chiudere la “quadra” però si è reso necessario sottoscrivere un documento politico (che riportiamo qui a lato) che comprende ben 21 punti programmatici, soprattutto opere pubbliche, e fissa al contempo tempi di attuazione, date di realizzazione e criteri rigidi di applicazione. Un “contratto” politico in piena regola, intriso di terminologia tecnica che nella forma ha poco di politico. Al primo punto del cronoprogramma spicca la “adozione entro la fine dell’anno del Regolamento urbanistico da parte del consiglio comunale”, richiesta che si evidenzia come una priorità imprescindibile. Poi, si può leggere, un'intera elencazione di opere pubbliche ed urbanistiche. Non si può non notare però che il contenuto del “contratto”, che ha suggellato la fine della verifica, attiene soprattutto se non solo, alle materie la cui delega, Urbanistica e Lavori pubblici, è detenuta dall'as-
IL PATTO DI MAGGIORANZA
Da sinistra, Michele Leone, Domenico Lazazzera e Giovanni Giannone
sessore D'Alessandro di Forza Italia, stretto collaboratore del sindaco, Michele Leone, anch'egli formalmente in quota al partito di Silvio Berlusconi. Per il vice sindaco, Domenico Lazazzera, promotore della verifica, voluta dal suo partito Alleanza nazionale, e poi sostenuta dagli ex Udc, i Popolari liberali per il Pdl «Ha vinto la città -ha commentato- ed ha vinto tutto il Pdl. Il cronoprogramma è il segno tangibile che la verifica appena conclusa era motivata da ragioni serie e fondate finalizzate al rilancio dell'attività dell'Amministrazione». Il capogruppo dei Popolari Liberali, Giovanni Giannone, ha voluto fare una pre-
cisazione lessicale: «Non si è trattato di crisi, come l'opposizione ha voluto far passare, bensì di una verifica fisiologica in un periodo amministrativo intermedio». Per il sindaco Leone si è trattato di: «Una fase nella quale non sono mancati i momenti di confronto serrato, ma sempre finalizzato ad imprimere ancora maggiore impulso alla nostra azione di governo. Quando momenti del genere -ha detto- hanno come obiettivo principale quello di assicurare migliore governabilità, stabilità e soluzione dei problemi, allora è possibile superarli e ripartire di slancio. Nel lasso di tempo caratterizzato da questa fase di
confronto, giova ricordare che la nostra attività non si è mai interrotta, ma è rimasta incisiva, senza penalizzare, dunque, i nostri obiettivi programmatici che sono stati regolarmente perseguiti». Intanto, il primo consiglio del Leone ter ha approvato a maggioranza la variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008, nonché la relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale per il triennio 2008/2010. Sempre a maggioranza sono stati adottati i necessari provvedimenti relativi alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Associazione in campo
Il valore della vita Pausa di riflessione dedicata alle donne MONTESCAGLIOSO L'Associazione di Solidarietà e Cultura della Prevenzione “Donna e Vita, Nessuna resti sola”, la cui attività ha avuto inizio ufficialmente lo scorso 13 agosto presso la sede in via Giuseppe Garibaldi 56, ha organizzato ieri un convegno pubblico dal tema: “Il valore della vita non ha età”, iniziativa che si è tenuta presso la Sala Consiliare “Sandro Pertini”. All'ingresso nella sala consiliare, alle partecipanti, è stata distribuito una piccola coccarda in tessuto verde, inteso quale simbolo della speranza. Allo stesso tempo sono stati affidati anche dei cartoncini, riportanti simboli
che indicheranno il livello di gradimento della serata, da imbucare in una scatola apposita. Come sottolineato dalla presidente dell'associazione, Vita Rossetti Melfi, questa è una vera e propria prassi adottata, che servirà «per migliorarci e crescere insieme ai nostri cittadini». Il programma dell'iniziativa ha previsto l'indirizzo di saluto della presidente, cui è seguito l'intervento di Gianluca Losca, dirigente del Centro di servizio al volontariato di Basilicata. Relatore della serata è stato Mario Cifarelli, presidente del Centro Studi anziani di Matera. Le conclu-
sioni sono state affidate a don Domenico Monaciello, dal 8 settembre 2007, parroco della Chiesa di Santa Lucia. Nel corso della serata, da parte della signora Anna Panico, è stata portata in scena la recita di una poesia, scritta dal poeta cileno
Pablo Neruda (19041973), premio Nobel per la letteratura nel 1971, attraverso la quale si è potuto riflettere sulla vita e il suo valore, tema alla base della manifestazione molto interessante. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
BERNALDA - “Salviamo la scuola: la D-Istruzione del domani… voluta dal governo di centro-destra”. Questo il tema che oggi il Partito democratico affronterà all'interno della Sala consiliare di Bernalda, con la presenza degli ospiti e degli interessati al problema oltre alla popolazione che su queste tematiche si è sempre dimostrata attenta e partecipe. Nel messaggio che il partito bernaldese ha lanciato si legge: “Carissimo, il Governo Berlusconi, attraverso l'operato del suo ministro alla Pubblica Istruzio-
Riforma scolastica Manifestazione del Pd
ro, della segreteria provinciale del Pd provincia Matera; Eustachio Nicoletti, coordinatore Flc Cgil di Basilicata, Giulio Arenella Segretario Provinciale Cisl scuola - Matera, Cosimo Mero, Segretario Provinciale Uil Scuola - Matera, Rappresentanti dei genitori e Rappresentanza studentesca. Mentre a chiudere i lavori e il pubblico dibattito nella cittadina bernaldese saranno le parole dell'onorevole Salvatore Margiotta, deputato Pd. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
ne Gelmini, sta attuando una serie di tagli nella Pubblica Istruzione che influenzeranno negativamente tanto il futuro dei nostri figli quanto quello della nostra società. Per il Partito democratico la scuola rappresenta il punto di forza per il futuro del nostro Paese: in quest'ottica il nostro circolo invita la popolazione a partecipare
Montescaglioso
alla manifestazione organizzata per questo pomeriggio alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare di Bernalda”. Alla manifestazione contro la riforma Gelmini, dopo il saluto del Segretario del Pd Bernalda e Metaponto, Antonella Melillo, parteciperanno il professor Angelo Tataranno, dirigente Territoriale Pd di Bernalda; Mariella Cascia-
I RAPPRESENTANTI dei partiti della maggioranza, all'esito della verifica politico-programmatica richiesta da An, confermano la ragione politica dell'alleanza; riconoscono la prefissa attività amministrativa sin qui svolta dall'esecutivo [..]; propongono di approvare un programma minimo di mandato da realizzarsi entro scadenze prestabilite che -fermo quanto già avviato- si sostanzi in: 1) Adozione entro fine anno, da parte del consiglio comunale, del Regolamento urbanistico; 2) Appalto dei lavori per la costruzione a Pisticci della caserma dei carabinieri; 3) Appalto dei lavori per trasferire a Marconia presso la struttura dell'ex Terminal Bus il commissariato di polizia; 4) Redazione di un progetto generale per il consolidamento del versante piazza Sant'Antuono-Piazza Plebiscito e nel reperimento di fondi oltre ai 250.000 euro già stanziati; 5) Appalto, previo concorso di idee, dei lavori per la realizzazione a Marconia del centro Commerciale Urbano da ubicarsi nell'area di piazza della Vittoria e del mercato coperto [...]; 6) Appalto dei lavori di ristrutturazione del cinema sala conferenze a Marconia; 7) Inizio della dismissione del patrimonio comunale con la vendita entro sei mesi - finalizzata ai lavori del cinema- dei locali commerciali siti al piano terra di piazza Elettra; 8) Sistemazine di strade e marciapiedi a Marconia con la pavimenteazione, in via prioritaria, del primo tratto di via San Giovanni Bosco (intervento non inferiore a un milione di euro); 9) Collocazione del Terminal bus presso i locali del Vpa su via Quattro Castelli; 10) Risoluzione delle problematiche relative alla sede delle scuole materne, elementari e medie a Pisticci con la costruzioine di un nuovo edificio; 11) Apertura del parcheggio multipianoentro marzo 2009; 12) Riqualificazione delle periferie e del centro storico dell'abitato di Pisticci, mediante gli interventi già programmati (Pozzitello, Belvedere, Sant'Antuono, Belvedere Terravecchia, ingresso canalizzato incrocio via Vespucci-via San Donato, rondò Marconia, da appaltare entro dicembre 2008). [...]; 13) Acquisizione al patrimonio comunale del palazzo Rogges da destinare a sede dell'istituto magistrale parificato; 14) Istituzione nel centro storico di Ztl per disciplinare l'accesso in alcune zone e monitorare un traffico a volte caotico e complicato; 15) Pubblicazione di un bando per la realizzazione di impianti fotovoltaici su immobili di propietà comunale; 16) Redazione del piano comunale delle antenne; 17) Reperimento di un'area di propietà comunale da destinare a sede dell'Atas; 18) Reperimento della rete del gas metano a Pisticci Scalo e nelle contrade San Pietro e San Leonardo; 19) Appalto dei lavori -entro di-
cembre 2008- per il completamento degli interventi all'interno del quartiere ex Snals; 20) Riqualificazione della sala consiliare; 21) Rispetto degli accordi transattivi stipulati con i concittadini in materia di risarcimento danni, ecc. Tutte le opere sopra elencate -salvo quelle per le quali è indicata una data anteriore- dovranno essere finanziate e appaltate entro settembre 2009, facendo ricorso a tutte le forme di finanziamento possibili, non escluso la contrazione di mutui a carico del bilancio comunale. Sotto il fronte dei Servizi, entro i primi tre mesi dell'anno prossimo, dovrà essere rivista la dotazione organica del comune al fine di migliorare la qualità ed efficenza dei servizi. In particolare, anche con la rotazione ed il miglior impiego del personale esistente, da premiarsi secondo merito, dovranno eliminare le carenze sin quì riscontrate relative a Ufficio Regionale, Elettorale, Ufficio Tecnico, ecc. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ai Servizi di polizia municipale e di Igiene Urbana per i quali dovrà verificarsi immediatamente la possibilità dell'amplkiamento dell'organico. Il Comune, inoltre, dovrà dotarsi entro quattro mesi di una carta di servizi che garantisca tempi e modalità della erogazione dei servizi in favore dell'utenza. Per quanto concerne il metodo FI, An, Pl e Udc concordano, in maniera tassativa, che l'elemento fondante dell'azione politica debba essere la collegialità delle decisioni che dovranno essere adottate previo dibattito e confronto tra le forze di maggioranza. In tale ottica si stabiliscono che: Il sindaco deve assumere un ruolo di guida e direzione dell'esecutivo e codtituisca l'anello di congiunzione della P.A. con i cittadini; la giunta municipale deve riunirsi a scadenza fissa settimanale, anche nel caso in cui non vi siano atti amministrativi da adottare, per fare il punto su problematiche specifiche e determinate; mensilmente, a scadenza prestabilita, deve riunirsi l'Ufficio Politico rappresentato dal Sindaco, dal vice Sindaco, dal Presidente del consiglio e dal capogruppo, per la condivisione dei problemi più rilevanti e significativi; riunioni plenarie dovranno tenersi, a scadenza mensile, non solo in vista ed in preparazione dei consigli comunali ma anche per programmare l'attività amministrativa e per aver informazioni sulla stessa. Si conviene, infine, che la giunta sia composta da sei assessori e che le deleghe siano distribuite nel modo che segue [€ segue la nota conformazione della nuova giunta comunale]. Si conviene che una prima verifica dell'attuazione di quanto sopra concordato sarà effettuata a marzo 2009. Il presente accordo annulla e sostituisce ongi altro siglato in precedenza.
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Il più anziano, con trentanove anni, è il sindaco Cipriano Garofalo
E’ una giunta junior quella di Oliveto Lucano OLIVETO LUCANO - Gerontocrazia vade retro. Da Oliveto Lucano un esempio di autentico ricambio generazionale della classe dirigente. A personificarlo la Giunta guidata da Cipriano Garofalo. Con i suoi 39 anni è lui il più “anziano” (per così dire) del gruppo. Anche se non li dimostra. Eppure è già al suo secondo mandato elettorale da sindaco, essendo stato riconfermato a pieni voti nel 2006. Alla testa di una civica il cui nome (“Nuova Oliveto” ndr) è - di per sé - tutto un programma. A partire dall'aspetto anagrafico. Infatti. Grazie ad un'età
media di poco superiore ai 33 anni, l'esecutivo municipale di Oliveto Lucano è allo stato - il meno stagionato dell'intera provincia di Matera. Nel paese demograficamente più piccolo (dopo Cirigliano), la più giovane compagine di governo. Verificare per credere. Materiale per gli amanti delle statistiche. Ma tant'è. Con la carica di vicesindaco lasciata libera dal veterano Pinuccio Brandi (nominato rappresentante per il Comune di Oliveto all'interno del direttivo dell'ente Parco regionale di Gallipoli - Cognato e Piccole Dolomiti Lucane), il “vecchio” ha
fatto posto al “nuovo”. O meglio : il passato (amministrativo) ha consegnato il testimone al presente, nella persona di Nicola Terranova. Al trentacinquenne vicesindaco deleghe di “peso”: Lavori Pubblici e Ricostruzione. Mentre la Cultura, la Formazione, le Politiche Sociali e lo Sport son passate nelle mani di una donna: Rossella Barbarito (25 anni), prima fra gli eletti per la maggioranza con 35 preferenze alle ultime Amministrative. Affermazione personale che gli era già valsa la presidenza della Commissione comunale per le Pari Opportunità. E
Il municipio di Oliveto Lucano e il sindaco Cipriano Garofalo
sempre all'altra metà del cielo appartiene l'assessore all'Ambiente, Territorio, Protezione Civile e
Viabilità Rurale. Ad occuparsene è Angela Dilorenzo (classe 1976). Giovane,
come il resto dei suoi colleghi - amministratori. provinciamt@luedi.it
Irsina Nei mesi scorsi problemi di malfunzionamento avevano reso necessaria la chiusura
Ripristinata la porta per disabili Sono intervenuti i tecnici per consentire l’accesso al Municipio IRSINA - Risolta la questione della porta di accesso dei diversamente abili nel municipio di Irsina. Lunedì scorso i tecnici incaricati dall'ufficio tecnico del comune sono intervenuti ripristinando le funzioni originali. Nel frattempo i tecnici stanno lavorando per rimettere in funzione anche la piattaforma, relativa all'impianto dell'ascensore per raggiungere i piani superiori. Il responsabile dell'Uffico tecnico comunale di Irsina, Nicola Amato ci ha illustrato nei dettagli come in effetti siano andate le cose: «La chiusura della porta laterale all'entrata principale del municipio, è stata decisa per evidenti problemi relativi al malfunzionamento della stessa -afferma il geometra Nicola Amatoe da parte di questo ufficio, non c'è mai stata alcuna intenzione di rallentare o impedire gli interventi per ripristinare il regolare funzionamento della stessa, così come dimostrato dalla nostra documentazione cartacea. Infatti -continua- dalle
Il municipio di Irsina
carte in nostro possesso si può tranquillamente evincere che non appena siamo stati a conoscenza del problema ci siamo subito adoperati inviando una richiesta di preventivo spese alla ditta preposta per intervenire sulla porta, le date riconducibili all'invio dei documenti: “tra la richiesta del preventivo di spesa, alla realizzazione definitiva dell'intervento” è chiaramente dimostrato che sia passato poco più di un mese, considerato il fatto, che il giorno 13 ottobre scorso
la porta è stata sistemata e resa agibile al pubblico. Non capisco -conclude Nicola Amato- perché tanto accanimento nel coinvolgere gli organi di stampa su questa questione, mi auguro che in futuro ci sia più cautela prima di esporre determinate situazioni o fatti che possano trovare interesse nell'opinione pubblica, fermo restando che come ufficio, resta tutta la nostra sensibilità soprattutto la massima attenzione soprattutto nei confronti delle persone più deboli o diversamente abili». Con l'intervento del geometra comunale Nicola Amato, si conclude questa vicenda che aveva trovato l'interesse e la sensibilità di molte persone e politici ai quali va riconosciuto il merito di essersi interessati alla questione, tranquillamente evitabile, se qualcuno ci avesse mostrato prima i documenti visionati oggi insieme al geometra, prova evidente del regolare svolgimento di un operazione manutentiva. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Grassano Il sindaco Magnante ha chiuso la nuova squadra
Degiacomo quarto assessore GRASSANO - Il sindaco di Grassano, Vito Magnante, ridistribuisce gli incarichi assessorili e porta la giunta a quattro assessori. Infatti, con decreto numero 76 del 17 ottobre entra a far parte della squadra di governo il neo assessore Rocco Degiacomo, già consigliere comunale del Partito democratico. Cambia il quadro e la nuova giunta risulta essere così composta: Filippo Luberto, assessore alle Attività produttive, artigianato, agricoltura, commercio, operazioni turismo con delega di vicesindaco; a Pasquale Pascale l'assessorato della Pubblica istruzione, cultura, edilizia scolastica, servizi comunali, sport e politiche giovanili; a Innocenzo Daraio (assessore esterno) l'Igiene, l’ambiente, l’urbanistica mentre. Al Degiacomo vanno la Solidarietà sociale, Sanità, Società dell'informazione; al sindaco Magnante restano tutte le materie non espressamente delegate e in particolare: polizia municipale, personale, bilancio, programmazione, tributi, finanze e patrimonio, lavori pubblici, viabilità e traffico. Sentito telefonicamente Rocco Degiacomo non ha nascosto la soddisfazione del suo nuovo incarico come parte attiva di questa Amministrazione, ma allo stesso tempo ha dichiarato che tantissime sono le problematiche da affrontare e spera con il
Nella chiesa dei Santi Luca e Giuliano progetto formativo “La banda è vita”
A Grottole concerto di musica sinfonica GROTTOLE - Stasera, presso la chiesa dei Santi Luca e Giuliano di Grottole, avrà luogo un concerto di musica sinfonica diretta dal maestro Massimo Picchioni. Il concerto fa parte del progetto formativo “La banda è vita” presentato al concorso per la salvaguardia di bande musicali “Bande & Cori in formazione” del “Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport” della regione Basilicata ed è organizzato dall’associazione musicale “E. R. Duni” di Grottole che, oltre ad avere un'orchestra affermata nel panorama regionale, è anche
l'unica associazione locale che propone diversi progetti educativi per i giovani del posto. Il novanta per cento dei musicisti che suoneranno appartengono quindi alla medesima orchestra di fiati nata nel 2004 e presieduta dal maestro direttore Filippo Carretta. Massimo Picchioni è un compositore fiorentino, laureatosi in strumentazione per banda, musica corale, elettronica ed informatica a Firenze ed ha, invece, conseguito il diploma di direzione d' orchestra a Vienna; è autore di opere cameristiche, brani sinfonici, marce e diverse trascrizioni per banda. E'
stato inoltre maestro della banda dell'Artiglieria Contraerei dell'esercito, componendo anche la marcia d'ordinanza della stessa Artiglieria. Il progetto formativo “la banda è Vita” si prefigge come obbiettivo la riscoperta e la divulgazione del patrimonio bandistico del territorio affinché non vada perso nel tempo: valorizza la cultura e le tradizioni regionali attraverso l'allargamento delle nuove generazioni alle formazioni musicali, la quali fungono da “ponti” di aggregazione sociale e culturale favorendo le relazioni tra diverse generazioni di mu-
sicisti. Il programma di questa sera prevede sette brani di musica originale per banda scritte nell'arco di tempo tra dall'età di Vessella ai giorni nostri. Per la musica di “ieri” verranno presentate due partiture di P. Bennati e L. Semeraro; le altre cinque partiture appartengono a compositori contemporanei come “Music for Play” e “Turn Back Point” di Picchioni, “Il Grande Dono” di S. Borri e “Le Gioie” del conterraneo Michele Munno. Il concerto avrà inizio alle ore 21. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it
Grottole
Rocco Degiacomo
suo impegno di dare un apporto concreto alla risoluzione di esse. «Nei prossimi giorni -ha dichiarato- inizierò a visionare tutta la documentazione di pertinenza del mio assessorato nella consapevolezza che lo stesso abbraccia problematiche di vario genere che vedono coinvolte le fasce più deboli del nostro tessuto sociale». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
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Policoro Oltre un milione di euro per eventi su tutta la fascia jonica, ma nessuno conosce i soci
Associazione “Anas”, chi è costei? Fantomatico sodalizio culturale chiede contributi alla Regione POLICORO - Piatto ricco mi ci ficco. Nel mare magnum dei contributi che la Regione Basilicata elargisce per le attività culturali che si svolgono sul territorio e che hanno come finalità quella di divulgare l'immagine positiva della terra lucana, c'è anche chi vuole assalire la diligenza della finanza pubblica per ben altri scopi, deturpandone la stessa immagine e tutto ciò che di buono si fa. Non si contano le associazioni presenti in regione e tutte con finalità “etiche”, ma una morale comune non esiste. Ognuno ha la propria. Così come quella dell'Associazione nazionale di azione sociale (Anas), presente con una sede in Basilicata a Policoro, in via Siris 166. Prima di lunedì scorso era sconosciuta ai più: all'ufficio Turismo, Cultura e Sport del municipio di Policoro, non l'hanno mai sentita nominare e non risulta da nessun atto scritto. Magari qualcuno conosce la sua presidentessa locale:
Il municipio di Policoro
Maristella Pace. Boh! Risponde con una certa meraviglia chi vive a Policoro sin dagli anni prima dell'autonomia, quando Rocco Scotellaro scendeva in piazza per rivendicare terra ai contadini. E al numero civico del palazzo marrone di via Siris al 166 e all'Anagra-
fe non risulta nessuna persona censita: una sconosciuta di nome e di fatto. Forse sarà presente in un'attività commerciale, ma la verifica da esiti negativi: “unknow” dicono gli inglesi. E comunque mal si concilierebbe con le finalità sociali dell'Anas. Ma è mai possibile che la Pace o una sua delegata non si sia recata mai al Comune per chiedere un contributo per cinque iniziative che avrebbe organizzato nel centro jonico? «Al Comune di Policoro mai!», risponde un solerte impiegato con una montagna di pratiche che evade ogni anno. Ma volete che la Pace si accontenti di 500, 1000 o al massimo 2.500 euro stanziati in un bilancio comunale? Elemosina per lei abituata a viaggiare alto da Policoro a Crotone passando per Maratea, Rionero e Corato. Le sue sono attività culturali extra territoriali che danno lustro a tutta l'Italia meridionale. Al suo cospetto anche i Borboni impallidirebbero. Tanto che sul sito internet l'Anas
risulta essere un'associazione sociale e culturale vera dall'ampio respiro nazionale: sede legale Palermo (Sicilia) alla via Niccolò Tursi, 13 (forse un benefattore) e dalle mille sfaccettature, compresa quella di via Siris 166. E se qualcuno persevera che non esiste, viene sbugiardato dai fatti: nella graduatoria regionale di lunedì scorso sui contributi di “Pantalone”, risulta che anche l'Anas jonica ha presentato domanda per la concessione di una lauta prebenda per eventi organizzati a Policoro nell'autunno scorso: “Enogastronomia lucana”; “Tradizioni lucane”; “La Lucania e i suoi miti”; “La legalità come valore della civiltà”; “L'isola che non c'è”, ma nessuno li ha mai visti. Proprio come l'Anas policorese. Tranne un piccolo dettaglio: 1.058.600 euro è la spesa sostenuta e messa a contributo per tutte e cinque le fantomatiche meraviglie culturali. Tutte virtuali. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Rotondella La Regione li ha nuovamente stanziati per la riqualificazione urbana
Si fa la scalinata di via Garibaldi Con i 247mila euro che il Comune doveva restituire ROTONDELLA - 247 mila euro non sono noccioline, neppure per un comune come Rotondella, che ha già le casse piene grazie ai fondi di compensazione ambientale. Tanti sono i soldi che la Regione Basilicata ha erogato per il comune jonico e che saranno spesi per la realizzazione di un progetto di “Architettura naturalistica e ambientale” su viale Europa, principale strada di accesso al paese. Desta interesse la modalità con cui i fondi sono stati concessi, o meglio, “trattenuti”. La somma, infatti, era già nelle disponibilità del comune di Rotondella, che avrebbe dovuto restituirla per un debito che risaliva a una vicenda del 1992, anno in cui la Regione finanziò un'opera di collegamento tra il centro abitato e la Sinnica (dgr numero 3264). L'opera non fu conclusa nei tempi stabiliti, e il comune si vide costretto a restituire la somma di
anticipo. Insomma, il comune aveva un debito con la Regione, che ne aveva più volte sollecitato l'estinzione a partire dal 2004, anno di revoca del finanziamento. La questione si pose nuovamente nel gennaio scorso, quando il comune ricalcolò la somma da restituire in 247mila euro. In giunta si discusse sull'opportunità di una restituzione immediata (viste le disponibilità di cassa), o di una modulazione in tre rete annuali. Prevalse la seconda ipotesi, sostenuta, tra gli altri, dall'assessore al Bilancio, Francesco Dilorenzo. Una scelta felice, poiché anche grazie alla remora si è potuta tentare una “terza via”, quella percorsa dall'assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Dimatteo. Questi, nel giugno scorso, scriveva alla Regione chiedendo la rassegnazione dei fondi per un progetto di miglioramento della fruibilità turistica del centro stori-
co. Come a dire: “Dovremmo restituirvi dei fondi, che ne dite di lasciarli a noi se li usiamo per finalità progettuali comuni alle vostre?”. A questo argomento Dimatteo aggiungeva la disponibilità del comune a compartecipare al progetto con una somma di 40mila euro. Richiesta accettata: la giunta regionale, su proposta del presidente, Vito De Filippo, ha deliberato l’assegnazione il 23 settembre scorso. Grazie alla concessione il comune di Rotondella potrà migliorare viale Europa e realizzare scalinate di collegamento con il corso Garibaldi, garantendo così un numero maggiore di parcheggi fruibili (problema annoso a Rotondella). «E' un recupero importante -ha spiegato l'assessore Dimatteo- ottenuto grazie all'impegno e alla sollecitudine dell'ufficio di Presidenza della Regione». Pino Suriano
Azienda nell’associazione di Alba (Cn)
Più rispetto umano per gli ammalati Asl 5 in prima linea MONTALBANO JONICO - Un sistema sanitario funzionale deve necessariamente ricorrere ai principi etici del valore e dell'attenzione alla persona umana soprattutto quando si tratta della persona ammalata. Tante volte l'efficienza dei servizi anche ospedalieri diventa inefficace a causa proprio della scarsa attenzione umana di alcuni operatori sanitari. L'Asl 5 di Montalbano, persuasa che tra i primari obiettivi ci sia proprio l'umanizzazione dei percorsi assistenziali e che, sullo stesso piano, devono essere aspetto diagnostico-terapeutico e psicologico-relazionale, ha aderito all'Associazione Scuola di Umanizzazione con sede in Alba (Cn). «Tale scelta -si legge in una nota- consente di attuare, insieme ad altri soggetti pubblici e privati, un cammino culturale che faciliti e renda consapevoli gli operatori della necessità di una presa in carica globale dei pazienti. L'associazione “Scuola di Umanizzazione della Medicina”, ha lo scopo di promuovere e sviluppare lo studio dei rapporti tra salute e malattia, la formazione del personale del Servizio sanitario nazionale, lo studio del modello e del ruolo dell'operatore sanitario nella prospettiva di una maggiore valorizzazione, nella sua formazione, degli aspetti etici, bioetici, umanistici, fisolofico-morali che completino il profilo del suo saper fare e del suo essere, integrando in tal modo e completando la for-
mazione scientifica e tecnologica». Le attività dell'organismo si distinguono in tre ambiti: attività culturali con convegni, conferenze, dibattiti e seminari; attività di formazione con corsi di formazione e di aggiornamento teorico/pratico in favore degli operatori sanitari e dei cittadini interessati e l'istituzione di gruppi di ricerca; e attività editoriale con la pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute. «E' altresì prevista -aggiunge la nota- per tali attività la collaborazione con istituzioni universitarie, strutture di ricerca e di didattiche nei settori di proprio interesse, con Società scientifiche, Accademie nazionali ed estere». L'iniziativa non è nuova in Basilicata in quanto già attuata dall'Asl 3 di Lagonegro. «La scelta -ha dichiarato il commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto- di aderire a tale organismo nasce dalla consapevolezza che quasi sempre la qualità dell'accoglienza dei malati, la capacità di entrare in empatia con loro, un comportamento professionale ed umano, rappresentano elementi percepiti a volte dai pazienti come più importanti della stessa competenza sanitaria. Un ottimo professionista sul piano scientifico ma un pessimo uomo sul piano psicologico-relazionale può vanificare le sue qualità professionali». Anna Carone provinciamt@luedi.it
SPUNTI
La questione rifugiati e le incertezze di Lopatriello di VINCENZO BENEFICO* POLICORO - L'arrivo di altri cento rifugiati politici e la possibilità di nuovi arrivi, così come riferito dalla stampa, non fanno altro che confermare i timori e le perplessità di come il sindaco di Policoro sta gestendo l'emergenza profughi. In questi giorni attraverso il radio giornale del comune, la giunta sta tentando di far ricadere le responsabilità sul prefetto, che in verità ha avuto sempre un comportamento corretto, avendo nei vari incontri riferito
a tutti che i profughi sarebbero stati duecento, a differenza del sindaco che in Consiglio e sulla stampa aveva rassicurato i cittadini delle intese concordate con il sottosegretario Mantovano sul numero di 100, puntualmente smentito dai fatti. Non sarebbe la prima volta che Lopatriello dice una cosa e invece accada il contrario. Gli stessi cantori del sindaco ci fanno sapere che si teme anche per la possibilità che non venga rispettata la data del 31dicembre 2008 per la fine di questa emergenza. Ma noi in verità, insieme
all'opposizione consiliare, avevamo ipotizzato tale evenienza, proponendo a questa Amministrazione di affrontare insieme ai soggetti privati un percorso alternativo di accoglienza che coinvolgesse tutti i paesi del Metapontino, e che il dovere della solidarietà non cadesse tutta sul Comune di Policoro, convinti come siamo che l'emergenza profughi si potrebbe protrarre al di la di quella data. La risposta è stata la solita: respingere con arroganza qualsiasi proposta, denigrare l'oppositori, superficialità nell'affron-
tare la questione, se non quello di gridare “al lupo a lupo” quando le cose precipitano , con patetici tentativi di additare attraverso la radio del comune le proprie responsabilità su altri; ieri era l'opposizione insensibile alle tematiche dell'immigrazione, oggi sono esponenti di primo piano di partiti che sostengono la sua stesa maggioranza, sempre utilizzando la “voce del lupo”, lautamente pagato ( il lupo) con i soldi dei contribuenti. Per il circolo Prc di Policoro, è arrivato l'ora di dire basta a tale modo di agire, che non solo av-
velena il clima politico, ma aggrava i problemi di questa città, chiedendo alle forze politiche di Policoro di far convocare un consiglio comunale aperto con la presenza di prefetto, Comuni e Regione per avviare una seria riflessione affinché tutti contribuiscano ad affrontare l'emergenza immigrazione non potendo Policoro da sola farsi carico di questa emergenza. Possibilmente facendo tacere il sindaco. *Segretario cittadino del Partito della Rifondazione comunista di Policoro
Sport 41
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A I partenopei guadagnano il primo posto in classifica in attesa delle partite di oggi
Il Napoli affossa la Juventus Segna Amauri ma la squadra di Reja reagisce e vince NAPOLI JUVENTUS
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NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6.5; Santacroce 6.5, Cannavaro 6 (19' st Aronica 6), Contini 6; Maggio 7, Blasi 6, Gargano 6, Hamsik 6.5, Vitale 6 (1' st Mannini 6); Lavezzi 7, Zalayeta 5.5 (23' st Denis 6). In panchina: Navarro, Montervino, Pazienza, Russotto. Allenatore: Reja 6. JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Grygera 6, Knezevic 5, Chiellini 6.5, Molinaro 5 (38' st Giovinco sv); Salihamidzic 5.5, Poulsen 5.5 (30' st Ekdal sv), Marchisio 6, Nedved 6; Del Piero 6 (26' st De Ceglie sv), Amauri 7 In panchina: Chimenti, Ariaudo, Marchionni, Rossi. Allenatore: Ranieri 5 ARBITRO: Saccani di Mantova 6. MARCATORI: 16' st Amauri, 19' st Hamsik, 35' st Lavezzi NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa, chiuse le curve del San Paolo. Ammoniti: Poulsen, Molinaro, Gargano, Blasi, Salihamidzic, Lavezzi, Grygera. Angoli: 42 per la Juventus. Recuperi: 0' pt e 3' st. NAPOLI - Amauri-Hamisk: due fulmini in tre minuti poi un erroraccio di Knezevic che ha regalato a Lavezzi il gol della vittoria del Napoli che ora è in testa alla classifica. La Juve –che ha dovuto fare a meno di parecchi pezzi da novanta – per oltre un’ora aveva dato l’impressione di aver superato il proprio momento-no, giocando una buona partita. Il Napoli ha fatto di più, anche se è riuscito a incidere solo nella ripresa. Comunque quella di Reeja è una bella squadra. Quella bianconera ha avuto nel primo tempo diverse occasioni, grazie
Mourinho e Spalletti sul posticipo
«Non sarà decisiva» «Roma, è la svolta»
L’esultanza dei giocatori del Napoli, momentaneamente primo in classifica
al grande lavoro di Del Piero, abile nel lavoro di cucitura del gioco e nell’ultimo passaggio. I gol tuttavia sono arrivati nella ripresa: bellissimo il gol di Amauri che ha bruciato Cannavaro su un traversone di Poulsen da destra. Bravo anche Hamsik nel farsi trovare davanti a Manninger sul traversone di Lavezzi da destra, ma la difesa bianconera l’ha lasciato solo e di questo si parlerà molto nello spogliatoio juventino. Peggiore è apparso l’errore di Knezevic sul secondo gol: un rinvio alla carlona sui piedi di Lavezzi che non ha fallito. La Juve è in palese difficoltà, si parlerà di crisi. Il Napoli ha cercato di fare la partita. La squadra di Reja ha avuto
una sola, vera occasione, quella del 26', quando Maggio da destra ha trovato la testa di Hamsik che ha costretto Manninger a un impegnativo intervento sulla sinistra. Poi le proiezioni di Vitale sulla sinistra, qualche tiro da lontano di Hamsik. La Juve nei primi 45' ha tirato con Poulsen al 6' e la palla, deviata da Amauri, ha costretto Iezzo a salvare con un gran balzo sulla destra. Poi Del Piero dal fondo destro al 14' ha servito Nedved che, pressato, ha messo alto. Ancora Del Piero (in buona serata) al 22' ha servito Amauri da sinistro e il colpo di testa dell’attaccante è finito alta. Una parata impegnativa per Iezzo (in grande spolvero) al 37' su punizione di Del Piero.
Nella ripresa è stato il Napoli a tenere l’iniziativa ma Poulsen al 16' è andato via sulla destra, ha crossato per Amauri (quarto gol) che di destro, di prima intenzione, ha tirato anticipando Cannavaro. Nemmeno tre minuti e la Juve si è fatta fregare: Lavezzi ha svariato sulla destra, mettendo al centro per la testa di Hamsik, “dimenticato” dalla difesa bianconera. Un grande errore difensivo ha permesso al Napoli di andare a rete con Lavezzi, che si è ritrovato solo su un pessimo rinvio di Knezevic: facile giustiziare Manninger. Ranieri si è attaccato a Giovinco, ma inutilmente. Napoli è solo in testa alla classifica, almeno per una notte, la Juve è sempre più in crisi.
MILANO - «Quella di Roma è una gara che possiamo vincere. Paura? La parola paura per me non esiste». Lo ha dichiarato il tecnico interista Josè Mourinho ieri aggiungendo di vivere sempre con un po’ di ansia le soste: Vieira e Burdisso sono rientrati infortunati dalle rispettive nazionali. «E' troppo presto per fare conti - ha detto ancora qualcuno ha dimenticato che ho vinto quattro campionati e so come si vince un campionato e cioè si vince se all’ultima giornata hai qualche punto più degli altri. Dalla gara dell’Olimpico non uscirà nessuna verità. Spalletti? Io non parlo, il suo lavoro parla per lui». E di certo non è la fiducia che manca a Spalletti: «Alla Roma non manca niente per vincere questa partita» ha detto il tecnico dei giallorossi che però non nasconde l’importanza che una vittoria contro la capolista potrebbe avere in questo momento: «In un ambiente come il nostro dove ci si entusiasma e ci si abbatte facil-
Calci di rigore
mente, una risposta pratica sul campo potrebbe voler dire molto. Aumenterebbe la tranquillità e l'entusiasmo, fondamentali per una squadra come la nostra. La Roma - aggiunge - non ha assolutamente niente di meno rispetto all’Inter, sono convinto che i miei giocatori non accettino i risultati attuali. Noi sappiamo quale è il nostro valore e la nostra forza e vogliamo tornare il prima possibile su quei livelli». Queste le probabili formazioni: ROMA (4-2-3-1):Doni; Cicinho, Juan, Loria, Tonetto; De Rossi, Aquilani; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. In panchina: Artur, Riise, Brighi, Pizarro, Menez, Okaka, Montella. All. Spalletti. INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Chivu, Cordoba, Zanetti; Mancini, Cambiasso, Muntari, Stankovic; Ibrahimovic, Cruz In panchina: Toldo, Santon, Samuel, Dacourt, Quaresma, Adriano, Balotelli. All. Mourinho. ARBITRO: Rizzoli di Bologna
di EMANUELE GIACOIA
Capello, ct dell'Inghilterra, ha decretato: «Al prossimo mondiale non voglio, come in Germania, la carovana di mogli e fidanzate». Non ci sono state reazioni dei giocatori, anche perché Capello, forse l'ha dimenticato, non ha incluso amanti, veline e compagne non ancora identificate.
Oggi il derby Catania-Palermo. La vedova di Filippo Raciti si rivolge ai tifosi
«La violenza non può essere tollerata» ROMA – «Catania-Palermo mi riporta indietro, però questa per me non è la violenza maggiore, perchè io la violenza la vivo nel quotidiano. La violenza, infatti, ha diverse forme e diversi aspetti, ma il fine è sempre quello: distruggere». Marisa Grasso, vedova di Filippo Raciti, l’ispettore della polizia di Stato rimasto ucciso negli scontri avvenuti il 2 febbraio del 2007, durante Catania-Palermo, è tornata a parlare alla vigilia del derby siciliano di A, in programma oggi nello stadio Massimino. «Il sacrificio di mio marito – ha aggiunto – deve avere un seguito: non si può passare sopra o far finta di niente. Si è visto l’uso della violenza, la forma di razzismo nei confronti della divisa e come questo si manifesta in prossimità di uno stadio. Il sacrificio di quell'uomo deve servire». «Mi auguro – ha aggiunto – che, attraverso la mia testimonianza nelle scuole, alcuni possano comprendere e capire. Però, una sola voce non è forte quanto un coro. Mi auguro che accanto a
me ci siano altre voci». Sulla morte di Gabriele Sandri, il tifoso dalla Lazio ucciso da un poliziotto l’11 novembre del 2007, la signora Raciti ha aggiunto: «Il caso di violenza del 2 febbraio è totalmente diverso dalla morte di Sandri. Purtroppo, noi familiari abbiamo ritoccato un certo odio, perchè si sono scagliati contro me e i miei figli anche determinate forme di razzismo ad Acireale, che non avrei pensato di vivere: determinate scritte sotto casa, mia figlia ha trovato scritte offensive vicino all’aula, nei suoi confronti e nei confronti del padre poliziotto. E non è bello, perchè è un’altra forma di violenza che continua e non ti lascia lo spazio per riemergere». Sull’ordine pubblico si è espresso così il tecnico del Palermo Ballardini: «Se è stato deciso di impedire la trasferta a Catania dei tifosi del Palermo, si vede che questo genere di decisioni, non solo per i nostri supporter, sono in generale l’unica strada percorribile. Ovviamente di-
spiace. Durante la settimana hanno sottolineato, in modo educato e rispettoso, l’importanza del derby qui al campo di allenamento». «Può essere un incontro speciale per quel che riguarda il contesto – sottolinea invece Walter Zenga, allenatore del Catania –ma in campo è una gara come un’altra. Ne ho vissuti molti di appuntamenti così, anche di più tosti. Per me è una partita normale con tre punti in palio». Queste le probabili formazioni: CATANIA (4-3-3): Bizzarri; Sardo, Stovini, Silvestre, Silvestri; Biagianti, Tedesco, Carboni; Martinez, Mascara, Plasmati. In panchina: Kosicky, Terlizzi, Sabato, Baiocco, Izco, Dica, Morimoto. Allenatore: Zenga PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Carrozzieri, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Migliaccio; Simplicio; Cavani, Miccoli. In panchina: Fontana, Raggi, Dellafiore, Guana, Tedesco, Lanzafame, Budan. Allenatore: Ballardini. ARBITRO: Rocchi di Firenze
42 Sport Serie A. Apre le danze Pazzini nel primo tempo. Nel finale doppietta per Gilardino Domenica 19 ottobre 2008
La Reggina affonda a Firenze Decisivo il rigore con espulsione del portiere Campagnolo FIORENTINA REGGINA
3 0
FIORENTINA (4-3-2-1): Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Donadel, Felipe Melo, Kuzmanovic (14'st Montolivo); Santana, Jovetic (22'st Osvaldo); Pazzini (26'st Gilardino). In panchina: Storari, Da Costa, Pasqual, Zauri. Allenatore: Prandelli. REGGINA (4-3-2-1): Campagnolo; Lanzaro, Cirillo, Santos, Costa; Vigiani (39'st Puggioni) Barreto, Carmona, Cozza (40'st Di Gennaro), Brienza; Rakic (7'st Ceravolo). In panchina: Alvarez, Valdez, Barillà, Tognozzi. Allenatore: Orlandi. MARCATORI: 39'pt Pazzini (rig.), 30'st e 36'st Gilardino ARBITRO: Orsato di Schio NOTE: giornata primaverile, terreno in perfette condizioni, spettatori 28.931 (4.286 i paganti), per un incasso di 592.833,00 euro. Ammoniti: Carmona e Comotto. Angoli: 13 a 4 per la Reggina. Recupero: 2'pt. di RINO TEBALA Pazzini esulta: Frey (in basso) consola Campagnolo
FIRENZE. Firenze amara per la Reggina. La squadra amaranto ha rimediato una secca sconfitta che contro una grande ci può stare, ma non in quelle proporzioni. Per certi aspetti si potrebbe parlare anche di risultato bugiardo, ma senza voler esagerare, visto come la Fiorentina è riuscita a sbloccare la gara, almeno quel passivo non è giusto. Anche perchè, se rigore c'era sull'uscita di Campagnolo, sarebbe stato sufficiente ammonire il portiere dando alla Reggina la possibilità di giocarsi la gara in parità numerica. Fino a quel momento la Reggina aveva anche messo in difficoltà la Fiorentina, con un Cozza molto vivo al rientro, in sintonia con Brienza. Le manovre limpide e penetranti, avevano fatto tremare la squadra di casa col pensiero rivolto alla gara di Champions. Sarebbe stato un brutto affare per la squadra di Prandelli se quel rigore non avesse spianato la strada del successo, soprattutto l'espulsione di Campagnolo. Le squadre sono abbastanza equilibrate e la Reggina tiene testa alla forte
Fiorentina. Gli uomini di Orlandi vogliono a tutti i costi un risultato positivo ma tutto sfuma al trentanovesimo del primo tempo. APPROCCIO. Meglio la
Reggina, la Fiorentina non sembra in giornata. La squadra di casa, però, è fortunata e pur giocando male trova l'opportunità per cambiare il volto della gara ed
anche l'approccio, ma fa nettamente meglio, solo quando gioca con l'uomo in più. CRONACA. Il primo brivido lo procura Pazzini, ma l'attaccante, al primo affondo è in fuorigioco. e' il primo minuto, la partita si annuncia subito vivace, ma anche per merito della Reggina che al dodicesimo, porta la prima minaccia con una combinazione sulla destra tra Cozza e Brienza, fermati in angolo. La Fiorentina risponde al sedicesimo con Jovetic che supera Lanzaro e tira forte. Cirillo salva in angolo. Ciccio Cozza ha voglia di gol e calcia forte una punizione da oltre trenta metri al ventesimo. Frey oppone i pugni goffamente. Al venticinquesimo ci prova Jovetic che spesso è libero da marcature, Campagnolo devia in angolo. Tiri di Jovetic ancora e Gobbi in rapida successione al minuto trentuno e trentadue, la palla è alta in entrambi i casi. Al trentottesimo la svolta: Pazzini è solo in area ben lanciato da Santana, Campagnolo in uscita si scontra con l'avversario, l'arbitro concede il rigore alla Fiorentina ed espelle il portiere. Orlandi sostituisce Vigiani con Puggioni all'esordio stagionale, lo stesso Pazzini lo spiazza e realizza la massima punizione per il vantaggio viola. Al quarantaduesimo Brienza viene affrontato rudemente in area da Felipe Melo e va a terra, Orsato sorvola ed invita il fantasista a rialzarsi. Il tempo si chiude con un tiro di Felipe Melo in òpieno recupero, con palla alta. La ripresa si apre con un tiro di Donadel al primo minuto, parato da Puggioni. Al quinto, Jovetic ancora libero, avanza e tira. La mira è sbagliata. Carmone dal limite tira alto al dodicesimo, quattro minuti dopo Cozza costruisce su Lanzaro e cerca la deviazione di testa, mandando alto. Puggioni al diciannovesimo, si rifugia in angolo su fendente di Felipe Melo, poi ferma in due tempi un tiro di Donadel. Al trentesimo entra Gilardino e mette il sigillo. Montolivo lo pesca solo in area ed è il raddoppio con un tiro angolato. al secondo tentativo del nazionale, Puggioni para. Il portiere e Santos si distraggono al trentaseiesimo ed è ancora Gilardino che ne approfitta per aumentare il bottino a porta vuota.
Lanzaro prova a frenare Jovetic
PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6) - Ha parato tutto il possibile, è stato molto attento tra i pali, ma quando Pazzini gli si è presentato davanti, lo scontro è stato fatale. Espulso! LANZARO (6,5) - Marcature non sempre impeccabili sugli avversari. Un paio di volte è stato superato, correndo qualche rischio. Meglio in fase offensiva. Ha concluso in crescendo. CIRILLO (6) - Sta tornando il gladiatore dello scorso anno. E' un po' lento a carburare, ma comincia a dare segni di risveglio. SANTOS (6) - Un centrale con i fiocchi. Pazzini ha avuto il suo bel da fare per trovare spazi e andare al tiro. COSTA (6) - Avversari ostici, ma se l'è cavata bene. Ha tamponato con puntualità e si è anche fatto vedere in proiezione offensiva. VIGIANI (6) - Sulla fascia è più abile nella spinta offensiva ma, ieri, all'occorrenza, si è fatto valere anche in fase passiva, poi è dovuto uscire. Dal 39'pt PUGGIONI (6) Appena entrato si è trovato a tu per tu con Pazzini e tutti hanno sperato nel miracolo. Nulla da fare sul tiro angolato che lo ha spiazzato. Tre gol sono troppi). BARRETO (6) - E' apparso un po' stanco, ma ha dato il suo contributo per quasi tutti i novanta minuti, correndo senza risparmiarsi. CARMONA (6,5) - Ha svolto il solito lavoro di spola, cercando di coprire la difesa, ma promuovendo l'azione offensiva con i consueti inserimenti. Tra i migliori. COZZA (6,5) - Un rientro positivo con buoni numeri nella costruzione del gioco negli ultimi metri. Autore di un paio di conclusioni su punizione senza molta fortuna. Dal 40'st DI GENNARO (SV). BRIENZA (6) - Lavoro di ricucitura con palloni filtranti in area avversaria e inserimenti per andare al tiro. Buona l'intesa con Cozza. RAKIC (6) - Esordio dal primo minuto, senza botto, un po' deludente. E' apparso molto mobile, ma non ha avuto opportunità di tiro. Dal 7'st CERAVOLO (6) - Un paio di incursioni con passaggi imprecisi. Comunque, si è mosso bene). r. t.
Mille cuori amaranto sconfitti
Melo contrasta Ciccio Cozza
FIRENZE. Sono almeno un migliaio i tifosi della Reggina, con un invito speciale di parenti e amici: un bacione da portare a Firenze. Lo hanno chiesto tutti, ma sarebbe stato bello, che gli stessi tifosi in trasferta, riportassero a casa anche qualche punto importante, per ridare coraggio a tutto l'ambiente amaranto che segue con ansia le sorti della Reggina. Bene, i bacioni a Firenze sono arrivati puntuali, i punti purtroppo, ancora no. La giornata primaverile ed il clima amichevole del pomeriggio, lasciavano presagire qualcosa di buono. Anche l'arrivo della squadra al 'Franchi' aveva qualcosa di diverso. I gio-
catori, in fila indiana, sono arrivati allo stadio un'ora e mezza prima della partita. Tutti tonici, fiduciosi e molto concentrati. Visi tirati si, ma molto rassicuranti. Gli si leggeva in volto la voglia di punti, specialmente dopo la beffa col Catania. Anche all'ingresso in campo delle due squadre in divisa, prima della gara, baci e abbracci tra atleti amaranto e viola si sono sprecati. Poi tutti attorno al cerchio per commemorare la madre del presidente della Fiorentina, Della Valle. Il fischio d'inizio di una partita sentita, ha spazzato via ogni dubbio: la nuova Reggina di Cozza e Rakic, ha dato subito l'impressione di potercela fare, Poche distra-
zioni iniziali, ma in inferiorità numerica la squadra ha sbandato, ma perdere Campagnolo e subire il gol nel primo tempo è stato letale. La Fiorentina ha pensato più alla gara di champions che alla Reggina, ma quando si è vista spianare la strada del successo con quel rigore, ha finito di soffrire. A Monaco ci sarà l'ex Toni ad attendere la squadra viola, la distrazione potrebbe essere fatale. Prandelli richiama i suoi il tifo c'è anche. Allora la squadra viola torna ad essere se stessa, ma come sarebbe andata senza rigore ed espulsione. Per certi aspetti, il risultato è anche bugiardo ma è difficile spiegare una sconfitta così pesante, su un campo tan-
to difficile. Mister Orlandi aveva messo in conto tutto, chiedendo ai suoi una concentrazione speciale, proprio per pareggiare i conti con i viola, più attrezzati tecnicamente. La parità, però, è durata solo per trentanove minuti, fino al rigore di Pazzini, anche se in dieci, la Reggina ha avuto una impennata di orgoglio per buona parte del secondo tempo. ha sonato a beffa, invece, l'annuncio dello speaker che ha invitato i tifosi a rimanere nel loro settore dopo il fischio di chiusura, augurando a tutti un buon viaggio di ritorno.... Come per dire grazie dei tre punti e ci vediamo magari l’anno prossimo. r. t.
Sport Pescara senza stipendi da inizio stagione
Domenica 19 ottobre 2008
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A Gallipoli, c’è l’Arezzo per la fuga decisiva A Taranto si gioca ancora a porte chiuse Benevento
IL PRONOSTICO
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Pescara
Arbitro: DEL GIOVANE di Albano Assistenti: Arciero-Libertino BENEVENTO. Dopo aver perso Bueno, Pa- PESCARA- La partita è l’ultimo dei pensiepagni all’ultimo momento ha dovuto rinun- ri. Il misterioso passaggio di mano della ciare anche al brasiliano Tesser. Il forte società ha reso incerto il futuro del clube, esterno destro ha accusato un’infiammazio- soprattutto, non dà garanzia ai giocatori a ne ai tendini delle caviglie per una postura secco di stipendi dall’inizio della stagione. sbagliata. A bilanciare le due pesanti assen- Martedì scorso la squadra ha scioperato, ze, Papagni ha convocato Aquilanti. saltando l’allenamento. BENEVENTO (4-4-2):Gori; Cattaneo, Ignof- PESCARA (4-2-3-1): Prisco; Camorani, fo, Ferraro, Colombini; Imbriani, Cejas, Ci- Pomante, Siniscalchi, Vitale; Ferraresi, nelli, Palermo; Clemente, L. Castaldo. A di- Cardinale; Felci, Di Vicino, Zeytulaev; Sisp.: Corradino, Aquilanti, F. Castaldo, De Li- mon. A disp.: Bartoletti, Diliso, Sembroni, guori, Carloto, Statella, Di Piazza. All.: Papa- Pisciotta, Verratti, Stella, Bazzani. All.: gni. Galderisi. INDISPONIBILI: Evacuo, Bueno, Tesser, INDISPONIBILI: Giuliano, Indiveri, RoLandaida. mito. SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFICATI: nessuno.
Foggia
IL PRONOSTICO
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Sorrento
Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Scarano-De Falco FOGGIA. In settimana preparazione anti Sorrento molto attenta, con Salgado che ha disputato anche la partitella amichevole del giovedì. Per la sostituzione dello squalificato Del Core, si giocano una maglia da titolare il cileno Salgado e Germinale. In difesa sarà Rinaldi a sostituire l´infortunato Zanetti. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Rinaldi, Lisuzzo, Pezzella; D'Amico, Pecchia, Coletti; Piccolo, Salgado, Mattioli. All.: Novelli. A disp.: Coscia, Burzigotti, Posillipo, Colomba, D´Amico, Germinale, Troianiello. INDISPONIBILI: Zanetti. SQUALIFICATO: Del Core.
Gallipoli
SORRENTO. Simonelli confermerà oggi lo stesso modulo di domenica scorsa con il Benevento. Biancone e Giampaolo in avanti. Un’iniezione di fiducia è il recupero di Myrtaj: inizierà la gara in panchina. Panarelli (a sinistra) dovrebbe formare con Vanin la coppia dei laterali difensivi. Assente per squalifica il centrale Demartis. SORRENTO (4-4-2): Botticella; Vanin, Lo Monaco, Minadeo, Panarelli; Fialdini, Nicodemo, Agnelli, La Vista; Biancone, Giampaolo. A disp.: Spadavecchia, Angeli, Iorio, Maiorano, Greco, Strambelli, Myrtaj. All.: Simonelli. INDISPONIBILI: Ripa, Caccavallo. SQUALIFICATO: Demartis.
IL PRONOSTICO
1
Arezzo
Arbitro: CORLETTO di Castelfranco Assistenti: Tronchin-De Rosa GALLIPOLI. Emergenza difesa per Giannini, che deve inventare l’intero reparto arretrato partendo dall’unica presenza certa di capitan Antonioli. La lista degli infortunati registra i difensori Molinari, Bonatti, Savino e Suriano. Da valutare le difficili condizioni del mancino Giacomini e di Riccardo. GALLIPOLI (3-5-2): Rossi; Sissoko, Antonioli, Cangi; Vastola, Russo, Esposito, Mounard, Mele; Ginestra, Di Gennaro. A disp. Marcandalli, Ianniciello, Carretta, Cimarelli, Zampa, Cini, Marzeglia. All.: Giannini. INDISPONIBILI: Molinari, Bonatti, Suriano, Savino. SQUALIFICATI: nessuno.
Ternana
AREZZO. Cari ha due dubbi in formazione. Matute lamenta dolore ad una caviglia. Sul suo utilizzo si decide oggi. L’altro dubbio, più sfumato, riguarda il difensore centrale Fanucci. Per lui un risentimento alla pianta del piede sinistro, ma dovrebbe farcela. Unici, sicuri indisponibili il brasiliano Togni ed il trequartista Lauria. AREZZO (4-4-2): Marconato; Bricca, Terra, Fanucci, Grillo; Bondi, Beati, Matute, Croce; Baclet, Chianese. A disp.: Lancini,Conte, Doga, Vigna, Miglietta, Cavagna, Martinetti. All.: Cari. INDISPONIBILI: Togni, Lauria. SQUALIFICATI: nessuno.
IL PRONOSTICO
X
Perugia
Arbitro: GIANCOLA di Vasto Assistenti: Cinque-Fortarezza TERNI. Sale la “febbre” da derby e Giorgini PERUGIA. Il derby per cercare di risolleha fatto le sue scelte: che sono obbligate per le vare le sorti di una stagione. Il Perugia per indisponibilità di Cardona, Di Dio, Del Gros- l'attesissima sfida di Terni recupera Cutoso, Sartor, Noviello e Tozzi Borsoi. Il pacchet- lo e Sarri lo schiera dal primo minuto. Il to arretrato conterà sull'apporto di Bizzarri e tecnico toscano però non recupera PizzolCibocchi. A centrocampo Di Deo che giostre- la. Con l'assenza di Minieri scontati anche rà al posto di Danucci. In avanti Giorgini si i terzini: Zoppetti e Barbagli. affiderà a Rigoni e Scappini. PERUGIA (4-4-1-1): Benassi; Zoppetti, TERNANA (4-4-1-1): Ginestra; Bizzarri, Pe- Cudini, Pagani, Barbagli; De Giorgio, Pasdotti, Tedeschi, Cibocchi; Concas, Di Deo, Pa- siglia, Mezavilla, Cutolo; Mazzeo; Ercolapini, Bussi; Rigoni, Scappini. A disp.: Visi, no. A disp.: Bianchi, Accursi, Boldrini, Fedeli, Mauri, Danucci, Lacheheb, Perna, Ri- Mezavilla, Russo, Goretti, Campagnacci. ganò. All.: Giorgini. All.: Sarri. INDISPONIBILI: Cardona, Di Dio, Del Gros- INDISPONIBILI: Minieri, Ferrari, Pizzolso, Sartor, Noviello, Tozzi Borsoi. la. SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFICATI: nessuno.
Cavese
IL PRONOSTICO
X
J. Stabia
Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Roccasalvo-Antico CAVA DE’ TIRRENI. Camplone conferma CASTELLAMMARE DI STABIA. Rientra da capitan Nocerino nel ruolo di centrale difen- squalifica Radi, che va a riprendersi il posto sivo (Ischia deve scontare il secondo di due sull’out sinistro di difesa. Ballottaggio a deturni di squalifica) e rispetto al derby di Pa- stra tra Ferrara (favorito) ed Ametrano, che gani potrebbe preferire Pierotti a Lacrimini Morgia potrebbe confermare sulla linea meper il presidio della corsia mancina. Non re- diana in tandem con Monticciolo (in caso cuperano Porro e Sorrentino. In regia Ana- contrario spazio a De Rosa). Solita linea di clerio. Fuori per scelta tecnica Petrocco: il se- trequarti alle spalle del bomber Biancolino. JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner; Ferrara, condo di Marruocco sarà Inserra. CAVESE (4-3-3): Marruocco; Frezza, Fari- Maury, Geraldi, Radi; Monticciolo, Ametrana, Nocerino, Pierotti; Alfano, Anaclerio, Fa- no; Capparella, Artistico, Peluso; Biancolivasuli; Tarantino, Aquino, Schetter. A disp.: no. A disp.: Della Corte, D’Ambrosio, Gritti, Inserra, Lacrimini, Viscido, Scartozzi, Mal- De Rosa, Barbosa, Amore, Morello. All.: Morgia. lardo, Shiba, Bernardo. All.: Camplone. INDISPONIBILI: Grieco, Mineo. INDISPONIBILI: Porro, Sorrentino. SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFICATI: Ischia.
Foligno
IL PRONOSTICO
1
Crotone
Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Raimondi-Evangelista FOLIGNO. L'unico indisponibile è Bisello Ragno. Contro i calabresi, il tecnico biancazzurro Cevoli si affiderà ad un modulo più prudente rispetto al "solito" 3-4-1-2, passando a quattro nel reparto arretrato. Rientra dopo tre settimane Signori, che però partirà solo dalla panchina. Ballottaggio sulla trequarti tra Sciani e Coresi. FOLIGNO (4-3-1-2): Ripa; Baldanzeddu, Guastalvino, Fiuzzi, Petterini; Mandorlini, Furiani, Cotza; Coresi; Turchi, De Paula. A disp.: Palanca, Buscaroli, Pencelli, Signori, De Stefano, Iadaresta, Cardarelli. All.: Cevoli. INDISPONIBILE: Bisello Ragno. SQUALIFICATI: nessuno.
Taranto
CROTONE. Moriero deve fare a meno dello squalificato Russo, al suo posto l’unica punta sarà Paponetti. In difesa il tecnico leccese recupera Maietta che in settimana si è allenato a parte, mentre a centrocampo si giocano una maglia da titolare Aurelio e Espinal, con il primo in lieve vantaggio sul secondo. CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, Rossi, Maietta, Morleo; Pacciardi, Galardo; Basso, Aurelio, Petrilli; Paponetti. A disp.: Farelli, Borghetti, Scognamiglio, Espinal, Caetano, Orosz, Triarico. All.: Moriero. INDISPONIBILI: Vicedomini. SQUALIFICATI: Russo.
IL PRONOSTICO
1
Paganese
Arbitro: Peretti di Nocera Assistenti: Bagnato-Fascetti TARANTO. Giocare sulle fasce laterali. L’imperativo di Dellisanti per piegare una Paganese prudente. Vista l’assenza di Dionigi (infortunio al polpaccio), la coppia d’attacco sarà composta dai mancini Caturano e Marolda. L’unico dubbio riguarda il centrocampista di sinistra: ballottaggio tra Carrozza (favorito) e Micco. Si giocherà a porte chiuse. TARANTO (4-4-2): Nordi; D’Alterio, Migliaccio, Pastore, Prosperi; Cazzola, Giorgino, Shala, Carrozza; Caturano, Marolda. A disp.: Faraon, Di Bari, Sosa, Sciaudone, Micco, Pagliuca, Barrotti. All.: Dellisanti. INDISPONIBILI: Barasso, Dionigi, Paolucci. SQUALIFICATI: nessuno.
Lanciano
PAGANI. Ferrero ha rescisso in settimana, il giovane De Lorenzo è ancora convalescente, Di Cosmo e Lasagna non stanno convincendo come ad inizio stagione e Capuano si affida dunque ad un attacco inedito con Mendil terminale della manovra ed Ivan Tisci a suo immediato supporto. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli; Chiavaro, De Giosa, Astarita; Esposito, Berardi, Caracciolo, Capodaglio, Bacchi; Tisci; Mendil. A disp.: Melillo, Imparato, Costanzo, Stentardo, Iraci, Lasagna, Di Cosmo. All.: Capuano. INDISPONIBILI: De Lorenzo, Ingrosso. SQUALIFICATI: Taccola.
IL PRONOSTICO
1
Marcianise
Arbitro: BERGHER di Rovigo Assistenti: Secco-Parolin LANCIANO. Mammarella non ce la fa: il ter- MARCIANISE. A Lanciano senza Poziello e zino sinistro salterà quasi sicuramente la Piscitelli. Sempre molto celata la formaziopartita per un problema muscolare. Di Fran- ne. Il modulo che adotterà Lca Fusi dovrebbe cesco punta di nuovo ad un attacco veloce e essere il 4-3-3, le incognite riguardono solo tecnico, senza Morante, ancora alla ricerca gli interpreti. Da quello che si è potuto intuidella miglior condizione. Prima punta sarà re, Manco, Galizia ed Innocenti, sono in pole l’argentino Alfageme, alle sue spalle Volpe e position per il reparto avanzato. A centrosulle corsie esterne Turchi e Margarita. campo sicura la presenza di D’Ambrosio e LANCIANO (4-2-3-1): Bordeanu; Vincenti, Della Ventura. Maggiori dubbi in difesa. Bolic, Oshadogan, Daleno; Cossu, El Kamch; REAL MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli; Turchi, Volpe, Margarita; Alfageme. A di- Raucci, Filosa, Murolo, Russo; Della Ventusp.: Aridità, Erba, Magliarini, Amenta, Tar- ra D’Ambrosio, Romano; Galizia, Innocenti, quini, Romano, Morante. All.: Di Francesco. Manco. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Porpora, INDISPONIBILI: Colussi, Vicentini, Mam- Vanacore, Montanari, Compagnone, Tedemarella. sco. All.: Fusi SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFICATO: Di Napoli.
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Domenica 19 ottobre 2008
Sport
Recupera Parisi Nolè-Berretti staffetta
Con la Pistoiese al Viviani una gara da dentro o fuori
Potenza, tutto in 90’ Gautieri ricompatta la difesa Il difensore Dei piace I dubbi sul tesseramento TOMMASO Dei è un difensore di lusso per la categoria, si allena da due giorni con il Potenza che però non sa se può tesserarlo. Lo ha spiegato ieri anche patron Postiglione, nella conferenza stampa di ufficializzazione della firma di Cataldo Montesanto. Quest’ultima operazione è stata possibile a prescindere, perché il Potenza ad inizio stagione inseri’ 17 giocatori nella lista degli over presentata alla Lega, lasciandosi la possibilità di riempire anche prima di gennaio l’ultima casella delle 18 previste. Ma l’inserimento in lista di Dei, che a questo punto dovrebbe avvenire al posto di Kontè che ha rescisso il contratto, appare al momento problematico. Stando infatti ad un’interpretazione verbale del regolamento in materia giunta al Potenza dalla Lega di Firenze, non sarebbe possibile rimpiazzare gli svincolati nella lista dei 18 prima della riapertura del mercato, a gennaio. Non ci sono precedenti al riguardo visto che la normativa è assai recente, ma la società rossoblu ha richiesto a questo punto alla Lega un’interpretazione “autentica” (quella per iscritto e che fa giurisprudenza), provando cosi’ a sbloccare la situazione ma-
gari già nella prossima settimana. Sul nuovo organigramma societario il patron ha tenuto a precisare che “sono state fatte le migliori scelte possibili, sia nella scelta del presidente che del direttore generale, Pellegrino ha il carisma che puo’ servire in questo momento mentre Rocco Galasso, che non si occuperà di questioni tecniche, potrà mettere a frutto l’esperienza maturata in tre anni nel calcio professionistico”. Non manca una stoccata a Bruno Iovino, con cui si è chiusa la collaborazione: “non sono riuscito a mettermi in contatto telefonico con lui – spiega Postiglione – ma di certo non ha mostrato senso di responsabilità andandosene dalla sera alla mattina e lasciando tutto il lavoro in sospeso”. Il patron tenta anche di smontare il caso Morfù, spiegando che il giocatore non è da ritenersi fuori rosa: “non è stato convocato per scelta tecnica e ha usufruito di mezza giornata di permesso per ragioni personali, ciò non toglie che un giocatore con il suo passato e le sue qualità ha deluso finora sia il tecnico che la società”. Se non è una bocciatura questa… Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
TORNEO BERRETTI: KO POTENZA E MELFI Un sabato da dimenticare per le lucane SABATO da dimenticare per le due squadre lucane nel campionato Berretti. Perdono Melfi e Potenza, rispettivamente contro Marcianise e Vibonese. I gialloverdi sono stati sconfitti in casa dai campani con il punteggio di 2 a 0. Partita contrassegnata dagli episodi. Il primo gol dei campani è stato viziato da un fuorigioco. Nella ripresa i federiciani hanno cercato di pareggiare i conti, ma a pochi minuti dal termine il Melfi è rimasto in dieci, causa espulsione di Fortunato. La rete del raddoppio campano è giunta al termine del match, con il Melfi proteso verso la porta avversaria. Il Potenza, invece ha perso in casa, a Picerno, per 3 a 2 contro la Vibonese. I ragazzi di Cincione si sono arresi ai calabresi, abili a sfruttare le occasioni concesse dai leoncini rossoblù. Vibonese in vantaggio per due a zero, Potenza bravo a reagire con le reti di Scavone e Lasco. Vibonese vincitrice su punizione nei minuti di recupero.
DOPO UNA settimana molto travagliata e durante la quale si era temuto che il Potenza oggi contro la Pistoiese avrebbe potuto essere in piena emergenza, al termine della seduta di rifinitura di ieri mattina il tecnico Gautieri ha tirato un sospiro di sollievo e non nascondendo una certa soddisfazione ha fatto il punto della situazione:” per fortuna abbiamo recuperato tutti quelli che hanno avuto fastidi fisici nel corso dell’ultima settimana. Mi riferisco in particolare a Vianello, Parisi e Nolè. Al momento gli unici indisponibili sono Mamede, Patarini e lo squalificato Di Bella”. Oltre, ovviamente, a Morfù che come ha spiegato il proprietario del club Giuseppe Postiglione ha usufruito, su sua richiesta, di un permesso per sbrigare alcune faccende personali. Stante cosi le cose Gautieri e Catalano non avranno molti dubbi da sciogliere per decidere quali saranno gli undici che dovranno affrontare la formazione toscana. Il recupero in extremis di Parisi per alcuni giorni a curarsi in un centro fisioterapico di Salerno permetterà ai tecnici di schierarlo al centro insieme a Cuomo in luogo di Di Bella. Il posto lasciato libero da Parisi sulla corsia sinistra sarà occupato da Sabatino con Lolaico a destra e il sempre più convincente Groppioni in porta. Nel reparto di centrocampo Cammarota e Prevete centrali e Volpe e Vianello sulle corsie laterali. In avanti Berretti a ridosso della punta centrale Cozzolino. Riproponendo per questa delicata gara lo stesso assetto tattico di Crotone dove sotto l’aspetto della concentrazione può essere cominciato un nuovo corso per il futuro della squadra rossoblu: “in effetti a Crotone la squadra si è comportata abbastanza bene e sarebbe uscita con un punto dallo Scida se fosse stata assistita da un pizzico di fortuna in più. E anche sotto l’aspetto tattico si andrà avanti con l’impostazione di domenica scorsa. Anche se, indipendentemente dal modulo, per
Gautieri e, in alto a sinistra, l’ultimo arrivato Montesanto
ottenere risultati positivi chi va in campo deve mettere maggiore cattiveria, determinazione e concentrazione. Certo tutti i ragazzi si rendono conto che per cominciare davvero un nuovo corso è necessario solo con-
quistare tre punti che sarebbero davvero importanti per il morale di questa squadra. La Pistoiese è una buona squadra che verrà al Viviani per fare la sua gara, ma posso dire che l’esito di questi 90 minuti dipende esclusi-
vamente da noi stessi e da come sapremo stare in campo per tutta la gara. E quando dico questo voglio dire che stiamo lavorando duro proprio per eliminare quei difetti che non ci hanno consentito di vincere le gare con il Gallipoli, l’Arezzo e il Perugia. Cercando di fare entrare nella testa di ognuno che non bisogna mai abbassare la guardia e la concentrazione perché le partite durano 90 minuti ed oltre”, Ed una mano, in questo compito gli arriverà dalla società che ha già messo sotto contratto Montesanto che assicura esperienza e qualità in mezzo al campo e che potrebbe nella prossima settimana, se arrivassero risposte affermative dalla Lega Pro, come riferiamo a parte, anche contrattualizzare l’esperto esterno sinistro Tommaso Dei ed anche un altro difensore centrale. In caso di un risultato diverso dalla vittoria, Gautieri teme provvedimenti nei suoi confronti? “ ma ogni allenatore è sempre sulla graticola e non si può escludere nulla. Ma quello che conta ed è importante è il destino del Potenza. Per questo noi dobbiamo dare qualcosa in più per tirarlo fuori da questa situazione”. Rocco Sabatella
Sassaiola, altri tre Daspo Sugli spalti si prevede poca gente L’ECO di Potenza-Perugia non finisce ancora di risuonare sugli spalti della tifoseria potentina. Nei giorni scorsi sono stati notificati altri tre Daspo a carico di tre supporter potentini individuati dalle forze dell’ordine nel corso del pomeriggio di 15 giorni fa, dopo la gara Potenza-Perugia. La misura restrittiva a carico dei tre, a differenza dei primi tre provvedimenti adottati ad inizio settimana, avrà la durata di un anno. La Questura si è avvalsa delle fotografie e delle riprese della Polizia Scientifica per l’individuazione delle tre persone che non potranno assistere, quindi, a manifestazioni di carattere sportivo per i prossimi 365 giorni. Ricordiamo che i primi provvedimenti avevano la durata di tre anni e che i tre destinatari hanno manifestato l’intenzione
di ricorrere avverso la restrizione che li ha colpiti, se non altro perchè non sono apparse convincenti - stando alle versioni dei legali - le motivazioni alla base dei provvedimenti. In particolare è fatto oggetto di ulteriori denunce da parte degli interessati, il comportamento di un ufficiale di Polizia che ha schiaffeggiato davanti al Bar Locatelli un tifoso, scatenando l’ira degli altri, due dei quali sono stati colpiti dal Daspo. Al di là di questa situazione, però, appare abbastanza evidente come il clima nella tifoseria potentina non sia dei migliori in quanto a entusiasmo. Il calo di presenze al Viviani è un dato di fatto e il rischio che si corre, per la giornata odierna, è che ci sarà un numero di spettatori assolutamente inferiore alle ultime uscite (ricordiamo, dai 1800 paganti col Gallipoli, ai 1200 col Perugia).
Sport
Domenica 19 ottobre 2008
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TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Lo scorso anno protagonista in campo e fuori. Il baby Di Fatta è out
Mareggini torna al Viviani PISTOIA. Scontro salvezza anticipato in coda alla classifica. Pistoiese e Potenza si giocano una buona fetta di salvezza con ambizioni pratricamente opposte. Devono vincere a tutti i costi i lucani per schiodarsi dallo “zero” in classifica e, soprattutto, accorciare verso i toscani penultimi in classifica a cinque punti. Non riesce a vincere il Potenza (l'ultimo, ed unico successo risale alla terza giornata contro il Lanciano), lo stesso dicasi della Pistoiese che, da par suo, riscontra molti problemi nel centrare il bersaglio. La compagine di Miggiano è dunque costretta a vincere per non aggravare una crisi di risultati, soprattutto esterna (finora ha rimediato solo sconfitte, ultimo il pesante 3-0 di Arezzo). La squadra che crea poche occasioni e, praticamente, non segna. Un fardello ghe giocoforza ha pesato nel non felice avvio di torneo. Una sola vittoria, due reti al'attivo.
Il penutlimo postro in graduatoria è ben sintetizzato dalla pochezza dei numeri di una squadra ancora alla ricerca di una precisa identità. Intanto, la famiglia Braccialini, attuale proprietaria del pacchetto di maggioranza del club, ha partecipato a un incontro in Comune, promosso dal sindaco di Pistoia
Renzo Berti, per il passaggio di consegne alla cordata di nove imprenditori pistoiesi capeggiata da Luciano Bozzi, Vittorio Soldi e Orazio Ferrari. Cambia il vetice proprietario e taluni confidano anche in una rinascita tecnica della squadra, incatenata (ed immalinconita) nei bassifondi della classifica.
Gli arancioni sono già in ritiro da ieri nel potentino: Miggiano ha portato in Basilicata 20 uomini, tra questi i "desapareçidos" Cipolla e Ghinassi, elementi con cui il tecnico ha avuto da ridire. Il momento è difficile, dunque c'è bisogno del contributo di tutti per invertire l'infausto trend dei risultati. Miggiano
deve rinunciare all'infortunato Di Fatta, al suo posto Fiasconi che dirigerà il terzetto composto da capitan Bartolucci e Legittimo. Tra i pali rientra Mareggini, protagonista al Viviani l’anno scorso (la Pistoiese si impose per 2-1 e il portiere prima fu decisivo, poi scatenò un mezzo parapiglia).
Falomi, ancora all'asciutto nelle prime sei gare di campionato, dovrebbe essere schierato, anche se non va escluso l’inserimento di Guerri con bellazzini in appoggio a Fanasca. Non c'è il giovane Della Penna (anche lui infortunato) ed alle spalle dell'attaccante agirà il tandem Bellazzini-Fanasca. Completano la disposizione Di Berardino e Fautario che saranno i pendolini sulle corsie laterali mentre per le vie centrali il doppio lavoro di costruzione ed interdizione sarà ad appannaggio della coppia Carrozza-Muwana. Ago della bilancia della disposizione dei toscani sarà proprio la coppia sulla trequarti. L'attacco è in crisi, dunque spetta a loro, ancora in affanno, cercare la giocata in verticale per l'unica punta Falomi. Da un parte Il giovane Bellazzini, trequartista di belle speranze, dall'altra l'attaccante Fanasca (in rete contro il Foggia).
Avanti Bellazzini, Falomi e Cipolla
Il tecnico: «Il Potenza farà la partita della vita»
Per l’attacco polveri bagnate
Miggiano non si fida
PISTOIA. In gol col contagocce. La Pistoiese non è squadra avvezza alla finalizzazione. Segna poco, pochissimo, raccoglie anche di meno. Penultimo posto in classifica, dinanzi al Potenza suo prossimo avversario. Attaccanti a bocca asciutta, manovra ancora poco fluida e palle giocabili ridotte all’osso. Questi i mali della compagine toscana che non ha ancora dato prova di sé. Come se non bastasse sono giunti i tre gol da parte della capolista Arezzo a peggiorare le cose. Morale basso e scarsa fiducia nei propri mezzi. Il ruolino di marcia poi non lascia spazio a troppe illusioni: quattro sconfitte e due pari, una sola vittoria ottenuta alla seconda giornata contro il Crotone in casa. Lontano dalle mura amiche non ha ancora ottenuto un punto non riuscendo mai a segnare. Quasi scontata la sua permanenza nei bassifondi della classifica se non fosse per un dato che non può essere sottovalutato: falsa partenza d’accordo, ma si è pur sempre giocato contro le prime quattro dell’attuale classifica. Alibi di ferro o mesta giustificazione? Ciò che è evidente è che la Pistoiese ha una seria difficoltà a vedere la porta. Finora due reti all’attivo, che le valgono il peggior attacco della categoria. Per giunta solo una delle due reti è stata realizzata da un attaccante (rete di Fanasca nel pareggio casalingo contro il Foggia), l’altra risale alla seconda giornata e porta la firma dell’esterno Bartolucci; una rete tuttavia da tre punti, che risolse la pratica Crotone dell’ormai lontano sette settembre. Scarso appetito delle punte? Sembrerebbe di no. In giro c’è anche un pizzico di sfortuna a sentire le ragioni del tecnico. La Pistoiese difatti, a sprazzi, qualcosina ha creato sen-
Bellazzini e, in alto Mareggini
za però poter raccogliere qualche buon frutto in giro per i campi. Ha poi preso qualche gol nei minuti finali, come col Gallipoli all’esordio o col Foggia in casa di due settimane fa, che le hanno tolto qualche buon risultato. Insomma qualche punticino la Pistoiese lo ha pure perso per strada contando sulla antipatia della dea bendata. Poco male per Miggiano e soci, vorrà dire che nell’immediato futuro il destino potrà ristabilire le competenze dei toscani e restituire il “mal” tolto. Ci crede il tecnico che non aspetta altro, confida nel futuro Nicola Falomi rimasto ancora a bocca asciutta. D’altra parte la punta può ritenersi al riparo da possibili maldicenze, il partner d’attacco Fanasca ne ha indovinata infatti solo una. Andrea Buonaiuto
PISTOIA. La classifica lo preoccupa – “Siamo lì in fondo e sarei un pazzo se non fossi neanche un po’ allarmato – ma le prestazioni lo confortano ed il ko rimediato domenica scorsa ad Arezzo non l’ha smosso di un centimetro dalle sue posizioni ottimistiche: “In questo particolare momento della stagione giocare contro l’Arezzo è come perdere in partenza. È una macchina da gol favolosa e nonostante l’impegno profuso dai miei ragazzi, alla lunga sono venuti fuori i valori tecnici superiori dell’avversario”. Roberto Miggiano, però, è sostanzialmente soddisfatto della sua Pistoiese, bandisce critiche ingenerose e spietate, difende perfino l’operato di un attacco fin troppo asfittico, il peggiore del girone: “Vero, segniamo pochissimo, ma di azioni pericolose ne costruiamo tante. Purtroppo, attraversiamo un periodo in cui ci gira tutto male. A Sorrento colpimmo un legno, andammo un altro paio di volte vicinissimi al gol del pari, a Pagani altrettanto, col Foggia avremmo meritato molto di più ed anche col Crotone, nell’unica partita finora vinta, la mia squadra ha costruito tanto, raccogliendo però soltanto un successo di misura. Dobbiamo migliorarla la fase offensiva, trovare maggiore concretezza e magari un pizzico di personalità in più quando ci proponiamo negli ultimi sedici metri, ma non sopporto che si ricorra a termini apocalittici per descrivere una squadra che sta facendo del suo meglio”. E che, tutto sommato, sta seguendo quasi alla lettera il copione che le è stato imposto: “Non dimentichiamo – tiene a puntualizzare Miggiano – che la Pistoiese non ha grosse velleità. Deve salvarsi, possibilmente evitando i play-out, e valorizzare i tanti giovani presenti in organico. La politica societaria non pretende altro e, se la sorte non ci
Sarei bugiardo a non dire che la classifica mi spaventa Temo Cozzolino, Vianello e Berretti avesse voltato spesso le spalle, forse adesso staremmo a parlare di squadra rivelazione”. Non è una ricerca frenetica dell’alibi quella di Roberto Miggiano, ma un’analisi molto più approfondita di quanto dicano le statistiche: “Non dimentichiamo – fa riflettere il tecnico degli arancioni – che nelle prime sette giornate abbiamo affrontato le prime quattro della classe, tra cui il Gallipoli che ha la miglior difesa del campionato e l’Arezzo che ha un attacco stratosferico. Per questo motivo non
sono allarmato dalla classifica, ma fiducioso nel potenziale del mio gruppo”. Ha lavorato fin dal primo giorno di ritiro su un 3-5-2 particolarmente ermetico che garantisce copertura efficace degli spazi ed una fase difensiva rocciosa: “La disposizione tattica è ottima, la fase di non possesso palla riusciamo a curarla in maniera egregia, in più mi confortano l’entusiasmo e l’applicazione con cui i miei ragazzi scendono in campo ogni domenica”. Un modo per sentirsi tutelato e sicuro nonostante bussi al-
le porte la trasferta di Potenza: “Loro faranno la partita della vita, ma dal canto nostro saremo chiamati a fare risultato. Mi aspetto una gara dai contenuti agonistici elevatissimi, una vera e propria battaglia”. Ha studiato il Potenza Roberto Miggiano, non si fida essenzialmente di tre calciatori - “Cozzolino, Vianello e Berretti, che per qualità sono una spanna sopra tutti gli altri” – ma ha anche pronte le contromosse per mettere in difficoltà il Potenza: “I nostri avversari dovranno inevitabilmente praticare un calcio più offensivo del solito per cercare la vittoria. Se quindi curiamo discretamente la fase difensiva e ripartiamo con velocità possiamo creare disordini nella retroguardia del Potenza, orfana tra l’altro di un giocatore indispensabile quale Di Bella”. Filippo Zenna Roberto Miggiano, è il tecnico della Pistoiese
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Sport A Vibo Valentia difronte i fratelli Pirrone
Domenica 19 ottobre 2008
Il Cosenza vuole rialzarsi Pescina al completo Emergenza per l’Andria Cassino, cambio societario Cosenza
IL PRONOSTICO
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Aversa
Arbitro: MANERA di Castelfranco V. Assistenti: Pastro-Paiusco COSENZA Per i rossoblu sarà la prima occa- AVERSA. L’Aversa Normanna è in silenzio sione di rivincita della finale scudetto di se- stampa. In settimana gli arrivi di Franzese e rie D persa a Tolentino. Out Catania, messo Rosamilia hanno dato inizio ad un ciclo di fuori gioco da una botta al bacino in allena- rinnovamento. Il tecnico Sergio, per la sfida mento. Bernardi giocherà ancora una volta con il Cosenza, potrà disporre nuovamente da laterale sinistro, Galantucci e Polani sono del centrocampista Ottobre. Nel gruppo anla coppia d’attacco titolare, con l’ex beneven- che Silvestri che non dovrebbe, però, partire tano ancora alla ricerca del primo gol. Voci titolare. Nella gara del ‘San Vito’ l’allenatore di radio mercato danno per vicino al Cosenza dovrebbe puntare una volta sul 4-3-1-2. nel mercato di gennaio Gianpiero Clemente, AVERSA (4-3-1-2): Del Giudice; Baylon, Macon l’argentino Cantoro in lista di sbarco. raucci, Di Girolamo, De Angelis; Carboni, COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Morelli, Parisi, Ottobre, Zolfo; Sibilli; Perna, Romano. A diBraca, Musacco; Occhiuzzi, De Rose, Spinel- sp.: Criscuolo, Chirico, Tomacelli, Arini, li, Bernardi; Polani, Galantucci. A disp. Porzio, Silvestri, Improta. All.: Sergio. Guizzetti, Moschella, Carli, Profeta, Canto- INDISPONIBILI: Franzese, Rosamilia. ro, Danti, De Miglio All.: Toscano SQUALIFICATI: Palumbo.
Isola L.
IL PRONOSTICO
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Barletta
Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Felici-Raparelli ISOLA DEL LIRI. Un solo dubbio di formazione. Riguarda le condizioni del centrale di difesa Cagnale, costretto a fermarsi nuovamente a causa di un problema all’adduttore della coscia. Considerando che anche un altro centrale, Matrisciano, è out in quanto sta recuperando dall’operazione al menisco, è in preallarme il promettente Dolcemascolo. ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini; Risi, Dolcemascolo, Sannibale, Pagano; Galuppi, Giacalone, D’Imporzano; Cori, La Cava, Pignalosa. A disp.: Tomei, Monticelli, Esposito, D’Alessandro, Mastrantoni, Ranalli, Tortori. All.: Ferazzoli. INDISPONIBILI: Cagnale, Matrisciano. SQUALIFICATI: nessuno.
Pescina
BARLETTA. Chiricallo ha il dubbio Laviano: l'attaccante argentino ha avuto seri problemi alla caviglia destra. Solo questa mattina il tecnico biancorosso scioglierà ogni riserva e deciderà se schierarlo dall'inizio o farlo partire dalla panchina. Dovesse dare forfait, la coppia d'attacco sarà Alessandrì-Majella. Fra le altre novità, il rientro di Daleno. BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Tangorra, Sabini, Iervolino; De Cecco, Daleno, Salvagno, Zotti; Laviano, Majella. A disp.: Montagna, Rizzi, Vittorio, Millan, Sisalli, Digiovinazzo, FontanellaAlesaandrì. All.: Chiricallo. INDISPONIBILI: Fabbro e Pollidori. SQUALIFICATI: nessuno.
IL PRONOSTICO
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Vd Sangro
Arbitro: COLASANTI di Siena Assistenti: Bruni-Fiorucci AVEZZANO. Finalmente al completo. La Valle del Giovenco arriva al derby con tutta la rosa a disposizione. Chiappini, implacabile fuori casa, adesso deve sfatare il tabu Dei Marsi ed entrare di prepotenza nella lotta al primo posto. Biancoverdi con il solito modulo: un trequartista, Laboragine, alle spalle delle due punte Arcamone e Dipasquale. VALLE DEL GIOVENCO (4-3-1-2): Bifulco; Locatelli, Miale, Criaco, Pomponi; Cruciani, Giordano, De Angelis; Laboragine; Arcamone, Dipasquale. A disp.: Merletti, Piva, Petitto, Censori, Silvestri, Berra, Bettini. All.: Chiappini. INDISPONIBILI: nessuno. SQUALIFICATI: nessuno.
Vibonese
ATESSA. Manca per squalifica il terzino Rogato, il cui posto verrà preso da Curcio, e il lungodegente Campli, alle prese con la riabilitazione al ginocchio. Per il resto, Perri ha una squadra quasi al completo e in salute, nonostante non sia arrivata la vittoria in casa domenica scorsa. VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis; Curcio, Mangoni, Paolacci, Del Grosso; Perfetti, Epifani, Ruggiero, Cherchi; Memmo, Fiorotto. A disp.: Leacche, Sensi, Carafa, Napolano, Costantini, Da Luz, Mainella. All.: Perri. INDISPONIBILI: Campli. SQUALIFICATI: Rogato.
IL PRONOSTICO
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Manfredonia
Arbitro: GIALLANZA di Catania Assistenti: Paglione-Cursio VIBO V. Nella rifinitura del giovedì infor- MANFREDONIA. A Vibo per cercare di retunio per Taua che difficilmente potrà es- cuperare quanto è stato lasciato a Gela. La sere recuperato: peccato perché il caledo- sfida nella sfida, insomma, si presenta davne forse questa volta avrebbe potuto trova- vero interessante e parte proprio dal fatto re spazio. Per la sfida ai sipontini Galfano che oggi per la terza volta nella loro carriepotrebbe confermare la fiducia all’undici ra si ritroveranno contro i fratelli Giuseppe uscito imbattuto da Barletta sette giorni e Francesco Pirrone, con il primo in maglia fa. Unico ballottaggio sull’out sinistro di- bianco-celeste e l’altro a difendere i colori fensivo tra il rumeno Bica e Poli, in avanti della squadra calabrese. il regista Di Mauro sulla trequarti. MANFREDONIA (4-3-3): Pelagotti; NosVIBONESE (4-3-1-2): Amabile; Bianciar- sa, Bortel, Carrieri, Patti; Mandorino, Cerdi, Orefice, Ranellucci, Bica Badan; Con- chia, Pirrone; Napoli, Bellucci, Giglio. A didemi, Pirrone, Ruscio; Di Mauro; Mastro- sp.: Fortunato, Indirli, Vitiello, Ferreira, lilli, Melis. A disp.: Bastiera, Poli,Oudira, Hodza, Tartabini, Ambrosio. All.: D’Arrigo Di Franco, Distani, Polito, Kulenthiran INDISPONIBILI: Scacchetti All.: Galfano SQUALIFICATI: nessuno.
Igea
IL PRONOSTICO
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Noicattaro
Arbitro: CITRO di Battipaglia Assistenti: Passero-Occhinegro BARCELLONA P.G. L'emergenza per l'Igea NOICATTARO. Emergenza in difesa per il viene dalla difesa: Castellucci ha gli uomini Noicattaro. Dopo gli stop di Lucioni e Di Mucontati. Palma è out per infortunio, Panarel- ro, giovedì è arrivato quello di Lollini. Scianlo risente della brutta botta presa ad Aversa e nimanico costretto a schierare al centro De difficilmente sarà titolare. Castellucci sem- Giorgi e Allegrini. A centrocampo rientra bra intenzionato a confermare il giovane Coppola mentre in attacco dal primo minuto Russo sulla corsia di destra, con Scopelliti Deflorio con Rana e Siclari a completare il adattato al ruolo di esterno sinistro e con tridente. Agius e Alizzi centrali. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; Perrone, IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Russo, Agius, Aliz- De Giorgi, Allegrini, Mercurio; Coppola, Mezi, Scopelliti; Di Miceli, Matinella, Di Toro, nolascina, Piccinni; Deflorio, Rana, Siclari. Crinò; La Porta, Nabil. A disp.: Romano, Pa- A disp.: Cilli, Pezzana, Piano, Lanave, Ponnarello, Condello, D'Anna, Giardina, Bon- go, Ladogana, Russo. All.: Sciannimanico. giovanni, Ricciardo. All.: Castellucci INDISPONIBILI: Colluto, Lucioni, Di MuINDISPONIBILI: Palma. ro, Lollini, Baldassarre. SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFICATI: nessuno.
Monopoli
IL PRONOSTICO
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Catanzaro
Arbitro: DI PAOLO di Avezzano Assistenti: Masuccio-Della Rocca MONOPOLI. Nonostante le non perfette condizioni fisiche, il capitano Pugliese dovrebbe scendere in campo. Scontata la giornata di squalifica, a destra Santarelli, con Carbonaro centravanti. Confermate anche le due novità della scorsa settimana, ovvero il portiere Saraò e il difensore Thackray. Per Moschetto e Turone sarà ancora panchina. MONOPOLI (4-4-2):Saraò; Colella G., Gambuzza, Thackray, Pugliese; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Tinoco; Ceccarelli, Carbonaro. A disp.: Moschetto, F. Colella, Turone, Loseto, Lorusso, Lacarra, Balistreri. All.: Geretto. INDISPONIBILI: nessuno SQUALIFICATI: D’Urso.
Scafatese
CATANZARO Buone notizie dall’infermeria, Provenza recupera il centrale difensivo Roberto Di Maio che si è allenato regolarmente. Salvo complicazioni il difensore sarà regolarmente in campo. Assenti sicuri invece il centrocampista Bruno e l’attaccante Montella, infortunati. Cardascio tra i convocati ma in panchina. Intanto si avvicina il recupero dell’attaccante Frisenda, da martedì a disposizione. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Ciano, Di Maio, Gimmelli, Tomi; Mangiacasale, Zaminga, Berardi, Benincasa; Caputo, Iannelli. A disp.: Parisi, De Franco, Di Meglio, Cardascio, Marchano, Criniti, Armenise All.: Provenza
IL PRONOSTICO
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Andria
Arbitro: DI PILATO di Bergamo Assistenti: Veccia-Bisbano SCAFATI. Rientrano da squalifica Terracciano e Martone: il primo si riprende i galloni del leader difensivo, il secondo si accomoda in panchina perché in prima linea il tecnico Maurizi dovrebbe affidarsi al tandem De Luca-Varriale. Ramora parte dalla panchina (sulle fasce Carbonaro e Izzo), Marzocchi si gioca il posto in regia con Di Candilo. SCAFATESE (4-4-2): De Felice; Lagnena, Marini, Terracciano, Correale; Izzo, Di Candilo, Avallone, Carbonaro; Varriale, De Luca. A disp.: Spicuzza, Cozzolino, Rapino, Orero, Marzocchi, Ramora, Martone. All.: Maurizi. INDISPONIBILI: nessuno. SQUALIFICATI: Corsale.
Lamezia
ANDRIA. Andria a Scafati senza tifosi e con l’attacco spuntato. Il tecnico Di Leo, ancora in tribuna per scontare l’ultima giornata di squalifica, rinuncia al centravanti Menichini e recupera Doumbia e Cavaliere. Il modulo resterà il 4-4-2, alla ricerca di continuità, con la linea difensiva immutata rispetto alla vittoria con il Lamezia. ANDRIA (4-4-2): Amadio; Goisis, Sgarra, Sportillo, Di Simone; Romito, Iennaco, Cazzarò, Doumbia; Cavaliere, Rebecchi. A disp.: Spitoni, Morale, Falzone, Losito, Giuliacci, Rescio, Lattanzio. All.: Di Leo, squalificato in panchina Di Bitonto. INDISPONIBILI: Menichini. SQUALIFICATI: All. Di Leo, Sy, De Santis.
IL PRONOSTICO
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Cassino
Arbitro: CERVELLERA di Taranto Assistenti: Di Carlo-Savella LAMEZIA- E’ arrivato il transfert dalla Le- CASSINO. Tutti a disposizione di Grossi: ga per schierare il difensore ex potentino rientrerà Giannusa. Squadra più tranGianluca Marinelli. Recuperato Scalese, quilla dopo la pacifica risoluzione della Ragatzu e Stroffolino sono acciaccati e querelle societaria: Clodomiro Murolo è vihanno girato a parte. Completamente a ri- cino a rilevare il 100% delle quote della soposo Lopetrone e Pascuccio, quest’ultimo cietà. C’è l’accordo con il presidente dimisverrà probabilmente operato al menisco. sionario Tedesco, che verrà probabilmente Ammirata tentato da un inedito 4-2-3-1, ratificato all’inizio della prossima settimacon Sanso, Ciotti e Riccobono alle spalle di na. CASSINO (4-3-2-1): Mennella; Martinelli, Manca. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Di Guzzo, Padovani, Pippa; Maisto, MolinaDonato, Ciminari, Filippi, Marinelli; Ami- ro, Giannusa; Lorusso, Cunzi; Fragiello. A ta, Carraro; Sanso, Ciotti, Riccobono; disp.: Afeltra, Lepre, Mucciarelli, Di NunManca. A disp.: Forte, Caruso, Bassi, Di zio, Gemmiti, Casoli, Leccese. All.: Grossi. Pasquale, Paonessa, Cavalieri, Rondinelli, INDISPONIBILI: nessuno. SQUALIFICATI: nessuno. Ragatzu. All.: Ammirata
Sport 47 Al Valerio arriva la corazzata Gela. Ai gialloverdi dopo due ko servono punti Domenica 19 ottobre 2008
Melfi, torna a sorridere Palumbo darà ordini via etere dalla curva La formazione
De Angelis e Gabrieli. Qui accanto Andrea Santarsiero (Zenti)
Possibile il 4-4-2
L’avversaria
Siciliani al completo
Matteo Merini
PARE ESSERE il 4 – 4 – 2, con la novità Gilfone dal primo minuto, il modulo prescelto da Palumbo per affrontare, un po’ più coperto, ma pronto a sfruttare al meglio le ripartenze in velocità, un Gela che è formazione di rango e pronta a proseguire la sua marcia. In settimana, ed anche ieri in rifinitura, il veloce esterno ex Sant’Antonio Abate è apparso essere l’uomo giusto per poter essere arma in più al fianco del duo d’attacco per accorciare la squadra e per dare forza alle ripartenze, in vista di quella superiorità numerica dalle parte dei sedici metri che possa permettere di creare occasioni da reti che possano essere sfruttare da De Angelis e Merini. Unico dubbio vero, per ora, è per la presenza nella formazione iniziale di Rizzo, come centrale al fianco di Gabrieli, col giovane Ferrato in preallarme e pronto a partire in start eleven nel caso si preferisca non rischiare uno stop maggiore se lo stesso Rizzo dovesse avere ancora problemi agli adduttori nella fase di riscaldamento, anche se, è chiaro si spera che l’esperto centrale ci sia. Per il resto dovrebbe essere questa la squadra da schierare oggi. Il solito Merlano tra i pali, difesa a quattro davanti a lui, con Gabrieli e Rizzo, eventualmente Ferrato come centrali, e Fumai e Gambi sulle corsie esterne, a centrocampo Gilfone e Frasca a spinger sugli esterni per le ripartenze, Caciagli e Mitra a giostrare in mezzo. In attacco, infine, conferma per quel Merini che, si spera, possa subito ripetersi in zona gol come domenica al debutto e giovedì nel test, con a girargli intorno quel Gianluca De Angelis, capitano e capocannoniere con sei reti del girone meridionale di seconda divisione, che ha voglia di tornare presto a fare gol. In panchina: Pettinari, Bizzarri, Ferrato, Sciannamè, Maio, Bacchiocchi, Pellicoro. a.b. sport@luedi.it
Cosco
“DOPO DUE sconfitte non ci sono alternative, dobbiamo invertire la tendenza, tornare a vincere anche se di fronte avremo il Gela, una delle corazzate del campionato, una delle favorite di quest’anno”. Il leit motiv di tutta la settimana è stato questo per un confronto difficile con i siciliani reduci da quattro successi di fila. Ed è chiaro, la voglia di fare punti sarà fondamentale per la sfida ai due ex melfitani, Gaeta e Pasca, e spingerà tutto il gruppo a moltiplicare forze e grinta per tornare a gioire alla conclusione della partita. Tre punti sono il doveroso seguito della gara di oggi ma per riuscirci De Angelis e soci dovranno fare attenzione alla formazione avversaria, ed ai suoi uomini migliori, ma a loro volta dovranno dare di più, lungo tutto il corso della partita interna e, in simbiosi col cantautore lucano Mango che canta “toglierò le mie castagne dal fuoco” (a Melfi è in corso, in questo week end la sagra della varola, la celebre castagna, ndc), si spera che proprio il duo d’attacco, Merini – De Angelis possa davvero trovare quei gol necessari per raggiungere la tanto attesa vittoria. Successo che diventerebbe il classico balsamo per il prossimo futuro per tutto il gruppo melfitano, capace di lenire ogni difficoltà incontrata e superata finora tra sfortuna, ben quattro scon-
fitte nel finale o in recupero e i tantissimi infortuni con cui la squadra, e soprattutto il tecnico Giuseppe Palumbo, hanno dovuto fare i conti in questo difficile avvio di stagione. E proprio il tecnico melfitano, dopo aver di fatto già sperimentato i gradoni del settore curva ospite insieme al team manager Marco Moretti, e il sistema del walkie talkie per comunicare suggerimenti, cambi, aggiustamenti alla propria panchina vista la sua lunga squalifica, oggi sarà costretto a ripetersi, per la seconda delle sei giornate inflittegli. Respinto il ricorso per la riduzione della stessa pena, confermato il lungo stop e la necessità di lavorare ancora di più in sintonia col gruppo in settimana, sperando che l’assenza del timoniere dalla panchina non divenga un problema per i calciatori, chiamati a ripetere in campo gli insegnamenti settimanali. Melfi quindi ancora col tecnico relegato “dietro la lavagna” anche se la sua buona fede ed il valore assoluto di uomo non sono assolutamente in discussione. Nessun giudice potrà scalfire quel che Palumbo ha fatto in tanti anni di onorato servizio al calcio e che vuol continuare a fare per il bene di un Melfi che oggi ha voglia di “gelare” i propri avversari, per poter ripartire, e far sentire ripagato lo sforzo del suo tecnico. Antonio Baldinetti
GLI ALTRI CAMPIONATI Serie B ALBINOLEFFE-VICENZA 0-4 12´ Sgrigna (Vic); 20´ Zanchi (Vic); 49´ Bjelanovic (Vic); 65´ rig. Bernardini (Vic) ANCONA-MODENA 3-1 (13´ Mastronunzio (Anc); 32´ Turati (Anc); 44´ Biabiany (Mod); 81´ Mastronunzio (Anc) AVELLINO-BARI 2-1 11´ Pellicori (Ave); 31´ Colombo (Bar); 68´ Ciotola (Ave) BRESCIA-TRIESTINA 3-2 8´ Della Rocca (Tri); 56´ rig. Caracciolo (Bre); 73´ Zoboli (Bre); 88´ Szetela (Bre); 93´ Cottafava (Tri) CITTADELLA-LIVORNO 0-0 FROSINONE-RIMINI 3-1 36´ Vantaggiato (Rim); 44´ Eder (Fro); 62´ rig. Dedic (Fro); 74´ Dedic (Fro) GROSSETO-SALERNITANA 6-2 12´ Di Napoli (Sal); 20´ Ciarcia` (Sal); 23´ Sansovini (Gro); 29´ Sansovini (Gro); 38´ Freddi (Gro); 52´ Cordova (Gro); 69´ Pichlmann (Gro); 89´ Mora (Gro) PARMA-EMPOLI 1-0 81´ Paponi (Par) PIACENZA-ASCOLI lunedì PISA-TREVISO 2-1 57´ rig. Greco (Pis); 77´ Beghetto (Tre); 94´ Gasparetto (Pis) SASSUOLOMANTOVA 1-2 15´ Zampagna (Sas); 37´ rig. Caridi (Man); 51´ Passoni (Man) CLASSIFICA Grosseto 18; Empoli 18; Sassuolo 16; Vicenza 15; Triestina 15; Salernitana 14; Mantova 13; Bari 13; Brescia 13; AlbinoLeffe 13; Ancona 12; Livorno 12; Pisa 12; Parma 11; Frosinone 11; Ascoli 9; Piacenza 9; Cittadella 6; Modena 5; Rimini 5; Treviso 3; Avellino 3
Lega Pro: Prima e Seconda Divisione PRIMA A Cesena-Pro Sesto Lecco-Ravenna Legnano-Monza Pergocrema-Cremonese (lunedi 20/10 ore 20.45) Pro Patria-Novara Reggiana-Verona Sambenedettese-Padova Spal-Portogruaro Venezia-Lumezzane LA CLASSIFICA: Pro Patria 18 punti; Spal, Novara e Padova 12; Cremonese 11; Reggiana 10; Cesena e Lumezzane 9; Lecco, Pro Sesto, Ravenna e Verona 8; Legnano, Pergocrema e Venezia (-2) 7; Sambenedettese, Monza e Portogruaro 5. SECONDA A: Alghero-Canavese Ivrea-Alto Adige Mezzocorona-Olbia Montichiari-Rodengo Saiano Pavia-Como Pizzighettone-Varese Pro Vercelli-Carpenedolo Sambonifacese-Alessandria Valenzana-Itala San Marco LA CLASSIFICA: Sambonifacese 16 punti; Alessandria e Rodengo Saiano 15; Ivrea 14; Canavese 13; Olbia 12; Como 11; Mezzocorona 10; Itala San Marco 9; Carpenedolo 8; Alto Adige e Valenzana 7; Varese, Alghero e Pro Vercelli 6; Pizzighettone, Pavia e Montichiari 5. SECONDA B: Carrarese-Bellaria Celano-Cisco Roma GiulianovaCuoiopelli Poggibonsi-Gubbio Prato-Colligiana Rovigo-Giacomense San Marino-Figline Sangiovannese-Sangiustese Viareggio-Bassano LA CLASSIFICA: Viareggio e Figline 14 punti; Carrarese 13; Celano e Sangiovannese 12; Giulianova, Prato e Giacomense 10; Bassano, Cisco (-1), Cuoiopelli e Gubbio 9; Bellaria e Colligiana 8; Sangiustese 7; San Marino 6; Poggibonsi 5; Rovigo 3.
GELA. Per l’insidiosa trasferta di Melfi, il tecnico gelese Cosco recupera anche Marinucci Palermo che rientra dopo uno stop di due settimane di squalifica. Il difensore Alessandro Nigro, che ha il primo metacarpo della mano sinistra fratturato, giocherà con uno speciale tutore. E con le due pedine fondamentali per il Gela, ci sarà anche l’attaccante Franciel, che ha smaltito il problema intestinale che lo ha debilitato per quattro giorni. Per il tecnico gelese solo l’imbarazzo della scelta alla vigilia di una settimana importante che precede il big math con il Cosenza in calendario domenica prossima a Gela. “Sceglierò secondo coerenza – ha spiegato alla vigilia della gara il tecnico – farò valere sempre lo stesso principio. Gli undici titolari rispecchieranno le migliori condizioni fisiche e l’avversario che avremo davanti. I ragazzi sanno che tengo tutti sullo stesso piano. Il Melfi è avversario temibile, perchè infuriato. Ha perso immeritatamente alcune partite. Dal canto nostro vogliamo dare continuità agli ultimi risultati per preparare al meglio poi la partita con il Cosenza alla quale guardiamo con fiducia non prima però di aver affrontato con grande rispetto questo Melfi che va affrontato con grande condentrazione. Ballottaggi da risolvere a pochi minuti dalla gara: Franciel o Espinal, con quest’ultimo favorito, Unniemi ed Esposito per la maglia di esterno sinistro difensivo.
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Domenica 19 ottobre 2008
Sport
La Fortezza convocato e forse parte dalla panchina
Contro la Turris assenti Marsico e Chisena (per squalifica)
Matera, tocca a Renna Farà coppia con Giroletti a metà campo L’avversaria. Squadra anemica Vitaglione e Visciano assenti
Principiano e in alto il capitano Pasquale Martinelli
CORALLINI in lenta risalita e ritemprati dalla vittoria sul Venafro. Cosa manca alla Turris? I gol. Conti alla mano, sono appena quattro le reti messe a segno dalla formazione corallina in ques'avvio di torneo. Un magro bottino per gli uomini di La Cava, che si apprestano ad affrontare la difficilissima trasferta di Matera. Ma ci sono margini di miglioramento, perchè nelle ultime tre gare i corallini sono sempre andati a segno. In realtà mancano un po' i gol degli attaccanti: Tortora ne ha siglato uno, così come De Biase. Vitaglione invece non riesce proprio a gonfiare la rete avversa-
ria, tanto che ha sbagliato anche un rigore. Salvatore Sullo, con due gol all'attivo, si ritrova ad essere il calciatore più prolifico della Turris, grazie ai due rigori messi a segno contro Pianura e Venafro. La Cava ha registrato importanti miglioramenti sotto questo punto di vista. Infatti, sono andati a segno tutti e tre gli attaccanti che formeranno il tridente nella trasferta di Matera: tripletta per Tortora e doppiette per De Biase e Rega. Insomma, segnali incoraggianti in vista di una trasferta insidiosa come quella di Matera. Assenti Vitaglione infortunato e Visciano squalificato.
JUNIORES, A PUNTI SOLO I BIANCAZZURRI LA QUINTA giornata del campionato nazionale Juniores ha "regalato" punti solo al Matera. Ttre a tre a Bitonto ma a fine gara grande è stato il rammarico per il tecnico Roberti. Il team biancazzurro, infatti, ha terminato in vantaggio per tre ad uno il primo tempo grazie alla doppietta del solito Luciano Cifarelli (salito così a quota cinque, ndr) e di Bollettieri prima di essere poi raggiunto nella ripresa. "I ragazzi hanno disputato una partita davvero esaltante - ha spiegato il tecnico Roberti-e meritavno la vittoriai".Niente da fare per il Francavilla che è stato sconfitto da Angri per due reti a zero. "I ragazzi hanno giocato bene - spiega mister De Benedictis. Nonostante la sconfitta, non posso rimproverare nulla al mio team".Battuta d'arresto anche per lo Sporting Genzano che è stato superato per 4-0 dalla capolista Nocerina. Lorenzo Tortorelli
TOCCA a Renna. Sarà il trentenne centrocampista tatantino ad affiancare a centrocampo l’inamovibile Alain Giroletti, giocatore che non c’ha messo molto ad ambientarsi nel campionato di serie D a differenza di altri. Quindi, l’esperimento in Coppa Italia di mercoledì scorso è servito a Gigi Corino per definire che il secondo mediano è Giovanni Renna, almeno fino a quando Antonio La Fortezza non sarà al meglio della condizione. Il talento di Valenzano è stato convocato e probabilmente andrà in panchina o in tribuna, ma è chiaro che in un organico come quello del Matera non c’è bisogno di rischiare dei recuperi anticipati. E’ un po’ il caso di tutti gli infortunati, e quindi i riflettori si accendono su Alberto Marsico che dovrebbe riprendere da martedì anche se ieri era molto più sollevato nel morale, perchè in sostanza è guarito e potrà tornare a disposizione dalla gara a Sant’Antonio Abate. Lista degli indisponibili che annovera anche Tonio Chisena fermato dal giudice sportivo per due giornate, Antonio De Vita, under dell’90, esterno di sinistra e Angelo Venezia alle prese con il riassorbimento di un ematoma. Gara difficile quella contro la Turris che manca dal “XXI settembreFranco Salerno” da quattro stagioni ed aveva in panchina Mimì Gargiulo che, proprio grazie al blitz a Matera, evitò i play out in una partita condita di grande rabbia per una sconfitta evitabile. Altri tempi, perchè la Turris di adesso non è quella di allora e soprattutto è il Matera ad essere di una spanna superiore ai corallini di La Cava. Lo dice la vittoria con affanno sul Venafro al Liguori di domenica scorsa, squadra che sembra avere già un destino scontato in chiave play out o addirittura peggio. Sarà un Matera arrabbiato al punto giusto, perchè la sconfitta di Pomigliano ha fatto riflettere tutti coloro che pensavano che fosse tutta una passeggiata. «Sarà dura, perchè partite facili non esistono-afferma il vice presidente Mimmo Cinnella-non esistono, ma
Giovanni Renna in azione contro il Francavilla Fontana
ormai i livelli si sono quasi delineati e il valore delle squadre è emerso palese. La Turris è una squadra da rispettare, ma il Matera non deve temere nessuno e giocare da Matera come ha fatto sempre, tranne nel secondo tempo di Pomigliano. Siamo convinti che il Matera risponderà alla grande sul campo e regalerà un’altra soddisfazione ai tifosi». Formazione del Matera che vedrà tra i pali Biagio Gatti, Mari a destra e Giglio a sinistra con Martinelli e Lonardo centrali. I due centrocampisti dovrebbero essere Giroletti e Renna, davanti ai quali giocherà il trio Ancora, Principiano e Naglieri, punta centrale Diego Albano che si è fermato nella classifica marcatori (dove è primo nel girone a quota otto) e con lui il Matera. Probabilmente non è una coincidenza e oggi lui e il Matera hanno voglia di riprendere a correre. Renato Carpentieri
Sport 49 Arriva un Fasano alla portata. Lazic recupera Romaniello a centrocampo Domenica 19 ottobre 2008
Francavilla, parola al campo Settimana difficile e Cupparo vuole risposte FRANCAVILLA – Allo stadio “Nunzio Fittipaldi” questo pomeriggio, andrà in scena F.C. Francavilla - Fasano. Fischio d’inizio alle ore 15.00. Gara valida per la settima giornata di andata del campionato di serie D, girone H. Per i sinnici, una grossa occasione di riscatto, dopo le ultime deludenti gare, disputate contro il Bitonto e l’Angri, entrambe concluse con due sconfitte. Però, bisogna precisare, che se la gara interna con i pugliesi del Bitonto, ha visto una squadra spenta in campo, quella con l’Angri invece, nonostante la sconfitta, ha visto un Francavilla abbastanza intraprendente. Una vittoria, contro i biancoazzurri del Fasano, risulterebbe fondamentale, sia per scalare posizioni importanti in classifica, che per il morale di tutto il gruppo, dopo una settimana molto travagliata, che ha visto il tecnico Ranko Lazic, sul banco degli imputati. Ma, dopo un incontro societario, al tecnico serbo, gli è stata confermata la fiducia. Una fiducia, che il tecnico serbo merita ampiamente, sia per il suo lavoro fin qui svolto, ma soprattutto per le sue capacità indiscusse di allenatore. La squadra brindisina, guidata dal mister Maiuri, che domenica non siederà in panchina, dopo l’espulsione ricevuta nella gara di domenica scorsa, contro i campani del Sant’Antonio Abate, si presenterà al “Nunzio Fittipaldi”, con l’in-
Romaniello e sotto Nicolao
tento di portare a casa dei punti importanti per la classifica. Il Fasano, dovrebbe confermare lo stesso undici che domenica scorsa, ha battuto in casa il Sant’Antonio Abate, per 1-0. Una formazione che, gioca molto sulla velocità e sulle ripartenze, che sui calci
piazzati si affida al suo specialista Dimatera. In casa rossoblu, al rientro il centrocampista Nicola Romaniello, dopo lo stop di un turno rimediato per squalifica. Non sarà della partita invece, il laterale destro di centrocampo Vinciguerra, fermo per problemi muscolari. Al suo posto, dovrebbe
essere schierato il giovane D’Amico. Per quanto riguarda il Fasano invece, l’undici titolare dovrebbe essere lo stesso di domenica scorsa. Arbitrerà l’incontro il signor Antonio Quitadamo della sezione di Modena, coadiuvato dai due assistenti Andrea Verniti e Alessan-
Con la Nocerina rientro di Cilumbriello che ha scontato la squalifica
Genzano, é derby per De Rosa Per il salernitano ogni gol avrà un sapore speciale L'OBIETTIVO dello Sporting Genzano, neopromosso in serie D, è quello di evitare un immediato ritorno tra i dilettanti regionali. Contro la Nocerina tutti i punti che verranno valgono doppio, visto che i rossoneri combattono per le alte sfere. I ragazzi di Bardi hanno avuto un buon avvio di campionato, con gli 8 punti conquistati, mettendo in difficoltà anche formazioni più quotate come Brindisi e Pianura, con i napoletani che domenica scorsa hanno raggiunto il pareggio solo negli ultimi secondi di gioco. Il tecnico lucano ha impostato una squadra che non bada a chiudersi, ma che cerca il risultato attraverso il gioco. In porta dovrebbe rientrare dopo la squalifica Cilumbriello, sostituito degnamente dall'under Castelgrande, In difesa l'elemento di spicco è il centrale argentino Gustavo Marquez, affiancato di solito da Fiscina. In mezzo al campo, oltre a Malagnino, dovrebbero agire riconfermati Salbini e Corte, con i vari Pepe e Lardiello pronti a lottare per una maglia. L'attacco sta girando intorno alla buona vena di Comperchio, punta che oltre a segnare sta fornendo assist importanti ai compagni. In appoggio al giovane ex foggiano c'è la seconda pun-
ta De Rosa, che ha smaltito l’infortunio o meglio è pronto a stringere i denti per essere presente contro la Nocerina. Per Enzo De Rosa, salernitano purosangue e tifoso della Salernitana, una rete alla Nocerina (avversario storico dei salernitani) varrebbe oro colato e quindi c’è da attendersi una prestazione super, come ormai sta facendo da inizio campionato il ragazzo di Mariconda. QUI NOCERA- La Nocerina di Giugno quindi, per superare il momento no, dovrà andare sul campo di una squadra molto combattiva, che seppur molto giovane, venderà cara la pelle. sarà disponibile per la trasferta di Genzano. Il giocatore, nato a Lagos il 29/12/1984 (1,74 m per 69 Kg), giunge a Nocera dopo aver disputato lo scorso torneo di serie A Danese (nelle file dell'Horsens). Ha esordito propiro in Italia, nella serie C1 2002/03, ad Arezzo (5 presenze), per passare (da gennaio) nelle fila del Piacenza (5 presenze tra A e B)l.Ricominciare, non daccapo. Ricominciare con 12 punti all'attivo e con 6 di distacco dal Brindisi. La Nocerina rimette piede in campionato. Senza trascurare quel che s'è fatto, 4 vittorie in 6 partite, ma tenendo presente che tutto ora è più difficile, a causa delle due sconfitte consecutive negli scontri diretti con Pianura e Brindi-
si.Il primo obiettivo? Portare a casa tre vittorie consecutive. L'ostacolo sulla carta più alto è rappresentato proprio dall'imminente impegno lucano sul campo dello Sporting Genzano. A se-
guire ci saranno due partite casalinghe, prima col Venafro e subito dopo col Francavilla Fontana (anticipo pomeridiano di sabato 1 novembre). r.carpentieri@luedi.it
dro Rivecci. Probabile formazione del Francavilla: De Blasio, Milella, Nicolao, Pioggia, Gioia, Zangla, D’Amico, Romaniello, Del Prete, Campo, Scarpato. A disp.: Masi, Marziale, Simeone, Di Senso, Mele, La Neve, De Palo. All.: Lazic. Claudio Sole
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Sport
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Al Rigamonti arriva il tonico Picerno
La Murese punta a far suo il derby TORNA sotto i riflettori del Rigamonti, dopo undici mesi, la gara che più ha infiammato i campionati minori alla fine degli anni ottanta. Nella gara di andata dello scorso torneo sulla panchina del Picerno c’era il tecnico Mario Lardo che oggi guida con successo la capolista Murese. Lo stesso allenatore, insieme al difensore Nardiello, è l’ex di turno di una gara che ha un sapore storico. Muro Lucano e Picerno sono divise solo da una manciata di chilometri e vivranno questa gara con la grinta e la determinazione che accompagna ogni derby. Alla fine degli anni ottanta la Murese guidata a centrocampo, dall’attuale presidente Remollino, giocò uno splendido campionato di prima categoria con un testa a testa con il Picerno che non si risolse nemmeno alla fine
del campionato. Ci volle una gara ulteriore, che si disputò a Potenza nello stadio Viviani. Nemmeno quella gara emise l’atteso verdetto, e ci vollero i rigori per decidere chi tra le due squadre doveva approdare al campionato superiore. Alla fine la spuntò il Picerno che dagli undici metri fu più preciso, ma la Murese digerì meglio quella partita perché seguì il Picerno per ripescaggio. Oggi lo scenario è diverso, ma la posta in
palio è comunque alta. Le due squadre sono divise in classifica da sei punti. La Murese in caso di vittoria conserverebbe la vetta della classifica, mentre il Picerno se riuscisse nell’impresa di espugnare il campo della Murese si proietterebbe prepotentemente in zona play off, e cancellerebbe definitivamente quello zero nella casella dei punti esterni fin qui collezionati dopo i due passi falsi consecutivi di Ricigliano e Ferrandina. La Murese si presenta all’appuntamento con il Picerno senza particolari problemi di rosa e con il duo delle meraviglie Di Senso-Dutra in avanti. Mentre anche mister Dimase potrà contare su tutta la rosa, ma sa bene che la Murese avrà dalla sua il dodicesimo uomo che è il pubblico del Rigamonti. Carmine Pepe
OPPIDO-PISTICCI
POLICORO-RICIGLIANO
Ambizioni a confronto
Labriola pensa in grande Rionero in tono minore
OPPIDO LUCANO – Angelo Cristofaro e C.S. Pisticci si affronteranno sul sintetico di Oppido Lucano oggi pomeriggio alle 15.30. Entrambe le squadre proveranno a portare a casa i tre punti per cercare di non perdere il passo di Policoro e Murese, in vetta alla classifica. Per la formazione di casa, guidata da Mister Donato Manniello, la sfida di oggi rappresenta un vero e proprio test per capire se la squadra potrà puntare alla vittoria, o quanto meno alla zona alta del campionato. Per la squadra ospite guidata da Mister Antonio Valente, il discorso è uguale dato che la squadra jonica è considerata una delle più forti del torneo. I due allenatori, presumibilmente, cambieranno poco rispetto alla scorsa giornata di campionato, dove entrambe le squadre hanno dominato in lungo e in largo i propri mach. L'A. Cristofaro dovrebbe confermare tra i pali Milesi, al posto dell'acciaccato Di Corato; la difesa, imbattuta domenica scorsa presenterà gli stessi alfieri con Volturno e Santagata centrali e Giganti e Manniello Dom. sulle fasce; a centrocampo, i gemelli Leone saranno affiancati dagli esperti Villano e Vaccaro; il tandem d'attacco sarà Baldini-Montengro. Anche per gli ospiti, probabilmente, si cambierà poco. Tra i pali Coretti; in difesa Amato, Lorenzetti, Guarino e Di Maria; a centrocampo Salerno, Lavecchia, De Nittis e Gagliardi; in attacco la coppia Mels-Grieco. L'imperativo categorico per entrambe le big è il raggiungimento della vittoria che potrebbe lanciare una delle due formazioni molto in alto nella classifica.
IL POLICORO di Labriola è pronto a ripartire dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa con il Picerno di Di Mase. La matricola jonica, non ha mai steccato una partita in questo campionato, e in casa non ha mai subito un gol. Di fronte, tra le mura amiche, il Policoro si trova ad affrontare per la prima volta in un campionato di Eccellenza, il Ricigliano di Natiello, che di certo sta deludendo le aspettative perché dopo due vittorie di fila arrivate contro Atella e Picerno, ha raccolto un punto nelle ultime tre partite di cui due perse in trasferta a Pisticci e Banzi, per finire al punto che ha mosso la classifica contro il Ferrandina. Per i campani sta avvenendo l’episodio analogo alla scorsa stagione. Con un inizio di campionato poco brillante. Sarebbe troppo bello. Il vero problema è l’attacco. Quattro gol segnati in cinque partite e per giunta da altrettanti giocatori diversi che interpretano un altro ruolo. Due per reparto: i difensori Limmatola e Mele ed i centrocampisti Salvia e Verrone. Nella scorsa settimana è arrivato Sgambati per cercare di sbrogliare la matassa, ma l’esito sperato non ha sortito alcun effetto. E’ da Robertazzi che si aspettano segnali che fatica ancora a sbloccarsi. Natiello in formazione recupera Mele in difesa che rientra dalla squalifica e non avrà Cirillo per un brutto infortunio alla caviglia subito in settimana. Labriola, rispettando l’avversario nonostante può guardarlo dall’alto con sei punti di distacco, non potrà contare ancora sugli indisponibili Zizzania infortunatosi ad Irsina e da Vitale che sta ai box da tempo.
FERRANDINA - BANZI
BALVANO- F. MATERA
VULTUR-ATELLA
RIONERO - Allo stadio comunale "Pasquale Corona" nel derby del Vulture, se pur si è soltanto alla 6^ giornata del campionato lucano di Eccellenza, si gioca per la sopravvivenza. A darsi battaglia il Circolo Sportivo Vultur di mister Ficarazzi e della Polisportiva Atella Monticchio del coach Mecca. Le due formazioni vulturine, dopo cinque turni, occupano due dei tre ultimi posti della classifica, il terzo è occupato dal Forza Matera, con soli tre punti all’attivo. Un derby così non c’è mai stato, e dire che soltanto la scorsa stagione entrambe lottavano per i play off. Quest’anno entrambe le società hanno scelto la linea verde nel senso che entrambe hanno pensato bene di utilizzare i giovani calciatori locali, che naturalmente hanno bisogno di fare esperienza, di acclimatarsi nella categoria, anche se nelle due formazioni non manca qualche elemento di esperienza che in campo possa fare da guida ai più giovani. Una scelta, che se pur non confortata dai risultati, va sostenuta dai propri fans in attesa di tempi migliori che di certo arriveranno. Non è detto però che, anche se si lotta per uscire dalle sabbie mobili del fondo classifica, non si debba assistere ad una partita grintosa, aperta a qualsiasi risultato, senza esclusioni di colpi (di gioco naturalmente). E non potrebbe essere altrimenti dal momento che entrambe mirano a risalire la china . Sia la Vultur che l’Atella hanno un altro buon motivo: cercare la seconda vittoria. La prima è alla ricerca del primo successo casalingo, mentre la seconda è alla ricerca del primo successo esterno. Michele Rizzo
TRICARICO-IRSINESE
R. VALDIANO-AVIGLIANO
La partita del cuore
Di Cecca c’è Volpe forse
200 tifosi per la vittoria
Punti che già contano tanto
SARÀ un Ferrandina ancora più motivato a fare risultato pieno quello in campo, oggi contro il Banzi. I ragazzi di mister Stigliano, infatti, dopo la tragedia familiare che ha colpito a metà settimana il presidente Rocco Capalbo, vorranno dimostrargli tutta la loro vicinanza con una prestazione convincente. «Anche se - dice il tecnico - mai come in questo momento la fortuna non è dalla nostra. Una serie di infortuni a catena hanno decimato l’organico». In tutto nove gli indisponibili che hanno costretto la società a rimpinguare la rosa. Ultimi ingaggiati due attaccanti che, con ogni probabilità faranno il loro debutto in campo già oggi. Si tratta di Tommaso Fiorino, campano, e Antonio Saulle, pugliese. La prossima settimana, invece, dovrebbe essere perfezionato il tesseramento di un centrocampista. «Entro novembre il puntoassicura Stigliano- l’obiettivo resta quello di regalare agli sportivi qualche soddisfazione». Il campo, per il secondo impegno interno di fila, sarà quello di Marconia, concesso con capienza limitata. Contro il Banzi. «Una squadra ben attrezzata - dice Stigliano - allenata da Angelino, una vecchia conoscenza, un tecnico che stimo. Ma se vogliamo disputare un campionato da protagonisti, ritengo, che non dobbiamo tanto preoccuparci degli avversari, quanto guardare a noi stessi. La prova del nove i prossimi tre impegni con Pisticci, Policoro e Murese». Margherita Agata cultura@luedi.it
MATERA - Novità per il Forza Matera in vista della gara di questo pomeriggio contro il Ricigliano. La formazione del tecnico Francesco Liuzzi, come già anticipato in settimana sulle colonne di questo giornale, potrà contare sul mediano Emanuele Di Cecca, lo scorso anno a Ferrandina e con esperienze nel campionato di Interregionale con Matera, Genzano e Altamura. Un elemento di spessore per il centrocampo. Ma se c’è la disponibilità di Di Cecca, la formazione del presidente Manuello potrebbe fare i conti con l’assenza dell’attaccante Nicola Volpe che, nell’allenamento di venerdì sera, ha rimediato un infortunio muscolare, la cui entità sarà valutata in queste ore. Chi sicuramente non sarà della gara è il centrocampista Giuseppe Biondino, il cui rientro è previsto per la prossima settimana. Tonio Albano, invece, resta lungodegente per via dello strappo muscolare rimediato ad inizio stagione. Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo, oltre le novità già citate, non ci dovrebbero essere grossi cambiamenti rispetto a domenica scorsa, con la conferma tra i pali del giovane Loiacono. In casa Balvano, invece, oltre alla squalifica del dirigente Giuseppe Corbisiero, fermato dal giudice sportivo fino al 4 novembre, non saranno della partita Marco Bovino e Donato Turturiello. Sotto diffida, invece, i due capitani: Pio Turturiello pe il Balvano e Germano Iannella per il Forza Matera. a.mutasci@luedi.it
PER TORNARE alla vittoria l’Azzurra potrà contare anche sull’appoggio del proprio pubblico, nella misura di massimo duecento persone. Numero non elevatissimo per un paese come Tricarico ma che, in questo periodo, raramente si vede al “Paolo Carbone”. L’Azzurra è reduce da due vittorie consecutive in casa e da un pareggio e due sconfitte esterne. Nell’ultima giornata i ragazzi di mister Abrescia sono tornati da Avigliano con tantissimi complimenti da parte di tutti ma senza punti da aggiungere alla propria classifica. Ovviamente l’obiettivo è quello di convincere sul piano del gioco ma soprattutto conquistare i tre punti. Mancheranno i due difensori Grassani D. e Laruccia, entrambi squalificati, e al centro del reparto difensivo quasi certamente giocheranno Scarfone e Chessa. A centrocampo tutti confermati, grazie all’ottima prova di domenica scorsa; attacco da decidere con Angelastro, Basile, Bozzi e Sparapano, tutti in gran forma, a giocarsi le due maglie da titolare L’Irsinese è reduce dalla prima vittoria in campionato ed è ancora imbattuta in campionato. Mister Lardo potrà contare su tutti gli uomini a sua disposizione, in particolare su Fiorino, capocannoniere del campionato ed ex (anche se di brevissima durata) della compagine tricaricese. Sarà sicuramente un derby accesso e vibrante dove alla fine la differenza sarà fatta sì dagli uomini in campo ma anche dal calore e dal supporto dei tifosi che le due squadre riusciranno ad avere durante i 90 minuti di gioco.
VALDIANO-Avigliano, in tre atti fra Coppa Italia e campionato. A partire da oggi, primo confronto, sul campo di Marsico, terreno di elezione della formazione di Masullo. Rinfrancata dal successo di Matera, primo della stagione, e che punta a sbloccarsi anche in casa. Dove, nei primi due impegni, ha rimediato due pari, con Tricarico e Oppido. Cancellare lo zero nella casella delle vittorie casalinghe è l’obbiettivo della squadra campano-lucana. Quella del capocannoniere del campionato, quel Salamone che viaggia all’invidiabile media di una rete a partita. E’ considerata una delle protagoniste della stagione, il Valdiano. E dunque, non può permettersi ulteriori passi falsi. Punta ad allungare la serie utile inaugurata dalle vittorie di Rionero e con il Tricarico, l’Avigliano, due successi che hanno dato alla classifica degli uomini di Filadelfia connotati interessanti. E spera di non dover pagare ulteriore pegno alla malasorte. Persi per un periodo di tempo che non sarà breve De Mita (frattura della spalla) e Verrastro (stiramento), Filadelfia recupera (o almeno dovrebbe) Muzzillo e Petilli. E’ terreno di gioco che evoca dolci ricordi all’Avigliano, quello di Marsico. Dove, in un pomeriggio da tregenda, fra pioggia intensa mista a neve e fango, i granata conquistarono la loro seconda Coppa Italia consecutiva. Ma per la Coppa, l’appuntamento è rinviato (e si giocherà ad Avigliano) a mercoledì. Oggi, in palio ci sono punti che già contano tantissimo. Giancarlo Tedeschi
Sport GROTTOLE-LATRONICO
REAL IRSINA-REAL TOLVE
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PESCOPAGANO-VIGGIANO
Montemurro, ex di turno
Esame di maturità
Pinto, bilancio in rosso
GROTTOLE. Sono venti i giocatori convocati da Giuseppe D' Ascanio in vista della gara casalinga contro il Latronico. In casa grottolese la parola chiave è concentrazione in quanto l'intento è quello di ripetersi dopo la netta vittoria di domenica scorsa contro il Moliterno. La partita con il Latronico è però senza dubbio una tappa delicata per i biancazzurri che in cinque giornate di campionato hanno raccolto cinque punti e sono tuttavia consapevoli di poter fare ancora meglio per allontanarsi il prima possibile dalle zone basse della classifica. Anche il Latronico, però, ha bisogno di punti per smuoversi dall' ultimo posto della classifica che lo vede “fanalino di coda” con un solo punto e presenta una squadra non ancora al top. Ci si aspetta quindi una partita emozionante e divertente in cui ognuna delle due squadre deve giocare alla perfezione per poter vincere la gara che assegna già tre punti fondamentali per la salvezza. I calciatori locali, forti dei tre risultati utili consecutivi, sono sereni anche grazie all'affinità creatasi all'interno del gruppo e alla compattezza raggiunta sul terreno di gioco. Anche l'ultimo allenamento è stato positivo sia perchè i biancazzurri si sono imposti per 7-2 contro la squadra juniores, sia perché il mister ha recuperato e valutato pedine fondamentali di uno scacchiere sempre più completo. Problemi di abbondanza quindi per il tecnico che dovrà scegliere chi schierare in attacco, in quanto potrà contare su tutti i terminali offensivi a disposizione. Carlo Amodio
BIG MATCH oggi al comunale di Irsina, tra due squadre real : “Irsina e Tolve” che anche quest'anno stanno dimostrando tutto il loro valore; troviamo la squadra potentina a punteggio pieno 15 punti e la squadra irsinese a 5 punti di distanza al secondo posto. Entrambe, infatti, sono reduci del brillante risultato ottenuto l'anno scorso vincenti ambedue dei rispettivi gironi della prima categoria. L'incontro si presenta interessante appunto per il fatto che in caso di vittoria della squadra locale, si ridurrebbe la distanza con il Real Tolve , e la squadra irsinese si consoliderebbe in zona i play off. Abbiamo chiesto a Mister Giacomo Rizzi le sue impressioni sulla gara di oggi: “ abbiamo anche questa settimana lavorato come al solito, intensificando solo su qualche aspetto -dice Rizzidobbiamo lavorare per migliorarci e lo stiamo facendo. Una partita che offre dei buoni spunti e molto soprattutto genera molto entusiasmo tra i ragazzi”. Alla nostra domanda, cosa cambierebbe in caso di vittoria, mister Rizzi ha risposto: “ se si dovesse vincere sicuramente cambierebbe più di qualcosa -afferma Giacomo Rizzi- essere consolidati in una certa sfera della classifica, ci caricherebbe sicuramente di responsabilità, anche se ritengo che il vero volto della di questo campionato si dovrebbe delineare dopo la sosta natalizia, rimango tuttavia dell'idea - conclude Rizzi- che le squadre debbano prima incontrarsi tutte tra loro per conoscere meglio il quadro di questo campionato. Mimmo Donvito
PESCOPAGANO- Due punti in cinque partite sono davvero un magro bottino, per una compagine come il Pescopagano, presentatasi al nastro di partenza con ben altre ambizioni e aspettative. A fare da contro altare a questo difficile inizio di stagione c'è l'altro volto dei rossoblu, che negli scontri contro compagini quotate come il Tolve, la Santarcangiolese e il Borussia Pleiade, hanno dimostrato di poter giocare alla pari contro chiunque, anzi, il solo punto raccolto nei tre match (il pareggio contro il Borussia) non è associabile alle ottime prestazioni disputate. Gli ospiti, guidati dal tecnico Villani, sono compagine ben organizzata, che dispone di un ottimo organico, con diversi elementi di indiscusso valore tecnico. Non scenderanno certamente in campo per assecondare la voglia di riscatto dei locali, anche perché Domenica scorsa, non sono andati oltre il pareggio, nella gara casalinga contro l'ostico Miglionico. Il coach di casa Paolo Pinto, dovrà fare i conti con alcune defezioni. Mancheranno per squalifica il forte centrale Tavarone e il laterale destro Latorraca, ma l'assenza più importante è sicuramente quella relativa al giovane under Lanza V., pedina fondamentale nello scacchiere di Pinto. Preoccupano anche le condizioni di Lotano M., dolorante alla caviglia sinistra ed in forte dubbio per la gara di oggi. Unica nota lieta, il rientro dell'ala Capasso, dopo i due turni di squalifica. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Pinto A., Angiolillo, Perillo, Cantone, Miele, Capasso, Lanza A., Lotano M., De Leonardis, Gonnella, Pelosi. Gabriele Lotano
Con la Santarcangiolese è big-match della giornata
Scanzano, Chiruzzi tiene in ansia Calone SCANZANO JONICO - “Sarà la partita del riscatto”. Ci credono i tifosi dello Scanzano che anche oggi nell'appuntamento casalingo con la Santarcangiolese, affolleranno numerosi gli spalti dello stadio comunale. E non è cosa di poco conto, in quanto tra le mura amiche gli uomini allenati da mister Franco Calone hanno quasi sempre vinto. Sulla formazione che scenderà in campo quest'oggi non paiono intravedersi assenze, anche se il tecnico scanzanese non ha ancora piena contezza dei disponibili, poichè si è dovuto assentare per quasi tutta la scorsa settimana per recarsi a Cremona dove si è sottoposto alle cure mediche per un problema di ernia discale, acuitasi a seguito dell'incidente “fortunato”
Il bernaldese Chiruzzi
(Calone fu l'unico ad essere trasportato in ospedale tramite l'eliambulanza) avvenuto poche settimane fa, sulla strada statale Bradanica, all'altezza di Grottole, durante il ritorno dalla gara
MOLITERNO-VARISIUS
Vignati vuole ridere ancora A PARTE una contenuta amarezza fra i suoi sostenitori, la prima sconfitta di campionato rimediata lo scorso turno dalla Polisportiva a Grottole non ha scosso minimamente gli spogliatoi. Anzi. “E perché dovremmo stare qui recriminare - commenta l'allenatore Vignati - il Grottole ha nettamente meritato di vincere , forse noi potevamo far vedere qualcosa in più in campo, ma il calcio è bello anche per questo e una sconfitta così ci può stare eccome”. Al Venezia arriva il Varisius, compagine che se si guarda al suo nono posto in classifica. Ma gli ospiti non vanno assolutamente sottovaluti, bisogna stare attenti al loro reparto offensivo, particolarmente prolifico di gol. Il Varisius, come la primatista Tolve e l'Irsinese, ha realizzato in 5 gare ben 9 reti, per cui il lavoro in difesa del capitano Mastrangelo e dei suoi compagni si prospetta particolarmente spinoso. Nel corso della settimana il lavoro di preparazione è proceduto regolare, la formazione di partenza del Moliterno, salvo sorprese, dovrebbe vedere il rientro della punta Moretti, mentre al poliedrico Lancilotto verrebbe imposto l'arretramento della posizione. Altro probabile rientro dovrebbe essere in difesa quello di Luigi La Salvia. Guardando la classifica del Moliterno la partita di oggi non giustifica distrazione, infatti se il raggiungimento in vetta della matricola Tolve al momento appare un'impresa ardua (5 i punti di differenza), “la seconda piazza - secondo il capo dei tifosi rossoblu Pino Lanzotti - va doverosamente perseguita”. Mimmo Mastrangelo
di Coppa Italia ad Irsina, con la Real. “Devo vedere le condizioni di qualcuno - ha detto ieri pomeriggio al Quotidiano l'esperto allenatore - mi consulterò necessariamente con il preparatore atletico”. L'unico dubbio comunque secondo quanto trapelato resta l'utilizzo in difesa del forte centrale, Chiruzzi, autentico punto di forza del reparto arretrato. Il difensore bernaldese, infatti ha trascorso gli ultimi giorni in condizioni fisiche acciaccate che non gli hanno permesso di allenarsi a dovere. Per gli ospiti, invece, c'è da registrare l'assenza del forte centrocampista Nicola Agata, fermato per una giornata dal giudice sportivo. Pierantonio Lutrelli
MIGLIONICO-MONTALBANO
BELLA-LAGOPESOLE
VITALBA-BORUSSIA
Porte chiuse Occasione La Capra teme che mortificano di rivalsa per due cali caratteriali UN MIGLIONICO che diventa sempre più inguardabile. Non per il gioco e per i risultati, visto che in 5 giornate ha collezionato 2 vittorie e 2 pareggi. Problemi di ristrutturazione al comunale, che durano da 2 anni, lo avevano esiliato a La Martella per disputare i suoi incontri casalinghi, già con pochi supporter trasfertisti al seguito. Ora, con l'ordinanza prefettizia che “chiude le porte” anche a La Martella, chi potrà guardarlo? In una struttura carente di autorizzazioni, il Miglionico affronterà il Montalbano, nobile decaduta dall'eccellenza. Le due compagini, si affronteranno in un derby senza scenografia con spalti che rimarranno desolatamente vuoti. La formazione di mister Paterino è reduce dal pareggio al 90' in quel di Viggiano con un rigore trasformato da Galeota mentre quella di mister Miraglia, proprio domenica scorsa ha centrato la sua prima vittoria di campionato a Latronico, abbandonando l'ultimo posto in classifica che ha lasciato proprio ai termali. Una gara che sulla carta sembra favorire il Miglionico viste le qualità evidenziate nelle prime cinque giornate. Un Miglionico che ha segnato 7 reti non dovrebbe avere grossi problemi contro la retroguardia jonica che di gol ne ha subiti 10 realizzando i primi due del campionato solo a Latronico. Paterino imposterà una formazione d’attacco per recuperare il terreno perduto verso la vetta? Il Montalbano, galvanizzato dalla vittoria in esterna ambirà a bissare l'exploit? Solo la cronaca successivamente lo potrà dire. Antonio Centonze
Bella-Lagopesole potrebbe essere interpretata come la partita della rivalsa per ambo gli schieramenti. Per quanto concerne la matricola Lagopesole, la classifica è impietosa, tre sconfitte, un pareggio e una vittoria. Il Bella, attestato a sei punti e con una partita da recuperare, deve rilanciare il suo campionato, dopo la debacle con la Santarcangiolese. La partita in casa, in questo frangente del campionato, potrebbe risultare un trampolino di lancio per gli atleti di mister Del Pino. Osservando le statistiche si evince che il Bella ha fatto bene in casa, ma in campi ostili subisce la pressione avversaria. Forse risulterebbe prematuro ragionare sui numeri, ma i segnali di preoccupazione non devono essere sottovalutati, anche perché la squadra di capitan Troiano nello stadio del paese, sembra dimostrare una discreta personalità. Con un Troiano A. in forma e indiscusso goleador della formazione e un Verrastro, ormai chiamato dal pubblico di casa alla prova del nove, il Bella potrebbe ritrovare la serenità perduta durante l'ultima domenica in casa. Nella speranza che incidenti, come quello avvenuto durante la partita contro il Borussia , non ricapitino e con l'auspicio di andare ad assistere ad un incontro carico di agonismo, ma nel contempo tranquillo dal punto di vista disciplinare, le due formazioni dovrebbero dar vita ad una partita avvincente. La classifica non lascia adito ad interpretazioni di sorta e sia il Bella, sia il Lagopesole hanno il dovere di cercare il risultato pieno e convincere nel gioco. Giovanni Petilli
UNA CINQUINA da cancellare. Per il Vitalba Filiano è stata una settimana di analisi e per il tecnico La Capra c’è stato da fare un recupero anche psicologico dei suoi uomini. Un cinque a uno pesante rimediato a Matera domenica scorsa sul sintetico del Gaetano Scirea contro il Varisius. «Non è stato il fondo di gioco. queste scuse non servono-afferma il tecnico del Vitalba- e non le voglio sentire. Avevamo anche fatto una partitella giovedì ad Avigliano per ambientarci, ma non è stato il fondo di gioco ma noi. Abbiamo giocato bene per la prima mezzora, potevamo anche pareggiare a fine primo tempo. Poi ad inizio ripresa c’è stao il diue a zxero dove abbiamo mollato e non c’è stata più partita». Campionato alla sesta giornata e c’è da fare punti in casa contro le dirette concorrenti? «Assolutamente sì, anche se il Borussia ha cinque punti ma una gara in meno e domenica scorsa ha pareggiato in nove nel derby. Una squadra di carattere e quindi noi dobbiamo affrontarla in maniera concentrata e reattiva. Non recuperiamo ancora Parisi, mentre per Di Martino è più lento il recupero ed è ovvio che siano assenze di peso. Resta una partita nella quale c’è da fare punti a tutti i costi e muovere la classifica. Servono risposte e dobbiamo cancellare la sconfitta di domenica scorsa con una prestazione positiva». Gianmarco Grieco
52 Sport Superato il San Cataldo nell’anticipo BAR LA NOTTE CORSARO SU RIGORE A POTENZA Domenica 19 ottobre 2008
Albatros, è realtà la prima vittoria LA SC Albatros nasce nel 1993. E' fondata da diversi elementi che non trovavano spazio nelle fila dell'Angelo Cristofaro, impegnata nei massimi tornei regionali e rafforzata da calciatori provenienti soprattutto dalla vicina Puglia. Senza primeggiare, la compagine amaranto sale in Seconda categoria. Con il passare degli anni vi confluiscono nuovi elementi che rinverdiscono una rosa inizialmente molto anziana. La vittoria del campionato, però, non arriva. Il girone A è sempre contraddistinto da squadre forti. Vietri, Sporting Genzano, Sorbetteria di Ranieri, Possidente sono le avversarie che gli Albatros non riescono a sopravanzare. Nel 2000/2001 la Geotek Potenza vince il campionato. Gli Albatros sono secondi a pari merito con Abriola 2000 e Palazzo, squadra che stracciano per 5-1 nello spareggio a Potenza. La gioia della "Prima" dura però solo un anno: ultimo posto e retrocessione. Non riesce il nuovo assalto nel 2002/2002. Nei due anni successivi, una partenza lenta condiziona le aspirazioni della compagine del presidente Manniello. Ma nel 12004/2005, malgra-
do la sfortuna, arriva il nuovo salto di categoria. La sfortuna, sì. Perché l’Albatros giunge a un punto da Banzi e Montemilone, che poi si giocano il titolo in una gara di spareggio, ma sull’esito pesa e non poco l’episodio del rigore di Ripacandida e la ripetizione di Banzi-Montemilone, tre giorni dopo la fine del campionato, gara in un primo tempo persa da entrambe 0-3 a tavolino. Quest’anno la “Prima” sta impegnando non poco i biancazzurri, impelagati nel mare della bassa classifica. Infatti, avevno solo un punto finora dopo quattro giornate di campionato e ieri hanno battuto in casa il San Cataldo,compagine che è stata anche scavalcata in classifica. I ragazzi di mister Cancellara sono riusciti a trovare rimedio all’attacco anemico e ieri hanno rifilato nell’anticipo di campionato sei reti al malcapitato San Cataldo, per il quale c’è stata solo la soddisfazione di andare a segno due volte, ma non è bastato ad evitare una sconfitta netta anche nelle proporzioni . Vincenzo Bochicchio sport@lued.it
CAPOLISTA A VILLA D’AGRI
MUCCHIO SELVAGGIO IN TESTA
IL TRICARICO A CANCELLARA
MOLITERNO TENTA LA FUGA
Sport
Domenica 19 ottobre 2008
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Francesco Ferrienti in azione nella gara con il Latina (foto Videouno)
A Dilettanti Matera chiamata al primo acuto. Maggioni in dubbio
«A Trapani per vincere» Miriello: «Non ci serve la prestazione ma il risultato» «A Trapani per vincere, se la prestazione è scarsa e si vince sarò felice, se giochiamo bene e perdiamo è molto peggio». Roberto Miriello fotografa così la voglia di successo della Bawer Matera che è partita nella mattinata di ieri alla volta di Trapani per giocare una delle sfide più difficili dell’intero torneo contro un avversario di grandi ambizioni: «sarà una partita difficile, per giunta giocata fuori casa contro un avversario che vuole assolutamente vincere e fare un campionato da protagonista con grandi obiettivi». Matera proverà a complicarci la vita e rendere più delicato il meccanismo di gioco dei siciliani. Miriello ha lavorato soprattutto sulle soluzioni difensive che pure contro il Latina non erano mancate: «per cambiare in attacco e trovare le situazioni che ci possano mandare a canestro, serve ancora più tempo. Cercheremo prima di tutto di non prenderle. Abbiamo bisogno di un po’ più di serenità e di superare tutte le pressioni che sono nate in questi ultimi giorni. Mi sembra che si stia esagerando tutto, dopo due giornate di campionato non si può essere preoccupati. Andremo a Trapani per fare regolarmente la nostra partita, difendere forte e cercare di trovare le soluzioni migliori per liberare i nostri giocatori e le nostre qualità. Sarà una gara diversa rispetto a quella contro Latina anche perchè Trapani ha uomini e qualità che sono diverse rispetto ai pontini». Purtroppo per Miriello c’è la tegola dell’infortunio occorso mercoledì in allenamento a Matteo Maggioni che ha un problema alla mano che lo mette in fortissimo dubbio per la gara di questo pomeriggio: «la mano è ancora gonfia, proveremo all’ultimo momento a vedere se riesce a recuperare ma è molto difficile. Non sono affatto ottimista» conclude Miriello. Qualche parola in più la merita il nuovo Trapani di
coach Calvani, formazione completamente rivoluzionata rispetto a quella dell’anno passato. Con Caroldi in regia e Masper vicino a canestro a fare da punti di riferimenti di un gruppo che può contare ancora sull’ex materano Tessitore, su Stiejpovic e su Gennari e Antrops reduci dalla passata stagione. Tra i nuovi spicca infine anche l’ex brindisino Plateo che dopo l’avventura della scorsa stagione in Puglia tenta la nuova scalata alla serie A Dilettanti con la maglia di Trapani. Un gruppo di assoluto livello che coach Calvani ha l’esigenza di mettere insieme trovando i giusti equilibri ad una squadra profondamente rinnovata. Problemi comuni anche al nuovo Matera di Miriello. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
In dubbio l’impiego di Matteo Maggioni contro Trapani
C2 Il Santa Maria a Vico più reattivo nel finale
Lucos, altra delusione LUCOS S.M.VICO
90 96
LUCOS MONTESCAGLIOSO: Mighiori, Larocca 10, Malvasi 9, Visceglia 15, D. resta 6, Castellano 26, Tralli, Gorghs 6, Sordi 18, Di Giorgio. All. De Stradis SANTA MARIA A VICO (CE) : Fucci 8, Midotto, Amagosa 13, Spadaccio 4, Woschinton 17, Iuliano 11, Iaselli 22, Giordano, Iorio 17, Ludiero. all. Porfidia ARBITRI: Fiore di Angri; Pellegrino di Pontecagnano PARZIALI: 12-28: 42-44, 65-73; 90-96 NOTE: Fallo tecnico per Castellano nel secondo quarto e De Stradis nell’ultima frazione. MONTESCAGLIOSO- Si sbloccano i campani, mentre la Lucos resta incollata a zero punti. La sconfitta ci sta tutta e non sono attenuanti che reggono le proteste nel finale da parte della squadra montese per alcune decisioni arbitrali opinabili. La partita già dalle prime battute si dimostrava con un canovaccio ben
definito. Più intraprendenti gli ospiti e alla fine è stata proprio questa la cosa che ha permesso al Santa Maria a Vico di portare a casa i due punti. Per la squadra di Porfidia era l’occasione di cancellare lo zero in classifica, ma anche da parte dei montesi c’era la convinzione di avere alla portata una gara abbordabile. Alla fine è stata quasi così, ma la Lucos non ha avuto quella cattiveria sportiva decisiva e in alcuni momenti clou è andata sotto solo dal punto di vista psicologico. Più precisi i campani e soprattutto più attenti sotto le plance. Primo quarto con il Santa Maria a Vico che subito mette le cose in chiaro e mette quei punti di distanza che alla fine risulteranno pesanti da recuperare. Perchè a metà gara la Lucos sembrava essere rientrata in partita con un -2 incoraggiante, ma le forze spese per la rimonta erano fatali, perchè nell’ultimo quarto c’è stato quel pizzico di brio in più da parte dei casertani e a nulla è valsa la rabbia e le recriminazioni dei ragazzi di De Stradis, delusi per l’occasione dei primi due punti sfumata. Michele Marchitelli
C2, la capolista Ctr con Benevento recupera Marin, in dubbio Durante SENISE - Seconda gara interna a porte chiuse ed il CtrLa Cascina salda il conto con le sanzioni federali. Questa volta a scendere al Palarotalupo, sarà il Meomartini di Benevento; appuntamento ore 18. Gli ospiti, non sembrano in periodo particolarmente di grazia. Anzi. Si ritrovano a zero punti in classifica, dopo tre gare due delle quali giocate in casa. La prima contro il Cercola e la seconda contro l'Agropoli, proprio giovedì appena passato. Quest'ultima è stata vinta dagli avversari con il punteggio di cinquantatre a quaranta. Il che significa, che ci sarebbe ben poco da discutere. I beneventani infatti, si sono affacciati al torneo, con una squadra che appare assai giovane e dunque senza esperienza, con tutto quello che comporta in casi come questi. E sembra che stante queste premesse, dovrebbe giocare il ruolo di cenerentola, a meno di ripensamenti della dirigenza e dunque di riparazioni in corso di campionato. Cosa che potrebbe comunque rivelarsi assai improbabile, visto che i buoni giocatori, tutti o quasi, hanno già una squadra e che in giro saranno pochissimi quelli che fanno al proprio caso. La lunga premessa,
non significa assolutamente rilassamento da parte del Senise, che anzi, come nella logica portata avanti da mister Daraio, queste gara, rappresentano una vera e propria insidia a trecentosessanta gradi. Giocare senza alcun assillo infatti, può rappresentare il più delle volte, un vantaggio non indifferente. Ed invece, Daraio pensa al recupero di tutti i suoi: “Siamo impegnati a recuperare gli infortunati e gli affaticati. Penso ad esempio all'argentino Gonzalo Marin, il quale purtroppo non ha ancora debuttato in casa ed anche se senza pubblico, mi farebbe piacere respirasse l'aria del Palarotalupo. Ci sono poi altre situazioni che spero rientrino ma al momento sembrano incerte, come quella che riguarda Lino Durante, il quale potrebbe stare fuori, perché indipsonibile;vedremo durante il riscaldamento prima della gara. Se poi la gara si metterà bene sin da subito, spero tanto di dare spazio ai ragazzi che fremono in panchina. Sarebbe per loro un'ottima occasione di provare qualche minuto in più del solito. Ma questo naturalmente lo vedremo a casa inoltrata”. Gianni Costantino sport@luedi.it
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Sport A Dilettani Tripodi: «Il gioco difensivo sotto i tabelloni sarà decisivo»
Domenica 19 ottobre 2008
Levoni a caccia del bis Trasferta a Fossombrone con i due punti nel mirino PRIMA l'allenamento al Pala Pergola, poi la partenza alla volta di Fossombrone. Così si è consumato il sabato della Levoni Potenza che oggi pomeriggio al Pala Cairoli di Fossombrone, con inizio alle 18, sfida il Bartoli Dundop Fossombrone, nel terzo turno di andata del campionato maschile di A Dilettanti. Tripodi deve rinunciare a Vetrone, ancora convalescente al gomito ma dispone di una squadra capace di esprimersi ai massimi livelli e intende confermare quanto di buono fatto vedere contro Ostuni anche nella difficile trasferta marchigiana. I giocatori biancorossi sono caricati a mille e fortemente intenzionati a bissare la splendida affermazione di domenica scorsa. La squadra ha lavorato sodo anche ieri mattina al Pala Pergola di Contrada Rossellino, location dell'ultima seduta di allenamento dei potentini, prima di partire per il centro forsempronese. La Levoni punterà su una tattica accorta ma senza subire il gioco degli uomini di Paolini, brillanti alla prima uscita stagionale quando hanno superato dinanzi al pubblico amico la Bawer Matera di Roberto Miriello e sconfitti con onore a Palestrina domenica scorsa. La sfida non ricalcherà tatticamente quella di domenica con l'Ostuni, troppo diverse le due squadre per poter essere paragonate sul piano dell'impegno e della qualità individuale. I marchigiani pressano, lottano sotto le plance, hanno un rendimento comunque elevato, fattori questi che il coach Tripodi conosce a menadito e ha già evidenziato nel corso degli ultimi allenamenti in palestra parlando a chiare lettere ai suoi ragazzi. I giocatori potentini sono sicuramente desideriosi di superare il duro scoglio forsempronese, prima di affrontare la corazzata Barcellona Pozzo di Gotto, “affondata” in classifica a - 4 per inadempimenti amministrativi. La Levoni nel confronto odierno dovrà disputare una partita giudiziosa, senza sminuire però le sue caratteristiche tecniche. Palombita e Ruggeri sono chiamati ad una conferma delle proprie qualità agonistiche e tecniche. Il confronto sarà diretto da Migotto di Venezia e Binda di Ancona. Il coach Gianni Tripodi ha parlato delle caratteristiche del match, affrontando i temi salienti di una sfida dalle importanti ripercussioni in chiave classifica: “Tutte le partite sono indicative, contro Fossombrone o Latina non ci sono pronostici, la vittoria potrebbe servire tanto alla mia squadra. Affrontiamo una formazione giovane che gioca bene a basket. Fossombrone è team costituito da giovani che occupano bene gli spazi in campo e che giocano con intelligenza”. Tripodi si occupa di altri aspetti: “E' vero il perno del gioco di Paolini è Gattoni, giocatore capace di dare soluzioni alla squadra marchigiana. Ha giocato per anni in squadre di serie A e conosce ogni platea. E' un giocatore esperto, ancora integro fi-
L’AVVERSARIA
Il tecnico Tripodi (foto Andrea Mattiacci)
sicamente”. Giudica importante la gestione del match: “Ovviamente non dobbiamo sminuire i nostri schemi ne pensare di subire il gioco
degli avversari. Siamo una squadra nuova che sta crescendo con il passar dei giorni. Mettiamo a frutto le nostre conoscenze di gioco,
Il funambolico Giancarlo Palombita
facciamo sempre della grinta il nostro punto di forza”. Il tecnico reggino chiude la sua analisi affermando: “Tatticamente sarà una
B Donne Migliore in campo la Filograsso
La Basilia si impone in scioltezza su Roma BASILIA NIPAR ROMA
66 56
BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 8, Valisena, Gambardella 13, Rubino, Filograsso 15, De Luca 9, D'Arenzo 11, Crovatto 2, Sanza n.e. De Rosa 8. All. Marlia Sanza. NIPAR ATHENA ROMA: Ranilli, Cieli 8, Corini 13, Magaddino 7, Paga 10, Bernardini 4, Borzetti 3, Renzetti 9, Baldini, Carlini 4. All. Mauro Casadio. ARBITRI: Tammaro di Salerno e Pagano di Scafati. PARZIALI: Pt 17/15, St 38/29, Tq 52/41, Finale 66/56. NOTE: Spettatori cento circa. Uscite per cinque falli De Luca e Aurigemma. Nessun fallo tecnico fischiato, nessun antisportivo a carico delle giocatrici. BELLA affermazione casalinga della Basilia Codra Mediterranea Potenza nel terzo turno di andata del campionato femminile di serie B/1. Le atlete di Marilia Sanza si sono aggiudicate il confronto disputato ieri sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino, superando la Nipar Athena Roma al termine di una sfida molto serrata ma controllata al meglio dalle atlete di Sanza. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha manifestato una certa supremazia fornendo una prova sicuramente migliore rispetto a quella disputata sabato scorso contro il modesto Partinico. Le lucane hanno condotto le danze, tenendo a debita distanza Roma. Solo nel primo quarto il complesso biancoceleste ha sofferto la foga delle atlete di Casado, brave prima con Renzetti e successivamente con Carini a tenere il passo di De Rosa e compagne. Proprio la De Rosa ha propiziato il primo break con i canestri da sotto che hanno por-
La Filograsso e, a destra l’Aurigemma in azione
tato la Basilia Codra Mediterranea Potenza ad avere un massimo vantaggio di 17 lunghezze sul punteggio di 46 a 29. La Basilia ha progressivamente gestito il confronto, nonostante alcuni cambi difensivi voluti dal coach Casadio che hanno consentito alle romane di avvicinarsi sul punteggio di 50 a 41. La Basilia, orfana di De Luca, uscita per raggiunto limite di falli ha co munque mantenuto il ritmo costante e non ha dilapidato il vantaggio accumulato. I canestri di Gambardella, positiva anche nelle prime battute di gioco e quelli di Filograsso e D’Arenzo, autentica mattatrice della lotta sotto i tabelloni ha contenuto i velleitari tentativi di rimonta operati dalle capitoline. La squadra di Marilia Sanza ha sciorinato il basket migliore anche nel corso delle battute finali del confronto, grazie alla regia attenta e caparbia di Filograsso e al dinamismo di una Gambardella sempre ispirata. I canestri di Aurigemma hanno consentito nel finale alla squadra potentina di aumentare il vantaggio e concludere positivamente la partita. f.menonna@luedi.it
partita molto difficile. Dobbiamo vincere il match ai rimbalzi, facendo leva sulla nostra difesa e attaccando al meglio i nostri avversari”.
Adesso la parola passa la campo, con le due squadre che sono pronte a darsi battaglia. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Sport
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B Dilettani Russo e compagni sono chiamati a riscattare il ko di Maddaloni
Bernalda, insidia under Al PalaCampagna c’è il giovane Canicattì di Binetti BERNALDA - Arriva l'allegra banda di Canicattì! Non si tratta ovviamente di un gruppo musicale siciliano ma del team di coach Binetti che questo pomeriggio fa visita ai bernaldesi al PalaCampagna per la terza di campionato (ore 18, arbitri i salernitani Petraccaro e Rinaldi). Perché “allegra banda”? perché la squadra di patron Meli somiglia molto ad una simpatica banda di ragazzi che giocano a basket con gli occhi spensierati della gioventù e che, capovolgendo le disposizioni che prevedono per la B/Dil. sette over e tre under, schierano invece sette under e tre over: roba da non crederci, ma è proprio così! E tuttavia se qualcuno pensa ad un avversario da affettare come burro, ebbene quel qualcuno si sbaglia di grosso, perché sette giorni fa i “ragazzini” hanno fatto pelo e contropelo al Catanzaro che molti collocano nell'empireo del girone. E che abbiano meritato la vittoria contro i quotati calabresi lo dimostrano i numeri della gara: Manzo e company, infatti, hanno realizzato 82 punti col 35% nel tiro da tre e il 71% dalla lunetta, ma soprattutto catturando 32 rimbalzi, recuperando ben 20 palloni contro i 12 persi, e commettendo solo 20 falli contro i 26 subiti; il tutto originato da un gioco veloce e ben organizzato che dalle mani di Alejandro Humberto Manzo (1975) dal Bk Barcellona, play creativo e buon tiratore, passa a quelle dell'ala Cioffi (195 cm., '82) ex Messina, per finire poi in quelle del pivot Luis Maria Maritano (205 cm., '84) gran rimbalzista proveniente dalla B2 di Palermo; e questi sono per l'appunto i tre over. Nel settore under troviamo il play Tempestini ('87) anche lui ex rosanero e con mortifero tiro dalla distanza, e i confermati Ferlisi (guardia ventenne) e Paulo Fabiano Messina (pivot, 208 cm., '86) altro tassello del corposo mosaico argentino; meno noti ma
Carpineti e accanto Russo del Bernalda
ugualmente interessanti gli altri giovanissimi Novatti e Chiarucci (ambedue dal Fabriano di LegaDue), il confermato Sortino e l'ala ventenne Livera di 206 cm. dal Rieti (C2). Insomma un gruppo con una invidiabile età media di appena 23 anni (per i
Binetti, coach del Canicattì
rossoblu sono 26), eppure da prendere con le dovute precauzioni, un gruppo nel quale la parola “giovinezza” non fa assolutamente rima con pochezza o con insicurezza. Per gli ionici nessuna nota particolare dall'infermeria visto che Faggiano ha smaltito
il forte raffreddore che gli ha impedito di partecipare all'utile amichevole di giovedì con la Bawer Matera, e con Rossi Pose e Filloy sempre in attesa di risolvere definitivamente i rispettivi problemi che richiedono solo un altro pò di tempo, mentre una botta alla
gamba in allenamento per Russo non sembra dover pregiudicare la sua presenza in gara. In realtà in questo match il nemico più pericoloso del team lucano è se stesso: se i ragazzi di Brogialdi entreranno in campo vogliosi di vincere e di cancellare
la brutta figura di Maddaloni, per Canicattì non dovrebbe esserci scampo, se invece prevarrà in essi la presunzione potrebbero morire di ardore giovanile…quello dei siciliani, ovviamente. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
C Dilettanti In dubbio la sua partecipazione alla difficile gara contro Pagani
Favia tiene in ansia la Centre Corporelle CON IL dubbio circa le condizioni fisiche di Vito Favia, ancora alle prese con un problema alla schiena la Centre Corporelle Potenza si reca questo pomeriggio a Pagani per affrontare nel quarto turno di andata del campionato di serie C Dilettanti il Pagani Nocera Inferiore. La gara avrà inizio alle 18 e sarà diretta dai signori Foresti di L'Aquila e Pantera di Pescara. Per la Centre Corporelle si tratta della prima di due impegni esterni consecutivi, visto che nel prossimo turno i giocatori di Dino De Angelis saranno di scena sul parquet dell'Amatori Messina. La Centre Corporelle affronta un cliente non facile, ben disposto in campo da coach Dello Iacovo, profondo conoscitore del basket meridionale. La sfida ha dunque tanti interessi e motivi per attirare il palato e le passioni degli addetti ai lavori. La squadra potentina
ha svolto una settimana di allenamento molto dura concentrando tutte le sue attenzioni sull'atteggiamento tattico e la grinta per superare il difficile scoglio salernitano. Lo staff tecnico composto da Dino De Angelis e Vito Pierri ha chiesto determinazione, impegno e concentrazione agli atleti che stanno mostrando grande determinazione e quella cattiveria che non guasta in occasioni del genere. La sfida del Pala Azzurro di Pagani rappresenta per gli uomini di De Angelis un match di grande importanza sul piano tecnico e agonistico, un successo darebbe nuova linfa ai ragazzi per continuare nell'ottima striscia positiva intrapresa. Una gara atipica, quella in programma oggi, che vedrà i biancocelesti affrontare un cliente scomodo, che ha in Confessore, Imsandt e Santoni gli uomini chiave in
grado di stravolgere gli equilibri di gioco. La sfida di questo pomeriggio è stata analizzata dall'assistent coach Vito Pierri che ha affermato: “Saremo di fronte ad una compagine di tutto rispetto. Le condizioni non perfette di Vito Favia ci preoccupano e potrebbero pesare nell'economia del match”. Dei campani, Pierri parla in termini sicuramente positivi: “Pagani è un complesso dinamico, capace di esprimere una pallacanestro versatile e veloce. Faremo attenzione alla duttilità di Imsandt e alla forza di un collettivo che ha in Confessore il suo uomo di maggiore esperienza”. Dai ragazzi pretende la stessa grinta mostrata nel corso delle ultime partite: “Siamo pronti per disputare una partita difficile. Dobbiamo mostrare un atteggiamento sempre positivo, sia in difesa che in attacco”. Vito Pierri chiude la sua
Vito Favia in azione (foto Mattiacci)
analisi affermando: “I pregi dei campani sono da ricercare nella crescita complessiva del gruppo a disposizione di Dello Iacovo. Non conosco i difetti, i campani fanno della forza fisica il punto di forza principale”. sport@luedi.it
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Sport
Domenica 19 ottobre 2008
B2 Uomini La Medical Center debutta in casa contro il Ragusa senza il libero Caruso
Draganov chiama i tifosi per l’esordio È FINALMENTE arrivato il momento del debutto ufficiale. La rinnovata Medical Center Potenza scende in campo questo pomeriggio al PalaPergola (si gioca dalle 18) per fare il suo esordio stagionale nel girone I della serie B2. Dall'altra parte della rete Zuccaro e compagni si troveranno un'avversaria, il Molino di Sicilia Ragusa, di cui si conosce ben poco (anche i siciliani come la Virtus hanno scelto di non partecipare alla Coppa Italia), ma che proprio per questo potrebbe rappresentare un'insidia in più per i ragazzi di Giorgio Draganov. Il tecnico bulgaro della Medical Center, che non ha nascosto
un po' di tensione per la prima ufficiale di fronte ai suoi nuovi tifosi, non è però sembrato eccessivamente preoccupato per le scarse informazioni che si hanno sull'avversaria odierna. «Con tutto il rispetto per le altre squadre - ha spiegato Draganov -, penso che in questa fase sia importante concentrarci soprattutto su quello che accade in casa nostra. La prima fase della preparazione è stata impostata per raggiungere la migliore condizione possibile per il via del campionato, e credo proprio che i ragazzi abbiano lavorato in modo egregio in tal senso. Tutto è filato via bene e senza grossi intoppi (a parte il problema al-
la schiena che tiene ancora fermo Stefano Caruso), e anche i test amichevoli ci hanno permesso di avere utili spunti di miglioramento. Di sicuro nei prossimi mesi sarà ancora necessario limare qualche meccanismo, ma fin dalle prime gare stagionali contiamo di esprimerci al massimo delle nostre possibilità». Con l'eccezione del libero titolare Caruso dunque (ben rimpiazzato finora dal giovane Vittorio Sergio), tutti disponibili quest'oggi per Draganov. Che dovrebbe schiererare fin dall'avvio il suo sestetto tipo, con Gigi Zuccaro opposto a Simone Di Tommaso, Vincenzo Scalcione e Giuseppe La Ro-
sa in banda e Gigi Alamprese in linea con Mirko Torsello al centro. I tifosi rossoblù si attendono subito segnali incoraggianti dai loro vecchi e nuovi beniamini, chiamati a un esordio convincente anche per far crescere l'entusiasmo e la passione attorno al club potentino: molto importanti nel giudizio di coach Draganov. Che ha sottolineato: «Abbiamo bisogno del calore dei nostri supporter, che ci potranno dare una grossa mano nel corso della stagione. A noi spetterà, con il gioco e i risultati, convincerli a riempire sempre di più il palazzetto». Luca Carlone sport@luedi.it
La Rosa della Medical Center Virtus Potenza (foto Mattiacci)
B2 Donne Contro il Molfetta è decisiva la coppia Vecerkova-Ristits
La Time sa anche soffrire Arriva la quinta vittoria di fila, ma che fatica TIME VOLLEY MATERA MOLFETTA
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18-25, 25-22, 25-22, 26-24
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 20, Vecerkova 18, De Vita (L), Sarra n.e., Romano J. 2, Di Blasi 6, Amati 1, romano E. 13, Russo, Calculli 3, Guerricchio n.e., Pietromatera n,e,. All. Galtieri AZZURRA MOLFETTA: Trattoli, D'Agostino n.e., De Vincenzo 5, Bucchianico 9, Fortunato (L), Fracchiolla n.e., La Forgia n.e. marasco 14, nappi 7, Racanati n.e., Testini 12, Francioso 12. All. Matera ARBITRI: Sorrentino e Spagnolo di Cava de’ Tirreni NOTE: durata 24', 31', 29', 32' per un totale di 1h. 56m. Battute vincenti: Matera 3, Molfetta 8. Battute sbagliate: Matera 5, Molfetta 9. Spettatori 200 circa MATERA - Ristits, Vecerkova e Calculli conducono la Time Volley ad una soffertissima vittoria contro una Azzurra Molfetta mai doma. In settimana la Russo aveva pronosticato un 3 a 1, ma non immaginava di soffrire in questo modo, i set giocati sono stati tutti tirati al massimo. Il Molfetta ha destato una buona impressione e sicuramente farà parlare di se. La gara inizia
Michela Ristits decisiva con i suoi 20 punti realizzati
con un certo equilibrio con la Ristits che si mette subito in evidenza con due punti e la Vecerkova a muro spaventa le avversarie, poi si cominciano a vedere degli errori davvero strani per la formazione di mister Galtieri. Troppa sufficienza, scarsa concentrazione alla gara, e avversarie che passano in vantaggio. Ristits e compagne non riescono a contrastare le avversarie che sono in vantaggio 21 a 15. Galtieri fa riposare la Vecerkova, ormai il set è andato alle av-
B2 Donne Sconfitta al tie-break a Battipaglia
Giocoleria, un punto BATTIPAGLIA GIOCOLERIA POTENZA
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20-25, 25-21, 25-19, 18-25, 15-4
BATTIPAGLIA: Palladino, Nolè, Dello Monaco, Miano, Lombardo, El Gamal, Evangelista (L), De Maio, Di Biase, Fusco, Serban. All. Tescione. GIOCOLERIA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Avena, Carbonara, Di Lucchio, Santangelo (L), Pontillo, Restaino, Di Camillo. All. Caliendo. ARBITRI: Russo e La Gala. SCONFITTA al tie-break per la Giocoleria di coach Caliendo sul campo del PalaPuglisi di Battipaglia. Al termine di una prestazione decisamente opaca, Avena e compagne hanno dovuto alzare ancora una volta ban-
diera bianca, in trasferta, in questo campionato: collezionando il terzo stop di fila stagionale nelle gare giocate lontano da casa. Stavolta è arrivato quantomeno un punto per le potentine, che però non basta assolutamente a lenire l’amarezza per un ko bruciante. E, quel che più conta, arrivato a causa di una prova corale al di sotto delle aspettative: non giustificabile in virtù della sola assenza (per quanto pesante) di Muscillo al centro. In casa Giocoleria non è piaciuto l’atteggiamento, mentale prima che tecnico, con cui la squadra è stata in campo. Contro un’avversaria che ha invece fatto leva sulle motivazioni per riscattare un difficilissimo avvio di stagione. l.c.
versarie per 25 a 18 e si va al secondo set. L'inizio è promettente la Time Volley sembra più grintosa e decisa, i frutti si vedono con il vantaggio di 7 lunghezze sul 12 a 5, ma si ripetono gli errori e Molfetta si fa sotto pericolosamente. Il momento è decisivo, la Amati, insufficiente fino a quel momento, gioca una gara al di sotto delle sue possibilità, viene sostituita da Galtieri che manda in campo Roberta Calculli. Prima palla e subito punto sorprendendo le avversarie.
Con lei in campo il sestetto gira meglio, le alzate sono buone per tutte, ma in particolar modo c'è una grande intesa con Emanuela Romano, molto efficace, e anche lei in doppia cifra, e set per la Time Volley. Nel terzo periodo Galtieri ripropone la Amati sperando che la sostituzione gli abbia fatto bene, migliora in qualcosa, ma gli errori sono ancora tanti e sul 20 a 15 si ripropone la sostituzione della Amati con Calculli. Il Molfetta sul 22 pari non si arrende, ma le fuoriclasse del Matera con tre punti fanno tirare un sospiro di sollievo. Il terzo set, il più combattuto, mette in evidenza gli errori della squadra di casa che fa presagire al peggio, ma due errori della Marasco danno la carica e la Time effettua il sorpasso. Il finale del set è combattuto punto su punto con il pubblico sempre ad incitare le ragazze. Si arriva sul 24 pari, Romano e Ristits mettono in archivio questa sofferta vittoria che sia anche di monito allei ragazze di mister Galtieri. La Time ha affrontato un Molfetta che ha lottato su ogni pallone, comunque Matera si accontenta del primo posto, ma il mister in settimana dovrà rivedere qual cosina sul piano del carattere. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne, a Scafati stop per la Planitalia SCAFATI PLANITALIAMONTESCAGLIOSO
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25-20, 23-25, 25-23, 25-22
NON è andata benne alla Planitalia Montescaglioso nella trasferta di Scafati. La formazione del presidente Vittorio Di Grazio è uscita sconfitta dalla contesa in terra campana con il punteggio di 3-1. Piscopo e compagne non sono riuscite ad essere fredde nei finali dei set perchè, seppur hanno lodevolmente lottato, i palloni importanti sono stati messi a terra dalla formazione di casa. Dopo il primo e combattuto parziale perso per 25-20, le ragazze della formazione della provincia materana si sono impegnate al massimo trovando la forza di impattare e rimettere in discussione l’intera partita, vincendo con forza e convinzione il secondo set con il punteggio di 25-23. Dopo questa affermazione, però, la Planitalia Montescaglioso ha subito il ritorno dello Scafati, lasciando spazio alle giocate delle padrone di casa che si sono aggiudicate il set. Il quarto periodo ha visto ancora una volta lo Scafati mettere giù i palloni decisivi, incamerando così i tre punti in palio e lasciando la Planitalia Montescaglioso a bocca asciutta. sport@luedi.it
B1 Donne A Montesilvano
Per la Lore Lei esordio facile MONTESILVANO LORE LEI POTENZA
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16-25, 11-25, 18-25
ESORDIO in scioltezza per la Lore Lei contro la matricola Montesilvano. Nella prima gara della sua nuova stagione di B1 la formazione potentina non ha dovuto soffrire più di tanto per avere ragione di un’avversaria che si è dimostrata, al di là delle incertezze della vigilia legate alla scarse informazioni disponibili sulle abruzzesi, non proprio trascendentale. Al Palazzetto Ugo Consorte della cittadina pescarese si è assistito ad un match a senso unico, con Carrozzo e compagne a dettare fin dal primo set i ritmi. Le biancorosse di Gagliardi, dopo aver agevolmente condotto in porto la prima frazione, sono state brave e attente a non calare la concentrazione nel set successivo: chiuso con un margine ancora più netto, a testimonianza
Gagliardi
dell’evidente differenza di valori in campo. L’opera la Lore Lei l’ha completata senza ulteriori affanni nel terzo parziale, in cui a Fiore e compagne è bastato mantenere la giusta velocità di crociera per veleggiare verso i primi tre punti del campionato. l.c.
B2 Uomini Piegato il Castellammare grazie a Cantisani
E’ super Sidel Lagonegro Subito una vittoria esterna CASTELLAMMARE SIDELLAGONEGRO
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doppia cifra con 10 punti). I primi due set, quindi, sono vinti dalla Sidel ai vantaggi. Nel terzo parziale arriva un 24-26, 28-30, 25-17, 21-25 calo da parte della compagiINIZIA nel migliore dei modi ne lucana. Calo che permette ai campani di acil campionato corciare le didella Silde Lagostanze portannegro. La fordosi sul 1-2, mazione del tecchiudendo il set nico Stigliano è 25-17. Dopo riuscita ad espuaver tirato il fiagnare il campo to, la Sidel lagodel Castellamnegro torna a mare di Stabia menare le danze grazie all’ottima e ancora una prova di tutto il volta Cimino e gruppo. I primi Cantisani divendue parziali sotano devastanti no stati molto e per il Castelcombattuti, con lammare non c’è i lucani bravi a Cimino della Sidel scampo. Il quarfruttare ogni octo parziale si casione. Decisive sono le giocate di Cimono, chiude sul 21-25 ed assegna Imperio e Cantinisani (per la vittoria al Logonegro. lui l’incontro si chiuderà in sport@luedi.it
Sport 57 Tennis A1 Forfait della Oprandi. Non ci sarà la Pennetta, Schiavone in dubbio Domenica 19 ottobre 2008
Prima in casa per il Pisticci Serve un’impresa alla Sca per battere il Viterbo PISTICCI - Serve un'impresa alla S.C.A. Pisticci per battere le campionesse d'Italia del T.C. Viterbo. Le due squadre femminili incroceranno le racchette a partire da questa mattina sui campi del C.T. Pisticci, in una sfida valida per il secondo turno del campionato di A1 e che, per la S.C.A., corrisponde con l'esordio casalingo stagionale, dopo aver giocato il primo turno lontano da casa, sui campi di Torino. Proprio la sconfitta all'esordio rappresenta un motivo in più per far meglio, nella consapevolezza che, ai fini della lotta per non retrocedere, i punti prima si fanno meglio è. Certo Viterbo non è l'avversario ideale per cercare di muovere la classifica, ma il calendario impone il tentativo di capitalizzare al massimo le sfide casalinghe e la forte competitività dei team allestiti quest'anno non consente di andarsi a scegliere l'avversario. Per cercare il colpaccio la squadra del presidente Michele Leone non potrà contare sull'intero organico. In un primo memento tutti si attendevano il ritorno della Oprandi, che dopo un lungo stop durante il quale ha rischiato di chiudere anzitempo una carriera in ascesa, si è ripresa alla grande e sta già giocando un ottimo tennis. Ed invece la svizzera ha comunicato alla società di essersi infortunata e quindi non sarà della contesa. A lei Pisticci erano ag-
Romina Oprandi non sarà della contesa. Greta Arn oggi in campo per il CT Pisticci
grappate le speranze di vincere, o quantomeno non perdere, con le campionesse d'Italia. Per il resto la squadra potrà contare sulla tedesca Greta Arn e sulla veronese Giulia Meruzzi, entrambe alla ricerca di rivincite dopo la battuta d'arresto alla prima giornata. Sono a disposizione anche la giovane napoletana Valeria Casillo, unica tennista del gruppo ad usci-
Auto Pavoni è dodicesimo
Sesto posto per Postiglione SESTO e dodicesimo tempo per i piloti Chico Postiglione e Mattia Pavoni nel corso delle prove di qualificazione dell'ultima gara del Campionato Gt, Gt 2 e Gt 3 di automobilismo in corso di svolgimento sul circuito romano di Vallelunga. I due piloti hanno pagato a caro prezzo gli errori in fase di assetto e messa a punto perdendo diverse posizioni durante le prove di qualificazione, svoltesi all'insegna del tempo bello e soleggiato che ha riscaldato di fatto la pista capitolina. La prova di Postiglione è stata sicuramente migliore rispetto a quella offerta da Pavoni. Il lucano ha centrato la terza fila, facendo leva sulle indubbie doti tecniche alla guida e sulla classe cristallina. La F/430 guidata dai due piloti non ha offerto un rendimento costante, in fatto di messa a punto e prestazioni. Nella notte la scuderia sarà impegnata in un duro lavoro per consentire ai due piloti di poter gareggiare al meglio. Il primo tempo è stato ottenuto da Lienz e Cruz su Porche con il riscontro di 1'34'209, secondo riscontro per Caffi con 1'34'799, terza piazza per Lancieri e Busnelli con 1'34'897, quarto Gattuso con 1'35'027, quinta piazza per Aguas con 1'35'060. Postiglione ha fatto registrare il riscontro cronometrico di 1'35'129. Fatta eccezione per lo scatenato Lienz, gli altri cinque piloti sono tutti racchiusi in un fazzoletto. Per Mattia
re vittoriosa dal suo incontro di singolare a Torino, ed il talento di casa Maristella Parisi. Da definire, invece, l'assetto di Viterbo che dovrà rinunciare alla quotatissima Flavia Pennetta (capace in settimana di battere la numero uno del mondo Jelena Jankovic) e non è certa della disponibilità di Francesca Schiavone. Le due big del tennis italiano erano assenti
anche nella gara di esordio, ma ciò non ha impedito a Viterbo di battere agevolmente i Parioli Roma. Pur mancando le migliori, infatti, la squadra campione d'Italia può contare su Tathiana Garbin, Sandra Zahlavova, Anna Floris e Valentina Sulpizio, un gruppo più che sufficiente per tener testa a chiunque nel massimo campionato nazionale e per am-
mortizzare senza difficoltà le assenze illustri. In vista della sfida di oggi il C.T. Pisticci ha tenuto ieri sera una conferenza stampa di presentazione della squadra e del campionato, cogliendo anche l'occasione per ufficializzare il nuovo inno del Circolo Tennis, una delle novità di quest'anno assieme ad una struttura profondamente rinnovata
Hockey A2 Il tris di Cirilli consegna al Molfetta il derby
Raro piegata dagli ex RARO MATERA 2 MOLFETTA 5
Chico Postiglione
Pavoni invece le cose non sono andate per il verso giusto. Il pilota lombardo ha accusato un pesante distacco dal primo classificato nel corso delle seconde prove di qualificazione. Pavoni è giunto dodicesimo con il tempo di 1'36'583. Il primo riscontro cronometrico è stato fatto registrare da Busnelli con 1'34'514. Per il secondo pilota della F/430 iscritta per la Easy Race si tratta di un piazzamento poco incoraggiante in chiave gara. Oggi si svolgeranno le due gare. Gara uno avrà inizio alle 10:50, mentre gara due inizierà alle 16. Entrambe le manche saranno teletrasmesse dai canali satellitari Sky 218 Nuvolari. Per il tandem lucanolombardo l'avventura in terra capitolina si preannuncia quanto mai incerta e difficile. f.menonna@luedi.it
se è vero che a pochi giorni dall'inizio del massimo torneo nazionale la dirigenza, guidata come sempre dal presidente Michele Leone, ha provveduto a rifare il fondo dei due campi in terra battuta, che saranno praticamente inaugurati dalle tenniste in campo a partire dalle ore 9 di questa mattina. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
RARO MATERA: Picca, Matera, Papapietro, Reho, Nicoletti L, Braia, Xiloyannis, Nicoletti G, Mele, Vivilecchia. All. Massari MOLFETTA: Trombetta, de Pinto, Persia, Birilli, Vianna, Sinfisi, Azzolini, Agrimi, Amendolagine, Piscitelli. All. Vianna ARBITRO: Barbarisi di Salerno RETI: 1' 18'' pt Nicoletti L, 13' 50'' pt Cirilli, 23' 29'' pt Sinisi, 12' 45'' st Cirilli, 18' 50'' st Cirilli, 19' 17'' st Sinisi, 24' 24'' st Nicoletti G (r) NIENTE da fare per la Raro Pattinomania Matera. Il team allenato dal tecnico Massari è stato sconfitto a domicilio dal forte Molfetta degli ex Trombetta e Persia. Niente da fare per i ragazzi materani che hanno comunque giocato un'ottima partita passando anche in vantaggio con un bellissimo gol di Luca Nicoletti, lesto a rubare palla a centrocampo e a bucare la rete della porta difesa da Trombetta. Per il Molfetta, qualche minuto dopo, si presentava l'occasione del pareggio, ma Picca era bravo a respingere un calcio di rigore battuto da Crilli. Stesso copione al 9'19'' questa volta con la Raro sciupona: Trombetta parava il penalty battuto da Gaetano Nicoletti. Nonostante il divario tecnico tra le due squadre, i biancazzurri di casa continuavano a creare azioni pe-
Sopra Cirilli con la maglia del Matera, sotto la Pattinomania
ricolose dalle parti di Trombetta con Luca Nicoletti e con un ennesimo rigore concesso dall'arbitro e battuto fuori bersaglio d Vivilecchia. Al 12'15'' era Piscitelli ad impensierire Picca, anticipando di un minuto circa il gol del pareggio grazie alla rete di Cirilli. La Raro non accusava il colpo e provava a riportarsi in
vantaggio ancora con Luca Nicoletti il cui tiro dalla distanza terminava sulla traversa. Gol mancato e gol subito. A trentuno minuti dal fischio della sirena, il Molfetta si portava in vantaggio con Sinfisi. Nella ripresa, al 2'35'' era il Molfetta a farsi pericoloso con Vianna, servito bene da Birilli. Nella circostanza si
esaltava Picca che scacciava il pericolo. Al 3'19'' ancora un legno per la Raro con Vivilecchia dalla distanza. La gara era avvincente con continui capovolgimenti di fronte. Al 9' i biancorossi pugliesi si facevano di nuovo pericolosi con Vianna, ma ancora una volta Picca si superava. L'estremo difensore materano nulla poteva tre minuti dopo quando Cirilli, dopo un'azione convulsa portava il match sul tre ad uno. Doppio vantaggio ospite che non demoralizzava la Pattinomania che ci provava ancora con Vivilecchia e poi Papapietro ma senza fortuna. Al 18'50'' arrivava la quarta rete per il Molfetta messa a segno ancora una volta da Cirilli, imitato un minuto dopo da Sinisi per la cinquina. Il match veniva chiuso dalla rete siglata da Gaetano Nicoletti su calcio di rigore. Il ko contro la formazione pugliese, forse pesante nel risultato finale, non ha bocciato la formazione materana. I biancazzurri, infatti, hanno comunque messo in mostra delle belle giocate e sono riusciti a tener testa agli avversari dotati sicuramente di un notevole tasso tecnico. Nonostante le assenze del capitano, Michele Barbano e di Jonathan Cellula squalificati, i ragazzi materani non hanno mai risparmiato forze e sicuramente con il passare del tempo potranno togliersi numerose soddisfazioni. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport Pugilato Il centro del Vulture si fermerà per festeggiare l’oro olimpico
Domenica 19 ottobre 2008
Ecco il Cammarelle-day Tutto pronto a Rionero per l’arrivo del campione RIONERO - Dopo la fatica olimpica e il meritato riposo, la medaglia d'oro dei supermassimi Roberto Cammarelle sarà per due giorni a Rionero, la città che già da qualche anno gli ha conferito la cittadinanza onoraria per i suoi grandi meriti sportivi e perché figlio del rionerese Angelo Cammarelle, emigrato a Cinisello Balsamo, dove appunto è nato l'olimpico pugile dalle profonde radici lucane per avere anche la madre lucana Giovanna Caraffa, nata e cresciuta a Filiano, ai piedi del castello di Lagopesole. La medaglia d'oro Roberto Cammarelle sarà quindi a Rionero domani lunedì 20 e dopodomani martedì 21 ottobre per prendere parte al “Cammarelle day”, una due giorni organizzata dall'amministrazione comunale di Rionero per festeggiare il cittadino onorario Roberto Cammarelle, medaglia d'oro alle recenti Olimpiadi di Pechino 2008, medaglia che lo ha consacrato nell’Olimpo del pugilato italiano. Il suggestivo quanto straordinario evento è stato allestito con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, del Comune di Filiano e della Polizia di Stato-
La festa in casa della zia Margherita e accanto la locandina dell’evento
Questura di Potenza. Così in una nota l'amministrazione comunale, diretta dal sindaco Antonio Placido: «La città di Rionero è in trepidante attesa per incontrare “il Gigante Buono” ed esternare in presa diretta la soddisfazione e l'orgoglio per come il nostro concittadino onorario, già medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 e campione del mon-
do dei dilettanti 2007, ha conseguito l'alloro e oro olimpico da proporre alle nuove generazioni, che devono comprendere come ogni tappa della vita deve essere sintomatica di fatica per affermarsi e affermare i valori che sono propedeutici ad una società migliorativa e propositiva. La famiglia Cammarelle rappresenta per la nostra comunità un punto forte
in virtù proprio del trascorso valoriale e storico. Una famiglia che con umiltà ha saputo ben affermarsi, oltre che nel contesto cittadino, anche nel contesto del nord, laddove i genitori di Roberto emigrando hanno dato l'opportunità ai figli di vedere e guardare oltre, fermo restando l'identità e l'àncora alle radici che sono importanti».
Per l'occasione il programma, allestito per accogliere degnamente la medaglia d'oro olimpica Roberto Cammarelle, per domani lunedì 20 prevede alle ore 12 presso il Palazzo Fortunato, casa natale del grande meridionalista rionerese Giustino Fortunato, il saluto da parte della autorità locali e la conferenza stampa. Alle ore 18 presso l'audi-
torium del Centro Sociale “Pasquale Sacco” seduta del consiglio comunale aperta alle istituzioni, alle associazioni e alla cittadinanza con la partecipazione del cittadino onorario Roberto Cammarelle, vincitore dell'ultima medaglia d'oro italiana alle Olimpiadi di Pechino 2008 ed impareggiabile orgoglio nazionale. Per l'occasione la prima giornata rionerese del pugile Cammarelle sarà seguita anche da una troupe della Rai per la trasmissione “La vita in diretta”, condotta da Lamberto Sposini, con la giornalista Daniela Pulci per raccontare i momenti più significativi della giornata, dedicata al gigante buono, che sarà circondato dall'affetto dei familiari che vivono a Rionero, tra i quali la nonna paterna Carmela e zia Margherita, e di quelli di Filiano come il nonno materno Vito e lo zio Peppino, che risiedono a Scalera, frazione di Filiano. Nella mattinata di martedì 21 ottobre, a partire dalle ore 8,30, Roberto Cammarelle incontrerà studenti ed operatori scolastici della scuole di ogni ordine e grado della città del Vulture. Michele Rizzo sport@luedi.it
Formula 1 E’ di Alonso la quarta piazza in Cina Motomondiale Ghiotta occasione per Simoncelli
Hamilton parte in pole Ferrari pronte ad inserirsi
Secondo tempo per il campione del Mondo
SHANGHAI -Lewis Hamilton conferma di essere il più veloce anche in qualifica e incamera la settima pole position stagionale. Il britannico della Mclaren ha risposto con i risultati a chi gli imputava di vivere un momento poco tranquillo e di soffrire la pressione. In effetti il colored britannico ha messo in pista la giusta freddezza e la sua monoposto ha dimostrato di essere la più veloce. Le Ferrari però sono lì e quindi il penultimo appuntamento del mondiale si preannuncia piuttosto entusiasmante. Il finlandese Kimi Raikkonen partirà in prima fila accanto a Hamilton, mentre il brasiliano Felipe Massa dal lato pulito della pista in seconda fila. Quarto Fernando Alonso, vincitore degli ultimi due gran Premi. Lo spagnolo della Renault al termine delle qualifiche ha ammesso che Mclaren e Ferrari questa volta sono imprendibili e che un eventuale suo inserimento potrà avvenire solamente nel caso di qualche errore dei primi. Bene anche il Finalndese Heikki Kovalainen, con l’altra Mclaren, alla fine quinto ma con tempi sempre importanti. Dieci posizioni di penalità in griglia per Mark Webber che con la sua Red Bull aveva ottenuto il sesto tempo ma partirà dalla sedicesima a causa della sostituzione del motore. Male, invece, l'altro pilota in lotta per il titolo mondiale ovvero Robert Kubica eliminato alla Q2 e in griglia solo in undicesima posizione. Alle Q1 il primo a segnare il miglior tempo è stato Nelsinho Piquet con la Renault. Al termine dei primi 20' però il più veloce è stato Hamilton davanti a Massa. Sono stati eliminati Fisichella e Sutil,
SEPANG – Assai diversi gli obiettivi, comune denominatore la prima fila della griglia di partenza. Nel Gp di Malaysia classe MotoGp un veterano Valentino Rossi ormai campione, per l’ottava volta in carriera, scatterà col secondo miglior tempo, tra l’autore della pole, l’iberico della Honda Daniel Pedrosa, e il compagno della Yamaha Jorge Lorenzo. Per puntare al podio. O, se un assetto non ancora perfetto alla vigilia, glielo consentirà, magari anche alla vittoria. L’imperativo, di Marco Simoncelli resta, invece, esclusivamente quello di centrare, con una domenica d’anticipo sul calendario, il titolo iridato della classe 250. Il primo di una carriera ancora acerba. Il capelluto riccionese della Gilera, che guida la classifica provvisoria del mondiale della quarto di litro con 37 punti di vantaggio sullo spagnolo della Aprilia Alvaro Bautista, scatterà anche lui dalla prima fila. Secondo miglior tempo, affiancato dal rivale spagnolo, autore del terzo crono nelle ultime prove ufficiali e, ironia della sorte, entrambi stretti tra l’uomo-pole giapponese Hiroshi Aoyama e il finlandese Mika Kallio, quarto, entrambi
freschi di rinnovo contrattuale con la Force India, Button, Coulthard e Nakajima. Coulthard ha sostenuto di essere stato disturbato da Heidfeld, di conseguenza la Red Bull ha deciso di presentare un reclamo presso i commissari. Nella Q2 Raikkonen e Glock sono stati i primi due ad attivarsi, il ferrarista ha segnato il primo tempo di riferimento con le gomme tenere. Tutti sono subito scesi in pista tranne le BMW che hanno atteso qualche minuto in più. Al vertice si sono poi alternati Kovalainen e Massa.
Kubica in difficoltà non è riuscito ad evitare l’eliminazione. Assieme a lui sono stati esclusi Barrichello, Glock, Rosberg e Piquet. Ottimo risultato da parte della Toro Rosso con entrambe le vetture nella Q3. Nell’ultima parte Vettel è stato il primo a lanciarsi, seguito da tutti gli altri piloti. Il tedesco è stato poi superato da Raikkonen e Kovalainen. Hamilton si è confermato il più veloce conquistando la pole position con circa tre decimi e mezzo di vantaggio su Raikkonen. In seconda fila Massa ed Alonso.
Rossi in prima fila
protagonisti del turno ufficiale all’indomani dell’annuncio del ritiro della Ktm. Cercheranno di regalare all’azienda austriaca una vittoria dal vago sapore di canto del cigno, incuranti del duello che vedrà protagonisti Simoncelli e Bautista. Lo spagnolo dovrà cercare a tutti i costi la vittoria per prolungare la sfida fino all’ultimo confronto stagionale di Valencia. Qualora ci riuscisse, Marco potrebbe comunque laurearsi per la prima volta campione del mondo semplicemente andando a podio. Il compito dell’azzurro sarebbe molto più facile con Bautista secondo, terzo o quarto: in tal caso Simoncelli canterebbe vittoria piazzandosi, rispettivamente, entro i primi 8, 12 o 15 classificati. Quest’ultima ipotesi varrà anche qualora il vincitore fosse il finnico Kallio, terzo, ma staccatissimo, nel mondiale della due e mezzo. Nel giorno in cui Federazione internazionale e organizzatori della Dorna hanno ufficializzato che sarà la giapponese Bridgestone l’azienda fornitrice del prossimo campionato 'monogommà della classe MotoGp, la sfida di Sepang assume connotati e motivi diversi.
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Arte contemporanea di MARIANGELA LISANTI MATERA - Con la chiusura della mostra di Ibram Lassaw si è conclusa l'edizione 2008 delle “Grandi mostre nei Sassi”. Ieri mattina alla conferenza stampa moderata dal giornalista Angelo Tarantino, che si è tenuta presso la sede del Musma (Museo della Scultura contemporanea), erano presenti Nicola Rizzi, presidente del circolo culturale “La Scaletta”, Raffaello De Ruggieri, presidente della Fondazione Zetema, Ellen Rusotto curatrice delle “Grandi Mostre” insieme con il critico d'arte Giuseppe Appella e Denise Lassaw, figlia dello scultore. Da un'indagine condotta dal circolo culturale “La Scaletta” è emerso il carattere distintivo che caratterizza l'evento delle mostre, che da vent'anni propongono un ricco repertorio di grandi esponenti dell'arte contemporanea mondiale, «stupendamente allocato nel complesso rupestre». E' stato rilevato che il voto medio attribuito alle opere è pari a 8,17/10, mentre alla sede è stato attribuito un 9,65/10. La provenienza dei visitatori è stata in prevalenza italiana, ma vanno evidenziate le presenze straniere, tra le quali quelle provenienti da Rio de Janeiro. «Questo evento - ha detto Nicola
Carnet
Le grandi mostre nei Sassi da Lassaw a Basaldella
Allo Stabile “Teatro in breve”
Promossa a pieni voti l’Antologica ospitata dal Musma Rizzi - è diventato per la città un vero e proprio punto di riferimento; e per questo dobbiamo anche ringraziare gli organi di informazione e gli enti pubblici per il sostegno e l'interesse sempre mostrati nei confronti dell'evento “Le Grandi Mostre nei Sassi”, che quest'anno ha fatto registrare più di diecimila presenze». Quasi la metà degli intervistati ha visitato quest'anno la mostra in coppia e la quasi totalità dei visitatori ha dimorato in albergo, soggiornando a Matera almeno per uno o due giorni. «Esistono le condizioni favorevoli - ha detto Raffaello De Ruggieri - affinché questa città possa avere un ruolo importante nel mondo culturale a livello nazionale. Noi dobbiamo lavorare perché la nostra città faccia parte di un progetto per la conservazione del patrimonio culturale; a questo proposito,infatti, Matera è stata individuata insieme ad altre città
quali Torino, Firenze e Roma, come centro d'arte d'eccellenza. E' importante esprimere una cultura di produzione e non di consumo; Matera deve diventare un laboratorio di creatività dei nostri tempi e non solo della memoria storica». A conclusione del suo intervento De Ruggie- La conferenza stampa del Musma (fori ha riferito ai presenti che Giusep- to Videouno) pe Appella ha ricevuto un importante riconoscimento: è stato nomi- dicata a Dino Basaldella nel centenato componente dell'Accademia nario della nascita. La mostra a cuSan Luca di Roma. «Ogni visitatore ra di Giuseppe Appella, che com- ha detto la Russotto - che si è reca- prenderà 80 sculture, 50 disegni e to ad ammirare le opere in mostra 25 gioielli datati 1928-1975, proveha espresso la propria emozione nienti da musei e collezionisti priperché l'arte, altro non è, che cre- vati, oltre ad un ricco apparato di scita culturale». L'antologica di immagini e documenti, spesso ineLassaw sarà esposta in America, diti, raccolti nella mostra bibliocosì come ha ricordato la figlia De- grafica abitualmente tenuta nise, soddisfatta per la visibilità ri- nella Biblioteca Scheiwiller cevuta dal padre grazie al Musma e annessa al Musma., sarà al circolo culturale “La Scaletta”. inaugurata il 13 giuE' stata poi annunciato che la gno e rimarrà aperta prossima edizione 2009 delle fino al 3 ottobre “Grandi Mostre nei Sassi” sarà de- 2009.
L’iniziativa Per la prima volta stagione teatrale unica per Matera e Potenza
Un cartellone per due di FRANCESCO MENONNA L'IMPEGNO comune dei due sindaci, la passione verso il teatro, tanta voglia di migliorare l'interscambio culturale dei due capoluoghi lucani. Con queste chiavi di lettura Potenza e Matera potranno ammirare dal vivo nei rispettivi teatri Francesco Stabile e Duni la nuova stagione teatrale, promossa dalle amministrazioni comunali di Potenza e Matera, dalla Regione Basilicata, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata, dall'Enel, dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio degli Universitari e da Cose di Teatro e Musica, diretto Dino Quaratino. La presentazione della stagione teatrale 2008/2009 è avvenuta ieri mattina a Potenza, presso il Ridotto del Teatro Francesco Stabile alla presenza dei sindaci di Potenza e Matera, Vito Santarsiero e Emilio Nicola Buccico. I due primi cittadini hanno inteso coniugare le esigenze culturali delle rispettive comunità mettendo a punto un fitto cartellone di appuntamenti, legato alla prosa e ai ripensamenti. I due responsabili istituzionali hanno parlato con entusiasmo della nuova stagione teatrale che apre le due città ad una sorta di interscambio culturale mai avviato fino ad ora. Una presenza forte, sicura e legata ad una forte vocazione della cultura dei due centri lucani. I teatri Stabile e Duni saranno, dunque, le mete degli spettacoli organizzati dai due comuni che hanno, dunque, aperto ulteriormente i ponti verso l'intrattenimento e la cultura, in barba alla
Al centro i sindaci Buccico e Santarsiero illustrano la stagione teatrale (f. Ungaro)
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TEATRO
STABILE
SI PARTE con la stagione di prosa i 5 novembre con Romolo il Grande di Anna Teresa Rossini e Mariano Rigilio, il 17 novembre Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti saranno impegnati nella piece dal titolo: “Un giardino di aranci fatto in casa”, il 2 dicembre Maurizio Micheli e Laura Baccarini saranno sul palco con l'opera dal titolo Il Letto Ovale, il 12 gennaio Sebastiano Somma e Benedicta Boccoli saranno i protagonisti di Sunshine, il 4 febbraio Tosca e Massimo Venturiello saranno impegnati in La Strada, il 10 febbraio Rato Russo sarà l'interprete de Il Paese degli Idioti, il 17/18 febbraio Alessandro Preziosi reciterà Amleto, il 21 marzo Giorgio Albertazzi sarà impegnato nell'opera Lezioni Americane, il 15 aprile Massimo Dapporto salirà sul palco per interpretare I due gemelli veneziani. In abbonamento saranno messe in scena le produzioni teatrali del 29 gennaio di Rino di Marino dal titolo Mamma, il 9 marzo Gianni D'Addario e Domenico Laddaga saranno impegnati in Libertà e Partecipazione, il 24 febbraio Ivan Castiglione interpreterà Gomorra, il 12 marzo Ulderico Pesce sarà il protagonista de Il Triangolo degli Schiavi, fuori abbonamento invece sempre allo Stabile andranno in scena il 15 e 16 dicembre Ascanio Celestini sarà alle prese con lo Scemo di Guerra e la Pecora Nera, il 14 gennaio Marco Travaglio con Promemoria. f.m.
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becera tradizione del campanilismo che ha condizionato per anni i rapporti tra Potenza e Matera. Una programmazione attenta, mirata alla qualità del prodotto, quella portata avanti dai due comuni che hanno, dunque, avviato una fase progettuale nuova e significativa. Santarsiero e Buccico hanno inteso coniugare le nuove tendenze degli appassionati della prosa, della poesia e dei ripensamenti finalizzando un programma attento e senza dubbio di alta valenza culturale e artistica. Una vera e propria sinergia culturale, quella messa in piedi dai due primi cittadini che hanno inteso promuovere una stagione culturale dagli alti contenuti artistici. f.menonna@luedi.it
TEATRO
DUNI
AL DUNI gli appassionati materani potranno ammirare il 4 novembre Romolo il Grande con Mariano Rigilio e Anna Teresa Rossini, il 18 novembre Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti saranno impegnati nell'opera Un Giardino di Aranci fatto in casa, il 3 dicembre Maurizio Micheli e Laura Baccarini reciteranno il Letto Ovale, il 13 gennaio Sebastiano Somma e Benedicta Boccoli saranno impegnati in Sunshine, il 5 febbraio Tosca e Massimo Venturiello saranno impegnati in La Strada, l'11 febbraio Tato Russo interpreterà Il Paese degli Idioti, Il 23 febbraio Ivan Castiglione sarà in scena con Gomorra, il 22 marzo Giorgio Albertazzi interpreterà Lezioni Americane, il 2 aprile Luigi De Filippo sarà il protagonista di Quaranta ma non li dimostra, il 16 aprile Massimo Dapporto porterà in scena I due gemelli veneziani. Fuori abbonamento al Duni il 27 gennaio Miseria e Nobiltà di Francesco Paolantoni e il 17 dicembre Il Re di New York di Biagio Izzo. Teatro per tutti i gusti insomma, da non perdere. f.m.
POTENZA - Appuntamento domenica, nel pomeriggio (ore 18) e, in serata (ore 21), al Teatro Francesco Stabile, con il Festival Potenza Teatro promosso dall'associazione culturale Abito in Scena. Sul palco le compagnie che hanno partecipato al concorso nazionale di corti teatrali che saranno selezionate da una giuria che vanta nomi di grande prestigio, come Pasquale De Cristoforo,Edo Bellingeri e Lina Salvatore. A presiderla sarà, il regista e attore teatrale di rielievo internazionale, Michele Monetta che attualmente è docente di maschera e commedia dell'arte alla Ercole de danse "Rudra" diretta da Maurice Bejart in Svizzera ed insegna anche a Roma , Maschera e mimo all'Accademia nazionalee d'arte drammatica "Silvio d'Amico". Tra le compagnie in gara in serata : il Gruppo Cicala di Roma, la Compagnia Botteghe invisibili di Potenza, il Gruppo Teatro Totem di Palerno, La Metrodora Teatro di Udine, l'Associazione Progetto 2000 di Caserta, l'Officina mista teatro Zemrude di Lecce, Linea 5 di Bari. Il festival, alla prima edizione, è diviso in tappe e, per usare un termine puramente teatrale, in atti. Nei primi due, individuando luoghi alternativi, abbiamo coinvolto con grande entusiasmo gli artisti locali. Con il terzo atto il Festival si apre al territorio nazionale come un ponte che unisce realtà differenti, alimentando in tal modo un confronto costruttivo e costante. In quest'ottica nasce la sezione Teatro in Breve, un concorso nazionale di corti teatrali,che ha registrato l'iscrizione di 30 compagnie provenienti da tutta Italia. cultura@luedi.it
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Spettacoli & televisione
Domenica 19 ottobre 2008
UN CALENDARIO SEXY SEGNA LA PACE CON VANITY FAIR
LA BRASILIANA PROMOSSA CONDUTTRICE: «UN SOGNO CHE SI AVVERA»
Canalis senza veli per Ferri
Juliana a “Paperissima sprint”
HA da poco compiuto 30 anni e ha lanciato un drammatico allarme durante un'intervista: «Le mie tette sono le uniche nel mondo dello spettacolo che con il passar del tempo non si sono ingrandite ma rimpicciolite». Eppure Elisabetta Canalis non sembra affatto intenzionata ad ammainare la bandiera di Velina più amata dagli italiani e di sex symbol intramontabile. Non è più la signora del calcio, avendo abbandonato il programma sportivo Controcampo, ma non ha rinunciato ai calciatori, visto che la sua storia con il giocatore Reginaldo sembra procedere senza intoppi (tranne forse l'annunciata e poi smentita gravidanza). E neppure vuole rinunciare al ruolo di co-
Elisabetta Canalis
ver girl. Infatti, come riferisce il sito Dagospia, Elisabetta avrebbe fatto pace con il settimanale glamour Vanity Fair e, dopo cinque anni anni "di
teso silenzio", si preparerebbe a una grandiosa rentrée con una copertina e un servizio fotografico firmati dal celebre fotografo Fabrizio Ferri.
ROMA - «Un sogno che si avvera», un traguardo che la bellissima Juliana Moreira, fisico statuario e sorriso sempre stampato sulle labbra sente di aver finalmente raggiunto. Condurre su Canale 5 "Paperissima Sprint", programma di Antonio Ricci, lo stesso che la 'scopri” dopo averla scelta per "Cultura Moderna" con Teo Mammuccari, rappresenta per Juliana, come spiega lei stessa all’Adnkronos, un grande salto di qualità per sua carriera artistica. «Sono emozionata e un pò impaurita anche perchè non parlo ancora benissimo l’italiano - spiega - ma dopo aver registrato le prime puntate mi sono tranquillizzata: Il Gabibbo mi ha aiutata molto. Mi
Juliana Moreira
dice di divertirmi e rilassarmi senza preoccuparmi di quello che penserà la gente quando mi vedrà». "Paperissima Sprint", spin-off della "Paperissima" condotta da Michelle
Hunziker e Gerry Scotti, in onda da oggi tutte le domeniche nell’access prime time, partirà, come racconta Moreira, dalle gag e dai fuori onda della “sorella maggiore”.
Personaggi
La Bianchetti aspetta l’amore e svela l’affetto per un leone marino
VIP TV
Botta, invidioso della sua Velina?
Lorena, single insieme a Tiger E’ LA primadonna della televisione di Stato. Lorena Bianchetti, un passato da centralinista acqua e sapone per un programma di Toto Cutugno, oggi in Rai è la regina. Cade sempre in piedi, piace al suo target (casalinghe, cattolici), ma anche ad un più generico pubblico medio che non ama la tv urlata. Rassicurante, fidata: forse non farà ascolti record, ma non porta a casa mai flop. Non solo. La sua riservatezza e il fascino mai messo in mostra, le nudità mai finite sui rotocalchi, ne fanno una preda ambita per il gossip. Anche perché Lorena ripete di essere single, e dunque si scatena la caccia dei paparazzi al fidanzato. Invece lei può offrire solo... un leone marino di 250 chili. Che adesso irrompe sulla scena mediatica grazie alla tenera amici-
zia stretta con la Bianchetti. La conduttrice di Domenica In, infatti, dopo i duri fine settimana passati con Pippo Baudo e Massimo Giletti, ama coltivare la sua grande passione per gli animali in un parco acquatico di Torvajanica. Qui, ha subito legato con foche e delfini: «Con loro mi sento tra amici», ha detto al settimanale Di Più. Ma nelle frequenti visite ha notato che a ogni suo arrivo un gigantesco leone marino la fissava e le andava incontro in cerca di carezze. Intimorita dalla mole e dai denti aguzzi del mammifero («Possono essere molto scontrosi con l'uomo - precisa la conduttrice -, possono anche mordere»), Lorena ha girato un po' al largo. Poi però ha voluto osare e si è accostata al gigante, un esemplare di 9 anni cresciuto in cattività. Così è nato un vero
Lorena Bianchetti
amore: complice un secchio di buon pesce, la Bianchetti ha conquistato Tiger, questo il nome dell'animale. «Mi ha accolto subito con simpatia. Ha cominciato a toccarmi la mano con la testa, perché voleva essere accarezzato. Alla fine mi ha anche dato un bacio sulla guancia. È molto socievole, a contatto con lui mi sento felice». E Lorena lancia l’amo: «Per ora sono single, ma il mio uomo ideale dovrà essere una persona sensibile, che ama gli animali».
AMORI IN CORSO
CICOGNE
Daniele e Guendalina mettono su casa insieme
Federica Fontana di nuovo in dolce attesa
NON cercate di dividerli. Ci avevano provato sedicenti divette in cerca di popolarità, ma senza esito. L'innocente flirt tra Guendalina Canessa e Daniele Interrante si è trasformato in qualcosa di molto profondo. I due sono sempre più innamorati, al punto di fare il primo passo. Non, però non verso l'altare, ma verso una convivenza, pur sempre significativa in tempi di battaglie per Dico, Didore e via dicendo. Eppure, quando li paparazzarono per la prima volta rano in molti a pensare che la storia d'amore fra Daniele Interrante e Guendalina Canessa fosse un'invenzione dei giornali di gossip. Tanto più che il flirt arrivava mentre un Interrante fresco di corna si leccava le ferite aperte dalla conturbante Melissa Satta, che lo aveva mollato per Christian Vieri. Ma adesso è acqua passa-
Interrante e Canessa
ta. Dani e Cani andranno a vivere insieme a Milano, dove però l'ex di Melissa Satta è di casa... Ma anche la bionda e oggettivamente antipatica ex gieffina, pur abitando a Firenze, ha una magione meneghina e conoscendo i suoi gusti fini e l'infinita collezione di scarpe, magari sceglierà di proprio quella per cominciare questo percorso, che, chissà, presto porterà i due ai fiori d'arancio...
CONTINUA la voglia di maternità nel mondo dello spettacolo. Passata la moda delle carrieriste, adesso soubrette, veline e quant’altro, pensano innanzitutto alla famiglia. E non solo quelle per cui l’orologio biologico iniziava a ticchettare pericolosamente, come la 44enne Antonella Clerici, ma anche le fanciulle in fiore. Ad esempio la bionda e statuaria Federica Fontana, già moglie e mamma felice, pare aspetti la sua cicogna bis. A settembre di un anno fa è nato Noè (altro nome destinato ad entrare nella gallerie dei battesimi bizzarri nel mondo della cronaca rosa), ma la ragazza non si è accontentata e avrebbe messo subito in cantiere un altro pargolo. Ora, secondo indiscrezioni, appena avuta la certezza del bebè in arrivo, sarebbe volata con il marito e il piccolo a Londra per brindare al nuo-
Federica Fontana
vo arrivo. Un'altra super mamma felice? Certo, ma secondo molti “teorici“ dello spettacolo, all’origine di questo dilagante istinto materno ci sarebbe anche un trend. Guardate Ilary Blasi, mamma di due bimbi, sempre in perfetta forma e lanciatissima in Mediaset; guardate, nel mondo del cinema, una raggiante Angelina Jolie che ormai parla solo di bambini. E le aspiranti dive osservano e imparano.
LUI ex gieffino, lei nuova velina di 'Striscia la Notizia': Francesco Botta e Federica Nargi sono una delle coppie più invidiate della tv italiana. Giovanissimi (lui 26 anni, lei appena 18), ovviamente belli come il sole, i fidanzatini da qualche tempo i due Federica e Francesco sono sempre più spesso oggetto di attenzione dai parte dei magazine di cronaca rosa. Proprio questa sovraesposizione sui media aveva spinto il patron Antonio Ricci a regarguire la mora Federica (e anche la sua collega bionda Costanza Caracciolo) ad una maggiore riservatezza, visto il momento delicato del loro debutto televisivo. Però sul prossimo numero del settimanale 'Di Tutto', in edicola da ieri, Francesco Botta, innamorato di Federica, si racconta senza riserve. Ma con una richiesta ben precisa: «Non chiamatemi il signor Velina». E spiega: «Io ero Francesco Botta ancor prima che lei diventasse Velina e ci tengo a precisarlo. Non sono il nuovo fidanzato della Velina, noi stiamo insieme da quattro mesi. Io e lei siamo Francesco e Federica mentre per i giornali logicamente sei 'Francesco ex Gf8 e Federica la nuova Velina mora di Striscia'. Se prima era lei la mia fidanzata ora sono io il suo fidanzato. Ma nello spettacolo si sa che è così. Se io domani facessi un film o una canzone alla Vasco Rossi, lei tornerebbe la mia ragazza e non il contrario». Che detto così non sembra proprio l’augurio di un fidanzato per la carriera della sua bella, ma sa un po’ di invidia. Nonostante Federica abbia raggiunto la notorietà, Francesco non è geloso: «C'è fiducia reciproca. I corteggiatori ci sono sempre stati anche prima, adesso si saranno moltiplicati. Ma io problemi su di lei non me ne sono mai posti». E se qualcuno aveva azzardato la possibilità di nozze all'orizzonte (Francesco in proposito si era fatto sfuggire una frase: «La sposerei domani»), l'ex gieffino rettifica: «Siamo ancora giovani. Quella era una mia battuta in un contesto particolare. Detta con un virgolettato così sembra che io voglia mettere le catene a Fede, ma non è così. Non è che non ne abbia intenzione, ma dobbiamo farne ancora tanta di strada. Io e soprattutto lei». Infine una considerazione sulla nuova situazione abitativa di Botta, romano doc trapiantato da poco a Milano: «Mi trovo proprio bene, a parte che tutto il mondo è paese, Milano a differenza di Roma, anche se è frenetica, resta comunque una città ordinata...».
Cultura& spettacoli RITRATTO DI UN VIGNETTISTA/5 Parla Giovanni Angeli, curatore del blog del Corriere della Sera “Il riso degli angeli”
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La censura? In Italia non esiste di ANTONELLA GIACUMMO e GIULIO LAURENZI QUANDO parli con Giovanni Angeli senti l'odore di Toscana da lontano. Di quella Toscana da antologia, ricca di persone allegre, ironiche, sarcastiche. Angeli è un degno rappresentante della sua terra, nonostante da anni sia trapiantato a Milano. "Non riuscirete a scrivere neppure trenta righe su questo perfetto sconosciuto", annuncia. Ma poi si racconta per un'ora intera, prendendosi in giro, scherzando e ridendo di tutto quello che è il suo passato e il suo presente. Con umiltà, ma anche con competenza, racconta di quello che era la satira prima degli anni Novanta e di come è adesso, nell'era dei blog. Dallo scorso gennaio è a lui affidato il blog del Corriere della Sera "Il riso degli angeli" (risodegliangeli.corriere.it/). Parlaci un po' di te: quando hai cominciato a occuparti di vignette e satira? «A differenza di chi lo fa di professione, io lavoro per il Corriere della sera e, per hobby, mi occupo del blog. Lavoro per conto dei giornali dal 1988-89». Non sei una signora, quindi possiamo chiedertelo: quanti anni hai? «Ho 44 anni compiuti, suonati. All'età di 26 anni ho cominciato a lavorare nei giornali in qualità di (udite, udite) vignettista. Facevo vignette per un quotidiano locale, "Il Telegrafo di Livorno", che aveva aperto i battenti per l'occasione e che li chiuse un anno dopo. Lì c'era un direttore che voleva lanciare il giornale e mi chiese di fare vignette. Io già facevo fumetti, disegnavo. Ma facevo l'università, mi divertivo, non è che lo facessi per professione». E non ci pensavi neanche di farne una professione... «Ma figurati! Vivevo a Montevarchi, in provincia di Arezzo, che è il posto dal quale provengo. E in quei posti non ci sono sbocchi di questo genere. E nemmeno immaginavo di andare a finire poi a Milano. Insomma, comincio a collaborare con questo giornale e mi comincio a interessare di infografica, ovvero informazioni rese in forma grafica. Si tenga presente che era il 1988, ancora non c'era niente, tanto è vero che le tabelle le facevo con i letraset (sistema di caratteri trasferibili su foglio, ndr)». E quanto ci mettevi per fare un solo disegno? «Le mezze giornate! E se c'era un refuso c'era da spararsi, dovevi andar lì con la lametta. Il Mac è arrivato nel 1990-91. Quindi negli anni precedenti i vignettisti dovevano disegnare a mano, con il pennino, e poi dopo con i letraset dovevano inserire i dati. Per esempio: l'andamento delle nascite nella provincia di Livorno. Tu disegnavi la signora con il pancione e sul pancione disegnavi l'andamento delle nascite. Io contemporaneamente dovevo disegnare la vignetta per la prima pagina e un paio di volte hanno anche tentato di linciarmi». Ma allora è un vizio la provocazione per voi vignettisti! Ma se non si fa così...non ci si caga nessuno! O ci vai giù pesante o non ci prendono proprio in considerazione. Comunque, il giornale poi non andò benissimo, anzi andò abbastanza male, anzi chiuse». Poteva andare peggio? «Per dirla proprio tutta: andò a statafascio! Si fanno investimenti, spendi e spandi per un anno e poi non hai neppure gli occhi per
A sinistra in alto Giovanni Angeli. Nelle altre foto tre suoi lavori recenti. In alto a sinistra una caricatura del premier Silvio Berlusconi, in basso il vignettista ironizza sull’ostensione della sacra sindone in “programma” il 2010. A destra il presidente Napolitano elude con uno stratagemma le pressioni dei partiti
La frase
«L’unico limite che esiste è il grigiore» piangere. Chiuso il giornale a Livorno, il mio direttore si trasferì a Milano. A "Il Giorno" stava andando via un grafico e lui mi chiamò. Così io mi inventai grafico. Ero smanettone, e avendo ormai un po' di esperienza su come si faceva il giornale, mi inventai grafico e iniziai la mia avventura a "Il Giorno" di Milano. In Toscana io abitavo in uno di quei paesini di vacanza, dove d'inverno ci sono tre persone, di cui una ero io. Da un giorno all'altro mi sono trovato proiettato in una realtà come quella di Milano. Ti puoi immaginare in che condizioni psicologiche ero». E come sei sopravvissuto? «Come dice la mi moglie: "l'erba grama non muore mai". Qui a "Il Giorno", tra l'altro, sono riuscito poi a diventare anche giornalista professionista, perché ai grafici facevano il contratto di lavoro da giornalista. A "Il Giorno", io facevo il redattore, impaginavo. "Il Giorno", in quegli anni era indecifrabile...titoli annodati tra di loro con le frecce...una cosa incredibile! Poi Paolo Liguori chiamò Mauroni a cambiare la grafica del giornale. Io ho lavorato con lui, un'esperienza straordinaria: in due mesi ho imparato cose che mi sono rimaste poi per tutta la vita. Poi scappai via da "Il Giorno", con il direttore, Paolo Liguori (con cui io mi sono trovato benissimo, credo di essere una delle cinque persone al mondo che lo apprezzano) e mi sono trovato a lavorare in un settimanale cattolico. Solo per un paio d'anni, però, perché poi anche questo settimanale fallì». Ma non è che porti un po' di sfiga? «Forse sono io, ora giro infatti con la zampetta di coniglio! Comunque da allora ho deciso di mettermi in proprio. Ho iniziato con un piccolo studio, in cui facevo infografica. E uno dei clienti era proprio il Corriere della Sera. Nel frattempo ho fatto altre cose con vari giornali come "Il Foglio". E poi c'è l'elefantino di Ferrara. Quello l'ho disegnato io! Dopo un
mesetto che era partito "Il Foglio", Giuliano mi chiede un animaletto per firmare i corsivi. "Una cosa piccola piccola, mi raccomando, tipo un elefante". E io gli feci quell'elefantino che è poi diventato un marchio storico. Con il mio studio producevo infografica e illustrazioni, ma ancora non c'erano le vignette. Quelle sono rimaste ferme dieci anni. Poi qui al Corriere ci fu la possibilità di trasformare quella che era una semplice collaborazione in qualcosa di più serio, perché dopo un po' mi assunsero. Entrai nel 1997. Feci tre anni all'impaginazione del quotidiano. Una roba complicatissima, perché il Corriere è un grande giornale, ma è anche una cosa delicatissima. Per impaginare il pezzo di un collega lo devi conoscere bene. E' tutta una questione di equilibri». Ma ci sei entrato da redattore al Corriere? «Entrai da redattore e ora sono niente poco di meno che vice redattore capo. Un attimo che lo ripeto: vice redattore capo. Dal 2000 ho cominciato a lavorare per internet. Nel 2000 è nato "Corriere.it"». Insomma, nella tua vita internet e l'informatica in generale sono stati fondamentali. Senza sarebbe stata una tragedia... «Sicuramente! A me succede che dopo un po' che lavoro per lo stesso giornale mi annoio. Se non c'è uno sbocco, una variazione, un cambiamento, io mi rompo. Per questo ho colto quest'opportunità e dal 2000 mi occupo di "Corriere.it". Mi sono autonominato art director, per ora ci credono, hanno abboccato, e finché non si accorgeranno che sono un cialtrone andrà tutto bene. Dopo diverse personalità, adesso è responsabile della redazione è Marco Pratellesi, anche lui di Firenze». Un'invasione toscana a Milano... «Un'enclave a "Corriere.it". Poi c'è un altro collega della zona di Firenze. Quando torniamo dalla Toscana c'è chi porta il salame,
chi porta il vino...poi dicono che scriviamo sciocchezze...lo credo bene, eravamo ubriachi!!! Anche se che quando la cazzata la fai sul Corriere...questa è una cosa che voglio dire: quando fai una cosa sul Corriere sei sulla punta del campanile. Sei sotto il tiro incrociato di tutti, anche di quelli che non hanno nulla da fare durante il giorno e stanno lì a cercare l'errore. Poi su internet, è quello il bello, c'è questo rapporto diretto con il lettore. Sul Forum mi insultano, me ne dicono di tutti i colori. Sul mio blog a un certo punto ho messo un indicatore di democrazia: ho messo una lancetta che aggiorno ogni quarto d'ora. "Ora la democrazia è alta, ora è bassa". C'è gente che ha il problema del tempo, nel senso che ne ha troppo: stanno lì a cercare tutte le dietrologie, le sottigliezze...». Passiamo al blog... «Erano un paio d'anni che mi ero fatto il mio sito, come tutti i disegnatori. Mettevo le vignette e ce ne erano alcune carine, qualcuna me l'hanno pubblicata sulla "Gazzetta dello sport". Ma rimanevano lì. Poi è arrivata questa mania del blog (che oggi se non ne hai uno non sei nessuno) e il mio capo mi ha proposto di farne uno con le vignette. Io sapevo che sarebbe stato un massacro e all'inizio ho nicchiato. Ma poi all'inizio di quest'anno è nato questo blog. La mia intenzione era quella di creare un punto di ritrovo dove potessero partecipare tante professionalità. Oggi ce ne sono tanti, che prima di essere vignettisti sono amici. Si è creato questo contenitore che mi dà anche un bel da fare, perché se non carichi subito le vignette di accusano anche di fare la censura. E' chiaro che ci vuole un po' di attenzione, il blog sul Corriere della sera richiede attenzione: sebbene la satira si possa permettere una libertà che sugli articoli non puoi avere, bisogna sempre considerare che si tratta del Corriere della sera». Secondo te, in Italia, c'è un problema di censura legato alla
satira? «Non c'è nessun limite alla satira. Se Biani, alla fine, quella vignetta l'ha pubblicata, vuol dire che non ci sono limiti. Anch'io, del resto, non ho mai avuto un'indicazione, un commento: posso fare esattamente tutto quello che mi pare. Totale fiducia da parte loro, ma anche tanta responsabilità da parte mia, perché poi anche quella ci vuole. L'unico limite che esiste è dato dal grigiore, dalla mancanza di originalità. C'è meno originalità da parte di chi disegna e magari da parte di chi riceve i materiali c'è più paura a passarla ai capi. Ma solo perché ci possono essere rotture di scatole, perché la censura non esiste. C'è un'autolimitazione, al massimo. Ma la parola censura non esiste. Ci vuole buonsenso, certo. Va fatta una selezione. Ma non è per censura. Spesso mi accusano di essere un tiranno perché non metto alcune vignette. Ma magari c'è il disegno che non funziona oppure la battuta non fa ridere. Non voglio far numero, devo privilegiare la qualità. Ma quella io non la chiamo censura, la chiamo selezione». Quali sono i criteri che rendono buona una vignetta? «Una buona vignetta deve avere uno spunto. Ci sono dei disegnatori molto bravi ma che hanno una battuta debole e altri il cui disegno fa veramente schifo, ma che hanno degli spunti eccezionali. A quel punto scegli dove c'è o l'una o l'altra cosa. Ma se ti arriva un disegno brutto con una battuta che non fa ridere che fai, non lo scarti? E questo è difficile quando hai a che fare con gli amici. Anche perché ognuno può vedere le cose in un modo diverso: a me una cosa può far morire dal ridere a qualcun altro no. Chi ha ragione? In questo caso chi ha le chiavi della macchina ha ragione. Qualcuno deve pure decidere. Poi noi del Corriere, come dicevo, siamo sulla punta del campanile. Abbiamo fatto, per esempio, le copertine sulla crisi: ognuno manda la sua copertina finta. "Libero" ha ripreso questa iniziativa e ci ha fatto un paginone. Se questa cosa fosse stata fatta sul sito del signor Giovanni Angeli perfetto sconosciuto, nessuno se ne sarebbe accorto. Questo per dire quanto questo strumento sia delicato. La corazzata "Corriere della sera" è altrettanto delicata. E' uno strumento che va in mano a talmente tante persone, dalla cosiddetta casalinga di Voghera all'impiegato, dallo scienziato all'attore. Hai a che fare con talmente tanta gente che non sempre è facile indovinare». Verissimo, così come è vero che prima o poi sulla casalinga di Voghera dovranno fare un film... «Questo è uno spunto: lanceremo il concorso "Disegnate la vostra casalinga di Voghera". Immagino le cose che potrebbero venire fuori. Non c'è niente di peggio dei disegnatori, perché sono degli entusiasti, anche se non ci guadagna una lira nessuno. Sono ripagati solo dalla visibilità. Quando metto una vignetta sul sito, proprio perché siamo sulla punta del campanile, la vedono in molti. Il mese scorso, per esempio, abbiamo fatto più di 200.000 lettori che, per un blog è una cifra che fa tremare i polsi. Anche per questo parlo di responsabilità. E' un gioco comune nel quale nessuno ci guadagna ma si ha la possibilità di essere visti da moltissime persone. E io mi auguro che serva». a.giacummo@luedi.it giuliotratto@gmail.com
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Rubriche
Domenica 19 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
In un periodo di crisi non è il caso di puntare sulla svolta professionale. In amore non temete la concorrenza.
TORO 21/4 - 20/5
Non vi mancano le possibilità di fare carriera, ma la situazione nel lavoro ora è ferma. Pazientate. In amore cercate di correre pochi rischi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Le cose per voi non sono mai facili per questo gli ostacoli nel lavoro vanno messi nel conto. Splendido idillio.
CANCRO 22/6 - 22/7
In questo momento di incertezza e confusione limitatevi a gestire l'ordinaria amministrazione nel lavoro. Un amore entusiasmante.
LEONE 23/7 - 23/8
La situazione nel lavoro non è particolarmente complicata ma i progressi saranno lenti. In amore ci vuole un po' di coraggio.
VERGINE 24/8 - 22/9
Per convincere le persone non avete bisogno di alzare la voce, soprattutto nel lavoro. In amore si accorciano le distanze.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
In vista profitti discreti nella vostra attività: vista la situazione potete accontentarvi. La vita affettiva va alla grande.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Lavorate con il cervello senza farvi prendere da crisi psicologiche: i risultati nel lavoro saranno migliori. In amore siete ancora indifesi.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro imparate ad ascoltare sbilanciandovi il meno possibile: funzionerà. In amore combattete la gelosia.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete parecchie frecce al vostro arco, ma in questo momento nel lavoro vi conviene pazientare. Un amore vi dà una grande allegria.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non sempre potete indovinare la strada da seguire nel lavoro: l'importante è accorgersene in tempo. In amore non abbiate fretta.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS: FA Colt; O some; C,E nate - Facoltoso mecenate;
Nei prossimi giorni vi attendono incontri professionali molto proficui: vi apriranno nuove strade. In amore cambiate strada.
Televisioni
9.00
SPORT
13.45
PRIMA SERATA
Felipe Massa
VARIETÀ
21.30
REPORTAGE
Simona Ventura
18.50
Milena Gabanelli
Domenica 19 ottobre 2008
QUIZ
22.40
Gerry Scotti
RUBRICA
21.30
ControCampo
FILM
21.30
La mummia
63
SHOW Maurizio Crozza
06.00 -RubricaQuello che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 08.00 -Rubrica Pole Position 09.00 -Sport Gran Premio della Cina di Formula 1 - Automobilismo 10.25 -ReligioneSanta Messa 12.20 -RubricaLinea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -SPETTACOLO Domenica In - 100 e lode 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.25 -RubricaPole Position 11.30 -AttualitàLe ragioni di Penia. La coscienza della prosperità: per una nuova economia morale 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.00 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -SportGran Premio della Cina di Formula 1 - Automobilismo 20.00 -Sit ComPiloti
08.50 -Cartoni2 amici per la Terra 09.10 -MusicaleIl Gran Concerto 09.45 -FilmZum zum zum n° 2 - Sarà capitato anche a voi con L. Tony, I. Savona - regia di Bruno Corbucci (Ita) - 1969 11.15 -RubricaTGR Buongiorno Europa 11.45 -RubricaTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaTeleCamere Salute 12.50 -RubricaOkkupati 13.20 -DocumentarioTimbuctu 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08:51 - Rubrica Le frontiere dello spirito 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Reality Show Amici 16.30 -Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.25 -Serie Tv Sei forte maestro 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -Cartoni José Maria Escriba, l'infanzia di un santo 15.35 -Film Dalle Ardenne all'inferno con Frederick Stafford, Daniela Bianchi, John Ireland, Curd Jurgens, Adolfo Celi - regia di Alberto De Martino (Fra/Ger/Ita) - 1968 18.05 -Telefilm Colombo 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Colombo
06.15 -SportGrand Prix - Motociclismo 08.00 -SportGrand Prix - Motociclismo 09.05 -Film TvFantasmi alla riscossa Commedia 10.50 -Sit ComRaven 11.20 -Sit ComWilly il principe di Bel Air 11.50 -RubricaGrand Prix 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -SportGrand Prix - Motociclismo 15.00 -RubricaGrand Prix - Fuori giri 15.50 -Film Sheena, regina della giungla con Tanya Roberts, Ted Wass, Donovan Scott - regia di John Guillermin (USA) - 1984 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -Film Ritorno al futuro con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover, James Tolkan, Thomas F. Wilson - regia di Robert Zemeckis (USA) - 1984
07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -AttualitàLa settimana 09.35 -DocumentarioAnimal Treasure 10.30 -FilmUn'adorabile idiota con Brigitte Bardot, Anthony Perkins, Gregoire Aslan, Denise Provence - regia di Edouard Molinaro (Francia) - 1963 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 16.00 -FilmLa più bella avventura di Lassie con Mickey Rooney, James Stewart, Mike Mazurki, Stephanie Zimbalist - regia di Don Chaffey (USA) - 1978 18.00 -FilmChe cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio? con Doris Day, Robert Morse, Terry Thomas, Patrick O'Neal, Lola Albright, Steve Allen, Jim Backus regia di Hy Averback (USA) - 1968 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -GiocoAffari tuoi 21.30 -Film TvOvunque tu sia - Commedia
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmNCIS 21.50 -TelefilmCriminal Minds
21.30 -ReportageReport 23.20 -TelegiornaleTg 3
20.40 -ShowPaperissima Sprint 21.30 -FilmTi amo in tutte le lingue del mondo con Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo - regia di Leonardo Pieraccioni (Ita) - 2005
20.35 -TelefilmIl commissario Cordier 22.30 -RubricaControcampo posticipo 22.40 -RubricaControcampo
21.30 -FilmLa mummia con Brendan Fraser, Rachel Weisz, John Hannah, Arnold Vosloo, Kevin J. O'Connor, Jonathan Hyde, Patricia Velasquez - regia di Stephen Sommers (USA) - 1999
20.30 -NewsSport 7 20.35 -Real TvChef per un giorno 21.30 -ShowCrozza Italia Live
23.30 -TelegiornaleTg 1 23.35 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.35 -RubricaOltremoda 01.10 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaCinematografo 02.30 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce
23.25 -RubricaLa domenica sportiva 00.30 -RubricaLa domenica sportiva Sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -RubricaAlmanacco
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -Talk ShowTatami 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere Salute 01.50 -RubricaFuori orario 01.55 -FilmLa vita come malattia sessualmente trasmessa
23.30 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.15 -Film TvUn tocco di speranza Drammatico 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.00 -Sit ComOtto sotto un tetto
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RotocalcoSipario del Tg 4 02.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmBugie, baci, bambole & bastardi con S. Penn, K. Spacey - regia di Anthony Drazan (USA) - 1998
00.00 -TelefilmHeroes 00.50 -TelefilmBlack Donnellys 01.40 -NewsStudio Sport 02.30 -FilmSenza filtro con J. Ax (Alessandro Aleotti), D.J. Jad (Vito Perrini) - regia di Mimmo Raimondi (Ita) - 2001
23.30 -AttualitàReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -FilmCommissariato di notturna con Luciano Salce, Rosanna Schiaffino, Gastone Moschin - regia di Guido Leoni (Italia) - 1974
ITALIA 1
ORE 15.50
leTrame
RETE 4
ORE 15.35
DALLE ARDENNE ALL’INFERNO con J. Ireland, A. Celi - regia di Alberto De Martino (Fra/Ger/Ita) - 1968 Due americani fuggono da un campo di prigionia tedesco in Olanda. Entrati in contatto con la Resistenza, insieme con un partigiano studiano un piano per impadronirsi di preziosi documenti e di un tesoro in diamanti custoditi presso il comando della Wermacht. La moglie ebrea di un generale del Reich li aiuta nell'impresa. I tre miravano però unicamente ai preziosi, ma...
ITALIA 1
ORE 19.00
RITORNO AL FUTURO con M. J. Fox, C. Lloyd, L. Thompson regia di Robert Zemeckis (Usa) - 1984 Marty incontra una sera il dott. Brown, un tipo spiritato che ha inventato una macchina del tempo perfettamente funzionante. Appena Brown finisce di spiegare al ragazzo come usare il veicolo, sopraggiungono i terroristi libici a cui ha rubato il plutonio per l'alimentazione e lo uccidono. Inseguito a sua volta Marty aziona il meccanismo e finisce dritto nel 1955, dove incontra i genitori...
LA 7
ORE 18.00
SHEENA, REGINA DELLA GIUNGLA
CHE COSA HAI FATTO QUANDO SIAMO RIMASTI AL BUIO?
con T. Roberts, T. Wass, D. Scott - regia di John Guillermin (Usa) - 1984
con D. Day, R. Morse, Terry-Thomas regia di Hy Averback (Usa) - 1968
Nel cuore della giungla africana, ai piedi del monte Gudi Hara nel villaggio di Zukuru, vive la pacifica tribù degli Zambuli; il loro capo è Sheena, una misteriosa ragazza bianca che ha il potere di farsi capire dagli animali. Si scatena una furiosa lotta tribale per la conquista del trono, e anche i pacifici Zambuli devono prendere le armi per salvare Sheena...
L'attrice Margaret un giorno rientra in casa prima del previsto e scopre che il marito la stava per tradire. Indignata, si ritira in una villa del Connecticut dove, a causa di alcune interruzioni di corrente nello stato di New York, arriva anche un certo Valdo che ha sottratto due milioni di dollari alla società per la quale lavora...
CANALE 5
ORE 21.30
TI AMO IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO con L. Pieraccioni, M. Berasategui, G. Panariello, M. Ceccherini- regia di Leonardo Pieraccioni (Ita) - 2005 Gilberto, professore di ginnastica, si è appena separato dalla moglie, quando scopre che Paolina, una sua allieva sedicenne, è perdutamente innamorata di lui. La ragazza gli dichiara il suo amore in tutte le lingue del mondo su foglietti che gli fa trovare dappertutto. Gilberto non sa come risolvere la situazione...
ITALIA 1
ORE 21.30
LA MUMMIA con B. Fraser, R. Weisz, J. Hannah - regia di Stephen Sommers (Usa) - 1999 Un gruppo di spericolati archeologi, risvegliano la terribile forza malefica del sacerdote Imothep, sepolto vivo con un tremendo rito migliaia di anni prima...
La nuova Paperissima parte col botto RAI UNO Affari tuoi I migliori anni L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.42 21.14 19.49 18.49
ascolto 6.394 6.209 5.843 3.851
RAI DUE L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Terapia d'urgenza
18.59 13.33 19.36 21.05
2.491 1.886 1.781 1.510
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.37 21.08 20.00 20.12
2.524 2.089 1.588 1.309
CANALE 5 Striscia la notizia Paperissima errori in Cento vetrine Beautiful
20.46 21.10 14.11 13.41
7.101 6.807 4.155 4.036
ITALIA 1 Csi:miami Life I simpson La ruota della fortuna
21.18 22.11 14.33 20.29
3.066 2.544 2.522 2.277
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Tempesta d'amore
20.28 19.44 21.14 18.42
2.709 1.982 1.888 1.484