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Economista. Economista a chi?

CASTELLUCCIO INFERIORE

POLITICA

Un diciassettenne muore in ospedale dopo un incidente

Veltroni “scarica” Antonio Di Pietro L’ex pm: «Pd collaborazionista»

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della Basilicata

ED Anno 7 - N. 289

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

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Lunedì 20 ottobre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

MOTOCICLISMO A Sepang basta il terzo posto

SPORT

Simoncelli “copia” Rossi Il titolo 250 è italiano

• SECONDA DIVISIONE

• BASKET B

Il Melfi cade al Valerio contro il forte Gela

In casa il Bernalda torna al successo convincente

• SERIE D

• BASKET C

Francavilla, un punto Genzano beffato MATERA

Invicta Corporelle e Senise centrano la quarta gioia di fila

I tesori dei Sassi promossi e lanciati dal Touring

FOGGIANODI MELFI Prende il fucile e tenta di uccidere il cugino. Lo manca e lo accoltella

CRISIIDRICA Piove di meno Gli scienziati spiegano: «Troppo inquinamento»

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92 CESARE PACIOTTI

SPARATORIA POMARICO alle pagine 15, 16, 17 e 18

Davanti al gip l’aggressore a pagina 8


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Lunedì 20 ottobre 2008

Brevi dal mondo

Pirati prelevano dal conto di Sarkò PARIGI – Pirati informatici sono andati all’ arrembaggio del conto corrente bancario di nientemeno che Nicolas Sarkozy (nella foto), alleggerendolo un pò e dimostrando che nel villaggio globale non è al sicuro nessuno, nemmeno il presidente della Repubblica francese. È quanto ha scritto ieri il domenicale

In Italia e nel Mondo Livorno, baby gang pesta mendicante A Roma un raid contro trans brasiliano ROMA – Una recrudescenza dei fenomeni di bullismo con aggressioni e violenze compiute da giovanissimi a Roma e Livorno in due inquietanti episodi, che hanno riguardato giovani e minorenni, il primo sabato sera nella Capitale, il secondo tre giorni fa in serata a Livorno. Nella cittadina toscana un gruppo di circa 15 ragazzi, ha aggredito nel tardo pomeriggio, in puro stile Arancia meccanica, uno straniero, che in una piazza del centro stava chiedendo l'elemosina. Sull'episodio sta indagando la polizia. Era invece in cerca di divertimento il branco di ragazzi, tra i 17 e i 21 anni, tra essi una ragazza di 18 anni, che la notte scorsa hanno terrorizzato un

La Prenestina di sera

transessuale brasiliano di 31 anni, in via Prenestina, una delle strade del sesso a pagamento più trafficate nella periferia a sud di Roma. Per intimidirlo la gang ha messo in scena un carosello intorno al viados.

Del Turco: «Volevo mettere ordine nella sanità abruzzese» ROMA – «La sanità in Abruzzo era un far west. Volevamo cambiare le cose e ci hanno colpito. Se ne uscirò assolto, proseguirò la mia battaglia politica nelle file dei riformisti». Dei riformisti, dice Del Turco. Non del Pd. L’ex governatore della Regione Abruzzo ha scelto il salotto di Porta a Porta per dire la 'sua' verità sull'inchiesta per cui il 14 luglio scorso è finito in manette con altri esponenti della giunta. Una vicenda che ruota attorno ad un presunto giro di tangenti pari a 15 milioni di euro. Ottaviano del Turco è da pochi giorni in regime di libertà con obbligo di dimora nella sua abitazione di Collelongo, in provincia dell’Aquila. Il conduttore della trasmissione tv (che andrà in onda

Poi sarà la volta delle difese dei tre ragazzi imputati 'Journal (Jdd).

du

Dimanche'

Gay palestinese chiede asilo GERUSALEMME – Un gay palestinese di un villaggio della Cisgiordania ha chiesto all’Alta Corte di Giustizia di concedergli la residenza permanente in Israele per poter vivere col suo compagno israeliano e per evitare di essere ucciso dalla famiglia che si oppone al suo stile di vita.

Si fa uccidere per l’assicurazione VIENNA – Affetto da una malattia cronica e ricoperto di debiti, un uomo in Austria si è fatto uccidere da un amico affinchè la sua famiglia potesse intascare un’assicurazione sulla vita: lo scrive la stampa austriaca dopo che l'amico sospettato di aver sparato è stato arrestato sabato sera.

In migliaia per Shalit GERUSALEMME – Una folla stimata in alcune migliaia di israeliani ha partecipato ieri a una manifestazione di solidarietà col soldato Gilad Shalit, a Kerem Shalom, il sito a ridosso del confine con la striscia di Gaza nel quale il militare fu rapito oltre due anni fa da un commando palestinese infiltratosi da Gaza. Al raduno hanno preso parte anche i genitori di Shalit e molte delle persone presenti indossavano magliette con sopra

Perugia, oggi davanti al gup Lumumba e la famiglia di Mez PERUGIA – Riferendosi all’omicidio di Meredith Kercher parlano di delitto «efferato e crudele» del quale sono però protagonisti quelli che in tanti hanno definito «i ragazzi della porta accanto». È la definizione data di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, dai pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi nella lunga requisitoria svolta sabato davanti al gup di Perugia Paolo Micheli. I magistrati hanno chiesto la condanna all’ergastolo di Rudy Guede e il rinvio a giudizio di Amanda Knox ritenendoli responsabili della morte della studentessa inglese. Uccisa – secondo l’accusa – nel tentativo di coinvolgerla «in un perverso gioco sessuale di gruppo» al quale però la vittima non voleva partecipare. Finendo per essere accoltellata alla gola proprio nel tentativo di sfuggire ai tre. Oggi davanti al gup prenderanno la parola le parti civili, i legali della famiglia di Mez e quelli di Patrick Lumumba (costituitosi solo nei confronti della giovane americana accusata di calunnia). Poi sarà la volta delle difese che ribadiranno l’estraneità degli imputati alle accuse. Quindi tra il 27 e il 28 ottobre la decisione del gup. Nella requisitoria di sabato i pm hanno affermato che «non ci sono alternative di sorta» al quadro accusatorio da loro delineato, che colloca tutti e tre gli imputati sulla scena del delitto. In particolare i pubblici ministeri ritengono che Meredith sia stata uccisa da un colpo alla gola del coltello da cucina impugnato dalla Knox, mentre Sollecito e Guede la tenevano bloccata per le braccia (con l’ivoriano impegnato inoltre in un tentativo di violenza sessuale). Nella requisitoria si sostiene che Guede e la Knox hanno cercato di aiutarsi nella fase iniziale delle indagini. Secondo i pm l’americana ha

Amanda Knox, per l’accusa è stata lei a colpire Mez alla gola

infatti «consapevolmente coperto» il ruolo dell’ivoriano indirizzando le indagini verso Lumumba (poi completamente prosciolto da ogni accusa). Rudy ha invece cercato di «tenere fuori» Amanda ed è stato più chiaro nel coinvolgere Sollecito. I rappresentanti della procura ritengono che la Knox si sentisse in qualche modo contesa da Raffaele, definito «la variante più rassicurante del bravo ragazzo di buona famiglia», e da Guede, un «mondo sregolato e al limite, anzi oltre». E della studentessa americana i pm parlano come di una giovane «disinvolta e desiderosa di sensazioni forti». Per i magistrati comunque l’aspetto più impressionante è che delitti crudeli come quello di Mez erano un tempo riservati a «particolarissime tipologie criminali» mentre ora delle crudeltà divengono capaci giovani che «qualcuno ha definito, ri-

ferendosi soprattutto alla Knox e al Sollecito, come i 'ragazzi della porta accanto'». Nella requisitoria è stato delineato un omicidio legato a più fattori, come l’uso di droga, i fumetti manga e la festa di Halloween, ma è stato anche ricordato che la notte del primo novembre era quella dei Santi, «erede» del capodanno celtico Samhain. Un delitto al quale però i tre hanno sempre detto di essere estranei. Affermando di essersi trovati nella casa del delitto ma di non avere ucciso Mez, Guede, o di essere rimasti altrove la notte in cui la Kercher veniva assassinata in via della Pergola, la Knox e Sollecito. Per i loro difensori dall’inchiesta della procura non emergono prove a carico dei loro assistiti ma solo una serie di elementi sui quali la procura fonda la ricostruzione. Indizi non sufficienti – secondo i legali. Letizia Bianco

Vincenzo Angelini

questa sera), Bruno Vespa, lo ha raggiunto a casa, mentre un’inviata ha interpellato Vincenzo Angelini, re delle cliniche private abruzzesi, indagato e pentito, grande accusatore di Del Turco.

Weekend tragico per i motociclisti molti giovani morti ROMA – Un weekend tragico per i motociclisti. Sono stati numerosi gli incidenti stradali mortali che hanno visto coinvolti veicoli a due ruote. E, tra sabato e domenica, sono state molte le vittime di incidenti tra i giovani. Tragica anche la sorte capitata al preside della facoltà di ingegneria dell’ateneo di Pisa, Emilio Vitale, caduto durante una gara di moto sul circuito del Mugello. È in coma in ospedale e per le numerose fratture scomposte ha subito l'amputazione di una gamba. Tutte giovani le vittime degli incidenti di moto avvenuti tra sabato e domenica. Nella notte un quindicenne a bordo della sua Vespa 50 ha urtato una minicar nel centro abitato di Gesualdo in provincia di Avellino e si è schiantato contro un muretto sul ciglio della strada. È morto sul colpo per le lesioni riportate alla testa. Dopo l’urto tra la sua moto e un’auto, un ragazzo di 17 anni è stato sbalzato dalla motocicletta e travolto da una vettura che sopraggiungeva, sempre nella notte tra sabato e domenica, vicino a Noci (Bari). È finito invece contro un guard-rail morendo sul colpo a San Godenzo(Firenze) sabato pomeriggio un trentacinquenne che ha perso il controllo della sua moto. Alle 3 del mattino di domenica un trentacinquenne di San Benedetto del Tronto di ritorno da un raduno motociclistico svoltosi nelle Marche è finito con la sua Bmv 1200 contro una palizzata alla fine di una curva ed è morto. Domenica mattina un ventinovenne ha perso il controllo della moto con cui procedeva sulla statale a Esenta di Lonato (Brescia) ed è finito contro un platano rimanendo ucciso. Un sedicenne di Francavilla (Chieti) in sella al suo motorino è finito contro un albero nel centro del litorale adriatico rimanendo ucciso. Sempre domenica ha perso la vita scontrandosi, con la sua moto di grossa cilindrata, contro un’auto che usciva da un parcheggio un dentista, 55 anni, di Aqui Terme. Numerosi sono stati anche gli incidenti stradali mortali tra auto di cui sono rimaste vittima giovani e giovanissimi. Un calciatore dilettante di 28 anni nel cremonese è uscito di strada con la sua Opel sabato sera ed è rimasto ucciso, ferito gravemente l’amico ventisettenne che era in auto con lui.

IL CASO

Napoli, truffa alle graduatorie delle supplenze: sessanta denunce impressa la scrittà 'Gilad è sempre in vita'.

Raul inaugura una chiesa L'AVANA – Il presidente cubano Raul Castro ha presenziato ieri all’Avana all’inaugurazione della cattedrale della chiesa ortodossa russa intitolata a Nostra Signora di Kazan. Il presidente cubano ha partecipato alla cerimonia celebrata da Kiril, metropolita di Smolensk.

NAPOLI – Letta oggi, alla luce delle restrizioni per l’ingresso nel mondo della scuola degli aspiranti insegnanti, quella realizzata a Napoli potrebbe essere anche una sorta di truffa della disperazione. Di certo l'informativa trasmessa dalla Guardia di Finanza alla Procura di Napoli ipotizza reati gravi come corruzione e falso dopo che è emersa la manomissione delle graduatorie del Provveditorato agli Studi che danno diritto a supplenze e incarichi. Sessanta docenti sono stati denunciati: c'è l’ipotesi che abbiano versato soldi, a seconda che si trattasse di scuole elementari o medie e naturalmente anche dei punti in

più che si chiedevano, per poter conquistare in maniera truffaldina punti in graduatoria e ottenere così una cattedra. L’indagine, che viene coordinata dal pm Giancarlo Novelli, è partita anche grazie alla denuncia presentata dalla direzione scolastica regionale della Campania. L’inchiesta adesso prosegue per accertare chi abbia effettivamente manomesso le graduatorie, riuscendo ad alterare gli archivi informatici, e abbia eventualmente intascato soldi. Per il momento, secondo quanto ritiene il direttore scolastico regionale, Alberto Bottino, l'ipotesi è che siano entrati in azione degli hacker esterni. Ma non è nemmeno esclusa l’eventualità che la truffa possa es-

Mazzette e corruzione, un male che non si riesce a estirpare

sere stata compiuta grazie all’appoggio di una talpa interna. «Sono abbastanza certo – sostiene in merito – che si tratti di un’intrusione dall’esterno anche perchè, al di là di

ogni considerazione, sarebbe quantomeno da stupidi se un dipendente si fosse fatto coinvolgere: sarebbe subito individuato». Miriana Sterpetti


In Italia e nel Mondo

Lunedì 20 ottobre 2008

Anche la Francia commenta con cautela il caso del direttore del Fondo monetario

Sesso al Fmi, la moglie difende Strauss-Khan Anne Sinclair «Quell’avventura di una sola notte è da tempo alle spalle»

ITALIANI SOTTO ATTACCO

Anne Sinclair col marito

PARIGI – La Francia commenta con estrema cautela, e molti voci in difesa, il caso del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Khan, 59 anni, da sabato nel ciclone di una inchiesta interna per il sospetto di favoritismi verso una sua ex amante (o anche, al contrario, di averla penalizzata quando la relazione è finita): Piroska Nagy, che è stata un’alta dirigente del Fondo ed è oggi economista della Bers, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Uno scandalo a sfondo sessuale nel cuore delle istituzioni finanziarie

oggi sotto i riflettori per la crisi mondiale che sta scuotendo i mercati. In Francia l’attenzione è anche politica. Ex ministro delle Finanze, socialista con reputazione di moderato e con ambizioni presidenziali, dopo un primo tentativo di candidarsi per l'Eliseo alle ultime elezioni Dominique Strauss-Khan viene ora considerato il possibile avversario di Nicolas Sarkozy nel 2012. I commenti politici sono estremamente cauti, e ne sottolineano le doti professionali senza soffermarsi sulla vicenda. La difesa più accorata arriva dalla moglie,

la nota giornalista televisiva Anne Sinclair, che nel suo blog scrive: «Per quanto mi riguarda quell'avventura di una sola notte è alle nostre spalle. Abbiamo girato pagina, e posso dire che ci amiamo come il primo giorno». Quanto all’inchiesta, il presidente della Bce Jean-Claude Trichet non ha dubbi: «Ne sono convinto – dice -Dominique Strauss-Kahn dimostrerà che non ha abusato del suo potere». Il portavoce del governo francese, Luc Chatel, ha evitato ogni riferimento nel merito dello scandalo. Florence Ciomei

Kuwait, sotto accusa due ministre senza velo Violano la legge perché non si sottomettono alle regole islamiche

Regole rigide nell’Islam

KUWAIT – In Kuwait due donne ministro che non indossano il velo sono finite nel mirino della potente commissione legislativa del parlamento, secondo la quale esse violano la legge e la costituzione. «La commissione ha deciso all’unanimità che la nomina di queste due ministre nel gabinetto viola l’articolo 82 della costituzione e l’articolo 1 della legge elettorale, perchè esse non si sottomettono alle regole islamiche», ha detto alla stampa il portavoce della commissione, il deputato Ali al-Hajeri.

C’erano militari italiani, spagnoli e afgani. Nessun ferito

Afghanistan, sale l’allarme un altro attentato a un convoglio ROMA – I nostri militari, in Afghanistan e negli altri paesi esteri dove sono impegnati, sono ad alto rischio attentati. E lo dimostra lo stillicidio di attacchi che non si ferma: dopo il kamikaze che sabato ha provocato il ferimento di cinque italiani ad Herat, ieri c'è stato un nuovo attacco, a colpi di arma da fuoco, ad un convoglio composto da militari italiani, spagnoli e afghani, questa volta senza feriti. La situazione risulta dunque particolarmente critica per le truppe impegnate in Afghanistan ma non solo per la componente italiana bensì per tutti i militari della coalizione europea. Le informazioni sulla sicurezza dei militari italiani impegnati all’estero sono state negli ultimi mesi al centro di più riunioni del Comitato analisi strategica antiterrorismo (Casa) del Viminale, che ha indicato come lo stesso territorio nazionale non sia esente da minacce, anche se non è stato rilevato «alcun segnale specifico». E non mancano le polemiche per un documento del Copasir, classificato come segreto, sui rischi di attentati in Afghanistan, pubblicato ieri da 'Repubblica'. E se sabato il ministro della Difesa Ignazio La Russa aveva parlato di un «innalzamento, se non dal punto di vista quantitativo, della qualità dello scontro» nel paese, ieri è da segnalare la ferma presa di posizione del ministro degli Esteri Franco Frattini che ha definito «del tutto inopportune» e «campate in aria» le accuse ai soldati italiani di stanza in Afghanistan, lanciate da un giornalista pachistano Ahmed Rachid secondo il quale i nostri militari non fanno bene il loro lavoro. MINACCE ALL'ITALIA:

All’attenzione degli esperti c'è l’intensificarsi degli attacchi ai militari, in particolare in Afghanistan dove da maggio scorso si assiste ad un vero e proprio stillicidio di episodi, ma anche il proliferare di messaggi jihadisti di minaccia che hanno come obiettivo l’Italia e gli altri paesi della coalizione europea. Messaggi sempre più aggressivi che, sottolineano gli analisti, annunciano attacchi eversivi contro le truppe impegnate all’estero e «gravi punizioni» contro i paesi Europei nemici dell’Islam. Al momento, non è stato rilevato nessun segnale specifico di minaccia per il nostro Paese, anche se l’attenzione resta alta così come intenso è il monitoraggio del web attraverso il quale gli estremisti islamici lanciano i loro messaggi.

NUOVO ATTACCO SENZA FERITI. Un convoglio composto da militari italiani, spagnoli e afgani è stato attaccato ieri con colpi di arma da fuoco nell’ovest dell’Afghanistan ma non ci sono stati feriti tra gli alpini, che costituivano la componente italiana. Il convoglio militare, secondo quanto riferito dal comando del contingente italiano a Herat, era diretto alla base di Bala Morghab, un avamposto presidiato a turno da militari italiani e spagnoli. I militari che lo componevano dopo l’attacco hanno risposto al fuoco e, contestualmente, sono intervenuti in soccorso elicotteri italiani. L’attacco è quindi cessato e il convoglio è potuto arrivare regolarmente alla base di destinazione anche se alcuni mezzi sono risultati danneggiati.

Soldati italiani alla periferia di Kabul controllano un campo. Nella foto in basso, il ministro degli Esteri Frattini ieri ad Abu Dhabi

PRESTO A CASA MILITARI FERITI IN ATTACCO A HERAT: stanno tutti bene, i militari coinvolti nell’attacco suicida che sabato ha interessato le forze schierate ad Herat. Lo conferma il portavoce dell’Isaf, capita-

Frattini: «Ora è necessario coinvolgere gli Eau» ABU DHABI – Gli Emirati Arabi Uniti hanno accettato l’offerta avanzata dal governo italiano di essere coinvolti nel 2009 al vertice del G8 allargato (outreach) «che sarà dedicato ad Afghanistan e Pakistan». Lo ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine del Forum per il Futuro di Abu Dhabi dove ha avuto occasione di incontrare il suo omologo degli Emirati, lo sceicco Abdallah bin Zayed. Il titolare della Farnesina ha spiegato che l’Italia, in qualità di presidente di turno del G8 a partire da gennaio, intende organizzare «un incontro a livello

ministeriale sulla stabilizzazione della regione, con la presenza di due importanti Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, Emirati Ararabi Uniti ed

Madonna niente sesso da mesi ecco perché è finita con Guy Ritchie STANDO al domenicale inglese “Mail on Sunday”, Madonna e il marito non facevano sesso da 18 mesi. Colpa dell’ossessione maniacale di lei per il proprio corpo, che sottoponeva a estenuanti sedute di allenamento di quattro ore quotidiane, tanto che le rare volte in cui i due stavano insieme a lui sembrava «di stringere un pezzo di cartilagine», come confessò il bel Guy Ritchie agli amici. A dare una botta decisiva al rapporto già traballante da mesi sarebbe stata l’infatuazione di Madonna per il campione di baseball Alex «A-Rod» Rodriguez, ma anche la Kabbalah avrebbe avuto un peso determinante: a detta degli amici di lui, infatti, la religione-ossessione di Madonna sarebbe stata talmente presente nella loro vita di coppia da scatenare spesso litigi furibondi, con il regista che avrebbe accusato più di una volta la moglie di essersi trasformata in una «vacca egoista».

Arabia Saudita, in cui è opportuno coinvolgere anche Cina e India». Sullo sfondo, ha spiegato Frattini, resta il comune timore per il ruolo giocato nella regione dall’Iran e soprattutto la «preoccupazione per lo sviluppo del suo programma nucleare». Il capo della diplomazia italiana ha evidenziato che c'è grande sintonia tra Italia e Emirati «sulla necessità di fermare la proliferazione e il programma di arricchimento dell’uranio, che va avanti malgrado la dichiarata volontà di dialogo» del negoziatore Saed Jalili, perchè «la leadership iraniana finora non ha fatto passi avanti».

Olimpiadi culinarie al via a Erfurt

L'ACCENSIONE della torcia, come in una vera olimpiade, marca l'inizio della competizione che a Erfurt, in Germania, vede sfidarsi oltre 1600 chef, con annessi team di supporto, provenienti da 53 diversi paesi del mondo.

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no Antonio Bernardo, raggiunto telefonicamente alla base italiana in Afghanistan: «Ho visitato personalmente i tre militari ancora ricoverati all’ospedale da campo – assicura – li ho trovati bene e con il morale alto». Il rientro in Italia dei militari feriti è previsto per i prossimi giorni, con il primo volo utile della navetta che congiunge l'Afghanistan all’Italia ed ha frequenza bisettimanale. È continuata, intanto, come ogni giorno l’attività della base per garantire la sicurezza del territorio. DOCUMENTO COPASIR SU RISCHI AFGHANISTAN. Francesco Rutelli, presidente del Comitato di controllo sui servizi di informazione (Copasir) valuterà se presentare un esposto alla Procura di Roma sulla pubblicazione da parte del quotidiano 'la Repubblica' di un documento consegnato al Copasir e classificato come riservato. Il documento dell’Aise, secondo quanto riporta il quotidiano, riferisce come da tempo i servizi segreti italiani sapevano che il rischio attentati in Afghanistan è altissimo. Daniela Navi

Tv digitale, corsa ai televisori integrati PER passare dalla tv analogica a quella digitale non è necessario buttare via il vecchio televisore, piuttosto basta acquistare un decoder: eppure nel corso degli ultimi mesi, nei principali Paesi europei, è cresciuto in misura significativa il contributo dei ricevitori Tdt integrati al processo di diffusione della tv digitale. Si tratta di terminali, in larga misura televisori (ma anche player Dvd), che incorporano un tuner per l’accesso all’offerta della televisione digitale

terrestre e in Italia, dove hanno superato la vendita dei decoder, ad agosto i televisori in grado di ricevere il digitale terrestre avevano raggiunto quasi i dieci milioni e di questo il 32% sono integrati.


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Primo piano

Lunedì 20 ottobre 2008

Lo scontro politico L’accusa: «Ha stracciato tutti gli Lo scontro dipietristi-veltroniani accordi». La difesa dell’ex pm da tempo covava sotto la cenere «Si arrampica sugli specchi» esplode alla vigilia del 25 ottobre

Veltroni “scarica” Di Pietro Il leader del Pd in diretta tv dalla trasmissione di Fabio Fazio: «Con lui l’alleanza è finita» di SERENA BRUNO ROMA - Dalle "inadeguate risposte" del governo sulla crisi dei mutui al "tifo" per il democratico Obama, dall'elezione sulla vigilanza Rai "che non interessa alla gente" agli "inaccettabili" tagli alla scuola. Ce n'è abbastanza per tutti, governo in testa, ma stavolta è altro il bersaglio da colpire. PAROLE AL VETRIOLO - E lo fa con poche ma velenose parole. "Con Di Pietro l'alleanza è finita". Walter Veltroni ospite a suo agio nella trasmissione di Raitre di Fabio Fazio "Che tempo che fa", ufficializza di fatto un divorzio con l'Idv che era nell'aria ma che nessuno ancora aveva comunicato pubblicamente. Se i ferri erano cortissimi adesso si sono del tutto spezzati e il leader dell'opposizione non ha rinunciato a spiegare i veri motivi che lo hanno indotto a chiedere la "separazione". "Dopo le elezioni ha rotto il patto di programma e ha rifiutato il gruppo unico. Quando si è accorto che aveva un numero sufficiente di parlamentari per costituirne uno da solo, Di Pietro ha stracciato quell'impegno". Il "tradimento" dunque non è tollerabile e le repliche di Di Pietro non hanno fatto altro che confermare la rottura: "Veltroni si arrampica sugli specchi, la verità è che il suo partito è inesistente e negli ultimi mesi ha oscillato tra collaborazione con il governo e collaborazionismo". L'ex pm ha poi risposto alle sciabolate del leader accusandolo di avventatezza e ricordando che l'Idv "non ha spezzato alcun patto con il Pd tanto è vero che sta per affrontare insieme imminenti elezioni in Trentino e Abruzzo". Poi però arriva un'altra stoccata: "Altra cosa è dire che non abbiamo fatto un gruppo parlamentare insieme ma non lo potevamo fare perché lui voleva andare a spasso e a braccetto con Berlusconi e io sapendo chi era ho detto forte e chiaro che non bisognava fidarsi, di questo oggi se ne è accorto anche lui". FINE DI UNA CONVIVENZA DIFFICILE - Fine dunque di un convivenza difficile e all'interno del Pd c'è chi considera la divisione una liberazione ("Sono felice, questo gesto toglie al Pd la tentazione del populismo, e toglie alla maggioranza un alibi fin troppo comodo" ha detto il senatore Marco Follini) e chi invece una cattiva soluzione, come sostiene l'esponente ulivista Franco Monaco: "Non c'é da gioire perché agli elettori si deve dare conto di un'alleanza solennemente siglata davanti a loro e perché coloro che ci hanno vo-

tato non sono affatto separati e ostili". Lo scontro tra dipietristi e veltroniani da tempo covava sotto la cenere ed è esploso in tutat la sua vis polemica alla vigilia della manifestazione del 25 ottobre. "Non capisco lo stupore, non è mai stata revocata. Sarà una grande festa, è la prima volta che un partito politico organizza una manifestazione al Circo Massimo, l'opposizione si fa nelle piazze e non in televisione". «MAGGIORANZA ARROGANTE» - Veltroni non ha poi risparmiato attacchi ad una "maggioranza arrogante che vuole il pensiero unico" e imputa al governo di non aver dato risposte adeguare di fronte alla crisi: "Nessuno dice qualcosa sulle piccole e medie imprese, sui precari e sui lavoratori che vivono con 1.300 euro al mese". Un pensiero e un affondo anche alla commissione di vigilanza Rai ("Non è un

LA PARTITA INFINITA

Rai-Consulta, si riprende oggi

Walter Veltroni intervistato ieri da Fazio a “Che tempo che fa”

problema della gente, gli italiano sono più preoccupati dei salari e della scuola") ma uno sguardo anche oltreoceano. A due settimane dal voto in Usa, Veltroni non ha nascosto il

suo appoggio al candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama: "Dovesse perdere sarebbe la conferma che in Occidente c'è un clima pesante".

ROMA - Riprende sono spesi Udc e raoggi la partita dopdicali, sono ridotti pia per le nomine alal minimo. Ieri il cala Corte Costituziopogruppo del Pdl nale e alla commisalla Camera, Fabrisione Vigilanza delzio Cicchitto, ha dela Rai. Le votazioni finito "incredibile" del Parlamento riil veto posto dal Pd partono con un sull'avvocato Pecodoppio appuntarella accusando mento. Alle 15 in seWalter Veltroni di duta comune per "essere diventato l'elezione del giudiun ostaggio politice costituzionale. Si Leoluca Orlando co di Di Pietro" e replica alle 18 in l'opposizione di commissione di Vigilanza "bloccare il Parlamento". Rai per la nomina del presi- Secca la replica dell'ex midente. nistro Pierluigi Bersani Malgrado gli appelli alla contrario all'ipotesi del badistensione del Quirinale, i ratto: "Non posso essere otdue schieramenti ripresen- timista allo stato attuale. tano le rispettive candida- Non c'è nessuna obiezione ture: Gaetano Pecorella per sul profilo professionale e la Consulta, Leoluca Orlan- tecnico di Pecorella. Ma c'è do per la Vigilanza. I mar- un impedimento dal punto gini per un'intesa, su cui si di vista dei requisiti".

Applausi e fazzoletti verdi a Milano. Il ministro: «Hanno capito la mia riforma»

Gli studenti padani in delirio per la Gelmini di MARISA ALAGIA MILANO - Si alzano in piedi per applaudirla, fazzoletti o cravatte verdi al collo, pronti ad ascoltarla senza interromperla con fischi e insulti. Dopo giorni di contestazioni e sit-in di protesta, ieri il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini ha trovato allievi molto più bendisposti nei confronti suoi e della sua riforma: gli studenti del Movimento Studentesco Padano. Un incontro di un’ora e mezza che è servito a verificare i punti di convergenza tra la scuola che ha in mente il

ministro e quella federale che vorrebbero Lega Nord e Lega Lombarda. «Hanno capito che la scuola che voglio io mette al centro i ragazzi e i loro diritti – ha detto il ministro uscendo sorridente dall’incontro mentre gli studenti inneggiavano a Bossi e alla Lega Nord -. Il loro diritto è soprattutto quello di avere una scuola di qualità, una scuola che educhi». UNIVERSITA’ - E che crei anche occupazione. Rispondendo infatti alle domande dei giornalisti sulle risorse per l’Università, ha ribadito che la distribuzione avverrà

in base «alla qualità, alla ricerca e alla capacità di creare occupazione». «Oggi abbiamo centinaia di corsi di laurea –ha aggiunto – ma si tratta di un’offerta formativa in molti casi autoreferenziale». Finora il sistema della distribuzione non è stato né virtuoso, né efficiente, né efficace, ha ripetuto, e ci sono «bilanci in disordine, frutto di cattiva gestione». PICCOLI COMUNI - Il ministro ha tranquillizzato i genitori e i piccoli Comuni riguardo la chiusura delle scuole di montagna e delle isole «Io non prevedo chiusu-

Maria Stella Gelmini

re di scuole di montagna o delle isole – ha detto – ma semplicemente l’accorpamento

Fa discutere il centrodestra la lettera bipartisan di Formigoni, Penati e Moratti a Silvio Berlusconi

Federalismo, Pdl e Lega frenano i “lombardi” ROMA - Fa discutere il centrodestra la lettera bipartisan degli amministratori lombardi (Formigoni, Penati e Moratti) a Silvio Berlusconi, nella quale si esprime “imbarazzo» e «forte preoccupazione» per i primi atti concreti del governo relativi al federalismo. Niente a che fare con il ddl delega varato dal Consiglio dei ministri a fine settembre e solo da poco approdato al Senato, piuttosto sotto accusa tornano i finanziamenti concessi a Gianni Alemanno e Umberto Scapagnini per ripianare i debiti di Roma e Catania. A replicare agli amministratori lombardi ci pensa per primo il vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino (An), che invita a «non minare l’equilibrio» raggiunto con il ddl governo, che unisce «innovazione e

solidarietà verso le regioni più povere», se non si vuole far saltare «l'intero impianto della riforma e rallentare il cambiamento per il quale il centrodestra è stato scelto dagli italiani». Roberto Calderoli, uno dei 'padri' del ddl, dal convegno sul federalismo della fondazione Donat-Cattin a Saint Vincent, ricorda invece che a penalizzare la Lombardia è stato finora «il centralismo, lo status quo, e non il federalismo che ancora non c'è» e invece «sarà la soluzione del problema». Quanto ai «regali» a Roma e Catania, Calderoli dice di averne «sofferto moltissimo, come bergamasco e come leghista», ma assicura che il governo «non poteva fare altrimenti perchè il contrario sarebbe costato di più: non sono soldi rubati, ma sono cose che

non devono più accadere». Ma la Lombardia non è l’unica regione del Nord a lamentarsi. Mercedes Bresso annuncia ad esempio che anche il Piemonte è pronto ad alzare la voce contro le «regalie» a Roma e Catania. «Questo modo di distribuire le risorse pubbliche non va – osserva – Tutti abbiamo sofferenze. Non è che Roma abbia più bisogno di Torino, Genova, Milano, della regione Piemonte o della Lombardia. In questo Paese chi urla riceve; loro si sono messi a urlare, ma anche noi ci possiamo arrabbiare molto». Dall’opposizione la richiesta è che il governo apra un confronto vero in Parlamento sul ddl delega. «Non può essere - dice il centrista Bruno Tabacci – un manifesto generico».

delle dirigenze e del personale amministrativo». «Quello che è stato detto – ha spiegato – è ancora una volta frutto di disinformazione». IMMIGRATI - Così come sono frutto di polemiche anche le classi per gli studenti immigrati. «Non parliamo di classi ponte – ha detto – ma di una verifica della conoscenza della lingua per metterli nella condizione di essere cittadini al pari dei nostri ragazzi». Gelmini è stata invitata al confronto organizzato per la Terza Scuola Politica del Movimento Studentesco Padano, in una sala dell’Hotel Cavalieri a Milano. Obiettivo, convocare il primo parlamento degli studenti del Nord. Fuori alcuni giovani dei centri sociali hanno atteso il ministro per urlarle contro qualche slogan, ma dentro gli studenti padani, ragazzi dai 15 anni in su, l’hanno accolta con una standing ovation. Da quanto è trapelato (Gelmini ha voluto che l’incontro fosse chiuso ai giornalisti) il ministro – giacchina color crema, foulard al collo, pantaloni scuri –ha illustrato per quasi 40 minuti la sua riforma, interrotta più di una volta dagli applausi. Poi ha risposto alle domande di cinque studenti. «Abbiamo soprattutto voluto sapere se saranno accolte le nostre proposte in chiave federale – ha detto uno studente – Vogliamo essere sicuri che in futuro potremo frequentare scuole e università che ci rendano competitivi a livello europeo».


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La corsa alla Casa Bianca SCH EDA FIRMA

DELLO

PER LA VOTAZIO

NE

SCRUT ATORE

TIMBRO

Dietro la decisione ha giocato un ruolo l’Iraq: un errore secondo il generale

Barack accolto a Saint Louis nel Missouri da una folla oceanica di centomila persone

Powell appoggerà Obama L’ex segretario di Stato Usa: «MacCain è bravo ma l’America ha bisogno di nuove energie» di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK – Mentre una folla immensa, centomila persone, accorreva ieri ad ascoltare l'intervento elettorale del candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama, a Saint Louis, nello stato del Missouri, il repubblicano Colin Powell annunciava che il candidato democratico «potrebbe elettrizzare il mondo». Il primo afroamericano a diventare capo di Stato Maggiore e segretario di Stato, infatti, ha dato ieri il suo appoggio al candidato democratico che il 4 novembre potrebbe diventare il primo Commander in Chief di colore della storia americana. Non è stato il sostegno di un nero per un nero: «Se fosse stata solo una questione di razza avrei potuto decidermi mesi fa», ha detto Powell al moderatore del programma della Nbc 'Meet the Press', Tom Brokaw. Repubblicano da sempre e al governo con Ronald Reagan e i due presidenti Bush, l’ex generale a quattro stelle voterà democratico il 4 novembre, ma non è ancora stato deciso se farà campagna di qui all’Election Day. L'endorsement fa di lui il repubblicano di più alto profilo passato nel campo di Obama: «Anche McCain potrebbe essere un buon presidente. Ma Obama può essere un presidente che ci ispira e che ci unisce, che ha stile e sostanza, e ha gli standard per essere un presidente eccezionale». Mentre Powell gli dava l’appoggio, il candidato democratico si rivelava un re Mida della politica: in settembre ha messo in cassa donazioni per 150 milioni di dollari. Obama raduna fondi e folle –ieri a St. Louis si sono

LA REAZIONE

McCain: «La sconfitta? Ogni tanto ci penso»

L’ex segretario di Stato di George W. Bush, il generale Colin Powell Barack Obama ha messo ha segno un buon “colpo”

presentati in piazza in centomila – e comincia la campagna acquisti per la squadra di governo: secondo il Times di Londra una nuova amministrazione democratica potrebbe essere di stampo bipartisan con poltrone riservate al senatore democratico John Kerry e al repubblicano Chuck Hagel, e perchè no, anche a Colin Powell. L'appoggio dell’ex generale oggi è un duro colpo per il campo di McCain ma i repubblicani avvertono che non è ancora arrivato il momento di vendere la pelle dell’orso. Cavalcando l'arma dell’ironia – sono andati nel week end dai comici della notte sia McCain, da Letterman, che la vice Sarah Palin, al Saturday Night Live – la

campagna Gop ha cercato di far buon viso a cattivo gioco sbandierando l’ultimo sondaggio Zogby-Reuters secondo cui il vantaggio democratico si è ristretto a tre punti (48 a 45) tra gli elettori probabili. Powell, che di McCain è amico, ha dato varie ragioni per motivare il 'tradimento': Obama è una figura capace di «ispirare e trasformare il Paese», ma soprattutto, gli Stati Uniti «hanno bisogno di un cambio generazionale» e il giovane senatore dell’Illinois può essere il timoniere di questo cambiamento. Uscendo dagli studi della Nbc, Powell ha aggiunto che Obama porta a Washington «occhi freschi e nuove idee» mentre McCain

si limiterebbe a «porre in atto l’ortodossia dell’agenda repubblicana». Approfondendo le ragioni di una scelta difficile e maturata negli ultimi giorni, l’ex generale di Desert Storm ha additato la risposta di McCain alla crisi economica («cambiava idea quasi ogni giorno») e la «deriva a destra» del suo partito usando la scelta della Palin come esempio. Dietro la decisione ha giocato un ruolo la guerra in Iraq: Powell è convinto che sia stata un errore, a differenza dei falchi neo-con che formano la squadra di politica estera del senatore dell’Arizona. Obama ha ringraziato l’ex generale in una telefonata di dieci minuti.

NEW YORK – Un John McCain in versione confidenziale ieri è improvvisamente apparso sulla rete amica Fox tv: doppiamente ferito dall’appoggio del'ex segretario di stato e compagno di partito Colin Powell al rivale Barack Obama e dal nuovo record del candidato democratico nel fundraising, il senatore dell’Arizona ha evocato la possibilità di venir battuto nelle elezioni di novembre. Alla domanda della Fox se abbia mai pensato alla possibilità di una sconfitta, McCain ha ammesso che sì, qualche volta ci ha pensato: «Certamente.

Ma non mi crogiolo in questo pensiero. E comunque ho avuto una vita meravigliosa. Posso tornare a vivere in Arizona, a rappresentare il mio paese in Senato, con una famiglia meravigliosa, e una vita piena di benedizionì. McCain ha invitato gli elettori a «non sentirsi tristi per John McCain, e anche John McCain non si sentirà triste per lui». E ha aggiunto che il fatto di esser indietro nei sondaggio non gli importa: «Mi piace fare l’underdog», il candidato in svantaggio per cui fa il tifo l’America che ama le rimonte».

È nato nel ghetto dei neri di New York nel Bronx. Ferito in Vietnam fu il capo di “Desert storm”

Colin, l’uomo che incarna il sogno americano di MICHAEL SPROVIERO IL generale Colin Powell, uno dei personaggi più popolari degli Stati Uniti secondo la Gallup, ha una storia che sembra incarnare lo stereotipo del 'sogno americano', tanto da aver raccolto in passato consensi bipartisan su una eventuale e mai realizzata candidatura alla Casa Bianca. Nato nel 1937 ad Harlem, il ghetto dei neri di New York, il primo segretario di Stato afroamericano nella storia degli Stati Uniti è cresciuto nell’ambiente difficile e multietnico del Bronx. Il padre, un immigrato giamaicano, lavorava come caposquadra in una ditta di abbigliamento e il piccolo Co-

lin si fece le ossa come garzone. Poi vennero gli studi in geologia, l'università e infine l’esercito, dove Powell fu protagonista di una rapida ascesa ai vertici. Ferito in Vietnam, sopravvissuto alla caduta di un elicottero, Powell entrò alla Casa Bianca nel 1972, come assistente dell’allora sottosegretario Frank Carlucci. Nel 1987 Ronald Reagan lo nominò alla guida degli Stati maggiori militari. Con Bush padre e l’attuale vicepresidente Dick Cheney, allora a capo del Pentagono, Powell fu uno dei principali artefici di 'Desert Storm', la prima guerra in Iraq del 1991. Già allora emerse la sua dottrina: prima gli sforzi diplomatici, le

armi come ultima scelta. L’input strategico era semplice, l’America deve intervenire negli scenari caldi del mondo solo quando l’obiettivo politico è chiaro e la supremazia militare è schiacciante. Fu Powell a convincere Bush senior, dopo la riconquista del Kuwait, a rinunciare al tentativo di eliminare Saddam Hussein. Dieci anni dopo, la nomina a segretario di Stato scatenò le reazioni della comunità afroamericana: il ragazzo cresciuto nel ghetto, a loro avviso, si era sostanzialmente 'venduto' all’establishment bianco. La seconda operazione in Iraq, sotto George W. Bush, è all’origine del confronto sempre più ser-

rato tra Powell e l'amministrazione repubblicana. L’ex segretario di Stato considera ancora oggi l’intervento che fece all’Onu per denunciare le armi di massa di Saddam «una macchia» nella sua reputazione. Powell era scettico sin dall’inizio del conflitto e preoccupato sulla forza militare inviata a combattere, a suo giudizio insufficiente. La posizione del segretario di Stato diede luogo a numerose battaglie interne con i falchi Cheney e il ministro della Difesa Donald Rumsfeld, conclusesi quasi sempre con la sconfitta di Powell. Dopo avere lasciato la carica – nel 2004 Bush lo rimpiazzò con Condoleez-

David Cumberland apporta gli ultimi ritocchi al manifesto

za Rice – Powell ha cercato di non criticare pubblicamente le scelte dell’amministrazione, ma non ha taciuto il suo dissenso sulla decisione della Casa Bianca di nominare John Bolton ambasciatore presso l’Onu, di non applicare la Convenzione di Ginevra ai detenuti di Guantanamo, e per i gravi ritardi nei

soccorsi alle vittime dell’uragano Katrina. «Chiunque sia presidente nel gennaio 2009 – ha detto Powell di recente dovrà confrontarsi con la realtà di una forza militare che non può continuare a sostenere l’impegno di 140 mila uomini in Iraq e 20-25 mila in Afghanistan e altrove».


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Lunedì 20 ottobre 2008

La battaglia sul clima Nel mirino del Cavaliere c’è Il premier attacca: «Loro fanno polemiche l’opposizione e l’ accusa di isolare contro il proprio Paese». Intanto oggi vola l’Italia dal resto dell’Europa a Bruxelles il ministro Prestigiacomo

«Con noi ben 9 altri Paesi» Berlusconi replica alle critiche sulla proposta di prorogare l’accordo con l’Ue di LUCA MASOTTO ROMA - L'accusa di isolare l'Italia dal resto d'Europa non gli è piaciuta affatto. E se sui costi delle misure anti-inquinamento da adottare tira una brutta aria tra Roma e Bruxelles, la colpa è da ricondurre all'opposizione che "solleva polemiche contro il proprio paese". Alla vigilia del consiglio dei ministri dell'Ambiente Ue in Lussemburgo, Silvio Berlusconi non ci sta a passare per il premier "spacca-famiglie" che rompe con la Ue e non si attiene alle regole. E precisa che la tanto contestata richiesta italiana di sospendere l'applicazione delle misure sul pacchetto-clima e avere più tempo per approfondire il tema dei costi sulla riduzione dell'anidride carbonica, è stata condivisa da altri nove paesi europei. "Anche loro sono con noi. Non è assolutamente vero che l'Italia si troverebbe isolata come invece leggo sui giornali. Questa è la continuazione di un costume deteriore dell'opposizione". Il premier tiene a sottolineare il motivo della proposta di sospensione insistendo sul fatto che i costi della riduzione delle emissioni di anidride carbonica debbano essere sostenuti in modo uguale da ciascun cittadino europeo. "Altrimenti quegli stessi costi sarebbero più pesanti per paesi manifatturieri come il nostro". La posizione italiana ricalca quella statunitense della Casa Bianca che considera prioritaria rispetto ad un impegno internazionale, l'adesione delle nuove economie come India e Cina. Motivo per cui il meccanismo che viene proposto da Roma prevede una clau-

LO SCENARIO

Roma conta sulla Polonia e su un drappello di Paesi dell’Est

sola di revisione per verificare i costi e i benefici del pacchetto congelando per un anno le misure che la Ue considera invece centrali per il rilancio della scommessa ambientale. GUERRA DI CIFRE E SMENTITE INCROCIATE - Tra guerra di cifre, smentite incrociate e calcoli sui costi presi per buoni a secondo degli scenari e dei punti di vista (il "bisticcio" Roma e Bruxelles sarebbe sulla priorità data a due differenti dossier sul clima) si preannuncia dunque tutto in salita l'incontro di oggi tra il commissario per l'Ambiente Stravros Dimas e il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. La Ue insi-

ste per arrivare ad un accordo entro dicembre, il governo non esclude di ricorrere al veto in casi di necessità in modo da bloccare tutto. Se l'Italia non è isolata nella richiesta di flessibilità e di proroga al 2009 dell'accordo di Kyoto, non ha comunque l'appoggio della presidenza di turno francese e di grandi potenze economiche come Germania e Gran Bretagna alle quali si è unita la Spagna. Il governo conta sulla Polonia, pronta a presentare oggi un contro-pacchetto per salvaguardare le "nazioni più povere" (ma che prevede meccanismi che suscitano più di un dubbio anche all'Italia), e

un drappello di paesi dell'est (Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria e Slovacchia) che già avevano manifestato perplessità sui costi del piano per arginare l'effetto serra. Più flessibilità sull'energia pulita non significa per l'opposizione di centrosinistra "mettersi di traverso nella lotta ai cambiamenti climatici" ha sottolineato il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani spiegando che in Parlamento chiederà di sapere quali sono stati i numeri mandati a Bruxelles che hanno innescato lo scontro con la Ue.

Blitz di un gruppo di attivisti a bordo di gommoni a Fiume Santo, in Sardegna

E Greenpeace blocca una centrale a carbone CAGLIARI - Una quindicina di attivisti di Greenpeace è sbarcata ieri mattina all’alba a Fiume Santo, in provincia di Sassari, dove ha occupato la centrale termoelettrica a carbone della E.On Italia, la società del colosso energetico tedesco subentrata nella proprietà a Endesa Italia. Il blitz è scattato alle 5:50: lasciata la barca appoggio cinque miglia al largo delle coste turritane, i «corsari» dell’ambiente hanno guadagnato la riva a bordo di gommoni per poi prendere possesso dell’impianto. La protesta è contro i piani di espansione del carbone della Regione Sardegna per chiedere invece di rilanciare l’eolico nell’isola, creando così - secondo stime di Greenpeace – oltre 7.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020. Attualmente la centrale sta funzionando alla minima potenza: l'azione degli attivisti, infatti, ha bloccato il nastro trasportatore impedidendo così il rifornimento del carbone. L'autonomia di 10 ore indicata ieri mattina dalla direzione dovrebbe essere terminata in nottata. Dopo di che, il rischio di black out potrà essere scongiurato solo passando all’alimentazione con

olio combustibile. «Stiamo trattando – fa sapere da Fiume Santo Francesco Tedesco, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace – Abbiamo chiesto ai vertici della società di firmare una dichiarazione a favore dell’eolico e contiamo di avere un colloquio anche con gli esponenti del governo regionale». TENSIONE - La situazione dentro e fuori la centrale è stata tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine che hanno inviato da Cagliari anche un reparto mobile della Polizia. L’incursione in Sardegna rappresenta la seconda tappa del tour contro il carbone della Artic Sunrise in Italia, avviato giovedì scorso a Civitavecchia, con l’obiettivo di diffondere in Europa il messaggio di una «rivoluzione energetica pulita», in vista della Conferenza sui cambiamenti climatici dell’Onu del prossimo dicembre. La Sardegna, sottolinea Greenpeace, è una regione strategica per lo sviluppo dell’eolico in Italia. Nel 2007 la potenza eolica complessiva sull'isola ha raggiunto i 367 Mw, ma secondo un recente rappor-

to di Anev, potrebbe installare, nel pieno rispetto del paesaggio e dell’ambiente, circa 1.750 Mw, dando occupazione a oltre 7.000 persone e producendo circa 3 miliardi di kilowattora (il 25% del consumo interno della regione). Prodotta con il carbone, questa energia emetterebbe oltre 2 milioni di tonnellate di Co2 all’anno. Prudente il sindacato. Secondo il segretario generale della Cgil di Sassari, Antonio Rudas, la posizione di Greenpeace sulle fonti rinnovabili è «assolutamente condivisibile» ma avverte: «le politiche alternative di sviluppo debbano essere perseguite con giudizio e razionalità, senza ideologismi o estremismi che avrebbero come unico effetto quello di peggiorare l’attuale situazione». L’opposizione prende spunto dal blitz per rilanciare gli attacchi al governatore Renato Soru: «La produzione energetica da fonti rinnovabili qui è la più bassa d’Italia, meno del 5% – dice l'esponente dei Riformatori Franco Sergio Pisano – e il piano energetico riserva appena 350 Mw di potenza alla produzione con l’eolico».

Silvio Berlusconi con la cancelliera tedesca Angela Merkel

di DANILA CLEGG BRUXELLES - E’ la Polonia a guidare il nutrito drappello di Paesi dell’est Europa che daranno battaglia – insieme all’Italia – sul pacchetto europeo per la rapida riduzione delle emissioni. Le parole di Berlusconi servono infatti proprio per preparare il terreno per il confronto che si terrà domani a Lussemburgo fra i ministri dell’Ambiente del ventisette e che si preannuncia serrato. L’Italia si presenterà all’appuntamento con la proposta di adottare il pacchetto europeo a dicembre, ma con l'inserimento di una clausola di revisione, che consenta di riesaminarlo alla luce della valutazione di impatto da effettuare nel 2009. La richiesta italiana di approfondire il rapporto costi-benefici della riduzione di emissioni di co2 è stata di fatto condivisa da nove paesi Ue, ha affermato il presidente del Consiglio, facendo riferimento, in sostanza,ai paesi dell’ex Europa dell’Est, che già in occasione del summit dei leader europei di questa settimana avevano manifestato perplessità sui costi del piano per arginare l’effetto serra. Capofila dei nove (repubblica ceca, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Slovacchia) è la Polonia, che ha già fatto sapere che domani presenterà una sua controproposta ai ministri europei. Varsavia presenterà un contro-pacchetto

che consenta «ai paesi piu poveri di sopravvivere», come ha indicato il primo ministro polacco Donald Tusk. Questo prevede, in particolare, una revisione del sistema di quote di co2 tramite aste, meccanismo che suscita perplessità anche all’Italia, e la richiesta che si tenga conto del pil nazionale nel calcolo dei costi. Varsavia vorrebbe un’assegnazione di quote di anidride carbonica che ricompensasse di produttori di elettricità che utilizzano le tecnologie più moderne. Sul fronte dei sostenitori del piano Ue si è collocata decisamente la presidenza di turno francese, che ha più volte ribadito il suo impegno a chiudere la partita entro il dicembre di quest’anno, così come ha fatto la Commissione europea. La Spagna si dichiara pronta economicamente e tecnologicamente a rispettare gli impegni di riduzione di Co2 e a investire massicciamente sulle energie rinnovabili mentre la Germania, all’epoca presidente di turno dell’Ue che diede impulso al pacchetto anti riscaldamento climatico, vuole l'accordo entro dicembre, ma è anche consapevole delle esigenze della sua forte industria. Per questo il cancelliere Angela Merkel ha sottolineato come gli interessi tedeschi siano stati tutelati dal riferimento alla «specificità» dei singoli paesi Ue nelle conclusioni del consiglio europeo di questa settimana.


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Lunedì 20 ottobre 2008

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La crisi dell’economia Il summit tra la delegazione Ue Il premier spagnolo Zapatero e quella Usa lancia la proposta di tenere si unisce alla richiesta degli altri leader una serie di vertici internazionali europei di «una profonda riforma»

«Ridefinire le strategie mondiali» Il vertice a Camp David: compromesso tra le linee di Europa e Stati Uniti dall’inviata FLAVIA RESSMAN

Parte bene la missione italiana negli emirati arabi

il 2% delle azioni di Mediaset. «Conoscono la solidità del sistema manufatturiero italiano», ha assicurato Frattini e, se «per un anno» hanno deciso di tenere «in sospeso» il loro interesse nei nostri confronti adesso però i tempi sono maturi per tornare a guardare all’Italia. Ed anche ad altri Paesi sui quali però hanno mantenuto il riserbo. Grande è stato l’apprezzamento da parte emiratina, per la scesa in campo del Comitato strategico, un esperimento che fa da apripista in Europa. Il fatto di potersi confrontare con un interlocutore che risponde alle linee strategiche di Governo, ha spiegato il titolare della Farnesina, accresce di molto il loro interesse. Ma soprattutto fornisce l’impegno di una «garanzia politica». Elemento fondamentale per un fondo sovrano che impronta il suo lavoro ad uno «spirito di trasparenza» e, come è stato ribadito ieri a Frattini, «non ha alcun interesse a concorrere ad un’immagine distorta che altri fondi sovrani hanno dato». È proprio ad Adia che difatti viene riconosciuto il merito di aver fatto da traino, convincendo gli altri fondi sovrani a lavorare fianco a fianco con il Fondo Monetario Internazionale per mettere nero su bianco un 'codice di condotta volontario' che dettasse regole precise e condivise per la loro stessa Governance, ossia i 24 principi adottati a Santiago del Cile il mese scorso. Un «bollino blu» che però non tutti i fondi sovrani (quelli catalogati sono una trentina) hanno accettato. Per la Task force di Palazzo Chigi non saranno tutte rose e fiori.

Frattini “strappa” ad Abu Dhabi massicci investimenti

Il presidente Usa Bush con quello francese Sarkozy

di PAOLO BELLUCCI WASHINGTON - Non una, ma parecchie "nuove Bretton Woods" per ridefinire la strategia anti-crisi e le regole del gioco finanziario mondiale. Tutte allargate oltre l'orizzonte del G8, ai paesi emergenti del G20. Il vertice a Camp David tra il presidente Ue Nicolas Sarkozy, quello della Commissione José Manuel Durao Barroso e il presidente americano George W. Bush accompagnato dai ministri del tesoro Hank Paulson e degli esteri Condoleezza Rice, si è concluso con un evidente compromesso tra le linee di Europa e Stati Uniti sulla crisi economica internazionale. L’ANNUNCIO DEL PRIMO VERTICE - In un comunicato diffuso quando in Europa era ormai la mattina di domenica, le due delegazioni annunciano un primo vertice internazionale da convocare a New York poco dopo il voto americano del 4 novembre: "I leader mondiali verranno consultati sull'idea di un primo Vertice dei capi di governo, da organizzare negli Stati Uniti poco dopo le elezioni americane", è scritto nella dichiarazione congiunta. Questa prima riunione, però non dovrà ancora parlare di sorveglianza dei mercati e di regole, ma solo "fare il punto sui progressi realizzati per risolvere l'attuale crisi e cercare un accordo sui principi di una riforma necessaria per evitarne il ripetersi, e garantire la prosperità globale nel futuro". LA PRESSIONE DEL PRESIDENTE USA BUSH - Evidente la pressione su questo punto di Bush, che non vuole approvare nuove regole globali in un momento di estrema debolezza finanziaria e politica degli Usa. Ma anche i rappresentanti europei non hanno mollato: il comunicato prosegue infatti annunciando che "altri Vertici verranno organizzati in se-

guito per fare entrare in vigore l'accordo sui specifici passi da compiere per rispondere a questi principi". LA SPERANZA AMERICANA: RAFFORZARSI La speranza di Bush è che prima di questi vertici la posizione americana si sia rafforzata, in modo da far cadere la proposta europea di affidare un nuovo ruolo di controllo al Fondo Monetario Internazionale, che dovrebbe sorvegliare i mercati mondiali. "È importate poter preservare i principi del capitalismo democratico", protesta il presidente Usa che ribadisce la sua fede "nella libertà di mercato". LA POSIZIONE DEL GIAPPONE - Il Giappone ha subito dato la sua adesione al primo vertice, anche se condivide con la Casa Bianca la freddezza nei confronti delle proposte europee di regolazione dei mercati: "La situazione nel mondo è seria. Il Giappone, così come i partner del G8, devono mostrare la leadership", ha commentato il premier Taro Aso tramite il portavoce Shoichi Nakagawa: "Se una riunione ci deve essere, è giusto che adotti un forte piano d'azione o decisioni che possano avere poi seguito sia nell'ambito del G7, sia del G20". L’EUROPA VA AVANTI - L'Europa intende comunque andare avanti anche per suo conto: mentre il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero si unisce alla richiesta degli altri leader Ue di "una profonda riforma del sistema finanziario", già domani a Parigi si terrà una riunione richiesta da Francia e Germania per coordinare la lotta ai paradisi fiscali, basi degli "hedge funds" e della speculazione distruttiva. Il loro ruolo di vere "Tortuga della finanza internazionale" è emerso con chiarezza in questi giorni di crisi dei mercati, e gli stati europei sono decisi a non aspettare la prossima emergenza per passare al contrattacco.

ABU DHABI Parte con il vento in poppa la missione d’esordio – negli Emirati Arabi Uniti – della neonata 'Task Force' voluta dai ministri Franco Frattini e Giulio Tremonti per prendere le redini delle relazioni dirette con i fondi sovrani, ossia quei fondi di investimento controllati e gestiti in prima persona dai Governi di alcuni Paesi. Adia, l’unico e potente fondo sovrano di Abu Dhabi, è infatti «seriamente interessato al sistema industriale italiano» e intende «moltiplicare» i suoi investimenti nella penisola. È con soddisfazione che lo stesso Frattini lo ha annunciato ai giornalisti al termine di un colloquio con il direttore di Adia, lo sceicco Ahmed bin Zayed, al quale erano presenti anche due dei dodici esperti (sei del ministro degli Esteri ed altrettanti dell’Economia) che fanno parte del Comitato strategico per l’interesse nazionale in economia nato pochi giorni fa per decreto, su incoraggiamento del premier Silvio Berlusconi, e subito all’opera in un frangente di crisi finanziaria internazionale di quelli che lasceranno il segno. Ora che il contatto tra Palazzo Chigi e fondo sovrano emiratino è stato stabilito, il Comitato si prepara alla mossa successiva: «Nelle prossime settimane», ha annunciato Frattini, ci sarà un incontro tra i 6+6 della 'Task force' italiana e gli esperti di Adia «per presentare settori ed opportunità». Fondamentale l’assicurazione ribadita dallo sceicco Ahmed bin Zayed che, da parte loro, c'è «interesse ad in-

Franco Frattini ad Abu Dhabi

vestire con percentuali basse, al massimo il 5%». Una conferma ulteriore che il fondo sovrano emiratino non ha alcuna intenzione di accaparrarsi quote di controllo in aziende nazionali. Un pericolo che invece potrebbe venire dall’Asia, come ha messo in guardia lo stesso Frattini che ha parlato di «interrogativi da sciogliere» a proposito di fondi sovrani del continente asiatico. C'è chi ha pensato a Singapore e alla Cina, così pure al Brunei. Con un pizzico di stupore Frattini ha raccontato che i vertici di Adia «sanno molto di più di quanto non possiamo immaginare» sul nostro sistema-Paese. E, non solo, verrebbe da pensare, perchè possiedono

Scocca l’ora della verità in Borsa, dopo gli interventi dei Governi centrali

I mercati pronti a un’altra settimana d’ansia di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - La bolla finanziaria che si sgonfia e la paura della recessione che avanza tornano oggi all'attenzione dei mercati. Intanto Palazzo Chigi sta mettendo a punto un fondo pubblico a sostegno delle imprese messe in difficoltà dalla crescita zero e dalla stretta del credito. C'è grande attesa per il verdetto dei listini: prima gli asiatici, poi l'Europa e infine Wall Street diranno se la forte volatilità che ha caratterizzato le ultime sedute continua a dominare le posizioni. O se, viceversa, c'è spazio per un ritorno di fiducia grazie al piano Paulson che si prende carico degli asset tossici delle banche americane e agli interventi di stabilizzazione (prestiti e garanzie) dei governi europei a favore dei singoli istituti in difficoltà. Ma ora occorre affrontare con strumenti adeguati la crisi che si sta per abbattere sull'economia reale. In Italia ci sono novità in vista a favore del mondo produttivo dopo gli interventi varati nei giorni scorsi a sostegno di banche e risparmiatori. Entro qualche giorno sarà operativo il fondo pubblico di garanzia sui prestiti ri-

Un operatore di Borsa al suo “mobile”

chiesti da aziende in difficoltà con l'obiettivo di scongiurare fallimenti industriali. Si tratta di un'incompiuta del governo Prodi, che Palazzo Chigi sta mettendo a regime risolvendo alcune criticità. I sussidi avranno la durata di sei mesi ed è previsto il vaglio dell'Unione Europea. Intanto l'iter delle misure anti-crisi per le banche prosegue a rilento. Tra oggi e domani il Tesoro dovrebbe emanare i regolamenti attuativi dei due decreti legge il cui esame riprenderà domani in commissione Finanze alla Camera.

Sullo sfondo lo scenario internazionale volge al peggio. Gli Stati Uniti accusano i sintomi della recessione e si parla con insistenza di un intervento della Federal Reserve sui tassi di interesse, attualmente all'1,5%, nella riunione del 29 ottobre per sostenere i consumi. Anche la Banca Centrale Europea procede nella stessa direzione: uno o più tagli al costo del denaro, attualmente al 3,75%, sono attesi entro i primi mesi del 2009. Per quanto riguarda il mercato del credito la situazione migliora lentamente. L'Euribor a tre mesi, che fa da parametro per i mutui a tasso variabile, si presenta alla ripresa delle contrattazioni in calo al 5,02% seguito a ruota dal Libor statunitense al 4,42%: c'è margine per ulteriori limature visto che entrambi gli indici restano ben al di sopra dei tassi ufficiali della Bce e della Fed. Quanto al petrolio l'Opec è pronto ad arginare la caduta libera dei prezzi che si sono dimezzati dal mese di luglio. Venerdì 24 il vertice straordinario del cartello dei produttori varerà una stretta alla produzione pari a 1-3 milioni di barili. Una mossa che rischia di stoppare il previsto calo di 4 centesimi al litro per verde e gasolio.


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LunedĂŹ 20 ottobre 2008

24 ore in Basilicata

In manette Giuseppe Venezia di Melfi per tentato omicidio: ha ferito il cugino per futili motivi

Spara col fucile, poi lo accoltella Non è grave la vittima colpita a seguito di un litigio MELFI - Con l’accusa di tentato omicidio è stato arrestato sabato sera a Melfi Giuseppe Venezia, camionista di cinquantuno anni. L’uomo si trovava in un bar della frazione di Foggiano in compagnia di due cugini. Da tempo i tre parenti erano in disaccordo per questioni futili. Pare che durante la consumazione al bar siano volati gli insulti da cui sarebbe scaturita la lite. Giuseppe Venezia, rientrato a casa, si è armato di un fucile legalmente detenuto. Fortunatamente, il colpo esploso nei confronti dell’odiato cugino non ha raggiunto il bersaglio. Allora con un coltello del tipo da caccia, Venezia ha continuato nell’aggressione. Questa volta il fendente ha raggiunto l’addome della vittima che è rimasto ferito in maniera lieve. I carabinieri della compagnia di Melfi e gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza, allertati da diverse telefonate giunte al 112 ed al 113, si sono congiuntamente recati nella frazione di Foggiano. Qui Giuseppe Venezia è stato immediatamente bloccato, disarmato ed arrestato. Il cugino ferito è stato trasportato presso l’ospe-

dale San Giovanni di Dio ma i sanitari del nosocomio di via Foggia non hanno riscontrato una situazione grave. Tempestiva è stata l’azione degli agenti di Ps, coordinati dal commissario Mario Russo e dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Melfi, guidati dal tenente Vincenzo Varriale. Le forze dell’ordine, considerata la delicatezza della situazione, hanno pensato bene di intervenire in maniera congiunta. Sembra non avere fine la spirale di violenza in cui è precipitata la cittĂ di Melfi negli ultimi mesi. Questa volta solo un caso fortuito ha evitato il consumarsi dell’ennesima tragedia. Giuseppe Venezia, associato presso la casa circondariale di via Lecce, oltre all’accusa di tentato omicidio, dovrĂ pure rispondere dei reati di porto di arma atta ad offendere e detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra. Tutto materiale rinvenuto dalle forze dell’ordine durante una successiva perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del camionista di cinquantuno anni che ieri si è reso protagonista di questo ennesimo episodio di violenza. Vittorio Laviano regione@luedi.it

Dopo la sparatoria di Pomarico si chiede piĂš sicurezza. Stazionarie le condizioni di Difesta

Matera, i carabinieri assicurano piĂš controlli SOLO qualche giorno fa, in una sempre meno “tranquillaâ€? Basilicata, ancora una volta futili motivi hanno spinto un pensionato di Pomarico, Antonio Adduce, a sparare con un fucile un operatore ecologico. La vittima, Francesco Difesta, è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera per le ferite riportate. Oggi l’aggressore sarĂ davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Ma intanto dal paese di Pomarico arriva una richiesta ben precisa: piĂš sicurezza. E ieri, il comando provinciale dei Carabinieri di Matera ha diffuso un comunicato nel quale sembrano trovare risposta le esigenze espresse dai cittadini. ÂŤDa tempo - è il contenuto della nota diffusa dal comando provinciale dell’Arma - secondo una programmazione ben precisa, in aderenza con una strategia giĂ definita e volta ad assicurare una presenza sempre piĂš assidua e visibile sul territorio, il Comando Provinciale Carabinieri di Matera programma e attua mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto in quei centri dove maggiore appare l’esigenza di potenziare il dispositivo e il presidio dell’Arma giĂ esistente. In tale ottica, settimanalmente, i carabinieri svolgono vasti e articolati servizi coordinati di controllo, che interessano vari comuni, fra cui Pomarico, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Montalbano, Pisticci, Bernalda e lo stesso capoluogo.

Una conferenza stampa dei carabinieri di Matera

L’attività viene svolta attraverso l’impiego, sinergico, di un cospicuo numero di militari, almeno 40, affiancati da unità cinofile e, quando possibile, da un elicottero del VI Elinucleo Carabinieri di Bari. Inoltre, ai servizi partecipano, anche, militari dei reparti speciali sia di Matera che di Potenza. Gli scopi di tale servizi sono plurimi: innanzitutto dare un segnale, visibile e concreto, della presenza dell’Arma sul territorio, quindi, infondere sempre maggiore fiducia nelle genti del posto, poi procedere ad un controllo, sistematico, assiduo e penetrante degli ambienti malavitosi, con perquisizioni personali e domiciliari verso quei soggetti ritenuti di interesse operativo (pregiudicati, sorvegliati speciali, beneficiari di misure alternative alla de-

A Lagopesole dal 23 al 26 l’iniziativa del ministero e del dipartimento regionale “Piovono libri�

Castello scrigno di libri antichi e rari LAGOPESOLE - Incunaboli, cinquecentine, libri rari e preziosi ad “Ottobre piovono libriâ€?. CosĂŹ l’arte della lettura, che si nasconde nelle pagine dei libri antichi, fa scorgere quel sapere del passato che riaffiora proprio all'ombra del Castello di Lagopesole. “L’autunno profuma di libroâ€? sarĂ una full immersion nel mondo del libro lucano, che prenderĂ vita, dal 23 al 26 ottobre, nelle sale del castello federiciano. Anche quest’anno la Regione Basilicata aderisce all’appuntamento del ministero per i Beni culturali. L’iniziativa è promossa dal dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport in collaborazione con il centro per il Libro e la Lettura. In mostra libri antichi dal 1500 al 1700 e riviste illustrate della fine del 1800 della Biblioteca del Convento del Santissimo Crocifisso di Forenza, gelosamente custoditi dal rettore Padre Emilio Giugno. “Ottobre piovono libriâ€? si trasforma in uno scrigno di saperi di un passato inesorabilmente giĂ scorso

che tra pagine ingiallite dal tempo continua però ad affascinare. Sono tanti i libri antichi custoditi nell’immensa biblioteca di Forenza che saranno esposti nel corso della kermesse. Scaffali ricchi di storia e magia. Quella magia che trapela dalle pagine degli appunti scritti di pugno da F.Francesca Maria da Potenza in “De divina gratia secondum scotum del 1682â€?. Tanti i volumi di filosofia con la vera effigie di Aristotele (del 1580). Di elevato pregio il “Manuale Antiphonariumâ€? per canti comunitari, il “Synodu Diocesanaâ€? ricco di notizie sul Sinodo Venusino (1728). Ed ancora una “Bibbia del 1614â€? edita da Clemente VIII ed il “Messale Romanumâ€? il piĂš antico che risale al 1722 ricco di orazioni per l'intero anno liturgico. Poi “Elementi di fisica sperimentaleâ€? ed “Elementi di geometriaâ€?. Di estrema bellezza è la rivista “Galleria letteraria illustrataâ€?. Tavole di squisita eleganza tutte firmate. Racconti, bozzetti, pensieri di

scrittori celebri. L’opera è una gazzetta letteraria illustrata della fine dell’800. Ed ancora “Scena illustrataâ€?, un quindicinale del 1894 il cui abbonamento in Italia era di 10 lire mentre in Europa di 15 lire. Incunaboli impreziositi da miniature su temi sacri. Tutti capolavori di grande pregio che grazie alla stampa sfidano il tempo e mantengono intatta la loro conservazione. Tutte raritĂ . Manoscritti e libri antichi di preghiere. Legature e decorazioni su pergamena, rigorosamente a mano. Appassionati, curiosi o

coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dei libri antichi e dei libri rari, pur essendone digiuni, potranno sfogliare un catalogo multimediale con informazioni sulle date di stampa e grazie ad una didascalia potranno comprendere le abbreviazioni nonchĂŠ il linguaggio tecnico del mondo dei libri antichi e dei libri rari. L’appuntamento con i “luoghi della culturaâ€?, dal primo pomeriggio del 23 sino al 26 ottobre a Lagopesole, farĂ riscoprire il valore della lettura che si nasconde anche tra le pagine dei libri antichi e dei libri rari lucani.

VII Concorso tesi lucane POTENZA - Si svolgerà questo pomeriggio alle 16 e 30 la cerimonia di premiazione del VII concorso nazionale per le migliori tesi di laurea e di dottorato dottorato presso la Sala Inguscio del dipartimento Salute della Regione Basilicata. L’introduzione della cerimonia sarà affidata al presidente del consiglio regionale di Basilicata, Prospero De Franchi. Mentre le conclusioni saranno affidate al presidente della giunta della Regione Basilicata, Vito De Filippo. regione@luedi.it

tenzione, assuntori di stupefacenti). Vengono controllati bar, circoli privati e altri luoghi di solita aggregazione dei citati individui, sĂŹ da evitare che gli stessi possano imporre la loro presenza e con la loro arroganza criminale destare apprensione fra la moltitudine di cittadini onesti. Effettuati numerosi posti di controllo e di blocco, anche per controllare la circolazione stradale. Un’attenzione particolare è posta nei confronti del fenomeno droga, attraverso mirate verifiche e perquisizioniÂť. ÂŤTale opera - conclude la nota - efficace sia in termini preventivi che di contrasto, verrĂ ulteriormente intensificata, proprio per infondere, in ogni cittadino, maggiore fiducia verso le istituzioni e indurre tutti a collaborareÂť.

Muore a 17 anni in incidente in moto CASTELLUCCIO INFERIORE - Non sono bastati i due morti della scorsa settimana: anche questo weekend, infatti, ha fatto registrare un altro morto per un incidente stradale. E, ancora una volta, si tratta di un giovanissimo che stava guidando la sua moto. L’incidente che è costato la vita a un giovane di 17 anni è avvenuto sabato scorso a Castelluccio inferiore. Per cause ancora tutte in corso di accertamento, il motorino guidato dal giovane è andato a scontrarsi con un camion. Le condizioni del giovane sono apparse subito molto gravi: ha riportato ferite gravissime agli arti inferiori. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, immediatamente allertati da chi ha assistito al terribile incidente. Data la gravitĂ della situazione, gli operatori del Basilicata soccorso hanno deciso di trasportare il giovanissimo al nosocomio San Carlo di Potenza, piĂš attrezzato per emergenze di questo tipo. Ma, nonostante le cure prestate dai sanitari, il giovane non è sopravvissuto: sarebbe morto dopo un’operazione nella giornata di ieri.

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24 Ore in Basilicata 9 Precipitazioni dimezzate, i risultati dei ricercatori: dipende dall’inquinamento Lunedì 20 ottobre 2008

Basilicata sempre più “asciutta” A soffrire maggiormente il Metapontino e il Senisese SULLA Basilicata piove sempre di meno. Ad oggi, nel bel mezzo della stagione autunnale in diverse aree della regione è caduta meno della metà dell’acqua che mediamente cade durante l’anno. Metapontino, Senisese, Pollino e Medio Agri le zone dove la siccità sta colpendo più duramente, con accumuli che in qualche caso non superano i 350 mm dall’inizio del 2008. Tenendo a mente questi dati e per capirne qualcosa di più, vale la pena analizzare un articolo pubblicato sulla rivista Science in cui per la prima volta viene certificata una diretta relazione tra inquinamento e pioggia. Che le attività antropiche incidano sul clima è noto, come pure sul cambiamento delle caratteristiche delle nubi e sulla loro capacità di dare luogo a precipitazioni nelle aree continentali maggiormente industrializzate. Ma la relazione precisa non era finora chiara: in alcuni casi l’inquinamento sembrava determinare una diminuzione delle precipitazioni, in altri un aumento. Una risposta a quest’apparente incongruenza l’hanno data un gruppo di ricercatori dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle Ricerche di Bologna (IsacCnr). La scoperta è di grande importanza, poiché le nubi e le precipitazioni sono una fondamentale componente del clima della Terra, anche se la loro conoscenza tuttora costituisce una delle principali incertezze nella formulazione dei modelli climatici. Le particelle disperse in atmosfera sono necessarie per la formazione delle nubi in quanto servono come “nuclei di condensazione” delle

Di Lorenzo su aumento tariffe acqua: «Sindaci, non votate quella delibera»

La diga di Montecotugno a secco Il consigliere Pasquale Di Lorenzo

goccioline che costituiscono le nubi stesse. In un ipotetico mondo privo di queste ubiquitarie particelle, le nubi non esisterebbero. Sono le caratteristiche delle particelle atmosferiche che fungono da nuclei di condensazione a influenzare la struttura delle nubi e la loro capacità o meno di dare luogo a precipitazioni. Infatti, solo una piccola frazione delle nubi presenti nell’atmosfera dà luogo a precipitazione; le altre evaporano liberando di nuovo in atmosfera il vapore acqueo e le particelle che costituivano i nuclei di con-

densazione. I ricercatori hanno individuato due effetti dell’aerosol sulle precipitazioni in competizione fra loro: un effetto radiativo, che tende a ridurre la precipitazione, ed un effetto microfisico, che tende ad aumentarla. Fino ad oggi questi due effetti sono sempre stati considerati separatamente, mentre la ricerca dimostra invece come il loro effetto combinato può determinare un aumento delle precipitazioni per moderati aumenti della concentrazione di aerosol dovuti alle attività umane,

POTENZA - Pasquale Di Lorenzo, consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl), si schiera contro il paventato aumento delle tariffe dell’acqua. «Ci uniamo anche noi ai tanti cittadini lucani, ai pensionati che in questo momento di difficoltà economica di gran parte delle famiglie non possono sostenere e accettare l’aumento delle tariffe dell’acqua», dichiara. E invita i sndaci lucani, chiamati a votare in sede di Aato una nuova delibera di aumento delle tariffe. Un aumento dell’acqua è «impensabile» e «assurdo». Non trovebbe, infatti, «nessuna giustificazione», se non quella di «continuare a finanziare i carrozzoni dello spreco e del mal governo anche in tema di acqua». «Già lo scorso maggio continua De Lorenzo - lo stesso De Filippo nell’annunciare la necessità di aumentare le tariffe dell’acqua non ha potuto fare a meno di mettere in evidenza come questa decisione era ed è la conseguenza di un grande errore di valutazione tra le previsioni del precedente piano d’ambito dopo il passaggio da Acquedotto pugliese - e quello che poi concretamente il nuovo e tanto osannato ente gestore Al ha trovato. Tutti ricordano con quanta enfasi e promesse venne presentata la nuova mentre provoca una riduzione delle precipitazioni per aumenti rilevanti di concentrazione di aerosol, quando l'effetto radiativo prevale. In sostanza, la sempre più massiccia immissione nell’atmosfera di particolato dovuto ai processi industriali, al traffico veicolare e ad altre attività antropiche aumenta la piovosità, fino ad un certo livello di inquinamento, oltre tale livello la diminuisce. Data l’importanza per l’umanità intera della disponibilità di acqua, le modifiche indotte dall’industrializzazione sulle nubi e le preci-

Nel paese di De Filippo importante accordo per BasivinSud

creatura del centro sinistra: acqua per tutti, efficienza e soprattutto abbattimento del costo dell’acqua per i cittadini». Per il consigliere «cosi non è stato e non sarà, perché De Filippo, Aato e Al, ora, dopo 6 anni, si accorgono e ci dicono che non tornano i conti ». I conti non tornano - per Di Lorenzo perché quando si è fatto il famoso passaggio «vi è stata una grande superficialità nel censire le infrastrutture che erano state ricognite con una operazione preliminare del piano d’ambito e che poi, concretamente, il nuovo gestore del servizio idrico integrato ha scoperto essere del tutto sballata. Basti pensare al maggior costo energetico che è derivato dalla scoperta di 63 impianti di depurazione in più e 109 impianti di sollevamento in più. Ma la cosa più assurda è che si sono accorti dopo che la rete da gestire era più estesa di 3600 km di quella inizialmente censita dalla stessa Aato pari a 9500 Km. Chissà cosa ne penserebbe oggi la Commissione Europea. Una cosa è certa: sappiamo cosa ne pensano i cittadini oggi chiamati a pagare di più». Poi l’ultimo appello ai sindaci lucani: «Non votate quella delibera! Non aumentate il costo dell’acqua».

pitazioni (essenziali per l’approvvigionamento idrico) sono da anni oggetto di studio da parte della comunità scientifica. Nonostante vi siano varie evidenze documentate sull’alterazione delle precipitazioni dovuta al particolato atmosferico di origine antropica, in alcuni casi si registra una diminuzione delle precipitazioni, in altri un aumento. Ed è comunque difficile stabilire un chiaro nesso causale tra aerosol e precipitazioni e il segno della variazione di precipitazioni. Il nuovo approccio concettua-

le formulato nell’articolo, che si basa su un ampio set di misure sperimentali in situ e da satellite, può quindi riconciliare le opposte evidenze sperimentali sul segno dell'effetto dell'aerosol antropico sulla quantità delle precipitazioni e costituisce la base di più accurate simulazioni dell'interazione aerosol-nubi-precipitazioni nei modelli climatici, oltre ad essere importante anche per gli studi sulla modificazione artificiale delle precipitazioni. Giuseppe Pomarico regione@luedi.it

A Potenza “Ditirambo lucano”

Viticoltura, siglato l’accordo L’opera di Sisinni domani allo Stabile tra Cra, Alsia e Regione SANT’ARCANGELO- «E la storia continua», individuando «i vini come motori dello sviluppo locale». Nella terra che nel 1800 vide la presenza di una delle scuole agrarie più importanti d’Italia, tre istituzioni, la Regione Basilicata, il Cra e l’Alsia, firmano un’intesa affinché si possa dar vita al progetto BasivinSud, per il miglioramento della viticoltura regionale. «Un’attività - spiega il senatore Romualdo Coviello in qualità di presidente del Cra - che sia di ricerca ma anche di sperimentazione affinché non si limiti a produrre pubblicazioni ma abbia una ricaduta sul territorio e produca dei risultati». Risultati che siano molteplici e che si possano dipanare lungo tre grandi direttrici perché aggiunge il senatore: «E’ necessario che quest’agricoltura cresca e diventi il motore della crescita, una crescita che si lega anche alla valorizzazione del patrimonio culturale che caratterizza questi luoghi. Alla qualità del prodotto è necessario affiancare una specificità territoriale dello stesso». Da qui, l’ubicazione del convegno che trova la sua realizzazione presso Santa Maria D’Orsoleo, contenitore che potrebbe divenire il centro di documentazione della vitivinicoltura delle valli dell'Agri e del Sinni. Un luogo dove su suggerimento del senatore Coviello potrebbe trovare giusta collocazione la biblioteca di Decio Scardaccione e,

La firma dell’accordo

secondo il commissario dell’Alsia Paolo galante e il presidente De Filippo, soprattutto l’Archivio della riforma fondiaria, passaggio storico e rivoluzionario della storia della Basilicata. Un’idea che si inserisce nel più vasto contenitore del Vitivin-Valut, progetto individuato dal ministero circa tre anni fa e che vede, tra le sue tante linee di ricerca, quella legata alla riscoperta dei vitigni autoctoni dell'intera Italia Meridionale. Come ha illustrato, Donato Antonacci del Cra, il Basivin Sud, riconnettendosi a quanto già fatto con il Vitivin-Valut, mirerà non solo ad individuare i viti-

gni autoctoni del territorio lucano, ma ne studierà il Dna per poi procedere ad una coltivazione sperimentale degli stessi presso l'azienda Baderta delle Murgine dell'Alsia. Del resto, una volta individuati i vitigni, prima che si possa procedere alla coltivazione sarà necessaria un'iscrizione degli stessi nel registro nazionale delle qualità dei vitigni, come prevede la legge. Una sfida che si prospetta ancora più interessante perché come spiegato dal professor Vitale Nuzzo dell'Unibas, “è necessario fare i conti con il nuovo OCM approvato e con i cambiamenti climatici che continuano a registrarsi sul territorio”. Argomento molto sentito anche dai viticoltori presenti, quale Francesco Collarino che accettando il progetto proposto, ha suggerito anche la possibilità, per i produttori presenti, di divenire cultori e tutori dei vitigni individuati presso le proprie aziende. Una collaborazione, quindi, attiva che unendo tutti gli attori presenti sul territorio, come ha concluso il presidente Vito De Filippo: «Può realmente divenire un’occasione di crescita sotto i diversi settori permettendo a quella Storia che trova le sue radici nei predecessori illustri, di continuare ed evolversi, a partire dalla prima enoteca lucana che si vuole istituire in un luogo che sia caratteristico». Francesca Gresia regione@luedi.it

POTENZA - Sarà presentato a Potenza, nella prossima settimana, il “Ditirambo lucano”, l’opera dello studioso Francesco Sisinni. L’iniziativa è dell’associazione dei Lucani a Roma e nel mondo, il circolo intitolato a Giustino Fortunato, che opera nella capitale da diversi anni con un programma molto selettivo mirato alla conoscenza del mondo lucano, della vita dei lucani nel mondo e l’influenza della cultura e dell’arte delle nostra Regione, in Italia e all’estero. Questa manifestazione, voluta a Potenza dal presidente dell’organismo Alfonso Gelik, per rinsaldare i rapporti fra i residenti nella Regione e quanti hanno dovuto allontanarsi dalla propria terra per motivi di lavoro, è una delle tante programmate dal fitto calendario dell’associazione, che prevede, tra l’altro, nella sede romana di via Nizza, 56, la conferenza del professor Alfredo Borghini su “Acerenza, città Cattedrale, uno dei paesi della Basilicata di maggiore rilevanza storica e artistica”. L’associazione ha anche organizzato la mostra di Pietro Basentini, artista e cantautore potentino, che oltre alla pittura, si è dedicato alla ricerca del canto popolare della Basilicata ed ha portato, con la sua chitarra la nostra regione in tantissimi Teatri d’Europa. Sempre per quanto riguarda i contatti con gli uomini di cultura, dell’arte e del giornalismo lucano, da sottolineare la consegna di una

targa al critico d’arte Paolo Appella, nella sede dell’associazione, da parte del presidente Alfonso Gelik. Lo stesso presidente, con alcuni esponenti dell’associazione, saranno presenti alla presentazione di “Ditirambo lucano”, che è la più antica opera di poesia conosciuta, nata in Grecia, che si ritrova nell’opera del poeta Quinto Orazio Flacco, quando egli “canta” le lodi del Vulture, inneggia ai «gioiosi incontri di amicizia, di amore e di arte, che vengono gustati insieme al vino» prodotto nelle generose terre ai piedi del vulcano. Questi ed altri riferimenti si trovano nell’opera di Francesco Sisinni, uomo di profonda cultura che lasciò Maratea, sua terra di origine, per abbracciare un percorso di studio che l’ha portato a collaborare con Giovanni Spadolini, nella creazione del ministero dei Beni Culturali e Ambientali, di cui è stato il primo segretario generale nel consiglio nazionale e, successivamente, Direttore Generale dello stesso dicastero. Francesco Sisinni è autore di numerose opere e creatore di riviste scientifiche tecniche e di ricerca, che sono straordinari momenti di osservazione e di approfondimento della cultura, delle scienze e delle arti, italiane e straniere. L’appuntamento con “Ditirambo lucano” è al teatro Stabile di Potenza, domani. Vittorio Sabia regione@luedi.it


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Lunedì 20 ottobre 2008

BUBBICO COME MARONI

CLIENTELISMO E TRASFORMISMO

di MIMMO MASTRANGELO

di ANTONIO MONTANO ABBIAMO gustato e apprezzato l'interessante saggio del collega Lucio Tufano su “Levi e il Levismo” pubblicato in due tornate domenicali su “Il Quotidiano”di Basilicata. Ne condividiamo l'impostazione e l'assunto, ma con qualche riserva consistente nella mancata lettura dei fini consustanziali del mondo contadino di imitare e conquistare i costumi, i comportamenti, la mentalità e anche l'agiatezza del mondo piccolo/borghese dei proprietari terrieri e non quello di riscattarsi dal giogo che quel mondo gli imponeva.. Per chi volesse approfondire questo aspetto, legga il libro “La casa in piazza” di Pietro Paolo Montano Ediz. Menna che, peraltro, dimostra la mancanza nel mondo contadino di una filosofia e coscienza politica e sociale da assurgere a programma di lotta. Quel mondo si è sempre rifatto a un modello preciso cui incessantemente aspirava raggiungere. La massiccia e quasi totale partecipazione di quel mondo ai moti rivoluzionari per l'unificazione d'Italia, alimentò tante illusioni. Infatti i maggiori fautori, le leve di comando dell'insurrezione patriottica dell'Italia Meridionale, erano persone titolari di un doppio stato o doppi requisiti: 1) essere professionisti; 2) essere proprietari terieri con rendite verosimilmente usurpate. Ciò spiega che quando all'indomani della seconda guerra mondiale, per la crisi dell'agricoltura, per il nuovo assetto mondiale dell'economia, le leve dei giovani del mondo contadino potettero avvalersi della mobilità sociale conquistando uno stato professionale con sacrifici delle famiglie costati lacrime e sangue, ma senza rendite patrimoniali per cui si è assistito e si assiste a una inflazione di diplomati e laureati disoccupati oppure occupati con bassi salari. Il divario tra Nord e Sud non poteva non accentuarsi perché, mentre nel Nord l'industria si evolve aggredita dalle giovani leve che con iniziative autonome o partecipazione corporativizzata consentì un sviluppo omogeneo e piena occupazione, nel Sud, invece, gli strumenti produttivi della ricchezza, come la proprietà terriera, non subirono modifiche, ma continuarono ad elargire rendite parassitarie ai pochi detentori. Ha ragione Tufano nell'affermare che “il Cristo si è fermato ad Eboli” rappresenta solo una testimonianza di uno status contadino e, al di fuori della descrizione, il Levi non è riuscito a impostare e suggerire una strategia e una politica che indicasse al mondo contadino la via non solo del riscatto, ma anche di una reale evoluzione e affermazione. Se è vero che uomini insigni spesero la loro esistenza per risolvere il problema del Mezzogiorno, è vero pure che essi non vi riuscirono a causa delle impostazioni errate che diedero al problema soprattutto nell'auspicare l'intervento dello Stato. Le intuizioni e le impostazioni di Manlio Rossi Doria non erano campate in aria anche se dubito che, se applicate, potessero risolvere i problemi agro/forestali. Quello che il collega Tufano non ha detto, non perchè non lo sapesse, è il riferimento all'unico progetto valido per il Mezzogiorno, pensato e soprattutto sperimentato da Adriano Olivetti, in una piccola area geografica, Guardia Perticara (PZ) che intendeva con, un sol colpo, superare la lotta di classe mediante l'aggregazione in un medesimo disegno cooperativistico aggregando contadini e proprietari con la prospettiva di moltiplicare le redditività mediante l'applicazione all'agricoltura di tecniche avanzate. Infatti, nell'anno 1958, il sottoscritto, all'epoca sindaco, nella città di Ivrea (Canadese) concordò con Adriano Olivetti, che accettò, di recarsi a Guardia con tecnici urbanisti e agrari onde studiare la ricettività di quel territorio e di quella comunità ai fini dello sviluppo. Si decise la utilizzazione dei terreni agricoli comunali conferiti fino ad allora, in piccole quote, ai contadini, di accorparli facendo convogliare le 76 famiglie affittuarie delle quote adibite a ortaggi, a unirsi in cooperativa agricola a cui Olivetti diede il supporto gratuito di dottori in agraria al fine di adottare le migliori e più avanzate tecniche di gestione e produzione di prodotti agricoli che si riuscì ad esportare nelle fabbriche conserviere di altre regioni. Il fine era quello di attrarre tutti i proprietari agricoli a convogliare con le loro proprietà nella cooperativa, ma una propaganda disfattista da parte soprattutto di Colombo e della DC a cui i proprietari erano legati anche mediante la Coldiretti, scoraggiò e rese vana la confluenza che avrebbe per sempre risolto il problema agricola e soprattutto del reddito per tutte le famiglie. Se si considera che 76 famiglie unite in cooperativa camparono bene e accumularono una cospicua parte di reddito per circa sei anni disponendo soltanto di una striminzita area agricolo di appena 75 ettari, di cui un terzo adibito a pascolo boschivo si deve dedurre che se i piccoli, grandi e medi proprietari terrieri vi avessero aderito, si sarebbe verificato un Eden di benessere da essere imitato in tutto il Mezzogiorno scongiurando la diaspora contadina e la perdita di identità con l'alienazione e l'infelicità metropolitana che ne è derivata. Sicchè la civiltà contadina è ormai diventata un reperto archeologico. Del resto, il Levi medesimo, durante la sua permanenza a Potenza dove ebbi la ventura da fargli da luogotenente per la mia militanza nel suo Partito D'Azione, mi confessò che nutriva completa sfiducia nei confronti della classe dirigente italiana e che il suo libro insieme alle radici del mondo contadino, sarebbero presto diventati “reperti archeologici destinati ad essere usati come specchio per le allodole verso l'istituzionalizzazione del clientelismo e del trasformismo”. Non possiamo non compiacerci e complimentarci con il collega Lucio Tufano, di aver detto, in sintesi stringente, calibrata, appassionata e soprattutto obiettiva, tutto quello che c'era da dire su Carlo Levi e sul “Levismo” usato come freno del progresso nella perseveranda pratica di clientelismo della classe dirigente lucana. Parlare del “Cristo….”è cosa monca se non si fa seguito a commentare e approfondire il dibattito sull'omonimo film di Francesco Rosi. E quello che farò nel prossimo numero di questo giornale.

IL CASO DE MAGISTRIS E IL SILENZIO RADICALE di MAURIZIO BOLOGNETTI E' davvero incredibile! Un magistrato afferma che in Calabria ci sono giudici collusi, e le sue affermazioni gravi e, ahimè, veritiere vengono lasciate cadere nel vuoto. Naturalmente il magistrato di cui parlo è Luigi De Magistris, che nonostante la robusta dose di manganellate ed olio di ricino non ha perso il viziaccio di parlare e raccontare fuori dai denti scomode verità. In un Paese normale le affermazioni del Pm partenopeo avrebbero scatenato un dibattito serio, ma dato che il nostro non è un Paese normale, le pesanti affermazioni di De Magistris rischiano di cadere nel vuoto. Questa volta al di là delle Alpi. In un'intervista a Sky Tg24, il dott. De Magistris ha affermato: “Una parte rilevante della magistratura calabrese non è estranea al sistema criminale che gestisce affari di particolare rilevanza.” Amen! Finalmente qualcuno che ha il coraggio e la forza di rappresentare una triste realtà, che, ahimè, non è solo calabrese, ma temo assai diffusa in tutto il nostro meridione. Del resto l'inchiesta “Toghe lucane” racconta molto ed è costata tanto, non solo all'intrepido e coraggioso Pm partenopeo, ma a tutti coloro che se ne sono occupati. Se guardo in casa Radicale sono ancora qui a chiedermi come sia potuto accadere che via di Torre Argentina non abbia voluto occuparsi seriamente del “Caso De Magistris”, anch'esso a mio avviso simbolo del “Caso Italia”. Eppure molti compagni potrebbero trovare nelle parole di De Magistris molte delle cose che da anni Marco Pannella va affermando sulle gravi responsabilità imputabili a certa magistratura che troppo spesso ha preferito non vedere e non sentire. Noi, il Partito della legalità, abbiamo preferito non dare un adeguato sostegno a chi ha tentato di svolgere il proprio lavoro perseguendo le camorre e le ndrine che massacrano il nostro Mezzogiorno. Viva la legalità! Certo, ma sempre. Perché se è vero che un Paese che non riesce a rispettare il suo dettato costituzionale è un Paese perduto, è altrettanto vero che un Paese che non riesce a sostenere quelli che un tempo, con un po' di retorica, si definivano servitori dello Stato è altrettanto perso. Credo che questa volta molti compagni abbiano peccato di ignavia, commettendo un grave errore di valutazione: quanto è avvenuto e sta avvenendo in Lucania e in Calabria avrebbe meritato sostegno e attenzione reale. De Magistris, che non è saltato con una carica di tritolo solo perché si è adottata la soluzione incruen-

ta del trasferimento, avrebbe meritato sostegno reale, non solo dall'Associazione Radicali Lucani, ma dal Partito. Incomprensibilmente qualcuno ha voluto trascinare la questione su un terreno improprio, parlando di garantisti e forcaioli, laddove di tutta evidenza la questione e le questioni erano altre, basterebbe andare a rileggersi la marea di interventi prodotti negli ultimi 24 mesi. Qualcuno lo ha fatto in buona fede, non credo tutti. Gioverà anche ribadire una solare evidenza: le querele per presunte diffamazioni vengono utilizzate come strumento per tappare bocche e ridurre al silenzio il dissenso. Nel ventennio la Basilicata è stata terra di confino, per certi aspetti temo che lo sia rimasta, ma oggi i confinati sono i quattro gatti (sempre meno, sempre più poveri) che popolano i 131 comuni lucani, governati da satrapi e vicerè. Salvemini ebbe ad affermare: “Acquedotto pugliese, ha dato più da mangiare che da bere”. In questi anni ho abusato di questa frase, ma credo che dipinga alla perfezione certi contesti in cui la politica si fa solo ed esclusivamente clientela e i cittadini sono sudditi. Forse per la politica prodotta da queste parti non è il caso di scomodare Salvemini, ma potrebbe bastare l'Antonio Albanese di “Cchiù pilu pe' tutti”. Altro che la buona politica di cui parla qualche prezzolata penna. Ed è stata questione di “pilu” anche la recente tornata elettorale. Del resto i satrapi meridionali sono specializzati nella gestione del “pilu”. Proprio vero, in questo Paese non c'è democrazia, ma in certe zone e in certi territori possiamo tranquillamente parlare di dittatura. Intanto, attendo ancora fiducioso che qualcuno replichi alle affermazioni del sindaco di Potenza. La compagna Zamparutti, come è noto, all'indomani delle elezioni ebbe a ringraziarlo per il contributo ricevuto in campagna elettorale, e questo nonostante avessi segnalato che l'ineffabile sindaco aveva emesso una sorta di Fatwa nei miei confronti. Che dire, non sempre “Parigi non vale una messa”!!! Dicono che il tempo sia galantuomo, vorrei tanto crederci, ma temo che il futuro non riservi niente di buono e che Cristo è sempre lì ad Eboli e noi sempre qui. A che serve mettere una firma in calce ad un appello per l'elezione di un giudice Costituzionale, se poi la legalità non la si pratica e non la si vive quotidianamente all'interno del proprio Partito, come deputati di un territorio, come docenti universitari. A buon intenditor poco parole.

SE il consigliere alla Regione Basilicata Antonio Di Sanza fa comizi e allarma una comunità per l'arrivo a Policoro di duecento rifugiati politici somali ed eritrei, in fondo si può sempre dire che, nonostante ora sia tesserato del Partito Democratico, non si è scrollato di dosso una certa cultura politica di centro-destra, forte coi deboli, debole coi forti, ma se il senatore Filippo Bubbico (insieme ai suoi colleghi Antezza e Chiurazzi) presenta un'interrogazione al ministro Maroni, in cui si afferma che la presenta sul litorale ionico di un centinaio di poveri cristi possa ledere la qualità del turismo e la serenità di Policoro, la protesta acquista un'altra dimensione. Mortifica per la ragione che viene firmata da uno dei più stimati dirigenti del Pd di Basilicata e perché i democratici vogliono fare della solidarietà un loro principio irrinunciabile. E' un' interrogazione scioccante quella del senatore Bubbico, su cui si potrebbe stare a recriminare e non smetterla più, e a chi sta dentro al Pd istiga pure a darsela a gambe. Ma abbandonare il campo al momento non serve (meglio far sentire la protesta dall'interno), piuttosto ci piacerebbe sapere se l'interpellanza di Bubbico ha scalfito la sensibilità terzomondista ed africana di Walter Veltroni? Cosa pensa in merito il segretario regionale del Pd Piero Lacorazza? E cosa dicono Pace, Falotico e i loro amici potentini di “Quarta parete” che vorrebbero un Pd roccaforte dei valori cattolici? Di certo di fronte l'ostilità verso i somali chi si sta rivoltando nella propria tomba è il povero padre Prosperino Gallipoli, il frate di Montescaglioso che l'ex-presidente della Regione Basilicata andava fiero di sostenere nella sua opera missionaria e caritatevole in Africa. Quando morì padre Prosperino l’attuale segretario del Pd, Walter Veltroni su L'Unità scrisse che in tutta la sua vita, questo frate “caduto sulla terra come angelo” ci ha insegnato a non avere paura dello straniero, a trovare il fratello nella diversità, a vincere la paura con la speranza “per rendere concreti i valori dell'altruismo”. Tutte queste parole di Veltroni possano avere un senso, un legame con la tragica faccenda degli eritrei e somali che dopo essere sfuggiti alla morte nel loro paese d'origine, ci chiedono ora, a noi lucani, un minimo di aiuto?


Potenza Lunedì 20 ottobre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Macchia Giocoli, le squadre di Calcio a 5 contro il Comune per la carenza degli impianti

Che vergogna quel campo sportivo La struttura dopo i lavori rimane ancora «indecente» E’ COSA nota che spesso i presidenti delle società di calcio “si arrabbino” con gli arbitri per gli episodi controversi di una partita e, a volte, capita anche che “facciano scaramucce” tra di loro. Tuttavia, esistono le eccezioni che confermano la regola. Come nel caso delle squadre potentine di calcio a 5. I “patron” delle società del capoluogo lucano, mai come questa volta, sono tutti d’accordo e si sono uniti contro un “giudice di gara” del tutto particolare: il Comune di Potenza, gestore diretto dell’impianto sportivo di “Macchia Giocoli”, dove, ogni fine settimana, vengono disputate le gare interne delle formazioni potentine di calcio a 5. Ma vediamo di ricostruire la storia. L’impianto in questione è sempre stato al centro di polemiche e discussioni perché non a norma. Più volte i presidenti delle società hanno sollecitato un intervento, anche perché, in questi ultimi anni, molti giocatori hanno subito infortuni di un certo rilievo a causa delle pessime condizioni del campo di gioco. A chiusura della stagione agonistica 2007-2008, il Comune di Potenza decide di prendere provvedimenti e, in un comunicato stampa del 16 maggio 2008, si rende noto: «A seguito di recenti sopralluoghi tecnici è emersa la necessità di effettuare dei lavori di manutenzione per la messa a norma dell’impianto e con una delibera di Giunta comunale sono stati assegnati i fondi necessari per

Il campo sportivo di Macchia Giocoli

permettere di effettuare i lavori di cui necessita l’impianto. Per consentire l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria ed alcuni interventi per la messa a norma della struttura, l’amministrazione comunale di Potenza ha disposto, con decorrenza immediata, la chiusura dell’impianto Macchia Giocoli che resterà chiuso fino all’ultimazione dei lavori e all’acquisizione delle certificazioni di legge da parte delle autorità competenti». E così è stato. E, a ultimazione lavori, tutti tra presidenti, calciatori e tifosi, si aspettavano di poter finalmente giocare

Torna “Liberamente”, il bimestrale di An «DOPO l'indiscusso successo del primo numero di “Liberamente”, periodico bimestrale della Federazione Provinciale di Alleanza Nazionale, per la seconda uscita si è deciso di aumentare le copie a 50.000, in distribuzione gratuita su tutto il territorio provinciale». E’ con soddisfazione che la federazione provinciale di An annuncia l’uscita di “Liberamente”. «Di grande importanza - spiegaGianni Rosa, presidente Provinciale di Alleanza Nazionale - questa nuova edizione poiché dimostra pienamente l'impegno profuso dalla Federazione sul territorio; un nuovo numero nato soprattutto grazie al contributo dei tanti dirigenti che hanno collaborato con passione a questa iniziativa, dimostrando, ancora una volta, un'Alleanza Nazionale in provincia di Potenza viva e radicata. Le sue pagine offrono ai lettori punti di vista e spunti di riflessione su molte delle questioni at-

tualmente sul tappeto del confronto politico sia a livello nazionale e sia a livello locale». Rosa ricorda come il giornale dedica l'apertura alla politica: «Il piatto forte è dato dalle pagine che accolgono le riflessioni politiche sul processo importante e delicato che stanno conducendo AN e FI verso il PDL. Gli interventi portano la firma dei Coordinatori Regionali e Provinciali di AN e FI Egidio Digilio, Guido Viceconte, Mariano Pici e Gianni Rosa. Il loro unanime giudizio è che la nascita del PDL, nel semplificare il panorama politico italiano, si tradurrà in un indiscutibile vantaggio per eletti ed elettori, proprio questi ultimi hanno indicato questa strada. Inoltre abbiamo scelto di dedicare una pagina intera alla riforma del ministro Gelmini, si difende in primo luogo la reintroduzione del maestro unico, scelta didattica che non ha mancato di suscitare una scia di polemiche».

«in una struttura quantomeno decente», commentano i dirigenti delle società. E, invece, così non è stato. «Il manto del campo di gioco è stato rifatto - commenta Giovanni Imbrogno, presidente del Santa Maria Verderuolo - ma, per il resto, è rimasto tutto come prima. Ci sono fili elettrici scoperti, le condizioni a bordo campo sono indecenti e, ben presto, con l’arrivo delle piogge, ci saranno nuovamente infiltrazioni di acqua. Per non parlare, poi, degli spalti: sono gli stessi dell'anno scorso, ma c’è una novità. Li abbiamo trovati chiusi perché, adesso, sono considerati

inagibili. I tifosi sono costretti a vedere la partita a bordo campo, uno sull’altro. E’ una vergogna. Così non si può andare avanti». E gli spogliatoi? «Peggio ancora - continua Imbrogno - Per il calcio a 5 ce ne hanno messi a disposizione solo due e giocatori di diverse squadre si trovano a cambiarsi insieme in uno spazio molto piccolo. Numerose sono state le critiche che sono giunte anche da parte dei nostri avversari (a ragione) perché “a casa loro” ci garantivano la possibilità di farci la doccia dopo le partite in modo dignitoso. «Non è pensabile che un capoluogo di regione abbia un impianto sportivo in queste condizioni gli fa eco Salvatore Colucci, presidente della Meco Anche le porte da calcio non sono state sostituite e la rete che dovrebbe proteggere i tifosi sugli spalti è ancora piena di buchi, col rischio che qualcuno può prendersi una bella pallonata in faccia». Altra critica riguarda le porte di sicurezza. «I tifosi non devono entrare nel campo di gioco commenta Giuseppe Podano, presidente del Comitato Santa Maria - ma dovrebbero avere degli ingressi che consentono loro di accedere direttamente agli spalti. Anche questo ci era stato promesso, ma non è stato fatto ancora nulla. E se qualcuno si fa male, di chi è la colpa? Di certo i presidenti delle società sportive non possono accollarsi questo tipo di responsabilità». Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it

Iniziativa della società cooperativa Imes

Integrazione sociale e servizi alle famiglie Sit in di sensibilizzazione UN TAVOLO, tanto impegno, progetti seri e molta sensibilizzazione ai temi della mediazione familiare. Sono stati questi gli ingredienti della giornata organizzata ieri a Potenza, in Piazza Mario Pagano dai rappresentanti dell’Imes (Istituto di mediazione sistemica), società cooperativa sociale che ha svolto un sit in di sensibilizzazione sulle tematiche relative alla promozione ed integrazione sociale, mediante le attività di mediazione familiare, penale, scolastica, culturale e istituzionale, counseling, consulenza legale, studio e ricerca, formazione, comunicazione e pubbliche relazioni. L’Imes ha sede in via del Popolo e si occupa di fornire indicazioni per servizi familiari, educativi, domiciliari, scolastici, di strada, psicologici e di orientamento. Inoltre, si occupa di materie specifiche, quali informa diritti, di informa lavoro, di informa giovani. In sostanza i rappresentanti hanno a cuore i problemi delle famiglie che vivono in condizioni difficili, il miglioramento delle relazioni in ambito lavorativo, e la costruzione, sempre difficile di dialoghi e il rispetto delle regole primarie di convi-

La brochure della Imes

venza sociale, legate alla società, alla giustizia e alla reciproca stima, il tutto gestendo i bisogni e le necessità umane. Mediazione, figlia di percorsi precisi, disciplinati e seri, legati a progetti di educazione e sensibilizzazione, concernenti progetti di mediazioni strutturati e varie tipologie di intervento sono ormai i programmi di punta della struttura potentina che ieri ha inteso rinnovare il suo impegno in tale direzione. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’ultima domenica del mercatino NON poteva andare meglio: a scaldare il cuore del centro storico di Potenza non ci hanno pensato solo i caldi raggi del sole di una domenica di metà ottobre, ma hanno contribuito anche le bancarelle che per tutta la giornata di ieri hanno colorato le piccole piazze del borgo articolo del capoluogo lucano. Ben tornato, dunque, mercatino dell'antiquariato. Le temperature miti della giornata di ieri hanno contribuito alla buona riuscita dell'iniziativa. I venditori provenienti da varie regioni hanno esposto oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente. Numerose le presenze. Ma ieri il centro storico di Potenza ha riservato anche un'altra sorpresa. La bottega del mercato Equo e solidale ha aperto ieri mattina per una degustazione speciale: colazione a base di prodotti provenienti dal mercato equo e solidale.

Alcune delle bancarelle del mercatino di Largo Pignatari (Foto Mattiacci)


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Potenza

Lunedì 20 ottobre 2008•

ilQuotidiano

RISTORANTI

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ANTICA OSTERIA

Casco sì, ma cone le trecce

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Acta, trasloco uffici amministrativi

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nica che gli uffici direzionali, dalla sede di via Pretoria, 342,

AL POGGIO

0971-472137

sono stati trasferiti in via La Cava, 2.

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Rimangono comunque i recapiti telefonici a cui ci si potrà ri-

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Frames, lo sguardo di Consorti FINO al 31ottobre, nella galleria Tekné di Potenza srà possibile visitare la mostra di Paolo Consorti, Frames. Lo sguardo di questo artista si è sempre posato sull'uomo, sui suoi comportamenti e vicissitudini, attraverso una tecnica che coniuga alla lezione dell'arte classica, il linguaggio contemporaneo della multimedialità. Le immagini di Frames, ne sono l'ennesima prova, ampiamente superata.

PRONTO SOCCORSO FARMACIE TURNO FESTIVO

Cerimonia al “Novantunesimo” SI terrra’ il prossimo 24 ottobre, nel cortile della caserma “Lucania”, la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata del terzo blocco. Nel corso della cerimonia, che prenderà il via alle 10 e acui parteciperanno le massime autorità civili, religiose e militari, il comandante del “Novantunesimo battaglione”, il tenente colonnello Raffaele Acquafredda, cederà il comnando al tenente colonnello Vincenzo Barbati

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Le “Giornate medioevali” SI terrà il 25 e il 26 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna la decima edizione delle “Giornate medioevali”. La manifestazione prenderà il via il prossimo 25 ottobre alle 15 con il primo conio della moneta medioevale “Brundusii De Montanea” a cui seguirà l’apertura del mercato medioevale. Dalle 20 in poi ci saranno i “Sapori del Medioevo”. Il 26, invece, alle 19 si terrà la “Sfilata storica” con nobili, armigeri, musici e giullari che renderanno omaggio a Guidone De Foresta che poi verrà investito della carica di “Primus dominus Brundusii De Montanea et Ansiae” Alle 22.30sSpettacolo di fuochi pirici dal castello.

•IL 22 OTTOBRE Potenza, Teatro F. Stabile FESTIVAL POTENZA TEATRO SCENA VERTICALE 'Dissonorata – un delitto d’onore in Calabria' di e con Saverio La Ruina •IL 22 OTTOBRE Potenza, teatro Stabile “DISSONORATA” Spettacolo di e con Savero La Ruina •IL 4 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “CONCERTO DI LUCIO DALLA” Per raccogliere fondi per il Fai

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Potenza e provincia 13 Lauria Gli assessori popolari non dimissionari invocano ÂŤun cambio di marciaÂť LunedĂŹ 20 ottobre 2008

Pisani alla resa dei conti Oggi pomeriggio faccia a faccia nella maggioranza LAURIA - Si terrĂ nel tardo pomeriggio di oggi il vertice di maggioranza che dovrebbe tentare di affrontare e risolvere la crisi politica al Comune di Lauria determinata dalle dimissioni dei cinque assessori del Partito democratico. Sul tavolo troveranno il comunicato fatto circolare ieri sulle ragioni della crisi secondo il Pd. Se le dimissioni hanno sancito l'apertura ufficiale della crisi un documento dei Popolari uniti, inviato da quest'ultimo gruppo agli alleati nei giorni scorsi certamente è stato la miccia che ha acceso il fuoco. Meno male che i due assessori popolari, Mario Lamboglia e Antonio Messuti ,sono quelli che non hanno presentato le dimissioni e che apparentemente sarebbero fedeli al sindaco. PerchĂŠ il gruppo degli ex mastelliani nel documento non è tenero con Pisani e con la sua amministrazione. ÂŤE necessario un cambio di passoÂť “è il titolo del documento ,da qualcuno definito al vetriolo, indirizzato agli

Pollino

Cultura sportiva Patto tra Parchi

Il Pollino

ROTONDA - Sei i Parchi che hanno sottoscritto l'accordo per promuovere la cultura sportiva nelle aree protette e nelle riserve naturali come “Palestre a cielo apertoâ€?. E' stato siglato a Roma, presso Villa Borghese, un importante protocollo d'intesa tra l'Ente Parco dei Nebrodi e l'Unione italiana sport per tutti. Alla tavola rotonda hanno sottoscritto l'accordo i rappresentanti del Parco nazionale del Pollino, del Parco Regionale del Beigua, il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, il Parco regionale del Lago Trasimeno e il Parco Regionale dei Nebrodi. Nel corso della giornata è si è tenuto un interessante convegno sul progetto nazionale di formazione Uisp - nell'ambito della legge 383 dal titolo “L'outdoor training come esperienza formativa nel sistema ambientaleâ€?. L'Uisp ha sempre avuto un'attenzione particolare per l'ambiente, promovendo ed organizzando sport in “plein airâ€? e progettando iniziative in aree protette, sistemi naturali ed aree urbane. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

Sopra uno scorcio di Lauria, a destra Lamboglia

alleati.  La scelta del centro-sinistra - cosÏ recita il documento - è strategica ma va rigenerata e rilanciata costruttivamente nei contesti locali. In particolare Lauria ha bisogno di una riproposizione forte di alcune questioni che non possono piÚ attendere ad iniziare da una rivisitazione profonda della pianta organica. Le stabilizzazioni,

il concorso per i nuovi vigili, cosĂŹ come il procedere per i concorsi giĂ espletati, non sono piĂš rinviabili. I mesi che mancano alla fine dell'anno devono essere consumati in questa direzione senza alcun indugio. Allo stesso tempo occorre una significativa accelerazione nell'affrontare vitali questioni alle quali è legato il futuro e lo sviluppo della cittĂ

come il Regolamento Urbanistico e, piĂš in generale, i lavori pubblici. Il piano degli investimenti - continua il documento - è in evidente stallo, è necessario un “cambio di passoâ€? che rifugga da quel diffuso senso di “tirare a campareâ€? che tanto malcontento sta creando nella comunitĂ lauriota. La delega ai lavori pubblici, oggi in carico al Sindaco, “congela-

taâ€? da oltre due anni, incide negativamente rispetto ad una politica “del fare“ invocata da tutti a gran voce. Ma vi sono anche altre questioni che sono di primaria importanza: dalla raccolta differenziata al terremoto '80, alle energie alternative, al sostegno delle politiche culturali: palazzo della cultura, centro storico, riqualificazione castello Ruggiero. I Popolari Uniti, che hanno dimostrato lealtĂ e costruttivitĂ rispetto anche ad episodi a dir poco camaleontici, ritengono indispensabile un ruolo di coordinamento piĂš efficace, finalizzato a migliorare il metodo di lavoro caratterizzato da una maggiore collegialitĂ e garanzia per tutte le energie presenti nell'esecutivo cittadinoÂť. Il documento si conclude con un'esortazione al primo cittadino affinchè ÂŤsi sgravi delle delega ai Lavori Pubblici, settore nel quale si appalesano i piĂš significativi e dannosi ritardi per la nostra cittĂ Âť. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it

Il comitato civico di Paterno a favore del bando Pro Viggianesi PATERNO – Il Comitato Civico “Pro Paternoâ€? va controtendenza e si schiera contro il coro di dissenso sollevato dal bando emesso dall’Amministrazione comunale di Viggiano per incentivare le assunzioni di donne e uomini residenti nel ridente centro valligiano. Il progetto, enfaticamente rinominato “Pro Viggianesiâ€? , verrebbe finanziato dalle royalties dirette- quelle comunali per intendersi- di cui il Comune gode a pieno titolo. Il bando, però, è stato accolto con contrarietĂ dai vari amministratori della valle che hanno intravisto nell’iniziativa uno strumento altamente discriminante, di puro assistenzialismo ed improntato ad una logica egoistica e campanilistica. Pur senza entrare nel merito squisitamente tecnico della vicenda, il Comitato Civico contesta ai critici del progetto la sterilitĂ di una polemica dalle argomentazioni anacronistiche. ÂŤSarebbe il caso- spiegano i promo-

tori del Comitato- che i vari sindaci della valle la smettano di “accapigliarsiâ€? su vicende di non spiccata rilevanza, cercando di strappare marginali e secondarie concessioniÂť. ÂŤCrediamo - continua - sia il caso che gli amministratori valligiani facciano fronte comune sulle tematiche relative all’inesistente impatto occupazionale e sul certificato, negativo impatto ambientale legati all’attivitĂ estrattivaÂť. ÂŤVal la pena sottolineare- continuano i promotori - che le estrazioni giornaliere di greggio dal sottosuolo aumentano in modo esponenziale. Nei primi sei mesi del 2008, infatti, dai giacimenti della Val d’Agri sono stati estratti mediamente 92900 barili al giorno, pari a quasi 17 milioni di barili nei sei mesiÂť. ÂŤNumeri da capogiro ai quali fa da contraltare l’impalpabile crescita, in termini di risposta occupazionale, della zona. Bisogna avere la capacitĂ e la fermezza di guardare oltreÂť.

I promotori del Comitato “Pro Paternoâ€? lanciano un monito alle varie forze politiche, ai vari rappresentanti di Enti territoriali e di Amministrazioni comunali della valle affinchè ÂŤsi affrontino le problematiche scottanti legate all’attivitĂ estrattiva con uno sforzo congiunto, con unitarietĂ di intenti ed ispirati dalla logica di una sana e costruttiva condivisione di vedute. Bisogna, nell’interesse delle popolazioni, remare dalla stessa parte e non aggrovigliarsi in improduttive e contorte lotte dialettiche per il riconoscimento, peraltro, di concessioni accessorieÂť. ÂŤNon dobbiamo continuare - concludono - ad accontentarci delle briciole o dell’ “elemosinaâ€? che ancora ci viene corrisposta. Va ricordato, ad esempio, che in altre zone dove operano le compagnie petrolifere vengono corrisposte royalties per il 25 %. PerchĂŠ i sindaci non si interessano di questo?Âť Nuario Fortunato provinciapz@luedi.it

Lagonegrese

Turismo Accordo tra i Comuni della zona LAGONEGRESE - Accordo tra comuni per rilanciare il turismo. Le amministrazioni di Episcopia, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello, Trecchina, coordinati dalla ComunitĂ Montana del Lagonegrese hanno sottoscritto nei giorni scorsi presso il municipio di Maratea un accordo per la costruzione di un progetto di valorizzazione integrata delle risorse turistiche ed ambientali del Sistema Turistico Locale Maratea-Sirino. Il Comune di Maratea è stato individuato come Comune capofila, mentre la vigilanza e il controllo sull'accordo verrĂ esercitato da un apposito collegio formato dai Comuni di Lauria, Latronico e Nemoli. La sottoscrizione del vero e proprio “pattoâ€? per lo sviluppo turistico dell'area troverĂ forza del nuovo sestennio (20072013) di risorse europee che interesseranno il territorio lucano. La speranza degli amministratori (da notare che ben due paesi erano rappresentati dai commissari prefettizi in quanto sindaci e consigli comunali sono decaduti anzitempo) è che un disegno unico possa rappresentare un punto di forza per un territorio vocato ad un settore per il quale occorre grande determinazione ed unitĂ d'intenti. ÂŤL'accordo firmato a Maratea - ha detto il presidente della Cm, Carlomagno - è una tappa importante, un primo mattone per costruire un progetto organico di sviluppo turistico territoriale in cui nessuno si dovrĂ sentire escluso. Ad iniziare dagli operatori privati che rivestiranno un ruolo fondamentale nell'affermazione di un disegno che sia credibile per le popolazioni ed in particolar modo per le giovani generazioni a cui andrĂ rivolta attenzione supplementareÂť.

Marsiconuovo Iniziativa dell’istituto comprensivo

Week end nel segno dei funghi MARSICO NUOVO - “Ambiente e mondo dei funghiâ€?. E' stata la lezione formativa a cui hanno preso parte i piccoli alunni dell'Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo, nello specifico IV elementare e le III medie, nella giornata dedicata alla natura e alla micologia, svoltasi questo fine settimana nella cittadina marsicana. Per il terzo anno consecutivo l'iniziativa di valenza ambientale e socio-culturale, organizzata dall'amministrazione comunale e dalla Pro-loco locale con il patrocinio della Provincia di Potenza, ha coinvolto l'Associazione Micologica “Bresadolaâ€?, gruppo di Missaglia (un piccolo paese situato nel cuore verde della Brianza, in provincia di Lecco). L'associazione, la piĂš grande della Lombardia, è nata nel 1957, ed è costituita da persone animati

da una forte passione: conoscere i funghi. Attualmente conta 12 mila soci, appartenenti a 119 gruppi locali sparsi in tutta l'Italia e il loro obiettivo è promuovere una cultura ecologica, salvaguardando l'ambiente. “Cos'è un fungo, le diverse specie e l'importanza, le muffe e lieviti, il compito delle spore e tanto altro sull'ambienteâ€? sono stai gli argomenti trattati dal micologo, Sergio Margutti, che attraverso la proiezione di un filmato ha catturato l'attenzione dei ragazzi., raccomandando di “non accendere fuochi nei boschi e di rispettare l'ambiente perchĂŠ alla fine rispettate voi stessiâ€?. Presenti alla giornata anche il Primo cittadino di Marsico Nuovo, Domenico Vita che ha sottolineato ““di quanto è ricca la montagna e del rispetto che bisogna avere per l'ambien-

teâ€?. A dare un contributo sul ruolo della polizia provinciale,braccio operativo dell'Ente Provincia, è intervenuto il comandante Tripaldi, spiegando ai piccoli alunni “ l'operositĂ dell'organismo nella salvaguardia del territorio, nel rispetto delle norme e dei regolamenti, la vigilanza nei settori da quello ittico a quello venatorioâ€?. Un accenno all'associazione micologica “Bresadolaâ€?, è stato fatto dall'ideatore e promotore dell'iniziativa Antonio Vignola, originario di Marsico Nuovo, trasferitosi a Missaglia trasmettendo ai suoi nuovi compaesani tutto l'amore per la propria terra d'origine. La manifestazione è seguita poi con l'inaugurazione della mostra micologica, allestita all'interno dello storico palazzo Manzoni e con la festa dell'autunno.

Un’immagine dell’iniziativa di ieri

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14 Potenza e provincia Venosa I religiosi festeggiano i 40 anni di presenza attiva nella città di Orazio Lunedì 20 ottobre 2008

Dalla parte dei diversamente abili Convegno scientifico organizzato nel centro dei Trinitari VENOSA - Amministratori, operatori, volontari e semplici cittadini hanno partecipato al convegno scientifico, organizzato dal Centro di Riabilitazione dei Padri Trinitari e tenutosi a Venosa all'interno della loro struttura, sulle problematiche relative alla presa in carico della persona con disabilità. «La vostra presenza ci fa bene: ci fa sentire che non siamo soli nell'affrontare le difficoltà più svariate nel risolvere i problemi dei disabili - ha sottolineato padre Angelo Cipollone , Direttore del Centro - Abbiamo voluto questo appuntamento scientifico per celebrare i 40 anni di presenza dei Trinitari nell'accompagnare i ragazzi verso l'autonomia». E le istituzioni hanno voluto far sentire la propria vicinanza ai Trinitari. Al plauso dell'assessore regionale alla formazione Antonio Autilio, di cui abbiamo dato già notizia ieri, si sono aggiunte le assicurazioni di Maria Teresa Lavieri, Direttore generale del Dipartimento regionale Formazione, che ha sottolineato come il nuovo piano della formazione della Basilicata darà continuità agli interventi in corso di realizzazione e ha anticipato che il Progetto di formazione presentato dai Padri Trinitari è all'attenzione della Giunta regionale, che lo esaminerà nei prossimi giorni. Apprezzamenti e assicurazioni sono arrivati anche dall'assessore regionale alla Salute, Antonio Potenza. «Il Pubblico non può rimanere inerte di fronte alla grande sensibilità dei Trinitari, che affrontano i problemi dei disabili con grande professionalità - ha detto Potenza - Faremo insieme la battaglia perché questo Centro abbia il riconoscimento che merita per l'impegno che profonde». Ed è stato un genitore a tessere il miglior elogio dell'opera svolta dai Padri Trinitari «Questo Centro mi sta aiutando a superare il dramma della solitudine ha dichiarato visibilmente emozionato Francesco Deramo, di Bari, padre di Salvatore ospite dell'Istituto Ero solo e ora non mi sento più solo! La forza che spinge tutto è la mission dei Trinitari. Il segno distintivo di questa struttura è l'accoglienza, che ti fa sentire al centro di tutto, come se fossi a casa tua. Anche Venosa ha adottato questi ragazzi, che si sentono accolti dalla comunità locale”. L'attività dei Trinitari, infatti, ha avuto ricadute dirette anche nello sviluppare accoglienza e solidarietà tra i venosini. «Grazie a un impegno quarantennale i Trinitari hanno ottenuto risultati brillanti nella lotta per raggiungere una disabilità normale, una eguaglianza nella diversità- ha sottolineato Carmine Miranda Castelgrande, sindaco di Venosa- L' incontro di oggi, inoltre, ci offre la possibilità di interrogarci e discutere sui percorsi di riabilitazione”. Un quadro esauriente dei fattori e delle condizioni che caratterizzano e condizionano il mondo della sanità è stato fatto da Edmondo Iannicelli, Direttore Generale Asl 1 Venosa: «L'invecchiamento della popolazione, che oggi è al 19,9% e tra 20 anni supererà i 14 milioni di abitanti, ci obbliga a rimodulare l'offerta dei servizi, trasformando i posti let-

MELFI, AVVOCATI A CONFRONTO

L’incontro organizzato dai Trinitari

to per acuti in attività territoriali. Negli ultimi dieci anni le polipatologie croniche da invecchiamento sono aumentate del 50%. E' evidente che con l'avanzare dell'età crescono le condizioni di disabilità - ha sottolineato Iannicelli - A tali principi si è ispirata la nostra programmazione

aziendale, consentendo di realizzare una più appropriata risposta ai bisogni di salute e il pareggio di bilancio». La giornata di studio è stata anche l'occasione per presentare la nuove attività programmate dai Trinitari. Come il progetto Lidea: «Vogliamo promuovere nuove pratiche di apprendi-

Accordo tra Comune e sindacati

Missanello Stabilizzati i lavoratori Lsu MISSANELLO - Raggiunto l'accordo con le parti sindacali per le modalità di stabilizzazione di due unità precarie. Mediante un incontro, l'amministrazione ha discusso della nuova programmazione triennale del fabbisogno del personale e della fatidica dotazione organica. Come già preannunciato nei mesi scorsi, il piccolo comune montano procede per l'avvio delle procedere di stabilizzazione di due unità, tenendo presenti le leggi presenti, le circolari esplicative emesse dai Ministeri e i limiti di spesa individuate dalla nuova finanziaria 2007. Entrambe le unità, oggi aventi un contratto a tempo determinato di cui uno derivante da un ex rapporto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa, diventeranno rispettivamente di categoria c con inquadramento giuridico in C1, part-time, non ricadente nel personale dirigenziale e la seconda di categoria A part-time, ricadente nell'inquadramento giuridico-economico A1. Finalizzata al superamento del precariato, la contrattazione ha riscontrato forti consensi nei sindacati che hanno espresso un vivo apprezzamento per l'iniziativa intrapresa dall'amministrazione comunale per superare una delle maggiori piaghe dei nostri giorni il precariato. Una stabilizzazione che sblocca la situazione di due persone giovani con famiglia, che considerato il numero di abitanti della piccola realtà, costituiscono un elemento non indifferente per salvaguardare una popolazione giovanile sempre più ristretta. In relazione a quanto previsto dalla legge, il sindaco si è attivato per dare piena attuazione a quanto concordato con le parti presenti e permettere il passaggio ai nuovi contratti già nel mese di ottobre. Del resto come ha commentato il primo cittadino Senatro Vivoli: “Con grande soddisfazione abbiamo cercato di risolvere il problema del precariato, attualmente presente nella nostra realtà. Siamo così riusciti a produrre tre stabilizzazioni, perché a queste due se ne aggiunge una terza di un RSU. Tre nuovi contratti che derivano, indubbiamente, da un'attenta e oculata politica di gestione che l'amministrazione ha cercato di mantenere attiva in questi anni”. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

mento per le persone con disabilità- ha anticipato Filippo Orlando - manager dei servizi formativi del Centro dei Trinitari- contribuendo alla lotta alla discriminazione e alla disuguaglianza nel mercato di lavoro di soggetti spesso discriminati». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

MELFI - Su iniziativa del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro di Melfi, nell’aula consiliare del municipio di piazza Festa Campanile, si è discusso di deontologia e previdenza forense. Nel palazzo di città sono state presentate interessanti relazioni sulle riforme in atto che apriranno nuove prospettive per l’avvocatura italiana. «La cassa di previdenza degli avvocati – spiega il giurista, Beniamino Palamome – aveva la necessità di modificare l’attuale regime pensionistico. Lo presupponeva l’aumento degli scritti e l’attuale situazione finanziaria». Le novità sostanziali. «Abbiamo preparato un pacchetto di modifica rilevante e piuttosto impegnativo per la categoria – conclude il delegato alla cassa nazionale forense, Palamone - che però garantirà le pensioni anche ai più giovani di noi. Abbiamo inoltre programmato l’aumento dell’età pensionabile fino a settanta anni con la possibilità di andare in pensione anche ai sessantacin-

que anni, come oggi, con una riduzione annuale del cinque per cento. Ci sarà, infine, un aumento dei contributi di un punto annuale». Il convegno di Melfi è servito anche per tornare sul problema, cronico, del sottodimensionamento dell’organico di magistrati in servizio presso il tribunale di piazza Federico II. «Abbiamo sollecitato i nostri rappresentanti istituzionali, nei rispettivi ambiti – menta il presidente dell’ordine degli avvocati di Melfi, Gerardo di Ciommo – perché si facciano promotori di un intervento che miri a ripristinare l’organico del tribunale. Sono nostri eletti e pretendiamo da loro un impegno assiduo, costante e finalizzato alla soluzione del problema nel più breve tempo possibile». Infine una notizia importante “In questo ambito – conclude l’avvocato Di Ciommo - abbiamo anche sentito dal sindaco che sarà presto prevista la costruzione della terza ala del tribunale di Melfi». Vittorio Laviano

Donatori di midollo osseo Nuovo direttivo a Rionero RIONERO – Gerardo Bencivenga è stato nominato presidente della sezione di Rionero “Aido” (Associazione Italiana Donatori Organi). La nominata è arrivata a conclusione di un appassionato dibattito sviluppatosi nel corso dell’assemblea dei soci sui temi della donazione degli organi. A far parte del nuovo direttivo sono stati nominati Gianni Di Pierro con funzioni di vicario, Franca Caputo, segretaria e coordinatrice, e Gianni Libutti, vice presidente. Ad aprire i lavori dell’assemblea il saluto del presidente provinciale Aido Georges Almaz, che ha sottolineato l’impegno dei numerosi associati lucani dell’Aido, che fanno parte di un crescente consenso nazionale che in Italia conta circa un milione e duecentomila iscritti. Nell’area del Vulture l’Aido conta una presenza numerosa, in particolar modo a Rapolla, una comunità che forse più di altre SARCONI - Approvate, dal consiglio comunale, la relazione della giunta sullo stato di attuazione dei programmi e la relazione dell'ufficio finanziario sulla salvaguardia degli equilibri di gestione. Quest'ultimo documento prettamente tecnico, è predisposto allo scopo di verificare, alla data del trenta settembre, l'equilibrio tra le entrate e le spese, sia sulla parte competenza sia sulla parte residui. Da tale relazione si evince come l'amministrazione comunale operi per assicurare una corretta gestione dei servizi ritenuti necessari per la comunità. «In particolare, - è scritto nel documento, - il bilancio di previsione per l'anno in corso, è stato predisposto in modo ben definito, rispettando quelli che sono i principi di veridicità delle entrate e la congruità della spesa». In definitiva, seppur tra le difficoltà dovute alle poche risorse economiche, non si evidenziano situazioni che possano creare particolari problemi. Maggiormente articolata la relazione predisposta

Il nuovo direttivo

avverte queste sollecitazioni di vita, dove l’Aido con il gruppo comunale intitolato alla memoria di “Giuseppe Cringoli” è presente in maniera massiccia con duecentocinquanta iscritti. «E’ dunque importante divulgare i concetti che sono alla base della donazione – ha detto il vice presidente Biagio Cringoli

Sarconi, ok al bilancio dalla giunta comunale. Da questa si arguisce che l'ente, per programmare correttamente la propria attività di spesa, deve attenersi a quelle che sono le reali possibilità offerte dai mezzi di finanziamento. Notevoli sono, difatti, le risorse occorrenti al normale funzionamento dell'ente e che presuppongono una rilevante capacità nel mantenere un costante equilibrio di bilancio. Solo due i settori che gestiscono la vita dell'ente: Amministrativo\Finanziario e Tecnico. Riguardo al primo si è molto investito nei servizi demografici. Sono stati aggiornati il Piano di Sicurezza per il collegamento al Centro Nazionale dei Servizi Demografici ed il Piano di Sicurezza Comunale per il rilascio della Carta d'Identità Elettronica,

– mentre vanno evidenziate le potenzialità che la scienza medica mette a disposizione nei trapianti». Il neo eletto presidente della sezione rionerese Gerardo Bencivenga ha dal canto suo rilevato gli aspetti umanitari relativi alla donazione, sulla scia dell’intenso lavoro svolto dai predecessori nell’area del Vulture. Infatti già da domenica scorsa con uno stand in piazza è stata messa in vendita una piantina di antharium, mediante una rinnovata azione di divulgazione delle attività dell’Aido. Anche a Rionero è ulteriormente cresciuto il numero degli iscritti, che è di circa trecento unità. Un impegno forte – è stato detto – che vedrà l’Aido con nuove campagne informative nelle scuole, a partire da quelle dell’obbligo. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it oltre al documento programmatico sulla Privacy. In ambito culturale particolare sostegno è stato assicurato alle iniziative intraprese dagli istituti scolastici e dalle associazioni presenti sul territorio, con speciale riguardo alla 27^ edizione della sagra del fagiolo. E' stata resa funzionante la biblioteca comunale, allocandola in nuovi locali con dei volontari che si occupano della gestione. E' in corso il progetto relativo alla cittadinanza solidale che vede coinvolti undici soggetti locali. Del pari positivo l'operato del settore tecnico che, oltre alla gestione e manutenzione delle proprietà comunali, compie una costante opera di vigilanza e monitoraggio dei lavori in corso. Affidata ad una ditta esterna, inoltre, la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. In avanzata fase di definizione la redazione del Piano Generale di Fabbricazione e la convenzione con la Cm per la gestione del catasto. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it






Matera Lunedì 20 ottobre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

La V Giornata nazionale ha scelto questa meta per riscoprire il centro storico e l’area seicentesca

Una città scrigno dell’arte Il Touring ha promosso i tesori della città dei Sassi IL TOURING Club Italiano riscopre la città di Matera che va ad aggiungersi alle altre 22 città italiane che sono state scelte per la giornata nazionale Touring. Ieri mattina, infatti, in Piazzetta Pascoli è stato allestito lo stand del Club in cui si sono raccolte le iscrizioni per i due itinerari turistici che il Touring ha proposto per la città, scelta sulla base delle sue eccellenze architettoniche tra le quali quella Seicentesca di Palazzo Lanfranchi. «Come ogni anno ci attiviamo per questa giornata di promozione turistica per la quale oggi, siamo qui a Matera la cui scelta è motivo di grande soddisfazione poiché offre tantissimi ed importantissimi punti d'eccellenza - ha dichiarato Rocco Messina, Console regionale del Touring -in questa giornata dunque, speriamo, non solo di poter far conoscere il nostro lavoro di volontari e quindi attirare nuovi soci, ma soprattutto far conoscere tutti i momenti del lavoro

La chiesa del Purgatorio rientrava in uno dei due itinerari promossi a Matera in occasione della V giornata del Touring Italiano

di promozione turistica e realizzare nel modo migliore possibile questa giornata per dare maggior visibilità a questa città ormai pienamente votata al turismo». I 400 iscritti alla Giornata

Touring si sono dunque, cimentati in due splendidi itinerari che hanno avuto come protagonista “Matera dal Rupestre al Barocco”: il primo prevedeva un percorso tra Palazzo Lanfranchi,

l'antico cenobio di Santa Maria de Armenis ed il Sasso Caveoso fino alle suggestive chiese rupestri della Madonna dell'Idris e di San Giovanni in Monterroni, il secondo invece, ha previsto

una visita al Museo Archeologico Nazionale , la dorsale seicentesca della città con il monastero di Santa Chiara, il Purgatorio e la superba facciata settecentesca di San Francesco D'Assisi per ter-

minare poi nell'antico palazzo di Piazza Sedile che ospita il conservatorio “Duni”. Durante la giornata però vi è stato anche un'importante momento d'incontro dei consoli del Touring con i rappresentati istituzionale della città e della provincia quali il sindaco di Matera, Nicola Buccico, il vice sindaco Saverio Acito ed il presidente della Provincia Carmine Nigro: «Rivolgo un ringraziamento fortemente sentito al Touring Club per aver segnalato la nostra realtà per questa importante manifestazione e per aver dato una nuova vetrina alle peculiarità di questa cittàha dichiarato Nigro - La Provincia si è già mobilitata da tempo per dare visibilità al territorio e continueremo a farlo poiché, come si può vedere, i risultati già ottenuti sono più che positivi». Per l'occasione, inoltre, è stato allestito in Piazzetta Pascoli un gazebo con i prodotti tipici materani da degustare. Milena Scalcione


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Matera e provincia

Lunedì 20 ottobre 2008

Montescaglioso Successo di “L’Arca di Don Giosuè” ispirato ai musical di Garinei e Giovannini

L’Abbazia apre le sale alla solidarietà MONTESCAGLIOSO - Nei giorni scorsi , la Sala del Capitolo dell'Abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo si è trsformata in palcoscenico per lo spettacolo teatrale “L'Arca di Don Giosuè”, una parodia della famosa commedia “Aggiungi un posto a tavola” scritta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, celebre coppia del teatro di rivista italiano. La simpatica iniziativa, per la sua realizzazione, ha coinvolto l'Assessorato Co-

munale alle Politiche Sociali guidato dall'avvocato Rocco Luigi Ditaranto e l'Associazione di volontariato "Insieme” ONLUS per i disabili di Mola di Bari, presieduta dalla prof.ssa Mimma Tribuzio. L'esibizione teatrale prevista nell'antico monumento ha confermato e sugellato il rapporto nato l'estate scorsa con la stessa associazione, la quale si occupa di alleviare il disagio dei disabili. Infatti, pochi mesi fa, i componenti di “Insieme” erano stati ospi-

ti a Montescaglioso, su sollecitazione giunta loro dalla cittadina montese Maria Ditaranto (madre di un ragazzo diversamente abile), la quale li aveva invitati a trascorrere metà giornata nella città montese. Nell'occasione avevano raggiunto Montescaglioso una cinquantina di visitatori arrivati in pullman in Piazza Roma, dalla quale si erano poi incamminati verso l'Abbazia. Nel millenario Monastero, ad attenderli, avevano

trovato una guida autorizzata che aveva consentito loro di conoscere l'importante monumento. L'esaltante esperienza aveva anche previsto la loro partecipazione alla S. Messa celebrata presso la Parrocchia di Santa Lucia. La giornata si era conclusa con il lauto pranzo presso il Ristorante- pizzeria Sant'Agata, attività ristorativa montese che, a sua volta, ha aderito all'iniziativa teatrale. Michele Marchitelli

L’Abbazia di S. Michele Arcangelo

Futuri capi saranno Rosanna Russo e Nicola Valentini impegnati all’insegna dei principi di Baden Powell

Tornano gli scout a Metaponto Ricostituito il gruppo storico che si sciolse nel ‘98 BERNALDA - “Bentornato Metaponto 1”. Rosanna Russo e Nicola Valentini i nuovi capi degli Scout di Metaponto. Questo il grande grido urlato dagli Scout di Metaponto. Tra le più entusiaste, Rosaria Matera, anch'essa Scout che farà parte di questo nuovo gruppo; anche se Rosaria ha già vissuto, molti anni fa, questa esperienza e che ora è pronta a rivivere insieme ai suoi amici. «E' stata una domenica d'altri tempi - dice interpretando il pensiero di tutti quella vissuta ieri a Metaponto, quando per qualcuno è sembrato che le lancette del suo orologio fossero tornate indietro di ben 10 anni. E ieri, come allora - continua la Scout metapontina - il nostro borgo ( che, tra l'altro, tra qualche mese festeggerà i suoi primi 50 anni) ha ridato il benvenuto al gruppo “Agesci Metaponto1”, la storica famiglia scout nata nel lontano 1986 e scioltasi nel 1998. Cerimonia ufficiale, in pieno stile scout, quella di domenica pomeriggio in Piazza Giovanni XXIII, dove a partire dalle ore 16.30, si sono incontrati ex lupetti e coccinelle, giovani e meno giovani, ex capi e nuove leve riunirsi per un obiettivo comune: ridare vita a Metaponto anche grazie agli insegnamenti di Baden Powell, fondatore del movimento mondiale dello scoutismo nel 1907. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre a tanti giovani metapontini, anche il presidente della Pro Loco, Giuseppe Gallo, Fiorenzo Adduci, già responsabile del precedente gruppo Agesci Metaponto1 e Don Rosario Manco parroco di Metaponto. A ribattezzare ufficialmente lo storico Metaponto 1, inoltre, due dei responsabili regionali Agesci Basilicata quali Lino Robbe e Michela Spennacchio che hanno consegnato le redini del gruppo e fatto i migliori auguri di buona strada ai due futuri Capi Rosanna Russo e Nicola Valentini. La benedizione ed il tradizionale momento di preghiera sono stati accompagnati da un ricco momento di riflessione servito a rimarcare l'importanza non solo dello stile di vita scout ma di quanto gli insegnamenti di Baden Powell siano stati fondamentali per la crescita di Metaponto e di questi suoi ragazzi, che oggi, da adulti, hanno deciso di rivivere questa splendida esperienza

Alcuni componenti del numeroso gruppo scout Agesci Metaponto 1

associativa diventando degli educatori. Insieme si sono condivise gioie e dolori, esperienze di vita, tutto in piena armonia con la natura, scarpinando per i boschi ma non dimenticando mai la gioia di vivere e la Promessa, quella che rendeva fieri di indossare il caro fazzolettone rosso e blu. Ed ancora una volta, insieme, si è deciso di far tesoro dei ricordi e di ricominciare. La vita scout ha segnato la comunità di Metaponto, e questo è un dato di fatto. L'essere, poi, “rimasti in soffitta” per dieci anni non deve scoraggiarci. Essere scout è un ideale di vita, ed una volta scout, lo si è per sempre, anche senza indossare più la classica divisa. Magari i dieci anni di silenzio, anche se tanti, sono serviti a riflettere, a diventare più consapevoli, a non compiere gli stessi errori di una volta, ad essere più rispettosi e,sicuramente, ad aver un po' più di fiducia negli altri. Ed è con questo spirito che domanica è sorta la Comunità Capi del gruppo Scout Metaponto 1. Chiaramente, come in tutte le

cose, è necessario muoversi gradatamente, a piccoli passi. A riavviare questo motore ci ha pensato la nascita della Co.Ca (Comunità Capi) ma l'obiettivo è quello di aprire quanto prima le due branche, il Branco (lupetti e coccinelle dagli 8 agli 11 anni) ed il Reparto (esploratori e guide dagli 11 ai 16 anni). Spirito di gruppo, collaborazione, affiatamento, sacrificio e tanta voglia di rimettersi in gioco, questi gli ingredienti indispensabili per poter andare avanti; e la Comunità Capi del Metaponto 1 ne è ben consapevole ed è pronta ad impegnarsi fino in fondo, perché il tutto non si riveli un fallimento. Ed allora Metaponto 1: “guarda più lontano, guarda più in alto, guarda più avanti e vedrai una via; ma sappi anche voltarti indietro per guardare il cammino percorso da altri che ti hanno preceduto, perché essi sono in marcia con noi sulla strada”. Metaponto 1 - conclude Rosaria buon cammino». Fabio Sirago

Incidente a Valsinni: 4 feriti VALSINNI - Sarebbe di quattro feriti il bilancio di due incidenti avvenuto nella serata di ieri nella galleria di Valsinni, sulla statale Sinnica. Gli incidenti, avvenuti nella prima serata, non avrebbero avuto conseguenze molto gravi per le persone coinvolte, tutte trasportate per accertamenti all’ospedale più vicino, quello di Policoro. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polstrada e il 118. Ancora incertezza relativamente alle cause. Il secondo tamponamento sembra sia stato causato dalla presenza delle auto del primo incidente.

Montalbano Antonio Romano è stato eletto alla presidenza dell’associazione “Don Luigi Ziella”

L’Unilabor conferma l’impegno per il 2009 MONTALBANO - Si riparte. Nel ricordo del compianto Peppino Damato, da pochi mesi scomparso e Presidente sin dalla sua fondazione, l'Associazione Unilabor “Don Luigi Ziella”, si è rimessa in moto dopo la lunga pausa estiva. L'esperienza continua. Dopo oltre dieci anni permane evidentemente ancora viva la volontà di fare qualcosa di utile per la comunità montalbanese sul piano della educazione permanente. E il merito, in tempi quali i nostri in cui tutto è mercificato, di sicuro non è di poco conto. Nel rendez-vous del direttivo al primo punto dell'ordine del giorno per motivi di forza maggiore era d'obbligo la revisione dell'organigramma societario. Queste le serene deliberazioni emerse dall'incontro: l'incarico della Presidenza è stato assegnato ad Antonio Romano, con Fabio Bitonte investito delle funzioni vicarie; decise altresì le conferme di Carmi-

ne Capobianco quale segretario e di Vincenzo Sozzo nelle vesti di tesoriere. Non mancheranno di dare il loro efficace apporto dimensione logistica, come di consueto, Antonio Sanapo e Giovanni Scorrano. A seguire altra tematica in programma e discussa nell'appuntamento è stata la progettazione e l'organizzazione dell'anno accademico il cui inizio è fissato ai primi di novembre. E in merito si è deliberato di procedere all'attivazione dei corsi di Arte e Letteratura italiana e Arte e Letteratura greca, diretti ancora una volta dalla appassionata prof.ssa Marisa Bruni; di Informatica di primo e secondo livello a cura degli esperti Capobianco e Sozzo coadiuvati da Giuseppe Lombardi; di Teologia con le letture e le riflessioni d'approfondimento del prof. Franco Devincenzis; infine di pittura con gli insegnamenti dell'artista locale Domenico Casalnuovo. Incontri perio-

dici per serate di intrattenimento con musica, teatro e poesia saranno tenuti inoltre presso il locale Centro anziani di viale dei Caduti. Delle deliberazioni sarà nei prossimi giorni data opportuna e adeguata diffusione tramite manifesti e volantini. Le iscrizioni sono aperte e gli interessati alla partecipazione a uno o più dei corsi che si andranno ad attivare potranno rivolgersi presso la sede, annessa alla chiesa di San Rocco, in via Nicola Rizzi, dalle ore 18.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato o telefonare al n. 3394276097. L'associazione e in modo particolare il team dei docenti si augurano che siano in tanti a manifestare il proprio interesse alla frequenza dei corsi. Se così sarà, il loro impegno di volontariato al servizio della diffusione della cultura e della cittadinanza avrà la giusta gratificazione morale. Come merita. provinciamt@luedi.it

San Mauro Forte celebra la Festa dei nonni SAN MAURO FORTE L'invecchiamento della società porta a scoprire la vecchiaia come valore aggiunto, come una risorsa, una ricchezza, sotto tanti punti di vista: storica, morale, affettiva, religiosa o etica che sia, si tratta di una ricchezza umana di cui le giovani generazioni tanto ne avvertono il bisogno, per riempire quel vuoto che il consumismo ''l'usa e getta'' ormai vende a buon mercato da tempo. La comunità parrocchiale sammaurese, anch'essa '' invecchiata''come tante altre, ha avviato un cammino di riflessione su questo tema che trova il suo culmine nella ''festa dei nonni'', entrata, a far parte, a pieno titolo, anche dell'agenda pastorale diocesana, nella quale viene indicata la data del 2 ottobre, come festa dei nonni, quali ''angeli custodi'' riservati, silenziosi, ma sempre presenti laddove c'è bisogno di loro. A San Mauro Forte, questa festa, che è già al suo secondo anno, si è svolta con qualche giorno di ritardo, perché si è voluta dare un'apertura maggiore: festa dei nonni, dei figli e dei nipoti, ovvero festa d'inizio anno catechistico e acierino; un'intera comunità invitata a fare festa, perché, come dice un noto canto dell'A.C.R., ''La festa siamo noi''. La giornata si è aperta con la concelebrazione della S. Messa del Vescovo della Diocesi, mons. Vincenzo Orofino, con il diacono padre Cornelius, presente nella parrocchia ogni fine settimana, e con don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro Forte. «Sono proprio loro - , ha ricordato il Vescovo durante la sua omelia - gli anziani, i nonni, quelli che sono più presenti nella nostra quotidianità e ai quali si fa riferimento per mille motivi, paradossalmente, ad essere i più assenti dalla nostra vita affettiva. Proprio loro, che sono sempre disponibili, che accettano tutto in silenzio, che soffrono se i loro figli soffrono, che pregano per loro, che li sostengono in tanti modi, che badano ai nipoti nonostante il mal di schiena, che fanno le file negli uffici pubblici al posto dei figli che lavorano, che danno una mano, spesso anche economica, nelle

faccende familiari; proprio loro sono i più dimenticati, quelli ai quali non va mai ''un grazie'' anche solo per il loro esserci, anzi, molto spesso vengono ''vissuti'' come un peso, come un' interferenza nella vita familiare, quasi '' un disturbo'' di cui ci si libererebbe volentieri se non fosse che costa troppo la badante per il bambino piccolo ed allora si ''sopporta'' anche chi di lui se ne prende cura ''gratuitamente'' e senza quel grazie che tanto farebbe bene al cuore di tutti». La S. Messa ha visto la partecipazione diretta di esponenti delle varie fasce d'età: dai piccolissimi fino ai genitori e ai nonni. I giovani, in particolare, oltre ad occuparsi della parte canoro-musicale, hanno concluso la cerimonia con la lettura di una preghiera per i nonni, che, stampata in formato cartolina, è stata poi distribuita dal Vescovo a tutti i nonni presenti. Durante la celebrazione, il Vescovo ha anche affidato il nuovo''mandato'' catechistico a coloro che svolgeranno tale ''missione'' nel corso dell'anno. Un momento di commovente spettacolo è stato offerto dai piccolissimi che, guidati dalle suore, hanno dedicato un breve dialogo e alcuni canti ai loro amati nonni. I più grandi hanno poi allietato la serata animando e cantando gli inni dell'A.C.R., mentre i giovani, mentre si distribuiva la torta preparata dalle famiglie per l'occasione, hanno rallegrato l'atmosfera con un revival di liscio, per la felicità dei nostalgici, ma anche dei fanciulli che hanno vivacizzato la serata con il loro modo, a volte ''chiassoso'' ma sempre allegro e affettuoso, di far festa. Il successo della festa lo si deve al parroco che ha coordinato ogni cosa, alle catechiste e alle responsabili dell'A.C.R., per la preparazione della festa e, in modo particolare, a suor Donatina, responsabile della scuola materna locale ''Gesù Eucaristico'', per essere sempre attenta e premurosa promotrice di attività riguardanti le relazioni familiari e la tutela delle fasce più deboli come i bambini, gli anziani e i malati. Anna Giammetta


Matera

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TRASPORTI

AUGURI A...

TAXI MATERA 3332685173

Berardino e Rosa

LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

POST - IT

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Coldiretti per aziende ceralicole E’ prevista oggi in piazza Vittorio Veneto e nella Mediateca provinciale alle 10, la manifestazione promossa da Coldiretti Basilicata per la mobilitazione delle imprese ceralicole. In piazza sarà allestito uno stand nel quale saranno esposte le produzioni di pane. Nella sala convegni della Mediateca, invece, si confronteranno interventi del sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico e dei parlamentari lucani Filippo Bubbico e Vincenzo Taddei, rispettivamente componente della commissione Attività produttive del Senato e membro della Commissione Agricoltura della Camera.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Presentazione disegno di legge su Asl SI terrà oggi, alle 10, nella sede della Regione Basilicata, in via Cappelluti la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge che modifica l’attuale normativa di nomina dei direttori generali e dei direttori delle Asl dell’ospedale San Carlo di Potenza e dell’Irccs di Rionero.

Convegno sullo spopolamento SI intitola “Spopolamento in Basilicata: cause e rimedi possibili” il convegno organizzato oggi, alle 17,30 nell’aula magna dell’Itc Loperfido dalla sezione Lucana della Società filosofica Italiana. La relazione introduttiva è affidata al presidente Rocco Zagaria. Seguiranno gli interventi di Leonardo Digilio, sindaco di Stigliano, di Emilio Nicola Buccico, sindaco di Matera, del rpesidente della Regione Vito De Filippo, del senatore Cosimo Latronico, dell’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, del capogruppo di Forza Italia al Comune di Matera, Pasquale Stella Brienza. Le conclusioni sono affidate al senatore Guido Viceconte.

Autovalutazione cardiovascolare

Tanti auguri per il 60° di matrimonio a Berardino e a Rosa di Grassano, da parte dei figli, nipoti,generi,nuore,vicini, amici e parenti tutti!

RISTORANTI

PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX Settembre 77 0835332282

SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra

ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.

CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “La mummia” ore 19,30 - 21,45

• KENNEDY • Matera 0835-310016 “Mamma mia” 17,30-19,30-21,30

•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 “La mummia” ore 19-21,30

CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30

•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro “Sfida senza regola” ore 21,00

• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30

CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 “Un giorno perfetto” ore 21,30

0835/256452 0835/336540 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO

emergenza sanitaria

118

0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309

UTILITA’

IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI

• COMUNALE • Matera 0835-334116 “Wall E” 17,30-19,30-21,30

0835/344072 ORIENT EXPRESS

TRATTORIA DEL CORSO

0835-262260 0835-336882 0835-331314

Mostra di Andrea Giovannini

Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi

0835/332133 LE BOTTEGHE

BASILICO

L'AZIENDA Sanitaria Locale n. 4 ha attivato per i propri utenti un servizio innovativo per autovalutare il “Rischio cardiovascolare Assoluto”. E' possibile da ogni postazione informatica accedere al servizio per calcolare il proprio livello di “Rischio Cardiovascolare Assoluto”, tramite l'accesso ad internet collegandosi al sito www.aslmt4.it.

PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.

LUCANERIE

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


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Lunedì 20 ottobre 2008•

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

La crisi economica e la mobilità di SERGIO D’ONOFRIO C'È da prevedere, purtroppo, un ulteriore aggravamento della crisi economica con conseguenze che inevitabilmente si scaricheranno anche sui lavoratori. In caso di licenziamento si apre il paracadute della mobilità, un ammortizzatore sociale che per un certo periodo garantisce una continuità di reddito. Durante il periodo in cui percepisce l'indennità mensile il lavoratore potrà contare inoltre sulla copertura pensionistica e l'assegno familiare. A CHI SPETTA - L'indennità di mobilità è prevista per i lavoratori collocati in mobilità da imprese che possono usufruire della cassa integrazione straordinaria o che sono stati licenziati per riduzione di personale o per cessazione dell'attività. Il singolo lavoratore ha diritto all'assegno se risulta iscritto nelle liste di mobilità e ha un'anzianità aziendale non inferiore a 12 mesi, di cui almeno sei sono di lavoro effettivo. Un requisito non difficile da raggiungere visto che si contano anche le assenze per ferie, maternità e infortunio,mentre sono escluse quelle per malattia. L'indennità spetta per un periodo massimo di 12 mesi, elevato a 24 mesi per coloro che hanno compiuto i 40 anni di età e a 36 mesi per quanti hanno superato i 50 anni. Il periodo sono aumentati rispettivamente di 12 mesi per i dipendenti di aziende ubicate nel Mezzogiorno. QUANTO SI RICEVE - Per i primi 12 mesi l'importo dell'indennità è pari, come per la cassa integrazione all'80% dello stipendio. Mentre per il periodo successivo questo parametro è ridotto del 20%. Fermo restando che, così calcolata, l'indennità non può superare un certo tetto che nel 2008 è di 808,44 euro netti, elevati a 971,67 euro per coloro che nell'ultimo mese di attività avevano una retribuzione superiore a 1.857,48

Vorrei lasciare a 61 anni

NEL 2007 ho scelto di cessare l'attività artigiana che ho svolto fin da giovanissimo. Nell'azienda sono subentrati i miei figli. Da oltre un anno, quindi, pago i versamenti volontari cui sono stato autorizzato, per il raggiungimento, tra qualche anno, della pensione di anzianità. Sono inserito nella classe massima (oltre 40.765 euro per il 2008), mentre la media degli ultimi 36 mesi di reddito era di circa 60.000 euro. Quale dei due importi sarà utilizzato per il calcolo della pensione? D.G. - MELFI Il reddito pensionabile di riferimento è quello su cui viene versata la contribuzione volontaria, ossia 40.765 euro.

Quanti anni ho maturato?

MI piace informarmi su giornali e riviste dell'evoluzione della normativa previdenziale. Finora, però, non mi è capitato di trovare mai un esempio calzante alla mia situazione e non ho ancora capito bene quando andrò in pensione stando alle leggi attuali. Sono nato il 13 marzo 1966 e ho iniziato a lavorare ed a versare contributi dal dicembre 1982 ininterrottamente fino ad oggi. Dovrei aver maturato circa 26 anni di contributi. Ne mancano 14? C. ROSETI - SENISE Esatto. Lei andrà in pensione solo con 40 anni di contributi. L'alternativa sarebbe i 36 anni di contributi e

Artigiani e commercianti avviso di pagamento

Un piccolo capitale per mettersi in proprio

AVVISI di pagamento in arrivo per artigiani e commercianti che non sono in regola con i contributi previdenziali. Con gli ultimi invii l'Inps punta al recupero delle somme dovute e non versate sui maggiori redditi accertati dal fisco nel 2007. Le differenze contributive scaturiscono dai controlli effettuati dall'Agenzia delle entrate con gli accertamenti unificati e gli studi di settore. Se gli avvisi di pagamento non andranno a buon fine, i contribuenti interessati saranno iscritti nei ruoli e riceveranno in seguito una cartella con la quale dovranno pagare i maggiori contributi e le relative sanzioni. Queste saranno particolarmente pesanti in quanto si applicherà l'aliquota massima prevista per i casi di evasione, pari al 30% annuo entro il tetto del 60% dei contributi dovuti. L'Inps avverte che, non essendo in possesso della documentazione relativa agli accertamenti fiscali, eventuali contestazioni relative all'imposizione contributiva devono essere rivolte all'amministrazione finanziaria. Solo quest'ultima infatti è in grado di verificare la presenza di versamenti effettuati dai contribuenti dopo la scadenza fissata per la definizione dell'accertamento, nonché l'esito di eventuali ricorsi presentati alla commissione tributaria.

CHI entra in mobilità può ottenere anche il pagamento anticipato della indennità se decide di dedicarsi a un'attività in proprio o di associarsi in cooperativa. Per l'erogazione della somma, pari al numero di mensilità spettanti, l'inps chiede un apposita domanda e l'iscrizione alla Camera di commercio o negli albi professionali. In mancanza di tali requisiti, può essere sufficiente una documentazione(partita IVA, acquisto locali) da cui risulti l'avvio di un attività non occasionale. L'anticipo dell'indennità può essere riconosciuto anche a chi svolgeva un'attività autonoma o professionale prima della messa in mobilità, nonché a coloro che non sono impegnati in essa in modo prevalente.

euro lordi. COPERTURA CONTRIBUTIVA - Nei periodi in cui percepiscono l'indennità i lavoratori in mobilità usufruiscono della contribuzione figurativa. Questa parte dall'8° giorno successivo al li-

61 di età. Ma raggiungerà prima i 40 di contributi.

Riscatto della laurea

MIO FIGLIO, 27 anni, ha presentato domanda di riscatto per la laurea in Economia e Commercio nello scorso mese di settembre 2007, prima della modifica normativa Prodi-Damiano. A quali disposizioni farà riferimento il riscatto, una volta concesso? F. ARMANDI - POMARICO Alla domanda di riscatto laurea di suo figlio si applica la vecchia normativa. Le novità in materia, che consentono di versare l'importo calcolato in 120 rate mensili, senza interessi, sono valide per le domande presentate a partire dal 2008.

La pensione delle donne

MIA moglie è una lavoratrice dipendente di 51 anni, compiuti ad agosto. Vorremmo sapere se per le donne è ancora possibile andare in pensione con 57 anni di età e 35 di contributi. Ma soprattutto se le finestre di uscita sono due oppure quattro. P. BRUNO - MATERA

cenziamento, per cui a prima vista può sembrare che la prima settimana successiva resti scoperta. In realtà ciò non avviene se il primo giorno di mobilità cade in mezzo alla settimana, mentre il problema esiste se la settimana decorre da un sabato all'altro. In questo caso in effetti si crea il buco che può essere coperto dal lavoratore con i versamenti volontari o con il riscatto. Vale la pena affrontare il relativo costo se la settimana mancante può essere determinante per acquisire il diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia. La mobilità non penalizza comunque il lavoratore per quanto riguarda l'importo della pensione. I contributi figurativi sono calcolati sulla retribuzione lorda riscossa nell'ultimo mese di lavoro e non sull 'importo dell'indennità.

La riforma Prodi, in vigore da Gennaio 2008, non ha cancellato la norma della legge Maroni del 2004, che consente alle donne di ottenere la pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 57 di età. In questo caso, però, la pensione viene calcolata con il criterio contributivo, molto meno favorevole del retributivo. La deroga prevista dalla riforma Maroni doveva restare in vigore solo fino al 2015. Tenuto conto che sua moglie ha poco più di 51 anni, è difficile stabilire oggi se tale norma rimarrà vigentee per i prossimi 6 anni. Stesso discorso vale per le finestre di uscita.

E. LIOI - OPPIDO LUCANO

Lavoro part time

Lavoratore extracomunitario

MIA sorella è nata il 30 aprile 1953 ed ha iniziato a lavorare nel novembre 1970. Per esigenze familiari, dal 1985 al 2000 ha lavorato part-time con orario ridotto alla metà dell'ordinario. Ha avuto due figlie per le quali ha usufruito sia del congedo ordinario che di quello facoltativo per maternità. Tutto quanto esposto inciderà sull'importo della sua futura pensione? Donna di forte carattere, è riuscita a conseguire una laurea quadriennale nel 2006. La potrebbe riscattare?

Sua sorella avrà il beneficio di andare in pensione col metodo retributivo, molto più remunerativo di quello contributivo. Ciò perché, alla data del 31 dicembre 1995 aveva già raggiunto i 18 anni di contributi ed il calcolo della pensione sarà effettuato sull'ultimo periodo lavorativo. Il periodo di astensione per maternità vale, a tutti gli effetti, per la sua anzianità contributiva. Il riscatto della laurea è possibile solo se lo stesso periodo non è già coperto da contribuzione, come ritengo dalle notizie fornitemi.

SONO un lavoratore extracomunitario albanese e lavoro in Italia da oltre 7 anni. Entro qualche mese dovrebbe raggiungermi mio padre, 60 anni, che non ha redditi né pensione e mi potrebbe dare un piccolo aiuto nel mio lavoro in agricoltura. Quando compirà 65 anni, potrà ottenere l'assegno sociale dell'Inps? Y.M. - MELFI Anche i soggetti extracomunitari, residenti in Italia, possono ottenere dal-

l'INPS l'assegno sociale, purchè siano in possesso della carta di soggiorno. Naturalmente, hanno l'obbligo di rispettare anche le condizioni richieste ai cittadini italiani o di Paesi comunitari (65 anni di età e redditi modesti).

Agente di commercio

HO lavorato da gennaio 1981 a marzo 2005 come agente di commercio e mi sono iscritto regolarmente all'Enasarco dove ho versato i relativi contributi. Dal 1° giugno 2005 una grossa azienda commerciale lucana mi ha assunto a tempo indeterminato come dipendente. E' possibile ricongiungere i 25 di contribuzione presenti presso la gestione Enasarco con i contributi che vengono versati all'INPS? G. PERCIANTE - LAGONEGRO Non è possibile, perché certamente nello stesso periodo dovrebbero esser stati versati ed accreditati a suo favore i contributi Inps nella gestione commercianti, così come è previsto per gli agenti di commercio. Controlli questa circostanza, facendosi rilasciare dalla sede Inps un estratto conto contributivo.

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768

La pensione per architetti e ingegneri LASCIARE la professione con la pensione di anzianità diventa più difficile per ingegneri e architetti. L'ente di categoria (Inarcassa) ha deciso che dal 1° luglio 2009 non saranno sufficienti, come adesso, 35 anni di contributi combinati con un età minima di 58 anni. Si applicheranno infatti le stesse regole previste dalla legge 247/2007 per i fondi pubblici(Inps, Inpdap, ecc) per cui si andrà in pensione con il sistema delle quote, sommando cioè l'eta e gli anni di contribuzione versata. Si partirà da quota 96 per salire successivamente a quota 97 nel 2011 e a quota 98 dal 2013. In più è prevista una penalizzazione che si traduce in un taglio dell'assegno che va dal 3 al 17% dell'importo per coloro che si mettono in pensione prima del 64° anno di età. È prevista comunque una clausola di salvaguardia. Chi all'entrata in vigore delle nuove norme avrà raggiunto almeno 55 anni di età e 30 di contributi potrà ancora andare in pensione con le regole attuali (58/35). In parallelo all'inasprimento dei requisiti per la pensione ci sarà un aumento del contributo base che salirà all'11,59% dal 2009 per arrivare al 14,5% entro il 2014. Sarà adeguato anche il contributo minimo: 1.400 euro nel 2009 che diventeranno ,con due scatti di 200 euro ciascuno, 1.800 euro nel 2013.Per rendere più efficace la solidarietà all'interno della categoria è stato infine stabilito di destinare una quota (0,50%) del contributo base a nuove forme di aiuto sanitario.

Cessione del quinto PER ottenere un prestito i pensionati possono offrire come garanzia anche una parte dell'assegno mensile pagato dall'ente di previdenza. Parliamo della cosiddetta cessione del quinto che l'Inps cerca di agevolare in tutti i modi anche inviando, per le persone impossibilitate a muoversi, un funzionario a domicilio o presso la struttura dove sono ricoverati. È stato precisato inoltre che possono ricorrere ai prestiti mediante la cessione del quinto anche coloro che hanno superato l'80° anno di età se hanno gli altri requisiti previst dalla legge. La rateazione non può avere una durata superiore ai 10 anni e decorre dal mese successivo a quello in cui l'ente previdenziale è venuto a conoscenza della concessione del prestito. La trattenuta viene effettuata entro il terzo mese successivo e se nel frattempo sono scadute delle rate, il relativo importo darà luogo ad un prelievo aggiuntivo finchè non verranno recuperati gli arretrati. La cessione del quinto avviene a un tasso agevolato che attualmente è dell''8,45 % per i prestiti fino a 5 mila euro e del 7,8% per importi superiori.


Lunedì 20 ottobre 2008

UN'ALTRA SETTIMANA SENZA PIOGGIA Bello e mite fino a mercoledì, con qualche nube solo sul Tirreno. Giovedì e venerdì nubi sparse ma con scarsi fenomeni. Più fresco. Tempo stabile domenica, con temperature di nuovo in aumento. A causa dei cambiamenti climatici, l'orologio biologico del grande popolo migratore è cambiato. Negli ultimi 30 anni, il complesso degli uccelli che in inverno si trovano a Sud del Sahara e che decidono in primavera di partire verso Nord a nidificare, in particolare in Europa, hanno anticipato la partenza almeno di un giorno ogni 3 anni, quindi in tutto circa dieci giorni. Conferme in tal senso arrivano dai dati del progetto di studio e monitoraggio “Piccole isole”, pensato e coordinato dal Centro di Inanellamento italiano ed attivo in sette Paesi del Mediterraneo con una rete di 40 stazioni dove gli uccelli migratori vengono “inanellati” e quindi identificati e contati. Come se non bastasse, un altro allarme giunge dall'Istituto per la Ricerca sull'impatto climatico (Pik) di Potsdam (ex Germania Est). Le stime pubblicate finora sul futuro innalzamento del livello dei mari sono troppo ottimistiche e vanno riviste al rialzo. Addirittura un metro in più già durante questo secolo. Secondo il Pik, infatti, il tasso di scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya e della calotta che copre la Groenlandia è raddoppiato o addirittura triplicato negli ultimi anni per colpa (anche) di un aumento delle emissioni di gas serra dell'industria cinese. Un elemento di cui non si era tenuto conto nel 2007 in occasione dell'ultimo rapporto dell'Ipcc sul riscaldamento globale. Allora era stato pronosticato una crescita del livello dei mari di “soli” 18-59 cm entro il 2100. Per quanto ci riguarda, è trascorsa un'altra settimana senza pioggia su gran parte della Basilicata. Per la verità, tra sabato pomeriggio e la successiva nottata alcuni rovesci temporaleschi (anche intensi) hanno interessato in maniera isolata il Materano e la costa jonica; fenomeni però troppo limitati nel tempo e nello spazio per pensare di dare un seppur minimo sollievo alle dighe della regione. Una situazione questa destinata purtroppo ad aggravarsi nel corso delle prossime settimane, anche alla luce delle indicazioni dei modelli di previsione per i prossimi 8-10 giorni. Un quadro meteorologico che vedrà ancora una volta protagonista sul Mediterraneo l'anticiclone delle Azzorre che, almeno fino mercoledì, non permetterà il passaggio sulla nostra regione di nessun fronte perturbato. Avremo giornate soleggiate, con qualche addensamento prevalentemente stratiforme sul Lagonegrese e in Appennino, ma senza nessun fenomeno. Una modesta instabilità potrebbe interessare la Basilicata da giovedì a sabato grazie all'arrivo di correnti più fresche dai quadranti orientali; poca roba comunque anche perché la domenica sarà di nuovo calda e soleggiata. Lunedì: Ancora qualche nube nelle prime ore del mattino sul Metapontino e lungo la costa jonica ma senza precipitazioni. Generalmente soleggiato altrove. Possibile qualche foschia in successivo rapido dissolvimento. Tra il pomeriggio e la sera tempo discreto su tutta la Basilicata con cieli pressoché sgombri da nubi. Temperature stazionarie e venti deboli settentrionali. Mosso lo Jonio. Martedì: Qualche foschia nelle ore del primo mattino nelle conche appenniniche. Per il resto, giornata soleggiata su gran parte della regione con nubi stratiformi in arrivo tra il pomeriggio e la sera sul Lagonegrese e costa tirrenica ma senza precipitazioni. Temperature in aumento di un paio di gradi; venti settentrionali sullo Jonio, da Sud/Sudovest sul Tirreno. Mari poco mossi. Mercoledì: La giornata comincerà con tanto sole su tutta la Basilicata. Dal pomeriggio assisteremo ad un progressivo aumento della nuvolosità medio-alta lungo il settore tirrenico ma senza nessuna precipitazione. Persisterà il bel tempo sul Materano e lo Jonio. Serata con nubi irregolari su gran parte della regione. Temperature stazionarie o in lieve aumento e venti deboli meridionali. Giovedì: Nubi irregolari per tutto il giorno sulla Basilicata. In mattinata gli addensamenti saranno più compatti sul Lagonegrese e Valle del Mercure con qualche breve ed isolato piovasco; nel pomeriggio-sera le nubi giungeranno anche su Appennino, Vulture e Materano ma senza nessun fenomeno di rilievo. Temperature in calo dalla sera per venti da levante. Mari poco mossi. Venerdì: Nubi irregolari in mattinata su gran parte della Basilicata con isolate deboli piogge. Tra il pomeriggio e la sera nuvole più compatte scorreranno sul Vulture-Melfese e Materano dove potranno produrre qualche sporadico e breve rovescio. Qualche addensamento anche in serata ma senza fenomeni. Temperature in calo, venti moderati da Est/Nordest e mari da poco mossi a mossi. Sabato: Ancora qualche nube in mattinata sull'area bradanica e jonica ma senza fenomeni di rilievo. Nel pomeriggio tempo prevalentemente soleggiato su tutta la Basilicata. Cieli pressoché sgombri da nubi anche in serata. Temperature minime in diminuzione, massime stazionarie o in lieve aumento; venti moderati orientali e mari con moto ondoso in attenuazione. Domenica: Esiste ancora qualche incertezza sul tempo di domenica, tuttavia i modelli attuali propendono per una giornata festiva con il sole su tutto il territorio. L'azione stabilizzante dell'alata pressione dovrebbe infatti allontanare definitivamente le nubi dalla regione e permettere alle temperature di risalire nuovamente. Appuntamento a venerdì per un aggiornamento. Giuseppe Pomarico

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CONCILIAZIONE PER TUTTI I SERVIZI BANCARI E FINANZIARI DOPO la procedura di conciliazione rapida delle controversie tra investitori e intermediari finanziari che hanno violato gli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza previsti dai rapporti contrattuali, la conciliazione è stata estesa a tutti i servizi bancari e finanziari con una delibera del Comitato interministeriale del credito e del risparmio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22 settembre scorso. La procedura riguarda le controversie di valore non superiore a 100.000 euro, la cui soluzione bonaria sarà decisa da una Commissione mista formata da un presidente e due membri scelti dalla Banca d'Italia, un membro designato da banche e intermediari finanziari e un membro designato dalle associazioni dei consumatori. Si attende un provvedimento della Banca d'Italia che definirà nei dettagli le modalità operative. La procedura si aggiunge a quella del

CON un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 settembre scorso, la Banca d'Italia ha indicato i soggetti autorizzati a ritirare gli euro falsi, modificando un precedente provvedimento del 2002. Ovviamente fra i soggetti vi sono banche, Poste, intermediari finanziari, imprese di assicurazione, esattorie, eccetera, che dovranno trasmettere gli euro falsi a determinate filiali della stessa Banca d'Italia. Il fatto strano è che gli euro falsi non verranno rimborsati al cittadino che ne è venuto casualmente o involontariamente in possesso. La trasmissione della o delle banconote deve essere accompagnata da un verbale e qui sorge un grattacapo per il disgraziato consumatore che, allo sportello, si vede ritirare una o più banconote sospette, magari prelevate da un Bancomat(succede). Infatti, il modulo del verbale che deve compilare lo sportellista contiene anche i "dati identificativi dell'esibitore", cioè di colui che ha consegnato la banconota sospetta: nome,cognome, data e luogo di nascita e recapito, rilevabili da un documento che l'esibitore può anche

decreto legislativo n.179/2007 che ha previsto forme di indennizzo in favore degli investitori e dei risparmiatori, esclusi gli investitori professionali, da parte delle banche o degli intermediari finanziari responsabili di inadempimenti. Da parte loro, le associazioni dei consumatori possono agire davanti alla magistratura per la tutela degli interessi degli investitori. E'stato istituito anche un Fondo di garanzia per i risparmiatori e gli investitori che hanno subito danni patrimoniali. La gestione del Fondo è attribuita alla CONSOB, che deve emanare il regolamento di attuazione. Queste procedure di conciliazione si sono sviluppate in tutta Europa anche perchè raccomandate o imposte dalla Commissione CE e hanno contribuito a ridurre il contenzioso giudiziario. Nel 1997, presso l'Università Gregoriana di Roma, fu anche istituita la prima cattedra di "Conciliazione e metodi non con-

tenziosi di soluzione dei conflitti " e nel 1999, presso la Camera di commercio di Milano, fu istituito il primo "Centro di documentazione" in Italia sulla conciliazione e sull'arbitrato extragiudiziale, ove si possono trovare circa 700 libri sulla materia, più raccolte di atti e di periodici. Il primo protocollo d'intesa sulla conciliazione delle controversie fu quello tra associazioni dei consumatori e SIP (poi diventata Telecom Italia) e fu firmato nel 1989. Prevedeva e tuttora prevede la soluzione delle controversie su bollette e disservizi tramite un'agile Commissione composta da un rappresentante dei consumatori e uno della SIP, con accesso a tutta la documentazione utile. Naturalmente l'utente non ha sempre ragione, oppure può rifiutare la soluzione offerta perchè per lui insoddisfacente; in questo caso può rivolgersi alla magistratura.

EURO FALSI NON VENGONO SOSTITUITI rifiutarsi di fornire (lo sportellista non è un pubblico ufficiale), comunicando i dati a voce. In questo caso nel verbale va barrata la casella "sedicente" e l'esibitore potrebbe anche fornire generalità false. Bisogna mettersi un attimo nei panni del disgraziato e innocente esibitore: che cosa gli conviene fare? Il problema è che l'art.457 codice penale punisce con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fino a 1032 euro "chiunque spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate da lui ricevute in buona fede". fornendo il documento o le generalità vere, l'esibitore corre quindi il rischio di essere denunciato qualora la o le banconote sospette risultino effettivamente false all'analisi, con il danno di non essere rimborsato e la beffa di subire una denuncia. Ma come si riconoscono gli euro veri? In proposito, il Ministero dell'Economia ha fornito delle istruzioni.

-10 cent: la bordatura è contornata con smerli fini -20 cent.: la bordatura è liscia, ma ha 7 intagli -50 cent: come quella da 10 cent, la bordatura è contornata con smerli fini -1 euro: la bordatura è discontinua, perchè ha tre parti lisce e tre parti zigrinate di uguale lunghezza; inoltre c'è bicromatismo formato da una parte esterna in nichel-ottone (color giallo -oro) e una interna in rame-nichel (color bianco argento) 2 euro: al contrario della moneta da 1 euro, il bicromatismo è formato da una parte esterna biancoargento (rame-nichel) e una interna giallo -oro /nichel-ottone). La bordatura è zigrinata in continuo e riporta impressi, alternativamente e in piccolo, il valore 2 e una stella. Attenzione, il valore 2 è alternativamente capovolto, altro elemento per distinguere i 2 euro italiani veri da

quelli falsi. Per quanto riguarda le banconote, sono uguali in tutta Europa, perchè sono emesse dalla Banca centrale europea, (le monete hanno invece una faccia comune e una diversa per ogni singolo Stato). Per riconoscere quelle vere bisogna guardare soprattutto questi elementi, di più facile verifica e comprensione. VALORE: In tutte le banconote, osservate controluce il valore (5, 10, 20, 50, 100, 200, 500) riportano in alto a sinistra dalla parte dove c'è la striscia o la placca iridescente: è graficamente spezzato, ma osservandolo controluce geve combaciare con quello sul retro, pure spezzato, formando il valore intero. FILO DI SICUREZZA. E' un filo scuro incorporato che attraversa verticalmente la banconota: osservato in controluce, deve riportare in piccolo la scritta "euro". SULLE BANCONOTE DA 50, 100, 200, 500, il valore stampato sul verso, in basso a destra, è a inchiostro otticamente variabile, cioè varia di colore girando la banconota e passa dal verde oliva al violetto.


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Spettacoli & televisione

Lunedì 20 ottobre 2008

A CAMIGLIATELLO IL READING CULTURALE - MUSICALE DEL NOTO SCRITTORE

L’inno alla vita di Abate e Perri di GIANLUCA VELTRI CAMIGLIATELLO. È un'operazione di altissimo livello, il reading letterario-musicale di Carmine Abate e Cataldo Perri, tutto calabrese. Quella del Rifugio Tasso, nel cartellone dell'Autunno Silano, è stata una primizia. Perché lo scrittore di Carfizzi e il musicista di Cariati (col suo gruppo) avevano già proposto il loro recital più volte, ma per la prima volta oggetto del reading è stato il nuovo romanzo di Carmine Abate, il recente “Gli anni veloci”. Un romanzo con il quale lo scrittore arberesh si congeda coraggiosamente dal fortunato microcosmo di Hora, per accostarsi a nuovi temi. Una storia d'amore, di formazione, crescita e memoria, ma soprattutto di gioia per la vita. Abate legge, in una sala gremita, spezzoni selezionati sapientemente per fare ingolosire gli astanti: sono pagine che partono dal giorno della morte di Lucio Battisti, nel settembre '98. Lo sconcerto del protagonista Nicola, il tempo che torna indietro nei SARÀ un festival ricco di film italiani quello che si aprirà a Roma il prossimo 22 ottobre. La terza edizione del Festival internazionale del film, la prima sotto la guida di Gianluigi Rondi, avrà più film europei e meno star americane e vedrà in competizione sei titoli italiani: Un gioco da ragazze di Matteo Rovere, Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, Resolution 819 di Giacomo Battiato, Galantuomini di Edoardo Winspeare, Parlami di me di Brando De Sica e L'uomo che ama di Maria Sole Tognazzi con Monica Bellucci. MUSICA E STORIE DI FAMIGLIA - La musica invade piano piano i festival cinematografici internazionali e così, dopo Berlino e Cannes, anche il Festival di Roma viene come contaminato ed accoglie star della musica e fenomeni di costume legati alle note. L'ultima edizione del festival di Berlino aveva visto tra i protagonisti alcune delle icone rock più amate: dai Rolling Stones, protagonisti del documentario di Martin Scorsese Shine a Light; al veterano di Woodstock Neil Young, che ha presentato il suo film documentario “CSNY: Deja Vu” dedicato al tour 2006 del “supergruppo” Crosby, Stills, Nash e Young. Il rock impegnato (e femminile) era invece rappresentato da Patti Smith, protagonista di un film, di un concerto e di una mostra. Per non parlare della regina del pop, Madonna, superstar alla Berlinale in occasione del suo esordio alla regia con “Filth and wisdom”. E delle presenze di Bono e degli U2 o di altre star e film musicali a Cannes. Ma anche il Festival di Roma non scherza. Il 26 ottobre è previsto uno degli eventi più affollati della manifestazione: la grande anteprima di High School Musical 3, atteso dai fan del film Disney, fenomeno contagioso tra i tee-

'70, ai tempi della fanciullezza crotonese, il grande amore corrisposto per Anna. I due che si perdono, si cercano; non sappiamo se si ritroveranno. Infine, ed è questo che il nuovo Abate trasmette, la certezza che “la vita è comunque bella, è questo che non dovete mai scordare”. Le letture di Abate, che hanno la capacità di proiettarti in un mondo di luminosa vitalità letteraria, sono intervallate dagli interventi di Cataldo Perri e del suo straordinario, collaudato quintetto: brani che appartengono al repertorio del cantautore, come la “Tarantella di Cariati”, la delicatissima “Briza di Calabria”, una “Baciala questa terra” agitata, jazzata. Abate legge di una notte antica sulla spiaggia di Capocolonna, traboccante di sapori, profumi, suoni, con Rino Gaetano in mezzo ai personaggi del romanzo. Lo scrittore canticchia le parti del suo romanzo che contengono brani musicali, ed eccolo lì a intonare “che ne sai tu di un campo di grano” e “chi vive in baracca”. Per osmosi, anche i contributi di Perri seguono le letture

Carmine Abate

PERSONAGGI

Scorsese sostiene Gomorra

ch'è un inno alla vita,

di Abate, e allora c'è spazio per “La canzone del sole” con chitarra battente (mai così bella) e per un accenno di “Ma il cielo è sempre più blu”, saldata in un medley inedito con “Come le rose”. Amore per la Calabria che trabocca,

come sempre nell'opera di questi due artisti, e che in duo si moltiplica. Amore per questa terra che, come dice Carmine Abate, emozionato anche per la presenza in pubblico di suo padre, è “spinosa come le spine di un cardo ma che ha un sapore unico”,.

DUE I FILM DEDICATI A DE ANDRÈ E UN DOCUMENTARIO SU BOB MARLEY

Al festival del cinema di Roma tanta musica e storie di famiglia Al Pacino e l’emozione di entrare in scena AL PACINO, una delle leggende viventi del cinema americano, mercoledì a Roma a ritirare il Marc'Aurelio che il Festival di Roma ha assegnato all’Actor's Studio, ha parlato con Tv Sorrisi e Canzoni, delle emozioni della recitazione: «Quando stai per andare in scena credi di essere sul punto di morire. Ma recitare ti eccita, cambia il tuo corpo, e la scarica di adrenalina diventa un’abitudine: alla fine diventi dipendente dal teatro». Sulla recitazione Pacino ha registrato una straordinaria lezione-intervista, Babbleonia, che sarà proiettata il 30 ottobre al Festival

di Roma, nella sezione “L'altro cinema” di Mario Sesti. A Roma l’attore incontrerà il pubblico e mostrerà l’inedito Chinese Coffee. In Babbleonia il primo ricordo personale è per un collega passato da quelle stanze, Marlon Brando, «che è e rimarrà sempre, ovunque si trovi adesso, il nostro più grande attore». «Abitai insieme a lui mentre recitavo American Buffalò in Inghilterra», dice Pacino. «Quando gli dissi che facevo teatro sembrò vomitare. A Brando non piaceva andare in scena: ha fatto teatro anche lui ma non era il modo in cui voleva esprimersi».

NELLA sua marcia di avvicinamento agli Oscar il film Gomorra, candidato dall’Italia, ha appena trovato un sostenitore d’eccezione: Martin Scorsese (in foto). Per sostenere il film, il regista di Quei bravi ragazzi e Gangs of New York ha addirittura organizzato una proiezione riservata durante il New York Film Festival, dove ha presentato Gomorra (che negli Stati Uniti uscirà con il titolo Gomorrah): a rivelarlo è il settimanale “Sorrisi e Canzoni Tv” in edicola oggi , all’interno di un più ampio servizio dedicato allo scrittore Roberto Saviano, autore del libro da cui è tratto il film. Scorsese ha presentato il film con queste parole: «Dimenticate la narrativa tradizionale. E le spiegazioni. Qui non sapete in che Paese siete, non sapete in quale strada siete. E non lo saprete mai. Siete intrappolati in un altro pianeta e siete soli. Nessuno vi soccorre, non c'è via d’uscita. O meglio, intuite che l’unica via d’uscita per i personaggi sarà brutta. E capite che questo mondo continuerà. Ed è una vera disgrazia». E pensare che al recente festival di Cannes il regista Matteo Garrone aveva affermato «Il mio è un film antiscorsese». Intendeva dire che Gomorra non mitizza i criminali, come è stato accusato di fare il grande regista italoamericano. Che però, evidentemente, non se l’è presa.

Foto d’epoca di Fabrizio De Andrè

nager di tutto il mondo. E, nel segno di una sempre più grande attenzione da parte del mondo del cinema e dei festival verso la musica, ci saranno omaggi a Bob Marley e Fabrizio De Andrè, e alla musica brasiliana, con Outros Barbaros di Andrucha Waddington, alla cui proiezione sarà presente Caetano Veloso. In particolare, il documentario Bob Marley-Exodus '77 di Anthony Wall racconta di quel fatidico anno 1977 che vide il cantante pri-

ma sopravvivere a un attentato e poi incidere uno dei suoi album più belli Exodus. Seguendo le tracce di quel album scorre la vita del più famoso Rasta di tutti i tempi e fedelissimo suddito di Haile Selassie. Su De Andrè al Festival di Roma ci sarà “Amore che vieni, amore che vai” di Daniele Costantini (liberamente tratto dal romanzo di Un destino ridicolo a firma dello stesso cantautore e Alessandro Gennari). Tutto italiano inve-

ce il lavoro di Teresa Marchesi, “Effedià-Sulla mia cattiva strada”, documentario che si sviluppa tra spezzoni dell’archivio privato di De Andrè, registrazioni inedite e Off The record. E, infine, lui giovanissimo e ancora più timido del solito che rifà Brassens. Per restare nell’ambito musicale, Giorgio/Giorgia (storia di una voce) di Gianfranco Mingozzi, ovvero la storia del cantante Giorgia O'Brien (all’anagrafe Giorgio Montana), la cantante uo-

mo-donna dalla voce ermafrodita, diva degli anni '50 e '60, scomparsa nel 2004. La cantantessa del rock Carmen Consoli farà un intervento musicale prima del film di apertura L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi e, per finire, un gruppo tutto nuovo e top secret capeggiato da Silvio Orlando, dal titolo Snap Band (Snap starebbe per Senza Nulla A Pretendere) suonerà prima del musical di Brando De Sica in concorso 'Parlami di mè.

Paris Hilton attrice per Guy Ritchie

IN TELEVISIONE

All’Isola nuovo ingresso di un misterioso vip GIRO di boa per L'Isola dei Famosi, in onda stasera alle ore 21, in diretta su Raidue, con la sesta puntata. Dallo studio Simona Ventura annuncerà in diretta chi sarà il nuovo concorrente vip a sbarcare a Cayo Cochinos, dopo una settimana molto difficile e dura per i naufraghi, caratterizzata dal forte maltempo e della scarsità di cibo. Il programma mostrerà come se la sono cavata e come si sono integrati nel gruppo i nuovi ingressi Ela Weber, Peppe Quintale e le gemelle na-

poletane De Vivo. Sarà possibile scoprire inoltre se Leonardo Tumiotto, sulla “spiaggia dei lavori Forzati”, sarà riuscito a portare a termine la sua missione. In collegamento da New York ci sarà Ivana Trump, la miliardaria moglie di Rossano Rubicondi, che segue via satellite le avventure del suo amato. Questi potrebbero anche essere gli ultimi giorni di permanenza sull'Isola per Rossano, in nomination insieme all’infermiera Chiara Zaffoni. Sarà l'insindacabile giudizio del

pubblico, tramite televoto, a decidere chi dovrà abbandonare il reality e tornare a casa. In collegamento con la Selva Oscura si svolgerà la prova leader. Il vincitore, oltre ad ottenere l’Immunità alle nomination dovrà anche decidere chi, tra i propri compagni, mandare al ballottaggio per l’eliminazione insieme al nominato del gruppo. In studio, in diretta con Simona Ventura e i due opinionisti Mara Venier e Luca Giurato, ci sarà l’ultima eliminata Maria Grazia Maniscalco.

SPESSO accusata di essere svampita e un pò troppo sbadata, Paris Hilton (in foto) potrebbe presto prendersi la sua rivincita, guadagnandosi una parte nel film che l’ex “signor Ciccone”, Guy Ritchie, dedicherà al personaggio letterario che più di ogni altro ha fatto dell’acume e dell’intelligenza il suo punto di forza: Sherlock Holmes. Rossano Rubicondi


Sport Lunedì 20 ottobre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

LEGA PRO

SERIE D

A DILETTANTI

Il Potenza torna a sorridere Melfi ancora battuto

Al Matera non basta il solito gol di Albano

Doppia amarezza per Bawer e Levoni

da pagina 28 a pagina 43

da pagina 44 a pagina 47

alle pagine 56 e 57

CALCIO REGIONALE

TENNIS A1

VOLLEY B2 UOMINI

Murese- Policoro, si vola Rallenta il Real Tolve

La Sca Pisticci ko in casa con Viterbo

Esordio in scioltezza per la Medical Center

da pagina 48 a pagina 55

a pagina 60

a pagina 60

Motociclismo. A Sepang arriva terzo e diventa campione nella 250

Simoncelli, il mondo è tuo SEPANG – Marco Simoncelli con la Gilera si è laureato campione del mondo nella classe 250. L’italiano (l’undicesimo a vincere in questa categoria) è giunto terzo al traguardo in Malesia, mentre a vincere la gara è stato il suo rivale, lo spagnolo Alvaro Bautista su Aprilia, seguito dal giapponese Hiroshi Aoyama su Ktm. In classifica tuttavia Simoncelli è irraggiungibile e ieri all’arrivo era stravolto, grondante di sudore, prossimo a svenire. «Non ho ancora realizzato di essere campione del mondo - ha detto con la folta chioma di capelli zuppa – e quando sono arrivato al parco chiuso pensavo di non voltar pagina... ho sentito una vampata di caldo e pensavo di crollare a terra». E adesso? «Ora ho preso un pò coscienza ma certo se fossi meno sfinito sarebbe diverso. Neanche io mi sono mai visto così...e dire che sono grande e grosso!». La gara decisiva non è stata una passeggiata. «E' stata durissima! Fin dalle prime prove ho sofferto incredibilmente il caldo. Ero nel gruppetto dei primi – racconta il riccio-

nese della Gilera – ma, dopo aver preso un grosso rischio ho cercato di star lì e osservare cosa facevano gli altri senza incorrere in possibili errori. Siamo rimasti in tre, il vantaggio sul gruppo c'era e allora mi sono accontentato del podio, pensando al mondiale». Che era l’obiettivo dichiarato della vigilia. Un obiettivo sudato. «Quando mi sono fermato dopo il traguardo e mi sono tolto il casco – racconta Marco – ho avuto un ulteriore crollo per il caldo. Poi sono ripartito senza casco e mi sembrava di volare, in un aria malese mai così fresca...». Il giro d’onore senza casco gli è poi costato una sanzione amministrativa di mille dollari statunitensi. Era così stravolto che ha sbagliato nell’indossare la maglietta celebrativa. «Si, la copertina del disco con me ad imitare Jimi Hendrix – ammette Simoncelli – doveva stare alle spalle, davanti invece la scritta 'Super Sic, LE9 + RSA8=1' che significa che con nove gare disputate con la moto standard e otto con quella ufficiale sono poi stato il numero uno». E dire che il ventunenne

di Coriano, colline dell’appennino romagnolo, ha persino rischiato di restare a piedi nel 2008. Colpa dei disastri combinati in pista nelle precedenti due stagioni. «Faccio fatica a credere – racconta - che dopo gli scarsi risultati dello scorso anno soprattutto ora sono qui! E dire che non sapevo neppure se avrei corso quest’inverno». Cos'è cambiato? «Avevo fatto abbastanza schifo, lo ammetto, ma, dopo aver trovato l’ambiente giusto e le persone giuste e lavorando bene e duramente, sono riuscito a dimostrare di essere fortissimo. È stato bello riuscirci. In pochi credevano in me, soprattutto mio papà Paolo, il mio capo tecnico Aligi e il mio preparatore atletico». Quando ci ha creduto oggi? «Solo negli ultimi giri... poi devo dire – ripensa Simoncelli – che i momenti brutti ti fanno assaporare di più quelli belli». Tifa Rossi, il pluricampione pesarese è suo amico. «Valentino è un grande, anche nei momenti in cui andavo male mi ha sempre aiutato a tirami su, anche se non so – ammette – fino a che punto credesse nelle mie

Giro d’onore per Marco Simoncelli, da ieri campione del mondo nella classe 250

possibilità di vincere il mondiale quest’anno! Però Rossi è sempre stato un mio idolo, poi un amico e anche un modello». Il momento peggiore della stagione? «In Qatar è stato il momento peggiore. La moto aveva dei problemi, ho fatto un errore. E mi è crollato il mondo addosso». La riscossa? «Dopo la Spa-

gna è iniziato un mio crescendo ma solo dopo le corse di Le Mans e del Mugello, dopo che ero passato da meno 49 punti a meno 27, ho iniziato a credere nelle mie possibilità di vincere il titolo». Correrà col numero uno di campione in carica. «E sì – sospira Simoncelli – dopo essermi fatto un sedere così

per averlo me lo tengo stretto! Magari metterò il 58, che mi piace tanto, in un altro posto sulla moto». Un regalo per il mondiale vinto? «Non so, fino ad oggi il mio unico problema è stato quello di avere questa scritta qui – indica il berrettino giallo con la scritta “campione del mondo” – e ce l’ho fatta».


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Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Serie

A

Risultati e classifica Bologna-Lazio

3-1

Catania-Palermo

2-0

Chievo-Atalanta

1-1

Fiorentina-Reggina

3-0

5'pt Volpi, 12' Di Vaio, 26'pt Di Vaio, 6'st Rocchi 4' st Martinez, 42' st Mascara (rig) 49' pt Mantovani, 17' st Ferreira Pinto 39’pt Pazzini (rig.), 30’ st Gilardino, 36’st Gilardino

Genoa-Siena

1-0

Lecce-Udinese

2-2

Milan-Sampdoria

3-0

20' pt Biava

32' pt Tiribocchi, 8' st Domizzi (aut.), 13' st Sanchez, 25' st D’Agostino 0'st Ronaldinho (rig), 21'st Ronaldinho, 45'st Inzaghi

Napoli-Juventus

2-1

Roma-Inter

0-4

Torino-Cagliari

0-1

16’ st Amauri, 19’ st Hamsik, 35’ st Lavezzi 5' pt Ibrahimovic, 2' st Ibrahimovic, 9' st Stankovic, 11' st Obinna 41'st Acquafresca

Prossimo turno

8ª giornata 26/10/2008 ore 15

Atalanta-Milan Cagliari-Chievo Inter-Genoa Juventus-Torino (25/10 ore 20,30) Lazio-Napoli Reggina-Lecce Palermo-Fiorentina (ore 20,30) Sampdoria-Bologna Siena-Catania (25/10 ore 18)

giornata

Marcatori INTER UDINESE CATANIA NAPOLI LAZIO MILAN FIORENTINA ATALANTA GENOA PALERMO JUVENTUS LECCE SIENA ROMA BOLOGNA CHIEVO TORINO SAMPDORIA CAGLIARI REGGINA

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8

9

6 RETI: Gilardino (Fiorentina); Zarate (2 rig) (Lazio) 5 RETI: Milito (1 rig) (Genoa); Miccoli (1 rig) (Palermo) 4 RETI: Amauri (Juventus); Pandev (Lazio), Hamsik (Napoli) 3 RETI: Floccari (Atalanta); Di Vaio (Bologna); Paolucci (Catania); Ibrahimovic (Inter); Ronaldinho (1 rig) (Milan); Quagliarella (Udinese) 2 RETI: Mascara (1 rig), Plasmati (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Sculli (Genoa); Caserta, Castillo, Tiribocchi (Lecce); Pato (Milan); Denis e Lavezzi (Napoli); Cavani (Palermo); Corradi (Reggina, 1 rig.); Aquilani, Panucci (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria); Amoruso (1 rig), Bianchi (1 rig) (Torino); D’Agostino (1 rig), Di Natale, Pepe (Udinese) 1 RETE: Doni, Ferreira Pinto, Garics, Guarente, Padoin (Atalanta); Moras, Valiani, Volpi (Bologna); Acquafresca, Larrivey (Cagliari); Martinez (Catania); Kuzmanovic, Mutu, Pazzini (Fiorentina); Adriano (rig.), Cruz, Maicon (Inter); Del Piero, Nedved (Juventus); Foggia, Inzaghi, Mauri, Rocchi, Siviglia (Lazio); Giacomazzi (Lecce); Ambrosini, Borriello, Inzaghi, Kakà, Seedorf, Zambrotta (Milan); Maggio, Zalayeta (Napoli); Bovo, Mchedlidze, Bresciano (Palermo); Costa (Reggina); De Rossi, Julio Baptista, Perrotta, Vucinic (Roma); Delvecchio, Franceschini (Sampdoria); Calaiò, Ficagna, Frick, Ghezzal, Kharja (Siena); Abbruscato, Rosina (1 rig.), P.Zanetti (Torino); Floro Flores, Inler, Sanchez (Udinese)

Pari a Verona fra Chievo e Atalanta. Al Genoa basta un gol per avere la meglio sul Siena

Cagliari, colpaccio a Torino. Super Bologna BOLOGNA LAZIO

3 1

BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 7; Zenoni 6,5, Moras 7, Terzi 6,5, Bombardini 6,5; Lavecchia 6 (18'st Mingazzini 6), Mudingayi 6,5, Volpi 7, Valiani 6 (45'st Castellini sv), Marchini 6,5 (28'st Lanna 6); Di Vaio 7,5. In panchina: Colombo, Carrus, Adailton, Bernacci. Allenatore: Arrigoni 7. LAZIO: (4-3-2-1): Carrizo 5,5; Lichtsteiner 5,5, Siviglia 5, Cribari 6, Kolarov 6,5; Dabo 5 (34'pt Mauri 6,5), Ledesma 6, Brocchi 5,5; Foggia 5,5, Pandev 5 (34'st Inzaghi sv); Zarate 5

GENOA SIENA

1 0

GENOA (3-4-3): Rubinho 6.5; Biava 7, Ferrari 6.5, Bocchetti 6.5; Mesto 6 (9'st Gasbarroni 6.5), Milanetto sv (15'pt Thiago Motta 5.5), Juric 6, Criscito 6; Sculli 6, Milito 7, Palladino 7 (23'st Ramon 6) In panchina: Scarpi, D’Alessandro, Brivio, Jankovic Allenatore: Gasperini 7 SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Rossettini 5, Portanova 6, Ficagna 5 (35'st Rossi), Del Grosso 5; Vergassola 6, Coppola 6 (11'st Ghezzal 5), Galloppa 6.5; Kharja 6.5; Maccarone 5, Frick 5 (15'st

(1'st Rocchi 6,5). In panchina: Muslera, De Silvestri, Rozenhnal, Radu. Allenatore: Rossi 5. ARBITRO: Tagliavento di Terni 6. RETI: 5'pt Volpi, 12'e 26'pt Di Vaio; 6'st Rocchi. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000. Ammoniti: Siviglia, Bombardini, Dabo, Marchini, Zenoni, Mudingayi, Ledesma. Angoli: 7-5 per la Lazio. Recupero: 2', 6'. BOLOGNA - Altro che crisi e Arrigoni in Bilico. Il Bologna strapazza una Lazio solo lontana parente di quella vista nelle ultime settimane.

Calaiò 5) In panchina: Manitta, Del Prete, Jarolim, Packer. Allenatore: Giampaolo 6 ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6 RETE: 20'pt Biava NOTE: pomeriggio mite, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Ammoniti: Rossettini, Palladino, Galloppa. Angoli: 75 per il Siena. Recupero: 1'; 4' GENOVA - Col minimo sforzo il Genoa di Gasperini ottiene tre punti importanti contro u Siena mai domo. E’ di Biava la rete che permette al grifone di avanzare in classifica.

ROMA INTER

CATANIA PALERMO

2 1

CATANIA (4-3-3): Bizzarri 6.5; Sardo 6 (26' st Stovini sv), Silvestre 6.5, Terlizzi 6 (43' st Baiocco sv), Silvestri 6; Izco 6, Biagianti 5.5 (15' st Llama 6), Giacomo Tedesco 6.5; Mascara 6.5, Morimoto 6, Martinez 6. In panchina: Kosicky, Dica, Plasmati, Antenucci. Alenatore: Zenga 6.5 PALERMO (4-3-1-2): Amelia 5; Cassani 6.5, Dellafiore 6, Carrozzieri 4.5, Balzaretti 6; Migliaccio 6, Liverani 5.5, Nocerino 5.5 (28' st Budan sv); Simplicio 5.5, Miccoli 6 (8' st Giovanni Tede-

LECCE UDINESE

2 2

LECCE (4-3-1-2): Benussi 6.5; Polenghi 6, Stendardo 5.5, Fabiano 5, Esposito 5.5; Giacomazzi 6, Zanchetta 6.5 (16' st Boudianski 5.5), Ariatti 5.5; Caserta 7 (25' st Munari 6); Castillo 6 (38' st Cacia sv), Tiribocchi 6.5. In panchina: Rosati, Diamoutene, Giuliatto, Konan. Allenatore: Beretta 6. UDINESE (4-3-3): Handanovic 5; Ferronetti 5.5, Coda 4.5, Domizzi 5, Pasquale 5 (11' st Lukovic 6); Inler 5.5, D’Agostino 7 (37' st Obodo sv), Isla 6; Pepe 5 (11' st Sanchez 6.5), Quagliarella 6.5,

0 4

ROMA (4-2-3-1): Doni 5.5; Cicinho 5, Loria 5, Juan 5.5, Riise 6; De Rossi 5.5, Aquilani 5.5; Taddei 5.5 (30' Okaka sv), Perrotta 5.5 (32' st Brighi sv), Vucinic 6; Totti 6.5 (24' st Menez 5.5). In panchina: Artur, Pizarro, Tonetto, Montella. Allenatore: Spalletti 5. INTER (4-3-3): Julio Cesar 7; Maicon 7, Cordoba 6.5, Chivu 6, Zanetti 6; Stankovic 6.5 (33' st Dacourt sv), Cambiasso 6.5, Muntari 6.5;

sco 5.5), Cavani 6. In panchina: Fontana, Capuano, Guana, Raggi, Lanzafame. Allenatore: Ballardini 6. ARBITRO: Rocchi di Firenze 6.5 RETI: 24' st Martinez, 42' st Mascara (Rigore) NOTE: Giornata calda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: Espulso: 44' Carrozzieri per scorrettezze. Ammoniti: Carrozzieri, Migliaccio. Angoli: 7-3 per il Palermo. Recupero: 2' pt. 2' st. CATANIA - Gli etnei vincono il derby e balzano al vertice. Catania vive un sogno. Il Palermo, invece, è il peggiore della gestione Ballardini.

Floro Flores 7. In panchina: Koprivec, Zapata, Motta, Nef. Allenatore: Marino 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6. RETI: 32' pt Tiribocchi, 8' st Domizzi (autorete), 13' st Sanchez, 25' st D’Agostino. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Ammoniti: Inler, Pepe, Domizzi, Fabiano, Giacomazzi, Ariatti e Tiribocchi. Angoli: 5-4. Recuperi: pt 1'; st 4'. LECCE - L’Udinese, nonostante i due “gollonzi” presi, riesce a pareggiare a via del Mare anche grazie all’ingresso di Sanchez, imprendibile sugli esterni.

Obinna 6, Ibrahimovic 7.5 (38' st Cruz sv), Quaresma 6 (24' st Mancini 6). In panchina: Toldo, Adriano, Samuel, Balotelli. Allenatore: Mourinho 7. ARBITRO: Nicola Rizzoli di Bologna 6 RETI: 5' pt Ibrahimovic, 2' st Ibrahimovic, 9' st Stankovic, 11' st Obinna NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 50.000 circa. Ammoniti: Vucinic, Chivu. Angoli 10-7 per l’Inter. Recuperi: 1' primo tempo e 3' nella ripresa.

TORINO CAGLIARI

CHIEVO ATALANTA

1 1

CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 7.5; Frey 6.5, Yepes 5.5, Mandelli 6, Mantovani 6.5 (35' st Malagò sv); Pinzi 6.5 (24' st Luciano 5.5), Italiano 6, Bentivoglio 7; Marcolini 6; Pellissier 5.5, Langella 5.5 (24' st Iunco 5.5). In panchina: Squizzi, D’Anna, Cesar, Esposito. Allenatore: Iachini 6 ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Garics 6, Talamonti 7, Manfredini 6.5, Bellini 6 (16' st Rivalta 5.5); Ferreira Pinto 7, De Ascentis 6.5, Guarente 6.5, Padoin 5.5 (16' st Cerci 5.5);

MILAN SAMPDORIA

3 0

MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6; Antonini 6, Bonera 6.5, Maldini 5.5; Jankulovski 6; Flamini 6, Seedorf 6 (29'st Emerson 6), Ambrosini 6; Pato 6 (1'st Kakà 6.5), Ronaldinho 7; Borriello 6 (33'st Inzaghi 6.5). In panchina: Dida, Nesta, Favalli, Shevchenko. Allenatore: Ancelotti 6.5. SAMPDORIA (3-5-1-1): Castellazzi 6; Lucchini 5, Gastaldello 6.5, Bottinelli 6; Padalino 6.5 (16'st Stankevicius 5), Sammarco 6, Franceschini 6, Ziegler 6 (25'st Bellucci 6), Pieri 6;

0 1

TORINO (4-3-2-1): Sereni 6; Colombo 6 (38'st Rosina 5.5), Natali 6 (22'st Di Loreto 5), Pratali 6, Rubin 6; Diana 6, Corini sv (11'pt Saumel 6), P.Zanetti 6; Abate 6.5, Amoruso 6; Bianchi 5.5. In panchina: Calderoni, Obgonna, Abbruscato, Stellone. Allenatore: De Biasi 6 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 7; Pisano 6, Lopez 6, Bianco 6, Agostini 6; Biondini 6, Conti 6.5, Fini 6; Cossu 5.5 (27'st Lazzari 6); Larrivey

Doni 6.5; Floccari 6. In panchina: Consigli, Valdes, Capelli, Bonaventura, Marconi. Allenatore: Del Neri 6 ARBITRO: Valeri di Roma 6 RETI: 49' pt Mantovani, 17' st Ferreira Pinto NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in cattive condizioni. Spettatori: 6.000 circa. Ammoniti: Talamonti, Manfredini. Angoli: 13-7 per il Chievo. Recuperi: 5' pt e 3' st. VERONA - Forse ai punti avrebbe vinto la squadra di Iachini, ma il risultato alla fine può andar bene ad entrambe.

Delvecchio 6; Cassano 6.5 (36'st Bonazzoli sv). In panchina: Fiorillo, Krsticic, Donati, Bonanni, Fornaroli. Allenatore: Mazzarri 6.5. ARBITRO: Damato di Barletta 6. RETI: 10'st Ronaldinho (rig), 21'st Ronaldinho, 45'st Inzaghi. NOTE: giornata primaverile, terreno in mediocri condizioni, spettatori 50.000, angoli 6-4 per il Milan. Espulso al 9'st Lucchini per somma di ammonizioni. Ammoniti Flamini, Jankulovski. Recupero: 2'; 4'. MILANO - Ronaldinho infiamma San Siro e il Milan abbatte la Sampdoria.

5 (16'st Acquafresca 6.5), Jeda 6.5. In panchina: Lupatelli, Matheu, Astori, Parola, Matri. Allenatore: Allegri 6 ARBITRO: Banti di Livorno 6 RETE: 41'st Acquafresca NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12mila circa. Ammoniti: Bianco, Conti, Pratali, Lopez, P.Zanetti, Acquafresca. Angoli: 7-7. Recupero: 1'pt e 5'st. TORINO - Ti aspetti il Toro e invece ecco il Cagliari che fa sua la partita con un bel gol di Acquafresca.


Sport 27 Il solito Ibrahimovic realizza due gol. Poi ci pensano i bolidi di Stankovic e Obinna Lunedì 20 ottobre 2008

Mourinho ottavo re di Roma L’Inter incanta e umilia i giallorossi all’Olimpico: 0-4 di FRANCO ZUCCALÀ ROMA - Irresistibile Inter, Roma di burro in difesa (12 gol incassati: solo la Reggina ha fatto peggio!). Goleada cominciata con Ibrahimovic nel primo tempo e, dopo alcuni sfortunati tentativi giallorossi, proseguita con una raffica nerazzurra nella ripresa: altri tre gol in undici minuti. Ibrahimovic ha raddoppiato e poi Stankovic e Obinna hanno giustiziato Doni da fuori area. E Maicon ha colpito pure un palo! Eh, che la Roma fosse in difficoltà si era capito in diverse circostanze: a Palermo, in parte a Genova e a Siena, ma non all’Olimpico. L’Inter stavolta ha fatto capire agli stessi giallorossi che i miracoli dell’anno scorso difficilmente si ripeteranno. Anche perchè l’Inter finora non aveva fatto stravedere: stavolta ha ristabilito...la verità. Da quel che s'è visto all’Olimpico, i nerazzurri sono veramente forti e il ritrovato primato lo conferma ampiamente. Spalletti ha recuperato Totti (già brillante in diverse occasioni, ma solo per un’ora). Mourinho ha presentato la sorpresa Obinna (voglioso di farsi notare, spesso egoista, comunque formidabile sul gol). La Roma ci ha messo circa mezzora, per diventare veramente pericolosa. E l'Inter ne ha approfittato. Inizialmente i nerazzurri hanno avuto miglior gioco: impenetrabile la difesa, pericoloso l’attacco. La partita è stata condizionata da quel che è successo al 5': Riise è andato avanti sulla sinistra, si è accentrata e il tiro del norvegese è stato piuttosto centrale. Sul rilancio di Cordoba, pallone per Ibrahimovic solo sulla destra, sul filo dell’offside: lo svedese è arrivato nei pressi dell’area, Doni è uscito e lo svedese lo ha infilato da fuori con un preciso pallonetto. La Roma si è fatta sorprendere sguarnita (Riise era in avanti e pare che Cicinho abbia tenuto in gioco Ibrahimovic). Resta il fatto

Festa Inter ieri sera all’Olimpico

che l’Inter è andata in vantaggio e la Roma, un pò frastornata, ha rischiato di prendere un altro gol: al 14' un bellissimo triangolo Maicon-Muntari-Maicon col terzino solo sulla destra: botta a colpo sicuro, ma palla alta. Poi piano piano la squadra di Spalletti si è ripresa e, dopo un tentativo di testa fuori di De Rossi e due percussioni del pericoloso Quaresma sulle quali i giallorossi si sono ben disimpegnati, è partita in avanti la Roma. Ispirata da Totti, la manovra

romanista ha creato due grossi pericoli alla difesa nerazzurra: al 42' quando un traversone da sinistra di De Rossi ha trovato Taddei pronto a sparare di destro alto e un minuto dopo, quando Totti da sinistra ha dato la possibilità a Vucinic di colpire di testa e a J.Cesar di rispondere con una deviazione. Primo tempo molto nervoso, ma piacevole, con squadre a volte troppo lunghe e quindi spazi in grado di generare emozioni. Un buco di Loria

sulla trequarti ha permesso all’inizio della ripresa a Ibrahimovic (Juan non lo ha contrastato) di andare sulla sinistra e infilare poi Doni in diagonale. Lo svedese, col suo quarto gol, ha gelato l’Olimpico e messo a nudo le difficoltà difensive della Roma, priva di Mexes e Panucci (squalificati). E tuttavia i giallorossi hanno avuto subito l’occasione per pareggiare: Vucinic da sinistra ha trovato Cicinho al centro in buona posizione. Il terzino ha tirato, J.Cesar ha respinto miracolosamente e il giallorosso di testa ha messo alto incredibilmente. La Roma ha continuato ad attaccare, ma il momento magico era passato. Ma al 9' su angolo per l’Inter da destra, la difesa giallorossa ha respinto al limite destro: Stankovic al volo di destro, carambola sul palo e gol della sicurezza per la squadra di Mourinho. Ma l’Inter è in grande serata e all’11' è arrivato il quarto gol: Obinna si è accentrato da destra e con un potente sinistro ha giustiziato Doni da fuori area. Incredibile superiorità nerazzurra. Prima d’andarsene, Totti ha chiamato in causa J.Cesar con un bel destro, È entrato poi Mancini, subissato dai fischi. Ma non è cambiato nulla, anche se sono stati sfiorati altri gol. Adesso contro il Chelsea si aspetta la reazione giallorossa, ma che Inter!

Catania al comando, ma per poche ore CATANIA - Clamoroso al Cibali: primo in classifica (anche se per poche ore) e dopo avere battuto il Palermo. Il massimo per il Catania tanto da fare dire al presidente Pulvirenti che «è stata una giornata bellissima» mentre il tecnico Walter Zenga usa l’ironia per festeggiare: «Noi primi in classifica? Allora - dice sorridendo – chiederò di fare sospendere il campionato...» La felicità e i festeggiamenti sono costati un infortunio muscolare al presidente dei rossozzurri. «Siamo contenti – afferma soddisfatto Pulvirenti – abbiamo

14 punti, tutti meritati, e la migliore difesa del campionato con appena quattro reti subite. Si vede il lavoro di Walter Zenga: anche oggi ha azzeccato formazione e cambi ed è stato bravo». Sulla classifica ha pochi dubbi: «godiamoci questo momento – sottolinea – ma non dimentichiamo che il nostro vero obiettivo è la salvezza». Insomma, Catania sogna. Dopo una stagione, quella scorsa, finita bene solo all’ultima partita, quest’anno sembra proprio un’altra storia.

Doppietta per il brasiliano

Ronaldinho ride «Ora vi piaccio?» MILANO - «Non vi sono piaciuto oggi?». Dopo la doppietta con cui ha piegato la Sampdoria, Ronaldinho risponde con un sorriso a chi gli chiede quando sarà possibile rivederlo sui suoi migliori livelli. Intanto un rigore preciso e un altro gol elegante servono a convincere gli scettici e a tranquillizzare tutti, da Carlo Ancelotti al patron Silvio Berlusconi che dopo il fischio finale ha raccontato la sua soddisfazione al suo vice Adriano Galliani. «L'ho sentito al telefono ed era molto contento, mi ha detto “allora non abbiamo sbagliato proprio tutto...” rivela Galliani tessendo le lodi di Ronaldinho, «un giocatore dal talento unico». E il brasiliano gongola. «Sono davvero contento per la doppietta (la sua prima in Italia, ndr). Durante la pausa ho lavorato parecchio e devo ringraziare l’allenatore che mi sta aiutando molto», sorride Ronaldinho promettendo che tra un paio di mesi inizierà a parlare meglio italiano. Intanto in via Turati si accontentano di ciò che fa in campo e sperano possa mantenere un’altra promessa, quella di «giocare una lunga serie di partite di questo livello». «Non so dire a che punto sia la sua condizione, ma mi basta quello che sta facendo perchè lo vedo impegnato in partita e in allenamento», assicura Ancelotti che è soddisfatto per la difesa che da quattro gare non incassa gol, ma riconosce che nel primo tempo

Ronaldinho, magie a Milano

il Milan ha avuto le solite difficoltà. «Recuperavano la palla troppo bassi, il nostro gioco era prevedibile e la Sampdoria da subito ha preso le misure ai nostri attaccanti che erano troppo statici», spiega il tecnico rossonero che nell’intervallo si è affidato a Kakà per sbloccare la situazione. «Anche se non è fresco – rivela – lo avrei fatto giocare dall’inizio, ma lui ha preferito un inserimento graduale». Fatto sta che a quel punto la partita è cambiata con il rigore e l’espulsione di Lucchini. Per Ancelotti è stato un episodio «determinante sul risultato», ma il giudizio dell’arbitro è stato coerente con un fallo simile di Flamini a centrocampo. Molti più dubbi ha invece Walter Mazzarri, che fino a quel momento aveva visto la sua Sampdoria «giocare meglio e meritare più del Milan nonostante ci mancassero cinque titolari».

Intanto Corradi glissa sull’esclusione: «Scelta tecnica, va bene così»

Cozza: «Ora la prima vittoria» Il capitano della Reggina non fa drammi dopo il ko di Firenze di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - L'esclusione di Corradi finito in tribuna a Firenze, le scelte tecniche di mister Orlandi, la nuova sconfitta in campionato con le decisioni discutibili dell'arbitro Orsato, la prova di Rakic che ha un po' deluso le aspettative, il ritorno in squadra di Ciccio Cozza: sono questi gli argomenti del giorno di cui discutere e che tengono comunque alta la tensione intorno alla squadra che ha proprio bisogno di non appiattirsi. Nessuna polemica, per carità, neanche da parte dello stesso Corradi che l'ha presa con filosofia, dichiarando a chi lo ha incontrato in tribuna, al 'Franchi', che si è trovato li per scelta tecnica e che quindi stava bene così. Orlandi ha schierato una punta di movimento, queste almeno le motivazioni, con due fantasisti dietro del calibro di Brienza e Cozza. L'arbitro Orsato, poi, nel decretare l'espulsione di Campagnolo avrebbe potu-

to mostrare solo il cartellino giallo ha anche visto male nel sorvolare su un fallo ricevuto da Brienza in piena area. In quella circostanza, il fischietto di Schio l'ha fatta proprio grossa ed il presidente Foti ha contestato proprio quella decisione del direttore di gara Orsato si sarà fatto un bell'esame di coscienza. Criticato, quindi l'arbitro per le sue decisioni, ma criticato anche Orlandi per le sue scelte. Certo, dopo una sconfitta così pesante, è facile gettare la croce addosso all'allenatore. Adesso è facile affermare che lasciare in tribuna un attaccante come Corradi non è mai conveniente, nessuno tecnico, probabilmente lo avrebbe fatto. Orlandi, però, lo aveva anticipato in una conferenza stampa affermando che anche i mostri sacri avrebbero potuto riposare perchè l'interesse della Reggina è sovrano. Di estremamente positivo, invece, il ritorno in campo di Ciccio Cozza. Orlandi ha dichiarato che l'assenza del capitano è sta-

to sicuramente un fattore penalizzante per la Reggina e che il suo rientro ha rivitalizzato il gioco della squadra. Il capitano amaranto, al termine della gara di Firenze, ha parlato di una Reggina viva: «La squadra c'è, ma non sono queste le partite da vincere. Certo, ce l'abbiamo messa tutta per andare in vantaggio e tentare il colpo al 'Franchi', infatti siamo molto rammaricati per l'esito della gara e per come è maturata la sconfitta. Eravamo partiti molto bene, mettendo in difficoltà una squadra così forte, ma quel rigore ha condizionato la nostra prestazione ed il risultato». Rigore inesistente? «Non lo so, ma non credo sia stato un fallo volontario e le varie moviole hanno parlato di uno scontro e non di un fallo cercato. In ogni caso, Campagnolo non avrebbe meritato l'espulsione e la Reggina avrebbe potuto giocarsi la partita in parità numerica fino alla fine. Nonostante siamo rimasti in dieci, nel secondo tem-

po abbiamo continuato a cercare il gol e ci siamo andati vicini, tenendo bene il campo e facendo soffrire la Fiorentina». Dal possibile pareggio, poi è maturata una sconfitta pesante, perchè? «Altri episodi sfavorevoli ci hanno costretti alla rese in anticipo, ma quando bisogna recuperare e si gioca in inferiorità numerica, si rischia sempre. E' quanto accaduto alla Reggina a Firenze dove il risultato è stato sproporzionato rispetto a quello che si è visto in campo». Adesso bisogna guardare avanti? «Direi di si, abbiamo già assorbito il colpo del 'Franchi' e siamo proiettati sulla gara col Lecce. Torneremo ad allenarci con la consapevolezza che abbiamo le qualità per farcela e torneremo a giocare con rinnovata fiducia per conseguire il primo risultato pieno della stagione che per noi diventa importante sotto il profilo della classifica e psicologico».

Felipe Melo e Francesco Cozza sabato al “Franchi”

NOTIZIARIO. La Reggina tornerà ad allenarsi martedì pomeriggio pensando soprattutto alla prossima partita col Lecce che giocherà domenica prossima in casa. Mister Orlandi che secondo le dichiarazioni del presidente Foti non corre rischi, sarà regolarmente al suo posto per riprendere gli allenamenti, pensando an-

che al turno infrasettimanale di Napoli ed alla successiva gara interna con l'Inter che sarà anticipata a sabato due novembre. Domenica prossima, intanto, sarà certamente assente il portiere Campagnolo per squalifica, ma ci sarà da valutare l'opportunità di tornare ad una formazione con Corradi in campo.


28

Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica Benevento-Pescara

2-2

Cavese-Juve Stabia

3-1

Foggia-Sorrento

3-1

Marcatori

20’pt Cardinale (P), 12’st Simon (P), 19’st Castaldo (B), 30’st Di Piazza (B) 17’pt (r) Favasuli (C), 13’st Morello (JS), 17’st Bernardo (C), 51’st Aquino (C) 28’pt Salgado (F), 17’st La Vista (S), 38’st (r) Salgado (F), 43’st (r) Salgado (F)

Foligno-Crotone

0-2

38’st e 47’st Espinal

Gallipoli-Arezzo

2-2

3’pt Chianese (A), 41’pt Vastola (G), 43’pt Baclet (A), 17’st Cangi (G)

Potenza-Pistoiese

2-0

Taranto-Paganese

0-1

Ternana-Perugia

0-1

3’st Volpe, 20’st (r) Cozzolino 3’st Tisci

3’st Cutolo

V. Lanciano-R. Marcianise 3-0 4’pt Margarita, 5’pt Bolic, 8’pt (a) Murolo

Prossimo turno

9ª giornata 26/10/08 ore 15.00

Arezzo-Foligno Crotone-Ternana Juve Stabia-Potenza Paganese-V. Lanciano Perugia-Taranto Pescara-Gallipoli Pistoiese-Benevento R. Marcianise-Foggia Sorrento-Cavese

giornata

AREZZO GALLIPOLI FOGGIA CROTONE CAVESE BENEVENTO TERNANA TARANTO PERUGIA SORRENTO V. LANCIANO FOLIGNO PAGANESE PESCARA R. MARCIANISE JUVE STABIA PISTOIESE POTENZA

20 17 16 15 14 12 11 11 10 9 9 9 9 9 8 7 5 3

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6 RETI: Baclet (Arezzo) 5 RETI: Scappini (Ternana) 4 RETI: Chianese (Arezzo); Salgado (2) (Foggia); Rigoni (1) (Ternana) 3 RETI: Bondi (Arezzo); Castaldo L. (Benevento); Espinal (Crotone); De Paula (Foligno); Ginestra (Gallipoli); Cozzolino (2) (Potenza); Dionigi (1 ) (Taranto) 2 RETI: Terra (Arezzo); Bueno (Benevento); Aquino, Bernardo (Cavese); Basso, Russo (Crotone); Del Core (1) (Foggia); Cangi, Di Gennaro (Gallipoli); Biancolino (1), Peluso (J.Stabia); Lasagna (Paganese); Cutolo (Perugia); Simon (Pescara); Cammarota (Potenza); Agnelli, Giampaolo, La Vista (Sorrento); Micco (Taranto) 1 RETE: Fanucci, Grillo (Arezzo); Cejas, Clemente, Di Piazza, Ferraro, Palermo, Statella (Benevento); Favasuli, Frezza, Porro, Scartozzi, Sorrentino (Cavese); Caetano, Triarico (Crotone); Troianiello, Zanetti (Foggia); Coresi, Petterini, Turchi (Foligno); Marzeglia, Mounard, Russo, Vastola (Gallipoli); Artistico, Morello, Radi (J.Stabia); Esposito (1), Taccola, Tisci (Paganese); Campagnacci, Ercolano, Mezavilla (Perugia); Bazzani, Cardinale, Felci (Pescara); Bartolucci, Fanasca (Pistoiese); Nolè, Vianello, Volpe (Potenza); Della Ventura, Galizia, Manco (1), Tedesco (R.Marcianise); Biancone, Myrtaj (Sorrento); Caturano, Marolda, Pastore (Taranto); Alessandro, Di Deo, Noviello (Ternana): Bolic, Margarita, Morante (1), Oshadogan (V.Lanciano)

Il solito Cangi salva il Gallipoli, ma per Giannini il bicchiere è mezzo vuoto

Arezzo: missione compiuta Gli amaranto mantengono il primato in una gara spettacolare GALLIPOLI AREZZO

2 2

GALLIPOLI (3-4-1-2) : Rossi 6,5; Sissoko 5,5, Antonioli 6, Mele 5 (20’ st Riccardo 6); Vastola 6,5, Russo 6,5, Esposito 6,5, Cangi 6,5; Mounard 6; Ginestra 6, Di Gennaro 5,5 (14’ st Marzeglia 6). A disp.: Marcandalli, Cini, Ianniciello, Zampa, Cimarelli. All.: Giannini 6,5. AREZZO (4-4-2) : Marconato 6; Bricca 6, Terra 6 (41’ st Conte sv), Fanucci 6, Grillo 6; Bondi 6, Miglietta 6,5 (34’ st Doga sv), Beati 6, Croce 6 (43’ st Matute sv); Baclet 6,5, Chianese 6,5. A disp.: Lancini, Cavagna, Martinetti, Vigna. All.: Cari 6,5. ARBITRO : Corletto di Castelfranco Veneto 6. RETI : pt 3 Chianese (A), 43’ Vastola (G), 44’ Baclet (A); st 24’ Cangi (G). NOTE : spettatori 1400 circa di cui 150 provenienti da Arezzo. Ammoniti: Croce, Miglietta, Sissoko e Baclet. Angoli 9-1 per il Gallipoli. Recupero: pt 1’; st 4’. GALLIPOLI - Né vincitori. Né vinti. Il pareggio finale premia Gallipoli ed Arezzo con un punto in classifica e rimanda nel prosieguo del campionato le operazioni in vetta tra la capolista toscana di Cari, che conserva i tre punti di vantaggio sui diretti inseguitori dei salentini del “principe” Giannini. Alla fine il pari non propone supremazie tra il miglior attacco, quello aretino (16 reti all’attivo), contro la miglior difesa, quella giallorossa jonica con soli 3 gol subiti (come il Foggia). A parte i numeri, il Gallipoli lamenta l’emergenza

La rete di Francesco Cangi è valsa il pari al Gallipoli

infortuni in difesa con l’assenza di Molinari, Bonatti, Savino, Suriano e Giacomini. E così Giannini ridisegna il trio difensivo con capitan Antonioli, unico superstite, affiancato dai debuttanti Sissoko e Mele. E gli aretini, nonostante le indisponibilità di Togni e Lauria, approfittano in avvio di gara del disorientamento iniziale del reparto arretrato pugliese colpendo a freddo con il gol al 3’ di Chianese che, servito su spizzicata di testa di Baclet, trafigge Rossi con un preciso sinistro in diagonale. I padroni di casa accusano il colpo e Chianese di-

venta un ciclone, mancando il gol in altre tre occasioni in soli 4 minuti, dove manca il raddoppio per imprecisione e poi al 9’ si vede respingere un diagonale su un grande intervento da parte del portiere Rossi. Passano i minuti ed il Gallipoli si rialza e, passata la tempesta iniziale, reagisce: Russo al 17’ serve un traversone per Di Gennaro che impegna di testa il portiere Marconato nel respingere il pallone. Dopo 2’ minuti Di Gennaro non è fortunato a trovare l’attimo giusto per insaccare nella mischia. Ma al 37’ il legno salva Rossi su un tiro dalla distanza di

Croce. Al 40’ il Gallipoli va vicino al pareggio: su calcio piazzato di Mounard arriva la deviazione di testa di Ginestra dal secondo palo con la palla che taglia tutto lo specchio della porta e finisce sul fondo, passando a pochi centimetri dal palo. L’episodio fa da preludio al gol del pareggio che arriva al 42’ con Vastola, ben servito dal un’apertura al centro per Ginestra e bravo a battere il portiere in uscita ed a beffare così l’intera retroguardia. Ma il Gallipoli non riesce a coccolarsi il pareggio: un errore dei giallorossi regala il pallone nelle trequarti dei salentini ai toscani.

Bondi serve Bricca sulla destra: cross in area per Baclet tutto solo a raddoppiare di testa. La ripresa registra il grande cuore ed il riscatto del Gallipoli, che prova ad agguantare il pareggio senza lasciare spazio alla manovra offensiva della capolista. Al 22’ il tecnico Giannini, in virtù dell’infortunio di Mele (3 punti di sutura al labbro inferiore, oltre ai 6 punti per il taglio all’arcata sopraccigliare di Di Gennaro) ridisegna il Gallipoli con il 4-2-1-3: Vastola e Cangi esterni difensivi; e Riccardo a ridosso dal tridente Ginestra-MarzegliaMounard.

Al 24’ arriva il pareggio dei pugliesi: su cross di Mounard arriva il colpo di testa vincente sul secondo palo di Cangi (terzo sigillo personale). L’Arezzo si fa pericoloso con l’unico tiro della ripresa al 37’ su punizione angolata di Bondi (si supera Rossi). Ed al 48’ Cangi annulla i pericoli sull’incursione del neoentrato Doga. L’undici di Cari, nonostante avrebbe potuto anche vincere, riesce sostanzialmente a condurre in porto la missione della domenica: difendere un primato che di questo passo sarà duraturo. Pasquale Marzotta sport@luedi.it


Sport Tripletta del cileno al malcapitato Sorrento

Lunedì 20 ottobre 2008

GLI ALTRI RISULTATI DELLA LEGA PRO

Lo show di Salgado manda in orbita Foggia FOGGIA SORRENTO

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Il rigore del 3-1 segnato da Salgado

FOGGIA (4-3-3): Bremec 7; Colombaretti 6, Lisuzzo 5,5, Rinaldi 6, Pezzella 6 (16’ st Colomba sv); Pecchia 6,5, D’Amico 6,5, Coletti 6,5; Mancino 7 (49’ st Trezzi sv), Salgado 7, Piccolo 6 (13’ st Troianiello 6). A disp.: Coscia, Burzigotti, Germinale, Mattioli. All.: Novelli 6. SORRENTO (4-4-2): Botticella 6; Vanin 6, Lo Monaco 6 (34’ pt Iorio 4), Minadeo 6, Panarelli 6; Fialdini 6, Nicodemo 6, La Vista 7 (34’ st Angeli sv), Agnelli 6; Giampaolo 6 (8’ st Myrtaj 6,5), Biancone 6. A disp.: Spadavecchia, Maiorano, Strambelli, Ferrara. All.: Simonelli 6. ARBITRO: D’Alesio di Forlì 6. RETI: pt 28’ Salgado (F); st 21’ La Vista (S), 38’ e 44’ st Salgado (F) su rigore. NOTE: spettatori 4.500 circa . Ammoniti: Lisuzzo, Fialdini, Troianiello, Minadeo, Iorio. Espulso al 31’ st Fialdini (S) per doppia ammonizione. Angoli 83 per il Foggia. Recupero: pt 3’; st 4’. FOGGIA Alla volontà non ci sarebbe rimedio, perché di qualità il Sorrento dimostra di possederne. Magra consolazione per una sconfitta che complica la classifica, ma in chiave futura non suggerisce particolari ansie considerate le attenuanti del caso (al Foggia serviva accreditarsi tra le pretendenti alla B) e l’organico di Simonelli (alcuni ruoli sono un lusso per la categoria) dimostra di essere all’altezza.

Per cui il Sorrento torna in costiera amareggiato ma non afflitto, abbattuto ma non a pezzi. E che non sarebbe stata una crociera lo si intuisce dal pronti via che il Foggia imprime all’incontro. Tuttavia è il Sorrento (lutto al braccio per la scomparsa del suo ex allenatore portieri) ad accendere i fari: al 22’ Nicodemo imbecca Fialdini, l’esterno si beve Lisuzzo che lo stende in area: rigore ineccepibile. La Vista non soffre l’ingombro del numero uno rossonero, la cui apertura alare occupa tutta la porta. Ma sbaglia, perché il destro piazzatissimo esalta Bremec che lo va a prendere, vanificando il bonus capitato a un Sorrento fino ad allora spettatore non pagante. L’episodio schiaffeggia i rossoneri, che subiscono un altro affondo (al 24’ Pezzella salva sulla linea una spizzata di testa da Biancone) ma sembrano convinti di tornare a menar le danze. E così è. Quattro minuti dopo, al 28’, Mancino dal fondo mette in mezzo: liscia mezza difesa sor-

rentina, la palla schizza tra i piedi di Salgado che dopo aver annusato il ritorno al gol detta l’urlo del comunale. Foggia in vantaggio, meritatamente e consapevolmente. Una rete legittimata da altri due squilli di Pecchia, che prova la soluzione personale (32’) e imbecca un ispiratissimo Mancino che non soprende Botticella in contropiede (34’). Nel gioco del Sorrento si avverte pesantezza, uno scollamento vistoso tra centrocampo e prima linea. Ma Simonelli sa di avere materiale umano su cui investire, per cui nel secondo tempo cuce la cerniera della squadra chiede agli esterni di stare un po’ più alti. E i risultati, a stretto giro, gli danno ragione: il Sorrento all’8’ va pure in gol, ma più che ingenuamente Giampaolo (in fuori gioco) mette il sigillo alla palla sbagliata, spingendo in rete uno spiovente che senza padri e senza padroni stava andando in porta. Tre minuti dopo si rifà sotto con La Vista, mettendo un po’ d’ansia alla

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difesa rossonera. Ma il Sorrento c’è, sfonda spesso sulla destra e perciò Novelli cambia Piccolo con Troianiello nella speranza di sbarrare per tempo le discese del subentrato Myrtaj. Il preludio al pareggio, al 21’ sempre dalla destra se ne va Agnelli, piazza per La Vista che si trova a tu per tu con Bremec: stavolta lo fredda, coronando un inseguimento che cominciava a diventare asfissiante. Una rincorsa a cui andrebbero aggiunti due svarioni della difesa rossonera, che fanno ipotizzare che il Sorrento si stia addirittura attrezzando per il colpaccio. Ma per strada perde Fialdini per doppia ammonizione, il vero polmone del centrocampo. Il colpo si sente ma da una parte o dall’altra il pareggio non ci sta. Per cui ci pensa Iorio a scrivere il destino dei suoi: al 38’ della ripresa prende di mano un cross che sarebbe finito a Salgado ma che forse non sarebbe stato decisivo. Il rigore D’Alesio lo concede ai rossoneri, sul dischetto ci va Salgado e batte un rigore per freddezza lucidità e cinismo. Su un altro capovolgimento di fronte (al 44’) Troianiello fa tutto da solo, si beve mezza difesa e Minadeo lo stende. Terzo rigore dell’incontro, Salgado fa il tris dopo aver saltato l’ultimo incontro. Durante il recupero c’è il tempo di annullare un altro gol al Sorrento (fuori gioco di Biancone) e di proporsi altre due volte in avanti con Myrtaj, ma il Foggia saluta una squadra che aveva voglia di ben figurare e che certamente lo farà nelle prossime giornate. Davide Grittani

Prima Divisione Girone A Cesena-Pro Sesto 3-1 Lecco-Ravenna 2-2 Legnano-Monza 0-3 Pergocrema-Cremonese domani Pro Patria-Novara 0-1 Reggiana-Verona 0-0 Sambenedettese-Padova 1-0 Spal-Portogruaro 1-1 Venezia-Lumezzane 1-1 CLASSIFICA: Pro Patria 18 punti; Novara 15; Spal 13; Cesena e Padova 12; Reggiana e Cremonese 11; Lumezzane 10; Lecco, Ravenna e Verona 9; Sambenedettese, Monza, Venezia(-2) e Pro Sesto 8; Legnano e Pergocrema 7; Portogruaro 6. Venezia penalizzato di 2 punti. Pergocrema e Cremonese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (9/a giornata 26 ottobre): Cremonese-Legnano Lumezzane-Pro Patria Monza-Reggiana Novara-Venezia Padova-Cesena Portogruaro-Pergocrema Pro Sesto-Spal Ravenna-Sambenedettese Verona-Lecco

Seconda Divisione Girone A Alghero-Canavese 1-3 Ivrea-Alto Adige 0-0 Mezzocorona-Olbia 1-0 Montichiari-Rodengo Saiano 1-0 Pavia-Como 0-2 Pizzighettone-Varese 0-2 Pro Vercelli-Carpenedolo 0-2 SambonifaceseAlessandria 1-1 Valenzana-Itala San Marco 1-0 CLASSIFICA: Sambonifacese 17 punti; Canavese e Alessandria 16; Rodengo Saiano e Ivrea 15; Como 14; Mezzocorona 13; Olbia 12; Carpenedolo 11; Valenzana 10; Varese e Itala San Marco 9; Montichiari e Alto Adige 8; Alghero e Pro Vercelli 6; Pizzighettone e Pavia 5 PROSSIMO TURNO (9/a giornata 26 ottobre): Alessandria-Pavia Alto Adige-Rodengo Saiano Canavese-Ivrea Carpenedolo-Valenzana ComoPizzighettone Itala San Marco-Mezzocorona Olbia-Montichiari Pro Vercelli-Sambonifacese Varese-Alghero

Seconda Divisione Girone B Carrarese-Bellaria 3-3 Celano-Cisco Roma 4-2 Giulianova-Cuoiopelli 1-0 Poggibonsi-Gubbio 1-0 Prato-Colligiana 2-1 Rovigo-Giacomense 2-4 San Marino-Figline 0-1 Sangiovannese-Sangiustese 0-1 Viareggio-Bassano 2-0 CLASSIFICA: Viareggio e Figline 17 punti; Celano 15; Carrarese 14; Giulianova, Prato e Giacomense 13; Sangiovannese 12; Sangiustese 10; Bellaria, Bassano, Cisco Roma (-1), Cuoiopelli e Gubbio 9; Poggibonsi e Colligiana 8; San Marino 6; Rovigo 3. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (9/a giornata 26 ottobre): Bassano-Cisco Roma Bellaria-Celano ColligianaGiulianova Cuoiopelli-Poggibonsi Figline-Carrarese Giacomense-San Marino Gubbio-Viareggio Prato-Sangiovannese Sangiustese-Rovigo

Rigore fallito. Passa la Paganese con Tisci

Pastore tradisce il Taranto TARANTO PAGANESE

0 1

TARANTO (4-4-2): Nordi 6; D’Alterio 5,5, Migliaccio 5,5 (33’ st Di Bari sv), Pastore 5, Prosperi 5; Cazzola 5,5 (24’ st Micco sv); Giorgino 5, Shala 5, Carrozza 6; Marolda 5 (15’ st Barrotti sv), Caturano 5. A disp.: Faraon, Sosa, Sciaudone, Barrios Silva. All.: Dellisanti 5 PAGANESE (3-5-1-1) Pantanelli 7,5, Imparato 6 (41’ st Astarita sv), Chiavaro 7, De Giosa 6,5; Esposito 6, Berardi 6, Caracciolo 6, Stentardo 6, Bombara 6 (1’ st Bacchi 6); Tisci 7,5; Mendil 5,5 (1’ st Di Cosmo 6). A disp.: Melillo, Capodoglio, Iraci, Lasagna. All.: Capuano 7 ARBITRO: Peretti di Verona 5,5 RETI: st 3’ Tisci. NOTE: Gara giocata a porte chiuse. Angoli: 6-0 per il Taranto. Ammoniti: Tisci (P), Bombara (P), Pantanelli (P), Esposito (P), Migliaccio (T), De Giosa (P), Imparato (P). Recupero p.t. 1’: s.t. 4’ TARANTOPrimi punti esterni per la Paganese. Ne arrivano tre tutti in una volta contro un Taranto che, invece, allo Iacovone non sa vincere. Protagonista anche Pantanelli capace di parare un rigore a dieci minuti dalla fine. L’inizio dei biancazzurri è aggressivo. I cinque centrocampisti formano una diga dinamica: copre e riparte con tutti gli effettivi. Il Taranto si dota di pazienza. Il terzetto difensivo campano sbanda dopo sei minu-

ti: Carrozza si invola verso Pantanelli ma fallisce l’ultimo tocco prima di battere a rete. I pericoli per la Paganese vengono dalle fasce. La Paganese sfrutta l’uomo in più a metà campo, ma la manovra non ha molti sbocchi. Si danna Tisci con le sue illuminazioni, Mendil è stretto tra i due centrali avversari Migliaccio e Pastore. Al 17’ contropiede fulminante dei padroni di casa. Cazzola vola sulla destra e mette al centro dove né Carrozza né Caturano di testa falliscono il ber-

saglio. E’ un’azione isolata. Il Taranto non è continuo. Il muro biancazzurro respinge tutto. Al 26’ Carrozza ci prova dal limite: la palla accarezza il palo. Gli ionici proiettano fiammate spente con agio dai ragazzi di Capuano. Al 33’ la punizione del sempre velenoso Pastore trova la pronta respinta a pugni chiusi di Pantanelli. Tisci è in partita. Al 35’ prova il numero in piena area e per poco non beffa Nordi con un pallonetto. Non potrebbe essere migliore la posizione

per battere a rete di Shala, ma lo svizzero solo davanti a Pantanelli anziché schiacciare di testa fa terminare il pallone oltre la traversa. Un minuto dopo è Prosperi, ben servito da Carrozza, ad avere la palla buona e Pantanelli respinge da grande portiere. E’ il frangente più difficile per la Paganese salvata dal doppio fischio del primo tempo. Due le novità che Capuano propone nella ripresa. In avanti Mendil è rilevato da Di Cosmo, mentre Bacchi sostituisce Bombara che

Il gol di Tisci che ha deciso la partita a Taranto

non aveva demeritato. I frutti si vedono dopo tre minuti. Bacchi crossa da sinistra, velo di Di Cosmo e sinistro imprendibile di Tisci. Il tema ormai è fisso:il Taranto cerca le fasce per effettuare cross per i propri attaccanti. La Paganese fa mucchio e difende il prezioso vantaggio.

Al 35’ Caturano cade in area: l’arbitro assegna il penalty per una presunta trattenuta. Le proteste non producono effetti. Ma ci pensa Pantanelli a neutralizzare la conclusione di Pastore con un prodigioso tuffo sulla propria sinistra. Luigi Carrieri

Il Lanciano passeggia sui campani con Margarita, Bolic e un’autorete. Sterile reazione nella ripresa

Marcianise, un avvio choc: tre gol in 4 minuti V.LANCIANO R.MARCIANISE

3 0

VIRTUS LANCIANO (4-2-3-1): Bordeanu 6; Vincenti 6, Bolic 7, Oshadogan 6,5, Daleno 6,5; El Kamch 6 (24’ st Cossu 6), Amenta 6,5; Turchi 6, Alfageme 6 (16’ st Volpe 6), Margarita 6; Morante 5 (40’ st Erba sv). A disp.: Aridità, Bognar, Tarquini, Romano. All.: Di Francesco 7. REAL MARCIANISE (4-3-3):Fumagalli 6; Raucci 5, Murolo 5, Filosa 5 (25’ pt Porpora 5,5), Vanacore 5,5; Romano 6,5, D’Ambrosio 6 (35’ st Compagnone sv), Della Ventura 6 (16’ st Tedesco 5,5); Manco 5, Innocenti 5, Galizia 6. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Russo, Montanari. All.: Fusi 5. ARBITRO: Bergher di Rovigo 6. RETI: Margarita, 6’ Bolic, 9’ Filosa (aut). NOTE: giornata nuvolosa. Spettarori 1000. Ammoniti: Murolo, Galizia, Bolic, Manco, Raucci, Porpora. Angoli 2-4 per il Real Marcianise. Recupero: pt 3’; st 3’. LANCIANO. I tre gol della Virtus sono arrivati nei

primi 10 minuti della partita, quando il Real Marcianise ha sbandato paurosamente. Luca Fusi ha avuto il suo da fare negli spogliatoi per restituire ai suoi la necessaria fiducia. Il secondo tempo è stato infatti, indubbiamente, un’altra partita. Inizio choc per il Real Marcianise. Dieci minuti che segneranno indelebilmente la partita del ‘Guido Biondi’ contro la Virtus. Fin dalle primissime battute di gioco la sensazione è chiara: i frentani sono più convinti e già al 4’passano i vantaggio con Margarita. L’esterno destro raccoglie una palla vagante lanciata in area da Vincenti, direttamente da rimessa laterale. Murolo e Filosa non spazzano l’area e la palla finisce a Margarita che non deve far altro che appoggiare in rete. Il Real è scosso dal vantaggio frentano: non tanto per il gol, ma per come questo è arrivato. Una disattenzione che stordisce la squadra di Fusi, che solo due minuti dopo il primo gol, subisce il raddoppio. Sempre su palla inattiva (calcio d’angolo di Margarita) la Virtus va in rete con un colpo di testa di capitan Bolic, che salta indisturbato al limite dell’area piccola di rigore e batte l’incolpevole Fumagalli. Il Real Marcianise è rimasto negli spogliatoi: colpisce l’inconsistenza

di tutti i reparti e il tipo di approccio alla partita, assolutamente negativo. Il terzo gol arriva su autorete di Murolo (9’), che insieme a Filosa cerca (senza successo) di contrastare per 40 metri Alfageme involato verso Fumagalli. Pasticcio generale, autorete di Murolo e infortunio di Filosa (uscirà al 25’pt per Porpora). Ci sono solo i cocci del Real Marcianise in campo. Luca Fusi cerca lentamente, con fermezza e tranquillità, di ricostruirli. Così arriva il primo tiro del Real che porta la firma di Romano (migliore in campo dei suoi). Al rientro dagli spogliatoi si vede subito un altro Real Marcianise. Più convinto, più cattivo, meno impacciato. La Virtus palleggia a centrocampo, senza mai affondare il colpo. Il primo tiro del Lanciano si registra alla mezzora abbondante (32’), quando Morante tenta di deviare una punizione di Volpe, sventata da Fumagalli in angolo. Poco prima (25’) ancora un gran tiro di Romano aveva impegnato Bordeanu. Il Real, tutto proteso in avanti alla ricerca del goal della bandiera, rischia sui capovolgimenti di fronte dei frentani. Pier Paolo Di Nenno


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Sport Inutile il pari momentaneo di Morello, Camplone azzecca tutte le mosse

Lunedì 20 ottobre 2008

Le Vespe non volano ancora Una grande Cavese lascia gli stabiesi in cattive acque CAVESE JUVESTABIA

3 1

CAVESE (4-3-3) : Marruocco 6.5; Frezza 6.5, Farina 6.5, Nocerino 6.5, Pierotti 6; Alfano 7, Scartozzi 7, Favasuli 7,5 ( 32’ st Anaclerio 6 ); Tarantino 5 ( 15’ st Bernado 7 ) , Aquino 7, Schetter 6.5 ( 44’ st Lacrimini sv ). A disp.: Inserra, Viscido, Mallardo, Shiba. All.: Camplone 7. JUVE STABIA (4-2-3-1) : Brunner 5; Ferrara 5.5 ( 7’st Morello 6 ), Maury 6, Geraldi 5, Radi 6.5; Ametrano 6, Monticciolo 5.5; D’Ambrosio 5.5, Artistico 5.5 ( 27’ st Amore 5 ), Peluso 6 ( 24’ st Barbosa 5 ); Biancolino 6. A disp.: Della Corte, Gritti, Marino, De Rosa. All.: Morgia 5. ARBITRO : Magno di Catania 6. MARCATORI: pt 17’Favasuli ( C ) r; st 14’ Morello ( JS ), 18’ Bernardo ( C ), 52’ Aquino ( C ). NOTE : spettatori 3000 circa. Ammoniti: Frezza, Aquino, Farina, Tarantino, Radi, Alfano, Amore. Angoli 8 – 1 per la J. Stabia . Recupero: pt 2’; st 7’. CAVA DE’ TIRRENI - Nel prologo di giornata il calcio registra l’ennesima sconfitta. Il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha vietato ai tifosi stabiesi la trasferta in terra metelliana. Un grappolo di uomini, seduti intor-

Aquino batte Brunner per il 3-1

no ad un tavolo, hanno ignorato che ormai queste due città si sono riavvicinate, causa un tragico episodio. La scomparsa prematura di Catello Mari, nativo di Castellammare di Stabia ma Cavese adottivo, ha sciolto come neve al sole i dissapori di due tifoserie che nel passato erano state molto turbolente. Comunque qualsiasi derby senza tifosi perde quella “intensità” che la gara può darti. Gli ospiti hanno una rosa di indiscutibile qualità, assente dell’ultimo mo-

mento Capparella. La Cavese deve rinunciare a Cipriani, Ischia, Porro e Sorrentino. Sono i metelliani ad impensierire subito gli ospiti con una triangolazione al 4’: Pierotti per Tarantino, sfera a Schetter, semirovesciata di quest’ultimo che termina di poco fuori. Risponde dopo un minuto la Juve Stabia, punizione di Radi, Biancolino di esterno corregge la traiettoria ma Marruocco non si lascia sorprendere e respinge di piede. Ancora Biancolino ( 12’ ) su ser-

vizio di Artistico costringe Marruocco a rifugiarsi in angolo. Nel momento in cui gli ospiti sembrano padroni del campo la Cavese passa: ( 16’ ) tiro di Farina dai 20 metri, Geraldi in elevazione braccia allargate stoppa il pallone con il gomito, è calcio di rigore. Sul dischetto Favasuli spiazza Brunner. Radi ( 28’ ) direttamente su angolo costringe all’intervento plastico Marruocco. La Cavese non guarda e dopo un minuto Schetter sulla sinistra va via al suo

avversario diretto, crossa al centro, torre di Alfano per Favasuli, botta a pelo d’erba destinata in fondo al sacco ma Maury in recupero salva. Ancora un pericolo per Marruocco dal solito Radi ( 40’ ) che cerca di sorprenderlo con un tiro dai trenta metri, l’estremo difensore si salva ancora deviando in calcio d’angolo. Ad inizio di ripresa gli ospiti cercano di riequilibrare le sorti della gara, prendendo in mano la situazione e costringendo i metelliani nella propria metà campo. Al 6’ va via sulla sinistra Peluso, supera due uomini e crossa al centro per D’Ambrosio, girata di testa e pallone di poco alto sulla traversa. Poi al 14’ le vespe pareggiano: lancio di Monticciolo, sponda di Biancolino e Morello, dal limite dell’area, calcia di sinistro a volo insaccando alla destra di Marruocco. Il gol non gela la Cavese, appena quattro minuti ed i metelliani ritornano in vantaggio. Sulla sinistra Favasuli lavora un buon pallone, crossa al centro per Bernardo che realizza in tuffo di testa. Da questo momento la Cavese controlla la gara, anche perché la Juve Stabia non riesce a servire palloni giocabili, e suggella la vittoria al 52’ quando Scartozzi serve in profondità Aquino che infila Brunner in uscita. Matteo Giordano sport@luedi.it

Suicidio del Pescara che spreca un doppio vantaggio

Il Benevento non molla mai BENEVENTO PESCARA

2 2

BENEVENTO (4-4-2) : Gori 6; Statella 6,5 (1’ st Di Piazza 6,5), Ferraro 6,5, Ignoffo 5,5, Colombini 6,5; Imbriani 5,5 (20’ st Tufano 7), De Liguori 6,5, Cejas 6, Palermo 5,5 (14’ st Aquilanti 5,5); Clemente 5, Castaldo 6,5. A disp.: Corradino, Cattaneo, Cinelli, Sgambato. All.: Papagni 6,5. PESCARA (4-4-2) : Prisco 6,5; Camorani 5,5 (32’ st Diliso sv), Siniscalchi 5,5, Pomante 6, Vitale 6,5; Felci 6, Cardinale 7, Ferraresi 6,5, Stella 6 (9’ st Iandoli 5,5); Zeytulaev 6,5 (26’ st Testardi 6), Simon 6. A disp.: Bartoletti, Sembroni, Di Vicino, Corsi. All.: Galderisi 6. ARBITRO : Del Giovane di Abano Laziale 6. RETI : pt 19’ Cardinale (P); st 13’ Simon (P), 21’ Castaldo (B), 31’ Di Piazza (B). NOTE : giornata soleggiata, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori 4000 circa di cui un centinaio provenienti da Pescara. Ammoniti: Statella, Cejas, Prisco, Siniscalchi, Felci e Stella. Espulsi: al 41’st Di Piazza del Benevento, al 46’st Cardinale del Pescara, entrambi per doppia ammonizione. Angoli 5-1 per il Benevento. Recupero: pt 1’; st 4’. BENEVENTO - Il Pescara sfiora il colpo esterno al “S.Colomba” ma paga una latente condizione atletica e si fa raggiungere dalla strega nell’ultima parte di gara. Prova di grande orgoglio quella offerta in terra sannita dagli uomini di Galderisi, giocata con grande concentrazione e determinazione. Peccato non aver portato a casa l’intera posta, ma alla resa dei conti i biancoazzurri hanno rischiato addirittura di perdere nel finale di gara. Un pareggio su un campo dove nessuno era mai riuscito a prendere punti è un buon

viatico in attesa di buone nuove a livello societario. La squadra è compatta e rema insieme al proprio condottiero, sostenuto da un pubblico non numeroso ma pronto a soffrire anche in circostanze poco edificanti. Da queste poche ma sensibili garanzie deve ripartire la scalata di Cardinale e soci, anche se un successo avrebbe davvero potuto cambiare il corso della stagione dei pescaresi. La gara comincia a ritmi blandi e il Pescara appare leggermente più pimpante. La squadra ospite prova a sfondare a sinistra, dove Vitale appare fin dalle prime battute di gara in buona giornata. La prima occasione è, però, di marca sannita: Clemente ruba palla ad un distratto Pomante e tira a giro, Prisco si distende e smanaccia. Ancora Benevento al quarto d’ora, con discesa di gran carriera di Statella a destra, palla al

centro per Palermo che al volo colpisce male e mette lontano dal bersaglio grosso. Al 19’ lo squillo vincente di Cardinale. Punizione da una delle sue mattonelle preferite, palla che scavalca la barriera prima di insaccarsi all’incrocio dei pali. Il Benevento reagisce e in tre minuti sfiora due volte il pari. Palermo ci prova di destro ma Prisco è attento, prima di una debole conclusione di Castaldo in piena area di rigore. Ancora punizione di Cardinale al 35’, ma Gori questa volta si allunga e mette in corner. Il tempo si chiude con un diagonale di Imbriani che si perde nel traffico dell’area di rigore. La ripresa inizia con un Benevento a trazione anteriore. Di Piazza va a rinforzare la prima linea, Statella resta negli spogliatoi. Dopo un pericoloso inserimento di Colombini (8’), il Pescara raddoppia. Zeytulaev approfitta di un intervento a vuoto di Ignoffo e

arriva sul fondo. Palla al centro per l’indisturbato Simon che a porta vuota insacca. Ma nel miglior momento, il Pescara crolla, sotto il piano squisitamente atletico. Il Benevento diventa padrone del campo e spinge. A destra Tufano, pupillo proprio di Galderisi, entra e al primo pallone giocabile pennella un cross al bacio per Castaldo, che di testa dimezza lo svantaggio (21’). Il pubblico spinge il Benevento, che alla mezz’ora pareggia con Di Piazza, lesto ad insaccare un cross al bacio di Colombini. Il Pescara sbanda e si aggrappa alla stazza di Testardi, che avanti prova a tenere quanto più possibile la palla. L’espulsione di Di Piazza dà una mano al Pescara, che può gestire con maggiore tranquillità il pareggio. Nel finale Cardinale si fa espellere, ma ormai la gara aveva già detto tutto. Daniele Sauchelli

La gioia di Cardinale dopo l’illusorio vantaggio abruzzese

Espulso De Giorgio, ci pensa Cutolo ad espugnare il Liberati. Ternana irriconoscibile, come Riganò

Blitz storico: il Perugia in dieci vince il derby TERNANA PERUGIA

0 1

TERNANA (4-4-1-1) : Ginestra 6; Bizzarri 5, Tedeschi 6,5, Pedotti 5, Cibocchi 5 (31' st Perna sv); Concas 6, Papini 6, Di Deo 5,5, Bussi 5,5 (22' st Mauri 5); Rigoni 5,5; Scappini 6 (9' st Riganò 5). A disp.: Visi, Fedeli, Danucci, Lacheheb. All.: Giorgini 5. PERUGIA (4-3-3) : Benassi 6,5; Zoppetti 6, Cudini 5,5, Pagani 6,5, Barbagli 6,5; De Giorgio 5, Gatti 6,5 (22' st Mezavilla 6), Passiglia 6; Cutolo 7,5 (17’ st Boldrini 6,5), Mazzeo 6, Ercolano 6,5 (33' st Campagnacci sv). A disp.: Bianchi, Accursi, Russo, Goretti. All.: Sarri 6,5. ARBITRO : Giancola di Vasto 5. RETE : st 3’ Cutolo. NOTE : spettatori 3000 circa. Espulsi Giorgini (T) e De Giorgio (P). Ammoniti: Bizzarri, Boldrini, Ercolano, Zoppetti. Recupero: pt 1’; st 4’.

TERNI - Il derby umbro finisce con il trionfo del Perugia in dieci uomini sul campo della Ternana. La gara si è aperta con una netta occasione per il Perugia: è il 10' e Ginestra si rivela prodigioso nel respingere d'istinto una conclusione a colpo sicuro di Mazzeo. Scappini, guardato a vista dai due centrali biancorossi, si muove molto ma conclude poco. Il Perugia, dal canto suo, mantiene molto corta la distanza fra i reparti e si affida alle sponde di Ercolano su Cutolo, per infilare la difesa rossoverde. La Ternana si affida ai lanci lunghi. E da uno dei molteplici tentativi andati a vuoto nasce l'occasione che ha spinto i rossoverdi a protestare nei confronti del direttore di gara: è il 40' e Pedotti va giù in area, toccato duro da Ercolano. L'arbitro lascia proseguire. Nel finale De Giorgio rovina i piani di Sarri: una parola di troppo e al 47' viene spedito sotto la doccia. Con il Perugia in inferiorità numerica, era lecito aspettarsi una Ternana più intraprendente. Invece i rossoverdi non innestano la quarta mar-

cia, continuano a cincischiare con la sfera tra i piedi e non trovano varchi. Con gli esterni di centrocampo bloccati e con Rigoni puntualmente alle prese con raddoppi di marcature, le uniche soluzioni per la Ternana si sono rivelate le più errate: lanci lunghi verso il centro dell'attacco. Il Perugia al primo affondo, passa con un taglio in verticale di Gatti per Cutolo che brucia un Bizzarri non convincente e spara in gol. Reazioni della Ternana? Non pervenute. Soltanto lanci lunghi verso gli attaccanti, preda di un'attenta difesa ospite. Giorgini prova anche a cambiare le carte, con l'innesto di Riganò, ma la musica non cambia. L'unica vera occasione per la Ternana è sulla testa di Riganò al 15', ma la conclusione dell'ex senese, appollaiato a centro area, finisce ampiamente fuori. Il finale di gara non riserva ulteriori emozioni per un Perugia che si è messo alle spalle la crisi di inizio stagione, consegnandola per ironia della sorte alla Ternana. Matteo Lattanzi


Sport Prima divisione Cozzolino e Volpe coronano un buon secondo tempo

Si riaccende la luce Potenza, prezioso successo salvezza POTENZA PISTOIESE

2 0

POTENZA (4-4-1-1): Groppioni 6; Lolaico 6 Parisi 5.5 Cuomo 6.5 Sabatino 5.5; Volpe 7 Prevete 6 Cammarota 6 Vianello 6.5 (29’st Masini sv); Nolè 6 (41’ st Radu sv) Cozzolino 7 (44’ st Delgado sv). A disp. Tesoniero, Pires, Arigò, Bacio. All. Gautieri-Catalano PISTOIESE (3-4-2-1): Mareggini 6.5; Bartolucci 5.5 (10’ st Carozza 6) Fiasconi 5.5 Legittimo 6; Cortese 6, Guerri 6 Muwana 6 Breschi 6; Bellazzini 5 (4’st Cipolla 7) Falomi 5; Fanasca 5.5. A disp. Conti, Ghinassi, Lanzillotta, Femiano, Di Berardino. All. Miggiano ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inf. Guardalinee: Auriemma-Salvio RETI: 2’ st Volpe (Po), 19’ st Cozzolino (rig. Po) NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Bartolucci (Pi) Cozzolino (Po), Falomi (Pi), Muwana (Pi), Volpe (Po) Sabatino (Po). Angoli 3-4. Recupero 2’pt, 5’ st VOLPE e Cozzolino fanno tornare il sorriso al Potenza e a Gautieri. In definitiva, era la cosa che maggiormente interessava, per cui lasciano il tempo che trovano qualche fischio ingeneroso, qualche errore in difesa e i soliti limiti di una squadra che parte a mille, nei primi minuti del match, e poi si spegne gradualmente. Alla fine contava solo vincere con la Pistoiese e augurarsi anche di essere un po’ più fortunati del solito. Croce e delizia per gli occhi quello che è accaduto già dopo 2’: Nolè scalda i guanti a Mareggini e sul capovolgimento di fronte, incredibilmente, Fanasca mette a lato il più facile dei palloni da calciare in una porta sguarnita. Segni del destino, si dirà. L’indisponibilità di Berretti (provino fallito in mattinata) convince Gautieri a rimettere in campo dall’inizio Nolè, a ridosso di Cozzolino, mentre torna in campo anche il baby Volpe, che dopo la buona prova contro il Perugia era stato accantonato a Crotone. Miggiano punta su un modulo molto elastico, in cui gli esterni di centrocampo ripiegano sulla linea di difesa e Bellazzini e Falomi dovrebbero dare una mano a Fanasca, ma in realtà non lo fanno. E’ fin troppo evidente che è il Potenza a dover fare la partita per la scontata esigenza di vincere a tutti i costi. Lo abbiamo già raccontato: i cori ostili a Mareggini (precedenti negativi relativi all’anno scorso, quando fu protagonista in campo e fuori di una mini rissa) esaltano subito il portiere quarantunenne su Nolè, ma è Fanasca a fallire lo 0-1. Un Nolè particolarmen-

Il rigore di Cozzolino. A destra Volpe (Mattiacci)

te ispirato guida il Potenza a una gara di attacco. E’ Cozzolino, con un diagonale al volo, a impegnare ancora una volta il portiere toscano (15’). Ma è l’ultimo tentativo, prima del calo del Potenza, specie in mezzo al campo. La Pistoiese però si limita al compitino e fa scivolare via la partita sui canali di un sostanziale equilibrio. La tendenza del Potenza, peraltro già espressa nei precedenti impegni casalinghi, si conferma: avvio al fulmicotone per una decina di minuti e graduale assuefazione a ritmi blandi. Per di più Prevete e Cammarota perdono anche la misura dei passaggi, facendo spazientire il pubblico di casa. Si chiude bene la squadradi Miggiano e non corre più alcun rischio, anzi, l’ultima azione del tempo è con Fanasca che cicca la battuta dal limite, dopo un dialogo stretto con Breschi. Lo 0-0 dei primi 45’ è il risultato più scontato possibile. Un lampo in avvio di ripresa determina il vantaggio potentino: cross di Lolaico, rimpallo tra Prevete e Fiasconi (che resta a terra contuso) proprio sui piedi del baby Volpe che indovina l’angolo giusto da posizione centrale (2’). L’abbraccio della squadra a Gautieri è un sintomo di coesione, che lascia ben sperare. Il gol dà coraggio al Potenza che sfiora il 2-0 con un tiro di Prevete (4’ alto). Miggiano ci prova inserendo il redivivo Cipolla (fino ad oggi in rotta con la società, altrimenti non si spiegherebbe la sua iniziale esclusione) per un Bellazzini inguardabile e schierato in una posizione che non ne esalta le caratteristiche, ma i padroni di casa sono certamente più reattivi della prima parte di gara. Cozzolino (9’) esalta Mareggini alla parata con i piedi, qualche istante prima che Sabatino si faccia lasciare sul posto da Cipolla. Il cross è calibrato per

Ko 2-0 la Pistoiese che fallisce il pallone dello 0-1

Fanasca, ma l’anticipo di Cuomo è fondamentale (15’). Preludio all’azione personale di un super Cozzolino che brucia Fiasconi in velocità e va giù sull’intervento in scivolata del di-

fensore. Rigore sacrosanto che il centravanti che realizza il 2-0, regalando attimi di tranquillità al Potenza (19’). Cipolla continua a far ammattire Parisi e Sabatino e al 23’ coglie la traversa con un tiro a girare sul secondo palo. Ma è Nolè a fallire il 3-0 alzando troppo un assist interessante di Prevete. La sua prestazione resta comunque positiva, anche se spesso eccede in personalismi non accompagnati ancora da una buona condizione fisica. La partita si spegne qui, anche se c’è tempo per Groppioni di guadagnarsi la pagnotta (smanacciata su Guerri al 46’st). Il Potenza merita i tre punti anche se il lavoro da fare per Gautieri è ancora tanto. I tre punti consentono di rivedere la luce in classifica, di riavvicinare proprio la Pistoiese e di preparare la trasferta di Castellammare di Stabia con qualche apprensione di meno. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

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Sport 33 L’allenatore L’analisi di Gautieri: nei secondi 45’ siamo cresciuti molto Lunedì 20 ottobre 2008

Troppo tesi nel primo tempo «Siamo stati capaci di gestire il risultato» MISSIONE compiuta. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. E non si poteva pensare a qualcosa di diverso se si voleva ridare interesse al campionato e soprattutto coltivare ancora speranze di conservare la prima divisione. Quello con la Pistoiese era un vero e proprio scontro diretto e in campo le due squadre hanno dimostrato il loro valore attuale. Nel senso che, insieme ad altre poche formazioni, dovranno lottare fino all'ultimo per conquistare la salvezza che è poi il traguardo massimo che può essere alla portata sia della Pistoiese che del Potenza. Del resto lo stesso tecnico toscano Miggiano ha detto chiaramente che questo è l'obiettivo che si è data la società all'inizio della stagione. Per il Potenza, in ritardo di cinque punti nei confronti degli arancioni, non esistevano alternative come è stato ripetuto fino alla noia nel corso dei giorni scorsi. Eppure, dopo un inizio di partita abbastanza promettente per i rossoblù vicini alla rete con Nolè e Cozzolino, la partita si era incanalata su binari uguali alle gare precedenti in casa. Con un grossissimo rischio corso da Groppioni su una bella ripartenza toscana sulla corsia sinistra che ha messo Fanasca nella condizione di battere a rete da non più di un metro a porta spalancata. Come abbia fatto a sbagliare l'attaccante della Pi-

Miggiano: «Approccio sbagliato nella ripresa»

L’abbraccio del Potenza a Gautieri

stoiese resta un mistero irrisolto. Sta di fatto che da metà primo tempo alla fine le squadre hanno giochicchiato a centrocampo senza creare nulla di pericoloso per le rispettive difese. Ad inizio ripresa si è visto subito un Potenza pimpante e determinato ad ottenere il successo. Evidentemente nell'intervallo Gautieri si è fatto sentire nello spronare i suoi a dare il massimo per cambiare il corso della gara. “In effetti nel primo tempo eravamo troppo tesi per l'importanza della posta in palio e non siamo stati in grado di affondare i colpi. Pur avendo il pallino del gioco nei nostri piedi siamo stati poco aggressivi agevolando il compito degli avversari. Nell'intervallo ho fatto presente che bisognava cambiare registro e cosi è stato. Perché siamo

stati aggressivi, determinati, concentrati e con una partenza efficace abbiamo messo al sicuro il risultato. E poi, al contrario di quanto era successo nelle gare casalinghe precedenti, siamo stati capaci di saper gestire e difendere il risultato. Voglio dire che il secondo tempo con la Pistoiese può essere paragonato come intensità al primo tempo disputato con l'Arezzo. Il doppio vantaggio e la sicurezza nel mantenerlo ha avuto l'effetto di liberare mentalmente la squadra che poi non ha in pratica sofferto la reazione della Pistoiese se non nei minuti finali con la parata di Groppioni”. Sul piano della prestazione da dire che la squadra si è espressa ad un livello di sufficienza piena con alcune individualità che sono emerse rispetto agli altri. E’ il caso del giovane Volpe e di Cozzolino che non

ROBERTO MIGGIANO, giocatore dal passato illustre ed ora tecnico della Pistoiese, si presenta scuro in volto nella sala stampa del “Viviani”. Il due a zero subito dalla sua squadra contro il Potenza, rappresenta un brutto passo falso che complica la corsa verso la salvezza. “Credo che nel primo tempo – dice Miggiano, la Pistoiese abbia contenuto al meglio le iniziative dei padroni di casa. Anzi in un occasione abbiamo fallito incredibilmente il gol dell’ uno a zero. Nel secondo tempo, invece, abbiamo sbagliato completamente l’ approccio alla partita consentendo al Potenza di fare la gara e di hanno avuto solo il merito di segnare le reti decisive. Ma anche Nolè, pur in non perfette condizioni, ha fatto il suo dovere. E Prevete è cresciuto molto nella ripresa sia in qualità che in quantità. La difesa ha fatto quello che doveva fare e solo Cipolla ha creato qualche problema. “ I ragazzi hanno messo in pratica tutto quello che avevamo preparato in settimana e a livello mentale siamo stati bravi a volere i tre punti a tutti i costi. Nonostante avremmo potuto correre il rischio di un’altra domenica non positiva. Volpe prima a destra e poi a sinistra? Ho l’abitudine di cambiare sempre gli esterni e devo dire che Volpe si sa adattare in qualsiasi posizione. Adesso dobbiamo continuare a lavorare duro per cercare di dare continuità ai risultati”. Rocco Sabatella

vincerla credo anche meritatamente. Va sottolineato, comunque, le assenze che per noi erano molte. Non è semplice rinunciare a cinque titolari”. Le cose per la Pistoiese, in verità, sono migliorate con l’ ingresso in campo di Cipolla. Perché è stato inserito solo sul due zero a favore dei padroni di casa? “ Perché Cipolla – conclude Miggiano, non ha ancora nelle gambe i novanta minuti. Ci sono stati problemi con la Società ora risolti. Il giocatore ci torerà molto utile. Certo è che bisogna migliorare, non tanto sotto l’ aspetto tattico, quanto su quello caratteriale. Solo così si potrà brindare alla salvezza”. Lorenzo Corrado

Il fallo di Fiasconi su Cozzolino per il rigore


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Sport

Il protagonista Volpe: «Grazie ai tifosi per l’incitamento»

«Siamo tutti con il mister» SABATINO: «CIPOLLA ERA IMPRENDIBILE» SABATINO riveste il ruolo di Jolly nel Potenza attuale. Schierato a centrocampo o in difesa, il suo contributo risulta essere essenziale per far quadrare i conti nell’ undici potentino. Con la Pistoiese ha coperto il ruolo di esterno sinistro di difesa, soffrendo un po’ solo le iniziative dell’ esperto Cipolla, mandato in campo da Miggiano quando la Pistoiese già aveva incassato i duee gol. “ Cipolla – dice – è un grande giocatore dotato di iniziative non sempre preventivabili. Ho cercato di fare il meglio per contrastarlo. Quanto alla vittoria di oggi, credo che sia meritata da parte del Potenza. Siamo scesi in campi pieni di rabbia e decisi anche a sconfiggere la sfortuna che, ultimamente, sembrava aver fatto un abbonamento con noi. Penso ancora all’ incredibile sconfitta di Crotone e non mi do pace. Oggi, invece, possiamo gioire. Questi tre punti ci consentono di cancellare quell’ antipatico zero in classifica. Credo che. Ora. Possa incominciare un altro

tipo di campionato per il Potenza. La vittoria con la Pistoiese ci ha fatto capire che le possibilità in nostro possesso non sono poche. Certo bisogna lavorare molto, cominciando a preparare al meglio la trasferta di Cstellammare. Conosco l’ ambiente. Di certo anche lì c’ è delusione per u inizio di stagione non proprio in linea con i programmi stilti in estate. E’ logico, pertanto, prevedere una gara tutta ardore e determinazione da parte dei cmpani. Noi, di contro, non dovremo essere da meno”. l.c.

IL GIOVANE VOLPE, eroe della giornata in casa rossoblù. Con un preciso fendente, appena dentro l’ area, ha bucato la resistenza dell’ esperto Mareggini, dando il la ad una vittoria che per il Potenza, significa la fine di un incubo. Sfatato, dunque, il tabù “Viviani”. Volpe si presenta dinnanzi i taccuini, felice per il successo della squadra, ma anche gratificato per una segnatura che suggella la sua prestazione, di tutto rilievo. “ Che dire – afferma emozionato. La mia rete, intanto, è risultata un autentico toccasana per tutti noi. Oggi era d’ obbligo centrare i tre punti. La gara con la Pistoiese assumeva i contorni di ultima spiaggia per il Potenza. Con pazienza e senza farci prendere dal nervosismo, abbiamo aspettato il momento giusto per colpire l’ avversario. Sono corso sotto la panchina ed ho abbracciato il nostro mister che, dopo tante delusioni, meritava di vivere una giornata così. Tengo a ribadire al proposito che tutti siamo col tandem Catalano-Gautieri. Con loro faremo di tutto per tirarci fuori quanto prima da questa scomoda posizione. Il mio ruolo in campo, dal momento che prima ho giocato su una corsia e poi sull’ altra? Mi adatto in tutte le posizioni del centrocampo. Questo, comunque, è relativo. L’ importante è essere utili alla causa. Tornando al match, nel primo tempo si è avvertita in noi un po’ di tensione. La posta in palio era alta. Nella seconda frazione ci siamo guardati in faccia: Bisognava vincere con una diretta concorrente alla sopravvi-

L’esultanza senza maglia di Volpe dopo il primo gol tra i professionisti. a sinistra Lolaico in azione (Mattiacci)

venza. Ci siamo riusciti, sfiorando in più di qualche occasione, anche il terzo gol. Ringrazio i tifosi che ci hanno dato una grossa mano con il loro incitamento. Quanto alla nostra prestazione, credo che abbiamo rispettato in tutto e per tutto i dettami del nostro allenatore. Finalmente siamo riusciti a mettere in pratica quanto provato e riprovato nelle sedute di allenamento. Dopo la beffa subita a Crotone, ci serviva una scossa. Oggi è arrivata ma guai a fermarsi”. Ed, in effetti, non è il caso di abbas-

sare la guardia. Il Calendario mette di fronte il Potenza alla corazzata Juve Stabia che, nonostante i grossi investimenti effettuati in sede di calcio mercto, precede i rossoblù di sole quattro lunghezze. In giornata le vespe escono sconfitte nel derby sul campo della Cavese. Logico prevedere che al “Menti”, domenic prossima, l’ atmosfera potrebbe essere surriscaldata. “ Domenica – dice ancora Volpe – a Castellammare sarà difficile. Lo sappiamo. Faremo di tutto per tornare a casa con un altro risultato positivo”. Lorenzo Corrado


Sport

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E’ stato un debutto fortunato per il presidente ad interim: «Dopo il gol non ci siamo chiusi»

Pellegrino: «Le prossime 4 gare fondamentali» POTENZA BATTE Pistoiese due a zero. Al quarto tentativo sul terreno amico i rossoblù di casa scacciano i fantasmi e conquistano la seconda vittoria in campionato. Qualcuno dirà: “Era Ora!” Certo, era ora. A scanso di equivoci, si può dire che il successo degli uomini di Gautieri è meritato e legittimo. Un’affermazione maturata nel secondo tempo grazie alle marcature messe a segno dal giovane Volpe (un dei migliori in campo) e da Cozzolino su calcio di rigore. Un due a zero secco che, con maggiore concretezza, poteva essere anche arrotondato. Ma va bene così. Il Potenza lascia lo zero in classifica e si avvicina proprio ai toscani che li precedono in classifica di due punti. L’atmosfera, finalmente, è alle-

gra in sala stampa. Lo conferma il neo presidente del Potenza, Rosario Pellegrino che, prima di esaminare la gara, esalta le capacità di Giuseppe Postiglione, il maggiore azionista della Società, al quale va la dedica in calce di questi tre punti. “ Mi corre l’ obbligo – dice Pellegrino – regalare questa vittoria a Giuseppe Postiglione e alla sua famiglia. Ci vuole coraggio nel consegnare la massima carica dirigenziale nelle mani della mia persona. Grande stima e rispetto, dunque, per un caro amico. Detto questo, è chiaro che la soddisfazione è grande per questo Potenza, finalmente in grado di battere una diretta concorrente per la salvezza. Avevo chiesto alla squadra di giocare per il Presidente, per i tifosi e per il mister. Credo che i ragazzi oggi abbia-

no fatto per intero il loro dovere. Forse nel primo temo siamo scesi un po’ contratti e consci dell’ importanza della posta in palio. Abbiamo rischiato anche di subire un gol. Nella ripresa, invece, dopo aver parlato con tranquillità negli spogliatoi, siamo scesi in campo decisi a vender cara la pelle. Il gol di Volpe, in un certo senso, ci ha sbloccati e, contrariamente alle partite precedenti, non ci siamo chiusi, cercando più volte il colpo decisivo per chiudere la partita. E’ arrivato il raddoppio di Cozzolino e, poi, abbiamo amministrato saggiamente questi tre punti, vera e propria boccata d’ ossigeno per la classifica. Mora, non adagiamoci. L’ importante è dare continuità”. In effetti, Pellegrino ha ragione. Contro la Pistoiese il Potenza ha tenuto in pugno il match per

buona parte dei novanta minuti. Questa volta, in vantaggio per uno a zero, non è subentrata la paura di vincere. Si è notata, anzi, una certa padronanza del campo, considerate le buone prestazioni dei vari Volpe, Prevete, Sabatino. La Pistoiese, in pratica, ha potuto poco con un Potenza così determinato. E’ indubbio che una rondine non fa primavera. Il Potenza deve dare continuità cominciando dalla delicata prossima trasferta sul campo della Juve Stabia. “ Le prossime quattro gare – conclude Pellegrino – sono importanti. Juve Stabia, Sorrento, Cavese e Marcianise. Sono avversari, secondo me, alla nostra portata. Quindi non abbassiamo la guardia e concentriamoci su questa sorta di mini campionato”. Lorenzo Corrado

Cozzolino in azione

Le pagelle Nolè si spegne alla distanza, ma era molto ispirato

Cozzolino-Volpe da 7 Qualche brivido sull’asse Parisi-Sabatino GROPPIONI (6) - un pomeriggio di assoluta tranquillità. Un solo brivido, non dipendente da lui, nel primo tempo, un’uscita efficace e un tuffo a sinistra nel secondo. LOLAICO ( 6) - Falomi e Bresci gli fanno trascorrere un pomeriggio di impegno massimo, lui, come sempre sputa l’anima per non farsi trovare impreparato, vincendo il duello a distanza con i due

passo della squadra, dal momento che dovrebbe essere lui a passare dalla fase difensiva all’offensiva, nel primo tempo; nella ripresa cresce in corsa, contenimento e ispirazione, tanto da meritare la piena sufficienza CAMMAROTA (6) - Muwana gli fa sentire i tacchetti, mettendola sul piano fisico. Ci mette passione, ma non precisione nell’impostanzione della manovra

PARISI (5.5) - perde il controllo di Fanasca, che lo grazia a un metro dalla linea di porta. Non appare affidabile, specie quando Cipolla gli fa girare la testa in area di rigore I problemi maggiori sono quando si deve impostare l’azione dalle retrovie.

VIANELLO (6.5) - quando passa a destra inizialmente perde lo spunto e la determinazione che aveva evidenziato sulla fascia opposta, poi cresce, si propone sull’out, e si sacrifica anche in fase di contenimento. E’ assolutamente costante per rendimento.

CUOMO(6.5)-gara tranquilla perché dalle sue parti c’è Fanasca e lui ha Parisi con cui dividersi i compiti di controllo. Opera un salvataggio fondamentale anticipando Fanasca su cross di Cipolla e per queswto merita una valutazione più alta dei suoi compagni.

MASINI (SV) -

SABATINO ( 5.5) - dopo la prova inguardabile con il Perugia a destra, cresce in rendimento sul versante opposto, dove agisce Bellazzini che l’ex della Salernitana controlla senza nessun affanno. I problemi diventano persistenti quando arriva dalle sue parti Cipolla, che lo fa quasi ammattire. VOLPE ( 7) - parte con il piede giusto sul versante di destra, e con lui l’intera squadra. Poi Gautieri lo inverte con Vianello e esce di scena, anche se spesso cercato dai compagni. Tira fuori dal cilindro il tiro dell’1-0 che corona, comunque, una prestazione degna di nota In alto i saluti a fine gara dei giocatori verso i tifosi. Qui sopra la disperazione di Nolè dopo aver fallito il 3-0 e PREVETE(6)-una gara dai due volti: uno slalom di Prevete nella difesa toscana (Mattiacci) lento e prevedibile, non cambia mai il

Cuomo in un ripiegamento difensivo su Fanasca. Un’azione sotto la curva del Potenza. A destra una protesta di Cammarota e Cozzolino con il direttore di gara, Ferraioli di Nocera

NOLÈ ( 6) - particolarmente ispirato, fin dalle prime battute. Esalta Mareggini, calcia una punizione, regala un tacco a Cozzolino. Sembra un calciatore ritrovato, anche se poi cala con il passare dei minuti perché ancora non al top della condizione. Tanto che sbaglia un gol fatto al 28’st, finendo in affanno. RADU ( SV) COZZOLINO ( 7) - l’intesa con Nolè appare spontanea e naturale. I due si cercano e si trovano. Spetta agli attaccanti darsi da fare e i due non lesinano energie, prendendo anche diversi colpi proibiti. Il suo rendimento cresce a dismisura nella ripresa, quando si procura e realizza il rigore del 2-0. Fondamentale per questa squadra. DELGADO (SV) - festeggiato per il suo rientro dopo l’infortunio dell’anno scorso Alfonso Pecoraro


36 Sport 1ª Divisione. Pitagorici corsari in Umbria. Migliora la posizione in classifica Lunedì 20 ottobre 2008

Il Crotone scaccia la maledizione Una doppietta di Espinal regala i primi punti in trasferta FOLIGNO CROTONE

0 2

FOLIGNO (4-1-3-2): Ripa 6; Baldanzeddu 5, Guastalvino 7, Fiuzzi 6, Petterini 7; Cotza 6,5; Mandorlini 5,5 (8' st Signori 6), Sciani 5,5 (10' st Coresi 5,5), Furiani 6 (29' st Iadaresta 5); Turchi 5,5, De Paula 4,5. A disp.: Palanca, Buscaroli, Pencelli, De Stefano. All.: Cevoli 5. CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeotto 6, Rossi 6,5, Borghetti 6, Morleo 6; Pacciardi 6,5, Galardo 6; Petrilli 6 (33' st Figliomeni sv), Espinal 7,5 (48' st Orosz sv), Basso 6,5; Paponetti 5,5 (17' st Aurelio 5,5). A disp.: Farellei, Scognamiglio, Quondamatteo, Caetano, Orosz. All.: Moriero 7. ARBITRO: Merchiori di Ferrara 6. RETI: pt 38' Espinal; st 47' Espinal. NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 1.935 (spettatori paganti 1.046, abbonati 774, accrediti 112, per un incasso complessivo di 13.407, 84). Espulso al 32' pt De Paula per proteste. Ammoniti: Sciani, Furiani, Pacciardi, Baldanzeddu. Angoli 6-4 per il Crotone. Recupero: pt 0'; st 5'.

Espinal: in basso l’esterno Galardo

di FABIO LUCCIOLI FOLIGNO - E' arrivata proprio allo stadio "Blasone" la prima vittoria stagionale degli uomini di Checco Moriero fuori dalle mura amiche. Il calabresi quindi sfatano in terra umbra il tabù delle trasferte, sin qui tutte sfortunate. Non poteva esserci domenica più amara invece per gli uomini di Cevoli. Nella gara di ieri pomeriggio al Blasone infatti, il tonfo dei biancazzurri è stato pesante contro un Crotone che con il minimo sforzo è riuscito a portarsi a casa tre punti importantissimi. E pensare che le premesse erano tutte a favore degli uomini di Cevoli, con un avvio di gara ricco di giocate e buoni spunti. Poi la malasorte, un arbitro che comprende bene il portoghese di De Paula (e lo espelle per le sue ingiurie verso il fischietto) ed un Crotone cinico e spietato e i falchetti vanno k.o. di fronte al proprio pubblico senza nemmeno rendersene conto. Come detto però, il gioco del Foligno questa volta non può essere criticato e la partenza è sicuramente una delle più belle viste al Blasone. Dopo

qualche minuto di studio tra le due squadre infatti, al 13' sono subito i falchetti a farsi vedere in avanti. Turchi prende palla sulla trequarti e serve in area Furiani: il cen-

trocampista di Bastia Umbra non ci pensa due volte e piazza un ottimo tiro a giro che però viene smanacciato da Concetti in angolo con il portiere che compie un vero mi-

racolo. Tre minuti dopo (16') sono ancora i falchetti che mettono paura agli uomini di Moriero con Turchi che stoppa la sfera di petto e calcia bene ma il suo tiro viene fatto preda di Concetti. Per vedere la prima azione del Crotone bisogna aspettare il 23' quando Rossi colpisce bene la palla di testa su un cross dalla destra ma Ripa è bravo a deviare in angolo. Alla mezz'ora l'azione che cambia il match. Dopo un buon colpo di testa di Fiuzzi (di poco alto) su un corner per il Foligno, il direttore di gara si avvicina a De Paula e lo espelle senza esitazioni. Motivo dell'espulsione qualche parola di tropo del brasiliano. Il Foligno in dieci si perde d'animo ed il Crotone trova lo spunto buono per siglare il gol del vantaggio. Siamo al 39' e da un angolo battuto da Basso è bravo Espinal ad insaccare un incolpevole Ripa. Nella seconda frazione di gioco la musica è sempre la stessa e sono ancora i padroni di casa a proporsi bene in avanti nonostante l'inferiorità numerica. Al 3' una punizione rasoterra di Petterini fa venire i brividi a Concetti che però blocca la palla. Risponde il Crotone quattro minuti più tardi con Basso che calcia di poco fuori. Al 20' una scena incredibile. Al limite dell'area calabrese Signori viene messo giù e prende il pallone con le mani; secondo il direttore di gara non c'e' fallo e allora lo stesso Signori prosegue l'azione servendo Turchi. Sconvolgente il fatto che il direttore di gara ed il suo assistente (a pochi passi dall'azione) abbiano fatto proseguire il gioco come se nulla fosse. Passano i minuti ed il Foligno si spegne ma gli uomini di Moriero fanno poco nulla per pervenire al raddoppio. Cevoli le prova tutte e butta nella mischia anche Matteo Coresi per uno sbiadito Sciani ma poco cambierà. Al 41' Ripa compie il miracolo su un tiro a tu per tu con Galeoto e si ripete due minuti più tardi su Basso ma non può nulla quando Espinal al 47' salta senza nessuna difficoltà Baldanzeddu ed in pallonetto sigla il due a zero. Una vittoria, quella della Moriero-band, che ora permette al Crotone di cominciare a sognare e guardare in modo serio e deciso ai piani veramente alti della classifica: la sfida alla capolista Arezzo è appena iniziata, con un Russo in più che tornerà a disposizione già da domenica.

Concetti autore di una grande partita

PAGELLE CROTONE CONCETTI (6,5): Gran parte della vittoria va anche a lui. Compie due interventi importanti nel primo tempo chiudendo lo specchio agli avanti biancazzurri. GALEOTO (6) - Parte malino ma poi alla fine riesce a spuntarla. Avvio incerto fatto di qualche errore grossolano ma cresce man mano che passano i minuti. Alla fine va anche vicino al gol. ROSSI (6,5) - Sicuramente uno dei migliori. Nel primo tempo va anche vicino al gol con un colpo di testa. BORGHETTI (6) - Partita pulita ed ordinata. Non ha grande lavoro nella sua zona di competenza vista anche l'espulsione di De Paula. MORLEO (6) - Difende bene la propria zona di campo e si fa vedere con qualche buono spunto anche in avanti. Prova soddisfacente ed ordinata, conferma le precedenti uscite mettendo in campo grinta e determinazione. PACCIARDI (6,5) - E' lui il leader a centrocampo. La sua stazza ed i suoi centimetri in più lo eleggono re indiscusso di mediana. Gestisce bene il possesso palla, detta i tempi ed annienta Cotza e company. GALARDO (6) - Stesso discorso fatto per Borghetti. Corre pochi rischi e la sua partita è lineare con quella dei suoi compagni di reparto. Concede poco agli avversari e nulla più. PETRILLI (6) - Bene nel primo tempo, scompare un po' troppo nella seconda frazione di gioco. Viene sostituito quando oramai la vittoria è praticamente in tasca. Dal 33 st FIGLIOMENI (sv) : Poco per giudicare. ESPINAL (7,5) - Il migliore in campo. Prima stampa un ottimo gol di testa, poi sigla il suo secondo gol in maniera strepitosa saltando Baldanzeddu e infilando Ripa in pallonetto. Chapeau. Dal OROSZ (SV) BASSO (6,5) - E' sua la traiettoria perfetta da calcio d'angolo che serve Espinal per l'uno a zero in favore dei calabresi. Buona partita ed ottimi spunti. Mette in difficoltà spesso la retroguardia biancazzurra. Promosso. PAPONETTI (5,5) - Fantasma. Non fa nulla per pungere la difesa biancazzurra e fa rimpiangere e non poco l'assenza di Russo. Dal 17 st AURELIO (5,5) - Qualche buona giocata e nulla più.

L’allenatore rossoblù al settimo cielo per il primo successo stagionale lontano dall’Ezio Scida

Moriero: «Vincere qui non sarà facile per nessuno»

Checco Moriero

FOLIGNO - Non poteva arrivare in modo migliore la prima vittoria fuori casa per il Crotone, che ora comincia decisamente a sorridere vedendo la classifica che proietta di prepotenza la formazione allenata da Moriero nei piani alti del girone B della Prima Divisione. L'avversario di turno, il Foligno, non era sicuramente uno degli avversari migliori per riuscire a vincere la prima gara in trasferta, ma alla fine tutto è girato per il verso giusto in favore dei calabresi. A parlare al termine della sfida è il tecnico dei rossoblù, un Checco Moriero soddisfatto e compiaciuto dei tre punti: "Vincere in casa del Foligno credo che quest'anno riuscirà a pochi e questo mi fa molto piacere visto che proprio oggi sia-

mo riusciti anche a vincere la nostra prima gara in trasferta della stagione - spiega un felice Moriero - il Foligno è stato autore di un ottima prova ed in qualche occasione è stato pericoloso". Il Crotone effettivamente contro il Foligno non ha brillato sotto il punto di vista del gioco, ma è comunque arrivata una vittoria decisamente importante, come spiega lo stesso tecnico dei calabresi: "Non abbiamo giocato una delle nostre migliori partite al Blasone però in questi casi quando arrivano i tre punti non possiamo che essere soddisfatti e felici - sottolinea Francesco Moriero - questi punti fanno bene al morale e soprattutto fanno bene anche per la classifica. Abbiamo impostato la partita sul contropiede e ci

siamo riusciti bene. Per come si era messa nel primo tempo siamo decisamente soddisfatti". A parlare poi, dopo il tecnico rossoblù Moriero, è il vero protagonista del match: Espinal. Il giocatore, con importanti trascorsi anche in serie A con l'Atalanta è raggiante per i due gol siglati e per l'ottima prestazione offerta, risultando di gran lunga il migliore in campo: "Il Foligno ha giocato una grande partita e bisogna fare i complimenti ai nostri avversari ma poi nel finale noi siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che ci sono passate tra i piedi - spiega Espinal eravamo ben messi in campo e non abbiamo corso grandi pericoli. E' importante aver ritrovato la vittoria fuori casa dopo tanto tempo: queste

vittorie fanno bene a tutto lo spogliatoio e a tutto l'ambiente". Il centrocampista del Crotone poi analizza anche la posizione in classifica che ora occupa la squadra calabrese: Il giocatore poi, trova anche lo spazio per le dediche alle

persone a lui care: "Dedico i miei due gol alla mia compagna e a mia figlia che sta per nascere: sono decisamente felice delle mie marcature e soprattutto sono felice di dedicarle a loro". f. l.


Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica Cosenza-Aversa N.

1-1

8´ Menolascina (N); 27´ Crinò (I)

Isola Liri-Barletta

0-1

93´ (r) Alessandrì

Melfi-Gela

0-2

20´ Marinucci Palermo; 95´ (r) Franciel

Monopoli-Catanzaro

0-0

Pescina Vg-Val di Sangro 1-1 63´ Napolano (V); 64´ Di Pasquale (P)

Scafatese-Andria

1-0

4´ Rapino

V. Lamezia-Cassino

0-2

44´ Guzzo; 70´ (a) Filippi

Vibonese-Manfredonia

1-0

71´ Mastrolilli

Prossimo turno

9ª giornata 26/10/08 ore 15.00

Andria-Isola Liri Barletta-Scafatese Cassino-Aversa N. Catanzaro-Pescina Vg Gela-Cosenza Manfredonia-V. Lamezia Noicattaro-Monopoli Val di Sangro-Melfi Vibonese-Igea V.

giornata

Marcatori

2-1

11´ Polani (C); 41´ Polani (C); 55´ Romano (A)

Igea V.-Noicattaro

37

COSENZA GELA CASSINO CATANZARO PESCINA VG SCAFATESE VIBONESE BARLETTA ANDRIA VAL DI SANGRO MANFREDONIA NOICATTARO ISOLA LIRI MONOPOLI AVERSA N. MELFI IGEA V. V. LAMEZIA

21 18 17 16 15 14 12 11 10 8 8 7 7 6 6 5 4 2

8

7

0

1 10 3

4

4

0

0

6

1

4

3

0

1

4

2

7 +5

8

5

3

0 12 4

4

2

2

0

6

2

4

3

1

0

6

2

8 +2

8

5

2

1 17 10 3

2

1

0

8

4

5

3

1

1

9

6

7 +3

8

4

4

0 10 2

4

2

2

0

5

2

4

2

2

0

5

0

8

0

8

4

3

1 13 9

4

1

3

0

4

3

4

3

0

1

9

6

4

-1

8

4

2

2

7

3

4

3

0

1

5

1

4

1

2

1

2

2

4

-2

8

3

3

2

9

8

4

2

0

2

5

5

4

1

3

0

4

3

1

-4

8

2

5

1

6

4

4

0

4

0

3

3

4

2

1

1

3

1

2

-5

8

3

1

4

8 11 4

2

0

2

5

5

4

1

1

2

3

6

-3 -6

8

1

5

2

7 10 4

1

3

0

3

2

4

0

2

2

4

8

-3 -8

8

2

3

3

3

6

3

1

1

1

2

2

5

1

2

2

1

4

-3 -5

8

1

4

3

4

7

4

1

1

2

2

3

4

0

3

1

2

4

-3 -9

8

1

4

3

3

6

5

1

2

2

3

4

3

0

2

1

0

2

-3 -11

8

0

6

2

7 10 4

0

3

1

3

5

4

0

3

1

4

5

-3 -10

8

1

3

4

8 12 4

1

3

0

4

3

4

0

0

4

4

9

-4 -10

8

1

2

5

7 11 5

1

1

3

5

7

3

0

1

2

2

4

-4 -13

8

0

4

4

3

4

0

1

3

2

5

4

0

3

1

1

2

-4 -12

8

0

2

6

3 14 4

0

1

3

1

8

4

0

1

3

2

6 -11 -14

7

6 RETI: De Angelis (3) (Melfi) 5 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza) 4 RETI: Franciel (2) (Gela); Ceccarelli (Monopoli); Arcamone (1) (Pescina) 3 RETI: Cavaliere (Andria); Romano (Aversa N.); Laviano (Barletta); Giannusa (Cassino); Montella A. (Catanzaro); Pasca (Gela); Dipasquale (Pescina); Mastrolilli, Melis (Vibonese) 2 RETI: Menichini (Andria); Palumbo (1), Sibilli (1) (Aversa N.); Guzzo, Lorusso (Cassino); Caputo, Iannelli (Catanzaro) Polani (Cosenza); Marinucci (Gela); Berra (Pescina); Rapino, Varriale (Scafatese); Memmo (V.di Sangro); Di Mauro (Vibonese) 1 RETE: Doumbia, Ienacco, Romito (Andria); Improta (Aversa N.); Alessandrì (1), Majella, Zotti (Barletta); Bardeggia, Molinaro, Mucciarelli (Cassino); Ciano, Di Maio, Gimmelli (Catanzaro); Cantoro, Moschella, Occhiuzzi (Cosenza); Espinal, Esposito P., Gaeta (Gela); Bongiovanni, Crinò, Scopelliti (Igea V.); Cori, Galuppi, Pignalosa (I.Liri); Bellucci, Nossa, Pirrone (1) (Manfredonia); Merini (Melfi); Gambuzza, Minopoli, Santarelli (Monopoli); De Giorgi, Lucioni, Menolascina, Siclari (Noicattaro); Cruciani, Giordano, Laboragine (Pescina); Di Candilo, Izzo, Martone (Scafatese); Cherchi, Costantini, Napolano, Perfetti (V.di Sangro); Pirrone (Vibonese); Clasadonte, Manca (1), Rondinelli (V.Lamezia)

Con una repentina rete del difensore i campani tornano a incamerare i tre punti

La Scafatese passa di Rapino L’Andria prova a reagire nella ripresa, ma non punge SCAFATESE ANDRIA

1 0

SCAFATESE (3-4-1-2): De Felice 6,5; Marini 6,5, Rapino 7,5, Terracciano 7; Lagnena 6, Marzocchi 6,5, Di Candilo 6,5 (14' st Ramora 6), Carbonaro 6,5 (30' pt Correale 6); Izzo 6; Varriale 6, De Luca 6 (25' st Orero 6). A disp.: Spicuzza, Cozzolino, Avallone, Martone. All.: Maurizi 6. ANDRIA (4-4-2): Amadio 5,5; Goisis 6, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 6,5; Romito 6, Iennaco 5,5, Cazzarò 5,5 (25' st Rescio 5,5), Doumbia 5,5 (19' st Lattanzio 6,5); Rebecchi 6 (33' st Falcone sv), Cavaliere 5,5. A disp.: Spitone, Falzone, Morale, Losito. All.: Di Leo, squalificato, in panchina Di Bitonto 6. ARBITRO: Di Pilato di Bergamo 5,5.

RETE: pt 4' Rapino. NOTE: spettatori circa mille. Ammoniti: Cazzarò, Orero, Rescio. Angoli 7-0 per l'Andria. Recupero: pt 1'; st 5'. SCAFATI - Domina nel primo tempo, sbloccando subito la partita con il gigante di difesa Rapino, soffre tremendamente nella ripresa resistendo però con orgoglio e ferocia agli assalti dell'Andria: la Scafatese ritrova così i tre punti e una dimensione nobile in classifica dopo le due sconfitte consecutive contro Gela e Catanzaro. Parte forte la Scafatese e guadagna fin da subito una supremazia territoriale che viene concretizzata dopo appena quattro minuti: velenosa punizione di Carbonaro da posizione decentrata, la sfera sbatte sulla traversa e il giovanissimo Rapino è ra-

pace e fulmineo nel ribadire di testa in rete. La Scafatese non s'accontenta e continua ad esercitare un pressing feroce sui portatori di palla dell'Andria. Ci sono tutte le condizioni per raddoppiare e ipotecare i tre punti: De Luca va vicinissimo al bersaglio grosso al 20' quando, su assist di Carbonaro, di testa sfiora l'incrocio. L'Andria resta in vita, ma non fa nulla per portar pericoli a De Felice. Amministra la Scafatese e ha il demerito d'adagiarsi sul minimo vantaggio rischiando tantissimo in chiusura di tempo quando Rebecchi colpisce la parte alta della traversa. Nella ripresa la Scafatese arretra troppo. La gara diventa spezzettata, particolarmente nervosa. L'Andria si lancia all'arrembaggio nei minuti finali, ma la Scafatese resiste stoicamente.

Pescina, rimonta e rimpianti Val di Sangro, un punto e sorrisi PESCINA VDG VAL DI SANGRO

1 1

PESCINA VDG (4-3-1-2): Bifulco 7,5; Locatelli 5,5, Criaco 6, Miale 6, Piva 6; Cruciani 6,5, De Angelis 6,5, Silvestri 6,5 (1’ st Laboragine 6); Dipasquale 6,5 (36’ st Petitto sv); Arcamone 6 (22’ st Berra 6), Bettini 6. A disp.: Merletti, Giordano, Luciani, Censori. All.: Chiappini 6,5. VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis 7; Del Grosso 6, Sensi 5,5, Paolacci 6, Mangoni 5 (25’ st Curcio 5,5); Perfetti 6, Epifani 6, Cacciaglia 6, Cherchi 7 (39’ st Ruggiero sv); Fiorotto 5 (12’ st Napolano 6,5), Mainella 5. A disp.: Leacche, Boschetti, Carafa, Memmo. All.: Perri 6. ARBITRO: Colasanti di Siena 5. RETI: st 18’ Napolano (V), 19’ Dipasquale (P). NOTE: spettatori circa 400. Espulso

Criaco. Ammoniti Locatelli, Sensi e Curcio. Angoli 6-1. Recupero: pt 0’; st 4’. AVEZZANO - Termina 1-1 il derby abruzzese per un pari che sta stretto ai locali, troppo spreconi. Dopo un primo tempo scoppiettante, ma senza reti è nella ripresa che la gara si sblocca e a sorpresa, al 18’, la Val di Sangro passa: Napolano, appena entrato, raccoglie un cross di Perfetti e trafigge l’incolpevole Bifulco. Nemmeno il tempo di esultare e i padroni di casa raddrizzano il risultato con Dipasquale, bravissimo nel suo stacco imperioso su cross di Locatelli. Il pareggio conferisce ancor più spinta ai biancoverdi, ma Berra manca incredibilmente il raddoppio a tu per tu con Ameltonis. Poi, al 32’ Criaco, già ammonito, becca il secondo giallo e Chiappini si copre togliendo Dipasquale. Il Pescina continua a premere, ma non ha fortuna.

Crinò risponde a Menolascina Succede tutto in mezz’ora IGEA VIRTUS NOICATTARO

1 1

IGEA V. (4-4-2): Di Masi 6; Russo 6,5, Agius 6, Alizzi 6, Scopelliti 6; Di Miceli 6,5 (39' st Bongiovanni sv), Matinella 6, Di Toro 6, Crinò 6,5 (25' st D'Anna 6); La Porta 6,5, Nabil 6 (1' st Ricciardo 6). A disp.: Romano, Panarello, Crimi, Giardina. All.: Castellucci 6. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 5,5; Perrone 6,5, De Giorgi 6, Allegrini 6,5, Mercurio 6; Piccinni 6, Menolascina 6,5, Coppola 6; Siclari 6, Rana 6, De Florio 6 (20' st Ladogana 6). A disp.: Cilli, Pezzala, Piano, Ostacu, Lanave, Russo. All.: Sciannimanico 6. ARBITRO: Citro di Battipaglia 5,5. RETI: pt 7' Menolascina (N), 26' Crinò (I). NOTE: spettatori 600 circa. Ammoniti: Coppola, Rana, Alizzi, La Porta. Angoli 5-2

per l'Igea. Recupero: pt 1'; st 5'. BARCELLONA P.G. – L'Igea non spezza la maledizione e anche contro il Noicattaro manca l'appuntamento con la vittoria. Finisce in parità ed è giusto così perché nessuna delle due squadre riesce a fare abbastanza per vincere. Dopo appena 7' è Menolascina a sbloccare il risultato. La sua punizione da 25 metri è un capolavoro balistico che Di Masi può solo stare a guardare. Ll'Igea fatica a venire fuori rischia di subire il raddoppio, ma al 26' trova il pari. La punizione velenosa di La Porta sfiorata da Crinò beffa Sassanelli e rimette il risultato in parità. Il Noicattaro non ci sta e prova a riportarsi avanti ma il colpo di testa di Piccinni sul cross di De Florio al 36' è impreciso. E' anche, praticamente, l'ultimo brivido del match perché il resto del primo tempo e la ripresa non regalano altre emozioni.

Decide al 93’ un rigore molto dubbio realizzato da Alessandrì

Hurrà Barletta tra le proteste ISOLA LIRI BARLETTA

0 1

ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini 6,5; Brunetti 5,5, Sannibale 6, Dolcemascolo 5,5, Pagano 6,5; Galuppi 5 (8’st Tortori 5,5), Giacalone 5,5 (12’st Mollo 5), D’Alessandro 5,5; La Cava 5, Pignalosa 5 (29’st D’Avanzo ng), Cori 6. A disp.: Tomei, Cagnale, Risi, D’Imporzano. Allenatore: Ferazzoli 5. BARLETTA (4-4-2): Furlan 6,5; Mastronicola 6,5, Tangorra 6, Sabini 7,5, Iervolino 6 (39’st Vittorio); De Cecco 6, Daleno 7, Salvagno 7, Zotti 6,5 (25’st Sisalli 6); Laviano 5,5, Majella ng (12’pt Alessandrì 6,5). A disp.: Montagna, Rizzi,

Fabbro, Millan. Allenatore: Chiricallo 6,5. ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno 5. MARCATORE: st 47’ Alessandrì (rig.) NOTE: Spettatori 1.200. Ammoniti: Giacalone; Mastronicola, Zotti, Sisalli. Angoli: 5-3. Recupero: pt 2’; st 5’. ISOLA DEL LIRI - Si rilancia in graduatoria il Barletta con una vittoria esterna ottenuta grazie a un rigore dubbio realizzato poi con freddezza da Alessandrì tra le vibranti proteste del pubblico e dei giocatori di casa. Il direttore di gara ha giudicato falloso un intervento di due giocatori isolani sullo stesso Alessandrì. Fino

al momento della svolta, comunque, la gara era sempre rimasta priva di particolari spunti. Asfittica specialmente l’artiglieria isolana, ma il Barletta non ha fatto molto più per meritare i tre punti. Nel primo tempo qualche tentativo di marca biancorossa che non impensierisce la retroguardia pugliese. L’Isola Liri ci prova al 42’ con Pignalosa che sfiora il palo. Nella ripresa la formazione ospite sembra accontentarsi: solo un’occasione per Mastronicola che da posizione favorevole incorna alto. Il Barletta finisce qui: c’è tempo invece per un’occasione incredibilmente mancata da Pignalosa. Poi il fattaccio che decideva la sfida.


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Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Melfi, nuovo ko Stavolta il Gela è troppo forte MELFI GELA

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MELFI (4-4-2): Merlano 6; Fumai 5.5, Gabrieli 6, Rizzo 6.5 (34’ st Sciannamè 5), Gambi 6.5; Gilfone 6.5 (20’ st Petagine 5.5), Bacchiocchi 5.5 (38’ st Caciagli ng), Mitra 6, Frasca 6; Merini 6.5, De Angelis 5.5 (a disp: Pettinari, Ferrato, Pellicoro, Bizzarri) All. Palumbo (in panchina Santarsiero) GELA (4-3-3): Cecere 7; Nigro 6, D’Aiello 6, Fernandez 6.5, Esposito G 6; Marinucci 6.5, Battisti 6.5, Iannini 6; Gaeta 6.5 (36’ st Fofana ng); Pasca 5 (30’ st Franciel 6,5), Espinal 5 (11’ st Alessandrì 6) (a disp: Ferla, Esposito P, Ambrosecchia, Unniemi) All. Cosco ARBITRO: Di Francesco di Teramo RETI: pt 19’ Marinucci, st 49’ Franciel su rig. NOTE: spettatori oltre 1000. Ammoniti: Nigro, Bacchiocchi, Gabrieli, Mitra, Frasca, Fofanà, Cecere, Fumai. Espulso Mitra. Calci d’angolo 12 - 8. Recupero 2’ e 5’ MELFI - Una sconfitta che potrebbe acuire la crisi, ma anche il fondo da cui poter risalire presto per il prosieguo della stagione, questo ha detto ieri il terzo ko consecutivo di un Melfi costretto ad alzar bandiera bianca anche contro il forte Gela, con diversi errori arbitrali e le parate di Cecere a dire no ad un pareggio che poteva certo starci, per il più grintoso secondo tempo gialloverde nonostante l’uomo in meno. Ritrovare il sorriso dopo due sconfitte di fila, ed entrambi immeritate, questo era l’obiettivo del Melfi al cospetto della corazzata Gela reduce invece da quattro successi di fila. Partono bene i siciliani, con l’azione tra i due ex melfitani, Gaeta a lavorare bene sulla destra e a porgere al centro a Pasca che non trova l’impatto e mette a lato. Rapida la risposta di casa, con Bacchiocchi che al limite offre palla a Gilfone, conversione interna sull’avversario e tiro a lato sul primo palo. Ancora sici-

liani determinati in avanti, tentativo aereo di Marinucci fermato in presa dall’attento Merlano. Melfi prova a spingere, la buona predisposizione sul campo del Gela che si conferma squadra di rango e la presenza dei due ex, portano a una gara bella, varia, con diversi cambi di fronte e Gabrieli che al 12’ rilancia lungo per innescare Merini, esce pronto un Cecere che legge la partita quasi fosse un derby. Intorno al 18’ si intravede che il match può sbloccarsi: Merini vince un contrasto con Fernandez, ma batte debolmente. Al 19’, invece, sono i siciliani a passare, con Gaeta che smorza palla per l’accorrente Marinucci che, con lo specchio coperto prova un tiro a spiovere che finisce sul secondo palo e sorprende Merlano forse troppo avanzato. Il vantaggio fa salire ulteriormente i ragazzi di Cosco, il Melfi deve per forza reagire per non subire un Gela che è certo più convinto. La mossa è quella di spostare Gilfone a sinistra, anche se i padroni di casa hanno ritmi piuttosto bassi che non possono certo impensierire i quotati avversari. E allora si prova anche a sfruttare la palle inattive, come al 32’ quando lo schema a tre su punizione vede la botta rasoterra di De Angelis che Cecere mette in angolo. L’organizzazione Gela è evidente e al 40’ ci vuole il grandissimo intervento tutto d’anticipo di Gambi in area, per evitare l’incornata vincente di Marinucci. I due minuti di recupero non sortiscono alcunché e al riposo il Melfi è ancora sotto. La ripresa vede i locali crescere e soprattutto crederci, con cinque angoli di fila e al 3’ il colpo di testa a botta sicura di Merini ribattuto d’istinto, e da campione, da uno stratosferico Cecere, che due volte alza oltre la traversa su attacchi ripetuti che danno la conferma che il Melfi ora c’è, e che la scossa tanto attesa, magari anche per la strigliata in intervallo, è servita. Inoltre il pubblico ora si fa sentire con continuità a fianco degli uomini di Palumbo. Al 12’ ci prova dal limite Gilfone, buona l’intenzione,

Prova generosa ma sfortunata contro i siciliani Decidono Palermo e il rigore di Franciel Merini atterrato. Sotto una grande parata di Cecere del Gela

alta la conclusione, ma il Melfi c’è. Ma piove sul bagnato al 22’, quando un’ammonizione quantomeno dubbia per Mitra, porta al secondo giallo per il toscano che viene espulso. Il Melfi spinge ora a tutta, cercando il pari, ma nulla di concreto succede. Rizzo al 34’ deve lasciare per Sciannamè che è protagonista di un errore su Gaeta, ci

mette la pezza Gabrieli, prima che Cosco richiami in panca l’ex Gaeta, dando spazio a Fofanà. Il finale è tutto dei padroni di casa: al 40’ è De Angelis a chiamare in causa Cecere, che si supera anche sul tiro da fuori di Frasca. Nonostante una caterva di angoli, la spinta finale del Melfi, in dieci, il pari non si concretizza, come sarebbe giusto. Gabrie-

li chiude in avanti, la difesa gelese tiene e in ripartenza al 49’, Alessandrì va via ed è steso da Fumai. Rigore che Franciel trasforma per il finale 0 – 2. Un grande ed equilibrato Gela supera un Melfi alla terza sconfitta di fila, due di seguito davanti al proprio pubblico davvero amareggiato. Antonio Baldinetti

PAGELLE MELFI MERLANO (6) - forse un po’ avanti rispetto allo specchio della porta in occasione del gol del Gela, per il resto della gara fa il proprio dovere

5.5: la squadra si affida alle sue giocate per risalire la china anche se incide poco)

FUMAI (5.5) - si limita a controllare la sua corsia visto che spesso da quelle parti ripartono i siciliani, ma dovrebbe spingere di più per supportare la manovra dei suoi

BACCHIOCCHI (5.5) - un po’ preso in mezzo dall’ottimo centrocampo siciliano, appare poco efficace nel mezzo, anche se poi cresce spostato a destra catturando diversi palloni (dal 38’ st CACIAGLI NG)

GABRIELI (6) - a metà primo tempo resta a terra per una botta che forse gli riporta su i dolori solo sopiti ma offre il suo contributo alla causa, in considerazione della pericolosità degli avanti siciliani

MITRA (6) - a corrente alternata, non sempre riesce ad accendere la luce del Melfi, ma nel secondo tempo un inesistente doppio giallo lo toglie dal campo per la ripresa in cui sarebbe servita la spinta

RIZZO (6.5) - decisamente positivo, spesso all’anticipo e pronto nelle chiusure, di tanto in tanti si porta in avanti per creare qualche problema su angoli e punizioni cross (dal 34’ st SCIANNAMÈ 5)

FRASCA (6) - buon contributo in campo, e spinta del sinistro romano, valido per qualche ripartenza che però non si trasforma in grosse occasioni da rete

GAMBI (6.5) - parte un po’ timoroso, sulla sua corsia c’è un Gaeta spumeggiante a cui prende però le distanze ed in un paio di occasioni, compreso l’anticipo di gran classe su Marinucci, è determinante per evitare guai maggiori GILFONE (6.5) - gioca dall’inizio come previsto e la voglia di dare tanto è importante per velocizzare la manovra e per creare spunti importanti in fase offensiva (dal 20’ st PETAGINE

MERINI (6.5) - un paio di occasioni da rete ma soprattutto sostanza, grinta, determinazione e tanta lotta per il 20enne ex Primavera della Lazio confermano che può continuare a crescere DE ANGELIS (5.5) - gira spesso al largo e, lontano dalla porta, a parte l’apporto in grinta, può poco nella sfida già difficile contro il Gela, con un solo tiro, fermato da un grande Cecere nel finale


Sport 39 Il presidente dei gialloverdi esorta tutti a fare quadrato Lunedì 20 ottobre 2008

«Nessun processo» Maglione: «Continuiamo a crederci» PALUMBO è squalificato, Marco Moretti anche, molti giocatori passano col capo chino e preferiscono non fermarsi in sala stampa. Servirebbe la dichiarazione di qualcuno, ma anche il volto davvero di quello «rammaricati fortemente» di Andrea Santarsiero conferma che il periodo è duro da sopportare e che si preferisce tornare presto a lavorare sul campo, per metter subito alle spalle la terza sconfitta di fila. Ed allora è il presidente Giuseppe Maglione a presentarsi per i commenti in sala stampa, per ribadire che «non è il momento per fare drammi o per cercare il capro espiatorio, tra i giocatori o in ambito tecnico, ma è fondamentale per noi fare quadrato, essere uniti ancora di più perché solo così si può superare questa fase difficile, anche se sapevamo che si trattava di una squadra giovane e che questo era possibile». Una squadra che perde e che però, pur se non al meglio, comunque gioca e fa la sua parte. «Sì - sottolinea il presidente del Melfi - ancora una volta si è vista maggiore grinta e anche determinazione della squadra nel secondo tempo è questo ci fa certo ben sperare per

Una fede normanna lunga 1.000 km

Mitra, dopo l’espulsione (foto in pagina di Zenti)

«OLTRE 1000 km di distanza non frenano la nostra passione», questo lo striscione composto in arrivo e esposto dai 42 supporters melfitani del Melfi Club Federico II di Torino. Un momento importante per una gara che ha visto coloro che tifano e soffrono, a tanta distanza dal Castello di Federico, sui gradoni delle tribune del Valerio, anche se qualche problema vi è stato in avvio, per un bastone del megabandierone che è stato fatto rimuovere per questioni di ordine pubblico. Poi, alla fine, solito il risultato, ancora una sconfitta, ma la giornata per loro era iniziata molto bene, dopo l’arrivo sabato a Melfi, per la Sagra della Varola, in cui mangiare castagne e riposarsi nei ricordi melfitani, oltre alla reale possibilità di ritrovare parenti ed amici, cosa che sempre fa piacere a chi vive, per lavoro tanto lontano. Infatti, domenica mattina alle 11 in Comune, incontro per tutto il gruppo torinese con il Sindaco della Città Navazio, con l’Assessore alla Cultura Carbone e coi vertici dell’As Calcio Melfi ovvero il presidente Maglione e con Moretti, per poter augurare «le migliori cose a tutta una città come Melfi che ritroviamo sempre migliore – come ricordato a fine incontro dal vicepresidente del Club di Torino Michele Lucadamo – ed alla squadra del nostro cuore, per il presente ed il futuro della stagione, ma anche per ricevere quell’abbraccio vero, da parte di istituzioni e vertici calcistici, che poi riporteremo al nostro rientro in Piemonte alle nostre famiglie, agli altri associati, e che certo conserveremo fino al prossimo viaggio, direzione Melfi città e Melfi calcio». Alla fine, gli stessi 42 del Melfi Club Federico II di Melfi hanno consegnato al presidente Maglione dei regali per tutto il gruppo gialloverde, per giocatori e staff, con oltre 30 portachiavi con il logo del Club che sono stati poi distribuiti a tutta la squadra, in ricordo di questi tifosi speciali, che vivono il calcio a 1000 km di distanza, e che «non si arrendono se spesso il Melfi non vince come col forte Gela, e che certo credono alla salvezza, come risultato possibile continuando a lottare tutti insieme, squadra e tifosi». a.b.

La delusione di Gilfone

superare questo momento e per continuare a lavorare, a crescere, a migliorare, per il raggiungimento del nostro obiettivo. Certo ancora una

sconfitta, terza di fila, ma la squadra deve di fatto solo continuare a lavorare ed a crederci, è il caso di stare tutti uniti e rimboccarci ancora di più le maniche, per il riscatto immediato che ci dia modo di ripartire e di dimenticare queste gare che si sono concluse con sconfitte. Anche se, per delle cose fatte in questa e nella precedente nella seconda parte dei match, di certo la squadra meritava qualcosa di più, di quello che il campo ci ha dato alla fine». Quindi niente drammi e unità d’intenti da parte di tutti, questo il messaggio chiaro lanciato a microfoni e taccuini da Maglione, per evitare che si arrivi a processi o a cercare colpevoli ora che di certo non aiuterebbero il lavoro in settimana e l’approccio alle prossime sfide. Chiaro che necessita il ritorno al successo, al sorriso, ai tre punti, visto che la classifica inizia ad essere pesante, con solo due squadre dietro il Melfi, che da tre settimane resta fermo a quota 5, e classifica da muover al più presto, se non si vuole dover soffrire oltremodo già dopo l’ottava giornata. ant. bald.


40 Sport 2ª Divisione. Primo tempo chiuso sul 2-0. Poi Romano riapre una sfida emozionante Lunedì 20 ottobre 2008

Cosenza, vittoria col cuore Avanti con due gol di Polani, soffre fino allo scadere COSENZA AVERSA

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PAGELLE COSENZA AMBROSI (7) - Diverse parate risolutive, sia nel primo che nel secondo tempo. Non vede partire la palla in occasione del gol dell’Aversa.

COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Morelli, Parisi, Braca, Musacco (15' st Chianello); Occhiuzzi (25' st Danti), De Rose, Spinelli (15' st Carli), Bernardi; Polani, Galantucci. In panchina: Guizzetti, Moschella, Profeta, Cantoro. Allenatore: Toscano. AVERSA NORMANNA: (43-3) Criscuolo; Baylon (19' st Silvestri), Maraucci, Di Girolamo, De Angelis (26' st Longo); Carboni (5' st Perna), Ottobre, Zolfo, Arini; Sibilli, Romano. In panchina: Del Giudice, Chirico, Porzio, Improta. Allenatore: Sergio. ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto MARCATORI: 10' pt Polani (C), 41' pt Polani (C); 9' st Romano. NOTE: Spettatori 4653 dei quali 2729 paganti e 1924 abbonati. Incasso totale 35.700 euro. Zolfo, Romano, Arini, Ottobre e Perna per l'Aversa; Polani, Spinelli, Morelli e Chianello per il Cosenza. Angoli: 7-4 per l'Aversa. Recupero: pt 2'; st 4'. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Vince il Cosenza ma con un secondo tempo da dimenticare alla svelta. Troppo timore, scarso possesso palla, squadra lunga, soluzioni in mediana senza logica e pallino quasi sempre in mano agli ospiti. Ottobre, play maker campano, ha fatto ballare la samba alla mediana dei Lupi dove, uscito Spinelli, abbiamo notato Carli in evidente imbarazzo, oltre ai soliti dubbi sugli esterni bassi che solo per un caso non hanno inciso sul risultato finale. Con un Ambrosi super in diverse circostanze e un penalty (chiesto e non assegnato all’Aversa) che poteva penalizzare l’intera partita. Fatte le necessarie premesse, va dato merito ai rossoblù di aver prodotto invece un avvio convincente, con gli ospiti chiusi nei propri sedici metri e il meritato vantaggio. Sequenza positiva che fa il paio con la bella interpretazione di Galantucci e Polani, la solita corsa dei solisti che sta portando con merito il Cosenza in vetta. Per vincere il campionato serve però dell’altro e non si può sperare di tirare a campare come dimostrato per una mezzora buona della ripresa quando i ruoli si sono inverti-

MORELLI (6) - Tiene la posizione, difende e prova a proporsi. Una gara sufficiente. PARISI (6) - La solita prova caparbia fatta di impegno e qualità. Non sbaglia quasi nulla. BRACA (6.5) - Ordinato e autorevole. Difende e serve una palla al millimetro per Occhiuzzi in occasione del raddoppio. MUSACCO (6) - Gioca con ordine e impegno in una zona delicata dove imperversa Arini. Nella ripresa esce per un infortunio. Dal 15' st CHIANELLO (5.5) - Ci mette tanto impegno, ma allo scadere rischia sull’intervento su Perna che chiede il calcio di rigore.

Ammoniti: Carboni,

OCCHIUZZI (6.5) Ha sempre una giocata vincente, come quella che vale il raddopio. Stop e palla seguire che valgono applausi a scena aperta. Dal 25 st DANTI (5.5) - Non incide. DE ROSE (6) - Corre e lotta come al solito nello spartito del centrocampista rossoblù. Nelle ripresa avrebbe bisogno di un sostegno maggiore. Uscito Spinelli, Carli non convince.

L’esultanza finale del Cosenza sotto la curva sud Donato Bergamini

ti. E per fortuna che il pubblico (encomiabile) ha capito e sostenuto il Cosenza nell’assedio finale dell’Aversa. LA GARA. Nei primi dieci minuti si vede solo il Cosenza che parte a razzo. Al 7’ e al 8’ due limpide palle gol. La prima la costruisce “el buitre” Alessio Galantucci che si invola sulla destra dopo un fraseggio, guadagna l’area e crossa all’indietro. Dalle retrovie arriva Bernardi che calcia a botta sicura. La palla viene respinta in calcio d’angolo. La gradinata chiama la squadra al gol. Sul corner, la palla finisce a De Rose che entra ancora in area e sferra un tiro che sibila di poco a lato della porta difesa da Criscuolo. Al 10’, dopo un tambureggiante inizio, arriva il meritato vantaggio. Calcio d’angolo, Occhiuzzi serve corto per Galantucci che si defila e calibra un velenoso cross che probabilmente sarebbe finito nel sette. Sulla traiettoria, sul secondo palo, c’è Polani che si

eleva e mette la palla in rete interrompendo il digiuno che andava avanti dall’inizio del campionato. Festa sugli spalti. L’Aversa si scuote e prova a reagire. Ottobre prende in mano la squadra e suona la carica. La frenesia produce due tiri. Il primo di Arini e il secondo, al 14’, di Sibilli. Ambrosi replica in due battute. Manovra l’Aversa ma il Cosenza sembra pronto a mettere a segno il colpo del ko. Al 27’, ancora i Normanni con un tiro di Romano respinto dal portiere rossoblù. Al 37’ chance per il Cosenza in contropiede: Occhiuzzi serve Polani che calcia fuori a lato da buona posizione. Il raddoppio arriva al 41’. L’Aversa restituisce palla al Cosenza, Braca non ci pensa due volte e calibra un lungo lancio che taglia il campo fino ad Occhiuzzi. Il “principe” controlla con classe e avanza la palla di tacco, poi decide di servire Polani. L’attaccante entra in area palla al piede e conclude. Il portiere tocca, ma la sfera

Ambrosi super Nel finale episodio dubbio

carambola in porta. Due a zero e minirissa in campo con i campani che accusano il Cosenza di mancato fair play. Nella ripresa al 1’ e al 3’ il Cosenza potrebbe chiudere la pratica, ma né Polani né Bernardi colgono l’attimo. Così, al 9’, su un calcio di punizione dal limite, Romano mette la palombella alle spalle di Ambrosi. Il Cosenza va in tilt e Ottobre sale in cattedra. La palla gira e sembra un monologo. Ambrosi in tre circostanze salva la porta da una sicura capitolazione (al 31’ su Zolfo, al 32’ su un pallonetto di Romano, al 35’ ancora su Zolfo). Il San Vito capisce e diventa una bolgia a favore dei Lupi. Imbarazzante finale, dove il subentrato Carli per Spinelli perde il controllo del centrocampo e costringe De Rose alla sofferenza. L’assedio dei campani non produce il gol, ma rende “amarognola” la festa della capolista. Il gelo corre sulla schiena del San Vito quando Chianello falcia un avversario. Sembra rigore, ma l’arbitro decide per la simulazione. Speriamo sia l’ultima volta di un Cosenza così. Pimpante all’inizio, timoroso e impacciato poi, tanto da rischiare di vanificare tutto.

SPINELLI (6.5) - Geometria e impegno. Tiene con ordine la mediana. Sta crescendo. Dal 15' st CARLI (5.5) - Non trova il passo e soffre la velocità ospite. Disorientato. BERNARDI (6) - Sbuffa e si propone, avrebbe sui piedi due palle gol, ma non riesce a concretizzarle. Lavora in interdizione. POLANI (7) - Due gol, dinamismo, qualità. Trova meritatamente i gol che ripagano dell’impegno di avvio stagione. GALANTUCCI (6.5) - “El buitre” non trova il gol, ma esprime tutta la sua velocità che lo rende una spina nel fianco dell’Aversa Normanna. al. ru.

Galantucci tiene palla nei minuti finali della partita

San Vito in cattedra per “salvare” i Lupi

Polani esulta alla “Batistuta” dopo il raddoppio

COSENZA - Sofferenza rossoblù fino all’ultimo secondo, ma con uno stadio d’altri tempi. Come ignorare la spinta del pubblico di casa nei momenti di massima spinta dell’Aversa Normanna? Tutti in piedi a spingere la squadra come se servisse il gol del vantaggio. E quanta paura all’ultimo giro di lancette quando in area di rigore i campani hanno invocato il penalty. Poi le solite scene di entusiasmo, con un primo tempo di grande spinta canora. Dalla curva sud Bergamini e da quella nord che ricorda Catena, i cori si sono sprecati. E quando Polani al decimo minuto l’ha messa dentro lo stadio è diventato una bolgia. In tribuna numerata, finalmente, è comparsa la zo-

na vip, che è stata divisa dal resto del settore più costoso dello stadio. Dunque nuova veste in tribuna con una parte in plexiglass a separare gli eletti vip dal resto della truppa. Bisogna segnalare anche il ritorno di Marcelito, nel senso che, nel bar abbiamo notato succhi, dolci e dolcetti, Con tanto di cioccolatini. Il notizione è il ritorno in tribuna del mitico “Ciccio u Cravattaru”, mitico tifoso del Cosenza calcio 1914 che dai tempi immemorabili segue i Lupi ed è tornato allo stadio grazie all’interessamento del sindaco. Sapete un po? Proprio Salvatore Perugini si è diretto a due ore dall’inizio della gara a casa del signor Ciccio per portarlo allo stadio come merita la sua gran-

de tradizione da tifoso. Proprio nella giornata che ricorda un anno dalla scomparsa di un altro super tifoso, Santino Gervasi “u marmuraru”, altra colonna del tifo cosentino per il quale al termine della partita è stata celebrata una Messa a ricordo. PROTESTE PER LE FILE AI BOTTEGHINI. L’avvio del Cosenza mette tutti di buon umore, tanto che quando “el buitre” Galantucci crossa al millimetro verso la porta la palla forse terminerebbe direttamente in porta se non fosse che Polani ha voglia di chiudere il conto con lo zero nello score dei marcatori. Quindi festa grande. Con tanto di festa nelle due curve e in ogni settore dello stadio. Dove molti

tifoso si lamenta per il mancato funzionamento delle prevendite e per le lunghe file ai botteghini. Qualcuno è proprio inviperito e minaccia di non tornare più. Il due a zero porta il sigillo della ditta Braca-OcchiuzziGalantucci. Sarebbe la sigla della gara se non fosse che, giusto per dare un senso alla tradizione della sofferenza rossoblù, nel secondo tempo il Cosenza stende tappeti agli avversari. Signori, signorini e giovanotti fino allo scadere hanno visto l’Aversa Normanna sgommare alla ricerca del pari. Tanto ché, il San Vito, mosso a battaglia, si è dovuto ergere a difendere i Lupi della vittoria. Alla fine è andata. Ma quanta sofferenza! al. ru.


Sport 41 2ª Divisione. Nella ripresa Ragatzu (due volte) fallisce il pari. Poi autorete di Filippi Lunedì 20 ottobre 2008

La Vigor spreca, il Cassino ringrazia Manca sbaglia un rigore nel primo tempo sullo 0 a 0 VIGORLAMEZIA 0 CASSINO 2 VIGOR LAMEZIA (4-23-1)- Panico; Di Donato, Ciminari, Filippi, Marinelli (35' st De Pasquale); Carraro, Amita (11' st Ragatzu); Sanso (32' st Scalese), Ciotti, Riccobono; Manca. A disposizione: Forte, De Masi, Caruso, Rondinelli. Allenatore: Ammirata CASSINO (4-3-3-) - Mennella 6,5; Mucciarielli 6, Padovani 6, Guzzo 6,5, Martinelli 6; Molinaro sv (25' pt Fragiello 6, 40' st Barchiesi sv), Giannusa 6, Maisto 6; Lo Russo 6, Bardeggia 5,5 (20' st Leccese 6), Cunzi 5,5. A disposizione: Afeltra, Lepre, Pippa, Lucano. Allenatore: Grossi. ARBITRO: Cervellera di Taranto. Assistenti: Di Carlo di Foggia e Savella di Barletta. MARCATORI: 44’ pt Guzzo, 25’ st Filippi (autorete). Note: spettatori un migliaio. Prima dell’inizio della gara donato un mazzo di fiori agli ex della Vigor Pippa e Maisto. Ammoniti: Mucciarelli, Cunzi, Giannusa e Lo Ruisso (Cassino); Carraro e Di Donato (Vigor). Angoli: 10 a 3 per il Cassino. Recuperi: 3’ pt e 4’ st di PASQUALINO RETTURA lamezia terme - Niente da fare per la Vigor che perde la quarta partita consecutiva (sei sconfitte in otto turni) e alla fine un gruppo di ultras va negli spogliatoi per chiedere spiegazioni per questo disastroso cammino in campionato. Contro il Cassino va in scena un quasi suicidio. Dopo 23’ minuti del primo tempo, sullo 0 a 0, Manca si fa parare un rigore dall’ex portiere del Sorrento, Mennella. Un minuto prima della fine del primo tempo, gli uomini di Grossi, che fino a quel momento

Manca ha fallito il rigore che avrebbe potuto cambiare il match

avevano tirato una sola volta in porta, sbloccano il risultato al termine di un pallone respinto dalla difesa e che dopo una carambola finisce sui piedi di Guzzo. Nella ripresa due volte Ragatzu fallisce la rete del pari e subito dopo, in contropiede, Cunzi mette una palla al centro dell’area di rigore deviata in rete da Filippi. Una mazzata che stava per costare anche la terza rete della squadra degli ex Pippa e Maisto (ben accolti). Alla quarta gara davanti al proprio pubblico (sempre più in calo) i biancoverdi di Ammirata lasciano l’intera posta al Cassino che quindi ottiene il disco verde al “D’Ippolito” dopo Pescina e Catanzaro. Cronaca. Eppure il match iniziava sotto i migliori auspici anche se erano gli ospiti (in campo con il 4-3-3 e con l’ex Pippa in panchina) a concludere pericolosamente verso la porta di

Panìco che si stende (4’) per bloccare un sinistro di Lo Russo dal limite. Riccobono (12’) ha la palla buona, converge al centro dalla sinistra ma il destro non è il suo piede e da buona posizione conclude debolmente a lato. Manca e Ciotti (14’) non trovano l’attimo e il tempo giusto per calciare dentro l’area di rigore e al 16’ Ciotti dalla destra scodella al centro per Manca anticipato in tempo sotto porta da Martinelli che si salva in angolo. Sugli sviluppi del seguente corner ancora Manca in area ma la zuccata è fuori bersaglio di poco. La Vigor è padrona del campo e al 23’ Riccobono viene steso nettamente da Martinelli: è rigore. Dal dischetto Manca si fa parare la conclusione di collo destro, poco angolata, da Mennella. Grossi capisce che la sua squadra soffre e inserisce (25’) una punta (Fragiello) per un centro-

campista (Molinaro) passando al 4-4-2. E’ ancora la Vigor però ad andare vicina al gol: Manca (43’) dalla destra pesca in area Ciotti che controlla male e l’azione sfuma. Azione seguente (44’) e palla in angolo per il Cassino, respinge la difesa biancoverde, riprende dal limite Giannusa che calcia in porta, la sfera incoccia nelle gambe di Bardeggia e si ferma al centro dell’area, si avventa Guzzo che scavalca in uscita Panìco. Nella ripresa Riccobono si affianca a Manca in attacco e al 5’ impegna Mennella. La Vigor attacca, la sfera è costantemente nella metà campo degli ospiti e al 10’ Ciotti ci prova da lontano ma Mennella si fa trovare pronto. Entra Ragatzu per Amita e al 17’ Sanso di testa spedisce alto. I biancoverdi nel giro di un minuto creano due grosse palle per pareggiare: punizione di Ciotti (23’) per Ragatzu al primo palo ma l’attaccante sardo a un passo dalla linea di porta non riesce a spingere la palla in rete. Subito dopo (24’) ancora Ciotti, ruba palla a centrocampo e va dritto in area, anzichè tirare serve Ragatzu in area, dribbling su Padovani e tiro quando ormai la difesa del Cassino si era piazzata e l’azione sfuma. Ripartenza ospite con Cunzi (25’) che mette al centro dell’area e palla sui piedi di Filippi che interviene per chiudere su Leccese ma il suo tocco si trasforma in un perfetto tape in che batte Panìco. Sanso al 26’ ha la palla buona per riapire il match ma sbaglia la misura per servire Manca sotto porta. Si sfiora la disfatta (31’) quando Leccese, sfuggito a Filippi, supera con un pallonetto Panìco ma la sfera si stampa sulla traversa. Si finisce fra i fischi e con i biancoverdi alla ricerca, inutile, del gol, provandoci con Manca (44’) e Ragatzu (49’).

PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANÌCO (6) - Incolpevole sia sul primo che sul secondo gol. A parte una conclusione di Lo Russo e qualche uscita non è stato particolarmente impegnato. DI DONATO (6)- Cunzi era temuto alla vigilia. Lo ha tenuto a bada senza soffrire più di tanto. CIMINARI (6) - Non sbaglia quasi mai. Su Bardeggia non ha molta difficoltà, qualche grattacapo in più quando affronte Leccese ma senza fare danni. FILIPPI (5) - Ancora una prestazione al di sotto di quello che si conosceva su di lui, compreso il suo ingaggio. L’autogol può essere pure sfortuna ma non da sicurezza al reparto. MARINELLI (6) - Esordio tutto sommato positivo. Contiene senza troppo soffrire Lo Russo spingendosi anche diverse volte soprattutto nel primo tempo. Esce anzitempo per un affatticamento. 36’ st DE PASQUALE (SV) AMITA (5,5) - Va bene la condizione ancora approssimativa ma da lui si aspetta qualcosa in più. 11’ st RAGATZU (5) -La sua prestazione è lo specchio dell’attuale posizione in classifica. Fallisce due palle gol per pareggiare. CARRARO (6) - Più che lottare fino allo spasimo su ogni pallone non puù fare. Ovvio che può perdere in lucidità quando deve supportare la fase di costruzione della manovra. CIOTTI (6,5)- Primo tempo così così. Nella ripresa guida la squadra per cercare di recuperare il risultato. Offre due assist a Ragatzu per il pari, nella seconda occasione è stato fin troppo altruista visto che poteva continuare da solo e calciare in porta. SANSO (6) - Prima parte al centro poi Ammirata lo sposta sulla corsia esterna destra ma a volte si trova a sinistra. Nonostante una posizione non ben definita non perde la bussola del gioco. 33’ st SCALESE (SV). RICCOBONO (6,5) - Un rigore procurato e più di una volta si libera al tiro e offre diversi assist. Ritrovato. MANCA (5)- Alla lunga lista di episodi negativi mancava un suo errore dagli undici metri. Aver fallito il rigore sullo 0 a 0 ha inciso poi in tutto il resto della gara. Praticamente non si è mai più reso pericoloso. p.r.


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Sport 2ª Divisione. Qualche rischio nella ripresa sul forcing dei padroni di casa Lunedì 20 ottobre 2008

Catanzaro, il fortino resiste Aquile imbattute anche sul campo del Monopoli MONOPOLI CATANZARO

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MONOPOLI (4-4-2) : Saraò 6; G.Colella 6 Thackray 7 Gambuzza 6,5 Pugliese 6,5 ; Carbonaro 6(69' Loseto 5,5) Minopoli 6,5 Bonfardino 6(61' Lorusso 5,5) Tinoco 6(65' Santarelli 5,5) ; Balistreri 6 Ceccarelli 5,5 . A disposizione Moschetto,Turone,F.Colella,Lacarra. All. Geretto 6 CATANZARO (4-4-2): Mancinelli 7 ; Ciano 6,5 Gimmelli 7 Di Maio 7,5 Tomi 6 ; Mangiacasale 6 (dal 17 st' Criniti 6) Zaminga 6 Berardi 6 Armenise 6,5 (dal 28' Montella s.v.) Caputo 6 (dal 42 st' Benincasa s.v.) Iannelli 5,5 . A disposizione Parisi, Di Meglio, Sorrentino,Marchano. All. Provenza 6,5 ARBITRO: Di Paolo 6 NOTE: 1500 spettatori circa,di cui circa 200 provenienti da Catanzaro. Terreno in pessime condizioni. Ammoniti Carbonaro e Bonfardino(M) e Armenise (C) . Recupero: pt. 3'; st. 6' MONOPOLI - E' un punto tutto sommato guadagnato quello dai ragazzi di Mister Provenza , che allungano la serie positiva, mantenendo l'imbattibilità in campionato e conservando immacolata la porta di Mancinelli che allunga a 511 i minuti l'inviolabilità della sua porta. L’obiettivo minimo di un pareggio è stato centrato e consente ai giallorossi di restare in scia alle battistrada del campionato che continuano a vincere senza colpo ferire. Il Catanzaro, su un campo insidioso come quello pugliese di Monopoli, ha disputato una partita di sostanza e senza fronzoli al cospetto di un avversario che cercava disperatamente di centrare la prima vittoria stagionale davanti ai suoi sostenitori. Nel primo tempo la formazione giallorossa non correva alcun pericolo riuscendo a contenere le sfuriate iniziali dei padroni di casa, soffrendo solo su qualche incursione di un promettente Carbonaro frenato da un Tomi attento e per nulla arrendevole. La coppia centrale formata da Gimmelli e Di Maio concedeva le briciole ad un attacco del Monopoli volenteroso ma

Mancinelli. In basso Gimmelli del Catanzaro

per nulla trascendentale, almeno nel primo tempo. Nella ripresa il Catanzaro andava in affanno anche perché il Monopoli sospinto dal proprio pubblico au-

mentava il ritmo e creava pericoli soprattutto sulla fascia destra dove sempre Carbonaro metteva palle interessanti in mezzo che però nessun attaccante è

riuscito a sfruttare. A centrocampo Berardi giostrava la manovra, portata più a contenere che a offendere, coadiuvato da Zaminga che reggevano bene le percussioni centrali dei biancoverdi di Mister Geretto. In attacco anche il Catanzaro non appariva in grande giornata riuscendo in rare occasioni a rendersi pericoloso con Caputo e Iannelli. La cronaca della gara non appare ricchissima ; bisogna aspettare il 35' per vedere un'azione degna di nota, allorquando Mangiacasale manca l'aggancio su invito di Armenise. Un minuto dopo è il Monopoli a farsi pericoloso con un tiro di Balistreri che sorvola la traversa. Al rientro dagli spogliatoi il Catanzaro abbassava pericolosamente il baricentro concedendo il fianco agli avversari : al 2' un cross di Pugliese colpisce il palo esterno; al 7' Mancinelli rischia di capitolare, quando dopo un batti e ribatti in area Tinoco tirava a botta sicura : Di Maio si trasforma da Superman e salva sulla linea. Al 9' il Catanzaro si affaccia nell'area avversaria con un tiro alto di Caputo. Al 23' bella rovesciata di Balistreri che però non impensierisce Mancinelli , che opera miracoli in serie in una mischia in area all'83'prima su Ceccarelli e poi sul palermitano Balistreri. In precedenza Iannelli si è divorato una grande occasione sparando altissimo da buona posizione. Seguito da Berardi che concludeva a lato di testa su preciso invito di Caputo, che lasciava il campo a pochi minuti dalla fine in seguito ad una botta ricevuta a metà campo. Al termine dell'incontro apparivano soddisfatti gli oltre 200 supporters del Catanzaro giunti in Puglia. Oggi era una di quelle classiche partite a rischio di fronte ad un avversario motivatissimo e con una forte spinta dei propri supporters. Un mattoncino in più per restare costantemente nella zona alta della classifica. Per lo spettacolo ci sarà tempo. Prosegue dunque la marcia positiva del Catanzaro che, giustamente, spera di poter competere con le prime della classe alla ricerca della promozione in Prima Divisione.

Montella: per lui solo uno scampolo di gara

PAGELLA CATANZARO MANCINELLI (7) - Impegnato in poche occasioni, ma risponde presente sbarrando la porta agli attaccanti del Monopoli CIANO (6,5) - Prestazione ordinata senza ghirigori. Quando può dà una mano a Mangiacasale in avanti. GIMMELLI (7) - Eccellente partita difensiva. Lascia il minimo sindacale a Balistreri e Ceccarelli quando transitano dalle sue parti. DI MAIO (7,5) - Migliore in campo. E pensare che non doveva giocare. Salva sulla linea un tiro destinato al fondo del sacco. TOMI (6) - Soffre molto la vivacità di Carbonaro ma non va quasi mai in affanno. Meglio con Santarelli nella fase finale del match MANGIACASALE (6) - Trova davanti pane duro con il capitano dei locali Pugliese, ma non si arrende e non demerita. Dal 17 st CRINITI (SV) CRINITI (6) - Sostituisce Mangiacasale al quarto d'ora della ripresa. Mantiene bene la posizione e non concede spazi sulla sua fascia) ZAMINGA (6) - Randella con grande dinamismo mantenendo alta la linea dei centrocampisti di fronte alla dinamicità degli avversari. BERARDI (6) - Non riesce a mettere dentro un colpo di testa nella ripresa, ma fosforo e polmoni non gli mancano. ARMENISE (6,5) - Alle doti in fase di spinta, oggi aggiunge ancora più attenzione del solito in fase difensiva correndo davvero tantissimo. Dal 28 st ' MONTELLA (S.V) CAPUTO (6) I pochi palloni offensivi passano sempre dai suoi piedi. Subisce una botta ed esce a pochi minuti dalla fine. Dal 41 st ' BENINCASA (S.V.) IANNELLI (5,5) - Ha tra i piedi una ghiotta occasione ma spara altissimo sulla porta del reggino Saraò. Ci saranno giornate migliori

L’allenatore dei giallorossi sottolinea i pochi rischi corsi dal portiere Mancinelli

Provenza: «Ottima prova della squadra»

L’allenatore giallorosso Nicola Provenza

MONOPOLI: E' un Provenza soddisfatto quello che si presenta in sala stampa al termine di un match tiratissimo e che ha visto i suoi ragazzi soffrire di fronte ad un avversario che ha reso la vita dura fino all'ultimo secondo al Catanzaro: “ Nella ripresa abbiamo concesso troppo spazio e siamo ripartiti pochissime volte, non sfruttando affatto le fasce e mettendo pochi palloni ficcanti in area. Del resto sapevamo di affrontare una squadra affamata di vittorie come il Monopoli. Alla vigilia mi aspettavo di dover soffrire. Ma il risultato premia la nostra grinta e la nostra tenacia. E' positivo aver allungato la serie positiva e aver mantenuto ancora una vol-

ta la porta di Mancinelli imbattuta. Devo dire però, continua il mister giallo rosso, che oggi a differenza delle altre gare abbiamo concesso davvero poco ai nostri avversari. Abbiamo sofferto più che altro per l'agonismo mnesso in campo dal Monopoli, ma nel calcio ci sta soffrire, oltretutto contro una squadra che non merita affatto la posizione di classifica che occupa”. Il “dottore” evidenzia la solidità della propria squadra sottolineando la prova dei suoi uomini: “Siamo venuti consapevoli che sarebbe stata una gara difficile, ma è anche vero che non siamo andati quasi mai in affanno. Nel primo tempo siamo stati più compatti e non abbiamo conces-

so praticamente nulla”. Solo nella ripresa il Monopoli con azioni arrembandi ha creato difficoltà alla retroguardia ospite: .” Abbiamo corso tanto su un campo stranamente pesante, quindi è normale che ogni tanto è mancata la qualità e la lucidità nelle giocate, sia da una parte e dall'altra . Il Monopoli ha giocatori importanti, specie in attacco con Carbonaro, Ceccarelli e Balistreri, che a me piacciono tanto e nel secondo tempo ci hanno messo in difficoltà. La nota che ci deve confortare è che non molliamo mai e questo i nostri tifosi lo hanno apprezzato tantissimo applaudendo la squadra a fine partita. Dobbiamo proseguire mantenendo questo spirito. Que-

st'anno non è il caso di fare proclami e dobbiamo pensare a dare il massimo ogni settimana e poi vedremo dove riusciremo ad arrivare. Non è affatto facile mantenere l'imbattibilità per otto giornate e giocare contro avversari che permettetemi di dirlo, quando affrontano il Catanzaro danno sempre qualche cosa in più”. Meno soddisfatto invece il tecnico dei Pugliesi Gabriele Geretto, che recrimina sul risultato, ma rende onore e merito alla squadra giallorossa : “Ci tenevamo a centrare questa vittoria davanti ai nostri tifosi. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che ce l'hanno messa davvero tutta contro un avversario tostissimo».


Sport 43 I padroni di casa hanno ragione di un ostico avversario e salgono in settima posizione Lunedì 20 ottobre 2008

Vibonese, ci pensa Mastrolilli Il Manfredonia è steso da una testata del bomber rossoblù VIBONESE 1 MANFREDONIA 0 VIBONESE (4-3-3): Amabile; Bica Orefice Bianciardi Poli (21' st Ranellucci); Ruscio Pirrone F. (39' st Kulenthiran) Di Mauro; Melis Mastrolilli Polito (1' st Oudira). In panchina: Bastiera, Condemi, Di Franco, Boemia. All. Galfano MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Nossa 5,5 (39' st Serao sv) Bortel 5 Carrieri 6 Patti 6; Scarpitta 6 (30' st Napoli) Cerchia 6,5 Vitiello 6 Tartabini 5,5 (10' st Mandorino 5,5); Bellucci 6,5 Hodza 5. In panchina: Fortunato, Pirrone G., Ambrosio, Giglio. All. D'Arrigo ARBITRO: Giallanza di Catania 5 (Paglione e Cursio di Campobasso) MARCATORE: 26' st Mastrolilli NOTE: giornata di sole, manto erboso in discrete condizioni. Spettatori 600 circa (10 ospiti). Ammoniti: Bianciardi (V), Tartabini, Mandorino (M). Espulso: Hodza (M) al 46' st per frase irriguardosa verso l'arbitro. Angoli: 4-5. Rec. 2' pt e 5' st. di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - E' una vittoria che vale. E che pesa. Tanto. Tantissimo. In termini di morale, di classifica e di prospettive, la Vibonese incassa un bel colpo e dà maggiore respiro alla propria situazione in graduatoria, che la vede, a pieno titolo, tra le migliori del campionato. Pur giocando un'ora senza entusiasmare, i rossoblù, tra capacità proprie ed errori ospiti, sono riusciti a regolare questo ostico Manfredonia, squadra giovanissima, ben messa in campo, aggressiva e manovriera, che per settanta minuti ha cullato il sogno di uscire indenne dal Luigi Razza. E non solo, i pugliesi hanno anche creato un paio di azioni pericolose per portarsi via l'intera posta in palio, irretendo, tra l'altro, una Vibonese comunque caparbia e mutevole, ben diretta dalla panchina, col tecnico Galfano che, capita l'antifona, ha cambiato schieramento tre volte, venendo poi alla fine premiato dai fatti e dalla vittoria.

Il portiere ospite Pelagotti non ci arriva sul colpo di testa di Mastrolilli che, a destra, scatena la sua esultanza dopo la rete della vittoria (foto Montepaone)

Partito col solito 4-3-3, il trainer di casa, resosi conto che non riusciva a sbloccare la manovra, anche perché la squadra giocava poco palla a terra e spesso cercava un Mastrolilli isolato davanti, ha dapprima inserito l'altro attaccante Oudira, passando al 4-4-2, per dare più incisività all'attacco. Quindi, dopo aver preso le misure al Manfredonia, che nella ripresa non si è più fatto vedere dalle parti di Amabile, ha chiesto ai suoi di giocare di più palla a terra e per favorire questo compito, ecco il passaggio al 4-3-1-2, con Melis dietro le punte. La squadra ne ha tratto evidente giovamento. Si è mossa meglio in campo ed alla fine con una prodezza di Mastrolilli (dopo essersi vista negare un rigore netto) ha piazzato il colpo da tre punti. Grande gioia, pertanto, in casa vibonese, ma a guardare gli spalti vuoti viene molto da pensare. Nonostante fosse reduce, prima di questa gara, da tre risultati consecutivi (7 punti) e con la prospettiva, poi concretizzata, di avvicinare ancor di più la zona play off, al “Luigi Razza” c’era meno gente della volta precedente e questa volta senza la scusante della Reggina o della Juventus, e nemmeno dell’Inter. E’ un dato, questo, che amareggia la società e che fa riflettere parecchio.

TATTICA - Il Manfredonia è in campo con tanti giovani (quattro '87, tre '88 e un'89) si schiera col 4-4-2, con Bellucci a far coppia in attacco con Hodza e il più esperto del gruppo, vale a dire il capitano Cerchia, classe '80, a dirigere le operazioni in mediana, dove lo affianca l'ex rossoblù Vitiello. E fin da subito si capisce che è una squadra tosta e dinamica, con le punte che non danno riferimenti ai difensori, visto che svariano e, in particolare, Bellucci sale per favorire l'inserimento degli esterni di centrocampo. Nella Vibonese, invece, a sorpresa c'è Poli a sinistra basso e Orefice al centro, con Ranellucci seduto in panchina, assieme a Condemi, al cui posto c'è Polito. A Di Mauro, al solito, viene affidato il compito di far da guastatore tra le linee e di illuminare il gioco dei rossoblù, ma la cosa gli riesce a sprazzi. CRONACA - Nel primo tempo il Manfredonia dei giovani si fa vedere e valere e concede poco ad una Vibonese che, al contrario, non riesce ad imprimere il proprio ritmo. I pericoli maggiori sono per la porta di Amabile, che è bravo e decisivo in due circostanze, quando devia in corner una punizione di Patti “scheggiata” da Poli e poi, sul corner successivo, neutralizza sulla linea un colpo di testa di Bellucci che si era

stampato sul palo interno. Dall'altro lato si procede senza intensità, né continuità. I soli lampi li procura Mastrolilli, ma Pelagotti è attento in entrambe le circostanze. Poli, sulla sinistra, non riesce a spingere a dovere, Melis non trova il guizzo e Polito è decisamente fuori partita. Nella ripresa Vibonese in campo con piglio più deciso. Galfano cambia e la squadra inizia a giocare palla a terra e a sfruttare le fasce, oltre a dimostrarsi meglio messa a livello atletico. Non a caso registriamo un cross di Melis che Mastrolilli non sfrutta a dovere, un probabile rigore sull'attaccante rossoblù e poi un netto mani in area di Nossa su conclusione di Di Mauro (giunta al termine di una bella azione tutta di prima) non sanzionato, però, col penalty. Il gol è nell'aria e giunge pochi secondi dopo, a metà tra una disattenzione di Bortel e una prodezza di Mastrolilli, che su una palla vagante in area, rimessa in mezzo da Ruscio, prende l'ascensore, sale più in alto di tutti e colpisce di testa, con la sfera che a spiovere beffa Pelagotti, scatenando l'entusiasmo locale. E', a conti fatti, il gol vittoria, anche perché la Vibonese non rischia nulla e conquista così tre punti pesantissimi in una classifica che sorride ai rossoblù.

PAGELLE VIBONESE AMABILE (7) - Due parate decisive, altri interventi, in presa bassa o alta, senza patemi. BICA (6,5) - Presidia la fascia con attenzione, ma limita le sortite offensive. POLI (5,5) - Al rientro, fatica a rendersi utile e propositivo. Dal 21’ st RANELLUCCI (6,5) - Entra nel momento migliore della Vibonese e contribuisce a fare buona guardia davanti ad Amabile. PIRRONE (6) - Stavolta non eccelle, però neppure difetta. E’ solo che questa è una gara difficile, il Manfredonia è ben organizzato e non è facile, per almeno un’ora, riuscire a contenerlo. La sua è comunque una prestazione sufficiente. Dal 39’ st KULENTHIRAN (SV). BIANCIARDI (7) - Pure col turbante e con la testa spaccata giganteggia nella retroguardia rossoblù. OREFICE (7) - Il solito elemento duttile, prezioso e affidabile. Se sta bene, è una sicurezza. RUSCIO (6,5) - Tanto peso e sostanza e il consueto dinamismo al servizio della squadra. DI MAURO (6) - Prova, con alterne fortune, a imprimere il ritmo giusto alla gara. E non a caso, quando si gioca palla a terra, riesce a rendersi pericoloso. MASTROLILLI (7) - Il buon Mattia non tradisce mai. Al solito lotta su ogni pallone, prende e dà le botte, e poi stavolta piazza il colpo decisivo, con uno stacco incredibile. POLITO (5,5) - L’impegno non si discute, però non entra in partita. Dal 1’ st OUDIRA (6,5) - Va a dare manforte in attacco a Mastrolilli e rispetta le consegne. MELIS (6,5) - Vaga per il campo alla ricerca del guizzo giusto, ma non lo trova né a destra, né a sinistra. Una volta schierato dietro le punte, però, riesce a favorire la circolazione della palla e il Manfredonia va in difficoltà.

L’allenatore locale contiene l’entusiasmo. D’Arrigo: «Il risultato è ingiusto»

Galfano: «Badiamo solo a salvarci» di ANTONINO SCHINELLA

L’undici iniziale della Vibonese e, in basso, l’esultanza di Angelo Galfano

VIBO VALENTIA - Dieci punti nelle ultime quattro partite. La Vibonese ha confermato di vivere uno straordinario stato di forma. Ma il tecnico Angelo Galfano preferisce contenere l'entusiasmo e, per prima cosa, invita i suoi a mantenere i piedi ben saldi per terra. «Bisogna pensare solo alla salvezza - esordisce in sala stampa l'allenatore della Vibonese il nostro obiettivo è quello di conquistare 43, 44 punti prima possibile. Poi ne potremo riparlare». E' chiaro il concetto espresso dall'allenatore della Vibonese, che poi si lascia andare ad un'attenta disamina dell'incontro. «Sono molto soddisfatto dalla prestazione dei miei. Così come pensavo, è stata molto dura per noi. Il Manfredonia, che anche a Vibo ha dimostrato di essere una buona squadra, è stato schierato benissimo in campo: si difendevano in undici e partivano pericolosamente in contropiede. Per questo nel secondo tempo - spiega ancora il tecnico rossoblu - ho cam-

biato l'assetto tattico. Con l'inserimento di Oudira siamo passati al 44-2 prima e al 4-3-1-2 poi con Melis a ridosso delle due punte. Insomma, abbiamo provato diverse soluzioni e devo fare un plauso ai miei che hanno saputo colpire al momento opportuno, conquistando tre punti importanti e fondamentali per il nostro cammino verso la salvezza». Conciso, ma altrettanto chiaro il monito lanciato dal presidente rossoblu Santino Gurzillo, che appare in sintonia con Galfano. «Spero - riferisce visibilmente soddisfatto che l'euforia finisca presto. Adesso, da martedì, dovremo pensare alla prossima partita. L'Igea Virtus è disperatamente alla ricerca di punti e per questo mi auguro che la squadra mantenga alta la concentrazione che nel campionato di Seconda Divisione può fare la differenza». Da martedì, dunque, si comincerà a pensare all'Igea Virtus. Ma Mattia Mastrolilli, autore del gol vittoria, dà l'impressione di volersi godere, comprensibilmente, la vittoria. «Non è stato facile avere la

meglio sul Manfredonia, che si è confermata una squadra scorbutica. Abbiamo fatto fatica ad impostare il gioco, ma siamo stati bravi a contenere le ripartenze ospiti. Credo, comunque, si tratti di una vittoria meritata che ci dà ulteriore entusiasmo, fiducia e allo stesso tempo ci permette di fare un salto notevole in classifica». Di umore diverso, invece, il tecnico del Manfredonia D'Arrigo. «Nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi. La ripresa, invece, è stata più equilibrata, ma, si sa, quando non si fa gol diventa tutto più difficile». Rimpianti per il risultato, ma la prestazione dei suoi pare convincere il tecnico. «Oggi abbiamo sbagliato soltanto nelle ripartenze e abbiamo perso la gara soltanto dopo aver subito un gol, quello di Mastrolilli, sicuramente rocambolesco. Insomma, non meritavamo di perdere e la cosa che mi rammarica è il fatto che siamo reduci da due trasferte in cui abbiamo raccolto molto meno rispetto a quanto avremmo meritato».


44

Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica Bacoli-Pomigliano

Marcatori

1-0

71` Izzo

Brindisi-Angri

3-0

23` Moscelli, 32`, 60` Galetti

Francavilla-Fasano

1-1

41` Doria (Fa), 61` Del Prete (Fr)

Gelbison-Bitonto

2-1

11` Di Bitetto (B), 70` e 80` (r) D`Angelo (G)

Ischia-S. Antonio A.

3-0

12`, 45` Capuozzo, 80` Bianco

Matera-Turris

1-1

37` Albano (M), 55` Tortora (T)

Pianura-Grottaglie

2-2

9` Contino (P), 53` Manzo (P), 74` Piperissa (G), 89` Camassa (G)

S. Genzano-Nocerina

0-2

50` Magliocco, 85` Pabatunde

Venafro-Francavilla F.

1-1

32` D`Ambrosio (F), 75` Ricamato (V)

Prossimo turno

8ª giornata 26/10/08 ore 15.00

Angri-Gelbison Bitonto-Bacoli Fasano-Ischia Francavilla F.-Pianura Grottaglie-Brindisi Nocerina-Venafro Pomigliano-Francavilla S. Antonio A.-Matera Turris-S. Genzano

giornata

BRINDISI NOCERINA MATERA ISCHIA POMIGLIANO PIANURA FASANO BACOLI FRANCAVILLA BITONTO S. GENZANO FRANCAVILLA F. TURRIS GELBISON ANGRI S. ANTONIO A. VENAFRO GROTTAGLIE

21 15 14 14 13 12 10 10 10 8 8 8 7 5 5 5 4 3

7

7

0

0 15 5

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0

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6

2 10 +6

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1

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7

4

2

1 16 6

4

2

2

0

7

2

3

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0

1

9

4 10 -1

7

4

2

1 14 7

4

3

1

0

7

1

3

1

1

1

7

6

7

7

4

1

2 10 7

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0

0

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1

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5

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3

1 19 11 4

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1

0 14 5

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0

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8

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1 10 8

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3 11 13 3

1

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-2 -5

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9 11 4

0

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0

1

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-2 -7

7

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2

3 10 13 3

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0

2

6

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4

-3 -5

7

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-1 -6

7

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4 11 16 4

1

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5 12 3

1

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-7 -8

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-8 -8

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7 14 4

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0

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-7 -11

7

0

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4 10 16 3

0

1

2

3

5

4

0

2

2

7 11 -6 -10

9

5

6

1 +2 -1

9 reti: Albano (2) (Matera) 7 reti: Galetti (Brindisi) 6 reti: Contino (Pianura) 4 reti: Persia (1) (Bitonto); D'Angelo (2) (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Cordiano, Lenti (Brindisi); Galeandro (Francavilla F.); Bianco, Formidabile (1) (Ischia); Ianniello (1), Manzo (1) (Pianura); Verolino (1) (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio) 2 Reti: Galdi (Angri); Coquin (1) (Bacoli); Infantino, Logrieco (Bitonto); Formuso, Pistoia (Fasano); Del Prete, Pioggia (Francavilla); Malagnino, Sergi (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Camassa (Grottaglie); Capuozzo, Mattera, Trofa (Ischia); Principiano (Matera); Cavallaro, Magliocco (Nocerina); Alterio, Gasparini (Pomigliano); Morgigno (S.Genzano); Sullo (1), Tortora (Turris); Agbonifo (Venafro)

Albano si fa parare un rigore da Romagnini, poi si riscatta ma non basta per vincere

Matera sciupone e Turris indenne Tortora capitalizza al cento per cento le occasioni campane MATERA TURRIS

1 1

MATERA (4-2-3-1): Gatti 6, Mari 6, Lonardo 6, Martinelli 6,5 Giglio 6; Renna 6,5 (42' st Pedano sv), Giroletti 6,5; Ancora 5,5, Principiano 5,5 (20' st Garcia 6), Naglieri 6,5; Albano 6,5. A disp: Mirabelli, Schiavone, Cocca, Acampora, Branda. All. Corino 6 TURRIS (4-4-2): Romagnini 7,5; Perna 6, Pepe 5,5, De Carlo 6, Follera 6; De Gaetano sv (34' pt Rega 6), Coppola 6, Sullo 6,5, Semplice 5,5 (9'

st Ruggiero sv, 30' st Ursomanno sv); Tortora 7, De Biase 6,5. A disp.: Mazza, Izzo, Piscopo, Della Corte, Ruggiero. All. La Cava ARBITRO: Brasi di Seregno RETI: 37' pt Albano (M),10' st Tortora (T) NOTE: Terreno leggermente allentato. Spettatori circa 3500 con una settantina provenienti da Torre del Greco. Ammoniti: Follera, Pepe, Romagnini, Semplice della Turris. Al 14' pt Romagnini ha parato un calcio di rigore ad Albano. Angoli 7-1 per il Matera. Recupero: 3' pt; 4' st.

MATERA- Terza gara di fila senza vittoria per il Matera, di cui due in casa. Romagnini ferma Albano e pure il Matera. Alla Turris basta l’unica occasione creata per portare via un punto. Decisivo in più occasioni il portierone della Turris, in particolare sul rigore che poteva regalare al Matera un vantaggio più netto in un primo tempo giocato ad una sola porta dai lucani, quella della Turris, che non sono stati cinici al punto giusto. La Turris ringrazia e nella ripresa coglie i frutti. Un punto confeziona-

to da una azione di De Biase e Rega sulla sinistra che hanno messo al centro per Filippo Tortora (che sembra avere un conto aperto con il Matera, perchè è andato sempre a segno quando l'ha affrontato a prescindere dalla maglia che indossa) con il tocco vincente del centravanti con Gatti incolpevolmente battuto. Un'impresa riuscita quella dei ragazzi di La Cava, a cui va dato atto di averci messo il cuore e l'impegno fino al fischio finale. Nelle fila biancazzurre è Chisena il grande assente, mentre Corino rinuncia a Pedano e propone Renna a centrocampo a far coppia con Giroletti, dopo l'ottima prestazione di entrambi in Coppa Italia col Francavilla; sulla sponda campana La cava deve fare a meno dell'infortunato Vitaglione e lo squalificato Vigliotti. La Cava butta nella mischia Coppola dal primo minuto e inizia la gara con un under in più facendo a meno di Rega. Canovaccio della gara subito definito. Matera in avanti e Turris di rimessa. Al sesto minuto sono già due i pericoli seri per Romagnini con Albano che tutto solo davanti al portiere campano non centra lo specchio della porta. Si arriva al pacchiano fallo di mano di Pepe che, nell'intenzione di stoppare di petto, si porta avanti il pallone con la mano e l'arbitro assegna il rigore al Matera e il giallo al difensore di La Cava. sul dischetto va il capocannoniere del girone Diego Albano che si fa ipnotizzare da Romagnini. Duello tra Albano e Romagnini con il portiere in vantaggio. fino l vantaggio, quando Albano d'astuzia s'intromette tra difensore e portiere e fa centro, il nono in queste sette partite. La Cava gioca la carta Rega e la Turris guadagna qualche metro, ma si mette al

Il gol di Albano del vantaggio

rischio del contropiede con Ancora che per due volte mette Albano in condizione di raddoppiare, ma Romagnini ci mette la cosiddetta pezza. Si va al riposo con il Matera in vantaggio, ma una Turris non doma. In effetti , quando una squadra ha tante occasioni per chiudere, come si dice in gergo, la gara e non le concretizza c'è il pericolo di subire qualcosa anche su palla inattiva o azione casuale. Come accade al 10' della ripresa con un doppio rimpallo sulla trequarti che mette in movimento Rega, palla che in spaccata con un colpo di tacco che viene allungata dal calciatore campano per De Biase e Tortora ha l'opportunità di toccare la sfera di quel tanto per mettere fuori causa Gatti. Il pareggio vede il Matera reagire come una tigre ferita, ma con tanta foga e poca lucidità. Forse

troppa e ci sono molti errori che mettono ansia alla squadra di Corino per un risultato che non arriva e soprattutto i minuti che passano tolgono lucidità ai biancazzuri giocando a favore della squadra di Sullo. Sembra fatta per il Matera al 23' quando Garcia e Albano duettano, ma il centravanti aggancia il pallone a portiere battuto e la sua volé da' solo la sensazione del gol ed esce di poco. Stesso discorso nel finale a parti invertite, ma i due attaccanti peccano di leziosità e Romagnini si guadagna un altro mezzo punto in pagella. Quinto risultato utile per la formazione di La Cava, mentre sull'altra sponda c'è la terza gara senza vittorie. Troppe per una squadra che punta a vincere il campionato e la piazza rumoreggia. Renato Carpentieri


Sport 45 Martinelli:«Dico ai tifosi di restare fiduciosi. Il Matera si riprenderà al più presto» Lunedì 20 ottobre 2008

Corino: «Meritavamo di più» Il tecnico: «E’ la partita meglio giocata finora» PARI AMARO per il Matera. Dopo quello ottenuto al XXI Settembre - Franco Salerno contro il Fasano, nell'anticipo per la diretta televisiva su Rai Sport Più, l'undici biancazzurro ha bissato il risultato ieri pomeriggio contro la Turris. Uno ad uno che alla fine, giustamente, accontenta solo i campani che continuano così la loro striscia positiva. La giornata è iniziata male per il Matera quando Albano, sorprendentemente si è fatto respingere il penalty da Romagnini. Il bomber biancazzurro, però, si è fatto perdonare segnando il gol del vantaggio annullato poi nel secondo tempo dalla rete di Tortora. A fine gara, lucido è stato il commento di mister Corino che ha avuto parole d'elogio per il gioco profuso dai suoi ragazzi, pur manifestando un evidente rammarico per non aver conquistato l'intera posta in palio. “Meritavamo di vincere. Abbiamo creato un numero eccezionale di palle gol; il pareggio alla fine sta troppo stretto. Al di là del risultato finale, contro la Turris abbiamo giocato la miglior partita rispetto a quelle giocate fino ad ora. Stiamo commentando un pareggio - continua Corino - che non rispetta l'andamento della gara. Nel primo tempo potevamo chiudere il match in diverse occasioni, poi peccato quel rigore sbagliato da Albano”. Corino, qual è la medicina giusta per uscire da questo periodo negativo? “Dobbiamo continuare a lavorare, non stiamo vivendo una crisi di risultati è solo un periodo negativo che non riusciamo a superare. Nei ragazzi c'è grande voglia di far bene di ritornare alla vittoria. Dobbiamo andare avanti così come abbiamo fatto fino ad ora e sono sicuro che ritorneremo a sorridere come abbiamo fatto fino a qualche settimana fa”. Intanto il Brindisi continua a vincere, il divario dalla capolista cresce. “Si il Brindisi corre. Speriamo che capiti anche a loro un momento negativo come sta capitando ora a noi. Ritornando al match contro la Turris, fa rabbia aver conquistato solamente un punticino.

Pasquale Naglieri tra u migliori in campo ieri contro la Turris

Potevamo vincere almeno con tre o quattro gol di scarto. Pazienza non ci resta che continuare a lavorare con la massima serenità”. Ad analizzare la gara anche il tecnico corallino, La Cava, molto soddisfatto del gioco offerto dai suoi ragazzi e dal pareggio che vale oro. “L'uno ad uno credo sia il risultato più giusto. Nel primo tempo ha giocato molto meglio il Matera, poi nell'intervallo, insieme ai miei ragazzi, ho analizzato la gara per cercare di porre qualche correttivo. Ho alzato il baricentro facendo giocare la squadra più sugli esterni e i risultati sono stati evidenti. Conquistare un punto a Matera non è semplice perché a mio avviso il team della città dei Sassi potrà ed ha tutte le carte in regola per concorrere alla promozione. Noi, invece, siamo una squadra giovane che ha come obiettivo quello di disputare un campionato tranquillo e di valorizzare i giovani in prospettiva futura”. Abbraccio sotto i tifosi al fischio finale per Tortora e compagni. «Sì, è vero sono sempre andato a segno contro il Matera a prescindere dalla maglia che indosso. Evidentemente mi porta bene. Sono contento-afferma l'attaccante della Turris- per questo secondo gol stagionale, ma devo ammettere che Rega e De Biase hanno fatto un'azione d'altra categoria ed io ho solo il merito di essermi fatto trovare al punto giusto. E' un punto importante che non cambia i nostri

obiettivi. Dobbiamo disputare un campionato tranquillo, ma possiamo migliorare e migliorarci. In certe occasioni possiamo dare di più. Non faccio confronti tra Matera e Brindisi, credo che la classifica dica più cose di me ed è quella che conta alla fine». Romagnini eroe di giornata. «Albano era nervoso sul

rigore e l'ho atteso in piedi. Non ha tirato forte e angolato e l'ho fermato. Sull'occasione del gol ho chiamato la palla, ma Albano è stato più svelto di me e del difensore. Tutto sommato una battaglia tra noi due finita in parità, come il risultato». Il pareggio contro i campani non è stato accolto bene dai giocatori del Matera, ancor di più per chi è materano di nascita come Pasquale Martinelli. “E' davvero un peccato aver perso due punti preziosi. E' un periodo negativo, non ci va niente bene. Ad ogni errore veniamo puniti. Contro la Turris abbiamo creato tantissime palle gol ma alla fine non abbiamo beneficiato di questa supremazia. Nonostante il pareggio e gli ultimi risultati non molto soddisfacenti noi non siamo ancora domi, vorrei far capire ai tifosi che siamo ancora vogliosi di vincere e ci riprenderemo al più presto”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

L’Ischia ora è seconda battendo Sant’Antonio

PAGELLE MATERA GATTI (6) - Nessun intervento, perchè la Turris non ha mai portato pericoli seri alla porta del Matera. Sarebbe stato giusto non giudicarlo, ma il gol l’ha incassato e merita la sufficienza per il resto. MARI (6) - Dalle sue parti nasce e si sviluppa l’azione del pareggio, forse è troppo solo sulla destra e l’ingresso di Rega andava gestito meglio da Corino. LONARDO (6) - Tutto sommato una prestazione positiva, ma è chiaro che non basta perchè Tortora gli è sfuggito solo una volta ed è stata fatale. MARTINELLI (6,5) - Ci ha messo anima e classe cristallina. Non è andata bene ed è il primo a rammaricarsene. GIGLIO (6) - La sufficienza è di stima, perchè il ragazzo non sta bene ed ha stretto i denti ancora una volta non tirandosi indietro. Va recuperato. RENNA (6,5) - Nulla da eccepire sulla sua prestazione (42' st Pedano sv). GIROLETTI (6,5) - E’ uno dei più positivi. Ci mette tanta buona volontà ed ha numeri importanti. ANCORA (5,5) - Cosa succede a questo ragazzo che non riesce più a fare centro? Una domanda nella quale ci sono forse tutte le risposte del pareggio di ieri. E’ un ragazzo che va aiutato e sostenuto. Ha bisogno di avere fiducia intorno a se, perchè ha grandi potenzialità e regala superiorità in attacco. Chiaramente in fase di contenimento non può produrre quasi nulla, ma ci sta. PRINCIPIANO (5,5) - Cosa succede a questo ragazzo? Non è più brillante e determinante come ha abituato ad essere visto. Sarà la posizione o il modo di giocare del Matera a non farlo rendere come può? Sono i temi da svolgere in settimana assieme al tecnico. (20' ST GARCIA (6) - Ha portato brio, ma è troppo lezioso nel finale e bisognava calciare e non cercare l’ennesimo scambio. Al Matera servono i gol e non le azioni d’alta scuola ). NAGLIERI (6,5) - Uno dei più positivi. Delle volte però si intestardisce e invece potrebbe crossarla per le torri in area. Ma è il pelo nell’uovo, perchè dai suoi piedi nascono le azioni più ficccanti e pericolose.

L’esultanza di Tortora al gol del pareggio

ISCHIAI.V S.A.ABATE

3 0

ISCHIA 4-4-2): Cozzolino 6; Nocerino 6, Monti 6.5, Mattera 6.5, Accurso 6.5; Trofa 7, Formidabile 6.5, Ciurlia 6.5, Alvino 6.5 (25? st Saurino G. sv); Capuozzo 7,5 (35' st Impagliazzo sv), Bianco 7 (39' st Astuti sv). A disp.: Bighencomer, Giusino, Saurino C., Buono. All.: Impagliazzo. S. A.A (4-4-2): Corcione 7; Ca-

taletto 5, Itri 5.5, D’Aniello 5.5, De Girolamo 5; Lombardi 5 (4' st Franci 5.5), Pepe 5.5, Buonocore 5.5, Mencarelli 5.5 (35' st Chierchia sv); Riccardi 5.5, Borrelli 5.5. A disp.: Giugliano, Grillo, Agrillo, Amoruso, Lucarelli. All. Nastri. ARBITRO: Silvestri di Avezzano. MARCATORI: 10' e 43' pt Capuozzo, 37' st Bianco. NOTE: Ammoniti Itri (S), Mattera (I), De Girolamo (S).

ALBANO (6,5) - Diego Albano fallisce un rigore, poi si rifà ma non era una grande giornata. Non era in condizioni eccellenti, tanto che la sua presenza non era certa. Avrebbe potuto siglare almeno altri tre gol. Peccato, ma è chiaro che c’è grande rammarico per lui e i tifosi. CORINO (6) - A centrocampo gira tutto bene, ma la vittoria non arriva. Forse c’è da cambiare il modulo o basterà lavorare sulla mentalità non più vincente?

DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI POMIGLIANO

1 0

BACOLI SIBILLA FLEGREA (34-3): D’Antonio 6.5; Rainone 6.5, Di Napoli 6 (1' st Poziello 6), Di Domenico 6 (31' pt Izzo 7); Esposito 7.5, Dinolfo 7.5, Giliberti 6.5, Criscuolo 6.5; Lepre 6 (42' st D’Angelo sv), Crisantemo 6, Coquin 6.5. A disp.: Luongo, Bavero, Barone, Famiano. All.: Carannante. POMIGLIANO (4-3-3): Vigliotti 6.5; Scognamiglio 6, Biancardi 6, De Rosa 6 (1' st Alleruzzo 6), Noviello 6.5; Porcaro 6 (31' st Cutolo sv), Gasparini 6.5, Ausiello 6.5; Ventre 6.5, Alterio 5.5, Solimene 5.5 (15' st Verolino 5.5). A disp.: Violante, Graziano, Spagnoli, Tarantino. All.: Bucaro. ARBITRO: Bottari di Messina. MARCATORE: 26' st Izzo. NOTE: Allontanato al 34' st il tecnico Bucaro (P). Ammoniti: Di Napoli (BSF), Crisantemo (BSF), Alleruzzo (P). Rec: 3' pt e 3' st.

BRINDISI ANGRI

3 0

BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6; Idda 6.5, Trinchera 6.5, Taurino 6.5, Tidei 6.5; Lenti 6.5, Cordiano 6.5, Kettlun 6.5 (30' st Corazzini sv); Chiesa 7 (42' st Cangini sv); Moscelli 7, Galetti 7 (39' st Dos Santos sv). A disp.: Russo, Calasso, Papa, Bartolomucci. All.: Silva. ANGRI (4-4-2): Cortese 5.5; Formisano 5.5, Cacace 5.5, Manzo 6, Galliano 6; Picariello 5.5 (25' st Amoroso sv), Piemonte 5.5 (17' st Granozi 6), Amarante 6, Della Femmina 5.5; Zerillo 5.5 (33' st Cocuzza), Galdi 5.5. A disp.: De Rosa, Lambiase, Fabbricatore, Vezzoli. All.: Erra. ARBITRO: Lo Cicero di Brescia. MARCATORI: 24' pt Moscelli, 32' pt Galetti; 16' st Galetti. NOTE: Spettatori oltre 4 mila. Ammoniti Amarante e Granozi. Angoli 6-1 per il Brindisi. Rec. 2'pt, 4'st.

GELBISON BITONTO

2 1

GELBISON (4-3-3): Mazza 6; De Rosa 5 (1' st Cerasuolo 5.5), D’Arienzo 5.5, Ruocco 7, Gonzalez 6.5; De Marco 6, Rodio 6, D’Angelo 7.5; Santonicola 6, D’Elia 5 (39' st Amato sv), Somma 5 (1' st Cicino 5.5). A disp.: La Mura, Leccese, Pecora, Greco. All.: Longo. BITONTO (4-4-2): De Marco 5.5; Dentamaro 6, Modesto 6, Camasta 5.5, Santoro 5; Dibitetto 6 (29' st Martellotta 5), Caccavale 6 (40' st Infantino 5), Gambino 6 (37' Buonanno sv), Cimadomo 6; Persia 4, Logrieco 5.5. A disp.: Vitucci, Piergiovanni, Romeo, Ferrentino. All.: Ruisi. ARBITRO: Pingitore di Pisa. MARCATORI: 11' pt Dibitetto (B), 30' st e 39' st rig. D’Angelo (G). NOTE: Spettatori 250 circa. Espulso al 32' pt Persia (B). Ammoniti: De Rosa (G); Caccavale (B), Camasta (B), Dentamaro (B), Modesto (B).

PIANURA GROTTAGLIE

2 2

PIANURA (4-4-2): Pane 5.5; Carbonaro 6, Rea 6, Allocca 6.5, De Santo 5.5 (38'st Castiglione sv); Napolitano 6, Ianniello 6, Marasco 6, Sifonetti 6 (20'st Manzi 5.5); Contino 7, Manzo T. 7 (15'st Del Sorbo 6). A disp.: Affinito, Manzo C., Temponi, Nunziata. All.: Potenza. GROTTAGLIE (4-3-1-2): Vitale 6; Favret 6.5, Camassa 6, Bennardo 6.5, Ianneo 6 (10'st Fraschini 6.5); D’Amario 6, Marini 5.5 (32'st Pirone sv), Latartara 6.5; Triuzzi 5.5 (15'st Piroscia 4); Piperissa 7, D’Amblè 7. A disp.: Sardella, Carparelli, Solidoro, De Angelis. All.: Del Rosso. ARBITRO: Vommaro di Paola. MARCATORI: 8' pt Contino (P), 8'st Manzo T. (P), 20'st D’Amblè (G), 42'st Piperissa (G). NOTE: Espulso: 37'st Piroscia (G) o. Ammoniti: Carbonaro (P), Rea (P), Sifonetti (P), Napolitano (P).

VENAFRO FRANCAVILLAF.

1 1

VENAFRO (4-4-1-1): Izzo 6.5; De Simone 6, Mele 6.5, Cavola 5.5 (22'st La Manna 5.5), Bifulco 6; Iannotti 6, Cannetiello 6, Ricamato 7, Nardolillo 6; Macari 5.5 (15'st Agbonifo 5.5), Joung 6.5. A disp.: Amodio, Marzocchella, D’Ottavio, Monticelli, D’Elena. All.: Urban. FRANCAVILLA F.(4-3-3):Laghezza 6.5; Di Pasquale 6.5, Gallù 6, Anglani 6.5, Paglialunga 6; Nasca 6, Travaglione 6.5, Morleo 6; Galeandro 6 (32'st Sergi sv), D’Ambrosio 7 (44'st Schirinzi), Malagnino 6 (32'st Micieli sv). A disp.: Di Punzio, Gallo, Foderaro, Gioia. All.: Francioso. ARBITRO: Riccardo Chirigu di Carbonia. MARCATORI: 37'pt D’Ambrosio (F), 23'st Ricamato (V). NOTE: Ammoniti: Cannetiello (V), Ricamato (V), Travaglione (F), Gallù (F), Galeandro (F), Schirinzi (F). Rec.: 2' pt; 3' st.


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Sport Nocerina a segno prima con Magliocco e poi con l’esordiente Babatunde

Lunedì 20 ottobre 2008

Genzano, ripresa fatale I biancorossi tengono bene solo nel primo tempo PAGELLE GENZANO CILUMBRIELLO (6) - Forse qualche colpa sul gol di Magliocco che da pochi passi ha sorpreso tutti. Comunque la prova è positiva. MORGIGNO: (5,5) - Ha associato interventi prodigiosi ( al 29' recupera posizione e ferma un'offensiva avversaria, liberando la propria difesa; al 37' compie un miracolo si un tiro ravvicinato di De Fabis, deviando in angolo la conclusione) ad altri ingenui ( al 62' commette il falo che ha fatto scaturire il 1° gol alla Nocerina; al 93' in pieno recupero non dà la forza necessaria alla porta da pochi passi). TRIFONE: (6,5)-Al 15' è bravo a Magliocco diretto in porta, al 44' sceso in area avversaria su angolo manca di poco l'aggancio MASTURZO (5,5) - Al 28' devia in angolo un tiro ravvicinato di De Fabis. Per tutto il resto della partita ha sofferto sulle sfuriate offensive avversarie. PAPAGNI (5) - Solo al 23' è stato bravo a recuperare palla tra due avversari nella propria area, dopo si è perso così come i tanti ….palloni a centrocampo. DAL 71' PEPE (6) - per il solo tiro su punizione che ha effettuato, colpendo la traversa, merita la sufficienza. AUTIERO (5) - ha fatto poco, ha sofferto le incursioni avversarie. Dal 65' ARPAIA: S.V. CORTE (5,5) - Anche se si muove in continuazione, alcune volte è fuori dal gioco. Deve maturare. MALAGNINO (6) - Stavolta merita solo la sufficienza per la caparbietà a non darsi mai vinto. COMPIERCHIO (5,5)-Stavolta non ha brillato come domenica scorsa contro il Pianura. Ha solo punto l'avversario senza colpirlo a fondo. Dall'82' GILIO:S.V. DE ROSA (5,5) - Si è mosso poco, solo su calci piazzati, il suo forte, ha impensierito la difesa avversaria. LARDIELLO: (5) - . Non punge abbastanza sulla sua fascia. Deve crescere e maturare.

S. GENZANO NOCERINA

0 2

GENZANO: Cilumbriello, Morgigno, Trifone, Masturzo, Papagni (71' Pepe), Malagnino, Corte, Auterio (67' Arpaia), De Rosa, Lardiello, Compierchio (81' Grillo). A disposizione: Castelgrande, Fiscina, Marquez, Salbini. All. Bardi. NOCERINA: Galeano, D'Angelo, De Fabiis (57' Babatunde), Cirilli, Iossa, Basile, Giraldi, Cavallaro, Mangiapane (77' Mazzei), Riolo (36' Giordano), Magliocco. A disposizione: Iofrida, Roccisano, Parlagreco, Moro. All. Giugno MARCATORI: al 63' Magliocco, al 79' Babatunde. NOTE: Spettatori 400 circa, di cui 100 da Nocera; Ammoniti: Morgigno, Auterio (G), D'Angelo, De Fabiis e Babatunde (N). Angoli: 7-3 per il Genzano; recupero 2' e 5'. Lo Sporting Genzano sceso in campo ieri (foto Lorenzo Zolfo)

UN GENZANO, diverso da quello visto una settimana fa contro il Pianura, ha dovuto soccombere contro una cinica Nocerina, che ha trovato i due gol, solamente nel 2° tempo, favorito da due disattenzioni della squadra di mister Bardi. Subito lo svantaggio, i padroni di casa hanno fatto di tutto per trovare la via del gol e solamente la traversa al 71' ha negato a Pepe, appena entrato in campo, su punizione, un pareggio alla squadra locale che non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Prima della partita il D.S. della Nocerina Enzo Mitro, l'ex arbitro di Potenza, ha sottolineato i costi elevati che hanno i giocatori campani, basti pensare che il solo Magliocco costa quanto tutto l'organico del Genzano. Una notizia che fa piacere allo staff del Genzano, composto da giocatori che danno tutto in campo pur di non fare brutta figura. La cronaca. Il 1’ tiro in porta è del Genzano, al 5' Morgigno, sugli sviluppi di una corta respinta difensiva della difesa ospite, tira, ma la conclusione viene parata senza difficoltà da Galeano. Al 7' Magliocco, servito sulla fascia, da

Cavallaio, entrato in area, controlla e tira, ma Cilumbriello, rientrato dopo 3 giornate di squalifica, non si fa sorprendere. Al 14' Malagnino da centrocampo “pesca” Compierchio in area avversaria che controlla e tira, la conclusione va sopra la traversa. Al 15' Magliocco servito da Cavallaro entra in area, ma viene fermato brillantemente da Trifone. Al 21' Compierchio, servito da Autiero, si destreggia bene tra due avversari, ma viene fermato in fallo laterale da Iossa. Al 28' Masturzo è bravo a deviare in angolo, dalla fascia sx, una conclusione di De Fabis. Al 29' Morgigno recupera su Riolo lasciato solo in area. Al 32' Mangiapane conclude di poco a lato. Al 37' Papagni perde palla nella propria metà campo, Giraldi serve De Fabris, sulla fascia sx, Morgigno devia in angolo la conclusione campana. Al 40' Compierchio si fa rubare palla in un'azione di contropiede. Al 43' Basile dalla fascia sinistra mette una palla verso De Fabis che serve Magliocco, tutto solo davanti a Cilumbriello, la conclusione viene fermata in due tem-

pi dal portierone del Genzano. Al 44' su angolo di Morgigno, Trifone non aggancia in scivolata. Nella ripresa del gioco, al 52' Trifone “stoppa” Magliocco diretto a rete. Al 54'è Malagnino a tirare di prima intenzione, ma la conclusione va oltre la traversa. Al 55' Corte, su assist di Lardiello, tira, ma la conclusione sorvola la traversa. da questo momento il mister campana rivoluziona la squadra, fa entrare in campo il nigeriano 24enne Babatunde, spostandolo a destra e si rivelerà l'arma vincente. Al 62' Morgigno commette un brutto fallo su Cavallaio nella propria metà campo, sugli sviluppi della punizione battuta da Mangiapane in area locale, Magliocco, lasciato solo, di testa realizza. Al 66' Cavallaro da sx si libera di Morgigno, entra in area ed incespica sul pallone. Al 69' Compierchio lanciato da Papagni in area campana, viene pressato da Iossa, palla a fondo campo. Al 71' la grande occasione di pareggiare per il Genzano: De Rosa viene fermato fallosamente al limite dell'area avversaria, si

incarica della punizione lo stesso De Rosa che colpisce la barriera, ma l'arbitro fa ripetere perché Babatunde, che viene ammonito, si è mosso prima del fischio. Si incarica della punizione Pepe, appena entrato, che colpisce la traversa col portiere rimasto immobile. Al 79' raddoppia la Nocerina: Malagnino sbaglia un passaggio a centrocampo, Cavallaro, ricevuto palla sulla fascia sx, controlla e crossa, dove irrompe il nigeriano Babatunde, lasciato incustodito, che da pochi passi segna. All'80' De Rosa su punizione mette di poco a lato. All'87' Malagnino, su corta respinta ospite, tira, ma la palla va di poco a lato. Nei 5' di recupero, al 91' Babatunde serve Basile, in area avversaria, la conclusione va di poco alto sulla traversa. Al 92' Corte dalla sx mette in area per Lardello che conclude male. Al 93' De Rosa appena entrato in area conclude, ma D'Angelo devia in angolo. Al 94' Malagnino in recupero salva su due avversari in contropiede. La partita si conclude con un tiro di Arpaia parato da Galeano. Lorenzo Zolfo

Spogliatoio Il tecnico Bardi: «Decisive le uniche due disattenzioni»

Nei: «Mai visto la squadra così contratta» IN CASA Genzano non si fa un dramma su questa sconfitta. Il presidente Donato Nei ha riferito: “ la Nocerina proveniva da due sconfitte e doveva riscattarsi. Non ho mai visto i ragazzi così contratti, specie nel 1° tempo. Non abbiamo subito più di tanto la superiorità della Nocerina e due gol per loro sono esagerati. La nostra squadra è composta da gente seria e determinata, lavora con impegno tutta la settimana: Recupereremo nelle prossime giornate”. Mister Bardi ha aggiunto: “ due nostre disattenzioni hanno permesso alla Nocerina di portare a casa tre punti. Non abbiamo mai preso tiri in porta, continuo a ripetere i miei ragazzi hanno commesso solo due distrazioni e si sono fatti battere. Abbiamo colpito la quinta traversa quest'anno, questo fatto, la dice lunga. Dobbiamo migliorare ancora in tante cose e la partita di oggi deve rappresentare un monito”. In casa Nocerina a fine partita tutti ad abbracciare il nigeriano Babatunde, un

24enne che sentiremo parlare in questo campionato. Lo ha fatto anche il mister Giugno, da otto giorni alla guida della Nocerina. Sulla partita ha riferito: “non sarà facile vincere Genzano contro una squadra che non

si abbatte mai, basti pensare che nei minuti di recupero ci ha impensierito più di una volta. la mia squadra non è ancora al top, quando recupererò Riolo e lo stesso Babatunde, che sono al 30%, faremo più male agli

avversari. Con l'innesto di Babatunde, azzeccata, la mia squadra ha migliorato in velocità e le cose sono cambiate a nostro favore. Il 1° tempo è stato equilibrato, complimenti al Genzano”. l.z.

Donato Nei e a sinistra una fase della gara di ieri


Sport 47 Alla rete del vantaggio del Fasano con Dimatera ha risposto Del Prete Lunedì 20 ottobre 2008

Francavilla, riscatto a metà Buona la prestazione, meno arbitraggio e risultato PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6) - Buona gara del portiere rossoblu. . MILELLA (6,5) - Sulla fascia destra, corre molto e serve interessanti palloni. Con molta sufficienza nell’occasione del gol degli ospiti. GIOIA (5) - Fa il suo dovere fino al momento dell’espulsione. Troppo impulsivo. ZANGLA (6,5) - L’arcigno difensore siciliano, gioca come sempre di anticipo. Quando controlla un avversario non lo molla un secondo. NICOLAO (5,5) - Difende quello che può sulla corsia di sinistra. Nicholas, di certo non riesce ad esprimere il suo meglio quest’oggi. D’AMICO (6,5) - La sua partita è tutta grinta e qualità. Peccato che dopo 38’ di gioco deve arrendersi per un colpo subito al fianco. PIOGGIA (5) - Poco incisivo come ultimamente gli capita. La sua partita è da rivedere. ROMANIELLO (6) - Si muove bene in mezzo al campo, riceve botte e le da. Quando il Francavilla gioca in dieci, gioca al centro della difesa insieme a Zangla e fa bene il suo dovere. CAMPO (6) - Il numero dieci rossoblu, riesce a creare pericoli nell’area avversaria. Bello il suo tiro nell’occasione del gol annullato. DEL PRETE (6,5)-Il bomber napoletano, risulta decisivo nell’occasione del gol, dove si avventa sulla palla come un falco. SCARPATO (5,5) - Non riesce a rendersi pericoloso come in altre occasioni. DI SENSO (6) - Entra in campo al posto di Campo al 27st. Si muove bene al centro del campo. DI SANZA (6)-Entra con la determinazione giusta, partecipa molto in fase d’attacco della sua squadra. DE PALO (6)-Fa in pieno il suo dovere, corre e da fastidio alla difesa avversaria. LAZIC (6)-: Una bella scossa ai suoi. Infatti, i risultati si vedono in campo.

FRANCAVILLA FASANO

1 1

FRANCAVILLA (4-4-2): De Blasio 6; Milella 6,5, Zangla 6,5, Gioia 5, Nicolao 5,5; D’Amico 6,5, (38’pt Di Sanza 6), Pioggia 5, Romaniello 6, Campo 6 (27’st Di Senso 6); Del Prete 6,5, Scarpato 5,5 (7’st De Palo 6). A disp.: Masi, Marziale, Simeone, Mele. All.: Lazic 6. FASANO (4-4-2): Ullasci 6; Greco 6, Pisano 5,5 (2’st Comandatore 6), Cornacchia 5,5, Pistoia 6; Salvestroni 6, D’Arcante 5,5 (28’st D’Atri 5,5), Rufini 6, Formuso 6,5; Doria 6, Dimatera 6,5 (43’st Milozzi sv). A disp.: Pica, Sanna, Esposito, Giovannico. All.: De Finis 6. ARBITRO: Antonio Quitadamo di Modena 5. Assistenti: Verniti e Rivecci. MARCATORI: 41’pt Dimatera (F), 14’st Del Prete (F). NOTE: spettatori 400 circa, con 50 tifosi circa arrivati da Fasano. Ammoniti: Formuso (F), Greco (F), Cornacchia (F), Di Sanza (F). Espulso al 22’st Gioia (F). Angoli 4-5 per il Fasano. Recupero: pt 1’; st 4’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Gara dalle mille emozioni quella vista al “Nunzio Fittipaldi” di Francavilla in Sinni. Il Fasano, con il presidente De Finis in panchina per sostituire l’allenatore Maiuri squalificato, intenzionato a portare a casa un risultato utile è giunto nella cittadina sinnica con il piglio giusto. Partono bene i sinnici, al 9’ gol annullato a Campo per fuorigioco abbastanza dubbio, con vibranti proteste dei giocatori rossoblu. Al 11’ ci prova su punizione Nicola Romaniello, dopo un fallo subito dal bomber Genny Del Prete, ma Ullasci è bravo a deviare la sfera in angolo. Al 27’ ghiotta occasione per i padroni di casa, Scarpato è bravo a lanciare D’Amico con il portiere che in uscita ostacola quest’ultimo, con la sfera che termina di poco a lato. Al 41’ il Fasano passa in van-

Una fase della gara di ieri e sotto Del Prete (foto in pagina www.lasiritide.it)

taggio con Dimatera, che è bravo ad approfittare di un errore di Milella, che cincischia con la palla, lasciando campo libero all’avversario che con un preciso diagonale insacca la palla in rete. Esultanza dei tifosi ospiti, nella zona a loro riservata. Un minuto più tar-

di, ancora Fasano pericoloso, con un tiro in diagonale di Formuso, di poco a lato. Il Francavilla ha subito il colpo, con i biancoazzurri bravi ad approfittarne. La ripresa comincia con il Francavilla in avanti, al 5’st Giovanni Campo calcia dal limite dell’aria, con

la palla di poco alta sulla traversa. Al 14’st i sinnici pareggiano i conti con Del Prete, bravo ad approfittare di una respinta del portiere in mischia davanti la porta, dopo una punizione calciata da Campo. Ricordiamo che la punizione è stata fischiata per un fallo di mano al limite dell’area da parte di Cornacchia, con le proteste dei giocatori del Francavilla, che chiedevano l’espulsione del difensore brindisino. Al 16’st ancora Del Prete, che con un pallonetto supera il portiere avversario, ma è strepitoso il salvataggio sulla linea di porta del difensore Pistoia. Al 22’st Francavilla in dieci per l’espulsione di Gioia. Infine, al 31’st Di Sanza sfiora la rete, dopo un preciso passaggio in profondità di Milella, il tiro termina di un niente a lato. La partita giunge così, verso il novantesimo, con le due squadre stremate in campo, non solo dalla fatica, ma anche da un gran caldo, che affliggeva la cittadina in riva al Sinni. Claudio Sole

Spogliatoio Il tecnico: «Dopo due settimane buie, c’è una bella reazione»

Lazic: «Faccio i complimenti ai ragazzi» FRANCAVILLA – A fine gara, il tecnico serbo Ranko Lazic appare molto soddisfatto della gara dei suoi uomini, che senza dubbio hanno tenuto bene il campo dimostrando tanto carattere e tanta voglia di far vedere che il vero Francavilla non’è quello delle ultime due gare. «Voglio fare i complimenti alla mia squadra – dice Lazic – dopo due settimane di un calcio mediocre. La gara contro il Fasano, mi è piaciuta molto, i ragazzi hanno eseguito in pieno il loro dovere. Quello che ha fatto l’arbitro, non lo capisco, sicuramente troppo frettoloso nelle decisioni prese». Ricordiamo che, l’espulsione del difensore Gioia è stata abbastanza dubbia, altrettanto si può dire nell’occasione del gol annullato a Campo ad inizio partita, ma in questo caso la responsabilità è del guardialinee che ha segnalato un fuorigioco molto discutibile. Ed infine, la mancata espulsione del difensore Pistoia, soltanto ammonito, nell’occasione della puni-

zione decisiva, per l’azione rocambolesca in area che ha portato al pareggio dei sinnici. «Peccato – esclama il tecnico Lazic – questi episodi possono cambiare la storia di una partita. Purtroppo, quando noi stiamo bene c’è sempre qualcuno che si mette contro, speriamo che tutto questo finisca al più presto». Adesso, per i sinnici trasferta domenica prossima a Pomigliano, contro una squadra molto ostica e bene organizzata. Per quanto riguarda il Fasano invece, una partita giocata con molto ordine tra i reparti e tanta accortezza. Dalla tribuna riservata ai tifosi ospiti, il tecnico Maiuri, cerca di dare direttive, ricordiamo che per squalifica non poteva sedere in panchina, come pure il suo vice Costantini. In veste di tecnico il presidente De Finis, che a fine gara dichiara: «La nostra squadra penso che abbia disputato una buona partita – dice – forse a mio avviso il pareggio ci va un po’ stretto, però tutto sommato va

Lazic e Cupparo, a destra Dimatera in azione con Gioia

bene così. Guadagnare punti a Francavilla non è da tutti, loro sono una buona squadra è l’hanno dimostrato, complimenti davvero. Continuiamo il nostro cammino, in un campionato molto

difficile e pieno di insidie. Ci troviamo con gli stessi punti del Francavilla, auguro ad entrambe, di continuare su questa strada. Adesso per noi domenica, ci tocca disputare una gara casalinga contro l’Ischia,

anche in quella occasione, ci vorrà tanta grinta e cuore. Speriamo che tutto vada bene». Per Lazic e compagni inizia una settimana meno tesa della precedente, ma non c’è da rilassarsi in quanto non è arrivata la

vittoria che cu si attendeva e c’è da fare visita al Pomigliano e c’è da scommettere che al Gobbato farà caldo a prescindere dalle condizioni meteo, vista la sconfitta dei campani di ieri. cl.so.


48

Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica A. Cristofaro-C. Pisticci

1-1

A. Tricarico-Irsinese

0-2

Balvano-F. Matera

1-3

Marcatori

25’ pt Paolucci (AC); 6’ st (a) Giganti (CP) 33’ pt Giancaspero, 45’ pt Fiorino

15’ pt Di Cecca P. (FM); 5’ st Severino (B), 25’ st Nasca (FM), 40’ Di Cecca E. (FM)

Ferrandina-Banzi

1-0

Murese-Az Picerno

4-0

15’ pt (r) Grieco

12’ pt D’Arca, 20’ pt e 40’ pt Antohi; 21’ st (a) Farenga

Policoro-Ricigliano

2-1

Valdiano L.-Avigliano

3-2

19’ pt e 34’ st Nigro (P); 19’ st (r) Carpinelli (R)

3’ e 36’ pt Bifolco (V), 20’ e 27’ pt Petilli (A), 21’ pt Salomone (V)

Vultur-Atella M.

2-2

3’ pt Libutti (V), 25’ pt (a) Lettieri (A), 40’ pt Larotonda G. (A); 15’ st Viggiano (V)

Prossimo turno

7ª giornata 26/10/08 ore 14.30

Atella M.-A. Tricarico Avigliano-Balvano Az Picerno-Vultur Banzi-Policoro C. Pisticci-Ferrandina F. Matera-A. Cristofaro Irsinese-Valdiano L. Ricigliano-Murese

giornata

MURESE POLICORO A. CRISTOFARO C. PISTICCI VALDIANO L. IRSINESE AVIGLIANO FERRANDINA A. TRICARICO BANZI RICIGLIANO AZ PICERNO F. MATERA ATELLA M. VULTUR BALVANO

16 16 11 10 9 9 9 8 7 7 7 7 6 4 4 4

6

5

1

0 11 3

3

2

1

0

9

3

3

3

0

0

2

0

8 +4

6

5

1

0 10 3

3

3

0

0

6

1

3

2

1

0

4

2

7 +4

6

3

2

1 10 4

4

2

1

1

7

2

2

1

1

0

3

2

6

-3

6

3

1

2 10 6

3

3

0

0

8

2

3

0

1

2

2

4

4

-2

6

2

3

1

9

7

3

1

2

0

5

4

3

1

1

1

4

3

2

-3

6

2

3

1

7

6

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1

1

1

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1

2

0

5

3

1

-3

6

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0

3

4

5

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2

0

1

1

1

3

1

0

2

3

4

-1 -3

6

2

2

2

6

4

3

2

1

0

5

2

3

0

1

2

1

2

2

-4

6

2

1

3

7

7

3

2

0

1

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4

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0

1

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1

3

0

-5

6

2

1

3

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8

2

2

0

0

4

1

4

0

1

3

2

7

-2 -3

6

2

1

3

4

7

2

1

1

0

2

1

4

1

0

3

2

6

-3 -3

6

2

1

3

5 11 3

2

1

0

3

2

3

0

0

3

2

9

-6 -5

6

2

0

4

6 11 3

1

0

2

1

3

3

1

0

2

5

8

-5 -6

6

1

1

4

5

9

3

1

0

2

2

2

3

0

1

2

3

7

-4 -8

6

1

1

4

2

6

3

0

1

2

2

4

3

1

0

2

0

2

-4 -8

6

1

1

4

6 11 4

1

1

2

5

5

2

0

0

2

1

6

-5 -10

6 Reti: Salomone (V.Lauria) 5 Reti: Fiorino (1) (Irsinese) 4 Reti: Severino (Balvano); Nigro (Policoro) 3 Reti: Petilli (Avigliano); Caivano (AZ Picerno); Bavaro F., Mancini (1) (Banzi); Grieco (1) (C.Pisticci); Messeri (Ferrandina); Russo, Zizzamia (2) (Policoro) 2 Reti: Baldini, Leone, Montenegro (A.Cristofaro); Bozzi (A.Tricarico); Tornillo (Avigliano); Ciardiello (1) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Mels (C.Pisticci); Greco (Ferrandina); Antohi, Dutra (Murese); Bifolco (V.Lauria); Libutti (Vultur) 1 Rete: Di Senso, Paolucci, Vaccaro, Villano, Volturno (A.Cristofaro); Carriero, Larotonda G., Pascale (1), Traficante (Atella); Laguardia, Laruccia, Palasciano, Pugliese, Scarfone (1), Sparapano (A.Tricarico); Di Pietro, Grieco, Santopietro (Avigliano); Lovasto (AZ Picerno); Pecoriello G. (Balvano); Armento (Banzi); De Nittis, Gagliardi, Lavecchia, Magno (C.Pisticci); Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Di Cecca E., Di Cecca P., Farinola D., Volpe (F.Matera); Giancaspero, Piscitelli, Vitariello (Irsinese); Cardillo, D'Arca, Di Senso, Ferracane, Lotano (1), Zaccardo (Murese); Fumarola, Rapolla (Policoro); Carpinelli (1), Limmatola, Mele, Salvia, Verrone (Ricigliano); Di Falco, Malito (V.Lauria); Barbaro, Viggiano (Vultur)

Picerno inerme. La squadra di Lardo resta in vetta reggendo il passo del Policoro

La Murese è un rullo compressore Il rumeno Antohi trascinatore con la sua doppietta MURESE PICERNO

4 0

F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Gerbasio; Zaccardo; D'Arca (al 73' Cardillo); Lotano (al 78' Tirico); Ferracane; Antohi; Iacullo G.; Dutra; Iacullo V. (al 62' Nardiello); Di Senso; all. Lardo; A disp. Cocina; Cella; Carlucci; e Guerra. AZ PICERNO: Perna; Spera; Bochicchio; Olita (al 66' Salvia); Farenga; Santarsiero; Lottino; Ciardiello; Paterna; Caivano; Coviello (al 66' Viggiano); all. Di Mase; a disp. Arlo; Sodo; Salvia; Quagliata; Damiano; Naturale; e Viggiano. ARBITRO: Castello Marco di Potenza. Collaboratori: De Luca Antonio di Moliterno e Paolillo Ruggiero di Matera. RETI: al 12' D'Arca; al 20' Antohi; al 40' Antohi; al 66' Farenga autogol. NOTE: Ammoniti: al 37' Farenga per gioco falloso; all'83' Spera per gioco falloso. Recuperi: 1' pt e 1' st. Spettatori: 600 circa. MURO LUCANO - La Murese del presidente Remollino con un gara superlativa si è aggiudicata il derby con il Picerno di mister Di Mase e conserva con prepotenza la vetta della classifica. È stata una gara emozionante, in un clima quasi di fine estate, con una sola squadra in campo, la Murese. I padroni di casa hanno cercato e ottenuto la vittoria fin dalle prime battute e con un gioco corale e sfruttando meglio le fasce hanno creato le azioni da rete. Nella ripresa, invece, la Murese ha gestito bene la gara senza mai rischiare nulla, ma trovando addirittura la rete del quattro a zero. Migliori in campo per i padroni di casa sono stati senza dubbio Dutra, Ferracane e Di

Lardo: «ora turn over in Coppa»

Il pubblico. A destra Zaccardo e Lotano, In basso Dutra con la sfera e le squadre all’inizio

Senso. Mentre per gli ospiti si sono messi in evidenza Lottino e Olita. Partenza bruciante dei padroni di casa. Al 3' Dutra da due passi di piatto manda la palla primo palo e il portiere ben piazzato blocca. Al 6' Di Senso prolunga di testa per Dutra che entra in area carica il sinistro e con il corpo un difensore ribatte in angolo. Al 9' cross di Dutra da destra e Antohi di testa schiaccia sul palo lungo e il portiere ben appostato blocca. Al 12' la Murese è in vantaggio. Di Senso innesca Dutra che scende sulla sinistra e con un traversone perfetto trova sul secondo palo il

baby D'Arca che insacca di testa. Al 18' Dutra con un bel palleggio supera un avversario e in precarie condizioni di equilibrio, all'altezza dell'area piccola, calcia debolmente al lato. È una Murese incontenibile e al 20' trova anche il raddoppio. Bell'azione in velocità sempre sull'asse Di Senso-Dutra, con quest'ultimo che scende sulla destra e dal fondo mette al centro e Antohi, sul secondo palo, in scivolata al volo ribadisce in rete. Al 22' Di Senso, all'interno dell'area, stoppa un pallone e D'arca di sinistro manda la palla tra le braccia del portiere. Al 29' Iacullo V.

con un'azione personale parte da destra e converge al centro e dai 25 metri lascia partire un sinistro che si spegne al lato. Al 40' la Murese chiude quasi l'incontro con una rete del rumeno Antohi. Ferracane si destreggia dulla destra si libera di un avversario e lascia partire un cross che Antohi di testa gira in rete mandando la palla nell'angolo più lontano. Al 42' bellissima azione corale dei padroni di casa con Dutra che mette al centro un pallone che taglia tutta l'area e sulla palla arriva Antohi che da buona posizione manda la palla di poco al lato. Nella ri-

A FINE gara nei due spogliatoi tira un vento quasi disteso, ma in virtù dei risultati delle altre squadre, si percepiscono i diversi stati d'animo, nello spogliatoio della Murese c'è la grande euforia per aver conservato la testa della classifica. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica dell'allenatore della Murese, Mario Lardo. «Abbiamo preparato la gara molto oculatamente in base alle caratteristiche degli ospiti per sfruttare meglio le nostre qualità e le nostre potenzialità, e andando ad incidere sui loro punti deboli. Dopo dieci minuti di studio abbiamo subito messo sui nostri binari la partita, per poi giocare in scioltezza e rapidità così come siamo abituati a fare. Dobbiamo affrontare ogni gara con umiltà e determinazione, e non dobbiamo mai rilassarci. Ora pensiamo alla partita di mercoledì quando in Coppa Italia affronteremo l'Atletico Scanzano, e da giovedì penseremo al prossimo impegno di campionato. Lo Scanzano è una squadra che sta facendo molto bene e ha avuto un buon avvio di campionato, noi cercheremo di onorare al meglio l'impegno, ma allo stesso tempo faremo rifiatare qualche ragazzo, dando spazio ad altri ragazzi». Di umore sicuramente diverso è l'allenatore ospite, Di Mase, che è apparso molto amareggiato per il risultato: «Non mi spiego il mutamento e il comportamento della mia squadra lontano dalle mura amiche. Senza dubbio la squadra che maggiormente mi ha impressionato fino ad ora è stata la Murese. Sul nostro terreno di giuoco la squadra si esprime molto meglio e con più grinta, mente quando giochiamo in trasferta, forse per inesperienza di qualcuno, facciamo anche pessime figure. Dopo l'impegno di Coppa Italia se non riusciremo a cambiare marcia fuori casa dovremo sicuramente correre ai ripari e provvedere prima che sia tardi». presa il Picerno si affaccia timidamente dalle parti di Scaldaferri senza mai essere veramente pericoloso. Al 51' cross di un grintoso Lottino e di testa Paterna spedisce la palla tra le braccia di Scaldaferri. Al 54' Olita ci prova dalla distanza ma la conclusione è abbondantemente alta. Al 61' Farenga perde un pallone al limite dell'area e per poco Di Senso non ne approfitta. Al 66' la Murese trova anche la quarta rete. Un infaticabile Dutra in fuga sulla destra mette al centro la palla e nel tentativo di rinviare, Farenga devia la palla nella propria rete. Al 68' Di

Senso al volo dal limite dell'area di rigore impegna nella parata in due tempi il portiere. Al 73' per due volte nella stessa azione la Murese sfiora la rete con Perna molto bravo a ribattere una conclusione ravvicinata. Al 74' cross di Caivano e in acrobazia Viaggiano da due passi spedisce debolmente la palla verso il portiere. All'82' Cardillo si invola tutto solo verso il portiere, cerca di superarlo in dribbling, ma Perna è bravo a non sedersi e con il corpo ribatte. All'89' Scaldaferri si supera respingendo un tiro ravvicinato di Caivano. Carmine Pepe


Sport 49 L’Azzurra crea, la squadra di Lardo la punisce con Giangaspero e Fiorino Lunedì 20 ottobre 2008

L’Irsinese beffa il Tricarico Decisive le due reti nel finale di primo tempo TRICARICO IRSINESE

0 2

AZZURRA TRICARICO: Tedesco, Maino, Scarfone, Grassani, Chessa, Di Girolamo, Antini, Bozzi, Sparapano, Pascazio (15'st Pugliese), Angelastro; Abrescia, Palascaino, Basile, Lorusso, Cannito, Proggi; All. Abrescai S. IRSINESE: Fiore, Laurieri, Piscitelli (23'st Granirei), Cannito, Sansone, Cristallo, Cardano, Piccininno (18'st Girone), Giangaspero, Fiorino, Vitariello (1'st Popolizio), Cucuglielli, Squicciarini, Dinardo, Armenise; All. Patella V. ARBITRO: Santoro di Potenza (Petrone - Salvia) RETI: 33' pt Giangaspero, 45'pt Fiorino. NOTE: AMMONITI: Digirolamo (AT), Piscitelli, Cannito, Cristallo (I) ESPULSI: Grassani (AT) RECUPERO: 1'pt, 5' st DAVANTI ad un pubblico finalmente numeroso l'Azzurra perde la sua prima partita casalinga nonché seconda consecutiva. Il colpo della giornata riesce all'Irsinese che, con il minimo sforzo, riesce a portare a casa tre punti probabilmente insperati

Abrescia: «Periodo nero,ne usciremo con il gioco» È raggiante ma con i piedi ben saldi a terra Franco Manfredi, presidente dell'Irsinese: “E' stata una partita tirata e sofferta fino alla fine ma per fortuna Giangaspero è riuscito a realizzare un gran gol e Fiorino, sempre tra i migliori giocatori in circolazione, ha chiuso l'incontro; certo se avessimo realizzato anche la terza rete con Giangaspero sarebbe stata una domenica da mettere nella bacheca delle imprese. Ora la squadra sta acquistando condizione e sicurezza e già dall'incontro impegnativo di domenica proveremo a raccogliere ancora i frutti del no-

stro lavoro”. Mister Abrescia è invece sconsolato: “Sono due partite che giochiamo bene ma che non riusciamo a segnare; eppure abbiamo avuto due occasioni limpide nei primissimi minuti che avrebbero potuto cambiare il volto della gara. Anche nel secondo tempo avremmo potuto accorciare le distanze ma oggi la palla proprio non voleva entrare. Sono soddisfatto del grande impegno messo in campo da tutti i giocatori. È un periodo difficile ma visto il gioco che riusciamo a proporre sono sicuro che passerà presto”.

Capitan Fiorino in gol ieri

prima del fischio di inizio. Al 4' è Angelastro che potrebbe far cambiare la storia della partita: Grassani trova Bozzi libero sulla sinistra il quale mette al centro per il compagno di reparto il quale, in precarie condizioni di equilibrio calcia fuori. Due minuti dopo è lo stesso Angelastro che trova con uno splendido esterno destro Sparapano solo in area ma il centravanti tricaricese colpisce debolmente e a lato. Il Tricarico è assoluto padrone

Ricigliano ko e vetta mantenuta

Doppio Nigro e il Policoro va

del campo e si stabilisce nella metà campo dell'Irsinese. Le occasioni non arrivano ma nulla lascia presagire quello che succede al 33': Sparapano stoppa male una palla a centrocampo, Fiorino ne approfitta e lancia Giangaspero sulla sinistra, la punta irsinese trova un pallonetto incredibile e beffa l'uscita di Tedesco. Il Tricarico non accusa il colpo e continua a macinare gioco. L'opportunità di pareggiare è sui piedi di

Scarfone, in proiezione offensiva su punizione di Digirolamo, ma il suo tiro è abilmente parato da Fiore. Al 45', l'arbitro fischia una punizione molto dubbia al limite dell'area tricaricese: sul pallone si porta Fiorino che, con la complicità di una deviazione della barriera sigla il 2 a 0. Nel secondo tempo il tema della partita non cambia e al 3' Sparapano potrebbe riaprire l'incontro ma il suo tiro al volo finisce di poco a lato. Il Tricarico preme e si

scopre così Fiorino trova Giangaspero in profondità, il quale tenta di evitare l'uscita di Tedesco il quale è bravissimo prima a toccare la palla in uscita bassa e poi a controllare il tiro (fuori) dell'ormai defilato attaccante ospite. Al 23'st si capisce che per il Tricarico è una giornata nera: Digirolamo calcia un corner perfetto sul quale accorre Bozzi ma il suo tiro prima finisce sul palo interno lontano, poi carambola sulla schiena di un difensore, attraversa

tutta la porta e poi viene calciato lontano dai difensori irsinesi. Il Tricarico continua ad avere predominanza territoriale, ma nonostante le tre punte non impensierisce mai Fiore (peraltro protagonista di un brutto gesto verso i tifosi locali); l'Irsinese cerca solo ripartenze ma l'ottima prestazione dei due centrali difensivi impedisce ai rossoneri di arrotondare ulteriormente il risultato. Paolo Paradiso sport@luedi.it

Il gol Paolucci illude Manniello. Pareggia il Pisticci

Oppido frenato da un autogol OPPIDO PISTICCI

1 1

ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Giganti ge, Manniello D., Manniello F. (38' st Giganti Gi.), Santagata, Volturno, Leone, Vaccaro, Montenegro, Villano, Paolucci (1' st Pappalardo D.). All.: Manniello. CS PISTICCI: Coretti, Amato, Montano (20' st Magno), Guarino, Di Maria, Salerno (28' pt Casale), Lavecchia, De Nittis, Gagliardi, Mels, Grieco. All.: Valente. ARBITRO: Benevento di Potenza. RETI: Paolucci al 25' pt, Giganti Ge. su autorete al 6' st.

Mister Labriola, in vetta alla classifica

POLICORO RICIGLIANO

2 1

POLICORO: Annunziata (39' Maida), Digno, Cicchelli, Achillea (67' Malucchi), Nuzzi, Rapolla (60' Gallitelli), Fumarola, Nigro, Ripa, Castoro, Russo. All. Labriola. RICIGLIANO: Perillo, Mele, Piegari, Gaudioso, Pignata (81' Mastroberti), Cafaro, Salvia (88' Vitale), Carpinelli, Sgambati, Pietrafesa, Robertazzi. All. Cicchetti. ARBITRO: Colangelo di Potenza. RETI: 19' e 79' Nigro, 64' Carpinelli (rig.). TORNA alla vittoria il Policoro di mister Labriola. Gli jonici fanno loro l’intera posta in palio contro il temibile Ricigliano, e mantengono così la vetta della classifica in condominio con la Murese dopo la sesta gior-

nata. Policoro in vantaggio al 19’ grazie a una magistrale punizione a spiovere di Nigro, che si infila sotto la traversa. La squadra di casa controlla piuttosto bene la reazione dei campani, grazie soprattutto a una ottima prova difensiva. Ma l’undici di Labriola deve soffrire non poco nella ripresa, quando si vede assegnare contro due rigori (parsi dubbi) nel giro di soli dieci minuti. Il primo (al 54’) sciupato da Pietrafesa (che spedisce a lato), il secondo (64’) realizzato da Carpinelli per il momentaneo pari del Ricigliano. Ma il Policoro non ci sta, e ritorna avanti a testa bassa alla ricerca del gol-vittoria: che arriva al 79’ sempre grazie all’ispiratissimo Nigro, ben pescato in area dal passaggio filtrante di Russo. sport@luedi.it

OPPIDO LUCANO - Al comunale di Oppido Lucano, la super sfida tra Angelo Cristofaro e C.C. Pisticci finisce con un pareggio. La squadra guidata da Mister Manniello trova la rete del vantaggio con Paolucci al 25' pt con un gran gol. La squadra ospite, però, non si scompone e ad inizio ripresa trova la rete del pareggio grazie ad un autogol di Giganti Ge.. La fortuna non ha aiutato i padroni di case e il Pisticci ha trovato il pareggio. Durante la prima frazione di gioco succede ben poco. Palla giocata prevalentemente a centrocampo e le due squadre che non riescono ad imporre il proprio ritmo. Parità assoluta non solo per il risultato finale ma anche per il gioco visto in campo. Montenegro spaventa gli ospiti prima al 15' e poi al 16' del primo tempo ma a tremare di più è la traversa centrata al 19' pt da Gagliardi. Bravo Di Corato nell'intuire il pericolo e toccare la palla quel poco che basta per non farla finire in rete. Il primo tempo continua con le squadre che si danno battaglia. Nessuna rete. Al 45' pt è Di Corato che mette in luce le sue potenzialità sventando un pericolo proveniente dai piedi di Lavecchia. Il primo tempo finisce con i padroni di casa in vantaggio e gli ospiti costretti ad inseguire. A inizio della ripresa il C.S. Pisticci è baciato dalla fortuna. Un duetto Mels-Lavecchia mette in difficoltà gli uomini di casa, ma la sfortuna

Paolucci

Un cross di Mels è deviato da Gerardi nella sua porta

Mels

si accanisce su di loro. Sul cross proveniente da sinistra una deviazione fortuita e involontaria di Giganti Ge. riporta il risultato in parità. Subito il gol i biancoverdi si riversano nella metà campo avversaria assediando la porta di Coretti. Ci provano Vaccaro e Villano. Quest'ultimo trova la rete ma il signor Benevento di Potenza annulla per fuorigioco. Le proteste dagli spalti si sentono e i padroni di casa non digeriscono la decisione dell'arbitro. Sull'altra sponda è Santagata a intervenire sulla rovesciata di Gagliardi. I minuti trascorrono rapidamente e nessuna delle due squadre trova le rete del van-

taggio. L'ultima occasione capita sui piedi di Montenegro che si invola da solo verso Coretti, ma ancora una volta la terna arbitrale ferma l'azione per fuorigioco. Questa volta le proteste sono animate e anche dagli spalti si sentono fischi indirizzati alla terna. Si conclude così il big mach della sesta giornata di campionato. Un pareggio che va stretto ad entrambe le formazioni. La sfida si ripeterà nel girone di ritorno e la speranza di tutti è quella di rivivere un mach emozionante come quello visto ieri sul sintetico di Oppido Lucano. sport@luedi.it


50

Sport Atella avanti all’intervallo. Aggancio Vultur con una punizione di Viggiano

Lunedì 20 ottobre 2008

A Rionero gol e spettacolo Pirotecnico pari tra due squadre affamate di punti Il suo rigore stende il Banzi

Grieco lancia il Ferrandina FERRANDINA BANZI

1 0

FERRANDINA: De Vincenzo, Granato, Matrice, Romeo, Mastrangelo, Ciardo, Loponte, Santaniello, Messeri, Grieco, Nacarlo. A disp. Fraccalvieri, Russo, Pantone, Giglio, Cirillo, Fiorino, Saulle. All.Stigliano. BANZI: Lobasso, Racanati, Spineto, Visceglia, D'Asta, Mastrodomenico, Gogoni, Vecchio, Bavaro F., Armento, Netti. A disp. Ferri, Laghezza, Cioffi, Bavaro D., Di Trani, Teto, Perrino. All.: Angelino. ARBITRO: Capolupo di Matera (Picerno-Galli). RETE: 15' pt Grieco (rig.). MARCONIA - Ancora una vittoria per il Ferrandina di mister Stigliano sul campo di Marconia. La squadra materana si è imposta sul Banzi con il minimo scarto. Decisivo il rigore che si è procurato e ha trasformato al quarto d’ora del primo tempo Grieco: l’attaccante aragonese giunto in area si liberava bene di un primo uomo, per poi venire atterrato dal secondo di-

VULTUR ATELLAMONTICCHIO

2 2

VULTUR: Sicuro, Larotonda A., Scalise G., Lettieri, Cripezzi (12'st Strozza), Scalise F., Barbaro, Lamorte, D'Urso (12'st Di Fazio), Viggiano (24'st Marmora), Libutti. A disp.: Mattone, Di Lonardo, Bergamasco, Lanotte M. All. Ficarazzi. ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Caselle (10'st Vignola), Smaldore (32'st Telesca), Larotonda V., Manfreda, Romaniello, Gamma, Larotonda G., Rinaldi, Carriero, Guglielmi (17'st Leccese). A disp.: Mariano, Grieco, Pascale, Lanotte F. All. Mecca (squalificato). In

panchina Perchinelli. ARBITRO: Calogiuri di Lecce (Caivano-Masi). RETI: p.t. al 3' Libutti, al 25' Lettieri (autorete), al 40' Larotonda G.; s.t. al 15' Viggiano. NOTE: Giornata di sole, terreno di gioco molto polveroso. Ammoniti: Romaniello Di Biase, Gamma, Larotonda V. per l'Atellamonticchio; Viaggiano e Larotonda A. per la Vultur. Espulso: al 19' p.t. Roberto Perchinelli dalla panchina. Angoli: 2 a 2. Recupero: p.t. +2'; s.t. +4'. RIONERO -E' finito con un salomonico pareggio il derby del Vulture giocato allo stadio comunale “P.Corona”, tra due formazioni, molto giovani, che avevano

Pareri unanimi: «Pareggio giusto» Grieco

fensore bantino superato. Fredda la sua trasformazione che non dava scampo a Lobasso. I ragazzi di Stigliano creavano ancora molto prima dell’intervallo, sfiorando il raddoppio con Loponte e Messeri. Nella ripresa il Ferrandina sciupava ancora diverse palle gol, mentre un Banzi più incisivo metteva più volte in ambasce, in contropiede, la retroguardia materana. L’undici di Stigliano manteneva però il prezioso vantaggio grazie agli interventi di un ottimo De Vincenzo. sport@luedi.it

A fine gara così i due tecnici. Mecca dell'Atella: “E' stata una gara molto sentita da parte di tutte e due le squadre per cui è stata una partita più agonistica che tecnica. Ritengo che il pareggio sia abbastanza giusto per le poche cose che si sono create e che alla fine sono stati gli episodi a condizionare il risultato più che le azioni”. Ficarazzi della Vultur: “Alla fine il pari può anche essere giusto, ma se penso che i gol per noi e per loro li abbiamo fatti noi, un po' di rammarico c'è. Dopo essere andati in vantaggio sembrava che la partita si fosse messa in discesa e invece abbiamo chiuso il primo tempo in salita. Vedi l'autogol e il secondo gol ospite su corta respinta del portiere laddove nessuno è sta-

to pronto a chiudere per evitare il tap-in”. Pareggio giusto anche per il presidente dell'Atellamonticchio Donato Carriero: “Un pari equo tra due squadre molto equilibrate e soprattutto molto giovani. Complimenti ad entrambe le squadre e ai giovani che hanno dato anche dei momenti di bel calcio”. Così il direttore generale della Vultur Vittorio Brienza: “Un incontro agonisticamente valido. Dobbiamo ringraziare i ragazzi sia del Rionero che dell'Atella per aver onorato questa giornata di sport. Devo dire che il Rionero ce l'ha messa tutta per rilanciarsi in classifica. Tutto sommato il risultato di parità è giusto”. m.r.

entrambe bisogno di punti. Un derby giocato senza risparmio da entrambe le contendenti e che ha visto in vantaggio prima la squadra di casa dopo solo tre minuti e poi l'undici ospite che è andato al riposo sul 2 a 1 in proprio favore. Una partita giocata allo spasimo nonostante il grande polverone del Corona che toglieva il respiro ai ventidue giocatori in campo. Da ambo le parti è stato profuso il massimo impegno per aggiudicarsi l'intera posta in palio ma alla fine si è chiuso con un equo pareggio. E' stata una gara maschia ma tutto sommato corretta. In avvìo di gara subito in vantaggio al 3' i padroni di casa con Libutti, che lo scorso anno militava tra gli ospiti. Il numero undici rionerese, appostato sul secondo palo, è andato in gol con un preciso colpo di testa su cross dalla sinistra, che ha trovato alquanto impreparata la difesa ospite. Veemente la reazione degli atellani che hanno collezionato numerose punizioni e tiri da fuori area che non hanno sortito l'effetto sperato. Il pari è arrivato al 25' con l'ennesima punizione di capitan Manfreda che mettendo la palla in area ha causato l'autorete di Lettieri che di tacco ha messo nella propria porta. Un minuto dopo al 26' Rinaldi ha colpito la base del palo alla sinistra del portierino locale (classe 1990). Al 40' il raddoppio degli atellani ad opera di Larotonda Giovanni che ha ribadito in rete la corta respinta del portiere locale su punizione di Manfreda, la cui palla è stata sfiorata di testa da Carriero. Nella ripresa subito in avanti i rioneresi che al 15' hanno rimesso le cose in parità con capitan Viggiano su punizione dal vertice destro della porta ospite. Per il resto della gara si è assistito a dei continui capovolgimenti di fronte nel corso dei quali entrambe le formazioni sono andate vicine al vantaggio senza però riuscirci. Michele Rizzo

Salomone in vetta alla classifica dei bomber Prestazione convincente di Iannella e compagni

Succede tutto nella ripresa Il Valdiano vince col cuore VALDIANO AVIGLIANO

3 2

VALDIANO LAURIA : Serra, Discepolo, Calandriello, Di Falco, Pascuzzo, Guida, Di Brizzi, (32' s.t. Dalto) Malito, Salomone (44' s.t. Colombo), Chiacchio (11' s.t. Salvitelli), Zuccarelli. A disp. Loguercio, Torre, Sanseviero, Romano. All. Masullo. AVIGLIANO : Vaccaro, Muzzillo, Lorusso, Camelia, Carlucci D., Potenza, Fiorino, Santopietro, Grieco (6' s.t. Petilli), Di Pietro, Tornillo. A disp. Chianese, Carlucci W., Petraglia, Sileo, Ottati, Giuzio, Petilli. All. Filadelfia. ARBITRO : Martone di Venosa (guardalinee Lasala e Sofia). RETI : 3' s.t. e 36' s.t. Di Falco, 20' s.t. e 27' s.t. Petilli, 21' s.t. Salomone. NOTE : pomeriggio gradevole, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Guida, Di Brizzi (V), Potenza, Fiorino e Tornillo (A). MARSICONUOVO - C'è un tempo per riflettere, un altro per i fuochi d'artificio. E' la storia di Valdiano-Avigliano, primo atto della saga che continuerà (da mercoledì, a campi invertiti) in Coppa Italia. “Espugnano” il terreno di gioco di casa gli uomini di Masullo. Dopo due pareggi e rischiandone un terzo, causa il carattere di un Avigliano che, due volte in svantaggio, due volte ha saputo rimontare. Ma se l'Avigliano ci ha messo cuore, il Valdiano ne ha messo anche di più. Volevano a tutti i costi un successo che permettesse loro di non perdere contatto dalla parte nobile della classifica, gli uomini di casa. E alla fine l'hanno ottenuto. decisivo, nella squadra del capocannoniere Salamone (a segno anche ieri, a confermare la sua media di un gol a partita) un difensore, De Falco. Sua la rete che ha sbloccato il risultato, su un corner da destra la palla va della parte opposta, il tocco indietro trova Di Falco pronto alla conclusione in gol. Sua la rete del definitivo 3-2, di testa, su punizione da sinistra, bravo Di Falco a metter la palla fra palo e portiere.

Fra le due reti del difensore, una raffica di episodi in pochi minuti, dopo un primo tempo senza gol, in cui la squadra di casa aveva comunque cercato la via della rete. Trovando in un paio di occasioni Vaccaro pronto alla deviazione in corner: prima su una conclusione di Zuccarelli; poi su un calcio di punizione di Salamone. Aveva soprattutto badato a contenere, nella prima frazione, l'Avigliano, che senza De Mita e Verrastro aveva ritrovato Muzzillo e proposto Tornillo come esterno destro di centrocampo. Turnover di portieri nel Valdiano, rispetto a Matera torna Serra al posto di Loguercio; Masullo recupera Guida ma perde Polito, al suo posto c'è Di Brizzi. Lo zero a zero del primo tempo sembra convincere Filadelfia che qualcosa in più nella ripresa si può osare. Così prepara l'ingresso di Petilli, nella convinzione che la sua velocità possa essere l'arma in più di fronte a un Valdiano costretto ad attaccare alla ricerca del gol. Ma Di Falco scompagina i piani dell'Avigliano. Che in Petilli trova tuttavia l'arma per riequilibrare la gara, proprio la sua velocità è decisiva nel dettare il passaggio dopo uno scambio fra Santopietro e Di Pietro, il diagonale del nuovo entrato non dà scampo a Serra. Al Valdiano basta un minuto per tornare in vantaggio: non riesce a fare il fuorigioco la difesa aviglianese, Salomone riceve palla e con una mezza girata la mette sotto la traversa. Petilli, però, è ancora in agguato, passano 6 minuti e su una corta respinta della difesa di casa, spostato verso destra incrocia sul palo opposto, dove Serra non può arrivare. E' veemente la reazione del Valdiano. Che trova, ancora con Di Falco, il già raccontato gol del nuovo vantaggio. Che potrebbe anche aumentare, se Salvitelli fosse, nel finale, appena più preciso. L'ultimo brivido lo dà ancora Petilli, una punizione messa in mezzo attraversa tutta l'area senza che nessuno trovi la deviazione vincente. Per oggi, basta così. Il resto, nella replica di mercoledì. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

Colpo del Forza Matera I fratelli Di Cecca e Nasca piegano il Balvano BALVANO 1 FORZA MATERA 3 BALVANO: Pascale, Cilibrizzi, Pentangelo, Palladino, Simone, Piegari, Califano, Pecoriello A, Severino, Falcone, Pecoriello G. A disposizione: Villani, Bovino, Sangiacomo, Deleonardis, Zarrillo, Turturiello. Allentore Pio Turturiello. FORZA MATERA: Loiacono, Paladino (Nicoletti), Acito, Di Pede, Albano, Iannella, Ferramosca, Farinola D, Di Cecca P (Moramarco sostiruito a sua volta da Nasca), Di Cecca E, Farinola A. A disposizione: Amoruso, Gagliardi, Cambio, Tataranni. Allenatore Liuzzi. ARBITRO: Fusco di Sapri (Martinese e Marchese) RETI: 15’ pt Di Cecca P, 5’ st Severino, 25’ st Nasca, 40’ st Di Cecca E. SERVIVA una risposta e non è tardata ad arrivare. Il Forza Matera c’è. E lo ha dimostrato andando a vincere, giocando anche bene, in quel di Ricigliano contro il Balvano. Questa volta a conquistare le luci della ribalta sono i fratelli Di Cecca e Antonio Nasca, i tre marcatori della partita per la formazione materana. Ma è stata tutta la squadra a raccogliere i primi tre punti esterni della stagione mettendo alla corde il Balvano di Turturiello. Il Forza Matera ha avuto il merito di portarsi in avanti sin da subito e, una volta trovato il gol con Piervito Di Cecca, ha saputo gestire la gara. Sono bastati 15’ per

Antonio Nasca ed Emanuele Di Cecca ieri a segno contro il Balvano

sbloccare il risultato. Piervito Di Cecca viene ben servito dal fratello Emanuele che pennella in verticale un passaggio per l’inserimento delle punta materana che con un destro ad incrociare trafigge Pascale. Fino all’intervallo il Forza Matera gioca di rimessa, contenendo gli attacchi della formazione di casa. Ma è dopo il riposo che l’undici di Turturiello produce il maggiore sforzo e trova il pareggio con Severino. Ma il Forza Matera visto ieri in campo è determinato e si butta a capofitto alla ricerca del nuovo vantaggi, anche se perde per infortunio prima Piervito Di Cecca e poi Luca Moramarco che aveva preso il posto prorpio del goleador di

giornata. Proprio questa serie di sfortunati eventi, però, consente l’ingresso in campo di Antonio Nasca. Il folletto biondo non perde tempo e prende subito “confidenza” con la partita, tanto da trovare, al 25’ la rete del 2-1 in favore dei materani. Con il vantaggio nuovamente in tasca Iannella e compagni tornano a controllare il match rischiando poco o ninete e giocando in contropiede. Ed è proprio in un’azione di questo tipo che arriva la segnatura che in pratica chiude l’incontro con il neo-acquisto Emanuele Di Cecca che trova la via del gol per il definitivo 31 che vale il riscatto del Forza Matera. a.mutasci@luedi.it


Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica

36’ pt Cecere; 50’ st Puppio

2-0

18’ st Troiano A., 42’ Maresca

Grottole-Latronico

1-0

19’ pt Puntillo

Miglionico-S. Montalbano 3-1 9’ st Galeota (M), 12’ st Tataranni (M), 28’ st Malvasi (SM), 39’ st De Ceglie (M)

Moliterno-Varisius

2-1

23’ pt Armaiuoli (V), 43’ pt Moretti (M); 15’ st Sanchirico (M)

Pescopagano-Viggiano

1-2

28’ pt Sanchirico (V); 21’ st Lamorte (P), 27’ st Sanchirico (V)

R. Irsina-R. Tolve

2-2

31’ pt Tolve (RT); 27’ st Amoruso (RI), 40’ st Cataldo (RI). 44’ st Postiglione (RT)

Vitalba-B. Pleiade

0-2

21’ pt Buono, 41’ pt Margiotta

Prossimo turno

7ª giornata 26/10/08 ore 14.30

B. Pleiade-Moliterno Lagopesole-A. Scanzano Latronico-Miglionico R. Tolve-Bella S. Montalbano-Pescopagano Santarcang.-Vitalba Varisius-Grottole Viggiano-R. Irsina

giornata

Marcatori

A. Scanzano-Santarcang. 2-0 Bella-Lagopesole

51

R. TOLVE MOLITERNO A. SCANZANO MIGLIONICO VIGGIANO R. IRSINA SANTARCANG. BELLA B. PLEIADE GROTTOLE VARISIUS VITALBA LAGOPESOLE S. MONTALBANO PESCOPAGANO LATRONICO

16 13 12 11 11 11 10 9 8 8 7 4 4 3 2 1

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3 11 -10 -7

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0

3

0

4

-8 -11

6

9

-1

4 reti: Troiano (Bella); De Ceglie (Miglionico); Gerardi (R.Tolve) 3 reti: Schettini (Borussia P.); Galeota (1) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Papangelo N. (1), Savino (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli (Varisius) 2 reti: Laviola (A. Scanzano); Rusciante (Borussia P.); Campea, Montemurro (Grottole); Tataranni (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Lambertini (Santarc.); Bellomo, Netti (Varisius); Campisano, Sanchirico (Viggiano); Di Martino, Verdecanna (Vitalba) 1 rete: Benedetto, Cecere, Chiruzzi, Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Maresca, Verrastro (Bella); Puntillo, Sassanelli, Scarnato (Grottole); Destino, Pace (Lagopesole); Totaro (1) (Latronico); Virelli (Miglionico); Cirigliano, Moretti (Moliterno); Gonnella, Lamorte, Lanza A., Lotano (Pescopagano); Addamiano, Amoruso, Cataldo, Ruggiero, Saracino (R.Irsina); Beneduce, Palo A., Postiglione, Ragone, Soldo, Tolve (R.Tolve); Armentano, Bitetti, Lospinuso (Santarc.); Bongermino, Matarrese, Montelli (1) (Varisius); Genovese, Racina (Viggiano); Buono, Carriero, Margiotta, Tomasillo (Vitalba)

La capolista evita la prima sconfitta grazie al rigore trasformato da Postiglione nel finale

Il Real Irsina rallenta il Tolve Dopo cinque vittorie arriva un pari per il team di Romano REAL IRSINA REAL TOLVE

2 2

REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Ruggiero, Potenza, Abruzzese (2' st Addamiano), Amoroso, Cataldo, Saracino (38' st De Biase), Papangelo, Graziadei, Savino. A disposizione: Carlucci, Papangelo G, Chiarappa, Masiello, Magro. All. Rizzi REAL TOLVE: Moreschi, Palo A, Santarsiero, Postiglione, Santangelo, Mazzacane, D'Andria, Tolve, Ragone, Palo G, Gerardi. A disposizione: Costini, Russo, Rinaldi, De Angelis, Diana, Montesano, Soldo. All. Romano ARBITRO: Caprioli di Venosa RETI: 31' pt Tolve (T), 27' st Amoruso (i), 40' st Cataldo (I), 44' st Postiglione su rigore (T) PARI tra i due Real. E' finita due a due la gara tra l'Irsina e il Tolve. Una prova di forza per i ragazzi allenati dal tecnico Rizzi che hanno disputato un ottimo match. A passare per primi in vantaggio i potentini con Tolve, al 31' del primo tempo, che ribadiva in rete la palla dopo che quest'ultima aveva colpito la traversa su tiro di Ragone. Lo svantaggio scuoteva i locali che provavano il pari con Savino, ma Moreschi mandava in angolo. Nella ripresa al 4' Savino colpiva la traversa, mentre al 23' Graziadei sfiorava il gol con un bel tiro al volo ribattuto da Moreschi. Al 27' arrivava il pareggio per i padroni di casa con Amoruso che di testa, su azione di calcio d'angolo, batteva l'estremo difensore ospite. Al 40' i materani passavano in vantaggio con Cataldo ma la gioia durava poco perché quattro minuti dopo il Tolve andava in

rete con Postiglione grazie ad un calcio di rigore assegnato dall'arbitro Caprioli. “Abbiamo buttato tre punti all'aria - commenta a fine gara il dirigente irsinese, Luigi Colamassaro. Oggi (ieri, ndr) i nostri ragazzi hanno giocato da capolista, siamo molto contenti e soddisfatti del rendimento che la nostra squadra sta avendo in quest'inizio di campionato. Dobbiamo continuare cosi”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Il Borussia piega il Vitalba con Buono e Margiotta VITALBA BORUSSIA

Ezio Cataldo del Real Irsina e Palo del Real Tolve

Troiano e Maresca si sbarazzano di un buon Lagopesole

Arriva la terza gioia per il Bella BELLA LAGOPESOLE

2 0

BELLA: Uva, Maruggi, Iubizzi, Doino (15 st Enrichetti), Remollino, Ricigliano, Vitiello, Troiano A. (Angrisani E.), Verrastro (24 st Maresca), Troiano D, Aliano. A disp: Masiello, Angrisani G, Scaringi, Parisi, Angrisani E, Maresca; Enrichetti. All. Del Pino LAGOPESOLE: Sabia, Cloroformio, Margiotta, Lorusso (32 st Colangelo), Coviello T, Verrastro, Coviello V (1 st Sabia C), Mecca D, Mecca R (21 st Pace), Destino, Gerardi. A disp: La Capra, Faraone, Guglielmi, Pace, Strammiello, Sabia C, Colangelo. All. Coviello ARBITRO: Di Noia di Potenza (Franciosa e Pescuma) RETI: 18’ st Troiano A, 42’ st Maresca. NOTE: Ammonizioni: Vitiello, Coviello T, Destino, Cloroformio, Mecca D, Enrichetti, Maresca. Angoli: 4 Bella, 1 Lagopesole. Recupero: 2 pt, 4 st. Spettatori: 100 BELLA-Un Bella vincente in casa per 2-0, contro un Lagopesole volenteroso e a tratti pericoloso. Il tandem d'attacco della formazione ospite, a più riprese durante il corso dell'incontro, ha cercato di insidiare la porta difesa da Uva. Il Bella, dal canto suo, ha tentato di fare la partita. Subito Verrastro, con un colpo di testa, dopo una uscita rovinosa di Sabia, non è riuscito a mettere la palla nel sacco, che è stata rinviata sulla linea da un difensore lagopesolano. La risposta del Lagopesole non si è fatta

attendere. Prima Destino e poi Gerardi, in due occasioni, hanno messo in seria difficoltà la difesa bellese. Destino, approfittando di un lancio, ha superato capitan Troiano D e anticipando Uva in uscita ha calciato un tiro insidioso, ma la palla è finita al lato della porta. In un secondo momento Gerardi, aiutato da una disattenzione di Uva, si è trovato a battere agevolmente a rete, ma lo stesso portiere di casa ha riagguantato la sfera, salvando il risultato. L'occasione più ghiotta è passata tra i piedi di Ricigliano, che ha calciato a rete, ma in questa occasione, Sabia, con un colpo di reni, ha mandato la palla in angolo. Il secondo tempo si è aperto con un Bella decisamente più convinto. Il primo gol del Bella è maturato al 18’ della ripresa. Troiano A., libero da qualsiasi marcatura, servito da un compagno sulla fascia, con un traversone preciso, ha spizzicato la palla, indirizzandola nel set, alle spalle di Sabia. Il Lagopesole, frastornato dalla rete subita, ha cercato di andare in avanti, ma il Bella, sicuro del vantaggio acquisito, ha controllato l'incontro e sul finale, con Maresca, subentrato a Verrastro, ha raddoppiato. Sul secondo gol della formazione di casa, il Lagopesole ha protestato con il direttore di gara, perché non è stata presa in considerazione la valutazione dell'assistente dell'arbitro, che aveva considerato la posizione dell'attaccante bellese irregolare per fuorigioco. I calciatori del Bella hanno dedicato la vittoria al signor Troiano, oggi al campo, a due settimane dall'incidente subito durante l'ultimo incontro casalingo. Giovanni Petilli

0 2

VITALBA: Romaniello, Verdecanna, Perriello, Mecca V., Mecca A., Mecca D.A.,Tomasillo (59' Laurenzana), Mancusi, Di Martino, Gerardi, , Panariello. A disp.: Mecca, Bochicchio A, Carriero G., Telesca, Mecca Ang. All. La Capra BORUSSIA P.: Pinelli, Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Santoro, Toscano, Margiotta, Buono, Laviola, Schettino, Rusciani. A disp.: Suriano, Carvino, Fittipaldi, Loprete, De Vito, Schiraldi, D'Alessandro. All. Viola ARBITRO: Capolupo di Matera (Aliano e Armentana) RETI: 21' pt Buono, 41' pt Margiotta NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 150 con una sparuta presenza ospite. FILIANO - La bella e simpatica squadra dello scorso anno, rivelazione del campionato non c'è più. Per il Vitalba, partito con diverse ambizioni, quest'anno se non corre immediatamente ai ripari e se i giocatori che devono fare la differenza non entrano in campo con stimoli diversi sarà dura salvarsi. Il Borussia Pleiade, ha dato una dimostrazione di gioco e di forza, giocando la partita con il giusto piglio e, con grande grinta e determinazione, ha portato facilmente e meritatamente i tre punti a casa. Ai padroni di casa gli alibi non mancano (Colucci, Carriero, Tomasulo out) ma è lo spirito che latita e forse un terminale di gioco in attacco, per i quali la dirigen-

za devono provvedere immediatamente, per evitare di fare andare in fumo anni di sacrifici. La cronaca: parte di slancio il Borussia che al 2' con Rusciani si beve la difesa locale, con sombrero finale al centrale difensivo e solo un grandissimo riflesso di Romaniello evita la capitolazione. La partita stagna a centrocampo con azioni velleitarie dei locali che provano con Di Martino al 20' con un tiro centrale bloccato da Pinelli in presa alta sotto l'incrocio. Su rovesciamento di fronte passa il Borussia con un azione tambureggiante con appoggio all'indietro di Schettino per l'accorrente Buono che con una rasoiata dal limite pesca l'angolino alla destra del bravo Romaniello vanamente disteso in tuffo. Continua la pressione degli ospiti con un pressing asfissiante a centrocampo e al 41' su altro errore di posizione della difesa locale raddoppia con il folletto Margiotta che dall'alto del suo metro e sessanta batte di testa l'incolpevole Romaniello. Al 45' la palla che può riaprire la gara è sui piedi di Tomasillo, che tira di un niente alto sulla traversa. Si va al riposo sul 0-2 meritato degli ospiti. Si aspetta una reazione dei locale che continuano a giochicchiare a centrocampo senza affondare i colpi. In vero gli ospiti abbassano il baricentro e complice le varie sostituzioni si assiste ad una supremazia sterile e senza costrutto con l'unico sussulto di Gerardi che al 21 colpisce l'incrocio dei pali alla destra di Pinelli. Gianmarco Grieco sport@luedi.it


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Sport Cecere e Puppio a segno. Malore per il portiere trasportato all’ospedale di Policoro

Lunedì 20 ottobre 2008

Lo Scanzano è una realtà Batte pure la Santarcangiolese ed entra tra le big SCANZANO 2 SANTARCANG. 0

prima che gli fossero prestate in loco le prime cure del caso.

SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo (90' Romano), Frabetti L., Lanzara, Chiruzzi, Cecere (82' Puppio), Carlomagno, Benedetto, Frabetti R., Salerno, Laviola (46' Parisi). A disp.: Schirone, Corleto, Prezioso, Dattoli. All. Calone SANTARCANGIOLESE: Di Gioia (46' Colella), Martorano (80' Bello), Lacanna, Armentano, Lospinuso, Di Taranto, Casalingo, Fortunato, Bitetti (84' Gallo), Carriero, Lambertino. A disp.: Dora, Lavecchia, Izzo, Gallitelli. All. Amendolara ARBITRO: Burgi di Matera (Armandi - Alagia) RETI: 36' Cecere, 95' Puppio. NOTE: Ammoniti: al 38' Frabetti L. e al 65' De Caro (S). Durante l'intervallo il diciottenne portiere della Santarcangiolese, Di Gioia,

SCANZANO JONICO - Sono stati i ragazzi terribili della classe 1991, Cecere e Puppio, a decidere la gara in favore dei padroni di casa con il netto risultato di due reti a zero. Ancora una volta la vitalità e la voglia di emergere degli “under” si è dimostrata efficace. Abilmente dosati dal mister Franco Calone, i due promettenti calciatori diciassettenni si sono alternati con successo, Cecere ha sbloccato il risultato con un goal che si è dimostrato importantissimo nell'economia della partita. Puppio subentrato al suo coetaneo non ha voluto essere da meno ed in soli tredici minuti di gara residua ha suggellato la prestazione con un goal da cineteca, mostrandosi ancora una volta calciatore dalle buone capacità balistiche e senso del goal.

Puppio dello Scanzano

è stato colto da un malore e dopo essersi accasciato a terra a centrocampo mentre si stava recando negli spogliatoi è stato soccorso dai sanitari presenti e subito dopo è stato trasportato presso l'ospedale di Policoro per accertamenti dal personale del servizio 118 non

Doti importantissime per un attaccante. Cecere oltre al goal si è invece battuto bene sulla fascia destra tenendo la posizione e dimostrando capacità tattiche da veterano. Si può sintetizzare tutta qui la gara che ha consentito, con i tre punti ottenuti, allo Scanzano di sorpassare gli ospiti della Santarcangiolese rimasti fermi a quota dieci. I goal: al 36,'Cecere, su traversone dalla sinistra dell'ottimo Palermo insacca d'opportunismo a mezzo metro dalla porta. Ne segue un match equilibrato senza grandi acuti. Gli ospiti ci provano invano al 66' su punizione ed al 70' su tiro di Bitetti, parato da Di Stefano. Al 95' a 5 secondi dal fischio di chiusura, il raddoppio: Puppio si sposta la palla sul destro supera un avversario e insacca da fuori area alla sinistra del portiere. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it

Il Montalbano, in dieci dopo 8’, si difende con i denti poi cede di schianto

Miglionico, buoni i tre punti All’undici di Paterino serve un tempo per carburare MIGLIONICO SP.MONTALBANO

3 1

MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo M. (4' st Gianpietruzzi), Giordano (13' st Salluce), Sabatelli, Galeota, D'Aria, Fontana, Battilomo A. (20 st Fattore), Tataranni, Deceglie. A disp.: Calia, Virelli, Scandiffio, Grande. All.: Paterino. SP. MONTALBANO: Laragione, Gorgoglione, Sergio, Sansone (29' st Cipriani), Sergi S, Ingusci, Carella, Sergi R., Anderson (1' st Laragione), Miraglia, Malvasi. A disp: Buonfiglio All.: Miraglia. ARBITRO: Capolupo di Matera (Di Leo-Pallotta) RETI: 9' st Galeota, 12' st Tataranni, 39' st Deceglie (Mi), 28' st Malvasi (MO) NOTE: Espulso 8' pt Sergi S.(MO) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Capozzi, Giordano (MI); Ingusci, Carella (MO). Rec: 1' pt, 3' st. MATERA- Saranno state le porte chiu-

se che hanno chiuso al Miglionico le idee di gioco. Un Miglionico poco incisivo non è riuscito a trovare quella concentrazione per sottomettere un Montalbano rimasto con un uomo in meno per tutta la gara. La formazione jonica con il suo capitan allenatore Miraglia, si è difesa con i denti e ha messo quell'ardore agonistico riuscendo anche a rendersi pericolosa. Parte bene il Miglionico che nei primi minuti ci prova con Deceglie di testa su cross di D'Aria e subito dopo con Giordano che sfiora il palo. All'8 il Montalbano resta in 10. Espulsione di Sergi che atterra Deceglie, lanciato a rete da Tataranni. Sulla punizione ci prova Tataranni e sulla ribattuta di Fontana è pronto Laragione a deviare in angolo. L'uomo in più del Miglionico, non si vede. Solo al 22' il Miglionico ci riprova con una punizione di Tataranni che si perde a fil di palo. Al 30' è Galeota a provarci dalla sinistra servito da D'Aria ma il suo tiro si perde sul fondo. Primo tempo a porte “chiuse”. La ripresa si apre al 3'. Da un veloce contropiede ospite arriva un rigore per

il Montalbano per fallo di Capozzi. Si incarica del tiro Ingusci ma Capozzi rimedia e devia in angolo. Il gol del ko evitato, innesta adrenalina nel il Miglionico che al 9' passa in vantaggio con Galeota. Penetrazione dalla sinistra con pallonetto beffardo nell'angolo opposto. Fontana ci prova al 10' ma Laragione gli chiude lo specchio della porta. Al 12' è Tataranni che servito da Deceglie dalla destra con un sinistro angolato porta a due le marcature. Sul 2 a 0 il Miglionico tira un sospiro di sollievo e mister Paterino innesta forze nuove: Giampietruzzi, Salluce e poi Fattore che insidiano la retroguardia ospite. Giampietruzzi al 16' e Tataranni al 25' non hanno fortuna. Al 28' per un fallo di mano in area arriva il secondo rigore per il Montalbano. Questa volta si incarica del tiro Malvasi che non sbaglia e spiazza Capozzi. Al 36' una bomba di Malvasi dal limite è deviata da Capozzi e al 39' è Deceglie a chiudere la partita appoggiando in rete il terzo gol. Antono Centonze sport@luedi.i

Il team di Vignati è solo al secondo posto

Rimonta del Moliterno Varisius a bocca asciutta Vanificato il vantaggio di Armaiuoli MOLITERNO VARISIUS

2 1

MOLITERNO: Lanzolla, Abate, Petrocelli, La Salvia, Cirigliano, Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Moretti (40’ st Milano), Molletta (16’ st Lancellotti), Sanchirico. A disp: Fittipaldi, Albano, Albano.A, Messuti, Viceconte, Ciancia. All. Vignati. VARISIUS MATERA: Di Pierro, Mancini, Persia, Bongermino, Netti, Rocco, Di Lena (15’ st De Bellis), Festa, Montelli, Bellomo (35’ st Matarrese), Armaiuoli. A disp: Stella, D'Adamo, Parente, Masiello, Matera Marcosano. All. Tucci A. ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Cantiani-Guida) RETI: 23’ pt Armaiuoli (V), 43’ pt Moretti (M), 15’ st Sanchirico (M). MOLITERNO - Pronostico della vigilia rispettato. Ma quanto ha dovuto soffrire la squadra di casa per assicurarsi la vittoria. Ben disposti in campo dal loro allenatore, i materani si sono rilevati gli undici più ostici visti fino ad oggi al Venezia. Partita equilibrata, giocata per lunghi tratti a ritmi sostenuti da ambedue gli schieramenti, con un numero di giocate leggermente superiore a favore degli uomini di Vignati . Forse, il Vasirius si sentirà scippato per il gol annullato nella ripresa alla mezzala Bellomo, ma il guardalinee è stato molto attento nell'alzare la bandiera per un fuorigioco difficile da segnalare, ma ineccepibile. Partenza rapidissima del Moliterno che già al primo minuto Sanchirico prova a minacciare con un'incornata la rete di Di Pierro. Sulla rimessa rispondono bene i materani che con un forte diretto di Bellomo trovano prontissimo Lanzolla nel

rinviare. Al 15' è ancora il portiere locale a respingere prima sull'ala Di Lena e poi su Bellomo. Il Moliterno prova ad riorganizzare la manovra e al 18' un traversone di Moretti trova al posto giusto Albini, ma l'allungo di gamba lo porta a chiudere debolmente. Ci riprova poco dopo l'instancabile Cirigliano (migliore in campo) con un fendente da oltre venti metri che però si spegne sopra i legni. Al 23' il vantaggio degli ospiti: Mastrangelo nel tentativo di spazzare via la palla, svirgola e per l'attaccante Armaiuoli è un gioco da ragazzi approfittarne con un sinistro in diagonale. Momento di sbandamento per il Moliterno che si riprende sul finale di tempo con Moretti il quale colpisce di testa e manda il pallone oltre la linea bianca. Al 43'il numero nove riporta in equilibrio il risultato raccogliendo lestissimo un traversone insidioso di Abate. Dopo la pausa il Varisius riaccende i motori portandosi dalle parti della porta rossoblu con Bellomo che calcia deciso senza esito. Al quarto d'ora di tempo arriva quasi a sorpresa il gol partita del Moliterno: Fratantuono si trova una palla tra i piedi che alza tagliando il campo, Sanchirico è sulla traiettoria, salta ed insacca di testa. Per il Varisus il tempo di mettere la palla al centro, spostarsi nell'area avversaria e ritrovarsi a contestare animatamente il gol annullato per fuorigioco. L'incontro continuerà ancora per mezzora offrire sull'uno e l'altro fronte martellanti tentativi di finalizzazione, ma al fisco di chiusura a gioire saranno solo i ragazzi di Vignati. Buona la direzione di gara di Amendolara . Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it

Puntillo regola il Latronico e arriva il secondo successo di fila Doppietta del bomber del Viggiano che annulla il Pescopagano

Il Grottole torna a respirare Sanchirico ci mette lo zampino GROTTOLE LATRONICO

1 O

GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro (73’ De Biase), Allegretti, Noviello, Lanzolla, Di Pede (61’ Campea), Paladino, Sassanelli, Puntillo, Scarnato, Montemurro (77’ Alfarano). A disp: Brindisi, Acito, Amodio, Guerrieri. All: D’Ascanio. MOLITERNO: Propato, Lanzardi, Grisolia, Lorito, Caricati (80’ Puppo), Ponzo, Messuti, Cantisani C. (59’ Labana), Cantisani R, Forestiere (74’ Pasciucco), Totano. A disp: Iacovelli, Viola. ARBITRO: Santoro di Venosa (Mekonen-Bonavoglia) RETE: 19’ pt Puntillo. NOTE: Giornata serena, terreno in ottime condizioni, duecento spettatori circa. Ammoniti: Grisolia, Sassanelli. Espulsi: Grisolia (94’). Angoli: 2-1 per il Grottole. Recuperi:1’ e 5’. GROTTOLE – Seconda vitto-

ria consecutiva per il Grottole di mister Giuseppe D’Ascanio che si è imposto anche contro il Latronico, vincendo meritatamente per 1-0 una partita delicata ma sicuramente alla portata dei biancazzurri. Il primo affondo è di Puntillo al 10’ ma il direttore di gara fischia per fuorigioco. Il Grottole inizia ad attaccare senza timore e al 19’ passa in vantaggio con una punizione magistrale di Puntillo che insacca alla sinistra del portiere avversario. Passano dieci minuti e i locali si rivedono in avanti prima con Scarnato e poi con Puntillo che, solo davanti a Propato, mette al centro una palla velenosa che viene però intercettata da Ponzo. Il primo tempo continua senza azioni rilevanti con il Grottole che fa girar palla nella zona mediana del campo. Stessa musica nel secondo tempo con il Grottole in attacco e il Latronico che si affida al contropiede dei suoi giovanissimi attaccanti. Padroni

di casa subito pericolosi su calcio d’angolo ma capitan Allegretti non ne approfitta. Grottole che gioca soprattutto sulle fasce: a sinistra Puntillo per due volte arriva sul fondo ma non riesce ad essere insidioso, sulla destra si fa vedere Trapanaro ma il suo cross è controllato dalla retroguardia del Latronico. Il Grottole allenta la presa e al 70’ gli ospiti si rendono pericolosi con un tiro da fuori di Messuti che Zaccaro neutralizza in due tempi. Cambi tattici per entrambe le squadre ma è ancora il fantasista Scarnato, migliore in campo insieme a Puntillo, a mettere elettricità nella manovra offensiva grottolese nonostante il suo ripiego a centrocampo. Negli ultimi minuti occasioni anche per Sassanelli e per il nuovo entrato Campea che, lanciato a rete da Scarnato, sfiora il palo da posizione ravvicinata. Carlo Amodio sport@luedi.it

PESCOPAGANO VIGGIANO

1 2

PESCOPAGANO: Pinto, Perillo, Miele, Roselli (14' st Lamorte), Cantone, Capasso, Lanza A, Montano, Gonnella (20' st Lanza P) Pelosi, De Leonardis (33' st Tringaniello). A disp. Melillo, Lotano M, Torturiello, Angiolillo. All Pinto VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani, Marchese (24' st Marsicovetere), Sabia, Racina, Piscopia, Cauzillo, Campisano (33' st Salera) Sanchirico, Genovese. A disp. Gianpietro, Robortella, Laneve, Montano, Siniscalchi. All:. Villani. ARBITRO: Perrotta di Venosa (Macrì-Ferrara). RETI: 28' pt e 27' st Sanchirico, 21' st Lamorte. NOTE: Partita disputata sul neutro di Rapone. Spettatori 150 circa. Ammoniti: Perilllo, Miele e Racina. RAPONE- Questa volta è davvero notte fonda per il Pescopagano del giovane coach Paolo Pinto. Rispetto alle ultime uscite, infatti, la compagine di casa è sembrata confusa, quasi svogliata e priva di quel pizzico di fervore agonistico, che dovrebbe contraddistinguere una squadra che giochi al calcio. A complicare ulteriormente la situazione ci si è messa anche la cattiva sorte, con l'infortunio rimediato dal

bomber Gonnella dopo circa venti minuti. Locali in avanti con il solo under Montano e il surrogato Capasso fuori ruolo. Gli ospiti hanno approfittato dell'evanescenza degli attacchi rossoblu e hanno portato a casa tre punti, dimostrando di essere compagine ottimamente attrezzata. La prima conclusione del match era di marca locale, con una bomba da fuori di Lanza A., che impegnava severamente Laurita (17'pt). Al 28'pt gli ospiti passavano in vantaggio: rapida ripartenza a centrocampo, con Piscopia che infilava la difesa di casa e serviva al centro un pallone ,che Sanchirico spediva comodamente alle spalle di Pinto. Al 41'pt i locali sfioravano il pari, ma la conclusione da due passi di Montano, dopo l'ottimo servizio di Roselli, terminava alta sulla traversa. La rete del pareggio arrivava al 21'st grazie ad un lancio millimetrico di Lanza A. per Capasso, che difendeva la sfera per poi scaricarla verso il neo entrato Lamorte il cui diagonale non lasciava scampo a Laurita. Passavano soli sei minuti e gli ospiti si riportavano in vantaggio grazie alla difesa ballerina di casa e alla perla di Sanchirico, che infilava Pinto in uscita quasi dalla linea di fondo. Da segnalare sul finire del match una insidiosa conclusione di Lamorte finita sull'esterno della rete (37'st) e la manona miracolosa di Pinto su un Sanchirico lanciato a rete (45'st). Gabriele Lotano sport@luedi.it


Sport

Lunedì 20 ottobre 2008

Risultati e classifica Abriola-Barrata

1-0

Albatros-S. Cataldo

6-2

Futura Pz-Bar La Notte

0-1

P. 3 Fontane-Ruvo

2-2

Pantano-Possidente

0-0

Pietragalla-Fst Rionero

1-0

S. Angelo-S. Chirico N.

3-2

Savoia-R. Montemilone

Prossimo turno

2-0

6ª giornata 26/10/08 ore 14.30

Albatros-Pantano Bar La Notte-Savoia Barrata-Possidente Fst Rionero-S. Angelo R. Montemilone-Pietragalla Ruvo-Abriola S. Cataldo-Futura Pz S. Chirico N.-P. 3 Fontane

BAR LA NOTTE PIETRAGALLA S. ANGELO P. 3 FONTANE S. CHIRICO N. SAVOIA R. MONTEMILONE PANTANO FST RIONERO RUVO POSSIDENTE ALBATROS ABRIOLA S. CATALDO BARRATA FUTURA PZ

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53

giornata

giornata

A Blitz a tempo scaduto

Bar La Notte vittorioso col penalty di Dipierri FUTURA PZ BAR LA NOTTE

Risultati e classifica

0 1

S. LAGONEGRO ROTONDELLA SALANDRA MONTESCAGL. SATRIANO A. TURSI BERNALDA V. D`AGRI ROCCANOVA I.F.VALSINNI SIRINOMERCURE PATERNICUM I. BURGENTIA POMARICO TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI

FUTURA POTENZA: Calzaretta (Cerone 11 st), Abriola, Santarsiero, Luongo, Restaino, Tolve, Bonavoglia, Carriero, Petraglia, Russo (Pepe 25 st), Santangelo. A disp. Iula, Rondanini, Zaccagnino, Greco, Restaino. All. Restaino. BAR LA NOTTE: Picerni, Galluzzi R., Nardella, Langone, Morlino, Tavassi, Russo (45 pt Pirulli), Deiacovo (Brienza 45 st), Locantore (Sileo 30 st), Galluzzi M., Dipierri. A disp. Villani, Vignola, Lauria, Galgano. All. Olita. RETE: 45' st Dipierri su rigore. NOTE: Espulso Santangelo al 40 per proteste. Ammoniti: Luongo, Tolve, Bonavoglia (F), Brienza, Nardella (B) POTENZA - Con un gol di Dipierri dal dischetto a tempo scaduto il Bar La Notte si aggiudica il testacoda della quinta giornata e prosegue così la sua marcia inarrestabile. Ora sono cinque le vittorie ottenute dal team di mister Olita sempre più solitario in testa alla classifica. Nella prima frazione di gioco supremazia dei pignolesi che sfiorano il vantaggio più volte con Locantore al 17 che con un bel colpo di testa impensierisce il numero uno potentino. Al 35 è Russo a provarci dalla distanza, ma la sfera va di poco a lato; il forcing della capolista aumenta notevolmente nelle ultime battute del primo tempo e al 41 Dipierri manda di poco a lato direttamente su calcio di punizione. Ma l'occasione più ghiotta capita sulla testa di russo che con una zuccata supera l'estremo difensore avversario, ma Luongo riesce a salvare sulla linea di porta. Nella ripresa il copione non cambia, il Bar La Notte continua a spingere per lo più con conclusioni dalla distanza che impensieriscono

poco cerone subentrato a Calzaretta per infortunio. Gli uomini di mister Restaino in dieci dalla fine del primo tempo per l'espulsione di Santangelo sfiorano addirittura il vantaggio al 17 quando Nardella rischia l'autorete con un colpo di testa. L'incontro nel finale diventa spigoloso e il fischietto di matera dovrà cacciare più volte il cartellino giallo per stabilire l'ordine. Si arriva così al novantesimo e al rigore quantomeno dubbio decretato per un presunto fallo di mano di Restaino; si accendono vibranti proteste da parte dei potentini, ma a nulla servono e Dipierri realizza spiazzando Cerone. Dopo due minuti di recupero si va tutti sotto la doccia tra l'amarezza degli uomini di Restaino, che già pregustavano il primo punto in classifica contro la capolista e la gioia del bar la notte che ha avuto il merito di crederci fino alla fine aiutato anche dalla buona sorte. le.la.

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1 12 -18 -11

A. Tursi-Pomarico

1-0

Bernalda-I.F.Valsinni

1-1

I. Burgentia-Montescagl. 0-0 L. Rigamonti-Sirinomerc. 1-3 Rotondella-Satriano

1-0

Salandra-Roccanova

0-0

Tramutolese-Paternicum 0-1 V. d`Agri-S. Lagonegro

Prossimo turno

0-1

6ª giornata 26/10/08 ore 14.30

I.F.Valsinni-Rotondella Montescaglioso-Salandra Pomarico-Paternicum Roccanova-Bernalda S. Lagonegro-L. Rigamonti Satriano-A. Tursi Sirinomercure-I. Burgentia V. d`Agri-Tramutolese

A Contro il San Cataldo è festival del gol con le doppiette di Pagano, Mancuso e Lancellotti

Prima vittoria stagionale dell’Albatros ALBATROS SANCATALDO

6 2

ALBATROS: Rienzi, Lancellotti C., Lancellotti A., Calogero (27' pt Bosco), Gisonna, Mancuso F., Lancellotti D., Viola, Mancuso A.M., Giacinto, Pagano; All. Canellara Nicola. SAN CATALDO: Summa, Di Vito, Carlucci G., Sabato V., Romaniello, Spadola, CarlucciP., Caggiano, Sabato V.A., Grossi,Masi; All. Manesi Giuseppe. ARBITRO: Aliano da Venosa. RETI: Pagano 6' pt, 23' st (A); Mancuso A.M. 18' pt, 32' pt (A), Grossi 41' pt, 43' pt (S.C.) Lancellotti A. 46' pt, 37' st (A) NOTE: Ammoniti 47' pt Sabato V. e Sabato V.A. per proteste (S.C.); 5' st Mancuso A.M (A); 21' st Lancellotti D. (A).

Espulso al 38' st Sabato V.A. OPPIDO LUCANO - Al comunale di Oppido Lucano, la sfida tra Albatros e San Cataldo finisce 6-2 a favore dei padroni di casa. Da sottolineare che nell'arco del mach sono state siglate quattro doppiette, realizzate da Pagano, Mancuso A.M. e Lancellotti A. per l'Albatros e Grossi per il San Cataldo. Gara caratterizzata dai tanti gol realizzati e dalla prima vittoria stagionale dell'Albatros. La gara: dopo appena 6' di gioco, direttamente da calcio d'angolo, Pagano infila Summa. È il primo gol della gara. Tre minuti dopo è il San Cataldo a provarci ma Rienzi fa buona guardia. La doccia fredda per gli ospiti arriva al minuto 18' di gara quando Mancuso A.M. coglie un cross dalla sinistra di Lancellotti A. e di testa batte Summa. La ga-

ra procede tranquilla con l'Albatros che gestisce la palle e il San Cataldo che non riesce a reagire. Ci prova Grossi ma le sue conclusioni che non vanno a buon fine. Per la cronaca da segnalare al 26' pt l'infortunio di Calogero che lascia il campo anzitempo; al suo posto entra Bosco. Alla mezz'ora è ancora Pagano che approfitta di un lancio dalla difesa e a tu per tu con Summa non riesce a concretizzare. Bravo il portiere a togliere la palla all'avversario. Due minuti dopo però è ancora Mancuso A.M che trafigge Summa, che nonostante riesce a intuire il tiro non riesce ad evitare il terzo gol. Il San Cataldo non molla e in tre minuti rientra in partita con una bella doppietta di Grossi che riporta a meno uno la proprio squadra. Nel primo minuto di recupero, però, è Lancellotti A. che diretta-

mente su punizione infila Summa per il 4-2. I giocatori ospiti protestano vivacemente, in quanto la punizione era da battere in seconda, ma Lancellotti ha tirato direttamente in porta. Il portiere ha deviato ma era difficile capire se la palla era già entrata o meno in porta. Il primo tempo finisce così. La ripresa inizia ancora nel segno dell'Albatros che attacca a ripetizione. Il quinto gol arriva al minuto 23' con Pagano che batte ancora una volta Summa. Girandole di sostituzioni. L'ultimo episodio di una partita bella e veloce è al minuto 37' di gara. Lancellotti A. trafigge per l'ennesima volta Summa e un minuto dopo viene espulso Sabato V.A. per proteste. L'Albatros ha finalmente conquistato la prima vittoria stagionale. sport@luedi.it


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Sport B Il Soccer espugna Villa D’Agri ed è primo

B Materani ko con il Sirino Mercure

Lagonegro, Mastroianni ha ingranato la quinta

Rigamonti a picco Cinnella ha deciso di ritirare la squadra

Lunedì 20 ottobre 2008

VILLA D’AGRI S.LAGONEGRO

0 1

VILLA D’AGRI:Bocca, Lo Bosco, Cardone (13’ st Sansobrino), F. Di Buono (21’ st Iaquinta), Lauletta, Chirichella, D’Elia (20’ st Varlotta), Berterame, Varallo, Grande, A. Di Buono. A disp.: Magalotti, B. Masino, A. Masino, Bonatesta. All.: D’Elia. SOCCER LAGONEGRO: Vigorito, T. Borreca, D’Agostino, P. Rocco, Falabella, Ciuffo, De Leo (27’ st Pugliese), A. Rocco, Mastroianni (33’ st Lardo), Ferrari (42’ st Aldinio), Mangariello. A disp.: Armando, A. Borreca, Conte, Catonio. All.: Oliva. ARBITRO: Russo di Bernalda. RETI: 8’ st Mastroianni. NOTE: Ammoniti: F. Di Buono, Chirichella; Aldinio. VILLA D’AGRI – Il Soccer Lagonegro continua la sua corsa inarrestabile verso una destinazione chiamata Promozione. E’ bastata una rete di Mastroianni a fulminare Bocca in uscita su un aggancio sbagliato di Cardone e per te-

D’Elia, tecnico del Villa d’Agri

nere lontano il Rotondella distante due punti per la vittoria conquistata di misura contro il Satriano. L’incontro parte con il Lagonegro lanciato a segnare la rete del vantaggio e ci potrebbe riuscire al 9’ se l’arbitro non fischiasse fuorigioco. Il gol è di T. Borreca che dalla destra scarica un diagonale su cui Bocca non può nulla. Sulla traiettoria

Mastroianni influenza l’estremo difensore locale e questo induce Russo a decretare la posizione di off – side del numero nove ospite. Al 14’ la squadra di Oliva potrebbe sbloccare il match ma Ferrari che brucia sul tempo Chirichella pensa troppo a chiudere in velocità il tiro anziché con la precisione e la sfera finisce sul fondo. Al 22’ anche al Villa d’Agri viene annullato un gol. Lo Bosco interviene di testa su angolo calciato da A. Di Buono, ma il direttore di gara è di avviso diverso e non convalida la rete per una sospetta spinta da parte di un giocatore rosanero. Al 31’ Lauletta colpisce con la mano nel tentativo di segnare su corner battuto da A. Di Buono e la palla va sul fondo. L’arbitro probabilmente non vede e non ammonisce il difensore valligiano che per regolamento andava sanzionato. Il forcing del Soccer Lagonegro aumenta sul finire della prima frazione di gioco, però i tentativi di Mastroianni e Falabella non sono pericolosi per impensierire Bocca (39’ e 41’). Nella ripresa l’azione rilevante da annotare sul tac-

cuino è il gol che decide la partita. Su uno spiovente da destra Cardone non è veloce nel rinvio e questo favorisce la corsa sulla sfera di Mastroianni che se l’aggiusta e sferra il destro vincente che consente alla sua squadra di rendersi corsara. Il Villa d’Agri non vuole abbattersi e con tenacia cerca il pari. A. Di Buono in due occasioni prova l’iniziativa personale ma non sono efficaci per mettere paura a Vigorito (21’ e 24’). Al 41’ Sansobrino anziché lasciare la palla a Varlotta meglio posizionato manda alto e sfuma così un’occasione importante per i padroni di casa. Al 48’Vigorito con una gran parata su punizione di Chirichella salva il risultato sulla linea di porta. Passa il Soccer Lagonegro. Ma il Villa d’Agri stavolta ha perso con dignità. Non come successo come contro il Libertas Montescaglioso che non era entrato proprio in partita. Con la Tramutolese sarà un’altra storia. Che non dovrà essere sottovalutata nonostante i cugini siano penultimi con un solo punto. Biagio Bianculli sport@luedi.it

B Contro il Pomarico arriva la prima vittoria interna

Al Tursi basta Crucinio TURSI POMARICO

1 0

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Tortorelli, Vitale, Adduci, Marra G, Marra N, Corona (1’ st Stalfieri), Bucchieri, Digno, Crucinio (33' st Fittipaldi), Varlese. A disp: Vita, Viceconte, Trupo. All. Missanelli. F.C. POMARICO: Prisco, Laterza, Fiore, Di Lucca, Lupo, Montano, Lofrumento, Carioscia, D'Adamo, Salerno (31' st Montano F), Rivella (dal 18' del st Schiavone). A disp: Liccese, Perillo, Musillo. All. Difigola. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno. RETI: 8’ st Crucinio. TURSI - L'Aurora vince in casa la sua prima partita di campionato. Nel primo tempo le due squadre si sono equilibra-

te. C'è stato un brivido nella squadra allenata da Misanelli, quando, un gran tiro da fuori area, tirato mentre gli ospiti attaccavano, è andato a sbattere contro il palo della porta difesa da Pecora. E' stata una partita in cui l'arbitro ha fischiato tantissimi fuori giuoco, specialmente ai giocatori di casa, quando i palloni venivano lanciati da centrocampo ai due attaccanti: Crucinio ed il nuovo entrato Digno. Molte volte la squadra ospite ha giocato nella metà campo avversaria, ma la difesa di capitan Marra ha retto bene l'urto degli avversari. La prima frazione di gioco si era conclusa in parità senza nessuna rete. Nel secondo tempo il Tursi ha attaccato ed all'ottavo minuto, c'è stato un contropiede portato avanti da Corona che ha scambiato con Digno, che ha smarcato Bucchieri che ha passato a Crucinio che ha segnato il gol. Era il tanto sospirato vantaggio. Poi

il Tursi ha continuato ad attaccare e molte sono state le occasioni da gol per Digno, lo stesso Crucinio e Bucchieri, ma i loro tiri sono andati fuori. Ci sono stati molti calci piazzati tirati da ambedue le parti, ma i palloni sono andati tutti fuori o sono stati ribattuti dalla barriera. Al 15' del st c'è stato un salvataggio di piede da parte del portiere ospite. Il nuovo entrato Digno ha avuto parecchie occasioni per segnare, ma i suoi tiri sono andati fuori. Per il mister della squadra ospite era una partita da pareggio, anche se a loro manca una punta forte. Ha esordito benissimo in difesa il giovanissimo Nicola Marra, anche perchè aveva per compagni difensori Vitale e Tortorelli che insieme ai centrocampisti Adduci e Varlese sono una sicurezza. Il presidente Virgallita si ritiene soddisfatto. Salvatore Martire sport@luedi.it

RIGAMONTI SIRINOMERC.

1 3

RIGAMONTI: Giampetruzzi, Larotonda, Grassani, Vaira, Martulli, Di Simine, Nicoletti, Marsico, Matera, Buongermino (22' s.t. Di Matteo), Stifano. A disp.: Andrisani, Ruggeri, Iacobellis. All. Mancini SIRINOMERCURE: Di Lascia, D'Imperio (9' s.t. Chiacchio), Abete, Rossino, Baldini, Chiarelli, Curzio, Pesce V., Olivieri (40' s.t. Nocera), Laino, Cozzi (41' s.t. Pesce G.). A disp.: Ielpo. All. Di Francesco. ARBITRO: Petrosino di Bernalda RETI: 15' p.t. Olivieri, 20’ p.t. Nicoletti, 22' s.t. (rig.), 34's.t. Laino NOTE: Ammoniti: al 20' p.t. Nicoletti, 32' p.t. Buongermino, 4' s.t. Grassani, 7' s.t. Olivieri, 21' s.t. Di Simine. MATERA - Quinta sconfitta consecutiva quella subita dalla Rigamonti contro il Sirinomercure. Una sconfitta che lascia il segno, tanto da indurre la dirigenza della formazione materana a decisioni drastiche. Addirittura si parla di ritirare la squadra dal campionato, come dichiarato da Cinnella, che ci ha comunicato la sua decisione, irrevocabile, a seguito di un ulteriore arbitraggio contestato dalla dirigenza materana. Tornando alla partita, è stata una gara dai contenuti scarsi, la formazione di casa è rimaneggiata dalle squalifiche. L'inizio sembra confortante per la Rigamonti, subito al 7' tiro di Nicoletti verso la porta difesa da Di Lascio, e palla di poco alta sulla traversa. La risposta del Sirinomercure arriva al 15' con Pesce V. che da palla a Olivieri in sospetta posizione di fuorigioco, l'attaccante evita il portiere depositando in rete il gol del vantaggio. Reazione della Rigamonti si concretizza al 20' quando su azione dal limite della propria area Matera lancia Nicoletti che supera il diretto avversario e batte il portiere in uscita. Da questo momento in poi la

Mister Rocco Mancini

gara è noiosa, nessuna azione di rilievo e gioco a centrocampo con lunghi rilanci da l'una e dall'altra parte fino al riposo. Ripresa che da subito mostra il Sirino più deciso a conquistare la posta in palio, in grande affanno la Rigamonti a centrocampo e in attacco non avendo a disposizione delle punte, si cerca di contenere gli avversari. Il segnale di una disfatta arriva al 4'della ripresa quando su calcio d'angolo battuto da Cozzi, incornata di Olivieri e palla sul palo. Il Sirinomercure spinge, avendo capito le difficoltà della Rigamonti, al 22' azione d'attacco con Olivieri che entrato in area viene atterrato da Di Simine, e l'arbitro decreta il calcio di rigore che Laino trasforma spiazzando Giampetruzzi. Ormai la squadra di mister Mancini si rassegna all'ennesima sconfitta, non si vede la rabbia e la determinazione per recuperare, sono passati dodici minuti dal gol e ancora Laino in azione di contropiede si trova tutto solo avanti l'incolpevole Giampetruzzi infilandolo per la sua doppietta personale e il tre a uno finale per il Sirinomercure che grazie a questa vittoria sale a quota cinque in classifica lasciando ancora a zero punti la Rigamonti. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B Parità a reti bianche tra l’Invicta e il Montescaglioso

A Il Pantano non riesce a scardinare la retroguardia del Possidente

Calma piatta a Brienza

Un frizzante zero a zero

IN.BURGENTIA 0 MONTESCAGL. 0 I.BURGENTIA: Di Mare F., Oliveto G., Salviulo, Di Mare C., Di Mare R., Fiscella, Sabbatella, Loisi G., Avino, Memoli W., Grano (39' st Miglionico) All. Memoli G. MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G., Carriero, Mossuti, Franco, Tafuno E., Tafuno A., Bubbico, Raddi, Cifarelli S., Mangia (13' st Ciraci), Braj All. Cicorella ARBITRO: Manolio di Bernalda BRIENZA - Secondo pareggio consecutivo per l'Invicta, dopo quello importante di Roccanova, arriva quello spento e senza valore contro un buon Montescaglioso. Partita in “coma” per quasi tutto il primo tempo ad eccezione di piccole fiammate che rendono solo meno amara l'aria del comunale di Brienza. Al periodo delle crisi si somma anche quella del-

l'attacco burgentino, Memoli W. ancora a quota zero ed Avino in casa non ha mai segnato. Il Montescaglioso delude un po' a guardare il suo tabellino delle reti in attivo, fa poco ma riesce ad ammorbare ancor di più una partita di tipo condominiale. Al 3' la prima azione, brutta uscita di Di Mare F. su un cross, Cifarelli S. tenta di approfittarne ma Fiscella salva in scivolata sulla linea di porta. Al 10', ancora una fiammata del Montescaglioso, tira dal limite Raddi, Di Mare F. si rifà per l'errore di prima e con una splendida parata mette in angolo. Al 34' l'unico squillo del primo tempo per l'Invicta, Avino tira tre volte prima che la palla superi di poco la traversa. Il secondo tempo comincia pimpante per i padroni di casa, al 4' Grano batte un preciso calcio d'angolo, Di Mare C. di testa sfiora la traversa. Un minuto dopo, ottima azione di Memoli W. in area si ritrova a pochi metri dalla porta,

pecca di altruismo tentando un difficile passaggio per Avino, il quale viene anticipato agevolmente da Tafuno F.. La seconda metà di gioco nonostante sia cominciata con l'Invicta all'attacco, finisce poi per seguire il lento melodramma del primo tempo. Al 14', Di Mare R. fa partire uno dei suoi bolidi dalla distanza ma Cifarelli G. si supera e mette in angolo. Al 37' la classica azione da calcio d'angolo ancora Di mare C. di testa, ma il pallone si spegne fuori. Negli ultimi minuti, un grande Sabbatella serve Memoli W. che da buona posizione di testa mette fuori. Un pareggio che va un po' stretto ai padroni di casa che comunque si sono dimostrati troppo superficiali. Gli ospiti si possono ritenere soddisfatti per aver strappato un pareggio in trasferta che vale oro. In casa burgentina si ha la sensazione di aspettare qualcosa, la crisi da rete è una realtà. f.a.

POL.PANTANOPIGNOLA POSSIDENTE

0 0

P. PANTANO PIGNOLA: Albano; Bianconi; Abbandonato F; Vaccaro; Mollica; Maraglino (Paradiso); Mancusi (Falce); Corallo; Eufemia; Minici; Carovigno. A disp.: Abbandonato M; Albano P; Molfese; Muro;Possidente. Allenatore: Possidente C. POSSIDENTE: Sabato; Possidente V; D'Andrea; Possidente A (Lorusso); Claps; Possidente D; Petruzzi (Possidente A); Possidente M; Masi; Possidente V I; De Carlo (Possidente G). A disp.: Lo Russo; Coviello; Possidente R. Allenatore: Corbo. ARBITRO: Loffredo di Potenza NOTE: Ammoniti: Albano, Abbandonato, Vaccaro, Corallo (Pa) - Possidente V, Possidente A, Possidente V I, De Carlo (Po). Espulsi: L'allenatore Corbo (Po) per proteste. Recupero: 2' pt e 3' st IL PANTANO Pignola cerca la terza vittoria consecutiva, dopo il disastroso inizio di campionato, ma non è arrivata; 0-0 il risultato finale ma tutt'altro che noioso. Gli uomini di mister Possidente ci hanno provato in tutti i modi a scardinare la difesa avversaria, che si è sempre riuscita a salvare, vuoi per bravura, vuoi per fortuna e che alla fine ha portato a casa un prezioso punticino. Partono subito a razzo i

padroni di casa, prima Corallo con un tiro da fuori manda di poco alto, poi Maraglino si vede deviare dall'ottimo Sabato un preciso diagonale diretto all'incrocio dei pali. Il Possidente non si rende quasi mai pericoloso, se non con tiri da lontano che non impensieriscono Albano, l'occasione più pericolosa arriva su calcio di punizione dal limite dell'area di De Carlo, deviata in tuffo dal numero uno locale. Alla mezz'ora Carovigno imbecca splendidamente Mancusi, il quale non si accorge di essere solo in area e calcia al volo mandando alto sulla traversa, nei minuti di recupero Eufemia fallisce la più facile delle occasioni; sulla trequarti con un gioco di prestigio lascia sul posto Possidente A. e si invola solo vero la porta avversaria, arrivato a tu per tu con Sabato all'altezza del dischetto del rigore, calcia incredibilmente al lato per la disperazione sua e dei compagni. Nella ripresa il Possidente avanza il proprio baricentro riuscendo ad impensierire in più occasioni la retroguardia avversaria, anche se la prima occasione tuttavia capita nei primi minuti sui piedi Minici. Rispondono gli ospiti con De Carlo che da 25 metri impensierisce Albano che salva in tuffo, poi è Possidente V I su angolo, che di testa sfiora il palo. Gli allenatori provano a cambiare qualcosa effettuando una serie di cambi, ma la situazione resta invariata. La gara finisce dopo 3' di recupero. Gaetano Torchia sport@luedi.it


Sport

Risultati e classifica Casteldoria-F. Scalera

1-1

Foggiano-A. Genzano

2-0

PALAZZO FOGGIANO CASTELGRANDE GARNET R. BELLA F. SCALERA GINESTRACAND. RUOTI A. GENZANO S. MELFI S. GIOVANNI S. NICOLA RAPOLLA S.FELE CASTELDORIA

Ginestracand.-G.R. Bella 1-1 Palazzo-S. Nicola

3-2

Rapolla-S. Giovanni

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Ruoti-Castelgrande S. Melfi-S.Fele

Prossimo turno

1-2 2-2

5ª giornata 26/10/08 ore 14.30

A. Genzano-Casteldoria Castelgrande-S. Melfi F. Scalera-Ginestracandida Garnet R. Bella-Palazzo S. Giovanni-Ruoti S. Nicola-Rapolla S.Fele-Foggiano

Numus raggiunta

Provenzano risponde a Melchionda ed è parità NEMUS SANSEVERIN.

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Risultati e classifica

Accettura G.C.-A. Albano 3-3 Anzi-Marsico

METANAUTO TRICARICO CRACO LA FIASCA ACCETTURA G.C. GRASSANO A. ALBANO P. S. CECILIA A. BALVANO MARSICO LAURENZANA CANCELLARA S. VIETRI ANZI

1 1

NEMUS: Manfredelli D, Alagia, Manfredelli D, Di Lascio D, Di Lascio B, Summa, Priante, Ielpo P Ielpo G, Imperio, Melchionda. A disp. Cammisotto, Cantisani R, Cresci, Ferrari F, Di Novi, Ielpo P. All. Cantisani. SANSEVERINESE: Milione, Algieri, Oliveto, Mitidieri G, Rubino, Angaro, Provenzano, Bonacci, Devalerio, De Luca, Propato, Mitidieri A. A disp. Violante, Caputo, Costanza. All. Marino Saverio ARBITRO: Mastopietro RETI: 30' Melchionda, 75' Provenzano NEMOLI - Un punto per parte tra Nemus e Sanseverinese. Il risultato si sblocca al 30' dopo una fase di studio. Summa recupera palla in difesa e lancia sulla fascia sinistra Ielpo Gabriele che mette al centro per Melchionda. L'attaccante controlla la sfera e supera Milione in uscita con un piatto rasoterra. I padroni di casa allora prendono coraggio e costruiscono altre due occasioni da goal. Prima servito da calcio d'angolo Ielpo Gabriele a colpo sicuro scheggia la parte alta della traversa. Dopo Di Lascio Domenico, sempre servito da corner, trova sulla conclusione Milione che di piede devia ancora sulla traversa. Nella ripresa cambia il volto della gara. La Sanseverinese che fin qui si è limitata ad arginare gli assalti del Nemus, torna in campo più determinata e raggiunge il pareggio al 30' su una punizione di Propato. Manfredelli non trattiene la palla e Provenzano da distanza ravvicinata deposita in rete. “Un risultato che rispecchia l'andamento della gara ha dichiarato l'allenatore del Nemus Cantisani Rosario - Il Nemus ha giocato sottotono, anche a causa delle assenze, e non ha chiuso la partita con le occasioni del primo tempo”. Francesco Zaccara sport@luedi.it

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Cancellara-Tricarico

Sosp.

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La Fiasca-A. Balvano

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Laurenzana-S. Vietri

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P. S. Cecilia-Grassano

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Prossimo turno

5ª giornata 26/10/08 ore 14.30

A. Albano-Laurenzana A. Balvano-Anzi Grassano-Accettura G.C. Marsico-Cancellara Metanauto-P. S. Cecilia S. Vietri-La Fiasca Tricarico-Craco

Risultati e classifica Castellucio-Trecchina

2-0

Castelsarac.-F.lli Cafaro

4-2

Nemus-Sanseverinese

1-1

O.L. Maratea-Sarconi

2-2

R. Agromonte-S.M.d`Agri 3-2 R. Grumento-F. Moliterno 2-1 V.R.Episcopia-S.Chiarom. 0-0

Prossimo turno

5ª giornata 26/10/08 ore 14.30

F. Moliterno-O.L. Maratea F.lli Cafaro-R. Agromonte S. Chiaromonte-Castelsaraceno S. M. d`Agri-Nemus Sanseverinese-R. Grumento Sarconi-Castellucio Trecchina-V.R. Episcopia

F. MOLITERNO CASTELSARACENO S. CHIAROMONTE R. GRUMENTO NEMUS O.L. MARATEA CASTELLUCIO R. AGROMONTE S. M. D`AGRI SARCONI SANSEVERINESE V.R. EPISCOPIA F.LLI CAFARO TRECCHINA

4ª 9 9 8 7 7 6 6 5 4 4 3 3 3 1

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giornata


56

Sport A Dilettanti Ferrienti e Cortese danno man forte a Corvino ma non basta

Lunedì 20 ottobre 2008

Bawer, manca solo la vittoria Matera mette paura a Trapani ma non sorride TRAPANI BAWER MATERA

86 81

le PAGELLE CORVINO ( 8) - : è lui il trascinatore, il detentore del ritmo, l'incantatore di serpenti che tiene sempre aperta la partita. Non appena Trapani smette di utilizzare al meglio chili e centimetri e apre il campo, il playmaker della Bawer diventa imprendibile, smazza assist (8) e fa canestro con regolarità (21 punti alla fine, con ottime percentuali). L'unico problema? Matera non può fare a meno di lui.

TRAPANI: Stiejopvic 7, Caroldi 11, Plateo 15, Candela 2, Tessitore 12, Gennari 0, Masper 15, Antrops 15. Raskovic 15, Mollura n.e.All. Calvani MATERA: Corvino 21, Sottana 8, Gergati 11, Ferrienti 18, Squeo 0, Maggioni 0, Giuliani 6, Dasic 1. All. Miriello ARBITRI: Paglialunga di Massafra e Caforio di Brindisi PARZIALI 30-21, 46-39, 70-62. TRAPANI- Hanno avuto il merito di non arrendersi mai. Hanno lottato dal primo all'ultimo secondo di gioco contro un avversario che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto vincere agevolmente. Così non è stato e fino al fischio della sirena Matera ha tenuto viva una sfida che non ha mai regalato grandi giocate. Ed è proprio dalla fine che occorre raccontare la storia di Trapani-Matera. Lucani generosamente proiettati in avanti alla disperata ricerca di annullare i pochi punti di scarto, addirittura -3 (81-84) a 16" dalla fine. Valerio Corvino, infallibile dalla lunetta e preciso nelle conclusioni, con il supporto di Francesco Ferrienti, autore di 23 punti e top scorer della serata, proiettava la Bawer a ridosso dei padroni di casa. Forzava un paio di conclusioni non riuscendo a mettere dentro la tripla del pareggio. E sull'ultimo tiro fallito Plateo ripartiva in contropiede subendo fallo. Dalla lunetta lo stesso atleta granata fissava il punteggio sul definitivo 86-81. Una sconfitta più che onorevole, dunque, al termine di una prestazione ampiamente positiva come, con signorilità sottolineava al termine della gara il coach di casa Calvani. Matera, a differenza della passata stagione quando era stata battuta nettamente (89-68), ha tenuto in scacco un Trapani che per la prima volta giocava al cospetto del suo pubblico. La gara d’esor-

SOTTANA (6) - : era un ex e forse ci si attendeva un po' di più. Dà la sensazione di non riuscire mai ad entrare in partita come vorrebbe ma si danna l'anima e può diventare un tassello importante della sua squadra. Forse, i compagni devono imparare a cercarlo di più. Soprattutto quando è con i piedi a terra, dietro i 6.25. GERGATI (7) - : contributo di qualità e di sostanza. Il ragazzo non ha paura e incide sul match sin dal primo momento. Ovvio che in regia non sia ancora lucidissimo ma almeno ha l'atteggiamento che ci vuole: sfrontatezza e intelligenza. Riccardo Cortese protagonista della Bawer a Trapani

dio era stata infatti giocata con Firenze a porte chiuse, retaggio di decisioni e situazioni avvenute nel finale della passata stagione. Matera confermava i piccoli passi in avanti mostrati anche in casa contro un’altra grande come Latina e pagava a caro prezzo le difficoltà di un calendario che le ha consegnato molti dei quintetti di primo piano di questo torneo tutti nell’avvio della stagione. Partenza sparata da parte dei due quintetti con primi dieci minuti ricchi di canestri, 30-21. I siciliani, probabilmente illusi dall'iniziale vantaggio, continuavano fino al riposo a gestire un cospicuo vantaggio, 46-32 il massimo, per poi subire il ritorno dell'avversario. Il merito principale dei lucani è stato quello di non arrendersi, di continuare a lottare su ogni pallone e di credere nei propri mezzi riuscendo, nel terzo

periodo di gioco, ad impattare (53-53). I padroni di casa, ancora alla ricerca di una propria identità, hanno dovuto fare ricorso alla determinazione per condurre in porto la seconda vittoria stagionale. Recuperando punto dopo punto Matera ha avuto il merito di mantenere incerto fino alla fine l'esito del match. Palpitanti gli ultimi secondi di gioco. Ospiti sotto di cinque lunghezze ad 1'30" dalla fine che diventavano tre quando Corvino realizzava due tiri dalla lunetta. Antrops perdeva ingenuamente palla commettendo il quinto fallo della serata consentendo a Matera di giocarsi la palla del pareggio. Tre conclusioni sbagliate e poi il sigillo di Plateo che ancora dalla lunetta fissava il punteggio sul definitivo 86-81. Enzo Biondo sport@luedi.it

l’INTERVISTA

Miriello esalta la squadra e si rammarica per gli errori

«Siamo in crescita continua Peccato per i liberi sbagliati» «CI È MANCATA solo la vittoria, eppure alla fine abbiamo avuto l’occasione per portarla a casa. Torniamo con un’ottima prestazione e tanti complimenti». Così Roberto Miriello commenta la sconfitta a Trapani della Bawer Matera al termine di una sfida giocata per larghi tratti punto a punto con i siciliani che hanno sempre provato a scappar via ma non sono mai stati capaci di chiudere la sfida per la capacità del Matera di rimanervi legato con le unghie fino agli ultimissimi secondi. E’ mancata solo alla Bawer la possibilità di piazzare il guizzo che avrebbe consentito l’aggancio o addirittura il sorpasso, mancato in più momenti della sfida: «non dimentichiamoci che giocavamo a Trapani e non su un campo qualsiasi. Abbiamo fatto la nostra partita e tenuto testa all’avversario, forse ci manca ancora un punto di riferimento in campo perchè non possiamo affidarci al solo Corvino ma ci sono stati segnali nettamente migliori rispetto alle partite passate. Il crescendo della squadra», aggiunge ancora Miriello, «non si ferma e questo secondo me è la cosa più importante. Ora più tranquilli? Assolutamente no, non possiamo permettercelo anche perchè non abbiamo ancora centrato la prima vittoria. Domenica contro Ostuni ci attende una nuova ed autentica battaglia che do-

vremo giocare al massimo delle nostre possibilità». Una in particolare la nota stonata della sfida con Trapani ed è la percentuale nei tiri liberi, oltre quindici errori che visto il divario minimo tra le due squadre, finiscono per pesare sul risultato finale: «purtroppo non c’è una spiegazione, abbiamo sbagliato molti liberi e questo dispiace perchè avremmo portato a casa il risultato con un pizzico di precisione in più» chiarisce ancora Miriello. Sui singoli il tecnico non si dilunga ma le note positive sono venute da Ferrienti e Cortese oltre ad un ottimo Gergati che hanno fornito una prestazione di alto livello per l’intero corso della sfida: «stanno crescendo in maniera positiva ed abbiamo bisogno che diventino punti di riferimento del nostro gioco per riuscire a crescere ulteriormente». Miriello non si preoccupa troppo nemmeno per la prestazione non eccezionale di Dacic: «credo solo che abbia bisogno di altro tempo, il suo è un fisico particolare e sono convinto che con un po’ di pazienza riuscirà a giocare molto meglio». Infine i rimbalzi, altra nota positiva, il Matera continua a prenderne meno dell’avversario ma il gap continua a ridursi. Insomma i segnali per essere ottimisti non mancano. p.quarto@luedi.it

CORTESE (7) - : è un talento, vede il canestro e anche lui ha bisogno di tanto basket giocato a questo livello. Realizza 16 punti, con molta iniziativa. Il ragazzo è sulla rampa di lancio, pronto ad esplodere. La squadra può fidarsi di lui. FERRIENTI (7.5) - : un mastino. Porta sostanza e tecnica, unisce talento e voglia di combattere in mezzo all'aerea colorata. Un giocatore che non si tira mai indietro e regge spesso il confronto anche con Masper. GIULIANI (6) - Fa la sua parte ed aiuta Matera a trovare i giusti equilibri in campo con un contributo concreto ed ordinato. DACIC (6) - : con lui in campo, i compagni possono portare agevolmente la palla dentro e provare a farla riuscire per un buon tiro dal perimetro. Non gli si possono chiedere miracoli in fase

Francesco Ferrienti

realizzativa: ma lotta e le "sportellate" con gli avversari non mancano. Utile alla causa. SQUEO, MAGGIONI E VINCIGUERRA: (NON ENTRATI) - . MIRIELLO (COACH) (7) - : bravo soprattutto a infondere alla squadra la capacità di crederci fino alla fine. Matera gioca.per sua stessa ammissione, la migliore delle tre partite e guarda avanti con fiducia. E' andato vicino al colpaccio, con questo spirito la prossima volta andrà meglio. I giocatori si applicano molto per cercare di rispettare il suo credo cestistico: è un buon segnale.


Sport 57 A Dilettanti Ruggeri e Grasso in gran spolvero, manca il colpo del ko Lunedì 20 ottobre 2008

Levoni fermata sul filo di lana Potenza domina per metà gara poi rallenta FOSSOMBRONE LEVONI PZ

75 73

BARTOLI DONDUP FOSSOMBRONE: Gattoni 14, Sanna 5, Laudoni 5, Doati 9, Rivali 13, Bartolucci 4, Perini 8, Poletti 14, Danzi 3. All. Paolini. LEVONI POTENZA: Palazzo ne, Chiarastella 10, Grasso 13, Ruggeri 22, Ferrara ne, Rato 6, Palombita 14, Santamaria ne, Metz 5, Femminini 3. All. Tripodi. ARBITRI: Migotto e Triffiletti. PARZIALI: 19-24; 37-44; 5353. FOSSOMBRONE -Dopo aver perso la prima di campionato contro Ferentino e vinto la seconda con Ostuni, le volpi potentine avevano ieri sera appuntamento a Fossombrone, con un avversario assai rispettato e, forse, anche temuto. Hanno dominato per metà partita, i lucani, poi, dopo che Fossombrone aveva preso le misure a Massimo Ruggeri, hanno dovuto soccombere in un finale di partita da infarto bello e buono. Parte subito male, Fossombrone, Davide Perini, che era stato incaricato di marcare la forte ala-pivot riminese, si becca tre-falli-tre praticamente a freddo e coach Paolini si vede costretto a toglierlo dopo solo tre minuti di gioco. Quattro a due a 9' e 09'' dalla sirena, Fossombrone in tre minuti patisce un undici a zero da tagliare le gambe (4-11 a 6' e 05''). Si può dire che già a questo punto la prima parte della gara è bella che compromes-

Massimo Ruggeri e Antonino Rato

sa, per i padroni di casa. Il tempo si chiude sul 19-24, con tre liberi di Danzi infilati in retina. Stessa storia, come già anticipato, nel secondo quarto, che la Levoni Potenza porta a casa 44-37. Quarantaquattro punti subiti in 20 minuti dicono chiaramente delle difficoltà della difesa marchigiana, che riesce a domare Palombita, ma apparentemente non riesce a star dietro alla furia balistica di Ruggeri. Fatto sta che alla fine dei primi 40' Ruggeri avrà messo in cascina 18 punti, mentre nella seconda metà della gara gli riuscirà di infilarne solo altri due. Evidentemente la truppa di casa si schiarisce ben bene le idee nell'intervallo, perché rientra in campo con la faccia diversa, decisa a ribaltare l'inerzia della gara. E in effetti Ruggeri, un po' perché stanco di suo, forse, un po' perché finalmente la difesa metaurense riesce finalmente a francobollarlo come dio comanda, piano piano sparisce dalla partita e per Fossombro-

ne le cose si assestano sulla via buona. Il terzo quarto passa agli archivi sul 53 pari, risultato che fotografa perfettamente come la partita abbia cambiato volto. Da infarto l'ultima frazione. Il punto della vittoria lo mette Gattoni dalla lunetta a 19'' dalla sirena: 75-73. Lusinghiero verso Potenza, alla fine, il giu-

dizio del presidente della Bartoli Dondup, Maurizio Grilli: «Grande squadra, Potenza, ci ha messo in serissime difficoltà nella prima parte di gara. Fortuna che siamo riusciti a prendere le misure a Ruggeri, se no erano guai. Dalla nostra c'è stato anche un pizzico di fortuna, dobbiamo ammetterlo, ma ci vuole anche quella».

le PAGELLE

l’INTERVISTA

Persi due punti alla portata

Tripodi amaro «Spreconi nel finale» AMAREZZA, delusione, rabbia. Tre sentimenti animano il dopo partita in casa Levoni Potenza, dopo la sconfitta patita a Fossombrone ieri pomeriggio. La squadra potentina ha controllato la gara, come accaduto del resto a Ferentino e domenica scorsa contro l'Ostuni ma ha buttato alle ortiche l'occasione per vincere la prima partita in trasferta. Un risultato che è rimasto ad un passo ed è stato solo sfiorato dalla formazione lucana, con più di un rammarico vista la prova sempre di testa che Ruggeri e compagni hanno fornito anche sul parquet del Fossombrone. Un film già visto quello andato in scena a Fossombrone che ha dunque penalizzato la Levoni Potenza. Nei quaranta minuti di gara i biancorossi di Gianni Tripodi hanno spesso avuto la palla del match ma la squadra non è riuscita a dare il colpo di grazia al Fossombrone, vuoi per le troppe ingenuità in fase offensiva, vuoi anche per un rendimento di alcuni elementi, vedi Ferrara ancora non al top. Una sconfitta, quella maturata nel finale di gara che non va giù negli ambienti potentini perchè ad un certo punto si pensava di poter davvero portare a casa il risultato pieno e l’intera contesa. Troppi errori in fase offensiva, troppe ingenuità sono costate caro alla Levoni Potenza che nel finale ha sprecato anche vantaggi di una certa consistenza. Un peccato d'ingenuità e di gioventù, quello commesso da Rato e compagni in terra marchigiana. Nella prima fase è stato Ruggeri a tenere alto il gonfalone dei biancorossi, il calo netto del lungo forse ha acuito alcuni passaggi a vuo-

to della Levoni Potenza, incapace di chiudere il match. Troppi gli undici palloni sprecati in attacco da Palombita, la squadra non riesce a capire che deve gestire il gioco nei momenti che contano, anziché provare soluzioni frettolose. Il coach Gianni Tripodi schiuma rabbia e amarezza. Al telefono il tecnico reggino è deluso dal risultato finale che vede ancora una volta la Levoni sconfitta: «Siamo stati avanti per larga parte del match. Abbiamo giocato bene a sprazzi, non siamo riusciti a contenere gli assalti dei marchigiani, nonostante i sette punti di scarto». Tripudi va avanti nella sua disamina e afferma: «Nel finale abbiamo sprecato alcuni vantaggi. Metz ha sbagliato una tripla piedi a terra che ci avrebbe consentito di chiudere i conti. Bisogna migliorare alcuni aspetti del gioco. Abbiamo sprecato troppo in attacco”. Il tecnico della Levoni non parla dei singoli nemmeno quando gli chiediamo della prestazione di Ferrara: “Non mi piace parlare della prova fornita dai singoli. La squadra ha perso la partita per errori propri, non per colpe individuabili negli errori dei giocatori”. L'allenatore dei lupacchiotti non parla di calo mentale: “Non siamo scesi sul piano psicologico. I miei giocatori devono capire che bisogna giocare senza commettere errori e se possibile senza sprecare tanti palloni in attacco. Quando serve la velocità possiamo andare in contropiede altrimenti è meglio giocare di squadra e controllare i ritmi di gioco”. Da domani al Pala Pergola si pensa al Barcellona Pozzo di Gotto, prossimo avversario dei potentini, al Pala Pergola domenica pomeriggio. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Il tecnico Gianni Tripodi

ALBANO CHIARASTELLA (7,5) - : buonissima partita, quella dell'argentino, super in difesa, ed anche capace di fornire un eccellente contributo in attacco, anche se Fossombrone riesce a limitarlo nella seconda metà della gara. Altrimenti la valutazione sarebbe schizzata alle stelle. SEBASTIANO GRASSO (6,5) - : positiva partita anche la sua; c'è però da dire che ha giocato per tutti i 40', il che alla fine ha pesato sulla sua prova complessiva, privandolo di lucidità e precisione nelle fasi finali dell'incontro. MASSIMO RUGGERI (8) - : devastante nel primo quarto, ottimo nel secondo, l'uomo ovunque di Potenza finché Fossombrone non prende le contromisure riescendo a capire come prenderlo e lo fa sparire dalla partita. MAURIZIO FERRARA (5,5) - : al di sotto delle sue possibilità, come dimostra il tabellino scarno di fine gara: si può dare di più, molto di più. ANTONIO RATO (5,5) - : anche lui non al top; piazza due bombe, sì, ma più per distrazione della Bartoli che per merito suo. E sono gli unici sussulti in una prestazione poco più che mediocre. PALOMBITA (7) - : brava la Bartoli Dondup a limitarlo a soli quattordici punti: considerando le qualità del Nostro, è davvero un'impresa; MATTEO METZ (7) - : ottimo in difesa, cinque punti in attacco; bravissimo, anche se sbaglia l'ultimo tiro, quello decisivo; CHRISTIAN FEMMININI (6) - : ha fatto il suo, che era tappare i buchi in assenza di Ruggeri: cinque minuti non male. COACH TRIPODI (6,5) - : si è trovato presto con diversi giocatori gravati da falli e quindi ha avuto oggettive difficoltà nelle rotazioni: considerando questi limiti, ha affrontato la partita con buona visione.


58

Lunedì 20 ottobre 2008

Sport B dilettanti Al Canicattì non è bastato un Beto Manzo maestoso

Bernalda, buono il risultato La Cestistica la spunta nonostante varie leggerezze BERNALDA CANICATTI’

86 79

BERNALDA: Filloy 11, Carpineti 17, Gabrielli, Perrucci, Di Giacomo 3, Azan 4, Albana 6, Russo 18, Faggiano 12, Rossi Pose 15. All. Brogialdi CANICATTÌ: Ferlisi 9, Livera, Tempestini 11, Maritano 8, Cioffi 6, Messina 5, Chiarucci, Novatti 14, Manzo 26. All. Binetti ARBITRI: Petraccaro e Rinaldi (SA) PARZIALI: 22-22, 45-36, 58-54, 86-79 NOTE: Espulso per doppio tecnico nel 4° quarto coach Binetti POTEVA essere una partita tranquilla e poteva essere un successo più sostanzioso, ma la Cestistica ha fatto di tutto per complicarsi una gara nettamente alla portata contro una squadra che, tuttavia, ha avuto il merito di non mollare mai con un gioco tutto coralità e con la maestosa individualità di Beto Manzo. I rossoblu sono sempre stati avanti nel punteggio (tranne nella prima frazione chiusasi in parità) ed hanno sempre comandato il gioco, ma sono mancate la forza fisica e la dovuta concentrazione per uccidere il match ogni volta (in almeno tre occasioni) che i ragazzi di Brogialdi sono arrivati in doppia cifra di vantaggio; ed invece, ogni volta, proprio

quando bisognava essere cinici e chirurgici, hanno cominciato a commettere errori vistosi come passaggi sbagliati, palle perse o intercettate, e sbagli incredibili sotto canestro, errori ai quali si sono attaccati meritevolmente i siciliani per riavvicinarsi pericolosamente nel punteggio. Il quintetto schierato dal coach pontino in partenza è quello solito (Rossi Pose, Russo, Filloy, Faggiano e Carpineti), e il gioco sembra fluire abbastanza bene con Filloy che pare in serata sì, anche se gli ionici non riescono a scrollarsi di dosso gli avversari appiccicosi come colla e che, soprattutto con Manzo e Maritano, pungono ogni qualvolta si avvicinano al canestro avversario. Poi la coppia arbitrale decide di diventare creativa (e continueranno ad esserlo per tutto l'incontro) inventandosi due dei tre falli fischiati al sudamericano che è costretto a sedersi suo malgrado in panchina. Nella seconda frazione la musica non cambia, i lucani sembrano poter scappare avanti nel punteggio arrivando anche al +15, ma puntualmente comincia la sagra degli errori e, soprattutto, continua a mancare intensità difensiva, cosicché il quarto si chiude con “soli” 9 punti di vantaggio. La ripresa della gara dopo il riposo lungo non promette niente di buono: il vantaggio rossoblu, che era di 15 a poco dalla fine del secon-

do quarto e che si è ridotto a 9 a metà sfida, scende ulteriormente fino ad arrivare al suo minimo di +1 al 27', per poi risalire a +4 sulla sirena del fine periodo; ultimi 10' che cominciano all'insegna dei rossoblu, finalmente continui e decisi in difesa e precisi in zona offensiva, e favoriti dal secondo tecnico all'allenatore biancorosso oltre che da un fallo antisportivo a Maritano. Ma il limite dei lucani di questa sera è sempre in agguato e, quando già il pubblico pregusta la vittoria larga, ecco rispuntare le indecisioni e le amnesie in difesa, tanto che gli isolani si avvicinano fino al -3 quando ancora manca 1' circa al termine; poi i falli sistematici degli ospiti che mandano ripetutamente in lunetta Rossi Pose (buona la sua gara nonostante qualche momento di nervosismo) e il gigante Carpineti (9/10 dalla lunetta, 17 punti all'attivo e il titolo di mvp della gara) chiudono il match. Nulla da dire sul rendimento e sull'impegno dei singoli, dal solito Russo (top scorer rossoblu) al concreto Gabrielli, dal sempre pronto Azan all'utilissimo Albana, dallo sfrontato Di Giacomo a Faggiano (buono soprattutto il suo ultimo quarto); ma rimane l'impressione generale di qualcosa che ancora manca per farne una grande squadra: ancora un pò di pazienza. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Carpineti:«Io il migliore?conta poco»

C2 Sinnici ancora in testa e imbattuti. Palazzo, trascinatore, è decisivo

Azan: «Certe gare vanno solo vinte»

Il Ctr soffre oltre il lecito per tre tempi ma doma il Benevento

Il pivot del Bernalda Leonardo Carpineti ieri miglior realizzatore

PARTITA nervosa soprattutto per le due panchine: coach Binetti che si fa espellere per doppio tecnico e coach Brogialdi che nel dopo partita rifiuta di essere intervistato. Chiediamo allora al vice presidente Chiruzzi un'opinione sul match: “Diciamo che la nostra è stata una prestazione misurata, non ci siamo spremuti più di tanto facendo lo stretto necessario per portare a casa i due punti; la cosa è andata bene così, ma quando incontreremo squadre molto forti sarà bene non distrarci. Ci aspettavamo di vincere e lo abbiamo fatto sapendo che non potevamo permetterci di perdere in casa, tutto sommato abbiamo gestito la gara fino al termine, ma alcuni ragazzi non sono ancora al massimo e forse ci si aspettava più grinta come contro il Ruvo”. L'uomo del match, Carpineti, è come

sempre disponibile e diretto: “Ma sai quanto me ne frega di essere stato, come voi dite, il migliore; l'importante è vincere perché, secondo la mia filosofia, più vinciamo e più ci guadagniamo tutti. Certo bisogna stare più attenti e concentrati quando stiamo prendendo il volo altrimenti la prossima volta potremmo lasciarci le penne; ci serve più lucidità, ma, rovesciando la medaglia, è anche vero che siamo stati molto bravi a vincere”. Infine Azan, che si fa sempre trovare pronto quando serve: “La cosa più importante in queste partite è vincerle, perché sono le classiche partite che diventano più difficili di quanto non lo siano sulla carta; Canicattì non sarà eccelsa tecnicamente ma ha tante altre qualità, e noi le abbiamo annullate”. g.p.

Senise festeggia il poker CTRSENISE BENEVENTO

83 74

CTRLACASCINA: Durante 12,Marin 3,Albanese 16,Palazzo 22,Marranchiello ne,Genovese,Sassano,Venuto 5,D’Aranno ne;coach Daraio MEOMARTINI: Gonzales 15,Farina 28,Capozzi 7,De Martino 11,Peragine,Iannace 3,Manzo 3,Valentino,Catapano,Cavalluzzo7;coach Tipaldi ARBITRI: Ampollino e Guarino di Avellino PARZIALI: 16-18; 32-35; 5653;83-74 SENISE-Prova di carattere per il Ctr La cascina che rischia grosso contro un determinato Meomartini che proprio non appare la cenerentola del girone C, ma mantiene il primo posto in classifica a punteggio pieno. La squadra beneventana, molto ben allenata da mister Tipaldi, ha infatti sorpreso per il carattere messo in campo in un Palarotalupo deserto, si spera per l’ultima volta. Partono lanciatissimi gli ospiti che fanno valere la prestanza fisoca di Gonzales,bravo a recuperare sotto le plance e Farina,bravo a mettere in canestro da vicino o da lontano che sia. Il Senise,gioca ad handicap,per l’assenza forzata di Lino Durante che il mister tiene prudentemente in panchina e per il ridotto apporto proprio dell’alfiere Gonzalo Marin,non ancora ripresosi dall’infortunio che lo ha tenuto finora fuori dal campo. Il ragazzo di stazza notevole, ha bisogno di molti allenamenti per poter

riprendere la forma. Ed allora saranno dolori per gli avversari. Ma per il momento,a soffrire è la squadra del presidente Mario Totaro che lo fa per fortuna senza pubblico. Ed alla fine a raddrizzare le cose, ci pensa Daraio che le prova proprio tutte, alternando tantissimi quintetti, fino a trovare quello giusto. Ad ogni buon conto, a rompere la barriera degli ospiti, che hanno dominato oltre due tempi e tenuto in ansia anche il terzo, la grande forza e carattere di Rocco Palazzo, che questa volta, quasi da solo, ha suonato la carica che ha portato prima

all’aggancio e poi al sorpasso che alla fine diventerà definitivo a favore dei sinnici. Con un giocatore di tale classe, impossibile ad ogni difesa poter resistere e così è stato. Alla fine un rinfrancato Daraio commenta: «Dobbiamo ammettere di aver sofferto oltre ogni previsione contro una coriacea squadra che non credo meriti l’ultimo posto. Avevamo due o tre acciaccati ma questo fa parte del gioco.Importante è stata la vittoria finale ed aver conservato il primo posto». Gianni Costantino sport@luedi.it

Il play Rocco Palazzo

Auto, delusione lucana a Vallelunga Postiglione fermato da guai meccanici PRESTAZIONE deludente per Chico Postiglione e Mattia Pavoni nel corso dell'ultima gara del campionato Gt, Gt 2 e Gt 3 di automobilismo, svoltasi a Vallelunga. L'ultimo atto della kermesse nazionale ha riservato solo amarezze al tandem di piloti lucano-lombardo, alle prese con una vettura sicuramente inferiore alle precedenti esibizioni. La coppia di piloti ha patito infatti una messa a punto poco efficiente e ottimale, ma soprattutto una condizione generale della F/430 inferiore alle attese. Chico Postiglione, partito in sesta posizione ha subito operato due sorpassi nei confronti degli avversari. Il campione lucano ha consegnato successivamente il mezzo meccanico a Pavoni, in quarta posizione, Pavoni dal canto suo non è riuscito a mantenere i ritmi del fuoriclasse potentino, perdendo quattro posizioni. La prima gara è stata vinta dalla coppia Lienz e Cruz alla guida della Porche. Nella seconda sessione di gara, svoltasi nel pomeriggio la coppia Postiglione e Pavoni è stata addirittura costretta al ritiro, causata da alcuni problemi meccanici. La F/430 è stata infatti

tamponata in un paio d'occasioni, con il risultato di dover fare i conti con una serie di graffi e rottura al parafango e alla carrozzeria. Il pilota potentino Postiglione, immediatamente dopo aver preso le redini del mezzo è stato costretto a ritirarsi a causa di una brutta uscita di pista. Morale della favola, gara conclusa e niente podio per il tandem Postiglione-Pavoni costretto a dover ammainare bandiera bianca al termine di una gara negativa. La seconda sessione è stata vinta da Busnelli e Lancieri, laureatisi campioni nazionali del Gt, Gt 2 e Gt 3 che hanno mostrato continuità di rendimento e una splendida condizione di guida, figlie legittime dell'ottima messa a punto generale che ha contraddistinto il cammino dei neo campioni. Per Postiglione e Pavoni invece resta soltanto il settimo posto assoluto con 69 punti. Busnelli e Lancieri hanno preceduto nella classifica generale Lienz e Cruz di due lunghezze. Per Chico Postiglione adesso sarà tempo di programmi, che, visto il valore assoluto meritano di essere di primo livello. f.menonna@luedi.it


Sport 59 C Dilettanti Delli Carri e Pellegrini trascinatori con 33 punti in due Lunedì 20 ottobre 2008

Corporelle da pronostico I potentini di De Angelis corsari sul Nocera FOLGORE POTENZA

69 75

FOLGORE: Ungaro 11, Bertini 7, Acanfora, Santori 7, Cupito 26, Confessore 2, Imsandt 7, Auriemma 5, Acerra, Cicalese 4. All.: Dello Iacono POTENZA: Delli Carri 17, Castellitto 9, Ginefra 5, Pellegrini 16, Armentano 3, Marino 13, Marchese 12, Savarese, Di Nuzzo, Viggiano. All.: De Angelis ARBITRI: Foresti e Pantera PARZIALI: 23-20; 44-31; 53-49; 69-75 PAGANI - Vince il favorito Potenza, ma la Folgore del presidente Ciro Esposito getta alle ortiche una occasione importante per aggiudicarsi il big match della quarta giornata del girone H del torneo basket di serie C1. Perché la formazione nocerina gioca un discreto basket soprattutto nel primo quarto e nel secondo quarto arrivando a guidare la gara anche con vantaggi piuttosto rassicuranti, ma perdendo la bussola al rientro dagli spogliatoi ed in maniera particolare negli ultimi dieci minuti di

Stefano Marino e Antonello Marchese

contesa. Avvio strepitoso dei viola folgorini grazie a un Cupido in serata magica: inquadra il canestro da qualsiasi posizione e manda sotto il Potenza con la complicità di una difesa particolarmente accorta. Lucani irriconoscibili con mancanza di lucidi-

tà sotto canestro. Nel secondo quarto la Folgore allenata da coach Dello Iacono aumenta il ritmo, gli uomini di coach De Angelis sono in grosse difficoltà e permettono ai padroni di casa di raggiungere addirittura il massimo vantaggio di più 13. Poi cala il sipario in casa Fol-

gore mentre cresce il Potenza con i colpi degli esperti Delli Carri, Pellegrini e Ginefra. È grazie ai veterani che Potenza si riporta prepotentemente in partita riducendo ad appena quattro lunghezze il distacco rispetto alla Folgore al termine del terzo quarto. Nell'ultimo periodo

Spogliatoio Sopperita bene l’assenza di Favia

Una partita perfetta Pierri: «Ok i ritmi bassi in attacco» UN SUCCESSO sofferto, una partita double face. E' questo il senso del match vinto dalla Centre Corporelle Potenza contro il Pagani ieri pomeriggio. La quarta affermazione consecutiva dona alla truppa del presidente Antonio Colangelo l'ein plein dopo altrettante giornate di campionato. Il complesso potentino ha sudato le proverbiali sette camice prima di imporsi di misura sui campani, bravi a creare insidie alla Corporelle che ha fatto nel finale di gara dell'esperienza il suo punto di forza per ribaltare una situazione non facile. La squadra potentina ha ottenuto il quarto successo consecutivo dopo aver fronteggiato il forcing dei campani. E pensare che i potentini sono scesi sul parquet campano privi di un giocatore molto duttile, qual è Vito Favia, sostituito positivamente da Guglielmo Armentano. La squadra ha insomma continuato nella striscia positiva intrapresa dal primo match contro il Pontano Napoli in casa. La prestazione non è stata al top. I potentini hanno offerto infatti un rendimento altalenante per di-

versi tratti del match. La sfida è stata dura, maschia, agonisticamente molto valida. I potentini sono stati alle prese con un cliente che ha avuto in Cupido l'uomo capace di irretire le trame di gioco di Simone Ginefra e compagni. Quando l'esperienza della Corporelle e la forza del gruppo biancoceleste hanno preso il sopravvento le cose per la squadra campana sono decisamente cambiate. Il successo è stato accolto ovviamente con entusiasmo negli ambienti potentini. Vito Pierri, assistent coach della Corporelle ha analizzato il secondo blitz esterno dei lucani affermando quanto segue: «Abbiamo vinto una gara sofferta. Si tratta di un successo che pesa come un macigno sulla nostra classifica. Ritengo che i nostri giocatori sono stati bravi a compiere una grande impresa». Pierri allunga la sua analisi ad altre caratteristiche del match: «La chiave tattica dell'incontro è stata dettata dai ritmi di gioco. I nostri atleti sono stati bravi ad abbassare i ritmi in attacco, costruendo di fatto il successo». A questo punto l'analisi

Il vicecoach Vito Pierri

del coach lucano si allarga ai singoli: «Pellegrino è stato davvero bravo, il suo contributo è servito tanto alla squadra. Favia? Non abbiamo pagato il suo forfait, peraltro previsto. Armentano ha fatto vedere di che pasta è fatto, disputando minuti di buon livello tecnico. Siamo stati bravi a cambiare mentalità di gioco nei quaranta minuti di gara». sport@luedi.it

Hockey A2 Tris di squadre in vetta a punteggio pieno: Sarzana, Thiene e Montebello

Derby senza gioia per la Raro Matera E' ANDATO al Molfetta il derby appulo-lucano. I pattinatori della Raro Matera sono stati sconfitti per cinque a due ma nonostante la battuta d'arresto, il team della città dei Sassi ha disputato una buona gara, passando per primo in vantaggio con Luca Nicoletti. Per gli ospiti sono andati in rete tre volte Cirilli e due Sinisi, mentre il goal della bandiera per la Raro è stato segnato su rigore da Gaetano Nicoletti. La quarta giornata ha regalato la prima vittoria per il Lodi che ha battuto il Follonica con il risultato finale di cinque a quattro. Tre punti importanti per i lodigiani, mentre restano fermi ancora al palo i pattinatori del Follonica. Per i padroni di casa so-

Luca Nicoletti

no andati a rete Cappellini (tre volte), Uggeri e Morosini. Per il Follonica hanno risposto Saitta, Pagnini (due volte) e Salvini.

Mantiene sempre la testa della graduatoria il Sarzana che ha sconfitto il La Mela Modena con il risultato finale di otto a cinque. Per la capolista sono andati in rete tre volte Ramirez, Fioravanti con due centri e Sterpini, poi il settimo e l'ottavo gol sono scaturiti da due autoreti di marca modenese con Ferri e Biolchini. Per il Modena, invece, sono andati in gol Biolchini due volte, Barbieri e Scutece con una doppietta. Con questa sconfitta il La Mela Modena resta fermo a quota tre insieme alla Pattinomania Matera e al Lodi. Resta ancora a mani vuote il Sandrigo hockey che sabato è stato battuto in casa dal forte Montebello che resta ben saldo alla

testa della graduatoria. Per la capolista hanno segnato tre volte Barberi e Piroli, poi Marchesini. In casa Sandrigo, invece, tre volte Marchetti e una Rosin. Infine, è stato davvero sorprendente il risultato scaturito dalla gara che si è giocata tra il Thiene e il Correggio. Il team vicentino, primo della classe, ha surclassato i pattinatori allenati dal tecnico Caricato con un netto nove a due. Gli unici due gol siglati per il Correggio sono stati di marca materana con Pietro Papapietro, mentre per il Thiene Crovadore ha siglato cinque goal, poi Fona, Marchioretto, Casarotto e Gnata. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Potenza completa la rimonta ed effettua il sorpasso, travolgendo la Folgore con una difesa coriacea ed una capacità discreta di centrare il canestro. Gli uomini di coach De Angelis piazzano un parziale mortifero di undici a zero, allungano le distanze conquistando falli e non sbagliando nulla dai tiri liberi. Termina in trionfo con coach De Angelis chiaramente soddisfatto della vittoria e soprattutto della reazione: «Su questo parquet sarà difficile per chiunque raccogliere punti. Noi ci siamo riusciti limitando i danni nel primo quarto quando la Folgore ci ha messo sotto e diventando devastanti nei momenti chiave dell'incontro». Onesto il commento del coach locale Dello Iacono: «Ha vinto la squadra più forte - dice al termine del confronto l'allenatore dei nocerini - anche se non siamo stati bravi a tenere alto il ritmo nel momento topico dell'incontro concedendo troppo agli avversari e non riuscendo ad entrare in partita nel terzo quarto. La sveglia è poi suonata troppo tardi». Giuseppe Della Morte


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Sport Tennis A1 Ko Meruzzi e Casillo, la Arn riapre i giochi ma si sente l’assenza di Oprandi

Lunedì 20 ottobre 2008

Pisticci s’arrende nel doppio Seconda sconfitta delle joniche: 3-1 per Viterbo SCAPISTICCI VITERBO

1 3

LA SCA Pisticci non riesce nell'impresa di sconfiggere il Tc Viterbo. Troppo il gap tra le due squadre, pur in assenza delle tenniste più quotate fra le avversarie, ovvero Flavia Pennetta e Francesca Schiavone (numero 1 e 2 d'Italia). Le campionesse d'Italia hanno visto mettere in discussione le loro certezze solo dalla tedesca Arn che batte al terzo set la Zahlavova e conquista il punto del 2-1, dopo che Meruzzi e Casillo avevano raccolto poco con Floris e Sulpizio. A quel punto le speranze di pareggio della Sca erano riversate nel doppio, ma nella sfida decisiva Viterbo non sbaglia e castiga le lucane, lasciandole a quota zero in classifica. I giochi si sono aperti con ritardo per via della pioggia caduta nella notte. Si è dovuto giocare, pertanto, una sfida alla volta tanto che il conclusivo incontro di doppio si è concluso alle 19. Determinante ai fini del risultato l'assenza nel team della S.c.a di Romina Oprandi, soprattutto in considerazione delle defezioni di Viterbo, che

Greta Arn conquista l’unico punto in singolare dello Sca Pisticci che ieri si è arreso contro il quotato Viterbo

rinuncia anche alla Garbin, schierando di fatto la formazione meno forte fra quelle a disposizione. Contro le campionesse d'Italia, a ranghi completi, la Sca avrebbe avuto gli argomenti per fare risultato e muovere una classifica che, invece, continua a non sorridere. In apertura la ex Anna Floris ha vita facile con una Giulia Meruzzi non certo al top, dopo la delicata operazione ad un braccio dello scorso dicembre ed il rientro forzato in primavera. In altri tempi ci sarebbe potuta essere partita. Ma non ieri. La Floris vince 61 6-3. Anche nel secondo singolare la differenza in favore di Viterbo risalta con evidenza. La Sulpizio batte 6-2 6-3 la giova-

ne Casillo, chiamata ad un confronto impari. A restituire la speranza alla S.c.a ci pensa la Arn nel terzo singolare. La sfida con la Zahlavova è ricca di emozioni e contenuti agonistici. La tedesca perde 6-3 il primo set, ma poi recupera vincendo il tie break nel secondo. Il set di spareggio è una girandola di emozioni con la Arn che poteva chiudere anche prima, ma poi è brava a non scomporsi di fronte al recupero dell'avversaria e ad incassare il successo per 7-5. A quel punto la S.c.a confida nel doppio alla ricerca del pareggio. Viterbo schiera Floris e Sulpizio, Pisticci si affida ad Arn e Meruzzi. Le ospiti tengono in pugno la partita, mostrando maggiore affiatamento e regolari-

tà, ed alla fine vincono facile per 6-2 6-3, spegnendo i tentativi di rimonta delle pisticcesi. Viterbo conquista così la seconda vittoria in altrettante gare che vale la conferma in vetta alla classifica. La S.c.a. Pisticci, invece, rimane a zero. Non è una bella prospettiva dopo due turni disputati e con la prospettiva di osservare un turno di riposo domenica prossima. Le speranze di riscatto del Circolo pisticcese, potranno aumentare con la presenza della Oprandi. Finora non è scesa in campo. Bisognerà capire adesso se potrà esserci nelle prossime settimane. Le impressioni del presidente Michele Leone, formulate alla vigilia dell'esordio di Torino, sembrano purtroppo trovare conferma: “inutile nascondersi - disse il numero uno del Circolo jonico -, con la Oprandi siamo una buona squadra, senza di lei siamo deboli”. E non a caso ieri, pur al cospetto di una prova generosa, la S.c.a., eccetto che per un incontro, non ha potuto opporre grande resistenza ad un avversario comunque molto quotato nonostante le assenze. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Cammarelle a Rionero festa seguita da Rai Uno RIONERO – Il concittadino onorario, il pugile Roberto Cammarelle, medaglia d’oro dei supermassimi alle recenti Olimpiadi di Pechino, questa mattina e per l’intera giornata di oggi e per la mattinata di domani sarà a Rionero, dove sarà accolto festosamente dalle autorità locali, dalle associazioni, dai numerosi fans e dalla cittadinanza tutta. Il saluto ufficiale da parte delle istituzioni locali avverrà alle ore 12 presso il Palazzo Fortunato e a seguire è previsto l’incontro con la stampa locale e nazionale. Nel tardo pomeriggio, alle ore 18, il campione olimpionico Roberto Cammarelle prenderà parte alla seduta del consiglio comunale, presieduto da Antonio Giansanti, aperta alle istituzioni, alle associazioni e alla cittadinanza, nel corso della quale al gigante buono saranno conferito targhe ricordo appositamente preparate per

la grande occasione a ricordo della vittoria olimpica di Roberto Cammarelle. A questa prima giornata della due giorni, denominata “Cammarelle day”, oltre alle autorità civili e militari locali e alle associazioni rioneresi prenderanno parte anche i familiari del boxeur lombardo-lucano Cammarelle come nonna Carmela, mamma del papà Angelo, e zia Margherita, sorella di papà Angelo, residenti a Rionero, e il nonno materno Vito e lo zio Peppino che vivono nella vicina Scalera, frazione di Filiano. I momenti salienti di questa prima giornata saranno seguiti anche da “La vita in diretta”. Nella mattinata di domani la medaglia d’oro dei supermassimi dei Giochi olimpici Pechino 2008 Roberto Cammarelle incontrerà studenti ed operatori scolastici delle scuole di ogni ordine e grado di Rionero in Vulture. Michele Rizzo

Volley B2 Maschile Zuccaro: «L’atteggiamento e la difesa le note più importanti»

Medical, esordio alla grande Tre punti facili e Modica schiacciato dai potentini MEDICAL CENTER MODICA

3 0

25-7,25-20, 25-13

MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 9, Scalcione 13, La Rosa 7, Torsello 11, Alamprese 5, Galante 2, Di Tommaso 14, Genoino 18, Bacca 11, Cavaccini , Sergio (L), La Maida. All. Draganov CAFFE' MOAK MODICA : Armenia 7, Assenza 4, Bocchieri 14, Calò 8, Cappello 3, Di Pietro 11, Giacchi 2, Miceli A. 12, Miceli G. 17, Pignatello 5, Puglisi 15, Salonia 18, Sipala 1. All. Azzara. ARBITRI: Fernando Papa di Lecce e Niccolò Visaggio di Bari NOTE: durata set: 19', 24', 22' per un totale di 1 ora e 10 minuti . ESORDIO brillante per la Medical Center Potenza nella prima gara della stagione agonistica 2008-2009. Comincia bene il campionato di pallavolo dei ragazzi allenati da mister Giorgio Draganov che, in casa, hanno battuto 3-0 il Modica, ma soprattutto hanno convinto. I rossoblu hanno regalato davvero poco agli avversari, giocando bene e lottando su ogni palla. Nella prima frazione di gioco, sul punteggio di 3 pari, i potentini prendono coraggio e infilano ben 13 punti di fila. I siciliani letteralmente annichiliscono sotto le schiacciate e i muri vincenti di Scalcione, Di Tommaso e Torsello. I ragazzi di coach Azzara provano a reagire con Sipala e Calò, ma l'ace del grintoso palleggiatore rossoblu e le schiacciate vincenti di Alamprese e Zuccaro non lasciano respirare gli avversari e suggellano il definitivo 25-7. Nel secondo set, sicuramente

quello più combattuto, partono bene gli avversari, ma i potentini sono bravi a reagire e chiudono il primo time-out tecnico sul punteggio di 8-3. I ragazzi allenati da mister Azzara, però, hanno un rigurgito di orgoglio e Di Pietro, Giacchi e Pignatello, quest'ultimo il migliore in campo dei suoi, provano a mettere in difficoltà i padroni di casa ma, sul punteggio di 19-15, La Rosa prende per mano i suoi e, con una serie di schiacciate vincenti, mette la parola fine alle speranze degli avversari. Il terzo set rimane in equilibrio fino al primo tie-break tecnico, che si chiude su 8-6, ma capitan Zuccaro, apparso in ottima forma, insieme al solito Scalcione, infila ben 8 punti di fila ai siciliani. Pignatello e Sipala continuano ad attaccare, ma sul punteggio di 20-13, Scalcione, Torsello, La Rosa e Bacca, non lasciano più spazio ai siciliani e firmano il definitivo 2513. Visibilmente emozionati, gli atleti della Medical Center a fine gara hanno salutato i loro tifosi che li hanno sostenuti per tutta la gara. «Siamo soddisfatti del risultato - commenta il capitano, Luigi Zuccaro. Ci siamo presentati ai nastri di partenza con una squadra motivata e in buona condizione fisica. Sono contento soprattutto per l'atteggiamento mostrato in campo e per l'attenzione profusa in fase difensiva da parte della squadra che è stata molto brava a reagire anche nei momenti di maggiore difficoltà. Non ci siamo mai rilassati, ma abbiamo sempre mantenuto la stessa grinta e la stessa voglia di far bene anche quando eravamo avanti di parecchi punti». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

La Medical Center ha iniziato con un successo il torneo di B2


Sport 61 F1. Il brasiliano in classifica a -7: il titolo verrà assegnato all’ultimo Gran Premio in Brasile Lunedì 20 ottobre 2008

Hamilton è quasi campione Vince davanti a Massa, fatto passare da Raikkonen

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 8) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 19) 19) 19) 19)

Hamilton (Gbr) Massa (Bra) Kubica (Pol) Raikkonen (Fin) Heidfeld (Ger) Alonso (Spa) Kovalainen (Fin) Trulli (Ita) Vettel (Ger) T. Glock (Ger) Webber (Aus) Piquet (Bra) Rosberg (Ger) Barrichello (Bra) Nakajima (Jpn) Coulthard (Gbr) Bourdais (Fra) Button (GB) R. Schumacher (Ger) Sutil (Ger) Wurz (Aut) Davidson (Gbr) Albers (Ned)

1) FERRARI 156 2) MCLAREN 145 3) BMW-SAUB. 135 4) RENAULT 72 5) TOYOTA 52

94 87 75 69 60 53 51 30 30 22 21 19 17 11 9 8 4 3 0 0 0 0

10 1 8 5 4 6 3 2 -

4 - 10 8 6 10 8 3 5 1 6 4 5 3 2 2 - 1 -

6) TORO ROS. 7) RED BULL 8) WILLIAMS 9) HONDA

6 8 10 - 10 8 10 6 4 10 5 5 8 10 4 10 6 - 8 5 - 4 - 8 - 8 - 3 - 1 3 - 1 - 5 4 1 - 3 6 2 - 4 1 - 5 4 2 5 - 3 - 2 - 1 - 3 2 - 6 2 - 2 - 1 - 6 3 -

10 4 6 2 1 3 6 5 - 5 4 10 - 2 1 - 8 8 3 -

8 6 2 10 10 3 6 3 6 - 8 4 - 5 5 5 - 8 4 3 4 10 2 - 1 1 1 - 2 -

6 - 10 - 2 8 - 8 3 - 6 6 3 - 4 10 10 5 - - 4 4 3 5 - 2 - 1 - 5 1 8 - - 1 - 2 - - - - - - - - -

34 29 26 14

Hamilton festeggia sul podio di Shanghai. In basso a destra la sua McLaren davanti alle Ferrari di Massa e Raikkonen

di BENIAMINO NATALE SHANGHAI – In una corsa soporifera almeno quanto la foschia giallognola che avvolgeva il Circuito Internazionale di Shanghai, il pilota della McLaren Lewis Hamilton ha fatto un altro passo verso il titolo di campione del mondo, dominando la gara dall’inizio alla fine. Per tutta la durata del Gran Premio della Cina, il 23enne britannico ha tenuto a distanza le due Ferrari che sono finite seconde con Massa e terza con Raikkonen. Iceman, che è stato secondo per quasi tutta la durata della corsa, ha lasciato passare il compagno di squadra a otto giri dalla conclusione. Ora il brasiliano ha ancora la possibilità matematica (è dietro di sette punti ed il 2 novembre ad Interlagos, in Brasile, ce ne saranno in palio dieci) di vincere il campionato. Hamilton era stato molto criticato nel corso della settimana per l’incidente che si è verificato domenica scorsa al Fuji, in Giappone. Qualcuno temeva – e qualcun’altro sperava – che ripetesse un errore come quello che l’anno scorso, quando era un esordiente, gli è costato alcuni punti che poi si sono rivelati decisivi per il titolo proprio qui a Shanghai. Questa volta però Hamilton e la McLaren non hanno sbagliato niente. Il britannico è partito a razzo, confermando di avere la vettura migliore, cosa che era già stata dimostrata nei giorni scorsi, quando aveva dominato in tutte le prove facendo segnare costantemente tempi più bassi di

quelli dei suoi rivali. Raikkonen, secondo sulla griglia di partenza, e Massa, hanno spinto anche loro fin dall’inizio ma, come ha detto il brasiliano al termine della gara «non c' era nulla da fare, la McLaren andava più veloce». Dopo il primo pit-stop, tra il 12esimo ed il 13giro, la classifica era esattamente quella di partenza: Hamilton, Raikkonen, Massa, poi Fernando Alonso della Renault seguito dalla seconda McLaren, quella guidata da Heikki Kovalainen. La noia era palpabile anche sugli spalti, sempre pieni e sempre dominati dalle bandierine rosse della Ferrari come tradizione a Shanghai. Per sentire qualche applauso si è dovuto aspettare il non sorprendente sorpasso di Massa su Raikkonen. Alonso è arrivato quarto – «il miglior risultato che potessimo aspettarci», ha commentato alla fine della gara – mentre il polacco Robert Kubica, della Bmw ha detto addio alle già scarse possibilità di dire la sua per il titolo nell’ultima gara. Dopo il secondo giro di pit-stop, Hamilton aveva un vantaggio di 15 secondi su Massa, e solo un incidente ad uno dei due avrebbe potuto ravvivare la gara. Invece, tutto sarà deciso in Brasile, patria di Felipe Massa, tra due settimane. Il brasiliano si è detto «felice» di giocare in casa ma oltre ad una prova migliore di quella di oggi ha bisogno, come accaduto l’anno scorso a favore di Raikkonen, di un nuovo e improbabile disastro in casa McLaren. E pensare che anche la scorsa stagione Hamilton prese il via da Interlagos con sette punti...

L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP CINA SHANGHAI (CINA) - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio della Cina, 17^ appuntamento del Mondiale di Formula 1 disputato su 56 giri del circuito cittadino pari a 305,066 Km. 1) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes in 1h31'57"403 alla media di 199,174 Km/h 2) Felipe Massa (BRA) Ferrari 14"900 3) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 16"400 4) Fernando Alonso (ESP) Renault 18"300 5) Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber 28"923 6) Robert Kubica (POL) BMW Sauber 33"219

7) Timo Glock (GER) Toyota 41"722 8) Nelsinho Piquet (BRA) Renault 56"645 9) S.Vettel (GER) Toro Rosso 1'04"339 10) David Coulthard (GBR) Red Bull 1'14"842 11) Rubens Barrichello (BRA) Honda 1'25"061 12) Kazuki Nakajima (JPN) Williams 1'30"847 13)S. Bourdais (FRA) Toro Rosso 1'31"457 14) Mark Webber (AUS) Red Bull 1'32"422 15) N.Rosberg (GER) Williams-Toyota 1 giro 16) Jenson Button (GBR) Honda 1 giro 17) Giancarlo Fisichella(ITA) Force India 1 giro

HAMILTON CAMPIONE SE... DOPO il trionfo di ieri Hamilton ha sette punti di vantaggio su Massa da amministrare nell’ultima gara della stagione, in Brasile. Ecco le diverse combinazioni che regalerebbero il titolo piloti all’inglese della McLaren che a 23 anni diventerebbe il più giovane iridato della storia della Formula 1: - Se Massa vince a Interlagos, Hamilton può diventare campione del mondo arrivando almeno quinto. – Se Massa arriva secondo Hamilton deve conquistare almeno due punti, arrivando quindi entro la settima posizione; – Se Massa arriva dopo la seconda posizione, Hamilton è campione anche senza entrare nella zona punti. Al contrario, Massa si fregerebbe del titolo iridato nei seguenti casi: – Se vince in Brasile e Hamilton non riesce ad arrivare almeno quinto. – Se arriva secondo e Hamilton non conquista punti.

MOTOMONDIALE

Gp Malaysia. Valentino vince ancora in MotoGp. “Superpippo” campione del mondo in 250

Rossi dominatore nel giorno di Simoncelli SEPANG – Obiettivi diversi, risultati diversi. Marco Simoncelli s'è accontentato di un podio che gli ha concesso di laurearsi campione del mondo della classe 250 con una gara d’anticipo sul calendario, un insaziabile Valentino Rossi no. Il pesarese della Yamaha, ormai campione della MotoGp da un mese, ha intascato il quinto successo personale sul circuito di Sepang, il nono centro stagionale, battendo con ampio margine Pedrosa. Graziato dalle bizzarrie climatiche, il soffocante Gp di Malaysia ha così visto tornare alla vittoria il re folletto e al titolo iridato lo storico marchio Gilera, fondato nel 1909 e prossimo a festeggiare il suo centenario, con Simoncelli. Il ventunenne riccionese è riuscito a centrare il suo obiettivo con un terzo posto nella corsa vinta dall’iberico del-

la Aprilia Alvaro Bautista, l’unico avversario in grado di contendergli l'alloro. Ma la sua vittoria, con ampio margine sul giapponese della Ktm Hiroshi Aoyama, non è bastata. Pur soffrendo terribilmente il gran caldo, con 41 gradi Celsius nell’aria, il capelluto “Sic” o “Superpippo”, come ama farsi chiamare, è riuscito a intascare col terzo posto un vantaggio di 28 punti, giusto tre in più di quelli disponibili nell’ultimo confronto stagionale di Valencia. Avrebbe preferito imitare l’amico Valentino e vincere gara e titolo in un sol colpo ma, dopo essersi reso protagonista di un paio di sbandate e di una curva allargata un pò troppo, Marco ha compreso che rischiare un danno irreparabile sarebbe stato una vera e propria follia. Da quel punto in poi ha corso con

un solo pensiero, quello del podio. S'è chiusa invece a favore di Stoner la corsa al simbolico titolo di vice campione della MotoGp che ha concluso sesto. A nulla è servito il generoso tentativo di Pedrosa. Lo spagnolo della Honda ha dominato le prime fasi della corsa per poi farsi fagocitare da Rossi. Una gara che Valentino aveva immaginato divertente ma che ha rischiato persino di annoiare, in fuga solitaria. Settimo Capirossi, penultimo il solito imbarazzante Melandri. Sfortunata la prova di Iannone nella 125. Scattato dalla pole, l’abruzzese s'è incollato come un’ombra a Talmacsi fin quando la gomma posteriore non l’ha mollato. Costringendolo poi in decima posizione. Hanno completato il podio il britannico Bradley Smith e il romano Simone Corsi.

LE CLASSIFICHE

MOTO GP Ordine d'arrivo: 1) V. Rossi (Ita) Yamaha in 43'06"007; 2) D. Pedrosa (Esp) Honda 4"008; 3) A. Dovizioso (Ita) Honda 8"536; 4) N. Hayden (Usa) Honda 8"858; 5) S. Nakano (Jpn) Honda 10"583. Classifica piloti: 1) V. Rossi (Ita) 357 punti; 2) C. Stoner (Aus) 255; 3) D. Pedrosa (Esp) 229; 4) J. Lorenzo (Esp) 182; 5) A. Dovizioso (Ita) 161 Classifica Costruttori: 1) Yamaha 386 punti, 2) Ducati 296, 3) Honda 295, 4) Suzuki 174, 5) Kawasaki 86

CLASSE 250 Ordine d'arrivo: 1) A. Bautista (Esp) Aprilia in 42'56"428; 2) H. Aoyama (Jpn) Ktm 2"586; 3) M. Simoncelli (Ita) Gilera 8"343; 4) Y.Takahashi (Jpn) Honda 11"032; 5) A. Espargaro (Esp) Aprilia 13"846. Classifica piloti: 1) M. Simoncelli (Ita) 256 punti; 2) A. Bautista (Esp) 228 3) M. Kallio (Fin) 191 4) A. Debon (Esp) 176 5) Y. Takahashi (Jpn) 147 Classifica costruttori: 1) Aprilia 327 punti, 2) Gilera 275, 3) KTM 234, 4) Honda 154, 5) Yamaha 1.

CLASSE 125 Ordine d'arrivo: 1) G. Talmacsi (Hun) Aprilia in 43'00"716; 2) B. Smith (Gbr) Aprilia 3"416; 3) S. Corsi (Ita) Aprilia 6"896; 4) S. Cortese (Ger) Aprilia 6"925; 5) M. Di Meglio (Fra) Derbi 7"115. Classifica piloti: 1) M. Di Meglio (Fra) 248; 2) G. Talmacsi (Hun) 206; 3) S. Corsi (Ita) 200; 4) S. Bradl (Ger) 187; 5) N. Terol (Esp) 156. Classifica costruttori: 1) Aprilia 376 punti, 2) Derbi 303, 3) KTM 114, 4) Honda 3, 5) Loncin 2.


62

Rubriche

Lunedì 20 ottobre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Certe speranze nel settore del lavoro oggi potranno avverarsi. Incrementate i rapporti sociali. In amore non trascurate i dettagli.

TORO 21/4 - 20/5

Nel lavoro la voglia di agire a volte gioca brutti scherzi: riflettete prima di prendere altre iniziative. Insoddisfazione sentimentale.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Non dovete perdere la fiducia: nel lavoro arriverà presto la vostra buona occasione. La gelosia può rovinare tutto.

CANCRO 22/6 - 22/7

Giocate d'astuzia e negli affari incasserete ottimi successi. In amore a volte bisogna forzare il carattere.

LEONE 23/7 - 23/8

Vi basta pochissimo per capire come affrontare una situazione nuova nella vostra attività. Più fiducia nella persona amata.

VERGINE 24/8 - 22/9

È il vostro giorno fortunato: tutti sembrano venire incontro alle vostre esigenze di lavoro. Un amore splendido.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Avete stabilito un'ottima intesa con i vostri collaboratori: il successo è assicurato. In amore non fate voi il primo passo.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Finalmente una giornata lavorativa positiva dopo un periodo burrascoso. Ansie passeggere in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Non dovete perdere l'ottimismo nemmeno quando, come oggi, nel lavoro la situazione è difficile.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nella professione è arrivato il momento di fare una scelta ben precisa, senza tentennamenti. Buone chances per i singles.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Cominciate pian piano ad allargare i vostri orizzonti lavorativi: i superiori vi apprezzeranno di più. In amore date di più.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

LA mento; sane NIA - Lamentosa nenia;

Nel lavoro fate attenzione a non scegliere il collaboratore sbagliato: potreste avere una cocente delusione. In amore smettete di bluffare.


Televisioni

12.00

GIOCO

21.05

PRIMA SERATA

La prova del cuoco

REALITYSHOW

21.10

ATTUALITÀ

L’isola dei famosi

SHOW

21.10

Federica Sciarelli

Zelig

Lunedì 20 ottobre 2008

23.20

FILM

20.30

Carlito’s Way

GIOCO

21.10

63

ATTUALITÀ

Enrico Papi

Gad Lerner

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VarietàCercando cercando 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 10.55 -EVENTO 186° annuale di Fondazione del Corpo Forestale dello Stato 11.45 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Ossessione di donna con Susan Hayward, Stephen Boyd, Dennis Holmes - regia di Henry Hathaway (USA) - 1959 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore 20.20 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmMai dire sì 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film I pappagalli con Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Peppino De Filippo, Maria Fiore, Madeleine Fischer, Cosetta Greco, Titina De Filippo - regia di Bruno Paolinelli (Italia) - 1955 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Serie TvRaccontami - Capitolo II 23.20 -TelegiornaleTg 1

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Reality ShowL'isola dei famosi

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -AttualitàChi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay

20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -ShowZelig

21.10 -MiniserieKarol, un uomo diventato papa 23.20 -FilmCarlito's Way con Al Pacino, Sean Penn, Penelope Ann Miller, John Leguizamo, Luis Guzman - regia di Brian De Palma (USA) - 1993

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -TelefilmGrey's Anatomy 22.05 -Serie TvCrimini bianchi 23.05 -TelefilmNip/Tuck

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -AttualitàL'infedele

23.25 -AttualitàPorta a Porta 01.00 -TelegiornaleTg 1 01.30 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaIn Italia 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -FilmGiochi d'adulti

23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.15 -Serie TvNebbie e delitti 2

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 01.15 -CortometraggioMacchina italiana - Psicologico 01.40 -Serie TvLa sedia della menzogna

23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto

02.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.25 -RubricaPianeta mare 03.10 -RubricaVivere meglio 04.20 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.25 -TelefilmBlue Murder 05.00 -TELENOVELA Terra nostra 2

00.10 -TelefilmCalifornication 00.45 -NewsStudio Sport 01.15 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 01.30 -MusicaleTalent 1 Player 02.05 -TelefilmA-Team 03.45 -FilmBrillantina Rock

23.30 -DocumentarioLa storia proibita del '900 italiano 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

I PAPPAGALLI

OSSESSIONE DI DONNA

con A. Fabrizi, A. Sordi, P. De Filippo regia di Bruno Paolinelli (Ita) - 1955

con S. Hayward, S. Boyd, B. Nichols regia di Henry Hathaway (Usa) - 1959

La domenica delle domestiche di un caseggiato romano sotto l'occhio vigile e bonario di un portinaio. Alcuni "siparietti" tra i tanti: Angela tenta di uccidersi con il gas dopo aver appreso che il suo fidanzato l'ha lasciata per sposare un'altra. Un marinaio timido vorrebbe "abbordare" una servetta. Ci riuscirà solo con la bonaria complicità del portinaio. Il dottor Tanzi...

Mary, rimasta vedova con il figlio Robbie e una fattoria da mandare avanti, decide di risposarsi con Fred, il suo aiutante anch'egli vedovo. Ma i rapporti tra Robbie e il patrigno risultano immediatamente molto difficili tanto che il bambino rende la vita impossibile alla coppia. In seguito a una rissa, l'uomo finisce in galera. Al suo ritorno dovrà dimostrare di essere davvero il...

RETE 4

ORE 23.20

RAI 1

ORE 3.00

RETE 4

ORE 21.10

KAROL, UN UOMO DIVENTATO PAPA con P. Adamczyk, E. Fantastichini - regia di Giacomo Battiato (Ita) - 2004 Siamo nel settembre 1939 a Cracovia dove Karol, mentre fa l'operaio alla Solvay, studia filologia e filosofia all'Università, scrive testi teatrali e recita. Già orfano di madre dall'età di otto anni, perde anche il padre nell'invasione della Polonia ad opera dell'esercito tedesco. L'occupazione gli mostra tutto il male contenuto nell'ideologia nazista, e così...

ITALIA 1

ORE 3.45

CARLITO’S WAY

GIOCHI D’ADULTI

BRILLANTINA ROCK

con A. Pacino, S. Penn, P. A. Miller, J. Leguizamo - regia di Brian De Palma (Usa) - 1993

con K. Kline, M. E. Mastrantonio, K. Spacey, F. Whitaker - regia di Alan J. Pakula (Usa) - 1992

con M. Garrison, C. Bonocore - regia di Michele Massimo Tarantini (Ita) - 1979

Carlito Brigante riesce a salvarsi per miracolo dalla galera grazie ai cavilli del suo amico avvocato Kleinfeld. Tornato in libertà, vorrebbe chiudere con il passato, racimolare i soldi per aprire un autonoleggio e abbandonare la vita del gangster. Ma le cose non sono così facili e quando Kleinfeld, nei guai per questioni di droga, gli chiede un aiuto, lui...

Richard Parker è un compositore di jingle ed è sposato felicemente con Priscilla. Lei non è male, ma il vicino, il consulente finanziario Eddy Otis, offre a Richard la sua appariscente consorte, Kay. Poi Kay viene trovata cadavere e...

Roby, un ragazzotto di periferia squattrinato, ama il ballo, Sandra e il suo sidecar di marca russa con cui scorazza per le strade del paese. Quando però in discoteca incontra l'americanina Sindy, figlia di un industriale che si trova a Milano per affari, finisce per perdere la testa e, per lei, si azzuffa col il danaroso Rick. La sfida tra i due prosegue a bordo di due auto con rischio...

Volami nel cuore soccombe sotto i colpi di C’è posta per te RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Volami nel cuore

ora 20.44 19.48 18.49 21.37

ascolto 5.758 5.133 3.549 3.379

RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi-la

21.52 21.04 19.27 18.55

2.820 2.582 2.523 1.848

RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'

20.31 21.35 20.11 20.00

2.823 2.321 2.024 1.803

CANALE 5 C'e' posta per te Striscia la notizia Amici di maria de Chi vuol essere

21.26 20.45 14.20 19.03

5.784 4.976 3.716 3.650

ITALIA 1 La casa dei fantasmi Scooby doo 2 mostri Studio sport Sergente bilko

21.15 19.27 13.05 14.22

2.566 2.042 1.753 1.507

RETE 4 The peacemaker Walker texas ranger Forum sessione Perry mason

21.11 19.40 14.09 15.11

1.581 1.453 1.102 909



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