CLIMA
VITTORIO FOA
MATERA
L’Italia alla Ue: «Modifiche o niente accordo»
Addio alla voce inquieta della sinistra
Buccico perde i consiglieri della lista civica Spaccatura sulla raccolta rifiuti
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della Basilicata
ED Anno 7 - N. 290
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
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Martedì 21 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Spietata analisi di Antonio Salicone sulla città di Potenza ROBERTO CAMMARELLE
«Siamo una regione senza capoluogo» Capitale decaduta? Luogo malinconico? «Giudizio che contiene alcune verità» alle pagine 8 e 9
L’inchiesta
Colombo a Belluno con tutti gli onori
Potenza Kiev andata e ritorno Vivere da ucraina Il pullman che arriva la domenica i soldi pagati per lavorare e quelli chiesti per spedire i pacchi a casa a pagina 21
COI FANTASMI DELLE STAMINALI di ANNA R.G. RIVELLI
Turimo, Folino a Bari «Cambiamenti tumultuosi» a pagina 19
Operaio cade dall’impalcatura ferito non grave a pagina 22
TUTTA RIONERO ABBRACCIA IL SUO CAMPIONE alle pagine 10 e 11
LA FELANDINA E TUTTO QUELLO CHE SI INTUIVA SULLA VALBASENTO di MAURIZIO GIRASOLE* Egregio direttore, ho scelto il suo quotidiano per intervenire con meditato ritardo sul caso "La Felandina", con la certezza di parlare non solo agli addetti alla rassegna stampa ma ad una buona fetta di popolazione lucana libera di pensare, avendo la sperimentata certezza che lei pubblicherà integralmente la risposta all'interrogazione
parlamentare svolta nel lontano 2003 sulla chiusura della Nylstar1.E' scontato che mi limiterò a focalizzare l'attenzione sugli aspetti sociali e di sviluppo economico, che una scelta azzardata determina quando si accettano in modo non concertati accordi di programma della portata de “La Felandina”. E' evidente che la naturale collocazione delle attività produttive come si evince dalla risposta dell'allora sottosegretario Valducci era
segue a pagina 9
Matera Le società sportive e gli oltre 400 iscritti restano senza il palasport
Il Comune chiude il Palasassi: serve il collaudo
oi siamo quelli dell'antipolitica. Quelli che il N pane lo chiamano pane. Quelli che, dovendo, discuterebbero più sulle invalidità che sulle relative commissioni e, potendo, chiederebbero al Dottor Maroscia se lui davvero ritiene di poter convincere qualcuno con le sue dichiarazioni. Se ci spera. Se ne ha certezza. Più di un anno fa avevamo iniziato ad occuparci della vicenda delle staminali scomparse dall'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera; più volte eravamo tornati sull'argomento soprattutto in difesa del dott. Carlo Gaudiano segue a pagina 14
GRAN FESTA PER L’ARRIVO DELL’ORO OLIMPICO
Nella folla anche i nonni commossi
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POTENZA
Foto Giovanni Marino
MATERA - Il Comune di Matera ha chiuso il PalaSassi. La decisione firmata dal dirigente Giuseppe Montemurro campeggiava nella tarda mattinata di ieri sulla porta esterna della struttura che nei giorni passati era stata interessata da lavori di riqualificazione. Una conferenza di servizio tenutasi, pare, ieri mattina in Comune ha definito questo tipo di soluzione. In un paio di giorni dovrebbe risolversi ogni cosa.
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CESARE PACIOTTI
Le scienze economiche? Meglio quelle esoteriche.
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In Italia e nel Mondo
Martedì 21 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Bolivia, marea umana per Evo LA PAZ – Un’autentica marea umana di indigeni, contadini, minatori, 'cocaleros' (coltivatori di coca) e membri di organizzazioni sociali e sindacati ha accompagnato ieri il presidente Evo Morales a La Paz per chiedere al Parlamento l’approvazione definitiva della legge che deve permettere la realizzazione di un referendum popolare per introdurre la nuova Costituzione approvata in dicembre.
Zimbabwe summit rinviato MBABANE (SWAZILAND) – Un summit dedicato alla crisi politica nello Zimbabwe, organizzato per ieri a Mbabane, nello Swaziland, dai dirigenti dei 15 paesi dell’Africa australe è stato rinviato al 27 ottobre dopo che il leader dell’opposizione Morgan Tsvangirai si è rifiutato di parteciparvi.
Trenta anni al cannibale-chef LONDRA – Dovrà scontare almeno trent'anni di carcere Anthony Morley, lo chef britannico che nell’aprile scorso uccise l’amante e ne cucinò parte del cadavere. Secondo i giudici, Morley, 36 anni, ex Mister Gay britannico, e Damian Oldfield, 33, erano appena andati a letto nella casa di quest’ultimo a Leeds. Quando Morley si è scagliato contro l’amico che frequentava da alcuni mesi. Lo ha colpito alla gola e lo ha pugnalato più volte, prima di tagliarne parte della coscia e del petto per cucinarle. Gli agenti hanno trovato una padella con i resti del soffritto.
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Perugia, i familiari di Mez chiedono 25 milioni di danni PERUGIA – Accogliere le richieste dei pm – ergastolo per Rudy Guede, rinvio a giudizio per Raffale Sollecito e Amanda Knox – e un risarcimento di 25 milioni di euro per la perdita di Mez: è quello che chiede la famiglia di Meredith Kercher per i tre imputati del delitto. I congiunti della giovane vittima «soffrono in modo incredibile, in silenzio». Ieri hanno però fatto sentire la loro voce davanti al gup attraverso gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna. I parenti della studentessa inglese sono infatti parte civile nei confronti dei tre imputati e ieri i loro legali hanno quantificato la richiesta di risarcimento complessiva, cinque milioni di euro ciascuno per padre, madre e i tre fra-
La sorella e i genitori di Meredith
telli. Cifra formalizzata per Guede, processato con il rito abbreviato, ma a concorrere a pagarla potrebbero essere chiamati anche degli altri due imputati in caso di rinvio a giudizio e di condanna.
Parma, scoppiano bombe carta tre indiziati interrogati in Questura PARMA – Sono stati interrogati per tutta la giornata, nella Questura di Verona, i presunti autori dell’attentato compiuto la notte di domenica di fronte alla sede della Polizia Municipale di Parma: due bombe carta fatte esplodere nel piazzale dell’edificio dove, settimane fa, era stato rinchiuso lo studente ghanese Emmanuel Bonsu, che poi denunciò violenze fisiche e insulti a sfondo razziale da parte di alcuni agenti, e dove in agosto una prostituta nigeriana era stata fotografata seminuda in una cella di sicurezza. Le persone sentite sono un quarantenne operaio di origini siciliane, ma residente da alcuni mesi a Langhirano (Parma), e due ventenni della provincia di Verona. Fino alla serata, a
I rilievi della Scientifica
quanto si è appreso, non sono stati comunque presi provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria. L’auto su cui viaggiavano i tre, una Polo verde scura, sarebbe intestata a un familiare del quarantenne.
Di Pietro e Veltroni ai ferri corti, la polemica non si ferma
Consulta, Pecorella si è ritirato Rai, il Pd non molla su Orlando ROMA - Svolta per l'elezione del giudice della Corte Costituzionale, primo effetto della rottura tra il Pd e Antonio Di Pietro. I gruppi parlamentari del Pdl hanno chiesto al proprio candidato Gaetano Pecorella di ritirarsi. Deputati e senatori della maggioranza lo hanno ringraziato per la sensibilità e l'impegno assicurati e lo hanno invitato a un gesto che "consentirebbe di giungere con rapidità all'elezione del giudice mancante". Il comunicato firmato dai capigruppo del Pdl che gli richiede il "sacrificio" precisa però che l'ex difensore di Berlusconi ha tutti i requisiti per entrare nella Consulta e che non di tratta di "un cedimento" alle eccezioni sollevate dall'opposizio-
ne contro la sua candidatura. Ieri nell'aula di Montecitorio ci sono state altre due fumate nere nel voto del palamento in seduta comune per la sostituzione di Romano Vaccarella, dimissionario ormai da maggio 2007. In entrambe è mancato il numero legale. Nella votazione del pomeriggio hanno votato solo 186 parlamentari sui 952 aventi diritto. In quella della sera hanno partecipato allo scrutinio solo 107 parlamentari. Ma al termine della seduta sette parlamentari radicali (Bonino, Farina Coscioni, Zamparutti, Bernardini, Mecacci, Perduca, Beltrandi) hanno deciso di restare e di occupare l'aula per protestare contro quella che loro ritengo-
no una "gravissima ferita allo stato di diritto", la mancanza del plenum della Corte Costituzionale da 500 giorni e l'assenza dell'organo di vigilanza della Rai. Si voterà di nuovo stamane alle 9, ma i parlamentari del Pdl hanno già fatto sapere che non risponderanno alla "chiama" mentre parteciperanno a quella delle 19 fiduciosi che la giornata serva a raggiungere il sospirato accordo politico tra maggioranza e opposizione. L'addio di Pecorella sembra destinato a influire anche nella partita parallela dell'elezione del presidente della commissione di Vigilanza Rai. Anche la candidatura di Leoluca Orlando potrebbe tramontare secondo lo schema suggerito dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini di un "disarmo bilanciato" e di una rosa di nomi sulle quali aprire il dialogo. Ieri però il segretario del Pd Walter Veltroni ha confermato l'impegno a eleggere Orlando alla Vigilanza Rai per "un'elementare norma di lealtà istituzionale". "Siamo persone serie, non facciamo giochi e giochetti", ha sottolineato il senatore del Pd Vincenzo Vita precisando anche che il voto del presidente della commissione non è assolutamente collegato alla manifestazione di sabato prossimo. Per l'Italia dei valori il nome è una questione di secondo piano ma le opposizioni de-
Il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro
vono tenere fermo il principio che spetta a loro sceglierlo e non si può permettere alla maggioranza di "sfogliare un nome dopo l'altro finchè non ce n'è uno a loro gradito". "Confidiamo che la maggioranza tiri fuori un nome, visto che bruciato Pecorella", ha osservato il deputato dell'Udc Luca Volonté. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha definito "ormai intollerabile l'impasse che si è venuto a creare" per l'elezione del nuovo componente della Consulta e del presidente di Commissione di vigilanza Rai. "Il parlamento", ha detto, "ha il dovere di eleggere il giudice e di garantire il presidente della Commissione di vigilanza". E inatnto s'infiamma lo scontro tra Walter Veltroni
e Antonio Di Pietro, dopo le accuse del leader del Pd di aver stracciato l'accordo di formare un gruppo unico e le bordate del capo dell'Italia dei valori che ha bollato Veltroni come "collaborazionista". Ieri l'ex pm ha dichiarato che il Pd, senza l'alleanza con l'Italia dei valori non riesce a vincere "nemmeno una bambolina" e si accorgerà che la rottura con l'Idv "è per lui impraticabile". Contro la dittatura di Berlusconi Veltroni "gioca a golf, io a rugby", ha detto ancora il leader dell'Italia dei valori. "Dal primo giorno che siamo in parlamento noi stiamo facendo un'opposizione dura, determinata, coerente, decisa. Tutti i giorni Berlusconi - ha detto Di Pietro -sa che deve fare i conti con me". Marina Maresca
Superenalotto, cresce in tutta Italia l’attesa per l’estrazione di questa sera ROMA - Effetto-jackpot. Cresce in tutt'Italia l'attesa per l'estrazione di questa sera con la caccia al "sei dei record". Ci sono infatti in palio 94,8 milioni di euro per chi azzeccherà la combinazione esatta di sei numeri al Superenalotto. Per cercare di accaparrarsi quella destinata a diventare la più alta vincita di sempre non solo in Italia, si stanno mobilitando scommettitori e ricevitorie. Giocate semplici e complicati sistemi, decine e decine di migliaia di italiani stanno facendo la fila per tentare la fortuna. In una totoricevitoria di Avezzano si registra per esempio un sistema da 30 mila euro suddiviso in 1200 quote da 22 euro ciascuna. Come se non bastassero i quasi 95 milioni di euro in palio, chi si aggiudicherà l'ambito "sei" potrà contare anche su un bonus di ulteriori 200 mila euro. Il regolamento della Sisal in tema di riscossioni vincite prevede infatti che i super-premi non possono essere incassati subito. Per quelli su-
periori a 52 mila euro si deve inoltrare la scheda vincente all'Ufficio premi della Direzione Generale che effettuerà il pagamento dopo sessanta giorni. È però previsto il pagamento degli interessi che, nel caso dei quasi 95 milioni di euro, ammontano a circa 200 mila euro. In attesa di conoscere il fortunato supermilionario, un vincitore già emerge in grande stile: l'Agenzia delle entrate. Gli incassi del Superenalotto realizzati nei primi otto concorsi di ottobre ammontano infatti a ben 347 milioni di euro, con un incremento di quasi il 115% rispetto ai primi nove mesi del 2008. In una settimana le giocate sono aumentate del 28%. Nella sola estrazione di sabato scorso sono state giocate complessivamente 135 milioni di combinazioni per un totale di 67,5 milioni di euro: 101,5 milioni di combinazioni con la formula tradizionale e 33,5 milioni con l'opzione SuperStar. Serena Bruno
In Italia e nel Mondo
Martedì 21 ottobre 2008
Negli Usa non è la prima volta che viene sollevato questo tipo di problema
Il Nyt pone la questione “salute” dei candidati Il giornale di New York riapre il dossier su McCain e Biden sopravvissuti al cancro
John McCain
NEW YORK – Scatta lo sprint finale nella corsa alla Casa Bianca e il New York Times riapre il dossier cartelle cliniche dei candidati. «Quest’anno la questione salute è di eccezionale importanza perchè due dei quattro avversari – il repubblicano John McCain e il vice democratico Joe Biden – sono sopravvissuti a problemi potenzialmente mortali che potrebbero ripresentarsi», ha scritto Lawrence Altman, il medico 'di casa' del giornale. Non è la prima volta che i medici Usa sollevano la questione
della salute dei candidati della corsa alla Casa Bianca 2008: un mese fa, quasi tremila professionisti della salute avevano chiesto a McCain di avere pieno accesso alle sue cartelle cliniche, salute mentale compresa. Oltre mezzo secolo dopo Dwight Eisenhower, che fu il primo presidente a praticare piena trasparenza sulle sue condizioni di salute, non esistono ancora standard che permettano di valutare indipendentemente le chance di un candidato di portare a termine, se eletto, il proprio mandato. Il caso di McCain è ovviamente il
più eclatante: se eletto, diventerebbe a 72 anni il più anziano presidente degli Stati Uniti al primo mandato, ed il primo inquilino ad entrare nell’Oval Office dopo esser sopravvissuto a un cancro. In maggio, la sua campagna ha consentito ad alcuni medici di consultare, ma non fotocopiare, 1200 pagine di documenti sanitari dal 1999 a oggi che «hanno lasciato aperti interrogativi, se non confusione sulla prognosi del melanoma di stadio Due per cui è stato operato nel 2000», scrive Altman. Michael Sproviero
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Turchia, iniziato il processo ai sovversivi di Ergenekon L’organizzazione è accusata di aver tentato di rovesciare l’attuale governo
Manifestanti pro Ergenekon
ANKARA – Con la decisione di trattenere in carcere i 46 degli 86 imputati già detenuti e di far svolgere in futuro audizioni separate per gli accusati in prigione e quelli a piede libero, si è conclusa ieri la prima udienza del controverso processo alla presunta organizzazione eversiva turca Ergenekon, accusata di aver cercato con la violenza di rovesciare l’attuale governo guidato dal filo-islamico partito Giustizia e Sviluppo (Akp) del premier Tayyip Erdogan. Il giudice Koksal Sengun ha annunciato che ogni imputato potrà avere un collegio di difesa di tre avvocati.
Vittime due tedeschi. A Kabul uccisa una cooperante
Afghanistan, autobomba contro militari. Morti 5 bimbi KABUL – Un’autobomba contro militari tedeschi della Nato che però ammazza anche cinque bambini nel nord dell’Afghanistan, l’assassinio di una operatrice umanitaria britannica a Kabul, combattimenti che da due giorni insanguinano il sud del Paese con un bilancio ufficiale di decine di morti. L’attentato che ha preso di mira, uccidendone due, i soldati tedeschi dell’Isaf (Forza di assistenza alla sicurezza della Nato) è avvenuto a Kunduz ed è stato rivendicato dai taleban: un kamikaze a bordo di una vettura imbottita di esplosivo si è lanciato contro una pattuglia intorno alle 13:30 di ieri ora locale (le 11:00 in Italia). La deflagrazione non ha lasciato scampo a due militari e ha investito anche un gruppo di bambini: cinque sono morti, un adulto afghano e un altro soldato sono rimasti feriti. Secondo il governatore della provincia di Kunduz, Mohammad Omar, successivamente sono state arrestate due persone sospette sulle quali però non è stata fornita nessuna informazione. Con un comunicato il presidente Hamid Karzai ha condannato l’attacco che ha «reso martiri cinque civili innocenti», aggiungendo che «il popolo dell’Afghanistan ringrazia i soldati tedeschi che hanno percorso migliaia di chilometri per contribuire alla sicurezza e alla ricostruzione dell’Afghanistan». L’area settentrionale, dove sono dispiegati i soldati tedeschi nell’Isaf, è ritenuta meno pericolosa del sud o dell’est ma negli ultimi tempi i taleban sono entrati in azione con sempre maggior frequenza. Con i due morti di ieri, i militari tedeschi deceduti sono trenta, di cui 14 in combattimento
L’omaggio di un militare tedesco
e 16 in incidenti. Ieri mattina i taleban avevano rivendicato anche un altro omicidio: l’uccisione, in pieno centro a Kabul, di una cooperante britannica accusata di fare proselitismo per i cristiani. Gayle Williams, 34 anni, lavorava per Serve Afghanistan, una Organizzazione non governativa (Ong) di ispirazione cristiana. «Siamo cristiani – ha detto il direttore Mike Lyth – Non l’abbiamo mai nascosto. Ma non facciamo proselitismo». La donna è stata freddata da numerosi, almeno sette, colpi d’arma da fuoco sparati da due uomini in moto che l’hanno affiancata e non le hanno lasciato scampo. In Afghanistan, Gayle Williams era arrivata due anni e mezzo fa ed
era andata a Kandahar, una delle roccaforti dei teleban. Sei mesi fa era stata richiamata a Kubul dove i responsabili della Ong ritenevano non corresse rischi. Nella capitale in effetti gli attentati contro operatori umanitari stranieri sono stati finora rari ma nella globalità del Paese dall’inizio dell’anno sono in progressivo aumento con un bilancio di 28 assassinati, di cui cinque stranieri. Nonostante l’attacco suicida compiuto contro soldati tedeschi oggi a Kunduz nel nord dell’Afghanistan, un’area ritenuta molto più sicura del sud, la Nato è convinta che l’azione degli insorti non si stia diffondendo in tutto il paese. «Non abbiamo mai definito sicura alcuna parte dell’ Afghanistan, ma le statistiche parlano chiaro e ci confermano che non c'è una diffusione delle attività degli insorti», ha detto il portavoce della Nato James Appathurai, interpellato dall’Ansa dopo l’attacco di un kamikaze contro le truppe tedesche dell’Isaf, nel quale sono rimasti uccisi anche civili, tra cui cinque bambini. «Le statistiche ci dicono che il 74% degli attacchi registrati contro le nostre truppe si sono verificati nel 10% del paese e riguardato il 6% della popolazione», ha riferito Appathurai. La Nato ha confermato recentemente la propria strategia in Afghanistan , insistendo però sulla necessità «di una risposta non solo militare», ma di sviluppo e ricostruzione del paese. Al consiglio di difesa di Bucarest, gli Alleati hanno messo a punto le regole per ridurre al minimo le morti tra i civili e concordato di estendere il mandato alla lotta contro il narcotraffico, purchè su richiesta del governo afghano. Ahmed Buzher
Vladimir Putin risponde colpo su colpo alle mosse statunitensi
Scudo antimissile, da Mosca una nuova mossa “simmetrica” MOSCA – Nuova mossa di Mosca, questa volta simmetrica, per rispondere allo scudo spaziale che gli Usa intendono installare nell’Europa dell’est: tra il 2011 e il 2012 la Russia comincerà a costruire nell’enclave baltica di Kaliningrad, confinante con Polonia, Lituania e Bielorussia, un sistema radar e anti-missile analogo a quello che Washington ha progettato in Polonia e in Repubblica ceca. Potrebbe quindi prendere corpo a distanza più ravvicinata la minaccia avanzata in passato dalla leadership russa di puntare il suo arsenale strategico su Varsavia e Praga, se il progetto di Washington andrà in porto. La decisione, passata apparentemente sotto silenzio, è stata presa, secondo fonti parlamentari citate dal quotidiano 'Nezavisimaia Gazeta', il 25 agosto dal presidente Dmitri Medvedev, quando ha firmato il programma di riarmo voluto dal predecessore Vladimir Putin. Il costo stimato del progetto, che verrà realizzato in tre anni, sa-
rà di 4,43 miliardi di rubli (circa 123 milioni di euro): una somma che appare modesta rispetto a quella prevista per lo scudo Usa. In ogni caso Mosca non perde un colpo nel replicare a Washington, lasciandosi aperta anche la via diplomatica: entro fine mese, infatti, riprenderanno le consultazioni bilaterali sul controverso progetto americano, forse nella speranza di creare la base di un nuovo negoziato con la futura e imminente nuova leadership alla Casa Bianca. Nel frattempo la Russia continua le sue esibizioni muscolari: da sola (recentemente ha simulato anche un attacco aereo nucleare), con la Csi (la comunità di Stati indipendenti nata dalla ceneri dell’Urss), con la Csto (l'organizzazione centro asiatica del trattato per la sicurezza collettiva) e con partner apertamente antiamericani, come il Venezuela di Hugo Chavez, che entro fine anno ospiterà comuni manovre navali con Mosca e già in trattative per nuove forniture belliche. Polina Rudenko
Cina, condannato a morte diventa un “eroe” su Internet
Il fantasma di Stalin rispunta in un processo tv
UN disoccupato di 28 anni condannato a morte per aver assassinato sei poliziotti ha suscitato un’insolita ondata di simpatia nell’opinione pubblica cinese. Non solo sono comparsi su Internet decine di messaggi di solidarietà con l’assassino ma – prima di un pesante intervento della censura politica – la stessa stampa governativa lo ha trattato con simpatia. Secondo le voci diffusesi col tam-tam di Internet il giovane era stato in precedenza arrestato e picchiato duramente da un gruppo di poliziotti di Zhabei nell’ ottobre del 2007, dopo essere stato trovato su una biciclet-
CONTINUA a far discutere e litigare in Russia la figura di Josif Stalin, che è stato protagonista domenica sera di un animato processo, sul secondo canale tv statale, in quanto dodicesimo ed ultimo finalista del referendum on line lanciato per proclamare entro fine anno «Il nome della Russia», una sorta di icona del Paese. Come previsto per tutti gli altri candidati, anche il dittatore sovietico ha avuto l'onore della ribalta televisiva, dove il suo 'difensore' ne ha vantato meriti e successi davanti ad una giuria di esperti, presieduta dal famoso regista Nikita Mikhalkov. A
Volo Alitalia incontra Ufo ta priva di licenza, cioè probabilmente rubata. Un reato che avrebbe dovuto essere dimostrato e che comunque difficilmente giustifica il comportamento degli agenti. Il ragazzo sarebbe diventato sessualmente impotente a causa del pestaggio.
NON un «incontro ravvicinato» con il solito automobilista solitario nel deserto del Nevada, ma un quasi contatto con un comunissimo volo Milano-Londra dell’Alitalia: è uno degli X-Files sugli Ufo desecretati dagli archivi nazionali britannici, un tesoro
di eventi misteriosi che farà impazzire gli amanti di questi elusivi oggetti spaziali, e che contiene diverse vicende difficilmente spiegabili. Tra queste, quella di un volo Alitalia in procinto di atterrare all’aeroporto londinese di Heathrow.
giudicare dagli interventi, il fantasma di Stalin è ancora un nervo scoperto della nuova Russia putiniana, che recentemente ne ha edulcorato la figura anche nei manuali di storia, esaltandone il ruolo nella modernizzazione del Paese.
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Martedì 21 ottobre 2008
Il fatto del giorno: Clima, Berlusconi punta i piedi “Non siamo isolati” ma coi paesi dell’Est
Allineati ai più deboli nell’economia dell’Ue
Dimenticarsi il futuro in nome del presente
dall’articolo di Paolo Foschi
dall’articolo di Emanuela Fontana
dall’articolo di Vittorio Emanuele Parsi
«L’Italia non è isolata, altri nove Paesi europei hanno chiesto tempo per approfondire il tema dei costi per la riduzione dell’anidride carbonica». Silvio Berlusconi ieri mattina è intervenuto sulla questione del clima e ha respinto le accuse di «isolamento del Paese nell’Europa» lanciate dal centrosinistra. Il premier non ha elencato gli alleati, ma secondo quanto emerso gli «amici» in questa battaglia sarebbero Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Slovacchia. E anche la Germania, pur senza schierarsi apertamente, sarebbe comunque sensibile alla causa italiana, sotto la spinta delle potentissime lobbies tedesche dell’acciaio e dell’industria pesante [...]
Le motivazioni sono in parte diverse, ma l’obbiettivo è lo stesso: oltre all’Italia, come dice il premier Silvio Berlusconi, ci sono in effetti altri nove Paesi nel continente che vogliono ridiscutere e modulare il pacchetto sul clima dell’Unione Europea. Sulla carta più di un terzo delle Nazioni della Ue non sono d’accordo sulla tempestività del piano di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020: l’Italia per «ragionevolezza», visto il momento difficile per le economie mondiali e i costi altissimi secondo studi contrastati, gli altri 9 perché si sentono più svantaggiati in partenza, alla luce dei sacrifici sostenuti e del più recente ingresso nell’Unione, non in grado quindi di sopportare il peso economico del pacchetto clima così come è adesso. [...]
Regole per gestire l’emergenza, ma non l’emergenza come regola, nella consapevolezza che il vizio, o la malattia, dell’Italia, e non certo da oggi, consiste nel trascinarsi nel presente quel tanto che basta a far perdere di vista il futuro. I tempi di crisi possono richiedere una «costituzione per l’emergenza», per parafrasare il titolo del bel volume di Bruce Hackermann, dedicato ai rapporti tra sicurezza e libertà negli anni della lotta al terrorismo. E però proprio la draconiana correzione di rotta, che la gravità degli eventi può persino arrivare a imporre, non deve far scordare che le misure imprescindibili per superare il rischio di naufragio non possono trasformarsi in provvedimenti permanenti.
La migliore di ieri
Ennesima rottura
Le tre ragioni di un torto fatto all’Europa e all’Italia
La ministra stempera
dall’articolo di Filippo Caleri
dall’articolo di Valerio Gualerzi
dall’articolo di Roberta D’Angelo
Altro che solito atteggiamento all’italiana negligente e indolente nell’applicare il dettato europeo. Questa volta, e cioè sulla difficoltà di applicare il pacchetto di misure contro l’inquinamento atmosferico, che prevede un costo per il sistema paese attorno ai 18 miliardi di euro, Roma non è sola. Anzi, forse la chiarezza dell’affondo italiano è servita a far uscire allo scoperto le perplessità di molti altri partner europei. È stato questo il pensiero che il premier Silvio Berlusconi ha espresso sul capitolo che in questi giorni ha fatto uscire una nuova linea di rottura tra l’esecutivo italiano e Bruxelles. [...]
Questo accordo non mi sta bene. Del resto non sono stato io a firmarlo ma il mio predecessore, Romano Prodi”. La frase pronunciata da Silvio Berlusconi al vertice dei capi di governo mercoledì scorso per giustificare l’opposizione dell’Italia al pacchetto sulla riduzione delle emissioni tossiche proposto dall’Unione europea, ha fatto infuriare non pochi dei suoi interlocutori. Per tre motivi. Il primo è che viola uno dei dogmi europei, cioè che ogni governo si fa carico delle decisioni prese dal governo precedente. Non essendoci guerre o rivoluzioni ma un normale avvicendamento democratico, in Eu-
ropa si dà per scontato il principio della continuità statuale. Il secondo motivo è che il governo Berlusconi ha confermato a più riprese il proprio accordo di massima sul pacchetto clima, varato dai capi di governo nel marzo 2007 ma poi regolarmente riconfermato ad ogni successivo vertice europeo, in media ogni tre mesi. [...] Il terzo motivo è che, agli occhi della Commissione e degli altri governi europei, proprio grazie a Prodi, che venne apposta a Bruxelles per negoziare discretamente la questione, l’Italia ha già ottenuto condizioni di estremo favore che molti Paesi ci invidiano e che al tempo fecero arrabbiare parecchie cancellerie. [...]
Maramotti sull’Unità
[...] Tenta di smorzare i toni il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in una nota precisa «che nessun rinvio di un anno è oggi richiesto dall’Italia; il riferimento al 2009 è legato esclusivamente alla clausola di revisione, alla richiesta cioè che l’impatto dei costibenefici venga esattamente valutato nel corso del 2009 e sulla base di tale valutazione vengano eventualmente riparametrati gli oneri previsti dal provvedimento». Ma, conferma, «l’Italia è intenzionata a condurre in porto entro la fine del 2008, fiduciosa in un esito positivo del negoziato » gli accordi.? [...]
Intanto il Polo si scioglie
Ma i numeri di Kyoto non seguono il rigore scientifico
dall’articolo di Rina Gagliardi
dall’intervento di Antonino Zichichi
?Secondo l’ultimo rapporto dell’”Arctic Report Card”, redatto annualmente dai maggiori climatologi di dieci Paesi, il Polo Nord si sta sciogliendo a velocità crescente – intanto quest’autunno ha registrato una temperatura superiore di cinque gradi a quella dell’anno scorso. Una “notiziola” di un certo interesse, tra un delitto e l’altro, tra un’uscita di Brunetta e l’altra. Eppure, diciamoci la verità, la sensibilità di massa all’ambiente e al rischio di una (non lontanissima) catastrofe climatica è oggi, in Italia, in caduta libera – decenni di “pensiero unico” neoliberista hanno prodotto anche questa specifica, drammatica regressione. Alle classi dominanti, ad una imprenditoria dedita, nel migliore dei casi, al profitto a breve, dell’ambiente, del destino della specie umana, della sorte delle generazioni future, non gliene importa nulla – e comunque non ci crede, vuoi per indifferenza vuoi per cecità vuoi per abissale ignoranza. [...]
La paura per le variazioni climatiche nasce dal fatto che il grande pubblico ignora le contraddizioni rigorosamente «scientifico-matematiche» che stanno alla base delle tanto declamate «previsioni» dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), un gruppo di 2.500 persone che ha fatto credere all’opinione pubblica mondiale: la Scienza ha capito tutto sul clima. Se fosse vero, il futuro climatologico della Terra sarebbe privo di incertezze e sotto il rigoroso controllo della Scienza. Non è così. Diciamo subito che quanto osservato fino ad oggi sul cli-
ma può essere dovuto a cause naturali e che l’uomo potrebbe quindi entrarci poco o niente. Anzitutto una precisazione. L’anidride carbonica è cibo per le piante e non va quindi demonizzata come è invece giusto fare per i veleni che l’industrializzazione selvaggia inietta nell’atmosfera. Chi scrive è responsabile, con l’allora segretario generale della World meteorological organization (il Professore G.O.P. Obasi), della creazione del comitato scientifico dell’Onu da cui è poi nato l’Ipcc. Di questo comitato faceva parte il più brillante collaboratore di Von Neumann, padre della matematica meteo-climatologica, l’allora giova-
La fotografia
Questione di soldi dall’articolo di Valerio Gualerzi
[...] Per il governo. Secondo il governo adempiere agli obiettivi previsti dalla direttiva 2020-20 costerebbe all’Italia una cifra compresa tra i 18 e i 25 miliardi l’anno, pari a circa l’1,14 del Pil. Dati che secondo Palazzo Chigi si desumono da valutazioni della stessa Unione Europea nei suoi studi preliminari. Risorse superiori a quelle chieste ad altri stati dell’Unione e che avrebbero l’effetto di frenare la ripresa economica nazionale. Posizione questa, in sintonia con quella di Confindustria, grande sponsor dell’indietro tutta nella lotta ai cambiamenti climatici. Secondo Bruxelles i conti vanno fatti però in maniera diversa. “La stima dei costi aggiuntivi – spiega il commissario all’Ambiente, il conservatore greco Stavros Dimas – secondo la Commissione, è pari infatti al massimo allo 0,66% del Pil. [...]
Manifestazione femminista in Ucraina (Ansa)
nissimo Tsung Dao Lee (pupillo di Fermi e Nobel) che introdusse la «terza dimensione» nella matematica meteoclimatologica. Senza questa «terza dimensione» non potrebbero esistere le «turbolenze», proprietà fondamentale di tutti i modelli meteo-climatologici. Il padre delle «turbolenze» ha preso parte ai Seminari di Erice dedicati ai modelli matematici in uso nell’Ipcc e li ha giudicati lungi dall’essere soddisfacenti. È necessario riportare nel cuore dei laboratori scientifici queste tematiche. Il grande pubblico vuole sapere quali sono le conclusioni che il rigore scientifico può permettere di derivare dall’analisi delle misure fatte. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Andiamo bene. Per giustificare l’ennesimo voltafaccia all’Europa Berlusconi che fa? Si picca: non siamo solo noi e chiama in causa una lista di altri Paesi raccapricciante visto ciò che hanno in comune: sono tutti dell’Est europeo, e questo passi, anche se allinearsi come progetto di sviluppo economico ed ecologico agli stati dell’ex Unione sovietica non dovrebbe essere proprio il motivo ispiratore della destra italiana. Sono tutti entrati abbondantemente tardi nell’Ue e nella fattispecie sono economie deboli se non disastrate. Avere un premier che davanti all’Europa se la suona e se la canta non è proprio edificante. La nostra coscienza ecologica è bassa o nulla, ma non ci stupiamo se un giorno Berlusconi deciderà che la politica monetaria non gli sta bene e che è meglio tornare indietro. Alle lire? Magari... A rubli e zloti, semmai.
Martedì 21 ottobre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Questa volta è vera rottura fra Di Pietro e Veltroni perché in Abruzzo salta l’asse di alleanza con l’Udc
Con la crisi economica l’Atlantico si è allargato
dall’articolo di Massimo Giannini
dall’editoriale di Angelo Panebianco
Il lungo addio tra Partito democratico e Italia dei Valori si è infine consumato. A una settimana dalla manifestazione del 25 ottobre, la "rupture" decretata da Veltroni è per il centrosinistra un atto costitutivo di igiene politica, e un gesto tardivo di ricostruzione identitaria. C’è una ragione tattica e congiunturale, che spiega la fine di questa alleanza spuria e antitetica. In Abruzzo è saltato definitivamente l’accordo che avrebbe consentito al Pd di saldare un asse solido e promettente con l’Udc, alla stregua di quello che è avvenuto in Trentino. Veltroni ha convinto Casini a siglare un patto elettorale in vista delle regionali di fine novembre: tu ritiri il tuo candidato, l’Idv ritira il suo, e tutti insieme troviamo una figura "terza" per il ruolo di "governatore", sulla quale convogliare tutti i nostri voti. Era fatta. E sarebbe stato un altro passo, forse decisivo, sulla via di una graduale ricomposizione politica tra la sinistra riformista (di-
Walter Veltroni
sintossicata dai germi massimalisti) e il centro cattolico (depurato dalle tossine berlusconiane). Ma Di Pietro ha fatto ciò che da tempo gli riesce meglio: ha detto no. E ha fatto saltare il tavolo. La ferrea logica dei numeri dice ora che questa scelta, miope e irresponsabile, equivale a regalare l’Abruzzo al centrodestra. Se si considera che l’alzata d’ingegno dell’ex pm si produce nelle stesse ore in cui il Pd erige un muro per-
sino esagerato per difendere come una "sua" bandiera la candidatura di Leoluca Orlando alla Commissione di vigilanza Rai, allora si capisce perché Veltroni debba aver considerato la misura ormai più che colma. E abbia deciso a sua volta di troncare il filo che lo teneva unito all’Italia dei Valori, già fragile e sfibrato soprattutto dopo gli attacchi insensati contro Napolitano riecheggiati tra la folla di Piazza Navona.
dall’articolo di Francesco Semprini
Nancy Pelosi e Rudy Giuliani cantano «Volare», Ignazio La Russa parla in inglese e Gina Lollobrigida si lancia in appelli scaramantici. E Leonardo di Caprio? Assente come John McCain e Barack Obama. Ma mentre per i due candidati alla Casa Bianca era prevedibile, la mancanza dell’attore, ospite d’onore alla consueta serata in «black tie» della Fondazione nazionale degli italo-americani, crea un vero e proprio giallo. Di Caprio ha spedito il padre George a ritirare il riconoscimento consegnato a personalità di spicco della comu-
Di Caprio non va alla festa e allora compare Di Capri nità oriunda [...]. Impegni di lavoro dicono alcuni, motivi politici si chiedono altri. «E’ malato, ha una polmonite» spiega lo staff del Niaf, spazzando via ogni dubbio. In compenso a sorpresa appare Peppino di Capri che apre il repertorio con «Volare». La presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi, entrata in sala inneggiando Obama, si lascia trasportare dalle note
e poco lontano la segue l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani. Qualche parola l’accenna anche l’astronauta Paolo Nespoli che di volo se ne intende, e il giudice della Corte Suprema, Samuel Alito che sembra deliziato dal banchetto a base di pasta al forno, bistecca e vini italiani. Il premio alla Carriera è andato alla Lollobrigida che ha compiuto qualche mese fa 81
Ma c’è anche una ragione strategica e strutturale, che giustifica lo scioglimento di un "contratto" politico che, con tutta evidenza, non si doveva sottoscrivere. Fin dall’inizio, e cioè prima del voto del 13 aprile, l’accordo tra Pd e Idv è risultato strumentale e asimmetrico. Non si è capito in virtù di quale principio, nel ridefinire giustamente il perimetro delle alleanze dopo il disastroso fallimento dell’Unione e nel rivendicare con orgoglio il coraggio di presentarsi "da soli" alla resa dei conti con il Cavaliere, i riformisti abbiano concesso ai dipietristi la "deroga" che hanno negato a tutti gli altri, dai post-comunisti ai neo-socialisti. La necessità di coprirsi al centro, presidiando attraverso l’ex pm le piazze grilliste e giustizialiste, è parsa fin da allora una giustificazione ovvia, ma non sufficiente. Ancora meno si è capito in virtù di quale principio, nel rinserrare le file dopo l’inevitabile disfatta elettorale, si è consentito a Di Pietro di rinegoziare unilateralmente i termini dell’accordo [...].
anni: «Mia zia è morta a 113 anni, questo premio è prematuro». La Lollo mette le mani avanti e promette la sua partecipazione ad almeno un’altra trentina di gala Niaf. Il momento più toccante è stato quando l’ambasciatore italiano a Washington, Gianni Castellaneta, ha consegnato l’onorificenza di Commendatore a John Salamone, il grande regista dei gala Niaf che si ritira dopo 25 edizioni. Anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, riserva una sorpresa agli ospiti in sala, un discorso in un inglese corsaro: «Ho detto a Berlusconi, mentendo, che conoscevo bene l’inglese, ma non è vero [...]».
Come è stato spesso osservato, ogni volta che si diffonde l’idea che l’America sia entrata in una fase di declino, essa reagisce e, al suo interno, si mettono in moto processi che le danno nuovo slancio, una nuova giovinezza. Le profezie sul declino americano (come quella dello storico Paul Kennedy negli anni Ottanta) erano insomma, fino a oggi, «profezie che si auto-falsificavano ». Magari andrà così anche questa volta. C’è però una differenza rispetto agli anni Ottanta. Allora, l’America aveva di fronte solo un rivale in declino (l’Urss) e le ricette reaganiane bastarono a rivitalizzarla, rivitalizzando l’intero Occidente. Oggi, la crescita delle potenze asiatiche sembra un fatto irreversibile. La crisi finanziaria potrebbe allora accelerare (come ho scritto sul Corriere il 10 ottobre) la tendenza, già in atto, alla ridistribuzione del potere, il definitivo passaggio da un sistema internazionale unipolare (una sola superpotenza) a un sistema multipolare (quattro o cinque grandi potenze). Non mi pare che la possibile emergenza di un sistema multipolare sia in contraddizione con la constatazione che l’America resterà comunque a lungo la più forte potenza militare né con il fatto che solo l’America ha tuttora le risorse per far ripartire un nuovo ciclo economico espansivo. Sarebbe un multipolarismo asimmetrico (come ha scritto Vittorio Emanuele Parsi), un sistema internazionale comunque diverso da quello che abbiamo conosciuto. Con regole diverse. La mia ipotesi è che un mondo del genere sarebbe più pericoloso (con più rischi di guerra) e più ostile alle libertà.
È stato il predominio indiscusso dell’America a favorire la diffusione della democrazia nel mondo (ci sono oggi molte più democrazie che in passato). Con un ridimensionamento, sia pure relativo, dell’America, quel processo perderebbe la spinta propulsiva. Che fine farebbe l’Europa in un sistema multipolare? Il multipolarismo è un sogno coltivato da molti europei desiderosi di sbarazzarsi degli arroganti americani. Al tempo dell’invasione dell’Iraq, il francese Chirac e il tedesco Schroeder accarezzarono l’idea di dare vita, insieme alla Russia di Putin, a una coalizione capace di «bilanciare» gli Stati Uniti, come si fa, appunto, nei sistemi multipolari. All’epoca sembrava un soggetto da film di fantastoria. Ma domani? Per cavarsela in un mondo multipolare l’Europa avrebbe solo due possibi-lità: diventare in fretta un «Superstato» (gli Stati Uniti d’Europa) capace di trattare alla pari con le altre potenze o, in alternativa, mantenersi legata agli americani. Sul Corriere di ieri Mario Monti ha giustamente ricordato quale straordinario successo sia stato il raggiunto accordo fra i governi europei sulle misure per fronteggiare la crisi finanziaria. Un successo dei governi, come Monti ha sottolineato. Penso si possa dire che abbiamo visto in azione una sorta di incarnazione della «Europa delle patrie» prefigurata a suo tempo dal generale de Gaulle. Proprio come de Gaulle sognava, il presidente Sarkozy sta oggi energicamente coordinando un’Europa dei governi impegnati a fronteggiare l’emergenza. La Commissione (che, insieme alla Corte di giustizia e alla Banca europea, rappresenta la dimensione sovranazionale dell’Unione) è invece emarginata. [...]
Sport: fra le righe e sopra le righe L’Inter rompe l’equilibrio Mourinho, l’antipatico, aveva ragione di un campionato diverso povera Roma, con l’Olimpico freddo
Il segreto per vincere
dall’editoriale di Mario Sconcerti
dal commento di Piero Mei
dall’articolo di Valentino Rossi
L’Inter rompe l’equilibrio del campionato diverso. È inverosimile la facilità con cui la Roma è fatta a pezzi prima da Ibrahimovic poi a turno dai tanti assaltatori interisti. La differenza è netta anche se sembra nascere quasi casualmente. Ibrahimovic è tenuto in gioco al millimetro da una distrazione di Cicinho, ottimo giocatore ma non adatto alla precisione tattica del calcio italiano. All’Inter riesce tutto facile, qualunque attacco diventa una ferita nella difesa della Roma. Il risultato è una lezione imprevedibile e segna per adesso la fine della vecchia fantasia romanista. La squadra non ha più una sua espressione di gioco, è un insieme di spunti individuali, anche quando riaffiora qualcosa della magia antica, è fuori misura e velleitaria. Non ci sono colpe esatte del tecnico, c’è un errore complessivo, lo sfinimento di un metodo che manca ormai di interpreti e di ambizioni. È come se la Roma si fosse bruciata con un fuoco di cui non ha goduto, a cui ha corso forsennatamente intorno senza mai riuscire a toccarne la forza e la bellezza. Si riprenderà certo, la dimensione non è questa. Ma non ci sono altri margini se non quelli di un buon ricollocamento. Dura e solida l’Inter, con un Ibrahimovic ormai completo, quasi immarcabile. È forse merito di Mourinho, il cui carro si sta sempre più allargando di cronisti, oppure è proprio il tempo che ha dato a Ibrahimovic una dimensione diversa, una straordinaria quadratura. Oggi gioca con una sicurezza diversa ottenendo pericolosità e gol che in passato faceva molta più fatica a ottenere. Mourinho ha giocato a stupire preferendo Obinna sia a Mancini che a Cruz e Adriano. Non è la partita che aiuta a decifrare la giustizia delle scelte. È stato tutto fantastico e facile. Ma l’idea è quella di un tecnico che gioca serenamente a nascondino con una grande squadra, divertendosi a mescolarla come più gli piace con il gusto profondo dell’istrione. L’Inter ottiene così di staccarsi dalla folla imbarazzante della classifica. Il campionato torna ad avere una sua piccola logica. L’imprevedibile è tutto alle spalle di Mourinho, capriccioso e di nuovo offeso chissà da quale sentenza, ma certamente padrone dei nervi e delle energie della sua squadra. [...]
Prendersela con chi? Il destino cinico e baro? La società il cui progetto sta facendo acqua? Spalletti che...? I giocatori che...? Il mercato che...? E a che serve, se la Monte Mario comincia a sfollare all’undicesimo del secondo tempo quando l’Inter vince 4 a 0 e la Sud intona, come tanto tempo fa, “che sarà, sarà”. Ma quel che sarà potrebbe sembrare un incubo ed essere una realtà. Ci vorrebbero economisti e finanzieri (ma di questi tempi meglio lasciar stare) e psicologi più bravi di Freud o storici che ci raccontino di come finisce un ciclo. Tante cose ci vorrebbero per spiegare il come e il perché, ma resta, ed ha la crudezza della verità, il risultato, povera Roma. Tutto in una notte, in una partita soltanto? Se così fosse, ben presto sembrerebbe tutto perduto (e per l’onore basterà aspettare un tempo ancora): quando l’aquilone di Ibrahimovic s’alza nel cielo dell’Olimpico, che Doni, uscito a riparare l’irreparabile, non ci arriverebbe neppure se fosse Bubka. Risparmiamoci la discussione sul
Scrivo da Sepang, dove ho appena vinto la nona gara della stagione MotoGP 2008, dopo aver già conseguito l’ottavo titolo mondiale della mia carriera. Riassumendo, non mi sono ancora svegliato da un sogno che, nel frattempo, è divenuto realtà. Il mio sogno non era quello di uscire dalla crisi sportiva e personale che certamente conoscete. Uscire dalla crisi non era un sogno, era una certezza: sapevo che ne sarei uscito. I sogni però, purtroppo, non bastano per uscire dalle crisi. Serviva essere svegli, anzi sveglissimi, stringere i denti, chiudere un occhio, talvolta entrambi, di fronte alle tante parole scritte, dette, gettate al vento per raccontare le mie sfortune [...]. Serviva ancora qualcosa: il fattore “I”, il fattore Italia. Per uscire dalla crisi, innanzitutto, dovevo tornare in Italia e tornare ad essere Italiano a tutti gli effetti, non solo sulla carta d’identità. Non ho mai visto un albero crescere sano e forte a 2000 chilometri di distanza dalle sue radici. E con tutti i viaggi che ho fatto, non ho mai visto alberi più belli di quelli di casa mia. [...]
Obinna esulta dopo il quarto gol dell’Inter alla Roma
dettaglio del fuorigioco: non è più la questione di centimetri, ma di uomini e di mezzi, e il seguito della partita lo dirà: l’Inter era più forte. Il professor Mourinho, che troneggia in panchina come negli scaffali delle librerie dove perfino in quel di Roma s’affacciano imperiose biografie tra un best seller e l’altro, guarda la sua panchina e sogghigna: ha fatto dell’antipatia costruita e finta, mediatica, la sua vera simpatia, sta facendo dell’Inter una squadra tremenda. Sì, sembra tutto andato via, come il buon tempo antico. Perché il gol di Ibrahimo-
vic è precoce (al 5’), e la Roma, che ritrova il suo amore, cioè Totti, non sembra più la bella Roma di ieri e ieri l’altro, ma la Roma di oggi, meglio trascurare gli aggettivi. Le capitano le occasioni per segnare, ma l’impressione non è quella, l’impressione è che proprio l’Inter sia più forte e se lasci stare la sensazione e passi alla lettura dei nomi di panchina per non dir del campo te ne fai subito una certezza. Cruz, Adriano, Mancini (quello che si dice “Mansini”) e Balotelli parcheggiano lì, alle spalle di Mourinho: un gesto, e entreranno. [...]
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Primo piano
Martedì 21 ottobre 2008
Battaglia sui gas serra Prestigiacomo: «Nessuno Per il commissario europeo minaccia veti, siamo venuti le deroghe dovranno essere per trovare soluzioni condivise» limitate nel tempo e nella portata
Braccio di ferro Italia-Ue Roma avverte: «Senza modifiche niente intesa». E Bruxelles: «L’obiettivo non cambia» di ENRICO TIBUZZI LUSSEMBURGO – Tra l’Italia e l’Unione europea è braccio di ferro sul pacchetto clima. Roma avverte. Senza importanti modifiche delle misure previste non sarà possibile trovare quell'unanimità tra i 27 necessaria per varare a dicembre l’accordo. E Bruxelles replica. L’obiettivo dell’Ue non cambia: la presidenza di turno francese punta a raggiungere un’intesa sul varo del pacchetto clima entro dicembre, cioè al prossimo vertice dell’Unione. Stemperati i toni della polemica Roma-Bruxelles sulle cifre relative ai costi dell’applicazione del pacchetto, il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, in occasione della sua partecipazione al Consiglio dei ministri dell’Ue, ha sottolineato che «nessuno minaccia veti. Siamo venuti per esprimere il punto di vista dell’Italia e trovare soluzioni condivise». Ma «la nuova Maastricht per l’ambiente non si può fare se non c'è l’accordo su tutto». E l’Europa «non può svolgere il ruolo di Don Chisciotte» nel mondo. La posizione italiana, ha ricordato il ministro «non è isolata». Gli interventi dei colleghi in occasione del Consiglio «hanno confermato che sono almeno dieci i Paesi che hanno l’esigenza di modificare il pacchetto alla luce dell’analisi costi-benefici». «Siamo qui per trovare un accordo», ha ribadito ancora Presigiacomo aggiungendo che però «le distanze sono notevoli». La volontà espressa dal Consiglio europeo la scorsa settimana di procedere all’unanimità è stata, per il ministro «molto saggia». Una volta passato questo principio, ha poi aggiunto, «sarebbe suicida non accettare almeno una parte delle richieste di modifica». E senza un’intesa all’unanimità – è la posizione italiana – l'accordo sarebbe destinato a slittare. Nel corso del suo intervento al Consiglio ambiente, Prestigiacomo – contrariamente a quanto da lei stessa anticipato all’arrivo a Lussemburgo – non ha esplicitamente chiesto l'inserimento di una clausola di revisione all’interno del pacchetto ma ha evidenziato più volte le proccupazioni derivanti dagli effetti della crisi finanziaria e dalla necessità di avere più tempo per valutarne l’impatto. Il pacchetto clima «è in linea con quanto si dovrebbe fare per fare fronte alla crisi economica e finanziaria», ha messo in evidenza il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas, il quale è apparso ottimista sulla possibilità di arrivare a un’intesa nei tempi fis-
sati dal vertice Ue. «Dovremo approfondire le questioni sul tappeto – ha detto Dimas mostrando apertura verso la possibilità di introdurre modifiche agli interventi previsti. Ma «le concessioni di deroghe – ha precisato il commissario – dovranno essere limitate nel tempo e nella portata». Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro francese Jean-Louis Borloo, presidente di turno del Consiglio ambiente dell’Ue. Secondo il quale «la scelta di tutti i leader è stata quella di concludere entro la fine dell’anno, ma tenendo conto dei problemi dei singoli Paesi. Nessuno – ha chiosato Borloo – ci ha dato un mandato per un rinvio» della decisione. Questa è la tabella di marcia e il Parlamento europeo è d’accordo con noi. Abbiamo un mese e mezzo di tempo per risolvere i problemi e trovare un accordo».
Wwf: «Servono tagli del 30% di Co2 al 2020»
L’Italia, ha comunque ricordato Prestigiacomo, continua tra l'altro a chiedere che il regolamento sulle emissioni di CO2 delle auto venga discusso congiuntamente con il
pacchetto clima. Un obiettivo che deve ancora essere raggiunto nel contesto di un negoziato che si annuncia in salita e caratterizzato da tempi molto stretti.
ROMA – La crisi del clima accelera e una riduzione del 20% delle emissioni di Co2 al 2020 non basta per fermare l’aumento di 2 gradi della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali mentre serve una «risposta internazionale più rapida e ambiziosa» con un target di riduzione al 2020 del 30% di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Questo quanto afferma il Wwf in un dossier pubblicato ieri dal titolo «Cambiamento climatico: più veloce, più forte, più vicino» in cui l’associazione rilancia l’emergenza clima mettendo in fila tutti i nuovi studi che testimoniano che i cambiamenti sono più veloci di quanto la scienza avesse previsto.
Lo studio è stato redatto con il supporto di esperti internazionali di climatologia tra cui Jean-Pascal van Ypersele, dell’Università cattolica di Lovanio (Belgio) e neo-eletto vice presidente dell’Ipcc, che ha dichiarato: «E' ormai chiaro che il cambiamento climatico sta già avendo un impatto maggiore di quanto la maggior parte di noi scienziati avesse anticipato. Per questo è vitale che la risposta internazionale per taglio emissioni e adattamento sia più rapida e più ambiziosa». Il Mediterraneo subirà periodi di siccità a lungo termine sempre più frequenti; a livello globale, si prevede che l’aumento del livello del mare sarà pari al doppio della previsione massima dell’Ipcc.
Il Partito Democratico accusa il governo di euroscetticismo
E’ scontro tra Pd e Pdl «L’ennesima brutta figura» di MARCELLO CAMPO ROMA – E' scontro aperto tra maggioranza e opposizione circa l’entità dei costi da sostenere per lottare contro l’inquinamento, proprio nel giorno in cui a Lussemburgo si apre il Consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’Ue. Il partito democratico accusa il centrodestra di «ecoscetticismo» e di aver fatto «l'ennesima brutta figura»; Il Pdl respinge ogni critica e passa al contrattacco definendo l’opposizione «irresponsabile». «Putroppo il nostro paese non ha fatto ancora una bella figura», afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni. «Una cosa è mettersi a un tavolo a negoziare – attacca Francesco Rutelli – altra è mettersi su una linea di ecoscettici-
smo, come ha fatto il ministro Brunetta. L’Italia non può tirarsi fuori dalla condivisione di quello che è stato per l'Europa l’unico passo politico degli ultimi anni. Ben venga un negoziato. L’Italia deve difendere le piccole imprese, alcuni tipi di impianti che, se non hanno un processo razionale di riduzione delle emissioni inquinanti, rischiano di andare là dove queste emissioni sono permesse, in Cina ad esempio. Un negoziato è saggio, quel che non si capisce è cosa vuole il governo». Per Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del Pd è ora di dire «basta con il gioco delle tre carte. L’obiettivo difficile da raggiungere – aggiunge – è quello di Kyoto al 2012, non quello per il 2020 in discussione in
queste ore in Commissione Europea». «L'opposizione – replica Lucio Malan, senatore del Pdl – vuole continuare su una linea irresponsabile in materia di accordi europei sul clima, la stessa perseguita nel 2007 quando il governo Prodi ha sottoscritto il pacchetto Ue del 20-20-20 in modo velleitario, senza formulare un piano serio per conseguire i risultati previsti, dal quale sarebbe subito emerso il costo enorme per l’Italia. Il governo Berlusconi – prosegue Malan – sta invece mostrando serietà nel chiedere importanti modifiche per rendere applicabili le misure e ridurre l’impatto sul nostro Paese. Senza le modifiche che chiediamo – conclude Malan – il piano Ue sarebbe disastroso per l’Europa e per l’Italia in particolare».
Walter Veltroni
Appello del presidente della Repubblica a tutelarli anche in tempi di crisi economica
Napolitano: «Consapevoli dei valori ambientali» ROMA – L'importanza di avere «consapevolezza dei valori ambientali e naturali» e l’impegno del governo a tutelarli anche in tempi di crisi economica sono stati richiamati ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel giorno del vertice dell’Unione Europea sui temi del clima e dell’ambiente. Il capo dello Stato ne ha parlato in Piazza del Popolo, al termine della cerimonia per la Festa annuale del Corpo Forestale dello stato, che quest’anno festeggia il 186/mo anniversario. «Il contributo del Corpo Forestale e in generale del dicastero delle Politiche agricole, alimentari e forestali è rilevante», ha sottolineato il Capo dello Stato, solleci-
tato dai cronisti. Napolitano ha partecipato alla cerimonia insieme al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. Erano presenti anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il sottosegretario di Stato Gianni Letta. Le parole del capo dello Stato richiamano quelle pronunciate venerdì scorso, a Castelporziano, quando ha chiesto di tenere sempre presente, in tutte le scelte, «il legame stretto e positivo che unisce difesa della natura ed esigenza di crescita dell’economia e dello sviluppo mondiale». Ieri, in Piazza del Popolo, anche il ministro Zaia, si è espresso in tal senso evidenziando la grande sensibilità» dimostrata dal governo sul tema dell’ambiente. Zaia ha an-
che difeso la posizione dell’esecutivo riguardo al piano europeo per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica: «I problemi posti non sono solo dell’Italia ma anche di altri stati membri e per questo è giusto che, oggi, ci sia una decisione condivisa da tutti». Riguardo al consiglio dei ministri europei dell’ambiente di ieri, il ministro, si è detto «convinto» che comunque un risultato ci sarà: l’Italia – conclude Zaia – sarà ancora apripista e traino per tutti gli altri». Zaia ha inoltre proposto una task-force per proteggere l’ambiente. Quelle di ieri e oggi sono giornate cruciali per la politica europea sul clima: i ministri Ue si confrontano sul pacchetto clima-
energia, che testimonia l’impegno dell’Europa a fare la propria parte nello sforzo di stabilizzazione dei cambiamenti climatici. Sul tavolo del Consiglio, il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, pone la richiesta dell’Italia di un rinvio dell’entrata in vigore del pacchetto proposto dalla Commissione Ue per consentire un approfondimento dei costi effettivi per il sistema industriale dei tagli alle emissioni di CO2, giudicati più penalizzanti per l’industria italiana, rispetto a quelle di altri Paesi. L'Italia è capofila dell’opposizione alla linea europea, che con l’obiettivo 20-20-20 punta sull'incremento dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.
Primo piano
Martedì 21 ottobre 2008
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Il terremoto scuola Universitari e docenti a “lezione” davanti alla Camera. A Milano bruciato il decreto in piazza
Blocco degli istituti all’orizzonte Continua l’ondata di cortei e proteste contro la riforma Gelmini di ANDREA LONGO ROMA - Ancora cortei, occupazioni organizzate sull'onda degli sms, autogestioni, assemblee e sit-in. Da Trieste a Palermo, da Milano a Roma, da Livorno a Napoli, da Ancona a Ferrara. Dopo le imponenti manifestazioni di venerdì scorso, con il grande corteo dei Cobas nella capitale, la settimana si è aperta ieri con le proteste negli Atenei e nelle scuole superiori per fermare i progetti del ministro Maria Stella Gelmini e i tagli all'Università. Al grido di: "Non pagheremo noi la vostra crisi". Nella capitale docenti e studenti di Fisica della Sapienza hanno tenuto lezioni con le lavagne davanti piazza Montecitorio, Navona e Campidoglio. Nel capoluogo lombardo invece gli studenti hanno bruciato una copia del contestato provvedimento del governo sulla scuola davanti Palazzo Marino, sede del comune. Oltre un migliaio di universitari di Padova hanno festeggiato con un corteo spontaneo lo stop della didattica in tutte facoltà deciso per giovedì dal Senato accademico. Le contestazioni, da Nord a Sud, continueranno nei prossimi giorni, in concomitanza con la discussione in Parlamento del contestato decreto 137, e la tensione nel mondo della scuola resta sempre alta. Anche perchè il ministro Gelmini, che ieri è stata accolta da urla ma anche da applausi al suo arrivo in una scuola della Brianza, è decisa ad andare dritta per la sua strada. E ha ribadito che anche se "è ora di svecchiare l'università", la sua riforma non la riguarda, quindi la mobilitazione negli Atenei è solo strumentale. La Rete degli Studenti ha annunciato che il 23 ottobre bloccherà gli ingressi degli istituti di tutta Italia "per sbarrare la strada alla riforma e ai tagli con tutta la nostra creatività e voglia di cambiamento". Sulla stessa linea l'Unione degli studenti. Alla protesta si uniranno anche gli studenti medi, superiori e universitari legati al movimento politico Forza Nuova. Il rettore dell'università di Palermo si è schierato con gli studenti: oggi ci sarà il blocco delle lezioni nell'ateneo e sarà oscurato anche il sito web universitario per protesta. Dalle contestazioni alle proposte. I rettori delle università aderenti all'Aquis (Associazione per la qualità delle università statali italiane) hanno suggerito al governo di ridurre i tagli ai finanziamenti per gli atenei che spendono meglio. Non mollano i sindacati e l'opposizione. Raffaele Bonanni, leader della Cisl, ha detto che la manifestazione "si farà", e pure lo sciopero. Se non si vedrà la disponibilità "chiara e palese" di modificare il provvedimento. La riforma Gelmini ha aspetti positivi ha aggiunto il leader della Uil, Luigi Angeletti - ma "va
discussa, con le persone che sono o direttamente interessate o sono fruitrici del servizio". A favore della mobilitazione anche l'Ugl. Da oggi intanto la battaglia politica continua in Aula al Senato, dove inizia il dibattito sugli emendamenti presentati dal Partito democratico al decreto su scuola e università. Sarà quella l'occasione per verificare se governo e centrodestra sono disposte a riconoscere che le obiezioni dei democratici erano nel merito, ha detto il ministro ombra dell'Istruzione. Il Pd ha spiegato Maria Pia Garavaglia - è contrario alla logica dei 'corpo a corpo'. Intende però portare avanti un confronto duro, ma positivo e concentrato sulle questioni vere.
Lezione di fisica davanti a Montecitorio, con cartelli di protesta
La grande manifestazione di Palermo
In quindicimila alla manifestazione anti-Gelmini. Il rettore accanto agli studenti
Palermo per un giorno “capitale”della protesta di ALFREDO PECORARO PALERMO - Erano 15 mila, secondo gli organizzatori, gli studenti che sono scesi in piazza a Palermo per protestare contro la legge 133 del ministro per la Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini; al loro fianco anche ricercatori e personale amministrativo dell’Università. Oggi sarà dunque il turno dei docenti che, insieme agli studenti, a conclusione delle assemblee in programma in tutte le facoltà, raggiungeranno la sede della Prefettura per un sit-in. Dopo l’assemblea di venerdì scorso con quattromila persone radunate davanti la facoltà di Architettura, ieri gli studenti universitari sono usciti dalla cittadella di viale delle Scienze per manifestare davanti alla città il loro dissenso alla riforma Gelmini. Partiti dalla facoltà di Lettere e Filosofia dove da giorni è in atto l’assemblea permanente, i manifestanti in corteo hanno sfilato per le strade portando in spalla una bara nera di cartone a simboleggiare il funerale dell’università fino al Rettorato, dove era in corso un conve-
zione, scandita dai cori contro «la riforma GelminiTremonti» e il governo Berlusconi. Gli universitari hanno incassato il sostegno del rettore, Giuseppe Silvestri (in carica fino a fine mese, poi gli subentrerà l’ex assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla), che ha accolto buona parte delle proposte presentate da una delegazione ricevuta in una sala del palazzo, mentre davanti ai cancelli dello Steri era in corso il presidio. Con una lettera ai presidi di tutte le facoltà, Silvestri ha autorizzato per domattina la sospensione dell’attività didattica per consentire agli Studenti in corteo con la “bara” dell’Università studenti e ai docenti di pargno al quale avrebbe dovuto parteci- tecipare alle assemblee; ha deciso anpare anche il ministro, alla fine assen- che di oscurare il sito web dell’Ateneo, te per impegni istituzionali a Gine- dove, sempre domani, comparirà una nota dello stesso rettore che spiegherà vra. Proprio l’annunciata presenza del la sua posizione rispetto alla riforma. Agli studenti però Silvestri ha chieministro ha richiamato migliaia di studenti a partecipare alla manifesta- sto di non bloccare le lezioni, uno dei
punti all’ordine del giorno delle assemblee di domani, che sfoceranno nella manifestazione in Prefettura. «Ci sarò anch’io per rappresentare al prefetto il disagio che stiamo vivendo», ha assicurato il rettore, che su sollecitazione di alcuni studenti, è sceso tra i manifestanti per spiegare, con il megafono, la sua contrarietà «alla trasformazione delle Università pubbliche in fondazioni, al taglio dei finanziamenti che mettono a rischio i bilanci del 2009 e del 2010 e alla riduzione del 20% del turnover che impedirà ai giovani di subentrare a quanti andranno in pensione». La manifestazione si è svolta in un clima tranquillo; qualche momento di tensione quando i manifestanti in testa al corteo hanno cercato di forzare il cordone di polizia e carabinieri posizionato davanti al cancello del rettorato per entrare nel piazzale dell’edificio. Gli agenti hanno respinto gli studenti. La tensione si è allentata quando ha preso la parola il rettore, che ha negato per motivi di sicurezza agli studenti di entrare nel piazzale dello Steri per un occupazione simbolica.
Poi apre al precedente Governo: «Sarà recuperato qualche loro elemento di politica scolastica»
E la Gelmini attacca la sinistra: «Diffonde bugie e falsità» CARATE BRIANZA (MILANO) Attacca la sinistra il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, accusando l’opposizione di diffondere per il Paese, per quanto riguarda la riforma della scuola, solo bugie e falsità. “Ma le bugie hanno le gambe corte – ha affermato il ministro – e tra qualche mese, quando si vedrà come stanno le cose, tutte quelle falsità si ritorceranno contro chi le ha dette». Il ministro dell’Istruzione ha parlato con veemenza e convinzione della sua riforma in una scuola brianzola, a Carate Brianza (Milano), dove si sono riuniti dirigenti scolastici di istituti brianzoli. Ad attenderla una trentina di contestatori, tra genitori, precari e anche bambini, che l’hanno accolta al grido di 'Boc-
di fare ideologie in ciata, bocciata'. Alcuun’epoca post ideoni alunni reggevano logica». anche lo striscione «Il Gelmini ha detto futuro dei bambini che la sua non è solo non fa rima con Geluna riforma ma un mini». principio che rimetNella sala strapiete la persona al cenna, invece, il ministro tro, una persona che è stata ricevuta con caquindi non è più un lorosi applausi, così numero o una scatocome da applausi e la vuota da riempimanifestazioni di conre. sensi è stato interrotto Il ministro ha ripiù volte il suo discorpetuto che la siniso. «Mi auguro che la stra ha detto solo sinistra – ha detto Gelfalsità sul tempo mini – non voglia uti- Maria Stella Gelmini pieno, sulla chiusulizzare la scuola come terreno di scontro: a farne le spe- ra delle scuole di isole e di montase sarebbe il Paese, non certo Ber- gna (ricordando a questo propolusconi. La scuola non è una que- sito che viene applicato un 'dpr' stione da politicizzare, non è nè del '98) e sui tagli. «Io mi auguro di destra, nè di sinistra, si cerca che si possa ritornare a ragiona-
re con serenità, voglio stemperare i toni», ha detto ancora Gelmini, sottolineando di aver in mente anche di recuperare qualche elemento di politica scolastica dal governo precedente. «IO NON STO ZITTA» - Durante il suo intervento, dall’esterno sono arrivate ancora le voci dei contestatori: «Stai zitta, stai zitta». «Io non sto zitta – ha esclamato – ma procedo con grande rispetto anche per coloro che manifestano un dissenso. Io cerco ogni opportunità di confronto e non è facile in queste giornate dove il clima politico si è surriscaldato girare l’Italia, certo sarebbe più facile smettere, ma io non voglio chiudermi dentro il mio ministero e interrompere il dialogo con la scuola».
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Martedì 21 ottobre 2008
Politica lucana Il presidente del consiglio provinciale di Potenza Salicone scrive alla politica comunale e lancia il dibattito sul capoluogo
Potenza vero centro oppure la Regione è senz’anima POTENZA - Il dibattito ancora in corso sul ruolo del capoluogo, le interessanti scelte che l'amministrazione comunale ha posto in essere in questi anni, i provvedimenti che a giorni riguarderanno il centro storico e le funzioni ad esso assegnate, impongono, per la rilevanza delle questioni poste in essere, un coinvolgimento più ampio possibile che superi le mura cittadine e coinvolga livelli istituzionali diversi. Il consiglio provinciale, nelle sue più diverse espressioni, non intende sottrarsi ad un necessario confronto per offrire il proprio contributo alla città. Le competenze di questo ente, le esperienze dei suoi consiglieri, le professionalità che esprime, le sensibilità politiche e la capacità amministrativa, rappresentano elementi che offrono certezza ad ulteriori e necessari contributi. La sensazione che si avverte è quella che il consiglio provinciale abbia da tempo superato quella dimensione politica e culturale che contrapponeva la città alla sua provincia e all'intera regione. Un confronto spesso duro che nasce già dagli anni '50 , si evidenzia negli anni '60 e si accentua fortemente in seguito all'istituzione dell'ente Regione e al consequenziale trasferimento dei poteri dalle sedi romane alle sedi regionali. Con i nuovi poteri attribuiti, le città capoluogo e, quindi, Potenza, assurgono a “metropoli regionali”, a centri di decisione e di esasperato potere politico. Si
Antonio Salicone
fa sempre più concreta l'idea che la città cresca a discapito del suo territorio. Potenza è considerata una realtà assorbente, egoista, fagocitante, incapace d'assolvere a una funzione di servizio per l'intera sua Provincia e ancor più per l'intera sua regione, fino a considerarla, esasperatamente,
un “malinconico capoluogo di Provincia”, una “ capitale decaduta”, incapace di esprimere le tensioni morali, culturali dell'intera regione. Un giudizio, forse, esasperato, a volte strumentale, che contiene, comunque, elementi di verità. Oggi si prende atto che qualcosa è cambiato e sta cambiando. Gli innumerevoli slogan che hanno caratterizzato il dibattito sul ruolo della città sembrano trasformarsi in realtà concrete. Il tentativo di offrire all'intera comunità regionale servizi altamente qualificati (ospedale università) sembra concretizzarsi. Il piano strutturale metropolitano presentato dall'amministrazione comunale rappresenta un concreto atto di apertura verso il territorio. Si prende atto che Potenza è città capoluogo per l'intera comunità regionale, perchè guarda a essa come ad un “importante fattore di coesione territoriale e sociale”. Si ha la nuova consapevolezza che la Città per esercitare la sua funzione di guida debba decentrare più che accentrare, debba servire il territorio più che utilizzarlo. Si riconoscono le debolezze di un capoluogo che non riesce a trattenere la fuga di risorse umane e produttive, si comprende che è necessario un coinvolgimento più ampio di responsabilità istituzionali e non solo. Il consiglio provinciale accetta questa sfida ed è pronto ad offrire il proprio contributo. In questo nuovo clima di collabora-
zione e di fattivo coinvolgimento si è disponibili finanche a rivedere, con giudizio più sereno, parte della storia di questa città. Una storia che vede lo sviluppo e la crescita del capoluogo condizionata da passate e più attuali emergenze. Quella demografica: dal 1950 al 1975 la città cresce smisuratamente passando dai suoi 32.000 a 60.000 abitanti in linea con il processo d'urbanizzazione e la tendenza alla concentrazione della popolazione nei centri regionali attratti dalla speranza di una migliore qualità della vita ed da una maggiore possibilità occupazionale. Una tendenza di difficile gestione per la quale il capoluogo paga le conseguenze, ancora evidenti, di un'insufficiente programmazione urbanistica. L'emergenza terremoto: la città cambia volto, cambiano gli usi, i comportamenti le abitudini. Il centro storico perde la sua funzione originaria. Si assiste all'espulsione dei suoi residenti in linea con una tendenza che vede i centri storici svuotarsi o per interventi di risanamento o per calamità naturali. Anche in questo caso l'emergenza abitativa si contrappone a un'impossibile e più attenta programmazione urbanistica. Nascono nuove attività imprenditoriali ma finiscono esperienze maturate negli anni. Alla classe dirigente di allora bisogna riconoscere il merito di aver resistito a pressioni indecorose e a soluzioni artificiose che se
solo ascoltate avrebbero inesorabilmente trasformato il volto della città. L'emergenza finanziaria: la città per essere città regione e città comprensorio, offre giornalmente servizi a un'utenza allargata, a migliaia di persone che in essa si recano per ragioni di studio, di lavoro, alla ricerca di nuove opportunità, alla possibilità d'impiegare il proprio tempo libero. Il capoluogo quotidianamente raddoppia le sue presenze fino a sfiorare le centomila unità. Spese aggiuntive, necessarie, obbligate per una città che vuole essere città leader e offrire, pertanto, servizi superiori. Purtroppo, però, i trasferimenti perequativi che lo stato trasferisce al comune, per far fronte ai servizi offerti, rimangono ancorati a parametri che prendono in considerazione i soli residenti. Il rischio per la città è che le difficoltà finanziarie che investono tutte le realtà comunali diventino per il capoluogo una crisi strutturale capace d'indebolire fortemente la qualità dei servizi offerti. Sono queste, evidentemente, considerazioni da approfondire, valutare, vagliare, ma che aprono un interessante e proficuo confronto. Un dibattito al quale il consiglio provinciale intende partecipare, libero da pregiudizi ormai superarati e convinto più che mai che una regione senza capoluogo è una regione senz'anima. Antonio Salicone (presidente consiglio provinciale di Potenza)
L’EVENTO
A Belluno si parla dei 60 anni della Costituzione e il protagonista è il senatore a vita
Colombo racconta la costituente agli studenti COLOMBO testimonial d’eccezione dei 60 anni di Costituzione in Friuli Venezia Giulia. Gli studenti di Belluno, infatti, incontrano la “Costituzione italiani” a 60 dalla sua nascita. E vedette della giornata è il senatore lucano Emilio Colombo. L’iniziativa è stata organizzata dallo Studio legale Megali (oggi al teatro comunale di Belluno ndr) per l’anniversario del sessantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Carta costituzionale. Si tratta di un incontro pubblico dedicato a mille studenti bellunesi. E al senatore Colombo sarà riservata una parte della
Due immagini d’epoca del senatore Emilio Colombo. Nella prima il lucano è a un incontro internazionale nella veste di ministro degli Esteri mentre nella seconda immagine il costituente incontra Gianni Agnelli
mattinata per spiegare e raccontare proprio i giorni in cui fu varata la Costituzione. Gli organizzatori
dell’evento nella nota a corredo per gli studenti (dalle elementari alle medie ndr) così hanno presentato Emilio Colombo:
«Uno dei padri fondatori della Costituzione, chiamato a partecipare ai lavori della assemblea Costituente all'età di 26 anni, è
stato più volte nominato ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri in diverse legislature. A lui il compito di ricor-
dare ai ragazzi il clima che caratterizzò i giorni dei dibattiti e dei lavori che portarono alla nascita della Costituzione Italiana».
Primo piano 9 Maggiore l’attenzione dei big nazionali per la Basilicata Martedì 21 ottobre 2008
I big “vedono” lucano Bersani oggi, prima Fassino e Fitto di casa di SALVATORE SANTORO POTENZA - Oggi Bersani è a Potenza. Uno dei big del Partito democratico nazionale (è il ministro all’economia del governo ombra) si trattiene per molte ore nel capoluogo lucano. Questo a tre giorni della visita a Matera di un altro big. Quel Piero Fassino che da ultimo segretario nazionale dei Ds ha - insieme al suo collega della Margherita Francesco Rutelli - dato vita al Partito democratico poi consegnato a Walter Veltroni. La Basilicata quindi crocevia per leader nazionali. E non è campagna elettorale. Almeno nell’immediato. Di solito la presenza di esponenti politici di spicco è sempre stata legata a quella di comizi elettorali o di avvenimenti propagandistici immediatamente precedenti agli appuntamenti con il voto. Ma oggi le cose sembrano stia cambiando. E non è un caso
dunque che il ministro pugliese Raffaele Fitto a distanza di pochi giorni visiti il capoluogo per la seconda volta. Senza contare che nel frattempo per il Pdl c’è stata anche la visita potentina per il sottosegretario di Stato Nitto Palma. Per quanto riguarda il Partito democratico è indiscutibile che nel Mezzogiorno il Pd che sta meglio è quello lucano. Non solo per i risultati elettorali del 13 e 14 aprile scorso quando in controtendenza nazionale i democratici di Basilicata riuscirono a imporsi nonostante la crescita del Pdl e di Berlusconi. Ma anche perchè il Pd lucano in un anno è riuscito a strutturarsi come partito territoriale ed approvare il proprio Statuto in largo anticipo rispetto a quello che è accaduto nel resto delle regioni italiane. E se è anche vero, che il Pd lucano vive una serie di contraddizioni interne e di frizioni tra big locali (non diver-
samente però da quello che avviene altrove) è pur vero che la classe politica dirigente del Pd si sta giocando ai vari livelli del partito romano delle ottime performance: da Piero Lacorazza, nelle relazioni con tra segreteria regionale e nazionale, a Vito De Filippo sul tavolo della Conferenza Stato - Regioni a Salvatore Margiotta nei rapporti parlamentari e nella Commissione Ambiente senza contare i già “testati” Bubbico, Luongo e Pittella. Da qui le attenzioni nazionali senza dimenticare inoltre, che in una logica federalista e in una rinnovata visione Meridionalista della politica del Mezzogiorno la Basilicata del petrolio e dell’acqua assuma sempre più valore strategico anche se i numeri elettorali rimangono pur sempre marginali. Chiaro dunque il perchè per i democratici nazionali la Basilicata “amica” sia il salotto ideale per lanciare proclami nazionali.
Ma in questo contesto però si gioca una partita delicata anche il Popolo della libertà che non sta a guardare. Il centrodestra lucano infatti, nel frattempo è cambiato così come sono mutate le ambizioni governative locali. Il centrosinistra infatti, in tutte le ultime elezioni non ha più dimostrato di avere la forza di “maggioranze bulgare”. Anzi. A Matera il sindaco è Nicola Buccico di An. A Melfi c’è lo “storico” Navazio e per quanto riguarda la corsa alle prossime amministrative il pronostico nelle tre postazioni più importanti (comune di Potenza e le due Province) non è ancora chiuso a favore di nessuno. Chiaro che il centrodestra lucano senta il bisogno di “attenzioni” nazionali per tentare l’accelerazione definitiva. Per questo, in attesa della massa dei turisti normali, la Basilicata si veste già da località ricercata dai politici. s.santoro@luedi.it
L’allarme dei consiglieri della Fpc Manifestazione nazionale Pd con Bersani
Troppi ritardi «Così non va», le ricette per la Val d’Agri democratiche per il Sud Il gruppo regionale della Federazione dei popolari di centro incontrerà in un pubblico dibattito cittadini, amministratori, organizzazioni sindacali, e forze sociali e produttive della Val d’Agri sul tema “Piano Operativo ”, giovedì prossimo alle ore 18.30, presso l’Hotel Sirio di Villa d’Agri. Le motivazioni dell’incontro: «I ritardi che si stanno riscontrando nella concretizzazione dell’attuale Piano operativo – dicono i consiglieri regionali Rosa Mastrosimone, Gaetano Fierro e Franco Mollica - le discrasie, le incongruenze ed il fatto che il territorio non riesce a percepire i benefici del Piano, rende necessario proporre un nuovo utilizzo delle royalties del petrolio. Il territorio deve essere attore e protagonista dello sviluppo necessario ad un’area che subisce pesantemente l’impatto ambientale delle estrazioni». Di questo i consiglieri della Federazione dei popolari di centro «vogliono farsi carico, riallacciando - si legge ancora nella nota stampa -con il territorio il rapporto ormai perso tra la politica ed i cittadini, facendo proprie le istanze e portandole in consiglio regionale».
A partire dalle 9 e 30 stamattina nel Teatro Stabile di Potenza si svolge l’unica tappa del Sud d’Italia della manifestazione nazionale del Partito democratico “Così non va”. Come da solgan “Le proposte del Pd per il Mezzogiorno” il partito di Walter Veltroni passa all’illustrazione delle idee e dei programmi per il rilancio del Meridione. Protagonista della giornata - che si sviluppa in un incontro di mattina e in una tavola rotonda pomeridiana - il ministro del governo ombra, Pier Luigi Bersani. L’appuntamento di oggi, secondo l’organizzazione del Pd, ha la doppia funzione di voler analizzare e dibattere sulle «scelte sbagliate del governo nazionale guidato dal premier Silvio Berlusconi sui temi inerenti il Mezzogiorno d'Italia» e rilanciare il percorso di opposizione politica al centrodestra che vede nella manifestazio-
ne nazionale di sabato 25 ottobre a Roma (prevista anche una massiccia mobilitazioni di “democratici” lucani) il massimo appuntamento autunnale. Sull’appuntamento odierno, queste le parole del segretario del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza: «Una iniziativa ricca di contenuti il cui spessore sarà attestato tanto dagli autorevoli personaggi quanto dal fatto che da Potenza parte la proposta del Pd sulle politiche per il Mezzogiorno». E Lacorazza ha anche sottolineato che «dentro i temi di attualità come la crisi finanziaria, il federalismo, il carovita, la necessità di aumentare salari, stipendi e pensioni, le difficoltà delle piccole e medie imprese, la scuola, il Pd propone e incalza e protesta contro un governo le cui scelte rischiano di accanirsi ancor di più sul Sud e sulle fasce più deboli».
Pier Luigi Bersani
Oltre a Bersani e Lacorazza, tanti gli ospiti tra cui, il sindaco Santarsiero, il presidente provinciale, Altobello, il governatore lucano, De Filippo tutti i parlamentari lucani del Pd e il presidente di Confindustria di Basilicata, Attilio Martorano. Dal nazionale invece, attesi il ministro Raffaele Fitto, il governatore pugliese Nichi Vendola, l’ex sindacalista Sergio D’Antoni e tanti altri.
dalla prima
La Felandina e tutto quello che si intuiva sulla Valbasento era nel perimetro industriale di competenza del Consorzio industriale di Matera, ma allora come mai i capannoni sorgono nel comune di Bernalda - Metaponto? La prima maliziosa riflessione che mi viene e nella difficoltà che dovrà affrontare la cordata di imprenditori di destra assegnatari de “La Felandina” nel giustificare la voce di spesa infrastrutture (strade, servizi condominiali e altro ancora in una area Salandra - Ferrandina già infrastruttura, con la complicazione di andare in conflitto con un ente pubblico istituzionale specializzato in tale attività. E' meglio andare in un prato verde e realizzare, prima il deserto per poi metterci le prefabbricate cattedrali, che ben si sposano con il “benvenuto” a Metaponto, con le Tavole Palatine e l' Acquapark. Sbancamenti e lavori che sono un pugno nello stomaco ad un sviluppo pianificato e d'insieme. Il 2003 passa e chiude prima
la Dow Chemical, la PNT, la Calbas , Nylstar 1, Ergom1,e poi ancora la Nylstar2, e poi ancora CFP, e poi ancora Apelle - Green Leather, e poi ancora la Pactiv con lavoratori che escono dai cancelli per non rientrarvi, con famiglie che escono fuori dal diritto di cittadinanza cancellati dal bisogno e da un futuro che li vede ai margini della società. Nel frattempo si affossa il progetto di una centrale a turbo gas partita prima dagli improponibili 1200 Mw, poi scesa a 700, e poi ad una più giusta e razionale dimensione da 375 Mwatt. Anche qui troppe pance piene a discapito di troppe oramai vuote. Fallisce il progetto Valsud, fallisce la reindustrializzazione del bando Matera - Treviso, si ridimensionano i progetti del Bando Valbasento, arrancano sotto la scure della crisi internazionale la Panasonic, l'Orsa Sud, l'Orma, la Ergom, la fortuna non aiuta e sorgono problemi anche alla Bioserch - Pfizer, si ridimensiona la Drop, la Tecnoparco razionalizza e con auda-
cia lancia il piano “B” ( ma non ha vita facile, denigrare la società di servizi è uno sport “popolare”), si razionalizza la stessa Confindustria, si lacera il centrosinistra e arranca la Cgil lucana, chiude l'Informa srl prima dei vincoli temporali imposti dal bando Valbasento (chi lo sa se qualcuno ha recuperato i finanziamenti erogati). Si registra una frenata inaspettata della performante Politex. Il sindacato viene tirato per la giacchetta e gli si sbattono sui tavoli i dati sulle difficoltà presenti rispetto alle convenienze localizzative e le accuse di coprire una classe operaia improvvisamente “assenteista”. Ma si continua a non decidere, Panta rei (Tutto scorre). Nel frattempo crescono i capannoni del consorzio la Felandina e il deserto si riempie di erbacce, si sperperano soldi in corsi di formazione e ad i lavoratori della Nylstar1, della Calbas, della Pnt e della Dow Chemicals scadono le mobilità ordinarie, ma non è il consorzio La Felan-
dina che permette a questi lavoratori di rientrare nel terribile limbo dei mobilitati in deroga ma il consorzio nuova Valsud (affossato da un patto di non sviluppo bipartisan). Anche nell'area di competenza del Consorzio industriale si continuano a spendere soldi in infrastrutture, mettendo la polvere sotto il tappeto e tradendo la mission statutaria dello stesso . Al sindaco di Bernalda chiedo di evitare di nascondere la testa dentro la sabbia, ma visto che la frittata è fatta! Si adoperi nel rivendicare, per una atto di giustizia verso i tanti lavoratori in mobilità e disoccupati, il diritto che questi soldi attribuiti a quel consorzio La Felandina rimangano sul nostro territorio. Al Consorzio industriale di Matera un augurio di buon lavoro con il nuovo commissario straordinario che invitiamo a visitare l'area industriale della Valbasento per prendere coscienza che il primo atto da mettere in campo è quello di rendere decorose le tante infrastrutture
realizzate con soldi pubblici e che oggi versano in uno stato di abbandono e di degrado facilmente documentabile. E’ necessario che la sede del Consorzio industriale sia nel cuore dell'unica area industriale Matera, non dissipiamo danaro utile allo sviluppo pagando affitti nel centro di Matera. Ai sindaci di Pisticci, di Ferrandina, di Salandra, di Pomarico, di Miglionico, di Grassano, di Grottole, mi sento di invitarli a vagliare la necessità di coordinarsi per richiedere investimenti in infrastrutture utili al tessuto economico per citare un esempio di attualità scottante l'ammodernamento delle reti elettriche gestite da Terna (Enel). Per chiudere esprimo condivisione con l'ex sindaco Dino Recchia sul tema Pista Mattei e vorrei aggiungere una questione di merito: in tutto l'iter autorizzavo si è tenuto conto che a pochi metri dalla pista sorge una attività industriale soggetta a normativa Seveso? Non vorrei che costruiamo l'ennesima infrastruttura non esigibile o oggetto di intervento della magistratura. Maurizio Girasole (componente Direttivo provinciale Cgil Matera)
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Figli di Basilicata Tutto il paese ha abbracciato il numero 1 dei supermassimi alle ultime olimpiadi cinesi
Il ritorno del campione Grande accoglienza a Rionero per la 2 giorni dedicata all’oro olimpico di Pechino DI MICHELE RIZZO RIONERO – Sono accorsi veramente in tanti, anzi in tantissimi per festeggiare il campione olimpico Roberto Cammarelle, medaglia d’oro dei supermassimi( più 91 kg) alle recenti Olimpiadi 2008 svoltesi nell’agosto scorso a Pechino (Cina). Un vero bagno di folla, come non si è mai visto da queste parti per un personaggio sportivo. Oltre cinquecento le persone di tutte le età che hanno affollato il capiente auditorium del Centro Sociale “Pasquale Sacco”, dove si è tenuta una seduta straordinaria ed aperta del consiglio comunale rionerese, proprio per rendere omaggio ad un campione vero, autentico, cittadino onorario della Città di Rionero in Vulture. Al consiglio comunale aperto hanno preso parte le massime autorità regionali e provinciali civili e militari, tra le quali Vito De Filippo, presidente della Giunta regionale, e il vice Vincenzo Folino; Sabino Altobello, presidente dell’Ammnistrazione provinciale di Potenza; Luigi Riccio, prefetto di Potenza; Romolo Panìco, questore di Potenza; Leonardo Santarsiero, sindaco di Filiano; Antonio Placido, primo cittadino di Rionero in Vulture. La seduta consiliare, presieduta da Antonio Giansanti, dopo le formalità di rito, è stata aperta da un filmato del Comune di Rionero che ha percorso i momenti salienti dell’ascesa di Cammarella al massimo titolo olimpico e dall’intevento del presidente
L’ACCOGLIENZA
Il sindaco Antonio Placido: «Un esempio di correttezza»
Giansanti, per il quale Cammarelle, sia come uomo che come giovane e umile campione, è un modello da additare alle nuove generazioni. Per il sindaco Antonio Placido la festa pro Cammarelle vuol essere un omaggio al talento sportivo del cittadino onorario di Rionero ed anche alla persona Cammarelle, umile e schivo, che non ha mai abdicato dal modello di campione dalla competizione leale in virtù del carattere forte, fatto di tenacia, responsabilità, passione, sacrificio, lavoro, dedizione. Per un saluto sono pure intervenuti il sindaco di Filiano e il capogruppo del Pdl della minoranza consiliare rionerese Vittorio Brienza, per il quale Cammarelle con i suoi successi ha onorato
L’ATTESA
l’Italia e portato un pezzo di Basilicata nel mondo. E’ stata poi la volta del questore di Potenza Panìco, del presidente della Provincia di Potenza Altobello, del prefetto di Potenza Riccio, del presidente Vito De Filippo per il quale il campione dalle origini lucane si è conquistato un posto nella storia così come un altro pugile lucano degli anni ’60 Rocco Mazzola. In fine il campione olimpico ha ringraziato tutti per il calore con cui è stato accolto e per le targhe ricordo ricevute.
Le foto in pagina sono di Giovanni Marino
RIONERO – Nella mattinata di ieri diverse centinaia di persone hanno salutato, applaudendo, il campione olimpico dei supermassimi Roberto Cammarelle, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008, davanti all’ingresso del gentilizio Palazzo Fortunato, piantonato da due poliziotti a cavallo, guardie municipali, carabinieri e poliziotti. Il pugile Cammarelle, cittadino onorario di Rionero in Vulture, è stato accolto nell’atrio interno all’aperto dai sindaci di Rionero Antonio Placido e di Filiano Leonardo Santarsiero, dal presidente del consiglio comunale vulturino Antonio Giansanti e da amministratori municipali dei due paesi e dall’assessore provinciale Giuseppe telesca, mentre veniva eseguito l’inno nazionale dalla banda musicale “Orsomando”, in cui suonano lo zio Giuseppe D’Alessandro e i cugini Gianluca e Daniele. Presenti pure le rappresentanze delle locali scuola media Granata, Istituto d’Arte e del Campus. Il pugile Cammarelle, che forse non si aspettava una così calorosa accoglienza, è stato accompagnato al primo piano di
L’ARRIVO
Palazzo Fortunato nella sala dei ricevimenti, dove facevano bella mostra i gonfaloni della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza e dei Comuni di Filiano e Rionero, per la prevista conferenza stampa. Il saluto iniziale è stato del sindaco Antonio Placido, che ha detto: «Il Cammarelle day è una due giorni di festa mirata a due obiettivi: dire come si può fare sport in un momento in cui purtroppo anche le discipline sportive sono funestate dalle pratiche scorrette del doping e di additare ai giovani Roberto Cammarelle come esempio di correttezza, come campione modello perché egli concepisce in altra maniera la pratica sportiva, l’agonismo e la competizione, un modello che noi crediamo vada indicato alle nuove generazioni». Nell’occasione il giornalista Pino Gentile ha fatto dono al campione olimpico di una copia del suo libro “Un pugno di speranza”, mentre Pasquale De Leo dell‘Associazione Polizia di Stato – sezione di Mlefi - ha consegnato una targa ricordo esagonale in ceramica. mi. ri.
DURANTE L’INNO
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Emozione ed entusiasmo tra i rioneresi
Il gigante buono visto dalla gente DI LUCIA NARDIELLO
I PARENTI LUCANI
RIONERO – Ad accogliere la medaglia d’oro olimpica dei supermassi anche numerosi familiari di Rionero e di Filiano, tra i quali la nonna paterna Carmela, la zia Margherita e il marito Giuseppe D’Alessandro con i figli, il nonno materno Vito Caraffa, lo zio Giuseppe Caraffa con la moglie Monica. «Sono venuta da Monte Carmine di Avigliano con mio marito – ha detto con orgoglio zia Margherita Caraffa, sorella del nonno paterno, perché Roberto l’ho cresciuto io. Veniva sempre a casa dicendomi ogni volta: “Zia hai preparato la pasta con la ricotta?”. Poi gli è sempre piaciuto portare a passeggio i cani da caccia e tante altre cose». Nonno Vito Caraffa, piuttosto emozionato, ha sottolineato che Roberto è sempre stato un ragazzo splendido, molto buono ed affezionato. «Provo tanta gioia – ha detto la zia Margherita Cammarelle – per mio nipote e per l’accoglienza a lui riservata. Zia Margherita non ha voluto dire del pranzo preparato per Roberto ma dei dolci che a lui piacciono sì: calzoncelli con il castagnaccio, torta con la nutella e con la marmellata». m. r.
IL DISCORSO
Quando Cammarelle arriva Rionero esulta. La trepidazione nell'aria era palpitante intorno alle 18 di ieri. Il Centro Sociale Sacco di Rionero preso letteralmente d'assalto da una folla immensa di gente, di concittadini, di curiosi venuti appositamente per vederlo, per vedere il campione. E' tutto un via vai di forze dell'ordine, di indicazioni concitate, nell'attesa che cresce. Bambini, adulti, anziani ma soprattutto giovani, ci sono proprio tutti. Dopo un po'arriva Roberto Cammarelle, papà rionerese, mamma filianese, medaglia d'oro tutta lucana delle Olimpiadi di Pechino, ed è il tripudio generale. Roberto arriva scortato dai colleghi della polizia di stato ma subito viene incontro all'abbraccio caloroso della folla che gli si accalca intorno per ricevere un saluto personale. Il pugile è estremamente gentile, educato, modesto e soprattutto disponibile con tutti quanti lo avvicinano in cerca di un ricordo personale del campione. La mano grande e forte di Roberto stringe tutti, poi è il momento del consiglio comunale aperto. Un consiglio comunale che a memoria di uomo non è mai stato così pieno e partecipato. All'ingresso di Roberto, scatta la banda di Rionero a dare l'autentica atmosfera come ogni festa che si rispetti. La sala è buia, la folla entra lenta in un silenzio quasi religioso. Tanta è la partecipazione che gli stessi protagonisti del consiglio restano fuori dalle porte. Viene proiettata sullo schermo la scritta “la città di Rionero saluta Roberto Cammarelle cittadino onorario” e scatta l'applauso fortissimo e le grida di gioia inneggianti Roberto. Al nome Cammarelle per tutta la durata del consiglio scoppiano gli applausi. “Bravo Roberto”, “sei forte”, “siamo orgogliosi di te” queste le grida dei rionere-
GLI INTERVISTATI
Sopra Giovanna e Teresa Scibella, a lato Canio Vigliola. Sotto Antonella Giammetta e Maria Carmela Pietragalla
Sopra Alessio Larotonda, sotto Antonia Laus
si. L'emozione negli occhi lucidi di Roberto, giubbotto di jeans e camicia scura, è tanta. Durate la seduta del consiglio la platea è attenta benchè il caldo sia insopportabile nessuno si muove. «Siamo venute con i nostri bambini per vedere da vicino il campione - affermano Giovanna e Teresa Scibbelli - un arrivo tanto atteso e dobbiamo dire che è molto meglio dal vivo. E' una bella persona proprio come ce l'aspettavamo. Ci fa piacere, poi siamo quasi di famiglia». «Sono molto contenta che un nostro compaesano sia conosciuto in tutto il mondo e con lui anche Rionero - afferma non-
L’INCONTRO CON I FAMILIARI
na Antonia Laus. «Siamo onorati di questa visita - dice il signor Canio Viglioglia - con il papà di Roberto siamo coetanei , poi loro sono emigrati e si sono fatti strada da soli. L'invito oggi è a fare qualcosa per valorizzare i nostri ragazzi, i nostri laureati per evitare che siano ancora costretti ad andare via dalla loro terra». «Siamo orgogliose di essere sue concittadine - dicono Antonella Giammatteo e Maria Carmela Pietragalla - è un ragazzo semplice e disponibile, è venuto qui senza darsi delle arie, neanche nell'abbigliamento. E'da ammirare, un modello per i giovani. Però crediamo che se fosse rimasto
qui non avrebbe fatto la stessa carriera, speriamo che la sua visita serva per smuovere qualcosa anche da noi». «Lui è fiero del suo paese e noi siamo orgogliosi di lui - afferma Alessio Larotonda “ribadisce le sue origini ed è da ammirare, non tutti lo fanno». Poi quando Roberto dice “io sono lucano” è l'apice, parte la standing ovation anche dalla squadra “Vultur nuoto” presente per rendere omaggio e vedere da vicino il campione che potrà essere d'impulso e d'esempio per tutti a dare sempre il massimo di se, perché come dice Roberto «ciò che è importante è essere campioni nella vita».
L’ABBRACCIO CON I TIFOSI
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Primo piano
Martedì 21 ottobre 2008
Addio a Vittorio Foa
La voce inquieta della sinistra di GIOVANNI GRAZIANI LA vita di Vittorio Foa, morto ieri a Formia a 98 anni, è quasi un riassunto di un secolo di storia della sinistra italiana: in carcere durante il fascismo, protagonista della Resistenza e della Costituente, a lungo impegnato in politica e nel sindacato, Foa era diventato, anche grazie all’autorevolezza che gli veniva dalla sua storia, un padre nobile per tutta la sinistra. E se aveva scelto infine il Partito democratico, ciò non impediva che la sua voce, lontana dai condizionamenti della politica quotidiana e libera di pungolare i conservatorismi ovunque si nascondessero, venisse ascoltata con rispetto e attenzione anche dagli uomini della sinistra (molti dei quali sono stati suoi allievi). Anche perchè la ricerca dell’unità a sinistra è stata la costante del suo impegno, politico e intellettuale. Nato a Torino nel 1910 in una famiglia di origine ebraica, comincia l’impegno politico sotto il fascismo, attraverso Giustizia e libertà, gruppo che faceva capo ai fratelli Rosselli e che perseguiva l’unità fra gli antifascisti legati alle correnti della sinistra democratica. Nel 1935 è condannato per questo a 15 anni di reclusione da uno dei Tribunale speciali istituito dal regime per la repressione del dissenso politico. L’impegno di Foa in Giustizia e libertà si sviluppa nella lotta di Liberazione e poi con l’impegno e sindacale, entrando nel Partito d’Azione, per il quale è uno dei sette eletti alla Costituente, e diventando dirigente della Cgil unitaria. Con lo scioglimento del Partito d’Azione, nel 1947, segue la componente che aderisce al Partito socialista; dopo le scissioni del 1948 che mettono fine all’unità sindacale, diventa uno dei capi della componente socialista della Cgil. Negli anni '50 e '60 è esponente di spicco dell’operaismo, corrente di pensiero che, attorno alla rivista Quaderni Rossi, di Raniero Panzieri (cui Foa collabora), sostiene l’unità dal basso, a partire dalle lotte operaie. Coerentemente con questa impostazione unitaria e autonomista, è fra quanti nel 1964 non accettano la svolta di Pietro Nenni, che rompe col Pci e porta i socialisti al governo assieme alla Dc. La sua scelta è per il Psiup, che resta all’opposizione assieme al Pci, ma restando autonomo dal principale partito della sinistra. Ma prima ancora che l’esperienza del Psiup si concluda, Foa lascia, all’inizio degli anni '70, incarichi politici e sindacali, per dedicarsi allo studio e all’insegnamento. Seguono anni in cui partecipa ora a questa, ora a quella delle molte iniziative, dalla vita spesso breve, a sinistra del Pci. Nel 1987 torna in parlamento, eletto al Senato come indipendente nelle liste del Pci (che di lì a poco diventerà Pds). È in questa area che Foa, sempre a sinistra e mai comunista, trova la nuova dimensione di padre nobile e voce critica della sinistra, invitata ad unirsi ma anche a sapersi rinnovare. Messaggio che Foa affida soprattutto a numerosi libri, di saggistica e memorialistica, scrit-
Nato a Torino nel 1910 A 25 anni fu imprigionato per antifascismo Fu dirigente della Cgil parlamentare e senatore
IL CORDOGLIO DEL PD LUCANO In seguito alla scomparsa di Vittorio Foa, il Pd di Basilicata ha diffuso il seguente comunicato stampa: “La morte di Vittorio Foa è la scomparsa di una intensa e straordinaria storia di futuro, tempo al quale, anche alla sue età, ha voluto dedicare gran parte del suo impegno, del suo lavoro, dei suoi messaggi. Non sono temi del futuro la democrazia, la libertà e la pace? Partendo da questi valori, Vittoria Foa da sindacalista, politico e intellettuale ha dedicato la sua militanza instancabile ed appassionata per illuminare il percorso del riformismo italiano e consegnare alle attuali e future generazioni il racconto più bello dell’impegno politico.”
Diverse immagini di Vittorio Foa, morto ieri a 98 anni, nel riquadro è con Gianni Agnelli
ti a volte a quattro mani e in dialogo con altri esponenti della sinistra (come Guglielmo Epifani, Furio Colombo, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin), o con suo figlio Renzo, già direttore dell’Unità poi passato al Giornale e spostatosi su posizioni vicine al centro destra. A 95 anni si è sposato con Maria Teresa Tatò, sua compagna da 26 anni (in precedenza era stato sposato con Lisa Giua). Quest’anno, in occasione del 60/o anniversario della Costituzione della quale è stato fra gli autori, la comunità ebraica di Roma gli aveva conferito l’iscrizione onoraria. IL CORDOGLIO DEL MONDO POLITICO - «Partecipo con profonda commozione personale al generale cordoglio per la scomparsa di Vittorio Foa. Egli è stato senza alcun dubbio una delle figure di maggiore integrità e spessore intellettuale e morale della politica e del sindacalismo italiano del Novecento». Lo ha detto ieri il presiden-
te della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio di cordoglio inviato alla famiglia di Foa. «La sua dedizione alla causa della libertà – prosegue il Capo dello Stato – cui pagò da giovanissimo un duro prezzo nelle carceri fasciste, la sua partecipazione alla Resistenza, il suo appassionato e illuminato impegno nell’Assemblea Costituente e nel Parlamento repubblicano, la sua piena identificazione – da combattivo dirigente della Cgil e da studioso – con il mondo del lavoro, gli hanno garantito un posto d’onore nella storia dell’Italia repubblicana. La sua morte lascia «un vuoto enorme nella cultura democratica e riformista del nostro paese» dice Rosy Bindi, vicepresidente della Camera», secondo la quale «Foa è stato un padre della Costituzione e della Repubblica antifascista con una straordinaria passione per il mondo del lavoro, cui ha dedicato
la vita con il suo impegno nel sindacato e nella politica». Con Vittorio Foa scompare «uno degli uomini simbolo della resistenza antifascista e della ricostruzione democratica del paese – spiega Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc – basata sul metodo del confronto, anche aspro, ma sempre civile, piuttosto che sullo scontro pregiudiziale di matrice ideologica. Un avversario che abbiamo sempre rispettato sinceramente e del quale oggi onoriamo la memoria». Ad esprimere cordoglio per la morte di Foa anche l'esponente del Pd, Giovanna Melandri: «Sono profondamente addolorata per la scomparsa di uno degli uomini più aperti e generosi che io abbia mai conosciuto. Oggi l’Italia –afferma perde uno dei suoi più lucidi esponenti, un intellettuale curioso e mai dogmatico che è stato sempre capace di incoraggiare la sinistra
ad aprirsi con fiducia verso il futuro, sperimentando orizzonti sempre nuovi». Per Gavino Angius, ex vice presidente del Senato, «con Vittorio Foa scompare una delle personalità più forti e autorevoli della democrazia italiana, un uomo che ha dato un contributo inestimabile al rinnovamento della sinistra italiana e al consolidamento a concezione della politica fatta di costante ricerca intellettuale e di forte ancoraggio ai problemi delle classi lavoratrici e delle giovani generazioni». »Con Foa scompare un grande “irregolare” del '900. Ha insegnato a tutti noi che il percorso è più importante del traguardo». È il ricordo di Ferdinando Adornato. «Ciao Vittorio, a te è toccato in sorte il destino dei grandi: vivere nell’inattualità. Il tuo Percorso umano si è fermato prima di arrivare al secolo di vita. Agli irregolari non piace la retorica».
Portafoglio La Fed chiede nuovi sgravi. Il petrolio risale. Milano a +2,65%
Le Borse recuperano Parte bene la settimana in Europa e Asia di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Un balzo del 3,59% a Tokyo, addirittura del 5,28% ad Hong Kong. E altrettanta fiducia a Londra (+4,09%), a Parigi (+3,56%) e a Milano con il Mibtel a +2,65%. La proposta di nuovo programma di sgravi fiscali a sostegno dei consumi da parte del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, con il placet della Casa Bianca e il piano per garantire la stabilità del sistema del credito in Eurolandia, ieri il governo tedesco ha varato un pacchetto da 500 miliardi di euro, si sono tradotti in una giornata di forti rialzi per le Borse sia in Asia sia in Europa dove sono stati recuperati un paio di centinaia di miliardi di euro in capitalizzazione. A metà pomeriggio anche Wall Street ha allungato il passo dopo che Bernanke, nel corso di un'audizione davanti al Congresso, si è pronunciato a favore di un piano "ben mirato" su misure in grado di favorire l'accesso al credito di consumatori,
Il presidente della Fed, Ben Bernanke
proprietari di case ed imprese in difficoltò limitando "gli effetti di lungo termine sul deficit del governo". Su questa priorità insiste anche il segretario al Tesoro, Henry Paulson, che ha lanciato un appello alle banche ad "aumentare la fiducia in modo da utilizzare i capitali" immettendoli nel circuito inter-
bancario. D'altra parte la crisi sarà ancora lunga - ha ammonito Bernanke - e la ripresa si manterrà debole per "diversi trimestri". Ma dagli Usa arriva un dato a sorpresa: a settembre il superindice dell'economia ha fatto meglio delle attese. È presto per dire che i mercati hanno metabolizzato lo stop
della crescita americana e che la stretta dei mutui immobiliari è ormai sotto il controllo della Fed. La speranza è che si sia toccato il fondo dopo i colpi di coda della volatilità. A tal proposito l'Europa premia soluzioni diverse. Amsterdam vola (+6,8%) sulla spinta della ricapitalizzazione pubblica da 10 miliardi di euro a favore di banca Ing (+21%), quella del conto Arancio, in cambio di azioni privilegiate senza diritto di voto. A Piazza Affari invece tiene banco la questione dei fondi sovrani con il balzo di Telecom Italia (+7,61% a 0,95 euro) sulle voci di ingresso - amichevole come nel caso di Unicredit la scorsa settimana - di soci libici nel capitale. Il recupero dei mercati indebolisce l'euro scambiato a 1,33 con il dollaro e a 135,59 sullo yen giapponese. Ma rafforza il petrolio in rialzo fino a 74 dollari sui timori di un taglio alla produzione pari a 1-2 milioni di barili che l'Opec potrebbe decidere nel vertice straordinario di venerdì prossimo.
«Niente deroghe, solo incentivi»
Aiuti alle imprese i paletti di Tremonti
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti
di PAOLO TAVELLA ROMA - Il Governo è pronto ad aiutare imprese e consumatori ad affrontare gli effetti della crisi dei mutui su produttivita' e sviluppo, ma senza derogare alla linea del rigore. Gli incentivi all'industria dovranno essere quindi modulati sui limiti della finanza pubblica. La messa a punto è arrivata ieri dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, anche per arginare la richiesta di aiuti in arrivo dal mondo delle imprese. E per dar forza al concetto il ministro ha ricordato che i vincoli fissati a livello europeo e garantiti dall'adesione alla moneta unica non possono essere superati. "È fondamentale - ha spiegato Tremonti - mantenere il patto di stabilità e crescita anche in questi momenti di crisi globale" sottolineando anche l'importanza all'adesione all'euro "grazie alla quale si è potuto realizzare il consolidamento del debito pubblico e la sua messa in sicurezza". "Mai stato euroscettico" ha garantito il ministro spiegando che le critiche da lui mosse negli anni scorsi facevano riferimento alle modalità di adesione. Chiarito questo Tremonti è tornato a ricordare l'importanza di tornare alla centralità dell'industria e della politica dei Governi rispetto alla finanziarizzazione dell'economia. E per favorire questo processo il Governo è pronto a fare la sua parte, anche sul piano immediato delle politiche di sostegno. Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha confermato le voci che danno per imminenti nuove campagne di rottamazione per il settore delle auto e degli elettrodomestici. Politiche che oltre a sostenere l'industria si incrociano con la necessità di avvicinare l'Italia agli standard sul clima al centro di una rovente polemica a livello comunitario. Aiuti diretti o rottamazioni non piacciono a tutti. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi è scettico sulla possibilità di aiuti di Stato alla Fiat o ad interi comparti industriali. Meglio, secondo lui, sarebbe puntare a garantire un miglior accesso al credito o creare migliori condizioni di sviluppo.
Accelerata dei Confederali sui contratti
Alitalia, i tempi stringono ROMA – I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno cercato in serata di ammorbidire i toni delle rispettive segreterie nazionali di categoria nei confronti di Cai tacciata, qualche ora prima, di inadeguatezza su definizione e stesura dei contratti di lavoro, struttura gestionale, relazioni industriali, start up dell’attività operativa. È sembrato un attacco all’amministratore della società Rocco Sabelli che, all’appuntamento già fissato con Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini, non si presenta, lasciando il posto al presidente di Compagnia aerea italiana, Roberto Colaninno. In un paio di ore di riunione i quattro leader hanno stemperato i toni e dato la disponibilità
ad accelerare per la chiusura dei contratti visto che i tempi stringono. Bonanni ha spiegato che è stata «una verifica» nell’ambito del confronto sul nuovo contratto di lavoro. «Siamo a buon punto – ha detto – e ora si continua in modo molto accelerato». Quanto al nodo del contratto dei comandanti, e allo scontro con le associazioni di categoria Anpac e Up, il segretario generale della Cisl ha sottolineato che «è una cosa che si risolve da sè. Tutti hanno il dovere di far funzionare il tavolo: le associazioni dei piloti devono abituarsi a lavorare con gli altri, perchè non c'è nessuna esclusiva». Intanto sono risultati senza esito i contatti, nel fine settimana, fra i vertici di Cai e quelli dell’Anpac.
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Oggi l’attesa riunione
Unicredit il titolo va giù, i libici presto nel Cda MILANO – Seduta in Borsa a due velocità per Unicredit alla vigilia del Cda, il primo dopo il blitz che ha portato i libici fra i primi azionisti della banca. Sul nuovo socio e sulle sue intenzioni è attesa un’informativa ai consiglieri, mentre la questione dell’ingresso di un rappresentate del Paese nordafricano nel consiglio di amministrazione, se verrà posta, non dovrebbe venir risolta con l'appuntamento di oggi. In sostanza è improbabile – si apprende – che si procederà già a cooptare in Cda un nome espresso dalla Banca Centrale libica, previo passo indietro di uno degli attuali 23 consiglieri. Senza dimissioni, ma ampliando il numero dei componenti del board fino al massimo statutario fissato a quota 24, tutto verrebbe piuttosto rinviato all’assemblea di bilancio della prossima primavera. E questa appare l’ipotesi più gettonata così come quella secondo cui le società libiche, con in mano il 4,2% e pronte a salire fino al 5%, al fianco di Fondazione Cariverona (5,08%), possono legittimamente aspirare anche a una vicepresidenza. Quali che siano i tempi per far spazio al nuovo socio, ieri in Borsa altre considerazioni hanno influito sull'andamento di Unicredit e depresso le quotazioni.
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SCUOLA, INVENTATE LE ACCUSE A SINISTRA
dalla prima
COI FANTASMI DELLE STAMINALI ANNA R. G. RIVELLI (la cui storia raccontammo su Il Quotidiano della Basilicata del 13/11/2007) il quale ancora oggi sconta il fio del suo mancato allineamento col non essere stato appieno restituito ad un lavoro che era, ed ancora è, anche la sua passione. Il nome di Carlo Gaudiano (medico solo accidentalmente omonimo di quel ben più noto Vito Gaudiano, direttore sanitario dell'Asl 4 di Matera), in un mortale abbraccio coi fantasmi delle staminali, è rimasto ad aleggiare in regione (e in Regione) per lunghissimi mesi in una sorta di patto di civile convivenza tra le domande dei cittadini, le non risposte delle istituzioni ed i riti apotropaici della politica che sempre spera che guarisca il tempo tutto ciò che il locale sistema sanitario non è mai riuscito a guarire. Carlo Gaudiano è stato guardato con occhio bieco e trattato secondo il principio di colpirne uno per educarne cento da un variegato e professionalissimo casting che almeno in parte sembra aver lasciato traccia della sua opera nei fascicoli di Toghe lucane. E poi ci sono le cinquecento fantomatiche sacche; quelle che, nelle dichiarazioni dei responsabili, diventano provette distrutte all'ossimorica presenza di chi non c'era e la cui distruzione viene “registrata” in un verbale che risulta alla fine essere un anonimo fogliaccio sotto mentite spoglie. Con questo bel po' di antefatto, non ci sembra sconcio (e nemmeno giustizialista o antipolitico) dire che abbiamo salutato con gioia, benché amarissima, il riaccendersi dei riflettori sul caso. D'altronde quando si lasciano in giro i fantasmi, qualche tavolino prima o poi si mette a ballare e allora ci vengono in mente le tante domande e i tanti se trascurati e negletti. “Se una banca cordonale (cellule staminali) venisse distrutta e ciò avvenisse rispettando elementari regole tecniche a servizio di puntuali principi scientifici, non si darebbe l'impressione di pressappochismo o, peggio, di inspiegabile decisione aggravata dal silenzio verso le legittime richieste di chiarimento dei cittadini” aveva scritto l'allora Onorevole, oggi Senatore, Felice Belisario in una lettera aperta del 26/05/2007 indirizzata ai “Cari amici del centrosinistra di Basilicata”. Sono passati svariati mesi anche da questo “se” così autorevole e l'impressione di pressappochismo, e peggio, è stata bell'e data, ma questo non è ancora un buon motivo per far tornare tutto nel dimenticatoio e per non accorgersi che le aziende vengono diffamate e danneggiate dalle gestioni superficiali e spensierate delle questioni più serie e che più persone di quelle che appaiono rimangono a vario titolo danneggiate da certi allegri e impuniti compari. Qualcuno si domanda se, forcaioli, vogliamo le teste. Le teste proprio no, magari i cordoni; almeno per sapere a quali placente si legano ancora. *presidente NoiCittadiniLucani
PER IL RILANCIO DELLA VAL D’AGRI di GAETANO FIERRO GIOVEDI’ 23 ottobre, alle 18, presso l’Hotel Sirio di Villa D’Agri, si terrà il convegno organizzato dalla Federazione dei Popolari di Centro per incontrare le forze sociali e territoriali per discutere in merito al reale rilancio delle opportunità di sviluppo della zona. Il dibattito prende spunto dalla situazione critica in cui versa il territorio dal punto di vista occupazionale e riprende, pure, alcune esperienze già fatte nel settore delle estrazioni che possono essere indicative per il futuro delle popolazioni locali. Infatti, alla scoperta di giacimenti di metano nella Valle del Basento, negli anni ’60, seguì un periodo di intenso dibattito politico. La stessa cosa sta accadendo, oggi, in Val D’Agri con la scoperta del petrolio. L’esempio del modello della Val Basento merita una chiave di lettura ben precisa per la classe politica che ha dalla propria tutte le informazioni e le esperienze opportune per impostare un programma di sviluppo per la Val D’Agri a medio e lungo respiro in modo diverso. La Val D’Agri, rispetto alla Val Basento gode di benefici naturali ed ambientali differenti e più consistenti e questo le consente di poter avviare nei singoli settori come l’agricoltura, il commercio, il turismo, l’artigianato, la cultura, azioni mirate, paese per paese, idonee a trattenere le popolazioni in loco e a procurare per i giovani nuovo lavoro. La Val D’Agri gode di risorse uniche, vanno governate turisticamente con l’intento di rafforzare le relazioni con le regioni contermini, che hanno un bacino demograficamente interessante e tradizioni socio-economiche da interscambiare. Forti motivazioni esistono, altresì, nella classe politica locale per il comparto dell’artigianato e delle micro attività, venendo meno le quali si minerebbe alla base la qualità di vita delle popolazioni locali. *consigliere della Federazione dei Popolari di Centro
VECCHIE E NUOVE DISCRIMINAZIONI di LILIANA GUARINO* LE ULTIME misure varate dal Governo che interessano la scuola, le proteste degli studenti e delle famiglie, la rabbia degli insegnanti per l'assoluta indifferenza alle loro ragioni inducono ad una seria riflessione l'intera collettività. Il miglioramento o il peggioramento delle condizioni di vita è fortemente determinato dalle scelte che la politica adotta e sembrerebbe proprio, a giudicare da quanto accade, dall' insoddisfazione e tensione crescente, che la politica non è più lo strumento e il luogo idoneo a migliorare la vita della gente in una comunità. Il buonsenso indurrebbe a fare scelte calibrate che tengono conto delle effettive ricadute sulle peculiarità dei singoli territori, ci vorrebbe la capacità di intervenire senza peggiorare le condizioni esistenti. Sappiamo tutti che l' Italia é un paese disomogeneo quindi non ha assolutamente bisogno di interventi caratterizzati da una severità asettica che si abbattono come tagli di scure su regioni quali la nostra che sta rischiando di scivolare velocemente verso la marginalità e la cronica carenza di servizi di tutti i tipi: sociali, scolastici, di trasporto. Misure cosi congegnate sono davvero discriminanti ed aggiungono nuove a vecchie discrimazioni, perché anziché rafforzare gli interventi pubblici in regioni carenti gli si toglie pure quel poco che hanno. Della catena dell' istruzione la scuola primaria è sempre stato l' anello meglio funzionante, perché radicata anche nei territori più irraggiungibili proprio per creare uguali opportunità ed offrire una
omogena base culturale a tutti i bambini, ovunque fossero nati e perché al disagio di essere nati in posti isolati e difficili non si aggiungesse l' ignoranza, poiché la cultura é il più efficace strumento per emanciparsi dalla povertà, e perché a cinque come a dieci anni non si puo' decidere di andare a studiare dove ci sono più opportunità. La scelta di tagliare classi ed insegnanti é per la nostra regione una vera tragedia sia per il grande numero di posti di lavoro femminili che si perdono, poiché sono prevalentemente le donne ad insegnare anche nei posti più lontani e scomodi della nostra regione, sia per i disagi che subiranno i bambini con il nostro non certo agevole sistema di trasporti ed una viabilità spesso dissestata. Così i bambini dei piccoli paesi del Sud, e tra esso la Basilicata é la regione con la maggiore presenza di piccoli centri, saranno obbligati a frequentare la scuola sobbarcandosi notevoli disagi e probabilmente con profitti scarsi per lo stress e le difficoltà; crescerà una generazione di giovani segnati dal destino delle ristrettezze non solo economiche ma anche culturali e, cosa a cui tengo particolarmente, la disoccupazione delle donne lucane subirà un ulteriore notevole aumento. Voglio ricordare che nel Mezzogiorno, secondo dati ISTAT del secondo trimestre l' aumento della disoccupazione è dovuto quasi esclusivamente all' aumento della disoccupazione fra le donne. Le scelte del Governo non aiutano. *consigliera di Parità della Provincia di Potenza
Un futuro senza qualifiche GENTILE direttore, sono la sorella di un giovane laureato. Le scrivo per raccontarle delle difficoltà che si incontrano in questo difficile mondo del lavoro. Mio fratello, laureatosi a pieni voti a Roma, ha pensato male di tornare in Basilicata. E’ un ingegnere edile e, finora, non è riuscito a trovare altro che un posticino part time in un supermercato. Ovunque abbia provato a proporsi ha avuto una sola risposta: sei troppo qualificato per noi. In Basilicata, quindi, abbiamo dedotto, essere qualificato è un limite, rischi di non lavorare. Suo malgrado mio fratello ha dovuto prendere in considerazione prima un lavoro assai lontano dalle sue aspirazioni e ora ha deciso di accettare un lavoro all’estero. Che futuro ha questa regione? Un futuro squalificante sicuramente. Una lettrice
LA SINISTRA sta intensificando il suo attacco contro le misure per cambiare la scuola introdotte dal governo Berlusconi. Il metodo è sempre lo stesso: ci attribuiscono intenzioni che non abbiamo (abolizione tempo pieno e bimbi a casa alle 12.30, licenziamento insegnanti, riduzione insegnanti di sostegno, ecc.), le spacciano per realtà per terrorizzare le famiglie e le usano per mobilitare la "tradizionale" massa di manovra composta degli studenti delle superiori e delle università. E quando, l'anno prossimo, si vedrà che il tempo pieno è rimasto, che è stato potenziato grazie alla redistribuzione degli insegnanti, che nessuno è stato licenziato e che i posti di sostegno sono gli stessi, diranno che è merito loro e della loro battaglia contro il governo e si inventeranno qualcosa d'altro per continuare a usare la scuola come campo di battaglia politica. Cercano di recuperare a scuola il consenso che non hanno più nel Paese, con ogni mezzo. Da qui l'accusa di essere razzisti, dopo la mozione approvata alla Camera a proposito delle classi di inserimento per far imparare l'italiano ai bambini stranieri prima di includerli nelle classi ordinarie. Sono una serie di misure di buon senso, già in vigore per esempio in Germania, Francia e Spagna e che tutelano in primo luogo i bambini: eppure la sinistra e i media compiacenti le hanno usate per polemiche e accuse infamanti. Tutto questo avviene nei giorni in cui il nostro premier Berlusconi e il ministro Tremonti confermano il ritrovato ruolo guida dell'Italia in Europa e nel rapporto con gli USA. Lo hanno dimostrato i risultati delle conferenze internazionali degli ultimi otto giorni. Autorevole sulla scena internazionale nella scelta delle misure condivise per fronteggiare la crisi finanziaria globale, sul fronte interno il governo ha predisposto in una settimana due decreti legge per tutelare i risparmi delle famiglie, l'attività delle imprese grandi e piccole, la stabilità del sistema bancario italiano. In buona sostanza, c'è chi è al lavoro per costruire e chi invece continua solamente a cercare di distruggere. A noi spetta il compito di far capire agli italiani da che parte è giusto stare, per il bene di tutti. Romano Cupparo Giuseppe Schettino Forza Italia/PDL
Martedì 21 ottobre 2008
NO A KM 0 PROPOSTA DI REALACCI GIUSEPPE POLITI* PIU’ che una proposta concreta, sembra uno spot pubblicitario, uno slogan di un ambientalismo retrogrado e di vecchio stampo per cercare unicamente consensi. Il consumo dei prodotti agricoli a km zero‚ è soltanto la classica notizia ad effetto, un’azzeccata comunicazione. Tutto qui. Di realistico non c’è niente. Non si pensa al valore economico dell’agricoltura, né ai bisogni dei consumatori. In tanti si fanno belli a parlare di ambiente senza dare le opportune soluzioni. Le affermazioni di Ermete Realacci, ministro ombra dell’Ambiente del Pd, sembrano rispondere a questa logica. Con ciò non vogliamo dire che la territorialità dei prodotti agricoli sia un problema di secondo piano. Niente affatto. Da sempre, come Cia, abbiamo agito per valorizzare il legame con il territorio. Ma da qui a fare proposte, come quella dell’esponente del Pd di invitare a consumare prodotti locali, significa ignorare l’aspetto economico dell’agricoltura, significa negare l’importanza di un’impresa agricola competitiva sui mercati. Realacci, che pare abbia sposato la linea di una sola organizzazione agricola e non quella dell’agricoltura italiana, ci deve spiegare come si possono consumare in ambito locale tutti i prodotti agricoli della zona. Pensiamo, ad esempio, all’uva in Puglia, agli agrumi in Sicilia e Calabria, all’ortofrutta in Emilia Romagna, al riso in Piemonte, alle mele in Trentino. Questo vorrebbe dire la fine del settore e la chiusura di tantissime aziende. Questo tipo di ambientalismo proprio non ci piace. E’ un ambientalismo, quello di Realacci, che in passato ha causato molti problemi e non ha affatto risolto le questioni ambientali. Noi siamo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando dice che occorre fare uno sforzo per scoprire il legame che c’è sempre tra le esigenze dello sviluppo economico e quello della difesa dell’ambiente. Ecco perché siamo sempre convinti che il km zero‚ è una vera assurdità, una scelta che danneggia l’agricoltura. Non solo. Non è neanche la soluzione per rilanciare i consumi agroalimentari. Altre sono le strade da battere, a cominciare da nuovi e più stretti rapporti di filiera che permettano di rendere più veloci ed efficienti i passaggi dal campo alla tavola e di ridurre i prezzi, rispondendo così alle esigenze dei cittadini. In questo modo si valorizza la qualità, la tipicità, il legame con il territorio e anche la stessa freschezza del prodotto agricolo. A Realacci consigliamo di esser più attento nelle sue affermazioni e di pensare che esiste un’agricoltura che è stata sempre sensibile all’ambiente e alla sua tutela, a un’agricoltura che vuole operare in maniera valida e in stretto rapporto con i vari soggetti della filiera, ad un’agricoltura che intende affermare nel mondo la sua qualità e la sua tipicità, ad un’agricoltura forte e competitiva non esclusiva di una sola organizzazione professionale. Altro è unicamente confondere le idee e ingannare gli stessi consumatori. *presidente della Cia
GLI SCENARI DEL DOPO CAPRI MAURO ARMANDO TITA CARISSIMO direttore, La grande crisi dei mercati finanziari produrrà qualche effetto anche in Basilicata. Una Basilicata imprenditoriale che dà solo una priorità esclusiva all'edilizia non ci consola.. E' mancata nei giorni scorsi una seria riflessione sul Convegno di Capri sui Giovani imprenditori. Se il futuro , come sosteneva Benedetto CROCE , è lo specchio del presente non possiamo certamente gioire. Il precitato Convegno Nazionale ci ha fornito uno spaccato , poco promettente. La rilevante presenza lucana di tanti giovani "imprenditori edili" ci ha fatto capire che la maggioranza dell'imprenditoria è annidata in questo "tradizionale" settore. Un settore che crea sì occupazione soddisfa un parziale "effetto moltiplicatore", ma , non fa crescere il tessuto connetivo industriale. L'assenza di tanti settori innovativi e la non presenza di tali imprenditori , al riguardo, la dice lunga sulla tenuta dell'imprenditoria lucana A tutto ciò va sempre sommata la ridotta dimensione delle imprese lucane. Non cresce una moderna classe imprenditoriale tutta lucana. Tutto ciò non ci soddisfa. Siamo ancora alla ricerca ,dopo quarant'anni di ambiguo sviluppo industriale, di un vero modello. I lunghi elenchi della 488 ci riportavano sempre gli stessi "noti di sempre". L'imprenditoria "garantita" è sempre dietro l'angolo. Le interviste del Quotidiano al presidente Martorano hanno messo in rilievo fumose ricette e un familismo troppo accentuato. Noi lucani siamo molto bravi a fare analisi lucidissime, a scoprire tante storture ed eccessi quotidiani, ma, siamo tanto carenti in "fatti produttivi". Importiamo da sempre modus operandi e vivendi che non ci appartengono. L'esempio più eclatante in questo senso è sempre dato dai Poli di sviluppo degli anni settanta (compreso il devastante polo chimico) e i recenti Distretti industriali caratterizzati da: sudditanza psicologica e materiale; mancate joint ventures; deserto imprenditoriale. A tal proposito la riflessione del Sindaco di Ferrandina Ricchiuti è un'esempio di chiarezza e di presa di coscienza dell'annoso problema. Il mordi e fuggi di industriali privati senza scrupoli e la terribile politica di alcuni apparati delle vecchie partecipazioni statali ( ENI e ANIc in primis) la dicono lunga sulla forma mentis e sul modus operandi di tanti boiardi di Stato. Morto Mattei è cresciuta a dismisura una politica industriale selvaggia senza il rispetto dovuto al territorio e alle maestranze. Bene ha fatto la Cgil di Matera a denunciare i ca-
si di operai "distrutti" dall'amianto. Finalmente è calata l'indifferenza e aumentata l'attenzione sui casi patogeni denunciati. Oggi a distanza di quarant'anni si riparla di bonifiche. A tutto ciò fa da contraltare una cronica mancanza di adeguate infrastrutture e un valido contesto di riferimento,. Tutto ciò ha fornito l' alibi agli industriali del Nord , lautamente finanziati dalle legge 219, del mancato reinvestimento delle produzioni, dopo le grandi "abbuffate" post belliche e post sisma.( Toccata e fuga- Prendi il malloppo e scappa...) ...Se la Confindustria lucana fosse intervenuta adeguatamente e avesse avuto almeno un pò di coraggio in più , non ci sarebbe stato questo disastro. ... In tal caso avremmo avuto la stessa tardiva dignità della Confindustria siciliana e non avremmo avuto tante aree ignobilmente dismesse. Fatta questa debita premessa ci accorgiamo sempre più che l'industrializzazione in Basilicata non si è mai tramutata in qualcosa di veramente lucano. I giovani imprenditori lucani presenti al Convegno di Capri ne sono la disarmante conferma. La prova provata di tutto ciò è l'assoluta mancanza di imprese lucane nell'indotto FIAT SATA di Melfi ci condiziona enormemente. Il "maglione" dell'amministratore delegato Sergio Marchionne dimostra in modo macroscopico qual'è il suo grado di sensibilità verso la Basilicata. La "funzione simbolo" di una cravatta doveva rispecchiare l'importante giornata di studi Speriamo anche in questo caso di non assistere al solito e imbarazzante " mordi e fuggi" è sempre dietro l'angolo. Si possono "perdere" due ore per ricavare 18 milioni di euro e andare via...nell'oblìo assoluto . In queste condizioni l'industria del Nord che si insedia in Basilicata snobberà sempre più il nostro territorio e il suo contesto ambientale. Forse avremo qualche spot pubblicitario(vedi Fonti minerali del Vulture) ma, la sensazione è sempre la stessa ...identica a quaranta anni fa . L'industria del Nord gode nel Mezzogiorno di due importanti tasselli: -il primo è dato dalla consapevolezza che la stessa si è insediata in una isola felice senza vincoli di sorta; -il secondo è dato dal forte potere contrattuale derivato dall'ambito"posto di lavoro". Come uscire da questo ambiguo, subdolo e pseudo sviluppo industriale. Una ricetta concreta era determinata dai progetti formativi finalizzati all'occupazione nella micro impresa artigiana. Un solo dato : La Fiat ha ricevuto dallo Stato 6000 miliardi di vecchie lire ( 6000 posti di lavoro negli anni '90) Tanti progetti formativi regionali hanno avuto un costo medio di 6 milio-
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SCUOLA, GLI SCIOPERI E LA RESA CULTURALE ANTONIO GALIZIA NON si capiscono certe prese di posizione di quelle categorie antigoverno che si dicono scontente per la scuola e si organizzano in scioperi e che molto spesso, non si rendono conto, a che dovrebbero servire. Credo che tutti i tromboni usati per convincere la popolazione, non sono proprio adatti per migliorare le cose, lasciando le scuole nello stato pietoso in cui sono state ridotte dai governi passati per quelle riforme apportate che hanno più avuto effetto di contestazioni sociali che risoluzione culturali e pedagogiche. Tutto quanto organizzato contro la riforma Gelmini, fortemente propagndato dalla televisione e dai giornali, avrà sicuramente importanza occupazionale sul territorio e girotondale nelle piazze, ma la resa culturale non ci sarà e lo confermerà lo stato rabbioso dei “discenti” quando scoprirà, nelle provocazione dei “docenti”, politicamente irretiti, la carenza dlla cultura del divenire. Le invettive provenienti da bocche spudorate che sanno solo di inciviltà speciosa, contro il ministro dell'istruzione, fanno scalpore e fanno anche capire in che palude naviga ancora l'Italia. Allora vergognandosi di tanto adire, gli studenti, desistano dall'apparire puerili a fianco di professori e maestri che più che insegnare civiltà, cultura umanitaria e utile sociale, cultura della buona educazione e del rispetto nella persona umana e quant'altro di edificante, per rendere orgogliosa la società in cui vivono, garantendo,anche , la pace sociale, hanno insegnato e vogliono continuare ad insegnare la politica della violenza, dell'arroganza e del dileggio verso chi ha contrastato e contrasta la loro meschinità, perché nel loro pensiero sono rimasti agli assalti del sessantotto: Quelli già maturi e invecchiati che allo stato vorrebbero far scuola per ripristinare tempi non più condivisibili. Ero studente lieceale e con gli altri colleghi venimmo istigati a scioperare per una riforma scolastica. Aderimmo per spirito di partecipazione, ma senza capire il perché di quello sciopero. Erano i professori scadenti e non preziosi per una buona scuola che avevano l'interesse di convogliarci per marcare la loro voce intonata al relazionismo antigovero dell'epoca. Oggi si ripete lo stesso equivoco. Chi si tiene in esercizio per interessi politici con atteggiamento “storcente” e abrogativo in linguaggio sindacale e mai personale in opposizione al ministro dell'attuale governo trova opportunità di esprimere la sua collera e bestemmiando al vento, sporca nel piatto dove mangia, non esponendosi per un bene, ma per puro atto di esibizionismo. La società moderna è andata al di là di ogni modello morale non si azzardi qualcuno a dire che non è vero. La scuola è diventata più che un bordello e tra studenti e studentesse passa tutto ciò che fa male a dire: sesso, alcool. Dissenso e droga. Lo sanno tutti e lo dovrebbero sapere o per lo meno immaginare le famiglie, i lo-
ni di lire a "posto di lavoro". Il segreto di tale successo è stato nell'inventare la figura del FTP (formatore tecnico pratico), ascritta direttamente al titolare dell'azienda, e, soprattutto ,nel lavorare per la prima volta in Basilicata, con una seria selezione degli addetti più preparati e con una struttura in grado di programmare e concretizzare gli interventi . Interventi attivati sia sotto il profilo qualitativo della domanda , sia sotto il profilo quantitativo dell'offerta. A tal proposito non esiste più un rapporto sullo stato delle micro imprese artigiane a causa di una miope "politica di tagli", voluta dall'allora Giunta regionale ( anni '90) . Una politica di tagli che ha avuto forse il sapore della "vendetta". Il disimpegno di allora appariva ed appare ancora oggi strumentale e e
ro genitori, per contribuire ad arginare gli scempi che annullano personalità e rispetto. Anziché inneggiare agli scioperi, quelle sciorinate voci del dissenso, pensassero a custodire i figli se ce li hanno e se non ne hanno pensino pure ai figli degli atri nel dramma dell'immortalità e della disavventura. Ecco perché, la scuola ha bisogno di una vera riforma che non si riferisca a quella dei matusa, come anche dicono, ma ad una scuola che cominciando dal maestro unico, si proti al livello giuridico professionale nella buona cultura per la partecipazione al mondo civile. Una esortazione agli studenti buoni e non contagiati dalla politica rivoluzionaria dell'antiprogresso sociale, quelli delle buone famiglie e dei buoni sentimenti che sono i più, va fatta perché si sgancino dalle fibrillanti ideologie perdenti. L'Italia ha bisogno di una scuola seria, libera ed istituzionale, severa ed ardita che esca del “lascivismo” cronico e ripristini la forza della verità nella libertà, per poterla diffondere con più solidarietà dove si sa che manca. Fanno scandalo i cantori della devastazione, perché non trasmettono i buoni sentimenti della solidarietà, appellandosi al “partito” della Cgil o di altre categorie, che hanno fatto sempre politica rimunerando il proprio portafoglio e distribuendo gli spiccioli, se rimasti, ai veri lavoratori, che fra l'altro li hanno osannati, senza avere voce in capitolo. Ora, quelli più rabbiosi, vogliono continuare con la grande collera che portano in corpo, accusando vergognosamente di fascismo chi non lo è e magari aderendo allo squadrismo morale e partigiano della sinistra o di altri partiti gesticolanti nell'arroganza vuota ed insignificante di leader sconfitti ed inconcludenti dell'opposizione. I provocatori portano male alle classi giovanili, perché il loro mestiere antisociale,spesso passa per buono. Per questo, cari ragazzi e care ragazze, voi, che pensate di essere esperti e capaci di tutto, riflettete e capirete che bisogna stare attenti per non lasciarsi confondere dall'ipocrisia della menzogna.
del tutto immotivato. Con questi presupposti è difficile sperare in uno sviluppo autopropulsivo. E' difficile immaginare uno sviluppo lucano senza salvaguardare la nostra dignità, le nostre identità, e i nostri SAPERI. E' difficile immaginare un ruolo da protagonista della nostra Università dopo le approfondite denunce della brava Iranna De Meo. E difficile in questo deserto imprenditoriale ipotizzare quel soprarichiamato modello progettuale formativo. Ieri , invece, con il massimo coinvolgimento delle strutture produttive e ,soprattutto, nella conferma di una attenzione particolare rivolta dalla programmazione regionale alle imprese minori, si sono potuti approntare efficaci strumenti di sostegno con risultati davvero eccellenti. Oggi ,forse, dopo la cri-
si finanziaria e le negative ricadute sull'edilizia lucana impone una diversa attenzione delle Istituzioni verso l'impresa minore . L'attenzione alla PMI è un imperativo categorico. Dobbiamo riprendere i vecchi strumenti validati e riconosciuti sul campo che producono la vera occupazione. Dovremo abbandonare per sempre il pianeta dell'occupabilità ( con disarmanti ripercussioni) perchè i risultati sono desolanti, sconfortanti e scoraggianti. Un Tavolo tennico bilaterale, infine, potrebbe riproporre gli strumenti più positivi e più adeguati del passato in relazione all'eccezionalità del momento . Ai giovani imprenditori lucani mi sentirei di consigliare più managerialità e meno familismo. Mauro.Armando.Tita@alice.it
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Martedì 21 ottobre 2008
24 ore in Basilicata
Per saldare il debito si rivolge a don Cozzi. Ma ad accompagnarlo c’è il presunto strozzino
Al centro antiusura per pagare l’usuraio In Tribunale le deposizioni dei testimoni e dei carabinieri POTENZA - Ha chiesto un prestito al centro antiusura per pagare il suo usuraio. Ed era in sua compagnia quando, per la prima volta, è andato a Grumento per parlare con gli operatori di “Interesse uomo”, la fondazione antiusura di don Marcello Cozzi. Sono stati loro a capire che dietro quella richiesta di aiuto si nascondeva l’usura. «Non è stato facile convincere la vittima a denunciare», dice don Marcello Cozzi. «Era spaventato», conferma ai giudici il maresciallo Donato Margiotta. Carmine Tofalo è un artigiano di Tramutola. Aveva già dato all’usuraio quattro mila euro, quando si è reso conto che, forse, gli altri 20 mila non sarebbe riuscito a restituirli. E quando in banca gli hanno negato un nuovo prestito pensava di non avere vie d’uscita. Ecco perché è andato al centro antiusura. Ma con lui c’era Salvatore Pellegrino, che per la procura è l’usuraio. E’ a casa sua che i carabinieri della compagnia di Viggiano hanno trovato degli appunti su un block notes. Il sospetto degli investigatori è che si tratti delle somme che l’artigiano doveva all’imputato. Pellegrino, difeso dall’avvocato Lorenzo Petracca, è accusato di usura, violenza privata ed estorsione. Saranno i giudici Aldo Gubitosi, Candida De Angelis e Gabriella Piantadosi a decidere se condannare Pellegrino in base le prove che il pubblico ministero Cristina Correale ha portato in aula. Tra queste ci sono le fotocopie degli assegni che Tofano si era fatto fare da alcuni amici ai quali aveva chiesto «una mano». Uno di questi, ieri, ha confermato in aula: «Mi aveva chiesto aiuto». Ma a lui aveva detto che quei soldi gli sarebbero serviti per pagare delle forniture. In realtà sono finiti in mano all’imputato. fab. ame.
Alessio Diana scarcerato dal gip
Torna libero uno dei bodyguard
Carabinieri in azione
Il palazzo di giustizia di Potenza
L’allarme lanciato dal consigliere regionale Napoli (la Destra)
«Attenti a quello che accade a Scanzano» In merito agli ultimi episodi di violenza verificatisi a Scanzano Ionico il consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli, ha dichiarato: «E’ allarmante , a nostro parere, quanto sta accadendo a Scanzano Ionico, una realtà presa di mira ultimamente da episodi di violenza ai danni di aziende che commerciano nel settore ortofrutticolo». «E’ questo un chiaro segnale – ha proseguito Napoli - di un ulteriore tentativo di infiltrazioni di stampo mafioso finalizzato al controllo della realtà economica più importante della Basilicata. L’area ionico - metapontina già in passato è stata
oggetto di contesa tra clan malavitosi locali e, gli ultimi episodi, dimostrano di come la situazione stia degenerando con il grave rischio di sfuggire dalle mani di quanti devono vigilare. Gli episodi di violenza sono sintomatici, oltretutto, di come il fenomeno non sia stato effettivamente sradicato, in passato, ma soltanto placato. Queste situazioni allarmanti – afferma l’esponente del partito di Francesco Storace - richiedono una immediata risposta da parte di tutte le istituzioni che devono far sentire la loro presenza sul territorio perché, sottovalutare il fenomeno o non considerarlo nella giusta considerazione, sarebbe un gravissimo er-
rore». Per il consigliere regionale della Destra «garantire la sicurezza di un territorio è l’inizio fondamentale di una serie di collegamenti che comprendono una forte azione di prevenzione, sostegno economico alle piccole imprese, solidarietà e sviluppo. Considerare, al contrario, questi episodi ‘poco chiari’ come ragazzate – conclude il consigliere della Destra Michele Napoli - significherebbe abbandonare la nostra realtà nelle mani di quanti vogliono fare della Basilicata e della sua economia un'altra importante preda. Le istituzioni non possono e non devono latitare».
Pomarico Migliorano le condizioni del netturbino
Tentato omicidio Difesca, il gip conferma l’arresto di Adduce POMARICO - Confermato l'arresto di Adduce. Mentre le condizioni della vittima Francesco Difesca, quarantottenne netturbino pomaricano, pare stiano miglioramento, il gip di Matera, Vittoria Orlando dopo l'interrogatorio di garanzia - , ha confermato l'arresto del cinquantottenne pensionato che gli aveva inferto un colpo di fucile. L'episodio, risalente al 17 ottobre scorso, oltre ad avere sconvolto l'intera comunità, ha immediatamente portato all'aumento delle misure di controllo del territorio garantite dall'arma dei carabinieri e polizia. Antonio Adduce si è visto confermare l'arresto, dopo essere stato accusato di tentato omicidio premeditato. Difesca era rimasto grave-
mente ferito a un fianco, attualmente ospite del Madonna delle Grazie di Matera, a seguito di un diverbio del giorno precedente avuto con l'aggressore. L'atto si è consumato presso un bar del quartiere nuovo, Il Chioso, che entrambi gli uomini frequentavano. Il difensore dell'Adduce ha annunciato ricorso al Tribunale del riesame; quando in paese ancora non si riesce a metabolizzare l'accaduto. Con apprensione si seguono, soprattutto, le notizie che giungono sulle condizioni di Francesco Difesca. Il proiettile del fucile calibro 12 entrato nel corpo di Difesca è stato tirato fuori dai medici, dopo un lungo intervento. Ma con attenzione si segue ogni passo del ricovero. Intanto la rispo-
sta offerta dai tutori della legge ha cominciato a porre interrogativi, in special modo sul retroterra nel quale l'evento drammatico si è presentato. La calma monotonia di Pomarico, di tanto in tanto, è fatta scuotere dallo scoppio improvviso di episodi di violenza. E questo produce in ragionamenti e nelle stesse teste dei pomaricani dubbi sul reale stato di salute del piccolo centro. D'altronde, problemi ce ne sono. Allo stesso tempo neppure si può dire che siano pochi. Dalle tracce dell'utilizzo d'eroina all'ampia diffusione della disoccupazione. Passando per altri grandi temi. Le cose non vanno proprio per il meglio, nella piccola e accattivante Pomarico. Nunzio Festa
Una veduta di Pomarico
POTENZA - Era stato arrestato assieme a suo fratello nell’inchiesta sui bodyguard. Poi le esigenze cautelari sono venute meno e, grazie alle sollecitazioni dei suoi difensori, è stato scarcerato. Alessio Diana, è tornato in libertà sabato sera. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Luigi Barrella, dopo un incidente probatorio chiesto dalla difesa di Diana. Per gli altri arrestati è già fissata un’udienza d’appello davanti al Tribunale del Riesame. I cinque arrestati, Savino Giannizzari (43 anni), Andrea Diana (35), Alessio Diana (27), Cesare Montesano (38) e Alessandro Antonio Scavone (33) sono accusati, a vario titolo, di estorsione, rapina, danneggiamento e lesioni aggravate dal metodo mafioso. L’indagine, della procura antimafia, è partita da un’iniziativa dei carabinieri del reparto operativo. Nessuno dei titolari dei locali potentini in cui la “Sagi One” - la fittizia società di sorveglianza scoperta dai Carabinieri - imponeva il servizio di sicurezza ha mai denunciato le estorsioni e le violenze subite, per paura di violenti pestaggi, come è accaduto in due casi, quando alcuni dei cinque arrestati hanno picchiato i proprietari, «colpevoli» di aver rifiutato il servizio. La Sagi One aveva come sede fittizia, indicata nel materiale pubblicitario, un’abitazione di via Pretoria. Di fatto, invece, la sede sociale era in contrada Bucaletto, nell’abitazione di Giannizzari. Gli indagati sono in carcere dal mese di agosto.
24 Ore in Basilicata 17 Aato L’assemblea dei sindaci riapprova la delibera che era stata già votata a luglio Martedì 21 ottobre 2008
Nuovo sì agli aumenti sull’acqua Fuori la Regione sit in di protesta dei pensionati POTENZA - Cinquantacinque sindaci presenti, trentasei favorevoli, quindici contrari e 4 astenuti. Questi i numeri dell’assemblea dell’Aato (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) svoltasi ieri nella sede della Regione a Potenza. Una riunione attesa con ansia dai sindacati, dai cittadini e anche da alcuni politici come Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto - Pdl) che in una nota diffusa domenica esortava i primi cittadini dei comuni lucani al grido: «Non votate quella delibera! Non aumentate il costo dell’acqua». Ma, appelli a parte, il risultato dell’asemblea di ieri lo si sapeva già. Riapprovate le nuove tariffe per il Servizio Idrico Integrato, le stesse che erano state già approvate durante l’assemblea dello scorso 10 luglio quando, alla presenza di 61 sindaci, corrispondenti ad una popolazione di circa 395 mila abitanti (più del 66% del totale degli abitanti di Basilicata) l’aumento era passato a maggioranza. Alle operazioni di voto avevano partecipato 54 sindaci (7 avevano nel frattempo lasciato l’aula), pari a quasi 370 mila abitanti del nostro territorio (circa il 62 % della popolazione totale). Il Piano econo-
mico e finanziario e il nuovo modello tariffario erano stati approvati con 35 sindaci favorevoli (quasi 227 mila abitanti ovvero il 62 % dei partecipanti al voto) e 19 contrari (pari ad una popolazione di 141 mila abitanti, ovvero al 38 % dei partecipanti al voto). Ieri la delibera è stata prima
revocata e poi riapprovata. Il tutto per giocare d’anticipo rispetto al Tar ed evitare così che gli aumenti venissero invalidati. A giorni, infatti, il Tribunale amministrativo regionale avrebbe dovuto esprimersi sulla richiesta di annullamento della precedente deli-
bera. Una richiesta che era stata avanzata dal comune di Rotonda che aveva lamentato un vizio di forma nella convocazione di luglio. In pratica l’assemblea di ieri è servita per cambiare la forma della delibera ma non la sostanza. Ci avevano sperato le associazioni di consumatori che nei gironi scorsi avevano più volte fatto appello ai sindaci lucani per chiedergli di non votare l’aumento delle tariffe e ci avevano sperato anche i pensionati che ieri sono scesi in protesta davanti alla sede della Regione per far sentire le proprie idee e ribadire le proprie necessità. Un sit - in che ha accompagnato l’assemblea per tutto il suo svolgimento, dalle 11 di ieri mattina alle 14.30 del pomeriggio. Ci avevano sperato ma l’Aato l’aveva detto: «l’assemblea riapproverà le tariffe», e così è stato. Le nuove tariffe per il Servizio Idrico Integrato sono ora realtà. Anzi già lo erano dal 1° gennaio 2008. Le nuove tariffe, infatti, sono vigenti retroattivamente dall’inizio dell’anno. ma. bo. m.boggia@luedi.it
E Petrone (Psdi) attacca la gestione POTENZA - «Leggo che Aato ha indetto un concorso rivolto ai ragazzi di III media della Basilicata per diffondere e potenziare la cultura del corretto uso della risorsa idrica e lo fa in collaborazione con la Direzione Scolastica di Basilicata - scrive Petrone, segreterio regionale Psdi Basilicata - Mi torna la memoria a poco tempo fa : crisi dell'acqua, manca l'acqua, si deve sospendere l'irrigazione, agricoltura in crisi, paesi con acqua razionata, è aumentato il prezzo dell'acqua etc. etc. i titoli dei quotidiani, della TV si sprecano e, alla luce di questi ricordi, mi viene da dire ben fatto, era ora che si educassero i futuri cittadini all'uso corretto dell'acqua. Poi mi tornano alla memoria altri titoli : Acquedotto Lucano denuncia lo spreco dei fontanili pubblici come causa della carenza dell'acqua (sei milioni di mc), proteste per l'aumento del prezzo dell'acqua (Aato segnala che l'aumento è stato votato da quasi tutti i sindaci) si riconvoca l'Aato per annullare la delibera degli aumenti e il giorno dopo è riconvocato per riapprovarla tal quale, e mi domando se il Concorso non vada indirizzato invece agli amministratori e dirigenti di questi Enti - piuttosto che ai ragazzi di III Media - per vedere di capire se almeno hanno una idea, purchessia, sul ruolo dell'acqua in una società moderna e sul compito di chi è chiamato a gestire il bene o l'ambito». «In conclusione una domanda : ma che ci sta a fare questa autorità?».
L’appello di Somma, portavoce del Comitato “No oil Lucania”
L’intervento di Michele Napoli
«Manifestiamo per il territorio»
Crisi idrica «E’ emergenza»
Un invito a lottare per tutelare le risorse locali POTENZA - «In Basilicata esiste un problema che travalica ormai la mancanza di una gestione attenta del territorio regionale e delle sue reali vocazioni, delle sue risorse e della salute dei cittadini». Questa l’accusa di Miko Somma, portavoce del comitato “No oil Lucania”, agli amministratori regionali. Somma, infatti, fa un appello affinché si possa organizzare una manifestazione di protesta popolare, contro chi vede «questa terra come mero contenitore di risorse da sfruttare, ma mai come patrimonio da preservare da ogni rapida mercificazione che tutto e subito consuma in nome di un Pil dai contorni incerti - un problema che, ben oltre l'etica residua o residuale della politica, riguarda il rispetto dell'intelligenza dei cittadini». «Se infatti, a fronte delle continue rassicurazioni che ogni giorno abbondantemente riceviamo dalla politica - continua - di fatto scopriamo poi ogni giorno di continui permessi petroliferi che minacciano di attivarsi, di inceneritori camuffati da centrali a bio-masse, di discariche tossiche di rifiuti tossici, di eco-mostri vacanzieri, dell'acqua che si privatizza e poi scompare e di quella che si privatizza e riappare in spot televisivi come elisir di giovinezza, del nucleare innocuo, dell'eolico selvaggio e poi sappiamo che qualcosa si poteva e si può fare per impedire questo saccheggio sistematico, come si sente il cittadino? E se poi scopriamo ogni giorno una Basilicata che soffoca di povertà e di emigrazione, di fabbriche in crisi e di classi scolastiche e di maestri soppressi, di agricoltura boccheggiante per l'arsura e per i troppi costi, di una criminalità che a vol-
te spara, a volte indossa il doppiopetto, di comitati d'affari e di logge massoniche, e poi sappiamo ancora di quei piccoli privilegi diffusi e silenti in cui è facile cogliere le grandi ed arroganti consorterie, di un clientelismo ormai quasi alla luce del sole in cui è facile cogliere un sistema ormai auto-referenziale di potere, come si sente il cittadino? Il cittadino, non mai quello “qualunque” che postula nella sua indistinzione un'indifferenza egoistica di cui questo intero paese paga già oggi le conseguenze, non mai quello che razzola nella pastoia di un sistema di micro-clientele diffuse che credevamo ricordo e scopriamo realtà, non mai quello che finge di non vedere o preferisce tacere, ma il “cittadino”, oggetto e soggetto di diritti e di doveri, a fronte di ciò che accade in questa regione e che pare disvelare sembianze di multiforme moloch di ignoranza e presunzione, di privilegio di casta e potentato politico, di diritto confuso con il favore e di allontanamento dalla democrazia come partecipazione, di pensiero unico e interessi privati, di menzogne e doppie verità, la cui evidente macroscopicità è il vero handicap che grava sulla nostra regione, il “cittadino” ed i cittadini ebbene si sentono derisi, offesi, umiliati, privati persino di forme elementari di rispetto della propria intelligenza. Manifestiamo - conclude Somma - per la democrazia reale e per il diritto a vivere in un ambiente sano e mantenuto tale, per la legalità del sistema politico ed economico e per il diritto a vivere dignitosamente nel rispetto della realtà oggettiva di questa terra. Questo è un appello ad indire una manifestazione pubblica a difesa della regione».
POTENZA - «La carenza d'acqua in Basilicata rischia di assumere i caratteri di una vera e propria emergenza che potrebbe, addirittura, portare ad una razionalizzazione del potabile, come già accaduto in Puglia, se le condizioni metereologiche non ci aiutano con abbondanti precipitazioni». Esprime preoccupazione il consigliere regionale del gruppo misto - “La destra”, Michele Napoli, in merito all'emergenza idrica in Basilicata. «La crisi idrica del 2002 - continua Napoli - non ha, evidentemente, insegnato niente alla classe politica regionale che oggi, a distanza di sei anni, si trova ad affrontare nuovamente il problema degli invasi vuoti e a sperare che il cielo gli dia una mano. Le opere necessa-
rie per un migliore utilizzo delle risorse, non sono state realizzate, molte reti idriche fatiscenti provocano una dispersione che raggiunge percentuali fino al 20 per cento dell'acqua captata. La politica colabrodo del centro-sinistra fa, dunque, senza voler fare dell'ironia a buon mercato, acqua da tutte le parti e la cosa paradossale è che rischia di assetare l'intera regione». Secondo il consigliere, «Non si può più assistere inermi a questa ennesima dimostrazione di lassismo della classe dirigente lucana incapace, ormai da anni, di completare uno schema idrico regionale e mettere in piedi una politica seria per le acque, captando le tante sorgenti sparse sul nostro territorio e controllando sprechi e abusi».
Pozzi di petrolio
In Basilicata previste diverse tappe: la prima a Potenza domani pomeriggio
Arriva la statua della Madonna di Lourdes POTENZA - Giungerà domani in Basilicata la statua della Madonna pellegrina di Lourdes, incoronata da Papa Benedetto XVI a S. Pietro l'11 febbraio 2007. La statua ha già visitato tutte le altre regioni italiane. La peregrinatio Mariana, è stata organizzata dall’Unitalsi, in occasione del 150esimo anniversario delle apparizioni di Lourdes. L’iniziativa dell'Unitalsi nazionale si propone di consentire a quanti non hanno avuto ancora la possibilità di andare in pellegrinaggio a Lourdes di vivere un momento di profonda religiosità, legato alla figura della Signora che apparve a Bernardetta.
L'Unitalsi lucana, d'intesa con la conferenza episcopale di Basilicata, ha definito un programma che consentirà a tutte le diocesi di avere per alcuni giorni la staua nelle loro cattedrali. L'Unitalsi, per la sua stessa missione, ha previsto che la stuatua della Madonna vada in visita anche agli ospedali, alle carceri e negli altri luoghi di carità e sofferenza. L'accoglienza in Basilicata della statua della Madonna è prevista domani alle 16 in piazza Mario Pagano a Potenza dove sarà concelebrata la S. Messa da tutti i vescovi della Basilicata. Seguirà la processione mariana fino alla Basilica Cattedrale di S. Gerardo, dove nella serata è in pro-
gramma una veglia di preghiera. Giovedì, 23 ottobre, la mattinata sarà riservata alla scolaresche. Nel pomeriggio, alle 17, sempre nella cattedrale di S. Gerardo, sarà celebrata da Agostino Superbo, una messa per gli ammalati. Venerdì, 24 ottobre, la statua della Madonna sarà portata nelle carceri, nell'Istituto Don Uva e all'ospedale S.Carlo. Nel tardo pomeriggio il trasferimento nella diocesi di Acerenza, dove rimarrà fino al 26 ottobre. Dal 27 al 28 nella diocesi di Tricarico. Dal 29 al 31 in quella di Matera. Dal 1 al 4 novembre nella diocesi di Tursi Lagonegro. Dall'8 al 12 novembre, la stuatua rimarrà nella dio-
La Madonna di Lourdes
cesi di Melfi. Da questa data e fino al 21 novembre la statua sarà ospitata in altri centri della Basilicata.
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24 Ore in Basilicata
Martedì 21 ottobre 2008
Per la prima volta nella storia si riuniscono contemporaneamente tutti i direttivi provinciali
Uil - day, appuntamento domani a Potenza e Matera POTENZA - "Uil-day” per la riforma del sistema contrattuale, un appuntamento che si svolgerà mercoledì 22 a Potenza e a Matera. «La Uil si appresta a vivere la giornata del 22 ottobre - si legge in una nota del sindacato - per un confronto con i propri quadri e delegati sulla “Proposta di linee guida per la riforma della contrattazione collettiva”. Per la prima volta nella storia dell'Organizzazione saranno riuniti, contemporaneamente - ognuno sul proprio territorio tutti i direttivi provinciali della Uil. Si tratta di 107 riunioni alle quali parteciperanno, complessivamente, oltre 15.000 tra quadri e delegati. L'obiettivo continua la nota del sindacato - è quello di far conoscere la riforma del modello contrattuale ai militanti sindacali, consentendogli così di spiegare a tutti gli iscritti e ai lavoratori quali vantaggi economici potranno scaturire dalla firma del documento». «La decisione della Direzione nazionale di approfondire in sede locale - con i direttivi provinciali - le linee di riforma della
struttura della contrattazione - sottolinea Carmine Vaccaro, segretario provinciale di Potenza della Uil -è doppiamente importante. I gruppi dirigenti sul territorio hanno bisogno di approfondire le tematiche relative alla riforma del contratto. Intanto, questo provvedimento è destinato ad avere effetti immediati e facilmente percepibili da milioni di persone e contribuirà a sostenere la domanda interna attraverso un incremento dei consumi, condizione fondamentale per la ripresa della nostra economia. Prima considerazione: in provincia di Potenza - aggiunge ancora Vaccaro - i benefici che ne trarrebbero i lavoratori del settore privatistico sarebbero concreti, infatti in gran parte delle piccole e medie aziende attualmente non viene praticata alcuna contrattazione aziendale». «L' intesa - continua il segretario della Uil - rappresenta un'importante innovazione e una significativa evoluzione delle relazioni industriali del nostro Paese e risponde all'esigenza di migliorare i redditi, attraver-
so le prossime tornate contrattuali, dei lavoratori dipendenti. Il giudizio positivo si fonda in particolare su: l'individuazione di un nuovo indicatore previsionale per l'inflazione, mettendo alle nostre spalle l'inflazione programmata; il recupero di eventuali scostamenti entro la vigenza contrattuale; la copertura economica dei nuovi contratti dalla data di scadenza dei precedenti, la detassazione e la possibilità di allargamento della contrattazione aziendale e territoriale; l'individuazione di una garanzie retributiva per tutti i lavoratori che non avessero aumenti salariali oltre quelli del contratto nazionale. Sono risultati che vanno valutati anche come un importante contributo del mondo del lavoro ad affrontare la nuova e grave situazione economica nazionale ed internazionale in atto. Su questa base la Uil intenderà chiedere al governo di allargare e rendere strutturale la detassazione del salario variabile innalzando a 35 mila euro il reddito di accesso al beneficio e estendendolo ai lavoratori pubblici».
Carmine Vaccaro
L’azienda di informatica e telecomunicazioni ha avviato le procedure di mobilità per tutti i dipendenti
La Stia chiude i battenti Intanto è da maggio che i lavoratori non ricevono lo stipendio POTENZA - «Le radici di Stia affondano nel lontano 1977, quando un piccolo pool di esperti di informatica decise di unirsi per affrontare assieme le sfide dell’allora pioneristico mondo dell'Information Tecnology». E’ così che la società potentina di Informatica e telecomunicazioni si presenta al pubblico attraverso il proprio sito internet. Ma oggi, che il mondo dell’Information Tecnology è ormai una realtà consolidata, la Stia chiude i battenti. Lo scorso 29 settembre l’azienda ha comunicato l’apertura della procedura di mobilità per «tutti i 19 dipendenti». Causa: cessazione dell’attività. Il mondo dell’Information Tecnology è cresciuto più veloce della Stia. Ad annunciarlo, in una nota, i rappresentanti della Fiom-Cgil e Uilm-Uil. Lo scorso 10 ottobre gli amministratori dell’azienda hanno incontrato organizzazioni sindacali e lavoratori, un incontro in cui la Stia ha messo in evidenza come non vi siano «le condizioni per una continuazione dell’attività» sottolineando in particolare come «il mercato dell’informatica è attualmente in contrazione, sia per una generale crisi di mercato, sia quale inevitabile conseguenza dell’apertura dei nuovi punti vendita all’interno della grande distribuzione operante nella città di Potenza e nel suo hinterland» è per questo che «si è registrata una caduta sia in termini di fatturato che di margine» e «il tentativo di recuperare diversificando l’attività e mantendendo nel contempo in servizio tutto l’organico ha man mano portato la società a una forte esposizione con il sistema bancario». Questi in sostanza i motivi della chiusura. «La perdita di una gara importante che è stata vinta invece da una società di Napoli, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso» spiega Marano Francolando, il consulente del lavoro ingaggiato dalla Stia per assisterla nella procedura di mobilità. Congiunture sfavorevoli
e la concorrenza con la grande distribuzione che «vende a prezzi stracciati» dunque le cause alla base dell’agonia. Problemi che cominciano già lo scorso anno. «Le difficoltà si erano già manifestate nel corso del 2007, ma l'azienda , avendo ottenuto alcune commesse, aveva soprasseduto alla necessità di una riduzione di organico si legge nella lettera che annuncia l’avvio delle procedure di mobilità - in realtà le commesse assegnate erano di poca consistenza e per ottenerne l'assegnazione si era fatto ricorso a ribassi tali da non consentire un margine sufficiente per il mantenimento in servizio di tutti i lavoratori dell'u.p. di Potenza; i costi eccessivi per mantenere i livelli occupazionali hanno man mano portato la società a una forte esposizione con il sistema bancario, il che la espone a continui richiami da parte dei funzionari preposti; non è possibile far ricorso alla Cigs, in quanto la società, nonostante da tempo abbia richiesto all'Inps la variazione del settore di inquadramento, rimane a tutt'oggi eslcusa dal campo di applicazione della cassa integrazione straordinaria». Intanto, mentre sui 19 dipendenti pende la scure del licenziamento, alle preoccupazioni per il futuro si aggiungono quelle per il presente. E’ infatti da maggio che i lavoratori non ricevono lo
Terrorismo alla Sata Il gip archivia
Prc: «Ora si devono riassumere gli operai ingiustamente licenziati»
La sede dell’azienda
stipendio. I sindacati hanno chiesto «un incontro urgente all’assessore regionale alle attività produttive, Vincenzo Folino» per vedere se sia possibile intervenire in qualche modo per dare supporto ai lavoratori o prevedere un piano industriale che riesca quanto meno a ridurre gli esuberi. Le organizzazioni sindacali hanno invitato «la direzione a ricercare altre soluzioni, attraverso una riorganizzazione produttiva capace di difendere i posti di lavoro». Rocco Della Luna, segretario Uiltucs - Uil, presente alla riunione dello scorso 10 ottobre mette ancora in evidenza come il sindacato si sia riservato di verifica-
re che non vi siano alternative alla chiusura dell’attività invitando l’azienda a verificare la possibilità di far ricorso alla cassa integrazione guadagni per crisi aziendale, «anche se sottolinea Della Luna - non è facile vivere di ammortizzatori sociali soprattutto in questo momento». Intanto per mercoledì Fiom e Uilm terranno un’ assemblea con i lavoratori per mettere a punto un percorso sindacale che miri a difendere il diritto al lavoro e al salario. Nel frattempo si spera che vengano devolute le spettanze dei lavoratori che da quasi sei mesi le richiedono a gran voce. Manuela Boggia m.boggia@luedi.it
Lauletta responsabile aziendale della giunta regionale per la Uil POTENZA - La uil ha nominato Donato Lauletta responsabile aziendale della giunta regionale. «Si rafforza alla Regione – riferisce una nota Rsu Uil della giunta regionale - la presenza del sindacato riformista, punto di riferimento per la tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. Le questioni ancora aperte con l’amministrazione sono tante, il percorso è pieno di difficoltà e contraddizioni, occorre – continua la nota sindacale - proseguire con determinazione nel rivendicare il rispetto degli accordi presi, la valorizzazione del personale investendo sulle professionalità
presenti senza precludere l’accesso ai giovani, l’utilizzazione di tutte le risorse finanziarie disponibili per soddisfare le esigenze dei lavoratori e dare dignità e valore al loro lavoro. Con la nomina di Lauletta – conclude la nota - si rafforza l’azione riformista della Uil che, mantenendo ferma la barra dell’unità sindacale e rifuggendo da tentazioni autoreferenziali e demagogiche, sollecita l’amministrazione regionale ad adottare immediatamente gli atti necessari per sbloccare tutte le situazioni ancora sospese e su cui si sta tergiversando troppo».
Lo stabilimento Sata di Melfi
MELFI - Il gip presso il Tribunale di Potenza ha emesso il decreto di archiviazione per i lavoratori licenziati alla Fiat di Melfi. Ad affermarlo, in un comunicato stampa, il segretario provinciale di Potenza del Prc, Paolo Pesacane. «Un anno fa alcuni lavoratori della Fiat Sata di Melfi venivano licenziati, senza preavviso, per via della ricezione di un avviso di garanzia. Sulla stampa, anche nazionale, la notizia ha avuto un notevole clamore dal momento che l’indagine veniva svolta per presunta eversione e terrorismo. Tra gli indagati vi era anche un nostro compagno, Michele Passannante, allora segretario del circolo di Vietri. Abbiamo più volte stigmatizzato l’assurdità per la quale la mera ricezione di un avviso di garanzia (istituto a tutela dell’indagato) si traducesse in una presunzione di colpevolezza, capovolgendo i principi cardine del nostro ordinamento». «Ad oggi, dopo la fase
cautelare, permane il licenziamento, nonostante il decreto di archiviazione rimonti al mese di marzo 2008. L’archiviazione pone fine ad ogni possibile discussione. Pertanto, siamo assolutamente persuasi che sia un atto dignitoso, da parte della Fiat, quello di revocare i licenziamenti, senza aspettare le scontate decisioni del Giudice del Lavoro. Un tale gesto potrebbe rappresentare la base per intraprendere un confronto dialettico più corretto tra le parti sociali, all’interno così come all’esterno della fabbrica più importante del Mezzogiorno, e potrebbe provare a scongiurare una interpretazione di quei licenziamenti come esclusivamente politici. Chiediamo inoltre – conclude l’esponente del Prc - che qualora ciò non avvenga in tempi rapidi, le istituzioni, provinciale e regionale, intervengano per chiedere con fermezza alla Fiat la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati».
24 Ore in Basilicata
Martedì 21 ottobre 2008
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Turismo A Bari si tirano le somme sulla stagione 2008. Folino propone maggiore collaborazione tra le regioni
«Serve un’azione di promozione dell’intero Sud» BARI– «Per il settore del turismo si annunciano cambiamenti tumultuosi» e questo per la congiuntura economica. Lo ha detto il vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Basilicata, Vincenzo Folino, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale del Turismo per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, intervenendo a Bari all’incontro con i giornalisti tenuto dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, per presentare i dati della stagione turistica 2008. «Si verificherà – ha detto Folino – sempre più un accorciamento della stagione turistica» così come si verificherà un «restringimento della capacità di spesa dei turisti». Occorre, quindi, che le Regioni del Sud «lavorino insieme: è necessaria un’azione di promozione dell’intero Sud». E poiché si registra anche una tendenza a viaggiare da soli, è «indispensabile rafforzare la logistica ed il trasporto». Nichi Vendola, ha poi sottolineato: «Non si tratta di guardare i risultati per fare propaganda, ma di guardare a questi risultati che tutti gli indicatori, e tutti coloro che si occupano di queste cose, ci dicono che la Puglia è in controtendenza rispetto ad un
anno molto critico per il turismo». «La Puglia ha segnato, insieme alla Basilicata un dato importante di controtendenza – ha rilevato Vendola – disarticoliamo questo dato e vediamo cosa ancora non funziona, cosa è insufficiente, cosa invece è promettente e quali sono gli elementi su cui costruire un lavoro e fare un percorso». «Abbiamo lavorato per la professionalizzazione di questo settore – ha sottolineato ancora Vendola – La qualità dell’offerta è legata moltissimo alla capacità di articolare il ciclo produttivo del turismo per implementare la professionalizzazione di ogni segmento, perché il turismo possa essere uno dei capitoli della nostra capacità competitiva sui mercati mondiali. Dobbiamo guardare con attenzione al dato articolato – ha prosesguito – perché arriva un tempo differente che può rapidamente bruciare e divorare i risultati positivi. La stagione recessiva dobbiamo guardarla sia pure avendo l’accortezza di sapere che siamo piccoli e abbiamo di fronte un terremoto planetario, eppure dobbiamo ingegnarci, con assoluta modestia, per capire se azioni positive, buone pratiche nostre possano consentire di ammortizzare il colpo che sicuramente giungerà anche al comparto turistico dell’economia, perché la re-
cessione significherà un restringimento della platea dei turisti e del loro potenziale di spesa». Secondo Vendola, quindi, è necessario «costruire politiche del turismo insieme agli operatori turistici, avendo di fronte lo scenario più inquietante, per capire come possiamo organizzare percorsi di resistenza del turismo in una congiuntura internazionale particolarmente grave e drammatica». «Il primo obiettivo che ci siamo dati – ha ricordato Vendola – è la destagionalizzazione perché un turismo che nasce e muore ad agosto è un turismo che è strozzato, non sviluppa le potenzialità. Ci sono aree della Puglia che sono abbondantemente conosciute e che, invece, hanno un potenziale turistico straordinario, come il sub Appennino Dauno. Quindi, il governo regionale ha lavorato per rendere visibile il paniere di offerte turistiche che la Puglia possiede; dal turismo religioso al turismo scientifico, a quello naturalistico, enogastronomico, costruendo percorsi e itinerari e lavorando nei mesi a cavallo della stagione estiva con formule attrattive, anche il turismo del week end, o dei quattro giorni». «Noi tre anni e mezzo fa – ha aggiunto Vendola - avevamo la voglia di ingranare la marcia e di darci un orizzonte su un com-
L’assessore Vincenzo Folino
parto dell’economia che è particolarmente complesso, delicato e con potenzialità straordinarie, perché è un comparto che si interfaccia con la qualità ambientale del territorio e anche con le politiche specifiche di difesa e promozione dei beni culturali».
Passi in avanti per il riordino del Servizio Sanitario regionale Proposta sanità di Di Lorenzo
Asl, chiuso il piano unificazione delle procedure e degli istituti POTENZA - «La piena collaborazione del Dipartimento Salute e dei direttori generali delle Aziende Sanitarie ha consentito di chiudere nei tempi prefissati il Piano di Unificazione delle procedure e degli istituti, pronto per essere consegnato» sottolinea la Regione in una nota. Soddisfazione da parte dell’assessore alla Salute, Antonio Potenza, il quale nel ringraziare i direttori generali per il lavoro svolto ha riaffermato l’importanza di aver agito nel rispetto dei tempi, delle forme e dei contenuti fissati dalla legge di riordino del Servizio Sanitario Regionale, la quale, proprio in virtù del suo valore strategico, ha richiesto un surplus di coordinazione tra le istituzioni amministrative e le strutture sanitarie coinvolte nel processo di unificazione. «Questa è stata certamente la fase più delicata continua l’assessore alla Salute - in quanto la progressiva unificazione delle procedure e degli istituti, alla base del nuovo sistema, costituiva una criticità non facile da superare, sia dal punto di vista tecnico che
L’assessore Antonio Potenza
organizzativo. Per raggiungere la migliore integrazione delle strutture sanitarie regionali occorreva, al contempo, tenere fermi gli obiettivi di massima integrazione nell’erogazione dei servizi e le stesse basi dimensionali degli interventi, entrambi aspetti irrinunciabili per offrire prestazioni sanitarie adeguate ai bisogni crescenti dell’utenza. Proprio quest’ultima necessità ha ispi-
rato l’elaborazione del Piano, predisposto attraverso la corretta valutazione delle istanze degli attori istituzionali e sanitari, con l’intento di migliorare gli strumenti a disposizione, secondo criteri di economicità e performatività dell’offerta sanitaria. Grazie al perfezionamento di tali strumenti tecnici ed amministrativi – prosegue l’onorevole Potenza - si garantirà la fluidità dei processi e delle funzioni
delle Aziende Sanitarie interessate dal piano di riordino: da quelle di indirizzo a quelle programmazione, da quelle di assistenza e di monitoraggio delle attività a quelle di controllo, dagli investimenti nel campo delle politiche della salute alla gestione finanziaria e patrimoniale, all’innovazione tecnologica ecc. ecc. Da tutti questi elementi e dalla loro coordinazione – conclude Potenza - dipende la funzionalità del nuovo impianto con il quale, al presente ed in prospettiva, si dota il territorio di strutture moderne e di un’offerta sanitaria al passo coi tempi. Infine, con provvedimento predisposto dal Dipartimento Salute, sono state costituite, le due commissioni regionali che valuteranno le domande pervenute all’Amministrazione, al fine di individuare i responsabili di vertice delle strutture sanitarie della Regione (Asp, Asm, Ircss-Crob) così come ridefinite dalla riforma. Si può dire che, finalmente, con questi atti, l’intera architettura sanitaria regionale giunge a mostrare la sua consistenza reale».
Il Sud lucano insieme per promuoversi Pittella (Pd) plaude alle amministrazioni POTENZA - Per rilanciare il turismo la strada è quella della collaborazione anche se si parla di piccole realtà. Così è per i comuni dell’area sud della Basilicata che nei giorni scorsi hanno raggiunto un accordo di collaborazione. Plauso all’iniziativa è arrivata dal consigliere regionale del Partito democratico, Marcello Pittella. «È una scelta lungimirante e di particolare valenza politica l’intesa interistituzionale firmata dai comuni di Episcopia, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina per la costruzione di un progetto di valorizzazione integrata delle risorse turistiche e ambientali del sistema turistico locale (Stl) Maratea-Sirino» sottolinea l’esponente del Pd. A parere di Pittella, «non può che essere premiata e sostenuta la visione di insieme posta alla base di una
programmazione territoriale che raccoglie la sfida dello sviluppo turistico autopropulsivo e che risponde alle dinamiche di sostegno dell’Unione europea per il sessennio 20072013». «L’accordo firmato dai sindaci dei Comuni ricadenti nel Sistema turistico locale Maratea - Sirino – ha continuato il consigliere regionale – contribuirà a far diventare ancora più attrattiva la Basilicata e le sue emergenze ambientali, architettoniche e storico-culturali». «L’intesa – ha proseguito Pittella che dovrà trovare nella Regione Basilicata un alleato forte e dinamico, a mio parere, restituisce una doppia interpretazione della nuova dimensione di governance e di programmazione dei fondi comunitari nella quale dovranno muoversi le comunità locali. Non v’è dubbio che l’accordo di Maratea da un lato rappresenta la
sintesi di un percorso avviato negli anni scorsi dalla Regione Basilicata all’indirizzo degli “Stl”, dall’altro chiama gli Enti locali (Comuni e Comunità montana del Lagonegrese) a una nuova responsabilità del governo del territorio. Ben consapevoli di questo richiamo, i sindaci hanno scelto di intraprendere la strada degli aiuti europei con l’obiettivo di promuovere una progettazione integrata partecipata quale strumento innovativo di governo del territorio, tale da scongiurare l’assenza di strategie e di programmazione in un’area a forte vocazione turistica». «Si tratta – ha concluso l’onorevole Pittella - di un salto di qualità della governance lucana che premierà l’importate sistema turistico che va dal Lagonegrese al Sirino al Pollino e che trova in Maratea la più bella espressione di un complesso paesaggistico raro nel Mezzogiorno».
«Nomine svincolate dalla politica« Pasquale Di Lorenzo
MATERA - «Una nomina svincolata dalla politica che torni espressione delle capacità medico-scientifiche e che ripristini e migliori un rapporto fiduciario tra i cittadini e il servizio sanitario». Così il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo ha spiegato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa l'idea di una proposta di legge che potrà servire per stringere maggiormente il rapporto con i servizi e le garanzie che la sanità lucana è in grado di offrire. Di Lorenzo si è detto convinto della possibilità che la sua proposta che verrà portata al più presto all'esame della quarta commissione consiliare possa trovare il consenso e l'appoggio di una parte importante dei consiglieri regionali di maggioranza ed opposizione: «con i regolamenti che esistono se c'è la condivisione e la volontà di portare avanti questa proposta al di là dell'appartenenza politica si può arrivare ad approvarla davvero in pochissimo tempo». «L'idea è quella di svincolare attraverso meccanismi che rendano il meno possibile dipendente da parte della politica il diritto alla salute e la sua attuazione. Due i meccanismi legislativi ipotizzati» scrive Di Lorenzo nella sua proposta, «per perseguire queste finalità affermando la distinzione netta tra l'attività amministrativa imputabile al direttore generale da quella medi-
co scientifica svolta dal direttore sanitario. La nomina quindi del direttore generale deve essere espressione della Regione ma in questa normativa esso viene indicato non dal Presidente della giunta ma dal Consiglio Regionale al fine di ricercare una maggiore condivisione e trasparenza nonché una volontà politica condivisa. La nomina dei direttori sanitari invece viene fatta dall'Ordine dei medici e recepito formalmente da un atto deliberativo del presidente della Regione riconsegnando tale ruolo nell'ambito medicoscientifico per nulla interdipendente nella sua scelta dalla politica». La proposta di Di Lorenzo ha anche, nelle intenzioni del consigliere regionale, un ulteriore caratteristica che è quella di legare maggiormente il cittadino al proprio servizio regionale limitando in questo modo l'emigrazione sanitaria che costituisce un costo, per anni anche considerevole, per la Regione e dunque per l'intera comunità: «credo che il problema fondamentale sia quello della fiducia. I cittadini hanno bisogno di sentirsi sicuri e fidarsi del servizio sanitario che viene loro offerto, la competenza nelle scelte slegandole dalla politica può essere un primo ed importante passo» conclude Di Lorenzo, «per arrivare a questo tipo di traguardo». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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L’iniziativa continuerà fino a Natale
Raccolta firme per il Campus di Medicina
Un momento della conferenza (f: A. M.)
POTENZA - E'partita ufficialmente la raccolta firme per l'istituzione di un Campus Universitario dedicato alla Facoltà di Medicina. Tra i promotori del Comitato vi sono il dottor Ignazio Olivieri, direttore del Dipartimento Regionale di Reumatologia, il dottor Luigi Mansone, direttore della struttura complessa di oncologia medica dell'ospedale San Carlo e dal portavoce Gaetano Cantisani, informatore medico scientifico. Scopo dell'iniziativa è accelerare i tempi per l'attivazione di un campus - college, che funga da centro propulsivo di una rete ben più articolata e ramificata che coinvolge anche altri soggetti del mondo della sanità e della ricerca scientifica già esistenti come l'Università degli Studi della Basilicata, le strutture ospedaliere dei due capoluoghi di Provincia, Potenza e Matera, il Crob (Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata) di Rionero, e l'Agrobios di Basilicata. Scopo dichiarato dell'istituzione della nuova facoltà è favorire lo sviluppo e la crescita professionale di figure altamente specializzate in ambito medico per ovviare alla sempre più vistosa carenza di medici presso le strutture sanitarie locali, spesso costrette a ricorrere a personale proveniente da altre città e regioni, pur di far fronte alle molteplici esigenze della popolazione lucana in tema di salute. In futuro - recitava uno slogan della conferenza stampa tenutasi presso la sede dell'Assostampa in via Mazzini - la Regione Basilicata avrà notevoli difficoltà rompere le piante organiche degli ospedali e dei servizi territoriali, col rischio molto concreto di doversi accontentare, in assenza di strategici mutamenti, dell'operato di quei medici, che non trovano sistemazione, né occupazione nelle altre regioni. Le basi per la realizzazione del progetto ci sono. Ci sono i soldi necessari per l'investimento. C'e l'ok delle istituzioni e il consenso formale dei legislatori, oltre alle incoraggianti parole pronunciate pochi mesi fa dal rettore dell'Università di Basilicata Tamburro, per il quale «il sogno di una facoltà di medicina era pronto a tramutarsi in realtà». Malgrado ciò i tempi per l'evasione della pratica appaiono ancora lunghi, sia per i tradizionali iter burocratici, sia per il ritardato e definitivo assenso della classe dirigente lucana. Persino le strutture esistenti sono ritenute idonee ed efficienti, dal momento che molto offre l'ateneo lucano in tal senso. L'esempio della facoltà di Biotecnologie o tecnologie molecolari è un paradigma illuminante e un modello di riferimento per il futuro e so-
spirato Campus, che dovrà cooperare sinergicamente con l'azienda ospedaliera San Carlo, che dovrebbe vivere al suo interno un processo di clinicizzazione. La raccolta firme si protrarrà con molte probabilità sino alla prossimità delle festività natalizie e interesserà numerosi nosocomi e strutture sanitarie sparse su tutto il territorio regionale, con tanti stand informativi e gazebo già pronti per sensibilizzare la gente lucana. La nuova facoltà di Medicina dovrebbe modellarsi nella forma di campus invece che di corso universitario tradizionalmente inteso. Previsti un biennio propedeutico e un terzo anno volto ad inserire i futuri medici nel mondo del lavoro, grazie ad un'intensa attività sul campo, e pertanto nelle cliniche che metta a frutto quanto appreso dai testi di studio. Nelle parole del portavoce Gaetano Cantisani «il Campus rappresenta una splendida opportunità per tutti i lucani, in quanto migliorerebbe la qualità e la quantità dei medici a disposizione, offrirebbe maggiore assistenza ai cittadini utenti, e costituirebbe un salto di qualità anche in termini economici e di immagine per la nostra regione, spesso costretta a privarsi di tanti cervelli, che preferiscono laurearsi e specializzarsi lontano da casa». Un altro ostacolo da superare sarà nelle prossime conferenze Stato - Regioni diminuire le quote di sovranità degli atenei già esistenti, piuttosto restii a concedere spazio al nuovo che avanza, e a privarsi di benefici, e prerogative accumulate nel tempo. Per arginarlo si confida nella ferrea volontà e determinazione dei dirigenti regionali, i quali si faranno portavoci dell'istanza, consapevoli di avere nel federalismo politico vigente la carta nascosta per sbloccare la partita. Qualora il progetto andasse in porto per i membri del Comitato ci sarà uno sviluppo della ricerca scientifica avanzata e di base, intesi come salto culturale, un miglioramento e ampliamento del servizio clinicoassistenziale-sanitario a favore della popolazione e la possibilità di dare lavoro a giovani di talento e accuratamente selezionati di esercitare nella propria regione la professione di medico, attenuando anche il desolante fenomeno che costringe spesso le aziende ospedaliere a convocare seconde linee, medici e personale di altre regioni, che hanno faticato ad emergere fuori dai nostri confini. Il progetto è ambizioso ed è in attesa di decollare in tempi ragionevoli. Che vadano di pari passo con quelli della ricerca scientifica Emanuele Pesarini
24 Ore in Basilicata Sei vincitori per il concorso “Studi e ricerche sulla Basilicata”
Eccellenze lucane Qualità e ricerca in primo piano POTENZA - Quarantatre tesi di laura breve, 58 di laurea specialistica e 9 di dottorato, per un totale di 110 contributi in gara. Sei le tesi premiate e 12 quelle segnalate. Sono i numeri del concorso “Studi e Ricerche sulla Basilicata”, organizzato dal Consiglio regionale e giunto “in ottima salute” alla sua settima edizione. Il premio, rivolto ai residenti in Basilicata che abbiano conseguito il titolo di laurea in qualsiasi università italiana, si propone di mettere a confronto le opere che rappresentano significativi apporti alla conoscenza, all'identità e allo sviluppo della nostra regione. Gli argomenti delle tesi vincitrici spaziano dal Pollino all'attività di Nicola Federici, dalla montagna potentina al territorio di Trecchina e ancora dal progetto Marinagri alla produzione del cornetto di Matera. Alla varietà di temi corrisponde una forte qualità delle ricerche, «che testimonia - ha affermato il presidente della Commissione giudicatrice, Margherita Fasano - la presenza di un universo giovanile fatto di ragazzi e ragazze che investono in studio, in competenze, saperi, attorno ai quali vanno costruiti strumenti di una democrazia più partecipata». «Significativo è infatti ha continuato - il numero delle tesi di laurea che, nelle diverse edizioni del concorso, hanno toccato nervi scoperti del dibattito politico e dell'azione istituzionale delle forze politiche, come lo sviluppo della Val d'Agri, le politiche industriali o ancora le aree di crisi». «C'è, dunque, - ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale, Prospero De Franchi - un bisogno intellettuale che l'istituzione deve recepire, destinando maggiori energie a chi si oc-
GIULIA MASTROLORENZO
ITALIA MANOLIO
MICHELA DEPINO
“Il Pollino: tra natura e cultura un paradiso da scoprire”. Dopo una puntuale descrizione delle grandi risorse storiche, naturalistiche e culturali della Basilicata, non ancora adeguatamente utilizzate, e un inquadramento geologico e geo-morfologico dell'Appennino Calabro Lucano, la tesi si focalizza sul Parco Nazionale del Pollino. Particolare attenzione è riservata ai siti più attraenti per le peculiarità botaniche, forestali e soprattutto per le loro storie e leggende di cultura popolare e di vita religiosa. Degna di nota è la descrizione di Terranova.
“L'Attività di Nicola Federici (Doc. 1747 - 1794) Catalogo delle opere”. Il lavoro ricostruisce il percorso umano ed artistico di Nicola Federici, nonostante gli scarsi e controversi dati disponibili, restituendo in maniera convincente la figura di un pittore che, formatosi in ambiente napoletano, operò in Basilicata nella seconda metà del '700, fra Banzi, Forenza, Melfi e Maschito. La tesi, corredata da un catalogo delle opere ben costruito e da un’ estesa bibliografia, aggiunge un contributo originale di conoscenza di alcuni aspetti artistici maturati nella nostra regione nel XVIII secolo.
“Analisi di un comprensorio tipico dell'Appennino meridionale: la montagna potentina e proposte progettuali verso la plurifunzionalità”. Gli aspetti climatici, idrografici e vegetazionali della montagna potentina e le filiere economiche in essa operanti (agricola, lattiero casearia, artigianato, legno) sono al centro di un lavoro che ha il merito di fornire proposte e soluzioni dirette. Quest'ultime mirano a superare la criticità dell'economia in cui versa il nostro territorio e a promuoverne il rilancio. Interessante l'introduzione con un'accurata analisi di varie caratteristiche della regione. Michela Depino, una delle vincitrici, nel momento della premiazione
(foto: Andrea Mattiacci)
MARGARET MARCIGLIANO
LUCIA STEFANIA MANCO
TERESA ZOTTA
“Trecchina: un territorio a misura di bambino e bambina”. Il lavoro articolato in quattro fasi constestualizza in modo analitico l'ambito normativo (sia a livello nazionale sia a livello internazionale), quello socioculturale e quello progettuale relativo alla individuazione di proposte per la riqualificazione del territorio: in questo caso si tratta del Comune di Trecchina, per il quale è stato elaborato un progetto volto alla realizzazione di alcuni spazi dedicati ad attività di laboratorio partecipate per l'infanzia.
“La Basilicata della nuova programmazione e il progetto Marinagri”. La tesi ripercorre la lunga esperienza dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno, realizzatosi dagli anni '50 e conclusosi solo nel 1993 e ne analizza gli effetti, le vicende della riforma agraria, la controversa politica industriale dei poli. Il problema cruciale degli ultimi anni, evidenziato dalla Manco, è nell'attuazione della nuova programmazione economica per il Mezzogiorno e nell'oculata gestione dei Fondi Strutturali Europei 2000- 2006. Un capitolo è dedicato al progetto di sviluppo turistico Marinagri.
“Proprietà tecnologiche e risposta allo stress di batteri lattici isolati da impasti acidi per la produzione del cornetto di Matera”. Originale e interessante dal punto di vista dell'argomento trattato, la tesi, completamente realizzata in inglese, fornisce una apprezzabile raccolta di informazioni circa l'utilizzo di batteri lattici quali importanti agenti di lievitazione naturale nella panificazione. In particolare si fa riferimento al loro possibile impiego nella fabbricazione del “Cornetto” di Matera, una particolare tipologia di pane prodotta nella città dei Sassi.
cupa dell'ingegno in tutte le sue forme». «Energie che fino al momento - ha concluso il governatore regionale Vito De
Filippo - la Regione ha cercato di mettere in campo, con azioni mirate quali il sostegno all'Università di Basilicata o ancora il patto con
grandi realtà industriali come la Fiat per realizzare e finanziare centri di ricerca, offrendo così opportunità ai giovani laureati lucani».
La nuova scuola vista dal Pdl
Romano Cupparo
POTENZA - Romano Cupparo e Giuseppe Schettino (FI Pdl) intervengono sul dibattito scuola. «La sinistra sta intensificando il suo attacco contro le misure per cambiare la scuola introdotte dal governo Berlusconi. Il metodo è sempre lo stesso: ci attribuiscono intenzioni che non abbiamo (abolizione tempo pieno e bimbi a casa alle 12.30, licenziamento insegnanti, riduzione insegnanti di sostegno, ecc.), le spacciano per realtà per terrorizzare le famiglie e le usano per mobilitare la "tradizionale" massa di manovra composta degli studenti delle superiori e delle università. E quando, l'anno prossimo, si vedrà che il tem-
Stamane all’Unibas assemblea sulla Gelmini
L’Università di Potenza
po pieno è rimasto, che è stato potenziato grazie alla redistribuzione degli insegnanti, che nessuno è stato licenziato e che i posti di sostegno sono gli stessi, diranno che è merito loro e della loro battaglia contro il governo e si inventeranno qualcosa d'altro per continuare a usare la scuola come campo di battaglia politica. Cercano di recuperare a scuola il consenso che non hanno più nel Paese, con ogni mezzo. Da qui l'accusa di essere razzisti, dopo la mozione approvata alla Camera a proposito delle classi di inserimento per far imparare l'italiano ai bambini stranieri prima di includerli nelle classi ordinarie».
POTENZA - Antonio Candela, segretario nazionale della Federazione Sui Generis, in una nota invita gli studenti a partecipare ad una riunione in programma per questa mattina alle ore 10 nell’aula magna dell’Università al Francioso. «Tutti devono sapere cosa sta succedendo alla nostra università... e soprattutto che la riforma della gelmini non è l'introduzione del maestrounico!! Nessuno parla mai di ciò che succede all'università...» si legge nella nota. «L'iter parlamentare di
questa maxi legge ha avuto inizio con la prima lettura alla Camera dei Deputati il 2 luglio, per concludersi con l'approvazione il 6 agosto 2008, e passare al Senato. Un mese di discussione, due o tre giorni per settimana, nel completo silenzio dei media nel periodo di minima attenzione dell'opinione pubblica, in vacanza, ferie. Arriviamo a discutere cosa questa legge decreta alriguardo dell'università pubblica. taglio delle risorse economiche destinate all'università pubblica (...)».
Potenza 21
Martedì 21 ottobre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
«Da noi questo mestiere proprio non esiste I genitori stanno con i figli fino alla fine»
«Sono un veterinario. La fabbrica ha chiuso. Non avevo alternative ma i figli possono studiare»
Le badanti che vengono da Kiev e dintorni hanno i loro luoghi di ritrovo anche nel capoluogo
Dall’Ucraina, andata e ritorno Per venire hanno pagato in patria anche 3.000 euro «IN TV sbagliate sempre la pronuncia del nostro presidente Yuschenko». Oxana sta sulla panchina con altre conterranee, marca gli accenti per proporre il ritmo giusto, ma replicare la pronuncia esatta non è cosa semplice. Nel suo pomeriggio di riposo ne approfitta per leggere alcune notizie che arrivano da “casa”. Il quotidiano che le hanno portato è vecchio di
qualche ora. Il pulmino ci ha impiegato poco più di un giorno per coprire 2.500 chilometri. Ucraina - Italia, con alcun tappe lungo l’Adria-
tico, Foggia e Termoli comprese. L’arrivo del pulmino è un momento di incontro: a intervalli regolari durante il mese, un furgone parte dall’Est carico di prodotti che in Italia «non si trovano» e arriva anche a Potenza . A un angolo della strada, sosta per alcune ore. Le donne che qui in Italia lavorano come badanti magari prendono qualcosa che viene dalla loro terra o ritirano un pacco che i figli rimasti “a casa” hanno inviato. Poi il pullman riparte e il viaggio si fa al contrario. La spedizione costa meno che con uno di quei corrieri “famosi”, pochi euro al chilo. Nel furgone c’è un po’ di tutto, dolciumi, succhi, pesce affumicato. E una crema di latte che lì si usa per fare i dolci. Sulla panchina si ritrova-
no un paio di volte a settimane. Quello che ripetono spesso è «dipende». Come si trova qui a Potenza? Come si vive a Kiev? Come sta? Dipende. Da tante cose. A seconda della famiglia per cui lavori. C’è chi ti accoglie come «una di loro» e chi invece no. Alessia, da quattro anni a Potenza, è stata per un po’ a Castelmezzano, poi a Roma, poi è tornata nel capoluogo lucano. «Mi ero trasferita per trovare maggiori opportunità, ma sono stata male. Ho preferito uno stipendio minore, ma almeno un po’ di umanità». Non è sempre così. Anche a Potenza vale la solita regola: dipende. Guadagnano tra i 600 e gli 800 euro al mese, vivono 24 ore al giorno nella casa dell’anziano di cui si pendono cura, cucinano, la aiutano a mangiare, poi, le fac-
cende. Ma nel loro Paese questo lavoro «non esiste. I genitori stanno con i figli fino alla fine». A Potenza sono una comunità numerosa. Quasi tutte regolari. Ma anche qui dipende. La trafila dei documenti è «pazzesca». Tornano a casa un mese all’anno, magari due volte in 12 mesi. Anche qui «a seconda del contratto e degli accordi con la famiglia dell’anziano». Natascia ha due figli, Alexander già lavora, l’altro, Vladimr studia medicina. E servono soldi. E’ un veterinario, «dopo 25 anni in cui stavo bene l’azienda ha chiuso improvvisamente. Punto. Finito. Provare ad andare via». Costa tutto più che in Italia, facendo il rapporto con l’euro. Si sta discretamente con almeno tre stipendi nella stessa famiglia». Negli ultimi
anni qualcosa è cambiato. Il segno del “progresso”? Si trovano tanti nuovi prodotti che prima non c’erano, ma tanto non se li possono permettere. Soprattutto con la sola pensione. E caro costa anche l’arrivo in italia. Per ottenere un visto d’ingresso, un visto turistico, c’è chi ha pagato anche 3.000 euro, chiesti in prestito a conoscenti. Da restituire una volta trovato il lavoro in Italia, a un tasso di interesse che fa raggiungere cifra quasi doppia. Così finisce che i primi mesi di lavoro servono a ripagare i debiti. Poi si comincia a lavorare per mantenere la famiglia «tengo per me poco, giusto il necessario per la quotidianità». O per un dolcetto che sa di casa mandato via furgone. Sara Lorusso potenza@luedi.it
PRESENZE
NEGLI ultimi anni la loro presenza in città è aumentata. Dall’Est arrivano soprattutto con il passaparola. Quanto all’integrazione con la comunità potentina «ci sono difficoltà oggettive di tipo logistico - spiega Nichi Coviello, presidente della cooperativa “Punto e a capo” che gestisce il centro “la Città dei colori” - Stando quasi sempre nella casa in cui abita l’anziano che accudiscono non riescono a “girare” molto in città». Tendono invece a riunirsi uno e due pomeriggi la settimana, spesso all’aperto, clima permettendo. Per la maggior parte ucraine e russe, «quasi tutte donne» che per i primi anni di lavoro mandano i soldi guadagnati a casa per sostenere la famiglia» nella speranza di poter portare avanti il ricongiungimento familiare. Hanno tra i 30 e i 50 anni di media, «tra loro si aiutano molto».
22 Potenza A.S., 50 anni di Avigliano, ha fatto un volo di tre metri. Ricoverato al San Carlo Martedì 21 ottobre 2008
Operaio precipita da impalcatura L’incidente è avvenuto in un cantiere di Macchia Romana NON è in pericolo di vita, anche se ne avrà per 20 giorni, A.S., l’operaio di 50 anni di Avigliano, che ieri pomeriggio poco dopo le 15 è precipitato da un impalcatura a Macchia Romana. L’uomo, che stava lavorando all’ottavo piano di uno stabile in costruzione, per conto della ditta Albini, nella zona del cosiddetto Pentagono, ha fatto un volo di tre metri finendo sulle tavole di legno poste al piano sottostante. Sul posto sono giunti i carabinieri e il personale del 118 che ha soccorso l’operaio e l’ha trasportato immediatamente nel vicino ospedale San carlo. L’uomo - ricoverato nel reparto di Ortopedia - ha riportato un trauma cranico non commotivo, la frattura di una clavicola e di due costole. Per lui la prognosi è di 20 giorni. L’operaio, che non ha mai perso conoscenza nonostante lo stato di shock, è stato immediatamente sentito dagli uomini dell’Arma e dagli ispettori del lavoro. A loro spetterà accertare la dinamica dell’incidente ma, soprattutto, se l’uomo era stato regolarmente assunto e lavorava in condizioni di sicurezza. al.g. a.giammaria@luedi.it
Un operaio mentre esce dal cantiere. A destra e in basso i carabinieri sul luogo dell’incidente (foto Andrea Mattiacci)
Truffe alle cooperative edilizie Woodcock ha chiuso le indagini TRUFFA, tentata truffa ai danni della Regione Basilicata, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale. Questi i reati che il sostituto procuratore Henry John Woodock ha contestato a 11 indagati - tra cui Giuseppe Pugliese e Giambattista Guglielmi, ex dirigente del Comune. Il sostituto procuratore ha, infatti, concluso le indagini preliminari dell’inchiesta su alcune
truffe alle cooperative edilizie. Oltre a Pugliese a Guglielmi sono coinvolte altre nove persone. Al centro della truffa la realizzazione di alcuni fabbricati di cooperative edilizie, nell’area di Macchia Romana, alla periferia di Potenza. Principale indagato nell’inchiesta è Giuseppe Pugliese, presidente, fondatore o gestore di dieci cooperative edilizie; altri nove indagati sono dirigenti o soci delle stesse cooperative.
La Tesoreria in consiglio comunale
L’ex dirigente del Comune, secondo l’accusa, pur sapendo degli illeciti commessi, in particolare da Pugliese, non li denunciò all’autorità giudiziaria. Woodcock ha ipotizzato che Pugliese abbia ottenuto in totale oltre un milione di euro in cambio di «atti di prenotazione alloggio» da parte di persone che volevano acquistare un alloggio ma che poi, spesso, erano state estromesse dall’elenco dei soci effettivi delle cooperative.
Il prossimo 20 ottobre
Presto i pos al posto dei vecchi bollettini
Polizia penitenziaria Protesta dell’Ugl Critiche della Cgil
“cifre” da dettagliare (la delibera viene approvata a maggioranza con il voto contrario di An, Fi e dei consiglieri del gruppo misto Trombetta e Napoli). La maggior parte del provvedimento tiene conto di un finanziamento di 700.000 euro che il comune ha ottenuto dalla Regione Basilicata per la mobilità cittadina. Solo che proprio questo dato fa sorgere qualche dubbio. Luciano Petrullo (An) spiega come il termine “mobilità”, nello specifico, riguardi alcuni mesi di gestione, dal primo settembre scorso al 31 dicembre prossimo, delle nuove strutture, punte attrezzato e scale mobili di via Mazzini. «Ma quando si apriranno? Resta un mistero dice - E perchè questi soldi in più? - ironizza Settembre è già passato e ottobre volge al termine». Eppure, anche «a guardare lo stato di abbandono della struttura di rione Cocuzzo per l’ingresso nel ponte, sembra che non sia decisione imminente». O «non si vuole dire tutta la verità?». Il capogruppo del Pd Angelo Laieta replica che il ritardo di questi anni su quelle strutture «è da giustificarsi a seguito di una vicenda estremamente travagliata. Ma non ci sono mancanze da imputare a questa amministrazione». Mentre Michele Napoli (la Destra) dice che «spesso questa Amministrazio-
IL PROSSIMO 29 ottobre, in concomitanza con la festa della “Polizia penitenziaria”, l’Ugl ha deciso di manifestare per protestare contro «le violazioni - si legge in una nota stampa del vice segretario nazionale Vito Messina - dei diritti degli agenti penitenziari, dei disagi e della mancata organizzazione del lavoro». La protesta nasce dal fatto che, fino a oggi, nonostante una serie di incontri con il provveditore regionale, la situazione di malessere degli agenti penitenziari non è cambiata per nulla. E se da un parte l’Ugl ha deciso di protestare, dall’altra la Cgil ha tenuto a denunciare «l’ennesimo e maldestro tentativo di alcuni rappresentanti di altre sigle sindacali atto a screditarci». Dalle dichiarazioni non si capisce se il discredito provenga o meno dall’Ugl. Fatto sta che il coordinatore regionale, Giuseppe Morlino, ha tenuto a fare sapere che «da qualche tempo in maniera alquanto tendenziosa vengono diffuse voci tra il personale della polizia penitenziaria secondo le quali la Cgil-Fp sarebbe contraria all’impiego del predetto personale in servizi di ordine pubblico». Servizi di ordine pubblico che sarebbero richiesti, in occasione di determinate manifestazioni, «dalle autorità di pubblica sicurezza». «Nulla di più falso». Ha commentato Giuseppe Morlino La Cgil «conosce bene quali sono le funzioni e i compiti demandati al corpo della Polizia penitenziaria». E così Morlino ha tenuto a ricordare «a chi utilizza tali mezzi per “chiudere meglio” la campagna di tesseramento (la cui scadenza è fissata per il prossimo 31 ottobre ) che i consensi tra i lavoratori vanno ricercati con correttezza e trasparenza attraverso l’impegno quotidiano e l’efficacia dell’azione sindacale». La Cgil, pertanto, ha anche tenuto a fare sapere che «adotterà tutte le iniziative necessarie a combattere eventuali comportamenti vessatori nei confronti dei lavoratori che alcuni, approfittando del ruolo rivestito, potrebbero tenere».
ALLA fine il numero legale manca e la seduta si rinvia. Come i due ordini del giorno messi in coda al programma dei lavori (sulla convenzione per la Tesoreria e quello contro il decreto Gelmini). I consiglieri del comune, ieri, hanno discusso dell’affidamento del servizio di Tesoreria. C’era da approvare anche lo schema di convenzione per avviare i passi successivi dell’affidamento del servizio tramite gara. (Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con l’astensione di An, Fi e dei consiglieri del gruppo misto Napoli e Trombetta). E’ vero, «è un provvedimento di natura tecnica» spiega l’assessore al Bilancio, Federico Pace, ma qualche dettaglio importante c’è. Soprattutto in un comune con i conti non floridissimi. Ecco allora che la convenzione prevede che la banca affidataria della Tesoreria abbia tassi di interesse sul debito bassi e canone non elevato. La novità: «E’ prevista l’installazione di alcuni pos in strutture comunali o uffici tecnici per dare la possibilità ai cittadini di non dover pagare prima il bollettino postale e poi recarsi negli uffici con la ricevuta». Magari dopo esserci già stati per ritirare il modello. Ancora un tema economico per l’altro punto all’ordine del giorno: in variazione di bilancio, la quarta, appaiono alcune
Chiacchiere tra consiglieri. In basso a sinistra Trombetta e Napoli (f.M.)
ne ha diffuso mediaticamente questo o quel provvedimento, puntualmente disatteso per questo o quell’intoppo». Tocca all’assessore alla Mobilità, Donato Coviello spiegare che quei 700.000 sono «fondi che entrano nel calderone del trasporto pubblico e non sono specifici per i due impianti che si andranno ad aprire». Faranno comodo. In apertura di seduta, il presidente del gruppo Misto, Napoli aveva suggerito, con un’interrogazione, il ricorso a un referendum consultivo per il provvedimento di Ztl nel centro storico. Il vicesindaco Massimo Molinari precisando che le limitazioni del traffico sono «legate all’apertura di ponte attrezzato e scale mobili», dice che un’opportunità del genere non va “del tutto esclusa”, almeno in modalità. E poi - aggiunge Roberto Mancino, assessore alla Partecipazione - sono «già state programmate alcune assemblee sul tema nei quartieri». Ma per il consigliere della Destra, «non basta». La prima parte dei lavori era
stata spesa attorno a un “caso” procedurale sorto su una delibera di variante urbanistica relativa a un strada di rione Macchia Romana, nei pressi di via Consolini. Era stato Vito Lomonaco (Pd) a sollecitare la questione (già rinviata precedentemente) e per protesta aveva abbandonato l’aula. Ma no, «nessuna esplicita volontà di ritardare la discussione»: si alternano il presidente del consiglio Pietro Campagna, l’assessore all’Urbanistica Alessandro Singetta, il segretario dell’ente, motivano il ritardo che è solo «questione di pareri ancora mancanti, di un approfondimento da fare. Nessuna volontà di soprassedere». Precisa anche il presidente della terza commissione consiliare Raffaele Rinaldi che spiega come la delibera non sia stata approvata «non per la presenza di emendamenti, ma per la mancanza del parere economico». Sarà Petrullo a chiedere di “tagliare corto”. «Troopi, davvero troppo» quei 30 minuti spesi «senza un chiaro motivo e fuori regolamento».
Potenza 23 L’Ugl denuncia l’incongruenza all’autorità giudiziaria e alla magistratura contabile Martedì 21 ottobre 2008
«Affidati incarichi senza i requisiti» E Caivano chiede della non-stabilizzazione di alcuni lavoratori LO AVEVANO già fatto in occasione del provvedimento di stabilizzazione dei precari stoici dell’ente. Questa volta l’Ugl fa appello alla magistratura per «probabili incarichi dirigenziali a personale dipendente privo dei requisiti di legge». La sigla sindacale, con una nota indirizzata al presidente della Provincia di Potenza, già nell’agosto scorso, aveva spiegato di avere ricevuto «diverse segnalazioni da parte di lavoratori dipendenti della Provincia - racconta oggi la segreteria Ugl in un comunicato - circa lo svolgimento di compiti e il conferimento di incarichi dirigenziali a personale dipendente privo dei necessari requisiti». Non avuta risposta, «a distanza di mesi, dopo anche una segnalazione al difensore civico, in assenza di ogni chiarificazione - prosegue la nota - l’Ugl ha ritenuto informare dei fatti l’Autorità giudiziaria e la Magistratura contabile». I dirigenti del sindacato ipotizzano «che alcune delle funzioni dirigenziali siano state illegittimamente conferite nell’ente Provincia di Potenza nel corso degli ultimi anni - ribadisce l’Ugl - e che tali incarichi si riversano in una produzione di danno per la pubblica amministrazione». La Provincia «disattende il contenuto dell’articolo 19 del decreto legislativo numero 165 del 2001 e della disciplina indicata dal decreto legge 280 del 2004». Questi due provvedimenti regolano «le modalità di conferimento degli incarichi nella pubblica amministrazione, Provincia di Potenza compresa». Allora «la Ugl di Potenza conclude la nota sindacale confidando nell’operato della magistratura, resta in attesa affinché si faccia chiarezza sull’operato dell’amministrazione pubblica». Ancora la sigla sindacale segnala la “difficoltà” delle relazioni sindacali. Ancora in argomento “lavoro” ma in fatto di stabilizzazione è Antonio Caivano (Psdi) a spiegare, a mezzo nota, come «sia pervenuta segnalazione da parte di alcuni precari provinciali che in possesso dei requisiti non sono stati stabilizzati». Così, Caivano dice, caso mai la notizia fosse «vera», che il “caso” è «serio». Almeno secondo il principio di risoluzione delle problematiche legate al lavoro atipico: «il provvedimento di stabilizzazione intendeva risolvere il problema per tutti i lavoratori provinciali in possesso dei requisiti e non ammetteva esclusioni che sarebbero state discriminanti». Secondo Caivano «la stabilizzazione poggiava sul presupposto che tutti i lavoratori precari fossero necessari all’ente e, dunque, è inspiegabile il fatto che questi lavoratori, geometri riassunti con contratto a tempo determinato sempre dalla Provincia, non rientrino tra gli stabilizzati». In chiusura il consigliere chiede al presidente Altobello e agli assessori provinciali competenti «di spiegare come mai sia potuto accadere e, soprattutto, si chiede la soluzione al problema». Qualora non accadesse «si sarà operata una seria e grave e inaccettabile discriminazione».
VI è una categoria di persone completamente ignorata a Potenza, quella degli anziani. Dichiarare di appartenere alla “categoria” di anziano, non è cosa che viene ammessa con facilità. Le persone di una certa età si aggrappano, spesso, ai resti di una famiglia che ha altri problemi, ai nipoti (quando ci sono) che li fanno sentire più utili con un soprassalto di interessi giovanili che, di solito, allungano la vita. Magari con l’aspetto curato e, magari, senza essere in sovrappeso, rendono gradevole il loro aspetto («ma che meraviglia, li porti bene i tuoi anni», «ma non sembra proprio che hai superato gli…anta»). Ma al di là di questi convenevoli, sempre graditi, ma quasi mai compensativi, restano i problemi. Aggravati dalla modesta pensione, che era tale quando hai lasciato il lavoro, ed è rimasta identica anche dopo dieci, quindici anni, senza un euro di aumento, mentre il costo della vita è aumentata del 20, anche 30 per cento. Basta riflettere sul costo di un chilo di pane o di pasta per com-
Nè panchine, nè sconti per gli anziani in difficoltà prendere quanto sia difficile, molto difficile, la vita di un anziano, soprattutto se si è soli o con la famiglia lontana. Anziani si è già a 65 anni quando il conforto del “peso” del lavoro non c’è più e ci si ritrova a combattere con la solitudine che s’insinua piano piano nella propria vita e fa sentire sempre meno cittadino e sempre più “sopportato”. In questo caso anche una panchina sulla quale sedere per fare due chiacchiere con il proprio vicino può diventare un elemento di aggregazione. Ma a Potenza scarseggiano anche queste, così come non esiste alcun circolo per gli anziani, nessuna struttura in grado di ascoltare (non dico risolvere) i tuoi problemi quotidiani, nessun elemento che possa rendere meno pesante la vita di chi non lavora più. Abbiamo scoperto in questi giorni che è stata abolita la tessera di abbonamento allo stadio, che consentiva un certo rispar-
mio, se il pagamento veniva fatto all’inizio di stagione. Gli anziani, di conseguenza, pagano come tutti gli altri, lavoratori, professionisti, imprenditori, possidenti o palazzinari e per vedere una partita di calcio, nei posti più modesti. La domenica devono rinunciare al dolce, la frutta e magari anche il secondo. Almeno così sono più leggeri e fare il tifo è più facile. Ci meravigliamo molto, soprattutto per questa decisione presa dal Potenza e ne chiediamo i motivi al direttore Generale Rocco Galasso. Non sarebbe più conveniente riempire le curve con biglietti a prezzi ridotti (per gli anziani e i giovanissimi), che lasciarle vuote perché sono in molti a non poter pagare? La stessa cosa avviene al cinema (niente riduzioni per gli anziani) sui mezzi di trasporto (pagano tutti la stessa tariffa e chi ci rimette di più è proprio l’anziano che non ha la macchina e deve uti-
lizzare “per forza” il mezzo pubblico per spostarsi). Senza parlare di altri balzelli come le tasse, mai diminuite di un centesimo, che raggiungono i meno abbienti rendendo loro la vita più triste. Non conosciamo alcun motivo della mancanza di questa solidarietà nei confronti di chi, nella vita, “ha già dato”, né vogliamo ricordare esempi di altre regioni dove le persone di una certa età vengono non solo utilizzate nel sociale, ma anche “onorate” per il servizio già prestato alla società. Sappiamo solo che Potenza è una delle poche città in Italia a non mostrare alcun interesse per i pensionati, i nonni, e quanti avrebbero bisogno di essere sostenuti, anche con il gesto più comune, quello di una panchina in più nel proprio rione o di un piccolo sconto per partecipare ad una qualsiasi manifestazione pubblica. Sindaco Santarsiero perche questo primato così negativo per il capoluogo di regione? Vittorio Sabia potenza@luedi.it
Rosa Pafundi alla guida di Assoviaggi
L’impegno dei tour operator per la voglia di spiccare il volo E’ PRESENTE in città dal 2000, ha operato prima sotto la presidenza di Piero Scutari, ora invece il timone è passato nelle mani di Rosa Pafundi. Il riferimento va ad Assoviaggi legata a Confesercenti che conta sei agenzie di viaggi tra i suoi partner. Si tratta di Magic Trips, Istar Viaggi, Devi Travel, Thema Turismo e Best Way. Una collaborazione attiva, figlia della meticolosa programmazione portata avanti da Scutari in questi anni. Ora i vertici puntano a rinnovare la propria attività legando imprescindibilmente i programmi a una serie di iniziative legate a nuove trattative con le Ferrovie dello Stato e i nuovi tour operator. Questo in un periodo particolarmente delicato per i trasporti, sia nazionali che internazionali e regionali. Prima la questione Alitalia,
risolta con l’intervento della Cai di Colaninno, poi la situazione regionale legata alla chiusura del ponte di Picerno, rampa di lancio per i lucani verso l’aereoporto di Pontecagnano. Potenza è la città con la più alta percentuale di agenzie viaggi. Il capoluogo, infatti con i suoi settantamila abitanti dispone di venticinque agenzie, localizzate sull’intero territorio cittadino, un dato eloquente della smania dei potentini di viaggiare ed emulare in un certo senso Cristoforo Colombo. Come della forte occupazione che il ramo offre a quanti desiderano “spiccare” il volo sul piano delle attività professionali. Ebbene Assoviaggi e Confesercenti intendono continuare nella programmazione attenta, instaurando rapporti di fiducia e concertazione con la
Oggi in Provincia si riunisce il consiglio SI terrà stamattina la seduta di consiglio provinciale. L’assemblea è convocata alle 10.30 nell’aula consiliare della Provincia di Potenza. I primi due argomenti all’ordine del giorno sono l’ordine del giorno presentato dai consiglieri del Pd, Nunzio Distefano, Vito Di Lascio, Sandro Berardone e Raffaele Carretta sulla sicurezza e quello di Nicola Acucella (Democratici con Di Pietro) sulla legge regionale numero 28. In seguito, saranno trattati tre ordini del giorno del consigliere Vincenzo Giuliano (Udc) sulla richiesta di costituzione di un Parco regionale per la tutela delle “Gole malandrine”, sulla richiesta al Parlamento per il mantenimento della preferenza alle elezioni europee e la realizzazione di canili consortili nella Provincia di Potenza. Ancora, in programma, un odg del consigliere Antonio Caivano (Psdi) sulla proposta di legge regionale per assegnare un contributo alle famiglie lucane che vogliano trasformare l’alimentazione dell'automobile da benzina a Gpl o a metano. Infine, il presidente Antonio Salicone relazionerà sulla proroga della Commissione speciale Statuto e sulla nomina del nuovo presidente del cda del Collegio provinciale femminile “Bentivenga” di San Chirico Raparo.
Regione Basilicata, Apt ( Azienda di promozione turistica ) e comuni, con il chiaro intento di valorizzare le risorse turistiche della Basilicata e innalzare negli operatori del settore il desiderio di far breccia sul piano culturale e paesaggistico. Alitalia ha tenuto con il fiato sospeso gli operatori cittadini, i ritardi per la conclusione della trattativa sono stati forse eccessivamente condizionanti per le istanze della categoria e dei viaggiatori. L’associazione ha inteso condurre una politica molto attenta legata alle tariffe e ai contatti con i tour operator. Va detto che la gran parte delle agenzie di viaggio presenti in città è legata a gruppi presenti sull’intero territorio nazionale e dunque diventano satelliti in quanto a operazioni, gestione dei viaggi e
rapporti con i tour operator. Le stesse hanno cercato diversi escamotage per migliorare la propria condizione. La trattativa con le Ferrovie dello Stato potrebbe portare vantaggi enormi sul piano della qualità dei servizi e dei rapporti con i tour operator. La difficile e delicata questione relativa al ponte di Picerno ha forse complicato i programmi di Assoviaggi Confesercenti che non ha perso le speranze circa un futuro sempre
migliore dei servizi. I programmi e le prospettive sembrano quanto mai incoraggianti, nonostante i problemi strutturali degli ultimi tempi sia a carattere nazionale che regionale. L’impegno di Assoviaggi continua con una rinnovata passione verso i viaggi e le attrattive turistiche, soprattutto regionali. Ora non resta che fare il biglietto e constatare da vicino i programmi di Assoviaggi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
In città alcuni incontri sulle tecniche di apprendimento
Tra curiosità e memoria A Potenza si terranno alcuni incontri su un argomento “intellettuale”: memoria e apprendimento. Domani, presso la scuola elementare San Giovanni Bosco. Un motivo in più per non “emigrare” in altre città «per scoprire come possiamo migliorare la nostra memoria - assicurano gli organizzatori - leggere più velocemente, e studiare ed apprendere qualsiasi dato ed informazione risparmiando dal 50 al 60 per cento di tempo e di energia». Così, durante un incontro con il formatore di Roma, Alessio Spataro, si potrà saperne qualcosa in più. Spataro, che da più di 10 anni si occupa di formazione e di apprendimento veloce, spiega come «In Italia, purtroppo, tutti noi abbiamo sempre studiato con il metodo “fai da te”. Ci viene insegnato il contenuto, “il cosa”, come la storia, la letteratura, la geografia, ma non “il come”, ovvero il metodo più produttivo». Ad avvalorare la sua tesi, anche un’esperienza personale: «io sono figlio di insegnanti, sono sempre stato seguito in famiglia e non ho mai avuto problemi nello studio, e anzi, pensavo di avere un buon metodo. Ma dopo aver imparato,
12 anni fa, le tecniche di apprendimento rapido, mi sono reso conto di quanto tempo abbia sprecato». A furia di ripetere, sottolineare, schematizzare si è reso conto che stava «utilizzando solo una minima parte del potenziale, ovvero la memoria fotografica e memoria uditiva». Invece «le tecniche di memoria, al contrario, si basano e sfruttano il più grande potenziale del nostro “motore” mentale: la memoria visiva (spesso confusa con quella fotografica), la memoria associativa e la creatività». «Tutti - assicura - possono apprendere queste tecniche che sono facili da imparare e di immediata applicazione. Alla base ci deve essere “solo” la voglia di migliorarsi e un po’ di curiosità». A garanzia propone la propria «esperienza ormai decennale» in collaborazione con «enti privati e pubblici, associazioni, istituti scolastici superiori e universitari, aziende di ogni tipo. A Potenza il primo incontro, gratuito e non impegnativo, si terrà dunque mercoledì 22 ottobre in via Verdi (alle 14.30 o alle 17).
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Potenza
Martedì 21 ottobre 2008•
RISTORANTI
CHE flash
di ANDREA MATTIACCI
..meglio la satira del consiglio....
T
ANTI
auguri...
ANTICA OSTERIA MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-092012
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA
ALBANO
ISUCCIO
ti auguriamo un buon compleanno da Bahia Blanca e speriamo che con questa foto la
0971-34044 0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
lontanza tra noi sia per te più piccola
AL NORD
0971-480025
TI VOGLIAMO TANTISSIMO BENE!!!
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
Mamma, papà, Tata e Lucho
FUORI LE MURA
0971-25409
LAFATTORIA
0971-34680
SINGAPORE SLING 0971-418122 MOZART NINFE C’ERA UNA VOLTA
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POST - IT Cerimonia al “Novantunesimo” SI terrra’ il prossimo 24 ottobre, nel cortile della caserma “Lucania”, la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata del terzo blocco. Nel corso della cerimonia, che prenderà il via alle 10 e acui parteciperanno le massime autorità civili, religiose e militari, il comandante del “Novantunesimo battaglione”, il tenente colonnello Raffaele Acquafredda, cederà il comnando al tenente colonnello Vincenzo Barbati
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Le “Giornate medioevali” SI terrà il 25 e il 26 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna la decima edizione delle “Giornate medioevali”. La manifestazione prenderà il via il prossimo 25 ottobre alle 15 con il primo conio della moneta medioevale “Brundusii De Montanea” a cui seguirà l’apertura del mercato medioevale. Dalle 20 in poi ci saranno i “Sapori del Medioevo”. Il 26, invece, alle 19 si terrà la “Sfilata storica” con nobili, armigeri, musici e giullari che renderanno omaggio a Guidone De Foresta che poi verrà investito della carica di “Primus dominus Brundusii De Montanea et Ansiae” Alle 22.30sSpettacolo di fuochi pirici dal castello.
•DOMANI Potenza, teatro Stabile, ore 21 “DISSONORATA” Spettacolo di e con Savero La Ruina •IL 30 OTTOBRE Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni •IL 4 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “CONCERTO DI LUCIO DALLA” Per raccogliere fondi per il Fai
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Martedì 21 ottobre 2008
25 Pignola Quinta puntata dell’inchiesta sull’edilizia privata e sul rispetto delle leggi
Troppi colori a Campo di Giorgio Un complesso di villette dove ognuno ha fatto come voleva PIGNOLA - Prosegue l’inchiesta del Quotidiano sull’edilizia privata nel comune di Pignola. Siamo partiti da contrada Piancardillo, al limitare del bosco di Rifreddo. In questa zona ne abbiamo viste delle belle, si fa per dire, tra abusi e costruzioni non terminate. Ci spostiamo ora dai dirimpettai, i residenti di contrada Campo di Giorgio. Sulla collina opposta la situazione è meno tragica, anche se non mancano eccezioni. La più evidente è rappresentata da una cooperativa sorta nel 1984, ben visibile dalla strada. Si tratta di sette unità bifamiliari, tutte abitate. I residenti hanno l’allacciamento alla fogna, riscaldamento a metano e illuminazione con lampioncini fatta a proprie spese per la quale versano una quota di dieci euro mensili. Due particolari saltano subito all’occhio osservando il nucleo abitativo realizzato: i colori e la strada. Tutto sommato le villette sono fatte bene e curate ma ciascuno ha pensato bene di metterci una nota cromatica personale. L’effetto globale dunque non è dei migliori. Essendo unità abitate da due famiglie ciascuna, in un caso lo stesso immobile è di due tinte diverse. «Inizialmente - spiega uno dei residenti - i primi a
Alcuni particolari della strada. A sinistra una veduta della zona
stabilirsi hanno curato questo particolare, successivamente poi ognuno ha fatto come gli pareva». Salendo a dare un’occhiata da vicino, però, questo dettaglio passa decisamen-
te in secondo piano. Il vero neo della cooperativa è la strada. La via che collega le case, oltre ad essere dissestata, praticamente è a una sola carreggiata, stretta tra le
recinzioni delle abitazioni e i muretti di sostegno. Due automobili non ci passano, quindi se si ha la sfortuna di incrociare un vicino o il postino, uno dei due deve farsela a retromar-
cia fino ad uno degli ingressi, dove la strada si allarga un po’. A quanto pare non si è trattato di un errore, l’opera era definita così da progetto.
«E’ da tempo che ne discutiamo - prosegue uno dei proprietari - ma non si riesce a trovare un accordo. La spesa per l’allargamento della strada si aggira intorno ai 20.000 euro e non tutti sono disposti a sostenerla versando la propria quota o a cedere parte della proprietà per consentire i lavori di ampliamento della carreggiata». Eppure il proprietario confinante si sarebbe detto disposto a vendere parte del suo terreno per consentire l’opera. Disaccordo pare ci sia anche sulla proposta di posizionare le cassette della posta all’imbocco della strada. Oltre ad un discorso di scomodità, c’è da considerare soprattutto l’aspetto della sicurezza. La strada è tortuosa e presenta tre o quattro tornanti stretti e privi di specchi. Di giorno quando non ci si può aiutare con i fari, si confida nel clacson e nella buona sorte. Per non parlare del rischio di incidenti in caso di ghiaccio. Eppure «gli specchi sono stati acquistati già da un anno e mezzo - conclude l’intervistato - solo che non ci si organizza su chi e quando debba posizionarli». Detto questo non c’è nient’altro da aggiungere. Simona Brancati potenza@luedi.it (5/continua)
Avigliano La presa di posizione del presidente del circolo “Nuova Italia” Filiano Concorso “Sirya Poletti”
Prino tronco della Provinciale 6 Le “ali delle farfalle” «Una strada che non serve a nulla» del piccolo Marco AVIGLIANO - Dopo il consigliere provinciale di An, Gianni Rosa, sullo sperpero di risorse pubbliche per la realizzazione della provinciale 6, anche Renato Zaccagnino, presidente del circolo Nuova Italia “A. I. Solshenitsyn” è intervenuto sulla questione. «In merito al rifacimento, con la creazione di un tratto ex novo, del primo tronco della provinciale 6 - ha fatto sapere Zaccagnino - che collega Avigliano al bivio per Potenza, occorre essere rigorosi e coraggiosi, e dire con nettezza che questa opera faraonica, dal pessimo pregio ambientale, dai costi stratosferici, non serve a nulla». Alla base c’è la constatazione del fatto che «da anni i progetti infrastrutturali sono concepiti politicamente e gestiti senza seguire una tabella di priorità strategicofunzionali». Se a questo si aggiunge che «la riduzione del tempo di percorrenza (qualche minuto), con il contestuale aumento dei rischi a seguito dell’alta velocità, non risolvono affatto i problemi di un paese che vuole definirsi città». Sarrebbe meglio, secondo il presidente del circolo “ Nuova Italia” che le «le risorse finanziarie, pur se esigue, venissero utilizzate per il miglioramento generale
del sistema della mobilità». Gli obiettivi dovrebbero essere quelli di realizzare «la complanare, un’arteria in grado decongestionare dal traffico urbano il centro di Avigliano, e il miglioramento del collegamento città centro-periferia territoriale, mediante la creazione di un asse strategico con le 4 frazioni più grandi». Ritornando alla situazione della provinciale 6 «attualmente il transito è sicuramente difficile e reso pericoloso in alcuni tratti per la insufficiente larghezza della sede stradale e per le ri-
dotte caratteristiche geometriche del tracciato». Per venire incontro alle pressanti richieste della popolazione aviglianese, «si potrebbe optare per un intervento di sistemazione della strada esistente, al fine di ridurre i rischi connessi alle insidie invernali». Per Zaccagnino basterebbe, in sostanza, «allargare la carreggiata, collocare delle banchine laterali adeguate al percorso e adatte per le grandi nevicate, ridurre al massimo la pendenza, modificare il tracciato di alcune curve e creare
della barriere frangi vento nei punti più alti». Piccoli interventi che «ridurrebbero anche i costi» in modo tale da evitare che «la Provincia di Potenza si trovi costretta a contrarre un mutuo con le banche per realizzare il nuovo percorso stradale». Tutto quello che verrà risparmiato «potrà essere utilizzato per la sistemazione di altre strade che versano in cattivo stato di manutenzione e che creano non poche insidie e trabocchetti per la circolazione degli automobilisti».
Una bacheca informativa per i cittadini di Pietragalla PIETRAGALLA - Da qualche settimana è stata realizzata da parte dell’amministrazione comunale di Pietragalla un piccola e sostanziale iniziativa a favore dei cittadini e quindi della comunità locale. Si tratta di un progetto che ha portato alla installazione, in maniera adiacente al portone di ingresso del palazzo comunale e quindi esternamente all’edificio, di una bacheca costituita da ferro e vetro all’interno della quale vengono poste comunicazioni utili per gli utenti. Si è al cospetto di una struttura quadrata avente all'incirca un metro di lunghezza per ogni singolo lato.
Sono posti, internamente, gli orari di apertura degli uffici comunali e quello dell'ufficio protocollo nel corso dei giorni della settimana, i recapiti degli impiegati comunali reperibili per qualsiasi evenienza, i recapiti degli operai municipali pronti ad intervenire per qualunque necessità, i recapiti telefonici dei medici di turno dell’Asl di Potenza sul territorio. Si tratta in definitiva di un servizio che da parte della cittadinanza locale è stato apprezzato in quanto rappresenta un supporto funzionale e concreto. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Un momento della premiazione
FILIANO - Un alunno della seconda elementare di Filiano si è aggiudicato il premio “Sulle ali delle farfalle”, organizzato dal comune du Sacile. Una corsa speciale quella degli scrittori in erba della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Filiano che hanno partecipato all’undicesima edizione del concorso “Sirya Poletti: Sulle ali delle farfalle” per la realizzazione di un progetto di racconto illustrato inedito rivolto a bambini dai 3 agli 11 anni, uno dei concorsi di letteratura per l’infanzia più prestigiosi in Europa. Si è trattato «di una corsa leggera, delicata, fresca, spontanea come il volo delle farfalle». Proprio come la vita del piccolo Marco Rinaldi
che ha raccontato la sua storia e ha vinto. Ogni mattina Marco racconta alla sua maestra Maria Maggiorella della sua amicizia con il suo maialino, della sua malattia e della sua guarigione e la sua triste fine. Può accettare un bambino che il suo amico diventi un salame? No, non deve essere così e pensa di scrivere questa bella storia di amicizia con un lieto fine. Storia avvincente che conduce la giuria, composta da esperti del settore, ad assegnare il premio a Marco per il suo albo illustrato. Allora lieto fine per tutti: per Marco e la sua maestra che vincono, per tutti gli educatori e per la dirigente Tania Lacriola che apre la sua scuola a vasti orizzonti culturali.
Martedì 21 ottobre 2008
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Cancellara Incontro organizzato dal Partito democratico
L’annuncio di Lapenna (FI)
La raccolta differenziata come segno di civiltà
Nerico-Muro L. Pubblicato bando per il terzo lotto
CANCELLARA - “La raccolta differenziata: un gesto di civiltà per salvare il nostro futuro” questo il tema del convegno che si è svolto nella serata di sabato a Cancellara. Erano presenti all'incontro Antonio Lo Re, sindaco di Cancellara, Carmen Paradiso, segretaria Pd Cancellara, Michele Muscio, Assessore all'ambiente del Comune di Cancellara, Marco De Biase, presidente Legambiente Basilicata, Domenico Iacobuzio, vice presidente della Provincia, Antonio Anatrone, presidente della comunità montana Alto Bradano. L'amministrazione comunale e il Pd di Cancellara, attraverso questo incontro hanno voluto sensibilizzare i cittadini sull'importanza che la raccolta differenziata riveste. Dopo i saluti della segretaria del Pd di Cancellara e del sindaco Lo Re che ha spiegato come, quando si parla di raccolta differenziata, sia importante il rapporto tra enti locali, associazioni ambientaliste e di categoria per dare servizi avanzati ai cittadini, ha aperto il convegno l'assessore Muscio. L'assessore ha focalizzato l'attenzione su quelli che sono gli interventi che l'amministrazione ha messo in atto, e metterà in atto, per lo smaltimento dei rifiuti. Muscio ha spiegato che, con la tariffa Tarsu che i cittadini cancellaresi pagano, si riesce a coprire l'80% del costo dello smaltimento dei rifiuti, mentre la restante parte pesa sul bilancio comunale. Costo che può essere ridotto solo aumentando la percentuale di raccolta differenziata, che attualmente a Cancellara è in linea con la media provinciale. Nel suo intervento, invece, il presidente di Legambiente Basilicata De Biase ha spiegato che «Il metodo della raccolta porta a porta è il modo migliore per aumentare la percentuale di raccolta differenziata. L'esempio di Montalbano Jonico è fondamentale.
Bidoni per la raccolta differenziata
ne impianti di compostaggio che trasformino la parte umida del rifiuto in “compost”, utilizzabile in agricoltura, chiudendo così il ciclo e riportando i rifiuti alla terra, in maniera semplice, pulita e sicura. Il compostaggio permette non solo di utilizzare quella parte di rifiuto che nella discarica crea molti problemi, ma di farlo con un impiego limitato di energia». E conclude. «I problemi dei
Nel giro di due mesi, attraverso il porta a porta, il comune della costa jonica ha aumentato la raccolta differenziata dal 3 al 70%. Con il sistema di raccolta separata di carta, cartone, vetro, plastica, metalli, secco indifferenziato ed umido si diminuisce di molto il ricorso alla discarica rispetto al passato». «Ma - continua De Biase - è assolutamente necessario poter avere nella nostra Regio-
MURO LUCANO - «Dopo 25 anni e 300 miliardi delle vecchie lire spesi fino ad oggi per la strada a scorrimento veloce Nerico - Muro Lucano - Baragiano, che rappresenta un importante collegamento oltre che per i residenti della zona, anche per lo sviluppo produttivo ed economico delle due aree industriali di Baragiano e Balvano, sembra si stia avvicinando la data per la sua ultimazione». È quanto dichiarato dal consigliere regionale, Sergio Lapenna (FiPdl). «E’ stato appena pubblicato il bando per il completamento del terzo lotto - dichiara Lapenna - per consentire il completamento dell’importante ma, soprattutto, tanto attesa arteria stradale. Le promesse non sono mai mancate, poichè si sono registrati continui ritardi e rinvii. Finalmente, è stato pubblicato il bando che, con un importo di circa 17 milioni di euro, dovrebbe consentire il completamento del terzo lotto della strada in questione, anche se i tempi
A Vietri conclusa la festa per S. Gerardo e San Francesco
VIETRI DI POTENZA - La popolazione vietrese ha festeggiato e ha reso omaggio, da giovedì sino a domenica sera, a San Gerardo Maiella e San Francesco D’Assisi, in una sorta di festeggiamenti, come di consueto, tra sacro e profano. Centinaia le persone che hanno partecipato alle varie messe e ai festeggiamenti, che hanno avuto il vero e proprio boom nei giorni di sabato e domenica sera appena trascorsi. La partecipazione popolare non è mancata così come non sono mancati i divertimenti. Per le vie del paese si è esibita la banda musicale de la “Città di Pignola”, che ormai da diverse manife-
Verso le elezioni
rifiuti organici sono legati alla loro alta putrescibilità e alla loro alta percentuale di acqua (maggiore di altri rifiuti). La conseguenza più dannosa è la formazione di percolato nelle discariche, che causa l'inquinamento delle falde acquifere». Il presidente Anatrone, nel suo intervento, ha messo in evidenza come la raccolta differenziata rappresenta un vantaggio non solo per le amministrazioni che la organizzano ma soprattutto per i cittadini. «Ma - ha spiegato - il successo della raccolta differenziata dipende solo dai cittadini, dalla loro consapevolezza e dalla loro partecipazione attiva». Al termine dell'incontro è intervenuto il vice presidente della Provincia Domenico Iacobuzio che, oltre ad appoggiare in pieno questa iniziativa del Pd di Cancellara, sottolineando come l'idea di organizzare incontri tematici con i cittadini, che affrontino questioni di rilievo per l'intera comunità, sia molto importante, ha anche descritto, in breve, il Piano Provinciale di organizzazione della gestione dei rifiuti, che la Provincia di Potenza sta portando avanti.
stazioni ed occasioni viene chiamata in causa a Vietri. La stessa banda ha allietato i festeggiamenti per le vie del paese. Sabato sera invece in piazza San Gerardo c’è stato spazio per la band musicale “Parata di Stelle”, con vari tipi di musica e con un imitatore di Renato Zero, “Renatissimo, il sogno continua”, che ha divertito le tante persone accorse in Piazza. Domenica la vera festa religiosa, con la santa mes-
sa delle ore otto e delle nove presso la zona Tendopoli, meglio conosciuta anche come insediamento terremotati. Alle undici si è tenuta una santa messa solenne, con alcuni canti liturgici eseguiti magistralmente dalla “Schola Cantorum Parrocchiale” e dove hanno partecipato tantissimi cittadini. E’ poi partita la santa processione con le statue per le vie del paese, finita dopo le tredici, per dare spazio ai fuochi d’artificio.
In serata, alle diciannove, si è tenuta una santa messa Vespertina. Si è poi tenuta l’esibizione, per corso Vittorio Emanuele, della banda musicale “Regione Campania”, la stessa banda, più tardi si è esibita in uno splendido concerto, tenutosi in Piazza San Gerardo. In serata, a fare da conclusione ai festeggiamenti, poco dopo le ventidue e trenta, si è tenuto lo splendido spettacolo dei fuochi pirotecnici notturni. Mol-
per l’effettiva ultimazione si prospettano ancora lunghi». «L’obiettivo allo stato attuale - a parere dell’esponente del Pdl - deve essere almeno quello di rendere percorribile i due lotti già ultimati per dare una risposta concreta alle comunità locali che da un quarto di secolo aspettano il compimento e la messa in funzione della strada. La carenza di infrastrutture nel nostro territorio è ormai cronica e, nonostante le risorse stanziate ed il tempo trascorso, non si riesce a collegare in maniera capillare e più agevole il nostro territorio. I ritardi e le inadempienze, invece, che si continuano ad annotare vanno a discapito dei cittadini che, al solito, sono coloro i quali patiscono le incongruenze della politica. Si spera conclude Lapenna - che a questo che vi sia una fase di accelerazione per consentire di completare una strada che rischia di rimanere un’opera incompiuta con un enorme spreco di risorse pubbliche».
to bella e giudicata ottima da parte della cittadinanza l’illuminazione per le vie del paese. Così come i fuochi d’artificio di domenica sera, forse i più belli degli ultimi anni a Vietri di Potenza. Un grande spettacolo bello da vedere. Il paese, che quest’anno in occasione di San Gerardo e San Francesco, ha richiamato tantissima gente, anche dai paesi limitrofi. Giova ricordare che i festeggiamenti sono stati organizzati dall’associazione vietrese “Amici di San Gerardo”, che ha curato nei minimi particolari i festeggiamenti civili e religiosi. Claudio Buono
Giuseppe Schettino (FI verso il Pdl)
Obiettivo: rilancio delle politiche territoriali TOCCA anche a Giuseppe “Pippo” Schettino, consigliere provinciale di Forza Italia per il Pdl tracciare un bilancio del mandato provinciale che volge al termine. «Abbiamo sempre rivolto un invito al dialogo alla maggioranza - dice - ma ogni tentativo è rimasto inascoltato». Di più, «il governo dell'amministrazione provinciale di Potenza costituisce, per le stesse forze del centro sinistra che lo compongono, un'esperienza fortemente negativa, tanto per i risultati inconsistenti, che per la poca trasparenza». Per il «mandato assegnato all'attuale amministrazione provinciale nel giu-
gno 2004, considerata anche la difficile gestione di un processo di condivisione al proprio interno», finora, «non c'è stata, se non con risultati irrisori, concreta iniziativa rivolta ai bisogni del territorio e dei propri cittadini». Il consigliere azzurro richiama «l'insuccesso della campagna promozionale dei 100 Comuni, caratterizzata dall'assenza di una pianificazione territoriale, pur in presenza, da anni, di una legislazione regionale che sollecitava gli enti locali a riguardo». Ma questo «non è il frutto di una incapacità programmatoria dell'ente provinciale, quanto il risultato della messa in pratica di
una strategia politica che da anni persevera tanto in Provincia che in Regione». Ovvero, «la politica delle mani libere, incurante delle leggi vigenti - continua - dà maggiore possibilità di costruire consensi elettorali a discapito dello sviluppo del territorio». Così, all'opposizione non resta che «portare all'attenzione del territorio la carenza degli enti locali, e della Provincia potentina in particolare, in fatto di elaborazione di strumenti pianificatori». Eppure Schettino si dice convinto che già «questo impegno sia il primo passo per un cambiamento di rotta a beneficio del rilancio delle politiche territoriali,
proprio del “mandato” dell'opposizione consiliare» a piazza Prefettura. In vista delle prossime amministrative, a voler abbozzare un programma, uno dei punti fondamentali dovrà tradursi «nella soluzione della disomogeneità delle varie zone del territorio provinciale, a cui fa seguito una particolare debolezza delle aree più interne e montane». L'elenco prosegue con «l'inadeguatezza della dotazione di infrastrutture per la mobilità, di servizi, con fenomeni diffusi di spopolamento» e una «dispersione delle strutture ricettive che non riescono a “reggere” le esigenze del patrimonio di risorse storiche e
ambientali». Ancora, «situazioni di criticità locali, dissesto idrogeologico, alterazione e devastazione ingiustificata dei corsi d'acqua, poca competitività del sistema economico produttivo». Il dato di partenza per le valutazioni future non può che essere un “numero”: «la maggior parte dei comuni ha una dimensione demografica inferiore a 5.000 e quindi non è nelle condizioni di poter governare il proprio sviluppo. Senza contare il rischio di abbandono e spopolamento, con la perdita negli ultimi anni di più di trentamila abitanti in tutta la regione». Con lo «scoramento e
un'amara considerazione» la riflessione è a tutte «le risorse spese in questi anni: dove sono finite?». Tirando le somme, sono stati «quattro anni - conclude - senza miglioramento della qualità della vita, privi di indirizzi di sviluppo sostenibile », anni «all'insegna della poca trasparenza, senza equilibrio o ragionevolezza». Sara Lorusso
Martedì 21 ottobre 2008
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Vertice di maggioranza aggiornato a domani. Intanto scoppia la grana Alesia
Crisi al Comune di Lauria, fumata nera LAURIA - E' stato aggiornato a domani pomeriggio il vertice della maggioranza che ha appoggiato, fino ad ora, la giunta guidata dal sindaco Antonio Pisani a Lauria . L'incontro era stato convocato per le diciannove di ieri presso il palazzo municipale per tentare di recuperare in extremis un rapporto tra il sindaco e una parte degli alleati, in particolare con il Partito Democratico che, a seguito di alcune decisioni non condivise, aveva optato nei giorni scorsi per le dimissioni dei suoi cinque assessori. Presenti all'incontro per i Socialisti il segretario regionale Rosario Sarubbi e il capogruppo in consiglio comunale Antonio Ros-
sino, per i Popolari Uniti il commissario cittadino Mario Lamboglia e il capogruppo Domenico Forestieri, per il Partito democratico il segretario Bruno Mandarino e il capogruppo Antonio Cosentino. Nella riunione la discussione si è incentrata sulla famosa “goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso”, una delibera che prevedeva l'assunzione di un dirigente da destinare al terzo settore nell'ufficio tecnico. La delibera era sta anche tempestivamente recepita nella delibera di variazione al bilancio adottata nello stesso giorno dalla giunta comunale. Il partito democratico ha ottenuto di poter
discutere in seno al suo direttivo una proposta di mediazione che sarà formulata nel prossimo tavolo di maggioranza convocato per mercoledì. Il Pd ha comunque già ottenuto che la delibera non sarà resa immediatamente operativa. E' stato a quel punto rinviato l'incontro dei capigruppo che sempre mercoledì avrebbero dovuto stabilire insieme al presidente Domenico Cirigliano la data del Consiglio comunale. Intanto i colpi di scena si susseguono. Nella giornata di ieri è arrivato sul tavolo del Sindaco la lettera di dimissioni del vicepresidente del consiglio Nicola Schettini. Le grane per Pisa-
ni sembrano non arrivare mai sole. Sempre nella giornata di ieri sembra che un fornitore della ditta Alesia, la ditta che ha l'appalto del servizio di raccolta dei rifiuti, si sia rifiutato di fornire il carburante agli automezzi che effettuano la raccolta. Alesia forse come l'Alitalia?. I dipendenti, quasi una ventina, sono sul piede di guerra. Non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto e giovedì scorso hanno effettuato una intera giornata di sciopero. In quella occasione erano stati ricevuti in Comune dal Sindaco e dall'assessore all'ambiente Nicola Caimo e ricevuto ampie assicurazioni su una positiva so-
Il comune di Lauria
luzione della vertenza . Dagli ambienti del Comune confermano che l'Ente ha regolarmente pagato la commessa fino a tutto il mese di settembre, quindi non riescono a spiegarsi il perché i lavoratori continuano a non
essere pagati. Con i camion senza benzina i cassonetti cominciano ad essere sempre più pieni. Speriamo di non ripetere a Lauria le brutte scene napoletane. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Chiaromonte Gli operatori sanitari si dicono preoccupati per il futuro del reparto
Mobilitazione per la ginecologia Chiesto un consiglio comunale straordinario urgente CHIAROMONTE - Un reparto d'Ospedale aperto 24 ore su 24, con tanto di sala operatoria, medici e infermieri sempre a disposizione, ma con l'obbligo di non intervenire chirurgicamente in nessun caso. Questo è quello, che l'Asl n° 3 di Lagonegro, avrebbe in programma per il futuro del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Chiaromonte. In altre parole, questo reparto, dovrebbe soltanto accompagnare e controllare le varie fasi della crescita del nascituro nella pancia della madre, è al momento del parto, trasportare la paziente urgentemente all'Ospedale di Lagonegro. A distanza di 6 giorni dalle dichiarazioni del consigliere provinciale del Pdl Romano Cupparo, non mancano le mobilitazioni generali, per evitare “l'ennesimo tentativo di smembramento” su uno degli Ospedali più attrezzati dell'intera regione. Senza contare che l'Ospedale, oltre ad essere al centro di un territorio abbastanza esteso, e facilmente raggiungibile anche da tutti i paesi limitrofi. Ragionamento inverso, come precisava giustamente il consigliere Cupparo, in quanto, trasportare d'urgenza una donna e la sua creatura in grembo da Chiaromonte a Lagonegro, consiste in un grave azzardo, perchè, al momento tra deviazioni e interruzioni sul tratto lucano dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, provocherebbe soltanto danni, e non il contrario. Oltre a questo, i motivi che spingono i cittadini a mobilitarsi contro questa decisione, sono dei «raggiri burocratici -
spiegano - che non convincono più nessuno». «La delibera di Giunta regionale 643 del 2 aprile 2001, - spiegano alcuni dipendenti ospedalieri -, non nasce per caso. Nel lontano dicembre 1997, alcuni cittadini del territorio protestarono davanti al palazzo della Regione, per “un certo rischio che correvano i cittadini di fronte alle urgenze sanitarie». Subito dopo, una commissione ministeriale, venne a verificare quanto segnalato da questi cittadini. Da tale provvedimento, sembrerebbe che sia nata questa delibera, che la regione Basilicata ha decretato sua nel 2001. Ad oggi - concludono gli addetti ai lavori - non esistono le condizioni richiamate nell'ordinanza per poter abrogare, è quindi neanche quella per creare un'organizzazione diversa». Le manovre di un'imminente chiusura di questo reparto non sono nuove. Già nel mese di gennaio, lo stesso consigliere Cupparo, portò ha conoscenza i cittadini della soppressione da parte dell'Asl n° 3 di Lagonegro del reparto di Ostetricia nella struttura Ospedaliera Sinnica. A distanza di qualche giorno, lo stesso Direttore Generale Mario Marra, in “un'incontro chiarificatore” avvenuto a Chiaromonte, archiviò definitivamente le voci di una chiusura imminente del reparto, sostenendo anzi, che il reparto di Ostetricia e Ginecologia, «non ha motivo di essere soppresso». Ora a distanza di 10 mesi dalle rassicurazioni di Marra, ritornano le paure per la chiusura del reparto. «Il reparto d'Ostetricia e Ginecologia - spiegano gli addetti ai lavori
Seminario in programma per giovedì
- vanta un'esperienza trentennale di tutto rispetto. Inoltre, nonostante lo spopolamento che ogni anno colpisce i nostri piccoli comuni, sono tantissimi i bambini che sono venuti alla luce, nella struttura sinnica. Giusto per citare i dati più recenti, negli ultimi 10 anni, in pratica dal 1998 al 2008 sono nati nell'Ospedale di Chiaromonte mille e trecento novantasei bambini. Purtroppo, concludono - soltanto un nascituro è deceduto nel corso degli anni, per delle malformazioni cardiache, che non gli avrebbero consentito si sopravvivere in nessun altro ospedale del mondo. Per il resto, tutti i parti, nella maggior parte cesarei, sono stati portati avanti con successo. Non dimentichiamo, che qualche anno fa, un bravissimo primario dell'Ospedale di Chiaromonte, fu invitato nella trasmissione televisiva “Cuori d'oro”, condotta da Enrica Buonaccorti, per aver salvato la vita ad una persona coinvolta in una grave complicazione ostetrica. Ma questo primario, non è l'unico caso. Altri medici, che hanno lavorato a Chiaromonte nel corso degli anni, si sono distinti per la loro professionalità in questo campo. Intanto, a difesa del reparto, i consiglieri di minoranza Pasquale Vozzi, Prospero Cafaro, Giosuè De Nigris, insieme al consigliere di maggioranza Antonio D'avanzo, hanno chiesto al sindaco di Chiaromonte Luigi Viola, la convocazione di un consiglio Comunale straordinario. Lucio Vitale provinciapz@luedi.it
Paterno Manifestazione del Comprensivo “Pagano”
Centro storico, convegno di Confesercenti
Ragazzi a scuola di Europa
La Confesercenti, con il supporto del CAT (Centro Assistenza Tecnica del Commercio e del Turismo) promuove a Lauria l'Associazione di Via del centro storico. «Il commercio - sottolinea il direttore Confesercenti-Cat Antonio Palombo - sta subendo una trasformazione strutturale che sta modificando gli assetti strategici del settore: nuovi format, nuovi canali di vendita e nuove trasformazioni urbane da un lato e nuovi comportamenti di acquisto dall'altro stanno ulteriormente trasformando gli equilibri del settore che si erano andati consolidando dopo la introduzione dell'euro». «La città di Lauria, gli imprenditori commerciali del centro storico di Lauria - è l'appello di Confesercenti-Cat - devono assumersi la responsabilità di stare in questa partita, perché è in gioco il declino o lo sviluppo delle loro attività, in uno con il declino o lo sviluppo del centro storico». Per approfondire queste questioni la Confesercenti ha promosso un seminario formativo il 23 ottobre a Lauria alle 17,30 in C.da Cona, adiacente Campo Sportivo.
PATERNO – La Scuola Secondaria Inferiore dell’Istituto Comprensivo “M. Pagano” di Paterno si riconferma sempre più scuola a vocazione europea. Anche quest’anno il Comprensivo va a “scuola di Europa” con iniziative che si inseriscono nel Progetto Comenius dal titolo «per una scuola europea solidale: apprendere a vivere insieme nella diversità». «Nello specifico - spiega la curatrice e coordinatrice del progetto Rosa Maria Pacella- il nostro progetto è un Comenius 1-Progetto di sviluppo scolastico che ha una durata triennale ed è un partenariato che coinvolge 8 scuole di 6 Paesi europei (Francia, Ungheria, Italia, Romania, Polonia e Lettonia)». Ben quarantatre alunni, di Scuole Secondarie Inferiori e Superiori,e ventidue docenti, provenienti dalla cittadina francese di Casteljaloux, da Marsiglia, dalla Lettonia, dalla Polonia, dalla Romania e dall’Unghe-
ria, dovranno integrarsi con la nostra realtà e con la nostra cultura attraverso un programma settimanale articolato e votato all’incontro ed all’apprendimento. L’obiettivo è quello di promuovere la cooperazione nel campo dell’istruzione a tutti i livelli e la cooperazione europea tra scuole. A tale scopo gli alunni, ospitati ed accolti da generose e solidali famiglie paternesi, dopo la rituale accoglienza, saranno impegnati già da questa mattina nei giochi “r@ndos-net”. Il programma settimanale, poi, ripercorrerà e ricalcherà le finalità primarie del progetto attraverso escursioni, conoscenza di posti e tradizioni, conoscenza e condivisione di tipologie e linguistiche, esposizione e rappresentazione delle proprie peculiarità culturali, storiche ed antropologiche per il tramite di atelier illustrativi. Nuario Fortunato provinciapz@luedi.it
Lauria Iniziativa della Croce Rossa
Come prevenire l’osteoporosi
L’iniziativa di ieri
LAURIA - “L'osteoporosi arriva in punta di piedi. Fermala con la prevenzione”. E' questo lo slogan con cui la Croce rossa italiana ha lanciato una giornata di prevenzione che ha visto l'adesione anche del Comitato della Cri di Lauria. L'iniziativa si è svolta nella giornata di ieri presso il Distretto sanitario di via XXV aprile, ed è stata caratterizzata da una notevole affluenza. L'osteoporosi consiste in una perdita del patrimonio minerale osseo, con conseguente indebolimento dello scheletro e aumento del rischio di frattura. E' considerata, visto l'aumento dei casi, una malattia sociale. Ed anche a Lauria, i risultati della giornata di prevenzione, hanno evidenziato una incidenza significativa sulla popolazione. Il team di medici dell'asl n.3 costituito dai dottori Magno, Alagia, Sproviero, Finizio e Di Lascio, ha effettuato delle visite gratuite preliminari per verificare i fattori di rischio della malattia e i sintomi della stessa. Le perone individuate ad alto rischio, sono state segnalate per la Moc (mineralometria ossea com-
puterizzata), un esame non invasivo, con radiazioni molto basse, che permette di misurare i segmenti ossei con scarsi tessuti molli. Su 100 persone sottoposte ad anamnesi, 34 sono state indirizzate all'esame che sarà effettuato prossimamente presso la struttura sanitaria di Lauria o presso lo studio del dottor Alagia. Soddisfatto dall'esito dell'iniziativa, l'ispettore della Cri di Lauria Nicola Carlomagno che ha spiegato così i motivi per cui il comitato ha voluto che anche la città di Lauria partecipasse all'iniziativa nazionale. «Occupandoci del trasporto infermi, come volontari del soccorso - ha dichiarato - abbiamo notato l'aumento dei casi di persone che subiscono traumi spontanei allo scheletro. Ci siamo chiesti il perché dell'aumento di casi con la medesima patologia, e la risposta è stata l'osteoporosi». La giornata si è conclusa con un convegno presso la tendostruttura Giovanni Paolo II sul tema: “Analisi e consigli sull'osteoporosi”. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
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Genzano di Lucania L’azienda avrebbe aperto le procedure per la mobilità
Laterificio Pugliese, è stato di agitazione GENZANO - Apertura della procedura di mobilità allo stabilimento “Laterificio Pugliese” di Genzano. Ormai è ufficiale. Nella giornata di ieri si è tenuta un'assemblea dei lavoratori dove si è discusso della situazione che riguarderebbe, sostengono i sindacati, un numero considerevole di operai. «I dipendenti e le organizzazioni sindacali - si spiega in una nota dei sindacati Filca Cisl e Fillea Cgil - considerano grave la proposta aziendale per il metodo e il merito».
Pertanto hanno dichiarato lo stato di agitazione «con la possibilità dello sciopero - conclude la nota - se l'azienda Laterificio Pugliese - non ritirerà la procedura di mobilità». Laterificio Pugliese, guidato dalla famiglia Scianatico sin dal 1932, è oggi uno dei principali Gruppi europei specializzati nella produzione di laterizi e materiali edili ad alte prestazioni. Nel 1976 l'azienda è entrata nel Consorzio Poroton Italia, diventandone in breve tempo il maggior
produttore a livello nazionale e, nel 1996, a produrre Megaton, un rivoluzionario laterizio a setti sottili. Una novità presente sul mercato nelle versioni Megaton-I (incastro) e Megaton-I/R (blocchi rettificati): perfetta combinazione tra prestazioni elevate e grande facilità d'impiego. La produzione Laterificio Pugliese avviene in due modernissimi stabilimenti, per una produzione totale di 500.000 tonnellate annue di laterizi: uno a Terlizzi, in provincia di
Bari, dove è presente anche la Direzione Generale del Gruppo, l'altro a Genzano di Lucania, nei pressi della cava d'argilla di proprietà che, a partire dalla materia prima, assicura all'Azienda il controllo costante degli standard di qualità. Nel 2003 Laterificio Pugliese ha unito la propria struttura commerciale con quella della Ala Fantini di Lucera dando vita alla Fantini Scianati spa, attualmente leader di mercato nel settore dei laterizi ed elementi strutturali.
Un’immagine dello stabilimento
Venosa Ma una parte del Pd non firma il manifesto diffuso dagli uomini del sindaco
Bagarre sull’Informagiovani Botta e risposta tra l’opposizione e la maggioranza VENOSA-L'Informagiovani continua ad alimentare tensioni e a creare divisioni nella cittadina oraziana. Al manifesto con il quale i consiglieri comunali del Centro destra, Tamburriello, Mongiovi, Di Chirico, Bruno e Pippa denunciavano l'illegittimità della delibera dell'appalto del servizio “Informagiovani” per conflitto di interessi di Luigi Russo, rispondono i consiglieri , Castelgrande, Bellasalma, Preite, Mastro, Gay, D'Argenzio, Polidoro, Pinto , Teora , Tamburriello A. Con il loro documento i firmatari del manifesto vogliono ricordare agli “smemorati del centro destra” gli atti approvati dalla Giunta guidata da Tamburriello e relativi all'Informagiovani, istituito con delibera di Giunta N° 127 DEL 04/05/2000, prorogato con delibera di Consiglio n°81/04 del 30/12/2003 e successiva determina n°496 del 19/04/04. «La Giunta Tamburriello - viene sottolineato nel documento - ha affidato il servizio , oggi criticato , al-
Il municipio di Venosa
l'attuale gestore per 4 anni al costo complessivo di euro 196.000 più iva». Al riguardo viene anche evidenziato che la delibera
consiliare non prevede alcun affidamento diretto del servizio ma approva l'atto di indirizzo per l'appalto della gestione per
quattro anni dei servizi di informazione Informagiovani-Informadonna del Comune di Venosa. «Il nuovo servizio “Infor-
magiovani”,utile per le opportunità di lavoro, informazione, e studio di tanti giovani e donne di Venosa e della zona - viene sottolineato nel documento - sarà affidato mediante un bando di gara ad evidenza pubblica a cui potranno partecipare tutte le tipologie di imprese e non solo cooperative sociali , e arricchito di ulteriori servizi». Per questo rinviano al mittente le critiche contenute nel manifesto di qualche giorno fa: «Questi consiglieri , invero, hanno la memoria corta!» «E' stata l'amministrazione di centro destra guidata da Tamburriello ad istituire l'Informagiovani precisano i firmatari: Castelgrande, Bellasalma , Preite, Mastro , Gay, D'Argenzio, Polidoro, Pinto , Teora , Tamburriello A Oggi gli “ smemorati” consiglieri ed ex amministratori hanno l'ardire di criticare un servizio da loro affidato all'attuale gestore per ben 8 anni». Critiche vengono, inoltre, mosse al modo di fare politica del centro destra locale che adotterebbe «squallidi attacchi perso-
nali che offendono la dignità delle persone , spargimento di veleni e caccia alle streghe». A margine di tutta la vicenda, va detto che l'Informagiovani continua a dividere ancora il Pd. Non poche perplessità suscita il fatto che, nonostante la recente elezione di Michele Di Napoli quale segretario della sezione Pd, il documento non sia firmato da tutti i consiglieri comunali di quel partito. Potrebbe essere un sintomo delle precarie condizioni di salute del nuovo partito, ancora lacerato da divisioni interne. Tra i firmatari del manifesto, infatti, mancano all'appello i 4 consiglieri Pd che hanno votato contro la delibera relativa all'Informagiovani. Sembra, quindi, ancora tutta in salita la strada che il neo segretario Di Napoli dovrà percorrere per portare il Pd all'unità interna, prima, e, poi, al confronto con i cittadini, in vista dei prossimi impegni elettorali. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Terre civiche, a dicembre l’udienza LAVELLO - E' passato ormai diverso tempo da quando il consiglio comunale della cittadina dauna, quando ancora era in carica il sindaco Antonietta Botta, conferì incarico ad un esperto per le redazione di una perizia demaniale sulle terre civiche comunali, utile a definire le situazioni di arbitraria occupazione sia per la legittimazione che per la reintegra, oltre che per regolarizzare le situazioni di concessione di terre demaniali. Sembra che la situazione delle terre civiche si stia iniziando ad incamminare verso una soluzione seppur parziale. A finire nel mirino le prime cooperative agricole in possesso delle terre civiche. Un patrimonio davvero vastissimo da cui il Comune di Lavello potrebbe trarre notevole beneficio per le esangui casse comuna-
li. Una vera a propria boccata di ossigeno che consentirebbe di avere maggiore elasticità di spesa. Sarà celebrata a dicembre, per quanto è dato sapere, la prima udienza , innnanzi al Tribunale di Melfi, per la dichiarazione di insolvenza di alcune cooperative agricole che possiedono le terre civiche di proprietà della cittadina dauna. Per la cronaca il Comune di Lavello, nell'anno 1974, decise di concedere, con contratto di fitto, a due cooperative agricole con sede in Lavello, denominate la prima Di Vittorio e la seconda l'Avanti, una estensione di terreni pari ad ettari 350 circa. La natura dei suddetti terreni è di terre civiche. Il contratto di fitto aveva una durata di anni trenta. Entrambe le cooperative, non avendo ottem-
perato al regolare pagamento delle somme dovute, furono richiamate dall'allora Sindaco del Comune di Lavello, affinché regolarizzassero la loro posizione.Invero, mentre la cooperativa Di Vittorio provvedeva al saldo delle spettanze, la cooperativa l'Avanti si impegnava nel 2005 a rientrare con un piano di ammortamento di cinque rate semestrali”. Non sono mancate , per quanto è dato sapere e secondo voci ben informate, minacce anche al legale difensore dell'ente nei procedimenti incardinati presso il Tribunale della cittadina federiciana. Preme il piede sull'accelleratore dunque la giunta comunale di centro destra guidata dal primo cittadino Antonio Annale mentre si aspettano gli esiti di alter procedure di recupero dei crediti vantati dal Comune di Lavello nei confronti di decine e decine di
Il tribunale di Melfi dove sarà celebrata l’udienza
agricoltori in possesso delle terre civiche. Vi sono tuttavia ancora numerosi intoppi burocratici e ritardi , anche da parte della Regione, per far si che la vicenda delle terre civiche possa definirsi completamente. A farne le spese solo pochi mesi fa alcuni acquirenti di immobili situati in alcune aree in rione Sant'Anna su cui sono stati edifi-
cati appartamenti e locali commerciali . Aree che risulterebbero secondo alcuni ancora di proprietà comunale . Per la cronca, a seguito di sanatoria , favore della ditta costruttrice, sull'intera zona insistono due fabbricati con numerosi appartamenti già venduti. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
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La richiesta è stata avanzata dagli uomini del partito di Casini
Melfi, domani la verifica di maggioranza MELFI - Domani, posticipata di un giorno, è attesa la verifica di maggioranza a Melfi. Una richiesta espressamente ed ufficialmente avanzata dall'Udc che di fronte alla scelta dei navaziani e della lista civica Melfi 2001 di aderire al Pdl, vuole vederci chiaro, e soprattutto capire le intenzioni del governo cittadino. Finchè a Melfi a governare era una lista civica vicina al centro destra era un conto, ora invece che si è orientati a confluire nel Popolo delle Libertà, la situazione cambia radicalmente, in particolare per un partito che a livello regionale e in contesto naziona-
le, è opposizione come appunto l'Udc. Appoggiare questa maggioranza per il partito di Casini, rappresenta un atto non proprio semplicissimo e di conseguenza questo passaggio non lo si vuole fare tanto per il gusto di farlo e perlopiù senza l'adeguata visibilità in cambio. Aldilà della legittima richiesta avanzata dall'Udc in consiglio comunale, c'è un aspetto che prevarica la questione prettamente legata al discorso programmatico. L'Udc è a Melfi un partito che si è costituito da poco nella sua interezza. In consiglio comunale vi sono due rappresentanti. Il dottor Moccia eletto in
una delle due liste civiche che appoggiavano Navazio nel 2006, e dunque di centro destra, l'altro Piccolella invece espressione della lista Corbo, eletto nel centro sinistra che appoggiava Lospinoso. Ora i due stanno insieme con Corbo confluito nel partito di Casini. Una posizione va presa anche in riferimento ai vertici regionali che vogliono sapere e capire, a Melfi da che parte sta l'Udc. Ecco perché rinforzare questa maggioranza, che comunque numericamente potrebbe anche fare a meno dell'appoggio dei democratici di centro, è questione importante per l'Udc che non ha colto proprio be-
nissimo la scelta dei navaziani di aderire al Pdl. Così come anche Michele D'Anghela segretario di Rifondazione Comunista è chiamato ad una scelta chiara e precisa. D'Anghela non ha mai nascosto la sua simpatia e la sua ammirazione per l'operato del sindaco Navazio e fin qui nulla di male, anzi. Ma ora che il primo cittadino di Melfi dichiara di voler fare una netta scelta di campo ed abbracciare le idee berlusconiane anche D'Anghela è chiamato a chiarire la sua posizione di segretario di Rifondazione Comunista in rispetto dei suoi seguaci e dei suoi elettori. D'Anghela appare libe-
Il municipio di Melfi
rissimo di esprimere le sue preferenze e fare le sue valutazioni, ci mancherebbe altro, ma appare evidente che sostenere tranquillamente Navazio come fatto finora, ora che quest'ultimo non è più rappresen-
tante di una lista civica, ma autorevole membro del centro destra, per il segretario di Rifondazione Comunista, appare un tantino incongruente. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Melfi Dopo la denuncia de “Il Quotidiano”
Recapito posta, a Leonessa il problema è stato risolto MELFI - A Leonessa, frazione di Melfi, si è risolto il problema legato al mancato recapito della corrispondenza postale. Rientrato dalla malattia, il portalettere incaricato di raggiungere il piccolo agglomerato di case è riuscito in pochi giorni a smaltire la giacenza di lettere, raccomandate, pacchi postali. Il problema era stato sollevato la scorsa settimana dai circa cinquecento residenti nella frazione adiacente la zona industriale di San Nicola. Soprattutto nelle lontane contrade di campagne, i cittadini lamentavano anche tre settimane di ritardo nella consegna della posta. Un disservizio grave se si pensa che c’era chi, non ricevendo il nuovo codice bancomat, era impossibilitato ad accedere al proprio conto corren-
te. Altri pensionati si erano visti recapitare le bollette di luce e gas già scadute con conseguente pagamento delle spese di mora. Sono giorni di lavoro febbrili questi per i dipendenti di poste italiane in servizio presso gli uffici di Melfi. Nella sede centrale di piazza Mancini, infatti, il servizio ai clienti è stato momentaneamente sospeso per dei lavori di adeguamento della rete informatica. Un ufficio mobile, posizionato alle spalle dell’edifico e adiacente al municipio garantisce le operazioni più semplici. Il pagamento delle pensioni Inps ed Inpdap, le raccomandate ed il ritiro di pacchi, fino alla fine del mese di ottobre, sarà invece garantito dalla succursale numero uno delle poste in via Dante Alighieri di Valle-
verde. Qui si sono momentaneamente trasferiti la gran parte dei dipendenti che solitamente espletano il proprio lavoro in pizza Abele Mancini. In questo modo è stato possibile consentire l’apertura anche pomeridiana dell’ufficio postale di Valleverde che riceve il pubblico fino alle diciotto e trenta di ogni giorno, festivi esclusi. Intanto nella frazione di Leonessa è tornata la calma dopo le agitazioni dei giorni scorsi di cittadini indignati per il disservizio. In simili circostanze giova certamente incontrare dirigenti educati, cordiali e disponibili al dialogo. Il responsabile del recapito per la zona del Vulture melfese ha saputo assumersi le proprie responsabilità evidenziando comunque le lacune di una topono-
L’ufficio postale di Leonessa (Foto Zenti)
mastica spesso approssimativa che caratterizza le zone periferiche della città di Melfi. Sovente il postino è in difficoltà perché manca addirittura il numero civico indicato sulle abitazioni dei cittadini. Questi ultimi, più colpevolmente, non sempre si sono muniti di apposta cassetta porta lettere. Capita talvolta che in casa non ci sia nessuno proprio nel momento in cui arriva l’incaricato per la consegna della corri-
spondenza. In questo caso, certamente, non si può pretendere che il postino resti in attesa del rientro a casa dei residenti. Ecco perché è stata chiesta la collaborazione dei cittadini che potrebbero chiedere agli uffici comunali di comunicare ufficialmente il numero civico dell’abitazione nel caso in cui mancasse, oltre a dotarsi di apposita cassetta per le lettere. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
LA CASTAGNA PROTAGONISTA DEL WEEK END MELFI
GINESTRA
MELFI - E’ l’evento clou dell’ottobre melfitano. La sagra della Varola (a lato le foto di Zenti) di Melfi si conferma una manifestazione che ha attirato in città diverse centinaia di turisti. Complice anche la temperatura gli stand posti nel centro storico della cittadina normanna sono stati letteralmente invasi dai turisti richiamati dal particolare odore della “castagna” ma anche dagli altri prodotti locali.
Il mese di ottobre per alcuni centri del Vulture è importante valorizzare alcuni prodotti tipici della zona, come la castagna. Anche Ginestra, centro arbereshe di poco più di 700 abitanti, nono si è sottratto alla cosiddetta sagra della castagna. Il Comitato per la Solidarietà, presidente Antonio Summa, non ha voluto rinunciare per la quarta volta ad organizzare questa serata, sfruttando un angolo caratteristico del paese, l'arco forno e piazza Raffaele Ciriello, dove sono stati allestiti tavolini e sedie, messi a disposizione dalla pro-loco “Zhurian”, per far degustare comodamente le castagne di Monticchio ed alcuni panini imbottiti di carne, salsiccia e wurstel. Il presidente del Comitato, Antonio Summa, per realizzare questa festa si è avvalso dell'aiuto di alcuni suoi collaboratori, Massimo Summa, Antonio Grimolizzi, Mariassunta Tucciariello, Sergio Labriola, Teresa Perrotta, Michele e Giuseppe Tucciariello. La serata è stata allietata dall'animazione musicale del M° Raffaello Rigillo. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Matera Martedì 21 ottobre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Bocciati due emendamenti di Genchi che dice: «Siamo in maggioranza? Non lo so, rifletteremo»
Buccico strappa con Città Domani Passano gli indirizzi al bando per la gestione dei rifiuti SONO PASSATI con 22 voti favorevoli, 7 contrari e cinque astenuti gli indirizzi al bando sulla gestione dei rifiuti che sarà assegnato entro la fine dell’anno e metterà fine alle proroghe che durano oramai da moltissimo tempo. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio comunale di Matera che ha però consegnato anche una novità politica non di poco conto con il primo ed evidente strappo tra i consiglieri di Città Domani e la maggioranza guidata dal sindaco Nicola Buccico. I sentori vi erano stati già qualche settimana fa qualche il sindaco aveva deciso di rinviare il provvedimento in commissione in seguito ad alcuni rilievi sollevati da Domenico Genchi presidente della commissione Igiene, la scelta del sindaco per permettere al provvedimento formalmente presentato di essere esaminato in commissione e poi tornare in Consiglio, lasciava solo intendere di un sentire diverso tra la maggioranza e i consiglieri di Città Domani. La conferma è arrivata ieri quando Genchi ha illustrato quattro emendamenti, due dei quali recepiti dal sindaco ma altri due che hanno ricevuto il voto contrario. Si tratta nella fattispecie «della riduzione a due anni della durata dell’appalto senza possibilità di proro-
I consiglieri Domenico Genchi e Giuseppe Pentasuglia
ga, così come già previsto negli indirizzi presentati a dicembre scorso» e poi il cambiamento della raccolta porta a porta negli aspetti inerenti la suddivisione territoriale. La bocciatura degli emendamenti ha prodotto un evidente strappo politico confermato dal fatto che Genchi e Pentasuglia hanno abbandonato l’aula consiliare subito dopo il no agli emendamenti e deciso di non partecipare al voto sugli indirizzi. Nell’andar via il consigliere Genchi ha spiegato al Quotidiano: «la maggioranza? in questo momento non so cosa rispondere, credo sia arrivato il momento di riflettere e fare delle valutazioni». Parole che lasciano aperto lo spazio per una spaccatura
vera e propria che non è ancora dietro l’angolo ma che dopo il voto sugli indirizzi al bando sull’Igiene urbana appare sempre più ipotesi concreta. Anche perchè il voto di ieri è passato grazie all’adesione completa dei quattro consiglieri dei Circoli della Libertà (Antezza, Toto, Cinnella e Perniola) che a differenza di quanto accadde nel dicembre scorso hanno votato il nuovo provvedimento dell’Amministrazione e garantito anche i numeri della maggioranza costretta ad un paio di assenze forzate. Capitolo a parte merita infine l’opposizione che ha presentato una serie di emendamenti tra cui quello del consigliere Trombetta con cui «si proponeva la costituzione di una commissione consiliare alla quale
conferire poteri di verifica e di controllo semestrale della qualità e della realizzazione del servizio e del puntuale conseguimento degli obiettivi programmati. Commissione senza poteri di voto che sarà presieduta dal sindaco con 4 consiglieri comunale (2 di maggioranza e 2 di opposizione) e dal dirigente del settore Igiene e Ambiente». L’emendamento integrato dal sindaco è stato votato anche dalla maggioranza. Al momento però di votare il provvedimento nel suo complesso il gruppo del Pd si è sostanzialmente diviso con 5 contrari e 4 astenuti. Fatto che di per sè, come ha anche affermato il consigliere Viti, non può essere considerato uno scandalo o un fatto a cui dare un particolare valore. Certo fa riflettere che le divisioni con l’esclusione dell’ex carelliano Santarsia riflettono al millesimo le diverse componenti interne al partito e volendo andare ancora più indietro i due partiti fulcro da cui è nato il Pd. Di certo il Consiglio comunale di ieri non ha mancato di consegnare novità nei numeri e negli equilibri politici di maggioranza e opposizione. Sulla bontà del bando Igiene parleranno i fatti anche in rapporto alla necessaria crescita dei numeri della raccolta differenziata. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Il reciclo e l’eliminazione delle discariche abusive. Ecco la ricetta per la città migliore
«Matera può investire sul futuro» Legambiente analizza le buone e cattive abitudini «I CITTADINI materani allontanano dalle loro case circa 2.600.000 chili di rifiuti ogni anno e li allontanano dalle case dopo averceli faticosamente fatti entrare. I rifiuti si comprano e spesso si compra merce inutile e dannosa. Si comprano cose che non saranno mai utilizzate o che sono destinate ad un tempo di vita e di uso brevissimo. Con un poco di attenzione - scrive il responsabile di Legambiente, Pio Acito - è possibile, spendendo zero, invitare i cittadini a comprare meno rifiuti; è possibile nel tempo di alcuni mesi ridurre in partenza i rifiuti almeno del 10-12 %, Perchè no? Perché nel piano di Matera non si spreca una sola parola sulla riduzione alla fonte? Cosa è? mancanza di buon senso o imperativo del consumismo? La Città di Matera ha investito molti miliardi per realizzare il mostro di LaMartella ed è riuscita a non vendere una tonnellata di compost, ad avvelenare periodicamente i cittadini e fare continui lavori di “adeguamento” che sono serviti solo ad adeguare lo spessore dei portafogli delle imprese e dei tecnici; ad avere la necessità di 5 vasche di raccolta mentre ne doveva essere sufficiente una sola per il sovvalle (secondo il progetto e gli impegni assunti con la Regione); i rifiuti contenuti nelle 5-6 vasche - prosegue Acito - che fine faranno? A quali costi e dove saranno correttamente smaltiti? In merito alla raccolta differenziata, nella nota si legge ancora - «Se nella maggior parte delle Città italiane si praticano diverse forme di raccolta differenziata a monte e se invece in una pic-
ULTIM’ORA VOLEVA raggiungere la nonna dall’altro lato della strada ma è stato investito. Per fortuna non ha avuto conseguenze gravi l’incidente avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 19 in viale Europa. Una donna alla guida di una Citroen Saxo ha investito un bimbo di 7 anni. Per fortuna la velocità non elevata dell’auto ha evitato il peggio. Sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia municipale. Il traffico è stato deviato verso il boschetto di Serra Venerdì. Il bambino , trasportato al Pronto soccorso è stato tenuto sotto osservazione per qualche ora solo per precauzione. a.ciervo@luedi.it cola minoranza si effettua a valle, la differenza sta nella fiducia che si ha o meno verso i propri concittadini. Se ci si fida, si punta su di loro per la gestione diretta della differenziazione e su questo si investe; se non ci si fida dei propri concittadini, ma ci si affida ad “illuminati imprenditori” perché facciano la differenziazione a valle, allora vuol dire che la fiducia è riposta su chi fa del rifiuto un affare. I ritorni economici sulla differenziazione a valle in stabilimento sono tutti a vantaggio dell'imprenditore e sfuggono a qualunque controllo delle Amministrazioni. Matera non può e non deve esportare monnezza, non deve far viag-
giare i propri rifiuti. La Città di Matera può incassare ed amministrare tra i 500mila e gli 800mila euro l'anno derivanti dal conferimento corretto ed ulteriori fondi dai contributi regionali per la differenziazione a monte. Di quei soldi ne hanno più bisogno le casse municipali che non i portafogli privati. Quelle somme possono e debbono tutte essere tutte investite per ridurre le tasse di smaltimento ai Cittadini. Alla differenziazione domestica è riconosciuto un valore pedagogico e culturale con immediate ricadute sulle giovani generazioni. E’ necessario vietare l'uso delle stoviglie monouso - prosegue - dei plurimaterici, degli alluminii, delle plastiche. A Matera, solo nelle mense scolastiche, si consumano ogni anno 300 mila kit di plastiche e vassoi di difficilissimo e costoso smaltimento. Tutte le strade di accesso alla città - scrive ancora Acito sono disseminate di micro discariche. E' indispensabile effettuare, nel tempo di un anno, una bonifica definitiva con il coinvolgimento diretto delle imprese edili, degli artigiani, dei comitati di quartiere , delle scuole, dei Cittadini. E' necessario che le Amministrazioni investano in educazione, informazione, partecipazione diretta. Se l'Amministrazione deciderà di investire sul futuro e sui propri concittadini si potrà evitare di arrivare tra pochi anni alla Necessità (sic!) di avere un inceneritore e Legambiente è disponibile con le proprie competenze e strutture a lavorare con i Cittadini per migliorare la qualità della vita nella nostra Città. matera@luedi.it
Abbattuti muretti e verde pubblico
Vandali notturni in piazza Mulino Si rischia il caso sociale
Uno dei muretti danneggiati dai vandali notturni
SI è trasformato in un problema di ordine pubblico. Piazza Mulino rischia di ventare la macchia nera del controllo sociale cittadino e dell’attività di prevenzione e repressione delle istituzioni. L’ultimo episodio nella notte tra sabato e domenica quando il muretto che ospitava piante appena messe a dimora, nella galleria interna della piazza, è stato devastato e distrutto. Un segnale che i componenti dell’Associazione “Galleria del Mulino” considerano la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un segnale che giunge a pochi giorni dall’incontro con il sindaco, venerdì 17 ottobre, nel corso del quale l’avvocato Buccico aveva assicurato provvedimenti decisi e in tempi brevi per riportare le condizioni di sicurezza e vivibilità in un luogo della città a pochi passi dal centro ma più adatto ad una periferia suburbana abbandonata. A nulla sembra essere servita l’installazione di telecamere di controllo sulla cui effettiva funzionalità c’è qualche dubbio. In una nota inviata poche ore dopo la distruzione del muretto alle autorità e alle forze dell’ordine, l’associazione segnala alcuni aspetti, ormai necessari per garantire la vivibilità. «La speranza di rivalsa seguita all’installazione delle telecamere è subito stata scacciata, infatti dall’indolenza delle risposta delle forze di polizia chiamate ad intervenire. Sebbene già lo scorso venerdì un operatore Enel che armeggiava in prossimità dell’unica telecamera di detta galleria, ci avesse assicurato della sua immediata entrata in funzione, le forze di
polizia non sono state in grado nè di intervenire tempestivamente, nè di dirci se servisse fare una denuncia contro i vandali ripresi (forse) da detto apparecchio». Il caso- piazza Mulino tiene banco periodicamente tra le cronache cittadine ma rappresenta, di fatto, l’esempio concreto dell’incapacità di intervenire sui costumi di una comunità che in quest’angolo, che sembra quasi invisibile per il resto della città, dimostra la sua incapacità civica, la sua arretratezza. L’unica possibilità di recupero del senso sano della comunità è contenuta nei 10 punti inviati alle autorità in cui si chiede, tra l’altro, di non lasciare impunito chi arriva «A sfrenare la sua bestialità abbattendo l’unico spazio verde della galleria». Tra i provvedimenti chiesti al sindaco ci sono quello di «Vietare lo stazionamento in piedi, sdraiati o seduti per terra o sui parapetti, vietare di urinare, defecare e vomitare a tutte le ore del giorno e della notte, vietare il deposito di bottiglie, lattine e residui di atti notturni, incrementando le sanzioni per chi danneggia i muri della città mediante graffiti e affissione di manifesti». Al sindaco i componenti dell’associazione chiedono di «Mantenere fede agli impegni presi la scorsa settimana, accelerando il processo di protezione di questa zona dal vandalismo e dall’incuria generalizzata, attivando nel tempo più breve possibile uffici tecnici e legali, per sbrogliare la matassa piazza Mulino». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Matera 31 Società sportive e oltre 400 iscritti alla piscina, senza palasport. Oggi sopralluogo del sindaco Martedì 21 ottobre 2008
Il Comune chiude il PalaSassi Il dirigente Gandi: «Serve il collaudo, si riapre in 2 giorni» Il Comune di Matera ha chiuso il PalaSassi. La decisione firmata dal dirigente Giuseppe Montemurro campeggiava nella tarda mattinata di ieri sulla porta esterna della struttura che nei giorni passati era stata interessata da lavori di riqualificazione. Una conferenza di servizio tenutasi, pare, ieri mattina in Comune ha definito questo tipo di soluzione che crea naturalmente più di un problema, soprattutto se dovesse prolungarsi per molto tempo. Ipotesi che però al momento viene scartata visto che in un paio di giorni dovrebbe risolversi ogni cosa. Oggi, intanto, il sindaco si recherà direttamente al Palasassi per un ulteriore sopralluogo. La necessità di procedere al collaudo alla base della scelta che priva, al momento società sportive e iscritti della piscina di una struttura che ospita centinaia di persone al giorno e che costituisce uno dei principali accessi per chi vuol fare sport in città. «La struttura è chiusa perchè l’ufficio tecnico del Comune deve effettuare i collaudi di rito», ha confermato Giuseppe Gandi dirigente con delega allo sport del Comune, «le operazioni non richiederanno tempi particolarmente lunghi e potranno essere concluse al massimo in un paio di giorni. Credo che giovedì si potrà già riaprire». Amara è stata comunque ieri la sorpresa per i circa quattrocento iscritti della piscina comunale di Via delle Nazioni Unite. I lavori di adeguamento strutturale appena conclusi hanno riguardato la piscina e la caldaia e non hanno permesso il regolare svolgimento delle attività di nuoto riprese dopo uno stop di diversi mesi, lo scorso 15 ottobre. Le società avvisate all'ultimo momento hanno provveduto in un tour de force ad avvisare gli iscritti e disdire gli incontri. Tanti gli iscritti che non avendo avuto notizie in merito si sono ugualmente recati nella struttura sportiva del Palasassi. Grande delusioni per i bambini che da poco avevano ripreso l'attività sportiva dopo lo stop avvenuto a fine stagione sportiva per permetterne i lavori, anche se nei mesi di giugno si tenevano i tradizionali corsi intensivi. «Siamo stati avvisati nella mattinata della decisione di chiudere la struttura», ha spiegato Gianni De Mola presidente della Diemme Sport che gestisce l’impianto, «siamo riusciti ad avvisare le società ma non potevamo contattare i circa 400 iscritti che utilizzano la piscina. Spero che la situazione
TERMINAL BUS Parola a Loguercio «L’INCONTRO che si è tenuto venerdì con le Fal è stato voluto essenzialmente dalla Regione Basilicata ed ha visto la partecipazione esclusiva di queste due parti senza il coinvolgimento di altri soggetti. Una precisazione necessaria per chiarire il rispetto dei rapporti istituzionali con gli altri soggetti istituzionali cui la Regione Basilicata tiene molto», è quanto ha tenuto a precisare l’assessore regionale Innocenzo Loguercio al “Quotidiano” subito dopo aver letto l’articolo pubblicato domenica mattina, «aggiungo ancora che abbiamo risolto anche altre questioni come l’ascensore necessario per abbattere le barriere architettoniche in quell’area di cui Cittadinanzattiva ci aveva fatto partecipe nelle settimane passate».
La replica di Buccico L’ingresso del Palasport e nel riquadro il provvedimento di chiusura affisso davanti alla porta
Bawer e Time volley «Non sappiamo dove andare ad allenarci Urge una soluzione» si risolva in pochi giorni così come ci è stato assicurato dall’Amministrazione comunale. Più di questo non so aggiungere. Avevamo sentito voci non confermate ma non avremmo mai immaginato che si arrivasse ad una soluzione di questo tipo». Nel mese di agosto la Diemme Sport società che gestisce la struttura ha aperto la segreteria per le informazioni, mentre dai primi di settembre le società sportive hanno avuto la concessione per usufruire del box ed effettuare le iscrizioni. I corsi iniziati il 15 ottobre sono proseguiti fino alla mattinata di ieri poi lo stop, poi due fogli posti sulla vetrata per giustificare la chiusura che non ha
Mola della Diemme «Decisione inattesa speriamo che si risolva in un paio di giorni»
soddisfatto l'utenza che ha posti seri dubbi sulla tempistica della chiusura. Una chiusura tecnica che potrebbe risolversi in un lasso di tempo molto breve. Anche perchè altrimenti l’inconveniente diventerebbe un vero e proprio caso con migliaia di persone senza una struttura e con il rischio di un mega danno d’immagine visto che domenica è previsto al PalaSassi il confronto della Bawer Matera nel campionato di basket di serie A Dilettanti. Oggi intanto le maggiori società materane rischiano di rimanere al palo: «possiamo ovviare con una seduta di pesi che il martedì è comunque nei programmi.
Ma da mercoledì avremo bisogno della struttura, altrimenti diventerà davvero complicato risolvere la situazione. Non so proprio come riusciremo a fare» racconta il direttore generale del Time volley Matera, Michele Frangione a cui fa eco sulla stessa lunghezza d’onda il tecnico della Bawer Roberto Miriello: «ci serve una struttura, ho saputo per caso di questa novità e spero che si riesca a risolvere al più presto. Cosa faremo? Al momento ancora non ho idea, non so se Lanera potrà essere una soluzione. Mi auguro di riavere il PalaSport a disposizione al più presto possibile». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
IN relazione all'articolo apparso sul Quotidiano domenica 19 ottobre (Terminal bus in Piazza Visitazione), è intervenuto il Sindaco di Matera, Avv. Emilio Nicola Buccico «All'incontro sul destino immediato di Piazza della Visitazione hanno evidentemente preso parte alcuni consiglieri comunali a titolo personale: debbo constatare con grave disappunto istituzionale che il Comune non è stato né invitato né avvisato. Mi sembra superfluo ribadire che indipendentemente dal fatto che viene convocata una società che ha rapporti contrattuali in scadenza con il Comune ed indipendentemente dalle allocazioni proprietarie - compete al Comune, nella istituzionale rappresentanza e responsabilità, pianificare l'assetto della città e sul punto le scelte apertesi con il Concorso Internazionale non possono essere messe in discussione da nessuno. Compete, ancora e sempre, al Comune la gestione del traffico, per cui mi riservo, al momento in cui saranno richieste le autorizzazioni, di verificare - con la Giunta - fattibilità e compatibilità».
L’opinione di An LA FEDERAZIONE provinciale di Alleanza Nazionale ha precisato che il sig. Caputo, qualificatosi, nell'articolo apparso sul Quotidiano di domenica scorsa sul tema “Terminal bus in Piazza della Visitazione”, come responsabile cittadino del Popolo della Libertà con delega ai trasporti, non può essere ritenuto il responsabile dell'intiero Popolo della Libertà, dato che AN non lo ha mai indicato.
Incontro nelle scuole con ufficiali dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei carabinieri
Il significato del 4 novembre spiegato agli studenti IL significato del 4 novembre e il novantesimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale sono gli argomenti affrontati ieri mattina dai carabinieri del Comando provinciale di Matera, con i militari dell'Esercito e dell'Aeronautica, nel corso di incontri con gli studenti del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” e dell'Istituto Tecnico Commerciale. L'incontro di ieri rientra nell'ambito delle iniziative organizzate dallo Stato Maggiore dell'Esercito per il prossimo 4 novembre, “Giornata delle Forze Armate”, e previste anche dal Progetto “Paidéia 2008-2009” avviato dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera. Con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni valori fondamentali, quali la Patria, il compito delle Forze Armate e il sacrificio di chi alla Patria ha giurato fedeltà, nel liceo scientifico “Alighieri” hanno relazionato il comandante della
Compagnia carabinieri di Matera, capitano Donato D'Amato e il capitano Francesco Giampà del 91° Battaglione “Lucania” del Comando Militare Esercito “Basilicata” mentre nell'istituto Tecnico Commerciale hanno incontrato gli studenti un ufficiale dell'esercito e un ufficiale del Comando Aeronautica Militare di Bari. In primo piano, alcuni temi specifici, con particolare riferimento alla “Grande Guerra”, al Primo Conflitto Mondiale, affinché resti sempre vivo, in tutti, specie nei più giovani, la memoria di quegli eventi e, soprattutto, del sacrifico eroico di tantissimi soldati italiano, immolatisi per difendere la Patria. Nel percorrere le tappe salienti di quel conflitto, segnato dal sacrifico di tanti nostri soldati (tra militari dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri), sono state illustrate e spiegate le strategie e le scelte politiche e militari che
portarono il nostro esercito dalla grave sconfitta di Caporetto alla grande vittoria del Piave, attraverso una rivisitazione dello stato d'animo non solo di quegli eroici soldati, ma anche di un intero popolo, schierato, unito e granitico, al fianco di chi combatteva al fronte. E' stato sottolineato come tantissimi di quei militari, molti caduti, venivano dalle regioni del Sud Italia. In occasione della manifestazione del 4 novembre sono previste, sia a Potenza sia a Matera, numerose iniziative. Tra queste, le vetrine del centro storico del capoluogo e un negozio del centro di Matera ospiteranno alcune divise storiche. Oltre alla cerimonia del 4, il 9 novembre a Potenza sarà inaugurata una mostra di uniformi storiche. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Un momento dell’incontro con gli studenti
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Matera
Martedì 21 ottobre 2008•
TRASPORTI
TANTI auguri...
TAXI MATERA 3332685173
Francesco e Maria Rosaria
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Linux Day il 25 ottobre IL 25 ottobre l'Informagiovani Incentro di Matera ospita il Linux Day 2008. L'appuntamaento è in via Ridola 22 - 25 ottobre 2008. La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in molte città italiane, ha lo scopo di promuovere l'uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero. Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) Dalle 18 sarà possibile installare GNU/Linux sui propri pc.
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Presentazione stagione teatrale OGGI , alle 12, nella Sala Giunta al sesto piano del Comune di Matera sarà ufficialmente presentata, nel corso di una conferenza stampa, la stagione teatrale 2008/09, il cui programma avrà inizio nel mese di novembre. Ad illustrare ai giornalisti i contenuti del programma saranno il Sindaco Emilio Nicola Buccico e i rappresentanti dell’Associazione culturale “Cose di Teatro e Musica”.
Mostra ceramica artistica PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola”, la mostra “Ceramica artistica Cappelluti- Annunziata . Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d'arte ,prodotte nella prima metà del '900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera ,con l'intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora poco nota. La Mostra sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 Ottobre il lunedì dalle 14.00 alle 20.00 e dal martediì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00. L’sposizione, promossa dall’Unitep di Matera, ripercorre un lasso di tempo nell’arco del quale si è sviluppata questa caratteristica lavorazione.
Autovalutazione cardiovascolare
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri a Francesco e Maria Rosaria Rizzi per il loro sessantesimo anniversario di matrimonio.
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA GIUSEPPINA Via Nazionale 238 0835261728
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “La mummia” ore 19,30 - 21,45
• KENNEDY • Matera 0835-310016 “Mamma mia” 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 “La mummia” ore 19-21,30
CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30
•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro “Sfida senza regola” ore 21,00
• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30
CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 “Un giorno perfetto” ore 21,30
0835/256452 0835/336540 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
emergenza sanitaria
118
0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI
• COMUNALE • Matera 0835-334116 “Wall E” 17,30-19,30-21,30
0835/344072 ORIENT EXPRESS
TRATTORIA DEL CORSO
0835-262260 0835-336882 0835-331314
Mostra di Andrea Giovannini
Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi
0835/332133 LE BOTTEGHE
BASILICO
L'AZIENDA Sanitaria Locale n. 4 ha attivato per i propri utenti un servizio innovativo per autovalutare il “Rischio cardiovascolare Assoluto”. E' possibile da ogni postazione informatica accedere al servizio per calcolare il proprio livello di “Rischio Cardiovascolare Assoluto”, tramite l'accesso ad internet collegandosi al sito www.aslmt4.it.
PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.
LUCANERIE
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 33 La tariffa per gli imprenditori è diminuita del 42%, quella della pasta è aumentato del 14% Martedì 21 ottobre 2008
In piazza per la battaglia del grano Coldiretti chiede un prezzo equo per evitare le speculazioni MOBILITAZIONE degli imprenditori agricoli cerealicoli lucani per richiedere un prezzo giusto di pane, pasta, grano; per garantire i consumatori, i territori, i produttori; per debellare gli speculatori, le sofisticazioni, il falso made in Italy. Queste sono le motivazioni che ieri mattina hanno guidato la protesta della Coldiretti Basilicata scesa in piazza Vittorio Veneto a Matera per sollecitare i cittadini -consumatori ad appoggiare i coltivatori cerealicoli nella battaglia al rincaro dei costi di prodotti alimentari fondamentali. Secondo alcuni dati, infatti, dall'inizio dell'anno ad oggi il prezzo del grano duro, riconosciuto agli imprenditori agricoli, è diminuito del 42%, mentre la pasta dei consumatori è ulteriormente aumentata del 14%, raggiungendo valori medi nazionali di 1,60 euro al chilo, nonostante il grano duro sia oggi attorno ai 0,28 euro al chilo, rispetto ai 0,47 dell'inizio di gennaio. E' sicuramente una situazione drammatica per gli imprenditori agricoli lucani, come ha ribadito il direttore regionale della Coldiretti Giuseppe Brillante, a causa del forte aumento dei costi di produzione: la spesa per i concimi necessari per fertilizzare il terreno è aumentata del 56% e quelle energetiche oltre il 13% in media ed i rela-
La giornata della Coldiretti a Matera ha avuto grande riscontro come si può vedere dalle immagini di Videouno
tivi prezzi non accennano a diminuire. Durante il suo intervento, inoltre, Brillante ha riferito che la Commissione Europea in questi giorni si è riunita per ristabilire i dazi sul grano duro. «Gli attuali prezzi del grano - ha detto invece Piergiorgio Quarto, presidente provinciale della Coldiretti materana - oltre a mettere in profonda crisi i bilanci delle imprese agricole cerealicole, non offrono sicuramente certezze e possibilità di programmazione per le prossime semine. Il made in Italy è importante, ma
attorno ad esso dobbiamo costruire delle regole trasparenti; chiediamo, pertanto, adempimenti e norme ben precise». Presenti alla manifestazione i parlamentari lucani Filippo Bubbico e Vincenzo Taddei, rispettivamente componente della “Commissione Attività produttive del Senato” e membro della Commissione agricoltura della Camera. «E' importante ha dichiarato Bubbico - indicare sul prodotto il luogo di produzione e di confezionamento, ma soprattutto la provenienza della materia
prima. E' una norma che non costa nulla ed è necessaria per rendere un servizio al consumatore, che vuole essere sicuro dei generi alimentari che acquista. Questa vostra iniziativa merita il nostro sostegno e quello del governo, che deve intervenire affinché la dignità dell'agricoltura sia rispettata». E' emerso, inoltre, che è a rischio il futuro del grano duro meridionale e delle coltivazioni Made in Italy a causa dell'aumento della dipendenza dalle importazioni straniere. «Non è pos-
sibile importare dagli altri Paesi - ha detto Taddei - perché non c'è nessuna sicurezza del lavoro e soprattutto non esiste nessuna sicurezza alimentare; pertanto, devono essere attuate politiche che devono garantire il consumatore. Noi ci faremo portavoce delle vostre esigenze perché bisogna difendere il prezzo del grano». Ha chiuso la serie di interventi il presidente regionale della Coldiretti Rocco Battaglino, che ha sottolineato l'importanza del prodotto locale, che bisogna difendere a tutti i costi. «Il danno generato dalla speculazione - ha detto Battaglino - genera una stagnazione dei consumi e riduce le potenzialità produttive delle imprese agricole. La nostra battaglia si deve unire a quella delle altre regioni meridionali affinché ci sia una stabilizzazione dei costi in modo tale da poter lavorare con più tranquillità. Inoltre, si chiede di promuovere e sostenere nel prossimo PSR 2007-2013 i progetti integrati e gli accordi di filiera per la cerealicoltura lucana e di completare in tempi brevissimi i pagamenti dei contributi comunitari dovuti da Arbea Basilicata agli imprenditori lucani per gli anni 2005 - 2006 - 2007. Nel pomeriggio una delegazione della Coldiretti è stata ricevuta dal prefetto di Matera. Mariangela Lisanti
Al rione Agna
Nuovi seggi elettorali L'UFFICIO elettorale del Comune di Matera rende noto che nei prossimi giorni verranno inviati circa 5000 tagliandi adesivi da applicare sulle tessere elettorali riguardanti gli elettori delle sezioni n. 52, 53, 54, 55 e 61, ubicate nel quartiere Agna. Tali sezioni, per ragioni di opportunità, sono state trasferite dalla Scuola Elementare di via Frangione alla Scuola Media di via Frangione. Pertanto, l'invito rivolto agli elettori interessati è quello di seguire le istruzioni dettate nella lettera allegata al tagliando, affinché in occasione delle prossime consultazioni elettorali non si verifichino disfunzioni nei seggi elettorali. La comunicazione giunge in tempo utile affinchè le operazioni di voto si svolgano nel modo migliore possibile. matera@luedi.it
Martedì 21 ottobre 2008
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Pisticci Infiltrazioni d’acqua hanno provocato l’apertura. Già avviati i lavori del Comune
Una buca in pieno centro L’asfalto ha ceduto in via Cirillo sotto il peso di un’auto PISTICCI - Nella prima mattinata di ieri un auto è finita in una buca, probabilmente apertarsi al suo passaggio, nella centralissima via Cirillo, a pochi passi dalla sede comunale di Palazzo Giannantonio. Lo sprofondamento, delle dimensioni sufficienti a farvi entrare un intero pneumatico, aveva avuto un incipit visibile nei giorni scorsi con un abbassamento del manto stradale. Ieri mattina, tuttavia, il fondo ha ceduto e l'asfalto si è aperto sotto la pressione dell'automezzo, senza tuttavia provocare danni al conducente che se l'è cavata con una foratura ed un cerchio ammaccato. Sul posto è stato tempestivo l'intervento dei Vigili Urbani che hanno provveduto a transennare la zona e limitare il traffico in entrata verso il centro dell'abitato, inibendo la circolazione ai mezzi pesanti. Nel giro di poche ore sono iniziati, poi, i lavori urgenti di risistemazione della zona, che comprende un area più vasta rispetto a
I lavori di rifacimento, già avviati
quella sulla quale si era aperta la piccola voragine che, già nel pomeriggio, non era più visibile. A guidare le operazioni l'Assessore ai lavori Pubblici, Domenico D'Alessandro, intervenuto in tempi ristretti con il supporto dagli uomini dell'Ufficio Tecnico comunale, a loro volta
coadiuvati da personale di Acquedotto Lucano e Basengas. All'altezza della perforazione, infatti, transitano le linee dell'acqua e del gas ed il coinvolgimento delle due società è apparso subito necessario. Stando a quanto ha spiegato lo stesso Assessore D'Alessandro «La buca in
via Cirillo non ha origini franose o legate alla scarsa consistenza del terreno argilloso che caratterizza la collina pisticcese. L'imprevisto verificatosi dipende da alcune infiltrazioni d'acqua che, stando a quanto emerge dallo scavo condotto oggi (ieri per chi legge, ndr ndr) si presume abbiano potuto rimuovere il letto di posa della condotta del gas - che come detto transita a quell'altezza nel sottosuolo. Al di sotto del manto di asfalto, dunque, si era creato del vuoto che ha avuto come conseguenza un abbassamento del fondo stradale e lo sprofondamento di questa mattina. L'intervento che abbiamo intrapreso con massima priorità ed urgenza a poche ore dall'accaduto serve a ripristinare il letto di posa della condotta, a ricompattare il fondo stradale ed eliminare l'intero avallamento tanto che si sta operando su una superficie molto più estesa rispetto a quella dov'è comparsa la buca». provinciamt@luedi.it
Pisticci «Un rimpasto che serve solo a ridisegnare gli assetti di potere»
«E’ solo un valzer di poltrone» Sinistra Democratica perplessa dalle soluzioni in giunta PISTICCI - «La montagna ha partorito il topolino». Questo, in sintesi, per il coordinamento cittadino di Pisticci di Sinistra Democratica l'esito della crisi politico - amministrativa che, per oltre due mesi, ha praticamente bloccato le attività della Giunta Leone. «Al già forte e dannoso immobilismo che ha caratterizzato il primo anno e mezzo dell'amministrazione di centro destra - afferma il coordinamento di Sinistra Democratica in una nota - si è associato il vuoto causato dai litigi in seno alla maggioranza. Sinistra Democratica, che sin dall'inizio aveva auspicato una rapida soluzione alla verifica, si dice perplessa e sconcertata sulle “soluzioni”trovate, utili solo ad appianare (per quanto tempo?!) dissidi personali interni alle varie anime politiche, senza una reale e fruttuosa discussione programmatica.
Appare paradossale che, dopo gravi denunce politiche e non, apparse ripetutamente sulla stampa e su manifesti di piazza, la coalizione di centro - destra abbia ritrovato miracolosamente la quadra attraverso un giro di valzer e di poltrone: gli intenti bellicosi e legittimi del vice sindaco di voler rivedere scelte programmatiche sono naufragati sugli scogli di un rimpasto di giunta che serve solo a ridisegnare gli assetti di potere interni alla compagine amministrativa. L'aver sostituito, senza alcuna motivazione politica, un paio di assessori, senza minimamente puntare al rilancio dell'attività amministrativa, è sintomatico del modo di governare del centro - destra pisticcese».Nella nota si legge tra l’altro: «Solamente una lotta fratricida tra fazioni, potentati e famiglie, mirante alla sterile occupazione e spartizione di poltro-
ne, senza minimamente considerare le ormai annose ed oggettive difficoltà nelle quali versa la comunità pisticcese. La scelta di confluire tutti nel partito unico del centro - destra imposto da Berlusconi, tradendo, come successo per gli eletti nell'allora UDC, anche il mandato ricevuto dagli cittadini, si è rivelato puro maquillage politico, che non ha sopito le numerose divergenze di una classe politica incapace di governare i processi e di amministrare una comunità come Pisticci. Sinistra Democratica, ritiene opportuno che il Sindaco, i suoi collaboratori e l'intera maggioranza inizino ad amministrare per il bene del nostro territorio, mettendo da parte le sterili demagogie e le dannose lotte intestine, preoccupandosi di più dei problemi dei cittadini che di quelli personali». provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Sì del consiglio di Stato
I lavori per la scuola “Salinari” possono essere completati MONTESCAGLIOSO - Lo Studio legale “Prof. Avv. Aldo Loiodice e Associati” di Bari, incaricato di rappresentare e difendere il Comune di Montescaglioso nel ricorso al Consiglio di Stato n° 6788/2008, proposto dalla ditta Idrocon mandataria Rti, Rti Sogemi Ingegneria e Rti Torre Archita Opere Pubbliche Srl, contro il Comune di Montescaglioso (per la riforma dell'ordinanza del Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) di Basilicata, di Potenza, Sezione 1 n° 212/2008 resa tra le parti in merito all'affidamento dei lavori per la ricostruzione della Scuola Media Statale “Carlo Salinari”), ha comunicato che «La V Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l'appello ai fini della fissazione del merito del ricorso di primo grado». Dopo questa premessa, certamente tecnica, gli avvocati Aldo Loiodice e Ignazio Lagrotta, firmatari la comunicazione, hanno aggiunto che «Allo stato, pertanto, gli atti relativi alla nuova gara espletata, l'aggiudicazione e il contratto stipulato conservano piena validità ed efficacia e non sussiste alcun giuridico impedimento alla prosecuzione dei lavori in corso». Le ditte che hanno proposto il ricorso, a suo tempo costituitesi in un'Ati (associazione temporanea di imprese), erano state le uniche a partecipare in occasione del primo dei due bandi di gara emanati dal Comune montese per la ricostruzione dell'edificio scolastico di Montescaglioso, intitolato a Carlo Salinari. La struttura scolastica, costruita agli inizi degli anni ‘60, nel Febbraio 2000, a causa di lesioni riscontrate nelle strutture, fu dichiarata inagibile con or-
dinanza comunale. Lo stesso edificio è poi stato demolito nel mese di Dicembre 2006. La ditta che si occupò della demolizione e della messa in sicurezza fu la Idrocon. Sia l'intervento di demolizione che la ricostruzione dell'edificio scolastico, si avvarranno di un finanziamento di 1.122.260,78 euro, concesso dalla Regione Basilicata nel mese di Ottobre 2005. Il bando di gara precedentemente assegnato era stato poi annullato con procedimento di autotutela dovuto ad alcune incongruenze riscontrate. L'Assessore Comunale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Urbanistica Vincenzo Zito, infatti, aveva affermato che «Da un'attenta valutazione dell'iter procedurale dell'appalto, erano emerse alcune incongruenze che avevano portato all'annullamento della precedente assegnazione e a bandire un nuovo appalto». Si era dunque proceduto all'annullamento e all'emanazione di un nuovo bando di appalto, al quale era stato applicato il sistema del massimo ribasso. La nuova procedura di gara aveva visto la partecipazione di ben 48 ditte. I lavori erano stati aggiudicati all'impresa Fatigati s.r.l. di Gravina di Puglia (BA), con il ribasso del 23,174 % ed un conseguente risparmio ammontante a 320 mila euro. L'Assessore Zito, in merito al secondo bando, aveva evidenziato come si fosse raggiunto “un ingente risparmio per la collettività, vista la notevole differenza di ribasso tra la vecchia e la nuova gara”. Il primo bando, infatti, aveva portato ad un ribasso dell'8 %, con un'economia di soli 109.000,00. Michele Marchitelli
SPUNTI
La Valbasento e le colpe di chi rema contro È opinione comune, tutt'altro che infondata, che da diversi anni il Consorzio Industriale e chi lo ha diretto abbiano remato contro Ferrandina e la Val Basento. Sono in tanti a chiedersi quanti investimenti sono stati dirottati verso altre zone, quali e quante difficoltà incontrano le aziende presenti o che vorrebbero insediarsi in Val Basento, perché il Consorzio ha estromesso completamente dalle decisioni i Comuni e le forze professionali e produttive del territorio. Per non dire del fatto che è stato proprio il Consorzio Industriale (che avrebbe dovuto conoscere il proprio territorio)
a fornire al Ministero dell'Ambiente una perimetrazione sbagliata con la quale si identificava come area inquinata tutta la Valbasento, incluse le zone agricole, con grave danno per i già scarsi investimenti. Mi chiedo, inoltre, perché il Consorzio Industriale ha speso il suo tempo ad occuparsi della pista di volo (struttura forse utile ma assolutamente non strategica per lo sviluppo della Val Basento come ha detto anche l'Assessore Folino) dimenticandosi invece di cose molto più terra terra ma assolutamente indispensabili alle aziende, come la fogna industriale (appaltata nel 1996 ma non
ancora in funzione), il centro intermodale incompleto, la scarsa manutenzione di strade, canali di scarico e illuminazione, la sicurezza, la raccolta dei rifiuti, l'ammodernamento ed il completamento dei servizi a rete (energia elettrica, gas, acqua industriale, telecomunicazioni), l'infrastrutturazione di aree e servizi, la semplificazione burocratica per evitare intralci alle aziende che vogliono investire. In Val Basento vi sono ancora aziende prive di gas metano; aziende costrette a utilizzare per i propri processi l'acqua potabile per inadeguatezza di quella industriale; aziende che
aspettano da anni di poter ampliare i propri investimenti ed altre che si allagano ad ogni goccia d'acqua. Credo che questi interrogativi non siano solo miei, ma anche di molte aziende, oltre che delle associazioni industriali, dei lavoratori, dei sindacati e persino della Regione Basilicata che, come tutti sanno, ha commissariato i Consorzi Industriali, forse perché si è resa conto che essi erano diventati dei centri di potere burocratico, lontani dai veri problemi industriali. Ecco perché appare a dir poco inopportuna la nomina a consulente del Comune di Ferrandina di uno che porta molte delle re-
sponsabilità sin qui denunciate. Da ogni punto di vista, dunque, questa nomina appare come un'offesa al territorio ed una sfida alle stesse istituzioni regionali. Perciò, dopo aver sollevato il problema all'interno della maggioranza e averne parlato ufficialmente in Consiglio Comunale, chiedo ora, anche pubblicamente, l'azzeramento dello staff del Sindaco e la sostituzione dell'Assessore ai Lavori Pubblici. In assenza di risposte concrete ed immediate mi vedrò costretto a ritirare definitivamente la mia fiducia al Sindaco. ing. Leonardo Recchia consigliere comunale
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Rintracciato dai carabinieri, ha condanne per truffa e bancarotta dalle Procure di Isernia e Trieste
Settantacinquenne ricercato, preso a Irsina IRSINA - Ricercato da quasi un anno in quanto colpito da due provvedimenti restrittivi emessi dalle Procure di Isernia e di Trieste, condannato per truffa e bancarotta fraudolenta, è stato rintracciato dai carabinieri della Stazione di Irsina. Non deve trarre in inganno l'età: nonostante i suoi 75 anni, era dedito a truffe (in questo caso la condanna è storicamente datata) e, quest'estate, era stato condannato per bancarotta fraudolenta. Da tempo era riuscito a far perdere le proprie tracce,
sottraendosi all'arresto, ma le ricerche dei carabinieri della Stazione Carabinieri di Irsina, sotto la supervisione della Compagnia di Tricarico, comandata dal capitano Giuseppe Prudente, non sono mai state interrotte. Circa una settimana fa, i militari si erano accorti della sua presenza a Irsina: l'anziano, per depistare le forze dell'ordine, conduceva una vita piuttosto riservata e, quando doveva uscire, preferiva le ore notturne. I carabinieri, con tatto e
savoir faire sono, comunque, riusciti a identificarlo, e gli hanno così notificato i due provvedimenti restrittivi con contestuale sospensione. L'anziano era ricercato in quanto destinatario di due provvedimenti restrittivi, ordini di carcerazione, emessi da due Procure, quella di Isernia e quella di Trieste, a seguito di due condanne definitive per i reati di truffa e bancarotta fraudolenta. L'uomo, nel 2007, venne, definitivamente, condannato, a Isernia, alla pena di
due mesi di reclusione per una truffa continuata in concorso, e, da allora, era sparito. Successivamente, veniva condannato, questa volta del tribunale di Trieste, ad un anno di reclusione più la pena accessoria della inabilitazione all'esercizio di impresa commerciale nonché incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per dieci anni, in quanto giudicato colpevole di bancarotta fraudolenta. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Da sinistra il maggiore Di Girolamo e il colonnello Punzi
Grassano Vigili urbani e uomini dell’Arma docenti d’eccezione nelle classi quinte dell’istituto “Ilvento”
A lezione di educazione stradale Ultimo atto del progetto “Ricomincio pedalando” GRASSANO - “Ricomincio pedalando”: questo il titolo del progetto di educazione stradale a cui hanno partecipato le classi quinte della Scuola Primaria dell'istituto Comprensivo “A. Ilvento”. Gli alunni hanno ripreso a studiare (con l'entusiasmo dell'andare in bici) e lo hanno fatto con un argomento fortemente attuale che li coinvolge in prima persona. A collaborare per la buona riuscita dell'ultimo atto del progetto il comando dei vigili urbani del comune di Grassano e la locale stazione dei Carabinieri che hanno, insieme agli insegnanti, fatto sì che la passeggiata conclusiva si sia svolta in tutta tranquillità. Il progetto messo in calendario nella programmazione scolastica 2008/2009 si chiama proprio “ricomincio pedalando”ed è stato pensato e strutturato dalle maestre Carmela Bonelli, MichelinaBollettino, Eleonora Carbone, Lucrezia Morrone,Anna Maria Mulieri, Caterina Pascale, Paolo Paradiso. Diverse le fasi in cui si è articolato il progetto: si è partiti dalla conoscenza della bicicletta in tutte le sue parti per passare poi alle norme comportamentali del codice della strada e quindi ai comportamenti scorretti più frequenti. Si è trattato di un progetto educativo mirato non solo a un'attività di informazione e conoscenza riguardanti la segnaletica , le norme di conduzione , i comportamenti corretti e responsabili ma anche come attività di formazione riguardante lo sviluppo dell'autonomia personale e il rispetto per la propria vita e per quella degli altri. Le attività svolte hanno avuto come scopo principale quello di diffondere una cultura della sicurezza allo sco-
San Mauro Forte Esibizione del gruppo folk
L’Eco del Campanaccio protagonista a Milano in piazza Duomo
po di creare utenti della strada responsabili . Sono stati appositamente predisposti interventi educativi (con lezioni frontali e lavori di gruppo) e attività di animazione culminate nella manifestazione dell'altro ieri per le vie cittadine quando i ragazzi hanno “passeggiato” in bici “scortati” da vigili e carabinieri. Il percorso educativo è stato infatti affiancato ad un'attività formativa incentrata sulla sperimentazione proprio in strada per permettere l'apprendimento di regole e comportamenti responsabili e autonomi nel contesto cittadino. I vigili urbani presenti, Sansone e Matera, hanno fatto con i ragazzi alcune simulazioni sui comportamenti da tenere in bici nel-
le diverse casistiche stradali: quando un pedone attraversa le strisce pedonali, quando c'è il segnale di stop. Quali sono i comportamenti sciocchi quando si è in bici? La risposta del gruppo “gridata”all'unanimità è stata: evitare sgommate, togliere le mani dal manubrio, aggrapparsi ad altri veicoli, andare in due , non fare impennate. L'augurio delle maestre impegnate nel progetto è che i bambini mettano in pratica l'ottima preparazione teorica ricevuta per la salvaguardia e l'incolumità della propria persona ma soprattutto che sviluppino il senso civico del rispetto delle regole e degli altri. Cinzia Vizzuso
Irsina La partita contro il Tricarico è stata ben studiata sotto il profilo tattico
Irsinese, seconda vittoria consecutiva IRSINA - Seconda vittoria consecutiva che coincide con la seconda vittoria del campionato dell’Irsinese. La partita di domenica si presentava ricca di aspettative e di motivazioni, considerato il fattore emotivo legato ai tanti ex presenti in campo. L’ha spuntata l’Irsinese con un rotondo 2-0 giocando una partita ben studiata sotto il profilo tattico, anche se il Tricarico avrà tenuto più possesso palla, rispetto alla compagine rossonera, alla fine la vittoria è andata all’Irsinese. Sulla partita giocata a Tricarico abbiamo ascoltato il parere del Mister rossonero Enzo Patella, : «Sono molto soddisfatto della gara di ieri – esordisce Patella- i primi dieci minuti sono stati i loro, sapevamo che ci avrebbero attaccati con forza, è anche per questo motivo che abbia-
mo pensato a qualche idea che poi sé rivelata risolutiva. Non mi aspettavo invece –afferma Patella- che il nostro avversario schierasse il tridente, questo mi ha creato qualche problema iniziale ma poi penso che la prestazione della squadra di domenica, la fattura dei gol di Giangaspero e Fiorino, stiano a dimostrare il lavoro che stiamo portando avanti dall’inizio dell’anno. Vorrei precisare –dice Mister Patella- che questa vittoria seppur importante, mi stupisce fino ad un certo punto, proprio perché chi ci ha visti nelle precedenti partite, spero che abbia notato anche che in ogni gara escluso Ferrandina, siamo andati sempre in vantaggio noi e quasi sempre nei primi minuti della gara. Spesso purtroppo non siamo stati fortunati a centrare l’obiettivo,
cosa che invece ci è riuscita bene ieri infatti, siamo stati bravi ad attendere il momento migliore per portarci in vantaggio». Abbiamo chiesto al mister di sintetizzare la vittoria della sua squadra ieri: «Compattezza, determinazione e concentrazione sono stati ieri il mix vincente, abbiamo aspettato, capito il loro schema di gioco e riusciti nonostante il loro possesso palla a realizzare due gol di rara fattura in questo campionato». La gioia dei dirigenti rossoneri si taglia a fette, il presidente Franco Manfredi ha soltanto detto: |«mi fa piacere che i nostri “semplicissimi” ragazzi, abbiano sconfitto un avversario che sulla carta sembrava inattaccabile». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE - Verrebbe da dire che l'eco del suono ritmato e assordante dei campanacci sanmauresi è talmente forte che si è ode a migliaia di chilometri di distanza. Persino nella lontana Padania. Incredibile ma vero: domenica 12 ottobre, quest'eco è giunto sino in Piazza Duomo a Milano. L'eco del campanaccio è, infatti, giunto proprio sino alle orecchie della Madonnina lombarda, dei milanesi e dei tanti “terroni” lì trapiantati, compresi numerosi lucani e sanmauresi. Ma non si è trattato della sfilata delle squadre di scampanatori che ogni anno affollano le strade di San Mauro Forte a metà gennaio. Ad esibirsi, in quella grande e famosa piazza della capitale del nord, è stato un gruppo di musica popolare, tutto composto di sanmauresi doc, che ha scelto di definirsi proprio con un esplicito richiamo a quella che è l'espressione folkloristica massima della propria terra d'origine. L'ensamble, che ha mandato in visibilio con i suoi ritmi e le sue percussioni la folla lì accorsa, infatti, si chiama: “L'Eco del Campanaccio”. Un gruppo che si è formato da un anno circa, animato da una forte passione per la musica popolare, in modo particolare per la pizzica salentina, che innestano con efficacia e originalità alla più tradizionale taranta lucana e alle specifiche sonorità sanmauresi (i campanacci -appunto-, il cupa cupa, ecc.). Sono entusiasti i componenti del gruppo per questa trasferta. «Piazza duomo era stracolma di gente -ci dice Michele Viggiano (voce e chitarra del gruppo)- e avevamo, ovviamente, qualche timore di deludere le aspettative. Ma il grande ed entusiastico supporto dei sanmauresi che vivono a Milano e la forte pre-
senza di donne e uomini del sud, in particolare tanti salentini, ci ha sostenuto ed incoraggiato. Hanno ballato dall'inizio alla fine dello spettacolo. Uno spettacolo lungo tre ore, dalle 17 alle 20.E' stata questa la migliore prova del gradimento che ha ricevuto il nostro spettacolo». Ma oltre a Michele Viggiano, chi sono gli altri compagni di questa avventura musicale? Gli altri componenti del gruppo, ricordiamolo, sono: Carmen Diriso (voce), Mario Ciliberti e Filippo Giannotto (alle botti di legno), Angelo Tricarico e Giuseppe Trivigno (tamborra e tamburelli vari), Domenico Urgo (alla cupa cupa), Elita Gorga (alla fisarmonica), Francesco Laguardia (alle tastiere), Domenico Gorga (all'organetto), Salvatore Tremamondo (alla batteria). L'esibizione milanese è avvenuta nel quadro del work shop dell'agroalimentare, di promozione dei prodotti lucani, organizzato dalla Provincia di Matera nell'ambito del progetto “Matera una Provincia da Gustare”. Una manifestazione che ha riscosso un grande successo e che è servita ai trenta espositori coinvolti per far apprezzare i propri prodotti e stringere accordi commerciali con gli operatori locali che hanno degustato le delizie esposte in un mercato importante come quello milanese. Il gruppo “L'eco del campanaccio” il compito di rappresentare musicalmente il territorio fuori regione se lo è conquistato affermandosi, a fine agosto scorso, alla selezione del “Festival della cultura contadina” che si è svolto a Stigliano. Prossima probabile tappa del gruppo potrebbe essere Torino (al momento, però, non è ancora certo) per la kermesse “Il salone del gusto”. Vito Bubbico
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Bernalda «Lascio al Partito Democratico l’ultima parola ma sono disponibile a continuare»
Renna pronto a ripresentarsi «Credo che il paese possa aspirare a candidature provinciali» BERNALDA - «Ho dato ampia disponibilità alla segreteria provinciale che alla sezione locale del Pd, sia per ricandidarmi che per avere un altro ruolo, qualora lo si ritenesse opportuno per il bene della mia comunità e del partito stesso». A dichiararlo al Quotidiano, il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, in carica dal 2004. Il primo cittadino lascia intendere però, che non gli dispiacerebbe candidarsi alle elezioni provinciali che si terranno contestualmente alle comunali nella prossima primavera. «Credo che sia giunto il momento in cui Bernalda - ha spiegato Renna -possa legittimamente aspirare a svolgere ruoli sovra comunali, con candidature provinciali e regionali». Come ha governato sapendo che il 33% degli elettori non l'aveva votata? «In un sistema maggioritario secco - ha risposto - è naturale che con sei liste di candidati, le percentuali non possono essere molto alte, ma nella fattispecie nostra, posso dire che il numero di voti che ottenne la nostra lista è stato di circa il doppio rispetto alla seconda classificata capeggiata da Rocchelia Sisto. Comunque pur contando su questo ri-
Il sindaco Renna e il Comune di Bernalda
sultato positivo, seppur non plebiscitario, ho cercato di essere il sindaco di tutti ed i cittadini me ne possono dare atto. Per quanto concerne la mia candidatura, sono sereno e come ho detto mi rimetto alla valutazione collegiale,
compresa naturalmente la mia posizione, sapendo comunque che non ho l'impellenza di ripresentarmi ad ogni costo. Se questo avverrà, avremo argomentazioni da spendere a iosa durante la prossima campagna elettorale».
E la spaccatura del Pd bernaldese? «All'interno del nostro partito vi sono solo diversità di vedute, di opinioni e legittime aspirazioni anche di altri a ricoprire ruoli di primo piano nella politica al servizio del paese. Questo credo
che rientri in una giusta dialettica democratica che all'interno di un vero partito possa esserci a salvaguardia della libertà di opinione di ognuno nella certezza comunque di lavorare tutti per il bene comune della nostra città». In cosa crede di poter lasciare il segno? «In primis abbiamo completato - ha continuato orgoglioso il sindaco - l'opera di risanamento dell'ente, avendo chiesto e ottenuto un mutuo a totale carico dello Stato di 3 milioni 540 mila euro per chiudere definitivamente il dissesto finanziario provocato da una gestione passata risalente agli anni '85-90. Tutto questo senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini che di contro hanno ottenuto dal 2004 ad oggi benefici nel campo del sociale. Inoltre - ha concluso Renna - lasciamo in eredità finanziamenti ottenuti con opere concluse ma anche solo iniziate per oltre 20 milioni di euro. Essi serviranno per il recupero del castello di Bernalda e di Torre mare a Metaponto, l'auditorium e la riqualificazione dell'ex mattatoio nonché per il restyling di strade rurale per oltre 250 chilometri. E scusateci se è poco». Pierantonio Lutrelli
Bernalda Presenti alla manifestazione anche i rappresentanti sindacali
L’appello del Pd: «Scuola da salvare dalla D-Istruzione» BERNALDA - «Salviamo la scuola: la D-Istruzione del domani… voluta dal governo di centro-destra». Questo il tema che domenica il Partito Democratico ha affrontato all'interno della Sala Consiliare di Bernalda con la presenza degli ospiti e degli interessati al problema oltre alla popolazione che su queste tematiche si è sempre dimostrata attenta e partecipe. Nel messaggio che il partito bernaldese ha lanciato durante i giorni che hanno proceduto l'appuntamento si leggeva: «Carissimo, il Governo Berlusconi, attraverso l'operato del suo ministro alla Pubblica Istruzione Gelmini, sta attuando una serie di tagli nella Pubblica Istruzione che influenzeranno negativamente tanto il futuro dei nostri figli quanto quello della nostra società. Per il Partito Democratico la scuola rappresenta il punto di forza per il futuro del nostro Paese». Alla manifestazione contro la riforma GelTURSI - E' stato presentato nell'aula consiliare il libro: "Terra Terra. La questione della Terra nel Metapontino attraverso i secoli", scritto da Dino D'Angella. Nel libro vengono riportati fatti avvenuti anche a Tursi. Tra i relatori Francesco Marra assessore alla cultura, Rocco Campese, Antonio Rondinelli che ha fatto un lungo excursus sull'argomento trattato nel libro, Mino Monistero componente del Centro studi Gimnasium di Pisticci, lo storico Giuseppe Coniglio e l'autore. Tra i presenti l'assessore all'agricoltura Angelo Viviano, il parroco don Battista Di Santo. Ha condotto i lavori il dottor
mini, iniziata alle 19, dopo il saluto del Segretario del PD di Bernalda e Metaponto, Antonella Melillo, che ha parlato in generale di ciò che potrebbe succedere alla scuola dopo la proposta del Ministro del Governo Berlusconi, hanno partecipato il professor Angelo Tataranno, Dirigente Territoriale PD di Bernalda, Mariella Casciaro Comp. Segreteria Provinciale PD - Provincia Matera, Eustachio Nicoletti Coordinatore FLC CGIL di Basilicata, Giulio Arenella Segretario Provinciale CISL Scuola - Matera, Cosimo Mero, Segretario Provinciale UIL Scuola - Matera, Rappresentanti dei genitori e Rappresentanza studentesca e l'On. Salvatore Margiotta Deputato PD. Dure e significative le parole di Mariella Casciaro, la quale ha parlato del momento negativo che la scuola potrebbe vivere con questa riforma. «Stiamo ritornando - ha detto Casciaro - indietro di anni e anni. Il
maestro unico - ha continuato la docente bernaldese non farà altro che impoverire la scuola. Noi tutti diciamo no a questa proposta che andrà a ledere le mura scolastiche italiane, lucane e bernaldesi. Nella nostra bella Italia verranno penalizzate oltre 16.000 scuole, senza parlare dell'effetto occupazionale, che già non è uno dei migliori nel nostro paese. Allora perché prendersela con la scuola, con i docenti e con gli alunni? Il Governo, durante la campagna elettorale, si è fatto forte di tutte le grandi manovre che avrebbe condotto; invece eccolo qui oggi ad alzare bandiera bianca sulle tasse, che saranno aumentate, sulla sicurezza, per i fondi in meno alle forze dell'ordine ed infine sull'innovazione tra cui certamente rientra la scuola. A fronte di tutto ciò urge - ha concluso Casciaro - dare una risposta forte per “Salvare l'Italia” e la “Scuola”. Subito dopo le parole della docente
bernaldese a condannare questo progetto “assurdo” è stato Eustachio Nicoletti Coordinatore FLC CGIL di Basilicata, il quale ha parlato di unire le forze contro questo piano. «Il Governo ha detto Nicoletti - vuole risparmiare sulla scuola. Ma perché - ha continuato l'esponente di CGIL - colpire sempre la pubblica istruzione. Si parla di otto miliardi in meno in tre anni; soldi che poi verranno ridistribuiti in altri settori, tra cui le scuole private. Ecco perché dobbiamo dire no. Dobbiamo gridare il nostro dissenso a questa proposta perché verranno in meno centinaia di migliaia di posti. Quindi - ha concluso Nicoletti - è un'enorme bugia che i conti della scuola sono fuori controllo». Subito dopo è intervenuto Giulio Arenella Segretario Provinciale CISL Scuola - Matera che ha parlato di un passato dove i Ministri dell'Istruzione chiedevano i pareri e si confrontavano con gli operatori
Un momento dell’incontro
del settore; cosa che invece non avviene con la Gelmini. Ancora Arenella ha detto: «Noi non accettiamo questo piano che mira a distruggere l'istruzione e la scuola pubblica. Ecco perché ci opporremo con tutte le nostre forze a piani che non costruiscono ma che distruggono». Subito dopo è intervenuto Angelo Tataranno, Dirigente Territoriale PD di Bernalda mentre a chiudere gli interventi è stato l'On. Salvatore Margiotta Deputato PD, il quale ha sottolineato come questo piano porterà disoccupazione, tagli, chiusura di scuole, riduzione del tempo
Tursi Presentato nell’aula consiliare il libro scritto da Dino D’Angella
La terra nel Metapontino nel corso dei secoli Marra che considera la cultura un bene prezioso come l'oro e come la terra. Rocco Campese ha ringraziato l'assessore per aver organizzato l'evento ed ha sottolineato che il libro di D'Angella ci fa sentire piu' lucani. Ha parlato del territorio di Tursi che arrivava fino al mare, di Panevino ed ha citato i Doria ed i Donnaperna, marchesi di Tursi nel 1600. Il professor Rondinelli, ha ricordato come Rocco Bruno sia stato il
primo storico tursitano del nostro tempo ed ha poi illustrato i contenuti del libro: la Lucania che fu provincia romana; la malaria e l'emigrazione; Il brigantaggio post - unitario; la riforma agraria del 1950 che ebbe successo nel Metapontino, ma non nel Melfese. «Il libro è una miniera di informazioni per il lettore ed il ricercatore. E' ricco di note ad ogni capitolo ed ha anche una ricca bibliografia. Si intravede
lo zelo dello studioso e l'onestà dello storico. Nel libro viene citata anche la diocesi di Tursi - Anglona e la frana a Pisticci nel 1688, quando monsignor Marco Matteo Cosentino arcivescovo di Tursi portò ai pisticcesi gli aiuti alimentari a dorso di mulo. L'autore parla anche della Tursi storica. Nel libro c'è persino una foto del 1925 dove si vedono delle macchine agricole per la trebbiatura a Tursi. Nelle fonti del li-
bro vengono citati Rocco Bruno storico e Rocco Campese scrittore del dialetto tursitano», ha concluso. Per Mino Monistero, il libro di D'Angella parla di cose a noi vicine, come l'analfabetismo tra i figli dei contadini. Il professor Coniglio ha ricordato il suo passato di giovane insegnante a Tursi ed ha sottolineato come la terra sia la protagonista del libro di D'Angella. Con la crisi industriale in Valbasento c'è
pieno e bambini a casa alle 12 e 30. «Con questo piano - ha detto il deputato del PD - si avranno 87.000 docenti in meno a cui si aggiungeranno altri 43.000 non docenti. Ci saranno - ha continuato Margiotta - scuole che chiuderanno ed altre che vedranno la riduzione del tempo pieno per i ragazzi. Per noi ha concluso il deputato del PD - la pubblica istruzione è importante e rappresenta l'investimento per i nostri figli e per il nostro Paese; ecco perché diciamo no a questo piano contro la scuola pubblica». Fabio Sirago stato un ritorno alla terra. Il libro si apre e si chiude con la riforma agraria: quella all'epoca della Magna Grecia e quella del 1950. I coloni greci iniziarono la prima grande assegnazione di terreni. Ha parlato di Tursi che nel 1860 diventò la capitale delle sommosse borboniche contro lo stato piemontese. Emilio Lanza era un famoso brigante tursitano. C'è stato poi l'intervento di don Battista che ha dato un giudizio positivo della Riforma Agraria. Ci sono state infine le conclusioni dell'autore. Franco Marra ha proposto una nuova serata sulla storia di Tursi. Salvatore Martire
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Nova Siri Si fa largo nel centrosinistra la volontà di far scegliere il sindaco ai cittadini
Battafarano: «Pronto alle primarie» Nel Pd spunta il nome del trentaseienne ingegnere NOVA SIRI - Entro un mese si deciderà la data delle elezioni primarie (interne alla coalizione di centrosinistra) che dovranno designare il candidato sindaco al comune di Nova Siri in vista delle Amministrative della primavera 2009. Le due anime che compongono la minoranza consiliare che fa opposizione al sindaco Giuseppe Santarcangelo, rappresentate dal Partito democratico con capogruppo unico Antonio Accettura e nel quale è confluito anche il movimento civico capeggiato da Michele Laddomata (entrambi furono candidati sindaco nel 2004 contro Santarcangelo) sono ormai d'accordo: primarie saranno. E le altre forze della coalizione non dovrebbero avere problemi nel mostrarsi favorevoli. Ma vediamo a che punto è il “cantiere” del centrosinistra novasirese. Ne abbiamo parlato con Gino Battafarano, 36 anni, ingegnere in servizio presso Rete Ferroviaria Italiana. Quest'ultimo è considerato tra i favoriti del Pd per ricevere una designazione alla
Il municipio di Nova Siri; a sinistra Gino Battafarano del Pd
grande sfida delle primarie di coalizione. «Sono disponibile ha detto l'interessato al Quotidiano - a misurarmi alle primarie. Chiaro che se uno fa politica… Credo che esse rappresentino lo strumento migliore per fare in modo che ad esprimersi debba essere la gente in una vera e propria democrazia diretta. Anche
perché non si possa dire che uno si è auto proclamato candidato sindaco o che abbia ricevuto l'investitura dall'alto». E Laddomata? «Sono contento della sua posizione sulle primarie, perché essa consta automaticamente dell'adesione al progetto comune che ci vede tutti impegnati per voltare pagina a Nova Siri. Sa-
rebbe bello che ogni forza politico-partitica presente sul territorio comunale si spendesse per le primarie di coalizione, indipendentemente se deciderà di candidare direttamente un suo esponente oppure sostenere qualcun altro candidato tra gli alleati». Può aggiornarci sulla tempistica? «Ne sapremo qualcosa di più
entro un mese, anche perché il regolamento nazionale assegna dei tempi per regolamentare la competizione». Il giovane esponente democratico, da noi sollecitato ha detto di sentirsi pronto, qualora glielo si chiedesse, a scendere in campo: «Come tutti coloro che fanno politica sin da quando erano ragazzi - ha
spiegato - la disponibilità alle esigenze del gruppo a cui si appartiene c'è sempre». Poi un cenno sui suoi trascorsi politici: «Pur essendo un ex Ds con il mio gruppo - ha raccontato - mi candidai capolista alle primarie del Pd del 14 ottobre 2007 a sostegno del candidato segretario regionale Carlo Chiurazzi, perché interpretammo fin da allora l'esigenza di abbattere gli steccati di partito, che di contro, da lì a pochi mesi non sarebbero esistiti più. Il Pd è un partito nuovo, come dice Fassino, i “genitori” Ds e Margherita lo hanno dato alla luce ed è normale che nello stato embrionale il nascituro tenda ad assomigliare ai genitori. Poi in futuro il soggetto farà le sue esperienze e assumerà di una veste nuova». Infine una battuta: «Nova Siri oggi ha bisogno di una persona in grado di dialogare con tutte le aree politiche, soprattutto nel centrosinistra e che non abbia mai consumato con nessuna delle parti, strappi storici, come quelli degli ultimi anni». Pierantonio Lutrelli
Montalbano Convegno domani
Incontro per valutare l’ipotesi della gestione di alcuni servizi
“Voce di donna” scende in campo per discutere sulla riforma della scuola
Comuni della Calabria jonica verso una partnership con Policoro
MONTALBANO - La riforma scolastica in procinto di discussione e approvazione in Parlamento, è anche uno dei temi più discussi in questi giorni a Montalbano Jonico, fra gli insegnanti, fra gli studenti delle scuole superiori che esprimono il loro dissenso disertando le lezioni, ma anche nell'associazionismo. E proprio in quest'ultimo contesto la neonata associazione “Voce di donna” organizza per domani, alle ore 18, nella sala teatro Madre Teresa di Calcutta della chiesa dello Spirito Santo un convegno per discutere proprio della riforma della scuola posta in campo dal ministro Mariastella Gelmini (nella foto). «E' un momento di riflessione importante- ha dichiarato la presidente dell'associazione Voce di donna, Ines Nesiche deve coinvolgere le istituzioni ma anche le famiglie al fine, non ultimo, di comprendere quali sono i tratti salienti della riforma e le ripercussioni che essa potrà avere sul nostro attuale sistema educativo». Al convegno, dopo i saluti della presidente Ines Nesi, seguiranno gli interventi del segretario provinciale della Cgil, Eustachio Nicoletti; del segretario provinciale della Cisl , Giulio Arenella; del segretario provinciale della Uil, Cosimo Mero; della segretaria provinciale dello
Snals, Lucia Fiore e del Dirigente scolastico, Pasquale Critone. Moderatore dell'incontro, sarà, Vincenzo Iannuzziello, le conclusioni, invece, sono state affidate a Pasquina Bona Assessore provinciale alle politiche del lavoro, alla formazione, alle politiche giovanili, alla scuola e alle relazioni con le Università. Il convegno ha come scopo, dunque, la discussione dei nuovi provvedimenti che il Parlamento italiano intende mettere in atto e che, come è noto, apporteranno delle modifiche sostanziali non solo nell'organizzazione ma anche e soprattutto nella didattica con il ritorno del maestro unico nelle primarie, e di conseguenza nella metodologia. Una riforma che avrà un costo immediato con addebito sul numero degli insegnanti e delle scuole più piccole che, a quanto pare, dovranno segnare il passo ai nuovi tempi. «Ritengo- ha aggiunto Ines Nesi- che sia un argomento di notevole importanza riguardante tanto il futuro dei nostri figli che la nostra vita presente, l'invito è rivolto a tutti anche alla luce degli obiettivi che la nostra associazione si è posta sin dalla sua fondazione e cioè dare una informazione completa di tutto ciò che può riguardare la vita familiare e sociale in genere». Anna Carone
POLICORO - Un comprensorio che parli la stessa lingua politica, sociale ed economica non solo Metapontina ma che accorpi anche i Comuni della Calabria jonica. Sabato scorso i rappresentanti dei Municipi di Amendolara, Francavilla Marittima, Trebisacce, Roseto, Rocca Imperiale e Villapiana ne hanno discusso, presso il Comune di Policoro, con l'Amministrazione rappresentata dal sindaco Nicola Lopatriello. Dalla discussione è emersa la volontà dei paesi calabresi, che si sentono emarginati sia regionalmente che dalla provincia di Cosenza dalla quale dipendono, di unirsi alla fascia jonica lucana nella gestione di alcuni servizi essenziali per le comunità interessate viste le affinità storiche e culturali che caratterizzano le popolazioni interessate. Questa partnership dovrebbe poi estendersi anche ai rapporti economici tra operatori imprenditoriali: «Può
essere il primo passo -ha sostenuto nell'incontro Lopatriello- per riprendere un mio vecchio progetto di una Provincia dell'area sud della Lucania che, coinvolgendo Comuni calabresi, possa rappresentare nel migliori dei modi le istanze di municipalità relegate oggi come appendice dei capoluoghi di riferimento. E questo vale anche per alcuni Comuni del po-
tentino che si trovano geograficamente più vicini a Policoro che non a Potenza». Durante la seduta gli amministratori calabresi hanno manifestato la propria solidarietà nei confronti di Marinagri, e considerato il blocco del cantiere della cittadella sull'acqua come una iattura per l'intera economia della zona; un danno di immagine al turismo jonico e ricadute
sociali negative in termini occupazionali e di prospettive di sviluppo di un comparto da sempre tra quelli con le potenzialità più alte. E proprio per rimanere in tema, la stessa delegazione calabrese denominata, “La via del mare”, ha chiesto al primo cittadino di Policoro di convocare un Consiglio comunale ad hoc sulla vicenda Marinagri allargato anche ai paesi dell'alto jonio calabrese interessati economicamente e turisticamente in modo tale da sentire anche i pareri delle comunità interessate: «Davanti al silenzio assordante -ha concluso Lopatriello nel suo intervento- delle istituzioni lucane sul blocco dei lavori di Marinagri, ringrazio i presenti per la solidarietà espressa sia nei confronti del Comune che rappresento che della proprietà della cittadella sul mare, e mi auguro che il tempo sarà galantuomo per il bene di tutti». Gabriele Elia
Federazione Socialista Al via la raccolta firme E' PARTITA in questi giorni la macchina organizzativa per la raccolta delle firme da parte della Federazione Socialista Provinciale di Matera finalizzata alla presentazione di tre proposte di legge di iniziativa popolare. Si tratta dell’Elezione dell'Assemblea Costituente per la revisione della Costituzione; delle Norme per il contenimento del lavoro precario e per il sostegno dell'occupazione stabile e delle Norme per la tutela
degli utenti dei pubblici servizi e per la riduzione delle tariffe dell'energia elettrica e della telefonia. Su iniziativa del segretario provinciale Pietro Raucci è stato costituito anche a Matera un comitato che curerà la raccolta delle firme nella città di Matera e in alcuni altri centri della provincia tra cui Salandra, Marconia di Pisticci, Scanzano Jonico, Stigliano e Calciano. pie.lu. provinciamt@luedi.it
L’assessore Lunati durante la raccolta firme a Scanzano
Martedì 21 ottobre 2008
LOTTO&CONCORSI
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DAMA
Rubriche
Grazie alle nostre previsioni centrato un tris di coppie
Ambo su Bari, Milano e Tutte ROMA - Dopo 86 estrazioni Torino ha cambiato capolista, è uscito di scena il 45 (il vino) sostituito dal 41 (il coltello) che manca da 84 turni. Altri ritardatari che si sono rivisti: il 32 (l'anguilla) secondo di Cagliari dopo 47 assenze, l'82 (la tavola imbandita) e 59 (la gallina) terzo e decimo di Genova dopo 66 e 39 turni, il 46 (i pomodori) quarto di Milano dopo 44 assenze, l'8 (la madonna) ottavo di Napoli dopo 42 sorteggi negativi, il 27 (le cose molli) e il 64 (il giaccone) sesto e decimo di Roma dopo 54 e 49 ritardi. Al comando dei numeri più attesi c'è il 28 (le tette) di Napoli a quota 96, seguito dal 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 91 assenze e dal 74 (la grotta) ancora di Napoli con 90 ritardi. Nei raggruppamenti numeri segnaliamo la quaterna di cadenza 8 (8-48-58-88) a Napoli, il terno di cifra 3 (33-38-63) a Bari, quelli di cifra 2 (23-32-62) e cifra 3 (2330-32) a Cagliari, il terno di figura 5 (14-41-68) e di cifra 4 (14-41-46) a Milano, i terni di cifra 1 (12-61-71) e cifra 2 (12-25-26) a Palermo, il terno di decina (52-53-57) e il terno di cifra 2 (2032-52) a Venezia. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei vari raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 12-22-42-62-82 e la decina 51/60 con la serie 51-53-55-57-58. Previsione speciale 33-55 per estratto ed ambo. BARI Avevamo previsto ambi con la cadenza 4 ed è uscita la coppia 14-74. Per ambo la cadenza 6 con la serie 1626-36-56-66 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-55-56-58. Previsione speciale 65-89 per estratto ed ambo. CAGLIARI La cadenza 3 con la serie 13-53-6373-83 e la figura 5 con la combinazione 23-32-41-77-86 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 25-67 per estratto ed ambo. FIRENZE Ida 83 estrazioni i vertibili non si accoppiano, la sestina 18-81-23-32-6776 racchiude le coppie più vecchie. Per ambo la cadenza 4 con la serie 1424-34-64-74. Previsione speciale 8-34 per estratto ed ambo GENOVA La cadenza 1 con la serie 21-41-5171-81 e la figura 7 con la serie 16-2534-43-52 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 5883 per estratto ed ambo. MILANO
37 29 3 4 18 48 28 49 3 41 43 Avevamo proposto ambi con la cadenza 8 ed è sortita la coppia 8-68. La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e decina 70/79 con la serie 70-73-7577-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 7-79 per estratto ed ambo NAPOLI La cadenza 9 con la serie 19-29-4969-89 e la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 10-72 per estratto ed ambo. PALERMO La sestina di cifra composta 23-3224-42-34-43 è statisticamente interessante per ambo. Buona anche la cadenza 8 con la cinquina 28-48-68-7888. Previsione speciale 16-33 per estratto ed ambo. ROMA Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 23-33-53-63-73 e la figura 3 con la serie 3-12-21-39-66. Previsione speciale 10-72 per estratto ed ambo. TORINO La figura 5 con la serie 14-32-41-5077 e la decina 10/19 con la cinquina 12-14-15-17-18 sono in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 25-65 per estratto ed ambo. VENEZIA Per ambo consigliamo la cadenza 0 con la serie 10-30-40-60-90 e decina
55 77 66 79 68 72 96 78 84 84 91
12 62 88 51 23 64 74 46 14 68 35
54 77 48 77 67 67 90 61 70 70 83
71 4 36 65 89 11 11 17 49 24 14
53 53 44 51 48 44 48 55 59 51 50
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 126 76 81 123 40 85 121 56 90 120 17 82 119 19 1 118 10 55 118 13 64 118 84 87 118 62 3 117 37
Ritardo 74 41 38 37 29 27 26 26 25 24
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 21 ottobre 2008 Roma e Tutte 32, 76, 58, 77, 53, 12 Napoli, Firenze e Tutte 30, 74, 56, 75, 51, 10 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 23 ottobre 2008 Roma e Tutte 34, 78, 60, 79, 55, 14 Napoli, Firenze e Tutte 32, 76, 58, 77, 53, 12
UNIDICI RUOTE
que mosse. Se la pedine nera in 3 fosse in casella 6 saremmo di fronte a un problema simmetrico. Le forze in campo sono uguali sia sul fronte numerico sia su quello più squisi-
Pronostico concorso n. 127 (del 21/10/2008) 14/ 15 23 30 40 47 68 79
PREVISIONI
Sabato e domenica gara nazionale a Siracusa tamente qualitativo: sei pezzi per parte e due dame a disposizione di ciascun colore. Il bianco, sotto presa, può far sua la partita sfruttando un percorso circolare, ma quale sarà la prima mossa?
Bianco muove e vince in cinque mosse
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Magici terni mensili NEL “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Tali combinazioni si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per un periodo di 6/7 colpi circa. MESE DI GIUGNO 5 - 65 - 42 21 - 47 - 17 6 - 32 - 34 21 - 77 - 24 73 - 55 - 31 1 - 32 - 90 59 - 42 - 48 36 - 84 - 12
Soluzione: 15-11 10x1; 11-6 3x19; 22x15 29x22; 15-11 8x15; 11x9 e bianco vince
25 ottobre. Il primo turno di gioco avrà inizio alle ore 15.00. Le iscrizioni per la categoria RagazziEsordienti avranno inizio alle ore 8.30 di domenica 26 ottobre. Si giocherà con gli orologi di gara. Il tempo a disposizione di ciascun giocatore sarà determinato in base al numero dei partecipanti, tenendo sempre presente i parametri stabiliti dal regolamento federale. Le premiazioni sono previste per le ore 18.00 circa di domenica 26. Per eventuali informazioni gli interessati possono contattare il comitato organizzatore ai seguenti numeri: Massimo Ciarcià 339817343; Sebastiano Greco 3477585877. L'organizzazione, al fine di agevolare il raggiungimento della sede di gara, ha allestito un servizio di trasporto per i partecipanti; coloro che volessero prendere parte alla gara devono però avvisare gli organizzatori almeno tre giorni prima dell'inizio del torneo. Problema. Questa settimana proponiamo un lavoro di alcune decine di anni fa realizzato dal compianto Ranieri Foraboschi, problemista dalla produzione vastissima che negli anni '50 e '60 spopolava con le sue combinazioni sulle riviste di enigmistica e sui libri dedicati alla problemistica. Il problema odierno si risolve in cin-
2 59 45 13 37 74 6 65 30 52 40
cabalistica 70/79 con la serie 71-7274-75-77. Previsione speciale 43-85 per ambo e ambata. TUTTE Vinto a Venezia l'ambo 20-53. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 12-25-65, 26-40-73, 18-4257, 20-49-77, 11-44-80.
di FRANCESCO SENATORE
SI fa sempre più intenso il programma gare in quest'ultimo trimestre. Ottobre, novembre e dicembre rappresentano, infatti, i mesi in cui l'attività agonistica è foriera di avvenimenti. Su tutti spiccano i campionati italiani nelle diverse categorie, tra cui emergono le varianti di dama italiana e internazionale. Fioccano inoltre le gare nazionali, disseminate lungo tutto lo stivale. Per i giocatori calabresi e lucani, sabato e domenica prossimi, si presenta così l'occasione per rispolverare dal cassetto dame e pedine. Infatti, nella vicina Sicilia, per l'esattezza in provincia di Siracusa, è in programma il Torneo Nazionale di Dama Italiana “7° Memorial Gesualdo Giallongo”. Si tratta di una delle gare più blasonate dell'anno. Sicuramente la più importante del sud della Penisola. La manifestazione ludica si svolgerà a Canicattini Bagni. La gara avrà luogo presso l'Hotel Oasi Don Bosco. Al Trofeo possono partecipare tutti i damisti in regola col tesseramento Fid per l'anno 2008 ed appartenenti ad un circolo damistico regolarmente affiliato. Sono previsti quattro gruppi Elo-Rubele (fino a sessanta concorrenti saranno formati tre gruppi) e un gruppo misto di ragazzi-esordienti. Le iscrizioni per i primi quattro gruppi inizieranno alle ore 14.30 di sabato
54 56 47 52 50 57 76 56 66 52 79
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di OTTOBRE.
Sport Martedì 21 ottobre 2008
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League Grande attesa per la sfida che riporta alla mente epiche partite al vecchio Comunale
Juventus, è una notte Real Torino arrivano i madrileni delle “merengues” TORINO - Indimenticabili sfide tra Juventus e Real Madrid. Come dimenticare le gare degli anni Ottanta e poi quelle, per esempio quando Michele Padovano risolse una epica sfida al Comunale di Torino. Questa sera di nuovo in campo bianconeri-merengues. RANIERI SOGNA. “Un regalo per me e per la squadra. Contro il Real non abbiamo niente da perdere”. Claudio Ranieri ha compiuto ieri 57 anni. Inutile chiedergli quale regalo vorrebbe, visto che la sua Juventus ospita il Real Madrid nella terza giornata del Girone H di Champions League. I bianconeri hanno 4 punti e sono staccati di 2 lunghezze dai campioni di Spagna. “Dobbiamo fare una gran partita, affrontiamo una delle favorite alla vittoria finale della Champions League”, dice Ranieri. “Il Real sta meglio in questo momento. Ha fiducia, convizione. Ha le qualità di una grande squadra, è una formazione che ha equilibrio. Noi stiamo costruendo la Juve, in questa partita non abbiamo niente da perdere: affrontiamo la sfida con questo spirito”. E la classifica? “Certo, in ballo c'è la qualificazione agli ottavi. Queste partite, però, sono particolari: c'è tutto l’orgoglio e la voglia di confrontarsi con una grande”. L’infermeria potrebbe svuotarsi parzialmente. “Dopo l'allenamento vedremo l’evolversi della situazione di Iaquinta, Mellberg e Legrottaglie. Sono i giocatori che possono essere recuperati per la partita ”. DEL PIERO SCALPITA. “La partita contro il Real Madrid è diversa, è unica. Esula dal momento che stiamo vivendo”. Alessandro Del Piero attende con impazienza il fischio d’inizio di JuventusReal Madrid. “Non stiamo vivendo un grande momento, ma la gara di domani va al di là della situazione contingente”, dice il capitano bianconero alla vigilia della sfida . “Abbiamo lavorato molto nelle ultime 2 settimane, il processo è lungo e ci vuole tempo”, dice Del Piero commentando gli ultimi risultati poco brillanti. “Dobbiamo fare un passo alla volta, ora dobbiamo pensare solo al Real Madrid. Può essere una delle partite più belle della stagione, può darci molto”. “Per una serie di motivi -dice Del Piero- il Real arriva in condizioni migliori. I nostri avversari hanno tanta qualità, hanno tantissimi giocatori di livello assoluto. I nomi da fare sono tantissimi”. Uno, in particolare: “Penso a Raul, ci siamo trovati di fronte tante volte e abbiamo avuto carriere simili”.
Statistiche
La sfida di Torino in cifre
Alex Del Piero
Fiorentina all’esame di tedesco con il Bayern FIRENZE - «Siamo all’inizio di questa grande avventura, abbiamo poco esperienza, ma tanto entusiasmo». Così l'allenatore della fiorentina Cesare Prandelli sulla gara di Champions League in programma questa sera Monaco contro il Bayern. «Davanti troveremo una squadra attrezzata che ha disputato tante gare in Champions» EMOZIONE TEDESCA. «Con la Fiorentina sarà una partita come le altre. Avrò un occhio di riguardo per Mutu. Toni credo che sarà in campo». Lo ha detto Massimo Oddo, difensore
del Bayern Monaco. «Io e Luca Toni viviamo questa vigilia della sfida alla Fiorentina così come ogni altra gara di questa competizione. È una partita importante e fondamentale perchè una vittoria ci consentirebbe di fare un bel passo avanti per centrare l’obiettivo della qualificazione alla fase successiva. La Fiorentina gioca bene, è una squadra in salute, tra le compagini più in forma del campionato italiano. Gilardino a Firenze ha trovato la sua dimensione, ma ad essere sincero non ho mai dubitato delle qualità di Alberto: nonostante
siano piovute su di lui un pò di critiche in passato, va detto che al Milan ha sempre fatto gol, e ora continua a farlo con la maglia viola. Nel capoluogo toscano sente la fiducia dei compagni, dell’ambiente, della società, dell’allenatore. Toni ha avuto un problemino alla schiena, ma credo che farà di tutto per essere in campo. Non dovrebbe esserci alcun tipo di problema nel vederlo sul rettangolo verde. Con Mutu ho giocato a Verona, un grande giocatore che fa sempre la differenza: dovrò avere un occhio di riguardo domani per Adrian».
TORINO - Il bilancio delle 26 partite ufficiali disputate dal Real Madrid in Italia, nelle classiche coppe europee, parla di 5 vittorie, 5 pareggi e 16 sconfitte. In casa, la Juventus non perde un’euro-sfida dal 10 marzo 2004 quando, in Champions League, venne sconfitta per 1-0 dagli spagnoli del Deportivo La Coruna: da allora, nelle successive 13 partite interne, lo score bianconero è di 10 vittorie e 3 pareggi. La Juventus non subisce gol in euro-match interni dalla vittoria per 2-1 contro il Werder Brema, il 7 marzo 2006 in Champions League. A segnare la rete tedesca fu Micoud, al 13', e da allora si contano i restanti 77' di quel match, più le intere sfide casalinghe contro Arsenal (pareggio per 0-0), Artmedia Petrzalka (vittoria per 4-0) e Zenit San Pietroburgo (successo per 1-0), per un totale di 347' di inviolabilità interna in Europa. Il Real Madrid non ha segnato solo in una delle ultime 17 partite disputate in assoluto in Europa: è accaduto il 6 novembre 2007, quando impattò 0-0 in casa dell’Olympiakos Pireo. Nelle altre 16 partite prese in esame, il Real Madrid ha globalmente segnato 37 reti.
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Sport Oggi ripresa degli allenamenti con il morale in rialzo
Ok della Lega: Dei in rossoblu Il 32enne difensore sostituisce Konte nella lista dei 18 TOMMASO Dei, esterno difensivo di fascia destra del 76, una presenza in A con l’Empoli, 22 in B con i Catanzaro e oltre 230 presenze in C/1, ha firmato il contratto che lo legherà al Potenza per questa stagione. Sii è trattato di una trattativa lampo visto che il giocatore è arrivato nel capoluogo lucano nella giornata di venerdi scorso. Si è allenato con i nuovi compagni sia venerdi che sabato. E poi ha dovuto attendere, per mettere nero su bianco, che il Potenza risolvesse con la Lega Pro la questione sorta sulla interpretazione delle nuove regole in materia di numero di giocatori over 23 da poter tesserare. Che rimangono per la prima divisione 18. Solo che Giuseppe Postiglione ha chiesto chiarimenti per sapere se una squadra che provvede a rescissioni di contratti, avrebbe potuto sostituire i partenti con altri giocatori. Come nel caso del Potenza che liberatosi di Konte e Ippoliti, era rimasto con soli 16 giocatori over in organico. Nella giornata di ieri è arrivata la risposta positiva della Lega Pro che adesso dovrà scrivere questa norma che darà la possibilità a tutte le squadre di prima e seconda divisione di poter sostituire gli elementi over che rescindono i contratti. Domani, alla ripresa della preparazione, Dei si aggregherà definitivamente ai
Il neo acquisto del Potenza Tommaso Dei con la maglia del Ravenna. A destra Cozzolino in aziona domenica
nuovi compagni e si metterà a disposizione dello staff tecnico per iniziare ufficialmente gli allenamenti. Sia burocraticamente che sotto l’aspetto fisico Dei dovrebbe essere pronto per la partita in casa con il Sorrento in programma domenica due novembre. Nella stagione scorsa l’esperto difensore romano ha giocato nella Lucchese. E dopo la radiazione della società toscana era ovviamente svincolato. Lo abbiamo raggiunto al telefono e non ha nascosto la gioia per la possibilità di tornare protagonista in un torneo che conosce come le sue tasche:” in effetti è proprio cosi perchè 11 campionati in C/1 mi hanno permesso di avere di questo torneo una conoscenza molto approfondita. Non
vedevo l’ ora di tornare sul rettangolo verde e per questo ho subito preso in esame l’offerta del Potenza. Mi sono allenato con una squadra di Eccellenza laziale per cui posso dire che la condizione è buona ma mi manca il ritmo partita. Adesso mi preme soprattutto entrare nel gruppo, lavorare con i nuovi compagni ed essere pronto a giocare nel più breve tempo possibile. Con la mia esperienza spero di dare un contributo non indifferente per raggiungere gli obiettivi che la mia nuova società si è data all’inizio di stagione” Anche l’ex tecnico del Potenza Delli Santi che ha avuto Dei a Benevento si è espresso in termini lusingheri sulle qualità del difensore romano. Dal suo canto il centrocampista
Montesanto che ha firmato il contratto venerdi scorso, potrà essere a disposizione di Gautieri e Catalano già a partire dalla prossima partita di Castellammare di Stabia. E adesso torniamo alle risultanze dell’ottava giornata di domenica scorsa. Se non fosse arrivata la vittoria della Paganese a Taranto, si sarebbe potuto parlare dei una giornata decisamente propizia per il Potenza relativamente ai risultati di quelle compagini che con i rossoblu dovranno lottare strenuamente per rimanere nella prima divisione. Infatti scorrendo la classifica si può verosimilmente pensare che Sorrento, Lanciano, Foligno, Paganese a quota nove, Marcianise con otto punti e Pistoiese con 6 , oltre natu-
ralmente al Potenza, saranno le squadre che faranno tutto il possibile per evitare i play out. In questo gruppo
si trovano ora e aggiungiamo forse momentaneamente anche la Juve Stabia e il Pescara che per la qualità dei loro organici meriterebbero sicuramente posizioni migliori. Quando avranno risolto i loro problemi che non consentono loro di rispettare le aspettative della vigilia, sicuramente si insedieranno nella parte alta della graduatoria. In sintesi, escluse queste due eccezion perchè di tali si tratta, il campionato dopo otto giornate ha espresso i suoi reali valori. E questa situazione di classifica deve incoraggiare il Potenza ancora di più dopo la prima e meritata vittoria interna contro una diretta concorrente Rocco Sabatella
Daspo, arrivano altri due provvedimenti Come anticipato nell’edizione di due giorni fa sono arrivati altri Daspo dalla Questura di Potenza per gli scontri successivi alla gara Potenza - Perugia del 12 ottobre scorso. I destinatari dei nuovi provvedimenti restrittivi sono due e non tre come erroneamente scritto domenica, in quanto la Questura non ha convalidato in ultima analisi una delle posizioni in sospeso. I due tifosi colpiti da quest’ultima misura non potranno assistere a manifestazioni sportive per un anno, mentre i tre sanzionati precedentemente si sono visti imporre tre anni di divieto. Proprio i tre provvedimenti già erogati sono stati nel frattempo convalidati dal giudice per le indagini preliminari.
Prima divisionePistoiese sempre più a picco Seconda divisione Brucia il ko con il forte Gela
Una barca arancione destinata a naufragare VIAGGIO nella crisi della Pistoiese, sconfitta al Viviani dai rossoblù domenica scorsa. Cinque punti su 24 a disposizione, penultima posizione in classifica (ma senza i -3 del Potenza sarebbe il fanalino di coda, n.d.r.), due reti realizzate, nove subite, cinque sconfitte in altrettanti incontri in trasferta. Non è un bollettino di guerra ma il "rendiconto" che la Pistoiese sta offrendo ai suoi tifosi e a tutta la città dall'inizio del campionato a oggi. Intendiamoci, che non fossero state rose e fiori lo avevano capito proprio tutti sin dal canicolare mese di luglio nel quale, come uno spot della Rai, all'interno del sodalizio orange è accaduto "di tutto e di più". Prima le dimissioni di Corrado Benedetti, l'allenatore che aveva portato alla salvezza nei playout gli arancioni, poi la rescissione del contratto con il d.s. Minguzzi presentato agli organi di stampa appena quindici giorni prima contestuali all'arrivo dei nuovi "sponsor" Bozzi e Ferrari (in aiuto alla dirigenza, n.d.r) e di Silvano Bini in qualità di Direttore Generale, la "liquidazione" dello staff medico e del preparatore atletico. Il 21 di luglio, giorno del raduno della squadra, l'arrivo di Roberto Miggiano come nuovo allenatore, scelto appena 48 ore prima. l'acquisizione, alla spicciolata di tanti (troppi?) nuovi giocatori. E via dicendo. In città tra i tifosi, ma
Miggiano allenatore della Pistoiese
non solo, comincia a regnare lo scetticismo a cui fa da controaltare la convinzione che a Pistoia, sponda arancione, non si debba per forza soffrire anno dopo anno in una sorta di gioco al limite del masochismo. Per questo la squadra viene seguita passo dopo passo, le innovazioni del mister e del suo modulo di gioco (3-5-2) analizzate attentamente. Si ha la ferma sensazione che la squadra, composta da giocatori bravi ma di scarsa esperienza, abbia bisogno di fosforo e personalità specie in attacco. Ora dopo quasi due mesi dall'inizio del campionato, quelle sensazioni si sono tramutate in "cruda" realtà. Due reti all'attivo (per la cronaca, realizzate da un difensore e da un fantasista), segnano il fatto inconfutabile che la situazione si sta facendo sempre
più delicata e pericolosa. Se a questo aggiungiamo le vicissitudini societarie che hanno portato al valzer degli allontanamenti spontanei degli sponsor Ferrari e Bozzi e alle difficoltà nei pagamenti ai giocatori, ecco completato il quadro desolante del momento: con la classifica che, in modo impietoso, è li ad avallare tutte queste difficoltà. Anche il primo cittadino di Pistoia, il Sindaco Dottor Renzo Berti, durante la scorsa settimana, è stato promotore di una riunione a Palazzo Comunale con una decina di imprenditori locali, per cercare di sostenere il sodalizio arancione e reperire nuove forze per (ri) dare vigore a tutto il movimento della Pistoiese calcio. La riunione, interlocutoria, è servita per gettare le basi per ulteriori approfondimenti: la disponibilità a fare "qualcosa" per portare la barca arancione in lidi tranquilli c'è (almeno in qualche componente la riunione, n.d.r) ma bisogna agire subito e ...bene! Chi ha a cuore le sorti della Pistoiese non può più giocare a "rimpiattino", o nascondersi dietro il classico dito. E' il momento di uscire allo scoperto e proporre "concretamente" aiuti a una dirigenza che, forse, con le proprie forze non è più in grado di dare le certezze richieste. O vogliamo emulare i cugini di Lucca e di Massa? Meditate gente, meditate. (fonte www.calciopress.it
Melfi, tris negativo Serie nera che mette ansia ai gialloverdi INIZIANO a pesare abbastanza le tre sconfitte di fila di un Melfi che aveva messo a segno tre risultati utili consecutivi, due pari e la vittoria interna sulla Vigor Lamezia, arrivati dopo la doppia partenza ad handicap immeritata di avvio stagione. L'ultima certo ancora viva, è quella di domenica scorsa al Valerio contro il forte Gela, una sconfitta però non solo frutto dei due gol dei siciliani, del maggior tasso tecnico, dell'organizzazione di gioco e del valore assoluto dell'organico in mano a Vincenzo Cosco, tecnico sempre in grado di allestire formazioni di rango per lottare per obiettivi a dir poco importanti, ma anche per gli errori della terna ad incidere oltremodo sul Melfi soprattutto per quella espulsione di Mitra per doppio giallo, che nella ripresa ha tolto uno dei sicuri protagonisti, vista la maggiore grinta dimostrata dai gialloverdi. Una espulsione pesante, forse anche per qualche parola di troppo uscendo dal campo, che potrebbe tener il forte centrocampista toscano fuori dalla mischia per più di una gara, cosa che solo nel pomeriggio potrà essere verificata colle decisioni del giudice sportivo, che di certo lo squalificherà insieme al compagno di squadra Gabrieli, diffidato ed in virtù del nuovo giallo rimediato per evidente fallo sull'ex compagno Carmine Gaeta, a sua volta a non poter esser disponibile per la trasferta a Val di Sangro del prossimo turno. Una situazione difficile a rischiare di ingarbugliarsi ulteriormente, non solo per le assenze,
Una formazione del Melfi
che già hanno pesato e tanto nella fase iniziale della stagione per i tanti, troppi infortuni con cui mister Palumbo si è dovuto confrontar finora, ma anche per una questione psicologica che potrebbe ripercuotersi sulla giovane età di tutto il gruppo, anche se, conoscendolo, al tecnico venosino non mancherà già da oggi alla ripresa alle 15 al Valerio, di farsi sentire nel chiuso degli spogliatoi, sia per rivedere insieme eventuali errori che si sono commessi al cospetto del Gela, che per lavorare anche sulla psiche dei suoi atleti. I risultati si ottengono tutti insieme, e per questo, come ricordato anche dal presidente Maglione nella disamina della gara domenica in sala stampa, “è il momento di fare quadrato, di restare uniti, di mettere tutti ancora
più grinta, perché con questa i risultati non potranno non arrivare”. Quindi niente drammi ed in particolare nessun “colpevole”, anche se il pubblico è parso notevolmente amareggiato ma solo il ritornare a lavorare sodo, da oggi e fino alla prossima sfida, perché è chiaro, da ora in avanti, non si potrà più concedere nulla. Per il Melfi sarà importantissimo, anzi fondamentale per superare questo momento decisamente no, tornare ad essere “affamato” di gioco, occasioni, gol, punti, per far si che si possa riprendere il cammino in classifica ormai fermo da tre turni, verso quella salvezza che resta comunque obiettivo alla portata dei gialloverdi, anche se in una stagione davvero difficile. Antonio Baldinetti
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TOP 11
Il sorprendente Volpe scudiero del Potenza
Paganese e Cavese al top Si, stupendo: finalmente la classe. Si, stupendo e niente più vomito: Ivan Tisci rinasce e riesplode in tutto il suo talento. Una ventina di giorni dopo quell'orrenda nottata di nausea (la vigilia della sfida col Potenza), dopo l'intervento all'appendicite, bruciando le tappe del recupero, andando ad agiire tra le linee, svincolato da compiti di marcatura, consegnato dal tecnico Capuano ad una dimensione anarchica. Si, stupendo, senza più costrizioni, senza dover rincorrere gli avversari e disperdere quella fantasia cristallina in “prigioni” tattiche soffocanti. Si, stupendo come non lo era stato mai in quest'avvio di stagione, come lo era stato sempre negli anni precedenti: mira precisa, sinistro chirurgico (che non è nemmeno il suo piede) e pallone sul palo più lontano per scacciare la crisi generale della Paganese. Si, stupenda l'ottava giornata di campionato: celebrazione del talento, che per la prima volta serve a rompere equilibri fin troppo solidi di un torneo mostruosamente livellato (verso l'alto) ed ancora incapace di gerarchizzarsi. Tisci incanta ma non canta da solo l'inno alla fantasia: Vinicio Espinal alza la voce nel coro dei “magnifici”, s'impone quasi da solo sul campo del Foligno, regala al Crotone la prima vittoria esterna del campionato e la consapevolezza di poter lottare per il vertice. Prima d'astuzia, poi con raffinatezza beffando il portiere Ripa con un pregevole pallonetto: così il dominicano portato in Italia dall'Atalanta risponde a Tisci,
guadagna un 7,5 di valutazione e la convocazione nella top 11, sistemandosi sulla linea della trequarti. Inevitabilmente più folta del solito perché c'è anche Aniello Cutolo nella lista
LA MERAVIGLIOSA CREATURA DI CAMPLONE La CAVESE di Camplone è l’autentica rivelazione del campionato. Partita in sordina, senza toni trionfalistici, evitando gli errori della passata stagione (quando si puntò su nomi di grido e si rischiò addirittura di sprofondare in zona play-out), tirando su un organico con raziocinio, intervenendo laddove era necessario. Il profilo resta basso, ma le potenzialità per inserirsi stabilmente nelle zone alte della graduatoria ci sono tutte. La dimostrazione è arrivata nel derby contro la corazzata Juve Stabia, annientata dall'esplosività del centrocampo e dalla rapidità del tridente d'attacco, annullata negli ultimi sedici metri dalla potenza fisica di Farina e dall'esperienza di capitan Nocerino. Otto gare, due sole sconfitte - Negli ultimi cinque turni la Cavese ha conquistato ben undici punti ed ha soprattutto impressionato per qualità di gioco e ferocia agonistica: “Il nostro punto di forza è il Lamberti - confessa il tecnico degli aquilotti - Non a caso da anni la Cavese costruisce in casa le proprie fortune. Tra le mura amiche riusciamo a metter sotto chiunque e da un po' di tempo anche in trasferta riusciamo ad esser capaci di far risultato”. Il vantaggio è nella politica societaria, volutamente ridimensionata: “Siamo stati chiari fin dal primo giorno, lottiamo per la salvezza: i tifosi ne sono consapevoli e si so-
no stretti ancor di più intorno alla squadra. Vivere serenamente, senza particolari pressioni, senza ambizioni di vertice agevola di parecchio il nostro lavoro - riconosce Camplone - ma guai ad alimentare illusioni o a fare proclami”. Viaggia con ali basse Camplone e con eccessiva modestia: c'ha meriti enormi il tecnico di Pescara (la rivalutazione di Scartozzi, l'intuizione di riportare Aquino al centro dell'attacco, la trasformazione di capitan Nocerino in centrale la capacità di ricavare il massimo anche dalle seconde linee) che preferisce però non riconoscersi. “Se le mie mosse si rivelano azzeccate è per merito di un gruppo che ha una grande predisposizione al lavoro, che mi segue sempre, che si riconosce nella mia filosofia.” L'unico neo è la mancanza di una prima punta dal fisico imponente: “C'abbiamo Shiba, che però è ancora troppo giovane e timido. C'è anche Bernardo che può adattarsi per vie centrali, c'è Aquino che sta facendo più di quanto mi aspettassi. Ma l'esigenza di avere in organico un ariete per godere di soluzioni diverse è concreta: abbiamo già individuato alcuni calciatori che fanno al nostro caso. A gennaio interverremo”. Profilo basso, certo, ma idee molto chiare: è così, in fondo, che si ottengono risultati strepitosi. Filippo Zenna
dei “fantastici”: fa ancor meglio di Tisci ed Espinal perché con un guizzo felino porta il Perugia (ridotto in dieci) alla prestigiosa vittoria sul campo della Ternana e manda un segnale
chiaro a tutto il campionato: anche la formazione di Sarri c'è per le alte sfere della graduatoria. Si, stupendo, così stupendo da forzare la mano per premiare anche il giovanissimo Stefano Volpe, che alla sua prima da titolare sblocca la gara contro la Pistoiese spianando al Potenza la strada verso un successo fondamentale: funambolico, rapido, esterno destro votato all'offesa, ma arretrato sulla linea dei difensori per mancanza di spazio sulla trequarti. Lì dove ha agito per anni anche Francesco Favasuli, ora mezz'ala incontenibile della Cavese, sempre pronto a portarsi al tiro: strepitosa la sua prova nel derby vinto con la Juve Stabia, al pari di quella offerta dal difensore centrale Farina, monumentale nel confronto tutto fisico col pitone Biancolino. Un premio meritato per il tecnico Andrea Camplone, uno che al talento ed alla classe non ci rinuncia mai anche quando affronta squadre sulla carta superiori. E che dire del cileno Salgado, centravanti atipico che si muove tra le linee e sfrutta la sua capacità di dribbling per devastare le difese avversarie; tripletta col Sorrento, terzo posto consolidato per il Foggia: chapeau. Giù il cappello anche alla punizione di Cardinale, al gol dell'intramontabile Bolic, a Pantanell, che si esalta a Taranto parando pure un rigore a Migliaccio, e ad Agostino Chiavaro, difensore solido e rognoso della Paganese, l'anno scorso in D col Modica ed ora leader in prima divisione. Filippo Zenna
Il cileno personaggio della settimana
Tutto casa e area di rigore Salgado nuovo eroe di Foggia UN TRIS speciale. Come la dedica che aveva pronta già alla vigilia del match: “Questi tre gol sono tutti per Raffaella, mia moglie, che ha compiuto gli anni. È veramente una gioia poterle dedicare questa prestazione”. Chi parla è Mario Salgado, la prestazione devastante riconduce alla domenica più intensa per il cileno. Tre reti dinanzi al proprio pubblico, ammaliato dalle sue giocate, inorgoglito da un terzo posto blindato a suon di prestazioni. In casa il Foggia non perde un colpo, se solo si decidesse a “strafare” anche in trasferta: “La vittoria sul Sorrento è importantissima, abbiamo dato un ulteriore segnale al campionato. Abbiamo dimostrato ancora una volta che il Foggia c'è e non ammette sconti. Ora ci toccherà solo ripetere in trasferta le cose buone che facciamo vedere tra le mura amiche”. Col tempo arriveranno anche le vittorie fuori. È questione di metalità più che di capacità tecniche: “ Ne sono convinto, nel calcio, come in tutti glin altri sport, è necessario avere grande pazienza. Soprattutto nella Prima Categoria di quest'anno, un campionato molto difficile, dove le squadre con maggiore tasso tecnico stanno facendo fatica a venire fuori. Alla fine credo che il tempo sia galantuomo e che prima o poi i reali valori verranno fuori”. Prima o poi verrà fuori lo stesso Salgado, non pago della tripletta appena siglata. Sente che può fare di più, ha fame di grande calcio dopo i travagli degli utlimi tempi: “Ho trascorso l'intera vacanza a lavorare duramente per riprendermi dopo l'operazione al menisco. Tutt'altra cosa rispetto alle vacanze precedenti quando mi divertivo con gli amici con qualche partitella. Sinceramente non mi sarei
L’esultanza di Salgado, autore domenica di una tripletta
mai aspettato di recuperare così in fretta, anche se devo ammettere che la strada da fare è ancora lunga”. Deve ancora recuperare la migliore condizione il cileno. Lui è consapevole dei suoi limiti, sa cosa può dare in questo momento e dove migliorare per i prossimi impegni: “Non sono ancora al massimo della condizione, devo solo lavorare sodo durante gli allenamenti e giocare con regolarità di domenica in domenica”. Tre reti al Sorrento, tanto per reinverdire i gloriosi fasti di un tempo non molto lontano. Tanto per zittire quanto prima qualche fischio piovuto dagli spalti: “Quando gioco male sono il primo ad accettare le cri-
tiche, credo che sia giusto così”. Dopo i fischi la gloria. Il cileno sta pian piano ritornando sui suoi livelli abituali. In coppia con Del Core si trova a merviglia, da punta centrale o da esterno: “In passato ho giocato da prima punta con buoni risultati. Qui a Foggia erano abiutati a vedremi da esternio di sinistra anche se con una diversa disposizione tattica. Io e Del Core abbiamo bisogno ancora di un po' di tempo, noto che la nostra intesa migliora di partita in partita. Sono convinto che tra un po' di tempo le iniziali titubanze sul nostro conto verranno spazzate via dalle prestazioni”, Andrea Buonaiuto
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Martedì 21 ottobre 2008
TOP 11
Sabini e Daleno asse portante made in Barletta
Polani, momento d’oro SI E’ ripreso lo scettro dei bomber. Enrico Polani può brindare ai suoi primi acuti in campionato. L'attaccante romano con una doppietta regala il settimo successo (su otto gare) alla capolista Cosenza e, finalmente, riscatta il suo inizio balbettante in tema di reti, a conferma che non c'è solo Galantucci a risolvere le ciniche pratiche della compagine di Toscano. Nella giornata dello sciopero degli attaccanti si astiene tuttavia Mastrolilli che al 26' della ripresa affossa il Manfredonia facendo accorciare la Vibonese verso la medio alta classifica. Sempre in quella zona si attesta il Barletta del tecnico Chiricallo che va a vincere sul campo dell'Isola Liri allungando la sua serie positiva: ottimo Sabini in difesa, autorevoli Salvagno e Daleno in mediana; prezioso, quanto freddo, il tocco dagli undici metri di Alessandrì a tempo scauto. Un buon colpo esterno la fa anche il Cassino che, anche grazie a Guzzo, sbanca il campo della Vigor Lamezia e si attesta al terzo posto. Gli attaccanti non pungono sotto rete, forse anche per la straordinaria giornata dei portieri di categoria. Bene Bifulco del Pescina, lo stesso dicasi per Cecere del Gela o Mancinelli del Catanzaro. Tuttavia chi sale sul podio è Ambrosi del Cosenza che, ancora una volta, assurge a protagonista della gara salvando la porta della capolista con diversi interventi decisivi. Il Cosenza ha la seconda mi-
glior difesa del torneo (comanda il Catanzaro) come la Scafatese di Agenore Maurizi. La compagine campana torna alla vittoria esibendo la solita solidità difensiva.
Bene Terracciano, ancora meglio il compagno di reparto Rapino che ha anche il merito di risolvere la gara con l'Andria con un'esemplare capocciata dopo quattro minuti. Inatteso goleador è anche
Guzzo del Cassino che a pochi minuto dallo scadere della prima frazione da il là all'importantissima vittoria sul campo della Vigor Lamezia. Il Catanzaro finora ha subito solo due reti, gran merito è anche di Roberto Di Maio, autorevole nella gara di Monopoli così come Sabini del Barletta. In mediana spopola, con tutto il suo splendore delle trentotto primavere, Michele Menolascina che apre le danze dal dischetto sul campo dell'Igea Virtus. Protagonista invece della vittoria del Gela (quinto successo consecutivo) è Marinucci Palermo che sblocca il risultato di Melfi siglando la sua seconda rete in campionato. Completa la linea mediana Daleno del Barletta: prezioso ispiratore della manovra dell'undici di Chiricallo. Mediana dinamica e cinica, quantro basta per garantire libero arbitrio sulla trequarti a Di Pasquale del Pescina al suo quarto centro in otto partite. La mezza punta di Cerignola è la pedina giusta che si accomoda tra le due linee per favorire il gioco in verticale per le due punte. L'una è Polani del Cosenza che si rifà in un sol boccone delle “magre” di inizio torneo: la vittoria sull'Aversa porta unicamente la sua firma prestigiosa. Alla doppietta del romano risponde la singola di Matrolilli che regala il prezioso successo della Vivonese sul Manfredonia. Andrea Buonaiuto
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
Rapino, il bomber che non t’aspetti SETTE presenze, solo tre delle quali da titolare, due reti. Il suo personalissimo computo ha finora decretato sei punti per la Scafatese. È stata una sua inzuccata al quarto minuto del primo tempo, a regalare il quarto successo alla compagine di Maurizi. In precedenza gli era riuscito ancora: sigillo decisivo nella vittoria casalinga sull'Isola Liri alla seconda giornata. Due volte a bersaglio, sei punti. Non male per un difensore alle prime armi: “È inutile dire che sono contentissimo afferma Alessandro Rapino - Chi poteva immaginare che dopo otto gare sarei riuscito a segnare due reti, per giunta decisive. È veramente il massimo per me”. Alessandro Rapino non sta nella pelle. C'è da crederlo tenuto conto dei brillanti risultati che sta ot-
tenendo la Scafatese. Non solo segna gol decisivi, il suo apporto nel pacchetto arretrato di Maurizi è altrettanto soddisfacente. Il giovanotto, quando è stato chiamato in causa, ha sorpreso i più per le sue straordinarie qualità di centrale. Sempre pulito negli interventi, autorevole negli anticipi, infallibile nel gioco aereo. Come da prototipo del difensore moderno: “Per me queste sono soddisfazioni che mi ripagano degli enormi sacrifici. Sto lavorando tantissimo e vedere che arrivano i risultati è una ragione in più per non fermarsi”. Finora Rapino non s'è mai fermato. Sono stati costretti a farlo invece sprovveduti avversari che sono capitati sotto le sue grinfie. Il suo rendimento è stato impeccabile. Difesa a tre oppure a cinque, il risultato
non cambia; il difensore col vizietto del gol non ha mai accusato incertezze: “Quando giochiamo a tre in difesa siamo impenetrabili. È successo sia contro l'Isola Liri che contro il Pescina. La stessa cosa s'è ripetuta con Val di Sangro ed Andria. Con questa dipsosizione non abbiamo preso mai gol, ciò infonde una certa serenità poiché è la dimostrazione che stiamo lavorando bene”. Lavora bene il gruppo, sospinto da una regolarità di risultati che ha candidato la Scafatese ad outsider del girone. Una candidatura certamente non preventivata ma che lo stesso Rapino respinge fermamente: “Noi non possiamo pensare a nessun altro risultato che non sia la salvezza. Questo è il nostro unico obiettivo. Siamo un gruppo giovane e non ci monte-
IN SERIE POSITIVA
Il Barletta è imbattuto dalla prima ANCORA un colpo esterno, il secondo consecutivo. Ed intanto la serie positiva aumenta, scandita forse da qualche pareggio di troppo. Cinque pari e due vittorie. Non perde dall'esordio in campionato sul campo della corazzata Cosenza. Sono i numeri del Barletta di Chiricallo che, dopo otto giornate di campionato, sembra aver trovato la sua giusta collocazione in seconda divisione. Decisamente un traguardo non trascurabile dopo un mese e mezzo di torneo. Soprattutto per le premsse, non certo lusinghiere, che ne avevano contraddistinto la preparazione estiva. Ripescata tra i professionisti dopo il secondo posto in D dello scorso anno, la compagine pugliese s'è ritrovata d'un tratto a dover cambiare programmi. Una “gradita” gatta da pelare, ma pur sempre un fuori programma che ha provocato non poche difficoltà. Il progetto è ripartito
dal tecnico Chiricallo, sono andati via gente del calibro di Romano e Piperissa; sono rimasti alla base i vari Laviano, Salvagno, De Cecco, Daleno e Tangorra. Intorno al gruppo storico si sono poi inseriti elementi come Zotti (fine trequartista ex Noicattaro), l'esperto portiere Furlan ed il colosso in attacco Emanuele Alessandrì. Proprio quest'ultimo è stato il risolutore della gara sul campo dell'Isola Liri. “Piazzato”di statura, freddo e cinico per natura. Così come si è dimostrato dagli undici metri al terzo minuto di recupero del secondo tempo. Un cinismo da tre punti, di vitale importanza per le sorti del Barletta. Squadra che bada prima a non prenderle, come dimostra il ruolino di marcia. Procedere un passo alla volta, in attesa di qualche buon colpo. Proprio come nelle ultime settimane. Ora sì che il Barletta sta facendo vedere di che pasta è fatto. Due colpi ester-
ni, prima a Monopoli poi sul campo dell'Isola Liri, intervallate dal buon pareggio interno contro la Vibonese. Dunque mai cinica e spietata come nell'ultimo mese, dove ha anche fatto vedere buone qualità in dote all'organico. Ad esempio il funambolico Pietro Zotti anche quest'anno sta ripetendo le stesse prestazioni di Noicattaro. I due sono i maggiori responsabili dei rifornimenti al reparto offensivo, finora ancora affamato di palle giocabili. Sei reti all'attivo in otto gare, decisamente non il massimo ma, almeno per ora, quante bastano per dormire sonni tranquilli. In avanti non c'è più Romano, ora gli interpreti in zona gol portano in dote la fisicità di Alessandrì, gli spunti di Sisalli, la freschezza atletica del giovane Di Giovinazzo. Segna poco, raccoglie molto. Il Barletta appare già smaliziato quanto basta. Andrea Buonaiuto
remo la testa”. Sesto posto in classifica per un totale di quattordici punti, una sola linghezza di distanza dalla zona play-off. E pensare che la compagine campana sta facendo a meno dell'apporto di Ramora e De Luca, due pedine di assoluta affidabilità: “Con il ritorno di Ramora e De Luca certamente faremo un grande salto di qualità. Per ora ci staimo comportando bene ma abbiamo assolutamente bisogno del loro apporto. Sono due giocatori importantissimi per la Scafatese”. E con loro due in campo migliorerà ulteriormente il tasso qualitativo in avanti. Blindata in difesa, potenzialmente effervescente il reparto offensivo. Forse il difensore abruzzese ha cominciato ad affidarsi alla scaramanzia campana. Andrea Buonaiuto
Alessandro Rapino
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Martedì 21 ottobre 2008
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E’ l’Ischia la squadra sorpresa del momento
Brindisi a gonfie vele di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Continua lo strapotere del Brindisi nel girone H di serie D. La squadra di Silva guida la classifica con ben 7 punti di vantaggio sulla Nocerina. Il Brindisi è a punteggio pieno dopo sette giornate di campionato ed ha dalla sua un grande entusiasmo che si è creato attorno a Moscelli e compagni. I pugliesi hanno battuto per 3-0 l’Angri grazie alla doppietta di Galetti e la rete di Moscelli. Si rivedono i colori rossoneri, nonostante Giugno abbia preannunciato già una rivoluzione di mercato tra un mese quando si riapriranno le liste. Nel frattempo torna al successo la Nocerina che espugna il campo dello Sporting Genzano per 2-0 e si piazza alle spalle del Brindisi. Buon pari della Turris sul campo del Matera con i corallini che recuperano con Tortora nella ripresa il vantaggio di Albano. Rotonda vittoria dell’Ischia nel derby con il Sant’Antonio Abate che rifila tre gol ai giallorossi con una doppietta di Capuozzo e la rete di Bianco. L’Ischia è la squadra sorpresa finora, partita con i fari spenti la compagine di Impagliazzo ha messo a segno l’importante ritorno di Formidabile a centrocampo e altri colpi importanti. Ora l’Ischia è terza come il Matera. Pari entusiasmante tra Pianura e Grottaglie, con i napoletani che si fanno recuperare il doppio vantaggio firmato Contino-Manzo. vittoria di misura per la Sibilla che ferma l’avanzata del Pomigliano grazie ad una splendida punizione di Isidoro. Dal sapore anonimo il pareggio in Molise tra Venafro e Francavilla, perchè non risolve i problemi ad entrambe. Cade il Bitonto a Vallo della Lucania, mentre il Francavilla di Cupparo rimedia una buona prestazione ma solo un punticino. r.carpentieri@luedi.it
ANGRI
Arriva la sconfitta da pronostico, ma ha venduto cara la pelle. BACOLI
Importantissima vittoria contro il Bitonto e crisi evitata BRINDISI
Settima vittoria di fila: giù il cappello per questa media. BITONTO
Si inceppa qualcosa, ma l’espulsione di Persia pesa tanto. FASANO
Ancora un pareggio in Basilicata, buono e fa classifica
FRANCAVILLA F. Un pareggio dal sapore del nulla, ma la salvezza sarà ardua. FRANCAVILLA S.
Buona la prova, meno arbitraggio e risultato e il rosso a Gioia. GELBISON
Vittoria a sorpresa per i salernitani, netta e importante. GROTTAGLIE
Una risposta doc rimontare due reti al Pianura. Ciao crisi?
5,5 6,5 7,5 5 6 5,5 5,5 6,5 6
MATERA
Una squadra che punta alla C2 deve vincere con la Turris. NOCERINA
Vincere è sempre positivo e fa morale. Ora è seconda. PIANURA
Occasione fallita col Grottaglie e si è aperta una mini crisi. POMIGLIANO
Dopo l’exploit col Matera perdere a Bacoli non è normale.
S.GENZANO Non è con la Nocerina che deve lottare per la salvezza.
S. ANTONIO Altra scoppola, ore difficili per Carannante e soci.
TURRIS Un punto di platino, con un solo tiro in porta: il massimo.
US. ISCHIA Vera sorpresa, bella vittoria ed aggancio al terzo posto.
VENAFRO A cosa serve il punto conquistato? Forse ad un’agonia lunga.
5,5 6,5 5,5 5 5,5 5 6 6,5 5
TOP E FLOP DELLA SETTIMA GIORNATA
Droga, fumogeni e bombe carta provenienza Turris Droga, fumogeni e bombe carta provenienti da Torre del Greco. In tempi di restrizioni e daspo ci vuole davvero un bel coraggio a proporsi in questa maniera, ma la Basilicata non è una terra dove tutto è permesso o dove si fa fonta di non vedere perchè c’è tanta altra roba seria da reprimere. Un reato è un reato a prescindere da quale punto dello Stivale avvenga. Ed ecco i primi provvedimenti. «Aveva pensato bene di andare allo stadio, per altro in trasferta, in possesso di droga, ma, purtroppo per lui, è stato scoperto dai carabinieri. E' accaduto, a Matera, dove i carabinieri del Comando Provinciale dello stesso capoluogo, impegnati-recita il comunicato dell’Arma- nel consueto servizio di Ordine Pubblico in occasione del previsto incontro di calcio, hanno fermato un tifoso della Turris, sorprendendolo in possesso di sostanza stupefacente. Il tifoso, un 19 enne di Torre del Greco, durante le operazioni di “filtraggio, all'ingresso dello stadio di via Sicilia del settore che solitamente viene riservato alle tifoserie ospiti, è stato perquisito e trovato in possesso di mezzo grammo di hashish, detenuto per uso personale.Lo stupefacente, così ritrovato, è stato sequestrato, mentre per il giovane tifoso, scatterà la segnalazione alla Prefettura quale assuntore di droga». Ovviamente ci sarà dell’altro. Perchè lo stadio di Matera è munito di telecamere a circuito chiuso del quale le forze dell’ordine hanno diritto a usufruire, quindi anche coloro che hanno acceso i fumogeni, cosa proibita dalla legge, e fatto sentire botti pericolosi che hanno spaventato anche i raccattapalle materani. Multe e sanzioni sono in arrivo, ma anche altri provvedimenti. La macchina della legge è lenta ma efficiente (vedi Matera-Savoia di due anni fa).
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Martedì 21 ottobre 2008
Sport
I numeri del girone H Nocerina e Brindisi sono le due formazioni senza pareggi
Prima vittoria stagionale della Gelbison PIU' sei: il Brindisi vola. Risorge la Nocerina. Si sgonfia il Matera. Prima vittoria stagionale del Cilento. Venafro e Grottaglie un punto di speranza. Secondo stop consecutivo del Bitonto. Ecco l'Ischia. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della settima giornata del campionato di serie D, girone H, che ha fatto registrare cinque vittorie, una sola in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 22, di cui 14 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 8 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nei sette turni sinora disputati, sono stati realizzati 175 gol. Nella passata stagione, nella settima giornata, le vittorie furono sei, due in trasferta. Le reti
furono 21 di cui 11 realizzate dalle squadre che giocarono in casa. Complessivamente, nel campionato 2007/08, in sette turni, furono messe a segno 170 reti. Sinora, nessuna partita si è conclusa a reti inviolate. Il Brindisi non perde un colpo. La formazione salentina è l'unica imbattuta ed a punteggio pieno del girone H. Nei nove raggruppamenti della serie D, solo il Brindisi e il Casoli (girone F) sono riusciti a vincere tutte e sette le partite sinora disputate. Dopo due sconfitte consecutive, è ritornata al successo pieno la Nocerina, unica squadra, insieme al Brindisi, a non aver mai pareggiato. La compagine salernitana si è attestata in seconda posizione, approfittando del
mezzo passo falso interno del Matera (solo due punti nelle ultime tre giornate) e della sconfitta esterna del Pomigliano. Nella parte alta della graduatoria si è fatta vedere l'Ischia che con il netto successo casalingo contro il Sant'Antonio Abate, ha ottenuto il quinto risultato utile di seguito (4 vittorie e 1 pareggio). In fatto di striscia positiva continua, meglio degli isolani, ha fatto il Pianura con sei risultati (3 vittorie e 3 pareggi), ma con un punto conquistato in meno. In fondo alla classifica, buon pareggio esterno del Grottaglie, ma per i tarantini la strada verso la salvezza è ancora lunga. Il Cilento ha conquistato la prima vittoria stagionale a spese dell'incostante Bitonto. Leggero pas-
so in avanti del Venafro che ha conquistato un punto, dopo cinque sconfitte di fila. Per le tre rappresentanti di Basilicata non è stata una giornata positiva. Al pareggio del Matera si è aggiunto quello del Francavilla; mentre il Genzano, ancora una volta, ha mancato l'appuntamento con la prima vittoria dinanzi ai propri sostenitori. Nella settima giornata sono stati distribuiti 23 punti: due conquistati dalle tre lucane, sei dalle cinque pugliesi e quindici dalle dieci campane. Nell'ottava giornata, le formazioni di Basilicata giocheranno tutte e tre in trasferta. Il compito più difficile toccherà al Francavilla che farà visita al Pomigliano. Adolfo Sarra
Tecnico e squadra chiamati a rispondere sul campo ai due soli punti in tre gare
Matera, svolta necessaria Servono cattiveria e gestione del vantaggio Serve dialogo e risposte pacate agli interrogativi C’È qualcosa da correggere ma, ma non si può essere catastrofici e cercare un capro espiatorio ad ogni piccolo intoppo. Tutte le attenzioni (si fa per dire) ora sono rivolte a Gigi Corino, perchè è chiaro che tutto pesa sulle sue spalle. Momento di interrogativi, tra cui spicca quello delle responsabilità, ammesso che ve ne siano, per questi tre risultati non eccellenti. Bisogna capire, però, cosa si vuole se devono poi arrivare le risposte adeguate e in sintonia con gli interrogativi. Il Matera è stato costruito già dal ritiro con un progetto tattico ben definito, ovvero un 4-2-31. Cosa da modellare visto che in organico c’erano dei calciatori con delle caratteristiche diverse. Bene per la difesa e i due centrocampisti, anche se poi qualche problema da Pedano è arrivato (Renna è la soluzione al momento più garantista dal punto di vista del rendimento e dei problemi alle porte). Ma i tre dietro ad Albano sono in linea del volere del tecnico. Possiamo aprire ore di discorsi in merito alla trasformazione di Ancora da seconda punta a esterno d’attacco, ma il risultato è che difficilmente si può realizzare un progetto tattico se non c’è la volontà generale di farlo. Servono sacrifici, altrimenti con un modulo diverso le maglie a disposizione per i seniores diminuiscono ancora ed è chiaro che non è bello finire in panchina o addirittura in tribuna. Quando non si vince quelli che restano fuori hanno sempre ragione, ma non è così che si aiuta a realizzare il progetto. Bisogna restare uniti e risolvere i problemi nel chiuso dello spogliatoio, dove pare che serva un pizzico di dialogo in più tra atleti e tutte le altre componenti. Dopo la migliore prestazione dal punto di vista dell’interpretazione del modulo voluto dal tecnico ci sono stati molti mugugni. Il Matera è questo, perchè è stato forgiato per giocare in questa maniera ma è chiaro che si è all’inizio. Come se il ritiro sia appena finito. Si deve migliorare nei movimenti e nella condizione fisica. Restando calmi tutto andrà a posto. Renato Carpentieri
IL MATERA è vivo. E’ una crisi di risultati e tutte le componenti stanno lavorando alla risoluzione della stessa. Stravolgere tutto al momento non sembra l’idea più consona al progetto biancazzurro. Il Brindisi è lontano sette punti dal Matera, ma il vero avversario dei biancazzurri sembrano essere tutte le cose che sono emerse in queste ultime tre gare di campionato dove sono mancate le vittorie e tutti i difetti emergono improvvisamente con dimensioni catastrofiche. E’ mancata la cattiveria al Matera contro la Turris. Per il resto, cuore e impegno, non si può certo asserire che dal campo sia uscito qualche calciatore con la maglietta pulita o non sudata. «Dire che non siamo rammaricatiafferma il tecnico Gigi Corino- sarebbe falso. Credo che nessuno possa opinare sul fatto che il Matera meritasse di vincere e non con un solo gol di scarto. Abbiamo creato un numero eccezionale di palle gol. Credo almeno una quindicina. Al di là del risultato finale, credo che sia stata realmente la miglior partita rispetto a quelle giocate fino ad ora». Riguardando la gara in tivvù a freddo le occasioni sembrano emergere minuto dopo minuto, perchè essendo tante qualcuna alla fine sfugge. Un film amaro quello di Matera-Turris, ma anche sadico perchè i biancazzurri sono stati punti dall’unica vera palla gol creata dai campani. «Nel primo tempo potevamo e dovevamo chiudere il match in diverse occasioni, loro sono rimasti in gara e c’è scappato l’episodio contrario». Periodo negativo dal punto di vista dei risultati e si è usato senza pudore la parola crisi. Probabilmente la vera pecca sono state le occasioni fallite per un nonnulla. La cattiveria sotto rete di Albano e Garcia dimostrata in passato è solo un ricordo. Probabilmente c’è una tesi d’appagamento che va sfatata ed in questo il tecnico e la società devono fare il massimo sforzo. Troppi sorrisi anche quando si pareggia e c’è qualcosa che non va alche tra gli atleti. “Io conosco un solo modo. Dobbiamo continuare a lavorare, non stiamo-afferma Corino- vivendo una crisi di risultati è solo un periodo negativo che non riusciamo a superare. Nei ragazzi c'è grande voglia di far bene di ritornare alla vittoria. Dob-
Pasquale Naglieri ed a destra Albano esulta dopo il gol
Principiano un po’ in crisi
biamo andare avanti così come abbiamo fatto fino ad ora e sono sicuro che ritorneremo a sorridere». Intanto oggi alla ripresa degli allenamenti ci sarà il consueto faccia a faccia tra i calciatori e il tecnico ed è chiaro che ci sarà da commentare non il pareggio, ma il come è arrivato. C’è qualcosa da correggere, per-
chè il Matera deve mutare nella mentalità con la quale affronta le gare. Occorrono oltre all’umiltà che non sembra non esserci, anche una maturazione psicologica di come c’è da interpretare una gara dopo che si è andati in vantaggio. Per la seconda volta di fila, infatti, il Matera si è fatto raggiungere
dall’avversario, quindi bisognerà lavorare sul modo in cui vanno gestiti certi momenti. Se a Pomigliano non c’era stata reazione al vantaggio avversario, contro la Turris è mancata la cattiveria di stendere un avversario che ha subito il gol del vantaggio e quindi il Matera aveva il dovere di stenderlo. Ora
tutto è più chiaro e ci sarà da fare delle scelte, ripartendo da Alberto Marsico e La Fortezza visto che Chisena è ancora indisponibile per squalifica. Affidandosi a Sant’Antonio, ma non al centrocampista barese ma alla località abatese dove il Matera scenderà in campo domenica. r.carpentieri@luedi.it
Sport Ora i sinnici a Pomigliano dovranno dare continuità ai risultati
Martedì 21 ottobre 2008
Francavilla reattivo Cupparo: «E’ una squadra di valore» FRANCAVILLA – Una partita piena di occasioni è finita in pareggio tra due squadre bene organizzate. Da una parte i sinnici, che dopo un periodo travagliato si dimostrano squadra rinata e dall’altra il Fasano, formazione che dimostra il suo valore e soprattutto la praticità dei suoi uomini. La partita è stata molto avvincente con azioni ripetute da entrambe le parti. Soddisfazione da parte del presidente Franco Cupparo, per la gara offerta dai suoi, meno per la prestazione degli arbitri. «Abbiamo visto tutti cosa è successo durante la gara – dice il presidente Cupparo – rigore negato e un gol regolare fischiando un fuorigioco inesistente. Probabilmente, l’arbitro con i suoi assistenti erano in una giornata no, però credo che adesso stanno un po’ esagerando, speriamo passi subito ed in fretta questo periodo negativo». Un Francavilla, che nonostante l’arbitraggio negativo, ha saputo sempre reagire e creare occasioni pericolose. Con la squadra, ordinata in ogni reparto e organizzata per dare fastidio al Fasano. «La squadra – prosegue Franco
Una fase della gara con il Fasano (www.lasiritide.it)
Cupparo – ha dimostrato tutto il suo valore, creando parecchie occasioni da gol, quindi niente da recriminare alla squadra, che ha saputo reagire dopo le due sconfitte consecutive». Adesso con questo pareggio, i ra-
gazzi di Ranko Lazic, salgono a quota dieci punti in classifica, sempre in compagnia del Fasano, ma raggiunti dal Bacoli Sibilla, che ha battuto nella gara casalinga il Pomigliano. Domenica prossima, trasferta insi-
diosa per i rossoblu, che faranno visita proprio ai campani del Pomigliano, quindi ancora una volta una partita decisiva. Ma soprattutto, ancora un match con una pari merito in classifica. Il Francavilla visto in campo contro il Fasano è stato sicuramente, uno dei migliori dell’intera stagione, che di fronte aveva una squadra per niente cedevole, che ha risposto colpo su colpo alle azioni dei padroni di casa. Del Prete gol a parte, ha corso su tutti i palloni e per l’intero reparto d’attacco. Altrettanto si può dire per il difensore siciliano Cosimo Zangla, un vero pilastro in mezzo alla difesa, che dopo l’espulsione di Gioia ha dovuto fare gli straordinari. Bene anche la prova di Nicola Romaniello, intelligente tatticamente e schierato nel reparto difensivo quando il Francavilla è rimasto in dieci. Un Francavilla insomma, riemerso da un periodo grigio, con dei risultati che facevano pensare addirittura ad una squadra mediocre, invece, così non è. Questo è sicuramente, merito sia dei giocatori, che dell’esperto Ranko Lazic. Claudio Sole
Il patron: «Il nostro campionato perde significato a nove punti dalla capolista»
Pianura, un pareggio che non va Analisi dura della gara con il Grottaglie del presidente Cafasso HARAKIRI Pianura. Sopra di due gol, la squadra di Potenza, con un uomo in più, riesce nell'impresa di farsi rimontare. Ci aveva pensato Manzo a regalare alcune prelibatezze al pubblico di casa che alla fine ha duramente contestato i calciatori di casa. Nel primo tempo all'8' Manzo si incuneava in area e mentre il suo destro stava per depositarsi in fondo al sacco, Contino da due passi spingeva la palla in fondo al sacco. Poi la noia fino al minuto 42' quando un destro di Piperissa chiamava Pane alla difficile respinta. Nella ripresa dopo un gol fallito da Manzo, il numero dieci del Pianura si riscattava andando a siglare il 2 a 0 con un sinistro di pregevole fattura. Potenza, poi decide di sostituirlo
Il presidente del Pianura Cafasso
dato che l'ex bacolese non ha ancora i 90'minuti nelle gambe, e sul Pianura calava il buio. Il Grottaglie, si è buttato avanti confusionariamente ed ha accorciato le distanze con D'Amblè . Al 30'il neo entrato Del Sorbo di testa si faceva ribattere il suo tiro sulla li-
ECCELLENZA
nea da Camassa e clamorosamente, al minuto 42', i pugliesi che in precedenza si erano visti espellere Pirone, pareggiavano con un gol in mischia di Piperissa che faceva scattare le polemiche e gli insulti dei tifosi locali, rimasti troppo delusi dalla sconcertante prova
CLASSIFICA
dei propri (ex) beniamini. Undici gol subiti e distanza dalla vetta di ben nove lunghezze, sono numeri sui quali riflettere. A fine gara grande delusione. Brucia la rimonta subita all'ultimo minuto. L'unico a parlare è patron Cafasso che analizza il periodo negativo che sta attraversando la sua squadra. “Questo Pianura - dichiara il presidente - è una vera delusione. Non riusciamo a migliorare sotto l'aspetto del gioco e incontriamo molte difficoltà sulle palle alte. Inoltre anche alcune decisioni di Potenza mi hanno lasciato perplesso. Sembrava una partita chiusa ma anche sul due a zero non avevamo fatto grandi cose. Pensavo che avessimo svolto il compitino, poi nel secondo tempo non ci siamo trovati neanche di fronte una
squadra veemente, che ti attacca, ti assedia, questi buttavano la palla avanti sfruttando le nostre deficienze sulle palle alte”. Dodici punti dopo sette giornata, nove punti dietro alla capolista Brindisi, non è certo questo l'inizio di campionato che si aspettava Cafasso: “Il primo posto si allontana sempre di più ed il nostro campionato perde di significato se si considera che da quest'anno sono stati eliminati i ripescaggi. Sarà sicuramente difficile trovare le giuste motivazioni con questo format. Una cosa è possedere una squadra di giovani che vogliono mettersi in mostra, altra cosa è avere una squadra di senatori, di prime stelle. Non essendoci una motivazione non so come si potrà andare avanti, sia loro che io”.
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Sconfitta digerita
Genzano va avanti senza fare drammi
Donato Nei
Avanti con serenità. Non è piaciuto al presidente dello Sporting Genzano Donato Nei l’approccio e l’atteggiamento della squadra. «Non ho mai visto i ragazzi così contratti, specie nella prima frazione di gioco. Non abbiamo subito più di tanto la superiorità della Nocerina e due gol per loro sono esagerati. La nostra squadra è composta da gente seria e determinata, lavora con impegno tutta la settimana: Recupereremo nelle prossime giornate». Per la squadra di Bardi alle porte c’è la gara a Torre del Greco, forazione alla portata anche se galvanizzata dall’impresa del pareggio conquistato a Matera domenica scorsa. QUI NOCERA-Primi tre punti per Franco Giugno. La Nocerina espugna, infatti, il campo di Genzano di Lucania grazie ad uno due che, nel secondo tempo, è valso tre punti pesantissimi. La vittoria è stata firmata: Magliocco Babatunde, serviti dai precisi assist di Mangiapane prima, Cavallaro poi. Nota stonata l'infortunio che costringe il debuttante Riolo ad uscire alla metà del primo tempo. Quindi Franco Giugno per domenica contro il Venafro dovrebbe trovare soluzioni alternative all’ex del Rende. r.carpentieri@luedi.it
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Martedì 21 ottobre 2008•
Sport L’attaccante, in giornata di grazia, mette a segno una cinquina
Del Fonso trascina il Melfi Esaltante la prova dei ragazzi di mister Alberti IL TABELLINO AS MELFI PRO MURESE
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AS MELFI: Coppola, Natale, Damiano, Boccomino, Zoppi, Maiorino, Iorio, Dal Fonso, Del Fonso, Votta, Pennacchio. In panchina: Basso, Di Vito, Brescia, Ricciardi, Tummillo, Bozza, Tomasulo. Allenatore: Alberti PRO MURESE: Muro, Rendina, Repole, Pirolo, Lisanti, Ercolani, Ruvo, Rota, Tirico, Trerontola, Farenga. In panchina: G. Rendina, Chiaravalle, Piccirillo, Barbiero, Fella, Pacella, Petruzzo. Allenatore: Russo. MARCATORI: 10’ pt, 20’ pt, 10’ st, 17’ st e 26’ st Del Fonso, 30’ pt Iorio, 25’ st Boccomino, 28’ st Piccirillo (rig.). RAPOLLA – Fedele Del Fonso se la ricorderà a lungo la gara contro la Pro Murese a cui l’attaccante del Melfi segna ben cinque gol. Sul terreno di gioco del “Comunale” di Rapolla la squa-
dra di Giuseppe Alberti si sbarazza subito e con un pesante risultato della Pro Murese di Rocco Russo. I federiciani sono in ottima condizione ottimale e già dall’inizio gara si presentano più volte davanti alla porta ospite. Al 10’ il mattatore della gara, Fedele Del Fonso porta in vantaggio il Melfi: Votta serve in profondità l’attaccante che salta in uscita il portiere e mette dentro la palla del 1-0. Al 20’ si ripete l’attaccante gialloverde allo stesso modo, questa volta servito in profondità da Maiorino. Al 30’ è Mattia Iorio (nella foto) che ben lanciato da Votta, si invola sulla sinistra ed in progressione supera facilmente il diretto avversario, ed appena entrato in area di rigore fa partire un bolide che si insacca sotto l’incrocio. Nella ripresa mister Alberti inizia le sostituzioni, ma la musica non cambia. I ragazzi del Melfi giocano a memoria, e subito si portano in avanti colpendo il palo e poi la traversa con Votta e Tomasulo. Al 10’ arriva la quarta rete per i locali, sempre con il solito Del Fonso che in contropiede se ne va
Tra i protagonisti c’è l’attaccante con tre gol
Il ritorno di Bruno vale tre punti IL TABELLINO POLICORO 2000 S. GENZANO
POLICORO – Il ritorno di mister Sante Bruno sulla panchina del Policoro 2000 coincide con il ritorno alla vittoria della squadra cara al dirigente Antonio Cafaro che si è spellato le mani ad applaudire i suoi ragazzi che hanno battuto, anche nettamente, lo Sporting Genzano. La gara è contrassegnata dall’ottima prestazione di Pierpasquale Bruno, autore di una tripletta. La cronaca. Inizio scoppiettante dei padroni di casa che costruiscono la prima azione da rete dopo sei minuti con Rondinelli che a tu per tu con Laginestra manda fuori. Al 10’ scambio veloce tra Bruno e Donadio con conclusione di quest’ultimo che sfiora la traversa. Al 16’ il Policoro 2000, passa: Bruno parte dalla trequarti e dopo aver superato due avversari dai sedici metri infila il pallone alle spalle di Laginestra. Al 24’ il direttore
IL TABELLINO D. MONTESCAGLIOSO SANTAMARIA (Partita rinviata per impraticabilità del terreno di gioco) DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Mazzoccoli, Venezia, Di Chio, Andriulli, Potenza, Vinzi, Tria, Di Lucca, Cifarelli, Panico, Montemurro. In panchina: Scarciolla, Spano, Mastromarino, Petrozza. Allenatore: Martino. SANTAMARIA: Forliano, Somma, Santarsiere, Fieno, Maiorino, Corrado, Tolla, Fortunato, Luongo, Zaccagnino, Infantino. In panchina: Pace, C. Foliano, Triani, La Penna, Cardone, A. Santoro, L. Santoro. Allenatore: Pronesti.
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POLICORO 2000: Labriola, Izzi, Maiellaro, Conte, Galotto, Ligorio, Agresti, Rondinelli, Donadio, Bruno, Scarci. In panchina: Casalnuovo, De Giorgio, Francolino, Morisco, Sabato, Manolio, Crocco. Allenatore: Bruno. SPORTING GENZANO: Laginestra, Santomauro, Di Stasi, Gioia, Balsamo, Montanari, Gruosso, De Bonis, Padula, Mincarone, Zotta. In panchina: Lepore, Loquercio, Cantone, Bavuso, Donatiello, Caputo. Allenatore: Terranova. MARCATORI: 16’ pt, 31’ pt e 34’ st Bruno, 13’ st Donadio, 23’ st Gruosso.
beffando il suo avversario ed il portiere. Al 17’ ancora l’attaccante federiciano, ben servito in profondità da Maiorino, scambia con Iorio e solo davanti al portiere mette dentro. Al 25’ il bravo difensore centrale Boccomino di testa su angolo battuto da Maiorino porta a sei le reti del Melfi. Dopo un minuto al 26’ è ancora Del Fonso a segnare la sua quinta rete personale con un forte diagonale. Al 28’ Piccirillo viene atterrato in area da Ricciardi ed il direttore di gara decreta la massima punizione che lo stesso Piccirillo trasforma realizzando la rete della bandiera per i ragazzi di mister Russo.
Bruno (Policoro 2000)
di gara annulla una rete ai locali per una posizione di off-side. Al 31’ raddoppio di Bruno che va in gol su cross di Agresti. La ripresa si apre con il Genzano pericoloso a cui risponde il solito Bruno, al 6’, con una girata acrobatica parata dal portiere ospite. All’11’ Policoro 2000 sempre in avanti con un tiro di Donadio che termina di poco fuori. Due minuti dopo Donadio aggiusta la mira e dopo uno scambio con Bruno infila il pallone nell’angolino sinistro della porta genzanese. Al 19’ Scarci supera un paio di avversari, ma calcia fuori. Al 23’ lo Genzano accorcia le distanze con Gruosso che dopo aver superato Francolino batte Labriola con un tiro alla destra del portiere ionico. Al 34’ ultimo gol della gara e di Bruno che se ne va in contropiede e dopo aver superato anche il portiere deposita il pallone nella porta sguarnita. Nel dopo gara da noi contattato, sante Bruno, allenatore del Policoro 2000, ci ha dichiarato: “Dopo la sconfitta immeritata nel derby i ragazzi si sono riscattati con una prova esemplare dove non hanno pesato alcune ingenuità a cui dobbiamo cercare di porre rimedio al più presto”.
Troppa pioggia e Deportivo e Santamaria non scendono in campo
A Montescaglioso non si gioca il terzo turno MONTESCAGLIOSO – Troppa pioggia è caduta sul campo di Montescaglioso costringendo il direttore di gara a non far scendere in campo le squadre del Deportivo e del Santamaria. Era uno scontro molto atteso perché la squadra di Pronesti, che guida la classifica, punta a restare in vetta. Il recupero, che si preannuncia sarà giocato a breve, sarà sicuramente molto intenso perché la formazione di Martino sicuramente cercherà di rovinare i piani dei potentini. In attesa di raccontarvi questa gara, ci auspichiamo che il match sia bello e corretto, e come si dice in questi casi, vinca sempre il migliore.
A Rionero si chiude in dieci (Asso) contro nove (Vultur)
L’Asso si piega a Di Lorenzo RIONERO – Tra le mura amiche, la Vultur si toglie la soddisfazione di battere l’Assopotenza al termine di una gara che si è giocata con ritmi alti e molti capovolgimenti di fronte. La cronaca. Nei primi cinque minuti le due squadre si studiano giocando prevalentemente a centrocampo con la formazione di casa che si schiera con un 3-4-2-1 cercando di sfruttare la superiorità numerica a centrocampo. La prima azione da gol però capita ai potentini: è Giosa che calcia ma Tomasulo mette in angolo e sul successivo corner è di nuovo Giosa che solo in area tira a colpo sicuro ma palla colpisce il palo esterno e finisce fuori. Scampato il pericolo la Vultur incomincia a prendere le redini del gioco in mano e al 9’ Callimo si presenta solo davanti al portiere ma sprecando malamente tirando fuori. Al 22’ Filidoro salta due avversari e invece di tirare tenta un passaggio ad un compagno e l’azione svanisce. Al 23’ è Di Lorenzo che
Di Palma (Vultur Rionero)
solo davanti al portiere tira fuori. Al 28’ Di Lorenzo si riscatta; questa volta il giocatore di mister Leggieri di nuovo solo davanti a Tammone, aspetta che il portiere esca dai pali e con un perfetto pallonetto mette in rete la palla del vantaggio. Al 34’ Mazzucca scocca un tiro dal limite dell’area deviato in angolo dall’intervento di un difensore avversario. Nel secondo tempo la squadra di casa si presentava in campo con una difesa “a quattro” perden-
do l’uomo in più a centrocampo e permettendo all’Assopotenza di avanzare il proprio baricentro. La gara si accendeva al 12’ quando T. Cloroformio veniva espulso e l’Assopotenza poteva giocare in superiorità numerica. Marra e Salinardi erano i più pericolosi ma la difesa locale reggeva bene l’urto. Al 20’ le cose si complicano per la Vultur che restava in nove per l’espulsione di Callimo. Con due giocatori in più la squadra di mister Stolfi diveniva padrona del campo senza però mai riuscire a superare l’attenta retroguardia locale. Quando poi l’arbitro espelleva un giocatore potentino, la Vultur aveva anche la possibilità con Calice di chiudere l’incontro nei minuti di recupero; bravo era Tammone a chiudere lo specchio della porta e a negargli la soddisfazione di un gol a cui nessuno pensa più quando il direttore di gara mette fine all’incontro da cui esce vincitore una sorprendente Vultur.
IL TABELLINO VULTUR RIONERO ASSOPOTENZA
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VULTUR: Tomasulo, Filidoro, T. Cloroformio, Di Tolve, Brescia, Di Palma, Mazzucca, Cassese, Di Lorenzo, Callimo, Romaniello. In panchina: M. Cloroformio, Lamorte, Cavallo, Rosiello, Di Pietro, Santarsiero, Calice. Allenatore: Leggieri. ASSOPOTENZA: Tammone, Oliveto, Martinelli, Nolè, Orazietti, Vaccaro, Giosa, A. Santarsiero, Genovese, Marra, Salinardi. In panchina: Claps, D. Santarsiero, Santangelo, Tarchini, Mi. Garramone, Ma. Garramone. Allenatore: Stolfi. MARCATORE: 28’ pt Di Lorenzo.
Sport 47 E’ Appella a dare i tre punti alla squadra di Michele De Pietro Martedì 21 ottobre 2008•
Minozzi a fatica sul Varisius Vantaggio materano firmato dal bravo Miglionico IL TABELLINO VARISIUS PADRE MINOZZI
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VARISIUS: D’adamo, Matera Marcosano, Cifarelli, Ricciardi, Buono, Campanella, Cappiello, V. Fabiano, Miglionico, Acquasanta, Pietracito. In panchina: Festa, Lorusso, C. Fabiano, Giasi, Dosti, Locapo, Scarciolla. Allenatore: Donvito. P. MINOZZI: Gulfo, Di Vincenzo, Ferrara, Di Matteo, Greco, Mele, Stabile, Oriolo, Guida, Ragazzo, Mundo. In panchina: Ripoli, Rustillo, Suriano, Todari, Abatiello, Appella, Durante. All.: De Pietro. MARCATORI: 42’ pt Miglionico, 15' st 34’ st(rig.) Appella.
MATERA – E’ con una doppietta di Appella, schierato inizialmente in panchina da mister De Pietro, che il Padre Minozzi riesce a uscire vincente dal campo dal “Gaetano Scirea”. Perde, dunque, ancora per 2 -1 il Varisius, la gara, seppur ben giocata dai neroverdi ha visto vincente il Padre Minozzi che comunque non ha espresso un gioco convincente per meritare la vittoria. La cronaca. Al 12’ ed al 18’ partono bene i ragazzi di mister Donvito con Acquasanta che non trova lo specchio della porta. Al 22’ azione della squadra di Policoro con Di Matteo ma è facile la parata di D’Adamo. Al 30’ ci prova ancora con Stabile ma la palla va oltre la traversa. Al 34’ grande azione corale dei giovani calciatori nero-verdi con Miglionico e Pietracito che però perdono l’occasione propizia per fare gol. Al 35’ Miglionico s’invo-
la solo verso l’area avversaria, Mele lo atterra da tergo, e viene ammonito. Al 38’ tra le proteste dei padroni di casa il Padre Minozzi ha il vantaggio di un rigore: ai difensori nero-verdi in disimpegno è contestato un fallo di mani a braccia chiuse visto solo dall’arbitro con i calciatori ospiti lontani dall’azione; incaricato al tiro è Greco che però infrange la palla sul palo sinistro del portiere D'Adamo che ne intuiva la traiettoria. Al 42’ l’azione che porta in vantaggio i neroverdi allo scadere del secondo minuto di recupero: Miglionico ben servito da V. Fabiano, sul filo del fuorigioco, si invola solo verso il portiere Gulfo e fa gol con ottimo rasoterra alla sua sinistra. Nella ripresa il Padre Minozzi cambia alcuni calciatori mentre l’infortunio di Buono e successivamente di Matera Marcosano obbligano mister
De Pietro (Padre Minozzi)
Donvito a rivedere gli assetti tattici in difesa. Al 15’ gli ospiti pareggiano con Gianlucio Appella abile ad inseguire nell’area piccola una palla lenta sfruttata per un’indecisione di rimessa della difesa. Il Varisius non ci sta e con veemenza mette alle corde un legato Padre Minozzi che rischia al 25’
quando in una facile occasione da gol Moliterni sulla linea avversaria incespica pur potendo spingere la palla nella rete. Al 30’ e’ Ricciardi a sprecare un’altra facile occasione da gol. Al 34’ il Padre Minozzi si avvantaggia di un altro rigore che Appella insacca alle spalle di D'Adamo. La contestazione cagiona
danno ai materani con doppio rosso a Festa e Locapo. Al 41’ i nero-verdi calciano dal limite una punizione che non sortisce il gol sperato. Mister Donvito cosi commenta a fine gara: “A parte il risultato negativo sono orgoglioso dei nostri. Ragazzi, la squadra e’ in crescita. Ho apprezzato il gioco espresso da alcuni calciatori come Matera Marcosano ed altri che hanno ben figurato contro una delle favorite a vincere il campionato; peccato non aver sfruttato le occasioni create, in settimana lavoreremo per migliorare anche l’assetto tattico. L'importante e’ far crescere la giovane squadra che in campo contava solo 2/11 della classe 1992 contrariamente agli avversari sinora incontrati, per la società significa che stiamo lavorando bene nel segno di una scuola calcio che vuol far crescere i giovani”.
Nel big match s’impone la squadra di Fontana
Il Bella ritrova la vittoria grazie ad una tripletta dell’attaccante
Invicta Matera, cinque gol per il primato
Picerno sconfitto da Golia
IL TABELLINO PGS DON BOSCO INVICTA MATERA
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PGS DON BOSCO: Fabrizio, Giannini, Cuccarese, Trivigno, Papangelo, Lorpino, Mancusi, Greco, Pietrafesa, Vaccaro, Cavuoti. In panchina: Foscolo, Restaino, Porretti, Pace, Martoccia, Scavone. INVICTA MATERA: Cifarelli, Sabatiello, Smaldone, Pavese, Galante, Visaggi, Maragno, Manieri, Leccese, Pisciotta, Pietracito. In panchina: Moliterni, Volpe, Debellis, Lomonaco, Campanaro, Chieco, Ricciulli. Allenatore: Fontana. MARCATORI: 15' pt e 5' st Manieri, 28' st Pisciotta, 32' st Maragno, 38' st Leccese.
POTENZA - Non ha avuto storia il match di cartello della terza giornata che vedeva di fronte due delle quattro squadre a punteggio pieno, la PGS Don Bosco e l’Invicta. La cronaca. Partono subito forti gli ospiti che approfittano di un inizio blando dei padroni di casa che non riescono al imporre il loro gioco sulle fasce e risentono dei capovolgimenti di fronte. Proprio su un contropiede
Fontana (Invicta Matera)
al 15’ arriva il goal del vantaggio materano: è il solito Manieri ad anticipare Papangelo e a depositare di testa in rete un preciso traversone di Pisciotta. La reazione della PGS è tanto debole quanto improduttiva, con il solo Cavuoti lasciato troppo solo in avanti. Il primo tempo si chiude così senza altre emozioni. La seconda frazione si apre con una PGS più volitiva ma in evidente giornata no in molti dei suoi uomini. Ad approfittarne è l’Invicta Matera che al 5’ raddoppia con un preciso tiro ancora di Manieri che batte un incolpevole Fabrizio. A questo punto i padroni di casa si disuniscono e gli ospiti dilagano sfruttando alcune incertezze della difesa potentina; prima Pisciotta firma il tris e poi Maragno infila Fabrizio dal limite dell’area con un tiro a mezz’altezza. Il quinto goal arriva al termine della partita con Leccese che è fortunato a mettere in rete con un colpo di testa, la palla prende il palo e danza sulla linea di porta, e a nulla vale il tentativo di recuperarla Fabrizio. Un passivo troppo pesante per i padroni di casa e che viceversa esalta il cinismo dei materani che si propongono, rispettando ogni pronostico come la squadra da battere. I potentini invece avranno subito la possibilità di ritrovarsi domenica prossima a Lauria.
PrimorisultatopositivoperlaformazionediGiuseppeDelPino BELLA – Se Bella-Picerno lo si potesse raccontare con il titolo di un film scriveremmo: “Scusate il ritardo”. Con una buona prestazione e uno strepitoso Golia pronto a concretizzare le occasioni capitategli, il Bella incamera i primi tre punti della stagione al cospetto di un Picerno che solo in parte ha retto l’urto della squadra locale. Passano solo sessanta secondi dall’inizio della gara ed è Maresca a sfiorare la traversa. Cinque minuti dopo Golia involatosi solo da centrocampo trafigge l’incolpevole Bezsmertnyy. Al 22’ occasionissima del Picerno per pareggiare: dalla distanza Laurino coglie l’incrocio dei pali e sulla ribattuta incredibilmente Tripaldi solo davanti la porta mette la palla fuori. Al 24’ calcio d’angolo a favore del Bella ed è Maresca di testa a sfiorare il raddoppio. Al 27’ verticalizzazione per Golia, che beffa Bezsmertnyy con un preciso pallonetto. Al 39’ è R. Passavanti ad impensierire severamente Remollino che devia in angolo. La pri-
BELLA PICERNO 81
Rosaria Lamorte (Bella Calcio)
ma frazione di gioco termina sul doppio vantaggio dei locali. Nella ripresa si vede una partita combattuta prevalentemente a centrocampo e poche, risultano le azioni da rete. Al 28’ R. Passavanti crossa in area ma Tripaldi non è felice nella deviazione di testa. Al 33’ Tripaldi
smarca Laurino che a due passi da Remollino mette a lato. Al 38’ calcio di punizione per il Bella, cross in area e Golia lasciato solo sigla la sua tripletta. Ultima occasione è per il Picerno al 41’: Viaggiano per R. Passavanti che lascia partire un forte tiro che sfiora la traversa.
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BELLA: G. Remollino, Zanfino, Doino, Pacella, Pagliuca, Campanella, Maresca, M. Parisi, Golia, Mupo, D. Remollino. In panchina: D. Parisi, Potenza, Traficante. Allenatore: Del Pino. PICERNO ’81: Bezsmertnyy, C. Passavanti, Pascaretta, Fortunato, Tommasillo, Bernabei, Corrado, Marchese, Tripaldi, R. Passavanti, Laurino. In panchina: Marino, Cocina, Giannattasio, Viaggiano, Tortoriello, Merola, Giuzio. Allenatore: Catalano. MARCATORI: 6’ pt, 27’ pt e 38’ st Golia.
Battuto il Lauria di mister Pesce con ben sei gol
IL TABELLINO DEDALO LAURIA
IL TABELLINO
6 1
DEDALO: Santarsiero, Coviello, V. Gerardi, Scarano, Rosa, Ostuni, P. Gerardi, Summa, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Guglielmi, Carlucci, Giuliano, Campanella, Sabatino, Cammarota, Iannielli. LAURIA: Peritante, Rocco, Brandi, Cozzi, Gugliotti, Olivieri, Reale, Labanca, Mercuro, Lentini, Ielpo. In panchina: Agnello, Borrello, Nicodemo, Castellucci, Pesce, Armentano, Dolce. Allenatore: Pesce. MARCATORI: 6’ pt e 24’ pt Lorusso, 13’ pt Albanese, 29’ pt Iannielli, 8’ st Mercuro, 26’ st e 31’ st Cammarota.
Dedalo, una vittoria che vale oro POTENZA – Il Lauria sparisce al cospetto di una Dedalo determinatissima che sul suo campo mette a segno la sua seconda vittoria di questo campionato Allievi. Contro la formazione guidata da Ambrogio Pesce l’undici del presidente Santoro segna ben sei gol. Tra i marcatori spiccano le doppiette di Lorusso e Cammarota. Le altre due reti dei potentini portano la firma di Iannielli e Albanese. Sei reti per dimostrare non solo al Lauria ma a tutte le altre rivali, che la Dedalo non può essere considerata solo una sorpresa. A Potenza, nel team caro al dirigente Porretti, c’è molto entusiasmo, un pò di meno in quello allenato da Ambrogio Pesce che forse non si aspettava una simile debacle nella città capoluogo di regione. Si guarda
La Dedalo
già alla prossima giornata con la Dedalo che va a fare visita al Padre Minozzi e il
Lauria che proverà a riscattarsi in casa contro la PGS Don Bosco.
48
Sport Niente da fare al “Gaetano Scirea” per la PGS Don Bosco Potenza
Martedì 21 Ottobre 2008•
Quant’è bella l’Invicta Matera A segno Volpe, Picerno, Fiore, Zaccaro e Angelino IL TABELLINO INVICTA MATERA PGS DON BOSCO
7 0
INVICTA MATERA: Tataranni, Nicoletti, Digiglio, Fiore, Antezza, Auletta, Perrone, Picerno, Zaccaro, Angelino, Volpe. In panchina: Campanaro, Romano, Ramundo, Grittini, Castellano, Capolupo. Allenatore: Acquasanta. PGS DON BOSCO: Picerno, Trillo, Vista, Nolè, Logiudice, Mancasi, Genovese, Acierno, Gramaglia, Mazziotta, Zuddas. In panchina: Pietrafesa, Sibillano, Triunfo, D. Mancusi, Vomero, Romaniello, Nobile. Allenatore: Sabia. ARBITRO: Cardinale di Matera. MARCATORI: 1’ pt Volpe, 10’ pt e 18’ pt Picerno, 15’ pt Fiore, 25’ pt e 16’ st Angelino, 30’ pt Zaccaro.
MATERA – Niente e nessuno sembra fermare l’Invicta di mister Savio Acquasanta che centra, tra le mura amiche, la terza vittoria consecutiva. Sotto una pioggia torrenziale, Auletta e compagni disputano una brillante partita e con un secco 7-0 rispediscono a casa i ragazzi della PGS Don Bosco. I giovani calciatori di mister Acquasanta disputano una perfetta partita imponendo delle belle tratte di gioco. La cronaca. Fischio d'inizio e i materani passano già con Volpe che con un tiro dal limite mette la palla in rete per 1-0. Gli ospiti tentano di reagire, ma sono ancora i materani a raddoppiare dopo una triangolazione tra Zaccaro e Angelino è Picerno a superare l'estremo avversario con un preciso diagonale. Dopo cinque minuti é Fiore a mettere la palla alle spalle dell'incolpevole Romaniello. L’Invicta non si ferma e va in goal ancora con Angelino che in mischia mette in rete e con Picerno che approfitta di uno svarione difensivo e insacca per il 5-0. A fine primo tempo tocca a Zaccaro entrare a far parte del club dei marcatori andando a segno con preciso tiro fa fuo-
Primo punto per la squadra di Petrullo
Sotto la pioggia nessuno a segno IL TABELLINO PICERNO 81 DEDALO
0 0
PICERNO ’81: Marino, Pisciottani, Caiata, Scavone, Pinto, D'antonio, Russo, Forte, Mastromauro, Sileo, Cerbasi. In panchina: Capece, Ferrara, Paciello, Souza, Faraone, Fortunato, Martiriggiano. Allenatore: Petrullo. DEDALO: Perna, Sangregorio, Galeati, Costini, Tammone, Scarano, Lorusso, Genovese, Lapelosa, Rosato, Sabia. In panchina: C. Sangregorio, Santangelo, Verrastro, Notarfrancesco, Spagnoletta, Santarsiero. Allenatore: Porretti. ARBITRO: Saporito di Potenza.
PICERNO – Dopo due sconfitte, il Picerno ’81 di mister Nicola Petrullo, trova in casa e contro la Dedalo di mister Porretti, il primo punto. Tra le cose positive, va subito sottolineato, almeno per ciò che riguarda la squadra picernese, che il punto arriva senza subire gol. La cronaca. Gara
La Dedalo
equilibrata con il gioco che si svolge soprattutto a centrocampo. I reparti offensivi delle due squadre non sono riescono quasi mai a concludere nello specchio della porta con i due portieri a fare da spettatori. Al 7’ bella combinazione sulla destra dei locali con Pisciottani, Caiata e Russo che spreca tirando sul portiere da posizione angolata. Al 10’ la Dedalo spreca una ghiotta occasione con Lapelosa che solo davanti al portiere non aggancia un pallone crossato in area dal compagno di squadra Scarano. Al 20’ brivido per il portiere Marino per un tiro-cross di Genovese che diventa molto difficile per il controllo anche per l'abbondante pioggia caduta per tutto il primo tempo che si chiude con un minuto di anticipo. La ripresa è fotocopia della prima frazione di gioco; grande lavoro e impegno dei ragazzi in campo però mai pericolosi sotto porta. Le uniche occasioni arrivano su calcio d'angolo da parte della compagine ospite ma la difesa locale sbroglia con difficoltà. La girandola delle sostituzioni fa terminare la partita senza accontentare nessuno perchè le due squadre desideravano vincere, ma si devono accontentare di un pareggio che comunque è già qualcosa.
Acquasanta (Invicta Matera)
ri che non lascia scampo al portiere ospite. Il secondo tempo, che è una pura formalità, inizia ancora con l'Invicta in avanti, e al quarto d’ora è ancora Angelino a mettere la palla del definitivo 7-0 in fondo al sacco della frastornata PGS Don Bosco.
IL TABELLINO MONTESCAGLIOSO 2 AS MELFI 2 DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Disabato, Eletto, Rosetti, La Forgia, Stasi, Comanda, Carriero, Brizio, Di Mucci, Lupo, Leccese. In panchina: Ditaranto, Notola, Panarelli, Ettorre. Allenatore: Menzano. AS MELFI: Asquino, Lamorte, Laurini, Nuzzo, Grasso, Toglia, Gresia, Del Prete, Potito, Amoroso, Orabona. In panchina: Caporale, La Certosa, Errico, Graziano, Caruso, Venezia. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 3’ pt Amoroso, 25’ pt Di Mucci, 5’ st Orabona, 28’ st Brizio.
Mottola: «I ragazzi hanno giocato meglio della scorsa domenica»
Contro il Deportivo un pareggio inaspettato MONTESCAGLIOSO – E’ un pari arricchito da quattro gol quello che viene fuori dalla sfida tra il Deportivo e il Melfi. La gara, sempre avvincente, si accende subito perché già al 3’ capitan Amoroso porta in vantaggio gli ospiti: con grande personalità, l’attaccante gialloverde conquista palla a centrocampo e dopo uno slalom e da lontano fa partire dal piede sinistro un bolide che si insacca nel set della porta locale. Il Deportivo Montescaglioso reagisce alla supremazia del gioco gialloverde solo con il contropiede rendendosi più volte pericoloso. Al 13’ i federiciani sfiorano il raddoppio con l’attaccante Orabona. prima con un tiro
dalla distanza di poco a lato, e poi, al 20’. In una mischia in area avversaria calcia in porta ma il pallone è neutralizzato sulla linea da un difensore avversario. Al 23’ ospiti ancora pericolosi con Potito che dalla distanza coglie la traversa. Al 25’ pareggio dei padroni di casa: l’attaccante Di Mucci ben lanciato a rete sposta con il corpo il suo diretto avversario e di forza si porta davanti al portiere spiazzandolo con un tiro che vale l’1- 1. Al 29’ i federiciani si portano in attacco e colpiscono il palo con Gresia. L’inizio della ripresa è sempre di marca gialloverde: al 5’ Orabona trova la rete: passaggio in verticale di Toglia, controllo di Orabona
Exploit del Varisius di mister Trani nella trasferta di Policoro
Lamanna condanna la Minozzi POLICORO – I segnali di qualche difficoltà del gioco della squadra di mister Prete si erano già visti nell’incontro della seconda giornata di campionato quando Oliva e compagni a fatica riuscirono superare il Policoro 2000. Allora si dette, anche perché alla prima giornata si era superato agevolmente il Picerno, una spiegazione legata al fatto che si trattasse di un derby, invece, dopo la sconfitta interna con il Varisius siamo costretti a ridimensionare il Padre Minozzi che forse non è la squadra temibile che tutti si aspettavano. Naturalmente quella vista contro il Varisius che non ha giocato bene soprattutto nel primo tempo dove oltre a prendere il goal(l’autore è Lamanna) ha perso per un infortunio al braccio il suo giocatore più rappresentativo, l’attaccante Rina. Solo nella seconda frazione di gioco la squadra di mister Prete si è ripresa ma non è
e perfetta conclusione che vale il 2- 1. Al 12’ Del Prete, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfiora la rete di testa(per lui ci sono anche i complimenti di mister Mottola, “per aver interpretato molto bene le consegne date, sia nella fase difensiva che offensiva). Allo scadere della fine del secondo tempo regolamentare il Montescaglioso di mister Menzano trova quasi inaspettato la rete del pareggio: al 28’ calcio di punizione, palla in area, la difesa melfitana si fa trovare impreparata e Brizio, il più lesto di tutti, indisturbato e da dentro l’area piccola, mette dentro la rete il pallone del pareggio con un preciso tocco.
IL TABELLINO PADRE MINOZZI VARISIUS
0 1
PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Oliva, Prete, Simonetti, Mele, D’oronzio, Silvestri, Pitrelli, Filandi, Rina. In panchina: Greco, Antonucci, Caldararo, Di Paola, Trupo, Piccinni. Allenatore: prete. VARISIUS: Maino, Calderone, Pace, De Nittis, Lacetera, Contini, Di Manzio, Lapacciana, Montemurro, Pistinciuc, Lamanna. In panchina: Pilato, Cito, Leo, Di Cesare, De Palo, Frumero, Schiuma. Allenatore: Trani. MARCATORE: 11’ pt Lamanna. Il Varisius
riuscita a segnare quel gol che gli avrebbe permesso di chiudere almeno in parità un incontro che rende merito ad un Varisius che dopo la sconfitta con i cugini dell’Invicta, si è ripreso in modo travolgente tanto che i suoi tesserati e tifosi cominciano
a sognare in grande. In casa del Padre Minozzi registriamo la dichiarazione del segretario Giuseppe Gammino che dice: “Non facciamo drammi. Bisogna impegnarsi e riscattare al più presto questa sconfitta”.
Sport 49 A Potenza lo Scanzano di Massimo Lerose perde l’imbattibilità •Martedì 21 Ottobre 2008
Prima gioia del Santamaria I tre punti arrivano con i gol di Filadelfio e Rosciano IL TABELLINO SANTAMARIA SCANZANO
2 0
SANTAMARIA: Marino, Picciano, Coluzzi, Tanzariello, Santoro, Campochiaro, Bochicccio, Larocca, Pasos, Filadelfio, Rosciano. In panchina: Casale, Baldassarre, Mazzola, Latrofa, Sileo. Allenatore: Marchitiello. SCANZANO: Salvi, G. Lerose, Faillace, Cuccarese, Castellucci, Taranto, M. Lerose, Frammartino, Camardi, Maiellaro. In panchina: Ciaglia, Olivelli. Allenatore: Lerose. MARCATORI: 18' st Filadelfio, 25' st Rosciano.
POTENZA - Partita molto piacevole quella tra il Santamaria e lo Scanzano con i padroni di casa che impongono subito un bel ritmo contro un avversario ben messo in campo e pronto alle ripartenze. Il primo tempo si gioca prevalentemente a centrocampo con il Santamaria che cerca di imporre il proprio gioco verticalizzando per i suoi avanti e con la squadra di mister Lerose attenta a neutralizzare con un attento fuorigioco. Al 18' i ragazzi allenati da Renato Marchitiello vanno vicini al vantaggio con Rosciano che si invola sul lato sinistro, entra in area, calcia un bel diagonale ma è bravo il portiere ospite a deviare il tiro. Passano cinque minuti ed è ancora il Santamaria a sfiorare il gol con Filadelfio quando, solo davanti all'estremo difensore ospite, calcia leggermente alto. La prima frazione di gioco si chiu-
Marchitiello (Santamaria)
Galantucci (Santamaria)
Montefusco (Santamaria)
de con un nulla di fatto. Il secondo tempo inizia con ritmi più alti da parte dei locali che
cercano di chiudere lo Scanzano nella sua metàcampo. In due occasioni ravvicinate,
al 10' e al 15', il Santamaria va vicinissimo al vantaggio prima con Pasos e poi con Ca-
sale che presentatosi solo davanti a Salvi mette la sfera fuori di poco. Il gol è però nell'area così al 18' su ottima triangolazione Tanzariello apre per Casale che di prima mette in mezzo a Filadelfio che brucia sul colpo l'avversario, entra in area e dribblando il portiere spedisce il pallone nel sacco. Dopo il gol si scuote lo Scanzano che guadagna due punizioni battute da Frammartino entrambe fuori di poco. Nonostante il vantaggio, il Santamaria non tira i remi in barca ma al contrario continua a tenere bene il campo e con un ottimo contropiede raddoppia al 25' con Rosciano di testa dopo aver raccolto un cross dalla destra di Casale. La partita termina con il Santamaria che messo al sicuro il risultato mantiene il possesso del pallone con dei passaggi corti aspettando il fischio finale.
Leone:“Imiglioramenticisono”
I ragazzi di Leo Albano battono un buon Peppino Campagna
Il Policoro 2000 non ferma il Doria
L’Assopotenza cala il poker
IL TABELLINO DORIA POLICORO 2000
5 2
DORIA: V. D. Sabia, D. Romaniello, C. Lorusso, Aur. Coviello, Martinelli, C. Coviello, Balvano, S. Lorusso, G. Lucia, G. Mecca. In panchina: D'andrea, P. Mecca, De Vito, Gio. Mecca, Ant. Coviello, Alex Coviello, Nolè, C. Lorusso. Allenatore: D'andrea. POLICORO 2000: Lillo, Buongiorno, Castronuovo, Spagnolo, Guida, Dastoli, Montemurro, Laita, Leone, Modarelli, Izzi. In panchina: Gallicchio, Magno, Lucarelli, Tamburrino, Fornaro, Spadafora. Allenatore: Leone. MARCATORI: 10' pt Aur. Coviello, 16' pt e 7' st Giu. Mecca, 25' pt (rig.) e 22' st (rig.) Modarelli, 16' st Martinelli, 28' st Lucia. POSSIDENTE - Nelle parole di Vito Leone, allenatore del Policoro 2000, c'è un pò di delusione. Il tecnico ionico si aspettava ben altro dalla trasferta di Possidente. L'auspicio di fare una buona gara era aumentato dopo la partita contro il Padre Minozzi, invece il Doria non ha sbagliato nulla e ha trafitto per ben cinque volte la porta difesa dal piccolo Lillo. Il portierino del Policoro 2000, pur comportandosi bene, nulla ha potuto su Aurelio Coviello, autore, al 10' del primo tempo, del vantaggio locale. Al 16' Giuseppe Mecca ha portato a due il numero dei gol dei padroni di casa che al 25' non sono riusciti a fermare se non in modo irregolare, atterrandolo in area, l'attaccante ospite Modarelli, che poi dagli undici metri ha realizzato il 2 - 1, punteggio con cui si chiuso il primo tempo. La ripresa ha rispecchiato quanto visto nei primi trenta minuti con gli ospiti che pur giocando bene non sono riusciti ad arginare la foga dei locali bravi ad aumentare il proprio vantaggio di nuovo con Giuseppe Mecca, con Martinelli e Lucia. Modarelli, sempre dal di-
Vito Leone (Policoro 2000)
schetto, ha realizzato la seconda rete del Policoro 2000 attenuando una sconfitta che Vito Leone, commenta con queste parole: "Prendere quattro gol su azioni da calcio d'angolo non fa piacere a nessuno e conseguentemente pregiudica una partita che dal punto di vista del gioco mi ha soddisfatto. I ragazzi stanno facendo grandi miglioramenti e questo non può non darmi fiducia per il futuro che ha il volto, me lo si permetta, di Mattia Leone, un ragazzino classe 1997 che ha fatto il debutto da titolare in questo campionato dove sono sicuro faremo tanta strada".
POTENZA – Trascinato dal solito Petraglia, l’Assopotenza fa un sol boccone del Real Peppino Campagna, dopo sessanta minuti belli e intensi. Dicevamo vittoria assolutamente meritata per i ragazzi di mister Albano che hanno sempre dato l’impressione di poter agevolmente avere la meglio di un avversario al quale va ascritto il merito di aver giocato con ordine ed ardore,prerogativa del suo mister Di Biase. La cronaca. In avvio di gara sono gli ospiti a provare a sorprendere il portiere avversario ma il colpo di testa Fusillo si stampa sulla traversa. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare con Petraglia e Forte che sfiorano la rete. La gara si sviluppa su ritmi notevoli e l’Assopotenza riesce ad imporre la sua superiorità tecnico-tattica e la buona intelaiatura di squadra e, dopo aver raccolto i frutti con la doppietta del primo tempo di Petraglia(entrambi i gol su assist di Foscolo), trova anche gli spazi per continuare ad attaccare e mettere in costante difficoltà la difesa avversaria. In avvio di ripresa un netto fallo su Foscolo potrebbe consentire a Iannielli di mettere a sicuro il risulta-
IL TABELLINO ASSOPOTENZA P. CAMPAGNA
La formazione Giovanissimi del Real Peppino Campagna
to: l’esterno potentino però si vede parare il tiro dal dischetto da De Donato che con un bel riflesso devia in angolo. Ci pensa Patrone, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con un gran tiro a volo, a chiudere virtualmente il match. L’Assopotenza non placa la sua voglia di gol e poco dopo, è di nuovo con Petraglia(tripletta) a far gioire i tifosi giallo-blu. Allo scadere la meritata rete della bandiera degli ospiti ad opera del suo calciatore migliore,
Mario Gallitelli (che qualche minuto prima aveva colpito anche un palo) che con un gran tiro da fuori area insacca il pallone all’incrocio dei pali della porta potentina. Da segnalare oltre alla buona prestazione di Petraglia per i locali e Mario Gallitelli per la squadra di Bernalda, anche quella del giovane Foscolo, sicuramente migliore in campo: oltre agli assist forniti ed al rigore procurato ha mostrato buona personalità e buoni fondamentali.
ALLIEVI NAZIONALI - I salentini si impongono con un 4 a 0
IL TABELLINO POTENZA LECCE
Tra i marcatori spicca Petraglia che ne segna altri tre
0 4
POTENZA: Faija, Romano, Verde, Lisanti, Lorusso, Cavaliere, Sacco, Possidente,Cicia, Esposito, Sabato. In panchina: Urbano, Doino, Masi, De Fina, Trincinelli, Cacciapuoti. Allenatore: capobianco. LECCE: Bibba, Rizzo, Cigorio, Legari, Montenegro, Febbraro, De Pascalis, Giaracuni, Lucà, Leggiero, Falcone. MARCATORI: 20’ pt Leggiero, 10’ st Falcone, 18’ st e 39’ st Lucà.
IlPotenzanonfermalacapolista Nulla da fare per il Potenza contro il Lecce, squadra che a Picerno si è imposta con un rotondo 4 – 0. Partita equilibrata fino al 20’ del primo tempo quando una straordinaria punizione calciata, dal limite dell’area da Leggiero si insacca nel set alla sinistra dell’incolpevole Fajia. Pronta la reazione dei ragazzi di mister Capobianco che si rendono pericolosi al 28’ con Sacco e al 34’ con Esposito ma che non raccolgono altro che gli applausi delle persone presenti in tribuna. Il secondo tempo si apre con un avvio bruciante da parte del Lecce capolista che macina gioco con meccanismi perfetti che portano al 10’ in rete l’ottimo Falcone che dalla sinistra, dopo essersi liberato
4 1
ASSOPOTENZA: Di Pasquale, Lauria, Martinelli, Lucia, Ferreira, Iannielli, Patrone, Russillo, Forte, Petraglia, Foscolo. In panchina: Genovese, Lancellotti, D’andrea, De Carlo, Di Nella, Laurino, Cioffredi. Allenatore: Albano. REAL PEPPINO CAMPAGNA: De Donato, Lospinoso, Mic. Gallitelli, Ma. Catapano, Zaza, Afferri, Musillo, Ferrante, Co. Catapano, Moro, Ma. Gallitelli. In panchina: Fuina, Iannuzziello, Russo, Graziadei, Meric. Allenatore: Di Biase. ARBITRO: Ordile di Potenza. MARCATORI: 18’ pt, 23’ pt e 16’ st Petraglia, 13’ st Patrone, 28’ st Gallitelli.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono
CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi
Doino (Potenza)
De Fina (Potenza)
abilmente di un avversario, trafigge nuovamente Fajia. A questo punto inizia la girandola delle sostituzioni. In campo per il Potenza Urbano, Doino, Masi, De Fina, Tricinelli e Cacciapuoti i quali con grande vigore ed impegno si
contrappongono ai ragazzi del Lecce che saliti in cattedra infilano nuovamente la porta del Potenza al 18’ e al 39’ con Lucà. Domenica prossima nuova gara interna per i ragazzi di mister Capobianco contro il Crotone.
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
50
Sport
Martedì 21 Ottobre 2008•
BERRETTI nazionale girone F
BERRETTI nazionale girone G
ALLIEVI nazionali girone H
JUNIORES nazionale girone M
RISULTATI 4ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 4ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 4ª giornata LA CLASSIFICA
RISULTATI 5ª giornata LA CLASSIFICA
A.Bat – V. Lanciano
2 – 2 Gallipoli 10 Monopoli 10 Barletta – Noicattaro 1 - 1 Noicattaro 8 8 Foggia – Manfredonia 2 - 2 Barletta Taranto 6 Monopoli – Normanna1 - 0 Napoli 5 Virtus Lanciano 5 Napoli – Gallipoli 1 - 3 Real Marcianise 5 R. Marcianise – Melfi 2 - 0 Aversa Normanna 4 Andria Bat 4 V. Di Sangro – Taranto 0 - 2 Manfredonia 4 Melfi 3 Foggia 2 Val Di Sangro 0
Catanzaro–Scafat. (tav.) 3 – 0 Cavese Vibonese Cavese- Benevento 1 - 0 Gela Crotone – Sorrento 2 – 1 Benevento Crotone Gela – Igea Virtus 2 – 1 Juve Stabia Sorrento J. Stabia – Cosenza 6 - 0 Cosenza Pagan.– V. Lamezia 1 – 1 Igea Virtus Potenza Potenza – Vibonese 2 – 3 Catanzaro Scafatese* Vigor Lamezia Paganese
Bari – Manfredonia 3 - 0 Bari Lecce Palermo – Foggia 3 - 0 Citta’ Di Palermo Crotone – Taranto 0 - 0 Reggina Catania Noicattaro – Catanzaro3 - 0 Salernitana Manfredonia Potenza – Lecce 0 - 4 Cavese Reggina – Cavese 2 - 1 Potenza Noicattaro Salernitana – Catania 2 - 0 Foggia Taranto Crotone Catanzaro
Angri – Francavilla
PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna – Foggia; Barletta – Val Di Sangro; Manfredonia – Real Marcianise; Melfi – Gallipoli; Noicattaro – Monopoli; Taranto – Andria; Virtus Lanciano – Napoli
PROSSIMO TURNO: Benevento – Cosenza; Cavese – Potenza; Igea Virtus – Crotone; Scafatese – Paganese; Sorrento – Catanzaro; Vibonese – Gela; Vigor Lamezia – Juve Stabia * Un punto di penalizzazione
10 10 10 9 7 7 6 4 4 4 4 0 1 1
10 10 9 8 7 7 6 6 4 4 2 2 2 0
PROSSIMO TURNO: Catania – Bari; Catanzaro – Salernitana; Cavese – Citta’ Di Palermo; Foggia – Noicattaro; Lecce – Reggina; Manfredonia – Taranto; Potenza – Crotone
2 - 0 Nocerina 13 Francavilla Calcio 12 Grottaglie – Gelbison 5 - 3 Grottaglie 11 11 Bitonto – Matera 3 - 3 Sangiuseppese S. Antonio Abate 9 F. Calcio – Brindisi 3 - 0 Brindisi 8 Bitonto 8 Nocerina – S. Genzano4 - 0 Angri 8 5 Sangiusep. – C. Fasano4 - 0 Matera Francavilla 4 Turris – S. A. Abate 1 - 2 Gelbison Cilentovallo3 Turris 2 Calcio Fasano 1 Sporting Genzano* 0 PROSSIMO TURNO: Brindisi – Sangiuseppese; C. Fasano – Turris; Francavilla –Labor Grottaglie; Gelbison Cilentovallo – Nocerina; Matera – Angri; S. Antonio Abate – Bitonto; S. Genzano – Francavilla Calcio * Un Punto Di Penalizzazione
CAMPIONATO BERRETTI La Vibonese si aggiudica il match con una punizione di Villani
Il Potenza s’arrende al 90° Non bastano ai potentini le reti di Lasco e Scavone (rig.) IL TABELLINO POTENZA VIBONESE
2 3
POTENZA: Brancale, Sarubbo, Girelli, Ardolino, Di Bella, Cicia, Mirisola, Palladino, Scavone, Lasco, Nicastro. In panchina: Mentari, De Nicola, Michelino, Cerbone, Giuzio, De Carlo, Limongi. Allenatore: Cincione VIBONESE: Bagnato, Napoli, Di Stasi, De Masi, Schiavello, Sinisi, Ficara, Beltrano, Ben elmir, Lazzana, Villani. In panchina: Muto, Panagia, Grillo, Trentinella, Paternò, Ramondino, Serugli. Allenatore: Scibetta. MARCATORI: 9’ st Ficara, 11’ st e 44’ st Villani, 18’ st Lasco, 25’ st Scavone (rig.). POTENZA – Il carattere non basta al Potenza nella quarta giornata di campionato, battuto da una cinica Vibonese, capolista del girone, a tempo quasi scaduto. Il primo tempo si chiude in parità con il Potenza che al 25' si rende pericoloso con Sarubbo
che s'invola verso la porta difesa da Bagnato che si dimostra prontissimo ad intervenire. Le azioni da goal si maturano nel secondo tempo quando il Potenza lasciato negli spogliatoi il forte difensore Di Bella, dopo aver
ANGRI 1927 FRANCAVILLA
2 0
ANGRI 1927: Fummo, Amarante, Salsano, Giardiello, Di Capua, Coda, Battaglia, Novi, Fantasia, Viscardi, Noto. In panchina: Manzi, Cimmino, Cirillo, Esposito, Dannai, De Luca, D’Auria. Allenatore: Rega. FC FRANCAVILLA: Bruno, V. Bellusci, Salamone, Cocina, Tropiano Petruccelli, Taccogna, A. Bellusci, La Neve, De Marco, D’Agostino. In panchina: D. Gesualdi, Nicodemo, Lo Frano, M. Gesualdi, Guaragnone, Vitale, Ferrazzano. Allenatore: De Benedictis. ARBITRO: Corrado di Battipaglia. MARCATORI: 15’ pt e 30’ st Fantasia. CASOLA DI NAPOLI - Non raccoglie per quanto espresso in campo la squadra di mister De nedictis che al 10’ costruisce la prima azione da rete, impostata da Salamone e conclusa da La Neve di poco fuori dalla porta difesa da Fummo. Dal capovolgimento del gioco nasce l’azione del gol e si
sentire al 20' la reazione del Potenza con Lasco che accorcia le distanze e al 27' pareggia su calcio di rigore per atterramento in area di Scavone che dal dischetto non fallisce. Ma è la Vibonese a portare in casa l'intero botti-
Niente da fare per il Melfi IL TABELLINO REAL MARCIANISE MELFI
2 0
REAL MARCIANISE: Bortone, Petrozzi, Sisonna, Paiscot, Campomaggiore, Toraldo, Maietta, Pingue, Merola, Corace, Monti. In panchina: Konkevich, Secondulfo, Izzo, Carfora, Benevento, Prinzi, Zampardino. Allenatore: Tiziano Montefusco MELFI: Della Luna, Carluccio, Petilli, Stucchi, Fortunato, Bellofatto, Cappiello, Martino, Tomasulo, Ricciardi, Romaniello. In panchina: Dell’anna, Cappa, Mancino, Vurchio, Moccia, D’amelio, Mollica. Allenatore: Natale. MARCATORI: 30’ pt e 40’ st Merola.
JUNIORES M Francavilla, altro stop IL TABELLINO
colpito il palo al 8' con inserimento di Sarubbo in area, consente alla Vibonese di andare in doppio vantaggio nel giro di due minuti (11', 13') prima con Ficara e subito dopo con Villani, oggi in strepitosissima forma. Si fa
infortuna Cocina, colpito al volto e costretto a lasciare il campo: è il bravo Fantasia al 16’ a sfruttare al meglio un invitante passaggio del compagno Novi e con un rasoterra a trafiggere Bruno. Gli ospiti non accusano il colpo e reagiscono con belle incursioni verso la porta difesa da Fummo che neutralizza tutto. La pausa sembra caricare i ragazzi di mister De Benedictis infatti mentre i locali cercano di arginare il gioco a centrocampo gli ospiti sembrano più convinti delle loro possibilità di rimontare lo svantaggio e più volte sfiorano il pareggio con La Neve, V. Bellusci e Taccagna. Ma proprio nel momento in cui il pareggio sembra essere nell’aria arriva la seconda rete ancora una volta ad opera di Fantasia che raccoglie un pallone respinto dalla traversa e insacca di testa in posizione giudicata dagli ospiti, “nettamente di fuorigioco”. I ragazzi di mister De Benedictis non mollano costruendo azioni di gioco che però non portano al tanto sospirato gol. Il dirigente del Francavilla, Giovanni Ferrara, da noi sentito telfonicamente ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Purtroppo quando non si finalizzano a rete ogni elogio lascia il tempo che trova perché quello che conta è il risultato finale”.
CANCELLO MARCIANISE – Un gol per tempo dell’attaccante Merola dà al Real Marcianise la vittoria contro un Melfi che gioca comunque una buona gara sia sotto il profilo tattico che atletico. La differenza tra queste due squadre la fa appunto il numero 9 di casa Merola che al 30’ del primo tempo porta in vantaggio i padroni di casa, capaci solo a cinque minuti dal termine di piegare la resistenza della squadra allenata da mister Gerardo Natale. In casa federiciana ci si lamenta per la direzione arbitrale giudicata, attraverso un comunicato stampa giunto nella giornata di lunedì, “troppo casalinga”. L’arbitro, secondo i dirigenti federiciani, ha convalidato due gol “in netto fuorigioco”. La nota si conclude con un augurio che i responsabili del settore giovanile del Melfi, Alfonso Fensore e Natale Iorio, fanno ai ragazzi di mister Gerardo Natale: “di rifarsi subito, già a partire da sabato prossimo sul comunale di Rapolla contro il titolato Gallipoli”. Una gara importante da giocare, aggiugiamo noi, con la massima determinazione e voglia di vincere.
JUNIORES M Matera, che peccato IL TABELLINO BITONTO FC MATERA
3 3
BITONTO: Dattomo, Terlizzi, Martino, Tedone, Sciancalepore, Uva, Lopez, Rutigliano, Natilla, Martoccia, Carrassi. In panchina: Monte, Carbonara, De Marinis, Memoli, Gregoriano, Misceo, Bottalico. Allenatore: Liddi. FC MATERA: Rondinone, Perrone D’aria, Ripoli, Eletti, Iacovino, Vitelli, Cerabona, L. Cifarelli, Cristofaro, Bolettieri. Allenatore: Roberti MARCATORI: 5’ pt e 42’ pt L. Cifarelli, 24’ pt Natilla (rig.), 45’ pt Bolettieri, 4’ st Bottalico, 10’ st Lopez.
BITONTO – Qualche distrazione di troppo costa caro al Matera che a Bitonto gioca bene ma non raccoglie quanto vorrebbe. La cronaca. La prima segnatura, al 5’, è di L. Cifarelli che, ben lanciato da Bolettieri, si presenta solo davanti al portiere Dattomo e lo infila con un ottimo diagonale sul secondo palo. La reazio-
ne dei padroni di casa si concretizza al 24’ quando Natilla firma il pareggio dagli undici metri. Il Matera al 30’ con Cristofaro ha la possibilità di riportarsi in vantaggio ma il suo tiro si stampa all’incrocio dei pali. I materani continuano a macinare bel gioco, rendendosi pericolosi al 33’ con il bomber L. Cifarelli, la cui conclusione viene respinta con difficoltà dal portiere Dattomo. Due minuti dopo sono i padroni di casa che mettono in allarme la retroguardia materana con Natilla che da buona posizione manda fuori. Al 42’ il Matera mette a segno la rete del sorpasso sempre con il centravanti Cifarelli che viene imbeccato a centro area da un preciso cross di Cristofaro e, con un gesto acrobatico, manda il pallone alle spalle dell’incolpevole Dattoma. La prima frazione di gioco si chiude con l’FC Matera meritatamente in vantaggio per tre reti a una grazie al gol di Bolettieri. Nei primi minuti della ripresa la squadra di casa accorcia la distanza con il nuovo entrato Bottalico direttamente su punizione. I locali avvertono lo stato di disagio degli ospiti e premono maggiormente alla ricerca della rete del pareggio che arriva al 10’ con un preciso colpo di testa da parte di Lopez.
Sarubbo (Potenza)
no realizzando al 44' il goal decisivo operato dal limite dal solito Villani che calcia dal limite per l'intervento irregolare procurato dal giovanissimo portiere potentino. Finisce sulla traversa, infatti, l'ultima azione del Potenza, al 46', su tiro di Ardolino lasciando l'amaro in bocca ai padroni di casa. E' Scavone a precedere i compagni negli spogliatoi per aver riportato il cartellino rosso pochi secondi prima del triplice fischio per atteggiamento scorretto nei confronti di un avversario.
JUNIORES M Il Genzano va giù IL TABELLINO NOCERINA S. GENZANO
4 0
NOCERINA: Lamberti, Avellino, Plaitano, Franco, Benigno, Kaiser, Geniale, F. Stanzione, D’Inverno, Vittore, Polichetti. Allenatore: Pastore. SPORTING GENZANO: Veneziano, Simini, Ciranna, Cafaro, M. Cilla, Di Benedetto, Arresta, Nicolò, D. Cilla, Santangelo, Gargano. Allenatore: Conversano. MARCATORI: 20’ pt e 30’ st D’Inverno, 40’ pt Polichetti, 15’ st Vittore.
NOCERA INFERIORE – Non cerca attenuanti lo Sporting Genzano dopo la sconfitta rimediata contro la Nocerina che sul suo terreno di gioco si impone con un risultato tondo. Il quattro a zero della formazione allenata da mister Pastore è frutto di una gara gocata con buona determinazione dai padroni di casa in gol al 20’ del primo tempo con D’Inverno. A cinque minuti dalla prima frazione di gioco Polichetti va capire alla squadra ospite che sarebbe stato difficile uscire indenne dal campo di Marcianise. Nella ripresa, la compagine di mister Conversano legittima il successo con i gol di Vittore e la seconda rete del centravanti D’Inverno.
Le pagine del CALCIO GIOVANILE sono a cura dell’Agenzia Nigro
Sport 51 A Dilettanti La prova di Trapani dà rinnovato morale alla formazione materana Martedì 21 ottobre 2008
Bawer, è la strada giusta Corvino ottimista: «Ora tre gare da vincere» «ABBIAMO imboccato la strada giusta, giocando una buona partita con la mente più libera. Siamo stati determinati e sfrontati nella maniera giusta». Valerio Corvino vede crescere la sua Bawer e da buon capitano prova a spronare ulteriormente i compagni autori di una prestazione positiva ma sfortunata, per il risultato, sul campo di Trapani. Matera ha giocato la sua partita con precisione ed aggressività, è mancata nel momento del sorpasso e poi ancora nelle occasioni decisive della sfida, in particolare nel tiro dalla lunetta: «il Trapani è stato molto bravo a reagire ad ogni nostro tentativo di rimonta, quando ci avvicinavamo loro erano sempre pronti a ricacciarci indietro con degli ottimi canestri. Eppure la nostra difesa non è stata affatto malvagia. I tiri liberi? Il problema e gli errori si sono verificati solo nei primi due tempi quando abbiamo avuto difficoltà con un canestro che era particolare e sul quale non siamo riusciti a prendere le dovute contromisure. Questo canestro ci ha dato più di un problema, poi nei secondi due quarti non abbiamo più fatto errori nei tiri liberi. Purtroppo la sfida ci è sfuggita proprio nel finale quando potevamo prendere i due punti. Ma la squadra sta crescendo, il lavoro che stiamo facendo giorno dopo giorno è quello giusto. Ora continuiamo su questa strada». Domenica la Bawer è attesa dalla sfida casalinga con l’Ostuni e quella sarà inevitabilmente l’occasione per portare a casa i primi due punti della stagione e dare così un calcio alle preoccupazioni di questo inizio di stagione: «ora ci attende un momento fondamentale nel quale dobbiamo cominciare a vincere, le prossime tre gare sono molto importanti e noi
Valerio Corvino (foto Videouno)
dobbiamo entrare nella mentalità di fare bottino pieno e portare a casa l’intera posta in palio. Sappiamo che saranno altre battaglie come tutte le sfide di questo campionato, ma noi dobbiamo essere pronti ad affrontarle così come abbiamo dimo-
Gergati e accanto Sottana (trapanibasket.it)
strato nel match contro il Trapani» conclude il capitano della Bawer. Oggi il Matera riprenderà la preparazione in vista dei prossimi appuntamenti, da verificare saranno in particolare le condizioni di Matteo Maggioni che è alle prese con un problema ad
una mano. Un guaio che lo ha tenuto fuori dal match contro il Trapani. Il recupero di Maggioni potrebbe essere quindi fondamentale per affrontare il match contro i salentini. Una sfida difficile che la
Bawer dovrà giocare con la massima grinta e determinazione per accantonare il brutto avvio iniziale. «Ora abbiamo imboccato la strada giusta, stiamo raccogliendo i frutti del lavoro di queste settimane. Ora dobbiamo insistere, andare avanti e comincia-
re anche a vincere» chiosa Corvino. La Bawer è proiettata sul futuro, cercando di fare il passo in più che è mancato a Trapani cioè quella vittoria che spazzerebbe via tutte le nubi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne Il tecnico: «Non abbiamo mai perso il controllo della gara»
Il coach Sanza elogia il gruppo LA VITTORIA del gruppo, dell'applicazione difensiva, delle percentuali al tiro. Sono state queste le chiavi di lettura del successo colto dalla Basilia Codra Mediterranea Potenza al termine del match di sabato scorso al Pala Pergola contro l'ostica compagine della Nipar Athena Roma. Il 66 a 56 maturato al suono della sirena è figlio della grande prova corale offerta dalle atlete di Marilia Sanza al cospetto di un cliente scomodo, soprattutto sul piano tattico, qual è stato il quintetto di Mauro Casadio. L'applicazione mentale è stata la chiave di lettura di un match, letto magistralmente da Stefania Filograsso, migliore in campo tra le potentine che ha saputo fare della grinta, della tenacia e della gestione attenta del match, le chiavi di lettura di una sfida sempre condotta con autorità dalla Basilia
Codra Mediterranea Potenza. Il terzo successo consecutivo in campionato consegna al presidente Niccolò Martellotta una squadra capace e volitiva, sempre pronta a sferrare il colpo del ko. L'ambiente ovviamente è euforico, il tris vincente ottenuto a spese della compagine capitolina la dice lunga sull'attuale stato di forma del gruppo capitanato da Sonia Crovatto. Il coach Marilia Sanza ha parlato del match vinto contro la Nipar Athena Roma affermando: “Abbiamo giocato meglio rispetto alla gara con il Partinico. Le mie atlete sono state sempre in testa, non hanno mai perso il comando delle operazioni. La prova complessiva mi è piaciuta tantissimo. Sono contenta per come sono andate le cose in campo”. Sulla stessa falsa riga il commento di Stefania Filograsso che ha espresso il suo parere affermando:
“Il successo è stato il frutto di una settimana di lavoro positiva. Abbiamo svolto una bella settimana di allenamenti. Ci siamo trovate di fronte un cliente scomodo, Roma gioca un basket molto intelligente sul piano tattico”. La Filograsso parla anche della difesa: “Durante la partita abbiamo dato tanto in difesa, tale aspetto ci ha consentito di avere ottime ripartenze e fulminei contropiedi. Abbiamo gestito davvero bene la partita”. Parla della sua gara: “Io migliore in campo? No, tutte le mie compagne di squadra sono state brave nel darmi la possibilità di giocare al meglio. La squadra è formata da ragazze intelligenti e pronte a sacrificarsi per vincere le partite”. Filograsso chiude parlando del prossimo impegno, contro il Città Futura Roma, sabato al Palasport Luca Avenali: “Affronteremo una squa-
Marilia Sanza
dra giovane che ha vinto il campionato nazionale under 19. Le romane corrono tanto, pressano a tutto campo e non danno la possibilità di rifiatare alle squadre avversarie. Sarà una partita estremamente dura”. f.menonna@luedi.it
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Sport
Martedì 21 ottobre 2008
Il play della Levoni, Maurizio ferrara (foto Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Ferrara: «L’approccio mentale non è stato dei migliori»
Levoni, uno stop che brucia Fa male la sconfitta di soli due punti a Fossombrone DUE punti buttati alle ortiche. E' questa l'analisi del giorno dopo della Levoni Potenza sconfitta a Fossombrone contro il Bartoli Dondup per 75 a 73. Due i punti di scarto, ironia della sorte, beffardi e amari, quelli lasciati dalla squadra di Gianni Tripodi sul parquet marchigiano. La partita disputata dai ragazzi di Tripodi è stata segnata dall'inizio sprint e dalle ottime percentuali al tiro dei biancorossi che hanno avuto ampi margini di vantaggio, ivi compreso il 41 a 28 che ha dato l'illusione a Palombita e compagni di poter espugnare il Pala Cairoli di Fossombrone. La squadra ha pian piano perso smalto, concretezza e voglia di superare il complesso marchigiano, consentendo ai padroni di casa di recuperare il gap e superare i lucani nel finale caotico e convulso di un match, chiusosi con l'errore da tre di Matteo Metz che ha sbagliato a poche manciate dal termine il canestro del sorpasso. Una beffa, ma anche la consapevolezza che questa squadra deve giocare con maggiore attenzione e precisione nei momenti importanti delle partite. La Levoni Potenza ha subito il ko a causa della prova complessivamente poco positiva di alcuni uomini, in primis Ferrara che ha sbagliato l'approccio alla stessa, subendo forse l'eccessiva tensione che in soldoni si è materializzata in un carico di falli eccessivo. Ora per i biancorossi è tempo di riflettere sulle cause del ko e pensare al prossimo delicato impegno di campionato, quello in programma domenica al Pala Pergola contro il Barcellona Pozzo di Gotto. La sfida di Fossombrone è raccontata da Maurizio Ferrara che non cerca alibi circa la sua prova e la sconfitta rimediata dai potentini rimarcando: “Abbiamo ripetuto le partite con Ferentino e Ostuni, siamo andati in vangaggio poi non siamo stati attenti nelle fasi decisive. A mio avviso è venuto me-
Grasso e accanto i tifosi
no l'approccio mentale al confronto”. Ferrara preferisce non parlare dell'apporto della panchina ma afferma: “Qualche problema va risolto. La squadra per 8/10 è diversa da quella della passata stagione. Ci conosciamo da poco tempo, siamo
Il lungo Femminini
soltanto alla terza di campionato, bisogna lavorare duramente”. Il playmaker parla della sua prova senza “accampare” scuse: “La mia partita è stata negativa, condizionata dai falli e dagli errori. Non cerco alibi, ho giocato al di sotto delle più logiche
attese. Ho commesso subito tre falli, non mi sono espresso al meglio. Abbiamo gettato alle ortiche l'occasione per vincere la partita. Tutta la squadra deve riflettere circa le cause che hanno portato al ko”. Il giocatore di Tripodi parla anche della prossima
sfida, quella di domenica contro il Barcellona Pozzo di Gotto, guidata in panchina dal coach Pippo Sidoti: “I siciliani formano un complesso difficile da superare. Nel pre campionato abbiamo subito una bella mazzata. Non sarà facile
superare il team messinese, formato da elementi esperti e ben diretti da Sidoti”. Da oggi si lavora e si riflette, Barcellona Pozzo di Gotto è ostacolo duro da superare. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti L’ala Pellegrini: «La Centre Corporelle è uscita alla distanza»
L’Invicta prosegue nel suo percorso netto UNA VITTORIA sudata, sofferta e quanto mai importante per l'economia della classifica della Centre Corporelle Potenza. Il colpo gobbo del Pala Azzurro di Pagani maturato domenica pomeriggio, senza l'apporto importante di Vito Favia rende merito ai sacrifici e agli sforzi compiuti durante l'estate dal sodalizio lucano. I risultati sono il pane della vita, e questa Centre Corporelle ha tanta voglia di mangiare ancora e produrre punti, gioco spettacolare ed emozioni nel segno tangibile di una forza atletica e fisica. I quaranta minuti di gioco hanno confermato la bontà del mosaico allestito d'estate dal tandem Viggiano-Torlo. Una squadra, quella allenata da Dino De Angelis, attento timoniere biancoceleste che sta facendo dell'esperienza, del gioco in velocità e dell'ottima intelaiatura le sue armi migliori per venire a capo delle rivali incontrate finora.
La Centre Corporelle ha meritato il successo colto a Pagani, esprimendo una pallacanestro solida, anche quando i campani sono stati bravi a mettere in crisi capitan Castellitto e compagni. Una prova di maturità, quella fornita dal gruppo potentino, che, nonostante alcuni problemi in fase offensiva ha potuto far breccia nella munita retroguardia di Dello Iacovo, uscendo alla distanza al termine di un match molto complicato. Il secondo successo esterno consecutivo rende merito alla squadra potentina. Tra i protagonisti dell'affermazione conseguita dai lucani c'è sicuramente Marco Pellegrini, giocatore romano che ha dato un contributo determinante al colpo gobbo di Pagani. Pellegrini ha fatto il punto della situazione affermando: “Abbiamo vinto su un campo difficile, a mio avviso per molte squadre sarà ostico passare a Pagani. Il parquet
non offre punti di riferimento, abbiamo avuto difficoltà iniziali. Il pubblico numeroso ha spinto i campani durante la partita. Siamo stati bravi a tenere i nervi saldi e imporci senza particolari problemi”. Pellegrini elogia il lavoro di De Angelis: “Il nostro allenatore continua a metterci in campo magistralmente. Sta lavorando bene, è un condottiero di grande qualità. Sono contento di giocare nella squadra allenata da De Angelis”. Il giocatore capitolino va avanti nella sua disamina: “La partita è stata difficile, abbiamo avuto percentuali basse al tiro. Quando siamo usciti alla distanza il mio contributo e quello di Antonello (Marchese ndr) ha consentito al gruppo di cambiare faccia e produrre il massimo sforzo”. Pellegrini parla del prossimo avversario, il Messina: “Ho sempre sostenuto che le gare contro le formazioni di bassa classifica sono quelle più
Marco Pellegrini
complesse e delicate. Paradossalmente è più facile esprimersi bene contro le dirette concorrenti. Tutte contro di noi giocano alla morte. Siamo i favoriti del campionato. I rivali queste cose le sanno bene”. sport@luedi.it
Sport 53 Basket B Dilettanti Gallotta è cinico: «L’importante è che abbiamo vinto» Martedì 21 ottobre 2008
Bernalda, due punti preziosi Prestazione non al top, ma c’è il primato in classifica BERNALDA - La sintesi del vittorioso match con i bravi siciliani del Canicattì è nelle parole di patron Gallotta: “La partita non è stata bella per l'atteggiamento un pò molle di alcuni nostri ragazzi che sono mancati soprattutto in difesa, e in modo evidente nel primo tempo; però ci siamo presi i due punti che erano la cosa più importante, facendo vedere anche delle buone cose nell'arco dei 40 minuti, ed i risultati degli altri campi hanno annullato le differenze. Quindi ripartiamo con l'obiettivo di fare, oltre al risultato, un buon gioco in difesa senza il quale staremo in sofferenza per il resto del campionato; ora giocatori e tecnici devono concentrarsi sulla sfida di Corato per sfatare un tabù e per ottenere su un campo impegnativo un successo che sarebbe molto qualificante”. Il play rossoblu Rossi Pose fa il punto: “Quando eravamo sopra ci siamo seduti, ma devo dire che forse in quei momenti la stanchezza ha preso il sopravvento; nel momento in cui saremo tutti a posto fisicamente si vedrà il nostro vero valore perché sapremo restare concentrati per tutta la gara. Sono contento per Filloy che ha giocato una buona partita poiché è uno che si impegna tanto e ci mette il cuore, si sta riprendendo e quando sarà al 100% sarà fondamentale”. Due dichiarazioni che lasciano trasparire gli stessi sentimenti del pubblico a fine incontro: gioia e soddisfazione per il successo ma in modo contenuto come se fosse mancato quel qualcosa che spinge il tifoso all'esultanza sconfinata della vittoria entusiasmante. Cosa, esattamente? Forse un'impressione di apparente indolenza sul parquet da parte dei giocatori, ma su questo c'è da riconoscere che gioca a sfavore di Russo e compagni il paragone con la magica serata contro Ruvo, una partita forse irripetibile finché ci sarà questa condizione ancora da migliorare; poi la differenza sostanziosa tra quanto la squadra produce in attacco (86 punti non sono cosa da poco) e quanto concede agli avversari (quelli concessi al Canicattì, 79, francamente sono stati troppi); infine la constatazione che alcuni elementi non sono ancora al top. Ma, ad onor del vero, ci sono anche constatazioni positive: primo, se la squadra gioca così così e vince c'è da aspettarsi grandi cose quando giocherà al massimo; secondo, anche le squadre più “rognose” e dure in difesa, come quella di POLICORO - Si sta godendo le meritate vacanze dopo un vero e proprio tour de force durato tutto l'anno iniziato e finito domenica 12 ottobre a bordo della sua Fiat 128 rally di colore rosso della scuderia “Policoro Corse Veteran club”. Meritate perché Antonio Lavieri è salito sul gradino più alto del campionato italiano di Velocità Montagna e di quello della categoria “Turismo 1300”. Due traguardi importantissimi della sua carriera che lo proiettano, nonostante la giovane età, tra i grandi della sua categoria. Così lo abbiamo incontrato nel suo ufficio di via Siris nella mattinata di venerdì. Ti aspettavi un doppio successo? “Nella mia carriera ho disputato 23 gare, di cui una in pista, e solo una volta non ho concluso la gara per pro-
Atletica Ferrandinesi alla ribalta
Mangieri e Mestria brillano a Salerno
Carpineti protagonista della vittoria con il Canicattì (foto tratta da www.cestisticabernalda.it)
Schiavone con a Mestria, sotto Mangieri della Podistica
coach Binetti, devono arrendersi di fronte alla varietà di invenzioni offensive rossoblu garantite da un numero notevole di giocatori in grado di puntare a canestro; terzo, questa squadra può giocare realmente in dieci ed è diffici-
le immaginare che tutti e dieci possano andare incontro ad una serata storta più di una volta nell'arco del campionato, ed è già successo a Maddaloni. Insomma, pur riflettendo su errori e limiti, il futuro appare sereno; resta il
punto interrogativo dell'estremo equilibrio del girone: sette squadre a 4 punti e sette a 2 la dicono lunga sulle difficoltà del campionato. C'è da attendersi grande battaglia. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
PODISTI ferrandinesi alla StraSalerno. La manifestazione, che ha accolto oltre 700 atleti sul suggestivo lungomare della cittadina campana, è stata vinta in campo maschile dal giovane Zaid Issam della Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera con il tempo di 1h06'47", mentre in campo femminile ha trionfato Soumya Laabani in 1h22'29. Alla manifestazione hanno preso parte anche Francesco Mangieri e Tommaso Mestria dell' Asd Podistica Ferrandina assidui concorrenti della StraSalerno ma in genere amanti di questo sport avendo partecipato quest'anno a
Auto Periodo di riposo per il policorese dopo la vittoria del campionato Velocità Montagna
Lavieri, una vita tra volante e podio blemi all'autovettura. Per il resto sono andato sempre a podio. Nel campionato appena concluso ho vinto nove volte e sono arrivato secondo tre volte, mentre sul circuito di Radicandoli la gara automobilistica non si è disputata. Pertanto il campionato “Challenge 2008” vinto era per me, senza modestia, un atto dovuto e mi sarei meravigliato del contrario proprio in virtù di tante gare vinte in passato. Anche la piazza d'onore sarebbe stata per me una sconfitta”. Hai pensato di non potercela fare durante il campionato? “Nell'ultima gara della
Coppa del Chianti con la classifica cortissima e con piloti tutti del posto che conoscevano a menadito la pista, ho temuto un po' di arrivare alle spalle del mio antagonista principale Betti. Poi durante la gara ho capito che quando il gioco si fa duro i duri entrano in campo e ho superato quel pizzico di paura che per qualche minuto ha attraversato braccia e gambe. Devo dire però che questo risultato lo devo condividere con la mia autovettura che non mi ha mai tradito e mi garantisce la massima affidabilità”. Più bravo il pilota o la macchina?
“Il pilota perché ha l'anima, la macchina è il mezzo per raggiungere il fine deciso dell'uomo”. Avete vinto solo in due? “Questo è uno sport dove il gioco di squadra è importante. Lo detto anche prima: senza l'uomo non si va da nessuna parte. E questo risultato è figlio del lavoro certosino che si nasconde dietro le quinte di ogni gara di tutto il team del “Veteran Club” composto da Pietro Viggiani e Gaetano Pasquino, che ringrazio per l'assistenza tecnica e morale; così come mio padre, Gino, il Montezemolo della situazione che mi ha garantito col suo sponsor la
partecipazione al campionato”. Quando hai scoperto questo sport? “A 16 anni dopo alcuni anni a bordo di kart mio padre mi portò all'autodromo di Vallelunga e la Fai (Federazione automobilistica italia) mi diede nel 2000 la “patente” di pilota senza poter guidare su strade aperte al traffico. Dopo ho gareggiato con una mini cooper a Monza, Imola e Mugello; poi a bordo di una Peugeot, Lupo e infine ho trovato nella Fiat 128 la macchina della mia vita che mi ha dato le maggiori soddisfazioni. Diciamo che sono approdato per caso,
ben sette competizioni sulla distanza dei 21,097 chilometri. A Salerno soddisfacente è stato il rendimento dei due podisti materani: Mangieri è giunto sulla linea del traguardo dopo 1h30'45" mentre Mestria ha fermato il cronometro ad 1h37'46". Per l'associazione podistica Ferrandina sono già in calendario altri appuntamenti di rilievo. Gli atleti ferrandinesi saranno impegnati nei prossimi mesi, sempre in gare di mezza maratona, ad Andria, Melfi e Civitavecchia. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
proprio come la firma Dio sulla vita dell'uomo quando non si vuol far conoscere”. Il driver più ostico che ha incontrato? “L'ultimo, Betti. E' stato un osso duro da battere. Però credo che alla fine il mio titolo sia meritato: 9 vittorie e 3 secondi posti su 13 gare lo dimostrano”. Programmi per il futuro? “Ci sto pensando poco perché voglio rilassarmi un po' in questo periodo. Però non nascondo di essere stato già contattato dalla “Prototipi Elia” per partecipare al prossimo campionato di auto moderne anche se, indipendentemente dall'esito della trattativa, non credo di abbandonare il campionato di autostoriche; sono troppo affezionato alla mia 128 rally”. Gabriele Elia sport@luedi.it
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Sport C1 Contro il Real Corona Rionero in evidenza Benevento autore di 5 gol
Martedì 21 ottobre 2008
Calcio a 5
La Meco cala il poker Quarto successo di fila per il team di Brindisi C1 Semaforo rosso per il Comitato Santa Maria
Il derby è del Rossellino COM.S.MARIA ROSSELLINO
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COMITATO S. MARIA: Passarella, Podano, Tramutola, Romano, Lovito, Bonansegna, Calvello, Pecora, Condelli, Tolla, Pace, Di Noia. All. Lovito. ROSSELLINO POTENZA: Gallo, Catalano, Laranga, Bochicchio, Ricci, Dapoto, Coviello, Nolè, Caggiano, Onorato, Pirrone A., Pirrone R. All. Catalano. ARBITRI: Giovanni Salvia e Lari Abbas Masoumi di Potenza. RETI: 21' Nolè (R), 29' Nolè (R), 1' Tramutola (C), 4' Pirrone R. (R). POTENZA - Bella prova di carattere quella del Rossellino Potenza che si aggiudica il derby contro il Comitato Santa Maria, vincendo per 3-1. Partono subito meglio i padroni di casa. Al 2' Pecora ci prova dalla distanza, ma Gallo non si lascia sorprendere. Dopo 1’, Di Noia, con un colpo di tacco, sfiora il gol. Il Rossellino prova a reagire ma, in questa prima fase, i ragazzi allenati da Lovito sono bravi a chiudere gli spazi e a ripartire in velocità. Gli ospiti, però, iniziano a prendere coraggio: Coviello, in ottima forma, si trova più volte a tu per tu con Passarella, ma non riesce a trovare la strada del gol. Proprio Antonello Coviello salva sulla linea un tiro di Calvello. Al 17' Onorato parte in contropiede e manca di un soffio lo specchio della porta. Al 21', però, non c'è niente da fare: Nolè fa tutto da solo e, caparbio, gonfia la rete per il momentaneo 1-0. Il Rossellino continua a crederci: al 22' mister Catalano manda la palla di poco fuori e un instancabile Coviello prova in tutti i modi a spiazzare Passarella. Al 25' l'arbitro assegna un tiro libero per il Comitato: ci prova Pecora con una gran botta, ma la palla finisce di poco al lato alla destra di Gallo. Gol
Laranga del Rossellino
sbagliato, gol subito: al 29' arriva il raddoppio del Rossellino, con Nolè che firma la sua personale doppietta. Nei mi-
nuti finali, ancora Pecora, su tiro libero, ha l'occasione di rifarsi, ma un superbo Gallo chiude ogni speranza agli avversari con una bella parata. Nel secondo tempo, passa 1' e Tramutola, con una bella azione personale, scarta tutti e accorcia le distanze. La gioia dei padroni di casa, però, dura poco: al 4' capitan Rocco Pirrone, dopo una bella azione collettiva, gonfia la rete per il definitivo 1-3. Il finale è tutto del Rossellino, con Ricci, Bochicchio e Coviello che la fanno da padroni. Per il Comitato, invece, solo un bravo Boninsegna non basta per riaprire la partita. a.m.c.
MECO POTENZA 9 R. C. RIONERO 4 MECO POTENZA: Galasso, Perrone, Coiro, Pronesti, Ricchiuti, Lorusso, Cuviello, Brindisi, Mecca, Sabia, Benevento. All. Brindisi. REAL RIONERO: Carnevale, Montedoro Mauro, Montedoro Michele, Brienza, D'Urso, Capobianco, Callimo, Di Lucchio, Archetti, Murano All. Rosiello. ARBITRI: Lorenzo Gravina di Venosa e Prospero Armentano di Potenza RETI: 5' Cuviello (M), 6' Benevento (M), 12' D'Urso (R), 16' Cuviello (M), 19' Capobianco (R), 21' Benevento (M), 30' D'Urso (R), 2' Benevento (M), 6' Benevento (M), 8' Brienza (R), 10' Benevento (M), 14' Lorusso (M), 24'
Benevento della Meco e il tecnico della capolista Brindisi
Ricchiuti (M). NOTE: al 23' del s.t. viene espulso D'Urso del Rionero per doppia ammonizione POTENZA - Goleada per la Meco Potenza, che dilaga su un Rionero sceso in campo con poca grinta e convinzione e si conferma prima forza del girone di serie C1. Partono subito bene i padroni di casa: al 5' il giovane Cuviello gonfia la rete per l'1-0 e, dopo neanche un minuto, Benevento sigla il raddoppio con un gran bel gol. Il Rionero, però, non resta a guardare e al 12' D'Urso mette la palla in rete. Nel frattempo Galasso si infortuna, ma comunque continua a resistere tra i pali. Al 16' ancora Cuviello spiazza Carnevale, su passaggio filtrante di Ricchiuti ma, dopo appena 3 minuti, Capobianco accorcia le distanze. La partita diventa combattuta e le azioni fioccano da una parte e dall'altra. Al 21', però, arriva la “magia” di Benevento che di prima scavalca Carnevale con un perfetto pallonetto. Tuttavia, i ragazzi di mister Rosiello non si abbattono, continuano ad attaccare e, sul finire del primo tempo, ancora D'Urso, su punizione, sigla il terzo gol per i suoi. Nella ripresa, dopo la “strigliata” negli spogliatoi di mister Brindisi, la Meco torna in campo più convinta dei
propri mezzi. Passano pochi secondi e Cuviello coglie il palo alla destra di Carnevale. Ed è proprio Cuviello, al 2', ad ispirare Benevento su calcio d'angolo per il gol del 5-3. Il Rionero prova a reagire con D'Urso e Capobianco, ma Galasso non si lascia sorprendere. Al 6', poi, Carnevale non può nulla contro la coppia Cuviello-Benevento: quest'ultimo, complice anche una disattenzione della difesa avversaria, segna il suo quarto gol. Sull'altro versante, Brienza, su passaggio del solito Capobianco, accorcia le distanze, ma la Meco continua a macinare gioco e a portarsi in avanti e al 10' su calcio d'angolo di Pronesti, arriva l'instancabile Benevento che facile facile mette la palla in rete e firma la “quintetta”. I potentini prendono in mano le redini del gioco: al 12' Lorusso entra al posto di Cuviello e al 14' proprio il bravo laterale sinistro, dopo una bella azione collettiva diretta da un esperto Silvano Pronesti, mette in rete il gol dell'8-4. Al 23' viene espulso D'Urso del Rionero per doppia ammonizione: i potentini approfittano della momentanea superiorità numerica e, dopo 1 minuto, Ricchiuti suggella il definitivo 9-4. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Sport 55 C1 Di Leo, Mancini e Smaldone mettono al tappeto il Deportivo Martedì 21 ottobre 2008
Calcio a 5
La Vigor che non ti aspetti Colpo gobbo in casa del Senise per i materani DEP. SENISE 1 VIGOR MATERA 3 DEPORTIVO SENISE: Rossi A, Sassano, Blotti, Tuzio A., Capano, De Fina, L'Amico, Collarino, Tuzio E., Amendolara. All.: Bulfaro. VIGOR MATERA: Tralli, Natuzzi, Pisciotta M., Di Leo, Lamacchia, Smaldone, D'Oppido, Mancini, Pisciotta F., Logiudice, Laperchia, Morelli. All.: Marchitelli. ARBITRI: De Luca e Iannibelli RETI: 23' pt Di Leo (M), 29' pt Tuzio E. (S), 10' st Mancini (M), 26' st Smaldone (M). NOTE: spettatori 200 circa. Espulsi al 5' st Capano e Morelli. Angoli: 13-11 per il Senise SENISE - Seconda sconfitta consecutiva per il Deportivo Senise, questa volta la formazione del presidente Rosario Palermo, si è dovuta arrendere ad un Vigor
Antonio Tuzio del Senise
Matera ben messo in campo e per niente rinunciatario. I ragazzi allenati da Roberto Bulfaro, hanno sciupato molte occasioni, soprattutto nei primi minuti di gioco. Al 15' punizione a due, con Capano che appoggia per L'Amico, con la palla che scheggia la
traversa. I materani si rendono pericolosi, approfittando di alcuni momenti di sbandamento difensivo, da parte del Senise. Ed è proprio in una di queste occasioni, che al 23' la Vigor si porta in vantaggio. Un primo tiro di Smaldone, viene ottimamente respinto dal portiere locale Collarino, che poi deve arrendersi al tap-in vincente di Di Leo. Il Deportivo Senise accusa il colpo e rischia di subire il raddoppio pochi minuti dopo, ma gli ospiti sprecano clamorosamente. Al 28' tiro libero di Tuzio A., respinta del portiere Tralli, sul pallone si avventa Tuzio E. che colpisce il palo. Un minuto dopo, altro tiro libero a favore dei padroni di casa, alla battuta Tuzio E., la palla calciata violentemente, si insacca alle spalle dell'estremo difensore materano. La prima frazione di gioco termina sul risultato di 1-1. La ripresa del gioco, comincia
con le due squadre un po' nervose, infatti, al 5'st espulsione di Capano, dopo una brutta entrata su Mancini, ne nasce un parapiglia, con Morelli che protesta e strattona l'autore del fallo, con gli arbitri a pochi passi, per lui inevitabile il cartellino rosso. Si ricomincia a giocare con le due formazioni in inferiorità numerica. Al 10' st materani in vantaggio con Vito Mancini, che in diagonale trafigge Collarino, che non può nulla per intercettare la sfera che, si insacca sotto la traversa. A questo punto, il Deportivo Senise tenta il tutto per tutto, prima con L'Amico, ma il portiere ospite si supera deviando la sfera e poi con Amendolara, con la palla che termina di poco a lato. Il Senise preme, ma sono i materani a segnare e lo fanno al 26' st con Smaldone, che appoggia la palla in rete per il definitivo 3-1. Claudio Sole sport@luedi.it
C1 Gli uomini di Mimmo Carbone restano con l’amaro in bocca
Grassano, rigore galeotto Il Bernalda trova il pari dal dischetto a tempo scaduto GRASSANO BERNALDA
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GRASSANO: Carbone G., Sanseverino S., Denisi A., Calluso F., Bonomo F., Bichicchio N., Vizzuso D., Daraio G., Sileo G., Grippo C., Pirrone M. Allenatore: Domenico Carbone BERNALDA: Dascanio C., Calabrese D., Scardillo F., Caputo A., Calabrese F., Gallitelli D., Gallitelli G., Dibiase M., Basile A., Brico B., Russo. ARBITRI: Triano e Labanca di Potenza. RETI: Bochicchio (5', 12' st), Calluso (6' st), Daraio (13' st), Gallitelli D (20', 30', 30' st), Calabrese F. (22'). GRASSANO - “Un pareggio non meritato”, questo è stato il primo commento a fine gara dall'allenatore del Grassano Domenico Carbone. Questo grido di appello alla giustizia è scaturito a seguito del rigore discutibile decretato dall'arbitro al 30' del secondo tempo per un rimpallo della palla sul braccio del difensore di casa. La partita è stata molto equilibrata nella prima frazione di gioco e sugli attacchi della squadra ospite il Grassano non solo
ha saputo difendersi ma ha trovato spunti con le falcate di Calluso e il solito Bochicchio che seguiti da tutti i giocatori scesi in campo hanno tenuto gli avversari in scacco matto. Nella seconda frazione di gioco il portiere ospite è stato protagonista di tante parate frutto di azioni meritevoli dei giocatori di casa. Giovanni Carbone al 4' del secondo tempo grazie alla sua esperienza salva i pali da un rigore calciato da Gallitelli, cosa che purtroppo non ha potuto fare a fine gara. “A questo punto - ha continuato Carbone - posso dire che per noi esiste una specie di maledizione o sfortuna quando giochiamo in casa, già l'anno scorso abbiamo subito un torto arbitrale che per mero errore umano non segnò un gol sul suo taccuino e ci fu assegnato il pareggio e non la vittoria. In questa partita un rigore a mio avviso inesistente fischiato all'ultimo secondo del minuto di recupero del secondo tempo, ha assegnato alla mia squadra un pareggio che non ripaga l'onestà e la serietà dimostrata in campo da tutti i ragazzi”. Tantissimi i tifosi rimasti fuori del palazzetto perché la partita si è giocata a porte chiuse per l'applicazione delle misure di ina-
gibilità, difatti presenti davanti ai cancelli i carabinieri della locale stazione che hanno fatto rispettare il decreto prefettizio. I tifosi e sostenitori si sono ripromessi di voler incontrare nei prossimi giorni l'assessore allo sport del comune di Grassano Pasquale Pascale per chiedere chiarimenti circa la chiusura del palazzetto, quali siano le motivazioni di tale decisione e quale la strada da percorrere per togliere i divieti. Il sostenitore eletto l'anno scorso come il più “simpatico” Pasquale Carbone ha voluto dare un suo commento: “ la nostra tifoseria è chiassosa ma non ha mai superato i limiti della legalità, e a Grassano non si sono mai verificati episodi spiacevoli sia nei confronti degli arbitri che nei confronti delle squadre e delle tifoserie ospiti. Assistiamo tutti i giorni al morire lento dei nostri piccoli comuni per altre problematiche legate al lavoro e all'emigrazione, pertanto ritengo che sia indegno privare i giovani che vivono ancora in questo paese di poter trascorrere un'ora di svago seguendo la propria squadra di calcio”. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
C1 La Fecip si scopre corsara
Il Real Lavello resta in fondo al gruppo REAL LAVELLO 2 FECIP PISTICCI 3 REAL LAVELLO: Bergamasco, Di Già, De Cillis V., Catapano, Tudisco. A disp. Di Cugno, Zizza, Di Vittorio, De Cillis M., Miranda, Tenore. All. Capuano. FECIP PISTICCI 2002: David, Albano, D'Alessandro Ma., Kaba, Panio. A disp. D'Alessandro Mi., Radesca, Grieco, Giugni, Adduci, Masiello, Di Pede. All. Di Pede e Masiello. ARBITRI: Franciosa e Guida di Venosa. RETI: 10' pt Catapano (L), 20' pt Albano su tiro libero (P), 2' st Miranda (L), 16' st Di Pede (P), 28' st Panio (P). NOTE: ammonito Tenore del Lavello. Recuperi: 1' pt e 3' st.
Mauro Catapano
LAVELLO - Ancora a zero ed è fanalino di coda il Real Lavello di mister Capuano che alla seconda gara casalinga non riesce a trovare punti per sbloccare l'ambiente e la classifica. “Non è comunque il caso di drammatizzare - ha riferito Catapano, capitano del Real Lavello - perché quando inizieremo a vincere dimostreremo anche il nostro valore e il potenziale effettivo di questa squadra”. E' stata una gara combattuta e difficile. Nella prima frazione di gioco i padroni di casa, sospinti pure da un pubblico amico numeroso che riempiva gli spalti del palasport “Città di Lavello”, trovano il vantaggio con capitan Catapano al 10', dopo che Di Già al 6' aveva fatto tremare il legno degli ospiti. Al 20' invece Albano per il Pisticci riequilibra le sorti del match segnando su tiro libero, dopo che entrambe le squadre avevano collezionato i cinque falli. La ripresa comunque si preannunciava più incandescente dei primi trenta minuti. Al 2' Miranda riporta in
vantaggio i locali. Mentre intorno al 10' a Tenore sempre del Real Lavello viene annullato un gol per fallo. Ed è probabilmente questa la chiave di volta dell'incontro. I lavellesi protestano e si innervosiscono mentre il Pisticci ne approfitta e al 16' ristabilisce di nuovo la parità con Di Pede. Ma al 20' i padroni di casa hanno l'opportunità per riportarsi di nuovo in vantaggio ma Miranda si fa parare da David un rigore. E la classica legge del gol mancato, gol subito viene applicata al 28' con Panio che porta sul 2 a 3 il risultato a favore dei pisticcesi. Arrembante ed orgogliosa è stata la reazione dei ragazzi di mister Capuano che nonostante i tre minuti di recupero non sono riusciti a riacciuffare un risultato utile. E la magra consolazione di un palo colto da De Cillis V. al 33' dice anche quanta sfortuna accompagna in questo periodo la squadra lavellese. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
C2 girone A La Titese del tecnico Capitolo deve arrendersi sotto i colpi di Benedetto autore di una tripletta
Il Pentacalcio ottiene la prima vittoria stagionale LA TITESE PENTACALCIO
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LA TITESE: Picciullo, Patrone, Mecca, Ferramosca, Giosa, Aliandro, Califano, Salvia, Passarella, Cupolo, Salera, Castronuovo. All. Capitolo F. PENTACALCIO: Fraternali, Sileo, Panni, Montefusco, De Lorenzo, Benevento, Di Benedetto, Valicenti, D'Aquino, Tucci, Gastone. All. Scalera M. ARBITRO: Alagia Francesco di Bernalda. RETI: Benedetto (3) Pentacalcio, Cupolo (2) La Titese. NOTE: Ammoniti: Tucci (Pentacalcio), Passarella (La Titese). POTENZA - Prima vittoria del Pentacalcio che espugna il campo de LaTitese dopo aver condotto una gara superlativa di fronte ad
un avversario mai domo e ben organizzato. Nei primi minuti tentano la via del goal De Lorenzo per il Pentacalcio e Aliandro per i padroni di casa senza esito positivo. Tenta Giosa per due volte ma Fraternali pronto devia in angolo. Fallo di Salera su D'Aquino, batte la punizione De Lorenzo cercando lo scambio con i compagni senza nulla di fatto. L'occasione per portare in vantaggio LaTitese è sui piedi di Aliandro ma da buona posizione sbaglia. Non sbaglia Benedetto che al 9' realizza la sua prima rete. Reagiscono i padroni di casa con Giosa e Cupolo ma Fraternali attento mette in angolo. Dal 13' al 15' gli ospiti potrebbero raddoppiare ancora con Benedetto e Sileo ma Picciullo fa parate strepitose. I padroni di casa attaccano con veemenza ottenendo una punizione per fallo di Sileo su Passarella
non sfruttata a dovere. Tentano la via del goal Mecca e Salvia ma Fraternali non si fa sorprendere aiutato a turno da D'Aquino e De Lorenzo. Dopo le occasioni sciupate da Aliandro, pareggia al 24' Cupolo lesto a colpire di punta, sorprendendo Fraternali. Ancora Cupolo ma trova la deviazione in angolo del numero 1. Sulla battuta prova Ferramosca senza fortuna. Al 28' D'Aquino batte una punizione deviata dalla barriera e dopo da Picciullo. Nella ripresa parte in attacco LaTitese con Patrone, Salera e Passarella, Cupolo mette in mezzo ma non trova i compagni pronti alla deviazione. In contropiede il Pentacalcio raddoppia ancora con Benevento servito da Gastone che da posizione impossibile realizza il 2 goal. A ripetizione Gastone, De Lorenzo, Montefusco e Panni cercano la terza marcatura ma trovano Pic-
ciullo che si supera con parate spettacolari. Non gli è da meno Fraternali che nega letteralmente prima a Salera ed ancora ad Aliandro goal fatti. Al 41' il capitano Cupolo riporta il risultato in parità calciando di sinistro, la sfera sbatte sul palo e termina in fondo al sacco. Dal 42' al 52' l'enfasi pervade i contendenti i quali sfoggiano un gioco d'alta classe con grinta e passione commettendo errori sotto porta, facendo salire in cattedra i due numero 1 protagonisti assoluti con parate impossibili. Fortuna e bravura due fattori fondamentali. Dopo due pali colpiti dalla Titese al 53' Benedetto realizza il suo terzo goal mandando la sfera ad insaccarsi sotto la traversa della porta difesa da Picciullo. De Lorenzo salva sulla linea con Fraternali fuori porta. Allo scadere LaTitese colpisce la traversa che esce a te-
Il tecnico Francesco Capitolo
sta alta da questa sconfitta. Giuste le ammonizioni inflitte dall'ottimo arbitraggio del sig. Alagia che in perfetto orario fischia la fine. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Martedì 21 ottobre 2008
Sport
Tiro a volo, Battista secondo nella Coppa Campioni a squadre SCENDE di una posizione ma resta nel gotha del tiro a volo nazionale il Corpo Forestale dello Stato. Il gruppo sportivo nel quale milita il tiratore lucano Spartaco Battista è giunto al secondo posto nella gara di coppa dei campioni svoltasi a Lonato, in provincia di Brescia. La manifestazione, in sostanza è stato l'atto conclusivo della stagione, segnata da tanti successi e ripetuti consensi per il tiratore di Tito Scalo che ha ormai un ruolo sempre maggiore nella squadra del Corpo Forestale dello Stato. Alla gara bresciana hanno preso parte numerosi atleti, tutti di chiara fama nazionale e internazionale, chiamati a darsi battaglia in una manifestazione che da anni ricopre la stessa importanza
della Champions League del calcio. A vincere la kermesse lombarda è stato il gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre guidato dagli alfieri della Polizia Penitenziaria, composto da Marco Panizza, Adriano Lamera, Alberto Batoli, Gianluca Viganò e Giulia Pintor, selezionati da Giovanni Pellielo, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino e Atene hanno ottenuto la splendida performance di 564/600, strappando di fatto l'ambito trofeo dalle mani del Corpo Forestale dello Stato che ha portato sul percorso di gara bresciano Rodolfo Viganò, Daniele Lucidi, Giuseppe Ciccarelli, Emanuele Bernasconi, Antonello Iezzi e Spartaco Battista. Per la cronaca il Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello
Stato deteneva il primo posto dal 2005 nel segno tangibile di una continuità di rendimento sempre eccellente e di primo livello. Una prova comunque brillante, quella fornita dal Corpo Forestale dello Stato che ha superato il Tav Asti, fermatosi a 553 piattelli e composto nell'occasione da Massimo Buzzacaro, Giovanni Arese, Sergio Borgo, Paolo Biagi, Claudio Tosello e Romano Bonamigo. Per il portacolori lucano si chiude di fatto una stagione intensa e gratificante, nella quale l'esperto e poliedrico tiratore di Tito Scalo ha confermato qualora ce ne fosse bisogno tutto il suo valore, unito ad un rendimento sempre costante e sicuro in tutte le gare disputate. f.menonna@luedi.it
Buoni i piazzamenti degli atleti potentini di Pinto e De Carlo
La Schermistica bene ad Ariccia POSITIVI riscontri sono maturati per gli atleti della Società Schermistica Lucana nel corso della prima prova nazionale categoria cadetti di spada maschile, fioretto femminile e maschile, svoltasi ad Ariccia. I componenti della società potentina in gara sono stati i seguenti: Francesca Palumbo, Lucrezia Lauria, Matteo Tundo, Pasquale Triunfo, Michele De Bonis, Giuseppe Palese, Fabrizio Sica, Oliviero Pica, Antonio Dema, Antonino Montano e Francesco D'Aquino. Nel fioretto femminile, gara che ha visto la presenza di centotrentacinque schermitrici, l'atleta Francesca Palumbo ha ottenuto il terzo posto dopo aver svolto una gara all'altezza della situazione ed aver operato una bella rimonta sulle avversarie. Sempre nel fioretto femminile bene anche Lucrezia Lauria, giunta al trentacinquesimo posto. Nella spada maschile invece hanno preso parte trecentotrenta atleti Matteo Tundoo si è classificato al trentatreesimo posto nonostante un stato febbrile che lo ha condizionato fino alle battute conclusive. Pasquale Triunfo è giunto centosettantasettesimo,
Michele De Bonis duecentotreesimo, mentre Giuseppe Palese ha ottenuto il duecentoventisettesimo posto. Nel fioretto maschile invece la prova è stata svolta da duecentoquaranta atleti. Fabrizio Sica ha ottenuto il ventunesimo posto, sfiorando l'ingresso nei primi sedici, Antonio Dema è giunto trentesimo, Francesco D'Aquino trentacinquesimo, Antonino Montano novantatreesimo, mentre Oliviero Pica ha ottenuto il centosessantaduesimo posto. Pica rientrava nelle attività agonistiche dopo due anni di assenza. Le prossime gare in programma vedranno i talenti dei maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo in gara a Matera nel corso della prima prova assoluti di fioretto maschile e femminile, valevoli per la qualificazione zona sud valida per la prima prova nazionale a Ravenna, l'8 e 9 novembre a Foggia si terrà la prima prova di qualificazione per il Gran Premio Giovanissimi under 14 du fuiretti e spada valida per la qualificazione alla prova finale nazionale di Rimini in programma nel maggio del 2009. f.menonna@luedi.it
Calcio a 5 C2 A Tris di Cardinale. In gol pure Magro, Macellaro, Bottiglieri e Pantalena
Avis Vietri sull’ottovolante La formazione di Zirpoli si sbarazza del Bar La Notte Calcio a 5 C2 B Esulta il Maratea
VIETRI 8 BAR LA NOTTE 1 AVIS VIETRI: Pitta, Zirpoli, Macellaro V., Macellaro R., Pantalena, Cardinale, Magro, Bottiglieri, Macellaro Giuseppe. All. Zirpoli BAR LA NOTTE: Palermo, Colucci P., Corleto, Colucci D., Di Lascio, Pacilio, Olita, Rosa. All. Pastore RETI: 10' Magro, 27' Macellaro V., 29', 36' e 54' Cardinale, 32' e 53' Bottiglieri, 48' Pantalena (V), 23' Olita (B). NOTE: Nessun ammonito. VIETRI DI POTENZA - Il Vietri, davanti al numeroso pubblico vietrese, sale sull'ottovolante e si gode meritatamente la prima, splendida, vittoria nel campionato di serie c-2. Una vittoria per otto reti ad una contro il Bar La Notte. Sale così a quattro punti in classifica la squadra di mister Zirpoli, dopo quattro giornate di campionato, che hanno registrato due sconfitte, un pareggio e una vittoria. Dopo un primo tempo finito in parità (1-1), il Vietri ha dilagato nel secondo tempo infliggendo agli avversari altre sette reti. Una vittoria nel segno del giovanissimo cardinale, classe 90', che ha siglato una tripletta, e dell'attaccante Bottiglieri con
La formazione dell’Avis Vietri
una doppietta. Il Vietri si porta subito in vantaggio al 10': Zirpoli per Macellaro R., palla per Magro che rasoterra sigla l'uno a zero vietrese. Il Vietri sbaglia in varie occasioni il raddoppio, il Bar La Notte prende coraggio e si avvicina al pareggio con Di Lascio, ma è bravo Pitta a neutralizzare. Ma il pareggio ospite arriva in chiusura di primo tempo: Corleto atterrato dal limite. Della punizione s'incarica Olita che batte Pitta con un preciso tiro all'angolino basso. Il primo tempo si chiude così in parità. Ma il
Vietri vuole agguantare la prima vittoria stagionale e si esibisce in un secondo tempo splendido: il vantaggio arriva direttamente ad inizio secondo tempo, al 27', con Macellaro V., che dal limite batte Palermo. Il Vietri si scatena e si porta sul tre a uno al 29': Pantalena lancia Cardinale, altro tiro di precisione ed è gol. Lo stesso Cardinale al 32' lancia Bottiglieri che, con un bel tiro, porta i vietresi sul quattro a uno. Gli ospiti reagiscono al 40' con Pacilio, ma il suo tiro va fuori. Al 36' doppietta per Cardinale, che approfit-
ta di una disattenzione ospite e sigla il poverissimo. Al 48' c'è gioia anche per Pantalena, che servito da Macellaro R. buca per la sesta volta gli ospiti. Gli ospiti sembrano non avere la forza di reagire, cos' prima Bottiglieri (53') sigla la sua doppietta personale con un preciso tiro da fuori area e un minuto dopo Cardinale confezione la sua ottima prova con una tripletta (tiro da fuori area a mezza altezza), fissando il risultato sull'otto a uno. Claudio Buono sport@luedi.it
Partita la macchina organizzativa per premiare atleti, società e dirigenti più meritevoli
Panathlon Club alla ricerca del fair play IL PANATHLON CLUB attento ai valori dello sport e, in ossequio al motto 'Ludis lungit' considera I'attività sportiva come momento educattvo e altamente formativo del vivere sociale. Oggi, per inseguire i falsi miti del successo e della vittoria ad ogni costo, non sempre vengono tutelate adeguatamente la salute dell'atleta e il rispetto delle regole vigenti nel mondo dello sport. A riguardo il Club, per contribuire a rafforzare gli ideali dello sport vero e della sana competizione, assegna ogni anno il premio "Fair Play" all'atleta, o alla squadra, o al dirigente dell'anno, secondo i criteri della correttezza e dell'impegno profusi nell'ambito delle discipline sportive e sulla base dei principi enunciati nella carta del Fair Play. Il premio articolato in tre sezioni: 1-premio al gesto che si configuri come momento di alta generosità, altruismo e lealta; 2premio alla carriera rivolto a colui il quale ha dedicato una vita all'insegna dell'affermazione degli autentici valori dello sport; 3-premio alla promozione destinato all'operatore sportivo che ha costituito un modello per la diffusione degli ideali del Fair Play. Fra le segnalazioni pervenute, una apposita commissione sceglierà I'atleta, la squadra o il dirigente che sarà premiato nel corso di una manifestazione che si terrà entro la fine del corrente anno. sport@luedi.it
Il Csi Tricarico vende cara la pelle R.MARATEA CSITRICARICO
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REAL MARATEA: Trotta, Pacchiano, Capobianco, Doliva, Marelli A., Marelli G., Fortunato, Aliberti, Latella L., Benvenuto, Latella A., Maimone; All. Panza V. CSI S. ANTONIO: Passarella, Gagliardi, Castelmezzano, Dionisio, Martelli, Evangelista, Paradiso; All. Castelmezzano P. ARBITRO: Marchese RETI: Marelli G.(M), Martelli(T), Paradiso(T), Capobianco (M), Fortunato (M), Latella A. (M), Dionisio (T) Martelli in gol col R.Maratea
SECONDA vittoria per il Real Maratea che, dopo una partita emozionante fino all'ultimo secondo di gioco, ha avuto la meglio su un CSI mai domo ma anche molto impreciso. I primi 10' di gioco sono a dire il vero lenti e noiosi, con le due squadre, per motivi diversi, poco incisive in attacco e molto attente nella fase difensiva. Il primo brivido lo regala Maimone il quale intercetta un rinvio di Gagliardi e costringe un attentissimo Passarella ad un balzo felino per evitare la rete. Il CSI si scuote, prende l'iniziativa del gioco e va vicino al gol con un gran sinistro di Gagliardi. Ma sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla arriva a Marelli G. il quale calcia una prima volta su Evangelsita, il rimbalzo gli è favorevole e al secondo tentativo porta i suoi in vantaggio. Lo svantaggio mette le ali invece che ai padroni di casa agli ospiti i quali prima si portano vicinissimi al gol per due volte con Martelli e poi pareggiano sempre con la punta ottimamente trovato a centro area da Dionisio. Il 2 a 1 tricaricese arriva poco dopo con Paradiso che, dopo una discesa sulla destra di Dionisio, dal limite destro dell'area trova l'angolo lontano. Il Real è alle corde e il CSI prima della fine potrebbe allungare ulteriormente ma l'imprecisione ospite evita il tracollo della compagine
bianco - azzurra. Nella ripresa il CSI, quasi pago di quanto fatto vedere, si fa chiudere nella propria metà campo e con Benvenuto protagonista assoluto il Real compie la rimonta. Il gol del pareggio è opera di Capobianco il quale sfrutta al meglio un assist del compagno di squadra e solo davanti la porta mette alle spalle di Passarella. Il sorpasso è siglato da Fortunato bravo a concretizzare un contropiede dello stesso Benvenuto. Infine l'allungo è opera di Latella che, ancora in contropiede, salta Passarella in uscita e appoggia comodamente in rete. Dopo i cinque minuti di totale black - out il CSI inizia a giocare e a rendersi pericoloso dalle parti di Trotta che, di qui alla fine sarà fondamentale per la sua squadra. Dopo diversi tentativi Paradiso restituisce l'assist a Dionisio il quale da pochi metri sigla il 4 - 3. Il forcing tricaricese prosegue, gli errori davanti la porta si susseguono e quando il pareggio sembra vicino (fallo di Marelli in piena area su Paradiso) Trotta respinge un rigore di Paradiso. Il Real si chiude e riparte in contropiede trovando Passarella sempre pronto nelle uscite, Trotta compie altri due interventi strepitosi su Paradiso e l'incontro termina così con la vittoria di misura della squadra di Panza. p.p.
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Martedì 21 ottobre 2008
A Rionero Nella “Terra dei re” il rito del vino tra degustazioni, musica e arte
Vendemmia sotto le stelle di LUCIA NARDIELLO RIONERO - Nuovo e antico mescolati insieme, gesti passati e sapienti che si rinnovano con le tecnologie più avanzate. Tutto questo è stata sabato scorso la notte della vendemmia a Rionero presso le cantine “Terre dei Re”. La società composta dalle famiglie Leone, De Sio e Rabasco ha aperto le porte per svelare i segreti del prezioso nettare del Vulture, l'Aglianico, che sta prendendo sempre più piede a livello mondiale. Oltre 250 le presenze registrate per la vendemmia notturna, una particolarità che ha riscosso notevoli consensi. «Ad un certo punto abbiamo chiuso le iscrizioni perché non eravamo organizzati a raccogliere tante persone», afferma orgoglioso Paride Leone. Un modo nuovo di fare turismo, di promuovere il territorio, la vendemmia in allegria portando i visitatori provenienti da tutte le regioni limitrofe direttamente nei vigenti illuminati dai grandi fari e dai fuochi accesi che ricreano un atmosfera magica. «L'uva di notte è più profumata - spiega Leone noi produciamo un vino che si chiama Nocte perché appunto di notte si formano queste sostanze dovute alla forte escursione termica. Durante il giorno, con il caldo, la buccia dell'acino si riscalda durante la notte si restringe, questo movimento potrebbe far lacerare la buccia. La natura non può permettere che ciò accada lasciando che il seme vada a male, così, la notte quando
c'è il rischio maggiore che la buccia possa lacerarsi la pianta produce delle sostanze elastiche. La nostra fortuna è che queste sostanze sono anche profumate». Tra i tralci i turisti hanno potuto toccare con mano l'arte di fare il vino assaggiando direttamente dalla pianta i chicchi preziosi. Un'ora di vendemmia poi tutti in sala per lo spettacolo teatrale decisamente in tema con l'ambiente “Di Vino Odore” della compagnia Gommalacca. A seguire la degustazione dei prodotti tipici locali annaffiati ovviamente dal miglior Nocte. Con i calici in mano si è potuta ammirare la collezione di quadri in esposizione. Ogni senso è rimasto colpito dalla notte delle vendemmia, anche l'udito con le evoluzioni musicali eseguite al pianoforte. La giusta atmosfera, quella di una allegra serata tra amici per gustare le prelibatezze di una terra generosa. Infine ancora teatro con l'esibizione della compagnia rionerese Skenè in uno spettacolo inconfondibile sul brigantaggio. Dopo lo svago è ancora il tempo dell'uva fino a notte fonda quando con la pigiatura dei primi acini si è chiusa questa notte particolare che ha lasciato tutti senza parole ma con bellissimi ricordi da raccontare. «L'uva trasportata in cantina viene sottoposta ad una tecnica che si chiama macerazione prefermentativa a freddo - prosegue Leone -dove i nostri vasi portati ad una temperatura di meno due gradi bloccano le sostanze per evitarne la perdi-
ta».Partecipi della serata anche i soci del Lucanian ancient motor club, l'unico club federato Asi nella provincia di Potenza, per la quinta edizione del giro delle cantine del Vulture. «Una manifestazione turistico culturale non competitiva per far conoscere agli amici delle regioni limitrofe le bellezze artistiche culturali ed enogastronomiche della nostra regione», afferma il presidente del Club Consuelo Liccioni. cultura@luedi.it
La notte della vendemmia alla cantina Terra dei re
Il libro
L’intercultura secondo Dorothy di MARIAANNA FLUMERO
MATERA - E' stato presentato all'Istituto tecnico commerciale “Loperfido” su iniziativa dell'Unitep e dell'associazione di accoglienza per immigrati Tolbà il libro dell'antropologa americana Dorothy Zinn “Posso chiamarla signor maestro? Angelo Longo maestro interculturale”. «Una esperienza particolare quella di Longo - ha detto Dorothy Zinn, neopresidente di Tolbà - unica per aver anticipato teorie didattiche diverse, insegnando negli anni Settanta in scuole di Milano, che hanno consentito di favorire l'integrazione di immigrati. Una esperienza di stretta attualità con il ritorno delle classi differenziate. Longo ha mostrato che umanità, capacità di ascoltare e di confronto favoriscono l'integrazione». «Longo non ignora le differenze, non ne fa motivo di discriminazione, non le “tollera” ma le accoglie - dice Gustavo Marotta di Tolbà - per includerle in un orizzonte più ampio in cui i soggetti in gioco possano incontrarsi su un piano di relazione ampliato, integrato». Longo, foggiano, è stato maestro interculturale, che ha affrontato diversità di ogni tipo: dialettofo-
ni, figli di emigrati e di immigrati, l' handicap e il mancinismo, insegnando dal '42 al '71 ad Altamura e poi a Milano. «La sua attenzione si concentrava sui bambini socialmente svantaggiati, perché il riscatto doveva essere soprattutto loro- si legge nel contributo raccolto nel saggio a firma del presidente Unitep Pellecchia - per coinvolgere questi bambini, in armonia con le direttive pedagogiche di quegli anni egli insisteva sul gioco, si doveva imparare giocando». Nelle 135 pagine il docente Marco Antonio D'Arcangeli, pedagogista dell'Università degli Studi dell'Aquila definisce l'intervista e il percorso dell'autrice un “saggio di storia del'educazione”, rapportato «con equilibrio e ben raccordato il micro e macro, la dimesione (auto) biografica e quella collettiva: la formazione e l'operato di Longo. Un ulteriore pregio è stato quello di stimolare, il suscitare con naturalezza il ricordo, nel lettore , delle sue scuole e dei sui maestri elementari, e con questo, di determinate atmosfere, mondi circostanti sollecitando confronti che dall'oggi muovono e all'oggi ritornano con esiti quasi traumatici». Il ricavato del libro finanzierà iniziative umanitarie per l'infanzia promosse da Tolbà.
Fotografia di ROBERTA SENESE POTENZA - Ventitre fotografie, provenienti da varie zone della Basilicata, condensano in uno scatto pezzi di identità lucana, di fede religiosa, di tradizioni antiche. Inaugurata, sabato, nella sede del Circolo Angilla Vecchia a Potenza, la mostra dal titolo “Sulle Tracce della Pietà Popolare” è frutto del concorso fotografico indetto dal Parco Letterario intitolato allo storico della Pietà, don Giuseppe De Luca, originario di Sasso di Castalda. I vincitori Pietro L'annunziata, Danny Bright e Michele Morelli tutti lucani - sono stati premiati durante l'inaugurazione a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Parco Vincenzo Fierro, il docente universitario Angelo Lucano La Rotonda, il responsabile della Cultura dell'Arcidiocesi di Potenza don Gerardo Salvia, il sindaco di Sasso di Castalda Rocco Perrone e il presidente del Gal Marmo Melandro Nicola Manfredelli. «Con il concorso fotografico - ha affermato Fierro - abbiamo voluto valorizzare le espressioni più autentiche della pietà popolare lucana, va-
La pietà popolare con occhio d’autore A L’Annunziata, Bright e Morelli il Premio De Luca
La premiazione del concorso fotografico (foto Ungaro)
lorizzando tali simbolismi attraverso le fotografie, per rinsaldare le radici e l'identità del popolo».
«Il Parco - ha concluso - intende proporre un modello di crescita legato a cose essenziali come la cultu-
raı». «Questa mostra - ha aggiunto il sindaco di Sasso - ci permette di tenere alto il nome di un personaggio che ha il merito di far parte del patrimonio culturale - storico- politico dell'Italia del Novecento e a cui si deve un processo di riscoperta della pietà popolare». Don Giuseppe De Luca, inoltre, proprio per la sua qualità di storico della Lucania antica è stato scelto come “testimonial” simbolico del progetto “La Grande Lucania” , il cui obiettivo è quello di arrivare all'aggregazione alla Regione Basilicata dei territori del Vallo di Diano e del Cilento. Non a caso alla cerimonia di premiazione erano presenti molte personalità politiche, culturali e religiose dei comuni campani aderenti al progetto, tra cui il parroco di Padula don Vincenzo Federico e lo studioso di tradizioni popolari Antonio Tortorella. L'esposizione fotografica è itinerante e nei prossimi giorni sarà visitabile a Sasso di Castalda nel palazzo intitolato a don De Luca, di cui si stanno portando a termine i lavori. cultura@luedi.it
Carnet Diocesearch si presenta al Compa MILANO - Sarà presentato oggi, a Milano, al Compa, il salone europeo della comunicazione pubblica, il progetto di schedatura informatizzata, riordinamento e inventariazione degli archivi diocesani della Basilicata. Censire e inventariare il rilevante patrimonio documentario degli archivi diocesani della Basilicata, con l'uso delle più moderne tecnologie, per fornire la chiave di ricostruzione della storia della Chiesa cattolica e della religione nella regione. E' uno degli obiettivi del progetto Diocesarch realizzato dalla Ianus S.r.l Servizi archivistici in seguito ad un accordo quadro tra la Regione Basilicata e il Ministero per i beni e le attività culturali per il 'riordino e la inventariazione della documentazione afferente gli archivi ecclesiastici della Basilicata' . I lavori, diretti e coordinati dalla Soprintendenza archivistica per la Basilicata, sono iniziati nel dicembre 2006 e si sono conclusi nell'ottobre 2007 e hanno interessato l'Arcidiocesi di Acerenza, l'Arcidiocesi di Matera – Irsina, la Diocesi di Melfi - Rapolla – Venosa, l'Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsiconuovo, la Diocesi di Tricarico e la Diocesi di Tursi – Lagonegro. Oltre alla schedatura e al riordino degli archivi e alla realizzazione di un database per la consultazione, alle stesse sedi diocesane sono stati forniti arredi, rilevatori di temperatura e umidità e una postazione informatica per la consultazione in sede. E' inoltre prevista la realizzazione di un portale unico degli archivi diocesani (www.diocesarch.it ) - operativo entro la fine del 2008, che fornirà ai visitatori informazioni riguardanti l'ubicazione della sede, le condizioni di accesso e consultabilità della documentazione, una bibliografia di base, oltre alla possibilità di interagire e ricevere informazioni. A presentare il progetto Donatina Miranda, funzionario della Soprintendenza e Maria Pietrafesa, responsabile scientifico della Ianus Srl Servizi archivistici, ditta che ha realizzato il progetto. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli
Lunedì 21 ottobre 2008•
Lucania da gustare L’abbinamento con il riso Igp di Isola della Scala conquista i gourmet a Verona
I fagioli di Sarconi come Romeo di GERARDO TEMPONE
SARCONI - Giungendo a Sarconi, a chiunque si chieda quale sia il tipo di pasta che maggiormente si presta nell'essere cucinato con il famoso fagiolo Igp, ci si sentirà immancabilmente rispondere “le lagane”. Affermazione, questa, suffragata dal successo che questo piatto riscuote in occasione dell'annuale Sagra. Non la pensano così nel Nord Est della nostra penisola dove, nel comune veronese di Isola della Scala, da ben quarantadue anni, nel mese di ottobre, ha luogo la “Fiera del Riso”. Ossia “Ristorante Top Show - dieci giorni di grande riso con i cuochi di Basilicata, Calabria, Sicilia e Veneto”. Questa comunità, infatti, ha fatto del riso il proprio vanto, al punto che si fregia del titolo di “Città del Riso”. A rappresentare quest'anno la Basilicata nella manifestazione, l'azienda agrituristica di Sarconi “Al Fagiolo d'Oro” con Nicla ed Antonio Di Maria, gestori e cuochi della struttura. Circa 500.000 visitatori, 345.000 risotti cucinati sono i numeri da capogiro della manifestazione che si conferma la più visitata in Italia. A farla da padrona naturalmente il risotto, non fosse altro perchè zona di produzione del Riso Nano Vialone Veronese Igp, che è stato il piatto in assoluto più servito nella fiera e non ha avuto timore nel confrontarsi con le altre culture della tavola presentate da altre Regioni sposandosi, volentieri e con successo, con diversi condimenti sia come primo piatto o squisito dolce. Per la Basilicata, Nicla ed Antonio hanno presentato un menù autenticamente lucano, con l'inserimento del prodotto padrone di casa: il riso appunto. Come antipasto sono stati offerti salumi, zucchine marinate, melanzane, pecorino di Moliterno e peperoni di Senise. Due i primi imbanditi. Zuppa con fagioli di Sarconi (specialità della casa) e, la novità, riso veneto con fagioli di Sarconi, verza e salsiccia di Picerno. Ma dove Nicla ed Antonio hanno esaltato al massimo le loro doti culinarie, è stato nella preparazione del dolce. Una bavarese alla crema di fagioli di Sarconi, crema di ricotta di pecora, miele lucano e riso che ha incantato tutti coloro che l'hanno gustata. Il tutto innaffiato con vino luca-
Turismo
Viaggio in Basilicata in gita con l’Apt
L’agriturismo di Sarconi “Al fagiolo d’oro”
no rigorosamente doc, Aglianico del Vulture e di Matera. «Chi ha degustato i nostri piatti - dice sprizzando non poca soddisfazione Nicla Di Maria -si è letteralmente leccato i baffi, a cominciare dal presidente della Camera dei Deputati, l'onorevole Gianfranco Fini, per finire con Anna Moroni, collaboratrice di An-
GUIDA
tonella Clerici nella trasmissione Rai la Prova del Cuoco». Noi dal canto nostro -conclude Nicla - siamo particolarmente soddisfatti di aver ben rappresentata la Basilicata in questa manifestazione, la cui valenza mediatica e culturale è testimoniata dal numero dei visitatori». cultura@luedi.it
ALL’ASSAGGIO
SARCONI - L'azienda agrituristica “Al Fagiolo d'Oro”, è situata al di fuori del centro abitato sulle sponde del fiume Maglia, a diretto contatto con la natura incontaminata del centro valligiano. Titolare è la signora Nicla che, oltre dell'organizzazione dei vari servizi, collabora fattivamente in cucina con il padre Antonio, chef di provata esperienza ed abilità culinaria. L'azienda propone ai propri ospiti le produzioni tipiche della gastronomia locale che conservano quella semplicità e genuinità proprie di una terra legata alle sue tradizioni. Fiore all'occhiello dell'azienda, lo si deduce anche dalla denominazione, è il famoso Fagiolo di Sarconi, coltivato e prodotto direttamente nei terreni che circondano l'azienda, e che rappresenta un alimento fondamentale per una dieta sana e naturale. Nel menù dell'agriturismo vengono proposti diversi primi, con pasta spesso fatta a mano e, naturalmente in abbinamento con i fagioli di Sarconi. E' possibile, inoltre, gustare il prosciutto di MarsicoVetere, il formaggio pecorino canestrato di Moliterno, i peperoni di Senise, l'olio di Montemurro ed i pregiati vini della Val d'Agri. Nelle vicinanze, inoltre, si trova il Parco Archeologico dell'antica Grumentum, maneggi, piscine, campi da tennis e di bocce, torrenti pescosissimi. g.t.
LA SATIRA XXL DI GIARDINA MATERA - «La satira deve smascherare» . Ha dichiarato a pochi minuti dallo spettacolo all’Xxl il comico romano Filippo Giardina. Xxl è la sede dell' associazione - club, con sede in via Lamartella, presieduta da Silvio Cristallo. «Gli spettacoli di cabaret dal taglio nazionale avranno una cadenza quindicinale» - hanno dichiarato gli organizzatori, Cristallo, Giardina con i soci del club Xxl Francesco Barbaro e Filippo Colamonaco. Il repertorio di Giardina? «Satira sociale e politica anche dura, che si cozza con il pubblico di un locale che desidera spensieratezza. Cerco di combattere i pregiudizi, perché mi sento intossicato dall' attualità». Com'è arrivato a Matera? «Grazie ad internet. I soci dell'associazione mi hanno contattato attraverso un sito in cui noi comici siamo facilmente reperibili senza l'agente. È il cabaret senza difficoltà. E' l'unione di quattro artisti legati da anni di esperienza e dalla comune passione per il mestiere di comico». Prossimo lavoro in teatro con degli spettacoli. Attore, comico, autore e scrittore ma quale il suo rito scaramantico prima di salire sul palco? «Ripeto a me stesso vai, comunque sia esprimi solo quello che pensi». E' difficile farlo? «No, però il vantaggio di non essere molto famoso è anche questo». Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
SI È conclusa a Napoli, presso la Città della Scienza la convention nazionale dedicata al mondo della scuola. La presenza della Regione Basilicata con uno stand dell'Apt ha richiamato l'attenzione di molti docenti e dirigenti scolastici interessati a valutare la Basilicata come meta per i viaggi di istruzione. Lo stand dell'Apt ha visto anche la partecipazione di alcuni operatori turistici lucani con specifiche proposte per gruppi di studenti. Inoltre si è tenuto l'incontro sul turismo scolastico: un'opportunità per l'apprendimento. La Basilicata per gli studenti, coordinato dal Direttore dell'Agenzia per la promozione turistica Gianpiero Perri. Al desk dell'Apt si sono registrati numerosi dirigenti scolastici, docenti e responsabili dei progetti ambiente nelle scuole di diverse regioni: Campania, Marche, Lazio e Calabria. Il presidente della fondazione Zetema Raffaello De Ruggieri ha illustrato le peculiarità della Cripta del Peccato Originale, ha sottolineato la bellezza della città di Matera e l'importanza di farla conoscere agli studenti. Il direttore del Museo Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”, Marcello Tagliente nel corso del suo intervento ha invitato i presenti ad inserire la Basilicata nei prossimi viaggi di istruzione proponendo un tour della regione costruito sulla base della rete museale lucana con punto di partenza la città di Potenza ed il Museo nazionale per poi dedicarsi alla conoscenza del territorio lucano e gli altri musei ed aree archeologiche.
Giuseppe Galizia, sindaco di Baragiano, ha illustrato l'Archeoparco, spazio di intrattenimento e cultura sull'archeologia in Basilicata, invitando le scuole presenti a partecipare ai laboratori di archeologia sperimentale rivolti agli studenti. Sigismondo Mangialardo del Circolo Velico Lucano ha illustrato proposte per “vacanze avventura” sulle coste lucane in Basilicata e percorsi di educazione ambientale. Dibiase - Ceas Dolomiti Lucane ha corredato il suo intervento sulle possibilità offerte agli studenti nel Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, con una presentazione di immagini relative a gruppi di studenti impegnati nelle attività dell'apiario, della mieleria didattica e dell'orto botanico e delle altre attività proposte. Infine sono intervenuti Carlo Sassone, presidente dell'associazione Pollino Villane che ha presentato itinerari naturalistici nel Parco nazionale del Pollino, Annunziata Bozza, curatrice del Museo della Memoria di Savoia di Lucania, Piccolo museo storicamente rilevante che affronta due delicati momenti della storia italiana focalizzandosi su periodi e protagonisti che continuano ad alimentare un vivace dibattito, Giovanni Passannante, l'uomo che attentò alla vita del re Umberto I di Savoia nel 1878 e la collezione Vernotico composta da cimeli e documenti del periodo fascista. Infine Ennio Di Lorenzo, direttore del Gal Akiris, ha illustrato itinerari turistici in Val D'Agri. cultura@luedi.it
A Matera MATERA - Nell'era tecnologica in cui viviamo dove le ore scorrono troppo veloci, gli alunni delle seconde classi del primo circolo “Padre Minozzi” hanno compiuto un percorso didattico per riscoprire il valore del tempo e per conoscerne la sua mi- Originale lezione all’aperto della scuola Minozzi surazione. Oltre alle lezioni svolte in classe è stata programmata dal team delle insegnanti un 'interessante escursione presso il Casino Ridola, uno dei “villini” storici di Matera dove si trova un'antica meridiana risalente al 1900. L'orologio solare fa bella mostra di sè sulla parete frontale del relais di Matera, conferendo all'edificio ancora di più, il fascino di altri tempi. L'orologio, utilizzando l'ombra di un'asta infissa su una lastra di pietra, controlla il percorso del sole nel cielo e misura con maggior precisione la sua posizione. Gli orologi solari ver- Gli alunni della Padre Minozzi studiano la meridiana ticali, comunemente ma imL'iniziativa, portata avanpropriamente chiamati me- diffusione e sono stati soridiane, hanno avuto nel stituiti dall'orologio mecca- ti dal team d'insegnati, Lucia Pugliese, Bruna Casalcorso della storia maggiore nico.
A spasso nel tempo con un’antica meridiana
nuovo, Rosa Labriola e Lella Fossanova, ha raccolto grande successo e interesse da parte degli alunni del primo circolo che hanno assistito con attenzione alle spiegazioni sul suo utilizzo. «Abbiamo spiegato agli alunni come poter leggere il tempo attraverso il movimento del sole - afferma Lucia Pugliese, docente della Padre Giovanni Minozzi. Dopo aver illustrato in classe il funzionamento dell'orologio era necessario e sicuramente divertente mostrare agli alunni dal vivo il suo funzionamento. I bambini hanno atteso con entusiasmo il trascorrere del tempo fissando la “meridiana” e ponendo con molto interesse innumerevoli domande». L'occasione è servita alle insegnanti anche per rimarcare il netto dissenso nei confronti della riforma Gelmini che con il ritorno al maestro unico lascerebbe poco spazio a tali esperienze. Lorenzo Tortorelli
Cultura e Spettacoli
Martedì 21 ottobre 2008
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Sul palco dello Stabile trenta compagnie in gara per “Teatro in breve”
Ai Malavoglia la medaglia d’oro di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Serata all’insegna del corto. Al teatro Stabile del capoluogo lucano, si è tenuta la finale di “Teatro in Breve”, concorso nazionale di corti teatrali, inserito nell’ambito della prima edizione del “Festival Potenza Teatro” a cura dell’Associazione Culturale Abito in Scena. Un’intera giornata dedicata al corto teatrale. Un successo che ha registrato la presenza di ben 30 compagnie professioniste provenienti da tutto il territorio nazionale. Alla fine, ha vinto la “Compagnia Area Nove Muse” di Catania, con lo spettacolo “I Malavoglia e la memoria del mare”: le tre donne narranti sono tutte protagoniste di un ricordo che si sprigiona in immagini ricche e intense, dei veri e propri “tableaux vivants” che ripercorrono le vicende di una delle più avvincenti storie mai raccontate, il ca-
polavoro verghiano, appunto. Seconda classificata, la “Compagnia Gruppo Cicala” di Roma con “Lo strappacuore”. E’ la storia dei nostri desideri, dove ogni amore nasconde dell’odio, dove gli uomini sognano di navi e le donne di muraglie. E’ la storia di una donna, Clèmentine, che racchiude i suoi bambini in una gabbia, per amore. Terzo posto, invece, per la “Compagnia Metrodora Teatro” di Udine che ha presentato il corto dal titolo “Chairs”: 5 persone, 5 sedie, 5 situazioni e un’unica domanda: “Può l’uomo in questo mondo grottesco e pessimista trovare il proprio amore ideale lottando continuamente con la propria instabilità?”. La giuria che ha decretato il vincitore era composta da: Michele Monetta, regista, attore e insegnante di mimo, Edo Bellingeri, professore ordinario in “Discipline dello spettacolo” nell'U-
niversità di Roma Tor Vergata e direttore del dipartimento di Beni culturali, musica e spettacolo nella stessa Università, Lina Salvatore, attrice e insegnante di pedagogia teatrale e del “metodo Feldenkrais” e Pasquale De Cristofaro, aa qualche anno direttore di una collana di teatro contemporaneo con Plectica Edizioni. Ottimo è stato il riscontro di stampa e pubblico. Il messaggio era chiaro: il teatro offre spazi dove creatività ed emozioni possono divenire occasioni di riflessione e presa di coscienza sociale. E’, in particolare, il corto teatrale può essere visto come uno spazio in grado di rielaborare la quotidianità: non è solo "immagine", "forma", "opera", ma processo liberatorio, atto politico e artistico insieme, forza dirompente e creazione di mondi possibili. Il sipario sulla della prima edizione del “Festival Potenza Tea-
Le compagnie prima e seconda classificate
tro” calerà mercoledì 22 ottobre, alle ore 21, sempre al Teatro Stabile di Potenza, con lo spettacolo della “Compagnia Scena Verticale” dal titolo “Dissonora-
ta, un delitto d’onore in Calabria”, premio Ubu 2007 come migliore novità italiana e migliore attore a Saverio La Ruina. cultura@luedi.it
L’ULTIMA CENA INTERPRETATA DA MUNIZ COMMUOVE REGISTA E CAST Cineconcorsi
Studenti lucani al “David Giovani” di EMILIA MANCO
Lacrime e flash sul set di Belk di BIAGIO TARASCO MATERA - Lacrime e flash. La suggestione dell'interno di un'antica chiesa rupestre dei Sassi, allestita per gli scatti del book fotografico “Journeys with the Messia”, l'intensa immedesimazione di attori e comparse, e molto probabilmente anche la tensione per un lavoro delicato ed importante giunto quasi alla fine, hanno emozionato l'autore dell'opera, il fotografo statunitense Michael Belk, che dopo avere scattato l'ultima fotografia della giornata è scoppiato a piangere per la commozione ed ha abbracciato in lacrime le persone presenti sul set. E' accaduto sabato sera nel Convicino di Sant'Antonio, dove sono state realizzate le foto dell'ultima cena con gli apostoli. Fin dall'inizio l'ambiente sembrava pervaso da un'atmosfera pregna di sacralità, che si è mantenuta per tutte le tre ore che sono durate le riprese fotografiche. Le prime comparse arrivate raccontano di avere trovato Sergio Muniz nei panni di Cristo già seduto al suo posto, immobile come una statua, gli occhi
Sergio Muniz e il set di Belk (f. Videouno)
chiusi e completamente assorto nel proprio ruolo. Un'immagine che ha colpito tutti e che trasmetteva una strana sensazione di calma e mistero. Una sensazione che si è subito impadronita anche delle
comparse, facilitando la loro interpretazione. Lo stesso Belk si è complimentato al termine della giornata con le comparse per la bravura dimostrata. La città dei Sassi non è estranea a “miracoli” del genere. Tornano alla mente gli episodi di forte religiosità che hanno caratterizzato il periodo delle riprese di “The Passion” nel 2002, il film che ha seminato anche qualche conversione fra attori e comparse. Ma in “Journeys with the Messia” forse si è andato oltre. Il silenzio quasi assoluto che ha accompagnato il tempo delle riprese, scandito musicalmente dalle prolungate aperture del diaframma della macchina fotografica, è stato improvvisamente interrotto dal belato di un agnello, portato sul set per essere fotografato al posto di Muniz-Cristo al termine della cena. Una volta sistemato a tavola, l'agnello, che nei Vangeli simboleggia Cristo, ha smesso di belare ed è rimasto sempre immobile durante gli scatti, sbalordendo tutti e facendo scoppiare a piangere Belk. Suggestioni, certo, ma lacrime vere. cultura@luedi.it
LAGONEGRO - L'Agiscuola ha selezionato diversi Comuni della Basilicata nell'iniziativa Premio David Giovani 2008-2009. Gli studenti selezionati faranno parte di una giuria che visionerà ed esaminerà una serie di film italiani. “Un giorno perfetto” del regista turco Ferzan Opzetek, ha dato inizio al premio importante iniziativa nazionale legata al noto Premio del David di Donatello. L'Associazione generale italiana dello spettacolo, ha selezionato nell'ambito della Regione Basilicata le scuole di Lagonegro insieme alle città di Ferrandina, Latronico, Matera e Montescaglioso. Tale partecipazione richiede una selezione di una giuria di studenti maggiorenni di diverse scuole secondarie superiori, da parte di docenti ed organizzatori-esercenti che nominano anche un docente coordinatore. Gli studenti giurati potranno visionare gratuitamente i dieci film selezionati da una apposita commissione del Miur, da alcuni membri della direzione generale per il Cinema MiBac, del Ministero della Giustizia- sezione minorile, comitato italiano Unicef a da membri della stessa Agiscuola. Al termine di tutte le proiezioni, previsto nella primavera 2009, i giurati dovranno compilare delle schede di valutazione già controfirmate dal notaio dell'Ente del David di Donatello. La fase più stimolante e impegnativa per i giovani studenti sarà quella di elaborare una recensione su uno o più film italiani visti nell'ambito dell'iniziativa. L'Agiscuola ne selezionerà tre per ciascuna regione. Il primo classificato avrà la possibilità di partecipare alla 66° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, mentre
per il secondo e il terzo classificato si prevede la partecipazione al Campus Cinema Giovani a Roma. Nell'anno 2007- 2008 i tre giovani premiati per la Regione Basilicata, provenivano dalle scuole del Comune di Lagonegro un'iniziativa di indiscusso valore culturale che coinvolge diversi soggetti, in primis i giovani che sviluppano, in attività extra-scolastiche, capacità di analisi e conoscenza della realtà che li circonda e gli esercenti è un modo per ampliare una collaborazione sempre più produttiva con le scuole. Infatti da più di 14 anni l'Agiscuola, nell'ambito dell'Associazione nazionale esercenti cinema, continua a svolgere su tutto il territorio nazionale una serie di attività legate al mondo scolastico. La funzione dell'Agiscuola è stata, in più occasioni, legittimata dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Dipartimento dello Spettacolo, attraverso un Protocollo d'Intesa, Convenzioni e una serie di Circolari. E' stato più volte affermato il ruolo centrale del cinema nel percorso di un giovane. Un ruolo, questo, vitale e determinante per lo sviluppo dell'individuo in quanto, il cinema significa anche arricchimento critico, estetico e storico. cultura@luedi.it
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Martedì 21 ottobre 2008
Spettacoli & televisione
Cicciolina svela i suoi segreti alle Iene OGGI alle ore 21.10 su Italia 1, quarto appuntamento con “Le Iene Show”, condotto dalla coppia Fabio De Luigi e Ilary Blasi. La Iena Paolo Calabresi indaga sulle Università telematiche che negli ultimi 5 anni sono proliferate in tutta Italia, dopo essere state riconosciute ufficialmente nel 2003 dall’allora Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti. Gli studenti iscritti a questi Istituti assistono a corsi online e sostengono gli esami direttamente nelle sedi competenti, con professori prove-
nienti dalle Università statali. Nelle vesti di un finto docente, la Iena ha incontrato alcuni responsabili delle scuole online che gli hanno proposto un accordo redditizio. Per tutti gli alunni che lui fosse stato in grado di “far migrare” dalle Università pubbliche a quelle telematiche, avrebbe ricevuto una percentuale anche molto rilevante sulle rette pagate dai medesimi. La iena Enrico Lucci intervista il segretario del Pd Walter Veltroni. Giulio Golia, dopo il servizio realizzato a Casal
di Principe, torna ad occuparsi di camorra in un’approfondita inchiesta. Il Trio Medusa, per la rubrica “Passaparolaccia”, ha mostrato all’ex pornodiva ed ex deputata Ilona Staller (in foto), in arte Cicciolina, le foto di alcuni noti personaggi, della politica e dello spettacolo, a lei in qualche modo vicini, chiedendole di esprimere per ognuno un commento e di svelarne i gusti e i segreti “a luci rosse”. Starà al pubblico abbinare i suoi giudizi al nome corretto.
TORNA SU RAI TRE “PARLA CON ME”, CONFERMATI IL CAST CON VERGASSOLA E CELESTINI
PERSONAGGI
Le interviste della Dandini risate tra satira e attualità
RICHARD BLACKWELL
LE interviste di Serena Dandini sul divano rosso a scrittori, filosofi, giornalisti, attori, inaugurate da Richard Gere; Dario Vergassola “presentatore ombra” munito di divano-trolley; le parodie di Caterina Guzzanti e Neri Marcorè e soprattutto l’ironia sui fatti del giorno, in nome della «libertà di satira che c'è sempre fino a prova contraria»: torna domani Parla con me, quest’anno in versione quotidiana, dal martedì al venerdì su Raitre intorno alle 23:20. «E' una sfida – premette la Dandini in conferenza stampa – perchè partiamo a un’orario variabile, ma a mezzanotte in punto deve iniziare Linea notte: come la carrozza di Cenerentola si trasforma in zucca, così il nostro divano si tramuterà in cetriolo. E poi è difficile andare in onda quattro giorni di seguito, contro il mondo intero, da Porta a Porta a Matrix alle Iene. Almeno non ci scontriamo con l’Isola dei famosi. Comunque non importa: gli ascolti per la Rai a quell'ora li fa tutti Vespa». La striscia di Parla con me si inserisce infatti nella rivoluzione del palinsesto di Raitre, con la ridefinizione della seconda serata e l’esordio della night line
Serena Dandini seduta sul divano di Parla con me
del Tg3, partita ieri. «Con gli amici del Tg3 ci abbiamo scherzato», assicura la Dandini. Ma poi, rivolta al direttore generale Claudio Cappon, «lo dica lei, direttore, che non siamo stati noi a scalzare Primo Piano». E il dg sta alla
battuta: «Qualunque responsabilità su qualunque argomento che riguarda la Rai è attribuita alla direzione generale pro tempore». Cuore del programma resteranno le interviste: domani tocca a Gere che, annuncia la Dandi-
ni, «parlerà delle elezioni americane, ma anche in generale della situazione negli Stati Uniti e nel mondo». Mercoledì arriverà lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, giovedì il direttore generale della Luiss Pierluigi Celli. «Ma ci saranno anche ospiti non famosi come docenti universitari – annuncia Andrea Salerno, uno degli autori – per approfondire i temi con precisione». A Vergassola il ruolo del presentatore ombra, con tanto di divano rosso trolley per le interviste in esterna e un suo giornale, il Corriere della Sere; a Marcorè quello di battitore libero con i suoi personaggi: «Con Daniele Capezzone - spiega la Dandini – ci farà entrare nel mondo fatato della maggioranza, che noi non conosciamo. E poi con Gianni Riotta ci spiegherà le elezioni americane». Confermati anche Ascanio Celestini, Andrea Rivera con le sue incursioni al citofono e le sue provocazioni (ieri si è limitato ad indossare una t-shirt con la scritta E adesso ammazzateci tuttì, lo slogan dei ragazzi di Locri), il contrappunto musicale della Banda Osiris. New entry, Lillo&Greg, che faranno Greg Anatomy's, parodia del tele-
film cult Grey's Anatomy per proporre in pillole quotidiane le nuove frontiere della chirurgia plastica; Caterina Guzzanti, che mercoledì si esibirà in un’intervista doppia al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e alla candidata repubblicana alla vicepresidenza Usa Sarah Palin; il blogger Diego Bianchi, in arte Zoro, «che ci guiderà – annuncia la Dandini – in un viaggio nel ventre molle della sinistra»; Paola Minaccioni (che imiterà tra l’altro il ministro della Gioventù Giorgia Meloni) e Federica Cifola. Il tutto registrato a ridosso della messa in onda, «per non perdere freschezza», in nome della satira sull'attualità: «Spero che questa volta non ci vengano a fare le pulci su stupidaggini, con i problemi gravi che ha il Paese. Comunque per ora nessuna censura preventiva», assicura la Dandini. «Raitre avrà una seconda serata come si conviene», sottolinea Cappon, che guarda alla «nuova avventura» con «piena fiducia nel risultato». «E' una scommessa di lungo periodo –ammette il direttore di Raitre Paolo Ruffini –ma Parla con me risponde perfettamente alla linea della rete, raccontare il mondo con intelligenza e ironia».
A MODENA NUOVI LINGUAGGI DRAMMATURGICI
Teatro contemporaneo nel festival “Vie” di FRANCO DIONESALVI ROMEO Castellucci, regista della Societas Raffaello Sanzio, entra in scena e annuncia il suo nome. Poi, inizia letteralmente l'Inferno. Otto cani da guardia vengono portati in scena, e due si avventano sul regista, a tentare di sbranarlo. È lo spettacolo di punta dell'edizione 2008 di “Vie”, questa rassegna del teatro contemporaneo che si svolge a Modena, e consente di tastare il polso a quanto di più vitale si muove nei nuovi linguaggi drammaturgici in Italia e in Europa. La Raffaello Sanzio fa l'Inferno di Dante, ma in maniera molto diversa dall'operazione che realizzarono negli anni 90 i Magazzini Criminali, che riscrissero sì per il teatro, con l'aiuto di alcuni dei maggiori poeti italiani viventi, la Divina Commedia, ma rispettando scrupolosamente - e semmai tagliando alcune parti - il te-
sto sacro del sommo poeta. In questo caso, invece, del poema dantesco non rimane neanche una parola. E non ci sono proprio parole in questa trasposizione che si affida alle immagini, e che trasforma l'opera di Dante in un viaggio interiore, alla ricerca del proprio personale inferno, e poi invitando gli spettatori a fare altrettanto. Anzi una sola parola dell'Inferno rimane, l'ultima, “stelle”: che viene composta attraverso sei monitor, di cui quattro esplodono lasciando in piedi solo “te”. L'inferno è in te, come ancor più esplicitamente nel corso della rappresentazione indica un box al centro della scena che, trasformandosi in enorme specchio, coinvolge nello sguardo gli spettatori dei palchi. Ma poi lo stesso box si apre e ci svela essere una di quelle mega-scatole che troviamo all'Ikea in cui i genitori lasciano i bambini a giocare. È il limbo? D'altra parte le visioni si succedono, composte a vol-
te da oggetti scenici e luci, più spesso da un numero enorme di attori e figuranti che abitano la scena e, muovendosi lentamente, compongono un'orda umana mesta e silente. Non ci sono però diavoli, in questo inferno, non ci sono urla e mostri, ma piuttosto rumori della vita quotidiana elevati alla massima potenza, e tenebre. E, quasi a Virgilio scelto dal regista-autoindagatore, c'è Andy Warhol, prima evocato nei suoi quadri, poi in carne e ossa, interpretato da un attore, con i suoi quadri fotografici che tutti mettono in gioco e tutti oggettivano, e spengono in simulacri senza vita. Questo inferno interiorizzato, che è nella nostra mente ma insieme è nella percezione disossata e amorfa della folle civiltà contemporanea, pare presentarsi come il filo conduttore anche di altri spettacoli del festival. Come “Racconti crudeli della giovinezza” dei Motus, che
Un momento dello spettacolo
vive di un continuo gioco di rimandi fra interno ed esterno, fra corpi in movimento e proiezioni, fra contenitori e contenuti. I Motus, peraltro, potranno essere presto visti dal pubblico calabrese, perché a novembre porteranno il loro spettacolo al Rendano di Cosenza e al Politeama di Catanzaro. Barberio Corsetti, invece, uno dei nomi storici della post-avanguardia teatrale italiana, risolve quella dicotomia in legge-
rezza e in parola teatrale. Nel suo “Fra la terra e il cielo” angeli e diavoli vivono insieme alle persone fatte di materia, e c'è anche chi, con una macchina fotografica, cerca di catturare questi contorni che in genere trascuriamo, e che invece convivono e spesso generano e determinano le nostre azioni. Privandoci della nostra corporeità, ma anche, finalmente, ponendo un argine all'insuperabile solitudine che ci angoscia in questo tempo.
E’ morta la “lingua” più velenosa di Hollywood
Richard Blackwell
di CRISTIANO DEL RICCIO ERA la lingua più acida e tagliente di Hollywood. Lo stilista Richard Blackwell, morto a Los Angeles all’età di 86 anni, aveva creato negli anni '60 la lista delle Dieci Celebrità Peggio Vestite, diventata un evento annuale grazie alla perfidia delle definizioni spesso basate su geniali giochi di parole. Così Madonna era descritta come «The Bare-Bottomed Bore of Babylon» (la Noiosa Peccatrice dal Sedere Nudo), Sharon Stone era «Una Crudelia Demon ormai invecchiata» e Britney Spears era passata «da Principessa del Pop a fashion flop». Lo stilista non limitava alle attrici le sue definizioni acide. Nel 1969 al primo posto aveva messo la Regina Elisabetta (Un catalogo vivente di ciò che è fuori moda) e nel 1994 era toccato a Camilla Parker Bowles (Si è vista nello specchio e l'ha incrinato). Blackwell non aveva risparmiato neanche gli uomini: nel 1996 era toccato al campione di basket Dennis Rodman finire al primo posto (si era vestito da sposa in un famoso servizio fotografico) e due anni dopo era finita in vetta Linda Tripp, l’amica di Monica Lewinsky (definita un cane da pastore dal pelo arruffato). Blackwell, nato nel 1922 a New York come Richard Sylvan Selzer, ha avuto una infanzia molto difficile: più volte violentato dal patrigno (si rifugiava sul balcone di casa con una bottiglia rotta come arma di difesa) si era prostituito nel circuito gay per vivere. Negli anni '50 aveva scoperto il suo talento di stilista, affermandosi rapidamente. Le sue creazioni erano state indossate da Jayne Mansfield, Jane Russell e da Nancy Reagan. Ma era stata la lista delle celebrità peggio vestite a dargli fama durevole: all’epoca era una novità.
Spettacoli & televisione
Martedì 21 ottobre 2008
IN USCITA IL NUOVO CD DEL NOTO CANTAUTORE NAPOLETANO “QUESTO SONO IO”
di ELISABETTA MALVAGNA DOPO due anni vissuti sotto pressione, al centro del gossip per la sua love story con Anna Tatangelo, Gigi D’Alessio si sfoga in “Questo sono io”, il nuovo album che contiene anche 'Saraì, un duetto con la sua compagna firmato da Pino Daniele. Molte le collaborazioni eccellenti del disco, cui seguirà il debutto in tv della coppia in uno show in prima serata su Raiuno (in onda il 28 novembre e 5 dicembre dal palazzetto dello sport di Fiuggi, prodotto da Bibi Ballandi). Ma il suo sogno è quello di cantare a San Siro. «Non è un album di mestiere, parla con semplicità delle mie ansie, gioie, paure e sofferenze – spiega D’Alessio, che a giugno vorrebbe riuscire ad esibirsi a San Siro, in estate tornerà allo stadio Olimpico di Roma e spera di potersi esibire anche al San Paolo di Napoli – Evidentemente il salvadanaio che avevo dentro di me si è rotto, nei testi sono stato come un fiume in piena. Per
Gigi D’Alessio: «Basta gossip su di me» due anni hanno parlato molto di me, non ci sono abituato. Stavolta ho avuto modo di parlarne e l’ho fatto nel modo in cui mi riesce meglio: scrivendo canzoni». Su Facebook ci sono 110 mila iscritti a un gruppo anti-D’Alessio: «Ma ci saranno anche quelli che mi difendono. Ma dò tutto questo fastidio? Al massimo posso togliere il disturbo», dice. All’origine di questo fenomeno po- Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo trebbe esserci il suo rapporto con Anna? «L'invidia e l’igno- mento contro di me». A lei ha dediranza sono le cose più pericolose del cato “Male d’amore”: «Stare con una mondo – risponde – Tutti si separa- donna di 20 anni più giovane porta no, molti stanno con donne più gio- emozioni ma anche incertezze per il vani, non capisco questo accani- futuro. Oggi è tutto bello, ma poi
penso che quando avrò 70 anni lei ne avrà 50. Io comunque 40 anni me li porto molto bene...», dice scherzando. Quarant'anni ed è già nonno: il figlio 21enne è papà di una bimba di due. La secondogenita ne ha 17 e il terzo cinque. Al più piccolo ha dedicato “Babbo Natale non c'e”, canzone della lontananza: «Mi fa male stargli lontano. Lui vive a Napoli e io a Roma, e poi il lavoro mi porta spesso via. Ma ci vediamo ogni weekend’'. A quando il quarto figlio? «Sì, così facciamo l'asilo...», risponde. Nel cd, arrangiato e prodotto con Adriano Pennino, si è avvalso di ar-
tisti d’eccezione, tra cui Neil Stubenhaus (Barbra Streisand), John Robonson (Madonna e Clapton), Michael Thompson (Celine Dion), la London Symphony Orchestra, e lo special guest Humberto Gatica: «Faccio dischi per imparare. I maligni diranno “ma non impari mai nulla”, eppure la volontà di confrontarmi c'e sempre. Ogni volta che faccio un album, questi mostri sacri della musica mondiale vogliono lavorare con me, si propongono di venire in tour. Di me si parla sempre di gossip, mai del mio mestiere di musicista, che è la cosa che mi riesce meglio». Gigi è felice della collaborazione con Pino Daniele: «E' arrivato con la chitarra dicendo “ho scritto un pezzo, mi piacerebbe che lo cantassi con Anna”. Mi ha anche permesso di aggiungere frasi nel testo. È nata una grande amicizia», dice riferendosi a “Sarai”, che segna la fine del disgelo con il cantautore napoletano, presente con la sua chitarra anche in “Addò sò nnato ajere”.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA, DOMANI LO SPETTACOLARE INIZIO CON LA FESTA BRASILIANA LA terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si apre domani con Al Pacino, due proiezioni (L'uomo che ama e Eight), cinque mostre e di una grande festa brasiliana a Piazza Navona. Ad aprire ufficialmente i giochi sarà proprio l’attore che il 22, alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, ritirerà il Marc'Aurelio d’Oro alla carriera, attribuito quest’anno all’Actors Studio, di cui è uno dei presidenti per poi incontrare il pubblico e presentare una pellicola inedita che lo vede impegnato come regista e attore, dal titolo Chinese Coffee. Lo stesso giorno, alle 21.30, a Piazza Navona, una grande festa aperta a tutti, dedicata al Brasile, aprirà la manifestazione. Più di quaranta artisti, musicisti e danzatori daranno vita a uno spettacolo ispirato alle tradizioni carnevalesche degli afro-blocos del nord-est brasiliano e alle armonie della musica popolare brasiliana. La regia è di Arto Lindsay e le scenografie di Ernesto Neto. Parteciperanno anche due bande marcianti, Ilˆ Aiyˆ e Spok Frevo Orchestra. Giovedì pomeriggio il pubblico avrà la possibilità di incontrare invece David Cronenberg autore di History of Violence e La promessa dell’Assassino, che commenterà dal vivo le scene dei suoi film più noti. Alle 19, apertura della Selezione Ufficiale con L’uomo che ama, pellicola firmata da Maria Sole Tognazzi con Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci e Ksenia Rappoport. La proiezione verrà preceduta da una performance musicale di Carmen Consoli, autrice della colonna sonora. Alle 22 poi fuori concorso, verrà proiettato Eight, ispirato agli otto obiettivi fissati, nel settembre 2000, dalle Nazioni Unite per migliorare la vita della popolazione mondiale. Film collettivo, diviso
“GIÙ AL NORD”
Dany Boon «Mi sono ispirato a Tati e Risi» di FRANCESCO GALLO «MI sono ispirato a Jacques Tati e Dino Risi»: a parlare così è Dany Boon oggi a Roma per presentare il suo film “Giù al Nord’che uscirà il 31 ottobre in 400 sale distribuito da Medusa, che nel frattempo ha già annunciato un remake tutto italiano del film. Il tanto interesse per questo film è motivato: Giù al Nord al box office francese ha fatto sfracelli,
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Roma, si apre con Al Pacino
Gossip vip
Il divorzio dell’anno
Madonna niente sesso con Ritchie
SEZIONE ALTRO CINEMA
Il sol dell’avvenire documentario sulle Br
Al Pacino e Robert De Niro, in basso Monica Bellucci
IL SOL dell’Avvenire, il do- quasi quaranta anni in un cumentario sulle Br che ha ristorante sulle colline emifatto discutere al festival di liane. Che cosa hanno in coLocarno, è stato inserito nel mune, oltre al luogo di naprogramma della sezione scita, Reggio Emilia? Il Sol dell’avvenire, “L'altro cineche affronta il ma” nell’ambito tema ancora del Festival di oggi scabroso Roma all’interdelle radici pono del'Altro Cilitico-ideologinema Extra Ciche del terrorineclub, Seleziosmo di sinistra, ne di Documenscritto, ideato e tari Italiani. Sarealizzato da rà proiettato il Giovanni Fasa23 ottobre alle nella e Gian22 al Nuovo Cifranco Pannonema Aquila ne, per la regia (Sala 1 Anna di Gianfranco Magnani). Giovanni Fasanella Pannone, è libeTre ex militanti delle Brigate rosse, un ramente tratto dal libro Che dirigente del Partito demo- cosa sono le Br di Giovanni cratico e un esponente sin- Fasanella e Alberto Francedacale si ritrovano dopo schini.
in otto segmenti, in prima mondiale assoluta, vedrà la presenza nella capitale dei suoi numerosi autori. Ovvero: Jane Campion, Gael Garc¡a Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noè, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant e Wim Wenders. Fra domani e mercoledì partono, infine, cinque mostre organizzate dal Festival. Mercoledì a Palazzo Chigi ad Ariccia, si aprirà Cento immagini di Dino Risi, curata da Reporters Associati, omaggio del Festival al regista recentemente scomparso, alla presenza della famiglia. Nello stesso giorno a Pa-
lazzo delle Esposizioni, ci sarà CHROMOSOMES. Cronenberg oltre il cinema, realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, dal Festival Internazionale del Film di Roma, dal Palazzo delle Esposizioni e da Volumina, la mostra raccoglie 50 immagini scelte e rielaborate da Cronenberg partendo dai fotogrammi dei suoi film più noti. Il 22 ottobre, alle 11 allo Spazio Espositivo del Parcheggio Superiore (Auditorium Parco della Musica), sarà inaugurata – dal Presidente Emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro – la mostra C'era una volta il '48, curata dal critico e stori-
co del cinema Orio Caldiron. Alle 11.30, al Museo Archeologico dell’Auditorium, sarà invece presentata Topolino che attore!, con illustrazioni originali del maestro
con oltre 21 milioni di biglietti venduti, superando anche il precedente e solido record, quello detenuto da La grande Vadrouille (1966), commedia sull'Occupazione di Gerard Oury con Louis de Funes. Il film di Boon mette alla berlina i pregiudizi dei francesi del sud verso quelli del nord raccontando le avventure di Philippe Abrams (Kad Merad) un funzionario della posta, originario del sud delle Francia, che per punizione viene trasferito al nord (esattamente nelle cittadina di Bergues). L'uomo parte con tutti i mille esagerati pregiudizi e luoghi comuni legati alla sua nuova destinazione e scopre invece con sorpresa una popolazione accogliente e calorosa. Nessuna povertà, dispera-
zione, disoccupazione, alcolismo e miniere di carbone ma sicuramente un dialetto locale, lo Ch'ti, davvero difficile da comprendere. «E' un film molto autobiografico – spiega il regista, che viene appunto dal Nord e che nel film interpreta Antoine un nuovo dipendente 'nordicò di Philippe -. Vengo da quella regione e conosco tutti i preconcetti che ci sono. Quando dicevo da dove venivo era un coro di 'poveretto, chissà che brutta infanzia avrai avutò e cose del genere; oppure 'a Nord si muore prima per mancanza di luce». Comunque, spiega il regista, «non volevo certo fare un film contro il Sud della Francia, ma piuttosto un lavoro sulla tolleranza facendo ridere e commuovere». Giampaolo Letta, vice-
presidente Medusa, che ha annunciato il remake italiano, spiega la particolare cura del doppiaggio in un film che nella seconda parte ha tutta la sua comicità nei fraintendimenti linguistici. «Abbiamo fatto molte prove – spiega – ma poi alla fine abbiamo optato per una nonlingua piuttosto che usare una forma dialettale». Non si sa ancora quali regioni d’Italia (Nord e Sud) andrà a toccare il remake. «Non abbiamo deciso ancora nulla – rivela Letta -. Anche perchè molto dipenderà dal cast’'. Certo, spiega sempre l’ad di Medusa, «si parlerà di intolleranza anche nel remake, ma con il tono giusto, in maniera brillante, benchè non leggera». E, infine, scherza anche sul titolo dicendo: «potrebbe anche essere
Cavazzano, mentre alle 12 sarà la volta della mostra Il Brasile di Pierre Verger, realizzata in collaborazione con la Fondazione Pierre Verger di Salvador di Bahia.
Il regista Dany Boon
l’esatto contrario di questo (ovvero Su al Sud, ndr)». Il messaggio del suo film, ci tiene ancora a dire, è «W la semplicità e le persone semplici, come appunto il mio personaggio che fa il postino ma è totalmente felice».
Madonna e Guy Ritchie
LA maniacale ossessione per la forma fisica è stata la causa del naufragio del matrimonio tra Madonna e Guy Ritchie. Questo era risaputo, ma è un pettegolezzo assolutamente nuovo che i due, proprio a causa delle estenuanti sessioni in palestra della regina del pop, non avessero più rapporti sessuali da un anno e mezzo. Continuano sulla stampa britannica le rivelazioni sul divorzio più cool del momento. Madonna, che già si fa fotografare in giro senza la fede, non ha mai voluto rinunciare alle sue 4 ore di palestra giornaliere. Era questa la sua unica ginnastica e le rare volte in cui si concedeva una session sotto le lenzuola, al marito sembrava di «abbracciare un pezzo di legno». Secondo News of the world, la relazione extramatrimoniale di Madonna con la star del baseball americano, il battitore del New York Yankies Alex «A-Rod» Rodriguez, ha dato il colpo di grazia al matrimonio: Madonna bombardava di telefonate il suo amante e un giorno, fece aspettare il marito che era corso a New York per cercare di ricucire il rapporto, ben cinque ore prima di riceverlo nel suo appartamento. Guy, del resto, detestava anche la passione della moglie per la Kabbalah, e una volta glielo disse in faccia: «Pensi che ti abbia reso migliore? Ed invece sei peggiorata, sei diventata una vacca egoista». Viste le premesse, la guerra dei novelli Roses sembra ben lungi dall'essere conclusa. A facilitare le cose, potrebbe esserci il patto prematrimoniale da milioni di sterline firmato prima delle nozze.
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Rubriche
Martedì 21 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Seguite il vostro intuito e nel lavoro non sbaglierete in una decisione da prendere all'improvviso. In amore la fortuna vi aiuta.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro siete in una fase di elaborazione di nuovi progetti: presto potrete realizzarli con successo. In amore ascoltate solo il cuore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Dopo tanto impegno e tanto lavoro è arrivato il momento di incassare copiosi attestati. In amore rischiate un salto nel buio.
CANCRO 22/6 - 22/7
State pian piano acquistando una maggiore fiducia nelle vostre capacità professionali. In amore imparate ad ascoltare.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro avete imboccato la strada giusta: non rimane che seguirla puntigliosamente e con costanza. L'amore procede più che bene.
VERGINE 24/8 - 22/9
Giornata di buoni auspici in vari settori. In particolare nel lavoro si presenterà un'occasione. Serata stimolante.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Sforzatevi di semplificare al massimo i problemi di lavoro: sarà più facile trovare una soluzione. Approfondite un interesse affettivo.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
I superiori apprezzano sempre chi ha le idee chiare: è il momento di dimostrarlo. In amore ci vuole un po' di prudenza.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Purtroppo quando negli affari si rischia troppo bisogna prepararsi a perdere. Momento discreto per gli affetti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Potete tirare un sospiro di sollievo: i problemi di lavoro sono ormai tutti superati. In amore vi state comportando in modo sleale.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Un po' di faccia tosta può solo aiutarvi nella vostra attività professionale. In amore il peggio è passato.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
DI Vesta; TU arie - Dive statuarie;
Finalmente potrete realizzarvi nel settore professionale. Cercate di gestire meglio un sentimento prezioso.
Televisioni
20.30
GIOCO
16.15
PRIMA SERATA
Max Giusti
TALKSHOW
21.10
ATTUALITÀ
Alda D’Eusanio
FILM
21.10
Martedì 21 ottobre 2008
14.00
RUBRICA
21.10
SHOW
Giovanni Floris
L’amore non va in vacanza
Rita Dalla Chiesa
Trio Medusa
20.30
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ATTUALITÀ Lilli Gruber
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.15 -DocumentarioSannio, terra d'acqua e di miele 06.40 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Soap OperaSentieri 16.10 -Film La lancia che uccide con Spencer Tracy, Robert Wagner, Richard Widmark, Jean Peters, Earl Holliman - regia di Edward Dmytryk (USA) - 1954 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmMai dire sì 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Delitti inutili con Frank Sinatra, Faye Dunaway, David Dukes, Brenda Vaccaro, James Whitmore - regia di Brian G. Hutton (USA) - 1980 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Serie TvRaccontami - Capitolo II 23.15 -TelegiornaleTg 1
20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 22.40 -TelefilmClose to Home
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -AttualitàBallarò
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmL'amore non va in vacanza con Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach, Rufus Sewell, Edward Burns - regia di Nancy Meyers (USA) - 2006
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film58 minuti per morire - Die Harder 23.15 -RubricaI bellissimi di Rete 4
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -ShowLe Iene Show
20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmBronco Billy con Clint Eastwood, Sondra Locke, Geoffrey Lewis, Scatman Crothers, Bill Mc Kinney - regia di Clint Eastwood (USA) - 1980 23.20 -TelefilmSex and the City
23.20 -AttualitàPorta a Porta 00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaIn Italia 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmJack colpo di fulmine
23.25 -RubricaMartedì Champions 23.40 -FilmShaolin Soccer con Stephen Chow, Vicki Zhao regia di Stephen Chow (Hong Kong) - 2003 00.50 -TelegiornaleTg 2 01.05 -RubricaTg Parlamento
23.25 -Talk ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -DocumentiRewind - Visioni private 01.40 -AttualitàFuori orario. Cose (mai) viste - Eveline
23.45 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.20 -Film TvIl mistero della fonte Fantascienza 01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -MusicaleCollezione d'autunno 02.50 -FilmMuori lentamente...te la godi di più
23.55 -ShowSaturday Night Live 01.05 -NewsStudio Sport 01.35 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 01.50 -MusicaleTalent 1 Player 02.30 -TelefilmA-Team 04.25 -FilmAdam Sandler: 8 notti di...
23.55 -TelefilmDirt 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 04.00 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.10
DELITTI INUTILI
LA LANCIA CHE UCCIDE
con F. Sinatra, F. Dunaway, D. Dukes regia di Brian G. Hutton (Usa) - 1980
con S. Tracy, R. Wagner, R. Widmark regia di Edward Dmytryk (Usa) - 1954
A poche settimane dalla pensione, il sergente di polizia Edward X. Delaney, si trova in gravi difficoltà. La moglie Barbara è stata ricoverata per un calcolo renale e per l'aggravarsi della situazione è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Contemporaneamente al Distretto 27 è arrivato un nuovo responsabile che disprezza i metodi della cosiddetta vecchia guardia...
Matt, proprietario di una fattoria, è molto amato dal figlio Joe, avuto da un'indiana. Questi si prende la colpa dello scontro che il padre ha avuto con il padrone di una miniera e va in prigione. Matt muore per un malore in seguito all'ennesimo conflitto avuto con uno dei figli legittimi, che vorrebbero a tutti i costi impossessarsi delle sue proprietà. Mentre questi si azzannano per l'eredità...
LA 7
ORE 21.10
RAI 2
ORE 23.40
BRONCO BILLY
SHAOLIN SOCCER
con C. Eastwood, S. Locke, G. Lewis, S. Crothers - regia di Clint Eastwood (Usa) - 1980
con S. Chow, V. Zhao, M. Tat Ng - regia di Stephen Chow (Hong Kong) - 2003
Bronco Billy è un cowboy moderno, che organizza il Wild West Show, uno spettacolo itinerante. Nel frattempo Antoinette Lilly e John Arlington si sposano per interesse.....
Un tempo Fong era un importante calciatore, ma la sua carriera è andata irrimediabilmente compromessa dopo che ha venduto la finale del campionato nazionale. Anche il suo matrimonio è fallito, e lui ora vive per strada come un vagabondo. Un giorno, nei pressi di un campetto, vede uno studente shaolin fronteggiare un gruppo di teppisti: nota la sua abilità nelle arti marziali e...
CANALE 5
ORE 21.10
L’AMORE NON VA IN VACANZA con C. Diaz, K. Winslet, J. Law, J. Black, E. Wallach, E. Burns - regia di Nancy Meyers (Usa) - 2006 Amanda, californiana che produce trailer per film hollywoodiani, e Iris, giornalista di cronaca rosa inglese, decidono di scambiarsi, tramite un'agenzia specializzata, le rispettive abitazioni per due settimane, allo scopo di evadere dalla vita di tutti i giorni e soprattutto dai due uomini che le hanno deluse...
RETE 4
ORE 2.50
MUORI LENTAMENTE...TE LA GODI DI PIU’ con L. Barker, M. Perschy - regia di Franz Josef Gotlieb (Spa/Ita) - 1967 Un operatore finanziario italiano introverso e megalomane escogita un piano diabolico per estorcere un miliardo di dollari agli Stati Uniti. Corrompe il generale americano responsabile del settore atomico, facendogli alterare le schede di carico e dichiara di essere in possesso di una bomba atomica. Dopo aver acquistato un DC8...
Raccontami su Rai Uno vince la serata RAI UNO Affari tuoi Gran premio di formula Raccontami capitolo ii Domenica in l'arena
ora 20.44 08.55 21.37 14.02
ascolto 5.584 5.184 5.026 3.386
RAI DUE Gran premio di formula N.c.i.s. Unita' Criminal minds Tg2-motori
10.24 21.00 21.45 13.25
4.470 3.434 3.269 2.502
RAI TRE Che tempo che fa Report. Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.30 21.34 20.05 19.57
4.767 3.532 2.523 2.383
Canale 5 Paperissima sprint Ti amo in tutte le Chi vuol essere Amici di maria de
20.47 21.38 19.04 14.10
4.718 3.762 3.738 3.445
ITALIA 1 Ritorno al futuro La mummia Guida al campionato Motociclismo
19.07 21.27 13.05 14.01
2.459 2.295 2.071 1.999
RETE 4 Melaverde Karol un uomo Posticipo contro campo Colombo
12.12 20.36 22.30 18.22
2.200 1.669 1.493 1.398