L’EPOCA DELLA GELMINI
L’INIZIATIVA IN BASILICATA
Il premier: polizia nelle scuole E’ la sinistra che agita la protesta
La Regione impugna i tagli alla Consulta «Pieni di centri montani e piccole scuole»
Franceschini : non toccate gli studenti
De Filippo: intollerabile il ritorno al centralismo a pagina 17
alle pagine 6, 7 e 34
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 292
1,00
Giovedì 23 ottobre 2008
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Estorsione: vittime imprenditori e commercianti, preso anche il figlio di Cassotta
Petrolio
Retata nella mala del Vulture Blitz antidroga: ecco la mappa dove girano gli spacciatori
QUEL RIFORMISMO SENZA FORMA
Potenza
di VINCENZO VITI
el bel "Manifesto" di Antiseri e Giorello viene, da Giorello, evocata la metafora del corridoio di un grande albergo, quale compare nelle riflessioni di Giovanni Papini nel suo "Sul pragmatismo (saggi e ricerche)": «Pensate a un grande albergo con cento porte che si aprono su cento stanze lungo un corridoio. In una c' è l' inginocchiatoio e un uomo che vuol riconquistare la fede. In un' altra uno scrittoio e un uomo che vuole uccidere ogni metafisica. In un' altra uno scrittoio e un uomo che vuol trovare nuovi "punti di presa" sul futuro... segue a pagina 14
Trivelle
La Regione dice no alle estrazioni nel mare Jonio a pagina 40
N
Fiat
La città festeggia l’arrivo della Madonna di Lourdes
I carabinieri della compagnia di Melfi accompagnano in caserma uno degli arrestati
a pagina 23
alle pagine 8 e 9
PETROLIO
FEBBRE DA GIOCO
FONDI STRUTTURALI
La Sata di Melfi
Cig anticipata Protesta il sindacato a pagina 19
Acqua
Problemi ambientali
La denuncia di Pittella
Consigli e strategie
Trivelle nel mare Jonio La Regione ha detto no
«I soldi dell’Europa ancora inutilizzati»
Superenalotto: istruzioni per tentare la sorte
Bagarre tra Nardozza e il sindaco di Rotonda
a pagina 40
alle pagine 10 e 11
a pagina 13
a pagina 18
CONTRO IL REALISMO IN POLITICA INTERNAZIONALE di FRANCESCO BOCHICCHIO
a crisi finanziaria americana, per la sua L dimensione abnorme, si rivela idonea a mettere in discussione la posizione degli Stati Uniti nella politica internazionale ed in particolare la sua egemonia, finora di natura pressoché imperiale. Il ragionamento sembra scontato: la gravità della crisi comporterebbe in prima battuta la fine del predominio economico americano, segue a pagina 15
Cambiano le città ma i problemi sono gli stessi: nel capoluogo disagi per i lavori in corso
A Potenza meno parcheggi, a Matera aumenta il costo POTENZA - Cambiano le città ma i problemi sono gli stessi, in primis quelli dei parcheggi e della sosta della auto. A Potenza si registrano proteste per l’eliminazione improvvisa di posti auto a causa dei lavori di riqualificazione in corso. A Matera tiene banco la storia dell’aumento del costo della sosta a un euro. alle pagine 21 e 33
Draghi ma come faremo senza le tue puntuali geniali dichiarazioni?
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Giovedì 23 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Kabul-taleban avviati i colloqui ISLAMABAD – Il governo afghano ha confermato l’avvio di contatti «informali» con i talebani in Arabia saudita. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Kabul Rangin Dadfar Spanta (nella foto)nel corso della conferenza stampa a a Islamabad con l’omologo pachistano, Makhmood Qureshi.
In Italia e nel Mondo In meno di 5 ore caduti 276 millimetri di pioggia che hanno causato un autentico disastro
Sardegna devastata dal maltempo: quattro morti CAGLIARI – Hanno provocato un autentico disastro, costato quattro vite umane (tre corpi recuperati e uno ancora ricercato) e centinaia di sfollati, i 276 millimetri di pioggia caduti in meno di cinque ore sulla Sardegna meridionale. Case e strade, costruite forse senza tener conto della situazione idrologica, sono state letteralmente spazzate via. Una prima stima della Regione Autonoma della Sardegna, che chiederà lo stato di calamità naturale, valuta a oltre 15 milioni di euro i danni, ma il loro ammontare effettivo potrebbe aumentare di molto. Il nubifragio è stato annunciato prima dell’alba da una serie ininterrotta di tuoni e fulmini, seguiti poi da uno scroscio di pioggia torrenziale che
La furia dell’acqua a Capoterra
non è più cessata per cinque ore. La situazione più grave si è registrata a Capoterra dove l’acqua (che, dal mare, ha persino portato pesci in molte case allagate) ha invaso la zona di Rio San Girolamo e poi il villaggio re-
sidenziale di Frutti d’Oro. Un’onda di piena, che ha danneggiato anche la diga di Poggio dei Pini, ha poi travolto un ponte e alcune auto. Da una di queste tentavano di scendere un dirigente della Asl di Cagliari, Antonello Porcu e la suocera Licia Zucca, di 80 anni. Entrambi sono stati travolti. Il corpo della donna è stato trovato nel pomeriggio, quello del genero viene ancora cercato. La prima vittima ad essere trovata dai soccorritori, invece, è stata un’altra anziana, Speranza Sollai, di 85 anni. La donna aveva problemi di deambulazione e non è riuscita ad uscire dal seminterrato della sua abitazione invasa dall’acqua. A Sestu l’altra vittima: l’agricoltore Mariano Spiga, di 66 anni, rimasto incastrato
La Corte d’appello condanna il Comune di Palermo Zurigo, cade aereo: 2 morti ZURIGO – Un aereo da turismo con quattro persone a bordo è precipitato mentre era in fase di atterraggio all’aeroporto di Zurigo, in Svizzera. Due i morti, e due i feriti, ha annunciato la Rega, la guardia aerea svizzera di soccorso. Il velivolo, un Cirrus Sr22, si è schiantato a un centinaio di metri dalla pista di atterraggio. Era partito da Ginevra ed era diretto a Schoenhagen, nei pressi di Berlino. La ragione per cui il pilota ha deciso di atterrare a Zurigo è per il momento ignota, precisa l’agenzia svizzera Ats.
Body scanner decisione rinviata STRASBURGO – Alzata di scudi del Parlamento europeo contro l’ipotesi di introduzione, negli aeroporti europei, dei body scanner, gli apparecchi che potrebbero essere installati ai varchi di sicurezza e consentirebbero di visualizzare l’immagine a colori di una persona praticamente nuda. Con una risoluzione che, salvo colpi di scena, dovrebbe essere approvata oggi da parte dell’assemblea di Strasburgo, gli europarlamentari chiedono che ogni decisione europea sulla materia sia rinviata di due-tre mesi in attesa di verificare l'impatto sulla salute e la funzionalità della nuove apparecchiature..
Palermo, assolto Mannino dopo quattordici anni di processi PALERMO – Era accusato di avere intrecciato rapporti con Cosa Nostra, traendo profitto dall’appoggio di alcuni boss, ma gli elementi che i pm hanno prodotto in 14 anni di indagini non sono stati sufficienti a dimostrare l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, dalla quale ieri il senatore Calogero Mannino (Udc) è stato assolto. La Corte d’appello ha infatti confermato la sentenza emessa dal tribunale del 2001, che assolveva l’ex ministro Dc. Una vicenda giudiziaria lunga e tormentata. L’inchiesta fu avviata all’inizio del 1994, quando i pm della procura di Palermo notificarono a Mannino un avviso di garanzia per concorso in associazione mafiosa; l’anno successivo venne arrestato e rimase in carcere per 23 mesi. Da allora è stato un susseguirsi di processi e sentenze (quattro tra primo, secondo grado, Cassazione, e nuovo rinvio alla Corte d’appello, che ha dovuto anche sospendere il dibattimento in attesa di una pronuncia della Corte Costituzionale). Il verdetto di primo grado venne ribaltato in appello e l’imputato fu condannato a 5 anni e 4 mesi nel maggio 2004. La sentenza fu poi annullata dalla Cassazione nel luglio 2005 per «difetto di motivazione» e rinviata ad altra sezione della Corte di Appello. «Giustizia è stata fatta» ha commentato Mannino subito dopo avere appreso il verdetto, mentre arrivavano le prime telefonate di felicitazioni da parte del premier Silvio Berlusconi e del leader del suo partito, Pierferdinando Casini. «Giustizia è stata fatta» ha ribadito il suo legale, l'avvocato Salvo Riela, sottolineando che quella di primo gra-
Toto Mannino, figlio di Calogero, parla al telefono col padre
do «era una buona sentenza, ingiustamente e pesantemente criticata dalla Procura Generale». Il processo a Mannino ruotava attorno ad alcune vicende, ritenute fondamentali dal Pg Vittorio Teresi: il pranzo alla Taverna Mosè, in cui l’ex ministro partecipò assieme a un gruppo di ufficiali medici e a due boss, e le nozze fra Maria Silvana Parisi e Gerlando Caruana, figlio del boss di Siculiana. Nell’atto d’accusa figuravano anche i presunti rapporti con gli esattori Salvo, che secondo i Pm sarebbero stati dimostrati. L'accusa ha parlato anche di un accordo elettorale che Mannino avrebbe stipulato nel 1980-'81 con un esponente mafioso della famiglia agrigentina di Cosa nostra, Antonio Vella. Il riferimento è ad un presunto incontro in casa di Mannino, di cui sarebbe stato testi-
mone il pentito Gioacchino Pennino, medico, mafioso di Brancaccio ed ex Dc di area cianciminiana. Tutte accuse che non hanno retto al secondo vaglio della Corte d’appello. «Valuteremo solo dopo avere letto le motivazioni se ricorrere in Cassazione» ha commentato il sostituto procuratore generale, Vittorio Teresi, che ha sostenuto l’accusa nel processo. L’unico ad essere «condannato» dai giudici è stato il Comune di Palermo, costituito parte civile, che adesso è stato chiamato a pagare le spese processuali. Una decisione accolta con soddisfazione da Mannino che senza mai citare il nome di Leoluca Orlando, che all’epoca decise di costituirsi parte civile, ha detto: «Quel sindaco dovrà ora giustificarsi di fronte alla Corte dei Conti». Rocco Pace
nell’auto travolta e trascinata via dalla corrente del «Rio Turci», un torrente ingrossato all’improvviso dall’onda di piena. A bordo dell’auto c'era anche Renato Piras, di 35 anni, che è riuscito ad aprire la portiera dell’auto e a mettersi in salvo. Gli allarmi, provenienti da tutto il cagliaritano, alle centrali operative dei Vigili del Fuoco, 112 e 113, hanno fatto scattare il piano di emergenza predisposto dalla Prefettura. Il responsabile del settore previsione e prevenzione del Dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis ha però criticato le modalità di intervento, sostenendo che vanno migliorate e denunciando difficoltà di coordinamento. Enio Palatucci
Mez, sequestrato un video del tg di Italia 1 PERUGIA – Sono «fiduciosi» nella decisione che il gup di Perugia prenderà nell’inchiesta sull'omicidio di Meredith Kercher e per questo i familiari della studentessa inglese saranno nel capoluogo umbro fin da lunedì pomeriggio. Dopo la sospensione di ieri e oggi, l’udienza preliminare si avvia infatti alla fase conclusiva. La giornata è stata comunque segnata da nuove polemiche con il sequestro di un servizio trasmesso da Studio aperto, il tg di Italia uno. La polizia ha prelevato in particolare il materiale trasmesso lunedì scorso: l’emittente aveva proposto brani della registrazione audio di alcuni passaggi dell’udienza preliminare, relativi alla requisitoria del pm Giuliano Mignini e alla dichiarazione spontanea di Amanda Knox. Nel provvedimento con il quale è stato disposto il sequestro, la procura di Perugia ipotizza il reato di turbativa dello svolgimento di un pubblico servizio. «Prendiamo atto di questa iniziativa singolare. Il materiale è a disposizione di tutte le parti. Abbiamo mandato in onda l’audio dell’udienza? A mio parere abbiamo onorato al meglio il diritto di informare» ha replicato il direttore di Studio Aperto, Giorgio Mulè. «Quella della procura – ha aggiunto – è una solenne perdita di tempo. Infatti non c'è alcuna turbativa di pubblico servizio perchè non c'è nessuna giuria popolare da influenzare in quanto è un processo con rito abbreviato in udienza camerale davanti al giudice monocratico». Ieri sono invece sembrate spegnersi le polemiche legate alle critiche giunte dagli Usa all’indagine perugina e alla richiesta di una avvocatessa americana di trasferire negli Stati Uniti il processo. Istanza, quest’ultima, rivolta al Csm, al quale il presidente del tribunale di Perugia ha a sua volta chiesto di intervenire «a tutela» dei magistrati del capoluogo umbro. Ieri i vertici degli uffici giudiziari perugini non hanno voluto commentare quanto sta accadendo e lo stesso hanno fatto i pubblici ministeri che rappresentano l’accusa. Venerdì l’udienza preliminare riprenderà con l’arringa dei difensori di Raffaele Sollecito e quindi sabato parleranno i legali di Rudy Guede. Lunedì giornata dedicata alle repliche e forse martedì la decisione del gup Paolo Micheli. Letizia Bianco
IL CASO
Georgia, Francia prudente PARIGI – Il ministro francese per gli Affari Europei, Jean-Pierre Jouyet (nella foto), ha detto di essere contrario all’ingresso di Georgia e Ucraina nella Nato perchè «non è negli interessi dell’Europa e delle relazioni dell’Ue con la Russia». Parlando a margine di una seduta del Parlamento europeo, Jouyet ha precisato che la sua è una opinione personale. Ma la posizione del ministro conferma quella già espressa da Parigi, che è riluttante ad accettare l’ipotesi che i due stati entrino nella Nato.
Attenti ai nomi un po’ strani meglio mantenersi sul classico ROMA – Un consiglio ai genitori: andateci piano con la scelta dei nomi per i vostri figli, meglio mantenersi sul 'classico' e volare basso per evitare che il nome di battesimo sia selezionato dall’impiegato dell’anagrafe ispirato dai santi del calendario. La Cassazione, infatti, ha ratificato il cambiamento di nome – d’ufficio, perchè ritenuto «ridicolo e vergognoso» – per un bimbo di Genova che anzichè “Venerdì”, come volevano papà e mamma, si chiamerà 'Gregorio' come il santo festeggiato il 3 settembre, suo giorno di nascita. La decisione dei giudici riguarda, ovviamente, solo il caso del piccolo Venerdì, ma
costituisce un precedente destinato a mettere in guardia dai nomi troppo eccentrici. Quando il bambino era nato, nel 2006, l’ufficiale civile si era rifiutato di chiamarlo come il 'buon selvaggio' compagno di Robinson Crusoe, uscito dalla penna di Daniel Defoe. Senza successo, in Cassazione, i genitori del piccolo, Mara O. e Roberto G., gestori di un bar nel capoluogo ligure, hanno cercato di insistere sulla legittimità della loro scelta facendo presente che ci sono personaggi noti, come Francesco Totti e Ilary Blasi, che hanno chiamato la figlia 'Chanel', o come Jaki Elkann e Lavinia Borromeo che hanno chiamato 'O-
Robinson Crusoe e Venerdì, i protagonisti del romanzo di Daniel Defoe
ceano' il secondogenito. Dunque, anche per 'Venerdì' non dovevano esserci problemi. Ma i supremi giudici – con la sentenza 25452 – hanno confermato il decreto della
Corte di Appello di Genova che, il 10 novembre 2007 aveva convalidato la rettifica del nome così come stabilito, in primo grado, dal Tribunale.
In Italia e nel Mondo
Giovedì 23 ottobre 2008
Israele, Peres oggi va in Egitto per rilanciare il processo di pace
La polizia interviene mentre si preparava un catalogo con false griffe
Camorra, interrotta riunione “d’affari” Tre persone in manette fra di essi il nipote del boss Mazzarella Paolo Ottaviano
Paolo Ottaviano
NAPOLI – Un catalogo con le foto dei diversi modelli di scarpe Hogan, rigorosamente contraffatti: stavano per essere immessi in commercio contemporaneamente con il prodotto 'autentico'. Nell’irruzione compiuta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli, che hanno interrotto una riunione di 'affari' nel quartiere Mercato, si trovava accanto al libro mastro del falso, un brogliaccio della gestione dei prodotti contraffatti in città. Tre le persone arrestate, cinque quelle denunciate al termine dell’operazione. In
carcere è finito anche Paolo Ottaviano, di 35 anni, ritenuto il reggente del clan Mazzarella, nipote del boss Vincenzo Mazzarella, attualmente detenuto. Nei confronti di Ottaviano un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal pm Sergio Amato e da Franco Roberti, coordinatore aggiunto della Dda di Napoli. Con Ottaviano sono stati bloccati, in flagranza di reato, Biagio Aiello Rapicano, di 27 anni e Francesco Rinaldi, 50. I denunciati, uno dei quali è un minorenne, erano le 'sentinelle' che avevano il compito di proteggere i tre dal sopraggiungere di
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persone indiscrete durante la riunione in corso ma sono state sorprese dal contestuale arrivo di numerose pattuglie della Squadra Mobile che hanno circondato lo stabile in vico San Matteo al Lavinaio. Gli agenti hanno trovato anche un elenco di commercianti che vendevano le griffe imitate, in alcuni casi 'prestanome' per il riciclaggio dei ricavi provenienti dalle attività della camorra come estorsioni o droga. In altri casi venivano invece imposte agli ambulanti quantità e prezzi dei prodotti da commercializzare. Miriana Sterpetti
L’anziano leader rispolvera il piano di pace saudita del 2002
Shimon Peres
TEL AVIV – Mentre in Israele la premier incaricata Tzipi Livni sta cercando di progredire nelle consultazioni, per poter presentare entro la scadenza del 4 novembre una lista del nuovo governo al presidente Shimon Peres, l'anziano Capo dello Stato non resta inattivo e seguita a dare alla sua carica un senso fattivo ben oltre le funzioni puramente simbolico-protocollari. Oggi va in Egitto per parlare con il presidente Hosni Mubarak, con cui vuole provare a rilanciare una offensiva di pace in Medio Oriente nello spirito del piano saudita del 2002.
Intanto l’America affolla i seggi: file anche di un’ora
Obama allunga nei sondaggi e in Virginia parla da “presidente” WASHINGTON – Barack Obama allunga il vantaggio nei sondaggi, parla già da presidente e prepara una notte di festa di dimensioni oceaniche a Chicago. L’America intanto affolla i seggi che permettono il voto anticipato, con code di un’ora e un’alta affluenza di neri che crea le condizioni per battere i record del passato. Ma a meno di due settimane dall’Election Day, il candidato democratico alla Casa Bianca continua a esortare i suoi alla prudenza, forse anche per le contraddizioni che mostrano alcune rilevazioni. Obama ha riunito il proprio stato maggiore di politica estera e sicurezza a Richmond, in Virginia, parlando poi al paese con tono visibilmente 'presidenziale' dei pericoli che l’America continua a correre. Nel 2004, Osama bin Laden comparve sugli schermi Tv degli americani a pochi giorni dalla scelta tra George W.Bush e John Kerry, e le sue minacce potrebbero aver influenzato l’epilogo di quelle elezioni. Obama mette così le mani avanti, spiega che l’attenzione di questo periodo alla crisi finanziaria «non deve far perdere di vista il fatto che siamo minacciati» e mette in guardia sui pericoli che l’America può correre durante la transizione dopo il 4 novembre. È un modo per mostrarsi pronto alle sorprese nel caso si facesse viva Al Qaida, che secondo uno studio del centro di ricerca Site Institute, riportato dal Washington Post, starebbe 'tifando' per John McCain (il repubblicano replica dicendosi «sdegnato»). Ma è anche un’ulteriore occasione per Obama per rendere più solida la sua posizione in Virginia, uno stato che ha battuto ieri a tappeto e che il 4 novembre potrebbe dargli le chiavi della Casa Bianca. La Virginia non elegge un presidente democratico
Grandi folle per Barack Obama
dagli anni '60, ma adesso Obama è in vantaggio. Anche l’istituto Mason-Dixon, uno dei più affidabili tra quelli locali e anche uno dei più prudenti, vede ora in testa il democratico, sia pure di poco (47-45%). I sondaggi nazionali, dopo aver dato lievi segni di recupero di McCain nei giorni scorsi, in gran parte descrivono ora una sostanziale fuga di Obama. Zogby gli assegna 10 punti di vantaggio e comincia ad accennare alla possibilità di una vittoria del democratico che ricorda «il modello di quella di Reagan su Carter nel 1980». uno scenario da incubo per i repubblicani, visto che Reagan decollò negli ultimi giorni e vinse con 489 voti elettorali a 89 (ne occorrono
270 per diventare presidente). Se le dimensioni di una vittoria di Obama fossero davvero simili, l’effetto-traino probabilmente porterebbe con sè anche una maggioranza a prova di bomba per i democratici in Congresso. Anche l’ultimo sondaggio di Nbc-Wall Street Journal parla di 10 punti di vantaggio, e il network conservatore FoxNews ne vede nove. Tra i motivi della perdita di terreno di McCain, i sondaggi indicano tra l’altro la mancanza di fiducia degli elettori in Sarah Palin come vice dell’anziano candidato repubblicano. Non l’aiuta certo la scoperta delle spese per 150.000 dollari – a carico del partito – per abiti di lusso, in un momento in cui l’America è alle prese con la recessione. L’affluenza è un altro segnale che sembra favorire Obama. I neri sono in crescita nelle lunghe code che si sono formate ai seggi, dalla Florida al Texas. In Georgia ha già votato un quarto del totale delle persone che si pronunciarono nel 2004 e in tutti gli stati sono già centinaia di migliaia gli americani che si sono pronunciati. E secondo Usa Today, sono in maggioranza democratici. Uno scenario che sembra giustificare i preparativi per una festa con folla oceanica per Obama la notte dell’Election Day nel Grant Park, il parco di Chicago nel quale nel 1979 Giovanni Paolo II riunì a Messa 350 mila persone. Ma il candidato democratico da giorni esorta i suoi a «ricordare il New Hampshire», lo stato dove i sondaggi nelle primarie lo davano nettamente vincente e dove fu sconfitto da Hillary Clinton. Qualche sondaggio contribuisce alla sua prudenza. Una rilevazione di Ap-Gfk dà i due candidati sorprendentemente alla pari (44-43% per Obama). Marco Bardazzi
Roselyne Bachelot, ministro della Sanità francese
Francia, parte la riforma sanitaria più poteri ai direttori degli ospedali PARIGI – Medici remunerati in base alla loro attività, creazione di Agenzie regionali di salute, specializzazione degli ospedali, assunzione mirata degli interni, direttori con più poteri: queste alcune delle misure della riforma degli ospedali e della sanità presentata ieri al governo francese dal ministro Roselyne Bachelot e che contiene anche alcune norme per vietare la vendita di alcol ai minori. La riforma sarà esaminata «d’urgenza» dal parlamento il prossimo gennaio, ma già sta sollevando polemiche nell’ambiente medico e tra i sindacati in Francia. L’idea del ministro è quella di garantire a tutti le stesse opportunità di accedere alle cure, in un paese dove esistono zone, come paesini rurali e banlieue, prive di ambulatori. Nessun ospedale verrà chiuso, ha rassicurato più volte il ministro, ed il solo obiettivo è di risanare un sistema sanitario in deficit cronico (i due terzi degli ospedali hanno le economie in rosso). I principi ed i fini sono condivisi da tutti, ma le mi-
sure per risolvere il problema dividono. Preoccupazione innanzitutto tra i medici, che, in base alla nuova riforma saranno assunti direttamente dal direttore dell’ ospedale, un direttore con più poteri, secondo la formula del presidente Nicolas Sarkozy: «un padrone ed uno solo». Saranno dunque i direttori a decidere se assumere gli interni, quanti e come remunerarli, e potranno scegliere di farlo in base all’attività svolta e ai risultati, cosa che, quando la riforma entrerà in vigore, diventerà possibile. L’ospedale francese è in carenza anche proprio di medici e per far fronte a questa penuria saranno previsti incentivi finanziari a favore degli specialisti disposti ad esercitare in zone sprovviste o ad aprire centri di cure. Il numero di posti di interni sarà fissato in base alle esigenze del territorio e le università dovranno stabilire a loro volta il numero di iscritti, specializzazione per specializzazione, in funzione ai bisogni del momento. Florence Ciomei
Pornostar a Westminster «Consentite il sesso estremo»
Chandrayaan alla conquista della Luna
ATTRICI e modelle porno, con tanto di corpetti di pelle, catene, fruste, stivaloni di pelle e calze a rete hanno inscenato una insolita protesta di fronte al tempio della democrazia britannica, Westminster: motivo, chiedere al Parlamento e al governo di bloccare la legge che dal primo gennaio rende illegale il possesso e la diffusione di materiale pornografico definito «estremo». In questa categoria, secondo la legge, rientrano le immagini porno violente in cui qualcuno appare in pericolo di vita, o corre il rischio di gravi lesioni ai genitali. Ma per i dimostranti a West-
L'INDIA è entrata ieri di diritto nella storia dell’esplorazione spaziale con la sua prima missione lunare, la 68ª nel mondo avente per destinazione il satellite della Terra. Alle 6:22 ora locale (le 2:22 in Italia), dalla base costiera di Srihakot, nello Stato meridionale dell’Andra Pradesh, è partito il razzo PslvC11, interamente indiano, che nei suoi 44 metri di altezza e 316 tonnellate trasporta la sonda Chandrayaan 1, che è anche il nome alla missione. Il satellite orbiterà per due anni intorno alla Luna trasmettendo immagini, dati e in-
Arriva il reggiseno col Gps minster, la norma significa che il governo interferisce con la vita sessuale dei cittadini. L’esecutivo ha voluto la legge perchè la ritiene necessaria a contrastare la diffusione di immagini porno violente o scioccanti esplosa grazie a Internet.
SORVEGLIARE la propria donna 24 ore al giorno. È questo il sogno proibito di molti uomini, che adesso potrebbe avverarsi: dopo le macchine e i cellulari, spunta in Brasile la lingerie con Gps incorporato. Ideale per uomini poco fiduciosi
sulla condotta di mogli e fidanzate, il completo intimo, formato da reggiseno e slip, ha incorporato un dispositivo imbottito di localizzazione satellitare Gps, che permette di individuare con un semplice click dove si trovi la propria amata.
viandovi un modulo che ne analizzerà la superficie. Diciotto minuti dopo il decollo, Madhavan Nair – presidente dell’Indian Space Research Organisation (Isro), l’ente spaziale indiano – ha dichiarato il lancio «perfettamente riuscito».
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Giovedì 23 ottobre 2008
Il fatto del giorno:Draghi avverte: siamo in recessione Lo dice la stima del Fmi durerà anche nel 2009
Un problema da risolvere la burocrazia inefficiente
Berlusconi promette “Convocherò le banche”
dall’articolo di Roberto Farneti
dall’intervento di Antonio Catricalà
dal servizio di Vincenzo La Manna
L’Italia è in recessione e, secondo gli esperti del Fondo monetario internazionale, lo sarà anche nel 2009. Le debolezze strutturali del nostro paese, da diversi anni fanalino di coda dell’Ue riguardo alla crescita del Pil, ci espongono più di altri ai venti della crisi mondiale. L’ultima stima del Fmi, [...] parla chiaro. Ci dice che il Pil italiano sarà negativo sia quest’anno che il prossimo: -0,1% nel 2008 e -0,2% nel 2009. Quanto al deficit, sarà 2,6% nel 2008 e 2,9% nel 2009. Sul fronte inflazione, invece, in Italia si attesterà al 3,4% nel 2008 per poi scendere all’1,9% nel 2009. «Il problema dell’Italia è strutturale, non congiunturale, il problema è la produttività», spiega Alessandro Leipold, direttore del Dipartimento europeo del Fmi. [...]
Il rapporto Doing Business 2008 della Banca Mondiale indica chiaramente che in Italia la difficoltà di fare impresa è legata al malfunzionamento dell’apparato pubblico in senso lato. Nell’indice complessivo, tra il rapporto 2007 e quello del 2008, scivoliamo di tre posizioni, in quello relativo alle procedure che si devono affrontare per costituire un’impresa scendiamo di 7 posizioni, nell’ottenimento delle licenze di una posizione, nella burocrazia per l’import e l’export di 9 punti. Quanto alla tutela giurisdizionale dei contratti [...] siamo praticamente in coda alla classifica (155a posizione su 178): nella giustizia civile la durata media di un’azione di recupero credito è pari a 1210 giorni, a fronte dei 404 del Regno Unito e dei 394 per la Germania. [...]
[...] Il Cavaliere offre spunti a volontà. Ma il nocciolo del suo intervento è questo: possiamo uscire dalla crisi economica, purché uniti. E così, Silvio Berlusconi veste i panni del «presidente imprenditore». Chiede «collaborazione», si cuce addosso il ruolo di vigile, o di arbitro, con l’intento di rassicurare l’assemblea degli industriali napoletani (ma non solo). Dinanzi, non a caso, al presidente nazionale, Emma Marcegaglia, con cui si confronterà anche a tavola. [...] E annuncia un confronto con gli industriali a Palazzo Chigi, «insieme alle banche e all’Abi, per discutere in profondità quali possano essere le misure da adottare da parte del governo». Appuntamento in calendario la settimana prossima [...].
La migliore di ieri
Prima le regole
Famiglie e imprese che adesso rischiano
L’incubo americano
dall’articolo di Paolo Baroni
dal servizio di Stefania Tamburello
dall’articolo di Martino Mazzonis
Riscrivere le regole, rafforzare i controlli, riformare la vigilanza su banche e mercati: lo impongono lo sconquasso delle borse, lo scandalo dei subprime e dei «titoli tossici». Il «tumore» si è formato negli Stati Uniti ma le «metastasi» sono andate in giro per il mondo, col risultato che le acrobazie spericolate di Lehman Brothers o di Fannie e Freddie alla fine colpiscono anche il nostro conto in banca. «Prima di dare i soldi alle banche – ammoniva [...] il procuratore Greco – occorre cambiare le regole». Per «garantire i risparmiatori» ed «impedire alla finanza di replicare carta e trucchi da saltimbanco». [...]
Ora pesa su famiglie e imprese il rischio maggiore della crisi finanziaria. Perché le banche potrebbero stringere i rubinetti del credito. «Potrebbe accadere anche in fretta ma faremo di tutto per evitarlo e per ridare la liquidità al sistema» dice il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi di fronte alla commissione Finanze del Senato. È la prima volta che il governatore si presenta in Parlamento per descrivere ciò che sta succedendo sui mercati internazionali. E lo fa tratteggiando uno scenario di crisi sistemica, scatenata dal fallimento dell’americana Lehman Brothers, da cui però l’Italia «non esce ma-
le». E ciò per merito del «legislatore degli operatori e della Banca d’Italia» che «ha interpretato in modo fermo il proprio mandato perché gli errori commessi in altri sistemi non si verificassero in Italia», sottolinea poi il governatore precisando che i titoli «tossici» rappresentano lo 0,7% del patrimonio di vigilanza delle banche italiane: se anche tutto si risolvesse in una perdita «sarebbe comunque sostenibile». Ma nel giorno in cui l’Fmi rilancia le sue pessimistiche previsioni sulla crescita in Europa, con più di un Paese, Italia in testa, in pericolo di recessione [...] Draghi rileva come «i più recenti indicatori confermino segnali negativi per i prossimi trimestri». [...]
Giannelli sul Corriere
Ci mancava l’Ocse a dare un giudizio definitivo sull’amministrazione Bush. Il rapporto sulla distribuzione del reddito [...] non fa che confermare quello che tutti ripetono: il sogno americano è a rischio, l’idea di un futuro radioso per le prossime generazioni in crisi. Gli Stati Uniti, infatti sono il terzo Paese Ocse dove le diseguaglianze sono cresciute di più negli ultimi venti anni - i primi due sono Turchia e Messico, non esattamente il tipo di nazione con cui gli States sono abituati a paragonarsi. Dal 2000 ad oggi la distanza tra ricchi e poveri è aumentata ad un ritmo più rapido che in passato. [...]
In Italia divario altissimo
Ma la crisi può contribuire a un livellamento
dall’articolo di Rosaria Amato
dal commento di Mario Deaglio Il rapporto dell’Ocse sulle disuguaglianze economiche dei Paesi avanzati conferisce un’altra dimensione alla crisi finanziaria mondiale e alla recessione che, come hanno ricordato proprio ieri il governatore della Banca d’Italia e il Fondo monetario internazionale, incombe sulle famiglie dei Paesi ricchi in questo autunno già eccezionalmente perturbato dal punto di vista finanziario. Le disuguaglianze dei redditi sono sensibilmente aumentate negli ultimi 10-15 anni, in uno scenario mondiale di crescita - pur interrotto da momenti angosciosi e crisi profonde - ormai definitivamente alle
Negli ultimi anni in Italia si è pesantemente aggravato il divario tra ricchi e poveri. Secondo il rapporto dell’Ocse Growing Unequal, che analizza la distribuzione del reddito e la povertà all’interno dei 30 Paesi che compongono l’organizzazione, l’Italia è infatti al sesto posto per il gap tra le classi sociali, dopo Messico, Turchia, Portogallo, Stati Uniti e Polonia. La disuguaglianza economica è cresciuta del 33 per cento dalla metà degli anni Ottanta a oggi, contro una media Ocse del 12 per cento. Un dato sul quale hanno inciso pochissimo le recenti misure adottate a favore dei più poveri, che pure gli autori del Rapporto elogiano, sottolineando come solo tre Paesi Ocse, tra i quali appunto l’Italia, negli ultimi 10 anni abbiano varato misure per sostenere i redditi più bassi. Ma [...] non hanno inciso nel dato di fondo: "I ricchi hanno beneficiato maggiormente della crescita sociale rispetto ai poveri o alle classi medie". [...]
spalle. A seconda della matrice ideologica dei governi, tale crescita è stata tollerata oppure guardata con favore o addirittura favorita ma in nessun caso ostacolata. I motivi di questa benevolenza sono stati essenzialmente due. Il primo motivo per tollerare o addirittura favorire la disuguaglianza dei redditi, - si ricollega al pensiero liberista classico e quelli che Keynes definì «spiriti vitali» degli imprenditori ed è stato largamente seguito negli Stati Uniti da Reagan a George W. Bush, in Gran Bretagna da Thatcher a Blair, in Italia dal secondo e terzo governo Berlusconi (mentre l’attuale governo Berlusconi ha molto attenuato la sua posi-
La fotografia
Un occhio alla Cina dal commento di Ulrich Beck
Dal giorno alla notte il principio missionario dell’Occidente – l’economia del libero mercato –che ha giustificato la ripugnanza nei confronti del comunismo ma anche la distanza filosofica rispetto all’attuale sistema cinese, è diventato una finzione. Con il fanatismo dei convertiti i bacnhieri (la cui immagine pubblica tende ad assumere le fattezze del bankster, banchiere-gangster) sollecitano la statalizzazione delle loro perdite, ciò che potrebbe avere conseguenze anche per l’individualizzazione dei guadagni. Non avrà cominciato a farsi strada [...] quella forma cinese di economia priva ta diretta allo stato che finora era sempre stata dileggiata, demonizzata, ma anche temuta? Come si spiega questa capacità dei rischi finanziari globali di produrre sconvolgimenti politici? [...]
Dimostrazione contro il governo a Bangkok (Ansa)
zione in materia). Si riteneva che i ceti sociali con redditi elevati fossero dotati di maggiore capacità di iniziativa e che queste capacità non solo andassero genericamente «premiate» ma potessero davvero svilupparsi solo con riduzioni del carico fiscale. [...] L’esperienza di questi anni non ha dimostrato la validità di questi motivi in favore della disuguaglianza. Lo spirito di iniziativa dei ceti dotati di redditi più elevati non è stato certo eccezionale, in molti Paesi, tra cui l’Italia, la crescita è stata scarsa o quasi nulla, e, se si eccettua un numero limitato di casi, non vi è stato un aumento del benessere collettivo. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Fino all’altro giorno c’eravamo accodati a una decina di Paesi dell’Ex Unione Sovietica per giustificare il contrasto con le direttive ambientali di Kyoto e Bruxelles. Oggi scopriamo di essere immediatamente accodati a un altro manipolo di Paesi su un dato più immediatamente coinvolgente: il divario tra ricchi e poveri. Sarà bene ripetere con chi ci accomuna l’Ocse: Messico, Turchia, Portogallo, Stati Uniti e Polonia. E davvero non si può dire che queste nazioni costituiscano un modello di sviluppo e virtù, sia detto col rispetto di turchi, messicani, portoghesi e polacchi. Quattro paesi da cui la gente povera è in fuga e uno da cui la gente povera non sa dove fuggire... Chi decide la nostra politica fiscale rivolga un pensiero alla miseria che c’è nei paesi rammentati, per favore, perché dalla povertà alla miseria il passo è troppo breve.
Giovedì 23 ottobre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il prossimo presidente Usa avrà un dubbio che risale ai tempi di Roosevelt: come confrontarsi all’Europa
Storia dei centri sociali luoghi di destra e sinistra
dall’articolo di Vittorio Emanuele Parsi
dall’articolo di Carlo Bonini
Il futuro presidente degli Stati Uniti sarà probabilmente il primo inquilino della Casa Bianca che si troverà a dover affrontare un problema inedito per la storia americana dai tempi del presidente Theodore Roosevelt. Da quando cioè gli Usa conclusero la stagione del loro splendido isolamento e si tuffarono nel mondo. Si tratta del tramonto della convinzione che la diffusione dell’economia di mercato e del capitalismo avrebbe finito per avvantaggiare innanzitutto gli Stati Uniti, cioè quella che ormai era già diventata l’economia più grande e più avanzata del pianeta. Questa idea, assai più della diffusione della democrazia - che pure ne rappresenta un corollario importante - ha rappresentato la vera idea-guida della politica di Washington nel mondo nel corso del «secolo americano». Saranno Woodrow Wilson e Franklyn Delano Roosevelt a sviluppare questo corollario della politica estera america-
Obama e McCain, in corsa per la Casa Bianca
na e a forgiare la coppia concettuale «democrazia e mercato», che si rivelerà fondamentale per sconfiggere l’Unione Sovietica nella lunga Guerra fredda. Nel corso della secolare vicenda che li ha visti protagonisti della politica internazionale, gli Stati Uniti hanno sovente tollerato di avere come alleati - ma sarebbe più preciso definirli «clienti», nell’accezione latina del termine - regimi che in nessun modo sarebbe possibile
definire democratici; ma non hanno mai esteso la loro protezione a sistemi che non fossero, dal punto di vista economico, capitalisti. Dopo il 1989, si spiega così la politica clintoniana, tutta tesa a favorire il processo di globalizzazione, ritenuto il volano capace di innescare un circolo virtuoso di ordine e sicurezza per il mondo attraverso la diffusione dell’economia di mercato, l’accelerazione dell’interdipendenza e la
dall’articolo di Luciano Gulli
In attesa che i discendenti di Vercingetorige e del druido Panoramix facciano causa allo Stato italiano per le ribalderie commesse nella Gallia Transalpina dai pretoriani di Cesare, e che il colonnello Gheddafi, sentendo le novità, ringalluzzisca, chiedendo la quadruplicazione dei danni di guerra e la contestuale edificazione, che prima non gli era venuta in mente, di quattro Gardaland sulla costa da Bengasi a Tobruk, converrà memorizzare questo esoterico, sensazionale punto di vista della Cassazione. Converrà, prima di dare avventatamente del pazzo a Gheddafi e
La Germania risarcirà italiani vittime dei nazisti ai galois di Avignone e di Grenoble. Il punto di vista in questione, espresso da tale dottor Roberto Rosin, rivestito dei panni del procuratore generale militare, e fatto proprio dai giudici della prima sezione penale della Cassazione, è che la Germania risarcisca i danni morali patiti dai familiari delle vittime civili uccise, in azioni di rappresaglia, dai militari tedeschi in Italia du-
rante la Seconda guerra mondiale. E tutto questo perché gli accordi economici risarcitori, firmati dall'Italia e dalla Germania nel 1947, e poi nel 1971, comprendono solo i danni per la deportazione degli ebrei. Per la famosa legge della reciprocità, non ci stupiremmo se un drappello di fantasiosi azzeccagarbugli mettesse in piedi una causa pazzesca nei confronti dell'Un-
moltiplicazione dei sistemi democratici. Al di là dei suoi meriti, e anche oltre le sue indubbie qualità, Bill Clinton si trovò nella fortunata condizione di gestire con abilità e coraggio un successo costruito da altri prima di lui. Fu un momento unico, in cui gli Stati Uniti erano il sole di un sistema copernicano (in termini di potenza), ma anche il mozzo della ruota (rispetto al processo di globalizzazione). Per un lungo momento, quello che Theodore Roosevelt aveva iniziato sembrò poter essere portato a compimento. La grande novità che però si stava producendo sotto traccia, e che sarebbe esplosa con le conseguenze dell’11 settembre, era non tanto e non solo il rafforzarsi o il ritornare di altre grandi potenze (la Cina, la Russia), ma il fatto che grandi porzioni di quel sistema integrato di economie di mercato creato grazie al successo americano nella Guerra fredda, non dipendevano per la loro sicurezza dalla protezione americana. [...]
gheria, i cui antenati, gli Unni, al comando di tale Attila, detto flagellum dei, fecero carne di porco da Verona fino a Ravenna intorno all'anno 400. Insomma, si annuncia una Babele giuridica ed enigmistica non priva di un certo spasso, se non fosse per la luttuosa materia in questione. [...] Respingendo il ricorso con il quale la Germania contestava di poter essere chiamata in causa, la Cassazione ha dato pollice verso a Berlino. Sentenza esplosiva, senza precedenti, che rischia appunto di dare la stura a un rosario di rivendicazionismi sulla cui retroattività sarà stupendo, per gli appassionati del capello spaccato [...]
Ora che è stata accesa la miccia, forse diventerà più difficile capire e distinguere. E, magari, anche ricordare. Perché persino più che a Milano, Torino, Padova - laboratori storici dell’antagonismo - a Roma, i centri sociali sono stati e rimangono un pezzo significativo della sua storia culturale e politica. A sinistra, come a destra. Lo dicono i numeri (almeno una cinquantina le sigle). Lo dice la geografia della loro distribuzione sul territorio. Dalla periferia occidentale della città (Portuense, Laurentino, Boccea, Trullo), a quella orientale (Monte Sacro, Nomentano, Portonaccio). Da Nord (Primavalle, Casalotti), a sud (Cinecittà, Tuscolano, Prenestino, Casilino). Fino al cuore della città (Colle Oppio, Celio, Esquilino, san Lorenzo, Testaccio, Prati). Lo dice soprattutto una storia cominciata quattordici anni fa quando i "centri" li contavi sulle dita di due mani e si chiamavano "Brancaleone", "Rialto", "Villaggio Globale". Era il 1994 e un giovanissimo Francesco Rutelli, neosindaco, firmava la delibera di "assegnazione degli spazi sociali". A Roma, l’antagonismo, nelle sue forme politiche e culturali, diventava un luogo del paesaggio riconosciuto. La "sinistra" e la "destra" sociali, eredi di una tradizione politica che si era storicamente formata non nella battaglia nelle fabbriche ma in quella per il diritto alla casa e dunque nelle occupazioni di immobili dismessi o semplicemente figli dell’abusivismo edilizio, dichiaravano la loro rinuncia a un progetto di conflitto violento e permanente. In cambio, ne ottenevano tolleranza amministrativa per gli "spazi occupati di autogestione". Luoghi
di separazione in cui coltivare l’idea di "un altro mondo possibile". I neri di "Casa Pound" e "Foro 753" potevano lavorare affacciati sul Colosseo, mentre i rossi di "Brancaleone", "Rialto", "Villaggio Globale" diventavano da laboratorio teatrale, visivo, musicale "off-off", protagonisti della scena culturale partecipando ai bandi comunali per l’estate romana. Accusata di "entrismo", di eccessiva contiguità con la politica istituzionale da molti centri del nord-est e del nordovest, l’esperienza romana, pur nelle sue differenze e diaspore interne, infilava un sentiero che non l’avrebbe mai ridotta o umiliata a "problema di ordine pubblico". I "centri", con i loro concerti, le loro birrerie autogestite, i loro spazi di disobbedienza antiproibizionista, si moltiplicavano, costituendosi spesso come unici luoghi di aggregazione sul territorio. Ammortizzatori sociali, "sportelli unici" per immigrati. I "centri" si facevano rete nei quartieri e "directory" online nell’offerta culturale della città. Come in un tamburino per cinema e teatri. Nuove occupazioni, dunque, e nuove sigle. "Astra" (Montesacro), "Esc atelier" (san Lorenzo), "Acrobax project" (all’ex cinodromo di viale Marconi). Solo per citarne alcune. L’iconografia della birra e del "cannone", del cane da "punkabbestia", come ogni semplificazione, accarezzava solo la superficie di luoghi che, negli anni ’90, nella dissoluzione dei partiti, erano rimasti i soli indirizzi riconoscibili della politica per due generazioni di liceali e universitari. Non lo ignora la destra sociale di Storace e Bontempo. Ne è consapevole Rifondazione Comunista. Lo annusa "Forza Nuova" che apre un suo presidio in Prati. [...]
Napolitano agli studenti “Protestate con criterio”
Del Piero fa la linguaccia alla crisi e la Juventus rinasce contro il Real
Pater noster senza padre
dall’articolo di Fabrizio Caccia
dal commento di Riccardo Signori
dal corsivo di Massimo Gramellini
Del Piero santo subito. La Juve è ancora viva. Non è un miracolo, ma stavolta una delle sette meraviglie del pallone: la Juve tremula e disastrata del campionato ora guida il girone di Champions con punteggio che la mette quasi certamente al riparo da sorprese. Torino solita città amara per il Real, che qui ha perso le ultime due volte. Ancora il piede del capitano bianconero a far le gerarchie nelle storie degli incontri delle due squadre. E Amauri ha concluso l’opera. Vittoria meritata, Juve di cuore e di qualità nei momenti che contano. Real con quello sfavillare di campioni e grandi giocatori, ma sempre con i soliti vizietti che si riassumono nell’avventuroso gioco difensivo. La Juve sapeva, ha studiato e sfruttato tutto. Senza neppur l’aiuto di una buona stella. Sono bastate le sue stelle. Cannavaro è stato mandato a raccogliere la spazzatura: l’invito più cortese della sua serata. Il resto è stato un corale e instancabile «vaffa...» con fischi e variazioni del caso. Trovato il nemico (scontato) numero uno, la Juve ha ritrovato il suo angelo custode (quasi scontato) numero uno, anzi numero dieci: quel gol, arrivato dopo cinque minuti di gioco, è stato una perla di bravura calcistica, un
Segnala un orripilato lettore che ieri sera il concorrente del quiz di Gerry Scotti non sapeva rispondere alla domanda: chi ha recitato per primo il Padre Nostro? Dunque, Monica Bellucci direi di no: non sa recitare. Anche Berlusconi mi sento di escluderlo: il Padre Nostro pensa di essere lui. Forse il Padre Nostro è una favola sul padre dei fratelli Grimm. La accendiamo? [...] È probabile che in tenera età il concorrente abbia letto il brano del Vangelo nel quale la preghiera è recitata per la prima volta dal suo autore, un tale Gesù. Poi è successo qualcosa: gli impegni assillanti, la difficoltà di trattenere troppe nozioni dentro una testa già intasata dalla classifica di serie A. Sta di fatto che ha dimenticato il Padre Nostro e tante altre cosette che oggi magari gli sarebbero utili per viaggiare attraverso la vita [...]. Servirebbe anche a me ritornare periodicamente a scuola: un weekend al mese dietro i banchi, sotto le grinfie dei maestri [...]. E forse la Chiesa, così attenta alle questioni etiche, farebbe meglio a occuparsi della ragione sociale della ditta, che oggi troppo spesso galleggia dentro omelie più noiose di un film iraniano coi sottotitoli in siamese.
«Se l’è portata la giacca?», chiede con discrezione l’uomo del Quirinale a Francesco Brancaccio, 26 anni, di Scienze Politiche, un minuto prima che arrivi Giorgio Napolitano. Ormai è mezzogiorno e il presidente della Repubblica sta salendo al primo piano, nella stanza del rettore della Sapienza, per incontrare la delegazione degli studenti in lotta. «Sì, l’ho portata», Francesco s’infila al volo una giacchetta grigio lamé. Oltre a lui, nella stanza, ci sono Paola di Lettere, Marta di Fisica e Tania che studia Filosofia. Poi entra il capo dello Stato (ieri alla Sapienza per una commemorazione) e si siedono in circolo: Napolitano, i quattro studenti, il rettore uscente Renato Guarini e quello in pectore Luigi Frati. Tania, 23 anni, ha il compito di leggere la lettera che studenti, dottorandi e ricercatori della Sapienza «colpita a morte dalla legge 133» hanno preparato nottetempo. [...] «Signor presidente... Proprio venerdì Lei ha deciso di prender parola sulla questione della scuola e, più in particolare, sulle mobilitazioni. Ci ha segnalato che non si può soltanto respingere il cambiamento e che, piuttosto, una riforma è necessaria...». È una lettera dura con il governo per i tagli alla ricer-
ca, ma anche calda e accorata. La conclusione è dedicata a lui, a Napolitano: «[...] Ci auguriamo che anche Lei decida da che parte stare e non abbandoni a se stessi scuola, università, ricerca pubblica». Il capo dello Stato [...] capisce che i ragazzi ora attendono da lui con ansia una risposta [...]. Per far capire quanto abbia a cuore la ricerca, Napolitano all’inizio parla di Rita Levi Montalcini [...] con sincera, grande ammirazione. Poi, ancora una volta, sottolinea agli studenti che, per il suo ruolo istituzionale, non può schierarsi «da una parte o dall’altra». E decidere spetterà a governo e Parlamento. Epperò, chiarisce il presidente, «Io sto dalla parte dell’università». E «gli investimenti per l’università» costituiscono per lui una vera «priorità». «Quando si fanno misure di finanza pubblica bisogna sempre stabilire delle priorità — è il ragionamento del capo dello Stato con riferimento ai tagli —. In generale nei governi tutti a parole parlano di priorità...». Ma poi nessuno vuol rinunciare alle proprie. Alla lettera degli studenti, oggi, Napolitano risponderà ufficialmente: «Mi prendo un giorno», promette prima di andar via. Poi si alza e, rivolto a Tania e agli altri tre della delegazione, dice: «Spero che facciate una protesta intelligente».
Alex Del Piero esulta dopo il gol
«babbà» gli avrebbero detto a Napoli dove, invece, gli hanno offerto solo cicuta. Meravigliosa l’azione, per tempestività e precisione: MarchisioAmauri-Del Piero, tutto in verticale, ogni tocco una pietra a costruire il castello. I centrali del Real (Cannavaro e Pepe) ancora in pennichella. Straordinaria, poi, la conclusione di Del Piero che ha immediatamente intuito tutti i vuoti d’area ed ha calibrato il pallone come avesse il radar. Trentanovesima rete in Champions, terza al Real Madrid che evidentemente ispira il piede suo. Ispirazione che non gli è mancata più, secondo buona razza calcistica di chi sente le sfide che contano. Ma tutta la Juve è partita con il piede giusto, dopo il doveroso minuto di silenzio per i
suoi morti. Platini e Deschamps in tribuna, tutti gli abili e arruolati sul campo, anche Legrottaglie che però ha resistito un tempo, e Marchionni che non è più il guizzante ballerino di un tempo. Juve che si è affidata alla banda dei piedi buoni. Tanto per intenderci: Nedved, Amauri, Del Piero ai quali Chiellini ha aggiunto la solita sostanza difensiva. Tanto passa il convento. E a centrocampo, per esempio, faceva contrasto il bel giocare di Gago, fotocopia di un Redondo giovane, il guizzare di Van der Vaart [...] che ha creato almeno due-tre ccasioni da far venire i brividi, a fronte del monotematismo di Sissoko (strappa la palla e non sa cosa fare) e Marchisio leggerino e impreciso. [...]
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Primo piano
Giovedì 23 ottobre 2008
Scuola nel caos Vertice con Maroni per decidere l’intervento delle forze dell’ordine. «La Rai mette ansia, giornali fuori dalla realtà»
«Polizia negli atenei» Linea dura di Berlusconi per fermare le occupazioni. Avanti col decreto Gelmini di ANDREA LONGO ROMA - "Siamo pronti a mandare la polizia negli Atenei. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato". Dopo il segnale inquietante dei tafferugli a Milano, ieri è sceso in campo Silvio Berlusconi, che ha usato la stessa formula utilizzata contro i blocchi delle discariche in Campania per annunciare la linea dura contro le occupazioni studentesche, che dilagano in tutta la penisola, e coinvolgono anche professori e ricercatori. È muro contro muro tra i manifestanti e il governo. Ed è scontro durissimo con l'opposizione sulla riforma Gelmini, che secondo i sondaggi incontra pochi consensi. La piazza turba il premier, che non intende permettere altri blocchi. "L'occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell'applicazione della libertà", ha tuonato il presidente del consiglio in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, in cui parlando al fianco del ministro dell'Istruzione, ha puntato il dito contro i centri sociali e la sinistra. "Non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare". Di qui la decisione di convocare nel pomeriggio a Palazzo Grazioli il ministro dell'Interno Roberto Maroni per dargli istruzioni dettagliate sull'impiego delle forze dell'ordine. E per oggi al Viminale è previsto un vertice tecnico per valutare le misure da adottare per "garantire i diritti di tutti". La sfida di Berlusconi agli studenti, che contro la riforma Gelmini e i tagli ai fondi delle università da giorni portano avanti le proteste di piazza, non poteva essere più chiara. Il Cavaliere non farà marcia indietro. Non ritirerà il contestato decreto che porta la firma della titolare di Viale Trastevere ed è "sacrosanto". Non ascolterà l'appello di studenti, genitori e insegnanti. E tanto meno quello di Walter Veltroni, leader del Pd, che secondo lui soffia sul fuoco per riempire il Circo Massimo sabato prossimo. "La sinistra - ha spiegato Berlusconi - dice solo menzogne, fa un allarmismo inutile e soffia sulla protesta" attraverso i me-
Roma, occupata la facoltà di Fisica: si fanno lezioni all'aperto
dia, "che ormai hanno divorziato dalla realtà". La tv pubblica "alimenta l'ansia" e i giornali "hanno trascurato di raccontare la realtà". Il premier ha snocciolato poi punto per punto il decreto, contestando tutte le obiezioni dell'opposizione. Non ci saranno 86 mila insegnanti in meno; non verrà chiuso il tempo pieno, anzi "ci saranno 6000 classi in più". Non saranno chiuse molte scuole, "sarà solo razionalizzato il personale". Ed infine non è vero che con questo decreto si cerchi di favorire la scuola privata. "Stiamo cercando di far funzionare meglio la scuola pubblica ha spiegato Berlusconi - che oggi è inefficiente e costosissima". Nessun cedimento dunque, da parte di un premier che è stato "uno studente modello". Governo e maggioranza andranno avanti, anche sulle classi ponte, a colpi di fiducia al Senato, dove il via libera definitivo al provvedimento è previsto per il 29 ottobre. Ieri il dibattito in Aula è proseguito in un clima di crescente tensione, innescata dalle minacce di Berlusconi di fare intervenire la polizia nelle scuole e negli atenei, ed è stata respinta la richiesta di Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, di rinviare i lavori a lunedì prossimo per consentire alla Commissione Pubblica istruzione di concludere l'esame del testo.
Il voto finale sul dl previsto al Senato per il 29 ottobre Oggi vertice al Viminale
Roma, irruzione degli studenti all'inaugurazione dell'anno accademico di Economia; a destra: Milano, lezione all'aperto in piazza Duomo
La sorella del ministro? Un’insegnante con la tessera della Cgil, attivista Rsu MILZANO (BRESCIA) – Non c’è pace per la Gelmini in questi giorni. Anche perchè, nel paesino della gioventù del ministro, nella scuola dove insegna la sorella del ministro, questa lunga vigilia in vista dello sciopero di fine mese inizia a diventare scomoda. A Milzano, bassa bresciana, pochi chilometri dalla provincia di Cremona, le scuole elementari 'Canossi’ sono state, negli ultimi giorni prese d’assalto dai cronisti. Alla 'Canossi’, del resto, insegna Cinzia Gelmini, sorella del ministro della Pubblica Istruzione. La Gelmini che s'occupa d’istruzione da più di 20 anni, inoltre, è anche tesserata per la Cigl e attivista come Rsu. Questo potrebbe far pensare che non tutte le opinioni in materia di scuola possano coincidere con quelle della sorella. “E' turbata – spiega un collega – per quello che sta succedendo in questi giorni. La cercano i giornalisti come se ogni giorno si confrontasse con il ministro, come se fosse un suo consigliere particolare. È solo una persona
con le proprie idee, come tante altre insegnanti». E per chiarire il concetto, aggiunge: «Anch’io con Cinzia, proprio per non crearle tensioni in questo momento, evito di parlare del ministro e di questioni nazionali». Certo è che proprio la 'Canossi’ si presenta come una delle scuole sulle quali alcune proposte della maggioranza potrebbero avere ripercussioni non indifferenti. Questo, per esempio, se venissero introdotte le classi differenziate, riservate ai figli di stranieri con qualche problema di lingua. La scuola elementare di Milzano è una di quelle in cui viene applicato il 'Progetto Integrazione Alunni’ e la responsabile è proprio Cinzia Gelmini. I bambini figli di immigrati sono circa il 40 per cento, in una classe addirittura il 50. E tra i colleghi di Cinzia Gelmini, poi non ci si sbilancia molto nemmeno su cosa si farà il giorno che, almeno sulla carta, le due sorelle potrebbero essere su posizioni contrapposte. «A voi – risponde un’inse-
gnante allontanandosi – interessa il mio punto di vista solo perchè sono una collega di Cinzia. Quindi preferisco non parlare». Il collega maestro non ha problemi a dire che sciopererà. Nessuno azzarda pronostici, invece, sulla maestra Gelmini. «La Cigl – spiega un collega aderente al medesimo sindacato – non è un’organizzazione stalinista, quindi può decidere cosa fare anche la mattina stessa». E le mamme? Hanno notato qualche microfono, nei giorni scorsi, ma tutto sommato sembrano più prese dalla vita di tutti i giorni. E anche tra loro si colgono punti di vista differenti. “La maestra unica – commentano due di loro – non mi sembra una buona soluzione. Come fa a lavorare da sola tutte quelle ore?». Ma lì vicino, una delle mamme che hanno il figlio in classe con la maestra Cinzia, vedrebbe bene la «maestra unica fino alla seconda elementare». Poi, si allontanano, il bidello le saluta, e chiude il cancello. Sulla 'Canossi’, almeno fino a domani, torna la tranquillità.
Primo piano
Giovedì 23 ottobre 2008
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LE REAZIONI
L’opposizione attacca. Napolitano concilia Il capo dello Stato: «Serve dialogo». I giovani di An: «Silvio sbaglia» di ELVIO SARROCCO ROMA - No allo scontro sulla scuola ma un dialogo su come meglio definire i tagli. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, interviene per placare le polemiche esplose in questi giorni sulla riforma della scuola, e rese ancora piu' roventi dall'annuncio di Berlusconi di usare la polizia per sgombrare le scuole e le universita' occupate dagli studenti. È indispensabile, ha affermato Napolitano in una lettera indirizzata agli studenti dell'universita' la Sapienza di Roma, "che su questi temi non si cristallizzi un clima di pura contrapposizione , ma ci si apra all'ascolto reciproco, a una seria considerazione delle rispettive ragioni". Per il Capo dello Stato e' possibile un "confronto parlamentare" per meglio definire i tagli alla scuola ipotizzati dal governo. Tagli ritenuti "indispensabili", ma che, secondo Napolitano, possono essere "meglio definiti e distribuiti nel tempo" anche con il contributo degli studenti che sono stati invitati a presentare le loro proposte. Ma la polemica non si ferma, anche se Walter Veltroni apprezza l'iniziativa del Quirinale ritenendo che sia "nella giusta direzione". Il leader del Pd si scaglia contro il presidente del consiglio. "Gli studenti hanno ragione", sostiene, e Berlusconi, e' il suo monito, "non soffi sul fuoco" minacciando di inviare la polizia a sgombrare le universita' occupate, ed eviti di trasformare una questione sociale in una di ordine pubblico. "Parole gravi", quelle di Berlusconi, che possono essere cariche di conseguenze". Walter Veltroni, dopo le dichiarazioni del premier sul possibile ricorso alla polizia, ha convocato una conferenza stampa per invitare il presidente del consiglio ad evitare azioni di
Walter Veltroni
forza contro gli studenti che finora, tranne che a Milano, hanno manifestato pacificamente. Ed anche a ritirare il decreto della discordia proposto dal ministro Gelmini. Per Veltroni le parole di Berlusconi rischiano di radicalizzare una situazione assolutamente fisiologica in una democrazia "dove c'e' chi governa e chi si puo'm sentire danneggiato dalle decisioni di chi governa". Il segretario del Pd e' apertamente schierato dalla parte degli studenti e minimizza quanto e' accaduto a Milano dove le manifestazioni si sono trasformate in uno scontro con la polizia. Si tratta di un episodio isolato, ha affermato, mentre centinaia di migliaia di giovani hanno manifestato pacificamente in tutta Italia "per dire che non sono d'accordo con il governo". Ma, si chiede Veltroni, e' ancora possibile manifestare in questo paese, se il presidente del consiglio minaccia di far
intervenire la polizia? Se la risposta e' no, ha aggiunto, "i problemi cominciano a diventare seri". Il segretario del Pd a questo punto ha invitato gli studenti e gli insegnanti, anche quelli di centrodestra, ad avere "il senso di responsabilita' di ignorare" le parole di Berlusconi ed a proseguire con le manifestazioni pacifiche. Il numero due del Pd, Dario Franceschini, ha rivolto invece un appello al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, affinche' "non sia nemmeno sfiorato un capello a nessuno studente italiano". Antonio Di Pietro (Idv) accusa invece Berlusconi di alimentare una nuova strategia della tensione. Critiche di Azione universitaria, il movimento studentesco legato ad An. A loro la protesta di questi giorni non convince affatto: «non si può accettare che venga negato il diritto di manifestare. Chi vuole protestare deve poterlo fare».
Occupato l’ateneo di Torino. A Milano i collettivi hanno “invaso” la cerchia dei Navigli
La protesta dilaga in istituti e università di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Potrebbero agire da detonatore, le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dopo i tumulti di Milano e l'occupazione di alcune facoltà a Roma e Torino, anche ieri le proteste degli studenti delle scuole e delle università sono deflagrate in tutta Italia. "Non ci fermeremo, dal presidente del Consiglio non ci aspettavamo certo provocazioni di questo tipo", ha sottolineato Luca De Zolt, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi, replicando alle dichiarazioni del premier. Così l'Unione degli Studenti ha fatto sapere che si susseguono le manifestazioni, praticamente in tutta Italia, in vista anche della giornata nazionale di protesta, prevista per il 14 novembre: da Catania all'Aquila, da Perugia a Reggio Calabria e Catanzaro, e poi a Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Teramo e Macerata. A Milano - al termine della lezione all'aperto tenuta sotto la statua di Vittorio Emanuele II, in piazza Duomo - gli studenti universitari hanno formato un corteo non autorizzato. Un gruppo ha bloccato la cerchia dei navigli con un sit-in, il corteo si è poi spostato alla facoltà di Scienze politiche senza alcun incidente. Il corso è stato interrotto per una decina di minuti durante i quali c'è stato un'acceso confronto tra i manifestanti e chi stava frequentando la lezione. Alla Sapienza di Roma gli studenti hanno chiuso con lucchetti e catene il dipartimento di Fisica in segno di protesta. Alcuni studenti, riuniti in assemblea permanente contro la legge 133, hanno occupato l'Aula 2 della Facoltà di economia e, dopo un sit-in nell'atrio dell'edificio, hanno tentato di dar vita a un corteo all'interno della facoltà, ma sono stati bloccati da alcuni agenti. Durante la protesta, i manifestanti hanno esposto una bara con su scritto "Università pubblica riposa in pace". Sempre nella capitale è iniziata l'occupazione del liceo ginnasio Tasso. E, davanti Montecitorio, è
stata prima bloccata poi autorizza una lezione di una cinquantina fra studenti e professori del liceo Augusto. Anche all'Università Orientale di Napoli è iniziata l'occupazione dopo l'assemblea indetta dai collettivi universitari, mentre si è svolto un corteo di protesta degli studenti del liceo linguistico e sociopedagogico Villari che hanno dichiarato di essere "in stato di agitazione". A Torino è continuata l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Occupata anche la facoltà di Fisica, mentre davanti al Dipartimento di Scienze della Terra studenti e ricercatori hanno manifestato chiedendo simbolicamente l'elemosina. A Bari è stato inscenato un corteo funebre per la morte dell'università pubblica. "Da domani (oggi, ndr) abbiamo
intenzione di sospendere le lezioni frontali e la didattica programmata nella facoltà di lettere e filosofia fino a bloccare del tutto l'attività dalla prossima settimana fino al 30 ottobre", ha proposto il preside Roberto Coroneo, durante l'assemblea a Cagliari nella sede di Magistero. I consiglieri di facoltà di Azione universitaria a Lettere di Palermo hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica nel quale chiedere un parere sulla validità della delibera del Consiglio di facoltà che, votando un documento a favore della sospensione delle lezioni fino al 31 ottobre, "di fatto - è l'accusa - ha autorizzato l'interruzione di pubblico servizio". Sospese le lezioni dell'Università di Trieste, in concomitanza con un'assemblea degli studenti e dei rettori degli Atenei del Friuli Venezia Giulia. Venti-
quattro ore di lezioni senza interruzioni: è l'iniziativa che si svolgerà a Firenze, al dipartimento di matematica Ulisse Dini, dalla mattina del 27 ottobre alla mattina del 28 ottobre. E a Firenze ieri si è svolta una lezione dell'astrofisica Margherita Hack che ha commentato: "In Italia c'è una falsa democrazia e le frasi di Berlusconi sulla polizia sono vergognose". All'università di Siena è stata occupata la facoltà di Economia. A Parma oggi alle 18,30 si svolgerà una manifestazione. E in fermento sono anche gli studenti delle medie superiori. Secondo l'Uds, le adesioni delle scuole hanno già superato il migliaio, con l'obiettivo di unificare la lotta con gli studenti universitari, di scendere in piazza insieme il 30 ottobre e trovare una data di mobilitazione generale nel mese di novembre.
Occupata l’università di Torino
Dimostrazione dell’astrofisica in Piazza della Signoria a Firenze
Lezione all’aperto per la Hack: «Berlusconi vergogna» FIRENZE – E' una signora di 86 anni, ma ha la grinta di una ventenne l’astrofisica Margherita Hack che ieri pomeriggio, in piazza Signoria a Firenze, ha tenuto una lezione di fronte a oltre 2000 studenti, curiosi, insegnanti e turisti radunati all’ombra di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi come forma di protesta per i provvedimenti del Governo sull'Università. Da alcune settimane, infatti, gli studenti fiorentini hanno scelto di fare lezioni a cielo aperto, da Ponte Vecchio a piazza Repubblica, svolte da ricercatori e docenti. Per la Hack, che si è seduta in 'cattedrà proprio sotto la statua del Nettuno dell’Ammannati, è subito scattata un’ovazione dei presenti, soprattutto perchè la lezione, concepita come un’introduzione divulgativa sulla scienza, è inevita-
bilmente caduta sugli argomenti 'caldì del giorno. «Il decreto sulla scuola e l’Università – ha detto Hack non appena arrivata in piazza della Signoria – non è stato discusso nè in Parlamento nè con chi in questi posti lavora: in Italia c'è una falsa democrazia, una situazione terribile per il nostro Paese. E le frasi di Berlusconi sulla polizia sono vergognose». «Spero – ha aggiunto l’astrofisica – che questo movimento degli studenti apra gli occhi a quella parte della popolazione che ancora ammira il Governo, un Governo che ancora distrugge l'Italia, e che l’opposizione cominci ad essere vera e unita». Poi la lezione vera e propria, della durata di circa un’ora, dall’energia solare al misterioso 'bosone x', ovvero quella che alcuni chiamano 'la particella
di Diò, che avrebbe creato ogni cosa. Ma con la consapevolezza che «ogni scoperta, anche la più tecnologica, è frutto della ricerca pura – ha spiegato – e senza di questa non c'è nemmeno la scienza applicata. Il Governo attuale taglia proprio in questi settori, e nel futuro la ricerca sarà sempre meno». Nei giorni prossimi le iniziative proseguiranno, non solo a Firenze ma anche a Siena e Pisa: tra l’altro, proprio nel capoluogo toscano, lunedì prossimo è prevista una lezione non stop di 24 ore, organizzata dal Collettivo di Scienze. Intanto continuano le occupazioni delle facoltà di matematica, agraria, lettere, scienze della formazione, del polo scientifico e del polo didattico di viale Morgagni, di un edificio del polo di Novoli, mentre un’aula di psicologia è autogestita.
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Primo piano
Giovedì 23 ottobre 2008
Racket e droga I carabinieri della compagnia di Melfi arrestano sei persone di Rionero in Vulture In manette anche il figlio di Bruno Cassotta
Retata nella mala del Vulture
Alle cinque del mattino si anima la stazione dei carabinieri di Rionero. Ci sono anche i militari della Compagnia di Melfi, quelli del nucleo investigativo di Potenza e i cinofili di Tito. L’operazione parte da qui.
Estorcevano soldi a imprenditori e commercianti Indagano Distrettuale antimafia e procura di Melfi di FABIO AMENDOLARA MELFI - Quando il capitano Antonio Contente e il tenente Vincenzo Varriale tornano in caserma è già mattino. Sulle case di Melfi si aggira ancora l’elicottero del nucleo di Bari. Vigila sull’esecuzione degli arresti. Da un’auto del nucleo radiomobile scendono due carabinieri. Accompagnano Alessandro Cassotta, 21 anni, figlio di Bruno Augusto (ucciso il 2 ottobre a Rionero) in caserma. Le foto: frontale e di profilo. Le impronte digitali. Poi di nuovo in macchina, verso la casa circondariale di Melfi. La stessa scena si ripete altre cinque volte. Alessandro Plastino, 29 anni, condivide con Cassotta la stessa accusa: «Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso». Secondo i magistrati della procura antimafia cercavano di taglieggiare i commercianti di Rionero. Si proponevano dicendo: «Dateci i soldi, perché se dovessero venire da fuori vi chiederebbero di più». «Un’estorsione a buon mercato», la definisce il tenente Varriale, comandante del nucleo radiomobile di Melfi. Spiega: «Loro conoscevano bene i commercianti e
Un momento della conferenza stampa
sapevano quanto chiedere». Le quote, infatti, variavano: «Da cento euro - dice il capitano Contente, comandante della compagnia - a cifre molto elevate». Gli aspetti tecnici dell’indagine li illustra invece il tenente colonnello Domenico Pagano, comandante del comando provinciale. Dice: «Non è il punto di arrivo, ma l’inizio di una complessa e articolata attività d’indagine». E ancora: «Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini, sono cominciate a maggio, con il primo arresto dei due per porto abusivo di armi da fuoco. Abbiamo acclarato che i due, in più circo-
stanze, hanno avanzato richieste estorsive a imprenditori e commercianti». Sono giovani, «ma credibili», dicono gli investigatori. E soprattutto «erano armati». Li hanno beccati con due pistole calibro 6.35 modificate. I carabinieri stanno cercando di stabilire se sono state usate per commettere altri reati. «Una - spiegano gli investigatori - era una 315 automatica con serbatoio». E’ una pistola in lega di zinco. Pesa quasi 500 grammi ed è lunga 12 centimetri. La canna era costituita da un blocco unico di metallo. Ma qualcuno è riuscito a impiantare la canna di una normale arma da fuoco. «Così - secondo gli in-
vestigatori - poteva caricare anche proiettili veri». E infatti, nell’arma sequestrata c’era un colpo in canna. L’altra pistola è una 6.35 con serbatoio. «Le due 6.35 - spiegano i carabinieri - originariamente classificate per l’impiego di cartucce a salve, sono state modificate con l’inserimento di canne per armi da sparo vere e proprie, prive di numero di matricola e senza sigle identificative». Alla conferenza stampa partecipano anche il capitano Antonio Milone, comandante del nucleo investigativo di Potenza, e il comandante della stazione di Rionero. E mentre a Potenza gli investigatori illustrano i risultati dell’operazione, a Melfi i carabinieri portano a termine i lavori cominciati nel corso della notte. Entrano in caserma i pusher Umberto Merenda, 23 anni, Michele Santoro, 37 anni, Francesco Traficante, 46 anni, e Sabatino Tozzi, 35 anni (era presente alla manifestazione organizzata da don Cozzi a Rionero in Vulture). Gestivano un piccolo giro di droga a Rionero. Li hanno arrestati su disposizione del gip di Melfi Luigi Galasso. Le indagini sono state coordinate dal pm Giuliana Giuliano.
«Nel corso delle attività - spiegano i carabinieri - abbiamo sequestrato oltre un chilo di hashish, due auto di grossa cilindrata e strumenti per il taglio e il confezionamento in
dosi». Gli investigatori stanno ora cercando di accertare se il gruppo di pusher aveva rapporti con la criminalità organizzata. f.amendolara@luedi.it
Iniziativa della fondazione “Interesse uomo”
Combattere l’usura a tavola L’USURA si può combattere anche a tavola. Da oggi sono in distribuzione le tovagliette della Fondazione Antiusura “Interesse Uomo” che spiegano cos'è il fenomeno e come lo si può arginare. Si tratta di tovagliette di carta monouso che gestori e camerieri di ristoranti, pizzerie, bar, pub e vinerie, utilizzeranno nei loro locali per informare i clienti su come difendersi dall'estorsione. Una simpatica storia raccontata in dieci immagini, spiega come una famiglia “normale” può diventare vittima di prestiti illeciti e perdere soldi, sogni e speranze. Può capitare a chiunque di dover affrontare un periodo negativo e di vedere il proprio conto diventare sempre più rosso. E quando sembra che tutti voltino le spalle, l'unica soluzione pare essere “quell'amico di un amico” che propone prestiti vantaggiosi senza richiedere alcuna garanzia sulla possibilità di restituire il denaro. Poi i tassi d'interesse diventano sempre più alti e il laccio
Don Cozzi, nel corso della manifestazione di Rionero
intorno alla gola sempre più stretto. Il finale di queste storie, sempre più comuni, spesso è lo stesso. Uomini e donne alla rovina, famiglie che si sgretolano e non è raro sentire di qualcuno che rinuncia alla vita. Ma una soluzione a questo c'è. E' solo che molti non lo sanno. Si tratta della legge 108/96 che stanzia fondi di garanzia per le
persone in difficoltà economiche. Questi fondi sono chiaramente descritti sulle tovagliette. Per chi è vittima di usura e denuncia i suoi strozzini, esiste il Fondo di Solidarietà che permette di accedere ad un mutuo senza interessi che può essere comodamente restituito nell'arco di dieci anni. Il Fondo Antiusura, invece, è un fondo di garanzia erogato dallo
Stato e gestito dalle singole fondazioni per soggetti con contratto a tempo indeterminato mentre per quei soggetti che hanno un lavoro precario o sono lavoratori autonomi esiste il Credito Etico: un progetto di microcredito finanziato dall'amministrazione provinciale di Potenza e da Banca Etica, gestito dalla fondazione per la copertura di spese derivanti da situazioni di emergenza dal-
le quali dipende il miglioramento (o il peggioramento) della qualità di vita. Per ottenere gratuitamente le simpatiche tovagliette, è sufficiente contattare la fondazione “Interesse Uomo” al numero di telefono 0971/51893. C'è sempre tempo per trovare la giusta soluzione. Anche tra antipasto primo o tra una pizza e una tazzina di caffè.
Primo piano
Gli arrestati vengono accompagnati a Melfi per gli ultimi dettagli. La scena si ripete per sei volte. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti
Un Defender dell’unità cinofila dei carabinieri mentre esce dalla caserma della compagnia di Melfi. Contestualmente agli arresti sono state svolte delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati
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Il tenente Varriale (al centro) e il capitano Contente (a destra) rientrano in caserma dopo la nottata di arresti. In tarda mattinata parteciperanno alla conferenza stampa al comando provinciale di Potenza
Dove si spaccia a Rionero Bronx Tutti i posti frequentati di pusher Vendono droga anche i minorenni di LUCIA NARDIELLO
Uno degli arrestati viene accompagnato dai carabinieri nella caserma di Melfi. Lì viene fotosegnalato. Dopo le attività di rito l’arrestato è stato accompagnato nel carcere di Melfi, dove nei prossimi giorni sarà interrogato dagli investigatori. Indagano la Dda e la procura di Melfi. (foto Zenti)
«Speriamo che sia un evento sporadico» Una veduta di Rionero in Vulture
RIONERO - L’intervento dell’associazione Io amo Rionero. «Dispiace sempre sentire notizie del genere su cui è difficile anche commentare. Soprattutto per noi giovani che abbiamo deciso di portare avanti manifestazioni contro l'alcool e la droga. Speriamo solo che sia un evento sporadico e che situazioni del genere non accadano più. Ovvio che siamo favorevoli a maggiori controlli sulle strade, come quello di sabato scorso di via Monticchio dove noi stessi siamo stati sottoposti a controlli da parte della Guardia di Finanza. La miglior cura ovviamente per evitare eventi del genere è sempre la prevenzione».
RIONERO - Il Vulture sempre più Bronx. Omicidi, mafia, pizzo, spaccio, ormai è accaduto di tutto e nella città di Rionero non si sa più cosa pensare. C'è chi dice «adesso ci manca soltanto qualche arresto per sfruttamento della prostituzione e poi stiamo a posto». Un paese come tanti dove la vita sembra scorrere tranquilla ed andare avanti senza particolari scossoni. Poi d'un tratto le sirene dei carabinieri, gli elicotteri, il nome del paese su tutti i quotidiani, in tutte le emittenti tv. La gente è frastornata, si potrebbe definire “il crollo delle certezze” legate al proprio modo di vivere. Le strade, le persone incontrate per caso, le automobili che girano nel centro sono sempre le stesse eppure qualcosa di diverso accade. Qualcosa che continua a perpetrarsi poi neanche tanto di nascosto da sguardi indiscreti. Che a Rionero ci fossero giri di droga tutti lo sapevano. Una consapevolezza per sentito dire, in un certo senso, accettata, come se fosse normale per i ragazzi adolescenti fare uso di sostanze stupefacenti. Ma assistere alle volanti delle forze dell'ordine che prendono in custodia giovani del proprio paese, le facce conosciute, riapre il vaso di Pandora. E allora il fenomeno torna alla luce. Il target di riferimento per il fenomeno droga e quello degli studenti, dei liceali, i ragazzi tra i 16 (o forse anche meno) ed i 20 anni. Con il passaggio all'università poi si cambia giro, si cambia città e con essa si smette o si cambia spacciatore. Le droghe in questione sono quelle definite leggere, dall'hashish alla marijuana. Il cosiddetto “fumo” che impazza tanto in quel gruppo definito “dei pari” dalla sociologia, che comprende i coetanei la cui autorità di fatto supera quella dei genitori. Gruppi uniformati sia nell'abbigliamento che nel modo di fare, di parlare, nei gesti e negli atteggiamenti. Gruppi con proprie regole e codici morali e di funzionamento, il più delle volte, antitetici al contesto sociale di appartenenza. Così il conformismo, la paura di non essere accettati dal gruppo, di essere considerati poco in vista, porta all'adozione di atteggiamenti autolesionisti come il ricorso alle droghe, le quali benché leggere sempre droghe restano. I punti di rifornimento dei giovani rioneresi sono per lo più noti. Si va da villa Catena dove c'è un vialetto proprio lungo il limitare del vecchio e dimesso campo di bocce definito, non a caso, Viale Amsterdam. Lì, ormai da tempo immemore, generazioni su generazioni di giovani rioneresi di buona famiglia si sono scambiate gli spinelli. Gli spacciatori stanno nei paraggi avvicinando di volta in
Due posti in cui i pusher spacciano droga a Rionero in Vulture
volta i giovani acquirenti. Poi si sale e sempre da villa Catena si passa dietro i bagni pubblici lungo la scalinata ricoperta di graffiti, altro luogo preposto al consumo della merce acquistata. Ancora le scale la fanno da padrone lungo via Emanuele Granturco, la parallela delle centrale Via Nazario Sauro che costeggia villa Catena. Le scale in questione sono quelle che portano a vico Storto Bandiera. Scale strette che si aprono su un dedalo di vicoli del centro storico animati di notte da movimenti insoliti. Altro luogo preferito nella top ten per lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti è la classica villa chiamata dai rioneresi “alla stazione”. Si tratta della villa sita in via Roma che da un lato si affaccia proprio sui binari della ferrovia. Anche lì le zone buie non mancano e l'accesso e
ben definito. Altro luogo principe dello spaccio a Rionero è la scuola. Come in ogni realtà, per quanto piccola, anche a Rionero non mancano mai i giovani pusher rigorosamente minorenni, per non essere arrestati ed avere la fedina penale sporca, che orgogliosamente vantano il proprio ruolo. Anzi sono noti e rispettati per questo loro sfidare le regole, per quell'avere i soldi a disposizione, salvo poi avere seri problemi ad uscire dal giro molto più grande di loro. Durante la manifestazione contro tutte le mafie organizzata a Rionero da “Libera” l'associazione di Don Cozzi la giovane rionerese Teresa intervistata per l'occasione disse: «Dove sono poi tutti quando si spaccia nelle scuole e nelle strade del nostro paese?». Un interrogativo che resta aperto.
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Sud & Sviluppo Strasburgo invia milioni di euro ma le istituzioni italiane non riescono a spenderli e li perdono
Aiuti europei ancora in frigo L’eurodeputato Pittella (Pd) accusa: usato solo lo 0,3 % dei fondi stanziati
Di cosa FAS: Fondo per le aree sotto utilizzate DPEF: Documento per la programmazione economica e finanziaria CIPE: Comitato interministeriale per la programmazione economica SVIMEZ: Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (Centro studi sulle condizioni economiche del Sud Italia) QCS: Quadro comunitario di sostegno (documento approvato dalla Commissione europea d'intesa con lo Stato membro. Contiene stato dell'arte, strategia, priorità d'a-
DEI FONDI FAS è stato speso assai poco. L’eurodeputato Gianni Pittella (Pse) apre un nuovo fronte della questione affrontata ieri dal Quotidiano della Basilicata (sullo “scippo” dei fondi da parte del governo). E spiega, dati alla mano, che ci sono problemi di base che fino a ora hanno bloccato l’utilizzo dei cospicui finanziamenti. Quello che segue è l’intervento alla conferenza stampa di Strasburgo di ieri. di GIANNI PITTELLA * Dopo quasi due anni dall'inizio della nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013, l'Italia ha dichiarato pagamenti per circa 144 milioni di euro, ovvero soltanto lo 0,3 % degli stanziamenti assegnati ai 28 programmi che compongono il Quadro strategico nazionale. Si tratta del pacchetto che prevede per l'Italia 43 miliardi di risorse da allocare per la coesione economica e sociale nel corso del settennato fino al 2013. Ad oggi la spesa è quindi praticamente pari a zero e l'attuazione dei programmi è in forte ritardo. La Commissione europea ha lanciato un allarme generale che si fonda sulle proposte e sui bandi finora ad essa notificati, che non sarebbero sufficienti, in un buon numero di casi, a coprire le tranche di impegno che essi rappresentano. PREVENZIONE Naturalmente questa situazione non è irreparabile ed è da salutare positivamente l'impegno che le regioni interessate stanno assumendo per recuperare il ritardo. Il mio è un "allarme preventivo" in quanto al 31 dicembre 2009 potrebbe scattare, secondo la regola "n+2", il primo disimpegno automatico dei fondi impegnati nella prima annualità 2007 (oltre 6 miliardi). Sulla base del disimpegno automatico, le Regioni perdono definitivamente le risorse impegnate ma non spese nell'arco dei due anni successivi. Il fattore di preoccupazione nasce dal seguente inter-
rogativo: come potranno le regioni e il governo italiano certificare la spesa entro la fine del 2009 se nella maggior parte dei casi non sono partiti i bandi o non è stata pianificata la spesa? Alla luce di questa situazione, abbiamo adesso di fronte precisamente un anno durante il quale devono essere lanciati (ed eseguiti) i bandi che dovranno essere
certificati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2009. Altrimenti entreremo già da subito in una situazione di emergenza che può condurre a certificazione della spesa con progetti non coerenti con quanto già pianificato nel Qcs. I MOTIVI DEL RITARDO Innanzitutto il negoziato tra la Commissione europea
e le autorità italiane, nazionali e regionali, si è chiuso nella seconda metà del 2007, e i programmi sono stati approvati con ritardo (sebbene con minore ritardo rispetto ad Agenda 2000). Così come fu con la programmazione 2000-2006, anche il nuovo periodo 2007-2013 sta sperimentando la stessa lentezza nell'avvio dei programmi. Non si deve inoltre sotto-
valutare poi che le amministrazioni nazionali e regionali sono ancora impegnate nella certificazione della spesa della programmazione 2000-2006, che al 31 dicembre 2008, sempre per la regola del disimpegno automatico, vedranno incombere la ghigliottina della restituzione automatica dei fondi a Bruxelles.
NO ALLO “SHOPPING” Come ci ricorda il prof. Gianfranco Viesti in un suo recente articolo, e come conferma il ministro ombra Pierluigi Bersani, il Governo è partito cancellando ogni obiettivo quantitativo di intervento in conto capitale nel Mezzogiorno. Per la prima volta da dieci anni, nel Dpef 2009-2011 non appare più l'obiettivo di una corretta ripartizione territoriale della spesa totale in conto capitale: l'obiettivo di portare al 45% del totale la quota del Mezzogiorno, è stato formalmente abbandonato dall'attuale Governo. Con tre diversi emendamenti al decreto, il Governo ha provveduto a stravolgere la programmazione della spesa per lo sviluppo territoriale. Con il nuovo articolo 6 bis ha conferito a un nuovo “fondo per il finanziamento in via prioritaria di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, ivi comprese le reti di telecomunicazione e quelle energetiche” tutte lo risorse del Quadro strategico nazionale (Qsn) 2007-2013 fatti salvi i programmi già esaminati dal Cipe. Si tratta di circa 14 miliardi di euro di fondi Fas (circa 12 nel Mezzogiorno), fra cui spiccano le grandi risorse previste per il potenziamento dell'istruzione al Sud. Con un altro emendamento il Governo si è impadronito di ulteriori 14,5 miliardi di risorse ancora disponibili (perché "liberate" dall'utilizzo di "progetti coerenti") a valere su programmi regionali e nazionali del 2000-2006 e del primo biennio del 20072013. Anche queste risorse saranno destinate a "interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale e regionale". Queste risorse espropriate dovranno essere vincolate ad un utilizzo negli stessi territori e sugli stessi assi di intervento su cui erano state originariamente programmate a meno di un negoziato o di un aperto conflitto con la Commissione Europea. Si tratta complessivamente di 29,2 miliardi di euro, sulla cui destinazione geografica e di merito non vi è più alcuna certezza. Per cita-
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si parla zione, obiettivi, ripartizione delle risorse finanziarie) EELL: Enti locali POLITICA DI COESIONE: Politica europea fondata sul principio di sussidiarietà (attribuzione di competenze diverse a Ue, Stato ed enti territoriali), compartecipazione (comporta il coinvolgimento di regioni ed enti locali), concentrazione (delle risorse su un numero limitato di azioni), addizionalità (interventi comunitari insieme a risorse nazionali), compatibilità (con i principi dell'Ue). DG COMP: Direzione generale “Competition” (ovvero “Concorrenza”) dell'Unione europea re un altro esempio: i fondi stanziati per aiutare Roma e Catania (640 milioni di euro in totale) sono fondi Fas! Non dimentichiamo poi che un ricorso massiccio ai progetti coerenti determina anche un effetto sostitutivo sulle risorse comunitarie, ne limita la selettività - quindi la qualità degli interventi e di fatto, ne posticipa l'impatto nel tempo (dilatazione temporale della spesa dovuta alla re-immissione delle risorse liberate). Ecco come si spiegano allora almeno in parte i non soddisfacenti risultati in termini macroeconomici della politica di coesione nel Mezzogiorno. E i dati Svimez lo confermano: la spesa pubblica in conto capitale a favore del Mezzogiorno è scesa dal 38,3% del 1998 al 35,3% del 2007, attestandosi al mero peso demografico dell'area e ben lontano dall'obiettivo del 45% fissato dal Qcs. COME USCIRE DALLO STALLO In generale: è necessario aumentare la capacità di passare dalla programmazione economica e finanziaria all'attuazione delle politiche. La definizione del quadro legislativo e programmatico-strategico e finanziario di riferimento non è un punto di arrivo, ma di partenza. E’ necessario un forte impegno politico affinché la programmazione non resti esercizio di stile e di allocazione di risorse e l'attuazione si riduca a prassi burocratico-amministrativa. La politica regionale deve essere aggiuntiva e le politiche ordinarie devono integrarsi con essa sia a livello nazionale che a livello regionale, con atti di programmazione unitaria che facciano chiaramente percepire l'integrazione tra risorse ordinarie e aggiuntive e ne mantengano al contempo la chiara destinazione programmatica e ne facciano partecipi anche i livelli istituzionali territoriali e le parti economiche e sociali a livello regionale e locale. I principi della governance multilivello cui è ispirata la politica regionale, comunitaria e nazionale, richiedono una robusta attività di coordinamento, che deve dispiegarsi a tutti i livelli coin-
volti nella programmazione e gestione degli interventi. Il tema delle relazioni interne all'amministrazione regionale si ricollega alle relazioni esistenti tra il settore regionale della programmazione e quello della gestione finanziaria (o di bilancio) e, nel caso, a quello della programmazione comunitaria. Il rafforzamento delle capacità istituzionali (capacity building) è una delle priorità nel ciclo 2007-2013. Il tema della modernizzazione e dell'innovazione amministrativa acquisisce importanza prioritaria. Altro tema rilevante sono le questioni relative alle relazioni orizzontali (relazioni tra regioni) alle relazioni verticali (Centro-RegioniEell) ed alle relazioni esterne (partenariato socio-economico), che devono essere rese utili e non rituali rispetto al conseguimento degli obiettivi. Tuttavia, gli Enti Locali devono tendere ad abbandonare una visione a volte troppo centrata sul proprio territorio di riferimento, qualificando la propria progettazione per inserirla efficacemente nel più vasto quadro della programmazione regionale attraverso la proposizione di interventi coerenti e caratterizzati da ricadute socioeconomiche apprezzabili. In altri termini, perché la politica di coesione 20072013 abbia successo è necessario mettere in moto una filiera del buon governo, ispirata soprattutto al conseguimento dell'obiettivo finale di aumentare il benessere dei cittadini. Tuttavia nello specifico è necessario tener conto di alcuni altri elementi: Il quadro economico dei prossimi mesi avrà connotazioni economiche recessive. E’ pertanto importante impegnare il massimo di risorse in modo da finanziare interventi in funzione anticiclica. Alcune considerazioni da non sottovalutare: 1. I programmi devono andare a regime, cioè avere un'uscita di cassa annuale pari ad una tranche annuale del piano finanziario (+/15%), entro i primi mesi del 2009. I programmi che non riusciranno a raggiungere questo ritmo entreranno in
emergenza, con conseguente ricerca di spesa (come principale obiettivo) da certificare per evitare i disimpegni automatici (sulla base del disimpegno automatico, le Regioni perdono definitivamente le risorse impegnate ma non spese nell'arco dei due anni successivi). E’ fortemente probabile che chi entra in emergenza ci rimarrà fino alla fine (nel 2013). Occorre quindi far coincidere il ciclo progettuale degli interventi con il ciclo finanziario della spesa. 2. Il Quadro strategico nazionale 2007-2013 dell'Italia ha una dotazione finanziaria pubblica di circa 43 miliardi di euro, cioè circa 6 miliardi di euro/anno. Va fatto in modo che si lancino interventi entro gennaio/febbraio per un importo di almeno 18 miliardi di euro (tranche finanziarie 2007-2008-2009). Sarebbe auspicabile, se pos-
sibile, un importo ampiamente superiore. Per far ciò occorrerebbero progetti per realizzare opere strategiche da realizzare con una certa velocità. 3. Occorre elaborare uno scadenzario, di ogni attività prevista dai Programmi operativi. Per ogni tappa procedurale (selezione progetti, bandi, gare eccetera) va indicata la data previsionale. Per le infrastrutture: assegnazione risorse, selezione progetti (costituzione commissione di selezione, data finale prevista per la selezione), pubblicazione progetti selezionati, gare selezione imprese (costituzione commissione di selezione, data finale prevista per la selezione), firma contratto, apertura cantiere. Inoltre rinnovo l'invito a concentrare le risorse sui Progetti multiregionali prevedendo che la conferenza
dei presidenti di Regione, in accordo con il Governo, assuma la funzione di cabina di regia. Per gli aiuti: assegnazione risorse, delibera sugli aiuti, notifica formulario alla Dg Comp, pubblicazione bando, selezione progetti (costituzione commissione di selezione, data finale prevista per la selezione), pubblicazione lista progetti selezionati, firma convenzione, avvio investimento, fine investimento. Sugli aiuti raccomando l'utilizzo di meccanismi automatici nella loro attribuzione per evitare discrezionalità nella spesa e per favorire la celerità della stessa. 4. Occorre prevedere un monitoraggio settimanale degli scadenzari procedurali con lo scopo di mantenere il controllo dell'autorità politica sul processo di attuazione del programma, mante-
nere la vigilanza sul rispetto della tempistica degli enti intermedi, intervenire tempestivamente per sbloccare situazioni di blocco o colli di bottiglia. CONCLUSIONI Due sono le questioni politiche che sottopongo in chiusura: 1) Con quale credibilità affrontiamo la crisi economica attuale se non riusciamo a spendere le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Ue? 2) In previsione della revisione della politica di coesione, come potremo fronteggiare l'assalto dei “nordici” che riproporranno la rinazionalizzazione della medesima, se non dimostreremo di spendere tutto e di spendere bene? * Presidente delegazione italiana Gruppo Pse
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La crisi economica Si terrà un G-20 per il 15 novembre. L’euro ai minimi, petrolio sotto i 70 dollari
Borse, bruciati 270 miliardi Crollo dei listini. Bush convoca un vertice straordinario di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - La paura della recessione manda a picco i mercati. Per far fronte all'emergenza la Casa Bianca ha convocato un vertice straordinario dei 20 Paesi più industrializzati del mondo il 15 novembre a Washington accogliendo la richiesta del presidente francese Nicholas Sarkozy. Tra i partecipanti anche il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, in qualità di presidente del Financial Stability Forum per il quale il segretario al Tesoro Henry Paulson ha speso parole di grande apprezzamento. Ieri i listini europei hanno vissuto una seduta in fibrillazione con ribassi superiori ai cinque punti percentuali sotto la spinta dei titoli bancari, industriali e petroliferi. Complessivamente sono andati in fumo 270 miliardi di euro in capitalizzazione. A pesare l'annuncio del premier inglese Gordon Brown che il Regno Unito sta per entrare in fase recessiva oltre al crollo registrato in mattinata dalle principali piazze asiatiche. Parigi ha perso il 5,1%, Londra il 4,5% e Francoforte il 4,4%. Peggio di tutti ha fatto Madrid (-8,16%) sulla scia della notizia che il governo argentino nazionalizzerà i fondi pensione. Milano ha contenuto le perdite (-3,47%). Tra i titoli più colpiti Tenaris (-14%), Finmeccanica (-11%), Unicredit (-7,3%). Seguono Ubi (-5,1%), Mps (-3,8%) ed Intesa Sanpaolo (-3,2%) malgrado le rassicurazioni dell'Abi sulla solidità degli istituti di credito. Fino ad Eni ed Enel (-2,9%). Dopo un'apertura in rosso, l'ondata ribassista si è abbattuta anche su Wall Street. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, che
IN ITALIA
Le banche al premier «Non serve ricapitalizzare» di LUCA MASOTTO
ieri ha diffuso il rapporto sull'andamento dell'emisfero occidentale, la crisi sarà ancora lunga. Le prospettive degli Stati Uniti sul versante economico restano "deboli" e la ripresa "inizierà dalla seconda metà del 2009 ma sarà graduale" a causa del drastico aggiustamento dei prezzi azionari. Quanto alle turbolenze finanziarie ci vorrà del tempo prima di un ritorno alla normalità grazie ai piani d'emergenza varati da Europa, Stati Uniti e autorità centrali. Mentre Federal Reserve e Bce si preparano ad intervenire per alleviare le pressioni sul credito, la banca centrale giapponese ha iniettato 50 miliardi di dol-
lari nel circuito bancario. L'incubo della recessione pesa anche su cambi e petrolio. Per il terzo giorno consecutivo l'euro è sceso sul dollaro a quota 1,28 (ai minimi da oltre un anno e mezzo). In calo anche il prezzo del barile, al di sotto dei 67 dollari il Wti a New York e a 65,28 il Brent a Londra, malgrado le attese di un taglio della produzione da parte del vertice straordinario dell'Opec che si svolgerà domani. Buone notizie invece per i detentori di un mutuo a tasso variabile. L'Euribor a tre mesi è diminuito ancora un po' al 4,94%. Al 4,61% si attesta invece la scadenza ad un mese.
lissimi, a maggior ragione adesso". A dare sostegno al loro cauto ottimismo, ROMA - Nonostante gli scric- l'Abi (l'associazione bancaria) nel rapporto chiolii sinistri dei titoli in Borsa mensile ha diffuso i dati sulla dinamica dee lo scetticismo generale nei gli impieghi bancari che rimangono su liconfronti dell'intero settore velli sostenuti (a settembre tasso annuo di bancario, gli istituti di credito crescita del 6,6% contro il 6,5% di agosto mentre è lievemente sceso, restituiscono al ma sempre su valori sostemittente l'idea di nuti, l'aumento del finanricapitalizzazioziamento alle imprese, ne proposta dal 10,1%), cifre e numeri che premier Berluevidenziano come nonosconi. Niente stante la crisi il sistema ban"salvataggi" cocario continua a fornire fime per Unicrenanziamenti sopra la crescidit, "non serve, ta del Pil. Per assistere i porsiamo solidi" è tatori diretti di prodotti stata la risposta Lehman Brothers, "e assicuunanime arrivarare loro la massima effita dall'ad di Intecienza e tempestività nell'insa San Paolo Corsinuazione al passivo" l'Abi, rado Passera e al termine della riunione dal presidente di dell'esecutivo a Milano, ha Ubi Banca, Emipromesso che si attiverà con lio Zanetti, pasgrande urgenza coordinansando per i nudo le varie iniziative. mero uno di Bpm È comunque in questa ale Bnl, Roberto Mazzotta e Corrado Passera talena borsistica da vertigiLuigi Abete. Nell'ultimo mese il bilancio degli istituti ne (ieri Unicredit è crollata a -7,3%, nuovo è pesante, anche ieri i loro indici sono an- minimo storico, con Ubi Banca a -5,10%, dati giù, nulla sembra in grado di calmare Intesa-San Paolo a -3,22 e Bpm a -1,53%) gli animi e anche se le parole di Berlusconi che la prossima settimana l'Abi e Confinhanno comunque rimesso in circolazione dustria andranno a Palazzo Chigi per dipreoccupazioni e alimentato ipotesi tut- scutere le misure sul credito. Allo studio t'altro che sopite, al momento le banche anche incentivo alla rottamazione. Il gotengono duro rifiutando aiuti di Stato. verno non rinuncia al'idea di garantire i "Pensiamo di avere una struttura adegua- debiti alle imprese ma l'intervento dello ta e il piano di impresa la rafforzerà ulte- Stato nel loro capitale, al di là delle posizioriormente" è stata la replica di Passera ni nette delle banche, resta al momento sosmentendo qualsiasi problema sotto il pro- lo una eventualità. Al tavolo chiedono di filo patrimoniale come sottolineato anche partecipare i sindacati ("Il governo ci condal direttore generale vicario del gruppo, vocherà perché è una questione che attiene Pietro Modiano: "Siamo solidi, non ne du- all'andamento dell'economia e delle imprebitiamo". Sullo stesso piano la posizione se e quindi riguarda i lavoratori" ha sottodella Banca Popolare di Milano e Ubi Ban- lineato con fiducia il segretario della Uil, ca ("I nostri ratios sono a posto, non hanno Luigi Angeletti) ma la stessa richiesta è arbisogno di niente") con Abete che assicura rivata anche dalle associazioni dei consupieno controllo della situazione per affron- matori con il Codacons pronto a ricordare tare la crisi di liquidità che sta colpendo il che alla fine a pagare il costo della crisi sasistema bancario: "Dormo sogni tranquil- ranno le famiglie".
L’ALLARME
«I consumi sono fermi e la recessione è in arrivo» I dati della Confcommercio sulla crisi. Guerra aperta tra agricoltori ed esercenti ROMA - Confcommercio lancia l'allarme consumi. E conferma che la recessione in arrivo si traferira' velocemente all'intero comparto del commercio. È una vera e propria 'operazione di trasparenza sui prezzi' quella presentata ieri a Roma a piazza Belli, dove il presidente Carlo Sangalli ha spiegato che i consumi calano (-0,3% nei primi 6 mesi del 2008 a fronte dell'1,5% della Francia, l'1,7% della Spagna e il 3% del Regno Unito) non perchè aumentano i prezzi finali, ma perchè il paese da tempo è bloccato in termini di produttività e redditi. Lo dimostra il fatto che in 10 anni hanno chiuso
500.000 negozi e ben 15.000 negli ultimi 18 mesi, ma anche da un ricorso alla cassa integrazione cresciuto del 111% nei primi 5 mesi del 2008, a riprova del fatto che famiglie e imprese del commercio si confrontano con gli stessi problemi di tutti. "Il calo della domanda interna è il nostro vero tallone di Achille", ha detto ancora il presidente, che auspica una detassazione delle tredicesima che costerebbe 8-9 miliardi, di cui però 5 si tradurrebbero in consumi. Intanto e' guerra di cifre tra Confcommercio e le organizzazioni degli agricoltori. I commercianti non ci
stanno a essere sempre sul banco degli imputati e, conti alla mano, respingono al mittente l'accusa di fare la parte del leone sui prodotti alimentari, prendendo di mira i farmers market, i mercatini gestiti direttamente dai produttori. Su 1 euro di spesa a loro vanno 9 centesimi, 7 se si considerano i sussidi all'agricoltura e non 60 centesimi come sostengono le organizzazioni agricole. In piu' è stato criticato sia il diverso trattamento fiscale tra agricoltore-venditore e commerciante, che l'effettivo risparmio per i consumatori. Il presidente di Federdistribuzione, Paolo Barberini, presente all'incontro, ha
chiesto che ci sia 'uguaglianza sul mercato sia per il prelievo fiscale sia per le norme giuridico sanitarie', mentre il numero uno della Federazione italiana di Dettaglianti dell'Alimentazione, Dino Abbascià ha messo in dubbio l'effettiva convenienza dei prodotti venduti nei mercatini, lanciando strali anche contro il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia ("invece di fare l'attore in tv si occupi piu' dell'agricoltura italiana"). Immediata è stata la replica da parte della Coldiretti, secondo cui l'aumento del 5,8% dei prezzi alimentari al commercio è in controtendenza rispetto all'andamento delle materie prime agri-
cole, calate del 6,5%. Niente alibi dunque per i rincari, ma ancora una volta la conferma delle distorsioni e dei troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola, durante il quale i prezzi moltiplicano e i centesimi si trasformano in euro. A difesa dei mercatini scendono in campo le associazioni dei consumatori Federconsumatori ed Adusbef, che fanno sapere che appoggeranno l'apertura di almeno un punto di vendita diretta in ogni municipio, essendo una modalità di acquisto che permette di avere un risparmio di circa 120 euro al mese, pari a oltre 1400 euro l'anno.
Allarme sui consumi
Primo piano
Giovedì 23 ottobre 2008
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Febbre da gioco Nel mese di ottobre il concorso ha realizzato un incremento di entrate dell’83%
Superenalotto da 100 milioni Il jackpot ha raggiunto la cifra record. Stasera l’estrazione ROMA - Il jackpot multimilionario del Superenalotto e' ancora latitante. Martedì sera, infatti, nessun giocatore e' riuscito a centrare l'intera sestina vincente e per stasera il ''6'' avra' raggiunto il fatidico traguardo dei 100 milioni di euro. Gli appassionati si erano davvero impegnati per riuscire ad ''acchiappare il bottino'', giocando infatti circa 101 milioni di colonne al SuperEnalotto ed altri 33,3 milioni per l'opzione SuperStar, per una raccolta totale di ben 67.142.788 euro. Nelle sole estrazioni finora effettuate ad ottobre - spiega l'Agicos -, il concorso di casa Sisal ha gia' incassato 415 milioni di euro, con una crescita dell'83% rispetto ai circa 227 milioni raccolti a settembre. I 100 milioni in palio con il SuperEnalotto rappresentano un record, oltre che italiano, anche mondiale. Nessun'altra lotteria al mondo ha infatti in palio un jackpot cosi' elevato, anzi non si arriva nemmeno alla meta' di quanto vale il ''6''. Dopo il jackpot tricolore, in seconda posizione troviamo infatti quello offerto dalla lotteria della California ''SuperLotto Plus'', che vale ''appena'' 53 mi-
L’APPELLO
Don Di Noto: «Metà montepremi vada agli italiani poveri»
Jackpot milionario
lioni di dollari. A seguire la lotteria multistatale americana Powerball, con un jackpot di 42 milioni di dollari e l'EuroMillions, che viene giocato in diversi stati europei e che venerdi' prossimo mettera' in palio 28 milioni di euro. Certo le vincite piu' alte di sempre al mondo sono ancora abbastanza lontane per il nostro jackpot, ma considerando che il nostro SuperEnalotto viene giocato solo in Italia e che i 100 milioni di euro devono competere con jackpot messi in palio da lotterie giocate in decine di Stati americani o in 9 Stati europei, il
nostro e' davvero un primato importante. Se il ''6'' non dovesse essere centrato per un'altra settimana, l'eventuale vincita potrebbe arrivare a toccare il quinto posto della speciale ''top 5'' delle vincite piu' alte di sempre a livello mondiale, scansando i 115 milioni di euro appannaggio dell'Euromillions. Dalla nascita del SuperEnalotto, grazie al concorso in Italia ci sono oltre 400 nuovi milionari. Tanti infatti sono state le vincite, tra ''6'', ''5+1'' e ''5 Stella'', che hanno toccato o superato il milione di euro. E solo que-
CATANIA – Un appello alla condivisione e alla solidarietà sociale. «Che una persona sola possa vincere 100 milioni di euro al Superenalotto è uno sfregio, una vergogna nel momento in cui ci sono 15 milioni di italiani a rischio povertà». Lo afferma don Fortunato Di Noto che invita “gli italiani a scrivere una e-mail al Presidente della Repubblica, garante di tutti, per richiamare la sua attenzione sul problema». «In Italia – osserva il presidente di Meter – ci sono 20 milioni di nuclei familiari. Se dessimo loro 50 milioni del montepremi avremmo dato un aiuto concreto.
st'anno sono 14 i neo milionari, grazie a 3 ''6'', 8 ''5+1'' e 3 ''5 Stella''. Sono circa 26 i miliardi di euro spesi dagli italiani, dal 1997 ad oggi, per dare la caccia alla sestina milionaria. Una cifra molto elevata che rende l'idea del successo del SuperEnalotto, gestito
Cento milioni di euro non sono facili da gestire. E non vorrei che andassero a qualcuno già ricco. Se è vero, come è vero, che lo Stato garantisce pari opportunità e dignità a tutti i suoi connazionali cittadini – conclude don Di Noto – allora ci deve essere un atto di comunanza, di vicinanza. Diamo una quota consistente della vincita a un fondo per le famiglie indebitate, per chi non riesce a pagare il mutuo, senza dimenticare che la Caritas distribuisce latte, indumenti e aiuti alle famiglie in gravi difficoltà economiche». r. c.
dalla rete delle 20.000 ricevitorie Sisal. Grazie agli incassi record che sta registrando il SuperEnalotto in questo mese, la raccolta sta letteralmente volando, portandola, con due mesi di anticipo, agli stessi di incassi dell'intero 2007. Il SuperEnalotto e' il
concorso italiano con il rendimento, in termini percentuali, erariale piu' alto in assoluto. Il SuperEnalotto porta infatti nella casse dell'Erario circa il 50% della raccolta. Dal 2004 ad oggi, il concorso ha fatto confluire all'Erario circa 5 miliardi di euro.
L’ANALISI di PINO GIORDANO OGNI anno milioni di italiani si recano nelle ricevitorie. La tendenza di affidarsi alla fortuna è un fatto culturale, di tradizione. I giochi sono sempre stati una caratteristica dei paesi latini. In effetti, le lotterie, furono inventate dagli imperatori romani proprio per incassare nuove tasse senza che il popolo se ne rendesse conto. Una crescita che non dà segnali d'arresto quella del mercato dei giochi che nel 2007 (fonte Aasm), in Italia, ha raggiunto una dimensione di 41,7 mld di euro, segnando una evoluzione positiva costante nel corso degli ultimi anni (+169% dal 2003 al 2007). Grazie soprattutto all'introduzione degli apparecchi da intrattenimento (nel 2003), infatti, l'Italia è divenuta il secondo mercato dell'Unione europea. Sul mercato italiano il maggior contributo alla raccolta proviene proprio dal segmento degli apparecchi da intrattenimento, che, con 18,5 miliardi di euro, rappresentano la principale categoria di gioco (44,4% del totale) e un segmento in forte sviluppo: tra il 2003 e il 2007 la raccolta è cresciuta in modo esponenziale (+4.947%). Il gioco d'azzardo più semplice ed onesto è il testa/croce. Ad esempio un giocatore punta 1 euro, scommettendo che esca croce. Uscendo croce, riceve come premio due euro: la sua posta, più un euro. Il gioco è equo perché la probabilità di vincita è una su due, e la vincita è effettivamente pagata due volte la quota puntata. Si dice che il gioco ha rendimento 1. La roulette, considerata da sempre il gioco della perdizione è quella, dopo il testa/croce, che dà il rendimento più alto, anche se il banco vince sempre: non è un semplice detto, ma una legge matematica. Nella roulette, se
Ma lo Stato non rischia mai non ci fosse lo zero, che fa vincere tutto al banco (oltre a chi lo ha puntato), le vincite q sarebbero esattamente l'inverso delle puntate. Scommettendo 1 euro, il rosso/nero, il pari dispari ecc. avrebbero una probabilità pari a p=1/2, inversa alla vincita q=2; nella dozzina p=0,3333… e q=3 e così via. La presenza dello zero riduce la probabilità, dando al banco un leggero vantaggio sui giocatori. La p del rosso/nero o del pari/dispari diventa p=0,486 (18 su 37). La p della dozzina o della colonna si riduce a p=0,324 (12 su 37). Per conoscere quanto si può ricevere in media per ogni euro scommesso, bisogna conoscere il rendimento del gioco, ossia il prodotto tra la quota di vincita e la probabilità di vincita, R= p*q. Nella roulette il rendimento per i giocatori è 0,973, identico per ogni puntata possibile. Per la dozzina si ha p=12/37=0,324, mentre q=3, R=0,324x3=0,973; per il pari/dispari p=18/37=0,486, q=2, R=0,486x2=0,973. Questa paga ai vincitori oltre il 97% di quello che spetterebbe loro, se il gioco fosse “giusto”, e regala al banco, in media, il 2,7% della cifra che sarebbe dovuta ai vincitori se il gioco fosse equo. Con questa percentuale il casinò paga le spese di gestione, e si arricchisce. Nel gioco del Lotto, il margine per il banco varia dal 37,6% per l'ambo e addirittura il 97,7% per la cinquina. Il Lotto raccoglie il più gran numero dei “clienti” nei volghi dove la superstizione persuade a dar retta alla cabala; che la pigra intelligenza non possono adoperare per riconoscere la slealtà del gioco. Nel mondo
Il meccanismo in realtà è ingiusto
del Lotto esiste un'antica ed irrisolta disputa, basata sulla reale utilità di scommettere sui ritardi dei vari numeri sulle singole ruote. Dal punto di vista strettamente matematico del calcolo delle probabilità, i ritardi non hanno alcun senso, poiché le estrazioni sono “indipendenti” l'una dall'altra e le palline dell'urna “non hanno memoria”. Dal punto di vista statistico, esiste un teorema, “del limite centrale”, secondo il quale in una serie sufficientemente grande di estrazioni ogni possibile evento accade una quantità di volte proporzionale alla propria probabilità. E quindi, sempre in un numero molto elevato di estrazioni, le uscite dei singoli numeri si livellano. Quindi, entrambe sono vere. Tutto sta a vedere un'estrazione del lotto come un evento singolo, circoscritto nel tempo, o come elemento di una serie storica molto ampia (migliaia e migliaia di estrazioni). Nei giochi al totalizzatore, Totocalcio, Totogol, SuperEnalotto, lo Stato non rischia mai, perché prende la sua percentuale “a priori”, decidendo i premi in base agli incassi ottenuti. Scrive il prof. Costantini: “Nel Totocalcio il rendimento è del 37%. Cioè lo Stato trattiene il 63% dell'incasso ottenuto dalle giocate, i vincitori si spartiscono quel che resta. Questo comporta che se io fossi l'unico giocatore, e fossi tanto fortunato da fare tredici, riceverei in premio solo il 37% del prezzo che ho pagato per la schedina vincente. Cioè, vinco il gioco, ma perdo dei soldi…”. Questo esempio è basato su un evento estremamente improbabile, anche se possibile, ma evidenzia l'iniquità del gioco. Il SuperEnalotto, con i suoi milioni di euro, fa sognare
gli italiani, ma una semplice analisi dimostra che ogni estrazione incorona sempre lo stesso vero vincitore. Anche questo gioco è un ottimo affare per chi lo organizza, meno per chi tenta la fortuna. La probabilità di fare sei è p=1/622.614.630, quindi il gioco sarebbe equo se il primo premio raggiungesse la cifra di 311.307.315 euro (602.775.014.815 lire). Il suo rendimento medio è invece circa il 35%, infatti questa è la percentuale che lo Stato destina al montepremi e si riserva il 54% degli incassi. Il resto paga le spese di gestione del gioco. Il rendimento medio delle lotterie è del 38% circa. Il primo premio è fissato a priori ma tutti gli altri solo dopo la chiusura della vendita dei biglietti, quando il Ministero delle Finanze decide quale parte dell'incasso destinare ai vincitori, e quale all'Erario. Quindi, se nel totocalcio bisogna augurarsi di essere il più fortunato tra moltissimi giocatori, giacché il montepremi aumenta con il numero dei partecipanti, senza che cambino le probabilità di vincita, nella lotteria è meglio essere l'unico partecipante: l'aumento dei biglietti fa diminuire le probabilità di essere estratti, senza influire sul primo premio. Sicuramente meglio di Lotto e lotterie sono le scommesse all'ippodromo, dove i bookmaker si riservano un leggero vantaggio sugli scommettitori. Se non ci fosse questo vantaggio, in una corsa con n cavalli, la somma delle probabilità di vittoria p1,…,pn dovrebbe essere pari a 1. Le quote invece vengono calcolate come se
le probabilità fossero più alte di quelle reali e tali che la loro somma dia al massimo un numero compreso tra 1,30 e 1,60 in relazione al numero dei cavalli che corrono. Più precisamente: 1,30 per le corse fino a 5 cavalli, 1,45 per quelle tra 6 e 9 cavalli, 1,60 per quelle oltre i 9 cavalli. In altri termini se un cavallo viene dato a 10, la sua reale probabilità di vincita non è di 1/10, ma sarà inferiore (1/13 o 1/15 per esempio). In una corsa con sei cavalli le quote vengono calcolate come se la somma delle probabilità di vincita dei cavalli non sia 1, ma 1,45. la probabilità reale pr (quella che serve per determinare le quote) è perciò uguale a quella teorica p moltiplicata per il coefficiente 1,45. Di conseguenza, la quota reale qr è uguale a qr= [1/(p*1,45)]. Il rendimento, R = p*q, è uguale a 1/1,45 (0,690). Nelle tre categorie di corse citate, i rendimenti sono pari a 0,769, 0,690, 0,625. Milioni di persone, trascinate e condizionate anche da una martellante e sviante informazione (in realtà pubblicità) dei mass-media, dove si manda in onda sulle reti Rai trasmissioni in orari di massimo ascolto incentrate sul Lotto, fornendo ai telegiornali, come notizie di rilievo, le grandi vincite che inducono altri a scommettere sempre più. Collettività organizzate e comunità anche istituzionali sono coinvolte in questa corsa sfrenata al “facile” guadagno, che assume connotati, in certe circostanze, di eccitazione da nuova “febbre dell'oro”, quando per diverse tornate, come sta avvenendo in questi giorni, non si realizzano le vincite massime, cosicché i relativi montepremi si aggiungono a quelli della corrispondente categoria del concorso successivo, attraverso il meccanismo del cosiddetto jackpot.
Non si realizzano le vincite massime
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Giovedì 23 ottobre 2008
SERVE UN’EUROPA PIU’ FORTE
DANNOSO SCONTRO SUL CLIMA
di GIANNI PITTELLA*
SALVATORE MARGIOTTA SI DEVE dare atto al presidente francese di avere riconosciuto il Parlamento europeo come un interlocutore stabile per la presidenza dell'Unione, come dimostra la sua terza presenza a Strasburgo in pochi mesi. E' innegabile che in questi mesi la presidenza francese ha svolto un ruolo forte e incisivo in un periodo che nessuno si immaginava cosi difficile. Quando qualcuno si chiede a cosa serve il Trattato di Lisbona, ebbene oggi tanto più possiamo ribadire che serve proprio a dare all'Europa un governo forte e stabile, la cui necessità in quest'epoca di grandi incertezze e grandi sfide appare innegabile. In questa condizione è pensabile poter cambiare ogni sei mesi il governo dell'Unione ? Anche per questo noi continuiamo a sperare che il Trattato entri in vigore prima dell'avvio della prossima legislatura europea. Chi sta operando in direzione contraria se ne assumerà le conseguenze. Per quanto riguarda la crisi finanziaria, come Gruppo socialista nel Parlamento europeo da tempo abbiamo chiesto interventi legislativi, e non auspici e raccomandazioni, per regolare settori sensibili per il buon funzionamento dei mercati finanziari. E' urgente dotare di uno schema normativo gli hedge funds e i fondi speculativi attualmente deregolamentati; è fondamentale risolvere il conflitto di interessi che caratterizza l'operato delle agenzie di valutazione; è necessario riformare gli schemi di garanzia dei depositi bancari europei. Sul piano della supervisione bancaria l'unico vero obiettivo per l'Europa resta quello di dotarsi di un supervisore unico. É auspicabile che il gruppo di alto livello creato ad hoc dalla Commisione Barroso per trattare questa tematica vada in tale direzione. Accolgo quindi con soddisfazione le parole pronunciate stamattina dal presidente francese, per esempio sulla necessità di riunioni al livello di capi di stato e di governo della zona euro, ma resto in attesa di conoscere quali saranno i passi concreti che verranno presi. Per quando riguarda il pacchetto Clima, ha fatto bene il presidente Sarkozy a mantenere fermo l'impegno ad arrivare all'approvazione entro dicembre. Dobbiamo ricordarci più spesso che ad esso si lega anche una politica di innovazione e investimenti che contribuirà in modo significativo al sostegno dell'economia reale. *presidente delegazione italiana Gruppo socialista Direzione nazionale Pd
NOMINA DI FRIGO SOLO UNA TREGUA LUCA TENTONI L’INTESA fra i poli sull'elezione a giudice costituzionale di Giuseppe Frigo è il segnale di un'utile tregua, non di una pace duratura. La scelta di ritirare la candidatura di Pecorella non è stata indolore per il premier, che sperava - una volta che si erano schierati a favore anche i radicali e l'Udc - di conquistare qualche voto "in libera uscita" dal Pd e chiudere la partita. I "franchi tiratori" nella maggioranza hanno reso impraticabile il tentativo, ma hanno anche danneggiato gli altri possibili candidati "politici" del Pdl, che rischiavano di restare vittime delle strane sorprese nell'urna che erano costate care a Pecorella. Non potendo avere un giudice costituzionale di provenienza politico-parlamentare, la scelta è caduta su un tecnico di livello. In apparenza, sembra che il "cambio di cavallo" sia stato provocato dall'irrigidimento dell'opposizione di Pd e Idv: in parte è vero. Ma c'è ben altro: molti sapevano che candidare Pecorella senza dare il placet a Orlando per la presidenza della Commissione di vigilanza Rai era un azzardo. In mancanza di un'intesa fra i poli, Pecorella è andato quasi allo sbaraglio, anzi forse la tattica è stata proprio questa: tentare il miracolo per poi ripiegare su una soluzione più praticabile, cioè l'azzeramento delle candidature alla Consulta e alla Vigilanza Rai o l'elezione di un tecnico che impedisse poi al Capo dello Stato (che a febbraio sarà chiamato a nominare un giudice costituzionale fra i cinque di sua spettanza) di scegliere Luciano Violante, che è un tecnico ma soprattutto un politico, essendo stato presidente della Camera ed esponente del centrosinistra. È presto per dire che fine farà la candidatura di Orlando alla Vigilanza, soprattutto dopo la rottura fra Veltroni e Di Pietro. La manifestazione del 25 ottobre si avvicina: pare che i democratici vogliano celebrarla prima di dare il "via libera" definitivo al candidato dell'Idv, perchè il Pd è diviso sull'ipotesi di continuare a sostenere il rappresentante di un partito col quale i rapporti sono burrascosi e con cui non si sono ancora chiuse le trattative per le elezioni amministrative. Del resto, ieri il nodo della Consulta è stato sciolto perchè il Pdl ha invitato Pecorella a ritirarsi: poichè ogni sacrificio richiede una contropartita, la soluzione per la Vigilanza potrebbe essere la sostituzione del candidato presidente con un suo collega di partito. Dopo il 25, Veltroni dovrà cercare di convincere Di Pietro a scegliere un altro esponente dell'Idv (Giulietti o Donadi), altrimenti il leader del Pd dovrà assumersi l'onere di formulare una rosa di candidati dell'intera opposizione e presentarla alla maggioranza, prima che sia quest'ultima a scegliere ed eleggere un esponente di minoranza ad essa gradito.
QUEL RIFORMISMO SENZA FORMA di VINCENZO VITI dalla prima Ma il corridoio è di tutti e tutti ci passano: e se qualche volta accadono delle conversazioni fra i vari ospiti, nessun cameriere è così villano da impedirle>>. Nella citazione di Papini appare evidente che quel cameriere non può essere un alieno, non può far parte del paesaggio. Soprattutto non può essere un personaggio banale, se il dialogo fra i tre distinti frequentatori del corridoio può svolgersi grazie al garbo, direi all' educazione civile, del quale egli è chiamato a dare prova. Perchè risalgo alla metafora di Papini, che Giorello utilizza, dal suo punto di vista, per sostenere le virtù "etiche" del relativismo? Perchè il corridoio è, più banalmente, la metafora del luogo nel quale siamo indotti a camminare e le stanze sono i punti di raccolta dei nostri pensieri, dei nostri riflessi identitari, delle nostre ìcone nobiliari. E se non dovesse assisterci un cameriere sobrio ed "educato", ben presto il corridoio si ridurrebbe a un deserto frequentato da passanti o da battone. Si perdoni la ruvidezza dell' esempio, ma è questa l' idea che stiamo offrendo della nostra avventura politica, nonostante che molti sforzi generosi si stiano compiendo pur con risultati che rivelano la complessità di un processo che più che rimescolare linguaggi, storie ed esperienze, tende invece a perpetuare vecchi riti e a vellicare conformismi, pigrizie e collaudate inattitudini. Stenta insomma a prendere corpo quel riformismo (di cui circolano innumerevoli vulgate a seconda che esso valga a sostenere ambizioni, interessi e pretese talvolta inconfessabili) che invece dovrebbe significare attenzione al risultato, capacità di distinguere fra il merito e il metodo, vaccinare dal "richiamo della foresta" e soprattutto disporre della intelligenza di prescegliere gli interlocutori reali evitando sterili tatticismi. L' opposizione governante,se non vuol es-
sere un ossimoro, dovrebbe significare soprattutto visione lunga e razionale, capacità di costruire, senza impazienze, percorsi che portino a segnalare una raggiunta piena maturità e una convincente affidabilità, nella convinzione che i governi, anche quelli locali, possono certo cadere per imboscate, pur se è preferibile cadano per manifesta insufficienza politica e stategica. Dovrebbe significare valorizzare il lavoro, talvolta oscuro ma il più delle volte palese, che si compie nell' istruttoria e nella correzione dei provvedimenti più significativi. Altra cosa sarebbe la reazione di un' opposizione che si rifugia, magari dopo aver lottato per cambiare le norme, nel riflesso identitario, giacchè avverte l' urgenza di negare per affermare, svalutando il lavoro compiuto e il valore degli effetti che esso è in grado di produrre. Sovente enfatizziamo comportamenti, controversi e diversamente opinabili, che assumiamo nelle istituzioni (che sono un riverbero importante ma non esclusivo) dimenticando che contano i nostri gesti nella società, le nostre pratiche di potere, la promozione dei nostri interessi al confine tra pubblico e privato (che sono noti più di quanto non si sospetti). Così finiamo con il chiuderci dentro il recinto delle nostre rappresentanze istituzionali, definendo un perimetro che rende odioso tutto ciò che esso conclude ed esaltando, oltre ogni ragionevole limite, ciò che esso esclude. Contravvenendo così la missione inclusiva e generosa di un partito che pur velleitariamente pretende di coltivare la cosiddetta vocazione maggioritaria e che è chiamato a proiettarsi, con un forte disegno progettuale e con una autentica tensione etica, verso il civile e il popolare. Prevale, lo confesso, una certa stanchezza nel ripetere concetti che possono apparire sermoni. Stanchezza finanche nel presumere che vengano almeno apprezzati la buona fede e il disinteresse. Stanchezza utile o vana? Vedremo e ne scriveremo.
IN MEMORIA DI VITTORIO FOA La CGIL di Basilicata esprime profondo cordoglio per la scomparsa del compagno Vittorio Foa, figura straordinaria della storia politica e democratica italiana, esempio di integrità e di spessore intellettuale e morale della politica e del sindacalismo del '900. Vittorio ci ha sempre accompagnati con un grande contributo
di idee e di proposte e la rara capacità di guardare al futuro, leggendo la memoria del passato. Per onorarne la memoria, è stata aperta, presso la sede nazionale della Cgil, la camera ardente, oggi dalle 8 alle 12. Antonio Pepe segretario Cgil Basilicata
IERI SERA, Salvatore Margiotta, deputato lucano e vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, nonché responsabile nazionale per il PD del settore mutamenti climatici, ha partecipato in tv (su SAT2000, visibile sul canale 801 del pacchetto SKY, Digitale Terrestre e su TELEUNO) a un incontro sui «mutamenti climatici e le dissennate politiche del ministro Prestigiacomo». In contradditorio con Margiotta c’era in studio Francesco Nucara, già viceministro dell'Ambiente nel precedente Governo Berlusconi. Il ministro Prestigiacomo dopo aver brillato per assoluta assenza e inconsistenza in questi primi mesi di governo (nessuna misura di rilievo in materia ambientale è stata sin qui assunta; nessun serio riferimento alle grandi questioni ed ai cambiamenti climatici si ritrova nel DPEF, nella legge finanziaria e nei decreti ad esso collegati; persino l'emergenza rifiuti in Campania le è stata totalmente espropriata dal sottosegretario Bertolaso), porta alla ribalta se stessa, l'intero governo, e purtroppo il paese, in uno scontro frontale con l'Unione Europea, con Barroso e Dimas, costringendo Sarkozy, in qualità di presidente di turno dell'UE, ad una dura presa di posizione. L'Europa sta affrontando nel modo giusto la sfida del surriscaldamento globale: i grandi paesi, la Germania, la Spagna, l'Inghilterra, la Francia adottano politiche virtuose; solo l'Italia, trovando fragile sponda unicamente in alcuni paesi dell'est, vuole sottrarsi ad una politica ambientale seria, corretta, responsabile. Anziché continuare ad opporsi agli obiettivi del 2020 (peraltro vantaggiosi per l'Italia perché l'anno di riferimento per i nuovi tagli di Co2 sarà il 2005!), il ministro Stefania Prestigiacomo e il governo spieghino finalmente cosa intendano fare per rispettare, e dunque non incorrere nelle sanzioni, i target vincolanti di Kyoto, per i quali dovremo ridurre le emissioni del 6,5% rispetto al 1990, mentre gli ultimi rilievi indicano che siamo addirittura a + 7,5% rispetto a quel dato. Il PD utilizzerà ogni occasione, ad iniziare dalla manifestazione del 25 ottobre, per sviluppare una serrata opposizione alle dissennate politiche del centrodestra.
Giovedì 23 ottobre 2008
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CONTRO IL REALISMO FEDERALISMO FISCALE IN POLITICA INTERNAZIONALE MA SI PENSI AL SUD FRANCESCO BOCHICCHIO
di VINCENZO GIULIANO
dalla prima
di cui già si sono visti dei segnali a favore dell'economia indiana e soprattutto di quella cinese; da qui, oltre che da una serie di errori in politica internazionale, deriverebbe la fine dell'egemonia mondiale americana. Personalmente, chi scrive ha dei dubbi sulla consequenzialità del ragionamento, quasi sillogistico: l'economia capitalistica è quella più efficiente e gli Stati Uniti rappresentano la forma di capitalismo più avanzata; in chiave non economica, l'Occidente rappresenta l'unico possibile punto di equilibrio tra gli altri Paesi, e nell'ambito occidentale l'Europa sembra ben lungi dal rappresentare un punto di riferimento. In definitiva, chi scrive non crede che sia prossimo l'abbandono del sistema unipolare, creatosi a favore degli Stati dopo la fine della guerra fredda, per abbracciare un sistema multipolare, mentre più semplicemente il sistema unipolare troverà qualche forma di attenuazione e dovrà abbandonare ogni pretesa “imperiale”, Ma non è questo il punto al momento centrale: è ancora presto per poter elaborare un quadro sufficientemente delineato. Il punto adesso centrale è costituito dall'approccio alla politica internazionale, se basato sempre esclusivamente o comunque prevalentemente sulle relazioni internazionali o se invece anche su nuove basi: le relazioni internazionali riconducono in ultima analisi alla forza dei vari soggetti e diventano quindi un mero mezzo, solo apparentemente negoziale, per far trionfare la volontà del più forte; attualmente il ruolo del diritto internazionale è assolutamente limitato, con l'ONU, organismo internazionale che dovrebbe assicurarne il rispetto, che ha ampiamente fallito il suo ruolo, come dimostrano le numerose risoluzioni non rispettate da Israele nella questione palestinese e la sua impotenza di fronte alla guerra in Iraq perpetrata dagli americani sulla base di prove manifestamente false. Pertanto, la vera questione è se gli Stati Uniti, la potenza indubbiamente più importante al momento, finalmente si decidano o no a valutare che la loro crisi renda più conveniente per loro istaurare rapporti basati su un diritto internazionale, vero, effettivo e cogente, con sanzioni in caso di violazioni: per gli Stati Uniti la convenienza è innegabile, visto che, per loro, esempio innegabile di democrazia interna, senza tentazioni totalitarie (sempre all'interno), il diritto internazionale può essere uno strumento di gestione della crisi con paesi non democratici molto più opportuno, mentre per gli altri paesi, Cina, Russia, Stati islamici, il diritto internazionale è una garanzia per il periodo in cui l'egemonia americana si riprenderà dalla crisi. Su questo terreno si gioca il ruolo negoziale dell'Europa, che può essere di effettivo ausilio agli Stati Uniti, sia pur con condizionato al rispetto del diritto internazionale ed all'abbandono di ogni posizione unilaterale e di mera e sola convenienza . Ed è su questo terreno che si deve aprire e condurre un serrato dibattito, uscendo dalle secche in cui
vorrebbero gettarlo i fautori del realismo politico. Ci si riferisce, quale esempio particolarmente raffinato da un punto di vista intellettuale, ad Angelo Panebianco, che su “Il Corriere della Sera” del 10 ottobre 2008, come riportato, in termini particolarmente equilibrati da Alberto Virgilio su queste colonne il 14 ottobre, dà per scontata la fine del sistema unipolare, per la transizione verso un sistema multipolare, molto più pericoloso per gli equilibri internazionali, vista la difficoltà di gestire plurimi centri autonomi di potere, dal sistema interno spesso non democratico, e con il ruolo dell'Europa, quale attore disarmato, molto meno incisivo di quello attuale. Panebianco, nel momento in cui fonda la preferenza per un sistema unipolare sulla natura democratica interna degli Stati Uniti, trascura la discrasia tra tale natura democratica indubitabile ed il comportamento unilaterale e spesso illegittimo in politica estera. Basti pensare alla guerra illecita in Iraq, più in generale alla politica complessiva in Medio Oriente, con l'appoggio peino fornito a regimi autoritari (quello di Saddam Hussein) ed a terroristi (Bin Laden) per convenienze, regimi e terroristi poi non a caso diventati pericolosi nemici, nonché alla questione palestinese, in cui la salvaguardia, sacrosanta, delle ragioni di Israele, non si è mai accompagnata ad analoga salvaguardia delle ragioni parimenti sacrosante del popolo palestinese, ed in cui alla condanna del terrorismo palestinese, condanna sacrosanta quando il terrorismo si è indirizzato verso obiettivi non militari, ha fatto riscontro un atteggiamento silente per la strage di innocenti nei campi di profughi palestinesi di Sabra e Chatila da parte dei falangisti libanesi, con la responsabilità dell'allora Ministro della Difesa israeliano Sharon, poi diventato incredibilmente Capo dello Stato: ci si riferisce al Sud America dove gli Stati Uniti hanno in vigenza della guerra fredda favorito l'instaurazione di feroci dittature militari (il caso più clamoroso è quello del colpo di stato in Cile contro il governo socialista democratico di Salvator Allende), mentre è di appena un mese fa la notizia che la Bolivia e il Venezuela hanno cacciato gli Ambasciatori degli Stati Uniti, per pretesa spregiudicatezza utilizzata nel favorire gli oppositori ai governi democratici in essere, e la replica ufficiale degli Stati Uniti è stata debole ed apodittica. Ci si riferisce infine alla recente crisi della Georgia, in cui gli Stati Uniti hanno decisamente condannato l'invasione della Georgia da parte della Rus-
sia, mentre nulla avevano detto nei confronti dell'invasione dell'Ossezia da parte della Georgia, Stato loro amico. Su tale ultimo caso Angelo Panebianco, su “Il Corriere della Sera” del 18 agosto, aveva criticato radicalmente l'intervento di mediazione fino ad allora svolta dall'Europa, intervento che si sarebbe rivelato fallimentare perché sarebbe stato disarmato nei confronti della Russia, che ha continuato ad effettuare la distruzione delle strutture militari georgiane e procrastinato “sine die” il ritiro delle truppe, ed avrebbe creato un distacco tra Europa (il cui ruolo attivo, caldeggiato da Panebianco nel recente articolo, dovrebbe quindi essere solo quello di un satellite degli stessi Stati Uniti) e Stati Uniti, rimasti soli a difendere gli Stati ex sovietici nella difesa dei loro interessi dalla Russia. In tale ottica Angelo Panebianco aveva evidenziato che l'intervento di mediazione dell'Europa risponde all'illusorio disegno di sostituire la Forza con il Diritto e la Morale, con il risultato - inevitabile per i “profeti disarmati” - di arrivare a conseguenze del tutto incoerenti rispetto agli obiettivi, consistenti nel favorire gli attori internazionali più prepotenti (ed addirittura in articoli ancora precedenti sempre su “Il Corriere della Sera” del 13 e del 15 agosto 2006, aveva legittimato, sia pure in casi eccezionali, il ricorso alla tortura). Sfugge a Panebianco che l'utilizzo della Forza (sia pur da un Paese democratico all'interno) ha portato le razioni internazionali nel puro e completo caos e che la possibilità di “scaricare” sull'esterno i problemi interni ha nel contempo causato un apolitica economica espansiva senza limiti, con la necessità del ricorso alla speculazione, poi causa della crisi economica. E' il diritto e solo il diritto che può apportare limiti alla Forza ed all'arbitrio, legato in termini indissolubili alla Forza stessa, e fondare un vero ordine democratico, sia in economia che nelle relazioni internazionali. Ciò sia che si mantenga in essere il sistema unilaterale - sia pure , per fortuna, attenuato, come crede chi scrive - , sia che lo stesso venga sostituito con uno multipolare (Panebianco è tornato sull'argomento su “Il Corriere della Sera” del 20 ottobre, sostenendo che il sistema multipolare sarebbe asimmetrico, non potendo in ogni caso mettersi in discussione una posizione di preminenza degli Stati Uniti, il che nient'altro vuol dire che si tratta di un sistema unipolare attenuato, come sopra sostenuto). studiobochicchio@legalebochicchio.it
Il tema del federalismo coinvolge tali e tanti sentimenti, che per il modo con cui esso è oggi trattato in Italia non ci si può sottrarre, per un verso, ad una sensazione di coinvolgimento emotivo e persino di stupore e, per l'altro, ad un impegno ineludibile. Un impegno mirato in primo luogo all'analisi ed all'approfondimento dei temi in discussione, per arrivare alla decisione di partecipare alle scelte che si vanno a prendere con l'offerta del proprio contributo. La sensazione di stupore, condita di dolore e persino di smarrimento, nasce nei cittadini meridionali, che si sentono in realtà i veri destinatari di questa riforma, che giunge in fondo ad un secolo e mezzo di storia dell'Italia unita, che non ha certo brillato per i risultati raggiunti a favore delle popolazioni del Meridione. Per questo sulla classe politica di questo nostro Paese incombe un impegno irrinunciabile: quello di fermarsi e di ragionare; fermarsi tutti insieme e ragionare con un cuore solo e con una mente sola, fino a quando non sia stata maturata una comune convinzione profonda che quello che si sta per fare - il federalismo fiscale - non risponda solo agli interessi delle Regioni quelle settentrionali - o di quelle forze politiche - la Lega Nord -, che lo propongono e lo propugnano, ma che risponda veramente, in condizione di pari opportunità, in condizione di sostanziale unitarietà di prospettive, agli interessi di tutta la nazione e di tutti i suoi cittadini. Questo per l'evidentissimo motivo che un errore di impostazione o di prospettiva in questo campo comporta per tutta l'Italia rischi altissimi o insostenibili: comporta - in una prospettiva non tanto lontana - il rischio dell'implosione, che potrebbe giungere alla fine persino alla “balcanizzazione” del Paese. Il Federalismo che ad ogni costo si vuole costruire in Italia, in estrema sintesi, si presenta come un progetto che ha delle precise connotazioni. Esso nasce “contro”; nasce contro “Roma ladrona”, contro le “regioni meridionali sprecone e inquinate dalla delinquenza organizzata e dall'immondizia”, contro tutti coloro che “sono diversi”: i meridionali che non sono settentrionali; gli italiani che non sono padani, e così via; Esso nasce come rivendicazione “localistica” (la “Padania”, i “Lumbard”), in un contesto geo-politico nel quale si va verso il superamento dello Stato-nazione, per un verso, con la cessione di quote della sovranità dei vecchi Stati ad entità sovrastatali, come l'Unione Europea, e per l'altro a una visione unitaria dei destini del mondo: la cosiddetta “globalizzazione”, nella quale si gioca la competizione sul mercato mondiale dell'Italia e dell'Europa con i temibili concorrenti vecchi: USA, Russia, Giappone, e, con gli ancor più temibili concorrenti nuovi: Cina e India. In fondo, è l'insorgere del “particulare” che tenta di opporsi alla tensione verso l' “universale”. L'istanza del federalismo leghista sorge in terzo luogo da una subdola forma di autocelebrazione di una presunta superiorità etica, morale e persino etnica della “gente lombardo-veneta”, contrapposta alla ignavia ed incapacità degli altri italiani. Questa presunta superiorità, al di là dei tratti buffoneschi di cui talvolta ama rivestirsi, assume talvolta forme assolutamente preoccupanti quando si manifesta come rifiuto degli immigrati, non solo degli extracomunitari ma anche degli immigrati comunitari. In quarto luogo, il progetto federalista in Italia nasce con l'intento di “dividere” quel che era unito, in contrasto con tutta la storia ed il significato stesso del federalismo, che si è sempre presentati come un'istanza di unificazione di realtà che prima erano divise. Posto come punto fermo ed indiscutibile che l'unità d'Italia rappresenta un valore irrinunciabile per ogni cittadino italiano, non si può passare sotto completo silenzio l'infinita querelle di come sia stata vissuta e di come si sia sviluppata nel tempo la storia unitaria, e di quale prezzo periodicamente hanno pagato i cittadini delle regioni meridionali per difendere quella unità. Non si può dimenticare il periodo che va dal 1860 al 1944 e la sequenza dei grandi fenomeni storici che vi si sono succeduti: il cosiddetto brigantaggio, le grandi migrazioni verso le Americhe di fine ottocento e verso le nazioni d'Europa, nel primo novecento; le guerre d'Africa e l'apertura della quarta sponda sul Mediterraneo; infine, nel secondo dopoguerra, la grande migrazione verso le industrie del Nord”. È improduttivo dimenticare tutto questo perché è da quel cumulo di esperienze che si è generata nel Paese quella grande tensio-
ne ideale, che ha tentato di dare una risposta alla “questione meridionale” ed ha generato l' “intervento straordinario nel mezzogiorno”. La politica per il Mezzogiorno, nei 40 anni successivi al secondo conflitto mondiale al di là di ogni vituperata polemica e di ogni incomprensione, al di là di ogni pur innegabile aspetto deteriore che l'abbia accompagnata, ha segnato indubbiamente un grande momento di unità ideale del paese. Superando ogni divisione ideologica o politica, per la prima volta in Italia, tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, si ritrovavano uniti nel perseguire un grande obiettivo di autentica unità del Paese: il recupero delle regioni meridionali a condizioni di parità nello sviluppo rispetto al resto dell'Italia. E tale unità ideale del Paese era perseguita sulla base della condivisione e dell'accettazione di due principi: o il primo, il dovere in capo a tutta la nazione del risarcimento nei confronti delle regioni meridionali, in forza del quale si applicava la discriminante positiva della straordinarietà dell'intervento pubblico, addizionale rispetto all'intervento ordinario dello Stato; o il secondo, la complementarietà tra le due Italie, per cui quella del Nord, quella delle industrie e della produzione, ritrovava nelle regioni meridionali il mercato di sbocco ai suoi prodotti e la manodopera necessaria per le sue produzioni, e quella del Sud ritrovava nelle regioni settentrionali il mercato ai propri prodotti agricoli e lo sbocco per la propria manodopera eccedente. E in questa complementarietà si realizzava il circolo virtuoso che comunque ha creato le condizioni per il “boom” economico ed ha reso competitiva l'Italia nel mondo. Senza volerci soffermare a confutare in questo momento le affermazioni di principio che sono state assunte a fondamento della rivendicazione federalista, non ci si può sottrarre alla percezione dell'importanza che, in questo momento della storia nazionale , rivestono due aspetti particolari: o in primo luogo, la rottura della complementarietà delle due Italie; purtroppo, nel Nord e nel Sud, in larga parte, le rispettive economie non sono più complementari tra loro; ognuna di loro trova il proprio ambito di riferimento fuori dello spazio nazionale. Le industrie del Nord, con l'eccezione della SATA-FIAT di Melfi, tendono a delocalizzarsi in paesi dell'est europeo a addirittura nell'estremo oriente. L'economia del Sud trova più vantaggioso rivolgersi non al mercato settentrionale ma ai mercati europei e mondiali; o in secondo luogo, il profondo cambiamento degli scenari europeo e mondiale entro il quale si colloca l'economia italiana. Il Nord più vicino ai mercati centro-europei, trova in questa prossimità, un vantaggio competitivo di notevole importanza; il Sud, appartenente alla cosiddetta “corona periferica dell'Europa” avverte una minore attrazione verso l'Europa ed pare avvertire una maggiore attrazione verso gli spazi esterni all'Europa. Inquadrato quindi nella dinamica della storia italiana, il fenomeno dell' “istanza federalista”, nasce alla fine dell' “intervento straordinario nel Mezzogiorno”, che purtroppo ha lasciato irrisolta la “questione meridionale” e si presenta in un momento in cui nella coscienza collettiva e nella politica nazionale è stata rimossa totalmente la questione del ritardo di sviluppo delle regioni meridionali. Una rimozione che è tanto più incomprensibile in quanto la politica regionale, quella che tende al recupero delle regioni in ritardo di sviluppo rispetto ad uno standard medio di riferimento, è affidato soltanto alla politica europea, con i Fondi Strutturali (F.S.E., F.E.S.R., ecc.). Inevitabile conseguenza è che l'istanza federalista appare come un tentativo per “cristallizzare i vantaggi competitivi” conseguiti dalle Regioni del Nord, nei corso dei centocinquant'anni di storia dell'Italia Unita, rifuggendo da ogni apertura che possa in qualsiasi modo mettere in forse il livello di sviluppo conseguito e mirando ad raggiungere una sorta di separazione ad “orto chiuso” dal resto della nazione (le regioni contro-meridionali) e dall'Europa e dal Mondo (rifiuto dell'Unione Europea e risorgente razzismo). Affidare le sorti del Mezzogiorno al solo “Fondo perequativo” previsto nel nuovo disegno ordinamentale per annullare i differenziali economici e sociali esistenti tra le regioni italiane mi sembra veramente poco, se si considera che al “Fondo perequativo” è stato attribuito la semplice funzione di finanziare la differenza tra fabbisogno necessario a coprire le spese relative ai livelli essenziali, calcolate in base ai costi standard, e il gettito regionale dei tributi che le finanziano.
16 Portafoglio Ma il piano di privatizzazione dovrebbe essere approvato Giovedì 23 ottobre 2008
Ue, problemi per Alitalia In bilico il prestito ponte di 300 milioni di TITO GIABARRI ROMA – Sì condizionato al piano di privatizzazione di Alitalia; no al prestito-ponte da 300 milioni di euro. Questo l’orientamento di Bruxelles che dovrebbe decidere ufficialmente entro metà novembre. Nel confronto fra Cai e sindacati sulla nuova Alitalia il barometro segna tempesta mentre è tutto a posto – afferma l'amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera – in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 28 ottobre prossimo. Intanto, Alitalia ha segnato un forte calo dei passeggeri a settembre (-28,3% secondo i dati dell’associazione europea delle compagnie aeree, Aea) e si appresta a tagliare dal primo novembre parte del network. Nel piano di privatizzazione di Alitalia non ci sarebbero elementi di per sè in contrasto con la normativa comunitaria ma il via libera della commissione europea sarebbe condizionato al rispetto – che
Roberto Colaninno, presidente di Cai
sarà verificato da un 'trustee' indipendente nominato in accordo con le autorità italiane e che periodicamente dovrà riferire all’esecutivo europeo – degli impegni presi, a partire da quelli sul fronte della cessione degli asset che dovrà avvenire a prezzi di mercato alla discontinuità tra la vecchia e la nuo-
va Alitalia. Il prestito ponte, trasformato in capitale netto, sarebbe un aiuto di Stato illegale, incompatibile con le regole europee sulla concorrenza, visto che nessun privato avrebbe sborsato quella somma per Alitalia. Il rimborso sarebbe inevitabile ma se sarà a carico della
società commissariata o della Cai dipenderà dall’effettiva discontinuità tra vecchia e nuova società. Dallo stallo nella trattativa sulla stesura dei contratti per le tre categorie si è arrivati, ieri, ad una netta bocciatura da parte dei rappresentanti dei lavoratori dei criteri di selezione del personale che entrerà nella Nuova Alitalia, 12.639 dipendenti. I criteri di scelta per assunzioni a tempo indeterminato, sintetizzati da Cai in poche righe, sono stati giudicati dai sindacati «inaccettabili» e a vario titolo è stato chiesto l’intervento del presidente di Cai Roberto Colaninno o dell’amministratore Rocco Sabelli e che al tavolo siedano veri negoziatori, e non i «rigidi portavoce cioè gli avvocati guidati da Marco Marrazza». L’Avia si è detta «agghiacciata» perchè «non esiste un’etica dell’azienda, che vuole procedere ad una pulizia etnica e non utilizzare personale con 'rigidità intrinseca'».
Cda nel Wisconsin
Fiat, trimestre a +460 milioni
Sergio Marchionne con la “sua” 500
di BEPPE COLONNA TORINO – Le previsioni sui conti del terzo trimestre, nonostante le difficoltà del mercato auto, sono positive, ma c'è attesa soprattutto per un eventuale revisione al ribasso dei target del 2009 alla luce della crisi finanziaria. I dati sono stati all’esame ieri del consiglio di amministrazione, convocato nella sede storica della Cnh a Racine, nel Wisconsin e saranno quindi resi noti a tarda notte in Italia. A Piazza Affari il titolo ha registrato l’ormai consueto andamento altalenante: è partito bene ma ha chiuso in calo del 2,01% a 6,54 euro, con un recupero comunque dopo lo scivolone di martedì quando aveva ceduto il 6,81%. Il terzo trimestre, secondo le stime degli analisti finanziari, dovrebbe chiudere con un risultato netto del gruppo di 460 milioni di euro a fronte dei 454 dello stesso periodo 2007, mentre il risultato della gestione ordinaria dovrebbe ammontare a 750 milioni (era pari a 745 milioni). Anche i settori operativi principali del gruppo si presentano in buona salute. L’Auto, nonostante il forte calo del mercato nei mesi estivi, dovrebbe chiudere il trimestre, secondo gli operatori, con un risultato della gestione ordinaria di 190 milioni di euro (185 nel terzo trimestre 2007). Per l’Iveco dovrebbe essere stabile a 190 milioni di euro, mentre per la Cnh, grazie all’andamento positivo delle macchine agricole, dovrebbe passare da 225 a 245 milioni di euro. Marchionne ha già confermato le previsioni per il 2008: ricavi netti pari a 63 miliardi di euro, risultato netto fra i 2,4 e i 2,6 miliardi, risultato della gestione ordinaria fra i 3,4 e i 3,6 miliardi. Proprio nella riunione del consiglio di amministrazione di ieri notte i vertici della Fiat dovrebbero dare indicazioni sui target del 2009, che potrebbero invece essere rivisti al ribasso dopo l’esplosione della crisi nelle ultime settimane: utile netto fra 2,9 e 3,1 miliardi, un risultato della gestione ordinaria fra 4,3 e 4,5 miliardi, ricavi netti pari a 65 miliardi.
Bertoluzzo (Vodafone) in disaccordo anche con Fastweb
«Telecom deve dare di più» ROMA – Gli impegni assunti da Telecom Italia «non sono sufficienti» per garantire un maggiore accesso della rete. Lo ha dichiarato l’ad di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo. «Apprezziamo il percorso assunto da Telecom Italia - ha spiegato Bertoluzzo – ma questi impegni non sono sufficienti a raggiungere gli obiettivi», ovvero «far funzionare meglio il mercato dei servizi nella rete fissa e garantire una contendibilità del mercato finale». Quanto agli 800 milioni di euro previsti come investimenti pubblici per la banda larga, Bertoluzzo non commenta la definizione dell’ad di Telecom Bernabè «una goccia in mezzo
al mare» ma precisa che «attraverso la tecnologia wireless oggi con quella cifra si potrebbe azzerare il 'digital dividè». Bertoluzzo ha commentato anche l’ipotesi di un riequilibrio delle tariffe di terminazione tra mobile e fisso proposto dall’ad di Fastweb, Stefano Parisi, mostrandosi in disaccordo. «La tariffa di terminazione sostituisce il canone – ha spiegato Bertoluzzo – da nessuna parte nel mobile si paga un canone mentre nel fisso sì». «Nessun operatore wireless si è sentito autorizzato a chiedere sussidi – ha aggiunto – o ha chiesto di cambiare la regolazione».
Appello a Cai
Formigoni e Cattaneo preoccupati per Malpensa MILANO – È «inaccettabile» secondo il presidente della Lombardia Roberto Formigoni il taglio dei voli di Alitalia da Malpensa per la stagione invernale e per questo, insieme con l’assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo lancia un appello ai soci di Cai perchè «attuino in fretta il piano Fenice». Secondo Cattaneo e Formigoni, i voli della compagnia di bandiera dovrebbero praticamente dimezzarsi da 312 a 153 alla settimana, con una diminuzione dei voli nazionali da 99 a 46, una riduzione di quelli internazionali da 172 a 68 e di quelli intercontinentali da 41 a 39. In concreto questo significherebbe che non ci saranno più collegamenti da Malpensa per Napoli, Catania, Trieste, Palermo, ma anche Amsterdam, Bilbao, Belgrado, Monaco, Praga, Strasburgo e Stoccarda. Il fatto che a settembre Alitalia, secondo i dati dell’Aea, l'associazione europea delle compagnie aeree, abbia perso il 28,3% dei voli (dopo il calo del 21,4% ad agosto) è una «conferma evidente – sottolineano – che abbandonare Malpensa sarebbe un disastro». «Possiamo comprendere che il commissario di una società praticamente in liquidazione non possa fare che così – concludono governatore e assessore – ma facciamo appello agli azionisti Cai».
Giovedì 23 ottobre 2008
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24 ore in Basilicata
Scuola La giunta ricorre alla Corte Costituzionale contro i piani di ridimensionamento
La Regione impugna il decreto tagli De Filippo: «Non accettiamo norme che cancellano i piccoli» POTENZA - La Basilicata non condivide le norme del Governo nazionale sul ridimensionamento scolastico e ricorre alla Corte Costituzionale. La giunta regionale, su proposta del presidente Vito De Filippo, ha infatti deciso di impugnare dinanzi alla Consulta l'articolo 3 del Decreto Legge 154 del 7 ottobre scorso che obbliga le Regioni ad approvare i piani di ridimensionamento scolastico del 2009 entro il 10 novembre, prevedendo il commissariamento per quelle inadempienti. «La Basilicata - ha dichiarato il presidente De Filippo - non può accettare norme che di fatto cancellano dalla geografia scolastica le piccole scuole con meno di 50 allievi e che archiviano l'autonomia di altre istituzioni scolastiche. Una regione di montagna e di piccole comunità può guardare al futuro soltanto con l'esistenza e la salvaguardia di centri di erogazione di diritti fondamentali, quale è quello all'educazione dei suoi cittadini. Il ritorno al centralismo statale - ha aggiunto de Filippo -non è immaginabile ed è in piena contraddizione nel momento in cui si sceglie il federalismo come bussola di governo. Pertanto la Basilicata si opporrà in maniera determinata all'applicazione di una norma che umilia l'autonomia regionale e non accetterà mai un metodo di governo che imponga soluzioni senza alcun raccordo con le Regioni e con il sistema delle Autonomie Locali. La Costituzione ha affidato alle Regioni il governo del territorio e non ci potrà mai essere altra Istituzione che possa sostituirsi ad esse, soprattutto se guidata da spirito ragionieristico privo di aderenza alle esigenze concrete dei cittadini. La Basilicata - ha concluso il presidente De Filippo - non sacrificherà mai la formazione delle personalità dei giovani lucani sull'altare dei bilanci, perché una comunità priva di centri di cultura è desti-
Tre appuntamenti Latronico (Pdl) di discussione sostiene la necessità con il Pd lucano della riforma
nata all'isolamento». «Il ricorso è la risposta della Basilicata al tentativo del governo di riappropriarsi di una materia che costituzionalmente è nella competenza delle Regioni» ha sottolineato poi l’assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio. L’assessore ha ricordato che la norma contestata farebbe scomparire le scuole dai piccoli numeri nei piccoli centri e inficerebbe l’autonomia di molte istituzioni scolastiche, dando un’altra spallata alla principale agenzia educativa della Basilicata. «Gli ultimatum e gli atti intimidatori non scalfiranno il percorso che la Regione ha ipotizzato per la redazione dei piani di ridimensionamento; piani che vanno condivisi necessariamente sia con le Autonomie Locali, sia con i sindacati e con tutti i protagonisti del mondo scolastico regionale. Le soluzioni che il governo nazionale vorrebbe imporre con provvedimenti privi di ogni logica vanno sempre respinte al mittente laddove l’invasione di campo istituzionale rappresenta un modello di convivenza inaccettabile nei rapporti tra Stato e Regioni».
Plauso alla decisione della giunta è arrivato dal capogruppo del Prc in consiglio regionale, Emilia Simonetti che ha evidenziato l’importanza della decisione rimarcando come «nei giorni scorsi il Prc aveva richiesto questo passo». A parere dell’esponente «va dato atto della tempestività dell'accoglimento della richiesta. Si tratta ora di sostenere, nelle varie forme istituzionali l'iniziativa in corso da parte degli studenti e del personale della scuola e dell’università in lotta contro le decisioni del governo di limitare il diritto allo studio nel nostro paese e in particolare nel Mezzogiorno. Avanzeremo proposte in questa direzione e parteciperemo anche alle iniziative in corso presso l’università della Basilicata». E soddisfazione è arrivata anche dal segretario provinciale del Prc di Matera, Ottavio Frammartino. «Riteniamo che l'opposizione al decreto Gelmini vada assunta unitariamente da tutti i partiti del centrosinistra lucano, cominciando prima di tutto con l'adesione allo sciopero del 30 ottobre convocato dai sindacati confederali lo Snals e la Gilda, e da subito facendo del-
le iniziative comuni sia a sostegno della mobilitazione degli studenti che del personale scolastico, mettendo in campo iniziative istituzionali di contrasto alla legge». Parla poi di «scelta necessaria» il presidente del gruppo consiliare alla Regione Basilicata, Erminio Restaino che sottolinea «Il Pd sostiene le ragioni che sottendono la mobilitazione nazionale in tutto il Paese, ravvisando l’urgenza di contrastare una riforma affidata a un decreto legge che il governo vorrebbe far passare come un semplice provvedimento legislativo. Se l’agitazione trova vasto consenso nel Paese – ha continuato il capogruppo del Pd in Basilicata vi è una recriminazione in più suggerita dalla scure che si abbatterà sulle scuole dei piccoli paesi e sui livelli di occupazione dei nostri insegnanti». «Nella manifestazione nazionale del 25 ottobre – ha concluso Restaino il Pd respingerà con forza questa idea di scuola e in futuro sosterrà la mobilitazione dei sindacati confederali, dello Snals e della Gilda in vista delle due manifestazioni del 30 ottobre e del 14 novembre».
LA LETTERA
Da Montescaglioso la solidarietà alla famiglia Falcone PONIAMO alla Vostra attenzione un problema molto importante riguardante la famiglia lucana Falcone. Continuare a parlare è utile ai fini di creare una collaborazione fra tutti i soggetti possibili per aiutare e non lasciare da sole le persone coinvolte. I Falcone stanno affrontando una vicenda giudiziaria molto complicata che ha come protagonista Angelo, ragazzo di 27 anni, attualmente detenuto in India con una condanna a 10 anni di reclusione. Nel marzo 2007 si era recato in India con un amico (attualmente detenuto) per una vacanza. Ad una settimana dal ritorno, la polizia indiana li ha arrestati. Secondo Giovanni, padre di Angelo, la polizia ha fermato i ragazzi dopo aver fatto irruzione nell'albergo in cui alloggiavano; li ha condotti in un commissariato insieme ad altre persone del posto. Dopo un periodo di fermo, gli agenti hanno convinto i ragazzi a firmare una dichiarazione in lingua indiana, assicurando che in essa fosse riportata l'esatta dinamica di quanto accaduto. I ragazzi
hanno accettato, ma solo dopo si è saputo che nella dichiarazione c'era una versione molto diversa dei fatti, ovvero che i ragazzi erano stati fermati in auto nei pressi dell'aeroporto e soprattutto che erano in possesso di un ingente quantitativo di stupefacenti. I giovani sono stati condotti in carcere dove hanno atteso il processo di condanna del luglio scorso. Papà Giovanni racconta che la situazione carceraria è ai limiti della sopravvivenza, con decine di persone in una stessa cella e condizioni igieniche non accettabili, tanto che Angelo si è ammalato di Epatite C. Giovanni si è rivolto alle autorità, ma non ha ricevuto tutte le attenzioni che meritava. Deve, inoltre, sostenere delle spese ingenti perché gli avvocati del processo (l'appello nei prossimi mesi) possono essere solo dello Stato Indiano dove sono detenuti i ragazzi. Falcone ha bisogno di aiuto nella sua opera di sensibilizzazione verso il suo caso e verso molti altri casi di italiani detenuti all'estero. Ha molti meriti: ha aperto un blog, ha parte-
cipato a numerose trasmissioni televisive e ha coinvolto le maggiori testate giornalistiche. In quest'opera di sollecitazione verso autorità come la Farnesina, che potrebbero certamente fare di più in questa vicenda, ha bisogno di un sostegno da parte di tutti. Giovanni ha scritto ai comuni lucani per richiedere un aiuto morale ed economico (anche simbolico). Alcuni hanno detto di sì (Montalbano e Nova Siri), altri non hanno colpevolmente risposto a questo appello drammatico. Sostenere Angelo e Giovanni è un obbligo da parte di tutti perché solo valori come la solidarietà possono cementare una coscienza civile che possa finalmente farci sentire parte di una stessa regione. Aspettiamo fiduciosi le risposte dei sindaci lucani, a partire dal sindaco del mio paese Montescaglioso, Mario Venezia, con la speranza che possano deliberare al più presto all'unanimità del Consiglio comunale l'espressione del sostegno morale ed economico delle comunità. Mario Dimichino
POTENZA - I consiglieri regionali del Partito democratico, Antonio Di Sanza e Marcello Pittella, affronteranno la questione della riforma del sistema scolastico nazionale nell’arco di tre incontri con i cittadini, i giovani e i protagonisti della scuola che si terranno il 24 ottobre a Lauria presso l’Hotel Isola di Lauria, il 4 novembre a Senise presso l’Aula Magna della Comunità montana e il 6 novembre a Valsinni presso la Sala consiliare del Comune. Tutti gli incontri sono fissati per le ore 17,30. «Si tratta di tre occasioni – affermano i consiglieri - per riaffermare l’importanza dell’istruzione, perché salvare l’Italia vuol dire anche salvare la scuola, rilanciando il tema dell’investimento sui saperi come leva strategica per il futuro nel Mezzogiorno». «La proposta di riforma del sistema scolastico nazionale messa in campo dal Ministro Gelmini e dal governo Berlusconi – continuano Di Sanza e Pittella - taglia le gambe al futuro della Basilicata e dell’intero Sud che solo attraverso la formazione dei giovani possono trovare occasioni concrete di rilancio e di riscatto».
POTENZA - «Il sistema scolastico ha urgente bisogno di essere riformato. I dati Ocse certificano il declino della scuola italiana rispetto all’obiettivo della qualità dell’insegnamento. Nonostante nell’ultimo decennio ci sia stato un incremento della spesa del comparto scolastico passata da 33 a 43 miliardi di euro, non si sono registrati migliori livelli di istruzione. E’ prioritario dare attuazione al principio costituzionale dell’autonomia scolastica riconoscendo alla scuola veri organi di governo e risorse finanziarie dirette. Di conseguenza i cambiamenti dovrebbero riguardare: un effettivo riconoscimento del merito e delle prestazioni degli insegnanti; una responsabilizzazione della dirigenza perché sia messa in condizione di rispondere dei risultati che raggiunge; l’introduzione di un efficace sistema di valutazione che stimoli le scuole a migliorare l’impatto della loro attività». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico relatore della riforma Gelmini in commissione bilancio. «I contenuti della riforma puntano alla prospettiva, già fatta propria dai governi precedenti, del pareggio di bilancio indicato dall’Europa all’Italia ed alla razionalizzazione della spesa perché siano ridotti sprechi ed inefficienze. Per tutto questo sarebbe necessario uno slancio di responsabilità da parte di tutti, evitando che la scuola diventi un terreno di strumentalizzazioni e ritorni ad essere un luogo dove si costruisce un servizio che risponde alla domanda di formazione e educazione».
18 24 Ore in Basilicata Acqua Tariffe e riordino degli enti al centro delle proteste politiche e sindacali GiovedĂŹ 23 ottobre 2008
ÂŤSi danneggiano i cittadiniÂť E la Dc propone ricorso al Tar e autotutela POTENZA - Le proteste non si fermano. La riconferma delle nuove tariffe del Servizio Idrico Integrato applicate retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2008 non va giĂš a molti esponenti politici lucani. ÂŤLe proteste e le polemiche che accompagnano la riconferma degli aumenti delle tariffe del servizio idrico da parte dell’Aato sono la testimonianza della necessitĂ , non piĂš rinviabile, di procedere ad un nuovo modello di gestione delle risorse idriche lucane partendo, innanzitutto, da un riordino di enti ed organismi in attivitĂ e in troppi casi con gli stessi compiti, e dalla definizione della “missioneâ€? a cui dovrĂ assolvere effettivamente Acqua spaÂť, è quanto sostiene il vice presidente del consiglio regionale Franco Mattia (Fi-Pdl), per il quale ÂŤprima di procedere agli aumenti tariffari sarebbe stato sicuramente piĂš utile raccogliere le richieste di Amministrazioni comunali, dei sindacati, delle organizzazioni professionali di categoria e delle associazioni dei consumatori per un approfondimento dei dati relativi ai costi di gestione e a quelli di bilancio dell’AatoÂť. ÂŤIl problema cen-
trale, per la giunta regionale continua Mattia - resta quello di presentare un programma di attività di Acqua spa che contenga un’idea organica sui rapporti con l’Eipli, prima di tutto, Acquedotto Lucano, l’Autorità d’Ambito Ottimale, i Consorzi di Bonifica. Dopo la sottoscrizione delle quote azionarie di Acqua spa da parte della Regione Puglia, infatti, i tempi per attivare la società , di fatto appulo-lucana, si sono fatti piÚ brevi e, pertanto, c’è bisogno di avere una strategia di programmazione e gestione chiara. Dobbiamo invece rilevare, e la riconferma dell’aumento delle tariffe idriche dell’Aato è una conferma, che regna una grande confusione tanto piÚ che non si è sciolto il nodo del futuro dell’Eipli che troppo frettolosamente i Governatori di Basilicata e Puglia avrebbero voluto sciogliere. A Mattia fa eco il segretario provinciale della Ugl di Matera Luigi D’Amico che definisce quanto mai paradossale, oltre che ridicolo, che l’Aato citi l’incidenza del costo energetico e del sollevamento che si sopporta per portare l’acqua a Pietrapertosa, come causa per l’aumento delle tariffe, dimenticando che una
EQUITALIA BASILICATA S.p.a Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera
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buona decisione sarebbe stata quella di trovare soluzione all’atavico problema della dispersione di una buona percentuale della risorsa idrica o ancora peggio al fatto che una quantità non irrilevante di acqua viene utilizzata abusivamente con il silente e negligente atteggiamento di chi è preposto a vigilare. D’Amico ritiene quanto mai irresponsabile il comportamento degli amministratori dell’Aato di Basilicata perchÊ per un bene primario come l’acqua hanno pensato bene di adottare l’aumento delle tariffe che in questo particolare momento ed in una regione come la nostra dove vi è crisi produttiva ed economica, non se ne avvertiva nÊ la necessità nÊ l’urgenza. A loro si aggiunge la voce del segretario regionale del Nuovo Psi Michele Fanelli che sottolinea: Gli amministra-
tori dell'Aato, i sindaci che hanno votato gli aumenti tariffari e la Giunta Regionale ci fanno persino rimpiangere i tempi di gestione dell'Acquedotto Pugliese quando i disservizi erano forse maggiori di adesso ma il sistema tariffario piĂš chiaro e stabile negli anniÂť. ÂŤPer una regione che possiede risorse strategiche considerate universalmente l' “oro bluâ€? e l' “oro neroâ€? del Terzo Millennio - sostiene Fanelli - l'adeguamento delle tariffe e dei costi verso il basso e non verso l'alto non dovrebbe essere un'impresa impossibile come dimostra la battaglia ingaggiata da tempo dai parlamentari lucani del Pdl per l'abolizione dell'accise sui carburanti e la riduzione del costo della benzina alla pompa. Per l'acqua invece assistiamo alla tendenza opposta scaricando sugli utenti responsabilitĂ politiche ed ammini-
strative per non aver saputo gestite le dighe piĂš grandi d'Europa, sorgenti con capacitĂ e potenzialitĂ enormi, impianti irrigui che possono rappresentare la svolta nelle produzioni agricole di qualitĂ Âť. ÂŤIl provvedimento dell’aumento delle tariffe del servizio idrico e per quello depurazione-fogne continua ad aggravare lo “stato comatosoâ€? in cui è finita la gestione delle risorse idriche lucane, al pari di quelle petrolifereÂť lo ha detto ancora in una dichiarazione, il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza. ÂŤCi sono due strade –ha aggiunto – per contrastare gli aumenti: il ricorso al Tar, sostenendo l’iniziativa coraggiosa del Comune di Rotonda, e l’avvio di iniziative di autotutela dei cittadini-consumatori specie nel caso della retroattivitĂ delle nuove tariffeÂť.
Bagarre Aato - Rotonda
Il Tar mette il punto ma il sindaco non si arrende SE la polemica sugli aumenti previsti dalle nuove tariffe del Servizio Idrico Integrato non accenna a diminuire, si inasprisce sempre di piĂš anche lo scontro diretto tra l’Aato e il comune di Rotonda. All’indomani della riapprovazione degli aumenti sull’acqua, il primo cittadino del paese alle falde del Pollino aveva, infatti, annunciato di ÂŤvoler integrare con motivi aggiuntivi il ricorso giĂ in precedenza presentato al Tar, chiedendo nuovamente l’annullamento dell’atto deliberativoÂť. E’ proprio per giocare in “contropiedeâ€? rispetto al Tribunale Amministrativo per la Basilicata, infatti, che l’Aato aveva convocato, lo scorso lunedĂŹ, una nuova assemblea dei sindaci. Il sindaco di Rotonda, infatti, aveva fatto ricorso al Tar per chiedere l’annulamento della delibera di luglio in virtĂš di un vizio di forma. Per evitare l’annullamento l’Aato ha cosĂŹ riconvocato i sindaci e riapprovato la delibera. E la mossa è stata giusta. Ieri il presidente dell’Aato, Angelo Nardozza ha fatto sapere che il Tar a seguito di delibera di revoca adottata dall’Aato
nel corso dell’assemblea del 20 ottobre si è riservato in via preliminare di dichiarare cessata la materia del contendere in merito al ricorso presentato dal sindaco di Rotonda. Nella stessa nota l’Aato ribadisce la validità delle scelte operate confermate dalla recente votazione avvenuta nel corso dell’ultima assemblea, nell’interesse piÚ generale di tutta la popolazione, con particolare riguardo alle fasce piÚ deboli e con la giusta attenzione per le Amministrazioni Comunali e le attività produttive. Ma il sindaco di Rotonda non ci sta e conferma la sua volontà di andare avanti. Per Giovanni Pandolfi l’incremento tariffario è illeggittimo in particolare per quanto riguarda l’efficacia retroattiva a partire dal 1 gennaio 2008. Il sindaco sottolinea che non è consentito disporre la retroattività delle tariffe allorquando sia decorso il termine per l'approvazione del bilancio di previsione dell'Ente ed è deciso a portare avanti le sue tesi a colpi di leggi e pronunciamenti del Consiglio di Stato. Manuela Boggia
Notizie sui concorsi
Acquedotto Lucano comunica via sms POTENZA - Acquedotto Lucano rafforza i suoi profili d'efficienza e di trasparenza a servizio dei cittadini. Grazie, infatti, al sistema “sms acquedottoâ€? è possibile conoscere anche l'avvio di procedure concorsuali per l'assunzione di personale. Aderendo alla sollecitazione lanciata in assemblea dei soci Acquedotto Lucano dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ed anticipando il corso prescritttivo della Finanziaria del 2008, Acquedotto Lucano ha saputo rafforzare il ventaglio dei suoi servizi innovando in tempestivitĂ e chiarezza. GiĂ piĂš di 3000 cittadini si sono iscritti gratuitamente al servizio attraverso il portale www.acquedottolucano.it per essere aggiornati in tempo reale su notizie d'interesse generale come le interruzioni idriche e le campagne di sensibilizzazione sull'uso sostenibile dell'acqua. E da oggi sarĂ possibile conoscere anche i bandi per la selezione pubblica in Al ed i profili professionali di cui necessita la sua pianta organica. Ottanta candidati (72 di provenienza lucana) hanno accettato la sfida della selezione pubblica per l'assunzione di un Chimico. Inoltre l'Azienda ha previsto nel bando, a paritĂ di punteggio, quale titolo preferenziale, la residenza nella nostra regione (articolo 7, comma 4). In questo modo Acquedotto Lucano ha voluto ribadire la sua piena collocazione regionale, ben sapendo scommettere sul talento vocazionale dei giovani lucani. La svolta è dunque a portata di mano. Occhio all'sms acquedotto‌!
Pollino ItaliaNostra manda una lettera al presidente del Parco contro la riattivazione della centrale
ÂŤBlocchi le autorizzazioni ai tagli forestaliÂť ROTONDA - Il Gruppo Interregionale ItaliaNostra Parco nazionale del Pollino ha inviato una lettera al presidente del Parco, Domenico Pappaterra, sulla riattivazione della Centrale del Mercure. Nonostante le manifestazioni, le prese di posizione, le denunce e i ricorsi, l’Enel ha ottenuto l’autorizzazione della Regione Basilicata per la messa in produzione della Centrale del Mercure, all’interno del Parco nazionale del Pollino. L’Organizzazione lucana ambientalista (Ola), in attesa di conoscere i contenuti del parere di Via (valutazione d’incidenza) positivo rilasciato all’Enel dal dipartimento Ambiente della Regione Basilicata per la riattivazione della centrale, ha stigmatizzato il comportamento “deplorevole della Regione, fortemente lesivo della salute dei cittadini e dell’ambienteâ€?. ItaliaNostra sulla riattivazione della centrale, al presidente Pappaterra scrive: è ÂŤuna questione che rischia di incidere negativamente sull’immagine del parco ma che è destinata a innescare un processo irreversibile di distruzione del patrimonio forestale del Pollino ancora oggi non governato, data l’assenza del piano, del regola-
La centrale del Mercure
mento e di un inventario forestale. ItaliaNostra - si legge in una nota - ha pertanto sollecitata in passato a una maggiore attenzione per gli ambienti naturali forestali. Richiama i pericoli derivanti dall’insostenibilità di una centrale da 35 Mw funzionante a biomasse vegetali che richiede oltre 370mila tonnellate annue di combustibile e cippato vergine da reperire all’interno dell’area protetta e per il cui funzionamento sono necessari quantità rilevantissime d’acqua da prelevare dal fiume Lao che rappresenta il piÚ importante corso d’acqua del Pollino. La presenza della centrale, da sola, ha già in-
nescato un processo speculativo. Non le sarĂ sfuggito come alcune societĂ , prevalentemente del nord, stiano proponendo e ottenendo dai comuni del Pollino la gestione il patrimonio forestale del parco per poter fornire all’Enel il combustibile necessario per il funzionamento della centraleÂť. In molti si chiedono come mai è stato istituito il Parco nazionale del Pollino? Forse per tutelare il territorio, se si considera che il Wwf ha sempre ribadito che “l’eventuale realizzazione della Centrale del Mercure potrebbe comportare danni gravi alle popolazioni animali e vegetali e agli habitat, oltre che alle
componenti abiotiche quali acqua e suolo e comprometterebbe la coerenza della Rete Natura 2000â€?. L’Associazione Italianostra continua affermando che ÂŤaffinchĂŠ il Pollino non diventi “parco ombraâ€? e lei il “presidente ombraâ€? di un parco divenuto di carta gestito dalle multinazionali dell’energia, le chiediamo di sospendere le autorizzazioni giĂ rilasciate e quelle che è in procinto di rilasciare per i tagli forestali, in attesa che venga discusso e adottato il Piano del Parco entro la cui programmazione far confluire le eventuali richieste di utilizzazioni boschive provenienti dai comuni o dalle societĂ convenzionate, per i quali ella potrĂ , nel frattempo, prospettare la possibilitĂ di avvalersi dell’articolo 15 della legge 394/91 relativo agli indennizzi ai comuni per il mancato taglio boschivo. Non ci resta che - conclude la nota - augurarle di passare alla storia delle aree protette italiane come il presidente che si è reso promotore della salvaguardia dei boschi e degli ambienti naturali del parco del Pollino dall'assalto delle onnipresenti societĂ energeticheÂť. Emilia Manco regione@luedi.it
24 Ore in Basilicata La giunta approva il disegno di legge a sostegno delle imprese
Sata Si farĂ dal 10 al 16 novembre
SĂŹ al pacchetto competitivitĂ per il sistema produttivo lucano
Anticipata ancora la settimana di cig Proteste sindacali
POTENZA - Sostenere lo sviluppo e la competitivitĂ del sistema produttivo lucano, ÂŤaccompagnando gli sforzi del mondo imprenditoriale con misure che puntano ad accrescere l’attrattivitĂ delle nostre aree industriali per favorire nuovi investimentiÂť. E’ l’obiettivo del disegno di legge “per lo sviluppo e la competitivitĂ del sistema produttivo lucanoâ€?, approvato ieri dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle AttivitĂ produttive Vincenzo Folino. ÂŤCon le misure giĂ attivate nei mesi scorsi per la reindustrializazione dei siti dismessi e per il consolidamento delle attivitĂ esistenti – afferma l’assessore Folino – il disegno di legge sulla competitivitĂ ed i provvedimenti che saranno approvati nei prossimi giorni sulla policy, completano la strumentazione normativa per le politiche industriali, che il Dipartimento ha messo a punto dopo un articolato e approfondito confronto con le forze sociali ed imprenditoriali. L’obiettivo del governo regionale è chiaro: vogliamo definire strumenti agili e flessibili, procedure rapide e trasparenti e regole certe su cui basare l’attivazione degli incentivi. Le imprese potranno ricevere un mix di agevolazioni (garanzie dirette, interessi, contributi in conto capitale) in grado di premiare i progetti realmente innovativi e di favorire l’innovazione tecnologica di prodotto e di processoÂť. Il disegno di legge della giunta regionale intende sostenere l’imprenditorialitĂ con misure volte al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle pmi, al miglioramento delle condizioni insedia-
tive, alla cooperazione ed all’aggregazione tra le imprese quale idoneo strumento per avviare processi di imprenditoria diffusa e partecipata. Fra gli obiettivi ci sono anche la qualificazione della domanda di ricerca e di innovazione delle imprese, il sostegno all’internazionalizzazione, il monitoraggio e la prevenzione di crisi aziendali e di settore, l’uso sostenibile delle risorse ambientali, la semplificazione delle procedure e la valutazione sistematica dei risultati e degli effetti delle varie iniziative.
“Mammeâ€? alla Regione POTENZA - Sono iniziate ieri, davanti alla sede della giunta regionale, le iniziative dell'Associazione “Mamme e figli per il lavoroâ€?, allo scopo di concretizzare gli impegni assunti dal consiglio regionale e dalla giunta per la messa a punto del Piano Annuale sull'Occupazione. Nei prossimi giorni verranno effettuati altri interventi anche nei confronti degli enti locali, delle parti sociali nell'ambito della predisposizione dei bilanci preventivi 2009 della Regione, dei Comuni e delle Province. ÂŤIn tale contesto rimane centrale la necessitĂ di definire interventi in direzione dell'occupazione giovanile sia nel pubblico impiego che nel privato - si legge in una nota dell’associazione -. La discussione in corso sul disegno di legge che sta predisponendo la Giunta Regionale per quanto riguarda alcuni interventi sul precariato e in connessione con il Piano per l'Occupazione dell'ente per il 2008-2010 ci riguarda direttamente.
A Potenza il consiglio della Fnp Cisl con il segretario Uda
La voce dei pensionati Salari e detassazioni il terreno di scontro POTENZA - Il segretario generale della FnpCisl, Uda, ieri a Potenza durante il consiglio generale della Fnp Cisl ha ribadito le richieste del sindacato. L’operazione - detassazione delle pensioni, oltre che dei salari, è il punto di verifica piÚ immediato su cui Fnp-Cisl misurerà la volontà del governo di tener conto dell’emergenza sociale piÚ grave del paese: quella che riguarda la sopravvivenza di 15 milioni di italiani, poveri o impoveriti, in gran parte anziani e pensionati. Antonio Uda ha rimarcato cosÏ le aspettative riferite alla Finanziaria 2009, annunciando che il prossimo 20 novembre una convenzione nazionale di 12 mila tra dirigenti, attivisti e agenti sociali della Fnp, si riunirà al Palalottomatica di Roma per una consultazione generale della base associativa. Non siamo abituati a minacciare nessuno, tanto meno le istituzioni legittimamente costituite. E dunque non lanciamo ultimatum al governo – ha detto ancora Uda -. Ma la gente che rappresentiamo non assisterà passivamente all’insulto di vedere prese in considerazione le esigenze di banchieri, finanzieri, redditieri, imprenditori e manager, in crisi anche per colpe gravi quando non per vere e proprie respon-
sabilità penali, mentre alle ex-lavoratrici e lavoratori si negano i minimi diritti di garanzia sul potere d’acquisto delle loro pensioni. Se occorrerà – ha insistito il segretario della Fnp-Cisl, la mobilitazione della nostra categoria avrà certamente una qualificazione strettissimamente sindacale e dunque senza alcuna pregiudiziale nÊ ideologica, nÊ politica, nÊ gratuitamente agitatoria e protestataria. Ma proprio per questo sarà intransigente, determinata ed esercitata con tutta l’energia di cui disponiamo. Fnp – ha concluso Uda – si avvia ad una stagione di congressi che investirà 2900 leghe comunali e di quartieri metropolitani, 116 territori e tutte le regioni, per concludersi il 28-30 aprile a Roma. Vorremmo che questa fosse anche per noi un’occasione di coesione e di unità solidale, come esagererebbero i tempi che la comunità nazionale dovrà inevitabilmente attraversare. Ma le prove di buona volontà non possono essere richieste a partire dagli ultimi. E’ invece alle istituzioni che tocca il dovere dell’esempio piÚ alto di solidarietà : quello che riguarda i soggetti sociali piÚ deboli, a cominciare dai 3 milioni di non-autosufficienti per finire con i 17 milioni di pensionati.
Dal 30 ottobre al 20 novembre per le prestazioni straordinarie e aggiuntive Uil day lucano
Portalettere in sciopero POTENZA - Nel mese di giugno con Failp Cisal-Sailp Confsal-Slc Cgil-Ugl Com.ni-Uilpostfu approvata una piattaforma rivendicativa contenente numerosi problemi che da tempo affliggono i lavoratori di Poste Italiane Basilicata. Tale piattaforma - si legge in una nota sindacale - presentata all'Azienda il 12 giugno, vide l'effettuazione di un primo incontro che portò alla sottoscrizione di un verbale d'accordo.Il verbale risolveva positivamente: le modalità comportamentali del rientro dei portalettere nella giornata del sabato, essendo il
loro orario non allineato a quello di chiusura dell'ufficio postale; immissione del 3° capo squadra presso il C.p.d. di Potenza; allineamento e uniformità d'orario di tutti gli uffici della regione. Nonostante l'accordo siglato tra oo.ss. e R.I. Sud 1, a distanza, ormai, di mesi, continua ad essere disatteso. Per tali regioni, le 5 oo.ss, hanno deciso di sospendere le relazioni industriali e hanno indetto la mobilitazione dei lavoratori del recapito lucani con uno sciopero di tutte le prestazioni straordinarie ed aggiuntive dal 30 ottobre al 20 novembre.
Accordo tra Confindustria e Poste per il commercio elettronico POTENZA - Confindustria Basilicata e Poste Italiane hanno sottoscritto ieri un accordo quadro che consentirà agli associati del comparto agroalimentare di avvalersi, a condizioni agevolate, del servizio Postecommerce. Hanno firmato l'accordo, che ha durata di un anno con facoltà di eventuale rinnovo, il presidente dell'Associazione degli Industriali della Basilicata, Attilio Martorano e il Country Manager Sud 1 di Poste Italiane, Letizia Carbonari. Postecommerce è l'offerta integrata di servizi per il commercio elettronico realizzata dal Gruppo Poste Ita-
per la riforma dei contratti
liane per offrire in outsourcing alle pmi la copertura dell'intera catena del valore delle vendite on line o anche solo di una sua parte. L'Accordo quadro consente alle aziende agroalimentari di vendere i propri prodotto on line attraverso un servizio che copre tutte le fasi operative dell'e-commerce, con il vantaggio di un unico interlocutore. L'azienda che desideri esporre e vendere i propri prodotti su internet potrĂ disporre di: una vetrina virtuale, un sito web per l'esposizione e la vendita dei propri prodotti, ospite dei sistemi di Poste Italiane; una
Piattaforma di Pagamento per l'e-commerce, il sistema che permette di effettuare i pagamenti con carte di credito, un Sistema di Logistica, che gestisce il magazzino e l'approntamento della merce per la spedizione, un Sistema di Distribuzione, che cura la consegna della merce al destinatario; un Cruscotto di Gestione Merchant che è l'insieme degli strumenti informatici messi a disposizione per la visualizzazione delle informazioni e la gestione integrata dell'intera attività e-commerce, un Sistema di Tracciatura, un Modulo di integrazione servizi.
GiovedĂŹ 23 ottobre 2008
MELFI -La settimana di cassa integrazione del prossimo mese per gli operai della Fiat Sata di San Nicola di Melfi, prevista dal 17 al 23, è stata anticipata dal 10 al 16 novembre. Il comparto metalmeccanico lucano delle maggiori organizzazioni sindacali protesta. Chiederemo a Fiat un incontro ufficiale – spiega il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis – per conoscere le ragioni che hanno spinto l’azienda a questo anticipo. In tal modo la Fiat non rispetta l’impegno generale ad equilibrare l’attuazione della cassa integrazione fra gli stabilimenti ed i lavoratori. Le scelte fatte riguardo alla fabbrica di Melfi hanno reso come conseguenza che le settimane di cassa pesano sugli stessi lavoratori e ciò è ingiusto. L’Unione italiana del lavoro Ormai abbiamo inteso che questa è una fase molto complicata – commenta il segretario della Uilm lucana, Vincenzo Tortorelli - ma evidentemente nel complessivo urge un incontro a livello nazionale nell’ambito di quelle che saranno le settimane di cassa integrazione per tutto il 2008 ed il 2009. Non si può piÚ pensare di vivere alla giornata. Chiederemo a Fiat un piano ben definito. Delle cinque settimane di Cigo, precedentemente concordate, non è stato rispettato nulla. Urge un confronto serio tra le parti. Il maggiore dei sindacati non confederali. In un momento cosÏ difficile – ribadisce il segretario della Fismic di Basilicata, Marco Roselli – l’anticipazione della cassa integrazione sta a dimostrare che le idee sono molto confuse. Riteniamo necessario, per fornire un sostegno all’economia reale, dare un supporto non solo alle aziende ma anche con politiche di salvaguardia dei red-
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Un operaio Sata al lavoro
diti dei lavoratori che oggettivamente oggi sono in seria difficoltà . Al piÚ presto la Fiat dica chiaramente cosa vuole fare per il futuro con un nuovo piano industriale. Il quadro della Triplice si conclude con la Cisl che evidenzia un’altra problematica. bile andare avanti in questo modo – aggiunge il sindacalista Fim, Pasquale Capocasale – perchÊ oltre ai dipendenti Sata ci sono grossi problemi anche per le aziende dell’indotto. La cassa integrazione non è simultanea in tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat. CosÏ accade che si ferma prima Termini Imerese, poi Pomigliano, quindi Melfi e Mirafiori. Nell’indotto Sata in questo modo si arriverà prima che altrove all’esaurimento delle settimane di cassa integrazione ordinaria con tutto ciò che ne potrebbe conseguire. Infine il leader lucano Fim. Chiederemo un incontro con Fiat – conclude il segretario della Federazione italiana metalmeccanici, Antonio Zenga - per poter coordinare la cassa integrazioni di tutti gli altri stabilimenti del gruppo. Il rischio è che si penalizzi oltre modo la realtà industriale di Melfi. Vittorio Laviano
EQUITALIA BASILICATA S.p.a Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera
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POTENZA - La riforma del sistema contrattuale è stato al centro del “Uil dayâ€? svoltosi ieri a Potenza e Matera. Una giornata storica per un confronto con i propri quadri e delegati sulla “Proposta di linee guida per la riforma della contrattazione collettivaâ€?. Obiettivo dell’incontro: far conoscere la riforma del modello contrattuale ai militanti sindacali, consentendogli cosĂŹ di spiegare a tutti gli iscritti e ai lavoratori quali vantaggi economici potranno scaturire dalla firma del documento. Per la prima volta nella storia dell’Organizzazione si dono riuniti, contemporaneamente, ognuno sul proprio territorio, tutti i direttivi provinciali della Uil. Si tratta di 107 riunioni alle quali parteciperanno, complessivamente, oltre 15.000 tra quadri e delegati.
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20 24 Ore in Basilicata Milano Il titolare di agenzia contro Woodcock all’avvio del processo per i foto-ricatti GiovedÏ 23 ottobre 2008
Corona in cerca di vendetta ÂŤLe intercettazioni di Vallettopoli sono “camuffateâ€?Âť ÂŤNON voglio solo giustizia, ed essere assolto, ma cerco anche vendette, voglio che tutte queste persone che mi hanno sputtanato, paghino per le loro responsabilitĂ Âť: lo ha detto il fotografo Fabrizio Corona, prima di entrare nell’aula della quinta sezione penale del tribunale di Milano, dove si è tenuto ieri il processo nei suoi confronti per i presunti foto-ricatti ai danni di alcuni vip. ÂŤSono parecchio nervoso - ha spiegato Corona - perchĂŠ ho letto delle intercettazioni, appena trascritte e che non avevo mai visto, che sono piene di falsitĂ e addirittura sono state camuffateÂť. Il titolare della Corona’s ha attaccato duramente il pm di Potenza, Henry John Woodcock, che ha fatto partire l’inchiesta “vallettopoliâ€? e che avantieri ha chiesto il rinvio a
giudizio per lui e altre tredici persone. Le intercettazioni su cui si basa l'inchiesta - ha aggiunto Corona - sono state camuffate. Queste persone e questo magistrato hanno rovinato la mia vita e l’hanno fatto solo perchè in quel momento avevo un po’ di potere. C’erano anche gli studenti del quinto anno di ragioneria di un istituto milanese nell’aula del tribunale di Milano, dove si svolgeva il processo a Corona. Gli studenti, accompagnati dai loro professori, hanno preso posto nella parte riservata al pubblico, mentre gli operatori di numerose tv, circa una decina, hanno ripreso l’udienza. I ragazzi hanno spiegato di essere andati in tribunale, accompagnati dai loro docenti, per se-
guire le udienze di alcuni processi e di aver saputo poi che nell’aula della quinta sezione penale era
presente Fabrizio Corona. ÂŤSiamo venuti per vederlo, perchè di lui e di quello che gli è successo abbiamo sentito molto parlare in tvÂť, ha detto sorridendo una ragazza. ÂŤLapo mi disse che era stato oggetto di una trappolaÂť. Lo ha raccontato il giornalista Luciano Regolo, ex direttore di “Novella 2000â€? durante la sua testimonianza. ÂŤHo trovato strano – ha aggiunto – che sia stato proprio Corona a gestire lo scoop dell’intervista con il transessuale PatriziaÂť. Il giornalista, ascoltato dal pm Frank Di Maio e dagli avvocati di Corona, ha raccontato di aver saputo che ÂŤCorona chiamò alcuni dirigenti della Fiat per dire che aveva l'intervista e che, se volevano ritirarla, dovevano pagareÂť. L’ex direttore di novella 2000, ol-
tre alla vicenda di Lapo Elkann, ha parlato anche di altri episodi, da lui definiti “trappoloniÂť ai danni di Francesco Coco, Adriano e Marco Melandri, tutti personaggi che, secondo l’accusa, hanno subito estorsioni o tentate estorsioni dal fotografo siciliano. ÂŤCoco – ha spiegato Regolo – venne da me per dirmi che Corona lo ricattava per alcune foto compromettentiÂť. Durante la lunga testimonianza, durata circa 3 ore, Fabrizio Corona ha spesso sorriso in maniera ironica. Alla ripresa dell’udienza è stato ascoltato il giornalista Pino Belleri. Simona Ventura, che non si è presentata, verrĂ ascoltatq nella prossima udienza del 7 novembre.
Attilio Olivieri, responsabile di Ematologia al S. Carlo, interviene sulla scomparsa di cellule
Staminali, i dubbi del primario LA VICENDA delle staminali sparite ha fatto molto rumore. Il responsabile di Ematologia del San Carlo se n’è sentito toccato. E controbatte. Il titolo dell'articolo apparso sul “Il Quotidianoâ€? del 17 ottobre 2008 dal titolo: “Staminali - Ecco perchè sono sparite - Qualcuno voleva favorire la struttura che stava nascendo al San Carloâ€? è scandalistico e fuorviante e merita una replica anche perchĂŠ l'articolo, piuttosto che riportare notizie, è una accozzaglia di congetture, spacciate come testimonianze, e rischia di indurre ulteriore confusione in un campo che merita invece chiarezza, rigore e assoluta attinenza ai dati di fatto. E' un dato di fatto riportare la dichiarazione di un sedicente testimone (di quali fatti specifici?) che ritiene “non inverosimile che qualcuno (Chi?)..... abbia suggerito di distruggere le staminali presenti a Matera per favorire l'ascesa della nuova banca del San Carloâ€?? Da quali dati di fatto è suffragata questa congettura? E' inquietante leggere che il giornalista anticipi le considerazioni degli investigatori secondo i quali: “affiorerebbe un certo interesse per i benefici economici (Quali?) che ne sarebbero provenuti per la banca delle cellule staminali da parte di un medico di Potenza (Chi?) e in particolare per la struttura da lui diretta (Quale?)â€?. Le cose che inquietano sono soprattutto: 1) La totale mancanza di dati di fatto su cui si basano queste fantasiose e offensive insinuazioni nei confronti dell'Azienda Ospedaliera San Carlo e di alcuni dei Medici che vi operano.
I corridoi del San Carlo. Sopra, Fabrizio Corona
2) La (consapevole o inconsapevole?) ignoranza del fatto che si sta parlando di due Banche completamente diverse, che svolgono funzioni diverse e che si rivolgono a utenti diversi: A) La Banca di Cellule Staminali da Cordone Ombelicale che era presente a Matera (e la cui distruzione risalirebbe alla Primavera del 2006) era stata creata (ed ha una indicazione specifica) solo per le necessitĂ di pazienti candidati ad un trapianto allogenico (si tratta quindi di un prodotto potenzialmente esportabile anche se la stima degli eventuali ricavi per la Banca, riportata sul Quotidiano è del tutto inattendibile). B) Al contrario la Banca di Cellule Staminali da Sangue Periferico presente al San Carlo a partire dall'Autunno 2006, contiene esclusivamente Cellule Staminali Autologhe, raccolte da pazienti (non da donatori!) candidati al trapianto autologo e pertanto ogni unitĂ di Cellule Staminali di questa Banca è esclusivamente dedicata al paziente stesso, da cui è stata prelevata e al quale dovrĂ essere reinfusa (e pertanto non è esportabile ne tantomeno può essere fonte di “benefici
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economiciâ€? come riportato erroneamente nell'articolo). Resta infine da precisare che, mai sono giunte pressioni da parte dell'Azienda Ospedaliera San Carlo per acquisire o impiantare “ex novoâ€? una nuova Banca di cordone ombelicale, che peraltro richiederebbe un bacino di natalitĂ molto piĂš ampio di quello della nostra Regione (come ampiamente documentato da esperti in due audizioni presso l'Assessorato alla SanitĂ ), la cui Amministrazione ha pertanto esplicitamente deliberato di indirizzare la raccolta di cordoni ombelicali della Regione Basilicata (quando sarĂ operativa) presso una delle 16 Banche Italiane Accreditate (secondo gli Standard internazionali Ibmdr) fuori regione. L'articolo pertanto, lungi dal fornire elementi o notizie utili ad una maggior comprensione della intricata vicenda, contribuisce unicamente ad aumentare la confusione su un aspetto particolarmente delicato della SanitĂ lucana ed italiana e getta inoltre, in maniera del tutto gratuita, un'ombra malevola e nebulosa (facendo riferimento a un non meglio precisato medico di Potenza e al$86/ 1ƒ /$*21(*52 3=
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la struttura da lui diretta) sull'immagine della intera struttura dell'Ospedale San Carlo. Attilio Olivieri primario di Ematologia dell'Ospedale San Carlo GENTILE dottor Olivieri, è troppo facile prendersela con i cronisti. Il servizio che ho pubblicato è sicuramente scandalistico. PerchÊ è uno scandalo che siano sparite le 500 sacche della banca delle staminali di Matera. Fuorviante? Non credo. Mi sono limitato a riportare quello che hanno scoperto gli investigatori del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro. Mi sembra invece che siano altri a cercare di rendere torbide le acque. Forse perchÊ c'è qualche nervo scoperto. Ma è comprensibile. Sono spariti nel nulla 1,2 milioni di euro (questo era il valore delle staminali) e tra i suoi colleghi non c'è nessuno che ha saputo dare una risposta concreta. Dal canto mio, con grande facilità , le posso rispondere ai quesiti. Il testimone, che lei definisce sedicente, è un suo collega, medico. Data la delicatezza dei fatti, abbiamo preferito tutelarlo. Ecco perchÊ il nome non è stato pubblicato. Si metta nei panni del suo collega. Pensi se fosse capitato a lei. Immagini di trovarsi davanti all'autorità giudiziaria
per denunciare fatti di quella portata e di leggere poi il suo nome sul giornale. La nostra è stata una scelta etica. Chi voleva favorire l'ascesa della nuova banca del San Carlo? Le dico cosa scrivono le Fiamme gialle: Da quanto dichiarato dal dottor (...) e da quanto emerge dalla relazione dallo stesso depositata, nonchÊ dall'esame della documentazione allegata, affiorerebbe un certo interesse, per i benefici economici che ne sarebbero potuti provenire, per la banca delle cellule staminali, da parte del dottor Michele Cannizzaro e in particolare per la struttura da lui diretta. Non lo diciamo noi. NÊ spetta a noi stabilire se sia o meno cosÏ. Lo sostiene la Guardia di finanza. Noi raccontiamo fatti. E in questo caso l'abbiamo fatto in modo scrupoloso e documentato. E i dati di fatto? Lei come la chiama un'informativa di quasi mille pagine? E le congetture? Non lo dica al giornalista. Le consiglio, caro dottore, se ritiene che siano davvero congetture, di recarsi dall'autorità giudiziaria e dare una mano alla giustizia. Spieghi alla Guardia di finanza la differenza tra le due banche, cosÏ come lo ha fatto con noi. Questo sÏ che sarebbe un contributo utile. Il resto si commenta da sÊ. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Per i medici lucani
Cardiologia Oggi corso avanzato a Potenza ECOCARDIOGRAFIA avanzata: è la materia di cui si parlerĂ oggi all’ospedale San Carlo, in un corso dal titolo “La riserva del flusso coronarico: dimostrazioni pratiche e applicazioni clinicheâ€?. L’iniziativa è organizzata dall’unitĂ operativa di Cardiologia riabilitativa e servizio di cardiologia insieme al prof. Maurizio Galderisi, responsabile del laboratorio di Ecocardiografia dell’universitĂ Federico II di Napoli. Possono partecipare tutti i cardiologi della Regione. Spiega Antonio Lopizzo, primario di Cardiologia riabilitativa: ÂŤL'importanza dell'iniziativa trova riscontro nell'aumentata incidenza della cardiopatia ischemica nella nostra regione e nell'elevato e crescente numero di pazienti afferenti agli ambulatori di cardiologia per un rigoroso e rapido screening diagnostico. Il Dipartimento di Cardiologia e in particolare il Servizio di Cardiologia intende implementare tutte quelle diagnostiche che possano coadiuvare le metodiche invasive nel corretto inquadramento diagnostico dei pazienti affetti da angina, infarto, vasculopatia piĂš o meno graviÂť.
In Basilicata i super ricchi hanno 4,7 miliardi di euro NON MALE l’ammontare di ricchezza “privateâ€? in Basilicata: secondo l’Associazione italiana Private Banking è di 4,7 miliardi. L’equivalente di quasi diecimila miliardi per chi ancora ragiona in lire. La ricchezza “privateâ€? è quella investita in titoli azionari da parte di persone dal reddito assai elevato mediante l’intermediazione di banche attive proprio in questo campo. La cittĂ piĂš doviziosa, nella ricerca dell’Aipb, è Potenza. La Basilicata raccoglie quest’anno 4,7 miliardi di euro di capitali Private, che corrispondono allo 0,6 %
Tagli “grossi� degli euro di cartamoneta
della ricchezza nazionale. Tra le due province lucane, è quella del capoluogo di regione la piÚ ricca con 3 miliardi di euro (che corrispondono al 63,4% della ricchezza della Basilicata) a fronte di 1,7 miliardi di Matera (che
corrispondono al 36,6%). In Italia 594.000 “super ricchiâ€? detengono 779 miliardi di Euro. I dati dell’Aipb sono stati illustrati ieri, nel corso della quarta edizione del Forum Annuale del Private Banking, i risultati dello studio “Stima del mercato italiano degli High Net Worth Individualâ€? in cui è stata analizzata la disponibilitĂ finanziaria dei cosiddetti “super ricchiâ€?, cioè le famiglie con un patrimonio finanziario (immobili esclusi) superiore ai 500.000 euro, definendone gli assetfinanziari, le tipologie di investimento e la provenienza geografica.
Potenza 21
Giovedì 23 ottobre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
I lavori di riqualificazione della parte alta di via Mazzini hanno creato qualche disagio
Meno parcheggi e auto bloccate E c’è chi già prega per il rispetto dei tempi di consegna PROSPETTIVE DIFFERENTI Nuova luce sulle fontane
LAVORI invasivi e diritti dei cittadini completamente calpestati. Questa la prima protesta di abitanti e commercianti della parte alta di via Mazzini dove, improvvisamente, due giorni fa, per effettuare lavori di riqualificazione sono stati aboliti, di colpo, 16 parcheggi-auto, e sono stati occupati, con reti metalliche e di plastica rossa, i marciapiedi e gli stessi parcheggi (le foto sono di A. Mattiacci, ndr). Lo scopo è stata scoperto solo il giorno dopo, quando la ditta incaricata dei lavori, si è preoccupata, di giustificare l’occupazione, con un manifestino appena leggibile per chi ha tutte le diottrie a posto. Nessun avviso preventivo qualche giorno prima, nessun accorgimento per rendere il colpo più sopportabile. Semplicemente una vera e propria occupazione militare, tanto che quattro auto sono rimaste intrappolate perché i proprietari non hanno fatto in tempo a portarle vie. Un operaio ha chiesto a un abitante di questa zona, di chi fossero due auto, «perché se non le spostano subito - ha brontolato - le portiamo via con il carro attrezzi». Non sappiamo se la minaccia sia stata messa in pratica. Se fosse così consigliamo ai proprietari di fare causa al comune e alla ditta. Ci chiediamo perché l’amministrazione comunale tratta i cittadini-elettori (non dimentichiamolo mai, cittadini-elettori) in questo maniera barbara, come se fossero “cose” che non hanno diritto di sapere, non diciamo di protestare. I lavori certo vanno fatti, i marciapiedi sono ridotti a trappole per topi, la scala mobile forse si aprirà non appena queste opere, collegate al nuovo impianto, saranno fi-
nite. Secondo il mini-cartello, il tutto dovrebbe finire il 13 dicembre, giorno dedicato alle tradizionali festività di Santa Lucia, regina del borgo antico. Le preghiere per la Santa, affinché la scadenza sia rispettate, sono già cominciate. Speriamo che sia così, diversamente sindaco, assessori, tecnici e responsabili della ditta, farebbero meglio a girare al largo, potrebbero verificarsi scene non gradite. Ci chiediamo ancora perché il cantiere non sia stato aperto in maniera più razionale, una fetta di marciapiedi, nel primo periodo, anche nel rispetto di chi svolge una importante funzione commerciale e la seconda fetta non appena terminata la prima. Sono i misteri di chi, evidentemente, non ha alcun rispetto per il cittadini-elettori, né per le esigenze di chi abita o lavora in questa zona. Privare questo tratto di via Mazzini di 16 posti macchina (non dodici come scritto nel microscopico cartello, che poi è l’ordinanza municipale) significa strozzare la vita di questo angolo della città, dove, per quanto riguarda il traffico, se ne vedono di tutti i colori e a tutte le ore del giorno. Una protesta analoga giunge dai residenti della parte terminale di via Pretoria “ristretti” in oscene gabbie per lavori in corso, dove le opere non sono ancora iniziate. Quando cominceranno e quando finiranno? Nessuno lo sa dire con certezza. Una sola cosa è certa: i cittadini di Potenza (ma anche quelli che non votano a pensarci bene) vengono trattati senza alcun rispetto per i propri diritti. Perché questo Sindaco Santarsiero? Vittorio Sabia potenza@luedi.it
L’AMMINISTRAZIONE ha deciso di rifare il look anche all’illuminazione della città. Non solo nel centro storico, anche nei quartiere periferici. L’esecutivo ha previsto nel programma triennale delle opere pubbliche un impegno di 400.000 euro per la realizzazione del progetto di riqualificazione degli impianti di illuminazione per questo anno. Non si tratta, però, solo di “intensità” della luce. L’amministrazione vuole promuovere una gestione del bilancio energetico “sostenibile”: da un lato il dato economico al ribasso, dall’altro lo standard di minori emissioni inquinanti. Senza contare l’omogeneità dell’immagine complessiva tra materiali e criteri costruttivi. Allora, «continua il processo di riqualificazione spiega il sindaco Santarsiero che si arricchisce anche di una nuova pubblica illuminazione sia nel centro storico sia in altre parti della città. Potenza ha sempre più nuovi spazi e ambienti con una rinnovata qualità urbana per garantire una sempre migliore qualità della vita». Tra quegli “spazi”l’amministrazione annovera anche le fontane. L’esecutivo ha approvato il progetto preliminare per la manutenzione straordinaria di alcune fontane nel territo-
rio comunale. Spesa prevista, 100mila euro. Le fontane oggetto dell’intervento sono state realizzate tra gli anni Trenta e Cinquanta dello scorso secolo e rientrano nell’ampio sistema di approvvigionamento idrico utilizzato all’epoca da gran parte della popolazione. Attualmente le fontane versano in uno stato di semiabbandono, tanto per l’impiantistica che per le strutture in sè, non più utilizzate. Senza contare che l’insufficiente illuminazione, soprattutto durante le ore più buie, “rimanda” un’immagine degradata e poco sicura. Così, il progetto di recupero prevede di ampliare notevolmente le aree di accesso, rendendole fruibili e a esclusivo uso pedonale attraverso una nuova pavimentazione rialzata sul piano stradale, con la collocazione di dissuasori di sosta in pietra. Sarà realizzato inoltre un nuovo impianto di illuminazione. Chiara la soddisfazione di Santarsiero e dell’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Fiore: «le numerose fontane nel territorio della città rappresentano un elemento sia di valenza artistica che storica. Con il loro recupero si rafforza l’identità cittadina».
«Pochi servizi e degrado» MENTRE l’amministrazione prosegue nel restyling del borgo e di alcune aree cittadine, non si ferma l’opera di sollecitazione dell’opposizione. Fabrizio Fiorini, responsabile del centro storico per Forza Italia a Potenza, propone una serie di “variazioni sul tema” nei confronti della città riqualificata. «Al centro storico c’è poca attenzione - spiega - verso gli spazi che, invece, se tenuti bene o adeguatamente attrezzati potrebbero fare del borgo la vera “attrattiva” della città». Certo, «i primi a dovere impegnarsi sono proprio i cittadini, commercianti compresi e residenti compresi - ammette - che devono compiere uno sforzo nei confronti di questi spazi». Rifiuti, auto parcheggiate in sosta selvaggia, graffiti più o meno disseminati ovunque. Ma rimane il dato «che mancano anche le possibilità di mantenere in ordine questa città». L’elenco comincia dai cestini distribuiti lungo il chilometro e mezzodi via Pretoria: «pochi, davvero pochi, e sempre pieni». E poi c’è il «degrado» dei vicoli «lasciati a se stessi e senza grande controllo, presi d’assalto da bombolette spray. Come i pochi monumento storici del nostro patrimonio». La chiesa di San Francesco è uno die casi. Ci sono edifici «che fanno quasi paura per quanto sono pericolanti, tra palazzo D’Errico e altri immobili privati di cui non ci si prende cura». Allora, «peccato. Mancano i servizi. Soprattutto mancano i punti di riferimento istituzionali. Un esempio semplice: gli enti come accade altrove, dovrebbero avere nel borgo un propria sede di rappresentanza».
GLI SPUNTI
LA PROPOSTA NON solo centro storico, ma c’è anche quello tra le due interrogazioni presentate dal consigliere comunale, Michele Napoli (La Destra) durante al scorsa seduta di consiglio. Prima, la sollecitazione dello stato di degrado in cui versa via Ionio. Dell’argomento si era occupato già qualche tempo prima, ma durante l’assemblea consiliare di lunedì scorso «è stato chiesto - precisa Napoli - dalla Giunta un ulteriore periodo di tempo, fino alla prossima seduta del consiglio comunale, per dare risposte definitive alla soluzio-
«Sulla Ztl è opportuno un referendum consultivo» ne del problema». Bisogna valutare «gli interventi da effettuare anche in riferimento alle risorse finanziarie da individuare e utilizzare» aggiunge, ricordando che «sono 150 le famiglie costrette a vivere in una condizione inaccettabile tra scarichi fognari a cielo aperto, vie di accesso ridotte a sentieri impraticabili e balaustre pericolanti».
Ha «messo in evidenza anche le condizioni igieniche ad alto rischio per la salute degli abitanti del quartiere, anziani e giovani coppie con bambini, ponendo quale prioritaria la questione concernente la necessità di una bonifica, nonché di una riqualificazione e messa in sicurezza della zona». Napoli, poi, spiega come in consiglio comunale si stata avviata contempo-
raneamente una riflessione sulla chiusura al traffico del centro storico di Potenza. Il consigliere ha sollecitato, ritenendolo «utile», il ricorso al referendum consultivo». Magari «è opportuno conclude - favorire una puntuale e piena partecipazione della comunità a una scelta destinata a produrre effetti importanti per il centro storico del capoluogo lucano, per i residenti e gli operatori economici». Scelta che «evidenzierà ancora di più il ruolo e la valenza che il borgo antico riveste anche per Potenza».
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Potenza L’Osservatorio cittadino interviene sull’elevato costo della risorsa idrica
Giovedì 23 ottobre 2008
Acqua salata e pranzo assicurato I buoni pasto, però, costano meno che altrove NEL capoluogo bere acqua costa caro, mentre si risparmia sulla pausa pranzo. Almeno stando ai dati, rispettivamente, dell’Osservatorio cittadino e della Confcommercio. Ma andiamo per ordine. Per quelli dell’Osservatorio oltre all’aumento delle tariffe per l’acqua c’è anche quello per il costo della minerale. Nei portafogli delle famiglie potentine l’aumento delle tariffe del servizio idrico “incide di più” perché alla nuova spesa - che secondo alcune associazioni di consumatori è in media tra il 15 e il 20 per cento (a seconda del profilo tariffario) - bisogna aggiungere tra i 20 e i 25 euro al mese (per una famiglia media di 4 persone) per l’acquisto al supermercato di acqua minerale. A fare notare gli aumenti il portavoce dell’Osservatorio Cittadino di Potenza, Vincenzo Belmonte, che ha sottolineato come «nonostante i continui appelli di Acquedotto lucano a “fidarsi dell’acqua del rubinetto” e ai continui rapporti diffusi dall’Arpab sulla salubrità dell’acqua che arriva nelle nostre case, ormai in tutte le famiglie si fa uso di acqua minerale». Negli ultimi tempi - secondo un monitoraggio effettuato dall’Osservatorio nei quattro supermercati più frequentati della città si risparmia anche sull’acqua minerale, con una riduzione delle vendite tra il 20 e il 25 per cento, ma comunque la spesa aggiuntiva a quella del servizio di Acquedotto lucano resta». Per Belmonte «il “sapore antico” dell’acqua di Fossa Cupa, come sanno i potentini più anziani, è solo un ricordo del passato perché dall’avvio dell’impianto di potabilizzazione della Camastra e quindi già da oltre 20 anni si è perso il “gusto” per l’acqua del rubinetto». Per questa ragione gli incrementi tariffari «sono destinati ad incidere doppiamente sulle tasche dei potentini, mentre è possi-
bile ridurre il prezzo della minerale: all’ingrosso l’acqua minerale lucana (perché proveniente dalle sorgenti del Vulture) costa solo 10 centesimi di euro al litro in meno, con una vendita al dettaglio che sale tra le tre e le quattro volte».
tini devono spendere parecchio, non così per il pranzo. Nel capoluogo, infatti, rispetto a città come Milano, i “buoni pasto” bastano ancora alle famiglie per fare la spesa. In questo il capoluogo è in controtendenza.
Questo perchè, rileva Confcommercio, «in media il caro pausa pranzo solo nella prima parte del 2008 ha registrato un aumento del 4 per cento rispetto al 2007, e un rincaro del 141 per cento dal 2001», mentre «il valore defiscalizzato del buono pasto è fermo da ben 11 anni al valore di 5,29 euro». Nonostante in Italia vi sia una legge per la rivalutazione dei buoni pasto in termini annuali e sempre secondo determinate condizioni, ha ricordato il presidente dell’Anseb, Sandro Fiorentino, i vari governi «nel corso degli anni non si sono mai interessati del problema». E quel problema «non è stato mai affrontato realmente dall’esecutivo . Abbiamo avuto una forte richiesta da parte dei sindacati di aumentare il valore dei buoni pasto, e questa sarebbe una soluzione concreta per dare un contributo di tipo pratico alla produttività».
Ruspe in azione per “ricostruire” un’ala della scuola I LAVORI erano già iniziati nei primi giorni d’estate. Adesso sono arrivate le ruspe. L’ala della scuola Domiziano Viola che ospitava le classi di scuola dell’infanzia sta venendo piano piano giù. Quella parte della struttura sarà completamente ricostruita secondo nuovi standard di sicurezza. Era troppo vecchia, quasi fatiscente. La superficie realizzata sarà identica a quella originale, ma distribuita in modo leggermente più orizzontale rispetto alla precedente “impostazione” verticale dal palazzo. Quanto alla frequenza degli alunni della scuola non ci sono stati disagi o “cambi” nei programmi “didattici”. I bambini continuano a frequentare, in un’altra ala dello stabile, la scuola. Per il completamento dei lavori sono previsti dai 18 ai 24 mesi.
Cittadinanzattiva Riconferma per Barbelli MARCO Barbelli è stato riconfermato coordinatore cittadino di “Cittadinanzattiva”. La nomina è arrivata nel corso dell’assemblea territoriale di Potenza per il rinnovo delle cariche per il periodo 2008 - 2012. Barbelli è un ingegnere da alcuni anni impegnato sui temi dell'ambiente. La squadra dei responsabili delle reti operative del movimento in ambito territoriale, invece è formata da Rocco Nocera anch’egli riconfermato quale responsabile del Tribunale per i diritti del Malato, da Nicola Becce che si occuperà delle politiche dei consumatori e servizi pubblici locali, dalla psicologa Mariarosaria La Becca per le politiche della formazione, scuola e ambiente, da Antonio Papaleo, presidente regionale dell’Alad-Fand (Associazione diabetici) che seguirà per conto di Cittadinanzattiva la rete
La Regione che ha anche introdotto attraverso una propria normativa «le royalties sull’acqua minerale può dunque intervenire per chiedere proprio alle aziende imbottigliatrici del Vulture un costo più contenuto». E se per per bere i poten-
I lavoratori italiani, infatti, devono fare i conti con buoni pasto insufficienti a coprire per intero il prezzo di un pranzo e sempre più spesso scelgono soluzioni più economiche, secondo una ricerca realizzata da Fipe-Confcommercio e Anseb, l’associazione nazionale che emette i buoni pasto. La ricerca evidenzia, infatti, come per sette lavoratori italiani su 10 sia ormai diventato impossibile pranzare al ristorante con i buoni pasto. Le pause pranzo più care in Italia, secondo quanto emerge dalla ricerca, vedono il nord ai primi posti, con Pavia, Milano e Varese che conquistano le prime tre posizioni in classifica, mentre Napoli e Potenza risultano le città più economiche. Lo studio evidenzia, infatti, come per 7 lavoratori italiani su 10 sia ormai diventato impossibile pranzare al ristorante con i buoni pasto.
dei malati cronici e politiche per la disabilità e Incoronata Bochicchio che coordinerà il team dei legali della rete di Giustizia per i diritti. Quattro le linee strategiche che il rinnovato gruppo dirigente si è dato: potenziare il ruolo e le attività di Cittadinanzattiva, in particolare, nel settore delle politiche sanitarie alla luce della riduzione delle Asl in regione da cinque a due, rafforzare le azioni di tutela dei diritti dei cittadini anche attraverso una forte e qualificata azione giudiziaria, sviluppare una sinergia con gli enti locali e con i gestori per quanto attiene soprattutto ai servizi pubblici locali, allargare e rinforzare il rapporto con le altre associazioni operanti in città e con tutti gli altri attori che abbiano quale interesse principale la tutela dei cittadini potentini e dei comuni dell’Asl 2.
Undici ordini del giorno al prossimo consiglio SONO 11 gli ordini del giorno che verranno discussi durante il prossimo consiglio comunale convocato dal presidente Pietro Campagna per il prossimo 27 ottobre alle 8.30. Innanzitutto si prenderà in esame l’interrogazione presentata dal capogruppo di An, Luciano Petrullo sulla “situazione delle zone adiacenti il Palazzo di Città e Palazzo Loffredo”. Poi si passerà ad esaminare la “situazione di degrado in cui versa via Ionio” sollevata dal consigliere Michele Napoli. Lo stesso Napoli ha deciso di interrogare anche il consiglio comunale sulla “situazione del Parco fluviale del Basento”. Verrà poi esaminata la relazione del presidente del consiglio di amministrazione dell’Acta su “Andamento del bilancio preventivo economico 2008”. I consiglieri dovranno anche discutere dell’area denominata C5 C6 di Macchia Romana e dovranno decidere se procedere all’approvazione o meno del progetto preliminare del tratto A-B di viabilità interna adiacente a via Consolini.
So dovrà anche decidere se approvare il regolamento per la vendita e l’uso, da parte di terzi, dei beni immobili rientranti nella disponibilità dell’amministrazione comunale. Al settimo punto è prevista la modifica alla deliberazione del consiglio comunale del 18 febbraio 2008 in materia di disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. I consiglieri dovranno poi decidere se trasformare l’area agricola di contrada Marrucaro in zona edificabile in modo da consentire la realizzazione di una chiesa Avventista del Settimo Giorno. Bisognerà anche approvare l’ordine del giorno presentato dalla quarta commissione consiliare permanente relativo a “Iniziative per il contrasto della povertà e della disuguaglianza sociale” e quello presentato dal consigliere Travaglini sui “Provvedimenti in materia di istruzione”. E sempre del consiglier di Rifondazione l’ordine del giorno sulla “Promozione delle Tesorerie etiche e disarmate, collaborazione su basi etiche con enti di rilievo economico”.
Comitati di quartiere, la città al voto Avviate le procedure DOPO un lungo percorso per l’approvazione di un regolamento dei comitati di quartiere, la città è chiamata a rinnovare gli organismi rionali. Tra pochi giorni prenderanno il via le procedure per le elezioni dei comitati. E’ l’assessore comunale alla Partecipazione, Roberto Mancino a ricordare come l’elezione riguardi sia il rinnovo dei comitati già esistenti, sia l’istituzione dei nuovi comitati. Ci sono alcune scadenze previste. Sabato prossimo i cittadini dell’Unione europea, i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti e i cittadini non residenti che, però, nel quartiere hanno la sede principale della propria attività imprenditoriale o lavorativa, o che rappresentano organizzazioni sociali, culturali e sportive (naturalmente formalmente costituite e con la sede in quel quartiere) devono, per esercitare il diritto di voto o per essere candidati nel quartiere, presentare apposita domanda all’ufficio elettorale del comune». Le candidature dovranno essere presentate presso l’ufficio elettorale del comune dalle 9 alle 20. Non sono “ammessi” ritardi. Il 29 e il 30 novembre prossimo, invece, si terranno le operazioni di voto. Saranno 21 i comitati della città. I più “numerosi”, in base alla demografia del rione, sono quelli di rione Risorgimento, Santa Maria e Poggio Tre Galli.
Potenza L’attore indagato dalla procura della Repubblica di Cosenza
Giovedì 23 ottobre 2008
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Un Pesce imbrigliato nelle maglie dalla giustizia L’APOLOGIA di fascismo in Italia non sussiste più? L’interrogativo nasce in seguito alla formazione del Movimento politico nazionale “Fascismo e libertà” - che sembra esser stato regolarmente riconosciuto dalle istituzioni italiane - che ha portato la Procura della Repubblica di Cosenza ad aprire un fascicolo a carico dell’attore Ulderico Pesce «In un momento storico delicato - ha spiegato - per gli equilibri di solidarietà, tolleranza e integrazione, si tratta un ulteriore attacco al significato stesso della parola “libertà”. Ma come è accaduto che Pesce si ritrovasse indagato dalla procura di Cosenza? A spiegarlo, in una nota, lo stesso attore. «Il 15 maggio 2005 a Matera, in occasione del Referendum popolare in favore
della ricerca sulle cellule staminali, sono stato disturbato durante il mio intervento dall’arrivo di alcuni giovani che raccoglievano adesioni per un nuovo movimento di ispirazione fascista». I promotori di questo “Movimento”, esponendo un tricolore sul quale primeggiava al centro un fascio littorio, si aggiravano in prossimità del palco distribuendo volantini promozionali circa il loro “credo” politico. L’attore lucano, dopo ripetuti solleciti per cercare di allontanare questi “promotori autorizzati”, data la loro inopportuna intrusione, si è visto costretto ad abbandonare il palco. Ma non finisce qui. In occasione del festival teatrale di Milano e del debutto dei suoi spettacoli (“Il triangolo
degli schiavi”, “Storie di scorie”, e “Asso di monnezza”) presso il teatro “Spazio Mil” di Sesto San Giovanni, Ulderico Pesce ha reso pubblico il suo dissenso su fatti di straordinaria importanza. A distanza di alcuni anni, la Procura della Repubblica di Cosenza, lo ha indagato per calunnie contro il movimento politico “Fascismo e libertà”. Calunnie avvenute durante il comizio di Matera. «Stiamo mandando avanti una petizione - ha spiegato Pesce - per l’archiviazione dell’indagine». Non solo. Inoltre in una lettera aperta al Presidente della Repubblica «chiedo, assieme ai firmatari, come sia possibile che un movimento simile possa essere stato legittimato dallo stato».
I promotori di “Fascismo e Libertà” hanno ormai invaso molte città d’Italia con manifesti affissi nei luoghi pubblici e proclami per ottenere nuove adesioni. «Oggi, poiché è legale - ha concluso l’attore - è diventato possibile pubblicizzare il fascismo». Oltre che al capo dello Stato l’appello di Ulderico Pesce è stato inviato anche alla procura di Cosenza e al presidente del Consiglio dei ministri. I firmatari della petizione hanno chiesto l’archiviazione delle indagini e nello stesso tempo hanno chiesto al «Presidente della Repubblica, come abbia potuto riconoscere come legittimo un movimento dal nome inquietante “Fascismo e libertà”, che fa il verso al movimento “Giustizia e libertà”, creato dai fratelli Carlo e
Ulderico Pesce
Nello Rosselli, grandi antifascisti, che hanno pagato con la morte la loro ricerca e lotta per la libertà, la democrazia e la liberazione dal fascismo e dal nazismo» «Per tenere alta la guardia contro gli ideali fascisti e razzisti - si legge nella pe-
tizione firmata tra gli altri da Moni Ovadia, Lella Costa, Ivana Monti, Emilio Pozzi e Umberto Ceriani - e per recuperare la memoria storica dell’Italia, si chiede la cancellazione della legittimità del movimento “Fascismo e libertà”.
LA DEVOZIONE NEGLI SCATTI DI MATTIACCI Messa in piazza Pagano
Una città stretta intorno alla Madonna di Lourdes CON una messa concelebrata da cinque dei sei vescovi della Basilicata e alla quale hanno partecipato migliaia di persone, nella piazza principale della città e nelle vie adiacenti, Potenza ha accolto la statua della Madonna di Lourdes, che ha cominciato così la «Peregrinatio Mariae in Lucania», 150 anni dopo le apparizioni a Bernadette Soubirous nella città della Francia. All’omelia, l’arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Agostino Superbo, ha evidenziato che la «gioia» del popolo all’arrivo della statua della Vergine – che rimarrà a Potenza fino al domani pomeriggio per poi essere trasferita nelle altre diocesi della regione – «rivela il volto mariano della Basilicata: fede sicura, vita faticosa e grande speranza». Il presule ha indicato la veggente di Lourdes «come modello ed esempio per i nostri giovani lucani che soffrono per la mancanza di lavoro». Alla fine della Messa la statua è stata portata in processione della cattedrale di San Gerardo, attraversando alcune fra le vie principali del centro storico. Intero centro storico gremito di fedeli
UN consiglio congiunto tra Comune e Provincia sui problemi della città: questo sarà il tema principale dell’incontro in programma la prossima settimana tra il presidente del consiglio comunale Pietro Campagna e il presidente del consiglio provinciale di Potenza Antonio Salicone. I due hanno avuto un colloquio telefonico all'indomani della pubblicazione sul Quotidiano di una lettera firmata dal presidente Salicone. «Al di là della titolazione che non corrispondeva pienamente a quanto espresso nella missiva, mi sento di condividere in toto il contenuto dell’articolo,
«Il capoluogo crescerà con i comuni dell’hinterland» Dopo la lettera, l’incontro di Salicone e Campagna
tenze, professionalità ed esperienze politiche necessarie e adeguate ad offrire un concreto contributo alla crescita del capoluogo».
«di aprire un dibattito, ampio ed aperto, sul ruolo e il destino del capoluogo offrendo, così, la disponibilità dell’intero consiglio a contribuire a sostenere le iniziative poste in essere dalla giunta Santarsiero». Nel pieno rispetto del suo ruolo «bene ha fatto il presidente Salicone e condivido - spiega Manzi - il pensiero di quanti sostengono che l’ente Provincia abbia compe-
SUL riferimento alla titolazione non adeguata della missiva, solo una precisazione. I titoli non sono che semplificazioni di testi ampi che contengono diversi concetti. Sono sempre un punto di partenza per nuovi dibattiti. Che non fanno mai male. Sminuirne la forza significa rinunciare al confronto che chi scrive ha volontariamente cercato di aprire.
- ha detto Campagna - soprattutto in ordine al fatto che le diverse problematiche cittadine potranno trovare soluzione nell'ambito del piano strutturale metropolitano. Lo sviluppo del territorio passa certamente attraverso una attenta e approfondita concertazione del Comune capoluogo di regione con i Comuni dell'hinterland. Ho già verificato la disponibilità
del presidente Salicone nel voler affrontare congiuntamente, Comune e Provincia, quelli che sono i temi centrali della politica territoriale cittadina e del suo circondario». «Ritengo - conclude il presidente del consiglio comunale - che nel corso di un incontro che avremo nei prossimi giorni, potremo definire tempi e modi di una comune
assemblea che possa affrontare tutti questi delicati temi». E concorde con quanto dichiarato da Salicone il capogruppo dei Verdi alla Provincia, Gianluca Manzi che ha sottolineato come «una regione senza un capoluogo forte ed autorevole è una regione senza futuro». L’esponente dei Verdi è concorde con la decisione di Salicone
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Potenza
Giovedì 23 ottobre 2008•
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POST - IT Le “Giornate medioevali” SI terrà il 25 e il 26 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna la decima edizione delle “Giornate medioevali”. La manifestazione prenderà il via il prossimo 25 ottobre alle 15 con il primo conio della moneta medioevale “Brundusii De Montanea” a cui seguirà l’apertura del mercato medioevale. Dalle 20 in poi ci saranno i “Sapori del Medioevo”. Il 26, invece, alle 19 si terrà la “Sfilata storica” con nobili, armigeri, musici e giullari che renderanno omaggio a Guidone De Foresta che poi verrà investito della carica di “Primus dominus Brundusii De Montanea et Ansiae” Alle 22.30sSpettacolo di fuochi pirici dal castello.
•IL 26 OTTOBRE Potenza, Conservatorio, ore 18 “PREMIO BASILICATA” Proclamazione dei vincitori •IL 30 OTTOBRE Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni •IL 4 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “CONCERTO DI LUCIO DALLA” Per raccogliere fondi per il Fai
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Avigliano A breve verrà distribuita la pubblicazione curata dal Forum delle associazioni
Ecco come sono i giovani Intanto si attende da fabbraio il rinnovo dell’organismo AVIGLIANO – Quelli del Forum comunale delle associazioni sono stati i primi a fare un identikit approfondito del giovane aviglianese. Lo hanno raggiunto nei suoi spazi soliti, tra la scuola e il passeggio, chiedendogli che rapporto avesse con il tempo libero e le associazioni che organizzano il suo diletto. Ai test preparati da un gruppo di psicologi e sociologi per conto del Forum hanno risposto in duecento, di età compresa tra 10 e 26 anni. Studenti e lavoratori giovani hanno raccolto l’invito a parlare. Hanno espresso soddisfazione circa il modo di trascorre il loro tempo libero con gli amici, ma hanno anche denunciato la carenza di spazi e strutture che possano ospitare il dopo scuola e il dopo lavoro. Il giudizio sulle oltre 50 associazioni che operano ad Avigliano svela luci e ombre. Ad alcuni ragazzi presi in esame dal campione non interessano le loro attività, altri ne conoscono solo alcune, taluni non sanno niente della loro esistenza. I punti di vista e le sollecitazioni che sono giunte dall’indagine presentata lo scorso giugno ora sono raccolti in una pubblicazione appena stampata e pronta per essere distribuita. Il Forum delle associazioni, nelle prossime ore, provvederà ad inviare il libello a tutti coloro che hanno partecipato all’indagine: alle scuole, alle associazioni e agli ammini-
Bella Assemblea al Comprensivo
Il sindaco Tripaldi
stratori comunali. Lo scopo è quello di raggiungere coloro che organizzano il tempo libero dei ragazzi e fargli prendere coscienze delle loro istanze e obiezioni. La speranza, fu detto al tempo della presentazione dei test d’indagine, è che le richieste dei ragazzi non cadano nel vuoto. Oggi lo ribadisce il presidente uscente del Forum, Beatrice Gianturco, che insiste da sempre sulla necessità di agire sul tempo libero
dei ragazzi: «Uno spazio vitale che non va lasciato al caso – dice - se non si vogliono corre rischi di devianza sociale. Ecco che l’alternativa a questo deve essere la costituzione di centri di aggregazione». L’invito è, come sempre, rivolto a loro. Alle istituzioni, regionali e locali. Che da febbraio ritardano nella convocazione dell’assemblea del Forum comunale che dovrà eleggere i nuovi organi: presidente e giunta,
il cui mandato di tre anni si è esaurito lo scorso inverno. Ma “di mezzo c’era l’estate” e il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, promette che contestualmente all’uscita dell’opuscolo sull’indagine giovanile saranno convocate le associazioni. Dunque, se non si vuole che gli annunci si trasformino in chiacchiere, dovrebbe essere questione di giorni. Gianni Sileo potenza@luedi.it
Pietragalla Il prossimo 25 novembre la ricorrenza
Il martirio di San Teodosio tra sacro e tanto profano PIETRAGALLA - Dal punto di vista della tradizione religiosa la festa patronale di Pietragalla si festeggia il 10 maggio in onore di San Teodosio Martire e questo giorno corrisponde alla traslazione delle reliquie del santo avvenuta tanti secoli fa ed è la festa principale. Il 25 invece si festeggia il giorno del martirio di San Teodosio e rispetto al mese di maggio si tratta di una festa nell’ambito della quale si organizzano poche manifestazioni sia religiose che civili che si sviluppano nel corso di poche ore. Infatti il programma religioso nella giornata di sabato 25 inizia alle 16 con la santa messa presso la chiesa madre al
termine della quale è programmata una solenne processione con l’icona del santo che si snoda per le vie cittadine in modo da attraversare i vari quartieri del paese. In serata poi a partire dalle 20.30 è previsto un intrattenimento musicale con il concerto del “Gruppo folk 2”. Nell’ambito di questa giornata ricade anche un altro appuntamento che fa parte a pieno titolo della tradizione pietragallese ormai da tantissimi decenni: infatti è in programma la fiera di Pietragalla, una sorta di grande mercato all’aperto che si svolge in due date durante l’anno: l’8 settembre ed appunto il 25 ottobre. Le tante bancarelle e stand commerciali provenienti oltre chè da Pietragalla
e dai centri abitati limitrofi anche dalla vicina Puglia, si collocano come sempre nell’area circostante il campo sportivo comunale posto alla periferia del paese e si commercia ogni tipo di merce: dall’abbigliamento agli alimentari, dagli utensili fai-da-te alle calzature, all’oggettistica varia. Questa grande fiera inizia alle prime luci dell'alba per concludersi nel primo pomeriggio. Si tratta quindi di un appuntamento dove vari eventi, religiosi, culturali, tradizionali e commerciali si intersecano nella varie fasi della giornata. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
«No alla riforma della Gelmini»
Il ministro Gelmini
BELLA - Si terrà oggi, a partire dalle 18.30, nel salone dell’Istituto comprensivo l’assemblea pubblica sugli effetti della riforma Gelmini sulle scuole di Bella. Non solo. Durante l’assemblea si deciderà l’adesione alla manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 30 ottobre. «In nome di una sterile logica ragionieristica, la Basilicata – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Vito Leone - vedrà colpiti sia le scuole dei piccoli comuni che i plessi dei comuni superiori ai 5.000 abitanti». Insomma a rimetterci, in un modo o nell’altro, sarà un’intera regione. La controriforma del ministro Gelmini «è dettata - ha proseguito l’esponente politico comunale soltanto da un mero calcolo di mercato e schiaccia ogni vera esigenza territoriale e di servizio alla persona». «Contestiamo - ha tenu-
to a precisare Leone - perciò, la superficialità e la spregiudicatezza con cui vengono affrontati i problemi della scuola e del bambino-alunno, oltre a quelli della perdita dei posti di lavoro sia per il personale docente che per il personale Ata». L’amministrazione comunale di Bella «è contro la logica dei tagli e dell’espropriazione di un servizio-diritto primario come il mantenimento del plesso scolastico». E per tenere in vita il plesso scolastico il Comune è pronto «a mettere in campo tutte le forme di lotta affinché venga scongiurata una scelta così sciagurata che non tiene conto della centralità del bambino-alunno nello sviluppo del suo percorso formativo-didattico ed ignora tutti i problemi: della viabilità, dei tempi di percorrenza, del territorio e delle caratteristiche economiche e socioculturali del bacino di utenza».
Pietragalla Tutte foto in bianco e nero per l’iniziativa della Pro loco
E il paese finisce nel calendario
Uno scorcio del centro storico di Pietragalla
PIETRAGALLA - Una nuova iniziativa è stata progettata dalla Pro Loco del paese per questa parte finale del 2008. Innanzitutto lunedì 20 ottobre sono scaduti i termini per la presentazione delle foto d’epoca riproducenti alcuni scorci del paese per la preparazione del calendario 2009. In questo modo si tende ad evidenziare dal punto di vista storico e della tradizione locale, come era il paese nei primi decenni del 1.900 attraverso delle foto-
grafie in bianco e nero, molte delle quali di proprietà di cittadini pietragallesi. Invece in prospettiva natalizia la struttura associativa presieduta da Rocco Manzella insieme ai suoi più stretti collaboratori facenti parte del consiglio direttivo hanno deliberato lo sviluppo di una nuova iniziativa. In tal senso nell’ambito delle ricorrenze per il prossimo santo natale, viene organizzata una esposizione di presepi che verrà
quindi presentata in una sala all’interno dello storico Palazzo ducale cittadino ubicato in pieno centro cittadino nel periodo compreso tra l’8 dicembre e il 22 dicembre. Tutti coloro che ne sono interessati, singoli cittadini, gruppi di persone o anche associazioni e che intendono parteciparvi, devono dare la propria comunicazione entro il prossimo 15 novembre. an. be. potenza@luedi.it
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Incontro alla Provincia per discutere dei Piani territoriali per la Protezione civile
Quando la disabilità è emergenza I casi in cui la privacy costituisce un limite ai soccorsi POTENZA - La disabilità e la malattia come possibili emergenze nell'emergenza. Problematica che va affrontata con tanto di azioni concertate tra tutti quegli enti, strutture e associazioni chiamate a prendere attivamente parte alla pianificazione dell'emergenza locale. Unico ostacolo rimane quello legato alla privacy e alla necessità, imposta per legge, di assicurare la tutela dei dati personali. «Nella preparazione dei piani di emergenza di protezione civile comunale, previsti dalla normativa nazionale, è di fondamentale importanza poter accedere a quei dati considerati sensibili - ha spiegato ieri Alessandro Attolico, dirigente del settore pianificazione territoriale e protezione civile del Comune di Potenza nel corso dell'incontro con i comuni della provincia una volta in possesso di tali dati diventa più facile, per quanti si occupano della redazione del piano, conoscere l'esatta ubicazione di soggetti con particolari necessità, quali ad esempio dializzati o disabili, e stabilire per questi azioni di soccorso mirate ed efficienti. La
A Cremona delegazione dalla Lucania BELLA - Alla 63esima edizione della Fiera del bovino da latte - che inizierà oggi a Cremona e si concluderà il prossimo 26 ottobre - parteciperà anche una piccola delegazione lucana guidata dall’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura) e del Comune di Bella. «La Fiera di Cremona - ha detto il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa - è una tra le più importanti manifestazioni della zootecnica a livello internazionale. Si tratta di un appuntamento con 26 convegni, 831 aziende presenti e 150 allevatori, che si sviluppa su un’area di 68 mila metri quadrati». La delegazione visiterà anche alcune aziende grazie alla collaborazione dell’Apa di Cremona e di Brescia, per risolvere l’annosa questione dei reflui zootecnici.
L’incontro in Provincia (Foto Mattiacci)
legge 196 del 2003 stabilisce la possibilità di poter accedere a dati personali per finalità di pubblico interesse comprese quelle di protezione civile; tuttavia il rego-
lamento da solo non basta. E' infatti necessaria un'azione di co-pianificazione tra tutti quegli enti territoriali e quelle strutture operative competenti in mate-
ria di salvaguardia del territorio». Nella pianificazione è però importante distinguere tra le diverse emergenza e tre le differenti forme di di-
sabilità. «La disabilità non va intesa solo sulla base di parametri medici, ma anche come impossibilità di un soggetto ad interagire con l'ambiente circostante in una particolare situazione - ha spiegato Angelo Cioè, coordinatore nazionale del settore di Protezione Civile dell'Unitalsi - per questo la nostra associazione ha promosso una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con la Protezione Civile, della quale è ormai parte integrante. L'iniziativa si fa forte dell'esperienza maturata dall' Unitalsi nella gestione dei grandi eventi, come gli incendi del Gargano. Non esiste in Italia un censimento sui disabili ma solo stime che attestano che circa il 4,8% della popolazione si dichiara affetta da una qualche forma di disabilità, dato non trascurabile nella gestione delle emergenze». Pieno appoggio all'iniziativa è tuttavia venuto dall' Asl n. 2, come ribadito dalla dottoressa Bollettrieri. «Confermiamo la collaborazione della nostra struttura alla redazione del piano - ha detto - siamo pronti a fornire tutte le informazio-
Gli interventi di Giansanti e di Zaccagnino su come vengono pubblicizzati i corsi
Come deve cambiare la formazione POTENZA - La formazione è necessaria per avvicinare la scuola e i giovani al mondo del lavoro e per sostenere le piccole imprese artigiane lucane. Il presidente dell'Apof-Il (Agenzia Provinciale per l'Orientamento, la Formazione e il Lavoro) di Potenza, Antonio Giansanti spiega così l’obiettivo dell'iniziativa promossa di intesa con l'assessorato alle Attività produttive della Provincia e la Camera di Commercio di Potenza denominata “Giornata del Lavoro Autonomo” che si concluderà il 28 ottobre prossimo con un convegno sul tema “I fabbisogni formativi dell'artigianato”. «Nell'indagine Excelsior 2008 sulle previsioni di assunzione delle imprese italiane nel 2008 - evidenzia Giansanti emerge che il 91,2% della nuova occupazione si concentra nelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e che sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) quelle che registrano anche per il 2008 il tasso di variazione più elevato (+2,7%), in crescita rispetto al 2007 (+2,0%). Nel 2007 gli artigiani - aggiunge - erano disponibili ad assumere 162.000 persone, ma oltre la metà di esse sono risultate introvabili. Di qui
l'impegno ad adeguare la formazione alle esigenze delle imprese tento conto che anche da noi ci sono figure professionali richieste ed introvabili». Secondo Giansanti la prima operazione culturale da compiere riguarda «una rielaborazione della visione tradizionale della "bottega artigiana", al fine di metterne in luce gli aspetti innovativi e, in qualche modo, anticipatori rispetto a quanto avviene in altri contesti lavorativi. L'artigianato, infatti, comprende, senza però marcare confini definitivi, settori produttivi, tipologie di impresa, modalità di lavoro, figure professionali tra loro variegati. La commistione tra elementi diversi, spesso ricombinati in forme nuove e originali, è dunque il tratto distintivo del comparto. La competenza professionale presente in esso può essere, per questo, rappresentata solo parzialmente mediante il riferimento a un percorso di studi o a un insieme codificato di abilità e conoscenze, mentre risulta più chiara se ci si riferisce ad azioni e attività nella singola impresa». Intanto, in merito ai corsi di formazione promossi dall'Apof-Il, apparsi
sul sito internet la mattina del 21 ottobre, Renato Zaccagnino, presidente Circolo Nuova Italia “Solzhenitsyn” di Avigliano sottolinea come «suscitano alcune perplessità e dubbi - afferma - i requisiti richiesti per accedere e le modalità con cui vengono pubblicizzati i corsi di formazione promossi dall'Apof-Il e, in generale, dagli enti pubblici quali la provincia di Potenza e la regione Basilicata. Per quanto concerne i requisiti richiesti, rasenta l'assurdità la scelta, come parametro selettivo, di accettare le domande solo in base alla presentazione cronologica. Cosa ne è stato della meritocrazia? In merito alla giusta pubblicità da fornire ai corsi attraverso gli organi di informazione, è inaccettabile che scelgano solo, come strumento di comunicazione, internet e, tra l'altro, fornendo una documentazione incompleta (mancava il modello di domanda da scaricare). Si tratta di semplice superficialità da parte degli uffici preposti, o altro? Siamo di fronte ad una volontà nascosta, tesa a far pervenire le informazione alla platea di candidati più limitata possibile? Agli amici degli amici?».
ni necessarie. Conoscere il tipo di problematica con la quale si ha a che fare è importante per poter stabilire l'intervento giusto da attuare». Resta però ancora aperta la questione della redazione dei piani; pochissimi sono ancora i comuni che si sono impegnati con l'elaborazione degli stessi. «Negli ultimi due anni ha spiegato l'ingegnere Basile - 83 dei 131 comuni della provincia si sono impegnati in azioni di pianificazioni delle emergenze, di questi però solo poco più di 20 sono riusciti ad elaborare piani che rispondessero agli standard imposti dalla regione. Nell'ambito della prevenzione la pianificazione è l'unico strumento a costo zero». Critiche sono arrivate dai rappresentanti dei comuni presenti all'incontro. Rionero e Sant'Arcangelo in primis: «Per pianificare sono necessarie risorse, strumenti e supporto tecnico che ad oggi ci vengono negati - hanno detto in sintesi -ben si capisce come la pianificazione non ha per i nostri enti proprio un costo pari a zero». Anna Musacchio
Violenze dopo il concerto: iniziato processo LAURENZANA - E’ iniziato il processo, presso il Tribunale di Potenza, ai giovani che tre anni fa a Laurenzana furono protagonisti di una vicenda assai particolare. I ragazzi stavano assistendo a un concerto nel piccolo comune lucano. Allo scoccare della mezzanotte, però, l’amministrazione comunale “spense le luci” e impedì di fatto al concerto di andare avanti, per salvaguardare la serenità degli altri cittadini. Il blocco forzato non venne gradito dai giovani che erano lì accorsi per passare una serata all’insegna della musica. Il sindaco di Laurenzana, Rocco Martoccia, allora fu fatto oggetto non solo di violenze verbali, ma anche di lancio di oggetti. I giovani presenti in piazza vennero allora identificati e denunciati da Martoccia. Ieri si sono costituite le parti nel processo.
A Bella assemblea sulla riforma Gelmini Caivano (Psdi): sì a legge sul fotovoltaico BELLA - Oggi alle ore 18.30, presso il Salone dell’Istituto comprensivo di Bella, si terrà un’assemblea pubblica sugli effetti della riforma sulle scuole, sulla partecipazione allo sciopero del 30 ottobre e sull’adesione alla manifestazione di Roma. «In nome di una sterile logica ragionieristica, la Basilicata - spiega l’assessore alla Cultura, Vito Leone - vedrà colpiti sia le scuole dei piccoli comuni che i plessi dei comuni superiori ai 5.000 abitanti: sarà, dunque, colpita un’intera Regione. La controriforma del ministro Gelmini è dettata soltanto da un mero calcolo di mercato e schiaccia ogni vera esigenza territoriale e di servizio alla persona. Contestiamo, perciò, la superficialità e
la spregiudicatezza con cui vengono affrontati i problemi della scuola e del bambino-alunno, oltre a quelli della perdita dei posti di lavoro sia per il personale Docente che per il personale Ata. L’Amministrazione comunale di Bella è contro la logica dei tagli e dell’espropriazione di un serviziodiritto primario come il mantenimento del plesso scolastico. È impegnata, quindi, a mettere in campo tutte le forme di lotta affinché venga scongiurata una scelta così sciagurata che non tiene conto della centralità del bambino-alunno nello sviluppo del suo percorso formativo-didattico ed ignora tutti i problemi: della viabilità, dei tempi di percorrenza, del territorio e delle caratteristiche economiche e socioculturali del bacino di utenza».
POTENZA - «C’è voluto tempo e tanta fatica ma, alla fine, l’assessore Santochirico si è convinto che avevo ragione a segnalare e proporre da mesi l’esigenza di una politica regionale che favorisca lo sviluppo delle energie alternative in Basilicata». Lo dichiara il consigliere alla Provincia di Potenza, Antonio Caivano (Psdi). «Quello che è chiaro, infatti, è che la Basilicata importa la maggior parte dell’energia che consuma. Come è certo che incrementare la produzione fotovoltaica, sui tetti delle case, capannoni, masserie, sui terreni non coltivabili, è la via maestra che la Basilicata deve percorrere per ridurre la dipendenza energetica dall’importazione ma anche, e soprattutto, perché ogni cittadino, famiglia, impresa con il Fotovoltaico possa azzerare
il costo della bolletta elettrica. Insomma finalmente un’idea utile a tutti i Lucani, imprenditori, artigiani, commercianti, impiegati, lavoratori,disoccupati, pensionati, inoccupati, casalinghi, da realizzare, però, bene e subito. Infatti se si fosse partiti mesi addietro, gli impianti realizzati non sarebbero stati penalizzati dalle politiche del governo nazionale – dice ancora Caivano – che sembra aver cancellato lo sconto fiscale del 55 per cento sulle spese sostenute per il risparmio energetico. Ma, comunque, meglio tardi che niente. Ed allora caro assessore facciamo subito il provvedimento necessario e concediamo il contributo del 20 per cento - è il massimo che si può dare per consentire l’accesso al Conto Energia – a tutti i Lucani che vogliano fare».
GiovedĂŹ 23 ottobre 2008
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Le due donne avevano colpito in alcuni negozi della zona
Lauria Vertice dei capigruppo
In trasferta a Rivello per rubare Acciuffate le due ladre
Crisi di giunta, se ne discute lunedĂŹ Il Prc attacca Schettini
RIVELLO - Nel piccole paese della Valle del Noce passeranno alla storia come le “ladre in trasfertaâ€?. Finalmente hanno un’identitĂ le due donne del Salernitano che all’inizio del mese dello scorso settembre hanno rubato all’interno di un negozio di abbigliamento del centro cittadino. Si sono presentate come due clienti, mentre una distraeva la proprietaria con la scusa di misurare alcuni abiti, l’altra ha cominciato a frugare nei cassetti e negli armadi dell’attivitĂ commerciale, rubando un portafogli con all’interno 185 euro e alcuni documenti personali. Nell’immediato la proprietaria del negozio non capito cosa stesse accadendo. Le due ragazze si sono date alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Ma non solo. Sembra, infatti, che le due donne si siano rese protagoniste di altre “impreseâ€? di questo tipo nei vicini comuni di Nemoli, Trecchina e Lauria, dove sono stati segnalati altri furti avvenuti con lo stesse modalitĂ . L’episodio aveva gettato nel panico la cittadinanza di tutta la valle del Noce: i furti sono avvenuti in pieno giorno in paesi normalmente molto “tranquilliâ€?.
Proprio grazie alla contributo dei cittadini che hanno collaborato alla ricostruzione degli episodi le indagini dei carabinieri della compagnia di Lagonegro e di Rivello, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, hanno consentito di identificare le due donne che sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Lagonegro. La risposta dell’Arma è riuscita a tranquillizzare le
popolazioni della zona, da sempre esposta, per la sua posizione geografica, ai “raidâ€? effettuati da “malviventi di passaggioâ€? che trovano nella vicina statale 585 e autostrada A3 una facile fuga. ÂŤIl controllo del territorio - scrive l’Arma in un comunicato stampa diffuso ieri - è assicurato dai carabinieri della compagnia di Lagonegro con servizi di pattuglia e perlustrazione attuati di giorno e di notte in area urbana e
nelle frazioni piÚ isolate. Questo rapporto quotidiano con il territorio, l’attività investigativa e la fiducia nella gente rappresentano gli strumenti piÚ idonei a risolvere casi come quello di furto a Rivello e a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica nel Lagonegrese. Nel caso specifico, entrambe le donne sono state proposte per l’emissione a loro carico del foglio di via obbligatorio dal Comune di Rivello.
Rivello, nuova sede dei Popolari uniti RIVELLO - A Rivello si è inaugurata nei giorni scorsi la sede dei Popolari Uniti. Nell’affollatissima assemblea sono emerse diverse tematiche che hanno spaziato dalle questioni locali a quelle nazionali. Il segretario Antonio Leone ha analizzato la delicatissima situazione venutasi a creare a Rivello dopo la caduta del sindaco Savino; per Leone regna in città ancora una grande confusione e tante sono le variabili legate anche alle alleanze. Di difficile momento hanno parlato gli amministratori dell’area soprattutto per quanto riguarda gli aspetti economici e congiunturali. Il territorio Lagonegrese avverte il morso di una crisi che interesse tutti i gangli della vita produttiva locale. All’incontro hanno partecipato il segreta-
rio provinciale del partito Vito Rossi, il segretario regionale Tonino Potenza, il consigliere regionale Luigi Scaglione e il presidente della provincia di Matera Carmine Nigro. Ampio e preciso è stato l’intervento dell'assessore provinciale Mimmo Carlomagno che nell’elencare le priorità del territorio ha esaltato il recente protocollo d'intesa siglato dai sindaci del lagonegrese sul turismo. Per Carlomagno i fondi europei saranno una straordinaria occasione per infrastrutturare un’area che ha bisogno di collegamenti veloci cosÏ come di interventi a salvaguardia dei centri storici e dell’immenso patrimonio naturalistico. Sforzarsi per una programmazione che voli alto e superi gli interventi a pioggia del passato diventa una necessità .
LAURIA - Per lunedÏ 27 ottobre, alle ore 17 e 30, è stata fissata la riunione in cui verrà discussa la crisi politica in consiglio comunale a Lauria. La convocazione a firma del presidente del consiglio Domenico Cirigliano è scaturita al termine della conferenza dei capigruppo tenutasi nella serata di ieri al Palazzo municipale. Erano presenti i capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Consiglio: Antonio Cosentino per il PD, Domenico Forastiero per i Popolari Uniti, Antonio Rossino per i Socialisti, Nicola Manfredelli per il Popolo delle Libertà e Valeria Scavo per Rifondazione Comunsta. L’ordine del giorno sarà quello richiesto dal sindaco Pisani: esame situazione politica amministrativa, cause e prospettive. La stessa conferenza ha poi deciso un’ulteriore convocazione per le ore 19, martedÏ 28 per discutere di alcuni punti tecnici. Il presidente Cirigliano, nel corso della prima seduta, darà notizia delle dimissioni del vicepresidente del consiglio Nicola Schettini che ha lasciato il gruppo de Popolo delle Li-
bertĂ per dare vita al gruppo misto. Rifondazione Comunista nella giornata di ieri ha diffuso un volantino sulla crisi. ÂŤNonostante tutta la nostra buona volontĂ (e un notevole sforzo di fantasia) - recita il volantino del Prc - non siamo riusciti a dedurre dallo scarno “documentoâ€? con il quale si sono dimessi gli assessori le ragioni di una decisione cosĂŹ delicata, buttata lĂŹ quasi si trattasse di un giochino di poco conto. Una tale grave decisione crea l’ennesimo e pericoloso vuoto amministrativo con pesanti ripercussioni sul presente e sul futuro di Lauria. Un minimo di rispetto per le istituzioni e, soprattutto, per i cittadini avrebbe presupposto un chiarimento delle cause e un atteggiamento di maggiore trasparenza. E’ il momento di capire conclude il volantino - quali sono i veri interessi che si nascondono dietro chi pensa di poter fare e disfare a proprio piacimento i “governiâ€? di questo nostro paeseÂť. Il vertice a Palazzo municipaleè proseguito fino alla tarda serata di ieri. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
L’associazione simula un incidente con l’intervento di 70 volontari
Prove di protezione civile Il racconto dell’esperienza vissuta nell’area industriale di Tito
La simulazione dell’incidente
VAL D’AGRI - Cresce l’impegno e la professionalità dei volontari della protezione civile Anpas sul territorio lucano. E’ sempre piÚ attivo il gruppo dei volontari Anpas
(associazione nazionale pubbliche assistenze) con sede operativa a Marsicovetere, nella frazione di Barricelle. Accanto ad eventuali interventi in emergenza, il grup-
po si occupa di sensibilizzare il cittadino e formare volontari sempre piÚ efficienti. A questo propositivo l’impegno profuso nella giornata di simulazione di un incidente tra un autovettura e un camion di trasporto di sostanze chimiche, svoltasi a Tito Scalo. Simulazione operativa di emergenza organizzata dalla protezione civile in sinergia con le diverse forze dell’ordine e del 118 Basilicata Soccorso con il coinvolgimento di oltre 70 volontari. A
raccontare l’esperienza vissuta quel giorno, due volontari dell’Anpas Val d’Agri, Teresa Scelti e Michele Carmignano. Una avventura positiva - hanno evidenziato entrambi - l’aver partecipato a questo evento. Sul posto hanno spiegato Scelti e Carmignano - sono state messa a disposizione due unità mobili di rianimazione, l’allestimento di un posto medico avanzato, innescando una catena di montaggio con l’intervento di Primo soccorso di
Val d’Agri Il progetto della rete per promuovere la cultura della ruralità lucana
Fattorie didattiche, la Regione propone l’albo VAL D’AGRI - Il progetto promosso dall’assessorato all’Agricoltura e dall’Alsia- Aasd Bosco Galdo di Villa d’Agri, è nato con l’intento di promuovere in Basilicata un albo regionale delle fattorie didattiche che adotti una carta di Qualità dei servizi offerti, adottato con delibera di giunta regionale nel Luglio 2008. A cui si può aderire, tramite domanda al dipartimento Agricoltura, le aziende agricole, agrituristiche e agroforestali che, nell’ambito delle piÚ recenti direttive sulla multifunzionalità , intendano offrire il proprio contributo per l’accoglienza di famiglie, gruppi turistici e, soprattutto, delle scuole di primo, secondo e terzo livello per promuovere la conoscenza dell’attività agricola, rurale e silvo-pastorale della nostra Regione. Con la Rete delle fattorie didattiche di Basilicata si potrà anche mirare ad una funzione di inclusione sociale per i diversamente abili e per i potenziali fruitori socialmente piÚ deboli.
Il progetto ha previsto un’azione formativa per gli operatori interessati che è stata calibrata sull’effettiva esperienza giĂ maturata in tema di accoglienza, di azione dimostrativa, di certificazione e rintracciabilitĂ di prodotto e processo. In tal senso è stato fondamentale anche il coinvolgimento di Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Successivamente al percorso formativo, è stata finanziata una fase di collaudo per le aziende della Val d’Agri, attraverso l’attivazione di “Giornate in Campagnaâ€? , iniziativa che ha visto coinvolte le scuole elementari dell’Alto e Medio Agri che hanno visitato e “testatoâ€?l’accoglienza delle aziende ospitanti, attraverso dei laboratori del “saper fareâ€? che ha avvicinato i giovanissimi studenti alle tradizioni ed alla cultura rurale del nostro territorio. Questa iniziativa è stata finanziata nell’ambito del progetto di valorizzazione del paniere dei prodotti tipici della comunitĂ montana Alto Agri. Da lune-
dÏ 20 ottobre l’Alsia ha organizzato un viaggio studio per uno scambio di Esperienze con l’Emilia Romagna, nell’area della Provincia di ForlÏ, per consentire agli imprenditori Lucani interessati e già formati di poter confrontarsi con una realtà leader nel settore. Il tutoraggio è stato assicurato dalle aziende Faggioli che nel territorio romagnolo hanno contribuito sensibilmente, con il coinvolgimento della Regione, della Provincia, del Locale Gal, delle Camere di Commercio e soprattutto con le associazioni degli albergatori della costa Adriatica, a creare una rete delle imprese agricole che valorizzano il proprio patrimonio rurale, produttivo ed ambientale. Sono state previste visite in aziende aderenti al circuito delle fattorie didattiche romagnole che adottano laboratori con le scuole su temi che riguardano la conservazione e la valorizzazione di varietà vegetali e specie animali in via di estinzione, bioenergie, vendita diretta e filiera corta.
supporto alle attività sanitarie, gestite e coadiuvate dal 118 Basilicata Soccorso. E’ stato allestito il posto medico avanzato e la simulazione del trasporto dei feriti dal Pma all’eliambulanza. La giornata è proseguita con l’incontro con gli studenti per fornire informazione e conoscenza dell’operato e del ruolo sul territorio della Protezione Civile e del comportamento da tenere in caso di emergenza. Un esperienza - hanno aggiunto - utile e fondamenta-
le, di notevole interesse fatta in collaborazione con gli Enti preposti . Ci siamo sentiti utili perchĂŠ perfettamente integrati nei protocolli di interventoâ€?. Per il responsabile regionale Anpas - Protezione civile Basilicata, Carmine Lizza “a parte i servizi, cosiddetti ordinari, quali trasporto sociale e sanitari, ci stiamo attrezzando per gli interventi sanitari in emergenza su tutto il territorio regionaleÂť Angela Pepe
RETTIFICA
A causa di un errore di trascrizione nell’edizione di ieri de “Il Quotidiano della Basilicataâ€?, a pagina 27 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Fardella, deteneva droga. Giovane arrestato a Tarantoâ€?. Come si evince dal testo dell’articolo, invece, il ragazzo in questione non è stato arrestato ma segnalato alla procura della Repubblica. Ce ne scusiamo con il diretto interessato e con i lettori.
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Giovedì 23 ottobre 2008
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Melfi Riconosciuti i domiciliari al camionista di 51 anni arrestato per tentato omicidio
«Fortuna non voleva uccidere» Aveva ferito il cugino, «ma il solo intento era intimorire» SONO stati concessi gli arresti domiciliari a Giuseppe Fortuna, camionista di cinquantuno anni, che, sabato diciotto ottobre scorso, aveva esploso dei colpi di fucile nei confronti di due cugini nella frazione di Leonessa di Melfi. Il diverbio era cominciato in un bar e proseguito in strada. Dopo i due colpi di fucile andati a vuoto Giuseppe Fortuna ha ferito con un coltello il cugino, successivamente ricoverato in ospedale ma che fortunatamente non ha riportato ferite gravi. Nella piccola frazione all’ingresso della zona industriale di San Nicola erano intervenuti congiuntamente gli agenti del commissariato di polizia di Melfi ed i carabinieri della locale compagnia. Le forze dell’ordine avevano arrestato l’uomo con l’accusa di tentato omicidio. La misura meno afflittiva degli arresti domiciliari è stata concessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Melfi, Luigi Galasso. Durante l’udienza di convalida l’avvocato difensore, Giuseppe D’Addezio ha spiegato che non era intenzione del suo assistito uccidere i cugini di Giuseppe Fortuna il quale si sarebbe difeso durante una discussione degenerata il lite. Fucile e coltello sarebbero stati adoperati solo per intimorire gli avversari. Tra i tre parenti i rapporti sono tesi da tempo e lo stesso camionista cinquantunenne ha riferito di aver subito delle continue provocazioni sia in precedenza, sia la sera della lite. Tutte argomentazioni, ovviamente, che saranno materia del successivo dibattimento processuale. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
La comunità accoglie i cittadini di Koroni e il sindaco propone un gemellaggio per rinverdire le radici
Dopo più di 5 secoli torna a Barile il popolo albanese BARILE - Domani la comunità arbereshe di Barile riceverà una delegazione municipale di Koroni, la cittadina greca dalla quale sono partiti nel lontano 1534 profughi albanesi e greci per stabilirsi a Barile. Infatti, Barile, pur avendo origini precedenti al XII secolo, come si evince da documenti storici risulta casale compreso nella giurisdizione del vescovo di Rapolla, tra il quindicesimo e diciassettesimo secolo fu ripopolato da popoli albanesi e greci. Tale fenomeno migratorio, era molto diffuso nelle regioni meridionali e si inserisce in un contesto storico particolare che vede, verso la metà del quindicesimo secolo, il popolo albanese protagonista di una impari lotta per conservare la propria autonomia territoriale, culturale e religiosa di fronte alle mire espansionistiche dei turchi. Con la caduta di Croya e Scutari in Albania numerosi gruppi di profughi giunsero nell’Italia meridionale ed alcuni di essi vennero accolti nel 1478 da Comuni del Vulture tra i quali Barile. Successivamente, nel 1532, anche la città Coroni, cadde nelle mani dei turchi. Seguì un altro flusso migratorio che andò ad interessare nuovamente i co-
Manifestazione folkloristica a Barile
muni del Vulture e, quindi, Barile. L’ultima ondata di profughi giunti a Barile risale al 1647, quando popolazioni greco-albanesi della Magna Grecia, alcuni provenienti proprio da Koroni, si trasferirono nel Mezzogiorno d’Italia. Ecco spiegato il motivo di questo scambio istituzionale, dopo 5 secoli di storia, tra Barile e Koroni cittadina della Grecia, che si vedono per la prima volta. E venerdì 24 ottobre, intorno alle 10, il Comune di Barile riceverà
la visita ufficiale del sindaco e di una delegazione della municipalità greca di Koroni. Un comitato di accoglienza si radunerà in piazza Municipio già dalle ore 9.30 e il programma della mattinata prevede, oltre ai saluti istituzionali, un incontro nella sala del Palazzo Frusci con la scuola, le associazioni culturali e le autorità militari e religiose, la degustazione di prodotti tipici locali e la visita guidata del centro storico e del parco urbano delle cantine.
Nell’occasione, l’amministrazione comunale di Barile consegnerà al sindaco di Koroni una delibera di giunta con la proposta di gemellaggio e cooperazione culturale, commerciale e istituzionale fra le due comunità. Molte sono le testimonianze lasciate dai profughi arbereshe e greche a Barile: la chiesa madre Santa Maria delle Grazie fu edificata dai Coronei dopo la loro venuta nel Mezzogiorno d’Italia; il culto alla Madonna di Costantinopoli, protettrice di Barile, fu importato dai grecialbanesi che ripopolarono Barile; la chiesa di San Nicola fu costruito dai primi profughi in arrivo a Barile Nel paese, nonostante la globalizzazione, dopo 5 secoli di storia, si tende a recuperare ed a salvaguardare la cultura tradizionale arbereshe. Da diversi anni si è costituito il gruppo folkloristico Shkendijat, che attraverso manifestazioni e spettacoli di danze, musiche e canti, diffonde l'immagine più bella della tradizione coreutica ed artistica di questo popolo. Anche la scuola, attraverso progetti culturali, durante l'anno, organizza manifestazioni teatrali e canore tradizionali della antica civiltà. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Giovedì 23 ottobre 2008
29 Rionero Il progetto della Regione Basilicata fa nascere 4 associazioni per la promozione del Vulture
I buoni frutti di “Culture in loco” Bufano: «Questa è la scommessa dei giovani nell’area» RIONERO IN VULTURE Sono quattro le associazioni culturali dell’area Pit Vulture - Alto Bradano costituite in seguito al progetto della Regione Basilicata, denominato Culture in loco. Si tratta di Lucaniamente, La Rosa d’Eventi, Orme e Il Papyrus. Uno degli scopi principali dei sodalizi è quello di promuovere il territorio ed il patrimonio culturale dei comuni situati a Nord della provincia di Potenza, con uno sguardo comunque rivolto a tutta la regione. Lucaniamente, presieduta da Gaetano Chiarito (laureato in Scienze politiche ed esperto di musica e canti popolari), è un’associazione di promozione sociale, che mira ad incoraggiare la mobilità da e verso la Basilicata, mediante scambi socio-culturali in Europa e in modo particolare nell’area euromediterranea. Grande importanza viene rivolta pure alla conoscenza del patrimonio musicale lucano. «L’associazione Il Papyrus - afferma una delle fondatrici, Cherubina Pacella - intende svolgere attività di promozione e gestione turistica, visite guidate, escursioni, allestimento di spettacoli musicali e teatrali in lingua o dialetto sperimentale, organizzazione di corsi, laboratori e stages di aggiornamento, con il diretto coinvolgimento delle scuole. Siamo in grado anche di offrire servizi di promoter, cate-
Rapolla Omaggio al politico che fu sindaco e consigliere Il presidente della Comunità montana, Tonio Bufano
ring, hostess, convegnistica. Intendiamo collaborare con enti, istituzioni, associazioni e società in modo da mettere in pratica le conoscenze acquisite durante la fase di formazione di Culture in loco». La Rosa d’Eventi è stata costituita da Gabriella Casalino, Donatella Felitti e Izabela Stoklosa ed è impegnata nell’attività di progettazione e realizzazione di scenografie e logistica, comunicazione e promozione, nonché ricerca storica sui beni storici e archeologici e culturali, produzione di audiovisivi dalle riprese all’authoring di un dvd. L’associazione, tutta al femminile, è sorta
con il corso per esperti nella gestione di eventi culturali che ha consentito l’evento “Ripacandida: San Francesco e i colori dell'Eden”, svoltosi nello scorso aprile. Francesco Mastrorizzi è il presidente dell’associazione Orme (organizzazione e realizzazione di manifestazioni ed Evene), nata come proseguimento del corso di formazione per “Organizzatori e curatori di mostre”. Orme si propone di organizzare eventi culturali e realizzare strumenti di divulgazione e itinerari turistici, collaborando con gli enti locali e privati. «Culture in loco - commenta il presidente del Pit Vultu-
re-Alto Bradano, Tonio Bufano - sta dando frutti importanti. La nascita di ben quattro associazioni culturali dimostra che ci sono giovani desiderosi di mettersi in gioco, affezionati al proprio territorio e pronti a contribuire ad una sempre maggiore promozione del nostro patrimonio culturale e naturalistico. Sta ora alla politica, agli amministratori locali, rappresentare un punto di riferimento per questi professionisti e metterli nelle condizioni di contribuire ad un sempre maggiore sviluppo del territorio del VultureAlto Bradano. Sono molto fiducioso. Bisogna proseguire su questa strada».
“Territori in rete” ricorda la figura di Franco Albis
RAPOLLA - L’Associazione “Territori in rete” ha organizzato ieri, alle 17,30, nella sala convegni del Comune di Rapolla (Piazza Garibaldi), un incontro sulla figura di “Franco Albis. L’uomo, il politico, l’amministratore”. Già sindaco di Rapolla e consigliere comunale e provinciale (Pci e Pds), Albis, scmparso prematuramente dieci anni fa, viene ricordato per le qualità umane e politiche, la sua militanza, la passione civile e il disinteresse personale che lo hanno sem-
pre contraddistinto. L’incontro sarà presieduto dalla presidente dell’associazione “Territori in rete” Raffaella Piarulli. Dopo i saluti del sindaco di Rapolla Michele Sonnessa, sono intervenuti la figlia di Franco, Mariagrazia Albis, il sindaco di Rionero in Vulture, Antonio Placido, l’amico di famiglia, Donato Cammarelle, il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello.
Giovedì 23 ottobre 2008
30 Maschito I circoli di An e Fi producono un dvd per mettere in risalto lo stato di degrado delle arterie
«Fate qualcosa per le strade del paese» E Rosa presenta un’interrogazione al presidente Altobello» MASCHITO - Un filmato realizzato dai circoli di An e Fi verso il Pdl di Maschito e un’interrogazione firmata dal capogruppo di An in seno al consiglio provinciale, Gianni Rosa, per evidenziare le criticità della strade Sp Accio 55, sp 10, sp 10 terzo tronco che interessano il Comune di Maschito e rappresentano le arterie di collegamento del comune con il resto della provincia. Per il consigliere Rosa si tratta di strade che versano in uno stato di «degrado avanzato». L’amministrazione provinciale - prosegue l’esponente politico di An - «ha abbandonato completamente questa parte del territorio, non effettuando alcun intervento di manutenzione». Il tutto reso più grave dall’approssimarsi della stagione invernale che aggraverà la situazione, rendendo sempre più pericolo il transito degli automezzi. Senza contare che, in questi giorni, sulla Sp Maschito - Venosa, sono stati effettuati i lavori di ripristino della segnaletica orizzontale, pur in presenza di un manto stradale completamente danneggiato. Rosa quindi chiede un immediato intervento dell’amministrazione Provinciale finalizzato a sanare tutte le situazioni di disagio esistenti. Non prima di aver sferrato un vero e
Una delle arterie che collegano Maschito a Venosa
proprio attacco alla maggioranza di governo provinciale: «Immobilismo ed indifferenza - ha dichiarato in una nota inviata ieri - sono i sostantivi che caratterizzano e qualificano l’attenzione e la cura riservata dall’amministrazione provinciale di Potenza per la questione viabilità. In particolare il problema è vivo nel territorio del comune di Maschito e nel suo circondario». La speranza è che «di fronte alle prove inconfutabili sullo stato di degrado e di abbandono,
la Provincia si decida a fare qualcosa». L’indignazione di Gianni Rosa cresce, poi, nel constare che la risposta a queste stesse richieste è legata «a giochi di equilibri politici, decisi sui bisogni dei cittadini». «I territori che hanno dei forti rappresentati politici - spiega - vedono accolte le loro richieste, mentre gli altri le vedono cadere nel silenzio e nell’ombra. Un ente importate come la Provincia non può fare scelte strategiche, come quelle legate ai temi della viabilità, secondo logiche dettate da scelte o capricci estemporanei e personalistici, dovuti a ragioni di consenso ed appartenenza politica, ma deve programmare in modo attento e consapevole». Poi la denuncia: «Sulle strade al centro del filmato e dell’interrogazione, le SP Accio 55/ SP 10 / SP10 - terzo tronco, che collegano il comune di Maschito al resto del territorio provinciale, non sono stati eseguiti da tempo neppure lavori di ordinaria». E conclude: «Vorrei ricordare al presidente Altobello e ai colleghi della maggioranza che le strade non svolgono solo per le comunità il fondamentale compito di mezzo di comunicazione, bensì anche quello di volano dello sviluppo. Senza non può esservi né crescita economica né progresso culturale».
A Venosa torna il concorso ippico VENOSA –A distanza di soli sette giorni l’Istituto dei Padri Trinitari torna a essere protagonista del fine settimana venosino. Sabato e domenica, infatti, presso il Centro Ippico di riabilitazione equestre “La Cavallerizza ” dei Trinitari di Venosa, si svolge il terzo concorso ippico nazionale dell’Amicizia e integrazione. Organizzato dal Comune di Venosa, con la partecipazione della Regione Basilicata e della Provincia, e in collaborazione con il Centro Ippico di Riabilitazione dell’Istituto Padri Trinitari e il centro ippico oraziano. La gara equestre nelle due precedenti edizioni ha centrato ogni volta gli obiettivi per i quali è stata istituita. Sono stati,
infatti, in tantissimi gli atleti che hanno partecipato ai tornei e tantissimi gli spettatori che hanno assistito alle avvincenti ed esaltanti gare. Nella edizione del 2007, poi, sfidando anche il maltempo e le intemperie. Il concorso ippico, insomma, si è dimostrato un interessante evento sportivo, in grado di fornire stimoli e occasioni di integrazione e socializzazione. Altro aspetto peculiare della manifestazione è rappresentato dal fatto che consente ai ragazzi disabili del centro di cimentarsi nelle varie categorie di salto con cavalieri normodotati. Un’occasione, quindi, di pari opportunità non dichiarata, ma praticata. Giuseppe Orlando
Giovedì 23 ottobre 2008
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Lavello Dopo la rimodulazione del patto nessuna novità per i lavoratori del distretto dell’intimo
Corsetteria, avanti a stento Area industriale in crisi. Sotto accusa i prodotti dei paesi dell’est LAVELLO - Che fine ha fatto il polo della corsetteria? Questo l’interrogativo ricorrente a cui, tuttavia, istituzioni, imprenditori e organi preposti alla gestione del polo dell’intimo stentano a dare risposte concrete. Di pari, nessuna notizia confortante per i tanti lavoratori desiderosi di conoscere le sorti del tanto chiacchierato distretto, croce e delizia della cittadina dauna. Luci ed ombre sul polo dell’intimo dunque, anche all’indomani della ormai ribattezzata “rimodulazione del patto” che prevede lo slittamento del termine ultimo per la valutazione dell’incremento occupazionale ai fini della revoca dei contributi erogati dal Ministero. Revoca minacciata già da tempo che ha colpito in passato numerose aziende costrette a chiudere battenti , a mandare a casa gli operai o, in alcuni casi, a lavorare a nero con
Lavorazione dell’intimo
salari da fame e assenza totale di garanzie previdenziali ed assicurative. Rimodulazione a parte, nessuna buona nuova arriva sul fronte corsetteria. Le claudicanti sorti del polo dell’intimo continuano a far parlare. Così ancora nulla di fatto per le opere di urbanizzazione della nuova zona di
AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO
S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti
espansione altrimenti conosciuta come zona Pals, né sembra dare segni di ripresa il mercato manifatturiero della zona. Numerose le aziende in difficoltà , ancora più drammatica e difficile la situazione per imprenditori e lavoratori. Sempre più asfissiante la concorrenza dei paesi
dell’est , sempre meno competitivo sul mercato il prodotto , sebbene di elevata qualità, di marchio italiano. Mancanza di strade, linee telefoniche, servizi fognari e di approvvigionamento idrico inesistenti o non idonei rappresentano ancora un ostacolo alla crescita ed allo sviluppo delle aziende manifatturiere assegnatarie dei lotti di recente costruzione. Ritardi che si accumulano, lungaggini burocratiche e la costante e crescente concorrenza estera rappresentano per gli operatori del settore della corsetteria un scoglio ancora difficile da superare. Una situazione che si trascina ormai da anni, e che tiene con il fiato sospeso gli imprenditori locali bisogno si di nuova linfa per risollevare le claudicanti sorti del polo della corsetteria. Investimenti sbagliati, politiche economiche errate
unitamente a lungaggini burocratiche hanno senza dubbio concorso a condurre il settore della corsetteria sull’orlo del baratro . Si è fatto forse il passo più lungo della gamba, ritengono in tanti. Così da centro agricolo a primo attore nell’avvento Fiat, da punto di riferimento nel settore della trasformazione agroalimentare a polo della corsetteria, Lavello cerca la sua identità tra vacillanti certezze, talvolta alimentate da facili ottimismi, e crisi inaspettate frutto di politiche economiche sbagliate e di congiunture di mercato. In pochi anni si è registrata la chiusura di più di venticinque imprese con la conseguente perdita di circa 300 posti di lavoro. Dito puntato contro la concorrenza nel settore manifatturiero proveniente dai paesi dell’est. Manodopera a basso costo
e ritmi di lavoro serrati sembrano aver determinato l’escalation dei prodotti provenienti da paesi come la Cina. Una minaccia che incombe sulle sorti del polo della corsetteria che rappresenta tuttavia, a detta di molti, solo una della cause che sta mettendo a dura prova gli operatori del settore. La mancanza di opere di urbanizzazione nelle nuove zone di insediamento locale ha senza dubbio giovato poco alla crescita delle aziende locali In tanti, forse in troppi , attendono ancora una risposta che tarda ad arrivare. Sotto accusa gli amministratori locali della nuova e vecchia giunta comunale ma anche dito puntato contro le politiche imprenditoriali nazionale , contro i regolamenti e le leggi in materia. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Matera 33
Giovedì 23 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Poche le novità nella nuova bozza di delibera, confermato l’aumento a 1 euro
Parcheggi, bando in Consiglio Proposta già passata in commissione, aperta a modifiche UNA proposta aperta, in grado di recepire e discutere in seno al consiglio comunale gli emendamenti, e un nuovo bando per l'affidamento del servizio. Si svilupperà in questi termini il confronto per la gestione dei parcheggi che lunedì approderà nell'assemblea cittadina. Pochi gli elementi di novità rispetto al precedente progetto presentato il 13 ottobre scorso. Per quanto riguarda le tariffe, infatti, la nuova proposta prevede l'ipotesi di frazionamento rispetto al prezzo base di 1 euro, fino a 0,20 centesimi per periodi di sosta inferiori all'ora. Dall'opposizione, in sede di commissione, era giunta la proposta di differenziare i prezzi a seconda delle aree cittadine interessate e di prevedere 0,50 centesimi all'ora per i motoveicoli, ma al chiuso. Quanto, poi, al prezzo da applicare alla sosta per gli autobus, che passa da 5 a 7 euro, la minoranza ha richiamato gli elementi della precedente proposta presentata con la giunta Porcari. Ipotesi che, però, non è stata presa in considerazione. I posti a disposizione restano 1050, come già previsto dalla precedente proposta, suddivisi tra il parcheggio coperto di piazza Firrao (146 posti), di via Lucana (354 posti auto, 12 moto e 6 pullmann), via Casalnuovo (34 posti|) e le aree a pagamento dislocate in città per un totale di 500 posti. Il canone annuale resta confermato a 140 mila euro a base d'asta, in aumento percentuale. Per le sanzioni elevate nei confronti degli automobilisti, il 60% degli introiti verrà riconosciuto all’amministrazione comunale e il restante 40% alla ditta aggiudicataria. Prima di applicare la multa, comunque, gli addetti al controllo (punto aggiunto nella versione che giungerà in consiglio lu-
Vincenzo Viti sul voto per i rifiuti urbani
«Astensione opzione ragionevole che valorizza il profilo riformista della nostra opposizione»
Posti blu più cari con il nuovo bando a Matera?
nedì) sono invitati ad avere una tolleranza di 20 minuti, rispetto alla scadenza oraria. Circa i lavori della commissione traffico che ha esaminato il punto, spiega il consigliere Angelo Lapolla: «Nell'emendamento che abbiamo proposto, chiediamo che vengano eliminate le sanzioni, applicando il Codice civile e dando in concessione d'uso i parcheggi. In questo modo si eviterebbero le multe previste, al contrario, dal Codice della strada. Nel corso della discussione durante la seduta della commissione - ha aggiunto Lapolla - è stato affrontato di nuovo il tema delle tariffe di un euro all'ora, ma io
di GINKO
UNIVERSITA’ - Dopo la precedente puntata del 2007, con la “scomparsa” inquietante ed improvvida dei fondi per il progetto universitario del Campus, dopo i misteriosi ritardi ed una evidente inefficienza, la Regione si è finalmente impegnata a realizzare la struttura, con l’appalto pubblicato dall’Università (scadenza 21 novembre). Fa sorridere l’assessore Loguercio che ha affermato: “Tempi rispettati e ora aspettiamo l’ok del ministero per lo studentato”. I lavori inizieranno nel 2009 e dureranno 2 anni… Altro che tempi rispettati! Infatti, quelle che dovevano essere opere già quasi realizzate sono ancora in fase di definizione. La costruenda Casa dello studente –nelle intenzioni del materano Loguercio “migliore” rispetto a quella precedente scomparsa- sta vedendo la luce: dopo l’approvazione del progetto preliminare e la tardiva (anche qui) consegna di quello definitivo, i cantieri dovevano essere attivati entro giugno di quest’anno per non perdere i 18milioni del finanziamento dei Fas, tramite il ministero
ho riproposto 0,70 centesimi. E' necessario, inoltre, che nel piano dei parcheggi sia inserito anche quello di Viale Europa, per la cui apertura al pubblico è necessario solo il collaudo, e che consentirebbe la disponibilità di 500 posti auto anche per venire incontro alle esigenze dei cittadini in occasione delle partite di basket e per l’utilizzo delle strutture sportive del vicino Palasassi. L'indicazione che abbiamo colto dal sindaco - aggiunge Lapolla - sarebbe rivolta al bando di gara e non ad alcuna forma di proroga». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
LE SCELTE in consiglio comunale che hanno scatenato voci e discussioni hanno spinto ad intervenire anche il consigliere comunale Vincenzo Viti: «Leggo dichiarazioni preoccupate intorno all'atteggiamento che i consiglieri del partito Democratico hanno assunto nell'ambito della nota di indirizzo del Comune sui rifiuti urbani. Trovo inoltre ingiusto - e inutile - che si tirino in ballo responsabilità politiche quasi che non sia fisiologica, in un partito che si alimenta a sensibilità diverse e che vive una condizione di pluralismo, la manifestazione di opinione e di svolta libera e responsabile. Innanzitutto si dà atto al capogruppo del PD di aver ascoltato tutte le opinioni e una volta registrate, d'aver consentito che esse si esprimessero - in sede di voto - in assoluta libertà» racconta Vti ripercorrendo il confronto nel gruppo avvenuto all’interno dell’aula consiliare. «Va poi considerato che la scelta era fra il votare contro il provvedimento e l'astensione: questi due atteggiamenti che non implicavano certo la condivisione dell'intero impianto progettuale. Nel caso del voto contrario si è intesa esprimere un opinione più radicale, del tutto rispettabile, nel voto di astensione vi era invece l'esigenza di valorizzare l'ottimo lavoro di creazione e integrazione compiuto da tutti gli esponenti del gruppo, a partire dalla previsione che non compariva nella proposta della maggioranza di una commissione paritetica (maggioranza - opposizione) con il compito di monitorare, correggere
ed inevitabilmente riformulare, sin dal triennio sperimentale un progetto che pretende di coltivare l'ambizione di regolare, oltre i tre anni naturalmente, l'intero ciclo dei rifiuti secondo le tecniche più avanzate e moderne» continua Viti. «Una soluzione quest'ultima che restituisce al consiglio comunale una centralità nella valutazione e nella regolazione di una realtà che è di fondamentale interesse e sulla quale verremo tutti giudicati. Di fronte all'atteggiamento “costruttivo” assunto dal governo comunale, l'astensione (naturalmente critica) è apparsa un'opzione ragionevole in grado di valorizzare il profilo riformista dell'opposizione. Opzione valida almeno quanto quella di chi votando no ha pure lealmente ammesso di apprezzare che si sia potuto sviluppare un dialogo che ha portato all'accettazione di quasi tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione. Il riferimento poi alle anime che nel Pd si frontegerebbero è francamente eccessivo e non coglie il verso naturale di un dibattito e di un confronto che rendono viva e apprezzabile la vita interna di un partito che, tra l'altro, intende coltivare una “vocazione maggioritaria”. Manca la sintesi?Essa non può che essere la sintesi di azioni, sensibilità, e valori che, lungo la strada, non sarà difficile comporre. Sempre che vi sia la volontà di costruire un partito di uomini liberi animati dalla comune visione di due anime e di uno spirito di amicizia e di lealtà verso la storia da cui veniamo e verso gli obiettivi cui tendiamo».
Materville
delle infrastrutture. In questo tempo più volte è stata sottolineata l’inadeguatezza della qualità dei servizi ed una emergenza delle strutture, con spazi ristretti e la mancanza di laboratori (si svolgono solo le attività didattiche e non quelle di laboratorio) e col personale tecnico insufficiente. Ancora oggi si assiste alla pineta dell’ex ospedale nel totale degrado, con le sue sterpaglie a fuoco in un paio di occasioni. Risibili i tentativi del senato accademico di tenere bassa la polemica, affermando –a mezzo del prof. Diserio, delegato per il polo universitario materano- che trattasi di “disagi momentanei”. Così come incondivisibile è stata la risposta dell’Università alle accuse avanzate dalle associazioni: “Critiche ingiustificate che arrivano nel momento del massimo sforzo per questa sede”. Ovviamente le critiche vengono, temporalmente, da lontano: infatti soltanto dopo l’estate il rettore Tamburro e gli altri hanno deliberato l’inizio del sogno trasformarsi in realtà (anche qui sulla carta, per il momento: ma è già qualcosa): il Campus a Matera, struttura con bisogno
urgente di lavori, convertito l’ex ospedale in sede universitaria, corso di laurea in architettura, discussione sul progetto esecutivo e 3milioni di euro per l’Università. Finalmente si opera coi fatti sia per il Campus (consegna del progetto definitivo per la ristrutturazione del padiglione centrale dell’ex ospedale, bando di gara, poi i lavori) sia per la Casa dello studente. A dicembre tutta l’area destinata all’università dovrebbe diventare un enorme cantiere. Anche la mensa universitaria dovrebbe partire entro l’anno: lo assicura il direttore dell’Ardsu Di Pilato. Tutto bene, dunque? Assolutamente no. Perché i tanti, troppi ritardi per il polo materano, come denunziato dai sindacati e dalle associazioni? Non è forse sembrato un tentativo –in parte riuscito- di depotenziare l’Università? Chi e perché ha remato contro l’Ateneo? Del resto, come giustificare i soli 5 addetti di segreteria a fronte dei circa 4.000 studenti? E perché Scienze della formazione si riunisce a Potenza benchè le lezioni si tengono a Matera? SSIS. E se l’Unibas inizia a potenziarsi
realmente a Matera, la Scuola superiore di specializzazione –mentre si dibatte della sua utilità e, addirittura, della futura esistenza- ha dapprima ricevuto il via libera dalla giunta alla variante di progetto per i locali di via Sallustio, poi il riconoscimento dell’agibilità, quindi la disponibilità dapprima per marzo poi per aprile per completare i lavori, poi ancora la firma della convenzione tra l’Università e il Comune, e ancora della convenzione col Centro servizi che ospiterà la Ssis (firma tra il Comune e la società Inmaco)… e, finalmente, dovrebbe essere tutto pronto per partire ufficialmente: trasloco definitivo da Ferrandina a Matera, una nuova struttura di 1.600mq, con 4 aule e un centro multimediale. Sarà finito l’incubo per i circa 300 studenti che frequentano i corsi?? Certo è che le esperienze dell’Università e della Ssis dimostrano che studiare a Matera è alquanto difficile…
34 Matera Sono in corso assemblee straordinarie, lunedì è prevista una manifestazione pubblica di protesta Giovedì 23 ottobre 2008
Verso l’occupazione dell’Università No alla legge 133, universitari materani sul piede di guerra ARRIVA anche dal polo materano dell'università degli studi della Basilicata il “no” alla legge 133. Gli studenti sono sul piede di guerra per i provvedimenti governativi che prevedono la sottrazione di risorse alla ricerca e la riduzione del personale docente e amministrativo. E non si esclude, nei prossimi giorni, l'occupazione di una delle sedi del polo della città dei Sassi. Ieri mattina, gli studenti della Federazione Sui Generis hanno incontrato gli universitari per invitarli alle assemblee straordinarie. Nel pomeriggio di ieri, invece, si è svolta la prima di queste assemblee che, tra le altre cose, stabiliranno eventuali forme di protesta. «Lunedì è prevista un'assembla generale di ateneo rivolta agli studenti, al personale amministrativo, al rettore e al pro rettore. - spiega Domenico Ferrara, presidente della Federazione Sui Generis - Il nostro intento è che l'assemblea, condizioni atmosferiche permettendo, si svolga in piazza, davanti alla sede di San Rocco. Stiamo organizzando anche un pullman per manifestare a
La sede dell’Università in via Lazazzera
Roma il 30». Proprio il 30 ottobre, infatti, è stato proclamato lo sciopero generale al quale hanno aderito i sindacati rappresentativi del settore (Uil, Cisl, Flc-Cgil, Snals-Confsal e Gilda) ed è stata indetta una manifestazione nazionale a Roma.
«In questi giorni non vogliamo che gli studenti possano approfittarne per disertare l'attività didattica. Vogliamo invece che le ore dedicate di solito alla didattica siano rivolte per dar luogo a dibattiti sulla legge 133. - aggiunge Ferrara -
E' indispensabile esprimere forme di dissenso verso tale legge. Fino abbiamo registrato una buona adesione. Il nostro compito deve essere anche quello di informare e sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica». «Abbiamo incontrato anche la solidarietà dei professori che, in un certo senso, si aspettavano una nostra posizione per rivendicare il diritto allo studio». Alcuni docenti, a livello nazionale, hanno parlato di restringimento, a seguito della legge 133 dello spazio vitale dell'Università sancendone l'emarginazione irreversibile nella vita del Paese: «La riduzione al 20% del turnover delle unità del personale non significa soltanto uno sfoltimento senza precedenti di tante discipline specialistiche in cui la cultura italiana primeggia nel mondo. - hanno affermatoÈ tutto il processo di rinnovamento del corpo docente italiano - gravato da una anzianità elevata - ad essere compromesso per i decenni a venire. A tanti nostri valentissimi giovani l'avvenire nella ricerca e nell'insegnamento viene definitivamente precluso». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Ieri una mobilitazione fuori dalle scuole, oggi un corteo in città
Liceo Classico e Artistico in protesta contro la riforma del ministro Gelmini Continua la protesta del popolo della scuola contro la riforma del ministro Maria Stella Gelmini. Il messaggio è forte e chiaro: gli studenti sono contro i tagli e contro la politica del governo. Ieri mattina i ragazzi del Liceo Classico “Duni” di Matera, insieme con gli studenti del Liceo Artistico “Levi”, hanno manifestato fuori l'istituto scolastico, per far sentire la propria voce sul diritto allo studio. «Il dissenso verso la riforma Gelmini - ha detto il rappresentante d'istituto Valentino Auletta - ha contagiato tutti; quello che non va sono i tagli alle risorse della scuola in un momento così delicato come quello che oggi il mondo contemporaneo affronta. Siamo scesi in piazza per far valere i nostri diritti, unendoci a tutte le scuole d'Italia, che in questi giorni si sono organizzate in cortei per lanciare un chiaro messaggio al governo. La nostra decisione di manifestare vuole essere un segno di vicinanza, non solo a tutti gli studenti, ma anche agli insegnanti in un momento in cui è forte la minaccia alla scuola; tutti i ragazzi, senza distinzione, hanno diritto all'istruzione e all'opportunità di un futuro migliore. Abbiamo deciso di assentarci autonomamente per organizzare una manifestazione, che vedrà coinvolte anche le altre scuole della provincia». Nell'incontro di ieri, infatti, i ragazzi si sono organizzati per chiedere le autorizzazioni al Comune e alla prefettura per poter questa mattina manifestare in corteo per le vie della città. «La decisione di assentarci da scuola oggi - ha detto Cristina Taccardi della classe II B - non è stato un capriccio, ma la ferma volontà di esprimere un disagio reale; di fronte a quello che sta succedendo nella scuola non si
può rimanere indifferenti o tacere». La manifestazione dei ragazzi del Liceo Classico è stata organizzata senza il permesso della dirigenza scolastica, che non ha condiviso il modo della contestazione. «Sono dispiaciuta - ha dichiarato il dirigente scolastico Maria Concetta Santoro - perché si era data la possibilità ai ragazzi di discutere della riforma Gelmini nella prossima assemblea d'istituto, che avrà luogo fra qualche giorno. Non potevo assolutamente concedere un'autogestione. I ragazzi avrebbero potuto discutere dei provvedimenti sulla scuola, affiancati dai docenti, rimanendo in classe; c'è stato sempre dialogo tra la dirigenza e gli studenti; pertanto, con una più giusta organizzazione, si sarebbe potuta evitare un'assenza ingiustificata». I docenti dal canto loro erano pronti ad analizzare i documenti della riforma insieme ai ragazzi, discutendo insieme della politica di governo. «Si tratta di un discorso più complesso - ha detto il professore Mimmo Calbi perché la scuola rappresenta solo un elemento di un intero sistema che presenta gravi problemi. Ridurre la questione ai criteri scelti nella gestione della scuola può essere giusto a patto che si riconosca che deve esserci una continuità nell'azione: a mio parere non ci sono investimenti seri ed esiste un monopolio dei sindacati, che hanno scippato ai docenti ogni forma di rappresentanza professionale. I problemi veri della scuola sono altri: non bisogna mai perdere di vista l'elemento più autentico, quello pedagogico, che deve essere qualitativo e non è quantitativo». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Piazza Matteotti effettuati i lavori per togliere il dislivello
L’asfalto in piazza Matteotti
L'ultima in ordine di tempo a cadere ed a rivolgersi alle cure del pronto soccorso per i danni ricevuti alla gamba è stata sabato scorso una signora materana. Ora finalmente il lungo e profondo dislivello creatosi nel manto stradale di piazza Matteotti, dopo avere mietuto vittime fra cittadini ed automezzi, è stato eliminato grazie all'intervento di una squadra di operai che ha lavorato lo scorso martedì pomeriggio. I lavori, sostenuti dalla Sisas che gestisce l'area di proprietà delle Fal, sono stati decisi nel corso di una riunione che l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha tenuto venerdì scorso esclusivamente fra i soggetti interessati. Nel corso dell'incontro si è parlato anche della possibilità di realizzare in piazza della Visitazione un terminal bus ed un ascensore necessario per abbattere le barriere architettoniche in quell'area, come sollecitato nelle settimane scorse da Cittadinanzattiva. Nel frattempo, l'eliminazione del pericoloso dislivello sul manto stradale è stata accolta positivamente dagli autisti degli autobus, che usano piazza Matteotti, già adibita ad area per parcheggi a pagamento, come capolinea delle corse. Biagio Tarasco matera@luedi.it
OLIVIERI SPIEGA «E’ nostro unico intento quello di lavorare a che siano semplicemente risolti i problemi attinenti la messa in sicurezza del Piazzale Matteotti» ha spiegato in una nota il segretario cittadino di Forza Italia Giuseppe Olivieri specificando poi che Salvatore Caputo è responsabile della Commissione Trasporti della sola Forza Italia , e non del costituendo PDL. Pertanto non sussiste alcuna polemica con AN in merito a nomine dirigenziali nel PDL ferme ancora ad uno stato embrionale” I ragazzi del Liceo Classico protestano fuori dalla scuola (Videouno)
Oggi incontro decisivo in Comune, ieri struttura aperta per gli allenamenti della Bawer
PalaSassi, sempre più vicina la riapertura IL PALASASSI di Via delle Nazioni Unite ha riaperto i cancelli con un giorno di anticipo sul programma ma solo per consentire gli allenamenti della società Bawer Matera che partecipa al campionato di basket di serie A Dilettanti. Nel pomeriggio di ieri, gli atleti con borsoni al seguito hanno materialmente atteso l'apertura dei cancelli che è avvenuta intorno alle ore 18 ed hanno regolarmente svolto la seduta degli allenamenti sul parquet di Via delle nazioni Unite. Per quanto attiene l'apertura dell'intera struttura, la vicenda è in via di risoluzione visto che nella
mattinata di oggi ci sarà un incontro tecnico nel municipio tra la Diemme Sport ( società che gestisce la struttura) e i tecnici comunali per decidere sull'apertura del PalaSassi chiuso da tre giorni per la mancanza di collaudo in seguito ai lavori di adeguamento e quindi delle condizioni idonee a garantire la sicurezza dell'utenza. La situazione dovrebbe sbloccarsi completamente nelle prossime ore. L'esito dell'incontro odierno è atteso con ansia in modo particolare dai frequentatori della piscina che da appena una settimana avevano ripreso la frequenza dei corsi. mic. fer.
La Bawer Matera entra nel PalaSassi (foto Videouno)
Matera HA cercato con la forza di riappropriarsi del figlio, affidato dopo la separazione al padre, ed è stata arrestata dai carabinieri per violenza privata, violazione di domicilio aggravata, sottrazione di minore incapace, mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice, lesioni e danneggiamento. L'episodio è avvenuto ieri, in un paese della provincia di Matera. Per evitare di violare la privacy del minore, il comando provinciale dei carabinieri non ha fornito ulteriori dettagli. La vicenda ha radici lontane: sembra che, per moti-
Giovedì 23 ottobre 2008
Tenta di riappropriarsi con violenza del figlio affidato all’ex marito, arrestata dai carabinieri vi di lavoro, dopo la separazione, la donna aveva accettato che il figlio fosse affidato al padre. In passato però, diverse volte aveva cercato, invano, di riappropriarsi del bambino. I carabinieri la conoscevano bene, nei suoi confronti c'erano già stati atti di denuncia. Ieri, però, l'escalation: la donna, usando violenza nei confronti di chi teneva in custodia il minore, è riu-
scita a sottrarlo e i carabinieri, intervenuti in flagranza, l'hanno arrestata. Le minacce e i danneggiamenti, ieri mattina, hanno raggiunto l'apice: la donna, infatti, forse perché esasperata, ha deciso di passare all'azione e si è recata, direttamente, presso la casa paterna per prelevare il figlio minore, nonostante l'espresso divieto del giudice. A fronte di un primo di-
niego, ha iniziato ad inveire contro tutto e tutti, scagliandosi contro chi le si frapponeva, riuscendo, per un attimo, a prendere il minore, ormai terrorizzato. L'immediato intervento dei Carabinieri, avvisati da una telefonata al 112, ha consentito di scongiurare conseguenze ben più gravi: era palpabile la tensione, gli animi si erano infervorati in maniera pericolo-
sa. Ricondotta alla ragione e restituito il minore al padre, la donna è stata condotta presso la locale Stazione Carabinieri e arrestata. Adesso è detenuta nella casa circondariale di Potenza. Sembrerebbe che il tutto si sia consumato all'interno di una famiglia che non presenta situazioni di disagio sociale. Gli uomini dell'Arma
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monitoravano la situazione da diverso tempo. Dopo la separazione di due coniugi, con il conseguente affidamento del figlio minore ad uno dei due, al padre, la donna non è riuscita ad accettare tale decisione. Il suo malessere si era concretizzato più volte in una serie di reazioni sconsiderate. L'ex marito l'aveva denunciata proprio per alcuni episodi più o meno gravi, tutti inerenti l'incapacità di accettare le decisioni del giudice sull'affidamento del figlio minore. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Entro il 2011 il 15 per cento di vendite in più. Razionalizzare le scelte e nuovo sito in Nord America
Natuzzi torna a crescere in 3 anni? Il cda ha approvato il piano per il prossimo triennio NATUZZI ha approvato il “Piano” relativo al periodo 2009-2011 finalizzato ad un sensibile incremento delle vendite e della profittabilità. L'attuale difficile situazione di mercato, caratterizzata dalla crisi globale dei mercati finanziari e dalla conseguente riduzione dei consumi, è vista come un'opportunità per migliorare. Nel Piano il Gruppo si pone l'obiettivo di raggiungere circa 1 miliardo di euro di fatturato entro la fine del 2011, con una percentuale di utile operativo sulle vendite nella regione del 15%. Gli obiettivi principali sono l’aumento del fatturato grazie all'attuale presenza distributiva raggiunta in Europa, una nuova entrata in tre mercati emergenti, Brasile, Russia ed India, supporto alla forte crescita in Asia e recupero di quote nel mercato nordamericano. Tra gli altri obiettivi vi è quello della forte riduzione dei costi di produzione, maggiore efficienza attraverso tutta la supply chain. Stabilimenti produttivi dedicati ai mercati di sbocco più vicini per ridurre i tempi di consegna e ottenere un miglior servizio al cliente. Di conseguenza, razionalizzazione dell'attuale assetto produttivo e apertura di un nuovo sito in Nord America. Aldo Uva, amministratore delegato del Gruppo Natuzzi, ha così commentato: «Sono trascorsi circa cento giorni dall'insediamento del consiglio di amministrazione crediamo fermamente nel nostro Business Plan a tre anni, e pensiamo che situazioni di mercato difficili possano tradursi in nuove opportunità per un Gruppo leader come il nostro. Prevediamo di raggiungere il break even nel 2009, un'accelerazione della crescita nel 2010 ed un consolidamento che rappresenterà la base per una nuova fase di espansione dopo il 2011. Sono lieto di aver trovato la piena approvazione al piano da parte del consiglio di amministrazione, che ringrazio per la fiducia accordata. Il
I parlamentari Pdl sul futuro del sito Nicoletti
I salotti provano a programmare il futuro
management, a tutti i livelli, è consapevole della grande sfida che ci attende ed è impegnato a raggiungere i traguardi ambiziosi posti dal nostro Business Plan. Sarò estremamente felice di presentare i dettagli del Piano alla comunità finanziaria negli incontri programmati entro la fine di novembre». Pasquale Natuzzi, presidente del Gruppo Natuzzi, aggiunge: «Il consiglio di amministrazione esprime il proprio apprezzamento ad Aldo Uva e al top management per il lavoro svolto. Il Business Plan, presentato al consiglio il 9 ottobre 2008 e approvato il 17 ottobre dopo una approfondita discussione da parte del consiglio, è un documento molto articolato e approfondito che chiarisce la strategia del Gruppo a tre anni e definisce le aree di intervento per recuperare efficienza e rilanciare il business. Siamo convinti che il management saprà interpretare al meglio questa nuova sfida e raggiungere gli obiettivi fissati sotto la leadership di Aldo Uva a cui ribadiamo tutta la fiducia e supporto nell'attuazione del Piano».
NICOLETTI PRECISA LEONARDO Centola della Nicoletti e il liquidatore Emanuele Tortorelli tengono a precisare in una nota che «Il giorno 16 ottobre 2008 il Quotidiano ha pubblicato un articolo dal titolo "Nicoletti, il liquidatore predispone concordato preventivo di 200.000 euro". Oggetto dell'articolo è la cronaca di quanto sta accadendo all'interno della azienda "Nicoletti S.p.A. - in liqudazione", con particolare attenzione alle posizioni degli ex lavoratori della stessa. Orbene, l'Avvocato Emanuele Tortorelli come correttamente riportato nell’ articolo predisporrà un concordato preventivo proponendo il versamento a titolo di caparra della somma di euro duecentomila ma il valore dell'importo non sarà pari a duecentomila euro. Il versamento che sarà proposto sarà non inferiore ad euro duecentomila.
Mega della Filcem Cgil fotografa la crisi dell’economia e gli errori ripetuti negli anni
«Le industrie fuggono, il lavoro non c’è più» «In provincia di Matera, come d'altronde nel resto del sud Italia, non esiste piu' “lo stato di diritto”. Si', perche' questa mia tanto grave quanto provocatoria affermazione, si basa sul fatto che , in questa provincia non esiste piu' alcuna possibilita' di trovare un lavoro e quindi di rispettare l' Art. 1 del dettato costituzionale» è quanto afferma in una lettera il segretario provinciale della Filcem Cgil Fernando Mega. «Ormai , siamo andati ben oltre il problema atavico della Valbasento. Sì , perche' negli anni scorsi, mentre come Cgil denunciavamo pubblicamente con azioni di protesta , il continuo e progressivo deteriorarsi delle attivita' in-
dustriali in quell'area, qualche politico (per sfuggire alle proprie responsabilita') e la solita Confindustria , parlava di “sindacato irresponsabile a difesa dei fannulloni”. Per quelle centinaia ormai migliaia di persone sbattute fuori dalle fabbriche , c'era bisogno anche di un alibi per giustificare quella “mattanza”. Purtroppo questa mattanza continua dappertutto. La drammatica chiusura di Nicoletti (anche lui sosteneva che il sindacato difende solo i fannulloni e lo ha fatto pubblicamente) e tutto l'indotto (quello invisibile, senza regole, senza diritti ; chiedete alle associazioni datoriali in che giungla ci si muoveva)
ha messo in ginocchio l' intera economia della provincia di Matera. Centinaia di famiglie ridotte al lastrico, senza lavoro e soprattutto ad oggi senza una seria prospettiva. Snia, Barilla, Pirelli, Rdb, Dow Chemical, sono solo alcune delle multinazionali fuggite dalla provincia di Matera ( a dire il vero dall'Italia). Adesso, siamo alla vigilia del colpo di grazia (abbiamo grossi problemi con Ergom, Panasonic, Pfizer) dopo di che possiamo scrivere a caratteri cubitali che: l' industria in provincia di Matera, non esiste piu'! Con buona pace di tutti tranne che per quelle migliaia di famiglie che saranno costrette ad abbandonare il nostro
territorio in assenza di prospettive. La nostra Regione è , come tutto il Sud, nel disastro piu' totale. Regna una classe politica auto referenziata che complessivamente, non e' in grado di dare risposte ai suoi cittadini. Il centro destra a colpi di lega nord ha di fatto cancellato la “questione meridionale”, adesso esiste solo la “ questione settentrionale”» conclude Mega. «Noi abitanti della Basilicata e meridionali in genere, andremo tutti al nord a fare gli extracomunitari , magari iscriveremo i nostri figli (visto che chiudono anche le scuole) nelle classi ponte. Viva l'Italia, viva la costituzione Italiana, che qui non viene rispettata».
«Sono ora disponibili nuovi strumenti, presto l’accordo di programma» «IL GOVERNO ed in particolare il ministro Scaiola confermano con i fatti la loro attenzione per i problemi produttivi legati alla crisi del salotto di Matera e delle aree contermini». Lo hanno dichiarato i parlamentari del Pdl, Sen. Guido Viceconte, sen. Cosimo Latronico e l'on. Vincenzo Taddei a proposito dei provvedimenti assunti dal Ministero dello sviluppo economico per la reindustrializzazione del sito Nicoletti di Matera. «La firma del protocollo di intesa tra Ministero e Regione per la reindustrializzazione del sito di Nicoletti, è significativo anche per gli strumenti che il Ministero si è' impegnato ad utilizzare, vale a dire le risorse della legge 181 e quelle che potranno pervenire dal nuovo programma per il rilancio industriale del Paese attualmente all'esame delle Camere. Proprio in questi giorni su sollecitazione di Confindustria ed Api di Basilicata abbiamo sollecitato la struttura del Ministero dello sviluppo economico perche' si accelerino tutte le procedure per giungere alla stipula del nuovo accordo di programma per contrastare la crisi del salotto ed offri-
re un'alternativa produttiva a circa seimila addetti espulsi dal mercato del lavoro . Tutti dovrebbero constatare l'interesse e l'impegno del governo Berlusconi per il rilancio produttivo della Basilicata e del Mezzogiorno nonostante il contesto negativo della crisi economica e finanziaria mondiale” Le segreterie della provincia di Matera di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno chiesto un incontro urgente all’assessore alle attività produttive della Regione Basilicata, Vincenzo Folino, per attivare iniziative che possano portare al rilancio produttivo del sito della Nicoletti salotti di Matera e, in generale, del comparto del mobile imbottito. La richiesta arriva il giorno dopo la firma del protocollo di intesa per il sito della Nicoletti, siglato presso il Ministero per lo Sviluppo Economico: «Riteniamo necessario – hanno detto i sindacati – riprendere la discussione a livello regionale sia per entrare nel merito del protocollo stesso sia per analizzare gli strumenti da mettere in campo per la risoluzione della vertenza più complessiva relativa al comparto del mobile imbottito».
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Matera
Giovedì 23 ottobre 2008•
TRASPORTI
TANTI auguri...
TAXI MATERA 3332685173
Antonio
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato.
Un “in bocca al lupo “al neodottore Antonio da tutti i suoi amici + cari....
POST - IT Linux Day all’Informagiovani IL 25 ottobre l'Informagiovani Incentro di Matera ospita il Linux Day 2008. L'appuntamaento è in via Ridola 22 - 25 ottobre 2008. La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in molte città italiane, ha lo scopo di promuovere l'uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero. Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) Dalle 18 sarà possibile installare GNU/Linux sui propri pc.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
SI svolgerà oggi la visita ufficiale a Matera del Console Onorario di Honduras dottoressa Lucia Memoli. Alle 11 incontrerà il Vice Presidente della Provincia di Matera dottor Giovanni Iannuzziello presso la sede in via Ridola numero 60. Alle 12 visita al sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico presso la sede di Palazzo di Città in via Aldo Moro. Il Console presenterà anche a Matera alcuni progetti pro Honduras di cui è da tempo portavoce attiva.
PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola”, la mostra “Ceramica artistica Cappelluti- Annunziata . Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d'arte ,prodotte nella prima metà del '900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera ,con l'intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora poco nota. La Mostra sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 Ottobre il lunedì dalle 14.00 alle 20.00 e dal martediì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00. L’sposizione, promossa dall’Unitep di Matera, ripercorre un lasso di tempo nell’arco del quale si è sviluppata questa caratteristica lavorazione.
Convenzione tra Asl 4 e istituto “Morra”
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 DINNELLA Via Cappuccini 72 0835314308
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
CINEMA • COMUNALE • Matera 0835-334116 “Machan- La vera storia di una falsa squadra.” orari al botteghino • KENNEDY • Matera 0835-310016 Riposo settimanale CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30 • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Riposo settimanale CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre
0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 0835/336540 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
emergenza sanitaria
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0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 La mummia 19,30-21,45
0835/332133 LE BOTTEGHE
TRATTORIA DEL CORSO
0835-262260 0835-336882 0835-331314
Fino al 25 la mostra di Giovannini
Rassegna di Bonichi a Palazzo Lanfranchi
LUCANERIE
BASILICO
AZIENDA Sanitaria Locale n. 4 e Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Isabella Morra'' di Matera lavoreranno insieme per l'attivazione di un corso post-qualifica di “Tecnico dei servizi per l'assistenza alla persona''. E' quanto prevede la convenzione che sarà sottoscritta oggi, alle 10, presso l'Istituto superiore”Morra” di via Dante, tra il commissario della Asl n. 4 Domenico Maroscia e il dirigente scolastico Donato Ferrara.
PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Console dell’Honduras a Matera
Mostra ceramica artistica
Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Record raggiunto il 12 ottobre con ospiti da tutto il mondo
Centomila visite in 4 anni per Miglionicocalcio.it MIGLIONICO - Centomila visite in quattro anni. Dal 22 settembre 2004 al 12 ottobre 2008, esattamente 48 mesi e 20 giorni sono stati necessari al sito Web www.miglionicocalcio.it per raggiungere e superare la fatidica soglia dei centomila contatti. Nato per caso, dall'amicizia del dirigente del Miglionico Calcio, Michelangelo Piccinni, con il “webMest” Antonio Centonze, www.miglionicocalcio.it, sito web che narra e documenta con foto e filmati le imprese sportive della locale squadra di calcio a 11, vola su internet. Da quella serata d'estate 2004, in cui i due amici posero la “prima pietra” per far crescere l'informazione calcistica destinata alla comunità miglionichese sparsa per il mondo, ne ha fatta di strada. Oggi il sito web che parla del calcio a Miglionico e del calcio Lucano di Promozione in generale, è diventato un “must” per gli addetti ai lavori e per gli appassionati di tutta la regione ma anche per gli appassionati “lucani dentro” di ogni par-
Il sito Miglionicocalcio.it
te del mondo. Sbobinato al suo interno, è presente oltre al campionato di Promozione lucana di quest'anno, anche lo storico dei campionati dei 4 anni passati. Oltre a foto dei calciatori locali, dirigenza, tifosi e cronistoria delle gare del Miglionico Calcio, tutte le squadre che hanno incontrato i biancoverdi in questi 4 anni, hanno avuto la loro parte di notorietà nel mondo. Cronache, foto e brevi filmati delle partite, sono consultabili on-Line grazie al lavoro di un appassionato che ama lo
Valbasento «La Regione prenda posizione»
Crisi alla Ergom Automotive Di Lorenzo interroga il presidente De Filippo VALBASENTO - Il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della III Commissione consiliare, Attività produttive, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta orale concernente la situazione dei lavoratori della Ergom. «La Ergom Automotive, società attiva nella produzione di componentistica per auto –sottolinea in premessa Di Lorenzo- nel proprio stabilimento ubicato nell’area industriale della Valbasento, ha sospeso le attività, collocando in Cassa integrazione i propri dipendenti e l’incontro tenutosi presso la sede della Con-
findustria di Matera tra i rappresentati della suddetta società, le Organizzazioni sindacali di categoria e le Rsu non ha sortito alcun effetto positivo». Di Lorenzo afferma che «da tale situazione emerge un ulteriore segnale della gravissima crisi che attanaglia l’intero apparato produttivo ed industriale della Valbasento che deve indurre tutte le istituzioni, Regione in testa, ad attivarsi immediatamente». Di Lorenzo interroga il presidente De Filippo per conoscere «quali iniziative intende intraprendere per una rapida e positiva soluzione della vertenza Ergom». provinciamt@luedi.it
sport e la gente che vive nello sport. Per il sito, domenica 12 ottobre 2008, è divenuta una data storica come fu per Cristoforo Colombo nel 1492 (ndr scoperta dell'America). Si è superata la soglia di 100.000 contatti, che sono lievitati negli anni in un crescendo continuo. A festeggiare l'evento, un'immagine grafica creata appositamente da Vincenzo Perrone, fresco e fantasioso collaboratore della società. Oltre 3.000 le visite mensili. Nell'ultimo mese, ben 3.600, con una media giornaliera che supera i 115 contatti e con picchi altissimi fra la domenica e il lunedì dove si toccano i 350 contatti. Il record massimo giornaliero di 255 visite è stato stabilito lunedì 28 aprile 2008 dopo la vittoria per 3 a 2 a Filiano sul Vitalba nella penultima giornata del campionato scorso. Al sito si registrano collegamenti da ogni parte del mondo. Oltre 30 sono stati i “paesi” del globo recensiti. Nel mese di settembre, ultimo disponibile, delle 3004 visite,
tolte le 2866 visite effettuate da postazioni italiane (95,41%), si registrano 48 contatti dal Regno Unito (1,6%) e 18 dagli Stati Uniti D'America (0,6%). Superiore alla decina, le visite (0,35%) da Brasile, Unione Europea, Svizzera, Ungheria e Repubblica Ceca. Intorno alla mezza dozzina le visite da Germania, Francia, Belgio, Polonia, Grecia, e Argentina. Sporadici ma continui i contatti rilevati da Peru', Romania, Cipro, Lussemburgo, Serbia, Paraguay, Malta, Irlanda, Kuwait e da Satellite provider che rendono il sito “mondiale”. Collegamenti nei mesi precedenti si sono registrati anche da paesi come Austria, Norvegia, Giappone, Israele, Egitto, Colombia, Canada, Federazione Russa, Ucraina, Moldavia e Cina. Tutti a collegarsi per “visionare” i risultati delle domeniche calcistiche lucane appassionatamente vicini a questa regione che cresce, anche nel “calcio”. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
L’appello di Laviero (Uilcem)
«La Pfizer non può lasciare la Valbasento» VALBASENTO - «Sulla Pfizer non bisogna abbassare la guardia». A riaccendere i riflettori sulla delicata vertenza che riguarda lo stabilimento ex Biosearch di Pisticci scalo è il segretario provinciale della Uilcem Uil Francesco Laviero. A rischio circa settanta posti di lavoro, tra personale diretto e indiretto. Colpa della Dalbavancina, la molecola trattata nello stabilimento pisticcese, per i quali sono stati richiesti approfondimenti ulteriori per ottenere le autorizzazioni necessarie dal Ministero della Salute. «Anche se l’assessore regionale alle Attività produttive Folino ha indicato per fine ottobre il termine entro cui convocare il nuovo incontro con l’azienda sostiene il sindacalista - riteniamo che sia utile continuare a chiedere chiarezza da parte della multinazionale statunitense. Oltre al rispetto delle regole del Bando Valbasento (dei cui fondi Pfizer è stata benefi-
Domani la riunione dopo il richiamo del prefetto
Il bilancio di Pomarico alla prova del Consiglio POMARICO - Bilancio pronto al Consiglio. Si preannuncia un importante appuntamento, l'assemblea del consiglio comunale pomaricano convocata per domani sera. Perché, per esempio, con ritardo e dopo sollecitazioni giunte direttamente dalla Prefettura di Matera, si dovranno approvare gli equilibri di bilancio. Direttamente al primo cittadino di Pomarico, Giuseppe Casolaro, abbiamo chiesto di conoscere innanzitutto i motivi del ritardo. Contattato telefonicamente, Casolaro ha dato rassicurazioni: «Non c'è bisogno di allarmarsi -ha detto il sindaco- in quanto i ritardi della convocazione si devono semplicemente all'indisponibilità per motivi di lavoro di consiglieri di maggioranza». Quindi, a sentire il sindaco Casolaro, non si tratta di questioni di cifre e di
conti. Problemi di natura finanziaria pare che non ce siano. «Non esiste alcun pericolo di scioglimento del Consiglio», ha aggiunto. Quando si entrerà nello specifico della materia, si potrà conoscere in maniera più dettagliata, invece, la situazione complessiva nella quale l'ente attualmente si trova. Inoltre, sempre il primo cittadino annuncia che durante la seduta interverrà anche sull'ultimo episodio di violenza accaduto in paese. Dai banchi dell'opposizione, allo stesso tempo, sembrerebbe che cose da dire ce ne saranno. Da tempo, tanto per ricordare una delle questioni più datate, il consigliere di opposizione Antonio Bonavista, chiede -e ha annunciato che tornerà sull'argomento proprio nella seduta di domani- che si arrivi a una catalogazione esatta e dettagliata dei beni di proprietà del Co-
Il sindaco Giuseppe Casolaro
mune di Pomarico. Questo è uno dei tempi più cari a Bonavista, che puntualmente appena può chiede lumi in merito. Ma, senza dubbio, i lavori dureranno molto, e tanti situazioni saranno prese in considerazione dalla massima assise cittadina. Per di più, va ricordato, in mesi che sono quasi l'inizio di una campagna elettorale che vedrà il proprio culmine nei giorni caldi delle elezioni amministrative del 2009. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Dopo il trionfo in casa, arriva lo stop con l’Invicta Burgentia
Un pareggio che non scontenta MONTESCAGLIOSO - Dopo aver maramaldeggiato in casa contro la Rigamonti Matera, quando si era imposta con il punteggio di 9-1, la formazione della Polisportiva Montescaglioso ha impattato, a reti bianche, sul campo dell'Invicta Burgentia. Per i potentini si tratta, invece, del secondo pareggio consecutivo dopo quello colto sul campo del Roccanova. La gara, nel primo tempo, è stata vivacizzata da rari episodi, come quello avvenuto al 3', quando Stefano Cifarelli si è visto negare la rete a colpo sicuro dal burgentino Fiscella dopo un'infelice uscita del portiere locale. Al 10' è stato Maurizio Raddi ad andare vicino alla segnatura dal limite, con il portiere Di Mare bravo a respingere in corner. Ha
ciaria ndr), quello che i lavoratori e il sindacato dei chimici si aspettano da Pfizer è o la prosecuzione dell’attività in Valbasento o, nel caso le strategie della multinazionale non dovvessero più comprendere il sito lucano, assicurare comunque il mantenimento dell’attività, agevolando la cessione ad un altro gruppo del settore farmaceutico». Ma a preoccupare Laviero non è solo la singola vertenza. «Non si può continuare a lavorare sull’emergenza del momento, occorre che la Regione si attrezzi per un piano di rilancio complessivo della Valbasento, se ancora si crede che essa debba mantenere una vocazione di tipo industriale. Diversamente siamo destinati a fare i conti solo con le continue chiusure e le centinaia di lavoratori appesi agli ammortizzatori sociali e al magro assegno di mobilità». Margherita Agata m.agata@luedi.it
provato a rispondere l'Invicta al 34' contro il triplice tentativo di Avino senza riuscire a mettere la palla in rete. Più pericolosi i locali nella ripresa, con C. Di Mare (fuori di testa dopo angolo) e W. Memoli, il cui eccessivo altruismo ha favorito l'intervento dell'esperto centrale difensivo montese Emanuele Tafuno. Il portiere montese Giovanni Cifarelli, al 59', ha dovuto impegnarsi su una botta di R. Di Mare respingendo in corner. Ultimo tentativo dei locali per ottenere i tre punti nella parte finale di gara con W. Memoli, il cui colpo di testa da buona posizione finisce fuori dallo specchio della porta montese. Il pareggio (secondo stagionale dopo il 3-3 sul campo del Sirinomercure) consente ai
montesi di salire a quota 8 punti in classifica, insieme a Satriano e A. Tursi, mentre i potentini ottengono il loro quinto punto stagionale e affiancano Paternicum, Sirinomercure e Valsinni. Domenica prossima 26 Ottobre, alle 14.30, al Comunale di Montescaglioso andrà in scena la sfida tra i padroni di casa ed il Salandra (9 punti), reduce, a sua volta, da un risultato di 0-0 (in casa contro il Roccanova). A Brienza è scesa in campo la seguente formazione della Polisportiva Montescaglioso: Cifarelli G., Carriero, Mossuti, Franco, Tafuno E., Tafuno A., Bubbico, Raddi M., Cifarelli S., Mangia (58' Ciraci), Braj All. Cicorella. Michele Marchitelli Michele Marchitelli
La Montescaglioso Libertas
Giovedì 23 ottobre 2008
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Tricarico Il presidente della Comunità montana, Auletta, smentisce la Cgil
«Forestali senza lavoro, notizie false» GARAGUSO - «Le notizie diffuse nei giorni scorsi dalla Cgil di Matera circa il fermo dei lavoratori forestali della Comunità montana “Medio Basento”, sono false e tendenziose». Non usa mezzi termini il presidente dell’ente montano, nonchè sindaco del Comune di Garaguso, Francesco Auletta, per smentire l’allarme lavoro dei forestali. «Le notizie diffuse da Mongelli -prosegue Auletta riferendosi al rappresentante sindacale di categoria- sono false perché prive d'ogni fondamento di veridicità. Non è vero che gli operai sono senza lavoro, non è vero che i lavoratori sono stati licenziati, parte di loro stanno lavorando (quelli entrati con il turn over); altri sono stati sospesi
per pochi giorni, in modo da permettere a tutti di raggiungere lo stesso numero di giornate. Notizie tendenziose -prosegue Auletta- perché sono proprio le affermazioni del sindacalista Mongelli a creare dissapori tra i braccianti. La Comunità montana, nel rispetto del Piano Triennale di Forestazione, della Direttiva annuale e dei progetti esecutivi condivisi anche dai sindacati, sta garantendo il numero delle giornate previste dalla Regione Basilicata, per le quali ha avuto il finanziamento, che è pari a 101 giornate contributive. Dimentica, il signor Mongelli, o non sa che esiste un progetto, approvato oltre che dalla Comunità montana anche dalla Regione, da rispettare,
con un cronoprogramma che sancisce i tempi di lavoro, dove sono esplicitati i numeri di giorni per tipologie di lavoro e per mesi, alcune di loro devono essere eseguite necessariamente nel mese di novembre, altre addirittura a dicembre. Dimentica ancora Mongelli, o non sa, che i braccianti hanno, alla data odierna, già eseguito 73 giornate lavorative, rispetto alle 84 previste, restano soltanto le giornate da fare e vanno fatte a novembre e a dicembre. Dimentica il Mongelli, o non sa -precisa ancora Auletta- che questa Comunità montana ha già liquidato le giuste spettanze del mese di settembre appena trascorso ed è pronta a liquidare, alla
fine del mese, anche la mensilità di ottobre». Circa il piano d'Assestamento della Foresta Mantenera Malcanale, Auletta spiega che la Comunità montana non ha detto nulla, «Mongelli non sa, o non ha capito, -prosegue il presidente- che la gestione dei Piani d'assestamento di tutte le Foreste regionali, è in capo alla Regione e non alle Comunità montane. Per quanto riguarda il 20% delle somme accantonate dai quattro Comuni membri per il taglio dei boschi, Mongelli deve sapere che la Comunità montana non ha nessuna giustificazione da addurre, né accuse a qualsivoglia ente, in quanto consapevole delle situazioni di fatto dei quattro Comuni. L'unico Comune in regola, che ha avuto
Francesco Auletta
l'assenso da parte della Regione all'utilizzo della somma versata, è quello di Garaguso e trattandosi di giornate extrapiano di forestazione saranno effettuate al raggiungimento sia degli obiettivi che delle giornate fissati dal piano. Il Comune di Oliveto Lucano è stato sollecita-
to a esibire la dovuta documentazione di versamento. Una riflessione, invece, dovrebbe fare Mongelli, che alla data odierna, fra assemblee sindacali permessi sindacali e distacchi sindacali sono state utilizzate 952 ore, pari a 119 giornate lavorative». ant.corr.
Stigliano Non assenteismo, ma assemblee permanenti per stilare un documento
Caro ministro Gelmini ti scrivo Protesta costruttiva degli studenti dell’istituto “Alderisio” STIGLIANO - Contrastare gli assunti della riforma scolastica senza ricorrere alla sterile protesta assenteista, ma attraverso una precisa piattaforma con valide proposte alternative. E’ quanto si sono riproposti, per la verità con risultati già apprezzabili, gli studenti dell’istituto d’istruzione superiore “Alderisio” di Stigliano, che da martedì hanno avviato, dalle ore 11 alle 13.30, un ciclo di assemblee permanenti, per la predisposizione di un documento che invieranno al ministro Gelmini, attraverso la dirigenza scolastica locale, che ha mostrato apprezzamento per la maturità dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di migliorare e correggere il pacchetto di riforma, che rischia di non tener conto delle necessità più specifiche. Dunque, l’istituto Alderisio ha attuato una forma di protesta e, data la situazione periferica e isolata della realtà montana e collinare del Materano, vuole far sentire la sua voce. «Manifestare per il paese è improduttivo -sostiene il comitato degli studenti- causa della mancanza di visibilità legata al nostro status, abbiamo deciso di sospendere le lezioni e organizzare gruppi di discussione per far si che ogni alunno potesse avere una propria idea e libero di esprimerla. Per
Maria Stella Gelmini
questo motivo, in ogni classe stiamo stilando relazioni contenenti le nostre opinioni, che saranno inviate al ministro dell'Istruzione, di modo che la scuola del futuro si avvicini sempre più alle esigenze di noi studenti. Innanzitutto -proseguono gli studentisiamo stupefatti e indignati per l'approvazione del disegno di legge che prevede la divisione tra classe di extracomunitari e classe di cittadini italiani. A nostro avviso si tratta di una vera e propria ghettizzazione incostituzionale e contraria al fine ultimo della
scuola, che prevede l'integrazione e il confronto tra popoli e culture diverse, e che rappresenta un vero e proprio passo in dietro per un paese come il nostro che si definisce civile». Per quanto riguarda il decreto legge 137 del 1° settembre 2008 in materia d'istruzione, gli studenti stanno discutendo sui vari articoli. «Sino ad ora all'unanimità, il nostro istituto non ritiene giusta la politica di taglio dei fondi, che comporterà innanzitutto la modifica di un sfera di istruzione come quella delle scuola primaria, che vanta il quasi primato per le qualità della formazione a livello mondiale. In secondo luogo, la decurtazione dei fondi andrà a colpire le scuole secondarie, già di per sé scadente. Secondo i dati Ocse, a livello di formazione e ricerca, le università risulterebbero ancora più colpite, con una conseguente accentuazione del fenomeno della “fuga dei cervelli”. «Speriamo che anche noi studenti dell'istituto Alderisio -concludono- che accoglie ragazzi di comuni piccoli e disgregati, possiamo far conoscere le nostre opinioni». Un’iniziativa encomiabile, soprattutto per la sua concretezza. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Il Movimento Azzurro denuncia la caccia al cinghiale fuori dal periodo consentito
Allarme bracconaggio a Stigliano STIGLIANO - Dopo ripetute segnalazioni da parte di diversi cacciatori all’associazione ambientalista “Movimento Azzurro”, scatta la denuncia di «alcuni sgradevoli episodi che rischiano di turbare il regolare svolgimento dell'attività venatoria che, nel rispetto della normativa e per le specie come il cinghiale, può essere considerata un utile strumento di gestione nelle aree cacciabili». In particolare, sembra che alcuni cacciatori dei comuni confinanti con il territorio di Stigliano svolgano regolarmente la caccia al cinghiale nei giorni non consentiti e che altri, residenti in comuni non ricadenti nell'Ambito Territoriale di Caccia “B” (ATC-B), vadano a cacciare nelle zone di tale Ambito
spettanti ad altre squadre, tra l'altro non possedendo essi stessi una squadra (pur avendone diritto) e ignorando il calendario predisposto per sorteggio dal Comitato di Gestione dell'Atc-B, indicante la squadra che per ogni
giornata di caccia ha diritto ad occupare ciascuna zona. «Il risultato di questi incresciosi comportamenti -si legge in una nota del Movimento Azzurro- è, non solo l'aumento dei capi abbattuti e il continuo disturbo a questo
ungulato, ma anche la rottura di quella serenità nell'espletamento della caccia al cinghiale, tanto sognata in passato e divenuta realtà da diversi anni, proprio grazie alla rotazione delle zone di caccia». Il Movimento Azzurro di Stigliano si augura, quindi, una maggiore vigilanza del territorio da parte degli organi preposti e una sempre crescente collaborazione da parte di chiunque riscontri atti di bracconaggio, onde garantire il corretto espletamento della caccia al cinghiale nel rispetto della fauna selvatica e dei cacciatori che, in ossequio alla normativa vigente, vogliano concretizzare serenamente la propria passione. provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte
Taglio del bosco Gara appaltata SAN MAURO FORTE - Dopo due tentativi andati a vuoto, finalmente la vendita del materiale legnoso proveniente dal taglio della particella 9 del bosco comunale di Piano di Caprio a San Mauro Forte, è andata a buon fine. Ad aggiudicarsela è stata la ditta Falco Carmine da Accettura al prezzo di 23.400 euro (iva inclusa). Al positivo risultato si è giunti con una indagine informale di mercato, resasi necessaria dopo che due aste pubbliche erano andate deserte. L'ultima si era tenuta nel luglio scorso. Lo stesso lotto, come dicevamo, era stato oggetto di una precedente asta e anche in questo caso non si era potuto procedere all'aggiudicazione. La cui gara si era svolta il 6 marzo scorso e allora non fu possibile procedere all'aggiudicazione in quanto, per l'“anomalia” dell'offerta presentata, fu esclusa l'unica ditta partecipante. L'ultima asta, l'amministrazione cittadina aveva stabilito con propria deliberazione numero 50 del 20 maggio 2008 e con essa aveva riapprovato il nuovo progetto esecutivo di interventi selvicolturali nel bosco “Piano di Caprio” particella 9- e lo schema del nuovo avviso dell'asta pubblica che conteneva le regole e le condizioni per la partecipazione alla vendita del legname in questione da ricavarsi dal taglio di piante del bosco comunale denominato “Piano di Caprio”. Era previsto che la gara avvenisse con offerte in aumento sul valore a base d'asta dei “macchiatici”, fissato in 18.781 euro. Ad essi, per l'impresa vincente, c'e-
rano da aggiungere gli oneri tecnici da versare al momento della firma del contratto nella misura di 4.420 euro, non soggetti a variazione, nonché, l'importo del collaudo (pari all'1,5% dell'importo del contratto) da versare -a sua volta- all'atto della consegna dei lavori. La relativa modica entità del contendere e le relative prescrizioni economiche aggiuntive, evidentemente, non aveva invogliato le ditte del settore a farsi avanti e ad “azzardare” offerte. Forse, hanno preferito “scommettere” sul fatto che le aste andassero deserte per poi dichiararsi disponibili ad una successiva e più tranquilla e conveniente trattativa diretta. Rimangono, però, tutte intere le prescrizioni a base dell'aggiudicazione. Ovvero che il taglio delle piante e lo sgombero del materiale legnoso e dei residui di lavorazione, devono essere eseguiti nel termine di sei mesi, naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, con tutti gli adempimenti previsti dal capitolato generale d'oneri e nel rispetto delle prescrizioni della Regione Basilicata e del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio, al fine della preservazione dell'ambiente. E' questo il secondo anno che il Comune procede ad una operazione di utilizzo in questa direzione del proprio patrimonio boschivo, in base ad un apposito “Piano generale” di individuazione delle zone in cui è possibile l'azione di taglio redatto negli anni scorsi dalla Comunità montana. Vito Bubbico
Giovedì 23 ottobre 2008
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Bernalda Allarme in un incontro pubblico organizzato dalla Pro Loco al Liceo Scientifico
Scatta l’emergenza scuola I tre istituti di Metaponto rischiano di essere chiusi BERNALDA - E' allarme scuola. Le manifestazioni ed azioni di protesta dilagano in questi giorni. L'ultima in ordine di tempo si è svolta nel pomeriggio di ieri presso il Liceo Scientifico di Bernalda, dove in un incontro pubblico, organizzato dalla Pro Loco di Metaponto, hanno preso parte il sindaco di Bernalda Francesco Renna e l'assessore alla pubblica istruzione Dino Paradiso. La partecipazione delle famiglie è stata massiccia, tanto da riempire il piazzale antistante l'istituto. Si è discusso sulle sorti future del comune di Metaponto che secondo l'ormai famigerato decreto legge “Gelmini” (137/2008), dove è riportato che tutte le scuole con un numero di alunni inferiore alle 50 unità saranno costrette a chiudere, perderebbe le uniche tre scuole esistenti e rispettivamente quella dell'infanzia, l'elementare e la scuola media. «La chiusura della scuola di Metaponto - ha dichiarato Pino Gallo presidente della Proloco è- il preludio della desertificazione e la partenza di altre famiglie verso altri territori. Iniziano con la scuola per poi colpire altri uffici pubblici». Un rischio, quello della chiusura della scuola che giunge nel 50° anniversario della nascita della frazione della costa jonica. Metaponto e molti altri piccoli comuni della regione, saranno fortemente penalizzati da questo provvedimento definito insensato. L'imposizione ministeriale di obiettivi numerici rischia di penalizzare le aree marginali e i danni sono incalcolabili poiché nei piccoli comuni, la scuola rappresenta il primo centro di aggregazione e socializzazione e l'ultimo baluardo contro
Il liceo Scientifico
lo spopolamento dei borghi. Tale provvedimento comporterà, oltre al danno educativo, un aumento della spesa pubblica per i comuni che dovranno organizzare il trasporto scolastico e per le famiglie. Non si può guardare alla scuola pubblica soltanto come ad un capitolo di spesa da contenere, anche perché investire e programmare in istruzione vuol dire rilanciare le ambizioni e le aspirazioni di un territorio. I tagli che il Governo intende effettuare sulla scuola, hanno ripercussioni anche sul nostro territorio e l'avvio delle lezioni scolastiche per il prossimo anno, potrebbe iniziare con molti portoni serrati. «Insegno a Metaponto da oltre cinquant'anni afferma Mariella
Maggi - maestra della scuola primaria e la voce di una frazione anche se non si sente è grande nel valore che le famiglie ci regalano. La soppressione delle classi è una spina nel cuore perché è proprio negli ambienti più piccoli che si riescono a formare gli uomini del futuro. Si rischia un esodo e il dolore di lasciare è forte». La presenza della scuola nella maggior parte dei casi, è il simbolo che una realtà territoriale legata alla storia che per alcuni aspetti è ancora viva. Il vociare dei bimbi nelle ore di gioco e svago nel cortile dell'edificio potrebbero essere privati ai residenti. Ma le richieste dei cittadini, potrebbero impattare però con decreti, tabelle minime, parametri ragionieristici che poco hanno di umano e nobile ma che impongono tagli e chiusure. «Il rischio ormai prossimo dichiara Cosimo Sellitti rappresentante dei genitori ci deve sensibilizzare nella protesta per muoverci in un modo univoco e comune”. Da oggi i genitori sono in assemblea permanente nella scuola elementare, il giorno 27 invece ci sarà una manifestazione che interesserà il centro di Bernalda mentre il 28 ottobre, nella scuola media di Metaponto in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe dei genitori, ci sarà un incontro con il preside ed una discussione in merito. Tutto ciò in previsione dello sciopero generale della scuola indetto dalle Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda per il prossimo 30 ottobre. Un calendario ricco di appuntamenti per evitare che le classi siano scippate da Metaponto. Michelangelo Ferrara
Realizzato un questionario dalla Camera di commercio
Aziende ortofrutticole, dal Cesp misure e percorsi idonei a superare le attuali difficoltà del settore LA Camera di commercio di Matera sta lavorando, attraverso un progetto del fondo perequativo gestito dall'Azienda speciale Cesp, all'attivazione di percorsi e misure che aiutino a superare le difficoltà delle aziende agroalimentari nei settori dei trasporti e della logistica. Per raggiungere questo obiettivo, che può portare alla costituzione di una piattaforma di locale di servizi integrati, l'Ente camerale ha realizzato un questionario che sta coinvolgendo in particolare 40 aziende del settore ortofrutticolo. «Lo studio -ha detto il presidente della Camera di commercio, Domenico Bronzino- intende analizzare il fabbisogno attuale di logistica per tipologia di infrastruttura e servizi, i costi attuali (diretti ed indiretti) dei servizi e il loro ruolo nel determinare la competitività del distretto agroalimentare, gli interventi necessari da realizzare a supporto della competitività futura della realtà locale sui mercati. Una tappa importante, che inserisce pienamente nelle attività di promozione dei prodotti tipici locali e che hanno bisogno di servizi adeguati , come quelli logistici, per migliorare l'efficienza distribu-
La Camera di commercio di Matera
tiva, abbattere i costi e raggiungere con puntualità la rete di vendita e le tavole dei consumatori». Il progetto denominato “La logistica per la competitività del settore agroalimentare” ha come partner Uniontrasporti e intende elaborare uno studio economico territoriale e trasportistico che meglio individui i comportamenti organizzativo-commerciali delle imprese locali e la loro domanda logistica.
Tursi Acquisto di una stampante e iniziative di beneficenza
Progetto solidarietà, primi passi per la raccolta fondi alle medie Restyling Castello Carafa Bando dalla Provincia
Alcuni scatti del Progetto Solidarietà promosso dalla Media
TURSI - E' iniziato nel corridoio della scuola media l'operazione "Progetto solidarietà" giunto quest'anno alla terza edizione. Gli alunni della terza A, hanno allestito i tavoli. Di lì a poco i ragazzi sarebbero usciti dalle classi per andare a prendere un pezzo di focaccia, o un rustico, o un pezzo di crostata, versando una piccola offerta in centesimi. Il ricavato dei soldini raccolti, servirà per due obiettivi: l'acquisto di una stampante a colori formato A3 per realizzare il giornalino di istituto e l'adozione a distanza di una scuola in America Latina. Un po' come l'anno scorso. Solo che, questa volta, per i primi tre mesi i soldi raccolti serviranno per la stampante e la restante somma raccolta fino a maggio sarà utilizzata per la solidarietà vera e propria. «E' stato un vero e proprio assalto alla diligenza» ha commentato un docente di vecchia data. Al suono della campanella che annunciava la ricreazione, gli
alunni sono usciti dalle classi e si sono riversati sui tavoli imbanditi e hanno iniziato a "comprare" i pezzi di focacce preparate il giorno prima dai ragazzi della terza A. C'erano inoltre: bigné al cioccolato, ciambelle e crostate alla ciliegia. Alla fine, quando l'ultima professoressa ha assaggiato un pezzo di torta, due alunni della terza A hanno raccolto le tovaglie di carta e rimesso i tavoli al loro po-
sto. Ci racconta un'alunna che il giorno prima, nell'ora di compresenza avevano scritto i nomi alla lavagna suddividendosi i compiti. Poi a casa hanno preparato i dolci, anche con l'aiuto delle mamme. «Ci piace fare questa cosa», ha detto una ragazza. Suor Antonietta Di Lorenzo che è il referente al progetto insieme al professor Antonio Rondinelli, ha comuni-
cato agli alunni che la somma raccolta in questa occasione ammonta a 77 euro. Non sono molti rispetto all'anno scorso. Questo è dovuto al fatto che è diminuita una intera classe con i relativi alunni. Qualcuno ha dichiarato che lo ha fatto per gioco. Qualcuno, invece, nutre seri dubbi su dove vadano a finire questi soldini. Un altro alunno ha dichiarato che spera di vedere presto la stampante, solo allora ci crederà. Comunque il progetto è partito, si svolgerà a cadenza mensile, partendo dalle terze, che già lo conoscono. A novembre toccherà alla terza B, a dicembre alla terza C, fino ad arrivare ad aprile quando sarà il turno della prima A e prima B. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
La sede del Parco Carafa
COLOBRARO - La Provincia di Matera ha pubblicato il bando per l'affidamento a professionisti della progettazione preliminare definitiva dei lavori di restauro conservativo del seicentesco castello «Carafa». L'importo complessivo del bando è fissato in 100 mila euro. Le domande vanno presentate entro il 3 novembre 2008. Il recupero dell'antico maniero, abbandonato nei Settecento dai principi Carafa, è dotato di risorse per 800 mila euro legati dal Fondo aree sottoutilizzate (Fas), IV accordo di programma quadro in materia di beni culturali. provinciamt@luedi.it
Giovedì 23 ottobre 2008
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L’assessore Santochirico: «Per ora la Regione non può fare nulla, lo Stato punta ad accentrare la decisione»
Estrazioni, il ministero non dà la Via L’istanza per lo Jonio è stata giudicata lacunosa IL progetto relativo al programma di ricerca di idrocarburi nel golfo di Taranto, che interessa anche il litorale jonico della Basilicata, non è stato ammesso alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via). A darne notizia è il dipartimento regionale all’Ambiente. «La Direzione generale Salvaguardia ambientale del Ministero dell'Ambiente -si precisa in una nota della Regione- ha comunicato al Dipartimento Ambiente della Regione che l'istanza relativa al permesso di ricerca denominato “d148 DR-CS” non potrà avere corso in quanto “è risultata lacunosa”». «Allo stato attuale, in considerazione delle verifiche tecniche e amministrative effettuate dai competenti uffici ministeriali -spiega l'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico- con i quali sono stati chiesti alla società proponente ulteriori e imprescindibili adempimenti, la Regione Basilicata non è chiamata a fornire pa-
Vincenzo Santochirico
reri preventivi o autorizzazioni. A prescindere dalle valutazioni di carattere tecnico, appare evidente, in ogni caso, l'incompatibilità fra l'attività estrattiva e la qualità dei luoghi e la fruizione di una zona in continuo sviluppo turistico. Il progetto, in ogni caso, potrà essere esaminato dagli uffi-
ci regionali soltanto nel caso in cui il ministero dovesse ammettere alla procedura di Valutazione di impatto ambientale gli atti e gli elaborati presentati con le dovute integrazioni. Ciò -aggiunge Santochirico- anche in riferimento a quanto previsto dalla legge 239 del 2004 in materia di energia. Occorre, tuttavia, constatare che l'attuale disciplina delle attività estrattive, rischia di essere stravolta da un disegno di legge dei ministri Tremonti e Calderoli, estromettendo, di fatto, le Regioni e gli enti locali. L'articolo 16 bis, comma 13 del disegno di legge n. 1441ter presentato alla Camera dei deputati, infatti, prevede che il permesso di ricerca di idrocarburi venga rilasciato senza la preventiva intesa Stato-Regione, bensì con un procedimento unico in capo all'Amministrazione dello Stato al quale partecipano anche le Regioni eventualmente interessate. Lo stesso procedimento (unico) sarebbe previsto per
l'autorizzazione alla perforazione dei pozzi esplorativi ed alla concessione di coltivazione di idrocarburi». Il ruolo degli enti territoriali e locali, come spiega ancora l'assessore, si ridurrebbe a una mera presenza , a un procedura che dipenderebbe, di fatto, esclusivamente dalla volontà dello Stato. Si tratterebbe di una grave ed inammissibile espropriazione e di un accentramento di poteri in evidente contrasto con la presunta volontà federalista del governo. Le Regioni sarebbero private del governo reale del territorio, perdendo ogni capacità negoziale nei confronti delle compagnie. «Ciò sarebbe particolarmente grave e dannoso per la Basilicata conclude Santochirico- impegnata ad ampliare e meglio qualificare le misure e le azioni di riequilibrio e compensazione ambientale, che possano altresì tradursi in maggiori opportunità per il territorio e in una sua più efficace tutela». provinciamt@luedi.it
L’assessore Franco Labriola
«La Provincia contro le trivelle»
Una trivella petrolifera
Misure preventive dopo gli incendi dolosi ai danni di aziende ortofrutticole
Giro di vite sul Metapontino Controlli a tappeto dei carabinieri nei centri urbani SCANZANO JONICO - Giro di vite dei carabinieri del comando provinciale di Matera sull’area metapontina, dopo gli ultimi episodi di incendi dolosi a danno di aziende ortofrutticole. Martedì scorso, a Scanzano Jonico, nell'ambito delle iniziative promosse dal Comando provinciale volte a potenziare la presenza dell'Arma sul territorio, in modo da infondere sempre maggiore sicurezza fra la popolazione, i carabinieri di Policoro hanno effettuato un vasto servizio di controllo, che, oltre ai militari del comando, ha visto l'impiego sinergico di altri carabinieri di tutti i Comandi della Provincia e di unità cinofile. L'attività, svolta nelle ore serali, ha avuto il duplice scopo di dare un segnale forte e ben visibile della presenza delle istituzioni in quel centro abitato e, soprattutto, di controllare la posizione dei pregiudicati del po-
sto, dei sorvegliati speciali e di soggetti beneficiari di misure alternative alla detenzione in carcere. In particolare, sono stati, così controllati alcuni bar, tre locali pubblici, tre circoli privati, nove casolari abbandonati e altri luoghi solitamente frequentati dai predetti soggetti. Effettuate, inoltre, venti perquisizioni personali e su autovetture, mirate anche, alla ricerca di sostanza stupefacente e armi: tutto ha dato fortunatamente esito negativo. Durante i numerosi posti di controllo, sono state identificate 180 persone e controllati 108 auto e moto. Complessivamente sono stati impiegati 40 carabinieri con 10 automezzi e unità cinofile. Sono state contestate 16 infrazioni al codice della strada, fra cui il mancato uso del casco. provinciamt@luedi.it
«LA Provincia di Matera esprime un chiaro e netto No alle trivellazioni nel mar Jonio. Siamo fermamente convinti che, nonostante le competenze nazionali in materia, sia necessario ascoltare le comunità e considerare le caratteristiche socio-economiche dei territori interessati». Lo ha affermato ieri l’assessore provinciale all’Ambiente e Politiche energetiche, Francesco Labriola «Il turismo -spiega l'esponente politico- è una fonte importante per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia e non possiamo permetterci di subire aggressioni che compromettono il nostro patrimonio naturalistico. Il mar Jonio è una risorsa naturale notevole che va preservata e non aggredita per il solo fine di agevolare le speculazioni petrolifere. Il governo dovrebbe riconsiderare -suggerisce Labriola- le
proprie politiche energetiche guardando alla tutela del pianeta. Per questo sicuramente critichiamo l'atteggiamento del governo italiano sulla riduzione delle emissioni di Co2. Non è responsabile utilizzare la crisi economica - stigmatizza l'assessore - per rinviare azioni che servono al futuro del pianeta e delle generazioni che verranno. E' una politica miope che ci preoccupa e se consideriamo le intenzioni per il ritorno al nucleare, il futuro ci sembra scuro, molto più del petrolio. Noi riaffermiamo l'esigenza di proseguire nell'esperienza positiva della vicina Regione Puglia in materia di energie rinnovabili. Mi auguro -ha concluso l'assessoreche la classe politica lucana sappia ritrovarsi per arginare tentativi nefasti. Confermeremo per quanto ci riguarda, in tutte le sedi la nostra netta opposizione alla “Trivelle nel Mar Jonio”. provinciamt@luedi.it
Policoro Mister Viola plaude all’impegno delle seconde linee
Gara impeccabile per il Borussia POLICORO - Partita senza sbavature, quella giocata domenica dal Borussia contro il Vitalba. La gara si presentava certamente molto delicata, in quanto il Borussia era reduce dalla partita contro lo Scanzano chiusa in parità, ma conclusa in nove uomini. Invece il Vitalba aveva incassato cinque gol in casa del Varisius. Quindi, tutte e due le squadre erano a caccia di punti importanti per la classifica. Si prospettava una gara avvincente e così è stata, una partita maschia, ma corretta. Mister Viola, nonostante le diverse assenze, poteva contare su una rosa ampia, le cosiddette seconde linee, ma solo sulla carta, perché in campo hanno dimostrato tutto il loro valore, senza
far rimpiangere minimamente i titolari. La scelta di far giocare si dal primo minuto il giovane Margiotta (non ancora ventenne e dalle ottime prospettive) è stata vincente, ripagando ampiamente la fiducia che il Mister gli ha concesso, in quanto si è rivelato uno dei migliori in campo, lottando come un leone su ogni palla e coronando la giornata con un gol importantissimo. C'è da dire che la squadra messa in campo domenica è apparsa subito più concreta e cinica, i ragazzi sono scesi sul terreno di gioco, convinti delle proprie potenzialità, rendendosi pericolosi sin dai primi minuti di gioco. Al 3' Rusciani, con una meravigliosa azione, seminava il panico nella retroguar-
dia avversaria sfiorando il gol. Al 21', dopo un lungo predominio del Borussia, arrivava il meritato vantaggio, una rasoiata del centrocampista Buono, non lasciava scampo al pur bravo portiere del Vitalba. La netta superiorità tecnica della retroguardia del Borussia, non ha mai dato la possibilità al Vitalba di avvicinarsi a Pinelli che per l'intero primo tempo non è stato mai impensierito. Frastornato dal gioco spumeggiante del Borussia, al 41' arrivava il ko definitivo targato Margiotta che di testa insaccava sfruttando un traversone di Rusciani. Il secondo tempo è stato poca cosa, il Borussia si è limitato a gestire il risultato ed a controbattere le incursioni del Vitalba che in ve-
La squadra del Borussia (foto dal sito ufficiale della squadra)
rità sono state abbastanza velleitarie, solo al 72' si sono visti con un tiro da fuori area parato senza problemi da Pinelli. I padroni di casa escono da questo incontro consci di aver disputo una gara sottotono, mentre i
ragazzi di Mister Viola, potranno lavorare tranquilli durante la settimana e preparare nel migliore dei modi la difficile gara contro il Moliterno. Roberto Martino provinciamt@luedi.it
Sport 41
Giovedì 23 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League A Londra la Roma dà segnali di ripresa ma perde col Chelsea e Aquilani per infortunio
L’Inter è quasi agli ottavi Ai nerazzurri basta un gol di Adriano per battere l’Anorthosis Gesto d’intesa tra Adriano e Mourinho
INTER ANORTHOSIS
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INTER (4-3-3): Toldo 6.5; Maicon 6.5, Cordoba 6, Chivu 6, Zanetti 6.5; Muntari 6, Cambiasso 6 (37' st Burdisso sv), Stankovic 6; Adriano 6.5 (37' st Cruz sv), Ibrahimovic 6, Mancini 5 (18' st Quaresma 6). In panchina: Julio Cesar, Materazzi, Santon, Balotelli. Allenatore: Mourinho 6. ANORTHOSIS (4-2-3-1): Beqaj 6; Ocokoljic 6, Katsavakis 6.5, Costantinou 6, Leiwakabessy 6.5; Dobrasinovic 6 (43' st Frousos sv), Dellas 6; Bardon 6 (31' st Tsitaishvili 6), Savio 6.5, Laban 6.5; Sosin 4 (1' st Taher 6). In panchina: Nagy, Panagi, Samaras, Theodotou. Allenatore: Ketsbaia 6,5. ARBITRO: Webb (Inghilterra) 6. MARCATORE: 44' pt Adriano. NOTE: serata buona, terreno in discrete condizioni, spettatori 25.000, angoli 12-2 per l’Inter. Ammonito: Katsavakis. Recupero: 1' pt e 3' st.
un gol dell’Imperatore a fine primo tempo, dopo una bella azione Ibrahimovic-Maicon, per sbloccare la partita che l’Anorthosis aveva congelato con un’attenta occupazione del centrocampo. La squadra di Mourinho ha abbozzato qualche scambio stretto, ha tentato di passare con tiri da lontano, ma i risultati sono stati modesti. Talvolta Ibrahimovic ha esagerato con le sue giocate, Mancini ha sbagliato parecchio, Adriano nella frenesia di dimostrare a Mourinho la sua buona volontà, non è riuscito a dare concretezza al suo gioco e da
dietro le proiezioni di Maicon sono stati meno frequenti e incisive del solito. La partita è diventata barbosa fin quando, al 44', Ibrahimovic da sinistra ha tagliato il campo con un traversone per Maicon, piazzato dall’altra parte: il terzino ha messo al centro dove Adriano di testa ha lasciato di sale il portiere Beqaj e tutta la difesa, che se lo era dimenticato al centro dell’area. Poi più nulla o quasi. Una striminzita vittoria sull'Anorthosis che basta ai nerazzurri per essersi insediati, solitari, in testa alla classifica del girone.
Duello tra Totti e Deco ieri durante ChelseaRoma a Londra
CHELSEA ROMA
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CHELSEA (4-1-4-1): Cech sv; Bosingwa 6, Ricardo Carvalho 6,5, Terry 7, Bridge 6; Mikel 6; Kalou 6,5 (32'st Di Santo sv), Deco 5, Lampard 6,5, Malouda 5,5 (1'st Belletti 6); Anelka 5,5 (47'st Paulo Ferreira sv). In panchina: Cudicini, Ivanovic, Alex, Stoch. Allenatore: Scolari 6. ROMA (4-1-4-1): Doni 6,5; Cicinho 6, Mexes 6,5, Panucci 6,5, Riise 6 (37'st Tonetto sv); De Rossi 6; Taddei 5,5 (36'st Menez sv), Brighi 6, Aquilani
6 (15'st Perrotta 5,5), Vucinic 5,5; Totti 6. In panchina: Arthur, Loria, Montella, Okaka. Allenatore: Spalletti 6. ARBITRO: Vassaras (Gre) 6,5. MARCATORE: 32'st Terry. NOTE: serata non fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000. Ammoniti: Mexes, Malouda, Terry, Panucci. Angoli: 6-2 per il Chelsea. Recupero: 1', 3'. LONDRA - Peccato. Certo, mai la Roma ha dato l’idea di poter espugnare Stamford Bridge però il pari a reti inviolate sembrava decisamente al-
MILANO - Non è stata una grande Inter come quella vista contro la Roma. C'è voluto
la portata. E invece, un colpo di testa al 32' della ripresa di capitan John Terry condanna i giallorossi alla seconda sconfitta in tre gare di Champions. E, come se non bastasse, ecco un altro infortunio muscolare, dopo quello di martedì accorso a Pizarro: stavolta si ferma Aquilani, ed è una cattiva notizia per le ambizioni di “resurrezione” di una Roma alla quale, va detto, non va bene proprio nulla. E allora nessuno si stupisce se i giallorossi chiudono il primo tempo sullo 0-0, subendo solo a tratti la foga agonistica del Chelsea, che fa davvero paura solo al 23', quando una punizione di Lampard scheggia la traversa prima di spegnersi sul fondo. Per il resto i padroni di casa hanno solo uno sterile predominio mentre la Roma, diligentemente, contiene per ripartire. E quando la stanchezza si fa sentire ci sta che, al 32' della ripresa, i Blues trovino la rete che sblocca il risultato direttamente da angolo, beffando sia Taddei che De Rossi. La Roma ha speso troppo per abbozzare una reazione e allora rischia di cadere ancora per i contropiede degli inglesi, che non rischiano mai il pari.
COPPA UEFA
In trasferta il Milan, in Olanda contro l’Heerenveen, e la Sampdoria contro il Partizan Belgrado
I gironi delle italiane
Coppa Uefa: l’Udinese stasera riceve il Tottenham
ROMA – Questo il programma delle gare di oggi dei gironi in cui sono impegnate le tre squadre italiane: GIRONE C: Siviglia-Stoccarda (ore 20.45); Partizan-Sampdoria (ore 21 su Conto Tv 3) GIRONE D: Udinese-Tottenham (ore 19.15 su Sky Sport 1); Dinamo Zagabria-NEC (ore 20,45) GIRONE E: Heerenveen-Milan (ore 20,45 su Conto Tv 1); Braga-Portsmouth (ore 21,15)
PALERMO - La coppa Uefa torna in campo oggi con la disputa della prima giornata della fase a gironi. Tre le squadre italiane impegnate nel torneo continentale (dopo l'eliminazione del Napoli) che esordiranno oggi. Nel gruppo C la Sampdoria va in trasferta sul campo del Partizan Belgrado, squadra spesso ostica davanti al proprio pubblico ma che non mette timore all’undici ligure che dovrà cercare di portar via più punti possibili. Nello stesso girone è impegnato il
Siviglia nel quale milita il centrocampista italiano Enzo Maresca e che riceverà la visita dello Stoccarda. Nel gruppo D tocca l’Udinese debutta allo stadio “Friuli” dove è attesa la visita del Tottenham. Gli inglesi di Juande Ramos sono altalenanti nel rendimento in Premier League e cercheranno di sorprendere l’undici friulano. Il Milan ha concentrato nelle ultime ore le attenzioni di media e addetti ai lavori con il “colpo” David Beckham. La squadra di Carlo
Ancelotti è volata in Olanda, in casa dell’Heerenveen, per tentare di portar via l’intero bottino. Gli olandesi non sembrano essere una formazione irresistibile ma, così come ha confermato lo stesso Ancelotti e hanno un discreto rendimento casalingo nel massimo campionato d’Olanda. Dello stesso girone fanno parte anche Braga e Portsmouth che si sfideranno in Portogallo. Seguirà le partite con la massima attenzione il Wolfsburg (club tedesco nel quale militano gli italiani
Barzagli e Zaccardo) che esordirà nel girone a partire dalla seconda giornata. Scorrendo gli altri gironi, emergono partite dall’alto tasso spettacolare come Schalke-Paris Saint Germain (girone A). Nel girone B il Galatasaray sarà opposto in casa ai greci dell’Olympiacos, mentre l’Hertha Berlino riceverà il Benfica. Nel girone F incerta e spettacolare si presenta Aston Villa-Ajax. Infine nel girone H trasferta in Russia, in casa del Cska, per il Deportivo La Coruna.
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Sport Prima divisione Rocco Maglie è il nuovo segretario, sostituisce Iovino
Giovedì 23 ottobre 2008
La strada è dura sognando Diego Il Potenza tessera Sarno, ex bambino prodigio UN ACQUISTO a sorpresa, tutt’altro che banale. La classica mossa ad effetto dietro cui si vede la mano del patron Postiglione, per quanto ultimamente defilato . Il Potenza ha pescato nel calderone degli svincolati il 20enne centrocampista Vincenzo Sarno, la scorsa stagione attore non protagonista con le maglie di Sangiovannese e Brescia (2 presenze in B). Il mancino napoletano si è legato alla società rossoblu fino al 2011. Queste poche righe di presentazione probabilmente sono indizi già sufficienti a capire di chi stiamo parlando. Era il 1999 quando l’allora 11enne Vincenzino - cosi’ divennefamoso - venne adocchiato in una scuola calcio di Secondigliano da un osservatore del Torino, che lo portò in Piemonte pagando alla famiglia 120 milioni di vecchie lire. L’operazione venne condotta secondo una precisa sceneggiatura, con tanto di palleggi davanti alle telecamere per attaccare con lo sputo al bambino prodigio l’etichetta di “nuovo Maradona”. Si ritrovò a palleggiare negli studi televisivi della Carrà e di Porta a Porta, ma le luci della ribalta - non per colpa sua - lo accecarono. L’esperienza a Torino durò solo un mese, poi a 13 anni Bruno Conti lo portò nelle giovanili della Roma ma in tre stagioni non convinse lo staff tecnico . Tornato a Secondigliano lo chiama la Sangiovannese, nella dimensione più umana di una serie C. Gli fanno un contratto per le giovanili obbligandolo in Toscana a riprendere gli studi che aveva lasciato.
MONITORAGGIO DELLA QUESTURA SUI BIGLIETTI SI SVOLGERA’ sotto il diretto controllo della Questura di Potenza la vendita dei biglietti per i tifosi del Potenza che intendono recarsi a Castellammare. La rivendita autorizzata, individuata di concerto con la società rossoblu, sarà “Cose di Teatro e Musica”in Corso XVIII Agosto, abilitata al circuito Etes che distribuisce i biglietti per le gare della Juve Stabia. La Prefettura ha reso noto che - in applicazione delle disposizioni del Casms che ha giudicato la gara ad alto rischio - sarà acquistabile in prevendita un solo tagliando per spettatore, previa presentazione di un documento di identità. La Questura provvederà a redigere un elenco dei titolari del tagliando e all’ingresso del Romeo Menti verrà chiesto di esibire il documento per verificare la corrispondenza del biglietto con l’identità di chi l’ha acquistato.
Vincenzo Sarno
Nel 2005 poi firma un triennale e debutta in prima squadra agli ordini di Piero Braglia. Risale a quel campionato il suo unico gol nel calcio professionistico, perchè poi la luce non s è più accesa. Attendiamo con curiosità di vederlo all’opera. Intanto
l’organigramma societario si è completato con il segretario che va a sostituire Bruno Iovino: si tratta di Rocco Maglie, che ha maturato esperienze nel settore amministrativo con Tricase, Taranto e Lecce. INFORTUNATI Ieri si sono allenati a parte Berretti,
Mamede e Patarini: il toscano entro domenica dovrebbe smaltire la contrattura e rientrare a disposizione, mentre serve una decina di giorni per rivedere all’opera Patarini e almeno un mese per il portoghese. I due sono alle prese rispettivamente
con uno stiramento e un’elongazione del legamento del ginocchio. Abile e arruolato Montesanto, probabilmente non arriverà in tempo per la trasferta di Castellammare il visto di esecutività per Tommaso Dei, tesserato ufficialmente ma in attesa di veder ri-
conosciuta la sua posizione nell’ormai famigerata lista dei 18 over. Problema che a Sarno non interessa, perchè sull’etichetta di baby fenomeno da rilanciare si legge l’annata 1988. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
eleven di domenica prossima, al cospetto di una squadra che ha perso solo due volte, vinto una e pareggiato ben cinque volta finora, segno che è certo team da prendere con le molle, mettendo in campo grinta, determinazione, spirito di gruppo come tutti ci si attende in questo momento dal Melfi. Per sostituire Gabrieli, si pensa all’inserimento di Ferrato o allo spostamento di Gambi in mez-
zo, al fianco di Rizzo, con Sciannamè come esterno sinistro basso anche se, l’arretramento di Frasca in quel ruolo potrebbe essere un altro degli esperimenti da provar in questi giorni. Per quel che concerne Mitra, si potrebbe puntare invece a dare spazio all’inventiva del giovane Davide Petagine o a rinfoltire il centrocampo facendone uno più massiccio e muscolare, visto anche il dover giocare
in trasferta, finendo con il togliere spazio, e campo, agli avversari. Nel secondo caso tante le possibilità, con Maio, lo stesso Sciannamè, l’inserimento di Gilfone in mezzo al campo, o quello di uno tra Caciagli o Mastroieni. Ne sapremo di più già oggi, anche se tutto, sarà rinviato certo a sabato o addirittura a domenica a pochi istanti da una gara davvero importantissima. Antonio Baldinetti
Seconda divisione Oggi prove anti Val di Sangro
Melfi, Petagine e Ferrato dall’inizio le idee di Palumbo Come sostituire a Val di Sangro i due squalificati Mitra e Gabrieli, elementi esperti nei due ruoli di faro del centrocampo e di difensore centrale. Appare questo il maggior dilemma del Melfi in questi giorni e le prime risposte, con le verifiche da farsi ovviamente sul campo, dovrebbero arrivare nella partitella tradizionale di metà settimana, che si svolgerà nel pomeriggio sul terreno della Sata di San Nicola di Melfi. Sul campo del Cedas, oltre alla condizione di singoli e gruppo, per mister Palumbo anche la necessità di provare schemi e soluzioni che permettano di sopperire, senza soffrirne poi in maniera intensa da parte del resto del gruppo, alla mancanza di due pedine importanti oltre che della continuità esperta nella mediana che dal portiere, proprio attraverso Gabrieli e Mitra, porta poi alla punta esperta identificata in De Angelis. Due elementi fondamentali nello scacchiere tecnico tattico del tecnico gialloverde, a mancare proprio in quella che necessariamente deve, e non potrebbe esser altrimenti, trasformarsi nella partita del rilancio del Melfi Calcio, un rilancio in termini di punti e di morale, in considerazione di tre sconfitte di fila e di cinque in totale finora su otto partite disputate, che non si può più rinviare se non si vuol sof-
De Angelis esultante
frire ulteriormente in questo avvio davvero difficile. E’ chiaro quindi che, da oggi e fino alla seduta di rifinitura di sabato, per il tecnico venosino necessità di verificare più cose, di provare uomini in quei due ruoli, capire se potrà affidarsi a giovani in vena di esaltarsi insieme al resto del gruppo in questo momento delicato ma adatto per l’attesa inversione di tendenza o dovrò sopperire all’assenza di Mi-
tra e Gabrieli cercando soluzioni alternative che poi passino attraverso il chiedere un sacrificio ulteriore ad elementi in grado di giocare in più ruoli. Per ora, chiaro, sono solo ipotesi ma già da oggi nel test in famiglia si inizierà a comprendere cosa bolle in pentola, quali le soluzioni adottabili e quelle che, dopo verifica sul campo più e più volte, saranno poi riproposte in terra abruzzese nella start
Sport
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Pure Marsico dovrebbe essere assente in Campania
Matera, Garcia ai box MANUEL Garcia destinato a dare forfait per Sant’Antonio, mentre Alberto Marsico potrebbe seguirlo ma solo per una scelta precauzionale visto che sta recuperando una noia di natura muscolare. «Garcia ha subito una botta. Appena è entrato c’è stata un’entrata dura sul polpaccio destro. Ovviamente ha stretto i denti ed ha fatto il suo compito. Ovviamente-spiega il diesse Saverio Zaza-bisognerà valutare l’entità dell’infortunio». A chiarirla è il massaggiatore del Matera, Pasquale Smaldone. «Si tratta di una leggera distrazione muscolare. Sta facendo terapia e in questo momento non è facile pronosticare una sua presenza a Sant’Antonio Abate. In merito ad Alberto Marsico, si è allenato quasi regolarmente con il resto della squadra. Chiaramente, se sarà necassario si azzarderà un suo rientro, ma questo è un discorso che al momento non si può fare». La sensazione è che entrambi non saranno utilizzabili domenica ed alla lista degli indisponibili c’è da aggiungere anche Tonio Chisena che deve scontare la seconda giornata di squalifica rimediata a Pomigliano dopo l’espulsione diretta. Quindi difficile ipotizzare particolari cambi o alchimie particolari, perchè Corino sembra quasi
Manuel Garcia
obbligato a confermare lo stesso undici sceso in campo contro la Turrs domenica scorsa. Il momento, dal punto di vista dei risultati, non è il migliore ma la squadra è andata a bersaglio tante volte, pur non facendo centro nel modo da portare a casa i tre punti. Toccherà a Principiano prendere in mano la situazione,
in effetti il trequartista non ha fatto vedere ancora nulla di eccezionale. Sulle qualità del calciatore non ci sono dubbi, d’altronde l’anno scorso ha praticamente salvato da solo il Matera. Quest’anno tra infortuni e cali di condizione improvvisi, Principiano non è mai andato oltre la sufficienza. Addirittura a Pomigliano dopo trenta minuti era già cotto, come si dice in gergo. Si è rivisto Angelo Venezia, mentre De Vita è ancora i box. Il neo preparatore atletico del Matera, Cristian Parabita, ha ereditato varie situazioni di crisi e sta lavorando a queste con grande passione e umiltà. Inoltre ha preso sotto cura Antonio La Fortezza che ha da recuperare la condizione fisica e smaltire qualche chiletto di troppo. Comunque, La Fortezza ha già fatto vedere in queste prime apparizioni con la palla al piede in allenamento, di essere un elemento che può dare grande aiuto al Matera per raggiungere l’obiettivo prefissato. E’ apparso in grande forma e crescita anche Mauricio Pedano. Probilmente c’è da sottolineare il famoso detto “la concorrenza migliora il prodotto” e sembra che la cosa non abbia confini, compreso il Sudamerica. Renato Carpentieri
A Sant’Antonio Abate c’è l’emergenza attacco IL direttore sportivo La Mura: "Al Sant´Antonio servono due attaccanti". Dopo la sconfitta di Ischia, la quarta dall’inizio del campionato e la seconda consecutiva, in casa Sant’Antonio Abate è tempo di interrogarsi sulla situazione della squadra ed in particolare sulla classifica che, dopo la debacle ischitana, rischia davvero di diventare critica dopo appena due mesi dall’inizio del campionato. Grande punto interrogativo è rappresentato dall’attacco, a secco da diverse partite, ed anche la situazione infortunati. Coccorullo è ancora fermo e difficilmente ci sarà domenica contro il Matera. Stanzione, invece, lavora a parte e sulla carta ha maggiori chance di essere recuperato per la gara con i lucani. “Siamo consapevoli del fatto che non siamo in un buon momento - ha commentato il direttore sportivo La Mura – Sono convinto che per il Sant’Antonio verranno tempi migliori.
Ci rendiamo perfettamente conto anche del fatto che questa squadra va ulteriormente rafforzata soprattutto in attacco. Abbiamo bisogno di una punta, forse anche due. Solo così potremo essere al livello delle altre squadre. Per le prossime partite sarà importante recuperare anche alcuni infortunati. Coccorullo e Stanzione sono due elementi indispensabili per il nostro gioco; non possiamo permetterci di regalarli alle altre squadre. Contro il Matera probabilmente non ci saranno e per noi sono defezioni importanti”. “Dobbiamo riprenderci – ha dichiarato invece il dg Aniello Lombardi -, domenica potrebbe essere l’occasione giusta. E’ una partita difficile. Il Matera è una grande squadra: Noi cercheremo di dare il massimo. Spero molto nel sostegno del pubblico. Può essere davvero il dodicesimo uomo in campo”.(comunicato stampa Sant’Antonio).
Il Francavilla non potrà utilizzarlo per due turni
Gioia salta pure il derby FRANCAVILLA – Settimana importante in casa sinnica, dopo il pareggio casalingo ottenuto domenica scorsa contro i brindisini del Fasano, terminato con il risultato di 1-1, occhi puntati sulla insidiosa trasferta di Pomigliano. Il tecnico serbo Ranko Lazic, potrà contare sul recupero dell’esterno di centrocampo Cristian Vinciguerra, che pare aver risolto i problemi muscolari che l’hanno costretto a saltare la gara di domenica passata. Invece, dovrà rinunciare al difensore centrale Giancarlo Gioia, fermato per due turni, dopo la decisione del giudice sportivo, a causa dell’espulsione rimediata nella gara con il Fasano, per ripetute proteste da parte del difensore senisese. Quindi per Giancarlo Gioia c’è da saltare la gara di Pomigliano e quella in casa contro il Matera. Quindi, il derby non avrà un “duello” in campo tra Gioia e l’ex Chisena che iunvece rientrerà proprio in quella occasione. Per il resto, la formazione non dovrebbe subire altri cambiamenti. Nella passata stagione, il Francavilla ottenne un ottimo pareggio in terra campana con il risultato di 0-0. Il Pomigliano, guidato in panchina dal tecnico Giovanni Bucaro, si sta comportando abbastanza bene in questo campionato, occupando con tredici punti il quinto posto in classifica. La sconfitta di domenica scorsa, rimediata in trasferta, contro il Bacoli Sibilla, fa capire come la partita si presenti molto importante per i campani, che di certo non vorranno sprecare un’altra occasione. Ricordiamo, che lo stadio “Ugo Gobbato” della
cittadina campana, risulta uno dei più “caldi”, in termini di tifoseria, dell’intero girone H. Quindi, per Del Prete e compagni, un match da preparare con le dovute attenzioni, senza commettere nessun minimo errore, che potrebbe essere fatale ai fini del risultato. Di certo, la squadra che scenderà in campo, ci metterà tutto l’impegno per cercare di guadagnare punti, se poi dovesse arrivare una vittoria, allora sarà davvero un risultato eccellente, su un campo sulla carta proibitivo. A tal proposito, ricordiamo che i rossoblu, non ottengono una vittoria da tre turni, l’ultima, risale alla quarta giornata, con la vittoriosa trasferta di Francavilla Fontana, ottenuta con il risultato di 1-0. Claudio Sole sport@luedi.it
BREVI Giudice, Due turni pure a Persia del Bitonto Il Giudice Sportivo, in merito alle partite della settima giornata di andata di Serie D ha sanzionato i seguenti Allenatori: per 2 gare Morales Adriano (Grottaglie); per 1 gara, Bucaro Giovanni (Pomigliano). A carico di atleti: per 2 gare Gioia Giancarlo (Francavilla), Persia Alessio (Bitonto), per 1 gara Piroscia Daniele (Grottaglie), Di Napoli Carmine (Bacoli Sibilla), Napolitano Antonio (Pianura).
Pomigliano, arriva Gomes e Panatteri saluta Novità sostanziosa di mercato per il Pomigliano,l’attaccante siciliano Panatteri,fortemente voluto da mister Bucaro in estate, ha risolto il proprio rapporto con il club caro al presidente Romano per motivi di carattere familiare. L’ex Siracusa per via di un brutto infortunio al metacarpo che lo rende ancora convalescente, non ha potuto esordire in campionato lasciando la città dell’Alfa con due sole presenze in Coppa Italia. Il ds Agostino Romano ha subito provveduto ad ingaggiare l´attaccante di nazionalità francese Matheiu Gomes, classe 85, cresciuto calcisticamente in Spagna dove ha militato prima nella squadra B del Real Sociedad e successivamente nel Ud Salamanca dove ha disputato due campionati totalizzando 19 reti giocando tra l’altro insieme a Carlos Vela che attualmente milita nell´Arsenal. Gomes potrà giocare non appena saranno evase le pratiche burocratiche del caso. Giancarlo Gioia in azione ad Angri
L’attaccante del Real Grumento ha fermato la corsa della capolista Fotitudo Moliterno
Scaldaferri, doppietta che accorcia la classifica MAURO SCALDAFERRI riapre il campionato e rimette tutto in gioco. Con la doppietta personale è stato fermato la capolista Fortitudo Moliterno che viaggiava spedita senza che ci potessero essere rivali. E non è stato così perché con i due gol dell'attaccante biancazzurro il Real Grumento si è potuto imporre nel derby con il risultato di 2-1 e precisamente con una rete per tempo. Infatti per la Fortitudo Moliterno c'è stata la rete che ha accorciato le distanze nella parte finale della gara. In questo modo ora in vetta i moliternesi sono stati raggiunti dal Castelsaraceno, la cui squadra ha perso soltanto una volta in campionato, manco a farlo apposta a Grumento per 4-1. La compagine di Prete si può definire scherzosamente solo perché ci troviamo alla quarta giornata una formazione “ammazzagrandi” dato che le uniche vittorie le ha conquistate contro due squadre che sono piazzate in vetta alla classifica. Dall'incontro tra Real Grumento e Forti-
tudo Moliterno avrebbe potuto beneficiare lo Sporting Chiaromonte che in caso di vittoria ad Episcopia avrebbe potuto balzare al comando senza dividere la prima piazza della classifica con qualche altra avversaria. Così adesso Prete dopo la sconfitta interna di una settimana fa con il Nemus per 1-2 che è a pari punti riprende coraggio e può immettersi nuovamente sulla carreggiata dell'alta della classifica dopo che era sfuggita per un risultato che stonava male visto il blasone dei suoi uomini. Domenica prossima il Real Grumento è attesa dalla trasferta di San Severino Lucano e la squadra di Saverio Marino che in casa non ha mai perso e che nella giornata passata ha colto il primo punto esterno sul campo del Nemus non va presa sotto gamba. Prete sa bene che il girone C è equilibrato, tosto e ferreo e non vuole perdere altre chance per lottare per le prime posizioni della classifica. b.b.
Scaldaferri del Real Grumento
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Sport Coppa Italia Anthoi, Cella, Dutra, Ferracane e doppietta di Guerra
Giovedì 23 ottobre 2008
Murese, round qualificazione Sei reti allo Scanzano e passaggio in cassaforte MURESE 2000 ATL. SCANZANO
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F.C. MURESE 2000 AURORA: Cocina; Innocenti; Ferracane; Cella; Lotano (al 71' Tummillo); Nardiello; Cardillo; Antohi (al 61' Galante); Dutra; Iacullo V.; Guerra (al 58' Glorioso); all. Lardo; A disp. Scaldaferri; Zaccardo; Carlucci; e Di Senso. ATLETICO SCANZANO: Di Stefano; Decaro; Palermo (al 71' Dattoli); Frabetti L.; Lanzara; Carone; Corleto Carlomagno; Laviola; Frabetti R. (al 73' Mairo); Parisi (al 58' Guaiano); all. Calone; a disp. Melidoro. ARBITRO: Martone Domenico di Venosa; Collaboratori: La Salvia Leornardo di Potenza e Petrone Salvatore di Potenza. RETI: al 13' Cella; al 36' Antohi; al 49' Dutra; al 51' Guerra; al 53' Guerra; e al 79' Ferracane. NOTE: Ammoniti: al 69' Frabetti L. per proteste; al 79' Ferracane per essersi tolta la maglietta; all'85' Iacullo V. per proteste. Spettatori: circa 200.Recuperi: 0' e 1' LA MURESE di Mister Lardo, con un risultato tennistico, si è aggiudicato il primo round di andata di Coppa Italia con l'Atletico Scanzano. I padroni di casa hanno disputato un'ottima gara con Iacullo V., Ferracane, Cardillo e Guerra sugli scudi, mentre nella squadra avversaria si è messo in evidenza Frabetti L. La Murese ha fatto vedere un buon possesso di palla con le due fasce molto attive e con Guerra e Dutra sempre pronti a capitalizzare al meglio le occasioni avute, e Iacullo V. autore di un bellissimo gesto tecnico con un tiro al volo mancino di rara fattura. Lo Scanzano si è fatto vivo con un paio di azioni insidiose a ridosso della prima e seconda marcatura. La Murese parte subito in attacco. Al 5' cross di Dutra e un difensore provvidenzialmente anticipa in angolo di un soffio Nardiello. Al 6' prima vera occasione per i padroni di casa. Corner di Iacullo V. per Cella da due passi di un niente trova l'impatto vincente. All'11' verticalizzazione di Iacullo V. per Guerra e Di Stefano in uscita bassa sventa la minaccia. Al 12' occasionissima, con Ferracane che crossa da sinistra e sul secondo palo Dutra schiaccia di testa e il portiere d'istinto con i piedi ribatte. Al 13' la Murese sblocca il risultato. Cross di Cardillo, Guerra prolunga di testa e Cella sul secondo palo incrocia di destro e
In alto le squadre di Scanzano e Murese, a sinistra Ferracane e Lotano in azione ieri ed a destra Cella, mentre in baso alcuni tifosi della Murese squadra che viaggia col vento in poppa sia in campionato che in Coppa Italia
manda la palla in rete sul palo più lontano. La reazione dello Scanzano è immediata. Al 14' Frabetti R. in diagonale sfiora il palo. Al 16' punizione di Lotano dai trenta metri che colpisce la base del palo, poi la palla carambola sul corpo del portiere e termina in angolo. Al 20' Iacullo V. aziona Ferracane sulla sinistra e quest'ultimo effettua un preciso traverso e Guerra da due passi manda di poco al lato. Al 25' Parisi dopo un buco difensivo dei padroni di casa calcia alto oltre la traversa dal limite dell'area di rigore. Al 29' Frabet-
ti R. di testa manda la palla tra le braccia del portiere. Al 33' con un rasoterra debole Decaro impegna nella parata a terra il portiere. Al 34' Dutra fugge sulla destra, va sul fondo e serve in dietro per Cardillo che verticalizza per Guerra, la palla termina a Cella che tutto solo davanti al portiere a colpo sicuro, ma De Stefano con il corpo ribatte. Al 35' Lotano di testa spedisce la palla di poco al lato dopo un corner di Iacullo V. Al 37' tiro di Parisi, e sulla sfera si inserisce Frabetti L. che per poco non beffa Cocina. Nella ripresa la Murese dilaga.
Al 49' Dutra trova subito il tris. Il Gaucho partito sul filo del fuorigioco, ha superato un avversario e di piatto ha mandato la palla nel sacco. Al 51' quarta rete. Cardillo ha servito Iacullo V. dentro l'area che con tocco magico ha liberato Guerra davanti al portiere e di potenza ha messo la palla sotto la traversa. Al 53' arriva anche la quinta rete. Cella affonda sulla sinistra entra in area e lascia partire un diagonale e sul secondo palo Guerra da vero opportunista trova il tapin vincente. Al 63' punizione potente di Ferracane che il portiere devia oltre la traversa. Al 70' nuova punizione di Ferra-
cane che colpisce l'incrocio dei pali. Al 77' corner di Innocenti, e di sinistro Iacullo V. dai 30 metri di sinistro colpisce il palo, la palla termina a Ferracane che calcia di prima e il portiere respinge d'istinto. Al 79' Ferracane con una punizione alla Maradona chiude ogni discorso qualificazione mandando la palla nel sette alla sinistra del portiere. Gara senza storia, ma è chiaro che la squadra di Franco Calone ha onorato l’impegno e non ha un organico che gli consente di gestire sia campionato che Coppa Italia. Carmine Pepe sport@luedi.it
A Malito e Sanseviero del Lauria risponde l’Avigliano con la doppietta di Petilli
L’equilibrio rimanda tutto al ritorno AVIGLIANO VAL.LAURIA
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AVIGLIANO: Vaccaro, Tornillo (34' st Ottati), Muzzillo, Camelia , Carlucci D., Potenza, Fiorino, Santopietro, Petilli, Di Pietro, Greco (13' st Lorusso). A disp. Chianese, Carlucci W., Sileo, Petraglia, Smaldore. All. Filadelfia. VALDIANO LAURIA: Loguercio, Colombo (19' st Calandriello), Torre, Di Falco, Pascuzzo, Guida, Chiacchio (1' st Salamone), Malito, Sanseviero, Cava (33' st Discepolo), Salvitelli. A disp. Serra, Zuccarelli, D'Alto, Polito. All. Masullo. ARBITRO: Russo di Bernalda (Esposito-Diotisalvi). RETI: pt 18' Malito (V), 26'
Petilli (A); st 5' Sanseviero (V), 32' Petilli (A). NOTE: Ammoniti Muzzillo, Petilli, Carlucci D. e Lorusso dell'Avigliano; Pascuzzo e Sanseviero del Valdiano. Angoli 5-1 per il Valdiano. Recupero 1' pt, 3' st. ANCORA GOL ed emozioni tra Avigliano e Valdiano, nella replica del match andato in scena tre giorni fa sul campo di Marsico Nuovo. Stavolta finisce in parità, un risultato che fa gioco alla squadra di mister Masullo sulla strada che porta alle semifinali di Coppa. Ma che in fin dei conti può andar bene anche all'Avigliano, riuscito a tenere in bilico il discorso qualificazione al termine di una gara a inseguimento.
I due allenatori cambiano qualcosa negli schieramenti iniziali rispetto al campionato, e così i primi minuti, all'insegna dello studio reciproco, scorrono via senza emozioni. La prima conclusione degna di nota è di Di Pietro, che con l'esterno destro da fuori non sorprende Loguercio. Il Valdiano comincia a macinare gioco e al 13' si fa pericoloso dalle parti di Vaccaro con Chiacchio, il cui tiro-cross è respinto in extremis da Muzzillo. Dopo cinque minuti gli ospiti passano: su lancio lungo della difesa valdianese, Salvitelli spizza di testa per l'accorrente Malito, che si invola sulla sinistra e, liberatosi del marcatore, scaglia una sassata dal limite che buca il sette alla sinistra di Vaccaro.
L'Avigliano subisce il colpo ma si riorganizza, e alla prima occasione utile pareggia. Il gol arriva su azione di angolo: Di Pietro da sinistra calcia a giro in mezzo, la palla attraversa tutta la linea di porta e giunge sul secondo palo dove Petilli (lasciato colpevolmente solo) non deve far altro che spingerla in fondo al sacco. Altra palla gol per i granata al 31' con Santopietro, ben assistito da Grieco ma impreciso nella conclusione rasoterra. Ultima azione del tempo (46') ancora di marca aviglianese, con Petilli che alza di poco la mira dal vertice sinistro dell'area. L'ingresso in campo del bomber Salamone, a inizio ripresa, è il segnale che il Valdiano non si vuole accontentare: e dopo soli 5
Petilli a segno due volte ieri
minuti la formazione campano-lucana rimette il naso avanti. Sanseviero, su lancio di Cava, è bravo a evitare il fuorigioco e a tu per tu con Vaccaro lo beffa con un rasoterra che il numero uno aviglianese riesce quasi a neutralizzare. Gli ospiti a quel punto addormentano la partita, ma quando il risultato sembra
congelato l'Avigliano trova il guizzo che vale il pari: perfetta la triangolazione al limite dell'area tra Di Pietro, Santopietro e Petilli, con quest'ultimo che è bravissimo ad accentrarsi e piazzare la sfera all'angolo basso alla sinistra di Loguercio. Luca Carlone sport@luedi.it
Sport 45 Coppa Italia A Marconia la noia la fa da padrone, ma all’Irsina va bene così Giovedì 23 ottobre 2008
Armenise risponde a Mels Vantaggio del Pisticci siglato su calcio di rigore PISTICCI IRSINESE
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PISTICCI Coretti, Lorenzatti, Casale, Lavecchia, Di Maria, Amato, Magno, Prisco, gagliardi, Mels, Grieco. A disposizione: Clementelli, Montano, De Biasi, Guarino, De Nittis. All.: Valente IRSINESE: Cucuglielli, Squicciarini, Piscitello, Cannito, Sansone, Girone, Piccininno, Lorusso, Armenise (26' s.t. Fiorino; 43' s.t. Popolizio), Di Nardo, Morelli (11' s.t. Laurieri).A disposizione: Fiore, Cantacesso, Cardano, Cavaliere. All.: Patella RETI: Mels (R) 40' p.t.; Armenise 26' s.t. NOTE: Ammoniti: Lorenzatti, Prisco, Mels; Di Nardo. Espulso: Mels. Recuperi 1' e 3'. Giornata primaverile, con terreno leggermente scivoloso. Spettatori 100 circa. MARCONIA - Partita poco gradevole e povera di spunti tattici quella tra Pisticci ed Irsinese, valevole per l'andata dei quarti di Coppa Italia. Finisce 1-1 tra due squadre molto rivoluzionate rispetto al loro undici di partenza causa infortuni e defezioni varie. La sensazione è che entrambe avrebbero volentieri fatto a meno di affrontare un appuntamento ufficiale in questa situazione. Ma è d'obbligo onorare l'impegno ed i due tecnici, Valente e l'ex Pisticci Patella, fanno il possibile nel tentativo di allestire una formazione accettabile. Al Pisticci mancano Fortunato e Salerno, ma Clementelli, Montano, De Biasi, Guarino e De Nittis vanno in panchina solo pro forma essendo nei fatti indisponibili, tanto che Valente non opera alcun cambio. Le defezioni dell'Irsinese non sono da meno, viste le assenze di Cristallo, Giancaspero, Vitale, Gasparre e Vitariello. L'esperto Cavalieri ed il bomber Fiorino vanno in panchina. Con gli organici rivolu-
Il rigore messo a segno ieri da Mels contro l’Irsinese a Marconia (foto www.gialloblè.it)
zionati le due compagini giocano al risparmio onde evitare ulteriori rischi in vista degli importanti incontri di campionato previsti per domenica prossima. Nel primo tempo Pisticci
ed Irsinese riescono comunque a non sfigurare, grazie alla loro capacità di tenere sostanzialmente in ordine i reparti. Diversa la ripresa dove entrambe le squadre si sfi-
lacciano, arrancano in fatto di manovra e producono poco in fase di impostazione. Al 10' ci prova Mels su punizione dalla distanza, ma l'ex Cucuglielli non ha problemi a raccogliere una
conclusione centrale. Al 17' Mels va al tiro dal limite, la sfera rimpalla su un difensore e schizza a rete senza impensierire l'estremo rossonero. La prima vera occasione da gol capita agli ospiti: al 23' Armenise riceve palla da destra, controlla in area, punta la porta, ma viene chiuso da una tempestiva uscita di Coretti che rimedia in angolo. Tre minuti dopo la pronta risposta del Pisticci: Mels usufruisce di una punizione dalla destra dell'area, la posizione non è ideale per il suo destro, ma l'argentino calcia forte e teso di mezzo esterno, chiamando agli straordinari un ottimo Cucuglielli, che si salva in corner.. Anche l'Irsinese ci prova su calcio piazzato: al 32' il sinistro di Piscitello da posizione angolata impegna Coretti, ma il tiro è tanto potente quanto centrale e la sfera è facile preda del portiere gialloble. L'equilibrio si rompe al 40' quando Mels riceve palla in area, la difesa ospite
pasticcia e recupera chiudendo irregolarmente il fantasista. Per l'arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Mels che spiazza Cucuglielli e trasforma in modo impeccabile. Nella ripresa accade poco. Alla prima occasione degna di nota l'Irsinese agguanta il pareggio. Corre il minuto 26 quando Armenise si fa trovare pronto a raccogliere sul secondo palo una punizione tesa battuta nella mischia da destra. La palla carambola sul palo, sulla traversa e poi finisce in rete. Il Pisticci non si riorganizza per l'assalto finale rendendosi pericoloso solo con Magno dalla distanza. Sul finire viene espulso Mels per somma di gialli. Il pareggio con reti soddisfa ovviamente la squadra ospite, ma al ritorno potrebbe essere un'altra partita nella speranza di veder ridotte le defezioni da ambo i lati. La qualificazione è ancora apertissima. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Partita combattuta con la squadra di Di Mase che vince, ma solo ai punti
Ferrandina esce indenne da Picerno PICERNO FERRANDINA
0 0
PICERNO: Perna; Salvia; Bochicchio; Olita; Farenga; Damiano (33' Coviello); Quagliata; Ciardiello; Aurisio (42's.t. Sodo); Caivano; Santarsiero (26's.t. Paterna). A disp.: Arleo, Spera, Naturale, Buonasegna. All. Di Mase. FERRANDINA: De Vincenzo (1's.t. Policano); Granato; Matrice; Romeo; Mastrangelo; Ciardo; Saulle (21's.t. Cirillo); Santaniello; Messeri; Forino; Greco (41's.t. Russo). A disp.: Pantone, Giglio. All. Stigliano. NOTE: Ammoniti Olita, Santarsiero (P); Ciardo, Messeri (F). PICERNO - Finisce a reti inviolate l'andata di Coppa Basilicata tra Picerno e Ferrandina. Il pareggio premia gli aragonesi, che nel match di ritorno avranno sicuramente un certo vantaggio, potendo sfruttare al meglio il fattore campo, e tentare così
ECCELLENZA
l'approdo alle semifinali. La partita è stata abbastanza combattuta con il Picerno che esce vincente ai punti, in virtù delle maggiori occasioni create rispetto agli avversari, i quali seppur avendo avuto maggior fluidità di manovra, non hanno creato molte apprensioni alla difesa del Picerno. Padroni di casa subito proiettati in avanti ad inizio partita. Al 2' Ciardiello cerca la conclusione dalla distanza con palla che si alza sulla traversa. Dopo pochi minuti Caivano si avventura in dribbling sulla sinistra, salta due avversari e crossa in mezzo per il nuovo arrivo Aurisio, ma la palla viene deviata in angolo. Il Ferrandina risponde con l'ex Messeri, ma il tiro dell'attaccante dal limite è fuori misura. L'attaccante ci riprova in contropiede, ma capitan Farenga (ancora una prova sublime la sua) allunga il passo e salva in extremis. Il Picerno prova a far male con Caivano che dopo aver raccolto una re-
CLASSIFICA
spinta, prova il pallonetto in area, ma il portiere dopo essersi rialzato blocca senza grandi patemi. Al 36' il Ferrandina prova il colpaccio ancora con Messeri, che da posizione ravvicinata manda fuori l'occasione più nitida per i suoi. Gran finale di primo tempo per gli uomini di mister Di Mase, al 40' cross di Salvia che pesca Aurisio in area, ma la sua girata a volo finisce di poco a lato sul secondo palo. Dopo pochi minuti Caivano fa tutto da solo, entra in area dalla sinistra e prova a sorprendere il portiere sul primo palo,ma ancora una volta senza fortuna. Nel secondo tempo il Ferrandina prende in mano le redini del gioco, lasciando al Picerno ampi spazi in contropiede. Al 10' Ciardiello serve Quagliata in area, che da destra fa partire una sassata sulla quale il neo entrato Policano è costretto agli straordinari. Al 27' Caivano su lancio lungo dalla difesa, cade in area a contatto con un difensore ma l'arbitro lascia prose-
Di Mase del Picerno
guire. Un minuto dopo ancora uno scatenato Caivano si inventa una giocata delle sue, percussione per via centrale e bolide dai trenta metri che coglie in pieno il palo alla sinistra del portiere. Allo scadere ultima opportunità per i locali con Aurisio che dopo essersi coordinato bene manda fuori da buona posizione. Leonida Russo
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Sport Fantacalcio Bari, Grosseto e Vicenza comandano il campionato di B
Giovedì 23 ottobre 2008
Calcio a 7
Il Milan ringrazia la pioggia Con i rinvii ha agganciato Inter e Fiorentina MATERA - Prende decisamente forma la classifica di serie A che, dopo sei giornate, vede in testa a quota quindici punti il trio composto da Fiorentina, Inter e Milan. Il terzetto, però, potrebbe presto trasformarsi in una coppia dal momento che la squadra rossonera ha disputato una gara in più, e precisamente quella giocata e vinta contro il Catania quale anticipo della quindicesima giornata, mentre tutte e tre hanno dovuto saltare il turno di sabato scorso a causa di un violento acquazzone. Il nubifragio ha interrotto la partita tra il Milan e il Cagliari, in quel momento sul risultato di tre a tre, ed ha indotto gli organizzatori del torneo a rinviare le successive gare Chievo - Fiorentina e Inter Bologna. Occorre anche dire che al momento dell'interruzione mancava una manciata di minuti alla fine e dunque adesso vedremo quali saranno le decisioni del giudice sportivo, ma è molto probabile che la gara venga ripetuta come è giusto che sia. Al di là di ciò vale la pena soffermarsi sull'incontro tra il Cagliari e il Milan, una partita dagli alti contenuti tecnici ed atletici. Primo tempo da assegnare sicuramente ai ragazzi allenati da Giuseppe Battilomo che, dopo essere passati in vantaggio con Ventura ed essere stati raggiunti da Giuseppe Maino, hanno nuovamente allungato con Ventura e Fontana. Nella ripresa i rossoblu, pur privi del bomber Paolo Rifino, hanno impresso alla gara un ritmo altissimo riuscendo a raggiungere il pareggio grazie a due tiri fotocopia scagliati dalla lunga distanza. Subito dopo il diluvio che ha costretto giocatori e spettatori ad un fuggi-fuggi generale. Il turno è stato così vivacizzato dalle vittorie del Napoli e del Lecce che hanno rispettivamente sconfitto il Genoa e la Lazio e hanno guadagnato la seconda posizione in classifica. Entrambe le gare sono state comunque molto com-
Ventura del Milan e accanto Pino Battilomo
battute e vivacizzate da clamorosi colpi di scena a testimonianza del sostanziale equilibrio che caratterizza questo campionato, un torneo in cui quasi mai il pronostico è scontato e molto spesso le gare sono decise da episodi o da situazioni contingenti. Vince, come detto il Napoli, ma quanta fatica per piegare un Genoa che già al settimo minuto si trovava in vantaggio per tre a zero grazie alla rete di Francesco Tubazio e alla doppietta di Roberto Zimmari. Le reazione napoletana era però veemente ed immediata, e si concretizzava grazie a Francesco Papapietro il quale andava a segno per tre volte prima del fischio di fine primo tempo che si concludeva così sul perfetto pareggio. Nella ripresa nuovo botta e risposta firmato dal biancocelesti Luciano Di Cuia al 34' minuto, e del rossoblu Vito Festa al 41', ma a cinque minuti dalla fine il gol vittoria siglato da Emanuele Tralli. Avvincente e ricca di colpi di scena, oltre che di gol, anche la gara tra il Lecce e la Lazio. A far pendere la bilancia dalla parte dei salentini le tre reti siglate nella ripresa, tra il 44' e il 52', da Giovanni Marcosano, Dona-
Michele Mancino tecnico del Lecce
Daniele Conte e Bruno Barbafolta, autori di 6 gol a testa rispettivamente con Bari e Albinoleffe
to Braia e Raffaele Paladino. In precedenza, per i laziali, erano andati a segno tre volte Antonio Natrella, due volte Tommaso Tota, e una Alessandro Masciandaro e Damiano Domenichiello, e i leccesi Cosimo Iacovone, Pasquale D'Oriano, Marcosano, e due volte Braia e Francesco Paladino. Salgono a quota dieci punti in classifica la Reggi-
na e la Juventus che hanno superato, rispettivamente, il Catania e il Palermo. Per i rossocelesti si tratta dell'ennesima sconfitta di misura a conferma del fatto che a penalizzare i siciliani è soprattutto la difficoltà dimostrata dal reparto offensivo che troppo spesso spreca occasioni da rete alle volte clamorose. Di Luciano Cappiello, ad un minuto dalla fine,
il gol della vittoria, mentre in precedenza erano andati a segno lo stesso Cappiello, Paolo Corrado e Paolo Cornacchia per la Reggina, e Cosimo Martino e due volte Pasquale Montemurro per il Catania. Più netta, invece, la vittoria dei bianconeri di Torino grazie al poker siglato da Gianfranco Bellacicco, alla doppietta di Eustachio Ru-
bino, e alla rete di Francesco Paladino. Per i rosanero soltanto quattro reti siglate da Domenico Amodio, Giuseppe e Domenico Cuscianna, e, infine, Pasquale Barbara. Conferma l'ottimo stato di forma l'Udinese che infligge al povero Torino un pesante dieci a uno. Dopo il botta e risposta iniziale del bianconero Leonardo Digregorio e del granata Vito Cancelliere, i friulani si sono scatenati andando altre due volte in rete con Digregorio, e con Giovanni Losito, Luigi Annicchiarico, Paolo Fiorentina, Francesco Martoccia, Cosimo Taccardi, Nicola Di Pede e Francesco Grittani. Vincono, infine, il Siena e la Sampdoria le quali hanno piegato la resistenza della Roma e dell'Atalanta. Da annotare le triplette del blucerchiato Giuseppe Papapietro e del bianconero Piero Innella, le doppiette dei bergamaschi Luigi Petrozza e Giovanni Pisciotta, del senese Saverio Appio e del romanista Antonello Caserta, e le reti dei doriani Giovanni Villone, Giovanni Di Pede, Cosimo Dell'Acqua, dei toscani Giovanni D'Ercole e Pasquale Rizzi, e del giallorossi Ciro Chietera. Annibale Sacco sport@luedi.it
Sport
Giovedì 23 ottobre 2008
Maggioni ancora out
C’è Gizzi da tenere d’occhio
MATTEO Maggioni non ha partecipato all’allenamento che ieri sera dopo oltre un’ora di attesa la Bawer Matera è riuscita a sostenere al PalaSassi. L’ala alle prese con un fastidioso problema alla mano continua a lavorare a parte ma anche a recuperare, Maggioni dovrebbe essere disponibile per la sfida casalinga di domenica contro l’Ostuni. «Purtroppo l’avvio di settimana non è stato dei migliori e questi contrattempi alla struttura non ci hanno permesso di concentrarci adeguatamente sulla sfida che ci attende» ha spiegato il direttore tecnico della Bawer Nicola Filazzola, «abbiamo trovato grande disponibilità negli uffici comunali che ringraziamo per essere venuti incontro alle nostre esigenze. L’allenamento malgrado l’attesa è stato molto utile per cominciare a pensare e concentrarci su una sfida fondamentale come quella contro l’Ostuni» ha ancora aggiunto Filazzola. La Bawer conta domenica di centrare il primo successo della stagione per muovere finalmente la classifica e dar seguito all’incoraggiante prova di domenica scorsa a Trapani. p.quarto@luedi.it
ANCHE ieri pomeriggio la Levoni Potenza ha svolto la consueta seduta di allenamento al Pala Pergola. Le condizioni fisiche del gruppo di Gianni Tripodi sono in miglioramento. Giancarlo Palombita è apparso in ripresa rispetto all'inizio settimana, il dolore alla caviglia non dovrebbe creare problemi a Tripodi circa l'utilizzo del giocatore domenica prossima nell'atteso match contro il Barcellona Pozzo di Gotto. Il funambolico giocatore biancorosso ormai è pienamente recuperato. La squadra potentina ha un solo obiettivo, sul piano tattico e tecnico, quello di fermare la vena realizzativa di Mike Gizzi, giocatore pericoloso in fase d’attacco e sempre pronto a decidere le sorti delle partite. Il giocatore di Pippo Sidoti sarà il pericolo numero uno nel corso della sfida di domenica. I canestri dell'esterno Igea rappresentano un vero e proprio spauracchio per la difesa potentina che dovrà essere chiamata a contenere le qualità balistiche del cecchino siculo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Matteo Maggioni
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Mike Gizzi
C2 girone C La squadra di Daraio, palla a due alle ore 20.30, è chiamata all’impresa
Senise, primato in gioco Trasferta ad Agropoli per il Ctr La Cascina SENISE-Non c'è tempo per potersi godere il primato;alle porte c'è l'altra capolista, l'Agropoli, per il big match non solo di questi inizio girone. Appuntamento, questa sera, ore 20.30, proprio al Palacilento di Torchiara. Il Ctr La Cascina Senise arriva da una vittoria abbastanza sudata, contro una sorprendente Meomartini di Benevento, che ha venduto carissima la pelle nell’ultimo incontro di campionato. Conducendo la gara per lunghissimi tratti e mollando solo con l'abbandono dal campo del gigantesco Gonzales, uscito per cinque falli. Una gara dunque tiratissima, pur senza l'apporto del pubblico, perché giocata a porte chiuse causa l'esigenza di dover scontare la seconda delle due giornate di squalifica inflitte al Palarotalupo. Alla fine ha vinto la testardaggine di Pierino Daraio che non ha mai mollato ed ha cercato il quintetto giusto fino a trovarlo verso la fine del terzo quarto. Da encomio, la volontà di Lino Durante, capace quasi di immolarsi e di attentare alla propria incolumità fisica, pur di giocare alcuni scampoli di gara. In settimana aveva avuto dei contrattempi che, ad un atleta normale, non gli avrebbero consentito di scendere in campo. Non a Lino Durante che appartiene ad altra categoria. E nella gara, ha messo, il suo consueto zampino determinante come sempre. E mentre si aspetta il pieno recupero di Gonzalo Marin, a fare gli straordinari ci ha pensato Rocco Palazzo. Il play infatti, suona la carica ai compagni che lo seguono ad occhi chiusi fino a ribaltare la situazione in campo. Quando proprio sembrava tutto compromesso. Buono dunque il sostegno di Martin Manzotti, di Francesco Albanese e di Alessandro Venuto, che reagivano alla grande e ribaltavano a proprio favore il corso dell'incontro. Ora c'è dunque il forte Agropoli, la prima grande verifica; la gara non sarà facile e Daraio spera di poter recuperare tutti i ragazzi della rosa. A cominciare proprio da Durante (il cui recupero ap-
C2 girone A Blitz col Sant’Antimo
Colpo gobbo della Lucos
Il Ctr La Cascina Senise in azione in questo campionato (foto tratta da www.lasiritide.it)
pare molto difficile), ma anche Marin, ex di turno che da queste parti ha incantato fino alla scorso campionato. I precedenti più recenti, sono a favore dei lucani che nei playoff dello scorso mese
di maggio, hanno superato l'Agropoli, ma ora si gioca un'altra partita e con altri protagonisti in campo. Come i nuovi stranieri Krusevijanin e Rivero; ma anche il Ctr La Cascina Seni-
se, ha altre frecce nell'arco e spera di poter ritornare con una importante vittoria e mantenere da solo la vetta della classifica. Gianni Costantino sport@luedi.it
Il cecchino della Lucos Montescaglioso, Claudio Castellano
na sotto i ragazzi di Montescaglioso. Riorganizzate le idee e dopo aver ripreso fiato, i lucani hanno ricominciato E’ ANDATA bene alla Lucos a macinare gioco e a mettere Montescaglioso che ha final- la palla nel canestro, portanmente cancellato lo zero in dosi prima dell’ultimo tempo classifica. La formazione al- di gioco sul 48-55. Questo lenata da Marcello De Stra- vantaggio è stato difeso fino dis ha violato il parquet di al suono dell’ultima sirena, Castellammare di Stabia, anzi è stato addirittura incrementato ficampo di giono al 66-76 fico del nale. «FinalSant’Antimo. mente - comAlla fine sono menta il diristati dieci i gente Rocco punti di diSantarcangestacco in favolo - abbiamo re della squacancellato lo dra materana. zero in classiUna vittoria fica. in realtà che ha visto la è stata una gaLucos termira equilibranare il primo ta, ma il dato quarto con importante è cinque punti che questa di vantaggio volta non ab(12-17). Un biamo regalto dato imporil primo quartante per la to ai nostri avLucos che in versari. Siaquesto inizio mo scesi in di campionato campo più aveva incon- Il coach De Stradis convinti. E’ trato difficolstato questo il tà proprio negli avvii di partita. Ieri sera segreto di questa vittoria». invece non è stato così, anzi. Artefici della vittoria in terra La seconda frazione di gioco i campana, il solito Claudio campani hanno messo in Castellano, che è andato ben campo una maggiore deter- oltre la doppia cifra e Giusepminazione recuperando pe Visceglia che ha giganqualche punti e andando al teggiato sotto canestro. riposo lungo sul 32-33, appea.mutasci@luedi.it
SANT’ANTIMO 66 LUCOS 76
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Sport Tennis A1 Resta la consolazione degli incontri vinti con Torino e Viterbo
Giovedì 23 ottobre 2008
Pisticci si lecca le ferite Due sconfitte contro le big del campionato PISTICCI - A due turni dall'inizio del campionato di A1 femminile sono le due avversarie già incontrate dalla S.c.a. Pisticci a guidare la classifica a punteggio pieno. Il Tc Viterbo e l'Asd Torino, oltre a sconfiggere Pisticci (rispettivamente alla seconda ed alla prima giornata), hanno incamerato i tre punti con il T.c. Parioli Roma ed il C.t. Scandicci. Le campionesse in carica, che domenica scorsa sono passate senza difficoltà sul campo delle lucane, conservano comunque un minimo vantaggio dovuto al maggior numero di incontri vinti (frutto del 4-0 riservato all'esordio alle parioline). Torino, invece, dopo aver battuto la S.c.a. in casa, si è confermata in trasferta la scorsa domenica, riuscendo a spuntarla per 3-1 sul campo del C.t. Scandicci, al termine di un confronto serrato, dove Gatto-Monticone e Kustova hanno capitalizzato i successi in singolare e doppio, riuscendo ad avere la meglio su un avversario comunque capace di competere visti i parziali. Al terzo posto in classifica si assesta il C.t. Albinea che dopo la vittoria all'esordio con il T.c. Prato, ha ottenuto un punto sul campo del T.c. Parioli, frutto di un pareggio che le padrone di
Greta Arn tiene alte le speranze della Sca Pisticci
casa hanno raggiunto grazie al doppio. Dopo la netta sconfitta della Verardi con la Burnett, Albinea era riuscita a portarsi in vantaggio grazie alle altrettanto nette affermazioni di Gabba su Vaideanu e Vierin su Di Giuseppe. Il doppio conclusivo, invece, ha riservato spettacolo ed equilibrio, con la cop-
pia di casa capace di vincere al tie break del terzo set. La rimonta frutta il primo punto stagionale per i Parioli Roma, che basta per frapporsi nel ruolo di spartiacque tra il terzetto di testa e quello di coda che condivide equamente un poco confortante zero in classifica. Tra C.T. Pisticci, T.c. Prato e C.t. Scandicci, sono co-
munque le lucane a star meglio in quanto capaci di vincere due incontri nelle altrettante sfide perse. Anche se c'è da dire che Prato e Scandicci hanno già osservato il loro turno di riposo, mentre Pisticci dovrà farlo la prossima domenica ed è quindi certo che dopo la terza giornata rimarrà ancora all'asciutto, mentre le altre due compagne di
viaggio potrebbero muovere la classifica sfruttando il fattore campo. Nel terzo turno di questa prima fase del campionato di A1 Scandicci ospita la quotata Albinea, una squadra che finora ha ottenuto una vittoria ed un pareggio, pur non potendo contare sulla tennista più forte del gruppo, ovvero quella Sara Errani che l'anno
scorso disputò una grande stagione, vinse con merito a Pisticci e, nel frattempo, ha iniziato una interessante ascesa nella sua carriera individuale. Sembra meno complicato il compito del T.c. Prato con le romane dei Parioli, anche se l'esito dell'incontro appare tutt'altro che scontato. Le attenzione, tuttavia, saranno puntate soprattutto sul big match di giornata tra le due capolista. A Torino l'Asd Le Pleiadi ospita le campionesse in carica del T.c. Viterbo. Le padrone di casa hanno dalla loro la possibilità di sfruttare una superficie di gioco insolita per le abitudini delle tenniste italiane, più avvezze alla terra rossa, ma molto dipenderà dalla formazione con cui Viterbo si presenterà ad onorare l'incontro. Con una tra Flavia Pennetta e Francesca Schiavone non ce n'è per nessuno. In caso di assenza delle due best ranking italiane, anche per quanto visto a Pisticci, c'è un po' di margine per cercare il colpaccio. Quindi c’è grande attesa per questo terzo turno di campionato, terzo turno che, come detto, vedrà il Pisticci alla finestra per via del turno di riposo previsto dal calendario. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Basket B Donne La Di Monte è la ciliegina sulla torta Pallanuoto B Niente più raggruppamento laziale
L’elogio di Martellotta Basilicata Nuoto inserita «Ho visto la squadra che sognavo da tempo» COME anticipato nella nostra edizione di ieri, la Basilia Codra Mediterranea Potenza ha acquistato il play maker Martina Di Monte, classe 1992 che ha già fatto breccia nei cuori della squadra e nella società del presidente Niccolò Martellotta. La giocatrice ha già svolto la prima seduta di allenamento agli ordini del coach Marilia Sanza. L'ambiente è concentrato sulla sfida di sabato pomeriggio a Roma contro la Città Futura Roma che appare una tappa fondamentale per la crescita in classifica delle potentine. La squadra viaggia con il vento in poppa ed è apparsa quanto mai serena nel corso delle ultime giornate di allenamento. I due punti ottenuti contro la Nipar Athena Roma sono stati un toccasana per il morale della truppa lucana, consapevole della propria forza e smaniosa di concentrarsi sulle prossime gare di campionato. La bella e convincente prova fornita da Stefania Filograsso e compagne è garanzia di affidabilità in ottica campionato. Contro l'ostica fomazione di Casadio le atlete di Sanza hanno giocato una partita giudiziosa, lavorando ai fianchi le avversarie e mettendo in evidenza una pallacanestro brillante, spigliata e determinata. Una bella Basilia, a riprova della splendida condotta tattica espressa dalle potentine che hanno ottenuto un successo quanto mai propizio in chiave clas-
Il presidente Niccolò Martellotta
sifica. La società è ovviamente al settimo cielo. Il colpo di mercato ufficializzato ieri derivante dall'acquisto di Di Monte e il tris di successi hanno fatto lievitare il morale della compagine dirigenziale potentina. Il presidente Niccolò Martellotta ha parlato del momento di forma attraversato dalle sue atlete affermando quanto segue: “Devo ammettere che sabato ho ammirato la squadra che sognavo di vedere da tempo. Abbiamo attaccato bene, difeso sempre al top. Le ragazze sono state superlative. Ora con l'arrivo di Martina Di Monte tutto sarà ancora più bello e positivo”. Il presidente parla anche
nel girone siculo-campano
A sinistra il tecnico Silipo, sopra la Basilicata Nuoto in azione
della prova caratteriale fornita dalle sue atlete: “Sicuramente il nostro quintetto ha giocato al top. Ho ammirato la prova di Filograsso, Aurigemma e De Luca, anche il resto del gruppo ha giocato con determinazione, sicurezza e continuità di rendimento. Anche la prestazione di De Rosa è stata eccellente”. Il numero uno parla del prossimo impegno, quello contro la Città Futura Roma: “Si tratta di un cliente duro, le romane giocano una bella pallacanestro. Marilia Sanza ha elogiato la qualità delle romane. Mi auguro di vedere la stessa prova fornita sabato scorso. Dalle ragazze mi attendo ancora grosse prestazioni”. f.menonna@luedi.it
LA FIN nazionale ha diramato i gironi del campionato nazionale di serie B maschile di pallanuoto. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata inserita nel raggruppamento siculo-campano, anziché laziale, come richiesto espressamente dalla società del presidente Roberto Urgesi. Il sodalizio biancoverde nonostante le pressanti richieste operate nei confronti della Fin nazionale non ha ottenuto il tournover come previsto dai regolamenti federali, visto e considerata la presenza deglio atleti di Francesco Silipo nel girone campano e siciliano nel corso della precedente stagione. Il raggruppamento diramato dai vertici romani della Fin è composto dalla Basilicata Nuoto 2000 Potenza, dalla Pallanuoto Salerno, dal Pomigliano, dallo Sporting Club Napoli, dal Water Polo Palermo, dalla Pelimar Salerno, dal Blu Team Catania, dal Muri Antichi Catania, dal Water Polo Fontalba Messina e dalla Nautilius Catania. Ovviamente la Fin nazionale non ha ancora diramato il calendario del campionato che scatterà il prossimo 17 gennaio e vedrà la squadra potentina ai nastri di partenza di una stagione che già si
preannuncia calda e infuocata. I biancoverdi, allenati da Francesco Silipo salvo sorprese dell'ultim'ora potranno contare anche sull'apporto di Vittorio Bruschini, centrovasca esperto, cavallo di ritorno nel gruppo potentino. Un giocatore importante per la squadra lucana che salvo sorprese si aggregherà con la formazione di Roberto Urgesi nelle prossime giornate. Restano da definire i dettagli dell'operazione ma tutto è ormai definito. Intanto la squadra si allena a ritmo intenso presso la Piscina Felice Scandone di Napoli. Il gruppo sarà impegnato collegialmente a Potenza domani e sabato dove preparerà in gruppo schemi e nuove alchimie di gioco. Stasera Vinicio Brigante e compagni saranno impegnati presso la Piscina di Barra per affrontare lo Sporting Napoli in un test amichevole. La gara potrebbe fornire al mister Francesco Silipo ulteriori indicazioni circa lo stato di forma complessivo dei ragazzi, anche in virtù della presenza di Ialeggio e Fiorentino, ultimi innesti della campagna acquisti operata dal presidente Roberto Urgesi. f.menonna@luedi.it
Sport 49 Hokey A2 Barbano: «Abbiamo espresso un buon gioco per l’intero arco del match» Giovedì 23 ottobre 2008
Pattinomania a testa alta Il ko col Molfetta non scalfisce l’umore della Raro MATERA - Il club del presidente Xiloyannis ha già smaltito la sconfitta subita nel derby contro il Molfetta ed è già con la testa alla prossima gara casalinga, la seconda consecutiva, contro il Lodi. Sabato scorso alla tensostruttura di via dei sanniti, la Pattinomania è stata sconfitta per cinque a due dai più quotati avversari pugliesi. Al di là del risultato finale, i ragazzi materani hanno disputato una buona gara raccogliendo anche l'iniziale vantaggio grazie alla rete di Luca Nicoletti. Un vantaggio che poi il Molfetta, lentamente, è riuscito a ribaltare a proprio favore. La seconda rete per i biancazzurri è stata segnata da Gaetanio Nicoletti su rigore. Soddisfatto del gioco della Raro, il capitano Michele Barbano che sabato insieme a Cellura ha dovuto vedere dalla tribuna la gara a causa di una squalifica. “Contro il Molfetta i ragazzi hanno giocato una buona gara - spiega Michele Barbano. La squadra pugliese è molto forte in ogni reparto, ma questo non ha impedito i nostri giovani ragazzi di poter esprimere un buon gioco durante tutto l'arco del match”. In effetti nonostante la
Michele Barbano e accanto Roberto Vivilecchia in azione
giovane età, i ragazzi del team materano hanno saputo spesso e volentieri imbrigliare il gioco del Molfetta mettendo in difficoltà i vari Vianna, Sinisi e Cirilli. “Alla vigilia sapevamo bene quali sarebbero state le insidie del match. Nonostante ciò non siamo stati
surclassati dal Molfetta continua Barbano. Anzi, siamo anche riusciti a passare in vantaggio”. Sabato la Raro giocherà la sua seconda gara interna consecutiva. Questa volta l'avversario sarà il Lodi una formazione certamente meno forte del Molfetta e
molto più alla portata del club materano. “Il Lodi è sicuramente una compagine meno forte rispetto al Molfetta e al Correggio. A differenza di sabato scorso - continua Barbano - dovremo osare di più, dovremo essere noi a fare il gioco a fare la partita sin dai primi minuti
di gioco. L'obiettivo sarà quello di portare a casa l'intera posta in palio che ormai manca dalla prima giornata. Contro il Lodi dovremo giocare alla stessa maniera di Follonica. Credo che escluso il Sarzana, Montebello, Molfetta e il Correggio, le altre squadre
sono alla nostra portata. Con loro potremo giocarci sicuramente un posto nei play-off proprio per questo motivo già con il Lodi daremo il massimo pur di mettere in classifica tre punti importanti e pesanti”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Calcio a 5 B Blitz in Coppa Italia in casa del Putignano
Volley C Donne Ostuni soddisfatta
Spazio Relax corsaro
Buone indicazioni per la Tua Assicurazioni
PUTIGNANO SPAZIORELAX
Vinti i cinque set in amichevole
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PUTIGNANO: Pereira, Lucas, Chiasele, D’Aprile, L’Abbate, Favalli, Massa, Carulla, Arellano, Arantes, Giannandrea. Allenatore Basile. SPAZIO RELAX TEAM MATERA: Zani, D’Oppido, Peres, Cleinans, Ximenes, Gasparetto, Marra, Agostino, Latorre, Stigliano, Lima, Laviola. Allenatore Incerto. ARBITRI: Tupone di Lanciano e Di Padova di Termoli. Cronometrista racanati di Molfetta. RETI: 22’ Massa (P), 35’ Ximenes (M), 38’ Lima (M). UNA vittoria di misura che non chiude il discorso qualificazione, ma pur sempre una vittoria. Così lo Spazio Relax Team Matera mette in archivio la gara di andata dei sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie B di Calcio a cinque. Una vittoria convincente, soprattutto per quanto riguarda la prestazione. I ragazzi di mister Incerto venivano dalla pesante sconfitta siciliano di Siracusa, ma con un bella prova corale hanno fatto dimenticare il recente ko. Quanto visto è anche di buon auspicio per la ripresa del campionato che vede i materani impegnati sabato contro lo Scafati. La gara è stata molto equilibrata, con un primo tempo che è terminato a reti inviolate. Ad inizio ripresa sono i padroni di casa a sbloccare il punteggio, andando in vantaggio con Massa. Poi due magie di capitan Stigliano mettono in condizione prima Ximense e poi Lima di realizzare, concretizzando così la vittoria. a.mutasci@luedi.it
Lima e Ximenes ieri in gol e sotto la formazione dello Spazio Relax di Stefano Incerto
La De Gasperi Potenza Tua Assicurazioni
LA TUA Assicurazioni Potenza continua alla perfezione la fase di precampionato con una netta affermazione in amichevole. Contro il Muro Lucano, la squadra di Concetta Ostuni ha sfoggiato un ottimo gioco di squadra e una prova di squadra già discreta. Le gratificanti indicazioni hanno portato ad un netto risultato di cinque set vinti per le potentine a zero. Soddisfazione e belle parole per le suo giocatrici da parte della coach della Tua Assicurazioni Alcide De Gasperi, che nel contempo avverte di tenere alta la concentrazione in vista della prima gara di campionato sabato prossimo. “Sono soddisfatta del gioco espresso a Muro Lucano, anche se c'è tanto da lavorare -spiega Concetta Ostuni- Comunque la squadra c'è e può so-
lo crescere". Sul debutto contro il Bernalda precisa: "Ogni gara deve essere giocata con testa, cuore e grinta. Ho un bel gruppo a disposizione e possiamo migliorare la posizione di classifica dello scorso anno, togliendoci tante soddisfazioni". Anche la dirigenza si reputa soddisfatta anche se cerca di restare con i piedi per terra. “Vincere fa sempre piacere ma le amichevoli lasciano il tempo che trovano. Quando ci saranno i punti in palio la musica sarà diversa -spiega Rocco Fieno, presidente dell'Alcide De Gasperi- Ho visto affiatamento e voglia di vincere. Certo la condizione è ancora lontana, ma siamo in una fase ancora di preparazione, anche se da sabato si farà sul serio". Francesco Calia sport@luedi.it
Rubriche
Giovedì 23 ottobre 2008
LOTTO&CONCORSI
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Vinto anche l’estratto sulle ruote di Palermo e Torino
Centrato l’ambo a Firenze ROMA – L'estrazione numero 127 del 2008 non ha riservato sorprese particolari. Tutti i capilista si sono confermati. Il numero più vecchio dell'estrazione è stato il 35 (gli uccelli) secondo di Venezia pescato dopo 83 turni. Ha fatto ambo con il 64 (il giaccone) che era in settima posizione con 42 assenze. Altra coppia di ritardatari a Palermo formata dal 65 (il pianto) quarto della ruota caduto dopo 55 sorteggi negativi e dal 16 (il culo) ottavo con 51 assenze. A Roma è sortito il 50 (il pane) nono della ruota capitolina dopo 46 estrazioni nulle e a Bari si è rivisto l'86 (la bottega) nono atteso dopo 40 ritardi. Nonostante la ripetizione di diversi numeri non si sono registrate combinazioni bivalenti. Ancora in fuga il 28 (le tette) di Napoli che è giunto a quota 97. Alle sue spalle avanzano anche il 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 92 assenze e il 74 (la grotta) ancora di Napoli con 91 ritardi. Nei raggruppamenti numeri le uscite più significative si sono verificate sulla ruota di Torino con l'ambo della decina del 20 (20-22-25) e su quella di Firenze con l'ambo vertibile 78-87 che ha favorito il terno di cifra con il 7. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei vari raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE - La cadenza 2 con la serie 12-22-42-62-82 e la decina 51/60 con la serie 51-53-55-57-58 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 8-59 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo la cadenza 6 con la serie 16-26-36-56-66 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-55-56-58. Previsione speciale 36-49 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 3 con la serie 13-53-63-73-83 e la figura 5 con la combinazione 23-32-41-77-86 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 1429 per estratto ed ambo. FIRENZE - Avevamo consigliato i numeri vertibili ed è uscito l'ambo 7887. Per ambo la cadenza 4 con la serie 14-24-34-64-74 e la controfigura 8 con la cinquina 8-19-30-41-52. Previsione speciale 15-59 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81 e la figura 7 con la serie 16-25-34-43-52 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 2587 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e decina 70/79 con la serie 70-73-75-77-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 29-65 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 9 con la serie
SCACCHI
37 29 3 4 18 48 28 49 3 41 43
56 78 67 80 69 73 97 79 85 85 92
12 62 88 51 23 64 74 46 14 68 14
55 78 49 78 68 68 91 62 71 71 80
71 4 36 65 89 11 11 17 49 24 40
54 54 45 52 49 45 49 55 60 52 46
Pronostico concorso n. 128 (del 23/10/2008) 5 11 15 33 42 45 67 79 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 126 40 81 124 56 85 121 17 90 120 69 82 119 10 1 118 13 55 118 84 64 118 62 86 118 37 87 118 64
Ritardo 42 39 38 30 28 27 27 26 25 25
Magici terni mensili
BRIDGE
di PASQUALE GRANDE
1.Td1!, ricomponendo, cioè, la posizione del diagramma ma con la mossa al nero, e che prevede la soluzione prima vista. APPUNTAMENTI San Basile (CS) 26 ottobre 2008, Torneo semilampo. San Basile è un piccolo centro di origini albanesi poco distante dalla città di Castrovillari. L'omonima società sportiva locale, ha voluto inserire tra le iniziative che mirano a valorizzare le potenzialità del borgo Arbëreshë, anche un torneo di scacchi. Lo ha fatto, col patrocinio del Comune e con il supporto del circolo scacchistico di Castrovillari, organizzando un torneo di scacchi a cadenza rapida omologato dalla F.S.I. (Federazione Scacchistica Italiana). La sede di gioco scelta è una sala dell'affascinante e antica Abbadia di San Basile, posta accanto al santuario risalente al X-XI secolo dove ancora oggi si celebra la Santa Messa secondo il rito greco ortodosso, una delle cerimonie più sentite nella tradizione degli albanesi di Calabria. E, proprio per consentire ai giocatori, soprattutto locali, la partecipazione alla funzione religiosa che si tiene la domenica dalle 10:30 alle 11:30, l'orario di inizio del torneo è previsto dopo le 11:30. Sono in programma 8 turni
2 59 45 13 37 74 6 34 30 52 16
19-29-49-69-89 e la controfigura 3 con bo consigliamo la cadenza 0 con la serie la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero 10-30-40-60-90 e decina cabalistica mettersi in luce con qualche ambo. Pre- 70/79 con la serie 71-72-74-75-77. Previsione speciale 24-36 per estratto ed visione speciale 2-13 per ambo e ambata. ambo. TUTTE - Le terzine da giocare prevaPALERMO - Vinto l'estratto con il 16 della previsione speciale. La sesti- lentemente per ambo 38-50-61, 3-18na di cifra composta 23-32-24-42-34-43 20, 68-71-76, 18-25-41, 78-80-82. è statisticamente interessante per ambo. Buona anche la cadenza 8 con la cinquina 28- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 48-68-78-88. Previsione speciale 49-73 per estratto ed ambo. ROMA - Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 23-33-53- NEL “Magico” mondo dei 90 nu21 - 77 - 24 63-73 e la figura 3 con meri del lotto esistono delle comla serie 3-12-21-39-66. binazioni particolarmente “fortu73 - 55 - 31 Previsione speciale 37- nate” abbinate ai vari mesi 72 per estratto ed am- dell’anno. Tali combinazioni si 1 - 32 - 90 bo. possono giocare su tutte le ruoTORINO - Vinto l'e- te, o su ruota di preferenza per 59 - 42 - 48 stratto con il 25 della ambo e sorti superiori, per un previsione speciale. periodo di 6/7 colpi circa. 36 - 84 - 12 La figura 5 con la serie 14-32-41-50-77 e la deMESE DI GIUGNO cina 10/19 con la cinPer informazioni e chiarimenti tequina 12-14-15-17-18 lefonare 348-8024342 da marte5 - 65 - 42 sono in fase evolutiva dì a sabato dalle 17.00 alle 18.30 per ambo. Previsione o dopo le 21,30. Troverete le mie 21 - 47 - 17 speciale 64-73 per tecniche su BancoLotto di setestratto ed ambo. tembre. 6 - 32 - 34 VENEZIA - Per am-
Gli argomenti del Problema: Il “Tema Indiano” IL tema indiano è un tema del problema in tre o più mosse, caratterizzato da una sequenza di tratti composta da una mossa critica, una interferenza sulla casa critica, e, infine, un matto di scoperta. Nell'esempio raffigurato in diagramma la chiave 1.Ta1 rappresenta la mossa critica, una sorta di annientamento del pezzo (in tal caso la torre) che viene spostato nel punto più lontano della sua linea di azione, apparentemente senza alcun senso ma il cui scopo risulterà chiaro nel prosieguo del gioco. Il nero ha come unica risposta 1…;e2 cui segue 2.Cb1 ; cioè l'interferenza sulla linea di inchiodatura; ora si capisce anche perché la torre è finita in a1 e non in un'altra casa. A questo punto a qualsiasi mossa del cavallo nero che è stato schiodato, segue il doppio scacco mortale 3.Cd2 matto. Notiamo che se nella posizione iniziale toccasse muovere al nero, dopo 1…;e2 si avrebbe 2.Ce4; exd1=D 3.Cg3 matto. Pertanto, la posizione che si origina dopo la chiave del problema prima esaminato (1.Ta1), rappresenta essa stessa un altro problema (un cosiddetto “perpetuum mobile”, cioè un problema generato da un altro a seguito dello spostamento di un pezzo) che si risolve giocando
55 57 48 53 51 58 77 57 67 53 51
di gioco con tempo di riflessione di 15 minuti a testa. Il montepremi è di 1.000 euro, con un primo premio assoluto di 300 euro + trofeo. Per partecipare alla manifestazione occorre essere in possesso della tessera F.S.I. 2008, ma è possibile effettuare il tesseramen-
to anche all'atto dell'iscrizione al torneo. Per la preiscrizione e per ogni altra informazione telefonare al numero 347- 6333743 o 3472256624, oppure utilizzare l'indirizzo e-mail torneosanbasile@gmail.com
PAULY, 1927
Il bianco matta in 3 mosse
di VITTORIO CATANZARO
All’Italia il titolo Olimpico SONO terminati con la vittoria dell'Italia i primi world mind sports game (ex olimpiadi del bridge) disputatisi a Pechino dal 3 al 18 ottobre. Dopo due anni dall'ultima vittoria europea, Varsavia 2006, e a tre dall'ultimo successo mondiale, Estoril 2005 gli azzurri sono ritornati, con pieno merito, sul gradino più alto del podio dominando il campionato sin dall'inizio. Proprio l'ultimo incontro, contro gli Inglesi, è stato quello più duro. Basta guardare al risultato finale, 200 a 170, che è quello, tra i vari incontri, che ha visto lo spostamento del minor numero di IMP complessivi. Giorgio Duboin, Fulvio Fantoni, Lorenzo Lauria, Claudio Nunes, Antonio Sementa, Alfredo Versace con Maria Teresa Lavazza capitano non giocatore e Massimo Ortensi coach gli artefici di questa prestazione che riporta l'Italia al vertice del bridge mondiale. L'Inghilterra si è però rifatta nella finale della competizione signore dove, in un finale al cardiopalma ha avuto la meglio sulla Cina per un solo macht point. 223 a 222 il risultato finale con la Cina che ha recuperato ben 77 macht point nelle ultime mai. Altrettanto incerto è stato l'esito della competizione senior che ha
visto il Giappone sovvertire il pronostico battendo gli Stati Uniti con solo 2 Mp per 202 a 200. Infine nel trasnazional vittoria di Yeh Brothers sulla Russia per 100 a 69. Questa competizione conclude la stagione internazionale 2008 ed ora l'attenzione si sposta sui campionati Europei in programma nel mese di giugno 2009 a Sanremo. In campo nazionale gli impegni sono ancora tanti. Il primo è la finale dei campionati nazionali a squadre miste, che si disputerà dal 30 ottobre al 2 novembre, seguito dalla finale nazionale delle coppie miste, dal 13 al 16 novembre e dalle finali della coppa Italia dal 11 al 14 dicembre. Non mancano poi i tornei nazionali: a Caserta dal 23 al ottobre, quindi a Cefalù per il sicily open dal 27 al 30 novembre per concludere con il “Città di Milano” dal 6 all'8 dicembre. Forse troppi impegni in un calendario che probabilmente lascia poco spazio alle attività delle Associazioni locali. Da segnalare, infine, che il 28 ottobre avranno inizio i corsi di avvicinamento al bridge presso l'associazione bridge Cosenza sita in via Roma 28/d telefono 0984/74734
Cultura&Spettacoli 51
Giovedì 23 ottobre 2008
A Lagopesole Quattro giorni tra incunaboli, cinquecentine, musica e arte
Pioggia di libri al castello di IRANNA DE MEO PREVISIONI meteo da domani fino a domenica: pioggia. Consigliato portarsi l'ombrello. I visitatori che si recheranno al castello di Lagopesole saranno inondati da una pioggia di cultura. Nei prossimi giorni, infatti, sarà il libro il protagonista indiscusso. È stata presentata ieri in una conferenza stampa in Regione l'iniziativa "Ottobre piovono libri" giunta alla terza edizione. La campagna nazionale è stata promossa da diversi enti: il Centro per il libro e la lettura, l'Anci, l'Unci e le Regioni. Un modo per fare rete e metter a sistema i diversi enti che promuovono il valore della lettura. Un progetto che ha l'obiettivo di promuovere il libro come strumento di arricchimento personale. A illustrare le novità dell'edizione 2008 a livello regionale è stato Michele Durante, responsabile dell'ufficio cultura del dipartimento Cultura e Formazione. «Quest'anno la manifestazione conoscerà anche luoghi inconsueti – ha detto come saloni di parrucchieri, ospedali e carceri». Per chi volesse maggiori informazioni sulle iniziative sparse in tutta Italia può consultare il sito www.ilpianetalibro.it, dove sarà possibile avere, tramite le diverse chiavi di ricerca, un database completo con gli approfondimenti. «L'intento - ha sottolineato
la dottoressa Mariantonietta Claps – è quello di valorizzare un contenitore culturale molto suggestivo e denso di storia». Per quattro giorni si sentirà il profumo dei libri all'ombra del castello. In mostra incunaboli, cinquecentine, libri rari e preziosi. Ci saranno volumi antichi dal 1500 al 1700 e riviste illustrate della fine del 1800 messi a disposizione dalla Biblioteca del Convento del Santissimo Crocifisso di Forenza. Diverse le scolaresche che hanno dato l'adesione. Sono oltre mille quelle, che secondo le previsioni, parteciperanno alla manifestazione. Fitto il calendario degli appuntamenti. Per oggi pomeriggio alle 16 in programma la tavola rotonda "Cinema e letteratura. Il documentario d'autore in Basilicata" e a seguire un incontro-dibattito "Libri preziosi e rari: incunaboli e cinquecentine". Non mancheranno spazi per i giovani con laboratori di scrittura e di lettura sotto la volta celeste organizzati dalle associazioni "La luna al guinzaglio" e "Abito in scena". In questa edizione la lettura si sposa con altre forme culturali, tese a rappresentare il patrimonio artistico e le tradizioni della Basilicata. Da non perdere la mostra "Le stelle nascoste". Saranno in esposizione antichi costumi femminili della Basilicata e allestimenti fotografici, uno curato da don Vito Telesca e l'altro da Domenico Possidente. Dei menestrel-
li accompagneranno per le stanze del maniero in un viaggio a ritroso nel tempo in un'atmosfera avvolgente. Di scena anche lo spettacolo "Il castello racconta" che narrerà la storia della poetessa lucana Isabella Morra raccontata attraverso i versi del suo canzoniere. Spazio anche a letture di poesie a cura dell'associazione "Stoà teatro". E non mancherà la musica etnica con gli Ethnos e i Tarantolati di Tricarico per un'immersione nei ritmi popolari, ma rivisitati in chiave moderna. cultura@luedi.it
Un momento della conferenza (foto Mattiacci)
Cappelli si aggiudica il Premio Bigiaretti ALLO scrittore lucano Gaetano Cappeli è stato assegnato il Premio Letterario intitolato alla memoria dello scrittore matelicese Libero Bigiaretti (19051993) con il volume , Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino aglianico nel mondo (Marsilio ditore), votato da una giuria popolare composta da 100 lettori, presieduta dal professor Alfredo Luzi, dell'Università di Macerata. A Cappelli è andato inoltre, il Premio Speciale dell'Università degli Studi
di Camerino, assegnato da una giuria composta da 10 studenti. Alla cerimonia, di premiazione, tenutasi presso il Teatro comunale Piermarini. hanno preso parte anche gli altri due finalisti Lucrezia Lerro, con Il volume rimedio perfetto (Bompiani) e Guido Conti, con il libro La palla contro il muro (Guanda). Gaetano Cappelli è nato a Potenza nel 1954. Ha pubblicato: Floppy disk (Marsilio 1988), Febbre (Mondadori 1989), Mestieri sen-
timentali (Frassinelli 1991), I due fratelli (De Agostini 1994), Volare basso (Frassinelli 1994), Errori (Mondadori 1996), Parenti lontani (Mondadori 2000), giudicato da Bookcrossing uno dei migliori cinque romanzi usciti dal 2000, e Il primo (Marsilio, 2005). cultura@luedi.it
A Matera MOLITERNO - Il Premio Letterario Basilicata, giunto alla sua XXXVII edizione, quest'anno porta la sezione itinerante della Saggistica storica e cultura lucana, intitolata a Tommaso Pedio, nella città di Moliterno. Al suo illustre cittadino, Giacomo Racioppi, di cui ricorrono cento anni dalla morte, è dedicato il convegno nazionale di studi “Il lascito storiografico di Giacomo Racioppi a cent'anni dalla morte (1908-2008) che si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 nel Teatro Comunale “Pino”. Questo il programma nel dettaglio:venerdì, alle ore 16, introduce il professor Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei. Seguono le relazioni di Mauro Moretti, docente presso l'Università degli Studi per Stranieri di Siena, che tratterà il tema “Giacomo Racioppi nella storiografia del '900”. Giampaolo D'Andrea, dell'Università degli Studi della Basilicata, presenterà la relazione dal tema “Economia e Storia, Amministrazione e Politica nella formazione ed esperienza di Racioppi”. Chiude la prima sessione del convegno la professoressa Patrizia Del Puente dell'Università lucana con uno studio su “Giacomo Racioppi e le questioni linguistiche della Lucania e della Basilicata”. Porteranno i saluti il sindaco di Moliterno, Angela Latorraca, il presidente onorario del Premio, Emilio Colombo, il presidente del Premio Letterario di Basilicata, Santino Bonsera. Sabato 25 ottobre, alle ore 10, apre la seconda sessione Cosimo Damiano Fonseca dell'Università degli Studi di Bari, con una relazione su “Giacomo Racioppi e la storia religiosa della Lucania/Basilicata”. Segue Antonino De Francesco dell'Università de-
Il Premio Basilicata fa tappa a Moliterno Domenica la proclamazione del vincitore per la Saggistica gli Studi di Milano che tratterà il tema “Giacomo Racioppi nella storia del Risorgimento”. Chiude il Convegno nazionale di studi Raffaele Giura Longo, dell'Università degli Studi di Bari, con la relazione su “Racioppi e le grandi questioni del Mezzogiorno dopo l'Unità nazionale”. Nel pomeriggio, alle 18, si terrà la cerimonia di premiazione del vincitore della sezione della Saggistica lucana. Alla presenza della Giuria della Saggistica storica e di Economia Politica e di Diritto dell'Economia, presieduta dal professor Cosimo Damiano Fonseca e composta da Rocco Brancati, Nicola Bux, Catello Cosenza, Giampaolo D'Andrea, Domenico Antonio Fausto, Giuseppe Galasso, Adriano Giannola, Antonio Giganti, Raffaele Giura Longo, Gianfranco Liberati, Aldo Morlino, Anna Maria Rao e Nicola Roncone, verrà proclamato il vincitore. Francesco Liguori riceverà l'ambìto riconoscimento per l'opera Roberto de Mabilia da Montepeloso, Giuseppe Barile Editore, Matera. Segnalate le opere di Alessandro Di Muro, Mezzogiorno longobardo. Insediamenti, economia e istituzioni tra Salerno e il Sele (secc. VII-XI), Adda Editore, Bari; Antonio Libutti, Nino Calice, Calice Editori, Lavello; Michele Battaglino, Aquilina di Monteserico, Osanna
Edizioni, Venosa. La cerimonia sarà intervallata da intermezzi musicali eseguiti dal duo canto-chitarra, con il contralto Marisa Melfi e Alfonoso D'Avino. Presentano la serata i giornalisti Eva Bonitatibus e Rocco Brancati, conluderà l'intera manifestazione il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Domenica, all'Auditorium del Conservatorio di Musica “Gesualdo da Venosa” di Potenza, alle 18, si svolgerà la cerimonia di premiazione di tutte le altre sezioni. Per la Narrativa riceve il premio Valeria Parrella per l'opera Lo spazio bianco, Einaudi. Il Premio speciale “Presidenza della Regione della Basilicata” è stato attribuito ad Andrea Di Consoli per l'opera La curva della notte, Rizzoli editori. La Letteratura spirituale e Poesia religiosa ha decretato vincitore Rémi Brague per l'Opera omnia. Per la Saggistica storica nazionale e europea riceve il premio Matteo Dominioni con l'opera Lo sfascio dell'Impero. Gli Italiani in Etiopia 19361941, edizioni Laterza, Bari. Segnalate le opere di Roberto Vivarelli con Fascismo e storia d'Italia, Il Mulino, Bologna; Daniela Lombardi, Storia del matrimonio dal medioevo a oggi, Il Mulino, Bologna; Simone Fari, Una penisola in comunicazione. Il servizio telegrafico dall'Unità alla Grande Guerra,
Cacucci, Bari; Oreste Lo Pomo, I telecomndati. Minori e tv: gli effetti della teledipendenza, Antonio Sacco Editore, Bella. Il Premio città di Potenza è stato attribuito a Vincenzo Perretti per il complesso delle sue ricerche dedicate alla Città di Potenza. Menzione speciale a Luciano Mauriello per il suo alto impegno di rappresentante del Governo profuso come Prefetto di Potenza, di cui alcuni momenti significativi sono documentati nel suo libro Il mio servizio. Ricordi, esperienze, testimonianze di un prefetto della Repubblica, Osanna edizioni, Venosa. Vince la sezione di Economia Politica e Diritto dell'Economia Emanuele Bernardi con l'opera La riforma agraria in Italia e gli Stati Uniti, Il Mulino, Bologna. Segnalati Marina Comei, Banche e Mezzogiorno. Credito, concentrazione bancaria e classi dirigenti negli anni Venti, Cacucci editore, Bari; Paolo Albano, Luoghi forzieri fantasmi. La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile, Guida Editore, Napoli. Menzione speciale a Nino Novacco per la sua lata testimonianza civile e sociale resa all'interno della Svimez e del Mezzogiorno nell'ultimo sessantennio. La cerimonia potentina sarà intervallata da un programma musicale realizzato a cura del Conservatorio, dal Maestro Demetrio Massimo Trotta e dai suoi allievi, con musiche di Mozart, Chopin, Bellini, de Falla, Monti e Offenbach. Presentano la serata i giornalisti Tatiana Lisanti e Franco Di Mare. Intervengono il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente della Provincia Sabino Altobello e il presidente della Regione Vito De Filippo.
Carnet Donne e politica in Basilicata secondo Strazza RIONERO - Si svolgerà domani, alle 17.30, a cura della Commissione regionale per la Parità e le pari opportunità, la presentazione del libro di Michele Strazza “Amiche e compagne. Donne e politica in Basilicata nel dopoguerra (19431950)”. L'iniziativa che avrà luogo presso il Centro sociale vedrà la partecipazione della presidente della Crpo, Antonietta Botta. L'incontro è organizzato con il patrocinio del Comune di Rionero, del Centro italiano femminile rionerese e del Gal. Il libro di Strazza ripercorre episodi e figure dell'impegno femminile in Basilicata nel dopoguerra attraverso un puntuale riferimento archivistico e bibliografico, un ricco corredo delle fonti di stampa ed il ricordo di alcune protagoniste. cultura@luedi.it
A Montescaglioso “Terra, terra” di D’Angella MONTESCAGLIOSOQuesta sera, alle 18.30, presso la Sala del Capitolo dell'Abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo, sarà presentato il libro, scritto dal professor Berardino (Dino) D'Angella, dal titolo: “Terra Terra La Questione della terra nel Metapontino attraverso i secoli”. La manifestazione per la presentazione del testo è stata patrocinata dall'assessorato comunale alla Cultura e dall'associazione di volontariato montese “La Bautta”. L'incontro letterario sarà moderato dall'assessore comunale alla Cultura Michele Zaccaro e sarà aperto dal saluto del sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia. Il programma prevede gli interventi dei dirigenti scolastici di Montescaglioso Nunzio Nicola Pietromatera (Scuola Media Statale “Carlo Salinari”) e Giovanni Pizzolla (Scuola Primaria “Don Liborio Palazzo”), oltre che del professor Giuseppe Coniglio. A chiudere l'iniziativa l'intervento dello stesso scrittore Dino D'Angella, il quale potrà esprimere le motivazioni alla base del libro, nel quale si fa riferimento alla questione agraria nel territorio Metapontino vista in un arco di tempo piuttosto ampio. Michele Marchitelli cultura@luedi.it
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Giovedì 23 ottobre 2008
Cultura e Spettacoli
La Collettiva
Il libro
I primi 32 anni della Grafica di Via Sette Dolori in mostra
Una sezione del volume dedicate alle ricette più golose
“L’arte di incidere”
Cucina lucana da Cucchiaio d’argento
di BIAGIO TARASCO TITO - Giulio Carlo Argan ha scritto che “la grafica è al centro del problema stesso dell'arte”. Ne sono consapevoli Vittorio Manno ed Angelo Rizzelli, che dal 1976 hanno dato vita a Matera alla “Grafica di Via Sette Dolori”, un laboratorio aperto gratuitamente a chiunque voglia avvicinarsi a questo tipo particolare di espressione artistica. Una parte dei lavori eseguiti nel corso dell'ultimo anno da otto maestri ed allievi del laboratorio saranno in esposizione nella Zona industriale di Tito Scalo, presso l'Ente Fiera autonomo di Basilicata, dal 25 ottobre al 3 novembre. Gli incisori presenti all'esposizione intitolata “L'arte di incidere”, che sarà inaugurata sabato alle ore 18, sono Mattew Collins, Maria Epifania, Giuseppe Fioriello, Domenico Garofalo, Sandra Lagston, Vittorio Manno, Angelo Rizzelli e Rocco Trigiante. I lavori realizzati rappresentano il risultato della sperimentazione di molteplici tecniche calcografi-
che nel campo del linguaggio visuale. Un obiettivo che la “Grafica di Via Sette Dolori si era proposto di realizzare fin dall'origine. Il laboratorio nel 1978 si è arricchito dell'apporto fornito dai maestri di incisione Giulia Napoleone e Guido Strazza, che contribuirono ad arricchire il bagaglio delle conoscenze specifiche e offrirono, nello stesso tempo, indicazioni di carattere tecnico provenienti dalla loro esperienza artistica. Ad essi seguirono nel corso degli anni artisti di fama internazionale, come Peter Willburger, Assadour, Lorenzo Bruno, Roberto Mannino, Akané Kirimura, Hector Saunier, Hong Hyun Joo e molti altri ancora. Ancora oggi parte integrante del circolo culturale “La Scaletta”, la scuola di Grafica materana non riceve contributi economici e fortunatamente non sostiene spese per la sede, ma solo quelle relative all'acquisto del materiale di consumo e dei vari attrezzi, grazie al contributo dei singoli soci. «La realizzazione delle attività - ha dichiarato Vittorio Manno - è stata possibile
perché nessuno ha preteso compensi in denaro. Tutti hanno dato, sicuri di raccogliere frutti, in un clima di amicizia e lealtà che si origina dal comune interesse artistico. Molti hanno ottenuto riconoscimenti in Italia e all'estero, sono presenti in collezioni private e pubbliche, partecipano alle più importanti esposizioni specifiche di incisione». Sull'esposizione di Tito Scalo, Guido Strazza ha affermato che gli «sembra bello, giusto e coerente ai suoi modi che la Grafica di Via Sette Dolori celebri i suoi primi trentadue anni di lavoro raccogliendo, in un'unica mostra, le opere degli artisti vicini e lontani, ma direi anche complici negli assunti comuni, che hanno partecipato alla sua formazione e alla sua crescita. La mostra 'L'arte di incidere' - ha aggiunto Strazza - è verifica e testimonianza di un impegno ideale e civile ma certamente, credo più di ogni altra cosa, festa dell'arte e augurio per il futuro». cultura@luedi.it
A Matera
gola: fra i tanti la mozzarella a treccia oppure a bocconcini, i burrini, le provole, le scamorze, il sapido caciocavallo podolico, i pecorini a latte misto ovino e caprino, tre qualità di ricotta suddivise per tipo di sapore e di stagionatura: dalla fresca alla morbida e dolce a quella "forte", più piccante e compatta da grattugiare. E come sempre acquolina in bocca per i molti eccellenti salumi dal gusto sano e deciso come quello dell'antica lucanica, una salsiccia conosciuta fi n dai tempi dei Romani. E poi il profumo tranquillizzante del pane, quello di Matera, da molti ritenuto il più buono d'Italia. E poi i vigneti che sulle pendici del Vulture profumano meravigliosamente di Aglianico. Quanto alla natura del luogo basti pensare all'incanto del Parco del Pollino da cui ammirare le albe che nascono sullo Ionio e i tramonti che affondano nel Tirreno. Il volume nasce dalla lunga esperienza de Il Cucchiaio d'Argento, pubblicato per la prima volta da Editoriale Domus nel 1950. Sono otto le edizioni, costantemente aggiornate, che hanno decretato il successo del famoso e autorevole libro di cucina con oltre due milioni di copie vendute in Italia. Un successo che, nel recente passato, ha varcato i confini nazionali approdando in Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Giappone e Stati Uniti d'America, con più di un milione di copie vendute all'estero. Nel segno del piacere di cucinare, inoltre, dal Cucchiaio d'Argento sono nati cinque volumi a tema: Antipasti& Contorni, Primi Piatti, Secondi Piatti, Dolci e Estate. cultura@luedi.it
Fede senza confini
A tu per tu con Colabraro un bancario di successo MATERA - Sarà presentato domani alle ore 19, presso la sala conferenze del palazzo dell'Annunziata, il libro di Elia Colabraro “Il pubblico, la banca, il privato” (edizioni Spirali). All'incontro, moderato dall'avocato Domenico Lavermicocca, interverranno, oltre all'autore, il sindaco Nicola Emilio Buccico, l'amministratore unico di Sviluppo Italia Basilicata, Raffaele Ricciuti, ed il direttore generale della Banca popolare del Materano, Giampiero Maruggi. Elia Colabraro è nato nel 1940 a Olivadi, in provincia di Catanzaro. Laureatosi in Economia e commercio a Roma, dopo una breve esperienza a Parigi presso la Banque Française et Italienne pour l'Amérique du Sud, ha collaborato con una finanziaria del gruppo Iri. In seguito, è passato all'Imi, dove, tra il 1996 e il 1998, ha ricoperto vari ruoli, fra i quali numerosi incarichi in società industriali e finanziarie. Dopo la fusione tra Imi e Sanpaolo, dal 2000 al 2006 è stato direttore generale e amministratore delegato di Banca Opi, la banca del gruppo specializzata nel finanziamento alle opere pubbliche e infrastrutture, ora fusa in Biis (Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo). Negli stessi anni è stato, fra l'altro, membro del Comitato esecutivo della Carical (Cassa di Risparmio della Calabria e di Lucania).
I recenti venti della globalizzazione hanno scoperchiato ben più di qualche pentola, anche nel campo della buona tavola, e hanno disperso alcune materie prime della nostra cucina regionale.Che, tuttavia, dimostra di mantenere ben salde le sue più significative tradizioni, vuoi per affezione, vuoi perché comunque, ciclicamente, il passato torna di moda. Con il proposito e la speranza di salvaguardare la memoria del palato il Cucchiaio d'Argento raddoppia e si fa storia. Al suo famoso best seller gastronomico, Editoriale Domus affianca infatti la sua nuova opera, dedicata alla grande Cucina Regionale italiana, un prezioso volume di 1.056 pagine riccamente illustrate da più di 350 immagini. Da nord a sud, il libro "apparecchia" il meglio dei sapori d'Italia contenuti in 560 ricette, selezionate in ogni singola regione tra quelle ritenute più compatibili con la vita e i gusti attuali, con la diligenza e la conoscenza specifica proprie del famoso e autorevole libro di cucina della casa editrice milanese, curato da Clelia d'Onofrio. Pane, pizze, pasta e... peperoncino sono il poker d'assi che, secondo il Cucchiaio d'Agento, rende vincente la cucina della Basilicata. Per dovere, ma anche per piacere, qui le tradizioni alimentari si rispettano ancora come d'abitudine. Su tutto peperoncino a volontà; primi piatti di pasta sposata a verdure, legumi e cereali: i lucani sono golosi e orgogliosi delle loro "lagane con i ceci", dei loro "cavatelli con i broccoli"; formaggi fatti ad arte con un carrello di stagionati, semistagionati e freschi che sono puro piacere per la
Bagno di folla per le celebrazioni dei muresi a Karlsfeld
Il trionfo di San Gerardo di CARMINE PEPE
La copertina del libro di Colabraro
In “Il pubblico, la banca, il privato” Colabraro traccia la storia dell'intermediazione finanziaria, dell'investment e del merchant banking in Italia, senza trascurare argomenti quali la fede, i sentimenti e i valori profondi della vita che dovrebbero sempre guidare le giovani generazioni. Le trasformazioni socio-economiche italiane e l'itinerario umano e professionale del grande manager bancario si fondono così in un'unica narrazione. bia.tar
IN un bagno di folla, a duecentocinquantrè anni dalla sua morte e ad oltre 1550 chilometri da casa, si è festeggiato San Gerardo Maiella. La pietà popolare ha riservato al nostro Santo un culto speciale con il concorso di fedeli della Germania, dove molti bambini vengono portati dai loro genitori per una benedizione particolare. Su questa scia di devozione e religiosità si è celebrato San Gerardo Maiella, il santo patrono della Basilicata. San Gerardo, nato a Muro Lucano il 6 aprile 1726 e morto a Materdomini il 16 ottobre 1755, fu canonizzato da Pio X nel 1905, ed è patrono oltre che della Lucania anche dei religiosi coadiutori, delle donne incinte e delle mamme. San Gerardo ogni anno il 2 settembre è celebrato e ricordato nella sua Muro Lucano e in molte altre parti del mondo. A Karlsfeld, cittadina di 18.000 abitanti situata a pochi chilometri da Dachau, da più di qualche anno nel mese di ottobre si celebra la festa del santo murese. L'iniziativa è di alcuni lucani originari di Muro Lucano che per trovare lavoro si sono stabiliti in Germania nella cittadina bavarese di Karlsfeld e qui hanno trapiantato le loro radici. Molti sono i muresi che vivono nell'hinterland di Monaco di Baviera tra cui Michele Fezzuoglio,
Giovanni Palermo, Giuseppe Lepore e Angelo Troiano che per ritemperare il rapporto con le proprie origini, hanno fondato nel 2003 un'associazione culturale di muresi che ha aperto le porte non solo ai connazionali di altre regioni italiane, ma anche a tedeschi simpatizzanti. Quest'anno San Gerardo è stato festeggiato il 19 ottobre e come sempre a Karlsfeld. Le festività anche quest'anno si sono svolte secondo la tradizione: la mattina ha preso vita il rito religioso, e durante il pomeriggio fino a sera lo spettacolo musicale con gli intrattenimenti eno-gastronimici. Alla festa hanno partecipato oltre 250 invitati:
tra i quali il sindaco di Karlsfeld Stefan Kolbe con la consorte, e un rappresentante del consolato Italiano di Monaco di Baviera. Domenica mattina alle 10, con partenza dalla sede comunale di Karlsfeld, ha avuto il via la processione accompagnata dalla Banda Musicale. Alle 11 si è svolta nella chiesa di Sant'Anna in Karlsfeld la santa messa e alle ore 12,30 si è dato inizio alla Festa presso la Burgerhausen di Karlsfeld durante il quale si è esibito dalle 14 alle 20 il Gruppo folcloristico “Messina Silvestro Folk”.
Cultura e Spettacoli
Giovedì 23 ottobre 2008
Un ensemble classica dal cuore d’oro
Al C’era una volta la finalissima di “ComiCittà”
Sara e gli Alcanices di MARIAANNA FLUMERO GINOSA - “Note di musica e d'amore”. Ennesimo successo per il giovane gruppo “Alcanices”. Tra i componenti, al pianoforte, la ventitreenne materana, Sara Madio, talentuosa ed umile, con il suo gruppo domenica scorsa, per la seconda performance si è esibita nel teatro pugliese di Ginosa, in provincia di Taranto. Chi sono gli “Alcanices”? Domenico Iuppariello, flautista, Ilaria Pompeo soprano e Adriano Galante chitarrista. «I due ragazzi sono di Ginosa, mentre Ilaria è di Montescaglioso» - ha dichiarato la Madio. Cosa significa il vostro nome? «E' lo stesso nome del teatro in cui ci siamo esibitI per la prima volta, ossia quello della città di Gi-
nosa. Il gruppo esiste dall'aprile del 2007, ma io mi sono inserita dallo scorso Natale». Repertorio? «La sala era gremita, abbiamo iniziato alle ore 20.30 con intermezzi musicali di musica classica arrangiati da noi per la strumentazione, poi musica popolare e tarantelle». Musicisti per hobby? «No per professione. Siamo tutti diplomati al Conservatorio Gervasio di Matera e continuiamo in modo professionistico dando anche lezioni private con associazioni del settore». Una serata, quella di Ginosa, che è stata improntata alla beneficenza. «L'ingresso era gratuito ma molti ascoltatori hanno dato delle libere offerte che sono state devo-
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Sara Madio al pianoforte
lute alla sezione Avis di Ginosa, il cui presidente è Nicola Carenza». Prossimo evento in agenda? «Sicuramente diventare un'associazione culturale e il 26 dicembre
ci esibiremo nella chiesa dei Santi Medici a Ginosa e a Matera subito dopo per dare tutto in beneficenza alla seziona materana dell' Avis». cultura@luedi.it
POTENZA - Si chiude domani sera il secondo concorso per comici e cabarettisti emergenti Comicittà 2008. L'associazione Artitudo, organizzatore dell'evento, si avvale della direzione atrtistica di Mario Ierace, componente del Trio La Ricotta. Per l'iniziativa è stata scelta come location il ristorante "C'era una volta" per unire il piacere di una sana risata a quello di una buona tavola. Nelle serate precedenti l'iniziativa ha riscontrato notevole successo di pubblico e dunque sembra che la formula funzioni al meglio. Anche i dodici artisti hanno presentato buone performance che trattano tematiche odierne, con originalità e humor. Al vincitore andrà la somma di 1.500 euro. cultura@luedi.it
LO SPETTACOLO SUI TRAFFICI ILLECITI DI RIFIUTI ALLA FESTA DEL TEATRO DI MILANO
Ulderico cala l’Asso di monnezza MILANO - Lo spettacolo "Asso di Monnezza" sui traffici illeciti di rifiuti in Italia, coprodotto da Legambiente, Festambiente Sud e dal Teatro dei Filodrammatici, verrà mostrato, presso, lo Spazio Mill di Sesto San Giovanni in occasione della festa del Teatro in programma nel capoluogo lombardo, da venerdi 24 a domenica 26 ottobre con inizio alle ore 21. La rappresentazione racconta i traffici illeciti dei rifiuti urbani e di quelli industriali, che attanagliano l'Italia tanto da far dire che il vero asso nella manica è “quello di monnezza”, vale a
dire che l'immondizia smaltita illegalmente offre una grande possibilità di arricchimento soprattutto alla malavita. Asso di Monnezza rientra nel filone del Teatro Civile già percorso da Ulderico Pesce con Storie di Scorie: il pericolo nucleare italiano. Il testo è stato scritto in base alla documentazione ufficiale della Magistratura italiana e al Rapporto ecomafie di Legambiente, molte delle indagini citate sono ancora in corso, e nello spettacolo si denunciano i Clan della Camorra che si dedicano a questa fruttuosa attività, i fun-
A destra la locandina dello spettacolo, in alto Ulderico Pesce
zionari delle Istituzioni pubbliche coinvolti e i titolari delle “finte” ditte di composti fertilizzante per l’agricoltura che sempre più spesso
scaricano rifiuti tossici in discariche abusive o sulla terra agricola.Nello stesso tempo lo spettacolo non manca di soffermarsi sulle illega-
lità accertate in varie regioni d'Italia, onde evitare che si possa pensare che il traffico illecito dei rifiuti sia qualcosa che riguarda solo la
Campania, in tal senso Pesce ironizza anche sulla “civile” Lombardia L'attore lucano con questo spettacolo mira a far luce su due punti: sul sistema di smaltimento dei rifiuti urbani di cui si parla abbondantemente sulla stampa, e che vede il Sud dell'Italia “incapace di gestire la monnezza” perché nelle mani della malavita e della clientela politica, e un Nord capace ed efficiente; sul meccanismo di smaltimento illegale dei rifiuti industriali, di cui la stampa non parla mai, e che vede il ricco Nord produrre rifiuti chimici pericolosissimi dei quali, parti consistenti, vengono scaricati nel Sud dell'Italia, sulla terra agricola, nelle fabbriche di fertilizzante per l'agricoltura, nel mare, nei fiumi. Ulderico Pesce in Asso di Monnezza sottolinea infine la necessità di punire penalmente i reati ambientali inserendo nel Codice Penale Italiano il reato contro l'ambiente. cultura@luedi.it
Prosegue l’appuntamento con il Cineclub del Giovedì dell’associazione Cinergia
“La vera storia di una falsa squadra” MATERA - "Machan”, amico, questa sera anche a Matera. Al Cinema Comunale, grazie all' associazione culturale “Cinergia” che non ferma la rassegna di film del giovedì. La commedia “MachanLa vera storia di una falsa squadra” è una pellicola uscita quest'anno. Il regista, Uberto Pasolini, nipote del grande Luchino Visconti, porta sul grande schermo una commedia tratta da una storia vera "Machan", presentata alle "Giornate degli autori" del Festival di Venezia. Sebbene sia una versione romanzata di un fatto di cronaca tedesca, vi è una sostanziale veridicità che quattro anni fa è apparsa
sulle pagine dei giornali italiani. "Machan" è un misto di umorismo e dramma, la povertà e la miseria della gente dello Sri Lanka, che si arrabatta come può e il loro desiderio di avere una vita migliore sono descritte con molta dignità e simpatia. L'opera è finanziata da diversi paesi come: Regno Unito (Redwave Films), Italia (Rai Cinema, StudioUrania), Germania (Babelsberg Film) e Sri Lanka (Shakthi Films) ed è prodotto da Prasanna Vithanage, Conchita Airolda e dallo stesso regista. Il film non ha grandi pretese, ma è una miscela esplosiva di allegria e uno
spaccato su una realtà troppo spesso dimenticata, stupisce il fatto che il budget del film sia di soli 2 milioni di euro, nonostante la complessità della storia. La pellicola è parlata metà in cingalese e metà in inglese e vede come protagonisti attori non professionisti, eccetto il riconoscibilissimo Mahendra Perera."Machan" descrive il mondo e la vita delle baraccopoli di Colombo, la sporcizia, i debiti e la necessità di dover emigrare altrove e abbandonare la propria famiglia per trovare un lavoro migliore. Madri e padri che sono costretti a lasciare i loro figli alla ricerca di lavoro e soldi da spedire ai loro con-
giunti. Non c'è disperazione nelle sequenze delle baraccopoli. Tutto è accompagnato dalla musica, che risulta essere non invasiva, ma sembra far parte di quel mondo con la capacità di sottolineare gli stati d'animo e confondersi con i suoni comuni della città. Manoj e Stanley, due ragazzi che vivono nella periferia di una città dello Sri Lanka, trovano un articolo di un giornale dove c'é l'invito alla nazionale di pallamano dello Sri Lanka a partecipare ad un torneo in una città tedesca. I due ragazzi, che da anni cercano di ottenere il visto per espatriare, pensano che questa sia l'occasione giu-
Una scena di Machan
sta, e decidono di creare dal nulla la nazionale di pallamano, sino ad allora inesistente. Radunano così una serie di persone che non hanno mai neanche sentito parlare della palla-
mano; il loro piano, infatti, é quello di scappare una volta arrivati in Europa, ma le cose non vanno proprio come avevano preventivato... m.a.flum
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Spettacoli & televisione L’ATTORE HOLLYWOODIANO, PRIMO OSPITE DELLA RASSEGNA, PARLA DELLA SUA CARRIERA
Giovedì 23 ottobre 2008
Al Pacino, a Roma le memorie di un mito di ANTONIO CAPELLUPO ROMA - Un inizio col botto. Ad aprire i lavori della terza edizione del “Festival Internazionale del cinema di Roma” è salito sul palco dell'Auditorium Parco della Musica Al Pacino. In un incontro organizzato da Mario Sesti e Antonio Monda, l'attore giunto a Roma per ritirare il “Marc’aurelio d'oro alla carriera” ha parlato della propria carriera e ha dato anticipazioni sui futuri progetti. Del periodo in cui, ancora inesperto, cominciava a seguire i corsi della storica “Actor Studios” ne parla accennando un sorriso, perchè «si tratta di un ambiente fantastico in cui ognuno è libero di poter sperimentare e ti da la possibilità di studiare al fianco di grandissimi». Suo maestro allora fu Lee Strasberg che incontrò anni dopo sul set del “Padrino Parte II” e di quell'esperienza ha affermato: «Non è facile dividere le battute col proprio maestro, ma quando sei lì ti ritrovi a camminare su un filo al di sotto del quale c'è un burrone e scopri che l'unica possibilità di uscirne è stringersi per mano. Ho imparato a conoscerlo anche fuori dal set e ricordo che l'unico consiglio che volle darmi fu “impara le battute!”». A chi gli chiede cosa ne pensi delle nuove tecnologie, Pacino ricorda che una trentina di anni prima Coppola gli fece notare che una
IL FILM SULLE BR
Giallo “Il Sol dell’avvenire” che c’è ma non c’è ROMA – «E' falso che dicano che io abbia smentito che Il sol dell’avvenire sia stato escluso dal Festival del Cinema di Roma, perchè in nessun catalogo ufficiale c'è questo film». Lo ha detto Gian Luigi Rondi, presidente del Festival Internazionale del Film di Roma, rispondendo all’Agi, durante la presentazione della mostra 'C'era una volta il '48' alla quale ha presenziato anche il Presidente della Repubblica emerito, Oscar Luigi
La protesta RAID DEI CENTRI SOCIALI
I contestatori disturbano la passerella di apertura
Il programma di domani con Wenders e Campion
Al Pacino con il Marc’Aurelio alla carriera
moda era già in atto: «Francis mi disse “guarda un po' quella ragazzina lì giù. Lo vedi cosa impugna? E' una videocamera. Da qui a breve sarà una tendenza!”. Sapere che la gente ha la possibilità di sperimentare e dare ogni giorno qualcosa di nuovo e innovativo è una grande cosa». Parlando delle nuove generazioni di attori, afferma di vederle molto più intraprendenti di una volta. Ma prima di essere un'icona del cinema, Pacino è prima di tutto un attore a tutti gli effetti e come tale dice di preferire il teatro: «E' un ambiente molto più personale e adoro il pubblico dal vivo». Innamorato di Shakespeare e Oscar Wilde, commentando una frase di “Scarface” di De Palma, che
lo vedeva protagonista nei panni di Toni Montana dice: «In quel film dicevo di dire la verità anche quando stavo mentendo. E bene, non sono d'accordo con chi vede il recitare in accezione negativa, volendo dimostrare che si finge di fare qualcosa. Sono sicuro del contrario. Nella vita reale si mente, ma nell'arte si cerca di perseguire sempre la verità». Nel corso della serata Pacino ha poi incontrato il pubblico e commentato delle sequenze dei film “Il Padrino” e “L'avvocato del diavolo”. Al termine sono stati proiettate tre minuti inediti della prossima fatica da regista, “Salomaybe?” , che Pacino si augura di poter portare a Roma nel 2009.
Scalfaro. Rondi ha spiegato che l’esclusione del documentario sul terrorismo in Italia realizzato da Gianfranco Pannone e Giovanni Fasanella, non è stato escluso dal festival perchè «figura solo in una guida che abbiamo organizzato per gli accreditati dove ci sono i ristoranti, i percorsi e ci sono anche questi titoli che sono stati scelti autonomamente dai cineclub». Con i cineclub, ha detto ancora il presidente, «abbiamo un rapporto di collaborazione, ma non certo per la scelta dei film che è autonoma ed è loro. Il fatto che abbiamo inserito questo titolo nella guida è un fatto di cortesia per tutti quelli che vogliono sapere cosa c'è in giro durante il festival. Inoltre – ha aggiunto Rondi – la proiezione di quel film è prevista al cinema L'Aquila
che è molto lontano e non ha niente a che vedere con noi». «Se davvero si vuole fare di questo Festival un’occasione per l’Italia, si faccia vedere Il sol dell’avvenire, si racconti il nostro Paese, compreso un periodo così controverso come quello degli anni settanta e una vicenda così drammatica come quella delle Br», ha invece dichiarato in una nota l’assessore alla Cultura, Spettacolo e sport della Regione Lazio, Giulia Rodano, intervenendo sulle polemiche legate alla presunta esclusione dal festival del film di Gianfranco Pannone e Giovanni Fasanella. E anche il Nuovo Cinema Aquila che ospiterà oggi la proiezione del film sulle Brigate rosse “Il sol dell’avvenire” «non invitato» al Festival di Roma interviene nelle pole-
ROMA – Ecco i principali appuntamenti di oggi del festival del Film di Roma: In concorso: in Sala Santa Cecilia alle 19:00 la performance musicale di Carmen Consoli introduce l’anteprima di L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi con Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci, Ksenia Rappoport. Dunque uUn annofa si era fatta bionda per stupire Daniel Auteil nel film Le deuxieme souffle di Alain Corneau che apriva la seconda edizione Jane Campion della Festa di Roma, e quest’anno, tornata mora, Monica Bellucci è curiosamente di nuovo la star dell’apertura del Festival. Per la sezione Cinema 2008: In Sala Santa Cecilia alle 22 '8' di Wim Wenders, Gael Garcia Bernal, Gaspar Noè, Yan Kounen, Mira Nair, Adberrahmane Sissako, Gus
miche sul documentario. «Il Nuovo Cinema Aquila – spiega il responsabile Edoardo Dell’Acqua – è una struttura del Comune di Roma che ospita una sezione del Festival di Roma, la sezione Extra-L'Altro Cinema/Cineclub Alphaville e Officine. Il cinema è, dunque, solamente sede delle proiezioni, non ha operato la selezione dei film ne è mai entrato nel loro merito artistico con gli organizzatori. Organizzatori che per altro non hanno mai sentito il dovere di discutere con il cinema le scelte operate». «Il Nuovo Cinema Aquila non è quindi in grado di entrare nel merito del giallo del film di Pannone: non abbiamo idea – aggiunge Dell’Acqua – di quali rapporti siano intercorsi tra i curatori ed organizzatori della rassegna 'Il
Van Sant, Jane Campion. Per la sezione L’altro cinema: in Sala Petrassi alle 17, Incontro con David Cronenberg. Al Teatro Studio alle 20 '$ 9.99' di Tatia Rosenthal; in Sala Petrassi alle 20:30 Rembrandt's J'accuse di Peter Greenaway. Al Teatro Studio alle 22:30 Giorgio/Giorgia (storia di una voce) di Gianfranco Mingozzi. Per Actors Studio – Retrospettiva Al Pacino: Nello Studio 3 alle 10 The Godfather di Francis Ford Coppola e alle 15 The Panic in Needle Park di Jerry Schatzberg. Per Occhio sul mondo: In Sala Sinopoli alle 15 Estomago di Marcos Jorge. Per Alice nella città: In Sala Cinema Ikea alle 10 Playing for Charlie di Pene Patrick. Alle 10 in Sala Sinopoli Tahaan: A Boy With A Grenade di Santosh Sivan.
Gianluigi Rondi
cinema del reale (cioè Cineclub Alphaville e Officine)', il curatore della sezione ExtraL'Altro Cinema (cioè il critico Mario Sesti), l'organizzatore del Festival di Roma (cioè la Fondazione Cinema per Roma)».
La protesta
ROMA – Rovinata la festa ieri sera alla passerella di Al Pacino. Sul red carpet infatti sono comparsi una cinquantina di giovani con dei cartelli di protesta. Mentre era ancora in corso la passerella per l’incontro di Al Pacino con il pubblico, è andata in scena ai margini del red carpet la protesta di una cinquantina di rappresentanti de Centro sociale Horus, sgombrato martedì mattina in piazza Sempione. «Siamo venuti a rovinare la festa ad Alemanno», ha detto uno di loro, motivando la protesta e la personale rabbia di questi giovani. Tra l’altro una ragazza è riuscita anche a superare il cordone di protezione. Un ragazzo e una ragazza mentre i compagni esponevano fogli con scritto “non paghiamo noi” e “chi uccide la cultura uccide la libertà”, hanno scavalcato le transenne e sono arrivati davanti ai fotografi prontamente bloccati dalle forze dell’ordine. Mentre Al Pacino era all’inizio della passerella che firma autografi un gruppetto di poliziotti si è sistemato alla fine del tappeto rosso davanti ai ragazzi per evitare nuove incursioni. «Siamo qui per difendere il lavoro dei Centri sociali che rappresentano una di quelle forme critiche della società attaccate sia dal governo che dal comune di Roma» ha detto una ragazza di 20 anni che sta partecipando alla protesta. «La nostra è una protesta pacifica – ha aggiunto un compagno – ci descrivono come violenti e vogliono farci chiudere. Il nostro intento è promuovere la cultura in forma popolare e accessibile».
CRITICA PREVENTIVA di NICOLA COSENTINO AD oggi sarebbe molto rischioso dirlo, ma, parlando in termini cinematografici, le guerre sono utilissime. Questo non significa che la Fox pur di produrre finanzierebbe un attacco gratuito alla Repubblica Democratica del Congo, poveracci, no. Semplicemente che, guardando al passato non si trova niente di abbastanza drammatico da sconvolgere gli animi di uno spettatore, se non una guerra. Quale sia poi il contesto, la storia dei protagonisti eccetera eccetera non è poi importantissimo. La guerra serve semplicemente a sconvolgere le carte in tavola, creando quella situazione di incredibile precarietà sentimentale che può portare a qualunque esito le più svariate vicende. I film del neorealismo italiano, l'impegnata ricerca di riscatto della Germania. Poi le rivisitazioni in
“Tropic thunder”, torna la guerra come genere salsa omerica dei bei film americani, che alla seconda Guerra Mondiale, fatta eccezione per Spielberg, preferiscono quella del Vietnam. Anni d'oro? I love Guerra Fredda? Può darsi, i figli di Colombo sono sempre stati un po'alternativi, in quanto a pellicole da indigestione. Il “soldato Charlot” di Charlie Chaplin e il macchinista di Buster Keaton furono i primi a sbeffeggiare la vita militare e a parodiare l'insensatezza della guerra. Fu quindi Forrest Gump, che strinse la mano a Kennedy e divenne un eroe nazionale, a distruggere le prime, romantiche credibilità. Ora, ecco Ben Stiller in veste da regista a giocare al soldatino con Robert Downey Jr, recentemente resuscitato e già intoccabile, e l'ila-
re Jack Black. Il film è “Tropic Thunder”, e la trama è un delizioso pasticcio di sincerità del mondo hollywoodiano. Tugg Speedman è una superstar di action movie, tronfia e presuntuosa, che sogna gloria e Oscar. Kirk Lazarus (un nome una garanzia, sapendo che si tratta di Downey Jr), è un attore drammatico e pluripremiato con una fissazione per il metodo e l'immedesimazione estrema, che lo portano a cambiarsi il colore della pelle. Jeff Portnoy è invece il grasso e cocainomane protagonista della saga comica “The Fatties”. A loro insaputa, il regista del kolossal bellico e il sedicente scrittore del best seller che lo ha ispirato, decisi a correggere i loro vizi e a non tollerare oltre i loro ca-
pricci, li precipitano dentro una guerra reale. Occupati a bisticciare e a rinfacciarsi le rispettive carriere, procederanno ignari del pericolo imminente. Venire alle armi con un vero e sbraitante gruppo di guerriglieri asiatici gli sveglierà finalmente dal sogno della finzione. Tra esplosioni a colori, effetti speciali, e proiettili a salve troveranno lo spirito di gruppo e un finale conforme al genere. Non si tratta di un richiamo della foresta, né di un risveglio romantico, di una prevedibile presa di coscienza che porta all'eroismo dell'umiltà. Il film fa semplicemente ridere, assicura la critica, ed in termini sì intelligenti, ma comunque molto espliciti. Scrivere e dirigere film che risultino sgradevoli, con
lo scopo di “sensibilizzare” ed anestetizzare ricordi dolorosi a quanto pare è una carta vincente. Con Downey Jr, Stiller, Black e Tom Cruise, in un cammeo incredibile e meraviglioso, non si parla certo di orrori alla “Disaster Movie”, ma non si smentisce neanche il buon vecchio stile americano. C'è tutto. L'eroe burbero che “muore” col ralenti, ascendendo sull'altare del sacrificio. L'esasperazione del “classico, povero nero” di tutti i film di guerra. Ed il reduce impazzito, menomato ed incompreso alla “Nato il quattro luglio”. Alla fine, trovarsi impietositi dalla guerra, anche se “distrutta” protagonista di un film comico, dovrebbe fare riflettere su quanto valga la pena esasperare storie. La risposta a questo interrogativo, quando certe storie vengono riproposte, non è mai fornita da nessuno.
Per chi viaggia
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Legami familiari più forti grazie a Internet e telefonini Uno studio statunitense conferma la tendenza ontrariamente a quanto si pensa, internet e telefonini rendono più forti i legami all’interno della famiglia. Almeno in America. Nello stesso tempo, però, si registra una tendenza che va nella direzione opposta: le nuove tecnologie aumentano l’abitudine a pettegolezzi e gossip di varia natura. Lo hanno accertato due studi diversi, pubblicati ieri rispettivamente dal Washington Post e dal New York Times. Lo studio su «Internet e la Famiglia» è stato condotto dal Pew Internet and American Life Project. Attraverso una serie di 2.252 interviste realizzate su un campione rappresentativo di quella che può essere considerata la famiglia media americana, la ricerca ha messo in luce che le nuove tecnologie «fanno bene» alla famiglia. Secondo la ricerca, nella frenetica vita contemporanea le e-mail, gli sms e i cellulari in genere hanno “rafforzato i legami» tra i componenti del nucleo familiare. Delle persone intervistate, solo l’11% del campione ha detto che i legami all’interno della famiglia «erano più forti prima dell’arrivo di internet e dei cellulari»; al contrario, il 60% degli intervistati hanno detto che proprio grazie alle nuove tecnologie i legami all’interno della loro famiglia o «sono rimasti come prima» (60%), oppure «si sono rafforzati» (25%).
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«Sono dati per certi versi sorprendenti – ha detto l’autore della ricerca, Barry Wellman, dell’Università di Toronto – che confermano questa tendenza chiara: internet è ormai patrimonio culturale diffuso. In passato erano stati espressi timori circa gli effetti che computer e i cellulari avrebbero potuto avere sul nucleo famigliare. Questi dati dimostrano il contrario». Internet e cellulari, cioè, fanno ormai parte del 'lessico familiarè di ogni famiglia americana tradizionale. Rispetto ad una precedente e analoga ricerca condotta dieci anni fa, l'indagi-
ne ha rilevato infatti che nel 94% dei casi l’utilizzo del cellulare o delle e-mail è «abituale da parte di ogni componente della famiglia». Per genitori e figli il telefonino o l’e-mail è ormai linguaggio condiviso e praticato. Solo dieci anni fa questa percentuale era di poco superiore al 50%. Col diffondersi di tecnologie sempre più sofisticate sta però prendendo piede – come pubblica oggi il New York Times- un altro fenomeno: sono sempre più diffusi gli sms e i video digitali che riguardano pettegolezzi privati. Sul proprio i-Phone, cioè, è sempre più fre-
quente ricevere il messaggino, o il video-gossip, sull'ultimo scandalo che ha coinvolto la starlette di Hollywood, ma anche ricevere sms e video di emeriti sconosciuti finiti per essere protagonisti – spesso loro malgrado – di curiosità piccanti. Quella curiosità diventa un sms o un video che fa il giro degli iPhone della città, la Los Angeles a New York. Anzi: esistono appositi siti su internet che “vendono” l’accesso a questi pettegolezzi al prezzo di 3,99 dollari. Stando al New York Times è un settore del mercato della telefonia in rapida crescita.
Preso l’hacker della posta spazzatura chi non è mai capitato di ricevere almeno un messaggio di spam nella casella di posta elettronica? Si va dall’innocua pubblicità del viagra a quella di farmaci miracolosi contro ogni male. A volte l’unico rimedio è quello di cambiare indirizzo e sperare di non venir nuovamente intasati. Vi sarete chiesti chi fosse il responsabile di tale scocciatura e con ogni probabilità la risposta è una: Lance Atkinson, neozelandese di 26 anni, considerato il più pericoloso pirata informatico in circolazione, che in poco è riuscito a mettere in
A
piedi il più vasto sistema di messaggi spazzatura mai apparso sul web. Riusciva ad inviare più di 10 miliardi di mail spazzatura in un solo giorno, praticamente un terzo dello spam che circola nella rete. Vecchia conoscenza delle autorità, Atkinson era già stato multato nel 2005 per un progetto simile e qualche giorno fa ne ha combinata un’altra delle sue, come segnalava ieri mattina un articolo su Repubblica: “Questa volta però Atkinson ha superato se stesso. Il tutto grazie a una rete di computer zombie, control-
lati a distanza all’insaputa dei legittimi proprietari, che contava circa 35 mila unità sparse fra la Nuova Zelanda, l’India, la Cina e gli Stati Uniti. In base ai dati raccolti dalla Sophos, azienda specializzata negli anti virus, ormai il 90 percento delle mail indesiderate a livello mondiale provengono da pc del genere. E non è facile rintracciare i responsabili perché queste reti di computer, chiamate comunemente botnet, si attivano per pochi secondi e scompaiono dal Web dopo aver inviato il loro carico di messaggi di posta elettronica”.
NEWS DAL WEB
Se l’orologio fa acqua da tutte le parti di ALEARDO GRANDINETTI L'OROLOGIO del futuro ha sete, dategli da bere, che aspettate! Ha dell'incredibile ma EcoFriendly Water-Powered Clock, prodotto dall'azienda americana Bedol, è il primo orologio digitale ecologico che funziona ad acqua. Una volta aperto il tappo basta riempirlo come si faceva con le vecchie borse d'acqua calda. Ricordatevi però di aggiungerci un pizzico di sale da cucina. Infatti, il sistema alla base che consente all'orologio di funzionare si rifà ad un semplice principio fisico. L'acqua salata una volta entrata a contatto con gli elettrodi, che si trovano all'interno, genera energia sufficiente per far funzionare l'orologio per tre settimane. Ricordatevi solo di cambiare l'acqua, così come facevate con il vostro pesciolino rosso. Quest'orologio nel suo piccolo contribuisce ad eliminare i problemi legati all'inquinamento. Se solo si pensa che una singola batteria gettata via senza alcuna responsabilità contamina un terreno dell'ampiezza di un campo da calcio. Inoltre, è anche vero che un oggetto del genere è un pensiero originale alla portata di tutti. Per dargli un occhiata da più vicino basta collegarsi al sito www.bedolwhatsnext.com.
INNOVAZIONE
Intelligenza artificiale in una tesi di ricerca di FLORA ZAROLA computer saranno un giorno in grado di avere una mente? Saranno in grado di riprodursi essi stessi soppiantando l'umanità, come tentò di fare Hal 9000 nel famoso film di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello Spazio”? Sono domande ricorrenti che la tecnologia sempre più protagonista della nostra quotidianità ci spinge a volte a porci, quando capita di fermarsi un attimo a riflettere; infatti il computer è ormai diventato il centro di molte attività, in ogni fascia di età, per il lavoro e lo svago; il computer è il cuore delle strumentazioni che ci consentono di muoverci nello spazio e nel tempo della vita comune, nessuno oserebbe pensare cosa succederebbe e a che livello di regressione si precipiterebbe se improvvisamente venisse meno questo ormai vitale strumento. La filosofia dell'Intelligenza Artificiale tenta di dare una risposta a queste domande. Tuttavia il computer è costruito e predisposto dall'uomo, dalla sua mente è stato concepito. Dai tempi del Leviathan di T. Hobbes, fino alla macchina di Turing nel 1936 e alla definizione di Intelligenza Artificiale a Dortmouth nel 1956, i progressi fatti -dalla elaborazione della filosofia del concetto di Intelligenza Artificiale e i suoi rapporti con l'intelligenza 'biologica', alle sue applicazioni in ambiti sempre più estesi- non hanno ancora dimostrato concretamente questa possibilità teorica. Ciò che conta tuttavia sono i preziosi requisiti applicativi dell'Intelligenza Artificiale. È recente la notizia del conseguimento a Cagliari del Premio Nazionale per la miglior tesi sull'Intelligenza Artificiale da parte di un
I
dottorando di Matematica dell'Unical, Mario Alvino; il premio è stato conferito durante il X Convegno dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale. Il titolo della tesi del suo dottorato è “Valutazione efficiente di aggregati ricorsivi in programmazione logica”; un estratto della tesi è stato presentato prima del conseguimento del premio alla Conferenza Italiana di Logica Computazionale, dove il dottorando è stato invitato a tenere una relazione su alcuni risultati delle sue ricerche, mentre un articolo che sintetizza i risultati della tesi verrà pubblicato sulla rivista scientifica “Intelligenza Artificiale”. Anche se questa disciplina sembra permeare in modo a volte discreto e quasi 'inosservato' o addirittura ignorato da molti la nostra esistenza, essa è alla base della rivoluzione tecnologica che porta alla società dell'informazione: le sue applicazioni ormai sono innumerevoli, dalla possibilità di elaborare in tempo reale e migliorare la comunicazione delle informazioni, a prospettare velocemente soluzioni di problemi, a creare sistemi esperti, come quelli usati come supporto alla diagnosi in medicina, e così via. La teoria rappresentazionale della mente e la possibilità che l'Intelligenza Artificiale possa giungere ad eguagliare o assumere le prerogative di quella umana fanno parte della speculazione che tuttora sostiene molti degli studi sull'argomento ed è un campo ancora aperto. È comunque di rilievo il fatto che anche in questo argomento abbiamo dimostrato che l'Italia, nella fattispecie il Sud, non ha nulla da invidiare in termini di contributo teorico e pratico ad altre 'intelligenze biologiche'.
Scienze&Tecnologie Nuove generazioni
In Italia cresce il consumo di alcol
IN ITALIA è ''emergenza'' alcol per i giovanissimi: fa infatti uso di bevande alcoliche e superalcoliche il 19,5% dei ragazzi under-18. L'Italia è anche il Paese in Europa dove più bassa è l'età di accesso all'alcol: il primo contatto avviene nella fascia di età 14-17 anni.
Il dopo Freud
Il colore dei sogni? Dipende dalla Tv
Una sonda della Nasa traccerà il sistema solare
Donne in dolce attesa consumate cioccolato
LA NASA ha lanciato ieri una piccola sonda che in 2 due anni dovrà tracciare una cartografia dei confini del sistema solare. La sonda Ibex (Interstellar Boundary Explorer), di un peso di 462 chili, è partita grazie a un razzo lanciato da un Lockheed L-1011 in volo a quota 12 mila metri. La Ibex raccoglierà immagini e traccera' una mappa di una vasta zona di turbolenze e dei campi magnetici dove le particelle dei venti solari si scontrano con particelle interstellari.
IL CIOCCOLATO fa bene alle donne in dolce attesa. E' quanto emerso a Perugia in un convegno internazionale. Recenti studi dimostrano come 30 grammi di cioccolato fondente al giorno possano fungere da ottimo integratore. Oltre a contenere il colesterolo e diminuire il rischio di anemia, l'assunzione di cioccolato serve a mantenere regolare la pressione arteriosa e quindi a diminuire il rischio di gestosi.
Giovedì 23 ottobre 2008
57
I NOSTRI sogni hanno il colore dei programmi visti in tv: le persone cresciute col 'bianco e nero', sognano in una scala di grigi. I più giovani e coloro che hanno avuto accesso al tv color sin da piccoli, sognano prevalentemente a colori.
Ecco Surface il pc interattivo adesso a basso costo
Il telefono sarà lanciato sul mercato koreano
Samsung W600, la tv in mano eccato! Non lo vedremo presto in Italia, almeno inizialmente. Parliamo del nuovo W600, presentato da Samsung Electronics. Si tratta di una tipica soluzione per il mercato coreano, molto attento alle features strettamente grafiche come la potenza della fotocamera o le potenzialità del telefonino in veste di TV. Ed infatti da questo punto di vista il nuovo Samsung W600 non tradisce e attese fornendo una fotocamera da ben 5 megapixel CMOS; nulla di stratosferico rispetto ad alcune soluzioni che abbiamo visto nel mercato del Sol Levante, con definizioni che arrivano anche a 8 megapixel. Eccellente anche lo schermo touchscreen LCD a tecnologia video WVGA con risoluzione di 800*480 pixels e 3 pollici di grandezza; si presta benissimo all'utilizzo della TV Mobile. Il supporto di rete e 3G con connessione dati veloce che consente velocità in uplink anche di 5.76 Mbit/s.
P
Le acque dell’Adriatico crescono ogni anno
urface si trasforma, diventa Oahu e tutti, o quasi, se lo potranno permettere. Questo è il messaggio che giunge dagli uffici di Microsoft. Per chi non lo sapesse, Surface è un sistema - un PC - dotato di un'interfaccia operativa che non ha bisogno di mouse o tastiera per interagire. Si presenta come un grosso monitor touchscreen - solitamente posto in orizzontale - che permette l'interazione diretta con le dita su oggetti o comandi. Microsoft, nei mesi scorsi, ha condotto un'indagine per valutare l'interesse pubblico su Surface. Molti intervistati sarebbero disposti ad acquistarlo, a patto di una decisiva ridu-
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IL LIVELLO delle acque dell'Adriatico cresce di un millimetro anno e le spiagge del Nord sono sempre più a rischio. L'allarme è stato dato nelle ultime ore, a Trieste, all'VIII convegno dell'Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia. “Il fenomeno dell'innalzamento delle acque - è stato detto - è globale, ma in Adriatico si sposa con la tendenza a sprofondare di quest’area che per questo appare più vulnerabile di altre”. r. t.
L’Artico si scioglie cresce la preoccupazione L'ARTICO continua a sciogliersi, con le temperature in autunno che hanno raggiunto livelli record, anche di 5 gradi superiori al 2007. Secondo un rapporto reso noto oggi quest'anno il minimo dei ghiacci e' stato molto vicino, pur senza superarlo, a quello record del 2007. Gli effetti delle annate calde così vicine, scrivono 46 esperti di tutto il mondo, si stanno già facendo sentire sulla fauna e sulla temperatura del permafrost e delle acque. r. t.
Nuove offerte anche su iTunes
Apple punta sull’Hd
Un notebook senza tasti tradizionali
CONTINENTI
Hp pensa al touchscreen
L’H5N1 nei corvi
HP sta sviluppando un computer portatile con display touchscreen, probabilmente un tablet. Questa soluzione debutterà alla fine dell'anno e sarà solo uno dei prodotti sensibili al tocco in arrivo dall'azienda, attesa anche con una linea di smartphone. HP ha già mosso i primi passi in questo settore grazie ai PC TouchSmart, rinnovati poco tempo fa. Le indiscrezioni riportano, inoltre, che HP è al lavoro su un nuovo netbook da 10 pollici. Non è chiaro, tuttavia, se sarà basato su piattaforma VIA o Intel.
zione del prezzo. Ad oggi, Surface è disponibile per pochi eletti (hotel e altri luoghi pubblici), al prezzo di oltre 10000 dollari. A soddisfare i Geek impenitenti ci penserà quindi Ohau, un derivato a basso costo di Surface, che costerà 1500 dollari, inserito inizialmente in complementi di arredo, come tavolini o piani di lavoro. Come il progetto iniziale, anche Ohau sarà in grado di interagire con altri dispositivi (cellulari, lettori MP3, etc.) e gestirà interazioni multiple in contemporanea, cioè più utenti potranno interagire assieme con l'interfaccia. Insomma, considerato il prezzo, adesso sarà alla portata di tutti.
l virus H5N1 dell'influenza aviaria e' stato ritrovato in un corvo morto a Hong Kong. Lo rivela il governo dell'ex colonia britannica. Si suppone che l'uccello, trovato morto in un cassonetto dei rifiuti, sia stato tenuto in gabbia in qualche abitazione come animale domestico, fatto abbastanza comune a Hong Kong.
pple ha deciso che i tempi sono sufficientemente maturi per puntare su un'offerta video online ad alta definizione. iTunes si appresta ad ampliare il numero di telefilm e film in formato HD: si parla di non meno 600 titoli e 30 show da prime time. A breve, quindi, si potranno acquistare clip HD a 3 dollari l'una, contro i 2 dollari delle versioni normali. I
A
quattro broadcaster statunitensi più importanti del settore sono già stati coinvolti nel progetto. Secondo gli esperti, i numeri totalizzati da iTunes Video sono così mediocri da giustificare ogni genere di strategia alternativa. La speranza, quindi, è che proprio l'alta risoluzione possa risollevare le sorti dell'unico "prodotto" perdente di Apple.
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Rubriche
Giovedì 23 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Un fatto nuovo cambierà la situazione e renderà più facile la vostra carriera. In amore cogliete l'attimo.
TORO 21/4 - 20/5
Non vi conviene assumere nuove responsabilità nel lavoro: avete già tanti impegni. Chiudete una storia d'amore arrivata al capolinea.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non fatevi coinvolgere in una grana in ufficio: andate dritti per la vostra strada. Il partner sta andando in crisi.
CANCRO 22/6 - 22/7
La vostra abilità e la freddezza nell'affrontare le situazioni difficili vi agevola il lavoro. Cambiamenti in amore.
LEONE 23/7 - 23/8
La vostra comunicativa favorisce i contatti sociali ma soprattutto quelli professionali. Può nascere un nuovo legame affettivo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Analizzate con lucidità e distacco la situazione professionale per potere intervenire proficuamente. Successo in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Servitevi al meglio del vostro indiscusso intuito per dipanare la matassa nel lavoro. In amore combattete la routine.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Datevi da fare per costruire una solida base professionale, poi potete rilassarvi. Ottima intesa di coppia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Gestite con maggiore saggezza le vostre qualità professionali e soprattutto frenate l'impazienza. A piccoli passi verso l'amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Siete brillanti e una gran voglia di agire, di tentare nuove strade nella vostra attività. Un incontro folgorante in serata.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Impegnatevi a fondo senza farvi condizionare dalla smania di arrivare nel lavoro. Una nuova storia d'amore frizzante.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Tavo; L oro; bus TO = Tavolo robusto;
Le vostre attività sono in fase di cambiamento: prestigio e guadagni arriveranno presto. Rilassatevi in buona compagnia.
Televisioni
23.20
ATTUALITÀ
21.05
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
ATTUALITÀ Margherita Granbassi
20.35
TELEROMANZO
16.55
ROTOCALCO
Giovedì 23 ottobre 2008
21.10
FILM
21.10
REALITYSHOW
Patrizio Rispo
Barbara D’Urso
Reazione a catena
La Talpa
21.10
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TELEFILM Stargate SG 1
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Non mandarmi fiori con Rock Hudson, Doris Day, Tony Randall, Clint Walker - regia di Norman Jewison (USA) - 1964 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmMai dire sì 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Duello nel Pacifico con Lee Marvin, Toshiro Mifune regia di John Boorman (USA) 1968 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -MiniserieProvaci ancora prof. 3 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -AttualitàAnnozero 23.20 -TelegiornaleTg 2
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmUno sbirro tuttofare con Eddie Murphy, Kim Miyori, Art Evans, Michael Rapaport - regia di Thomas Carter (USA) - 1997 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie TvDistretto di polizia 8
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmReazione a catena con Rachel Weisz, Fred Ward, Keanu Reeves, Joanna Cassidy, Morgan Freeman, Brian Cox - regia di Andrew Davis (USA) - 1996 23.15 -RubricaI bellissimi di Rete 4
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Reality ShowLa talpa
20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -TelefilmStargate SG-1
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.30 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -RubricaCinematografo 02.10 -RubricaFuoriClasse - Canale scuola lavoro
23.35 -Talk ShowArtù 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.05 -RubricaAppuntamento al cinema 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaOff Hollywood 01.30 -RubricaAppuntamento al cinema 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.25 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
23.30 -ReportageTerra! 00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.15 -Real TvAmici
23.20 -FilmA.I. - Intelligenza artificiale con J. Law, M. Streep - regia di Steven Spielberg (USA) - 2001 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmPaulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento
01.00 -ShowPoker1mania 02.00 -NewsStudio Sport 02.30 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 02.45 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmA-Team
23.35 -ReportageMalpelo 00.35 -TelegiornaleTg La7 01.00 -AttualitàOtto e mezzo 01.40 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.40 -TelefilmAlla corte di Alice 03.40 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RETE 4
ORE 21.10
DUELLO NEL PACIFICO
NON MANDARMI FIORI
REAZIONE A CATENA
con L. Marvin, T. Mifune - regia di John Boorman (Usa) - 1968
con R. Hudson, D. Day, T. Randall, P. Lynde, H. March - regia di Norman Jewison (Usa) - 1964
con K. Reeves, M. Freeman, J. Cassidy - regia di Andrew Davis (Usa) - 1996
Nel corso del secondo conflitto mondiale, un pilota americano e un ufficiale giapponese dispersi si trovano a convivere su un'isola deserta. Danno inizio a una guerra personale, ma poi collaborano a organizzare la fuga. Ormai quasi amici, giungono a un'altra isola; in un deposito abbandonato trovano materiale nipponico e statunitense...
RAI 3
ORE 21.10
Convinto di avere una malattia incurabile, George si mette alla ricerca di un uomo che possa poi sposare sua moglie Judy. Lei s'insospettisce e si immagina uno scenario di tradimenti da parte di lui. George allora le racconta tutto; disperazione di Judy, che però poi scopre che il marito è un malato immaginario...
RETE 4
ORE 23.20
UNO SBIRRO TUTTOFARE
A.I. INTELLIGENZA ARTIFICIALE
con E. Murphy, K. Miyori, M. Rapaport regia di Thomas Carter (Usa) - 1997
con H. J. Osment, J. Law, F. O'Connor regia di Steven Spielberg (Usa) - 2001
A San Francisco, come è noto, il crimine è di casa. Per questo la polizia si serve senza esitazioni di un suo uomo, specializzato in lunghe chiacchierate con gli autori di rapimenti che più di una volta hanno contribuito in modo decisivo a risolvere il caso. Questa si tratta infatti di un assassino psicopatico che il poliziotto dovrà affrontare coadiuvato da un partner inesperto e da una...
In un lontano futuro i robot, assicurano la maggior parte dei compiti domestici. Il professor Hobby vuole spingersi più in là e progettare il primo androide sensibile. Pochi giorni dopo, David, un robot di undici anni, fa il suo ingresso in casa di una coppia il cui figlio malato è stato criogenizzato in attesa di una cura. Quando il figlio naturale della coppia torna a casa per David non c'è più posto..
Un giovane di belle speranze, meccanico e inventore, e una fisica col fisico giusto e il cervello concentrato sulla scoperta del secolo. Sono inseguiti dall'Fbi, dalla polizia di Chicago e dal loro professore che fa il doppio gioco. In ballo c'è la formula per l'energia economica ricavata dall'idrogeno: non sporca, non puzza, è illimitata, a disposizione di tutti, gratuitamente...
RETE 4
ORE 2.35
PAULO ROBERTO COTECHIÑO CENTRAVANTI DI SFONDAMENTO con A. Vitali, C. Russo, M. Carotenuto regia di Nando Cicero (Ita) - 1983 La squadra del Napoli acquista il bomber brasiliano Cotechiño. Geloso della prorompente fidanzata Lucelia, il centravanti la affida alla sorveglianza di un idraulico suo sosia. Dopo molte avventure, Cotechiño viene persino rapito: indovinate chi lo sostituirà nel partitone contro l'Inter?
La serata va a Raiuno con Affari tuoi e Raccontami RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Raccontami capitolo ii L'eredita' la sfida
ora 19.49 20.42 21.18 18.50
ascolto 6.416 6.074 4.939 3.976
RAI DUE Senza traccia Senza traccia L'isola dei famosi 6 Close to.
21.50 21.04 19.11 22.40
3.337 3.266 2.479 2.429
RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Parla con me
21.10 20.36 19.58 23.16
3.787 2.674 1.841 1.515
Canale 5 Striscia la notizia Cento vetrine L'amore non va in Beautiful
20.46 14.11 21.16 13.41
6.862 4.096 3.936 3.905
ITALIA 1 I simpson Le iene show Tutti all'arrembaggio La talpa
14.32 21.08 14.09 19.34
2.499 2.451 2.284 2.048
RETE 4 Walker texas ranger 58 minuti per morire Sessione pomeridiana Ieri e oggi in tv
20.22 21.14 14.10 20.08
2.261 1.860 1.563 1.490