FRANCIA
SUPERENALOTTO
DECISIONE DI GIUNTA
Precipita elicottero Morti 8 italiani
Vinti a Catania 100 milioni di euro
Ci saranno 100 assunzioni entro il 2010 Per laureati e diplomati
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della Basilicata
ED Anno 7 - N. 293
1,00
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Venerdì 24 ottobre 2008
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
UN MOVIMENTO FACEBOOK di PARIDE LEPORACE
ilvio Berlusconi è riuscito con una dichiaraS zione televisiva ad accendere la prateria della rivolta studentesca in tutt'Italia. Al Cavaliere è bastato evocare la forza poliziesca del manganello per convincere il popolo degli studenti, dalle Alpi alla Sicilia, a scendere in piazza contro la riforma Gelmini. Il “non tollereremo occupazioni” ci aveva fatto sperare in un assestamento di posizioni golliste e conservatrici del premier che meglio avrebbe chiarito alcune confusioni politiche italiane. Purtroppo l'illusione è durata meno di ventiquattr'ore, considerato che da Pechino, appreso quello che aveva innescato, secondo un rodato copione, Berlusconi nega l'evidenza e cambia posizione affermando: “Mai detto polizia nelle scuole, penso ad altri mezzi di convincimento”. Ha fatto il paio con il ministro Gelmini che si è subito mostrata pronta ad incontrare le rappresentanze studentesche. segue a pagina 11
Berlusconi: dalla pulizia alla...polizia. alle pagine 6,7,8,9,10 e 11
Gli avvocati dell’ex manager del San Carlo: lesa l’ immagine del professionista
Cannizzaro cita don Cozzi: un milione di risarcimento di LUCIA SERINO
on è difficile immaginare come la sanità, N in una città piccola come Potenza, sia stata e sia uno dei cen-
tri nevralgici del potere. Se a capo della sanità arriva un uomo che ha i tratti caratteriali del dottore Cannizzaro, reificaDon Marcello Cozzi
zione umana dell'eccesso della volontà, la miscela diventa esplosiva. A ciò aggiungi una moglie magistrato antimafia, a ciò aggiungi ancora la provenienza territoriale che per un calabrese è un marchio a fuoco. Bisogna nascere in zone come la Locride o quella,
AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE
Il dottore Michele Cannizzaro
articolo e seguito del commento a pagina 12 ORT NELLO SP
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POTENZA
Maradonino si presenta «E’ la chance della mia vita»
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Tra falconi e cavalieri da pagina 47 a 54
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Venerdì 24 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Iraq, l’Iran critica il Patto TEHERAN – La bozza dell’accordo per la sicurezza dell’Iraq, preparata dai vertici di Washington e Baghdad, serve solamente ad «indebolire» il paese e ad aiutare gli americani a «depredarne» le ricchezze. Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad (nella foto), ha commentato negativamente il patto tra i due paesi in occasione della visita a Teheran di Massud Barzani, il leader della regione curda nella
parte nord dell’Iraq.
Messico, scontro a fuoco: 7 morti CITTA' DEL MESSICO – Agenti della polizia messicana hanno affrontato ieri in ripetute occasioni una banda di malviventi a Nogales, località dello Stato di Sonora alla frontiera con gli Stati Uniti, con un bilancio finale di sette pregiudicati morti. Lo ha reso noto la Procura di Giustizia. Un portavoce della Procura ha spiegato che lo scontro ha avuto tre momenti, a partire dalle 6 del mattino, durante cui gli agenti della polizia, appoggiati da uomini dell’esercito, hanno affrontato gli uomini della banda che hanno fatto uso di armi pesanti, ed anche di bombe a mano.
Una “ballata” per Haider VIENNA – Joerg Haider (nella foto) è entrato adesso nella letteratura ed il passaporto d’ingresso glielo ha concesso la sua connazionale Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura nel 2004. Sulla
sua homepage la scrittrice ha pubblicato una lunga ballata di 150 righe dal titolo «Von Ewigkeit zu Ewigkeit».
Colombia, monta la protesta BOGOTA' – Prosegue, in Colombia, la protesta degli indigeni. Un folto gruppo di nativi del Catatumbo, appartenenti all’etnia Motolon Barì, si sono uniti ieri alla marcia dei 25.000 appartenenti a varie etnie che è diretta a Cali (dipartimento del Valle del Cauca) per chiedere al presidente colombiano Alvaro Uribe il riconoscimento ufficiale del loro ruolo di soggetti politici e dei diritti ancestrali sulla terra. L'iniziativa è stata fra l’altro accompagnata ieri da uno sciopero nazionale generale di 24 ore.
In Italia e nel Mondo Veltroni-Di Pietro, rapporti tesi Pechino, Berlusconi in visita ma domani l’Idv sarà in piazza ricevuto da Hu Hintao e Wen Jiabao ROMA - Alla vigilia della manifestazione del Pd a Roma, diventano sempre più tesi i rapporti con il partito dell'Italia dei Valori. Ma Antonio Di Pietro ed una delegazione di dirigenti, assicurano sia il Pd che l'Idv, saranno certamente presenti alla manifestazione. A rendere più deboli i rapporti tra i due partiti è stato un "giallo" che nelle ultime ore ha provocato nuove polemiche. L'esecutivo dell'Idv, ma il partito ha nettamente smentito, avrebbe bocciato un documento proposto da Di Pietro per sancire la rottura con il Pd annunciata nei giorni scorsi da Walter Veltroni. L'Idv, però, smentisce che Di Pietro sia stato messo in minoranza e che ci sia anche stata una
Antonio Di Pietro
votazione su un documento del genere. È stato invece confermato che qualche dissenso esiste all'interno del partito ma a prevalere è la linea della ricerca del dialogo con il Partito Democratico.
PECHINO – Due incontri «molto cordiali» hanno aperto la visita ufficiale di Silvio Berlusconi in Cina. Con il presidente della Repubblica popolare cinese, Hu Jintao, e con il premier Wen Jiabao, il presidente del Consiglio ha parlato dei rapporti tra i due Paesi, degli scambi commerciali, dell’Anno della cultura Cina-Italia, della partecipazione italiana in Cina all’Expò 2010 e di quella cinese in Italia all’Expò 2015, oltre che della crisi globale e del prossimo appuntamento del G20 a Washington. «Sono stati incontri molto cordiali – dice più tardi Berlusconi in conferenza stampa – tra due Paesi che condividono molte posizioni in politica estera». Ma a chi chiede se ci sia un cambiamento
Silvio Berlusconi (S) e Hu Jintao
nei rapporti tra Roma e Pechino, il premier risponde: «Non è cambiato nulla. Loro sanno come la pensiamo: noi insistiamo perchè la Cina vada verso un sistema di democrazia compiuta e di piena libertà».
Il Vaticano reagisce: «Questa è ingerenza»
Il nubifragio in Sardegna
«Inaccettabile Pio XII santo» Israele contro la beatificazione
Bertolaso «Madre Natura chiede il conto»
ROMA - Anni di dialogo faticoso e di diplomazia segreta rischiano di andare in fumo. E si allontana il sospirato viaggio del Santo Padre in Terra Santa. È scontro aperto tra Vaticano e Israele sulla beatificazione di Pio XII, Papa Pacelli. La polemica covava da giorni, ma era parsa governabile. Fino a ieri mattina, quando sul quotidiano Haaret'z, uno dei principali giornali israeliani, è apparsa un'intervista durissima del ministro degli Affari Sociali Isaac Herzog che bolla semplicemente come "inaccettabile" il processo di beatificazione del Pontefice che regnò sotto il fascismo: "Il tentativo di far diventare santo Pio XII è inaccettabile. Durante il periodo dell'Olocausto il Vaticano sapeva molto bene quello che stava accadendo in Europa. Non vi è alcuna prova, per ora, di alcun provvedimento preso dal Papa come avrebbe richiesto lo status della Santa Sede", attacca Herzog. Dichiarazioni pesantissime, poiché vengono proprio dal ministro responsabile anche dei rapporti con le comunità cristiane. Che conclude con una condanna lapidaria dell'operato di Pio XII: "Invece di essere coerente con il verso biblico nel quale si afferma 'Tu non permetterai che si versi il sangue del vicino' il Papa rimase in silenzio e forse fece anche peggio". Frasi che la Santa Sede giudica una vera e propria "invasione di campo": "Stupisce che un ministro dello Stato di Israele faccia un intervento con cui si ingerisce con un affare che, per la sua natura, è un affare interno
CAPOTERRA (CAGLIARI) – «Una valanga d’acqua si è abbattuta su territorio sicuramente vulnerabile per tutto quello che si è costruito negli anni passati, e di cui oggi madre Natura ci chiede il conto». Questo il primo commento del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dopo il sorvolo in elicottero dell’area più duramente colpita dal nubifragio che ha investito ieri la Sardegna meridionale e il confronto con gli esperti. «Quanto è accaduto ci deve insegnare che il territorio deve essere rispettato, pensando soprattutto alla sicurezza dei cittadini e non alle speculazioni edilizie come accaduto nel passato», ha detto dal canto suo il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Renato Soru, al termine dell’incontro, a Capoterra, con Bertolaso, il sindaco del Comune di Capoterra, Giorgio Marongiu, i sindaci dei Comuni colpiti, i responsabili dei soccorsi e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso dopo il nubifragio nel cagliaritano. Soru ha aggiunto che l’attuale amministrazione comunale di Capoterra si è dovuta occupare quasi esclusivamente di opere idrauliche per recuperare gli errori del passato, e che ora con i finanziamenti messi a disposizione da Regione e Stato «si potranno lenire le difficoltà dei privati e in alcuni casi ristorare i danni nelle case che non erano assicurate». La priorità degli interventi, ha comunque chiarito Bertolaso, è ritrovare i dispersi. Il bilancio ufficiale è finora di tre morti (due donne a Capoterra e un anziano agricoltore a Sestu) e due dispersi: il dirigente dell’Asl Antonello Porcu, genero di una delle due donne morte, Licia Zucca, e Anna Rita Lepori, di 51 anni, insegnante dell’istituto alberghiero di Pula. È stato ritrovato vivo e vegeto il terzo disperso Roberto Lai, responsabile del maneggio della club house di Poggio dei Pini. L’uomo era stato visto l’ultima volta sul tetto del maneggio, dove era salito mentre cercava di mettere in salvo i cavalli e poi non era stato più rintracciato. Enio Palatucci
Pio XII ritratto nel suo studio
alla Chiesa cattolica", commenta con indignazione trattenuta il postulatore della causa di beatificazione di Pio XII, padre Paolo Molinari. E contesta anche le affermazioni del ministro sulla presunta indifferenza di Papa Pacelli alla Shoah: "Abbia egli la correttezza di andare a leggere ciò che il primo ministro Moshe Sharrett e, dietro di lui, il ministro degli Esteri Golda Meir, diventata poi anch'essa primo ministro, hanno pubblicamente affermato subito dopo la guerra: 'Quando lo spaventoso martirio venne alla nostra gente nella decade del terrore nazista la voce del Papa si alzò per le vittime', disse la Meir: 'La vita dei nostri tempi è stata arricchita da una voce forte in nome della grande verità morale, al di sopra del tumulto del conflitto quotidiano. Piangiamo un grande servitore
della pace'". La diplomazia vaticana cerca di gettare acqua sul fuoco e conquistare lo spazio per ricucire, facendo tacere le polemiche: "Il Papa è sensibile, ha scelto un momento di riflessione, però non bisogna disturbarlo con dichiarazioni per obbligarlo in un modo o nell'altro. Ciascuno abbia responsabilità nell'ambito delle sue competenze", chiede il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, che a suo tempo firmò per la santa sede l'instaurazione delle relazioni diplomatiche con Israele. E anche padre Molinari interpreta come indizio della "sensibilità" di Papa Ratzinger verso gli ebrei la sospensione della procedura di beatificazione cui mancherebbe ormai "solo la firma di Ratzinger". Serena Bruno
Caserta, uccide la moglie a fucilate Perugia, Raffaele Sollecito voleva lasciarlo dopo un’ennesima lite prepara video e audio per l’arringa CASERTA – Un raptus di follia a conclusione di una lite, l’ennesima nell’ambito di un rapporto che nel tempo era andato a deteriorarsi, sarebbe alla base dell’uxoricidio di ieri mattina a S. Pietro Infine, piccolo comune collinare, quasi ai limiti tra le province di Caserta e Frosinone. Stavolta, però, sembra che la violenta discussione tra il meccanico Marcello Vizzaccaro, di 53 anni e la moglie, Adriana D’Agostino, di 47 anni, che ha preceduto l’omicidio, sarebbe nata a seguito della ferma determinazione della donna, che nei giorni scorsi si sarebbe anche consultata con un avvocato, a separarsi dal marito e ad interrompere il rapporto ultraventennale. Dalle risultanze delle prime indagini condotte dai carabinieri di Sessa Aurunca, al comando del capitano Francesco Asselta, il meccanico, titolare di un’officina per la riparazione di mezzi pesanti ed agricoli, dopo avere avviata l'attività con i suoi collaboratori è rientrato in casa e ha iniziato
a discutere animatamente con la moglie, probabilmente per convincerla a tornare sui suoi passi e a non avviare la pratica di separazione. I due, al momento del fatto, erano soli in casa: la figlia maggiore è sposata da tempo, l’altra di 20 anni, cassiera in un negozio della zona, era al lavoro mentre l’ultimo figlio, un bambino di 10 anni era a scuola. L’ostinazione della donna a portare avanti la sua decisione avrebbe scatenato l’ira del meccanico che si è armato di un fucile calibro 12, che deteneva legalmente, ha raggiunto la moglie in cucina e le ha esploso contro, da distanza ravvicinata, due colpi in pieno petto. Adriana D’Agostono è morta sul colpo mentre l’omicida, messo a posto il fucile, ha raggiunto con la propria autovettura la stazione dei carabinieri della vicina Mignano Montelungo ed ha confessato il delitto. L'uxoricida, dopo l’interrogatorio da parte del magistrato del Tribunale di Cassino è stato condotto al carcere di S.Maria Capua Vetere.
PERUGIA – Raffaele Sollecito dopo la laurea in informatica vuole specializzarsi nel campo della realtà virtuale e per questo si è iscritto all’Università di Verona. «Mio figlio non c'entra niente con la morte di Meredith Kercher e quindi è fiducioso nel futuro» assicura il padre Francesco che confida nel lavoro degli avvocati che oggi davanti al gup Perugia illustreranno le loro ragioni utilizzando anche un video e alcuni file audio. Una giornata che Francesco Sollecito trascorrerà sì a Perugia ma non accanto a Raffaele. Come succede sempre più spesso dal 6 novembre dell’anno scorso, giorno degli arresti, sarà infatti nello studio dell’avvocato Luca Maori che difende il ventiquattrenne pugliese insieme a Giulia Bongiorno e Marco Brusco. «Da quando è cominciata l’udienza preliminare – spiega il padre di Raffaele – non ho più in-
contrato mio figlio perchè nei giorni previsti per le visite in carcere lui era impegnato davanti al giudice». Secondo Francesco Sollecito, Raffaele «è certamente una persona molto diversa da quella che è stata dipinta». «E' un bravissimo ragazzo, – ha aggiunto – pieno di aspettative e fiducioso nel futuro. Per questo dopo la laurea (conseguita in carcere il 16 febbraio scorso – ndr) ha scelto di iscriversi alla specialistica, a Verona, in realtà virtuale. Campo nel quale vuole lavorare. Ama i fumetti manga, è vero, ma che c'è di male? Chi li ha letti sa che protagonista è un eroe buono». Francesco Sollecito ha spiegato che la sua famiglia «si è dedicata anima e corpo» alla difesa di Raffaele. «Abbiamo contributo con tutti i mezzi – ha proseguito – a che gli avvocati potessero avere quanto loro necessario per dimostrare l'infondatezza della ricostruzione accusatoria».
In Italia e nel Mondo
Venerdì 24 ottobre 2008
Chuck Todd (Nbc News): «Sanno che stanno perdendo e lo si vede»
Elezioni Usa, non c’è feeling fra McCain e la Palin «Vibrazioni negative» in una intervista tv ai due candidati repubblicani
TRAGEDIA IN FRANCIA
La Palin e McCain in tv
NEW YORK – Tra John McCain e Sarah Palin, il tandem repubblicano per la Casa Bianca, «non c'è feeling». Dall’intervista «emergono vibrazioni negative», e non sembrano una coppia, ma due persone messe l’una accanto all’altra. «Sanno che stanno perdendo e lo si vede». Le parole, decisamente pesanti, sono state pronunciate da Chuck Todd, il responsabile politico della Nbc News, dopo la messa in onda del primo di una serie di segmenti di una lunga intervista che McCain e Palin hanno rilasciato all’anchorman della sera, Brian Williams. Viste le com-
prensibili (e probabili) pesanti reazioni della campagna di McCain, Todd ha fatto marcia indietro, a dire il vero senza troppo convincere, spiegando che «occorre sempre essere prudenti quando si analizza una situazione e non bisogna esagerare, col rischio di sparare sentenze fuori luogo». A vedere il filmato mandato in onda al telegiornale della sera della Nbc, è difficile dare totalmente torto alle dichiarazioni 'a caldo' (che in realtà tanto a caldo non sembrano) di Todd. È vero che la scenografia non aiuta (i tre sono in mezzo ad un Pala-
sport seduti su sedie pieghevoli), ma fatto sta che McCain e la Palin danno l’impressione di essere un pò tesi, e di non conoscersi più di tanto. La tensione emerge dalla prima risposta della Palin, quando Williams le chiede quali sarebbero a suo avviso le precondizioni necessarie per incontrare un dittatore. La Palin cita sì l’iraniano Mahmud Ahmadinejad e il nord coreano Kim Jong Il, ma non risponde alla domanda, riprendendo quella precedente sul suo avversario vice Joe Biden, alla quale McCain aveva già risposto. Emanuele Riccardi
Israele, la Livni annuncia «O il governo o al voto» Il primo ministro incaricato domenica andrà da Peres per sciogliere il nodo
Tzipi Livni
GERUSALEMME . – Domenica Israele conoscerà finalmente il suo destino. Il primo ministro incaricato, Tzipi Livni, ha annunciato che si recherà dal Capo dello Stato, Shimon Peres, per formare un nuovo governo o indire le elezioni. A un mese dalle dimissioni del premier Ehud Olmert, sostituito alla guida del partito Kadima dal ministro degli Esteri israeliano Livni, Peres dovrà valutare se ci sono gli estremi per dar vita a un nuovo esecutivo oppure portare il Paese a una nuova consultazione elettorale.
Era partito da Digione ed era diretto a Florennes
Precipita un elicottero militare otto soldati italiani perdono la vita ROMA – Otto morti. È un bilancio drammatico quello dell’incidente che ieri pomeriggio ha visto coinvolto un elicottero HH3F dell’Aeronautica militare italiana in Francia. Un mezzo in grado di operare in condizioni proibitive e che invece è andato giù, in fiamme, in una giornata in cui le condizioni del tempo erano «ottime». Una commissione dell’Aeronautica sarà questa mattina in Francia per cercare di capire cosa è successo, mentre l’incredulità e il dolore sono i due sentimenti che si respirano a Rimini e Brindisi, le città dove avevano base i militari. LO SCHIANTO – E' avvenuto intorno alle 16:30, durante un volo di trasferimento da Digione, in Francia, a Florennes, in Belgio. L'elicottero precipitato – dell’84° Centro di soccorso aereo (Sar) di Brindisi, un reparto del 15° Stormo dell’Aeronautica – stava volando insieme a un velivolo dello stesso tipo dell’83° Sar di Rimini. Era partito dalla città pugliese, con sette persone a bordo, ed aveva fatto un primo scalo nella base di Rimini, per poi decollare – insieme al secondo HH3F e ad un altro militare – alla volta di Digione. Da qui, dopo uno scalo tecnico per il rifornimento, la partenza alla volta della base militare di Florennes, dove i due velivoli avrebbero dovuto partecipare domani ad una esercitazione multinazionale, la Tactical Leadership Programme. Durante il volo, fra l'Isle-enBarrois e Vaubecourt, nei pressi di Strasburgo, l'elicottero è improvvisamente precipitato su un terreno, lontano da zone abitate. LE CAUSE – «Sono ancora sconosciute»,dicono all’Aeronautica militare. L’unica certezza è
che le condizioni del tempo erano “ottime”. In ogni caso, l’HH3F di Brindisi è normalmente impiegato per operazioni Sar (Search and Rescue), cioè di ricerca e soccorso. L’equipaggio è molto esperto ed abituato ad operare in condizioni anche proibitive, di giorno e di notte: basti pensare che dal 1965 ad oggi gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato circa 7.000 persone in pericolo di vita. Allo stato si esclude una collisione con l’altro elicottero italiano o con altri velivoli. «E' andato giù in fiamme», avrebbero detto alcuni testimoni. Secondo altri, invece, l’incendio si è sviluppato con l’impatto. L’elicottero caduto, a quanto si è appreso, era stato costruito una ventina di anni fa, ma era continuamente controllato e revisionato. Una commissione dell’Ae-
ronautica militare sarà oggi in Francia per indagare sulle cause che hanno provocato l’incidente. LE VITTIME – Il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, era in servizio all’83° centro Sar di Rimini. Tutti gli altri componenti dell’equipaggio, ufficiali piloti e sottufficiali specialisti e soccorritori, appartenevano al Centro Sar di Brindisi: sono il capitano Michele Cargnoni, 30 anni, di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni, di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni, di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni, di Grottaglie (Taranto); Massimiliano Tommasi, 34 anni, di Calimera (Lecce); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi). Solo qual-
In una immagine tratta dal Tg1, i resti dell'elicottero HH-3F del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare. Nella foto sotto, i soccorritori
che giorno fa alcuni di loro avevano portato a termine l'ennesima operazione di salvataggio di una neonata cardiopatica. CORDOGLIO – Attestati di vicinanza ai familiari delle vittime e all’Aeronautica sono arrivati
L’incidente di Strasburgo uno dei più gravi ROMA – L'incidente di ieri a Strasburgo è uno dei più gravi degli ultimi anni fra quelli che – con eccezione della zone di guerra – hanno riguardato elicotteri precipitati. Il bilancio è più pesante anche di quello accaduto un anno fa in provincia di Treviso, quando morirono sei militari statunitensi partiti da Aviano. Ecco un riepilogo degli incidenti in Italia e di alcuni fra più gravi all’estero negli ultimi due anni. 2 luglio 2008 – Un sottufficiale della marina militare muore nelle campagne tra Grottaglie e Martina Franca (Taranto),
quando cade l’elicottero Agusta Bell 212 su cui viaggiava. 1 giugno 2008 – Un elicottero Nh-90 dell’esercito cade nel lago di Bracciano (Roma): un mi-
Tempelhof chiude il 30 ottobre l’aeroporto “assalito” dai turisti TEMPELHOF non è semplicemente uno dei tre aeroporti di Berlino: lo scalo rappresenta un pezzo di storia della Germania e la sua chiusura, il prossimo 30 ottobre, giunge dopo 85 lunghi anni di servizio. Inaugurato l’otto ottobre del 1923, l’aeroporto ha accolto i visitatori e gli atleti delle Olimpiadi del 1936 ed ha ospitato i primi voli commerciali notturni del mondo, ma nell’immaginario collettivo è noto soprattutto per il suo ruolo cruciale – durante la Guerra Fredda – nel salvataggio di una Berlino Ovest circondata dai sovietici. E ora che si avvicina la fatidica data della chiusura, l’aerorporto è stato preso di “mira” dai turisti che lo affallona sia comprando voli che atterrano a Tempelhof, sia visitando il monumento che i berlinesi hanno soprannominato 'Hungerharke', cioè 'Forca della Fame'.
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litare muore e altri due restano feriti. 30 maggio 2008 – A Panama, un elicottero cade su un centro commerciale. Fra le undici vittime un generale cileno. L’ipotesi di un attentato è esclusa. 20 gennaio 2008 – In Brianza, marito e moglie muoiono a bordo di un elicottero che cade a fianco della tangenziale est, all’altezza dello svincolo per Usmate-Velate. . 8 novembre 2007 – Sei militari statunitensi muoiono, ed altri cinque restano feriti, quando l’elicottero su cui viaggiavano cade, per cause non chiarite, nel greto del Piave.
dalle massime autorità dello Stato, da tutto il mondo politico, dal Governo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso «sentimenti di cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento». Analoghi messaggi dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, mentre al ministro della Difesa La Russa ha manifestato la sua vicinanza il collega francese, Hervè Morin. L'elicottero è un biturbina con capacità anfibie, dotato di moderni sistemi di navigazione e comunicazione, di verricello e di ampio vano di carico, provvisto di rampa caudale: l’HH-3F è una macchina espressamente concepita per le operazioni Sar (Search and Rescue). L'Aeronautica Militare ha acquisito complessivamente 35 HH-3F, consegnati a partire dal 1977. Di recente sono stati acquisiti ulteriori equipaggiamenti per il ruolo Smi (Slow Mover Interceptor). L’equipaggio è composto da due piloti, due specialisti polivalenti e un aerosoccorritore. Vincenzo Sinapi
Raffaello Follieri condannato a 4 anni e 6 mesi
A scuola di sesso e droga a cominciare dalle elementari
IL giovane faccendiere italiano Raffaello Follieri è tornato ieri in tribunale a New York per la sentenza: l’ex fidanzato dell’attrice Anna Hathaway è stato condannato per frode a quattro anni e sei mesi di prigione.
I BAMBINI britannici seguiranno lezioni di educazione sessuale, e anche sulla pericolosità della droga, a partire dalle scuole elementari, nell’ambito di un’iniziativa volta a ridurre l’alto tasso di gravidanze tra le adolescenti, nonchè a combattere l’alcolismo e la tossicodipendenza. All’età di cinque anni si inizierà imparando le diverse parti del corpo, le differenze tra uomo e donna, il significato dell’amicizia e dei rapporti personali più profondi, così come gli effetti di alcune droghe. Dai sette anni in su invece, gli insegnanti cominceranno a spiegare ai
bambini che cos'è la pubertà e in cosa consiste la riproduzione. «Non stiamo dicendo che si dovrà insegnare il sesso ai bambini – ha precisato il sottosegretario per le Scuole Jim Knight – ma è necessario migliorare il contesto morale».
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Venerdì 24 ottobre 2008
Il fatto del giorno: scuola, Berlusconi annuncia: polizia negli atenei Il premier criminalizza Duro il rettore di Roma La protesta nelle scuole ogni forma di opposizione “Niente forze dell’ordine” e la debolezza del Pd dall’editoriale di Ezio Mauro
dall’articolo di Alessandro Capponi
dal commento di Lucia Annunziata
Davanti a una protesta per la riforma della scuola che si allarga in tutt’Italia e coinvolge studenti, professori, presidi e anche rettori, il Presidente del Consiglio ha reagito annunciando che spedirà la polizia nelle Università, per impedire le occupazioni. La capacità berlusconiana di criminalizzare ogni forma di opposizione alla sua leadership è dunque arrivata fin qui, a militarizzare un progetto di riforma scolastica, a trasformare la nascita di un movimento in reato, a far diventare la questione universitaria un problema di ordine pubblico, riportando quarant’anni dopo le forze dell’ordine negli atenei senza che siano successi incidenti e scontri: ma quasi prefigurandoli. [...]
«Bloccare tutto, le università e le scuole, e anche le stazioni, e le città, e ovunque, davanti ad ogni portone d’ingresso delle facoltà, dobbiamo affiggere la scritta "Io non ho paura"». L’applauso, per lo studente di Fisica Giorgio Sestili, che parla alla Sapienza, ecco, l’applauso: dura minuti. «Io non ho paura», lo slogan nasce così. E in serata ecco la presa di posizione del rettore: Renato Guarini dice, semplicemente, che non autorizzerà l’ingresso della polizia perché «La Sapienza, anche nei momenti più drammatici e di maggiore tensione, non ha mai fatto ricorso ad azioni di forza». [...] Milano, Torino, Firenze, Cagliari, Bari, Palermo, Napoli, Catania: ovunque, gli studenti si organizzano, fanno lezione all’aperto, sfilano. [...]
Ora che Berlusconi flette i muscoli contro la protesta, dovrebbe essere da vigliacchi dire che la manifestazione del Pd a Roma sarebbe preferibile non farla. Ma dal momento che il dilemma «corteo sì, corteo no» non ha mai riguardato una decisione pratica, è stato semmai solo un buon modo di discutere le pratiche dell’opposizione, penso che si possa continuare a parlarne senza evocare disfattismi. [...] Se si pensa a un corteo che possa oggi proporre una piattaforma generale dell’iniziativa della sinistra, allora siamo fuori segno rispetto al problema centrale di quest’area politica. Il centro sinistra è debole perché ha una crisi di rappresentanza dentro il Paese reale. Una crisi di sfiducia, di qualunquismo, di delusione, chiamatela come volete. [...]
La migliore di ieri
Lettera ai ragazzi
La paura e il disprezzo delle manifestazioni
Parole desolanti
dall’editoriale di Mario Giordano
dall’articolo di Lietta Tornabuoni
dal commento di Michele Serra
Cari studenti, avete voglia di uscire dagli slogan? [...] Quando dite di volere una scuola migliore, be’, avete proprio ragione. [...] Vi siete mai chiesti, però, perché ogni riforma della scuola, proposta da qualsiasi ministro, di qualsiasi partito, è sempre fallita? Cui prodest? E che ci fanno dietro le vostre spalle professori e sindacalisti? E i no global? Che c’entrano? [...] Oggi non invochiamo la Polizia: anzi, pensiamo che l’intervento delle forze dell’ordine per garantire lo svolgimento delle lezioni sarebbe una sconfitta per tutti. Pensateci. E, se potete, provate a uscire dal solito cliché delle barricate. [...]
Sono molto strani la paura e il disprezzo che il presidente del Consiglio mostra verso le manifestazioni popolari, in particolare verso la prossima prevista dall’opposizione a Roma dopodomani: «Bisogna lavorare, altro che manifestare». Oppure: «La piazza non risolve niente». Soltanto la destra italiana al governo (una destra particolarmente reazionaria, antiquata e testarda) può fare simili osservazioni. Soltanto una destra senile e padronale come la nostra può avere insofferenza e intolleranza verso le manifestazioni: nelle quali sembra vedere soprattutto una smentita all’unanimità del consenso verso il governo di destra, un
attentato alla popolarità del suo leader, un atto di rivalità o di beffa. Da quando siamo una democrazia e una Repubblica, l’Italia ha sempre manifestato [...]. Molte richieste o proteste che nutrivano le manifestazioni sono entrate a far parte della legislazione del Paese: non soltanto per merito della gente in piazza, ma anche con il suo aiuto. Tra i manifestanti, o tra manifestanti e polizia, ci sono stati anche brutti scontri: ma i gravi fatti di sangue e di morte, le stragi, non le hanno mai compiute i manifestanti. Non c’è da aver paura. Non c’è da nominare «la piazza» con un orrore da aristocratico settecentesco; né da perdere i nervi perché il corteo blocca il traffico [...].
Vauro sul Manifesto
Neanche il più acerrimo detrattore del presidente del Consiglio poteva mettere in conto le desolanti dichiarazioni [...] a proposito di scuola e ordine pubblico. L’uso della forza per reprimere i movimenti di piazza – e specialmente l’intervento della polizia nei licei e nelle università – è in democrazia materia delicatissima. [...] In perfetta sintonia con la schietta invocazione di una soluzione poliziesca, Berlusconi ha snocciolato molto in breve (non ha tempo da perdere) un’analisi dei fatti di una pochezza desolante, riassumibile nella vecchia idea padronale “Qui si lavora e non si parla di politica”. [...]
Anche gli studenti di destra contestano il Cavalieri dal servizio di Fabrizio Caccia
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Dopo 14 anni di processo (e due anni di prigione) l’ex parlamentare Dc Mannino viene assolto dall’accusa di aver intrecciato rapporti con la Mafia. Accettiamo la sentenza da cittadini che rispettano la giustizia, ma tutti quei pentiti che hanno giurato che fosse uno dei referenti di Cosa Nostra? Quando ha fatto il testimone di nozze dei Caruana, una delle più potenti cosche di narco-rafficanti? Boh. La cosa che da più fastidio è adesso assistere alla beatificazione del politico “immacolato”, vittima sacrificale. –Berlusca flette i muscoli contro la protesta della scuola: “Spezzeremo le reni a chiunque impedisca il regolare svolgimento delle lezioni. Voglio la polizia nelle scuole e deve essere dura”. A Maroni, a cena con Fini e Bossi, è andato di traverso il boccone a sentirsi convocato come uno scolaretto. La Russa ha subito detto che se Maroni non è d’accordo, lui può far intervenire l’esercito. Intanto Manganelli, capo della polizia (un nome che è tutto un programma) ha fatto partire una circolare dove ha chiesto di tenere sotto controllo le manifestazioni con “fermezza”, specie quelle non autorizzate. Ovviamente nessuna. – Altro crollo delle Borse. A Wall Street l’indice Dow Jones ha perso un altro 5,69 % e di conseguenza anche i listini europei hanno subito la stessa sorte, bruciando in un giorno 270 miliardi di euro. Milano ha avuto une ennesima flessione del 3,5%. – Nel frattempo per rimborsare i clienti della sua banca Mediolanum dal crollo della Lehman, il Cavaliere ha messo nella banca 60 milioni di euro cash. Ha poi aggiunto che anche altre banche faranno lo stesso. Incazzate nere ovviamente queste ultime che non ne hanno nessuna intenzione. – Parte al Lingotto di Torino il Salone del Gusto. Una visita non sarebbe male. – In Austria il portavoce e consigliere di Haider (ora successore alla guida del partito di destra estrema Bzoe) Stefan Petzner ammette una relazione “particolare”. Pensate una cosa del genere tra Bossi e Maroni? O tra Prodi e Sircana? –Alitalia senza passeggeri. 28% in meno. Si tagliano altre 9 rotte, compreso Los Angeles. La Ue pretende che dia indietro allo Stato Italiano il prestito ponte di 300 milioni di euro, ma a questi servono altri soldi mentre il rapporto tra la “Cordata” e i sindacati si è fermato sulle “riassunzioni” del 12.639 dipendenti nella nuova compagnia. – Il Gruppo Espresso-Repubblica nei primi mesi del 2008 ha guadagnato solo 43 milioni di euro contro i 57 dello stesso periodo dell’anno scorso. Ricordo che prende pure 20 milioni di euro l’anno come finanziamento pubblico ai giornali, per rimborsi spese postali, investimenti su internet etc etc. – Articolo del “New York Times” sull’Italia: “Ci sono due tipi di italiani: chi lavora per lui e chi lo farà presto”. – Come non me ne può fregare niente del Festival del cinema di Roma?
Il mondo di Stefano Scialanga, 21 anni, romano, dirigente provinciale di Azione studentesca , «è fatto di grigi — come dice lui — non di bianchi e neri...». Per forza. Non dev’essere facile avere An e il Pdl come partiti di riferimento e poi trovarsi, a Roma, da leaderino degli studenti del centrodestra, nel bel mezzo della rivolta contro il governo. Così, Scialanga, quando parla, sembra un po’ il Crozza di Veltroni, quello del «ma anche». Un equilibrista sul filo. Per esempio, se gli chiedi: Azione studentesca occupa o no? Scialanga risponde: «Noi non siamo contro il governo Berlusconi e non contestiamo la
riforma Gelmini. Ma da domani (oggi, ndr) daremo anche noi il via alle occupazioni nelle scuole. Pazienza se Berlusconi non è d’accordo, noi siamo autonomi. Il nostro slogan è semplice: Basta prof incompetenti, più potere agli studenti ...». Un annuncio importante, perché Azione studentesca, che viene da Fare Fronte , è di sicuro il movimento più rappresentativo tra gli studenti romani schierati a destra. Poi ci sono anche quelli del Blocco studentesco, in verità, ma è tutto un altro discorso, loro si proclamano «fascisti del Terzo Millennio», sulle braccia c’è chi porta tatuaggi inequivocabili [...]. Guelfo Bartalucci, 19 anni, responsabile romano del Blocco («ma ghibellino nell’ani-
ma...») dice: «Nel ’68 la destra di Almirante fece un errore storico, andò a sgomberare l’università invece di occuparla, consegnando il movimento alla sinistra. Ma noi non siamo i figli di quella destra». E Scialanga? Lui studia Lettere e Filosofia alla Sapienza, però se gli chiedi di Sartre e Marcuse, se mai condivide quel «Ribellarsi è giusto» che fece da sottofondo al ’68, il ragazzo risponde prudente: «Credo che chiunque percepisca un’ingiustizia abbia non il diritto ma il dovere di ribellarsi. Ma noi siamo a favore della riforma, anche se critichiamo, per esempio, il 5 in condotta che può diventare uno strumento di ricatto in mano ai professori...». [...]
La fotografia Roma, un momento dell’occupazione all’università La Sapienza (Ansa)
Venerdì 24 ottobre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Elezioni Usa, l’ultima tempesta sui Repubblicani Delle pene e delle carceri sono i vestiti della Palin, comprati coi soldi del partito tra indulto e affollamento dal servizio di Raffaella Menichini
Il guardaroba di Sarah Palin si abbatte su John McCain nel momento di massima difficoltà della campagna repubblicana per la presidenza. Dopo che il partito ha ammesso di aver pagato alla candidata vicepresidente 150.000 dollari in vestiti, e dopo le rivelazioni sulle spese di viaggio per i figli accollate ai contribuenti dell’Alaska da quando è stata eletta governatrice, i sondaggi già impietosi con McCain lo affondano ancora di più: meno 12 punti percentuali, secondo le rilevazioni di oggi, rispetto al senatore democratico Barack Obama. Gli ultimi quattro giorni hanno visto il vantaggio di Obama crescere costantemente, tanto che il candidato democratico si è potuto permettere di sospendere la campagna per andare a trovare la nonna malata alle Hawaii: un "distacco" anche fisico da una corsa che finora ha padroneggiato senza apparenti difficoltà. Il sondaggista John Zogby sottolinea che l’allargamento del suo
Sarah Palin, candidata alla vice presidenza Usa
consenso “coinvolge tutti i gruppi demografici”. Il vantaggio accumulato tra le elettrici, ad esempio, è passato dai 16 ai 18 punti e quello tra gli indipendenti - un elemento chiave negli Stati indecisi e obiettivo principale della massiccia campagna pubblicitaria scatenata dai candidati - ha addirittura raggiunto i 30 punti (Obama al 59%, McCain al 29%). [...] L’anello debole del campo repubblicano si conferma
però proprio lei, la 44enne governatrice dell’Alaska che con la sua aria da "hockey mom" (la "mamma d’America", semplice e diretta) avrebbe dovuto dare una ventata di freschezza all’immagine del 72enne eroe del Vietnam McCain. La campagna di immagine si è però ritorta contro i repubblicani, tanto da suscitare reazioni sbalordite tra i commentatori per l’ingenuità o la totale mancanza di "spin" (controllo mediatico)
dall’editoriale di Riccardo Barenghi
C’è poco da fare, vecchi partiti cambiano nome, altri si fondono, altri scompaiono dal Parlamento, simboli storici sono cancellati, ma qualcosa a sinistra non cambia mai. La voglia, il bisogno primario ma vitale della piazza. Ci sarà, anzi c’è già stato, chi lo definisce un vecchio rito, un’inutile sfilata, un’adunata di reduci, ma la manifestazione di sabato prossimo ha invece la sua utilità, eccome. E non solo per il leader del Pd, Walter Veltroni, che l’ha voluta e confermata nonostante molti (anche nel suo partito) gli consigliassero di annul-
Il Pd di Veltroni e la prova della piazza larla, considerata anche la drammatica crisi finanziaria che ha colpito il mondo. Certo, a lui serve come il pane, più gente ci sarà e più la sua leadership sarà forte, più difficile da attaccare o sostituire. Ma soprattutto gli serve per ritrovare quel popolo che si era sentito trascurato da lui e che gli aveva ricambiato il sentimento, allontanandosi sempre di più da una politi-
ca che non capiva più, ondivaga, contraddittoria, poco aggressiva con l’avversario, sostanzialmente ininfluente. Dopo la sconfitta di aprile, ma anche durante la campagna elettorale, quel popolo non ha capito dove il suo partito volesse andare, cosa volesse dire, quale proposta politica portasse avanti. Ha assistito perplesso al balletto infinito sul dialogo con Ber-
dei consiglieri di McCain. In 24 ore la Palin ha inanellato due scandali proprio sul fronte su cui lei stessa batte con più forza nei suoi comizi: il rigore e la semplicità contro la corruttela politica di Washington. Prima le rivelazioni circa il denaro pubblico utilizzato per far viaggiare al seguito della governatrice le sue figlie in più d’una occasione, pubblica o ricreativa. Poi, la tegola più grande, rivelata ieri dal sito "The Politico": dalla designazione nel ticket, il 29 agosto scorso, a oggi il Comitato elettorale repubblicano avrebbe sborsato qualcosa come 150 mila dollari per il guardaroba della Palin. Oltre 75 mila dollari sono stati spesi da Neiman Marcus e 50 mila da Saks Fifth Avenue a New York in settembre per la Palin e la sua famiglia. Il Comitato si difende dicendo che la candidata aveva bisogno di abiti e scarpe adatte ai diversi climi dei 50 Stati in cui ha fatto campagna in due mesi, e che lei personalmente non ha mai fatto shopping ma tutto è stato acquistato dallo staff. [...]
lusconi, è rimasto sconcertato dall’improvvisa svolta di Veltroni quando ha annunciato la campagna per «salvare l’Italia» con manifestazione annessa. Gli sono sembrate iniziative contraddittorie con tutto quello che il suo leader aveva detto fino a quel momento, estemporanee, alla fine più propagandistiche che sostanziali. Poi però qualcosa è cambiato in queste settimane autunnali, intanto perché Veltroni si è reso conto che il dialogo con Berlusconi era impossibile, visto che i provvedimenti di legge che il governo ha varato uno dopo l’altro sono risultati indigeribili per la sua parte politica [...]
dall’editoriale di Piero Ostellino
È una notizia che dovrebbe far riflettere non solo sul livello di efficienza del nostro sistema carcerario, ma sul tasso stesso di civiltà del Paese. Il presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano [...] ha chiesto al ministro della Giustizia che cessino in alcuni reparti di San Vittore e nel carcere di Monza le attuali condizioni di esecuzione della pena. A San Vittore, ci sono sei persone in celle di tre metri per due, che dormono in letti a castello tripli e che, perciò, non possono stare in piedi contemporaneamente. A Monza, i detenuti dormono sui materassi per terra, fra gli scarafaggi. Scriveva Cesare Beccaria oltre 250 anni fa: «Quando si provasse che l’atrocità delle pene... fosse solamente inutile... essa sarebbe non solo contraria a quelle virtù benefiche che sono l’effetto d’una ragione illuminata... nella quale si faccia una perpetua circolazione di timida crudeltà, ma lo sarebbe alla giustizia» ( Dei delitti e delle pene, 1764-1769). Charles de Montesquieu: «La pena non discende dal capriccio del legislatore, ma dalla natura delle cose; e non è affatto l’uomo che fa violenza all’uomo » ( L’esprit des lois, 1748). I detenuti nelle nostre carceri — che per essere in regola ne dovrebbero ospitare 43.084 — sono 57.239. Poiché crescono di mille al mese, a febbraio supereranno quelli alla vigilia dell’indulto (61.264, il 30 giugno 2006). Basterebbero queste cifre per provare che: 1) l’indulto non ha avuto gli effetti sperati; 2) la situazione è tornata a essere quella di prima e, fra pochi mesi, peggiorerà; 3) l’indulto, che è bersaglio di polemica politi-
ca, non era poi stato una decisione del tutto campata in aria, ma rispondeva sia all’invocazione alla più elementare carità cristiana verso esseri umani costretti a vivere in condizioni disumane, rivolta da Giovanni Paolo II al Parlamento il giorno della sua visita, sia a un’esigenza reale, più volte denunciata nelle battaglie condotte dai radicali. Poiché la sospensione della pena pare impensabile e il trasferimento dei detenuti in soprannumero a Milano e a Monza in altri stabilimenti — sovraffollati quanto i due — poco praticabile, non resterebbero che la ristrutturazione delle carceri più disastrate (come è già stato fatto in parte a San Vittore) o la costruzione di altre. I soldi, e il tempo, scarseggiano. Ma non si tratta solo di un problema contabile e congiunturale. Decidere se sia prioritario l’aiuto alle imprese in difficoltà per la crisi economica; ovvero se lo debba essere la soluzione della situazione in cui versano le carceri. Il dilemma è culturale, prima che politico. Riguarda il Paese nel quale vogliamo vivere. Se in un sistema che contemperi la logica di mercato — per la quale spetta soprattutto al mondo della produzione risolvere i propri problemi — con la funzione dello Stato, cui spetta, fra gli altri, il compito di perseguire la sicurezza nella giustizia. Per Luigi Einaudi, il liberalismo economico era «una tesi morale». Egli avrebbe respinto una sopravvivenza del capitalismo che fosse frutto di elargizione pubblica e non dello sforzo degli uomini. Ma anche evitare che la giustizia diventi — per dirla con Montesquieu — «l’uomo che fa violenza all’uomo» è una tesi morale.
Crisi, l’Argentina rischia di precipitare di nuovo
Economia, il futuro delle banche si può vedere anche nel Parmigiano
Beckham in affitto
dal servizio di Arturo Zampaglione
dall’articolo di Nicola Porro
dal corsivo di Massimo Gramellini
C’è un filo rosso che lega indissolubilmente il futuro del Parmigiano e quello delle nostre banche nazionali. Può sembrare paradossale ma è così. Vediamo, ovviamente, di spiegarci meglio. Il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, ha disposto la settimana scorsa l’acquisto di 100 tonnellate di parmigiano reggiano e di altrettante di grana padano. Il motivo è nobile: fronteggiare la grave crisi del comparto. Per motivi del tutto analoghi il governo francese inietterà la bellezza di 10,5 miliardi di euro nei principali istituti di credito privati del suo Paese. Il rimbalzo in Borsa dei titoli interessati è stato immediato. SocGen, Paribas, Crédit Agricole, solo per citarne alcune, hanno incamerato risorse per rendere le loro spalle ancora più larghe. Tanto larghe che non è esclusa una loro nuova aggressività nel processo di consolidamento del settore bancario in Europa. Il presidente della federazione nazionale del Crédit Agricole, Jean-Marie Sander ha subito dichiarato: «L’Agricole ha l’ambizione e i mezzi per partecipare al match di consolidamento bancario europeo». Dunque la sua banca potrebbe, il passaggio non è automatico ma plausibile, utiliz-
Vorrei qui tentare un paragone ardito fra un uomo e la sua epoca. L’epoca è la nostra. Epoca sgangherata, dove capita che una squadra di calcio, il Milan, affitti un giocatore per l’inverno come se fosse un alloggio in Riviera. L’uomo è l’Affittato Speciale, il bellimbusto inglese David Beckham [...]. Il personaggio Beckham ha rovinato il calciatore Beckham nello stesso modo in cui la bolla finanziaria ha piegato l’economia reale. Il calciatore Beckham non era un bluff. Non sarà stato estroso e anticonformista come George Best, ma non era affatto spiacevole vederlo correre a testa alta sulla zona destra del campo per poi spennellare delizie al centro dell’area. Se si fosse limitato a produrre assist, punizioni e calci d’angolo (l’economia reale del calcio), avrebbe avuto una carriera ricca di successi e un posto d’onore nella memoria dei tifosi. Invece ha preteso sempre di più: le sfilate di moda, le foto di copertina, la vita dispendiosa e vuota delle star hollywoodiane. Il personaggio si è mangiato un po’ alla volta il calciatore, tanto che ora Beckham corre il rischio di non essere più ricordato come calciatore e di venire dimenticato anche come personaggio. [...]
Dopo l’Islanda, l’Ungheria e l’Ucraina, un altro anello debole della finanza globale rischia di spezzarsi: è l’Argentina di Cristina Fernandez de Kirchner, il cui indice azionario chiamato Merval ha perso martedì l’11 per cento e ieri un altro 16 per cento, con ripercussioni anche sulle Borse europea, e in particolare su quella di Madrid scesa dell’8,25 per cento. Era inevitabile che la nuova crisi argentina riaprisse le ferite del 2001, quando il "default" su 95 miliardi di dollari del suo debito pubblico ebbe conseguenze drammatiche per centinaia di migliaia di risparmiatori in giro per il mondo che avevano acquistato quei "bond". Il rischio adesso è di un "default-bis", come induce a pensare la manovra del governo di Buenos Aires, che l’altro ieri ha annunciato la nazionalizzazione dei dieci maggiori fondi pensione privati che hanno asset per 29,5 miliardi di dollari. "Le decisioni che abbiamo preso rientrano nel contesto internazionale per affrontare la crisi e serviranno a proteggere i nostri pensionati e i nostri lavoratori", ha spiegato la Kirchner, che ha ereditato la poltrona presidenziale dal marito Nestor, presentando il piano di nazionalizzazione al
parlamento. I dieci fondi, chiamati Afjp, erano nati dalla privatizzazione del sistema pensionistico avviato in Argentina nel 1994, parallelamente ad altri paesi dell’America latina. Alcuni di questi fondi sono emanazione di gruppi bancari europei (Bbva, Hsba, Ing) o americani (MetLife). In media hanno dato il 14 per cento all’anno: un buon rendimento, che però deve scontare il tasso di inflazione più elevato che altrove e una performance basata sui valori nominali dei bond, più alti dei valori di mercato. Comunque nell’ultimo anno, per effetto delle incertezze politiche e della tempesta finanziaria mondiale, i fondi pensione hanno perso il 2,25 per cento. Di qui l’intervento del governo. La nazionalizzazione ha sollevato molte polemiche. Secondo alcuni critici il governo vuole saccheggiare i fondi pensione in vista di pesanti impegni finanziari: anche nel 2001, ricordano, fu fatto qualcosa di simile. I collaboratori della Kirchner replicano che i saccheggiatori sono in realtà i gestori dei fondi, che hanno imposto commissioni molto alte senza dare adeguate garanzie: tant’è vero che negli ultimi anni si era già assistito a uno spostamento degli accantonamenti pensionistici dagli strumenti privati alle casse dello stato. [...]
Forme di Parmigiano invecchiato
zare le nuove risorse incamerate per scalare una banca, ad esempio italiana, che non avendo per ora avuto aiuti dallo Stato, è debole. Ecco perché, di questi tempi, si parla di un nuovo intervento regolamentare che renda più difficile in Italia le scalate ostili. Una difesa eretta per rendere, in queste condizioni, meno contendibili i nostri campioncini nazionali. È questo uno scenario che auguriamo al mercato nei prossimi anni? Ritorniamo al nostro primo caso. Un minuto dopo l’intervento a favore del parmigiano, il presidente della sezione lattiero-casearia di Confindustria di Caserta, Giuseppe Mandara, ha detto: «Il governo corre in soccorso dei produttori di grana in crisi, ma non muove un dito per la
crisi della bufala che si trascina ormai da tempo». Attendiamo posizioni analoghe dai produttori di olio extravergine di Andria o dai coltivatori di riso di Novara. Insomma quando il ministro ci mette lo zampino, come si fissa l’asticella? Qual è la crisi più grave? Chi ha maggior peso al ministero per far sentire le proprie ragioni? Si è parlato della rottamazione di auto e frigoriferi. Perfetto. Ma ieri si sono fatti, comprensibilmente vivi, i signori del tessile abbigliamento (che con un fatturato di 18 miliardi superano i ricavi dei trasporti) per chiedere anche essi provvedimenti di defiscalizzazione. È un girone infernale, in cui si sostituisce al mercato la propria influenza politica. [...]
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Primo piano
Venerdì 24 ottobre 2008
Scuola nel caos Morando (Pd): «Il decreto Gelmini è scoperto dal punto di vista finanziario di 20 milioni per il 2009»
Berlusconi fa dietrofront «Mai pensato alla polizia nelle scuole» E l’opposizione attacca: «Premier bugiardo» Veltroni «E’ la riforma di Tremonti»
ROMA – La riforma della scuola e dell’università va ascritta al ministro dell’Economia Tremonti e non a quello della Pubblica istruzione Gelmini, perchè essa parte dai tagli e su questi è basata. Lo ha detto Veltroni intervenendo alla trasmissione 'Anno Zero’. «La cosa singolare – ha detto il Segretario del Pd – è che questa riforma non è cominciata con il ministro della Pubblica istruzione che è venuto in Parlamento e ha detto: 'voglio fare questa riforma, e quindi servono questi soldi’; è successo il contrario, il ministro dell’Economia ha detto 'qui tagli 8 miliardi, arrangiati».
di ANNA LAURA BUSSA ROMA – «Io non ho mai detto nè pensato che la polizia debba entrare nelle scuole». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il giorno dopo, da Pechino, torna sulle occupazioni di scuole e università contro la riforma Gelmini e corregge il tiro. Ma la smentita, invece che rasserenare il clima lo infuoca ancora di più. Sia nell’opposizione sia tra gli studenti. Berlusconi «è un bugiardo galattico» commenta subito il segretario del Pdci Oliviero Diliberto. Silvio Berlusconi, accusa Walter Veltroni, ha tentato di "radicalizzare" la situazione della protesta studentesca, ma le "degenerazioni" non ci sono state perche' gli studenti hanno dimostrato piu' senso di responsabilita' del premier. Il Pd attacca il presidente del consiglio. «Come da consuetudine senza eccezioni – incalza il presidente dei deputati del Pd Antonello Soro – Berlusconi smentisce quanto detto ieri in diretta tv davanti a tutti gli italiani». Il Pd attacca a fondo Berlusconi accusandolo di non avere "senso dello Stato" e di "rispetto del dissenso e di confronto della parola e di se stessi". Solo questo, sostiene una nota del Pd, spiega perche' il premier ha smentito parole pronunciate davanti a decine di telecamere. Su un argomento tanto delicato, prosegue la nota, il presidente del consiglio si comporta "in maniera intollerabile per chi ha simili responsa-
bilita' evidentemente per lui sproporzionate". Prima che arrivasse la smentita di Berlusconi, Dario Franceschini si era rivolto al presidente del consiglio per avvertirlo che il Pd vigilera' su quanto accadra' nelle scuole e nelle universita'. "Noi vigileremo - ha affermato non si tocchi un capello a nessuno studente sceso in piazza per manifestare pacificamente, con i professori ed i genitori". Il Pd, poi, con diverse note ufficiali riporta parola per parola quanto detto da Berlusconi l’altro ieri in diretta tv sul fatto che avrebbe chiamato il ministro dell’Interno Maroni «per dargli indicazioni su come devono intervenire le forze dell’ordine» contro le occupazioni di scuole e atenei. E ricorda che «tutti gli italiani» lo hanno ascoltato in diretta Tv. Tanto che Dario Franceschini invita i Tg a far riascoltare le sue parole. «Per fare il presidente del Consiglio di un Paese come l’Italia – conclude uno dei comunicati – c'è bisogno di senso dello Stato, di rispetto del dissenso e di controllo della parola e di sè stessi». «Ci voleva la Cina – è la risposta ironica del segretario della Cgil Guglielmo Epifani – per far rinsavire il premier!». Pier Ferdinando Casini, poi, dà la sua versione dell’inversione di rotta di Berlusconi: «Non è che siamo impazziti – spiega – l'hanno sentito tutti: ha semplicemente cambiato idea, e ha fatto bene». Il ministro Gelmini, intanto, nell’Aula del Senato fronteggia la
Franceschini «Comportamento intollerabile»
protesta delle opposizioni che chiedono anche di rinviare il voto del provvedimento. E difende il testo, che non è affatto come lo hanno raccontato i media, afferma, mentre si rifà all’appello al dialogo lanciato ieri dal capo dello Stato Giorgio Napolitano («nella sua saggezza auspica spazi per il confronto»). Quindi, ora che il testo ha già passato l’esame di un ramo del Parlamento, annuncia l’intenzione di voler convocare tutte le associazioni di studenti per aprire uno spazio di confronto che sia però sui 'fatti’. Ma la concessione agli studenti convince poco il centrosinistra che invita piuttosto, come fa il Verde Paolo Cento, a depenalizzare le occupazioni, cioè il reato di interruzione di pubblico servizio da parte degli studenti. E a «non cedere alle provocazioni», come fa l’ex leader del '68 Mario Capanna. Solidarietà a chi occupa le aule arriva, infine, anche dal movimento di estrema destra Forza Nuova che si dichiara disponibile «a farsi prendere a manganellate» insieme ai giovani conte-
statori. Berlusconi però insiste e annuncia anche di voler «usare» addirittura «un convincimento spiritoso» per garantire il diritto di quegli studenti che non vogliono essere «disturbati» da chi protesta. Anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa cerca di buttare acqua sul fuoco sostenendo che «non ci sarà mai un seguito alle parole del premier» che invocava l’intervento delle forze dell’ordine in scuole e atenei occupati: «Se ci fosse – ammette – ci starei male. Ho inteso le parole di Berlusconi come una condanna della violenza». Analogo il commento del presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto che invita però l’opposizione a «evitare la demagogia e a confrontarsi sul merito della riforma». Ma il tentativo di abbassare i toni serve a poco. Perchè è anche nel merito del provvedimento che l’opposizione contesta: «Il decreto Gelmini – denuncia Morando del Pd in Aula al Senato – è scoperto dal punto di vista finanziario per 20 milioni solo per il 2009».
La Russa: «Non ci sarà un seguito alle parole di Silvio»
LE REAZIONI MILANO – «Ma quali leader? Qui non ci sono capi. Siamo tutti protagonisti». La reazione degli universitari milanesi alle personalizzazioni della protesta studentesca fatta dai media è di insofferenza «per schemi vecchi, non più attuali». In mattinata, durante l’assemblea di scienze politiche della Statale, molti sfogliano giornali che presentano i volti della supposta 'avanguardia’ e non nascondano il nervosismo per «l'ennesima forzatura giornalistica». I primi a smarcarsi da possibili personalizzazioni e protagonismi sono proprio quelli individuati come 'capì. A cominciare da Leon Blancheart, volto noto del collettivo di scienze politiche, specie per via della sua presenza ad 'Annozerò di Michele Santoro. «Non esistono leader – dice -. A decidere, ogni giorno, è l’assemblea. In fondo abbiamo deciso di essere selvaggi e imprevedibili e questa scelta non ci permette di avere capi». Per Leon la novità di questo movimento è data proprio dalle nuove forme di mobilitazione “che non
«Non ci sono leader tra di noi» Gli universitari contro i media hanno bisogno di protagonisti e nascono dalla crisi della rappresentanza». Non vuole parallelismi con le passate contestazioni e con i leader alla Mario Capanna anche Luca Minghinelli, 21 anni, al terzo anno di scienze politiche e nel centro sociale Cantiere. “Sono nato nel 1987 e mi occupo di quello che mi trovo davanti - spiega -. Basta con i paragoni». Anche il suo nome è finito sui giornali e il suo volto in tv, ma di protagonismo non ne vuole sapere. «Qui decide tutto l’assemblea di facoltà. Non mi piace che il mio lavoro venga ridotto a un nome e cognome». Mentre un ragazzo accusa i giornalisti perchè «il protagonismo fa comodo soltanto a voi», Agnese Romanò, al-
tra 'leader' della mobilitazione, spiega che «l'errore forse deriva dal fatto che alcuni, anche per il passato che hanno, si mettono di più in gioco. Ma il protagonismo qui è diffuso». Questa ragazza di vent'anni, al secondo anno di scenografia all’Accademia di Brera e con un passato nel collettivo del Liceo Parini, sempre con in mano un megafono, esclude «che ci siano da parte nostra delle strumentalizzazioni. Trovo sbagliato identificare tutto ciò che ha dietro spontaneità e condivisione – conclude Agnese, che ha una gemella, Natalia, anch’essa identificata come 'capò a mediazione linguistica e culturale della Statale – solo con alcuni nomi e poche facce».
Uno studente di Roma Tre, durante la riunione di ieri
Primo piano
Venerdì 24 ottobre 2008
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SCATTI DALLA PIAZZA Un anziano osserva dall'autobus uno dei cortei non autorizzati di studenti napoletani che hanno provocato gravi disagi al traffico cittadino; a sinistra: una 'scuola di libri' è stata costruita ieri da oltre 200 studenti delle scuole medie superiori di Trieste
«In atto una campagna terroristica»
Il ministro convoca gli studenti e accusa l’opposizione Poi “scivola” su un accento e in Senato scoppia l’ilarità di ELISABETTA MARTORELLI
Studenti davanti a Palazzo Madama; a sinistra: studenti e polizia si fronteggiano al termine del corteo degli studenti dell'Università "La Sapienza"
Ancora manifestazioni contro la riforma. Slogan contro i parlamentari
Cortei, rabbia e tensione Sit-in con fischi davanti al Senato. Facoltà e istituti occupati di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Scuole e facoltà occupate, cortei nelle città, lezioni libere in strada, manifestazioni fin sotto il Senato. È stata un'altra giornata di lotta contro la riforma della scuola targata Gelmini. E anche ieri - seppur rientrato l'effetto amplificatore che sembravano dover scatenare le parole del premier Berlusconi - non sono mancati momenti di tensione. C'è stato anche un intervento delle forze dell'ordine quando nel cosentino, agenti di polizia e carabinieri hanno "convinto" gli studenti delle scuole di Fagnano Castello, San Marco Argentano e Roggiano a interrompere le occupazioni. E a Roma gli studenti hanno manifestato davanti Palazzo Chigi, inneggiando slogan contro la riforma. Poi un corteo è partito da l'Università "La Sapienza" per dirigersi al Senato. Dove - mentre parlava il ministro Gelmini - è andato in scena un sit-in, con slogan, fischi indirizzati anche a parlamentari del Pd, cori. Anche la Conferenza dei Rettori dell'Università italiane, Crui, ieri è scesa in campo augurandosi che il tono del confronto non venga esasperato, facendo perdere di vista le questioni di sostanza e l'obiettivo del buon funzionamento dell'Università. Ma vediamo la mappa della protesta. TORINO - Numerose scuole occupate, mentre 2mila studenti del Politecnico di Torino si sono riuniti in assemblea. GENOVA - Gli organizzatori del Festival della Scienza hanno annunciato di voler dedicare una giornata alle proteste. Sempre nel capoluogo ligure, gli studenti hanno sfilato in un corteo-funerale lungo le strade vicine ai poli universitari. MILANO - All'università Statale è stata bloccata
per un'ora l'entrata della facoltà di Scienze Politiche, i cui studenti chiedono il blocco della didattica. TRIESTE - Gli studenti medi hanno costruito una "scuola di libri", un muro eretto con i libri di testo davanti alla chiesa di San Giacomo. BOLOGNA - In piazza del Nettuno, è stata allestita un'aula a cielo aperto, in occasione del collegamento con la trasmissione "Anno zero". FIRENZE - I ragazzi dell'Istituto d'arte di Porta Romana hanno inscenato un "attraversamento pedonale" lungo le strade del centro, mentre su alcuni dei ponti sull'Arno sono apparsi striscioni come "L'università non è in vendita". ROMA - Con lo slogan "Non tagliateci il futuro", alcune centinaia di studenti hanno manifestato davanti a Palazzo Chigi, per poi
spostarsi verso Palazzo Madama. Sono partite le occupazioni di vari istituti, tra cui il liceo classico Tasso e lo scientifico Malpighi. All'Università La Sapienza, è stata occupata la facoltà di Ingegneria a San Pietro in Vincoli. Stessa forma di protesta alla facoltà di Scienze di Roma Tre. In serata poi corteo con nuovo sit in davanti al Senato, con tanto di contestazioni ai senatori, anche a quelli del Pd. MATERA - In piazza un migliaio di studenti delle medie superiori, mentre a Potenza gli studenti universitari, assieme ad alcuni docenti e ricercatori, si sono riuniti in assemblea nell'Aula Magna per stabilire le prossime azioni. LECCE - Scienze Politiche è in assemblea permanente. PALERMO - Un migliaio di studenti ha assistito a una lezione all'aperto, in piazza Politeama.
tempo le darà ragione. Una gaffe del ministro alimenta infine una ROMA - Ha deciso di convocare contestazione nell'aula del Senagli studenti. Di ascoltare le ra- to: la Gelmini accusa l'opposizione di aver dimenticato il Libro gioni della protesta. Mentre in tutta Italia si molti- bianco "scritto sotto l'egìda... del plicano le proteste e il Viminale governo Prodi". L'accento sbagliato scatena il allerta le Questure in vista delle manifestazioni del 30 ottobre e boato delle opposizioni tanto che del 14 novembre, il ministro del- deve intervenire il presidente del l'Istruzione Mariastella Gelmini Senato Renato Schifani per conaccusa l'opposizione di aver fo- sentire al ministro di proseguimentato la piazza. È in atto una re. Intanto al minicampagna terroristero dell'Interno stica, dice. in una riunione I contenuti del pomeridiana predecreto 137, quelsieduta dal sottolo sul contestato segretario all'In"maestro unico", terno Alfredo non c'entrerebbeMantovano - si è ro nulla, precisa al messo a punto un Senato, dopo il dipiano di "contenibattito sul provvemento". In previdimento. E per sione degli sciopesmentire chi le ri della scuola e rimprovera di non dell'università, voler accettare il fissati rispettivaconfronto annunmente per il 30 otcia che oggi convotobre e il 14 nocherà tutte le assovembre, il Viminaciazioni studente- La Gelmini ieri in Senato le - come in effetti sche. A una sola condizione - nota - "che si discuta avviene sempre in questi casi - ha sui fatti". Il ministro difende co- allertato le questure per innalzamunque il provvedimento. "Non re la vigilanza sulle manifestaè vero che ci saranno tagli per 8 zioni. Parola d'ordine è "fermezza e miliardi di euro, non è vero che ci saranno licenziamenti degli in- determinazione nel prevenire segnanti, non è vero che chiude- qualsiasi tipo di degenerazione remo le scuole di montagna o del- violenta, i cui responsabili sale piccole isole". Difende le moti- ranno identificati e denunciati vazioni che l'hanno spinta a valu- all'autorità giudiziaria". Ma non tare anche la condotta nel giudi- solo. Il Viminale auspica inoltre zio finale sugli alunni - "le imma- una "chiarezza di posizioni" da gini degli insegnanti messi alla parte di presidi e rettori per tutto berlina mi auguro diventino un ciò che "ricade all'interno delle ricordo" - e a ripristinare i voti in scuole e degli atenei", così da per pagella "reintrodotti per esigen- rafforzare la prevenzione di posza di trasparenza nella valutazio- sibili atti violenti. È stato poi effettuato un "completo monitone scolastica". Quanto al maestro unico, di- raggio" delle manifestazioni che ventato per volontà di Berlusco- si sono svolte fino ad ora in tutta ni 'prevalente', sarà affiancato da Italia: dal primo ottobre a oggi un insegnante di inglese e uno di 300 manifestazioni, 150 scuole religione. Delle proteste dice di occupate e 20 facoltà universitanon aver paura, fiduciosa che il rie occupate.
SCENARI
La protesta 2008 corre su sms, internet e blog Ecco come si diffonde il malcontento delle nuove generazioni ROMA – L'ultimo sms della giornata arriva poco prima di mezzanotte per annunciare la fine di un’assemblea, la prima mail si legge sul blackberry alle 6 con il programma delle proteste della giornata, il primo sms squilla alle 8 di mattina per darsi tutti l’appuntamento davanti al liceo da occupare. Dopo il '68 in piazza, il '77 delle P38 e degli autonomi, il '90 della Pantera, la protesta nelle scuole e nelle università del 2008 sarà ricordata come quella «telematica». Su decine di siti internet, su tantissimi blog, ma anche su telefonini di ultima generazione, usati fino ad un mese fa come ipod o per fare le foto alla fidanzata, continua a crescere la protesta, il confron-
to ma anche la rabbia di chi si sente tagliato fuori da decisioni che lo riguardano direttamente, e che interessano il suo futuro. Come su Uniriot.it, «network delle facoltà ribelli» che dopo un breve richiamo nostalgico alla «pantera», ritorna subito al presente con il piano delle mobilitazioni diffuse, con un appello «L'onda anomala non si fermerà!», con le notizie aggiornate delle occupazioni, come l’ultima segnalata al Roma Tre. Non mancano poi i gruppi di discussione anti ministro Gelmini anche sull'ultima tra le mode arrivate sul web, Facebook. Ma blog e siti non sono soltanto degli studenti, con i docenti e i loro sindacati in prima linea nella protesta
anche su internet: Flc Cgil, Cisl, Uil e Cobas della Scuola, Gilda, Autonomi, Comitato insegnanti precari, e anche quello delle “Vittime Ministro Gelmini promosso dal Codacons». Altro «fronte» della protesta è quello della ricerca con i siti dei Precari della Ricerca e del Collegamento tra collettivi di ricercatori. Decine e decine, poi, i siti delle singole università, delle facoltà, che hanno aperto, a volte anche con l'autorizzazione se non un vero e proprio appoggio del corpo docente, le loro home page alla protesta, con appelli, blog e proteste. Sul versante della scuola, si sono mossi anche i genitori, con critiche molto forti alla «riforma» del maestro unico, in particolare a Roma, Torino e in Toscana.
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Primo Piano
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Autunno caldo A Potenza arriva l’eco delle manifestazioni in atto negli Atenei Si studiano forme di dissenso. Oggi nuova riunione. Applausi al rettore Tamburro di ritorno da Roma
Unibas in protesta contro la 133 Ieri mattina gli studenti hanno lasciato le aule e si sono riuniti in un’assemblea spontanea di sette ore di MANUELA BOGGIA POTENZA - L’eco della protesta è arrivata anche a Potenza, ha fatto il giro delle classi ed è risuonata nell’aula magna del Campus di Macchia Romana. Da Napoli, Milano, Palermo, Cagliari, Bari, Roma e Genova, dal nord al sud della Penisola, le voci degli studenti hanno fatto il giro delle università italiane e si sono fuse in unico coro: «No alla legge 133». Un no che ieri mattina ha percorso anche le aule e i corridoi dell’Università della Basilicata sfociando in un’assemblea spontanea andata avanti per ben sette ore, dalle 10.30 alle 17.30. Battute scambiate in classe con qualche professore, riflessioni ad alta voce sulle dichiarazioni del premier e del ministro Gelmini, pensieri che si trasferiscono dall’aula al corridoio, studenti che si riuniscono in gruppetti che diventano sempre più grandi, passaparola, telefonate, sms ed ecco che a metà mattina l’aula magna di Macchia Romana è piena. I 354 posti a sedere sono tutti occupati, tanti ragazzi restano in piedi, tanti altri si accovacciano sui gradini ai lati delle sedute usando come appoggio quei libri che solo pochi minuti prima stavano sfogliando in aula. Gli studenti dell'Unibas hanno dato vita ad un’assemblea spontanea, la loro prima manifestazione di dissenso verso la legge 133, una manifestazione nata due giorni dopo la proclamazione dello stato di agitazione generale da parte dell’Assemblea dell’Ateneo lucano. Martedì, infatti, l’Assemblea si era riunita per discutere della legge 133 del 2008 e dei suoi effetti sul sistema universitario nazionale e locale. Un’assemblea a cui avevano partecipato studenti, lavoratori precari, personale tecnico amministrativo e personale docente e che aveva giudicato «inaccettabile» la legge 133/2008 riservandosi di concordare le forme di protesta più idonee da mettere in atto, incluso il blocco totale delle attività. E ieri l’enfasi degli studenti ha superato ogni previsione meravigliando gli stessi professori che avevano sposato la causa contro la 133. «Ragazzi mi avete piacevolmente stupito» ha sottolineato Paolo Fanti, docente di Entomologia dell’Unibas, partecipando al dibattitto che per tutta la giornata ha animato l’assemblea. Al suo fianco e a quello degli studenti tanti altri professori, da Nicola Cavallo di Fisica, al profes-
sor Masiello di Ingegneria, al prorettore Carmine Serio. Al loro fianco ancora il personale tecnico e amministrativo dell’università. I microfoni non hanno colore politico, anche se a coordinare il dibattito sono principalmente Antonio Candela dell’associazione studentesca Sui - generis e Ottavio Romanelli della Ful Cgil. «Il rischio più grande è che l'Università degli Studi della Basilicata non riesca a sopportare il colpo portato avanti dalla legge 133» dicono. Tre i punti fondamentali della questione: il taglio dei fondi destinati all’università pubblica, i cosiddetti FFO fondi per il finanziamento ordinario delle università; la trasformazione degli atenei in “fondazioni di diritto privato” e quindi la possibilità per l’università di trovare una sorta di “sponsor” che la possa finanziare e il turn over bloccato, ossia ogni dieci docenti che nei prossimi tre anni andranno in pensione, solo due verranno rimpiazzati. «Chi è piccolo rischia sempre di più», questo il leit motiv. Studenti, personale e professori, alternandosi al microfono lo ripetono, la paura è che i tagli previsti danneggino la loro università, vadano a ledere il diritto allo studio, comportino una drastica riduzione del personale, insomma decretino la “fine” naturale dell’Unibas. Impensabile, secondo molti, la trasformazione in fondazione: «In Basilicata non ci sono industrie in grado di fare grandi investimenti». Non tutti però concordano, c'è anche chi, come il presidente dell’associazione «Azione universitaria», Salvatore Pirrone, laureando in Chimica, si dice «contrario alla manifestazione, perché è una riforma giusta e sono state le Università a sperperare denaro negli ultimi decenni, in particolare per i troppi stipendi». La discussione va avanti per cercare di trovare delle linee d’azione comuni e agli universitari si aggiungono gli studenti delle superiori, il tam tam ha raggiunto anche loro, sono intervenuti per sapere di più su questa legge che li colpirà in futuro. Intorno alle 17 fa il suo ingresso in aula anche il rettore Antonio Mario Tamburro di ritorno dalla conferenza Crui di Roma. Occhiali da sole e giubotto di pelle scura la sua discesa dalle scale è accolta da un applauso. E’ lì per dare coraggio agli studenti. «Il documento approvato oggi a Roma dalla Crui è un buon inizio
-dice - in particolare nella parte in cui è intransigente sui tagli ai finanziamenti e sulla privatizzazione degli atenei». Tamburro ricorda che l’Ateneo lucano è stato tra i pochi, «se non l’unico», a stabilire che «se necessario, sarà sospesa l’attività didattica e di ricerca», dicendosi «cosciente che se un rettore dice questo rischia moltissimo» e invitando gli studenti che stavano discutendo sulle manifestazioni di protesta da organizzare nei prossimi giorni, «alla calma» e «a non cadere nella trappola». Un invito partito dalla considerazione che «si vuole portare il tema università – ha spiegato Tamburro – su questioni di ordine pubblico. Io mi opporrò a interventi della polizia, ma state attenti
perché altrimenti chi la manda ha ragione, anche se non credo che accadrà qui». Cita in conclusione un libro uscito da poco: “Il ‘68 l’anno che ritorna”, sottolineando «Non credo che stia tornando il ‘68 ma credo nel fatto che la gente stia tornando a lottare per i propri ideali». Applausi e mani alzate. Alle 17.30 l’assemblea si scioglie e tra tamburelli e chitarre che accompagnano l’uscita degli studenti dall’aula ci si aggiorna a questa mattina alle 9.30. Intanto i prossimi appuntamenti sono per lunedì a Matera e martedì a Potenza per altre assemblee, il 29 in corteo con gli studenti delle superiori, il 30 a Roma. Da lunedì sera gli studenti organizzeranno degli stand al centro di Potenza.
L’ALTRA VOCE «Diritto anche a fare lezione» «IL punto non è il cosa, ma la modalità». Non tutti hanno aderito all’assemblea, studenti e docenti. C’è chi è rimasto in aula a fare lezione. Ma anche chi è andato via o ha optato per il relax. Ma chi è rimasto in aula con convinzione ha il coraggio di spiegare. «Ho fatto regolarmente lezione - dice Gianvito, studente di ingegneria - e molti altri avrebbero voluto. Se si vuole protestare e si richiama la democrazia a garanzia di questo diritto, che ne è del diritto di quanti, invece, volevano fare lezione?». Non contesta un pensiero diverso, ma la modalità “sbagliata” con cui si è “imposto”: nell’aula magna si tengono abitualmente corsi. E poi «siamo proprio sicuri di essere informati sul decreto?». Con sicurezza - tra quanti hanno deciso di non aderire - replica punto su punto a chi invece viene dall’assemblea. Posizioni diverse. Almeno, espresse.
IL BLOG LA PROTESTA passa anche per il web. Gli studenti dell’Unibas le hanno pensate tutte per sensibilizzare il maggior numero di gente possibile alla lotta messa in piedi per contrastare la legge 133. All’indirizzo www.ateneounibas.ilcannocchiale.it una piazza virtuale consente di scambiarsi informazioni, pensieri e proposte in tempo reale. E’ anche qui che l’assemblea di ieri si è data appuntamento per aggiornarsi e tenersi in contatto sulle iniziative da programmare. Nell’era in cui facebook impazza non poteva certo mancare anche un punto di contatto via web. Sul blog ateneounibas, dove per il momento si trovano principalmente i comunicati dell’associazione Suigeneris, gli studenti che lo vogliono possono incontrarsi e scambiarsi idee, far sentire la propria voce e soprattutto tenersi in contatto in questi giorni “caldi” di protesta. «La storia umana diventa sempre di più una gara tra la cultura e la catastrofe», la frase che campeggia nell’home page di questo diario virtuale, un invito a portare avanti la protesta contro i tagli del Governo. ma. bo.
Primo Piano IL PROFESSORE
IL RETTORE «Mai tanti ragazzi» «DIREI proprio di sì», assemblee spontanee così numerose in questi anni lucani non ne ha mai viste. Il Rettore dell’ateneo di Basilicata, Mario Antonio Tamburro, si prende il calore dei “suoi” studenti e ricambia: «Questo spazio ve lo siete preso e nessuno vi dirà come gestirlo. Ma rispettatelo perchè questa è la vostra casa». Sa di venire «da altre epoche» e quando richiama le occupazioni di Padova spiega come ci sia una vecchia tradizione che lascia al Rettore il compito di chiamare le Forze dell’ordine in caso di occupazioni. «Non sarò io a farlo». Sa anche che non ce ne sarà neanche bisogno. «A Roma, invece, l’aria è più tesa». Ha spiegato ai “suoi” studenti che «proprio nel trasformare il tema dell’università in un problema di ordine pubblico sta il “loro” gioco». Di altri. Mentre arrivava da Roma, in radio, aveva sentito la notizia del «dietro-front» del Governo sugli interventi per l’ordine pubblico nelle università. Poi, prima di salutare, ancora una precisazione. Anche «se bastonata duramente e con grandi limiti, l’università italiana rimane una delle migliori del mondo». Punto. sa.lo.
Lui che viene da Bologna («ecco già la sento la battuta sui soliti comunisti») ma che in Basilicata sta da 12 anni si «dice piacevolmente sorpreso». Paolo Fanti, ricercatore del dipartimento di Biologia, un’aula così pena «riempita in maniera spontanea», almeno qui, «non l’avevo mai vista». Va bene, quando c’era stato da protestare contro la riforma Moratti, «io, con altri colleghi avevamo iniziato un po’ il percorso di mobilitazione». Ma ieri, nell’aula magna di Macchia Romana arriva che l’assemblea è già iniziata. «In fondo è bello vedere ogni tanto che qualcuno corre più veloce di te». Ecco allora che da «emigrato alla rovescia» si muove, interviene, parla con gli studenti e ascolta. Precisa che «sull’Università, sulla macchina di grande consumo inutile di soldi che vengono spesi quasi tutti per gli stipendi, bisogna stare attenti a non cadere nell’errore. Indotto». E poi ancora ascolta. Ma quando l’assemblea si riaggiorna a poco dopo diversi studenti gli si fano incontro. Chiedono come si faceva allora. Si organizzavamo «anche per superare i fisiologici momenti di stanchezza» della protesta. Diversi coordinamenti che siano punto di riferimento per i ragazzi: informazioni, dibattiti, proiezioni. Senza trascurare la pulizia delle aule. E ai ragazzi che lamentano un certo ritardo nella mobilitazione richiama una citazione «di qualcuno più famoso di me» che molti di quegli stessi ragazzi, e non solo, non conoscono. Tanto «poco importa che l’ateneo lucano abbia iniziato la protesta dopo gli altri, l’importante è “che duri un secondo di più”». La citazione è di Giap, il comandante dell’esercito vietnamita. Solo per dire che «almeno siamo partiti. Spontaneamente». Poi, su come proseguire, «i ragazzi impareranno». I tempi sono cambiati. Ma a volte «è proprio lo scossone - si riferisce alla minaccia di Berlusconi sulla Polizia nelle università - che serve a reagire. Più di un cambiamento lento». Rinnovata “abitudine” alla protesta, secondo i tempi. Contemporanei. s.l.
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In corteo per la scuola Tra striscioni e cori anti-Gelmini A Matera «pronti a continuare» di MARIANGELA LISANTI MATERA - Come annunciato nei giorni scorsi ieri mattina a Matera circa un migliaio di studenti delle scuole medie superiori della città e di alcuni paesi della provincia hanno dato vita a una manifestazione che, partita da piazza Matteotti, si è conclusa in piazza Vittorio Veneto. Con striscioni e cori, gli studenti hanno fatto sentire la propria voce, difendendo il diritto allo studio e contestando la riforma del ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. Il maestro unico alle elementari, la riduzione degli orari di lezione per scuole medie e superiori, il ritorno del voto in condotta, il ripristino alle scuole elementari dei voti e del grembiule, la riduzione e l’accorpamento degli istituti con un numero non adeguato di studenti (con la conseguente chiusura delle scuole dei piccoli comuni), l’aumento del numero degli alunni per classe. E ancora, tagli per 87 mila docenti e 44.500 Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi). Queste sono le principali novità contenute nella riforma, di cui si parla da tempo, ma che in questi giorni hanno acceso più che mai il dibattito e stanno dando vita a continue manifestazioni di studenti, genitori, docenti. «La nostra protesta - hanno detto gli studenti - si unisce a quella di tutte le scuole superiori d’Italia, che questa mattina sono scesi in piazza per rispondere al ministro e anche al presidente del Consiglio rispetto alla repressione che intende fare verso chi manifesta in maniera pacifica fuori da scuole e università. Ci stanno presentando la scuola non è più un luogo di educazione, di crescita culturale e di formazione, ma solo come un centro di interessi economici». A differenza di quanto affermato in più occasioni dal ministro Gelmini, i ragazzi sono bene informati sui provvedimenti della riforma e sul disegno di legge che prevede la divisione tra classi di extracomunitari e di cittadini italiani, su cui, durante la manifestazione di ieri, hanno espresso il proprio parere: «E’ una forma
La protesta degli studenti in piazza a Matera
«Siamo disponibili a discutere insieme ai docenti»
di razzismo - hanno detto discriminare i bambini sulla base della razza e della provenienza. A scuola, ma anche in famiglia ci hanno sempre parlato dell’importanza di accogliere lo straniero nei nostri gruppi e ora, invece, si cerca di allontanarlo». Gli studenti non sembrano avere dubbi: «con questa riforma a scuola non si torna. Anzi, appoggeremo ogni forma di protesta, ma saremo anche pronti a discutere di questa importante questione con i nostri professori durante le assemblee organizzate all’interno delle scuole». La protesta di ieri si inserisce in una serie di malumori e manifestazioni che
si fanno spazio in città e che hanno visto anche gli studenti universitari annunciare l’occupazione come campeggiava ieri in uno striscione molto grande “Pronti ad occupare” esposto su via Dante a poche decine di metri dall’ingresso dell’università in via Lazazzera. In mattinata, lo stato di agitazione che si registra nell’ateneo materano potrebbe sfociare nel blocco di alcune lezioni e nell’occupazione. Un’ulteriore dimostrazione di come la mobilitazione degli studenti materani, a tutti i livelli, non trovi esclusioni di sorta e continui senza alcuna limitazione. regione@luedi.it
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Primo piano
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Autunno caldo Nel capoluogo lucano la stagione delle proteste viveva tra gli istituti del centro storico e il teatro Stabile «Si dormiva a scuola ma senza bivacchi. Eravamo politicizzati»
Vestivamo alla studentesca La prima occupazione al “Busciolano” Quando gli scontri politici erano “concreti” di SARA LORUSSO POTENZA - Non tutti lo sanno e forse in pochi se lo ricordano. Chi c’era racconta che la prima vera contestazione, la prima scintilla di del movimento studentesco a Potenza nasce con un’azione di forza. Era il settembre del 1968 e alcuni studenti, neanche tanto pochi, occuparono l’istituto professionale di Stato “Busciolano”. Rione Santa Maria, prime ore del pomeriggio, da Foggia arriva la Celere. Portone sfondato, carica e «parecchie botte». Quegli studenti si erano mobilitati sull’onda di una grande manifestazione sindacale a livello nazionale. Quelli erano i tempi dove diritto allo studio e rivendicazioni salariali, classe operaia e scuola pubblica spesso si mescolavano in corteo. Che a Potenza, da sempre ha avuto le sue “corsie” preferenziali, meglio, preferite: da rione Santa Maria, o borgo San Rocco, dritti verso il centro. Prima le scuole superiori si trovavano più o meno tutte lì. Due o tre giorni dopo quello scontro alla “Busciolano” una nuova manifestazione a cui raccontano - c’erano anche i giovani della Democrazia cristiana. Parte così l’inverno “caldo” del capoluogo a cavallo tra ‘68 e ‘69. «Anche la ragioneria, che allora era nel Palazzo Loffredo, venne occupata, da novembre fino alle vacanze di Natale». Ieri, all’assemblea degli universitari a Macchia Romana, c’era chi, proprio a Potenza ha vissuto le contestazioni di 40 anni fa. E racconta. Si inizia da lì. Seguono assemblee, cortei, «la stagione studentesca potentina». Va bene, «con le dovute proporzioni numeriche rispetto alle grandi città». Ma demografia a parte, «Potenza è sempre stato un centro “frizzante”». Almeno all’epoca. E tra chi c’era allora, anche Tonino Califano. Ieri era anche lui nell’aula magna di Macchia Romana. Alcuni stu-
denti del liceo in cui oggi insegna si erano uniti alla voglia di dialogo degli universitari. «Alla fine degli anni ‘60 - spiega Califano, oggi segretario regionale di Sinistra democratica - le assemblee studentesche si tenevano nel teatro Stabile che ancora era un cinema». Si discuteva tra i ragazzi della Fgci, della Dc, c’erano i primi gruppi extraparlamentari, con il Partito comunista d’Italia marxista -leninista. Le occupazioni proseguirono in tutte le scuole, istituto tecnico commerciale, magistrale, geometra, liceo classico. E poi c’era l’istituto d’arte che «diede un grande contributo al movimento. Allora quella scuola era diretta dal pittore e scultore Giuseppe Antonello Leone». Ci scappavano «anche gli scontri». Lo raccontano in tanti. Allora studenti, oggi docenti, impiegati, padri di famiglia oppure rimasti in politica. «Spesso tra giovani studenti di sinistra e i ragazzi del movimento di destra durante i cortei finiva con la rissa». E’ famoso, fa parte della storia cittadina, il vaso di fiori lanciato da una finestra dell’istituto scientifico in via Mazzini sulla strada contro alcuni studenti di destra. Era già iniziato il decennio successivo. Oppure l’assalto allo stesso liceo da parte di alcuni ragazzi del Msi. Da un lato e dall’altro, non ci si risparmiava. Certo, il movimento studentesco anche a Potenza era “roba di sinistra”. «Ma quando si occupava, tutto filava in modo ordinato. Non si rimaneva a dormire nelle scuole in molti, i ragazzi più piccoli tornavano a casa. Eravamo molto politicizzati, sempre ordinati, non si bivaccava». La ripresa dell’impegno studentesco proprio nei primi anni ‘70 con i nuclei di Potere operaio, Lotta continua e Avanguardia operaia. «A Potenza la storia del movi-
mento studentesco segue quella italiana, numeri a parte». Con la nuova «stagione importante» nel ‘77 con Democrazia proletaria. Fino allo “stop” degli «stupidi anni ‘80 e ‘90 - come li chiamano i nostalgici della stagione dei movimenti - A Potenza come altrove». Anche gli studenti smettono di andare in piazza. Più o meno, fino a “Berlinguer ministro alla Pubblica istruzione”. I cortei potentini, studenti spesso con i professori, seguono percorsi “abituali”. Partenza da piazza Bologna, punto di incontro tra vari istituti superiori. Poi la sosta alla stazione Superiore, magari per attendere gli studenti della provincia in arrivo coi treni. Contro la parifi-
cazione delle scuole, contro i finanziamenti alla scuola private o il “concorsone”. Fine anni ‘90. Le scuole sono cambiate. Gli studenti pure. Per anni è il liceo scientifico Galilei il centro della mobilitazione. A volte il corteo si colora parecchio. Come quella volta che dall’istituto Igea di via Mazzini sugli studenti in transito viene versata della pittura. Autogestioni e assemblee partecipate. Si protesta per la mancanza di aule e strutture. Sempre lungo via Mazzini fino a piazza Prefettura. La ci si disperde dopo il comizio. Megafono alla mano e qualche “defezione” di troppo rispetto alla partenza. Ma questa è un’altra storia. Non solo potentina. regione@luedi.it
Favor evole «L’UNIVERSITA’ e la scuola sono luoghi di partecipazione, confronto e democrazia. Ma Berlusconi non sa cos’è la democrazia». Così commenta Giacomo Nardiello, capogruppo Pdci in Regione che esprime «solidarietà e sostegno alle iniziative di protesta promosse dall’assemblea generale dell’Università degli Studi della Basilicata e da studenti e personale della scuola di numerosi istituti lucani». Nell’università «il restringimento degli spazi di confronto è funzionale a chi immagina il “modello di
Amici”». Chiede le dimissioni del ministro Gelmini e richiama la presentazione di cinque proposte di legge di iniziativa popolare. Poi il sostegno all manifestazione del Pd di domani.
DALLA PROVINCIA Venosa Assemblea al “Battaglini”
Rionero La parola a Maria Pia Trama (Pd)
«Contro la Gelmini» «Il 30 saremo in piazza» VENOSA - All'Iiss “Battaglini” di Venosa, ieri, c'è stato un incontro tra i rappresentanti sindacali della scuola, la Cgil, lo Snals e la Uil ed alcuni insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado di Venosa e centri limitrofi, sulla imminente riforma scolastica del ministro Gelmini. Tutti gli intervenuti, di fronte ad una platea mai vista nelle passate assemblee, si sono espressi a sfavore di questa riforma. A introdurre e fare un quadro generale è stato Donato Nolè della Cgil: «Il territorio della Basilicata per il 74% è montuoso e sulle cifre fornite dal ministero ci saranno notevoli danni, si vogliono eliminare tutti i plessi scolastici con meno di 50 alunni. Nel momento in cui ci saranno questi tagli i Docenti di Ruolo andranno ad occupare posti provvisori, supplenze senza dare più spazio ai precari e ai nuovi Docenti». Saverio Lolaico componente nazionale dello Snals ha aggiunto: «Lo scorso aprile, al taglio di 500 posti in Basilicata, solo il 10% degli insegnanti ha manifestato il proprio dissenso in piazza. Questo non deve accadere il 30 ottobre. Sta prevalendo l'individualismo più sfrenato. Le riforme scolastiche si fanno sulla metodica e la didattica, non sul personale. La scuola dell'Infanzia funzionerà solo nelle ore antimeridiane, il po-
meriggio solo a richiesta dei genitori, pagando. Nella scuola primaria, col maestro unico, saranno eliminati i Docenti specialisti, ed il Governo, attraverso corsi intensivi, vuole formare, per quelli in soprannumero, insegnanti specialisti. Risparmiare è l'unico diktal da seguire. 78 scuole rischiano di scomparire in Basilicata. Comuni con meno di 2.000 abitanti rimarranno senza scuola. Che fine faranno i 130.000 precari?». Vitina Galasso della Uil ha chiuso gli interventi: «Dal piano programmatico del governo sulla scuola saranno penalizzate le donne che rappresentano oltre l'80% del personale scolastico. Ben 41 Ministri hanno cercato di riformare la scuola italiana. Con questo Governo è mancato il confronto, il dialogo e la solidarietà”. Tra gli interventi, il prof. Saverio Perrotta ha detto: «Si pensa a tagliare fondi alla scuola e arricchire le banche». Il prof. Rocco Viglioglia del “Battaglini” ha aggiunto: «C'è un attacco alla scuola pubblica a partire dal suo punto di eccellenza, la scuola Primaria al settimo posto nella graduatoria mondiale. Invito ogni Comune ad indire assemblee coinvolgendo i vari settori della società ed in particolare i genitori per i danni che sta arrecando, ai propri figli, questa riforma». Lorenzo Zolfo
RIONERO - La riforma Gelmini sulla scuola ha innescato un ginepraio di proteste. Giovedì 30 ottobre anche gli insegnanti di Rionero aderiranno allo sciopero contro la riforma che investirà il comparto scuola. Maria Pia Trama membro del direttivo costituente nazionale del Pd, nonché insegnante elementare spiega le ragioni della scelta. «Stanno accusando noi della classe magistrale di essere restii, di non volere alcun tipo di riforma, di essere conservatori» esordisce Trama «tutto questo è paradossale perché i veri conservatori sono loro governanti che ci fanno ritornare al passato con il maestro unico». Una riforma che parte dalla radice, dall'istruzione elementare. «Mi chiedo perché - continua Trama - iniziare da una scuola che funziona, riconosciuta in tutto il mondo. Oltre al fatto che i problemi maggiori si riscontano a livello di scuola media e superiore. La cosa paradossale è che non si fa una riforma, si fa invece un taglio al personale. E' solo ed esclusivamente un discorso di spese. E questo è un modo pericoloso di mettere in discussione la scuola pubblica italiana». Poi sulle modalità dell'approvazione della riforma. «Il 29 il testo sarà licenziato anche dal Senato tramite decreto legge, senza discussione in Parlamento. Questo vuol dire che nessuno ha potuto emendare,
nessuno ha potuto dire la sua, sia dalla maggioranza che dalla minoranza. E'assurdo che un governo come quello Berlusconi che ha una maggioranza enorme metta la fiducia su un decreto come questo. Non ha voluto solo imbavagliare l'opposizione ma anche la sua stessa maggioranza, una cosa gravissima per la democrazia di questo Paese». Una riforma scolastica che in oltre viene applicata senza la canonica fase di sperimentazione come per l'introduzione delle altre modifiche che hanno contribuito all'assetto della scuola pubblica italiana. Per tornare al maestro unico. «Prima il maestro tuttologo non andava bene ed abbiamo investito sulla formazione e la specializzazione degli insegnanti, ora non va bene nemmeno questo e ritorniamo al tuttologo?» si chiede. «La sola gravissima differenza - prosegue - è che non mancherà mai l'insegnante di religione. Le insegnanti di inglese verranno invece eliminate gradualmente e sostituite dalle stesse colleghe che dovranno fare un corso di 150 ore per l'abilitazione alla lingua. Per ritornare alle tre I della Moratti inglese, informatica e impresa, saranno così applicate che le insegnanti che non conoscono nemmeno una parola di inglese con un corso di 150 ore dovranno essere in grado di insegnarei«. Lucia Nardiello
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Occupato il liceo Parisi Gli studenti di Bernalda hanno indetto un’assemblea Un docente racconta l’agitazione dei suoi alunni di FRANCO DE VINCENZIS*
Contrario
Il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenuto a Palazzo Madama ha spiegato che «la nostra scuola ha accumulato in questi anni ritardi significativi sui livelli di conoscenza e sulle
competenze rispetto alle scuole di altri paesi europei. Per questo è necessario un ripensamento dell’intero impianto scolastico». Ma «i severi critici dell’impianto del progetto Gelmini non si sono dedicati abbastanza a valutare la portata di alcuni principi che la riforma tenta di introdurre. Con il maestro unico l’Italia occupava il terzo posto nella classifica Ocse, con l’introduzione dei moduli è scesa all'ottavo posto». La qualità del sistema scolastico «passa per l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione degli sprechi».
BERNALDA - Da lunedì 20 ottobre il liceo scientifico “M. Parisi” di Bernalda è in agitazione contro il decreto Gelmini. La protesta è iniziata con la richiesta di un’ assemblea straordinaria da parte del coordinamento studentesco, volta ad approfondire i contenuti del decreto e riflettere attorno alle novità introdotte. Novità che riguardano non solo il segmento della scuola primaria, ma anche gli studenti, i docenti e il personale Ata della scuola secondaria inferiore e superiore, nonché l'università. Per una sorta di solidarietà collettiva gli studenti si sono sentiti direttamente toccati e hanno iniziato a manifestare pacificamente il proprio dissenso. Dinanzi al “niet” opposto dalla dirigente del liceo scientifico, il coordinamento studentesco ha iniziato un'occupazione civile degli spazi antistanti l'ingresso principale del liceo e ha organizzato un sit in permanente, invitando docenti, altri studenti e i cittadini tutti di Bernalda e dei comuni limitrofi. Il moto di protesta è andato via via crescendo in sintonia con quanto sta accadendo in queste ore in tutta Italia negli Istituti Superiori e nelle Università. Le richieste degli studenti sono note. Niente tagli alla scuola per recuperare 8 miliardi di euro (per darli alle banche?), no al maestro unico nella scuola primaria, no all'incidenza del voto di condotta sul rendimento scolastico, no alla progressiva depauperazione delle risorse umane nella scuola
statale, no alla facoltà di trasformare le Università in fondazioni private (ex Legge n.133/08) che significherebbe dare ai privati la possibilità di decidere gli indirizzi di ricerca sulla base di convenienze meramente economiche. Proprio nei minuti in cui sto scrivendo gli studenti hanno deciso di spostare la loro pacifica disobbedienza civile all'interno della scuola, occupando gli spazi destinati alla didattica per proporre forme alternative di apprendimento, come cineforum. La protesta
si sta svolgendo in maniera ordinata e gli stessi studenti, coordinati da Marco Di Pierro, si sono impegnati a rispettare tutte le norme relative all'igiene e alla vivibilità del plesso scolastico. In mattinata è intervenuto, su invito degli studenti, il professore Pietro Tamburrano, già docente di Storia e Filosofia del liceo, nonché coordinatore del movimento “Cittadini Attivi” di Bernalda. Ha ribadito l'importanza di una scuola attenta ai bisogni reali dei giovani, che sappia far emergere tutte le potenzialità inespresse e che sappia valorizzare le persone, non trasformandole in numeri al servizio o al soldo del potente di turno. La scuola è una palestra di libertà e nella scuola si devono formare coscienze in grado di esprimere liberamente il proprio dissenso, perché fino a prova contraria viviamo in democrazia e abbiamo una Costituzione che ci tutela. L'occupazione del Liceo scientifico di Bernalda terminerà lunedì 27 alle ore 9 con la manifestazione organizzata dai gruppi studenteschi in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Bernalda. Si spera che nei palazzi del potere qualcuno si ricreda e faccia un passo indietro. Non si può legittimare un taglio di risorse alla scuola statale e pubblica solo per fare cassa. Sono ben altri gli sperperi su cui lo Stato potrebbe interevnire, a cominciare dai privilegi di casta di parlamentari e ministri. *docente di Storia e Filosofia Liceo “M.Parisi” di Bernalda
dalla prima
Tricarico Proteste in corso allo scientifico
«Il nostro no ai tagli» TRICARICO - Anche il liceo scientifico di Tricarico si unisce al coro di proteste nazionali. Non solo riferimento a maestro unico, tagli di personale docenti e Ata, rinnovo contrattuale, tutele per il personale precario e blocco del turn-over. La nota caratterizzante la protesta dei ragazzi è l’auspicio per l’apertura di un tavolo di confronto tra tutte le parti coinvolte nella riforma. Ti dicono che non hanno subito nessuna minaccia dai professori per protestare, che nessun sindacato o partito politico li ha invitati a scendere in piazza, che soltanto la loro capacità di analisi e di pensiero (in questo avrà qualche merito la scuola pubblica?) li ha indotti a rendere pubblico il loro malcontento. Sono i rappresentanti di Istituto a dichiarare i motivi della manifestazione, condivisa da poco più di 200 studenti: «Ciò che in realtà ha stimolato maggiormente la reazione di protesta di noi studenti, è stata la dichiarazione di Berlusconi che con il suo intervento ha minacciato il ricorso delle forze dell’ordine contro occupazioni e manifestazioni. Così ha dato un chiaro segnale della sua volontà di ignorare le motivazioni degli studenti e di rifiutare ogni forma di dialogo - confronto con loro. A parte i singoli aspetti della riforma Gelmini, alcuni dei quali possono anche non nuocere alla scuo-
la pubblica, quello che preoccupa noi studenti, è il taglio dei fondi alle scuole e alle università, con l’evidente rischio di un avvio del processo di privatizzazione degli atenei. È chiaro che questo progetto tocca personalmente tutti gli studenti e rappresenta un rischio per il diritto allo studio». Insomma gli studenti del liceo di Tricarico hanno reagito alla provocazione del Premier che aveva, in conferenza stampa con il Ministro Gelmini, preannunciato il ricorso alle forze di Polizia per sedare scioperi e occupazioni, per poi smentire puntualmente giovedì tale provvedimento. Ma ciò che più preoccupa i ragazzi è la chiusura al dialogo che sta caratterizzando l’entrata in vigore di tale legge partita come Decreto legge e quindi indicato come urgente per il Paese, per poi essere approvato alla Camera con la fiducia posta dal Governo. I tagli alla scuola pubblica - dicono preoccupati gli studenti - potrebbe avvantaggiare e preparare il terreno a scuole e campus privati, andando a sminuire un diritto costituzionale di tutti i cittadini italiani. Ma la protesta dei giovani liceali non finisce qui perché, con ogni probabilità, giovedì 30 ottobre, assieme ai ragazzi dell’Itc di Grassano, prenderanno parte allo sciopero generale della scuola. Paolo Paradiso
Credo che avremo un novembre di passione tra le aule delle scuole superiori e nelle università. In Italia il Sessantotto è durato dieci anni, nel resto del mondo pochi mesi. Per varie ragioni. Il Paese si è modernizzato da un punto di vista sociale e culturale grazie all'incontro tra studenti e operai determinando uno scontro di classe di lunga durata che ha prodotto un antagonismo serrato nei confronti del sapere e del potere. Da allora si è creata una tradizione ciclica di stagione. Con il cadere delle foglie d'autunno e spesso con un decreto di un ministro che difficilmente resta negli annali (ricordate Malfatti, Pedini, Falcucci?) in Italia c'è una tradizione movimentista di giovani che vanno incontro al mondo occupando le scuole, scendendo in piazza, protestando. Diventano adulti. L'occupante è il protagonista di un racconto di formazione. Che cambia vestiti, idee, simboli, comportamenti a seconda dell'epoca che lo accoglie. Non ho elementi a sufficienza per comprendere se questo è un movimento che abolisce lo stato reale delle cose per imporne uno nuovo. Qualcosa la intuisco. La prima è una sorta di ipocrisia paternalistica di certa sinistra che coccola chi probabilmente presto la contesterà. Una rivolta condivisa non ha ragione di esistere. Il ribelle che contesta va incontro a dei rischi. C'è stato qualche
UN MOVIMENTO FACEBOOK piagnisteo per la manifestazione di Milano dove la polizia con qualche scappellotto ha impedito l'occupazione di una stazione. Il questore ha fatto il suo dovere. Non si può pretendere di essere movimento bloccando i trasporti pubblici senza correre nessun rischio e chiedendo l'applauso generalizzato. Per questo motivo un Berlusconi gollista avrebbe verificato l'autentica forza della protesta. Una protesta che è pacifica e di massa. Gli studenti della Basilicata hanno risposto in massa al tam tam della contestazione e ai segnali di fumo della mobilitazione. E' un dato positivo. In una regione non sempre pronta a recepire il dinamismo, le giovani generazioni mostrano di essere protagoniste e di voler prendere il futuro nelle loro mani. Di saper e voler stare al passo con i tempi. Dai movimenti sono nate le migliori classi dirigenti, gli intellettuali più forbiti, sono giunti scardinamenti sociali straordinari. Ho letto il documento di un leader nazionale che chiede ai media: date spazio alle nostre idee non raccontate che acconciature portiamo e che jeans indossiamo. Penso che a volte una camicia racconti più di uno slogan. Ma le idee di
questi studenti mi sembrano abbastanza identificabili. Credo di poter dire che abbiamo davanti un movimento che definirei “facebook”. Mi riferisco alla comunità virtuale che prende sempre più piede nella società della comunicazione. La vecchia comitiva del muretto o del bar oggi s'incontra attraverso questo luogo comune informatico ridisegnando la sua vita sociale a qualunque distanza geografica. Non mi sembra casuale che Facebook sia nato dalla creatività di uno studente di Harvard. Diventando in seguito una gigantesca catena di sant'Antonio delle università e dei licei di tutto il mondo. Oggi è un social forum con pieghe minimaliste. I movimenti hanno la capacità di essere imprevedibili. I giovani dipinti spessi come bamboccioni, bulli, alcolizzati, depressi, anoressici, trovano nuovi spazi di vitalità attraverso la rete. Io credo che questo movimento, attraverso quelle che un tempo si definivano avanguardie, possa esercitare una seria contestazione alla mediocrità dilagante. In questi giorni è uscito un libro di Antonello Caporale (Mediocri. I potenti dell'Italia immobile). Il giornalista si avvale della collaborazione di sette stu-
denti che hanno in tasca un centodieci e lode. Dei talenti di carta che non hanno opportunità da un Paese che non ama la meritocrazia. In Italia, e purtroppo anche in Basilicata, c'è spazio solo per i mediocri, quelli che sanno vestire l'abito del potente di turno. Sono loro che comandano. Vincono gli appalti, i figli dei docenti universitari prendono il posto dei padri, la televisione cerca veline e tronisti, le amanti diventano ministre. I migliori vanno via, esprimono il loro talento altrove. Trovano porte chiuse da lucchetti enormi. Giovani costretti ad essere precari a vita. Nuovi servi della gleba. Il movimento che scende in strada è animato da ragazze e ragazzi che chiedono un futuro in nome di quello che hanno imparato. Conoscono le lingue, le tecnologie e sanno che un coetaneo di Seattle o di Copenaghen ha più opportunità di loro in un'Italia mediocre e gerontocratica. Rappresentano quella svolta che i Veltroni e i Di Pietro non hanno saputo creare. Che la loro protesta sia condivisa da rettori e docenti mi sembra positivo. L'intellettualità di massa italiana può portare ragione ad un sistema malato che ha difficoltà ad affrontare la crisi globale. La Basilicata riformista saprà comprendere queste istanze dal basso che i giovani lucani in queste ore esprimono con forte protagonismo? p.leporace@luedi.it
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Primo Piano
Venerdì 24 ottobre 2008
Polemiche sulla giustizia Nell’atto, notificato anche al Quotidiano, l’ex direttore del San Carlo chiede oltre un milione di euro
Cannizzaro cita don Marcello Cozzi Gli avvocati: «E’ stata lesa l’immagine del professionista» POTENZA - Sostiene di aver subito un danno derivante dalla «compromissione della vita di relazione» e causato dalla «lesione dell'immagine sociale», un danno esistenziale «per le ripercussioni sulla vita di relazione e sulla personalità, subite in seguito alla condotta diffamatoria, che lo ha indotto ad alterare le abitudini e gli aspetti relazionali». Per questo il dottor Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'Ospedale San Carlo, ha deciso di citare in giudizio davanti al giudice civile di Potenza il presidente di Libera, associazione contro le mafie, don Marcello Cozzi. I legali di Cannizzaro sostengono che alcuni articoli pubblicati sul Quotidiano della Basilicata (al quale, in solido, sono stati richiesti i danni. La vicenda che riguarda il Quotidiano, però, passa in secondo piano. L’azienda è abituata a ricevere citazioni milionarie e non ha bisogno di difendersi in questa sede) «hanno leso in maniera intollerabile il diritto all'onore, alla reputazione, al decoro, al prestigio, alla dignità, all'identità personale e alla riservatezza» del dottor Cannizzaro. E ancora: «In conseguenza della campagna di stampa - sostengono gli avvocati di Cannizzaro - e della pubblicazione di articoli che riportavano la notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta “Toghe lucane” (quella del sostituto procuratore Luigi De Magistris, che è ancora pendente a Catanzaro, dove Cannizzaro è indagato per associazione a delinquere ndr) il dottor Cannizzaro ha rassegnato le dimissioni dalla carica di direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza». Era il 14 maggio del 2007. Qualche mese prima e precisamente il 15 marzo, «il Quotidiano - scrivono gli avvocati ha pubblicato un inserto di numerose pagine dal titolo “La giornata della memoria” nel quale sono riprodotti scientemente ampi stralci del libro militante diffuso in diverse iniziative pubbliche dell'associazione Libera». Secondo gli avvocati: «L'acritica riproposizione degli articoli ha una valenza diffamatoria, lasciando intendere che il contenuto degli stessi abbia una sorta di credibilità anche maggiore di quella attribuibile al singolo autore». In particolare «viene riproposto un articolo di don Marcello Cozzi apparso sulla rivista Micromega. L'articolo ripercorre una serie di fatti di cronaca avvenuti in Basilicata; in particolare la scomparsa di una ragazza Elisa Claps e l'omicidio dei coniugi Gianfredi. Si tratta di episodi - secondo i legali di Cannizzaro - avvenuti molti anni fa e in relazione ai quali la dottoressa Felicia Genovese, coniuge di Cannizzaro, pubblico ministero, ha indagato, per quanto riguarda l'omicidio Gianfredi, per la verità, solo in una prima fase, senza riuscire, così come poi gli altri inquirenti, a risolvere i casi. E' accaduto che a un certo punto un pregiudicato, tal Gennaro Cappiello, iniziasse a collaborare; nel corso della sua collaborazione egli, tra le altre cose, riferì di aver saputo di un interessamento di Michele Cannizzaro in relazione alla sparizione di Elisa Claps, oltre che di suoi rapporti con Gianfredi e di suoi interessamenti e di presunte ingerenze presso la moglie per le indagini che stava svolgendo. A
dalla prima
Al di là del bene e del male
Il palazzo di giustizia di Potenza
don Marcello Cozzi
Cappiello, vista la sua inattendibilità, dopo poco fu revocato lo stato di collaboratore, e la procura di Salerno, dopo una capillare indagine - secondo gli avvocati di Cannizzaro - ha chiesto e ottenuto l'archiviazione per i reati iscritti a carico di Cannizzaro e Genovese, essendo emersa l'assoluta mancanza di riscontri o, in alcuni casi, l'acquisizione addirittura di elementi di riscontro negativi, alle dichiarazioni di Cappiello». Inoltre, sempre secondo gli avvocati di Cannizzaro, «nel corso delle indagini il pm dottoressa Volpe, ha analizzato e vagliato le modalità di conduzione delle investigazioni delle forze di pg che con la Genovese collaboravano e le indagini dalla stessa svolte in relazione alla vicenda Claps, concludendo che, operando, come doveroso, un giudizio ex ante, la sua atti-
Il dottor Michele Cannizzaro
vità d'indagine non era affatto censurabile. Inoltre, indagando su Cannizzaro, ha verificato, tra l'altro, le ragioni e la casualità dei motivi per cui, essendo nato a Laganadi, piccolo paese della Calabria, avendo lì e in altri paese proprietà e rapporti familiari sempre coltivati, recandosi con la sua famiglia frequentemente nella sua terra di origine e in particolare ad Ardore dove trascorre le ferie estive, i contatti, tanto casualmente quanto occasionalmente, avuti con soggetti in alcuni casi gravati da precedenti penali, non erano certo indicatori di suoi rapporti con la criminalità calabrese. Con l'archiviazione del procedimento iscritto a Salerno, con i rinvii a giudizio per calunnia a carico di Cappiello, Cannizzaro credeva che, finalmente, chiarita definitivamente la sua estraneità a qualunque fatto, su tali vicende non si
tornasse più. E invece è accaduto che la vicenda Cappiello dovesse essere ancora strumentalizzata nel tentativo di distruggere l'immagine di un professionista, e la sua integrità e dignità». Ecco il punto: «Don Marcello Cozzi, in molteplici occasioni, anche rilasciando interviste televisive, ha strumentalizzato, utilizzando le vecchie e calunniose dichiarazioni di Cappiello e gli atti di indagine secondo lui utili alla sua precostituita tesi, per accusare Cannizzaro e la Genovese di gravissimi reati, di complicità e connivenze relativamente alle vicende della sparizione di Elisa Claps e dell'omicidio dei coniugi Gianfredi». Anche per queste ragioni, gli avvocati di Cannizzaro chiedono 600 mila euro a don Marcello Cozzi e altri 500 mila al Quotidiano, al direttore e a un cronista.
molto simile, da cui proviene la sottoscritta, per capire, ad esempio, che la tua migliore amica di scuola può essere la figlia del capomafia o per finire - altro esempio - sospettata solo perché il cognome che Cristo ti ha scelto è lo stesso di quello di un clan. Ma ci sono molti aspetti formativi che ti restituisce essere cresciuto in regioni come la Calabria o la Campania. La Basilicata è diversa. E' un dato oggettivo, punto. Né un bene né un male. Le relazioni pericolose di un territorio sono una palestra formidabile, ti alleni a riconoscere i volti, a decifrare le espressioni, ad andare spedito lì dove altri avrebbero timori. Ci “si compromette” perché non si ha paura di osare. E impari ad avvertire che non sempre sporcarsi le mani è un peccato. Non è una scelta, è un istinto. A Potenza lo scontro è radicalizzato, manicheo, ormai personalizzato. Il potere che rappresentava Cannizzaro è stato sovvertito a colpi di inchieste giudiziarie. Come andrà a finire lo sapremo e lo scriveremo. Al momento però è utile anche ragionare sui dati di cui disponiamo. L'ex direttore del San Carlo è un eterno indagato. E' stato ed è un medico molto popolare tra i suoi pazienti e, per quanto riguarda la gestione dell'ospedale, anche i suoi acerrimi detrattori ne riconoscono capacità organizzativa ed efficienza. In molti lo rimpiangono. Sarebbe interessante capire dove è cominciato il corto circuito, se dal potere della moglie, la dottoressa Felicia Genovese, pm antimafia per molti anni, o dalla posizione apicale di Cannizzaro. Chi ha travolto l'altro? Nei salotti di provincia sicuramente era una coppia al top. Per molti la personificazione del male assoluto. Tralasciamo i lacchè e i clienti che ieri osannavano e oggi avrebbero difficoltà anche a prendere un caffè con l'ex manager. Sicuramente a volto scoperto combatte don Marcello Cozzi che corre come un treno nella demolizione del demonio. Cannizzaro, dal canto suo, replica a colpi di querele e richieste di risarcimento. Difficile credere che sia una questione economica. La posta in gioco è diversa e più alta. E va anche oltre il prestigio e l'onore personale. Sono in gioco due culture diverse, due modi di essere differenti. L'uno parla e accusa pubblicamente. L'altro non ha mai reagito. E non è da tutti contenere la ribellione. La lotta di Potenza non riguarda solo loro due. Sullo sfondo c'è la ricostruzione di molta storia di questa città, chi aveva ragione, chi ha esagerato, da che parte sta il nemico? E' tutto ancora un magma. Forse non è ancora arrivato il momento per guardarsi negli occhi. Lucia Serino l.serino@luedi.it
Latronico (Pdl) all’Antimafia ROMA - Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha indicato al Presidente del Senato i i nomi dei senatori della Commissione Bicamerale Antimafia per la sua componente, tra cui anche il lucano Cosimo Latronico. Lo ha annunciato lo stesso Latronico, il quale ha “ringraziato Gasparri e i colleghi Gaetano Quagliariello e Guido Viceconte per avermi designato a svolgere questo prestigioso incarico che – ha concluso – assolverò con impegno e dedizione».
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La vincita record Il premio più alto della storia in Italia. Il titolare della ricevitoria: «Spero si ricordino di noi»
Catania sbanca il Superenalotto Centrato il fatidico “6” con un jackpot faraonico da 100 milioni di euro di ROBERTO ROSSO ROMA - Alla fine il 6 ce l’ha fatta ad uscire. Il premio più alto di sempre per i giochi in Italia, oltre 100 milioni di euro sono stati vinti ieri sera a Catania con un 6 che mancava dai premi del Superenalotto da sei mesi e 77 concorsi. Una cifra astronomica, pari a quasi 200 miliardi delle vecchie lire, che scala la speciale classifica che vede al secondo posto le uniche due vincite che hanno superato i 70 milioni di euro: quella del 4 maggio 2005 a Milano con 10 appassionati che giocarono un sistema da 126 euro che fruttò loro oltre 71,7 milioni e quella del il 19 maggio 2007 a Capanni di Savignano sul Rubicone (Forlì) che a un singolo giocatore ben 71,4 milioni. LA SESTA VINCITA DI TUTTI I TEMPI NEL MONDO - Vincita che diventa la sesta di tutti i tempi in tutto il mondo battuta soltanto dai mega concorsi statunitensi e europei. Il 6 multimilionario, per l’esattezza 100.756.197,30 euro, è stato azzeccato con una combinazione giocata alla Tabaccheria Giunta di viale Mario Rapisardi, 418 a Catania. LA FESTA IN RICEVITORIA -«Non so chi ha vinto, ma spero tanto che si ricordi di noi». Lo dice Domenico Giunta, 53 anni, titolare della ricevitoria di Catania. «Non so che tipo di sistema o di giocata sia quella vincente - spiega il titolare della rivendita di tabacchi, che gestisce da 14 anni - perchè non posso aprire il negozio per problemi di sicurezza. C'è troppa gente». Nella zona, infatti, ci sono stati caroselli di auto e centinaia di persone che si accalcano alla ricerca di notizie urlando di gioia. «Nelle ultime settimane - rivela Giunta - abbiamo raddoppiato il numero delle giocate, anche dei ragazzini hanno comprato delle schede. Ha giocato così tanta gente che è impossibile dire chi è il vincitore, ma spero tanto che questo si ricordi di noi e che gli abbiamo portato fortuna».
A MILANO CENTRATO UN 5+ DA 3 MILIONI - A Milano, invece, sono stati vinti 3.757.199,25 euro con un 5+ centrato nella Caffetteria 2000 in via Varesina, 35. Ma la «febbre» del Superenalotto riparte subito: il prossimo jackpot, infatti, sarà di oltre 20 milioni di euro, grazie al nuovo meccanismo di ripartizione dei premi, che prevede espressamente una quota destinata al cosiddetto «6 di ripartenza» che finora, invece, doveva ricominciare praticamente da «zero» (o meglio dal montepremi di un singolo concorso pari a circa 1 milione di euro). L’ULTIMO SEI - Era uscito nel concorso numero 51 del 26 aprile 2008, quando a Pavone Canavese, in provincia
I festeggiamenti davanti alla ricevitoria baciata dalla fortuna
di Torino, furono vinti 40,6 milioni di euro. VOLA ANCHE LA RACCOLTA - Nei primi nove mesi del 2008 la raccolta del SuperEnalotto ha superato quota 1,46 miliardi di euro, mentre le vincite hanno raggiunto i 472,1 milioni di euro. Solo a ottobre sono stati giocati 414 milioni di euro in nove concorsi di ottobre, a cui vanno aggiunti gli oltre 50 milioni di questa sera. In media da inizio ottobre gli italiani hanno speso 46 milioni di euro per concorso. Si stima che a fine anno la raccolta complessiva possa raggiungere i 2 miliardi di euro, in linea con quanto totalizzato nel 2007. QUANTO GUADAGNA LO STATO -Il Superenalotto non è soltanto milioni di euro di
premi ma anche anche, fra tutti i giochi pubblici, quello su cui lo Stato guadagna di più: su 100 euro incassati ne riversa infatti 49,5 allo Stato. Molto al di sotto gli altri, che in generale si attestano fra il 20 e il 30%, per non parlare delle scommesse sportive, la cui tassazione non supera il 5%. Nel 2007 ha raccolto in Italia 1 miliardo e 940 milioni: di questi, 960 milioni sono confluiti nelle casse statali. Simile l’andamento per il 2008: nei primi nove mesi la raccolta ha raggiunto il miliardo e 460 milioni, di cui 723 destinati allo Stato. Tolto il prelievo erariale, il restante 50,5% viene così distribuito: 38,1% al montepremi, 8% al punto vendita, 4,4% a Sisal. Le vincite non sono tassate.
Gli psicologi: un trauma per la psiche metabolizzare, poi goderseli da soli ROMA - Gioie, sicuramente, ma anche “dolori” o almeno grandi preoccupazioni: per il fortunato vincitore dei 100 milioni del Superenalotto il consiglio degli psicologi è di vivere un periodo di «decantazione» da solo, in cui metabolizzare il significato di portarsi a casa qualcosa come 200 miliardi delle vecchie lire. «UN CAMBIAMENTO RADICALE: IL CONTRACCOLPO E’ FORTE» - «Per la sua psiche sarà un vero trauma», afferma Vera Slepoj, presidente della Federazione italiana psicologi e psicoterapeuti. In particolare, in un momento di incredibile «precarietà economica come questo, il contraccolpo emotivo può essere molto forte, e bisogna essere preparati ad un cambiamento così radicale». «RISCHIO PARANOIA DIETRO L’ANGOLO» - Il rischio di paranoia e comportamenti maniacali, afferma l’esperta, è dietro l’angolo: per questo «il vincitore dovrebbe prendersi una settimana di decantazione per vivere tutte queste emozioni da solo». Poi, potrà affrontare con maggiore tranquillità come «investire» la sua imponente «fortuna». D’altra parte giocare anche un solo euro al Superenalotto può valere come un
antidepressivo contro l’angoscia generata dalla crisi economica di questo periodo: «La crisi economica – spiega la psicologa – genera frustrazione e angoscia nei cittadini, che si sentono impotenti. Potersi giocare un’opportunità al Superenalotto agisce come un antidepressivo: la speranza emotiva e l’adrenalina nel controllare i numeri estratti possono aiutare». LA “GAIA APOCALISSE” - In giorni di grandi disincanti cresce infatti il bisogno di nuove illusioni, come sostiene Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di psichiatria del Fatebenefratelli di Milano. «In questi casi – sottolinea – si parla di 'gaia apocalissè: nei periodi di crisi le persone percepiscono che è in atto un forte cambiamento e cercano di illudersi e di divertirsi il più possibile. Per questo crescono le giocate, anche se la possibilità di vincere è molto remota». Secondo gli esperti, affidarsi per una volta alla dea bendata nella speranza di una svolta non può fare male. Così, dopo la vincita record di Catania, la febbre non si abbassa. Si riparte da un jackpot di tutto rispetto: 20 milioni di euro. E si ricomincia di nuovo a sperare nella dea bendata.
La procedura spiegata dalla Sisal. E il Superenalotto è l’unico concorso in Italia a pagare gli interessi sulla vincita
Il “neopaperone” dovrà attendere due mesi per incassare i soldi ROMA - Come incassare il maxipremio da 100 milioni di euro? È questa la domanda che si sta ponendo chi ha vinto il jackpot record del Superenalotto, prima tra le “preoccupazioni” di tipo burocratico-bancario che da adesso in poi assilleranno il nuovo milionario. È il sito ufficiale Sisal a dare la risposta formale: «per vincite di importo complessivo superiore a 52 mila euro» si deve «inoltrare la scheda vincente all’ufficio premi della Direzione Generale, Via Alessio di Tocqueville, 13 – 20154 Milano che effettuerà il pagamento dal 61/mo giorno dalla data di effettuazione del concorso a quota definitiva più gli interessi in conformità al decreto del Ministro delle Finanze del 24 aprile 98 al netto di spese». Il Superenalotto, infatti, è l’unico concorso in Italia a pagare gli interessi sulla vincita. Gli interessi vengono calcolati dal momento della consegna dello
Le file di questi giorni alle ricevitorie nella speranza di centrare il fatidico 6
scontrino vincente al momento della riscossione vera e propria (circa 2 mesi), in conformità al decreto del delle Finanze: non si tratta di una somma da poco, ma di un ulteriore introito a 6 cifre. Da calcoli effettuati dagli specialisti di Agipronews, la
somma potrebbe essere di circa 200 mila euro. PER L’ANONIMATO OCCORRE UN NOTAIO - Ma il punto rimane come incassare la somma, come portare la schedina allo sportello. Se non si ha il coraggio di andare di persona,
l’agenzia specializzata Agicos consiglia di rivolgersi ad un notaio. Specialmente se si vuole rimanere nel completo anonimato. È vero che la vincita del Superenalotto è esentasse in quanto la «trattenuta» viene alla fonte (circa metà di quanto giocato va in tasse e solo il 38% va in montepremi, con il 4% al rivenditore e l’8% alla Sisal). Ma è meglio non avere troppa pubblicità con 100 milioni nel «portafoglio». La scelta del notaio, allora, dovrà essere oculata: meglio se «importante» e quindi abituato ad avere a che fare con cifre di tutto rilievo come sono appunto 100 milioni di euro. Ma attenzione: il notaio potrà richiedere al fortunato vincitore una parcella, che secondo gli esperti può arrivare fino al 2/3% della somma, in pratica fino a 3 milioni di euro. Ma vista l'ammontare, la «consulenza» potrebbe costare molto meno.
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 23 ottobre 2008
10 21 89 7 47 75 81 74 20 33 33
21 14 1 61 35 39 7 20 41 69 58
33 5 80 88 28 40 21 56 54 75 9
68 20 47 24 38 63 48 43 52 53 62
71 88 57 23 80 43 47 81 71 86 90
ilSuperEnalotto Montepremi 18.785.996,27 euro
7 - 20 - 21 - 74 - 75 - 81 numero jolly 33 punti 6 jackpot 100.756.197,30 punti 4 334,78 17,10 punti 5+1 3.757.199,25 punti 3 punti 5 Num. Superstar 36.596,10 10
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Venerdì 24 ottobre 2008
Politica lucana Tre ore di vertice di maggioranza con la consapevolezza delle divisioni ma per trovare una linea comune
Regione: avanti con l’azione di governo di SALVATORE SANTORO POTENZA - La sensazione è duplice alla fine del vertice delle forze politiche che orbitano intorno alla maggioranza di governo regionale. Da un lato c’è la consapevolezza che i problemi e le frizioni all’interno di quello che era il centrosinistra dei “miracoli” nel 2005 non «si possono risolvere in un giorno o in una settimana». Dall’altro si avverte la necessità di avanzare nell’azione amministrativa e istituzionale del massimo ente regionale senza più eccedere in pause o sospensioni. Insomma: dal punto di vista politico i problemi ci sono e ci saranno, ma la “macchina consiliare” non si può più permettere passi falsi. I problemi ci sono perchè il quadro politico non è più quello del 2005 e perchè la mappa del consiglio (guardare gli scranni direzione centrosinistra ndr) è mutata nei colori, nelle sigle e negli equilbri. Sono cambiati gli assessori, i presidenti (e i vice), sono spariti dei partiti e ci sono stati trasferimenti di consiglieri da un gruppo a un altro. E i problemi ci sono anche perchè le elezioni politiche del 13 e 14 aprile scorso hanno modificato la mappa politica italiana e regionale. «Ma in un momento di crisi generaPOTENZA - Alla chiusura del vertice dei consiglieri regionali e dei segretari e leader della maggioranza politica di via Anzio, il presidente della giunta regionale Vito De Filippo ha rilasciato una dichiarazione pubblica. «La crisi internazionale e la spalmatura dei suoi effetti negativi - ha detto Vito De Filippo - pesano sul reddito delle famiglie e sulla condizione finanziaria delle imprese, indebolendo anche il corso di crescita e di competitività del nostro contesto regionale ed impongono più che mai ragioni di maggiore unità e di assetto coerente alla maggioranza. Per questo ritengo utile e positivo il confronto politico di merito e di prospettiva che il centrosinistra ha voluto avviare per rendere conto delle grandi questioni di sviluppo e di riforma su cui si è incamminata la Basilicata e per interpretare umori e disagi manifestati dalla società lucana, attraverso una più efficace riconoscibilità nell’azione di governo ed un significativo allargamento del campo delle iniziative politiche ed istituzionali a favore dell’occupazione, delle famiglie e delle imprese lucane». Il vertice di maggioranza (la cui cronaca è raccontata in pagina ndr) è stato convo-
le e regionale e con cittadini che mai come in questo momento avvertono il disagio di un’economia al ribasso» l’ente regionale ha il «dovere di dare risposte». Per questo non sorprende che alla fine del vertice la comunicazione ufficiale, preferisca non parlare di politica in senso stretto, ma di obiettivi da raggiungere: «Occupazione, sostegno alle famiglie lucane e aiuti alle imprese sono state le questioni poste al centro del vertice di maggioranza regionale convocato dal presidente regionale De Filippo per richiamare il centrosinistra a un processo di maggiore coesione politica e istituzionale, anche in prossimità della finanziaria regionale». Per questo è stato anche reso noto che «il centrosinistra, anche a seguito del positivo e proficuo dibattito registrato, ha convenuto di avviare una serie di riunioni con consiglieri, gruppi e partiti per scendere minuziosamente nel merito delle proposte». Nei particolari la riunione al primo piano del palazzo della Regione a Potenza è cominciata alle 10 e 45 per finire alle 14 e 30. Hanno partecipato oltre a De Filippo, per il Pd, il segretario regionale Piero Lacorazz, il consigliere Gennaro Straziuso, l’assessore Vincenzo Santochirico e il capogruppo Erminio Restaino. Per l’Idv, il se-
gretario Michele Radice e l’assessore Antonio Autilio e poi Giovanni Mossuto per i Verdi, Emilia Simonetti, Ottavio Frammartino e Paolo Pesacane per il Prc, Giovanni Soave e Giacomo Nardiello per il Pdci, Antonio Potenza per i Popolari uniti, Gianfranco Blasi e Antonio Flovilla per la Rosa bianca, Rocco Vita e Donato Salvatore e Rosario Sarubbi per i Ps, e Gaetano Fierro, Rosa Mastrosimone e Franco Mollica per il gruppo dei centristi. Una delegazione nutrita in rappresentanza di tutte le svariate anime che si riconoscono nel documento “Per il governo del fare” firmato da 21 consiglieri all’inizio dell’estate scorsa. E dopo la relazione iniziale di De Filippo c’è stata la discussione. Per quanto riguarda le azioni che il governo lucano deve mettere in campo sono state individuate 4 priorità: approvare a breve le leggi a favore del sistema delle imprese e in particolare sulla “competitività”; approvare il documento strategico sulle politiche industriali, approvare il Piano energetico regionale e portare a “ragionamento” il piano dei fondi europei 2007 - 2013 per quanto riguarda il mondo agricolo. Su tutto è stato anche deciso di mettere al centro delle prossime decisioni regionali il tema “famiglia”.
Il commento a caldo di Vito De Filippo
«Confronto positivo» Il presidente della giunta regionale Vito De Filippo
cato dallo stesso De Filippo che nelle dichiarazioni a caldo ha aggiunto: «Il riformismo e la governance istituzionale hanno ridisegnato correttamente il quadro regionale del sistema pubblico e delle sue esperienze riguardo a sanità, welfare, turismo e territorio e possono qualificare positivamente il ciclo di chiusura politico e istituzionale di questo anno. Adesso occorre intensificare il lavoro d’intesa istituzionale e di saldatura politica sui macro - ambiti dello sviluppo e dell’impresa e
del sostegno alle famiglie avendo piena possibilità di saperle spendere positivamente dentro la proposta della finanziaria regionale. L’approvazione del disegno di legge sulla competitività è già un significativo passo d’inizio che dovrà essere accompagnato dalla definizione puntuale di tutti gli strumenti d’incentivazione dell’impresa, compresi quelli finanziari e di garanzia insieme alla necessaria approvazione del Piano Energetico e ambientale in stretta e ragionata connes-
sione con quello industriale della Società energetica lucana». «Anche sul versante del nuovo programma agricolo 2007 - 2013 e dei nuovi strumenti di incentivazione all’occupazione - ha proseguito il governatore lucano - promossi dal Fondo sociale europeo si dovranno registrate procedure veloci ed efficaci. Per quanto riguarda, invece, il secondo macro ambito d’intervento, l’azione sarà specificatamente indirizzata alle famiglie con misure di sostegno per alleviare il caro vita così come la positiva esperienza dello sconto gas Regione ed il programma di cittadinanza solidale che potranno essere rinnovate come scelte strategiche già nella prossima finanziaria regionale e su cui intendiamo coinvolgere i sindacati ed il mondo associativo, di categoria ed imprenditoriale». De Filippo inoltre ha ribadito la propria preoccupazione per il ridimensionamento scolastico avviato dal governo nazionale contro cui la Regione ha fatto ricorso alla Corte costituzionale «giudicandolo pericoloso per la geografia scolastica lucana e lesivo del diritto all’istruzione ed alla qualità del suo servizio costituzionalmente garantito».
Lacorazza sull’evento del Pd a Roma
A 3 giorni dal corteo mille i lucani pronti
Si prepara la carovana democratica lucana per protestare contro le scelte del governo. «Sono state superate le mille adesioni e il numero è in costante aumento per la manifestazione di sabato 25 a Roma». Lo ha dichiarato il segretario del Pd di Basilicata Piero Lacorazza, il quale sottolinea la sua soddisfazione per l'impegno dei circoli e per la partecipazione anche spontanea di tanti cittadini lucani, oltre alle delegazioni di altri partiti del centrosinistra. E sulla manifestazione nazionale Lacorazza ha sottolineato: «La crisi finanziaria corre il rischio di far pagare ai ceti bassi e medi, alle imprese le conseguenze più negative. Saremo in piazza per segnalare e sostenere con forza queste priorità. La necessità di accorciare i divari tra ricchi e poveri , fra l'Italia e il mondo, tra il Mezzogiorno e lo scena-
rio globale, ci porta a vedere con attenzione e preoccupazione il federalismo fiscale, ci porta ad essere allarmati sullo smantellamento del sistema pubblico della scuola, dell'università e della ricerca. Il prezzo che il Sud e la Basilicata potranno pagare in termini economici e sociali è molto alto. Con i pullman, con i treni, con le auto e attraverso i contatti che stiamo moltiplicando con i corregionali che, per studio e per lavoro, vivono fuori Basilicata, stiamo ingrossando l'affluente lucano dell'opposizione al governo Berlusconi. «Sabato - ha concluso il segretario Pd - sarà soprattutto una grande festa di democrazia dalla quale faremo emergere le nostre proposte così come abbiamo fatto, martedì scorso sul Mezzogiorno, alla presenza del ministro ombra Pier Luigi Bersani».
Primo piano 15 Dopo la lettera di Salicone esplode il dibattito tra enti Venerdì 24 ottobre 2008
Potenza sia capoluogo Di Stefano e Manzi chiedono un confronto
DI STEFANO
I socialisti per riscoprirsi
Salvatore:«Ps, contenitore di idee» MARTEDÌ scorso presso l'Info Point del gruppo consiliare misto Partito socialista, in via Vaccaro a Potenza, si è svolta una riunione organizzativa dei socialisti iscritti alla sezione Torrio presieduta dal consigliere regionale, Donato Salvatore, con la partecipazione di Antonio Giansanti, consigliere nazionale del Partito socialista, Margherita Torrio, componente la Direzione nazionale, Franco Tampone, dirigente del comitato cittadino e Filippo Gesualdi, assessore comunale al Commercio della città di Potenza. E Donato Salvatore in una nota stampa ha reso i termini della riunione: «Il Partito socialista ha un ruolo vitale e costruttivo nel governo della città di Potenza, attraverso l'esperienza e la passione del lavoro che Filippo Gesualdi mette nell'azione che realizzando alla guida di un importante assessorato». «Il ruolo del Partito socialista nella Giunta cittadina - ha detto ancora Salvatore - non si è limitato alla sola gestione ma ha caratterizzato con la costante azione riformatrice le scelte delle politiche di governance, delle idee innovative di gestione del territorio, dei servizi che la giunta comunale guidata da Santarsiero ha saputo porre in essere. Una politica, quella del Ps, del buon operare, del riformismo dalle grandi idee e dal volto umano, un riformismo che opera, agisce, che si occupa dei grandi temi e dei problemi quotidiani dei cittadini e che deve ritornare a discute-
re ed incontrare i cittadini e costruire una nuova politica, intercettando esigenze e sviluppando proposte, partendo dal confronto con la società civile e lasciando ad altri la demagogia degli slogan o del populismo sterile e dell'autoreferenzialità». Nel dibattito che si è sviluppato - ha riferito ancora Salvatore, sono intervenuti Giansanti, Torrio e Tempone i quali hanno sottolineato che «il partito socialista è un formidabile contenitore di idee, passioni, sogni, di donne e uomini, che hanno contribuito nel corso di questi anni al progresso civico di Potenza». Gli intervenuti hanno poi ribadito «il ruolo politico dei socialisti nella città che ha forte radici nel passato ma sempre attento alle mutate condizioni del suo agire politico, che intende impegnarsi a difendere oggi la scuola pubblica e le libertà civili da attacchi retrogradi, conservatori e selvaggiamente liberisti. «Il Ps hanno concluso Giansanti, Torrio e Tampone - è quanto racconta Donato Salvatore rappresenta qualcosa che va oltre un semplice partito, rappresenta un cultura ed una storia che è patrimonio della democrazia di questo Paese e che deve iniettare sane dosi di riformismo liberale per la costruzione di un nuovo centro sinistra nella nostra regione». E secondo la nota ufficiale sarebbe stata presa la decisione di aprire l'Info point socialsita di Via Vaccaro quotidianamente.
POTENZA - Questa la nota sulle dichiarazioni di Salicone inviata da Michele Di Stefano: «La lettera aperta inviata dal Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Salicone al Presidente e ai Consiglieri comunali di Potenza ha il merito di aver affrontato un tema che, per il suo portato politico- amministravo, sollecita alcune riflessioni sul ruolo del Capoluogo nell'ambito della Regione e sulla necessità di intensificare i rapporti tra Città e Provincia. Gli sforzi compiuti, dopo il disastroso terremoto del 23 novembre 1980, dalle diverse amministrazioni hanno permesso di “dotare” la città di servizi di eccellenza (università, ospedale regionale, centri di ricerche e Direzioni strategiche di enti economici, sociali e culturali), nell'ottica di soddisfare in pieno le esigenze della collettività lucana. La progettualità programmata, negli anni passati, dagli amministratori ha consentito il reale coinvolgimento dei comuni che fanno da corona al capoluogo (Pietragalla, Avigliano, Ruoti, Brindisi di Montagna, Pignola, Tito, Cancellara, Vaglio di Basilicata e Picerno), nella consapevolezza di rendere la città più “amata” e più vicina alle esigenze e alle aspettative dei cittadini lucani. La città deve continuare in questa direzione per realizzare una maggiore fruibilità del centro storico da parte dei cittadini dei rioni e delle contrade, anche grazie all'apertura del ponte attrezzato e delle scale mobili di rione Mancusi - Porta San Giovanni. E’ inoltre, necessario, per incrementare la residenzialità nel centro storico, ristrutturare i comparti edilizi (Largo D'Errico, Via XX Settembre -Via Cairoli), recuperando così alloggi da destinare ai giovani universitari, alle giovani coppie e agli anziani, e valorizzare i contenitori privati che possono fungere da forte richiamo per il mondo culturale e sociale (vedi ex cinema Ariston e Fiamma). La riqualificazione urbana del quartiere Bucaletto, lo sviluppo urbanistico delle aree rurali, un piano del traffico urbano ed extraur-
L’ANTEFATTO Il presidente del consiglio comunale Salicone lunedì invia una lettera in cui tra le altre cose dichiara: «Una regione senza capoluogo è una regione senz’anima». Salicone in particolare analizzando la situazione amministrativa e politica del capoluogo lucano dagli anni ‘50 ad oggi descrive una realtà regionale in cui «Potenza è considerata una realtà assorbente, egoista incapace di assolvere a una funzione di servizio per l’intera sua provincia e per l’intera sua regione, fino a considerarla una capitale decaduta incapace di esprimere le tensioni morali, culturali dell’intera Basilicata». E Salicone nella lettera parlando delle vicende urbanistiche del post terremoto e del precedente incremento demografico sottolinea una serie di problematiche. Per questo Salicone propone l’apertura di un confronto sereno con l’amministrazione comunale per trovare soluzioni adeguate. Pronta la disponibilità del presidente del consiglio comunale, Pietro Campagna per l’organizzazione di un’assemblea consiliare allargata ai 2 enti.
bano capace di favorire la mobilità e la ripresa dell'attività dei commercianti e degli artigiani sono solo alcune delle altre questioni da risolvere per esaltare concretamente Potenza. Una città che non intende crescere a discapito dei comuni della Provincia ma vuole proporsi come centro erogatore di servizi sociali, economici, culturali e sportivi. Una delle condizioni per realizzare un raccordo più efficace e più efficiente tra città e Provincia consiste nella necessità che i consigli (comunale e provinciale), a scadenza prefissata, si riuniscano per affrontare e definire le tematiche in una visione organica di tutto il territorio provinciale. In conclusione un invito ai presidenti Salicone e Campagna di voler con urgenza iniziare questo percorso, convocando congiuntamente i rispettivi consigli». Michele Di Stefano (consigliere provinciale Popolari uniti)
MANZI POTENZA - «Una regione senza un capoluogo forte ed autorevole è una regione senza futuro”. E’ quanto dichiara Gianluca Manzi, capogruppo consiliare dei Verdi alla Provincia di Potenza, in riferimento alla scelta del Presidente del consiglio provinciale, Antonio Salicone «di aprire un dibattito, ampio ed aperto, sul ruolo e il destino del capoluogo offrendo, così, la disponibilità dell'intero consiglio a contribuire a sostenere le iniziative poste in essere dalla giunta guidata dal sindaco Vito Santarsiero». «Nel pieno rispetto del suo ruolo, bene ha fatto il Presidente Salicone e condivido - spiega il consigliere dei Verdi, Luca Manzi - il pensiero di quanti sostengono che l'ente Provincia abbia competenze, professionalità ed esperienze politiche necessarie e ade-
guate ad offrire un concreto contributo alla crescita del capoluogo». E ancora dichiara Luca Manzi, «da consigliere provinciale, eletto nel collegio di Potenza ho sempre auspicato di mettere il mio status istituzionale a disposizione della risoluzione delle questioni che riguardano concretamente la mia città». «Sono convinto - prosegue Manzi - che alle problematiche, sia passate sia attuali, che incidono sulla vita di Potenza, si debba evidenziare un'ulteriore e più sottile emergenza: quella politica». «Ho, infatti, la sensazione - aggiunge il consigliere dei Verdi - che nonostante molto sia stato fatto, le Istituzioni presenti sul territorio possano, ancor di più, impegnarsi al rafforzamento del capoluogo. C'è la possibilità, nonchè il dovere, di aprirsi ad occasioni per dialogare sui temi centrali della politica territoriale cittadina e che si riflettono ampiamente sull'intero circondario provinciale». «Il mio pieno apprezzamento - conclude il consigliere Luca Manzi - va alla volontà manifestata di discutere di un eventuale consiglio congiunto tra Comune e Provincia, incentrato sui problemi della città nell'incontro concordato, per la prossima settimana, tra il presidente del consiglio comunale, Pietro Campagna e il presidente del consiglio provinciale Antonio Salicone». Insomma a due giorni dalla lettera inviata da Antonio Salicone al nostro giornale il dibattito e l’auspicato confronto tra le amministrazioni territoriali sembra essere in procinto di essere avviato.
Pdl plaude alla specificità delle forze armate «SIAMO pienamente soddisfatti per il risultato raggiunto stamane (ieri, ndr) con l'approvazione, alla quale tra l'altro abbiamo dato il nostro contributo prendendo parte alla relativa votazione, da parte della Commissione Bilancio, del parere positivo al sub emendamento all'articolo 39 bis del decreto 1441 quater che riconosce la specificità prevista per le Forze Armate, per le Forze di Polizia e per i Vigili del Fuoco». Lo hanno affermato i deputati del Pdl Giuseppe Moles, Salvatore Cicu e Pippo Fallica.
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LA GRANDE DEPRESSIONE, GRANDE PREGIUDIZIO
SUCCESSO PREVENZIONE TUMORE CAVO ORALE
di M. GIUSY ROSAMONDO LA «GRANDE depressione». Non quella del '29, ma quella tipica dei nostri giorni. Quelli in cui l'economia mondiale crolla e noi, allo sbando tra fondi da salvare e nervi saldi da mantenere, ci sentiamo traghettati verso la deriva. La metafora economica, sempre più reale, sembra assurgere a icona dei nostri tempi. Non a caso si parla di economia depressa quando ci si riferisce ad improduttività e scarsi risultati di mercato. Non siamo molto lontani da quella che chiamiamo depressione in ambito medico/psicologico. Un disturbo in grado di diminuire in maniera lieve o grave il tono dell'umore, compromettendo il normale svolgimento delle attività quotidiane, oltre che le capacità di adattamento alla vita sociale. Può alterare anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno. La depressione si lega però a doppio legame con il pregiudizio. “Depressione e Pregiudizio”, quasi una rivisitazione in chiave anni 2000 di una Jane Austen senza tempo. Sicuramente diventa un argomento tabù in quest'epoca in cui tutto scorre talmente veloce da rendere inspiegabile la passività tipica del suo stato. Parlare di questo male oscuro, di quello che fu definito “il male di vivere”, non è impresa facile. Si provi a tirar fuori l'argomento in contesti non deputati alla sua cura. Le risposte saranno sorprendenti. Vedrete che molti scapperanno argomentando scuse improbabili, minacciati da un qualcosa che non sanno o non vogliono spiegare. Non interessati ad approfondire, sono quasi terrorizzati che si possa contagiare, semplicemente parlandone. O forse, troppo punti sul vivo per poter affrontare l'argomento direttamente, raccontano di fantomatici amici che ne sono stati colpiti: “Brutto male, per fortuna è capitato ad altri e non a me”. E' molto comune infatti che sentimenti di vergogna e di colpa si riscontrino nei depressi, tanto da caratterizzarne lo stato psicologico. Naturalmente questo non vuol dire che la depressione sia una colpa o una vergogna, ma il pregiudizio si lega ad essa in maniera quasi inscindibile fino ad assurgere a stigma. Come per gli altri pregiudizi, è la paura dell'ignoto a spaventare e trincerare dietro un muro di intolleranza, ricacciando ciò che non si conosce. Colpa, perché non si riescono a sostenere le responsabilità legate all'appartenenza alla propria comunità e vergogna perché essendo un soggetto improduttivo all'interno del contesto in cui è inserito, non è degno di farne parte, fino ad arrivare alla pubblica disapprovazione. Sono pensieri legati a fattori culturali, che molto spesso non sono palesamente consapevoli, ma che emergono nel diretto confronto con il problema. Lo spettro dello stigma è quello che rinchiude e isola sempre più il depresso. Infatti l'appartenenza ad un meccanismo di utilità sociale appare determinante per mantenere l'integrità biologica del soggetto e renderlo attivo all'interno del sistema. Il concetto di colpa ha in sé l'idea di responsabilità e di tragressione a regole, codici comportamentali e norme. Il senso di colpa può produrre una condizione di impasse che presto si traduce nella perdita della possibilità stessa di decidere e di agire in vista di una meta. Ciò impedisce la realizzazione di un piano “produttivo” che filogeneticamente ci lega alla specie, e che genera, dunque, una tristezza di fondo, che è determinata dal non poter realizzare i progetti che ci si era prefissi. Questo porta inevitabilmente all'autocondanna. Colpa e vergogna sono strettamente connesse, in quanto una potrebbe diventare la conseguenza dell'altra e viceversa. La vergogna, quale senso di indegnità avvertito dal soggetto che presume di ricevere, o effettivamente riceve, una disapprovazione del suo stato o di una sua condotta da parte degli altri, diviene il versante relazionale del senso di colpa. Quindi, sembra che colpa e vergogna potrebbero leggersi come il rovescio della stessa medaglia: la colpa quale versante intrapsichico e la vergogna quale riscontro sociale di un sentimento di esclusione dalla comunità di appartenenza. La persona depressa non riesce più a rispondere alle esigenze basiche personali e della comunità, di essere un soggetto attivo e quindi utile al suo interno e finisce per essere pervaso da un sentimento di colpa opprimente, che si insinua sempre di più. Tutto ciò è legato al fatto che ci sono cose che, non solo non si possono dire, ma nemmeno pensare, perché siamo naturalmente portati a progredire e generare, in senso evolutivo. Non si possono ignorare quindi, i fattori di protezione e sostegno di cui dispone il depresso, cioè quanto la comunità di appartenenza riesca a non colludere con il pregiudizio legato alla vergogna e la colpa e possa diventare un aiuto reale. Frasi del tipo “devi reagire”, non fanno altro che colpevolizzare sempre di più, tanto da impossibilitare all'azione il soggetto, che si rinchiuderà progressivamente dentro una gabbia di incomprensione e solitudine. Gli stimoli esterni “attivanti” appaiono come invasivi di una condizione invalidante che esula la volontà e relega in un mondo interiore che appare inspiegabile agli occhi esterni. La conseguenza è che si genera un maggior avvilimento determinato dal senso di vergogna di non riuscire a farcela con i propri mezzi. Il depresso, al contrario, ha bisogno di essere sostenuto nei propri bisogni, che non sono esclusivamente protettivi, ma ben lontani dallo stimolo all'azione, coinvolgono la possibilità di avere una rete di sostegno a cui potersi appoggiare, che compensi le manchevolezze che il soggetto non è in grado di colmare in quel momento. Il male del nostro tempo si può arginare partendo da noi. Conoscendolo.
IL DISCORSO DEL PREMIER SUONI DI REGIME di ANNA R. G. RIVELLI “NON retrocederò di un centimetro”. Così ha concluso il Presidente Berlusconi, inciampando un po' con la lingua su quel tempo futuro, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi insieme al discusso ministro dell'Istruzione. Ma il presente è tale che sul futuro stiamo inciampando tutti ed i restanti quattro anni e mezzo di governo, paventatici dallo stesso Premier, ci sembrano già interminabili, troppi per non considerare che quella che pareva qualche mese fa una dittatura dolce, di dolce non ha più niente ormai, se non la coreografica finzione di una Gelmini ora ingessatissima, ora in posa da top model, fiorita e scarmigliata, sulla copertina di Panorama. In questa democrazia imposta da una legge elettorale in odore di anticostituzionalità, da un conflitto di interessi mai risolto e da un generale disorientamento imputabile al depauperamento ideologico della politica mai realmente rimpiazzato da valori condivisi e condivisibili, il ricorso all'esercito contro la disperata protesta di una Campania soffocata dall'immondizia aveva avuto fin da subito un sinistro suono di regime che faceva eco all'improvviso cessare dell'allarme sicurezza che pur tanto ci aveva accorato nell'acceso periodo pre-elettorale. Oggi (e sono passati solo sei mesi dei cinque anni che ci toccano ) si minaccia l'intervento della polizia contro chi manifesta il proprio dissenso a quella che impropriamente viene definita riforma della scuola e che in realtà si rivela un'accozzaglia di provvedimenti spiccioli che sembrano suggeriti piuttosto dai mormorii delle comari che non da una competenza specifica che - e non è mistero - il Ministro non ha. Il problema dell'istruzione in Italia, per la verità mai stato al centro di un dibattito capace di oltrepassare i mirabolanti aspetti teorici e di calarsi nella pratica delle nostre realtà, viene oggi allestito come il set di una fiction dove il copione è già scritto e non ci si può discostare. Così tutto è ok per gli studenti della Padania che pare si siano esibiti in una ovazione per la Gelmini (tanto da farle escla-
mare sussiegosa: “Hanno capito la mia riforma”); tutto è ok anche per le mamme milanesi che all'inaugurazione di questo anno scolastico, presente il Ministro, lodavano con orgoglio l'effetto di divise e grembiulini indossati dai loro pargoli. Ma se la sceneggiatura non prevede proteste, che le proteste siano fermate ad ogni costo, sempre in nome della democrazia, ovviamente, e di quel diritto a studiare che, secondo il Premier e la sua gang, sarebbe salvaguardato da un silenzio fatto calare a forza su uno dei peggiori colpi inferti ad un sistema scolastico già in crisi da tempo. Il silenzio, peraltro, in questo caso viene imposto con la minaccia ai giovani e agli intellettuali che si sono organizzati in una resistenza sacrosanta la quale, se pure ha un colore ideologico, è bene che ce l'abbia, perché nessuno può ascriverci a colpa la lotta tacciandoci di comunismo. Se il comunismo, infatti, non esiste quasi più, il fascismo, sì, invece, e nei suoi aspetti peggiori si sta rinforzando e trova linfa vitale nella demonizzazione della diversità di razza, di religione, di cultura e, alla fine, di pensiero che viene esposta/proposta/ imposta a raffica ininterrotta da questa pseudo democrazia. La libertà di pensiero, insomma, fa paura a questo Governo come Saviano fa paura alla camorra; sarà per questo che anche le soluzioni si assomigliano quando si tratta di metterli a tacere. Smantellare la scuola pubblica vuol dire, alla fine, smantellare il pluralismo, svilire ulteriormente la funzione docente per asservirla ad un potere, appiattire le coscienze delle giovani generazioni distruggendo un ultimo relitto di baluardo che ancora, nonostante tutto, riesce ad opporsi al doping mediatico che li bombarda. Ma il Premier dovrebbe sapere che la calma incentiva il sonno, la minaccia e la lotta no. “Per le vie del nuovo Impero / che si dilungano nel mar, / marceremo come il duce vuole…” cantavano gli universitari fascisti. Ma quelli di oggi, non si teme siano tutti di sinistra?
STRAORDINARIA risposta all'appello dell'Associazione nazionale dentisti Italiani (ANDI) per la prevenzione del tumore del cavo orale a cui non solo hanno già risposto oltre 34.000 persone in pochi giorni, che hanno telefonato per sapere il nome del dentista ANDI più vicino a casa propria, ma anche i personaggi televisivi che compongono la squadra della Nazionale Calcio Tv che, a nome del loro allenatore Vittorio Fagioli, dichiarano: “Se un tumore così devastante e in crescita può essere sconfitto con una visita mirata dal dentista una volta all'anno, perché non farlo”. Lo scorso 10 ottobre in 82 città italiane, tra cui Potenza è“partito”l'Oral Cancer Day, che ha visto dentisti ed oncologi abbandonare per un giorno i loro studi per scendere nelle piazze incontrando migliaia di cittadini, distribuendo informazioni sul tumore del cavo orale e sensibilizzando sulle gravi conseguenze di questa patologia. Tra i personaggi famosi che hanno dovuto combattere contro questo male, anche la rockstar Rod Stewart che, grazie ad una diagnosi precoce, ha sconfitto il tumore dopo essere stato operato con successo e per tempo. Altri celebri personaggi sono stati meno fortunati come il padre della psicanalisi Sigmund Freud, che pur essendo egli stesso medico tardò a rivolgersi ad uno specialista dopo aver scoperto una lesione sospetta al palato (da accanito fumatore, temeva di dover smettere). Morì di cancro al cavo orale così come Lana Turner, diva di Hollywood tra le più acclamate negli anni 50 e 60, uno dei favolosi Beatles Gorge Harrison e il diciottesimo presidente degli Stati Uniti Ulysses S.Grant. Per la prima volta i dentisti tra la gente, piuttosto che non il contrario, per sensibilizzare ulteriormente la popolazione alla prevenzione, in questo caso di una grave patologia. Tra la gente anche per far conoscere la qualità e la professionalità dei dentisti ANDI puntando a migliorare il rapporto di fiducia, un'alleanza terapeutica la definiamo in gergo, tra paziente ed il proprio dentista. Un rapporto di fiducia che sta alla base di una buona salute orale evitando di rischiare di finire truffati da falsi dentisti o a intraprendere inutili viaggi della speranza per farsi curare all'estero”, afferma il Presidente dell'ANDI dott. Roberto Callioni. «La prevenzione è un valore irrinunciabile - ha dichiarato Max Laudadio, testimonial della campagna Oral Cancer Day - ed è per questo che invito tutti a continuare a telefonare al numero verde 800 911 202 per prenotare una visita di controllo gratuita fino al 31 ottobre».
Venerdì 24 ottobre 2008
RICERCA AL CROB: PRECISAZIONI di GIUSEPPE MOLLICA In merito all'intervento apparso sul Quotidiano del 5 ottobre dal titolo “Crob, scelta opportuna o costosa contraddizione” vi sono da fare alcune considerazioni. In particolar modo, bisogna essere grati allo stesso poiché in maniera definitiva, finalmente, si chiariscono alcuni dubbi riguardo alla collocazione geografica di questa nostra Regione. Nell'articolo di cui prima, in sintesi, si mette in discussione, in maniera molto netta, l'esistenza stessa dell'ospedale di Rionero e del centro di riferimento oncologico, nonché, è evidente, il suo ulteriore sviluppo, adducendo motivazioni relative allo spreco di risorse per attività che devono esistere solo “a due passi di distanza”. A parte il fatto che tale ospedale offre centinaia di prestazioni giornaliere, e, se c'è utenza vuol dire che non spreca risorse, e poi, siccome nessuno è depositario di verità di tipo assoluto, perché non capovolgere la questione? Per quale motivo, se il centro di riferimento oncologico è Rionero (questo è almeno un dato di fatto), Potenza investe così tanto, sprecando risorse pubbliche (di tutti i cittadini), per attività oncologiche già presenti “a due passi”? Non sarebbe meglio destinare quelle risorse agli ospedali periferici che versano in gravi condizioni igienico-strutturali? Un IRCCS non può essere imbrigliato in una rete ospedaliera (non si sa cosa sia la rete oncologica regionale, se non il tentativo di frenare le prospettive dell'IRCCS) deve naturalmente svilupparsi in maniera complessiva: penso sia una necessità! In merito, poi, alla questione della radioterapia a Potenza, è necessario fornire alcuni dati: per ciò che riguarda il nostro Paese, le direttive ministeriali sui requisiti di accreditamento per ogni acceleratore lineare parlano di 250.000 individui (non 150.000 come qualcuno vuol far credere). Siccome la nostra Regione a malapena conta 550.000 abitanti [i residenti effettivi in realtà molto meno, vista l'emigrazione in atto (essenzialmente intellettuale)] i conti, a meno che la matematica non sia davvero un'opinione, tornano, anzi neppure, perché se si considera la strumentazione dell'IRCCS sarebbero anche in eccesso (il terzo acceleratore sta per essere installato nelle strutture già esistenti). La domanda che bisogna necessariamente porsi, a questo punto, è questa: per quale motivo si tenta (dapprincipio in modo subdolo, adesso in modo chiaro) di ostacolare lo sviluppo di un'area della Regione (a dire il vero tali ostacoli provengono solo dal centro Regione) rendendo strumento la malattia? (la peggiore delle malattie) e perché in una Regione come questa si frappongono ostacoli quando (raramente) scaturisce qualcosa di positivo? (l'ospedale di Rionero è il frutto di antiche lotte della sua cittadinanza, qualcuno, forse, non lo sa). Un IRCCS in una Regione normale dovrebbe essere motivo di orgoglio, non occasione di tentativi di affermazioni localistiche e di interessi corporativi. Potrebbe sembrare una digressione, ma se rivolgessimo, forse, la nostra attenzione ai meccanismi della politica e in particolare a
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FOA E IL RAPPORTO VERBO UNICO NON FA CON LA BASILICATA RIMA CON DEMOCRAZIA di PIETRO SIMONETTI
di VITO BUBBICO
VITTORIO Foa, torinese, per anni dirigente della CGIL, dopo la sua esperienza come Costituente ha dato molto al sud e in particolare alla Basilicata e alla Puglia. E' stato, pochi lo ricordano, uno dei principali artefici che ha contribuito notevolmente sulla modifica del paesaggio agrario delle due regioni attraverso la realizzazione del piano irriguo. Alla fine degli anni '50 con la grande esperienza della occupazione delle terre e la messa a punto del piano del lavoro da parte della CGIL, Vittorio Foa fu il primo, assieme ai dirigenti della Federbraccianti, a capire l'importanza e la necessità di ottenere, dentro un quadro programmatorio, la costruzione degli invasi in Basilicata e una rete irrigua per trasformare intere zone della Puglia e della Basilicata. Ce la mise tutta con il grande sostegno di lavoratrici e lavoratori che svolsero un grande ruolo. I risultati arrivarono anche per l'interesse mostrato da chi dirigeva l'Acquedotto Pugliese e l'Ente Irrigazione nonché da grandi professionisti dell'area Appulo-lucana. Il vero motore fu la stagione delle grandi lotte per l'irrigazione che si svolsero a cavallo degli anni '60 e '70. Se oggi, non si soffre la sete e, nonostante le fasi congiunturali, c'è abbondanza di acqua per uso plurimo, in parte lo si deve all'intuizione di Foa, alla sua iniziativa e al gruppo dirigente di CGIL, CISL e UIL che sostennero la valorizzazione del territorio e l'utilizzo della risorsa idrica. Ciò che non è avvenuto nel tavoliere è accaduto nell'Ofanto, nel Sinni, nell'area metapontina e nell'area jonica. Foa per la risorsa idrica, Bruno Trentin per le attività manifatturiere. In queste ore, dopo la sua morte a 98 anni, si riflette sulla sua esperienza, sulla sua particolare “ereticità”. Lui azionista. Riccardo Barenghi sulla Stampa ha scritto che era un uomo senza tessere di
partito. Si tratta di un superficiale errore. Vittorio Foa era schierato non solo per le idee ma anche l'appartenenza. Lo conobbi ad uno dei congressi della Fiom negli anni '60, a Rimini per la precisione. Io e Umberto Tito che oggi fa il restauratore di mobili, fummo delegati al congresso dei metalmeccanici. Il segretario della Camera del Lavoro, Vittorio Mecca che non aveva risorse finanziarie per sostenere la nostra “trasferta” congressuale ci dette solo il danaro per arrivare a Rimini perché sicuro che il dirigente della Fiom e in particolare Vittorio Foa avrebbe provveduto al resto. Così fu. A Rimini incontrammo oltre a Foa, Bruno Trentin e Lelio Basso quest'ultimo esponente di primo piano del PSIUP, il partito a cui apparteneva Vittorio Foa. Di Lelio Basso mi colpì la capacità di ricerca, la passione nell'esporre, la freddezza nel decidere. Di Foa, soprattutto l'ironia, la capacità di aggregazione per passare rapidamente dal proprio punto di vista alla posizione unitaria. Dal dire al fare. Apparentemente poteva sembrare rigido, in effetti non lo era. Tutto questo emerge in uno dei libri da lui scritti, uno dei miei preferiti “Il cavallo e la torre”. Alla rigidità della torre, certa della sua linea retta Foa ha sempre preferito la mossa del cavallo. Ha scritto: “il mondo è cambiato così in fretta che sarei uno strano tipo se non fossi cambiato anch'io”. In effetti Foa, insieme ad altri grandi piemontesi, Sergio Garavini e tanti altri, e tutto il Gruppo dirigente della CGIL, in generale del movimento sindacale unitario, del PCI e della sinistra, ha saputo coniugare ricerca, lotta e impegno sociale. In una parola il saper fare. Questo saper fare ha cambiato anche la Basilicata e la Puglia. *già segretario regionale Cgil
CHE il nostro presidente del consiglio avesse, diciamo così, una certa insofferenza per le regole e la prassi della democrazia, è noto. Ne ha dato innumerevoli testimonianze dalla sua lontana “discesa in campo” e nel corso della sua, oramai, lunga permanenza alla guida del Paese. Al punto che la cosa è stata dai più introitata e derubricata ad elemento caratteristico del personaggio. Un po' come si fa con le cicliche “sparate” di Bossi. E' evidente come la concezione “aziendalistica” del premier, acquisita nella prima fase della sua esperienza privata di vita, è quella che lui cerca di imporre anche alla sua esperienza di gestore della cosa pubblica. Ha così costituito un partito a sua immagine e somiglianza, in cui lui è il domino e le forme della partecipazione e della decisione democratica sono optionals non necessari, se non addirittura assolutamente ignoti. Tutto, ruota intorno al capo. I dirigenti ed esponenti (soprattutto quelli nazionali più influenti) sono tutte persone fidatissime e fedelissime, tutte intende a diffondere il suo verbo. Non a caso i pozzi da cui ha più attinto per realizzare dal nulla la sua creatura politica sono stati: l'azienda di famiglia, la sua folta schiera di avvocati e lo stagno dei rancorosi orfani craxiani. Poi sono arrivati alla sua corte, attratti dall'odore dei soldi e del potere, altre schegge persino dalla sinistra. Insomma, una struttura piramidale incrinata nel corso degli anni solo da taluni partiti alleati. Una situazione che piano, piano, è riuscita però a “normalizzare”, oppure, ad espellere dal suo ambito. Così, ha inglobato l'AN di Fini, ha espulso l'UDC dell'indisciplinato Casini (non prima di averne succhiato la parte del Giovanardi), ha stretto un accordo di ferro con la Lega di Bossi (in cambio del federalismo). Dal suo punto di vista un vero capolavoro. Ma questa è la parte che riguarda il solo aspetto partitico e coalizionale della vicenda. Cosa che, ovviamente, non poteva bastargli. Infatti, per poter esercitare sino in fondo la sua vocazione al comando e alla decisione, le cose andavano messe a posto anche sul fronte istituzionale. E qui le cose sono un po' più difficili. Ma la persona è tenace e non si ferma dinanzi alle difficoltà. Ecco, quindi, la “porcata” della legge elettorale che gli consente di “designare” chi deve essere eletto in parlamento. Vi è stata quindi la promozione in massa alla Camera e al Senato di quella leva di cui parlavamo prima (con l'aggiunta di subrette, medici personali e quant'altro). Il risultato, una volta conseguita la facile vittoria dopo il rovinoso “harakiri” del centro sinistra, è sotto gli occhi di tutti. La formazione di un governo che sembra un consiglio di amministrazione di cui lui è il legittimo amministratore delegato e che è in grado di licenziare, in pochi minuti, testi corposi come, ad esempio, la finanziaria, nonchè sfornare decreti legge su tutto. Un parlamento ubbidiente che viene chiamato a ratificare senza tanti sofismi le volontà del capo. E' stata così rapidamente approvata la norma che pone il premier al di sopra della legge e che gli consente di non essere disturbato da giudici molesti. Sono stati approvati a colpi di voti di fiducia decreti e leggi, bypassando il fastidioso vociare dell'opposizione e magari di qualche scheggia impazzita della stessa maggioranza. Assistiamo, così, al varo per decreto non solo norme urgenti, ma anche di riforme più generali e complesse che incidono in
modo pesante sul sistema Italia, come quello sulla scuola (giusto per fare un esempio di attualità). E' ovvio, in questo scenario, che emerga una sempre maggiore insofferenza nei confronti dell'opposizione rea di fare il suo mestiere e nei confronti delle manifestazioni di dissenso e di piazza. Insomma, si vorrebbe che anche questa fetta della società fosse “normalizzata”. E' davvero stucchevole l'attacco che in questi giorni viene rivolto alle proteste che stanno emergendo nel paese e alle manifestazioni sindacali e politiche preannunciate per i prossimi giorni. E' sorprendente il fastidio che si coglie sul viso del premier e dei suoi ministri dal fatto che al coro degli yesman a cui si è abituati non si iscrivano quei milioni di cittadini preoccupati del loro futuro, gli studenti e docenti che ritengono una iattura la cura da cavallo per l'istruzione italiana somministrata per decreto, i partiti dell'opposizione. E' un fastidio che si percepisce a pelle e che sembra davvero autentico. Come a dire: ma questi cosa vogliono? Noi lavoriamo e loro protestano? Come mai? Come si permettono? Sembra davvero incomprensibile a costoro questo linguaggio plurale. Sino a giungere, come è successo ieri, che un indispettito premier annunci l'invio della polizia nelle scuole per addomesticare gli studenti. Sino a giungere a demonizzare una libera e pacifica manifestazione del più grande partito dell'opposizione. E' evidente che il premier e i suoi hanno un problema serio con due cardini della democrazia: il parlamento e l'opposizione. Ma è la democrazia bellezza. E uno stato democratico non può essere gestito come un'azienda. In una democrazia chi vince le elezioni è “momentaneamente” al governo di qualcosa che non è suo ma è di tutti i cittadini. Chi vince le elezioni non diventa il “padrone” delle istituzioni e può comandare tutto e tutti. No, non funziona proprio così. Là dove uno comanda e tutti obbediscono è un'altra è un altro paese, non il nostro. E' un altro Stato, non è questo che nato dalla Resistenza ed è fondato sulla Costituzione ed è una Repubblica parlamentare. Ora non ci sembra che tutto questo sia molto chiaro al premier e ai suoi. E questa cosa non può essere considerata una cosa “normale”. Gli italiani prima lo capiscono e meglio sarà per tutti. Infatti, il livello di guardia deve essere davvero alto se a fronte di quest'ultimo “ordine” del premier (“Non permetterò l'occupazione delle Università. Darò istruzioni a Maroni su come intervenire.”) hanno avuto qualcosa da ridire persino lo stesso Maroni (titolato per legge dell'ordine pubblico) ed esponenti della destra. Mai come adesso, quindi, diviene sacrosanto, utile, opportuno e persino necessario esercitare senza timidezze, apertamente i propri diritti democratici e manifestarli in ogni luogo. Anche nelle scuole e nelle piazze. Di democrazia non è mai morto nessuno. Evitiamo il pericoloso affermarsi dell'idea che essa possa essere regolata dalle opportunità dettate, assurdamente, proprio da chi è contro l'opinione che si intende manifestare. Non è certo, questo, un momento facile. Ma alla fine la democrazia, ne siamo sicuri, la spunterà, anche sui neofiti di questo nuovo autoritarismo aziendalistico-mediatico che, oltre al maestro unico, vorrebbero imporre al Paese anche il loro pensiero unico. Anzi, non unico ma prevalente, come lo stesso premier ha tenuto a correggere e precisare bacchettando, pubblicamente, la sua alunna Mariastella.
RIPRESO IL DIALOGO TRA PD E PS di ANTONIO GIANSANTI*
quelli che regolano gli Enti, quasi tutti, diciamo così, di dubbia utilità, (parlo di nomine e di assunzioni) in cui si tende a premiare le mediocrità, quando tutto va bene, anziché le cosiddette eccellenze, troveremmo, probabilmente, le risposte ai problemi (una parte) esistenti in questa Regione povera (culturalmente) ma ricchissima di risorse. Capiremmo perché non vi è sviluppo è perché chi merita tende ad andar via. Non possono essere spiegati diversamente i nostri problemi se non ricorrendo al grado di sviluppo culturale esi-
stente. Francamente: se il panorama culturale è di questo tipo, si farebbe fatica a collocare questa Regione nel bacino del Mediterraneo (quello europeo), bisognerebbe, piuttosto, rivolgere lo sguardo verso i paesi emergenti (senza con questo offendere quelle popolazioni, poiché soltanto vittime). È vero che il regresso della civiltà in atto è un processo globale oramai, qui da noi, però, questa tendenza penso rappresenti (a meno di smentite pressoché impossibili) un vero e proprio decesso!
LA RIPRESA del dialogo tra Pd e Ps per costruire una ''convergenza programmatica'' tra tutte le forze riformiste, nel rispetto della reciproca ''autonomia e identita''' è sicuramente un fatto politico rilevante che, sono certo, non mancherà di avere riflessi, altrettanto positivi, anche in Basilicata. Per questo raccogliendo un'indicazione del segretario nazionale del Ps Riccardo Nencini anche una delegazione lucana di socialisti sarà presente a Roma alla manifestazione nazionale indetta dal Pd per sabato 25 ottobre. Se rientra nella normalità il confronto tra due forze riformiste come il Ps e il Pd si deve cominciare a pensare a un perimetro nuovo per la sinistra riformista,
per prepararsi alle scadenze a cui presentarsi con una proposta vincente. A Roma durante la manifestazione del 25 ottobre saranno allestiti quattro stand dei socialisti per la raccolta di firme su leggi di iniziativa popolare. La cosa importante e' aver voltato pagina e aver iniziato un percorso nuovo, in cui lavorare insieme nel rispetto della reciproca autonomia. Per questo, il 25 ottobre saremo in piazza, senza aderire alla manifestazione, presenti con i nostri tavoli per la raccolta delle firme per presentare quattro nostre proposte di legge di iniziativa popolare. *componente del consiglio nazionale del PS
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Venerdì 24 ottobre 2008
24 ore in Basilicata
La giunta regionale si impegna anche ad attivare le progressioni per i dipendenti
Cento assunzioni entro il 2010 Approvato il piano: promessi contratti a laureati e diplomati CENTO ASSUNZIONI entro il 2010. E assunzioni di quelle in cui nessuno può più sperare se non nei sogni più arditi: nella pubblica amministrazione. A prometterle, la giunta regionale della Basilicata che, su proposta del presidente Vito De Filippo, ha approvato due provvedimenti in materia di personale. Uno di questi riguarda proprio il piano delle assunzioni per il triennio 2008-2010. L’altro, la riqualificazione professionale mediante la progressione verticale dei dipendenti interni. Spiegano dalla Regione: «il Piano delle assunzioni si lega con quello del 20052007 in parte già attuato mediante l'assunzione di circa quaranta nuovi dipendenti, anche attraverso lo scorrimento di graduatorie già esistenti. Consentirà di procedere a breve all'indizione di pubblici concorsi destinati a coprire i vuoti di organico realizzati con l'esodo volontario. Saranno aperti a giovani laureati e diplomati e consentiranno di assumere circa cento nuovi dipendenti». Forse si tratta dei “cento laureati” che De Filippo aveva promesso di assumere entro il settembre scorso. E di cui nessuno sa più nulla. Le motivazioni della decisione vengono spiegate dallo stesso De Filippo: «A distanza di molti anni dall'ul-
Il sindacato rivendica il proprio ruolo
Soddisfatta la Fp Cgil impegnate ad attivare i percorsi necessari, superando difficoltà amministrative che non hanno consentito in tutti questi anni l'attivazione delle progressioni verticali e dei concorsi esterni. Infatti con l'approvazione del piano occupazionale, oltre a dare una giusta risposta al personale interno, si apre finalmente la possibilità di una opportunità occupazionale per i tanti giovani lucani, diplomati e laureati». «Per la Cgil - conclude - la nuova fase concorsuale deve essere l'occasione per poter avviare una seria ed approfondita discussione degli assetti organizzativi regionali al fine di rendere l'azione amministrativa più rispondente ai compiti e alle funzioni propri dell’ente».
E adesso una seria e profonda riflessione
La sede della Regione Basilicata Nella foto più piccola, Vito De Filippo
tima manovra in tema di personale la Regione si rinnova al proprio interno e introduce dall'esterno nuove figure professionali, culturalmente adeguate alle esigenze di una moderna amministrazione pubblica. I due provvedimenti sono frutto di una complessa concertazione con le organizza-
Provvedimento della giunta da mezzo milione d’euro
I disabili degli enti pubblici potranno lavorare ancora
I DISABILI che lavorano negli enti pubblici in Basilicata potranno proseguire a farlo, a patto che abbiano un rapporto di almeno due anni. E’ la decisione della giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale al Lavoro e formazione, Antonio Autilio. L’esecutivo ha detto sì a una delibera di spesa di 500.000 euro e uno schema di convenzione-tipo per la prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo determinato tra gli enti pubblici e quei lavoratori che hanno svolto esperienze lavorative (borse lavoro, tirocini formativi, azioni positive ecc) della durata di 24 mesi presso gli stessi enti. La Regione Basilicata ri-
E’ CONTENTO il sindacato del Piano assunzioni approvato dalla Regione Basilicata. Lo dice Angelo Summa, segretario regionale della Funzione pubblica Cgil. Dice Summa: «Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione del piano occupazionale, triennio 2008/2010, da parte della giunta regionale della Basilicata. Finalmente, con l'approvazione del piano occupazionale, i lavoratori della giunta dopo 10 anni potranno partecipare a percorsi di riqualificazione professionale mediante l'espletamento di concorsi interni». «Tale piano occupazionale - afferma il sindacalista, rivendicando il proprio ruolo - è il frutto di un lungo e intenso lavoro che ha visto tutte le organizzazioni sindacali fortemente
conoscerà, agli enti promotori dei relativi progetti, un contributo economico per un massimo di 10.000 euro annui per ogni lavoratore diversamente abile, in una percentuale che non superi il 75 per cento del costo del lavoro lordo. Le risorse messe a disposizione consentiranno la prosecuzione delle “borse lavoro” fino al 31 dicembre prossimo. Per gli anni successivi i finanziamenti saranno previsti nel bilancio regionale. Chiosa Autilio: «Si tratta del provvedimento annunciato nei giorni scorsi nel corso di un incontro in Regione con una delegazione di persone diversamente abili».
zioni sindacali, con le quali, pur con qualche distinguo, sono stati condivisi tempi e modalità per dare massima efficacia ai due atti». Per ciò che attiene invece alla progressione verticale, l’esecutivo («Dopo una lunga concertazione con le organizzazioni sindacali», si legge nel comunicato stam-
pa diffuso ieri) ha approvato un disciplinare che consentirà di procedere alle selezioni interne, premiando non soltanto i titoli di servizio e culturali acquisiti dai dipendenti, ma garantendo anche un adeguato riconoscimento del merito mediante il ricorso alle selezioni.
Asl 5, i sindacati: stop ai fraintendimenti Quinto contento BASTA CON gli equivoci, bisogna dare ai lavoratori dell’Asl 5 di Montalbano Jonico quel che loro spetta: le riqualificazioni. A chiederlo i segretari regionali di Fp Cgil Angelo Summa, Fps Cisl Giovanni Sarli e Uil Pdl Franco Coppola, in una lettera scritta ai dirigenti dell’azienda sanitaria. Curiosamente, a questa nota critica dei sindacati risponde il commissario dell’Asl dicendosi «soddisfatto» del comunicato. Spiegano i tre sindacalisti, che hanno trovato l’unità: «Il contratto decentrato integrativo sottoscritto il 2 settembre scorso non può rimanere ancora inapplicato, trattandosi di materie definite in applicazione del contratto nazionale di lavoro del 19 aprile 2004». «La nostra richiesta è, dunque - spiegano rivolta esclusivamente, con richiamo a quanto sancito dalla legge, a carico dell'amministrazione, alla piena e doverosa applicazione di tutti gli istituti contrattuali disciplinati con l'accordo decentrato del 2 settembre scorso, che va onorato, dunque, in ogni parte». L’auspicio dei sindacati: «Si spera che si vogliano, pertanto, far cessare, con urgenza, inutili fraintendimenti, e si proceda quanto prima a soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori dell' Asl n. 5, ben rappresentate dai dirigenti di Cgil, Cisl e Uil, che si coniugano con la migliore funzionalità della nuova azienda sanitaria». Summa, Sarli e Coppola sperano che non ci sia più bisogno di alcun confronto con la controparte. Direbbe Peppino De Filippo al socio Totò in un celebre film: «E ho detto tutto». Il commissario dell’Asl n.5 Pietro Quinto ha diffuso una nota esprimendo «soddisfazione per la raggiunta posizione unitaria delle organizzazioni sindacali in merito all’applicazione del contratto decentrato integrativo».
Indagine di Kiron: 47 milioni, il 7 % in meno
Calano i mutui-casa
IN BASILICATA, nel secondo trimestre del 2008, sono stati erogati circa 47 milioni di euro per prestiti alle famiglie, destinati all’acquisto di un’abitazione: il mercato dei mutui lucani, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è diminuito del sette per cento, con un andamento in linea con la media nazionale, dove si registra un calo di nove punti percentuali. I dati sono stati resi
noti, in un comunicato, dall’ufficio studi «Kiron», del gruppo «Tecnocasa». La Basilicata si colloca al terzultimo posto nella classifica nazionale per volumi erogati. Diverso è invece il dato tra le due province: a Potenza il calo dei mutui è del 19 per cento (89° posto in Italia, con 25 milioni di euro), mentre a Matera i prestiti per l'acquisto di una casa sono aumentati del 15 per cento.
24 Ore in Basilicata 19 Programma operativo Val d’Agri Convegno della Federazione dei popolari di centro Venerdì 24 ottobre 2008
Royalties, nuove idee d’utilizzo Fra le proposte: regalare energia alle imprese dell’area VILLA D'AGRI - Un confronto e ascolto su “nuove proposte per l'utilizzo delle royalties del petrolio”. Spunti di riflessioni e analisi per rivedere l'attuazione del “Piano Operativo Val d'Agri” perché non ha prodotto gli effetti sperati. L'idea che ha animato l'incontro - dibattito, organizzato dal gruppo consiliare Federazione Popolari di Centro, svoltosi ieri sera all'hotel Sirio di Villa d'Agri, è partita da un contributo di “attivare un processo di comunicazione propositiva a ridurre il grado di scettiscismo diffuso, determinato dalla constatazione dei ritardi e delle sperequazioni nell'attuazione del Programma operativo Val d'Agri del quale il territorio non riesce ancora a percepire”. Proposte che i consiglieri regionali Rosa Mastrosimone, Gaetano Fierro e Francesco Mollica, hanno voluto affrontare con cittadini, amministratori, rappresentan-
Da destra, i tre consiglieri dei Popolari di centro: Gaetano Fierro, Rosa Mastrosimone e Francesco Mollica
ti di organizzazioni sindacali, le forze sociali e produttive della Valle del petrolio. Per un «maggiore protagonismo incisivo - ha spiegato la consigliera Mastrosimone nell'introduzione nello sviluppo di un area che
è ricca di potenzialità, ma in cui mancano notevoli punti critici». Un’analisi per fare «chiarezza della situazione e per l'instaurarsi di quel clima di sfiducia nelle Istituzioni e di scarsa coscienza civica che
spesso rappresenta uno dei fattori di ostacolo primario ai processi di crescita di un territorio». Dati del Programma operativo Val d’Agri che inducano ad un’attenta riflessione «dei 350 milioni di euro, meta della cifra sono state avviate e finanziate 1.300 iniziative relative alla creazione di 900 posti di lavoro e al recupero dei centri storici». «Un turismo - ha aggiunto l’esponente dei Popolari di centro - come potenzialità ancora da valorizzare, una rete infrastrutturale ancora carente, un insufficiente sviluppo dei servizi alla persona e dei servizi sociali. Un livello di occupazione poco elevato. Una popolazione in via di senilizzazione accentuata anche dai flussi migratori. Una struttura produttiva frammentata». Una situazione socio-economica poca entusiasmante che richiama l'attenzione della politica nel «rivedere
Oggi il terzo appuntamento dell’iniziativa sulle pari opportunità
l'attuazione dell'intero programma che così come hanno sottolineato i consiglieri della Federazione dei popolari di centro «non ha prodotto gli effetti sperati perché si rinegozino non solo gli accordi sullo sfruttamento minerario dei giacimenti petroliferi, ma, soprattutto, si ponga in essere un attività programmatica e progettuale mirata allo sviluppo del territorio, al fine di garantire le famiglie e le imprese». Sono molte le considerazione e le amarezza giunte dalla voce di molti cittadini e rappresentanti istituzionali della valle del petrolio per la situazione del mancato sviluppo in cui versa la Val d'Agri dall'argomento principale l'elevata disoccupazione, a quella di ricontrattare il Pov perché l'ultimo occasione che ci passa sulla testa. Altri argomenti la tanto attesa Tito-Brienza., alcune zona Pip in condizioni di
stallo. Qualcuno ha proposto di creare occupazione, regalando energia all'imprese che voglio investire sul territorio. Qualcun altro ha levato la voce «contro i sindaci artefici di quello che oggi è il destino della Valle» non curandosi «dell'emorragia dei cervelli in fuga». C'è chi ha richiamato l'attenzione sulla «mancata zona franca e sul fallimento di tutta la line politica istituzionale nella Valle». Tante considerazioni per una realtà quella della Val d'agri , ricca di risorse naturali e strategiche che stenta a decollare e vede il proprio patrimonio disperso e poco valorizzato. L’impegno dei consiglieri a fine serata è stato quello di «farsi carico delle richieste emerse dall'incontro per esserne portavoce propositivi in consiglio regionale». Angela Pepe regione@luedi.it
Petrolio I problemi dell’energia
Scajola: sotto i piedi cento miliardi Seminario sui diritti delle donne in carriera e imprenditrici E nomina la Basilicata
Una mano alle donne
LE STRADE da seguire perché la donna possa fare carriera e diventare imprenditrice. Davvero. Questo l’obiettivo del seminario che si terrà oggi alle 9.30, a Potenza nella sala Inguscio del dipartimento regionale alla Salute. E’ il terzo appuntamento sugli strumenti previsti dalla legge 125/1991 e dal decreto legislativo 198/2006 per la piena attuazione delle pari opportunità. Nello specifico, oggi si parlerà del Programma obiettivo “Per la promozione dell'occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete”, formulato per l’anno in corso dal Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro. «Si tratta di azioni positive - si legge in un comunicato stampa - che hanno l'obiettivo di promuovere la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali mediante la realizzazione di specifici percorsi formativi finalizzati all'acquisizione di competenze di vertice e di competenze; modificare l'organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione delle prestazioni e del sistema aziendale sperimentando azioni che producano effetti concreti
A Potenza
quali il superamento delle discriminazioni di genere, la riduzione del differenziale retributivo tre donne e uomini, progressione delle carriere femminili, adozione della strategia comunitaria in materia di occupabilità femminile; sostenere iniziative per lavoratrici con contratti non stabili in particolare giovani neolaureate e neodiplomate e incentivare le donne disoccupate e quelle di età maggiore di 45 attraverso azioni di formazione, riqualificazione, orientamento; consolidare imprese a titolarità o prevalenza femminile nella compagine societaria avvalendosi di strumenti tra i quali azioni di supervisione, supporto e accompagnamento al ruolo di imprenditrice, formazione altamente professionalizzante rivolta alla titolare o alla compagine societaria; promuovere la qualità delle vita personale e professionale mediante la rimozione di stereotipi con azioni che producano effetti concreti sul territorio». «I soggetti finanziabili - è scritto ancora in una nota - sono i datori di lavoro pubblici e privati, le cooperative e i loro consorzi, i centri di formazione professionale accreditati, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, le associazioni. Questo il programma dell'iniziativa, organizzata
dall'Ufficio della consigliera di parità. In apertura dei lavori gli interventi dell'assessore alla Formazione Antonio Autilio, della dirigente generale Maria Teresa Lavieri, della Consigliera di parità effettiva Maria Anna Fanelli, Consigliera regionale di Parità supplente Maria Rosalba Di Tolla, del presidente Unioncamere Basilicata Pasquale Lamorte e della rappresentante della Commissione regionale Pari Opportunità Caterina Motta». Presenteranno i contenuti e le finalità del Programma obiettivo 2008 e i progetti per la parità uomo-donna nel mondo del lavoro i dirigenti regionali Francesco Parrella, Marica Panetta e Patrizia Minardi, e Anna Teresa Olivieri presidente del Distretto Sud-est Fidapa International. Sarà a disposizione per la consulenza relativa alla Modulistica ai Finanziamenti e alle Scadenze il Dott. Antonio Sanfrancesco. Interverranno nel dibattito Lella Romagno in rappresentanza della Cgil, Giuseppina D'Alessandro del coordinamento donne Cisl, Libera Russo del coordinamento donne Uil e Giuseppina Di Sanza del Coordinamento donne Ugl. Concluderà l'assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino.
Auser, domani il congresso
Fiat: se Melfi ride, Termini piange La protesta di 4 operai siciliani
IL QUINTO congresso dell’Auser Basilicata è previsto per domani, alle 9.30, al ristorante “Al Nord” di Potenza (contrada Giuliano). Lo fanno sapere i responsabili della manifestazione. Ci saranno circa 100 rappresentanti dei 21 circoli comunali delle 5 “università popolari dell'età libera” (Upel) e delle altre realtà informali dell'Auser Basilicata. Si parlerà di “volontariato e associazionismo tra sviluppo umano e logiche di mercato”. L'Auser, nata dalla Cgil, è un’associazione per l'autogestione dei servizi che opera su tutto il territorio nazionale con i suoi 270.000 iscritti e 40.000 volontari.
QUAL E’ IL rapporto con la Basilicata se quattro operai della Ergom, l'azienda che produce componenti in plastica per la Fiat a Termini Imerese (Palermo) sono saliti ieri su un silo alto 30 metri all’interno della fabbrica e altri due lavoratori si sono arrampicati sul tetto dello stabilimento. Il fatto è che i lavoratori soffrono le conseguenze di una crisi occupazionale che un risultato positivo della Basilicata (il centro studi della Fiat a Melfi) ha aggravato. I quattro hanno minacciato per ore di buttarsi giù se non avessero avutorisposte certe da parte della società sul loro futuro occupazionale. Gli operai hanno saputo
che l’azienda non rinnoverà il contratto, in scadenza a dicembre, a 23 dipendenti, tra cui 19 donne. Ferma a causa dello sciopero dei lavoratori della Ergom anche la produzione allo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sostegno ai lavoratori arriva da Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’assemblea regionale siciliana. «Il governo regionale fino ad oggi ha rinunciato ad una politica di sviluppo industriale ed economico - dice - Ciò rischia di aggravare pesantemente le conseguenze che questa crisi finanziaria sta avendo e avrà sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese e sull'indotto. Bisogna invertire la rotta e programmare investimenti e strategie per orientare le scelte
della Fiat». «Lombardo - aggiunge il deputato regionale del Pd Pino Apprendi - si è lasciato sfuggire l’opportunità di far nascere il centro ricerche Fiat a Termini Imerese, che avrebbe dato risposte a cento giovani laureati. Ed ecco dove entra la “questione lucana”: «La Sicilia aggiunge Apprendi - è stata scalzata dalla Basilicata che ha stanziato 16 milione di euro determinando di fatto la scelta dell’azienda di far nascere lì il centro». Sulla cassintegrazione della Fiat di Melfi, è intervenuto invece il consigliere regionale del gruppo “La Destra” Michele Napoli, dichiarando: «Le Regione ponga fine ai balletti del Lingotto».
LA BASILICATA continua a essere pietra di paragone quando si parla di petrolio in Italia. Esempio ne è l’ultimo intervento del ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. La relazione a un convegno della Filcem Cgil. «L'Italia - dice - importa l’86% del proprio fabbisogno energetico. La bolletta dell’energia a fine 2008 supererà i 60 miliardi di euro». Scajola sottolinea dunque come la questione pesi su tutto il comparto produttivo Il ministro ha puntato il dito anche contro le inefficienze interne. «Sotto i piedi – ha ribadito – abbiamo 100 miliardi di euro di energia e non riusciamo a prenderli. Dobbiamo essere coerenti e riuscire a recuperare anche quella ricchezza». Ed ecco il riferimento al territorio lucano: «Anche con un po’ di coraggio da parte dei nostri colossi, perchè in Basilicata sono i
grandi gruppi internazionali a prendere l’olio e questo mi lascia perplesso». Scajola si dice preoccupato anche per i cali dei prezzi: «Se non ci saranno correttivi idonei, questa opportunità si trasformerà in un vincolo insidioso per l’economia», perchè la riduzione dell’inflazione può portare a «una contrazione dell’offerta e della produzione». Anche per questi motivi, ha proseguito il ministro, «nel primo semestre del 2009 si terrà una conferenza nazionale sull'energia, dove ci saranno anche operatori, sindacati, il mondo della scienza e della ricerca». L’obiettivo è quello di un «confronto più aperto sulle prospettive energetiche del Paese», anche al fine di redigere una politica energetica «che non si può più rimandare in attesa dello sviluppo di nuove tecnologie. Altrimenti ci resta solo un paese desertificato che non sa più competere».
20 24 Ore in Basilicata Appaltati a una ditta lucana i lavori per la riparazione del viadotto in direzione Sicignano Venerdì 24 ottobre 2008
Ponte salvo in 150 giorni Due le campate gravemente danneggiate da ricostruire POTENZA - Chiusa anche la gara per i lavori di ripristino dell’altra parte del viadotto “Fiumara di Tito”, quella in direzione Sicignano. Dopo otto giorni dall’avvio, che era stato lo scorso 14 ottobre, alle 12.30 di ieri sono state aperte le buste e ad aggiudicarsi i lavori è stata la Lista Appalti srl, un’azienda con sede a Valsinni. Dunque, saranno mani lucane ad intervenire sulle due campate gravemente danneggiate, quelle che dovranno essere demolite e ricostruite mediante l’utilizzo di travi in acciao. Nello specifico si tratta delle campate numero 6 e numero 8. La guarigione totale del ponte di Picerno si fa sempre più vicina. Mentre l’azienda padovana porta avanti i lavori su due delle sette travi danneggiate in direzione Potenza, con l’obiettivo di consentire l’apertura al traffico di almeno una corsia della carreggiata entro il prossimo
Il viadotto “Fiumara di Tito”
15 novembre, i lavori sull’altro lato della strada partiranno lunedì, l’impegno per la consegna preso in sede di gara è proprio per il giorno 27 ottobre. Centocinquanta giorni il tempo massimo
previsto per portare a compimento l’intervento, intorno a marzo dunque, come già detto in precedenza, la “questione ponte” dovrebbe essere definitivamente risolta. Per la società però è
previsto anche un premio di accelerazione che è dell’1x1.000 fino ad un massimo di 60.000 euro. Dunque per ogni giorno in meno impiegato nell’esecuzione dell’intervento ci sarà un in-
centivo monetario in più. Partendo da una base d’asta di 1.973.822, l’azienda lucana si è aggiudicata i lavori con un’offerta al ribasso del 10 per cento. I lavori costeranno dunque 1.782.000
euro. L’azienda lucana ha avuto la meglio su altre quattro concorrenti, tre campane e un’altra sempre della Basilicata. Manuela Boggia regione@luedi.it
Mollica sui contratti di servizio Arriva nel Lagonogrese l’operazione “Fix Games” contro il gioco d’azzardo
Trenitalia taglia incalza la polemica «NON solo comunicazione negativa ma anche proposizione fattiva». E’ quanto afferma Francesco Mollica, presidente della terza commissione consiliare della Regione Basilicata. «Ad oggi, salvo rare eccezioni – sottolinea Mollica - il rapporto tra ciascuna regione e Trenitalia non è regolato da alcun contratto di servizio. Quelli esistenti sono scaduti o stanno per scadere ivi compresi quelli relativi a contratti di servizio biennali». «Tale situazione – dichiara Mollica - è derivata dalla pretesa di Trenitalia di definire i corrispettivi da inserire in contratto attraverso una valutazione di costi e ricavi individuati in un ‘Catalogo’ che fa salire significativamente l’importo dei corrispettivi, tanto da rendere insufficienti le risorse disponibili anche a valle dell’assegnazione a Trenitalia dei 330 milioni di euro per l’anno 2008. L’applicazione del nuovo criterio del ‘Catalogo’ comporta una esigenza di risorse aggiuntive non coperte, quindi, integralmente dai 330 milioni euro. La differenza risulta essere di circa 120 milioni di euro che, già nel 2008, Trenitalia intende recuperare da ciascuna Regione con il contratto (vale circa il 7 per cento in più del corrispettivo attuale). Se la predetta differenza (pari, come detto sopra, a cir-
ca 120 milioni di euro) non viene coperta, si dovrà in misura corrispondente incrementare le tariffe (e sono stati già proposti da Trenitalia interventi variabili tra il 10 e il 20 per cento) o ridurre alcuni servizi accessori (apertura biglietterie), oppure ridurre i servizi fino al 7 per cento o ancora, adottare una combinazione delle suddette soluzioni». «Le Regioni – prosegue il presidente della Commissione - a parte le deficienze finanziarie già viste per il 2008, non sono nelle condizioni di sottoscrivere alcun contratto per il fatto che non esiste alcuna previsione di copertura finanziaria dal 2009 in poi. Trenitalia, inoltre, ha posto il termine del 30 settembre 2008 per la definizione dei contratti. A tale infausta conclusione valida, purtroppo, anche per la nostra regione, si deve aggiungere l’oramai accertata dismissione del servizio dedicato ‘csd euro star - link’ che collega la città capoluogo con il terminal ferroviario di Foggia». «Riteniamo opportuno – conclude Mollica - che in tal senso la Giunta regionale e per essa il suo Assessore al ramo possa avviare con immediatezza tale percorso unicamente per non essere additati quali correi di interruzione di un servizio pubblico”.
Intesa tra Confindustria e Agenzia delle Dogane LA direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane per la Puglia e la Basilicata e la Confindustria Basilicata hanno firmato un protocollo d’Intesa per prevedere strumenti e modalità di interrelazione tra il mondo delle imprese e quello pubblico dei servizi, in una logica di cooperazione e di crescita. Il Protocollo prevede l’organizzazione congiunta di eventi formativi ed informativi, nonché workshop periodici di ag-
giornamento rivolti alle imprese, al fine di favorire la massima diffusione degli istituti, adempimenti e innovazioni della normativa e prassi doganale e delle accise. Confindustria Basilicata raccoglierà esigenze, criticità e difficoltà operative incontrate dalle aziende, le trasmetterà alla direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane, per concordare eventuali proposte di intervento o predisporre opportune iniziative.
Sequestrati 15 videopoker Intervento delle Fiamme gialle di Perugia e Lauria LAGONEGRO - Sequestrati quindici videopoker nell’operazione “Fix Games” eseguita anche nel Lagonegrese su disposizione della procura della repubblica di Perugia. Le fiamme gialle umbre coaidiuvate dai colleghi di Lauria e Maratea hanno eseguito nei giorni scorsi diversi provvedimenti di sequestro in merito al contrasto del gioco d’azzardo. Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio e di contrasto al fenomeno dei giochi illeciti, i militari di Perugia, hanno condotto un’operazione di servizio, al termine di un’intensa attività info-investigativa sviluppata su tutto il territorio nazionale, individuando un’illecita attività finalizzata alla clonazione e alterazione delle “schede madri” degli apparecchi da gioco, alla distribuzione ed installazione di apparecchi con schede modificate o dotate di congegni elettronici in modo da falsare i dati delle giocate e all’importazione, distribuzione ed installazione di schede elettroniche “non autorizzate” al gioco lecito da parte dell'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. L’attività repressiva è stata svolta anche in altre regioni italiane interessando parte della regione Basilicata. L’attività di servizio relativamente alla zona del Lagonegrese ha consentito il sequestro di circa quindici congegni da intrattenimento e divertimento irregolari, i cosiddetti “videopoker”. L’intervento delle fiamme gialle, oltre all’aspetto meramente repressivo, è proteso a sensibilizzare l’opinione
Un videopoker
pubblica su un tema di stretta attualità, come quello del gioco d’azzardo, che rischia di minare la stabilità economica di numerosi nuclei familiari, a causa dello sperpero di ingenti som-
me di denaro in scommesse su ogni genere di competizione ed in ogni parte d’Italia. Emilia Manco regione@luedi.it
Fino al 31 ottobre chiusure notturne della rampa di ingresso dello svincolo di Polla
Da lunedì ancora disagi sull’A3 L’ANAS comunica che, per lavori di ammodernamento, da lunedì 27 ottobre a venerdì 31 ottobre, saranno effettuate chiusure notturne, dalle 20 alle 06 della rampa di ingresso dello svincolo di Polla dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, al km 75,803 della carreggiata sud. Nelle ore di chiusura il traffico veicolare diretto verso Reggio Calabria potrà immettersi in autostrada usufruendo dello svincolo di Atena Lucana al km 83,000 . I dispositivi di traffico ed i per-
corsi alternativi sono stati comunicati agli enti e alle istituzioni interessate. L’Anas ricorda che l’informazione agli automobilisti sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso le emittenti radio-televisive. Inoltre è possibile consultare on line il sito dell’Anas all’indirizzo “www.stradeanas.it”. O è possibile contattare telefonicamente il centralino informativo al numero verde 800.290.092. regione@luedi.it
Inchiesta di “Class” Severino del S. Carlo
24 Ore in Basilicata 21 Matera «Finanziamento non conforme a quello ammesso»
Un lucano fra i chirurghi di cui fidarsi
Cerere dovrà restituire tre milioni al ministero
Venerdì 24 ottobre 2008
Il dottor Severino
DEL CHIRURGO Paolo Severino, lucano, impiegato al San Carlo di Potenza, ci si può fidare. Non lo dicono solo le migliaia di pazienti che hanno sperimentato la saldezza e la bravura delle sue mani. Ora lo certifica anche il mensile Class, che pubblica un lungo servizio sui medici italiani a cui ci si può affidare con serenità. Severino è inserito nell’elenco dei “maestri del sistema nervoso”: il medico di Pignola, 57 anni, è infatti un neurochirurgo. Il suo curriculum viene fornito dall’ufficio stampa dell’ospedale. Severino si è laureato e specializzato a Napoli, ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento in tecniche neurochirurgiche in Italia (“Carlo Besta” di Milano) e all'estero (Toronto, Montreal, Lione,Amsterdam). Lavora da 20 anni al San Carlo e da oltre otto anni è responsabile della struttura di neurochirurgia. Nel corso della sua carriera ha svolto oltre 4.000 interventi come primo operatore. Negli ultimi anni nella struttura del San Carlo sono stati effettuati circa 600 interventi ogni anno. «La neurochirurgia - dicono dall’azienda - è una delle alte specialità che hanno consentito all'ospedale San Carlo di acquisire la denominazione di azienda ospedaliera di rilievo nazionale. E' l'unico reparto di neurochirurgia presente in Basilicata ed è pertanto anche il riferimento regionale per le urgenze traumatiche e vascolari cranio-encefaliche e vertebro-midollari». Severino dirige il reparto da circa 7 anni, coadiuvato da 6 dirigenti medici neurochirurgici: Sebastiano Limongelli, Riorangelo di Nicola, Francesco Pagliuca, Henry Annecchiarico, Filomena Mollica, Giovanni Torelli. Vengono trattate numerose patologie. E’ sempre l’azienda ospedaliera del capoluogo a fornire la serie di “specialità” mediche di cui lo staff di Severino è competente. Innanzitutto, patologia oncologica encefalica e vertebro-midollare. Dal 1998 il reparto è dotato di un sistema di neuronavigazione che consente di localizzare con precisione le lesioni, anche quelle profonde; i tumori vengono asportati con tecnica microchirurgica avvalendosi di un moderno microscopio operatorio ed un aspiratore ad ultrasuoni. Il reparto dispone anche di un casco stereotssico per le biopsie di lesioni encefali-
che. Per alcuni tumori, quale il neurinoma dell'acustico, viene effettuato un monitoraggio intra-operatorio che consenti di asportare il tumore risparmiando importanti funzioni nervose. Gli adenomi ipofisari vengono operati attraverso il naso per via transfenoidale. Vengono operati circa 150 tumori ogni anno, e molti provengono anche da fuori regione. Poi, patologia vascolare: aneurismi e malformazioni artero-venose sono trattati con le più moderne tecniche; embolizzazione per via endovascolare, eseguite dal dott.Nacci, direttore della neuroradiologia; clipping di aneurismi ed asportazioni di malformazioni con tecnica microchirurgica. Ancora, patologia traumatica e degenerativa vertebrale. Vengono effettuati interventi per ernia del disco mediante microdiscectomia sia a livello cervicale che lombare e dorsale; interventi di vertebro- e cifo-plastica in caso di crollo vertebrale. Patologia pediatrica e neonatale: idrocefalo, mielomenigocele ed altre malformazioni. Patologia del sistema nervoso periferico: da segnalare in particolare che l'intervento per la sindrome del tunnel carpale viene eseguito in anestesia locale e con tecnica radiofrequenza per via percutanea che l'intervento in fossa cranica posteriore per la risoluzione del conflitto neurovascolare. Traumatologia cranica e vertebro-midollare: una equipe medica e infermieristica è disponibile sempre per gli interventi urgenti. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale, vengono effettuate circa 2.000 visite (come ambulatorio specialistico a valenza regionale). Severino si dice «orgoglioso come lucano» dell’inserimento nella classifica del mensile patinato. E anche come medico in forze al San Carlo. Sicuramente anche al San Carlo saranno orgoglioso di avere un chirurgo capace di effettuare, tra le altre cose, un centinaio di operazioni su cervello e midollo spinale (ci sono medici che si vantano per una vita dopo una sola di queste operazioni riuscite). Pochi giorni fa, Severino ha estirpato un tumore dal tronco cerebrale di una signora anziana. Dal quarto ventricolo, per la precisione. Con risultati eccellenti. Per chi si intende, anche solo un minimo, di questioni chirurgiche, sa cosa significhi. Una sorta di miracolo.
IL DECRETO n. 7167 relativo alla revoca dei finanziamenti per il famoso progetto “Cerere”, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico è vecchio oramai di tre mesi, ma, alla provincia di Matera è stato notificato solo il 14 ottobre, cioè l'altro giorno. Stranezze della burocrazia, se non è un record poco ci manca. Da Roma a Matera, anno di grazia 2008, fossimo nel settecento avremmo potuto anche capire, in un epoca in cui si viaggia in tempi reali, per inviare una corrispondenza alla Provincia di Matera, ci sono voluti 74 giorni, incredibile. Ma, al di là dei tempi biblici, la notizia da ufficiosa, dal nostro giornale abbondantemente anticipata, ha assunto i crismi della Ufficialità. Cerere, o quello che resta di Cerere, dovrà restituire la bellezza di 3.470.976 euro, qualcosa come per chi ragiona in lire quasi sette miliardi, mica uno scherzo, a fronte di un finanziamento richiesto di quasi 5milioni di Euro. A questa cifra, fanno sapere dal Dipartimento per la Competitività per il Sostegno alle attività imprenditoriali, vanno aggiunti gli interessi. Il Decreto è stato recapitato oltre che al gruppo Cerere, anche all'amministrazione provinciale di Matera, alla Cassa Depositi e Presiti e all'Istituto Bancario San Paolo di Napoli. Per quale motivo il finanziamento è stato revocato? Cosa c'è di vero dietro questa vicenda che davvero rappresenta uno dei lati più oscuri di cattiva gestione delle risorse in Basilicata? Nella stessa corrispondenza si legge testualmente: «Il servizio ispettivo del ministero delle Attività produttive ha richiesto la revoca dell'agevolazione perché l'investimento realizzato non è conforme a quello ammesso in sede istruttoria, e altresì
Trebbiatura di grano Cappelli
per variazioni sostanziali al progetto di investimento originario, distrazione dell'uso delle immobilizzazioni agevolate, violazione di specifiche norme settoriali». Di tutto e di più. Per chi non mastica il burocratese spiegheremo che già da un paio d'anni, la Corte dei Conti di Potenza, aveva messo sotto i riflettori la questione Cerere. Più di una volta era giunto l'invito alla autorità investigative a capire cosa effettivamente era successo. Tutto questo grazie anche e soprattutto ai soci di minoranza di Cerere Srl, che facevano capo al compianto prof. Valicenti. Quei finanziamenti, non seguivano più l'iter procedurale. Cerere avrebbe dovuto produrre solo pasta di qualità con il grano delle Colline
Per aree industriali, Paip e Pip
Materna varietà Cappelli. Tutto questo con l'avvento del gruppo Pugliese dei Tandoi, che prima acquisirono le quote dell'Ex Consorzio Agrario, ignorando il diritto di prelazione che avrebbero potuto esercitare i soci di minoranza e poco dopo la maggioranza in seno al Cda. Del Gruppo Tandoi possiamo scrivere poco e niente. Ovvio che un imprenditore che fiuta l'affare non fa altro che il suo mestiere e d'altronde Tandoi aveva garantito e garantisce ancora oggi un discreto livello occupazionale. Chi esce sconfitto da questa vicenda è la provincia di Matera, prima come istituzione e poi come organo che avrebbe dovuto vigilare e non ha fatto, che avrebbe dovuto dissuadere e non ha dissuaso. Non solo la Provincia. Come spiegheranno gli Istituti che hanno “Patrocinato” il finanziamento? Banche e non solo. A Bruxelles, come giustificheranno la totale assenza della varietà Cappelli nel pastificio? Cosa diranno per quelle attrezzature ammesse a finanziamento che tutto fanno al di fuori di produrre pasta Materna Doc? Che fine ha fatto il “Made in Basilicata”? Anche gli Istituti di credito saranno chiamati a rispondere, troppa leggerezza, troppa superficialità nel loro operato. Quei soldi che sono di tutta la collettività vanno restituiti. Quel finanziamento era e resta fuori legge. Escono tutti con le ossa rotte da questa vicenda, politici in testa. Sarà ora interessante capire se alla luce di questo decreto, qualsiasi Giudice di buon senso non ravvisi altre tipologie di reato. Non ci resta che attendere, come sempre il tempo è galantuomo. Francesco La Regina regione@luedi.it
Alle imprese 6 milioni
Fierro: sbagliato evitare la Fiera di Vallo
Attività artigianali del ferro
Uno stand della Fiera campionaria di Vallo
SEI MILIONI di euro per le aree industriali, Pip e Paip (per imprese e artigiani) della Basilicata: la somma è stata stanziata dalla giunta regionale della Basilicata, su proposta dell'assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino. Con la delibera si riprogrammano risorse finanziarie. Lo scopo è consolidare e migliorare la dotazione infrastrutturale all'interno delle aree Paip e Pip di otto comuni lucani e delle aree industriali di Potenza e Matera. Il resto è destinato andrà ai comuni di Banzi, Latronico, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Picerno, Policoro, Rapone e Sarconi per dotare le relative aree Paip e Pip di adeguate infrastrutture e opere di urbanizzazione. «Con questi interventi afferma l'assessore Folino intendiamo migliorare i servizi a disposizione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane intervenendo sulla dotazione infrastrutturale non solo dei due consorzi industriali, ma anche di aree che ri-
spondono a diversi fabbisogni territoriali. Il provvedimento, infatti, si muove in una logica di riequilibrio territoriale al fine di assicurare adeguate opportunità al nostro tessuto produttivo che ha sempre più bisogno di infrastrutture moderne per rispondere alla complessità dei mercati». «Riteniamo - conclude Folino - che anche attraverso adeguate opere di urbanizzazione e adeguate infrastrutture si possano creare le condizioni per rafforzare le nostre imprese e per incentivare nuovi investimenti rendendo più fertile il territorio sotto il profilo economico e occupazionale». Di quei sei milioni, 750. 000 euro andranno al Consorzio industriale di Matera, per il completamento delle opere infrastrutturali nell'agglomerato industriale di Ferrandina (Comparto E III)e una cifra analoga al Consorzio industriale di Potenza, per l'adeguamento dell'impianto di depurazione nell'area industriale Isca Pantanelle.
«E' un errore non partecipare alla Fiera di Vallo della Lucania»: lo dice Gaetano Fierro, consigliere regionale dei Popolari Uniti. Fierro lancia questo appello evidentemente anche nelle vesti di ex assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata. Secondo Fierro, il massimo ete territoriale fa un brutto errore nel non considerare questo tipo di appuntamenti. «La Basilicata, la regione oltre i propri confini, secondo lo slogan di De Filippo - spiega infatti il consigliere regionale ex Udeur - sottovaluta gli eventi extraregionali di grande effetto turistico e economico che si promuovono oltre gli Alburni. Non ci si rende conto di quanto succede intorno ad essa, si dimenticano quelle occasioni propizie, che non costano nemmeno molto, per consolidare i rapporti economici e sociali con i territori di prossimità, come la Campania».
Poi, Fierro critica in maniera piuttosto pesante alcune decisioni dell’ente: «Come Regione - dichiaraandiamo dappertutto, dalle Ande agli Appennini, spendendo soldi pubblici, spesso in modo infruttuoso, e non ci rendiamo conto che i nostri maggiori profitti provengono dalle regioni contermini». «Snobbare la Fiera di Vallo della Lucania - continua l’esponente dei Popolari Uniti - con il Borsino Verde dell'Agricoltura e Turismo, è un errore strategico da evitare in quanto, così facendo, si indeboliscono i buoni rapporti, da sempre coltivati, con la Valle di Diano e del Cilento che rappresenta un serbatoio di energie economiche e sociali di grande interesse». «Tuttavia - conclude Fierro - conoscendo la sensibilità del rappresentante del Dipartimento Regionale Agricoltura, mi fa specie sottolineare una disattenzione strategica che mi auguro si possa evitare per il prossimo futuro».
Potenza 22
Venerdì 24 ottobre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La donazione da parte della famiglia di una donna di 43 anni. I reni a due lucani
Espianto d’organi al San Carlo E la Basilicata si avvicina alla media nazionale Dall’assemblea dei lavoratori una proposta: un piano di riorganizzazione per salvare 19 posti
Stia, futuro legato a un filo di speranza
I SUOI organi consentiranno ad altre persone di sopravvivere. Dalla tragedia della morte di una donna di 43 anni la speranza di vita per atri pazienti. E’ la possibilità che si è aperta mercoledì sera al San Carlo. Con il quattordicesimo espianto di organi nel nosocomio lucano. Quando i familiari hanno compreso che per la signora in gravi condizioni non c’era più nulla da fare, con un grande atto di generosità e umanità, hanno deciso di donare gli organi. Sono stati prelevati le cornee dalla equipe della unità operativa Oculistica di Potenza, il cuore dalla equipe di Cardichirurgia dell’ospedale Monaldi di Napoli, fegati e reni dalla equipe del centro trapianti del policlinico Umberto I di Roma. I reni saranno trapiantati a due pazienti lucani. «Il prelievo è stato reso possibile - ha spiegato il coordinatore regionale del centro Trapianti d’organo, Vito Gaudiano - grazie alla generosa attività di tutti gli operatori del San Carlo e alla collaborazione della Prefettura e Polizia stradale di Potenza. A loro, e soprattutto ai familiari che hanno deciso per la donazione, è andato il ringraziamento del centro regionale. Si conferma in crescita il numero dei donatori in Basilicata e in progressivo avvicinamento alla media nazionale di circa 20. L’ultimo caso, prima di
mercoledì scorso, si era verificato poco più di un mese fa. Aveva suscitato molta commozione. Una donna di Policoro aveva avuto una commozione cerebrale dopo aver partorito due gemelli. Il marito, rimasto con cinque figli, ha acconsentito all’espianto di reni, fegato, cuore e cornee donati a sei pazienti dopo aver avuto la tragica notizia della morte della donna. Un gesto di grande generosità in un momento di estrema di difficoltà. «Ma - ricorda Gaudiano rimane purtroppo ancora significativa, anche in Basilicata come in altre regioni del Sud, la percentuale delle opposizioni alla donazione». Nell’occasione il coordinatore ha ribadito nuovamente il valore della donazione. «Solidarietà e sensibilità sui temi della donazione – ha detto il coordinatore del Crt, Vito Gaudiano - ancora una volta hanno dato serenità e speranza a quanti sono in lista di attesa per un trapianto». «Per questo - ha continuato il coordinatore regionale ringraziamo, ancora una volta, quanti hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo, reso possibile dalla sensibilità e disponibilità dei familiari dei donatori, ai quali va un commosso ringraziamento, per il grande atto di generosità compiuto, in momenti così drammatici e difficili». m.labanca@luedi.it
Sale a 14 il numero delle donazioni «Ma rimangono ancora tanti i casi di opposizione»
LAVORATORI e sindacati vogliono vederci chiaro. Prima che sia troppo tardi per salvare un’attività imprenditoriale di esperienza trentennale tutta lucana quale quella della Stia, si prova a giocare le ultime carte. E soprattutto si cerca di comprendere se la società sia ancora disposta a “provare” tutte le strade. Insomma, se ci sia ancora volontà tempo per salvare il salvabile. Da quando l’azienda ha annunciato l’avvio delle procedure di mobilità per tutti i 19 dipendenti, «a causa della crisi di mercato», ai lavoratori non rimane che la speranza. E al termine dell’assemblea che si è svolta ieri mattina i 19 dipendenti della Stia, con i rappresentanti di Uilm e Fiom, si sono affidati a un appello rivolto all’azienda: predisporre un piano aziendale di “riorganizzazione” capace di rilanciare le attività produttive e scongiurare il licenziamento dei dipendenti. Sempre che i vertici aziendali siano
L’assemblea dei lavoratori della Stia
realmente intenzionati a trovare una soluzione percorribile. Contemporaneamente si chiede il coinvolgimento della Regione, in attesa della convocazione di un incontro con l’assessore alle Attività produttive,
Vincenzo Folino. Fino a questo momento l’azienda sembra non aver chiuso completamente le porte. In caso contrario, la chiusura della società che eroga servizi nel settore dell’informatica ma a cui fanno capo
L’iniziativa nazionale anche nella provincia di Potenza
Uil day, sindacato a confronto sul rinnovo contrattuale SI è svolto ieri anche in Basilicata, come in tutte le regioni e le province italiane, il “Uil Day”, la riunione dei direttivi delle camere sindacali provinciali e delle unioni regionali per discutere della proposta di linee giuda per la riforma della contrattazione collettiva, condivisa tra Uil, Cisl e Confindustria. I due direttivi della Uil di Potenza e Matera hanno approvato a unanimità il documento e hanno invitato la segreteria nazionale della Uil a procedere su questa strada. Non si tratta, a giudizio della Uil, di un semplice accordo su tematiche che riguardano l’economia e il mondo del lavoro, ma di un'intesa storica che deve sostituire l'accordo del luglio del 1993, mandando in soffitta la cosiddetta “inflazione programmata” che non tutela più i salari reali e che contribuisce ad impoverire la gran parte dei lavoratori a reddito fisso. Il parametro che si intende introdurre è quello della “inflazione previsionale triennale” più elevato e quindi capace di difendere i salari dalla crescita del costo della vita. Tale parametro viene poi accompagnato dal rafforzamento della contrattazione integrativa che viene resa esigibile e dalla riduzione della tempistica sul rinnovo dei contratti la cui trattativa parte molto prima della scadenza per concludersi in
tempi ragionevolmente brevi in modo da evitare lunghi periodi di vacanza contrattuale. Nel contempo, si ribadisce la validità del Contratto nazionale e si introduce una semplificazione dei settori merceologici e produttivi per mettere ordine nella miriade di contratti presenti nel nostro paese. Questo accordo rappresenta poi la base per chiedere al Governo la detassazione del salario variabile, innalzando il tetto a 35 mila euro ed estendendo tali benefici ai lavoratori del Pubblico Impiego. L’augurio - dice il sindacato - è che su questo terreno possa convergere anche la Cgil in quanto l’unità sindacale rimane strategica per difendere gli interessi dei lavoratori e dei cittadini e perché un’intesa di questo tipo porterebbe benefici tangibili ed immediati per milioni di persone. Inoltre, incidendo sulla crescita dei salari reali può contribuire a far crescere i consumi aiutando così l’economia ad uscire dalle secche della stagnazione. La Uil è impegnata a tutti i livelli affinché si realizzi nel nostro paese una riforma così importante per contribuire a modernizzare il nostro sistema produttivo e renderlo competitivo e per invertire il processo di impoverimento delle famiglie italiane che è ormai una triste realtà.
I segretari Delicio e Vaccaro
anche due punti vendita di telefonia mobile, avrebbe conseguenze tragiche per i 19 dipendenti coinvolti. Fino a questo momento sembra che non ci siano le condizioni per accedere alle procedure ordinarie per l’assegnazione degli ammortizzatori sociali. Dei 19 lavoratori, infatti, 12 sono inquadrati con contratto metalmeccanico e altri 7 con contratto del settore commercio. Servono, dunque, ulteriori verifiche per comprendere come accedere alla cassa integrazioni con procedure straordinarie. Questo in caso di chiusura. Ma per ora tra i lavoratori regna la speranza. Evitare il peggio diventa l’obiettivo. C’è poi la questione dei salari. I dipendenti avanzano gli stipendi arretrati rimasti fermi dal mese di giugno. Anche questo sarà oggetto del futuro incontro tra sindaci, azienda e istituzioni regionali. In attesa che il confronto venga convocato tutto rimane legato a un filo di speranza. m.labanca@luedi.it
Potenza Le mamme potentine indecise se affidarli ai nonni, agli asili o alle baby sitter
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Comitati di quartiere
Ogni scelta ha comunque i suoi pregi e i suoi difetti
«Donne candidatevi» L’appello della Guarino
CI vuole un villaggio per crescere un bambino, insegna un antico proverbio africano. Ma, a parte i genitori, da chi deve essere abitato questo villaggio? Nonni, educatrici, babysitter, vicine di casa, asilo nido? E’ l’eterna domanda che tormenta mamme e papà di tutti i tempi. Insomma, come canta una vecchia ninna nanna, “Questo bimbo a chi lo do”?. Abbiamo intervistato diverse mamme del capoluogo lucano. Ognuna con le sue ansie, dubbi e timori, ma tutte concordano su una posizione: potendo scegliere, “meglio i nonni”, anche per un fatto di risparmio economico. Tuttavia, il nido rimane la seconda «più valida» alternativa, anche se i costi sono diventati davvero «cari». Quanto costa ad una famiglia un asilo nido comunale?. «In media - commenta Serena, mamma di Mario, 1 anno - 290 euro al mese. Davvero troppo». Le “tate”, invece, sono sempre più viste come “l’ultima spiaggia”, «perché si tratta comunque di persone estranee». «Credo che ogni mamma debba innanzitutto capire cosa è meglio per lei - commenta Lucia, mamma di Luca, 2 anni. Io, per esempio, quando sono andata a iscrivere mio figlio al nido, ho avuto un colloquio illuminate con la direttrice, che mi ha fatto capire che non era quella la soluzione adatta a me. Avevo in mente un’immagine di nido che non corrispondeva alla realtà, ma solo alle mie esigenze. Dopo vari ripensamenti, alla fine, ho optato per una soluzione mista: un po’ me ne occupo io, un po’ i nonni, un po’ la babysitter. Posso dire che tutto sta andando per il meglio». Ogni storia familiare è diversa, unica e condizionata da elementi diversi. I nonni, comunque, rimangono i “più gettonati” e vengono chiamati con gli appellativi più curiosi: angeli custodi, nonni sos, nonni a tempo pieno o part-time e anche nonni-boa («a cui ci si aggrappa nei momenti in cui le bracciate del mare della quotidianità si fanno affannose»). «Ma attenzione - avverte
«DONNE siate presenti all’interno dei comitati di quartiere». Questo l’invito che Liliana Guarino, consigliera di parità della Provincia di Potenza ha rivolto “all’altra metà del cielo”. Il prossimo 29 ottobre - ricordiamo - scadono i termini per la presentazione delle candidature per coloro che vogliono candidarsi a far parte dei comitati di quartiere del capoluogo. Occorre, entro questa data, manifestare la propria disponibilità presso l’ufficio elettorale del Comune di via IV novembre. In vista di questa scadenza la Guarino ha voluto rivolgere un appello a tutte le donne della città. Un appello che parte dalla constatazione che «sono le donne che vivono quotidiamente e a pieno la funzionalità o le disfuzionalità dei quartieri, dei rioni e dell’organizzazione della città nei servizi e negli orari». Quindi Liliana Guarino ha invitato il gentil sesso «ad appropriarsi, e a frequentare con coraggio e in prima persona, i luoghi della rappresentanza». «E’ dalla base - ha spiegato la consigliera provinciale di parità - che si cambiano le cose, sono i piccoli gesti che piano piano possono determinare grandi cambiamenti». E un buon punto di partenza potrebbe essere quello «di essere presenti nei comitati di quartiere per fare sapere cosa vogliamo che la politica faccia per i cittadini, e da qui appropriandoci poi con volontà di tutti i luoghi della democrazia rappresentativa». Intanto Ulderigo Donadio, responsabile dell’ufficio elettorale del Comune ha tenuto a fare sapere che domani l’ufficio rimarrà aperto dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 per l’accettazione delle domande di iscrizione nelle liste dei comitati di quartiere dei cittadini non residenti che, pero’, sono di uno dei paesi dell’Unione europea, cittadini dell'Unione Europea, sono extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, hanno nel quartiere hanno la sede principale della propria attività imprenditoriale o lavorativa o rappresentano organizzazioni sociali, culturali e sportive, formalmente costituite.
Il “pupo” dove lo metto? L’ASILO
I NONNI
LA TATA
Maria, mamma di Lucia, 3 anni - anche con questa soluzione, ottima dal punto di vista affettivo ed economico, i rischi non mancano, soprattutto quando, per una serie di ragioni, i genitori lasciano campo e concedono una “super-delega” ai nonni. Questo potrebbe suscitare nei genitori un senso di inadeguatezza o smarrimento».
Il nido, d’altro canto, diventa per molti, non solo il rifugio sicuro in cui i piccoli scoprono i coetanei e fanno attività non realizzabili a casa, ma anche il luogo in cui le mamme incontrano le “colleghe”, avendo l’opportunità di scoprire che non sono le sole a vivere ansie e timori rispetto ai bambini e dubbi e sensazioni di non essere all’altezza rispetto a se
stesse. Di pregi e difetti delle varie scelte, dunque, si potrebbero riempire liste lunghe, con l’effetto di tornare a consigliare una serenità di giudizio, dettata, tra l’altro, anche dalla vecchia regola di mantenere il senso delle proporzioni, per ricordare che, se questo distacco fa tanto soffrire, altri sono in attesa del futuro, dalla prima usci-
FEDE E DEVOZIONE Madonna di Lourdes
Città in preghiera per la Vergine QUANTI nella loro vita hanno desiderato un pellegrinaggio a Lordes per rivolgere una preghiera “speciale” alla Madonna, senza poter realizzare questo desiderio. A giudicare dalla folla che per tutta la giornata di ieri si è alternata per rivolgere un saluto all’effige della Vergina apparsa a Bernadette in visita per tre giorni nel capoluogo lucano, tanti. Piccoli, adulti e anziani si sono recati nella cattedrale di San Gerardo per rivolgere un intimo pensiero alla Madonna. Nel pomeriggio di ieri, la santa messa per gli ammalati celebrata dal vescovo Superbo. Questa mattina, invece, ci sarà la visita ai carcerati.
ta scolastica, alle uscite tra adolescenti, dalle vacanze da soli all’abbandono definitivo della casa paterna. Con la differenza che, in questi casi, oltre ai tanti consiglieri di pareri contrastanti, a dire la sua, ci sarà anche il dolce “neonatino” di oggi. Che, nel frattempo, è diventato grande. Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it
24
Potenza
Venerdì 24 ottobre 2008•
ilQuotidiano
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di ANDREA MATTIACCI
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SI terrra’ questamattina, nel cortile della caserma “Lucania”, la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata del terzo blocco. Nel corso della cerimonia, che prenderà il via alle 10, il comandante del “Novantunesimo battaglione”, il tenente colonnello Raffaele Acquafredda, cederà il comnando al tenente colonnello Vincenzo Barbati
“Non sono solo canzonette” DOMANI alle 10, nella Sala A del consiglio regionale, si terrà l’incontro - dibattito, promosso dall’Asmea (Associazione spettacolo management e artisti), sul tema “Non sono solo canzonette”. Interverranno Paolo Fontana, presidente nazionale Asmea, l’assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio, Mario Bellitti, patron del “Festival di Potenza” e Giuseppe Sacco, imprenditore discografico
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Le “Giornate medioevali” SI terrà il 25 e il 26 ottobre prossimo a Brindisi di Montagna la decima edizione delle “Giornate medioevali”.La manifestazione prenderà il via il prossimo 25 ottobre alle 15 con il primo conio della moneta medioevale “Brundusii De Montanea” a cui seguirà l’apertura del mercato medioevale. Dalle 20 in poi ci saranno i “Sapori del Medioevo”. Il 26, invece, alle 19 si terrà la “Sfilata storica” con nobili, armigeri, musici e giullari che renderanno omaggio a Guidone De Foresta che poi verrà investito della carica di “Primus dominus Brundusii De Montanea et Ansiae” Alle 22.30 spettacolo di fuochi pirici dal castello.
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Incontro alla Camera di commercio
Potenza 25 Circa il 55 per cento degli esercenti potentini non li rilascia
Un progetto di collaborazione nell’agroalimentare
Scontrini fiscali, sconosciuti per molti commercianti
Venerdì 24 ottobre 2008
Pasquale Lamorte, (f.M.)
NELLA “Sala Economia” della Camera di commercio di Potenza” si terrà, oggi alle 10, il convegno conclusivo del progetto “Cooperazione interregionale tra i distretti agroalimentare di qualità di Puglia e Basilicata”. Un interessante progetto che vede il coinvolgimento dei Gal sviluppo Vulture Alto Bradano e Gal Akirs per la Basilicata e Gal Alto Salento, Gal Luoghi del Mito, Gal Terre del Primitivo, Gal Piana del Tavoliere, Gal Dauno Ofantino per la Puglia. «Il progetto di cooperazione tra distretti agroalimentari - ha detto il presidente del Gal Vulture Alto Bradano, Franco Perillo - è nato dall’idea di confrontare le realtà distrettuali presenti in Puglia e in Basilicata per la definizione di un modello di distretto che sia in grado di rispondere efficacemente alle istanze territoriali e che sia facilmente condivisibile e trasferibile sul territorio». «Il progetto - ha aggiunto - è in linea con quanto previsto dal nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 nell’ambito della quale la cooperazione territoriale è stata promossa al rango di obiettivo della politica in grado di generare un contributo significativo al conseguimento del valore aggiunto comunitario. Da sottolineare che lo studio si caratterizza non in termini di aggregazione territoriale di Comuni ma di sistema di relazioni tra i soggetti protagonisti dello sviluppo del territorio per nuove forme di alleanze per lo sviluppo che mettano insieme imprese, enti locali, associazioni di categoria, università e centri di ricerca». L’obiettivo del Gal vulturino è di collaborare con la Camera di commercio di Potenza e con le tante imprese agroalimentari presenti sul territo-
rio per ottenere risultati tangibili nel sessennio 2007-2013. Nel corso del convegno ci sarà la premiazione di cinque tesi di laurea sullo sviluppo e lo studio dei territori rurali del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. Saranno, quindi, premiati Rosanna Paolino di Muro Lucano per la tesi “L’allevamento dell’asino: una possibilità alternativa”; Vincenzo Tauriello di San Fele per “Analisi tipologica e proposte di gestione dei rimboschimenti nel comune di San Fele con l’ausilio del programma informatico Sds”; Ricci Sodo di San Chirico Nuovo per “Networking tra distretti di qualità apulo-lucani per la messa a punto e adattamento dei piani distrettuali; Francesco Lanotte di Bisceglie per “Un modello di sistema socioeconomico territoriale per la rappresentazione delle prestazioni di un sistema locale: il caso del Vulture Alto Bradano”; Antonietta Mazzoccoli di Genzano di Lucania per “Trasformazioni territoriali, insediamenti e architetture rurali della riforma fondiaria nel mezzogiorno: gli interventi a Genzano di Lucania”. Al convegno, coordinato dal giornalista Renato Cantore, prenderanno parte Franco Perillo, presidente Gal Vulture, Enzo Russo, assessore agricoltura Regione Puglia, Francesco Contò e Ivana Greco dell’università di Basilicata; Pasquale Lamorte, presidente della Camera di commercio, Paolo Galante, Alsia Basilicata; Mario Bisceglia, distretto Agroindustriale del Vulture; Roberto Falotico, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, e i partner del progetto di Cooperazione interritoriale Cinda. Michele Rizzo potenza@luedi.it
I cambi di residenza anche negli altri uffici A PARTIRE da lunedì prossimo le pratiche per il cambio di residenza possono essere effettuate, oltre che nella sede di via 4 Novembre (dal lunedì al venerdì 8.30-12.30; martedì e giovedì anche dalle 16 alle 18.45), anche negli uffici demografici di via Milano (dal lunedì al venerdì 8.3012.30; mercoledì e venerdì anche dalle 16 alle 18), in via Giovanni XXIII -Macchia Romana dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e il giovedì anche dalle 16 alle 18) e in via Nitti-Rione Lucania (dal lunedì al venerdì 8.3013.30 ). Un altro tassello si aggiunge al progetto di riorganizzazione dei Servizi demografici, finalizzato a potenziare le strutture - è di questi giorni l’attivazione della procedura di assistenza agli stranieri per il rilascio del permesso di soggiorno - e a offrire alla comunità un servizio distribuito sul territorio, nell’ottica di un costante miglioramento del rapporto tra l’amministrazione comunale e i cittadini.
IN media il 55 per cento degli esercizi di Potenza non emette lo scontrino fiscale. In un mese attraverso “Lo sportello del contribuente” sono state raccolte numerose denunce di cittadini e turisti, anche se il primato va al capoluogo campano. La situazione non è migliore a Venezia (70 per cento) e nelle altre grandi città come Milano (69), Verona (67), Genova (66), Roma (65), Palermo (62), Bari (61) e Torino (59). Lo scontrino deve essere rilasciato al momento del pagamento totale o parziale del corrispettivo. Nei casi di prestazioni ultimate ma non ancora determinate nel corrispettivo o comunque quando il pagamento non è ancora avvenuto, va rilasciato uno scontrino provvisorio. Quando viene richiesto «con o senza scontrino?» e il prezzo cambia in funzione della risposta che uno fornisce, il commerciante sta chiedendo se il cliente vuole consentire o meno a loro di evadere le imposte. In questi casi è doveroso chiedere il documento fiscale, secondo il tipo di prestazione ricevuta, che potrà anche essere dedotta o detratta dal reddito. Comunque esistono soggetti esonerati dall’obbligo di emissione dello scontrino fiscale, questi assolvono gli obblighi fiscali attraverso ulteriori modalità. Comunque, anche in questi casi, è legittimo e consigliabile chiedere
il documento non fiscale per comprovare l’acquisto o per ottenere la detraibilità della spesa sostenuta. Basterebbe immaginare se ogni contribuente avesse la possibilità di detrarre ogni spesa sostenuta e documentata, utilizzando lo stesso sistema degli scontrini emessi dalle farmacie, ovvero con il codice fiscale del cliente in bella vista sullo scontrino stesso, cosa potrebbe accadere? Forse saremo un poco tutti stimolati a farci consegnare lo scontrino per ogni spesa sostenuta. Il fisco potrebbe dunque limitarsi ad incrociare, attraverso i codici fiscali, pagamenti e riscossioni. Se per ipotesi, il negoziante emette scontrini per un ammontare inferiore alla somma spesa dai suoi acquirenti, è evidente che il negoziante sta tentando di fare il furbo. In effetti, se in una famiglia entrano 30.000 euro, al netto del’'irpef, ogni anno, e se chi li percepisce è un lavoratore dipendente, il fatto di non poter detrarre quasi nulla, fatte le dovute eccezioni per farmacia, mutui, onlus, e alla fine dell’anno il conto in banca di questa famiglia è aumentato di 1.000 euro, che piaccia o no, quella famiglia ha guadagnato in un anno 1.000 euro. Sui rimanenti 29.000, spesi a vario titolo, ha pagato l’Iva, che sommato all’Irpef “scippata” dallo stipendio mensile fa un bel
gruzzolo. E’ vero, forse diventerebbe un problema tenere tutti gli scontrini, però, ad esempio, se si beve il caffè tutti i giorni nello stesso bar si potrebbe ipotizzare l’acquisto di buoni. Attenzione: per il commerciante che non ha emesso scontrini fiscali
per ben quattro volte, così come impone la nuova legge, l’Agenzia delle entrate dispone la chiusura del negozio e l’esercizio commerciale dovrà restare chiuso almeno tre giorni. Emilia Manco potenza@luedi.it
Una consulta per la conciliazione SI è discusso dello strumento della conciliazione come metodo alternativo alle beghe legali. Non solo. E’ stata presa in considerazione anche l’istituzione di una consulta interprofessionale per promuovere gli strumenti di giustizia alternativa. Secondo l’avvocato Rodolfo Vitolo, intervenuto ieri al convegno “La conciliazione nel sistema dei rapporti d'impresa: un dialogo aperto”, «potrebbe essere questo lo strumento in grado di invertire un trend che in Basilicata registra pochissimi casi di ricorso alla conciliazione». «Mentre in tutta Italia i dati sono in aumento - ha confermato il presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - qui da noi la situazione è all’anno zero». Nell’ambito della quinta giornata della Conciliazione, dunque, torna di attualità il tema su come si possa fare per passare dalla fase di sensibilizzazione a quella dell’applicazione. Nel solco di rapporti co-
struiti e consolidati negli ultimi anni, la Camera di commercio di Potenza ha invitato intorno a uno stesso tavolo gli Ordini professionali degli avvocati (rappresentati da Rocco Liccione), dei notai (Francesco Zotta) e dei commercialisti (Rocco Cappiello), che hanno mostrato notevoli “aperture” e disponibilità a promuovere la conciliazione inserendo clausole negli statuti e nei contratti. «Bisogna proseguire sulla strada dell’informazione alle imprese e del dialogo con gli ordini professionali - ha dichiarato, chiudendo i lavori, il segretario generale della Camera di commercio di Potenza, Nicola Bux - per promuovere un cambio di mentalità. L’ente camerale, da anni in prima linea nell'offrire servizi e assistenza, è a disposizione di tutti per conseguire un risultato che presenta solo vantaggi per le parti in causa, in termini di risparmio economico e temporale».
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Avigliano Gianni Rosa (An): «La scuola rischia di chiudere e si sperpera denaro pubblico»
Itc, al via i lavori di ristrutturazione AVIGLIANO - «Singolare la vicenda cha ha segnato la storia della prima classe dell’Itc». Questa la costatazione del capogruppo di An alla Provincia, Gianni Rosa, dopo avere appreso che «dopo una settimana di distanza dalla notizia del definitivo trasferimento della prima classe a Potenza» la Provincia ha appaltato i lavori «attesi da anni, per la ristrutturazione dei locali in corso Garibaldi, il cui importo complessivo è di 998.746,78 euro». I lavori che dovrebbero durare un anno e mezzo prevedono l’adeguamento sismico ed il rifacimento degli impianti.
Neanche «pochi giorni fa l’ex dirigente scolastico Francesco Biscione (in un intervista rilasciata a Gianni Sileo n.d.r) confermava il calo delle iscrizioni per la poca appetibilità dell’indirizzo di studi» mentre ora «scopriamo che la Provincia ha approvato l’appalto per eseguire dei lavori di riqualificazione lungamente attesi». «A quale scopo?». Questo l’interrogativo che si è posto l’esponente politico provinciale che ha sottolineato come, alla luce di quanto accaduto, sia necessaria una riflessione approfondita sulla vicenda «poiché fra qualche anno Avigliano si ritroverà con un istituto nuovo del
quale non saprà cosa fare». Per essere salvato «l’istituto di Avigliano deve cambiare rotta incontrando i bisogni dei ragazzi e quelli del mondo produttivo. Queste osservazioni le ribadisco in quanto sono fermamente convito della loro veridicità, non bastano però le buone intenzioni ci vogliono i fatti e già da oggi». Ma cosa «ne sarà dell’istituto restaurato nel caso in cui tutti gli sforzi fossero destinati a cadere nel vuoto?». A dovere dare risposta a questo interrogativo dovranno essere sia «i dirigenti scolastici, sia gli amministratori provinciali e comunali». Nel momento in cui si de-
cide di procede alla ristrutturazione dell’Istituto tecnico, ci si trova di fronte allo “sfratto” di «una classe» e, con molta probabilità, alla «chiusura della scuola nei prossimi anni». Insomma una beffa vera e propria per gli studenti di Avigliano. «La spiacevole impressione provocata da tutto questo - ha aggiunto Rosa - è che si vada verso un ulteriore ed inutile sperpero di pubblico denaro, come sempre la mano destra ignora quel che fa la sinistra». Quella sinistra «di governo sia in Provincia che al Comune di Avigliano» oggi «chiamato a dare risposte e che non può rimandare ogni
Gli studenti di Avigliano durante i giorni della protesta
decisione ad un indefinito futuro, ma deve impegnarsi subito e deve farlo mettendo a conoscenza delle sue intenzioni e delle sue iniziative l’opposizione e la cittadinanza, difatti noi non sappiamo nulla circa le sue volontà ed i
suoi impegni». Per il capogruppo di An in Provincia «è necessario e giusto che una scuola, rinnovata, torni ad Avigliano, non è solo un auspicio della mia parte politica, ma dell’intera comunità».
Pignola Settima puntata dell’inchiesta sull’edilizia. In alcune zone, per fortuna, vige il Ppe
Tra ordine e tanto disordine Un piano particolareggiato per contrade come Sciffra e Tora PIGNOLA - Prosegue il viaggio del “Quotidiano” alla scoperta dell’edilizia privata pignolese. A volte, abbiamo visto, privata del senso civico e del buon gusto. La nostra inchiesta ci porta ora a scendere dalla periferia del paese, in forte espansione, verso il lago di Pantano, la piana e la zona artigianale. Qui le contrade Pantano, Tora, Sciffra, Petrucco, Molino di Piede e di Capo. Le differenze in quest’area sono nette e derivano da una precisa e lodevole idea progettuale, il Ppe, ovvero il piano particolareggiato esecutivo. Per quanto concerne la contrada Molino di Capo, sulla collina alle spalle della zona Pip, non c’è neppure bisogno di addentrarvisi. Una rapida occhiata dall’ingresso del paese già fornisce spunto per qualche riflessione. E’ infatti possibile notare l’affastellarsi delle abitazioni lungo un lato della strada. Dall’altro il vincolo geologico di frana. Nell’area si è edificato prima del piano, in regime di piano regolatore generale con lotti da 2.500 metri quadri sui quali (come ben si vede nella foto) si è costruito non rispettando le proporzioni. Il risultato è un agglomerato troppo fitto e disordinato di case rurali che gravano sulle casse comunali perché hanno oneri contributivi inferiori, ma alle quali bisognava comunque fornire servizi. Tutto il resto dell’area, invece, si presenta meno densamente popolata, più ordinata dal punto di vista delle architetture e attenta alla conservazione dell’ambiente. A questo punto, prima di entrare nel dettaglio con esempi pratici, ci sembra doveroso spiegare cos’è il Ppe, com’è nato e quali benefici ha portato. Riportiamo dalla relazione al progetto e dal progetto stesso. «A seguito dell’approvazione della legge Galasso (431/1985) - si legge - la Regione Basilicata ha avviato la formazione dei “Piani terri-
L’INTERVENTO
Alcune risposte alla questione Statuto di FRANCESCO COVIELLOl
Una veduta di Piana del pantano
toriali paesistici di area vasta” (Ptpav), avvalendosi di un gruppo di coordinamento regionale e di un gruppo di progettisti esterni. Nel 1990 la Regione approva il Ptpav “Sellata-Volturino-Madonna di Viggiano. Il Piano particolareggiato esecutivo (Ppe) nell’ambito Pantano di Pignola costituisce strumento di attuazione del Ptpav, specificandone norme, prescrizioni e indirizzi, integrandole in un disegno particolareggiato di piano che tiene conto delle esigenze di tipo funzionale e formale legate alla costruzione del paesaggio». Il Comune di Pignola è capofila per le procedure di formazione del piano. La fase di progettazione viene portata avanti nel 1995 dopo l’individuazione del gruppo di professionisti, la consegna di questi al Comune delle analisi conoscitive, la consultazione popolare e degli enti e la raccolta della “Domanda di trasformazione”. «Nell’ambito del territorio di Pantano -prosegue il progetto - furono individuate due principali caratteristiche territoriali: l’area facente parte del sistema urbano-territoriale-terziario dell’Alto Basento, comprendente un bacino demografico di oltre 100.000 abitanti e per tale motivo fatta oggetto di pres-
sioni insediative, di tendenze d’uso per il tempo libero e per le attività sportive; e l’area a rilevante valore ambientale, testimoniato dalla presenza di una zona umida, dichiarata area regionale protetta e dall’appartenenza dell’intero ambito all’ampio sistema ambientale dell’Appennino lucano, che costituisce uno dei territori di prioritario reperimento per l’istituzione di nuovi parchi nazionali». Il tutto da integrare ovviamente con i bisogni della popolazione locale. A seguito di tali considerazioni e del contesto individuato «si assume, in primo luogo, l’obiettivo della tutela e conservazione del ricco sistema delle risorse naturali e del sistema delle preesistenze insediative e storico-testimoniali, promuovendo lo sviluppo compatibile delle attività turistiche, produttive e terziarie». Un piano di progresso sostenibile che ha permesso di conciliare le esigenze abitative e di creazione di strutture e servizi, con il rispetto della natura e dell’ambiente. L’osservanza delle specifiche del piano, che analizzeremo nel dettaglio, consegna un territorio omogeneo e armonioso, fiore all’occhiello del comune di Pignola. Simona Brancati potenza@luedi.it (7/continua)
Sabato scorso dalle colonne del “Quotidiano”, in un articolo sullo Stato comunale, il giornalista Gianni Sileo, interrogava quanti hanno ruoli e compiti nella stesura e nella rielaborazione dello Statuto comunale di Avigliano sul perché lo stesso fosse caduto nell’oblio politico amministrativo. E l’ha fatto lanciando (e ha lanciato) alcuni interrogativi semplici ma incisivi, che credo meritino una riflessione e soprattutto una risposta. A chi serve lo Statuto? In uno Stato di diritto gli statuti rappresentano l’insieme delle norme fondamentali relative alla costituzione di uno stato, un ente, un gruppo sociale, che attraverso di esse si autoregolamentano. Pertanto appare fin troppo logico che per questa domanda vi è una sola possibile risposta: serve a tutti noi. Potrebbe, invece, apparire meno scontata la risposta al secondo degli interrogativi che l’articolo poneva, la commissione per la modifica dello stato serve o no? Ed a questa, anzi in maniera provocatoria e da componente della stessa, mi verrebbe da dire «anche No». Infatti, come ricordava lo stesso giornalista nel ricostruire le dinamiche e gli incontri già intercorsi, uno dei primi problemi che hanno caratterizzato i lavori, non sono state divisioni o contrapposizioni sul modello di Statuto da elaborare, ma l’assenza dei commissari che tali divisioni o contrapposizioni avrebbero dovuto con pazienza affrontare e superare; ma provando a guardare ol-
tre, senza però nascondere responsabilità e distrazioni anche personali, voglio provare a condividere con voi e con i vostri lettori alcune riflessioni legate allo Statuto, nella speranza che si possa davvero aprire un confronto partecipato e proficuo sugli strumenti e le norme da inserire nello stesso. Oggi il nostro Comune non si trova a doversi confrontare esclusivamente col tema della coesione territoriale , che continua ad essere un tema importante per una realtà come la nostra, purtroppo ancora vittima di anacronistiche rivalità “contradaiole”, ma è chiamato alle nuove sfide della comunicazione veloce, della globalizzazione e della partecipazione attiva alle scelte del Territorio anche da parte di chi, quel territorio, lo vive pur venendo da molto lontano. Bisogna superare quelle forme di partecipazione statiche e quegli organismi pletorici che hanno caratterizzato negativamente gli istituti di partecipazione popolare, negli anni scorsi, finendo per svilirne l’azione. La vera sfida e cercare di immaginare con coraggio e originalità di costituire dei meccanismi in grado di intercettare quanti, giovani, extracomunitari e tanti altri, sono lontani dalla vita pubblica e soprattutto, non essendo questi già direttamente coinvolti attraverso le varie forze organizzate presenti sul territorio (organizzazioni politiche, sociali, sindacali e sportive), se ne sentono estranei. Bisogna fare ogni sforzo senza dimenticare però che le scelte sono determinate dalla volontà
degli uomini che le compiono e non dalle regole che gli stessi si danno; bisogna insomma superare quella concezione fideistica, tipicamente illuministica, che vede nelle regole astratte la panacea di tutti i mali. Per riuscire a fare tutto ciò occorre riprendere subito le attività della commissione e far sì che la stessa operi nel rispetto reciproco e soprattutto nell'interesse della nostra comunità. Non è più il tempo di primogeniture o peggio ancora di organismi paraistituzionali, chiamati non si comprende bene da chi a svolgere ruoli paralleli, ma occorre ricreare quelle premesse di unità istituzionali e territoriale che furono alla base della istituzione della commissione. Se questo si farà davvero allora anche la Commissione avrà dimostrato di servire davvero. Chiudo questa mia breve riflessione con una promessa, dal canto mio e a nome dell’Unione dei democratici cristiani e di centro, da subito chiederò al sindaco Tripaldi di riconvocare la commissione, poiché abbiamo ancora un anno e mezzo di lavoro davanti a noi; credo che tale tempo possa permettere alla commissione di licenziare una proposta definitiva da far approvare entro la fine del 2009 al Consiglio Comunale. Se dovessi però costatare da parte di alcune forze politiche o pseudo associative una volontà diversa, come Udc presenteremo direttamente un testo e chiederemo al consiglio comunale di esprimersi su quello. l Consigliere comunale dell’Udc
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Calvello: la storia di Giuseppe Troccoli, che da luglio vive una grave situazione
Un’invalidità non riconosciuta L’Inps ha sospeso a giugno pagamento della pensione CALVELLO - Gli è stata riconosciuta un'invalidità del cento per cento nell'agosto dello scorso anno. E' affetto da diabete mellito, insulino dipendente, complicato da retinopatia proliferante. Questa grave patologia gli ha già provocato l'amputazione della gamba sinistra (sopra il ginocchio) e del pollice della mano destra. Ma la sua sofferenza, di giorno in giorno, diventa sempre più atroce a causa della malattia. Vive da solo in un alloggio popolare di Calvello; i suoi parenti risiedono fuori. Fino allo scorso mese di giugno percepiva una pensione lorda di appena 722 euro. Il minimo per una sopravvivenza quantomeno dignitosa. Ora questo diritto sacrosanto gli è stato negato. Dal mese di luglio, infatti, l'Inps non gli corrisponde alcun emolumento. Vive di stenti tra mille difficoltà. Ma ha una grandissima forza di volontà. E' la triste e sconcertante vicenda di Giuseppe Troccoli, un uomo di quarantasei anni di Calvello che sta vivendo un'esistenza difficile. Il suo lungo calvario è iniziato nel lontano 2002, quando la malattia, già preesistente, è peggiorata. Da allora la sua vita è diventata un'odissea tra visite mediche, ricoveri ed operazioni. Nel marzo del 2007 gli sono state amputate le dita del piede sinistro e successivamente quasi l'intera gamba fino alla coscia, a causa della cancrena; in seguito anche il pollice della mano destra. Inizialmente, la Commissione medica per gli accertamenti degli stati di invalidità lo ha riconosciuto invalido all'ottanta per cento e l'Inps gli ha corrisposto un assegno di assistenza. Successivamente, il 27 agosto del 2007, è stato riconosciuto invalido con totale e permanente inabilità lavorativa (cento per cento) e con necessità di assistenza continua. L'Inps, oltre alla pensione, gli ha corrisposto anche l'indennità di accompagnamento a partire da quest'anno. L'Azienda sanitaria, invece, dal 2007 gli ha assegnato una carrozzina per consentirgli la locomozio-
Giuseppe Troccoli nello studio del suo avvocato
ne. Poi, inaspettatamente, è arrivata un'amara sorpresa. Dopo l'ultima visita davanti alla Commissione medica per l'accertamento di invalidità, datata l'11 giugno di quest'anno, alla quale il signor Troccoli si è presentato regolarmente con il suo accompagnatore, non si è saputo nulla dell'esito e non gli è stata erogata più alcuna pensione. «L'Inps gioca con me - ha spiegato amareggiato il signor Troccoli - finora non mi hanno ancora dato una risposta sul
mancato pagamento della mia pensione». Da quattro mesi, ormai, non ha più nulla. I suoi risparmi sono finiti. Per sopravvivere raccoglie castagne lungo le strade di Calvello. Lo fa in carrozzina oppure trascinandosi lentamente per terra. Le sue mani sono lacerate; anche la gamba destra è piena di piaghe per la malattia e va sempre peggiorando perché non può sforzarla. Inoltre, deve sobbarcarsi, sette rampe di scale per raggiungere il proprio domicilio. Lo
fa in sofferenza, privo di una gamba, e con il sedere poggiato su ogni gradino. C'è l'ascensore nel suo palazzo, ma non è in uso. Ha dovuto persino pagarsi le stampelle ed, ultimamente, non può più curarsi. I colliri che occorrono per la sua retinopatia costano, come costano anche le flebo per la sua malattia e l'assistenza di un infermiere. Una situazione drammatica, insomma, per un uomo menomato, in completa solitudine e senza alcun soldo in tasca. Ma il si-
gnor Giuseppe Troccoli ha una grande forza interiore e grazie ad essa continua ad andare avanti. Ora non sa più a chi rivolgersi. Dopo aver chiesto aiuto all'assistente sociale del Comune di Calvello che si è impegnata molto in questi quattro mesi, il signor Troccoli si è rivolto ai legali, avv. Raffaela Forliano e avv. Alfonso Fragomeni, che hanno subito preso a cuore questo caso, rivolgendosi al giudice del lavoro; mercoledì 29 ottobre si svolgerà già la prima udienza. Giuseppe spera di vincere la sua “battaglia”, con un pensiero rivolto a chi soffre come lui e lo fa in totale silenzio. Stando poi alla tabella delle percentuali di invalidità, rilasciata dal Ministero della Sanità, ci si rende conto che l'invalidità di Giuseppe Troccoli supera abbondantemente anche il cento per cento. Infatti per la sua grave malattia viene riconosciuta un'invalidità tra il novantuno ed il cento per cento. Ad essa si deve aggiungere l'amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio (cinquantacinque per cento) e quella del pollice della mano destra (25%). Donato Pavese
Domenica l’inaugurazione a Satriano di Lucania
Un’arrampicata sulla roccia dal forte spirito religioso SATRIANO DI LUCANIA - La religiosità popolare, in questi giorni, vive giorni importanti in Basilicata. Domenica prossima alle 19, infatti, a Satriano di Lucania, è prevista l’inaugurazione “Arrampicata sulla roccia e santuario Madonna di Lourdes”. «Delle svariate coincidenze - scrive il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico fanno sì che domenica prossima sarà un giorno che per i satrianesi resterà nella storia: proprio in questo periodo, per la prima volta in Basilicata, è arrivata la statua pellegrina della Madonna di Lourdes; l'estate 2008 ha segnato 25 anni di pellegrinaggio della comunità satrianese al santuario francese di
Lourdes; le caratteristiche naturalistiche del sito, fino ad ieri covo di rovi e rifiuti da oltre 30 anni, ha portato alla luce l'esatta geografia dei luoghi originali della Madonna. Una roccia dal fascino incomparabile, è dominata da una delle chiese più antiche del posto e al disotto, ai piedi della stessa scorre proprio il torrente Melandro, tutto proprio come Lourdes. Ed è proprio in una nicchia trovata per caso in questa roccia che sarà posizionata una statua di 1 metro della Madonna, benedetta un'anno fa proprio a Lourdes nella Santa Grotta». Il sito che ospiterà da domenica prossima la Vergine, è stato in parte recuperato ed adeguato con fondi
della Comunità Montana del Melandro, con un progetto che mira alla valorizzazione del territorio tramite uno sport ancora poco noto alla nostra Regione, l'arrampicata sulla roccia, ed in parte, per ciò che riguarda il sito religioso, recuperato con una cospicua donazione fatta dai coniugi Miglionico - Polino devoti pellegrini della Madonna. «Da domenica prossima - conclude il sindaco Miglionico - Satriano si arricchisce ancor di più, conterà a suo patrimonio un altro bellissimo scorcio dove natura, sport e devozione s'incontrano dando vita a molteplici emozioni, tutte diverse tra di loro ma unite da due cose, la semplicità e la fratellanza».
Un progetto per lo studio del cervo e del suo habitat SASSO DI CASTALDA - Lo studio del cervo e del suo habitat: è questo il progetto che Enel e Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, hanno avviato a Sasso di Castalda. Si uniscono le forze, in tal modo, a tutela della biodiversità. Sono stati avviati quattro progetti volti alla corretta gestione e conoscenza delle risorse naturali. Le attività saranno realizzate all'interno di Countdown 2010, l'iniziativa promossa dalla Iucn (The World Conservation Union) nata con lo scopo di sensibilizzare cittadini e politici sulla necessità di attuare misure concrete per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010. progetti, quindi, più che mai attuali e necessari in questa particolare fase del pianeta.
Un cervo
«Questi progetti - ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - realizzati anche in collaborazione con le Aree Protette interessate, sono il contributo fattivo di Legambiente per frenare la perdita di biodiversità e per far accrescere sempre più la consapevolezza che proteggere
la natura e valorizzare i territori è una strategia fondamentale per il nostro Paese, anche per promuovere all'estero le tante ricchezze che compongono l'offerta del Made in Italy». Uno di questi progetti sarà realizzato in Basilicata, a Sasso di Castalda, nel Parco Nazionale
dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese ed è finalizzato allo studio del Cervo e del suo habitat e alla realizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione. L'iniziativa sarà presentata oggi alle 11, nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Sala Bramea del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata a Potenza. Parteciperanno all'iniziativa il sindaco di Sasso di Castalda Rocco Perrone, l'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Vincenzo Santochirico, il dirigente dell'Ufficio Tutela della natura del dipartimento Ambiente Viviana Cappiello, il presidente di Federparchi Basilicata Rocco Rivelli, il responsabile nazionale aree pretette e territorio di Legambiente Antonio Nicoletti, i responsabili di Enel.
Quei ritardi nei lavori della piscina SATRIANO DI LUCANIA - Nella Valle del Melandro è nata, qualche tempo fa per opera di due eroi, un gruppo di giovani, una squadra di nuoto che negli anni si è imposta come regina assoluta della provincia e rivale pericolosa per la squadra della più organizzata Matera. I due sono Gianni e Vito Santarsiero; la squadra è il Savigi, compagine che si allenava fino a poco tempo fa nella centrale piscina di Satriano di Lucania. Una struttura che richiama tanti giovani dai paesi limitrofi, pronti a confrontarsi nel nuoto ad alti livelli. Nonostante l'assoluta indifferenza delle istituzioni e grazie all'autofinanziamento, la squadra si è fatta onore anche ai nazionali. Dal primo luglio sembrava che il vento fosse cambiato, grazie ai fondi royalties del petrolio si voleva ristrutturare la piscina, iniziativa lodevole se non fosse che questi lavori sono cominciati con un ritardo imbarazzante, per tutto il mese di luglio niente si è mosso, compromettendo inesorabilmente persino la partecipazione ai prossimi campionati regionali di nuoto. La struttura doveva essere pronta per il 20 settembre in tempo per la preparazione , invece probabilmente sarà pronta solo a novembre, due mesi di ritardo nella preparazione atletica. E intanto l'atleta Valeria Sangiacomo ritornava dai nazionali con ottimi risultati, nei primi dieci nei 50 sl vincendo la finale B della sua categoria e sesta nei 100 sl vincendo anche in questo caso la finale B. La squadra con la sola Valeria Sangiacomo si è classificata 36esima nella classifica Ragazze , mettendo dietro squadre di vecchia tradizione e sicuramente meno boicottate dalle istituzioni. Nonostante in questo periodo si parla di democratici valori e di politica giovane certi meccanismi sono gli stessi. Per una volta non è colpa dell'Eni o del petrolio ma di una gestione infantile dei lavori. In questi mesi l'entusiasmo ha superato ogni limite, grazie all'aiuto degli amici della Piscina di Picerno e di quella di Sanrufo che sono stati comprensivi nel costo, alcuni della squadra hanno potuto fare allenamento ma comunque in modo incompleto per un campionato. Inoltre l'eccessivo esborso è stato troppo per alcune famiglie che hanno preferito rinunciare insieme a quelle che non hanno voluto far percorrere più di 50 km ai loro figli di dieci anni. Inoltre circa dieci lavoratori precari della piscina sono rimasti senza stipendio a causa del ritardo. fra. alt.
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Oggi partirĂ una delegazione lucana alla volta del paese lombardo
Senise e Busto Garolfo unite da un albero SENISE - PartirĂ nella giornata di oggi la delegazione senisese, guidata dal sindaco Giuseppe Castronuovo con la presenza di alcuni assessori, che si dirigerĂ a Busto Garolfo in provincia di Milano. Questa volta per la inaugurazione ufficiale di una piazza della cittadina lombarda, per la quale era opportuna la presenza di amministratori e rappresentanti le associazioni e cittadini del comune lucano. Al centro della piazza infatti è stato piantumato un albero della famiglia del Leccio, che la comunitĂ di Senise, ha donato lo scorso anno ai “cuginiâ€? del Nord. Le due
cittadine sono gemellate da parecchio tempo. In questa terra lontana circa mille chilometri infatti, si ritrovano la maggioranza dei senisesi emigrati a partire dagli anni Cinquanta. Fu Umberto Sole, scomparso pochi anni orsono e notoriamente considerato il pioniere di questa spedizione, a fare da battistrada ed a chiamare poi mano mano quasi tutti gli altri. Per fare soprattutto i lavori piĂš umili, sacrificandosi a dormire ed a vivere in spazi angusti ed antigienici, cosĂŹ come ricordano ancora gli anziani che poi hanno fatto rientro, Tutto
per un pezzo di pane sicuro. Negli anni seguenti, ebbero poi di entrare nelle fabbriche e di mettersi in proprio da artigiani e da commercianti. Ed in moltissimi possono francamente dire ora dire di avercela fatta pur se a costo di immani scarifici. Una storia che ora si ripete con gli extracomunitari ma anche tutti gli altri ospiti che arrivano da terre lontane in questi anni in Italia. Busto Garolfo, divenne punto di riferimento per questo popolo(cosÏ come lo è stato per altri comuni del Veneto)fino all’integrazione totale che li ha
portati ad occupare anche cariche istituzionali elettive di primo piano ed anche posti di privilegio all’interno della nomenclatura. Una seconda Senise insomma, laddove arrivando si sente parlare nella piazza appunto, nei bar e nei ristoranti, il dialetto di una volta. Oggi che si contano a migliaia i cittadini di Busto originari di Senise, siamo alla quarta generazione e dunque molto lontana da quelli che si sacrificarono oltre ogni limite. Tuttavia quasi tutti i giovani, ritornano puntualmente d’estate nel paese dei propri nonni. Oltre alla cerimonia di
Una pianta di leccio simile a quella regalata a Busto Garolfo
inaugurazione, per due giorni, commercianti ed artigiani di Senise, avranno a disposizione grazie alla disponibilitĂ del comune ospitante, appositi stand per la esposizione dei pro-
dotti tipici che saranno portati al seguito: zafarani verdi, secchi ed in polvere, salumi, prodotti caseari, vino, verdure varie. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Lauria Chiesto un ripensamento sulla delibera. Il sindaco difende la sua scelta
Crisi: è rottura tra Pisani e il Pd Si susseguono gli incontri per scongiurare la caduta della giunta LAURIA - E' rottura tra il sindaco di Lauria Antonio Pisani e il Partito Democratico. Si è concluso con un nulla di fatto, anzi con un inasprimento delle rispettive posizioni, il vertice di maggioranza che si è prolungato fino alla tarda serata di mercoledÏ 22 ottobre. All'incontro presenti le delegazioni dei tre partiti che appoggiano la giunta presieduta da Pisani: i Socialisti, il Partito democratico e i Popolari Uniti. Sul tavolo la proposta operativa del segretario del partito Bruno Mandarino che della maggioranza è il coordinatore politico. La proposta del Pd è stata quella di ottenere dal sindaco un ripensamento sulla delibera di giunta che aveva messo in programma l'assunzione di un dirigente per il terzo settore, dirigente che sarebbe dovuto rimanere il carica fino a tutto il mandato del sindaco. Mancano ormai pochi giorni alla resa dei conti che a questo punto potrebbe arrivare nel prossimo consiglio comunale convocato su richiesta del primo cittadino per il prossimo lunedÏ ventisette ottobre. Nella serata di ieri il segretario Bruno Mandarino ha tenuto una riunione del gruppo consigliare Pd per comunicare ai nove componenti eletti i motivi della rottura delle trattative. Nella riunione dell'altra sera la delegazione dei socialisti ha ritenuto che la delibera assunta dalla giunta
Il sindaco Pisani
sia di esclusiva competenza del sindaco. Si tratta, per i socialisti, di un provvedimento essenziale per il buon funzionamento dell'Ente. Si tratta anche - ribadisce il sindaco Pisani - del doveroso completamento di una impostazione organizzativa fatta dalla giunta che mi ha preceduto, cioè quella presieduta da Marcello Pittella, quando nel 2002 egli creò due dirigenze: una ai lavori pubblici e una all'urbanistica. Alla domanda del Quotidiano se tale
provvedimento sia legato al prossimo pensionamento del dottor Carmine Ainora, segretario comunale, che va in quiescenza il prossimo 31 dicembre , il sindaco ha cosÏ risposto: in parte è legata . il dottor Ainora, pur non essendo dirigente, ha avuto in aggiunta ai suoi compiti l'incarico di dirigente ai lavori pubblici. Con il suo pensionamento si è creata l'esigenza di un dirigente che governi questo settore. La nomina dei dirigenti è a termine ed è legata alla durata del mandato del sindaco . La mia giunta, tutta insieme, condividendo questa impostazione, ha votato una delibera di variazione finanziaria per la nomina di un dirigente, il cui corrispettivo, contrariamente a quanto sostiene il consigliere Nunzio Di Stefano, non è di seimila euro piÚ contributi ma di seimila euro comprensivi di contributi. Nelle mie proposte programmatiche era previsto che avremmo dovuto dividere queste due dirigenze. L'abbiamo fatto risparmiando risorse finchÊ è stato presente il direttore generale. Continuiamo a farlo senza aggiunta di risorse adesso che va via il direttore generale, perchÊ il nuovo segretario non sarà anche direttore generale Oggi risparmieremo quello che diamo al segretario per la funzione di direttore generale . Con il risparmio ci paghiamo un dirigente. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Incontro tra il Comune e l’amministrazione provinciale. Discusso il trasferimento dello scientifico
Latronico, restyling per le strade provinciali LATRONICO - Interventi sulla viabilitĂ e il trasferimento del Liceo scientifico, sono stati al centro di un incontro, tra la Provincia di Potenza e l'amministrazione comunale di Latronico, tenutosi nei giorni scorsi presso la sede municipale. La Giunta comunale, guidata da Egidio Ponzo, ha espresso “soddisfazione e apprezzamentoâ€? per il completamento di importanti interventi programmati su Latronico e per gli ulteriori impegni assunti dal presidente Altobello, dall'assessore Robortella e dal consigliere Di Lascio. ÂŤNote di merito dell'Amministrazione provinciale - hanno detto il Vice Sindaco Gioia e l'Assessore Rizzo - sono il completamento degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza
di tutte le strade provinciali che attraversano il territorio di LatronicoÂť. Sulla Sp 57 Della Calda si stanno definitivamente completando gli interventi di pavimentazione stradale, di istallazione di barriere e di regimentazione delle acque. Sulla Sp Bretella, a completamento di un intervento effettuato nel 2007, partiranno a breve i lavori per l'impianto di illuminazione e la regimentazione delle acque in modo da consegnare alla comunitĂ un tratto di strada in perfette condizioni. Per quanto concerne, inoltre, la Sp 101, per il tratto che interessa Latronico, sarĂ pavimentata e ammodernata. Sulla Sp 46 Della Peschiera, oltre a piccoli interventi di manutenzione giĂ effettuati negli anni passati, l'intero
tratto che attraversa i centri abitati di Agromonte Magnano e Mileo sarĂ messo in sicurezza con interventi di pavimentazione, di miglioramento del tracciato e di regimentazione delle acque. Quindi la Giunta comunale, su proposta dell'Assessore Matinata, ha concordato con gli esponenti provinciali di effettuare un sopralluogo per verificare la possibilitĂ di traslocare il Liceo scientifico nei locali che attualmente ospitano la scuola elementare, “al fine di poter dare una migliore e piĂš funzionale sistemazione alle scuole di Latronicoâ€?. “Un possibilitĂ - per il Presidente della Provincia e per il consigliere Di Lascio che si sono dichiarati disponibili a verificarla - che consentirebbe alla scuola primaria di es-
sere allocata in unico plesso e al liceo di trovare un'adeguata sistemazione anche in virtÚ dell'incremento delle iscrizioni, il cui trend appare stabile e consolidato. Il Liceo di Latronico - ha aggiunto Di Lascio - esprime un'ottima qualità didattica e formativa e il Dirigente scolastico ha svolto, negli anni, un lavoro qualificato che oggi pone questa realtà all'avanguardia rispetto ad altre esperienze scolastiche provinciali�. Ultima proposta è giunta dall'assessore De Maria che ha domandato a Robortella e a Di Lascio di seguire con attenzione la richiesta del raddoppio delle corse del trasporto pubblico verso Potenza. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Grande accoglienza ieri sera
Le stimmate di San Pio a Senise
SENISE - Sono arrivate ieri sera, verso le diciassette in piazza S.Biagio, le reliquie di San Pio. Si tratta di alcune scaglie delle stimmate gelosamente conservate in una piccola teca di vetro. Ad accogliere le reliquie, una numerosa folla di fedeli, che ha addobbato a festa i corsi principale e la piazza di approdo e la comunità parrocchiale, a cominciare dai parroci don Mario Lacolla e don Pino Marino. Dopo l’accoglienza, c’è stata una piccola processione e poi la veglia di preghiera. Le reliquie sosterranno fino a domenica, per essere poi accompagnare per il giro degli altri comuni lucani, dove sono destinate ad essere esposte agli occhi dei fedeli del santo che da queste parti sono tantissimi. A Senise, ad esempio, esiste un gruppo di preghiera che ogni pomeriggio del giovedÏ, si riunisce nella chiesa di San Biagio. gia. cos.
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Lavello La zona artigianale versa ancora in uno stato di degrado. La questione approda in Consiglio
Pals, il mistero dei 4 milioni di euro La regione stanzia i soldi ma nessuno sa dove sono finiti LAVELLO - 1.528.302,28 euro e 2.500.000, euro . Questi gli importi dei finanziamenti erogati dalla Regione Basilicata tra il 2003 ed il 2004 , dapprima per il completamento dell'urbanizzazione primaria della zona Pals e successivamente per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del secondo lotto. Ben 4 milioni di euro di cui non si riescono ad apprezzare tangibili segnali. Tra ritardi burocratici, difficoltà tecniche ma soprattutto seri problemi e contenziosi infiniti con le ditte appaltatrici, le aree Pals alla periferia della cittadina dauna rappresentano l'ennesima incompiuta , cattedrale nel deserto, tra le opere pubbliche lavellesi. Resta ancora tanto se non tutto da fare per per gli insedimenti PALS alla periferia del centro abitato nei pressi dell'Hotel San Barbato. Un elenco infinito di disservizi che si allunga giorno dopo giorno. Mancanze e ritardi che non sembrano trovare soluzione. L'area, nella quale si sono insediate diverse attività produttive tra cui anche laboratori di corsetteria, ver-
Genzano di Lucania Operazione dei carabinieri dei Nas
Iniziativa del Pdci
«Carenze igienico-sanitarie» Sigilli a una ditta di ristorazione
“Libera” a Venosa
GENZANO DI LUCANIA - Era privo di autorizzazione sanitaria ed era «interessato - si legge nella nota - da carenze igienico sanitarie. Lo hanno accertato i carabinieri dei Nas di Potenza, nel quadro dei controlli disposti dal comando cc per la tutela della salute tesi a verificare la regolarità dei servizi di refezione scolastica a un laboratorio per la preparazione di pasti destinati a scuole ed ospedali, di pertinenza di una società di ristorazione collettiva. Nella circostanza il Nas operante ha informato il direttore del dipartimento di prevenzione della competente asl che ha disposto l'immediata sospensione delle attività della ditta.
VENOSA - Anche il Pdci di Venosa si mobilità contro le mafie. E’ previsto infatti per il 30 ottobre alle 18 nella sala di via Roma, un incontro dibattito a cui parteciperanno Rocco Pugliese del Pdci e Francesco Castelgrande del Pdci, don Marcello Cozzi e Sabino Altobello. Modera Paride Leporace.
La zona Pals di Lavello
sa in uno stato di degrado. Illuminazione pubblica scarsa e fatiscente, mancanza di strade e marciapiedi, assenza di collaudo per le condotte del gas metano. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di linee telefoniche, fax ed internet. Tombini scoperti, strade non asfaltate e piene di buche rendono poi ancora più gravoso l'accesso all'area anche da parte dei lavoratori, dei corrieri e dei visitatori. Un situaizone che non sembra tri-
vare una soluzione sin dalla giunta guidata da Antonietta Botta. Giorno dopo giorno si accumulano disservizi e carenze e le numerose e reiterate proteste da parte degli imprenditori hanno giovato poco alla sistemazione della nuova area Pals dove si sono da poco insediate nuove aziende. «Una storia di ordinaria follia amministrativa così la definisce il consigliere di opposizione Alfonso Fuggetta della Primavera lavellese che insieme con gli altri
componenti del suo gruppo consiliare si è fatto promotore , con l'aiuto dei consiglieri del Partito Democratico, della richiesta di convocazione del consiglio comunale monotematico sulla situazione delle aree Pals alla periferia di Lavello, chiedendo, tra le altre cose, anche l'intervento in consiglio del direttore dei lavori , del responsabile del procedimento e dei legali rappresentanti delle ditte appaltatrici. «In tempi di magra - fa sapere Alfonso Fug-
getta - la mancanza di risorse diventa un alibi per chi non sa o non vuole amministrare perché oggettivamente diventa più difficile. L'area Pals di Lavello è la testimonianza di come , nonostante le risorse di ci siano l'incapacità amministrativa diventa palese». «La situazione, a distanza di oltre cinque anni dai finanziamenti è sotto gli occhi di tutti nel mezzo della vicenda funzionari, tecnici , ditte appaltatrici e subappaltatrici dove nessuno è mai
precisamente responsabile . A margine dell'intera vicenda ci sono gli imprenditori che stoicamente e con un pizzico di sadomasochismo , nonostante il momento congiunturale drammatico , investono con la speranza che qualcosa accada . «Mi auguro - conclude Fuggetta - che il sindaco Annale e la sua giunta capiscano che lo sviluppo del nostro territorio passa anche attraerso la zona Pals e che Lavello ha una capacità imprenditoriale di primo livello che va incoraggiata, supportata non buttata li in un “pantano”….lo stesso pantano che durante la campagna elettorale il sindaco Annale ha attraversato in lungo ed in largo». Le aree intanto continuano a popolarsi anche in ragione di nuovi spazi richiesti dagli imprenditori locali. Alcune aziende stanno ritardando l'insedimento in considerazione dei notevoli disservizi che potrebbero subire. Qualche imprenditore si è già rivolto ad un legale al fine di poter far luce sulla vicenda ed accellerare i tempi dei lavori. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
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Rionero L’operazione dei carabinieri ha portato in manette complessivamente 6 persone
Droga, oggi gli interrogatori L’accusa: traffico di stupefacenti e tentata estorsione continuata POTENZA - Si svolgerà oggi l'interroga- complessa e articolata attività d'indagine torio di garanzia di Alessandro Cassotta e svolta dall'Arma. In manette sono finiti Umberto MerenGiovanni Plastino, arrestati dai carabinieri della compagnia di Melfi che hanno da, di 23 anni, Sabatino Tozzi, 35, Michele eseguito un'ordinanza di applicazione di Santoro, 37, Francesco Traficante, 46, ritenuti responsabili misure cautelari in dei reati di detenziocarcere emessa dal ne ai fini di spaccio di gip di Potenza Rocco sostanze stupefacenPavese. ti in concorso. Sono accusati di Le indagini condottentata estorsione te dai carabinieri di continuata aggravaMelfi e coordinate ta dal metodo mafiodalla dottoressa Giuso. Le indagini, svolliana Giuliano della te da maggio a setProcura della Repubtembre e coordinate blica della città fededal dottor Francesco riciana, hanno accerBasentini della Dda tato che i quattro nel di Potenza, hanno periodo compreso fra consentito di accergennaio ed ottobre di tare che i due, in più quest'anno hanno efcircostanze, avrebbefettuato attività di ro avanzato richieste trasporto, detenzione estorsive di soldi a e spaccio di sostanze imprenditori e comstupefacenti. mercianti del posto. Nel corso delle attiLa consumazione vità i carabinieri handi ulteriori reati è no sequestrato circa stata impedita con il 1 chilo e 300 grammi loro arresto già avvedi hashish, due autonuto il 6 agosto scor- L’operazione dei carabinieri vetture di grossa ciso per i reati di detenlindrata, strumenti zione e porto abusivo di armi clandestine. Si svolgerà a Melfi, per il taglio ed il confezionamento in doinvece, l'interrogatori delle quattro per- si. Inoltre sono state segnalate alla Prefetsone arrestate a Rionero in Vulture su disposizione del gip del tri- tura di Potenza 16 persone. bunale di Melfi, Luigi Galasso, dopo una f. a.
Dopo Cammarelle, quale futuro per lo sport? RIONERO – A due giorni dal “Cammarelle day” a Rionero si continuano ad esprimere positivi giudizi e lusingheri apprezzamenti per l’iniziativa che ha portato a Rionero in Vulture il campione olimpionico e cittadino onorario di questa città Roberto Cammarelle, medaglia d’oro dei supermassimi alle Olimpiadi di Pechino 2008 nell’agosto scorso. Una presenza che ha richiamato nella cittadina vulturina numerosi appassionati e non del pugilato anche dai paesi vicini particolarmente nel corso della sessione straordinaria aperta del consiglio comunale, che ha registrato la partecipazione delle maggiori autorità civili e militari regionali. Una gran folla ha gremito il pur ampio auditorium del centro sociale “P. Sacco” per applaudire calorosamente il campione olimpico di Pechino 2008. Numerosi gli autografi firmati dal pugile di origine lucana ai fans di ogni età, dai più piccoli ai più grandi si sono affollati attorno a Cammarelle per farsi fotografare insieme a lui e per avere il suo autografo sulla cartolina del manifesto del “Cammarelle day”, che riporta un momento esaltante del combattimento della vittoria nella finale di Pechino, in cui si vede il pugile cinese caduto ai piedi del vincitore Cammarelle. La presenza di Cammarelle ha dato pure l’occasione per evidenziare l’esistenza di non idonee
strutture sportive a Rionero. Infatti, nella mattinata di martedì scorso, durante la visita fatta da Roberto Cammarelle agli studenti del liceo classico di Rionero, ho chiesto al presidente della Polisportiva Rionerovolley, Vincenzo Viggiano, un suo pensiero sulla manifestazione allestita per festeggiare il campione olimpico. «E’ senza dubbio una buona cosa – ha risposto Viggiano - nel senso che noi tutti dobbiamo fare i complimenti a Cammarelle con l’augurio di fare altre imprese come quella dell’olimpiadi. A mio parere questa iniziativa non ha alcun senso se non dà una continuità concreta ai nostri ragazzi di fare sport perché a Rionero, se vogliamo essere seri, le strutture sportive, dove i ragazzi dovrebbero fare sport, sono, nella migliore delle ipotesi, fatiscenti o inesistenti, quindi di che cosa vogliamo parlare: possiamo dire bravo, bene, bis per Cammarelle ma agli amministratori nostri, che vengono a fare la passerella, diciamo che non hanno proprio alcun tipo di merito per mettersi in vetrina perché purtroppo la realtà delle strutture sportive di Rionero è quella che è. Questo credo possa bastare per dare un senso concreto e reale della situazione». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
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L’Udc ha chiesto al sindaco maggiore visibilità
Melfi, verifica programmatica per la giunta targata Navazio MELFI - A causa di alcuni impegni e di sopraggiunti imprevisti, non si è tenuta come da programma, la verifica di governo, chiesta dalla sezione dell'Udc di Melfi. Appuntamento rimandato a questa sera, quando intorno alle venti presso la sala giunta del palazzo di città, il raggruppamento di centro destra che governa a Melfi farà il punto della situazione, prestando orecchio alle istanze che metterà sul tavolo la locale sezione del partito di Casini. Una verifica programmatica si è detto e ripetuto in questi giorni, ed anche il sindaco Navazio conferma: «Al momento non mi è giunta nessuna richiesta di assessorato da parte dell'Udc». Nello scorso consiglio comunale il partito dei democratici di centro, aveva avanzato ufficialmente la richiesta di verifica, dopo che il Sindaco Ernesto Navazio e la lista che lo appoggiava, avevano dichiarato il loro orientamento e la loro scelta di aderire al Pdl. In attesa che verrà composto in consiglio comunale il gruppo unico, si parla di fine febbraio, l'Udc vuol capire a fondo la situazione e soprattutto comprendere che spazio ci sia all'interno di questa maggioranza che non è più "Melfi 2001" più Forza Italia ed in parte AN, ma appunto Popolo delle Libertà. Un contesto che da un punto
di vista politico è differente rispetto alle posizioni regionali e nazionali assunte dall'Udc. Inoltre anche se ufficialmente l'argomento viene deliberatamente sottaciuto, l'Udc chiede una maggiore visibilità a questa giunta, che se espressamente non vuol dire automaticamente assessorato, potrà comunque significare occupazione di postazioni importanti. Alla verifica di questa sera, porrà massima attenzione anche la locale sezione di An che a sua volta è pronta a chiedere lumi al Sindaco Navazio. Il partito di Fini si sente un corpo estraneo a questa maggioranza ed è evidentemente stanca di svolgere la parte di coloro che appoggiano incondizionatamente il centro destra nonostante di fatto non vivano in prima persona l'attività della giunta. Una situazione paradossale che non piace affatto al direttivo e alla base del partito che potrebbe basarsi sulle richieste dell'Udc, per rivendicare un ruolo maggiormente rilevante rispetto a quello marginale assunto finora. Nel frattempo l'Udc ha promosso un incontro pubblico che si terrà domenica 9 novembre per affrontare le questioni del rifacimento di Piazza Umberto I e Piazza Mancini largo stazione). Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
LA CURIOSITA’
Rapolla, raccolta una zucca di 48 chili
RAPOLLA - Non è certo il guiness dei primati, ma una zucca di 48 chili raccolta a Rapolla da Nicola Intana, fa sicuramente notizia. In Basilicata, del resto, non si vede tutti i giorni una zucca di queste dimensioni, lontanto, comunque dal record modiale che è di 604 chili.
Melfi
Melfi
Nasce Raccolta la “Nuova delle olive Italia” A rischio per il Pdl la qualità MELFI – Si chiama “Nuova Italia per il Pdl”, la nuova associazione culturale e politica che nasce in cittàe a comunicarlo è stato ieri il responsabile del nuovo soggetto, il consigliere comunale e Presidente del Consiglio della Comunità Montana Mauro Masserini. «Una associazione nuova, che si muove nell’ambito di An e che punta verso il Pdl – ha affermato ieri – e che ha sede a Melfi con cento iscritti, pronti a regolarizzare a breve la propria posizione». Una realtà nuova, che si è mossa sul territorio anche in altre realtà provinciali, come nel caso di Avigliano, come durante la chiacchierata con la stampa affermato ancora dallo stesso Masserini, analizzando la situazione della nuova associazione, ma poi ha aggiunto «se pensiamo che da poco più di venti giorni ci si è mossi a favore della nuova realtà, culturale e politica, si comprende che si è fatto certo un buon lavoro nella fase attuale, e ricordo che ci ispiriamo a Tisci, in ambito regionale e ad Alemanno, sindaco di Roma per quel che concerne i rapporti in ambito nazionale». Una novità che potrebbe interessare anche la posizione di Masserini in seno al Consiglio Comunale di Melfi «certo, mi permette di poter indicare il mio essere indirizzato verso il Pdl e di comprendere come si posizioneranno altri soggetti politici in città». Antonio Baldinetti
MELFI - Come tradizione durante la stagione autunnale, sono impegnati senza soluzione di continuità i proprietari di boschi e terreni agricoli nell’area del Vulture melfese. Appena conclusa la campagna delle castagne, infatti, si è già tornati al lavoro per la vendemmia e la raccolta delle olive. Se la stagione particolarmente siccitosa ha messo a dura prova i castagneti, lo stesso sta accadendo per le piante di olivo. Discorso diverso va fatto invece per il vitigno dell’Aglianico. L’estate torrida e la mancanza di piogge autunnali mette a rischio la produzione dell’olio ma le frequenti escursioni termiche hanno fatto si che la qualità dell’uva sia ottima. Quasi conclusa la vendemmia del moscato, l’uva bianca dell’Aglianico, nei prossimi giorni si passerà alla raccolta delle più corpose uve nere dalla cui fermentazione si otterrà un vino lucano sempre più stimato in Italia ed all’estero. Gli oliveti situati nelle zone d’ombra, viceversa, hanno risentito in modo più lieve delle anomalie climatiche. Su questi alberi si trovano frutti più pesanti ed in grado di offrire una resa sensibilmente maggiore. Dopo il flop della raccolta delle castagne, ora anche le olive del Vulture rischiano la stessa sorte. Vittorio Laviano
Matera Venerdì 24 ottobre 2008
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Potenza
Pagano 150 euro per il viaggio e il biglietto del match col Real Madrid ma si fermano a Bari
Truffati venti tifosi juventini Fantomatico venditore colpisce anche centinaia di pugliesi NIENTE Juventus ma una truffa da 150 euro. E’ la disavventura in cui sono incappati una ventina di tifosi juventini di Matera che erano pronti a vedersi la sfida di Champions League contro il Real Madrid. La truffa avrebbe coinvolto anche altri tifosi della vicina Puglia, si parla di diverse decine di persone truffate da un fantomatico venditore che aveva venduto un pacchetto di un’agenzia fantasma. I venti tifosi della Juventus sono stati truffati da questo “falsone autentico” che tramite dei volantini diffusi in città, è riuscito a carpire la buona fede di chi avrebbe voluto godersi lo spettacolo dal vivo. La gara era di tutto rispetto, Juventus - Real Madrid, qualificazioni di Champions League, in programma lo scorso martedì. Il pacchetto organizzato da una fantomatica agenzia “Viaggi e Programmi” costava 150 euro e prevedeva la consegna della “ borsa del viaggiatore” cioè biglietto della gara in tribuna laterale ovest per lo stadio Olimpico di Torino, la sciarpa ricordo dell'evento e il viaggio fino a Bari in un bus navetta, mentre da Bari a Torino in un pullman gran turismo per raccogliere tutti i tifosi provenienti da altri comuni del ba-
rese con arrivo a Torino previsto nel pomeriggio. Tutto sembra procedere per il verso giusto ai giovani tifosi incorsi in questa disavventura. L'appuntamento per la mezzanotte di lunedì in piazza della Visitazione è rispettato, l'elenco dei tifosi con nome e cognome per il biglietto nominativo e il pagamento del pacchetto (150 euro) avviene nel bus navetta messo a disposizione. Poi giunti a Bari il factotum dell’agenzia si è dileguato dopo aver concesso una pausa di ristoro prima di partire alla volta di Torino. Una beffa autentica. Con il passare del tempo il gruppo dei tifosi aumenta ma dell'organizzatore che più volte ha camuffato la voce si perdono le tracce e il telefonino diventa inevitabilmente irraggiungibile, lasciando tutti a piedi. La truffa è completa ma l'amaro in bocca dei tifosi si trattiene per altre due ore nel capoluogo pugliese prima di fare ritorno in città con lo stesso bus navetta rimasto a disposizione dei materani. Il furbacchione di turno ha garantito solo il bus navetta da Matera a Bari e viceversa che ha regolarmente pagato nel viaggio di andata dopo aver riscosso dai partecipanti. «Mi ero organizzato da tempo per ve-
La rete del vantaggio della Juve sul Real Madrid
dere questa partita» ci confida uno dei tifosi delusi, vittima della truffa, che però preferisce rimanere anonimo, «vederla in televisione mi ha rammaricato moltissimo. Sono stato ripagato da sua maestà Del Piero. Questa esperienza mi porta a diffidare di tutti, la prossima volta starò più attento a partire dalla prossima sfida». Molti di questi ragazzi finisce per presentarsi alla spicciolata e raccontare l’avvenuto alle forze dell’ordine di Bari, Matera o del rispettivo comune di appartenenza. Sarebbero addirittura 700 i casi verificatisi con le medesime circostanze ma su questi numeri non c’è ovviamente conferma anche perchè non tutti hanno trovato il tempo ed il coraggio di sporgere denuncia. Ormai queste truffe si ripetono e a nulla valgono le raccomandazioni delle società sportive che invitano a diffidare dei siti che si spacciano per ufficiali nell' immenso universo di Internet. La sfida di cartello di Champions League svanisce e non si riesce a godere neanche in tv, ma la finezza di Del Piero ripaga i delusi che meritano un posto in prima fila o perlomeno un forza Juve. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
34 Matera Corsi biennali per “Tecnico dei servizi all’assistenza alla persona” e “Tecnico di salute e benessere” Venerdì 24 ottobre 2008
Al “Morra” competenze vincenti Siglate due convenzioni con l’Azienda sanitaria locale 4 SONO state siglate ieri dall'Azienda sanitaria locale numero 4 e dall'Istituto superiore per i servizi sociali “Isabella Morra” due convenzioni per l'avvio di corsi di formazione finalizzati alla creazione delle figure professionali di “Tecnico dei servizi per l'assistenza alla persona” e di “Tecnico di salute e benessere”. I documenti sono stati firmati dal commissario dell'Asl 4, Domenico Maroscia, e dal dirigente dell'istituto, Donato Ferrara. I corsi coinvolgono le classi quarta A degli indirizzi per i servizi sociali e quarta A indirizzo chimico-biologico. Hanno la durata complessiva di 600 ore ciascuno e prevedono anche attività di stage presso le strutture ospedaliere. Le lezioni del corso post-qualifica di “Tecnico dei servizi per l'assistenza alla persona” interessano 19 studenti. L'intesa, riferita alla terza area professionalizzante della scuola, coinvolge gli alunni per l'anno scolastico 2008-2009. Il programma è finalizzato a realizzare una nuova figura professionale, che abbia competenze per soddisfare direttamente e indirettamente i bisogni assistenziali della persona con la quale stabilisce una relazione professionale. «I corsi - ha detto Maroscia creeranno figure professionali in settori che manifestano bisogni specifici. La presenza, per esempio, di badanti, ha sopperito a una domanda precisa che va qualificata. L'avvio dell'attività formativa in questo settore è una risposta concreta, che può creare occupazione. Anche i soggetti che vengono dall'Est, che non parlano la nostra lingua e non hanno competenza specifiche, vanno professionalizzati. E' necessario affidare i pazienti a figure che hanno un titolo riconosciuto.». Il dirigente scolastico Ferrara ha evidenziato «la proficua collaborazione con la Asl che potrà essere estesa anche ad altri settori». Presenti anche Vito Gaudiano direttore sanitario dell'Asl 4 e Mario Trifiletti, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale che hanno ribadito l'importanza di formare personale con qualifiche e preparazione. Duecentoquaranta ore delle seicento previste si svolgeranno nell’ambiti di uno stage formativo presso l’Asl 4. La Asl 4, infatti, fornirà i docenti, e aprirà agli studenti le porte delle proprie strutture aziendali, impegnandosi a favorire l'apprendimento degli allievi da formare nell'ambiente di lavoro, a fornire all'Istituto elementi per la valutazione dell'esperienza acquisita, a mo-
Trasferimenti, decurtazioni, risorse i motivi di discussione
Assemblea in Tribunale malcontento nel personale Il tribunale di Matera in via Moro
L’esterno dell’istituto Isabella Morra
nitorare il comportamento dei formandi, a far rispettare tutto quanto concerne la tutela della privacy negli ambienti sanitari. Le attività di formazione saranno coordinata dal Centro Studi Qualità Formazione Ricerca e dall' Ufficio Formazione
E.C.M, Tirocini della Asl 4 . Referenti dei progetti sono il dottor Giuseppe Ditaranto, responsabile del Centro Studi della Asl n. 4 e il professor Donato Ditaranto per l'Istituto professionale “Isabella Morra''. r.montemurro@luedi.it
L’ex senatore interviene a difesa di due esponenti del suo partito
La Corte dei Conti condanna ex sindaci Salvatore Adduce: «ingiuste vessazioni» «LA DECISIONE della Corte dei Conti di chiamare gli exsindaci di Matera, prof. Manfredi e dr. Minieri, insieme alle giunte comunali a pagare 300 mila euro per aver consentito la progettazione della SS 99 Matera - Altamura, di cui non discuto la probabile legittimità, appare come uno schiaffo all'impegno strenuo di amministratori locali a favore dei territori da questi rappresentati». E’ quanto sostiene Salvatore Adduce ex senatore e componente del partito Democratico in merito ad alcune recenti decisionid ella Corte dei Conti riferite alla progettazione ai lavoro della strada statale 99 Matera.-Altamura. «Ricordo a tal proposito quanta fatica e quanto lavoro sindaci, assessori comunali e provinciali, parlamentari e consiglieri regionali dedicarono all'annosa vicenda dell'ade-
guamento della SS 99 che finalmente, almeno per il tratto lucano, sta per essere completata» scrive ancora lo stesso senatore Adduce nel corso di una nota. «Senza la spinta coraggiosa di quei Sindaci, di quegli amministratori sicuramente la strada non sarebbe stata adeguata. Senza l'impegno corale dei rappresentanti del nostro territorio su quel tratto di strada ancora oggi ci sarebbero morti e feriti. Mi auguro e soprattutto lo auguro agli interessati che la decisione della Corte dei Conti possa essere rivista per evitare che amministratori locali siano vessati semplicemente per aver fatto gli interessi della comunità» conclude Salvatore Adduce nel suo breve intervento. «Per questo a loro esprimo la mia personale solidarietà»..
SI È TENUTA nell'aula d'udienza del Tribunale di Matera un'assemblea del personale amministrativo in servizio nel Tribunale e nella Procura della Repubblica di Matera, nella Sede distaccata di Pisticci, negli Uffici del Giudice di Pace del Circondario e degli Uffici NEP. L'assemblea promossa dalla RSU presso il Tribunale e la Procura ha suscitato notevole interesse tra i dipendenti ed ha registrato numerosi interventi. Gli argomenti trattati hanno riguardato gli effetti negativi sul piano nazionale e locale dei vari interventi operati dal decreto legge 112/2008 , convertito nella legge n. 133/2008, sia a livello di tagli di risorse, sia di riduzioni di personale. «Particolare malcontento suscitano poi le decurtazioni in materia di retribuzioni - soppressione di risorse per il fondo unico di amministrazione, insufficienti risorse a base dei rinnovi contrattuali per il 2008-2009 - assolutamente incapaci di recuperare il potere d'acquisto dei salari eroso dall'inflazione» si legge in una nota a conclusione dell’assemblea. «Il malcontento viene poi aggravato dalla campagna denigratoria di natura mediatica nei riguardi di tutto il pubblico impiego e in particolare dalla mancata attivazione delle procedure di riqualificazione del personale dipendente del Ministero della Giustizia. L'assemblea si è fatta carico di evidenziare alcune misure razionali ed operative che, senza spese ed anzi con recupero di risorse come ad esempio la revisione della distribuzione geografica degli uf-
fici con soppressione ed accorpamento di uffici sottodimensionati - sarebbero molto più efficaci di quelle annunciate. A queste riforme strutturali vanno necessariamente affiancate riforme di carattere normativo quali lo snellimento del processo civile e di quello penale, la depenalizzazione dei reati minori, il riordino della normativa sulle notificazioni in materia civile e penale anche per adeguarle al processo telematico. Particolare risalto è stato poi dato alla situazione degli uffici del circondario che oltre alla cronica carenza di infrastrutture comune a tutta la regione - scontano la pressoché inesistente presenza di personale amministrativo». L'assemblea si è riservata l'adozione di altre iniziative tese a tutelare la dignità dei dipendenti sia sul lavoro che nella società. Si è deciso infine di portare a conoscenza degli Uffici superiori e di tutte le Autorità interessate, nonché alle sigle Sindacali Nazionali la situazione. «Questi ultimi sono chiamati ad adottare iniziative finalizzate al puntuale adempimento contrattuale in materia di trasferimenti del personale - gli ultimi già deliberati sono stati inopinatamente bloccati - , in materia di retribuzione quanto al reperimento delle risorse per le posizioni organizzative, alla stipula delle polizze di assicurazione per la responsabilità civile dei funzionari di area C, al reperimento delle risorse per la formazione e l'espletamento delle funzioni e dell'incarico dei rappresentanti dei lavoratori sui luoghi di lavoro».
Bando per assumere 3 geometri
Tenta di rubare in un supermercato Arrestato dalla polizia in piena notte
SONO STATI pubblicati gli avvisi pubblici per l'effettuazione del colloquio per l'assunzione a tempo pieno e determinato, per la durata di nove mesi, di tre geometri, categoria C1, e di un istruttore direttivo laureato in Scienze Agrarie e Forestali con particolari esperienze in attività di gestione di parchi e giardini urbani, categoria D1. I geometri, con particolare esperienza di contabilità di cantiere, saranno adibiti alle attività di istituto per il supporto all'Ufficio Pisu, per il completamento e la relativa rendicontazione dei singoli progetti. L'agronomo collaborerà con l'Ufficio Pisu per il compimento di numerosi interventi attinenti ai parchi urbani. Alla scadenza, il contratto potrà essere eventualmente rinnovato per una sola volta, a giudizio insindacabile dell'Amministrazione Comunale, in relazione alle esigenze del servizio e comunque non oltre la durata residua del Pisu.
E' più forte e incisiva negli ultimi giorni la presenza della polizia nella città dei Sassi. E' stato anche grazie ai controlli straordinari predisposti dal questore di Matera Carmelo Gugliotta che il tempestivo intervento degli agenti della questura ha permesso, nella notte tra mercoledì e giovedì, di sventare un furto nel supermercato Diva, in piazza Sedile. Le manette sono scattate per il trentaduenne F. C.. I poliziotti, giunti in loco, hanno notato un vaso girato, utilizzato come scala, una grata aperta e, dopo aver fermato alle due meno un quarto di notte F. C., nelle tasche
Il Comune ha pubblicato un avviso per un istruttore in scienze agrarie
I requisiti per l'ammissione alla selezione, le modalità e i termini per presentare la domanda, oltre ai documenti da allegare, sono disponibili sul sito del Comune di Matera all'indirizzo www.comune.mt.it. La scadenza dell'avviso pubblico è fissata alle 13 del giorno 5 novembre 2008.
Nella foto, una pattuglia della polizia
hanno rinvenuto parte del bottino e un cacciavite utilizzato per forzare la grata e introdursi nel supermercato. “A seguito di una serie di furti che si sono verificati in città, da una settimana sono raddoppiati i controlli della
Squadra Mobile e della Squadra Volanti - ha affermato il capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino - Ci sono pattuglie suppletive, c'è un maggior controllo anche da parte della sezione antirapina”. Nelle fasce orarie 18-24 e 0-7 i controlli sono raddoppiati sia in termini di pattuglie sia in termini di uomini. Oltre alla sicurezza percepibile per chi vive nel territorio, c'è una maggiore presenza di poliziotti nelle vie di accesso e di esodo. A Matera, inoltre, negli ultimi due giorni sono state controllate 140 auto e 240 persone. r.montemurro@luedi.it
Matera 35 I capigruppo di maggioranza: «L’aumento ad 1 euro non è stato ancora deciso, vedremo» Venerdì 24 ottobre 2008
«Parcheggi, decisione aperta» Lunedì in Consiglio comunale saranno sciolte le riserve «SULLA QUESTIONE dei parcheggi la maggioranza non ha ancora preso alcuna decisione. L’aumento ad un euro per la sosta oraria nelle aree blu non è stata ancora deciso. Le scelte si faranno in Consiglio comunale». Il capogruppo di Forza Italia Pasquale Stella Brienza spiega la posizione della maggioranza che sostiene il sindaco Buccico in riferimento alle ultime riunioni in commissione che riguardano il bando per la gestione dei parcheggi e gli indirizzi predisposti dal dirigente del settore. Stella Brienza chiarisce anche di parlare a nome degli altri capigruppo di maggioranza Cappella, Lorusso, Toto e dei consiglieri indipendenti Tataranni ed Angelino. «La maggioranza come del resto il sindaco è aperta e disponibile alle proposte ed agli emendamenti che dovessero essere presentati. Non è stata ancora presa alcuna decisione su questo eventuale provvedimento che lunedì arriverà in Consiglio, al momento è prematura qualsiasi valutazione. Lunedì potremo parlarne con maggiore cognizione di
IL CASO AREE BLU -Michele Lamacchia
«Cambi il sistema»
Pasquale Stella Brienza e Giuliano Cappella
causa». In base però ad opinioni e voci che si rincorrono in queste ultime ore il provvedimento riferito all’aumento della sosta oraria ad un euro troverebbe, non solo nell’opposizione, ma anche nella maggioranza una generale opposizione così come era già stato espresso nel corso della prima commissione comunale in cui era
stato portato il provvedimento. Allora la volontà di opporsi era stata prevalente e sembrava aver superato e aggirato ogni problema. Nella commissione di martedì però, alla presenza anche del sindaco, era stata presentata una bozza riveduta in alcuni aspetti ma che conteneva ugualmente il provvedimento di aumento della so-
sta oraria ad un euro. Poi un nuovo dibattito aspettando possibili emendamenti ed una bozza definitiva che sarà quella che arriverà in aula dove si decideranno e si assumeranno le scelte che riguardano anche i parcheggi e la sosta oraria. Lì si capirà davvero se si intende o meno fare questo aumento. p.quarto@luedi.it
Cause e rimedi di un pericolo incombente per la Basilicata
Più formazione e cultura dell’impresa le ricette contro lo spopolamento Lo spopolamento in Basilicata: cause e rimedi. Un tema che lascia spazio a digressioni infinite, un nodo, una matassa da sbrogliare, ormai in recrudescenza. Un dramma umanitario. Lo definisce il senatore Cosimo Latronico, presente lunedì, al dibattito sul tema organizzato dal preside Rocco Zagaria , presso l'I.T.C. Loperfido. Per l'esponente del Pdl bisogna ripartire dal lavoro: risorse naturali, risorse finanziarie e capitale umano non fanno certo difetto alla nostra terra, c’è da indottrinare, però, la cultura dell'impresa, dell'impresa tramite formazione qualificata supportandola con gli appositi fondi, che, anche per questo sestennio, non mancheranno alla nostra Regione, e poi, dare visibilità alla formazione con bilanci delle competenze, perchè risorse umane qualificate attirino investimenti. «Dobbiamo iniziare», continua Latronico «a negoziare quello che abbiamo, ed allora, perchè non pensare di imporre la nostra voce al cospetto degli interlocutori petroliferi come Eni, Total pretendendo adeguate contropartite di sviluppo, alla stregua di Mattei ai tempi del metano e dell'indotto chimico». Parte da un assunto diverso l'intervento di Vincenzo Santochirico, assessore regionale del Pd, parafrasando un affermazione, in altri contesti, di Defilippo: «è impensabile che i laureati possano trovare tutti lavoro in Basilicata, perchè la capacità di attrarre delle imprese lucane non consente questo, anzi, tanto più alta sarà la formazione, tanto più lentamente avverrà l'inserimento in aziende ancora da un basso profilo professionale. Non è sbagliato pensare, invece, al ripopolamento aumentando la qualità della vita, in termini di servizi di pubblica utilità, in termini di pic-
cole e medie imprese del tempo libero, dobbiamo mettere da parte l'invidia, discernere gli investitori stranieri animati soltanto da voglia di colonizzare da quelli che vogliono, insieme a noi, crescere ed aiutarci in periodi di difficoltà (Coca cola che ha assorbito le acque minerali), accogliere gli immigrati che possono coprire quei lavori ormai snobbati dai nostri giovani, monitorando scongiurate, ma possibili, conflittualità sociali». Un bel dibattito intermezzato da un uditorio attento, in casi isolati scettico sulle buone sorti, in più occasioni propositivo come quando si è sollevata l'esortazione alla biopolitica della vitalità, a spegnere le televisioni generaliste propellenti all'ignoranza, e accendere gli occhi sulle nostre realtà per prendere coscienza di chi siamo, cosa abbiamo e dove vogliamo arrivare caldeggiando quelle agognate lauree che non possono e non devono protendere sul baratro dell'analfabetismo di ritorno. Francesco Giusto matera@luedi.it
LA scelta, effettuata anni addietro, tesa a dotare il Centro Cittadino di parcheggi a pagamento era dettata dalla consapevolezza di risolvere, almeno in parte, il problema della sosta delle auto. Ciò al fine di permettere un più veloce turn over delle auto ottenendo maggiore facilità di parcheggio. In vista del nuovo bando per la gestione dei parcheggi a raso e coperti è d'obbligo fare delle riflessioni anche solo per evitare tutti gli errori e le leggerezze che hanno contraddistinto il periodo precedente e che hanno portato solo contenziosi e nessuna entrata per le casse comunali. Il Consiglio Comunale, che è sovrano, deve dare precisi indirizzi alla Giunta al fine di eliminare discrasie che oggi sono sotto gli occhi di tutti i cittadini. E' necessario porre l'attenzione ed eliminare, in primis, il sistema sanzionatorio che attualmente viene applicato agli utenti escludendo categoricamente la contestazione immediata dell'infrazione dando la possibilità all'automobilista di poter pagare entro le quarantotto ore successive. Gli atteggiamenti vessatori posti in essere nei confronti degli utenti con sanzioni che superano di decine di volte il valore del ticket sono inspiegabili se effettuati da una Società che divide questi proventi con l'amministrazione Comunale. Inoltre, la proposta fatta dalla maggioranza che prevede l'aumento della tariffa del 30% portandola ad un euro/ora non ha nessuna giustificazione visto che gli introiti sono a totale carico della ditta che si aggiudicherà il servizio. Da chi scaturisce questa richiesta di aumento tariffario?
I tre sindacati
«Tutela per i lavoratori» LE Organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil sono state ascoltate in Commissione Lavori Pubblici e Mobilità del Comune di Matera. Tale audizione era stata richiesta dalla parte sindacale al fine di rappresentare alcune problematiche relative al personale in servizio, vista la prossima approvazione da parte del Consiglio Comunale degli indirizzi sul nuovo bando per la gestione dei parcheggi pubblici. In particolare, hanno richiesto di inserire nel bando esplicita clausola che salvaguardi gli attuali livelli occupazionali e che premi quelle offerte che incrementino il monte ore contrattuale dei lavoratori. Infatti, oggi, i parcheggiatori hanno contratti a 28 ore settimanali, con stipendi mensili medi di 700, nonostante, nel corso della gestione ATI SISAS, siano diminuite le unità originariamente in servizio (per pensionamento, morte o recesso volontario). Tale riduzione del numero di addetti, però, non ha determinato, l'incremento del monte ore settimanale dei lavoratori ancora in servizio, nonostante vi siano accordi sindacali, sottoscritti anche dalla precedente Amministrazione, che dispongano in tal senso. È evidente che il nuovo appalto costituisce l'occasione per provare a dare una soluzione a questa vertenza.
Cosimo Latronico e Vincenzo Santochirico
Il sindaco Buccico ha ospitato il console onorario dell’Honduras Lucia Memoli
«Incontro utile per possibili collaborazioni» «Un incontro fruttuoso per verificare le occasioni di scambio e le opportunità che possono derivare da una possibile collaborazione». Così il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha commentato l'incontro con il console onorario di Honduras a Salerno Lucia Memoli, avvenuto in mattinata al sesto piano del Comune. «Occasioni come queste permettono di instaurare rapporti importanti in vari settori, che possono essere quello manifatturiero e artistico, viste le tradizioni dei due paesi nel campo delle ceramiche, e soprattutto quello turistico. Il turismo per noi rappre-
senta una risorsa fondamentale, e questi colloqui con il paese centroamericano sono indirizzati anche nell'ottica di un incremento dei flussi».
ciale nella città dei Sassi, ha portato in regalo al Comune di Matera “L'Escudo de Armas”, scudo nazionale in legno, che rappresenta la storia e riporta la data dell'indipendenza del paese Il console (1821). onorario «Il nostro obiettivo - ha dell’Honduras spiegato il Console - è quelMemoli lo di trasferire competenze e conoscenze di Matera nel territorio hondureno, magari attraverso uno scambio di conoscenze che coinvolga anche il nostri sito patrimonio Unesco, rappresentato dalla città di CoIl sindaco ha reso omag- ban. A Matera ho trovato gio al Console di un libro in una popolazione accoglienricordo del fotografo mate- te e simpatica, proprio serano Rosario Genovese, condo le tradizioni e la culmentre il console Memoli, tura neo latina che accomualla sua prima visita uffi- na i nostri paesi”.
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Matera
Venerdì 24 ottobre 2008•
ilQuotidiano
TRASPORTI
AUGURI A...
TAXI MATERA 3332685173
Francesco
LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
AUGURI A...
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
Giuseppe e Filomena
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Oggi i coniugi Giuseppe e Filomena Locantore festeggiano i loro primi sessanta anni insieme. Sono infatti stati legati uno all'altra il 24 Ottobre 1948 nella chiesa Madre dedicata ai SS Apostoli Pietro e Paolo. Il marito si è occupato di agricoltura, mentre la moglie lo ha aiutato e accudito la famiglia. Hanno avuto due figli e 5 nipoti. Oggi festeggiano le nozze di diamante, un traguardo davvero importante.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
POST - IT Poesie di Levi a Palazzo Lanfranchi NEL pomeriggio di oggi, alle ore 17,30, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi la presentazione del volume : Poesie di Carlo Levi , edito da "Donzelli". Interverranno, oltre alla curatrice della pubblicazione , Silvana Ghiazza dell'Università di Bari, Guido Sacerdoti, presidente della Fondazione Carlo Levi di Roma. Coordinerà l'incontro Mimmo Calbi del Liceo classico di Matera , mentre Massimo Lanzetta , dell'Associazione "Citta dei Sassi", reciterà alcune poesie di Levi.
Mostra ceramica artistica PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola”, la mostra “Ceramica artistica Cappelluti- Annunziata . Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d'arte ,prodotte nella prima metà del '900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera ,con l'intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora poco nota. La Mostra sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 Ottobre il lunedì dalle 14.00 alle 20.00 e dal martediì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00.
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Linux Day all’Informagiovani
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DOMANI l'Informagiovani Incentro di Matera ospita il Linux Day 2008. L'appuntamaento è in via Ridola 22 - 25 ottobre 2008. La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in molte città italiane, ha lo scopo di promuovere l'uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero. Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) Dalle 18 sarà possibile installare GNU/Linux sui propri pc.
“In vino veritas”, presentazione lunedì PRESENTAZIONE alla stampa lunedì 27 ottobre alle 10.30 presso la sede dell'Ente Parco della Murgia Materana - via Sette Dolori, 10 a Matera dell’iniziativa “In Vino Veritas 2008” che si svolgerà sabato 1 novembre nell’Abbazia e tra i vicoli di Montescaglioso. In Vino Veritas 2008 (grande festa del vino di Basilicata per un itinerario tra storia, degustazioni, laboratori e spettacoli) è anche laboratorio di degustazione, mostre sui fondi di botti, e una campaga sul sociale contro l'abuso di alcol.
Rassegna di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
CINEMA
0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI
• COMUNALE • Matera 0835-334116 Wall E 17,30-19,30-21,30
•CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 La mummia 19,30-21,45
• KENNEDY • Matera 0835-310016 Mamma mia 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Wall E 17,30-19,30-21,30
CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30
•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Sfida senza regole 21
• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 L’uomo che ama 18 - 19,45- 21,30
CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Ferrandina Zito: «Un’occasione di sviluppo per il settore agroalimentare»
Prodotti tipici in vetrina a Torino FERRANDINA - Produzioni di qualità in primo piano . L'azienda Di Gilio Antonio, il Salumificio Ferrandinese D&D di Angelo De Stefano, Oroverde Lucano e l'Associazione Produttori Allevatori Lucani di Ferrandina, dopo aver partecipato alla manifestazione, promossa dalla Provincia, "Matera... una Provincia da Gustare" svoltasi a Milano dal 10 al 14 ottobre, tornano a promuovere i prodotti tipici “made in Ferrandina” e il territorio al Salone del Gusto di Torino che, inaugurato ieri, chiuderà i battenti lunedì prossimo. «Un’altra vetrina di prestigio per l’agroalimentare locale, utile a incrementare lo sviluppo di Ferrandina, nonché dei nostri prodotti» Così ha commentato la partecipazione del nutrito
gruppo di aziende ferrandinesi alle due importanti kermesse internazionali, l'assessore comunale all'Agricoltura Rocco Zito. «Dopo aver ascoltato i produttori soddisfatti dell'evento milanese - fa sapere l’assessore - mi auguro che queste promozioni possano rappresentare un volano per il settore agro-alimentare, che rappresenta il futuro dell'economia locale. A tal proposito - assicura l'Amministrazione comunale di Ferrandina vuole essere vicina ai produttori ed essere al servizio di tutti per crescere insieme e fare il bene della comunità. Certo delle capacità dei produttori locali - conclude l’auspicio è che rassegne di questo genere possano contribuire ad un incremento delle produzioni di qualità e
a superare le difficoltà economiche del momento». Tra le regine di questa edizione del Salone del Gusto senza dubbio l’oliva nera al forno che, per la prima volta, sarà presente a Torino fregiandosi della chiocciolina di Slow Food. Un riconoscimento, quello ottenuto dalle aziende Oroverde e Lacertosa, riunite in un patto di filiera, che dà valore aggiunto a una delle produzioni tipiche di Ferrandina. A rafforzare la fama delle olive infornate come prodotto per gourmet, anche la Obelanum che ha rappresentato Ferrandina con uno stand a Orizzonti lucani, la fiera enogastronomica promossa dalla Regione. La cooperativa di produttori, infatti, ha già percorso, da circa due anni, la strada del Patto di filiera
aderendo a “ Olivicola lucana” del Ministero per le Politiche agricole e forestali che conta su 60 soci e riunisce circa 4500 produttori. L’oliva al forno di Obelanum ha, peraltro, ottenuto la tracciabilità da Ceck fruit, un istituto terzo di assoluto prestigio. Un elemento che di certo rafforza il percoroso per il riconoscimento del marchio Dop per le olive infornate. «Per raggiungere questo obiettivo comune - è la proposta di Donato La Raia di Obelanum- sarebbe utile dar finalmente vita ad un Comitato promotore. L’adesione a più patti di filiera, da questo punto di vista, aggiunge e non toglie. Il passo successivo il marchio per l’extravergine di maiatica». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Panasonic in affanno Lavoratori preoccupati VALBASENTO - Venti di crisi sempre più forti spirano anche dalle parti della Panasonic. Le commesse, ormai da troppo tempo, scarseggiano e ombre sul futuro dello stabilimento di componentistica elettronica si allungano minacciose. In attesa di conoscere il proprio destino, nella giornata di oggi i lavoratori saranno con l’attenziore rivolta all’incontro previsto presso la sede di Confindustria di Matera, dove si riuniranno il management aziendale e il sindacato dei chimici. Il vertice è stato fissato per le ore 17. Difficile pronosticare se l’azienda si limiterà a chiedere il ricorso agli ammortizzatori sociali, o un taglio del personale. Una cosa è
certa: tra gli operai l’ottimismo non è di casa. A confermarlo c’è la mancanza di un piano industriale, di cui il sindacato ha fatto richiesta da tempo inutilmente. mar.aga
Irruzione della Squadra Mobile, forse intendeva difendersi da un probabile agguato
A Pomarico si preparava la guerra In manette un pregiudicato che nascondeva armi in casa POMARICO - La calibro 9 a matricola abrasa era nascosta in un tascapane con logo della Federcaccia, infilato sotto alcune masserizie, mentre il fucile calibro 45 era sistemato tra le tubazioni di uno sgabuzzino. Con le accuse di ricettazione, detenzione illegale e alterazione di armi, gli uomini della Squadra Mobile della questura di Matera hanno arrestato a Pomarico, ieri mattina, il quarantatreenne Francesco Lenge. I particolari dell'arresto sono stati forniti dal capo della Squadra Mobile, Nicola Fucarino, nel corso di una conferenza stampa. Durante una perquisizione nell'abitazione dell'uomo, che ha precedenti penali per reati contro il patrimonio, la polizia ha rinvenuto una pistola “Beretta” calibro 9, con il numero di matricola abraso e quindici proiettili modificati. La lunghezza di questi ultimi, infatti è di 21 millimetri e non 19, inoltre sono a testa piatta (particolarità che consente di perforare il corpo sfondandolo) e a piombo dolce (caratteristica che permette, come se fosse una granata, di squarciare il corpo: questo tipo di proiettili, come ha specificato il capo della Mobile Fucarino, è fatto per straziare e offendere al massimo). Secondo la ricostruzione della polizia, la pistola era stata rubata nel maggio del 2004 a una guardia giurata in servizio a Pomarico. Nel corso della perquisizione nella casa di Lenge, gli agenti hanno trovato anche un fucile calibro 45 (la sua potenzialità offensiva sarà valutata con una perizia) senza munizionamento, sulla cui provenienza sono in corso ulteriori indagini. Presumibilmente, Lenge possedeva quelle armi per difendersi da Antonio Grieco, conosciuto a Pomarico come “il professore”.
Pisticci, il sindaco Leone ospite dei lucani in Canada
Francesco Lenge (foto Videouno)
Per Grieco, che gestiva il traffico di droga tra Pomarico, Miglionico e Ferrandina, lo scorso 4 dicembre, scattarono le manette (con lui in carcere finirono altre 24 persone) nell'ambito dell'operazione Reset. Gli uomini della Mobile hanno effettuato undici perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di persone, recentemente scarcerate, proprio a seguito di “Reset”. «Dopo la scarcerazione queste persone erano attenzionate dai nostri uomini. -ha affermato Fucarino- Risulta agli atti della Mobile che proprio Grieco, per non perdere l'egemonia del traffico di droga a Pomarico, Miglionico e Ferrandina, aveva ideato un piano per eliminare Lenge. Poiché si considerava svincolato dal gruppo del “professore”, gli avrebbero sparato per poi decapitarlo e nascondere il corpo sotto la diga di San Giuliano. Grieco, dalle intercettazioni, fa sapere che la soppressione di Lenge avrebbe avuto un valore simbolico. A Pomarico -ha concluso Fucarino- viviamo situa-
zioni che sono un millimetro sopra il bullismo: i piccoli spunti vanno stroncati immediatamente. In questo caso, abbiamo sventato un conflitto a fuo-
co in pieno centro». Le indagini sono coordinate dal pm dottoressa Annunziata Cazzetta. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Controlli di carabinieri e polizia nella Valbasento MARCONIA - I carabinieri della stazione di Marconia, nell'ambito dell'operazione “Icaro”, hanno tratto in arresto un pregiudicato ventiquattrenne del luogo che, sottoposto agli arresti domiciliari, all'atto del controllo da parte dei militari non si trovava in casa. Immediati accertamenti hanno permesso di appurare che il medesimo si era allontanato per recarsi in un’autofficina della zona. Nel momento in cui si è reso conto della presenza dei militari, il pregiudicato aveva tentato di rincasare scavalcando un muro di cinta per passare inosservato ma i carabinieri, accortisi del movimento, lo hanno bloccato e tratto in arresto per evasione. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Matera. Controlli serrati anche della Polizia di Stato, a Pomarico e Miglionico. Negli ultimi due giorni, agenti della Squadra Mobile della questura di Matera hanno controllato 85 automobili e 125 persone. A Miglionico, invece, sono state 75 le auto e 110 le persone controllate. matera@luedi.it
PISTICCI - Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, è volato in Canada in veste ufficiale per prendere parte al Gala annuale del Basilicata Cultural Society of Canada, che celebra l'origine e la cultura lucana dei tanti emigrati in nord America, capaci, nel frattempo, di mettere radici ed integrarsi perfettamente nella realtà canadese in gratificazione dei tanti travagli, sacrifici e disagi affrontati all'inizio della loro avventura in terra straniera. Una terra che li ha saputi accogliere e nella quale gli emigrati di un tempo hanno saputo conquistarsi spesso ruoli importanti e di primo piano, che valgono come affermazione individuale e riscatto sociale a compimento di una storia collettiva che, alla base, aveva la povertà, le difficoltà occupazionali e, in alcuni casi, la voglia di emancipazione ed avventura. L'appuntamento è previsto per domani, presso il Royalton Convention Centre di Woodbridge, a nord di Toronto. Nel corso della kermesse saranno anche assegnate due borse di studio, donate dalla comunità lucana in Canada a giovani e meritevoli studenti di origine lucana. A formulare l'invito al sindaco di Pisticci ha provveduto Danny Liberatore, presidente del Basilicata Cultural Society, che ha curato tutti gli aspetti della comunicazione con i Comuni lucani assieme a Pat Tremamunno, lucano “canadese” di provenienza ferrandinese. Oltre al sindaco Michele Leone, che parte oggi alla volta del
Canada, ha raccolto l'invito anche il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico. La serata di domani rappresenta, inoltre, solo uno dei momenti ufficiali nei quali saranno coinvolti i rappresentanti istituzionali lucani che dopo una visita alle spettacolari cascate del Niagara, potranno incontrare le rispettive comunità. L'incontro tra il sindaco di Pisticci e gli emigrati pisticcesi in Canada è previsto per mercoledì 29 ottobre, dopo una visita al Municipio di Toronto ed un incontro tra le massime cariche delle due città. In programma anche una visita al Parlamento Provinciale. La missione della Basilicata Cultural Society è quella di preservare e promuovere la cultura e i costumi della terra di origine, nella prospettiva di tenere sempre vivi i contatti tra la numerosa comunità emigrata in Nord America e la Lucania, con l'obiettivo di non far dimenticare provenienza e radici umane sia a chi da tanti anni ha lasciato la sua terra sia a tutti gli italo-canadesi, ormai più canadesi che italiani, di seconda e terza generazione. La presenza del sindaco di Pisticci e delle altre istituzioni lucane consentirà di ravvivare un sodalizio al cui mantenimento gli italo-canadesi di Basilicata hanno sempre dimostrato di tenere particolarmente, coltivando con gelosia un valore che li contraddistinguerà per sempre i lucani all’estero, soprattutto quelli del Canada. provinciamt@luedi.it
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Schiarita nella vertenza e disponibilità al dialogo dell’Asl 4
Riapre il centro di terapia “San Mauro” a Irsina IRSINA - Il 27 ottobre prossimo riaprirà il centro di Fisioterapia “San Mauro” di Irsina, a confermare la notizia è il responsabile del centro Antonio Mussuto. In realtà il centro non aveva mai chiuso del tutto, aveva soltanto sospeso l'erogazione del servizio sia pubblico che privato in virtù delle decisioni assunte dall'Asl 4 di Matera relative alla comunicazione fatta ai medici di Base nell'ambito di una riunione, dove L'Asl ammoniva i medici a non prescrivere ai pazienti ulteriori prestazioni presso il centro di fsioterapia di Irsina, previo visita degli specialisti della struttura ospedaliera di Matera. L'impasse venutosi a creare da quel momento in poi, aveva in effetti creato diversi problemi al centro San Mauro, fino al punto di indurre
l'amministratore unico, ad un'interrogazione regionaassumere l'estrema decisio- le da parte del consigliere, ne di sospendere le attività Pasquale Di Lorenzo. È del tutto evidente che del centro. In quest'ultimo mese ci so- l'Asl 4 di Matera, a fronte di no state le tante prese di posi- tutto ciò, si sia resa conto che forse valeva la zioni assunte pena, ritornadai cittadini re sulla quedi Irsina, dai stione, e della consiglieri consistente del comitato necessità di civico “Nuova mantenere in Irsina”, che piedi un serviinvitava il sinzio di primadaco ad inseria importanrire nell'ultiza, in un paemo consiglio se come Irsicomunale alna, che detiel'ordine del ne una pergiorno anche centuale di la questione Un operatore del centro popolazione relativa al anziana, molcentro. Cosa che poi è stata fatta diven- to alta rispetto alla media, e tando il primo punto all'or- che sicuramente non si posdine del giorno. Sulla que- sono accettare i tempi “biblistione c'è stata persino ci” della struttura ospedalie-
ra di Matera. Oggi un paziente per potersi far visitare ed evidentemente, successivamente anche curare. «Al momento la prenotazione per una visita dal fisiatra, necessita di un tempo di attesa di almeno 60 giorni». Infatti va dato atto, che nei prossimi giorni a seguito della acquisita apertura dell'Asl 4 di voler istruire il tavolo con l'associazione dei “Medici di base”, i medici di medicina generale, il legale rappresentante della struttura del Centro di fisioterapia di Irsina ed il Rappresentante dell'Asl 4 di Matera, per affrontare concretamente l'argomento, relativo alla verifica delle prescrizioni. Abbiamo chiesto al direttore del centro Antonio Mussuto le sue considerazioni sul tema: «Rispetto a qualche mese fa -spiega Mussu-
L’ingresso del Centro San Maur a Irsina
to- sembra esserci una schiarita; infatti sembra che le questioni appunto siano più chiare, e che finalmente che si stia organizzando il famoso tavolo che deve approfondire e dirimere le questioni sia finalmente pronto per iniziare i lavori. Un aspetto che intendo chiarire, proprio per evadere dubbi e perplessità -afferma il direttore del centro- è quello relativo alla nostra missione, siamo da sempre convinti che ad Ir-
sina, per le sue caratteristiche demografiche, un centro come il nostro, possa fare solo bene alla comunità. Abbiamo operato fino a prima della sospensione con la consapevolezza di offrire un aiuto concreto ai pazienti; difatti in questo mese e mezzo di sospensione, abbiamo sospeso anche tutte le prestazioni che riguardavano la competenza privata». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte La Basilicata è all’avanguardia nello studio del fenomeno
Lotta al deserto che avanza Esperti a confronto sui progetti promossi dalla Regione
I calanchi lucani, simbolo della desertificazione per eccellenza
SAN MAURO FORTE - Il deserto avanza in Basilicata. Il dato preoccupante è emerso ieri da un incontro tra studiosi e ricercatori sul rischio di desertificazione a cui vanno incontro intere aree del Paese e della nostra regione. L'occasione è stata offerta, anche ai profani della materia, da un convegno organizzato dal Di-
partimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata dal titolo un po' criptico per i più: “Dai progetti Interreg Desertnet e MIildmapmedia” a una nuova proposta integrata nel Programma Enpi”. Si è parlato di “stress vegetazionali” e si è potuto seguire con cartine proiettate su
schermo i dati del fenomeno, come ad esempio la quantità di piogge cadute negli anni scorsi e la loro proporzionalità rispetto al fabbisogno delle colture agricole insistenti sullo stesso territorio. Come si evince dal sito del dipartimento: «DesertNet è un progetto dell'Unione europea finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), nell'ambito del Programma Integrato Comunitario Pic Interreg III B - MedOcc (Mediterraneo Occidentale). Il programma, sviluppato per contribuire al riequilibrio dei principali fattori di alterazione esistenti nelle comunità del bacino del Mediterraneo occidentale, ha come obiettivi principali lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni e la loro crescita economica e sociale. Nel-
l'ambito di tale progetto, la Regione Basilicata, con la collaborazione tecnica e scientifica del Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell'Ambiente dell'università degli Studi della Basilicata, ha realizzato, per l'intero territorio regionale, la Carta delle Aree Boscate e della copertura vegetale e la Carta delle Aree Sensibili alla desertificazione (ESAs), applicando le più recenti e attuali acquisizioni scientifiche nel settore del monitoraggio e dell'analisi dei rischi ambientali. Le carte, parte integrante di un Sistema Informativo Geografico dedicato al monitoraggio e alle analisi dei fenomeni di vulnerabilità ambientale della Regione Basilicata, si presentano come uno strumento moderno, efficiente, flessibile, di grande detta-
Oggi a Taranto la presentazione del nuovo libro dello stiglianese Michele Mastronardi
“U maèstr” apre la sua “Finestra sul mondo” STIGLIANO - Per la serie dei “Venerdì Culturali di Presenza Lucana”, torna oggi, presso la sede di via Veneto106/A, alle ore 18.45, con ingresso libero, la cartella dal titolo “Incontro con l'autore”: Michele Mastronardi. L'autore, nativo di Stigliano, vive dal 1961 a Taranto dove ha svolto attività d'insegnamento presso scuole elementari. Durante la serata sarà presentato il testo “Finestra sul mondo”. La relazione del libro sarà svolta dal dirigente scolastico, Carmela Amati, che già nel 2003 aveva presentato la silloge di poesie: “Echi di giovinezza”. Interverrà all'incontro l'amico “du maestr”, il professor Pio Rasulo, anch'egli nativo di Stigliano e che si soffermerà sul valore dell'amicizia e sulla poesia vernacolese. Daniela Delle Grottaglie, accompagnata dalle note musicali di Luca Piccinni, leggerà liriche tratte dal testo. Mastronardi, acuto osservatore della natura, ha trovato in essa la fonte primaria della sua ispirazione poe-
Un’ideale finestra sul mondo
tica che è più pregnante nelle precedenti pubblicazioni: Sul Sentiero della vita del 1992, Corde lucane (1994) e Voci antiche (1998), raccolte di liriche e racconti in vernacolo, Echi di giovinezza (2003).
Dopo aver pubblicato un ricco “Dizionario della lingua stiglianese”, nel quale ha raccolto ben 7500 lemmi, “U maestr” torna all'antico amore: la poesia. Questa volta egli si affaccia alla finestra di un mondo sempre più diverso e ne raccoglie i temi sociali, quelli ambientali, quelli d'amore vissuti nel presente e si affida a considerazioni, che non sono solo vaghi o forti ricordi di un passato o la descrizione del suo mondo agreste in cui, con la fantasia è sempre vissuto. Ora è giunto il tempo dei bilanci, poiché la vita, “come acqua di forra/ rapida scivola via”. Il tutto è descritto senza acrimonia, ma con quella serenità, portata da una lieta novella, che annuncia “che è tempo di levar le tende/per far spazio alle nuove energie che avanzano./ Un pensiero ci consola/ sapere che parte di noi/ vivrà in loro.” Il sorriso di una bimba proietta l'autore in quel futuro che, prima d'ora, non era riuscito a vedere, ancorato pesantemente al passato. provinciamt@luedi.it
glio e potenzialità volto alla valutazione e al monitoraggio dei fenomeni di desertificazione in atto e potenzialmente presenti nel territorio regionale». Mentre il Mildmap Media riguarda lo studio dell'evoluzione del paesaggio, la perdita di suolo e i cambiamenti della linea di costa per programmare la tutela del territorio. Un progetto di cui il Dipartimento Ambiente della Regione è capofila e che interessa le aree del Mediterraneo, coinvolgendo diversi partner italiani e stranieri. Il progetto prevede la costruzione di un sito internet su cui saranno disponibili tutti i dati che saranno elaborati al termine dai progetti in questione. I lavori sono stati aperti dai saluti del sindaco, Francesco Diluca, a cui è seguito l'intervento dell'asses-
sore regionale, Vincenzo Santochirico. A dare il via alla parte più scientifica dei lavori ha provveduto una introduzione dall'architetto Viviana Cappiello del Dipartimento Ambiente, e le relazioni del professor Giuseppe Enne - docente dell'Università di Sassari e componente dello specifico nucleo di ricerca di quell'ateneo sulla desertificazione. I lavori sono proseguiti con la “Presentazione della nuova proposta progettuale all'interno del Programma Enpi 2008” da parte di Alfredo Maffei e dell'architetto Paolo Baffari, funzionari del dipartimento, nonché con la illustrazione de “Le proposte di candidatura della Regione Basilicata” da parte di Vincenzo Trivigno. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Ex statale 277, al via la messa in sicurezza
La ex Statale 277
TRICARICO - La Provincia di Matera ha aggiudicato all'impresa Mazzia Salvatore di Terranova di Pollino, i lavori per la messa in sicurezza, con la realizzazione di paratie, della strada provinciale, ex sta-
tale 277, di collegamento tra la trasversale alta e la strada statale 96 nel tratto del Bivio Calle di Tricarico. L'importo dei lavori a base d'asta è di 67.500 euro. provinciamt@luedi.it
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Bernalda I Popolari Uniti: «La pista ciclabile non risolve i problemi del traffico»
Nuove soluzioni per corso Umberto Proposta una corsia riservata ai mezzi di soccorso BERNALDA - La pista ciclabile su corso Umberto e il P.U.T. non smettono di essere al centro della vita bernaldese e dei discorsi dei partiti e non. A parlare, ancora una volta, della situazione su via bernaldese sono i Popolari uniti, i quali, attenti e vigili sulla questione, evidenziano come, a pochi mesi dalla ormai prossima tornata elettorale, si ricomincia a parlare del P.U.T., argomento contenuto in quasi tutti i Programmi amministrativi delle Liste che si sono confrontate nella campagna elettorale del 2004, e ciò a dimostrazione del ruolo di tutto interesse che esso ricopre per la cittadinanza. «Ma di tutto l'impianto del P.U.T. - dicono gli esponenti dei Popolari di Bernalda - la cosiddetta “pista ciclabile” di Corso Umberto, ha tenuto banco ormai negli ultimi anni in maniera assoluta, per l'influenza che ha avuto e, aggiungiamo noi, continua ad avere sulla vita quotidia-
Traffico su corso Umberto
na dei cittadini. Ricordiamo - continuano nel comunicato - che tale scelta operata a suo tempo dall'Amministrazione comunale, già nelle modalità di implementazione (sperimentale con sottinteso carattere provvisorio e quindi logico rimandando ai risultati per l'“ardua sentenza” sul suo effettivo be-
neficio) mostrava il poco convincimento da parte di chi l'ha messa in pratica, circa la efficacia che avrebbe avuto nel risolvere il problema del corretto “uso” di Corso Umberto di Bernalda. Probabilmente, l'uso o meglio “abuso” della speciale via di traffico per passeggiate in auto, con tutto ciò
che ne consegue, ha indotto ad una visione del problema viziata dall'emotività. Ciò non ha consentito di valutare serenamente le possibili soluzioni in campo al fine di sottrarle ad un vizio: quello dell'improvvisazione, che porta a soluzioni d'impulso. Non vogliamo tornare su tutte le argomentazioni, an-
Funziona il progetto di esternalizzazione della produttività regionale
Eurest si fa strada in Moldova Incontro con il nuovo ambasciatore a Chisinau BERNALDA - L'associazione no profit “Eurest Basilicata” presieduta dal bernaldese Salvatore Martelli, proseguendo nel suo progetto d'internazionalizzazione, ha effettuato una ennesima missione in Repubblica Moldava, con imprenditori e soci di Eurest. Durante la permanenza in Chisinau (capitale della citata Repubblica) il coordinatore, il bernaldese Nicola Di Biase, ha incontrato in forma strettamente privata il neo ambasciatore italiano in Repubblica Moldova, sua eccellenza Stefano De Leo. L'incontro, molto cordiale ha consentito a Di Biase di tracciare in maniera molto ampia, tutte le attività svolte dall'associazione e dal suo braccio operativo Eurest Group. Delle attività descritte, l'ambasciatoreha particolarmente apprezzato alcuni eventi promossi dall'associazione e precisamente: Il protocollo d'intesa internazionale fra la Provincia di Matera e la Regione moldava di Hincesti (frontaliera alla Romania) del
luglio-Ottobre 2006 ; l'accordo internazionale fra l'università di Basilicata (Facoltà di Agraria) e l'università di Agraria di Moldova, unitamente all'organizzazione di circa trenta missioni imprenditoriali in Moldova nel corso degli ultimi quattro anni, promossi dall'Agenzia Internazionale di Sviluppo Eurest Group, con sede in Chisinau. Apprezzamento è stato anche espresso sul fatto che una piccola realtà territoriale, qual è la Basilicata, si sia stata in grado di costruire un progetto di internazionalizzazione così ampio ed interessante, al pari di grandi regioni del nord (Veneto in particolare). L'ambasciatore ha tenuto a sottolineare l' importanza di dover necessariamente instaurare rapporti di collaborazione fra i vari enti e associazioni italiane presenti in Moldova, in maniera tale da confrontarsi e creare insieme quelle sinergie indispensabili a perseguire degli obiettivi comuni.
L'ambasciatore entrerà nel pieno delle sue funzioni non prima di un paio di mesi, il tempo di rendere operativa la nuova struttura appena insediata in Chisinau; nel frattempo, tutte le funzioni consolari verranno mantenute dall'ambasciata italiana a Bucarest, di cui il nuovo ambasciatore è il lucano Antonio Cospito di Policoro. Nei Giorni 8 e 9 ottobre scorso, Eurest Basilicata ed Eurest Group, hanno partecipato in Chisinau al XI Cei Summit Economic Forum. All'evento, hanno partecipato circa settecento persone da ogni parte del continente. Nel corso del Forum, Eurest Group ha avuto modo di illustrare a Chiara Cecchetto (Project Officer dell'Iniziativa Central Europea del Cei) tutte le attività svolte in Italia e in Moldova dall'associazione. L'invito a Eurest, è stato espressamente richiesto a seguito di un suo studio effettuato sulle organizzazioni italiane presenti in Moldova. provinciamt@luedi.it
che di tipo tecnico, spese in passato sull'argomento. Vale la pena dire invece che, quando le abbiamo fatte valere nel confronto all'interno della maggioranza, hanno contribuito fortemente a rivedere alcune scelte che hanno portato, tra l'altro, al ripristino del doppio senso di marcia tra via Cairoli e piazza Plebiscito ed alla rimozione delle detestate transenne sulle vie laterali confluenti su corso Umberto. Ma ciò riteniamo non basti ancora per modificare il nostro atteggiamento, che è, e rimane ancora fortemente negativo sulla effettiva utilità della soluzione proposta (pista ciclabile) per risolvere il problema del traffico su Corso Umberto. Questo a causa delle evidenti implicazioni di inaffidabilità rispetto ai temi della sicurezza, e ciò anche qualora si arrivasse a renderla confacente alla legge in quanto il sito, per sua natura, non è da noi ritenuto idoneo ad
ospitarla. Ed allora perché non pensare a soluzioni alternative che, se da una parte tendono ad alleggerire corso Umberto dal traffico veicolare, dall'altra possano essere accettate come valide anche da chi le vedrebbe come un sacrificio: ad esempio una corsia riservata per i mezzi di soccorso e per i mezzi di pubblica utilità. Ciò non richiederebbe speciali opere di salvaguardia, in quanto non sarebbe di tipo promiscuo rispetto al traffico veicolare, come invece è la pista ciclabile. Consideriamo - concludono i vertici dei Popolari uniti di Bernalda - la questione esente dal carattere politico, in quanto in tema di sicurezza dei cittadini non può valere la convenienza di parte, e perciò riteniamo di poter assumere, nel Consiglio Comunale che si occuperà della approvazione del P.U.T., la più ampia facoltà di critica costruttiva». Fabio Sirago
La denuncia di Mongelli sulla Ss 106
Mancano i segnali per Matera METAPONTO - E’ necessaria l’installazione della segnaletica stradale sulla Ss 106 Jonica, allo svincolo di contrada Pantano. A chiederlo ai sindaci competenti è il consigliere provinciale Cosimo Mongelli. «Considerato che i lavori di adeguamento ed ammodernamento della Sp 175 (Matera-Metaponto) -spiega Mongelli- e del raddoppio della Ss 106 Jonica in località Metaponto, precludono, sino al 2010, l'accesso alla Sp 175 in direzione Matera e/o Montescaglioso, rappresento l'inderogabile necessità di installare al km 454,700 della Ss 106 jonica (svincolo contrada Pantano - Ginosa Marina), due cartel-
li indicatori la direzione per le città di “Matera” e di “Montescaglioso”, che distano rispettivamente 40 km circa e 20 km circa. L'assenza della segnaletica, infatti, obbliga i viaggiatori provenienti da Taranto, che non conoscono la zona e sono interessati a recarsi nelle città di Matera e/o Montescaglioso, ad effettuare un percorso “ad anello” più lungo di circa 40 chilometri, dovendo prima raggiungere la Ss 407 Basentana, percorrerla poi per qualche chilometro, imboccare e percorre una stradina provinciale tortuosissima, immettersi sulla Sp 175 e, quindi, proseguire per Matera o Montescaglioso.
Dopo la vittoria contro il Pomarico il team di Missanelli conferma lo sprint
L’Aurora Tursi vola ai piani alti TURSI - Con la vittoria dell'Aurora Nicola Russo contro il Pomarico per 1 a 0, la squadra allenata da Giuseppe Missanelli ha totalizzato otto punti ed attualmente viaggia nelle zone alte della classifica. Infatti condivide il quarto posto assieme a squadre blasonate come il Montescaglioso e il Satriano di Lucania. Proprio contro il Satriano giocherà domenica prossima. Sarà un trasferta impegnativa contro un squadra che ha perso fuori casa contro il Rotondella e sicuramente vuole riscattarsi davanti al pubblico amico, ma capitan Marra è fiducioso. Prima perché i giocatori con i due allenamenti settimanali, stanno ritrovando la condizione atletica e sopratutto l'affiatamento.
Quasi tutti i reparti: difesa, centrocampo e attacco sono al completo. IL centrocampista Filippo Adduci, sta ritrovando la condizione fisica, e si è visto domenica scorsa quando nel secondo tempo si è spostato al centro, ed allora molti palloni sono arrivati alle due punte: Salvatore Crucinio ed il nuovo entrato Alessio Digno. Proprio il giovane Digno, un giocatore dai piedi buoni, può fare la differenza, specialmente se ritrova la condizione fisica e se le gambe raggiungono i novanta minuti. Infatti a dieci minuti dal termine della partita contro il Pomarico, dove ha fatto valere la sua bravura calcistica sfiorando parecchie volte il gol, aveva chiesto di essere sostituito, anche se il mister Missanelli
ha insistito che rimanesse in campo. C'e' entusiasmo anche nei dirigenti, che si fanno vedere agli allenamenti, segno che la societa' e' compatta, e mostra che vuole fare un campionato onorevole. Alcuni giocatori invece pensano che se vincono fuori casa, anche i tifosi aumenteranno. Forse si rivivranno i tempi di sette anni fa, quando il Tursi giocava in prima categoria, e si era ai primi posti della classifica e c'era anche il tifo organizzato con tanto di striscioni, tamburi e le trombe. Questo si aspettano i giocatori dell'Aurora Tursi: che anche il pubblico faccia la sua parte, anche se si e' costretti a giocare ancora nel vecchio campo di Santi Quaranta. Se si giocasse nello stadio
L’Aurora Tursi
nuovo, forse gli spettatori aumenterebbero. Ma bisogna aspettare ancora. Intanto atleti ed allenatori si stanno concentrando sulla trasferta di domenica prossima. Se si torna con la vittoria in tasca,
vuol dire che il pubblico si avvicinera' ancora di più. L'augurio che si possa fare e' sempre: che vinca il migliore. L'importante è non avere le giornate di squalifica. Salvatore Martire
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Rotondella I retroscena delle dimissioni del vice sindaco Palazzo e gli attriti con l’ex capogruppo Dimatteo
Nella giunta di Agresti non regna la pace politica ROTONDELLA - Le ricostruzioni ipotizzate dal Quotidiano trovano conferma: Gianluca Palazzo aveva lasciato l'incarico di vice sindaco per uno scontro con l'assessore Antonio Dimatteo, allora capogruppo della civica “Insieme per Rotondella”. Palazzo (che intanto è tornato a fare il vice sindaco) non aveva mai chiarito pubblicamente le ragioni del suo strappo. Il “non detto”, però, emerge oggi da due documenti che permettono di ricostruire meglio la vicenda: il primo è la severa lettera con cui Palazzo comunicava al sindaco le proprie dimissioni in data 21 dicembre 2007; il secondo è la nota di risposta con cui l'intera maggioranza reagiva alle accuse di Palazzo, prendendo con fermezza le difese di Di-
matteo, in data 15 gennaio 2008. Ma andiamo con ordine. Il 21 dicembre al sindaco Vito Agresti giungeva la lettera di dimissioni di Palazzo, che il primo cittadino avrebbe definito, in seguito, “inattesa e sorprendente”. Nella lettera c'erano pesanti allusioni, tanto più penetranti perché riferite, in particolare, a una determinata persona: l'assessore Dimatteo. «Sarebbe infantile -scriveva Palazzo- nascondere le incrinature che hanno caratterizzato la vita politica dell'ultimo semestre, le quali mi hanno indotto ad una riflessione sul mio ruolo e le mie aspettative. […] La nostra esperienza, infatti, nasceva dall'esigenza di discontinui-
tà da vecchie logiche che hanno costituito i “valori dell'Italia” della Prima Repubblica: lottizzazione, consociativismo, trasversalismo. Non voglio erigermi a moralizzatore dell'attività politica locale, ma mi sia consentito prendere le distanze da una situazione che mi provoca un forte disagio: è, infatti, evidente a tutti la mia contrapposizione di vedute con il capogruppo della maggioranza, nonché la mia contrarietà ad alcune scelte e ad alcuni indirizzi che negli ultimi tempi sono stati assunti». Insomma, la penna di Palazzo era calibrata, ma tra le righe si coglievano parole pesanti e giudizi gravissimi. O almeno come tali li avrebbero recepiti gli altri membri della maggioranza, che in
data 15 gennaio rispondevano con un duro documento, redatto da Dimatteo, ma sottoscritto da tutti gli altri. In quella lettera di risposta la maggioranza metteva i puntini sulle “i”. E prima di tutto rimproverava a Palazzo di aver “scritto prima di discutere”. «Il nostro operato amministrativo -recitava la nota- è stato sempre trasparente, rispettoso delle regole e della legalità. Il ruolo ricoperto è stato sempre di indirizzo, e non impositore di comportamenti consociativi, di lottizzazione e consociativismo, come impropriamente si usa dire. Queste parole sono gravi e offendono la dignità di tutti i suoi colleghi consiglieri, verso i quali e con i quali lei avrebbe dovuto far
valere le sue verità di vice comandante, anziché abbandonare la nave al suo destino». Nel documento, infine, veniva ricordato che «il capogruppo di maggioranza non ha mai deciso in modo monocratico, ma è stato sempre portavoce della volontà dell'intera maggioranza». «Solo la fiducia espressa in quel documento -avrebbe dichiarato in seguito Dimatteo- mi avrebbe permesso di andare avanti da capogruppo», incarico da cui si è comunque dimesso a fine settembre per «il venir meno del sostegno unanime del gruppo». Dimatteo, infatti, ha lasciato il suo incarico proprio nei giorni in cui si approssimava il ritorno di Palazzo. Insomma, non regna certo la pace nella maggioranza di
Antonio Dimatteo
Agresti. Naturalmente non è colpa del sindaco, ma di una campagna elettorale sempre più vicina, che non mancherà di evidenziare solchi già presenti tra membri della stessa coalizione. Pino Suriano
Parte domani una due giorni di confronto con i rappresentanti di tutti i centri nazionali
Policoro nella rete di Assonautica Il Circolo velico è punto di riferimento per gli appassionati POLICORO - Da tempo il presidente della cooperativa Akiris, all'interno della quale è presente il Circolo velico lucano (Cvl), Sigismondo Mangialardi, sta lavorando a un progetto di integrazione tra tutte le realtà nautiche presenti in tutta Italia. E nel prossimo fine settimana ospiterà un meeting di due giorni, 25/26, dove si parlerà della necessità che anche in Lucania nasca una sede dell'Assonautica e parallellamente un sistema integrato di tutte le realtà nautiche della nazione. L'importante progetto, voluto fortemeente da Mangialiardi, è volto a valorizzare il bene mare come risorsa naturale e volano di sviluppo turistico, lavorativo. Ma tra le iniziative oggetto della discussione ci sarà anche la necessità di professionalizzare le risorse umane presenti in loco, proprio in funzione di questo nuovo network di operatori nautici, e arricchire così il territorio dell'offerta turistica già all'avanguardia per quel che concerne il Cvl. Infatti terminati i viaggi soggiorno con i ragazzi del Cral Telecom, Poste e di altre grandi società, lo staff del Cvl si è rituffato nella solita attività di promozione del territorio attraverso la vela, il nuoto, la canoa, la visita del Bosco Pantano e di tutte le ballezze
Un incontro al Clv di Policoro
storiche, artistiche e ambientali che la Basilicata e il comprensorio jonico offrono. Non a caso in questi periodi sono ospiti della struttura ricettiva ragazzi delle scuole superiori, molte del Lazio, in quelli che Mangialardi chia-
ma i campi scuola della durata di una settimana. E ben si inserisce quest'ulteriore tassello delle rete nautica nazionale e di una sede staccata dell'Assonautica nazionale, da ubicare anche a Policoro: «che porta in dote -spiega Mangialardi- un patrimonio di esperienza nel campo della nautica da capitalizzare nel migliore dei modi per tutti gli operatori turistici presenti nella fascia jonica. E con l'arrivo delle scuole di settore qui a Policoro nel prossimo week-end, cercheremo di pianificare un programma educativo, sociale, sportivo ed economico e candidare la Lucania come centro di questo sistema nautico integrato che vedrà protagonisti soprattutto le scuole». Lo stesso imprenditore ricorda che iniziative come queste sono di impulso alla destagionalizzaizone del turismo, cosa che egli stesso fa già da anni con una struttura aperta nove mesi l'anno e che ospita ogni anno, e sempre in crescendo, numerosi turisti non solo ragazzi ma anche famiglie, queste ultime in alcuni mesi dell'anno. E a testimoniare la validità di un turismo non legato solo ai mesi tradizionali estivi, Mangialardi snocciola i dati degli arrivi nel Cvl: ben 5000. g.e.
Policoro Da oggi a domenica un ciclo di incontri del gruppo Rinnovamento dello Spirito Santo
Venticinque anni con la “Comunità di Gesù” POLICORO - E’ in corso a Policoro, da ieri e fino a domenica, una serie di eventi religiosi e culturali, in occasione del XXV anniversario della “Comunità di Gesù” del Rinnovamento nello Spirito Santo di Policoro. La comunità nasce nel 1983 sotto la guida di suor Ida Bentivegna delle Ancelle del Sacro Cuore di Santa Raffaella Maria e intraprende il suo cammino regionale insieme alla Puglia, allora coordinata dall'attuale direttore della rivista “Rinnovamento nello Spirito Santo”, Donato Sciannameo. Agli inizi degli anni ‘90, grazie all'aumentato numero dei suoi gruppi, la Basilicata inizia il cammino regionale in modo autonomo. A tale incremento dei grup-
pi molto ha contribuito la Comunità di Gesù di Policoro, distintasi sempre per il carisma della lode gioiosa e dell'evangelizazzione. «I gruppi del Rinnovamento nello Spirito di Scanzano, Montalbano, Nova Siri, Rocca Imperiale (Cs), Castelluccio, Marconia, Pisticci, Metaponto, Ginosa (Ta), Canna (Cs) e altri -si legge in una nota- sono tutti nati dalla sua premurosa azione pastorale. La stessa Comunità ha sempre costituito, per chiunque le si è avvicinato, un notevole ed efficace contributo alla propria crescita umana, civile e cristiana, rappresentando per l'intero tessuto sociale un lievito, molte volte nascosto, ma non per questo meno fecondo per la diffusione del Re-
gno di Dio. Un vivo ringraziamento, infine, va a tutte le persone che direttamente o indirettamente hanno contribuito alla vitalità di questo cammino, in special modo a Padre Giuseppe Bentivegna, gesuita di Messina, che ha impartito la prima preghiera di effusione su alcuni fratelli della Comunità nel luglio del 1983, ai compianti mons. Dino Foglio e suor Carolina Oliva delle Ancelle del Sacro Cuore, responsabile e guida spirituale per vari anni della Comunità, a Matteo Calisi, a Don Innocenzo Ragone della Famiglia dei Discepoli e a Guido Vicino, primo coordinatore regionale della Basilicata». Gli eventi organizzati per il XXV anniversario della
Comunità si svolgeranno presso il Centro Giovanile “Padre Minozzi” e presso la sala consiliare della Città di Policoro. In particolare, oggi alle ore 18.30 si terrà, presso la sala consiliare, un Convegno dal tema: “La Speranza non può scioperare - Rifare il tessuto sociale alla luce dell'esperienza cristiana”, che vedrà come relatori il Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, Ser monsignor Francescantonio Nolè, il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, dottor Martinez, e l'onorevole Marconi, responsabile ufficio Mondo Cattolico Udc. Gli incontri in programma sono aperti a tutti. provinciamt@luedi.it
Incontro di “Famiglia e Vita”
Come educare i figli moderni MONTALBANO JONICO L'educazione dei figli è stato il tema cardine di un incontro tenutosi domenica scorsa a Montalbano Jonico, nella sala teatro “Madre Teresa di Calcutta”, organizzato dal movimento “Famiglia e Vita”, che opera nella parrocchia San Rocco, sempre a Montalbano, in sintonia con il centro diocesano dello stesso movimento. Presenti, oltre al parroco don Massimo Ferraiuolo, don Leo Santorsola, direttore spirituale del movimento, la famiglia Fensore del Movimento materano e la famiglia Pergola del Movimento potentino, il sindaco di Montalbano Leonardo Giordano. Ha introdotto i lavori, Maria Carrozzo del Movimento Famiglia e Vita di Montalbano. L'educazione delle nuove generazioni è un tema profondo e attualmente scottante nei vari contesti sociali e istituzionali tanto religiosi che laici; la “sfida educativa”, al centro di tanti dibattiti, risulta, infatti, essere ancora di più oggi una delle prerogative più significative da mettere in campo e da perseguire per la costruzione di una società, anche attuale, che sia più equa e vivibile per tutti. Tanti fenomeni di cronaca riguardanti le nuove generazioni , reiterati atti di bullismo, denunciano un clima di malessere che aleggia fra le nuove generazioni indice, probabilmente, di una carenza di interventi sul piano educativo. In prima linea è la famiglia che deve riappropriarsi del proprio e conna-
Una mamma con il figlio
turale ruolo educativo che si deve basare su principi e valori etici che sono imprescindibili e che devono interessare entrambe le figure genitoriali. Insieme alla famiglia, la scuola, la parrocchia e tutte le agenzie educative territoriali che devono mettere a disposizione dei ragazzi non solo degli spazi interessanti per lo svolgimento di precipue attività ma diventare a loro volta contenitori educativi. Importante la testimonianza della famiglia materana che appartiene al movimento e che, dalla propria esperienza, arricchitasi con cinque figli, ha messo a disposizione di tutti alcuni importanti elementi del rapporto genitore-figli. La testimonianza poi di una coppia, una psicologa e un assistente sociale che, nella chiesa e attraverso la chiesa, ha potuto mettere su l'esperienza di una casa famiglia che ha dei ragazzi affidati al centro del proprio intervento. Anna Carone
Sport 41
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Coppa Uefa Rossoneri vittoriosi in Olanda con il centrocampista autore di una prova maiuscola e di un bel gol
Gattuso porta a passeggio il Milan Gara convincente della formazione di Ancelotti. Inzaghi a segno HEERENVEEN MILAN
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HEERENVEEN (4-3-3): Vandenbussche 6, Breuer 5, Dingsdag 5, Jong-A-Pin 4, Popov 5.5 (16' st Henrique 5.5), Grindheim 5.5, Vayryinen 6, Pranjic 6, Beerens 6, Elyounoussi 5 (16 st Kalou 6), Sibon 5. (1 Steppe, 31 Smarason, 2 Kopic, 3 Nielsen, 15 Svec). All. Sollied 6. MILAN (4-3-1-2): Dida 6.5, Antonini 6, Favalli 5.5, Bonera 6, Zambrotta 6, Gattuso 7.5, Emerson 6.5, Flamini 6, Kakà 7 (33' st Jankulovski sv), Shevchenko 5.5 (26' st Pato 5.5), F. Inzaghi 6.5 (26' st Ronaldinho 6). (16 Kalac, 3 Maldini, 23 Ambrosini, 10 Seedorf). All. Ancelotti 6. ARBITRO: Rodriguez Santiago (Spagna) 5.5. MARCATORI: 19’ pt Jong-APin (A), 23’ pt Gattuso; 24' st F. Inzaghi, 40' st Pranjic rigore. NOTE - Angoli: 6 a 4 per l’Heerenveen. Recupero: 1' e 3' Ammoniti: Favalli per gioco falloso. Spettatori: 26 mila HEERENVEEN – Un viaggio piacevole con tanto affetto da parte degli olandesi fuori e anche dentro il campo: la prima partita del Milan nel girone di coppa Uefa si risolve in fretta con una vittoria contro i modesti olandesi dell’Heerenveen, a cui non
basta la buona volontà contro un avversario di un’altra categoria tecnica. Finisce 3-1 con tanti applausi dei tifosi locali ben contenti di aver visto dalle loro parti Kakà e compagni e poco importa se il risultato non è mai stato in bilico. I difensori dell’Heerenveen facilitano non poco il compito dei rossoneri, mentre in attacco c'è davvero poca sostanza e concretezza nel tridente messo in campo dal tecnico Sollied. Basta quindi un grande Gattuso a trascinare un Milan rimaneggiato soprattutto in difesa ma comunque in grado di mettere le cose in chiaro già nel primo tempo e chiudere la pratica dopo 23'. Cercano di pressare e correre tanto gli olandesi ma in difesa sono un disastro e Kakà è semplicemente di un altro pianeta per loro. Bastano due cross dalla sinistra del brasiliano per mandare in crisi l’Heerenveen che in-
cassa due gol in 5' e può dire addio ai suoi sogni di gloria. Sul primo pallone messo al 19', ci pensa Jong A Pin ostacolato da Inzaghi a battere il suo portiere mentre al 23' l’assist è buono per Gattuso che segna uno dei suoi rarissimi gol con un preciso piatto destro. Partita sostanzialmente chiusa dopo neanche mezz'ora quindi, anche perchè Elyounoussi spreca la palla buona per riaprire il match e con un tiro maldestro d’esterno grazia Dida al 32'. Ma agli olandesi va riconosciuta comunque la voglia di provarci e nel secondo tempo si fanno vedere più spesso dalle parti di Dida. Sollied ci prova inse-
rendo due punte, Kalou e Henrique e proprio quest’ultimo spreca un’altra grande occasione al 20'. E allora ci pensa Pippo Inzaghi a dare lezione di concretezza in area di rigore e, al 24', sul primo pallone buono che gli arriva, segna il suo gol europeo n. 64, sfruttando un preciso lancio di Gattuso, tra i migliori in campo. Ancelotti fa felici i tifosi olandesi e inserisce Ronaldinho e Pato, ma c'è anche spazio per il gol della bandiera su rigore dell’Heerenveen, con Pranjic che si concede un cucchiaio dal dischetto. Nessun problema, quindi, per i rossoneri che dimostrano di non voler sottovalutare la Uefa e iniziano nel modo migliore il girone. Certo, la Champions è un’altra cosa, e gli avversari anche.
Rino Gattuso
Blucerchiati vincenti a Belgrado con gol di Bonazzoli, che si conferma bomber di Coppa, e Dessena
Magica Sampdoria in casa del Partizan PARTIZAN SAMPDORIA
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PARTIZAN (4-2-3-1): M. Bozovic 7, Stevanovic 5.5 (1' st Marinkovic 5.5), Jovanovic 6, Knezevic 5.5, Obradovic 5, Fejsa 6 (19' st Lazic 5.5), Juca 6, Tosic 6.5, Moreira 6.5, Paunovic 5 (29' Bogunovic 6.5), Diarra 6.5 (1 D. Bozovic, 20 Petrovic, 88 Cadikovski, 9 Peric). All. Jokanovic 5. SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5, Lucchini 7, Accardi 6, Bottinelli 6.5, Stankevicius 6, Delvecchio 6 (27' st Sammarco 6), Franceschini 6.5, Dessena 7.5, Ziegler 6.5, Cassano 7 (16' st Bellucci 6.5), Bonazzoli 7 (41' st Fornaroli sv). (83 Mirante, 18 Gastaldello, 20 Padalino, 46 Pieri). All. Mazzarri. 7. ARBITRO: Cardoso (Portogallo) 7. MARCATORI: 20’ pt Bonazzoli, 33’ pt Diarra; 10 st Dessena. NOTE - Ammoniti: Obradovic, Lucchini, Juca, Accardi Angoli: 8 a 5. Recupero: 0 e 3'. Spettatori: 30 mila.
BELGRADO - La Sampdoria ha battuto 2-1 i serbi del Partizan Belgrado, nella prima partita del Gruppo C di qualificazione della Coppa Uefa. Ottima la prova dei liguri che in coppa riescono a cogliere quello che in campionato sembra non voler mai arrivare: la vittoria. I GOL - 20' pt: magia di Cassano sulla destra che supera due avversari e, giunto in area, vicino alla linea di fondo, appoggia indietro. Delvecchio non riesce a deviare e la palla arriva a Bonazzoli che di mezzo tacco manda in rete. 33' pt: alleggerimento sbagliato del difensore sampdoriano Accardi che dà via libera a Diarra. L’attaccante si presenta solo davanti a Castellazzi e lo fulmina con un rasoterra. 10' st: allungo di Stankevicius verso l’area avversaria. La palla viene malamente respinta di testa da Marinkovic che la deposita sui piedi di Dessena al centro. Aggancio di sinistro e gran tiro di destro e finisce in fondo alla rete. E’ il gol del successo blucerchiato. Antonio Cassano
2-0, Di Natale e Pepe i marcatori
L’Udinese regola il Tottenham UDINESE TOTTENHAM
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UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Motta 6, Coda 6, Domizzi 6, Lukovic 6 (44'st Pasquale sv); Isla 6, D’Agostino 6, Inler 6; Sanchez 6 (32'st Pepe 6), Quagliarella 6 (43'st Floro Flores sv), Di Natale 6.5. In panchina: Koprivec, Sala, Ferronetti, Obodo. Allenatore: Marino 6.5 TOTTENHAM (4-1-4-1): Gomes 6.5; Assou-Ekotto 5.5 (1'st Modric 6), King 5.5, Woodgate 5.5 (19'st Giovani 6), Bale 5.5; Zokora 5.5; Hutton 6, Jenas 6, O'Hara 5, Lennon 6; Bent 6. In panchina: Cesar Sanchez, Dawson, Gilberto, Gunter, Campbell. Allenatore: Juande Ramos 5.5 ARBITRO: Brych (Germania) 6 MARCATORI: 24'pt Di Natale (rigore), 42'st Pepe NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Espulso all’11'st O'Hara per doppia ammonizione. Ammoniti: Gomes, Lukovic, Bale, Isla, Angoli: 8-4. Recupero: 0'pt; 2'st UDINE - L'Udinese inizia nel migliore dei modi l'avventura nella fase a gironi di coppa Uefa. La squadra bianconera friulana regala ai propri tifosi la vittoria per 2-0 nel match contro gli inglesi del Tottenham, avversario non irresistibile e relegato nei bassifondi di Premier League. Marino confermava il 4-3-3: in porta lo sloveno Handanovic; difesa con Motta, Coda, Domizzi e Lukovic; a centrocampo Isla, D’Agostino e Inler; tridente composto da Sanchez, Quagliarella e Di Natale. Gli «Hotspurs» du Juande Ramos con il 41-4-1: in porta il brasiliano Gomes; Assou-Ekotto, King, Woodgate e Bale a formare la linea difensiva;
ARBITRI Michel chiude la carriera BRATISLAVA – L'arbitro slovacco Lubos Michel, che ha diretto nel maggio scorso la finale di Champions tra Manchester United e Chelsea, ha deciso di mettere fine alla propria carriera.
Zokora a far filtro a centrocampo, dietro a Bentley, Jenas, O'Hara e Lennon; Bent unica punta. Gara vivace sin dalle prime battute ed al 1' i friulani subito insidiosi: Coda deviava di testa un calcio di punizione con palla di poco fuori. Al 15' Jenas metteva in difficoltà la difesa bianconera sulla destra e crossava al centro per Bent ma la deviazione dell’attaccante del Tottenham era centrale, facile preda per Handanovic. Gli inglesi erano più fluidi in fase offensiva, l’Udinese era pronta a ripartite in contropiede ma senza incidere più di tanto. Al 23' i friulani sbloccavano il punteggio: il portiere Gomes commetteva fallo in area ai danni di Quagliarella e l'arbitro tedesco decretava il penalty. Dal dischetto Di Natale infilava il portiere sudamericano. Il Tottenham incassata la rete non rinunciava a reagire ma l’Udinese riusciva a controllare ogni mossa degli inglesi. Al 39' rischio per la squadra di Marino con una mischia in area. Nella seconda frazione di gioco, Ramos inseriva il gioiellino croato Modric nel tentativo di vivacizzare la manovra degli inglesi ma era l’Udinese a premere decisamente sull'acceleratore. Al 5' Quagliarella lasciava partire un gran tiro deviato in corner dall’attento Gomes. All’11' Tottenham in dieci per l’espulsione di O'Hara. L’Udinese sfiorava il raddoppio con D’Agostino che a tu per tu con Gomes si faceva respingere la conclusione del portiere. A sei minuti dal termine il Tottenham sfiorava il gol del pareggio con il colpo di testa a botta sicura di Bent. Gol mancato, gol subito el al 42' l'Udinese con il neoentrato Pepe firmava il raddoppio che chiudeva il match.
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Sport Prima Divisione Potenza a Castellammare sempre con il 4-4-1-1
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Gautieri non cambia Si ferma Cammarota, ma Montesanto c’è SQUADRA che vince non si cambia. Motto sempre valido, a maggior ragione se si pensa che con un modulo siffatto (il 4-4-1-1, appunto) il Potenza è stato battuto soltanto al 50’ della ripresa a Crotone e domenica scorsa ha vinto con la Pistoiese, sciorinando in talune fasi del match anche un buon calcio. Le prove generali della gara difficile che attende il Potenza al Menti sono state effettuate ieri sulla struttura in erba sintetica (proprio come quella che c’è a Castellammare) di Oppido lucano, con la squadra che milita nel campionato di Eccellenza. Gautieri ha dato un segnale forte ai suoi difensori: eccettuato Parisi, che si è allenato a parte, ma considerando il recupero pieno di Di Bella, il pacchetto è bello e fatto. Lolaico, Cuomo, Di Bella e Sabatino, da destra a sinistra, a proteggere Groppioni. Di routine i cambi nella ripresa, anche se Cuomo ha risentito di un piccolo fastidio fisico. In mezzo al campo le operazioni di regia sono state affidate a Prevete e Montesanto, già in palla. Cammarota è stato tenuto a riposo per un fastidioso torcicollo: le sue condizioni saranno valutate nella giornata odierna o, al massimo, nella rifinitura di sabato mattina che il Potenza terrà a Picerno, ancora una volta sul sintetico. Le corsie laterali sono state affidate a Volpe e Morfù, Nolè ha agito a ridosso di Masini. In questo blocco, ovviamente, è lecito attendersi qualche
Presentato lo scugnizzo napoletano
Maradonino vuol tornare un giocatore importante
cambiamento: Cozzolino giocherà, evidentemente, così come Vianello dovrebbe essere al posto di Morfù. Nella ripresa hanno giocato tutti gli altri (non erano presenti Sarno, Mamede e Patarini, rimasti a Potenza) con questo schieramento: Tesoniero tra i pali, Dei-Pires-PorcaroRadu in difesa. Delgado, Bacio, Beretti, Arigò, in mezzo. Vianello alle spalle di Cozzolino. Bisogna registare che la partita di Pires è durata pochissimo, in quanto Gautieri, insoddisfatto del rendimento del giocatore, lo ha tolto dal
campo, inserendo D’Aguanno a destra e spostando in mezzo Dei. Sul giocatore appena tesserato dal Potenza (che però non sarà disponibile per la gara di domenica) ha speso parole di elogio il patron Postiglione cha ha evidentemente messo in mostra tutte le sue attitudini al ruolo di difensore e la grande esperienza che potrà dare al Potenza. Su Dei c’è sempre il dubbio legato al tesseramento (tanto che il Potenza ha conservato una clausola rescissoria in caso non fosse possibile avere l’ok federale), ma comunque,
proprio per una questione di condizione fisica e di ritmo partita, non sarebbe stato disponibile. JUVE STABIA Morgia (che è amico di Gautieri, con cui ha condiviso l’esperienza di Sorrento della passata stagione) ieri ha provato De Rosa in mezzo al campo, al posto di Monticciolo, mentre appare certo l’impiego dell’ex potentino D’Ambrosio al posto di Capparella. Per il resto, in campo dovrebbe esserci lo stesso undici che ha perso a Cava, con Biancolino ancora alla ricerca della migliore condizione. sport@luedi.it
Seconda Palumbo pensa al 4-4-2. Si rivede Stucchi
Pronto il Melfi per Atessa E’ STATA un’amichevole particolarmente interessante quella che il Melfi ha disputato ieri a Genzano. 2-1 il risultato finale a favore della truppa gialloverde e indicazioni utili a Palumbo per comporre il puzzle che dovrà scendere in campo nella trasferta di Atessa di domenica prossima. Certo, prima di iniziare ogni singola discussione su modulo e uomini, occorre precisare che il primo input che il Melfi dovrà recepire nelle tappe di avvicinamento alla trasferta abruzzese sarà relativo alle condizioni psicologiche del gruppo. Assorbire due sconfitte in casa non deve essere cosa agevole per una squadra giovane come il Melfi, ma le parole di Peppino Maglione, che ha incoraggiato il gruppo a continuare el lavoro, devono essere state utili. Ad atessa, quindi, un Melfi che cercherà di svoltare in positivo dimenticando in un solo colpo le amarezze di non meno di 3-4 punti persi per strada. Tornando al match di Genzano, che per alcuni tratti è stato anche giustamente spigoloso, c’èp da segnalare che allo 0-0 del primo tempo, ha fatto da contraltare il 2-1 della ripresa, condito dalle reti di Mitra e di Stucchi. Per quanto riguarda il primo, ovviamente, non sarà disponibile in quanto squalificato. Per quanto attiene al secondo, invece, sta dimostrando di avere grande voglia di rientrare in campo, ma a livello di condizione è evidentemente indietro rispetto ai compagni, per cui è lecito at-
L’ultimo arrivato in rossoblù Sarno con Postiglione
HA DOMINATO l’emozione nelle prime parole in rossoblu di Vincenzo Sarno, 20 anni e tanta voglia di diventare un giocatore “normale”. Praticamente l’adolescenza questo ragazzo di Secondigliano non l’hai mai vissuta, sballottato tra le luci della ribalta puntate a forza su di lui, presunto bambino prodigio senza volerlo. “Del passato butto via tutto, avevano creato intorno a me un circo mediatico finalizzato solo a far soldi sulla mia immagine”, attacca Vincenzino, che possiamo chiamare affettuosamente cosi’ non essendo esattamente un colosso. La sua carriera, se mai è iniziata, sicuramente ricomincia da Potenza: “è l’occasione della mia vita e voglio sfruttarla al meglio, ringrazio la società per l’opportunità che mi ha offerto”. Puo’ sembrare una dichiarazione banale, dal manuale delle conferenze stampa. Ma per Sarno ha un significato, visto che muore dalla voglia di staccarsi l’etichetta di bambino prodigio incompiuto: “è stata la nostalgia di casa a farmi scappare da Torino, quando avevo solo undici anni, oggi invece ho capito che per la mia carriera è meglio stare lontano da Napoli”. Sarno conosce nel gruppo già Fabrizio Di Bella, compagno d’azzurro in nazionale under 20 di C nella passata stagione, ed è proprio in occasione di un impegno della squadra del ct Veneri che Postiglione ha visto all’opera il numero dieci rimanendo colpito. ”Abbiamo provato a prenderlo già a gennaio quando è andato via dalla Sangiovannese – spiega il patron – “ma ovviamente Vincenzo ha provato a giocarsi le sue chances in B a Brescia, poi in estate si è ritrovato senza squadra ed è rimasto svincolato per la stranezza di questo mercato”. Con pochi centimetri più di Giovinco in dote, Sarno ha le idee chiare anche sul suo ruolo preferito: “nasco come trequartista dietro le punte, ma ho giocato anche a destra in un tridente, in ogni caso non mi definirei un finalizzatore ma l’uomo dell’ultimo passaggio, un assist vincente mi dà la stessa soddisfazione di un gol”. Postiglione alterna saggiamente bastone e carota nel dargli il benvenuto: “secondo me puo’ essere un giocatore fondamentale per questa squadra, gli abbiamo offerto una grande occasione per rientrare nel calcio che conta ma alla nostra fiducia deve corrispondere il suo sacrificio”. Come a dire che il buon Vincenzino forse non è mai esploso perché negli allenamenti non era lui a tirare il gruppo. Piero Braglia, suo tecnico ai tempi della Sangiovannese, a suo tempo dichiarò “se si sente già un fenomeno lo caccio via”. Ma l’atteggiamento sembra cambiato, anche perché Postiglione gli delinea chiaramente gli scenari: “i giocatori passati da Potenza sotto la mia gestione o sono esplosi o hanno finito per perdersi nel calcio minore, non ci sono mezze misure”. A convincere il patron dell’acquisto, anche una considerazione di Gautieri: “analizzando queste prime partite il mister mi ha fatto presente come facciamo fatica a guadagnarci punizioni pericolose dal limite, Sarno ha le caratteristiche per sopperire a questo nostro limite”. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
«I clamori intorno a me sono stati sbagliati»
tendersi un suo ritorno in campo nella prossima gara interna con il Cassino in casa. Nella prima frazione di gioco, il Melfi si è schierato con il 4-4-2, schema con il quale la squadra sembra esprimersi al meglio. Si è rivisto in porta dall’inizio Pettinari, che potrebbe essere alternato a Merlano, dopo che quest’ultimo gli aveva sffiato il posto da titolare. A destra, indisponibile Fumai, ha giocato Bizzarri, mentre in mezzo, in luogo dello squalificato Gabrieli ha giocato Ferrato in coppia con Rizzo. A sinistra confermatissimo Gambi. In mezzo al campo, le corsie
laterali erano di Maio, a destra, e di Gilfone a sinistra. In mezzo Mitra, abbiamo detto, è out, per cui Frasca l’ha surrogato nei compiti, con accanto Bacchiocchi. In attacco a Genano hanno giocato Merini e Petagine, ma esclusivamente perchè Palumbo ha inteso dare a capitan De Angelis un po’ di riposo. Nessun dubbio sul fatto che il titolare sarà il capocannoniere gialloverde abile a trascinare il gruppo, specie in un momento in cui proprio gli uomini di maggior carisma dovranno recitare un ruolo da protagonisti. A tal proposito, ma non per questo per trovare alibi di sor-
ta, Palumbo perde contemporaneamente Gabrieli e Mitra, che sann ofarsi sentire nel gruppo. Tonino Nolè, preparatore dei portieri del Melfi, però, dice: «Sono certo che chiunque andrà in campo non farà rimpiangere gli assenti. Anche ad Atessa - ribadisce uno dei più fidati collaboratori dell’allenatore venosino - scenderemo in campo con grande determinazione e, speriamo attenzione fino alla fine, perchè abbiamo subito sconfitte nei minuti finali che ci fanno ancora rabbia». Antonio Baldinetti sport@luedi.it
Sport
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I due ragazzi del Francavilla sono tornati rinfrancati dallo stage per il Viareggio
Nicolao-Milella, convocazione utile FRANCAVILLA – C’è molta soddisfazione all’interno del sodalizio sinnico, per la convocazione dei due esterni difensivi rossoblu, Nicholas Nicolao e Marco Milella, per uno stage di selezione in vista del prossimo “Torneo Internazionale Giovanile di Viareggio”. I due giovani ragazzi, classe ’89 rientrati nella serata di mercoledì da Roma, hanno espresso molta soddisfazione per questa convocazione, fatta dal selezionatore della Rappresentativa di Serie D, Roberto Polverelli. «Speriamo che questa esperienza – dice il difensore Nicolao – possa ripetersi nuovamente, gli allenamenti che abbiamo sostenuto a Roma, per questo stage di selezione, sono serviti a confrontarmi con tanti altri ragazzi provenienti da diverse squadre del sud Italia. Davvero
una bella esperienza». Dello stesso avviso, l’altro giovane rossoblu, Marco Milella, terzino di fascia destra. «Per me è la prima volta che mi capita una cosa del genere – spiega il giovane difensore – una convocazione a livello nazionale, fa sempre piacere riceverla, questo vuol dire che il lavoro fin qui svolto è positivo. La serie D è un campionato che mette in risalto le qualità dei giovani atleti, la speranza è quella che sia soltanto l’inizio di una serie di piacevoli esperienze». Il Francavilla nel frattempo, prosegue nelle sedute di allenamento in vista della difficile trasferta di Pomigliano. Una gara che, dovrà essere affrontata con la dovuta concentrazione. I campani occupano la quinta posizione in classifica, con tredi-
ci punti. Tra le fila dei napoletani, da tenere d’occhio l’attaccante Ernesto Verolino, ex Juve Stabia nel campionato di C1, Melfi in C2 e Brindisi, in quest’ultima squadra, nella stagione 2006/07 in serie D, ha realizzato 12 reti in 31 gare. Ma anche Gasperini, centrocampista col vizio del gol. In casa rossoblu, assente giustificato sarà, Giancarlo Gioia, l’esperto difensore, dovrà scontare due turni di stop, a causa dell’espulsione rimediata domenica nella gara con il Fasano. Per il resto, tutti a disposizione del tecnico serbo Ranko Lazic, che potrà contare anche sul recupero del centrocampista esterno Cristian Vinciguerra, che ha risolto i problemi muscolari che l’hanno afflitto ultimamente. Claudio Sole
Milella e Nicolao del Francavilla (www.lasiritide.it)
E’ atteso per oggi l’esito del ricorso avverso alla squalifica di Chisena
Matera, Corino fa pretattica Sgambata in famiglia senza tante indicazioni CORINO mischia le carte. Per la prima volta nella gestione del tecnico di Benevento ieri c’è stata una partitella a ranghi misti. Non è una definizione usata per caso, perchè il tecnico non ha dato assolutamente indicazioni. Comunque ci sono state molte luci, perchè La Fortezza ha dimostrato di essere in crescita dal punto di vista atletico e soprattutto si è visto un Tonio Chisena in palla. L’amato trequartista materano sta vivendo un momento di ansia, in merito al ricorso presentato avverso alla sua squalifica per due turni. «Effettivamente sto bene. Credo di essermi mosso con scioltezza e mi farebbe molto piacere poter dare una mano ai miei compagni in un momento particolare. Oggi si saprà l’esito del ricorso presentato, quindi sono in ansia ma fiducioso. Perchè non ho fatto nulla di eccessivo a parte un intervento scomposto, ma non certo lesivo nei confronti del collega del Pomigliano». E’ un Tonio Chisena molto sereno, ma è chiaro che restare ai box è sempre brutto per un atleta. A Sant’Antonio Abate non dovrebbero esserci particolari rivoluzioni né tattiche né di uomini, visto che contro la Turris la prestazione è stata certamente positiva ed in
Chisena in allenamento allo stadio di via Sicilia
particolare a centrocampo Renna e Giroletti hanno reso alla grande. Qualche cosa in più i tifosi se l’attendono da Ruben Vicente Principiano che non sta attraversando un periodo di forma eccezionale. Già contro il Pomigliano aveva reso bene per una ventina di minuti, mentre contro la Turris è sembrata in crescita la forma fisica ma la prestazione non è stata all’altezza dellòe sue enormi potenzialità. Un calciatore di enerme spessore Principiano, ma proprio per questo deludente
in queste prime sette giornate. L’anno scorso ha fatto vedere cose d’alta scuola, ma al momento non ha ancora inciso se non per un gol ad Angri che ha dato conferma di essere un giocatore d’altra categoria. Ma è stato un lampo e il Matera in questo momento ha bisogno di tempeste e non flash. Corino dovrebbbe schierarlo regolarmente a Sant’Antonio, ma non è da escludere che il tecnico possa operare delle metamorfosi come ha fatto ad Angri e
Pomigliano. Nel primo caso ha funzionato, mentre a Pomigliano no. Chiaramente il Sant’Antonio abate dell’ex
L’attaccante sarà in campo nella gara al Liguori contro la squadra di Peppe Bardi
Vitaglione recupera contro il Genzano VITAGLIONE sarà a disposizione contro lo Sporting Genzano. LA BUONA nuova in casa Turris è che dall'ecografia cui si è sottoposto è emerso che Francesco Vitaglione si è totalmente ristabilito dall'infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori nelle ultime due settimane. Dopo il fastidio avvertito nel derby di S. Antonio Abate, l'attaccante corallino è infatti restato ai box sia nella gara interna contro il Venafro che nella trasferta in terra lucana di domenica scorsa a Matera, pur avendo preso a lavorare a scarto ridotto proprio all'indomani del primo successo in campionato ottenuto dai suoi contro l'undici dell'ex Urban. Toccherà ora allo staff tecnico, in sinergia con quello medico, valutare nei prossimi giorni le sue condizioni in prospettiva della gara di domenica contro il Genzano. La Turris è ai piedi di Pippo Tortora. Il bomber ritrovato, che domenica
Vitaglione della Turris
è andato a segno per la seconda volta (sempre in trasferta), consentendo ai corallini di portare a casa due pari preziosi contro Fasano e Matera. Si può dire che Sergio La Cava abbia ritrovato il suo bomber, che nelle prime giornate di campionato non è riuscito a fare la differenza. Ora, in-
vece, è pronto a trascinare la sua Turris nelle zone più tranquille della classifica. “Io ho dovuto semplicemente metterla dentro- commenta Filippo Tortora- ma gli ispiratori sono stati Rega e De Biase; Se fossimo stati ancora più cinici e concreti magari saremmo riusciti perfino a fare bottino pieno. Ora però dobbiamo cominciare a credere sul serio nel nostro valore. Risultati come quello di domenica non arrivano mai per caso, ed il fatto che la Turris sia riuscita a strappare punti al Matera, così come al Fasano ed al Pianura, è la prova concreta del fatto che anche noi disponiamo di un potenziale più che discreto. E se è vero che sono solo i risultati e nient’altro a generare fiducia, direi proprio che è giunto il momento di far nostra questa fiducia”. Domenica lo Sporting Genzano è avvisato. sport@luedi.it
Domenico Corcione non è il Pomigliano, ma l’esperienza insegna che non c’è una squadra debole in questo
girone e quindi serviranno concentrazione e cinismo sotto rete. Renato Carpentieri
Pianura, si blocca nuovamente Manzo AL MOMENTO poco felice della squadra ci si accanisce anche la sfortuna nei confronti del Pianura. Infatti, Tommaso Manzo è stato costretto ad abbandonare l’allenamento per un vasto ematoma alla coscia sinistra che lo inabilita per domenica prossima quando Marasco e soci affronteranno il Francavilla Fontana. Il numero dieci bianco azzurro, molto scuro in volto, ha rilasciato brevi dichiarazioni: “ Non mi era mai capitato in carriera di avere infortuni muscolari, mi sento distrutto psicologicamente perché vorrei essere in campo e contribuire a dare una mano alla squadra per uscire fuori da questo momento no, ed invece questi incidenti di per-
Tommaso Manzo
corso mi tengono fuori dal rettangolo di gioco. Spero che non sia nulla di grave e che non debba restare nuovamente fermo”. Il resto della squadra nel frattempo nel pomeriggio disputerà un test in famiglia a ranghi misti.
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Sport A Dilettanti L’ala vede positivo: «Dobbiamo sbloccarci e vincere»
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La Bawer recupera Maggioni «Non sono al top ma contro l’Ostuni ci sarò» «ABBIAMO fatto una buona amichevole contro Bernalda, ho ripreso a giocare anche se la mano non è ancora al meglio. Comunque contro Ostuni ci sarò». Matteo Maggioni sta molto meglio, è tornato in campo e pensa alla sfida di domenica per sbloccare sè stesso e la Bawer dalle difficoltà di questo avvio di stagione: «sono pronto a stringere i denti e a fare tutto il possibile per essere in campo domenica. Non sono ancora al massimo, ma posso dare il mio contributo». Il match è di quelli importanti ed assolutamente da non sbagliare per la formazione di coach Miriello che si trova a doversi sbloccare anche in classifica dopo i progressi visti contro Trapani: «indubbiamente abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti, la mentalità con la quale abbiamo giocato quella partita è stata molto buona. Non abbiamo mai mollato anche quando siamo andati sotto decisamente, a Trapani ne è uscita una buona partita ed alla fine abbiamo anche avuto il pallone per rimetterci in carreggiata e cambiarne gli equilibri. Ora non dobbiamo farci condizionare dai risultati ma continuare sulla strada intrapresa e sui progressi compiuti».
Matteo Maggioni
Il prossimo avversario però si chiama Ostuni ed è davvero una brutta gatta da pelare visti i punti sotto i quali ha sommerso Sant’Antimo nell’ultimo turno e le qualità del suo
roster: «è una squadra temibile ed in gran forma anche se forse il loro rendimento casalingo raggiunge livelli superiori a quello esterno. Però li conosciamo bene e sappiamo che possono metterci in difficoltà. Sono molto grossi ed esperti e giocano maggiormente con gli interni che con gli esterni. Dovremo essere bravi a contrastarli e limitarli». Maggioni è d’accordo sulla possibilità che un Matera veloce possa comunque risolvere la partita e creare problemi ad Ostuni: «dovremo cercare di alzare il ritmo e sfruttare alcune nostre qualità che finora non sono sempre venute fuori. Dobbiamo acquistare una maggiore sfrontatezza ed un maggiore coraggio rispetto alle altre sfide. A Trapani questo tipo di gioco che più si addice a noi, già si è visto. Dobbiamo insistere su questa strada, senza sentirci sotto pressione ma sapendo che è ora di vincere la prima partita della stagione». Ed è quella la principale necessità della Bawer, sbloccare lo zero in classifica e trovare punti e fiducia per poter riuscire ad andare avanti. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B dilettanti Grande entusiasmo della tifoseria
Bernalda, testa a Corato “TUTTI a Corato!”. La parola d'ordine lanciata dalla tifoseria subito dopo la vittoria con il Canicattì sembra fare sempre più breccia tra i sostenitori ionici, anche se va detto che le sfide al PalaLosito sono sempre state un appuntamento privilegiato per i supporters bernaldesi sia per le ridotte distanze rispetto al centro pugliese che per i rapporti cordiali tra le due società confermate dal gemellaggio tra i gruppi ultras. E poi da parte dei lucani si spera che questa sia finalmente la volta buona per violare il palazzetto coratino dove finora il team di patron Gallotta ha rimediato solo sconfitte, a volte pesanti, altre volte di stretta misura e in qualche caso immeritate; inoltre il sogno del tabù sfatato si accompagna stavolta alla considerazione che un'eventuale vittoria sul difficile parquet dei neroverdi farebbe salire di molto le quotazioni di Russo e company in chiave cam-
pionato e regalerebbe ai ragazzi di coach Brogialdi la palma di “squadra rivelazione” del torneo oltre ad un primo posto in classifica ben più significativo di quello attuale spartito con altri sei coinquilini. Nel frattempo, mentre la preparazione al match di domenica (ore 18, arbitri i romani Borgioni e Melchionda) prosegue senza problemi degni di nota, impazzano per la gioia di curiosi e tifosi le top ten ufficiali della Lega Pallacanestro; vediamo più da vicino quelle in cui sono presenti i rossoblu. Nella classifica dei rimbalzi al secondo posto, alle spalle proprio di Dalla Vecchia della Granoro Corato (11 di media a partita), troviamo, guarda guarda!, il vecchio leone Damiano Faggiano con 10.33, un dato che la dice lunga sulla pragmatica presenza in campo del brindisino che non solo risulta spesso appariscente in termini di score personali ma che lavora e
Gaston Rossi Pose della Cestistica Bernalda
produce tantissimo dietro le quinte dello spettacolo cestistico a favore del gruppo. Altro dato confortante è il sesto posto di Rossi Pose nella graduatoria degli assist con 3.67 di media, un gradino e un valore percentuale non all'altezza delle sue capacità assolute ma al momento più che apprezza-
bili se si tiene conto del fatto che il “gaucho” per il noto infortunio gioca attualmente solo con la sinistra, mano che visibilmente non gradisce pur dovendo fare di necessità virtù. Il baby Di Giacomo è decimo tra i distributori di stoppate, e per un giovanissimo come lui si tratta sicuramente di una bella soddisfazione, mentre, per finire in gloria, è lodevole la “medaglia di bronzo” nella classifica delle migliori valutazioni per il solito Faggiano (una media di 23.33) preceduto soltanto da Serino del Maddaloni (25.67) e Manzo del Canicattì (25.0). In attesa che Russo, lo stesso Rossi Pose e Filloy risalgano la classifica dei migliori realizzatori, e che Carpineti e Di Giacomo inizino la scalata a quella dei rimbalzisti, le cifre messe in bella mostra da alcuni ionici sono più che confortanti: chissà che a Corato non migliorino. Giovanni Palmieri
Momento verità per la Basilia contro il Futura Roma
Potenza e Matera si leccano le ferite dopo due sconfitte Donatello Viggiano TORNANO in casa le due lucane di A dilettanti, per le gare della quarta giornata di andata. Dopo le sfortunate trasferte e sconfitte in volata di Fossombrone e Trapani, entrambe le squadre ricevono avversarie che hanno vinto già due delle loro prime tre partite di campionato. Al Pala Pergola arriva una Igea Barcellona fanalino di coda solo per la partenza ad handicap(6 punti di penalizzazione), già quasi del tutto annullata proprio in virtù delle due vittorie casalinghe di inizio stagione, su Sant’Antimo e Palestrina. Affidata all’esperienza di coach Sidoti, la squadra siciliana “poggia” sul talento offensivo della star italoamericana Mike Gizzi(30 punti per gara), ben spalleggiato delle “doppie cifre” di media di Li Vecchi e Rizzitiello, nonché dal talento dei giovani Gullo, Mariani, Gamal e Capitanelli. Le due squadre si sono già affrontate in precampionato, nella finale del torneo di Catanzaro, dove in una partita senza storia ebbe la meglio Barcellona(94-60) su una Levoni solo lontana parente di quella attuale, in grado di comandare in entrambe le trasferte disputate, senza però portare a casa la vittoria. Dopo la convincente prova di Trapani, nonostante la sconfitta, appuntamento improrogabile con la vittoria per la Bawer, attesa dal comunque difficile incontro con il lanciato Ostuni. La matricola salentina ha vinto soffrendo con Palestrina e “doppiando” Sant’Antimo(+43) le due partite interne, cadendo a Potenza nel finale.
Col giusto mix di esperienza(Labella, Camata, Avenia e Morena)e gioventù(Bonessio e Gentile), la squadra di Putignano si candida al ruolo di terribile outsider in un torneo quanto mai equilibrato e ancora senza un padrone preciso. Archiviata la prevedibile ma non troppo agevole vittoria casalinga con Canicattì, è di scena a Corato, in una “classicissima”, la Cestistica Bernalda. I pugliesi hanno finora perso due volte fuori e vinto una in casa e, guidati per il secondo anno da coach Meneguzzo, hanno quasi del tutto rivoluzionato(confermati solo Cozzoli, Graziani e Chiarello) la squadra dell’anno scorso, affidandosi alla voglia di emergere di interessanti giovani come Dalla Vecchia, Torresi e Gambolati, con Desiato in regia. Autentica prova del nove e scontro al vertice per la Codra Basilia Potenza. Nella quarta giornata di andata della prima fase del girone D1 della B d’eccellenza, la squadra di Marilia Sanza, ancora a punteggio pieno dopo la convincente vittoria casalinga sull’Athena Roma, domani(ore 17) fa visita alla Città Futura Roma, squadra che condivide proprio con le potentine ed il Latina la vetta momentanea della classifica e che, anche in virtù del titolo nazionale Under 19 conquistato in Estate, vanta i “galloni” di autentica favorita alla promozione. Ma la Basilia ha già fatto bene nella sfida di sabato scorso, seppur contro pronostico, e proverà, senza pressione, a fare un autentico colpaccio anche nella Capitale. Sarà della partita, nelle fila della Basilia, anche Martina Dimonte, play classe 1992 arrivata in settimana dal Cras Taranto di serie A, ma bernaldese di nascita.
Calcio a 5, Senise Motocross, materani con carattere in Coppa in evidenza a Brindisi SENISE – Una prova di carattere, quella mostrata dal Deportivo Senise, nell’impegno valido per il secondo turno di coppa Italia, contro il 3P Valle del Noce. La partita è terminata con la vittoria dei senisesi per 5-4, dopo una gara tirata fino all’ultimo. I trecchinesi dal canto loro, si sono dimostrati squadra ben organizzata e con tanta grinta in campo. Della buona prestazione offerta dal Deportivo Senise, ne abbiamo discusso con il Direttore Generale Marcello Cervone. «I ragazzi hanno dimostrato una buona condizione fisica – dice il dg – era importante fare risultato dopo la sconfitta in campionato e ci siamo riusciti in pieno». La gara, si è dimostrata difficile sin dall’ini-
zio, la formazione della Valle del Noce, dopo un avvio un po’ in sordina, è riuscita poi a tirare fuori il carattere ed ha cominciato a rendersi pericolosa. «Gli avversari – prosegue Cervone – si sono dimostrati un buon gruppo, che giocano molto aggredendo i portatori di palla, non era facile fare risultato su un campo del genere». Adesso, archiviato il turno di coppa Italia, occhi puntati sul campionato, domani sera il quintetto senisese sarà impegnato in trasferta in quel di Bernalda. Per il Senise, non sarà della partita Antonio Capano, espulso nell’ultimo turno contro la Vigor Matera, per lui, due turni di stop, inflitti dal giudice sportivo. Claudio Sole
ANCORA una grande prestazione dei piloti del Moto club " Città dei Sassi in moto " Matera. Su di un tracciato fangoso ma regolare per lo svolgimento delle gare, il trofeo Inverno ha visto la partecipazione di 44 piloti tutti temerari, che si sono messi a dura prova anche fisicamente. Dieci le manche disputate, i piloti materani si sono comportati egregiamente con ottimi risultati. Nella gara Hobby cross quattro i partecipanti materani in questa categoria.Il vincitore è stato Volpi su Husqvarna che precede Salvarosa su Yamaha. Al terzo posto si è classificato Oronzo Leggeri della " Città dei Sassi in moto " , al quinto Daniele Maraglino che nella prima
manche si era classificato terzo ma poi ha perso posizioni, comunque un buon risultato, seguito a ruota da Giuseppe Cifone sesto e Luigi Taratufolo al settimo posto tutti del moto club " Città dei Sassi in moto ". Nella classe Amatori Open Nicola Di Pede pilota materano esperto della categoria conquista la prima posizione, invece nella categoria Classe Expert 125 cc. sfortunato terzo posto di Patrizio Schiavone che con una grande prova, pregiudica il tutto con due cadute. Grande rimonta con tutta la rabbia e la sua bravura riesce a conquistare il gradino più basso del podio, portandosi a casa la medaglia di bronzo che appaga parzialmente il pilota
Nicola Di Pede in moto
del moto club " Città dei Sassi in moto". A tirar le somme i piloti materani possono ritenersi soddisfatti dei risultati ottenuti, ingenuità e in alcuni casi la sfortuna hanno fatto si che risultati migliori non si sono ottenuti, ma è un buon incoraggiamento per le prossime gare visti i risultati ottenuti
contro piloti pugliesi di provata esperienza, da quando a Matera è stato istituito il moto cross dal delegato provinciale Nicola Di Pede, vi è un aumento di iscritti per questa disciplina sportiva che appassiona i giovani ma che non ha nessun aiuto dagli enti locali. Vincenzo Bochicchio
Sport 45 A dilettanti Cerverizzo: «Serve lo spirito messo contro l’Ostuni» Venerdì 24 ottobre 2008
Levoni, Vetrone non ce la fa Palombita sarà presente contro il Barcellona ALLENAMENTO regolare per la Levoni Potenza nella giornata di ieri al Pala Pergola. La truppa potentina, reduce dal passo falso di Fossombrone ha lavorato a ranghi quasi completi, fatta eccezione per Luca Vetrone, ancora alle prese con un problema al gomito la squadra lucana ha svolto una seduta di allenamento molto dura e intensa. La formazione sicula, attardata in classifica, vista la penalizzazione inflittale a causa di problemi amministrativi è stata costruita in estate per puntare al vertice. La squadra del coach Pippo Sidoti vanta tra le sue fila elementi in grado di garantire sostanza, continuità di rendimento e grande compattezza. I nomi di Mike Gizzi, Agostino Livecchi, Giacomo Sereni, Andrea Capitanelli, Nelson Rizzitiello, Houssan Gamal e Tindaro Gullo rappresentano una certezza assoluta per il roster siciliano. Ad ogni buon conto la Levoni Potenza continua a leccarsi le ferite dopo la sconfitta patita domenica
Salvatore Cerverizzo, a destra Palombita e Vetrone
scorsa a Fossombrone. La compagine potentina ha tutta l’intenzione di rifarsi e puntare al successo, consapevole anche della difficoltà di una partita che promette emozioni e spettacolo. Il quintetto potentino
dovrà evitare distrazioni, errori e amnesie onde evitare pericolosi contraccolpi nel delicato incontro con il Barcellona Pozzo di Gotto. La squadra potentina domenica sarà chiamata ad un impegno quanto mai
probante e ricco di insidie, nella speranza di poter ottenere il successo che darebbe ulteriore morale alla truppa lucana. In seno alla società di via Ponte Nove Luci è il diesse Toruccio Cerverizzo ad analizzare lo
stato di forma complessivo dei suoi atleti affermando quanto segue: “Abbiamo buttato al vento due vittorie in trasferta, non siamo riusciti a prendere i due punti domenica, nel prossimo turno avremo di fronte
una delle formazioni più complete del girone, il Barcellona è uno dei complessi meglio attrezzati della categoria. Abbiamo recuperato Palombita, mentre Vetrone dovrà star fermo ancora dieci giorni”. Ai ragazzi chiede impegno: “Se giochiamo con una certa continuità e con il carattere mostrato con l’Ostuni possiamo anche farcela. Bisogna interpretare la gara al meglio. Non sarà facile affrontare i siciliani”. Il diesse parla anche dell’approccio mentale alla gara evidenziando alcune sfaccettature: “Se riusciamo a liberarci e trovare sicurezza durante la partita non dovrebbero esserci problemi. Siamo una squadra competitiva”. Il direttore sportivo della Levoni Potenza mostra anche fiducia circa il risultato finale: “Sono ottimista. Se i nostri giocatori ripeteranno la bella prova fornita contro il forte Ostuni non dovrebbero esserci problemi. Ripeto non si tratta di una sfida facile”. Francesco Menonna
Basket C dil.Torlo: «I siciliani alla nostra portata»
Ad Agropoli si ferma Centre Corporelle, Favia recupera per il Messina il Ctr Senise La Cascina
IL RECUPERO di Vito Favia è la notizia lieta in casa Centre Corporelle Potenza a tre giorni dal confronto esterno di domenica prossima contro il fanalino di coda Amatori Messina. Il play maker della compagine di Dino De Angelis ha ormai completamente assorbito la botta alla spalla ed è rientrato nei ranghi della formazione lucana. Ovvia la soddisfazione nel clan potentino per il ritorno di una pedina quanto mai importante sul piano della gestione del ritmo e della qualità individuale della squadra. De Angelis ha dunque recuperato un elemento molto duttile sul piano tattico e dinamico, potendo anche confrontare i segnali di ripresa nel corso delle ultime sedute di allenamento settimanali. Il quintetto del presidente Antonio Colangelo ha dunque tutta l’intenzione di continuare nella brillante striscia positiva intrapresa nel corso delle prime quattro giornate di un torneo che non ha ancora espresso la sua fisionomia. La squadra anche ieri si è allenata agli ordini del coach De Angelis, nel gruppo c’è tutta l’intenzione di continuare nel cammino intrapreso. Il complesso potentino ha dalla sua la condizione psicologica migliore, lo stato di forma e una compattezza a tratti invidiabile. Ne deriva che la sfida di domenica al Pala Tracuzzi di Messina si presenta quanto mai indicativa circa le reali condizioni e il futuro del torneo di Gigi Delli Carri e compagni. Tutto l’ambiente è al settimo cielo, la squadra appare serena, forte e brillante. In seno alla società potentina è il direttore sportivo Enrico Torlo ad evidenziare l’ottimo periodo di forma della compagine biancoceleste. Il diesse potentino ha affermato: “Sicuramente la squadra attraversa un bel momento di forma. E’ questo il frutto della scelte fatte
Favia del Centre Corporelle
d’estate, abbiamo infatti constatato che le operazioni di mercato, al momento si sono rivelate esatte. Ovviamente il campionato non è finito, il torneo è lungo, massacrante e irto di difficoltà”. Il direttore sportivo della Centre Corporelle concentra la sua attenzione sulla sfida di domenica prossima a Messina: “Affronteremo una squadra abbordabile, almeno sulla carta, non dovrebbero esserci particolari problemi. Tutte le avversarie quando giocano contro di noi si esaltano e giocano la gara della vita, dobbiamo fare attenzione”. Torlo parla anche del recupero di Favia: “Vito ha ripreso ad allenarsi con la squadra, il suo recupero è importante nell’economia del gioco”. La società si guarda intorno e valuta altre scelte di mercato, Torlo analizza questo aspetto: “Stiamo lavorando duramente. La società tiene sempre aperta la finestrella di mercato. Nel corso della prossima settimana valuteremo due giocatori under”. Nomi al momento non se ne fanno, l’impressione comunque è quella di una squadra forte ed equilibrata in ogni settore. sport@luedi.it
Il Senise in azione (www.lasiritide.it)
Il coach Pietro Daraio
AGROPOLI CTR SENISE
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AGROPOLI- Turno infrasettimanale nel campionato di serie C2 di pallacanestro. La capolista Ctr La Cascina Senise era impegnata ieri sera, nel big match della quinta giornata. Ad Agropoli, i lucani hanno perso. Una brutta partita giocata dai ragazzi di Daraio. La formazione sinnica allenata dal coach Pierino Daraio, era reduce dall'importante vittoria casalinga ottenuta ai danni del Memoartini Benevento. L'Agropoli, invece dal successo interno conquistato contro il Capua. A confronto ieri sera in Campania il miglior attacco del campionato, quello del Senise, contro la migliore difesa, quella dell'Agropoli. Tra le fila della formazione senisese, era assente il play-guardia Lino Durante, out per un piccolo acciacco fisico. Una defezione importante per il Ctr La Cascina, che ha recuperato il pivot argentino Gonzalo Marin, grande ex della gara infatti ha giocato due stagioni ad Agropoli.
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Sport Motomondiale Intanto Sete Gibernau torna in MotoGp con la Ducati
Venerdì 24 ottobre 2008
Rossi insegue altri record Il “dottore” a caccia del sedicesimo podio di fila VALENCIA (SPAGNA) .Il Gran Premio della Comunitat Valenciana di domenica 26 ottobre, 18^ ed ultimo appuntamento della MotoGP ha ormai ben poco da dire sul fronte classifica, con le prime tre posizioni cristallizzate dopo la Malesia con Valentino Rossi tornato campione del mondo già dal Giappone e Casey Stoner e Dani Pedrosa, alle sue spalle, secondo e terzo. Fuori dal podio iridato 2008 la lotta è aperta per la quarta piazza tra Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso. Il mallorchino del Team Fiat Yamaha vanta 21 punti sul forlivese del team Jir Scot Honda e con essi anche la leadership della speciale classifica di «rookie of the year». L’italiano ha mostrato di essere in un ottimo stato di forma e potrebbe anche provare ad attaccare la posizione dell’ex campione della 250 cc.. In ogni caso, per Dovizioso il quinto posto assoluto ed il secondo nella classifica del migliore esordiente
Valentino Rossi
sarebbe un grande risultato, visto che corre con una Honda «satellite». Una stagione più che positiva che gli varrà un posto in Honda Hrc al fianco di Pedrosa, sostituendo Nicky Hayden che invece approda alla Ducati a far compagnia a Stoner. E proprio la «rossa» di Borgo Panigale al «Ricardo Tormo»
proverà a mantenere la seconda posizione dietro alla Yamaha tra i costruttori, visto l’esiguo vantaggio di un solo punto sulla Honda. La gara, ovviamente, vivrà nel duello tra Valentino Rossi ed i suoi principali avversari. Stoner nel 2007, già campione di piazzò secondo alle spalle proprio di Pedrosa che da queste parti ha vinto in tutte e tre le classi. Hayden, nel 2006 vi conquisto il suo titolo mondiale, mentre Valentino non vince dal 2004, l’anno del suo approdo in Yamaha e negli ultimi due anni ha dato forfait, prima per una caduta nel 2006, favorendo appunto Hayden e nel 2007 per la frattura della mano che gli costò anche il secondo posto nella classifica finale in favore di Pedrosa. Per il «Dottore» sarà il 150^ GP. L’obiettivo è quello di eguagliare il numero di podi consecutivi (16) che già gli appartiene, ma anche quello di realizzare il maggior numero di punti in una stagione.
Attualmente Vale è a quota 357, dieci in meno rispetto al record ottenuto nel 2005 da lui stesso ed eguagliato da Casey Stoner nella passata stagione. All’alfiere della Fiat Yamaha basterà piazzarsi quinto per incrementarlo, ma conoscendolo è difficile pensare che si accontenti, invece, di provare a vincere anche a Valencia. Rossi vuole la vittoria per dedicarla e ripagare il team intero con una grande festa finale. GIBERNAU TORNA- Sete Gibernau torna in MotoGP. Dopo i test con la Ducati ufficiali, il pilota spagnolo tornerà a gareggiare, sempre con una moto di Borgo Panigale, ma gestita dal team Onde 2000. Gibernau non avrà il «suo» numero 15, che adesso porta in pista il sanmarinese Alex De Angelis, ma come riferisce MotoGP.com, il 59 in riferimento al quell'anno 1959 nel quale il nonno Francisco Xavier «Paco» Bulto, produsse la prima motocicletta per mil marchio Bultaco.
Pallanuoto La Potenza nuoto dà l’addio a Scaldaferri
Il Tritone Potenza ha formalizzato domanda di ripescaggio in serie C NOVITA’ di rilievo negli ambienti pallanotistici del capoluogo. Le due formazioni militanti nel campionato maschile di serie C, la Potenza Nuoto e il Tritone sono in fermento per organizzare la prossima stagione. Il Tritone Potenza ha formalizzato la domanda di ripescaggio in serie C dopo la retrocessione della scorsa stagione. La società del presidente Giorgio Pappalardo ha inviato ad inizio settimana la documentazione relativa alla richiesta di ripescaggio, che potrebbe consentire al gruppo potentino di ritornare a militare nel campionato maschile dopo l’amara retrocessione patita nella scorsa stagione. Pappalardo conta di utilizzare i giovani talenti che hanno ben figurato nel corso del campionato 2007
di serie C, ovvero gli atleti nati negli anni 1993/1994. La squadra potentina ha ripreso ad allenarsi in vista della prossima stagione, tutti i giocatori di Pappalardo sono impegnati in una fase di screemage piuttosto intensa. Negli ambienti del Tritone c’è amarezza per non aver portato a termine operazioni più complesse, riguardanti eventuali accordi di fusione con realtà maggiori. In casa Potenza Nuoto Smart P@per invece la notizia del giorno è l’addio di Mimmo Scaldaferri, bomber dei potentini negli ultimi anni. Il cecchino potentino ha deciso di lasciare il gruppo allenato da Pasquale Miglionico per motivi personali. La squadra sarà smantellata, sicuri gli addii eccellenti degli atleti sa-
lernitani, La Pietra, Vietri, Cersosimo e Barbato, mentre la società ha confermato in blocco il nucleo storico composto da Vairo, Nigro, Della Sala, Amodio, Mancino, Vinci, Caricati e De Luca. La squadra ha cominciato ad allenarsi agli ordini di mister Pasquale Miglionico in vista della prossima stagione che si preannuncia quanto mai equilibrata e intensa. Il girone delle due potentine potrebbe essere composto da sei o otto formazioni. Nelle prossime giornate ne sapremo di più, l’unica aspettativa da chiarire è quella di vedere entrambi i team in serie C. Lo meritano i sacrifici fatti da entrambe le squadre nella passata stagione. f.menonna@luedi.it
Francesco e Terryana in auge
Panathlon premia i fratelli D’Onofrio DUE GIOVANISSIMI atleti di S. Arcangelo, che continuano a far onore allo sport lucano e non solo in terra straniera, venerdi 31 ottobre, nel corso di una riunione conviviale presso il ristorante “Fuori Le Mura” di Potenza, riceveranno il premio “Atleta dell'anno” 2008 da parte del Panathlon Club Potenza, intitolato al fotografo lucano Aldo La Capra, istituito dal fratello, avv. Lello La Capra, nobile figura di sportivo che per molti anni è stato ai vertici del mondo sportivo lucano. Una manifestazione molto attesa, dunque, per questi due giovanissimi talenti del nostro sport, due autentiche eccezioni nel contesto di uno sport sport individuale pieno di grigiore, che iche ha perso lo smalto della fine degli anni '50 e buona parte degli anni '60, quando emergevano realtà che sono state il vanto della Basilicata a livello nazionale e olimpico, in testa l'“americano” Donato Sabia. “Guardandoci intorno, sottolinea Mimmo Addamiano, presidente del Panathlon Club Potenza, si è purtroppo rilevato che, nell'insieme del variegato settore sportivo di Basilicata, non sono emersi, soprattutto a livello nazionale, atleti accreditati a ricevere l'edizione 2008 del Premio. Il significativo curriculum ultimo espresso, nel 2007 ed in questi dieci mesi del 2008, da due figli d'arte, ha fatto cadere la scelta del Panatlon sui giovanissimi di S. Arcangelo, Francesco e Terryana D'Onofrio, rispettivamente di 13 ed 11 anni, figli di Vincenzo D'Onofrio, pioniere del karate in Basilicata, pluricampione, maestro e fondatore di una Scuola di arti marziali sul territorio lucano”. La mancanza di figure emergenti, l'appiattimento nei diversi settori degli sport individuali, dove si misura la
Terry e Francesco D’Onofrio
capacità, la forza di imporsi, ha determinato la scelta. Non un “ripiego”, comunque, del sodalizio sportivo potentino, ma una scelta di fondo, di eccellenza, che esalta la continuità di impegno che Francesco e Terryana D'Onofrio continuano ad avere nel contesto nazionale, ma soprattutto internazionale. Nel 2007, Francesco D'Onofrio ha conquistato, in manifestazioni diverse, tre medaglie d'oro a Las Vegas, una a Fano e Termoli, l'argento a Napoli, il bronzo a Zagabria, Salisburgo. Nel 2008: medaglia d'oro a Udine, Monza, Grado e quinto posto nella World Cup in Grecia. Terryana D'Onofrio, quattro medaglie d'oro nell'Open Usa Golden League di Zagabria (Croazia), medaglia d'oro a Fano, Napoli, Termoli, Macerata; argento a Zabagria e Salisburgo. Nel 2008, medaglia d'oro nel Kata International Banzai Cup, conquistata nel mese di ottobre 2008 a Berlino; quinto posto nella World Cup in Grecia. Pino Gentile
Ciclismo Soddisfazioni nelle gare di gran fondo
Lucania Team-Motor France risultati lusinghieri COME ormai tradizione anche quest’anno il Team Lucania – Motor France è stato premiato dal prestigioso Circuito del Sole di gran fondo di ciclismo avendo conquistato il nono posto nella classifica a squadre. Le gare si sono svolte dalla Basilicata all’Abruzzo e hanno interessato tutto il sud Italia. Particolarmente interessanti i risultati conseguiti dai ciclisti lucani che si sono distinti con queste performance. Giuseppe Tempone è arrivato primo di categoria nella gara Ciclolonga degli altopiani d’abruzzo, che si è svolta a Castel di Sangro e che è caratterizzata dalla salita di Pescocostanzo, arrivo di una tappa del giro d’talia, e ha ottenuto due secondi posti nelle gare di gran fondo Fara San Martino (Chieti) e Rionero in Vulture. Salvatore Racina ha chiuso, invece, al terzo posto di categoria nella gara di gran fondo di Maiella Adriatica
Di Racina Tempone e Claps i migliori piazzamenti di Lanciano (Chieti) e con un sesto posto nella ciclolonga degli altopiani d’abruzzo a Castel di Sangro. Michele Claps ha finito invece quarto di categoria nella gran fondo Fara San Martino. Del Team Lucania Motor France, fanno parte inoltre atleti provenienti da tutta la regione (Tricarico, Villa d’Agri, Tito, Baragiano). .
Qui accanto la squadra del Lucania Team Motor France. In basso Salvatore Racina, Giuseppe Tempone, e Michele Claps
ilQuotidiano
Venerdì 24 ottobre 2008
cultura@luedi.it
inSommario Sapori lucani in vetrina a Torino a pag. 49
Sara apre “Blue voices” a pag. 50
Il Festival di Potenza verso la finale
a pag. 51
Tra falconi e cavalieri I servizi a pag.48 e 49
Che
tempo farà a cura di Giuseppe Pomarico
Oggi Nuvole in mattinata sul settore tirrenico con qualche debole pioggia. Soleggiato sul resto del territorio. Nel pomeriggio ulteriore aumento della nuvolosità su Lagonegrese, Val d'Agri e Appennino con qualche isolato rovescio; cielo velato altrove senza precipitazioni. Serata con poche nubi sparse. Temperature stazionarie, venti di Libeccio e mari poco mossi.
Domani Nuvolosità irregolare per tutto il giorno sull'area tirrenica e lungo l'Appennino con precipitazioni sparse, nel pomeriggio anche a carattere di rovescio. Nubi medio-alte su Materano, Metapontino e costa jonica, senza fenomeni. Generale miglioramento in serata. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione, venti moderati occidentali e mari generalmente poco mossi.
Domenica Al mattino ancora qualche nube lungo la costa tirrenica e la Valle del Mercure con qualche debole ed isolata precipitazione. Pochi addensamenti in Appennino, senza fenomeni. Tra il pomeriggio e la sera cielo poco nuvoloso su tutta la Basilicata, con ampie schiarite anche sul settore occidentale. Temperature in leggero aumento, venti deboli da Ovest/Nordovest e mari poco mossi.
Venerdì 24 ottobre 2008•
ilQuotidiano
Weekend
Nel fossato del maniero di Federico II il quindicesimo Raduno nazionale
da SCOPRIRE
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A caccia con il falcone di ANTONIO BALDINETTI
MELFI - Ad una sola settimana di distanza dal solito, immenso successo registrato dalla Sagra della Varola, la città di Melfi si appresta a vivere un altro appuntamento ormai consolidato, nel tempo e nella più bella tradizione turistico culturale del suo essere, con un weekend nel segno della falconeria. Oggi e lungo tutto sabato e domenica, si svolgerà presso il Castello di Melfi la XV edizione di quello che è il Raduno Nazionale di Falconeria, organizzato dall’Associazione Falconieri del Melfese insieme ad Amministrazione comunale, enti, istituzioni e sponsor. Ad aprire la manifestazione l’arrivo previsto oggi, alle 17,30 dei falconieri al Castello, prima che vi sia il tradizionale giro per la città per annunciare eventi legati a tale appuntamento. Il clou, col raduno dei falconieri e la loro visita ai campi di caccia, loro designati per quest’anno, si avrà domattina alle 9, prima che gli stands e le mostre predisposte nella stessa immensa dimora cara a Federico II, possano essere aperte ed offerte ad esperti del settore ed a visitatori pronti ad ammirare pittura, filatelia, riproduzioni di armi, enologia, gastronomia e prodotti tipici. Il campo medievale predisposto nel fossato del Castello e gli spettacoli, daranno poi un tocca speciale all’evento, senza dimenticare che le dimostrazioni del Gruppo Arcieri di Ascoli Piceno e la dimostrazione con spettacolo di falconeria lungo tutta la mattinata, saranno attrattiva concreta per la gente presente, in attesa del via al corteo con a capo l’Imperatore Illuminato, che partirà dalla Porta Venosina nel pomeriggio. Sarà questo il momento ideale per dare il via reale alle celebrazioni per il XV Raduno Nazionale di Falconeria, in considerazione della presenza di chiarine, tamburini, e vari personaggi di strada, ad attendere Federico II, ad animare il castello ed a permettere che alle 17,30 il Convegno possa avere inizio, con il tema prescelto per questa edizione “La realtà delle Crociate e l’immaginario medievale nella vicenda di Federico II” ad essere illustrata al meglio dalla relazione del professor Enzo Navazio. Allo stesso convegno, nel pomeriggio
IN
di sabato, parteciperanno diverse autorità, il Prefetto, il Direttore dell’Apt, il Sindaco di Melfi, il Presidente della locale Pro loco, coi professori Angelo Lucano Larotonda e Antonella Pellettieri a presentare i rispettivi libri, vera novità di quest’anno, dedicati rispettivamente ai castelli di Federico ed ai segni dei cavalieri in Basilicata. I diversi spettacoli in programma chiuderanno la prima giornata, lasciando spazio alla domenica con i falconieri a radunarsi, ricevere la benedizione ed a partire per i campi di caccia, mentre gli stand ed un annullo
speciale delle Poste saranno gustoso antipasto del Torneo medievale tra gli antichi casati cittadini, con prove diverse, tra tiro con l’arco, giostra della quintana, dimostrazioni col falco, arte del combattimento, fino alla premiazione del pomeriggio e la partenza del Corteo Storico. Diversi i gruppi in arrivo da Acerenza, Gravina, Banzi, Casamassima, Montecilfone, Ascoli Piceno, Barletta, Mesagne, Castellaneta prima che al rientro vi sian spettacoli finali, danze, chiusura manifestazione. cultura@luedi.it
Due giorni di studi nel centenario della morte
Omaggio a Racioppi MOLITERNO -L'ultimo appuntamento di un certo spessore accademico e scientifico che esaminasse una personalità imponente come quella dello storico moliternese Giacomo Racioppi (1827-1908) si tenne nel settembre del 1971, nel corso di un convegno nazionale di storiografia lucana. Curata dall'allora direttore della Biblioteca Provinciale, Pietro Borraro e patrocinata dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, la manifestazione vide, tra gli altri, la partecipazione di storici ed accademici della caratura di Nicola Cilento Tommaso Pedio, Raffaele La Macchia, Celeste Iula, Adalberto Pazzini, Stefania Caprara. In quel convegno di cui vennero pubblicati gli atti nel volume “Giacomo Racioppi e il suo tempo” (Congedo Editore 1975), la figura dello storico fu esaminata in tutta la sua poliedricità. A partire dalla importanza che l'illustre moliternese dava alla studio
della storia ai fini della conoscenza delle cause che determinano il progresso o l'arretratezza di una terra, alla battaglia per libertà che non andava ristretta entro i confini di una carta costituzione, ma doveva trarre sempre vigore dalle attese della gente, alla funzione dell'istruzione necessaria per smuovere i retaggi che potevano essere da impedimento al progresso di una regione povera e dissestata come la Basilicata. Racioppi, che nel 1905 venne nominato senatore, è stato autore di volumi preziosi come i piccoli saggi “La spedizione di Carlo Pisacane a Sapri” (1863) e “Antonio Genovesi” (1865) o i monumentali “Storie de Moti di Basilicata e delle Province contermini nel 1860” (1867) e “Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata” (1889). Opere che ancora oggi vanno lette con una certa attenzione anche per conoscere meglio il pensiero
politico racioppiano che da un'iniziale indole rivoluzionaria passò ad un liberalmoderatismo su cui si poggiò la convinzione che i secolari problemi di una regione come la Basilicata avrebbero potuto trovare soluzione nell'annessione al Piemonte e nella costruzione di uno stato libero in cui le istituzioni temporali fossero separate dai poteri della fede. Sulla stessa traccia accademica del convegno che si tenne tra Moliterno e Rifreddo trentasette anni fa è stato organizzato per il 24 e 25 ottobre (Cine-teatro Pino), nell'ambito del Premio Letterario Basilicata 2008 e dell'intesa Istituzionale per l'Unità d'Italia del 1860, il convegno “Il lascito storiografico di Giacomo Racioppi a cent'anni dalla morte”.Le relazioni che vengono presentate oggi (ore16) sono quelle di Mauro Moretti dell'Università per Stranieri di Perugia, Giampaolo D'Andrea dell'Università della Basilicata
e Patrizia Del Puente dell'Università di Basilicata. Domani (ore 10) è la volta di Cosimo Damiano Fonseca dell'Università di Bari, Antonino De Francesco dell'Università di Milano e Raffaele Giura Longo dell'Università di Bari. Previsti anche gli interventi del senatore Emilio Colombo, di Angela Latorraca, sindaco di Moliterno, Sabino Altobello, Presidente della Provincia di Potenza, Antonio Ausilio, Assessore alla Formazione e Cultura della Regione Basilicata e Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata. Da ricordare che domani, sempre al Cine-teatro Pino (ore 18) verranno premiati i vincitori della sezione saggistica del Premio Basilicata 2008. Promuovono l'iniziativa l'Amministrazione di Moliterno e il Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi, patrocini della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata. Mimmo Mastrangelo cultura@luedi.it
MOSTRA PER
BIAGIO
UNA MOSTRA nel nome del professor Biagio Saccinto, originario di Canosa e residente a Lavello fino al 1997 anno della scomparsa, questo l’omaggio di Melfi ed in particolare dell’amico e collezionista Nicola Simonetti nei i due giorni dedicati alla Falconeria. Mostra che vuole ricordare un grande filatelico, colui a cui si deve la nascita del Circolo Filatelico Lavellese, uno dei quattro sportelli attivi in regione (Potenza, Matera, Melfi) anche se dopo la sua morte è stato trasferito a Lauria. «Un doveroso omaggio a colui che per anni ha dato un fattivo contributo alla filatelia, a Lavello e in tutto il nord regione, ma anche alla numismatica e al collezionismo – ha ricordato il curatore Simonetti – con circa 20 pannelli che sono il modo migliore per ricordare la figura e l’opera di Biagio Saccinto che ho conosciuto, frequentato a lungo come sincero amico, e mai dimenticato. Proprio in virtù di ciò, ho voluto che questa mostra nello scenario del Castello, fosse a lui dedicata, per dare modo alla gente di visitarla e ricordarne al meglio la figura attraverso tali pannelli». Un primo raccoglie le buste dal primo giorno di emissione del 1976, col timbro Guller delle Poste di Lavello, altre del 1979 con timbro filatelico di Foggia. Da li parte un percorso che si estrinseca nel progetto della mostra attuato da Simonetti in 15 pannelli contenenti 218 buste con annullo speciale filatelico di Lavello, dal gennaio 1992 al 1997, con 111 fogli a contener la ricca collezione, lettere d’invito, diplomi, oltre a 6 fogli della collezione 1992 dedicata a Colombo ed ai 500 anni dalla scoperta dell’America. Inoltre una mostra di Laviano sulle carte monete italiane, a completare il tutto. cultura@luedi.it
LA BIOGRAFIA GIACOMO Racioppi nasce a Moliterno il 21 maggio 1827. All'età di sei anni venne affidato alle cure di uno zio, l'abate Antonio, da cui acquisì l'amore per la cultura umanistica. Trasferitosi poi a Napoli per approfondire gli studi di legge, venne arrestato con l'accusa di aver preso parte ai moti del 1848. Rimandato a Moliterno si dedicò agli studi di statistica economica ed alla stesura di diversi saggi di letteratura che evidenziano sia la sua cultura umanistica sia il suo approccio al romanticismo. Di questo periodo si ricorda “Sulla letteratura del popolo di Basilicata” che raccoglie testimonianze su diverse leggende, “Del brutto nell'arte ovvero del deforme del male e del ridicolo”, un discorso incentrato sulla valutazione del brutto, sul suo uso in letteratura e sul suo rapporto con l'arte. Dopo il matrimonio, 1859, sembrò assumere un comportamento più moderato, ma nell'agosto del 1860 scelse la strada dell'insurrezione nominato, prima Segretario Generale del
Governo della Provincia e poi Consigliere della Prefettura di Potenza. Nel 1867 a Napoli pubblicò “Storia dei moti di Basilicata e delle province contermine nel 1860” dedicato al Comune di Corleto Perticara e che ripercorre gli avvenimenti svoltisi nel regno meridionale tra il 1849 ed il 1867. Nel 1870 pubblica il saggio “Antonio Genovesi”, suo padre spirituale, di cui analizza le opere più importanti. Nel 1881 pubblica “L'agiografia di San Laverio”, uno dei suoi scritti più felici con interessanti documenti sulle religioni medievali. Ne “Gli Statuti della Bagliva detta anche comunità del napoletano”, ricostruisce l'antico diritto penale municipale prima della legislazione napoletana. Nel 1889 pubblica quello che è universalmente riconosciuto come un monumento di storiografia regionale, oltre che il punto più alto raggiunto dalla storiografia liberale in Basilicata. Giacomo Racioppi si spense a Roma nel 1908. Gerardo Tempone cultura@luedi.it
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Tra i ruderi del castello di Brindisi di Montagna la X rievocazione in costume
Ritorno all’età del Medioevo di EMILIA MANCO
BRINDISI DI MONTAGNA - Sabato 25 e domenica 26 ottobre decima edizione delle “Giornate medioevali”. Le vestigia del castello medievale ed il borgo antico di Brindisi di Montagna faranno da sfondo, durante il prossimo weekend, alla decima edizione delle “Giornate medioevali”, evento promosso ed organizzato dalla Pro loco di Brindisi in collaborazione con il Comune e la Comunità montana Alto Basento. Storia, cultura e gastronomia saranno gli ingredienti del fine settimana medioevale confezionato dai volontari della Pro loco brindisina per richiamare nel piccolo centro del potentino viandanti da ammaliare con le suggestioni che solo una storia millenaria sa regalare. Storie di nobili e popolani che vissero per secoli all'ombra del maestoso castello di Brindisi. Il castello, di origini antichissime, è il fiore all'occhiello della comunità brindisina. «Il nostro castello - dicono i responsabili della Pro loco, Davide Becce, Gerardo Larocca e Peppino Pacilio - ci lega indissolubilmente al nostro passato perché in fondo la storia di Brindisi è anche la storia del suo magnifico maniero. Oggi l'eco di quella storia gloriosa rivivrà nel fragore di suoni e colori che per due giorni inonderà le piazze e le
IN SELLA PER IL PRIMO CICLORADUNO NEI SASSI
Un momento dell’edizione 2007 della manifestazione
stradine della nostra cittadina. La comunità di Brindisi - continuano - si è riappropriata delle sue antiche radici e oggi le ripropone in una suggestiva chiave scenica ai visitatori, che, accorrendo sempre più numerosi, dimostrano di apprezzare la manifestazione». La rievocazione storica “ispira ad un frangente di vita feudale del XIII secolo, l'investitura nel 1268 di Guidone de Foresta a signore di Brindisi per volere di Carlo d'Angiò, che tre anni prima era stato incoronato da papa Clemente IV Re delle Due Sicilie.
Il corteo in costume d'epoca, che attraverserà domenica, a partire dalle 18,30, le viuzze del centro storico di Brindisi, col suo seguito festoso di menestrelli e saltimbanchi, musici e sputafuoco, giocolieri e sbandieratori, vivrà il suo culmine in piazza Vittorio Emanuele III proprio nella cerimonia di investitura di Guidone de Foresta a “Primus Dominus Brundusii de Montanea et Ansiae”. Il cartellone della manifestazione, oltre al corteo storico, comprende numerose altre iniziative. cultura@luedi.it
MATERA - È nato il coordinamento appulo-lucano della la Federazione Italiana Amici della Bicicletta. La Fiab che è un’organizzazione di 100 associazioni ciclo-ambientaliste promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e come forma di turismo ecosostenibile. Gran parte del merito per la creazione di questo nuovo sodalizio si deve alla associazione lucana (con referenti anche a Matera) il Ciclamino, dotata di esperienza nel mondo della bici e pertanto sicura esportatrice di conoscenze anche nella vicina Puglia. È proprio in queste due regioni che, negli ultimi tempi, si sono moltiplicate le associazioni federate alla Fiab. Anche le ferrovie si sono mobilitate per consentire al progetto di partire. Infatti quelle pugliesi hanno tutte firmato un accordo con la Regione per poter trasportare le bici nei treni. Questo servizio, però è offerto gratuitamente per la sola Puglia. Si spera che, presto, anche in Basilicata i pendolari lucani potranno usufruire di questa formula anche per la tratta Matera- Bari. Intanto il coordinamento ha indicato Matera come sede del primo cicloraduno proprio per la sua ubicazione di crocevia
tra le due regioni. L’evento si svolgerà domani e domenica: il primo giorno i partecipanti godranno del paesaggio della collina materana, mentre il secondo le biciclette si vedranno impegnate nel percorso della Murgia. Tutta questa attività sportiva viene, ovviamente completata da pernottamento e ristorazione. Un’iniziativa davvero originale per i tempi che corrono. Una dimostrazione di rispetto per l’ambiente che molte città potrebbero seguire.«La cultura della bicicletta a Matera, purtroppo, non è all’ordine del giorno, - ha spiegato Francesco Venezia, presidente Fiab Il Ciclamino di Matera – la mobilità è basata su vecchi modelli ormai desueti, il risultato è che sono totalmente assenti piste ciclabili e corsie preferenziali per i mezzi pubblici. Così la città risulta ingolfata durante le ore di punta e in mano alla mobilità privata. Quello che non si prende in considerazione è il fatto che la struttura della città permettere la creazione di piste ciclabili che siano in grado di collegare da nord a sud la città, dal rione Serra Rifusa al rione Agna, alleggerendo il traffico sul centro storico”. Giovanni Martemucci
Nel menu della serata prodotti tipici, musica e risate
In vetrina a Torino i sapori della cucina tradizionale
Il Festival del gusto approda a Muro Lucano
La Basilicata dei gourmet
di CARMINE PEPE
MURO LUCANO - Tutto è pronto per l'attesissima seconda tappa di Muro Lucano del Gusmed Basilicata Festival. Stasera, presso l'Albergo ristorante Miramonti di Muro Lucano, a partire dalle ore 20 prenderà vita il secondo appuntamento della manifestazione enogastronomica organizzata dalla professossa Carmen Cafaro, che per questo evento ha preparato un carnet di attrazioni di tutto rispetto. La brigata dello chef della struttura murese realizzerà un menù tipico all'insegna della più classica delle tradizioni, mettendo in risalto i sapori e i colori della migliore cucina lucana. Il tutto rigorosamente coniugato con una selezione di vini lucani delle Cantine D'Angelo di Rionero in Vulture. La manifestazione, che non vuole essere solo un momento di promozione e rivalutazione della tipicità culinaria regionale, rappresenta soprattutto un connubio di risorse culturali, attorno alle quali la Cafaro cerca di incentrare l'attenzione, sfruttando l'idea del promotore dell'evento Edoardo Lanza e l'impegno dell'Associazione Assoimpero, guidata da Ciro Di Dato, sulle migliori intelligenze lucane, in ogni campo. Infatti, ospiti d'eccezione della serata saranno, oltre agli Ambasciatori lucani, testimonial fissi dell'evento per la musica popolare, l'Associazione Imago, che proporrà un carosello di battaglia, realizzato nel meraviglioso scenario paesaggistico ove la struttura ricettiva murese è ubicata. Seguiranno gli interventi del trio comico La Faina, della giovanissima soprano Luana Grieco, nonché quelli più squisitamente legati alle tematiche del sociale, portate avanti dalla presidente dell'Associazione vittime della strada, professoressa Romano, e dal criminologo Gennaro Imperatore, portavoce delle istanze legate agli abusi sui minori. Il campione olim-
pionico Donato Sabia, darà voce al messaggio No doping, per uno sport pulito e sano. Prestigiosa, inoltre, la presenza di Mario Trufelli, interprete da sempre della cultura lucana, in ogni sua accezione. Insomma un evento che s'impreziosisce, tappa dopo tappa, di elementi diversificati, ma che insieme vogliono coniugare l'amore per il buon cibo e vino, all'approfondimento culturale su tematiche di grande pregnanza. Sponsor della manifestazione murese è l'azienda Papa, che realizzerà, nel corso della serata una quagliata in diretta, con una coppia di capre, deliziando il pubblico presente di un momento di grande coreografia. Orgoglio di questa manifestazione, precisa Carmen Cafaro, è la sensibilità dimostrata da tutti gli sponsor del Festival, tutti giovani abitanti del territorio lucano, i quali credono nell'importante messaggio promozionale, veicolato attraverso le cene spettacolo che si svolgeranno su tutto il territorio. L'evento è seguito, inoltre, con interesse dal preside dell'Ipssar di Potenza, professore Michele Pinto, il quale ha messo a disposizione della manifestazione alcuni dei migliori alunni della scuola, per il servizio di ricevimento ed accoglienza, perché questo momento rappresenti per i ragazzi un momento di formazione e crescita professionale. La giuria tecnica, composta da importanti personalità del mondo enogastronomico e dalle Associazioni di categoria, valuterà l'operato della brigata Miramonti, così come è stato fatto per la serata inaugurale, tenutasi a Potenza presso il Singapore Wine Bar. Prossime tappe in programma: il 14 novembre presso l'Osteria del Vecchio Cortile a Rionero in Vulture e il 28 novembre a Terranova di Pollino, presso l'Hotel Pino Loricato. Per prenotazioni alle cene-spettacolo contattare il 331-2650991. cultura@luedi.it
Quattro specialità tra i presidi Slow food TORINO - La Basilicata e le sue aree protette anche quest'anno saranno ospiti del Salone Internazionale del Gusto, che si svolge a Torino - Lingotto Fiere - tra il 23 e il 27 ottobre. I sapori della Lucania, la cucina della Basilicata affonda le sue radici nei costumi semplici della sua popolazione, che ha dovuto adattarsi ad una terra non certo ricca di risorse naturali. Alla base della gastronomia lucana ci sono l'allevamento e l'agricoltura, influenzata dalle tradizioni campane, pugliesi e calabresi. Tutto questo si può scoprire al “Salone del Gusto”. I laboratori del gusto. Iniziative ideate per far conoscere l'eccellenza della produzione artigiana, presentano abbinamenti e degustazioni illustrati direttamente da esperti, produttori, agricoltori, artigiani e viticoltori. Domenica 26 alle ore 15 allevatori e norcini della Calabria grecanica illustreranno l'uso del finocchio selvatico, del peperoncino rosso essiccato e del pepe nero che è assai diffuso per la produzione di fantastici salumi, accompagnati dai vini dell'azienda Grifalco di Potenza. Mercato, cuore pulsante del Salone, con le sue bancarelle e i suoi stand rappresenta l'occasione per tuffarsi in un mondo di prodotti da scoprire e riscoprire. E' presente con uno stand la Provincia di Matera. All'interno dell'Oval, organizzati per aree geografiche, si trovano i Presidi, prodotti tutelati da Slow Food. La Basilicata ne presenta quattro, caciocavallo podolico della Basilicata, Val Camastra, parte del Parco di Gallipoli Cognato, formaggio vaccino a pasta filata, prodotto con latte di razza podolica, autoc-
Prodotti tipici lucani
tona, si presta a lunghe stagionature, acquistando una straordinaria complessità di aromi. La melanzana rossa di Rotonda, Valle del Mercure, piccola e tondeggiante come una mela, di colore arancio intenso con sfumature verdi e rossastre. La polpa è carnosa, il profumo intenso e fruttato. Al palato è poco piccante con gradevole finale amarognolo. L'oliva infornata di Ferrandina, l'oliva majatica, subisce una prima scottatura, una salagione e quindi
l'infornata a 50°C. Ottima con salumi lucani o pecorini stagionati. Pezzente della montagna materana, salsiccia composta con carne di tagli poveri, con peperone di Senise, piccante e dolce, in polvere, finocchio selvatico, aglio tritato e sale marino. Al Salone del Gusto si ha l'occasione unica per il visitatore di intraprendere un vero e proprio viaggio attraverso lo stivale, alla scoperta delle sue tradizioni ed eccellenze del territorio. emi.man
ALLA CORTE DELL’IMPERATORE DEL VENTO “FEDERICO II imperatore del vento” è il tema della conferenza in programma domani, a Jesi, organizzata dalla Fondazione Federico II. Tra i protagonisti della manifestazione Antonio Avenoso, poeta e scrittore che leggerà alcune poesie tratte dalla sua raccolta. Ospiti di prestigio il regista Fulvio Wetzl, regista e sceneggiatore , Valeria Vaiano, attrice e aiuto regista, voci narranti di una serata tra poesia, musica e immaginario geografico. A fare da sottofondo le note di Giovanni Borocci al flauto. La conferenza sarà ospitata a Palazzo Baldeschi Balleani e avrà inizio alle 18. cultura@luedi.it
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ilQuotidiano
Venerdì 24 ottobre 2008•
MUSICA
Weekend
A Sala Consilina tra film, lavoro e immigrazione
Con l’affascinante solista di Zucchero prende il via la rassegna del Noir Cafè
SALA CONSILINA - Promossa dalla Cgil del Vallo di Diano, in collaborazione con il Piano Sociale di Zona S4, l'Arci e il comune di Sala Consilina, si svolgerà ad ottobre la prima edizione della rassegna cinematografica “Film-Lavoro-Immigrazione”. Un contenitore che vedrà il coinvolgimento delle scuole secondarie del Comprensorio e punterà ad affrontare (ed intercettare) il tema del lavoro e dell' immigrazione in quanto emancipazione, disagio sociale, problematicità, conflitto di classe, aggregazione sociale, confronto di valori e tradizioni. «Abbiamo voluto promuovere questa iniziativa - spiega Gennaro Campitelli, responsabile della Cgil di Sala Consilina e del Vallo - perché pensiamo che il cinema sia uno dei medium più immediati ed efficaci per far conoscere nelle scuole oltre a problematiche come la precarietà, il lavoro nero, la sicurezza nei cantieri e nelle fabbriche anche le trasfor-
Sara inaugura di “Blue voices”
di LORENZO ZOLFO
RIONERO - Riparte la rassegna 2008/2009 “Blue Voices”, presso il “Noir Cafè Ristopub” di Rionero in Vulture, ormai all'ottava edizione che vede protagonisti la Mr Grant's Band e numerosi artisti, interpreti internazionali di classici del funky, soul, gospel, jazz , blues. Come già nella passata edizione, che si fa ricordare per il successo di pubblico e di critica, la colonna sonora della manifestazione sarà interpretata dal gruppo Mr Grant's Band, ormai sempre più apprezzati musicisti: Antonio Cutolo alla chitarra, Emidio Cutolo al pianoforte, Sal Genovese al basso, Sergio Leopardi al sax , Gegè De Filippis alla ritmica, che accompagneranno le voci di Sara Grimaldi, Sergio Caputo, Sharon May Linn, Manuela Panizzo, Livia Palone, Andrea Celeste ed Orlando Johnson. E poiché “squadra che vince non si cambia”, di nuovo l'appuntamento è al Noir Cafè Ristopub, punto di riferimento consolidato per gli amanti della buona musica, che anche quest'anno si propone come vivace palcoscenico alla rassegna, proponendo una rinnovata quinta musicale per far gustare al meglio le suggestioni generate dalla musica, ed i sapori gastronomici lucani, caratteristica distintiva del locale.
mazioni sociali e culturali che comportano i nuovi processi migratori e certe storiche battaglie di civiltà del movimento operaio». La rassegna propone un cartellone di lungometraggi e cortometraggi, tra gli altri titoli da segnalare “Placido Rizzotto” (2000) di Pasquale Scimeca che racconta come e perché il 10 marzo del 1948 il segretario della Camera del lavoro Corleone scompare e viene assassinato, e il capolavoro di Elio Petri “La classe operaia va in Paradiso” (1971) con un memorabile Gian Maria Volonté nei panni di un operaio di una fabbrica del milanese che da crumiro-ultracottimista passa a contestatore. Con la pellicola di Petri è la prima volta che il cinema italiano entra in una fabbrica analizzandone il sistema e il rapporto tra macchina e uomo. La direzione artistica della rassegna è affidata al cinecronista Mimmo Mastrangelo. cultura@luedi.it
Sara Grimaldi
Il primo appuntamento è per stasera, alle ore 21, presso il Noir Café di Rionero in Vulture con l'artista Sara Grimaldi. Cantante e compositrice con quattro ottave di estensione vocale, ovvero un soprano lirico leggero di coloratura, che le permette di spaziare con un repertorio vastissimo,internazionale fondendo ogni genere di musica dal blues all'opera lirica. Ha partecipato a diversi concerti gospel con artisti del calibro di Leona Laviscount (harlem gospel sin-
gers). Da molti anni collabora con Zucchero Fornaciari, affiancandolo in giro per il mondo come corista solista partecipando anche agli show televisivi più importanti (shake tour-fly world tour-mtv story tellers-dvd arena di verona-album fly etichetta universal-stars of europe bruxelles-art on ice-festivalbar-winter music awards e molte altre). Corista anche del singolo di Zucchero uscito dal titolo “Amen” presentato il 28 gennaio 2008 da Fabio Fazio alla trasmissione su Rai 3 “Che
tempo che fa”. Sara Grimaldi è presente ogni anno nelle compilation più conosciute come Hed kandy e Ministry of sound. Per la realizzazione di questi eventi, si ringrazia per la redazione stampa Antonella Verrastro. Per la direzione artistica Mister Grant & Company. Per il managment Pasquale Plastino Per le collaborazioni artistiche e scenografiche: A.C. Musica Live A. C. Lacus Pensilis Rapsody Managment Nunzia Caputo Assunta Autunno. cultura@luedi.it
IL CINEMA RACCONTA LE MORTI BIANCHE A POTENZA il Centro di Documentazione Cinematografica Pietro Pintus che ospita ogni anno il "Bella Film Festival" e ne collabora come segreteria organizzativa promuove la rassegna itinerante di Cinema in Rete: il cinema racconta il lavoro. La tematica delle morti sul lavoro è una questione delicata e attuale nella nostra società. Il cinema da qualche anno pone molta attenzione sulla questione sociale e morale del problema. I ventidue film verranno proiettati nelle sale cinematografiche del capoluogo oltre ai Comuni di Bella, Rionero, Balvano e Rapolla. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 24 ottobre. cultura@luedi.it
Guida alla visione
Depardieu si dà al thriller futurista molte pellicole contemporanee) e suffragato, invece, da figure, rimandi allegorici e citazioni leggere ma efficaci. Straordinario il cameo di Tom Cruise (Les Grossman, boss degli studios) e Nick Nolte nella parte del veterano Four Leaf Tayback. Cento milioni di dollari di incasso al box office statunitense. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Perché non ne potete più di invincibili Rambo e simili… ALBAKIARA (2008)
Una scena di Babylon A.D.
TROPIC THUNDER (2008)
Regia: Ben Stiller Interpreti: Ben Stiller, Robert Downey Jr., Jack Black, Nick Nolte, Jay Baruchel, Brandon T. Jackson, Matthew McConaughey, Tom Cruise, Steve Coogan, Danny McBride Genere: commedia Durata: 107' Quarta regia per Ben Stiller dopo la commedia generazionale d'esordio (Giovani, carini e disoccupati, 1994) e la dirompente comicità demenziale de Il rompiscatole (1996) e di Zoolander (2001). La trama. Tre star di Hollywood - Tugg Speedman (Stiller), Jeff Portnoy (Jack Black) e Kirk Lazarus (Robert Downey Jr.) - si ritrovano in Vietnam sul set che li vede protago-
nisti di un colossal di guerra insieme ad altri due comprimari, Alpa Chino (Brandon T. Jackson) e Kevin Sandusky (Jay Baruchel). Alle prese con carriere in declino, problemi personali e perennemente in contrasto tra di loro durante le riprese, i cinque diventano veri soldati: l'improvvisa esplosione di un effetto speciale e la conseguente distruzione dei set, infatti, costringono la produzione a cambiare i piani ed a girare un film verità nella foresta asiatica. La troupe, agli ordini del regista Damien Cockburn (Steve Coogan), si inoltra così nei territori dei trafficanti di droga e armi… Stiller inscena con caustica malizia una parodia sui war movie hollywoodiani demolendone il mito storico-iconografico attraverso un umorismo privo di propositi “alti” (il facile antimilitarismo di
Regia: Stefano Salvati Interpreti: Laura Gigante, Davide Rossi, Raz Degan, Alessandro Haber, Ivano Marescotti, Kelly Potts, Dario Bandiera, Vito, Loredana Cannata, Fabrizio Sabatucci Genere:drammatico Durata: 93' A dieci anni dall'esordio con il musicarello post-moderno Jolly Blu (1998), Stefano Salvati, acclamato autore di numerosi videoclip per star nostrane ed internazionali, torna alla regia cinematografica con questa trasposizione molto libera dell'omonimo (senza “k”) hit di Vasco Rossi. Chiara (Laura Gigante) è una vacua liceale dedita come tutte le sue amiche al sesso sfrenato ed al consumo esasperato di stupefacenti. E' innamorata del dj Nico (Davide Rossi, figlio di Vasco), perverso gestore di un sito web porno, ed amica del bidello Tony (Vito) suo confidente e spacciatore di droga. Dopo aver scoperto duecento chili di cocaina nell'appartamento di uno zio deceduto di
Chiara, i tre realizzano che la vendita della partita potrebbe finalmente renderli ricchi per sempre. Ma di lì a poco sulle loro tracce si metteranno il commissario Guidotti (Ivano Marescotti) ed il corrotto e violento ispettore Castri (Raz Degan) e… Sceneggiato dallo stesso regista con Carlo Lucarelli ed Ilaria Bernardini, Albakiara offre un avvilente e convenzionale ritratto di una generazione allo sbando, scevro di ogni interpretazione critica e, anzi, pericolosamente adagiato su una rappresentazione compiaciuta di violenza, triviale erotismo e maledettismo anacronistico. Kelly Potts è la nostalgica professoressa d'inglese Jason. Musiche di Gaetano Curreri e Frank Nemola. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Appunto, perché? BABYLON A.D. (2008)
Regia: Mathieu Kassovitz Interpreti: Vin Diesel, Mélanie Thierry, Gérard Depardieu, Charlotte Rampling, Lambert Wilson, Mark Strong, Michelle Yeouh, Jérome Le Banner, Jamel Debbouze Genere: azione Durata: 90' Autore impegnato (Metisse, 1993; L'odio, 1995), regista di genere (Assassin(s), 1997; I fiumi di porpora, 2000), transfuga hollywoodiano (Gothika, 2003), Mathieu Kassovitz prova ancora una volta a rinnovare i saldi meccanismi narrativi della mecca del cinema con questo Babylon A.D., tratto dal ro-
manzo Babylon Babies di Maurice Dantec. Estate 2013. Hugo Cornélius Toorop (Vin Diesel), mercenario americano taciturno e spregiudicato, riceve un delicato incarico dal mafioso russo Gorsky (Gérard Depardieu): scortare da Mosca a Manhattan la giovane Aurora (Mélanie Thierry) cresciuta in un monastero mongolo sotto la tutela di suor Rebecca (Michelle Yeouh), e dotata di poteri sovrannaturali e capacità divinatorie. Toorop dovrà respingere ogni genere di assalto perché Aurora arrivi sana e salva dalla sacerdotessa (Charlotte Rampling) di un nuovo ordine religioso. Dopo la tribolata fase di preparazione (cinque anni di riscritture) ed i dissidi tra regista e protagonista sul set, Babylon A.D. arriva sugli schermi con l'ingombrante onere di nuovo thriller futurista sulla scia dei classici apocalittici come Blade Runner (1982, di Ridley Scott) e soprattutto del più recente I figli degli uomini (2006, di Alfonso Cuaròn). Tuttavia la ponderata frenesia delle immagini e del montaggio, gli effetti speciali ed un cast di ottimo livello non riscattano una pellicola ambiziosa e caoticamente retorica (debole la velleitaria riflessione filosofica sull'essere speciale geneticamente modificato che salverà il mondo). Vin Diesel al solito imbarazzante. PERCHÉ PAGARE IL BIGLIETTO? Perché anche voi all'uscita dal cinema sarete in grado di dichiarare: “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare…” Gaetano Panetta cultura@luedi.it
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la RIBALTA
Weekend
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Domani la finale dell’ottava edizione
Giovani talenti alla ribalta con il Festival di Potenza di EMILIA MANCO
POTENZA - L'ottava edizione del “Festival di Potenza”, concorso nazionale di musica leggera, si terrà fino a sabato. La manifestazione è un'iniziativa dell'Associazione culturale “Mabel” composta da un gruppo qualificato di operatori dello spettacolo. La Mabel oltre a numerose manifestazioni promosse negli anni scorsi, ha organizzato il “Festival di Potenza”, concorso nazionale di musica leggera concluso nell'ottobre 2007 con la settima edizione e con risultati unanimemente riconosciuti da stampa ed esperti del settore creando un'iniziativa di rilievo artistico per il Mezzogiorno dove le manifestazio-
ni simili risentono del limitato interesse nazionale. L'Associazione ha definito un progetto per la costituzione di un laboratorio di musica, danza, spettacolo e attività di formazione ed aggiornamento riferite a figure tecniche dello spettacolo. Il progetto è finalizzato ad azioni ed interventi di formazione dei giovani artisti selezionati, nell'ambito del territorio nazionale, oltre che di musicisti, scenografi, tecnici audio e video, operai specializzati. Per favorire agli esordienti un rapporto di esperienza diretta con autori - compositori, cantanti e professionisti del mondo dello spettacolo, in questa edizione, la novità è l'inserimento di uno stage con seminario formativo che precederà la serata
finale del Festival. Per la preparazione del Festival si svolgeranno delle pre-selezioni in varie località della Basilicata e di altre regioni. Si prevede nelle tre serate della manifestazione, una presenza di rilevanti nomi del mondo dello spettacolo, della cultura e della musica leggera italiana. Il “Festival di Potenza” sarà patrocinato, ripreso e pubblicizzato nella serata finale da un network televisivo. Ai finalisti della categoria esordienti, verrà proposto un contratto discografico con la realizzazione di un primo prodotto discografico da immettere sul mercato italiano, corredato da produzione e distribuzione. Al vincitore o ai vincitori può essere proposto un contratto di formazione al lavoro artistico
Antonio Bruno, uno degli ospiti del Festival di Potenza
con spettacoli sul territorio nazionale. Saranno organizzate conferenze stampa con la relativa pubblicazione e diffusione su giornali specializzati nel settore, e l'apporto di radio e tv. Si prevede un supporto
informativo da una delle reti Rai. Per la pubblicizzazione che si farà nella prima fase di preselezioni, è previsto l'arrivo di concorrenti da ogni parte d'Italia. cultura@luedi.it
La moda d’autunno ha in “testa” Riparte la stagione del divertimento sulle piste del Facol Fun colori lucenti e naturali A tutto ritmo con Santi Byron POTENZA - Il mondo Aldo Coppola, da sempre vissuto dall'universo femminile, come sinonimo di qualità, professionalità e innovazione creativa, ha fatto vivere ai suoi affiliati una nuova esperienza umana, positiva ed illuminante, presentando la tendenza moda capeli autunno/inverno 2008/09. L'incontro,al quale ha partecipato la struttura by Antonella di Potenza, si è svolto come da consuetudine a Milano, presso il Salone dei Tessuti, dove sono state proposte le esclusive tecniche di taglio per rendere unica e speciale la personalità di ogni donna, le nuove proposte di colorazione shatoush che consentono di realizzare qualsiasi acconciatura, contenenti ingredienti naturali e preziosi per la salute e la bellezza dei capelli, consigliabili per ogni tipo di pelle e per donne in gravidanza. Il risultato « contrariamente alle colorazioni tradizionali - ci dice Antonella - sono capelli sani, vitali, di una lucentezza unica, particolare, belli da vedere e morbidi da toccare e che permettono di realizzare sfumature del tutto naturali e colpi di luce che assicurano un effetto ottico di movimento, dando ancora più risalto al taglio». Per by Antonella, una struttura altamente professionale gestita da titolari esperti nel settore della coiffeur, in grado di offrire alla clientela il maggior numero possibile di servizi naturali di alta qualità e di rendere la visita al salone un'occasione che coinvolga le clienti e le soddisfi a più livelli e che
Laura Chiatti testimonial della linea Coppola
rappresenta in esclusiva a Potenza e alla Basilicata tutta, l'immagine di questo gruppo consolidata ormai da tanti anni di partnership - è stata una ulteriore importante occasione di arricchimento creativo, uno strumento necessario per la continua affermazione professionale e per rendere unici, personalizzati e speciali i servizi naturali offerti, gli stessi che da sempre contraddistinguono il marchio Aldo Coppola. cultura@luedi.it
MARTINA FRANCA - Annoverata tra i club più trendy dell'Italia meridionale, la discoteca Facola Fun di Martina Franca, in provincia di Taranto, riparte sabato prossimo con la nuova stagione invernale. “A New Coloured Season” è il titolo del party di apertura che si svolgerà sulle tre piste della discoteca, ognuna caratterizzata da un determinato gusto musicale per esaudire tutte le richieste. Il filo di continuità con la stagione scorsa sarà rappresentato dal tris di protagonisti che animeranno, a partire dalla mezzanotte, la consolle di cristallo della “Main Room House”. Il riferimento va innanzitutto ad un capitano di lungo corso come il resident Santi Byron, famoso grazie alle frequenze di Radionorba e per le sue performance
in diversi locali del Sud. Byron si avvarrà della preziosa collaborazione di Martino Minardi e della frizzante voce di Roberto Arcieri che esalterà, come solo lui sa fare, i momenti più particolari dello spettacolo sonoro. Nella “Sala Live Divertentismo”, come il nome stesso denota, il resident Francesco Velletri avrà il compito di trascinare il pubblico in una dimensione di svago assoluto. Ma non è tutto. Chi preferirà rivivere le sempre verdi atmosfere anni Settanta ed Ottanta e quelle dei contemporanei successi italiani potrà apprezzare nella “Sala Abside” la selezione curata dal dj Paolo Viola in arte Purple P. Per informazioni e prenotazioni: 339/3596758. bia.tar.
Sabato l’inaugurazione dello Smaila’s nel capoluogo pugliese
“Mangia e ridi” Umberto, un ex gatto alla conquista di Bari con Fabrizio Gaetani di BIAGIO TARASCO
GIOIA DEL COLLE - Monologhista, presentatore, imitatore, cabarettista, il comico romano Fabrizio Gaetani sarà ospite sabato 25 ottobre a “La Cantina” di Gioia del Colle, in provincia di Bari, nell'ambito della rassegna “Mangia e ridi”. Fabrizio Gaetani è tra le cosiddette “le nuove leve del cabaret” quello che ha bruciato maggiormente i tempi, frequentando numerosi laboratori teatrali e mettendosi in luce grazie alla sua bravura ed alla sua forte simpatia ed originalità. Ha frequentato la Scuola di teatro triennale, presso "Teatro Dafne" di Ostia . Famose le sue parodie sui Manga e la sua partecipazione come protagonista al programma televisivo “Trambusto”. Nel 2004 ha vinto il “Ridiroma” ed è stato finalista a “Bravo grazie”. Gli spettacoli di Fabrizio Gaetani sono un mix di sensazioni e situa-
zioni comiche, che coinvolgono la televisione, la famiglia, i vizi e le virtù di questa nostra società un po' malata cronica. L'attore diverte il pubblico entrando ed uscendo continuamente dai personaggi che caratterizzano i tempi attuali. Il tutto condito da belle colonne sonore che arricchiscono lo spettacolo. L'inizio è alle ore 21,30, il sipario alle 23,30. Informazioni e p r e n o t a z i o n i 0803482096. bia.tar.
BARI - Dopo Poltu Quatu (Costa Smeralda), Sharm el Sheik (Mar Rosso), Campoverde (Latina), Martinsicuro (Terni) e molti altri in giro per il mondo, arriva a Bari lo Smaila's, il famoso locale di musica live dell'ex Gatto di vicolo Miracoli, Umberto Smaila. Lo Smaila's approda al Cellar club, il locale che da oltre quanrant'anni è una delle mete più glamour della movida pugliese e lucana. Quello di Bari è l'ultimo nato della serie di locali lanciati dallo showman italiano, un vero re del divertimento notturno. L'appuntamento è sabato 25 ottobre al Cellar club Smaila's, in via Principe Amedeo 154, dove sarà di scena l'ex Gatto, accompagnato dalla sua band, con il suo effervescente show che riesce a creare un vortice di musica a qualsiasi latitudine. L'inizio dello spettacolo è alle ore 24, mentre la cena è alle ore 22,. Smaila è l'unico showman italiano capace di
Umberto Smaila
intonare lunghi medley con tanti brani che negli anni 80 e 90 erano mixati dai vari dj. Con oltre 500 pezzi in repertorio, sia italiani che stranieri, lo showman riesce ad arrivare a cantare quasi 40 canzoni in circa un quarto d'ora. Durante gli spettacoli non
manca il suo gioco preferito: una piccola gara con il pubblico, anche con i più giovani, cantando "My Way" e intonando per il maggior tempo possibile la nota finale. Il risultato? Sono pochissimi quelli che riescono a batterlo. Inoltre Smaila trascorre la maggior parte del-
lo show tra il pubblico, istaurando un rapporto di "collaborazione" finalizzata al divertimento e al coinvolgimento totale dei presenti. Sul palco dello Smaila's di Bari si alterneranno molti altri nomi del mondo dello spettacolo, capaci di miscelare, come nello stile degli Smaila's, buona musica e cabaret ad alto livello. Tra i prossimi appuntamenti è previsto l'arrivo di Jerry Calà, che si esibirà nel suo show sabato primo novembre. Lo Smaila's del capoluogo pugliese, oltre ad essere un music live club, avrà al suo interno un rinomato ristorante, curato da Gianluca Tursi. Lo Smaila's propone il concetto di “vivere la notte”, con la musica live, a cura di gruppi selezionati, e del dj Resident Corrado Lezza, per trasformare ogni sera in una serata 100% Chic & happy Music fino a notte fonda. Ingresso solo su prenotazione. Gradita l'eleganza. Informazioni e prenotazioni 393 33 26 263. cultura@luedi.it
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Venerdì 24 ottobre 2008
senza segreti
il VIP
Weekend
I Beckham in Italia: uragano sul gossip Lui e sua moglie faranno discutere tanto...
David-Victoria Non solo calcio
CHE COSA SIGNIFICA David Beckham al Milan? Non solo gol, nuovi schemi e magie balistiche. Insomma, l’arrivo in Italia del fuoriclasse inglese non inciderà soltanto sul nostro calcio. I suoi quattro mesi (almeno) in maglia rossonera andranno a sconvolgere anche il mondo del gossip. Un vero e proprio uragano sta per abbattersi contro giornali e opinione pubblica. Perché, anche se è superfluo ricordarlo, la coppia Beckham è regina assoluta in materia di pettegolezzi. Già la coppia, poiché quando si parla di David il pensiero non può non andare anche a sua moglie Victoria Adams, colei che ha trasformato l’ex calciatore del Machester United in soggetto da copertine e
programmi televisivi. Tradimenti, litigi, riappacificazioni, serate mondane, vestiti costosissimi, look bizzarri, cambiamenti repentini e così via. Da anni, l’ex Spice Girl e il suo Golden Boy calcano gli onori della cronaca in modo persistente e quasi ossessionante. Anche un’uscita a cena, ammesso che i due riescano a varcare la porta di casa senza essere assaliti da telecamere e flash, diventa una notizia degna di copertina patinata. E adesso l’approdo in Italia, seconda a nessuno in tema di pettegolezzi. C’è da giurarlo, sentiremo parlare così tanto di David e Victoria che in poco tempo ne avremo tutti quanti le tasche piene. Anche i tifosi del Milan...
Con Reginaldo è finita
La Gregoraci in Spagna
La Canalis è single!
La provocante Elisabetta
SI DOVEVANO sposare. E invece è già finita. Il cuore di Elisabetta Canalis non sembra trovare pace. Anche la love-story con Reginaldo, l’attaccante del Parma, pare essere giunta al capo linea. Motivi ancora top secret, ma si sussurra che il brasiliano non fosse poi così fedele. Eppure la splendida Eli nei giorni scorsi si era sbilanciata circa il futuro (arancio) della storia. Aveva fatto chiaramente capire di pensare seriamente alle nozze con il 25enne ex Fiorentina, tanto da essersi trasferita in Emilia Romagna. E ora una nuova mazzata. DopoVieri, un’altra delusione e di nuovo con un calciatore. Già, i calciatori. Croce e delizia per il cuore dell’ex velina. Che ora è nuovamente alla caccia dell’amore. Canalis e Reginaldo non stanno più insieme. Troppa facile capire a chi sia andata peggio...
LA VITA da casalinga proprio non fa per lei: Elisabetta Gregoraci, a quattro mesi dal suo sì a Flavio Briatore, è tornata a calcare le passerelle. Questa volta in Spagna, dove la bella moglie del manager Renault è molto amata. Eccola in versione sexy per la casa di moda Selmark: provocante più che mai, Eli ha fatto girare la testa a milioni di uomini, sostituendo top come Bar Refaeli e Naomi Campbell, un tempo testimonial del brand di lingerie. A Madrid la Gregoraci si è trattenuta solo per poche ore nella giornata di ieri, giusto il tempo della sfilata. Lingerie trasparente, boa di struzzo, slip e corpetti in pizzo, in versione “dark lady” lady Briatore ha attirato su di sé gli sguardi rapiti degli spagnoli. Lo scorso anno era stata protagonista di un’altra sfilata mozzafiato, a Ibizia, di bianco vestita, con un sexy abito in pizzo bianco. Saverio Albanese
Il premier preoccupato per i tanti chili persi dal ministro
Il settimanale “Chi” ha testimoniato la discussione
«Mara devi mangiare»! Berlusconi rimprovera la Carfagna
Montano-Mosetti pescati a litigare in modo furibondo
«MARA MANGIA, mangia, mangia, che sei troppo magra!». Queste le parole usate da Silvio Berlusconi per rimbrottare la Carfagna durante l’ultimo consiglio dei ministri a Napoli. Il ministro delle pari opportunità pare aver perso moltissimi chili dai tempi de “I Fatti Vostri”. Da conduttrice sexy, seppure acqua e sapone, ora sembra essere diventata la brutta copia di quella che era un tempo. Dimagrita in modo impressionante, tanto da far suscitare la preoccupazione del premier. Lei, imbarazzata e anche un po’ infastidita ha risposto con un laconico: «Non ti preoccupare, non ti preoccupare», ha detto rivolgendosi a Berlusconi, che però non si è affatto rassicurato.
Mara Carfagna prima (a sinistra) e dopo
MEZZA ITALIA li pensava alle prese con bomboniere e preparativi per il sì. E invece, Aldo Montano e Antonella Mosetti sono ai ferri corti. “Chi” è stato testimone di una violenta lite tra i due fidanzati, scoppiata in un ristorante romano. Improvvisamente, l’atleta ha dato un pugno sul tavolo, trascinando via la bella show-girl. Impossibile capire la ragione della sfuriata, ma di certo la tensione è alle stelle. Fiori d’arancio a rischio? Quel che è certo è che la coppia fino a qualche giorno fa scoppiava di salute. Una delle più lanciate e sicure del panorama nazionale. Adesso questa lite. Minerà il loro futuro insieme?
Venerdì 24 ottobre 2008
il TREND
Weekend
Presto in libreria il volume di Dolce & Gabbana uno “scrigno” editoriale di unicità e originalità
L’alta moda fatta di diamonds e pearls
di EDVIGE VITALIANO iamonds & Pearl per raccontare icone, immagini, segni e simboli di una bellezza voluta, cercata e realizzata attraverso l'Alta Moda. Il nuovo volume di Dolce & Gabbana, Diamonds & Pearls che appare sin dalla sua veste grafica, ideata da Alex Wiederin, uno “scrigno” editoriale per unicità e originalità, sta per arrivare nelle librerie per “Electa”. 392 pagine, 380 illustrazioni per racchiudere in un volume l'universo estetico dei due celebri creativi del made in Italy. Testi di Massimo Ammaniti, Nancy Etcoffe Joshua Zeitz. La ricerca della perfezione e della bellezza sono al centro del lavoro di Domenico Dolce e di Stefano Gabbana, che hanno selezionato appositamente per il libro abiti e accessori, accomunati dalla presenza di gemme e pietre multicolor, macro o micro paillettes, perle di svariate dimensioni, foglie d'oro e Swarovski. Quello delle applicazioni è l'elemento che caratterizzava le prime sfilate degli anni ’80 e ’90 e che periodicamente ricompare nelle collezioni della donna. «Protagonisti indiscussi del volume sono gli abiti, ma a indossarli non sono modelle, bensì tre “real dolls”, bambole senza età con fattezze umane, incarnazioni di donne perfette, simboli di bellezza senza tempo, che non appartengono a nessuna epoca ma vivono in una dimensione quasi onirica in cui presente, passato e futuro hanno perso di significato», si legge nelle note di presentazione del costoso volume (ben 1801 euro). Atmosfere rarefatte e cariche di attesa pervadono le fotografie di Guenter Parth, si tratti di still-life, di close up o di scatti in studio e in esterno nelle più diverse situazioni (il ristorante, l'ippodromo, il teatro, il luna park, il museo). Attraverso un raffinato gioco di luci ed ombre, le immagini, di “plastica” bellezza, sono pervase di mistero, evocano una storia e ricreano un universo di sensazioni ed emozioni che svela in maniera elegante e sorprendente i simboli e il linguaggio di
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Dolce & Gabbana. «Il dualismo fra apparenza e realtà; fra dimensione virtuale e dimensione reale, è una costante in tutte le pagine del volume in grado di stimolare di continuo la curiosità e i sensi del lettore, e di esaltare la concezione narcisistica di sé data dal piacere personale di indossare quasi un'opera d'arte». Non è un caso che una delle frasi simbolo di quest'opera scritta da Massimo Ammaniti, reciti così: «La concezione narcisistica di sé è un ideale che può sfiorare la perfezione e che spinge a lottare per tutta la vita al fine di ridurre la distanza fra l'io reale e l'io ideale». Come dire sotto il vestito potresti anche trovarci l'anima.
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Pillole di bellezza “Capelli lisci e protetti” SE vuoi capelli lisci come seta, niente è meglio della piastra lisciante. Tuttavia, devi saperla usare nel modo giusto ed evitare di diventare piastra-dipendente. Sono in vendita nei grandi magazzini e nei negozi specializzati. Invece di prendere in rassegna tutte le marche esistenti, davvero numerosissime, ci limiteremo a ricordare una regola essenziale nella scelta di una piastra: per non rovinare i tuoi capelli, si consiglia vivamente di sceglierne una fatta al 100% di ceramica ionica, oppure di comprarne una a infrarossi. La tecnologia usata per le piastre di ceramica è sicuramente meno nociva per i capelli rispetto a quella usata per le piastre normali. Questo tipo di piastre mantiene il capello in salute permettendogli di conservare lucentezza ed elasticità nonostante la stiratura. Inoltre, le piastre di ceramica ionica emettono ioni negativi che agiscono sul capello come vere e proprie vitamine, eliminando l’elettricità statica, e permettendo una stiratura più duratura. Così saranno lisci sia all’interno sia all’esterno, permettendo alla stiratura di durare più a lungo.
Casa dolce casa Rose e rami dipinti sulle pareti insieme a versi poetici
Una casa piena di fiori “TUTTO è bianco, le pareti, i soffitti, i pavimenti con sporadiche eccezioni: un pannello, rosa sul lato dell’ingresso e bianco dall’altro, raccoglie lo spazio del soggiorno. Quei due rosa diversi ma intonati si corrispondono in un morbido accordo che fa vibrare il candore dell’interno. Sul soffitto tralci di fiori affrescati all’inizio del secolo sono stati separati dal loro antico contesto pittorico e immersi nello stesso bianco puro delle pareti. Della grazia antica del dipinto è stata conservata solo l’anima, liberata dal peso dello sfondo e delle decorazioni di maniera che l’avevano accompagnato. Qualche verso perfetto separato da un sonetto noioso”. Ecco l’esempio di un ap-
partamento “giovanile” e del tutto contemporaneo. Sembra una una narrazione poetica, con finte, trabocchetti per lo sguardo, pannelli che, come certe parole, suggeriscono un’idea smentita da quella seguente o chiarita dalla frase successiva. Lo sguardo è condotto lungo percorsi inediti: la definizione degli spazi, con morbida violenza, costringe a soffermarsi su visuali o particolari che sarebbero altrimenti sfuggiti. Spesso, sul percorso che conduce alla camera da letto c’è un altro tocco di colore (un giallo quasi ocra), su una delle facce di un pannello di separazione tra spazio pubblico e spazio privato: un punto esclamativo colorato che indica la parte più intima della
casa. Sul soffitto della stanza due tralci di roselline asimmetriche sono legate da un nastro che evolve intorno a due quinte rigide, evocando così nitidamente i tendaggi. Ecco la descrizione della “casa delle rose”. al. s.
I più cool Un soggiorno in hotel? No. Meglio al museo
Il reggiseno più costoso al mondo
SE i soliti alberghi vi hanno stancato e volete trascorrere una notte in un luogo insolito, che solitamente rimane chiuso al pubblico negli orari notturni, ecco l’idea che fa per voi: il Guggenheim Museum di New York, di notte si trasforma in un hotel. Un modo come un altro per guadagnare un po’ di soldi. Al cinema abbiamo visto “Una notte al museo”: ma tranquilli, il Guggenheim non vi riserverà lo stesso trattamento. Per tutti gli appassionati di arte e di collezionismo che vorranno trascorrere un po’ di tempo nella Revolving Hotel Room, un’installazione d’arte contemporanea che diventa anche camera da letto. Il costo è di 300 dollari a notte: costo che sale a 800 nei giorni di festa. Nel prezzo è incluso il bagno, la doccia, un paio di pantofole e una vestaglia.
MENTRE tutto il mondo è impegnato in una crisi economica senza precedenti, ecco che Victoria’s Secret presenta un reggiseno che non potranno essere in molte a permettersi. Indossato dalla splendida Adriana Lima, ecco il capo di abbigliamento intimo più costoso del mondo. La splendida modella, ci presenta questo reggiseno davvero molto costoso. Si chiama Black Diamond Miracle Bra ed ha un costo di 4 milioni di euro. Ma cosa avrà di così speciale questo reggiseno? Semplice, è stato realizzato con 3.900 pietre preziose, migliaia di piccoli diamantini neri, 117 diamanti di un carato ognuno e anche 34 rubini. Ma non finisce qui. Il reggiseno ha anche due rare e grosse lacrime di diamante nero di 100 carati.
Uomini mattonella da sposare «PANCIA in fuori schiena dritta». E’ l’insegnamento di una signora che dice di avere «l’età del Berlusca» ma anche se come il premier non ha fatto il lifting il suo volto trasuda giovinezza. La sua, però, non è solo una lezione di stile e di portamento, ma di vita. «Se vuoi trovare marito pancia in fuori e schiena dritta». Quando, però, mi parla dei suoi infiniti anni di matrimonio mi fa un sorriso mi strizza l’occhio e mi rivela: «Stiamo insieme da così tanti anni che lo considero come il pavimento di casa». Quale è allora il segreto di una unione duratura? Metterci un po’ di olio di gomito, scegliere il detersivo giusto per i pavimenti oppure sostituire le mattonelle con il parquet
(per tenerlo pulito basta solo passare l’aspirapolvere?). Io, a casa mia ho il pavimento anni 70 quello con le piccole figure geometriche saranno un po’ vintage ma a me piacciono, credo che sia una scelta freudiana: mi piacciono gli uomini maturi, ma più che un marito come un pavimento mi piacerebbe sperimentare una notte di passione proprio su quelle mattonelle di casa, ma nessuno finora mi ha accontentato. Forse perché non esistono uomini che si fanno trattare come stracci, forse anche perché sono mesi che la mia domestica mi ha abbandonato... Mi sa che per trovare un uomo la condizione indispensabile è trovare una donna delle pulizie. (Vitamina)
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CINEMA
Weekend
Tropic Thunder di Ben Stiller: parodia dei film americani sulla guerra
In Dvd
Per ridere dei war movie
TRE stelle vanagloriose e capricciose dello star system hollywoodiano sono costrette a convivere dentro lo stesso film: un war movie ad alto budget ambientato nel sud-est asiatico. Decisi a correggere i loro vizi e a non tollerare oltre bizze e stravaganze, il regista e il sedicente scrittore del best seller che lo ha ispirato li precipitano dentro una guerra reale e una jungla autenticamente selvaggia. Occupati a bisticciare e a rinfacciarsi le rispettive carriere, procederanno ignari del pericolo imminente. Venire alle armi con un vero e sbraitante gruppo di guerriglieri asiatici gli sveglierà finalmente dal sogno della finzione. Il "soldato Charlot" di Charlie Chaplin e il macchinista di Buster Keaton furono i primi a mettere alla berlina la vita militare e a parodia-
L’introvabile verità sull’amore
ROBERTO è un uomo che vive due storie d’amore diverse, in due momenti differenti. Il gioco dell’amore lo porta a ricoprire nelle due storie ruoli opposti, a sperimentare sia la dolcezza sia la crudeltà dell’amore. Cerca risposte nelle vite e nelle esperienze degli altri, ma la verità sull’amore, se davvero esiste, è lì, negli occhi delle sue due donne che lo guardano, nelle parole che si ripetono, negli inevitabili addii. La risposta che Roberto cerca è nel rischio della vita, nell’imprevedibilità degli eventi, nel sapere che tutto può finire, senza però rinunciare ad amare.
La scheda L’UOMO CHE AMA Tit. orig. L’uomo che ama nazione Italia anno 2008 regia Maria Sole Tognazzi genere Sentimentale durata 102 min. distribuzione Medusa Film cast: P. Favino, M. Bellucci, X. Rappoport, P. Degli Esposti, M. Alhaique, M. Paredes, F. Sciarappa, A. Ninchi, G. Blackhall. sceneggiatura M. Tognazzi I. Cotroneo musiche C. Consoli montaggio W. Fasano
La scheda TROPIC THUNDER tit. originale Tropic Thunder nazione U.S.A. anno 2008 regia Ben Stiller genere Commedia durata 107 min. distribuzione Uip cast B. Stiller , R. Downey jr, . Black, D. McBride, B. Jackson, J. Baruchel, S. Coogan, B. Hader, N. Nolte, R. Lee. sceneggiatura J. Theroux E. Cohen - B. Stiller musiche T. Shapiro fotografia J. Toll montaggio G. Hayden
IL SEQUEL del film “Hulk” di Ang Lee (2003) mantiene soltanto una traccia del fumetto della Marvel, per la precisione il personaggio di Emil Blonsky che diventa Abominio, e punta tutto sul lato spettacolare del racconto. La produzione cambia tutto: sotto la direzione di Louis Leterrier (fino ad oggi un regista che non ha lasciato traccia) Edward Norton prende (bene) il posto di Eric Bana, Liv Tyler quello di Jennifer Connelly e William Hurt quello di Sam Elliot; il cattivo numero due, fatto fuori Nick Nolte, è Tim Roth, ma nessuno dei comprimari impressiona per la recitazione, pretendendo da Tim Roth quanto ha dimostrato in passato di saper fare molto bene. Dopo il riassunto iniziale – ben fatto, condensa in pochi flash mentre scorrono i titoli di testa tutta la “prima puntata” – la scena si apre sulla favela Rocinha, con una carrellata da togliere il fiato su per la montagna che sembra non finire mai. Il film entra nel vivo con il primo inseguimento (Bruce Banner – Hulk contro l’esercito, si ripeterà più volte); da questo momento niente sarà più normale, e la ricerca dell’effetto spettacolare avrà la meglio sulla sceneggiatura, un canovaccio banale sul quale incastonare, sequenza dopo sequenza, i miliardi di dollari investiti in questo film. E così ci ritroviamo un personaggio senza alcun senso (l’attuale fidanzato di Betty), per non parlare di raccordi troppo veloci tra uno scontro e l’altro, che riportano il film alla dimensione primitiva di fumetto, fantasia prestata allo schermo.
Weekend Da oggi il singolo “E invece no” Best Buy ha reso noti i titoli dei brani
La Pausini in radio Tornano i Guns
MUSICA
“L’uomo che ama”
re l'insensatezza della guerra. La guerra, l'esercito e la caserma sono luoghi privilegiati della risata, vuoi per il desiderio di esorcizzare la drammaticità degli eventi che vi si svolgono, vuoi per portare un caos travolgente dentro un'istituzione organizzata. Qui si tratta di una "dichiarazione di guerra" al cinema bellico, di una commedia parodistica dei conflitti statunitensi rappresentati da Hollywood: Normandia, Corea, Vietnam, Golfo. Un film pieno di citazioni. Ben Stiller fa esplodere, oltre alle bombe e alle postazioni nemiche, l'arsenale retorico e narrativo dei film con cui si cimenta, rimontandoli in maniera iperbolica e Tropic Thunder diventa così un film pieno di cinema ma anche un film sul cinema e su Hollywood.
Se gli effetti speciali sono più forti di Hulk
SI CHIAMA "E invece no" ed è il nuovo singolo di Laura Pausini in rotazione radiofonica da oggi, il cui video è stato realizzato dal regista Alessandro D'Alatri. Il brano precede il lancio dell' album "Primavera in Anticipo" in uscita mondiale il 14 novembre su etichetta Atlantic album che arriva a quattro anni di distanza dal precedente disco di inediti Resta in Ascolto. Nelle quattordici canzoni del nuovo lavoro, tra le quali spicca il duetto con il singer inglese James Blunt, ci sono i suoi ultimi tre anni di vita, tra alti e bassi, tra amori e perdite, in un affresco che ha le tinte vivaci e sofferte delle migliori trame cantautorali. All'uscita del disco seguirà una tournèe che dovrebbe toccare le principali città italiane, tra cui anche una data in Calabria i cui dettagli dovrebbero essere svelati presto. v. p.
BEST Buy ha diffuso i titoli dei brani che appariranno sul nuovo fantomatico album dei Guns N'Roses, "Chinese Democracy", su cui Axl Rose sta lavorando da tempo immemorabile. La catena commerciale statunitense (e canadese), ha difatti l'esclusiva della distribuzione del cd, che sarà in commercio dal prossimo 23 novembre. Gli unici titoli inediti dei 13 presenti in scaletta non suonati in precedenza dal vivo o già scaricati (illegalmente) online sarebbero "Sorry", "Scraped" e "Prostitute". Il lavoro sulla produzione del disco, il primo dei Guns 'N' Roses da The Spaghetti Incident? (1993), è iniziato nel 1994. Chinese Democracy è stato ultimato nel giugno di quest'anno e pare sia costato 30 milioni di dollari. v. p.
Ubriachi di vinile
La rivoluzione del rock nei testi di Bob Dylan di ANTONIO LUDOVICO Bob Dylan: Blonde on Blonde (1966) ALBUM spartiacque, perché non solo è il primo doppio Lp della storia del rock, ma è anche quello che registra il definivo passaggio dai 45 giri ai 33, che da quel momento saranno visti non più come una semplice raccolta di singoli brani, ma come lavori unitari e indivisibili. Il menestrello di Duluth, così come viene da sempre apostrofato Bob Dylan, era reduce dalle bordate di fischi del Festival di Newport dell'anno precedente (dove si presentò con la Paul Butterfield Band, un gruppo totalmente elettrico, lasciando esterrefatta la platea, disponibile ad accogliere solo suoni rigorosamente acustici), riesce - an-
cora una volta - a stupire tutti con un lavoro tanto compatto quanto intellettualmente alto. Trattasi in pratica di una piccola rivoluzione in ambito rock, poiché i testi di tutte le canzoni risultano meravigliosamente ermetici, con dotte citazioni che vanno da Platone a Rimbaud; si parla d'amore, ma lo si fa con un tono assolutamente elevato per quei tempi. Tantissime sono le gemme di una produzione dylaniana a dir poco torrenziale: la ballata folk Just like a woman, Memphis blues again, I want you, Absolutely Sweet Marie la suggestiva One of us must know costituiscono solo alcuni esempi di una prolificità che ha lasciato di stucco i tantissimi fans del cantautore americano. Non solo, ma Dylan si avvale - per
La copertina di “Blonde on blonde” A sinistra Bob Dylan
dare maggiore compattezza alle proprie melodie - anche della collaborazione di partners d'eccezione come Al Kooper, Charlie Daniels, e il front man della Band, Jaime Robbie Robertson, ossia della crema in fatto di creatività seminale, i quali riescono a confezionare un lavoro che sfiora la perfezione. Un'ultima annotazione. Il disco avrebbe dovuto intitolarsi I want you, come uno dei suoi migliori pezzi, ma all'ultimo momento, Zimmermann decise per Blonde on Blonde. Va bene lo stesso. Canzone più bella: Just like a woman
Le classifiche 1 Musica moderna Ivano Fossati 2 A little bit longer Jonas brothers 3 Dig out your soul Oasis 4 Psiche Paolo Conte 5 Acchiappanuvole Mango 6 Death magnetic Metallica 7 Non ti scordar mai di me Giusy Ferreri 8 Viva la vida or death and all his friend Coldplay 9 Best of 2001-2007 Biagio Antonacci 10 In concerto Marco Carta 11 Secondo tempo Ligabue 12 Safari Jovanotti 13 Abba gold their greatest Abba 14 Il primo bacio sulla luna Cesare Cremonini 15 Zero infinito Renato Zero 16 Live in Gdansk David Gilmour 17 e2 Eros Ramazzotti 18 Metamorfosi Raf 19 Ancora... grazie a tutti Gianni Morandi 20 Il mondo che vorrei Vasco Rossi 21 La finestra Negramaro 22 Live at shea stadium Clash 23 Hard candy Madonna 24 Breakout Cyrus miley 25 King of pop Michael Jackson 26 Tell tale signs: the bootleg series v.8 Bob Dylan 27 Liberi da sempre Sonohra 28 Back to black Amy Winehouse 29 Sottovuoto generazionale Dari 30 Lagrimas y gozos Ska-p (fonte www.fimi.it)
Per chi viaggia
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Spettacoli & televisione
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EXTRA
Greenaway torna sul luogo del delitto con “Rembrandt’s j’accuse” ROMA – Il regista Peter Greenaway, come si sa, ha le sue ossessioni estetiche. È il caso del quadro “La ronda di notte” di Rembrandt che aveva già esaminato in Nightwaching passato a Venezia l’anno scorso. Ora torna sul luogo del delitto e, a un anno di distanza, con “Rembrandt's J'accuse” porta al Festival di Roma nella sezione L'altro cinema/Extra, un film in qualche modo gemello del precedente. La tesi infatti è la stessa. Dietro al capolavoro di Rembrandt, – ci indica il regista che avrà il
suo red carpet romano stasera – si cela un’intricata cospirazione. Tutto sta nel seguire i numerosi indizi nascosti nella tela che svelano vendette, corruzione e giochi di potere. Le maggiori condanne sono state accuratamente tramandate come nel famoso J'accuse di Zola del 1890. Qui, invece, l’accusa si può leggere in un dipinto dove Rembrandt è contemporaneamente detective, accusatore, pubblico ministero e giudice. Con il suo stile inconfondibile, il regista gallese estrapola
gli indizi, uno a uno, scoprendo l’omicidio e analizzando anche la condizione dell’artista Rembrandt, passata dal privilegio alla disperazione nel giro di soli quindici anni. «E' un pò come di Blow up di Michelangelo Antonioni: una coppia di fotografi si confronta con misteri e cospirazione. Lo stesso dicasi per il filmato Zapruder dell’assassino di Kennedy a Dallas. Le immagini contengono sempre la verità». Così lo stesso Greenaway spiega questo suo ultimo lavoro, tra i più interessanti nel catalogo di Extra.
Peter Greenaway
IL REGISTA, A ROMA CON LA MOSTRA CHROMOSOMES, ANNUNCIA UN ROMANZO
Cronenberg prova a fare lo scrittore ROMA – In fondo «noi esseri umani siamo solo animali che si immaginano e hanno il desiderio di diventare diversi da quello che sono. Per far si che ciò si realizzi ricorriamo alla religione, alla cultura. Mi interessa moltissimo questa forma di trascendenza, questo desiderio dell’essere umano di andare al di là di se stesso. Pur non programmandolo, finisco per parlarne in tutti i miei film». L’ha detto David Cronenberg parlando del suo cinema nell’incontro con la stampa che ha preceduto quello con il pubblico al Festival di Roma. Il regista, che nell’ambito della rassegna ha organizzato al palazzo delle Esposizioni la mostra Chromosomes, in cui ha rielaborato digitalmente circa 60 fotogrammi dei suoi film, rendendoli opere d’arte, ha parlato del suo lavoro, del suo rapporto con gli attori e del suo prossimo debutto come romanziere. «Non mi sento ancora di dire di cosa parla il libro - ha spiegato – ho scritto solo 50 pagine. Essendo figlio di uno scrittore pensavo che anch’io lo sarei diventato e invece sono un regista», ma, ha aggiunto «erano 50 anni che pensavo di scrivere un romanzo. Attraverso la Penguin Canada abbiamo già trovato case editrici in tutto il mondo che lo pubblicheranno e questo mi terrorizza, che il libro ancora non c'è. Posso dire comunque che non sarà nè un
ALICE NELLA CITTÀ
“Tahaan” la guerra negli occhi di un bambino ROMA – E' stato accolto dall’entusiasmo, fra applausi ritmati e grida d’approvazione, di una sala piena di bambini delle elementari e delle medie, la proiezione ufficiale di Tahaan – A boy with a Grenade, il film del regista indiano Santosh Sivan, in concorso nella sezione Alice nella città al Festival di Roma. La pellicola, alternando i toni della commedia e del dramma, racconta attra-
Roma off
Ma la festa inizia di notte
DOLCE VITA
Amfar, la Marilyn cult tra i tesori all’asta
David Cronenberg a Roma
horror alla Stephen King nè una storia di fantascienza». Il cineasta, arrivato insieme alla moglie e il figlio Brandon, autore di opere cult come “Il pasto nudo”, non ci tiene alla distinzione tra opere d’elite e commerciali: «Io cerco di utilizzare tutti i mezzi a mia disposizione per creare il rapporto più profondo con il pubblico. Alcuni film sono impregnati di cultura pop e invecchiano presto, altri hanno temi più universali che magari non sono d’impatto immediato. Una volta Oliver Stone mi ha chiesto se ero contento di essere rimasto un regista marginale. Credo tutto dipenda da quanto si considera ampio il proprio pubblico. Certo se fai un film da 100 milioni di dollari hai aspettative diverse. Dev'essere
chiaro che partita vuoi giocare. Sono però categorie che non considero, io sono totalmente guidato dall’intuito», ha spiegato. «Il mio film più di successo è stato La mosca, che pero è lontano dal miliardo di dollari incassato da Il Signore degli anelli». Cronenberg si dice comunque d’accordo con Nabokov (uno dei suoi scrittori preferiti, insieme a Tolstoj Dostojevski, Gogol, e William Burroughs) quando sosteneva «che c'è un’enorme energia nella volgarità del volgo, intendendo le forme d’intrattenimento popolare, e per un regista è pericoloso ignorarla». Il regista ha parlato anche del suo debutto come regista di opera lirica, con la trasposizione de La Mosca, andata in scena a Parigi e Los Angeles.
verso gli occhi di un bambino, la guerra nella regione indiana del Kashmir e l’impatto con il terrorismo. «L'idea per la trama è nata da un articolo di giornale, ma nella realtà il bambino tirava veramente la granata. Io ho cambiato la storia, perchè non volevo che nel film ci fosse troppa violenza» ha spiegato dopo la proiezione il regista, rispondendo alle tante domande che la giovanissima platea ha fatto a lui e al piccolo protagonista, Purav Bhandare. Il film è stato girato realmente in Kashmir, la regione himalayana contesa da oltre mezzo secolo da India e Pakistan. «L'unica cosa che mi ha spaventato durante le ri-
prese erano i soldati, quando ci venivano tropo vicino» ha detto Purav. Il piccolo interpreta Tahaan (nome che nelle diverse lingue indiane può significare misericordioso, tolleranza, ma anche maledizione) , bimbo di otto anni che vive in un villaggio tra le montagne del Kashmir con la madre muta, il nonno, e la sorella adolescente. Il bambino, sempre in attesa con la famiglia, del ritorno del padre, dato per disperso da tre anni, ha come miglior amico un asinello, Birbal, regalo del papà prima di partire. La morte del nonno costringe la madre, che ogni giorno si reca nei posti di polizia e fuori dai campi di prigionia, con la foto del
ROMA – Una Marilyn Monroe inestimabile: Vanity Fair ha tirato fuori dal suo archivio, firmata dall’autore Douglas Kirkland la celebre foto del 1961 con l'attrice bellissima avvolta in un lenzuolo bianco. Sarà tra i pezzi più importanti, addirittura senza prezzo di base, dell’asta dell’amfAR, la Fondazione cinema contro l’Aids, che per il secondo anno si batterà durante il Fe- Mena Suvari stival internazionale del film di Roma. Nell’inconsueto scenario della Galleria Borghese stasera l'evento dell’Amfar vedrà la partecipazione di Mena Suvari, Alan Cumming, Gael Garcia Bernal, Cheyenne Jackson, Mira Nair, Michael Pitt e tante celebrità italiane, i Missoni al completo, Silvia Venturini Fendi e Delfina Delet-
marito in cerca di notizie, a vendere i beni di famiglia, tra cui l’asinello. Da quel momento, per Tahaan, abituato, come i suoi coetanei a muoversi tra i soldati e i guerriglieri, tanto da simulare, con mitra e fucili di legno, anche nei giochi i loro scontri, l’unico obiettivo diventa riportare l’animale a casa. Inizia così a lavorare per l'uomo che ha comprato Birbal, ma l’unica speranza di riavere l'asinello gliela offre un giovane terrorista, Idrees. Solo che in cambio al bambino viene chiesto di tirare una granata contro una base dei soldati. «Il film ha un finale aperto – spiega il regista – non si capisce se il padre del bambino torna a casa per-
trez Fendi, Ferruccio Ferragamo, i Dsquared (Dean e Dan Caten), poi ancora tra i tanti Roberto Bolle, Lapo Elkann, Fiona Swarovski, Claudia Gerini, Sabrina Ferilli, Chiara Muti, Laura Morante, Asia Argento. Senza base d’asta, definiti inestimabili anche un pranzo per quattro con Lapo Elkann nella sua casa di Torino, una visita privata alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli con Ginevra Elkann come guida e una visita al Lingotto. Bmw Goup Italia ha dato all’amfAR anche una lezione di un giorno con il campione del mondo touring car Alessandro Zanardi. Un bauletto di pitone e un abito su misura, firmati Missoni partono da 10 mila dollari, mentre per 8 mila si partirà per l'orologio d’oro di Chopard.
Il giovane Purav Bhandare
chè volevo far riflettere sul dramma che vivono molte donne in quella regione, dove ottomila uomini sono scomparsi. L’asinello per Tahaan è così importante perchè è un regalo di quel papà che non torna».
Mickey Rourke
di MARCELLO ROMANELLI E CHE sia Festival. Quest’anno non si chiama festa, ma Festival. Anche se qui non ci occuperemo di cinema, attori, puf e paf. No, qui si parla di tutto ciò che avviene fuori dal Festival. O meglio basta levare “ ival” ed eccoci nel vivo delle feste. Fiumi di champagne, cucina raffinata, e ville. La prima villa aperta è quella di “ Villa dei Medici”. Aperta in onore di Al Pacino che si presenta a Roma con la sua nuova fiamma di nome Lucilla e rilassato si lascia andare al brindisi romano. Cin Cin. A circondare “Al” ci sono un Mickey Rourke che dopo il successo di Venezia sembra un altro, davvero rinato, David Cronerberg, Willem Defoe, Oscar Ferretti, Rosario Fiorello, l’amministratore delegato di Medusa Festival, Giampaolo Letta in compagnia della moglie Rosanna, Ettore Scola e Alain Elkann con la sua Rosy e poi ancora Nancy Brilli, Gabriele Salvatores. Cambio scena, cambio di musica. Nelle stesse ore a Piazza Navona esplode la festa brasiliana. Più di quaranta artisti, musicisti e danzatori hanno dato spettacolo dai balconi dell’ambasciata brasiliana. Si balla la samba, si balla in una notte dove arriva anche il mito Barillari. The King of de Paparazzi scatta, scatta e scatta. Roma off, basta levare “ ival” e il gioco è fatto.
Spettacoli & televisione Un raid “criminale”
L’Aura e le ragazzacce
PARRUCCONI, tacchi vertiginosi, abiti rigorosamente anni '70. Così un gruppo di giovani ha fatto incursione ieri sera a piazza Navona durante la festa 'Be Brasilian'. I ragazzi hanno dato distribuito magneti con scritte fintamente minaccioso per promuovere “Romanzo Criminale – La Serie”, in onda dal 10 novembre su Sky Cinema.
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Marini e Gori in coppia
“NELL’ARIA”, tra i brani contenuti nell’ultimo album di L’Aura, fa parte della colonna sonora e accompagna le scene finali e i titoli di coda del film “Un gioco da ragazze”, che sarà presentato domani al Festival. Nel film, tre ricche adolescenti trascorrono il proprio tempo tra vizi, cattiverie e noia, con un finale che farà discutere.
SORPRESE del red carpet romano. Non ci sono le star hollywoodiane, e contro un Al Pacino in grande spolvero ci si mettono anche i ragazzi dei centri sociali. Ad accontentare chi non rinuncerebbe mai al gossip ci pensa la Valeria Marini nazionale, che in passerella si presenta al braccio dell’ex Cecchi Gori.
L’ATTRICE CON FAVINO NEL FILM “L’UOMO CHE AMA” DI MARIA SOLE TOGNAZZI
Bellucci, sexy e “mollata”
I personaggi
Al Pacino riceve la Lupa e dà consigli al sindaco
di ANTONIO CAPELLUPO ROMA - «Nel cinema esisteva da sempre una barriera, che non mostrava la sofferenza che può scaturire dai problemi di coppia, dal punto di vista dell'uomo. E allora ho pensato che sarebbe stato interessante mostrare un uomo in lacrime dopo essere stato lasciato dalla proprio donna». Così Maria Sole Tognazzi, regista di “L'uomo che ama”, pellicola che ieri sera ha aperto ufficialmente il “Festival Internazionale del Cinema di Roma”, ha descritto le motivazioni che l'hanno portata a realizzarla. C’è stata in realtà delusione tra i giornalisti al termine della proiezione per la stampa del primo film italiano in concorso. Pochi tiepidi applausi e molta insofferenza tra gli addetti ai lavori, alla fine della proiezione di un film molto lento, caratterizzato da una recitazione fiacca da parte di tutti gli interpreti. Presenti in conferenza stampa gli attori principali del cast, tra cui il protagonista Pierfrancesco Favino: «E’ strano che il cinema non mostri un aspetto così nomale della vita di un uomo. La letteratura lo fa da sempre e io stesso ho lasciato e sono stato lasciato. Maria Sole è stata brava a guidarmi passo passo ed è riuscita a rendere il mio personaggio quasi leggero». Il film, volutamente strutturato su due blocchi, mostra come a volte il caso voglia che le parti vengano invertite e allora un Favino distrutto dall'abbandono della sua Sara, si ritrova ad essere un “killer sentimentale” per la nuova compagna. A sentire la regista, il progetto era partito fin dall'inizio con questo particolare modello narrativo, ma a fare si che il tutto fosse realizzato ad hoc, è stato un lungo lavoro in fase di postproduzione e in particolare nel montaggio. La parte della donna abbandonata sta volta tocca niente popò di meno che a Monica Bellocci, icona della bellezza italiana, una delle ultime “dive” di calibro internazionale, che senza esitazione ha affermato: «Il personaggio che interpreto è molto forte, sicuro e indipendente, ma per rimanere tale ha bisogno dell'altra metà del cielo, il partner maschile, esattamente come nella vita di ogni giorno». Con la sua nota arguzia la Bellucci ha concluso: «Un uomo può soffrire per amore e anche una donna bella può essere lasciata. Maria Sole Tognazzi ha il merito di
Il cast e la regista del film a Roma; a destra dall’alto Pierfrancesco Favino e Monica Bellucci (foto Coccia)
avert ribaltato due luoghi comuni». La colonna sonora del film è stata firmata da Carmen Consoli, amica della Tognazzi che ha in conferenz stampa ha detto: «Ho scritto subito dopo la lettura della sceneggiatura. E' la prima volta che mi capita di scrivere una colonna sonora e volevo commentare le immagini creando una mu-
sica che bussasse sotto al testo». L'unica che nel contesto riesce a uscirne illesa solo in parte è Sara, interpretata dall'attrice russa Ksenia Rappoport, ormai adottata dal cinema nostrano: «Non so come sia riuscita a meritarmi la possibilità di continuare a lavorare nel vostro paese. Ho ricevuto proposte da registi molto diversi come Veronesi e Ver-
done e attualmente sto valutando diversi progetti. Questo mi lusinga molto, ma di sicuro non voglio tagliare i ponti con la Russia, perché il mio amore per il teatro è troppo grande». Dopo il passaggio del cast sul celebre “red-carpet”, la pellicola è stata proiettata ieri sera nella Sala Santa Cecilia, preceduta da un breve concerto di Carmen Consoli.
ROMA – Il comune di Roma con il sindaco Gianni Alemanno ha consegnato all’attore americano Al Pacino, in questi giorni nella capitale per il Festival del Cinema, la «Lupa Capitolina», un segno di riconoscimento alla sua prestigiosa carriera cinematografica. «E' la seconda volta che Al Pacino viene qui in Campidoglio – ha detto il primo cittadino di Roma -. Questa volta è tornato a Roma e ha tenuto a battesimo il nostro Festival del Cinema che sta andando veramente bene: sono stati venduti 38mila biglietti e il prossimo anno continueremo e puntiamo a fare ancora di più. Al Pacino nel nostro immaginario è una delle star che rappresenta in modo molto forte il ponte fra Italia e America, il legame di fratellanza che c'è tra i due popoli. Nelle sue interpretazioni c'è molto dello spirito italiano. Il premio che gli è stato consegnato ieri è un giusto riconoscimento alla sua grande carriera artistica». Ringraziando il sindaco, Al Pacino ha detto di essere «estremamente felice e orgoglioso di essere tornato e di vivere l'esperienza bellissima del Festival del Cinema di Roma. Ho notato tanto entusiasmo – ha detto – e tanta energia. Del resto, il cinema italiano stesso è molto entusiasmante ed è stata fonte di ispirazione
Al Pacino a Roma
per molti artisti. Il premio che mi è stato dato è importante anche come riconoscimento per l'Actor Studio’s che mi ha cresciuto. Io ero povero, senza un soldo e mi sono presentato all’Actor Studio’s per fare l’attore e loro mi hanno sempre sostenuto, aiutato e finanziato». Con Al Pacino il sindaco ha detto di «aver parlato a lungo del film dove lui ha interpretato la parte del sindaco di New York (City of God) e mi ha raccontato che per fare quel ruolo ha parlato con tanti sindaci e si è reso conto di quanto sia difficile questo mestiere. Mi ha consigliato di vederlo – ha aggiunto Alemanno – perchèsuggerisce le strade per cercare di comportarsi bene in politica».
Fuori concorso ROMA -La soluzione per migliorare la vita della popolazione mondiale, in particolare dimezzare la povertà entro il 2015, secondo gli obiettivi che nel 2000, 191 paesi membri delle Nazioni Unite hanno fissato, «è nelle mani dei governi, non nostre. Con questo film sollecitiamo più persone possibili ad agire a nome di tutti per impedire che i governi sfuggano ai loro impegni»: Wim Wenders ha presentato così '8', il film collettivo che in prima mondiale ha aperto il fuori concorso del Festival. Negli anni il cinema ha imparato a stare dalla parte dei più deboli, e numerosi sono state le pellicole che si sono occupate di diritti umani e problematiche sociali internazionali. Ma mai era successo che una produzione scegliesse di cavalcare fino in fondo un progetto che mettesse in difficoltà perfino le Nazioni Unite. Nato con lo scopo di far
hanno portato sullo WENDERS, NAIR E COLLEGHI IN UN COLLETTIVO SUL PROGRAMMA ONU nen schermo “Diminuire la
“8” grandi autori contro la povertà Il regista Wim Wenders presenta “8” (Coccia)
conoscere al mondo intero gli obiettivi che 191 paesi hanno fissato per dimezzare entro il 2015 la povertà mondiale, “8”, che trae il titolo dai suddetti punti, si presenta come un film ad episodi, curati da autori di
ogni parte del mondo. Carico di tante speranze, il film è quindi approdato a Roma. Ad occuparsi di “Eliminare la povertà estrema e la fame”, primo degli otto punti, è stato Abderrahmane Sissako. Per raccontare come
“Raggiungere l'istruzione elementare universale”, l'attore Gael Garcia Bernal è passato per la prima volta dietro alla macchina da presa. Il terzo punto, “Promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne”, sembra il motivo dello scontro con le Nazioni Unite. L'ente aveva scelto di sposare il progetto e inserire il proprio logo sul manifesto del film, ma l'episodio direttola Mira Nair è sembrato così offensivo da arrivare a minacciare un ritiro di partecipazione in caso non fosse stato eliminato. Ma per i due produttori “8” doveva rimanere tale e contro ogni tipo di minaccia, così è stato. Gus Van Sunt e Jan Kou-
mortalità infantile” e “Migliorare la salute materna”. Al regista Gaspar Noe è toccato l'arduo compito di spiegare come “Combattere l'Aids, la malaria e altre malattie”. Gli ultimi due episodi sono stati diretti da due grandi del cinema internazionale, Jane Campion e Wim Wenders. La prima ha ammesso che «Assicurare la sostenibilità ambientale sarebbe fondamentale per il paese di provenienza, l'Australia, afflitta dal grave problema dell'acqua». A Wenders il compito di chiudere la pellicola cercando di mostrare come “Sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo: «Sappiamo tutti - ha ribadito - che le soluzioni a questi problemi sta nelle mani di chi governa e per quanto il film sia rivolto al pubblico, mi auguro che possa avvenire una vera opera di sensibilizzazione». a.c.
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Rubriche
Venerdì 24 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Per decisioni di una certa importanza aspettate qualche giorno, quando nel lavoro le cose miglioreranno. Intesa con un Acquario.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro non lasciatevi prendere da dubbi o da paure: siete in grado di migliorare rapidamente. Tira e molla in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Le vostre ambizioni professionali volano alto, ma in questo periodo dovete accontentarvi. Nella vita affettiva il clima va migliorando.
CANCRO 22/6 - 22/7
Cacciate dalla mente pensieri negativi e le difficoltà nel lavoro vi sembreranno superabili. Si fa strada un nuovo sentimento.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro se un incarico non vi convince rilanciate una iniziativa alternativa. In amore occorre una maggiore sicurezza di sé.
VERGINE 24/8 - 22/9
Impegnate tutte le vostre energie per fare rapidi passi avanti nella vostra attività. Gioie intense in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Il vostro pessimismo potrebbe far sbagliare l'approccio alle questioni più delicate nel lavoro. Un amore altalenante.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Siete molto concreti nel fare progetti e molto abili nell'organizzazione della vostra attività. Lasciate più spazio per i sentimenti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
La vostra posizione nell'azienda in cui lavorate si sta lentamente consolidando: continuate così. Storia d'amore da vivere fino in fondo.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Sforzatevi di trovare le soluzioni più appropriate per una delicata questione di lavoro. In amore siete avvinti in una dolce trappola.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avrete l'occasione di elaborare qualche innovazione interessante nella vostra professione. L'amore va coltivato con maggiore convinzione.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
NO totem; pio G; Reco = Noto tempio greco;
Non è una questione economica a frenare le vostre iniziative di lavoro ma l'improvvisa apatia. Reagite in fretta. In amore le cose migliorano.
Televisioni
21.10
VARIETÀ
16.15
PRIMA SERATA
I migliori anni
TALKSHOW
RUBRICA
21.10
Alda D’Eusanio
21.10
SHOW
Andrea Vianello
Paperissima - errori in tv
Venerdì 24 ottobre 2008
23.25
FILM
TELEFILM
21.10
L’ombra del diavolo
21.10
59
TALKSHOW
CSI:Miami
Daria Bignardi
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -Telegiornale Tg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.10 -AttualitàFocus 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Airport 77 con Jack Lemmon, Lee Grant, Brenda Vaccaro, Olivia De Havilland, Joseph Cotten, James Stewart, Christopher Lee, George Kennedy, Darren McGavin - regia di Jerry Jameson (USA) - 1977 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmMai dire sì 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Riccardo cuor di leone con Rex Harrison, Virginia Mayo, George Sanders, Laurence Harvey, Robert Douglas - regia di David Butler (USA) - 1954 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -VarietàI migliori anni 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -AttualitàTv7
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmClose to home 22.55 -TelegiornaleTg 2 23.25 -FilmLa fine di un mistero con Nino Manfredi, Alfredo Landa, Kiti Manver - regia di Miguel Hermoso (Spagna) - 2003
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -RubricaMi manda Raitre 23.15 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -ShowPaperissima - Errori in Tv 23.00 -AttualitàMatrix
21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.25 -FilmL'ombra del diavolo con Harrison Ford, Brad Pitt, Margaret Colin, Ruben Blades, Treat Williams, George Hearn - regia di Alan J. Pakula (USA) - 1997
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -TelefilmCSI: Miami 22.10 -TelefilmLife 23.05 -TelefilmDexter
20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -Talk ShowLe invasioni barbariche
00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.20 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema 01.30 -RubricaCinematografo 02.00 -RubricaNon è m@i troppo tardi 02.35 -VideoframmentiSuperStar
00.50 -Real TvL'isola dei famosi 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 02.10 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.15 -RubricaAppuntamento al cinema 02.25 -RubricaTg 2 Costume e società
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario
01.15 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.45 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.30 -Real TvAmici 03.25 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.00 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.40 -MusicaleCollezione d'autunno 02.45 -FilmTutta una vita con Marthe Keller, André Dussolier, Charles Denner, Carla Gravina, Gilbert Becaud - regia di Claude Lelouch (Francia) - 1974
00.10 -TelefilmSix Feet Under 01.10 -NewsStudio Sport 01.20 -SportGrand Prix - Motociclismo 02.15 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmA-Team 04:45-FilmAmore libero - Free Love
23.55 -RubricaVictory 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo 04.00 -TelefilmAlla corte di Alice 05.00 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RAI 2
ORE 23.25
RICCARDO CUOR DI LEONE
AIRPORT ‘77
LA FINE DI UN MISTERO
con R. Harrison, G. Sanders, V. Mayo regia di David Butler (Usa) - 1954
con J. Lemmon, J. Stewart, L. Grant regia di Jerry Jameson (Usa) - 1977
con A. Landa, N. Manfredi, K. Manver regia di Miguel Hermoso (Spa) - 2003
Re Riccardo è in Oriente per la Crociata. Al suo seguito ci sono alcuni nobili inglesi e sua cugina, lady Edith. Tra i cortigiani però qualcuno medita il tradimento e Riccardo cade in un'imboscata e morirebbe se non venisse salvato da un musulmano che dice di essere il medico del sultano. Alla corte di quest'ultimo i traditori verranno smascherati e i probi ricompensati...
Un anziano miliardario, in occasione di una inaugurazione, invita parenti e amici a un viaggio sul suo lussuoso Jumbo. L'aereo è stato arredato, tra l'altro, con preziosi quadri. Proprio per impadronirsi delle tele, il secondo pilota, dopo aver narcotizzato equipaggio e passeggeri, dirotta l'apparecchio. Volando basso per sfuggire ai radar però urta un ostacolo e precipita in mare...
Joaquin, misero bambino delle campagne di Granada, si trovò a salvare un repubblicano fucilato dai franchisti nell'agosto del 1936. Nel 1980 si mette sulle sue tracce, e lo trova barbone senza memoria. Il colpo di scena è che il clochard è nientemeno che Federico Garcia Lorca, il grande poeta dato appunto per morto nel '36, che si aggirerebbe invece nella straniera Spagna...
RETE 4
ORE 23.25
RETE 4
ORE 2.45
ITALIA 1
ORE 4.45
L’OMBRA DEL DIAVOLO
TUTTA UNA VITA
AMORE LIBERO - FREE LOVE
con H. Ford, B. Pitt, T. Williams, M. Colin - regia di Alan J. Pakula (Usa) - 1997
con M. Keller, G. Bécaud, A. Dussolier regia di Claude Lelouch (Fra) - 1974
con E. Bottesini, L. Gemser - regia di Pier Ludovico Pavoni (Ita) - 1975
Belfast: Rory Devaney è un terrorista. New York: Tom O'Meara, un altro irlandese che fa il poliziotto e che ogni giorno combatte la violenza del suo quartiere. Nessuno penserebbe che Tom e Rory possano incontrarsi. Ma Devaney fugge dall'Irlanda e si rifugia proprio a casa del poliziotto, facendosi passare per un giovane innocente in cerca di scampo...
Sarah, figlia di un industriale calzaturiero di origine ebrea, è innamorata di Gilbert Bécaud. Delusa dalla sua infedeltà, si consola facendo il giro del mondo. Alla morte del padre, prende in mano le redini dell'azienda con rinnovate idee anticonformiste. Troverà il vero amore in un regista pubblicitario di umili origini...
Francesco, ingegnere milanese, viene mandato dai suoi capi su un'isola delle Seychelles con un duplice incarico: continuare le indagini legate allo sfruttamento di una miniera e scoprire che fine ha fatto l'ingegner Maestrelli, suo predecessore. Francesco, arrivato sul posto, trova numerosi ostacoli da superare. Inanzitutto tutti sono occupati a "fare zucchero", vale a dire, ad avere...
Raffaella Carrà regina del sabato RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Carramba che fortuna! L'eredita' la sfida
ora 20.41 19.49 21.12 18.49
ascolto 6.485 6.250 5.159 4.000
RAI DUE Calcio coppa dei L'isola dei famosi 6 Champions league Un mercoledi' da
20.45 19.00 20.37 22.48
4.212 2.697 2.538 2.182
RAI TRE Un posto al sole La nuova squadra La nuova squadra Blob di tutto di piu'
20.37 22.09 21.14 19.58
2.723 2.145 2.044 1.630
CANALE 5 Striscia la notizia Anna e i cinque Beautiful Cento vetrine
20.46 21.16 13.42 14.13
6.823 5.294 4.224 4.137
ITALIA 1 Anaconda: alla ricerca I simpson Tutti all'arrembaggio Dragon ball what's my
21.14 14.33 14.09 13.45
2.825 2.417 2.186 2.130
RETE 4 Walker texas ranger Omaggio a pavarotti Tempesta d'amore Tempesta d'amore
20.29 21.14 19.43 18.40
2.491 2.212 2.031 1.448