I TEMPI LUNGHI DELLA POLITICA
PD-DAY
Polemiche sulle cifre della manifestazione alle pagine 4 e 5
di ALBERTO VIRGILIO l 18 settembre 2OO7 scrivemmo su que- di maggioranza governativa e di opposisto giornale , sotto il titolo “ I tempi della zione , sui temi più urgenti da risolvere politica e quelli del Paese” , che non c'e- nell'interesse del Paese. Dopo questa ra giorno nel corso del quale non si alter- premessa osservammo che le lunnassero dichiarazioni di esponenti politici, gaggini dovute alle dispute fatte continua a pagina 14
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della Basilicata
ED Anno 7 - N. 296
1,00
Lunedì 27 ottobre 2008
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SPORT
SECONDA DIVISIONE
Melfi, buon pari ma tanti rimpianti • SERIE D Il Matera ritorna ai tre punti Francavilla beffato nel finale S. Genzano uno 0-0 d’oro
• ECCELLENZA Policoro e Murese a braccetto
• PROMOZIONE Il Real Tolve riprende la marcia
• PRIMA CATEGORIA • ATLETICA Lagonegro a punteggio pieno STUDENTI
A Potenza corteo domenicale di sera
Coppa Europa dominio portoghese
POTENZA
Imprenditoria in lutto per la scomparsa di Salvatore Mancusi
a pagina 12
a pagina 19
99 CESARE PACIOTTI
MATERA alle pagine 15, 16 e 17
Tabaccaio premiato per 6o anni di lavoro a pagina 26
Assegnato il Premio Basilicata a pagina 21
Valeria Parrella con “Lo spazio bianco” vince il Basilicata per il suo stile pulito.
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Lunedì 27 ottobre 2008
Brevi dal mondo
Centomila euro per il Georg BERLINO . – La festa di compleanno in Vaticano di Georg Ratzinger, fratello maggiore di Benedetto XVI (nella foto), costerà 100.000 euro alla diocesi di Ratisbona, in Baviera. Georg, presbitero e direttore di un coro tedesco, compirà 85 anni il prossimo 15 gennaio e, secondo il settimanale tedesco 'Fo-
In Italia e nel Mondo È stato il soccorso alpino a scoprire il cadavere. Della bellissima donna non si avevano notizie da 4 giorni
Sondrio, trovata in un dirupo la maestra scomparsa CHIAVENNA (SONDRIO) – La scomparsa di Sara Montemurro, la bella maestra di Chiavenna, di 31 anni, di cui si erano perse le tracce da mercoledì scorso, ha avuto un tragico epilogo ieri, verso le 15, quando la donna è stata trovata morta in un dirupo da una squadra del soccorso alpino della Valchiavenna. Una vera task force di circa 80 persone per quattro giorni aveva settacciato sentieri, grotte ed anfratti con i vigili del fuoco, i volontari della Protezione Civile, i militari del Sagf di Madesimo, Sondrio e Bormio e la Forestale. «I primi rilievi - ha spiegato il responsabile del Soccorso Alpino, Giuseppe Cerfoglia – avvalorano la tesi dell’incidente in montagna, come purtroppo tanti ne avvengono da
Sara Montemurro
questi parti. Nulla al momento, fa supporre un’ipotesi diversa da quella della disgrazia». Alta, bionda e bella, l’insegnante di sostegno della prima elementare della scuola intitolata a Segantini nella città al confi-
ne con la Svizzera, dove lavorava anche part-time in uno studio dentistico, aveva lasciato l’auto Honda di colore verde parcheggiata in una piazzola, dentro la quale i soccorritori avevano poi notato un paio di scarpe da ginnastica. Una donna aveva raccontato che, attorno alle 13,40 del giorno della scomparsa, l’aveva incrociata mentre si incamminava lungo un sentiero della località Dalò, stessa zona dove ieri pomeriggio è avvenuto il ritrovamento del cadavere. Sara era uscita dalla sua abitazione di Chiavenna dicendo che si sarebbe recata nei boschi a scattare alcune foto con gli splendidi colori dell’autunno. Il fatto che, per più giorni, le ricerche, estese anche ad un’area montuosa nel confinante
Occupazioni, sit-in, agitazioni e lezioni in piazza cus', vuole che la Messa in Do minore di Wolfgang Amadeus Mozart sia eseguita nella cappella Sistina. Per questo la diocesi tedesca ha in programma di pagare il biglietto aereo a 90 coristi e 37 musicisti di un’orchestra sinfonica di Linz, in Austria. La spesa, commenta la rivista, sta sollevando polemiche a Ratisbona dove i fondi della diocesi provengono principalmente da tasse e affitti delle proprietà.
San Paolo, vince Gilberto Kassab SAN PAOLO – Gli exit poll dei ballottaggi delle elezioni municipali in Brasile attribuiscono la vittoria con il 20 per cento dei voti in più a Gilberto Kassab, il conservatore che ha affrontato la sessuologa Marta Suplicy, vicina al presidente Luiz Inacio Lula da Silva, nel secondo turno per la carica di sindaco di San Paolo. A Rio de Janeiro gli exit poll mostrano invece un pareggio sostanziale fra i candidati Eduardo Paes (Pmdb), alleato di Lula, e Fernando Gabeira, un ex guerrigliero durante la dittatura brasiliana (1964-85) passato poi al centro-destra.
Turchia, sostegno a Ocalan ANKARA – Diverse manifestazioni a sostegno del leader ribelle curdo Abdullah Ocalan (nella foto), detenuto su un’isola nella Turchia nord-occidentale, sono degenerate ieri in scontri con la polizia. A Gaziantep, nel sud-est, diversi poliziotti sono stati
Scuola, gli studenti non mollano un’altra settimana di contestazioni ROMA – Tutto è pronto nelle scuole e nelle università per un’altra settimana di contestazioni. Un programma – ancora denso di occupazioni, sit-in, agitazioni, lezioni in piazza – che per i primi giorni della prossima settimana mira a bloccare l’approvazione definitiva (prevista mercoledì 29 ottobre) al Senato del decreto Gelmini. E da oggi, gli studenti romani faranno lezione al Colosseo. Per contrastare l’approvazione al Senato, i Cobas hanno organizzato una manifestazione a piazza Navona, a pochi passi da Palazzo Madama, a partire dalle 17 di domani. L’iniziativa proseguirà senza sosta fino al mattino dopo quando è prevista la votazione. La Rete degli studenti lancia lo slogan «Avanziamo dei diritti» ed annuncia che da oggi, in tutta Italia, «ci saranno scioperi e notti bianche, che si concentreranno ancora una volta nei giorni di approvazione del decreto 137 al Senato. Dopo lo slittamento ottenuto il 23 ottobre, cercheremo ancora una volta di bloccare i lavori parlamentari». Ma l’appuntamento clou delle proteste è per giovedì 30 ottobre, giorno in cui, in tutta Italia, sciopererà il personale della scuola e si terrà a Roma la manifestazione di docenti, studenti medi ed universitari contro il progetto governativo. Per il leader radicale, Marco Pannella, «la rivolta di professori e studenti è in realtà una rivolta contro la finanziaria di Tremonti, quella da otto miliardi». Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, invita il governo a «far parlare le famiglie, far dire loro cosa vogliono». Anche il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, auspica l’avvio di un confronto con le organizzazioni sindacali e la sospensione del decreto. Lapidario il com-
La singolare contestazione di ieri a Roma
mento di Antonio Di Pietro (Idv): «Ci hanno fatto vedere il grembiulino, il voto in condotta, ma si sono fregati la polpa, cioè otto miliardi di euro». Contro i provvedimenti del governo sulla scuola si è espresso anche il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale), la cui assemblea ha votato una mozione che boccia senza appello i decreti Gelmini: «I contenuti non sembrano essere il frutto di un chiaro e coerente disegno pedagogico». Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, giudica «inquietante il silenzio dell’organizzazione giovanile di An di fronte alle sprovvedute iniziative della Gelmini e alle dichiarazioni del tutto irresponsabili di Silvio Berlusconi». Degli sprechi nelle università ha parlato il ministro Renato Brunetta: «ci sono i baroni universitari, i corsi universitari per appena 10 studenti e così via». Proteste senza sosta anche negli
atenei. Gli studenti dell’ Università romana Tor Vergata hanno provocatoriamente messo in vendita, per appena un euro e 50 centesimi, sul sito e-Bay la propria università. Sempre gli studenti di Tor Vergata ieri hanno raggiunto la centrale piazza dei Cinquecento, a Roma, in camice bianco e libri in mano. Una protesta creativa che ha l'obiettivo di «far conoscere alla popolazione il tragico futuro dell’università italiana». La facoltà di Fisica de La Sapienza, occupata da giorni, ha oggi aperto alle famiglie per mostrare loro le esercitazioni e sperimentazioni della materia. Da domani poi, a Roma, partirà una settimana di lezioni all’aria aperta, anche in luoghi simbolo della città come il Colosseo. Alla Normale di Pisa, oggi sono apparsi alcuni striscioni di protesta: «Un Paese vale quanto ciò che ricerca». Daniela Navi
comune di San Giacomo Filippo, avessero dato esito negativo, aveva fatto avanzare anche l'ipotesi che l’intento di scattare foto nei boschi fosse invece una messinscena per coprire una fuga. Un’ipotesi, in realtà, da subito scartata dai genitori e dal fidanzato Mirko. «Non si riesce ancora a capire la dinamica dell’incidente – ha dichiarato Paolo Gallegioni, volontario del Soccorso Alpino – e per quale ragione Sara si sia spinta in una zona tanto impervia. Potrebbe aver compiuto un salto sulle rocce di parecchi metri e a più riprese. Una caduta che sarebbe avvenuta da una postazione molto panoramica, ma dalla quale a sporgersi non si ha scampo. Monica Garibbo
Alè è in Sicilia da settembre
Clandestino salva ragazzino da uno scooter SIRACUSA – Quando ha capito che il giornale parlava di lui, si è emozionato. Ha staccato l’articolo e l’ha messo in una busta per spedirlo ai genitori rimasti in Egitto. E' orgoglioso del suo gesto Alè, adolescente di 17 anni, giunto in Italia da clandestino, diventato eroe per un giorno. Ha rischiato la sua vita per salvare un bambino che stava per essere investito da uno scooter. Un atto di coraggio che la direttrice della casa-famiglia di Floridia, a cui è stato affidato, ha voluto raccontare al quotidiano La Sicilia. Alè è in Sicilia da settembre scorso. Agli educatori dell’istituto, grazie all’aiuto di un interprete, ha raccontato il suo lungo viaggio in mare. Giorni in una barca stipata di migranti, senza cibo, nè acqua, prima di approdare sulla spiaggia di Fontane Bianche, nel siracusano. «Avevamo paura – ha detto – perchè il mare era mosso e non sapevamo nuotare». La traversata gli è costata 2500 euro: una somma enorme per la famiglia di Alè, tre fratelli piccoli, il padre disabile e la madre cieca. Il ragazzo ha lasciato l’Egitto, unico della famiglia, per cercare lavoro in Italia e racimolare un pò di denaro da mandare a casa. Con lui, sull'imbarcazione c'erano altri tre minorenni: affidati alla casa-famiglia, sono fuggiti dopo qualche giorno. «So che gli avevano promesso un lavoro a Milano –racconta la direttrice Cettina Spadaro – Noi cerchiamo di convincerli a non allontanarsi e gli spieghiamo che, spesso, chi li alletta con offerte di guadagno, in realtà, vuole solo sfruttarli. Appena possono, però, quasi tutti vanno via». Alè non l’ha fatto. È rimasto, ha cominciato a studiare italiano e cerca un impiego. «Dice di avere due famiglie – racconta la donna – una di sangue, in Egitto; l’altra qui da noi». Proprio uscendo dalla scuola, un pomeriggio il giovane egiziano ha visto il bambino che attraversava la strada, con la madre, e si è accorto dello scooter che stava per travolgerlo. L'egiziano non ci ha pensato un istante e si è lanciato, riuscendo ad afferrare il piccolo per la maglietta e a salvarlo. Il gesto gli è costato escoriazioni e qualche contusione alla mano. «E' un ragazzo generoso ed altruista – ha concluso la donna – Quando ieri mattina ha capito che a raccontare al giornale la vicenda ero stata io ha disegnato un grande cuore su un foglio e me lo ha regalato». Rocco Pace
IL CASO Occupata dagli ambientalisti una centrale a carbone a Genova
I lavoratori contestano Greenpeace feriti in modo lieve da lanci di pietre.
Vola da camper bimbo muore PESCARA- Atroce morte di un ragazzino di dieci anni sull'autostrada A/14, fra le Marche e l'Abruzzo. Il piccolo dormiva nel lettino del camper, insieme alla mamma: il portellone, nella parte posteriore del mezzo, si è aperto e lui è finito sull'asfalto. E' morto poche ore dopo in ospedale.
ROMA – La campagna di Greenpeace contro l'uso del carbone nella produzione di energia elettrica, appoggiata dalla nave dell’organizzazione 'Artic Sunrise', che ha toccato ieri Genova, è cominciata giovedì 16 ottobre a Civitavecchia e domenica 19 si è spostata in Sardegna. Nella cittadina laziale, alcuni attivisti, introdottisi nella centrale dell’Enel di Torrevaldaliga Nord – dove si lavora per la conversione a carbone – sono saliti su una gru alta 70 metri dalla quale hanno dispiegato due striscioni: “Il governo contro Kyoto” e “Mai più carbone”. Dalla nave altri attivisti hanno raggiunto su gommo-
ni il molo sul quale hanno scritto «Quit coal» (abbandona il carbone). L’iniziativa degli ambientalisti è stata contestata da un centinaio di operai del cantiere con cartelli con frasi come “Sì al carbone pulito e al lavoro”, “No a Greenpeace”. Un portavoce dei lavoratori ha detto «la nostra centrale è un modello di attenzione per l’ambiente e per la salute. Contestare la centrale vuol dire far fare un passo indietro al nostro paese solo per un pregiudizio ideologico». Domenica scorsa 16 attivisti, scesi dalla Artic Sunrise, a bordo di gommoni, sono penetrati nella centrale a carbone di Fiume Santo
(Sassari), gestita dalla società tedesca E. On. L'occupazione, iniziata alle 5,50, è durata quasi 14 ore, fino a quando l’assessore regionale all’ambiente Cicito Morittu, accompagnato dal sindaco di Porto Torres Lucian Mura, ha accettato di firmare un documento con il quale si impegna «ad allineare il Piano energetico della Un militante ieri a Genova Sardegna al rispetto dei parametri europei, con l’obiettivo alla minima potenza poichè gli di superare entro il 2012 la per- ambientalisti avevano bloccato il centuale del 20% di produzione da nastro trasportatore del carbone energie rinnovabili». Durante che non riforniva più i bruciatori. l’occupazione la centrale è andata Letizia Bianco
In Italia e nel Mondo
Lunedì 27 ottobre 2008
Un impatto violentissimo spezza quattro giovani vite. Feriti altri due ragazzi
Incidenti stradali, scontro a Ferrara: 4 morti Una Mercedes con a bordo 3 persone ha tamponato alle 4.15 del mattino una Y10
La Mercedes dopo l’impatto
FERRARA – Un impatto violentissimo, quattro giovani vite spezzate. È il bilancio dell’incidente avvenuto nel comune di Ostellato, attorno alle 4.15, al km 20 della superstrada che da Ferrara conduce a Porto Garibaldi ed alla zona dei lidi, in cui sono rimasti feriti in modo non grave altri due ragazzi. L’ennesimo tragico incidente con vittime giovanissime che va ad allungare il già pesante conto dei morti sulle strade italiane nel fine settimana: almeno 20, oltre ad una trentina di feriti. Secondo la ricostruzione compiuta dalla polizia stradale
una Mercedes, con tre giovani a bordo ha tamponato in modo violento una lancia Y10 su cui viaggiavano altri tre ragazzi. Nell’urto quattro occupanti delle due vetture sono morti sul colpo mentre gli altri due, dopo l’intervento dei soccorsi, sono stati trasportati all’ospedale di Lagosanto. Tre delle quattro vittime, che erano tutte residenti in diversi paesi del ferrarese, erano a bordo del Mercedes. Si tratta di Nico Montanari, 23 anni, che era alla guida, il cugino Lucio Montanari, 30, e Denis Conte, 22. I tre tornavano da Occhiobello dove avevano
passato la serata con gli amici. L’auto che, presumibilmente, andava a forte velocità, dopo aver tamponato violentemente la Y10, ha spezzato il guard-rail ed è finita in un campo sottostante, ribaltandosi dopo un volo di circa 15 metri. In quel punto infatti la superstrada scavalca la ferrovia ed è quindi sopraelevata rispetto al livello del terreno. Nell’altra vettura coinvolta nell’incidente uno degli occupanti è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed ha fatto un volo di diversi metri finendo nel campo a fianco della carreggiata. Letizia Bianco
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Siria, blitz Usa: otto vittime l’incursione al confine iracheno Damasco convoca gli incaricati d’affari di Washington e di Baghdad
Elicottero Usa in azione
DAMASCO – È di almeno 8 civili morti, tra cui una donna, il bilancio provvisorio di un blitz effettuato dai commando Usa nel villaggio di Mashahdeh nei pressi di Abu Kamal, a sette chilometri dal confine iracheno. Lo ha denunciato il governo siriano, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Sana. Damasco ha convocato l'incaricato d’affari Usa e l’omologo iracheno. Secondo la prima ricostruzione di Damasco quattro elicotteri Usa «alle 16,45 (locali, le 15,45 in Italia) hanno violato lo spazio aereo siriano».
Le elezioni si terranno a gennaio. Olmert riacquista forza
Israele, la Livni da Peres senza governo si va al voto TEL AVIV – Kadima non è in grado di formare un nuovo governo, per cui non resta che porre fine alla legislatura con due anni di anticipo ed indire nuove elezioni politiche nella speranza che dal voto emerga una Knesset più governabile di quella uscente. Queste le conclusioni molto amare, maturate in settimane di sterili contatti politici, espresse ieri dalla leader di Kadima, Tzipi Livni, al capo dello stato Shimon Peres. Peres, che nei suoi 50 anni di attività politica ha seguito da vicino numerose burrasche fra i litigiosi partiti di Israele, ha accolto la giovane dirigente di Kadima con tono paterno. «Le elezioni in definitiva non sono una tragedia» ha commentato. Già ieri stesso ha ricevuto i dirigenti dei principali partiti rappresentati alla Knesset e oggi completerà le consultazioni. Occorre verificare se per caso in Parlamento ci sia qualcuno capace di assemblare un governo alternativo. In caso contrario, entro tre giorni al massimo, Peres informerà la presidente della Knesset, Dalia Yitzik, della necessità di indire elezioni anticipate. Da questi drammatici sviluppi, chi forse ha maggior ragione di soddisfazione (senza poterla comunque ammettere in pubblico) è proprio il dimissionario Ehud Olmert. In assenza di un sostituto, resterà al timone fino a nuove elezioni che non potranno avvenire prima di gennaio-febbraio. Ma diversi partiti lamentano di non essere pronti al voto, per cui la data della consultazione potrebbe slittare. Olmert ha già anticipato che finchè resterà in carica cercherà di portare avanti i contatti di pace con i palestinesi e, possibilmente, con la Siria. Gli israeliani, secondo la Livni, sono «disgustati» dalla politica tradizionale. Lei si è presenta-
Tzipi Livni
ta come la portabandiera di un nuovo approccio, come un personaggio che non è disposto «ad ipotecare» il futuro dello Stato accogliendo dai suoi futuri partner di governo «richieste impossibili, sia economiche che politiche». Un personaggio che lotta «per i suoi principi» e che comunque – ha spiegato a Peres – non prova certo il desiderio di diventare «primo ministro in un governo paralizzato». Negli interventi della Livni, e anche nei commenti della stampa, gran parte della responsabilità della crisi viene addossata agli ortodossi di Shas che venerdì hanno reso noto che non avrebbero sostenuto la nuova dirigente di Kadima. Ieri, quando la Livni stava per
andare da Peres, la preside della Knesset ha cercato in extremis di indurre i rabbini di Shas a più miti consigli. Ma invano. E poco dopo un ministro di Shas, Ariel Atias, ha detto agli israeliani che anche il suo partito «fa una lotta di principio». E non per i collegi rabbinici, ma «per un milione di bambini diseredati, che hanno bisogno di più cospiscui aiuti dallo Stato». Nel frattempo le azioni della Livni sono in ribasso: dopo aver vinto solo a fatica le elezioni primarie di Kadima (17 settembre) ed avendo fallito nella costituzione della nuova coalizione di governo, ora dovrà impegnarsi al massimo per imporre la sua leadership al partito, dove già si sentono espressioni di delusione e di preoccupazione. Con la rinuncia di Tzipi Livni a formare un nuovo governo, in Israele si è riaperta ieri una crisi politica che sembrava avviata a soluzione. Questi i personaggi chiave che occuperanno le cronache politiche israeliane e palestinesi nei prossimi mesi. SHIMON PERES: l’ottantacinquenne e ancora attivissimo capo dello Stato forse è il più deluso di tutti. EHUD OLMERT: benchè tecnicamente dimissionario, il premier uscente ha inaspettatamente acquistato forza: se, come è quasi certo, si andrà anticipatamente alle urne, prima del nuovo esecutivo passeranno cinque o sei mesi, durante i quali il governo seguiterà a restare in mano a Olmert per l’ordinaria amministrazione. BENJAMIN NETANYAHU: il leader del Likud, la destra storica israeliana, secondo i sondaggi degli ultimi mesi dovrebbe uscire come il vero vincitore se si andrà alle elezioni politiche, come lui va chiedendo da tempo. Aldo Baquis
Biotech, creati pomodori ogm proteggono i topolini dal cancro SEMMAI un giorno li dovessimo trovare sugli scaffali del supermercato, magari a fianco dei pomodori 'tradizionali', di certo non passerebbero inosservati per il loro colore violaceo scuro: sono i primi pomodori OGM 'anticancro', messi a punto nell’ambito di un progetto di ricerca europeo. Somministrato a topolini geneticamente suscettibili al cancro, un estratto dei 'pomodori viola' ha infatti permesso di prevenire la comparsa dei tumori allungando considerevolmente la vita media delle cavie. I pomodori sono il frutto di uno studio coordinato da Cathie Martin del John Innes Centre, Norwich Research Park presso Colney, Gran Bretagna, e condotto da Eugenio Butelli che oggi lavora presso lo stesso istituto, insieme a ricercatori dell’Università Cattolica di Campobasso e dell’Istituto Europeo Oncologico (IEO) di Milano.
Giorgio Napolitano (a sinistra) con Hosni Mubarak
Egitto, Napolitano a Mubarak «Lasciamolo lavorare per la pace» IL CAIRO–Lasciamo lavorare Mubarak, affidiamoci alla sua lunga esperienza, alla sua tenacia e alla sua pazienza per portare il processo di pace in Medio Oriente fuori dalle secche e cogliere una finestra di opportunità che si è aperta, ha detto Giorgio Napolitano stringendo la mano al presidente egiziano dopo un’ora di colloquio nella residenza di stato di Heliopolis. Si è creato un clima positivo, nelle complesse trattative, ma non basta. È essenziale – ha aggiunto Napolitano – che in questo periodo tutte le parti coinvolte si astengano da qualsiasi iniziativa che possa rendere più difficoltoso l'avanzamento del dialogo». Gli obbiettivi immediati, ha ricordato, sono la riconciliazione fra tutte le parti palestinesi, la stabilità di Gaza, una nuova intesa per la liberazione dei detenuti palestinesi e del caporale israeliano Shalit. Mubarak ha ringraziato per l’apertura di credito e ha sottolineato la piena sintonia con l’Italia su molte questioni. Un clima che, qualche mese fa, ha por-
tato a firmare un accordo di cooperazione bilaterale più solido, di partenariato strategico. Prevede periodiche consultazioni fra i due governi e uno sviluppo dei rapporti bilaterali anche sul piano commerciale. Giovedì scorso Mubarak ha avuto un incontro promettente con Simon Peres, che ha enunciato l’emergere di un nuova visione comune e intanto ha fatto un passo significativo. Si è recato in Egitto per incontrare Mubarak. Da dodici anni un presidente israeliano non metteva piede in Egitto. Non avveniva da quando Rabin era stato assassinato e poi, cinque anni dopo, il suo progetto di pace prossimo alla realizzazione era stato travolto. Mai la pace era parsa così a portata di mano, ed ora sembra di respirare lo stesso clima. È proprio cosi? Mubarak non ha riposto a questa domanda. Ha detto che il dialogo non può andare avanti perchè manca un interlocutore: il governo israeliano, entrato in una crisi che impone nuove elezioni. Alberto Spampinato
La perfezione esiste? Lo sapremo da American Photo
«Meglio il carcere che casa» ma il giudice gli dà i domiciliari
PUÒ esistere la perfezione? Per rendersene conto bisognerà aspettare novembre quando sarà in edicola il servizio della rivista "American Photo" che per il 30° anniversario ha realizzato un servizio fotografico con Gisele Bundchen.
MOLTO meglio il carcere delle continue liti in famiglia. Massimiliano Ambrosio, pregiudicato 32enne agli arresti domiciliari, dopo l’ennesimo diverbio con la sorella e il cognato prima chiama la polizia chiedendo di essere condotto in cella, e poi si allontana da casa a piedi per costringere gli agenti ad ammanettarlo. Sul momento viene accontentato, ma dopo una notte in guardina arriva la doccia fredda: nel processo per direttissima il giudice lo assolve dal reato di evasione rimandandolo a casa. Quella casa che, per Ambrosio, è
molto peggio del carcere di Poggioreale. La vicenda si svolge a Frattamaggiore, popoloso centro della provincia di Napoli. Ambrosio, con precedenti per spaccio di droga, era stato arrestato per furto nel dicembre scorso.
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Primo piano
Lunedì 27 ottobre 2008
Il dibattito politico «È stata la più grande manifestazione degli ultimi anni». E Di Pietro: «Ritrovata l’unità sul modo di fare opposizione»
«Silvio Berlusconi rispetti la piazza» Il leader del Pd Veltroni risponde alle critiche del Cavaliere sul grande raduno di sabato di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - Si riaccende lo scontro tra maggioranza e opposizione all'indomani del Pd-day. A difendere la manifestazione del Circo Massimo dagli attacchi del centrodestra e soprattutto del premier è intervenuto ieri il leader del Pd Walter Veltroni. «SENZA ODIO» - "Sabato si è vista la più grande manifestazione di un partito degli ultimi anni, lo hanno scritto tutti i giornali, italiani e internazionali. La cosa bella è che è stata serena, senza odio", ha sottolineato Veltroni, intervistato dal Tg1. E, rispondendo ai duri attacchi dell'avversario, ha avvertito: "ascoltare la società e l'opposizione è un dovere". Quanto al consenso che riscuote il governo e che secondo il premier è al 72%, Veltroni è di tutt'altro avviso: "È impressionante che abbia perso 18 punti percentuali in un mese e mezzo". ALLEATI AL CONTRATTACCO - A contrattaccare Berlusconi sono stati anche Anna Finocchiaro e Antonello Soro, capigruppo parlamentari del Pd. "Il premier non si può permettere di dire che l'opposizione si deve riposare per quattro anni e mezzo. È
una dichiarazione gravissima. L'opposizione garantisce valori e sollecitazioni della società - hanno aggiunto - è l'altro pilastro della vita democratica di un Paese". DI PIETRO RIVENDICA LA PARTECIPAZIONE DELL’IDV - Antonio Di Pietro, intanto, rivendica la propria partecipazione alla manifestazione e sui rapporti con il partito democratico rasserena l'orizzonte. "Noi eravamo in piazza perché eravamo a
casa nostra" ha spiegato ieri Di Pietro intervenendo a "In mezz'ora". "Avevamo deciso insieme sei mesi fa, insieme da che parte stare, e come fare opposizione - ha continuato, riferendosi alle scelta di fare gruppi separati indicata da Veltroni come un tradimento - ha sbagliato chi ha riferito i fatti in modo diverso. Le parole di Veltroni ieri sono state né più né meno quelle usate a piazza Navona da noi, solo che se le usiamo
noi sembra che le hanno dette degli extraterrestri. Ora anche lui ha capito che, contro Berlusconi, è meglio mobilitare la piazza", ha sottolineato il leader Idv, soddisfatto per aver ritrovato con il Pd un "metodo simile di fare opposizione". Comunque, ha insistito, "a Veltroni non ho nulla da rimproverare: lui ha impostato la sua opposizione in un modo, io in un altro perché sapevo non ci si doveva fidare di Berlusconi. Ora è be-
L’ATTACCO
Il premier: «Sul corteo la solita sinistra delle frottole» ROMA - "È la solita sinistra delle frottole, delle invettive e delle calunnie". Il premier Berlusconi sventola i dati della questura sull'affluenza per smontare la manifestazione del Pd al Circo Massimo. E nel ricordare al leader Veltroni di aver perso le elezioni, lo invita a prendersi una pausa: "Si dovrebbe rassegnare, per cinque anni non c'è più niente da fare, invece di fare manifestazioni, dovrebbe andare a riposare per prepararsi a fare una bella campagna elettorale tra cinque anni per farci lavorare meglio e con più profitto". Con tono e piglio sarcastico il presidente del Consiglio di ritorno dal viaggio in Cina liquida all'uscita da Palazzo Grazioli, quella che per l'opposizione è letta come la "rivincita" di Veltroni. E liquida le accuse del leader del Pd che ha parlato dell'Italia come di un paese migliore rispetto alla destra che lo governa con appena una manciata di parole: "Sono stanco di replicare a insulsaggini come questa".
I giudizi nei confronti dell'opposizione restano gli stessi. «DI PIETRO, UOMO MALVAGIO» Ma il premier non si limita a puntare il dito su una opposizione "che sa solo criticare" e augura allo stesso Pd di non ricompattarsi nell'Idv e "con un uomo malvagio come Di Pietro che ha mandato in galera 15 persone che poi non sono state nemmeno rinviate a giudizio e che sbraita in maniera forsennata e irragionevole". La reazione di Berlusconi al corteo del Pd ricalca la posizione unitaria dell'intera maggioranza compatta nel ridimensionare l'offensiva del Pd. Un flop non solo in termini numerici, un normale comizio fuori tempo massimo ("il voto era ad aprile") del leader di una opposizione che "spaccia per folla oceanica poche centinaia di persone". "Chi mente sui numeri mente su tutto" è stata la secca dichiarazione del vicepresidente dei senatori del Pdl Lucio Malan.
ne che si sia accorto, dopo averci provato, che non è possibile dialogare con quella persona: gli dai un dito e lui si prende un braccio". Anche nel Pd ci si rallegra di aver ritrovato la sintonia con l'alleato. L'ex presidente della Camera Luciano Violante, a Messina per partecipare ad un incontro sul federalismo, è infatti ritornato sulla presenza del leader dell'Idv alla manifestazione al Circo Massimo, commentando: "non sono molto d'accordo sulle cose che fa e dice Di Pietro, ma la sua presenza in piazza è stato un segno positivo". VOCI DISSONANTI TRA I DEMOCRATICI - All'interno del Pd, però, si è levata qualche voce dissonante, come quella di Marco Follini che pur giudicando un successo la giornata del Circo Massimo, si è chiesto "se per noi del Pd il primo problema era davvero quello di scendere in piazza". Piazza che, secondo l'ulivista Franco Monaco ha lanciato due messaggi, "la spinta all'unità delle forze di opposizione e a una loro netta alternatività ideale e politica alla destra berlusconiana". FERRERO: «BENE IL RITORNO ALL’UNITA’» - Pure il segretario del Prc Paolo Ferrero ha commentato positivamente il ritorno all'unità. "Adesso che finalmente tutta l'opposizione parlamentare, dal Pd a Di Pietro, ha manifestato e ribadito che vuole fare davvero l'opposizione, è importante che questa opposizione si faccia non solo al governo Berlusconi ma anche alle politiche di Confindustria".
Scuola, giovedì lo sciopero generale di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - "Avanziamo diritti!": con questo slogan, dopo una domenica di calma apparente, si apre una nuova settimana di proteste, sit-in, cortei, lezioni in piazza, lenzuoli alle finestre con su scritto l'ormai famoso "Non pagheremo la vostra crisi". La mobilitazione contro il decreto Gelmini "percorre il paese come una grande 'ola' e passerà per Roma nella più grande manifestazione per la scuola che la nostra memoria ricordi", ha promesso il leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo. C'è da crederci, se è vero che il punteggiato universo di sigle e iniziative che animano la mobilitazione confluiranno nella capitale giovedì 30, giorno dello sciopero
generale, con gli aderenti a Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti che unitariamente incroceranno le braccia. Anche il mondo universitario e della ricerca scenderà in campo e il 14 novembre darà il via a una giornata di sciopero. A rendere il clima ancora più arroventato, si aggiunge anche l'irritazione legata al tentativo di far passare la legge proprio il giorno prima, senza replica alcuna dunque alle reiterate richieste di confronto. Dopo il fallimento dell'incontro voluto dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini - con la precisazione però che "il decreto non si tocca" e anzi si vota al Senato mercoledì 29 - gli studenti vogliono bloccare a tutti i costi "la distruzione della scuola
e dell'università messa in atto dal governo". La Rete degli Studenti Medi ieri ha fatto sapere che nei primi tre giorni della settimana, in tutt'Italia, si susseguiranno scioperi e notti bianche. "Dopo lo slittamento ottenuto il 23 ottobre, cercheremo ancora una volta di bloccare i lavori parlamentari. La Gelmini ci ha detto che lei vuole andare avanti, che non si fermerà. Noi le rispondiamo che 'Avanziamo Diritti', non ci fermiamo e continueremo a chiedere una scuola e un'università nuovi, in grado di darci un futuro". E se il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non indietreggia e Ripete che il Governo andrà avanti, oggi, domani e dopodomani, dunque, si susseguiranno
scioperi, autogestioni e notti bianche a Torino, Perugia, Roma, Firenze e Palermo. Per giovedì, invece, oltre alla partecipazione alla manifestazione di Roma, la Rete degli Studenti Medi annuncia cortei a Torino, Padova, Palermo e Genova. "Non possiamo permettere che il 28 e il 29, giorni delle votazioni in Senato del decreto, siano 'i giorni della Gelmini'. Non possiamo permettere che si approvi il provvedimento": così i Cobas chiamano in piazza il "popolo della scuola". L'appuntamento è dalle 17 di martedì a piazza Navona, a pochi passi da Palazzo Madama, per una manifestazione che andrà avanti fino alla mattina del 29 quando sarà votato il provvedimento.
Assemblee nelle università
Primo piano Un’immagine della grande folla al Circo Massimo di Roma in occasione, sabato, della manifestazione del Pd
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ALLEANZE POSSIBILI
Il “colpo di scena” alla convention di Messina
Mpa, prove d’intesa col Pd dopo i dissapori con Forza Italia
Raffaele Lombardo
di FRANCESCO TERRACINA
Ed è scontro con l’Anm: «Servono aule e uffici»
Nuova sfida di Brunetta «tornelli per i magistrati» di LUCA MASOTTO ROMA - Tornelli anche negli uffici giudiziari. Il ministro Renato Brunetta torna a cavalcare la sua campagna contro i "fannulloni" e dopo aver colpito i dipendenti della pubblica amministrazione alza il tiro e mette nel mirino giudici e magistrati. "Mi diranno di tutto ma io vado avanti e li metterò anche per loro" ha dichiarato il responsabile della Funzione Pubblica nel corso di una intervista radiofonica parlando di sprechi e inefficienze. "Non c'è solo la sanità, non ci sono solo i baroni universitari e i corsi per soli dieci studenti" ha tuonato Brunetta "ma anche i magistrati che lavoravano solo due o tre giorni a settimana e poi stanno a casa". Per ridurre così il fenomeno dell'assenza, forte anche degli ultimi dati diffusi dal suo dicastero sull'effettiva efficacia dei suoi provvedimenti e sulla riduzione delle assenze nei pubblici uffici, ecco dunque la soluzione per i giudici-fannulloni che ha sollevato la dura replica del-
Renato Brunetta
l'Anm. "Ma quali tornelli, servono semmai aule e uffici" ha dichiarato il presidente Luca Palamara che ha voluto accendere i riflettori su quelle che secondo la magistratura sono le reali disfunzioni della giustizia. "Invece di pensare a queste cose sarebbe importante rimediare ai tagli ai fondi per le spese della giustizia.
"Il lavoro dei magistrati non si esaurisce nelle aule - ha aggiunto Palamara - ma necessita delle scrittura delle sentenze che il più delle volte i giudici sono costretti a fare a casa a causa della cronica mancanza degli uffici e delle strutture". Brunetta però non intende fermarsi e pur non parlandone apertamente minaccia interventi anche in altri settori ricordando che prima di investire su welfare, scuole e università è necessario fare un po' di pulizia nei conti: "Paghiamo più di 100 miliardi l'anno solo per la sanità e di questi tutti concordano che il 20% è frutto di inefficienze e sprechi". Tornelli dunque anche negli ospedali? Al momento Brunetta non si "allarga" concentrandosi al momento sui magistrati assenti: "I tornelli li ho già messi a Palazzo Chigi, nel mio ministero e vorrei farlo per tutta la pubblica amministrazione, quindi magistratura compresa. Non saranno d'accordo ma vado avanti. Aspetto solo che D'Alema mi dia di nuovo dell'energumeno tascabile".
MESSINA - Per un sottosegretario meridionale che non si fida del federalismo targato Lega Nord, c'è un presidente di Regione, la più a sud d’Italia, che con i lumbard ha costruito un’alleanza ben più durevole di un’intesa elettorale. A Messina, dove si è conclusa la Festa del Movimento per l’autonomia, il suo leader Raffaele Lombardo, che è anche governatore della Sicilia, stringe un patto con Roberto Calderoli, spianando la strada alla riforma federalista, con la benedizione esplicita del presidente (siciliano) del Senato Renato Schifani. E con buona pace del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè che sabato, arrivato nella città dello Stretto, ci aveva messo del suo per rompere l’idillio tra le due formazioni autonomiste; e che ieri si è sentito rispondere dal ministro per la Semplificazione normativa con due stizzite parole: «Miccichè chi?». Un botta e risposta a distanza, a cui ha fatto da spettatore, oltre agli uomini dell’Mpa, anche l’ex presidente della Camera Luciano Violante, invitato a Messina con altre esponenti del Pd. Il rapporto tra Lombardo e il Partito democratico, infatti, è l’altra novità di questa convention del Movimento per l'autonomia, che si è svolta a Messina dove il partito di Lombardo, nato solo tre anni fa, ha da portare avanti il progetto dei progetti, e cioè il ponte sullo Stretto. La mattinata comincia con un pimpante Calderoli che arriva nel padiglione della Fiera, dove è ospitata la Festa, con un vistoso paio di pantaloni color senape e una sgargiante cravatta verde Lega. L’abbraccio con il sobrio Lombardo non sembra di quelli spontanei, ma nei contenuti i due mostrano una sostanziale intesa, se si esclude la contrapposizione sulla legge elettorale per le europee e il non lusinghiero giudizio che il governatore siciliano dedica al sindaco di Milano Letizia Moratti:
«Stia zitta – dice nella sua relazione finale, quando l'ospite del Nord era già andato via – la sua famiglia ha portato a Siracusa una raffineria, utilizzando, forse, i soldi della Casmez, e ora parla male dei catanesi». La vicenda è quella legata ai 140 milioni che il Cipe ha concesso a Catania, mal digerita da Roberto Formigoni e dalla Moratti, «che ha avuto 1,4 miliardi – aggiunge Lombardo – per l’Expo 2015, soldi tolti al Sud’'. Sulla legge elettorale per le europee, poi, la «solitudine» del leader meridionale è totale nel centrodestra, visto che Calderoli gli toglie subito ogni illusione: «Quando si fa parte di una coalizione bisogna accettare debiti e crediti». Ma Lombardo è convinto che la legge non si farà, basta che l’Udc non cambi idea e che il Pd sostenga «le nostre posizioni». Chiamato in causa sull'argomento, Violante non ha esitazioni: “Il voto di preferenza è indispensabile per dare rappresentatività alla democrazia». La platea lo applaude, quanto basta a far dire a qualcuno che con il Pd si può fare strada insieme, soprattutto dopo il gran rifiuto di Forza Italia, che ieri si è manifestato con la pesante assenza del Guardasigilli Angelino Alfano, irritato, secondo i bene informati, dall’adesione di un ex, Francesco Musotto, all’Mpa. Un passaggio inaugurato con un attacco frontale alla giunta comunale di Palermo, guidata da Diego Cammarata (Fi). «Palermo - aveva detto Musotto – ha sette volte i debiti di Catania, ma nessuno ne parla». Dichiarazioni «eccessive – dice Lombardo, che riporta alle parole del sanguigno Musotto la nascita della frattura – ed eccessive le reazioni da parte degli alleati». E a proposito di eccessi, anche l’ultimo (in ordine di programma) degli invitati di Forza Italia, il senatore Carlo Vizzini, oggi ha dato forfait. Come ieri aveva già fatto Angelino Alfano, ex coordinatore siciliano degli azzurri, ora Guardasigilli
Europee, da oggi in Aula. Opposizioni alla prova di ALESSANDRA CHINI ROMA - Opposizioni chiamate a una prova di unità sulla riforma della legge elettorale per le europee da domani in Aula alla Camera. Con il Pd 'sorvegliato speciale'. I democratici, infatti, sono sotto l’occhio dei riflettori visto che il 'Comitato di liberazione nazionale' contrario alla riforma (come l’ha battezzato Clemente Mastella) e composto da forze politiche dentro e fuori dal Parlamento, li ha chiamati a dar prova di una «battaglia vera e non di facciata». D’altra parte, anche nella manifestazione del Circo Massimo hanno sfilato le maschere 'anti-porcellum europeò dei bindiani e Walter Veltroni, in un passaggio del suo intervento, ha citato l'impegno a
una battaglia comune contro il testo del Pdl. Nelle ultime settimana, infatti, i democratici, o almeno il gruppo parlamentare, sembrano molto più decisi sulla questione. La scorsa settimana in una assemblea dei parlamentari proprio su questo tema è infatti prevalsa la linea di quanti – ex Ppi, bindiani e parisiani in testa – chiedevano un’opposizione 'senza se e senza ma' sul provvedimento. Al momento, però, al contrario dell’Udc, che tornerà a presentare, come in commissione, circa 300 emendamenti, i democratici ne stanno predisponendo un numero più ridotto. «Ripresenteremo quelli proposti in commissione (una quarantina, ndr) – spiega la capogruppo dei democratici in Affari Costituzionali Sesa Amici – più qualcun altro
su punti modificati nella discussione, ma faremo molti interventi su questi e poi, se contingenteranno i tempi, utilizzeremo lo strumento degli interventi a titolo personale o in dissenso dal gruppo». Intanto, in settimana i commissari di Pd, Idv e Udc si incontreranno per vedere di mettere a punto emendamenti comuni su alcuni punti chiave. Con il concorso anche dell’Mpa che, ancora ieri, con il presidente della Regione siciliana Raffeale Lombardo, ha confermato che voterà contro il testo della maggioranza di cui fa parte. LA VERA PARTITA - La vera partita, però, con la maggioranza decisa a tirare dritto per riprodurre anche in Europa la «semplificazione» che c'è stata dopo le ultime elezioni politiche in Italia, si gio-
cherà da novembre. E il centrodestra, contro un eventuale ostruzionismo, avrà la possibilità di sfruttare il contingentamento dei tempi che è possibile, da regolamento, nel mese successivo a quello della calendarizzazione di un testo. E quindi, visto che si parte domani, già dal primo novembre. Le opposizioni a quel punto hanno tutta l’intenzione di appellarsi direttamente al presidente della Camera Gianfranco Fini come garante di un congruo tempo di dibattito. Dall’altra parte, però, la maggioranza punta a chiudere la riforma entro la fine dell’anno anche al Senato visto che per l’Europarlamento si dovrebbe votare a maggio e gli adempimenti amministrativi che comportano le elezioni richiedono quattro o cinque mesi di tempo.
Clemente Mastella
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Primo piano
Lunedì 27 ottobre 2008
La crisi dell’economia Oggi fiato sospeso alla riapertura dei mercati finanziari. Settimana ricca di appuntamenti
Borse, pesa l’incubo recessione Il Giappone potenzia il piano anticrisi. Attesa per i dati Usa di MARCO SANTILLO ROMA - La recessione che avanza e le trimestrali delle principali società internazionali tornano da oggi all'attenzione dei mercati in una settimana ricca di appuntamenti a partire dalla riunione della Federal Reserve di mercoledì 29 ottobre, che varerà un taglio dei tassi di interesse attualmente all'1,5%, fino alla pubblicazione di alcuni macro sull'economia Usa prevista per il 31 ottobre. Gli investitori temono che il panico possa innescare una nuova ondata di vendite forzate dopo che l'ultima ottava si è chiusa con il crollo delle azioni (Asia, America ed Europa hanno registrato tonfi di 5-7 punti percentuali), il rafforzamento del dollaro sull'euro e il prezzo del petrolio in caduta libera. Sul mercato del credito la situazione è migliorata di poco e c'è grande attesa per nuovi interventi congiunti da parte delle banche centrali chiamate ad iniettare liquidità per mettere un freno alla volatilità. A tal proposito il Giappone potenzierà il fondo anti-crisi portandolo ad 80 miliardi di euro mentre il governo belga prepara una ricapitalizzazione da 3,5 miliardi di euro per salvare la finanziaria Kbc. Intanto il Fondo Monetario Internazionale sta per concedere un prestito da 16,5 miliardi di dollari all'Ucraina. Gli analisti invece puntano su una riduzione di 50 punti base sui fed funds per reagire alla crisi che ha colpito l'America, l'Europa e i mercati emergenti di Asia ed America Latina. Ma non si esclude un maxi-taglio da 75 punti che porterebbe il costo del denaro allo 0,75% (in Europa è al 3,75%). L'unica nota positiva riguarda l'atterraggio morbido di Euribor e Libor Usa che gradualmente stanno riducendo il divario con i tassi ufficiali di Bce e Fed. A beneficio dei consumatori che pagano un mutuo a tassa variabile sia per la casa sia per un prestito. Sul fronte economico a dare la direzione ai mercati oggi sarà l'anteprima dei dati sulla crescita Usa nel terzo trimestre (le stime parlano di un pil al -0,5% dopo il +2,8% del trimestre precedente). Quanto all'Italia la stagione delle trimestrali entrerà nel vivo con il comparto petrolifero (Eni e Saipem) ed assicurativo (Alleanza e Generali) dopo l'avvio contrastato di Fiat e Gruppo L'Espresso. Sullo sfondo resta l'obiettivo dei governi europei e delle autorità centrali: impedire che la crisi finanziaria geli la crescita dell'economia reale. Per questo hanno annunciato il varo di una nuova regolamentazione dei sistemi monetari e finanziari su cui il vertice europeo del 7 novembre sarà chiamato a pronunciarsi prima del via libera alle decisioni atteso nella riunione del G-20 in programma a Washington una settimana dopo.
La Borsa di New York, nella “mitica” Wall Street
Il presidente della Fed, Ben Bernanke
Al momento i mercati scommettono su un taglio “solo” di mezzo punto
La Federal Reserve pronta a tagliare i tassi ROMA - Dall’economia Usa arrivano dunque solo segnali di recessione. L’Opec taglia la produzione di 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno, ma il greggio continua a scendere. Le borse di tutto il mondo continuano a mettere a segno ribassi disarmanti e solo venerdì le borse europee hanno bruciato 230 miliardi di euro. E intanto, come abbiamo visto, il Giappone mette mano al portafoglio, con l’intenzione di portare il fondo destinato alle banche in crisi a 10 trilioni di yen (80 miliardi di euro). È con queste premesse che si apre una settimana in cui la Fed si riunirà per decidere su un nuovo, ormai certo, taglio dei tassi. Il Fomc (Federal Open Market Committee) si riunirà infatti mercoledì 29 ottobre. Già nella scorsa riunione dell’8 ottobre, in cui si decise, insieme alle altre banche centrali, di tagliare di mezzo punto percentuale i tassi di riferimento, dalle minute del comitato Fed emergeva la possibilità di una nuova «risposta politica» nel caso in cui l’intervento non avesse por-
La sede della Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti
tato i frutti sperati. In queste due settimane il petrolio ha continuato a scendere e ora vale meno della metà del luglio scorso, le borse hanno proseguito a bruciare miliardi su miliardi e i dati macroeconomici ormai
certificano una recessione che, più che incombente, è sempre più certa. Meno di un mese dopo la decisione concordata fra le banche centrali (nell’occasione la Bce aveva tagliato i tassi di mezzo punto al 3,75%),
quindi, il quadro non è certo migliorato e sono scomparsi tutti i dubbi su un possibile mantenimento del livello dei tassi all’attuale 1,5%. I dubbi, ad oggi, riguardano ormai solo l’entità del taglio e si fa progressivamente sempre più strada l’ipotesi di un maxi-taglio nell’ordine di 75 punti base. I tassi Usa verrebbero così dimezzati allo 0,75%, solo un quarto di punto sopra al Giappone, attestandosi a livelli praticamente mai sperimentati prima da un’economia occidentale. Al momento, i mercati scommettono su un taglio 'solo' di mezzo punto, dando a questo intervento il 50% delle probabilità. Anche perchè, se un taglio così consistente non dovesse produrre gli effetti sperati, rimarrebbero ben poche armi nell’arsenale del Governo statunitense. Dopo aver praticamente inondato il mercato di liquidità ed essere entrato nel capitale delle principali banche del Paese, è presumibile che Washington si lasci un margine di manovra, anche se minimo, da poter sfruttare in futuro.
Il governo sfida la Cgil. Aumenti agli statali, Brunetta: «Vado avanti lo stesso». Sul tavolo una “dote” da 70 euro nel biennio
Contratti, parte oggi il negoziato sul modello unico di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Renato Brunetta apre oggi il tavolo di concertazione con i sindacati per unificare il sistema contrattuale tra pubblico e privato. L'obiettivo, condiviso anche dalla Cgil, è definire entro il 10 novembre una proposta con cui partecipare alla trattativa già in corso con la Confindustria per definire un modello valido per tutti i lavoratori. Il ministro della Funzione Pubblica si presenta all'appuntamento dopo aver incassato il sì di Cisl, Uil e Ugl al protocollo di intesa per il rinnovo dei contratti di 3,5 milioni di dipendenti pubblici grazie ad una dote di 70 euro lordi per il biennio 2008-2009 e al contestuale ritiro dei tagli alle voci accessorie che sarebbero scattate dal gennaio
ni sul terreno dei prossimo tagliansalari. "Il suo non è do lo stipendio di un atteggiamento qualche centinaio serio. Lo sa che siadi euro al mese. Solmo a crescita zero e di che saranno resi rischia una totale stituiti entro il 30 recessione dell'ecogiugno 2009 con nomia? Questi solmodi ancora da dedi possono aumenfinire. "Sei miliardi tare il potere di acdi euro per rinnoquisto". vare i contratti deBrunetta mette le gli statali non sono mani avanti e contantissimi, ma non ferma la volontà di sono nemmeno pochiudere comunchi. Cisl, Uil e Ugl que tutti i contratti hanno detto sì, la del comparto pubCgil come sempre blico entro la fine ha detto no" sottoli- Guglielmo Epifani dell'anno ricorrennea Brunetta facendo riferimento alle risorse do alla clausola di salvaguardia. "A stanziate dalla Finanziaria. E in partire da gennaio 2009, anche se tempo di crisi sfida la confedera- la Cgil dice no, io pago lo stesso. zione guidata da Guglielmo Epifa- Per i dipendenti pubblici sono 70
euro: saranno pochi, maledetti, ma arrivano subito". Mentre Cisl e Uil confermano l'adesione, la Cgil ritiene insufficienti i fondi disponibili e richiede un extra pari a 11,5 miliardi di euro. Per Brunetta, invece, visti "i chiari di luna dell'economia" si tratta di un contratto onesto "considerando che il potere di acquisto dei lavoratori pubblici salirà dal 6,8% al 7% a fronte di un'inflazione più bassa". All'indomani della manifestazione del Pd, Epifani incalza il governo. "Riprenda un dialogo, ascolti le ragioni delle organizzazioni sindacali" dice a "Domenica In". Poi rilancia: "Intervenga fiscalmente sui redditi più bassi e ampli gli ammortizzatori sociali perché i fondi della cassa integrazione finiranno con la crisi che avanza".
Primo piano
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La corsa alla Casa Bianca Ultima settimana piena per i due candidati. Mancano 8 giorni al 4 novembre
Nel segno della Pennsylvania Obama e McCain puntano entrambi su questo Stato-chiave di MARCO BARDAZZI WASHINGTON – Un assalto finale di Barack Obama su scala nazionale agli Stati vinti quattro anni fa dai repubblicani, un contrattacco di John McCain che punta soprattutto a un bersaglio: la Pennsylvania. È su questa linea strategica che si apre l’ultima settimana piena di campagna elettorale per i due aspiranti presidenti degli Stati Uniti. Con il voto del 4 novembre che si avvicina, Obama mantiene un solido vantaggio nella corsa alla Casa Bianca. Poco meno di 8 punti lo dividono da McCain nella media dei sondaggi nazionali di Real Clear Politics, con pochi segni di inversione di tendenza. Il sondaggista John Zogby è tra le rare voci che segnalano un McCain «con numeri in crescita, mentre Obama cala di giorno in giorno: sembra esserci una relazione diretta tra questo e il fatto che McCain stia parlando di economia», usando l'immagine di Joe l’idraulico dell’Ohio per cercare di convincere la classe media a non fidarsi di Obama. L’ultima rilevazione di Zogby indica cinque punti di distacco tra i due (49-44), così come uno dei sondaggi della Gallup, il più prudente. Ma il dato si scontra con una raffica di altre rilevazioni che vedono un divario di 12-13 punti e in crescita. Obama, dopo aver passato il fine settimana nel West a consolidare il vantaggio in Colorado, nei prossimi giorni proseguirà il proprio attacco a Ohio e Virginia, due Stati vinti dai repubblicani nel 2004 nei quali il democratico è ora saldamente avanti nei sondaggi. L’enorme quantità di soldi su cui può contare Obama, assai più vasta delle risorse di cui dispone McCain, gli permette di tenere in piedi una macchina da guerra efficiente in un gran numero di Stati, compresi quelli dove dovreb-
Obama resta in testa
I voti espressi da ciascuno Stato e che sono conquistati da chi prende più voti popolari
be sentirsi sicuro. «Non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo combattere in ciascuno dei giorni che restano», ha ripetuto Obama in Colorado. Uno dei luoghi dove il candidato democratico non intende correre sorprese è la Pennsylvania, dove tornerà questa sera a far campagna. I sondaggi indicano vantaggi a due cifre per Obama su McCain nello Stato, che nel 2004 fu vinto dal candidato democratico John Kerry. Ma da giorni il governatore democratico della Pennsylvania, Ed Rendell, ripete di «non sentirsi tranquillo» e McCain e la vice Sarah Palin batteranno a tappeto lo Stato lunedì e martedì. I 21 'voti elettorali' della Pennsylvania si stanno trasformando in un bottino che il repubblicano deve vincere a tutti i costi, se vuol sperare di avere qualche
possibilità di frenare la corsa di Obama verso quota 270 voti, la soglia che apre le porte della Casa Bianca. Un’altra 'mission impossible' per McCain è il tentativo di recuperare l’Iowa (dove ha fatto campagna nella giornata di ieri) e il New Hampshire, lo Stato della sua rinascita politica nelle primarie, che sembra voltargli le spalle ed essere pronto a votare Obama con un largo margine (54-39% secondo l’ultima rilevazione del Boston Globe). McCain ha esortato gli elettori a non prendere sul serio le voci di chi lo vuole spacciato. «Nell’ultima settimana – ha affermato – abbiamo recuperato e abbiamo sondaggi che indicano solo tre o quattro punti di distacco. Sono convinto che saremo competitivi in molti Stati-chiave e che alla fine vincerò».
Peccato che l’America non vuol essere come la Svezia IL candidato repubblicano John McCain è sotto nei sondaggi, litiga con la sua vice Sarah Palin, è costretto a difendersi negli Stati del West che sono sue roccaforti. Eppure il politologo John Zogby lo vede in rimonta: in pochi giorni, avrebbe dimezzato lo svantaggio sul rivale democratico Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca che si deciderà il 4 novembre. Per Zogby, McCain recupera perchè parla di economia, di misure anti-crisi, di tagli delle tasse e, soprattutto, perchè inculca negli americani il dubbio che Obama sia un marxista che vuole 'distribuire la ricchezza'. Su una tv, a Joe Biden, il vice di Obama, è stato chiesto se i democratici faranno dell’America «un Paese socialista, come la Svezia». Biden s'è affrettato a rispondere «No, assolutamente no». Peccato, per le decine di milioni di americani che vivono in povertà, senza pensioni e senza assistenza sanitaria.
WASHINGTON – A 9 giorni dall’Election Day americano, Barack Obama resta stabile al comando nei sondaggi nazionali. La media del distacco tra Obama e lo sfidante repubblicano John McCain è di 7,8 punti. Obama per New York Times, Cnn e Zogby ha superato, in base ai sondaggi, la soglia dei 270 voti elettorali necessari per diventare presidente degli Stati Uniti alle elezioni del 4 novembre. Ecco gli ultimi sondaggi nazionali: Gallup (Tradizionale):Obama 50% McCain 45%. Gallup (Esteso): Obama 52% McCain 43%. Rasmussen: Obama 52% McCain 44%. Zogby: Obama 49% McCain 44%. Diageo: Obama 50% McCain 42%. Abc-Washington Post: Obama 53% McCain 44%. Newsweek: Obama 53% McCain 41%. Media nazionale di Real Clear Politics: Obama +7,8%. Il dato nazionale ha un significato limitato nella corsa alla Casa Bianca. Il quattro novembre i candidati si sfidano nella conquista dei singoli Stati (nel grafico a fianco sono indicati i voti elettorali di ciascuno Stato), ognuno dei quali mette in palio un certo numero di 'grandi elettori' che vanno a comporre un Collegio Elettorale di 538 membri, che elegge il presidente. Chi conquista la maggioranza del voto popolare in uno Stato, si aggiudica tutti i voti elettorali. Viene eletto presidente il candidato che colleziona almeno 270 voti elettorali. m. s.
Ha basato la sua lunga marcia verso lo Studio Ovale sulla parola “Change” e ha costretto perfino i rivali ad appropriarsene
Lo storico tentativo con una campagna elettorale perfetta di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – Non esiste una campagna elettorale perfetta. Ma Barack Hussein Obama, nel suo storico tentativo di diventare il primo presidente nero degli Stati Uniti, c'è andato molto vicino. Ha impostato la sua battaglia per la Casa Bianca su un messaggio efficace, 'l'audacia della speranza', un messaggio che oltre a conquistare decine di milioni di americani è anche la sintesi superba non solo della sua campagna ma anche della sua vita personale e politica. Ha basato la sua lunga marcia verso l’Ufficio Ovale su una parola, 'Change' (Mutamento), così ben mirata da costringere i suoi rivali ad appropriarsene per non restare del tutto spiazzati. Presentando un messaggio positivo di superamento delle divisioni e di ripudio delle meschinità del passato, Obama è riuscito a volare alto, sopra gli schizzi di fango lanciati
Il comizio di Barack Obama al Civic Park Center di Denver, nello Stato del Colorado, al quale, come è ormai abitudine, sono accorse centinaia di migliaia di persone per sentire il senatore dell’Illinois che potrebbe diventare il primo presidente nero della lunga storia degli Stati Uniti d’America
dagli avversari, diventando paladino di una promessa di speranza che ha trasformato spesso i suoi comizi in un rito religioso, con la gente ad ascoltare ad occhi chiusi e a mani giunte. Aiutato da una grande eloquenza, con la profonda voce baritonale di un Martin
Luther King e una eleganza di espressione di tipo kennedyano, una voce capace di modulare i ritmi del discorso, usare in modo magistrale le pause, cavalcare l'onda dell’entusiasmo della folla, Barack Obama ha attratto enormi quantità di spettatori alle sue ap-
parizioni politiche usando la sua dote di generare entusiasmo per mobilitare forze nuove, spesso finora distaccate dalle campagne elettorali, come i giovani e gli afro-americani. Opposto ad una candidata formidabile, Hillary Clinton, in primarie democratiche che sembravano avere una vincitrice già scontata, il senatore dell’Illinois è riuscito a battere la massiccia macchina elettorale dei Clinton con una tattica semplice e difficile nello stesso tempo: non fare il minimo errore, non dare alla rivale un solo pretesto per attaccarlo e distruggerlo. L’audacia di scelte rischiose e di ambizioni apparentemente impossibili ha accompagnato del resto tutte le svolte della sua vita. Laureato ad Harvard, rifiutò le offerte di ricchi studi legali di New York per lavorare con i poveri di Chicago. Sconsigliato da tutti, si candidò prima al Senato dell’ Illinois (nel 1996) e quindi al Con-
gresso Usa (nel 2004) lanciandosi in battaglie che sembravano senza speranza. Audace ai limiti dell’incoscienza sembrò anche la decisione, dopo solo tre anni a Washington come senatore, di candidarsi alla Casa Bianca. «Sono un grande giocatore di poker», afferma. Gli amici confermano. Ma il suo talento per il rischio calcolato non è limitato al tavolo verde. La sua ultima scommessa è stata veramente grossa: la Casa Bianca. Nato il 4 agosto 1961 a Honolulu (Hawaii) da un padre nero (giunto negli Usa dal Kenya con una borsa di studio) e da una madre bianca (nata in Kansas e poi trasferita nelle Hawaii) Barack Hussein Obama ha avuto una infanzia instabile: a due anni ha perso la figura del padre (andato via da casa per studiare ad Harvard e mai più ritornato), a sei anni è finito in Indonesia (col nuovo marito della madre), a dieci anni è tornato da solo nelle Hawaii per vivere con i nonni materni.
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Idee e Società
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Lunedì 27 ottobre 2008
PIOGGE CERTE SOLO SUL LAGONEGRESE Affondo artico sul Mediterraneo ma troppo ad Ovest per la Basilicata. Vento forte e temporali intensi sul Tirreno, caldo e asciutto sullo Jonio. Miglioramento generale nel fine settimana con temperature nella norma. DOPO la Sardegna, ora è rischio alluvione per quasi tutta l'Italia. La conferma viene direttamente dall'allerta meteo della Protezione Civile: “Da lunedì 27 ottobre sul Mediterraneo Centroccidentale si determinerà una situazione di blocco, cioè di persistenza, di un'intensa depressione atmosferica che insisterà su tutto il territorio nazionale. Nella giornata di lunedì il maltempo interesserà più nello specifico dapprima le zone alpine e prealpine dell'Italia Nordoccidentale, procedendo poi verso il centro del Paese. Nella giornata di martedì 28 ottobre, flussi di correnti intense, apporteranno precipitazioni diffuse e persistenti sulle regione settentrionali e centro tirreniche interessando quindi gran parte delle regioni italiane ancora nelle giornate di mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre. Il maltempo sarà accompagnato da una progressiva diminuzione delle temperature, specie nelle regioni settentrionali, con possibili nevicate fino ai 1000 metri di quota. In tali giornate si avranno anche venti forti lungo le coste esposte ai mari di ponente. Precipitazioni a carattere temporalesco, che andranno a sovrapporsi alle piogge diffuse, interesseranno l'Italia anche per tutta la giornata di venerdì 31 ottobre”. E in Basilicata? Sarà la fine della siccità anche da noi? Purtroppo No. La nostra regione infatti sarà una delle poche a beneficiare solo in parte della pioggia e dei temporali attesi nei prossimi giorni. L'affondo di aria artica, favorito dalla risalita verso Nord dell'anticiclone delle Azzorre, seguirà una traiettoria troppo occidentale per le nostre “esigenze”, tuffandosi addirittura in pieno deserto algerino. Anzi, come risposta, si attiveranno forti correnti meridionali che al Nord e sul Tirreno saranno di Libeccio e gonfie di pioggia, sullo Jonio e sul medio-basso Adriatico saranno di scirocco per cui asciutte e anche piuttosto calde. Certamente rovesci e temporali localmente anche intensi interesseranno il Lagonegrese e la costa marateota; altrove i fenomeni saranno più isolati e di breve durata; addirittura il Metapontino e la fascia bradanica potrebbero trascorrere la settimana solo in compagnia di un forte e fastidioso scirocco, senza fenomeni significativi e per di più con temperature ben oltre la norma. Va anche detto, però, che in presenza di una invasione fredda di tale portata (sono attese nevicate fino in pianura su Inghilterra e Francia), il Mediterraneo reagirà sicuramente in maniera violenta creando delle celle temporalesche di cui è difficile prevedere tempi e traiettoria. Fino a venerdì quindi sarà utile seguire gli aggiornamenti, poi, nel weekend, il tempo dovrebbe tornare a stabilizzarsi. Lunedì: Sole e clima gradevole in Basilicata per tutta la mattinata. Nel pomeriggio, lento aumento della nuvolosità medio-alta sul settore tirrenico ed appenninico ma senza precipitazioni. Persisterà invece fino a sera un cielo sereno o al più velato su Materano, Metapontino e costa jonica. Temperature in lieve ulteriore aumento, venti meridionali in rinforzo, mari da poco mossi a mossi. Martedì: Nubi fin dal mattino sul Tirreno ma almeno inizialmente senza precipitazioni. Cielo velato sul resto della Basilicata, con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la sera la nuvolosità si farà più compatta sul Lagonegrese dove potrà cadere anche qualche debole pioggia. Nubi stratiformi altrove ma senza precipitazioni. Temperature in rialzo, venti sostenuti e mari mossi. Mercoledì: Per tutto il giorno, cielo molto nuvoloso o coperto su Lagonegrese, Val d'Agri e Pollino con possibili rovesci o temporali. Sul resto della regione avremo una nuvolosità irregolare, con alternanza di schiarite e rapidi annuvolamenti associati a piogge sparse. La temperatura sarà in diminuzione, i venti proverranno sempre sostenuti da Ovest/Sudovest, i mari molto mossi. Giovedì: Nubi irregolari per tutto il giorno sulla Basilicata. Gli addensamenti saranno più compatti su Lagonegrese, costa tirrenica e Valle del Mercure dove saranno possibili rovesci e temporali. Sul resto della regione le nuvole si alterneranno con spazi soleggiati anche ampi. Generalmente asciutto su Materano e Jonio. Temperature stazionarie, venti anche forti di Libeccio, mari sempre mossi. Venerdì: Molte nubi sulla Basilicata, in particolare sul settore tirrenico ed appenninico dove saranno possibili delle piogge sparse e dei locali temporali, in particolare nelle prime ore del pomeriggio. Nuvolosità parziale su Materano e Metapontino con isolate e deboli precipitazioni. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione, venti sostenuti da occidente e mari molto mossi. Sabato: Nuvole ancora sul settore tirrenico della Basilicata ma senza fenomeni. Altrove si apriranno ampi spazi soleggiati che si alterneranno a pochi addensamenti di tipo perlopiù stratiforme. Miglioramento generale tra il pomeriggio e la sera. Le temperature saranno in aumento, soprattutto sullo Jonio; i venti si disporranno da scirocco rinforzando, i mari permarranno mossi. Domenica: Giornata all'insegna della variabilità in Basilicata. Gli addensamenti maggiori interesseranno ancora una volta il settore tirrenico ed appenninico della regione ove non si esclude qualche debole rovescio tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio; sul settore bradanico e jonico invece persisterà un tempo asciutto e mite. Temperature stazionarie, venti moderati e mari mossi. Giuseppe Pomarico
VALE LA PENA DISCIPLINARE IL RISCALDAMENTO? Dal 15 ottobre è stato consentito accendere il riscaldamento nella nostra città di Potenza, come in altre città considerate "più fredde" : Milano, Torino, Bolzano, Udine, eccetera e via via nelle altre secondo la disciplina introdotta dal DPR n. 412/1993, che è tutt'ora valida. La temperatura negli appartamenti non deve superare i 20 gradi centigradi (ma con tolleranza fino a 22) e i periodi e gli orari di riscaldamento sono stati fissati secondo le zone più o meno fredde d'Italia, suddivise in base al criterio dei "gradi giorno ". Sestriere, per esempio, che sta a 2.035 metri di altitudine, appartiene alla zona "F" (nessun limite di riscaldamento) perchè ha un'attribuzione di 5.165 gradi/giorno: significa che per tutta la durata della stagione fredda, convenzionalmente fissata in 200 giorni per la zona "F", ogni giorno c'è una differenza media di 25,8 gradi fra la temperatura esterna e quella ottimale di + 20 gradi. Le zone diverse dalla "F" hanno invece periodi e orari prestabiliti di riscaldamento, con eccezioni di ospedali e case di cura, scuole materne e asilo nido, alberghi e rappresentanze diplomatiche, eccetera. I limiti di orario non si applicano neanche agli impianti autonomi e centralizzati dotati di dispositivi per la produzione controllata di calore. indipendentemente da queste eccezioni, i sindaci dei Comuni possono comunque decidere un ampliamento del periodo e dell'orario di riscaldamento in caso di una eccezionale ondata di freddo. ecco la tabella dei periodi e degli orari di riscaldamento, limitatamente ai capoluoghi e a qualche altra esemplificazione. nella zona A, quella con periodo e orari di riscaldamento più ridotti, c'è rimasto peraltro solo Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. ZONE PERIODO DI RISCALDAMENTO(massimo) COMUNI A 1 dicembre/15 marzo - 6ore al giorno Porto Empedocle B 1 dicembre/31 marzo - 8 ore al
La sentenza della corte di Cassazione n.9148/2008 aveva stabilito che il singolo condòmino non è responsabile solidamente dei debiti condominiali se altri condòmini non hanno pagato la loro quota. Prima, infatti, l'orientamento giurisprudenziale era che i condomini in regola con i pagamenti rispondevano davanti al creditore del condominio anche dei debiti non onorati da altri condòmini. Si arrivava co-
giorno Palermo, Reggio Calabria C 15 novembre/31 marzo -10 ore al giorno Bari, Cagliari, Napoli D 1 novembre/15 aprile -12 ore al giorno Ancona, Firenze, Roma, Trieste, Genova E 15 ottobre/15 aprile -14 ore al giorno Milano, Bologna, Aosta, L'Aquila, Perugia, Potenza, Torino, Udine, Venezia, Trento, Bolzano. F nessuna limitazione Sestriere, Dobbiaco, Ortisei, Foppolo, Courmayeur, eccetera Tuttavia, queste limitazioni lasciano il tempo che trovano. A parte il fatto che nessuno controlla se vengono
rispettati periodi e orari, bisogna vedere quanto spende in più il servizio sanitario nazionale per l'iinsorgenza di malattie come l'influenza, raffreddori, bronchiti, polmoniti e altre ancora, generando malcontento soprattutto nelle case con il riscaldamento centralizzato, ove l'amministratore condominiale è tenuto a rispettare le norme e vi sono continue liti. Prima degli anni '70 non esisteva una disciplina del riscaldamento, che poteva stare acceso per tutto il giorno. Con la crisi petrolifera iniziata nel 1973 si cominciarono a prendere provvedimenti, anche estemporanei (come le "domeniche a piedi"), per cercare di fare risparmiare ai cittadini carburanti e combustibili. la legge n.373/1976 introdusse le prime norme "per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici " e fu seguita da un regolamento di esecuzione (n.1052/1977) e da un decreto del 10 marzo 1977 che fissava le "zone climatiche " con le relative limitazioni degli orari giornalieri e dei periodi di riscaldamento. La materia è regolata attualmente dal citato DPR n.412 del 1993 . Considerato che è molto dubbio il risparmio energetico che si dovrebbe conseguire con queste limitazioni, mentre è certo il logoramento degli impianti e sono oltretutto certe le relative spese, a parte l'aumento delle malattie; considerato che moltissimi non rispettano neanche le norme, specialmente chi ha un impianto individuale; considerato che la crisi petrolifera non c'è più e se ci fosse di nuovo basterebbe un decreto legge d'urgenza per disporre il contenimento dei consumi energetici, non sarebbe il caso di abolire le limitazioni di orario? Oltretutto, no si capisce perchè i cittadini devono risparmiare il gas e il gasolio da riscaldamento e non la benzina, il gas e il gasolio da autotrazione, per i quali non c'è alcuna restrizione di consumo.
NIENTE PRIVACY PER I CONDOMINI MOROSI sì al paradosso che se un solo condòmino era in regola con i pagamenti rispondeva davanti al creditore anche per tutti gli altri, fino al pignoramento della sua abitazione. La Corte di Cassazione ha quindi stabilito che risponde soltanto per la sua quo-
ta millesimale e che, pertanto, il creditore non è legittimato ad agire nei suoi confronti. D'altra parte, anche l'art.1123 del Codice Civile stabilisce che, salvo diversa convenzione, le spese condominiali si pagano secondo i millesimo di proprietà.
Dopo la sentenza era sorto però il problema se i creditori del condominio potessero avere dall'amministratore i nomi dei condòmini morosi (per esempio, quando non hanno pagato la quota per il rifacimento esterno del palazzo ) in modo da procedere soltanto nei loro confronti. rispondendo ad un quesito sull'argomento, il Garante della privacy ha deliberato che non ci sono ostacoli per avere i nomi.
ilQuotidiano
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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Come proteggere la pensione integrativa di SERGIO D’ONOFRIO FINORA i fondi pensione sembrano aver risentito solo in minima parte della crisi dei mercati finanziari. Mediamente le quotazioni sono scese del 3,4% con una percentuale ancora più bassa (2,5%) per i fondi di categoria dove la maggior parte dei dipendenti ha trasferito le quote del Tfr maturate dal 2007 in poi. Un dato rassicurante anche se per la previdenza integrativa non esiste una tutela come quella istituita recentemente per i depositi bancari. Ma di un provvedimento del genere i fondi pensioni possono fare a meno perché Sono salvaguardati da un insieme di controlli e garanzie che li mettono al riparo da una serie di rischi.
LINEE DI INVESTIMENTO Una prima forma di protezione è data dal fatto che in tutti i fondi pensione l'iscritto può scegliere linee di investimento in grado di garantire una prestazione finale almeno pari a quella che avrebbe ricevuto mantenendo il Tfr in azienda. E ciò vale a maggior ragione per coloro che sono stati iscritti nei fondi d'ufficio (silenzio-assenso)in quanto alla scadenza del 30 giugno del 2007, non hanno manifestato alcuna preferenza sulla destinazione del loro Tfr. Senza contare che le norme in vigore limitano notevolmente le possibilità di impiego delle risorse da parte dei fondi, che devono privilegiare investimenti prudenziali. Sempre allo scopo di tutelare efficace-
Bonus per gli invalidi
Sono un artigiano e mi occupo di lavorazione di materie plastiche. Sono stato riconosciuto, nel 2000, invalido civile con la percentuale del 40%. Nato nel 1953, ho da poco compiuto 55 anni. Ai fini pensionistici, posso godere dell'apposito bonus per gli invalidi o devo raggiungere anch'io i 40 anni di lavoro? La mia problematica è costituita da problemi visivi che condizionano in parte il mio lavoro. V. ALBANO - POTENZA Il bonus cui lei si riferisce (ovvero l'anzianità maggiorata di due mesi per ogni anno di lavoro) viene riconosciuto soltanto ai lavoratori con uno stato invalidante pari almeno al 74% .
Riscatto delle donazioni
Ho saputo, da un altro donatore mio amico, che è possibile riscattare, ai fini pensionistici, le donazioni di sangue. Potrei avere qualche ulteriore ragguaglio, visto che sono un donatore abituale? Quale procedura occorre seguire? M.N. - MATERA Le assenza dal lavoro per donazioni di sangue, debitamente certificate, vengono accreditate quale contribuzione figurativa. Pertanto, non occorre alcun riscatto.
Ricongiunzione dei contributi
Vorrei sapere quale potrebbe essere l'eventuale costo
mente gli iscritti è previsto che il patrimonio dei fondi resti separato da quello delle società o banche che li gestiscono. Ciò significa che se queste falliscono, i loro creditori non potranno rivalersi sui titoli posseduti dal fondo integrativo. FONDO INPS DI GARANZIA Per i lavoratori un ulteriore elemento di sicurezza è dato dalla presenza di un apposito fondo di garanzia istituito presso dell'Inps. Questo interviene nel caso in cui l'azienda sia insolvente per fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata. La copertura, che riguarda i mancati versamenti delle quote del Tfr e i contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro, può essere chiesta sia dai dipendenti iscritti ai fondi collettivi chiusi e aperti, sia da coloro che hanno sottoscritto un piano di previdenza individuale (Pip). La domanda va presentata alla sede Inps di residenza entro il termine di prescrizione decennale, che decorre dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. La tutela è finalizzata a garantire al lavoratore sia la pensione di vecchiaia sia quella di reversibilità, a condizione per quest'ultima che il fondo integrativo preveda il pagamento di una rendita a favore dei familiari superstiti. C'è infine da considerare il ruolo di un 'apposita commissione di vigilanza (Covip)alla quale le norme attuali assegnano ampi poteri che condizionano la nascita, il funzionamento e la gestione dei fondi pensione.
per ricongiungere 5 anni di contributi versati all'Inpdap come carabiniere, con i 27 anni lavorati come dipendente contabile di un'importante società privata (contributi versati all'Inps). G. DE LUCA - POTENZA I contributi versati all'Inpdap possono essere trasferiti all'Inps senza alcun onere da parte dell'interessato. Lo prevede la legge n 322 del 1958. Cerchi di attivare al più presto la procedura, inoltrando domanda all'INPDAP.
Pensione di guerra
Sono un'anziana signora di 76 anni, sola e senza redditi adeguati ad un'esistenza dignitosa. Mio fratello era titolare di pensione di guerra e, alla sua morte, la moglie ha avuto assegnata la relativa pensione ai superstiti. Anche mia cognata è venuta a mancare, lo scorso anno. La coppia non aveva figli. Mi domando, spinta dalla necessità economica, se la reversibilità della pensione di guerra, dopo la morte della moglie del titolare senza figli, possa spettare ai fratelli del combattente, anche se sposati o vedovi e con età pensionabile? G.N. - PISTICCI
Mi spiace deluderla ma ella non potrà aver diritto alla prestazione di cui parla. La pensione ai superstiti, infatti, non può essere a sua volta reversibile. Per quanto riguarda la pensione di guerra, essa spetta agli ascendenti ed ai collaterali (vale a dire genitori, fratelli e sorelle) solo nel caso in cui il defunto non abbia lasciato coniuge o figli aventi diritto. In questi casi, i fratelli hanno diritto al beneficio soltanto se minori di età, ovvero inabili totali, e se siano venuti a mancare, a causa della morte del dante causa, i necessari mezzi di sussistenza, tenendo conto dell'aiuto economico che il titolare prestava loro al momento del decesso.
Invalido e divorziato
Sono un invalido al 100% e divorziato dal 1980 dalla mia ex moglie. Dopo il divorzio mi sono risposato. La mia ex moglie, titolare di pensione di vecchiaia INPS, è deceduta a dicembre 2007. Era assegnataria di un alloggio che aveva riscattato ed aveva, da quanto mi risulta, dei risparmi in banca. Ho diritto alla pensione ai superstiti e a tutto il resto di quanto le apparteneva (de-
Debiti contributivi boccata d’ossigeno BOCCATA di ossigeno per chi è rimasto indietro nel versamento dei contributi previdenziali. Gli interessi di dilazione sono scesi di mezzo punto inseguito alla riduzione dal 4,25 al 3,75% del tasso ufficiale di riferimento(Tur) stabilito dalla Banca centrale europea per fronteggiare la crisi finanziaria in corso.La nuova misura comporta automaticamente un aggiornamento delle sanzioni civili per le diverse situazioni debitorie. 1)Per il ritardato pagamento delle inadempienze contributive denunciate spontaneamente entro l'anno e pagate nei 30 giorni successivi il tasso è pari al Tur maggiorato di 5,5 % e quindi dell'9,25% su base annua; 2)Per il mancato pagamento dei contributi accertati dall'ente,denunciati dagli interessati oltre un anno dalla scadenza,oppure denunciati entro l'anno ma non pagati nei successivi 30 giorni,il tasso è pari al 30% annuo. 3)Per le inadempienze dovute ad incertezze connesse a contrastanti orientamenti giurisprudenziali o amministrativi il tasso è pari all'9,25%,a condizione che il pagamento avvenga nei termini fissati dall'ente previdenziale. 4)Per i fallimenti e le altre procedure concorsuali,la sanzione può essere ulteriormente ridotta ma non può scendere al di sotto del limite fissato per gli interessi legali,che attualmente è pari al 3% su base annua.
naro, appartamento)? . V.S. - LAVELLO Non ha diritto alla pensione ai superstiti, in quanto ella si è risposata e la legge non prevede tale possibilità per l'ex coniuge che passa a nuove nozze. Se non si fosse risposato, avrebbe dovuto essere titolare di assegno di divorzio, perché il giudice le assegnasse una quota di pensione di reversibilità. Per gli altri beni di proprietà dell'ex moglie, è opportuno chiedere ad un legale, anche se a mio avviso (e dalla lettura del codice) ella non rientra più tra gli eredi legittimi della defunta, la quale, da quanto desumo, non ha lasciato testamento.
Vedova e assegno di invalidità
Mia sorella è vedova da molti anni ed è titolare di un assegno di invalidità Inps, già confermato 3 volte. Ha 57 anni di età ed un figlio studente di 15 anni. Dato che le sue condizioni di salute sono precarie, mi ha incaricato di informarmi se il figlio avrà diritto ad una pensione di reversibilità, in caso di sua scomparsa. L'importo dell'assegno è di 950 euro mensili. A.D. - SENISE
La pensione di reversibilità spetta ai figli (ed equiparati) minori di 18 anni. Se studenti di scuola media superiore, il diritto si estende dai 18 ai 21 anni. Se, invece, i figli sono studenti universitari, la quota di pensione compete per tutto il corso legale degli studi e comunque non oltre i 26 anni, a condizione che non svolgano attività lavorativa.
Domestica e modello Cud
Vorrei cortesemente sapere se un datore di lavoro domestico è obbligato a rilasciare il modello Cudalla collaboratrice domestica che lavora presso la propria famiglia. Sto ricevendo diverse pressioni in tal senso da parte della signora che è incaricata delle pulizie nella mia casa (14 ore settimanali). R. BASENTINI - POTENZA No, non vi è alcun obbligo a rilasciare il modello Cud Ciò in quanto i datori di lavoro privato non sono abilitati a trattenere l'imposta sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori che prestano la propria opera nelle loro famiglie. Su richiesta devono, però, rilasciare una dichiarazione indicante le somme corrisposte durante l'anno.
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768
Avvocati Regole più severe per la cassa forense In futuro gli avvocati dovranno fare i conti con regole più severe per acquisire il diritto a pensione. Il progetto di riforma messo a punto dalla Cassa forense prevede che a partire dal 2012 saliranno di un anno per il trattamento di vecchiaia sia l'età (da 65 a 66 anni) che il minimo di versamenti richiesti (da 30 a 31 anni). Entrambi i requisiti saranno soggetti ad ulteriori adeguamenti fino al 2027, quando ci vorranno rispettivamente 70 anni di età e 35 di contributi. Chi vuole lasciare prima la professione può farlo ma se ha meno 40 anni di contributi dovrà sottostare a un taglio dello 0,41% per ogni mese di anticipo rispetto all'età minima fissata tempo per tempo. Condizioni meno favorevoli sono previste anche per l'accesso alla pensione di anzianità. Dal 2012 saranno richiesti 58 anni di età e 36 di contributi ma entrambi i requisiti saranno gradualmente elevati fino a raggiungere nel 2020 rispettivamente 62 anni di età e 40 di contributi. Per garantire trattamenti equi agli iscritti delle diverse fasce di età, si prevede anche una modifica del sistema di calcolo che resterà comunque retributivo, agganciato cioè ai redditi professionali denunciati in attività. Saranno rivisti però verso il basso, passando da quattro a due, i coefficienti vale dire le quote annuali spettanti sulle diverse fasce di reddito pensionabile. Il primo (1,50%) si applicherà all'importo fino al tetto reddituale,mentre il secondo (1,20%) sarà attribuito sulla parte restante. Anche questo nuovo criterio sarà introdotto con molta gradualità e diventerà interamente operante soltanto dal 2038. In parallelo all'inasprimento dei requisiti per la pensione ci sarà un aumento del contributo base fino al 13%, accompagnato da un raddoppio del contributo integrativo che passerà cosi dal 2 al 4% dei reddito professionale imponibile.
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Lunedì 27 ottobre 2008
24 ore in Basilicata
Gli studenti delle superiori in corteo anche di domenica: «Questa è protesta vera»
Occupazione in notturna Bloccano piazza XVIII Agosto e sfilano per la «nostra scuola» POTENZA - «E adesso dite che siamo qui per fare festa a scuola». Mica facile mettere insieme almeno 600 ragazzi, anche di più, di domenica sera. E loro, gli studenti delle scuola superiori di Potenza, si sono presi un pezzo di città anche in orario extrascolastico. «Perchè la scuola - dicono “contro il Decreto Gelmini, i tagli alla ricerca, la privatizzazione del diritto allo studio” - non finisce quando suona la campanella». Erano partiti in un centinaio, con una riunione del comitato degli studenti per organizzare il corteo che stamattina replicherà la pacifica occupazione delle strade potentine. E’ finito in un corteo «non autorizzato, anzi semplicemente spontaneo». Mentre erano nel parco di Montereale a discutere sul da farsi, tra lezioni all’aperto, inviti ai professori e ai presidi perchè «si uniscano», la voce si è diffusa in poco - facile comunicare per loro che sono la generazione della rete e dei cellulari - e sono diventati molti di più. Da lì, verso piazza XVII Agosto, letteralmente occupata per almeno 20 minuti: in cerchio, i cori, alcuni seduti, altri con il megafono in mano, clic da cellulari e risate diffuse. Le macchine arrivano, si fermano, aspettano qualche minuto. gli autisti più pazienti semplicemente fanno inversione. Qualcuno protesta, ha fretta e prova a fare il duro. Ma loro, i ragazzi in cerchio che si tengono per mano, sono lì in «modo pacifico. Vogliamo solo che si accorgano della nostra presenza. Magari è la volta buona, ascoltino le nostre ragioni». Perchè «il ministro Gelmini - dicono - ha convocato le sigle degli studenti, i sindacati, le associazioni. Ma noi siamo qui senza partiti e senza schieramenti. Perchè, invece, il ministro non ha convocato i rappresentanti delle consulte degli studenti (gli organi di rappresentanza eletti in ogni scuola del Paese e riuniti su scala provinciale, ndr)?».
A Bernalda è il “No Gelmini day”
Alcuni momenti della manifestazione (foto: Andrea Mattiacci)
Dalla piazza si sono mossi ancora. Verso largo Santa Lucia, poi in via Pretoria. La gente del passeggio domenicale li osserva, qualcuno capisce, altri chiedono “perchè?”. Sono i cori a rispondere, «per la scuola che meritiamo». Pochi metri dopo, la sguardo su piazza Prefettura: «No, è occupata dalla macchine!». Ma lo spazio è solo una questione formale, si “prendono” un pezzo di via Pretoria. Lì continuano la riunione iniziata diversi minuti prima nel parco. Parlano a turno, in modo ordinato. Sanno di avere fatto una cosa «importante».
Di domenica. Dal blog degli universitari l’ammirazione: in rete i colleghi “più adulti” dicono che «dovremmo prenderli ad esempio». Tra giubbini firmati e pantaloni del mercato, e sembrano tutti uguali seduti a terra in una “calda” sera d’autunno. La gente si avvicina ad ascoltare, «ci sono anche i genitori. Il problema è anche loro». L’assemblea si scioglie. Tanto stamattina si ricomincia, appuntamento a piazza Don Bosco, «puntuali, mi raccomando». Sara Lorusso regione@luedi.it
BERNALDA - No - Gelmini -Day: oggi il grande giorno delle scuole bernaldesi. E' previsto per questa mattina su tutto Corso Umberto l'atteso corteo contro la nuova riforma scolastica portata avanti dal ministro Gelmini. A sfilare non saranno solo le scuole di Bernalda e dei paesi vicini, ma anche associazioni e sigle sindacali che tutti insieme, in un unico coro, diranno: «Su le mani dalla scuola». Nel corso della manifestazione, infatti, saranno distribuite tantissime mani di cartone che il corteo terrà rivolte al cielo in segno di protesta contro le riforme e le persone che vogliono limitare o mettere in secondo piano l'istruzione pubblica in Italia. Marco Dipierro, uno degli organizzatori della manifestazione e dell'occupazione del liceo “M. Parisi” di Bernalda, ha parlato di grandi adesioni per questa mattina. «Siamo convinti - dice lo studente che la manifestazione riscuoterà un grande successo vista la grande paura che i giovani, e le famiglie, stanno vivendo in merito a questa assurda riforma». «Noi studenti - continua il ragazzo - abbiamo già dimostrato una grande civiltà e una spiccata voglia di diffondere il vero significato di democrazia, cosa che faremo anche oggi durante il corteo. E a chi ha detto in tv: “il decreto deve essere approvato”, noi diciamo “No”; gli studenti dicono “No”; i genitori dicono “No”; gli insegnanti dicono “No”; il nostro futuro dice “No”». «Ecco perché oggi - conclude lo studente - dobbiamo essere in tanti per far arrivare la nostra voce a chi vuole una scuola privata che prevalga su quella pubblica». Parole decise che vengono da un giovane che ha le idee chiare, così come l'assessore bernaldese all'istruzione, Dino Paradiso, che parla di manovra che se approvata avrà come effetto l'impoverimento non solo della scuola ma anche del futuro dei giovani. «Il diritto all'istruzione - sottolinea l'assessore bernaldese - è costituzionalmente garantito e tale deve rimanere. Gli studenti protestano - continua Paradiso - perché hanno capito che questa non è una riforma ma una manovra economica. Infatti, per risparmiare 8,3 miliardi di euro si ef-
Dalla piazza ai banchi Nel capoluogo la presentazione del rapporto Pisa 2006 sull’andamento della scuola in Basilicata
L’Ocse fotografa i quindicenni lucani POTENZA - “Come va la scuola lucana? Quanto apprendono coloro che la frequentano?”, sono alcune delle domande a cui tenta di dare risposte il rapporto Pisa 2006 dell'Ocse sulla scuola in Basilicata, realizzato su un campione di studenti quindicenni rappresentativo della realtà territoriale anche in relazione alle altre realtà regionali. Dunque il tema dell'istruzione, che sta conquistando le piazze italiane, sarà al centro questa mattina, dell'iniziativa “La scuola in Basilicata”, finalizzata alla presentazione del rapporto, in programma a partire dalle ore 9.30, nella sala conferenze del Museo Provinciale di via Ciccotti. Promosso dal-
l'Upi Basilicata, in collaborazione con il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) - Ufficio Scolastico regionale e con la Regione Basilicata, l'incontro partirà dalla presentazione del rapporto regionale Ocse Pisa 2006, ovvero l'indagine che fotografa la situazione degli studenti di 15 anni in relazione a materie quali matematica, scienze, comprensione e lettura. Ad aprire i lavori, dopo i saluti dell'assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Antonio Autilio, sarà il vice presidente Upi e presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Interverranno poi il direttore dell'Ufficio Scolastico regionale, Franco In-
glese e i componenti del gruppo di ricerca interprovinciale Ocse Pisa 2006 - Leonarda Rosaria Santeramo (dirigente scolastico), Angela Maria Filardi (Ufficio scolastico regionale), Anna Rita Lavilletta (Apof-il) ed Emilio Lastrucci (Università di Basilicata) - che affronteranno nel dettaglio le questioni relative ai sistemi educativi e ai risultati dell'indagine. Le conclusioni saranno invece affidate al presidente della Provincia di Potenza e presidente Upi, Sabino Altobello, che coglierà l'occasione per proporre una riflessione ad ampio raggio sul tema dell'istruzione in Basilicata, rilanciando la sfida dei “patti formativi locali”.
fettuano dei tagli che andranno a ricadere su tutto il comparto scolastico. Per nozioni apprese so che per rilanciare si deve investire e non tagliare. Con tale riforma non si andrà a sviluppare il concetto di crescita bensì il contrario. La cifra di 8,3 miliardi di euro, stando a dati certi, corrisponde a circa 200.000 stipendi, ovvero: 100.000 docenti che operano in piccoli comuni, 60.000 di sostegno e 40.000 sono il personale Ata. Quindi stanno dicendo ai nostri ragazzi di viaggiare per raggiungere le scuole con costi sulle famiglie; e stanno dicendo a coloro che sono diversamente abili di venire sì a scuola ma senza sostegno. Ma se manca il sostegno e un alunno deve essere assistito come deve fare?». «Ebbene per loro - continua l’assessore - gli scolari sono tutti uguali; mentre non lo sono i ragazzi extracomunitari che devono invece stare in classi differenziate perché non apprendono come quelli italiani. Allora io vorrei fare, come è stato fatto dal programma “Le Iene”, delle domande ai deputati e ai senatori leghisti e di centro-destra per vedere la loro preparazione sulla storia italiana, anche se la trasmissione delle Iene ci ha fatto vedere non una grande preparazione degli intervistati. Allora fanno bene i ragazzi a protestare. I ragazzi di Bernalda hanno fatto vedere come si protesta in democrazia rispettando chi ha deciso di fare lezione e soprattutto collaborando e tenendo presente i consigli delle forze dell'ordine di Bernalda. Questa è democrazia e civiltà e non lo è invece dire: se protestate vi mando la polizia. Vorrei vedere la polizia contro le mamme e i bambini delle elementari. Io lodo il liceo e l'Itcg di Bernalda per la loro grande educazione e civiltà. Ed oggi Bernalda sarà lo scenario della grande manifestazione che vedrà in prima fila le scuole della provincia, i genitori, le associazioni dei diversamente abili, i ragazzi, i rappresentati degli studenti, l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e le sigle sindacali. La manifestazione - conclude l'assessore Paradiso - è stata denominata “Su le mani” dai nostri diritti e dalla scuola». Fabio Sirago
Assemblee e lezioni strada. Ieri ancora riunioni
Università, continua la mobilitazione di Potenza e Matera LA PROTESTA degli studenti dell'Unibas, polo di Matera, non si ferma nemmeno di domenica. Dal momento che non è stato possibile tenere aperta l'Università anche per la giornata di ieri, tutti gli studenti, compresi quelli indipendenti, si sono riuniti presso la sede in via delle Beccherie dell'Associazione Sui-generiS. L'attenzione è sta rivolta però alla giornata di oggi, definita dagli studenti “la giornata della rivendicazione del diritto allo studio”, e a cui è stata invitata l'intera cittadinanza. Il ritrovo è alle 9:30 in piazza San Giovanni, ex Piazza San Rocco, antistante la sede universitaria di San Rocco. Seguiranno l'assemblea generale alle 10 e il corteo per le vie del centro alle 11:30. A Potenza, invece, studenti, professori e ricercatori hanno organizzato delle lezioni all’aperto in piazza Pagano dalle 19 in poi.
24 Ore in Basilicata A Brindisi Montagna due giorni di rievocazioni storiche
Lunedì 27 ottobre 2008
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Per le strade del borgo antico rivive la Basilicata Medioevale BRINDISI MONTAGNA UN viaggio nel passato senza macchina del tempo. Brindisi Montagna per due giorni è tornata al Medioevo. Nel dedalo di vicoli e stradine del borgo che si snoda all’ombra del castello Fittipaldi tutto sapeva di un tempo passato. L’edizione numero dieci di “Giornate Medioevale”, la manifestazione rievocativa organizzata dalla Pro Loco del paese, ha centrato in pieno il suo obiettivo. Un tuffo nel passato voleva essere ed un tuffo nel passato è stato. Giullari, cavalieri, bottegai, artigiani e dame, si sono aggirati per due giorni nei vicoli del paese incrociando gli sguardi ammirati e incuriositi dei tanti turisti che questo sabato e domenica hanno visitato il centro dell’Alto Basento. Accampamenti medioevali, locande all’aperto, momenti d’intrattenimento, gare tra arcieri, spettacoli di falconeria, cortei storici e d’animazione, tutto organizzato nel dettaglio per affondare a piene mani nel passato e permettere al turista di apprezzare la capacità di una piccola comunità di mostrarsi nel pieno del suo presente operandosi per far rivivere il passato. m.boggia@luedi.it
IL GEMELLAGGIO
Stretto il patto d’amicizia con Koroni IERI nella piccola comunità di Brindisi Montagna, fondata da coloni greci, è stato sancito un gemellaggio tra la comunità dell'Alto -Basento e la cittadina di Koroni (Grecia), un appuntamento rientrato nel calendario della manifestazione “Giornate Medioevali”. Al patto di amicizia e di fratellanza si sono associate anche le comunità di Barile, ripopolata da coloni greci nel 1647, quella di Maschito, forte della presenza di 100 famiglie Coronee nel 1533, e quella di Ginestra, dove i greci albanesi costruirono una cappella che dedicarono alla Madonna di Costantinopoli, protettrice del paese. Questo incontro ufficiale delle delegazioni dei quattro Comuni è avvenuto presso il centro polifunzionale di Brindisi Montagna. A porgere i saluti, alla presenza dei circa 50 cittadini greci, giunti a Brindisi Montagna da una settimana, è stato il sindaco Faustino Bubbico: «questo incontro l'abbiamo voluto per coinvolgere anche le altre comunità etniche della Basilicata per stringere patti di amicizia in uno spirito di identificazione delle proprie origini comuni per allargare i propri orizzonti di conoscenza.
Organizzeremo visite nella vostra località, anche per imparare la vostra lingua, questo rapporto di amicizia, appena iniziato, da oggi in poi, diventi sempre più forte. Ringrazio l'assessore Nicola Allegretti, testardo e determinato, per la riuscita di questo gemellaggio e la presenza di Costas, l'interprete greco, che ha facilitato i colloqui con la cittadina di Koroni». Nel tavolo degli interventi sedevano anche i rappresentanti di Koroni, Barile, Maschito e Ginestra. Il vice sindaco di Coroni, Eleni Vergi ha ringraziato della ospitalità ricevuta: «siamo giunti in questo piccolo centro, dove hanno abitato i nostri lontani antenati, spinti da curiosità, ansia e speranza di incontrare e conoscere alcune famiglie della nostra terra. Sembra che nel nostro viaggio siamo stati accompagnati dagli Dei della nostra Grecia, in particolare da Zeus, il Dio dell'ospitalità, l'elemento più caratteristico della Grecia, riscontrato in questa piccola comunità della Basilicata. In questa sala è stato legalizzato il gemellaggio con voi comunità etniche, un rapporto che possa far rinascere tutte le cose andate perse».
Sono intervenuti l'assessore alla promozione turistica di Barile, Giovanni Di Palma: «la nostra comunità, già nel 2005, ha deliberato rapporti di conoscenza con i popoli del Mediterraneo». L'assessore alla Cultura del Comune di Maschito, Vincenzo Pianoforte, ha aggiunto: «sono orgoglioso di aver conosciuto, stasera, cittadini coronei della Grecia, in quanto la nostra comunità, cinque secoli fa, è stata ripopolata da decine e decine di famiglie coronei». Il rappresentante della pro-loco di Ginestra ha detto: «questi gemellaggi servono a conoscere meglio le nostre origini ed a stringere rap-
porti di amicizia, in un mondo di globalizzazione, con popoli del Mediterraneo». Ad allietare la serata è stato il gruppo folkloristico “Croya” di Barile, diretto dal coreografo Rober Lani, nato tanti anni fa, con l'obiettivo di recuperare, rielaborare e tramandare canti e balli trasmessi dai popoli che hanno ripopolato le comunità etniche della Basilicata. E' seguito un buffet offerto dall'Alsia, nello stesso tempo gli amministratori ed i cittadini di Brindisi di Montagna hanno potuto degustare alcuni prodotti tipici della Grecia, offerti dalla folta comitiva di Koroni. Lorenzo Zolfo
A Sant’Arcangelo un convegno sul vino di Roccanova moderato da Bruno Gambacorta
Centrale del Mercure
Grottino, il Consorzio di Tutela si presenta al pubblico della Val d’Agri
La Ola attacca Legambiente e Enel
SANT'ARCANGELO - Il Grottino di Roccanova e la sua futura evoluzione, tanti dubbi ma anche tante speranze. Con la presentazione al pubblico del neo costituito Consorzio di Tutela del Grottino di Roccanova e del suo presidente, Vincenzo Petruzzelli, si apre quella che potrebbe essere una nuova stagione per il settore vinicolo della bassa Val D'agri . Sotto l'abile moderazione di Bruno Gambacorta, giornalista di Eat Parade, il convegno svoltosi ieri ha snocciolato il ruolo che il consorzio potrà assumere nel futuro del vino prodotto nelle storiche cantine del piccolo comune lucano, ieri aperte al pubblico per l'intero pomeriggio. Un ruolo,
I vigneti di Roccanova
per le cinque aziende che lo compongono tra cui le uniche tre che lo imbottigliano, non solo di garanzia e tutela della qualità del prodotto offerto, ma anche di valorizzazione e pubblicizzazione sul piano nazionale ed internazionale dell'Igt. Prima dimostrazione la partecipa-
zione con un unico stand presso il Vinitaly che si terrà prossimamente. Un comparto quello vinicolo che continua a suscitare interesse e dopo l'accordo siglato la scorsa settimana per un progetto di ricerca sui vitigni autoctoni dell'area, continuano gli impegni sul-
la stessa direttrice che vedono in primo piano anche Santa Maria D'Orsoleo. Secondo quanto aggiunto dal commissario straordinario dell'Alsia, Paolo Galante, è, infatti, intenzione di acquisire i tredici ettari di terreno che circondano il convento, per impiantarvi i cloni autoctoni e dare un valore aggiunto al museo che si vuole realizzare. Un impegno condiviso anche dal presidente della giunta Regionale, Vito De Filippo che ha commentato: «Con l'arrivo del consorzio di tutela, si conferma un'evoluzione ed una crescita del settore imprenditoriale vinicolo che, aggiunta ad una consapevolezza degli amministratori dei comuni interessati, dell'importanza
che questo ramo dell'agricoltura può assumere per lo sviluppo, fa ben sperare in effetti positivi sotto ogni punto di vista». Impressione condivisa anche dal vicepresidente del consiglio regionale, Giacomo Nardiello e da Angela La Torraca, presidente del Gal Akiris ente sempre attento alla valorizzazione del paniere di prodotti tipici dell'area. E quale miglior modo di salutare i convenuti, se non mediante una degustazione del Grottino di Roccanova, diretta dai ragazzi dell'istituto alberghiero di Maratea, dopo un grande brindisi medievale alla presenza di Eligio della Marra, ben rappresentato dall'associazione Aide. Francesca Gresia
QUESTIONE ACQUA
Adiconsum scrive ad Al POTENZA - L'Adiconsum di Basilicata ha inviato al presidente di Acquedotto Lucano una lettera in cui si chiede l'inibizione a fatturare costi di depurazione non dovuti. Nel contempo ha predisposto un fac simile di modello per richiedere alla suindicata società il rimborso dei canoni di depurazione non dovuti. Nella lettera che l’associazione dei concumatori ha inviato a Egidio Nicola Mitidieri si legge che Adiconsum «Considerato che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 335 pubblicata in data 10 ottobre 2008 ha di fatto dichiarato l'incostituzionalità delle norme di legge che prevedevano l'obbligo degli utenti del servizio idri-
co di pagare i canoni di depurazione in assenza del servizio di depurazione delle acque o che siano temporaneamente inattivi» e considerato ancora che «con effetto retroattivo la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione non è dovuta dagli utenti nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi» Adiconsum chiede «di invalidare le fatture emesse che riportano la tariffa di depurazione inviate ai cittadini residenti nei Comuni che non usufruiscono di quel servizio, e di procedere alla restituzione dei relativi importi percepiti».
L’idrogeologo: «Risparmiare contro la crisi» POTENZA - Ulteriori riduzioni di acqua, per la carenza di scorte negli invasi della Basilicata, in particolare quello di Monte Cotugno, sono state programmate dall’Acquedotto Pugliese in tutto il territorio della regione Puglia a partire da oggi. A decidere le restrizioni l’Autorità competente alla gestione degli invasi in Basilicata per consentire una maggiore durata della ridotta scorta idrica. E’ l’idrogeologo Lucio Ubertini, presidente l'International Union of Geodesy and Geophysics (Iugg) e per anni a capo dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr a spiegare alcune delle cause dell’allarme siccità registrato nei giorni scorsi in Puglia ma non solo. Secondo
l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, oltre al triangolo Puglia-CampaniaBasilicata dove ogni bacino è in emergenza, anche in Sicilia infatti la situazione è deficitaria. E con queste regioni, secondo l’Anbi, in emergenza acqua si trovano anche alcune aree della Sardegna. Ma Ubertini tranquillizza: «L'Italia registra diverse zone siccitose, ma, ripeto, non possiamo parlare certo di stato di crisi». «Per l’Italia, ad oggi, è eccessivo parlare di emergenza siccità» ribadisce Ubertini. E spiega perché. «L'Italia - sottolinea - è un Paese stretto e lungo con condizioni idrogeologiche differenti e condizioni meteo e di piovosità non omogenee. Ed è da qui che nascono i problemi. La piovosità non è
omogenea e costante in tutte le regioni d’Italia e questo si dovrebbe tenere a mente quando si progettano le infrastrutture idriche». «In alcune aree -continua- si registrano piogge fortemente concentrate ma di breve durata nel tempo che non risolvono i problemi di approvvigionamento idrico ma rischiano di provocare problemi di assetto idrogeologico del territorio». Ma nonostante le preoccupazioni dell’avvento di un periodo siccitoso, Ubertini rimarca che la «vera soluzione per le regioni italiane soggette a questi fenomeni meteorologici sta anche nel ragionare in termini di politiche mirate al risparmio della risorsa acqua, piuttosto che sperare nelle tendenze meteorologiche».
POTENZA - La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, attacca Enel e Legambiente. «Fa davvero riflettere l'ultima sortita dell'associazione ambientalista Legambiente che - dopo corsi e ricorsi contro la conversione a biomassa della Centrale Enel del Mercure - trova ora, proprio in Enel, il partner ideale per un progetto a favore della conservazione biologica degli habitat delle aree protette, con l'iniziativa Countdown 2010 Save Biodiversity della Iucn (The World Conservation Union)». «A Legambiente, certamente, non sfugge che le 350.000 tonnellate all'anno di biomassa cippata per la Centrale del Mercure sono in realtà la svendita delle foreste del Pollino, anch'esse contenitore di biodiversità e quindi a rischio estinzione». «La Ola torna a ribadire che i territori delle aree protette e i loro habitat, nel caso specifico del Pollino e della Val d'Agri, non possono subire gestioni privatistiche, in particolar modo i suoli forestali che si intende destinare a combustibile per alimentare centrali a biomasse, così come invece sta accadendo alle foreste del Parco Nazionale del Pollino, dove proprio l'Enel continua a sostenere un uso strumentale della biodiversità dimenticata, a quanto pare, anche dai vertici di Legambiente, che da un lato fanno ricorso ai Tar contro l'entrata in funzione della centrale Enel del Mercure e dall'altro stringono patti con chi oggi intende sfruttare il patrimonio naturale dei parchi».
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I TEMPI LUNGHI DELLAPOLITICA dalla prima
di reciproche accuse tra le forze politiche , di risposte e di controrisposte, di smentite e controsmentite , non soltanto ostacolavano la soluzione di importanti questioni sempre all’ordine del giorno ma giammai affrontate e risolte , ma contribuivano anche a rendere il quadro generale confuso e incerto , improduttivo di qualsiasi concreta decisione per il bene collettivo. Dalla data di quell’articolo è passato oltre un anno senza che la situazione abbia mostrato segni di miglioramento. Anzi , per certi versi , si è avuta la conferma dei tempi eccessivamente lunghi che hanno contrassegnato alcuni adempimenti imposti dalla legge. Recentemente , per eleggere un giudice della Corte costituzionale ( peraltro con molto ritardo rispetto alla data di vacanza del relativo seggio nel collegio della Consulta ) sono state necessarie ventidue votazioni del Parlamento in seduta comune a causa del protrarsi di posizioni ostinatamente ferme da una parte e dall'altra , in attesa delle faticose trattative volte alla ricerca di un accordo sul personaggio da designare per l'alto incarico. Alla fine si è trovato il consenso sul candidato gradito alla maggioranza e alla opposizione , ma sorge spontanea l’osservazione che lo stesso risultato si sarebbe potuto conseguire in pochissimo tempo (perchè in Italia non mancano personalità di illustri giuristi meritevoli di essere presi in considerazione) , dando così spazio alle Camere per affrontare l’esame di tanti altri problemi che attendono il loro turno. Lo stesso intralcio si ripete anche per elezione del Presidente della Commissioone di vigilanza della Rai. Le riflessioni dell'articolo sopra citato , nel loro contenuto sostanziale , hanno trovato ora una sorta di avallo nell’editoriale del Corriere della sera ( 25 ottobre ) a firma dell'illustre politologo Ernesto Galli della Loggia. Sotto il titolo “L’Italia immobile” l’autore parla addirittura di un Paese fermo , consegnato all'immobilismo , prigioniero del passato , che non riesce ad adottare alcune delle decisioni di cui si discute da circa un trentennio. Tra queste , Galli della Loggia menziona l'equilibrio del debito pubblico smisurato, tutte le riforme nei vari settori della vita pubblica , e tra le esigenze di cui si avverte il bisogno fa riferimento anche alla sistemazione della strada Salerno-Reggio Calabria , in ordine alla quale ( possiamo aggiungere ) le aspettative del Sud sono andate sempre deluse. Quanto scrive l'autorevole editorialista del Corriere della sera corrisponde purtroppo alla realtà , così come questa appare a ogni osservatore esterno ai giochi della politica militante , cioè a chiunque valuti obiettivamente i fatti senza farsi influenzare nè dagli interessi delle parti che formano la maggioranza e neppure dagli interessi dello schieramento che è invece all’opposizione. Per superare l’impasse in cui si trova tutta la classe dirigente occorre quel dialogo costruttivo , nella tenace ricerca di punti di consenso sugli aspetti di maggior rilievo , costantemente sollecitato e auspicato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non esiste infatti alcun problema che non possa formare oggetto di discussione , anche vivace tra gli schieramenti politici, e che non possa in definitiva essere risolto attraverso la buona volontà dei partecipanti al dibattito. E' una legge che vale in ogni comparto delle attività umane , e dunque anche nel campo della politica. Se le diverse componenti che nel loro insieme hanno il compito di governare il Paese non sapranno intraprendere la via del dialogo tante volte suggerita dal Capo dello Stato , si corre il rischio di seguitare a nutrire il popolo italiano soltanto di promesse , ma senza speranza nella effettiva risoluzione dei molti problemi che assillano la vita quotidiana dei cittadini. Alberto Virgilio
LA TRIBUNA
tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064 Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza
ilQuotidiano
IN 5000 PER UNA LOTTA SENZA COLORE CARO direttore, personalmente, guardando il menabò del numero di domenica preferisco credere ad un fraintendimento grafico più che ad una vera e propria convinzione. Mi riferisco all’immagine del Circo Massimo che dominava la prima pagina del Quotidiano che, probabilmente per errore, accomunava i cinquemila di Potenza con la cosiddetta Italia democratica. Da rappresentante degli studenti mi sembra quindi doveroso segnalare, se non altro per correttezza verso la genuinità della manifestazione, che questo legame non sussiste - come sottolineava tra l’altro l’articolo nell’interno del giornale - L’attivismo studentesco di questi giorni si è svegliato da ambo le parti, e trova forza in quest’unione trasversale. In piazza M. Pagano potevano, quindi, esserci bandiere di svariati colori, ma non è accaduto, proprio perché la nostra bandiera è la cultura. Gli studenti di sabato erano concordi su di una cosa: l'unità è la forza, e lo testimoniano i due comunicati, uno di Azione Giovani e l'altro dei Giovani Socialisti che riportavate. I giovani, quindi, non erano forse d'accordo sulla proposta, ma indubbiamente sulla protesta. Da studenti manifestiamo per il nostro futuro e per il futuro di quelli che verranno e non per la “fame” di un partito, un sindacato o altro, la nostra manifestazione è sopra la parti, proprio perché di tutte le parti. Per questo rinnovo l’invito ai cinquemila sperando che si moltiplichino e che sem-
pre più soggetti aderiscano alla nostra iniziativa pacifica. Nanni Schiavo Consulta Studenti per il liceo P.P.Pasolini. Caro Nanni Onestamente la prima di sabato non era un fraintendimento grafico. Nemmeno il tentativo di mettere un cappello sopra al vostro movimento. Mi vanto di aver scritto prima di altri che gli studenti in lotta non si faranno irrigimentare dal Pd. Ho avuto questa intuizione ben prima dei fischi ai senatori veltroniani all’uscita di Palazzo Madama e agli slogan contro il segretario nazionale di Rifondazione comunista. La prima pagina di domenica voleva sintetizzare che scende in piazza la democrazia del Paese. Gli studenti in lotta e il principale partito di opposizione. Una lettura del fatto. Forse semplice ma reale. Sono contento che gli studenti abbiano attenzione a mettere le questioni per come stanno. Auguri alla vostra lotta. Sono convinto che farà bene a tutti. Paride Leporace
UNA PROTESTA CONSAPEVOLE Cristo si è fermato ad Eboli, i problemi della scuola no. Trovandoci a vivere un periodo di forti scontri e contraddizioni per quanto riguarda il futuro dell’istruzione, che è il nostro futuro, noi studenti ci siamo sentiti in obbligo di reagire, di dire la nostra, di non accettare le decisioni passivamente, ma soprattutto di capire realmente cosa questi oramai famosi decreti volessero dire. Per questo si è deciso di manifestare, manifestare in modo diverso da quanto si fa di solito limitandosi al classico “perdere un giorno di scuola”, ossia partecipare in maniera cosciente e con cognizione di causa, l’unico modo, cioè, di protestare in maniera costruttiva. Alla fine del corteo svoltosi in mattinata a Lagonegro, cui hanno preso parte centinaia di studenti provenienti da tutto il circondario, un dibattito, aperto a chiunque avesse da proporre riflessioni sia contro che a favore dei decreti, ha dato la possibilità, anche a chi non avesse chiaro cosa fossero realmente tali decreti, di poter prendere posizione in maniera coerente.
Temi principali della discussione sono stati: la volontà o meno di proseguire nella protesta e quali forme di protesta adottare nonché la necessità fondamentale di protestare in maniera compatta sia a livello provinciale che regionale. Al di là delle decisioni prese si è evidenziata la comune e sentita preoccupazione rispetto al problema. Da qui la decisione di continuare la protesta, per le cui modalità sono state avanzate alcune proposte, fra cui quella di fornire ogni deputato del testo del decreto (nella convinzione che non tutti lo abbiano letto!) con l’aggiunta delle riflessioni e delle obiezioni degli studenti. Vista la necessità di avere maggiore risonanza e compattezza auspichiamo la costituzione di un coordinamento tra i vari ordini e istituti scolastici affinchè le proteste non siano focolai isolati, ma un movimento organizzato che possa portare avanti proposte serie e costruttive, unico modo per poter fare realmente qualcosa. gruppo studenti in agitazione istituti superiori del Lagonegrese
SCUOLA, APPELLO AGLI INSEGNATI: SOSTENETECI NELLA BATTAGLIA DOPO tanti, troppi anni, la coscienza degli studenti italiani si è risvegliata. Stiamo assistendo a manifestazioni in tutta Italia e, da poco, anche nel nostro capoluogo di regione. Il decreto Gelmini ci ha colpiti tutti, è una seria minaccia per l’esistenza dell’Università pubblica e dell'istruzione pubblica. Noi studenti non vogliamo che il nostro futuro sia influenzato da decisioni di persone lontane. Siamo scesi in piazza ed eravamo tanti, eravamo entusiasti e correvamo. Nel grido di ognuno di noi, nei nostri occhi si poteva leggere l’intenzione di cambiare qualcosa. Chiediamo ai professori e ai presidi di non ostacolare questa protesta ma di appoggiarla. Durante le nostre manifestazioni qualcuno avrà pensato: “ questi le studiano tutte per non andare a scuola”,
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noi stiamo lottando per la scuola che meritiamo. La scuola che non è solo di noi studenti, ma di chiunque superi tutti i giorni i cancelli con l’intento di fare qualcosa di importante. Questa riforma sarà pure una cosa orribile ma per la prima volta ha avuto il
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potere di unire studenti e docenti sotto una sola bandiera. E’ per questo che chiediamo il vostro appoggio, per cambiare qualcosa abbiamo bisogno dell'entusiasmo dei giovani e dell'esperienza degli adulti. Luigi uno studente di Potenza
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Spettacoli & televisione
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IL CASO «IL FILM dice adesso, subito. Un monito per tutta la gente ad aprire gli occhi al momento giusto, per non rischiare di pentirsi». Un concetto che Viggo Mortensen, protagonista del film “Good”, presentato ieri al pubblico romano del “Festival Internazionale del cinema di Roma”, ha esteso alla vita di ogni giorno e alle scelte politiche e sociali. Parlando ad esempio delle elezioni americane, ha ammesso che «molto spesso la gente sceglie di votare per quello che ritiene il meno peggio. Pensate quello che successe dopo il primo mandato di Bush. Dopo i brogli elettorali e tutto quello che sappiamo, la stragrande maggioranza della popolazione lo ha rivotato forse per paura o chissà per quale altro motivo. Lo stesso è successo qui da voi con Berlusconi e succede spesso che gli elettori si lamentino del-
Viggo scatenato contro il premier Berlusconi l'operato di chi governa. E' ovvio che bisogna sapersi prendere le proprie responsabilità e fare scelte così importanti essendone convinti». Nel film Mortensen interpreta un docente universitario che le S.S. scelgono per lavorare ad un progetto segreto, trasformandosi da tranquillo padre di famiglia in generale di nero vestito. Visti i profondi ideali a cui il poliedrico artista ha sempre creduto, la difficoltà più grande durante le riprese è stata il vestire la divisa nazifascista :«La prima volta che a Budapest ho dovuto mettermi addosso quegli abiti era stata in occasione delle prove. Ero di cattivo umore e probabilmente credevo fosse causa della grande stanchezza. Il giorno suc-
cessivo ci ho ripensato su e mi sono accorto di quanto mi avesse dato fastidio farlo. La forza di questo film è di mostrare l'evoluzione di un personaggio a cui la gente prima si affeziona, perchè sente molto vicino a se, e che poi d'un tratto ripudia, perchè fa delle scelte impossibili da condividere». Attento al mondo che lo circonda, Mortensen ha speso delle parole per esprimere il personale punto di vista sul problema dell'eutanasia: «Si potrebbe rischiare di aprire dei discorsi e non chiuderli perchè si tratta di un problema davvero serio. Io ho sempre pensato che le persone debbano essere libere di fare le proprie scelte e, per questo, non
troverei sbagliato far firmare in giovane età un documento in cui si afferma cosa si scaglierebbe di fare in caso di situazioni irrisolvibili, anche se riconosco che a non tutti piacerebbe farlo». Dopo aver vissuto degli anni in Argentina, l'attore è diventato patito di calcio e tifosissimo per l'Atletico San Lorenzo di Buenos Aires al punto di non poter fare a meno di seguire le partite nemmeno durante le riprese: «lo ammetto, ne sono malato. Il regalo più bello che la produttrice di “Good” mi potesse fare è di essere riuscita a scovare probabilmente l'unico apparecchio che a Budapest mostrasse in diretta l'ultimo incontro del campionato di clausura argentino. Ci rintanammo in un
sottoscala con parte della troupe e in seguito a quella partita il San Lorenzo vinse il campionato. E' un ricordo bellissimo che mi rimarrà per sempre nel cuore». Proprio la produttrice del film, dettasi felice di aver potuto lavorare con un professionista del calibro di Mortensen, ha dato la propria lettura del film: «E' come se il protagonista avesse passato la propria vita guardando solamente davanti a se, senza mai voltarsi a destra o a sinistra. Nel finale, proprio nell'ultima scena, si guarda attorno ed è come se aprisse gli occhi e si rendesse conto dei propri errori». Mortensen, negli scorsi giorni già apparso al Festival per il film “Apaloosa”, sarà protagonista oggi pomeriggio di un incontro pubblico in cui parlerà della sua carriera cinematografica. a. c.
POCHI APPLAUSI E MOLTE CONTESTAZIONI PER IL DISCUSSO FILM
Il sangue dei vinti tra le polemiche di ANTONIO CAPELLUPO «NON posso che essere dispiaciuto per la scelta di non inserire in concorso il lavoro di Soavi, Placido e Fracassi e non capisco il motivo per cui hanno scelto di riservargli soltanto un evento speciale». Parola di Giampaolo Pansa, autore del libro “Il sangue dei vinti”, al quale il regista Michele Soavi si è rifatto per dirigerne la trasposizione cinematografica, presentata ieri alla terza edizione del “Festival Internazionale del cinema di Roma”. Accolto con un tiepido applauso, al termine della proiezione per la stampa, il film ha per protagonista Michele Placido che nel corso della conferenza stampa di presentazione ha parlato di come si sia sentito a vestire una camicia nera: «Non ho avuto troppa difficoltà nel farlo e ricordo che mio padre era addirittura fiero di indossarla. Io stesso a sedici anni per giocare a pallone mi ero dovuto iscrivere alla “Giovane Italia”, ma in anni successivi, venendo a che fare con l'ambiente romano dell'Accademia d'arte drammatica, ho avuto modo di scoprire che i miei ideali erano tutt'altri. Oggi mi sento molto vicino ai giovani studenti universitari, e mi tra l'altro mi trovo a lavorare ad una produzione ambientata nel '68». Piaciuto o meno, il film ha fatto discutere molto, perchè a detta del produttore Fracassi «era doveroso raccontare attraverso il cinema una pagina di storia
L’INCONTRO
Servillo e Verdone mattatori per una sera RISATE, scuola di recitazione ed emozioni. Si è svolto tra queste tre cose il duetto di due mattatori diversi, ma non troppo, come Toni Servillo e CarloVerdone, ieri sera al festival di Roma. L’occasione, gli incontri de L’altro cinema – Extra, organizzati da Mario Sesti, dove due attori o registi si incontrano e parlano l’uno dell’altro scegliendo e commentando le immagini preferite dei film del collega. E
La curiosità
TRA NOIA E VIP
Le dive in “nero” sul rosso carpet
High school musical adolescenti in delirio
Un momento della conferenza stampa
ormai dimenticata. Quello che trovo fantastico del libro di Pansa è l'aver mostrato che la storia è andata anche in un altro modo e che anche i repubblichini si macchiarono le mani del sangue di numerose vittime». Un discorso che ha toccato personalmente il regista Michele Soavi che ha raccontato le vere motivazioni che lo hanno spinto a prendere parte al progetto: «Mio padre col tempo è diventato repubblichino e la famiglia di mia madre era ebrea. Nel film ho cercato di raggiungere quella pacificazione che non si è mai raggiunta in Italia, cercando di mettere in scena i valori più umani possibili di persone coinvolte in storie di guerra. Il modo migliore per riuscirci era secondo lo stesso Pansa, quello di operare con gli occhi di un “lappone”, intendendo uno sguardo totalmente differente e distaccato». La trasposizione in im-
magini pare abbia colpito molto lo scrittore e giornalista autore del libro, secondo il quale «ogni lavoro intellettuale che cerca di aggiungere un pezzo di verità ad una verità che non è mai stata completa è da ritenersi meritevole». All'attrice rumena Alina Nedelea, il difficile compito di dare vita ad uno dei personaggi più interessanti, la repubblichina Lucia che egli stessa ha descritto come «una bambina che gioca con il fucile e ci trova divertimento. Ho sposato da subito il progetto perchè ho avuto modo di scoprire che qui in Italia alcune parti di storia sono state mistificate ed è come se nel mio paese avessero attribuito la morte di Ceausescu ad un infarto invece di parlare di omicidio politico». “Il sangue dei vinti” arriverà nelle sale italiane con molta probabilità nel febbraio 2009 e sulle reti Rai ne uscirà una miniserie in due puntate.
alla fine dell’incontro in una sala Petrassi strapiena Verdone si scaglia contro la volontà politica di»fare classi scolastiche divise per nazionalità». Tanti i complimenti tra i due. Colti e motivati fino all’inverosimile quelli di Servillo, più disincantati e divertiti quelli di Verdone. Per il protagonista de Il divo: «La passione per Carlo è quella dovuta ai grandi artisti capaci di alleggerire le tristezze del mondo. E questo nella tradizione dei comici capaci di maschere». Verdone, invece, trova nell’amico – collega: «La capacità sublime di riprodurre in dettaglio la fragilità delle persone. Io – dicemuovo in una scena la faccia mille volte, a lui bastano solo sei-sette volte. Film co-
me Gomorra e Il Divo – aggiunge – sono dei grandilavori ma c'è anche l’attore che fa la differenza». E in una platea che muore dal ridere vedendo immagini de L'amore è eterno finchè dura e si commuove quando compare Toni Servillo nella piece Sabato, domenica e lunedì, piovono ancora tante riflessioni e complimenti. Tra le pillole di saggezza,quella sostenuta da Verdone che si lancia sull'importanza dei»piani di ascolto» (ovvero la capacità di un attore disostenere, restando credibile, con il suo viso, la recitazionedell’altro: “Servillo in questo è un vero genio». Mentre Toni commenta divertito la scena di C'era un cinese in coma, dove Beppe Fiorello e lo
TUTTI pazzi per High pay, ossia Ashley Tisdale e School Musical 3: l’atteso l'energico Chad, Corbin film Disney, il primo della Bleu e il regista e coreograserie tanto amata dai tee- fo Kenny Ortega. Questa nager di tutto il mondo ad volta Troy (Zac Efron) e andare direttamente nelle Gabriella (Hudgens) sono sale cinematografiche con all’ultimo anno di liceo e attese di incasso da record, devono affrontare, insieha portato al Festival in- me agli altri compagni le ternazionale del film di Ro- ultime prove di sport, teama tanti giovani spettato- tro, studi ma soprattutto ri, come fu nella scorsa edi- devono decidere del loro futuro scozione per il lastico e forfilm sulle se anche seWinx. Quapararsi. Teranta ballenero, rorini al ritmo mantico, della scatepulito al linata colonmite dell’imna sonora probabile (i del film – ieprotagoniri in antesti diciottenprima al Feni hanno la stival, vepatente, ma nerdì in 500 non fumano sale italiane nè si sfiora– indossanno se non do la toga I protagonisti del film per castissiche spetta agli studenti senior, han- mi baci), High School Muno fatto il red carpet più sical 3: Senior Year con apritmato di questa terza edi- passionanti numeri di balzione. Erano guidati da Ia- lo, grandi coreografie e copo Sarno, lo Zac Efron brani musicali inediti e italiano nel musical omo- melensi non deluderà le atnimo. A presentare il film, tese del giovane pubblico. purtroppo assenti il prota- Ed è fatto apposta per piagonista Efron, ormai idolo cere essendo anche etnicadelle folle e la giovane Va- mente corretto: ispanici, nessa Anne Hugens, sono afroamericani, wasp, ci sostati la smorfiosa Shar- no proprio tutti.
stesso Verdone si ritrovano ammanettati a un letto da due prostitute – ladre. «Sono davvero due miserabili questi personaggi – dice Servillo -. Hanno appena incassato e festeggiano con due mignotte e sono totalmente inadeguati e la inadeguatezza è una delle componenti principali della comicità». Non mancano gli aneddoti come quando Verdone parla della cattiva accoglienza da parte dei suoi amici all’uscita di Compagni di scuola. «In segreteria telefonica tutti non facevano che lasciarmi messaggi del tipo “Ma perchè sei così depresso?” o “Ce sò troppi personaggi, tu dove stai?”». Gli applausi a scena aperta arrivano solo alla fine, quando Verdone propo-
Carlo Verdone
ne uno spezzone del monologo di Servillo, alias Andreotti ne Il divo di Paolo Sorrentino e ancora lezioni attoriali quando entrambi riconoscono che per recitare bisogna sottrarre, togliere, come fa uno scultore.
Romina Carrisi
di MARCELLO ROMANELLI IL NERO è il colore del festival. Sul red Carpet ogni sera i potenti riflettori della notte illuminano i vestiti “nerineri”. Volete qualche nome? Monica Bellucci, Valeria Marini, Martina Gedek, Andrea Osvart, Gloria Guida, Riccardo Tisci, Mia Benedetta e Simona Ventura. Attrici e soubrette che in questi giorni lato su un tappeto bello e contestato. Nero, tutte pazze per il nero. Il festival lentamente si avvia verso la seconda e ultima settimana. Un festival che solo nella serata di Al Pacino ha toccato il “tetto del mondo”. Per il resto molta noia e tante proteste al mattino per gli accrediti da prendere prima delle 12. vogliamo raccontare e regalare questa fotografia. La fotografia della fila del mattino per un posto al sole, una fila triste. Nero è anche il colore delle facce di uomini e di donne che hanno avuto il gio dei biglietti gratuiti, ma nello stesso tempo devono fare salti mortali per andare a prendere il posto in prima fila. Praticamente il ritiro dell'accredito venta un lavoro. Non è stato facile in queste giornate di proteste e manifestazioni attraversare la città. E il piacere della visione gratuita tutt'un tratto si trasforma in un vero e proprio tormento. Roma off, quando le persone sono fuori di “festival».
Potenza Lunedì 27 ottobre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Oggi nella chiesa di Malvaccaro i funerali del costruttore che ha dato vita all’omonimo rione
E’ morto Salvatore Mancusi Fino all’età di 84 anni ha continuato a lavorare sui cantieri SI terranno oggi alle 11 nella chiesa di Malvaccaro i funerali di Salvatore Mancusi, noto costruttore potentino, morto ieri mattina all’età di 88 anni. Salvatore Mancusi, classe 1920, poco più che ventenne dalla natia Avigliano, si trasferisce insieme al padre e ai tre fratelli - unico ancora in vita è Vito Antonio che a sua volta ha creato un’altra impresa di costruzioni nel capoluogo di regione. A Potenza la famiglia Mancusi acquista alcuni terreni e, in un primo momento, da vita a un’azienda agricola. Azienda agricola che lascerà poi il posto all’impresa che costruirà alcune abitazioni a via Mazzini ma, soprattutto, circa l’80 per cento delle palazzine che oggi si trovano a ridosso della fondovalle. E proprio quelle palazzine, costruite in un arco di tempo di 15 anni, faranno sì che la zona - conosciuta prima con il nome di Vallone di santa Lucia -
con il passare degli anni entrerà a far parte della toponomastica cittadina come rione Mancusi. Una famiglia, i Mancusi, di grandi lavoratori basti pensare al fatto che Salvatore fino a quattro anni fa ha continuato a fare quello che, in gergo, viene chiamato il capomastro sui suoi cantieri lavorando fianco a fianco con i figli (Vincenzo, Rocco, Donato, Rosa e Angela) ma soprattutto con i suoi operai. A 84 anni Salvatore ha deciso di ritirarsi a vita privata lasciando ai 5 figli la guida di quella che oggi si chiama “Mancusi group”. Ultimi quattro anni che hanno visto il patriarca vivere accanto alla moglie, circondato dall’affetto oltre che dei figli due dei quali abitavano nello stesso palazzo in cui fino ieri ha vissuto il padre - anche dei tanti nipoti: il più grande dei quali porta il suo stesso nome. Oggi di quei Mancusi che circa 40 anni fa “sbar-
Gli studenti australiani oggi a Palazzo Loffredo
Una veduta di rione Mancusi
carono” a Potenza rimane solo il fratello Vito Antonio che dopo avere condiviso con la famiglia le prime esperienze nel campo delle costruzioni ha dato vita a un’altra impresa. Questo, però, non ha mai
creato nessun problema fra i tanti cugini che hanno continuato, anche se ognuno per la propria strada, a mantenere viva la tradizione di famiglia. al.g. a.giammari@luedi.it
Domani al Ridotto dello Stabile incontro di Legambiente
Smaltimento dei rifiuti Come fare per riutilizzarli SI terrà domani nel Ridotto del teatro Stabile di Potenza, il quinto seminario dal titolo “Verso il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti: partire dalle esperienze locali”. Con il patrocinio del Comune di Potenza in collaborazione con Acta Potenza e Legambiente Basilicata, sulla base dell’esperienza e del’'impegno già da tempo messi in campo in materia di prevenzione della produzione dei rifiuti, Federambiente e Legambiente intendono unire le proprie forze per avviare concretamente la discussione in vista del futuro obbligatorio programma nazionale di prevenzione così come stabilisce la direttiva quadro sui rifiuti recentemente approvata. Per mettere mano a tale complesso compito si ritiene fondamentale fare tesoro delle esperienze locali, sempre più numerose ed efficaci in Italia, come testimonia la banca dati Federambiente sulla prevenzione, organizzando una serie di seminari territoriali che possano evidenziare la UN percorso storico sul velo e le donne dall’VIII secolo a.C. al II d.C, fatto attraverso i reperti presenti in Basilicata. A presentarlo l’archeologa Sabrina Mutino che con Lucia Moliterni e Mariangela Adurno ha curato la mostra “Al di là, al di qua, oltre il velo” presente a Palazzo Loffredo. Un piacevole incontro nella sala del Campanile, sabato scorso, promosso dal Centro studi potentino “Erasmo da Rotterdam” per riflettere su “La donna e il velo nel mediterraneo”. L’iniziativa, moderata da Maria De Carlo, è stata introdotta dalla coordinatrice del Centro, Angela Granata e dal saluto del presidente
ricchezza di competenze già disponibili in Italia in materia di prevenzione. Dopo i primi seminari tecnici che si sono tenuti a Milano, Bari, Sesto Fiorentino e Ravenna, il percorso continua con in programma domani a Potenza. Il sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, saluterà i presenti. A seguire si terrà l’introduzione di Federico Mazzaro, presidente Acta di Potenza e Marco De Biasi, Presidente Legambiente Basilicata. Poi i vari interventi su “La prevenzione dei rifiuti nella pianificazione regionale” di Vincenzo Santochirico, assessore ambiente regione Basilicata, “Riduzione dei rifiuti e impiantistica nella pianificazione provinciale” Domenico Iacobuzio, assessore ambiente Provincia di Potenza e “La riduzione e il riutilizzo di rifiuti nelle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Potenza” Massimo Maria Molinari, assessore ambiente del Comune di Potenza. Al seminario “Verso il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti: partire dalle esperienze
locali” interverrà anche Stefano Ciafani, responsabile scientifico Legambiente e coordinerà Gianluca Cencia, direttore Federambiente con l'intervento su “Riutilizzo e ScartArt: l'esperienza dei Mutoid e dei laboratori eco didattici delle scuole elementari di Potenza” di Rossana Cafarelli, presidente associazione “La luna al guinzaglio”, “La filiera corta: un concreto contributo alla riduzione dei rifiuti da parte dei produttori agricoli” Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata, “La prevenzione dei rifiuti nella distribuzione alimentare” Michele Basanisi, direttore Caritas diocesana di Potenza, “Le ecofeste e altri progetti di prevenzione rifiuti in Val di Fiemme” Roberto Dalla Bona, Fiemme servizi spa e “Bere l'acqua del rubinetto” Mario Santi, Associazione Venezia per l'Altra economia. Le conclusioni sono affidate a Filippo Brandolini, responsabile area politiche industriali Federambiente. Emilia Manco potenza@luedi.it
“La donna e il velo” nei reperti archeologici sella sezione lucana, Francesco Nacci. Numerosi gli spunti e le provocazioni sul significato del velo nelle diverse culture e in particolare nel tanto dibattuto mondo islamico. Dall’antica Grecia invece, da Pandora a Demetra e poi alle Vestali, sacerdotesse romane, il velo rappresentava elemento di forte sensualità, fascino e seduzione. Un uso che evidenziava la bellezza della donna e il suo mistero.
Nessuna forma di “chiusura”, di possesso (a quei tempi) o di controllo a differenza di altre epoche e culture. Un tema interessante che ha provocato i presenti a meditare sui costumi e i pensieri di un popolo ma soprattutto ad andare “oltre” il velo per incontrare la donna e il suo desiderio di felicità. «Solo un atteggiamento positivo e aperto nei confronti della cultura può elevare l’uomo - ha detto nelle
conclusioni il presidente nazionale del Centro Erasmo, Mario Ferracuti - poiché solo la cultura evidenzia l’uomo nella sua profonda autocoscienza» rendendolo consapevole di ciò che è nella sua autentica verità. Tra i numerosi presenti anche il vignettista Mario Bochicchio che ha rallegrato gli interventi con alcune simpatiche vignette. La serata poi è stata arricchita dalla presenza del poeta tursitano, Mimmo Padula che ha introdotto i lavori con una lirica e dal poeta Salvatore Accardo che ha regalato ai presenti alcuni minuti di magica poesia tutta dedicata alle donne.
Alessandro Cecchi Paone
OGGI alle 15, nella cornice di palazzo Loffredo, terminerà il viaggio in Italia dei ragazzi della scuola australiana “Our lady of the sacred heart wadeye”,. Gli studenti australiani si sono aggiudicati un premio internazionale nell’ambito dell’iniziativa “Il valore della diversità ambientale e culturale”, che l’Eni ha proposto ad alcune scuole secondarie di primo grado in Italia, Norvegia, Australia e Alaska, nell’anno scolastico 2007 2008. I ragazzi australiani hanno vinto il primo premio per aver realizzato un bellissimo filmato, con danze e rappresentazioni, che descrive la storia della loro comunità aborigena. Il premio che gli studenti australiani si sono aggiudicati consisteva proprio in un viaggio in Italia. Dal 20 al 28 ottobre gli studenti hanno visitato Roma e la Basilicata. A Roma hanno anche incontrato il Papa durante l’udienza che il pontefice ha tenuto mercoledì scorso. In Basilicata hanno incontrato i ragazzi delle scuole di Sant’Arcangelo e Calvello, che si sono distinte nella stessa competizione, come le migliori a livello nazionale. Il viaggio si conclude oggi con la visita a Potenza e a palazzo Loffredo. A incontrare gli studenti australiani, tra gli altri, il presidente della regione Vito De Filippo e il sindaco di Potenza Vito Santarsiero. Al concorso - promosso in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e
la Regione Basilicata hanno partecipato circa 800 studenti che si sono cimentati con la realizzazione di elaborati che dovevano rappresentare il loro ambiente e la loro cultura. I lavori sono stati valutati da una giuria internazionale formata da Vittorio Bo (manager, ex direttore generale della “Giulio Einaudi editore”, docente alla Uilm di Milano), Harnold Kroto (scienziato di fama internazionale e artista, premio Nobel per la chimica nel 1996), Giulio Sapelli (economista e studioso delle culture politiche e sociali, professore di storia economica presso l’Università Statale di Milano). La manifestazione a Palazzo Loffredo prenderà il via alle 15.30. A introdurre l’incontro Alessandro Cecchi Paone Tra gli interventi quello del direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della basilicata, quello del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, quello del direttore dell’Ufficio scolastico regionale e quello del presidente della Regione, Vito De Filippo. Saluto Regione Alle 16.30 gli studenti australiani racconteranno le impressioni che hanno avuto durante il loro soggiorno in Val d’Agri. Poi toccherà agli studenti delle scuole di calvello e di Sant’Arcangelo. Poi spazio a quello che potrebbe essere un momento di socializzazione tra i ragazzi per scambiarsi curiosità e perché no, indirizzi che serviranno per rimanere in contatto.
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Potenza
Lunedì 27 ottobre 2008•
ilQuotidiano
RISTORANTI
CHE flash
di ANDREA MATTIACCI
Un panino, bottiglie di vino...la felicità
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UBBLICA
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ANTICA OSTERIA MARCONI
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L’AMMINISTRAZIONE comunale ha istituito dalle 8 alle 18 del prossimo 31 ottobre e dell’1 e 2 novembre e dalle 8 alle
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13 del prossimo 3 il divieto di circolazione dei veicoli lungo
FUORI LE MURA
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via della Rimembranza, fatta eccezione per i bus urbani, i
LAFATTORIA
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taxi, gli autonoleggiatori da rimessa, i veicoli addetti alla
SINGAPORE SLING 0971-418122
pubblica illuminazione, gli invalidi muniti di contrassegno e
MOZART
le categorie munite di permesso (fiorai, protezione cvile,
NINFE
Unitalsi, custode e addetti ai servizi cimiteriali). Si precisa che
C’ERA UNA VOLTA
gli autorizzati dovranno percorrere via della Rimembranza in
PANE E
senso unico a scendere ad eccezione dei bus urbani, taxi, ed
PEPERONCINO
autonoleggiatori da rimessa.Senso unico di circolazione a
AL DRAGO
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TOURIST
0971-411396
scendere lungo via G. Pepe ad eccezione dei residenti. Nel piazzale adiacente l’ingresso principale del Cimitero, uno spazio riservato alla sosta dei bus urbani e uno spazio riservato ai taxi al fine di favorire la mobilità urbana.
PRONTO SOCCORSO FARMACIE TURNO FESTIVO
POST - IT Festa della Polizia penitenziaria SI terrà’ il prossimo 29 ottobre, a partire dalle 10.30, in piazza Don Bosco a Potenza, la festa regionale del Corpo di Polizia penitenziaria. Dopo la cerimonia di accoglienza degli invitati e delle autorità e la lettura di alcuni messaggi, si terrà il discorso di Napoleone Gasparo, direttore generale del Provveditorato della Basilicata. Verranno poi consegnati i riconoscimenti per meriti di servizio.
TURNO NOTTURNO Dente via Pretoria, 25
LA TRATTORIA
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-31031 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica
0971-612694 0971-444228 0971- 445041
27 OTTOBRE
Croce verde
0971- 23800
0971-21149
Croce rossa
0971- 411510
Dalla allo Stabile per il Fai GRANDE appuntamento a Potenza con Lucio Dalla, che si esibirà in uno spettacolo straordinario a favore del Fai – Fondo per l’ambiente italiano. Martedì 4 novembre alle 21 l’artista bolognese salirà sul palco del teatro Francesco Stabile di Potenza per sostenere la Fondazione nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano. Il ricavato dello spettacolo verrà infatti utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela del Fai. Quello che si terrà il prossimo 4 novembre sarà uno spettacolo imperdibile, che arriva dopo sperimentazioni anche in altri campi della musica come un lungo tour di jazz, regie teatrali e operistiche, oltre ai concerti sinfonici per il Fai con la Royal philharmonic orchestra e che presenta le canzoni del suo ultimo album “Il contrario di me” e il meglio del suo repertorio che ha fatto un pezzo della storia della musica leggera italiana.
CINEMA
•FINO AL 31 OTTOBRE Potenza, galleria “Teknè” “FRAMES” Mostra di Paolo Consorti •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”
0971-51465 0971-601217
0971-44462765
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016
BIBLIOTECHE E MUSEI
•DON BOSCO•
Vicky Cristina Barcellona
programmazione
18 - 20 - 22
sospesa
Sala 4
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17.45 - 20 - 22.10
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17.45 - 18.50 - 20.40 - 22.30
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Sala 7
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L’uomo che ama
17 - 19 - 21
17.30 - 19.30 - 21.30
Sala 3
•IL 30 OTTOBRE Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni
0971-441295
BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza
Lunedì 27 ottobre 2008
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Il tavolo della giuria. A destra una parte del pubblico presente al conservatorio (foto Mattiacci)
Consegnati i premi del “Basilicata”
E' giunto alla sua XXXVII edizione il Premio Letterario Basilicata, Premio che è «punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale oltre che occasione per valorizzare e rafforzare l'identità lucana», come afferma il presidente Santino Bonsera. Ieri sera nel capoluogo (dopo la due giorni a Moliterno per la sezione storica) all'Auditorium del Conservatorio di Musica “Gesualdo da Venosa”, con la brillante e vivace presentazione dei giornalisti Tatiana Lisanti e Franco Di Mare e sotto gli sguardi dei numerosissimi presenti si è svolta la cerimonia di premiazione delle diverse sezioni: per la Narrativa Valeria Parrella per l'opera “Lo spazio bianco” (Einaudi), a consegnare il premio l'assessore regionale alla Cultura, Antonio Autilio. Il Premio speciale “Presidenza della Regione della Basilicata”, consegnato dal Governatore Vito De Filippo è andato ad Andrea Di Consoli per l'opera “La curva della notte” (ed. Rizzoli). A Rémi Brague con l'Opera omnia, premio Letteratura spirituale e Poesia religiosa per le mani del presidente onorario Emilio Colombo. Matteo Luciano Mauriello e il sindaco Santarsiero Dominioni invece con l'opera “Lo sfascio dell'Impero. Gli Italiani in Etiopia 19361941” (edizioni Laterza, Bari) si è aggiudicato il premio per la Saggistica storica nazionale e europea, a premiarlo Saraceno, rappresentante Camera di ComEmanuele Bernardi mercio. Se- Oreste Lo Pomo gnalate (con targa) anche le opere di Roberto Vivarelli con “Fascismo e storia d'Italia” (Il Mulino, Bologna); Daniela Lombardi con “Storia del matrimonio dal medioevo a oggi” (Il Mulino, Bologna); Simone Fari, “Una penisola in comunicazione. Il servizio telegrafico dall'Unità alla Grande Guerra” (Cacucci, Bari); Oreste Lo Pomo, “I telecomandati. Minori e tv: gli effetti della teledipendenza” (Antonio Sacco Editore, Bella). Il Premio città di Potenza, consegnato dal sindaco Vito Santarsiero, è stato at- no, a Luciano Mauriello “Il mio servizio. Ricordi, tribuito a Vincenzo Perret- «per il suo alto impegno di esperienze, testimonianze ti «per il complesso delle rappresentante del Gover- di un prefetto della Repubsue ricerche dedicate alla no profuso come Prefetto blica” (Osanna edizioni, Città di Potenza», Menzio- di Potenza», di cui alcuni Venosa). Ad aggiudicarsi la sezione speciale poi, consegnata momenti significativi sono sempre dal Primo cittadi- documentati nel suo libro ne di Economia Politica e
La consegna della targa a Simone Fari
La consegna della targa a Matteo Dominioni
Il sindaco premia Perretti A sinistra Litanti, Di Mare e Bonsera
Diritto dell'Economia Emanuele Bernardi con l'opera “La riforma agraria in Italia e gli Stati Uniti” (Il Mulino, Bologna). Segnalati Marina Comei, “Banche e Mezzogiorno. Credi-
to, concentrazione bancaria e classi dirigenti negli anni Venti” (Cacucci editore, Bari); Paolo Albano, “Luoghi forzieri fantasmi. La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile” (Guida
Editore, Napoli). Una menzione speciale, da parte di Giannola, membro della Giuria, è stata data a Nino Novacco per la sua testimonianza civile e sociale resa all'interno della Svimez e del Mezzogiorno nell'ultimo sessantennio. Ad arricchire la serata le musiche di Mozart, Chopin, Bellini, de Falla, Monti e Offenbach, a cura del Conservatorio e del Maestro Demetrio Massimo Trotta con i suoi allievi. Una serata che si è conclusa felicemente anche per le case editrici che il presidente Bonsera e la giuria hanno voluto menzionare inaugurando così un “riconoscimento” ufficiale per l'impegno profuso nella pubblicazione di testi sul Sud. Maria De Carlo
22 Potenza e provincia Lauria Crisi di giunta unico punto all’ordine del giorno della seduta di consiglio Lunedì 27 ottobre 2008
Oggi il verdetto: rimpasto in vista Armentano e Reale del Pd potrebbero perdere la poltrona LAURIA - Cresce l’attesa per il consiglio comunale di Lauria che è stato convocato per questo pomeriggio alle diciassette e trenta pressa la nuova sala consigliare sita in via San Giovanni. Unico punto all’ordine del giorno: esame situazione politico amministrativa del Comune. Tanto è scritto sui manifesti fatti affiggere sui muri della città. Manca nell’ordine del giorno: cause e prospettive. Una richiesta in tal senso era stata fatta dal sindaco Antonio Pisani lo sorso 15 ottobre al presidente del consiglio comunale Domenico Cirigliano. Il sindaco Pisani, spiazzando molti della sua maggioranza, aveva immediatamente voluto che la crisi, da lui stesso definita gravissima, e per la quale bisognava approfondire le cause e gli sviluppi, venisse
Maria Turi inquadrata dalle telecamere del Tg1
“parlamentarizzata” e cioè discussa pubblicamente e non nel segreto delle stanze degli addetti ai lavori. Altri punti urgenti, che potevano essere messi nello stesso ordine del giorno,
sono stati spostati, su richiesta dell’opposizione di centrodestra, ad una seconda seduta del consiglio, convocata per la giornata di domani, con all’ordine del giorno: approvazione
autonomo piano finanziario relativo ai lavori di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture e dei servizi socio educativi per l’infanzia e la famiglia siti in via venticinque aprile. Si tratta della necessità di approvare questo punto entro la fine del mese pena la perdita di un importante finanziamento. La richiesta del centrodestra di posticipare ad una seconda seduta questo punto è stata accolta per dare la possibilità a tutte le forze politiche presenti in consiglio di discutere compiutamente le problematiche relative alla crisi. Non è detto - nel caso in cui tutto dovesse crollare oggi - che domani possa tenersi la seconda assise. Dalle riunioni che si susseguono tra i partiti della maggioranza, socialisti, popolari uniti e il Partito democratico, non giungono dichiarazioni ufficiali . Dalle indiscrezioni sembre-
rebbe cominciare a ventilarsi un’ipotesi di cambiamento dell’esecutivo. Pare che alcune poltrone lasciate vacanti, almeno formalmente, da due dei cinque assessori dimissionari del Pd, potrebbero cambiare occupante. A rileggere nelle pieghe il primo comunicato stampa del sindaco Pisani già qualcosa si poteva intuire. Così diceva Pisani: «le dimissioni degli assessori non sono conseguenti ad un contrasto con il sindaco bensì dettate da una forte dialettica interna al Partito democratico». Anche se nei direttivi dei giorni scorsi nel Pd avevano assicurato che il tutto non si sarebbe risolto con un balletto di poltrone. Le poltrone traballanti sembrerebbero essere quelle occupate da Giuseppe Armentano, alle Politiche sociali e Sanità e da Giacomo Reale, al Bilancio, alla programmazione e ai tri-
buti. Intanto è rientrata a Lauria, in nottata, dopo una memorabile giornata romana, la scarna delegazione Pd che ha partecipato all’adunata al Circo Massimo. Se a livello nazionale c’è la disputa sui numeri dei partecipanti, duemilioni o duecentomila, nessuna disputa ci può essere sui numeri laurioti: erano in sei, guidati da una combattiva Maria Turi, già presidente dell’associazione per il Partito democratico che ha incassato una fortunata inquadratura in prima serata sul telegiornale uno della rai. Insieme alla Turi sono andati a Roma suo marito Pietro Zizzari, la signora Iolanda Spina detta Nella, Emanuele Lorito, Antonino Amato e Mario Fraudatario. Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
A confronto i presidenti Ferretti e Urga e i 18 sindaci dell’area Vietri Un’altra giornata di traffico intenso
Riforma comunità montane Consiglio allargato per discuterne PIGNOLA - Questa mattina alle 10.30 presso la comunità montana Alto Basento in via Maestri del Lavoro a Potenza si terrà il consiglio comunitario allargato. Seduta consiliare estesa alla comunità montana Camastra Alto Sauro. I due presidenti Gerardo Ferretti e Domenico Urga, insieme ai sindaci dei 18 comuni, rispettivamente 12 e 6, per un incontro alla vigilia delle procedure di avvio della costituzione delle comunità locali. «In vista - spiega Ferretti - della conclusione dei Pit (progetti integrati territoriali), iniziati nel 2002, vorremmo portare a sistema la positiva esperienza maturata. Essa ha permesso di affermare forme inedite di governance, di costituire nuove e stimolanti relazioni interistituzionali, creare strutture a valenza comprensoriale e valorizzare competenze professionali interne ed esterne».
Nel corso del consiglio verranno valutate le diverse opportunità messe a disposizione dalla norma e «il confronto - prosegue Ferretti - servirà a capire se c’è la volontà di stare insieme». L’adesione viene dal basso, non è automatica, dunque saranno i sindaci ad adottare le delibere con cui aggregarsi. Saranno i primi cittadini eventualmente a delegare alle comunità locali alcune funzioni. La legge regionale numero 11 del 27 giugno 2008 “Norme di riordino territoriale degli enti locali e delle funzioni intermedie”, ha riformato le comunità montane. Essa «disciplina - si legge - l’ordinamento del governo di area vasta di dimensione sovra comunale per la regione Basilicata e provvede al riordino normativo dei compiti e delle funzioni pubbliche
in ambito infra provinciale del sistema delle autonomie istituzionali». La sfida è di completare il processo entro il 30 giugno prossimo e il progetto si presenta articolato e complesso. Ai nuovi enti saranno affidati numerosi compiti di pianificazione territoriale, difesa del suolo e tutela dell'ambiente; sviluppo economico e programmazione delle attività produttive; compiti e funzioni in ambito montano; programmazione organizzazione e gestione associata dei servizi. Tra questi, promozione della cittadinanza attiva, servizi socio assistenziali e socio sanitari, trasporti, istruzione, compiti e funzioni in materia di rifiuti e anche modifica delle norme in materia di edilizia residenziale pubblica. Simona Brancati provinciapz@luedi.it
Raccordo chiuso Domenica nera VIETRI DI POTENZA – Ieri per il secondo giorno consecutivo, e nella notte appena trascorsa, il raccordo autostradale Sicignano-Potenza, all’altezza tra il primo svincolo di Vietri di Potenza e quello di Buccino, è rimasto chiuso al traffico e ha riaperto questa mattina alle sette. Ma il calvario degli automobilisti che ogni giorno percorrono il raccordo autostradale Sicignano-Potenza non finisce qui. Infatti, lo stesso raccordo resterà aperto da questa mattina alle sette fino alle nove di mercoledì mattina. Alle nove di mercoledì mattina il raccordo autostradale sarà di nuovo chiuso, per sei ore, e riaprirà il pomeriggio alle quindici. E, anche in quel caso, come negli interi giorni di sabato e domenica fino alle sette di questa mattina, il traffico sarà deviato per il centro abitato di Vietri di Potenza, tramite l’ex strada statale 94, per
passare nel centro abitato di Vietri di Potenza e raggiungere lo svincolo autostradale di Buccino. Mentre sabato non sono state tante le auto che sono circolate per le vie del paese vietrese, ieri c’è stata un affluenza più alta di auto, anche se non ci sono stati problemi o caos. Il peggio sicuramente ci sarà mercoledì, quando a circolare ci saranno anche i mezzi pesanti che, come in altre occasioni, creeranno non pochi problemi. Se prima per raggiungere Salerno da Potenza c’erano da percorrere circa cento chilometri in poco più di un’ora, ora con tutte le deviazioni e strade alternative i chilometri sono aumentati quasi del cinquanta per cento, visto che da Potenza a Salerno (con i percorsi alternativi) i chilometri sono oltre centoquaranta, per circa due ore di viaggio. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
PERSONAGGI CHE LASCIANO IL SEGNO Genzano Omaggio al socialista che ha fatto la storia per l’inaugurazione della sezione
Scelsi, il ricordo degli amici di partito e di vita GENZANO DI LUCANIA Ogni luogo racchiude nel suo scrigno figure leggendarie che lasciano una testimonianza indelebile, e una volta rispolverate irradiano un alone di mistero nelle nuove coscienze. Al centro del nostro scrigno è disegnata la figura di Pierino Scelsi, che a trent’anni dalla sua scomparsa ci dà una lezione di umanità politica. A coglierne l’insegnamento sono i suoi discepoli Gerardo Ceruzzi, Vito Quagliara e i compagni socialisti con la schiena dritta e la testa alta, cresciuti nella sua sede, successivamente chiusa, oggi riaperta e a lui intitolata. «Un uomo elegante e con gli occhiali scuri - così lo descrivono e lo ricordano coloro che lo hanno conosciuto - Un veggente politico, che scartando le due opzioni dominanti negli anni ‘60, quella democratica e comunista,
scelse una terza via, il Partito aocialista». «Andammo nel 1965 a Potenza e trovammo Elvio Salvatore. È nato così il nostro socialismo», commenta Mario Claps, suo insigne amico. Negli occhi di Mario si stagliano nitidamente i momenti condivisi con Pierino, ripercorsi durante una proiezione all’interno del Palazzo Regina Elena, ove la memoria dell’illustre maestro viene celebrata. Ed è proprio presso questa sede, ove trent’anni fa, il maestro Pierino Scelsi insegnava in maniera indefessa alla sua classe terza elementare, che scatta il feedback memoriale di Vito Quagliara. «Lo zio Pierino chiese a me, alunno di classe quinta, di farmi adulto e di assumere la guida della sua classe verso la Fontana Cavallina». Era il 25 ottobre 1978, una giornata memorabile per Genzano: la Fontana fu immortalata su
un francobollo da L. 120 tra le 100 Fontane più belle d’Italia. «Io adulto - continua il racconto - mi feci davvero, quando nel pomeriggio mi giunse la notizia della morte prematura dello zio Pierino, scappai via, dilaniato dalla tristezza per quello che era accaduto e dal rammarico per quel che poteva essere». «E quel che poteva essere era forse quello che aveva iniziato - prosegue Mario Claps Il popolo allora si riconosceva nel partito comunista, ma Pierino dotato di un’indole straordinaria, a dispetto delle sue umili origini, cominciò a preoccuparsi dei problemi spiccioli della gente». «Fu un leader indiscusso del Partito socialista - dichiara Marilina Milano - che manifestò un attaccamento al lavoro maniacale». Lo contraddistinse la lotta per l’emancipazione dei ceti più poveri e l’attenzione allo studio per i gio-
vani che li avrebbe sottratti dalla cultura clientelare. «È riduttivo voler riportare nero su bianco l’identità di questa personalità politica ineffabile - commenta Mario Ciola - Pierino avvertiva il disagio di un mondo legnoso, e per far fronte a questa durezza si animò di un’intelligenza politica che lo portava a far previsioni a lungo raggio. Pierino Scelsi puntò sulla partitocrazia, si rese conto che la semplificazione aiutava i partiti più grandi e la moltiplicazione li penalizzava». «È la poliedricità quel che contraddistingue la realtà - ribadisce Nicola Savino Pierino Scelsi era un uomo viscerale che ha messo a disposizione del popolo di Genzano il suo bagaglio di umanità, acquisito anche grazie ad un’esperienza presso l’amministrazione provinciale dal 70 al 75. Un invito al dialogo quello di Pierino, col-
to dal sindaco di Genzano, Rocco Cancellara, pronto ad aprirsi ai partiti di Centro-Sinistra e a commemorare un uomo di tale statuto intitolandogli una strada. «Un uomo chiave in grado di sbloccare situazioni di stallo - così lo ricorda Rocco Di Stasi - Era il 75, all’impossibilità di costituire un’amministrazione si contrappone la tenacia di Pierino. Ritornammo alle urne nel ‘76 e grazie alla sua sagacia uscimmo da un boomerang ottenendo il famigerato Piano edilizio per Genzano nel ’77-78». «La politica ai tempi di Pierino era fatta con passione - commenta Franco Adamo - Il suo messaggio è d'esempio per la politica di fronte alla vigente decaden-
za e mancanza di valori». Un messaggio recepito da Donato Salvatore, che ha potuto conoscere la dimensione dell’uomo politico, vent’anni fa, soltanto attraverso le parole di Elio Salvatore. «Il pluralismo politico non si può normare - sottolinea Elio noi dobbiamo difendere la culura politica socialista». Ed è questo l’auspicio della neonata sezione in Via Umberto I, pronta a far ritornare in auge il partito socialista come nei mitici anni '70. Una stessa delegazione del partito si è recata al cimitero a rendere omaggio alla memoria dell'uomo, del politico e dell'insegnante, deponendo un mazzo di garofani sulla sua tomba. Angela Menchise
Potenza e provincia 23 I sindaci di Marsico Nuovo e Marsicovetere premiati a Roma per i servizi socio assistenziali Lunedì 27 ottobre 2008
Comuni campioni nel sociale Il serto della pace dell’istituto universitario “ Sapientia Mundi” ROMA - Due comuni della Val d’Agri, Marsico Nuovo e Marsicovetere, premiati per essersi distinti in diverse attività e progetti socio-assistenziali. Premiati perché virtuosi nel campo sociale: così i due comuni del territorio valdagrino insieme ad altri tredici comuni sempre della regione Basilicata (Tricarico, Venosa, Ruvo del Monte, Melfi, Tursi, Pisticci, Policoro, Ripancandida, Lavello, Bernalda, Rotonda, Senise e Forenza), sono stati premiati a Roma dall’istituto universitario internazionale la “Sapientia Mundi”. Il premio: una pergamena “serto della pace” in riconoscimento di “attività svolte in campo sociale”. La cerimonia avvenuta sabato, 25 ottobre, nella sala “Alessandrina” dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria della capitale, ha visto la presenza di quasi tutti i sindaci con l’ac-
compagnamento dei propri gonfaloni e rappresentanti del corpo della polizia municipale del proprio comune. A ricevere gli ospiti lucani il vice presidente della Sapientia Mundi, Giuseppe Anelli, il presidente dell’Accademia dell’arte sanitaria, Angelo Capparoni e monsignore Cagiani . «Un grazie - ha sottolineato il vice presidente Anelli - ai sindaci che con le loro opere sul territorio hanno trovato la forza per risolvere difficoltà quotidiane». Per il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita «fa sempre piacere ricevere un premio e soprattutto quanto riguarda un settore così importante come quello del socio-assistenziale». Alle parole del sindaco Vita si affiancano quelle del primo cittadino di Marsicovetere, Michele Mazza che sottolinea come «il premio ricevuto fa
onore al comune che si sta impegnando nel campo sociale». Prima della premiazione dei comuni, l’attenzione è stata rivolta alla presentazione dei corsi di Alta Formazione sui temi “Etica e Bioetica”, organizzato dalla stessa “Sapientia Mundi” in collaborazione con l’accademia dell’Arte Sanitaria, e alla finalità della formazione nel campo etico. In seguito è stato anche conferito il premio 'Sapienza ed Etica professionale' a diversi insigni esponenti del mondo accademico che si sono particolarmente distinti nell'applicazione dei valori etici nel mondo del lavoro. Un premio è andato anche ai ragazzi del Liceo artitistico “M.Festa Campanile” per un saggio storico sul “mito della cultura greca”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
San Chirico Il dono di una fedele per le 7 stazioni
Claudia Koll testimone d’eccezione alla Via Matris
Venosa Terzo concorso ippico di riabilitazione equestre
Sport e solidarietà a cavallo «Un buon salto vale un sorriso» VENOSA - Si è svolto sui campi del centro ippico di riabilitazione equestre “La Cavallerizza” dell’Istituto Padri Trinitari di Venosa il terzo concorso ippico nazionale di salto a ostacoli, dell’amicizia e integrazione. Anche se organizzato presso il centro dei Trinitari, il concorso ippico era rivolto sia a normodotati che a disabili, che si sono scontrati alla pari in combattutissime gare, articolate in 19 categorie. A dare vita alla due giorni della manifestazione, organizzata dall’Istituto di riabilitazione dei Padri Trinitari, dal Centro Ippico Oraziano e dal Comune di Venosa, 80 cavalli, 160 cavalieri, provenienti da Puglia, Basilicata, Calabria e Campania, che si sono dati battaglia in 200 percorsi. Il concorso ippico si è svolto a soli sette giorni dal convegno scientifico sulle problematiche relative alla presa in carico della persona con disabilità. Le due iniziative , inserite nel calendario delle manifestazioni per celebrare i 40 anni di presenza dei Trinitari nella cittadina oraziana, rappresentano due modalità diverse per dare risposte allo stesso problema: l’integrazione e la socializzazione dei diversamente abili. Percorrendo strade diverse entrambe le manifestazioni puntano sulla informazione e sulla sensibilizzazione per rompere le barriere dei pregiudizi e fornire opportunità di integrazione. E, così, nelle due giornate
Due momenti della manifestazione
di gare, il pubblico, accorso numeroso per incitare gli atleti, ha potuto assistere a gare spettacolari molto accese con cavallo e cavaliere a formare un tutt’uno per superare gli ostacoli del percorso. «Abbiamo registrato un ottimo livello tecnico dei partecipanti, che si sono misura-
ti in categorie alte fino a 130 cm - sottolinea con soddisfazione Francesco Castelgrande, responsabile tecnico del Comitato organizzatore Buone, in particolare le prestazioni dei locali. Il centro ippico “La Cavallerizza” e il centro ippico oraziano hanno ottenuto risultati piu che ap-
prezzabili». Da sottolineare che il concorso ha fornito l’opportunità ai disabili di gareggiare alla pari con i normodotati, ottenendo risultati più che validi e gratificanti. L’equitazione, quindi, come strumento di riabilitazione: «Da circa venti anni utilizziamo l’ippoterapia come metodo di riabilitazione, in quanto consente di dare ai ragazzi fiducia ed autonomia nei confronti di se stessi e della società – sottolinea Padre Angelo Cipollone, direttore del centro dei Trinitari - Siamo consapevoli che un salto perfetto vale un sorriso». «E’ un evento che racchiude in sé i valori sportivi e, più di ogni altra cosa, i valori sociali - ha sottolineato nel corso della premiazione il sindaco di Venosa, Carmine Miranda Castelgrande - Sport e solidarietà insieme non solo per dare risposte ai problemi dei disabili, ma anche per ritrovare i veri valori della vita». Apprezzamenti sono stati espressi anche dal consigliere regionale Gaetano Fierro. «Sono qui - ha dichiarato - per testimoniare la stima che nutriamo nei confronti dell’Istituto dei Padri Trinitari, che, in silenzio e lontano dai clamori, opera con cuore e passione. Con l’ippoterapia i ragazzi riescono a superare in condizionamenti dell’handicap. Il concorso ippico, poi, fornisce una straordinaria occasione di socializzazione». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Claudia Koll
SAN CHIRICO RAPARO - Importante giornata quella che il paese si prepara a vivere. A seguito della donazione di una Via Matris in ceramica, questa sera la comunità inaugurerà il cammino di prova vissuto da Maria alla presenza di un’ospite molto particolare: Claudia Koll. Si rinnova così la grande attenzione che il paese sta riservando alla figura della Madre di Dio. soprattutto dopo la presunta lacrimazione, avvenuta il 26 maggio 1994 presso il collegio Bentivenga. Pian piano la Madonna Addolorata ha acquistato un ruolo sempre più importante. Ben rimarcato dalla puntuale e mensile affluenza di fedeli, provenienti dal Salernitano e dal Tarantino. Ed è proprio una delle più attente fedeli, originaria del piccolo comune potentino, che ha voluto, in segno di devozione e di preghiera, donare alla comunità la via matris, posizionata lungo via Duomo che conduce alla cappella dove viene custodita la Madonna Addolorata.
Una forma di preghiera che, modellata sulla Via Crucis e fiorita dal tronco della devozione ai «sette dolori» della Vergine, germinò nel secolo XVI per poi imporsi progressivamente, fino ad attestarsi nella forma attuale nel XIX secolo. Tema fondante il cammino di prova vissuto da Maria, nel suo pellegrinaggio di fede, lungo l’arco della vita del suo Figlio, e sigillato in sette stazioni. Che sono: la rivelazione di Simeone, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù, l’incontro con Gesù sulla via del Calvario, la presenza sotto la croce del Figlio, l'accoglienza di Gesù deposto dalla croce, la sepoltura di Cristo. La comunità si incontrerà, quindi, vicino alla cappella di San Antonio per poi procedere, con una fiaccolata di inaugurazione della Via Matris, verso il duomo dove si terrà la celebrazione eucaristica. Chiuderà la serata la testimonianza di Claudia Koll sul suo personale incontro con Gesù e la riscoperta della fede. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Visita alle bellezze di Sant’Arcangelo per i ragazzi del progetto Eni scuola 2008
Italia-Australia, studenti a confronto SANT’ARCANGELO - Ultime tappe per il gruppo di ragazzi australiani che la scorsa domenica sono giunti in Italia per ricevere il premio internazionale organizzato nell’ambito dell'iniziativa Eni Scuola 2008. La giornata ha preso il via nelle prime ore del mattino con il trasferimento da Calvello a Sant’Arcangelo per incontrare la terza media, anch’essa premiata nell’ambito del concorso. Uno scambio culturale che si è avviato intorno alle undici, quando i ragazzi hanno avuto modo di conoscersi e, andando al di là delle difficoltà linguistiche tamponate dalla presenza di un’inter-
prete, hanno avuto modo di socializzare. Come ogni buon padrone di casa, la comunità santarcangiolese ha condotto i propri ospiti presso il convento di Santa Maria d’Orsoleo per illustrare le bellezze del comune, esaltate anche dalla concomitante presenza di un convegno sulle risorse enogastronomiche della zona. Un percorso che, favorito dalla splendida giornata di sole e dalle temperature primaverili, ha permesso ai piccoli ospiti di godere delle bellezze interne ma altresì dell’incantevole panorama, dove i calanchi si fondono in lontananza con piccole aree verdi, che Or-
soleo sa regalare ai suoi visitatori. Le prime fatiche della mattinata hanno, ben presto, lasciato spazio al pranzo e alle iniziative pomeridiane, tenutosi pressi il centro Polivalente di San Brancato. Al messaggio di benvenuto del primo cittadino Domenico Esposito che ha sottolineato l’importanza di iniziative, quale quella proposta da Eni scuola, perché capaci di allargare gli orizzonti della scuola e favorire il confronto, ha fatto seguito quello della scuola media di Sant’Arcangelo che, con grande soddisfazione, ha ripercorso le tappe del proget-
Il monastero di Santa Maria d’Orsoleo di Sant’Arcangelo
to e ha espresso immensa felicità per la presenza di una scuola australiana, testimonianza che il mondo è forse più piccolo di quanto si possa pensare. A chiudere la giornata l’esecuzione di brani musicali con stru-
menti tipici e danze tradizionali, capaci di esprimere il passato, il presente ed il futuro del paese lucano e della Basilicata, mediante l’arte. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Matera 24
Lunedì 27 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Nel ‘59 fece un’inchiesta sull’istruzione media dei materani, oggi è la spalla forte del rione Villa Longo
Don Nicola, libro aperto sulla città Da stampatore di ostie a parroco per cinquant’anni «SECONDO i comunisti ero il prete più democristiano, per i democristiani ero il più comunista». Le parole di don Nicola Colagrande esprimono tutta la combattività che da sempre contraddistingue il parroco della chiesa di San Paolo, nel rione Villa Longo. Il 10 agosto scorso don Nicola ha festeggiato i cinquant'anni di sacerdozio: mezzo secolo di impegno, rigorosamente in prima linea. La vocazione di don Nicola, nato il 9 giugno 1934 a Grottole, ha radici lontane. La sua famiglia era delegata a stampare le ostie e lui, a soli tre anni, controllava se andavano bene: «Prendevo l'ostia e, se era troppo grande, la facevo stampare di nuovo», afferma. Don Nicola ha preso messa a Grottole dopo settant'anni dall'ultimo parroco, mentre nella città dei Sassi è giunto nel 1959 e, prima di approdare nel rione Villa Longo, ha trascorso due anni nel quartiere di Serra Venerdì. «Anni di gavetta», sottolinea, in cui proprio in quello che è stato uno dei primi quartieri nati in seguito allo sfollamento degli antichi rioni, ha realizzato un'inchiesta dalla quale si evidenziava che il livello medio
Comunione e liberazione ha avviato l’anno sociale
La chiesa di Villa Longo e don Nicola Colagrande
dei residenti era la seconda elementare. Un'inchiesta dalla quale trasudavano, anche, miseria morale, fisica ed economica, tanto da essere strumentalizzata contro il giovane parroco. Nel 1961, don Nicola giunge a Villa Longo: «La chiesa era nella vecchia Villa, in uno spazio di sessanta metri quadri». Il 28 ottobre 1972 è stata inaugurata la chiesa di San Paolo in via Bramante (proprio ieri, si sono concluse le celebrazioni per l'Anno Paolino, in occasione della consacrazione della chiesa parrocchiale a San Paolo). Ben presto, grazie al
carisma di don Nicola, la parrocchia di quello che è un quartiere giovane e dinamico diventa frequentatissima. «Adesso il rione è invecchiato, i giovani sono sempre meno. Si celebrano più funerali che battesimi», afferma. Un'attività intensa, contrassegnata anche da momenti difficili: «Quello che mi ha fatto soffrire di più sono le battaglie perse». Intende, don Nicola, il sogno infranto del vecchio Centro sociale del quartiere da adibire a centro di assistenza per gli anziani. Gli fu negata dalla Regione l'auto-
rizzazione ad aprirlo, nonostante avesse ottenuto la struttura in comodato d'uso per venti anni. «Ogni volta che passo da quelle parti, volgo lo sguardo e ho l'impressione che quell'edificio mi venga addosso», aggiunge con amarezza. Ma don Nicola non si è lasciato scoraggiare. Con la sua umanità, la cultura vastissima (tra le sue iniziative, anche un periodico dal titolo “Periferia”) e l'ironia pungente continua ad essere un punto di riferimento per i parrocchiani. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Il sindaco Buccico ha annunciato di voler riportare il comando in via Moro
Tommaselli vigile modello Sede della polizia municipale dedicata allo storico collega E' STATA la giornata della il sindaco Nicola Buccicocittà, e del comandante dei l'artista, oltre che il funziovigili urbani Nicola Tom- nario irreprensibile; in maselli, alla cui memoria, vent'anni di servizio reso l'Amministrazione, dando alla città ha sempre moseguito ad un decisione strato un rispetto grandiscondivisa anche con la pas- simo per la funzione che è sata giunta, ha intitolato il stato chiamato a svolgere, Comando di Polizia Muni- e -ha proseguito- per la dicipale. La gente è accorsa visa che ha sempre indossato». La cenumerosa, a rimonia ha testimonianvisto la preza di un apsenza anche puntamento dei passati che in molti amministrahanno consitori della citderato anche tà, al fianco il loro. «E' dei familiari stata una fidel celebrato gura di grancomandante de rilievo e cittadino; la prestigio -ha famiglia commentato Tommaselli, Franco Pepe, tuttavia, ha attuale coorigine romandante mane, e si è della Polizia municipale- Un momento della cerimonia quindi radicata sul terche mi onoro ritorio matedi aver conosciuto; per ben due anni ab- rano solo in tempi recenti, biamo lavorato insieme, integrandovisi, però, in avendo io avuto la fortuna maniera completa, secone il piacere di conoscere da do quanto hanno ricordato un punto di vista professio- gli stessi fratelli del conale, ma soprattutto uma- mandante Nicola, che hanno». Ed è stato proprio al- no quindi vissuto la giorl'aspetto più squisitamente nata di ieri come un onore personale che il primo cit- conferito all'intera famitadino, nell'intervento a ri- glia. «Si è trattato -ha ricordacordo di Nicola Tommaselli, ha voluto far riferimen- to Buccico, spiegando la to: «Ricordo -ha dichiarato decisione di intitolare a
Tommaselli il comando dei vigili- di una decisione che ha visto convergere le posizioni di due amministrazioni anche di differenti posizione politica; ciò -ha evidenziato- a conferma di quanto Nicola fosse stimato e rispettato». Poi lo sguardo è andato al futuro, alle decisioni prossime, come quando il sindaco ha preannunciato che i vigili
torneranno in via Moro, «per rimarcare -ha evidenziato- un rapporto che deve essere ricorrente con il Comune»; o, invece, nelle parole del comandante Pepe, che ha guardato con ottimismo e fiducia ai nuovi compiti che attendone i vigili, divenuti polizia locale, e destinatari di nuove funzioni. Enzo Scalcione
COMUNIONE e Liberazione di Matera ha celebrato ieri l'inizio delle attività sociali, di tutta la comunità regionale, presso l'Auditorium “Raffaele Gervasio” del Conservatorio, con il patrocino del Comune di Matera. Sono intervenuti alla manifestazione la professoressa Giusi Santagada, responsabile regionale di Cl e l'ingegnere Antonio Romano del Consiglio nazionale del Movimento. A conclusione è stata celebrata la santa Messa nella chiesa di San Francesco d'Assisi. “All'origine dell'avvenimento cristiano: fatti che stupiscono, fatti da guardare”, questo il titolo dell'incontro, sull'onda della frase: «Il fare stanca, invece il guardare ti commuove e ti muove senza sosta» di Rose Busingye, operatrice umanitaria impegnata tra i malati di Aids dell'Uganda. Cl, fondata da monsignor Luigi Giussani, è un movimento ecclesiale diffuso in ogni Continente e nata in Basilicata da oltre trent'anni. “La Compagnie delle Opere” e “Il Banco alimentare” sono braccia operative. «Da cinque anni celebriamo pubblicamente l'inizio delle nostre attività, per interloquire con quanti sono disponibili a un'apertura sociale ispirata all'amore per gli altri. -afferma Santagata- Il cammino interiore spirituale diventa un percorso condiviso dalla comunità per sentirci solidali in una realtà complessa». «Sono a Matera perché invitato dagli amici di questa comunità. -ha spiegato Romano- La realtà viene interpretata alla luce della fede e della carità. L'esperienza personale diventa novità per tutti e stimolo per nuove acquisizioni interiori». «Il Movimento in Basilicata è nato nel 1973 con l'ordinazione sacerdotale di don Tommaso Latroni-
co, defunto prematuramente nel 1992. -interviene Gabriella Coniglio- A Matera si è formalizzato il gruppo nel 1976, quando don Tommaso è divenuto docente di religione presso il liceo classico “Duni” di Matera. I suoi alunni sono diventati ciellini insieme ad alcuni studenti dell'Istituto Tecnico Industriale “Pentasuglia”. È un Movimento di oltre duemila simpatizzanti in Basilicata». «La Compagnie delle Opere nasce, nel 1985 a Milano, in seno a Comunione e Liberazione, ma assume un aspetto particolare. -ha sottolineato Assunta Gallotta È un'associazione nazionale d'imprese no profit e profit ed associa oltre quaranta mila aziende in tutta Italia, con quarantuno sedi in Italia e ventitre in tutto il mondo. Non è un sindacato, ma una rete d'imprenditori e si possono associare anche i singoli per usufruire dei servizi. I cardini sono sussidarietà e solidarietà per costruire uno spirito nuovo d'impresa. Una sede regionale è dislocata a Matera, in via Mario Pagano 5, e un'altra al rione Gallitello a Potenza. Nella nostra regione abbiamo già cento imprese associate ed altre venti in via di formazione». «Il Banco Alimentare onlus è una fondazione nazionale con l'obiettivo di recuperare gli sprechi alimentari, soprattutto nella grande distribuzione, per destinarli ad enti di beneficenza intermediari degli indigenti. -chiarisce Francesco Di Lecce- Lavora tutto l'anno ed in particolare l'ultimo sabato di novembre, quest'anno cade il giorno 29 e ci sarà una colletta dei prodotti alimentari, a lunga conservazione, in tutti i supermercati d'Italia. Il magazzino per la Puglia e Basilicata si trova a Taranto». Nunzio Longo matera@luedi.it
SPUNTI
La politica deve investire seriamente sul turismo di MICHELE OLIVIERI* A proposito di opinioni diverse sul turismo, tra Acito e Folino, da ex assessore al Turismo della Provincia di Matera, anch'io vorrei esprimere la mia. In riferimento all'attuale condizione del turismo in Basilicata, la prima vera causa che da sempre ha mantenuto il settore turistico in un ruolo marginale è che la politica non ha mai investito in tale ambito [...]; evidentemente la classe politica non ha mai creduto che ciò desse in cambio consensi elettorali. Al mio insediamento, anno 2004, nei capitoli di bilancio del settore turistico era presente la modica cifra di circa 5.000 euro. Signori miei, quale promozione si può dare al territorio con una cifra così
irrisoria? (comunque con il mio impegno riuscii a rimpinguare quei capitoli di circa 3 milioni di euro attraverso bandi europei, ma solo grazie ad un impegno personale e non ad una strategia politica di gruppo). Altro errore è quello di muoversi isolatamente a tutti i livelli. La vera strategia, invece, è quella di creare sinergie con macroterritori (regioni), ma per un gap culturale non si riesce a guardare oltre la punta del proprio naso, tralasciando i veri obbiettivi che si possono aprire a grandi orizzonti. Poi il quasi inesistente rapporto tra pubblico e privato, che deve essere il vero volano per dare linfa al territorio per accogliere al meglio l'ospite di turno. [...] Quindi parliamo di un settore fragile e sono d'accordo
con l'assessore Folino, quando dice che l'attuale recessione economica penalizzerà maggiormente il comparto turistico. Guardando anche a livello nazionale non c'è da stare allegri, da anni governi di diverse ideologie non sono stati capaci a porre le basi per un vero rilancio di quello che rappresentava la nazione italiana quale museo a cielo aperto per i suoi beni storici, culturali e artistici. L'invito agli attuali amministratori è quello di crederci sul serio perché ci sono tutte le potenzialità per far emergere un settore che porti occupazione e crescita economica a un territorio spesso dimenticato, ricco di peculiarità turistiche e ambientali. *Coordinatore regionale Aics Settore Turismo
Matera
ilQuotidiano
•Lunedì 27 ottobre 2008
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TRASPORTI
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LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.
POST - IT
Per il tuo compleanno, da parte del tuo amato Michelangelo, da Carmen e dai tuoi tesori Martina e Michele. Un augurio speciale anche dagli amici della redazione del Quotidiano della Basilicata. Ad maiora semper!!!
Proroga della mostra ceramica artistica PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola” la mostra “Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d’arte prodotte nella prima metà del ‘900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera, con l’intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora nota. La mostra, promossa dall’Unitep, sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 ottobre il lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.
Vademecum turistico di Matera CONTENUTI e obiettivi del “Vademecum turistico Matera’’, realizzato dalla Camera di commercio di Matera, saranno illustrati domani, alle 9.45, nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sala giunte dell’Ente. Interverrà il presidente Domenico Bronzino. La pubblicazione, in lingua italiana e inglese, rappresenta una utile e dettagliata guida su come muoversi nella “Città dei Sassi’’ tra itinerari, musei, strutture ricettive, luoghi di intrattenimento, artigianato artistico e gastronomia, numeri utili e servizio guide autorizzate. L’iniziativa rientra tra le attività dell’ente camerale per promuovere la città di Matera e le sue numerose offerte turistiche attraverso le attività principali della città.
PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra
Orienteering nella biblioteca “Stigliani” LA BIBLIOTECA provinciale “Stigliani” di Matera, su proposta dell’Associazione italiana Biblioteche di Basilicata e la F.I.S.O. Basilicata, partecipa alla terza edizione di “Ottobre piovono libri: I luoghi della lettura” promossa dal Mibac e dal Centro per il libro con una iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole medie dal titolo “Orienteering in Biblioteca” che si svolgerà oggi in biblioteca. La biblioteca diventa in questa giornata uno spazio estremamente vissuto: dalla legatoria ai depositi pieni di libri ed ancora i cunicoli dei piani ammezzati compresi nel corpo di fabbrica del settecentesco Palazzo dell'Annunziata.
CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Mamma mia 19,30-21,45
• KENNEDY • Matera 0835-310016 Mamma mia 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Wall E 17,30-19,30-21,30
CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30
•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Sfida senza regole 21
• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 L’uomo che ama 18 - 19,45- 21,30
CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre
0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO 0835/336540 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO
emergenza sanitaria
118
0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309
UTILITA’
IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”
Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253
IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.
PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294
BIBLIOTECHE E MUSEI
TELEFONI
• COMUNALE • Matera 0835-334116 Wall E 17,30-19,30-21,30
0835/332133 LE BOTTEGHE
TRATTORIA DEL CORSO
SI svolgerà oggi, alle ore 18, presso la Mediateca provinciale, in piazza Vittorio Veneto a Matera, la conferenza di presentazione dei primi risultati del corso “Ict - Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione”, promosso a Maputo dall'associazione “Basilicata Mozambico onlus - Padre Prosperino Gallipoli”, con un contributo complessivo di 90.000 euro. “A Mundzuku Ka Hina”, che significa “Il nostro domani”, è il nome scelto dagli allievi per il laboratorio di fotografia e video attivato nell'ambito del corso, diretto da Roberto Galante.
PRESENTAZIONE alla stampa oggi, alle 10.30 presso la sede dell'Ente Parco della Murgia Materana - via Sette Dolori, 10 a Matera dell’iniziativa “In Vino Veritas 2008” che si svolgerà sabato 1 novembre nell’Abbazia e tra i vicoli di Montescaglioso. In Vino Veritas 2008 (grande festa del vino di Basilicata per un itinerario tra storia, degustazioni, laboratori e spettacoli) è anche laboratorio di degustazione, mostre sui fondi di botti, e una campaga sul sociale contro l'abuso di alcol.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
LUCANERIE
SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005
0835-262260 0835-336882 0835-331314
Tecnologie in Mozambico
“In vino veritas”, presentazione oggi
SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
RISTORANTI
PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA TERESA Via Nazional 120 0835385632
CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50
NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI
SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA
0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062
800566600 800096496 0835-333803 182
BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Matera e provincia
Lunedì 27 ottobre 2008
Policoro La combattiva segretaria rappresenterà la regione al congresso nazionale
Tarsia confermata a “Cittadinanzattiva” POLICORO - Maria Antonietta Tarsia è stata riconfermata segretario regionale di “Cittadinanzattiva”. A sancirlo l'assemblea del movimento civico, tenutasi ieri in via Federico Fellini, nei locali della Commissione invalidi dell'Asl 5. Sarà lei, insieme ad altre 22 persone, a rappresentare la Basilicata al congresso nazionale che si terrà dal 3 al 6 dicembre prossimi. Punto di forza della sua relazione di fine mandato, dopo quattro anni intensi di lavoro, sono: «Il rapporto, primo in Italia, sulle condizioni delle case alloggio in Basilicata -ci ha spiegato- la lotta agli sprechi negli ospedali e la richiesta prima dell'abolizione dell'I-
ci sulla prima casa, di sgravi per le famiglie più indigenti, nonchè l'istituzione del Pit (centro servizi su problematiche sociali in generale). Poi ancora, il patto di concertazione regionale sulla riforma del sistema sanitario e abbiamo chiesto la nascita dell'audit civico regionale sui progetti sanitari e la conformità degli stessi alla legge 626/96 sulla sicurezza; l'osservatorio sui problemi degli anziani, ecc.». Sono più di quattro le pagine conclusive del suo lavoro su tematiche sociali e civili del tessuto sociale lucano, e in prospettiva del congresso nazionale di Cittadinanzattiva, la Tarsia proporrà emendamenti allo statuto nazionale dell'asso-
ciazione che rappresenta, insieme ad altre 1.700 persone in Lucania, per renderla ancora più aperta alla società civile. A testimoniare l'ottimo lavoro svolto c'era anche Antonio Gaudioso, vice segretario generale: «La sede regionale di Policoro di Cittadinanzattiva è tra le più attive d'Italia in rapporto abitanti/soci, e mi congratulo con tutti per l'impegno e la passione che tanta gente ci mette nell'affrontare e a volte nel protestare su temi di stretta attualità che toccano da vicino la quotidianeità del cittadino». Poi ci ha anticipato qualche tema oggetto del congresso nazionale: «Sicuramente la scuola oggi è al centro di numerose proteste; il basso numero
di asili nido presenti in Italia; la lotta agli sprechi in tutte le Amministrazioni pubbliche e a tal proposito chiediamo che in ogni nucleo di valutazione interno degli enti pubblici ci sia un rappresentante esterno che possa contrastare la loro autoreferenzialità; la deduzione fiscale degli affitti e la reintroduzione del tempo pieno nella scuola. E poi vorremmo dire la nostra anche sul disegno di legge sul federalismo che noi con condividiamo non perché siamo contrari per partito preso, ma perché noi riteniamo che così come è stato concepito crei cittadini di seria A e cittadini di serie B senza affrontare i veri nodi cruciali della nostra società, che sono il migliora-
L’assemblea di Cittadinanzattiva a Policoro
mento dei servizi e la lotta alle rendite di posizione che nessuno vuole combattere. Tutti ne parlano e nessuno le affronta. Così si rischia di trasformare ogni regione in uno Stato». E in
uno slogan racchiude il pensiero di Cittadinanzattiva: “Un'Italia con più servizi e meno assistenza parassitaria”. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Riconoscimento della Fit nazionale per passione e dedizione al lavoro dal lontano 1948
Sessant’anni con le bionde Premiato con la “T” d’oro il tabaccaio Gerardo Potenza MATERA - Una strada percorsa con dedizione, fatica, costanza, cavalcando due guerre, imparando a riconoscere tutte le cicliche criticità di 60 anni di carriera; un cammino a riflettori spenti, come tante vite comuni, ma non per questo senza importanza, ha finalmente conosciuto, ieri mattina, i gradini del podio e un po' di meritata ribalta. Stiamo parlando di Gerardo Potenza, tabaccaio di Grassano, che ha ricevuto ieri la “T” d’onore per il servizio espletato dal 1948, dopo aver raccolto l’eredità dei suoi genitori che aprirono la rivendita a Grassano nel lontano 1 agosto 1915. Il riconoscimento gli è stato consegnato dalla Fit (Federazione italiana tabaccai), nell'ambito di un incontro, con tutti gli esercenti del settore, nella bella cornice del Garden Inn Hotel a Venusio di Matera. Evidente soddisfazione sul viso dell'ottantasettenne commerciante grassanese, che ha saputo celare bene anche un pizzico di commozione. Grazie a lui, un tuffo nel passato, da quando, ancora bambino, leggeva, per il padre non vedente, i giornali che raccontavano la guerra, ad oggi, alle prese con moderne attrezzature che tra-
La consegna del premio a Gerardo Potenza (foto Videouno)
sformano i centri tabacchi in realtà polifunzionali. Sono lontani i tempi del “Sali e tabacchi”, sono, ormai, solo bei nomi da ricordare alcune marche di sigarette come “Popolari”, “Indigeni”, “Maresca”, “Africa orientali Italiane” quest'ultime, legate alle ambizioni italiane imperialiste della seconda guerra mondiale. Ci accende gli occhi di stupore sapere del periodo delle sigarette vendute sfuse. Sempre durante il periodo bellico ai tabacchi fu concessa la vendita di generi alimentari, ritirata a fine conflitto, nel 1946 la comparsa del più popolare dei
giochi italiani, il Totocalcio, a cui seguì il Lotto e La Sisal, un periodo, in cui, conferma Potenza, si passava da una dimensione di luogo commerciale a una d'intrattenimento, alla stregua dei bar, imponendo trasformazioni anche nelle modalità di gestione. Il tabaccaio più conosciuto di Basilicata, sensibile alla non diffusione del fumo tra i giovani, ci confessa che evita di vendere, ai più piccoli di età, cartine per sigarette, che facilmente possono essere utilizzate per sostanze vietate, oltre che essere un pedissequo ottemperante della
legge che vieta la vendita di sigarette ai minori di 16 anni di età. Proprio quest'ultimo punto è stato sviscerato, dal presidente dell'associazione di categoria Fit, Giovanni Risso, nel prosieguo del meeting, ponendolo come deterrente, se sarà applicato con professionalità, per la conferma dell'esclusività di vendita tabacchi, per il comparto. E' stato sottolineato il risultato raggiunto al cospetto dell'istituzione Stato dello stanziamento di una somma di denaro a tutela della sicurezza dei rivenditori che, specie nel caso di persone anziane, come Potenza, sono soggette, ogni giorno, a pericoli di natura sociale. Ed infine la polifunzionalità a cui accennava il nostro conterraneo che trasforma ancora una volta il tabacchino, questa volta, in un centro servizi, in quanto, è possibile, da qualche mese, pagare le nostre periodiche “bollette”. La Federazione ha assicurato che con il nuovo terminale, da un po' sul mercato, sarà possibile regolare i pagamenti anche con il Pos evitando la presenza in cassa di eccessiva liquidità sempre nell'ottica di una maggiore sicurezza. Francesco Giusto provinciamt@luedi.it
Montalbano Fine settimana intenso per i ragazzi dell’istituto Pitagora contro il ministro Gelmini
Scuole gemelle nel segno della protesta MONTALBANO JONICO - Mai tanta costanza anche tra i giovani studenti dell'Istituto superiore polivalente “Pitagora” di Montalbano Jonico che, da ormai oltre una settimana stanno disertando le attività didattiche per partecipare ad altre manifestazioni studentesche organizzate da Istituti dei comuni limitrofi e, in ogni caso, per protestare contro la riforma che si vuole introdurre nella scuola a cura del Ministro Mariastella Gelmini. In piazza gli studenti di Montalbano che si sono uniti venerdì con i compagni di Marconia e, ancora sabato con quelli di Tursi. Una astensione prolungata dalle attività didattiche allo scopo di creare un disagio, ma a chi, c'è da chiedersi. Tra i tanti ragazzi che affollano le vie principali del paese a Montalbano Jonico, si è cercato di capire quale sia il fine della protesta e soprattutto se non è solo l'ultima occasione per saltare le lezioni. «No, non è assolutamente questo -ha sottolineato Mariangela- e ci spiace che qualcuno possa anche solo pensarlo. Non siamo adulti, ma non ci manca la consapevolezza di quanto sta accadendo
ad opera di persone che vogliono governare il nostro paese e che di certo non abbiamo scelto noi. Stanno distruggendo una delle istituzioni più importanti quale è la scuola pubblica e ciò che è peggio lo fanno ipotecando il nostro futuro e quello dei giovani che verranno nei prossimi anni. Sappiamo perché protestiamo, è una disforma una negazione cioè di ogni buona evoluzione che la scuola possa creare. E' un tornare indietro in un tempo che non è più al passo con i tempi moderni. Probabilmente -ha sottolineato Mariangela- questa scuola sognata dalla Gelmini andava bene ai tempi di mia nonna, neanche dei miei genitori che comunque sono giovani e si sono diplomati solo nel 1983, la Gelmini deve svegliarsi da un brutto incubo, è fuori dal tempo vive un'altra epoca, superata ormai da un pezzo. Mi chiedo perché non vengono interpellati gli studenti. Anche il confronto che ha avuto giorni fa con una delegazione di studenti è servito soltanto ad alzare il muro. Sarebbe bello vedere accanto a noi anche gli adulti». Anna Carone
Adiconsum sul caso depurazione
«AL deve restituire il canone ingiusto» L'ADICONSUM di Basilicata ha inviato al presidente dell'Acquedotto Lucano l'inibizione a fatturare costi di depurazione non dovuti. La decisione è scaturita da una recente sentenza della Corte costituzionale, che stabilisce l’inapplicabilità del canone laddove non esista un servizio di depurazione effettivamente erogato. Così, nei giorni scorsi, l’associazione per la tutela dei consumatori ha predisposto un fac simile di modello per richiedere alla società il rimborso dei canoni di depurazione non dovuti. Per ulteriori informazioni i consumatori possono rivolgersi presso la sede dell'Adiconsum Regionale, sita in Via Don Minzoni, 10 a Matera, o inviare un e-mail al seguente indirizzo: adibasilicata@tiscali.it. Nella lettera, l’Adiconsum Basilicata, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e della Carta dei Servizi dell'Acquedotto Lucano, articolo quinto, punto 4 - Organi di tutela esterni, considera che: «La Corte costituzionale con la sentenza numero 335 pubblicata in data 10 ottobre 2008 ha di fatto dichiarato l'incostituzionalità delle norme di legge che prevedevano l'obbligo degli utenti dei servizio idrico di pagare i canoni di depurazione in assenza del servizio di depurazione delle acque o che siano temporaneamente inattivi e che con effetto retroattivo la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione non è dovuta dagli utenti nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inatti»i. Per tutte queste ragioni, l’Adiconsum chiede all'Acquedotto Lucano Spa «di invalidare le fatture emesse che riportano la tariffa di depurazione invia-
Angelo Festa
te ai cittadini residenti nei Comuni che non usufruiscono di quel servizio, e di procedere alla restituzione dei relativi importi percepiti». Nei giorni scorsi, l'Adiconsum Cisl di Basilicata aveva espresso soddisfazione per la decisione assunta dalla Corte Costituzionale, nella quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcune parti della “Legge Galli”, che impone il pagamento del contributo per il depuratore, anche se l'utente ne era sprovvisto. Più volte l'Adiconsum Cisl di Basilicata era intervenuta nei Comuni della Basilicata, laddove non vi sono impianti per la gestione delle acque reflue, per contestare all'Acquedotto Lucano i costi riportati in fattura della depurazione delle acque. La tesi sempre sostenuta sulla stampa, attraverso i mass media e negli incontri con i cittadini, sia dal segretario, Angelo Festa, che dall'avvocato Giuseppe Tedesco, responsabile del Centro Giuridico dell'associazione, è che gli utenti devono pagare un servizio, solo se ne usufruiscono. La sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima, da da parte dei Comuni o degli enti acquedottistici, la richiesta di pagamento.
Sport Lunedì 27 ottobre 2008
27
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
I biancazzurri in condominio con l’Udinese e l’Inter. Reja smorza, ma pensa alla Champions
Cuore Napoli, partenopei primi I campani vincono in casa della Lazio e agguantano la vetta CANTANO nel lato destro della tribuna Monte Mario a fine gara i tifosi del Napoli (almeno 500, in barba ai divieti di trasferta) e ne hanno ben diritto. La loro squadra sbanca l’Olimpico laziale, anche se grazie all’autorete di Siviglia nella ripresa, e con 17 punti è in testa alla classifica insieme a Inter e Udinese. L’Inter, in un colpo solo, ritrova al proprio fianco il Napoli e i bianconeri, che infieriscono sull'altra squadra della capitale. La Roma non aveva mai avuto così pochi punti da quando è stata istituita l’assegnazione dei tre punti a vittoria. Vola l’Udinese, dunque, e vola anche il Napoli, che ridimensiona una Lazio tornata ormai da tempo con i piedi per terra dopo gli exploit iniziali. Zarate si è inceppato, Rocchi si è fermato di nuovo e Pandev procede a fari spenti. I risultati sono davanti agli occhi di tutti. Sorride l’allenatore del Napoli Edy Reja, dall’alto del primo posto. «Nessuno immaginava una classifica di questo genere, giocando cinque gare fuori e affrontando Roma e Juventus. Questa squadra ha sorpreso anche me. La Lazio nel primo tempo ha giocato ritmi altissimi, poi è calata e ne abbiamo approfittato» ha detto il tecnico friuliano. Reja elogia Lavezzi, «quest’anno è maturo e ha un rendimento costante e soprattutto fa gol» e parla degli obiettivi del Napoli: «L'anno scorso abbiamo fatto molto bene con le grandi e male con le piccole. Dovremmo migliorare in questo e potremmo dire la nostra anche in Champions». Il tecnico del Napoli, infine, si dice d’accordo con il suo presidente De Laurentis che la scorsa settimana ha dichiarato che dopo Calciopoli è cambiato qualcosa: «Adesso sono sereno, non guardo prima chi è l’arbitro
La partita
Decide l’autogol di Siviglia nella ripresa LAZIO NAPOLI
0 1
LAZIO (4-3-1-2): Carrizo 6, Lichtsteiner 6 (42' st De Silvestri sv), Siviglia 6, Rozehnal 5.5, Radu 6, Brocchi 5.5 (35' st S. Inzaghi sv), Ledesma 6, Manfredini 5.5 (17' st Foggia 5.5), Mauri 5.5, Pandev 6, Zarate 5. (86 Muslera, 87 Diakite, 3 Kolarov, 6 Dabo). All.: D. Rossi 6. NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6.5 (21' st Navarro 6), Santacroce 6.5, Rinaudo 6, Aronica 6.5, Maggio 5.5, Blasi 6.5, Gargano 6, Hamsik 5.5, Mannini 6 (20' st Contini 6), Denis 5.5 (35' st Zalayeta sv), Lavezzi 6.5. (2 Grava, 4 Montervino, 5 Pazienza, 12 Pià). All.: Reja 6.5. ARBITRO: Banti di Livorno 6. MARCATORE: 16'st Siviglia (aut.) NOTE: Spettatori: 27.000. Ammoniti: Blasi, Mauri, Lichtsteiner e Rozenhal per gioco falloso; Foggia per proteste. Angoli: 4-3 per il Napoli. Recupero: 1' e 5'.
L'esultanza di Lavezzi dopo il gol del vantaggio partenopeo contro la Lazio
della nostra partita, lo scopro la domenica in campo». L’impresa del Napoli esalta tifosi, tecnico e giocatori, ma anche il presidentissimo. Aurelio De Laurentiis è orgoglioso del suo Napoli che dopo il successo contro la Juve gli ha regalato la gioia di vincere all’Olimpico: «Lo spirito di gruppo che dall’inizio abbiamo se-
Calcio LEGA PRO
Due buoni pareggi per Potenza e Melfi da pagina 30 a pagina 44
minato è stato raccolto – spiega dopo la vittoria – Questa è la cosa che mi fa più piacere al di là delle classifiche. Marino mi ha insegnato che si pensa partita dopo partita, e già la nostra attenzione deve essere rivolta alla Reggina che ha vinto e che verrà carica. Premio scudetto? Se si vince, i premi ci stanno, men-
tre non ci stanno quando si devono dare i premi per vincere le partite nel corso del campionato. Andiamo calmi, cerchiamo di essere tutti quanti concreti e pensiamo che anche a Napoli si può lavorare bene. Ai napoletani dico forza e coraggio». Insomma la sfida al campionato è lanciata. Il Napoli
Calcio SERIE D
Matera si rialza Francavilla beffato da pagina 45 a pagina 48
è in testa e ha tutta l’intenzione di restarci, magari trovando la forza nell’ album dei ricordi. E corazzate permettendo. Anche perché, un bel balzo lo fa anche il Milan, che vince a Bergamo e ritrova Emerson. Siamo ancora all’inizio, ma l’atmosfera è già calda. E mercoledì il turno infrasettimanale.
ROMA - Dopo il successo sulla Juve il Napoli supera anche l’esame di maturità all’Olimpico contro la Lazio. Decide un’autorete di Siviglia al 61’, dopo che nel primo tempo Lavezzi e Zarate erano andati vicini al gol e Gargano aveva colpito la traversa. Nella ripresa il gol: gran giocata di Lavezzi sulla sinistra e cross deviato da Siviglia. Sterile la reazione della Lazio e il Napoli che ringrazia
Basket A DILETTANTI
Bawer, sussulto d’impeto Levoni con il cuore da pagina 57 a pagina 61
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Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Milan
0-1
Cagliari-Chievo
2-0
Inter-Genoa
0-0
Juventus-Torino
1-0
Lazio-Napoli
0-1
35’ st Kakà
30’ pt Acquafresca, 9’ st Fini
3’ st Amauri
16’ st Siviglia (L, aut.)
Palermo-Fiorentina
14’ st e 47’ st Corradi (rig.)
Sampdoria-Bologna 18’ st Delvecchio, 29’ st Bellucci
UDINESE INTER NAPOLI MILAN FIORENTINA CATANIA LAZIO GENOA ATALANTA JUVENTUS PALERMO SIENA LECCE SAMPDORIA CAGLIARI ROMA BOLOGNA CHIEVO TORINO REGGINA
1-3 2-0
2-0
Siena-Catania
1-1
Udinese-Roma
3-1
30’ st Calaiò (S), 35’ st Mascara (C, rig)
10’ pt Di Natale (U), 22’ pt Floro Flores (U) 6’ st Di Natale (U), 29’ st Totti (R, rig.)
Prossimo turno
giornata
Marcatori
19’ pt Gilardino (F), 41’ pt e 17’ st Mutu (F) 5’ st Simplicio (P)
Reggina-Lecce
8ª
9ª giornata 29/10/2008 ore 20,30
Bologna-Juventus Catania-Udinese Chievo-Lazio Fiorentina-Inter Genoa-Cagliari Lecce-Palermo Milan-Siena Napoli-Reggina Roma-Sampdoria Torino-Atalanta
17 17 17 16 16 15 13 13 13 12 12 9 9 7 7 7 6 6 5 5
8
5
2
1 15 6
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0 10 3
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8 +1
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9
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-1
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3 15 11 4
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4
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3 10 7
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0
0
9
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0
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3
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4
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8
4
1
3
8
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1
6
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1
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4
2
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1
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4
1
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1
3
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1
-4
8
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0
4 11 13 4
3
0
1
7
5
4
1
0
3
4
8
-2 -4
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0
0
4
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-7 -11
9
5
6
-1
-7
6 RETI: Gilardino (Fiorentina); Zarate (2 rig) (Lazio) 5 RETI: Milito (1) (Genoa); Ibrahimovic (Inter); Amauri (Juventus); Miccoli (1) (Palermo) 4 RETI: Pandev (Lazio), Hamsik (Napoli); Corradi (3) (Reggina); Di Natale (1) (Udinese) 3 RETI: Floccari (Atalanta); Di Vaio (Bologna); Mascara (2), Paolucci (Catania); Ronaldinho (1) (Milan); Quagliarella (Udinese) 2 RETI: Acquafresca (Cagliari); Plasmati (Catania); Marcolini (1) (Chievo); Sculli (Genoa); Caserta, Castillo, Tiribocchi (Lecce); Kakà, Pato (Milan); Denis e Lavezzi (Napoli); Cavani (Palermo); Aquilani, Panucci (Roma); Cassano (1), Delvecchio (Samp); Calaiò (Siena); Amoruso (1), Bianchi (1) (Torino); D’Agostino (1), Floro Flores, Pepe (Udinese) 1 RETE: Doni, Ferreira Pinto, Garics, Guarente, Padoin (Atalanta); Valiani, Volpi (Bologna); Fini, Larrivey (Cagliari); Martinez (Catania); Italiano, Langella (Chievo); Kuzmanovic, Mutu, Pazzini (Fiorentina); Biava, Palladino (Genoa); Adriano (1), Cruz, Maicon, Obinna, Stankovic (Inter); Del Piero, Nedved (Juve); Foggia, Inzaghi, Mauri, Rocchi, Siviglia (Lazio); Giacomazzi (Lecce); Ambrosini, Borriello, Inzaghi, Seedorf, Zambrotta (Milan); Maggio, Zalayeta (Napoli); Bovo, Bresciano (Palermo); Costa (Reggina); De Rossi, J. Baptista, Perrotta, Totti (1), Vucinic (Roma); Bellucci, Franceschini (Samp); Abbruscato, Rosina (1), P. Zanetti (Torino)
L’attaccante nel secondo tempo (14’ e 47’) realizza due penalty che valgono i tre punti
Reggina, la prima è di rigore Gli amaranto si sbloccano in campionato grazie a Corradi REGGINA LECCE
2 0
REGGINA (3-4-2-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Cirillo; Vigiani, Barreto, Carmona, Costa; Cozza (16'st Di Gennaro), Brienza 38'st Tognozzi); Corradi. In panchina: Marino, Alvarez Cosenza, Barillà, Rakic. Allenatore: Orlandi. LECCE (4-3-1-2): Benussi; Polenghi, Stendardo, Fabiano, Esposito (20'st Giuliatto); Giacomazzi, Ardito (28'st Cacia), Ariatti; Caserta; Castillo (1'st Konan), Tiribocchi. In panchina: Rosati, Diamoutene, Munari, Vives. Allenatore: Beretta. MARCATORE: 14' st e 47' st Corradi (rig.) ARBITRO: Russo di Nola ASSISTENTI: Bianchi e Vicinanza NOTE: giornata calda, leggera pioggia nella ripresa, terreno in discrete condizioni, spettatori 11.695 (2.305 i paganti) per un incasso di 13.751,30 euro (esclusa quota abbonati). Ammoniti: Cirillo, Corradi, Ariatti, Tiribocchi, Giuliatto. Angoli: 8 a 4 per la Reggina. Recupero: 1'pt; 4'st. di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Primo brindisi in campionato per la Reggina. A farne le spese, è stato il Lecce che ha tentato di tutto per impedire alla squa-
L'esultanza di Bernardi (foto Sapone)
dra amaranto di conquistare i primi tre punti della stagione, senza riuscirci nonostante l'aiuto dell'arbitro che ha negato almeno due rigori agli amaranto, prima di concedere gli altri due, inevitabili. La Reggina ha offerto uno spettacolo poco decoroso nel primo tempo, probabilmente contratta per la necessità di vincere a tutti i costi. Nella ripresa, invece, ha prevalso la migliore predisposizione della squadra di Orlandi che ha creduto nel risultato pieno. Bravo Corradi a tenere in apprensione la difesa ospite, ma anche freddo e deciso nell'esecuzione dei due tiri dagli undici metri. Il suo rientro è stato estremamente positivo e grazie ai suoi gol, come promesso alla vigilia, la Reggina ha centrato il primo successo in campionato. Sul piano tattico la Reggina ha giocato a trazione anteriore, ma non ha sfruttato al meglio questa sua prerogativa nel primo tempo. Il Lecce, più coperto, si è affidato al contropiede di Caserta, schierato a supporto di Castillo e Tiribocchi, ma senza incidere. La squadra di Beretta si è avvalsa di quattro marcatori per tenere a bada il
tridente amaranto, ma è apparsa troppo fallosa nel secondo tempo, fino a subire la doppietta di Corradi dal dischetto. Con Barreto inizialmente impreciso e Brienza un po' fermo sulle gambe, la Reggina è andata vicina al gol solo in una circostanza. APPROCCIO. Non è stato proprio felice quello della Reggina, vogliosa di spaccare il mondo ma, nei fatti, contratta e inconcludente con tanti errori clamorosi nella costruzione del gioco. Inutili i cori degli ospiti all'indirizzo del Lecce, spronato a giocare in attacco per approfittare del particolare momento. La squadra di Beretta ha preferito rimanere sulle sue e la gara ha vissuto su pochi spunti individuali nel primo tempo, salvo sbloccarsi nella ripresa, con la Reggina che, alla fine, ironia della sorte, avrebbe potuto dilagare. CRONACA. Il primo tiro è di Tiribocchi, al settimo, la palla è alta, dopo lo slalom da sinistra. Replica Costa, in corsa, al quindicesimo, su passaggio di Brienza. E' solo angolo. Sono queste le prime, poche azioni del primo tempo, povero di contenuti. L'av-
vio della gara è privo di grandi emozioni, il pubblico non gradisce. La Reggina non trova varchi nella retroguardia del Lecce, stenta ad arrivare al tiro e spesso subisce anche se il Lecce tira poco. Al grido 'fuori i cogl...' la Reggina si risveglia. Lanzaro sradica la palla dai piedi all'avversario e appoggia su Barreto che lancia Corradi. Torre del centravanti, Cozza in corsa tira ma è angolo. E' il ventottesimo, quella appena descritta, rimane l'unica azione degna di nota del primo tempo. Unico sussulto, un tiro di Carmona allo scadere, finito alto. Nella ripresa la Reggina cambia registro. Un rigore prima concesso e poi negato, per fallo di Fabiano su Vigiani, fa scattare la molla dell'orgoglio al terzo minuto. La Reggina protesta per un altro fallo in area su Corradi, addirittura ammonito, poi rischia su una incursione di Caserta fermato in angolo. Ci vuole, invece, il terzo fallo, ancora su Corradi, di Stendardo per la concessione di un rigore vero. Corradi s'incarica del tiro e fa centro dagli undici metri. Il raddoppio arriva nel secondo minuto di recupero. Di Gennaro serve Carmona, atterrato in area da Giuliatto. Corradi fa il bis dal dischetto. MOVIOLA. Al 3’ del secondo tempo, Vigiani va verso il fondo e Fabiano gli taglia la strada, affossandolo in area. L'arbitro prima concede il rigore, poi si rimangia tutto. Per annullare un penalty, con Russo, basta protestare. I giocatori del Lecce ci riescono in pieno. All'8’ del secondo tempo, Corradi viene accoppato in area da Stendardo. Per le più elementari leggi della fisica è difficile rimanere dritti e in piedi. Anche per il fischietto di Nola è così, ma lui capovolge ogni legge fisica e non trova di meglio che ammonire il centravanti. Per gli altri due falli da rigore, nessun appiglio per sorvolare.
PAGELLE REGGINA PUGGIONI (6,5) - Si è disimpegnato bene, facendosi trovare sempre pronto. Tempista nelle uscite, è apparso ben piazzato nei tiri dalla distanza. LANZARO (6,5) - Solita difesa caparbia la sua, con pochi spazi per gli avversari che gli sono capitati davanti. VALDEZ (6,5) - Bene nello stacco aereo, è apparso sempre pronto nell'anticipo. Si è lasciato sfuggire pochi palloni. CIRILLO (6,5) - Ha lottato dettando legge al centro della difesa, soprattutto quando bisognava stringere i tempi. Non ci sarà a Napoli, perchè da diffidato è stato ammonito VIGIANI (7) - Tra i migliori in campo, se non il migliore, per posizione, temperamento e soprattutto senso pratico nell'affondare i colpi. BARRETO (6,5) - Primo tempo da dimenticare o quasi. Meglio nella ripresa uando la squadra ha sbloccato il risultato, si è ritrovato anche lui. CARMONA (6,5) - Ha catturato tanti palloni davanti alla difesa, facendosi notare anche oltre la metà campo. Si è procurato un bel rigore. COSTA (6,5) - Tanti duelli col suo avversario diretto sulla fascia, con alcune incursioni più insidiose nella ripresa. COZZA (6,5) - Ha sofferto nel primo tempo al pari dei compagni, poi ha contribuito a dare la spinta decisiva per sbloccare lo 0-0. (16'ST DI GENNARO (6,5) - Ha movimentato il gioco offensivo, contribuendo fattivamente al successo della squadra). BRIENZA (6,5) - Primo tempo inguardabile, meglio nel palleggio, negli scambi e negli inserimenti nella seconda frazione. (38'ST TOGNOZZI (6,5) - Poco più di dieci minuti per catturare un paio di palloni importanti e frenare l'impeto del Lecce). CORRADI (7) - Di testa non ha sbagliato un intervento, la torre ha sempre funzionato. Impeccabile nei tiri dal dischetto, ha toccato quota quattro. r. t.
Calci di rigore
di EMANUELE GIACOIA
rumeni del Cluj, partecipanti alla Coppa dei Campioni (“menando” la Roma e bloccando il Chelsea) sono allenati dall'italiano signor Trombetta. Hanno incontrato i francesi del Bordeaux, ultimo in classifica del girone, che aveva detto “coi rumeni suoneremo le nostre trombe” riferendosi al loro fuoriclasse Gourcuff; i rumeni rispondevano, ovviamente, “e noi suoneremo la nostra Trombetta”.
I
Sport 29 Serie A. Dopo la vittoria bomber Corradi è fiducioso: «Possiamo risalire la china» Lunedì 27 ottobre 2008
La miglior difesa è la difesa Orlandi loda il pacchetto arretrato: «Meglio degli altri reparti» di DOMENICO GRILLONE REGGIO CALABRIA - L'importante era vincere e portare a casa il risultato. Per una classifica che cominciava a farsi preoccupante. Nevio Orlandi è consapevole della prestazione non certo brillante dei suoi giocatori, ma nell'analizzare il momento della squadra amaranto ricorda anche il gioco ed il carattere dimostrati dagli amaranto in precedenti incontri, Torino e Milan su tutti, ma senza raccogliere punti. «La vittoria ci consente di guardare avanti con più serenità - dice il mister - i tre punti conquistati sono preziosi oltre che per la classifica anche e soprattutto sul piano psicologico. Tutto questo ci consente di guardare avanti con maggiore fiducia rispetto ai nostri mezzi ed alla voglia di far bene». Difficoltà a sviluppare il gioco verticalmente, l'ansia di fare risultato a tutti i costi, ma infine una vittoria tutto sommata meritata. «Non ci siamo espressi bene sul piano del gioco, certo, ma c'è da dire che abbiamo concesso molto poco agli avversari». Orlandi minimizza anche sul gesto di Cozza il quale al momento della sostituzione, prima di abbandonare il campo, ha gettato in terra la fascia di capitano. «Per me è come un secondo fratello, lo conosco fin quando era ragazzino. E capisco la grande voglia di giocare davanti ai propri tifosi. Ma la volta scorsa, a Firenze, ha giocato per ottanta minuti ed al momento, dopo l'infortunio, è giusto dosare le sue forze». Anche sull'opaca prestazione di Brienza il mister amaranto sdrammatizza. «Sì, la
Il mattatore Corradi tra Fabiano e Giuliatto
sua condizione non è al top, e non lo sarà ancora per qualche partita. Ma non dimentichiamoci che ha saltato per il noto infortunio la fase di preparazione, fondamentale per un giocatore». Chi non ha sbagliato nulla o quasi, è stata la difesa. «Ha fornito una prestazione migliore rispetto agli altri reparti, consentendoci di uscire dal campo imbattuti». Sui rigori, il mister non ha dubbi, c'erano tutti: «Due penalty sacrosanti, ed altri due ci sono stati negati». Di diverso avviso l'allenatore del Lecce, Mario Beretta, il quale anche lui concorda sul fatto che non è stata certo una bella partita, ma non accetta a cuor leggero una sconfitta che secondo lui è assolutamente immeri-
Amaranto e biancoverdi si inverte la rotta segue dalla prima
Lamezia timbrano la loro prima affermazione in campionato nel medesimo giorno, anche se la classifica non consente di lasciarsi andare in festeggiamenti. Entrambe, infatti, e qui continuano i punti di contatto, rimangono in ultima posizione, ma da domenica sera la graduatoria dei rispettivi tornei non è poi così fosca come si presentava alla vigilia. Altre volte, in precedenza, amaranto e biancoverdi avevano giocato meglio rispetto alle gare di ieri. Eppure, vuoi per sfortuna, vuoi per errori arbitrali, vuoi per proprie disattenzioni, il campo non aveva regalato sorrisi. Stavolta, invece, pur non toccando punte di livello eccelso, ma disputando comunque una buona prestazione, la Reggina riesce ad avere ragione del Lecce e la Vigor Lamezia sbanca il campo del Manfredonia. Ci voleva, insomma, una botta di Puglia (e qui proseguiamo con le analogie) per rendere felici le sole due squadre calabresi che ancora non avevano fatto la bocca al successo. A timbrare questa prima affermazione reggina ci ha pensato Bernardo Corradi, con un paio di penalty. E' lui l'uomo più “attenzionato” dalla tifoseria amaran-
to, che si affida ai suoi gol per centrare la salvezza. A sciogliere il ghiaccio in casa lametina ci ha invece pensato Massimo Ciotti, romano di Velletri, tra i più propositivi della Vigor, con una gran voglia addosso di spaccare il mondo dopo il precedente infortunio. La stagione di Reggina e Vigor Lamezia, insomma, ha preso il via da quest'ultima domenica. Diciamo che si è partiti in ritardo, ma finalmente si è riusciti a togliere il piede dal freno e a pigiare l'acceleratore. Sia chiaro, però, che bisogna trovare la giusta continuità, perché la classifica è ancora pessima, anzi, a dire il vero, è la peggiore possibile. Ma dal basso, tuttavia, può cominciare la risalita. Roberto Saverino
tata. «La Reggina ha trovato i rigori che le hanno consentito di ottenere la vittoria. Un risultato che non mi sembra, però, corrispondente a quello che è stato l'andamento della partita». E quasi ad avvalorare il suo pensiero ricorda l'unico tiro in porta della Reggina, quello di Cozza nel primo tempo, un siluro micidiale splendidamente deviato in angolo da Benussi. «Abbiamo preso più rigori che tiri in porta, ma adesso voltiamo pagina e pensiamo a concentrarci sulla gara contro il Palermo». Soddisfatto Puggioni, felice per la prestazione e soprattutto per la sicurezza data all'intero reparto difensivo. Dopo l'esordio con la Fiorentina, contro il Lecce non è stato molto impegnato ma per un
portiere la parata non è tutto. «Occorre richiamare i propri difensori, coordinare i compagni e magari con una uscita sbrogliare una situazione. Il ruolo del portiere non è così semplice come sembra e non si ferma solo a fare delle parate». Per Bernardo Corradi, nonostante i due penalty messi a segno, non è stata la miglior partita: «Credo che con il Milan mi sia espresso meglio sul piano del gioco. E poi, essendo stato fermo sabato scorso contro la Fiorentina per un giocatore con la mia struttura può essere un problema la mancanza di continuità. Ma ho lavorato lo stesso, anche nei giorni di abituale riposo, cercando di mantenere la forma». Sugli avversari, il centravanti amaranto si esprime così: «Si è confermata squadra molto quadrata. Bisogna considerare che domenica scorsa aveva fermato l'Udinese, che oggi ha battuto la Roma. Non è stato facile batterli. La vittoria, comunque, è molto importante per la nostra squadra, che ha tutte le possibilità, a questo punto, di risalire la china». Poi fa i complimenti all'arbitro che «ha dimostrato grande personalità nel tornare sui suoi passi ed accettare il punto di vista del collega». «Nel primo tempo - dice infine Tiziano Polenghi, capitano del Lecce - abbiamo fatto meglio della Reggina. Nella ripresa ci siamo trovati in difficoltà sulla fascia sinistra . Quel rigore prima dato e poi annullato ci ha scombussolato sul piano psicologico. Giocare a Reggio non è mai stato facile e non lo era soprattutto oggi, vista la forte motivazione con cui ha giocato la Reggina».
I tifosi amaranto
Valanga Udinese sulla Roma ATALANTA-MILAN: 0-1 ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Garics 6.5, Talamonti 6, Manfredini 6, Bellini 6; Ferreira Pinto 6.5 (39' st Valdes sv), Cigarini 6.5 (29' st De Ascentis sv), Guarente 6, Padoin 6.5 (39' st Cerci sv); Doni 6.5; Floccari 6. In panchina: Consigli, Rivalta, Capelli, Marconi. Allenatore: Del Neri 6 MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6.5; Zambrotta 6, Bonera 6, Maldini 6.5, Jankulovski 5.5; Gattuso 6 (45' st Antonini sv), Flamini 6 (30' pt Emerson 6.5), Ambrosini 5.5; Kakà 6.5, Ronaldihno 5 (24' st Pato 6.5); Borriello 7 In panchina: Dida, Favalli, Shevchenko, Inzaghi. Allenatore: Ancelotti 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORE: 35'st Kakà NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni, leggero vento. Spettatori presenti 22.000 circa. Ammoniti: Guarente, Gattuso, Bonera, Cigarini, Jankulovski, Ambrosini. Calci d’angoli: 2-0 per l’Atalanta. Recuperi: 1' pt e 4' st CAGLIARI-CHIEVO: 2-0 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Pisano 6, Lopez 6, Bianco 6, Agostini 6; Fini 6.5 (47'st Burrai sv), Cossu 6, Biondini 6.5 (32'st Parola 6); Lazzari 6; Jeda 6, Acquafresca 6.5 (19'st Matri 6). In panchina: Lupatelli, Matheu, Astori, Larrivey. Allenatore: Allegri 6.5 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 5.5, Mandelli 6, Yepes 6, Scardina 5.5; Pinzi 5.5 (16'st Luciano 5), Italiano 5.5, Bentivoglio 5.5; Marcolini 6 (17'st D’Anna 5.5); Pellissier 5.5, Esposito 5.5 (11'st Bogdani 5). In panchina: Squizzi, Malagò, Cesar, Iunco. Allenatore: Iachini 6 ARBITRO: Brighi di Cesena 6 RETI: 30'pt Acquafresca, 9'st Fini NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 11.000 circa. Ammoniti: Frey, Pinzi, Esposito, Marchetti, Biondini, Italiano, Cossu. Angoli: 5-4. Recupero: 0'pt e 4'st.
INTER-GENOA: 0-0 INTER (4-3-3): J.Cesar 6; Maicon 5.5, Cordoba 6, Burdisso 6, Chivu 6; Zanetti 6, Stankovic 6, Muntari 6 (10'st Cruz 5); Quaresma 5 (1'st Obinna 5), Ibrahimovic 5.5, Adriano 5 (1'st Balotelli 5) . In panchina: Toldo, Materazzi, Maxwell, Mancini. Allenatore: Mourinho 6. GENOA (3-4-3): Rubinho 7; Papastathopoulos 6.5, Biava 6, Ferrari 6.5; Mesto 6.5, Motta 6, Juric 6, Criscito 6; Rossi 6.5 (38'st Bocchetti sv), Milito 6.5 (33'st Jankovic 6), Sculli 6 (17'st Vanden Borre 6). In panchina: Scarpi, Brivio, Roman, Potenza. Allenatore: Gasperini 6.5. ARBITRO: Orsato di Schio 5. NOTE: giornata grigia, terreno in discrete condizioni, spettatori 50.000 (duemila i tifosi del Genoa), angoli 6-2 per l’Inter. Espulso Juric per doppia ammonizione al 16' st. Ammoniti Muntari, Criscito, Ferrari, Maicon, Juric, Ibrahimovic, Motta, Burdisso. Recupero: 1'; 6'.
SAMPDORIA-BOLOGNA: 2-0 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6; Bottinelli 6, Accardi 6, Gastaldello 6; Padalino 7 (23' st Stankevicius 6), Delvecchio 6.5 (28' st Dessena 6), Sammarco 6.5, Franceschini 6.5, Pieri 6; Bellucci 6 (35' st Bonazzoli sv), Cassano 7. In panchina: Mirante, Bonanni, Ziegler, Fornaroli. Allenatore: Mazzarri 6.5. BOLOGNA (4-4-2): Antonioli 6.5; Zenoni 6, Terzi 5.5, Moras 5.5, Bombardini 5; Marchini 5 (16' st Valiani 5), Mingazzini 5.5, Volpi 6, Lanna 6 (33' st Adailton sv); Di Vaio 5.5, Bernacci 5 (19' st Marazzina 5). In panchina: Colombo, Castellini, Lavecchia, Carrus. Allenatore: Arrigoni 5. ARBITRO: Celi di Campobasso 6. MARCATORI: 18' st Delvecchio, 29' st Bellucci. NOTE: giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Mingazzini, Bombardini e Sammarco. Angoli: 9-5. Recuperi: pt 1'; st 3'.
UDINESE-ROMA: 3-1 UDINESE (4-3-3): Handanovic 6,5; Ferronetti 6 (28'pt Motta 6), Coda 6,5, Domizzi 6,5, Lukovic 6; Inler 6, D’Agostino 5,5, Isla 6; Pepe 6, Floro Flores 7 (30'st Quagliarella sv), Di Natale 7 (38'st Sanchez sv). In panchina: Belardi, Sala, Pasquale, Obodo. Allenatore: Marino 6,5. ROMA (4-2-3-1): Doni 5; Cicinho 5,5, Panucci 6, Loria 4 (1'st Pizarro 6), Tonetto 5,5; De Rossi 6, Brighi 5,5; Taddei 5 (17'st Menez 5,5), Perrotta 6, Vucinic 5 (39'st Montella sv); Totti 6. In panchina: Arthur, Juan, Riise, Okaka. Allenatore: Spalletti 5,5. ARBITRO: Saccani di Mantova 5. MARCATORI: 10' pt Di Natale (R), 22' pt Floro Flores; 6' st Di Natale, 29' st Totti (R). NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori presenti 30.000 circa. Incasso della gara non comunicato. Ammoniti: Tonetto, Vucinic, Lukovic, Isla, Cicinho, Floro Flores, Totti. Angoli: 8-2 per la Roma. Recupero: 2', 4'. PALERMO-FIORENTINA: 1-3 PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6 (1' st Fontana 6); Cassani 6, Raggi 5, Dellafiore 5.5 (1' st Kjaer 6.5), Balzaretti 6; Nocerino 5 (22' st Lanzafame 6), Liverani 5, Bresciano 6.5; Simplicio 6.5; Cavani 6, Miccoli 6. In panchina: Capuano, Guana, Migliaccio, Succi. Allenatore: Ballardini 6. FIORENTINA (4-3-3): Frey 6.5; Comotto 6.5, Gamberini 6, Dainelli 6 (35' st Kroldrup 6), Vargas 6; Kuzmanovic 6 (19' st Almiron 6), Dondadel 6, Montolivo 6; Santana 6, Gilardino 6 (30' st Pazzini sv), Mutu 7. In panchina: Storari, Osvaldo, Zauri, Pasqual. Allenatore: Prandelli 6. ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 4. MARCATORI: 19' pt Gilardino, 41' pt, 17' st Mutu, 5' st Simplicio NOTE: Serata serena, temperatura tiepe, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori presenti 21.679, per un incasso complessivo di 359.061 euro. Ammoniti: Montolivo, Liverani, Bresciano. Calci d’angolo: 7-5 per la Fiorentina. Recupero: 1' pt, 4' st.
30
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica Arezzo-Foligno
0-0
Crotone-Ternana
3-0
Juve Stabia-Potenza
0-0
9ª
Marcatori
24’st Espinal, 30’st Russo, 38’st Caetano
Paganese-V. Lanciano
3-2
Perugia-Taranto
3-0
4’pt Bacchi (P), 13’pt Morante (L), 25’pt Caracciolo (P), 42’pt Caracciolo (P); 3’st Oshadogan (L) 36’pt , 43’pt e 4’st Mazzeo
Pescara-Gallipoli
14’pt Siniscalchi (P), 19’pt Ginestra (G), 25’pt Felci (P)
Pistoiese-Benevento
2-1 1-3
28’pt Clemente (B), 24’st Clemente (B), 39’st (r) Cipolla (P), 45’st Tesser (B)
R. Marcianise-Foggia 30’pt Innocenti
Sorrento-Cavese
1-0
19’st Agnelli
Prossimo turno
1-0
10ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Benevento-R. Marcianise Foggia-Arezzo Foligno-Pescara Gallipoli-Cavese Juve Stabia-Pistoiese Paganese-Perugia Potenza-Sorrento Taranto-Crotone V. Lanciano-Ternana
giornata
AREZZO CROTONE GALLIPOLI FOGGIA BENEVENTO CAVESE PERUGIA SORRENTO PAGANESE PESCARA TERNANA R. MARCIANISE TARANTO FOLIGNO V. LANCIANO JUVE STABIA PISTOIESE POTENZA
21 18 17 16 15 14 13 12 12 12 11 11 11 10 9 8 5 4
9
6
3
0 18 8
5
3
2
0
9
3
4
3
1
0
9
5 10 +2
9
6
0
3 12 5
5
5
0
0
8
0
4
1
0
3
4
5
7
-1
9
5
2
2 12 7
4
3
1
0
8
3
5
2
1
2
4
4
5
0
9
5
1
3
5
5
5
0
0
7
1
4
0
1
3
1
4
3
-3
9
4
3
2 14 9
4
3
1
0
8
3
5
1
2
2
6
6
5
-2
9
4
2
3
9
7
4
3
1
0
7
3
5
1
1
3
2
4
2
-3
9
4
1
4
8
7
5
2
1
2
5
4
4
2
0
2
3
3
1
-6
9
3
3
3
9
9
5
2
2
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6 RETI: Baclet (Arezzo) 5 RETI: Scappini (Ternana) 4 RETI: Chianese (Arezzo); Espinal (Crotone); Salgado (2) (Foggia); Ginestra (Gallipoli); Rigoni (1) (Ternana) 3 RETI: Bondi (Arezzo); Castaldo L. e Clemente (Benevento); Russo (Crotone); De Paula (Foligno); Mazzeo (Perugia); Cozzolino (2) (Potenza); Agnelli (Sorrento); Dionigi (1) (Taranto) 2 RETI: Terra (Arezzo); Bueno (Benevento); Aquino, Bernardo (Cavese); Basso, Caetano (Crotone); Del Core (1) (Foggia); Cangi, Di Gennaro (Gallipoli); Biancolino (1), Peluso (J.Stabia); Caracciolo, Lasagna (Paganese); Cutolo (Perugia); Felci, Simon (Pescara); Cammarota (Potenza); Giampaolo, La Vista (Sorrento); Micco (Taranto); Morante (1), Oshadogan (V.Lanciano) 1 RETE: Fanucci, Grillo (Arezzo); Cejas, Di Piazza, Ferraro, Palermo, Statella, Tesser (Benevento); Favasuli, Frezza, Porro, Scartozzi, Sorrentino (Cavese); Triarico (Crotone); Troianiello, Zanetti (Foggia); Coresi, Petterini, Turchi (Foligno); Marzeglia, Mounard, Russo, Vastola (Gallipoli); Artistico, Morello, Radi (J.Stabia); Bacchi, Esposito (1), Taccola, Tisci (Paganese); Campagnacci, Ercolano, Mezavilla (Perugia); Bazzani, Cardinale, Siniscalchi (Pescara); Bartolucci, Cipolla (1), Fanasca (Pistoiese); Nolè, Vianello, Volpe (Potenza); Della Ventura, Galizia, Innocenti, Manco (1), Tedesco (R.Marcianise); Biancone, Myrtaj (Sorrento); Caturano, Marolda, Pastore (Taranto); Alessandro, Di Deo, Noviello (Ternana): Bolic, Margarita (V.Lanciano)
Con una tripletta del bomber il Perugia castiga la formazione pugliese
Mazzeo stende il Taranto Gli ionici contestano la prima rete, poi crollano PERUGIA TARANTO
3 0
PERUGIA (4-4-1-1): Benassi 6,5; Zoppetti 6, Pagani 7, Cudini 7, Barbagli 6,5 (33’ st Accursi sv); Boldrini 6,5 (12’ st Pizzolla 6), Passiglia 7, Gatti 6, Cutolo 6; Mazzeo 8 (30’ st Campagnacci sv); Ercolano 6. A disp.: Bianchi, Goretti, Mezavilla, Russo. All.: Sarri 7,5. TARANTO (4-4-1-1): Nordi 6; D’Alterio 5,5, Pastore, Migliaccio 5, Prosperi 6; Cazzola 7, Shala 6, Giorgino 5,5, Micco 5 (10’ st Caturano 6); Carrozza 5; Marolda 5,5 (28’ st Barrotti sv). A disp.: Faraon, Cesareo, Sosa De Luca, Sciaudone, Pagliuca. All.: Dellisanti 5,5. ARBITRO: Ostinelli di Como 5. RETI: pt 36’ e 44’ Mazzeo; st 5’ Mazzeo. NOTE: Giornata calda, terreno in perfette condizioni, assenza di vento. Spettatori: 4.000 circa. Ammoniti: Cazzola e Shala Angoli 8-4 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st 4’. PERUGIA - Brutta sconfitta del Taranto a Perugia. I pugliesi cadono al “Curi”, ma con l’attenuante di essere stati fortemente penalizzati da una decisione sbagliata del secondo assistente, Avellano, che non segnala un fuorigioco apparso netto a Mazzeo in occasione del primo gol. Il risultato (3-0) è pesante e l’Umbria non è più terra di conquiste per il Taranto, dopo le vittoria a Terni e Foligno. Sarri e Dellisanti schierano due formazioni speculari. Un’unica punta (Marolda per i pugliesi ed Ercolano per il Perugia) e tre rifinitori alle loro spalle. Cazzola (a destra), Carrozza (nel cen-
tro) e Micco a sinistra sono le spine del fianco della difesa biancorossa. Due moduli uguali fanno anche sì che gli spazi siano pochi a disposizione dei ventidue giocatori in campo. Entrambe le squadre, però, non rinunciano a cercare costantemente di sviluppare le trame di gioco più congeniali. Il Taranto con palla a terra e spinta continua sulle fasce laterali, il Perugia con i lanci lunghi per Ercolano e qualche buona triangolazione sulla fascia. Da questa soluzione nasce la prima azione offensiva: cross di Barbagli, ma Prosperi è ottimo nella “diagonale” e anticipa Boldrini. La spinta sulle fasce degli jonici crea un primo grattacapo, con Cazzola che ci prova da fuori, ma la difesa degi padroni di casa devia in corner. Un’altra sortita sull’ala (lancio perfetto di Shala), ma stavolta sinistra, lancia Micco uno contro uno con Zoppetti. L’esterno tenta il traversone e colpisce un difensore. Sugli sviluppi del calcio d’angolo conseguente Benassi esce di pugno, il pallone termina a Cazzola che non centra la porta. Lo stesso Cazzola si rende pericoloso due minuti dopo (è il 18’) con un altro tiro dai 20 metri centrale e potente, Benassi alza in angolo. L’azione che porta il pallone da Micco a Cazzola è un’abitudine. Arriva puntuale anche al 23’, ma ancora una volta il tiro è alto. L’occasione più pericolosa è però per il Perugia. Mazzeo dribbla D’Alterio grazie a un rimpallo e ci prova dal limite, Nordi è battuto sul proprio palo, ma è proprio il legno a salvare l’estremo difensore pugliese. Il Taranto, dopo una fase
Il gol annullato a Prosperi del Taranto e, a destra, l’esultanza di Mazzeo, protagonista di giornata
di possesso e dominio, seppur sterile del gioco, arretra il baricentro e cede campo al Perugia. Ma in contropiede i rossoblù potrebbero colpire, peccato che Carrozza sbagli l’ultimo passaggio per Marolda permettendo il recupero di Gatti. Dalla mezz’ora in poi, però, il Taranto soffre un po’ la pressione dei padroni di casa. E arriva anche il gol del Perugia. Barbagli di testa rimette in area un pallone sporco, la difesa rossoblù è ferma, Mazzeo è solo, controlla e segna il gol dell’1-0. Il perché della difesa immobile è presto spiegato: Mazzeo, Ercolano e Cutolo sembrano in netto fuorigioco, la difesa attende che l’assi-
stente di linea alzi la bandierina, ma questi invece corre verso il centrocampo per convalidare la rete tra le proteste veementi dei tarantini. Shala verrà ammonito per questo. La reazione del Taranto non si fa attendere: prima un tiro di Cazzola fuori di poco, poi ancora Cazzola punta e dribbla Barbagli e crossa dal fondo, la palla attraversa tutta l’area, arriva Micco di testa, sulla sfera che sembrava destinata in porta c’è il corpo di Zoppetti. Ma la reazione dei pugliesi è tarpata da una magia ancora di Mazzeo che raccoglie la palla tra le linee a 25 metri dalla porta, guarda Nordi e tira: il pallone si va a insaccare nel “sette”.
Il Taranto a inizio ripresa ha subito un’occasione con un calcio di punizione dai 25 metri. Pastore calcia altissimo. I pugliesi, nonostante i due gol subiti, non vogliono mollare e partono a testa bassa, ma si scoprono lasciano campo al contropiede del Perugia, così al 5’ ancora Mazzeo trova il tris. Boldrini lo lancia nella corsa, Prosperi è superato con un tocco e Mazzeo si avvia verso la porta arriva a tu per tu con Nordi e lo trafigge con un rasoterra di esterno. Per il Taranto è notte fonda, è se ci si mette anche Benassi allora si capisce che la giornata è davvero storta. Un minuto dopo il 3-0, Marolda ha la palla buona a due
metri dalla porta, il centravanti si gira e tira, il portiere umbro fa il miracolo e salva con una mano. Dellisanti cerca di cambiare un po’ le carte in tavola inserendo Caturano. Il Taranto si proietta in avanti per cercare almeno il gol della bandiera. Ma Benassi è sempre attento e sventa diverse azioni nella propria area. Para facile anche un tiro potente ma centrale di Prosperi. Poi anche Zoppetti salva sulla linea e allora non resta che ingoiare il boccone amaro del “Curi”. La beffa arriva quando Avellano (lo stesso assistente del primo gol ) fa annullare una rete a Prosperi per fuorigioco. Pasquale Sorrentino
Sport 31 Gara difensiva dei rossoblù che ottengono quello che vogliono: un punto Lunedì 27 ottobre 2008
Potenza, regge il fortino Partita abbastanza nervosa e ricca di episodi JUVE STABIA POTENZA
0 0
JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner 6; Ferrara 5.5 (36’ st D’Ambrosio 6), Maury 5.5, Geraldi 6, Radi 6.5; Ametrano 6, Monticciolo 6.5; Artistico 5(13’ st Amore 6), Morello 6 (30’ st Barbosa 6), Peluso 6; Biancolino 5.5. A disp: Della Corte, Gritti, Mineo, De Rosa. All: Morgia 6. POTENZA (4-4-1-1): Groppioni8; Lolaico 6.5, Di Bella 6, Cuomo 6.5, Sabatino 5 (24’ st Parisi 6); Volpe 5.5, Cammarota 6, Prevete 6.5; Cozzolino 6.5, Nolè 6 (41’ st Berretti sv), Vianello 5.5 (17’ st Dei 6). A disp: Tesoniero, Masini, Bacio, Delgado. All: Gautieri 6.5. ARBITRO: Zonno di Bari 5.5 NOTE: terreno in erbetta sintetica, spettatori circa 3000, incasso non comunicato. Ammoniti Volpe, Vianello, Prevete, Di Bella, Ametrano, Monticciolo. Angoli 4 a 3 per la Juve Stabia. Recupero pt 4’, st 5’. CASTELLAMMARE DI STABIA. Il Potenza esce imbattuto dal Romeo Menti e dà così continuità con un risultato positivo in trasferta alla prima vittoria casalinga stagione contro la Pistoiese. Un risultato ad occhiali che premia la tattica attendistica messa in atto da Gautieri, abile a chiudere tutti gli spazi utili ad una formazione, la Juve Stabia, che in certi momenti del match ha attaccato anche con sei uomini oltre la linea immaginaria della palla. I lucani si schierano con un 4-4-11 che copre con intelligenza tutte le zone del campo: in retroguardia fa il suo rientro Di Bella al centro della difesa, dopo aver scontato il turno di squalifica, mentre sul lato sinistro l’ex Sabatino viene preferito a Parisi. Soltanto in panchina, poi gettato nella mischia nel secondo tempo, il nuovo acquisto Tommaso Dei. Il nervosismo la fa da padrone sin dai primi minuti per l’altissima importanza della posta in palio tra le due formazioni. Al 4’ Radi ci prova direttamente su punizione defilata dal lato destro piccolo dell’area e respinge di punti il portiere ospite Gruppioni. Al minuto numero 8 Prevete ci prova dalla distanza ma il il suo tiro a scendere finisce di poco alto. Al 20’ azione insistita della Juve Stabia che non riesce ad andare al tiro con una certa pericolosità. Al 28’ Morello dalla distanza ma la sua conclusione, fischiatissima, assomiglia più ad una trasformazione rugbystica. Al 36’ una inedita interruzione da parte dell’arbitro a causa della rottura della bandierina del calcio d’angolo. La gara riprende e al 40’ arriva la prima vera occa-
Un’occasione fallita da Morello davanti a Groppioni. Ferrara anticipa Volpe fasciato in testa
sione del match. Su punizione da posizione defilata del solito Radi, Cozzolino liscia in area, irrompe Artistico che di destro scarica, direttamente sul portiere ,che di piede respinge miracolosamente. Al 49’ Radi ci prova ancora su punizione e respinge di nuovo un attento Groppioni. Si passa al secondo tempo. Dopo l’intervallo al 5’ una conclusione di Cammarota dal limite viene smorzata da un difensore e la susseguente palla centrale non provoca problemi per Brunner. Al 7’ Nolè si fa vedere su punizione dai 20 metri che scavalca la barriera, ma Brunner riesce a bloccare senza ambasce. La gara si accende e all’ 8’ uno scontro fortuito tra Ametrano e Morello vede lo stabiese avere la peggio con un calcio in pieno volto. La stanchezza si fa sentire e le squadre si allungano, al 14’ Peluso ruba con astuzia un gran pallone ma spreca l’azione con un destro a lato tutto da dimenticare. E’ il momento migliore dei locali ed il Potenza soffre a tener testa alle incursioni degli stabiesi. Al 18’ si fa vedere un deludente Biancolino con un fuga sulla destra e relativo cross sciupato clamorosamente da un rasoterra di Morello, a lato. Al 24’ BIancolino ha la palla buona sul destro, servito da uno sciagurato retropassaggio di Cammarota, ma il suo pallonetto finisce tra le mani di Groppioni in uscita disperata che si ritrova la palla tra le mani. Alla mezz’ora esatta del secondo tempo Monticciolo ci prova dai 35 metri, conclusione debole che si spegne lontana dai pali. Un giro di lancette più tardi si desta il Potenza dal torpore con un rasoiata di Cozzolino che finisce a lato. Risponde quasi immediatamente Biancolino che si gira in area, ma il suo sinistro viene bloccato da Groppioni in tuffo sulla sua sinistra. Ancora Peluso al 38’ dal limite, deviato in corner. Il
Morello e Biancolino si fanno ipnotizzare dal portiere lucano
Potenza sta finendo la birra e i rivali ne approfittano. Al 39’ Amore, dalla destra ,cross con il piede mancino, colpo di testa di D’Ambrosio, che si era spinto in area, ma nulla di fatto. Opportunità più clamorosa per la Juve Stabia al 40’ con un sinistro velenoso di Radi appena dentro l’area, tra-
versa toccata con Groppioni fermo. Finisce a reti inviolate, risultato che premia la squadra di Gautieri e gli consente di dare continuità ai risultati. Domenica al Viviani arriva il Sorrento e per i lucani potrebbe riaprirsi il campionato. Stefano Palma
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
33
Spogliatoio Gautieri elogia i suoi: «Bravi a imbrigliarli»
«Un risultato logico» CASTELLAMMARE DI STABIA – Il piacere maggiore di un tecnico è quello è di commentare un risultato positivo della sua squadra davanti a microfoni e taccuini. E la cosa vale anche per Carmine Gautieri, primo a presentarsi in sala stampa per commentare il prezioso pari strappato dal Potenza in casa di una Juve Stabia sull’orlo di una crisi di nervi per una classifica deficitaria. <Ho preparato la squadra per questa trasferta e devo dire con sincerità che i giocatori hanno seguito tutte le mie disposizioni – dichiara il tecnico potentino - ne è venuta fuori una bella partita, in cui abbiamo imbrigliato i padroni di casa. Abbiamo un solo rammarico: non aver sfruttato al meglio qualche occasione che ci è capitata, altrimenti avremmo fatto bottino pieno. Ma il pari è risultato più giusto e logico per quanto visto sul terreno di gioco>. Un attimo per riprendere fiato prima di commentare l’arrivo dei nuovi acquisti:<Montesanto e Sarno? Del primo so tutto, aspetto solo il transfert per utilizzarlo e sfruttare la sua esperienza. Di Sarno ho solo il ricordo di una foto di quand’era un bambino prodigio, gli ho parlato e mi ha fatto una buona impressione. Da noi avrà un’altra occasione per far capolino nel calcio che conta, sta a lui sfruttarla al meglio>. Poi torna sul match e sui meriti dei suoi uomini: <La superiorità a centrocampo è stata fondamentale, sempre primi sul pallone, bravi a soffocare qualsiasi iniziativa degli avversari sul na-
Cozzolino contrastato da Geraldi. A destra indicazioni di Gautieri
scere, con un buon pressing sul portatore di palla avversario. Il debutto di Dei? Più che positivo il suo esordio, si è disimpegnato e mi è servito a coprire gli attacchi di Amore, che Morgia aveva inserito nella ripresa per dare maggior movimento al reparto di attacco>. Un sorriso sulle labbra anche per Giuseppe Lolaico, tra i migliori dei suoi in fase difensiva poi spostato a centrocampo in coincidenza dell’ingresso sul terreno di gioco di Dei. <Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada, fondamentale questo pari per dare un senso
alla vittoria casalinga con la Pistoiese di domenica scorsa – dichiara il difensore rossoblu – Dobbiamo recuperare tutti quei punti che, ingenuamente ed immeritatamente, abbiamo sprecato, soprattutto in casa, durante le prime giornate del campionato. La mia posizione in campo? Dopo l’ingresso di Dei sono avanzato, ma non ho assolutamente problemi. Anche in passato ho ricoperto questo ruolo e non ho avuto difficoltà ad adattarmi. Abbiamo meritato il punto, non sono d’accordo con l’allenatore della Juve Stabia che ci ha accusato di eccessivo difensivismo. Sapevamo che i
Nessun problema di ordine pubblico al Menti
Trasferta sbloccata a metà Tra i sessanta qualche Ultras ERANO circa una sessantina i tifosi del Potenza presenti nel settore ospiti del “Romeo Menti”, attratti da una trasferta che mantiene sempre il suo fascino al di là delle polemiche che ci sono state in settimana. L’intervento della società ha consentito nella giornata di sabato la vendita dei biglietti nominativi con la sola presentazione di un documento di identità, senza consegnarlo in fotocopia alla rivendita autorizzata. Questo ammorbidimento nelle misure ha spinto molti ad acquistare il tagliando, anche qualcuno del gruppo Ultras che inizialmente aveva preso una posizione di protesta contro l’inasprimento dei controlli preventivi. Ma la rappresentanza vedeva in prevalenza tanti appassionati non coinvolti nel tifo organizzato, in ogni caso tutti rigorosamente in macchina. Sottolineiamo in primis che non c’è stato alcun problema di ordine pubblico, nonostante la criticità dei precedenti e la particolare posizione dello stadio di Castellammare, situato al centro della città dove non è agevole organizzare percorsi alternativi. Merito di una buona organizzazione del servizio d’ordine ma soprattutto di una nuova maturità acquisita dalle due tifoserie, storicamente rivali, che hanno vo-
I tifosi del Potenza a Castellammare
luto smentire l’etichetta di “alto rischio” che l’Osservatorio aveva assegnato a questa partita. Significativo l'applauso che ha accolto i giocatori rossoblu appena usciti dal tunnel, per il resto solo qualche sfottò trasversale con la curva di casa. Ci si attendeva, ed è arrivato puntuale, un saluto non proprio affettuoso all'ex più atteso, il capitano della Juve Stabia Ametrano. A proposito: al 12' della ripresa il numero quattro gialloblu viene ammonito dal direttore di gara e reagisce al giallo mandandolo palesemente a quel paese. Il signor Zonno di Bari, im-
passibile, non prende provvedimenti e sorvola. Per un discorso vecchio quanto il calcio difficilmente Cammarota, a parità di fascia al braccio, sarebbe rimasto in campo. Ametrano è protagonista anche sul finale, quando la curva stabiese lo chiama a rapporto per manifestargli la sua delusione. Il capitano gialloblu si porta a braccetto anche Biancolino, quello che si sentono urlare in faccia è “meritiamo di più”. Il tutto mentre il settore rossoblu applaude il Potenza che rientra nel tunnel. Missione 0-0 compiuta, non è tempo di spettacolo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
punti di forza dei nostri avversari erano Biancolino e gli esterni di attacco e ci siamo regolati di conseguenza chiudendo i varchi attorno a loro>. Capitan Cammarota annuisce alle parole del più giovane compagno di squadra:<La gara che ci aspettavamo, nel secondo tempo siamo calati in quanto molti di noi in settimana non hanno avuto la possibilità di allenarsi con continuità a causa di tanti acciacchi. Punto strameritato, chi la pensa diversamente ha visto tutt’altra partita. Dopo la vittoria con la Pistoiese dovevamo conquistare punti anche in trasferta per
non vanificarla e ci siamo riusciti. Anzi se avessimo avuto più convinzione in contropiede potevamo addirittura tornare a casa con il bottino pieno. In alcune occasioni la Juve Stabia si è infatti pericolosamente scoperta ma noi abbiamo gettato palla senza riuscire ad approfittare delle situazioni di superiorità numerica in ripartenza da palla riconquistata>. La chiusura di diritto va al presidente ad interim del Potenza, Rosario Pellegrino, che avvicinato all’uscita della sala stampa ha detto a chiare lettere: «E’ vero, oggi siamo stati un po’ fortunati, ma non facciamocene
una colpa eccessiva, visto che in passato la fortuna ci ha voltato le spalle in maniera fin troppo evidente. Contro la Juve Stabia, in questo campo, posso garantire che non è sempre facile giocare. C’è molta pressione, per cui credo proprio che questo risultato ci premi per quanto abbiamo sofferto. Groppioni è stato decisivo in diverse circostanze, ma il mio pensiero va indistintamente a tutto il gruppo che ha giocato in maniera compatta pareggiando una gara importantissima per noi. Possiam odire che il nostro campionato inizia adesso». s.p
Sport 35 Le pagelle Dei, contributo di esperienza. Cozzolino prezioso Lunedì 27 ottobre 2008
Groppioni da 8 pieno Cuomo tiene Biancolino. Sabatino non incide GROPPIONI (8) - Ha fermato da solo la Juve Stabia. La parata di piede sulla botta ravvicinata di Artistico vale un gol, dimostra riflessi non comuni. Padrone assoluto dell'area, mette i guantoni neutralizzando ogni palla vagante. Di categoria superiore quando ipnotizza a tu per tu Biancolino costringendolo ad un presuntuoso pallonetto. Forse perché lavora tantissimo, ma ci sembra il miglior numero uno visto a Potenza negli ultimi anni.
VIANELLO(5,5)-Inizia molto alto a destra ma è avulso dal gioco, perché la manovra si sviluppa tutta dalla parte opposta. Nessuno rimpiange la sua uscita. DEI (6) - nonostante la condizione precaria entra e porta la sua esperienza a destra, dove ha giocato per una vita. In due frangenti chiude ed esce bene in disimpegno in pieno forcing stabiese. PREVETE (6) - Grande abnegazione e senso tattico, ma non è lui il regista che il Potenza cercava. Deve crescere nel dinamismo, ma dà l'anima, finisce stremato con i crampi.
LOLAICO (6.5) - Dalle sue parti fino al 40' non arriva una palla, forse per questo si fa trovare impreparato sull'unica progressione in dribbling di Artistico. Nella ripresa passa sulla linea dei centrocampisti senza lampi né demeriti, tra i più freschi fino all'ultimo con gli altri in debito d'ossigeno.
CAMMAROTA ( 6) - La sfida con Ametrano si gioca tutta sulla corsa, per entrambi indovinare un passaggio è l'eccezione. Porta a casa la pagnotta facendo in pieno il suo dovere.
CUOMO ( 6,5) - Nel duello con Biancolino le buone maniere restano a casa, ma nel primo tempo lo tiene a uomo in modo assai efficace costringendolo ad allontanarsi dall'area. Ad inizio secondo tempo però uno svarione sul brevilineo Peluso poteva essere letale per il bunker rossoblu.
VOLPE (5,5) - A sinistra non riesce a spingere perché la priorità è dare una mano a Sabatino; proprio in un ripiegamento difensivo si fa sfuggire Peluso e lo atterra rimediando l'ammonizione. A metà partita, complice una botta al capo che lo costringe alla fasciatura, praticamente sparisce.
DI BELLA ( 6) - Dal centro mette una pezza spesso e volentieri alle carenze sugli esterni. Chiamato anche a chiudere in seconda battuta su Morello, che parte dall'insolita posizione di trequartista. A metà ripresa Biancolino lo lascia sul posto sull'occasionissima fallita proprio da Morello, poi rischia il rigore su un ricamo di Peluso in area.
NOLE'(6)-Sente tantissimo una partita del genere, gli avversari lo sanno e dall'inizio non esitano a provocarlo. Buono un passaggio filtrante per Cozzolino pescato in dubbio fuorigioco, ma è un attaccante e vorremmo vederlo puntare la porta. Bravo in ogni caso a tenere la palla dando respiro ai compagni.
SABATINO ( 5) - Anello debole di una difesa costantemente aggredita. Peluso è un piccoletto difficile da controllare, nel primo tempo lo salta secco almeno due volte. Al massimo puo' essere utilizzato da esterno alto, un difensore a sinistra serve come il pane.
BERRETTI ( SV ) -
PARISI ( 6) - antiestetico ma efficace, In alto Ametrano anticipa Volpe. A sinistra Groppioni, a destra Biancolino in uno stacco aereo esattamente quello che serviva.
COZZOLINO ( 6,5) - costretto a tornare spesso indietro a prendersi il pallone, prova sempre a puntare l'uomo guadagnando preziosi calci di punizione. Uomo reparto, corre e sgomita cosi' tanto che perde un po' di lucidità. Pietro Scognamiglio
Cuomo, Nolè e Vianello impegnati al Viviani
LEGA PRO: RISULTATI, CLASSIFICHE E PROSSIMO TURNO Prima divisione Girone A Cremonese-Legnano 2-1 Lumezzane-Pro Patria 5-1 Monza-Reggiana 2-2 Novara-Venezia 2-1 Padova-Cesena 1-0 Portogruaro-Pergocrema 0-1 Pro Sesto-Spal 1-1 (sabato) Ravenna-Sambenedettese 1-1 Verona-Lecco 0-0 CLASSIFICA: Novara e Pro Patria 18 punti; Cremonese e Padova 15; Spal 14; Lumezzane 13; Reggiana e Cesena 12; Pergocrema 11; Verona, Lecco e Ravenna 10; Sambenedettese, Monza, Pro Sesto 9; Venezia(-2) 8; Legnano 7; Portogruaro 6. Venezia penalizzato di 2 punti. PROSSIMO TURNO (10/A GIORNATA 2 NOVEMBRE): Cesena-Novara Legnano-Venezia
Lumezzane-Cremonese Pergocrema-Lecco Portogruaro-Verona Pro Patria-Pro Sesto ReggianaRavenna Sambenedettese-Monza Spal-Padova
Seconda Divisione Girone A Alessandria-Pavia 0-0 Alto Adige-Rodengo Saiano 1-2 Canavese-Ivrea 2-3 Carpenedolo-Valenzana 1-0 Como-Pizzighettone 2-3 Itala San Marco-Mezzocorona 1-0 Olbia-Montichiari 4-1 Pro Vercelli-Sambonifacese 2-0 Varese-Alghero 2-0 CLASSIFICA: Rodengo Saiano e Ivrea 18 punti; Alessandria e Sambonifacese 17; Canavese 16; Olbia 15; Carpenedolo e Como 14; Mezzocorona 13; Varese e Itala San Marco 12; Valenzana 10;
Pro Vercelli 9; Pizzighettone, Montichiari e Alto Adige 8; Pavia e Alghero 6. PROSSIMO TURNO (10/A GIORNATA 2 NOVEMBRE): Alessandria-Alto Adige Ivrea-Varese Mezzocorona-Carpenedolo Montichiari-Valenzana Olbia-Pro Vercelli Pavia-Alghero Pizzighettone-Itala San Marco Rodengo Saiano-Canavese Sambonifacese-Como
Seconda Divisione Girone B Bassano-Cisco Roma 0-1 Bellaria-Celano 2-1 Colligiana-Giulianova 1-1 Cuoiopelli-Poggibonsi 2-2 Figline-Carrarese 2-1 Giacomense-San Marino 3-1 Gubbio-Viareggio 2-1 Prato-Sangiovanne-
se domani 20.45 Sangiustese-Rovigo 1-1 CLASSIFICA: Figline 20 punti; Viareggio 17; Giacomense 16; Celano 15; Giulianova e Carrarese 14; Prato 13; Sangiovannese, Cisco Roma(-1), Gubbio e Bellaria 12; Sangiustese 11; Cuoiopelli 10; Poggibonsi, Colligiana e Bassano 9; San Marino 6; Rovigo 4. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. Prato e Sangiovannese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (10/A GIORNATA 2 NOVEMBRE): Carrarese-Sangiustese CelanoCuoiopelli Cisco Roma-Bellaria Gubbio-Giulianova Poggibonsi-Figline Rovigo-Bassano San Marino-Prato Sangiovannese-Giacomense Viareggio-Colligiana
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Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Miggiano vicino all’esonero, pronto Cecconi
Benevento, troppo facile PISTOIESE BENEVENTO
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PISTOIESE (3-4-2-1) : Conti 5,5; Di Berardino 5, Fiasconi 5 (1’ st Ghinassi 5,5), Legittimo 5,5; Cutrupi 5, Carozza 5,5, Muwana 5,5, Fautario 5; Cipolla 6, Cortese 5 (18’ st Della Penna 5,5); Bellazzini 5 (7’ st Fanasca 5). A disp.: Mareggini, Breschi, Lanzillotta, Guerri. All.: Miggiano 5. BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Aquilanti 6 (21’ st Cattaneo 6), Ferraro 6, Ignoffo 6, Colombini 6; Imbriani 6 (10’ st Tesser 6), De Liguori 6, Cinelli 6,5, Palermo 6; Clemente 7 (30’ st Carloto sv.), Castaldo 6. A disp.: Corradino, Tufano, Statella, Bueno. All.: Papagni 6,5. ARBITRO : Vivenzi di Brescia 6,5. RETI : pt 29’ Clemente (B); st 26’ Clemente (B), 42’ Cipolla rig. (P), 47’ Tesser (B). NOTE : spettatori 943 per un incasso di 9.158 euro. Ammoniti: Legittimo, Fautario, Fanasca, Aquilanti e Cattaneo. Angoli 3-3. Recupero:pt 1’; st 3’. PISTOIA - E’ bastato un Benevento normale per avere ragione della Pistoiese. La squadra di Papagni ha passeggiato non incontrando mai difficoltà. Gli arancioni, infatti, che nel riscaldamento hanno perso an-
Clemente calcia a rete una punizione vincente
che Mareggini e Di Fatta, (infortunati), dopo Bartolucci (squalificato), non sono mai stati in partita: senza grinta e a ritmi bassi non hanno mai creato pericoli alla porta di Gori. Soltanto Giovanni Cipolla, sin qui scarsamente utilizzato dal tecnico Miggiano, ha cercato, con la sua classe, di fronteggiare la squadra campana. Il tecnico della Pistoiese, a fine gara, non si è presentato in sala stampa, ufficialmente vittima di un malore. Miggiano è a
rischio esonero (in tribuna c’era Luca Cecconi, già in estate papabile alla panchina toscana). Nel primo tempo possesso palla ospite, con manovra non particolarmente frizzante. Di contro, i padroni di casa sono sembrati attendisti, pronti al contropiede. In realtà, la Pistoiese è sempre stata troppo lenta e macchinosa per poter far male alla difesa avversaria. Dopo un calcio di punizione telefonato al 2’ da parte di Carozza (parata plastica di Gori), al 4’
Castaldo, forse partito in off-side, cerca di approfittare di uno sbaglio di Di Berardino, ma Conti, sventa la minaccia. Al 20’ sono Imbriani e Castaldo a dialogare, ma la conclusione di quest’ultimo è senza successo. Al 24’ è Cinelli a provarci dalla lunga distanza, mentre sessanta secondi dopo Cipolla, che è apparso predicare nel deserto, tira da dentro area ma Gori è abile a respingere con i pugni. Poco prima della mezz’ora, al 29’, su punizione dai 23 metri Cle-
mente batte un incerto Conti, che aveva mal posizionato la barriera. E’ l’1-0 e la Pistoiese non ha reazione, si lascia trascinare dagli eventi, incapace di reazione. La ripresa incomincia con Ghinassi al posto di Fiasconi: il difensore, di proprietà del Parma lo scorso anno al Genoa in serie A, non era mai stato utilizzato da Miggiano. La musica è sempre la stessa: Pistoiese distante anni luce dal pari. Tre minuti dopo il colpo del ko del Benevento: pregevole assist di Castaldo, che coglie Clemente solo sulla destra, preciso diagonale di quest’ultimo appena dentro area con il pallone che s’insacca alla destra di Conti. La gara parrebbe finita qui: il Benevento si limita a controllare, la Pistoiese, fischiatissima dai pochi tifosi presenti, è incapace di oltrepassare la metà campo e quando lo fa, non arriva mai a rendersi pericolosa. Cipolla, però, non ci sta, entra nei sedici metri avversari e viene steso, ingenuamente, da Cattaneo. Penalty che trasforma con freddezza. Nei sei minuti che restano, la squadra di casa non riesce a fare altro mentre Tesser, nel finale, dribbla Conti e va a depositare in fondo al sacco il terzo gol. La contestazione a Miggiano scoppia al triplice fischio finale. Il Benevento sorride, la Pistoiese piange. Gianluca Barni sport@luedi.it
La Cavese con oltre mille tifosi al seguito fa bella figura
Agnelli rompe l’equilibrio SORRENTO CAVESE
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SORRENTO (4-4-2) : Botticella 6; Vanin 6,5 (33’ st Angeli 6), Demartis 7, Minadeo 6,5, Panarelli 6,5; Strambelli 6 (46’ st Lo Monaco sv), Nicodemo 6,5, Agnelli 6, La Vista 6; Giampaolo 6,5, Myrtaj 6 (26’ st Biancone 6). A disp.: Spadavecchia, Maiorano, Virtanen, Ferrara. All.: Simonelli 7. CAVESE (4-3-3) : Marruocco 6; Pierotti 6 (33’ st Lacrimini 5), Farina 6,5, Ischia 6,5, Nocerino 6; Alfano 6,5, Scartozzi 6,5, Favasuli 6; Tarantino 5 (18’ st Bernardo 5,5), Aquino 5,5, Schetter 6 (24’ st Sorrentino 5,5). A disp.: Inserra, Viscido, Anaclerio, Shiba. All.: Camplone 6. ARBITRO : Nasca di Bari 6. RETE : st 18’ Agnelli. NOTE : spettatori paganti 1.903 (1.000 cavesi), abbonati 362, incasso 24.109 euro. Espulso al 48’ st Nocerino per somma di ammonizioni. Ammoniti Schetter, Panarelli, Nocerino, Alfano, Aquino, Scartozzi, Sorrentino. Angoli 5-5. Recupero: pt 4’; st 4’. SORRENTO - Dopo cinque risultati utili consecutivi si interrompe la striscia positiva della Cavese, che deve arrendersi al gol realizzato dal centrocampista rossonero Agnelli al 18' della ripresa. Partita molto equilibrata, con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Rispetto a quanto filtrato alla vigilia il tecnico Camplone lascia in panchina Lacrimini, proponendo dal primo minuto Ischia al centro della difesa, con lo spostamento di Nocerino sulla corsia di sinistra. Dal canto suo il tecnico costiero Simonelli conferma il canonico 4-4-2 con Myrtay e Giampaolo in attacco.
Dopo un quarto d'ora di gioco gli aquilotti sfiorano il gol: su angolo di Scartozzi, Schetter colpisce di testa la traversa. . Considerate le vistose difficoltà riscontrate dai suoi uomini, Simonelli cambia l'impostazione tattica, passando al 3-5-2 con Vanin avanzato a destra. Sarà proprio questa la chiave del match, che consentirà al Sorrento di avere un uomo in più sulla mediana. Nel finale di tempo c'è spazio ancora per una punizione di Agnelli (40') e per un tiro di Strambelli (45'), entrambe a lato. Dopo l'intervallo si assiste ad un'involuzione dell'andamento del match: la Cavese, infatti, complice forse la non perfetta condizione fisica di alcuni elementi, arretra il suo baricentro, concedendo ampi spazi alla manovra costiera. Tale atteggiamento viene
subito colto da Simonelli, che dalla panchina invita i suoi ad un gioco stretto con continui inserimenti dei centrocampisti. Proprio grazie ad un movimento senza palla di Agnelli al 7' il Sorrento trova il vantaggio, ma l'arbitro, su segnalazione del primo assistente, annulla per fuorigioco la realizzazione del mediano foggiano. Il centrocampista ex Lecce ci riprova al 18', senza che questa volta il barese Nasca gli strozzi in gol l'urlo del gol: su corner battuto da Strambelli, Agnelli salta più in alto di tutti e trafigge l'incolpevole Marruocco. La Cavese, incassato il colpo, tenta di rialzarsi, ma neanche la girandola dei cambi (entrano Bernardo, Sorrentino e Lacrimini, rispettivamente per Tarantino, Schetter e Pierotti) sembra riuscire a dare agli aquilotti quella giusta forza per ribaltare
il risultato. Una delle poche occasioni arriva al 33' con il nuovo entrato Bernardo che, in acrobazia, colpisce il palo; sulla respinta è in agguato Sorrentino, fermato, però, dalla bandierina del guardalinee. A quattro minuti dal termine dei novanta regolamentari ci prova ancora Bernardo su assist di Aquino, ma il suo tiro finisce di poco a lato della porta difesa da Botticella. Nei minuti di recupero Nocerino si fa espellere (48') per somma di ammonizioni. Al fischio finale dell'arbitro applausi scroscianti da entrambe le tifoserie, con quella cavese che, nonostante la sconfitta, riserva ai suoi beniamini il giusto tributo dopo una partita giocata con il cuore, in cui è mancata un pizzico di cattiveria e fortuna in fase offensiva. Michele Gargiulo sport@luedi.it
L’esultanza di Agnelli dopo il gol che ha deciso il derby
Si ferma la serie positiva di Novelli. Innocenti concretizza la superiorità dei casertani
Il Marcianise più forte della crisi societaria R. MARCIANISE FOGGIA
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REAL MARCIANISE (4-4-2) : Fumagalli 6; Ciano 6, Porpora 6,5 (17’ st Murolo 6), Filosa 7, Vanacore 6; D’Ambrosio 6, Romano 7, Di Napoli 6,5, Russo 6 (34’ st Della Ventura 6,5); Galizia 6, Innocenti 7,5. A disp.: Mezzacapo, Compagnone, Montanari, Manco, Tedesco. All.: Fusi 6,5. FOGGIA (4-3-3) : Bremec 6; Colombaretti 6,5, Rinaldi 6,5, Lisuzzo 5,5, Pezzella sv (5’ pt Colomba 6); Pecchia 6, Coletti 6, D’Amico 6; Troianiello 5,5 (1’ st Del Core 5,5), Salgado 5,5 (36’ st Germinale sv), Mancino 6. A disp.: Coscia, Zanetti, Trezzi, Piccolo. All.: Novelli 5,5. ARBITRO : Palazzino di Ciampino 6,5. RETE : pt 30’ Innocenti. NOTE : spettatori 1200 circa di cui 400 provenienti da Foggia. Ammoniti: Rinaldi, Salga-
do, Romano, Fumagalli. Angoli 6-4 per il Foggia. Recupero: pt 2’; st 4’. CASERTA - Si arresta al Pinto di Caserta la cavalcata del Foggia, contro un Marcianise più forte della crisi societaria che l’ha colpito in queste settimane. Al 17’ buona azione in contropiede del Foggia con Pecchia che lancia Troianiello, il cui cross pericoloso si spegne sul fondo. Al 22’ incursione centrale del difensore gialloverde Filosa, che percorre più della metà del terreno di gioco palla al piede e scocca un gran tiro dal limite su cui è ottimo Bremec in uscita. Il gol è nell’area e arriva al 30’, quando un instancabile Romano ruba palla a Lisuzzo sulla trequarti offensiva, entra in area e mette al centro per Innocenti che deposita in rete sull’uscita di Bremec. La ripresa inizia sullo stesso falsariga della prima frazione di gioco: il Real controlla l’inerzia della gara e il Foggia anche dopo l’ingresso di Del
Core, resta incapace di creare occasioni pericolose. La gara si trascina senza sussulti, le emozioni si concentrano negli ultimi minuti di gioco. Al 41’ corner per il Real Marcianise calciato da D’Ambrosio e Filosa va in aria e di testa centra il palo. Al 45’ azione solitaria di Romano, che dalla metà campo si porta a tu per tu con Bremec che rimane in piedi e respinge il tiro del mediano. Ultima azione del match per il Foggia al 46’, quando il traversone di Mancino è messo in corner da Fumagalli, che deve addirittura anticipare il collega di reparto Bremec giunto in area per dar man forte ai compagni sul tiro d’angolo. Al Foggia non bastano nemmeno i quattro minuti di recupero per raggiungere un pareggio che sarebbe stato ad ogni modo più del meritato dopo una partita apatica e in cui non è si mai reso pericoloso. Emanuele Corbelli sport@luedi.it
Sport 37 Lanciano volenteroso, ma Di Francesco resta nei bassifondi Lunedì 27 ottobre 2008
Il tesoro nel primo tempo La Paganese ne fa tre, poi regge la ripresa in dieci Il Pescara reagisce alle difficoltà
Il secondo gol di Caracciolo contro il Lanciano
PAGANESE V. LANCIANO
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PAGANESE (3-5-1-1) : Pantanelli 6; Chiavaro 6,5, Taccola 6, De Giosa 6; Esposito 6, Caracciolo 8, Capodaglio 6,5 (20' st Imparato 6), Berardi 6, Bacchi 6; Tisci 7 (39' st Astarita sv); Lasagna 6,5 (31' st Di Cosmo sv). A disp.: Melillo, Iraci, Bombara, Mendil. All.: Capuano 7. VIRTUS LANCIANO (4-23-1) : Bordeanu 5; Vincenti 5,5 (4' st Bognar 6), Bolic 5,5, Oshadogan 6,5, Daleno 5,5 (26' st Tarquini sv); Cossu 5, Amenta 6,5; Turchi 6,5, Alfageme sv (10' pt Volpe 5), Margarita 5,5; Morante 6. A disp.: Aridità, Erba, Mazzetto, Romano. All.: Di Francesco (squalificato, in panchina Marini) 6. ARBITRO : Pizzi di Saronno 6. RETI : pt 4' Bacchi (P), 13' Morante (VL), 25' e 43' Caracciolo (P); st 4' Oshadogan (VL). NOTE : spettatori 2500 circa. Espulso Bacchi al 18'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Morante, Daleno, Berardi, Lasagna . Angoli 4-2 per la Paganese. Re-
cupero: pt 2'; st 4'. PAGANI -Scoppiettante gara tra Paganese e Virtus Lanciano al Marcello Torre. Cinque reti, match sempre in bilico e bel gioco espresso dalle due squadre in campo. Ha avuto la meglio la compagine di casa, trascinata da un super Caracciolo in versione goleador. In avvio Ezio Capuano propone una Paganese ad una sola punta, il giovane Lasagna. In appoggio sulla trequarti il talentuoso Tisci. Bacchi vince il ballottaggio sulla sinistra con Bombara. Tra le fila frentane lo squalificato tecnico Di Francesco, sostituito in panchina dal vice Marini, opta per un 4-2-3-1 con Morante terminale offensivo e la coppia AmentaCossu a comporre la diga davanti alla difesa. Gara vibrante sin dall'avvio. Ai padroni di casa bastano cinque minuti per portarsi in vantaggio. Ottima combinazione tra Capodaglio e Lasagna, palla in verticale per Bacchi che anticipa Vincenti e batte l'estremo difensore Bordeanu. Per il portiere rumeno si ferma a trecento minuti il record d'imbat-
Felci ha deciso la gara con il Gallipoli
tibilità. Gli abruzzesi non si disuniscono e pervengono al pareggio al 13'. Il cross dalla destra di Turchi è perfetto per la testa di Morante che realizza la seconda rete stagionale in maglia rossonera. Tutto da rifare per gli azzurrostellati che salgono in cattedra, prendendo in mano le redini del centrocampo con Caracciolo in giornata super. Proprio l'ex calciatore del Pescara riporta in avanti la Paganese al 25'. Sugli sviluppi di un corner si avventa su una respinta corta della retroguardia ospite e scaglia un violento destro all'incrocio. Sulle ali dell'entusiasmo gli uomini di Capuano spingono sull'acceleratore alla ricerca del tris. Il Lanciano però non sta a guardare e va vicino al pari con Bolic. Pantanelli respinge il colpo di testa da distanza ravvicinata del capitano rossonero. Al 41' Morante spreca il bis da pochi passi dopo un errato disimpegno di Taccola. Scampato il pericolo, gli azzurrostellati vanno ancora a segno in chiusura di frazione. Dai venti metri Caracciolo lascia partire una conclusione rasoterra che
beffa Bordeanu, non proprio impeccabile nella circostanza. Per Caracciolo prima doppietta in carriera. La ripresa si apre ancora con Caracciolo sugli scudi. Dopo appena un giro di lancette Bordeanu è chiamato a distendersi per deviare in corner un velenoso tiro da fuori area. Al 3' il Lanciano accorcia le distanze. Margarita scodella al centro dalla bandierina ed Oshadogan libera il sinistro che Pantanelli non trattiene. Per la Paganese i piani si complicano al 18'. Bacchi stende Bognar a centrocampo e si becca il secondo cartellino giallo. Azzurrostellati in dieci e baricentro inevitabilmente arretrato. Capuano corre ai ripari ed inserisce Imparato in luogo di Capodaglio, irrobustendo la difesa. Marini gioca la carta Tarquini per agguantare il pari. Nulla da fare. Gli attacchi dei frentani sono sterili e Pantanelli non corre mai seri pericoli. Il match termina dopo quattro minuti di recupero con la vittoria meritata della Paganese. Francesco Pepe sport@luedi.it
Il Foligno impone un buon pari alla capolista del campionato
L’Arezzo torna normale AREZZO FOLIGNO
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AREZZO (4-4-2): Marconato 6,5; Bricca 6,5, Terra 6, Fanucci 6, Grillo 6,5; Bondi 5,5, Miglietta 5,5 (24’ st Cavagna 5,5), Beati 5,5, Croce 5,5 (32’ st Vigna sv); Chianese 6, Baclet 6 (24’ st Martinetti 6). A disp.: Lancini, Conte, Doga, Djuric. All.: Cari 6. FOLIGNO (4-3-3) : Ripa 6; Baldanzeddu 6, Fiuzzi 6, Guastalvino 6,5, Petterini 6,5; Mandorlini 6, Cotza 6 (1’ st Buscaroli 6), Furiani 6,5; Coresi 6, Turchi 6,5 (40’ st Iadaresta sv), Cardarelli 5,5 (16’ st De Stefano 6). A disp.: Palanca, Pencelli, Signori, Sciani. All.: Cevoli 6,5. ARBITRO : Tasso di La Spezia 6. NOTE : Osservato un minuto di silenzio in memoria di Federico Luzzi. Spettatori 2.972 per un incasso di Euro 35.401,00. Ammoniti: Coresi, Ripa, Fanucci . Angoli 7-3 per l’Arezzo. Recupero: pt 2’; st 3’. AREZZO. Pareggia, eppure allunga in vetta alla classifica l’Arezzo, che recrimina per le tane occasioni sciupate e per l’opportunità soltanto sfiorata di avviare la prima vera fuga stagionale. Dopo aver salutato per l’ultima volta, con un minuto di silenzio, lo sfortunato tennista aretino Federico Luzzi, l’Arezzo parte all’ar-
rembaggio del Foligno. C’è da vendicare la sconfitta patita al Comunale venti giorni fa, valida per la Coppa Italia, e, soprattutto, da conquistare tre punti per proseguire la marcia trionfale in campionato. Gli uomini di Cari stringono gli avversari nella loro metà campo e, nei primi cinque minuti, creano due nitide palle-gol. Al 2’ Grillo scende sulla sinistra e crossa, Baclet fa da sponda per Chianese che, in tuffo, prova a sorprendere Ripa. Tutto bellissimo meno che la misura del colpo di testa finale. La palla lambisce il palo e finisce sul fondo. Passano tre minuti e l’Arezzo ha la seconda occasione. Punizione dalla trequarti sinistra, il Foligno sbaglia il fuorigioco e quattro aretini si ritrovano a tu per tu con Ripa. I primi due ciccano la sfera, il terzo, Terra, riesce a stopparla ed a tirare ma si trova di fronte il portiere ospite che respinge la conclusione con il corpo. Dopo venti minuti di sofferenza il Foligno esce dal suo guscio e, alla prima apparizione in area, sfiora in vantaggio. Turchi va via sulla sinistra, salta Terra con un tunnel e, a pochi metri da Marconato, prova il rasoterra. Il tiro dell’attaccante è sporco, per il numero uno amaranto non è difficile deviare la palla in angolo. Quello del Foligno è solo un fuoco di paglia, l’Arezzo continua ad esercitare un netto predominio e confeziona altre tre palle-
gol. La più clamorosa capita ancora sui piedi del centravanti Chianese. E’ il 33’: Beati serve alto Baclet, l’attaccante francese prolunga la traiettoria per il compagno di reparto che prova la semi-rovesciata. Anche stavolta tutto bello stilisticamente meno che la mira. Il tiro da solo l’impressione di trasformarsi in gol, in realtà la sfera sfiora il palo. L’Arezzo della ripresa non è quello del primo tempo. I ragazzi di Cari sono a corto di idee, in più Cevoli rinforza la difesa con Buscaroli e per l’Arezzo si chiudono tutti gli spazi. I padroni di casa non pungono più, il Foligno si convince di poter vincere e cerca al rete con maggior determinazione. Al 12’ Petterini non sfrutta a dovere un cross dalla destra di Coresi mandando il suo colpo di testa da ottima posizione sopra la traversa. Otto minuti dopo l’occasione più clamorosa degli ospiti. De Stefano, appena entrato, in pieno contropiede si fa mezzo campo di corsa rincorso da Bricca. Al limite dell’area l’esterno tira, Marconato respinge, la palla finisce sui piedi di Turchi che colpisce a botta sicura ma trova Bricca che, appostato sulla linea, sbroglia la matassa. Nemmeno l’esordio in campionato di Martinetti riesce a svegliare l’Arezzo. Non ci sono più sussulti fino al fischio finale, la partita si conclude 0-0 . Giorgio Melani
PESCARA GALLIPOLI
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PESCARA (4-4-1-1): Prisco 6,5; Camorani 6 (18’st Diliso 6), Siniscalchi 7, Pomante 7, Vitale 5,5; Felci 7, Stella 6 (40’ st Sembroni sv), Ferraresi 6,5, Zeytulaev 5,5; Di Vicino 6 (29’ st Pisciotta sv); Simon 6,5. A disp.: Indiveri, Corsi, Fruci, Testardi. All.: Galderisi 7. GALLIPOLI (3-4-3): Rossi 6; Sissoko 5, Antonioli 5,5, Cangi 5; Vastola 5,5, Russo 6, Esposito 6, Suriano 4,5 (9’ st Di Gennaro 6), Mounard 5,5 (17’ st Cimarelli ); Ginestra 6,5, Marzeglia 4,5. A disp.: Marcandalli, Mele, Ianniciello, Giacomini, Zampa. All.: Giannini 5,5. ARBITRO: Barbiero di Vicenza 6 RETI: pt 8’ Siniscalchi (P), 18’ Ginestra (G), 24’ Felci (P), NOTE: spettatori 1000 circa (trasferta vietata ai tifosi del Gallipoli). Amm. Prisco, Antonioli, Zeytulaev, Diliso. Espulso al 50' st Zeytulaev per doppia ammonizione Ang. 5-4 per il Gallipoli. Rec.: 1’ pt; 6’ st. VASTO. Praticamente un solo giorno di allenamento sulle gambe del Pescara, tra scioperi, invasioni dei tifosi al campo e chiusura del centro sportivo per inadempimenti della società uscente, bastano per fermare il Gallipoli. Un 2 a 1 meritato che mette sulla graticola Giannini: il Gallipoli visto all’Aragona di Vasto non è squadra da serie B. Caos totale in casa Pescara per il travagliato passaggio di società da Soglia alla svizzera Eurocat, a cui si aggiungono le assenze di Cardinale (squalifica dopo l’espulsione di Benevento), Indiveri (in panca dopo due settimane di assenza), Bazzani (ginocchio out), Giuliano, De Sousa e Romito. Squadra con la testa troppo lontana dal campo per poter giocare con la mente sgombra contro una delle candidate alla serie B. Giannini deve rinunciare inizialmente al bomber Di Gennaro, ex di turno (è cresciuto nel vivaio abruzzese), che parte dalla panchina. Nonostante le difficoltà, è il Pescara a partire forte sull’asse Zeytulaev-Simon, che ha creato grattacapi al Benevento nel turno precedente. Al 5’ un numero dell’argentino, servito dall’uzbeko, produce un assist per Stella che in area viene spinto da Sissoko: sarebbe rigore, l’arbitro non vede. Ma gli abruzzesi han-
no rabbia in corpo per stupire chiunque. E all’8’ la tramutano in gol. Corner di Di Vicino dalla sinistra sul palo lungo: Felci fa la torre di testa a centro area dove Siniscalchi si traveste da Bazzani e in girata fa esplodere la porta di Rossi. Gallipoli frastornato. La vice capolista ci mette qualche minuto a schiarirsi le idee, il primo acuto arriva al 13’ con Ginestra che da destra crossa rasoterra per Marzeglia, sul quale è tempestivo il recupero di Pomante sotto porta. E’ il preludio al pareggio, che è una magia personale di Ciro Ginestra. Al 18’ l’attaccante controlla col petto un lancio millimetrico di Mounard al limite dell’area e con il sinistro inventa un diagonale perfetto per potenza e angolazione: palo rete e Prisco impotente, nonostante il tuffo tempestivo. Il pari però è frutto della giocata del folletto salentino, non di una manovra ragionata. La lucidità appartiene al Pescara, che tenta di impostare palla a terra e centralmente, cercando l’unica punta Simon. Proprio da un’azione corale degli abruzzesi nasce il raddoppio, firmato da Felci al 24’. Stella lancia Zeytulaev che si ritrova solo davanti a Rossi, ma il suo piatto è sporcato dal portiere pugliese. Che non fa i conti con il tap in di Felci. Tutto da rifare per i giallorossi. E Giannini deve anche ringraziare un assistente di Barbiero che annulla per fuorigioco la rete del 3 a 1 al capitano del Pescara Pomante all’ultimo respiro del primo tempo. Sarebbe stata una condanna anticipata. Per fortuna arriva l’intervallo e il tecnico pugliese può mandare a scaldare finalmente Di Gennaro. L’ingresso del bomber dopo 9’ al posto di Suriano cambia il peso specifico salentino in attacco, che da due passa a tre punte (l’ex lucchese si piazza largo a sinistra). Anche la storia della gara cambia: il Pescara aspetta gli spazi per il contropiede, il Gallipoli preme sull’acceleratore e tiene i biancazzurri chiusi nella loro metà campo. In oltre venti minuti, però, la pressione salentina produce solo una palla velenosa per Prisco, tra l‘altro con la complicità di Vitale, che tenta un retropassaggio di petto al suo portiere e serve involontariamente Ginestra a due passi dalla porta. Il portiere abruzzese è provvidenziale. Come lo è Rossi al 92’ sul tacco di Simon. Vince il Pescara, ed è giusto così. Orlando D’Angelo
38 Sport 1ª Divisione. Il “tre” piace ai rossoblù: terza vittoria consecutiva. Battuta la Ternana Lunedì 27 ottobre 2008
Il Crotone cala un tris vincente Ripresa scoppiettante: in gol Espinal, Russo e Caetano CROTONE TERNANA
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CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeoto 6,5, Rossi 6,5, Maietta 6,5, Morleo 6,5; Pacciardi 6,5, Galardo 7; Pertilli 6 (dal 16' s.t. Caetano 7), Espinal 6,5 (dal 36' s.t. Aurelio 6,5), Basso 7,5; Russo 7 (dal 41' s.t. Paponetti s.v.). (Farelli, Borghetti, Scognamiglio, Figliomeni). All: Moriero 7. TERNANA (4-3-3): Ginestra 5; Bizzarri 5,5 (dal 30' s.t. Noviello s.v.), Pedotti 5, Tedeschi 5, Cibocchi 5; Papini 5,5, Danucci 6, Di Deo 6; Concas 6, Riganò 5 (dal 38' s.t. Scappini s.v.), Rigoni 5,5 (Visi, Fedeli, Bussi, Morello, Alessandro). All: Marcatalli 5 (Giorgini squalificato). ARBITRO: Meli di Parma 5. MARCATORI: Espinal al 24' s.t., Russo al 31', Caetano al 39' NOTE: spettatori 1800, 702 paganti (incasso 7.540), abbonati 912 (rateo 6.300), incasso totale 13.840. Ammoniti: Danucci, Pacciardi, Morleo, Galardo, Rossi, Basso, Bizzarri, Papini. Angoli: 9-1. di LUIGI SAPORITO CROTONE - Dopo il successo esterno di Foligno il Crotone incamera la terza vittoria consecutiva, la quinta in casa senza subire un gol e aggancia il secondo posto in classifica a tre punti dal battistrada Arezzo. Una vittoria limpida e meritata, costruita dal Crotone dopo un'ora di gioco ai fianchi della Ternana che dopo aver subito il vantaggio di Espinal si è sciolta inesorabilmente. È stata la prima vittoria del Crotone allo Scida contro la squadra umbra, autentica bestia nera dei rossoblu. Per la squadra di Giorgini, alla quarta sconfitta consecutiva, adesso si apre un periodo nerissimo nonostante alla vigilia fosse data come una delle favorite. Per la Ternana nomi noti sia in campo che in tribuna. Sugli spalti Beppe Signori, dirigente rossoverde, è arrabbiatissimo per un rigore negato agli umbri. In campo Christian Riganò è l'emblema della squadra. L'ex attaccante di Fiorentina e Messina vistosamente appesantito e immobile per lun-
PAGELLE CROTONE CONCETTI 6,5: da sicurezza alla difesa soprattutto nei momenti di blackout. Bravo in due occasioni e su un'uscita provvidenziale su Di Deo. GALEOTO 6,5: per lui la carta d'identità sembra non pesare. Controlla bene Rigoni prima e Papini dopo e si propone sempre in avanti. Suo il cross che scaturisce l'1-0 dei padroni di casa. ROSSI 6,5: qualche smagliatura ma tiene a bada Riganò e quanti si sono presentati dalla sue parti. MAIETTA 6,5: bene la sua prestazione dopo due settimane di assenze. Nessun affanno e tanta tranquillità MORLEO 6,5: scava un solco a sinistra dove trova pochi ostacoli. Qualcuno lo vorrebbe vedere anche alle conclusioni visto il suo potente sinistro. PACCIARDI 6,5: baluardo insuperabile nel cuore del campo ma si deve immolare per riparare ad un errore. Presente e invalicabile. GALARDO 7: gioca la partita perfetta ma sbaglia nel reclamare con l'arbitro con conseguente giallo. Nel finale spostato sinistra è imprendibile. Suo l'assist per Russo. PERTILLI 6: Moriero lo aspetta e lo aspetterà ancora ma lui si deve sbrigare a dare fiducia al suo allenatore (dal 16' s.t. CAETANO 7: cambia la gara con poche mosse. Assist per Espinale e secondo gol personale dopo quello segnato al Benevento). La rete messa a segno da Russo al 31’ del secondo tempo
ghi tratti della gara (è stato spesso preso di mira dallo scarso pubblico sulla sua presunta dieta dimagrante) è risultato alla fine l'uomo in meno della Ternana. La gara è stata bella ed equilibrata per tutto il primo tempo. Comincia il Crotone che ripropone al centro della difesa Maietta che controlla bene Riganò e col solito modulo 4-2-3-1 mentre dall'altra parte la Ternana si piazza con un 4-33 con Concas a destra che gioca da falso centrocampista. Molti spunti di cronaca a cominciare dai primi minuti quando al 3' Galeoto esplode un tiro deviato in angolo. Al 10' Crotone ancora pericoloso col migliore in campo Basso che impegna Ginestra. Al 13' è Concetti che dice di no ad un piatto preciso di Concas bene assistito da Cibocchi. Il Crotone però va davvero vicino al gol: angolo di Basso per la testa di Rossi che sfiora il palo sinistro di Ginestra ormai bat-
tuto. Al 27' errore di Rossi che sbaglia una punizione e costringe Pacciardi al fallo. Il giallo rimediato lo terrà fuori dalla gara di Taranto domenica prossima. Al 31' la Ternana grida al rigore: Di Deo sfrutta una disattenzione difensiva e salta con un pallonetto Concetti che gli frana addosso. La palla termina di un soffio alta sulla traversa ma in casa ternana gridano al rigore ma l'arbitro comanda la rimessa dal fondo. Finale di tempo con due gol annullati: alla Ternana al 45' ma Concas è in fuorigioco e a Rossi al 48' per lo stesso motivo. Alla ripresa della gara gli allenatori lasciano invariati gli schieramenti ma è il Crotone che decide di cambiare l'assetto. Al 16' Caetano rielava Petrilli, Espinal passa a destra e la partita cambia. Il brasiliano è veloce e imprendibile, Espinal attacca più di Petrilli e al 24' arriva il meritato vantaggio. Galeoto opera un cross dalla tre-
La Ternana si scioglie dopo la prima rete
quarti, Ginestra resta dubbioso se uscire, Caetano fa sponda di testa sul secondo palo per Espinale che insacca facilmente. Terzo gol consecutivo (quarto personale in stagione e capocannoniere della squadra). La Ternana scompare dal campo. Il Crotone ha due marce in più e al 28' Russo fa le prove generali del gol sbagliando la mira di testa dopo un abile manovra di Galardo. La Ternana è anche sfortunata quando al 30' cambia Bizzarri con Noviello che però non copre la fascia destra. Galardo opera un tunnel su Concas e punta sul fondo offrendo un pallone a Nello Russo facilissimo da mettere in rete. La Ternana non c'è più, Riganò lascia il campo per Scappini ma è il nuovo entrato Aurelio che scappa sulla destra e mette in mezzo dove Ginestra devia sui piedi di Caetano che dal limite spara un destro preciso per il 3-0 del Crotone che gioca la gara casalinga più bella della stagione. Nota stonata quella del pubblico che non ne vuole sapere di tornare allo Scida ma ieri gli assenti hanno avuto torto.
ESPINAL 6,5: dopo la doppietta di Foligno si prende anche l'onere di sbloccare il risultato con la Ternana. Esce per infortunio e forse salta la gara di Taranto (dal 36' s.t. AURELIO 6,5: entra con una marcia in più ed è l'incubo dei difensori umbri). BASSO 7,5: il migliore in campo. Autentica spina nel fianco della Ternana. Non segna solo per un caso ma crea sempre le superiorità nella difesa avversaria. RUSSO 7: finalmente si sblocca in casa il bomber dopo l'inutile doppietta di Cava. Una rete che affossa la Ternana e che fa ritornare al sorriso il malinconico ex attaccante dell'Inter (DAL 41' S.T. PAPONETTI S.V.). l. s.
L’esultanza di Espinal dopo il primo gol
Il numero uno della società esce allo scoperto: «Sapete bene il momento difficile delle società che ci sostengono»
Gualtieri lancia l’allarme sul problema economico
Francesco Moriero
CROTONE - Quinto successo su cinque gare casalinghe per il Crotone. Lo Scida sta tornando ad essere il 'fortino' di sempre, dove fare punti è compito difficile per tutti. Peccato per il pubblico. Solo 702 paganti hanno assistito ad una gara che in un solo colpo, e grazie al pareggio dell'Arezzo e alla sconfitta del Gallipoli, porta il Crotone al secondo posto. Ma non c'è gioia in casa rossoblu. Salvatore Gualtieri lancia l'allarme. La società esce allo scoperto e quello che tutti paventavano ecco che viene manifestato palesemente dall'attuale numero uno del Crotone. «Sapete benissimo il momento difficile che stanno attraversando le aziende che sostengono l'Fc Crotone
- afferma Gualtieri - per cui in questa settimana convocherò il consiglio di amministrazione per fare il punto della situazione e per chiedere aiuto alle istituzioni e agli imprenditori affinché si possa trovare una via d'uscita. Ciò non toglie che oggi il Crotone ha giocato una gara bellissima, siamo secondi, abbiamo una grande squadra e un grande allenatore». Gualtieri spiega il problema. «Ormai sappiamo tutti bene le difficoltà che le aziende che da sempre hanno sostenuto questa società. Serve una sterzata ed è per questo che faccio questo appello». Il riferimento va alle aziende del gruppo Vrenna che avendo avuto revocato il
certificato antimafia sono impossibilitate ad operare col pubblico per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Moriero ascolta preoccupato le parole di Gualtieri ma la gioia della vittoria contro la Ternana lo spinge a fare i complimenti ai suoi atleti e a lanciare frecciate al grosso del pubblico crotonese. «Felice per la vittoria e sinceramente me lo sentivo che sarebbe finita con una nostra vittoria. Contento per il gol di Nello Russo che finalmente si è sbloccato anche in casa e che se viene stimolato, come stiamo facendo, ci potrà regalare molti gol. Contento per la prestazione e meno per il pubblico -
commenta serio l'allenatore rossoblu - ringrazio la curva che ci sostiene sempre e questo m fa pensare che non siamo ancora all'altezza di conquistare il grosso del pubblico di Crotone evidentemente abituato ad altre
squadre e ad altri palcoscenici. Il Crotone ha la fortuna di avere un gruppo di ragazzi bravi che non lo sta deludendo, un gruppo fatto di gente normale e senza i grandi nomi». l. s.
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica Andria-Isola Liri
9ª
39
giornata
Marcatori
2-0
53´ Rebecchi, 88´ Sy
Barletta-Scafatese
1-0
65´ Fabbro
Cassino-Aversa N.
1-1
3´ (r) Cunzi (C), 93´ Zolfo (A)
Catanzaro-Pescina Vg
1-1
43´ Bettini (P); 83´ Di Maio (C)
Gela-Cosenza
1-0
73´ Battisti
Manfredonia-V. Lamezia 0-1 37´ Ciotti
Noicattaro-Monopoli
1-0
63´ Rana
Val di Sangro-Melfi
0-0
marcatori
Vibonese-Igea V.
1-1
75´ Panarello (IV), 89´ (r) Mastrolilli (V)
Prossimo turno
10ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Andria-Catanzaro Aversa N.-Gela Cosenza-Scafatese Igea V.-Barletta Isola Liri-Manfredonia Melfi-Cassino Monopoli-Val di Sangro Pescina Vg-Noicattaro V. Lamezia-Vibonese
GELA COSENZA CASSINO CATANZARO PESCINA VG SCAFATESE BARLETTA VIBONESE ANDRIA NOICATTARO VAL DI SANGRO MANFREDONIA AVERSA N. ISOLA LIRI MONOPOLI MELFI IGEA V. V. LAMEZIA
21 21 18 17 16 14 14 13 13 10 9 8 7 7 6 6 5 5
9
6
3
0 13 4
5
3
2
0
7
2
4
3
1
0
6
2
9 +2
9
7
0
2 10 4
4
4
0
0
6
1
5
3
0
2
4
3
6 +4
9
5
3
1 18 11 4
2
2
0
9
5
5
3
1
1
9
6
7 +1
9
4
5
0 11 3
5
2
3
0
6
3
4
2
2
0
5
0
8
-2
9
4
4
1 14 10 4
1
3
0
4
3
5
3
1
1 10 7
4
-1
9
4
2
3
7
4
4
3
0
1
5
1
5
1
2
2
2
3
3
-3
9
3
5
1
7
4
5
1
4
0
4
3
4
2
1
1
3
1
3
-5
9
3
4
2 10 9
5
2
1
2
6
6
4
1
3
0
4
3
1
-6
9
4
1
4 10 11 5
3
0
2
7
5
4
1
1
2
3
6
-1 -6
9
2
4
3
5
5
2
1
2
3
3
4
0
3
1
2
4
-2 -9
9
1
6
2
7 10 5
1
4
0
3
2
4
0
2
2
4
8
-3 -10
9
2
3
4
3
4
1
1
2
2
3
5
1
2
2
1
4
-4 -8
9
1
4
4
9 13 4
1
3
0
4
3
5
0
1
4
5 10 -4 -10
9
1
4
4
3
5
1
2
2
3
4
4
0
2
2
0
4
-5 -12
9
0
6
3
7 11 4
0
3
1
3
5
5
0
3
2
4
6
-4 -11
9
1
3
5
7 11 5
1
1
3
5
7
4
0
2
2
2
4
-4 -13
9
0
5
4
4
4
0
1
3
2
5
5
0
4
1
2
3
-4 -12
9
1
2
6
4 14 4
0
1
3
1
8
5
1
1
3
3
6 -10 -12
7 7 8
8
6 reti De Angelis (Melfi; 3 rigori) 5 reti Cunzi (Cassino; 2 rigori) Galantucci (Cosenza; 1 rigore) 4 reti Franciel (Gela; 2 rigori) Ceccarelli (Monopoli) Arcamone (Pescina VdG; 1 rigore) Dipasquale (Pescina VdG) 3 reti Cavaliere (Andria) Romano (Aversa Normanna) Laviano (Barletta) Giannusa (Cassino) Montella A. (Catanzaro) Pasca (Gela) Mastrolilli (Vibonese; 1 rigore) Melis (Vibonese) 2 reti Menichini (Andria) Palumbo (Aversa Normanna; 1 rigore) Sibilli (Aversa Normanna; 1 rigore) Guzzo (Cassino) Lorusso (Cassino) Caputo (Catanzaro) Iannelli (Catanzaro) Polani (Cosenza) Marinucci Palermo (Gela) Berra (Pescina VdG) Rapino (Scafatese) Varriale (Scafatese) Memmo (Val di Sangro) Di Mauro (Vibonese)
I laziali pregustano la vittoria, ma Arini sigla il pari nell’ultimo minuto di recupero
Cassino, la beffa allo scadere Il vantaggio di Cunzi su rigore a poco dal 90’ CASSINO AVERSA
1 1
CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Martinelli 6, Di Nunzio 6, Mucciarelli 5,5, Padovani 5,5; Lorusso 6,5, Giannusa 7, Maisto 6,5, Cunzi 6; Bardeggia 5 (46’ st Lepre sv), Leccese 5 (21’ st Molinaro 6). A disp.: Afeltra, Casoli, Pippa, Piscitelli, Marziale. All.: Grossi 5,5. AVERSA (4-3-2-1): Criscuolo 6; Baylon 6,5 (25’ st Silvestri sv), Di Girolamo 5,5, Maraucci 5,5, Zolfo 6; Franzese 6,5, Ottobre 6,5, Arini 7; Sibilli 7 (10’ st Carboni 6), Romano 7; Palumbo 5,5 (33’ st Perna sv). A disp.: Del Giudice, Porzio, Improta, Longo. All.: Sergio 6. ARBITRO: Bellutti di Trento 7. RETI: st 38’ Cunzi rig. (C), 48’ Arini
(A). NOTE: spettatori 1.500 circa. Ammoniti: Maisto (C); Criscuolo, Di Girolamo, Maraucci, Arini, Romano (A). Angoli: 7-6 per il Cassino. Recupero: pt 2’; st 5’. CASSINO – Senza vincitori e vinti, la gara del “Salveti” si conclude con un pareggio sostanzialmente giusto. Alla fine il risultato fa più comodo agli uomini di Sergio che a un Cassino non bello ma comunque in vantaggio fino all’ultimo minuto di gioco, grazie ad un penalty conquistato nel finale da un caparbio Giannusa. Per fortuna degli aversani a mettere a posto le cose interviene un incredibile svarione difensivo: la palla arriva al giovane Arini che si fa largo in area penetrando dalla sinistra e scocca il fendente che Mennella può solo stare a
L’Andria abbatte l’Isola con una buona ripresa ANDRIA ISOLA LIRI
2 0
guardare. Eppure non erano certo queste le premesse di un match che per il primo quarto d’ora appariva invece alquanto vivace. Sugli scudi subito il Cassino. I padroni di casa ci provano più volte, senza pungere. Per vedere l’Aversa bisogna aspettare altri 4 minuti: Baylon fa tutto da solo, ma il suo bolide si perde alto sulla traversa. La gara finisce praticamente qui. Il Cassino sparisce di colpo dal terreno di gioco, presto imitato dagli ospiti che si limitano a contenere. La ripresa continua a fornire sempre meno spunti di cronaca. A parte una buona occasione fallita da Lorusso, la gara continua ad agonizzare sino quasi al 90°, quando Cunzi si incunea in area e si procura un penalty: Criscuolo spiazzato e lo stadio fa festa. Gli azzurri sprecano due contropiede e all’ultimo minuto ci pensa Arini a griffare la rete decisiva.
Rana costruisce Sassanelli conserva NOICATTARO MONOPOLI
1 0
ANDRIA (4-4-2): Amadio 6; Goisis 6, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 6,5; Sy 6,5, De Santis 6, Iennaco 5,5, Rebecchi 6,5 (28’ st Doumbia ng); Lattanzio 5,5 (16’ st Cazzarò 6), Cavaliere 6 (40’ st Menichini). A disp.: Spitoni, Morale, Rescio, Losito. All.: Di Leo 5,5. ISOLA LIRI (4-3-2-1): Fiorini 6; Risi 6, Matrisciano 6, Sannibale 6, Brunetti 6; Mollo 6 (18’ st D’Imporzano 6), Giacalone 6 (25’ st Tortori ng), D’Alessandro 6; D’Avanzo 5,5 (12’ st Cori 5,5), La Cava 6,5; Pignalosa 6. A disp.: Tomei, Cagnale, Dolcemascolo, Mastrantoni. All.: Ferazzoli 6. ARBITRO: Aureliano di Bologna 6. RETI: st 8’ Rebecchi (A); 41’ Sy (A) NOTE: spettatori 2000. Ammoniti: Sannibale, Cazzarò. Angoli 4 a 0 per l’Andria. Recupero: pt 0’; st 4’.
NOICATTARO (5-2-3): Sassanelli 7,5; De Giorgi 6 (33’ st Perrone sv) Lollini 7 Lucioni 7 Allegrini 7 Mercurio 6; Menolascina 7 Piccinni 6,5; Siclari 6 (47’ st Lanave sv) Rana 7 Deflorio 6,5 (19’ st Ladogana 6). A disp.: Cilli, Di Muro, Piano, Russo. All.: Sciannimanico MONOPOLI (4-4-2): Sarao 6; Colella 5,5 Gambuzza 5,5 Thakrai 6 Pugliese 6; Carbonaro 6,5 (22’ st Lacarra 6,5) Minopoli 6 Santarelli 6 Tinoco 5 (29’ st Loseto sv); Balistrieri 5,5 Ceccarelli 5,5. A disp.: Moschetto, Turone, Colella, Lanzolla, Amodio. All.: Geretto ARBITRO: Tramontina di Udine. RETE: Rana al 17’ st NOTE: spettatori 1100 circa. Ammoniti: Menolascina, Siclari, Tinoco, Gambuzza. Angoli 6-2 per il Monopoli. Recupero: pt 1’; st 3’.
ANDRIA - L’Andria BAT supera l’Isola Liri per 2 a 0 ma i laziali non demeritano. Dopo un primo tempo nel quale gli ospiti si erano fatti preeferire, nella ripresa la svlta: all’8’ i padroni di casa passano con un tiro al volo di Rebecchi. La squadra laziale prova a reagire, ma si espone ai contropiede pugliesi e così a 4’ dal termine giunge anche il gol del raddoppio con l’attivo Sy che capitalizza un assist di Doumbia per battere ancora Fiorini.
NOICATTARO – Il Noicattaro fa suo il derby e conquista altri tre preziosissimi punti per la sua classifica. Il Monopoli, ancora a secco di vittorie in campionato, sprofonda in classifica. Nella prima frazione poche emozioni e sostanziale equilibrio. Il Noicattaro domina nei primi minuti della ripresa e passa con Rana che sfrutta al meglio un assist di De Florio. Il Monopoli non ci sta e al 45’ ci vuole il miglior Sassanelli per salvare la vittoria.
Barletta ok. Varriale fallisce un rigore
L’urlo di Fabbro BARLETTA SCAFATESE
1 0
BARLETTA (4-4-2): Furlan 6,5; Mastronicola 6,5, Sabini 6,5, Tangorra 6,5, Fabbro 7; De Cecco 6, Salvagno 6, Daleno 6 (42’ st Millan sv), Zotti 6; Laviano 5,5 (31’ st Sisalli sv), Alessandrì 6. A disp.: Montagna, Polidori, Rizzi, Vittorio, Campanella. All.: Chiricallo 6,5. SCAFATESE (3-4-1-2): De Felice 6,5; Marini 6, Rapino 6,5, Terracciano 6; Lagnena 6, Marzocchi 6, Orero 6, Carbonaro 5,5 (28’ st Izzo 6); Ramora 6 (19’ st Corsale 6); Martone 6, De Luca 5,5 (23’ st Varriale 5). A disp.: Spicuzza, Cozzolino, Di Candilo, Avallone. All.: Maurizi 5,5. ARBITRO: Calzolari di Forlì 6. RETE: st 20’ Fabbro. NOTE: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Sabini, De Cecco, Lagnena, Tangorra. Angoli 5-2 per il Barletta. Recupero: pt 3’; st 5’. BARLETTA - Condannata dagli episodi, tradita dalla dea bendata: la Scafatese subisce gol in mischia nella ripresa, poi fallisce l’occasione dal dischetto con Varriale (aveva segnato ma l’arbitro faveca ripetere) e va via da Barletta con un bagaglio pieno di rammarico. Maurizi non ha alcun timore reverenziale e si affida nuovamente al 34-1-2. Per assistere ad una prima conclusione degna di nota bisogna attendere
il 20’ quando Alessandrì riesce a liberarsi dal limite (su suggerimento di Zotti) senza però inquadrare il bersaglio. Le occasioni più ghiotte le confeziona la Scafatese sfruttando la rapidità degli esterni, il gran movimento tra le linee di Ramora e la straordinaria forza di progressione di Martone, che al 25’ sfonda il muro arretrato del Barletta, ma da posizione defilata viene rimontato. Quattro minuti dopo ci prova Ramora con una gran punizione dai venti metri che lascia di sasso Furlan, ma sfiora soltanto l’incrocio. Lo emula Zotti al 35’, ma c’è un super De Felice sulla traiettoria. Scampato il pericolo, la Scafatese va nuovamente vicina al vantaggio al 43’: De Luca approfitta di un errato disimpegno di Tangorra e calcia di prima intenzione, ma Furlan se la cava bloccando in due tempi. Nella ripresa il Barletta accelera: ci provano Alessandrì, Zotti e Salvagno senza fortuna, ma al 20’ Fabbro riceve sul secondo palo e trova il guizzo per battere De Felice. Maurizi corre ai ripari: dentro Izzo per Carbonaro e Varriale per De Luca. Proprio il neo entrato al 29’ si procura il penalty del possibile pari: spiazza Furlan, ma l’arbitro fa ripetere per invasione d’area e al secondo tentativo manda fuori. Nel finale è Corsale a sfiorare il pari con una gran punizione che esalta i riflessi di Furlan.
40
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Per il Melfi un’occasione sprecata VAL DI SANGRO MELFI
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V.DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis 6; Del Grosso 6, Rogato 6, Paolacci 6.5, Mangoni 6; Perfetti 6 (40’st Costantini sv), Epifani 6 (10’ st Ruggiero 6) Cacciaglia 6.5, Napolano 5.5 (14’ st Cherchi 5.5); Memmo 5.5, Fiorotto 6. A disp: Leacche, Curcio, Sensi, Carafa. All.: Perri 6. MELFI (4-4-2): Merlano 6.5; Fumai 6 (25’ st Bizzarri 6), Ferrato 6.5, Rizzo 6.5, Gambi 5.5; Maio 6, Bacchiocchi 6.5, Frasca 6, Sciannamè 5.5 (15’ st Petagine 6); De Angelis 5, Merini 5.5 (35’ st Caciagli 5.5). A disp: Pettinari, Stucchi, Pellicoro, Mastroieni. All.: Santarsiero 6. ARBITRO: Di Stefano 5.5. NOTE: Giornata soleggiata. Spettarori 500. Ammoniti: Mangoni, Epifani; Frasca, Ferrato, Petagine, Merlano, Maio, Bacchiocchi. Angoli: 4-4 . Recupero: pt 2’; st ’ 5’. ATESSA - Il Melfi pareggia sul campo della Val di Sangro, ma recrimina per le occasioni sciupate. Un punto tutto sommato positivo, visto il trend negativo delle ultime tre gare. I gialloverdi, però, avrebbero potuto portare a casa l’intera posta in palio con una maggiore efficacia sotto porta. Due occasioni clamorose, una per De Angelis e una capitata sui piedi di Merini: in entrambi i casi poco concreti gli avanti gialloverdi. Le squadre si presentano con un 4-4-2 speculare, con le difese molto alte (saranno quasi 20 i fuorigioco fischiati dalla terna guidata da Di Stefano) e con due punte molto mobili. La prima conclusione della partita è targata Val di Sangro: Fiorotto ci prova da 20 metri, ma la sfera termina a lato di Merlano (2’). Il primo tiro del Melfi invece è di capitan De Angelis (16’), che cerca di beffare l’estremo sangrino con un tiro a girare dal vertice destro dell’area di rigore:
fuori di poco. Il Melfi è messo bene in campo, ma non riesce a pungere più di tanto, merito anche di una Val di Sangro ordinata. La partita si potrebbe sbloccare al 26’ quando Merini vince di forza un paio di contrasti con Paolacci e Mangoni e si presenta solo davanti al portiere della Val di Sangro, saltandolo. Invece di tirare, l’avanti gialloverde temporeggia e permette a Del Grosso di recuperare e salvare il risultato. Occasione sciupata per il Melfi: Merini, giovane dalle belle speranze, è bravo a liberarsi ma meno in fase conclusiva. Da quel momento la Val di Sangro ci mette più animo e va vicino alla marcatura in due occasioni: prima con Fiorotto, che colpisce a botta sicura dal vertice sinistro dell’area piccola di rigore (30’) costringendo Merlano al grande intervento; poi con l’inserimento di Cacciaglia che va a colpire di testa su cross del solito Del Grosso (31’). Il primo tempo scivola via senza grandi emozioni. Al rientro dagli spogliatoi il Melfi è più convinto e cerca con insistenza la rete del vantaggio. Quello che manca alla squadra guidata da Santarsieri, in panchina per la squalifica di mister Palumbo, è però la concretezza: all’8’ st ancora Merini raccoglie una sventagliata di Rizzo, controlla di petto all’altezza dell’area di rigore ma non riesce né a girarsi per concludere, né ad appoggiare per l’accorrente Bacchiocchi. Il centrocampista ci prova dalla distanza poco dopo, ma Ameltonis fa buona guardia e devia in angolo (10’). La supremazia del Melfi è ora più netta, anche se la Val di Sangro cerca l’occasione giusta per segnare. Potrebbe segnare Fiorotto dopo una serie di rimpalli fortunosi in area gialloverde, ma la palla finisce alta sulla traversa. Il Melfi continua a cercare il goal ma anche De Angelis è poco concreto come il suo compagno di reparto quando al 26’ si presenta uno contro uno in area sangrina: temporeggia troppo, fino a subire il raddoppio in
Due palle gol fallite dai lucani Prima Merini poi De Angelis non concretizzano Dal repertorio, delusione del Melfi. In basso Fumai e Gilfone e il portiere Merlano (Zenti)
marcatura di Rogato, che sventa in calcio d’angolo. Poco prima, sempre il capitano aveva impegnato severamente l’estremo difensore sangrino (19’). Il Melfi difende bene contro gli sterili attacchi sangrini (questo è il terzo pareggio a reti bianche per la Val di Sangro) grazie anche alle ottime prove di Rizzo e soprattutto Ferra-
to; ma si vede che le ultime sconfitte hanno lasciato il segno. Al 35’ st infatti esce Merini per Caciagli, che va a sistemarsi in mediana e De Angelis rimane solo in avanti, supportato da Petagine. Un 4-5-1 accorto che è il segno evidente di come Santorsieri voglia portare a casa il punto del pareggio. Certo, un punto che sta stretto ai giallo-
verdi, ma che potrebbe sfuggire per la disattenzione di un calcio di punizione battuto troppo in fretta dal Melfi, proprio sul finire di tempo. Il calcio d’angolo per la Val di Sangro che ne consegue è senza effetti e il Melfi può tirare un sospiro di sollievo, oltre che portare a casa un meritato pareggio. Pier Paolo Di Nenno
PAGELLE MELFI MERLANO (6.5) - Urla come un forsennato e sventa due occasioni da portiere navigato. Ha 20 anni, ma non li dimostra. Salva il risultato quando Fiorotto colpisce a botta sicura.
BACCHIOCCHI (6.5) - corre per due, un furetto in mezzo al campo. Cerca il gol dalla distanza, lotta in mediana e distribuisce palloni. Peccato per l’ammonizione sul finire di gara.
FUMAI (6) - dalle sue parti la Val di Sangro gioca poco, il suo avversario di corsia, Napolano, non lo mette mai in difficoltà: potrebbe affondare, ma lo fa raramente. (dal 25’st BIZZARRI 6)
FRASCA (6) - partita senza infamia e senza lode, attento quanto basta. Finisce la gara sull’out di sinistra. Anche in quella posizione, solo ordinaria amministrazione.
FERRATO (7) - che bel difensore. Si ritrova davanti un certo Memmo, ma spesso riesce ad anticiparlo. Spazza quando serve e gioca con la grinta necessaria: un muro. RIZZO ( 6.5) - anche lui fa buona guardia, giocando spesso d’anticipo senza disdegnare le avanzate. In un paio di occasioni gli sfugge Fiorotto, ma senza particolari conseguenze. GAMBI (5.5) - i sangrini scelgono quel lato per offendere e lui ha un bel da fare con Perfetti e Del Grosso. Dalla sua zona piovono, specie nel primo tempo, alcuni cross pericolosi per la retroguardia gialloverde. MAIO (5.5) - prova ad affondare, senza particolare successo. Spesso aiuta il centrocampo in fase di contenimento e per questo paga in fase di costruzione.
SCIANNAMÈ (5.5) - poche volte riesce a sfuggire a Del Grosso. Quando ci riesce sembra avere poca convinzione. Pochi i cross, poca l’assistenza in fase difensiva a Gambi. (dal 15’st PETAGINE 6) DE ANGELIS (5.5) - dal capitano ti aspetti sempre qualcosa in più. Rompe il ghiaccio con il primo tiro dei suoi, ma poi poco o niente. Alla ricerca dell’intesa con Merini, potrebbe far sicuramente meglio nell’uno contro uno del secondo tempo. Il Melfi ha bisogno della sua esperienza e dei suoi goal per salvarsi. MERINI (5.5) - giovane di belle speranze, gran fisico ma poca concretezza sotto porta. Le occasioni che ha le sbaglia, una in modo clamoroso, ma ha il merito di costruirsele da solo. Esce comunque tra gli applausi dei tifosi gialloverdi (dal 35’st CACIAGLI 5.5)
Sport 41 Santarsiero si accontenta: «Non siamo cinici abbastanza» Lunedì 27 ottobre 2008
«Punto guadagnato» De Angelis: «Con calma risaliremo» ATESSA – Mister Palumbo si aggira come un leone in gabbia nei dintorni dello stadio sangrino. Ripensa ancora alla disattenzione del 92’, quando una punizione a favore dei suoi è stata battuta troppo in fretta, permettendo alla Val di Sangro di usufruire di un ultimo, pericoloso calcio d’angolo. «Sarebbe stata una beffa - spiega Santarsiero, che ha sostituito in panchina il mister gialloverde– venivamo già da 3 sconfitte immeritate e se perdevamo pure questa al novantacinquesimo era il colmo. Questa partita l’abbiamo dominata, abbiamo avuto due occasioni per passare in vantaggio ma non siamo stati bravi a concludere».
Santarsiero. In alto De Angelis. a destra una formazione del
Si riferisce in particolare all’azione del primo tempo creata e sciupata da Merini e a quella del secondo tempo capitata sui piedi di De Angelis. «La squadra è giovane, bisogna avere pazienza e i risultati positivi arriveranno. Certo – sottolinea Santarsiero – dobbiamo crescere molto in termini di personalità. Dobbiamo essere più concreti, meno ingenui, altrimenti in seconda divisione si fa poca strada». La Val di Sangro si è resa pericolosa poche volte, e soprattutto quasi sempre su calcio piazzato. «Sì -ammette ancora Santarsiero - rischiamo un po’ troppo sulle palle inattive ed è una nostra caratteristica negativa che dobbiamo cercare di eliminare. Ci manca quel pizzico di furbizia
agonistica, che è fondamentale per portare punti a casa e salvarsi. Ora – conclude – guardiamo a questo punto come a un punto guadagnato e mettiamoci a lavorare per la prossima partita». Anche capitan De Angelis parla di un «punto che dà morale, dopo tre sconfitte come quelle che abbiamo subito, tutte nei minuti finali e immeritatamente. Anche oggi abbiamo rischiato, ma siamo una squadra molto giovane che sta crescendo». A proposito delle occasioni sfumate, De Angelis racconta quella che l’ha visto protagonista. «Purtroppo mi sono allargato troppo, avrei potuto far meglio, ho aspettato troppo a tirare. Ma è stato bravo anche il difensore a non lasciarmi lo spazio per concludere». poi il capitano si sofferma sull’altra occasione clamorosa per la sua squadra, quella capitata sui piedi del giovane Merini, il compagno di reparto, che nel primo tempo si è davvero divorato un gol che pareva già fatto. «Con lui – sottolinea De Angelis – stiamo trovando progressivamente l’intesa migliore, abbiamo giocato solo tre partite insieme per il transfert arrivato in ritardo. Chiaro che spero partita dopo partita di migliorare l’intesa con lui, ma ci vuole del tempo, non è facile giocare insieme e bene da subito. Ha avuto sicuramente una buona occasione: in certi casi per un attaccante viene d’istinto tirare in porta». La prossima partita a questo punto è da vincere? “Andiamo con ordine conclude il capitano dei gialloverdi - e pensiamo innanzitutto a non perderla: anche nelle ultime tre partite avevamo parlato di partite da vincere a tutti i costi e sappiamo come è andata a finire. Restiamo concentrati fino alla fine e porteremo i nostri punti a casa, come è successo oggi». Pier Paolo Di Nenno
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Lunedì 27 ottobre 2008
Sport I Lupi finiscono in nove . Moschella fallisce il pari
Cosenza 1914 beffato dal Gela Giocano bene i rossoblù, ma decide un gol di Battisti GELA COSENZA
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GELA (4-4-2):Cecere 7; Nigro 7, Fernandez 7, D'Aiello 7, G. Esposito 7; Battisti 7, Marinucci 6 (45' pt Gaeta 7), Iannini 6,5, Alessandrì 7; Franciel 5,5 (35' st Fofana sv), Espinal 6 (15' st Pasca 6). A disp. Ferla, P. Esposito, Ambrosecchia, Unniemi. All. Cosco 6,5. COSENZA (4-3-3): Ambrosi 6; Morelli 6 (37' st Bernardi sv), Moschella 6, Braca 6, Musacco 5,5; Carli 5,5, De Rose 6, Spinelli 6,5; Polani 6, Cantoro 5,5, Galantucci 6. A disp. Guizzetti, Chianello, Bacilieri, Fabio, Danti, Profeta. All. Toscano 6. ARBITRO: Gallione di Alessandria. RETE: 27' st Battisti. NOTE: circa 3.200 spettatori, con circa 300 tifosi cosentini. Incasso 28.650 euro. Ammoniti Musacco, De Rose, Espinal, Fernandez, Galantucci, Fofana. Espulsi 34' st De Rosa per doppia ammonizione e 43' st Musacco per doppia ammonizione. Angoli 4-2 per il Gela. Recuperi 2' e 4'. di FABRIZIO PARISI GELA.Sesta vittoria consecutiva per il Gela e Cosenza agganciato in testa alla classifica. Ma il Cosenza non esce affatto ridimensionato dal confronto diretto. Gli è mancata maggiore convinzione negli ultimi sedici metri. Cecere ha compiuto un solo grande, decisivo intervento, salvando sul missile ravvicinato di Moschella a cinque dal termine. Per il resto ha dominato l'equilibrio, con il Gela però padrone del campo nella seconda parte. Paradossalmente i biancazzurri sono cresciuti quando a centrocampo Cosco ha dovuto sostituire Marinucci Palermo per un problema alla spalla. Al suo posto è entrato Gaeta, che sulla fascia destra ha fatto il bello ed il cattivo tempo, con Battisti resti-
PAGELLE COSENZA AMBROSI (6) - Il portiere cosentino non viene quasi mai severamente impegnato, se non in un alcuni cross insidiosi che partono dai piedi di Gaeta e Alessandrì. Rischia di farla grossa al 37' della ripresa quando su punizione di Iannini si lascia sfuggire il pallone. Lo salva il palo. MORELLI (6) - La velocità di Alessandrì lo mette a volte in imbarazzo. Regge però bene l'urto, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa a volte si trova in mezzo anche tra Esposito e Alessandrì e va in difficoltà. Dal 32 st BERNARDI (S.V.) MOSCHELLA (6) - L'ex di turno ci teneva a farsi rimpiangere. Ordinato in difesa, prova ad esplodere il suo sinistro. L'occasione giusta arriva a cinque dal termine, ma Cecere gli nega la gioia del gol. BRACA (6) . Il brasiliano Franciel è rimasto in ombra per tutta la gara. Merito anche del centrale cosentino, che sopperisce egregiamente all'assenza di Parisi. MUSACCO (5,5) - Fin quando doveva arginare Battisti il compito è stato agevole. Quando però è entrato Gaeta i pericoli sono arrivati da quella fascia laterale. Battisti esulta dopo il gol. Sullo sfondo lo sconforto di Stefano Ambrosi
tuito nel suo ruolo naturale di interno. Non a caso l'azione decisiva del match è arrivata dal cross del primo e conclusione del secondo. L'impressione avuta e che queste due squadre fino alla fine si giocheranno il posto utile per accedere direttamente in Prima divisione. Toscano a causa delle assenze importanti, Catania, Parisi e Occhiuzzi sono rimasti in Calabria, ha schierato tre attaccanti. Mossa a sorpresa che Cosco non si aspettava, seppur il 4-3-3 è rimasto un atteggiamento tutt'altro che spregiudicato, visto che Polani e Galantucci hanno giocato larghi sulla fascia, con il solo Cantoro accentrato. Sul fronte opposto Cosco dà fiducia alla coppia Franciel-Espinal, con Pasca inizialmente in panca. Gaeta non è al top della condizione e si accomoda in panchina. Tocca a Battisti sacrificarsi tatti-
camente ancora una volta sulla destra. La cronaca. Si comincia con una conclusione di Galantucci dopo otto minuti sul quale Cecere non si lascia sorprendere. Quattro minuti ed il pubblico del Presti si scalda le mani con il lob morbido di Alessandrì e l'incornata di Espinal, che però non imprime forza al pallone. La replica dei calabresi arriva al minuto 17' quando Musacco prova a sorprendere Cecere direttamente dalla bandierina. Dopo tre minuti è velleitaria l'intenzione di Moschella che da centrocampo prova la grande giocata, ma senza fortuna. Nella ripresa entra in campo un Gela più voglioso e meno timoroso. Al 6' è Polani che sfugge al controllo di D'Aiello ma conclude sull'esterno della rete. I biancazzurri premono ed il Cosenza va in sofferenza seppur Ambrosi non debba compiere in-
terventi prodigiosi. Al 9' è ancora una sventagliata di Alessandrì a pescare Gaeta smarcato sull'out di destra. Lo spazio per la conclusione c'è, ma Gaeta trova solo l'esterno della rete. Ci prova poi anche Esposito con un sinistro velenoso che sfiora il palo. E' il preludio al gol che giunge al minuto 27'. La preparazione è di Gaeta, la conclusione vincente di collo pieno di Battisti, lasciato però colpevolmente solo nell'occasione. La reazione del Cosenza non c'è. C'è invece ancora tanto Gela al 32' quando Iannini conclude violentemente su punizione. Ambrosi si salva grazie anche ad un palo “amico”. Nei minuti finali ospiti prima in dieci (34') e poi in nove (43') per un doppio giallo su De Rose e Musacco. Eppure al 40' è Cecere che evita il pari. Suo l'intervento da pochi passi sulla cannonata di Moschella.
CARLI (5,5) - . E' il terzo di centrocampo ma non incide quasi mai. Appare troppo macchinoso e finisce per subire la pressione del Gela. DE ROSE (6) . Il voto rimane sufficiente malgrado l'espulsione. Anzi, senza il doppio giallo sarebbe stato il migliore del Cosenza. Dinamismo e profondità le armi migliori, a discapito della giovane età. SPINELLI (6,5) - Con De Rose l'intesa è ottima. Fa girar palla e raddoppia le marcature su Iannini e Marinucci con grande abnegazione. L'ultimo ad arrendersi. POLANI (6) - Agisce largo sulla fascia destra. Non è il suo ruolo, ma deve adattarsi. Lotta come un leone con Esposito, ma non trova quasi mai l'affondo giusto. CANTORO (5,5) - Probabilmente non è al top della condizione, o forse non sono arrivati i giusti rifornimenti dai compagni. Fatto sta che l'argentino non macchia il tabellino. Da rivedere. GALANTUCCI (6) - Inizia con un buon piglio. Parte largo a sinistra, ma è capace di accentrarsi o andare in profondità. Ci vuole una difesa attenta come quella del Gela per annullare la grande veemenza dell'attaccante cosentino.
Sport 43 2ª Divisione. Le Aquile si svegliano nella seconda parte della ripresa Lunedì 27 ottobre 2008
Il Catanzaro raggiunge il Pescina Giallorossi in svantaggio, poi rimedia Di Maio nel finale CATANZARO PESCINA
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CATANZARO (4 - 3 - 1 - 2): Mancinelli; Ciano (3' s.t. F. Montella), Gimmelli , Di Maio, Tomi; Zaminga, Berardi, Benincasa (28' s.t. Mangiacasale); Caputo; A. Montella, Iannelli (16 ' s.t. Criniti).In panchina: Parisi, Di Meglio, Armenise, Marchano. All. Provenza PESCINA VDG (4 - 3 - 1 - 2): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Piva; Cruciani, De Angelis, Giordano; Laboragine (9' s.t. Berra); Di Pasquale(36' s.t. Miale), Bettini. In panchina: Merletti, Silvestri, Luciani, Censori, Arcamone. All. Chiappini ARBITRO: Bagalini di Fermo (assistenti Salvato e Cannistrà di Messina) MARCATORI: 43' p.t. Bettini (Pe); 38' s.t. Di Maio (Cz). NOTE:Spettatori 2000 circa, chiuso il settore ospiti. Ammoniti: Petitto (Pe); Berra (Pe); Cruciani (Pe); Bettini (Pe), Giordano (Pe).Angoli: 7 - 3 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 1'; s.t. 5' di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Mantiene la sua imbattibilità stagionale di campionato il Catanzaro pur a fatica contro un Pescina che ha dimostrato di meritare il credito di cui gode. Che sarebbe stata una gara difficile lo aveva detto in tutte le salse il tecnico giallorosso in settimana e per questo ci si attendeva un Catanzaro particolarmente attento e concentrato. Ed invece, almeno per la prima frazione di gioco, sono stati gli ospiti a menare le danze ed a capitalizza-
L’allenatore del Pescina soddisfatto
Chiappini sereno «Pareggio giusto» Il gol del vantaggio del Pescina
Azione concitata della gara al Ceravolo. In basso: Montella
re le incertezze dei padroni di casa. La musica è cambiata solo nella ripresa quando, visto il risultato negativo, Provenza ha gettato nella mischia i due furetti Criniti e Mangiacasale. Al Catanzaro, dopo una serie di gare da primo della classe, è venuto meno soprattutto l'estro dell'acciaccato Caputo che è stato spesso soverchiato dagli avversari mentre, dall'altra parte, ancora una volta è risultato letale Bettini che, dopo la doppietta dello scorso anno, ha ancora una volta piantato la sua banderilla nel costato del Catanzaro. L'inizio è di studio con il Pescina che però ben presto si impossessa del centrocampo grazie alla buona vena di De
Angelis e Giordano, Dopo una punizione telefonata di Tomi (brutta la sua gara) arrivano due discrete occasioni per gli abruzzesi prima con De Angelis che spara fuori su azione susseguente a calcio d'angolo (al 18') e poi con Laboragine che, lanciato da Giordano, supera Mancinelli in uscita ma poi non trova o spazio per concludere a rete. La reazione giallorossa è in due punizioni consecutive sulla barriera di Caputo. Al 43', l'ennesima palla persa di Caputo lancia il contropiede di Bettini che approfitta dell'errata posizione di Tomi e s'invola verso Mancinelli uccellandolo con un tocco finale quasi dalla linea di fondo che limita a 554 i minuti di imbattibilità del portiere
giallorosso. La ripresa vede la reazione del Catanzaro solo dal momento dell'ingresso in campo di Criniti e Mangiacasale. Prima d'allora da annotare solo l'infortunio di Ciano (risentimento muscolare, per lui forse due settimane di stop) ed una occasione per Caputo stoppato da Bifulco in disperata uscita. Il forcing giallorosso inizia, al 28', con un cross lungo di Zaminga sul quale Di Maio fa le prove generali del gol mandando fuori di testa. Poi c'è l'appoggio di Mangiacasale per Montella che di testa sollecita Bifulco ad una pronta risposta ed infine il batti e ribatti in rea del 38' che consente al sontuoso Di Maio di ribattere a rete il cross basso di Criniti.
2ª Divisione. Espugnata Manfredonia: determinante la prodezza del portiere su rigore
Vigor: ci pensano Ciotti e Panico Il difensore segna la rete della prima vittoria stagionale MANFREDONIA 0 VIGORLAMEZIA 1 MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6,5; Nossa 6, Bortel 5,5, Carrieri 5,5, Patti 5,5; Scarpitta 5 (10' st Giglio sv), Cerchia 5,5 (10' st Tartabini sv), Pirrone 5, Vitiello 5; Bellucci 5, Napoli 6 (38' st Ferriera sv). A disp. Fortunato, Serao, Mandorino, Ambrosio. All. D'Arrigo. VIGOR LAMEZIA (4-4-2): Panico 6; Di Donato 6, Ciminari 6, Filippi 6, Marinelli 6 (29' st De Pasquale sv); Ciotti 6,5, Sanso 6 ( (23' st Rondinelli sv), Amita 6, Riccobono 6; Manca 6, Ragatzu 6. A disp. Forte, Perri, Caruso, Scalese, Mauro. All. Ammirata. ARBITRO: Bindoni di Venezia. MARCATORI: 37' pt Ciotti. NOTE: spettatori 698 abbonati più 135 paganti, per un incasso di 8.303 euro. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria dei militari deceduti nell'incidente di volo verificatosi in Francia. Al 26' del st Pirrone sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: Ciminari, Amita, Sanso, Bortel, Vitello. Angoli 7 - 4 per il Manfredonia. Recupero 1' pt; 4' st . di ANTONIO GUERRA MANFREDONIA - La Vigor Lamezia espugna il “Miramare” di Manfredonia con il
minimo scarto e aggancia in classifica a cinque punti l'Igea Virtus. Il Manfredonia ha dovuto fare i conti con l'abnegazione e la voglia di vincere della Vigor Lamezia e alla fine un gol di Ciotti e la parata prodigiosa di Panìco su rigore regalano alla formazione calabrese tre punti di fondamentale importanza. A rompere gli indugi è la formazione di casa al 3' quando Napoli si invola verso la porta avversaria ma al momento di concludere si allunga la sfera, Panìco esce e blocca. Al 9' è ancora il Manfredonia a farsi vedere dalle parti di Panìco con Pirrone, ma la sua conclusione, peraltro de-
viata, termina fra le braccia del portiere calabrese. Al 14' è la Vigor Lamezia a sfiorare il vantaggio: tiro di Ragaztu ma Pelagotti è attento. Come lo è cinque minuti più tardi su una violenta punizione di Ciotti da trenta metri. Alla mezz'ora Scarpitta prova la conclusione al volo, ma la sfera si spegne sul fondo. Al 37' la Vigor Lamezia passa in vantaggio: sugli sviluppi di un'azione, Riccobono effettua un tiro cross apparentemente innocuo che attraversa tutta la difesa del Manfredonia, dalle retrovie sbuca Ciotti che insacca. L'avvio di ripresa è di marca bianco-celeste ma le con-
clusioni della formazione sipontina si spengono o sul fondo o tra le braccia di Panìco. Al 17’ punizione di Patti, palla deviata, ma Panìco è attento e blocca. Al 25' il Manfredonia potrebbe arrivare al pareggio: cross di Napoli, che controlla e supera Filippi che lo atterra. Il signor Bindoni non ha dubbi ed indica il dischetto: dagli undici metri Pirrone si lascia ipnotizzare da Panìco che di piedi respinge. Il Manfredonia non demorde e cerca la rete del pareggio ma al 33' Napoli in spaccata colpisce il palo Il Manfredonia non riesce più a pungere e la Vigor Lamezia esulta.
Ammirata si gode i tre punti. Panico: «Il rigore? Ho aspettato a tuffarmi»
«Li abbiamo messi in difficoltà MANFREDONIA - La Vigor Lamezia espugna il “Miramare”e conquista i primi tre punti in campionato. A fine gara è Ammirata il primo a presentarsi dinanzi a microfoni e taccuini. «Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato –esordisce –loro erano molto aggressivi,noi d’altro cantoabbiamo cercato di arginarli e ci siamo riusciti bene, non abbiamo concesso niente e con Riccobono e Ciotti li abbiamo messi in difficoltà, trovando anche la rete del vantaggio. Nella ripresa, complice anche la stanchezza siamo calati, abbiamo sofferto tantissimo, ma alla fine quel che conta è essere riusciti a portare a casa il bottino pieno. Ringrazio la società che non mi ha mai messo in discussione, i giocatori, sempre pronti ad ascoltare e i tifosi che ci sono sempre vicini».
Poi è la volta di Panìco, eroe di giornata a pari merito con il compagno di squadra Ciotti. «I complimenti vanno fatti a tutta la squadra – dice Panìco venivamo da tre sconfitte consecutive ed oggi con un po’di fortuna, siamo riusciti a fare bottino pieno. Tutto è andato per il verso giusto, in precedenza complice la sfortuna abbiamo pagato più del dovuto. Eravamo in debito con la dea bendata». Il rigore parato a Pirrone?«Sono rimasto in piedisino all’ultimoistante, conunpo’diesperienzaho intuitoche Pirrone era in difficoltà e così ho aspettato sino all’ultimo istante prima di tuffarmi, tant’è che lui ha calciato centrale e io con il piede di richiamo sono riuscito a respingere la sua conclusione». a. g.
CATANZARO - «Non ho nulla da rimproverare alla squadra, il Catanzaro ha cercato il pareggio e benché sia arrivato da una mischia, comunque il risultato credo che rispecchi esattamente l'andamento di una partita giocata con un buon livello di agonismo. Così Chiappini, allenatore del Piscina Val di Giovenco, commenta l'uno a uno del Ceravolo. «E' inutile pensare se sono due punti persi o un punto guadagnato. Io credo che alla fine, in questa parte del campionato soprattutto, contino di più le risposte che la squadra riesce a dare in termini di agonismo, concentrazione e preparazione». In ogni caso si dimostra un osso duro il Pescina che non consente al Catanzaro
di sfruttare a pieno dello stop della capolista Cosenza a Gela. La squadra di Chiappini si è fin ora dimostrata un avversario ostico fuori casa non si è smentita al Ceravolo dove passa in vantaggio con Bettini al 43' del primo tempo a conclusione di un contropiede ben orchestrato. Lo stesso Bettini che l'anno scorso segnò due reti sempre al Ceravolo, portando a casa l'intera posta in palio. Un Pettini comunque soddisfatto: «Certo espugnare il Ceravolo non è cosa semplice soprattutto - ha detto il giocatore biancoverde quando hai davanti una squadra che come il Catanzaro ha delle mire precise e non nascoste con degli obiettivi giustamente coltivati». f. i.
PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANICO (6,5) - Nella prima frazione di gioco viene chiamato più volte in causa e si fa trovare sempre pronto. Offre sicurezza a tutti i compagni. E’ decisivo quando al 25’ della ripresa respinge con i piedi il calcio di rigore di Pirrone. DI DONATO (6) - Buona corsa, cerca in qualche occasione il fondo, ma in fase difensiva non è sempre irreprensibile. CIMINARI (6) - Sempre attento ma nel finale si lascia prendere un po’ dal nervosismo rimediando un’ammonizione. FILIPPI (6) - Rischia di combinarla grossa quando atterra in piena area Napoli. Per il resto con Ciminari fa buona guardia. MARINELLI (6) - Potrebbe farsi vedere un po’ di più, resta dietro e dà l’impressione di fare il minimo indispensabile. Dal 29’ st DE PASQUALE (sv) - Eesegue con molta attenzione le indicazioni date di Ammirata. CIOTTI (6) - L’eroe di giornata a pari merito con Panìco. Sfiora prima la marcatura con una sassata dai trenta metri e poi sfrutta una dormita della difesa bianco-celeste insaccando in rete. SANSO (6) - Inizia bene con una buona mobilità, molto importante sotto l’aspetto tattico, regala sostanza, poi finisce con le batterie scariche. Dal 23’ st RONDINELLI (sv) - Troppo poco per valutarlo, subentra a Sanso ma non incide più di tanto. AMITA (6) - Prestazione senza sbavature. Prova soddisfacente. RICCOBONO (6) - Suo il tiro-cross che consente a Ciotti di siglare la rete che vale la vittoria. Nella prima frazione di gioco offre diverse soluzioni in fase offensiva. Nella ripresa, invece, assieme ai suoi compagni difende a denti stretti il prezioso risultato. MANCA (6) - Ci mette l’anima ma non riesce ad impensierire più di tanto la difesa bianco-celeste. Nel finale prova ad impensierire Pelagotti, ma il suo tiro termina alto sulla traversa. RAGATZU (6) - Attivo nella prima frazione di gioco, cerca di duettare con il compagno di reparto, si spegne nella ripresa.
44 Sport 2ª Divisione. Solo nel finale Mastrolilli sigla il pareggio grazie a un calcio di rigore Lunedì 27 ottobre 2008
La Vibonese bloccata in casa Una buona Igea Virtus conquista un punto al Luigi Razza VIBONESE IGEAVIRTUS
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VIBONESE (4-2-3-1): Amabile; Bica Orefice Bianciardi Poli; Ruscio (14' st Oudira), Pirrone (39' st Di Franco); Polito (24' st Kulenthiran), Di Mauro Melis; Mastrolilli. In panchina: Bastiera, Villani, Boemia, Ranellucci. All.: Galfano 6. IGEA VIRTUS (4-2-3-1): Di Masi 6,5, Crinò 6,5, Agius 6,5, Russo 6, Panarello 7; Matinella 7, Di Toro 7; Di Miceli 6, Crimi 6,5 (23' st Condello 6), La Porta 6,5 (44' st Giardina sv); Bongiovanni 6 (23' st Ricciardo 5,5). In panchina: Romano, D'Anna, Nabil, Bonsignore. All.: Castellucci 6,5. ARBITRO: Ceccarelli di Terni 6,5 (Battista di Barletta e Minardi di Taranto) MARCATORI: 29' st Panarello (I), 44' st Mastrolilli (V, rigore). NOTE: spettatori 500 circa (una decina ospiti). In tribuna presente il ds della Vigor Lamezia Silvio Zizza. Espulso al 43' st Russo (I) per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Mauro e Mastrolilli (V), Agius, Di Miceli e Crinò (I). Angoli 3-8. Recupero: 1' pt; 4' st. di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Si aspettavano tutti una squadra a trazione posteriore. Invece, al Luigi Razza si è vista una Igea Virtus, che è stata vicinissima a portarsi a casa i tre punti, giocarsi la partita a viso aperto. La Vibonese ha sofferto, e anche parecchio, la vivacità dei siciliani, ha faticato ad imbastire una manovra fluida ed è riuscita ad ag-
Dagli undici metri Mastrolilli non dà scampo a Di Masi
guantare il pari soltanto sul finale. Un'autentica beffa per quei tifosi che avevano lasciato in anticipo il Luigi Razza, a pochi minuti dal triplice fischio finale. TATTICA. Galfano, decide di fare a meno, almeno dall'inizio, di Oudira, che si accomoda in panchina. In campo c'è Polito, nel consueto 4-3-3, variabile in corso d'opera. Dall'altra parte, invece, Castellucci a sorpresa opta per un inedito 4-3-2-1 con gli esperti Matinella e Di Toro in mediana e Di Miceli, il giovanissimo Crinò e La Porta alle spalle dell'unica punta, Bongiovanni. CRONACA. Il primo pericolo lo subiscono i siciliani, al 4' minuto. Di Masi, costretto ad uscire con i piedi sulla tre-
quarti, sbaglia il rinvio e per poco non ne approfitta Melis, il cui pallonetto, da centrocampo, si perde di poco fuori. L'Igea, però, è più mobile, copre bene ogni settore del campo e si affida a pericolose ripartenze. Così, in ben 4 minuti, i siciliani sfiorano il vantaggio in due circostanze, al 16' con La Porta, ma Amabile si salva in angolo, e poi, al 20' con Bongiovanni che manda a lato da buona posizione. La reazione della Vibonese, invece, è affidata ad un tiro dalla distanza di Polito che si perde fuori. Il modulo con tre trequartisti dell'Igea crea qualche apprensione alla difesa locale, che va in difficoltà sulle fasce, sulla spinta degli esterni giallorossi. Così, è La Porta ad insidiare Amabile,
ma il suo tiro viene bloccato in due tempi dal portiere rossoblu. La contromossa non si fa attendere e Galfano corre ai ripari avanzando Di Mauro sulla linea dei trequartisti e invertendo gli esterni Polito e Melis. Però, la Vibonese si rivede soltanto alla mezzora, ma la punizione di Melis sfiora l'incrocio dei pali. Qualche minuto dopo, al 41', è Mastrolilli a presentarsi da solo davanti a Di Masi che, in uscita disperata, salva il risultato. Si va, dunque, all'intervallo con il risultato inchiodato sullo 0 a 0. Nella ripresa, Galfano inserisce la seconda punta centrale, Oudira, richiamando Ruscio, che risponde alla sostituzione stizzito, non dando la mano all'allenatore. La Vibonese passa al 4-2-4, ma i rossoblu rischiano di subire il gol quando, al 23' un errore difensivo di Poli dà a Di Miceli la palla buona: Bianciardi salva a porta sguarnita. Il gol, invece, lo trova Panerello che, al 29', dai venticinque metri circa trova l'incrocio dei pali, raccogliendo una corta respinta della Vibonese in seguito ad un calcio d'angolo. I siciliani tentano il colpo del ko ma Amabile, al 31', salva su Ricciardo. L'Igea si difende con ordine, la Vibonese fatica ad imbastire una reazione, affidandosi ai lanci lunghi per Mastrolilli. Ma al 43' giunge la doccia gelata per l'Igea. Melis crossa in area e Russo, già ammonito, colpisce la palla con le mani. L'arbitro, malgrado le vibranti proteste degli ospiti, indica il dischetto e ammonisce per la seconda volta il difensore centrale dei siciliani. Dagli undici metri, Mattia Mastrolilli non sbaglia e realizza l'1 1 finale.
PAGELLE VIBONESE AMABILE (6,5) - L'impressione è che nulla può in occasione del gol di Panarello. Poi, qualche minuto dopo, salva i suoi su tiro ravvicinato di Ricciardo. Per il resto sempre sicuro nelle uscite, sia alte che basse. Una sicurezza. BICA (5) - Parte male e conclude peggio. L'intraprendenza di La Porta lo mette in difficoltà e lo costringe a starsene bloccato dietro, dove difetta anche in fase difensiva. POLI (5) - Non meglio del giovane collega di reparto, malgrado appaia, seppur timidamente, più propositivo sulla fascia di competenza. Sbaglia tutto e qualche svarione difensivo poteva davvero costare caro alla Vibonese. PIRRONE (5,5) - Fatica in mediana, dove Matinella e Di Toro hanno gioco facile sui dirimpettai rossoblu. Dal 39' st DI FRANCO (SV). BIANCIARDI (6,5) - Insuperabile. Blocca gli attaccanti avversari e sopperisce, di gran classe, agli errori difensivi dei giovani compagni di reparto. OREFICE (6,5) - Come sopra. Con Bianciardi costituisce una coppia difensiva davvero affidabile. RUSCIO (5) - Sbaglia molto in fase di appoggio e dà l'impressione di correre spesso a vuoto. Una gara sicuramente da dimenticare per il capitano rossoblu. Galfano lo sostituisce per dare maggiore concretezza al reparto offensivo e lui risponde alla sostituzione stizzito, non dando la mano all'allenatore. Dal 14' st OUDIRA (5,5) - La squadra non lo cerca e lui fatica molto a trovare la giusta posizione. DI MAURO (5,5) - Si danna l'anima, ma i risultati non sembrano dargli ragione. Ha, comunque, il merito di essere tra gli ultimi ad arrendersi. MASTROLILLI (6,5) - Come al solito lotta tra due avversari, fa salire la squadra e subisce una miriade di falli. Freddo e preciso dal dischetto. POLITO (5) - Galfano più volte lo inverte con Melis, ma l'ex Palermo fatica a trovare il guizzo giusto. Dal 24' st KULENTHIRAN (6) - Ha dei piedi che sono eccezionali, e una visione di gioco straordinaria. E' giovanissimo, ma può dare tanto alla Vibonese. MELIS (6,5) - Questa volta non è stato decisivo. Ma ha giocato, comunque, una buona gara. Nel primo tempo partono dai suoi piedi le azioni migliori della Vibonese. E’ suo il cross dal quale è scaturito il rigore del pareggio. ant. sch.
Il tecnico rossoblù soddisfatto. Ezio Castellucci: «Ottima prestazione della mia squadra»
Angelo Galfano: «Un pareggio meritato»
Un primo piano del tecnico della Vibonese Angelo Galfano
VIBO VALENTIA - «Una brutta partita? Non credo». Angelo Galfano, al termine dell'incontro, liquida così le considerazioni dei cronisti che sottolineavano la scialba prestazione dei rossoblu. «Non meritavamo di vincere, certo, ma neppure di perdere. Penso che nel primo tempo la squadra si sia espressa meglio rispetto alla gara, vinta, di domenica scorsa. Abbiamo avuto diverse palle gol non concretizzate a dovere. Poi, nella ripresa, l'Igea Virtus si è chiusa, concedendoci davvero poco. Io ho provato di tutto, inserendo anche Oudira e passando al 4-2-4. Ma
tato opportuno mantenere qualità in mezzo al campo, lasciando Pirrone e Di Mauro. Per questo l'ho sostituito con Oudira». Se Galfano reputa «giusto» il pari, Ezio Castellucci, tecnico dell'Igea Virtus, preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno. «Sapevamo che non sarebbe stato facile fare punti sul campo della Vibonese, una formazione reduce da uno straordinario momento di forma. Ma sono molto soddisfatto per la prestazione dei miei e per il pareggio che - conclude Castellucci - è sempre un ottimo risultato». ant. sch.
il pareggio, ne sono certo, è il risultato più giusto». Insomma, per Galfano è davvero «ingeneroso» parlare di brutta partita. «Qualcuno, forse, non sperava più nel pareggio. Ma posso dire che io personalmente, così come la squadra, ci ho creduto. Per questo faccio un plauso ai miei, bravi a non demoralizzarsi e determinati a trovare il pari, che, ripeto, trovo meritato». Infine, Angelo Galfano preferisce non commentare l'episodio che ha visto protagonista Ruscio in occasione della sostituzione. «Volevo dare maggiore peso all'attacco, e allo stesso tempo ho repu-
GLI ALTRI TABELLINI DI SECONDA DIVISIONE
Il Barletta supera la Scafatese, pari tra Cassino e Aversa. Monopoli ko a Noicattaro ANDRIA ISOLA LIRI
2 0
ANDRIA (4-4-2): Amadio 6; Goisis 6, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 6,5; Sy 6,5, De Santis 6, Iennaco 5,5, Rebecchi 6,5 (28' st Doumbia ng); Lattanzio 5,5 (16' st Cazzarò 6), Cavaliere 6 (40' st Menichini). A disp.: Spitoni, Morale, Rescio, Losito. All.: Di Leo 5,5 ISOLA LIRI (4-3-2-1): Fiorini 6; Risi 6, Matrisciano 6, Sannibale 6, Brunetti 6; Mollo 6 (18' st D'Imporzano 6), Giacalone 6 (25' st Tortori ng), D'Alessandro 6; D'Avanzo 5,5 (12' st Cori 5,5), La Cava 6,5; Pignalosa 6. A disp.: Tomei, Cagnale, Dolcemascolo, Mastrantoni. All.: Ferazzoli 6 ARBITRO: Aureliano di Bologna 6 MARCATORI: st 8’ Rebecchi (A); 41’ Sy (A)
BARLETTA SCAFATESE
1 0
BARLETTA (4-4-2): Furlan 6,5; Mastronicola 6,5, Sabini 6,5, Tangorra 6,5, Fabbro 7; De Cecco 6, Salvagno 6, Daleno 6 (42' st Millan sv), Zotti 6; Laviano 5,5 (31' st Sisalli sv), Alessandrì 6. In panchina: Montagna, Polidori, Rizzi, Vittorio, Campanella. Allenatore: Chiricallo 6,5 SCAFATESE (3-4-1-2): De Felice 6,5; Marini 6, Rapino 6,5, Terracciano 6; Lagnena 6, Marzocchi 6, Orero 6, Carbonaro 5,5 (28' st Izzo 6); Ramora 6 (19' st Corsale 6); Martone 6, De Luca 5,5 (23' st Varriale 5). In panchina: Spicuzza, Cozzolino, Di Candilo, Avallone. Allenatore: Maurizi 5,5 ARBITRO: Calzolari di Forlì 6 MARCATORE: st 20' Fabbro
CASSINO AVERSA NORM.
1 1
CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Martinelli 6, Di Nunzio 6, Mucciarelli 5,5, Padovani 5,5; Lorusso 6,5, Giannusa 7, Maisto 6,5, Cunzi 6; Bardeggia 5 (46' st Lepre sv), Leccese 5 (21' st Molinaro 6). A disp.: Afeltra, Casoli, Pippa, Piscitelli, Marziale. All.: Grossi 5,5 AVERSA (4-3-2-1): Criscuolo 6; Baylon 6,5 (25' st Silvestri sv), Di Girolamo 5,5, Maraucci 5,5, Zolfo 6; Franzese 6,5, Ottobre 6,5, Arini 7; Sibilli 7 (10' st Carboni 6), Romano 7; Palumbo 5,5 (33' st Perna sv). A disp.: Del Giudice, Porzio, Improta, Longo. All.: Sergio 6 ARBITRO: Bellutti di Trento 7 MARCATORI: st 38’ Cunzi rig. (C), 48’ Arini (A)
NOICATTARO MONOPOLI
1 0
NOICATTARO (5-2-3): Sassanelli 7,5; De Giorgi 6 (33' st Perrone sv) Lollini 7 Lucioni 7 Allegrini 7 Mercurio 6; Menolascina 7 Piccinni 6,5; Siclari 6 (47' st Lanave sv) Rana 7 Deflorio 6,5 (19' st Ladogana 6). A disp.: Cilli, Di Muro, Piano, Russo. All.: Sciannimanico MONOPOLI (4-4-2): Sarao 6; Colella 5,5 Gambuzza 5,5 Thakrai 6 Pugliese 6; Carbonaro 6,5 (22' st Lacarra 6,5) Minopoli 6 Santarelli 6 Tinoco 5 (29' st Loseto sv); Balistrieri 5,5 Ceccarelli 5,5. A disp.: Moschetto, Turone, Colella, Lanzolla, Amodio. All.: Geretto ARBITRO: Tramontina di Udine MARCATORE: Rana (N) al 17’ st
VAL DI SANGRO MELFI
0 0
VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis 6; Del Grosso 6, Rogato 6, Paolacci 6.5, Mangoni 6; Perfetti 6 (dal 40'st Costantini sv), Epifani (C) 6 (dal 10' st Ruggiero 6) Cacciaglia 6.5, Napolano 5.5 (dal 14' st Cherchi 5.5); Memmo 5.5, Fiorotto 6. A disp: Leacche, Curcio, Sensi, Carafa. All.: Perri 6 MELFI (4-4-2): Merlano 6.5; Fumai 6 (dal 25' st Bizzarri 6), Ferrato 6.5, Rizzo 6.5, Gambi 5.5; Maio 6, Bacchiocchi 6.5, Frasca 6, Sciannamè 5.5 (dal 15' st Petagine 6); De Angelis (C) 5, Merini 5.5 (dal 35' st Caciagli 5.5). A disp: Pettinari, Stucchi, Pellicoro, Mastroieni. Allenatore: Santarsiero 6 ARBITRO: Di Stefano 5.5
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica Angri-Gelbison
1-0
Bitonto-Bacoli
1-2
Fasano-Ischia
1-0
82` Galdi
50` Crisantemo (Ba), 57` Di Bitetto (Bi), 81` Compli (Ba) 20` Formuso
Francavilla F.-Pianura
3-2
30` (r) Sergi (F), 31` (r) Ianniello (P), 41` Galeandro (F), 82` (a) Travagliola (P), 83` Nasca (F)
Grottaglie-Brindisi
1-1
Nocerina-Venafro
2-0
Pomigliano-Francavilla
1-0
S. Antonio A.-Matera
0-1
84` Chiesa (B), 91` D`Amble` (G) 26` Cavallaro, 90` Moro 85` Cutolo
88` Naglieri
Turris-S. Genzano
Prossimo turno
0-0
9ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Bacoli-S. Antonio A. Brindisi-Pomigliano Francavilla-Matera Gelbison-Fasano Ischia-Turris Nocerina-Francavilla F. Pianura-Bitonto S. Genzano-Grottaglie Venafro-Angri
8ª
45
giornata
Marcatori BRINDISI NOCERINA MATERA POMIGLIANO ISCHIA FASANO BACOLI PIANURA FRANCAVILLA F. FRANCAVILLA S. GENZANO TURRIS BITONTO ANGRI GELBISON S. ANTONIO A. GROTTAGLIE VENAFRO
22 18 17 16 14 13 13 12 11 10 9 8 8 8 5 5 4 4
8
7
1
0 16 6
4
4
0
0
9
3
4
3
1
0
7
3 10 +6
8
6
0
2 11 8
4
3
0
1
6
3
4
3
0
1
5
5
8
5
2
1 17 6
4
2
2
0
7
2
4
3
0
1 10 4 11 +1
8
5
1
2 11 7
4
4
0
0
6
2
4
1
1
2
5
5
4
0
8
4
2
2 14 8
4
3
1
0
7
1
4
1
1
2
7
7
6
-2
8
3
4
1 11 8
4
2
2
0
4
2
4
1
2
1
7
6
3
-3
8
4
1
3
4
1
1
2
3
4
4
3
0
1
5
3
1
-3
8
3
3
2 21 14 4
3
1
0 14 5
4
0
2
2
7
9
7
-4
8
3
2
3 13 15 4
2
0
2
9 11 4
1
2
1
4
4
-2 -5
8
3
1
4
6
4
1
1
2
4
5
4
2
0
2
2
2
-1 -6
8
2
3
3
9 11 4
0
2
2
5
8
4
2
1
1
4
3
-2 -7
8
1
5
2
5
4
1
2
1
2
2
4
0
3
1
3
4
-1 -8
8
2
2
4 12 15 4
1
1
2
8
9
4
1
1
2
4
6
-3 -8
8
2
2
4
6 12 4
2
0
2
3
5
4
0
2
2
3
7
-6 -8
8
1
2
5 11 17 4
1
1
2
8
9
4
0
1
3
3
8
-6 -11
8
1
2
5
5 14 4
0
2
2
3
7
4
1
0
3
2
7
-9 -11
8
0
4
4 11 17 4
0
2
2
4
6
4
0
2
2
7 11 -6 -12
8
1
1
6
0
1
3
2
6
4
1
0
3
5 10 -9 -12
8
7
7 6
7 16 4
3 +2
9 reti: Albano (2) (Matera) 7 reti: Galetti (Brindisi) 6 reti: Contino (Pianura) 4 reti: Persia (1) (Bitonto); Galeandro (Francavilla F.); D'Angelo (2) (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Ianniello (1) (Pianura); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Cordiano, Lenti (Brindisi); Formuso (Fasano); Sergi (1) (Francavilla F.); Bianco, Formidabile (1) (Ischia); Cavallaro (Nocerina); Manzo (1) (Pianura); Verolino (1) (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio) 2 Reti: Coquin (1), Crisantemo (Bacoli); Di Bitetto, Infantino, Logrieco (Bitonto); Chiesa (Brindisi); Pistoia (Fasano); Del Prete, Pioggia (Francavilla); Malagnino (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Camassa, D’Amblé (Grottaglie); Capuozzo, Mattera, Trofa (Ischia); Naglieri, Principiano (Matera); Magliocco, Moro (Nocerina); Alterio, Gasparini (Pomigliano); Morgigno (S.Genzano); Sullo (1), Tortora (Turris); Agbonifo (Venafro)
Prestazione opaca e squadra troppo timorosa contro un modesto Sant’Antonio
Matera, Naglieri scaccia la crisi Colpo di testa vincente su cross dalla destra di Ancora SANT'ANTONIO 0 MATERA 1 SANT'ANTONIO (4-3-3): Corcione 6; Cataletto 6, D'Aniello 5,5, Buonocore 5, De Girolamo 5,5; Pepe 5,5, Grillo 5, Mencarelli 5 (16'st Lombardi 6); Franci 5 (7' st Lucarelli 5,5), Stanzione 5,5(30' st Riccardi), Borrelli 4,5. A disp.: Giugliano, Chierchia, Agrillo. All.: Nastri 5,5. MATERA (4-2-3-1): Gatti 7; Mari 6,5, Lonardo 6, Martinelli 6,5, Giglio 6; Renna 6 (12' st Pedano 6), Giroletti 6,5; Ancora 6 (44’ st Armento), Principiano 5,5, Naglieri 7; Albano 6. A disp.: Mirabelli, Schiavone, Cocca, Acampora, Branda. All.: Corino 6,5. ARBITRO: Assisi di Vibo Valentia 5,5. RETE: 37'st Naglieri. NOTE: Spettatori circa 400 di cui una ottantina provenienti da Matera. Ammoniti: D'Aniello, Buonocore, Stazione e Giroletti. Espulso Borrelli al 25' per doppia ammonizione. Angoli 6-5 per il Matera. Recupero: pt 1'; st 4'. SANT'ANTONIO ABATE Si riprende i tre punti il Matera dopo un'astinenza di tre domeniche. Cala l'asso vincente Naglieri che, ad una manciata di minuti dallo scadere, risolve la contesa benedicendo l'angolo interno del palo. Il Matera non proprone decisamenta la sua miglior gara ma risulata cinico quanto basta per risolvere la pratica Sant'Antonio. Corino, oltre a Marsico, Risi, Garcya e La Fortezza, deve rinunciare ancora una volta a Chisena per squalifica. Poco male per il tecnico poiché intanto piazza sulla trequarti un
A sinistra un’azione del Matera a Sant’Antonio Abate, squadra battuta nel finale grazie ad un colpo di testa di Naglieri al secondo gol stagionale
Principiano tutto pepe deciso a far carburare il motore, ultimamente un po' fuori giri, di questo Matera a due facce. La prima è quella sfacciata e maliziosa di una squadra attenta in difesa, autorevole in mediana con Renna e Giroletti infaticabili, frizzante sulla trequarti dove Prinicipiano non brilla come dovrebbe. L'altra faccia è tuttavia quella pulita ed ingenua degli ultimi venti metri. Albano in avanti fatica a beccare la palla giusta, questo anche perché sulle corsie laterali Ancora a destra e Naglieri sull'out opposto faticano a trovar il fondo non fornendo la giusta assistenza ai centimetri dell'attaccante. Nel primo tempo l'undici di Corino ha però il merito di rischiare poco o nulla, Lonardo e Martinelli tengono a bada Borrelli; il buon Mari non è provvsisto di guinzaglio tuttavia mette la museruola allo scorbutico Stanzione tentando, di tanto in tanto, qualche sortita offensiva sulla destra visto la scarsa propensione dei colleghi avanzati di affondare sulle fasce. Ne esce una prima frazione avara di emozioni dove però il Matera ha almeno il merito di conquistare la
supremazia territoriale. La manovra risulta abbastanza fluida e, quando passa per i piedi di Principiano, diventa quasi affascinante. Il trequartista distribuisce sapientemente palla, invita i mediani agli inserimenti centrali, delizia quando può il pubblico con qualche colpo ad effetto. Che il suo destro era caldo lo si era già inteso nei primissimi minuti quando, da posizione defilata, scalda le mani a Corcione con un insidioso destro a giro. Sarà meno audace qualche minuto più tardi su punizione a due in area (Corcione controlla con le mani un retropassaggio della difesa) infatti si fa respingere dalla barriera il suo destro. I padroni di casa si fanno vedere poco dalle parti di Gatti. Il portiere prima controlla facilmente un colpo di testa di Franci, poi contempla senza troppi rimorsi una capocciata di Stanzione (su calcio piazzato di Franci) che termina di poco sul fondo. Dovrà concedere qualche attenzione in più al destro da fuori di Grillo (30'), lo stesso dovrà fare il collega Corcione su incursione di Naglieri: ancoa una volta è Principiano l'ispiratore, sull'out sini-
stro invita l'esterno all'interno dell'area ma il suo destro è smanacciato in angolo dall'estremo difensore di casa. Tutto sommato il primo tempo è tutto qui: poche conclusioni verso la porta, ancora di meno le occasioni da rete. Il Sant'Antonio prende infatti coscienza di sè solo nella ripresa, quando comincia a creare qualche grattacapo al Matera. Proprio qui viene fuori tutto l'estro di Gatti che prima compie un autentico mira-
colo su incornata di Cataletto (salvataggio d'istinto), poi risponde con sicurezza ad una maligna conclusione di Stanzione. Per il Matera risponde Naglieri con un sinistro dal limite. Oggettivamente è troppo poco per l'undici di Corino. Il tecnico avvicenda Renna con Pedano ma la musica non cambia. Per giunta dal 25' può contare sull'uomo in più poiché Borrelli è stato espulso per doppia ammonizione.
Pricipiano è dispotico, sulla trequarti inventa per Ancora che, dall'interno dell'area, salta un avversario ma trova l'intervento di Corcione a svettare il suo mancino. Ora il Matera preme, il vantaggio numerico lo ingolosisce. Ha più appetito di tutti Naglieri che al 38' pesca il jolly giusto avventandosi di testa su un traversone dalla destra, sfera prima sul palo e poi in rete dopo un disperato tentativo di Corcione. Andrea Buonaiuto
46
Lunedì 27 ottobre 2008
Corino versione Mourinho: manda il suo secondo in sala stampa
Marra: «Buoni i tre punti» Principiano: «Non abbiamo giocato bene» SANT'ANTONIO ABATE. Scappa repentinamente Luigi Corino dopo la preziosa vittoria del suo Matera. Un atteggiamento alla Mourinho, infatti manda il suo vice in sala stampa. Un atteggiamento polemico? Probabilmente no, ma certamente un fatto anomalo e singolare vista la vittoria. Forse era arrabiato per la prestazione dei suoi. Tornando alla gara. Tre punti preziosi, agguantati ad una manciata di minuti dallo scadere. Proprio per questo ancora più graditi a squadra e tifosi al seguito. Tre punti d'oro per un terzo posto blindato dietro Nocerina e Brindisi. Prorprio alla capolista (fermata sul pari a Grottaglie) il Matera ha recuperato due punti. “Alla fine abbiamo preso due punti sul Brindisi - afferma soddisfatto l'allenatore in seconda Marra - Siamo soddisfatti perché abbiamo vinto su un campo difficile dopo una prestazione poco brillante da parte nostra. Tutto sommato abbiamo creato diverse occasioni da rete. I ragazzi hanno meritato la vittoria, successo ottenuto grazie forse alle individualità della squadra”. Già, le individualità dei ragazzi. Gatti in porta e Principiano sulla trequarti hanno dato il là alla vittoria del Matera. Prestazione poco brillante, tre punti comunque in cassaforte. Praticamente l'opposto rispetto alla gara conto la Turris dove la squadra di Corino aveva collezionato una quantità industriale di palle gol senza però riuscire a vincere la gara: “ Il calcio va così - continua Marra - Ciò che ti viene tolto in una circostanza ti viene restituito nelle volte successive. La settimana scorsa contro la Turris abbiamo giocato forse la nostra miglior partita in campionato.Avevamo costruito tanto, non abbiamo raccolto nulla. Tutto il contrario della gara contro il Sant'Antonio dove i tre punti sono arrivati con il minimo sforzo. Credo che anche questo contribuisca a rendere più affascinante questo campionato dove nulla è scontato. Siamo soddisfatti per questa vittoria, dopo il rammarico del mancato successo di domenica scorsa”. Terzo posto blindato alle spalle di Brindisi e Nocerina. L'obiettivo del Matera è conclamato: arrivare quanto più in alto è possibile, scontato pensare alla griglia dei playoff: “Noi certamente non ci nascondiamo. Vogliamo fare un campionato di vertice an-
PAGELLE MATERA GATTI (7) - : La preziosa vittoria passa anche dalle sue mani. Nel primo tempo deve controllare semplicemente le rare sortite del Sant'Antonio. Nella ripresa para da campione nel momento migliore degli avversari. Superlativo il suo gesto d'istinto che sventa la capocciata di Cataletto nella ripresa. MARI (6,5) - : In avanti i suoi colleghi di fascia sono un po' in affanno, allora qualche volta si sente autorizzato a sganciarsi. Sempre attento su Stanzione, il duello tra i due è vinto certamente dal terzino. LONARDO (6) - : Almeno nel primo tempo deve solo badare all'ordinaria ammnistrazione. Non perde lucidità nella ripresa quando il Sant'Antonio si fa più intraprendente. Prestazione diligente. MARTINELLI (6,5) - : Autoritario e pulito negli interventi, sicuro nelle uscite palla al piede. Dà sicurezza all'intero reparto e riiulta prezioso anche nelle ripartenze. GIGLIO (6) - : Inizialmente sta un po' sulle sue e non affonda sulla corsia di competenza. Si fa apprezzare nel secondo tempo quando si disimpegna in un paio di recuperi su Stanzione prima e Lucarelli poi. Le maglie lanciate dalla squadra ai tifosi a fine gara a Sant’Antonio Abate
che per accontentare una piazza esigente come quella di Matera. La società ha lavorato bene anche per ripagare la fiducia degli appassionati che hanno sottoscritto tantissimi abbonamenti. Noi ci proviamo, poi se il Brindisi continuerà a volare ci toglieremo il cappello. Non prima però di aver sparato tutte le cartucce a disposizione”. Il portiere Gatti s'è distinto nella ripresa con un paio di interventi decisivi. Addirittura miracoloso su un incornata ravvicinata di Cataletto: “Sul colpo di testa sono stato bravo e fortunato - afferma il portiere - Sono contento perché è arrivata una vittoria importante dopo una partita combattutissima. Gara difficile, così come il girone contro cui ci stiamo misurando. Rispetto a domenica scorsa siamo stati più cinici, ci voleva perchè contro la Turris avevamo sprecato parecchio”. Principiano sulla stessa lunghezza d'onda dei compagni . “È stata una gara dura, non abbiamo giocato benissimo ma abbiamo raccolto tre punti importantissimi. Dobbiamo continuare su questa strada e credere nelle nostre qualità”. Oggi al lavoro e mercoledì trasferta a Francavilla Fontana in Coppa Italia. an. bu.
D’Amblè risponde a Chiesa Brindisi frena a Grottaglie
RENNA (5,5) - : Un po' meno in palla rispetto al compagno di reparto Giroletti. È tuttavia un motorino inesuribile. Forse proprio per questo perde lucidità in fase di appoggio. DAL 12' ST PEDANO (6) - : mezz'ora ordinata e precisa nel bel mezzo della mediana. Il suo ingresso coincide con la riscossa del Matera. GIROLETTI (6,5) - : Moto perpetuo in mezzo al campo. Più che kla corsa fa valere la stazza. Tampona e ruba palloni non dando tregua al suo dirimpettaio Grillo. Prezioso anche in fase di appoggio verso gli attaccanti. ANCORA (6) - : Il Matera non affonda sulle fasce e lui non fa molto per invertire la rotta. Primo tempo senza mordente, meglio nella ripresa quando si fa vedere in più di un'occasione dalle parti di Corcione.
Il Matera in azione a Sant’Antonio
GROTTAGLIE BRINDISI
1 1
GROTTAGLIE (4-2-3-1): Vitale 6; D’Amario 6.5, Bennardo 6.5, Camassa 6.5, Favret 6.5; Latartara 6.5, Marini 6.5; Pastano 6.5 (23' st Carten 6.5), D’Amblè 7, Pinto 6.5 (13' st Carparelli sv, 39' st De Angelis 7); Piperissa 6.5. A disp.: Sardella, Solidoro, Carlucci, Pirone. All.: Del Rosso. BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni
6; Idda 7, Trinchera 6.5, Taurino 6.5, Tidei 6; Lenti 6, Cordiano 6.5, Cangini 6.5 (23' st Fiore 6.5); Chiesa 6 (39' st Corazzini ); Moscelli 6, Galetti 6 (35' st DosSantos ). A disp.: Russo, Calasso, Bartolomucci, Papa. All.: Silva. ARBITRO: Marini di Roma. RETI: 37' st Chiesa (B), 46' st D’Amblè (G). NOTE: Ammoniti Pastano, Piperissa, D’Amario, Carteni, Bennardo del Grottaglie; Lenti del Brindisi.
PRINCIPIANO (5,5) - : Non è stata certo una prestazione all’altezza delle sue possibilità. Perde spesso palla e non è lucido. La brutta copia delò giocatore ammirato l’anno scorso. Forse i problemi del Matera sono proprio legati al suo stato di forma non al top. NAGLIERI (7) - : Ha il merito di risolvere la gara accarezzando di testa una palla proveniente dalla destra. Un po' in affanno nella prima frazione, si riscatta nella ripresa entrando più nel vivo dell'azione. ALBANO (6) - : Ha faticato ad entrare in partita. Principiano certe volte non si accorge di lui mentre dalle corsie laterali arrivano scarsi rifornimenti per il gioco aereo. Lavora diligentemente di sponda.
DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI 1 GELBISON CILENTO 0 ANGRI (4-3-3): Cortese 6.5; Formisano 6.5, Galliano 6, Cacace 6, Manzo 6.5; Piemonte 6 (1' st Radicchio 6), Picariello 7, Amarante 7 (29' st Granozi 6); Zerillo 7 (40' st Vezzoli 6), Galdi 6.5, Della Femina 6.5. A disp.: De Rosa, Lambiase, Fabbricatore, Amoroso. All.: Erra. GELBISON (4-3-3): Mazza 6; Gonzales 6, De Marco 6, Ruocco 6.5, D’Arienzo 7; Amato 6, Rodio 6 (41' st Somma sv), Amorelli 6 (18' st Cerasulo 6.5); Santonicola 7, Greco 6.5 (22' st Cicino 6.5), D’Angelo 6.5. A disp.: La Mura, Leccese, De Rosa, Pecora. All.: Longo. ARBITRO: Trovato di Rossano. MARCATORE: 38' st Galdi. NOTE: Spettatori 150 circa, di cui 40 ospiti. Ammoniti: Cortese (A), Formisano (A), Manzo (A), Amarante (A), De Marco (G), Amato (G). Angoli 4-3 per il Gelbison. Rec.: 3' pt, 4' st.
BITONTO BACOLI SIBILLA
1 2
BITONTO (4-4-2): Vitucci 5.5; Cantatore 6 (33' st Ferentino sv), Modesto 6, Camasta 5.5, Buonanno 6 (3' st Di Domenico 5.5); Merafina 6, Cimadomo 5 (25' st Caccavale sv), Dentamaro 6.5, Santoro 6; Logrieco 7.5, Di Bitetto 6.5. A disp.: Lima, Romeo, Piergiovanni, Martellotta. All.: Ruisi. BACOLI (4-4-2): D’Antonio 6.5; Esposito 5.5, Rainone 6, Zinno 6, Criscuolo 6; Coquin 7, Giliberti 6 (20' st D’Angelo 6), Dinolfo 6.5, Poziello 5.5 (1' st Izzo 6.5); Lepre 5.5 (1' st Zamparelli 6.5), Crisantemo 6.5. A disp.: Luongo, Famiano, Foti, Bavero. All.: Carannante. ARBITRO: Pellegrini di Roma. MARCATORI: 10' st Crisantemo (S), 14' st Di Bitetto (B), 30' st Coquin (S). NOTE: Espulsi:37' pt Ruisi (B) . 45' pt Esposito (S) ; 25' st Romeo (B) .
FASANO ISCHIA
1 0
FASANO (4-4-2): Ullasci 6.5; Greco 6, Pisano 7.5, Cornacchia 6, Pistoia 6.5; D’Arcante 6 (10'st D’Atri 6), Rufini 6, Comandatore 6, Dimatera 6; Formuso 6.5 (38'st Sanna sv), Doria 6 (26'st Milozzi sv). A disp.: Pica; Esposito, Mignone, Giovannico. All.: Maiuri. ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 6; Nocerino 6, Monti 6, Mattera 6.5, Accurso 6.5; Trofa 6, Formidabile 7, Ciurlia 5 (19'st Formica 6), Alvino 6.5; Impagliazzo C. 6 (28'st Capuozzo sv), Bianco 5.5 (9'st Saurino G. 6). A disp.: Cozzolino, Sepe, Buono, Saurino C. All.: Impagliazzo F. ARBITRO: Granci di Città di Castello. RETe: 7'pt Formuso (F). NOTE: Spettatori 1100 circa, di cui 50 ospiti. Ammoniti: Comandatore (F), Pistoia (F), Saurino G. (I), Rufini (F). Angoli: 5-1 per l’Ischia. Recuperi: 1'pt, 6'st.
FRANCAVILLAF. PIANURA
3 2
FRANCAVILLA F.NA (4-3-1-2): Laghezza 6.5; Di Pasquale 6, Gallù 6.5, Anglani 7, Gallo 6; Morleo 5.5, Travaglione 6 (32'st Foderaro sv), Nasca 6.5; Malagnino 5.5 (38'st Micieli sv); Galeandro 7, Sergi 6 (24' st Falanca 6). A disp.: Di Punzio, D’Ambrosio, Gioia, Schirinzi. All.: Francioso. PIANURA (4-4-2): Pane 6; Palumbo 6, Rea 6, Allocca 6.5 (24'st Del Sorbo 6), Letizia 5.5; Castiglione 6 (15'st Marotta sv), Manzo 6.5, Ianniello 7, Manzi 6.5 (40'st Siano sv); Contino 6, Sifonetti 5.5. A disp.: Despucches, De Santo, Tamponi, Carbonaro. All.: Potenza. ARBITRO: Bottegoni di Terni. MARCATORI: 24'pt Sergi (F, rig.), 28'pt Ianniello (P, rig.), 41'pt Galeandro (F), 18' st Ianniello (P), 19'st Nasca (F). NOTE:Ammoniti: Anglani (F), Malagnino (F), Gallù (F), Nasca (F).
NOCERINA VENAFRO
2 0
NOCERA INFERIORE (4-2-3-1): Galeano 7; D’Angelo 6, Cirilli 6.5, Iossa 6 (35'st De Fabiis sv), Giordano 7; Giraldi 6, Basile 7; Capezzuto 5.5, Mangiapane 6.5, Cavallaro 6.5 (10 st Babatunde 6); Magliocco 5 (25 st Moro 6.5). A disp.: Iofrida, Roccisano, Mazzei, Zappia. All.: Giugno. VENAFRO (4-4-2): Izzo 6; Marzocchella 6, Mele 6, Cavola 5.5, Bifulco 5.5 (40 st Nardolillo sv); Cannetiello 5.5, De Simone 5.5, Ricamato 5.5, Iannotti 6.5 (13 st Macari 6.5); Patriciello 5.5, Joung 6 (22 st Agbonifo 5.5). A disp.: Amodio, Monticelli, Capaccione, La Manna. All.: Urban. ARBITRO: D’Angelo di Ascoli. MARCATORI: 26'pt Cavallaro, 44'st Moro. NOTE: Ammoniti: Galeano (N), Magliocco (N), De Fabiis (N); Cannetiello (V).
Sport 47 Fallite dai sinnici tre ghiotte occasioni in precedenza della palla inattiva fatale Lunedì 27 ottobre 2008
Francavilla, punizione severa Il pareggio sfuma a 5’ dalla fine col gol di Cutolo PAGELLE FRANCAVILLA
POMIGLIANO 1 FRANCAVILLA PZ 0
DE BLASIO (6) - : Inoperoso per tutta la gara. Non è mai seriamente impegnato dagli attaccanti pomiglianesi. Sul gol non ha colpe e la sufficienza è scontata.
POMIGLIANO (4-3-3): Celli 6; Scognamiglio 6,5, Gasparini 6, Biancardi 6,5, Noviello 6; Alleruzzo 5,5 (15' st Porcaro 6), Cutolo 6,5, Ausiello 6; Solimene 6,5, Verolino 6 (17' st Ventre 6), Alterio 6,5. A disp.: Vigliotti, Graziano, Cecchetto, Spagnoli, Tarantino. All.: Verriola (Bucaro squalificato) 6. FRANCAVILLA (4-4-2): De Blasio 6; Milella 6,5, Zangla 6, Marziale 6, Nicolao 6; D'Amico 6,5, Romaniello 6,5, Pioggia 6 (38' st Mele sv), Campo 6; Del Prete 5,5, De Palo 5,5 (12' st Scarpato 6). A disp.: Bruno, Palo, Di Senso, Di Sanza, Simeone. All.: Lazic 6. ARBITRO: Pignone di Empoli 5,5. RETE: st 40' Cutolo. NOTE: pomeriggio assolato, terreno in buone condizioni. Spettatori 400 di cui 50 provenienti da Francavilla. Ammoniti: Biancardi, Alleruzzo, Verolino, Alterio, Milella, Marziale e Campo. Espulso al 6' st dalla panchina Rosario Sabella, preparatore atletico del Pomigliano. Angoli 2-1 per il Pomigliano. Recupero: pt 2'; st 4'.
MILELLA (6.5)-Difende e offende. Si mette in mostra con alcuni cross davvero pericolosi. E' un under, ma tiene bene la fascia e il suo diretto avversario. ZANGLA (6) - Guida bene il reparto e controlla discretamente chi passa dalle sue parti. MARZIALE (6) - Sul fallo da rigore -che forse c'è- l'arbitro lo grazia ammonendo Alterio. Per il resto abbastanza bene. NICOLAO (6) - Sulla sinistra è molto attento nel presidiare la fascia. Gioca più in copertura che in fase propositiva. D'AMICO (6.5)-Tanto movimento sulla sua zona di competenza. Crea più volte scompiglio sull'out destro. Da pochi passi non segna -è vero- ma la sua prestazione va oltre la sufficienza perché è uno dei più attivi e non molla fino alla fine. ROMANIELLO (6.5)-L'esperienza al servizio della squadra. E' l'ispiratore della manovra lucana. Sfiora il gol in due occasioni, si arrende solo dopo il triplice fischio dell'arbitro. PIOGGIA ( 6) - Prova sufficiente. Dal 38' st Mele sv: pochi minuti per lui. CAMPO (6) - Prestazione senza sbavature ma potrebbe fare di più. Al suo attivo una conclusione al 24' pt. DEL PRETE (5.5)-Dovrebbe puntare di più la porta avversaria. Gli riesce due volte, una nel corso del primo tempo e l'altra durante la ripresa, però, viene pescato in fuorigioco. DE PALO (5.5) - Vale per lui grosso modo il discorso fatto per il compagno di reparto. al 12' della ripresa e inserisce Scarpato 6. Partecipa con più vivacità alla manovra offensiva e si vede, perché è nella ripresa che il Francavilla costruisce le azioni migliori della gara. LAZIC (6) - Il tecnico lucano aveva preparato nel modo opportuno la gara è “tradito”, dai suoi difensori.
POMIGLIANO D'ARCO - Sconfitta amara per il Francavilla che perde immeritatamente sul campo del Pomigliano a 5' dalla fine (1-0). La squadra di mister Lazic gioca una buona gara, andando vicina al gol in almeno tre occasioni, ma si deve arrendere ai granata nell'ultima parte del match. Fatale è una disattenzione su un calcio di punizione battuto da Ventre al 40'. La palla attraversa tutta l'area di rigore e termina sui piedi del giovane Cutolo che ha tutto il tempo di aggiustarsi la mira e trafiggere De Blasio. Gol subito a parte, i sinnici si sono ben comportati contro un avversario che lamentava assenze importanti soprattutto in difesa. Squalificato Gioia, Lazic
Una formazione del Francavilla
schiera il Francavilla con il 44-2. De Blasio tra i pali, Milella, Zangla, Marziale, Nicolao in difesa. Sulla mediana D'Amico, Romaniello, Pioggia e Campo, mentre in attacco la coppia Del Prete-De Palo. Sull'altro fronte mister Bucaro (squalificato per un turno, in panchina il suo secondo Verriola), mette in campo il solito 4-3-3, spostando in difesa il centrocampista Gasparini a causa dell'indisponibilità di ben tre centrali come De Rosa, Pesce-Rojas e Mauro. Primo tempo tutto sommato equilibrato. Le due squadre si affrontano a viso aperto senza però pungere più di tanto. Al 5' punizione dalla destra di Solimene, colpo di testa di Alterio che termina a lato. Al 13' Ausiello serve Alterio ma questi incespica sul pallone al momento di concludere da favorevole posizione. Il Francavilla si fa vedere per la prima volta al 19' con D'Amico -uno dei giocatori rossoblù più pericolosi insieme a Milella- che pesca in area
capitan Del Prete. Il suo “piattone” finisce a lato, ma l'assistente dell'arbitro aveva già fermato il gioco ravvisando un off-side. Un minuto dopo si fa vivo Alleruzzo, apparso tra l'altro non in gran forma, la cui conclusione sorvola la traversa. La mira è imprecisa anche per Campo al 24'. Stessa sorte per Cutolo (45') e D'Amico, in pieno recupero: in questo caso il giocatore del Francavilla sfiora l'incrocio dei pali. Nella ripresa il gioco si vivacizza e il ritmo aumenta. In apertura ci prova De Palo, ma Celli blocca comodamente. Al 5' punizione di Solimene dalla destra, colpo di testa di Gasparini: a lato. Insistono i padroni di casa che al 10' centrano il palo con Alterio su calcio piazzato di Solimene. Il Francavilla prova a spezzare la leggera pressione degli avversari e al 13' si fa vedere dalle parti di Celli: cross di Milella per Del Prete ma è ancora fuorigioco. Un minuto dopo il Pomigliano protesta per un rigore non concesso. Alterio si invola verso la porta lucana, entra in
area e Marziale lo stende, ma viene ammonito dall'arbitro per simulazione. L'episodio è dubbio. Col passare dei minuti il Francavilla sale in cattedra. Alla mezzora esatta, altro cross di Milella per D'Amico che da pochi passi spedisce il pallone oltre la traversa. Al 35' è Romaniello a mancare il gol da distanza ravvicinata dopo aver dribblato un avversario. Ma nel calcio, è notorio, questi errori si pagano. Minuto 40: punizione di Ventre dalla destra, la sfera attraversa l'intera area di rigore e termina sui piedi di Cutolo che manda in delirio il pubblico del “Gobbato”. Prima della fine entrambe le formazioni vanno vicine al gol: il Pomigliano con Alterio (egoista a non servire al centro dell'area Porcaro), il Francavilla con una punizione a girare di Romaniello che sorvola l'incrocio. E' ko, quindi, per i sinnici che -errori a parte- sia in difesa che sottorete possono consolarsi con il fatto di aver messo in difficoltà una delle corazzate del torneo. Andrea Petrella
Spogliatoio Il tecnico: «Domenica c’è il derby col Matera, altra gara difficile»
Lazic: «Bella prestazione, è amaro perdere così» POMIGLIANO D'ARCO “La squadra ha disputato una grandissima partita. Peccato per la sconfitta finale. E' andato tutto bene, tranne quell'errore sull'azione del gol”. E' il commento di Ranko Lazic, allenatore del Francavilla nella sala stampa del “Gobbato” di Pomigliano, al termine della sfida tra la sua squadra e i vesuviani. “Non possiamo rimanere in inferiorità numerica in difesa. Sono questi errori da non commettere. Abbiamo costruito molte palle gol - ha aggiunto l'allenatore - ma alla fine chi sbaglia paga”. Il tecnico lucano si è poi soffermato ancora sulla posizione dei suoi uomini in occasione del calcio di punizione da cui è scaturito il gol della squadra di casa. “Sembrava che tutti i giocatori del Pomigliano fossero marcati, invece, è sbucato il numero Cutolo che ha segnato”. E sulla poca lucidità della sua squadra sottoporta, cosa si sente di dire Lazic? “Era più facile fare gol, la posizione di D'Amico e Romaniello era favorevole. Al di là di questo, in questa partita - ha detto - se c'era una squadra
che doveva vincere questa era il Francavilla, a lungo abbiamo dominato giocando un calcio pulito e ordinato. Sono dispiaciuto”. Il tecnico ha espresso un commento anche sull'avversario, il Pomigliano. “Per me è tra le prime cinque squadre del campionato. Gioca bene, un calcio veloce, credo che arriverà molto lontano. Conoscevo le idee tattiche di Bucaro, quando sembrava che stessimo uscendo indenni dal “Gobbato” è arrivata la beffa. Chi sbaglia paga, e dà punti all'avversario”. Domenica c'è il Matera. “E' tosta - ha concluso il mister come sono toste tutte le altre”. Poi è il turno di Rocco Marziale, che ricostruisce l'azione in cui i padroni di casa hanno reclamato un calcio di rigore con Alterio, nella ripresa. “Non l'ho toccato - ha dichiarato il difensore del Francavilla -. Devo dire che l'arbitro ci ha messo del suo fischiando alcuni falli inesistenti. C'è tanta amarezza, delusione, anche il pareggio andava bene. Le occasioni fallite? Che dire, costruiamo poco e non arriviamo alla conclusione in modo pulito. Le
Scarpato ed a destra Lazic
palle non giungono al nostro capitano Del Prete, è lui che deve segnare”. Domenica c'è il derby col Matera. “Una bella battaglia. Uscire da qui con un risultato positivo ci avrebbe fatto alzare il morale. Contia-
mo di fare bene comunque, ovviamente”. L'ultimo a parlare è Marco Milella, uno dei migliori del Francavilla che analizza l'azione che ha deciso la partita. “Sulla punizione abbiamo sbagliato. Errori del gene-
re erano già accaduti nelle prime giornate di campionato. Speriamo di migliorare sotto questo punto di vista. Abbiamo disputato una buona partita, ma dobbiamo essere più concreti. Usciamo sconfitti pur
avendo giocato bene, speriamo che domenica prossima contro il Matera accada il contrario - ha concluso sorridendo il difensore -, cioè che giochiamo male e vinciamo”. an.pe.
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Sport Prezioso e utile il pareggio conseguito da Cilumbriello e soci in Campania
Lunedì 27 ottobre 2008
Genzano, punto corallino Altobradanici indenni al Liguori con la Turris PAGELLE GENZANO CILUMBRIELLO (7) - : Sicuro nelle rare occasioni in cui nella prima frazione di gioco la Turris si affaccia dalle sue parti. Nella ripresa prodezza sulla conclusione ravvicinata di Tortora. Viene anche ammonito per perdita di tempo. Ma si dimostra sempre sicuro ogni volta viene chiamato in causa. Nel finale altro miracolo su De Gaetano. FISCINA (6) - : Riesce a contenere senza particolari difficoltà gli attacchi sulla fascia di sinistra della Turris. Preciso nelle chiusure, non a caso è un centrale di ruolo adattato sull'out. TRIFONE (6) - : Con il compagno di reparto Marquez riesce a tenere lontano dal vivo dell'azione i due attaccanti corallini. MARQUEZ (6) - : Vale il discorso fatto per Trifone. PAPAGNI (6.5) - : Fondamentale il suo supporto al lavoro della difesa, bravo di testa quando si tratta di allontanare i pericoli. MORGIGNO (6) - : Non solo in difesa, quando può si fa vedere anche in fase di attacco aggredendo gli spazi sulla sinistra. SALBINI (6) - : Meglio in fase di rottura che in quella di impostazione. Insomma, più utile alla causa quando ad attaccare è la Turris. Ma questo basta a Bardi. PEPE (6) - : È la cerniera ideale tra difesa e attacco. Riesce a tenere bene il reparto, toccando un'infinità di palloni.MALAGNINO (dal 20' st) sv: Entra quando la partita si avvia alla conclusione e si limita a seguire il “compitino” impostagli dalla panchina. ARPAIA (5.5) - : Soffre la scelta tecnica. Alla fine la sua diventa una gara per diversi aspetti anonima. MURANO (6) - : È l'attaccante che crea i maggiori grattacapi alla difesa corallina. Nel primo tempo è sua l'unica conclusione nello specchio della porta. LARDIELLO (5.5) - : La sua presenza sulla fascia destra serve soprattutto a fermare le sfuriate offensive sull'out sinistra della Turris. GILIO (dal 1' st) 6: Sulla fascia ha più tranquillità di Lardiello e questo si vede.
TURRIS S. GENZANO
0 0
TURRIS (4-3-1-2): Romagnini 6; Perna 6, Pepe 5, De Carlo 6, Semplice 5.5; Coppola 5.5 (12' st De Gaetano sv e dal 31' st Piscopo sv), Sullo 6, Visciano 6; Rega 5 (12' st Follera 6); De Biase 5.5, Tortora 5.5. A disp.: Mazza, Izzo, Fucci, Vitaglione. All. La Cava 5.5 S. GENZANO: Cilumbriello 7; Fiscina 6, Trifone 6, Marquez 6, Morgigno 6; Lardiello 5.5 (1' st Giglio 6), Pepe 6 (20' st Malagnino sv), Papagni 6.5, Salbini 6; Arpaia 5.5, Murano 6. A disp.: Castelgrande, Autieri, Corte, Bottiglieri, De Rosa. All.: Bardi 6 ARBITRO: Pellegrini di Trapani 6 NOTE: Spettatori 500 circa con una quarantina di supporters ospiti. Ammoniti: Lardiello (G), Cilumbriello (G), Morgigno (G), Perna (T), Pepe (T). Angoli: 4-0 per la Turris. Recupero: pt 2; st 5'. TORRE DEL GRECO. Un pareggio utile alla classifica ma non allo spettacolo. Lo Sporting Genzano esce indenne dal “Liguori” e questo è quanto serviva. La partita invece è noiosa e offre pochi spunti interessanti. Ma per il gioco, Bardi lo sa, si possono aspettare altri momenti. Vanno via tutto sommato soddisfatti i circa quaranta tifosi ospiti stipati nella curva Vesuvio. La Turris rinuncia al claudicante Vitaglione, spedito in panchina per fare spazio in attacco al duo composto da Tortora e De Biase, sopportati dal lavoro di Rega che agisce più in avanti rispetto alla linea mediana. Dal canto suo Bardi opta per un classico 4-4-2: dovendo fare a meno di Compierchio (under autore sinora di quattro gol) e De Rosa, il tecnico schiera Arpaia e Murano terminali d'attacco, mentre a centrocampo fanno un grosso lavoro capitan Papagni e Pepe.
Una formazione dello Sporting Genzano
La prima fase del match è di semplice studio, con le due compagini che preferiscono non rischiare più di tanto. Si vive sui lanci lunghi per cercare gli attaccanti senza però creare grossi problemi ai due portieri. Tanto che la prima occasione degna di cronaca arriva al 17' quando una punizione di Lardiello attraversa tutto lo specchio della porta sibilando alla sinistra di Romagnini. Al 31' si fa viva la Turris dalle parti dell'area ospite: su angolo, Rega riceve palla e prova la conclusione dal limite dell'area. La palla è deviata da Marquez e termina di poco alta sopra la traversa della porta difesa da Cilumbriello. In questo frangente i padroni di casa sono più presenti nella metà campo lucana. I corallini conquistano diversi calci d'angolo, su uno di questi Visciano prova a sorprendere l'estremo difensore del Genzano da fuori area. Il pallone termina non distante dal palo alla destra di Cilumbriello. Ancora Turris al
40': conclusione dal limite di Coppola che lambisce il montante destro della porta del Genzano. Per registrare un tiro degli ospiti bisogna attendere lo scadere della prima frazione di gioco: al 44' Murano ci prova da fuori area. La conclusione è debole, facile l'intervento di Romagnini. La ripresa si apre con una novità nelle fila dello Sporting Genzano: Bardi preferisce tenere negli spogliatoi Lardiello, già ammonito, per fare spazio a Gilio. Non cambia l'assetto tattico dello squadra, con Gilio che prende posto sull'out di destra. Al 4' occasionissima per la Turris: dopo un'azione manovrata, la sfera arriva sui piedi di Tortora che da buona posizione in area, defilato sulla destra, prova il tiro. Bravo nella circostanza Cilumbriello, che respinge prima che la retroguardia perfezioni l'intervento. Adesso è la Turris che prova a mescolare le carte con una doppia sostituzione: fuori Coppola e Rega, dentro De Gaetano
e Follera. Ci provano ancora i padroni di casa con De Biase (18') ma senza impensierire il portiere dello Sporting Genzano. Un minuto dopo importante occasione per gli ospiti: lancio in profondità per Murano che arriva in area defilato sulla destra e da difficile posizione non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Tegola sulla testa del Genzano al 20': Pepe esce malconcio da uno scontro di gioco ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto entra Malagnino. Alla mezz'ora ancora Murano prova ad incunearsi nella difesa corallina partendo dalla destra: Romagnini ci mette una pezza. Nel frattempo è fuori dal campo De Gaetano: per lui problemi muscolari, al suo posto fa l'ingresso in campo Piscopo. Nel finale la Turris ha una buona opportunità ma Perna in area spreca tutto con un assist che non trova nessun compagno. Nel finale (50') palo di Follera prima di un'altra prodezza di Cilumbriello. Aniello Sammarco
Spogliatoio Papagni: «Ci siamo riscattati con una prestazione tutta cuore e carattere»
Bardi: «Credo che il risultato sia giusto» TORRE DEL GRECO. Quelle che si vedono nello spogliatoi dei lucani sono facce serene. Volti distesi di chi sa di aver portato a termine l'obiettivo che si era prefissato alla vigilia. Punto a Torre del Greco doveva essere e punto è stato. E dire che lo Sporting Genzano ha anche sfiorato il colpaccio. Se Murano, giovane attaccante schierato al posto del bomber Compierchio e dell'altro acciaccato De Rosa, avesse inquadrato lo specchio della porta nel contropiede capitato a metà ripresa, forse i biancorossi avrebbero potuto portare a casa anche l'intera posta in palio: “Diciamo subito - si affretta a sostenere il tecnico, Giuseppe Bardi - che il pareggio è il risultato più giusto. Sapevamo che portare a casa un punto a Torre del Greco sarebbe stata impresa difficile. Anche per questo abbiamo badato prima a non prenderle. Ma non abbiamo mai rinunciato a fare la nostra partita, tanto che le nostre 2-3 nitide palle-gol le abbiamo create. Ma sarebbe sbagliato gettare la croce su qualche singolo, che anzi ha risposto più che bene”. Bardi analizza la gara
partendo anche dalle assenze: “Avevamo Compierchio, che finora ha realizzato quattro reti, fermo per una contrattura, e con lui anche De Rosa. Ma non sono mai abituato a parlare degli assenti, figuriamoci dopo un risultato tanto importante nella lotta per non retrocedere. Ho optato per una difesa di peso: con Trifone e Marquez, infatti, ha giocato sulla fascia destra Fiscina, un altro difensore centrale. Ci serviva fermare le azioni manovrate della Turris e, salvo rarissime occasioni, ci siamo riusciti egregiamente”. E quando non venivano fermati dai difensori, gli attaccanti di casa si trovavano un muro eretto da Cilumbriello: “Il nostro portiere prosegue il tecnico dello Sporting Genzano - è stato autore di una grande prova. Ma è il collettivo che mi è piaciuto. Non a caso, anche i nostri attaccanti sono stati capaci di creare più di un problema alla retroguardia della Turris. Sono soddisfatto per il pareggio portato via da Torre del Greco, su un campo di una squadra che come noi lotta per evitare la retrocessione. Il nostro
Il presidente Nei e in alto Peppe Bardi
obiettivo resta la salvezza: mai nessuna squadra lucana neopromossa si è poi salvata l'anno successivo in D. Noi puntiamo a farlo”. Sorride anche il capitano Davide Papagni: “Eravamo reduci da una sconfitta stra-
na e immeritata - dice - contro la Nocerina ed era utile riscattarsi immediatamente. Lo abbiamo fatto con una prestazione delle nostre, tutta grinta e carattere, dimostrando una volontà di rifarci che ci ha premiato. Il
pareggio è meritato”. Ripensa all'opportunità capitatagli a metà ripresa il giovane Murano: “Se potessi tornare indietro - confessa a mente fredda - non proverei più ad incrociare ma punterei a sorprendere il
portiere sul primo palo. Ma indietro non si torna: mi tengo questa piccola delusione personale in una giornata in cui comunque siamo soddisfatti per un punto davvero importante”. Aniello Sammarco
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica Atella M.-A. Tricarico
2-1
Avigliano-Balvano
4-1
7ª
Az Picerno-Vultur
2-1
Banzi-Policoro
1-1
pt: 25’ Libutti (V), 35’ Caivano (AZ); st: 21’ Aurisio (AZ) pt: 11’ Russo (P), 33’ Lanciano (B)
C. Pisticci-Ferrandina
1-1
F. Matera-A. Cristofaro
0-3
st: 29’ Forino (F), 40’ Mels (CP)
pt: 35’ Volturno; st: 1’ Leone A., 2’ Montenegro
Irsinese-Valdiano L.
0-0
Ricigliano-Murese
0-0
Prossimo turno
8ª giornata 02/11/08 ore 14.30
A. Cristofaro-Avigliano A. Tricarico-Az Picerno Balvano-Irsinese F. Matera-C. Pisticci Murese-Banzi Policoro-Ferrandina Valdiano L.-Atella M. Vultur-Ricigliano
giornata
Marcatori
pt: 42’ Antini (AT); st: 32’ (r) Larotonda G. (AM), 37’ Pascale (AM)
pt: 3’ Di Pietro (A), 45’ Santopietro (A); st: 10’ Petilli (A), 40’ Muzzillo (A), 45’ (r) Pecoriello (B)
49
MURESE POLICORO A. CRISTOFARO AVIGLIANO C. PISTICCI VALDIANO L. IRSINESE AZ PICERNO FERRANDINA BANZI RICIGLIANO A. TRICARICO ATELLA M. F. MATERA VULTUR BALVANO
17 17 14 12 11 10 10 10 9 8 8 7 7 6 4 4
7
5
2
0 11 3
3
2
1
0
9
3
4
3
1
0
2
0
8 +4
7
5
2
0 11 4
3
3
0
0
6
1
4
2
2
0
5
3
7 +4
7
4
2
1 13 4
4
2
1
1
7
2
3
2
1
0
6
2
9
-1
7
4
0
3
6
4
3
0
1
5
2
3
1
0
2
3
4
2
-3
7
3
2
2 11 7
4
3
1
0
9
3
3
0
1
2
2
4
4
-4
7
2
4
1
9
7
3
1
2
0
5
4
4
1
2
1
4
3
2
-3
7
2
4
1
7
6
4
1
2
1
2
3
3
1
2
0
5
3
1
-5
7
3
1
3
7 12 4
3
1
0
5
3
3
0
0
3
2
9
-5 -5
7
2
3
2
7
5
3
2
1
0
5
2
4
0
2
2
2
3
2
7
2
2
3
7
9
3
2
1
0
5
2
4
0
1
3
2
7
-2 -5
7
2
2
3
4
7
3
1
2
0
2
1
4
1
0
3
2
6
-3 -5
7
2
1
4
8
9
3
2
0
1
6
4
4
0
1
3
2
5
-1 -6
7
2
1
4
7 10 4
2
0
2
4
3
3
0
1
2
3
7
-3 -8
7
2
0
5
6 14 4
1
0
3
1
6
3
1
0
2
5
8
-8 -9
7
1
1
5
3
3
0
1
2
2
4
4
1
0
3
1
4
-5 -9
7
1
1
5
7 15 4
1
1
2
5
5
3
0
0
3
2 10 -8 -11
8
8
-4
6 Reti:Salamone (V.Lauria) 5 Reti: Fiorino (1) (Irsinese) 4 Reti: Petilli (Avigliano); Caivano (AZ Picerno); Severino (Balvano); Nigro, Russo (Policoro) 3 Reti: Leone A., Montenegro (A.Cristofaro); Bavaro F., Mancini (1) (Banzi); Grieco (1), Mels (C.Pisticci); Messeri (Ferrandina); Zizzamia (2) (Policoro); Libutti (Vultur) 2 Reti: Baldini, Volturno (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1) (Atella); Bozzi (A.Tricarico); Di Pietro, Santopietro, Tornillo (Avigliano); Ciardiello (1) (AZ Picerno); Cilibrizzi, Pecoriello G. (1) (Balvano); Greco (Ferrandina); Antohi, Dutra (Murese); Bifolco (V.Lauria) 1 Rete: Di Senso, Paolucci, Vaccaro, Villano (A.Cristofaro); Carriero, Traficante (Atella); Antini, Laguardia, Laruccia, Palasciano, Pugliese, Scarfone (1), Sparapano (A.Tricarico); Grieco, Muzzillo (Avigliano); Aurisio, Lovasto (AZ Picerno); Armento, Lanciano (Banzi); De Nittis, Gagliardi, Lavecchia, Magno (C.Pisticci); Forino, Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Di Cecca E., Di Cecca P., Farinola D., Volpe (F.Matera); Giancaspero, Piscitelli, Vitariello (Irsinese); Cardillo, D'Arca, Di Senso, Ferracane, Lotano (1), Zaccardo (Murese); Fumarola, Rapolla (Policoro); Carpinelli (1), Limmatola, Mele, Salvia, Verrone (Ricigliano); Di Falco, Malito (V.Lauria); Barbaro, Viggiano (Vultur)
Tutto nella ripresa: Mels replica a Fiorino. Nel finale Gagliardi sfiora il gol-vittoria
Il derby finisce in parità Pisticci bloccato al Michetti da un ostico Ferrandina PISTICCI FERRANDINA
1 1
PISTICCI: Coretti, Amato (37' s.t. De Nittis), Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Magno, Lavecchia, Gagliardi, Mels, Grieco. A disposizione: Clementelli, Lorenzatti, Montano, Prisco, Pierro. All.: Valente FERRANDINA: Policano, Granato, Matrice, Romeo, Mastrangelo, Cozzolino, Saulle (24' s.t. Loponte), Ciardo, Messeri (47' s.t. Greco), Forino. A disposizione: Di Vincenzo, Pantone, Cirillo, Russo, Canitano. All.: Stigliano. RETI: Forino 29' s.t., Mels 40' s.t. ARBITRO: Leone (Salerno) Collaboratori: Esposito, Marchese. NOTE: Ammoniti: Amato, Mastrangelo, Cozzolino, Ciardo. Espulso: Montano direttamente dalla panchina. Recuperi 2' e 4'. Spettatori 600 circa. Giornata primaverile, all'esordio ufficiale al Michetti che presenta un terreno nuovo ed in buone condizioni. TERZO 1-1 CONSECUTIVO tra Campionato e Coppa per il Pisticci che deve accontentarsi del pareggio nel derby casalingo con il Ferrandina. Nella giornata del ritorno al “Michetti” la squadra di Valente incappa in un avversario ostico, ben arroccato in fase di copertura e capace di controllare i tentativi di manovra gialloble. Gli ospiti passano addirittura in vantaggio, capitalizzando al massimo una delle rare discese a rete dell'incontro e per poco non trovano il colpaccio. Il Pisticci, che riesce comunque a far pendere dalla sua par-
Gialloblù vicini a Giuseppe
Un protagonista del Pisticci, Omar Mels
te il piatto delle occasioni da gol, evita di capitolare solo nel finale e grazie ad un pregevole gol di Mels. Soprattutto nel primo tempo la partita non decolla. Valente, ancora orfano di Fortunato e Salerno e con tanti giocatori acciaccati in panchina, impiega il solito 4-4-2 dovendo inventarsi Lavecchia nel ruolo di mediano. Gli ospiti, che pure patiscono qualche defezione, giocano con 4 difensori e Romeo a protezione della difesa lasciando solo Messeri in avanti, ma in fase di possesso mutano in 4-3-3 con Forino e Saulle pronti a dar manforte nel reparto offensivo. Il Pisticci, dopo 15 minuti, ha l'occasione per il vantaggio: Lavecchia riceve nel cuore dell'area, ma cal-
cia alto nonostante l'ottima posizione. La replica del Ferrandina, altrettanto pericolosa, è opera dell'ex Mastrangelo, sceso in area sugli sviluppi di un corner: palla filtrante all'altezza del dischetto e conclusione clamorosamente a lato. Dopo 2 minuti Magno prova ad approfittare di una disattenzione difensiva, ma trova un ostacolo involontario in Mels e spedisce a lato. Al 35' Lavecchia cerca l'eurogol in sforbiciata, ma non è fortunato nella conclusione. Nella ripresa il Pisticci prova a partire forte, anche se la prima occasione è per Saulle, che calcia teso da fuori area. Il tiro è sulla scia di Coretti, oggi non sempre impeccabile, costretto a rimediare in due tempi. Al 7' La-
vecchia crea dal limite pescando Gagliardi in area, il quale calcia sull'esterno della rete. Al 22' occasione per Messeri sul cui tiro ravvicinato Coretti si oppone con efficacia. Il Pisticci tiene il pallino del gioco, ma commette troppi errori gratuiti che favoriscono alcune ripartenze degli ospiti. Al 29', poi, il Ferrandina trova l'inatteso gol del vantaggio con Forino che inganna i marcatori di competenza, calcia dal limite ed insacca alle spalle di Coretti. Il Pisticci prova a reagire, ma non è lucido. Il fattore campo si trasforma in uno svantaggio quando il pubblico inizia a perdere la pazienza (perché?) dagli spalti nella situazione di maggiore difficoltà per i
Il Pisticci, sulla scorta di un invito raccolto e veicolato dallo staff del sito Gialloble.com e partito dagli amici di Giuseppe, hanno dato vita ad una piccola iniziativa nei confronti di questo quattordicenne pisticcese, legatissimo alla squadra ed alle prese con un grave problema di salute. I giocatori hanno firmato una maglia ed un pallone che sarà recapitato a Giuseppe nella città di Bologna, dov'è in cura. Mister Valente ha voluto dare priorità a questo aspetto: “Abbiamo voluto dimostrare la nostra vicinanza a Giuseppe con questo gesto augurandoci che lui vinca la partita più importante della sua vita. Al cospetto di situazioni del genere le partite che giochiamo noi sono ben poca cosa e dunque: forza Giuseppe”. Poi il tecnico non le manda a dire alla tribuna del Michetti: “i miei ragazzi hanno dato il massimo. Ciò che mi dispiace è che i pisticcesi non lo abbiano capito. La squadra va aiutata nei momenti di difficoltà e noi non siamo mai stati aiutati, anzi una volta preso il gol ci siamo beccagialloble. Quel che servirebbe per una squadra giovane e non molto esperta, invece, è un sostegno che non arriva. Arriva, invece, al 40', un missile di Omar Mels dal limite dell'area che scaglia la sfera in rete con inaudita rabbia per un pareggio più che meritato visto anche l'andamento della gara. Nel finale i gialloble si
ti anche qualche fischio. E questo mi duole tantissimo. Si è fatto il massimo considerando le assenze ed anche il fatto di incontrare una squadra ostica che non voleva giocare a pallone. Ma io resto soddisfatto. Pertanto andiamo avanti per la nostra strada senza l'aiuto di nessuno”. Il presidente del Ferrandina Rocco Capalbo ha visto un incontro: “bello e combattuto. Il risultato aggiunge - mi sembra giusto. Entrambe le squadre hanno cercato il successo, noi siamo andati in vantaggio e ad un certo punto abbiamo anche creduto di poter portare via i tre punti, ma alla fine è giusto così”. Per quanto si è visto il Ferrandina non sembra destinato a lottare per i play out: “vogliamo giocare un campionato sereno - conclude Capalbo -. Se poi ci fosse qualche sorpresa saremo pronti anche ad essere nella parte alta della classifica. Intanto speriamo di recuperare al più presto alcuni giocatori infortunati che ci consentiranno di essere ancora più competitivi”. r.d’a. rianimano, ma Gagliardi sembra aver perso il feeling con il gol che lo contraddistingueva l'anno scorso: al 41' sciupa di testa sottoporta, al 42' inventa da sinistra, colpisce a giro e per poco non trova un gran gol, al 48' calcia rasoterra da due passi e si fa parare la conclusione da Policano che blinda il risultato. Roberto D’Alessandro
50
Sport Di Pietro sblocca il risultato. Buon primo tempo degli ospiti, poi travolti
Lunedì 27 ottobre 2008
Avigliano, poker rigenerante I granata tornano al successo con il Balvano AVIGLIANO BALVANO
4 1
AVIGLIANO: Vaccaro R., Potenza, Carlucci D., Muzzillo, Lorusso; Tornillo, Camelia (1' s.t. Grieco), Di Pietro, Fiorino (41' s.t. Petraglia); Santopietro, Petilli (29' s.t. Carlucci W.). Non entrati Chianese, Smaldore, Sileo, Ottati. All. Filadelfia. BALVANO:Moretto, Simone, Turturiello, Iacullo, Pentangelo (29' s.t. Palladino); Cilibrizzi, Falcone, Pecoriello A., Piegari; Califano (27' s.t. Pecoriello G.), Severino. Non entrati Villani, Bovino, Vaccaro G., Zarrillo. All. Turturiello. ARBITRO: Sapienza di Potenza (guardalinee Caivano e Masi). RETI: 3' Di Pietro, 45' Santopietro, 10' s.t. Petilli, 40' s.t. Muzzillo, 45' s.t. Pecoriello G. (rigore). NOTE:pomeriggio caldo e soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Di Pietro (A), Iacullo e Falcone (B). Calci d'angolo 4-3 per il Balvano. AVIGLIANO - Quattro, come i gol segnati, il numero di vittorie in campionato e la posi-
Muzzillo, ieri in rete
Turturiello: «Loro cinici, noi inesperti» C'È la soddisfazione, e la preoccupazione, nello spogliatoio dell'Avigliano. Soddisfazione per una vittoria “che ci permette di tornare a far punti -afferma Filadelfia e che è un'ottima risposta, dopo la sconfitta di Lauria”. Preoccupazione per quel dolore che è tornato a farsi sentire nella gamba di Petilli, nel momento in cui l'attaccante aveva cominciato a macinare gol. E' comunque contento, Filadelfia, “di una prova positiva, abbiamo affrontato la gara come dovevamo, giocato ancora una volta con molti elementi in condizioni fisiche non ottimali, e dopo le due sfide con
zione di classifica occupata. Quattro, divisore di dodici (i punti fin qui conquistati) e di otto (le reti fatte in sette giorni). Nel segno del quattro si chiude la settimana dell'Avigliano. Che contro il Balvano conquista un successo prezioso. Un risultato importante, anche perché anche stavolta ottenuto giocando con una squadra rabberciata, fra recuperati (e solo parzialmente) dell'ultim'ora, giocatori rientrati da poco. E' pesante, anche troppo, il risultato per il Balvano, che almeno nel pri-
mo tempo ha tenuto bene il campo. Il gol del 2-0 subito ad un niente dal fischio del riposo ha dato una mazzata alle speranze della squadra di Turturiello, che poi nella ripresa non ha saputo esprimersi sullo standard della prima frazione. Nonostante il gol immediato (3 minuti) dell'Avigliano con Di Pietro, lanciato da Santopietro nel corridoio apertosi fra i centrali (Turturiello e Iacullo) della difesa (completata da Simone e Pentangelo) del Balvano. Il recupero dell'ultimo momen-
to di Camelia permette a Filadelfia di rimettere in piedi il reparto centrale abituale, con l'ex atellano e Di Pietro centrali e Tornillo e Fiorino rispettivamente a destra e sinistra; dietro Potenza ritrova dopo un paio di stagioni la corsia di destra, a sinistra va Lorusso, Muzzillo e Carlucci sono i centrali; Petilli è il riferimento offensivo, con Santopietro ad affiancarlo e a far da spola con il centrocampo. Il turnover forzato lascia, nonostante la bella prova di Carlucci, scompensi nell'intesa fra i
il Lauria, che temevo potessimo accusare. Così non è stato, la squadra è stata capace di imporre il suo gioco, poi ci sta che gli avversari possano creare le loro opportunità”. Pio Turturiello, tecnico del Balvano, sottolinea il cinismo dell'Avigliano, “bravo a segnare ogni volta che ha costruito palle gol” di fronte all'inesperienza e alla gioventù di un Balvano “che anche oggi ha prodotto molto ma ha sbagliato altrettanto e che, come spesso ci accade, è stato punito alla prima occasione.”. g.t.
difensori aviglianesi. Prova ad approfittarne Severino (che con Califano compone il reparto d'attacco del Balvano), a negargli il pareggio è il palo. L'Avigliano prova a sfruttare l'estro e la velocità di Fiorino sulla sinistra: la prima volta, il suo diagonale va a lato; la seconda, sul cross rasoterra, Petilli è anticipato. Il Balvano mantiene di più il possesso di palla, e con Antonio Pecoriello va vicino al gol; l'Avigliano lascia fare e, al momento giusto, colpisce, Petilli batte una punizione dal
vertice destro, Santopietro sul palo lungo tocca il giusto per metter dentro. E in avvio di ripresa, senza Camelia che non ce la fa, trova il 3-0, preciso il cross da destra di Potenza, la testa di Petilli non dà scampo a Moretto. Petilli che, poi, sente di nuovo la coscia fargli male ed esce. Ma la gara ha quasi scritto la sua storia. Non prima, però, di aver visto Muzzillo arrotondare il punteggio; e il Balvano (con il rigore di Gianni Pecoriello) segnare il gol della bandiera. Giancarlo Tedeschi
Pari tra Ricigliano e Murese Russo non basta al Policoro, decisivo Pappalettera in mezzo al campo
Tante emozioni ma nessun gol RICIGLIANO MURESE
0 0
RICIGLIANO: Perillo; Mele; Carpinelli; Piegari; Limmatola; Bochicchio (al 46' Gaudioso); Salvia; Cafaro; Robertazzi (al 77' Mastroberti); Pietrafesa I; Sgambati; all. Cicchetti; a disp. Buono; Verrone; Pignata; Giordano; e Pietrafesa II. F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Gerbasio; Zaccardo; D'Arca (all'86' Cardillo); Lotano; Ferracane; Antohi (al 79' Cella); Iacullo G. (al 51' Nardiello); Dutra; Iacullo V.; Di Senso; all. Lardo; A disp. Cocina; Innocenti; Guerra; e Carlucci. ARBITRO: Caprioli Michele di Venosa. Collaboratori: Guida Giuseppe di Venosa e Cantiani Claudio di Venosa. NOTE: Ammoniti al 17' Sgambati per simulazione; al 44' Scaldaferri per proteste; al 50' Lotano per gioco falloso; e al 78' Piegari per proteste. Espulso al 6' Mele per condotta antisportiva. Recuperi: 2' e 3'. Spettatori: 300 circa (oltre 100 da Muro Lucano). DAVANTI ad una copiosa e calorosa presenza di pubblico si è svolto il derby tra Ricigliano e Murese. Di sicuro non è stata la solita Murese, ma un pizzico di fortuna e di accortezza ha permesso alla squadra del presidente Remollino di portare a casa un importante punto con un buonissimo Ricigliano. La squadra di casa ha avuto un buon approccio alla gara e nonostante l'inferiorità numerica, per l'espulsione di Mele nei primi minuti di gioco, ha costruito soprattutto nei primi venti minuti una serie di azioni pericolose. Nel primo tempo la bravura di Scaldaferri, l'esperienza di Lotano e un po' di fortuna hanno evitato alla Murese di capitolare. Mentre nella ripresa si è vista una Murese più concreta. L'avvio
di gara del Ricigliano è a dir poco rabbioso. Al 4' Sgambati in diagonale manda la palla a fare la barba al palo. Al 5' Carpinelli dopo una ribattuta della barriera, da dentro l'area manda la palla sul secondo palo e il portiere salva appoggiandosi in angolo. Al 10' nonostante l'inferiorità numerica il Ricigliano va vicino alla rete. Traversone da sinistra di Robertazzi e Sgambati di testa schiaccia la palla a terra e sul rimbalzo coccia contro la parte alta della traversa. All'11' Iacullo G. con lancio di oltre 40 metri aziona Di Senso il portiere è tempestivo e in uscita blocca a terra. Al 14' un cross molto insidioso di Carpinelli è deviato in angolo da Scaldaferri. Al 16' Robertazzi sfiora il palo con un tiro dal limite. Al 23' D'Arca, dopo un cambio di gioco, da buona posizione perde il tempo della battuta facendosi recuperare da un difensore. Al 37' un tiro di Pietrafesa I si infrange sulla barriera, la palla termina a Bochicchio che dal limite spara alto. Al 44' per la seconda volta il Ricigliano colpisce la traversa con un tiro di Robertazzi dal limite dell'area di rigore. Nella ripresa la partita cambia volto e la Murese comincia a farsi più intraprendente. Al 49' Lotano su punizione colpisce in pieno la traversa a portiere battuto. Al 65' Salvia di sinistro al volo non inquadra la porta. Al 70' la Murese sfiora il goal colpaccio. Ferracane fugge sulla sinistra e mette al centro, di testa Di Senso da buona posizione manda la palla fuori di un niente. Al 73' Limmatola da centro campo manda verso la porta ospite un traversone che Robertazzi di testa adagia tra le braccia di Scaldaferri che blocca. Al 78' Mastroberti cambia gioco da destra e imbecca sulla sinistra Sgambati che spedisce la palla ben oltre la traversa. Carmine Pepe
A Banzi non si passa Il neo acquisto Lanciano raggiunge la capolista BANZI POLICORO
1 1
Angelino, tecnico del Banzi
BANZI: Lobasso, Spineto, Teto, Pappalettera, Dasta, Lanciano, Cioffi, Vecchio, Bavaro (23' s.t.), Armento, Gogoni. All. Angelino. POLICORO: Maida, Cicchelli, Digno, Malucchi (20' s.t. Vitale), Nuzzi, Rapolla (42' s.t. Aurelio), Fumarola, Nigro, Ripa, Castoro, Russo. All. Labriola. ARBITRO: Valiante Vincenzo sez. di Nocera Inferiore RETI: Russo 11' p.t., Lanciano 30' p.t. NOTE: Ammoniti: Cicchelli, Lanciano, Castoro UN GRANDE BANZI blocca sul pari la capolista Policoro. Ai punti avrebbero meritato la vittoria i ragazzi di Angelino. Pur in formazione rimaneggiata il mister bantino, tirando dal cilindro un Pappalettera centrocampista, e facendo esordire a sorpresa il neo acquisto Lanciano, che alla fine risulterà il migliore dei ventidue in campo, e sfruttando la velocità degli esterni, a supporto dell'unica punta Bavaro (applauditissimo) non concede molto ai più quotati avversari. Parte subito forte il Banzi al 10' Bavaro arriva in ritardo su un lancio di Pappalettera, Maida lo anticipa in uscita. Il Banzi fa la partita, ma il Policoro passa, con Russo, pronto ad approfittare di un errore di Lobasso. Il Banzi accusa il colpo, ma si riserva subito in avanti raccogliendo il meritato pareggio, al 30' con Lanciano bravo a girare a rete un calcio di punizione di Armento. Il tempo finisce tra gli applausi del pubblico. Ripresa con il Policoro che sembra più incisivo, al 55' Digno tira a botta sicura con la palla che finisce di poco al lato. Al 23' il Banzi raddoppia ancora con Lanciano, ma l'arbitro annulla inspiegabilmente tra le proteste del pubblico. Al 35' al 43' Lobasso si riscatta alla grande salvando i suoi dalla beffa. Al termine della gara violenta contestazione verso la terna arbitrale, oggi veramente in giornata no. Applausi finali della tifoseria bantina per mister Angelino ed i suoi ragazzi. Per il presidente del Banzi gara falsata da una pessima terna, “altro che Can-d, meglio i nostri arbitri, complimenti ai ragazzi, meritavano di vincere. Sono fiducioso per il futuro”. Giulio Carcuro
Rapolla, centrocampista del Policoro
Sport 51 Il centrocampista vulturino (rigore a segno e assist) stende i materani Lunedì 27 ottobre 2008
Larotonda lancia l’Atella Tricarico sciupone e punito nella ripresa
ª GIORNATA
Sterile predominio degli ospiti
Irsinese e Valdiano si annullano IRSINESE VALDIANO
0 0
IRSINESE: Fiore, Sansone Piscitelli (48’ st Lorusso), Cannito(17’ st Armenise), Girone, Cristallo, Cardano, Vitale, Giancaspero, Dinardo, Piccininno. A disp.: Cucuglielli, Laurieri, Granieri, Popolozio, Cavaliere. All.: Patella. RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre, De Falco, Calantriello, Pascuzzo, Polito, Salvitelli (34' st Sansevieri), Salamone, Cava, Zuccarelli. A Disp.: Romano, D'Alto, Dibrizzi, Chiacchio, Colombo, Guida. All. Masullo. NOTE: Ammoniti: Fiore (I) 28' st ,Piscitelli (I) 48' st. TERMINA a reti inviolate la gara al Meazza di Irsina e il risultato appaga entrambe le compagini. Il team di mister Masullo riesce a smorzare i toni a un'Irsinese incapace di esprimere un flusso continuo di gioco. Il primo tempo non offre molti spunti, al 6' un suggerimento di Discepolo in dia-
gonale per Zuccarelli bloccato da Fiore. All'11'Piscitelli si prepara ad un tiro dal limite che finisce fuori. Si dovrà aspettare il 20' minuto di gioco per vedere Fiore in azione pronto a salvare un bel tiro di De Falco. Al 30' i locali rispondono con Dinardo sull'out sinistro per Vitale a cercare Giancaspero anticipato da Serra. Al 39' un'ottima punizione dal limite costringe Fiore ad impolverare i guantoni. Nella ripresa Salamone riesce ad anticipare Cristallo tentando il fortuito diagonale per approdare al risultato utile ma prontamente Fiore salva. Al 22'ancora una punizione dal limite firmata Zuccarelli che termina sopra la traversa; poco dopo è Cardano a tener testa in contropiede verticalizza per Giancaspero che recupera il corner. Le azioni si susseguono ma manca dialogo e mordente. Si puo' ben dire che è stata una gara priva di senso tattico da parte di entrambe le squadre anche se agonisticamente gli ospiti hanno predominato. sport@luedi.it
A.MONTICCHIO TRICARICO
2 1
ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Romaniello, Smaldore (45'st Pascale), Caselle, Manfreda, Gamma, Traficante (15'st Grieco) Larotonda G., Rinaldi, Carriero, Larotonda V. A disp.: Mariano, Guglielmi, Lanotte, Telesca, Catenacci. All. Mecca. A.TRICARICO: Peluso, Maino, Scarfone, Pascazio, Chessa, Di Girolamo, Antini (42'st Lorusso), Proggi (38'st Pugliese), Sparapano (39'st Angelastro), Porfido, Bozzi. A disp: Cannito, Palasciano, Basile, Laruccia. All. Abrescia. ARBITRO: Castello di Potenza (Chieti-
Brancato) RETI: p.t. al 42' Antini (T); s.t. 32' Larotonda Giov. (rigore) (A), al 37' Pascale (A). NOTE: pomeriggio soleggiato, temperatura mite. Ammoniti: Maino, Pascazio, Porfido per l'Azzurra Tricarico, Caselle, Grieco per l'Atellamonticchio. Espulso: 36'st Peluso (T). Angoli: 7 a 1 per l'Atellamonticchio. Recupero: p.t. +1'; s.t +4'. ATELLA - Al comunale della città della valle di Vitalba l'Atella Monticchio ha colto un'importante vittoria. Importante perché ottenuta a spese di una diretta concorrente che ora ha agganciato in classifica ma anche perché ha lasciato
Mecca:«Reazione eccellente dei ragazzi» Nel dopo partita il più che soddisfatto mister Mecca ha così commentato la gara: “Soprattutto nella ripresa la nostra reazione è stata importante dopo che ad inizio di partita avevamo mancato due buone opportunità e poi sulla solita distrazione difensiva siamo andati in svantaggio. Sono contento per la forza e la grande reazione dei ragazzi che con carattere e determinazione sono riusciti a ribaltare il risultato finale, grazie anche all'apporto del secondo attaccante mandato in campo nel secondo tempo. Un risultato che a noi serviva perché vale doppio, che ci porta al centro classifica e che ci ha consentito di agganciare i nostri avversari. La cosa positiva emersa da questa partita è che il fattore campo ci porta qualcosina in più, qualcosi-
na che però dobbiamo riuscire a trovare anche in trasferta”. Molto arrabbiato invece il tecnico del Tricarico Abrescia, che ha detto: “La partita l'abbiamo fatta solo noi. Abbiamo avuto cinque sei occasioni per fare gol e non le abbiamo sfruttate. Purtroppo ultimamente ci sta succedendo di tutto. Poi in questa settimana la società ci ha tagliato fuori tutti e due i nostri portieri titolari da tre anni. Oggi stavamo con un solo portiere, tra l'altro arrivato in settimana. Cose assurde, ci creiamo problemi da soli. Oggi comunque c'è da dire che l'espulsione l'arbitro se l'è inventata, il rigore forse ci poteva anche stare, però mandare fuori il portiere mi è sembrato un po' esagerato”. m.r.
ad altri il fanalino di coda. Tre punti che fanno classifica ma pure tanto morale per l'undici del presidente Donato Carriero. Il successo è arrivato nell'ultimo quarto d'ora della partita, allorquando l'uno-due di Larotonda Giovanni ha steso il Tricarico, che in vantaggio di una rete ha sciupato due favorevolissime occasioni per portarsi sul due a zero. Larotonda ha prima messo a segno il rigore concesso per atterramento in area di Rinaldi. Il Tricarico, privo del secondo portiere, ha mandato tra i pali il numero 4 Pascazio, che nulla ha potuto sull'angolato rasoterra dagli undici metri di Giov. Larotonda, così come nulla ha potuto dopo 5' sul raddoppio per i locali di Pascale che, su cross dalla destra di Larotonda Giov., con un perentorio colpo di testa ha bruciato sul tempo da pochi passi portiere e difesa del Tricarico. In avvìo di gara, l'Atella, partito con determinazione e grinta, ha subito sciupato una grande occasione al 5' con Rinaldi che tutto solo da buona posizione ha messo incredibilmente fuori a conclusione di una buona manovra dei locali sulla destra. Dopo di che la gara è stata più equilibrata e al 42' gli ospiti sono passati in vantaggio con la rete di Antini dopo aver superato Smaldore che lo contrastava. Nella ripresa al 3' Antini ha colpito l'incrocio dei pali della porta atellana su corta respinta della difesa locale. Al 6' Peluso si distende per annullare un pericoloso calcio piazzato di Carriero. Al 7' Romaniello salva sulla linea il tiro a colpo sicuro di Antini dopo aver superato il portiere atellano. Al 21' ancora un salvataggio a porta vuota di Larotonda Giovanni su tiro di Bozzi, che aveva fatto fuori il portiere Di Biase. Poi il rigore contro gli ospiti, i quali hanno protestato soprattutto per l'espulsione del proprio portiere, che nell'uscita aveva travolto Rinaldi. Michele Rizzo
Volturno, Leone e Montenegro confezionano il blitz Al Rionero non basta il vantaggio firmato Libutti
Forza Matera travolto da un cinico Oppido FORZA MATERA A.CRISTOFARO
0 3
FORZA MATERA: Loiacono, Paladino, Cocchiararo, Di Pede, Albano (1' st Nasca), Iannella, ferramosca (1' st Nicoletti), Farinola D, Di Cecca P, Di Cecca E (17' st Biondino), Farinola A. A disposizione: Amoruso, Gagliardi, Tataranni, Cambio. Allenatore Liuzzi. ANGELO CRISTOFARO OPPIDO: Di Coronato, Pappalardo R, Manniello D, Leone A (43' st Balsamo), Giganti Ge, Volturno, Pappalardo D (38' st Provenzale G), Montenegro (29' st Paolucci), Villano, Provenzale. A disposizione: Milesi, Gigante Giu, Manniello V, Leone G. Allenatore Manniello. ARBITRO: Asquino di Venosa (Salvia e Petrone). RETI: 35’ pt Volturno, 1’ st Leone A, 2’ st Montenegro. NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Cocchiararo e Di Cecca P. Angoli: Forza Matera 3, Oppido 5. Fuorigioco: Forza Matera 1, Oppido 5. Recuperi: 1’ pt e 3’ st. MATERA - L’Angelo Cristofaro dà tre ‘schiaffi’ al Forza Matera. E i locali neppure ragiscono. Ovviamente per schiaffi si intendono i gol con i quali l’Oppido ha vinto la sfida valevole per la settima giornata del torneo di Eccellenza, quinta sconfitta per il Forza Matera. Ma quello che più preoccupa è la non reazione dei padroni di casa, che in pratica non hanno mai tirato in porta e, ancora una volta, subito dopo il riposo, hanno subito gol. Merito alla squadra di Manniello che con ordine, giudizio e cinicità ha portato a casa l’intera posta in palio. La cronaca della gara si apre con una tempestiva uscita di Loiacono a fermare Villano dopo appena nove minuti di gara. Un minuto dopo l’Oppido va vicino al vantaggio con Montenegro, ma la sua conclusione è di poco fuori. Al 17’ è Pappalardo D a provare la via del gol, ma il suo tiro non è preciso. Al 31’ il Forza Matera tira fuori la testa dal guscio e, dopo un’azione mano-
vrata, porta Antonello Farinola alla conclusione dalla grande distanza, ma la palla termina la sua corsa lontano dalla porta di Di Coronato. Al 35’ l’Oppido usufruisce di una punizione a metà campo. Volturno si porta sul punto di battuta e con un tiro mette la palla alle spalle di un Loiacono non privo di colpe. Ospiti in vantaggio: 01. Qui ci si attende la reazione del Forza Matera e d invece nei dieci minuti che separano dal riposo non accade nulla o quasi. nell’intervallo Liuzzi butta nella mischia Nicoletti e Nasca al posto di Ferramosca e Albano in modo da rafforzare il reparto avanzato per pervenire al pareggio. Al rientro in campo, invece, il patatrac. Non appena viene ripreso il gioco la palla finisce a Leone che lascia partite da fuori area un tiro che non appare irresistibile, ma che termina la sua corsa in fondo al sacco: 0-2. Ma non finisce qui. Nemmeno il tempo di riorganizzare le idee e l’Angelo Cristofaro triplica. Lancio per Montenegro che scatta sul filo del fuorigioco, lo contrasta Iannella, il numero nove in maglia biancoverde vince il rimpallo, sposta la palla verso il centro, gli si fa incontro Loiacono in uscita che cerca di arpionare il pallone, ma ancora una volta è più fortunato Montenegro che può depositare in rete: 0-3 e gara chiusa. Nessuna reazione da parte del Forza Matera. Neppure quella dell’orgoglio. In due minuti è stata gettata al vento una partita. Il resto del secondo tempo è fatto di folate dell’Oppido che controlla agevolmente la gara e cerca di pungere come può in contropiede. Inaftti sono almeno altre tre le occasioni in cui l’Angelo Cristofaro potrebbe andare a segno, ma il risultato resta immutato. Adesso la classifica parla di un Forza Matera fermo a sei punti, scavalcato dall’Atella, ma con alle spalle sempre Vultur e Balvano, che poi sono le unica due squadre con cui il Forza Matera ha vinto in questo campionato. Per l’undici di mister Manniello, invece, c’è il rafforzamento del terzo posto in solitaria a quota 14, con l’avvicinamento di Murese e Policoro che ieri hanno pareggiato entrambe. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Picerno d’orgoglio Caivano e Aurisio mettono ko la Vultur PICERNO RIONERO
2 1
PICERNO: Perna; Spera (3's.t. Coviello); Bochicchio; Olita; Farenga; Santarsiero; Lottino; Ciardiello; Aurisio (40's.t. Aurisio); Caivano; Quagliata. A disp.: Arleo, Salvia, Damiano, Viaggiano, Sodo All. Di Mase. RIONERO: Martone; La rotonda; Scalise F.; Carretta; Lettieri; Scalise G. (10's.t. Di Lonardo); Barbaro (1's.t. Strozza); La Morte; Ributti; Bergamasco; Di Fazio. A disp.: Sicuro, Morbillo, Marmora, Lanotte. All. Ficarazzi. RETI: 25' Libutti (R); 35' Caivano (P); 21's.t. Aurisio (P). NOTE: Espulso La morte al 25's.t. per somma di ammonizioni; Ammoniti Santarsiero, Aurisio (P); Lamorte, Lettieri, Larotonda (R). PICERNO - Il Picerno riaddrizza la barca. La partita cominciata nel peggiore dei modi, sulla falsa riga di Muro Lucano, viene ribaltata grazie ad una prodezza del solito Caivano e ad una seconda frazione giocata con più convinzione e determinazione da parte degli uomini di mister Di Mase. Il Rionero stava per riuscire nell'impresa e approfittando degli svarioni della squadra locale passa meritatamente in vantaggio, e nonostante la grinta e la corsa deve cedere l'onore delle armi ad un più motivato Picerno. La partita comincia senza grandi scossoni, entrambe
Lino Caivano
le squadre rimangono contratte affidandosi per lo più a lunghi lanci dalla difesa. Il Picerno è statico nella propria metà campo e a corto di idee, a questo si aggiunge qualche errore di troppo che viene punito al 25', quando gli ospiti passano in vantaggio con Libutti che sfruttando al meglio un lancio da centrocampo supera la retroguardia picernese e fulmina Perna con un perfetto rasoterra. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare e dopo dieci minuti, ci pensa Caivano a riportare tutto in parità con uno dei suoi colpi migliori. Il bomber riceve palla in posizione defilata, si accentra e dopo aver saltato
tre uomini scarica in porta tutta la sua rabbia. Altra prodezza per il beniamino di casa. Nel secondo tempo mister Di Mase cambia modulo passando dal 3-5-2 iniziale al 4-3-1-2, sacrificando Spera per sfruttare le qualità più offensive di Coviello. Il Picerno muta pelle e comincia a fare sul serio. Al 5' Caivano crossa in mezzo per l'accorrente Ciardiello, colpo di testa e gran stacco di Martone che devia in angolo. Al 7' Ciardiello ricambia il piacere a Caivano lanciandolo per vie centrali. Il numero dieci picernese si smarca bene, ma il suo tiro è facile preda di Martone. Il Picerno spinge con più continuità e al 21' passa meritatamente in vantaggio. Ciardiello spostatosi sulla sinistra lascia partire un cross sul quale il neo arrivato Aurisio bagna col gol il suo esordio in campionato, depositando di testa la palla del 2-1. Il Rionero si fa vedere su calcio d'angolo al 35', ma la girata di testa di Libutti esce di poco a lato alla destra di Perna. Allo scadere ancora un'opportunità per Caivano, che assistito da Ciardiello prova la girata vincente, ma la sfera si alza di poco oltre la traversa. Finisce così con il Picerno che ritrova i tre punti dopo la sconfitta pesante di Muro, dimostrandosi spietato fra le mura amiche, e con il Rionero che dovrà opportunamente correre ai ripari per uscire dalla zona bassa della classifica. Leonida Russo
52
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica B. Pleiade-Moliterno
7ª
giornata
Marcatori
1-0
pt: 33’ Schettino
Lagopesole-A. Scanzano 1-1 pt: 5’ Fabretti L. (AS), 30’ Destino (L)
Latronico-Miglionico
R. TOLVE MIGLIONICO VIGGIANO SANTARCANG. A. SCANZANO MOLITERNO B. PLEIADE R. IRSINA GROTTOLE BELLA VARISIUS PESCOPAGANO LAGOPESOLE VITALBA S. MONTALBANO LATRONICO
1-2
pt: 19’ Caricati (L); st: 13’ e 45’ Tataranni (M)
R. Tolve-Bella
2-0
pt: 41’ Ragone; st: 14’ Gerardi
S.Montalbano-Pescopag. 0-3 pt: 30’ Lanza A.; st: 13’ Cantone, 45’ Zelante
Santarcang.-Vitalba
2-0
pt: 40’ Lospinuso; st: 43’ Lambertini
Varisius-Grottole
0-1
st: 18’ (r) Paladino
Viggiano-R. Irsina
1-0
st: 47’ Sanchirico
Prossimo turno
8ª giornata 02/11/08 ore 14.30
A. Scanzano-R. Tolve Bella-Viggiano Grottole-B. Pleiade Moliterno-Santarcang. Pescopagano-Miglionico R. Irsina-S. Montalbano Varisius-Latronico Vitalba-Lagopesole
19 14 14 13 13 13 11 11 11 9 7 5 5 4 3 1
7
6
1
0 13 4
4
4
0
0
8
1
3
2
1
0
5
3
9 +4
7
4
2
1 12 7
3
1
1
1
5
4
4
3
1
0
7
3
5 +1
7
4
2
1
3
3
1
1
1
2
2
4
3
1
0
5
1
4 +1
7
4
1
2 10 5
4
4
0
0
8
0
3
0
1
2
2
5
5
7
3
4
0
8
3
3
2
1
0
4
0
4
1
3
0
4
3
5
0
7
4
1
2
7
5
4
4
0
0
7
2
3
0
1
2
0
3
2
-2
6
3
2
1
8
4
4
2
1
1
5
3
2
1
1
0
3
1
4
-3
7
3
2
2 11 10 3
1
2
0
6
5
4
2
0
2
5
5
1
-2
7
3
2
2
8
7
4
2
1
1
5
4
3
1
1
1
3
3
1
-4
6
3
0
3
6
6
2
2
0
0
3
0
4
1
0
3
3
6
0
-1
7
2
1
4 10 10 4
2
0
2
7
4
3
0
1
2
3
6
0
-8
7
1
2
4
7
3
0
2
1
3
4
4
1
0
3
4
4
-1 -8
7
1
2
4
4 10 4
0
1
3
2
7
3
1
1
1
2
3
-6 -10
7
1
1
5
6 13 3
0
1
2
2
5
4
1
0
3
4
8
-7 -9
7
1
0
6
3 16 3
0
0
3
0
5
4
1
0
3
3 11 -13 -10
7
0
1
6
2 11 4
0
1
3
2
7
3
0
0
3
0
7
8
4
-2
-9 -14
5 reti: Gerardi (R.Tolve) 4 reti: Troiano (Bella); Schettino (Borussia P.); Deceglie, Tataranni (Miglionico) 3 reti: Galeota (1) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Papangelo N. (1), Savino (R.Irsina); Carriero, Lambertini (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli (Varisius); Sanchirico (Viggiano) 2 reti: Laviola (A. Scanzano); Rusciante (Borussia P.); Campea, Montemurro (Grottole); Destino (Lagopesole); Sanchirico (Moliterno); Lanza A. (Pescopagano); Ragone (R.Tolve); Lospinuso (Santarc.); Bellomo, Netti (Varisius); Campisano (Viggiano); Di Martino, Verdecanna (Vitalba) 1 rete: Benedetto, Cecere, Chiruzzi, Fabretti L., Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Maresca, Verrastro (Bella); Paladino (1), Puntillo, Sassanelli, Scarnato (Grottole); Pace (Lagopesole); Caricati, Totaro (1) (Latronico); Lamacchia (Miglionico); Cirigliano, Moretti (Moliterno); Cantone, Gonnella, Lamorte, Lotano, Zelante (Pescopagano); Addamiano, Amoruso, Cataldo, Ruggiero, Saracino (R.Irsina); Beneduce, Palo A., Postiglione, Soldo, Tolve (R.Tolve); Armentano, Bitetti (Santarc.); Bongermino, Matarrese, Montelli (1) (Varisius); Genovese, Racina (Viggiano); Buono, Carriero, Margiotta, Tomasillo (Vitalba)
Apre le marcature l’Highlander Felice Ragone e Gerardi chiude il conto raddoppiando
Il Real Tolve ha ripreso la marcia L’undici di Romano mette al tappeto il Bella con un gol per tempo REAL TOLVE BELLA
2 0
REAL TOLVE: Moreschi, Soldo, Santarsiero, Postiglione, Santangelo, Mazzacane, D'Andria, Tolve, Ragone, Palo G. , Gerardi. All Romano. A Disp.: Costini, Montesano, De Angelis, Beneduce, Rinaldi, Russo, Diana, Ciorciaro . BELLA: Uva, Mareggi, Gliubizzi, Troiano, Remollino, Ricigliano, Errichetti, Vitello, Verrastro, Troiano, Aliano. All. Del Pino. A Disp.: Masiello, Zampino, Doino, Angrisani, Troiano, Angrisani, Maresca ARBITRO: Villonio di Venosa RETI: 41' p.t. Ragone (T), 14' s.t. Gerardi (T) TOLVE - Un bel quadro senza la pennellata d'autore potrebbe restare nell'anonimato all'infinito. Ed è per questo che al 41' della prima frazione di gioco Ragone decide di metterci la firma con un calcio di punizione, di quelli che si vedono solo in TV. Ma andiamo con ordine. Il Tolve è reduce da un pareggio che ha rallentato la sua corsa ma non ha compromesso lo smalto e la brillantezza. Il Bella giungeva al San Rocco con 9 punti in cassaforte e la consapevolezza di poter dar fastidio a chiunque. Il primo quarto di gara è povero di emozioni con la palla che staziona principalmente a centrocampo. Al 17' comincia lo show personale di Ragone che solo davanti al portiere si vede respingere la conclusione. Al 25' ancora Ragone dal limite gira sul fondo. Ci prova Tolve sugli sviluppi di un corner , ma il suo colpo di testa termina alto sopra la traversa. Passano due minuti e Palo G. , fuggito da solo in contropiede conclude di poco fuori. D'Andria per Tolve che in diagonale si
Felice Ragone ieri a segno
vede respingere il tiro da un ottimo Uva. Al 39' Palo G. conclude da fuori area , intercetta Ragone che in scivolata esalta l'estremo ospite. Al 41' la svolta: calcio di punizione dai 35 metri, sulla palla si presenta Ragone che la mette nell'angolo alto
alla destra del portiere, regno incontrastato dei ragni. Al 1' della ripresa una conclusione di D'Andria è larga sul fondo. Punizione di Postiglione, ma Santangelo ci arriva di testa concludendo debole e centrale. Al 13' l'unica capatina in
avanti del Bella con Verrastro che elude la marcatura di Santangelo e di giro conclude di poco largo sul fondo. Capovolgimento di fronte e Palo G. serve su un piatto d'argento la palla del raddoppio a Gerardi che non può far altro che insaccare per il tripudio dei tifosi, il raddoppio del Tolve e per il quinto gol personale. Show: Postiglione per Ragone servizio per Palo G. che di sinistro esalta ancora una volta Uva. Alla mezz'ora Diana per Ragone velo di Tolve e Palo G. a botta sicura da centro area conclude largo sul fondo. Sul finire del match Palo G. per Ragone ma Uva ci mette ancora un pezza. Finisce qui l'incontro con il più classico dei punteggi. Per il Tolve da segnalare l'ottima prova di Ragone e di un infallibile Gerardi. Per gli ospiti ottimo Uva. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
Il Vitalba va ko sotto i colpi di Lospinuso e Lambertini
Riscatto Santarcangiolese SANTARCANGIOLESE VITALBA
2 0
SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Lacanna, Armentano, Agata, Lospinuso, Di taranto, Bitetti, Fortunato, Dora, Casalingo, Lambertini. All. Amendolara VITALBA: Tomasulo, Carriera, Parisi, Mecca D, Perriello, Pannariello, Laurenzana, Mecca A (20' st Tomasiello), Di martino, Mancasi, Gerardi (80' Telesca). All. Lacapra ARBITRO: Santoro di Potenza (Ferrara, Macrì) RETI: 40' pt Lospinuso, 43' st Lambertini VITTORIA interna per la Santarcangiolese. I gol di Lospinuso e Lambertini hanno regalato al tecnico Lardino tre punti importanti anche se tante sono state le recriminazioni da parte del Vitalba. A fine gara amareggiato è stato il commento di mister Lacapra per
una sconfitta non meritata. “Sicuramente abbiamo fatto una buona prestazione. Per il gioco espresso durante i novanta minuti avremmo meritato quanto meno un pareggio. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, vince chi fa gol e la Santarcangiolese è stata più brava di noi ed ha portato a casa l'intera posta in palio. Il nostro rammarico è grande perché abbiamo sprecato tante occasioni da rete sotto porta. Occasioni che potevano, con un pizzico di fortuna in più tramutarsi in gol. La Santarcangiolese, inoltre, ha segnato i gol su nostri errori difensivi. Nonostante l'assenza di quattro titolari, abbiamo disputato una gara più che positiva., non posso rimproverare nulla ai ragazzi Dobbiamo ripartire da questa bella prestazione con l'auspicio di poter raccogliere nella prossima gara qualche punto in più che servirebbe a muovere un po' la classifica”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Viggiano, Sanchirico fredda il Real Irsina Giacomo Rizzi
VIGGIANO REALIRSINA
1 0
VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani (Montano), Piscopia, Sabia, Racina, Marchese (Marsicovetere), Cauzillo, Genovese, Sanchirico, Salera. A disp: Nigro, Pandolfo, Siniscalchi, Robortella, Calibisano. All. Villani REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Ruggiero, Papangelo, Addamiano, Amoroso De Biasi), Cataldo, Saracino, Papangelo N, Abruzzese (Gurrado), Graziadei (Magro). A disp: Carlucci, Rizzi D, Magro, Masiello, Cataldi. All. Rizzi ARBITRO: Iummati di Potenza (Gioia, Diotisalvi) RETE: 47' st Sanchirico STOP per il Real Irsina. La formazione allenata dal tecnico Rizzi è uscita sconfitta dal campo del Viggiano per una rete a zero. Mattatore dell'incontro è stato Sanchirico che ha messo a segno la rete dei tre punti in pieno recupero. Il Viggiano partiva subito all'attacco con Genovese che
metteva paura a Lolaico. Il Real rispondeva, al 9', con Ruggiero ma nessuno era lesto a battere a rete. Al 20' era Nicola Papangelo a farsi deviare in angolo un bel tiro a rete. Sull'azione seguente l'estremo difensore locale, Laurita, respingeva sui piedi di Cataldo che però calciava alto sulla traversa. Il Viggiano rispondeva con Sanchirico dalla sinistra con un tiro forte ma Amoroso per gli ospiti salvava sulla linea. Nella seconda frazione, il Viggiano si rendeva pericoloso con Marchese che colpiva il palo, mentre il tecnico Rizzi, dopo l'uscita di Graziadei, doveva fare a meno anche di Amoroso out anche lui per infortunio, assenze importanti per il club irsinese che accusava il colpo “Abbiamo sentito la loro mancanza spiega il dirigente Colamassaro - subendo il gol locale segnato da Sanchirico in dubbia posizione di fuori gioco e in pieno recupero”. Con questa battuta d'arresto, il Real Irsina resta fermo a quota undici, mentre il Viggiano sale a quattordici punti. l.t.
Sport 53 Niente da fare per il Moliterno, che sbatte sul muro eretto dal numero 1 jonico Lunedì 27 ottobre 2008
Schettino segna, Pinelli para Il Borussia Policoro guadagna i tre punti BORUSSIA MOLITERNO
1 0
BORUSSIA PLEIADE POLICORO: Pinelli, Schiraldi E., Santoro, Giannini, Leone, Toscano, Margiotta, (85' Schiraldi S.) Buono, Rusciani (80' Corvino) Schettino, Laviola (70' Buongiorno). A disp. Suriano, Corvino, Buongiorno, Fittipaldi, Devito, Schiraldi S. Allenatore: Viola MOLITERNO: Lanzolla (33' Fittipaldi), Abate, Petrocelli, Lasalvia, Cirigliano, Mastrangelo, Fratantuono,Albino, Moretti, Sanchirico, Lancellotti, a disp. Fittipaldi Gatta, Molfetta, Crisci, Albano, tempone, Cosentino. Allenatore: Vignati ARBITRO: Burgi di Matera (Galli-Picerno) RETE: 33' Schettino NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in discrete condizioni.Ammoniti: Albino, Margiotta, Toscano. Lanzolla accompagnato in ospedale per probabile distorsione alla caviglia. Espulsi: Albino
Schettino e Pinelli del Borussia Policoro
POLICORO - La dea bendata targata Pinelli ha dato una grossa mano al Borussia. Il Moliterno, come si immaginava, è arrivato a Policoro per portare a casa l'intera posta in palio, ma ha dovuto fare i conti con un Borussia che nonostante non abbia brillato, ha retto colpo su colpo agli attacchi degli ospiti. Ma passiamo alla cronaca, al 4' il Moliterno si rende subito pericoloso, ma Pinelli in giornata strepitosa, nega il gol a Moretti. Al
17' prima azione degna di nota del Borussia, Laviola raccoglie un cross da destra che di testa manda di poco a lato. Al 21' è ancora il Moliterno che insidia la porta del Borussia, ma un doppio intervento di Pinelli negano il gol al Moliterno. Al 33' pasticcio di Lanzolla, estremo difensore degli ospiti che nell'effettuare il rinvio fa rimbalzare il pallone sui piedi di Margiotta e per Schettino ben piazzato, è un gioco da ragazzi accompa-
gnare la palla in rete. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa in vantaggio. Inizia la ripresa con il Moliterno subito in attacco e desideroso di ribaltare il risultato, convinto di potercela fare. Al 48' una punizione dai venticinque metri battuta magistralmente da Sanchirico, trova ancora ben piazzato Pinelli che respinge. Al 55' Moretti si trova a tu per tu con il portiere, ma nulla da fare, Pinelli gli nega ancora una volta la gioia del gol. Al 63' il Borussia sfiora il raddoppio con una punizione dal limite ben calciata da Margiotta che sfiora il palo. La partita continua così fino al 90', con il Moliterno in attacco ed il Borussia che riaprte in contropiede rendendosi pericoloso. Punti preziosi quelli raccolti dal Borussia, ma il Moliterno ha sicuramente mandato alle ortiche una grande occasione, ha ben giocato ma gli attaccanti non sono stati all'altezza, Mister Vignati avrà molto da dire ai suoi. Roberto Martino sport@luedi.it
Vanificato il vantaggio realizzato da Caricati per i padroni di casa
Tataranni risulta letale Due punizioni, la seconda al 90esimo, piegano il Latronico LATRONICO MIGLIONICO
1 2
LATRONICO: Propato, Pansardi, Viola, Messuti Gia., Caricati, Ponzo, Messuti Giu., Cantisani Cl. (72' Miraglia), Cantisani Rob. (82' La Banca), Forastiere. A disp. Iacovelli, Puppo, Pasciucco. All. D'Imperio MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battiloro M. (90' D'Aria), Giordano, Sabatelli, Galeota, Corleto (80' Salluce), Battiloro A. (50' Giampietruzzi), Lamacchia, Tataranni, Deceglie. A disp. Calia, Fattore, Grande, Fontana. All. Paterino ARBITRO: Labbate di Potenza (La Grotta e Fantini). RETI: 19' Caricati (L), 58' e 90' Tataranni. NOTE: Ammoniti: Messuti Giu. E Lorito (L), Battiloro M. (M).
LATRONICO - Il Miglionico supera il Latronico con molti sforzi e solo nel periodo di recupero dei novanta minuti, grazie ad una punizione del solito Tataranni. Un ottimo primo tempo quello dei sinnici che hanno provato ad avvantaggiarsi sull'avversario già nei primi minuti di gioco, prima con un tiro di Giuseppe Messuti deviato dal portiere e poi con una conclusione dal limite del capitano Ponzo di un niente al lato. I termali passano in vantaggio al 19' grazie a Caricati che chiude una piccola mischia in area con un tiro di sinistro che non lascia scampo a Capozzi. La reazione dei materni giunge solo al 35' con Corleto che però dal limite conclude lentamente. La seconda frazione di gioco vede inizialmente poche conclusioni e, il Miglionico pareggia i conti grazie ad una punizione dal limite di Tataranni che sorprende Propato e s'infila nel palo difeso
dalla barriera. La gara sembra spegnersi con gli ospiti pronti a colpire sempre con le traiettorie di Tataranni su calcio da fermo e con i locali che timidamente si riaffacciano dalle parti di Capozzi con un tiro di Miraglia ben controllato dal portiere. Al 90' arriva la doccia fredda ancora da calcio da fermo ed ancora dai piedi di Tataranni, abile a sfruttare un buco e ad aggirare lateralmente la barriera. Non succede più nulla al comunale con i locali che restano fermi in classifica pur non avendo demeritato rispetto ad un avversario in piena lotta per le zone d'elite del torneo e con l'amaro in bocca di un pareggio sfuggito quando la linea dell'arrivo era ormai a pochi metri. Il Miglionico con il minimo sforzo incamera i tre punti e prosegue la rincorsa verso l'alto sfruttando le capacità del suo uomo migliore Tataranni. Carlo Rossi
Finisce in parità tra Lagopesole ed Atletico Scanzano
Terza vittoria della D’Ascanio band
Grottole, Paladino punisce il Varisius VARISIUS GROTTOLE
1 1
VARISIUS: Stella, Parente, Persia, Bongermino, Netti, Masiello, Festa, De Bellis, Armaiuoli (12' st Matera Maercosano), Bellomo (25' st Marinelli), Montelli (31'st Matarrese). A disp: Di Pierro, Mancini, Nocco, Fabiano. All. Tucci A. GROTTOLE: Zaccaro, Lanzolla, Trapanaro, Sassanelli (30' st Scarnato), Noviello, Allegretti, Di Pede, Paladino, Montemurro, Campea (41' st Guerrieri), Puntillo (22' pt Afarano). A disp: Brindisi, Acito, Di Biase. All. Dascanio G. ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Alagia e Granieri) RETE: 18' st rig. Paladino NOTE: ammoniti: Netti, Parente, Bellomo, Bongermino, Matarrese del Varisius MATERA - Per il Varisius arriva la seconda sconfitta in casa e consecutiva, la squadra di Matera non si esprime al meglio, ma sicuramente non merita lo stop. Il Grottole, infatti, non tira mai in porta e la rete è frutto di una madornale svista dell'arbitro che fischia un dubbio rigore trasformato da Paladino. Gara scialba in cui soprattutto nel primo tempo c'è stato uno sterile predominio del Varisius, che è riuscito in più occasioni ad entrare in area dal fondo con Netti, ma nell'ultimo passaggio si è sbagliato molto. Attacco sterile per i materani, dovuto soprattutto alla scarsa vena dei centrocampisti. Il Grottole dal far suo, squadra sorniona ed attenta ha sfruttato gli errori degli avversari, e chiuso ogni fonte di gioco con le marcature asfissianti di Paladino e Allegretti sui rispettivi avversari. Poche le occasioni da gol da entrambe le parti, solo due conclusioni
Paladino del Grottole
una di Montelli alta sulla traversa, e in precedenza un tiro dal limite di Bellomo troppo centrale per impensierire Zaccaro. I due portieri hanno svolto solo la normale amministrazione, con pochissimi interventi. Nella ripresa cresce leggermente il Grottole, che ci prova a farsi vedere dalle parti del portiere ospite, ma riesce a conquistare solo punizioni con esiti sterili. Al 18' la svolta della gara rimessa laterale lunga Masiello riesce solo a allungare la traiettoria, sulla palla si avventano Montemurro e Alfarano ed in mezzo Bongermino che colpisce la palla e allontana, ma nel ricadere i tre cade Alfarano ed il direttore di gara con la sorpresa di tutti decreta il rigore trasformato da Paladino. La gara a questo punto si innervosisce ed è spezzettata con mestiere dagli ospiti che senza rischiare più di tanto portano a casa una insperata vittoria. Varisius confusionario, a centrocampo e privo di idee deve pagare più del dovuto la scarsa vena di Netti e Festa, sulle fasce laterali si è giocato poco favorendo le chiusure di capitan Allegretti. L'unica nota positiva il buon esordio dell'under Masiello, al centro della difesa, che ha combattuto con molta tenacia con l'esperto Montemurro. p.l.
Il team di Miraglia si arrende anche contro il Pescopagano
Destino risponde a Frabretti Montalbano, è notte fonda LAGOPESOLE SCANZANO
1 1
LAGOPESOLE: Sabia, Cloroformio, Margotta, Lorusso, Coviello, Verrastro, Coviello V, Mecca D, Mecca R, Destino, Gerardi. All. Coviello SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Frabretti L, Lanzara, Chiruzzi, Salerno, Corleto, Benedetto, Frabretti R (Puppio), Prezioso (La viola). All. Calone ARBITRO: Benevento di Potenza (Paolillo e Mariano) RETI: 5' pt Frabretti L., 30' pt Destino PAREGGIO interno per il Lagopesole. Il team potentino ha impattato per uno ad uno contro l'Atletico Scanzano allenato da mister Calone. A passare per primo in vantaggio è stato proprio il team jonico che ha segnato con Frabretti L a soli cinque minuti dal fischio d'ini-
Il tecnico della formazione jonica dell’Atletico Scanzano, Franco Calone. Il suo team resta imbattuta col Real Tolve
zio. Un gol che non è bastato alla formazione materana per portare a casa l'intera posta in palio. A fine match questo è stato il commento del tecnico Calone. “Siamo passati in vantaggio con Frabretti, poi abbiamo sprecato l'occasione del raddoppio con Prezioso. Il Lagopesole al 30' su un'azione di calcio d'angolo ha pareggiato ma grande è il nostro rammarico per non aver conquistato la vittoria. Sia nel primo che nel secon-
do tempo abbiamo pressato e siamo stati quasi sempre presenti nell'area di rigore del Lagopesole senza riuscire a mettere la palla in rete. I miei ragazzi hanno giocato una bellissima gara. Durante i novanta minuti hanno creato almeno otto nove palle gol nitide, il pareggio alla fine ci sta davvero stretto”. Con il pareggio, l'Atletico Scanzano sale a quota tredici punti in classifica, mentre il Lagopesole a cinque. lo.to.
S.MONTALBANO PESCOPAGANO
0 3
MONTALBANO: Laragione, Laragione M., Sergio, Sole, Gorgoglione, Ingusci, Carella, Sergi R., Anderson (85' Capuano), Miraglia, Malvasi. A disposizione: Buonfiglio. Allenatore: Miraglia. PESCOPAGANO: Melillo, Perillo (80' Roselli), Miele, Lanza A., Tavarone, Cantone, Capasso, De Leonardis, Gonnella, Pelosi (77' Lamorte), Montano (87' Zelante). A disposizione: pinto, Angiolillo, Graziano, Lanza P. Allenatore: Pinto. ARBITRO: Passannante di Potenza (Sofia - La Sala) RETI: nel p.t. al 30' Lanza A.; nel s.t. al 13' Cantone, al 45' Zelante. NOTE: temperatura mite; terreno in buone condizioni. Ammoniti: Sergio e Ingusci (M.), Miele e Cantone (P.) MONTALBANO JONICO- Tonfo dello Sporting al 'Puccio Dellorusso' contro una presumibile diretta concorrente nella lotta per la permanenza in Promozione. Uno 0 - 3 che non ammette recriminazione alcuna, un insuccesso tanto netto nel punteggio quanto meritato. Montalbano evanescente, senza tecnica, senza decente condizione fisica e senza cuore. Una prestazione indecorosa. Uno spettacolo (si fa
per dire!) per pochi intimi, visto che la gara è stata giocata a porte chiuse per carenze nel rispetto delle norme UEFA. Il Pescopagano ha offerto una gara dignitosa, dominando il gioco attraverso una buona organizzazione ed una corsa apprezzabile. Niente di trascendentale per carità, ma per battere gli jonici serve ben poco, considerata la loro pochezza. Scarna la cronaca e quasi tutta di marca ospite. Al 30' primo gol di giornata: angolo lungo che Lanza A., ben piazzato sul secondo palo, raccoglie in solitudine di testa saltando indisturbato e deposita in rete da due passi. Reazione jonica? Il nulla. Al 42' e al 45' altri due tentativi ospiti: prima Perillo da due passi si fa ribattere il tiro da due passi e poi l'incursione di Gonnella si chiude con un tiro appena alto sull'incrocio dei legni. Nella ripresa al 13' ci pensa Laragione a chiudere la partita: su un calcio di punizione di Cantone, battuto da poco oltre la metà campo interviene in solitaria elevazione, ma si lascia maldestramente sfuggire la palla, che finisce beffarda in rete. Al 78' il giovanotto si riscatta salvando in uscita su Perillo. E' all'86' l'unico tentativo dei padroni di casa: Miraglia, punizione dal limite a girare, salva Melillo. Ma non è finita: al 90' arriva l'ultima emozione con il subentrato Zelante, che approfitta di una leggerezza difensive biancoazzurre e beffa con un bel tocco Laragione. E per lo Sporting si fa notte fonda. Antonio Romano
54
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica Albatros-Pantano
4-0
Bar La Notte-Savoia
2-2
Barrata-Possidente
1-2
Fst Rionero-S. Angelo
1-1
Montemilone-Pietragalla 0-0 Ruvo-Abriola
5-1
S. Cataldo-Futura Pz
1-1
S. Chirico N.-P. 3 Fontane 1-2
Prossimo turno
7ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Abriola-S. Chirico N. Futura Pz-Albatros P. 3 Fontane-Fst Rionero Pantano-Barrata Pietragalla-Bar La Notte Possidente-Ruvo S. Angelo-R. Montemilone Savoia-S. Cataldo
BAR LA NOTTE PIETRAGALLA P. 3 FONTANE S. ANGELO RUVO SAVOIA S. CHIRICO N. R. MONTEMILONE FST RIONERO POSSIDENTE ALBATROS PANTANO S. CATALDO ABRIOLA FUTURA PZ BARRATA
16 14 14 13 10 9 8 8 8 8 7 7 4 4 1 1
6
5
1
0 13 7
3
2
1
0
6
4
3
3
0
0
7
3
6 +4
6
4
2
0 10 1
3
3
0
0
8
0
3
1
2
0
2
1
9 +2
6
4
2
0 12 7
3
2
1
0
8
5
3
2
1
0
4
2
5 +2
6
4
1
1 10 6
3
3
0
0
7
4
3
1
1
1
3
2
4 +1
6
3
1
2 12 8
3
2
0
1
9
4
3
1
1
1
3
4
4
-2
6
2
3
1 10 8
3
2
1
0
7
2
3
0
2
1
3
6
2
-3
6
2
2
2 13 10 3
1
1
1
5
4
3
1
1
1
8
6
3
-4
6
2
2
2
8
7
3
2
1
0
4
0
3
0
1
2
4
7
1
-4
6
2
2
2
6
5
3
1
2
0
3
1
3
1
0
2
3
4
1
-4
6
2
2
2
6 11 2
1
1
0
2
1
4
1
1
2
4 10 -5 -2
6
2
1
3 13 11 4
2
1
1 13 8
2
0
0
2
0
3
2
6
2
1
3
8 11 3
1
1
1
6
5
3
1
0
2
2
6
-3 -5
6
1
1
4
7 15 4
1
1
2
5
6
2
0
0
2
2
9
-8 -10
6
1
1
4
6 14 2
1
0
1
1
1
4
0
1
3
5 13 -8 -6
6
0
1
5
3
3
0
0
3
1
4
3
0
1
2
2
5
-6 -11
6
0
1
5
3 10 3
0
1
2
2
4
3
0
0
3
1
6
-7 -11
9
6ª
giornata
6ª
giornata
-7
B Bernalda ko
Fortunato lancia il Roccanova
Risultati e classifica
I.F.Valsinni-Rotondella
0-0
Montescaglioso-Salandra 2-0
ROCCANOVA BERNALDA
2 1
S. LAGONEGRO ROTONDELLA MONTESCAGL. SATRIANO V. D`AGRI ROCCANOVA SALANDRA A. TURSI BERNALDA POMARICO I.F.VALSINNI SIRINOMERCURE I. BURGENTIA PATERNICUM TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI
ROCCANOVA: Bellitto, Fortunato, LoPonte, Malaspina L (80' Spagnuolo), De Risi, Marrone, Malaspina M, Fortuna, Malaspina V (90' Arleo), Borneo (30' D'Alessandri), Lemma. A disp: Bianculli, Graziadio. BERNALDA: Figliuolo, Torraco, Alianelli, Favale, Fusco, Santorsola, Plati, Forcillo, Margoleo, Margarita, Durante. A disp: Fuina. ARBITRO: Cassano di Moliterno. RETI: 20' pt Lemma, 5' st Margoleo, 39' st Fortunato. IL ROCCANOVA torna alla vittoria, e lo fa ancora con i due gioiellini Lemma e Fortunato (8 gol in 2) contro un Bernalda tonico che ha saputo tenere testa fino all'85esimo. Passano 3 minuti e Margoleo fa capire che è in giornata con un tiro da fuori che va di poco alto. Il Roccanova dimostra di essere compatto e va vicino al gol quando Borneo serve Malaspina V che pesca Lemma sulla sinistra, il suo tiro è deviato ottimamente da Figliuolo. La squadra di casa spinge e al 20' arriva il gol di Lemma;il talento 19enne addomestica un cross dalla destra di Lo Ponte, fa fuori con un dribbling secco l'avversario e la insacca alla destra del portiere. Al 30' la brutta notizia per il Roccanova che vede Borneo costretto ad uscire dopo un intervento da macellaio di Santorsola, solo cartellino giallo secondo l'arbitro. Dopo una bella punizione di Margarita che lambisce il palo è Fortunato che sfiora il gol imbeccato da Lemma ma il portiere devia. Il rientro in campo per il Roccanova è ancora una volta un cattivo risveglio, Margoleo tutto solo sfodera un destro al volo dai 20 metri che non lascia scampo a Bellitto. Dopo il pareggio Fortuna-
to e company suonano la carica, De Risi è impeccabile dietro e Lemma al 60' fa fuori quattro avversari come birilli, scavalca un quinto giocatore con un pallonetto e solo la traversa gli nega la doppietta. Con un pressing asfissiante la compagine di casa produce un bel gioco e all'80esimo l'urlo dei tifosi si strozza in gola quando Fortuna pennella un cross per D'alessandri che esegue una semirovesciata, Figliuolo si supera e respinge. Quando il pareggio sembrava essere copione indesiderato, Fortunato sale in cattedra, prende palla a limite dell'area salta un primo avversario, un secondo e libera un sinistro imprendibile per il portiere ospite. Ancora un gol decisivo per Fortunato, centrocampista col vizio del gol. Finisce così una partita bellissima, meritata vittoria e morale alle stelle per un Roccanova che ha ancora tanta voglia di stupire. vi.nu.
18 14 11 11 10 9 9 8 7 7 6 6 6 5 1 0
6
6
0
0 15 2
4
4
0
0 11 1
2
2
0
0
4
1 13 +4
6
4
2
0
3
3
0
0
2
3
1
2
0
1
0
6
3
2
1 20 10 3
2
0
1 12 4
3
1
2
0
8
6 10 -1
6
3
2
1
4
3
2
1
0
6
3
3
1
1
1
1
1
3
-1
6
3
1
2 11 8
4
2
0
2
9
7
2
1
1
0
2
1
3
-4
6
2
3
1
9
6
3
1
2
0
4
3
3
1
1
1
5
3
3
-3
6
2
3
1
5
3
3
1
2
0
2
0
3
1
1
1
3
3
2
-3
6
2
2
2
4
4
2
1
1
0
1
0
4
1
1
2
3
4
0
-2
6
1
4
1
6
6
3
1
2
0
2
1
3
0
2
1
4
5
0
-5
6
2
1
3
2
4
3
1
0
2
1
3
3
1
1
1
1
1
-2 -5
6
1
3
2
6
6
3
1
2
0
4
1
3
0
1
2
2
5
0
6
1
3
2
9 11 3
0
2
1
5
6
3
1
1
1
4
5
-2 -6
6
1
3
2
4
6
3
1
1
1
1
1
3
0
2
1
3
5
-2 -6
6
1
2
3
3
6
2
0
2
0
1
1
4
1
0
3
2
5
-3 -5
6
0
1
5
3 13 3
0
1
2
2
4
3
0
0
3
1
9 -10 -11
6
0
0
6
2 22 3
0
0
3
1
8
3
0
0
3
1 14 -20 -12
7 7
2
6
5 +2
Pomarico-Paternicum
1-0
Roccanova-Bernalda
2-1
S.Lagonegro-L.Rigamonti 2-0 Satriano-A. Tursi
1-0
Sirinomerc.-I.Burgentia
1-1
V. d`Agri-Tramutolese
3-0
-6
Prossimo turno
7ª giornata 02/11/08 ore 14.30
A. Tursi-I.F.Valsinni Bernalda-Montescaglioso I. Burgentia-S. Lagonegro L. Rigamonti-V. d`Agri Paternicum-Satriano Rotondella-Roccanova Salandra-Sirinomercure Tramutolese-Pomarico
A Nel finale rigore sbagliato dagli ospiti.Il rosso a Troiano che schiaffeggia l’arbitro
Il Possidente riacciuffa il Barrata e vince BARRATA POSSIDENTE
1 2
BARRATA: Petruzzi, Scavone, Troiano, Zaccagnino, Romano, Margiotta, Accetta (Minici), Coiro, Rinaldi (Fanelli), Di Bello, Martoccia. A disp: Gruosso, Sibilani, Cutro, Fanelli, Salvia, Coluzzi. All: Laurenzana S. POSSIDENTE: Sabato (Mecca), D'Andrea, Barbato, Possidente V ('76), Claps, Lorusso A,Petruzzi, Lorusso G (Possidente D) ,De Carlo, Possidente A ('77), Possidente V ('88) (Possidente G). A disp: Mecca, Possidente A ('65), Possidente R, Possidente G, Possidente D.A, Coviello. All: Corbo L. ARBITRO: Aliano di Venosa RETI: 23' Rinaldi (B), 60' Petruzzi, 70' De Carlo (P). NOTE: Ammoniti: DiBello, Coiro (B). Barbato (P). Espul-
so Troiano (B). Spettatori 60. Temperatura mite. Angoli 43. POTENZA - Il Possidente espugna il campo del Barrata.. Al 2' e al 6' Petruzzi del Possidente tenta la via del goal senza fortuna. Al 7' Martoccia dalla sinistra mette in area un pallone che sfila davanti a tutti senza essere intercettato. Nell'azione di contropiede DiBello serve Rinaldi ma il difensore D'Andrea lo ferma. Al 13' e al 16' le incursioni di Scavone a servire prima Coiro e poi DiBello non vengono sfruttate dagli attaccanti. La pressione del Barrata è costante ma gli avversari ribattono sempre ogni iniziativa. Al 24' Coiro scende sulla destra, riceve palla, serve con un traversone basso Rinaldi che appostato in area poggia in rete la palla del vantaggio.
Continua costante la pressione per raddoppiare con Scavone e Troiano, coadiuvati da DiBello e Martoccia. Al 38' gli ospiti con Lorusso tentano la via del gol ma la sua conclusione finisce al lato. Al 39' fuori area viene fermato Accetta, il sinistro di Martoccia termina alto. Al 44' il n. 4 Possidente V. salta Troiano ma viene fermato al limite dell'area da Margiotta. La punizione è deviata in angolo, sulla ribattuta calcia ancora Possidente V('76) ma Petruzzi para allungandosi sulla sinistra. Al rientro in campo la gara si fa sempre più vibrante ed il direttore di gara è bravo e preciso a far rispettare le regole. Al 58' la difesa del Barrata si distrae, non ne sa approfittare De Carlo che solo davanti a Petruzzi riesce a mettergli la sfera fra le braccia. La distrazione continua! Al 60' Petruzzi
lanciato sulla destra da Possidente V. fa partire un tiro perfetto che trafigge l'estremo difensore del Barrata. Cerca il raddoppio il Barrata, ma il Possidente al 70' ribalta il risultato con DeCarlo, che non perdona un grave errore difensivo. All'85' gli ospiti usufruiscono di un calcio di rigore per atterramento del n. 4 Possidente V. Dagli undici metri Possidente G. si fa deviare il tiro in angolo. Ne scaturisce un malinteso tra ripetizione e battuta d'angolo. Si innesca un parapiglia generale. Ne fanno le spese per il Barrata: Coiro ammonito, Troiano (fino a questo momento perfetto) espulso per aver schiaffeggiato l'arbitro. Nei cinque minuti concessi di recupero, sfuma l'ultima occasione presentatasi al Barrata con DiBello. Leonardo Martino
Sport 55 B Di Buono apre le marcature e Varallo nella ripresa va a segno due volte Lunedì 27 ottobre 2008
Il derby al Villa d’Agri La Tramutolese torna a casa con tre reti sul groppone VILLA D’AGRI TRAMUTOLESE
B Semaforo rosso per il Salandra
3 0
VILLA D’AGRI: Bocca, Lo Bosco, Berterame, Cardone, Lauletta, D’Elia (32’ st Iaquinta), Sansobrino (27’ st Magalotti), Varlotta (13’ st Chirichella), Varallo, Grande, Di Buono. A disp.: Tramontano, Masino, Bonatesta, Giocoli. Allenatore: D’Elia. TRAMUTOLESE: A. Tralci (1’ st Rebechi), E. Troccoli (25’ st Molletta), Carlomagno, Caputi, Bove, M. Tralci, Amodio (2’ st Ruggiero), A. Abelardo, A. Falvella, Aulicino, R. Abelardo. A disp.: G.. Falvella, Maffeo, Sico, M. Troccoli. Allenatore: Murena. ARBITRO: Vicino di Moliterno. RETI: 42’ pt Di Buono, 1’ st e 36’ st Varallo. NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in discrete condizioni. Espulsi: al 32’ st A. Falvella per doppia ammonizione, al 40’ st Chirichella e R. Abelardo per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Lo Bosco, D’Elia e Varallo (V); Bove, Aulicino, Ruggiero. Angoli: 3-2 per la Tramutolese. Recupero: pt 2’; st 3’. Spettatori: circa 100. VILLA D’AGRI – Nel calcio i numeri parlano sempre. Guai se non fosse così. Sembra una coincidenza ma due volte Di Buono e Varallo sono andati a segno e soprattutto in casa e il Villa d’Agri ha vinto con tre gol. Per l’esattezza l’unica volta che aveva vinto tra le mura amiche (contro il Valsinni alla prima giornata di campionato) la squadra di D’Elia sul tabellino dei marcatori c’era anche Salera, ieri assente per infortunio. Al suo posto il capitano Varallo ha aggiunto un’altra rete firmando così una doppietta che lo porta a tre marcature personali. Con un tris in bellezza gli “aquilotti” rosanero hanno inferto tre perle nel derby della “riscossa” contro la Tramutolese, la quale nella scorsa stagione non era mai stata battuta nei precedenti confronti e che a quattro giornate dalla fine l’anno scorso spezzò in parte la salvezza raggiunta del Villa d’Agri che poteva essere anticipata. In fin dei conti questo successo è servito per dimenticare la caduta interna contro la capolista Soccer Lagonegro e per rimboccarsi le mani. Ed è avvenuto proprio come voleva D’Elia che ha cambiato radicalmente la formazione rispetto ad una settimana fa. Arretrando il figlio Luigi da mediano a centrale difensivo, ruolo dove si era ben contraddistinto a Marsico Nuovo nella stagione passata al posto dell’acciaccato Chirichella (che è entrato nella ripresa ed è stato espulso per reciproche scorrettezze con Rocco Abelardo a tre minuti dalla fine e salterà la gara di domenica mattina contro la Libertas Rigamonti),
Mangia-Venezia Montescaglioso va MONTESCAGL. SALANDRA
La formazione del Villa D’Agri ieri vittoriosa contro la Tramutolese
dando spazio a Sansobrino sulla fascia destra di centrocampo per la prima volta dal primo minuto in questo campionato e accentrando Cardone in luogo dell’infortunato Francesco Di Buono e riponendo fiducia a Varlotta al fianco di Varallo. Il tecnico della Tramutolese Murena in attacco si affidava al duo Antonio Falvella – Aulicino per pungere la difesa del Villa d’Agri supportati dalle giocate di Caputi. L’incontro specialmente vive di particolari emozioni ed al 3’ è A. Falvella a colpire il palo esterno dai 30 metri che mette i brividi a Bocca. I padroni di casa si fanno vedere al 9’ con Varallo che conclude di prima intenzione con A. Tralci pronto alla presa. Al 16’ Grande calcia a lato sfiorando l’incrocio. Il ritmo dei rosanero comincia a diventare arrembante e al 19’ un tiro di Sansobrino termina di poco alto sulla traversa. Al 21’ Bove prova la botta da terra in spaccata che finisce sul fondo. Al 27’ Sansobrino ha una buona occasione per segnare ma l’intervento di un difensore biancazzurro in calcio d’angolo è decisivo per evitare il gol del vantaggio dei locali. Al 30’ A. Falvella su punizione fa la barba al palo. Al 33’ e al 34’ le conclusioni di Varallo risultano fiacche e A. Tralci non corre seri pericoli. Al 42’ l’estremo difensore tramutolese deve arrendersi al decisivo stacco di testa di Di Buono che sfrutta uno stacco in anticipo di Bove su Varallo in orizzontale per il gol che schioda il risultato. Nell’intervallo A. Tralci lascia il posto tra i pali a Rebechi per la prima volta quest’anno a difendere la porta biancazzurra. Non cambia nulla. Il Villa d’Agri raddoppia dopo appena trenta secondi dal rientro in campo. Traversone dalla destra di Sansobrino, Varlotta prolunga per Varallo che di testa
firma il bis. Al 6’ Caputi potrebbe riaprire l’incontro su angolo di Aulicino ma davanti a Bocca tira fuori. Al 15’ Chirichella colpisce all’indietro non accorgendosi di avere A. Falvella e resosi conto dello sbaglio lo rincorre e lo strattona al limite dell’area. L’azione continua il numero nove ospite supera Bocca in uscita ma perde l’equilibrio e Chirichella recupera e libera la palla da un rischio di subire gol. In questo caso Chirichella andava espulso e per dovere di cronaca andava rilevato. A. Falvella viene ammonito per proteste e gli costerà caro più avanti. Al 21’ Rebechi blocca in due tempi una bomba su punizione di Chirichella. Al 32’ A. Falvella non contento di una decisione del direttore di gara protesta vivacemente all’indirizzo e viene espulso per doppia ammonizione. Al 36’ Varallo con una parabola perfetta rende il pomeriggio rosanero in una festa. Cardone passa il pallone a Magalotti che allunga per il capitano che in velocità con una sberla da fuori area toglie le ragnatele alla rete. Al 38’ Rebechi si supera su Di Buono su una verticalizzazione di Varallo respingendo il tiro. Cardone nel proseguire l’azione tenta il siluro mandando alta la sfera. Al 40’ Chirichella e Rocco Abelardo vengono a contatto e vengono entrambi espulsi. Si sarebbe potuto evitare sinceramente tutta questa situazione con tre espulsi verso la fine della partita. Per il Villa d’Agri il derby è stata l’apoteosi di una squadra che quando vuol giocare a calcio comanda il gioco e concede spettacolo. Per la Tramutolese tutto da rifare e da inquadrare un futuro che è poco roseo ad oggi per una classifica che la vede sempre più piangere. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Seconda, il gol-lampo di Di Carlo spiana la strada al Vietri col La Fiasca VIETRI LAFIASCA
2 0
VIETRI: Uva, Iuorio, Grande, Macellaro D., Calviello C., Passannante, Macellaro R. (77' Macellaro M.), Di Carlo (64' Saccone), Giordano (82' Picciuolo), Calviello G., Gorga. All. Ciarliero LA FIASCA: Cimadomo, Palumbo (78' Calabrese), Cristofaro, Di Caro, Marone V. (57' De Felice G.), Pastore, De Luca, De Felice A., Colangelo, Marone S. (62' De Felice Mich.), De Felice Ma.All. De Felice G. ARBITRO: Faraone di Potenza RETI: 30'' Di Carlo, 59' Calviello G. (V) NOTE: Spettatori 100 circa. Espulso al 60' Perrone del Vietri dalla panchina. Ammoniti: Grande e Gorga(V), De Felice G. (LF). Recupero: 1' p.t. e 6' s.t. VIETRI DI POTENZA - Prima splendida vittoria per il Vietri
di mister Ciarliero che, al “Santa Domenica”, batte gli oppidani de La Fiasca per due reti a zero, grazie al gol lampo di Di Carlo (dopo trenta secondi) e al raddoppio di Calviello al 59'. Gli ospiti possono solamente recriminare per il rigore sbagliato a pochi secondi dal 90' da parte di De Felice Ma., che ha calciato fuori, visto che da giocare c'erano ancora sei minuti di recupero. Come detto in apertura, il Vietri si porta subito in vantaggio. La difesa vietrese libera, palla verso la bandierina del calcio d'angolo, Di Caro cerca di proteggere la palla, ma Calviello si rende furbo e arpiona la sfera, cross in mezzo e colpo di testa perfetto del giovane Di Carlo che sigla l'uno a zero dopo appena trenta secondi. Arriva la reazione ospite dopo sei minuti, ma il tiro di De Luca va fuori di qualche metro. Provano ancora gli ospiti all'11', ma sul cross di De Felice Mau. è perfetto il colpo di testa di Iuorio a liberare. Per una ventina di minuti le due
squadre si limitano a lanci lunghi e gioco a centrocampo, fino al 39', quando Passannante prova su punizione, ma il suo tiro è deviato in angolo, che non sortisce alcun effetto. Non succede nulla fino al 45'. Le squadre rientrano in campo e il Vietri appare molto più determinato degli ospiti. Al 53' splendida azione tutta di prima sull'asse Gorga-Giordano-Calviello, tiro finale di Di Carlo e ottima parata con i piedi di Cimadomo. Ma è il preludio al raddoppio vietrese, che arriva al 59': angolo di Giordano, colpo di testa schiacciato di Calviello G. e palla all'incrocio: è il due a zero che taglia le gambe agli ospiti. Il Vietri controlla fino al 90', quando l'arbitro assegna un rigore agli ospiti per atterramento ai danni di De Felice Mau., ma lo stesso calcia debolmente a lato. Finisce con la grande gioia del Vietri per la prima vittoria stagionale. Claudio Buono sport@luedi.it
2 0
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero Mossuti (46' Ciracì) Franco Tafuno E.; Tafuno A. (63' Leone) Bubbico (76' Venezia) Raddi M. Petruzzo Mangia Braj A disp: Andrisani F. All: Cicorella SALANDRA: Saponara D'Alessandro Lauria Carbone (49' Zizzamia G.) Cani (46' Lategana) Lepore Castellano Zizzamia R Zizzamia Ponzio Angelastro All: Giannini ARBITRO: Russo di Bernalda RETI: 55' Mangia; 87' Venezia. NOTE: Ammoniti: Tafuno A.; Braj; Ciracì; Leone; Venezia (M); Lepore, Ponzio (S)
Luigi Mangia
MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso, priva per squalifica del suo bomber Stefano Cifarelli (5 reti in stagione), regola la pratica Salandra con due reti segnate nei secondi 45' e, salendo a quota 11 in classifica, scavalca proprio gli avversari di giornata fermi a 9. La gara, in special modo nella prima parte, ha vissuto di fiammate, con i locali per la prima volta al tiro al 13', quando il tiro di Mangia è respinto da Saponara in corner. Sulla battuta Tafuno A. devia di testa e il portiere respinge. Dopo un diagonale di Bubbico, al 16' rovesciata in bello stile di D'Alessandro alzato in corner da Giovanni Cifarelli. I montesi, pur senza stringere in area gli avversari, si rendono pericolosi con Bubbico, Petruzzo e Maurizio Raddi , impegnando l'attento Saponara. Vanno vicini alla rete Mangia (27') con una punizione fuori di poco e Petruzzo (tiro fuori dai 25 metri). Al 41' si fanno rivedere gli ospiti con Cani, il cui tiro è bloccato a terra da G. Cifarelli. Al 42' Petruzzo spreca l'occasione migliore del
primo tempo quando, anziché avvicinarsi alla porta, conclude fuori da ottima posizione. La ripresa è aperta al 47' da una rasoiata di Maurizio Raddi, scagliata qualche metro dentro l'area, che esce di poco. Al 48' Antonello Tafuno tenta due volte dal limite senza la necessaria forza. Dopo un colpo di testa di Bubbico fuori sull'uscita errata di Saponara, Montescaglioso in vantaggio: punizione tagliata dalla sinistra di M. Raddi e tocco vincente di Mangia a poca distanza dalla porta. I montesi cercano il raddoppio con Raddi (63', fuori di testa da pochi metri), mentre al 77' D'Alessandro, con un tirocross, sorvola la traversa di Cifarelli. All'84' il neo entrato Venezia serve Petruzzo che chiude di poco fuori, mentre all'87' lo stesso Venezia chiude la partita sfruttando al meglio un assist di Ciracì: cross dalla destra, controllo e tocco preciso in rete sull'uscita del portiere. Nei 3' di recupero Saponara deve respingere un potente sinistro di Mangia. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Seconda Il Craco ha un rigore sul 2-2 e lo sbaglia, poi il gol di Lotito
Tricarico, dall’inferno al paradiso TRICARICO CRACO
3 2
TRICARICO: Orsellini, Lapata, Benevento, Cortese, Tolve, Lotito, Paradiso (Pignone), Innella (Salerno), Debiasi, Langone, Calabrese (Centola). All.: Malvinni. CRACO: Candia F, Blosi, Tornaquindici, Petracca, Mattosovich (Lauria), Candia A., Capogrossi, Montemurro D., Pecoraro, Colangelo, Montemurro S.. A disp. Aliani. All. giocatore: Candia A. ARBITRO: Contini di Matera. RETI: 10' pt Cortese, 36' pt Lotito (autogol), 16' st Pecoraro, 23' st Lapata, 48' Lotito. NOTE: Ammoniti: Lotito, Centola, Benevento, Montemurro D. TRICARICO - Le emozioni più forti il match le ha regalate negli ultimi cinque minuti prima del triplice fischio dell'arbitro. Al 44' sul punteggio di 2 a 2, infatti, quando la vittoria sembrava a portata di mano per il Craco, Pecoraro si fa parare un calcio di rigore dall'ottimo Orsellini. Sul fronte opposto, al 48'invece, in pieno recupero, i padroni di casa acciuffano la vittoria con un pallonetto-beffa da molto lontano di Lotito. Una vittoria che per il momento fa viaggiare la formazione tricaricese a punteggio pieno dopo quattro partite, in attesa del recupero fuori casa con il Cancellara. Il Craco ha
giocato con grande determinazione e volontà. Dopo il primo gol subito ha cominciato a macinare gioco mettendo in difficoltà la formazione di casa, raggiungendo il pareggio prima e portandosi in vantaggio dopo. Una gara equilibrata, come ha affermato il mister Candia. Al 3' ed al 7' si mette in evidenza Langone prima con un tiro rasoterra e poi con un calcio da fermo di poco a lato. Al 10' punizione dalla destra di Benevento, raccoglie Tolve sul fondo e rimette al centro per Cortese che insacca agevolmente. Al 20' cross per Paradiso che di prima intenzione non trova lo specchio della porta. Al 24' arriva il primo tiro in porta degli ospiti ad opera di Capogrossi che non impensierisce Orsellini. Al 36' arriva il pareggio per il Craco grazie ad un autogol di Lotito in mischia dopo un calcio piazzato. Nella seconda frazione, al 13' pericolosa discesa di Paradiso che Candia neutralizza con bravura. Il vantaggio per il Craco arriva al 16' con un colpo di testa di Pecoraro su lancio di Petracca. Poco dopo Lapata riporta in parità il match con un colpo di testa su angolo di Benevento. Al 28' si segnala un rasoterra di poco a lato di Innella su servizio di Cortese. Mentre sembra chiudersi in parità la partita arriva il calcio di rigore che gela la panchina del Tricarico per poi esultare alla parata del proprio numero uno. Come già detto, a gelare gli ospiti, invece, al 48' è l'incredibile pallonetto vincente di Lotito. Michele Santangelo
56
Sport
Lunedì 27 ottobre 2008
Risultati e classifica A. Genzano-Casteldoria
4-1
Castelgrande-S. Melfi
7-0
CASTELGRANDE PALAZZO GINESTRACAND. FOGGIANO A. GENZANO GARNET R. BELLA S. NICOLA S. GIOVANNI F. SCALERA RUOTI S. MELFI S.FELE RAPOLLA CASTELDORIA
F. Scalera-Ginestracand. 2-3 Garnet R. Bella-Palazzo
0-0
S. Giovanni-Ruoti
3-1
S. Nicola-Rapolla
3-0
S.Fele-Foggiano
Prossimo turno
3-1
6ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Casteldoria-Foggiano Castelgrande-S.Fele Ginestracandida-A. Genzano Palazzo-F. Scalera Rapolla-Garnet R. Bella Ruoti-S. Nicola S. Melfi-S. Giovanni
C Gallo non basta
Il Castelluccio si sbarazza del Sarconi in rimonta
5
4
0
1 19 10 3
2
0
1 14 7
2
2
0
0
5
3
9 +1
5
3
1
1 12 7
2
1
0
1
5
5
3
2
1
0
7
2
5 +1
5
2
3
0 12 8
2
0
2
0
2
2
3
2
1
0 10 6
4
0
5
3
0
2
9
7
2
2
0
0
5
1
3
1
0
2
4
6
2
0
5
3
0
2
7
5
2
2
0
0
5
1
3
1
0
2
2
4
2
0
5
2
2
1
8
5
3
2
1
0
6
1
2
0
1
1
2
4
3
-3
5
2
1
2 10 8
3
1
1
1
6
4
2
1
0
1
4
4
2
-4
5
2
1
2
8
6
3
2
0
1
7
3
2
0
1
1
1
3
2
-4
5
2
1
2
7
6
3
2
0
1
6
4
2
0
1
1
1
2
1
-4
5
2
0
3
6
8
2
1
0
1
3
3
3
1
0
2
3
5
-2 -3
5
1
2
2
5 15 3
1
1
1
4
7
2
0
1
1
1
8 -10 -6
5
1
1
3
7
3
1
0
2
4
4
2
0
1
1
3
5
-2 -7
5
1
1
3
5 10 2
1
1
0
3
1
3
0
0
3
2
9
-5 -5
5
0
1
4
3 14 2
0
1
1
2
3
3
0
0
3
1 11 -11 -8
9
Risultati e classifica METANAUTO TRICARICO A. BALVANO CRACO ACCETTURA G.C. GRASSANO LA FIASCA CANCELLARA S. VIETRI LAURENZANA A. ALBANO P. S. CECILIA MARSICO ANZI
SARCONI 2 CASTELLUCCIO 3 SARCONI: Labanca, Lagrutta, Mastromarino, Forestiero, D. Alberti, A. Fortunato, Albini (Carlomagno), Albano, Gallo, Schepisi, Pizzuto. A disposizione: Belisario, Ferrara, F. Fortunato, M. Alberti, Perruolo. CASTELLUCCIO: Ciliento, Viceconti, Gioia, S. Altieri, Prince, Mele, Armentano (De Mare), Accardi (Verbicaro), De Marco, B. Altieri, Sassone (Libertino). A disposizione: Laino, Adinolfi, Rubino. ARBITRO: Filazzola di Bernalda RETI: 35' Accardi, 40' e 47' Gallo, 54' B. Altieri, 69' S. Altieri. SPINOSO -Sconfitta inaspettata dei padroni di casa su cui ha pesato la giornata no del direttore di gara. Tre reti in netto fuori gioco, due pro ospiti ed una pro padroni di casa. L'inizio è dei padroni di casa, che mirano alla vittoria per sorpassere gli avversari in classifica. Al 35' inaspettato il vantaggio ospite. Accardi è appostato tutto solo quasi sulla linea di porta ed incassa facilmente un pallone filtrato in area. Il pari dei padroni di casa è un eurogol (40'). Pizzuto serve Gallo al limite spalle alla porta. Piroetta a superare un difensore e pallone all'incrocio dei pali. Inizio ripresa e padroni di casa subito in vantaggio. Albini lancia Gallo sulla destra, ovviamente in fuori gioco chilometrico non rilevato, scatto e tiro del centravanti che buca letteralmente la rete. Il gioco, difatti, si è fermato per consentire la ricucitura del foro. Il pari giunge al 54' con un tiro di B. Altieri dal limite senza pretese che sfugge a Labanca. Il Castelluccio adesso di rimessa ed al 69', ancora con l'aiuto del direttore di gara, sigla la rete che vale i tre punti. Accardi in fuorigioco crossa per S. Altieri che non ha difficoltà a mettere in rete. Gerardo Tempone
12 10 9 9 9 8 7 7 7 6 5 4 4 1
15 12 8 7 6 6 6 5 5 5 5 5 3 0
5
5
0
0 16 3
3
3
0
0 10 1
2
2
0
0
6
2 13 +4
4
4
0
0 12 3
3
3
0
0 11 3
1
1
0
0
1
0
5
2
2
1
7
6
3
2
1
0
6
1
2
0
1
1
1
5
1
5
2
1
2
8
9
2
1
0
1
2
3
3
1
1
1
6
6
-1 -2
4
1
3
0 11 10 2
0
2
0
6
6
2
1
1
0
5
4
1
-2
5
1
3
1
8
7
3
1
2
0
7
5
2
0
1
1
1
2
1
-5
5
1
3
1
5
6
3
1
2
0
2
1
2
0
1
1
3
5
-1 -5
4
1
2
1
3
2
1
0
1
0
0
0
3
1
1
1
3
2
1
-1
5
1
2
2
8
8
3
1
0
2
5
5
2
0
2
0
3
3
0
-6
4
1
2
1
6
6
1
0
1
0
1
1
3
1
1
1
5
5
0
-1
5
1
2
2
7
8
3
1
1
1
4
4
2
0
1
1
3
4
-1 -6
5
1
2
2
4
8
2
1
1
0
4
3
3
0
1
2
0
5
-4 -4
5
1
0
4
2
9
2
0
0
2
0
3
3
1
0
2
2
6
-7 -6
5
0
0
5
2 14 2
0
0
2
1
4
3
0
0
3
1 10 -12 -9
5ª
giornata
5ª
giornata
A. Albano-Laurenzana
2-3
A. Balvano-Anzi
4-0
Grassano-Accettura G.C. 3-3
9 +2 -3
Marsico-Cancellara
0-2
Metanauto-P. S. Cecilia
4-0
S. Vietri-La Fiasca
2-0
Tricarico-Craco
3-2
Prossimo turno
6ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Accettura G.C.-Metanauto Cancellara-Anzi Craco-Marsico La Fiasca-A. Albano Laurenzana-Grassano P. S. Cecilia-Tricarico S. Vietri-A. Balvano
Risultati e classifica
5ª
F. Moliterno-O.L. Maratea 2-1 F.lli Cafaro-R. Agromonte 1-1 S.Chiaromonte-Castelsar. 0-1 S. M. d`Agri-Nemus
1-0
Sanseverinese-Grumento 1-5 Sarconi-Castellucio
2-3
Trecchina-V.R. Episcopia 1-0
Prossimo turno
6ª giornata 02/11/08 ore 14.30
Castellucio-O.L. Maratea Castelsaraceno-Trecchina Nemus-F.lli Cafaro R. Agromonte-S. Chiaromonte R. Grumento-S. M. d`Agri Sanseverinese-F. Moliterno V.R. Episcopia-Sarconi
F. MOLITERNO 12 CASTELSARACENO 12 R. GRUMENTO 10 CASTELLUCIO 9 S. CHIAROMONTE 8 S. M. D`AGRI 7 NEMUS 7 R. AGROMONTE 6 O.L. MARATEA 6 F.LLI CAFARO 4 TRECCHINA 4 SARCONI 4 V.R. EPISCOPIA 3 SANSEVERINESE 3
5
4
0
1 19 9
3
3
0
0 14 5
2
1
0
1
5
4 10 +1
5
4
0
1 12 9
2
2
0
0
8
4
3
2
0
1
4
5
3 +3
5
3
1
1 13 6
3
2
0
1
7
4
2
1
1
0
6
2
7
-1
5
3
0
2 11 10 2
2
0
0
6
2
3
1
0
2
5
8
1
0
5
2
2
1
8
3
3
2
0
1
8
3
2
0
2
0
0
0
5
-3
5
2
1
2
9
8
3
2
0
1
5
3
2
0
1
1
4
5
1
-4
5
2
1
2
7 10 2
1
1
0
2
1
3
1
0
2
5
9
-3 -2
5
1
3
1
7
7
2
1
1
0
4
3
3
0
2
1
3
4
0
-3
5
1
3
1
6
6
2
0
2
0
2
2
3
1
1
1
4
4
0
-3
5
1
1
3 11 14 3
1
1
1
7
6
2
0
0
2
4
8
-3 -7
5
1
1
3
4
3
1
1
1
3
4
2
0
0
2
1
5
-5 -7
5
1
1
3
9 16 2
1
0
1
5
4
3
0
1
2
4 12 -7 -5
5
0
3
2
5
2
0
2
0
2
2
3
0
1
2
3
6
-3 -6
5
0
3
2
7 13 3
0
2
1
4
8
2
0
1
1
3
5
-6 -8
9 8
giornata
Sport 57 A Dilettanti Momenti di paura per l’infortunio a Palombita ad inizio terzo quarto Lunedì 27 ottobre 2008
La Levoni piazza la zampata Imbrigliato il Barcellona e arriva la seconda vittoria LEVONI BARCELLONA
79 69
LEVONI POTENZA: Saponara, Chiarastella 10, Grasso 19, Ruggeri 7, Ferrara 19, Rato 4, Palombita 9, Santamaria, Metz, Femminini 11. All. Gianni Tripodi. IGEA BARCELLONA POZZO DI GOTTO: Li Vecchi 14, Gizzi 12, Sereni 5, Milone, Essam Gamal 17, Coviello 17, Capitanelli n.e. Mariani 7, Gullo 3, Rizzitiello 5. All. Pippo Sidoti. ARBITRI: Cilento di Napoli e Buttinelli di Roma. PARZIALI: 21-15, 41/35, 51/53, 79/69. NOTE: Spettatori 1000 circa con sparuta rappresentanza sicula in curva. Usciti per cinque falli Ruggeri, Chiarastella, Gizzi, Palombita, Grasso e Rizzitiello. Falli antisportivi a Rizzitiello, Metz e Mariani. Tiri liberi Potenza: 20/31, tiri da due 22/41, tiri da tre 5/19. Tiri liberi Barcellona 23/35, tiri da due 20/36, tiri da tre 2/18. Rimbalzi Potenza 33, Barcellona 25. VITTORIA interna per la Levoni Potenza contro il Barcellona Pozzo di Gotto. Al Pala Pergola i mille spettatori prima applaudono le prestazioni di Chiarastella e compagni, poi tremano quando ad inizio del terzo quarto Palombita stramazza al suolo facendo pensare al peggio. Il giocatore esce in barella e fa il suo ingresso negli spogliatoi. Il pubblico, gli avversari e i compagni di squadra vivono momenti di trepidazione, ma Palombita entra in campo dopo alcuni minuti e si siede in panchina tra gli scroscianti applausi del pubblico presente. Al Pala Pergola si assiste ad una gara maschia, ricca di errori, ruvida e agonisticamente valida, macchiata da una direzione di gara incerta e quanto mai approssimativa, soprattutto nel secondo arbitro, il signor Buttinelli di Roma, peggiore in campo. La Levoni parte bene, Chiara-
le PAGELLE SAPONARA ( N.G.) CHIARASTELLA (7) - Parte bene dai blocchi. I suoi canestri fanno volare la Levoni e sorridere Francesco Petrullo. Sicuro sempre, non si fa imbrigliare dalle alchimie tattiche di Sidoti. Festeggia il suo compleanno con una prestazione magistrale sul piano tattico. Ha il 71 % da due e cattura nove rimbalzi. Sempre presente. GRASSO (9) - Fondamentale. Diciannove punti, con il 50% al tiro da due, da tre e ai liberi danno la garanzia e ipotecano il successo della Levoni. Nel finale è il classico guardiano del faro che osserva il mare con sicurezza e impeccabile esperienza. Difende su Gizzi, mai visto in campo. Positivo, dinamico e autoritario. Ha l'89 % dalla lunetta.
La Levoni lotta sotto canestro (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
stella è un missile perforante nella difesa di Sidoti e inchioda canestri da urlo. I suoi punti consentono ai potentini di portarsi avanti sul 9 a 2 e sul 15 a 9. La Levoni soffre il ritorno dei giallorossi, sospinti da Li Vecchi e con Gizzi tenuto in naftalina dalla difesa di Tripodi. La Levoni tiene bene il ritmo di gioco, Tripodi, costretto a ruotare i suoi uomini a causa della caterva di falli, punta sull'aggressività perimetrale per superare i siciliani. La partita sale di ritmo e intensità, Sidoti richiama in panca Gizzi gravato di tre falli, di cui un antisportivo. Potenza non molla, ma i messinesi sono abili a mantenersi in scia grazie ai canestri di Li Vecchi e Gamal che fa ammattire Ruggeri, costretto a dover fermare spesso fallosamente il giocatore maghrebino. La Levoni contiene gli assalti della squadra di Sidoti, Femminini inchioda bombe siderali e
Grasso mette il bavaglio prima a Gizzi, poi a Sereni, scialbo e opaco al Pala Pergola. Le Levoni nell'ultimo quarto soffre, il pubblico capisce il momento difficile, Ferrara fa il diavolo a quattro per tutta la partita, i suoi punti consentono a Tripodi di vivere un pomeriggio sereno. Barcellona cerca di reagire, i potentini escono per falli, ma il carattere consente a Rato e soci di contenere gli assalti dei siciliani. Femminini segna il canestro del + 8 a due minuti dal termine con una tripla che fa tremare l'intero palazzetto. Sidoti le prova tutte ma è Ferrara a dare via libera alla Levoni verso il successo, unito ai falli antisportivi fischiati dagli arbitri nel finale di gara agli ospiti. La Levoni incassa così la sua seconda vittoria stagionale mantenendo a zero la media inglese. Francesco Menonna. f.menonna@luedi.it
l’INTERVISTA
Il coach dei siciliani Sidoti: «Potenza cinico e spietato»
Tripodi: «Bravi a mantenere i nervi saldi nelle fasi clou» PASSATO il grande spavento per l'infortunio di Palombita la Levoni Potenza può festeggiare il successo ottenuto contro il Barcellona. La prova caratteriale fornita dai lucani contro gli uomini di Sidoti lascia ben sperare per il futuro. La compagine del presidente Petrullo ha fornito una prestazione di grande qualità soprattutto sul piano atletico e del dinamismo tattico, contro un complesso che forse ha avuto il torto di prendere sotto gamba la partita del Pala Pergola. La compagine di Tripodi ha vinto una gara complessa, resa ancor più difficile da una direzione arbitrale semplicemente inguardabile soprattutto per quanto riguarda il signor Buttinelli, in serata “no”. L'ottima prestazione difensiva dei potentini, bravi a ingabbiare Gizzi è stata la chiave di lettura del match, vinto dalla Levoni per 79 a 69. I canestri iniziali di Chiarastella, la prestazione tutto cuore di Femminini, i punti d'oro di Grasso hanno consentito a Tripodi di festeggiare il successo colto in casa contro Li Vecchi e soci. Il coach potentino è felice per il successo colto contro il Barcellona Pozzo di Gotto e a fine gara ha fatto il punto della situazione affermando quanto segue: “Anche se siamo persone attempate dobbiamo continuare a studiare e imparare. Scherzi a parte devo ammettere che potevamo avere otto punti in quattro partite. Abbiamo tenuto a bada una squadra solida che ha in Li Vecchi
e Gamal i suoi uomini più incisivi. Non ci siamo fatti intimorire dagli avversari nemmeno quando i siciliani sono passati da - 10 a - 4”. Tripodi continua nella sua analisi: “Durante la gara abbiamo commesso troppi errori, prima con Grasso, poi con Rato e successivamente con Femminini. I ragazzi sono stati bravi ugualmente a mantenere i nervi saldi. I falli ci hanno condizionato pesantemente durante il match”. Il coach biancorosso parla dell'arbitraggio: “Anche le giacchette grigie possono sbagliare qualche partita. Devo però ammettere che il livello degli arbitri in serie A Dilettanti negli ultimi anni è sensibilmente migliorato. Tutti possono commettere errori”. Tripodi parla del Latina, prossimo avversario dei potentini: “Ci attende una sfida difficile contro una squadra forte e ben messa in campo. Sabato sarà una partita diversa per noi. I laziali hanno grandi obiettivi e stanno confermando la propria forza”. Sulla sponda siciliana è Pippo Sidoti a parlare del ko patito a Potenza, il coach barcellonese ha detto la sua sulla partita: “Oggi volevo vedere una squadra diversa, in trasferta non ci esprimiamo come nelle partite interne. Potenza ha fatto canestro con nove uomini noi no. A mio avviso è stata questa la chiave di lettura dell'incontro. Abbiamo sbagliato troppo in attacco. Potenza è stata cinica, spietata, sempre”. f.menonna@luedi.it
RUGGERI (7) - Mette l'esperienza al servizio della squadra. Solo gli arbitri possono adottare la box and one su di lui, gravandolo di falli. Ha il 60 % da due, e il 50% dalla linea della carità. Soffre l'abilità di Gamal, esce per falli. FERRARA (9) - Bravissimo a volare in contropiede. Veloce come un gatto, segna 19 punti con il 56% da due punti, il 67 % da tre e semina il panico nella difesa di Sidoti. Una partita che merita di essere rivista domani pomeriggio con attenzione al video tape dopo l'allenamento. Sicuro e solido. RATO ( 7) - Pasta di capitano, cuore di leone, getta sul parquet il sudore che serve a garantire cambi e continuità di ritmo a Tripodi. Uomo ovunque negli schemi di gioco della Levoni Potenza. Non si fa sorprendere dagli arbitri e dai falli. PALOMBITA ( 7) - Commette due falli sciocchi. Si riscatta con canestri pregevoli, stramazza al suolo facendo tremare tutti. Quando si riprende è tempesta per gli avversari. Da tre sbaglia sempre ma inventa un canestro da cineteca del basket da rivedere negli higl light della partita. SANTAMARIA ( 6) - Un minuto di so-
Ruggeri in azione
stanza anche per il pargolo potentino che conferma di essere utile alla causa. METZ ( 6,5) - I numeri dicono che la sua prestazione è così così ma se Gizzi segna poco il merito è anche suo. Contiene in difesa Sereni. Bravo nel dare cambi di ritmo alla gara. FEMMININI ( 9) - E' lui l'uomo della provvidenza. Segna due bombe che tengono distanti i siciliani. Commette forse due falli ingenui. Cattura due rimbalzi, ha il 67% da tre, il 75% ai liberi. Lotta, sgomita e chiude la porta in faccia a Mariani. Grande e grosso com'è può farlo. TRIPODI ( 8) - Continua il suo feeling tra le mura amiche. Bravo nella lettura del gioco e delle situazioni difficili. Supera Sidoti nella gestione della gara in difesa e mantiene la squadra in linea nonostante il carico di falli, miscelando difese e cambiandone la fisionomia. Timoniere e conducator. f.menonna@luedi.it
58
Sport A Dilettanti Si rivede il vecchio Matera che sa far canestro e divertire
Lunedì 27 ottobre 2008
La Bawer ha cambiato marcia Corvino-Ferrienti trascinano al primo successo BAWER MATERA 99 OSTUNI 90 BAWER MATERA: Corvino 35, Sottana 2, Gergati 5, Cortese 12, Ferrienti 25, Squeo ne, Maggioni 10, Giuliani 4, Dacic 6, Vinciguerra ne. All. Miriello OSTUNI: Negri 2, Gentile 1, Morena 27, Selicato ne, Romano 8, Labella 21, Caloia, Camata 2, Avenia 22, Bonessio 7. All. Putignano ARBITRI: Gagliardi di Anagni e Migotto di Venezia PARZIALI: 30-33, 57-55,7462, 99--90 NOTE: Spettatori 1300 circa con una ampia rappresentanza, un migliaio almeno, di tifosi dell’Ostuni. Tiri liberi Matera 14/18 e Ostuni 25/30. Tiri da tre punti Matera 13/28 e Ostuni 11/31. Fallo tecnico a Labella e antisportivo a Morena nell’ultima quarto. A 1’58’’ dalla fine espulso Maggioni E’ TORNATA la Bawer. Il Matera che piace, gioca e diverte. E’ riapparso ieri per tutti i quaranta minuti al PalaSassi divertendo gli spettatori presenti e mostrando una pallacanestro invidiabile. Non che siano stati di un colpo superati tutti quanti i problemi che la Bawer ha messo in mostra in questo inizio di stagione, ma il lavoro di coach Miriello si vede e sta dando i suoi frutti. Matera ha trovato i punti di riferimento che cercava, un Corvino in grandissimo spolvero e un Ferrienti in versione monstre con una mano caldissima, in particolare da oltre la linea dei tre punti. Cinque triple realizzate su sette tentativi, una straordinaria percentuale del settantuno per cento sono i numeri della splendida prestazione del pivot che ha aggiunto anche otto rimbalzi. Non è stato da meno Valerio Corvino a cui l’influenza pare faccia l’effetto opposto, è sceso in campo infatti più forte e convinto che mai ed ha trovato con l’andar dei minuti il passo giusto facendo vedere davvero i “sorci verdi” ai mastodontici avversari, come ammetterà lo stesso Morena in sala stampa al termine della sfida. Undici assist e quarantatrè di valutazione per il play che ha condotto la Bawer alla vittoria contro un avversario tra i più forti. Ma è stato comunque tutto quanto il Matera che è sembrato trasformato ha trovato il passo giusto, giocato con una grande convinzione nei propri mezzi, commesso meno errori di altre circostanze e soprattutto mostrato una buona circolazione di palla in attacco e ottimo percentuali nelle conclusioni. Peccato solo per l’espulsione di Maggioni nel finale che in qualche modo preoccupa soprattutto per gli appuntamenti futuri che verranno. L’avvio è decisamente di marca materana con Cortese e Ferrienti che accelerano e Ostuni che risponde con il solo Morena, autore di 12 punti di seguito in avvio di gara. A metà della prima frazione la Bawer prova a mettere la freccia del sorpasso sul 23-14, ma Ostuni reagisce e si riporta a stretto contatto di gomito. Matera gioca a sprazzi e gli
le PAGELLE Francesco Ferrienti mattatore del match con Ostuni, a destra Matteo Maggioni espulso nel finale
ospiti ne possono approfittare. Le difese traballano, il punteggio è molto alto. Alla fine è Labella con una tripla da otto metri allo scadere a chiudere la prima frazione con il vantaggio (33-30) dell’Ostuni. La prosecuzione della gara è sulla stessa falsariga. Il secondo quarto risulta il più equilibrato. Ostuni e Matera si bilanciano a metà frazione è 45-48 per gli ospiti. Poi la riscossa suonata da Corvino ma all’intervallo si va sul 57-55. La frazione decisiva, come spesso accade, è la terza. Matera chiude le maglie della difesa e trova i canestri di Corvino e Ferrienti per brekkare prima 65-57 e poi 74-62 a fine della terza frazione. L’Ostuni a questo punto non ne ha più. Matera controlla, gestisce. A metà tempo è 89-72 cioè il massimo vantaggio del Matera, da lì in poi il nervosismo prende il sopravvento. Il gioco diventa più duro. Poi Maggioni commette un’ingenuità e viene espulso. Ma Matera ha la par-
tita in pugno. Corvino sbaglia a quattro secondi dal termine il pallone che poteva far superare i cento punti. Ma la Bawer può festeggiare alla grande.
Due punti belli e meritati. Il vero Matera è tornato. Il campionato può finalmente ricominciare. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
l’INTERVISTA
Miriello vede finalmente il vero Matera
«Ci siamo sbloccati ispirati dal play» Volti felici e clima da festeggiamenti in casa Bawer per il primo acuto stagionale. Una partita bella e spettacolare, dove non sono mancati momenti di tensione e di grande emozione, in cui la squadra materana ha dimostrato nervi saldi e tanta voglia di vincere. Una squadra che sta pian piano metabolizzando le idee e il gioco del suo allenatore, che si dimostra soddisfatto per questa prima affermazione stagionale. «Una partita vinta con tanta grinta ed orgoglio contro una squadra che lotterà fino alla fine per le prime posizioni della classifica. Siamo riusciti a sbloccarci mentalmente e siamo finalmente riusciti a muovere quello scomodo “zero” in classifica. Oggi sono stati ancora più evidenti quei miglioramenti che si erano visti, seppur solo in parte, nella trasferta di Trapani. Il duro lavoro svolto durante la settimana sta finalmente dando i suoi frutti ed ora non ci resta che continuare su questa strada”. Miriello ha parole di elogio per tutta la squadra, in particolar per capitan Corvino. «Corvino è la nostra musa ispiratrice però oggi insieme a lui c'erano anche altri punti di riferimento. Ognuno ha dato il proprio contributo». Protagonista indiscusso della par-
tita è stato sicuramente il playmaker materano che oltre a fornire il solito contributo in termini di punti ed assist (ben undici) , è riuscito a trasmettere all'intera squadra quelle caratteristiche che sono proprie del gioco di Miriello. «Finalmente una partita in stile Matera e soprattutto in stile Miriello, fatta di tanti tiri, tanta corsa e tanta grinta. Stiamo acquisendo gradualmente la mentalità del nostro allenatore con l'unico obiettivo di divertire noi e soprattutto di divertire il nostro caloroso pubblico. Abbiamo saputo reagire bene a questo inizio difficile di campionato e siano stati bravi a non demoralizzarci. Ora bisogna mantenere quella tranquillità e quella voglia di lottare per poterci togliere in futuro tante altre soddisfazioni». Il futuro può apparire in discesa soprattutto quando a dar man forte a Corvino c’è un Ferrienti in grande spolvero: «“è stata una partita ad alti livelli, intensa e fisicamente difficile visto anche l'avversario. Potevamo subire qualcosa e lo sapevamo ma siamo stati bravi a rimanere uniti ed aiutarci nei momenti di difficoltà. Dall'inizio dell'anno stiamo continuando a crescere adattandoci alle caratteristiche degli avversari». Poi un commento delle splendide percentuali al tiro con le quali ha messo la ciliegina sulla torta di una gara da incorniciare. «La mia prova? Finchè la palla entra come oggi non posso essere che contento. Dobbiamo però continuare partita per partita e trovare di volta in volta i nostri punti di riferimento sapendo che siamo nove giocatori ed ognuno può dare il proprio e prezioso contributo». le.fi.
CORVINO ( 8) - E’ l’anima di questo Matera, dalle sue mani passano tutti quanti i palloni più importanti. Inizia con qualche errore di troppo al tiro da fuori, poi cambia e diventa irrefrenabile entrando nel cuore dell’area ostunese come nel burro. Straordinario nelle conclusioni, aiuta i compagni servendo anche 11 assist. Alla fine segna un eccezionale 43 di valutazione. Con queste prove per la Bawer diventa tutto più facile. SOTTANA ( 5,5 ) - Gioca poco meno di 8 minuti, non incide sulla partita e sul risultato GERGATI (6,5) - Utile, incisivo, importante per questo Matera. Ha qualità, gioca tanti minuti e trova anche numerosi rimbalzi. In fase difensiva è essenziale, peccato solo per quei tre errori dalla lunga distanza, tiri comodi e piazzati. Quando segnerà anche da fuori diventerà un giocatore fondamentale per la squadra CORTESE (6,5) - Cresce di condizione e rendimento come il resto della squadra. Ha uno splendido inizio di partita, poi cala ma riesce comunque a realizzare alcuni pregevoli canestri. Limita al minimo gli errori in attacco FERRIENTI ( 8 ) - E’ l’mvp della sfida insieme a Corvino. Immarcabile dalla lunga distanza, attacca e difende con la medesima intensità. Rimane in campo per quaranta minuti senza mai uscire. Una testimonianza di stima e fiducia da parte dell’allenatore che conferma l’importanza di questo giocatore. Spettacolare un errore al tiro, con rimbalzo sotto i tabelloni e canestro da sotto, il sintomo di un giocatore che è nella partita con la testa e con il cuore. Impeccabile SQUEO ( SV ) MAGGIONI (7) - I suoi punti restano una garanzia, ritrova i suoi tiri ed è la miglior conferma che il gioco della Bawer funziona. Fermato con le cattive in un paio di penetrazioni reclama il fallo e finisce per innervosirsi. Evitabile l’espulsione GIULIANI (6) - Utile, concreto, difende e fa la sua parte sotto i tabelloni. Non brilla ma comunque serve VINCIGUERRA ( SV) DACIC (6) - Riesce a trovare alcuni guizzi in attacco e tiene testa con la sua mole ai lunghi dell’Ostuni MIRIELLO (7,5) - E’ tornata la sua Bawer, veloce, aggressiva e convincente soprattutto in attacco. Aveva detto che servivano tempo e nuovi riferimenti sul campo. Sembra averli trovato con la crescita di Ferrienti, la forma di Corvino e le buone prove degli under. La squadra comincia ad avere una propria identità anche se ha bisogno di recuperare anche i punti e le qualità di giocatori essenziali come Sottana e Dacic.
Sport 59 B Dilettanti Il buon lavoro sotto canestro non basta ad evitarela sconfitta a Corato Lunedì 27 ottobre 2008
Bernalda, è mal di trasferta Jonici ancora in panne lontano dal PalaCampagna CORATO BERNALDA
82 56
GRANORO CORATO: Graziani 9, Cozzoli 14, Kavaric 6, Gambolati 12, Riva 8, Desiato 7, Chiarello 24, Gouveia 2, Cannillo, Dalla Vecchia n.e.. All. Meneguzzo. CESTISTICA BERNALDA: Russo 9, Faggiano 10, Carpineti 3, Rossi Pose 6, Filloy 8, Albana 5, Gabrielli 2, Di Giacomo 6, Azan 3, Perrucci 4. All. Brogialdi. ARBITRI: Borgioni e Melchionda di Roma. PARZIALI: 18-14, 37-30, 58-43, 82-56. NOTE: Liberi: Corato 12/21; Bernalda 15/26. Tiri da due Corato 23/50; Bernalda 19/46. Tiri da tre Corato 8/19; Bernalda 1/10. CORATO - Bernalda non pervenuta. Questa in estrema sintesi la gara della formazione lucana che sul parquet del PalaLosito di Corato, non è mai riuscita ad impensierire una Granoro Corato che sin dal primo minuto ha guidato la gara senza mai lasciarsela scappare di mano. La formazione ospite, con il coach Alberto Brogialdi in panchina, le ha provate di tutte, ma la serata no di molti suoi uomini non ha permesso al Bernalda di entrare quasi mai in partita. Come sempre accade, sono poi i numeri della gara a rappresentare la giornata storta dei lucani, soprattutto nel tiro lun-
Faggiano, 10 punti per lui
go, dove con un solo canestro realizzato, su dieci tentativi, il Bernalda non è riuscito mai a rientrare in partita. Bene, invece, sotto le plance dove con un totale di 41 rimbalzi conquistati, 24 in difesa e 17 in attacco, la squadra di Brogialdi ha avuto la meglio su quella guidata dal coach milanese, Massimo Meneguzzo. La partita, soprattutto nei primi due quarti è stata caratterizzata da molti errori, anche banali sotto canestro. Passano cento secondi e il Bernalda è già sotto 7 a 0 grazie ad un Chiarello super che trova punti anche dalla lunga distanza, senza che nessuno possa disturbarlo dal perimetro. Devono passare sei minuti, prima che il Bernalda dia segnali di vita e con un duplice canestro di Faggiano, all'ottavo minuto,
si riportano a due lunghezze dalla Granoro: 15 a 13. Ma l'effetto aggancio dura solo pochi attimi, perché Chiarello con un'altra tripla manda i suoi in vantaggio di 4 punti al primo riposo: 18 a 14. Il secondo quarto vede coach Brogialdi provare a cambiare difese per arginare i padroni di casa, così si passa dalla uomo ad una zona 1-3-1 per avere maggior peso sotto canestro. Questo quarto si caratterizza per il Bernalda per le tante palle perse e recuperate da una Granoro che in contropiede con Gambolati e Graziani, trova i punti del +9, 32 a 23 dopo 7'. I canestri di Azan, Di Giacomo e Albana danno un timido segnale di rimonta, quando a 2' dalla sirena, il Bernalda si riporta a -4, 32 a 28. Prima del riposo, però sale in cattedra Gambolati che prima stoppa in aria Filloy e poi realizza una tripla che contribuisce al 37 a 30 con cui si va al cambio di campo. Al rientro in campo ci si aspetta un Bernalda con più grinta e soprattutto maggiore velocità in attacco. Nulla di tutto questo, perché se sul fronte lucano si continua a perdere palla in attacco, dall'altra parte il capitano Chiarello con 12 punti diventa il protagonista in positivo di una sfida che diventa solo “prassi” nell'ultimo quarto con una sola squadra in campo, il Corato, che chiude tra gli applausi del pubblico. sport@luedi.it
Spogliatoio Dirigenti preoccupati
B Donne Il tecnico della Basilia non cerca scuse per il ko di Roma
«Si spegne la luce non si sa il perchè»
Sanza: «Disastrose in attacco»
SECONDA gara esterna e seconda sonora batosta per i rossoblu che sui parquet diversi dal PalaCampagna sembrano proprio non riuscire a scrollarsi di dosso il complesso della lontananza da casa. Chiediamo al diggì Benedetto la sua analisi della situazione: «Ne ho parlato con alcuni giocatori subito dopo la fine del match e anche loro non sanno dare una spiegazione precisa; siamo appena alla seconda trasferta e non si può ancora parlare di emergenza, ma non si riesce a capire come mai ad un certo punto si spenga la luce. Anche stavolta ci aveva illusi l'andamento del primo quarto, poi il buio totale in modo assolutamente identico a quanto accaduto a Maddaloni; non ci sono attenuanti, neanche il fatto di aver trovato di fronte un Chiarello a dir poco monumentale, e non è possibile che al primo errore l'intera squadra vada nel pallone trasformandosi in un inspiegabile inno all'apatia”. Patron Gallotta, sempre pronto ad elogiare i ragazzi quando meritano gli elogi e a bacchettarli quando meritano bacchettate, non nasconde la sua profonda amarezza: “Un'altra grande delusione accentuata dal fatto che i nostri avversari non erano al completo, infatti parlando con i dirigenti pugliesi prima della gara questi avevano esternato un certo timore per il match proprio per le importanti assenze
UN TRACOLLO. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha subito una pesante battuta d'arresto al Palasport Luca Avenali di Roma contro il Città Futura Roma al termine di una gara negativa. La squadra potentina ha giocato male sin dalle prime battute di gioco. Le potentine non sono mai state in partita, subendo la verve e l'abilità balistica delle romane. Non ci sono alibi in casa biancoazzurra. La prestazione fornita da Marika Aurigemma e compagne è stata brutta, incolore e scialba. Una partita da dimenticare in fretta per le potentine che hanno manifestato una netta inferiorità contro le romane. Male in attacco, ancora peggio in difesa le atlete di Marilia Sanza non sono mai state in partita, subendo il gioco e la pericolosità delle romane, brave sin dall'inizio a complicare il gioco e le alchimie tattiche alla squadra di Marilia Sanza. La squadra potentina è uscita sconfitta a causa di una prova pessima, al di sotto delle aspettative. Nessuna giocatrice ha meritato la sufficienza, troppo brutta la prova fornita in terra capitolina per poter cercare scuse. Percentuali al tiro disastrose, amnesie difensive, continui sbandamenti e confusione in attacco sono stati gli ingredienti del pesante ko rimediato al Palasport Luca Avenali di Roma. La squadra potentina ha perso dunque l'occasione per continuare nella striscia positiva e lo ha fatto nella
Il patron Gallotta
tra le loro fila (Torresi e Dalla Vecchia. n.d.r.); ma ciò che più mi preoccupa è la mancanza di reazione di fronte alla grinta dei ragazzini del Corato che hanno giocato con quel cuore che a noi è completamente mancato. È ridicolo in casi del genere prendersela con gli arbitri che invece non c'entrano nulla, piuttosto bisognerebbe chiedersi come mai fuori casa proprio il quintetto base non si mostra all'altezza del compito; siamo bravi solo a casa nostra, mentre all'esterno sembriamo pappe molli, costringendo alla delusione ed all'umiliazione i tanti tifosi che ci seguono in trasferta. Questa situazione non può durare e prenderemo anche provvedimenti disciplinari se li riterremo opportuni». Giovanni Palmieri sport@luedi.it
peggiore delle maniere esibendo una gara negativa e disastrosa. Anche il coach della Basilia Codra Mediterranea Potenza, Marilia Sanza non cerca scuse per il ko patito in terra capitolina dalle sue atlete: «Non c'è stata partita. Le mie atlete non sono mai entrate in campo. Non so quali sono state le cause della disfatta. Parlerò con le mie giocatrici negli spogliatoi prima dell'allenamento di martedì (domani ndr)». Sanza va avanti nella sua disamina: «In attacco siamo state disastrose, in difesa non ab-
biamo mai contenuto le avversarie. Una gara da buttare e da dimenticare in fretta, onde evitare ripercussioni in futuro». Le lucane saranno in campo già mercoledì nel turno infrasettimanale a Portici: «Questo per noi-continua Sanza-è un vantaggio. Possiamo tornare sul parquet e dimenticare la disfatta capitolina. Servirà la Basilia delle giornate migliori per superare Portici. Sabato ci attende un confronto casalingo. Il periodo è intenso per noi». f.menonna@luedi.it
Il coach Marilia Sanza
C2 Maschile, Ctr Senise senza ostacoli Montescaglioso in cerca di concretezza PROCEDE senza alcun intoppo la marcia verso il play off del Ctr La Cascina di Senise. La formazione allenata da Pierino Daraio ha mancato il colpo solo nel turno infrasettimanale di Agropoli contro l'avversario che più degli altri sembra avere le carte in regola per primeggiare nel girone. Ad Arzano, malgrado piccoli e grandi acciacchi, è arrivato immediato il riscatto sia pure solo dopo un tempo supplementare. Ci è voluta la solita prova eccezionale di uno dei tanti frombolieri lucani per riuscire a spuntarla. L'eroe della serata è stato Rocco Palazzo autore di 27 punti e di una prestazione da incorniciare che ha fatto sorridere non poco coach Daraio e ancor di più il presidente Totaro. Ora il play off è dietro l'angolo e basterà difendere il fattore campo nei tre match al PalaRotalupo per spuntarla senza eccessivi patemi. Un'impresa alla portata del Senise che potrà provarci, finalmente, con il supporto del proprio numeroso e caloroso pubblico visto che sono state già scontate le due giornate di squalifica inflitte alla fine della passata stagione.
Chi invece può essere molto meno tranquillo è il Montescaglioso di coach De Stradis che dopo essersi sbloccato nel turno infrasettimanale è tornato a masticare amaro. La sconfitta interna contro il Monte di Procida porta ad una serie diversa di valutazioni. Innanzitutto c'è da registrare la buona prova complessiva della compagine montese che ha tenuto testa all'avversario, sfiorato la vittoria ma è mancata purtroppo nei momenti che contano quando ha perso lucidità e sbagliato alcune scelte. Proprio questa sembra essere la costante di questo avvio di stagione che relega Montescaglioso in coda alla graduatoria con una sola vittoria e lo avvicina di molto al play out. Cinismo e concretezza sembrano le doti che mancano alla compagine lucana troppo spesso superate in volata al termine di partite equilibrate e comunque ben giocate. Una costante che non può essere casuale ma che è l'aspetto psicologico su cui maggiormente coach De Stradis dovrà lavorare nelle prossime settimane. p.quarto@luedi.it
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Sport C Dilettanti Prime due frazioni equilibrati, poi Castellitto e soci dilagano
Lunedì 27 ottobre 2008
L’Invicta sale a quota cinque Corporelle a punteggio pieno anche dopo Messina MESSINA C. CORPORELLE
65 79
AMATORI MESSINA: Fazio 5, Adorno 6, Centorrino 16, Arrigo, Carnazza 11, Sabarese ne, Alesse 12, Lombardo 2, Scarlata 13, Restuccia ne. Coach: Fiasconaro CENTRE CORPORELLE INVICTA POTENZA: Delli Carri 12, Castellitto 18, Ginefra 7, Pellegrini 12, Marino 15, Marchese 15, Savarese, Di Nuzzo ne, Viggiano ne, Favia ne. Coach: De Angelis ARBITRI: Cristina Luca di Tremestieri Etneo (CT) e Sebastiano Tarascio di Priolo (SR). PARZIALI: 24-21,34-35, 48-53, 65-79. NOTE: Cinque falli: Centorrino e Arrigo. MESSINA - Non si arresta la corsa del Potenza, che soffre per oltre due tempi ma poi riesce a conquistare il quinto successo di fila e resta in vetta a punteggio pieno. Messina nonostante la prova generosa di Centorrino e Scarlata ancora ferma al palo. Vittoria meritata dei lucani che portano ben cinque uomini in doppia cifra. Pessima la direzione di Luca e Tarascio, sonoramente contestati dal pubblico del PalaTracuzzi.
Mimmo Castellitto e accanto Gigi Delli Carri protagonisti del blitz a Messina
La cronaca. In avvio si viaggia sul filo dell'equilibrio (7-7 al 3') con Alesse in evidenza tra i locali e Marchese subito incisivo per gli ospiti. Poi sale in cattedra Centorrino, che colleziona 10 punti ed un 17 di valutazione in appena 6'. Potenza eccede nelle conclusioni da fuori e scivola a -7 (22-15). Coach De Angelis viene tenuto in linea di galleggiamento da Marchese (8
punti in 9'). Marino con un 3/4 da due riporta i suoi a -3 (26-23). Immediata la replica di Messina, che trova i primi punti dalla panchina di Carnazza e Fazio per il nuovo +6 (31-25). Due triple di Castellitto valgono la parità. Un discusso antisportivo comminato ad Adorno consente agli ospiti di chiudere avanti a metà gara (34-35). Un tecnico alla panchina di casa viene fi-
schiato addirittura nel corso dell'intervallo. Si abbassano sensibilmente le medie realizzative. Lombardo firma il 36-36), ma arriva poi l'accelerazione degli ospiti, con Pellegrini e Delli Carri, che si sblocca solo al 23'. I due firmano nove punti in rapida successione per il primo vero break del match (36-45). Adorno e Scarlata riportano in partita i padroni di casa, ca-
Spogliatoio Gestiti bene i momenti difficili
De Angelis: «Problemi nei primi due quarti» LA CENTRE Corporelle Potenza ha centrato a Messina il pokerissimo. La squadra di Dino De Angelis si è infatti aggiudicata l'intera posta in palio superando i siciliani per 79 a 65 al termine di una partita condotta con una certa autorità dagli atleti biancocelesti. La formazione potentina si è imposta sul fanalino di coda Amatori Messina giocando la sua partita, figlia dell'organico a disposizione di De Angelis. I potentini sono stati bravi a non disunirsi, anche quando i messinesi hanno cercato di riprendere contatto con la formazione cara al presidente Antonio Colangelo. La sfida del Pala Tracuzzi di Messina ha confermato la bontà dell'organico a disposizione di De Angelis che ha potuto ruotare al meglio i suoi uomini durante la partita. La squadra lucana ha confermato di avere le carte in regola per ottenere il salto di categoria. Tutti i giocatori a disposizione di Dino De Angelis hanno confermato di essere in ottime condizioni fisiche e mentali, segno evidente che il lavoro svolto finora dai lucani è stato eccel-
lente. Una prova importante, soprattutto dal punto di vista della maturità e della mentalità. Il terzo successo consecutivo esterno consegna alla dirigenza una squadra solida e matura. L'ambiente è euforico, dieci punti in cinque partite sono la conferma dell'ottimo periodo di forma attraversato dalla squadra potentina che ha fatto anche a Messina della difesa la sua chiave di volta per superare lo scoglio siculo. Dino De Angelis è raggiante al quarantesimo, il coach dice la sua sul successo colto dalla Centre Corporelle in terra messinese: “La partita è stata dura, agonisticamente valida. Abbiamo affrontato una squadra molto compatta che non ha mollato un centimetro. Fino alla fine il Messina è stato capace di metterci in difficoltà”. De Angelis parla di altri aspetti: “Nei primi due quarti abbiamo sofferto molto la foga agonistica dei padroni di casa. Poi i miei atleti sono stati bravi a gestire la tensione del match e portare a casa i due punti, preziosi e utili in questo momento del campionato”. Il coach
Il tecnico Dino De Angelis
parla del secondo successo consecutivo esterno: “Siamo solidi, bravi a gestire i momenti difficili. E' sempre importante aggiudicarsi la posta in palio fuori casa, sfatando ogni tabù”. De Angelis elogia l'atteggiamento della squadra in difesa: “I ragazzi hanno fatto dell'applicazione difensiva il punto di forza per imporsi a Messina. Vanno elogiati e applauditi per l'impegno profuso anche al Pala Tracuzzi”. sport@luedi.it
Hockey A2 Rimane un terzetto di testa alla classifica, c’è la rimonta del Molfetta
La Raro in trionfo con super Nicoletti LA QUINTA giornata del campionato di serie A2 di hockey su pista ha visto trionfare la Raro Pattinomania Matera in casa contro lo Sporting Lodi. La gara è terminata per 7 a 4 con un super Luca Nicoletti che ha messo a segno ben quattro delle sette reti totali portandosi così al secondo posto nella classifica marcatori, con nove reti, alle spalle di Crovadore che ne ha realizzate dieci. Gli altri gol del Matera sono stati segnati da Barbano, doppietta, e da Cellura. Con questa vittoria il team allenato da Gianni Massari si è portato a quota sei, in una posizione centrale della graduatoria. In testa resta fermo il terzetto composto dal Thiene, Montebello e Sarzana che hanno tutte e tre
Massari tecnico del Matera
pareggiato. Il Montebello si è annullato con il Sarzana impattando in casa per tre a tre. Ospiti in vantaggio per due a zero con i gol di Ramirez e di Vecoli e
l'autorete di Pasquale Manuel. Sotto di tre gol, il Montebello ha iniziato la rimonta prima con una doppietta di Piroli e poi con Marangon per il definitivo pareggio. Anche il Thiene ha pareggiato tre a tre sulla pista del La Mela Modena. Padroni di casa in vantaggio con Nizzoli al quale ha risposto Fona. Al 16' ancora vantaggio per il Modena con Scutece che ha chiuso così il primo tempo. Nella ripresa il Thiene ha raggiunto il pari con Crovadore, poi il vantaggio con Sperotto. Il match è terminato con il nuovo pareggio del Modena con Scutece che ha regalato un punto ai modenesi che ora sono a quota quattro in classifica. Buona vittoria per quan-
to riguarda il Molfetta che dopo aver vinto a Matera si è ripetuta sulla pista del Follonica. La gara è terminata sei a quattro a favore dei ragazzi di Vianna che inizialmente soccombevano per due a zero grazie ai gol toscani di Franchi e Pagnini. Il due a due veniva siglato dalla doppietta di Agrimi che poco dopo veniva imitato ancora da Franchi. Sul quattro a due per il Follonica, il team molfettese si riscattava con le reti di Sinisi, Vianna e la doppietta di Cirilli. Infine il Correggio ha battuto cinque ad uno il Sandrigo. Per i padroni di casa c'è stata la doppietta di Pietro Papapitero, poi Jara, Farina e iva. Per il Sandrigo ha segnato Fabris. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
paci di rientrare a -3 (44-47) ma costretti poi a subire le bombe di Delli Carri, Ginefra e Marchese. Sul 14 Messina si innervosisce per via di un metro arbitrale sproporzionato a favore degli ospiti. Potenza monetizza al massimo i liberi concessi (18/22) e poi amministra la gara, sfruttando la continuità di Pellegrini e Castellitto Francesco Straface
Sport 61 Atletica La ventitreesima edizione della prova a squadra al Maratona Clube de Portugal Lunedì 27 ottobre 2008
Coppa Europa al portoghese Dulce trionfa a Melfi arrivando sola e a braccia alte NULLA DI nuovo sotto il sole di Melfi, per la 23esima edizione della European Women's Road Race Champions Cup corsa ieri mattina davanti a tantissima gente sui 15 chilometri dell'anello cittadino ricavato intorno a Piazza Mancini. Per la terza volta la Coppa Europa dei Campioni al femminile di corsa su strada a disputarsi a Melfi e ancora a vincerla, per un fantastico tris dopo i successi già nel 2004 e nel 2006, la formazione portoghese del Maratona Clube de Portugal, sollevandola al cielo tra flash ed inno nazionale lusitano, in un tripudio in cui Lopez, Moreira, Analia e Monteiro gridavano in coro “Maratona campiona”. Nove i punti per le portoghesi, avendo chiuso la gara rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto, dinanzi all'Asc Moscow che era campione uscente con 18 punti e le tre prime classificate tra le russe a piazzarsi in quinta, sesta e settima piazza. Terzo posto all'altra formazione portoghese, lo Sporting Clube de Braga, con 24 punti, anche se per le biancorosse gran prova della 26enne Felix Dulce che ha allungato nell'ultimo chilometro, per vincere con merito ed a braccia alzate la classifica individuale, col tempo
Tredicesimo Trofeo Sata vincono Pomigliano e poi Bari tra gli uomini
In alto l’abbraccio del Club de Portugal, a lato Dulce (foto Zenti)
di 50'28”1. Un successo per Braga che sorride a braccia alte dinanzi alle tre connazionali del Maratona Clube de Portugal, nell'ordine Rosa Analia a 6”7, Ines Monteiro terza e Sara Moreira al quarto posto, con le altre due premiate dell'individuale, le russe dell'Asc Moscow Irina Permitina, quinta e Victoria Trushenko al sesto ed ultimo posto delle premiate con medaglie e fiori dai diversi rappresentanti di istituzioni, forze dell'ordine, vertici dello stabilimento della Sata di Melfi e Ates-
sa, oltre che del delegato russo del Comitato Olimpico Internazionale. Un dominio, come da noi anticipato, quello portoghese sulle strade di Melfi, con il successo individuale di Felix Dulce del Braga davanti a tre connazionali dell'altra formazione, il Maratona Clube che si è portata invece a casa quella che è l'ambita Coppa dei Campioni al femminile di corsa su strada, loro terza in tre occasioni in cui tale gara si è disputata a Melfi. Peccato davvero per il quarto posto a squadre della formazio-
ne italiana dell'Asd Runner Team 99 Sbv di Volpiano, dinanzi alla Francia, visto il grandissimo lavoro nei primi dieci giri di Nadia Ejjaffini, campionessa del Bahrein che corre con le piemontesi, che ha tirato tanto rimanendo in prima posizione o tra le primissime a lungo, prima del ritiro intorno al decimo km per un problema. Le migliori di casa nostra, Claudia Finielli undicesima, davanti alla compagna di squadra Marcella Mancini. Antonio Baldinetti sport@luedi.it
AL SOLITO, sull'anello di Melfi, gustoso antipasto della gara più importante, la Staffetta Amatori 3 x 1000, donne prima e uomini dopo, tra i rappresentanti di vari stabilimenti del Gruppo Fiat. Giunta al suo 13esimo appuntamento, il tradizionale “Trofeo Sata” ha visto il successo di Pomigliano d'Arco tra le donne, tempo di 14'40” con Sabia, Vuolo ed il suo ottimo recupero, e la bellissima Claudia Ricci ad imporsi sulla Sata di Melfi, composta da Milena Russo, davvero splendido il suo allungo in prima frazione, Pina Altamura e Rocchina Sabia. A seguire ecco la numerosa gara maschile, e ben 22 formazioni sulla linea di partenza, di cui sette a rappresentare solo la Sata di Melfi e due della Johnson Controls sempre dell'area industriale di San Nicola. A vincere, sempre in testa a tirare con tutti e tre i suoi frazionisti, la Magneti Marelli 1 di Bari, che si è ripetuta dopo il successo ottenuto già lo scorso anno, con Laterza, Di Campi e il forte Giovanni Masdea ad imporsi con l'ottimo 8'55” di tempo complessivo, sulla Sevel Atessa, che schierava Morena, Campitelli e Viti. Al terzo posto, dopo una buona gara, la Sata Melfi 1, che era composta dal tris Massimiliano Di Lago, Donato Di Ciommo e Francesco Cassavia. ant.bal.
Volley B2 Donne Sulla panchina montese c’è Pietrafesa al posto di Lafratta
Planitalia, capitombolo interno Il Sala Consilina di Peppe Iannarella porta via i tre punti PLANITALIA SALACONSILINA
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21-25, 21-25, 17-25
PLANITALIA: Sesti Nunes 14; Piscopo n.e.; Di Fonzo 1; Tuselli 6; Cianflone 11; Petkova 8; Coluccia 1; Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e. All. Pietrafesa SALA CONSILINA: Ancora; Buccino; Buonocore 3; Giovino 14; Mele n.e.; Petrosino n.e.; Radice 10; Troiano 16; Vantaggiato 8; Micca (L); Giarletta (L) n.e.; All: Iannarella ARBITRI:Sabia e Di Nicola di Potenza NOTE: Battute vincenti: 1-5. Battute sbagliate: 6-2 LA PLANITALIA Montescaglioso cade in casa per 3-0 superata in un'ora e mezzo dalla Puntotel Sala Consilina. All'ingresso in campo subito una novità: in panchina non siede più il tarantino Lorenzo Lafratta. Pare che l'avvicendamento sia avvenuto già prima dell'ultima trasferta disputata sul campo del Volley Scafati, dove la formazione lucana è stata sconfitta, per 31. Al suo posto, da alcuni giorni, è stato chiamato Aldo Pietrafesa. Con l'arrivo del nuovo tecnico, sale a tre il numero di quelli impiegati dall'inizio della stagione: prima di lui anche Beppe Fanelli (sino al 10 settembre 2008). In ogni caso, la società montese non ha provveduto a comunicare ufficialmente alcuna variazione nella guida tecnica. Le salernitane guidate da Beppe Iannarella hanno regolato la pratica nel giro di tre set, dei quali realmente equilibrato è stato solo il primo, mentre nei restanti due la squadra ospite è riuscita a creare un buon margine di vantaggio che le ha poi consentito di aggiudicarsi tre punti che la collocano a quota 7 in classifica. Il primo gioco è stato giocato
dalle due formazioni punto su punto sino al pari 17, quando le ospiti sono riuscite a trovare il guizzo vincente che le ha permesso di imporsi per 2125. Nella seconda frazione di gioco si sono messe in mostra le qualità in attacco di Giovino e Radice (alla fine autrici, rispettivamente, di 14 e 10 punti), mentre le montesi, nonostante i punti dell'esperta Sesti Nunes e qualche muro vincente di Cianflone, sono state costrette a soccombere con lo stesso punteggio del primo set. Il terzo gioco ha ricalcato il copione di quello precedente: dopo un iniziale equilibrio Sala Consilina che riesce a concretizzare 5-6 punti di vantaggio, amministrati sino alla fine grazie anche alla Troiano, autrice di una prova maiuscola (16 punti), che hanno portato 3 importanti punti in casa salernitana. Michele Marchitelli
Presentata la stagione 2008/09 con obiettivi e strategie
Il Volley Group scopre le carte IERI mattina c'è stata la presentazione ufficiale del Volley Group. Presso Play Planet di Matera la società materana, alla presenza dei suoi atleti, ha presentato il programma per la stagione 2008/09. “Abbiamo spiegato davanti ad un pubblico numeroso quali saranno i nostri obiettivi - spiega Antonio Iacovuzzi. Stiamo lavorando con grande serietà perché il Volley Group è una vera e propria scuola di pallavolo. Anche quest'anno avremo tre formazioni di punta impegnate nella serie C: la Meca Sta Pallavolo Matera e l'Edil Loperfido in ambito maschile e la Recs Esco Matera impegnata nella massima serie regionale femminile. I genitori dei ragazzi sono stati soddisfatti dei nostri programmi anche perché cercheremo di conciliare lo studio della pallavolo con quello scolastico”. Intanto il derby della città dei Sassi valevole per la prima giornata di campionato serie C maschile tra la Pallavolo Matera e l'Edil Loperfido è terminato tre a zero per Lozowy e company. Lorenzo Tortorelli
Alcuni ragazzi del Volley group Matera
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Rubriche
Lunedì 27 ottobre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
State esagerando le preoccupazioni per il lavoro: ridimensionatele e ne uscirete bene. Serata stimolante.
TORO 21/4 - 20/5
Prontezza di azioni e abilità dialettica saranno messe in gioco oggi nella professione. In amore non perdete colpi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro ora siete in grado di fare quelle scelte alle quali pensate da tempo. Un sentimento sempre più intenso.
CANCRO 22/6 - 22/7
Siate particolarmente diplomatici e nel lavoro vi aprirete più strade del previsto. Il partner vuole solo la vostra felicità.
LEONE 23/7 - 23/8
Per coloro che aspirano ad una promozione nel lavoro la strada da fare è ancora lunga. In amore non fatevi abbagliare solo dall'aspetto estetico.
VERGINE 24/8 - 22/9
Potete fidarvi del vostro intuito per fronteggiare un'improvvisa emergenza nel lavoro. In amore cogliete l'attimo, poi si vedrà.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Influssi ambigui nel vostro settore professionale: vi conviene procedere con cautela. Un'esplosione d'amore imprevista.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Divergenze d'opinione con i collaboratori devono essere gestite con diplomazia. Qualche delusione nelle amicizie.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Farete la conoscenza di una persona che conta: cercate di ingraziarvela e sarete a cavallo. Grandi gioie in amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete tanti amici disposti a darvi una mano per portare a buon fine un progetto di lavoro. In amore non nascondete le vostre esigenze.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Le collaborazioni non sono facili, ma siete in grado di gestirle con intelligenza. In amore fidatevi del cuore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
pia TT; odi G; N occhi - Piatto di gnocchi;
Il vostro recupero dopo un capitombolo nel lavoro sarà sorprendente anche per voi. In amore fate autocritica.
Televisioni
12.00
GIOCO
21.05
PRIMA SERATA
Antonella Clerici
SHOW L’isola dei famosi
21.10
ATTUALITÀ
SHOW
21.10
Chi L’ha visto?
Zelig
Lunedì 27 ottobre 2008
23.20
FILM
20.30
Black Hawk Down
GIOCO
21.10
63
ATTUALITÀ
La ruota della fortuna
Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VarietàScanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap Opera Febbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap Opera My Life 12.40 -Telefilm Un detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -FilmStrani compagni di letto con R. Hudson, G. Lollobrigida, G. Young - regia di Melvin Frank (USA) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniGormiti 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa
06.00 -Telegiornale Tg La7 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Siamo tutti inquilini con Aldo Fabrizi, Anna Maria Ferrero, Peppino De Filippo, Enrico Viarisio, Nino Pavese - regia di Mario Mattoli (Italia) - 1953 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -MiniserieAlbert Einstein 23.20 -TelegiornaleTg 1
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Reality ShowL'isola dei famosi
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -AttualitàChi l'ha visto? 23.10 -RubricaRoma. Replay
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -ShowZelig
21.10 -MiniserieIl Papa Buono 23.20 -FilmBlack Hawk Down con Josh Hartnett, Eric Bana, Ewan McGregor, Tom Sizemore, William Fichtner, Sam Shepard, Jeremy Piven - regia di Ridley Scott (USA) - 2001
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -TelefilmGrey's Anatomy 23.05 -TelefilmNip/Tuck
20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -AttualitàL'infedele
23.25 -AttualitàPorta a Porta 01.00 -TelegiornaleTg 1 01.30 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.40 -RubricaCinematografo speciale 02.10 -RubricaIn Italia 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmGli occhi della notte
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.05 -RubricaAppuntamento al cinema
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche
23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto
02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -RubricaPianeta mare 03.25 -RubricaVivere meglio 04.30 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.35 -TELENOVELA Terra nostra 2 - La speranza
00.10 -TelefilmCalifornication 00.45 -NewsStudio Sport 01.15 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 01.30 -MusicaleTalent 1 Player 02.05 -TelefilmA-Team 03.55 -FilmTreno di panna
23.30 -DocumentarioLa storia proibito del '68 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RETE 4
ORE 21.10
SIAMO TUTTI INQUILINI
STRANI COMPAGNI DI LETTO
IL PAPA BUONO
con A. Fabrizi, A. M. Ferrero, P. De Filippo - regia di Mario Mattoli (Ita) - 1953
con R. Hudson, G. Lollobrigida - regia di Melvin Frank (Usa) - 1965
con B. Hoskins, C. Cecchi, R. Citran regia di Ricky Tognazzi (Ita) -2003
Anna ha ereditato l'appartamento nel quale è stata per tanti anni a servizio come domestica. Non ha però risorse economiche sufficienti per mantenerlo sicché l'amministratore del condominio vorrebbe approfittarne per sottrarglielo: il fidanzato e il portiere dello stabile, dal cuore d'oro, l'aiuteranno a risolvere la situazione guidando la rivolta degli altri condomini contro l'odiato...
La moglie di Carter è una donna piuttosto originale, libera nei costumi e nelle convinzioni. I due sono separati da anni, ma oggi Carter per riuscire a ottenere una promozione ha bisogno di riconciliarsi con lei. Ne nasce uno scandalo che, se da un lato sembra compromettere la carriera di Carter, dall'altro finisce per riconsolidare il rapporto matrimoniale...
ll 3 giugno 1963 il Cardinale Carcano sta aspettando di parlare per l'ultima volta con il suo vecchio amico morente, Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII. Quattro anni prima era iniziato quello che doveva essere un papato di transizione e che, invece cambiò il millenario rapporto della Chiesa con i fedeli, arrivando al cuore della gente, e che aprì la nuova era dei rapporti...
RETE 4
ORE 23.20
RAI 1
ORE 3.15
ITALIA 1
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BLACK HAWK DOWN
GLI OCCHI DELLA NOTTE
TRENO DI PANNA
con J. Hartnett, E. McGregor - regia di Ridley Scott (Usa) - 2001
con A. Hepburn, A. Arkin, R. Crenna regia di Terence Young (Usa) - 1967
con S. Rubini, C. Alt, C. Marsillach, I. Grazioli, M. Faulisi - regia di Andrea De Carlo (Ita) - 1988
Il 3 ottobre del 1993, un gruppo di rangers e di specialisti della Delta Force riceve l'ordine di catturare i luogotenenti del generale Aidid riuniti nel cuore di Mogadiscio, all'interno dell'area ostile alle truppe americane di stanza in Somalia insieme alle forze dell'Onu. La missione deve durare pochi minuti; invece si prolunga per diciotto ore di ferro e di fuoco. Due elicotteri Black Hawk...
Susy è cieca. Si trova in balia di tre criminali che stanno cercando una bambola imbottita di droga, della quale sono venuti casualmente in possesso lei e il marito. Il più spietato dei tre, dopo aver ucciso i complici, resta a tu per tu con la donna, che però, astutamente, elimina ogni fonte di luce nella casa. Ha inizio una caccia nel buio...
Giovanni Maimeri, giovane musicista al quale l'Italia sta stretta, si reca in America in cerca di successo. Qui trova solo duro lavoro e delusioni a non finire. Nemmeno le sue due storie d'amore riescono a riconciliarlo con se stesso: sconsolato parte per la Patagonia...
Maria De Filippi regina del sabato sera RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Volami nel cuore.
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