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AIDS

FRANCIS FORD COPPOLA

Scoperta rivoluzionaria di alcuni ricercatori italiani Molecola che blocca le cellule

Il regista di Bernalda-Hollywood riceve a Roma il premio “Cattedrali letterarie europee”

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della Basilicata

ED Anno 7 - N. 298

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 29 ottobre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

IL PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI

L’autunno caldo

MARTORANO

«La politica lucana acceleri le scelte per affrontare la crisi» A metà novembre un tavolo di concertazione permanente con le banche

A Potenza

Studenti dentro zaini fuori A Roma

Senato assediato tensione in aula alle pagine 7, 8 e 9

a pagina 12

Matera

Eccellenze & fannulloni

Rimarrà fino a domani

Madonna di Lourdes In duemila accolgono la statua I volontari dell’Unitalsi sfidano la pioggia La statua

a pagina 33 ORT NELLO SP

CALCIO

Impegno di coppa per il Matera • a Francavilla

Brunetta: “Energumeno tascabile”. D'Alema: “Baffetto inamovibile”.

La crisi occupazionale

Tra i primi 100 in Italia

Potenza

Borghi lucani ospitali Brunetta premia il progetto regionale ma il responsabile attacca il ministro

L’ex Mondial Piston L’azienda produce ma vuole licenziare tutti Insorgono i sindacati e il sindaco Santarsiero La Mahle

a pagina 20

Sanità: parla il commissario dell’Asl di Montalbano, Piero Quinto, in vista dell’unificazione

«Da noi non ci sono liste di attesa come altrove»

GIOVANILE

Tre pagine dedicate al torneo Juniores

a pagina 24

a pagina 17

POLITICA LUCANA

Mario Lettieri «Apprezzo don Cozzi e penso a liste di persone libere» alle pagine 10 e 11

CESARE PACIOTTI


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Mercoledì 29 ottobre 2008

Brevi dal mondo

“Joe l’idraulico” tifa McCain NEW YORK – 'Joe l’idraulico' ha fatto ieri campagna in Ohio invitando a votare per il senatore repubblicano John McCain (nella foto) nella corsa alla Casa Bianca. L’idraulico, che si chiama in realtà Samuel Joseph Wurzelbacher, è diventato un simbolo per la campagna di McCain da quando ha avuto uno

scambio di battute sulle tasse con Obama: ieri si è unito al deputato Rob Portman in un giro in autobus per convincere gli elettori a votare repubblicano. Wurzelbacher è stato interpellato da un elettore ebreo convinto che un voto per Obama «sarebbe la morte» di Israele. «Sono d’accordo», ha replicato l’idraulico senza spiegare le ragioni della sua affermazione.

You Tube fa ricco un disoccupato NEW YORK – Si chiama 'user-generated content' – la pubblicità 'fatta in casa' – ed ha fatto la fortuna di Joel Moss Levinson, 28enne di Dayton, nell’Ohio, grazie all’immenso palcoscenico di YouTube. In poco più di un anno Levinson si è specializzato nel vincere gare indette dalle aziende per le migliori pubblicità amatoriali. Fino ad oggi ne ha vinte 11, ricavandone 200mila dollari tra contanti e premi.

Kim Yong-il in ospedale TOKYO – Le condizioni di salute del leader nordcoreano Kim Jong-il (nella foto) restano avvolte dal mistero. Il primo ministro giapponese Taro Aso, citando informazioni dell’intelligence di Tokyo, ha af-

In Italia e nel Mondo Processo Mills, i legali chiedono Palermo, “club privé” di scambisti la testimonianza di Berlusconi lo gestiva un avvocato, 4 gli arresti MILANO – Per «ristabilire una verità» nel processo in corso a Milano che vede come unico imputato per corruzione in atti giudiziari David Mills è necessaria la testimonianza di Silvio Berlusconi. A sostenerlo è la difesa dell’avvocato inglese, che ieri davanti ai giudici della Decima sezione, ha avanzato la richiesta di sentire come imputato di reato connesso il presidente del consiglio, la cui posizione è stata stralciata dal processo, in attesa che la Consulta decida se il lodo Alfano è costituzionale. Al legale di Mills, Federico Cecconi, che assieme alla testimonianza del premier ne ha chieste altre come prove aggiuntive dopo la chiusura del dibattimento, ha replicato il pm Fabio De Pasquale sollecitando che venga-

Silvio Berlusconi

no tutte respinte dai giudici. In particolare, il pm ha motivato la sua opposizione alla testimonianza di Berlusconi con l’impossibilita «di chiedere l’interrogatorio di una persona la cui posizione è stata stralciata».

Sesso senza sentimento: va di moda

del privè, ospitato in una villa nascosta in una strada di campagna del palermitano. Arredi rossi e viola, comodi divanetti sfoderati, nessun letto «perchè il club –dettava un’altra 'norma' – non è un hotel a ore».

Gli islamici sparano contro la folla che tentava di salvarla

La brutale aggressione di Roma

Somalia, adultera lapidata nella roccaforte di al Qaida

Delitto Reggiani chiesto l’ergastolo per Mailat, lui resta impassibile

NAIROBI – Una giovane donna è stata lapidata lunedì pomeriggio davanti a centinaia di persone, nello stadio di Chisimaio, importante città del sud della Somalia. Era stata condannata a morte in applicazione della 'sharia', la legge islamica, per adulterio. Ciò mentre sterilmente si dibatte sull'ennesima intesa di pace, che attori senza alcun reale peso sugli eventi hanno firmato domenica sera a Gibuti. Aisha Ibrahim Dhuhulow aveva 23 anni. Era stata accusata di adulterio, e quindi condannata alla lapidazione, come prevede la 'sharia'. Lunedì pomeriggio è stata portata al supplizio – mani e piedi legati, velo verde sul capo, volto coperto da un panno nero – nello stadio di Chisimaio, dove era già stata scavata una buca. Vi è stata sepolta, tranne il collo e la testa. Poi, davanti a centinaia di persone, è stata colpita da nugoli di pietre, fino alla morte. Per accertarsi della quale sembra sia stata anche parzialmente disseppellita due volte: ma era ancora viva, e quindi la tortura è continuata. Qualcuno, forse un familiare, mosso a pietà ha tentato di soccorrerla: gli scherani islamici hanno sparato contro la folla senza pietà, si parla di un bimbo ucciso. Fonti ufficiali di Chisimaio hanno poi avuto l’ardire di dichiarare che più volte alla 'adultera' era stato chiesto di ravvedersi, di rendere una confessione diversa per salvarsi. Ma lei, stando ai torturatori islamici, avrebbe detto di no, che voleva essere punita come prevede la sharia. Testimonianze sul posto segnalano viceversa che la giovane gridava terribilmente

ROMA – La richiesta di condanna all’ ergastolo era scontata. Come se tutti l’aspettassero. E forse se l'aspettava anche lo stesso Romulus Nicolae Mailat, accusato della brutale aggressione che a Roma, tra l’ottobre e il novembre dello scorso anno, portò alla morte Giovanna Reggiani. Tant'è che il romeno di 25 anni ha accolto impassibile la richiesta del pm di Roma Maria Bice Barborini. Ma poi all’interprete ha confidato: «Vogliono a tutti i costi un colpevole e penso di essere stato estratto da un mazzo di carte. Sono un capro espiatorio per tutti i romeni che hanno commesso reati in Italia. Rimango della stessa opinione; mi affido alla giustizia divina». Oggi toccherà al suo difensore, l’avvocato Piero Piccinini, confutare la tesi dell’accusa che vuole Mailat colpevole di omicidio, rapina e violenza sessuale. Poi, la camera di consiglio dalla quale i giudici della III Corte d’Assise, presieduta da Angelo Gargani, usciranno con la sentenza. Ieri, il pm Barborini ha sostenuto in aula che Mailat è copevole «perchè incastrato dai fatti» e che agì da solo: «non ci sono tracce palesi di altre persone che hanno partecipato con lui all’aggressione», ha detto. Il rappresentante dell’accusa, per ricostruire la vicenda, non ha mancato di segnalare l’esistenza di testimoni 'chiave': da Dorin Obedea, suocero di Mailat, che «ha detto di aver visto il genero colpire la donna con pugni e un bastone e strapparle poi la borsa», a Nicolae Clopotar, un rom che disse «di aver saputo da Obedea che sul luogo dell’aggressione c'erano Mailat, lo stesso Obedea e altre due persone». E finendo con le dichiarazioni di Emilia Neamtu, zia di Mailat, 'supertestimone' che quel 30 ottobre 2007 chiamò il 113 dopo «aver visto Mailat con sulle spalle una persona che stava trascinando». L’avvocato Tommaso Pietropaolo, legale dell’ammiraglio Giovanni Gumiero, marito di Giovanna Reggiani, ha precisato che la responsabilità di Mailat «emerge chiaramente dagli atti». Paolo Montalto

La Somalia, una zona del mondo in balia della più assurda violenza

mentre veniva trascinata verso la buca, e mentre era lapidata. È la prima esecuzione di questo tipo da oltre due anni, quando le corti coraniche controllavano quasi tutta la Somalia. Ed è la misura esatta di ciò che i fondamentalisti islamici, una volta preso il potere, intendono fare. Chisimaio, come tutto il sud della Somalia, e come ampie parti strategiche del Paese, è controllata dagli 'al Shabaab', (gioventù in arabo), che sono considerati il braccio armato somalo di al Qaida. Hanno ormai egemonizzato la sanguinosa rivolta che ha letteralmente distrutto il Paese: dai primi mesi dello scorso anno circa 10.000 civili morti, ed oltre tre milioni – quasi la metà della popolazione – di profughi in condizioni umanitarie disperate. Ciò mentre – in maniera quasi surreale – si discute dell’ applicazione

dell’ennesima intesa che prevede cessate il fuoco, pacificazione, ritiri di truppe etiopiche. Firmato, sotto l'egida dell’Onu, dal Governo Federale di Transizione somalo, debolissimo malgrado gli appoggi internazionali, e la parte moderata dell’opposizione politica, minoritaria. L'ala 'dura' della stessa opposizione, maggioritaria, ha invece sconfessato l’intesa. E gli 'shabaab', che controllano il territorio, neanche si pongono il problema: per loro non esiste la via negoziale. Dell’accordo sta discutendo anche un vertice dell’Igad (organismo che raggruppa i sette stati regionali) in corso a Nairobi. Ma intanto la realtà è che in Somalia gli 'shabab' impongono la loro legge, ed estendono sempre più il controllo sul territorio. Luciano Causa

IL CASO fermato che il 'Caro Leader' «si trova probabilmente in ospedale». «Le sue condizioni – ha aggiunto – non sono buone».

Ogm, il 78% degli italiani ha paura e vuole saperne di più

Sri Lanka, raid aereo dei Tamil

ROMA – Gli italiani vogliono capirne di più sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) perchè hanno grandi timori sui possibili rischi per la salute e, comunque, gradirebbero maggiori approfondimenti da parte dei media sui temi del rapporto tra alimentazione e salute. È quanto è emerso da tre indagini commissionata dalla Fondazione Diritti Genetici. Riguardo agli Ogm, secondo un’indagine condotta dall’istituto nazionale di ricerche Demopolis, il timore per i rischi sulla salute è tra le principali ragioni della contrarietà espressa dal 78% degli intervistati. E, nella spesa quotidiana, il 36% dichiara che nell’acquisto dei prodotti agro-alimentari si orienta

COLOMBO – Un aereo dei ribelli separatisti delle Tigri Tamil ha bombardato ieri un’area nei pressi dei depositi di carburante nella capitale dello Sri Lanka, Colombo. Lo hanno reso noto in tarda serata fonti militari cingalesi. In precedenza, i ribelli avevano portato a termine un altro raid aereo contro una base militare nel nord-ovest del Paese, a 250 chilometri dalla capitale. L’antiaerea dell’Esercito ha aperto il fuoco, hanno aggiunto.

PALERMO–«Lo scambismo è un gioco di sesso sganciato dai sentimenti. Pertanto non è il caso di corteggiare, nè di innamorarsi nel club». Era una delle dieci regole dell’Interiors, club di scambisti (neanche tanto) mascherato da locale notturno, scoperto dalla polizia a Palermo. I proprietari, due coppie di insospettabili, tra cui un avvocato esperto in incidenti stradali, finiti in carcere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, affidavano al rispetto di un rigido decalogo e a un’attenta selezione telefonica la scelta dei clienti: insospettabili professionisti, politici, impiegati, purchè di un certo livello. «L'uomo deve vestire in giacca e cravatta, la donna preferibilmente in gonna», recitava uno dei dieci must

anche sulla base delle informazioni contenute nelle etichette. Ma tali indicazioni sembrano non essere sufficienti visto che oltre 9 italiani su 10 hanno sete di informazioni sui temi della qualità del cibo e sul rapporto tra alimentazione e salute. Attenzione che cresce ulteriormente tra le donne e tra gli over 54. In particolare, il 76% dichiara che seguirebbe un programma televisivo o radiofonico di approfondimento su questi argomenti. Ma, in base ad una seconda indagine di Datalab, risulta che la Tv, su 30 ore di programmazione, soltanto due , cioè il 6,7% del totale, sono state dedicate a notizie sulla qualità del cibo, la sicurezza alimentare e gli Ogm. Alessandra Moneti

Superenalotto, nessun 6 né 5+1 ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera del Superenalotto (n. 130), ma due 5 Superstar hanno vinto 1.232.711,50 euro ciascuno. Le giocate sono state effettuate a Chieri (To), presso la tabaccheria Buscella e a Busto Arsizio (Va), presso l’edicola Sozzi. Il 5 realizzati sono 19 e vincono ognuno 49.308,46. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale a 24,5 milioni di euro. Ai 3.687 vincitori con punti 4 vanno 254,09 euro. Ai 135.056 vincitori con punti 3 vanno 13,87 euro. QUOTE SUPERSTAR: Ai 13 vincitori con 4 vanno 25.409,00 euro. Ai 537 vincitori con 3 vanno 1.387,00 euro.

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

estrazione del 28 ottobre 2008

18 5 78 88 74 80 50 82 9 12 89

44 71 33 63 52 46 90 47 28 14 51

83 22 83 75 43 39 75 57 8 5 50

64 80 28 65 37 29 45 67 82 2 19

27 90 59 56 29 17 6 55 34 60 18

ilSuperEnalotto Montepremi 6.245.738,05 euro

5 - 9 - 50 - 80 - 82 - 88 numero jolly 89 punti 6 jackpot 22.391.644,83 punti 4 254,09 13,87 punti 5+1 - punti 3 punti 5 49.308,46 Num. Superstar 18


IL DELITTO KERCHER

In Italia e nel Mondo

Mercoledì 29 ottobre 2008

Rinviati a giudizio Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Guede condannato a 30 anni il gup accoglie le tesi dell’accusa PERUGIA - Condanna a 30 anni per Rudy Guede, giudicato con rito abbreviato - che gli ha permesso di evitare l'ergastolo - e rinvio a giudizio per Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Queste le decisioni del gup di Perugia, Paolo Micheli, al termine di oltre undici ore di camera di consiglio. Il gup ha anche assegnato un risarcimento di due milioni di euro a testa al padre e alla madre di Meredith, di un milione e mezzo alla sorella e di altrettanti al fratello. Guede dovrà così pagare 7 milioni di euro. Micheli si è riservato di decidere, nei prossimi giorni, se concedere o no i domiciliari a Knox e Sollecito. Per loro, il processo ufficiale inizierà il 4 dicembre. Dovranno rispondere di omicidio volontario, violenza sessuale, furto (di 300 euro e di due carte di credito della ragazza uccisa) e, la ragazza americana, anche del reato di calunnia aggravata nei confronti di Patrick Lumumba. Al momento della lettura della sentenza, Amanda Knox è scoppiata a piangere in aula. Gli avvocati di Guede, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, si sono detti "veramente sconcertati dalla decisione del gup che ha inflitto trent'anni al nostro assistito". I legali hanno comunque confermato la volontà di continuare a portare avanti all'interno del palazzo di giustizia "l'innocenza di Rudy". Quanto alla reazione dei familiari di Meredith, "è stata composta, hanno la consapevolezza che giustizia è stata fatta" ha detto ai cronisti l'avvocato Francesco Maresca legale dei familiari della vittima, uscendo dal Tribunale di Perugia. Il giudice ha parlato poco prima delle 22. Alla lettura della sentenza erano presenti i genitori di Meredith, arrivati in tribunale insieme al console inglese Moira McFarlane e ai legali di parte civile Maresca e Serena Perna. Doppia decisione, quella di Micheli, che ha riguardato soprattutto Guede per il quale i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi avevano chiesto l'ergastolo. Gli avvocati del giovane ivoriano optavano per il proscioglimento con formula am-

pia. Ma il gup ha deciso che Gue- scerà in toto nella sentenza del de debba scontare la pena in car- Gup nei confronti di Rudy Guede, per i due imputati potrebbe cere. L'altra decisione ha riguarda- scattare la pena massima previto i due ex fidanzati, Amanda e sta dal codice. Pena che l’ivoriaRaffaele. Entrambi hanno scel- no ha potuto evitare avendo to il rito ordinario e il prossimo scelto il rito abbreviato. «E' una sentenza molto severa 4 dicembre saranno processati dalla Corte d'Assise di Perugia. ma crediamo che ci siano molti spazi per il nostro Le loro deposizioappello» così gli ni, le confessioni I genitori di Meredith avvocati di Rudy più volte modifiGuede Walter Bicate non quindi «Giustizia è fatta» scotti e Nicodemo hanno convinto il Per i legali di Rudy Gentile hanno giudice. I due pubblici «sentenza troppo dura» commentato la condanna a 30 ministeri si sono anni del giovane inoltre opposti alla richiesta di concessione dei ivoriano per l'omicidio di Meredomiciliari avanzata dai difen- dith Kercher. Secondo i legali il sori di Knox e Sollecito, addu- giudice «ha percorso la strada cendo il pericolo di fuga e la rei- indicata dal pubblico ministero» terazione del reato. Una decisio- ma allo stesso tempo, assolvenne che ha agitato i due ragazzi, do Rudy per il furto ha stabilito che speravano di poter uscire che «il ritorno nella casa del dedal carcere. Solo nelle prossime litto dopo l’omicidio è imputato ore il gup deciderà se dare ascol- agli altri due». «L'ipotesi accuto all'accusa o concedere gli ar- satoria è debole – sottolinea l’avresti domiciliari ai due imputa- vocato Gentile – combatteremo in appello perchè la nostra batti. Amanda Konox e Raffaele taglia inizia oggi». «E' stata fatSollecito rischiano l’ergastolo: ta giustizia». Così, infine, i genise infatti la corte d’assise di Pe- tori di Meredith Kercher hanrugia, che dovrà giudicarli a noaccolto la sentenza. partire da 4 dicembre, si riconoLetizia Bianco

L’ivoriano Rudy Guede, condannato a 30 anni. Nella foto a sinistra, il pm Manuela Comodi e, in quella in basso, Amanda Knox

Gli avvocati dei tre ragazzi imputati puntano su tre diverse ipotesi

Un giallo con tanti scenari quella sera in via della Pergola LE decisioni che ieri il gup di Perugia Paolo Micheli è stato chiamato a prendere dovrebbero contribuire a delineare con più chiarezza cosa avvenne quella sera nella casa di via della Pergola. Secondo i pm, Giuliano Mignini e Manuela Comodi, Mez venne uccisa all’età di 21 anni nella casa di via della Pergola, presa in affitto insieme alla Knox e a due coinquiline italiane, per sfuggire a un «gioco erotico violento» nel quale la volevano coinvolgere gli imputati. Un delitto avvenuto la sera del primo novembre e legato alle suggestioni di Halloween e all’uso di droga. Meredith, in ginocchio, venne afferrata alle braccia – ritengono i pm – da Sollecito e Guede, con quest’ultimo che cercò anche di violentarla, mentre Amanda, davanti a lei, la colpì alla gola con un coltello dopo averla punzecchiata. Per la difesa della Knox l’omicidio fu opera

invece di un unico aggressore, robusto, che immobilizzò la vittima in posizione supina per poi soffocarla e quindi «giustiziandola con un colpo di coltello». Gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova hanno spiegato che non spetta a

loro dire chi sia stato l’aggressore ma hanno rilevato la presenza nella casa del delitto di 14 tracce non attribuite. La difesa di Sollecito – Giulia Buongiorno, Luca Maori e Marco Brusco – ha invece ipotizzato che Meredith venne uccisa

Fra attesa e paura PERUGIA – Undici ore in una stanzetta con le sbarre di ferro nei sottoscala del tribunale con un’unica speranza – «stasera usciamo» – e tante paure: per Amanda, Rudy e Raffaele il giorno più lungo in attesa del verdetto del gup di Perugia è stato anche il più difficile da quando, un anno fa, Meredith Kercher è stata uccisa e loro tre sono stati accusati di essere i responsabili di quell'assurdo omicidio. Per undici ore hanno atteso, da soli, con le loro paure e le loro speranze. E forse, per la prima volta da quando questa vicenda è iniziata hanno capito realmente che la loro vita non sarebbe più stata quella che era prima del 2 novembre. Nei giorni precedenti, durante le udienze davanti al gup, i tre

Se continuiamo così, nel 2035 avremo bisogno di un altro pianeta STIAMOdivorando il Pianeta e la natura sta vivendo una vera e propria «recessione ecologica». La domanda delle attività umane è infatti di circa un terzo in più di quanto la Terra possa realmente sostenere. Questo il quadro fornito dal Living Planet Report 2008 del Wwf, in collaborazione con la Società Zoologica di Londra e il Global Footprint Network, lanciato ieri a livello globale, secondo cui se la pressione mondiale continuerà a crescere ai ritmi attuali, intorno al 2035 potremmo aver bisogno di un altro Pianeta per mantenere gli stessi stili di vita. Appena due anni fa, nell’edizione precedente, il rapporto parlava della stessa prospettiva, ma al 2050. L'Italia fa la sua parte, consumando il quadruplo di risorse naturali rispetto al dovuto si piazza al 24° posto della classifica dei Paesi con la maggiore «impronta ecologica».

giovani hanno partecipato attivamente al dibattimento chiedendo spiegazioni continue ai loro avvocati e ascoltando attentamente ogni intervento. Ieri però è stato diverso: e sui loro volti la tensione ha preso il sopravvento. E quando il giudice si è ritirato in camera di consiglio hanno iniziato ad aver paura. Così chiusi e soli nelle loro stanze hanno cercato conforto nelle uniche persone che hanno potuto avvicinarli, gli avvocati e gli agenti della polizia penitenziaria.

Incredibile il gatto che gioca col topo

SI tratta di una immagine piuttosto inusuale che sembra uscita più da un cartone animato che dall'obiettivo di Stringer, fotografo della Reuters, per altro bravissimo nel riprendere la scena. Il gattino che gioca con il topo...

nel corso di un tentativo di furto finito male, dopo avere sorpreso in casa un ladro che entrò da una finestra sfondata con un sasso e per questo un frammento di vetro rimase nella suola di una delle sue scarpe lasciando poi un segno a Y in una delle impronte insanguinate. I legali hanno quindi ricostruito l’ora del delitto in base all’esame delle celle agganciate dai cellulari della vittima. E quando Mez fu uccisa Raffaele non poteva essere in quella casa, hanno affermato. Per la difesa di Guede responsabili dell’omicidio sono, invece, Raffaele e Amanda, mentre Rudy era in quella casa ma non partecipò al delitto. Secondo gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, Mez non venne violentata, come emerge dalla perizia del gip. La camera della giovane fu lavata dopo il delitto e per questo le tracce di sangue risultano diluite con acqua.

Chiude Tempelhof si fa la “veglia funebre” ILcountdown per la chiusura di Tempelhof sta per toccare l’ora 'X': alla mezzanotte di domani 30 ottobre, lo storico aeroporto berlinese, teatro del Ponte Aereo dopo la seconda guerra mondiale, chiuderà per sempre i suoi cancelli. Mancano ancora una manciata di ore al fatidico appuntamento, ma già da lunedì – quando era chiaro che anche gli ultimi tentativi per tenerlo in vita erano ormai falliti – circa 400 berlinesi si sono riuniti davanti al grande edificio che ospita lo scalo per un’ultima 'veglia funebre'. La singolare iniziativa conferma che molti nella capitale

non hanno gradito la decisione del sindaco Klaus Wovereit, anche se - qualche mese fa – i residenti hanno avuto modo di contrastarla con un referendum, che però non ha raggiunto il quorum, dando il via libera al primo cittadino.

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Mercoledì 29 ottobre 2008

Il fatto del giorno: La Bce disposta ad abbassare i tassi L’annuncio di Trichet “Avverrà il 6 novembre”

Tutto comincia a Tokio poi l’Eurozona crolla

Ricordiamoci che “crisi” vuol dire “opportunità”

dal commento di Nicola Porro

dall’articolo di Marina De Feo

dal corsivo di Massimo Gramellini

La Banca centrale europea la settimana prossima taglierà i tassi di interesse. E, con tutta probabilità, li porterà dall’attuale 3,75 al 3,25 per cento. [...] Il presidente della Bce, il francese dallo stile Bundesbank, Jean-Claude Trichet, ha detto: «È possibile che nel prossimo Consiglio, che si riunirà il 6 novembre, la Bce decida di tagliare i tassi di interesse». Insomma si tratta di un «taglio dei tassi telefonato». Ma perché il superbanchiere invece di agire, si limita ad annunciare? Cosa c’è dietro a questo comportamento della banca con sede a Francoforte? Il problema fondamentale è rappresentato dalle aspettative del mercato. Siamo nel mezzo di una grande crisi borsistica che alimenta un nervosismo eccezionale sulle piazze finanziarie. [...]

[...] A Tokio [...] Un crollo senza precedenti, che ha preparato il terreno allo scivolone delle borse del Golfo e a un altro avvio in rosso per i listini europei. [...] Poi, nel primo pomeriggio, da Madrid è intervenuto il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet a ridare fiducia ai mercati, prennunciano un taglio del costo del denaro per il 6 novembre «Considero possibile – ha detto Trichet – che il Consiglio direttivo riduca i tassi di interesse ancora una volta nella prossima riunione. Non è una certezza», ha aggiunto, «è una possibilità», dovuta al rallentamento dei rischi sui prezzi nel medio periodo, mentre il «pil dell’eurozona è in frenata», e regna «incertezza» per la «grave correzione dei mercati in atto». [...]

È in arrivo una perturbazione massiccia dall’Atlantico, avvertono i meteorologi e gli economisti in coro. Per una volta non si sbagliano, almeno i secondi. [...] E la classe dirigente, quando non è colpevole dello scempio, si rivela inadeguata ad affrontarlo: non riesce neppure a dare l’esempio con un comportamento dignitoso, limitandosi a spandere dell’ottimismo di pasta frolla. Senza ringhiera, l’orfano si scopre solo. Un fuscello nella tempesta. Può farsi prendere dal panico, ubriacarsi, impazzire. Oppure può prendersi la responsabilità della propria vita [...]. Allora ricorderà che la parola crisi ha assunto un significato terribile soltanto nei tempi moderni, perché in quelli antichi si traduceva con «opportunità». [...]

La migliore di ieri

L’euro galoppa

La Banca d’Italia ci chiede di lavorare più a lungo

Banche nel mirino

dall’articolo di Oscar Giannino

dall’editoriale di Antonio Golini

dall’articolo di Marco Girardo

[...] Fino a pochi giorni prima della sua nascita [...] un euro valeva cioè 0,9 dollari. [...] Per l’attacco americano in Iraq nella primavera del 2003, la moneta europea sale fino fino a [...] 1,36 dollari per ogni euro. Tra luglio e novembre 2005, prima il no dell’Irlanda alla Costituzione europea, per la rivolta [...] di Parigi spingono l’euro verso il basso [...]. Il 2007 si apre con una galoppata dell’euro man mano che [...] iniziano a manifestarsi i primi segni della crisi finanziaria americana. Trend che continua fino allo scorso aprile, quando un euro vale addirittura quasi 1,6 dollari. Esattamente il doppio, rispetto a ottobre 2000.

Il richiamo è dei più netti, e di fonte molto autorevole. Domenica i giornali hanno riferito di un intervento del vice direttore generale della Banca d’Italia che per qualche anno la Banca ha prestato alla più autorevole istituzione internazionale che si occupa dei problemi dei Paesi industrializzati, l’Ocse dove ha svolto le funzioni di capo dell’agguerrito e nutrito gruppo degli economisti con il quale sostiene che gli italiani devono lavorare di più, in più e più a lungo. Non si può non condividere questo invito pressante [...]. Questa è infatti la via più veloce per aumentare la ricchezza prodotta dal Paese e

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

aumentare di fatto le retribuzioni individuali, dal momento che l’aumento della produttività per altra via, pure assolutamente da seguire, è assai più lento e incerto. [...] Non è pensabile che oltre il 30 per cento delle pensioni quasi 5 milioni e 200 mila sia erogato a persone che hanno meno di 65 anni e che in particolare i 4 milioni e 600 mila pensionati di età compresa fra i 40 e i 64 anni fruiscano di una pensione media che è più elevata di quella di tutte le altre classi di età. [...] Aumentare l’età al pensionamento fa contemporaneamente aumentare il numero di coloro che lavorano e diminuire il numero dei pensionati e la durata della pensione. [...]

Sono state ancora una volte le banche [...] uno dei comparti più «venduti» sui listini di Borsa. Segno che le tensioni sul fronte del credito sono tutt’altro che sopite. Pesantissime, in particolare, le chiusure di Banca Intesa (10,25%) e Banca Popolare di Milano (10,21%), entrambe sospese in corso di seduta [...], mentre flessioni più contenute ma comunque corpose le hanno registrate Ubi (5,17%), Unicredit (-5,11%) e Monte dei Paschi (-3,82%). Banca Intesa, nonostante abbia aggiornato i minimi dell’anno a 2,3350 euro, ha ribadito che il consiglio di gestione di oggi non discuterà né di dividendi né di ratios patrimoniali [...]

Giannelli sul Corriere

Per primi rischiano i precari: sono quattro milioni dal commento di Pietro Garibaldi

Mentre la Borsa continua a crollare, le preoccupazioni di tecnici e politici si spostano sull’economia reale. Dai mercati finanziari la crisi è infatti destinata a colpire le decisioni di imprese, consumatori e lavoratori. I primi segnali di crisi sono già evidenti, come testimoniato dal calo della produzione industriale e della forte riduzione della fiducia dei consumatori. Il repentino aumento del numero di imprese che accedono alla cassa integrazione, denunciato in questi giorni anche dal sindacato, rappresenta un ulteriore e significativo campanello d’allarme. Tra qualche

mese inizieranno a vedersi i primi licenziamenti. Una priorità quasi assoluta dovrebbe quindi essere quella di riordinare gli ammortizzatori sociali. Con l’arrivo dei licenziamenti, i primi a essere colpiti saranno i circa quattro milioni di lavoratori precari. È inevitabile. Quando un contratto è a tempo determinato, per interrompere un rapporto di lavoro non è necessario passare per il licenziamento. È sufficiente che un’impresa non rinnovi il contratto alla scadenza. Lo stesso discorso, addirittura amplificato, si applica ai lavoratori impiegati con un contratto a progetto. Paradossalmente, i lavoratori che sa-

ranno più colpiti dall’arrivo della crisi appartengono a quella crescente fascia di lavoratori che già oggi hanno una retribuzione inferiore alla media e che non hanno accesso a ferie pagate e a maternità. Tutelare questi lavoratori dovrebbe essere una priorità. I lavoratori a tempo indeterminato delle grandi imprese sono in larga parte coperti. In caso di crisi aziendale, da una grande impresa si accede alla cassa integrazione straordinaria e, nel caso di licenziamento, si accede alle liste di mobilità, con protezione al reddito fino a tre anni. I sette anni di sostegno al reddito promessi ai lavoratori in esubero di Alitalia sono ancora sotto gli occhi di tutti. [...]

La fotografia La Borsa continua a crollare e aumento pauroso del numero di imprese che accedono alla cassa integrazione. Ho paura che tra qualche mese inizieranno a vedersi i primi licenziamenti. E i primi saranno tra i 4 milioni di lavoratori precari con a seguire i lavoratori impiegati con contratti a progetto. E la classe dirigente, quando non è colpevole dello scempio, si rivela inadeguata ad affrontare questa crisi: non riesce neppure a dare l’esempio con un comportamento dignitoso, limitandosi a spandere dell’ottimismo finto. Elezioni provinciali in Alto Adige. Tiene l’Svp ma cala dal 55% al 38%, grande successo della Freihetlichen, la formazione di destra xenofoba che diventa il secondo partito con il 14,3%. Un’aerea che raggranella circa il 20% del totale. Dopo l’incidente dell’elicot-

tero, costato la vita a 8 militari italiani, si è deciso di mettere a riposo gli HH-3F, ormai macchine vecchie e stressate. Sono entrati in funzione nel 1977!!??!! Dopo 20 anni riesce l’edizione italiana di “Playboy”. Ci mancava. Mah. Morto il regista Gerard Damiano, quello di “Gola Profonda”. Morto pure Merl Saunders, tastierista di Miles Davis. Fine settimana esce il Mucchio di novembre. Ormai siamo in quattro milioni a comprare questo giornale. E che solo Veltroni può sparare cazzate su i numeri? Riescono tutti i cd di Ligabue a 9.99 euro allegati al Corriere della Sera. Per l’occasione rimasterizzati con un extra booklet di 40 pagine con la storia di ogni album. Ieri non è successo altro.

Roma, università La Sapienza: studenti in mutande per protesta (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

C’è chi reagisce con ottimismo alla crisi: Gramellini sulla Stampa rammenta che “crisi” vuol dire “opportunità”. Purtroppo, caro collega, vuol dire anche “opportunità” di speculare, e stiamo tranquilli che qualcuno ci ha già pensato. Il Messaggero invece ci rammenta che dovremo lavorare di più e più a lungo. Ottimo consiglio: ma che lavoro? Perché la Stampa ci fa sapere anche che presto la crisi economica si tradurrà in tagli del personale. E ne faranno le spese i precari, a questo punto. Cioè generalmente una fascia di lavoro scoperta, debole e giovane (tanto più che a quarant’anni abbiamo scoperto di essere lavorativamente giovani). Quattro milioni di persone in meno che lavorano... Alla faccia delle “opportunità”: e chi ha un posto se lo tiene fino a settant’anni e oltre. Alla faccia delle opportunità: èun paese per vecchi.


Mercoledì 29 ottobre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Anche Famiglia Cristiana si schiera contro la Gelmini Libertà di stampa, l’Italia e richiede uno stop “per il bene di scuola e Paese” quarantatreesima in lista dall’articolo di Fulvio Fania

Le preoccupazioni e le cautele curiali non fermano Famiglia cristiana. Il settimanale dei religiosi paolini continua a levare la voce contro i provvedimenti del governo. Ed è una voce schietta, la stessa che ha contraddistinto gli ultimi editoriali contro le misure antiimmigrati e l’apartheid nella scuola. Famiglia cristiana chiede il ritiro o almeno la sospensione dei decreti Gelmini «per il bene della scuola e del Paese». Si unisce così alla richiesta corale delle manifestazioni di questi giorni e incontra l’apprezzamento, tra gli altri, del segretario del Prc Paolo Ferrero.?Non è una «riforma» – incalza la rivista – «più prosaicamente è un contenimento della spesa». «Studenti e professori hanno quindi seri motivi di protestare». In coda all’articolo il settimanale osserva: «Appena ci siamo distratti» il governo ha fatto passare «un’altra norma razziale» che impone ai medici di denunciare gli immigrati clandestini.?Contro misure come quella sui medici si era

Piccoli studenti entrano a scuola

espresso anche il segretario del Pontificio consiglio per i migranti, Agostino Marchetto, il quale aveva avvertito: «Quando si parla di salute o religione bisogna stare molto attenti». I fautori delle classi differenziali per immigrati si sono invece aggrappati ad alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal presidente del medesimo dicastero vaticano, il cardinale Renato Martino che, in un’intervista al Giornale , ha sottolineato

l’importanza della conoscenza della lingua italiana come condizione perché un immigrato non si senta «ghettizzato» in mezzo agli altri. Per questo aveva sostenuto l’utilità di «strumenti adatti» a facilitare l’inserimento dei ragazzi immigrati «nelle classi ordinarie». Abbiamo incontrato il cardinale ieri ad un convegno promosso da Migrantes sulla integrazione degli immigrati nella Chiesa. Il porporato aveva appena concluso il

dal “punto” di Stefano Folli

Perché Silvio Berlusconi ha reagito con tanta asprezza alla manifestazione del Partito democratico? In fondo si è trattato di un raduno disciplinato, utile a restituire un po’ d’orgoglio al centrosinistra, ma certo insufficiente a cambiare i destini politici del paese. In linea generale, un’opposizione più solida, meno prigioniera delle sue inquietudini, è senz’altro positiva per l’equilibrio del sistema democratico. Ma il premier preferisce attaccare le «frottole» di Veltroni e si mostra offeso per le critiche ricevute. Non è con tutta evidenza un fatto personale. È im-

L’irritazione di Berlusconi contro la manifestazione probabile che il presidente del Consiglio se la prenda per esser stato definito «inadeguato » o perché il Pd considera se stesso e i suoi militanti «la parte migliore» della società. Da buon politico, Berlusconi si irrita solo quando ne vede la convenienza. Infatti c’è dell’altro. Il premier teme che l’opposizione possa trovare il modo di uscire dalla margi-

nalità cui l’hanno costrettai primi mesi della legislatura. E ritiene, senza naturalmente ammetterlo, che i livelli di popolarità e di consenso raggiunti dal governo nello stesso lasso temporale non possano essere conservati a lungo. Sono già sui giornali i sondaggi che vedono gli indici di gradimento per la prima volta all’ingiù: conseguenza della crisi economica e del di-

suo intervento, una denuncia forte in particolare sulle condizioni delle donne immigrate «spesso private dei più elementari diritti umani e sindacali o vittime di frequenti abusi nella sfera domestica». «La piaga della violenza contro le immigrate – ha detto il porporato – continua ad uccidere, torturare e mutilare». Quanto alle difficoltà di integrazione degli immigrati il cardinale ha aggiunto che «primo strumento per una compiuta educazione interculturale è l’insegnamento della lingua italiana, pur facendo attenzione che non si perda la lingua del paese d’origine». Davvero Martino è a favore delle classi separate per gli stranieri? Il porporato evita commenti sulle misure specifiche, però ci risponde che «l’integrazione si deve fare mettendo insieme». E se invece i ragazzi stranieri venissero separati dagli altri? A quel punto Martino allarga le braccia ed esclama: «Se li chiudo tutti in una camera...», lasciandoci intendere che quella non sarebbe integrazione. [...]

sorientamento degli italiani. La risposta «molto aggressiva» – parole di D’Alema – al centrosinistra nasce quindi dal timore di vedere infranta la condizione felice di una maggioranza che per un po’ di tempo si è sentita quasi onnipotente. Non è un mistero, del resto, che Berlusconi non abbia mai creduto nel fatidico «confronto» con l’opposizione;tant’è che,quando ha potuto, si è sforzato di sospingere Veltroni e i suoi verso le posizioni più radicali. Sotto questo aspetto, l’intransigenza giustizialista di un Di Pietro, che vede nel Pd il suo primo avversario, non può dispiacere – sotto sotto – al premier. [...]

dall’articolo di Mimmo Cándito

Al primo posto c’è l’Islanda, al secondo il Lussemburgo, al terzo la Norvegia, e poi a seguire Estonia, Finlandia, Irlanda, Belgio, Lettonia, fino al primo paese non europeo, che è la Nuova Zelanda, nono posto. La classifica mondiale della liberta di stampa appena pubblicata da una delle più autorevoli organizzazioni che controllano la condizione del giornalismo nel pianeta, Reporters Sans Frontières, non mostra in questa testa della graduatoria elementi di novità. Sono, tutti, Paesi e culture dove la libertà d’espressione non sta soltanto nelle norme del diritto positivo – ci sono, naturalmente, Svezia, Svizzera, Canada, Olanda, Inghilterra e così via – ma questa libertà è parte integrante del costume civile di quelle società, insieme con il rigoroso rispetto della divisione dei poteri. Fa stupore, piuttosto, uno stupore iniziale, d’abbrivio, che gli Stati Uniti siano ben giù, al quarantesimo posto; ma poi si pensa alle censure e alle manipolazioni della «guerra contro il terrorismo», e alle dure limitazioni che il Patriot Act comporta nella vita pubblica di quel paese, e allora si fa presto a cancellare dall’immaginario la vecchia lezione (che pure era largamente autentica) del giornalismo del Watergate, di Lippman, di Arnett, di Cronkite. posizione ancor peggiore va comunque all’Italia, classificata quarantaquatreesima, e possiamo perfino dire che non ci va malissimo, considerando l’evidenza dei conflitti d’interesse e delle manomissioni politiche che inquinano il nostro sistema mediatico, la canea strumentale sulle intercettazioni che tendono a imbavagliare la stampa sotto la pretesa dì un rigoroso controllo

della privatezza, le pesanti minacce che la criminalità lancia contro i giornalisti, a cominciare dalla morte che pende sulle amare giornate clandestine di Roberto Saviano. Per i Paesi dittatoriali o comunque a regime autoritario, poco da dire: l’Iran è 166°, la Cina 167°, Cuba due posti ancora più giù. Ultimi, Corea del Nord ed Eritrea. Ma poiché non sempre le strutture formali corrispondono alla realtà della vita pubblica, nessuno deve stupirsi se un Paese formalmente democratico, la Russia di Putin e di Medvedev, sia ben verso il fondo della classifica, 141ª (richiamo alla nostra comune memoria che, da quando Putin ha preso il potere, a parte il suo controllo totale, o quasi, sui media, nel suo Paese sono stati assassinati 22 giornalisti, senza che mai la giustizia abbia trovato un colpevole). Chiuso l’elenco con qualche malinconico, insopprimibile, sconforto, bisogna avere tuttavia la forza di proiettare la classifica all’interno del nuovo orizzonte dentro il quale il giornalismo va muovendo, incerto, pavido, schiacciato dai condizionamenti dei poteri, ma anche dalla rivoluzione che le tecnologie elettroniche hanno scatenato sul vecchio mestiere. Se politica e affari tentano sempre più di inquinare l’autonomia della narrazione del giornalismo (consiglio a tutti di leggersi sulle pagine del New York Times gli editoriali rabbiosi del neo-premio Nobel, Paul Krugman), si vanno però diffondendo con Internet e con il telefonino forme nuove di produzione giornalistica, il citizen journalism, il microjournalism per esempio, che tentano di arrangiare una difesa che coinvolga più direttamente la società cioè i consumatori d’informazione. [...]

Elezioni Usa: sventato attentato a Obama I movimenti razzisti Usa Sfiorata la strage: i neonazisti volevano Massacro ”Grazie a lui più adesioni” ammazzare anche ragazze e ragazzi evitato dal “retroscena” di Maurizio Molinari

dal reportage di Vittorio Zucconi

dall’articolo di Elena Molinari

«La candidatura di Barack Obama è stata una manna per il nostro movimento». Don Black, creatore del sito Internet suprematista bianco «Stormfront», è uno dei leader dei gruppi razzisti americani che sta traendo giovamento, in termini di raccolta di adesioni come anche di fondi, dal successo politico del candidato afroamericano alla presidenza. Tanto più Obama avanza verso la Casa Bianca, tanto più i suprematisti sentono crescere la loro forza [...]. Non a caso Jeff Schoep, capo del movimento nazionalsocialista americano, parla di «un crescente interesse per le nostre attività» coinciso con la campagna elettorale che ha visto Obama duellare prima con Hillary Clinton e poi con John McCain. I dati raccolti dagli investigatori dell’Fbi e dai ricercatori del «Southern Poverty Law Center» di Montgomery, in Alabama, concordano nell’indicare non solo un aumento del numero di iscritti ma anche un proliferare di nuovi gruppi razzisti: oggi sono stimati in circa 900 con un aumento del 5 per cento rispetto a due anni fa e un totale di militanti che supera le 50 mila anime. [...] Basta ascoltare Schoep: «Le politiche di apertura agli immigrati e la candidatura di Barack Obama ci stanno aiutando molto, la nostra nazione si sta trasformando, l’inglese scompare perché viene sostituito dallo spagnolo e gli Stati Uniti d’America stanno diventando un grande ghetto del Terzo Mondo», che potrebbe presto essere guidato dal primo presidente afroamericano della Storia. Una delle conseguenze del boom di popolarità dei suprematisti, che accusano il governo federale di essere eterocontrollato da un «complotto sionista», è l’apertura da parte del movimento nazionalsocialista di nuove sedi in 38 Stati. Secondo il «Center» dell’Alabama, guidato da Mark Potok, si tratta di un fenomeno molto diverso dai razzisti bianchi che sfilavano con i cappucci bianchi del Ku Klu Klan degli Anni Cinquanta e Sessanta. «La novità di questi nuovi gruppi razzisti sta nel fatto che si aprono alla classe media – si legge in un rapporto del Poverty Center – organizzano eventi sociali e si trasformano in punti di incontro dove gli iscritti e i militanti non indossano cappelli bianchi ma vestiti normali, come tutti gli altri cittadini». [...]

L’ombra che da sempre oscura il “sogno” di Barack Obama e che lo accompagnerà per sempre, per ogni minuto della sua presidenza se dovesse raggiungerla, riappare in un documento giudiziario in Tennessee, con il volto di due neonazi bianchi e di una possibile strage. Lo dice una delle tante braccia del sistema di sicurezza nazionale americana, l’ufficio federale per il controllo di “Alcool, Tabacco e Armi da Fuoco”, la Atf, chiamata in causa perché i due aspiranti imitatori di Harvey Lee Oswald e di Shiran Shiran, gli assassini di Kennedy, avevano progettato di svaligiare un’armeria e dotarsi di un arsenale per massacrare Obama e fare strage di ragazzi e ragazze neri in una scuola del Tennessee. Mitomani, idioti ubriachi o strafatti, immaginari crociati di una jihad bianca e cristiana contro l’uomo nero, qualunque cosa fossero questi due good ole boys, questi vecchi bravi ragazzi sudisti, la loro storia emersa da un documento finora sigillato in un tribunale ripropone, ad appena sette giorni

Mentre la campagna elettorale Usa entra nell’ultima settimana, con i candidati che si riconcorrono negli Stati in bilico, un fremito ha percorso ieri l’America alla notizia della scoperta di un complotto per uccidere Barack Obama. A rivelarlo è stato un’inchiesta condotta nel Tennessee dall’Atf, l’agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcool e tabacco, secondo la quale due giovani skinheads di 18 e 20 anni – in possesso di un fucile e tre pistole – stavano preparando un attentato contro il senatore nero e un centinaio di studenti afroamericani. Il piano è venuto alla luce quando uno dei due giovani, arrestato per altre accuse, ha confessato durante un interrogatorio l’intenzione di compiere un vero e proprio massacro. L’obiettivo era di rubare armi all’interno di un negozio e poi assaltare alcune scuole frequentate soprattutto da studenti neri nel Tennessee e nell’Arkansas, i loro Stati di origine, per poi arrivare all’uccisione del candidato democratico [...].

Barack Obama

dal voto, la stessa domanda che si legge negli sguardi dei dodici apostoli, degli agenti del Servizio Segreto – molti dei quali neri di pelle come il loro protetto – che da dieci mesi circondano Barack Obama: in una nazione dove l’assassinio politico ha segnato la storia dei grandi e rivoluzionari movimenti civili, da quell’Abramo Lincoln freddato perché aveva osato affrancare gli schiavi, a Luther King, ammazzato perché aveva sconvolto le acque torbide dell’apartheid sudista. Qualcuno, là fuori, fra i proprietari di 200 milioni di armi da fuoco, sta ribollendo di

collera e di terrore al pensiero che lo “sporco negro” possa diventare il Capo, e quindi il simbolo vivente, dell’intera nazione. Non c’è neppure bisogno di essere uno di quei bravi soldati di pace, di quegli uomini e quelle donne che circondano Obama come picchetti umani pronti a incassare il proiettile destinato a lui, per sapere che dal primo giorno nel quale lui lanciò la propria sfida a 220 anni di storia del potere americano, il senatore dell’Illinois è stato [...] considerato un dead man walking, un condannato a morte, un uomo che vive una vita in prestito. [...]


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Primo piano

Mercoledì 29 ottobre 2008

I nodi della politica Legge elettorale, secondo il premier Le parole del presidente della Repubblica bisogna mandare all’europarlamento sono condivise da tutte le opposizioni dei professionisti: «Niente preferenze» insieme al Mpa di Lombardo

Europee, appello di Napolitano Il capo dello Stato chiede pluralismo, Berlusconi risponde picche di MARINA MARESCA ROMA - Il Quirinale interviene sulla legge elettorale per le Europee chiedendo di "non comprimere il pluralismo", di favorire un rapporto più diretto tra elettori ed eletti e di cercare il più ampio consenso in parlamento sul nuovo sistema elettorale. L'appello del presidente della Repubblica non smuove però le convinzioni di Silvio Berlusconi che risponde con un secco no alle preferenze nella legge elettorale per l'europarlamento. E respinge anche l'invito a lavorare per una riforma condivisa perché, sostiene, "e' molto difficile, se non impossibile avere relazioni decenti con questa opposizione". "Siamo sempre attenti ai suggerimenti del presidente della Repubblica", ha assicurato il premier, "saremmo lieti di avere un'opposizione che, in una crisi finanziaria difficile come questa, lasciasse da parte la lotta politica e il contrasto contro di noi, ma sfortunatamente ci troviamo ad avere un'opposizione che opportunisticamente approfitta di questo momento così delicato per andare allo scontro frontale". Napolitano ha affrontato ieri l'argomento al termine di un incontro con i rappresentanti del Comitato per la democrazia composto da Partito socialista, Sinistra democratica, Rifondazione comunista, Verdi, Psdi, Pli e PdA, che gli ha espresso la grande preoccupazione per il progetto di legge del governo in discussione alla Camera. Il testo prevede l'eliminazione del voto di preferen-

za e una soglia di sbarramento al 5%. Con misura, ma anche con estrema chiarezza, il presidente della Repubblica ha fatto capire come il suo favore vada verso un sistema che garantisca agli elettori la possibilità di esprimere le loro preferenze sulla scheda, senza penalizzare le minoranze con soglie di sbarramento eccessivamente alte. Ma questa volta Quirinale e Palazzo Chigi sembrano proprio lontani. "Dobbiamo mandare in Europa dei professionisti delle varie materie nelle Commissioni", ha spiegato

Berlusconi nel confermare che la nuova legge cancellerà le preferenze. Maggiore disponibilità sullo sbarramento: "se non sarà possibile non ci strapperemo i capelli", ha detto il premier. Sull'approvazione della riforma incombe il rischio dei franchi tiratori della maggioranza nel voto che a Montecitorio sarà segreto. Le parole pronunciate dal capo dello Stato, prima della doccia gelata giunta da palazzo Chigi, erano state salutate con soddisfazione da tutte le opposizioni. "Il presidente Napo-

litano ha ancora una volta ragione", aveva sottolineato il segretario del Pd Walter Veltroni, "ragione nell'auspicare che sulla legge elettorale si possa e si debba ricercare il massimo consenso". "Come diciamo da mesi", aveva spiegato, "sono anzitutto due i punti che devono essere modificati: l'abolizione del voto di preferenza, che ribadisce l'assurda decisione presa dal vecchio centrodestra nella passata legislatura, e rivedere la soglia di sbarramento che per noi non può essere superiore al 3 per cento". Piena soddisfazione e condivisione delle posizioni del Quirinale anche da Udc e Italia dei valori. Le opposizioni combatteranno unite la battaglia per le preferenze, in questa occasione aiutati anche dal Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo che fa parte della maggioranza. Martedì o mercoledì dovrebbe esserci il primo voto sulla legge elettorale ma quello finale è previsto a fine novembre.

Dopo il successo della manifestazione del 25 ottobre, si è riunito il coordinamento del partito

Pd, Veltroni punta su scuola ed economia di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Il successo della manifestazione del 25 ottobre va «capitalizzato», innanzi tutto con l’unità del gruppo dirigente, e poi proseguendo la battaglia sulla scuola e sui temi economico-sociali; il movimento che unisce studenti, famiglie e professori, può infatti aiutare il Pd a piegare il governo che finora ha respinto ogni richiesta di cambiamento dietro la giustificazione del consenso di Berlusconi. È uno dei concetti sottolineati da Walter Veltroni durante le riunioni del coordinamento del partito e del governo ombra, durante le quale però ha messo in guardia dalla tentazione di voler «mettere il cappello sul movimento». Nei due appuntamenti, il Coordinamento di buon mattino, e il governo ombra all’ora di pranzo, Veltroni ha tirato il bilancio della manifestazione. «Dalla piazza immensa di militanti – ha osservato – ci viene una domanda di unità del gruppo dirigente. Questo non significa non discutere, anche francamente; però implica che dobbiamo indirizzare le no-

stre energie più al contrasto al governo che alle legittime dialettiche interne». Parole su cui i presenti hanno concordato. Il Coordinamento ha anche deciso che nelle prossime settimane il Pd si impegnerà in una battaglia, sia in Parlamento che fuori, su tre temi: scuola e università, la questione economico-sociale, e la legge elettorale europea. Sia al Coordinamento che al governo ombra Veltroni ha sottolineato la necessità di aprire una interlocuzione con il movimento tutto nuovo che si oppone ai tagli alla scuola. Il dialogo può avvenire se il Pd riuscirà a condurre una battaglia parlamentare efficace; non per nulla era stato deciso di tentare l’ostruzionismo in Senato in modo da far slittare il voto sul decreto al 30 ottobre, per farlo coincidere con lo sciopero della scuola. Tentativo poi fallito a Palazzo Madama. Veltroni ha quindi chiesto al governo di ritirare il decreto, di abbandonare «l'arroganza» e di ascoltare le proteste. Il dialogo con il movimento deve avvenire anche fuori, tanto è vero che il Pd ha deciso di appoggiare le forme creative di protesta, come le lezio-

ni all’aperto tenute in luoghi simbolici. Veltroni ha comunque messo in guardia il partito: «guai a tentare di mettere il cappello sul movimento; sarebbe, oltre che sbagliato, anche velleitario». Tuttavia il segretario ha sottolineato che questo movimento sociale può spezzare l’ideologia del «non disturbate il manovratore»: il meccanismo, ha osservato Veltroni, era quello che Berlusconi aveva il consenso e quindi aveva ragione. Le proteste, e anche i sondaggi, dimostrano che così non è più. Di qui il tentativo del Pd di riuscire a far cambiare idea al governo su scuola e università, economia e legge europea. Il governo ombra è stato poi dedicato in gran parte all’università, tanto che successivamente è stata presentata una proposta di riforma in dieci punti. Proprio sull'università tutti hanno concordato sul fatto che inizia un periodo di medio lungo termine per aprire un interlocuzione con ricercatori, docenti e studenti. L’impostazione non sarà però la difesa dello «status quo» bensì quello di mettersi alla testa di chi chiede cambiamenti profondi nell’Università.

LAVORO

Cassa integrazione Ritirato l’emendamento per i nuovi fondi

Ritirato l’emendamento sulle Cigs

di CORRADO CHIOMINTO ROMA – La Camera tende una rete anti-crisi per le grandi aziende. Tutta l’aula, all’unanimità, ha votato due emendamenti presentati dalle opposizioni al disegno di legge sul Lavoro. Le norme estendono la cassa integrazione speciale anche alle imprese di maggiori dimensioni, che erano rimaste escluse da questi ammortizzatori sociali già previsti, in deroga alla attuale normativa, per le sole aziende più piccole. L’ok con un voto bipatisan, tra l’altro su un emendamento dell’ex ministro del lavoro del Centro Sinistra Cesare Damiano, segna così la consapevolezza politica delle difficoltà con le quali si confrontano sia le imprese sia i lavoratori per colpa dell’attuale crisi economica. Montecitorio, però, inciampa sull'ipotesi di aumentare i fondi per gli ammortizzatori sociali, nonostante l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani secondo il quale ci sono risorse solo per i prossimi due mesi di cassa integrazione. Il governo ha promesso che ulteriori risorse saranno trovate al Senato. Ma ha per ora ritirato l'emendamento che poneva sul piatto altri 150 milioni di euro, portando così a 600 milioni le risorse per la cassa integrazione prevista dal provvedimento. È un problema “tecnico”,

di tempistica parlamentare, hanno spiegato i rappresentati dell’esecutivo che hanno così rinviato al Senato il compito di rimpolpare le risorse già previste. «Il governo è consapevole della necessità di supportare con più risorse il fondo per la Cigs e per la mobilità», ha detto il sottosegretario Pasquale Viespoli, dando appuntamento a Palazzo Madama. Di fatto la maggioranza conta di mettere ulteriori risorse sul piatto e, per fare in fretta, non è escluso che possa scegliere una nuova strada: magari quella di un nuovo provvedimento dall’efficacia immediata. Anche perchè il ricorso alla cassa integrazione, è cresciuta del 9,06% nel periodo gennaio-agosto con un trend al rialzo che nel solo mese agostano ha visto un incremento del 14,66%. «Non è un buon segnale, la crisi avanza», gli ha fatto eco Epifani spiegando che «anche le risorse in più non sarebbero bastate, perchè noi abbiamo segnali di una crisi che avanza e che sarà più pesante di quello che si prevedeva». L’estensione della Cigs è arrivata nell’ultimo giorno di esame da parte di Montecitorio del Ddl lavoro che ottenuto l’ok passa ora all’esame del Senato. Nelle ultime ore è stata votata la «stretta» sui permessi ai lavoratori dipendenti per assistere familiari disabili.


Primo piano

Mercoledì 29 ottobre 2008

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La scuola nel caos Cortei e proteste in tutt’Italia Al ministero dell’Istruzione Prima inchiesta su un’occupazione i Re Magi con in dono Identificato un ragazzo “accoglienza, cultura e scienza”

Senato “sotto assedio” Sit-in contro il decreto Gelmini e veglia tutta la notte sotto Palazzo Madama di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Cortei in tutt'Italia. Scuole occupate e - dopo la denuncia del preside primo fascicolo d'inchiesta sul blocco del liceo romano "Giulio Cesare". Alla vigilia del varo in Senato del contestato decreto sul maestro unico e all'antivigilia dello sciopero nazionale della scuola indetto da Cgil, Cisl, Uil con manifestazione nella capitale, il popolo del "no Gelmini" ha intensificato la mobilitazione. Epicentro di tutte le proteste Palazzo Madama, chiamato a discutere il provvedimento, è stato raggiunto da numerosi cortei, di studenti e universitari, poi anche dei Cobas. Davanti al ministero dell'Istruzione tre moderni re magi (uno studente liceale e due genitori) hanno invece portato al ministro Mariastella "Cometa" Gelmini, come l'hanno chiamato loro, i tre doni di accoglienza, cultura, scienza, al posto di oro, incenso e mirra. "Abbiamo scelto come simbolo i re magi - ha spiegato Paola Arduini, docente della scuola elementare Masih - perché erano duemila anni fa il simbolo dei sapienti e noi cerchiamo di portare sapienza al ministro". Davanti al Senato, hanno dunque manifestano gli studenti delle superiori della capitale, arrivati al termine di sette cortei spontanei nati in varie zone della città. "Non state semplicemente votando un decreto ma state decidendo del nostro futuro, del futuro dell'Italia: se il decreto passerà non rientreremo nelle aule ma resteremo fuori a rivendicare i principi di libertà conquistati dai nostri padri": questa la lettera che l'Assemblea del liceo Orazio ha consegnato al senatore del Pd Vincenzo Vita, con l'assicurazione che il testo sarebbe stato letto durante le dichiarazioni di voto del Pd. Un ragazzo ha tentato di scavalcare le barriere che stanno di fronte al palazzo, è stato identificato e rilasciato. "Più pagati d'Europa, tagliate i vostri stipendi", si leggeva su uno striscione. Su un altro, in romanesco, un invito diretto al ministro: "Gelmini aripijate" (ovvero "Gelmini riprenditi"). "Siamo in 10.000", aveva annunciato già in mattinata l'Unione degli studenti. Ai ragazzi delle superiori si sono sommati gli universitari e i Cobas: l'assedio è andato avanti per tutto il giorno, sotto scrosci di pioggia, e si è trasformato in veglia. Nel resto della città sono proseguite occupazioni di istituti e assemblee negli atenei, mentre la facoltà di Studi orientali della Sa-

pienza ha tenuto alcune lezioni all'aperto in Piazza Farnese. Dalla Sapienza è partito uno di vari cortei diretti al Senato, mentre il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo avverte che "se il governo non cambierà strada, convocando i rettori, ritirando tagli insostenibili a aprendo la via a una seria riforma delle università non potrò che dimettermi, insieme agli altri rettori italiani. Ne abbiamo parlato, siamo tutti d'accordo". Ma non è solo Roma il centro della protesta. Ad Ancona si prevedono nuove azioni dimostrative in segno di protesta, oltre a un'assemblea di docenti, studenti e personale tecnico/amministrativo. A Cagliari l'Udu prosegue l'au-

Gli studenti “assediano” il Senato dove oggi si vota il decreto Gelmini

togestione della facoltà di Lettere. A Cosenza ci sarà un'Assemblea d'Ateneo del "Comitato Unical", mentre a Perugia l'Udu ha organizzato un corteo itinerante che finirà con un'assemblea d'Ateneo. A Bari, un corteo spontaneo di studenti ha sfilato per la città. "La 133 è una ferita insopportabile. Non solo nei confronti della scuola pubblica ma della democrazia", ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che si è messo alla testa del corteo, insiema al sindaco di Bari, Michele Emiliano, al presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, agli assessori regionali al Lavoro, Marco Barbieri, e al Diritto allo studio, Mimmo Lomelo.

A Viareggio, in provincia di Lucca, un gruppo di studenti ha occupato per alcuni minuti i binari della stazione ferroviaria. A Viareggio e in Versilia nella maggior parte degli istituti la lotta contro il decreto Gelmini prosegue con l'autogestione, mentre sono state sospese molte occupazioni. E sono arrivate persino in Svizzera le proteste per i tagli previsti dalla Finanziaria per il settore dell'istruzione. Secondo gli Enti gestori della Circoscrizione consolare di Basilea, i tagli colpiranno anche gli italiani all'estero, soprattutto per quanto concerne i finanziamenti ai corsi di lingua e cultura italiana, per l'assistenza ai connazionali indigenti.

Rallentamenti nell’esame del testo di riforma. Veltroni: «Il governo ritiri il decreto»

E in Aula scoppia la bagarre Ostruzionismo dell’opposizione. Cartelli dai banchi dell’Idv di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Tutto confermato. La maggioranza procede a testa bassa verso l'approvazione del decreto Gelmini. L'aula del Senato - nonostante le proteste che per tutto il giorno hanno cinto d'assedio il palazzo e l'ennesimo richiamo del leader dell'opposizione Walter Veltroni a ritirare il provvedimento - ha esaminato il testo di legge fino alle ore 22 (anziché le previste 20), fissando per questa mattina la votazione finale. "C'é stata una vasta disinformazione e delle falsità enormi su modifiche che sono di buon senso", ha ribadito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "La cosa che potrebbe indignare è che si usano degli inconsapevoli ragazzi, raccontando loro delle frottole, per

fare massa in strada e usarli semplicemente per scopi di lotta politica", ha aggiunto. In aula, dunque, è andato in scena l'ostruzionismo dell'opposizione, tra cartelli esposti, ripetuti richiami del presidente Renato Schifani, sospensioni dei lavori per sedare l'aula. Richiami al regolamento e sollecitazioni al governo sui temi più diversi sono stati i pretesti con i quali già nel primo pomeriggio i senatori dell'opposizione avevano deciso di consumare il tempo assegnato alle opposizioni dalla Conferenza dei capigruppo per le votazioni. La seduta è prima stata sospesa per mancanza del numero legale, poi è ripresa alle 17.30, con gli interventi dei senatori del Pd e dell'Idv. Il senatore del Pd Giovanni Legnini, invitato più volte a concludere

Cartello apparso dai banchi dei senatori dell'Italia dei Valori

l'intervento, ha provocato una energica precisazione del presidente. "Senatore Legnini - ha alzato la voce Schifani - le faccio notare che la decisione di concludere entro stasera le votazioni sugli emendamenti del decreto leg-

ge è stata presa all'unanimità dalla Conferenza dei capigruppo". "La chiamate istruzione ma create distruzione". "L'istruzione costa? Provate con l'ignoranza": questi i testi di due cartelli apparsi improvvisamente dai banchi dei

Lo dimostra uno studio realizzato dalla Uil Scuola

I tagli? Penalizzano pure le mamme-lavoratrici ROMA – I tagli alla scuola non solo compromettono la qualità dell’istruzione, ma penalizzano anche le mamme-lavoratrici. Lo sostiene, dati alla mano, la Uil scuola. Se si confrontano i dati relativi agli alunni che frequentano le elementari (primaria) con l’orario settimanale prolungato 31-40 ore, emerge – rileva uno studio del sindacato – che c'è una forte correlazione in particolare con l’occupazione femminile. Infatti, nell’anno scolastico 20072008 aumentano del 2,8%, rispetto all’anno scolastico precedente, i bambini che frequentano la scuola primaria con un orario prolungato di 31-40 ore, passando dal 44,5% al 45,3% (in valori assoluti sono 1.290.381 i bambini che nel 2007-2008 hanno frequentato la

scuola primaria con questo orario, a fronte di 1.255.046 dell’anno prima). Nello stesso periodo l’occupazione in generale è aumentata dell’1,9% e, in particolare, è aumentata dell’1,3% l'occupazione femminile. Elaborando i dati relativi al tasso di occupazione – spiegano Guglielmo Loy e Massimo di Menna, rispettivamente segretario confederale Uil e segretario generale Uil Scuola – oltre al dato generale 15-64 anni, per l’occupazione femminile si sono prese in considerazione le due fasce di età comprese tra 25-44 anni e 2554 anni, dove si concentra un numero elevato di donne che hanno figli che frequentano la scuola primaria. Nel dettaglio, emerge che il 4,9% degli alunni frequenta la scuola con un orario settimanale di 27 ore; il 49,8% fre-

quenta un orario tra le 28 e le 30 ore settimanali; il 20% frequenta un orario compreso tra le 31 e le 39 ore settimanali; il 25,3% frequenta il classico «tempo pieno» di 40 ore settimanali. Dallo studio emerge che al Nord, dove l’orario prolungato (31-40 ore settimanali) è frequentato dal 61,4% dei bambini, il tasso di occupazione femminile 25-54 anni è al 72,6%; al Centro dove l’orario prolungato è frequentato dal 60,1% dei bambini, il tasso di occupazione femminile 25-54 anni è al 65,4%; nel Sud dove l’orario prolungato è frequentato soltanto dal 21,2% dei bambini, il tasso di occupazione femminile 25-54 anni è al 39,5%. Questa correlazione tra orario prolungato e occupazione femminile è ancora più evidente se si analizzano i dati regionali.

senatori dell'Italia dei Valori. Schifani ha invitato i senatori a riporre gli striscioni, la protesta in Aula è durata pochi secondi e i lavori sono ripresi regolarmente. Il clima è diventato incandescente quando l'opposizione è stata invitata a votare i singoli emendamenti con tempi contingentati, senza dichiarare l'intenzione di voto. La capogruppo del Pd Anna Finocchiaro ha protestato, dicendosi "delusa" per come venivano gestiti i lavori. "Nella scorsa legislatura - ha sottolineato la senatrice contro quel banco volavano regolamenti e fascicoli se non si dava voce all'opposizione. Da noi nei suoi confronti non c'é stata mai mancanza di rispetto". La seduta è stata dunque sospesa e il presidente ha convocato la conferenza dei capigruppo. La decisione è stata di allungare fino alle 22 i tempi di discussione. "Siamo soddisfatti di avere ottenuto il tempo necessario per discutere i punti principali del provvedimento e avere la possibilità di far sentire le nostre ragioni", ha commentato la Finocchiaro. "Questo - ha sottolineato Finocchiaro - non è un bunker e noi non siamo dei burocrati. Per giunta è accaduto un fatto nuovo: migliaia e migliaia di persone protestano per questo provvedimento e riteniamo che il Paese vada ascoltato". Poi le scuse ufficiali a Schifani, in linea con le regole del bon ton istituzionale. Ma mentre al Senato c'era bagarre, nel pomeriggio si è svolta una riunione ad hoc del governo ombra e del coordinamento del Pd. "Sarebbe un atto di arroganza andare avanti", aveva tuonato Walter Veltroni, chiedendo al governo di ritirare il decreto.


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Mercoledì 29 ottobre 2008

Autunno caldo

Ancora “movimento” lucano

CORTEO “PERMANENTE” Quando sfilano i ragazzi delle superiori POTENZA - Che siano l’anima della protesta contro la riforma Gelmini, contro i tagli della Finanziaria alla ricerca e la privatizzazione del diritto allo studio, la città lo ha capito da diversi giorni. Mentre nelle metropoli e nei centri più grandi sono le università a guidare la protesta, tra opposizione creativa, slogan duri, cortei e assemblee più o meno permenenti, aPotenza sonoi ragazzidelle scuolesuperiori a“contare”, anchefacendo numero. Sabato erano in 5mila. Nei giorni successivi almeno la metà, con le «assenze giustificate per votare le rappresentanze studentesche». Ieri, ancora almeno 2mila, ancora in strada, fino a piazza XVII Agosto - bloccata - e poi in piazza Prefettura. Si prendono spazi di dialogo, prima scuola per scuola, poi con comitati allargati. Parlano in piazza, nel parco, sulle scale della cattedrale. Popolano il centro storico e bloccano il traffico più che in un sabato sera di incontri abituali. Anche di domenica, a scuola chiusa. Soprattutto, si mescolano, destra, sinistra e chi di politica proprio non vuole parlare. «Qui - dicono da giorni - c’è solo da difendere la scuola pubblica e, di conseguenza, il nostro futuro». Pensano a se stessi, ma in maniera “collettiva”. Come neanche gli universitari hanno saputo fare. E portano presenza. Ora che sono stanchi - dopo giorni passati a camminare, urlare, cantare e anche discutere - voce bassa che neanche il megafono basta più - provano a «resistere contro il calofisiologico, ancheun po’di nervosismo,qualche divisioneda nonalimentare». Ipassanti e i contrari spiegano che «intanto non stanno andando a scuola». Ma «la scuola - rispondono - ce la stanno portando via». Senza bandiere, anche sotto la pioggia. Si inventano il registro delle presenze in corteo, gli zainetti appesi in fila lungo la ringhiera, vanno all’università per sostenere la mobilitazione dei più grandi. In altre città è accaduto il contrario. «Dobbiamo restare uniti» dicono forse anche per «farci forza». Soprattutto «senza sigle su di noi, sul nostro movimento». Sara Lorusso

«Contro il furto di futuro» Si replica con l’aula magna gremita a Potenza «L’ennesima riforma che sfascia l’istruzione» POTENZA - Un aula magna stracolma di studenti e docenti, come non si vedeva da anni. La maggior parte, tutti in piedi: clima da amarcord, striscioni sull’Università «svenduta» e tanti “relatori” che si sono alternati al microfono. Questo lo scenario al campus universitario di Macchia Romana a Potenza: tutti insieme a protestare per chiedere l’abrogazione della legge 133 «che riduce il numero dei docenti, peggiora l’offerta didattica e impedisce ad atenei piccoli come il nostro di continuare a sopravvivere». Studenti e docenti che difendono la dignità e l’autonomia della

conoscenza da «una politica finanziaria cieca al futuro». «Non siamo strumentalizzati - commentano alcuni studenti della facoltà di ingegneria. Anzi, è la politica che si è allontanata da noi. Noi facciamo la vera politica». «Erano anni che non si assisteva a proteste nei confronti del Governo per una riforma scolastica - commenta Luigi, studente di Agraria. Eppure di riforme che hanno riguardato la pubblica istruzione ce ne sono state tante, forse troppe, nessuna però è riuscita a far uscire dal “fango” il sistema scolastico. Ogni ministro che si è succeduto, di qualsivoglia

collocazione politica, ci ha messo del suo per peggiorare le cose. Ma adesso abbiamo veramente toccato il fondo». Oltre ai tagli massicci dei finanziamenti e del personale, che avranno effetti catastrofici sulla qualità dell’insegnamento pubblico, «la legge 133, all’articolo 16, introduce la possibilità per le Università pubbliche, (quando saranno ormai devastate) - sottolinea un gruppo di studenti della facoltà di Lettere - di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato, con decisione presa dal solo Senato accademico (un organo elettivo ristretto). Questo porrà fine alla natura

Il coordinamento dei docenti pensa a come proseguire POTENZA - La pioggia non c’è riuscita. Ieri sera gli studenti erano ancora in piazza Prefettura ad ascoltare la loro seconda lezione all’aperto mentre contemporaneamente, i docenti - anche se decimati dalle incombenze degli incontri scuola famiglia - si riunivano, nell’aula consiliare della Provincia, in una sorta di comitato spontaneo per discutere del futuro di scuola e protesta. Manifestazioni e iniziative che, assicurano gli insegnanti, non saranno sospese ma assumeranno semplicemente nuove forme e modalità. «C’è il rischio che il fervore di questi giorni si fermi per strada - ha detto il professore Antonio Califano - pertanto dobbiamo essere pronti, da una parte a mantenere alto il livello dell’attenzione con nuove modalità di protesta da svolgere anche gli orari extra scolastici, dall’altro ad accompagnare il rientro a scuola dei nostri ragazzi. Il ritorno tra i banchi non sarà da questi ultimi inteso come una resa se continueremo a mandare avanti quelle forme di dialogo e discussione che hanno ca-

ratterizzato i giorni passati». E poi ancora: «Noi docenti potremo mettere in atto azioni di disobbedienza civile - ha continuato Califano - per esempio astenendoci da quelle attività non obbligatorie e che non riguardano la didattica in senso stretto. Il tutto, ovviamente, nei limiti della legalità e della democrazia, senza fare ostracismo nei riguardi degli altri colleghi». Non diverso anche il parere di chi opera nel mondo dell’università. «Bisognerà organizzarsi per una lotta di lunga lena cercando di coinvolgere il più possibile le famiglie - ha ipotizzato Valerio Tramutoli, dell’Università degli studi della Basilicata - molte potrebbero essere le proposte da mettere in atto, come ad esempio chiedere la dimissione dei rettori, fare operazione di puntuale controinformazione discutendo, perché no, anche della natura dell’informazione in Basilicata, spostare ogni iniziativa fuori degli orari normali di lezione e, ovviamente proporre alternative concrete e tangibili alla riforma». Anna Musacchio

pubblica dell’istruzione universitaria e dividerà gli atenei in “serie A” e “serie B”, in funzione della capacità economica della regione. Il sistema di diritto allo studio verrà cancellato. E non sarà più assicurata la possibilità di studiare ai “meritevoli anche se in condizioni disagiate” (art. 34 della Costituzione)». «Per ora ci sono solo tagli, non riforme», afferma un docente dell’ateneo. «I tagli previsti sono solo tagli alla vostra libertà, al vostro diritto allo studio. Non stancatevi mai di combattere contro chi vuole manipolare la vostra crescita per poi “utilizzarvi” in modo acritico».

L’assemblea di M. Romana (foto in pagina di A. Mattiacci)

Incisivo anche il commento di un altro docente: «Voi siete qui oggi e, in qualche modo, dovete ritenervi privilegiati perché, comunque, avrete la possibilità di finire il vostro percorsi di studi. Vi invito, però, a pensare ai vostri compagni “invisibili”: a tutti quei ragazzi che, se questo decreto verrà approvato, non avranno la possibilità di scegliere la

facoltà per la quale si sentono portati, in quanto, per inseguire il loro sogno, saranno costretti a spostarsi in città lontane. E chi non potrà permetterselo, inevitabilmente dovrà dire “no”ai suoi progetti di vita. Non lo permettiamo. Ragazzi, non lasciamo che nessuno rubi il vostro futuro». Anna Maria Calabrese

LE PRESENZE

CHIMICA IN PIAZZA

FUMOGENI E PETARDI

HANNo preso talmente sul serio la protesta, che i ragazzi delle scuole superiori non giustificano l’assenza nei cortei. «Questa non è una scusa per fare tranquillamente filone». Per questo si sono armati di liste ed elenchi, classe per classe. la firma è a metà mattina, durante il corteo. Poi, raccolte, vengono consegnate ai rappresentanti di classe.

LE lezioni di chimica organica e chimica fisica dell’Unibas si sono tenute a largo Maffei. Ieri mattina, con tanto di lavagna su cui il professore disegnava molecole, studenti seduti a gambe incrociate e blocco per gli appunti in mano. Senza grandi annunci. Farlo e basta. Quando passa il corteo si meritano un applauso rumoroso. Poi la massa si allontana. Per fare lezione, serve silenzio.

SE qualcuno fa il “duro” viene ripreso. «Il corteo deve dimostrare la nostra presenza e raccontare le nostre ragioni. E non vogliamo dare adito alle letture sbagliate. Non vogliamo solo perdere tempo». Per questo non transigono sul disordine in strada e sugli eccessi. Da ieri, però, sono spuntati fumogeni e petardi. «Ma non è stata - dicono in molti - una bella idea».

GLI STRISCIONI

GLI ZAINETTI

MENTRE inventano azioni “alternative”, non tralasciano la tradizione che fa sempre scenografia. Ai cartelloni - colletta per comprare vernice e cartone - aggiungono magliette bianche dipinte coi pennarelli, orecchie d’asino realizzate con il cartoncino blu. Gli slogan segnano la presenza. E pure una buona dose di sarcasmo.

IL liceo scientifico Galilei, ieri mattina, ha varcato i portoni: bisognava votare per i rappresentanti di classe. Allora, per marcare la presenza, l’ingegno. Almeno 1.000 zaini, «uno degli strumenti di studio», sono stati appesi alle ringhiere del parcheggio. Gli studenti erano in aula. Contemporaneamente fuori con gli altri. A modo loro.


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sul decreto Gelmini e i tagli della Finanziaria

Lezioni all’aperto e cortei per il diritto allo studio

LA PROTESTA IN RETE O IN 160 CARATTERI

Mobilitazione, avanti

Ecco il primo messaggio che è arrivato in redazione. Continuate a mandarci sms o mail per raccontare la vostra protesta.

E ci si organizza per lo sciopero generale MATERA - Mentre il Senato si avvia al voto finale sul decreto Gelmini e un sondaggio indica che gli italiani contrari alla riforma della scuola sono più numerosi dei favorevoli, continuano le iniziative di protesta di studenti di scuola superiore e universitari contro i provvedimenti del governo. Guidati dai loro rappresentanti e dalla voglia di non abbandonare la, i ragazzi hanno deciso di far sentire la loro voce, sostenendo anche gli studenti universitari costretti a fare i conti con i tagli che la legge 133 impone agli Atenei. A partecipare a un lungo corteo, contrassegnato da intermezzi musicali e slogan urlati contro la riforma della scuola o all’indirizzo del ministro, sono stati tanti istituti della città e della provincia, che hanno sfilato per le vie

I ragazzi in protesta a Matera (foro Videouno)

principali fino ad arrivare in piazza Vittorio Veneto. Insieme con gli studenti universitari hanno discus-

so sui contenuti dei provvedimenti del ministro Gelmini e sull’importanza dei diritti allo studio e al

sapere, che con i tagli previsti rischiano di essere calpestati definitivamente, valorizzandoli come un

Cogestione. È questa la parola chiave della giornata di oggi per l’Itc “Leonardo da Vinci” di Potenza. Andremo a scuola, certo, ma siamo noi a proporre le lezioni con un unico obiettivo: conoscere. Una delegazione di studenti ha presentato alla preside e al collegio docenti la proposta per delle lezioni alternative che dovranno, per questioni di spazio, svolgersi in vari gruppi di circa 50 studenti. I professori leggeranno e spiegheranno il decreto legge 137 e la legge 133 e, inoltre, ci aiuteranno a capire cosa sta succedendo in Italia, non solo partendo dalla situazione attuale ma facendo una panoramica sul contesto storico-sociale degli ultimi anni. A questo si aggiungeranno le elezioni delle varie rappresentanze studentesche a confermare che noi vogliamo essere i protagonisti di questa scuola. FLAVIA CANESTRINI

bene comune da difendere a tutti i costi. Dalle manifestazioni di questi giorni è emerso un dato oggettivo: i ragazzi sono convinti che l’approvazione del decreto possa mettere in serio pericolo il loro futuro. Annunciati ancora scioperi, proteste e occupazioni che culmineranno domani nello sciopero nazionale della scuola, organizzato con una manifestazione, che avrà luogo a Roma, dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Non si placa, inoltre, la protesta degli Atenei: gli studenti dell’Università, infatti, continuano la mo-

bilitazione, organizzando insieme con i propri docenti lezioni all’aperto. Ieri mattina, mentre nell’aula magna del campus universitario di Macchia Romana a Potenza si svolgeva un’assemblea con studenti, docenti e famiglie, a Matera in piazza Vittorio Veneto si sono tenute due lezioni della Facoltà di Scienze della Formazione con la professoressa Zinn (Antropologia dei processi interculturali) e Palmieri (Laboratorio sui disturbi dell’apprendimento e dell’affettività e socialità - corso di sostegno). Mariangela Lisanti

Si è riunito il gruppo di lavoro regionale mentre la politica interviene

Opinioni sulla scuola: non solo solidarietà

OLTRE la mobilitazione di studenti e docenti, la politica si muove. Azioni e opinioni. Ieri si è riunito, presieduto dall’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, il gruppo di lavoro tecnico-politico, finalizzato alla definizione del Piano di organizzazione della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa. E’ stato in-

dividuato un percorso di attività che prevede l’acquisizione delle informazioni necessarie a realizzare una “mappa” del sistema scolastico lucano. Obiettivo, «garantire i livelli essenziali delle prestazioni nel rispetto dei principi di autonomia delle istituzioni scolastiche». «L’attività del gruppo - spiega Autilio - è il soste-

gno istituzionale alle iniziative di questi giorni di mobilitazione di studenti e docenti delle scuole e dell’Università della Basilicata perché la Regione intende presentarsi al tavolo con il ministro Gelmini con una proposta della programmazione della distribuzione e dimensionamento ottimali». Il segretario lucano del Pd, Piero Lacorazza, interviene spiegando come sia «venuta fuori la furbata della coppia Tremonti-Gelmini, altro che facinorosi che strumentalizzano le piazze». Il sondaggio pubblicato dal quotidiano “La Repubblica” «la dice lunga su come si sono forzatamente voluti presentare i tagli attraverso lo specchietto per le allodole del grembiulino e del voto in condotta. Con la domanda sul maestro unico e sulla chiusura delle scuole dei piccoli centri, cresce il giudizio negativo degli italiani. La mobilitazione degli studenti, dei docenti, degli insegnanti, delle famiglie è una bella, straordi-

naria, matura e consapevole manifestazione di democrazia, libera da singole bandiere ed ideologismi», un movimento «che sarebbe difficile e sbagliato identificare con un partito o con una sigla». Mentre Uil e Uil scuola richiamano «il disagio che sta emergendo anche a Potenza e nell’intera provincia con manifestazioni di studenti, così numerosi come non accadeva da troppo tempo, assemblee di docenti e personale». Le «scuola italiana - prosegue la sigla sindacale - ha bisogno di certezze e di qualita’». Per questo «il 30 ottobre i sindacati della scuola hanno indetto una sciopero con l’obiettivo, di portare il Governo a rivedere la sua impostazione e a non usare toni offensivi nei confronti dei giovani». Diverso il parere del deputato Pdl, Vincenzo Taddei (Pdl) che replica: «Non ci saranno chiusure di scuole, nè riduzioni del tempo pieno», anzi, «sulla riforma Gelmini, la sinistra continua a raccontare fandonie e a costruire esagerazioni per esasperare le piazze». Il parlamentare ha evidenziato che «non ci sarà alcun licenziamento. In Basilicata, nei tanti

comuni di montagna, ci sarà soltanto un accorpamento amministrativo: le scuole piccole rimarranno laddove oggi sono». Così, il 14 novembre, il Pdl ha organizzato una manifestazione regionale alla quale parteciperà Valentina Aprea, presidente della commissione Istruzione e cultura della Camera. Oppure, «le proposte contenute nel decreto Gelmini rivoluzioneranno la scuola italiana, a nostro avviso depotenziandola soprattutto dove eccelle, ovvero la primaria - replica il capogruppo del Pd in Provincia di Potenza, Vito Di Lascio - La nostra Provincia ha scommesso sull’innovazione e sulla sperimentazione. Con la scelta dei Patti Formativi Locali, risponde all’idea del passaggio dal tradizionale concetto di scuola a quello più ampio di sistema formativo che vuole assegnare al sistema formativo il ruolo di difesa e di valorizzazione della scuola lucana». Questo mentre la giunta comunale del capoluogo lucano «è solidale con il personale docente e con i tanti lavoratori del mondo della scuola che parteciperanno allo sciopero nazionale del 30 ottobre prossimo».


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Mercoledì 29 ottobre 2008

Politica lucana Intervista all’ex sottosegretario Lettieri che auspica nuovi scenari politici per le prossime elezioni amministrative

«Poca trasparenza, ora servono uomini liberi» di SALVATORE SANTORO POTENZA - «Non ho più una sede di partito di riferimento». L’ex sottosegretario di Stato, Mario Lettieri esordisce e spiega il perchè dell’intervista in una delle salette del Park hotel di Potenza. «Sono più interessato alle vicende nazionali che alla politica locale», aggiunge. E dal quadro nazionale si parte. E’ stato a Roma alla manifestazione del Pd di sabato. Il suo giudizio? «E’ stata una manifestazione molto partecipata. Si avvertiva la voglia di esserci; erano presenti famiglie intere anche se non tutti coloro che hanno partecipato possono essere considerati elettori del Partito democratico. C'era la gente con la voglia di manifestare il proprio malessere e la propria voglia di contribuire alla soluzione dei problemi del Paese che sono drammatici». Si poteva fare prima? Meglio tardi che mai. Noi ulivisti all'interno di questa manifestazione ci siamo caratterizzati con la raccolta di firme per il Referendum abrogativo del cosiddetto Lodo Alfano». Quanti eravate in corteo? «Sui numeri si resta un po' sconcertati nel notare come questo Paese si caratterizzi sempre in un provincialismo. Sbaglia chi dice che c'erano 2 milioni e mezzo di persone e chi, invece, dice che erano solo 200 mila. Sono polemiche stucchevoli, io mi auguro soltanto che il governo tenga conto della gente che è andata a manifestare». Manifestazione numerosa e proteste della scuola contro il decreto Gelmini, è finito il viaggio di nozze di Berlusconi e l’italia? «No. Berlusconi è riuscito a creare una sintonia con il Paese. Spesso facendo solo annunci ma la gente nei momenti di difficoltà a volte si accontenta anche solo degli annunci. Ma prima o poi i nodi verranno al pettine». E il Pd? «Oggettivamente ancora non c'è. Nel senso che ancora non ha una sua identità precisa, una sua scala di valori, una sua agenda prioritaria dei programmi da portare avanti nelle varie sedi istituzionali». Non è troppo severo con-

Mario Lettieri con il suo “amico” Arturo Parisi

Il Pd: «Ho sfiducia non frequento» il partito» siderando che è un partito ancora giovane? «Non credo. Per me Veltroni ha sbagliato dall'inizio: invece di partire dall'Ulivo nella costruzione del Partito democratico ha scelto la solitudine». Doveva proseguire sul solco dei partiti che hanno sostenuto il governo Prodi? «L'Ulivo non era l'Unione. L'ulivo era un soggetto nato intorno a partiti riformisti e il Pd doveva essere appunto un partito che cresceva man mano che il taglio riformista riguardava anche altre forze

Giustizia: «Condivido il pensiero di Don Cozzi» politiche. Purtroppo è stato un errore ripetuto; nel 2006 il centrosinistra non ottenne la maggioranza al Senato proprio perché non si fece la lista dell'Ulivo. Colpa dei Ds di allora, di Rutelli e di Marini». Secondo lei quindi si dovrebbe tornare all’Ulivo... si può tornare indietro? «Mi auguro di sì. Noi ulivisti in ogni caso stiamo facendo una battaglia interna per l'attuazione piena dello Statuto. Purtroppo finora le scelte sono state assunte non nelle sedi staturiamente previste ma da solo da Veltroni e

dai suoi più stretti collaboratori». E in Basilicata? «Non faccio vita di partito a livello locale forse per una forma di sfiducia preventiva». La settimana scorsa però lei era presente alla manifestazione nazionale del Pd che si è svolta a Potenza con la presenza di Bersani... «Sono andato solo a sentire Bersani». E come le è sembrato l'intervento del ministro ombra all'economia? «Sostanzialmente Bersani è persona autorevole, ma a mio avviso avrebbe dovuto evidenziare un po' di più la criticità del centrosinistra meridionale. Quando parlo di questo significa anche fare autocritica sulle classi dirigenti del centrosinistra del Mezzogiorno che non sono per molti versi migliori di quelle del centrodestra. C'è una questione morale e legale che continua a essere ignorata a livello centrale e questo è un fatto estremamente grave per il centrosinistra». Può essere più chiaro? «Parlo di vicende come quella dell'Abruzzo, o di ciò che succede in Calabria, o in Campania e anche in Basilicata. Io credo che il Pd ma in verità tutti i partiti dovrebbero vigilare meglio sui comportamenti reali dei loro amministratori negli enti; c'è bisogno di trasparenza, di legalità e di certezza nel diritto per ridare fiducia ai cittadini. Le prossime amministrative potrebbero essere l'occasione per offrire un segnale forte non candidando nessuno che sia implicato in vicende giudiziarie. Naturalmente parlo di vicende giudiziarie importanti e non sciocchezze come possono essere quelle di una multa per eccesso di velocità». Ma non esiste già un codice etico e uno Statuto del Pd che dovrebbe garantire questo? «Lo Statuto è una cosa che trova il tempo che trova ma il mondo va diversamente. Sono carte che poi rimangono dove sono e i fatti che accadono sono diversi. Ci dovrebbe essere un patto tra tutti i partiti a non candidare nessuno che sia coinvolto in queste vicende. Non perché li dobbiamo ritenere già colpevoli ma è una questione di opportunità. Io non sono un giusti-

zialista anzi io sono un garantista ma la valutazione dell'opportunità di certe candidature è affidata proprio all'intelligenza dei partiti». Intanto in Basilicata c'è un dibattito sulla giustizia. A tal proposito cosa ne pensa del lavoro di Libera e di Don Marcello Cozzi? «Dico subito che io apprezzo ciò che Don Cozzi ha scritto nel suo libro. Perché spinge a una lettura organica di fatti che noi abbiamo sempre valutato come singoli episodi. Invece Don Marcello Cozzi ci fa riflettere e ritengo che la lettura che egli fa dei fatti sia corretta. La seconda parte del libro non da giudizi ma narra fatti». E' emergenza legalità in Basilicata? «Non so si può parlare di emergenza. Posso solo dire da parte mia che sono preoccupato perché nella società lucana è caduta paurosamente la capacità di sanzionare civilmente e moralmente dei comportamenti che quasi invece vengono considerati naturali». A cosa si riferisce? «Dalle raccomandazioni al sistema clientelare e a quello affaristico. Io mi auguro semplicemente che si faccia un'operazione di chiarezza perché la gente in Basilicata ha bisogno di sapere la verità e nessuno di noi oggi è in grado nella società lucana di dare giudizi sia di colpevolezza che di innocenza. Chiediamo semplicemente che la magistratura faccia rapidamente e sottolineo rapidamente il proprio lavoro celebrando i processi». Ha parlato di prossime amministrative, lei cosa farà? «Nulla, ma non sono indifferente. Nel senso che probabilmente la situazione di emergenza economica e sociale della Basilicata richiede in un certo senso il superamento degli schieramenti tradizionali nella corsa alla città, alle province e quindi anche a livello regionale». E' una sua apertura alle liste civiche e alle contaminazioni politiche? «Io non sarò in gioco lo chiarisco. Ma mi auguro o meglio on mi scandalizzerei se fossero presentate liste civiche con candidati onorevoli e persone libere. Credo che sarebbe utile per la Basilicata. In campo gli uomini libe-

ri». E’ stato sottosegretario all’economia di Prodi, è davvero così critica la situazione economica e sociale della Basilicata? «Sì. La situazione in Basilicata era già estremamente delicata prima della crisi che sta investendo tutto il mondo, ora è diventata molto più preoccupante. I riverberi della crisi dei mercati finanziari a livello mondiale si faranno sentire nel nostro Paese per alcuni anni. Siamo appena all'inizio delle crisi. E in questo quadro le economie più gracili, e quella lucana lo è, corrono maggiori rischi perciò il coinvolgimento di più forze libere autonome e al di sopra degli schieramenti nelle scelte e nella gestione della cosa pubblica potrebbe essere una strada da imboccare». Politica locale. Esistono le correnti nel Pd a livello locale? «Correnti intese come un modo di essere dei partiti tradizioni in maniera seria è da tempo che non ci sono più. Ma esiste purtroppo qualcosa di peggiore. Ci sono le filiere personali che io mi sento di condannare severamente. Sono filiere di pseudo amicizie interessate che francamente mi sembrano una degenerazione delle vecchie correnti che invece avevano idee politiche. Qui si parla solo di gestione del potere per la gestione. E questo purtroppo si riverbera negativamente sulle istituzioni. Per questo credo sia necessario rompere gli schemi per far lievitare nuove classi dirigenti». Ma il Pd alle elezioni politiche ha vinto al contrario di quanto è avvenuto nel resto delle regioni meridionali… Il dato elettorale conta in democrazia ma va analizzato e a volte si vince anche per demeriti degli altri o per la pochezza della controproposta e per la debolezza dei candidati avversari e poi naturalmente per la forza di quella rete che si crea quando si attua una gestione del potere». I saluti. Prima però, un vezzo d’orgoglio: «La crisi dei mercati finanziari io l'avevo intuita nel 2004 chiedendo una nuova Bretton Woods. Oggi ne parla Tremonti...».


Primo piano 11 Per Pagliuca «un topolino partorito dopo 10 anni di royalties» Mercoledì 29 ottobre 2008

Sul gas è scontro Restaino: «Dov’è il taglio della benzina?»

Non c’è De Filippo, il consiglio rinvia il dibattito Nessun dibattito in consiglio regionale. L’attesa seduta della massima assemblea regionale nella quale si doveva discutere della crisi economica del tessuto imprenditoriale e produttivo della Basilicata è durata meno di un’ora. La riunione del consiglio che era stata convocata in seguito alla richiesta degli esponenti regionali del centrodestra di discutere «sulla crisi politica della maggioranza che governa la Regione Basilicata» ha fatto altro ma non è entrata nel merito. Il motivo? Non era presente tra gli scranni il presidente della giunta regionale Vito de Filippo che nelle stesse ore era impegnato in un incontro di monitoraggio del “programma operativo della Val d’Agri” a Villa d’Agri. Impossibile procedere alla discussione di temi così delicati senza il governatore. E la decisione di rinviare tutto il dibattito è stato assunto nella riunione i tutti i capigruppo consiliare che si è svolta pochi minuti prima di dare inizio alla seduta. A dare comunicazione ufficiale della decisione è stato il presidente del gruppo consiliare del Partito democratico Erminio Restaino: «Abbiamo concordato con i capigruppo di aggiornare il consiglio essendoci all’ordine del giorno argomenti, come quello sulla scuola, quello sulla crisi dell’industria e del lavoro e la mozione della collega Simonetti sui quali ci sarà sicuramente una discussione politica e che ci obbligano ad un dibattito importante e serrato, che ovviamente deve vedere anche la presenza del presidente della Regione, oggi assente per altri impegni istituzionali». L’appuntamento per la discussione è stato fissato per la martedì 4 novembre prossimo. Per il resto dei lavori consiliari si è proceduto agli altri ordini del giorno. In particolare è stata approvata a maggioranza (astenuti i consiglieri del centrodestra) una delibera dell’Ater di Matera sull’assestamento e la variazione finanziaria al bilancio di previsione 2008. In precedenza sono state approvate all’unanimità due richieste di ulteriori indagini da parte della Seconda commissione consiliare riguardo al bilancio consuntivo del 2007 del Consorzio Asi di Potenza e all’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2008 dell’Arbea.

POTENZA - E’ botta e risposta tra Partito democratico e Popolo delle libertà. E in particolare tra due presidenti dei gruppi consiliari in consiglio regionale Restaino e Pagliuca. L’oggetto del contendere è la materia energetica e i vantaggi per i cittadini lucani. Il primo a lanciare il guanto di sfida è stato il capogruppo di Forza Italia a via Anzio Nicola Pagliuca che lunedì scorso in merito all’iniziativa della Regione di applicare uno sconto per le famiglie sulla bolletta del gas grazie alle royalties del petrolio ha dichiarato: «Ciò che resta di tanto clamore è solo una grande contraddizione». E Pagliuca criticando la formula del provvedimento regionale parlava di una disparità dei vantaggi per i cittadini. Ma la reazione della maggioranza di governo non si è fatta attendere. Dure le parole di Erminio Restaino: «Il gusto della polemica per la polemica gioca brutti scherzi, fa perdere il senso della misura e fa rischiare clamorosi autogol». Restaino attacca: «Così accade che il consigliere Pagliuca ntraprenda un sentiero scivoloso bollando la misura adottata dal centrosinistra di Basilicata circa il risparmio sulla bolletta del gas, come mera propaganda». «Ma il bravo Pagliuca osa di più - prosegue Erminio Restaino - e si avventura in una improvvisata analisi sociologica relativa alla distribuzione dei “meno abbienti” sul territorio della nostra regione per concludere da novello meteorologo che il “rigido inverno” imporrà mutamenti di rotta se la Regione vorrà continuare sulla strada dell'equità». E Restaino prosegue difendendo la legge regionale: «La verità è che i dati, seppur parziali, dimostrano inconfutabilmente il gradimento dei lucani rispetto alla misura proposta dal governo regionale. Migliaia di famiglie distribuite su tutto il territorio regionale usufruiranno dello sconto nella misura del 35 per cento sulla bolletta del gas. Fa bene il presidente De Filippo ad annunciare la riproposizione del sostegno economico. È appena il caso di ricordare che, grazie ai fondi del petrolio, l'infrastrutturazione delle reti del metano nella nostra regione, seppure incompleta, ha raggiunto dimensioni straordinarie». Visioni diametralmente opposte dunque sullo sconto del gas. Per concludere Restaino apre la polemica e passa nell’altro campo di gioco. Sulla promessa elettorale del Pdl di ridurre del 50 per cento il costo della benzina per i lucani. Queste le parole del capogruppo del Pd: «In ultimo ed a proposito di propaganda a che punto siamo con lo sconto del prezzo della benzina del 50 per cento?». Ma in un clima di polemica ormai lanciata e

I capigruppo in consiglio regionale Nicola Pagliuca (FI) ed Erminio Restaino (Pd)

con un Nicola Pagliuca in vena di scontro dialettico (clamoroso il precedente tra lo stesso Pagliuca, il presidente della Regione Vito De Filippo e il segretario lucano del Pd Piero Lacorazza aluce settimane fa a Maratea alla festa dei Popolari ndr) le parole di Restaino non fanno altro che buttare benzina sul fuoco. Pagliuca infatti, poche ore dopo le parole di Restaino replica a sua volta presentando un’interrogazione urgente sul provvedimento adottato dalla giunta che prevede lo sconto sulle bollette del gas. E a corredo il capogruppo forzista dichiara: «Sarebbe auspicabile conoscere quante sono le famiglie lucane che hanno avuto la fortuna di godere del beneficio dello sconto e, soprattutto, sapere quante famiglie sono, invece, rimaste fuori dal provvedimento stesso». Non solo. Il consigliere Pagliuca nell'interrogazione chiede, inoltre, di sapere «quanto è costata la campagna di

propaganda e da quali fondi tali risorse sono state ricavate”. E per rimanere alle polemiche Pagliuca poi replica direttamente a Restaino: «Al presidente Restaino, che ha inteso fare una difesa d'ufficio del provvedimento senza dare nessuna risposta di merito alle questioni da me poste intendo precisare che nulla ha a che vedere con la “questione petrolio” sulla quale l'esponente del Pd polemizza e a cui la maggioranza ama aggrapparsi, in quanto assai più complessa rispetto all'analisi in questione, considerando che il governo Berlusconi è giunto solo ai suoi primi cinque mesi di gestione della cosa pubblica. Diversamente si può dire del nostro esecutivo regionale che, dopo dieci anni dall'accordo con l'Eni e al terzo anno di governo De Filippo, è riuscito a partorire semplicemente un topolino!». s.s.

L’INTERVENTO «L'intervento del presidente del consiglio provinciale Antonio Salicone ha riaperto, partendo da una sede istituzionale, una discussione su Potenza, capoluogo e quello che questo dovrebbe comportare. Ruolo e funzioni, i due pilastri su cui va costruito un programma per il futuro: (finalmente ) serio e credibile. La città di Potenza è diventata la sommatoria di tutta una serie di funzioni a partire da quelle politico amministrative che nel tempo si sono man mano aggiunte. Ma Potenza è anche il risultato di fenomeni economici e produttivi che, con alterne fortune, si sono susseguiti negli anni. Il mattone, il commercio hanno avuto un peso di non poco conto nell'economia locale. L'artigianato forse, non ben sostenuto non è riuscito a raggiungere quei livelli che pure meritava. Non dobbiamo nemmeno dimenticare un tentativo lodevole di industrializzazione che c'è stato che ha avuto una breve durata per una dismissione delle attività. Malgrado la mano pesante nella crescita abitativa, la città conserva ancora aspetti urbanisticamente parlando accettabili. Sullo sfondo una lentezza realizzativa dell'apparato pubblico, oramai cronico; per tutto due esempi : il palazzetto dello sport di Lavangone, il ponte attrezzato. La città è piena di buone intenzioni, mai portate a termi-

Prosegue il dibattito sul ruolo di Potenza capoluogo

Partire rinnovando i dirigenti ne... qualcuna forse anche per pudore! L'apparato, amministrativo - burocratico che presiede a una serie di processi, manifesta lentezza, disfunzioni e carenze di diverso genere; è difficile pensare ad un servizio che facilita il cittadino, soprattutto se vuole intraprendere una qualsiasi attività. La lentezza generata da ingranaggi burocratici a tutti i livelli genera difficoltà e ostacolo spesso insormontabili. La vita politica cittadina è condizionata da un gigantismo numerico della maggioranza in consiglio comunale e da una opposizione che privilegia nelle sue battaglie lo strumento del numero legale. Manca nella città di Potenza una dialettica viva nei partiti e tra i partiti, tra le associazioni sulle prospettive economiche sociali di Potenza ed il suo hinterland. Bisogna prendere atto che un gruppo pur così numeroso, in consiglio comunale, e nelle sue commissioni non è sempre in grado di far approvare i provvedimenti, per le ripetute assenze di consiglieri; scarsa coesione e poco senso di responsabilità politica, visto il mandato ricevuto dai cittadini. Certo la storia politico - am-

ministrativa della città, come Salicone, ci ricorda ha risolto molti problemi e questo va riconosciuto. La classe dirigente tuttavia non è riuscita mai a pensare ad un futuro economico, culturale e sociale in cui la città facesse un grande passo in avanti qualitativamente e quantitativamente parlando. Su alcuni interessi importanti della città soprattutto quelli che ne qualificano la funzione molte sono state e continuano ad essere le disattenzioni. In questi anni, attraverso un lavorio, sono stati sottratti pezzi di funzioni qualificate, che avrebbero connotato meglio il ruolo di Potenza capoluogo. Il famoso decentramento che data la dimensione della nostra Regione non sempre ha avuto una vera utilità; piuttosto un contentino alla periferia. Oggi ad esempio visto i risultati di corsa a riaccorpare le ASL; sembra un gioco! L'Università degli studi, l'Azienda ospedaliera San Carlo, per molti aspetti, servizi di eccellenza hanno subito fenomeni di “delocalizzazione” di alcune attività, avvenuti in tempi successivi. La politica di un poco per ciascuno. Emblematici sono i

casi: l'Università Potenza e Matera, San Carlo e Crob sono storie che vedono la città subire altri “interessi”, a cui molti politici tengono mano; le giustificazioni più strane a copertura di un cosiddetto decentramento in una Regione piccola come numero di abitanti ad un quartiere di una grande città. Questo lavorio di sottrazione dura da anni; la classe dirigente di questa nostra città, Fierro, De Stefano, Campagna, lo stesso Salicone sono rimasti in religioso silenzio per non disturbare il manovratore di turno. Come significativa è stata l'assenza dell'istituzione alla conferenza stampa di alcuni medici del San Carlo che chiedevano l'istituzione della Facoltà di medicina. Mancavano: Regione, provincia, comune, ed addirittura l'ordine dei medici e l'Università. A Salicone ed agli altri vorrei dire pensiamo a conservare e qualificare innanzitutto quello che abbiamo, senza nessuna pretesa di egemonia e di voler accentrare tutto nella città di Potenza, ci sono delle funzioni o attività che per loro vocazione sono squisitamente territoriali. La seconda esigenza per questa città è un profondo rinnovamento della classe politica amministrativa. Rinnovamento nel metodo, nei comportamenti, più coerenza per tutti». Antonio Danello (Basilicata civica)


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Economia lucana Crisi finanziaria Per Martorano misure tempestive per le aziende lucane

«Con le banche serve il dialogo» E bacchetta la politica: «Non viviamo di annunci» POTENZA - La Confindustria di Basilicata cerca il confronto con le banche per mettere in campo tutti gli strumenti necessari e far fronte alla crisi finanziaria che inevitabilmente mieterà le sue vittime anche sul territorio regionale. L’intento dell’associazione degli industriali lucani è contrastare qualsiasi forma di restrizione del credito verso il sistema produttivo. Agli istituti di credito che operano sul territorio regionale chiede un dialogo più proficuo e per farlo lancia l’iniziativa del 13 novembre. Un appuntamento durante il quale il mondo degli industriali lucani incontrerà le principali presenze bancarie sul territorio regionale. «Cerchiamo un confronto fruttuoso - annuncia il numero uno di Confindustria, Attilio Martorano - Nel quale affrontare con chiarezza i problemi che abbiamo davanti. Dobbiamo guardarci in faccia e dirci le cose come stanno veramente. Solo in questo modo sarà possibile individuare le misure che anche a livello territoriale vanno assunte». Nel frattempo la crisi galoppa assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, anche per la regione. Ne è convinto il giovane presidente Martorano che fa emergere la necessità di interventi urgenti nell’intervista riportata di seguito. Siamo di fronte a una crisi nera, molto profonda. Cosa accadrà in Basilicata? La nostra regione si trova ad affrontare la crisi finanziaria con le gambe già molli. Il momento di estrema difficoltà si è presentato a ruota con una serie di crisi settoriali piuttosto diffuse che

Banco di Napoli, 500 mln in innovazione ANNUNCIA il ricorso a un fondo di garanzia straordinario attivato già qualche anno fa e il completamento del piano regionale dell’Energia entro fine anno. L’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, intervenuto ieri nella sede di Confindustria all’incontro organizzato dal banco di Napoli, non poteva non fare riferimento al «periodo particolarmente difficile che sta vivendo il mondo della finanza e quindi dell’economia». Illustra gli strumenti che la Regione sta per mettere in campo per fronteggiare la crisi. Ma il motivo dell’incontro è un altro. Si parla di risparmio energetico e innovazione. Equivalgono a 500 milioni di euro gli investimenti nel settore del Banco di Napoli, come hanno spiegato ieri a una platea gremita Francesco Guido, capo area Calabro Lucana del Banco di Napoli, Umberto Cristini, capo area sud del Mediocredito Italiano e Antonio Nucci, direttore generale del Banco di Napoli.

hanno riguardato e continuano a riguardare tutto il territorio regionale. A queste si è cercato di dare risposte che ancora non sono operative e che quindi non ci consentono di capire se sono efficaci. Nè è chiaro se ci metteranno nelle condizioni di poter affrontare il peggio che sta per arrivare. A questo si aggiunge il disastroso quadro finanziario.. Ed è questa la più grande preoccupazione. Se viene mene la finanza in un momento di difficoltà come questo non facciamo altro che accelerare in senso inverso il processo che vorremmo arrestare. Quale potrebbe essere l’entità della crisi? Non sono in grado di fare stime quantitative. Ma basti dire che di tutte le aziende, dinanzi a una stretta creditizia, a una riduzione delle erogazioni, non ne resterà

quasi nessuna. Dico quasi che per non essere categorico. Ma evidentemente è uno scenario che non salva nè la grande, nè la media, nè la piccola industria. E neanche le famiglie. Come si risponde a tutto questo. O meglio...quali dovrebbero essere le risposte? In primo luogo, nessuno può pensare che dinanzi a questo scenario si possa continuare a svolgere il proprio ruolo con i ritmi ordinari. Siamo nel campo dello straordinario e tutti si devono muovere con questo presupposto. Altrimenti possiamo già dirci sconfitti. Veniamo alle possibili via di uscita.. Ribadisco la necessità di instaurare un dialogo sincero con gli istituti di crediti. L’iniziativa fissata per il 13 novembre sarà l’occasione per dirci - banche e imprese le cose veramente come

stanno. Solo partendo da una condivisione di scenari saremo in grado di individuare linee comuni per la ripresa. Fra istituiti di credito e aziende non ci devono essere contrapposizioni. Le banche sono imprese, e per fare impresa hanno bisogno delle imprese, come noi abbiamo bisogno delle banche. C’è uno scotto in più da pagare per una regione che non può contare su istituti di credito lucani? Il problema non è questo. L’importante è stabilire con le banche che operano nel tessuto regionale, e che qui trovano un mercato interessante, un terreno comune di confronto. E il pubblico quale ruolo deve giocare? I governi devono svolgere funzioni fondamentali. Le risposte stanno arrivando a livello europeo, e anche a livello nazionale. Ed è necessario che arrivino anche dal

Allarme della Cia: centinaia Bpmat approva di aziende a rischio la relazione trimestrale LA Cia esprime grande preoccupazione per la crisi della finanza e dei mercati borsistici: con il taglio di mutui bancari e le nuove difficoltà di accesso al credito - è l’allarme - c’è il rischio di chiusura per alcune centinaia di aziende lucane specie quelle di più piccola dimensione. I titolari delle piccole e medie imprese agricole lucane fanno ricorso ai servizi creditizi e finanziari sino al 60% se si tratta di aziende che operano nel settore ortofrutticolo; tra il 30 e il 35% per le aziende zootecniche; per il 25-30% nel settore cerealicolo; per il 10-15% nel settore olivicolo; per il 40-50% nel settore vitivinicolo; per il 20-30% nel settore vivaistico-forestale; per il 30-40% se si tratta di aziende agrituristiche; per il 30-35% per quelle che svolgono attività di acquacoltura. La Cia ha realizzato un'indagine per approfondire l'impatto della crisi finanziaria sul sistema produttivo agricolo lucano. «Se si dovessero tagliare i mutui dice la confederazione - per gli agricoltori non ci sarebbe altra strada che ricorrere agli usurai, cosa che del re-

sto accade già nelle nostre campagne». Per la Cia sono oltre 20 mila le Pmi agricole suscettibili di una evoluzione verso l’innovazione e la competitività da sostenere attraverso strumenti e servizi finalizzati tra cui il credito ha un compito essenziale. Particolare rilevanza assumono i contenuti e le modalità di gestione di questi strumenti, in questa fase, nella quale stanno per partire importanti programmi d’investimenti come il Psr 2007/2013, i programmi interfondo legate all’innovazione tecnologiche, alla diversificazione produttiva, agli investimenti per la competitività del sistema produttivo agricolo e agricolo-alimentare lucano. «Per questo - evidenzia Donato Distefano, presidente della Cia lucana - abbiamo deciso la mobilitazione sull'intero territorio nazionale. Non una mera protesta, ma un’azione responsabile per richiamare l’attenzione nei confronti del mondo agricolo italiano che non può continuare ad agire in un contesto sempre più difficile e privo di prospettive. Sono indispensabili concreti provvedimenti».

LA BANCA Popolare del Materano (Gruppo Banca popolare dell’Emilia-Romagna) ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2008, i cui elementi salienti sono stati resi noti ieri con un comunicato stampa. Relazione che si è chiusa con un utile netto di 7,6 milioni di euro, con un incremento dell’11,06 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. Il patrimonio netto aziendale ha raggiunto i 125 milioni di euro. Mentre la raccolta diretta ha registrato un incremento dell’10,58 per cento rispetto alla fine del 2007, raggiungendo quota 1.173 milioni di euro. La raccolta indiretta – comprensiva delle polizze assicurative – è pari a 522,5 milioni di euro. Gli sportelli della Banca, in Basilicata e in Puglia, sono 45, con 367 addetti. regione@luedi.it

La ricetta di Confimprese NETTO il giudizio di Comfimprese Italia, confederazione sindacale datoriale di Potenza, reso noto ieri con un comunicato stampa: «La crisi di questi giorni è il risultato del venir meno dell’etica in economia e della mancanza i responsabilità sociale da parte di molti operatori economici». Poi la ricetta. Due le proposte della Confederazione: «Congelare Basilea 2, l’accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche, aumentare e migliorare gli aiuti ai cofidi». In secondo luogo: «Al fine di agevolare la ripresa dei consumi - si legge ancora nella nota stampa inviata nella giornata di ieri - ridurre temporaneamente l’Iva per alleviare il peso del paniere di spese». regione@luedi.it

governo regionale. Oggi l’assessore Folino ha annunciato il ricorso a uno speciale fondo di garanzia. Può essere un inizio? Sì, ne stavamo parlando da tempo. Il problema però rimane sempre lo stesso: il tempo che noi impieghiamo dalla fase dell’annuncio del progetto fino alla sua realizzazione. La Regione ha tanti cantieri aperti: il piano energetico regionale, la Società energetica, il piano della ricerca, la riforma dei consorzi industriali, il ddl sull competitività e i relativi bandi che verranno. Tutti strumenti che potrebbero essere determinanti ma che in pratica non lo sono perché non sono operativi. Pesano i tempi della politica? Una regione dalle dimensioni come quelle della Basilicata non si può consentire tempi che non sono quelli dell’economia. Se non siamo noi delle gazzelle non si capisce come potrebbero esserlo i governi nazionali. E’ molto importante che ciascuno tenga in debita considerazione il fattore tempo. Anche le migliori scelte se non trovano una tempistica realizzativa coerente non sono più delle buo-

ne scelte. Dobbiamo uscire dal campo delle enunciazioni ed entrare in quello del fare. Fare bene ed in tempi coerenti con il ritmo dell’economia e dell’impresa. Tutto il resto conta davvero poco. Le imprese di annunci non vivono. Muoino. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

Le proposte della Confesercenti di Potenza

Puntare sul turismo per fronteggiare la recessione POTENZA - Turismo: Confesercenti di Basilicata avanza delle proposte per il rilancio. «Se nel Forum organizzato a Napoli dalla Confesercenti su Turismo e Mezzogiorno abbiamo definito il turismo “il petrolio d’Italia”, figuriamoci per noi che ce l’abbiamo davvero il petrolio quale valore può avere il sistema turistico con tutte le sue attività dirette ed indotte». E’ il commento del presidente provinciale della Confesercenti, Prospero Cassino, sottolineando le proposte emerse per il rilancio anche del turismo lucano: riattivazione ed ammodernamento immediato del Portale Italia; riduzione dell’Iva aprendo una battaglia decisa nella Ue a garanzia delle nostre imprese con la stessa determinazione usata per i temi ambientali; incentivare l’allungamento della stagionalità, promuovere le vere ricchezze del Mezzogiorno: l’estate lunga, il mare, la montagna, le tradizioni, il cibo, la cultura, il termalismo sapendo differenziare l’offerta ed elevando la sua qualità. Ancora la Confesercenti punta sul miglioramento

dei trasporti con più rotte low cost (grazie ai nuovi aeroporti di Salerno e Foggia), con reti autostradali efficienti, con linee ferroviarie non più ottocentesche, con le vie del mare per il traffico passeggeri e merci. Ancora, sullo sviluppo di energie alternative e sull’incentivazione dell’uso di internet nelle strutture ricettive. «Mai come in questo momento così difficile per l’economia - ha dichiarato in una nota - è essenziale che ci si concentri nell’attivare politiche antirecessive, in grado di evitare una crescita della disoccupazione e una pericolosa disgregazione sociale. Proprio il turismo, come del resto le infrastrutture, possono rappresentare due capitoli fondamentali di questo impegno e lo sono soprattutto rispetto all’economia meridionale. Non possiamo dimenticare che, in tempi di crisi, proprio le piccole imprese sono al tempo stesso le più esposte ai contraccolpi negativi ed ai rischi di chiusura, ma anche il migliore baluardo per contenere i danni sociali ed economici e l'unico vero motore per rimettere in pista la crescita».


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Ricerca italiana Scoperta congiunta del Cnr e dell’Università di Pisa: speranze per la cura della malattia

Una molecola contro l’Aids Sperimentata l’azione di una proteina che blocca l’infezione ROMA - Nuove speranze per combattere il virus dell’Hiv da una piccola molecola scoperta da ricercatori italiani. Gli studiosi del laboratorio di virologia molecolare diretto da Giovanni Maga, all’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (IgmCnr), in collaborazione con il laboratorio di chimica farmaceutica dell’università di Siena, diretto da Maurizio Botta, hanno stanato una molecola farmacologicamente attiva, in grado di bloccare l'infezione. Il suo bersaglio infatti è un enzima cellulare, a differenza della terapia attuale che si basa invece su molecole dirette contro enzimi virali. LA SCOPERTA «Il virus Hiv è un parassita delle cellule umane, non essendo in grado di riprodursi al di fuori dell’organismo infetto - spiega Maga in una nota - Come un vero predatore, il virus si introduce nella cellula colpita dall’infezione (solitamente un linfocita del sangue) e la spoglia delle sue risorse nutritive ed energetiche per duplicare il proprio genoma e costruire nuovi virioni. Al termine di questo processo di spoliazione, i nuovi virus escono dalla cellula, la quale, esaurite le sue energie, muore». All’interno della cellula infetta il virus Hiv prende il controllo di numerosi enzimi cellulari, distogliendoli dalle loro normali funzioni e obbligandoli a lavorare per produrre nuove particelle virali. «Uno di questi enzimi è la proteina cellulare DDX3 spiega ancora lo studioso che normalmente interviene nella produzione delle proteine cellulari, facilitando il flusso di informazione genetica tra il nucleo (dove l’informazione viene custodita) e il citoplasma (dove l'informazione viene tradotta in nuove proteine). Il virus Hiv si inserisce in questo circuito e fa sì che DDX3 trasporti solo l'informazione genetica virale, per massimizzare la produzione di proteine virali a scapito di quelle cel-

AL MICROSCOPIO

Il virus Hiv fotografato al microscopio elettronico: le fasi di abbandono di un linfocita (G. Neri)

Un ricercatore al lavoro

lulari. Quindi DDX3 è un cofattore essenziale per la riproduzione del virus all’interno delle cellule umane». Partendo da queste premesse, i ricercatori hanno utilizzato tecniche computerizzate per disegnare una molecola “su misura” per la proteina DDX3, che, successivamente sintetizzata e provata nei test biologici, si è dimostrata in grado di interferire con l’azione di DDX3, bloccandola. LA SPERIMENTAZIONE I risultati, pubblicati sulla rivista Journal of Medicinal Chemistry dell’American

Chemical Society, dimostrano come il blocco dell’azione di DDX3 causi l’interruzione della replicazione virale nelle cellule infette dal virus Hiv, senza danneggiare le cellule non infette che, al contrario del virus, posseggono meccanismi in grado di compensare la perdita di DDX3. «Questi risultati dimostrano, per la prima volta - aggiunge il ricercatore - che un farmaco diretto contro un enzima cellulare è in grado di bloccare l’infezione da Hiv. La terapia attuale anti-Aids - ribadisce dunque Maga - si basa su far-

maci diretti contro enzimi virali». Ma gli enzimi virali hanno la tendenza a modificare la loro struttura durante la terapia, diventando resistenti ai farmaci utilizzati. «Gli enzimi cellulari, invece, hanno una capacità di gran lunga inferiore di mutare - conclude Maga - perciò un farmaco diretto contro un enzima della cellula avrebbe più probabilità di conservare la sua efficacia anche per tempi lunghi di terapia». LE PROSPETTIVE La molecola in grado di arrestare il virus dell’Hiv individuata da un gruppo di ricercatori

italiani è «una scoperta interessante, ma la strada che la porterà dal laboratorio alla pratica clinica è molto lunga». A ricordarlo è Mauro Moroni, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. L'infettivologo resta con i piedi per terra, ma ribadisce che il filone di studi sulle molecole dirette contro enzimi cellulari (come quella scoperta dagli italiani) sembra essere una «strada promettente, su cui diversi centri del mondo stanno indagando». Le proteine cellulari, spiega

all’Adnkronos Salute, «potrebbero essere un bersaglio per nuovi farmaci. Il vantaggio è di non indurre resistenza virale». Quando il target delle molecole è l’enzima virale, prosegue, «basta che scatti una mutazione per far diventare il virus resistente. Andando a colpire la cellula, questo non accade. Ovviamente conclude - i ricercatori hanno preso di mira un bersaglio idoneo, cioè una proteina che ha scarsa influenza sui meccanismi cellulari, altrimenti sarebbe dannoso per la cellula stessa».


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LA LOTTA CONTRO LA GELMINI È APOLITICA di PAOLO PARADISO PASSEGGIANDO per strada ho udito una frase di un ragazzo che mi ha lasciato perplesso. Scrivo, in italiano ciò che lui ha detto ad un amico in dialetto: “Io sono fascista e non faccio sciopero”. Voglio stendere un velo sulla prima affermazione (non credo che ragazzini di 14 - 15 anni conoscano a fondo il fascismo ma ormai una persona che non è di sinistra si autodefinisce “fascista”) ma vorrei chiarire al ragazzo alcuni argomenti. la convinzione del ragazzo. Credo che i ragazzi, gli insegnanti, i genitori e tantissime persone non direttamente coinvolte nella “riforma” Tremonti - Gelmini (il primo propone, la seconda attua) facciano tutto ciò apoliticamente. A quasi tutti non interessa il partito politico autore di questa “riforma”, a tutti interessa il metodo imposto dall'attuale Governo e, soprattutto, la sostanza del decreto. Il metodo è ormai arcinoto a tutti: Dl del Governo, poche righe all'interno, scritte si presuppone in pochissimi minuti (se la Finanziaria è stata scritta in nove minuti e mezzo…), passaggio alla Camera e approvazione con un'altra imposizione (la fiducia, di cui tanto si parlava male fino a pochi mesi fa…) e ulteriore e prossimo passaggio al Senato sempre attraverso la fiducia. Insomma, fin dalla partenza, niente dialogo, niente confronto, niente condivisione. Attenzione: non parlo del dialogo invocato ogni giorno dai principali schieramenti politici. Mi riferisco a quello con le parti sociali coinvolte, quelle che oggi sono in piazza protestare: le associazioni degli studenti, le associazioni degli insegnanti, le associazioni dei genitori e, chi di pedagogia (qualcuno ne ricorda ancora l'esistenza?) un minimo se ne intende. Tutto questo non è stato fatto ed ora (a mio parere anche molto in ritardo) se ne pagano le conseguenze. I contenuti sono altrettanto noti e si possono racchiudere in una sola parola: tagli. Si taglia la già bassa spesa devoluta all'istruzione (il Pil che gli si lascia è tra i più bassi d'Europa), si tagliano le ore di lezione (dalle elementari alle superiori), si tagliano gli insegnanti e il personale Ata., si taglia la ricerca. Tutto questo comporta una menomazione della scuola pubblica la quale si troverà con pochi soldi, con un orario curriculare men che minimo e un corpo docente composto da pochi e anziani (non me ne vogliano, ma il blocco del turn - over comporterà un ulteriore “invecchiamento” dei docenti italiani) insegnanti. Insomma quella che si definisce “riforma” non dovrebbe essere chiamata così (come ammettono alcuni esponenti del centro - destra e della lega). Una riforma presuppone confronto, scambio di idee e posizioni, pareri di esperti del settore da riformare, dovrebbe prevedere investimenti e, dove necessario, ma non ovunque e in maniera indiscriminata, tagli. Insomma così come in questi giorni sta accadendo movimenti studenteschi sia di sinistra che di destra scendono in piazza e protestano, protestano contro chi, ignorando le loro richieste, di questa scuola pubblica un ulteriore, e forse definitivo e irreversibile, sfacelo sta compiendo. La scuola che va delineandosi è una scuola d' èlite, una scuola dove pochi e ricchi ragazzi potranno accedere al sapere, non all'alfabetismo, ma al sapere; una scuola dove la tanto auspicata e sbandierata meritocrazia sparirebbe a favore di una società sempre più lobbystica e di casta (politica e/o economica). È una scuola dove l'imparzialità della scuola pubblica sarebbe sostituita dalla parzialità educativa e formativa di scuole private opportunamente finanziate dai soldi pubblici. Insomma lasciamo stare l'ideologia fascista, comunista, democratica, liberale, radicale, democristiana, socialista, repubblicana, ambientalista e chi più ne ha più ne metta. Lasciamo perdere se abbiamo votato l'uno o l'altro schieramento, l'uno o l'altro raggruppamento. Evitiamo di dar retta a politici professionisti appartenenti a tutti e a nessun partito, intenti ad aumentare la loro visibilità e a parlare solo attraverso numeri vuoti di significato e poco propensi (o capaci) a dare spiegazioni. Entriamo nel merito della “riforma” Gelmini, della proposta di legge di Aprea, della legge 133/08, prefiguriamoci come sarà la scuola e l'università dell'immediato futuro e il futuro a medio e lungo termine della nostra società. Se tutto ciò dovesse piacerci evitiamo di manifestare, di scioperare, di occupare, di contestare civilmente e palesiamo il nostro consenso. Di contro se lo riteniamo non all'altezza (o dannoso) per l'Italia che verrà, facciamolo capire chiaramente, con tutti i mezzi leciti e civili, a chi ottusamente, ritenendoci facinorosi, faziosi, schierati, strumentalizzati e disinformati, continua a dire che ciò che è fatto è fatto e niente e nessuno potrà cambiare le cose (sic!!!).

LA TRIBUNA IL TRATTO

tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064 Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza

PRECARIATO

di Giulio Laurenzi

PROPOSTE CISL AL COMUNE DI POTENZA

IL DESTINO DEI NOSTRI GIOVANI PEGGIORE DI QUELLO DEI PADRI di NICOLA SAVINO

CIRCA trent'anni fa,nel 1979,la Giunta regionale di Basilicata sottoponeva al confronto sociale un programma di “strutture scolastiche integrate”,inquadrato nell' Ipotesi di assetto territoriale che prevedeva <città lineari> o zonali,equivalenti ad “una media città tradizionale”.Ad identificarle ed “assicurare stabilità” agli abitanti, “elementi nodali” o servizi di qualità,tra i quali gli “onnicomprensivi” scolastici. I 27.217 frequentanti, dispersi in 112 sedi e tuttavia afflitti dal 41% di pendolarità,si sarebbero aggregati in plessi da non meno di 5/600 alunni,con notevoli economie di scala,moltiplicando le relazioni interpersonali ,base della formazione. La stessa riduzione di presidenze ed organici non sarebbe stata imposta ,come ora,dallo spopolamento ma dall'efficienza, giovandosi della tenuta demo-culturale delle <città lineari> Le deviazioni ed il caos imposti dal terremoto,la forsennata difesa dell' esistente ed il facile campanilismo costrinsero il programma in poche sedi. E le 112 di allora,non ridotte alle 35/40 utili,aumentarono in barba al ..calo di alunni. La programmazione fu dunque abbandonata e non solo qui,da noi. La spesa pubblica continuò a dilatarsi improduttivamente anche nelle Regioni e negli Enti locali, mentre pur le infrastrutture viarie diventarono.. parole:fortuna… le strade fondovalle,di prima! L'assistenzialismo per il consenso divenne regola universale della “politica” e lo stesso nesso di causalità (nonostante Machiavelli) fu semplicemente dimenticato. Orbene,se si valutano almeno questi dati, si comprende tanta decadenza!Mai per i giovani attese di futuro così inferiori a quelle dei padri ..dai quali ora

DIRETTORE RESPONSABILE Paride Leporace p.leporace@luedi.it

sono costretti a dipendere;mai così tanti esempi negativi,da ogni lato! Perciò,sarebbe opportuno aiutarli a riconsiderare che il galileiano porre la causa per..l'effetto vale non soltanto in fisica e serve per far veri programmi «,se no, si gira a vuoto e si nega futuro. Che ci condannano alla debolezza strutturale e allo spopolamento. Che,tanto più si può cadere nel vortice di questo uragano globale(che spinge sull'orlo della bancarotta ed obbliga a tappi urgenti) se non s'investe la manna-petrolio e lo si sperpera in..mance. Che,svuotarsi inerti, incapaci di progetti e di rischio, consolida l'irreversibilità tra fuga e dipendenza. Nonostante telefonini, Veline e Gelmini days, manifestare ,incontrarsi, confrontarsi, conoscere anche il passato recente può condurre gli studenti verso un impegno politico ben inteso e praticato. Ad essere guide nuove, che rimuovano la mentalità che paralizza anche le Sigle un tempo organizzate per guidare “a prender coscienza”. A patto di saltare il fosso dell' opportunismo familista !. Per obbligo generazionale ora tocca a loro;aiutiamoli con l'esempio o almeno con l'informazione. Del resto,anche per noi può esser utile capire che,se avessimo realizzato quanto programmato trent'anni fa,almeno qui,da noi,forse essi sarebbero ora meno consumisti e meno incazzati!

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RIGUARDO al precariato ancora presente al Comune di Potenza, la CISL chiede di mettere in campo un ulteriore e conclusivo programma di stabilizzazione, che comprenda tutti i lavoratori e le lavoratrici appartenenti alle cat. C e D. Come riconosciuto, in tante occasioni, dalla S.V. e dall'intera Amministrazione, si tratta di lavoratrici e lavoratori che, da anni, addirittura da 20 anni in alcuni casi, sopperiscono con impegno e dedizione alle carenze della pianta organica comunale. Le recenti sentenze di vari Tribunali d'Italia, quelli di Lecce (gennaio 2008) e di La Spezia (agosto 2008), in particolare, hanno fatto cadere l'obbligo della riserva del 50% dei posti vacanti da destinare alla concorsualità pubblica, e, pertanto, è venuto meno l'elemento vincolante posto alla base dell'intesa sindacale (per le cat. A e B furono concordati concorsi interni riservati, mentre per le cat. C e D furono previsti concorsi pubblici con punteggi spettanti per il servizio prestato nel Comune di Potenza). Ora, invece, proprio per effetto delle Sentenze sopra richiamate l'intesa sindacale dev'essere necessariamente rivista a favore anche dei lavoratori di cat. C e D, con percorsi riservati di stabilizzazione.. La Cisl ritiene, pertanto, che si tratta di tradurre in pratica le disponibilità più volte dichiarate, trovandoci di fronte ad un momento più favorevole rispetto a pochi mesi fa. I lavoratori ancora precari del Comune di Potenza reclamano giustamente, peraltro, di essere trattati alla pari dei precari di altre grandi Amministrazioni lucane. Riguardo ai costi, è noto che le risorse finanziarie ci sono, essendo costituite dalla spesa storica per le loro retribuzioni e già rientrante nel patto di stabilità, ma se proprio non dovessero essere sufficienti, la CISL propone il tempo parziale, purchè si esca, però, definitivamente dal precariato.Non possiamo attendere il 30 giugno 2009 e neppure la fine del 2008, essendo, ormai, i lavoratori precari nella disperazione più totale.E', in ultimo, da considerare che la scelta del part-time per le lavoratrici e lavoratori precari di cat. C e D aumenta la disponibilità di posti da offrire ai disoccupati aggiungendoli a quelli già disponibili sulla base delle vacanze di organico che si trascinano dal 1995. Quest'ultima proposta evidenzia che si può evitare ogni ipotesi di conflitto tra i precari e i disoccupati, come parte della politica sostiene per giustificare l'inattivismo. Giovanni Sarli segretario generale regionale Cisl

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COMMENTI LUI SI E’ ARRICCHITO E TU IMPOVERITO Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti. Ettore Petrolini E questo governo, nei cinque anni - 2001/2005 - ed oggi , ha dimostrato e sta dimostrando di sapere prendere i soldi presso i poveri con una innegabile e impagabile capacità. Ha fatto finta di diminuire le tasse ai poveri con la storia della no tax area (ma quelle persone le tasse già non le pagavano) e, intanto, le ha diminuite per davvero ai ricchi che ne pagano veramente di meno ( 6 miliardi di sconti fiscali ai ricchi dal B………. allora) ed oggi l'Iciannullata sulle case dei ricchi ( e sono ancora altri 2,5 miliardi circa). Ha fatto finta di diminuire le tasse statali e contemporaneamente ha diminuito i trasferimenti agli enti locali che hanno dovuto aumentare le loro tasse per poter fornire gli stessi servizi quando non hanno ridotto anche i servizi ed oggi gli ha tolto le residue entrate ICI e le sostituirà, forse, però con i soldi presi dai fondi per le aree svantaggiate (FAS). Ovvero i Poveri paghino per i Poveri, perché i Ricchi sono occupati ad arricchirsi. Si è distratto su tutti gli aumenti ingiustificati di prezzi che ci sono stati e con questo ci ha impoveriti tutti - tutti quelli che fanno la spesa oggi sono più poveri mezzo kilo di spaghetti,infatti, costa almeno 70 Cent. E ovvero 1400 lire circa contro le 450 - 500 lire del 2001. Ci ha fatto sommergere dagli aumenti delle tariffe di tutti i servizi pubblici dai trasporti alla luce al gas al telefono all'acqua ai rifiuti etc etc.. Ci ha regalato aumenti ingiustificati di benzina, gasolio e gas ( con la scusa che è aumentato il prezzo del petrolio mentre in realtà il gioco ha fatto aumentare i guadagni delle imprese fornitrici a danno nostro e del Governo attraverso le Tasse. Pare che il bilancio Enel ( per esempio) presenti il raddoppio dell'Utile in un anno e anche questo esce dalle tasche di chi lavora il bilancio ENI è una favola di guadagni i bilanci delle banche sono stati favolosi e sono cresciuti da 7 miliardi il 2002 a 24 miliardi il 2007 ed oggi garantiamo Noi - Lo Stato - per i prestiti alle imprese che le banche non fanno lo stesso - infatti la Confindustria chiede la costituzione di un fondo di garanzia- perché le Banche stanno ritirando i fidi alle imprese. Ma non esiste una parola detta dal Governo o una cosa fatta dal Governo per la gente - lavoratori, pensionati, disoccupati, precari, casalinghe, studenti. Anzi una cosa è evidente e chiara se una cosa serve la gente la si taglia come per la scuola. E qui una domanda basta come si fa a migliorare la Scuola dopo avergli tolto 8 miliardi, e licenziato o lasciato fuori porta 140.000 persone ? Mario Petrone segr.Reg.Psdi Basilicata

I GIOVANI E LE LOTTE DEL FACE BOOK QUALCOSA SI MUOVE PER IL FUTURO di MAURO ARMANDO TITA

segue dalla prima Su queste manifestazioni aleggiava la grande sintonia tra Movimento Studentesco e Movimento operaio. La massiccia presenza sindacale e le meravigliose esperienze dei Comitati Popolari Unitari hanno riportato la Politica al centro degli interessi con concreti esempi di "democrazia diretta ". Questa nuova generazione del face book ci dà una lezione di organizzazione e di autodeterminazione. Molti sono i giovani che richiamano l'attenzione sul rispetto e sul loro futuro. Sono stanchi di pagare anni di ingiuste sperequazioni. Se Eugenio Scalfari si chiedeva qualche mese fa come mai la politica italiana funzioni così male, come mai sia così difficile fare riforme che ridiano forza al paese..è lecito chiedersi se i tagli all'istruzione e alle Università sono il frutto conseguente di tanti sprechi e di tanti nepotismi? I giovani lucani hanno preso consapevolezza di tutto ciò. Speriamo che la piazza possa espugnare il fortino delle parentopoli che si annidano nelle Università e nella società politica e, soprattutto scuotere il "Civis Marginalis" lucano quello che "meno sa e meno vuole sapere". E' difficile avere ancora un'idea dell'interesse generale, lo hanno confermato gli atti e i fatti politici dei mesi scorsi . A tal proposito, Rousseau sosteneva che l'uomo è buono per natura, e che la sua corruzione comincia con la differenziazione della società e con il razionale perseguimento dell'interesse particolaristico. Veltroni con la sua mega manifestazione del 25 ottobre scorso ha ribadito che una politica seria di governo si misura su una indubbia "missione rigeneratrice". Una "missione" in grado di perequare tante distorsioni e tante disgustose e non più tollerabili ingiustizie. Doveva essere la prima mission di un governo che si rispetti. Invece dei Tagli si dovevano creare "dispositivi di garanzia" per un vero "diritto" allo studio per tutti . Non è certo "invidia sociale", come sostiene qualcuno , è qualcosa d'altro... Del resto, lo stesso Veltroni introducendo il concetto prioritario di "meritocrazia" ha definitivamente chiuso con le corporazioni e la vecchia politica clientelare. Lo diciamo da sempre, anche noi, privilegiata generazione cinquantenne, che siamo stanchi di assistere ,pavidamente, ad una realtà, dove non vi sono che presenze di "middlescents o figli d'arte" , nei "gangli di potere" o negli "spicchi" della società lucana e meridionale che conta... "Dall'imprenditoria alla politica, dalla cultura al terziario , dalle professioni alla new economy, dalla Università al CNR, dalla RAI alla P. A., dagli Ospedali alle Accademie Militari, dalle Banche alla Magistratura ecc.

Tutti bravi? Tutti "immessi" negli stessi incarichi universitari con le stesse mansioni paterne? Su questa annosa questione i giovani del face book hanno compreso le vere problematiche. Non sono intenzionati a garantire privilegi e noiosi nepotismi. Un pullulare di "discendenze" che condiziona enormemente il gracile sistema economico meridionale e lucano, in particolare. Lo ribadiamo per l'ennesima volta fino alla noia... con la speranza che qualcosa cambi per davvero, dopo queste belle giornate di lotta democratica. Anche in Basilicata tale"categoria sociale" si va affermando sempre più ... ben protetta da quei padri che hanno investito tutta la loro vita nella politica, nelle professioni , nell'economia "garantita", e ora si accingono a passare il testimone ai figli . Abbiamo assistito per anni a ricambi generazionali nella politica e nell'economia come a "fatti " di natura obbligata e quindi del tutto scontati. Faceva scalpore il cinismo e la rassegnazione dei giovani studenti universitari lucani.Non si è mai investito sull'autopropulsione. Perfino il PIL lucano fa leva sulle esportazioni della grande industria e ha poco da spartire con il nostro "localismo" produttivo e con le nostre piccole e medie realtà industriali ed artigianali. Non siamo mai riusciti ad imporre il nostro tessuto connettivo e produttivo. Oggi, più di prima I giovani del face book e lo stesso Giavazzi ci insegnano che " piccolo è bello", a condizione che prevalga talento, concorrenza e ricerca continua. L'ultimo SOS lanciato da Piazza XVIII Agosto e da questi giovani lucani delusi, ma non più rassegnati, va in questa direzione. Tanti sono i cori giovanili carpiti e interessati ad uno sviluppo regionale autopropulsivo. Abbiamo tralasciato per tanti anni una seria politica sui nostri prodotti di nicchia, che si sono sempre più sfaldati nel "mercato globale". Ora nutriamo una residua speranza sulla "rifondazione dei nostri giovani e sulla rifondazione della nostra economia basata sulla PMI", con un vero sistema di trasporti, di telecomunicazioni e di ricerca". Per fare questo occorre investire sui nuovi manager e sulle nuove professioni, sull'information technology che muove i primi passi in Basilicata ,con esperti lucani che si vanno ad affermare in altre regioni e che sono pronti a scommettere sul futuro della nostra Ora più che mai bisogna coniugare la bella e pulita battaglia dei giovani lucani con il vecchio "percorso di ritorno" voluto dal Documento Stategico Regionale. Bisogna far sì che i giovani del face book e gli "esperti" pronti a tornare siano in grado di: 1) imporre alla politica di fare un passo indietro e di aumentare concretamente un

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@ La polemica

MA PER PARLARE CON LE ISTITUZIONI BISOGNA RIVOLGERSI AI GIORNALI GENTILE Direttore, qualche tempo fa la sua testata ha ospitato una mia lettera aperta all’Assessore regionale all’ Ambiente, il dr Santochirico, in quella nota, da cittadino consapevole di esercitare il sacrosanto diritto ad essere informato su aspetti importanti di attività che posono interferire con la salute e la difesa dell’ambiente che interessano me personalmente e la totalità degli abitanti della Basilicata, chiedevo delle risposte a poche ma precise domande. Ma la comunicazione non è il forte dell’esponente politico che ha in mano la tutela dell’ambiente (e della nostra salute) in Basilicata. E‚ normale che un cittadino debba rivolgersi alla stampa per interloquire con le Istituzioni? Per quale motivo alcuni legittimi quesiti non trovano un riscontro? In data 20 ottobre, avendo atteso invano una risposta alla lettera aperta del 19 settembre, ho fatto pervenire all‚Assessore Santochirico una mail (regolarmente recapitata) contente un “sollecito”, copia della nota l‚ho spedita per posta ordinaria. Copia di quella mail, e del suo allegato, faccio pervenire con la presente. A dire il vero un risultato la mia lettera aperta del 19 settembre lo aveva ottenuto. L’Arpab si è affannata a tranquillizzare i lucani circa “l’ottima” qualità dell‚aria e sul più che sufficiente monitoraggio messo in atto nella nostra regione. Lungi da me voler polemizzare con

l’Agenzia deputata a monitorare in Basilicata ma vorrei sottoporre all’opinione pubblica alcune riflessioni. Tanto per cominciare da qualche tempo molte delle centraline deputate a controllare la qualità dell‚aria non funzionano da troppo tempo. Per quanto concerne il PM10 a Lavello, Ferrandina Matera, Viggiano e Pisticci sono molti di più i giorni privi di monitoraggio che quelli con dati certificati. Ma l’aspetto più grave che nessuno mette in evidenza è quello del mancato intervento dei Sindaci delle località in cui i limiti del PM10 vengono superati, ciò in barba a precise disposizioni di legge ed in evidente dispregio della salute di particolari fasce di popolazione (bambini, anziani, asmatici ecc). E che dire del mancato monitoraggio della diossina? Perché noi lucani non dobbiamo conoscere la situazione a proposito di questo pericolosissimo inquinate sicuramente presente laddove esistono impianti che la producono senza dubbio alcuno? Solo questo voglio, la massima autorità regionale in tema di protezione ambientale mi dia, dia a tutti i lucani, precise risposte alle domande contenute nelle due mie civilissime missive. Ringrazio per la eventuale ospitalità sulle colonne del suo giornale e saluto con viva cordialità. Antonio Nicastro Potenza

ADIPSO PER LA CURA DELLA PSORIASI GENTILE Direttore, Codesto Quotidiano, da Lei brillantemente diretto ha pubblicato domenica scorsa, a cura di Lucia Nardiello, la notizia della presenza dell'associazione A.DI.PSO in Potenza, Rionero e Melfi per documentare la collettività della iniziativa di carattere scientifico, sanitario, sociale e psicologico di questa malattia infiammatoria cronica: la psoriasi, che inficia anche la qualità della vita. Tanto in concomitanza con l'approssimarsi della celebrazione della giornata mondiale della psoriasi che si terrà il 29 p.v. in seno all'Organizzazione Mondiale della Sanità. A Potenza domenica scorsa 26/10 in Piazza Mario Pagano il gazebo approntato sotto i portici dell'ex Palazzo Inadal rappresentante regionale sig. Domenico Lamorte e con la collaborazione del sig. Ciorciaro e della sig.ra Triani Concetta con l'ausilio di due donne esponenti graduate della Croce Rossa Italiana, ha avuto un successo notevole per l'elevata affluenza, per l'adesione spontanea all'Associazione Adipso (per la difesa dalla Psoriasi) e per la richiesta di informazioni. La città di Potenza e i suoi più illustri concittadini hanno apprezzato molto l'iniziativa e hanno mostrato vivo interesse per il carattere sanitario e per la prevenzione e la cura di questa insidiosa e fastidiosa malattia della pelle che pregiudica in molti così la qualità della vita. A dare la propria adesione con slancio e senso di comprensione dell'alto significato al programma di sottoscrizione della petizione - che sarà poi oggetto di separata iniziativa agli organi dello Stato per il riconoscimento di eventuali interventi legislativi, visto che la salute è tutelata dall'art. 32 della Costituzione in via di principio - è stato il giornalista di lungo corso - tra i più agguerriti - Lucio Tufano. Hanno fatto seguito ex assessori alla Sanità del Comune di Potenza e altri amministratori locali, provinciali e regionali. Hanno anche sottoscritto con spirito di sincero intento costruttivo, a parte i deputati Salvatore Margotta e Felice Belinuovo "tasso" di riformismo ; 2) consentire ai grandi patrimoni di investire in Basilicata sulle nuove professioni; 3) invertire definitivamente la marcia dell' intreccio "familistico". E' uno degli aspetti fondamentali e fondanti sui quali si misurerà la nuova classe politica e di governo lucana nel prossimo futuro. Riusciremo in questo intento ,se, all'interno delle

sario, nonché il segretario regionale del Pd Piero Lacorazza, è stata importante la sottoscrizione dell'odierno assessore regionale alla sanità, Antonio Potenza. Tanto a dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, della grande sensibilità di questo campione politico di lungo corso che tanto ha contribuito per l'Ospedale Regionale San Carlo di Potenza quanto per tutte le Usl o Asldella Basilicata. L'assessore Regionale alla Sanità Antonio Potenza ha sempre prodigato tutte le sue energie per dotare l'ospedale con le più avveniristiche strumentazioni e spesso ha ricercato luminari e specialisti di chiara fama per il bene salute delle genti lucane e delle regioni limitrofe. Riconoscimenti e apprezzamenti espressi in incontri occasionali da docenti universitari di quell'Italia del Nord ritenuta culla del benessere, non solo economico, industriale, sociale e storico, anche della ricerca scientifica per la salute. Nonostante le critiche un po' arrugginite, prevenute, astiose di qualche brontolone di medico (baronetto di provincia) di avversa parte politica - che ha anche insinuato - in un recente intervento sulla stampa locale, di sentirsi perseguitato (povera vittima!) solo perché i NAS avrebbero reso visita al suo laboratorio nelle scorse festività tra Natale e Capodanno 2007/08, senza desistere dall'eseguire l'incarico ispettivo e verbalizzando irregolarità.Ritornando a bomba e prevaricando le divagazioni, è sembrato strano il rifiuto almeno a documentarsi . di qualche ex Sindaco di Potenza e di alcuni ex medici ospedalieri.Davvero c'è il sospetto del rigetto della libertà di sapere, di informarsi di migliorare la propria conoscenza. È un invito a riflettere tale diniego. Ma l'Adipso continuerà ad impegnarsi con l'apporto delle strutture sanitarie nazionali nel superiore intento di alleviare la sofferenza, come per migliorare la qualità della vita, e combattere la depressione per malattie solo ora definite scientificamente. Tommaso Marcantonio

imprese e della società lucana del face book , sarà avvertita l'esigenza di promuovere una nuova stagione di offerte politiche ed economiche con l'Università , le Imprese quelle capaci di inserirsi concretamente nel mercato globale e soprattutto con una società politica che chiuda definitivamente con il civis marginalis e con il "familismo amorale dei middlescents" ricercando e ritrovando..., finalmente,le tanto agogna-

te: "Competitività , Meritocrazia e Solidarietà". Spero tanto che le civili manifestazioni di questi giorni sensibilizzino la CEI lucana e i tanti cattolici-democratici sparsi nella regione. Finalmente , dopo tanto torpore, auspichiamo una nuova , vera e concreta stagione democratica, foriera di tante speranze e di un agognato riscatto, ormai caduto nel dimenticatoio da oltre vent'anni. Mauro.Armando.Tita@alice..it


16 Portafoglio Attesa per il preannunciato taglio dei tassi negli Stati Uniti Mercoledì 29 ottobre 2008

Mercati, grande incertezza Il titolo Unicredit penalizza la Borsa di Milano di PAOLO TAVELLA ROMA - Giornata di grande incertezza per i mercati, indecisi se seguire i segnali di riscossa arrivati ieri mattina dalle piazze orientali o concentrarsi sui guai che ancora caratterizzano la situazione complessiva. Ad essere attesa con speranza e' la decisione ormai presa dalle banche centrali di ridurre ulteriormente il costo del denaro in tutto il mondo. Gia' oggi dovrebbe essere la Federal Reserve ad aprire la strada al taglio dei tassi, mentre la Bce ha deciso di attendere ancora qualche giorno. Ma sull'altro lato della bilancia ci sono segnali contrastanti che si sono riflessi sulla situazioni delle singole borse. Milano ha sofferto il pessimo andamento dei titoli bancari, mentre all'opposto Francoforte ha beneficiato dello sprint dei titoli Volkswagen al secondo giorni di guadagni vertiginosi. In America all'attesa del taglio dei tassi e delle elezioni della prossima setti-

Quotazioni impazzite nelle maggiori Borse mondiali

mana si sono affiancati i dati di un ulteriore crollo della fiducia dei risparmiatori, tornata indietro di oltre quarant'anni. La somma di questi fattori ha disegnato la giornata di ieri sui mercati. In Europa la giornata e' stata contraddittoria e per una

volta i mercati si sono mossi in ordine sparso, con la sola Milano in rosso, appesantita dalle perdite di Unicredit e Intesa. Bene invece le altre principali borse. Il Mibtel a fine giornata ha perso l' 1,47%. tirata in rosso dai bancari, con Unicredit e Intesa alle prese con un'altra

giornata di passione. La prima ha perso oltre il 13%, mentre la seconda ha 'limitato' i danni, fermando il crollo poco oltre l'8%. Super utili invece a Francoforte salita dell'11,28% sulla spinta di Volksvagen che per il secondo giorno, sulla scia della decisione di Porsche di acquisire il 75% del capitale della casa automobilistica, ha guadagnato quasi il 100%. Bene anche Parigi che e' salita dell'1,55%, e Londra (+1,92%). Giornata piu' calma invece sul fronte dei cambi con l'euro che ha chiuso le contrattazioni in Europa in lieve rialzo a 1,2492 dollari contro gli 1,2456 della chiusura di lunedì. In lieve ripresa anche le quotazioni del petrolio che sono risalite dopo l'annuncio del segretario generale dell'Opec, Abdullah al-Badri di nuovi tagli alla produzione se il prezzo del barile continuerà a calare. In serata i prezzi oscillavano tra i 61 e i 63 dollari a barile.

Varato l’aumento di capitale

Alitalia, la Cai stringe i tempi

L’amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli

di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - La Cai diventa una spa con un capitale da 1,1 miliardi di euro. E prepara l'offerta definitiva per la parte buona di Alitalia da presentare al commissario straordinario Augusto Fantozzi "qualora tutti gli accordi sindacali fossero stati raggiunti". Lo ha stabilito l'assemblea dei soci, presieduta da Roberto Colaninno, che ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010. Nel board Colaninno sarà affiancato dall'amministratore delegato Rocco Sabelli e da Gianluigi Ponte, Massimiliano Boschini, Francesco Caltagirone Bellavista, Carlo D'Urso, Corrado Fratini, Andrea Guerra, Salvatore Mancuso, Fausto Marchionni, Francesco Paolo Mattioli, Gaetano Miccichè, Angelo Riva, Carlo Toto, Marco Tronchetti Provera. L'attribuzione delle deleghe slitta al primo cda di dopodomani che ufficializzerà anche la proposta d'acquisto. Ai soci è bastata una riunione di un paio d'ore per deliberare la trasformazione in società per azioni, la ricapitalizzazione fino a 1,1 miliardi di euro e l'adozione dello statuto che stabilisce un vincolo di cinque anni alla vendita. Per salvaguardare l'operazione, il trasferimento delle azioni prima della scadenza - si legge in una nota - potrà avvenire unicamente "tramite cessione ad azionisti della società stessa, a cittadini o società italiane o facenti capo, direttamente o indirettamente, a soggetto o entità italiane, a condizione che vi sia il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri del consiglio di amministrazione". Quanto al partner internazionale Colaninno ha confermato che la decisione tra Air France-Klm e Lufthansa sarà presa a novembre. Ufficializzato infine il ritorno in Borsa entro tre anni e l'ingresso dell'imprenditore Maurizio Traglio con un investimento di circa 15 milioni di euro attraverso la finanziaria Mpa. L'offerta, che sarà sospesa fino al pronunciamento della Commissione Europea sull'assenza di aiuti di Stato, "arriverà nei prossimi giorni" ha annunciato Sabelli al termine dell'assemblea a palazzo Clerici.

L’allarme dai giovani della Coldiretti riuniti a Parma

Speculazione sui terreni di SABINA LICCI ROMA - L'aumento delle quotazioni dei terreni agricoli impedisce ai giovani di poterli acquistare. Colpa della crisi finanziaria, in base alla quale la terra viene scelta come bene rifugio alternativo agli investimenti più tradizionali, battendo l'oro nella classifica di quelli giudicati più sicuri dagli italiani. L'allarme speculazione è stato lanciato ieri dagli under 35 della Coldiretti, in occasione del summit a Parma convocato per discutere delle misure messe in campo in tempo di crisi. "Il costo crescente dei terreni rischia di trasformarsi in un ulteriore onere che si somma a quello della stretta creditizia", ha detto il delegato dei Giovani della Coldiret-

ti, Donato Fanelli, chiedendo misure antispeculative per evitare che si alzi l'asticella del principale ostacolo all'ingresso di giovani agricoltori che decidono di investire. In particolare Coldiretti chiede strumenti per migliorare l'accesso al credito alle giovani imprese e iniziative che mitighino i rischi come le assicurazioni e la 'rete di sicurezza'. Gli under 35, ricorda l'organizzazione, rappresentano la componente più dinamica dell'agricoltura italiana, possiedono, infatti, una superficie superiore di oltre il 54% alla media (9,4 ettari rispetto alla media nazionale di 6,1), un fatturato più elevato del 75% della media (18.720 Euro rispetto alla media nazionale di 10.680) e il 50% di occupati per azienda in più.

La Finanziaria forse sarà rivista

Berlusconi mette a punto il pacchetto contro la crisi ROMA - Il Governo stringe i tempi per mettere a punto un pacchetto di misure in grado di fronteggiare su vari piani la crisi dei mercati. Senza escludere, come ipotizzato ieri dal Presidente del Consiglio, "un possibile adeguamento della legge Finanziaria". In attesa di definire i provvedimenti, ieri il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha fatto il punto della situazione convocando il Comitato per la salvaguardia della stabilita' finanziaria. A via XX Settembre era presente anche il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che ha dato conto della posizione delle banche sul fronte dell'erogazione di finanziamenti alle imprese. In sostanza dal vertice e' emerso che il credito erogato continua a crescere anche se e' evidente un rallentamento nei finanziamenti. In piu' si tratta di fronteggiare il pessimo andamento borsistico delle aziende del credito oltre alle evidenti tensioni che continuano a condizionare il mercato interbancario, anche se il calo dei tassi Euribor sotto il 5% rappresentano un primo segnale. Ma l'attenzione principale del Governo a questo punto e' concentrata agli aiuti a famiglie e imprese e il pacchetto di interventi sta prendendo forma.


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24 ore in Basilicata

Il commissario dell’Asl 5, Piero Quinto, analizza il futuro dell’Azienda Sanitaria in vista dell’unificazione

La salute fa base a Montalbano Quasi ultimata la costruzione della probabile sede del Distretto MONTALBANO - Un'Azienda Sanitaria nella quale non esiste il problema delle liste d'attesa: per una mammografia, nell'Asl 5, al massimo si attendono 55 giorni, non certo 200 (l'attesa media nelle altre aziende della regione) o gli 800 della Puglia. A ribadirlo è il commissario dell'Asl 5 Piero Quinto: «Sono pienamente rispettate le direttive nazionali e regionali: una visita specialistica senza l'ausilio di attrezzature viene erogata entro 30 giorni, 60 se si tratta di una visita con attrezzature specifiche». Anche l'Asl 5 di Montalbano (che abbraccia 17 Comuni per un totale di 87.000 abitanti e ha tre presidi Policoro, Stigliano, Tinchi) dal prossimo anno sarà interessata dal processo di unificazione. Dottor Quinto, cosa accadrà per gli utenti e gli operatori sanitari dell'Asl 5 dal primo gennaio 2009, data in cui l'unificazione sarà effettiva? Nulla di sconvolgente perché i servizi che sono erogati continueranno ad essere assicurati con la stessa efficacia ed efficienza. Il lavoro che stiamo facendo in questi mesi è proprio finalizzato ad evitare che dal primo gennaio il cittadino possa assistere a qualche disagio nell'ero-

gazione delle prestazioni. Con l'unificazione delle due Aziende sanitarie del territorio materano (Asl 4 e Asl 5), quali saranno le novità che riguarderanno Montalbano? La legge regionale grazie all'emendamento Mollica Di Sanza ha previsto che, salvo diverso parere della futura conferenza dei sindaci, la sede del distretto della salute dovrebbe coincidere con la sede in cui attualmente c'è la rappresentanza legale delle Asl, a Montalbano. Stiamo ultimando anche la costruzione in cui poter allocare il Distretto della salute (l'importo è di 267.000 euro ed è prevista la costruzione di alri 450 metri quadri che si vanno ad aggiungere ai 900 del progetto iniziale, ndr), se, appunto, la conferenza dei sindaci dovesse confermarlo. In questi mesi che precedono l'unificazione si stanno registrando difficoltà? Stiamo portando avanti questi processi con tranquillità, grazie anche al lavoro, alla simbiosi e all'intesa con il collega Domenico Maroscia (commissario dell'Asl 4, ndr). Con l'aiuto dei dirigenti delle strutture stiamo attuando una serie di percorsi che non fanno registrare difficoltà particolari. I problemi che ci so-

Lavoriamo per evitare disagi

Il commissario dell’Asl 5, Piero Quinto

no, sono sicuramente superabili. Qual è la qualità dei servizi offerti dall'ospedale di Policoro? Negli ultimi cinque anni c'è stata una diminuzione della migrazione passiva e un aumento della migrazione attiva. Questo si è verificato per merito della qualità dei servizi che ha incrociato il gradimento dei cittadini. Nel dettaglio, la migrazione passiva è passata dai 4400 ricoveri del 2003 ai 3800 del 2007 mentre la migrazione attiva dai 1192 ricoveri del 2003 ai 1250 del 2007”. Qual è la capacità del pronto soccorso di Policoro per fronteggiare le emergenze? Dobbiamo tener presente che l'ospedale di Policoro è situato in un punto cruciale, per la presenza di importanti arterie stradali. E' sede di Psa (pronto soccorso attivo) e abbiamo dovuto

potenziare l'emergenza urgenza. Dialoghiamo in maniera costante e costruttiva con il 118 che ha consentito di salvare numerose vite. Nel periodo estivo si quintuplicano le presenze. Si arriva a 400, 500 prestazioni al giorno, dati che mettono a dura prova il personale. Nella vostra Asl c'è anche un piano che agevola gli ultrasessantacinquenni e i soggetti svantaggiati. Sì, abbiamo voluto prendere in considerazione il fattore sociale per fare in modo di avvicinare gli anziani e i diversamente abili ai servizi erogati: a loro, infatti, viene data la possibilità di rivolgersi direttamente agli ambulatori specialistici, evitando la fila alla cassa. Con la sua gestione, l'Asl 5 è stata segnalata come azienda virtuosa dalla Corte dei Conti. Qual è il

Efficenza energetica Cooperazione sanitaria Al via il piano Sanità Una proposta bipartisan POTENZA - La Regione ha già finanziato nello scorso gennaio un intervento di 1,3 Meuro per l’efficientamento energetico della sede aziendale dell’AUSL 4 di Matera, in contemporanea all’esecuzione di un intervento di ristrutturazione funzionale finanziato con risorse statali. Con l’intento di ampliare e generalizzare gli effetti positivi sui consumi e sugli impatti ambientali, la Regione ha avviato con la Sel Spa, un progetto integrato di produzione di energia rinnovabile concernente tutti gli edifici delle aziende sanitarie, da sviluppare nel corso del 2009. A renderlo noto è stato l’assessore alla Salute, onorevole Antonio Potenza, che d’intesa con il presidente della Sel Rocco Colangelo, ha insediato un gruppo tecnico composto dal Dipartimento regionale e dalle Aziende Sanitarie per collaborare con la Sel nell’allestimento della necessaria progettualità e dei relativi strumenti attuativi.

Il gruppo tecnico e la Sel nei prossimi mesi provvederanno ad effettuare una ricognizione delle superfici utili presso gli ospedali e le altre strutture sanitarie per l’installazione di impianti fotovoltaici, a quantificare e valutare i possibili risparmi rispetti ai consumi energetici e a proporre alla Regione gli investimenti e gli strumenti più adeguati per il raggiungimento del maggior beneficio costo-risultato sotto l’aspetto economico ed ambientale. «Il tema dell’efficienza energetica - sottolinea la Regione in una nota - riveste una importanza primaria nell’ambito delle politiche pubbliche, e le strutture sanitarie consentono una straordinaria opportunità di implementazione a vantaggio sia della razionalizzazione dei consumi delle Aziende Sanitarie e quindi della spesa pubblica corrente che della sperimentazione di metodiche e strumenti di miglioramento di impatto ambientale dell’utilizzo dell’energia».

POTENZA - Rocco Vita (L’Unione) è il primo firmatario di una proposta di legge regionale in merito alla “fruizione di aspettative retribuite per il personale del Servizio sanitario regionale della Basilicata coinvolto in progetti di cooperazione sanitaria decentrata internazionale”. Gli altri sottoscrittori sono i consiglieri Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero (Udc), Marcello Pittella e Gennaro Straziuso (Pd), Antonio Flovilla (Centro popolare – La Rosa per la Basilicata). «Lo scopo della proposta di legge regionale – ha spiegato Vita - è quello di dare impulso all’attuazione di progetti di cooperazione sanitaria decentrata, quali strumenti strategici per ampliare possibili altre aree di intervento cooperativo nei confronti dei Paesi in via di Sviluppo». «Nello specifico, la legge – hanno sottolineato Vita, Mancu-

si, Pittella, Flovilla, Straziuso e Ruggiero - oltre a definire il quadro di riferimento applicativo della norma, individua quali sono i soggetti istituzionali promotori dei progetti di cooperazione sanitaria: la Regione, le Organizzazioni Non Governative (Ong), riconosciute dal Governo Italiano aventi sede nella Basilicata, le Associazioni di Volontariato e le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) iscritte al registro regionale. Previsto, inoltre, che agli operatori che si recano all’estero per l’attuazione di progetti di cooperazione sanitaria sia concesso un periodo di aspettative retribuita. Sono, altresì, indicati tutti gli Enti da cui dipende il personale interessato alla cooperazione sanitaria decentrata» e «Individuate le figure professionali che sono ritenute necessarie alla gestione dei progetti».

segreto? Merito dell'equità delle prestazioni e all'efficacia e all'efficienza dei servizi. Sono stato particolarmente attento al bilancio perché quando si gestiscono risorse pubbliche bisogna farlo nel miglior modo possibile. Per questo, l'azione intrapresa è stata abbastanza rigida. Quando ci sono stati dei disavanzi, non sono stati ascrivibili all'Azienda ma sono derivati da maggiorazioni contrattuali. Nelle ultime settimane si è registrato un po' di malcontento in merito alla questione delle progressioni del personale. C'era stato un fraintendimento delle organizzazioni sindacali che dapprima avevano sottoscritto un documento nel quale erano d'accordo nel procedere all'applicazione del contratto decentrato. Subito dopo la sottoscrizione di questo documento, due sigle sindacali, Cgil e Uil hanno preso le distanze da quanto loro stesse unitariamente avevano siglato. Quindi ho dovuto sospendere per capire cosa stesse succedendo. Fra di loro si sono chiarite, le sigle sindacali hanno raggiunto la loro unità e concordato la validità del documenti. Non sono mancati proble-

mi, invece, per il presidio ospedaliero di Stigliano. Sia Stigliano sia Tinchi sono ospedali non sede di Psa. Proprio perché bisognava riconvertirli e allocare strutture per prestazioni in totale sicurezza, abbiamo sostituito alcuni reparti con altri. Alcuni operatori, non i cittadini, hanno strumentalizzato tutto questo. Ma, grazie alla giunta regionale, adesso è tutto risolto. A Stigliano abbiamo la lungodegenza riabilitativa, all'hospice provinciale si arricchisce di altri 10 posti (dagli 8 attuali passa infatti a 18). Rappresenta una struttura di eccellenza. A Tinchi abbiamo potenziato la dialisi e la medicina riabilitativa. In particolare, è presente una nuova piscina per attività riabilitativa in acqua. Potrebbe esserci una sua candidatura a direttore generale dell'Asl unificata? Sto riflettendo. E' una valutazione che farò con attenzione sapendo che in questi anni ho servito la Regione e il Sistema Sanitario nazionale al meglio. C'è tempo fino al 13 novembre e mi riservo di decidere se presentare o meno la mia candidatura. Sto ancora valutando. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Una candidatura? Sto valutando

Digilio (Pdl) sulla questione nucleare

«Sogin in Parlamento» POTENZA - «Le conclusioni del Tavolo della Trasparenza alla Regione Basilicata con il cronoprogramma di interventi da parte della Sogin di dismissione delle 64 barre di uranio stoccate nel Centro Enea di Rotondella richiedono un passaggio nelle competenti Commissioni parlamentari, tra le quali la Commissione Ambiente del Senato, innanzitutto perché è necessario chiarire come e quando avverrà il loro “viaggio finale” dalla Trisaia di Rotondella». A sostenerlo è il senatore Egidio Digilio (Pdl), componente della Commissione Ambiente del Senato, per il quale «responsabili ed esperti della Sogin devono chiarire ancora molti punti oscuri sia sulle modalità che sui tempi della nuova “mission” che il Governo le ha affidato. Il “pacchetto energia” prevede infatti la nascita dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, la sostituzione dell’Enea con un nuovo Ente che avrà diversi e più ampi compiti, il commissariamento della Sogin che tra l’altro

proprio in attesa della nomina di un commissario e due vice commissari dovrebbe dimostrare più cautela in impegni assunti addirittura al 2013, tenuto conto che da un giorno all’altro arriveranno le nomine governative. Ma – afferma il senatore del Pdl – la Sogin non può limitarsi a fornire informazioni su cosa farà nel Centro Enea di Rotondella se non è in grado di riferire su come “smaltirà” il materiale radioattivo della Trisaia insieme a quello custodito negli altri impianti italiani. Di qui la necessità di un raccordo con l’Agenzia per la sicurezza nucleare perché il Governo e la maggioranza parlamentare non hanno alcuna intenzione di ripetere gli errori del passato e vogliono dare una svolta rispetto alle precedenti gestioni del “nucleare». C’è poi la questione spesa. Abbiamo bisogno di avere informazioni – conclude Digilio – sull’intera operazione che costerà oltre 200 milioni di euro e che deve avere ricadute occupazionali.


18 24 Ore in Basilicata Rifiuti Santochirico propone un unico soggetto per la gestione e annuncia lo stop ai soldi per le discariche MercoledĂŹ 29 ottobre 2008

ÂŤDal 2009 solo impianti di ricicloÂť E da gennaio parte la raccolta “porta a portaâ€? a Potenza POTENZA - Prima l'invito a pensare alla necessitĂ di ÂŤun soggetto unitario che governi il ciclo dei rifiutiÂť. Poi l'annuncio: ÂŤla Regione Basilicata dal 2009 non finanzierĂ piĂš nessuna discarica, ma solo impianti per il riciclo e il riutilizzo dei materialiÂť. E' intervenuto cosĂŹ, Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente, ieri mattina, durante il seminario “Verso il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti: partire dalle esperienze localiâ€?. L'incontro, organizzato da Federambiente e Legambiente, rientra in una serie di seminari tecnici territoriali che ha toccato diverse cittĂ italiane, e che culminerĂ in una manifestazione nazionale a Roma. Un'occasione per ÂŤillustrare un programma nazionale come base di orientamento per il governo - ha osservato Federico Mazzaro, presidente dell'Acta, ricordando - la necessitĂ del ri-

Il tavolo dei relatori (foto: Andrea Mattiacci)

spetto delle direttive europeeÂť. Le quattro “Râ€?: ÂŤriduzione dei rifiuti alla fonte, riutilizzo, riciclo, recupero energeticoÂť. Il presidente dell'Acta ha sottolineato anche che nel nostro territorio ÂŤil ciclo integrato dei rifiuti

non è strutturato, per questo, ha detto, bisogna riconfigurare l'assetto di governance regionale. Quindi, ha definito uno scandalo il non utilizzo dell'inceneritore di Potenza, mentre l'Acta ha tutte le carte in regola

per gestirloÂť. Nel suo intervento, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha sottolineato che sarebbe utile ÂŤintraprendere un percorso unitario con tutti i comuni verso un protocollo unico della gestione dei rifiutiÂť. Per il primo cittadino questa eventualitĂ eviterebbe ÂŤlo spreco di risorse che sta dietro il continuo impiego, e poi, cambiamento, di contenitori, che limita il raggiungimento degli obiettiviÂť. Quella del protocollo unico è la frontiera su cui operare per superare l'annosa questione dell'inceneritoreÂť - ha proseguito Santarsiero, dando appuntamento a gennaio, ÂŤquando si sperimenterĂ la raccolta differenziata “porta a portaâ€?, per provare a superare l'attuale 20 per cento e andare oltre la soglia del 35Âť. Facendo notare che, ad oggi, quanto alla provincia di Matera ÂŤnon possediamo da-

Concordato il piano di lavoro tra Regione e Dipartimento

Arbea, cronoprogramma in tre tappe Pagamenti entro il prossimo 28 febbraio POTENZA - ÂŤCon soddisfazione delle parti è stato definito un programma concreto di azioni che l’Arbea metterĂ in essere, giĂ a decorrere da domani (oggi, ndr), e finalizzato a mettere in pagamento circa 12.000 domande di aiuto afferenti lo sviluppo rurale, misure agroambientali e forestazioneÂť. Si tratta - spiega l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Basilicata - di domande relative alle annualitĂ pregresse che a seguito della transizione conseguente al passaggio alla nuova programmazione (valida per il periodo 2007-2013) non era stato possibile mettere a pagamento. Il programma di lavoro, con la definizione della relativa tempistica, concordato ieri mattina alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Roberto Falotico, del direttore del Dipartimento Franco Pesce, dei rappresentanti dell’Arbea e delle organizzazioni professionali agricole, stabilisce le modalitĂ operative per l’esecuzione dei controlli tecnico-amministrativi delle

domande, propedeutici alla messa in pagamento delle stesse domande. Tre le tappe fondamentali del programma: 15 dicembre per ultimare i pagamenti delle domande annualitĂ 2005 e 2006; 15 gennaio 2009 per chiudere i pagamenti delle domande annualitĂ 2007ed il 28 febbraio per completare i pagamenti delle domande annualitĂ 2008. L’Arbea, che ha assunto l’impegno di rispettare rigorosamente queste scadenze, si è fatta carico di attivare un maggiore coinvolgimento dei Centri di assistenza agricola regionali (Caa) finalizzato a rendere piĂš spediti i controlli negli anni futuri. L’assessore Falotico ha espresso ÂŤapprezzamento nei confronti dei sottoscrittori dell’intesa che, pur nella consapevolezza del difficilissimo momento che attraversa l’intero settore primario, hanno compreso la positiva azione dell’Assessorato volta a porre l’organismo pagatore regionale nelle condizioni oggettive (perchĂŠ determinate e dal MiPAAF e dai servizi della Commissione di Bruxelles) di superare le note difficoltĂ operati-

ve. Falotico ha, inoltre, espresso fiducia nella capacità dell’Arbea di rispettare la cronologia delle fasi concordate e ha dichiarato di farsi carico dell’impegno di rilanciare l’Agenzia regionale una volta che il Consiglio regionale avrà approvato il disegno di legge di riordino degli enti sub-regionali operanti nel mondo agricolo.

ti certi sulla raccolta differenziataÂť, Marco De Biase, presidente di Legambiente Basilicata, condivide l'iniziativa del “porta a portaâ€?, ma - ha precisato - ÂŤl'importante è che la sperimentazione non corra a velocitĂ diverse nelle varie zone della cittĂ Âť. C'era anche Filippo Bradolini, responsabile dell'area politiche industriali di Federambiente, ieri, nel ridotto del teatro Stabile. Per lui ÂŤil nostro Paese è chiamato a dotarsi di un programma di prevenzione di rifiutiÂť. Un tema - ha proseguito - ÂŤcui le istituzioni, soprattutto dal punto di vista legislativo, hanno finora dedicato scarsa attenzioneÂť. Poi, uno sguardo al panorama europeo e agli obiettivi prefissati dal protocollo di Kyoto entro il 2020. ÂŤNoi siamo proiettati a lavorare in coerenza con quegli obiettivi: riduzione delle discariche e potenzia-

E si comincia a parlare di premi obiettivo

Coca Cola, siglato l’accordo per nove stabilizzazioni entro la fine dell’anno RIONERO - In un periodo in cui l’elenco delle aziende lucane sembra quasi un bollettino di guerra, tra annunci di chiusure e fallimenti, una buona notizia arriva dal settore delle acque. Ieri, nella sede di Confindustria Basilicata, a Potenza, decisioni incoraggianti sono venute dall’incontro tra i rappresentanti della Fonti del Vulture, le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai-Cisl, Uila - Uil, rispettivamente rappresentate da Esposito, Lapadula e Nardiello e la Rsu di stabilimento. Dopo aver illustrato l’andamento della stagione estiva, caratterizzata da una contrazione delle vendite nel settore dei beni di largo consumo, l’azienda

Domani consorzi in sciopero

In arrivo perturbazioni contro l’emergenza siccitĂ

fine 2007, nonostante la mediazione in extremis tentata dal ministero del Lavoro tra lo Snebi (l'organismo che rappresenta gli enti di bonifica) e i sindacati di categoria Fai, Flai e Uila. Due i punti di frizione che al momento non hanno permesso il raggiungimento di un accordo: l'aumento per il biennio 2008-2009 (92 euro per il sindacato, 84 per lo Snebi) e la corresponsione della prima rata di aumento. La controparte datoriale ha espresso una disponibilità al dialogo che si è rivelata alla

prova dei fatti un bluff - sostiene il segretario generale della Fai Cisl Basilicata. Lo Snebi ha tenuto una posizione di totale chiusura alla ricerca di una soluzione condivisa che desse finalmente sbocco alla vertenza. Riteniamo che il valore aggiunto dimostrato nella loro operativitĂ dai dipendenti dei consorzi di bonifica - conclude Lapadula - debba trovare una giusta risposta nel rinnovo contrattuale, sia nella parte economica, sia nella riforma del sistema classificatorio, bloccato da oltre venti anniÂť.

POTENZA - ÂŤCon l’emergenza siccitĂ che interessa molte regioni dal Sud al Nord Italia, l’arrivo del maltempo è importante per combattere la grave crisi idrica e ripristinare le scorte di acqua negli invasiÂť. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all’arrivo di una vasta perturbazione di origine atlantica, nel sottolineare che situazioni di difficoltĂ si registrano nel Mezzogiorno soprattutto nel triangolo Puglia, Campania e Basilicata ma anche in Sicilia e Sardegna, mentre verso nord si hanno analoghi problemi in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia, dove non piove da un mese e mezzo. ÂŤUna situazione che - sottolinea la Coldiretti - ha giĂ portato al razionamento idrico in alcune aree delle province della Puglia e della Basilicata servite dall’acquedotto del Sinni, nel cui bacino l’acqua invasata è quasi un decimo di quella dello scorso anno, sulla base delle rilevazioni dell’AnbiÂť.

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Braccia incrociate per protestare contro il mancato rinnovo del contratto

POTENZA - I 320 lavoratori dei tre consorzi di bonifica lucani incroceranno le braccia per otto ore domani in occasione dello sciopero nazionale del settore. Alla base della protesta, il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto a 3529,1&,$ ', 327(1=$ 6HWWRUH 3DWULPRQLR 8IILFLR $SSDOWL $99,62 *$5$ (63(5,7$ /D 3URYLQFLD GL 3RWHQ]D UHQGH QRWR DL VHQVL GHOO DUW GHO ' /JV FKH LQ GDWD q VWDWD HVSHULWD JDUD PHGLDQWH SURFHGXUD DSHUWD SHU O DIILGDPHQWR GHL ³/DYRUL GL FRVWUX]LRQH GHOOD VWUDGD GL FROOHJDPHQWR WUD OD V V Y &DQGHOD 3RWHQ]D H OD V V Y %UDGDQLFD 7URQFR V V Y &DQGHOD 3RWHQ]D 9HQRVD 6XG ,9 ORWWR IXQ]LRQDOH´ L ODYRUL VRQR VWDWL DJJLXGLFDWL DL VHQVL GHOO DUW FRPPD H GHOOœ DUW FRPPD GHO ' /JV FRQ OD YDOXWD]LRQH GHOOH RIIHUWH DQRPDOH ,PSUHVD DJJLXGLFDWDULD 5 7 , &21625=,2 67$%,/( ,7$/,035(6( 62& &216257,/( 6 5 / 62& 5,==21, 6 5 / 9,$ 3,(1=$ 327(1=$ ,PSRUWR GL DJJLXGLFD]LRQH Ÿ DO QHWWR GHO ULEDVVR GHO FRPSUHVL Ÿ SHU RQHUL SHU OD VLFXUH]]D QRQ VRJJHWWL D ULEDVVR 2IIHUWH SHUYHQXWH Q RIIHUWH DPPHVVH Q 'HWHUPLQD]LRQH GL DJJLXGLFD]LRQH GHILQLWL YD Q GHO 5HVSRQVDELOH GHO SURFHGLPHQWR LQJ 5RFFR &RQWLQROR / HOHQFR FRPSOHWR GHOOH LPSUHVH SDUWHFLSDQWL DOOD JDUD q LQVHULWR QHOO $YYLVR LQWHJUDOH SXEEOLFDWR DOO $OER 3UHWRULR GHOO (QWH 3URYLQFLD GHL &RPXQL GL 9HQRVD 0HOIL H *LQHVWUD H VXL VLWL KWWS VLWDU UHJLRQH EDVLOLFDWD LW H ZZZ SURYLQ FLD SRWHQ]D LW ,/ ',5,*(17( ,QJ ) )RUWXQDWR

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mento del riciclaggioÂť. D'accordo Federico Mazzaro: ÂŤse non si segue la direttiva entro la scadenza stabilita si fa prevalere solo l'interesse di ConfindustriaÂť. E poi, ha ripreso: ÂŤnon è nulla di drammatico, nĂŠ di sconvolgente, allora facciamo il bene dell'ambiente con maggiore sobrietĂ e miglioriamo l'utilizzo di materialeÂť. C'è un dato che in parte allieta, certo, ma un po' “preoccupaâ€?: ÂŤda due anni a questa parte abbiamo riscontrato una diminuzione di rifiuti a Potenza -. ha spiegato Mazzaro - Da oltre 32mila tonnellate concluderemo con 29mila. PiĂš del 10 per cento in menoÂť. ÂŤE' un virtuosismo - ha concluso il presidente dell'Acta - che ha a che fare, però, con il calo della produzione dei consumiÂť. Un dato che piĂš che alla virtuositĂ fa pensare alle difficoltĂ economiche. Angela Pino

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ha comunque evidenziato il forte interesse a sviluppare il business della societĂ in linea con gli impegni assunti a suo tempo con il piano industriale 2008. E proprio per dare un segnale forte e di prospettiva azienda e sindacati hanno firmato un verbale di accordo che prevede la stabilizzazione, entro la fine dell’anno, di 9 lavoratori attualmente assunti con contratto a tempo determinato. ÂŤPur in presenza di condizioni difficili di mercato e nella logica di fornire un segnale inequivoco di consolidamento delle aspettative di soliditĂ e di espansione del business e dei lavoratori, la societĂ ha valutato positivamente la richiesta di stabilizzazione di alcune unitĂ operanti nelle sedi di Rionero e MonticchioÂť recita l’accordo. Altro punto importante dell’incontro è stata la decisione di calendarizzare prossimi incontri in cui verranno valutate le condizioni di discussione per un premio obiettivo aziendale. E’ sempre entro la fine dell’anno che si dovrebbe entrare nel merito della questione che da diverso tempo veniva sollecitata dai sindacati. regione@luedi.it


24 Ore in Basilicata 19 PO Val d’Agri In primo piano l’ampliamento di due discariche comunali e i nuovi attrattori della zona Mercoledì 29 ottobre 2008

La valle punta sul Parco dell’Energia De Filippo: «Le royalties non bastano a risolvere tutti i problemi» di FRANCESCA GRESIA e ANGELA PEPE VILLA D’AGRI - Una coda un po' avvelenata ma anche piena di novità. Dalle modalità di ripartizione dei fondi alla presentazione del nuovo attrattore turistico, con il concludersi di questa prima fase di utilizzazione delle royalies petrolifere si tirano le somme tra errori e risultati raggiunti. E lo si fa nel corso di un incontro di monitoraggio sul Programma operativo svoltosi ieri a Villa d’Agri. Non mancano certo le autocritiche, lo stesso presidente della Regione, Vito De Filippo commenta: «Forse sul Programma operativo vi è stata una campagna di disinformazione che non ha favorito a far comprendere che le royalties del petrolio non hanno effetti miracolistici. La percentuale che riceve la Regione (il 7 per cento) è troppo bassa e non è sufficiente per risolvere tutti i problemi della Basilicata». E se sono destinate a migliorare le condizioni in cui versano le discariche comunali quale quella di Corleto Perticara e di Moliterno di cui è stato chiesto un aumento volumetrico, conquista un primo piano il grande attrattore che dovrebbe consentire anche alla Val d'Agri un’ esplosione del settore turistico e delle sue ricadute, su tutti i livelli economici. Sarà un Parco dell'Energia il catalizzatore della valle che vedrà protagonisti molti Comuni e molti partner di elevata esperienza nel settore, come la Fondazione Mattei disponibile ad occuparsi di una specifica sezione, per offrire un parco ludico, educativo e formativo allo stesso tempo. «Un’ occasione - ha commentato il sindaco di Grumento Nova, sede che dovrebbe ospitare l'attrattore- per rivalutare il parco archeologico già esistente e allo stesso tempo dare un nuovo impulso all'intera area». Un'idea, che come riferisce il presidente De Filippo: «è nata a seguito delle consultazioni che Perri ha fatto con il territorio dopo che lo stesso comitato aveva affidato all'Apt il compito di individuare un possibile attrattore per l'area». E se le novità raccolgono il consenso di tutti i convenuti, lo stesso non accade per l'ordine del giorno che suscita un po' di polemica. Non sono gli interventi in sé a suscitare perplessità ma la necessità di assumere una linea decisionale diversa e comune. Come sottolinea il sin-

Metanizzazione e aree artigianali

Decisa la concessione di fondi per l’area Pip di Matinelle e completamento delle opere a Moliterno e Laurenzana METANIZZAZIONE e aree artigianali, due grandi temi che tengono alta l'attenzione del comitato di coordinamento e monitoraggio del P. O. Val D'agri. In un'area interessata dalle estrazioni petrolifere, appare sempre più assurdo che vi siano cittadini che non possano godere del gas metano. Risulta, quindi, necessario provvedere e, di questo, tutti si rendono conto seppure non è facile raggiungere un accordo. E dopo il caso di Roccanova e Castronuovo di Sant'Andrea, precedentemente risolto, il problema si ripresenta per altri comuni, come Marsiconuovo che ottiene un finanziamento aggiuntivo per completare la rete e servire anche due delle maggiori contrade del paese, Pergola e Galaino. Ma al coro si aggiungono altre voci, quali Montemurro che sottolinea la presenza di problemi nello stesso centro urbano e Paterno che chiede

un pari trattamento anche per le aree urbane di Pecci-Piazzolla-Raia-Carbone e Noce dell'Arco. Del resto, ha sottolineato, il primo cittadino Notarfrancesco Severino: «Ogni comune ha le sue necessità ma ritengo sia necessario dare priorità ad interventi e a progettualità che vadano a favore dell'intera cittadinanza e non ad un

singolo settore. Se ad esempio ci si concentra solo sul settore turistico ne beneficeranno tutti coloro che sono nel settore, ma il singolo cittadino cosa avrà da queste royalties». Metanizzazione che deve essere estesa anche alle aree artigianali per una maggiore fruibilità delle stesse. Di fronte agli imprenditori che hanno ottenuto i finanziamenti per la messa in piedi della propria impresa proprio dal P.O.V, il comitato decide per la concessione di fondi a favore dell'urbanizzazione dell'area PIP di Matinelle, ricadente nel territorio di Marsicovetere e Tramutola, mentre resta solo nell'ambito della progettazione l'area di Bosco Galdo. Completano il quadro anche il completamento delle opere nell'area artigianale di Moliterno e delle infrastrutture nell'area PIP di Laurenzana. Non resta che augurarsi l'arrivo delle imprese.

Il responsabile della struttura di progetto Val d’Agri, Remo Votta con De Filippo. In basso la platea dell’incontro

daco di Sant'Arcangelo, Domenico Esposito: «Forse non ho ben capito cosa sia il PO perché se il programma ci chiedeva di essere capaci di ben progettare le opere per le varie misure e di realizzarle in breve tempo, non vedo perché oggi ci ritroviamo ad assegnare fondi a singoli comuni per interessi che, spesso non sono comunitari e che, si nota, vanno dal muro in su, e quel muro è quello del Pertusillo». Una questione che viene affrontata da più punti di vista e che lancia le direttrici per i futuri passi da realizzare nell'utilizzo delle royalties petrolifere che deriveranno anche dal nuovo accordo con le compagnie petrolifere. Sulla scorta degli errori che sono stati commessi, si pensa al futuro in maniera fiduciosa e convinti che «la Regione - come ha concluso De Filippo non debba accontentarsi di un misero 7 % ma d'altra parte debba impegnarsi in una gestione che focalizzi la sua attenzione su pochi punti, in maniera semplice e leggibile, anche per i cittadini».

ALL’ORDINE DEL GIORNO

Centro Oli di Viggiano

Sì all’indennizzo per chi abita nell’area AL SETTIMO punto all'ordine del giorno della seduta del Comitato di Coordinamento e Monitoraggio del P.O. Val d'Agri è stato inserita “la prima ricognizione dei danni subiti a chi abita nell'area limitrofe del Centro Oli di Viggiano”. Finalmente approvata la proposta “di un indennizzo legato alla situazione di chi vive e subisce i danni dell'inquinamento nell'area limitrofa del Centro Oli”. Una vicenda lunga e legata alle oltre cinquanta famiglia che hanno intrapreso la battaglia legale contro l'Eni. Famiglie che risiedono nell'area dove «a far da padrone» oggi è «il forte odore nauseante dei gas che bruciano, il rumore costante, sollevamenti di pavimenti a causa delle forti vibrazioni, un illuminazione perenne della fiaccola, accesa per bruciare i gas di scarico, vibrazioni e tremolii che durante la notte creano disagi a livello fisico e psichico per chi vive in quella zona». Disagi a livello agricolo per i prodotti del posto, molti vigneti vengano abbandonati.

Case che prima venivano considerate di valore economico discreto, oggi vengono vendute a prezzi ridicoli. Allo stato dei fatti la Struttura di progetto Val d'Agri ha messo in piedi un coordinamento ad hoc per individuare metodo e criteri per determinare i danni alle cose e alle persone. Il primo è quello di una ricognizione tramite un sistema di valutazione degli edifici, per definire un danno alle strutture. L'altro è quello per definire elementi d'inquinamento ambientale tramite Metaponto Macro Bios, Messa a punto la situazione di definizione del danno, bisogna capire chi paga tale danno? Quando è stato redatto il Programma operativo Val d'Agri erano stati già inseriti 10 miliardi del vecchio conio, per ristorare il disagio e il deprezzamento rispettivamente dei cittadini e dell'area immediatamente circostante al Centro oli. . In fase di approvazione, però, questa posta finnanziaria fu tolta garantendo, in ogni caso, che dopo il varo del criterio

per il riconoscimento del danno sarebbe stata inserita la posta finannziaria necessaria per il ristoro. «Ora come - ha dichiarato il responsabile della struttura di Progetto, Remo Votta - che siamo in grado di dire qual'è il danno, direi di pensare a una sorta di anticipazione e nel frattempo individuare il soggetto responsabile». Richiesta legittima per il sindaco di Viggiano, Giuseppe Alberti che ha sottolineato « è palese il deprezzamento nell'area e il disagio che quotidianamente vivono i residenti dell'area per la presenza del centro oli e dell'attività estrattiva in generale». Cosa che non è andata giù ad alcuni comuni come Armento, il cui sindaco ha sottolineato: «Il Comune di Viggiano percepisce delle indennità dirette per la presenza del centro Oli che potrebbero servire per coprire anche i danni di cui si parla. Sono danni del comune di Viggiano e non si comprende perché debbano essere anche del comune di Armento o altri».

L’APPUNTO DI MOLLICA (FPC) POTENZA «Proprio perché le royalties del petrolio non hanno effetti miracolistici e la percentuale che riceve la Regione Basilicata (7 per cento lordo) è troppo bassa e non è sufficiente per risolvere tutti i problemi della Basilicata, non bisogna sprecare dette risorse in opere inutili». E' quanto afferma il consigliere regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Francesco Mollica, nel commentare le dichiarazioni del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. «Non possiamo assistere - dichiara Mollica - alla realizzazione di opere improduttive, almeno in questo momento, quando la popolazione non riesce a raggiungere la quarta settimana del mese ed è costretta in molti casi ad emigrare per l'assenza di ricadute occupazionali. L'uso delle risorse - prosegue l'esponente della Federazione dei Popolari di Centro - deve essere oculato e finalizzato a tamponare le emergenze in un territorio dove vivono circa 60.000 abitanti. Inoltre, così come risulta dagli interventi dei cittadini nell'incontro che la Federazione dei Popolari di Centro ha tenuto nei giorni scorsi a Villa d'Agri, i soldi devono essere spesi con celerità, ma con una tangibile utilità pratica per gli stessi cittadini». «Tra le opere proposte - aggiunge Mollica - vi sono anche interventi che meritano un approfondimento, ma ve ne sono altri che non avranno nessuna ricaduta produttiva sul territorio, se non quella di favorire qualche tecnico che potrebbe mettere a frutto la sua professionalità per portare a termine idee ed opere più utili. Il Piano Operativo Val d'Agri va rivisto e tarato, eliminando gli errori che pure ci sono così come è ormai tempo di riaprire il tavolo per la rinegoziazione degli accordi. Il presidente della giunta - conclude Mollica - faccia iscrivere all'ordine del giorno del Consiglio regionale la discussione sul petrolio e, facendosi forte delle indicazioni che emergeranno, riapra il tavolo delle trattative con l'Eni e con il Governo nazionale che sta cercando di espropriare, in questo delicato momento, le prerogative delle regioni e dei territori. Non ceda, però, alle richieste inutili, anche se queste vengono dai Comuni rientranti nel Piano Operativo».

Comunità Montana Alto Agri

Al via progetti di osservazione ambientale LA COMUNITÀ Montana Alto Agri avvia il progetto “Reti (Riqualificazione Ecologica Territoriale Integrata)” che dovrà essere finanziato nell'ambito della rinegoziazione della salvaguardia ambientale nell'accordo di programma Eni-Regione che scade nel 2009 . Un progetto che coinvolgerà l'agenzia spaziale di Matera, l'Universita di Basilicata con borse di studio e dottorato di ricerca per la formazione di professionalità laureate che possono essere al servizio dell'Osservatorio Ambientale per l'interpretazione dei dati del telerilevamento satellitare, per individuare le zone soggette a

rischio smottamento e frane, interventi nell'aree perimetrate nel Parco nazionale e nello stesso tempo con una sorta di sentieristica che rende fluida e valorizzabile l'area nell'ambito del turi-

smo del parco. Idea anche quella di valorizzare i percorsi mariani, la via franchigena e i percorsi ambientali. Il tutto tramite telerilevamento e riportare in Gis, su Tom Tom e rendere di-

sponibile quella sentieristica su internet, in modo che i visitatori scaricando quell'intinerario con quelle coordinate sul proprio palmare possono fluire di quel territorio con questi sentieri. Il progetto “Clen Air” (Aria Pulita) con Telespazio e l'Osservatorio ambientale per interpretare anche la concentrazione di eventuali inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo. Poi c'è il progetto “Fire-Order (Fuoco Fuori)” che è in collaborazione con il Corpo Forestale, protezione civile regionale territoriale sfruttando un telerilevamento per ciò che riguarda la prevenzione.


20 24 Ore in Basilicata Un solo progetto della Regione Basilicata fra i cento scelti dal ministero di Brunetta Mercoledì 29 ottobre 2008

La forza pubblica dei borghi Il responsabile critica il titolo “Non solo fannulloni”: «Offensivo» E’ STATO premiato. ma non è del tutto contento. Tomangelo Cappelli, responsabile del progetto “Ospitalità nei borghi” che ha fruttato alla Regione Basilicata l’inserimento fra i cento programmi preferiti del ministro Brunetta, non nasconde il suo disappunto. Non per il riconoscimento, che gli ha fatto piacere, ma per il nome dell’iniziativa ministeriale: “Non solo fannulloni!”. Proprio così, con il punto esclamativo. Cappelli pensa che questo nome sia un’offesa per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione italiana che non lesinano impegno e professionalità. “Ospitalità nei borghi”, programma dell’ente Regione Basilicata, è fra i cento progetti che il ministero alla Pubblica amministrazione, retto da Brunetta, considera un modello per tutti. Per il progetto lucano è una conferma: era già stato riconosciuto dal precedente ministero nell’ambito di “Regionando 2006”, altro concorso governativo per le istituzioni locali. Il progetto è stato messo in piedi dal dipartimento Attività produttive. I Comuni interessati sono - in ordine alfabetico - Accettura, Aliano, Latronico, Matera, Maratea, Melfi, Muro Lucano, Picerno, Pietrapertosa, Pisticci, Potenza, Satriano di Lucania, San Chirico Nuovo, Trecchina, Tricarico, Valsinni e Venosa. Si tratta di un piano per il rilancio turistico della Basilicata attraverso la valorizzazione dei centri storici e delle tradizioni locali. Ecco come lo stesso Cappelli responsabile dell’ufficio Valorizzazione del patrimonio culturale della Regioe, titolare del progetto con Elena Iacoviello dell’ufficio Promozione integra-

Un vicolo di Guardia Perticara (dal sito www.valdagri.net)

ta e programmi - presentava in una scheda l’iniziativa: «Si è trattato di un progetto integrato volto a sviluppare l'ospitalità nei centri storici agendo sia con piccoli interventi infrastrutturali (ripristino percorsi storici, gradinate, logge, fregi, piani colore e facciate, arredo urbano, alberate storiche, punti di osservazione e godimento del paesaggio, illuminazione strategica, manutenzione spazi pubblici eccetera) che con agevolazioni alle imprese qui allocate per il miglioramento dell'estetica e della visione di insieme di una data lo-

calità o strada, piazza eccetera, ottimizzando le risorse complessivamente a disposizione attraverso più interventi, guidati da un filo conduttore comune». «I risultati ottenuti già dopo soli alcuni mesi dall'avvio del progetto - aggiunge Cappelli sono stati estremamente incoraggianti. Tra i più significativi ottenuti possiamo annoverare: l'integrazione di fondi, lo sviluppo di una progettualità bottom-up (ossia in cui è specificato ogni dettaglio, ndr), la sperimentazione di un modello di governance locale».

Prima di esprimere la propria disapprovazione per il titolo dell’iniziativa, Cappelli ieri ne ha spiegato meglio il senso da un punto di vista concettuale: «Propone una Weltaschauung, una visione della vita, improntata sulla Valorizzazione del Patrimonio Culturale come fonte di ricchezza Etica, Estetica, Economica, individuando nella Natura, nell'Arte e soprattutto nella Gens lucana, a cui il progetto è dedicato, i tesori più preziosi della regione». Poi, parte lancia in resta: «Ma come è possibile svilire un'iniziativa che potrebbe significare molto per rilanciare la Pubblica Amministrazione, offendendo, con un titolo davvero infelice, come “Non solo fannulloni”, milioni di persone che, pur rappresentandone l'anima, già vivono in una condizione al limite della sostenibilità, che anziché valorizzarli li vede, spesso, ignorati, bistrattati e tristemente mortificati? Forse è ancora possibile riparare a cotanta leggerezza, ché tale è l'opinione diffusa, sostituendo questo cacofonico “Non solo fannulloni”, con un più possente ed esplicativo “Vis Publica”: il personale è la vera forza della Pa». Brunetta è avvertito.

LATRONICO (PDL) E IL RILANCIO DEL SUD POTENZA – Il senatore Latronico (Pdl), in una dichiarazione, ha definito «impressionante constatare come l'intero Mezzogiorno nonostante il suo potenziale di risorse culturali ed ambientali riesca ad attrarre flussi turistici pari a quelli della città di Venezia». «Per questo – ha aggiunto – è da sostenere l’impegno del sottosegretario al turismo Brambilla che individua tra le misure anticicliche e di rilancio del Sud Italia proprio il comparto turistico che riuscirebbe a promuovere lo sviluppo vero in tutte le regioni meridionali; in questo senso sono auspicabili interventi di sostegno agli investimen-

ti nel comparto e facilitazioni fiscali per il reticolo delle piccole e medie imprese operanti nel settore turistico. In questo senso è anche auspicabile un’azione di coordinamento tra le regioni italiane per sconfiggere l’attuale polverizzazione nell’impiego delle non poche risorse per la promozione dell’unico brand del sistema Italia nei mercati mondiali. Un comparto che contribuisce ancora per il 11,4 per cento al pil nazionale ha bisogno di un rilancio di attenzioni che le prossime azioni di governo sicuramente conterranno a partire dalla progettazione di poli turistici per il Mezzogiorno».

Turismo Folino annuncia nuove iniziative

Al varo strumenti di sostegno al settore POTENZA - Si è svolto ieri mattina, nel Palazzo del Consiglio Regionale, a Potenza, un incontro tecnico promosso dall' Assessorato alle Attività Produttive e dall'Apt Basilicata rivolto agli operatori turistici, alle Adv, ai Consorzi , ai Gal e alle associazioni della Basilicata che si occupano di turismo incoming. Presenti al tavolo l'assessore Vincenzo Folino, il direttore generale dell'Apt, Gianpiero Perri, l'esperto di marketing turistico Stefano Landi, e Giuseppe Peluso, responsabile bandi e progetti speciali dell'Apt Basilicata. “Turismo Incoming: stato dell'arte in prospettiva”, il tema dell'incontro. Nell'ambito della discussione sono state avanzate possibili modifiche migliorative in tema di aiuti alla promocommercializzazione. Perri ha sottolineato l'importanza di sostenere, da parte delle Istituzioni, le iniziative private e principalmente quelle operanti nella promocommercializzazione della Basilicata turistica, ed al contempo aiutare la nascita e lo sviluppo di nuovi operatori. «Occorre condividere le strategie da mettere in campo per un turismo di qualità. Serve inoltre favorire la crescita del numero di soggetti in grado di occuparsi di promozione e comunicazione della Basilicata». Un monito di fiducia è venuto anche dall'assessore Folino, che nel suo intervento ha sottolineato come «fare rete fra i territori vuol dire moltiplicare le possibilità di intercettare turismo e come il modello del partenariato pubblico - privato si riveli uno strumento vincente per coordinare azioni e strategie». L'assessore ha inoltre annunciato il varo di un nuovo strumento di sostegno al turismo in vista dell’ organizzazione di sistemi turistici locali, ovvero i Progetti Integrati di offerta Turistica che verranno illustrati in una serie di prossimi incontri. Stefano Landi ha ribadito il cambiamento radicale che il turismo registra oggi: «Un turista che pianifica in autonomia il viaggio ha più bisogno di servizi che di prodotti preconfezionati».

Unioncamere fotografa dodici mesi di imprenditoria femminile

Aziende rosa: in calo ma concentrate In Lucania sono quasi il 30 per cento sulta quindi migliore in tutte le regioni con le sole eccezioni di Molise, Valle d'Aosta e Basilicata (dove è pari a -1,03). Al Sud va però la palma dell'area a maggior concentrazione di imprese femminili (sono il 26,6% del totale, due punti percentuali e mezzo in più della media nazionale, ferma al 24,1%) e, conseguentemente, il “record” delle regioni a più alta concentrazione di imprenditrici: Molise (31,7), Basilicata (29,5) e Campania (28,6) principalmente dovuto alla forte presenza di imprese guidate da donne in agricoltura. Per quanto riguarda la natura giuridica dell’impresa in Basilicata sono quelle individuali a registrare la quota più alta: 14.102. A seguire le società di persone (1181), poi le società di capitale (660), le cooperative (291), i consorzi (4) e sono 36 quelle appartenenti ad altre

POTENZA - Segno positivo all'anagrafe delle imprese in rosa negli ultimi dodici mesi. Questo il dato nazionale mentre a livello locale si registra una flessione. Sono 5.523 le imprese che tra giugno 2007 e giugno di quest'anno si sono aggiunte all'universo dell'imprenditoria femminile italiana che, al 30 giugno scorso, ha così raggiunto il numero di 1.243.824 imprese attive. Per quanto ridotta (+0,45% l'aumento nell'arco dei dodici mesi considerati), la vivacità dell'universo imprenditoriale femminile spicca al confronto della sostanziale immobilità del panorama complessivo del tessuto imprenditoriale del paese il cui tasso di crescita, nello stesso periodo, ha fatto segnare esattamente lo zero. Questi i dati più significativi che emergono dalla foto scattata dall'Osservatorio dell'Im-

prenditoria femminile, l'indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Un segno positivo che però non vale per tutta la Penisola. A ridimensionare i risultati è il dato negativo del Mezzogiorno che ha fatto registrare 1.142 imprese in meno, pari ad una riduzione dello stock delle imprese femminili meridionali dello 0,25% su base annua e ad un saldo complessivo del periodo di 5.523 imprese in più a livello nazionale. Per quanto riguarda la Basilicata al 30 giugno 2008 sono 55.138 le imprese attive in totale, 16.274 quelle al femminile, quindi il 29.52% del totale. Saldo negativo tra 2008 e 2007: 447 imprese in totale e -170 al femminile. Rispetto al totale delle imprese attive, la variazione percentuale delle imprese femminili ri-

forme. Anche il contributo dell'immigrazione alla crescita dell'imprenditoria femminile appare sempre più significativo. In Basilicata erano 279 nel 2007 le imprese individuali con titolare donna di nazionalità extracomunitaria, sono diventate 304 nel 2008 con una variazione percentuale dell’8.96%. Nel quadro generale di Unionca-

mere la situazione lucana nella graduatoria provinciale stilata in base alla variazione dello stock tra giugno 2007 e giugno 2008 pone Potenza al 77° posto con 10.981 imprese nel 2008 contro le 11.058 del 2007, e Matera quasi in fondo alla classifica nazionale (93°posto) con una variazione di -1.73: 5.293 nel 2008 rispetto alle 5.386 nel 2007.

POTENZA - Si è riunito ieri, presso la sede del Corecom della Basilicata, il tavolo tecnico Rai/Corecom voluto dall’organismo regionale e da Rai Way per garantire ai cittadini una migliore qualità tecnica del servizio radiotelevisivo pubblico. All’ordine del giorno molte segnalazioni pervenute al Corecom per il tramite di consiglieri regionali, ma anche di semplici utenti. Presenti al tavolo tra gli altri per l’Anci il segretario regionale, Gerardo Ceruzzi, il sindaco di Venosa e il sindaco di Savoia di Lucania. Per quanto concerne alcuni problemi segnalati nel Comune

In discussione segnalazioni e problemi di ricezione dei piccoli comuni

pio. La presidente Albano ha ritenuto valida la proposta dell’Anci di portare gli argomenti all’attenzione dell’Anci stessa concordando congiuntamente la strada più breve e meno onerosa per consentire a buona parte dei cittadini lucani di accedere al segnale rai regionale. Infine su segnalazione di alcuni cittadini il tavolo tecnico ha predisposto un sopralluogo nella frazione Trinità Sicilia in contrada Cerreta a Potenza. La presidente del Corecom ha accompagnato personalmente i tecnici di Rai Way sul posto per meglio far comprendere il problema logistico.

Corecom e Rai al tavolo tecnico di Avigliano Rai Way dopo attente verifiche ha opportunamente risolto il problema dovuto ad interferenze nel segnale. Per le segnalazioni pervenute daNova Siri e Montalbano Jonico è stato ampiamente spiegato al tavolo che in realtà si tratta di un problema risolvibile attraverso una buona campagna di sensibilizzazione e/o comunicazione da parte delle ammi-

nistrazioni comunali nei confronti dei singoli utenti che evidentemente rivolgono il segnale delle proprie antenne nella direzione non corretta rispetto ai ripetitori di riferimento. «Si tratta – ha dichiarato la presidente del Corecom, Loredana Albano – di piccoli problemi di carattere tecnico risolvibili attraverso l’utilizzo di persone competenti in grado di montare an-

che semplicemente dei filtri nelle apparecchiature di ricezione dei segnali dalla direzione in cui questi segnali vengono emanati. Spetta alle amministrazioni locali – ha proseguito Albano – avviare un percorso di diffusione di corrette informazioni e mettere nelle condizioni i cittadini dei due comuni jonici di poter vedere il segnale del terzo canale regionale utilizzando

a supporto anche dei tecnici qualificati». Molto più complesse le vicende che riguardano una parte del comune di Venosa, l’area del comune di Savoia di Lucania e la nuova zona abitativa di Melfi in contrada Bicocca. Per queste tre aree sono state avanzate delle proposte “risolutive”che però è necessario approfondire in modo “condiviso” attraverso un protocollo d’intesa più am-


Potenza Mercoledì 29 ottobre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

L’amministrazione consegna i lavori per la ripavimentazione dell’importante arteria cittadina

Ecco come sarà viale Mazzini Per migliorare la viabilità pedonale 500.000 euro di fondi Por L’OBIETTIVO è - dice il Comune - trasformare via Mazzini in viale Mazzini. Per fare questo c’è un progetto. I lavori da esso previsto sono stati ufficialmente consegnati questa mattina i lavori che interesseranno la riqualificazione e la pavimentazione del lato sinistro di viale Mazzini. L’idea fondante è il recupero della dimensione pedonale di viale Mazzini, attraverso - fa sapere l’ufficio stampa dell’ente - l’introduzione di elementi di razionalità e gradevolezza che consentano l’innalzamento della qualità della vita per residenti e commercianti e, allo stesso tempo, imprimano una chiara impronta di viale di ingresso al centro storico, al servizio della fruibilità di tutta la cittadinanza. Un momento della consegna dei lavori di via Mazzini Il tratto di strada interessato è quello che va dalla confluenza con Portasalza detto il sindaco Vito Santar- meccanizzato, una proveall’intersezione con via Ro- siero e l’assessore ai lavori niente dal popoloso rione ma e Via Caserma Lucania Pubblici Fiore - intende ri- Cocuzzo, con capolinea alla per una superficie di circa condurre il centralissimo confluenza tra via Portasal2500 metri quadrati. Per viale Mazzini al suo conte- za, via Mazzini e corso Umtale intervento sono stati sto naturale di luogo privi- berto, l’altra proveniente impegnati 500.000 euro legiato di accesso al centro dal rione Mancusi, con stache provengono dai fondi storico. Tale ruolo, soprat- zione nella parte bassa di tutto in chiave pedonale, via Mazzini e che prosegue Por. L’impresa che eseguirà i la- verrà ad essere amplificato verso il centro storico, fin vori è pugliese, di Gravina con la ormai prossima sotto la porta San Giovanapertura delle due grandi ni». di Puglia. Cresciuta tumultuosa«Tale intervento - hanno opere di trasporto verticale

Ponte attrezzato e traffico in aumento I motivi dell’intervento mente negli ultimi anni cinquanta e i primi anni sessanta dello scorso secolo a ridosso delle mura della città antica, via Mazzini ha vissuto questo suo cinquantennio di vita quale strada a vocazione prettamente veicolare, sia per l’imponenza dei fabbricati che su di essa sono stati inseriti per rispondere alla enorme domanda di resi-

...Ma nel frattempo qualcuno protesta e minaccia anche di incatenarsi al muro

Residenti: «Pezzi di storia cadono sotto le ruspe» UN ALTRO pezzo di Potenza è scomparso sotto le ruspe. Viene cancellata la tradizione e la storia che resisteva dall’epoca in cui, guarda caso, la città divenne capoluogo di Basilicata. E’ stato infatti abbattuto il muretto di cinta che delimitava via Mazzini dalla sottostrante scarpata, vicino alle nuove scale mobili, quelle che vengono chiamate il “ponte attrezzato”. Un motivo ornamentale fatto di un piccolo arco, legato con mattoni rossi alla pietra superiore, una vera e propria balaustra, che si affacciava sul vallone di Santa Lucia. Una protezione per i passanti e, al tempo stesso, un disegno architettonico molto rappresentativo che caratterizzava, un tempo, tutta via Mazzini, da Portasalza alla villa di Santa Maria. La prima parte è già scomparsa. E’ avvenuto ieri mattina in via Mazzini, quando gli abitanti erano ancora nelle proprie abitazioni, altrimenti qualcuno si sarebbe legato a uno di questi piccoli archi per evitare questo ennesimo scempio edilizio. Questo abbattimento, probabilmente, sarà solo il primo perché il Comune, proprio in coincidenza con questo abuso, ha “consegnato” ufficialmente i “lavori di riqualificazione” della strada. Riqualificazione significa cancellazione del passato? A giudicare da questo primo osceno intervento delle ruspe, parrebbe di sì. In so-

stanza il Comune cancellerebbe in toto quella che era la caratteristica arcitettonica principale, frutto di un paziente lavoro artigianale - di via Mazzini, quando la strada, priva di grandi costruzioni e di traffico, era la passeggiata preferita dei potentini, dei fidanzatini e degli anziani. Invece di abbattere questo storico ornamenIl muretto di via Mazzini to del marciapiede, sarebbe stato facile fare piccoli ritocchi per rio restituirlo al suo splendore. che è Invece le ruspe sono state impazienti e oscenamente irrispettoso verso la tradizione, l'ambiente e la cultura implacabili. Non sappiamo con che co- della città Quando furono consegnasa verrà sostituita questa storica spalletta, né quando ti i lavori per il ponte attrezzato, il sindaco dell’epoca e il sarà realizzata. Sappiamo solo che si con- Soprintendete ai Beni Artitinua a massacrare e addirit- stici , assicurarono che la tura cancellare le testimo- vecchia “Stazione di Posta”, nianze antiche del vecchio che chiudeva un tempo via centro, senza alcun rispetto Pretoria e delimitava i confidella tradizione e della cultu- ni della città vecchia, sarebra dei suoi abitanti. Così fu be stata ricostruita com’era e tanti anni fa per vico Addo- che sarebbe stata anche rivene, così avvenne tanti anni stita delle antiche pietre. Infa per le case di via Pretoria somma un pieno rispetto che si affacciavano su piazza dell’ambiente, molto suggeMario Pagano. Così si conti- stivo, di quando proprio nelnua a fare oggi, con un crite- la zona, vi era il cambio dei

cavalli (ci sono ancora nella casa di fronte, fra le antiche pietre, gli anelli ai quali si legavano briglie) di chi arrivava a Potenza per proseguire il suo viaggio nell’interno. Sappiamo tutti com’è andata a finire. Al posto dell’antica casa fortificata (un vero e proprio castello per l’epoca) è stato costruito l’ennesimo palazzaccio, (anche con qualche violazione edilizia, dal momento che è stato sotto sequestro per alcuni anni) che “invade” la strada, toglie la comodità del marciapiedi e, da stamattina, anche il conforto di un muretto di sostegno, bello, artistico e tradizionale, come tante altre cose di questo centro storico. Signor Sindaco, lei e i suoi tecnici avete fatto molte “riqualificazioni” nel centro storico, alcune veramente riuscite. Perché ora questo autentico scempio di cui tutti ci dobbiamo vergognare. Siamo ancora in tempo per salvare almeno nell'ultimo tratto di via Mazzini, quello che resta di questo antico muretto? Così tanto per dire ai nostri nipoti : vedi Potenza una volta era così? Vittorio Sabia potenza@luedi.it

denze dovuta al grande inurbamento degli anni del boom economico, sia per la sua posizione di raccordo tra la città antica e i quartieri dell’espansione della seconda metà del ventesimo secolo, quasi tutti sulla direttrice nord della città. Ulteriore emergenza è quella relativa ai parcheggi, problema per il quale saranno necessari ulteriori

interventi, necessariamente diversi e non includibili nell’ambito di una opera di riqualificazione urbana, con tutti i limiti, di risorse e spaziali, che tali tipi di lavori comportano. Altra e non meno grave situazione di degrado è rappresentata dai percorsi pedonali. Oggetto di questo intervento di riqualificazione saranno: la pavimentazione del marciapiede in bitume; l’innalzamento della sede stradale che ha comportato il livellamento di questa con il marciapiede; l’eliminazione di transenne e pali metallici; la sistemazione di parapetti e ringhiere che si susseguono lungo il marciapiede; la sistemazione di nuove alberature; la sistemazione della illuminazione. Il progetto prevede inoltre la demolizione di tutti i parapetti in muratura, la rimozione di tutte le ringhiere esistenti, tra l’altro tutte diverse tra loro nella tipologia e nella forma. Prevista anche lungo tutte le parti del viale in cui necessita, la posa in opera di una ringhiera in ferro, color grigio scuro satinato, posta su un cordolo in pietra sopraelevato rispetto al piano del marciapiede.

Cosa prevede il progetto

Superficie Pedonale Dal civico 1 al civico 23, per una lunghezza di circa 150 metri si è in presenza di un marciapiede di poco più di 1 metro di larghezza. Il progetto prevede il recupero in questa sede di circa 2 metri alla superficie pedonale, con la sistemazione dei posti auto in parallelo alla sede stradale.

Pavimentazione Il progetto prevede il rifacimento del marciapiede sul lato sinistro , dall’inizio sino all’intersezione con via Roma, con una pavimentazione in porfido tranciato di 20 cm. A correre orizzontalmente, delimitati da un lato dallo stesso porfido posto in verticale e dall’altro da cordoli da 10 cm., anch’essi in porfido.

Alberature Durante i lavori di riqualificazione si mirerà a eliminare le aiuole rettangolari sostituendole con delle buche quadrate coperte da apposite grate in prossimità di ogni tronco, in modo da garantire la giusta protezione ed aerazione delle radici ea o a sostituire tutti i ligustri che versano in condizioni di scarsa vigoria.

Parapetti L’intervento prevede la demolizione di tutti i parapetti in muratura, la rimozione di tutte le ringhiere esistenti, tra l’altro tutte diverse tra loro nella tipologia e nella forma. È prevista quindi, lungo tutte le parti del viale in cui necessita, la posa in opera di una ringhiera in ferro di pregevole fattura, verniciata color grigio


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Potenza

Mercoledì 29 ottobre 2008•

RISTORANTI

CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

Contro gli aumenti, chi fa da sè...

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della classe IV^ B del "Orazio Flacco" di Venosa, che ha compiuto ieri 14 anni. Nella foto ripreso insieme ai compagni di classe •IL 30 OTTOBRE Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni

POST - IT Festa della Polizia penitenziaria SI terrà stamattina, a partire dalle 10.30, in piazza Don Bosco a Potenza, la festa regionale del Corpo di Polizia penitenziaria. Dopo la cerimonia di accoglienza degli invitati e delle autorità e la lettura di alcuni messaggi, si terrà il discorso di Napoleone Gasparo, direttore generale del Provveditorato della Basilicata. Verranno poi consegnati i riconoscimenti per meriti di servizio.

CINEMA

•FINO AL 31 OTTOBRE Potenza, galleria “Teknè” “FRAMES” Mostra di Paolo Consorti •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”

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17 - 19 - 21

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Sala 3

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BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 23 Pubblicato uno studio sulla spesa quotidiana degli italiani Mercoledì 29 ottobre 2008

Per tutta la giornata di oggi

Protezione civile in allerta per il maltempo Nel 2007 si spendevano 5,48 euro al giorno

Aumenti sulla dieta

Anche a Potenza allarme maltempo

ANCHE in Basilicata è scattato l’allarme maltempo: in una nota diramata dalla Prefettura di Potenza, infatti, si rende noto che dal primo pomeriggio di ieri la Protezione civile vigila con maggiore attenzione sulla situazione. Per tutta la giornata di oggi, infatti, sono previsti «venti forti con rinforzi di burrasca». Le amministrazioni locali, quindi, in collaborazione con le forze dell’ordine e gli enti di servizio, sono stati invitati ad allertare tempestivamente personale e strutture dipendenti al fine di fronteggiare qualunque situazione di emergenza. Si passa, quindi, improvvisamente da un’emergenza a un’altra. Fino a ieri si temevano i danni della prolungata siccità, oggi si temono le conseguenze anche gravi che temporali e vento forte possono causare alla città e ai cittadini.

CI SONO modi molto scientifici per capire quanto sia aumentato il costo della vita in Italia. Si può, per esempio, analizzare il costo di tutti gli alimenti che compongono la dieta giornaliera di un uomo adulto. E capire, in maniera precisa, quanto gli aumenti incidano sulla nostra quotidianità. E’ quello che ha fatto uno studio condotto in collaborazione tra la Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, Last Minute Market, spin-off accademico dell'Università di Bologna ed Econometrica, società di studi economici e comunicazione. Uno studio che permette di capire, ad esempio, che a Potenza, rispetto al settembre del 2007 degli aumenti ci sono stati: si è passati dai 5,48 euro giornalieri ai 5,81 euro dello stesso mese di quest’anno. Aumenti, però, che non fanno comunque raggiungere al capoluogo di regione i picchi delle altre città italiane, soprattutto quelle del Nord. Negli ultimi dodici mesi - emerge dallo studio - è salita da 6,39 euro a 6,77 euro la spesa per una dieta giornaliera che assicura 2.300 calorie,

Spesa al supermercato

quantitativo compatibile con le esigenze di un uomo adulto. L'incremento è di 38 centesimi in termini assoluti e del 5,95% in termini percentuali. Un tasso di crescita decisamente superiore a quello dell'indice Istat dei prezzi al consumo per l'intera collettività, che è aumentato da settembre 2007 a settembre 2008 del 3,8%. Analizzando l'andamento dei prezzi per i prodotti che compongono la dieta, la crescita maggiore è quella della pasta, che ha subito un incremento del 24,91%. L'aumento del costo della pasta è legato alla crescita del prezzo del grano, che ha deter-

Si è conclusa al Museo provinciale la Terza giornata del lavoro autonomo

Artigianato da salvaguardare Le iniziative della Provincia per le 12.000 aziende SI E’ CONCLUSA ieri al Museo provinciale la terza edizione della “Giornata del lavoro autonomo”. L'iniziativa, promossa da Camera di Commercio e Provincia di Potenza e partita lo scorso 16 ottobre con l'inaugurazione di due mostre (“Le vie della Lana” e l'artigianato artistico), intende focalizzare l'attenzione sull'artigianato come importante leva per lo sviluppo dell'economia locale. Una realtà quella dell'artigianato che in Basilicata conta ben 12.000 aziende e «per la quale - ha sottolineato il presidente della Provincia, Sabino Altobello - l'amministrazione Provinciale sta investendo molto. L'artigianato artistico non a caso è oggetto dei percorsi integrati di formazione gestiti dall'Apof- Il (Agenzia Provinciale per l'Orientamento e La Formazione) per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica». Il presidente della Camera di Commercio di Potenza Pasquale Lamorte ha sottolineato, in apertura dei lavori, la necessità di attivare sinergie istituzionali, come quella con la Provincia di Potenza, con particolare attenzione al tema della formazione - sia per chi aspira ad intraprendere l'attività dell'artigiano sia per chi già opera nel settore. Sul ruolo importante affidato dalla Regione Basilicata alla Provincia e alle associazioni di categoria nell'ambito della programmazione 2007-2013, è intervenuto l'assessore provinciale alle Attività Produttive Antonio Vitucci secondo cui «occorre continuare a fare raccordo tra istituzioni per attivare reti di livello nazionale e internazionale che rendano competitiva la nostra provincia, trasformare in risorse i problemi e lanciare un messaggio di fiducia». In un dibattito orientato a valorizzare le sinergie non

poteva mancare la voce dell'assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio che, oltre a elencare le misure già messe in campo dalla Regione per il settore, ha accolto l'invito a collaborare nella direzione di interventi mirati, in grado di garantire una maggiore professionalità e più possibilità di sviluppo all'artigianato. Soddisfatti i rappresentanti di categoria che hanno fornito il proprio contributo al dibattito, ciascuno mettendo in evidenza un aspetto della questione. Gian Maria Rizzi, presidente Ente Bilaterale nazionale artigianato ha spiegato nel dettaglio i compiti dell'Ente che, nato nel 1993, si fa carico di garantire le provvidenze ai lavoratori e deve trovare soprattutto nel meridione una nuova centralità. Alessandro Geraldi e Antonio Aloisio, rispettivamente presidenti di Confartigianato e di Cna di Potenza hanno affrontato, invece, il tema dei fabbisogni formativi. Il primo ha sottolineato la grande evoluzione che l'artigianato, soprattutto quello artistico, ha avuto nel tempo, e l'esigenza di continuare a lavorare in tal senso, mentre il secondo ha invocato una disciplina dell'istituto della bottega scuola e del maestro artigiano. All'incontro ha preso parte anche il presidente dell'Apof- Il, Antonio Giansanti. L'Agenzia provinciale ha curato i laboratori didattici che sono stati riproposti prima dell'inizio del convegno. «Si tratta - ha spiegato Pietro Santarsiero responsabile Apofil di Avigliano - di corsi integrativi del Piano 2007, rivolti a persone di età compresa tra i 25 e i 45 anni e riguardanti la saldatura e la tempra, la tessitura di base, la ceramica, la decorazione di stoffa, vetro e pietra e il restauro del legno».

giornare con cadenza mensile un indicatore (carocibo) che consenta di monitorare sia l'entità che gli incrementi nel tempo della spesa alimentare, facendo riferimento ad una dieta tipo costruita sulle necessità quotidiane di un uomo adulto. Al fine di consentire confronti sul piano territoriale, l'indicatore viene elaborato sia a livello nazionale che a livello di capoluoghi di regione. Carocibo è stato determinato prendendo in considerazione una dieta elaborata da Alessandra Bordoni, nutrizionista del Dipartimento di Biochimica “G. Moruzzi” dell'Università di Bologna. La supervisione scientifica è stata assicurata da Luca Falasconi, economista agroalimentare del Dipartimento di Economia ed Ingegneria Agrarie, da Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica e da Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna e presidente di Last Minute Market. Le elaborazioni sono state eseguite da Sabina Morganti e da Anastasia Scotto.

minato anche un incremento del costo del pane che è stato tuttavia, negli ultimi 12 mesi, molto più contenuto di quello della pasta in quanto ha toccato l'8,63%. Incrementi superiori a quelli del pane, hanno avuto il latte (+9,59%) e il riso (+9,01%). Meno del pane sono invece aumentati i costi dei pomodori pelati (+7,90%), del formaggio (+7,83%), seguiti dalla frutta (+7,29%), dai biscotti (+6,23%), dal caffè (+4,91%), dal vino (+4,86%) e dalla carne bovina (+4,63%). Tutti gli alimenti citati hanno avuto incrementi superiori a quello dell'indice nazionale dei prezzi al consumo. Crescite inferiori al tasso di inflazione hanno invece l'insalata (+3,48%), l'acqua minerale (+2,41), lo zucchero (+1,04%) e l'olio extravergine di oliva, a cui spetta la palma della stabilità in quanto la crescita del prezzo è stata contenuta nello 0,06%. L'obiettivo dello studio studio condotto da Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, Last Minute Market ed Econometrica è quello di determinare ed ag-

Già attivo nel centro storico

Uno sportello Adoc nelle filiali della banca Unicredit le iniziativa l’Adoc amplia la propria rete sportellistica in Basilicata mettendo a disposizione dei consumatori lucani le proprie capacità. I consumatori, oltre che in filiale, hanno la possibilità di sottoporre i propri quesiti anche on line (www.deskconsumatori.com), utilizzando un modulo che permette di inviare direttamente la domanda all'esperto dell’Adoc che opera nella filiale da lui scelta. Il consumatore può selezionare il tema e l'argomento di suo interesse, e le modalità che preferisce per ricevere la risposta. La domanda arriva all'esperto che risponderà nel più breve tempo possibile via mail, per telefono, o proponendo di incontrarsi in filiale per approfondimenti.

UNO sportello dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) all’interno delle filiali dell’Unicredit. Un’iniziativa - spiega il presidente dell’Adoc, Nino D’Andrea utile per clienti e non clienti che possono così affrontare e risolvere problemi di vita quotidiana. Lo sportello è attivo già da qualche giorno presso la sede di Unicredit Banca di Roma, in via Pretoria. Un esperto dell’Adoc è a disposizione, nei giorni di martedì e giovedì (mattina), per offrire gratuitamente la propria esperienza e conoscenza ai cittadini e ai consumatori potentini del centro storico, ma anche tutti quelli che hanno problemi, aiutandoli a districarsi nel complesso mondo dei consumi. Con taUn’artigiana

La Cisl chiede all’amministrazione di risolvere il problema in tempi brevi

Comune, appello alla stabilizzazione ANCORA un appello alla stabilizzazione per i lavoratori precari del Comune di Potenza. La Cisl di Basilicata, infatti, in una nota chiede di mettere in campo «un ulteriore e conclusivo programma di stabilizzazione che si estenda a tutti i lavoratori e le lavoratrici appartenenti alle categorie C e D». Tali lavoratori - si legge nella nota della Cisl - «da anni sopperiscono con impegno e dedizione alle carenze della pianta organica comunale. I lavoratori ancora precari del Comune di Potenza reclamano giustamente di essere trattati alla pari dei precari di altre grandi amministrazioni lucane».

Riguardo ai costi, secondo la Cisl, «è noto che le risorse finanziarie ci sono, essendo costituite dalla spesa storica per le loro retribuzioni e già rientrante nel patto di stabilità, ma se proprio non dovessero essere sufficienti, la Cisl propone il tempo parziale Non possiamo attendere il 30 giugno 2009 e neppure la fine del 2008, essendo, ormai, i lavoratori precari nella disperazione più totale. La scelta del part-time per le lavoratrici e lavoratori precari delle categorie C e D aumenta la disponibilità di posti da offrire ai disoccupati aggiungendoli a quelli già disponibili sulla base delle

Il Consiglio comunale di Potenza

“vacanze” di organico che si trascinano dal 1995. Quest’ultima proposta conclude la Cisl - evidenzia che si può evitare ogni ipo-

tesi di conflitto tra i precari e i disoccupati, come parte della politica sostiene per giustificare l’inattivismo».


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Potenza

Mercoledì 29 ottobre 2008

Gli elenchi disponibili sul sito internet dell’Ardsu

Arrestato dalla polizia un lucano a piazza Zara

Alloggi universitari, pubblicate le graduatorie definitive

Droga sul bus da Napoli NON SOLO aveva la droga: quando ha visto gli agenti della polizia - che poi lo hanno arrestato - avvicinarsi al bus su cui aveva viaggiato, ha pensato bene di disfarsene dandola a un’altra persona. La manovra non è riuscita: i poliziotti hanno messo le manette ai polsi di M. A., 26 anni, di Potenza, in piazza Zara, fermata di tutte le corse extraurbane del capoluogo. L’operazione è stata effettuata da agenti della sezione Antidroga della squadra mobile che,

avantieri sera, evidentemente erano in piazza ben sapendo dove andare a cercare e chi. Il giovane è stato denunciato alla procura della Repubblica presso il tribunale di Potenza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Risultano a suo carico precedenti specifici, ovvero - nel gergo tecnico degli inquirenti - legati sempre alla droga. Nel corso dell’operazione della polizia con perquisizioni personali, effettuata al capolinea di un pullman proveniente da Na-

La questura di Potenza

poli, sono stati trovati e sequestrati dal personale della questura i tipici “cilindretti” contenenti eroina. Sette grammi di droga, racchiusi in un involucro.

CHI ATTENDE risposte sugli alloggi nelle residenze universitarie, le può trovare nel sito dell’Ardsu, l’Azienda regionale per il diritto allo studio: sono state pubblicate infatti le graduatorie definitive del “Bando alloggio 2009-2009”. Spiega Giovanni Di Pilato, direttore dell’Ardsu: «Le graduatorie ovviamente tengono conto anche delle ulteriori 50 istanze, fra integrazioni di documentazione e ricorsi, giunte tra il 30 settembre e il 9 ottobre a seguito delle graduatorie provvisorie

pubblicate il 29 settembre». Le graduatorie sono state pubblicate rispettando le norme sulla privacy: non compaiono i nomi ma i numeri della tessera Ardsu. Le residenze del capoluogo sono tre: a via Filzi, a via Mazzini (l’ex hotel San Michele) e a via Viggiani (ex clinica Gavioli). Gli studenti ritenuti idonei e inseriti nella graduatoria verranno convocati nei prossimi giorni dall’Azienda. Solo allora saranno effettivamenti assegnati i posti.

La Mahle annuncia la mobilità per tutti i dipendenti. La situazione delle fabbriche “sorelle”

Bomba sociale: 106 licenziamenti Di sfondo, la crisi dell’auto. I sindacati: produttività altissima PIETRO PASSARINO, della Fiom Cgil di Torino, esclama: «Alla faccia del bicarbonato». La notizia che gli fa abbandonare l’aplomb sabaudo per un’esclamazione alla Totò è questa: l’ex Mondial Piston, oggi Mahle, di Potenza vuole licenziare tutti e 106 i suoi dipendenti. In Basilicata ieri sono stati due soggetti a farlo sapere: i sindacati di categoria e il sindaco di Potenza. I primi hanno diffuso la “richiesta di convocazione urgente del coordinamento sindacale nazionale Gruppo Mahle”. Il secondo, Vito Santarsiero, sindaco del capoluogo, ha assunto solo in apparenza la veste di sindacalista. In realtà, da amministratore locale, ha ben compreso la portata che può avere una vicenda del genere. Centosei persone mandate a casa, moltiplicate per i familiari, diventano l’equivalente di un quartiere che rimane senza lavoro. Una bomba sociale. Dice Santarsiero: «E' ben nota la produttività dello stabilimento potentino (dove si producono oltre 3 milioni di

pistoni all'anno, pari al 35% della produzione nazionale) e anche la sua posizione strategica rispetto al polo di Melfi e degli altri stabilimenti di auto del Mezzogiorno, come è ben noto che lo stabilimento di Potenza da anni assicura bilanci positivi e alta produttività, contrariamente a quanto avviene in altre realtà della stessa azienda. Non possiamo pagare logiche aziendali tendenti a tutelare, a prescindere da ogni logica di mercato e di produttività, altre realtà produttive e altri gruppi dirigenti più vicini ai vertici aziendali». Il sindaco annuncia interventi su ministero delle Attività produttive, Confindustria e sullo stesso amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne. L’azienda ha fatto la sua comunicazione ai rappresentanti aziendali dei lavoratori. Ora, si attende l’annuncio ufficiale ai sindacati di categoria della procedura di mobilità. Dopo di che partono com’è la prassi in questi casi i 75 giorni della speranza: 35 per trovare eventuali solu-

Lo stabilimento dell’ex Mondial Piston, oggi Mahle, a Potenza

zioni alternative e 40 nelle stanze della Regione come soggetto mediatore. Dal settantacinquesimo giorno, l’azienda ne ha altri 120 per recapitare le lettere di mobilità e quindi licenziare i dipendenti. Qual è il motivo del provve-

In Consiglio provinciale approvati tre ordini del giorno

Sostegno alle forze dell’ordine TRE ordini del giorno approvati all'unanimità e un quarto non votato per mancanza del numero legale. Questo l'esito dei lavori della seduta di consiglio provinciale di ieri mattina. E' stato accolto positivamente dall'assemblea, con le astensioni dei consiglieri Vincenzo Giuliano (Udc) e Gianni Rosa (An), l'ordine del giorno presentato dai consiglieri del Pd Nunzio Distefano, Vito Di Lascio, Sandro Berardone e Raffaele Carretta, riguardante il tema della sicurezza. «In questo odg - ha spiegato Distefano - i consiglieri fanno proprie e appoggiano le rivendicazioni delle forze di polizia, che contestano le decisioni del governo. Per la prima volta nella storia, tutti i sindacati della Polizia si trovano d'accordo nel protestare contro i tagli di risorse e di personale nel settore della sicurezza». Approvato all'unanimità dei presenti anche l'ordine del giorno del consigliere Nicola Acucella (Democratici con Di Pietro) sui regolamenti urbanistici. «Con questo odg ha detto Acucella - si intendono rimuovere quelle rigidità ai tempi di attuazione dei regolamenti urbanistici previste dall'art. 50 della legge finanziaria della Regione Basilicata (n. 28/2007) e introdurre una moratoria che consenta il rilascio dei permessi a costruire nel rispetto dei Piani regolatori vigenti nei Comuni». L'odg è stato integrato dalla proposta di Giuliano su un'accelerazione delle procedure per l'approvazione del Piano strutturale provinciale,«senza il quale anche le amministrazioni comunali - ha sottolineato Giuliano - potrebbero accampare delle scuse in assenza delle coordinate provinciali». Ha riscosso il consenso unanime dell'assise anche l'ordine del giorno di Giuliano sulla richiesta di costituzione di un Parco regionale per la tutela delle “Gole melandrine”, si-

tuate nei territori di Sant'Angelo le Fratte, Savoia e Vietri. «In un'area in cui ci sono produzioni agricole di valore - ha detto Giuliano - ma anche tantissime cave che hanno deturpato l'ambiente, la costituzione di un Parco regionale rappresenterebbe una spinta al rilancio turistico-ambientale del Melandro». E' saltato il numero legale al momento della votazione sull'ordine del giorno da inviare al Parlamento italiano, sottoscritto da diversi consiglieri, per il mantenimento della preferenza alle prossime elezioni europee. «Solo così - ha concluso Giuliano - i cittadini possono scegliere i propri rappresentanti, senza subire imposizioni dalle segreterie di partito». Sulla stessa lunghezza d'onda gli interventi dei consiglieri Di Lascio, Nicola Manfredelli (Lucania viva) e Giuseppe Scelzo (Prc). «Ci preoccupa molto il proposito della legge elettorale che oltre alla lista bloccata ha affermato Di Lascio - elabora dei ragionamenti pericolosi sullo sbarramento. Innalzare lo sbarramento alle elezioni europee, ci pare essere lesivo del diritto democratico di scelta da parte dei cittadini». Anche per Manfredelli, «l'eliminazione della preferenza potrebbe avere riflessi negativi in futuro. E' importante che le realtà sociali e territoriali possano esprimersi». Aderendo all'odg, Scelzo ha proposto che il Consiglio provinciale faccia un passo ulteriore anche in relazione alle elezioni del Parlamento italiano. «A livello nazionale, non è stato ancora posto sul tavolo questo argomento». Infine, il presidente del Consiglio Antonio Salicone ha sottolineato la rilevanza politica dell'ordine del giorno riguardante le elezioni europee, plaudendo alla condivisione dello stesso da parte di più gruppi consiliari.

dimento estremo? I sindacati ricordano che, mesi fa, i vertici aziendali fecero un incontro ufficiale con i sindacati in cui comunicarono una situazione di crisi. I sindacati ribatterono, e ribattono ancora oggi, come sicuramente emergerà con forza nei pros-

simi giorni, che è proprio il settore “automotive” - ovvero quello della produzione di veicoli e motore e di ogni loro parte - a soffrire negli ultimi tempi. Come tutto, del resto. Scrivono Uilm, Fim e Fiom: «La comunicazione aziendale vede inaspettatamente lo stabilimento di Potenza fuori dalle missioni produttive del nostro Paese». Lo stabilimento di Potenza, invece, ha mantenuto un’attitudine produttiva assai alta: nell’ultimo anno sono usciti dalle linee della fabbrica milioni di pezzi. Di pistoni, ossia la specialità lucana della Mahle. Ce ne sono cinque di stabilimenti nel Paese: la Valve Train a La Loggia (To), l’ex Mondial a Potenza, la Componenti Motori a Saluzzo (Cn), la Glacier Vandervell a Trento e un’altra Valve Train a Volvera (To). Il Piemonte è la casa adottiva del settore auto in Italia. Lino Amendola, responsabile della Fiom Cgil a Saluzzo, conferma che esistono problemi anche lì. «Ci hanno comunicato che ci sono stati dei

cali - spiega - ma da qui a chiudere uno stabilimento, come accade a Potenza, ce ne corre. Sappiamo di poterci attendere però la cassa integrazione». I dipendenti, nello stabilimento del paese noto per la prelibata “gallina bianca”, sono 120. Più o meno lo stesso della fabbrica di Potenza. Producono valvole. Una situazione più fosca la presenta Vittorio De Martino, che della Fiom è segretario responsabile per l’area “Quinta lega Mirafiori”. A La Loggia si fa un giorno di cassintegrazione alla settimana. «E per dicembre - aggiunge - temiamo un blocco della produzione di tutto il comparto per due o tre settimane. Marchionne l’ha detto chiaramente: i volumi sono destinati a contrarsi, nel 2009, del 10 o addirittura 20 per cento. Il Lingotto soffre». Attesi fallimenti, crisi, chiusure. «Una fase difficilissima», chiosa De Martino. Potenza se n’è accorta prima del Piemonte. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

Sviluppo energetico sostenibile Oggi Sabino Altobello a Caserta SI RIUNIRA’ oggi a Caserta la Conferenza dei presidenti del Mezzogiorno in materia di sviluppo energetico sostenibile. La Conferenza dovrà approvare il Regolamento del Patto tra le Province del Mezzogiorno firmato lo scorso giugno a Bari con l'intento di incentivare l'uso delle rinnovabili e il risparmio energetico. Il Patto, coordinato dal presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, in qualità di coordinatore Upi (Unione province italiane) - Energia, ha come obiettivo la realizzazione di proposte comuni nell'ambito del programma comunitario “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013” e consente, inoltre, la candidatura di progetti concreti, basati su modelli che abbiano i caratteri della condivisione e della interregionalità. Ad aprire i lavori della Conferenza, che si

svolgerà a partire dalle 11 nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia di Caserta (Corso Trieste, n 123), saranno il presidente della Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis e l'assessore provinciale alle Attività Produttive, Francesco Capobianco. Seguiranno gli interventi di Mario Caputo, consulente dell'associazione Tecla che illustrerà obiettivi e primi risultati del Questionario di rilevazione delle iniziative provinciali in atto e di raccolte di proposte, Anna De Lillo (Enea Ricerche), Franco Gizzi (Responsabile Enel - Relazioni esterne Macro Area Centro Sud) e Luca Celi (Autorità di Gestione Poin - Regione Puglia). Le conclusioni saranno affidate a Sabino Altobello in qualità di presidente della Conferenza delle Province del Mezzogiorno Poin Energia.

Smarrito un cane a Pantano di Pignola SI E’ SMARRITO mercoledì scorso e il suo padroncino piange disperatamente ogni giorno. Per questo vi chiede un aiuto per ritrovarlo: il cagnolino - un beagle - è stato perso di vista nei pressi della pista ciclabile di Pantano di Pignola. Il piccolo Antony, che non dorme senza il suo cagnolino, è davvero disperato. Se doveste avvistarlo potete chiamare il numero 330.879972.


Mercoledì 29 ottobre 2008

25 Sono previsti lavori per mettere in sicurezza le aule del plesso di corso Garibaldi

Un milione di euro per l’Itc E ora si pensa a come rendere appetibile l’offerta formativa AVIGLIANO - Quasi un milione di euro destinato all'edificio scolastico dell'Itc Nitti: la sede associata di Avigliano, dove quest'anno non è stata formata la prima classe dell'unico corso di studi. Una scuola dal destino incerto, a guardare le iscrizioni (5 al momento della pre iscrizione) dello scorso anno, che quest'anno finalmente calamiterà il finanziamento di poco oltre 900mila euro. I lavori previsti per il plesso di corso Garibaldi occorrono per mettere in sicurezza le aule sotto il profilo strutturale e per migliorare l'impiantistica, luce, riscaldamento, impianti tecnologici. A giorni, il 10 novembre, scade il bando pubblicato dalla Provincia di Potenza, che il giorno seguente dovrà valutare l'offerta migliore. Ma a che serve mettere a nuovo un edificio che nei prossimi anni rischia di rimanere vuoto? Nei giorni scorsi, se lo sono chiesti due consiglieri provinciali, tentando di innescare una polemica (contenente anche alcuni indirizzi politici) alla quale, pare, nessuno abbia dato seguito. L'ha accennata, in una interrogazione, il consigliere provinciale Antonio Caivano (Psdi) e l'ha rilanciata il consigliere Gianni Rosa (An-Pdl), il quale in una nota stampa ravvisava la necessità di caratterizzare il corso di studi di Avigliano. Se non si

rende appetibile il percorso di studi, sosteneva, la scuola è destinata a non trovare proseliti. Ma è davvero segnato il destino dell'Itc di Avigliano? Molto dipende dal “marketing”, per così dire, che la scuola farà in questi mesi. A breve, comincerà l'orientamento all'interno delle scuole medie. Un lavoro che ad Avigliano è particolarmente difficile, a osservare le dinamiche

che sottendono la scelta scolastica dei ragazzi del primo anno. Se da una parte l'Itc potrà riscuotere più appeal tra i ragazzi di Avigliano, Ruoti e San Cataldo (Bella), prossimi al centro di Avigliano, dall'altra faticherà non poco a intercettare i potenziali alunni delle frazioni, che potrebbero sostenere le sorti dell'Itc di Avigliano. Ma le iscrizioni dello scorso anno dimostrano che, pur in

presenza di iscrizioni agli istituti commerciali, gli alunni di Lagopesole, Sant'Angelo, San Nicola e Possidente preferiscono Potenza. «C'è una difficoltà nei trasporti tra frazioni e centro», ripete il dirigente scolastico Giuseppe Coviello. Il preside del comprensivo “Tommaso Claps” di Lagopesole ci tiene a sottolinearlo: «Non è una scelta culturale, basata su aspetti di appartenenza territoriale. È solo legata alla praticità dei ragazzi, che impiegherebbero il doppio del tempo per raggiungere Avigliano anziché Potenza. Da questa parte del territorio - spiega Coviello siamo serviti dalla ferrovia dello Stato. I ragazzi di San Nicola, Lagopesole, Possidente e Sant'Angelo trovano più comodo raggiungere Potenza che Avigliano». Per il dirigente del “Claps” c'è “una difficoltà oggettiva”, che si lega a «una questione storica che riguarda anche i rapporti commerciali e sociali tra il centro e le frazioni». Salvatore Mascolo, dirigente al comprensivo al San'Angelo Possidente, conferma la “comodità” di raggiungere Potenza piuttosto che Avigliano. «Credo che sia sostanzialmente questo, unito al fatto che a una succursale come è quella di Avigliano i ragazzi preferiscano la centrale del capoluogo o, in alcuni casi, le scuole di Rionero». Gianni Sileo

L’INTERVENTO

Per la diffusione dell’auto a metano IL PREZZO di benzina e gasolio alle stelle, i blocchi della circolazione nelle grandi città a causa dell’inquinamento, il rinnovo degli incentivi statali, una sana e matura attenzione verso le problematiche ambientali ed energetiche, stanno spingendo sempre più automobilisti verso le motorizzazioni a gas. E proprio di gas, in particolare di metano e Gpl, nel Consiglio provinciale di Potenza di ieri mattina, è stato discusso un odg del consigliere Antonio Caivano (Psdi) sulla proposta di legge regionale per assegnare un contributo alle famiglie lucane che vogliono trasformare l’alimentazione dell’automobile da benzina a Gpl o a metano. Speriamo che la proposta in consiglio sia votata all’unanimità e che si faccia una corretta informazione sulle forme di contributo che saranno erogati per questa importante iniziativa. A questa iniziativa devono seguire i fatti e uno su tutti è la soluzione del maggior ostacolo alla diffusione di questi combustibili gassosi che, senza scomodare gli interessi delle “solite” lobby, è dovuto, dal punto di vista tecnico, a problemi relativi all’immagazzinamento e al trasporto e all’approvvigionamento per la carenza di distributori, ancora piuttosto pochi, specie per il metano, anche se, in futuro, si potrebbe sfruttare la capillare rete che già porta il gas domestico nelle case (immaginate che comodità fare il pieno nel proprio box…). Il diffondersi di queste intelligenti, oggi più che mai, fonti di energia, è importante e vanno sostenute da tutti. Renato Zaccagnino Presidente Circolo Nuova Italia "Solzhenitsyn" di Avigliano

Romano e Rosa sul trasporto per i residenti di alcune zone del paese

Lagopesole Chiude i battenti “Piovono libri”

Il Comune sopprime la corsa Ma i cittadini non erano stati informati della sua attivazione

Più di 5.000 presenze che hanno trasformato il castello in uno scrigno

AVIGLIANO - «I residenti nella zona Madonna delle Grazie hanno appreso dagli organi di informazione che l'attivazione della corsa di trasporto urbano, da loro stessi sollecita con una petizione del 24 dicembre 2007, e firmata da circa cento cittadini, richiesta, tra l’altro, anche dagli esponenti della minoranza “Insieme per Avigliano verso il Pdl”, è stata soppressa per mancanza di utenti. Peccato però che gli stessi interessati non sapessero nulla dell’attivazione, in quanto l’amministrazione comunale per divulgare la notizia non si è affidata ai canali ufficiali, ma al semplice passaparola». E’ questa la denuncia del consigliere comunale Rosaria Romano, che si riferisce alla notizia della modifica al percorso della corsa di trasporto urbano sul tratto via Aldo Moro - contrada Cefalo, cui era stato chiesto di aggiungere i tratti: Ma-

donna delle Grazie, contrada Pantosizzo e Piano Stofi. La corsa è ora di nuovo al centro di un’interrogazione, presentata nei giorni scorsi. «Se davvero le cose stanno come ho appreso dai giornali -dice il consigliere Romano - mi domando in quale periodo ha funzionato il servizio di trasporto, quali erano le fermate e con quali orari? Come mai l’amministrazione non si è preoccupata di informare i cittadini della sua entrata in esercizio?». Un episodio questo «che dimostra la mancanza di una seria comunicazione tra l’amministrazione e l’opinione pubblica, quasi una sostanziale indifferenza per i bisogni della collettività, beffata da questa vicenda». «Ma è chiaro come in questo caso molte cose non quadrano», precisa a sua volta Gianni Rosa, consigliere provinciale An verso il Pdl.

Un autobus sulle strade di Avigliano

«A distanza di un anno dall’inizio della vicenda, l’amministrazione comunale aveva il dovere di informare la cittadinanza in modo serio ed ufficiale e non affidarsi alla buona volontà del gestorei. Dal punto di vista politico, poi, è forte il dubbio che il silenzio nasconda l’intenzione di far sembrare vero un impegno dietro il quale non vi è alcuna reale sostanza».

Pietragalla I veterinari dell’Asl 2 procederanno a identificarli con i microchip

Oggi la registrazione dei cani di proprietà PIETRAGALLA - E’ previsto per questa mattina ottobre a partire dalle 9.30 l’intervento dei veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale numero 2 di Potenza a Pietragalla che interverranno per provvedere all’identificazione ed alla registrazione dei cani mediante l’applicazione dei microchip. Ci si trova al cospetto del secondo intervento del genere nel giro di tre mesi sul territorio municipale della struttura sanitaria potentina tenuto conto che nel mese di agosto la stessa attività si svolse presso la frazione San Giorgio di Pietragalla. Si tratta di un impegno che è stret-

tamente legato all’ordinanza del ministero della Salute emanata il 6 agosto 2008 concernente appunto le misure necessarie per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina. L’intervento dei veterinari avverrà nei pressi del vecchio mattatoio comunale di Pietragalla ubicato al rione San Leonardo nelle adiacenze del campo sportivo cittadino. Sempre per effetto di questa Ordinanza i proprietari dei cani devono obbligatoriamente provvedere a far identificare e registrare l'animale. Quindi, stamattina, sono attesi tutti i proprietari dei cani che non siano ancora stati registrati.

OLTRE 5 mila presenze ad “Ottobre piovono libri”, l’evento culturale che ha chiuso i battenti domenica 26 ottobre, nel Castello di Lagopesole, promosso dal dipartimento Cultura e Formazione della Regione Basilicata. Sono stati quattro giorni particolarmente intensi di appuntamenti per una manifestazione che ha fatto registrare una presenza di 1.500 studenti di ogni ordine e grado e di circa 3.500 visitatori cultura e provenienti anche da regioni limitrofe. Il Castello federiciano come uno “scrigno dei saperi”. Come una vetrina dell’editoria L’iniziativa lucana grazie alle presentazioni di libri di editori locali. A dar via alla kermesse il convegno a più voci “ Cinema e letteratura- Il documentario d’autore in Basilicata” con due registi di pregio, Franco Taviani e Giuseppe Ferrara alla presenza dell’Assessore regionale alla Formazione Lavoro Cultura, Antonio Autilio. A seguire “Libri preziosi e

rari: incunaboli e cinquecentine” con una mostra di libri antichi dal 1500 al 1700 e riviste illustrate della fine del 1800 della Biblioteca del Convento del Santissimo Crocifisso di Forenza, gelosamente custoditi dal Rettore Padre Emilio Giugno, nonché esposizioni di alcuni volumi provenienti dal Fondo Giacomo Racioppi del Comune di Moliterno. Nel centenario della nascita di Leonardo Sinisgalli ad “Ottobre piovono libri” non poteva non essere protagonista anche la storia del poeta e intellettuale moderno che fondò la "Civiltà delle macchine". Una mostra documentaria del periodico (dal 1954 al 1957) è stata allestita dalla Biblioteca Nazionale di Potenza e “SinisgalliandArte” a cura del Comune di Montemurro e del Circolo La Casina. La figura di Federico II di Svevia ha avuto la sua evidenza nella raccolta “Scrinium Federiciani” curata dalla Pro Loco di Lagopesole.


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Dalle 9 alle 15 il tratto “Sicignano-Potenza” interrotto: si passa per il centro di Vietri

Raccordo chiuso al traffico anche oggi VIETRI DI POTENZA Non c’è pace per il raccordo autostradale Sicignano-Potenza. Infatti oggi è prevista l’ennesima chiusura al traffico, dalle nove di questa mattina fino alle quindici del pomeriggio. Il tratto del raccordo autostradale interdetto al traffico per sei ore è lo stesso che è stato chiuso da sabato scorso fino alle sette di lunedì mattina, vale a dire il tratto che va dal primo svincolo di Vietri di Poten-

za fino allo svincolo di Buccino. E anche in questa occasione, tutto il traffico autostradale in direzione Potenza e Salerno sarà deviato per il centro abitato di Vietri di Potenza. Per chi vuole raggiungere la Campania, da Potenza dovrà uscire al primo svincolo di Vietri e percorrere l’ex statale 94 per passare nel centro abitato vietrese e raggiungere lo svincolo di Buccino per immettersi sulla Salerno-

Reggio Calabria, e da Buccino (uscita obbligatoria, in direzione Potenza), per raggiungere il centro abitato di Vietri di Potenza e, sempre tramite l’ex strada statale 94, raggiungere lo svincolo autostradale per rientrare sull’autostrada per Potenza. Nei scorsi giorni non c’è stato tanto traffico (sabato fino a lunedì mattina) per il centro abitato di Vietri di Potenza, ma nelle sei ore di oggi si prevedono non pochi problemi.

Infatti, mentre nel week-end sono stati pochissimi i camion che transitavano, oggi saranno tanti quelli che passeranno nel centro abitato e creeranno non pochi problemi, viste le strade secondarie e le curve abbastanza strette e pericolose. Come dicevamo in apertura, non c’è pace per il raccordo autostradale Sicignano-Potenza. Infatti, non è bastata la chiusura del viadotto di

Picerno (che crea tanti problemi agli automobilisti). Nel giro di pochi giorni, ecco la seconda chiusu-

ra del raccordo, che propone agli automobilisti una vera e propria odissea. Claudio Buono

Intervista al vescovo Mennonna: i suoi rapporti con Bertazzoni e la sua lunga “carriera”

Centodue anni e non sentirli Al via la prima edizione del concorso a lui intitolato MURO LUCANO - Al via la prima edizione del Concorso d'arte dedicato ad Antonio Rosario Mennonna, vescovo emerito di Muro Lucano. L’iniziativa è del Baliaggio lucano dei Cavalieri di Santa Maria di Buenos Aires (Osmba). L’obiettivo è il riconoscimento di un percorso, sempre coerente, di vita e di fede nell’attuazione concreta e spirituale degli insegnamenti evangelici. Mennonna, il più longevo vescovo italiano, ha festeggiato quest’anno l’ottantesimo anno di sacerdozio. La sua vita ha incrociato quella di nove Papi. Una grande figura, che ha seguito gli insegnamenti di San Gerardo Maiella e rende più che mai la Basilicata terra di Santi e di uomini che ne seguono le orme con umiltà e amore. Quattro le sezioni artistiche in concorso: Pittura, Arte fotografica, Scultura e Poesia. Stesso numero per le tematiche: Sacerdozio, Religione, Solidarietà, Pace. di PINO GENTILE MURO LUCANO - L'intenzione di partenza è quella di fare una intervista, con le domande in fila, da uno a dieci. Poi, invece, ha preso il sopravvento l'eloquio semplice, denso di cultura, di questa figura semplice, ma allo stesso tempo straordinaria: parliamo di Antonio Rosario Mennonna, che ci concede un ’intervista volante nella sua abitazione privata, una anticipazione per “Il Quotidiano” di un profilo del presule che apparirà nel libro “Un sms per il cielo: Bertazzoni Beato…” in dirittura di arrivo. Un ricordo - sottolinea l'anziano presule - che parte da lontano, da quando ereditò i numerosi problemi derivanti dalla mancanza di un vescovo in diocesi dal 1925 al 29 ottobre 1930, data in cui Bertazzoni prese possesso di una diocesi che poteva contare sulla forza di solo cinque sa-

cerdoti impegnati nell'azione pastorale e di aiuto alla gente. «Fu nel periodo 1935-37 racconta - quando mons. Bertazzoni fu amministratore apostolico della diocesi di Muro Lucano che si consolidò sotto l'aspetto religioso e pastorale per quanto realizzato da mons. Giuseppe Scarlata, vescovo dal 1912 al 1935. Infatti, tre sacerdoti acquisirono tale formazione e, successivamente, furono nominati vescovi: Pasquale Quaremba nel 1948, io stesso nel 1955 e Michele Federici nel 1962; ordinato proprio da mons. Bertazzoni e morto sotto le macerie a Castelgrande a causa del terribile terremoto del 23 novembre 1980». «La notte dell'8 settembre 1943 - sottolinea ancora Mennonna - creò morte e distruzione anche in Lucania: Bertazzoni uscì vivo miracolosamente dalle rovine causate dalle bombe americane che di-

Il vescovo Antonio Rosario Mennonna

strussero il Palazzo Vescovile, con la sottana ancora violentata dalla furia demolitrice. Si diede a organizzare i soccorsi ai feriti in una città sconvolta dalla paura. Fu allora che mons. Bertazzoni si legò ancora più forte alla città di Potenza. E quando gli proposero il trasferimento alla sede vescovile di Amalfi oppose un netto e tranquillo rifiuto». Dopo una breve pausa riprende: «Quando fui nominato vescovo di Nardò l'amico confratello Bertazzoni mi confidò che avrebbe desiderato di avere il sottoscritto come suo successore alla Cattedra

che fu di S. Gerardo Della Porta. Un attestato di stima che ha rinsaldato il nostro buon rapporto, l'impegno comune per una chiesa al servizio degli umili, una caratteristica questa dell'azione pastorale svolta in diocesi e che ritorna sempre nella mia mente. I nostri rapporti sono continuati, anzi si sono intensificati. Voglio solo ricordare che, negli ultimi anni di vita, Bertazzoni è venuto a Nardò insieme anni al suo segretario don Armando Casali. Grande è stata la nostra gioia. Abbiamo pregato insieme e abbiamo visitato tutto il Salento con sua grande meraviglia della bel-

La Cisl denuncia il comportamento dell’assessore Robortella sui braccianti del Melandro

«Sindacato escluso dagli incontri» MURO LUCANO - Sono ancora a piedi i braccianti agricoli del Melandro. Carlo Quaratino, della segreteria regionale della Cisl, torna sulla vicenda dei lavoratori “appiedati” a causa della sospensione del servizio di trasporto su pullman verso la piana del Sele, sottolineando come «La ditta concessionaria della linea provinciale non espleta più il servizio dallo scorso mese di luglio. Sulla vicenda avevamo chiesto un incontro con l'assessore provinciale ai trasporti Pasquale Robortella al fine di individuare, con il concorso della Regione Basilicata, risorse aggiuntive per rifinanziare il servizio. Incontro che ci risulta essere avvenuto nei

giorni scorsi alla presenza dei sindaci del comprensorio, ma senza invitare al tavolo della trattativa il sindacato». Secondo Quaratino «è un comportamento alquanto disinvolto e discriminatorio che non onora affatto l'istituzione della Provincia, come abbiamo avuto modo di rappresentare al presidente Altobello, dando atto allo stesso di essersi adoperato, purtroppo invano, per evitare questi spiacevoli episodi. Purtroppo l'assessore ha ritenuto opportuno, per motivazioni che sono a noi del tutto ignote, escludere dal tavolo di confronto la controparte sindacale, scegliendosi come interlocutore privilegiato una delegazione di lavo-

ratori senza alcun mandato rappresentativo. Una scelta che consideriamo sgarbata sul piano delle relazioni sindacali e inopportuna perché la presenza del sindacato al tavolo avrebbe assicurato la giusta rappresentanza degli interessi di tutti i lavoratori. A questo punto - conclude Quaratino - riteniamo doveroso che l'assessore Robortella, recuperando la consapevolezza del delicato ruolo che riveste, ponga rimedio alla vicenda e convochi nelle modalità che la circostanza impone un nuovo vertice, senza esclusioni preventive, per affrontare e risolvere un problema che lede il diritto al lavoro di centinaia di persone».

lezza del territorio e della fede della sua gente. Aveva per me un grande affetto paterno. Ai seminaristi della mia diocesi si presentò come loro “nonno”, considerando me suo “figlio”. Senz'altro vi sono altre vicende, ma la mia memoria non contiene altro. In me, comunque, chiara è rimasta la sua figura: padre e pastore, amico e consigliere, saldo nella sua fede, nel ruolo di vescovo e nella umiltà di servire Dio e la sua chiesa». Categorico è stato, poi, rispondendo a una domanda: «Cosa penso della tua iniziativa per rilanciare la figura di Bertazzoni nel contesto del processo di beatificazione in atto? Un buon merito e un gesto di devozione, di amore filiale verso Bertazzoni. I giovani? E' doveroso conoscere le cose importanti per aumentare il proprio bagaglio culturale: il tuo nuovo libro può oggi colmare questo gap di una cultura alquanto superficiale del mondo giovanile». Questo è il vescovo Menonna, un ultracentenario “sveglio”, dal tratto giovanile, per nulla segnato dal tempo, sia sul volto che sul corpo. Centodue anni ben portati, Antonio Rosario Mennonna, è nato a Muro Lucano il 27 maggio 1906, ordinato sacerdote il 12 agosto 1928, è stato vescovo della diocesi di origine, Muro Lucano (1955-1962) e di Nardò (1962-1983). In pensione, diciamo cosi, all'età di 77 anni, ha speso attivamente la sua vita lavorando nel proprio privato, mettendo a frut-

to gli studi di teologia, la laurea in Lettere Classiche, l'esperienza maturata nel ruolo di docente di materie letterarie, prima nel Seminario Pontificio Regionale di Potenza, poi nell'Istituto vescovile parificato di Muro Lucano del quale è stato anche preside. Si può dire che non ha mai smesso di lavorare. Un personaggio straordinario, dunque, dal grande carisma, che, alla veneranda età di 102 anni, non manca di stupire: il suo compito, di fronte alla vecchiaia, non è stato quello di prevederla, ma prepararla, colmando la vita di quanto può sostenerci fino alla morte. Cosa ci insegna la sua longevità? In realtà, la vecchiaia è una tappa, un cambiamento della vita, una trasposizione di quel di quel che si è: a vivere la vecchiaia si impara, così come si impara a camminare. Ci si addentra, allora, in un'avventura, che è sì avventura di spoliazione, ma che non contraddice l'irrobustimento dell'uomo interiormente, “dell'uomo del cuore”. E ancora. I vecchi vivono di ricordi e nei ricordi si rifugiano come per stringere l'unica ricchezza che rimane loro. Contare i giorni diventa una parte, una maestria, a volte una fatica, ma diviene un esercizio indispensabile: contare i giorni perché è l'ora di riconciliarsi con la finitudine della vita, con la quale ci si scontra, anche assistendo alla morte delle persone più care, che ti sono state vicine.

Verdi, interrogazione sulla Picerno-Balvano POTENZA - Il capogruppo dei Verdi alla Provincia di Potenza, Gianluca Manzi, ha annunciato che proporrà un'interrogazione scritta all'assessore provinciale alla Viabilità, Robortella, in ordine all'esistenza di progetti di intervento sulla strada provinciale ex ss 94. «La strada provinciale ex ss 94, Picerno-Balvano - spiega Manzi - a seguito della chiusura forzata del ponte di Picerno, è interessata da un flusso veicolare di gran lunga superiore rispetto alle proprie capacità di assorbimento. Inoltre, la strada provinciale presenta un percorso che non si addice all'ininterrotto transito, soprattutto di mezzi pesanti, che ultimamente si sta sviluppando in via esponenziale. A ciò si aggiunge che le difficoltà oggettive di ripristino di almeno una carreggiata del ponte, inevitabilmente, procrastineranno le condizioni non ottimali di utilizzo dell'arteria ancora per parecchi mesi».


Mercoledì 29 ottobre 2008

27 Lauria Altro capitolo della crisi che sta attanagliando l’esecutivo guidato da Pisani

«E’ stato un consiglio paradossale» Mariano Pici dell’opposizione punta il dito contro la giunta LAURIA - I partiti che appoggiano la giunta guidata da Antonio Pisani che amministra il Comune di Lauria nel documento presentato in consiglio comunale tenutosi nella serata del ventisette ottobre si impegnano a completare la verifica entro la prima settimana di novembre. Dunque ancora dieci giorni di tempo per risolvere le “incomprensioni” tra il sindaco e la sua maggioranza. Al partito democratico, ai socialisti e ai popolari uniti non sono bastati i numerosi vertici di maggioranza che si sono svolti dal 15 ottobre in poi, dal momento in cui si è aperta la crisi con la presentazione delle dimissioni dei cinque assessori del Pd. Anche l’opposizione, in una crisi tutta di maggioranza, ha voluto vederci chiaro. Pici non è andato per il sottile. Ha parlato espressamente di «consiglio comunale del tutto paradossale». Se la prende con gli assessori dimissionari «che hanno partecipato a riunioni di giunta» e che c’è «una contraddizione tra un atto politico e un atto amministrativo». E citando il sindaco Pisani in merito alle motivazioni delle dimisioni aggiunge: «o il primo cittadi-

Nella zona si sono aperte delle grosse voragini

Lauria, parcheggio dell’ospedale Tempi lunghi per la riapertura

Il consiglio comunale di lunedì

no non aveva letto la disposizione che è agli atti, o siamo di fronte a una crisi misteriosa di cui non conosciamo i motivi. E' il primo cittadino che ha voluto fare chiarezza davanti a tutti i consiglieri di Lauria. Probabilmente lo ha fatto perché non ha trovato una chiarezza all'interno della sua maggioranza». «Ricordiamo - ha ripreso - che lo scorso anno abbiamo avuto

una crisi che è stata un tormento per oltre due mesi». Pici, durante il consiglio comunale dei giorni scorsi, non ha lesinato una certa confusione nella maggioranza: «voglio sapere - ha detto - se voi siete ancora in carica o no, e perchè vi siete dimessi. Vorremmo sapere se il Pd sostiene ancora la giunta Pisani. Noi non abbiamo chiesto questo consiglio, siamo stati chiama-

ti, A volte il vostro governo locale sembra la copia dell'agonia del governo Prodi. Non vorrei vedere oggi il sindaco Pisani come il Prodi di Lauria. Si sono ripetute crisi a catena. Pisani come Prodi, lasciato solo da una maggioranza rissosa, in attesa di essere impallinato da un Mastella di turno». Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it

Gal Akiris e Wwf chiedono chiarimenti sul Parco della Val D’Agri

«Né presidente e né organi di gestione E’ una situazione insostenibile» VAL D’AGRI - «E’ insostenibile la situazione venutasi a creare a seguito dell'istituzione del Parco Nazionale della Val d'Agri in quanto a distanza di ben 10 mesi dall'emanazione del decreto istitutivo non sono stati ancora nominati né il presidente né gli altri organi di gestione, provocando una situazione di incertezza sia tra gli amministratori locali che tra i cittadini». Lo dicono in una nota congiunta il Gal Akiris, Wwf Ricerche e Progetti e Wwf Basilicata. «Se da una parte infatti con il decreto istitutivo sono entrate in vigore immediatamente le norme di tutela, d'altra parte l'assenza degli organi di gestione e dei relativi strumenti normativi (piano e regolamento del Parco) non solo non permette di avviare i processi di sviluppo auspicati ma neanche di avere riferimenti normativi certi per lo svolgimento di tutte le

attività anche di routine che interessano la vita quotidiana degli abitanti, creando un pericoloso effetto boomerang nei confronti del Parco». Il Gal e il Wwf chiedono risposte concrete al Ministero dell’Ambiente «in modo - continuano nella nota - da non vedere continuamente frustrate le aspettative di un rilancio economico del territorio che il Parco può offrire. Risposte certe che possano anche conciliare le istanze dei vari attori sociali ed economici dell'area, agricoltori, allevatori, imprenditori , cacciatori che attualmente vivono il parco semplicemente come un vincolo». «Per l'avvio effettivo del parco sarà quindi necessario in tempi brevissimi un lavoro sinergico tra il Ministero dell'Ambiente, l'Amministrazione regionale, gli enti locali ed i cittadini, a partire dall'individuazione degli organi gesto-

ri, favorendo l'implementazione di programmi per lo sviluppo locale ed operando in modo che l'iniziale atteggiamento di soddisfazione delle comunità interessate non si tramuti in ostilità. Il Parco della Val d'Agri può e deve essere occasione per un discorso di più ampio respiro, che stimoli a ripensare globalmente il sistema regionale delle aree protette che andrebbero maggiormente sostenute». Gal Akiris, Wwf Ricerche e Progetti e Wwf Basilicata chiedono infine agli organi Regionali ed al Ministero dell'Ambiente «di procedere senza ulteriore indugio alla nomina di un Presidente, scegliendo per tale ruolo una persona di comprovata capacità nella gestione delle risorse naturali che sappia effettivamente dar corso alle aspettative ed alle istanze del territorio».

Il parcheggio e le voragini che si sono aperte

LAURIA - Continuano i disagi nel parcheggio dell'ospedale di Lauria dove un'ampia parte dell'area è stata messa in sicurezza dal Comune lo scorso aprile per una voragine dal diametro di 1 metro. In particolare Eugenio Grippo, attivo nel mondo del volontariato, nel sottolineare i ritardi nell'intervento per arginare il fenomeno, ha voluto ribadire il pericolo determinato dalla recinzione dell'area che ha ridotto l'ingresso al Pronto soccorso ad una sola corsia. «Si tratta di una strettoia pericolosa - dice Grippo lungo l'accesso al Pronto soccorso, l'ambulanza è costretta a passare su una carreggiata stretta, dove può passare un solo veicolo per volta». Dal Comune di Lauria, intanto, il sindaco Pisani anche se non precisa i tempi dell'intervento, fa sapere che il Comune ha effettuato i sopralluoghi e le sollecitazioni necessarie. «La Regione Basilicata ha dichiarato Pisani - ha assicurato che con urgenza troveranno le risorse necessarie ed andranno ad intervenire». Quella nel parcheggio dell'ospedale non è la prima voragine che si verifica nell'area. Altre due si sono aperte nell'agosto del 2007 a ridosso del parcheg-

“Santangelo” Lavoratori in agitazione

Viabilità a Villa D’Agri, al via i lavori

LAGONEGRESE - I sindacati Fillea-Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl chiedono un incontro urgente con il consorzio Sis Scpa di Lagonegro perchè ritengono «inaffidale - si spiega nella nota - l’impresa Santangelo» «per gravi inadempienze contrattuali» dovuto «al mancato pagamento delle spettanze maturate ad oggi e in merito alla solizione di una corretta organizzazione del cantiere nonchè di un’attenta analisi di una messa in sicurezza dello stesso».

VILLA D'AGRI - Finalmente sono partiti i lavori di viabilità nel centro più popoloso del comune di Marsicovetere. Al via da poche settimane, i lavori che riguardano la strada principale e l'ingresso nel centro del paese valdagrino. L'intervento riguarda il completamento zona d'ingresso di Villa d'Agri con la realizzazione di due rotonde, la sistemazione e il recupero della strada viaria, per un costo complessivo di 205 mila euro. «Opere che vanno nella direzione di sicurezza viaria - dice il primo cittadino di Marsicovetere, Michele Mazza - e anche di abbellimento estetico

del centro». Lavori attesi da tempo, in un centro come quello di Villa d'Agri, crocevia di strategica importanza “centro di servizi e di commercio”. Lavori partiti oggi che più di qualche cittadino ha additato “avviati perché in fase di campagna elettorale” facendo riferimento alla scadenza del mandato dell'amministrazione nel 2009” e che il sindaco Michele Mazza, invece, ha ribadito spesso sui media locali legati alla questione del Patto di Stabilità «eravamo pronti per partire con le opere nel 2006 e siamo stati bloccati per due anni dal Patto di Stabilità. Con la Fi-

nanziaria del 2008 il Patto è stato superato e sono partiti tutti i lavori. Un meccanismo finanziario che pur avendo la disponibilità economica non ce la faceva spendere, perché andare fuori dal Patto, significava automaticamente gravare i cittadini di ulteriori tasse comunali. Una situazione di stallo, conclusasi con lo sblocco del Patto nel 2008 e l'avvio di una fase di cantierizzazione di diversi interventi». Opere come il rimodellamento e ammodernamento di via Roma e arredo urbano, già terminati, lavori di riqualificazione ed arredo urbano di Piazza Morlino e Piazza Zec-

chettin con l'approvazione del progetto preliminare ed in fase di predisposizione il progetto esecutivo dal costo di 900 mila euro (Fondi Pov) fornitura e posa in opera della fontana in Piazza Zecchetin e la fontana in Salvo d'Acquisto, la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del campo sportivo di Villa d'Agri con l'approvazione del progetto preliminare, progetto esecutivo per la pavimentazione di quasi tutte le strade di Villa d'Agri e dell'altra frazione Barriccelle. Ora si attende una nuova fase per il comune di Marsicovetere, sperando che si riesca a deter-

gio, a distanza di una decina di metri una dall'altra. All'origine del fenomeno c'è il cedimento di alcune opere effettuate circa 30 anni fa nell'ambito di un progetto per la mitigazione del rischio idrico. Allora venne realizzato un cunettone sotterraneo, per la raccolta delle acque, con una palificazione in cemento armato che attraversa via XXV aprile, passa sotto il parcheggio dell'ospedale e porta le acque raccolte nel torrente Gaglione. Con il passare degli anni, il terreno tra i pali di cemento, in alcuni punti, si è sfaldato dando origine alle voragini verificatesi negli ultimi mesi. La profondità delle buche varia in base alla profondità del cunettone che va dai 4 ai 7 metri. Il parcheggio dell'ospedale di Lauria è su suolo comunale in comodato all'Asl. Mentre il canale, realizzato dal Genio civile, è della Regione Basilicata che dovrà reperire i finanziamenti necessari per un intervento di risanamento. Un passaggio che i cittadini preoccupati dalla sicurezza di chi attraversa l'area e per la riduzione dell'accesso al Pronto soccorso dell'ospedale di Lauria, sperano avvenga presto. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

I lavori iniziati

minare quel tanto atteso obiettivo dell'amministrazione comunale “puntare sopratutto sulla funzione di centralità svolta dal comune di Marsicovetere rispetto ai comuni dell'Alta Val d'Agri». Angela Pepe provinciapz@luedi.it


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Genzano di Lucania Parlano i lavoratori del Laterificio Pugliese

«Ci sembra di stare al Grande Fratello» GENZANO DI LUCANIA «Mossa astuta, quella dell'Azienda - ci dicono alcuni operai del Laterificio Pugliese, a rischio 'licenziamento' -, ma non riusciranno a spezzare il nostro spirito di unione, in questa lotta la cui posta in gioco è la dignità di tutti». L'astuzia, da parte dei dirigenti, sarebbe quella di aver affisso in bacheca la lista delle mansioni 'superflue', quindi relative ai 14 lavoratori per i quali è stata chiesta la mobilità; in maniera da calmare gli animi di chi non si riconosca in esse, isolando quindi la frangia a rischio. «Ci sembra di stare al “Grande Fratello” - continua uno di loro

emerso nel Capoluogo. Ovvero, niente di rassicurante. Infatti, nonostante i rappresentanti dello stabilimento di Scianatico - Colabella, Sangiorgio e Montemurro - avessero avuto un pre-incontro col sindaco di Genzano Rocco Cancellara (recatosi anch'egli a Potenza e fermamente dalla parte dei lavoratori), l'unico risultato ottenuto è stato quello di vedere momentaneamente congelata la presentazione di mobilità fino alla prossima riunione, fissata per il 7 novembre. Intanto, sempre nella mattinata di ieri, gli ope-

con tono ironico, ma anche serio e preoccupato -, ove vengono fatte le 'nomination' e si cerca di mettere tutti contro tutti per alimentare il gusto sadico dello spettatore». Il solito “divide et impera” di vecchia data, insomma. E tutto solo pochi giorni prima della riunione nella sede di Confindustria, a Potenza, tenutasi lunedì mattina, e seguita ieri da un dibattito sulla questione, organizzato in azienda, durante il quale gli Rsu presenti all'incontro (G. Bruscella, M. Muscillo e M. Altamura) hanno messo al corrente il resto degli operai su quanto

rai - più che mai uniti, tengono a precisare -, hanno deciso di convocare una ulteriore assemblea per martedì 4, in maniera tale da poter concordare una strategia comune d'azione per il giorno fatidico del verdetto. «Noi comunque siamo ancora fiduciosi - è uno degli Rsu a parlare - che l'Azienda si renda conto di quanto questo taglio di manodopera possa rivelarsi dannoso per tutti, e decida quindi di optare per altre soluzioni, al fine di contenere l'attuale crisi». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Un laterificio

A un anno dall’ordinanza del prefetto, la questione non è stata ancora risolta

Lavello, problema parcheggi Nel centro storico diversi i disagi per i cittadini LAVELLO - E' passato ormai un anno dall'entrate in vigore dell'ordinanza del Commissario Prefettizio Francesco d'Assisi Maioli con cui stata ciusa definitivamente al traffico l'area del parcheggio dell'atrio comunale con l'installazione dell'ormai ribattezzato palo della discordia posizionato all'ingresso del palazzo di città per impedire l'ingresso delle vetture. Nonostante le mai sopite proteste degli abitanti della zona e la nascita dalla sera alla mattina di un comitato di cui si sono perse le tracce, si continua a parcheggiare industurbati su marcipiedi ed in dievieto di sosta. Intanto a distanza di un anno dall'entrata in vigore dell'ordinanza del Commissario Maioli, si sono fate sentire le ripercussioni sui cittadini. In arrivo, nei mesi scorsi, ormai quasi quotidianamente nelle caselle postali degli abitanti del rione Pescarello e non solo i verbali di accertamento delle infrazioni commesse a causa della mancanza di parcheggi. Cifre oscillanti tra i 40 e gli 80 euro hanno fatto insorgere gli abitanti del quartiere per cui si era parlato di pass, aree riservate la soprattutto di una sorta di “condono” per le infrazioni commesse. Un provvedimento dunque che continua a far parlare. Resta, di pari , ancora aperto il problema parcheggi nell'intera zona del centro storico nei pressi del rione Pescarello e della Cattedrale di San Mauro. Gran parte dei posteggi sono occupati per l'intera giornata dai dipen-

Uno scorcio di Lavello

denti comunali che prima della decisione del Commissario Prefettizio utilizzavano l'area dell'atrio comunale. Ad oggi ancora nessun potenziamento delle aree limitrofe adibite a parcheggio ne sono state attrezzate nuove zone per consentire la sosta dei veicoli dei residenti in zona ma soprattutto di tutti coloro che per forza di cose sono costretti a recarsi presso gli uffici comunali. Sul punto si è parlato

anche di un decentramento dei alcuni servizi in altri stabili nel centro abitato in zona più accessibili e con aree più vaste da adibire parcheggio. Dal canto loro i residenti del centro storico sono alle prese con i parcheggi selvaggi che la fanno ancora da padrone. Contrariamente a quanto avvenuto nei primi mesi dopo l'entrate in vigore dell'ordinanza sembra invece che tutte le polemiche si siano sopite. Anche lo stesso comitato di residenti messo costituitosi nel periodo immediatamente successivo all'entrata in vigore dell'ordinanza non sembra dar segni di vita. Per la cronaca il Commissario Maioli , a tutela del patrimonio storico ed architettonico dell'atrio comunale, qualche mese fa , ha adottato un provvedimento che impedisce il transito ed in parcheggio all'interno dell'area antistante l'ingresso del Palazzo di Città. Una decisione repentina che ha creato e crea non pochi problemi agli abitanti del centro storico, agli impiegati comunali ed a quanti sono costretti a recarsi presso gli uffici comunali per il disbrigo di pratiche ed altro. Tra gli abitanti del quartire sorgono spontenei alcuni dubbi che fine hanno fatto quelle petizioni popolari presentate in Comune? Cosa ne è di quelle centoventidue firma su nove fogli e dieci foto a testimonianza di tutto il fastidio che quotidianamente i cittadini del centro storico sono costretti a sopportare? Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Ruba cellulare Alleanza nazionale si interroga denunciato su cultura e formazione trentottenne Venosa L’appuntamento è per il 31 ottobre alle 18

VENOSA - Il Gruppo di Alleanza nazionale in Consiglio regionale, in collaborazione con il circolo Nuova Italia di Venosa, organizza il convegno: “Istruzione…Formazione…Cultura - Quali le riforme necessarie per la nostra istruzione?”. Il convegno si terrà il 31 ottobre 2008, alle ore 18, presso la Sala del Trono del Castello di Venosa. Ad introdurre e moderare i lavori sarà Eva Bonitatibus. Previsti i saluti di: Luigi Manieri, presidente Circolo Nuova Italia Venosa, Vito Cavallo, coordinatore Cittadino Forza Italia, Vincenzo Laurita e Francolando Marano, componenti l' Assemblea nazionale An,

Pasquale Pepe, sindaco di Tolve e responsabile Nuova Italia Provincia di Potenza. Interverranno: Francesco Saverio Galgano, componente Consiglio nazionale Pubblica Istruzione, Adolfo Moranti, presidente Identità Europea, Antonio Autilio, assessore Formazione Regione Basilicata, Antonio Tisci, presidente Gruppo Alleanza Nazionale Regione Basilicata e presidente Regionale Circoli Nuova Italia, Egidio Digilio, senatore della Repubblica Pdl. La conclusione dei lavori sarà affidata all'on. Paola Frassinetti, vice presidente della VII Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione”della Camera dei Deputati.

VENOSA - Dovrà rispondere di ricettazione il trentottenne L. G. di Cerignola, denunciato dai carabinieri della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro. Al termine dell'attivià' investigativa in cui ha proceduto la stazione carabinieri di Venosa, originata da una denuncia di furto relativa ad un telefono cellulare rubato a un ignario proprietario nel giugno di quest'anno, sono stati acquisiti elementi di colpevolezza nei confronti del trentottenne pugliese. L’uomo e' stato denunciato alla competente autorità giudiziaria, mentre il telefonino e' stato restituito al legittimo proprietario.

Domani sera

“Libera” a Venosa VENOSA - “Contro tutte le mafie” è il titolo di un incontro - dibattito in programma domani sera a partire dalle nella sala di via Roma di Venosa. L’iniziativa è organizzata dalla sezione locale dei Comunisti italiani. L’iniziativa vedrà la partecipazione e gli interventi di Rocco Pugliese, segretario venosino Pdci, Francesco Castelgrande, segretario provinciale dello stesso partito, don Marcello Cozzi leader regionale di Libera e il presidente della Provincia, Sabino Altobello. Modererà il dibattito il diretto de “Il Quotidiano”, Paride Leporace.

Iniziativa dell’associazione “La lente”

Venosa, premiati i vincitori della scopa oraziana VENOSA - Organizzato dall'Associazione culturale “La lente su Venosa” si è svolto nei locali del Centro Anziani della cittadina oraziana il “1° Torneo di scopa oraziano”. Questi i primi tre della classifica stilata a conclusione del torneo, che ha visto 24 concorrenti affrontarsi in quattro giornate di combattutissimi incontri: 1° Franco Savino; 2° Gerardo Storione; 3° Antonio Lentini. «Abbiamo scelto di iniziare le attività della nostra associazione con questo I vincitori torneo perché riteniamo che il gioco delle carte possa essere uno degli elementi che favorisce l'integrazione tra giovani e anziani - ha detto al momento della premiazione Raffaele Russo, presidente dell'associazione - E per quattro giorni anziani e giovani si sono frequentati per vincere il torneo. Vogliamo favorire la partecipazione di tutti i cittadini, per evitare lacerazioni nella comunità». La cerimonia di premiazione ha fornito l'occasione alla neonata associazione per presentarsi in pubblico e illustrare obiettivi, programmi e iniziative nel breve-medio termine. Approfittando della presenza del sindaco è stato posto subito il primo problema: «Siamo alla ricerca di una sede- ha detto il presidente Russo-Ci au-

guriamo che l'Amministrazione ci venga incontro per risolvere questo problema». Il Presidente ha anche anticipato che la prossima manifestazione di ampio respiro sarà il Presepe Vivente, che verrà realizzato nel periodo natalizio nella chiesa di S.Martino, coinvolgendo gran parte del centro storico. Per l'occasione verrà ricostruito un ambiente del I secolo e verranno riproposti piatti tipici e canti natalizi. La strada scelta dall'Associazione è quella della collaborazione. Già da questa prima manifestazione verranno cercate intese operative con le scuole, con le altre associazioni e con la Pro Loco. «Vogliamo costruire qualcosa che si possa ripetere, migliorare e arricchire con il passare degli anniha detto Paolo Sivilia, vice presidente dell'Associazione - Non nasciamo in contrapposizione con nessuno: vogliamo provare a realizzare iniziative culturali in collaborazione con gli altri per valorizzare tradizioni e riscoprire il nostro passato”. Alla base delle scelte fatte dall'Associazione la consapevolezza che non c'è sviluppo culturale se non c'è sviluppo economico e se mancano le infrastrutture». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it


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La sala che ospita il monumento è chiusa per lavori

Melfi, turisti ancora delusi Il sarcofago è off limits MELFI - Da ormai alcuni mesi lo stupendo sarcofago del secondo secolo dopo Cristo ritrovato in località Albero di Piano a Rapolla nel 1886 e custodito nel castello di Melfi non è più visitabile dai turisti. Su precisa disposizione del sovrintendente ai beni ambientali e paesaggistici, Attilio Maurano il magnifico reperto storico è stato trasferito dalla torre dell’orologio del maniero normanno svevo alla seconda sala interna del vecchio museo nazionale del melfese. Da allora il sarcofago è rimasto chiuso e non più fruibile. Fin dall’inizio, la scelta del sovrinten-

dente regionale di trasferire il sarcofago non aveva messo tutti d’accordo. L’imponente sarcofago aveva trovato un magnifico e quasi naturale ambiente espositivo in una delle torri più importanti del castello di Melfi e qui raccoglieva migliaia di visitatori. Ecco perché la scelta di Maurano sembrava quasi inopportuna. Delusione e rammarico sono stati espressi dalle migliaia di turisti che durante la sagra della varola ed il più recente convegno di falconeria a Melfi hanno invaso la città nel mese di ottobre. In tanti hanno chiesto di poter osser-

Melfi Navazio e le richieste dell’Udc

Verifica “morbida” in attesa di un secondo incontro MELFI - Dopo il primo in- federiciano che regge le contro interlocutorio te- sorti governative. I seguaci di Casini svolnutosi venerdì scorso, avvenuto tra toni pacati e vol- gono la loro attività polititi più o meno distesi, in set- ca come un qualsiasi partitimana è atteso il secondo to di minoranza, costretti appuntamento tra i partiti ad uscire con dei manifesti di maggioranza nella città pubblici per illustrare e spiegare ai cittadini le loro federiciana. Da un punto di vista po- intenzioni e la loro operosilitico è in atto una verifica tà. L'Udc ritiene che il loro che non mette a repentaappoggio glio il governon debba rino cittadino, tenersi sconin considetato e sicuro razione che ed altresì privi sono i nuvo di incarimeri per anchi impordare avanti tanti, anche anche evenin quanto tualmente sintesi di un senza Udc, atteggiamenma tende soto differente stanzialrispetto a mente a quanto avviecreare un ne in campo importante nazionale e riequilibrio regionale, nell'ambito dove risultadelle diverse no opposizioforze in camne al centro po. destra. Per In pratica gli altri partidopo la diti di maggiochiarazione ranza, il dodi intenti da cumento parte della Il municipio di Melfi esposto dallista civica l'Udc non "Melfi 2001", di aderire al Pdl, l'Udc vuol rappresenta una richiesta capire come stanno le cose esplicita e chiara di volere un assessorato. e valutare il dà farsi. Onestamente appare un Il partito di Casini e Buttiglione pone anche una metodo sibillino e furbesco questione amministrati- di sorvolare un problema che invece esiste e che pova. Ritiene che vi siano delle trebbe portare all'astensiopriorità da assolvere e del- ne nell'approvazione delle situazioni che non pos- l'assetto del bilancio, argosono più essere trascurate mento all'ordine del giore rimandate, ed in quest'ot- no del prossimo consiglio tica si inserisce a pieno ti- comunale, qualora non tolo la questione centro vengano prese seriamente in considerazioni le richiestorico. Per quanto concerne l'a- ste avanzate. La maggioranza appare spetto politico, l'Udc che ha presentato alle altre for- serena sulla vicenda, ben ze di maggioranze un det- conscia del fatto di rischiatagliato documento da esa- re poco o nulla. D'altro canto l'Udc appaminare, chiede sostanzialmente eguale dignità e pa- re partito in crescita, nelrità nel contesto di questa l'ultima tornata elettorale capace di ottenere più di maggioranza. Un modo elegante e vela- mille voti ed attestarsi cotamente esplicito di ottene- me terza forza in città, e re una maggiore visibilità, dunque in grado di chiedeanzi sarebbe il caso di so- re un riconoscimento ed stenere una "certa visibili- un trattamento diverso a tà", visto che finora l'Udc quello racimolato finora. appare come una forza Emilio Fidanzio estranea al centro destra provinciapz@luedi.it

vare da vicino il sarcofago ma non è stato loro concessa la vista. La sala che attualmente ospita il sarcofago è chiusa, ufficialmente per lavori. Gli stessi lavori, tuttavia, interrotti da diverse settimane e mai più ricominciati. Le opere, una volta completate, dovrebbero servire a realizzare un soppalco, realizzare l’impianto elettrico e consentire un’adeguata illuminazione del sarcofago. In-

tanto tutto è fermo e la gente rimane perplessa davanti al rifiuto degli addetti alla custodia del museo nazionale del melfese che non possono aprire la stanza del sarcofago su precisa disposizione del sovrintendente. Resta il rammarico per una scelta probabilmente sbagliata e sicuramente intempestiva. La ricca collezione di reperti rinvenuti nell’area del Vulture, tra cui il magnifico va-

Il sarcofago

so noto come l’Ascos Catarinella, restano quasi orfani di un ulteriore attrazione che rende il muso archeologico nazionale di Melfi uno dei più visitati nel sud del Paese. Magari se i lavori di edilizia avviati nella sala del

castello potessero ripartire alla svelta la decisone del sovrintendente, Attilio Maurano potrebbe risultare meno incomprensibile per turisti ed addetti ai lavori. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it


Matera 30

Mercoledì 29 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Mi sono arrivate multe malgrado il contrassegno, è inammissibile dover fare ricorso per un diritto»

Disabili multati nelle aree blu E’ l’accusa lanciata da Vincenzo Calabrese della Cisl pensionati «I PARCHEGGI per gli invalidi nelle aree blu sono gratuiti. E’ previsto da una normativa nazionale della direzione generale per la motorizzazione. A Matera però continuiamo ad avere verbali e multe senza essere in alcun modo considerati. E’ assurdo e inammissibile». E’ quanto Vincenzo Calabrese segretario provinciale della federazione pensionati della Cisl e cittadino interessato direttamente da questo tipo di problematica. «Mi è giunto più di un verbale dopo che ho parcheggiato in aree blu perchè le aree riservate ai disabili erano occupate. Esiste una normativa che è quella prevista dalla circolare 107 della direzione della motorizzazione. Le indicazioni sono molto chiare e credo sia giusto che vengano seguite e rispettate. Non ammissibile dover continuare a fare ricorsi e combattere per ottenere il rispetto di un diritto che dovrebbe esserci garantito a tutti quanti». La circolare a cui fa riferimento Calabrese prevede che «le persone con disabilità possano usufruire di importanti agevolazioni per facilitare la loro mobilità a condizione che espongano il contrassegno previsto. L’esposizione di tale contrassegno» recita ancora la direttiva, «autorizza la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone

Nuovo vademecum per i turisti con le notizie per visitare la città

Vincenzo Calabrese

con disabilità in deroga ad alcune prescrizione mettendole al riparo da improprie contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni». Circa la richiesta della gratuità dei posteggi delimitati da segnaletica blu a pagamento quando sono occupati da veicoli al servizio di personale detentrice di speciale contrassegno la circolare spiega che c’è «la chiara volontà del legislatore di voler facilitare la mobilità dei disabili anche con misure che attengono specificamente il settore della sosta compresa l’esenzione dal pagamento di tariffe orarie per il parcheggio». Una norma che non sembra lasciare spazio a dubbi: «a Matera però» conclude Calabrese, «le multe ci sono, ho avuto più di un verbale. Come mai?».

di GINKO

L’ASSESSORE Casino è un osso duro: e lo è perché -per non dover mai ammettere i risultati del suo attivismo- non riesce ad accettare le giuste critiche della cittadinanza, perché –addiritturadefinisce “emeriti bugiardi” i cittadini del rione Platani, perché in tv afferma “dipietrescamente” che “non si può imparare un bimbo di 2 mesi a parlare” (…), perché ritiene di saper fare a prescindere dai risultati!! Le zone soggette all’attenzione dei giornali vengono subito ripulite dai rifiuti: via Stigliani, di fronte all’Archivio, i marciapiedi del Paip di via Giardinelle, i marciapiedi di via Cappelluti (ove abbondano degrado e sporcizia: cartacce, buste, lattine e bottiglie), via San Biagio (materassi e cassette a pochi passi dal “salotto” del centro). Le situazioni di ordinaria emergenza sono quotidiane e costanti, ovunque, a tal punto che, per avere una degna pulizia delle aiuole, a Serra Venerdì i volontari di Legambiente hanno autonomamente raccolto vetro, carta e materassi. La verità è che il Comune non fa nulla per stimolare ed educare i cittadini al rispetto per l’ambiente. Come pensa, infatti, l’assessore Casino di installare telecamere persino dinanzi al cimitero per contrastare il vecchio vizio dei giovani di abbandonare preservativi e fazzoletti? Più semplicemente

E' STATO presentato ieri mattina durante una conferenza stampa il "Vademecum turistico di Matera", realizzata dal Cesp (centro servizi per le piccole e medie imprese, azienda speciale della Camera di Commercio). I contenuti e gli obiettivi del volume sono stati illustrati dal presidente della Camera di Commercio Domenico Bronzino che ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa che serve in particolare per aiutare e sviluppare il turismo. Destinato al turista che soggiorna in città, il vademecum contiene informazioni indispensabili per una visita completa dei Sassi e del centro storico, in lingua italiana e inglese. Le informazioni riguardano i collegamenti, i trasporti, l'artigianato, le agenzie turistiche, gli hotel, gli agriturismi, i ristoranti e l'intrattenimento; ognuna di queste voci è corredata da una serie di indirizzi dei migliori esercizi dedicati ad ognuna di queste attività. “Si tratta di un importante risultato - ha detto il presidente della Camera di Commercio Bronzino - per un progetto da seguire e concretizzare, ma che da solo non basta per rilanciare l'economia della provincia di Matera. Sono stati realizzati 2000 vademecum, ma il numero potrebbe aumentare, soprattutto se, in collaborazione con altri enti, si realizzasse un unico vademecum. E' stato un lavoro faticoso per i nostri collaboratori, ma penso sia stato realizzato un buon prodotto”.

Nel vademecum turistico, giunto alla sua quarta edizione (la prima risale al 1999), ad una prima sezione, riservata a brevi informazioni storiche, segue una dettagliata elencazione dei beni culturali da visitare (il Museo di Arte Medievale e Moderna, il museo Ridola, il centro “Carlo Levi” e i musei della civiltà contadina) con indicazione di recapiti telefonici, indirizzi, orari di apertura, giorno di chiusura e costo del biglietto. La sezione denominata “escursioni” è dedicata agli amanti del trekking e comprende indicazioni relative ad alcune chiese e villaggi rupestri da visitare nelle immediate vicinanze della città. Una pagina è stata dedicata all'artigianato artistico con l'elenco degli artigiani riuniti sotto il marchio “Matera doc”. A questo proposito, “Il Cesp - si legge nel vademecum - da tempo promuove la valorizzazione dell'artigianato artistico di Matera e della sua provincia attraverso la concessione del marchio collettivo Matera doc, istituito nel 2004, di produzioni artigianali a contenuto artistico, indicante l'origine e la qualità del prodotto sia per le lavorazioni artistiche nelle quali predomina il richiamo alla tradizione, sia per le nuove creazioni che dalle prime traggono ispirazione”. Non poteva mancare il riferimento al 2 luglio, quando Matera si prepara ai festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna, protettrice della città. Per quanto riguarda le strutture

Il presidente della Camera di Commercio Domenico Bronzino

ricettive, la Camera di Commercio ha promosso il marchio di qualità, finalizzato al miglioramento continuo dell'ospitalità nelle località turistiche e per rispondere meglio alle aspettative e ai bisogni dei turisti italiani e stranieri. “Abbiamo invitato le aziende a partecipare ai marchi di qualità - ha concluso Bronzino - per poter garantire al turismo un servizio migliore”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Materville

non si può chiudere, di sera, il piazzale d’ingresso? E cosa viene fatto per contrastare l’emergenza randagismo nei Sassi? I cani non solo restano un pericolo per visitatori e residenti (ultimamente è stata azzannata una turista tedesca) ma creano altresì problemi di quiete pubblica. Si preferisce inveire, ingiustamente, contro coloro che l’hanno votato e ribattere in maniera piccata alle ingiuste critiche di Cotugno, ex segretario Cgil (“La raccolta rifiuti non funziona, la città è sporca”): “Cotugno farnetica, non diceva le stesse cose quando governava Porcari”. E Cotugno di rimando: “Igiene urbana, vogliamo i fatti”. Se poi persino uno dei maggiori colpevoli della situazione igienica attuale (l’ex assessore Antonio Montemurro) dice: “Matera, spettacolo indecoroso” sull’emergenza pulizia… allora si passa all’ipocrisia pura. Certo è che il bando per l’igiene, osteggiato più o meno apertamente, è finalmente riuscito ad essere approvato dal consiglio comunale: di ciò va dato atto alla giunta Buccico e a Casino, interrompendo un’abnorme e sospettosa proroga continua: un’operazione da 3,3milioni che è andata in porto nonostante rinvii in commissione, approvazione con spaccatura all’interno della maggioranza e dubbi sulla qualità del bando medesimo. Ne vedremo la bontà. Occorrerebbe, tuttavia, avere le idee chiare e operare sul reciclo, sull’eliminazione delle discariche abu-

sive, sulla riduzione degli esagerati 2.600.000 kg di rifiuti all’anno con una semplice opera di sensibilizzazione. Che dire, infatti, dei miliardi sprecati per La Martella, per il compost mai venduto, per i cittadini avvelenati, per la differenziazione a monte mai fatta, per l’assai semplice intervento sulle mense scolastiche mai fatto?? Ha un bel dire teorico l’assessore Casino: aumento della differenziata al 20% (ora al 9%): “Attualmente abbiamo 40 isole ecologiche, voglio portarle fino a 350, presto il porta a porta in centro”. Ma quando si partirà con gli sbandierati fumetti che spiegheranno ai cittadini come si fa? Quando partiranno i netturbini di quartiere ed i servizi esterni, come promesso da Buccico nella campagna elettorale di 17 mesi fa? Egregio assessore, davvero servono i fatti, oltre alle parole (più o meno dette con la giusta sintassi): che si fa per l’utilizzo degli impianti fotovoltaici? Addirittura ne è stato installato uno persino sul tetto dello stadio del Comune di Cancellara (Pz)! E che si sta facendo per il verde urbano? Che fine ha fatto il regolamento “adotta un’aiuola”? Come mai non è stata ancora effettuata una ricognizione completa delle aree verdi cittadine? Che ha fatto il Comune per capire quel taglio selvaggio ed ingiustificato del pino di piazzetta Toscana: il difensore civico si è mosso? E come mai non si riesce mai ad evitare che i temporali sulla

città creino i soliti e puntuali allagamenti delle strade (come avvenuto ad Aquarium l’ultima volta)? Infine, l’inquinamento che minaccia i Sassi: il cattivo odore provocato dai liquami è forte particolarmente di notte e gli antichi rioni hanno come unico dirimpettaio il cementificio: ergo… Perché anche l’assessore non ha detto la sua sull’ecosistema urbano, ove Matera è in coda al 97° posto (50° nel 2007)? Pare che gli uffici comunali non abbiano risposto a Legambiente: figura pessima e danno d’immagine. Un passo indietro per il quale il sindaco Buccico ha tentato una difesa d’ufficio (“Mi sembra un dato chiaramente erroneo”), confortato anche dai dati Arpab incoraggianti sulla qualità dell’aria. La verità oggettiva? Il segno resta negativo (nel 2007: 88° posto per verde fruibile e 7,4% di raccolta differenziata), c’è assai poco impegno contro l’inquinamento, il dato Arpab si basa su un’unica rilevazione, l’aria maleodorante è stata avvertita da tanti cittadini in varie zone ed occasioni. E’ sufficiente o sono anche questi “emeriti bugiardi”?


Matera 31 Qualche ombra nella ricostruzione: sull’ auto trattenuta dalla Scientifica vi sarebbero tracce di sangue Mercoledì 29 ottobre 2008

Grave l’uomo caduto nella Gravina Ipotesi a trecentosessantagradi sulle cause del gesto E’ in coma farmacologico da ieri pomeriggio F. L., il sessantatreenne precipitato lunedì nel greto del torrente Gravina. Non escludono nessuna pista gli uomini della Squadra mobile della questura di Matera che stanno indagando per chiarire la dinamica della caduta. Gli inquirenti lavorano a trecentosessanta gradi, non trascurando nulla, dall’incidente al tentativo di suicidio alla pista criminosa. Il pensionato di Laterza, ricoverato in prognosi riservata (policontuso, ha riportato diverse fratture) nell'ospedale Madonna delle Grazie, ieri è stato interrogato a lungo dal capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino. Secondo gli inquirenti, nella ricostruzione fornita dall'uomo c'è ancora qualche punto che deve essere chiarito: sembra che le sue dichiarazioni non siano del tutto lineari. L'auto dell'uomo, una Opel Astra, che era rimasta in bilico su una roccia di Murgia Timone, dopo essere stata recuperata, ieri mattina, è stata trattenuta dalla Scientifica per ulteriori accertamenti. Sembrerebbe che la macchina sia stata trovata con gli sportelli chiusi e, all'interno, sono state rinvenute macchie di sangue. Lunedì mattina alcuni muratori che stavano lavorando nella parte retrostante la cattedrale, avevano notato un'automobile, precipitata da un'altezza di circa 150 metri, in bilico sul canyon nel Parco delle chiese rupestri. Immediato l'intervento degli agenti della Squadra Volanti e dei carabinieri del reparto Radiomobile che, in-

torno alle 12,30 si sono accorti della presenza di un corpo sul grto del torrente. A causa della zona particolarmente impervia, nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, della protezione civile (era in corso ad Altamura un'esercitazione di una squadra di rocciatori che ha immediatamente raggiunto il belvedere di Murgia Timone) e del 118, è stato necessario attendere l'arrivo, da Roma Ciampino, di un elicottero dei vigili del fuoco, un velivolo appositamente attrezzato per la specificità del recupero. Solo intorno alle 17,15, dopo diversi tentativi, l’elicottero (sul posto, contemporaneamente, è giunto anche un elisoccorso della Marina militare) è riuscito a portare in salvo il pensionato. Un ulteriore ritardo (non era immediata, infatti, la disponibilità dei mezzi aerei) poteva rivelarsi fatale per l’ex operaio dell’Ilva: la visibilità ridotta avrebbe reso estremamente critiche le operazioni di soccorso. L'uomo, coniugato e con tre figli, lunedì sera, era in stato confusionale: ripeteva solo il nome di battesimo e non ricordava più nulla. Sembrerebbe che nella mattinata di lunedì, prima di recarsi sul belvedere (blocchi di cemento armato ostruiscono l'accesso alle macchine in quel determinato punto, gli altri passaggi non consentono un accesso agevole), l'uomo abbia avuto un alterco in famiglia. Del caso si occupa il pm Rosanna De Fraia. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

E’ un ex operaio dell’Ilva di Laterza

Pubblica amministrazione c’è la risorsa del digitale

Alcuni scatti dell’intervento (foto Videouno)

L’iniziativa punta a riscoprire luoghi misteriosi

Trekking urbano tra i Sassi nella notte di Halloween LA TRADIZIONE magicoculturale della città dei Sassi si coniuga con le nuove culture provenienti dall'America, come la festa di Hallween, per innovarsi in un momento storico di villaggio globale e di totale evoluzione di tutte le civiltà. “Trekking e Misteri, si cercano streghe e stregoni per un conclave nella magia dei Sassi” è il titolo del trekking urbano presentato nell'ambito di una conferenza stampa, ieri, presso il Comune di Matera. Organizzato dal Comune di Matera ed Ente Parco Murgia Materana. La manifestazione si terrà in Piazza San Giovanni, venerdì prossimo alle ore 21,30, anche in caso di pioggia, un'ora prima le iscrizioni. Ad illustrare la singolare iniziativa sono stati Roberto Cifarelli presidente, Gigi Esposito dell'Ente Parco Murgia, Angelo Sarra e Tonino D'Ercole testimoni delle tradizioni popolari materane. Interverranno: Skené, Teatro Carro Parlante, La raccolta delle acque, Falco Naumanni, Boy Scout Agesci, Angelo Sarra, Eustachio Dicecca, Raffaele Natale, Tonino D'Ercole, Rino Locantore, Francesco Quercia, le guide turistiche, Francesco Delellis, Nadia Garlatti, Filomena Paolicelli, Anna Tamburrino ed il grillo parlante Saverio Pepe.

La conferenza del trekking

«L'Ente Parco Murgia materana collabora, a questa terza edizione materana ed ottava nazionale, con il network di quaranta città d'arte e cultura alla rivisitazione, attraverso passeggiate, dei beni culturali e luoghi più reconditi del centro storico cittadino. - interviene Cifarelli - Siamo partner tecnici del Comune di Matera, vero protagonista di questa manifestazione. Il nostro Ente ha maturato un'esperienza pluriennale nell'ambito del trekking urbano, in questo caso. La notte di Hallween sarà dedicata alla riscoperta dei luoghi del mistero. In questo contesto saranno inseriti personaggi come Tonino D'Ercole, Angelo Sarra e varie as-

sociazioni». «Questa giornata viene realizzata in altre quaranta città italiane. L'inserimento di Matera nel circuito nazionale dà una spinta all'industria del turismo. - ribadisce Esposito - Infatti stiamo ricevendo molte prenotazioni per il pacchetto visita all'antica città e rievocazione di tradizioni popolari. «Metterò in scena, in una delle otto postazioni dei Sassi, lo scongiuro della paura nel bambino. - spiega Sarra In passato i genitori, come mezzo apotropaico della paura, raccontavano filastrocche o cantavano nenie. L'invocazione, a mò di esorcismo, “Padre, Figlio e Spirito Santo, tentazione vattene via” e “Gesù Cristo Santo e Maria” concludeva tale pratica. Secondo me, la presenza dei genitori serviva a rassicurare i bimbi impauriti». «Ho 78 anni, nato nei Sassi in una famiglia di undici figli, autore della “Storia dei Sassi”, seconda edizione. riporta D'Ercole - La mia testimonianza è utile agli studenti per la compilazione delle tesi di laurea. Interpreterò la parte del “monacidd”, folletto benevole del mondo contadino ed anima di bimbi defunti non battezzati. Mia madre mi comunicò di aver incontrato il “monacidd” quando avevo dieci anni». Nunzio Longo matera@luedi.it

Superare le difficoltà delle amministrazioni comunali nell'approccio con le moderne tecnologie informatiche per snellire le procedure burocratiche ed essere più efficienti verso il cittadino. Di questo si è discusso ieri presso la Provincia di Matera durante il convegno dal titolo “La pubblica amministrazione digitale: un approccio concreto” organizzato dal Centro Servizi Territoriale della Provincia, in collaborazione con il proprio partner tecnologico ETT, nell'ambito delle attività di assistenza e supporto agli enti aderenti per l'applicazione della normativa sull'e-government. All'incontro erano presenti tutti i referenti tecnici del Cst presso i comuni della provincia di Matera: a relazionare sull'uso delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione è stato l'avvocato Ernesto Belisario docente presso l'Università degli Studi della Basilicata. Contrariamente a quanto in molti pensano, le leggi in materia di innovazione dell'amministrazione esistono da tempo. Il quadro normativo attualmente vigente non solo prevede la possibilità ma impone l'obbligo alla pubblica amministrazione di usare le piú moderne tecnologie informatiche e telematiche nei rapporti interni, con le altre pubbliche amministrazioni e nelle relazioni con cittadini e imprese. Eliminare gli sprechi in termini di tempo e di risorse, favorire la piú ampia partecipazione democratica ai processi di governo, fornire servizi in modalità digitale nel rispetto della privacy dei cittadini: questi sono gli obiettivi del legislatore. Le amministrazioni sono tenute a rispettare queste norme e sono quindi chiamate ad un necessario adeguamento tecnologico, organizzativo e normativo al fine di evitare contenzioso e responsabilità. Durante l'incontro l'avvocato Belisario ha illustrato - con taglio pratico - la normativa vigente fornendo utili spunti per l'adeguamento a tutte le pubbliche amministrazioni partecipanti. L'incontro proposto ieri rientra tra gli obiettivi del Centro Servizi Territoriale per l'e-Government - perstenere i Comuni e gli Enti aderenti nella realizzazione di un qualificato sistema di servizi telematici, accessibili on line dai cittadini e dalle imprese del territorio. Giovanni Martemucci matera@luedi.it


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Mercoledì 29 ottobre 2008•

Matera TRASPORTI

TANTI auguri a...

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Ettore Miraglia Per i tuoi magici quarant’anni, ben rappresentati nelle immagini. Caro Ettore, con la tua proverbiale allegria e i tuoi “autostrofinamenti”, sei diventato un uomo maturo e posato...almeno all’anagrafe. Noi ti auguriamo altri giri di boa come questo e tanta felicità. L’associazione “Amici di Pletore”: Antonio e Anna, Giovanni e Lara, Emiliano e Antonella, Pino e Rosanna, Paride e Lidia, Nicoletta, Angela e Pino con Martina e Alessia, senza dimenticare il piccolo Rocchino e, ovviamente, il tuo grande amore, mamma Dora.

POST - IT “Piove sul nostro amore”, Ballestra in città QUESTA sera alle ore 20, nella Sala delle Conferenze di Palazzo Annunziata di Matera la presentazione del libro di Silvia Ballestra "Piove sul nostro amore" Feltrinelli editore. L'iniziativa della Biblioteca Mediateca provinciale , con la Libreria dell'Arco, rientra nell'evento "Ottobre piovono libri", progetto del Ministero dei Beni culturali che ha come fine ultimo quello di diffondere la lettera. Con l'autrice interverrà Andrea Di Consoli. giornalista, scrittore e critico letterario. Silvia Ballestra è nata a Porto San Giorgio (Ascoli Piceno) nel 1969. Ha esordito nel 1991 con “Compleanno dell'iguana” (Transeuropa e Mondadori). Nel 1992 ha pubblicato “La guerra degli Antò”, da cui nel 1999 è stato tratto un film per la regia di Riccardo Milani.

Corsi di decoupage a Informagiovani L'INFORMAGIOVANI Incentro organizza Corsi di Decoupage per genitori e figli, nonni e nipoti, zii e nipoti. Colla, colori, tele e la creatività del lavoro manuale rappresentano un'occasione per stare insieme, per personalizzare i propri regali e addobbi natalizi attraverso la condivisione di un'esperienza comune. Il corso prevede 10 lezioni (2 incontri settimanali di 2 ore ciascuno) e si terrà presso la sede dell'Informagiovani Incentro di Matera, Via Ridola 22. Il costo complessivo del corso per la coppia di partecipanti è 160.Ai partecipanti verrà consegnato un kit di lavoro personale e il materiale sarà fornito dall'Informagiovani. E' prevista la presenza di un tutor per facilitare l'integrazione di giovani disabili.Per info: Informagiovani Incentro - Via Ridola, 22 75100 . Tel. 0835 314228 - e-mail: informagiovani.matera@ilsicomoro.net.

Proroga della mostra ceramica artistica

LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato.

PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra

SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

Festa delle Forze Armate IL 4 novembre, dalle 10,30, con la deposizione delle corone al cippo di via Lucana, inizieranno le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Rassegna di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008. Nella prefazione al catalogo, il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, scrive tra l’altro: «Il patrocinio della mostra è anche il ringraziamento di Matera ad un artista che, per antichi rami, con le sue opere risveglia sensibilità etrasmette emozioni. La mostra di Claudio Bonichi a Matera - prosegue Buccico tra i chiostri e le volte di Palazzo Lanfranchi con gli occhi sui Sassi, è il frutto di un innamoramento».

CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Mamma mia 19,30-21,45

• KENNEDY • Matera 0835-310016 Mamma mia 17,30-19,30-21,30

•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Wall E 17,30-19,30-21,30

CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30

•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Sfida senza regole 21

• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 L’uomo che ama 18 - 19,45- 21,30

CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre

LUCANERIE 0835/332133 LE BOTTEGHE 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 0835/336540 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO

emergenza sanitaria

118

0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309

UTILITA’

IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI

• COMUNALE • Matera 0835-334116 Wall E 17,30-19,30-21,30

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

TRATTORIA DEL CORSO

Nuovi orari per i cimiteri DA domani al 3 novembre l’accesso ai cimiteri sarà continuato, dalle 7 alle 18. Domenica 2 novembre alle 11 presso il cimitero di Contrada Pantano, monsignor Salvatore Ligorio, vescovo di MateraIrsina celebrerà la Santa Messa in suffragio dei defunti.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

BASILICO

0835-262260 0835-336882 0835-331314

PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola” la mostra “Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d’arte prodotte nella prima metà del ‘900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera, con l’intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora nota. La mostra, promossa dall’Unitep, sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 ottobre il lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

RISTORANTI

PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA ANTONIETTA Via Dante snc 0835382332

Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera 33 La statua, benedetta da monsignor Ligorio, è arrivata ieri pomeriggio e rimarrà fino a domani Mercoledì 29 ottobre 2008

Duemila per la Madonna di Lourdes Portata in processione dai volontari dell’Unitalsi Otto minuti dopo le 17, una copia fedele della statua della Madonna di Lourdes, è giunta a Matera. Ad accoglierla sotto una leggera pioggia circa duemila fedeli che tra applausi, coriandoli e palloncini azzurri hanno dato il benvenuto alla Statua della Madonna di Lourdes. Il percorso religioso è stato allestito dai colori della Madonna il bianco e il celeste e dai colori del Papa il giallo e il bianco. A fare da cornice le dame di assistenza, i barellieri, i volontari della protezione civile e gli scout Agesci del gruppo cattolico di Cristo Re. L'immagine della Vergine, che apparì a Bernardette Soubirous 150 anni fa, è stata benedetta da monsignor Salvatore Ligorio, all'incrocio tra via Nazionale e via Annunziatella dove c'è un'altra statua della Madonna collocata in quel luogo nel 1954 per ricordare che Matera è «Civitas Mariae». Da qui la Madonna di Lourdes è stata portata a spalle, in processione, dai volontari dell'Unitalsi seguiti dal clero, confraternite, dai cavalieri della Madonna della Bruna, fino alla Chiesa di San Francesco d'Assisi dove è stata celebrata la Santa Messa. Nella ricorrenza del 150° anniversario delle apparizioni, la Madonna sta continuando il suo pellegrinaggio nelle diocesi d'Italia. La statua è stata incoronata da Sua Santità Papa Benedetto XVI nel giorno dell'ammalato dell'anno scorso e farà ritorno a Roma il giorno dell'Immacolata. L'arrivo della Madonna portata a spalle da 4 barellieri dell'U.N.I.T.A.L.S.I (Unione Nazionale Trasporto Ammalati Lourdes e Santuari Internazionali), è stato accolto dal il rosario, dal canto di accoglienza “Aquerò” ( canto del Giubileo) e dai tanti fedeli muniti di torce che hanno dato il via al flambeau cui hanno preso parte le autorità cvili e religiose. “ E' un evento straordinario per la sua unicità ha detto Francesco Paolo Moliterni presidente dell'Unitalsi sottosezione di Matera. Per noi il momento è particolarmente sentito per la possibilità di vivere Lourdes anche nella nostra città con il percorso Giubilare e l'indulgenza plenaria”. La statua della Madonna rimarrà ferma a San Francesco d'Assisi, mentre i fedeli potranno effettuare il percorso giubilare in maniera personale visitando e pregando nelle chiese San Francesco d'Assisi, San Francesco da Paola, Santa Lucia e San Giovanni Battista per ripercorrere i quattro simboli di Lourdes: la povertà, la fede, il battesimo e l'Eucarestia. Un momento forte per chi come le associazioni di volontariato si prende cura degli ammalati nei pellegrinaggi. “Solitamente è la gente che va a Lourdes per incontrare la

BOX CRONACA Domani al Comune

Sorteggio loculi E' STATA convocata, in seduta pubblica, per domani dalle 16 nella Sala Conferenze al sesto piano del Palazzo del Comune di Matera, la commissione per la formulazione, mediante sorteggio, della graduatoria delle domande di concessione di aree cimiteriali. A renderlo noto è l'Assessore all'Igiene e Ambiente Michele Casino, che ha ricordato che l'Amministrazione Comunale ha rinnovato l' avviso pubblico per la concessione di 64 aree cimiteriali per la costruzione di cippo privato nel cimitero di contrada Pantanello. Al Settore Igiene e Ambiente sono pervenute 223 richieste di concessione, con 49 nuove domande e 174 comunicazioni di riconferma. La processione della Madonnina per le vie della città e il saluto di monsignor Ligorio ai disabili (Videouno)

Emergenza ambiente

Osservazioni e monitoraggio LA STRATEGIA europea per sviluppare un sistema integrato di osservazione della Terra, in grado di comprendere e anticipare le emergenze ambientali, passa per la Basilicata. Domani e venerdì presso l’Auditorium comunale, si terrà la conferenza internazionale sul tema “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell'ambiente", organizzata dalla Regione Basilicata nell'ambito dell'iniziativa “Open Days-Settimana europea delle regioni”, promossa dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. All’evento prenderanno parte rappresentanti di circa 200 regioni, imprese e agenzie provenienti da numerosi paesi europei, che potranno condividere le esperienze e le buone prassi nel campo dell'osservazione della Terra e del monitoraggio ambientale, promuovere collaborazioni per progetti europei. Al centro della Conferenza, in particolare, le attività Gmes-Kopernikus, Galileo e Cosmo-SkyMed per la protezione dell'ambiente, la prevenzione e la riduzione dei disastri naturali. Gli interventi, che saranno moderati dal giornalista del Sole 24 Ore Corrado Poggi, saranno tenuti da esperti della rete Nereus e rappresentanti delle diverse istituzioni sia quelle italiane e sia ancora quelle europee.

Madonna, adesso invece è la Madonna ad essere venuta da noi afferma Anna Bruni sorella di assistenza. Rispetto a quando andiamo a Lourdes il momento è molto emozionante. In questo giorni ho tralasciato tutto per dedicarmi anima, cuore e corpo ai preparativi e ne sono orgogliosa”. Nei prossimi giorni e fino al 31 ottobre l'Arcirdiocesi e l'Unitalsi hanno previsto l'arrivo della statua presso la Casa di riposo «Brancaccio», l'ospedale «Madonna delle Grazie», la Casa circondariale e il Palasassi. Nella serata del 31 ottobre la statua della Madonna di Lourdes proseguirà la “Peregrinatio Mariae in Lucania» verso la diocesi di Tursi-Lagonegro. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

SPUNTI

Buio sul tatami dopo la perdita di Filippo di GIANNI NATRELLA* E' SCESO il buio sul tatami del Kodokan Judo materano. Il giovane e grande judoka Filippo Santeramo non lo illuminerà più. Vent'anni. Un raggio di sole concesso per breve tempo. Non si può essere strappati alla vita nel fiore della gioventù, non ci consola la pietosa illusione che chi muore giovane, è caro agli dei. Mi colpì subito Filippo, la prima volta che lo vidi col kimono sul tatami. Solo 10 anni, ma già un piccolo, grande ragazzo. La possanza del suo corpo statuario incuteva rispetto, una sorta di immediato timore nei coetanei, pensierosi di cimentarsi con un simile gigante. Ma la soggezione durava poco, per la ma-

gia del suo infantile sorriso, la dolcezza del suo sguardo, la leggerezza di movimenti tesi quasi a proteggere l'avversario, mai a sopraffarlo. Intuii, e il tempo mi ha dato ragione, che Filippo portava già in sé, nel suo animo, il principio fondativo dell'arte del judo, che quello di “ dare incondizionatamente, senza nulla in cambio ”. Gli piaceva essere utile, aiutare le “ cinture minori “ ad apprendere con gioia le diverse tecniche, roteando con incredibile leggerezza il corpo e braccia possenti, quasi a nascondere la grande forza fisica di cui la natura lo aveva dotato. Un altro singolare aspetto della sua personalità era l'istintiva capacità di proiettare comportamenti ed idee nel futuro, verso

traguardi sempre più alti da raggiungere e superare. E questo, in un tempo in cui i giovani , e non per propria colpa, sono costretti ad accettare e vivere nel limitato orizzonte del presente. L'odierna realtà sembra non offrire condizioni e stimoli per “ sognare il futuro “, per aspirare a mete di emancipazione e di miglioramento di sé e degli altri. Il presente schiaccia i giovani e li rende “ invisibili “. Ma Filippo era diverso. Per lui, il futuro era quasi un' ossessione. Voleva diventare un vero campione e perciò si sottoponeva a duri allenamenti, a diete rigorose e non si accontentava mai dei risultati, pur ragguardevoli, che dall'età di 14 anni in poi, era riuscito a conseguire ai campionati

italiani, al torneo internazionale di Udine, a quello della città di Taranto, sino al 2006, quando l'oscuro male lo costrinse a fermarsi. Pensavamo di non rivederlo più in palestra, perché trascinava a fatica la gamba, dopo l'intervento al perone. Ma Filippo, ancora una volta, volle stupirci tutti. Ricomparve una sera, all'improvviso, e riprese ad allenarsi, come se nulla fosse successo.Anzi, mi confessò che aveva voglia di aiutare me, il suo maestro, ad allenare gli allievi, che vedeva poco propensi alla fatica, quasi apatici. Ciò non gli piaceva. Dovevano faticare, impegnarsi con durezza e serietà. Bisogna sudare nella vita, se si vuole un futuro migliore.

Filippo col maestro Natrella

Hai ragione, Filippo. Sarà pure assente il tuo corpo, ma il tuo cuore e la tua mente sono qui, con noi, sul tatami del piccolo Kodokan Club di via Lanera. *maestro di judo


Mercoledì 29 ottobre 2008

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Piace a calciatori e tifosi il nuovo manto del campo sportivo “Michetti”

L’erbetta di Pisticci ora è la più bella PISTICCI - Ha superato la prova partita il nuovo fondo di gioco dell'impianto sportivo “Michetti”, sede abituale per le gare casalinghe della Pol. C.S. Pisticci. Domenica scorsa il manto erboso rifatto dal Comune è stato inaugurato in occasione della partita Pisticci-Ferrandina ed ha incassato il gradimento del pubblico e degli addetti ai lavori. Le opere di riqualificazione del fondo campo, che da decenni non riceveva alcuna forma di manutenzione straordinaria, sono iniziati nella scorsa primavera, al termine del campionato 2007/2008. L'intervento è stato completato qualche settimana fa, ma c'era ancora bisogno di alcune operazioni di rifinitura prima della consegna definitiva. Dal Comune

mostrano soddisfazione per i risultati ottenuti non senza alcune difficoltà legate alla mancanza di precipitazioni che, assieme ad un'estate molto calda, non ha favorito né la lavorazione del terreno né l'attecchimento completo del nuovo prato, che è stato riseminato più volte. «Nonostante le difficoltà -spiega l'ingegnere Rocco Di Leo, capo dell'ufficio Tecnico- la ditta esecutrice dei lavori è riuscita nel suo compito ottenendo buoni risultati, tanto che oggi il fondo di gioco risulta assolutamente migliorato, a tutto vantaggio delle prestazioni di gioco, del rendimento di chi lo utilizza ed anche dello spettacolo». Spesso, infatti, in Basilicata si assiste a partite

disputate su campi del tutto privi di erbetta, sconnessi, duri, anche pericolosi. E la manovra di gioco ne risulta fortemente penalizzata. Non è così a Pisticci, il cui stadio adesso dispone di un terreno di gioco omogeneo, morbido e piacevole da vedere e da utilizzare. Anche la Pol. C.S. Pisticci, principale fruitrice dell'impianto, ha voluto mostrare il suo apprezzamento per l'operato svolto dal Comune e dalla ditta. Il vice presidente Domenico Albano ringrazia l'Amministrazione comunale e l'impresa che ha eseguito i lavori per aver riqualificato ulteriormente lo stadio ed aver messo a disposizione della squadra un manto erboso all'altezza. Questo impegno viene ap-

prezzato moltissimo dalla Polisportiva che sente la vicinanza delle istituzioni e, siamo sicuri, sarà ancor più apprezzato dai giocatori, che sono quelli che in campo ci vanno e beneficiano di un fondo migliorato, e dagli spettatori del Michetti». Il Pisticci, infine, darà il suo contributo a che si possa preservare il terreno di gioco e salvaguardarne quanto più possibile l'integrità, continuando a svolgere le sedute di allenamento infrasettimanale al comunale di Marconia. Con questo intervento l'Amministrazione comunale rinnova il suo impegno nel settore dell'impiantistica sportiva. L'anno scorso, infatti, il Comune intervenne nuovamente presso il

I tifosi del Pisticci sugli spalti

“Michetti” per risolvere con buona tempistica tutte quelle problematiche normative in materia di sicurezza e pubblica incolumità che avevano indotto le autorità competenti a vietare l'ingresso al pubblico. La questione si è ripresentata puntualmente anche quest'anno, tanto che il prefetto

ha dovuto chiudere nuovamente alcuni impianti. Dalle restrizioni è esente lo stadio “Michetti” di Pisticci, che beneficiò di lavori di adeguamento strutturale, normativo e burocratico ed oggi risulta tra i pochi impianti lucani del tutto a norma. provinciamt@luedi.it

Valbasento Prosegue il sit in dei lavoratori ai cancelli. Domani il vertice con l’azienda

«Ora salviamo la Panasonic» I sindaci si riuniranno in un consiglio intercomunale aperto VALBASENTO - Secondo giorno di sit in davanti ai cancelli dell’area industriale per i circa 90 lavoratori della Panasonic a rischio licenziamento. Tutto scorre con una normalità, a tratti irreale, in attesa del vertice con la direzione aziendale della multinazionale giapponese, convocato per domani alle 16,30 presso la sede di Confindustria a Matera. A spezzare la monotonia della manifestazione pacifica degli operai, da lunedì messi in libertà a mezzo telegramma, le testimonianze di solidarietà di altri lavoratori che, tra un turno e l’altro, passano a far visita ai presidianti come in un mesto pellegrinaggio. Eppure, questa volta, dal fronte istituzionale qualcosa si muove. Il consiglio intercomunale aperto sull’emergenza Valbasento annunciato dal vicesindaco di Pisticci Domenico Lazazzera si farà, con ogni probabilità, tra il 5 e il 6 novembre. Riuniti davanti al piazzale di Tecnoparco, tutti i sindaci della Valbasento avranno l’occasione per fare insieme il punto della situazione e individuare la strada da percorrere per scongiurare il tracollo definitivo della Valle. Interlocutore privilegiato sarà l’assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Folino che ha assicurato la sua presenza all’assemblea intercomuna-

le, a cui parteciperà anche una rappresentanza della Provincia di Matera. «Il caso Panasonic - osserva Lazazzera - è solo l’ennesima conferma dello stato di estrema debolezza del nostro sistema industriale e dei consorzi che non sono riusciti ad attrarre investimenti alternativi alla progressiva fuga dei grandi gruppi». Un messaggio di «solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Panasonic che stanno vivendo ore difficili» arriva anche dall'assessore alle Attività produttive del Comune di Pisticci, Gaetano Tricchinelli che non ha voluto far mancare le sue attenzioni e la sua vicinanza ai lavoratori interessati da questa ennesima fuga di industrie dalla Valbasento, con conseguente perdita di ulteriori posti di lavoro, in un momento storico delicato anche per chi ha una certa stabilità occupazionale. Non a caso Tricchinelli parla di «nuova ed ennesima pagina nera nel settore occupazionale della Valle che riguarda anche i 55 dipendenti della Green Leather, in cassa integrazione da febbraio, senza dimenticare le indiscrezioni che riguardano altre aziende dell'area, quali la Ergom e la Pfizer, date in procinto di trasferirsi presso altri siti industriali. Il Comune di Pisticci - conclude Tric-

chinelli - invita da subito la Regione Basilicata ad adoperarsi, di concerto con tutte le istituzioni interessate, per promuovere le iniziative opportune, dirette non solo alla difesa del diritto del lavoro, ma anche alla possibilità di promuovere ed incrementare il livello occupazionale dell'intera valle». In mattinata a trovare i lavoratori in sit in l’ex senatore Saverio D’Amelio che ha commentato: «Panasonic è l’ennesima fabbrica che chiude nell’indifferenza generale. Trovo preoccupante che è una cosa di cui non ci si stupisce più, le realtà produttive spariscono come se fosse un fatto normale. Ormai ci si accontenta di strappare un po’ di cassa integrazione o di mobilità, senza poter fare nulla rispetto ai posti di lavoro che vanno in fumo. Per contrastare tutto questo - incalza D’Amelio - i governi cosa hanno fatto e cosa fanno? La Regione quale iniziativa intende intraprendere per invertire la china. Finora - conclude- non mi sembra si sia fatto molto, soprattutto in termino di programmazione e attrazione di nuovi investimenti. Ed è tempo di dare un segnale forte per interrompere la perversa catena di chiusure, dismissioni e licenziamenti». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Capitan Tataranni protagonista indiscusso del match contro il Latronico

Miglionico corsaro al secondo posto MIGLIONICO - Magiche. Due punizioni magistralmente calciate dal suo uomo più rappresentativo, Francesco Tataranni, cancellano il ricordo delle ultime due, poco incisive, giornate. Due perle inventate dall'estro e dalla maestria del capitano, chiudono la pratica Latronico e proiettano il Miglionico in seconda posizione a ridosso della battistrada Real Tolve. «Tutto come previsto. -esordisce Piccinni, che aveva pronosticato una pronta risposta della squadra in quel di Latronico- La squadra ha dimostrato carattere, volontà e voglia di vincere. Una gara che, nonostante il lavoro di Deceglie e Tataranni in attacco, ci aveva visto soccombere su una degli affondi della formazione termale. Un Miglionico d'attacco, non si è arreso e ha combat-

tuto contro una squadra che in campo ha dato l'anima per centrare la vittoria. Non è stata di certo una passeggiata, come si potrebbe immaginare nel vedere il divario di punti in classifica! I nostri hanno lottato dal primo minuto e dopo il loro vantaggio si è aumentati il ritmo per cercare di scardinare la loro difesa. Significativi sono stati, i tanti i falli che i nostri hanno subìto in silenzio. E proprio da due punizioni sono arrivate le reti. La prima punizione, quella del pareggio, è stata calciata dal limite con arguzia da capitan Tataranni, ed ha lasciato di sasso la retroguardia latronichese». E Perrone, assiduo neo dirigente trasfertista, euforico e ricreduto dopo l'opaca ultima prestazione, aggiunge: «Subìto il pareggio, la formazione termale

ha iniziato ad indietreggiare mentre il Miglionico non si è accontentato ed è questa la vera nota positiva. E' venuto fuori alla grande, con affondi di Lamacchia, Corleto e Galeota a ripetizione che hanno costretto il Latronico a continui falli per fermare una squadra che premeva. A far da volano c'era sempre il magico capitano. Ho ancora in mente quella sua perla su punizione al 90° che ha portato l'euforia alle stelle per tutta la dirigenza, che ha ottenuto quello in cui fermamente dall'inizio ha creduto». E' un Miglionico corsaro che in 4 partite giocate in esterna ha portato a casa ben 10 dei 12 punti a sua disposizione. Solo il Viggiano è riuscito a opporsi con un pari. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

Interrogazione di Sinistra democratica

Progetto Eco Oil Riesame da rifare FERRANDINA - Il Gruppo di Compatibilità ambientaconsiliare della Provincia le relativo al progetto per la di Matera di “Sinistra De- costruzione dello stesso immocratica per il Socialismo pianto, nonostante il diverEuropeo” ha presentato so processo produttivo riun'interrogazione all'as- spetto a quello valutato in sessore all'Ambiente per prima istanza. Alla confeconoscere in base a quali renza di servizio per la valuelementi la Provincia ha tazione della richiesta di espresso il proprio parere autorizzazione è però stato motivato sulla riapertura esaminato un progetto di massima, codel procedisì come dimento relatichiarato dalvo all'autolo stesso amrizzazione ministratore per la realizdella società, zazione dele non il prol'impianto di getto definirigeneraziotivo, come ne di oli esauprevede la sti della sonormativa a cietà Eco Oil riguardo sia Italia srl, non nazionale disponendo che regionadell'obbligale. Per questi torio progetmotivi, oltre to definitivo che per considell'impianto derazioni rein questione. lative all'im«La Giunta Antonio Santochirico, patto amRegionale -si capogruppo di Sd bientale di un legge in una simile pronota di Sdcon deliberazione 1771 del getto, chiediamo di sapere 15 dicembre 2007, ha infat- come si è arrivati all'espresti riaperto il procedimento sione del parere, mancando per la concessione delle au- il progetto definitivo, se torizzazioni, mentre nel successivamente la Provinsettembre del 2007 si è te- cia sia intervenuta in procenuta la conferenza di servi- dimenti amministrativi e zi per il rilascio dell'autoriz- quali valutazioni di merito eventualmente zazione a costruire ed a ren- abbia dere operativo un impianto espresso sulla nuova proper la rigenerazione di oli posta progettuale di recuesausti con una capacità di perare oli esausti con l'uso 65.000 tonnellate annue, dell'idrogeno». Il gruppo presentato dalla Ecoil Italia consiliare di Sd chiede, srl e da realizzarsi nel co- inoltre, alla Provincia di mune di Ferrandina. Inol- Matera quali azioni intentre, sempre la Giunta regio- da intraprendere per far sì nale, con deliberazione che si ristabilisca la corret1383 del 3 settembre 2008, tezza amministrativa nel ha prorogato il termine, già riesame del progetto della scaduto da oltre sei mesi, Ecoil Italia. per la validità del Giudizio provinciamt@luedi.it


Mercoledì 29 ottobre 2008

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Il sindaco Soranno: «Chiederemo il ripristino della legalità»

Canone per la depurazione Il caso approda in Consiglio SALANDRA - Immediata è stata la convocazione del consiglio comunale da parte del sindaco di Salandra, Giuseppe Soranno, previsto per oggi alle ore 18 in prima convocazione e per il 31 ottobre dopo la notizia della sentenza della Corte Costituzionale sull'illegittimità del canone di depurazione quando non viene erogato l’effettivo servizio. Gli altri due argomenti sono l'abolizione del bollo auto con riduzione Irap e l'aggiornamento dello statuto comunale vigente. Come è ben noto, a Salandra esiste l'annoso problema sulle bollette di Al con le quali agli utenti viene fatto pagare anche la depurazione delle acque reflue, senza che esista il depuratore sin dalla nascita di tale Ente risalente al 2003. Nell'ottobre del 2004 nacque un comitato civico, il cui principale coordinatore era l'allora segretario Sdi, Rocco Mazziotta, che, non volendo partiticizzare il movimento, faceva

Giuseppe Soranno

capo come sede al circolo culturale “Mondo d'Oggi”. Per l'assistenza si fece riferimento all'Adiconsum regionale il cui segretario, Angelo Festa, e il responsabile del Centro giuridico dell'Associazione avvocato, Giuseppe Tedesco, sostennero in più occasioni la tesi che bisognava pagare solo i consumi e non anche la voce depurazione, se tale servizio

non veniva reso al cittadino. Per la cronaca ora l'Adiconsum ha chiesto al presidente di Al, Mitidieri, il rimborso delle somme impropriamente percepite predisponendo anche dei modelli ad uso dei cittadini che possono essere richiesti presso la sede Regionale sita in via don Minzioni numero 10, a Matera, o inviare una e-mail al seguente indirizzo: <adibasilicata@tiscali.it>. Il sindaco Soranno, interpellato sul problema, ha ammesso: «Non appena sono venuto a conoscenza della sentenza tramite il vostro giornale, pur essendo fuori, ho comunicato al segretario comunale di predisporre gli atti per la convocazione del consiglio. È nostra intenzione continua Soranno- proporre al consiglio comunale di dare mandato alla Giunta affichè faccia tutti gli adempimenti previsti per il rispetto della legalità e del diritto del cittadino, da parte di Al, in attesa che venga realizzato il depuratore il

cui iter progettuale è iniziato». Sull'altro argomento, riduzione del bollo auto, Soranno dice che, in sintonia con le delibere adottate da altri Comuni del circondario, l'Amministrazione ha intenzione di proporre alla Giunta Regionale l'abolizione del bollo auto per i cittadini residenti, quale compenso ambientale sulle royalties petrolifere, giacchè il barile di petrolio è sceso al di sotto dei minimi storici, ma né il prezzo della benzina, né quello del gasolio accenna a diminuire decentemente. A tal proposito l'Amministrazione comunale non farebbe bene a fare anche una petizione al Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi essendo stato il caro-benzina uno dei cavalli di battaglia del centro destra durante l'ultima consultazione politica, con impegno di FI di dimezzare il costo dei carburanti in Basilicata? Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it

Mongelli replica sulla vertenza forestali

«Difendiamo i lavoratori dai volta faccia degli enti»

L’ANGOLOdelloSPORT

TRICARICO - Si infiamma la polemica tra la Cgil di categoria, rappresentata da Franco Mongelli, e il presidente della Comunità montana “Medio Basento”, Francesco Auletta, in merito alla riduzione delle ore lavorative per i forestali dell’ente montano. Dopo la denuncia del sindacato, la piccata replica di Auletta, a cui si contrappone nuovamente Mongelli. «Quanto dichiarato da Auletta -esordisce Mongelli riferendosi all’accusa di aver diffuso notizie «false e tendenziose»- ci sorprende e ci rammarica, non avremmo mai immaginato che da parte del presidente della Comunità montana Medio Basento ci fosse tanto livore e accanimento contro la Cgil e di chi la rappresenta. Il presidente ci accusa di cose mai dette e sostenute. Conosciamo molto bene ciò che prevedono i Piani annuali di forestazione circa le giornate contributive che sono pari a 101 per ogni anno; quello che non comprendiamo è il volta faccia di chi rappresenta la Comunità

montana, che nelle varie riunioni svoltesi anche alla presenza di delegazioni dei lavoratori, ha sempre sostenuto che era possibile incrementare le giornate lavorative attraverso progetti extra-piano di forestazione, utilizzando risorse derivanti dal taglio dei boschi dei quattro comuni della CM e dal piano dell'area Mantenera-Malcanale approvato dalla Regione». Poi le precisazioni: «La Flai Cgil di Matera non ha mai messo in discussione il lavoro positivo svolto dalla CM, per la progettualità e per la corresponsione dei pagamenti, in tempi utili, ai lavoratori; non sono in discussione le giornate lavorative e contributive previste dai Piani di forestazione; la Flai Cgil sta ai fatti delle cose dette e concordate nei vari incontri tenutisi tra le parti per consolidare i livelli occupazionali degli anni precedenti e non si è mai prestata a giochi di parole per creare disagi tra i lavoratori; non abbiamo mai parlato di licenziamento dei lavoratori, ma di un periodo di sospen-

Franco Mongelli della Flai Cgil

sione dei lavori; il 14 ottobre 2008 avevamo concordato di coinvolgere la Regione per trovare una soluzione al problema. Quindi poniamo una domanda ad Auletta: Se le nostre notizie sulla stampa fossero false e tendenziose, come mai il 15 ottobre ha fatto richiesta di incontro all'assessore regionale Santochirico con la partecipazione dei quattro comuni facenti capo alla CM su: Aumento delle giornate lavorative; fondi rivenienti dal piano di assestamento per il taglio dei boschi dei quattro comuni, restituzione somme?». a.corrado@luedi.it

Genitori, sindacati e amministratori

Crisi della scuola e spopolamento Incontro a San Mauro SAN MAURO FORTE - La scuola è la preoccupazione principale di questi giorni e fa il paio con quella sulla crisi finanziaria che si sta riversando sulla economia reale e sta insidiando sempre più pesantemente la sopravvivenza quotidiana delle famiglie. Anche nelle piccole comunità, come quella sanmaurese, si discute di quello che sta accadendo in queste settimane di fuoco nel mondo dell'istruzione italiana e si cerca di capire quali ripercussioni potranno aversi, in base alle norme di legge esistenti o in corso d'approvazione, sulle istituzioni scolastiche locali. L'occasione per una riflessione è stata offerta da un incontro sul tema, organizzato dall'instancabile presidente della Pro loco, Domenico Deufemia, dal titolo: “La riforma della scuola e i territori montani”. Sono stati chiamati a discutere i genitori degli alunni, gli amministratori comunali, gli insegnanti, i sindacalisti, gli operatori della scuola e gli studenti. Dagli interventi, a partire da quello introduttivo dello stesso Deufemia a quello del sindaco, Francesco Diluca, da quelli successivi di parte del pubblico a quello del consigliere provinciale, Antonio Santochirico, è emersa la volontà comune di capire, di cercare di predisporre le mosse giuste per evitare che la inevitabile mannaia che si sta per abbattere sulle istituzioni scolastiche in nome della bandiera del rigore e del risparmio sia il più indolore possibile per queste piccole comunità già falcidiate ed impoverite per altri versi. A dare risposte è toccato ad Eustacchio Nicoletti, segretario provinciale materano della Flc il sindacato di categorie Cgil della scuola. Sono emerse le domande di chi, scettico sulla possibile strumentalità della protesta in corso, si chiedeva se a chi contestava andasse bene la scuola e l'università così com'è oggi. Sono emerse le preoccupazioni derivanti dall'oggettivo calo demo-

La partita senza grossi entusiasmi è finita con un debole pareggio

L’Irsinese sente la mancanza di Fiorino IRSINA - Avanti adagio, questo è il film del campionato della squadra rossonera quest'anno. Purtroppo non è arrivata la terza vittoria consecutiva per l'Irsinese. Nonostante la buona volontà messa in campo dagli undici schierati da mister Enzo Patella, la squadra rossonera non è andata oltre il pareggio. Si accontenta del punto ottenuto contro un buon Lauria, e si già pensa alla prossima gara. Mister Patella ha così commentato la partita con il “Valdiano Lauria” : «Quella di domenica è stata una partita -apre Patella- della quale diventa anche difficile fare un commento. I ragazzi scesi in campo hanno provato a fare la loro, ma ieri devo ammettere che avevamo molte difficoltà a imbastire l'azione, complice un avversario ben organizzato, alla fine ci

siamo dovuti accontentare del punto per la classifica». Sarebbe il caso di dire si aspettano tempi migliori. «Non vorrei essere frainteso quello che sto per dire -prosegue Patella- però devo ammettere che domenica purtroppo si è fatta sentire la mancanza di Gianni Fiorino, quest'anno sta facendo veramente molto bene e la squadra sembra cucita proprio per lui, nonostante la mia stima vada nei confronti di tutti i ragazzi, e soprattutto al loro impegno che non manca mai. Certo regalare un punto di riferimento come lo è Gianni Fiorino all'avversario, penso che sia un bel regalo fatto mal volentieri. Tuttavia la partita giocata domenica, non sia stata delle migliori, bisogna pure ammettere che non si può pensare,

di offrire sempre prestazioni come le precedenti domeniche, dove le occasioni da gol sono sempre state abbondanti. Chiudiamo questo capitolo del campionato, almeno con il dato importante che ho potuto cogliere domenica scorsa, nonostante la difficoltà ad emergere, las squadra non ha perso le staffe, e non si è mai disunita, veramente un buon segnale. Da martedì prossimo inizieremo a pensare alla trasferta di domenica prossima a Balvano -conclude Enzo Patella- mi auguro e spero di recuperare qualche punto in classifica; al momento alla squadra non ho nulla da rimproverare, sta lavorando bene. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Mister Enzo Patella

grafico che rende difficile oggettivamente anche qualsiasi azione di resistenza ai “tagli che avanzano”. Si è discusso sul calo di 9.000 alunni all'anno, che interessa l'intero sistema scolastico lucano e sull'inevitabile ripercussione che questo ha sulla consistenza delle classi, sulla permanenza dei siti scolastici, sulla qualità dell'insegnamento, specie nelle realtà più piccole e periferiche del territorio regionale. E' emerso, quindi, che per realtà come San Mauro Forte si affaccia lo spettro della perdita della direzione dell'Istituto comprensivo, sceso sotto la fatidica soglia dei trecento alunni e, forse, anche quello delle pluriclassi. E' emersa l'opportunità, quindi, di fare sinergia tra le varie istituzioni del territorio per giungere al tavolo istituzionale che dovrà poi procedere a ridisegnare l'intero sistema scolastico regionale con proposte concrete, ragionevoli, compatibili ed unitarie. Nel corso dell'iniziativa è stata, comunque, ribadita con forza la necessità di difendere e rafforzare il carattere pubblico di questo strategico settore della vita pubblica e democratica del paese che è l'istruzione. Una preoccupazione ed una consapevolezza che ben s'intreccia con la sostanza della forte mobilitazione nazionale che stà investendo il Paese in questi giorni. Una protesta che al di là delle specifiche norme del decreto Gelmini e dei tagli all'università, introdotti con la finanziaria di questa estate, nasce dalla diffusa consapevolezza della necessità di una estrema difesa del sistema formativo italiano che non và certo bene così com'è ma che sicuramente non trarrebbe giovamento dalla cura da cavallo che il governo in carica gli vuole somministrare. Durante l'incontro sono state espresse, altresì, anche riserve sul grado di sensibilità, di attenzione e di iniziativa che i governi locali pongono rispetto alla scuola lucana. Vito Bubbico


Mercoledì 29 ottobre 2008

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Hanno informato i carabinieri che garantiscono la sicurezza e non fermeranno l’attività degli uffici

Occupato anche l’Itcg di Bernalda Oltre 400 studenti impegnati nella “protesta democratica” BERNALDA - Anche l’isituto tecnico di Bernalda, da ieri, ha iniziato la sua protesta contro la riforma Gelmini. Dalle 8.30 striscioni e slogan hanno dato il via all'occupazione dell'istituto. Quindi dopo il Liceo Scientifico e la grande manifestazione di lunedì, anche i ragazzi della Ragioneria, del Geometra e del Turistico hanno indetto l'occupazione. La protesta, che trova il suo fondamento nel “No” alla riforma Gelmini, vede circa 400 ragazzi in prima fila all'interno della struttura scolastica bernaldese. Quindi non solo durante le ore diurne, e quindi didattiche, ma anche di notte si terrà viva la lotta contro una riforma, definita da loro, “anti scuola pubblica”. Per meglio capire le ragioni degli studenti, e la loro protesta che si svolge all'interno della scuola bernaldese, abbiamo parlato con alcuni di loro e con uno degli organizzatori, Luigi Copertino, il

L’istituto tecnico commerciale per geometri di Bernalda

quale ci ha parlato dell'inizio della protesta e delle preoccupazioni per questa riforma. «Noi -dice Copertino- abbiamo iniziato la protesta dopo la manifestazione di lunedì. Da ieri -continua lo studente- abbiamo occupato lo spazio all'interno della scuola con la sua occupazione. Volevo anche sottolineare che abbiamo informato i carabinieri di Bernalda per garantire la sicurezza e il ri-

spetto delle regole all'interno dell'istituto, e con loro saremo sempre in stretta collaborazione per non infrangere la legalità. Inoltre, volevo evidenziare che l'esercizio del pubblico ufficio è garantito; infatti, coloro che vogliono fare lezione sono liberi. Questo per noi significa libertà e democrazia; che di certo non sono le stesse azioni o parole di chi oggi ci Governa. Noi studenti d'Italia stiamo lavorando tanto

per garantirci un futuro per noi e per i nostri figli; e ciò si evince dalla grande protesta con numeri che non si verificavano da anni. Prima di noi c'è stato chi ha fatto il ’68, oggi c'è lo 08; quarant'anni dopo la scuola pubblica e il futuro degli studenti è di nuovo in pericolo. Ecco perché abbiamo occupato la scuola. Per noi l'occupazione non significa divertimento, infatti, stiamo organizzando dibattiti, oltre ad acculturarci sulla riforma e sugli enormi pericoli che pendono sulla scuola pubblica. Come giovani ci vediamo penalizzati in un prossimo futuro. I nostri genitori ci appoggiano e sono con noi perché sanno del pericolo che si rischia di correre se tale riforma venisse applicata al sistema scolastico. Quindi -conclude Copertino- con questa protesta noi ragazzi vogliamo lanciare un messaggio: “L'Istruzione è un diritto di tutti”». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

«Va bene il cinque in condotta, ma non il ritorno al maestro unico»

Un decaloco anti Gelmini Documento dei ragazzi dell’istituto “Pitagora” di Montalbano

L’ANGOLOdelloSPORT

MONTALBANO JONICO - “La scuola di Montalbano non è morta”, lo affermano gli studenti dell'Istituto “Pitagora”, che come gran parte degli studenti italiani stanno protestando, in questi giorni, contro la riforma scolastica posta in campo dal Governo e in discussione oggi, e lo fanno in modo consapevole, composto e costruttivo. I ragazzi del Pitagora, infatti, si sono resi protagonisti, durante una assemblea straordinaria tenutasi ieri mattina, della redazione di un documento da inviare a tutti gli organi competenti. Il documento elaborato alla luce di una attenta lettura del testo della riforma che si va ad approvare, mira a fare un distinguo tra ciò che sono i punti da sostenere e quelli invece, assolutamente da bocciare. «Siamo favorevoli al cinque in condotta -hanno commentato alcune studentesse- in quanto la scuola deputata all'educazione deve avere gli strumenti necessari per contenere e reprimere

chi non rispetta le regole; siamo altresì favorevoli all'adozione quinquennale dei libri di testo, al fine di agevolare le famiglie nelle spese di inizio anno scolastico. Ma sono tanti i punti che non solo non ci convincono, appaiono piuttosto equivoci e discriminanti per una scuola che è di tutti. In primis -aggiungono le ragazze- siamo contrari al maestro unico e quindi al taglio delle cattedre, mascherate dal decreto, come una questione affettiva-relazionale per il bambino, ma in realtà, i motivi sono prettamente di ordine economico. Considerato il contesto sociale attuale il maestro unico di fronte a classi più numerose e ad orari scolastici diminuiti non riuscirebbe a curare le eccellenze e a rispondere in pieno alle esigenze degli alunni. Pensiamo anche che per migliorare il futuro dell'Italia non bisogna distruggere le basi dell'avvenire che sono proprio nella scuola ecco perché è in tal senso che andrebbero indi-

rizzati i maggiori investimenti. Siamo assolutamente contrari alle classi differenziate ovvero ai ghetti per i ragazzi extracomunitari in quanto non promuovono l'integrazione degli stessi nel sistema sociale italiano. Siamo contrari- sottolineano ancora Jolanda, Francesca, Erika e Mariangelaalle misure adottate per la facoltà di Scienze della formazione primaria in quanto in contrasto con i principi della meritocrazia per favorire questioni puramente formali. Infine non vogliamo la privatizzazione delle Università, in quanto vera discriminazione sociale con i ricchi che diventeranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, si assisterà ad una nuova formazione di classi sociali che comporterà una implicita rinuncia, per le famiglie meno abbienti, ad un diritto sacrosanto per tutti, e cioè, allo studio». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Bernalda Con i fatti della settimana

C’è il giornalino dei manifestanti BERNALDA - «Dopo la grande protesta di lunedì, possiamo tirare le somme che sono tutte a nostro favore; ovvero alla causa del no al decreto Gelmini». Queste le prime parole di due dei ragazzi che portano avanti la protesta, Marco Dipierro e Stefano Di Biase. C’è anche un giornalino, redatto dai ragazzi durante i giorni di occupazione, a testimoniare l’imppegno costruttivo della protesta anti Gelmini. I due, che naturalmente lunedì erano in prima fila a guidare la manifestazione, sperano che oggi il decreto non passi e anzi che venga ritirato. «Oggi siamo meno euforici degli altri giorni -ci ha detto Dipierroperché aspettiamo con grande paura la votazione del decreto. Ma a questa paura -continua il giovane studente- c'è la grande forza in noi di continuare a protestare. Naturalmente noi auspichiamo un ritiro del decreto in vista di una collaborazione per una più costruttiva riforma che venga anche da parte degli operatori e non già da chi viene li messo per cinque anni. Siamo pronti a continuare la nostra manifestazione e a portarla avanti a oltranza, sempre mantenendo presente e alta la civiltà e la democrazia. Infatti, noi come scuola diamo la possibilità a tutti di decidere se protestare o fare lezione; e nelle aule ci sono persone che entrano e fanno lezione. Quindi spazio a tutte le opinioni. Da ieri siamo passati alle lezioni per sezioni. Stiamo portando avanti un programma di studio con alcuni docenti che collaborano, mentre altri non lo stanno facendo. A tutti -conclude il gio-

Sconfitti 2 a 1 dal Roccanova, sotto accusa un rigore che l’arbitro non ha fischiato

Trasferta amara per il Bernalda BERNALDA - Per la trasferta con il Roccanova si è parlato tanto di allontanare l'ombra di mister X ma, invece dell’auspicata vittoria, è arrivata una sconfitta per gli uomini di mister Gallitelli. Il risultato di 2 a 1 premia gli uomini di casa che hanno fatto loro il bottino. Giuliano Alianelli parla di sè e dei suoi compagni che ci hanno provato in tutti i modi, ma il risultato finale li vede fortemente penalizzati. «Nonostante le assenze - dice il giovane giocatore - abbiamo cercato di vincere in tutti i modi durante i novanta minuti. La fortuna - continua Alianelli - e gli errori arbitrali non ci hanno aiutati. Ci troviamo a centro classifica - continua Alianelli - e questa sconfitta ci ha fatto perdere tanta strada sulle nostre dirette avversarie. Questo risultato, come qualche altro, ci sta un pò stretto visto il tabel-

lino che a fine gara segna diverse azioni pericolose da noi portate in area avversaria. Inoltre abbiamo reclamato un rigore che era super-evidente, ma l'arbitro non lo ha fischiato. Chi ci ha diretto era una donna e forse ha avuto un pò paura; comunque noi non dobbiamo badare a questo ma dobbiamo subito rialzarci. Nella ripresa abbiamo segnato con Margoleo che ci ha portato sul pari, poi al 39' abbiamo subito la rete del KO. Il Roccanova poteva essere battuto, ma, naturalmente, senza versare lacrime, dobbiamo sottolineare che molti dei nostri giocatori non erano presenti per infortunio e per squalifica, anche se chi è sceso in campo ha dato il massimo comportandosi all'altezza della situazione. In panchina c'era solo il portiere di riserva e questo ci ha penalizzati perché non ave-

vamo cambi da poter effettuare. La prossima partita ci vedrà affrontare il Montescaglioso. Squadra che domenica ha vinto, e che si trova sopra di noi di quattro punti. Quindi vincere domenica significherebbe avvicinarsi ai nostri avversari, ma soprattutto ritrovare la via della vittoria. Domenica non sarà una gara semplice, ma noi dobbiamo dimostrare di volere sempre la vittoria. Quindi dobbiamo scendere in campo con lo spirito giusto di chi vuole portare a casa i tre punti. Questo è il nostro intento, sperando che la società ed il pubblico continuino a seguirci. Vorrei aggiungere - conclude la punta bernaldese - anche la fortuna, visto che la scia di pari, e la sconfitta di domenica di certo non ci fa fare il salto di qualità in classifica». fa.si.

Giuliano Alianelli

vane rappresentante- io vorrei dire che lunedì pomeriggio abbiamo avuto la collaborazione attiva dei genitori e adesso chiediamo anche quella attiva di tutti i docenti». Stefano Di Biase, anch'egli studente del Liceo “Parisi”, il quale ha parlato di provvedimenti presi senza tenere conto delle proteste e delle preoccupazioni degli studenti e delle famiglie. «Noi studenti -dice Di Biase- vogliamo essere ascoltati. Infatti, dire “io comando” non è da Paese civile e democratico. Se questa riforma oggi sarà approvata, cambierà il modo di studiare degli italiani, infatti, andrà a penalizzare le famiglie con reddito medio-basso in quanto le tasse aumenteranno e la chiusura delle scuole segnerà il viaggiare dei bambini con una spesa per raggiungere gli istituti. Ma il Governo e la Gelmini hanno pensato a questo? Hanno pensato che la lontananza dalle scuole, soprattutto al Sud, potrebbe segnare un abbandono delle stesse? Noi protestiamo per questo e per tanti altri motivi. Quindi noi li vediamo come la parte educatrice dello Stato e non già come la parte repressiva che intende Berlusconi. Volevamo anche portare a conoscenza che abbiamo stampato un giornalino che racchiude la prima settimana di proteste, con interviste, incontri, commenti e materiale fotografico. Stiamo seguendo le orme di voi giornali -ha concluso Di Biase- che ci state dando una mano a diffondere la nostra voce; visto che le tv locali ci snobbano». fa.si. provinciamt@luedi.it


Mercoledì 29 ottobre 2008

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Il Sindacato dei lavoratori richiama l’imprenditore alle sue responsabilità

Villaggi turistici del Gruppo Soglia Si sciopera per il rispetto degli accordi SCANZANO JONICO - E’ vertenza aperta con il Gruppo Soglia per i lavoratori dei villaggi turistici ex Cit Holding, compresi anche i due presidi turistici di Scanzano Jonico, “Portogreco” e “Torre del Faro”. Come primo segnale i lavoratori entreranno in sciopero, «in risposta al vergognoso atteggiamento aziendale si legge in una noda del Sindacato dei Lavoratori- che oltre a disertare tutti i tavoli sta venendo meno agli impegni sottoscritti un anno fa presso il ministero dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro che prevedevano investimenti e il rilancio aziendale.

Inoltre la situazione si è ulteriormente aggravata con una serie di atti unilaterali tra cui il recente trasferimento coatto di oltre 140 lavoratori dalla sede di Roma a quella di Verona, trasferimento che contraddice in modo palese l'accordo sottoscritto un anno fa che garantisce il mantenimento delle sedi di Roma e Milano per almeno 24 mesi. Tutto questo -prosegue il sindacato- avviene sotto l'egida della Legge Marzano, di cui Gerardo Soglia sembra non solo non conoscere i contenuti, ma neanche preoccuparsi degli effetti. Evidentemente si sente sufficiente-

mente tutelato dall'immunità parlamentare ma questo non gli eviterà la durissima risposta del sindacato che da oggi riapre la vertenza fino a soluzione». Quello che l'SdL chiede è estremamente semplice: o Gerardo Soglia mantiene gli impegni sottoscritti certificando in sede istituzionale quello che ha fatto nel corso dell'anno, oppure Gerardo Soglia dovrà lasciare la mano. «L'SdL e i lavoratori -prosegue la nota- non sono assolutamente intimoriti dalle conseguenze derivanti da tutto ciò, al contrario sono determinati ad arrivare fino alle

estreme conclusioni di questa vicenda». «Su questo punto siamo non solo determinati ma vogliamo essere molto chiari dichiara il rappresentante sindacale Andrea Cavolal'SdL intende costringere Gerardo Soglia al rispetto degli impegni sottoscritti e in particolare a quegli investimenti e a quel rilancio a cui lui si era impegnato vincendo una gara d'acquisto rispetto ad altri imprenditori. Oggi deve mantenere questi impegni. Se non è in grado o non è all'altezza abbia il coraggio e la dignità di uscire di scena. Spetterà poi al ministero, all'Amministrazione Straordi-

Il villaggio turistico Portogreco di Scanzano Jonico

naria ed al sindacato trovare delle alternative più credibili. Se invece la conseguenza finale sarà il fallimento dell'azienda, ne prenderemo atto. Ma quello che deve essere chiaro è che l'SdL non consentirà a Gerardo Soglia di arrivare a fine 2009 per poi li-

cenziare i lavoratori, come del resto è evidente voglia fare, mantenendo così i pezzi più pregiati dell'ex Gruppo Cit. Questo il sindacato farà di tutto per impedirlo. A lui la scelta: o comportarsi da imprenditore o dedicarsi ad altra attività».

Policoro I residenti delle villette vacanza protestano, la Provincia promette di interessarsi al caso

Una piccola Beirut nella pineta Rifiuti speciali e degrado a due passi dal lungomare POLICORO - Torna d'attualità la questione relativa allo stato di salute di via Catone, una strada nella zona turistica di Policoro (traversa della principale via Lido). Dopo la segnalazione fatta al Quotidiano da parte della famiglia Loglisci, avvenuta la scorsa estate, che lamentava una serie di disservizi diffusi, tra cui i marciapiedi ingombrati da “vegetazione sporgente” e la lontananza dei cassonetti per i rifiuti solidi urbani, questa volta a farsi sentire è il proprietario di un'altra villetta ad uso vacanze, Vincenzo Cassano, la cui residenza principale è a Gravina in Puglia. «Ho acquistato ormai da tre anni una villetta a Policoro Lido -ha raccontato- e precisamente su quella “famigerata via Catone”, ove devo dire abbiamo apprezzato l'intervento del Quotidiano, grazie al quale si è riusciti a pulire (se cosi si vuol dire) la strada. Tengo a dire che noi abitanti della via Catone avevamo chiesto quella pulizia, a destra e a manca, contattavamo le istituzioni quasi giornalmente e i vigili urbani che si vedono durante il periodo estivo a bordo dei loro scooter, prendevano sempre nota e andavano via. Ora mi chiedo se sia giusto che quell'intervento venga terminato e definito. Vengo al dunque. Sì è vero, gli alberi che praticamente con la loro vegeta-

I rifiuti speciali ammassati a ridosso della pineta di via Catone a Policoro

zione occupavano la strada sono stati rimossi e la strada è ora libera, ma visto che c'erano non potevano completare pulendo definitivamente i marciapiedi che sono costati migliaia di euro e ora praticamente non sono percorribili? E visto che c'erano non si sono accorti che anche sull'altro lato della strada la situazione non è delle migliori? A ra-

gion del vero dico che sull'altro lato ci sono suoli di proprietari privati che stanno facendo del lido di Policoro un immondezzaio. I suoli ormai sono vuoti da anni e non si decidono né a costruire, né tantomeno l'Amministrazione comunale obbliga a metterli in sicurezza. L'immondizia che essi provocano -ha continuatoci porta solo malattie e il pericolo

continuo è in agguato. In questo mese di ottobre, con queste belle giornate ancora torniamo nei week end a Policoro lido e notiamo che l'Amministrazione non fa niente. Ci è arrivata solo l'immondizia da pagare, ma un bidone della spazzatura lo troviamo esattamente a circa 400500 metri. Non so quante persone saremo durante il periodo estivo, ma

Policoro Lopatriello lancia l’opportunità economica del gemellaggio sancito da un monumento

«La Romania è un potenziale mercato» POLICORO - Il fine settimana appena conclusosi ha visto una delegazione del consiglio comunale, guidata dal sindaco, Nicola Lopatriello, e dai consiglieri di maggioranza Cosimo Simone (Udc) e Giuseppe Callà (An), recarsi a Banesti (Romania) per chiudere ufficialmente il gemellaggio tra i due Comuni iniziato nel 2005 e siglato nel mese di giugno 2008. Domenica le autorità civili, politiche, religiose di Banesti, Comune a 80 Km da Bucarest, l'ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito (di origini policoresi), i rappresentanti istituzionali di Policoro e quelli del Comune spagnolo di Mejorada del Campo, altra città gemellata con Banesti, hanno sco-

Il monumento al gemellaggio

perto un monumento (nella foto) simbolo del gemellaggio: «Ora chiudiamo il cerchio -spiega Lopatriello- delle celebrazioni culturali in

onore di Dinu Adamesteanu e si passa ad una seconda fase. La Romania è una nazione in forte espansione economica e sono convinto che ci sono spazi per poter investire. A tal proposito, ho già provveduto a convocare le sigle sindacali del settore agricolo, turistico ed edilizio per verificare con loro la possibilità di creare dei canali commerciali in Romania». Il primo cittadino sostiene che nel campo dell'agricoltura ci siano, per i nostri imprenditori, dei mercati da “aggredire” poiché loro comprano la frutta dalle grandi cooperative del nord Italia che poi acquistano la frutta qui da noi. Quale buon motivo per accorciare la filiera e dare la possibilità

direttamente ai nostri imprenditori di avere un filo diretto con la Romania e i mercati generali di Bucarest, si chiede: «Ma anche nel turismo la Romania guarda con attenzione alle nostre località balneari, e a città culturali e archeologiche come i Sassi di Matera. E nell'incontro che avrò mi auguro che gli addetti ai lavori proporranno dei pacchetti che possano intercettare i flussi turistici della Romania e dei Balcani». Infine: «Le imprese di costruzioni possono sfruttare la continua crescita del mercato delle infrastrutture dato che con l'ingresso della Romania nell'Ue il processo di integrazione prosegue a vele spiegate». Gabriele Elia

sicuramente i bidoni dell'immondizia servono e tanto. Ritornando a via Catone, con la pulizia della strada è successo praticamente che siamo riusciti a vedere finalmente la bellezza del bosco, ma abbiamo scoperto ahimè una piccola Beirut. Questa schifezza con la folta vegetazione non si notava, ora invece mentre ti porti al mare con i tuoi figli a bordo delle tue bici, ammiri questo spettacolo. E' uno schifo. Ci hanno detto, in verità, che la proprietà di quel Bosco è della Provincia, a cui chiediamo di far intervenire chi di dovere per eliminare l'immondizia di rifiuti speciali e e di far costruire una recinzione degna di questo nome. Insomma conclude il cittadino- non far diventare via Catone lo scarico dei rifiuti speciali. E' una vergogna, ma è una zona balneare o cosa?». Interpellato sulla questione, l'assessore all'Ambiente della Provincia, Franco Labriola ha così replicato: «L'intervento che si fece la scorsa estate è stato realizzato dalla Provincia di Matera con propri uomini e mezzi rispondendo celermente alle istanze dei cittadini e dell'Amministrazione comunale. Comunque -ha conclusocosì come abbiamo fatto in precedenza, anche stavolta, accerteremo e verificheremo il da farsi in base alle rispettive competenze». provinciamt@luedi.it

Servizi sociali, premio al Comune di Policoro POLICORO - Domenica scorsa, nella sala Alessandrina dell'Accademia storica di arte e cultura nella città di Roma, l'assessore al Turismo e alla Cultura del Comune jonico, Tommaso Siepe (Fi-Pdl), ha ritirato una pergamena rilasciata dall'istituto universitario internazionale “Sapientia Mundi”. Sopra c’è scritto: “Serto della Pace” e conferito a tutti i Comuni che si sono distinti nel campo sociale per alcune iniziative dall'alto contenuto umano. Il Comune di Policoro è stato selezionato, come ci ha spiegato Rita Laurenzano coordinatrice delle attività della suddetta università di Basilicata e Calabria, insieme ad altri Municipi della Luca-

nia. Dopo che in precedenti edizioni sono state premiate alcune città della Calabria per il loro impegno sul fronte della legalità, domenica è toccato alle attività sociali e a chi si è maggiormente distinto per efficienza, efficacia e tempestività nella presentazione degli stessi progetti e nella loro attuazione: «Per noi -osserva Siepe- ricevere questo premio è un onore perché testimonia gli sforzi fatti nel settore sociale e in tutti gli altri servizi annessi ad una Pubblica amministrazione; perché l'attestato riguarda in particolar modo il campo sociale, ma comprende anche altri ambiti di servizi connessi al cittadino». ga.el.


Sport 38

Mercoledì 29 ottobre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A La Juve decimata sarà di scena a Bologna, Palermo e Roma in attesa di riscatto

Tutte in corsa per il primato Fiorentina, Inter, Milan e le outsider sognano la vetta di FRANCO ZUCCALA’

IL SOGNO SI AVVERA

MILANO – Solo chi ha comperato i titoli della Lehman Brothers è stato punito più pesantemente di Alberto Gilardino. L’occhio del grande fratello lo ha beccato a Palermo con la manina sul pallone e poi a esultare: due giornate. Silvio Piola nel 1939 segnò un gol di pugno all’Inghilterra: passò per un eroico briccone. Che fortuna, non c’era la tv e Carosio alla radio faceva il patriota, non il guerrafondaio. I nostri arbitri sono un po’ in confusione: gol fasulli, rigori non visti, oppure stravisti. Nell’ultimo turno di Champions, per le sedici partite in programma l’Uefa ha chiamato tre tedeschi, due portoghesi, due inglesi e poi croati, sloveni, polacchi ecc. Nessun italiano. Speriamo sia solo un caso. Tornando al campionato, se togliete Gilardino alla Fiorentina (che ieri mattina ha presentato il ricorso), la squadra di Prandelli perde il pesante contributo di uno che ha fatto sette gol e portato a casa sette punti. All’Inter sta capitando la fortuna di affrontare i viola in un momento particolare: ne approfitterà? Arbitrerà Rosetti. I viola hanno ritrovato Mutu e hanno vinto quattro volte di fila. L’Inter viene da un brutto pareggio che ha fatto sorgere dubbi sul suo strapotere e ha inacidito Mourinho che si era rapato credendo che ci fosse l’eterna primavera, in casa nerazzurra. Viola con Melo e Pazzini (se il ricorso non verrà accolto), nerazzurri - pare - con Maxwell, Dacourt e Mancini. La Fiorentina, grazie alla (eventuale) quinta vittoria consecutiva potrebbe saltare in vetta, ma - a parte il problema di dover infliggere un ko all’Inter - ci sono altre due squadre che sono in grado di arrivare più in alto: l’Udinese e il Napoli. I partenopei dovranno affrontare (senza Blasi e Iezzo e con parecchi dubbi) una Reggina in ripresa ma priva di Cirillo. Fischierà Gervasoni. Per i friulani la trasferta di Catania non sarà una passeggiata (Banti l’arbitro). Marino contro la sua ex squadra non ha avuto mai gioco facile. Saranno a confronto l’attacco

Diego Armando Maradona è il nuovo Ct dell’Argentina BUENOS AIRES – Diego Armando Maradona sarà il nuovo commissario tecnico della Nazionale argentina. Lo ha confermato il presidente della Federcalcio (AFA) Diego Grondona. In precedenza, Grondona aveva detto che evrebbe preferito un organismo tecnico, piuttosto che un solo allenatore in sostituzione di Basile. Tuttavia, Maradona ha dichiarato: «La squadra la formerò io». Maradona, nella sua avventura come neo Commissario Tecnico dell’Argentina, avrà come collaboratore quel Carlos Bilardo che portò «el pibe de oro» e compagni al titolo mondiale a Messico 1986. Bilardo sarà il Direttore Tecnico, mentre Fernando Signorini sarà il preparatore atletico della nazionale argentina guidata da Dieguito. Assistente di Maradona sarà l’ex centrocampista della Lazio, Sergio Troglio.

più forte del campionato (quello bianconero: 15 gol segnati) e una delle due difese meno battute (quella rossazzurra: 5 gol subiti, come l’Inter). Novità in vista sui due fronti: in panchina Di Natale, in campo l’etneo Plasmati? Zenga cercherà la quinta vittoria interna consecutiva. Nei passi falsi delle prime spera il Milan, in serie positiva, che potrebbe saltare addirittura in vetta, se la combinazione dei risultati dovesse essere completamente favorevole. Ancelotti avrà davanti un Siena arrabbiato (senza Ficagna e Curci), ma dovrà rinunciare ad alcuni pezzi da novanta: Ronaldinho, Flamini, Jankulovski, forse Seedorf, Nesta e Maldini. Dentro Favalli e Inzaghi, sembrerebbe. Arbitrerà Celi.

La Lazio, priva di Foggia e Mauri, presenterà novità in tutti i reparti: tornerà a vincere sul campo di un Chievo in difficoltà? Fischierà Bergonzi. E il Genoa (Juric squalificato; Bocchetti Gasbarroni, Bocchetti e Vanden Borre forse dall’inizio) dopo aver fermato l’Inter, imporrà la «legge di Marassi» a un Cagliari in ripresa, che recupererà Conti e confermerà Lazzari? Arbitro Valeri. L’Atalanta, caduta immeritatamente contro il Milan, affosserà ancora di più il rimaneggiato Torino, anche senza Cigarini? Dirigerà De Marco. Noi crediamo che Chievo, Cagliari e Torino venderanno cara la pelle. Come non alzerà facilmente bandiera bianca il Bologna, pur senza

Volpi e Bombardini, contro una Juventus in ripresa ma incerottata (anche Grygera, Salihamidzic e De Ceglie sono in infermeria): a Ranieri mancheranno undici titolari e ha anche lasciato Del Piero a casa! Arbitrerà Trefoloni, reduce da varie tempeste. Hanno invece bisogno di riprendersi subito il Palermo e (specialmente) la Roma. Mentre i rosanero a Lecce (fischierà Tommasi) dovranno giocare senza Amelia e Dellafiore e fra i salentini saranno assenti gli squalificati Tiribocchi, Fabiani e Ariatti, per la Roma non ci saranno molte scusanti, in caso di insuccesso contro la Sampdoria. La difesa peggiore del campionato (15 gol subiti) dovrà affrontare uno degli at-

Diego Armando Maradona

tacchi meno agguerriti (6 i gol segnati dai blucerchiati). Ma la posizione in classifica dei giallorossi è delicata, son cominciate le contestazioni e i cambi saranno parecchi. In ogni caso, pur senza Vucinic e Mexes, la squadra di Spalletti non potrà più deludere: tre sconfitte di seguito sono già gravi per una squadra che ha (aveva?) le ambizioni della Roma. E Cassano-Bellucci le potrebbero provocare guai. Dovrà stare attento Tagliavento: i giallorossi a Udine si sono molto lamentati dell’arbitro Saccani. Insomma, un mercoledì caliente, in attesa di Juventus-Roma e MilanNapoli. Speriamo non si bruci nessuno: le lievi ustioni sarebbero già un successone.

Serie B. Il Brescia di Sonetti non si ferma: battuta la Salernitana. Il Parma risale ancora in classifica

L’Empoli sbanca Sassuolo e comanda col Grosseto PALERMO – Ancora grandi emozioni e sorprese nella 10ª giornata di serie B. La più rilevante è la sconfitta casalinga della sorpresa Sassuolo contro l’Empoli. Si spegne così, almeno per il momento, il sogno del primato per la for-

mazione di Mandorlini. Testa della classifica che ritrova invece l’undici di Silvio Baldini grazie al rotondo 4-0 firmato dalla doppietta di Buscè e dai gol di Lodi e Pozzi; non ci poteva essere migliore modo per dimenticare lo stop di sabato scorso contro il Pisa. A fare compagnia all’Empoli è lo straripante Grosseto, a valanga sul malcapitato Treviso: all’11 i padroni di casa sbloccano il risultato grazie a un colpo di testa di Sforzini. Al 18’ ci pensa Musetti a riequilibrare la situazione. Al 22’ Garofalo infila il pallone all’incrocio dei pali e 3' dopo Cordova dalla grande distanza fa secco un immobile Guardalben; a chiudere i conti nella ripresa ci pensa Pichlmann. Il Vicenza, invece, non riesce ad aggiudicarsi il testa-coda

contro l’orgoglioso Modena che porta via un prezioso pari per 2-2: al 19’ in gran sinistro di Sgrigna sembrava aver spianato la strada ai biancorossi. Al 5’ st è però Catellani a beffare la disattenta retroguardia vicentina. Il Modena colpisce ancora al 15’ con Biabiany. Poi ci pensa Margiotta al 37’ a riequilibrate la situazione. Brescia completamente ritrovato con Sonetti in panchina: battuta e sorpassata l’insidiosa Salernitana grazie a un gol al 15’ st di Zambelli che risolve una mischia. Il bravo Guidolin sta riportando il Parma dove merita: i gialloblù chiudono il primo tempo in vantaggio grazie a un bel gol al volo di Morrone; uno sfortunato autogol di Lucarelli riporta la Triestina in pa-

rità. Al 36’l’uomo partita è Castellini per un gol che vale la terza vittoria consecutiva. Risale la china anche l’Albinoleffe di Madonna, vittoriosa per 2-0 sull’Ascoli: al 42’ a segno per la prima volta il brasiliano Gabionetta che in dribbling con un sinistro in diagonale spedisce il pallone sul secondo palo. Nella ripresa chiude i conti Carobbio. Il Pisa non va oltre il pari all’Arena Garibaldi contro il coriaceo Avellino di Campilongo: allo scadere del primo tempo irpini in vantaggio con un perfetto stacco di testa di Pecorari su angolo. Il pareggio lo firma Greco al 9’ st, anche lui con un preciso colpo di testa. Si dividono la posta anche Ancona e Livorno (2-2): al 10’ st il gran gol di Diamanti che dalla distanza fa secco Si-

rigu. Cinquanta secondi e risponde Mastronunzio con l’ottavo gol stagionale. Nassi porta in vantaggio i dorici e ancora Diamanti pareggia. Il Rimini infligge il primo dispiacere stagionale a Billy Costacurta, da ieri alla guida del Mantova: il gol partita lo firma Ricchiuti con un diagonale in scivolata. Buon punto anche per il Bari di Conte sul terreno del Cittadella (1-1): dopo appena 3’ padovani in vantaggio grazie a un rigore di Iori. Al 17’ sempre dal dischetto è Barreto a superare Zotti che para ma non trattiene. Bari in 10 dal 29’ per l’espulsione di Masiello. Continua a far bene in casa il Frosinone che supera il Piacenza grazie al primo gol stagionale del difensore centrale Gennaro Scarlato al 39’.

RISULTATI Albinoleffe-Ascoli Ancona-Livorno Brescia-Salernitana Cittadella-Bari Frosinone-Piacenza Grosseto-Treviso Parma-Triestina Pisa-Avellino Rimini-Mantova Sassuolo-Empoli Vicenza-Modena

2-0 2-2 1-0 1-1 1-0 4-1 2-1 1-1 1-0 0-4 2-2

CLASSIFICA Grosseto ed Empoli 21; Vicenza, Sassuolo e Brescia 19; Parma, AlbinoLeffe, Bari e Salernitana 17; Livorno, Pisa e Triestina 16; Frosinone 15; Ancona e Mantova 13; Piacenza 12; Rimini 11; Cittadella 10; Ascoli 9; Avellino 8; Treviso (-4) e Modena 6.

PROSSIMO TURNO (1/11) Ascoli-Rimini (03/11); AvellinoSassuolo; Bari-Pisa; Empoli-Ancona; Livorno-Brescia (03/11); Mantova-Grosseto; Modena-Cittadella; Piacenza-Parma; Salernitana-Vicenza; Treviso-Albinoleffe; Triestina-Frosinone.


Sport

Mercoledì 29 ottobre 2008

LA VERTENZA

PROVA TV

TENSIONE A TRIGORIA

Gentile contro la Figc

La proposta di Corbelli

I Tifosi: «Senza grinta»

ROMA - Una causa civile è stata avviata da Claudio Gentile contro la Figc per l’esclusione dalla carica di tecnico della nazionale under 21. Il procedimento sarà discusso dal tribunale di Roma Gentile, assistito dall’avvocato Giorgio Merlone, lamenta il fatto di essere stato estromesso, nel luglio del 2006, nonostante le ampie rassicurazioni che aveva ottenuto.

COSENZA - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha illustrato lunedì sera, intervenendo telefonicamente, al popolare «Processo di Biscardi», la sua proposta della prova tv per i gravi errori arbitratali, «per, ha spiegato, cancellare torti e ingiustizie e quale deterrente anche contro la violenza e gli incidenti negli stadi». La proposta di Corbelli sta già facendo registrare il consenso.

ROMA - «Squadra e società senza grinta ne dignità». Pochi tifosi, ma decisi a far arrivare il loro disappunto per quanto sta succedendo alla Roma, ieri nella tarda mattinata hanno portato a Trigoria uno striscione (firmato Boys) appendendolo fuori dai cancelli del centro sportivo. Erano in pochi a rappresentare lo spirito e l’umore del gruppo per il periodo nero che attraversa la Roma.

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Serie A. Restano a casa Cozza e Brienza. Trasferta vietata ai tifosi reggini. Riaprono le curve

Reggina, vedi Napoli e resisti Gara ostica per gli amaranto nel catino del San Paolo di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Torna NapoliReggina, una classica del sud in serie A con due squadre in delirio. Il Napoli per il primato in classifica, la Reggina per la sua prima vittoria in campionato. Se Il Napoli fida nel suo trio offensivo, Hamsik, Lavezzi e Zalayeta, la Reggina contrappone i suoi Cozza, BrIenza e Corradi che cercheranno di rendere dura la vita ai difensori partenopei, compreso l'ex Salvatore Aronica. Il Napoli ha tanta tecnica ed anche carica agonistica da mettere nella gara, sorretto dal suo grande pubblico che tornerà in maniera massiccia sugli spalti e soprattutto nelle curve nella speranza di conquistare da solo la vetta della classifica. La Reggina, invece, con la stessa tecnica cercherà di appigliarsi, soprattutto, all'orgoglio dei suoi giovani, oltre all'agonismo, per fare risultato su un campo così difficile. Carmona e Di Gennaro, tra i giovani pronti a battersi per la causa amaranto, presentano così la sfida di oggi. “Dopo i tre punti conquistati contro il Lecce - ha affermato Di Gennaro - che ci hanno dato una iniezione di fiducia, il calendario ci pone subito di fronte al Napoli, una delle squadre più in forma del momento che cercherà di conservare il primo posto in classifica. La squadra è forte, ma anche i fattori ambientali giocano contro di noi, infatti, il San Paolo aprirà anche le curve ai suoi tifosi e non sarà facile giocare in quella che si prevede, una grande bolgia. Noi dovremo essere più forti e naturalmente, speriamo in una buona prestazione dopo la vittoriosa gara col Lecce. Personalmente spero di non sfigurare. A Napoli ho i miei parenti ed anche la mia ragazza è napoletana. Speriamo di fare bella figura. Non avremo neanche i nostri tifosi al seguito e questo mi dispiace, il calore della gente, specialmente in trasferta, è molto stimolante ma anche a distanza avvertiremo la loro presenza costante accanto a noi”. Che gara sarà? “Molto dura, certamente, il Napoli è forte e ci metterà in difficoltà. Ma noi dovremo affrontare la gara con coraggio cercando di offendere in contropiede e sfruttare le occasioni che ci capiteranno. Non abbiamo niente da perdere, giocheremo a viso aperto”. Sono due le capolista che affrontere-

Calci nostri

di EMANUELE GIACOIA

“Ciucci” e “sardine” da Superenalotto

Lillo Foti esulta per la sua Reggina

mo in pochi giorni, con che spirito? “Con lo spirito giusto di chi sa che deve giocarsela con tutti senza soggezione. Contro le prime in classifica non è mai facile, ma noi avremo qualche stimolo in più. Intanto pensiamo al Napoli, però, poi ci dedicheremo all'Inter quando torneremo dal capoluogo campano”. Che partita sarà la tua? “Cercherò di giocare per dare un contributo in attacco ai compagni, ma il mister in questo momento particolarmente delicato, mi ha chiesto il sacrificio di dare man forte anche in fase passiva ai compagni che stanno dietro di me. Io mi sacrificherò volentieri”. Per Carmona la prima vittoria di domenica scorsa, farà da trampolino di lancio per il miglior approccio alla gara di oggi: ”Meritavamo la vittoria col Lecce, anche se ci ha messo tanto tempo ad arrivare. Il campionato italiano è difficile, molto fisico, dobbiamo prepararci bene ad ogni gara. Sono qui da poco ed ho portato con me anche la mia famiglia, sarà tutto più facile, posso ambientarmi bene. A Napoli dovremo disputare un'altra gara difficile, speriamo di fare risultato perchè non vogliamo tornare a casa a mani vuote”.

La Reggina ha svolto ieri mattina la seduta tattica e di rifinitura, prima della partenza per Napoli. Mister Orlandi farà riposare qualche elemento importante, e a giudicare dai convocati, senza Cozza, Brienza e Santos ancora infortunato, ci saranno delle novità in formazione. Hallfredsson, per esempio, determinante nella scorsa stagione, nella marcatura a uomo, a centrocampo, su Hamsik e soprattutto Gargano potrebbe tornare a giocare dall'inizio. La probabile formazione, pertanto, con il ritorno tra i pali di Campagnolo, potrebbe essere quella con Lanzaro, Valdez e Costa, quest'ultimo retrocesso sulla linea difensiva al posto dello squalificato Cirillo; Vigiani), Barreto, Carmona, Tognozzi e Hallfredsson a centrocampo; Ceravolo e Corradi in attacco. Sono diciotto, in ogni caso, i convocati per la gara di Napoli. Portieri: Campagnolo, Puggioni. Difensori: Alvarez, Costa, Lanzaro, Cosenza, Valdez. Centrocampisti: Barillà, Barreto, Carmona, Di Gennaro, Hallfredsson, Sestu, Tognozzi, Vigiani. Attaccanti: Ceravolo, Corradi, Rakic. L’Osservatorio vieta la trasferta ai tifosi amaranto al San Paolo, dove per l’occasione vengono riaperte le curve.

DA NON credere, il “ciuccio” azzurro napoletano, si è trasformato in autentico purosangue, roba da ippodromo di Agnano o di San Siro. Un po più giù, sempre nel nostro meridione, il “delfino” amaranto, vista la classifica, tende a fare la sardina. Alla nona giornata di questo campionato, sarebbe stato più facile vincere al Superenalotto, che poter ipotizzare un Napoli primo in classifica (Maradona dove sei ?) che si scontra con l’ultima in classifica, la Reggina, ricordando che, appena tre anni fa, era ancora in C1. Naturalmente quello che succederà questa sera al San Paolo, è tutto da ipotizzare, ma non nascondendoci, dietro il solito dito, il Napoli - ancora una volta a trazione sudamericana - è sicuramente, quel-

lo che ha più chance. E la Reggina direte voi? Ripetendo il vecchio ritornello: il calcio è bello perchè è imprevedibile”. Orlandi si legge, sta preparando trappole e trabocchetti per cercare di tirar fuori dal buco, almeno un pareggio, citando Inter-Genoa e, ad occhio e croce, il rapporto è più o meno uguale. Il presidente del Napoli De Laurentiis, supercinematografaro, sta viaggiando con molto aplomb, quasi che un primato, non effimero, non gli interessasse. Lillo Foti, che non è cinematografaro, ma che al cinema ci va, si dichiara felice per i tre punti presi col Lecce. Contento lui, contenti tutti. E con lui, speriamo, per oggi, anche tutta la grande platea dei tifosi amaranto.

QUI FUORIGROTTA

Hamsik: «La prova più difficile» NAPOLI - "La Reggina è l’esame più duro". E’ chiaro il messaggio del centrocampista del Napoli, Marek Hamsik, ai suoi compagni. Il Napoli è in testa alla classifica ma gli esami sono solo all’inizio. "Lottiamo sempre. Questo primato ce lo meritiamo per quello che abbiamo fatto sinora. Abbiamo i punti giusti che dovevamo avere per il gioco espresso. Va bene così, poi da domani si vedrà...". Nel turno infrasettimanale arriva la Reggina al San Paolo e domenica il Milan a San Siro. "C'è la Reggina e basta. Una partita dura ed importantissima. Tutte sono sfide difficili in Italia. Ognuna uguale e diversa dall’altra, ma sempre ad alta intensità. La Reggina vale quanto il Milan aggiunge il 21enne talento dei partenopei-. Si deve giocare per vincere pensando ad un avversario per volta". Il Napoli in questa stagione non si po-

ne obbiettivi. "Lavorare a testa bassa per guadagnare posti alti. Mancano 30 partite. L’unico obiettivo possibile è migliorare sempre", aggiunge Hamsik che al San Paolo in questo campionato ha sempre segnato. "Domani, punto solo alla vittoria del Napoli. Io sono un centrocampista non un attaccante. Ho maggiore libertà di attaccare ed è bellissimo aver segnato questi gol. Ma non è certo il mio pensiero principale. Io gioco per aiutare la squadra e dare il massimo. I gol, da chiunque arrivino, servono per guadagnare punti". Due piccoli dubbi, intanto, agitano il sonno di Reja alla vigilia della partita con la Reggina. Il tecnico degli azzurri ha cinque difensori per tre maglie e il solito dualismo in attacco tra Denis e Zalayeta, come partner di Lavezzi. Nella seduta di rifinitura di ieri è emerso qualco-

sa, ma non tutto. Tra i pali dovrebbe giocare Navarro: il mal di schiena che ha costretto Iezzo a uscire domenica all’Olimpico è passato, ma il portiere stabile potrebbe stare a riposo. In retroguardia ha recuperato Cannavaro, mentre Contini e Santacroce lamentano qualche acciacco, infine Rinaudo e Aronica sono disponibili. Reja deciderà all’ultimo momento, ma si va verso la conferma del trio di domenica, con Santacroce, Rinaudo e Aronica in difesa. A centrocampo Pazienza giocherà al posto dello squalificato Blasi, con le conferme di Maggio e Mannini sulle corsie esterne e di Gargano e Hamsik come altri centrali. Per l’attacco Denis in vantaggio su Zalayeta. Probabile formazione (3-5-2): Navarro; Santacroce, Rinaudo, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Hamsik, Mannini; Denis, Lavezzi. Hamsik esulta: il fuoriclasse del Napoli è in grande spolvero


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Sport Prima Groppioni e Vianello si mettono alle spalle i problemi di mentalità

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Il Potenza si è sbloccato E’ ufficiale il tesseramento di Montesanto I numeri del campionato di Prima Divisione

Un Crotone imperforabile Arezzo a secco per la prima volta Venti gol segnati La nona giornata di andata registra 20 gol: 14 segnati dalle squadre impegnate in casa e 6 da quelle di scena in trasferta. Il totale dei gol segnati sale a 163, di cui 62 in trasferta. L’anno scorso, dopo 9 turni, i gol realizzati erano 175, di cui 75 segnati fuori casa. All’appello mancano dunque 12 segnature: quest’anno si è segnata una rete in più in casa e 13 in meno in trasferta. Mazzeo, Clemente e Caracciolo sugli scudi Fabio Mazzeo del Perugia stende il Taranto con una tripletta e si guadagna la copertina della domenica. Si tratta della seconda tripletta che viene registrata in questo campionato, dopo quella di Salgado del Foggia una settimana fa. Due reti anche per Clemente del Benevento e Caracciolo della Paganese. Complessivamente le marcature multiple di questo campionato diventano 12: 2 triplette e 10 doppiette. Le doppiette portano le firme di Chianese (Arezzo), Bueno e Clemente (Benevento), Espinal e Russo (Crotone), Ginestra (Gallipoli), Caracciolo (Paganese), Micco (Taranto), Scappini e Rigoni (Ternana). Due 0-0, totale a 10 Sono due i pareggi ad occhiali della nona giornata: Arezzo-Foligno e Juve Stabia-Potenza. Per il Foligno si tratta del terzo 0-0 esterno consecutivo dopo quelli contro Ternana e Real Marcianise. Terzo 0-0 stagionale anche per la Juve Stabia dopo quelli contro Gallipoli e Perugia. Prima volta invece per Arezzo e Potenza. Il totale sale a 10 gare senza reti. L’anno scorso, dopo 9 turni, erano state 11. Arezzo a secco: che notizia Prima gara senza gol per l’Arezzo, che finora era sempre andato a bersaglio, realizzando 18 reti in 8 gare, alla media di 2,25 per partita. La squadra toscana aveva ottenuto finora 6 vittorie e 2 pareggi, questi ultimi entrambi per 2-2. Per gli aretini si tratta anche del secondo pareggio consecutivo dopo quello maturato a Gallipoli una settimana fa. Benevento, vittoria esterna dopo 8 mesi Torna a vincere fuori casa il Benevento, che in questa stagione aveva raccolto due pareggi e due sconfitte nelle prime quattro trasferte. I giallorossi non conquistavano i 3 punti lontano dal Santa Colomba da ben 10 mesi. L’ultimo colpo risaliva al 17 feb-

braio di quest’anno: anche allora fu un 3-1, ma sul campo del Real Marcianise, e anche allora con una doppietta, firmata da Polani. Da allora gli stregoni avevano ottenuto complessivamente 4 pareggi e 5 sconfitte in 9 trasferte fra C2 e Prima Divisione. Crotone, lo ‘Scida’ per amico: 5 vittorie su 5 Il Crotone si conferma schiacciasassi davanti al proprio pubblico: quinta vittoria in cinque partite. I pitagorici di Moriero hanno lo stesso ruolino del Foggia. Il Taranto rimane invece l’unica formazione a non aver ancora vinto in casa. Cavese ko dopo cinque turni Si interrompe a Sorrento la serie positiva della Cavese, che non perdeva dal 14 settembre (1-0 a Foggia). Da allora 3 vittorie e 2 pareggi per i metelliani. Paganese e Crotone senza mezze misure Crotone e Paganese confermano di non amare i pareggi: sono le uniche due squadre ancora senza X in classifica. Il Crotone ha ottenuto 6 vittorie e 3 sconfitte, la Paganese 4 successi e 5 ko. Pistoiese, terzo centro La giovane Pistoiese cade ancora ma si “consola” con il ritorno al gol di Cipolla che segna su rigore il punto della bandiera. E’ il terzo gol segnato dagli arancioni in questo campionato (peggior attacco del torneo), dopo quelli al Crotone (1-0) e al Foggia (1-1), sempre in casa. I toscani non hanno mai segnato in trasferta. Difese: il Crotone leader Il Crotone festeggia i tre gol con cui ha steso la Ternana, ma deve anche ringraziare la sua solidità difensiva. La squadra pitagorica ha subito solo 5 reti ed ora ha la migliore difesa del torneo (raggiunto il Foggia). Curioso che il Crotone abbia incassato uno dei 5 gol totali dalla Pistoiese, che ha il peggior attacco e che però ha ottenuto proprio contro i calabresi l’unica sua vittoria fino a questo punto del campionato. Sostituzioni: 463 su 486 Sono 50 le sostituzioni effettuate nella nona giornata su 54 disponibili: Gallipoli, Real Marcianise, Taranto e Ternana ne hanno effettuate solo 2 su 3. Il totale delle sostituzioni sale a 463 su 486. Il Marcianise ne ha effettuate 22 su 27, Crotone e Gallipoli 24, Arezzo, Juve Stabia, Pistoiese, Taranto e Ternana 25, Pescara e Sorrento 26, tutte le altre squadre 27.

IL GIUDICE SPORTIVO DELLA LEGA PRO Nessun lucano squalificato IN Prima Divisione sono stati squalificati per un turno Nocerino (Cavese), Bacchi (Paganese), Zeytulaev (Pescara), Alfano (Cavese), Basso e Pacciardi (Crotone), Rinaldi (Foggia), Monticciolo (Juve Stabia), Carozza (Pistoiese), Shala (Taranto), Papini (Ternana). In Seconda Divisione sono stati squalificati per una giornata Derose e Musacco (Cosenza), Russo (Igea Virtus Barcellona), Di Girolamo (Aversa), Fanelli e Villa (Celano), Ciminari (Vigor Lamezia).

MARCO Vianello e Federico Groppioni analizzano il momento del Potenza, alla luce di un pareggio che, sia pur sofferto, è stato fondamentale per dare continuità alla vittoria con la Pistoiese. Tanto il centrocampista esterno, quanto il portiere, che sta vivendo un momento magico, concordano nel dire: «Ci siamo sbloccati psicologicamente. Adesso siamo più tranquilli». E Vianello aggiunge: «Adesso sarà fondamentale capitalizzare le gare interne. L’anno scorso vincere in casa è stato determinante per la salvezza, quest’anno invece la partenza tra le mura amiche ci ha penalizzato non poco. Tre sconfitte di fila è come se ci avessero bloccati. Per questo credo che nel nostro momento attuale sia stato determinante vincere con la Pistoiese. E’ come se ci fossimo tolti un blocco, avevamo bisogno di qualche risultato per iniziare a sentirci più forti, per essere più competitivi. Ci dava quasi fastidio essere considerati una squadra materasso, nonostante mai nessuno ci ha messo sotto completamente. Anzi, proprio con Arezzo, Gallipoli e Crotone, le prime tre della classifica, abbiamo giocato allo stesso livello». Groppioni è andato sulla stessa lunghezza d’onda, ma l’estremo difesnore di proprietà del Bari aggiunge: «Ma non facciamo tabelle. Pensiamo a una gara per volta, guardano innanzitutto a chi ci sta immediatamente davanti, ossia la Pistoiese». Nella lunga rincorsa a posizioni migliori, Groppioni evidenzia come “innanzitutto è stato fondamentale il recupero degli infortunati, poi anche una migliore condizione fisica”. Aggiungiamo noi, anche una migliore solidità data alla squadra con il cambiamento in corsa del modulo. Vianello spiega: «Abbiamo la fortuna di lavorare con un allenatore che tatticamente è molto preparato e ci consente di cambiare anche in corsa». Sostanzialmente, però, i due atleti concordano su un aspetto: «Una svolta? C’è stata a livello di testa, di tranquillità. Tutti remiamo dalla stessa parte e siamo riusciti a venire fuori da un brutto momento, ma non dobbiamo pensare di aver risolto tutti i nostri problemi, anche se adesso la classifica ci fa un po’ meno paura».

Groppioni nel giorno del suo arrivo a Potenza (Mattiacci)

MONTESANTO Ieri si è avuta l’ufficialità del tesseramento di Montesanto, dal momento che la Lega ha accettato il “trasferimento” dei due nati nel 1985, Berretti e Prevete, dalla lista dei 18 nati prima del 1983 a quella degli under che non rientravano nel computo generale. Il centrocampista può quindi ritenersi a tutti gli effetti un calciatore del Potenza e quindi a disposizione di Gautieri. Ma la società, adesso, dovrà con l’allenatore decidere quanti degli attuali giocatori non rientrano più nei piani tecnici e sperare che a gennaio la osa possa essere sfoltita nettamente. NOTIZIARIO Parisi, per uno stato febbrile, non si è allenato, mentre tutti gli altri erano a disposizione, compreso Mamede che si è allenato con il gruppo. Si è visto anche l’esterno sinistro Paoli, ex Novara, che sarà sottoposto a un periodo di prova prima della decisione se tesserarlo o meno. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

Pistoiese Via Miggiano PISTOIA. La Pistoiese ha esonerato il tecnico della prima squadra Roberto Miggiano. La dirigenza arancione, in uno scarno comunicato stampa, ha ringraziato l'allenatore leccese per l'opera svolta (5 punti nelle prime 9 giornate di campionato; penultimo posto in classifica). Gli subentrerà il 48enne Salvatore Polverino, attualmente libero da impegni professionali. Polverino è stato, in passato, sia calciatore della Pistoiese che tecnico di alcune squadre del settore giovanile arancione (Primavera, Berretti).

Seconda Divisione Il portiere aveva garantito su un Melfi granitico

Merlano, una promessa mantenuta Domenica ci sarà anche Stucchi “SAPEVAMO dell’importanza della gara, della necessità di invertire la tendenza dopo tre sconfitte e di tornare a casa con un risultato positivo e con molta attenzione, grinta, tanto spirito di gruppo, siamo riusciti a far bene ed a portare via un prezioso pareggio da Atessa”. Queste poche parole, di Giorgio Merlano, confermano lo stato positivo del gruppo gialloverde alla ripresa del lavoro settimanale e la voglia di sfruttare al meglio questo risultato per continuare a crescere e a far bene in vista della gara di domenica con il Cassino. Una gara che i gialloverdi di Palumbo dovranno affrontare con la massima attenzione e la stessa determinazione messa in campo ad Atessa, per un pareggio importante. “Importante era ottenere un risultato positivo e ci siamo riusciti e, come anticipato sabato, abbiamo mantenuto la promessa di ritornare con almeno un pareggio, utile a ripartire dopo le tre sconfitte di fila, per altro immeritate per come concretizzatesi in campo” ha ricordato lo stesso giovane portiere. “Dobbiamo ricominciare, come avvenuto in casa Juve

Merlano impegnato nella difesa della porta gialloverde

– queste le sue parole – loro ci sono riusciti con la coppa e poi nel derby hanno sfruttato il momento positivo anche per ripartire in campionato. Noi come Melfi dobbiamo fare lo stesso, è stato per noi troppo importante il match con la Val di Sangro, per ricominciare a fare punti, dopo le sconfitte e i tanti problemi che non ci hanno certo aiutato in questa fase iniziale”. Una sorta di profezia, del giovane estremo che vanta già molti successi con la forte Primavera bianconera, e si è allenato a lungo col suo

idolo Gigi Buffon, a cui lo stesso Merlano credeva e che è servita a lui ed al resto della squadra per andare in campo con la massima concentrazione, certi di poter fare il proprio dovere e cercare quel risultato utile che interrompesse il digiuno di tre turni per sconfitte e desse modo al gruppo gialloverde di ripartire verso l’obiettivo salvezza. “Sappiamo che possiamo far bene e dobbiamo dimostrarlo in campo, in questa partita importantissima per noi” era stato il commento

prima della partenza per l’Abruzzo, e la sua promessa è stata mantenuta, da lui che ha fatto il suo tra i pali, ad esempio negando un possibile gol a Fiorotto, pronto a colpire a botta sicura, e la cosa più bella è che ha continuato ad esortare tutti i compagni, come un veterano, e dal resto della squadra. Ma per ora va bene così, da ieri Val di Sangro è alle spalle e si pensa solo a lavorare tutti, al meglio, per il prossimo impegno di campionato quando, Cassino o no, si dovrà giocare per cercare la continuità di risultati, visto che dopo la ripartenza serve continuare a far punti, gara dopo gara. NOTIZIARIO La preparazione è ripresa ieri in un clima decisamente disteso. Tutti i calciatori si sono messi a disposizione di Santarsiero e Palumbo, eccettuati Fumai, che ha lavorato in palestra per qualche noia muscolare, Fummo, che sta lavorando in un centro per il pieno recupero fisico, e Gilfone. Stucchi ha prima lavorato a parte e poi ha giocato svariati minuti della partitella, cosa che autorizza a credere che l’atleta possa tornare disponibile per domenica. Antonio Baldinetti


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SANT’ANTONIO, SOCIETÀ RAFFORZATA E’ l’ora della svolta. Non solo tecnica ma anche societaria. Ieri sera riunione fiume tra tutti i dirigenti del club abatese. Due i punti cruciali su cui si sono soffermati i soci del Sant’Antonio Abate: l’ingresso in società di nuove forze imprenditoriali e la questione del tecnico Nastri. Si è discusso soprattutto dell’arrivo di nuovi soci, anzi del ritorno di quegli imprenditori che negli anni passati hanno portato in alto il nome del club giallorosso. In particolare si tratta di Leonardo Mascolo e di Gerardo Abagnale, assieme ad alcuni soci che già facevano parte della dirigenza della scorsa stagione. Sembra proprio che Mascolo e Abagnale vogliano correre in soccorso dell’attuale dirigenza, che si è dimostrata non in grado di portare avanti da sola il progetto calcistico a Sant’Antonio Abate. In più potrebbero aggiungersi anche altri imprenditori decisi a provare una prima esperienza nel mondo del calcio. Ma ancora una volta, Abagnale e Mascolo proveranno a rimettere in sesto una situazione che ora appare quasi drammatica. Quanto a Leonardo Mascolo, si tratterà soltanto di una collaborazione (è vicino alla Scafatese) proprio a dimostrazione dell’attaccamento ai colori giallorossi dell’ex patron abatese. Oggi, dunque, verrà reso noto il nome del nuovo presidente. Ma c’è tutta l’intenzione di intervenire in maniera sostanziosa all’apertura del mercato. “Veniamo in soccorso alla società perchè non ci va di buttare al vento i sacrifici che abbiamo fatto per portare in alto questa società - esordisce Gerardo Abagnale Alla riapertura del mercato abbiamo tutte le intenzioni di rinforzare la squadra con due-tre elementi di categoria superiore. Bisogna assolutamente correre ai ripari”.

Anche Chisena in campo dall’inizio. Si parte dal 7-1 della gara d’andata

Matera, La Fortezza gioca Esordio per il barese col Francavilla Fontana ANTONIO La Fortezza è l’attrazione del ritorno di Coppa Italia a Francavilla Fontana. La gara d’andata al “XXI Settembre-Franco Salerno” è terminata con un 7-1 che non dovrebbe lasciare spazio a sorprese in merito alla qualificazione agli ottavi di finale della competizione. Il Matera farà giocare chi ha trovato meno spazio finora, ma è un concetto molto relativo perchè sono davvero pochi i calciatori che non sono scesi in campo in un periodo in cui la lista degli indisponibili è lunga e di qualità. Infatti, Alberto Marsico e Manuel Garcia non sono utilizzabili per ragioni di infortunio e per la stessa ragione anche l’under Antonio De Vita non sarà della comitiva. L’unica cosa che da’ interesse al march è senza dubbio la possibilità di vedere all’opera Antonio La Fortezza con la maglia biancazzurra per la prima volta. Il giocatore barese sta lavorando sodo ed è alla metà della condizione ottimale. Quindi, lecito attendersi uno spezzone di gara per lui a Francavilla Fontana. Se dall’inizio o a gara cominciata non è facile da pronosticare, anche se sarebbe molto semplice dedurre che il suo ingresso in campo sarà possibile quando i ritmi saranno più bassi e quindi nella ri-

Antonio La Fortezza

presa. A guidare la formazione biancazzurra sarà Antonio Chisena a cui dovrebbe toccare anche la fascia di capitano visto che mancheranno contemporaneamente Martinelli e Marsico. Non dovrebbe essere difficile abbozzare una possibile formazione. Tra i pali non dovrebbe essere impiegato Biagio Gatti. La sensazione è che ci sia spazio per Mariano Mirabelli. Difesa con Schiavone e Mari sugli esterni. Nicola Armento e Roberto Cocca centrali difensivi. Curioso e simpatico il nuovo look di Cocca, rapatosi completamente. «Non è una scommessa persa con Naglieri se faceva gol. Non centra nulla. Una scelta personale-afferma Roberto Cocca-che non è legata al mio lavoro. Nemmeno la volontà di assumere un atteggiamento più cattivo». Un ragazzo dalla faccia pulita il beneventano Roberto Cocca che oggi sarà sicuramente in campo dall’inizio. «Dobbiamo giocare la nostra partita. Non centra il risultato dell’andata che ci consente di perdere anche in maniera larga. Noi andiamo in campo per centrare la qualificazione ma giocando una buona gara. Credo che sarà una squadra competitiva la nostra, perchè non abbiamo delle riserve ma solo ragazzi che

non trovano spazio perchè c’è bisogno degli under da schierare. Firmare per un pareggio? Non credo-conclude Cocca- che questo debba essere il nostro obiettivo. Non esistono gare giocate in anticipo e quando si va in campo non si possono fare calcoli. Loro vorranno riscattare il pesante passivo dell’andata. Quindi ci attende una squadra motivata e in salute dopo la vittoria contro il Pianura in campionato. Anche noi stiamo bene e ne verrà fuori una gara gradevole». Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento con la prove di Coppa che hanno chiarito poco o niente se non il fatto che La Fortezza dovrebbe essere della gara con Principiano al suo fianco. Acampora a sinistra e Venezia a destra mentre avanti toccherà a Chisena e Albano. Mari è stato provato a sinistra, mentre dovrebbero trovare spazio nella ripresa anche Branda e Renna. Una partita che Corino potrà anche usare come esperimento per un modulo 4-3-3 che potrebbe essere una formula su cui insistere viste le caratteristiche dei calciatori in organico. Gli ottavi si giocheranno il 12 e 26 novembre prossimi. Renato Carpentieri

Cupparo: «E’ una gara come tutte le altre, non vedo tutta questa tensione»

Aria di derby in riva al Sinni FRANCAVILLA – Archiviata la gara di Pomigliano, senza non pochi rammarichi, si pensa adesso a preparare al meglio il prossimo impegno di campionato. Per la nona giornata, riflettori puntati sul derby con il Matera, una gara dal fascino particolare. Due squadre, partite con ambizioni diverse, i biancoazzurri materani, con l’obbiettivo dichiarato della vittoria del campionato, i rossoblu di Lazic invece, con l’intenzione di disputare un buon torneo, portando in porto una salvezza tranquilla e anticipata, evitando patemi d’animo nelle giornate conclusive di campionato. Corino e Lazic, due allenatori accumunati da tanta esperienza ma anche da tanta caparbietà, il primo, ex terzino di Lazio, Brescia e Genoa, che ha a disposizione un parco giocatori davvero invidiabile, il

secondo, con il pallino dei giovani e degli schemi tattici fatti di velocità e pressing. Insomma, due tecnici che prediligono il bel gioco e che la sanno davvero lunga su questo campionato. In casa sinnica, si augurano di ritornare alla vittoria e di disputare una bella partita davanti ai propri sostenitori, a dirlo non poteva che essere il numero uno della società, il patron Franco Cupparo: «Domenica ci attende una gara molto difficile – dichiara Cupparo – mi aspetto di vedere in campo la stessa squadra che a Pomigliano ha disputato una buona gara, con la speranza di essere un po’ più fortunati. Per noi – prosegue - è una partita come le altre, anche se è un derby, con il Matera abbiamo giocato già altre volte, quindi non vedo tutta questa tensione». Ricordiamo, che nella passata stagione,

le due squadre si incontrarono il sette Ottobre, alla sesta giornata di andata, in quella occasione la partita terminò con il punteggio di 1-1, con le reti di Di Senso per i sinnici e di Risi per i materani. Domenica, tutti si attendono una bella partita con un Francavilla determinato a guadagnare i tre punti, una vittoria che manca ormai da quattro turni. «Noi faremo la nostra partita – continua il presidente Cupparo – loro faranno la loro, chi è più bravo vincerà, se tutti saremo bravi pareggeremo. Secondo me – continua - sarà una partita aperta a tutti i risultati. Da parte mia, non sarei credibile se dicessi che mi basta il pareggio, bisogna vincere per il discorso classifica e per il morale dei ragazzi, speriamo bene». Alla domanda, fatta al presidente Cupparo, sull’assenza in campo

La tifoseria del Francavilla (www.lasiritide.it)

dell’ex Antonio Chisena per squalifica, dopo che la società del Matera, aveva esposto reclamo per le due giornate di squalifica del fantasista, con il giudice che da due ha aumentato a tre le gare di sospensione, il patron ri-

sponde: «Avrei preferito che Antonio giocasse, visto il suo primo ritorno a Francavilla da ex, peccato sarà per una prossima volta. Comunque – conclude – sono più preoccupato per l’assenza dei miei giocatori Gioia e

Nicolao». I due difensori, non saranno della partita, per squalifica. Gioia, dovrà scontare ancora una giornata, Nicolao invece, già diffidato, ha ricevuto un cartellino giallo a Pomigliano. Claudio Sole


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A Murese e Policoro si avvicina l’ottimo Oppido

Primato con frenata di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE DUE OSTICHE trasferte hanno bloccato sul punteggio di parità le capolista di Eccellenza. Banzi e Ricigliano si sono rivelate squadre di carattere tra le mura domestiche, imponendo un mezzo passo falso esterno al Policoro ed alla Murese. Di sicuro, chi ci ha perso di più in questi due confronti è stato l’undici di Lardo che, nonostante la superiorità numerica da inizio gara (espulsione del difensore Mele), non è riuscito a sbloccare il derby. Il Policoro ha inizialmente fatto la sua parte a Banzi portandosi in vantaggio con Russo. Angelino e soci non sono stati d’accordo ed hanno impattato la contesa con il neo acquisto Lanciano. Le due big del campionato vanno a braccetto sia in classifica che nei risultati, ma alle loro spalle è impetuoso il ritorno dell’Angelo Cristofaro Oppido. Volturno, Leone A. e Montenegro hanno demolito in trasferta il Forza Matera, proiettando il team di Manniello a meno tre dalla vetta. In quarta posizione, è risalito l’Avigliano che, nonostante qualche battuta a vuoto, è sempre minaccioso. I granata di Filadelfia hanno annichilito il Balvano, fanalino di coda con la peggior retroguardia di Eccellenza. Il poker finale ha ridato sicuramente morale all’Avigliano. Il ritorno del Pisticci al “Michetti” non è coinciso con il successo. Anzi, contro un buon Ferrandina, ci poteva scappare anche la sconfitta (aragonesi in vantaggio con Forino). Mels ha pareggiato i conti in extremis. Eppure, finora, i gialloble avevano sempre vinto nelle gare a domicilio disputate a Marconia (tre su tre). Irsinese e Valdiano Lauria hanno dimostrato di essere due squadre in salute, annullandosi a vicenda (pari “ad occhiali”). Il Picerno non conosce ostacoli in casa. Ne sa qualcosa la Vultur Rionero, trafitta in rimonta. Bene l’Atella Monticchio che ha inguaiato l’Azzurra Tricarico.

AC OPPIDO La testa della classifica si avvicina. Sta attraversando un ottimo momento

ATELLA M. Una vittoria voluta con forza. E’ stato un vero e proprio toccasana

AVIGLIANO E’ stato fondamentale il rientro di Petilli. Il vertice è più vicino

A. TRICARICO Si impegna, costruisce azioni, ma non riesce ad uscire dalla crisi di risultati

BALVANO I gol subiti arrivano a grappoli, come le sconfitte. Bisogna rimediare al più presto

BANZI Il pubblico amico porta bene: bloccata la capolista Policoro

FERRANDINA Tutto gira per il verso giusto. Il pari di Pisticci è il quarto risultato utile consecutivo

F. MATERA Un pesante ko rimediato senza opporre la minima reazione

IRSINESE

7.5

6

Un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Un punto conquistato

MURESE

6.5

PICERNO

7

Prezioso successo in rimonta. In casa il team di Di Mase è insuperabile

5.5

PISTICCI Il ritorno a “casa” non ha portato i tre punti. Pareggio raggiunto, tra l’altro, in extremis

5.5

POLICORO

5

6

Secondo pareggio esterno di fila, ma la vetta è consolidata

RICIGLIANO

6.5

Nonostante l’inferiorità numerica da inizio gara, è ritornato a produrre gioco

6.5

VALDIANO Gioca veramente bene la squadra di Masullo. Peccato solo per il pari “ad occhiali”

VULTUR

5

Non si schioda dalla coda. Questa volta ha opposto resistenza al Picerno

PARTITO con ben altre aspettative e con la voglia di centrare quantomeno i play-off, il Tricarico è in piena zona-retrocessione con appena tre lunghezze di vantaggio sull’ultima piazza. Eppure, dopo quattro giornate, gravitava nell’elite del campionato di Eccellenza con i suoi sette punti all’attivo (due successi, un pareggio ed una sconfitta). Siamo giunti alla settima giornata e l’Azzurra è ferma a sette punti in graduatoria. Da tre giornate non vince, anzi sta sempre perdendo. La squadra, comunque, stando alle cronache, non gioca male. Allora cos’è? Soltanto una temporanea crisi di risultati? Bisognerà attendere ancora un po’ per capirlo. Domenica prossima ci potrebbe già essere il pronto riscatto contro il Picerno (il team di Di Mase è un disastro in trasferta). Staremo a vedere.

6

Ha una colpa: non ha sfruttato a dovere l’uomo in più contro il Ricigliano

7

Che cosa sta succedendo al Tricarico?

I numeri TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “X”. Diciotto gol messi a segno in questa settima giornata (143 marcature in totale in campionato), di cui 10 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 1 vittoria esterna e 4 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detengono il Policoro e l’Angelo Cristofaro Oppido (13 reti), i peggiori sono quelli del Ricigliano e della Vultur Rionero (5 reti). La migliore difesa è quella della Murese (3 reti subite), mentre è del Balvano (17 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Ruggiero Valdiano Lauria): 6 gol; Russo (Policoro), Fiorino (Irsinese, 1): 5 gol; Severino (Balvano), Petilli (Avigliano), Caivano (Picerno): 4 gol.

6.5 6.5 5.5

TOP E FLOP DELLA SETTIMA GIORNATA

P O T

P O T

P O L F

P O T

P O L F

P O T

P O FL

P O L F


Sport

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La lepre Tolve ha un nuovo avversario

Il Viggiano si rialza di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL REAL Tolve continua a fare la lepre nel torneo regionale cadetto, non lasciando punti agli avversari sul proprio campo da gioco. Ma occhio al ritorno del Viggiano che ha conquistato la seconda piazza della classifica. La battistrada di Promozione ha travolto con una marea di occasioni e soprattutto con due reti (i bomber Ragone e Gerardi) il Bella, che si è affidato alle prodezze di Uva per evitare un passivo più pesante. In casa, il Real Tolve di Romano è insuperabile (quattro affermazioni di fila). A cinque lunghezze, troviamo inaspettatamente il Viggiano. La squadra valdagrina, dopo un avvio di stagione difficile, ha innestato la marcia giusta, battendo oltre il novantesimo il Real Irsina con il guizzo del solito Sanchirico. In coabitazione, sul secondo gradino del podio, c’è anche il Miglionico che, pur non brillando nel gioco, sta facendo sempre risultato ultimamente. Si affida ad un attacco di spessore. Contro il Latronico (squadra “cenerentola”), sono bastate due “perle”di Tataranni per portare a casa i tre punti. La bagarre per la zona-podio è sempre apertissima. La Santarcangiolese (male nelle ultime due trasferte) viaggia a mille davanti al proprio pubblico. Lambertini ed il difensore Lospinuso hanno steso il Vitalba. Lontano da casa, il Moliterno non riesce a dare continuità alle belle prove interne. Il Borussia Pleiade ha ringraziato e si è rilanciato. L’Atletico Scanzano è stato bloccato dal Lagopesole, che finalmente ha conquistato il primo punto interno dopo tre insuccessi di seguito. Il Grottole non si ferma più. Terza affermazione di fila e per giunta aMatera. In coda al gruppo di Promozione, è risorto il Pescopagano che ha umiliato lo Sporting Montalbano (in casa sua) con un perentorio tris (Lanza A., Cantone e Zelante).

A. SCANZANO Una discreta prova non supportata, però, dal successo finale

BELLA Uva ci ha messo i guantoni per evitare una larga sconfitta. Era davvero dura a Tolve

BORUSSIA Ha difeso con i denti il vantaggio e lo ha preservato alla grande

GROTTOLE E’ il terzo successo di fila. Si può pensare in grande

LAGOPESOLE Ci ha messo grinta ed ardore per strappare il primo punticino interno della stagione

LATRONICO Niente da fare. Nonostante la bella prestazione, i punti non sono arrivati

MIGLIONICO Le due “perle” di Tataranni hanno regalato la vittoria. Il gioco è ancora da rivedere

MOLITERNO Quando si sbaglia tanto, è difficile portare a casa il risultato

PESCOPAGANO

6

7

Ha atteso sette giornate per il suo primo sorriso in campionato

R. IRSINA

6.5

Le assenze hanno pesato come un macigno. Il ko è arrivato, però, a tempo scaduto

6.5

7.5

Troppo forte questo Real Tolve. A domicilio le “mata” tutte

SANTARCANG. Ha sofferto a tratti contro un buon Vitalba. Sotto porta ha sbagliato meno e poi ha vinto

6.5

S. MONTALBANO

7

5

Squadra senza idee e senza una valida reazione allo svantaggio contro il Pescopagano

VARISIUS

5.5

Occorre maggiore continuità nei risultati e nelle prestazioni

6

VIGGIANO Sta provando con rabbia a scalare posizioni e ci sta riuscendo alla grande

I numeri TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quindici gol messi a segno in questa settima giornata (122 marcature in totale in campionato), di cui 8 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 3 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (13 reti), il peggiore è quello del Latronico (2 reti). Le migliori difese sono quelle del Viggiano e dell’Atletico Scanzano (3 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sporting Montalbano (16 reti subite). Classifica marcatori: Gerardi (Real Tolve): 5 reti; Troiano A. (Bella), Schettino (Borussia Pleiade, 1), De Ceglie (Miglionico), Tataranni (Miglionico): 4 reti.

5.5 6.5

VITALBA

5.5

E’ CRISI nera per Latronico e Sporting Montalbano. Le ultime due della classe non stanno avendo reazioni e subiscono gli avversari di domenica in domenica. La squadra ionica di Miraglia ha raggranellato 3 punti. L’unica vittoria proprio a Latronico. Che sicuramente ha fatto addirittura peggio del Montalbano. La squadra “termale” è l’ultima della classe con un solo punto, racimolato alla terza giornata con il Viggiano. Intanto, domenica scorsa, ennesime disfatte per entrambe (abbiamo raggiunto quota sei ko a testa). Lo Sporting Montalbano è crollato a domicilio, “resuscitando”, nel contempo, il Pescopagano. Il Latronico è stato rimontato dal Miglionico. Insomma, peggio di così…

5.5

R. TOLVE

6.5

Latronico e Montalbano non reagiscono

6

Un passo avanti rispetto alle precedenti gare. E’ mancato il guizzo vincente

TOP E FLOP DELLA SETTIMA GIORNATA

P O T

P O T

P O L F

P O T

P O L F

P O T

P O FL

P O L F


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Sport Promozione Si recupera la gara sospesa per l’incidente a un tifoso

Mercoledì 29 ottobre 2008

Il Bella punta il Pleiade Sfida importante per entrambe in ottica salvezza BELLA- Una partita densa di significati e di emozioni si prospetta a Bella tra la squadra di casa e il Borussia Pleiade. Lo scorso incontro era stato sospeso per l’incidente avvenuto durante la seconda frazione di gioco, che aveva visto protagonista il signor Troiano, padre di due calciatori Bellesi, il quale era scivolato dalla tribuna, precipitando rovinosamente sul cemento. Il signor Troiano, tornato al campo a tifare per i suoi ragazzi, ha riportato fratture scomposte all’altezza del malleolo dell’arto destro e lesioni circoscritte al gomito destro. In quella tragica domenica, sino al momento della sospensione, si erano viste in campo due squadre combattive e il risultato era attestato sull’1-1. Tra gli ospiti spiccava il tandem d’attacco SchettinoLaviola, mentre il Bella, tra le sue fila, aveva calciatori del calibro di Troiano A., goleador indiscusso della squadra, Remollino e lo stesso Troiano G. Analizzando la classifica, salta agli occhi la posizione favorevole del Borussia

Schettino del Borussia

Pleiade, proiettato, nel caso riuscisse ad espugnare il comunale di Bella, verso un secondo posto, all’unisono con il Miglionico e il Viggiano. Il Bella, dal canto suo, rivendica un primato di imbattibilità nelle gare casalinghe, dove gli uomini di mister Del Pino appaiono più convinti e tenaci. La posizione occupata da capitan Toriano D e compagni in classifica, è il frutto di una serie di sconfitte fuori dalle mura amiche. Il Borussia Pleiade, conscio dell’ostilità con cui verrà accolto a Bella, cercherà

di mettere in difficoltà la difesa di casa, ma le motivazioni e la caparbietà, dettata anche dalle vicende accadute durante l’ultimo incontro, sono molteplici. Il Bella entrerà in campo consapevole di dover conseguire una vittoria e senza indugi tenterà di fare la partita, aggredendo gli avversari e impostando il proprio gioco. Un pareggio che accontenta le due squadre non è previsto tra le opzioni di risultato e una gara arrendevole e asettica non è contemplata. L’arbitro dovrà avere il suo bel da fare per edulcorare gli animi dei contendenti. Il Bella, in caso di vittoria, si attesterebbe alla quarta posizione, superando in classifica lo stesso Borussia Pleiade, il Grottole, già sconfitto in casa e il Real Irsina. La formazione di mister Del Pino domenica ospiterà il Viggiano e una doppia vittoria settimanale, potrebbe rilanciarla tra le pretendenti ad un posto nei play-off. Due occasioni da non mancare, ma, come recita il proverbio, non sarebbe opportuno fare i conti senza l’oste. Giovanni Petilli

Prima Categoria La squadra di Oliva è l’unica ad aver sempre vinto L’INATTESO PARI interno del Bar La Notte nel raggruppamento A ha riaperto i “giochi” in vetta alla classifica. Dopo cinque vittorie di seguito, la capolista del primo girone ha impattato con il Savoia. Dietro è rimasto parzialmente a guardare il Pietragalla, bloccato in casa del Montemilone, mentre ne ha approfittato il Parco Tre Fontane Potenza, impostosi a San Chirico Nuovo. E, domenica prossima, è in programma il bigmatch tra il Pietragalla ed il Bar La Notte Pignola. Nel raggruppamento B prosegue la “folle” corsa del Lagonegro, vittorioso per la sesta volta di fila. GIRONE A Tra le prime della classe, soltanto il Parco Tre Fontane Potenza di mister Silipo ha centrato i tre punti in palio. Tutte le altre contendenti hanno impattato i loro rispettivi confronti. Dopo

Caterpillar Lagonegro A: Frena il Bar La Notte e incalza il Parco Tre Fontane cinque giornate di totale predominio e di altrettante vittorie, il Bar La Notte Pignola ha perso la grossa chance di fuggire via in classifica. I ragazzi di Olita sono stati bloccati sul 2-2 dal Savoia. Anche il Pietragalla ha fatto un passo indietro pareggiando a Montemilone. In seconda posizione è ritornato il Parco Tre Fontane che ha espugnato San Chirico Nuovo. Il Sant’Angelo, invece, è stato fermato dall’Fst Rionero. E’ ritornato il sorriso al Ruvo. Ha rifilato cinque sberle all’Abriola. Primo successo esterno stagionale per il Possidente in casa del Barrata. La compagine

del comprensorio aviglianese, guidata da Corbo, ha inflitto in rimonta il quinto ko stagionale ai potentini. Dopo un avvio disastroso di campionato (cinque ko consecutivi), finalmente il Futura Potenza ha raggranellato il suo primo punticino in casa del San Cataldo. Infine, l’Albatros è devastante: rifilati quattro gol al Pantano. GIRONE B Il Lagonegro vola sempre più in alto in classifica. La squadra di Oliva è a punteggio pieno dopo sei turni di campionato. Ed i distacchi sono già notevoli: +4 sul Rotondella e +7 sul Montescaglioso e sul Satriano. In

piazza d’onore, il Rotondella non è andato oltre uno scialbo pari “ad occhiali” in casa del Fagnano Valsinni. Hanno fatto un po’ meglio il Montescaglioso ed il Satriano. La squadra materana di Cicorella (migliore attacco di Prima Categoria) ha abbattuto il Salandra che fino a domenica scorsa vantava la difesa meno perforata del campionato. Le reti montesi hanno portato la firma di Mangia e Venezia. Il Satriano, invece, ha conquistato i tre punti vincendo di misura sull’Aurora Tursi. Bene il Villa d’Agri che ha liquidato nel derby la Tramutolese con le marcature di

Varallo (doppietta) e di Di Buono. Alle sue spalle, è risalito il Roccanova che ha piegato a domicilio il Bernalda con Lemma e Fortunato (per gli ospiti momentaneo pari del solito Margoleo). Il Pomarico continua a segnare pochissimo e quando lo fa ha sempre portato a casa il risultato. Era accaduto all’esordio a Brienza, si è ripetuto domenica contro il Paternicum. In coda, Sirino Mercure ed Invicta Burgentia hanno chiuso in parità, conquistando un utilissimo punto-salvezza. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 38 gol messi a segno

(253 marcature in totale) in questa sesta giornata (24 nel girone A, 14 nel B), di cui 27 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 12 nel B), 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 2 nel B). Si sono registrati 8 successi interni (2 nel raggruppamento A, 6 nel B), 2 vittorie esterne (2 A, 0 B) e 6 pareggi (4 nel girone A, 2 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 140 reti, seguito dal B con 113. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (20 reti, girone B), i peggiori sono quelli del Pomarico e della Rigamonti Matera (2 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (1 rete subita, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (22 reti subite). Donato Pavese


Sport

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Seconda Oggi il recupero Laurenzana-Accettura

Gol a raffica in tutti i gruppi Metanauto superstar SI E’ SEGNATO tantissimo nell’ultima giornata di Seconda Categoria. Sono state 75 le realizzazioni in totale. Partiamo dal raggruppamento B, dove troviamo l’unica squadra ancora a punteggio pieno. La Metanauto Picerno, infatti, ha inanellato il suo quinto successo di fila demolendo con un poker il Potentia Santa Cecilia. Alle sue spalle, il Tricarico ha vinto al foto-finish sul Craco e deve recuperare ancora il match col Cancellara. Nel girone A, il Castelgrande ha affossato lo Sport Melfi con un settebello, isolandosi in vetta alla classifica. Soltanto un pari per il Palazzo, mentre il Foggiano Melfi è caduto a San Fele. Nell’ultimo raggruppamento prosegue il testa a testa in alta quota tra la Fortitudo Moliterno ed il Castelsaraceno. Entrambi hanno fatto bottino pieno. GIRONE A Tutto fin troppo facile per la neo-capolista solitaria Castelgrande. Contro lo Sport Melfi non c’è stata praticamente storia: la gara si è chiusa con un perentorio 7-0 finale, timbrato da Colucci (doppietta), Muro A. (doppietta), Errico, Desantis e Muro M. Consolidata la vetta della classifica, il Castelgrande può guardare con serenità tutti dall’alto verso il basso. Alle sue spalle, il Palazzo ha perso colpi e punti in casa del Garnet Red Bella. E’ finita con un pari a reti bianche. Ha addirittura fatto peggio il Foggiano Melfi, crollato ai piedi del San Fele, che finalmente ha centrato il suo primo suc-

F.LLICAFARO R.AGROMONTE

cesso stagionale. L’unica squadra del campionato ancora imbattuta è il Ginestracandida che ha espugnato con un gol di scarto il campo della Fides Scalera. L’Atletico Genzano ha passeggiato sulle “macerie” del Casteldoria Lagopesole, mentre il San Giovanni ha steso il Ruoti. Anche il San Nicola ha fatto la sua parte affondando il Rapolla. GIRONE B La Metanauto Picerno sembra non avere rivali. Lo ha dimostrato anche contro il Potentia Santa Cecilia, travolto dalla tripletta di Rossi e dal gol di Cabia. Sono cinque le vittorie di seguito fin qui inanellate dalla formazione picernese. In seconda posizione si mantiene con qualche difficoltà il Tricarico. La vittoria di domenica scorsa è stata molto sofferta. In vantaggio, a domicilio, con Cortese, il Tricarico è stato raggiunto dal Craco a causa di un’autorete. Vantaggio ospite con Pecoraro e pari di Lapata. Il Craco ha fallito il rigore della vittoria ed ha subito la sconfitta per mano di Lotito. Un po’ a sorpresa, l’Atletico Balvano ha conquistato la terza piazza grazie alla quaterna rifilata all’Anzi. Il Grassano e l’Accettura si sono accontentati di un pari nel derby, mentre il Vietri ha gioito per la prima volta in questa stagione affondando il La Fiasca Oppido (Di Carlo e Calviello G.). Exploit esterno del Laurenzana ad Albano. Sempre sotto di un gol, il team di Cafarelli ha ribaltato il risultato con Manzi, Giallorenzo e Di Trinco. Cancellara corsaro a

1 1

F.LLI CAFARO: D’Affuso, Di Giacomo, De Lorenzo, Marziale G., Pangaro, Costanzo, Maurella M. (20’ Salvo), Fanelli, Salvo (29’st Capalbo), Costanza, Calluori (8’st Fanelli). A disp.: Sarubbi, Placanico, Sarubbi, Ciminelli. All.: Fanelli. REAL AGROMONTE: Guarino, Suanno, Gaudioso G., Gioia, Propato (3’st Paladino), Iacovino, Santoianni, Gaudioso M., Ierardi (37’st De Biase), Gaudioso G., Gesualdi. A disp.: Gaudioso E., Costanza, Gazineo. All.: Gioia. ARBITRO: De Santis di Moliterno. RETI: 34’pt Gesualdi (A), 10’st Costanza (F.lli C.) EPISCOPIA -Una gara tirata, tra due squadre che si sono date battaglia fino alla fine. Al 3’ parte bene subito il Real Agromonte che su un calcio d’angolo ci prova con Gaudioso G., ma il suo tiro in diagonale, termina al lato. Al 9’punizione per i padroni di casa, calciata da Costanzo, ma con poca precisione. Al 12’la F.lli Cafaro si spinge in avanti, cross dalla sinistra di Costanza, per l’accorrente Gesualdi, che calcia al volo di prima intenzione spedendo la palla di poco sulla traversa. Al 22’ il Real Agromonte, risponde con Gaudioso G., che di sinistro spedisce la palla alla sinistra dell’estremo difensore locale D’Affuso. Al minuto 34, gli ospiti passano in vantaggio, Santoianni lancia in profondità una splendida palla per l’attaccante Gesualdi, che con una bella giocata, beffa il difensore di casa Pangaro e deposita, con un tiro in diagonale, la palla alle spalle dell’incolpevole D’Affuso. Il Real Agromonte, passa così in vantaggio, dopo aver cercato in più di un’occasione la via della rete. A questo punto, i padroni di casa, provano la reazione che arriva al 36’ su calcio di punizione battuto da Marziale G., ma senza grossi pericoli per il portiere ospite Guarino. Le due squadre cercano di produrre qualche azione pericolosa, ma senza esito. Si arriva così, al termine della prima frazione di gioco. La ripresa, ha inizio con la F.lli Cafaro subito pericolosa, al 4’ Calluori ci prova dal limite dell’area, ma il suo tiro finisce alto sulla traversa. Al 10’, il direttore di gara De Santis, concede un calcio di rigore per atterramento in area di Marziale G., sul dischetto si porta Costanza, che spiazza nettamente il portiere avversario Guarino. La partita scorre via sul risultato di parità. Al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, i padroni di casa protestano con l’arbitro, per un presunto gol non concesso, con la palla che colpita in area su una mischia, sbatte prima sulla traversa e poi carambola sul terreno di gioco, con l’incertezza se ha superato la linea di porta o meno. Al 18’ tiro dal limite di Costanza, con la palla che termina a lato. Al 22’ viene allontanato dal campo, l’allenatore dei francavillesi Fanelli per proteste. I padroni di casa, spingono sull’acceleratore e al 27’ Fanelli, cerca il tapin vincente, però il suo tiro in diagonale è facile preda del portiere ospite. Al 40’ ancora pericolosa la F.lli Cafaro, nuovamente con il subentrato Fanelli si rende pericoloso, calciando di poco a lato. Al 44’nuovamente Fanelli per i francavillesi sfiora il vantaggio, ma il suo tiro viene intercettato in uscita dal portiere ospite. Claudio Sole

Marsico. GIRONE C Fortitudo Moliterno e Castelsaraceno non perdono colpi sul tetto della graduatoria. La formazione moliternese ha piegato in casa l’Oratorio Lentini Maratea, mentre il Castelsaraceno ha consolidato la prima piazza espugnando di misura il terreno di gioco dello Sporting Chiaromonte. A valanga, il Real Grumento si è imposto sul campo della Sanseverinese. Bene anche il Castelluccio che ha vinto sul Sarconi. Il San Martino d’Agri ha battuto di misura il Nemus, mentre il Trecchina ha esultato per la prima volta in campionato. I NUMERI 75 gol messi a segno (348 marcature in totale) in questa quinta giornata (28 nel girone A, 28 nel B, 19 nel C), di cui 48 dalle formazioni che hanno giocato in casa (22 nel girone A, 18 nel B, 8 nel C), 27, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 10 nel B, 11 nel C). Si sono registrati 12 successi interni (5 nel raggruppamento A, 4 nel B, 3 nel C), 6 vittorie esterne (1 A, 2 B, 3 C) e 3 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 131 reti, seguito dall’A con 118 e dal B con 99. Il migliore attacco con 19 reti lo detengono Castelgrande e la Fortitudo Moliterno, i peggiori sono quelli del Marsico e dell’Anzi (2 reti). La migliore difesa è quella del Cancellara (2 reti subite), mentre è del Sarconi (16 reti) la retroguardia più perforata. Donato Pavese

GRASSANO ACCETTURA

3 3

GRASSANO: Siggillino, Dilorenzo, Guarino, Calabrese ( Carbone), Abate (K), Dininno (Giammarusti), Distefano, Dartizio, Matera (Sarli), Viggiano, Bolettieri. A disp.: Rapanaro, Carbone, Crispo, Giammarusti, Frumento, Sarli. Allenatore: Leonardo Dartizio. ACCETTURA: Indelli, Vespe A., Vespe F., Fanuele, Pellegrino, Dimilta, Piliero, Sansone, Cerabona, Branda. A disp.: Labbate, Loscalzo, Benedetto, Labbate V., Dibiase, Vissallo, Quirino. ARBITRO: Gaudiano Enzo sezione arbitrale Matera. RETI: Matera 3’, Dimilta 16’, Bolettieri 51’, Piliero 54’, Piliero 56’, Carbone 89’, . CHE IL GRASSANO fosse intenzionato a vincere nella partita disputata contro l’Accettura era nell’aria e la sensazione è stata subito percepita dai tifosi che con cori hanno inneggiato alla squadra per tutta la durata della partita. Nei primi minuti di gioco la squadra si è disposta in campo dimostrando affiatamento e padronanza degli schemi provati negli allenamenti e in effetti al terzo minuto di gioco Matera ha portato in vantaggio la squadra segnando la prima rete. L’entusiasmo messo in campo dai ragazzi di mister Dartizio produce poi altre azioni gol per la squadra di casa che si spinge in avanti tanto da subire un contropiede al 16° di Dimilta che pareggia. La prima frazione di gioco finisce 1 a 1. Nella ripresa è ancora il Grassano a passare in vantaggio al sesto minuto col rigore messo a segno da Bolettieri, ma un vantaggio tenuto per poco perché per un’incomprensione difensiva gli ospiti tra il nono e l’undicesimo non solo pareggiano ma si portano in vantaggio di una rete. Ma i giocatori di casa non si arrendono ritrovano l’unione di squadra sperata e con alcuni cambi fatti dall’allenatore riprendono la gestione della gara e proprio quando sembrava tutto perso arriva, con Carbone ultimo sostituito al 44° , il meritato pareggio. Giovanni Spadafino


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Mercoledì 29 Ottobre 2008•

Sport La squadra di mister Colangelo si aggiudica il derby federiciano

Il Lagopesole cala il tris Al Vitalba non basta aver ritrovato la via del gol IL TABELLINO VITALBA FILIANO LAGOPESOLE

2 3

VITALBA: Pace, C. Telesca, Gambetta, Loffredo, Santarsiero, Martinelli, A. Telesca, G. Pace, Pannullo, Colangelo, Colucci. In panchina: Lorusso, Ferrarini, Mecca, Grieco, Pace, Sabato, Coviello. Allenatore: Romaniello. LAGOPESOLE: Sabia, Coviello, Lovallo, Strambiello, R. Pace, G. Pace, Lucia, Faraone, Zaccagnino, Mecca, Romano. In panchina: Sinisi, Romaniello. Allenatore: Colangelo. MARCATORI: 35’ pt Telesca, 36’ pt Colangelo, 10’ st Mecca, 30’ st 35’ st Strambiello. FILIANO - Il derby federiciano tra il Lagopesole, attuale frazione di Avigliano, e il Vitalba Filiano ha visto imporsi la squadra ospite solo in virtù di una migliore condizione fisica derivante anche e soprattutto dall’età dei contendenti. Infat-

ti, mentre tra i locali sono numerosi i ragazzi nati nel 1993, nella squadra ospite sono presenti solo ragazzi classe 1990 e 1992 e come si sa a questa età la differenza la fa soprattutto la fisicità. Non a caso nel Lagopesole, l’autore dei gol del sorpasso, realizzati solamente nell’ultimo quarto d’ora, è stato Stambiello, che ha già conosciuto la prima squadra. La cronaca. Parte di slancio il Vitalba che in più di un’occasione nei primi dieci minuti della partita mette apprensione al bravo Sabia, che si è ben disimpegnato in alcune circostanze. Dopodichè il Lagopesole prende in mano le redini del centrocampo senza peraltro impensierire il bravo portierino locale Pace. Al 35’ ripartenza del Vitalba con Telesca I che sulla fascia destra con un’azione ubriacante e tutta di prima porta al tiro A. Telesca che con un tiro liftato appena dentro l’area di rigore che fulmina Sabia sotto l’incrocio opposto. Il tempo di rimettere in gioco la palla in gioco ed è di nuovo il Vitalba con Colangelo a mettere alle spalle di Sabia con un preciso tocco sotto misura che nonostante l’estremo tentativo dell’estremo difensore ospite si infila alla sua sinistra. Si va al

Gli ospiti vincono con Telesca e Ricciardella

L’Atella Monticchio sbanca Balvano IL TABELLINO BALVANO 1 ATELLA MONTICCHIO 2 BALVANO: Le Caldare, Caniano, C. Turturiello I, Iannone, Casciaro, Matturro, M. Simone, Palladino, Severino, C. Quagliata, D. Quagliata. In panchina: Di Stasio, N. Simone, C. Turturiello II, V. Turturiello, Pacella, M. Turturiello. Allenatore: Valanzano. ATELLA MONTICCHIO: Gerardi, F. Colangelo, G. Colangelo, Vignola, D’annucci, Schirò, Romaniello, Telesca, Ricciardella, Di Gennaro, V.A. Colangelo. In panchina: La Rotonda, Di Biase, Stante. Allenatore: Telesca. MARCATORI: 20’ pt Telesca, 32’ st Pacella, 36’ st Ricciardella.

BALVANO - Un cinico Atella punisce severamente un generoso ma disattento Balvano. In questa maniera si può sintentizzare una gara equilibrata combattuta soprattutto a centrocampo, con un maggior possesso palla da parte degli ospiti che tentano la via del gol con tiri da lontano, tra questi il più tenace è il capitano Telesca. Ed è proprio Angelo Telesca a sbloccare la partita con una punizione forte e precisa quando il cronometro segna il 20’. Trovato il vantaggio l’Atella contiene abbastanza bene una tuttavia non convincente reazione del Balvano che si rende pericoloso con un diagonale di Simone che finisce poco lontano dal palo. Prima della fine del primo tempo i ragazzi di mister Telesca cer-

cano il raddoppio con dei rapidi contropiedi controllati agevolmente dalla coppia Matturro-Casciano e dall’attento Caniano. Nella ripresa il Balvano torna più convinto, mister Valanzano inserisce il terzo attaccante, Pacella, arretra Donato Quagliata e la squadra gira decisamente meglio. All’8’ Matturro su punizione calcia alto. Al 12’ su calcio d’angolo colpo di testa di Palladino e palla di poco fuori. Al 18’ per l’Atella ci riprova Tedesca, sicuramente il migliore dei suoi, ma questa volta Le Caldare è attento e devia in calcio d’angolo. Al 28’ Pacella solo davanti al portiere ospite calcia incredibilmente fuori, tuttavia è lo stesso Pacella a trovare il pareggio, su assist di Quagliata, con un preciso pallonetto che beffa il portiere dell’Atella. Trovato il pareggio il Balvano cerca di far sua la partita spingendosi decisamente in avanti ma si espone al veloce contropiede ospite ed infatti proprio su uno di questi nasce il gol del vantaggio ospite, autore della rete l’attaccante Giuseppe Ricciardella. Il Balvano non ci sta a perdere e attacca energicamente ma in modo confuso; mischie furiose nell’area ospite che portano al tiro i vari Pacella, Matturroe Palladino, conclusioni sempre ribattute dalla difesa ospite. L’Atella Monticchio non rinuncia al contropiede e si rende pericolosa con Colangelo, Di Gennaro ed il solito Telesca ma in tutte e tre le circostanze è bravissimo Le Caldare che evita un ingiusto passivo maggiore. Buono l’arbitraggio del signo Lattuchella della sezione di Potenza. A fine gara l’allenatore della squadra di casa Valanzano ha parlato di “poca fortuna da parte della mia squadra”.

riposo con il Vitalba meritatamente in vantaggio sul 2-0. Ad inizio ripresa, nei primi dieci minuti si assiste comunque ad un monologo dei ragazzini locali che con Pannullo prima e soprattutto Colangelo si divorano il gol del 3-0. A questo punto finisce la benzina e sale in cattedra il Lagopesole che con Mecca accorcia le distanze con un tiro non irresistibile. Al 30’ è il bravo Strambiello che con un preciso diagonale beffa Pace alla sua sinistra. A questo punto sale in cattedra il mediocre arbitro Labanca che prima assegna un inesistente calcio d’angolo al Lagopesole e poi sulla susseguente battuta lo stesso Strambiello con un tiro a mezza altezza dal limite realizza di nuovo alla sinistra di Pace, con il suo centravanti Zaccagnino posto sulla traiettoria che in posizione di off side, si abbassa traendo in inganno il portiere locale. Veemente reazione dei locali che mettono sotto assedio la porta ospite, ma il tempo per rimediare e veramente poco ed il Lagopesole porta a casa una vittoria sofferta e forse immeritata visto che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ed anche il giusto premio per i ragazzi locali.

Si resta in attesa delle decisioni del giudice sportivo

IL TABELLINO AZ PICERNO RICIGLIANO

SOSP.

AZ PICERNO: Arleo, Albano, F. Salvia, Giuzzio, Naturale, Germano, Sodo, S. Salvia, Lottino, Viggiano, Langone. In panchina: Notargiocamo, Pietrafesa, Di Bello, Galasso, Russo. Allenatore: Caivano. RICIGLIANO: Marcellino, Gaudioso, Pascente, Cafaro, Pietrafesa, Caputo, Saracco, Verrone, Vitale, Bochicchio, Salvia. In panchina: Serritella. Allenatore: Cicchetti.

A Picerno la fine non arriva Gara sospesa per tafferugli PICERNO – La partita tra l’Az Picerno e il Ricigliano aveva tutte le caratteristiche di una buona gara. Invece, con grande dispiacere anche nostro, dobbiamo registrare una brutta pagina di sport. Purtroppo la partita non è finita nel migliore dei modi ed è stata sospesa nel rammarico generale. Tutto procedeva nel migliore dei modi, le due squadre avevano imposto un buon ritmo alla gara che, agonisticamente valida, non lasciava presagire nulla di ciò che sarebbe successo più avanti. Il Picerno stava conducendo il gioco e al 30’ era anche passato in vantaggio grazie al calcio di rigore trasformato da Lotti-

no. Nella ripresa, la squadra del Ricigliano cercava il pareggio ma i padroni di casa difendendosi bene erano riusciti a mantenere il vantaggio. La gara volgeva al termine e il Picerno già gongolava per una vittoria ormai certa. Invece, a tredici minuti dalla fine, in seguito ad un contrasto in area tra Bochicchio e il neo entrato Galasso, l’arbitro espelleva il numero 10 ospite e il numero 6 locale. E’ l’atto iniziale di un brutto momento tra i giocatori delle due squadre in cui gli animi si scaldano e i ragazzi, con l’impulsività propria dell’età, chiudono male un incontro che il direttore di gara è costretto a so-

I ragazzi di Viggiano passano con D’Urso e Lanotte

Alla Vultur la sfida con l’Avigliano

Filidoro (Vultur Rionero)

Di Lorenzo (Vultur Rionero)

Callimo (Vultur Rionero)

RIONERO – Si aggiusta la classifica della Vultur dopo la vittoria di misura contro l’Avigliano. La gara, che può essere considerata a tutti gli effetti un derby, è equilibrata e la compagine la incanala nel verso giusto quando, al 5’, Domenico D’urso conclude un’azione personale sulla sinistra con un tiro che Chianese non riesce a parare. Le due squa-

dre non si risparmiano e le azioni da rete non mancano. Il gol, quello che conta, arriva solo al 36’ del secondo tempo e porta la firma di Marco Lanotte che sfrutta un rinvio lungo per mettere il suo sigillo su un match che vive un finale intenso perché gli ospiti riescono ad accorciare le distanze ma non riescono a pareggiare. I tre punti se li aggiudica

quindi la Vultur Rionero per la felicità del segretario Pietro D’adamo che da noi contatto telefonicamente ha detto: “La squadra potrebbe anche vincere il girone perché ha elementi di indubbio valore e qualche giocatore che fa parte dell’organico della prima squadra. Vedremo se il tempo ci darà ragione per il momento ci godiamo questa vittoria”.

spendere lasciando adesso la decisione al giudice sportivo che valuterà l’accaduto. Un atto che mortifica e delude chi con passione si prodiga affinché il calcio rimanga sempre e soltanto un gioco e con grande rammarico tra i dirigenti che si augurano di non assistere più ad eventi del genere, nella speranza che questo triste episodio rimanga un caso isolato perchè non appartiene nel modo più assoluto alla mentalità con cui è visto e praticato questo sport. nel prossimo municato sapremo le sanzioni che deciderà il giudice sportivo che in queste categorie dovrebbe essere “disturbato” il meno possibile.

IL TABELLINO VULTUR RIONERO AVIGLIANO

2 1

VULTUR RIONERO: Di Noia, Catarinella, Callimo, Calice, Di Tolve, Filidoro, Cripezzi, Di Lonardo, Lanotte, D’urso, Marmora. In panchina: Sicuro, Di Lorenzo, Parisi, Briolo, Orabona. Allenatore: Viggiano. AVIGLIANO: Chianese, Manna, Petrascia, Sileo, W. Carlucci, Giuzio, Smaldore, Ottati, Lorusso, Grieco, Darwish. In panchina: Raimondi, Della Croce, Potenza, Summa, Bochicchio, D. Carlucci. Allenatore: Filadelfia. MARCATORI: 5’ pt D’urso, 36’ st Lanotte, 40’ st Grieco.


Sport 47 GIRONE B In vetrina l’attaccante F. Lacanfora, autore di una tripletta •Mercoledì 29 Ottobre 2008

Che Forza questo Matera A Montescaglioso il Policoro 2000 perde l’imbattibilità MONTESCAGLIOSO - Forza Matera e Policoro 2000, si affrontano a viso aperto dando vita ad una gara spettacolare e dai repentini cambi di fronte. Nessuno dei ragazzi scesi in campo si risparmia, così la partita si presenta da subito particolarmente avvincente. All'inizio le due compagini si affrontano attente. Ne rinviene una fase di studio dal gioco particolarmente spezzettato. Il Policoro inizia ha prendere l'iniziativa. Al 12' Cimmarrusti dopo aver scambiato con Di Lorenzo, si presenta davanti a Spano, calciando però alto. Al 15' sono i padroni di casa ad impensierire Martino con una bella conclusione da fuori di Suglia. La palla esce di poco a lato. Al 18', Di Lorenzo per gli ospiti, scambia ancora con Cimmarrusti, supera un avversario, e dal limite fa partire un fendente che finisce di poco alto sulla traversa. In questa fase

è il Policoro a presentare un leggero predominio territoriale, costringendo il Forza Matera a difendersi nella sua metà campo. Dagli sviluppi di una triangolazione tra Giovinazzo e Cimmarrusti, l'esterno viene contratto al momento di calciare i porta. Corner battuto da Cimmarrusti per lo stesso Giovinazzo, che appostato sul secondo palo, scaglia la palla in rete di testa. Il vantaggio galvanizza i ragazzi di mister Finamore che prendono in mano le redini del gioco, verticalizzando diverse azioni manovrate. Al 24', dopo aver scambiato con Giovinazzo, Cimmarrusti salta il suo diretto avversario e si incunea in area, dove a tu per tu con il portiere di casa, spedisce la sfera a stamparsi sul palo. Al 27', break dei padroni di casa che conquistano un calcio piazzato sulla trequarti degli ospiti; si incarica della battu-

ta Montemurro, il quale spedisce la sfera a sbattere sulla traversa, per tornare in capo ed essere poi allontanata dalla difesa ospite. Questo veloce cambio di fronte si dimostrerà come presagio del gioco avvincente che caratterizzerà la gara fino al termine. Al 32', sfruttando una perfetta imbeccata di Guerra, Di Lorenzo si invola verso la porta difesa da Spano, saltandolo in uscita, dovendo però allargare la sua traiettoria per un rimbalzo strano della palla, perdendo così l'attimo giusto per la conclusione a rete. Al 38', Guerra inizia la sua personale sfida con l'estremo difensore del Forza Matera, incuneandosi in area dopo una perfetta azione in slalom dalla destra, ma il suo fendente viene deviato in angolo da Spano, attentissimo. Al 42', su rimessa laterale dalla trequarti ospite, il rilancio con le mani viene indi-

GIR. A - La squadra potentina liquida il Melfi con due gol di Greco

Contro il Foggiano riprende la marcia del Futura Potenza della superiorità numerica, POTENZA - Per i colori sociapressa i gialloverdi che resistoli delle due società e per quelno agli attacchi dei locali grazie lo che il Futura Potenza e il soprattutto ai prodigiosi interFoggiano Melfi hanno sfogventi del neo entrato Fuschetto. giato in campo è sembrato di In ben tre occasioni, infatti, l'eassaporare uno di quei derby stremo difensore ospite sfodera degli anni passati. Un piacere una prestazione davvero eccelper gli occhi e per lo spirito lente guadagnando gli applausi che gode appieno del gioco dei ventidue in campo. Al 32' sano e pulito. Passiamo ora però, nonostante la bravura e la alla cronaca che ha visto le buona volontà, deve capitolare due compagini studiarsi nel su un'azione veloce e corale da primo tempo anche se le occa- Savino (Foggiano Melfi) parte del Futura Potenza che sioni migliori le ha avute la squadra di casa con tiri da fuori area che han- dalla destra con Rondanini crossa al centro dono impensierito non poco il portiere ospite. Allo ve è pronto Greco che in mezza girata infila la scadere della prima frazione di gioco, su una palla nel sacco. Pronta la reazione del Foggiaazione in profondità di Greco, lo stesso, lancia- no Melfi che procura qualche brivido alla squato a rete, viene atterrato al limite dell'area. Il dra avversaria con Coppola il cui tiro è neutraconseguente tiro di punizione battuto da Ron- lizzato di piede dal portiere Barra che manda in danini finisce non di molto alto sulla traversa angolo. Sulla rimessa successiva arriva il radmettendo fine alla prima parte della gara. Nella doppio dei padroni di casa, ancora con Greco, ripresa, la squadra di mister Zotta, forte anche che sancisce così le sorti dell'incontro.

GIRONE A - A segno Podano, Basile e Loisi

rizzato direttamente verso l'area policorese, dove con troppa impulsività Lufrano travolge il suo compagno Iacovino proprio mentre stava per rinviare, finendo ambedue per terra. La palla scivola così tra i piedi di Lacanfora che ringrazia e sigla il momentaneo pareggio. Al 44' Cimmarrusti è troppo precipitoso quando, dopo aver preso il tempo ai difensori centrali del Forza Matera, invece di proseguire la sua corsa in area, calcia da fuori indirizzando la sfera lontano dallo specchio della porta. Non succede più nulla fino al riposo. Al rientro in campo le squadre appaiono più concentrate e meno contratte. Però dopo appena dieci minuti, a causa di un fortuito scontro aereo, deve lasciare il campo il capitano ospite, Iacovino, che riporta una brutta ferita sul sopracciglio destro. Stessa sorte accadrà po-

IL TABELLIF. POTENZA FOGGIANO

2 0

FUTURA POTENZA: Barra, Lucia, Laurino, Albanese, Bonavoglia, Iula, Restaino, Carriero, Greco, Rondanini, Francolino. In panchina: Cerverizzo, Coronati, Martoccia, Rasola, Coviello. Allenatore: Zotta. FOGGIANO MELFI: Maiellare, Coppola, Di Muro, Schirò, Lomio, Ismail, telesca, Savino, Belluscio, Cappiello, Caggiano. In panchina: Fuschetto, Di Guglielmo, Savino, Grasso. Allenatore: Brescia. ARBITRO: Luisi di Potenza. MARCATORI: 32' st e 40' st Greco.

GIRONE B - Tris del bomber Puppio

A Scanzano in scena P3F Potenza tre reti per brindare il festival del gol IL TABELLINO R. MONTEMILONE P3F POTENZA

0 3

REAL MONTEMILONE: Fierro, Zampino, Tarricone, Giordano, Ruggiero, Damelio, Santosuosso, Lavista, Laus, Damiani, Siconolfi. In panchina: Ihssi, Latorraca, Paolino, Bucci, Scaramuzzo, Vallone. Allenatore: Labriola. P3F POTENZA: Lorusso, Mastroberti, Ottati, Barba, Labella, Annunziata, Carleo, Ostuni, Podano, Marchese, Basile. In panchina: Placella, Arleo, Santarsiere, Filardi, Loisi Di Stefano, Arcieri. Allenatore: Rizzi. MARCATORI: 20’ pt Podano, 25’ st Basile (rig.), 42’ st Loisi. MONTEMILONE – Non è un buon momento per il Real di Antonello Labriola che perde ancora,m questa volta tra le mura amiche, battuto dal u

Parco Tre Fontane che dimostra carattere e autorevolezza anche in trasferta. I ragazzi cari al dirigente Colangelo fanno quello che è giusto fare fuori dalle mura amiche; non hanno un atteggiamento difensivo e nel primo tempo assestano il primo colpo con Podano. I locali provano a rimediare ma contro la linea difensiva potentina, dove giganteggia Ottati, si infrangono le azioni dell’undici di casa che nella ripresa subisce le due reti che chiudono il match. Segna prima Basile dagli undici metri e poi, nel finale, il nuovo entrato Loisi. Il dirigente del P3F, Colangelo, da noi sentito, ha dichiarato: “Noi che siamo una società che lavora con i ragazzi del proprio quartiere, abbiamo solo pochi obiettivi che sono quelli di far fare attività fisica ai nostri ragazzi e contribuire a rendere più forte la nostra prima squadra. Mi sembra che siamo sulla giusta strada e questa vittoria meritata lo dimostra. Mi permetta, per concludere, di elogiare tutto il gruppo ed il mister anche se vanno vitate le prestazioni di Podano, Basile, Carleo, Marchese e Ottati”.

IL TABELLINO ATLETICO SCANZANO 6 VARISIUS 3 ATLETICO SCANZANO: Melidoro, Dattoli, Sabato, Frabetti, Parisi, Mairo Gualano, Cecere, Puppio, Prezioso, Santacroce. Allenatore: Calone. VARISIUS: Di Pierro, Bongermino, Galetta, Salerno, Olivieri, Scandiffio, Appio, Locano, Dragonetti, Moliterni, Domenichiello. Allenatore: Cifarelli. MARCATORI: 5’ pt e 30’ pt Prezioso, 10’ pt, 18’ pt e 8’ st Puppio, 33’ pt Domenichiello, 45’ pt Dragonetti, 25’ st Bongermino, 30’ st Santacroce. SCANZANO – E’ quello che si definisce il “Festival del gol” quello andato in scena a Scanzano con l’Atletico di mister Valluzzi che segna il doppio dei gol del sorprendente Varisius che patisce l’iniziale forcing dei pa-

droni di casa in vantaggio già dopo cinque minuti con un pregevole calcio di punizione di capitan Prezioso. Dopo cinque minuti arriva il raddoppio dello Scanzano con Puppio che al 18’ firma anche il 3 – 0. Il Varisius sembra non rendersi conto di quello che accade e alla mezz’ora Prezioso chiude definitivamente i conti grazie alla sua seconda rete personale. Solo a questo punto i materani capiscono che se vogliono evitare una figuraccia è il caso di darsi una scossa e con gli ultimi dieci minuti, riescono a dimezzare lo svantaggio segnando due gol negli ultimi dieci minuti. La ripresa ricalca l’andamento del primo tempo con Prezioso e Puppio che impensieriscono più volte la difesa materana che cadeva quando il bomber Puppio aumentava il proprio bottino segnando, all’8’, la sua terza rete. Il risultato sfavorevole non condizionava più il Varisius che continuava ad attaccare riducendo il passivo che si fissava sul definitivo 6 – 3 quando Santacroce realizzava alla mezz’ora l’ultima segnatura di una gara in cui gli attacchi sono stati più bravi delle rispettive difese.

IL TABELLINO FORZA MATERA POLICORO 2000

4 3

FORZA MATERA: Spano, M. Martinelli,, Artuso, F. Martinelli, N. Di Taranto, Montemurro, Nobile, Suglia, Cotugno, A. Lacanfora, F. Lacanfora. Allenatore: Menzano. POLICORO 2000: Martino, Tito, De Giorgio, Iacovino, Lufrano, Ciaglia, De Lorenzo, Durante, Guerra, Cimmarrusti, Giovinazzo. Allenatore: Finamore. MARCATORI: 21’ pt F. Giovinazzo, 42’ pt, 30’ st e 43’ st F. Lacanfora, 15’ st Cotugno, 23’ st e 35’ st Guerra. co dopo a Suglia. Gioco forza, gli ospiti devono riorganizzare un’inedita linea difensiva, portando l'esterno De Giorgio ad affiancare Lufrano al centro, mentre sulla corsia esterna di sinistra prende posto l'esordiente Lofrano. Da questo punto momento in poi la gara si accende, soprattutto a centrocampo, regalando agli spettatori presenti, piacevoli cambi di fronte. Al 15’, su un rilancio della difesa di casa, la sfera passa tra Lufrano e De Giorgio, finendo sulla corsa dell’ala sinistra Cotugno che si invola indisturbato verso Martino, trafiggendolo con un perfetto diagonale. Il 2 - 1 sveglia gli ospiti che cominciano a macinare gioco. Al 16’ è Di Lorenzo a liberarsi in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il tiro pero viene deviato da Spano proprio sui piedi di un accorrente De Giorgio che insacca. Il direttore di gara però annulla segnalando una posizione di fuorigioco. Subito dopo, al 18’, Di Lorenzo stremato, lascia il campo per dare spazio al più fresco Lucarelli. Su una veloce ripartenza, al 20’ Guerra, dalla destra salta il suo diretto avversario e si invola verso Spano, eludendo l'intervento dei centrali, entra in area e spara di poco a lato. E' il preludio al goal. Al 23’, imbeccato da Ciaglia, fino ad allora non particolarmente brillante, Guerra, che nel frattempo aveva ereditato la fascia da capitano all'uscita di Iacovino, parte dal centro, salta due avversari, entra in area e deposita la palla in rete per il momentaneo 2 2. Due minuti dopo è Giovinazzo a sprecare un perfetto inserimento dalla fascia sinistra su invito di Cimmarrusti, calciando malamente a CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono

CAMPIONATO Provinciale

Regionale

Nazionale

CATEGORIA Juniores

Allievi

Giovanissimi REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.

lato. Ma il Forza Matera non sta a guardare ed inizia a pressare gli ospiti nella loro metà campo. Infatti, al 30’ in uno dei numerosissimi contrasti a centrocampo, Nobile guadagna un calcio piazzato defilato sulla destra. Sulla sfera si porta Montemurro per il traversone, la palla si incunea tra diversi calciatori, finendo a ridosso di Martino, il quale invece di trattenerla, complice un rimbalzo incontrollato della sfera, la devia malamente sui piedi di F. Lacanfora, il quale continua la sua perfetta serata di grazie, siglando il 3 – 2 con un perfetto diagonale. Gli ospiti si rialzano immediatamente, spingendo sull'acceleratore. Al 33’ Lucarelli si invola sulla fascia destra imbeccato da Guerra che nel frattempo si è spostato al centro dell'attacco policorese. Il traversone trova impreparato Cimmarrusti per il tapin vincente. Ancora dalla destra, al 35’ Lucarelli scambia con Guerra che punta l'area, saltando due difensori, e dall'altezza del dischetto, fredda Spano con una rasoiata a fil di palo. 3 - 3. Continua il forcing policorese, i ragazzi di mister Finamore cercano il goal della vittoria e ci credono. Al 37’ però, questa volta a ripartire splendidamente sono i padroni di casa che affondano sulla destra, di qui un traversone perfetto ancora per la testa di F. Lacanfora che colpisce splendidamente incrociando sul secondo palo. Martino però, con un prodigioso colpo di reni smanaccia la palla fuori della porta, facendosi perdonare la disattenzione che era costata il 3 - 2. Al 40’ é ancora Guerra ad impensierire Spano: si incunea ancora tra i difensori centrali presentandosi a tu per tu con il portiere; questa volta però il tiro si perde lambendo la traversa. Ancora pressing degli ospiti e al 43’, su rilancio dalla difesa di casa F. Lacanfora si invola verso Martino, freddato dall'attaccante di casa con un perfetto pallonetto che si insacca a fil di traversa. 4 - 3 per il Forza Matera. Sembrerebbe finita, ma non è ancora così. Gli ultimi minuti producono un furioso forcing degli ospiti, controllato benissimo dai padroni di casa che si difendono con ordine. Al 93' però, sugli sviluppi dell'ennesima mischia in area, è Lofrano ad avere la palla de pareggio, quando carambolatagli tra i piedi, il tempo è sembrato sospendersi nell'aria, come il fiato dei presenti. Il difensore però calciava con forza spedendo la sfera oltre la traversa, come le speranze di pareggio degli ospiti. Triplice fischio e tre punti che vanno al più cinico Forza Matera, che piega così la buona compagine policorese, risultata troppo sprecona in area avversaria. Tutto sommato, gli spettatori potranno dire di aver assistito ad una bella gara, piena di goal ed emozioni.


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Mercoledì 29 Ottobre 2008•

Sport Carmine Vetere: “La nostra è una squadra che gioca fin troppo bene”

Il Borussia sale sull’ottovolante Il team ospite a segno con Verbena, Mastroianni e De Leo IL TABELLINO BORUSSIA PLEIADE 8 S. LAGONEGRO 3 BORUSSIA PLEIADE: Ant. Conte, Monaco, S. Conte, Larocca, Fittipaldi, Margiotta, Schiraldi, Fella, Bisignano, Martino, Cospito. Allenatore: Suriano. SOCCER LAGONEGRO: Viola, Ciuffo, Lanzi, Catonio, De Simone, Picarella, De Leo, Verbena I, Rizzo, Mastroianni, Cimino. In panchina: Stanzione, Berardi, Falabella, Montesano, Pagano, Verbena II. Allenatore: Oliva. MARCATORI: 10’ pt Martino, 15’ pt Verbena, 21’ pt, 28’ pt e 23’ st Schiraldi, 35’ pt, 43’ pt e 12’ st Monaco, 39’ pt Mastroianni, 30’ st De Leo, 38’ st Bisignano.

POLICORO – Resiste solo un quarto d’ora il Soccer Lagonegro contro il Borussia Pleiade che a Policoro,

perfetto cross al centro per l’attaccante che quasi si inginocchia per segnare la sesta rete della formazione di casa che con Schiraldi, al 23’, porta a sette il proprio numero dei gol. De Leo firma la terza rete degli ospiti e poi è Bisignano a chiudere un match che Carmine Vetere, direttore generale del Borussia Pleiade commenta con queste parole: “La nostra è una squadra che gioca fin troppo bene per questo campionato Juniores. Purtroppo fino ad oggi paghiamo il fatto di schierare una formazione sempre in emergenza, formata da tutti ragazzi classe 1991 e che gioca molto alta, con un fuorigioco che a causa della mancanza della terna, non sempre è visto dal direttore di gara. A tal proposito ritengo che quattro dei gol presi nelle ultime due gare erano in netto fuorigioco ma questo è irrilevante perché sono convinto che riusciremo a fare lo stesso un bel campionato e continuare a servire da serbatoio alla prima squadra dove hanno già debuttato parecchi ragazzi di questo gruppo”.

Primo punto per i ragazzi di mister Pitrelli

IL TABELLINO ADP ROTONDELLA MOLITERNO

ancora in formazione d’emergenza, apre le danze dopo soli dieci minuti con Giuseppe Martino, bravo ad incunearsi centralmente e a battere Viola. La riposta degli ospiti sorprende i policoresi e Verbena firma il pareggio al quarto d’ora. Da questo momento in poi, però, è tutta un’altra partita e i padroni di casa diventano, con il passare dei minuti, i padroni del campo. Schiraldi, al 21’, al termine di una bella azione personale, segna il 2 – 1 e suona la carica. Ancora Schiraldi triplica con un tiro dalla media distanza, mentre, poi, è Monaco ad appoggiare in rete su un cross dalla sinistra. Il Soccer Lagonegro rialza per un momento la testa e con Mastroianni accorcia il divario che aumenta poco prima della fine del primo tempo per mano di nuovo di Monaco, questa volta direttamente su calcio di punizione. La ripresa diventa una pura formalità per il Borussia che aumenta il proprio vantaggio con la terza rete di Monaco che va a segno dopo una bella azione sulla fascia di Bisignano con

1 1

ADP ROTONDELLA: Crispino, Erdogmus, Tarantino, Zampino, Oriolo, Pastorelli, Ricciardi, Cuccarese, Franchino, Divincenzo, Chiurazzi. In panchina: Stigliano, Vitale, Potenza. Allenatore: Pitrelli. MOLITERNO: Castelluccio, Crisci, Carlomagno, Fittipaldi, Cosentino, Petrocelli, Albano, Tempone, Ciancia, Gatta, Lauria. In panchina: Ferrara, Fruguglietti. Allenatore: Simone. ARBITRO: Iacovino di Castelsaraceno. MARCATORI: 1’ pt Tempone, 20’ pt Franchino.

ROTONDELLA – Quella giocata al “Comunale” di Rotondella tra l’A.D.P. Rotondella ed il Moliterno era una gara, per i padroni di casa, da vincere per dare una sterzata a questo inizio di campionato avaro di risultati(la squadra di Pitrelli è ancora a zero punti). Quindi giornata soleggiata e campo in perfette condizioni per i rotondellesi fascia da capitano affidata ad granitico Oriolo. Subito al primo minuto doccia fredda per i padroni di casa che subiscono il gol a seguito di uno svarione difensivo: Pastorelli “buca la palla” e favorisce il facile inserimento del numero 8 del Moliterno Tempone che insacca con un diagonale l’incolpevole Crispino. Al Rotondella serve qualche minuto per riprendersi dallo schiaffo iniziale, ma i ragazzi di Aldo Pitrelli riescono a venir fuori da una situazione divenuta critica al 7’ con una bella conclusione di Franchino che manda di poco a lato, mentre un minuto dopo è Zampino che manda fuori un gol già fatto rubando il tempo anche al compagno di squadra Chiurazzi. Dopo un periodo di confronto a centrocampo è il Moliterno a sfiorare la marcatura al 18’ con Gatta. Il Rotondella si scuote e dopo una conclusione di Ricciardi che sciupa al 19’ calciando debolmen-

Il team di De Marco si conferma in vetta

Il Rotondella Il Rotonda annienta muove la classifica il Rotunda Maris

Ciancia (Moliterno)

Rossi (Moliterno)

te, al 20’ è Franchino che pareggia il gol ospite finalizzando un’azione corale con un diagonale da incorniciare. La partita è sentita da entrambe le squadre tant’è che al 23’ vengono ammoniti Oriolo del Rotondella e Ciancia del Moliterno sorpresi dal direttore di gara in una scaramuccia. Segnaliamo al 26’ un goal annullato a Ricciardi del Rotondella per un presunto fuorigioco. Al 35’ brivido per i locali; punizione del Moliterno dal limite con palla che si stampa sull’incrocio. Il primo tempo si conclude con l’ultima occasione per i padroni di casa che al 43’ con il solito Franchino sfiorano il goal con un colpo di testa che schiacciato si alza sulla traversa. Il secondo tempo fa registrare l’ingresso in campo per il Rotondella di Potenza che rileva Chiurazzi apparso in difficoltà. I padroni di casa esercitano per tutta la ripresa una pressione costante sugli ospiti che non impensieriscono mai il portiere Crispino. Si registrano al 22’ un salvataggio sulla linea da parte dei difensori del Moliterno che con difficoltà sbrogliano una situazione pericolosa. Al 24’ è la ribattuta di un difensore sulla linea a strozzare il grido goal a Ricciardi, mentre sul finire del tempo con il forcing del Rotondella al 42’ è Poten-

za che con un colpo di testa manda alto la più ghiotta delle occasioni. Al 44’ è Franchino, su angolo di Erdogumus, che manda di poco a lato, di fatto chiudendo una gara arbitrata con piglio sicuro dall’arbitro Iacovino di Castelsaraceno. A fine gara questo è il commento di Aldo Pitrelli, allenatore del Rotondella: “Partita giocata con buona intensità; i ragazzi erano preparati e ben motivati a fare bene oltre che sul piano del gioco anche su quello fondamentale dei punti che ci vedeva in difficoltà essendo ancora a zero. Tuttavia alla notevole mole di azioni con giocate a volte pregevoli, non corrispondono le conclusioni pericolose ed i relativi goal. I ragazzi sono ancora legati su alcuni aspetti tattici ai quali do molta importanza, quali le ripartenze, che ancora non si è riusciti a mettere in atto per alcune difficoltà di presenze agli allenamenti. Credo che per fare bene ed uscire da questa classifica negativa tocca fare quadrato ed andare avanti; sono convinto che i ragazzi sapranno invertire questa fase. Devo necessariamente fare i complimenti al giovane Franchino per la prestazione eccellente ed a Pastorelli che dopo il primo momento critico ha saputo riprendersi interpretando una buona gara”.

ROTONDA - Al “Gianni Di Sanzo” di Rotonda i pronostici della vigilia sono stati rispettati; la formazione di casa del presidente Angelo Caputo travolge con una valanga di gol il Rotunda Maris, ancora fermo sul fondo della classifica a zero punti. I ragazzi del Pollino hanno sbagliato pochissimo e concretizzato in rete quasi tutte le azioni offensive, tanto è vero che solo nei primi quarantacinque minuti le marcature erano già sette. L’inizio è stato scoppiettante e la formazione di mister De Marco va a segno quattro volte in un quarto d’ora. Al 3’ apre le danze F. Propato con un diagonale che colpisce l’interno del palo: per la direttrice di gara il pallone ha oltrepassato la linea bianca e, tra le proteste rotondellesi, il Rotonda Calcio passa in vantaggio. Poi al 10’ e al 12’ è la doppietta dell’attaccante Mainieri a mettere in cassaforte la vittoria: nel primo gol (su punizione) c’è lo zampino del portiere avversario Vampo, che non trattiene un tiro rasoterra non irresistibile; il secondo gol è un’autentica perla: da una rimessa laterale in attacco di Aliberti, Mainieri riceve palla, la protegge con mestiere, e dal limite area si gira e scarica un tiro imprendibile che si infila sotto l’incrocio dei pali. Il 4 a 0 lo sigla il fantasista F. Jiritano con una grande azione personale in un misto di forza e agilità: il suo dribbling in area è irresistibile, come lo è il diagonale che si insacca in rete. Al 27’ si vedono per la prima volta i ragazzi di Rotondella con un tiro di Lobreglio dalla destra, che però si perde sul fondo. Cinque minuti più tardi ancora F. Jiritano in bella mostra: prima colpisce un palo dopo una triangolazione con F. Propato e poi, sul seguente corner (calciato sempre da F. Propato), di testa allunga il vantaggio. Il sesto gol arriva ancora su calcio d’angolo di F. Propato, e sta-

volta, in mischia, è Armando Fittipaldi a ribadire in rete, così il difensore centrale rotondese, che in passato ha sempre avuto un buon feeling con il gol, firma la sua prima marcatura stagionale. Al 45’, con un altro colpo di testa, dopo una punizione-cross di Aliberti, F. Jiritano completa la sua tripletta e conferma che la sua migliore prolificità realizzativa è tra le mura amiche. Nella ripresa i due allenatori effettuano delle sostituzioni per dare la possibilità a tutti i ragazzi seduti in panchina di partecipare alla gara, anche se ormai senza storia. Il Rotonda non si ferma e va vicino all’ennesima rete: prima con Vacchiano che, da posizione ravvicinata, sbaglia incredibilmente, esaltando le doti del portiere Vampo; poi con Mainieri che, con una bella azione personale sulla sinistra, supera in velocità un difensore avversario e da posizione defilata il suo tiro si stampa sulla traversa. All’8’ arriva l’unico gol dei ragazzi di mister Rinaldi, che in realtà è un autogol dello sfortunato Libonati, che devia involontariamente in rete un tiro-cross di Lateana. Subito dopo, bella la combinazione tra Fabio Propato e Dario Mainieri: quest’ultimo con un colpo di tacco a limite area smarca Propato, ma il suo tiro sfiora soltanto il palo. Finalmente anche Vacchiano può festeggiare il suo primo gol in maglia rotondese: il centrocampista di fascia ribadisce in rete dopo che Fittipaldi si era visto respingere sulla linea un colpo di testa da D’Ambrosio. Al 22’ è il secondo portiere rotondese Greco a strappare applausi al pubblico: Fortunato, servito da Lateana, scaglia un bolide diretto sotto la traversa, ma l’estremo difensore neutralizza la possibile seconda rete degli ospiti con uno spettacolare colpo di reni. Nella seconda parte della ripresa, quando i ragazzi di Rotondella avevano alzato il loro baricentro

IL TABELLINO ROTONDA CALCIO ROTUNDA MARIS

10 1

ROTONDA CALCIO: Di Paola, Libonati, Aliberti, Palazzo, Fittipaldi, A. Jiritano, Vacchiano, Di Sanzo, Mainieri, F. Jiritano, F. Propato. In panchina: Greco, Di Giano, De Cristofaro, Gazineo, Mazza, S. Propato. Allenatore: De Marco. ROTUNDA MARIS: Vampo, A. Tito, Bocello, Latronico, Laguardia Nivaldo, D’Ambrosio, Lobreglio, R. Laguardia, Lateana, Stigliano, Di Masi. In panchina: N. Laguardia, Mele, Rubolino, Fortunato, P. Tito. Allenatore: Rinaldi. ARBITRO: Di Novi di Moliterno. MARCATORI: 3’ pt F. Propato, 10’ pt e 12’ pt Mainieri, 16’ pt, 32’ pt e 45’ pt F. Jiritano, 37’ pt Fittipaldi, 8’ st Libonati (aut.), 12’ st Vacchiano, 24’ st Mazza, 28’ st Di Giano. d’azione, l’attaccante Mazza (subentrato a Vacchiano), su assist di F. Jiritano in contropiede, piazza il 9 a 1 con freddezza e precisione a tu per tu con il portiere avversario. Quattro minuti più tardi c’è gloria anche per il nuovo acquisto del Rotonda Calcio Di Giano, che (subentrato a F. Propato) lanciato a rete da Mainieri, dalla sinistra disegna un pallonetto perfetto che scavalca Vampo e si infila sotto la traversa per il definitivo 10 a 1 dei padroni di casa. Nei minuti finali annotiamo l’espulsione, per doppio giallo, di Fortunato che lascia il Rotunda Maris in dieci uomini, e qualche tiro dalla distanza dei centrocampisti Lobreglio e D’Ambrosio che non impensieriscono Greco. Il Rotonda Calcio si riconferma capolista e unica squadra del girone a raggiungere, finora, la doppia cifra (12 punti) in classifica. Le quattro vittorie consecutive, nelle altrettante prime gare di un campionato, era uno dei pochi traguardi che ancora mancava a questo gruppo tanto vittorioso nei precedenti campionati giovanili in ambito provinciale.


Sport

Mercoledì 29 ottobre 2008

Maggioni squalificato

L’infermeria è piena

Una giornata di squalifica per Matteo Maggioni commutata in ammenda pecuniaria dalla società materana. E’questo il responso del giudice sportivo in seguito all’espulsione del giocatore materano nel finale della gara di domenica contro l’Ostuni. La Bawer però, vista la sanzione minima applicata, provvederà a commutarla in ammenda pecuniaria ed a garantirsi comunque la presenza del suo giocatore per la gara di domenica prossima in quel di Osimo contro gli ex Giuffrida e Basanisi. Una sfida fondamentale anche perchè si annuncia una sorta di vero e proprio scontro diretto per uscire da un’antipatica situazione di classifica. Ieri intanto la Bawer ha ripreso a lavorare al gran completo e con il morale alto dopo la prima vittoria stagionale maturata contro l’Ostuni. Gli unici pensieri di questi giorni riguardano l’organizzazione logistica degli allenamenti vista l’indisponibilità del PalaSassi nelle giornate di domani e venerdì. Matera sta studiando le eventuali possibilità alternative a cominciare da una possibile amichevole da perfezionare nella giornata di domani. I contatti però sono ancora in corso e nulla è stato definito. p.quarto@luedi.it

E' L'INFERMERIA il principale avversario della Levoni Potenza. Il martedì in casa biancorossa ha visto lo staff sanitario impegnato nel recupero degli atleti acciaccati dopo il successo colto contro il Barcellona Pozzo di Gotto. Se le condizioni fisiche di Luca Vetrone sono apparse in miglioramento tanto da sperare in un recupero almeno per la panchina sabato prossimo a Latina, i responsabili sanitari biancorossi hanno lavorato sulle condizioni fisiche di Giancarlo Palombita alle prese con la botta alla gamba rimediata qualche giorno fa e i postumi del colpo al collo che ha fatto tremare il pubblico potentino domenica scorsa. Per il forte esterno di Gianni Tripodi non dovrebbero esserci problemi in vista della partita di sabato al Pala Bianchini di Latina contro la Pallacanestro Latina del coach Giovanni Benedetto. Ai due si è aggiunto Matteo Metz, influenzato e costretto a dover ammainare bandiera bianca nel corso della seduta di allenamento di ieri pomeriggio, svolta dai giocatori della Levoni Potenza al Pala Pergola f.menonna@luedi.it Il tecnico Roberto Miriello

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Palombita

Calcio a 5 La squadra di Incerto, però, non è stata convincente per il gioco

Spazio Relax, solo orgoglio Il tecnico: «Con lo Scafati poche motivazioni» MATERA - Vince ma non convince lo Spazio Relax Matera. Sotto di tre reti dopo la sirena di fine primo tempo, i gialli allenati da mister Stefano Incerto, nell'ultima gara vinta ai danni dello Scafati, hanno reagito nella ripresa riuscendo incredibilmente a sovvertire il pesante passivo. Indubbiamente una prova di orgoglio notevole, segno evidente dell'attaccamento ai colori della società, ma resta il pesante fardello di un primo tempo giocato davvero male. Che il girone sia molto equilibrato è fuori di dubbio, però c'è anche da evidenziare il fatto che il tasso tecnico generale non è sicuramente molto alto, e sarebbe davvero un grande peccato se lo Spazio Relax, che invece tecnicamente non si discute, non approfittasse di ciò. Il pareggio scaturito sabato scorso tra le capolista Mazarese e Vibo, inoltre, ha fatto si che la classifica diventi ancora più corta, ma certo i materani non possono e non debbono affidarsi ai risultati delle altre gare. In soli due punti in testa alla classifica si trovano adesso si trovano ben sei squadre: è chiaro che adesso occorre davvero spingere sull'accelleratore.

Calcio a 5 BMessina strapazzato

Bng Matera, primo acuto in trasferta

Osvaldo Stigliano ed a fianco il tecnico Incerto

“In questo sport - ha affermato l'allenatore Incerto - dove tutto è molto veloce e molto rapido le motivazioni contano tantissimo: evidentemente contro lo Scafati non le avevamo in maniera sufficiente. Non riesco davvero a capire quale possa essere il motivo, forse le tre o quattro palle gol costruite nei primi minuti ci hanno fatto illudere e così abbiamo pensato ad una facile vittoria. Negli spogliatoi ho cercato di scuotere i ragazzi, ho cercato di far capire loro la

necessità di accorciare le distanze e di impedire che potessero prendere la palla e girarsi senza alcun ostacolo. Devo dire che hanno risposto adeguatamente poiché la seconda parte della gara è stata giocata ad un ritmo ben diverso anche perché ho velocizzato i cambi. Alla luce di queste ultime partite è chiaro che dobbiamo ancora crescere molto. Pur avendo in squadra gente di provata esperienza, è anche vero che abbiamo molti ragazzi giovani. C'è anche da dire che

Osvaldo Stigliano, a mio parere il fenomeno del campionato, è a mezzo servizio poiché è reduce da un grave infortunio dal quale non si è ancora ripreso, per cui sta seguendo un programma di preparazione differenziato e dunque occorre gestirne le forze. Ad ogni modo ritengo che anche senza di lui in campo abbiamo tutte le potenzialità per fare bene, importante è scendere in campo con la dovuta concentrazione ed umiltà”. Annibale Sacco

Atletica Ottomani ha migliorato il suo tempo personale di ben sei minuti

Podistica Ferrandina, pioggia di record PIOGGIA di record per gli atleti dell'Asd Podistica Ferrandina alla prima Maratonina Federiciano di Andria. In una splendida giornata di sole, i sei podisti aragonesi che hanno preso parte alla kermesse organizzata dall'Asd Maratoneti Andriesi, con il patrocinio del Comune di Andria, hanno dato sfoggio della grande preparazione e dell'ottima esperienza accumulata in questa stagione, che ha fruttato diversi primati personali migliorati. Alla manifestazione podistica hanno preso parte più di cinquecento atleti, di cui sei, come detto in precedenza, della Podistica Ferrandina. Il percorso ha rispettato la distanza massima della mezza maratona, quella di 21 chilomentri e 97 metri e valida come gara regionale su strada. La squadra ferrandinese, ormai considerata un'abitudinaria delle corse in terra pugliese ha raccolto, in questa occasione, grandi soddisfazione per i suoi atleti.

Ottomani e Latronico

Per l'occasione il più in forma è stato nominato, a suon di record Gaspare Ottomani, che migliorando il suo personale di ben 6 minuti nella mezza maratona su strada ha ottenuto il miglior piazzamento tra i suoi con 1 ora e 23' netti di gara.

Giuseppe Latronico e Giuseppe Selvaggi dopo una fuga in coppia di quindici chilometri hanno desistito e sono stati agguantati e superati dai compagni di casacca Zaltini, Pennuzzi e Lacarpia, che hanno chiuso la loro gara in 1 ora, 33' e 30''. Per Zaltini, Lacarpia, Latronico e Selvaggi la gara di Andria è stata ricca di soddisfazioni, complici anche gli ottimi riscontri cronometri che hanno permesso di migliorare, notevolmente, il tempo di gara su una mezza maratona, mentre Nicola Pennuzzi ha tirato un po' il fiato, nell'occasione, concedendosi una gara di puro allenamento in vista dell' imminente partecipazione alla Maratona di Bari. Vincitore della gara di Andria Ottavio Andriani, che reduce dalla fatiche della maratona olimpica di Pechino ha completato il suo tracciato in un'ora cinque primi e un secondo. Francesco Calia

Cesare Rispoli in azione

MATERA - Ottiene la prima vittoria esterna la Nigro BNG Deportivo Matera. E la ottiene nel migliore dei modi poiché la banda capitanata da Cesare Rispoli ha letteralmente strapazzato lo Sporting Messina imponendo ai siciliani un tennistico quanto eloquente sei a zero. Incomincia molto bene il ciclo favorevole della squadra materana che adesso ha a disposizione due gare interne con i fanalini di coda: Città di Cosenza e Club Eden Deportivo. Sulla carta si tratta di due partite tutt'altro che impossibili anche se l'allenatore Angelo Bommino e il presidente Nico Taratufolo, subito dopo la vittoriosa trasferta, hanno invitato tutti a volare basso e a non perdere di vista l'obiettivo finale che resta quello della salvezza. Dando però un rapido sguardo alla classifica risulta subito evidente l'ottima posizione del Deportivo Matera la quale dista due sole lunghezze dalla vetta. Ma ad alimentare la fiducia nei confronti della squadra biancoazzurra non c'è solo il dato numerico quanto la evidente qualità di gioco sin qui messa in mostra, così come ci conferma un soddisfatto Cesare Rispoli: “Abbiamo lavorato molto in questo ultimo periodo, e devo dire che i risultati sono

arrivati. Il nostro tecnico Bommino ha posto particolare attenzione all'aspetto tattico e a quello mentale, cercando di farci migliorare soprattutto l'approccio alla gara. In qualche circostanza, infatti, abbiamo fatto fatica a gestire alcune situazioni perdendo così preziose occasioni. Posso tranquillamente affermare che alla nostra classifica mancano almeno quattro punti, e cioè quelli persi a Catanzaro e in casa con la Paganese, con quelli adesso saremmo primi in classifica. Ad ogni modo va bene così poiché il nostro obiettivo resta quello della salvezza da conquistare, possibilmente, nel più presto possibile. Il girone è molto equilibrato e le brutte sorprese possono essere sempre dietro l'angolo, è necessario restare umili e cercare di vincere soprattutto gli scontri diretti. Per quello che mi riguarda, sono molto contento delle due reti siglate a Messina, finalmente mi sono sbloccato. Ma, al di là di ciò, sono felice che tutta la squadra si sia mossa bene e non inganni il risultato poichè il Messina, a mio parere, è un'ottima squadra, ha avuto la sventura di subire due reti nel giro di pochi minuti e non è più riuscito a recuperare.”. Annibale Sacco


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Sport

Mercoledì 29 ottobre 2008

Basket B donne Turno infrasettimanale in trasferta per le ragazze di Marilia Sanza

Basilia, il Portici è avversario alla portata TURNO infrasettimanale per la Basilia Codra Mediterranea Potenza, impegnata questa sera al Palasport di Via Farina a Portici nel confronto della quinta giornata d'andata del campionato di serie B/1 femminile di basket. Avversaria di turno delle potentine la Pegaso Portici, attestata a quota due in classifica e fortemente intenzionata a risalire la china. Le potentine, reduci dalla sonante batosta di Roma devono riscattare l'opaca prestazione fornita al Palasport Luca Avenali. Obiettivo dichiarato per la truppa allenata da Marilia Sanza, i due punti, da ottenere con il massimo impegno e la determinazione dei giorni migliori. Le atlete biancoaz-

zurre ieri sera hanno svolto l'allenamento di rifinitura in vista del confronto di questa sera che sarà arbitrato dai signori De Filippo di Roma e Graziani di Fondi. La Basilia non deve ripetere gli errori e le amnesie del match disputato a Roma e, anzi dovrà riscattare l'onta del ko patito nel corso della prova di sabato. Marilia Sanza ha parlato chiaro alle sue ragazze, offrendo loro consigli e suggerimenti utili per ottenere i due punti dal confronto di Portici. La squadra potentina sarà al completo per la sfida di questa sera, nessun problema affligge il complesso di Sanza, apparso in ottime condizioni fisiche.

Portici appare avversario alla portata delle potentine che dovranno interpretare al meglio la gara, al cospetto del quintetto guidato da Barbara Strano, ex giocatrice del Rende nella passata stagione, facendo leva sulle doti tecniche di Marika Aurigemma, sulla tenuta fisica di Carla De Rosa, sulla qualità di Stefania D'Arenzo, sulla precisione al tiro di Laura Gambardella e l'apporto di Giorgia De Luca, Francesca Rubino, Martina Dimonte e Sonia Crovatto. Una partita da vincere a tutti i costi per rimanere agganciati al treno laziale formato dal Città Futura Roma e dal Latina. Marilia Sanza coach della Basilia Codra Mediterranea Potenza ha parlato delle caratteristiche

del confronto affermando quanto segue: “La nostra partita dovrà essere super in tutti i quaranta minuti. Serve il successo, dobbiamo riprenderci dalla sberla subita a Roma, le campane sono alla nostra portata”. Il coach ha parlato delle caratteristiche del confronto: “Portici è formazione composta da giovani, sulla carta non è cliente da temere. Dobbiamo credere in noi stessi e risalire la china. Serve il riscatto e una prova di maturità”. Il coach punta sulle motivazioni: “L'aspetto principale per superare il Portici è quello psicologico. Quando ci sono motivazioni i problemi si risolvono in fretta e si affrontano al meglio le avversarie”. f.menonna@luedi.it

La Basilia in azione

Motociclismo Il Trofeo Inverno inizia nel migliore dei modi per l’Otello team

Rubino quinto a Binetto Il centauro materano migliora di tre posizioni IL GIOVANE centauro del team Otello era partito ottavo ed è giunto quinto al traguardo. Buon esordio per pilota materano Angelo Raffaele Rubino alla prima gara del Trofeo Inverno Velocità 2008, svoltosi domenica scorsa presso l'Autodromo del Levante di Binetto, in provincia di Bari. Il materano si è classificato quinto nella categoria “Open”, dopo una gara abbastanza combattuta. In prova Rubino aveva fatto registrare un crono di 49,2 secondi che gli era valso l'ottava posizione in griglia. Durante la gara il pilota del team Otello si è reso protagonista di un'ottima partenza: scaricando con perizia i quasi 190 cavalli della sua Yamaha YZF R1 è riuscito a bruciare gli altri piloti portandosi in terza posizione alla prima curva. Per buona parte della gara Rubino è riuscito a tenere la scia dei primi due, poi ha calato il ritmo per via del rendimento delle gomme che gli anno fatto perdere secondi preziosi. “Le gomme hanno iniziato a darmi problemi di motricità in uscita di curva -afferma il pilota del team Otello- e ho perso terreno finendo al quinto posto a sei giri dalla fine. Intanto mi ha passato anche il barese Di Viccaro, trionfatore, lo scorso anno del Trofeo Inverno. A quel

Motocross Buongiorno e Grieco

A Nova Siri due lucani in evidenza

Raffaele Rubino a bordo della sua moto

punto mi sono attaccato ai suoi scarichi e ho studiato le traettorie per scoprire il punto migliore della pista dove sorpassarlo”. E così è stato, all'ultimo giro, con la moto un pò “ballerina” in percorrenza di curva, Rubino ha sopravanzato Di Viccaro nella zona più veloce del tracciato pugliese, tagliando il traguardo al quinto posto. “Siamo soddisfatti -afferma il team manager Eustachio Rubino- ma Raffaele avrebbe potuto raggiungere sicuramente il podio se le

gomme non lo avessero tradito nelle ultime fondamentali fasi di gara. Sicuramente cambieremo marca poiché il loro rendimento è stato insufficiente rispetto al manico del pilota. Probabilmente sostituiremo anche la centralina di accensione-iniezione con una che consente maggiori regolazioni per eliminare le irregolarità ai bassi regimi di cui la moto ha sofferto in gara”. La corsa è stata vinta da Gentile Flaviano, protagonista nel Campionato italiano velocità 2008 categoria

Stock. Intanto a conferma del talento di Angelo Rubino, c'è una proposta da parte di Triumph per far correre il pilota nel Trofeo Naked (che si svolge, sempre a Binetto, in contemporanea con il trofeo Inverno) con una Speed Triple. “Non so se accettare commenta Rubino- poiché la mattina dovrei correre con la Triumph e il pomeriggio con il mio team. L'impegno, dunque, non è indifferente”. La prossima gara del Trofeo Inverno e prevista il 9 novembre

Motocross Impegnati i piloti arrivati da Basilicata, Campania, Puglia e Calabria

Forenza, rombo di motori interregionale UNA BELLA giornata di sole, l'organizzazione perfetta delle scuderie Db Prororacing Potenza e Robin Sud Off Road di Forenza, tanti piloti in evidenza. Sono stati questi i tratti salienti della manifestazione svoltasi domenica scorsa a Forenza, nel corso della gara interregionale di motocross, Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, che ha visto la presenza di settanta piloti. Una kermesse ideale per tutti i centauri. La gara Uisp del campionato Puglia e Basilicata ha visto i protagonisti impegnati in una giornata molto bella e significativa sul piano tecnico e organizzativo. Alla gara non hanno preso parte i piloti molisani, alle prese con altre manifestazioni nelle province di Isernia e Campobasso. Nella classe 125, moto 125 due tempi e 250 quattro tempi il leccese

Esposito su Honda Crf ha vinto la gara precedendo di un soffio il veterano calabrese Laudonio che ha corso su Kawasaky Kx 250, nella classe open invece si è registrata la superiorità di Ivan Di Bello che ha superato i due lucani Rocco Possidente e Luigi De Carlo. Di Bello è stato sfortunato nella seconda manche perdendo una posizione a causa di un problema alla moto, cedendo lo scettro di leader incontrastato al centauro Fabio Lapenna. Nella classe 125 vittoria di Andrea Pecorella, pilota campano, nella classe amatori invece il successo è andato a Mario Pecorella, ottima la prova dei due lucani iscritti, si tratta di Antonio Brancati e Davide Miglionico, giunti rispettivamente secondo e terzo. Nella classe hobby open vittoria autoritaria di Michele Scalise che ha sfruttato l'ottima giornata della sua moto per ottenere il primo posto.

La gara è stata organizzata in parallelo con altre iniziative, legate alla lotta contro le droghe e il doping nello sport, sponsorizzate dalla Croce Rossa Italiana, dall'Avis, dalla Protezione Civile Misericordia di Barile, dall'Associazione Italiana Vittime della Strada. La degustazione di prodotti tipici, provenienti dall'Emilia Romagna, con prodotti caseari, provoloni, mozzarelle e prosciutti in particolar modo ha arricchito l'evento e soprattutto il palato degli appassionati presenti a Forenza. I prossimi appuntamenti sono previsti per il mese di novembre a Lavello e Bernalda. Motori, sport e gastronomia per un fine settimana a prova di piaceri forti e di appassionanti giornate vissute in compagnia di una sana competizione tra atleti cosiddetti della domenica. f.menonna@luedi.it

il presidente del Motoclub la Siritide Antonio Battafarano

NOVA SIRI - Una domenica di spettacolo da grandi eventi, quella trascorsa a Nova Siri, per il secondo appuntamento del trofeo Inverno Motocross PugliaBasilicata, con la sapiente regia organizzativa del motoclub “Siritide”. Centauri amanti delle due ruote artigliate, si sono dati battaglia sul crossodromo “Cantalupo” di contrada Santo Janni, preparato degnamente per l'occasione. Protagonista nella classe regina la MX1 è stato l'alfiere del Castel del Monte, Natalino Capurso; nella MX2 Vito Marseglia del motoclub “Agostini”. Nella Under 21 è stato protagonista il giovane molisano Claudio Pignoli del Pro-racing team; promo 4 tempi ancora appannaggio di Stefano Di Gennaro, sempre del motoclub Agostini; la promo 2 tempi, all'esordio nel cross dopo una stagione da endurista, è andata a Giuseppe Corrado dell'Enduro Star. Trofei interessanti anche tra i minicross nella categoria Senior, dove il gradino più alto del podio è stato occupato dal padrone di casa, il piccolo Mario Buongiorno del motoclub Siritide; nella junior e non poteva es-

sere altrimenti dominio incontrastato dell'alfiere del Treviglio e campione Italiano Minienduro Jacopo Schito. Nei cadetti il successo è piovuto su di un altro lucano doc, Donato Grieco delmotoclub Siritide, mentre per i Debuttanti l'applauso va al piccolo Matteo del Coco del motoclub Enduro Star. La premiazione è stata degna di nota, curato direttamente dal presidente del motoclub Siritide, Antonio Battafarano, che ha incassato il sincero plauso dei presenti, esteso a tutto lo staff per l'impegno e la riuscita della manifestazione. La seconda gara valevole per il Trofeo Inverno interregionale, si è svolta alla presenza dei presidenti dei Comitato regionale di Basilicata e Puglia, Mario Petraglia e Antonio Bitetti. Il crossodromo Cantalupo si conferma nuova location per competizioni sportive di alto livello, perché caratterizzato da un percorso vario e particolarmente acrobatico, considerata la natura scoscesa della collina su cui sorge, immersa completamente nel verde. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it


Sport

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B1 donne Brillante vittoria col Rossano

La Lore Lei respira l’aria salubre dell’alta classifica IL SECONDO 3-0 stagionale, quello rifilato sabato sera al PalaPergola al Rossano, ha permesso alla Lore Lei di mantenere la vetta del girone D. A quota 6 punti, lì in alto, a reggere il passo delle potentine sono rimaste le sole Pontecagnano e Napoli (con il Mercato San Severino, in effetti, frenato dal turno di riposo), e anche se il campionato è ancora giovane, la PM non può che godersi il suo momento d'oro. Pensando ad accumulare fiducia e morale in vista di partite - che di certo arriveranno - più complicate. Non che quella contro il Rossano di coach Porretta sia stata agevole: visto l'ottimo stato di forma evidenziato una settimana prima con il Marsala (e confermato a Potenza) dalla compagine calabrese. Ma l'impressione che si è potuta trarre, sabato, dall'esordio casalingo nella nuova B1 della Lore Lei è stata quella di una gara sempre in pieno controllo da parte del team lucano: le ragazze di Nino Gagliardi hanno fatto il bello e cattivo tempo, dettando i ritmi del match e consentendo alle rivali di impensierirle solo nelle fasi centrali di primo e terzo set. Più equilibrati, a dire il vero, anche in virtù di qualche errore di troppo da parte di Carrozzo e socie; poi però, alla stretta finale, capaci di cambiare marcia, e di mettere sul parquet quell'applicazione mentale

Un’azione della Lore Lei Potenza

fondamentale per esprimere con continuità la loro migliore pallavolo. «Primo e terzo parziale ha confermato coach Gagliardi - non sono state esemplari, e ci hanno visto sbagliare un po' troppo. In avvio, probabilmente, anche a causa di un pizzico di tensione di troppo: giustificata per l'esordio in campionato di fronte al nostro pubblico. Le ragazze però, anche quando costrette a inseguire, hanno sempre dimostrato di sapere bene quello che c'era da fare in campo, uscendo fuori alla distanza. E trovando un successo pesante su un'av-

versaria vera, in un test ben più indicativo rispetto a quello della prima di campionato a Montesilvano». «Ora però - ha chiuso il tecnico barese della Lore Lei - dovremo continuare a lavorare duro e con la giusta umiltà, non pensando alla classifica o agli obiettivi da raggiungere. Vogliamo continuare a vivere alla giornata, preparando al meglio ogni singolo impegno e non esaltandoci più del necessario per le buone cose fin qui messe in mostra». lu.ca. sport@luedi.it

C uomini Derby dei Sassi vinto da Rizzi e soci

C donne, Bernalda Esordio ok per Lauria subito a tappeto Moliterno e Matera Parte subito con il botto il campionato di volley femminile di Serie C, in considerazione di quella che è stata la sconfitta interna della Ricci Bernalda nel match più importante del debutto, contro la Tua Assicurazioni Potenza. Un 1 a 3 che ammette poche repliche per le joniche, partite alla grande nel primo parziale, chiuso sul 31 a 29, e poi costrette a subire la rimonta delle ragazze guidate da Concetta Ostuni, attente in difesa e con un gioco migliore in attacco, per la vittoria dei due set successivi, rispettivamente a 19 e 20. Quarto set fondamentale, ma nonostante il vero e continuo equilibrio fino in fondo, le bernaldesi soccombendo ai vantaggi per 27 a 29 nel momento in cui intravedevano la reale possibilità di giocarsi il successo al tie break, se si fossero aggiudicati il quarto parziale. Un avvio insomma ad handicap, per quella che viene considerata la formazione pronta a recitare fino al termine, il ruolo di favorita per il salto di categoria, seppur insieme ad altre squadre, mentre in casa De Gasperi, pur con il più classico dei “restiamo calmi e con i piedi per terra”, una partenza sprint e un successo di grosso valore, per la classifica e soprattutto per il morale della giovane formazione di Rocco Fieno, presidente ovviamente contento ma che probabilmente non si attendeva subito il gran successo esterno, in un match giustamente considerato difficile, pur se certo intrigante, alla vigilia. E dalla sorpresa, in negativo ed in positivo del primo turno, a tre successi facili facili, come detto in sede di presentazione, per la Bata Livi Potenza, per il Volley Group Matera e per il Sapri, in casa al cospetto rispettivamente di Giardini Ambiente Lavello, Marcone Muro Volley e Dvd Moda Bella, e tutti per 3 set a 0. Dominato il match delle potentine della Livi con parziali a 10, 25 e 9, con soltanto qualche problemino, di deconcentrazione propria ma bilanciato dalla grande reazione del Lavello, al secondo parziale, che ha costretto le ragazze potentine ad un allungo ed al successo ai vantaggi. Per il resto gara facile al debutto, come del resto per il favorito Matera, che in casa non ha dovuto certo sudare sette camice per superare il Muro Volley per 3 a 0 e con parziali che parlano chiaro, a 10, 12 e 4. Un avvio facile per Matera, difficilissimo per il Muro che però, dopo aver compreso che trattasi di torneo tosto, saprà continuare a lavorare e crescere per un campionato solo alla prima giornata, e con tutto il tempo a disposizione per rifarsi al meglio. A concludere il primo turno, il successo che il Sapri ha ottenuto in casa contro il Bella per 3 a 0, con parziali a 10, 10 e 17, e poca reazione ospite. Antonio Baldinetti

LA PRIMA giornata del campionato maschile di serie C di volley ha visto vittoriose la Pallavolo Matera, il Ceramiche Alberti Lauria e la Pallavolo Moliterno. Il derby della città dei Sassi è stato vinto dunque dalla squadra del presidente Tulliani che ha battuto per tre set a zero il team allenato da Antonio Iacovuzzi. Gara agevole per i ragazzi dei tecnici Lozowy e Rizzi che non hanno sudato le fatidiche sette camicie per portare a casa l'intera posta in plaio. Il primo set, infatti, è stato vinto 25 a 15, stessa musica nel secondo parziale terminato sul 25 a 14. Un po' più impegnativo è stato l'ultimo set terminato sul 25 a 17. Primi tre punti in classifica per la Pallavolo Matera, candidata principale al salto di categoria. Ha vinto anche il Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria che si è sbarazzato del Gruppo Callipo Maratea - Sapri per tre ad uno. Anche il team lauriota, veterano nel campionato di serie C, ha iniziato bene la stagione raccogliendo il massimo risultato tra le mura amiche nonostante un inizio di gara tutto in salita. Il team ospite, infatti, è passato per primo in vantaggio chiudendo il primo set sul 25 a 22. Uno stop che ha svegliato i padroni di casa che hanno subito riequlibrato il risultato chiudendo il secondo set sul 25 a 20. Il match è stato molto bello e giocato punto a punto, lo dimostrano anche i risultati finali degli altri due parziali con il Lauria bravo a spuntarla sul 25 - 22 e 25 - 20. Infine, l'unico successo esterno è stato raccolto dalla Pallavolo Moliterno che ha infranto il palazzetto del capoluogo sconfiggendo la Global Srl Aism Potenza per tre set ad uno. Inizio con il botto per i pallavolisti moliternesi che hanno messo in cascina tre punti importanti anche perché conquistati lontano dal parquet amico. Il primo set ha visto primeggiare la Pallavolo Moliterno che l'ha chiuso sul 25 a 23. La Global è riuscita a pareggiare i conti nel secondo parziale chiudendolo sul 25 a 17 ma è stato solamente un sussulto. Nel terzo e nel quarto set la Pallavolo Moliterno è ritornata alla ribalta chiudendo sul 23 - 25 e 20 - 25. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


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Sport B2 donne Taranto superato alla distanza dalle materane e ora tocca a Sarno

Mercoledì 29 ottobre 2008

Time volley come un rullo Amati: «Ci siamo presi la rivincita di Coppa» L'IMBATTIBILE Time Volley si appresta a passare una settimana da capolista solitaria, con la prestazione di Taranto ha messo i puntini sulle i, ed ora è la formazione che tutti vorranno battere. Le ragazze di mister Galtieri hanno dato dimostrazione di essere una squadra molto compatta che san sacrificarsi per la causa comune. La società può essere soddisfatta per aver lavorato bene sia nella scelta dell'allenatore che in quella delle atlete, d'altronde è risaputa l'esperienza e la competenza di Frangione. Un sinonimo di garanzia. Nella gara al Palafiom le ragazze si sono meritate la vittoria, ha fatto piacere vedere la Amati in ripresa dopo l'ultima performance non eccellente ma figlia, a questo punto, solo di una giornata negativa. Proprio la Amati fa il punto della gara e del buon momento della Time Volley. Grande vittoria, vuol dire che in settimana avete lavorato bene? “Diciamo di si, anche in settimana qualche difficoltà per allenarci l'abbiamo avuta, l'inizio è stato balbettante, poi abbiamo preso le giuste misure con esito positivo”. Del Taranto se ne parlato tanto, voi come l'avete visto. “E' una buona squadra, forte, ma alla nostra portata. Loro erano ben messe in campo, ma sono sembrate timorose. Noi avevamo uno spirito vincente dato che era una partita di vertice, e volevamo la rivincita di coppa”. Una Amati in ripresa dopo la partita con il Molfetta. Ora è tutto a posto? “ Si, può capitare una gara giocata male, l'importante era vincere e ci è andata bene. Il gruppo è forte, io fisicamente mi sento bene. Quella col Molfetta è stata una brutta giornata di tutta la squadra, sia in attacco che in ricezione in difesa e a muro, è stata la peggiore prestazione che abbiamo fatto, di conseguenza in palleggio non ho fatto bene”. Sicuramente sono prestazioni da non ripetere, specie nelle gare importanti. “Assolutamente no. Credo che nei momenti decisivi per una alchimia strana scom-

La Medical Center si gode il primato dopo la seconda vittoria consecutiva

La Amati della Time Volley Matera

pare tutto. In settimana non ci siamo allenate benissimo, per l’indisponibilità del Palasassi, ma in gara siamo state imbattibili”. Ora l'avversaria da tenere d'occhio e il Salerno, che ha avuto solo una falsa partenza nella prima gara di campionato? “Si l'affronteremo il 20 dicembre, ci vuole del tempo, nel frattempo possono avere qualche calo, noi le temiamo tra virgolette come il Trani, perché sulla carta sono le

più forti, anche se non dobbiamo abbassare la guardia neanche con le altre che potrebbero rubarci punti importanti per la classifica”. Prossima gara in casa con il Sarno, formazione di tutto rispetto con i suoi dodici punti in classifica. Si prospetta una settimana impegnativa per il mister e le sue ragazze che dovranno continuare la striscia positiva di vittorie. Vincenzo Bochicchio

SECONDA VITTORIA consecutiva e primato in classifica mantenuto (a punteggio pieno) con Catona e Nicosia. Non poteva chiedere di più alla sua prima trasferta di campionato la Medical Center Potenza, rientrata da Acireale con il morale a mille: per il 3-1 rifilato, in rimonta, all'insidiosa compagine siciliana e per una prova che ha confermato gli importanti passi avanti compiuti, nel gioco e nella concentrazione, dal gruppo di coach Giorgio Draganov. Zuccaro e compagni hanno dimostrato di esserci, anche in trasferta come il loro allenatore voleva verificare in terra catanese: ed è stato probabilmente il carattere l'arma decisiva della Virtus per riuscire a mettere sotto, sul suo piccolo e Draganov caldissimo campo, la Kerakoll Acireale. Dopo un brutto primo set, ceduto quasi senza lottare anche per qualche errore di troppo, la Medical Center è tornata mentalmente, prima che tecnicamente, in partita. Cominciando a poco a poco a trovare il ritmo giusto e le giocate che le sono abituali. «Nel primo parziale abbiamo effettivamente concesso troppo agli avversari - ha confermato il team manager vir-

tussino Canio Sabia - ma, persa quella frazione, siamo comunque stati bravi a ripartire come nulla fosse e a tornare subito ai nostri livelli di gioco. E' una vittoria importante, sia dal punto di vista della classifica, che per il morale. E' un'iniezione di fiducia per gli atleti, la società e i tifosi. Adesso dobbiamo cercare di continuare a confermare, anche nelle prossime gare, quanto di buono facciamo in allenamento. In palestra stiamo facendo un lavoro di grande qualità e finalmente stiamo iniziando ad ottenere i risultati esprimendo davvero un bel gioco». «L'intesa tra i giocatori ha proseguito Sabia - sta crescendo di partita in partita, grazie al lavoro capillare del nostro coach. Ho visto una squadra che ha giocato con testa e cuore, confermando il carattere agonistico. Dobbiamo compiere un passo alla volta, ci sarà da lottare e soffrire in questo campionato. Tutti i giocatori hanno contribuito alla vittoria e sono stati bravi a non perdere la concentrazione e a recuperare nei momenti di difficoltà». l.c.

B2 Esordio poco fortunato per il neo tecnico montese contro il Sala Consilina

Planitalia, Pietrafesa comincia male MONTESCAGLIOSO- Non ha portato fortuna alla società di volley femminile di Montescaglioso il cambio nella guida tecnica. Lorenzo Lafratta, infatti, nell'ultima gara casalinga disputata contro la Puntotel Sala Consilina (SA) non sedeva sulla panchina montese. Al suo posto Aldo Pietrafesa, giunto nella città montese nei giorni precedenti l'ultimo impegno di campionato. Al momento si ignora se si sia trattato di esonero oppure di dimissioni volontarie, visto che la dirigenza della Planitalia non ha comunicato in alcuna maniera l'avvicendamento. Per quel che riguarda l'a-

spetto tecnico, nella gara casalinga che vedeva contrapposta la squadra di Montescaglioso contro la Puntotel Sala Consilina (SA), la squadra montese ha rimediato una sconfitta per 3-0 (21-25; 21-25; 17-25). Le ospiti campane sono riuscite a cogliere tre punti importanti per la loro classifica vincendo i tre giochi nel giro di un'ora e mezzo. Per la formazione lucana si tratta della quinta sconfitta subita su un totale di sei partite giocate dall'inizio del campionato, mentre la squadra salese, alla vigilia della gara di Montescaglioso a pari punti con la Planitalia (quattro punti), sale a sette punti in

graduatoria. Le atlete salernitane, guidate in panchina da Beppe Iannarella e in campo dall'esperta Troiano, dopo un primo set per larghi tratti caratterizzato dall'equilibrio e vinto dalle ospiti con un vantaggio di quattro punti acquisito nella parte finale, nei successivi due sono partite con più determinazione e concretezza, qualità che hanno permesso loro di acquisire un certo margine di vantaggio conservato sino al raggiungimento di quota 25 punti. A poco sono serviti qualche diagonale e pallonetto dell'esperta capitano Mirela Sesti Nunes e i muri della generosa Daniela Cianflone,

Di Grazio del Montescaglioso

con la squadra montese che ha risentito della mancanza in campo di Maria Noemi Piscopo, rimasta in panchina per l'intera durata della partita. Michele Marchitelli


Sport 53 Atletica Lucani protagonisti al Trofeo nazionale cadetti di Grottammare Mercoledì 29 ottobre 2008

Avena, c’è l’oro al collo Argento per l’Ecosport Montescaglioso di Di Chio ORO per Antonio Avena e argento per la società Ecosport Monte a Grottammare nel Trofeo nazionale cadetti di marcia. Continua il rinnovamento della marcia giovanile montese, dopo i fasti del quadriennio 2004/2007 che l' ha vista protagonista della marcia nazionale con sei scudetti e cinque medaglie azzurre all´attivo. Buoni risultati di livello nazionale anche in vista di un 2009 che si preannuncia carico di risultati e di novità. Domenica scorsa nella cittadina marchigiana si è celebrata la trentasettesima edizione del trofeo "Simona Orlini" valevole come campionato Italiano di società di marcia allievi e trofeo nazionale cadetti. Antonio Avena, classe ´95 e allievo della Salinari di Montescaglioso, ultimo prodotto della fucina montese, in forza all´Ecosport Montescaglioso ha vinto con distacco la due chilometri nella categoria ragazzi con il prestigioso tempo di 10´ 24" portando così il team lucano all´ennesimo argento a squadre dietro le solite Fiamme Gialle di Ostia."Avena - commenta il tecnico, Angelo Dichio - è un autentico fuoriclasse do-

Avena premiato e a destra la rappresentativa Ecosport

tato di tecnica eccellente e innammorato della specialità. Si allena con grande scrupolosità e fa parte del nuovo fronte di giovani marciatori montesi composto da circa 40 unità. Avena, che detiene con 10´ 12" la seconda prestazione Italiana 2008 di marcia sui due chilometri, venerdì prossimo a Matera, nella manifestazione conclusiva che chiuderà un'altra sta-

gione meravigliosa dell´atletica lucana del presidente Michele Ferrara, tenterà di conquistare la leadership nazionale 2008 cercando di far meglio di quel 9´ 47" fatto registrare nel lontano 1995 da Massimo Mongelli che vale ancora il primato regionale lucano di categoria. Considerata la scrupolosità con cui il ragazzo si sta dedicando alla specialità, siamo sicuri

che ce la potrà fare". Proprio per quanto riguarda la marcia, la prima edizione del trofeo S.Orlini fu vinta nel lontano 1971 da Angelo Dichio che due anni più tardi vinse il bronzo ai campionati europei di Duisburg. La ventottesima edizione fu vinta il 10 giugno 1999 da Massimo Mongelli, fratello della più famosa Lidia, con l´ottimo tempo di 48´ 48" sui dieci chilometri di marcia.

"Peccato che la federazione Italiana - continua Di Chio per i Mondiali di Polonia stranamente convocò un altro atleta togliendo a Massimo il merito e la gioia di una esperienza continentale". Sempre a Grottammare, da segnale l´argento di Gianluca Martinelli con il tempo 12´ 12" al debutto nella due chilometri esordienti e il bronzo di Palma Ditaranto sempre nella due chilo-

metri ragazze con il nuovo personale di 11´ 54". Infine, ennesimo argento nazionale della rappresentativa lucana dell´Ecosport Monte seconda solo alle Fiamme Gialle Ostia. Della rappresentativa oltre ad Avena, Martinelli e Ditaranto, facevano parte Dario Ciarfaglia, Vincenzo Didio, Loris Carotenuto, Raffaele Silvaggi, Tonia Panico, Carmen Surdo, Alessandra Dichio, Francesca Venezia e Christopher Dichio."Per il 2009, conclude l´istruttrice Anna Panico, considerato il trend di rendimento che la squadra ha avuto negli ultimi quattro mesi, un pensierino al settimo scudetto giovanile non lo nascondiamo. I prossimi appuntamenti sono per venerdì 31 a Matera dove Antonio Avena, Graziella Eletto, Asia Bitondo, Gianluca Martinelli e Nicholas Ciracì tenteranno di stabilire le migliori prestazioni Italiane 2008 sui 1000 e 2000 di marcia. Infine l´8 dicembre a Sammichele di Bari Il Marciamonte tenterà di vincere per la 4 volta in 7 anni il Trofeo mediterraneo di Marcia. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Volley c donne Briglia: «Sconfitta che deve far riflettere»

Camarda Volley, dura lezione da dimenticare in fretta BERNALDA - Il Potenza impartisce lezioni di gioco al Camarda Volley. Partono bene le ragazze del presidente Ricci, ma poi dopo la vittoria nel primo set subiscono una legnata da parte delle ospiti. Dopo i sorrisi e le grandi speranze durante la presentazione nei giorni scorsi, Chiruzzi e company affondano sotto i colpi del Potenza. La gara si mette subito bene per il Bernalda con la vittoria per 31 a 29 nel primo set, il quale ha riservato colpi di scena e tanta suspance da una parte e dall'altra. Poi dal secondo set fino al

quarto le potentine hanno impostato le regole portando a casa il bottino pieno. A fine gara volti scuri ma tanta fiducia per il cammino che è ancora lungo, infatti questa è ancora la prima partita e conoscendo le atlete possiamo ben sperare per la conquista dei playoff. A parlare per tutti è Sabrina Acito, la quale parla di calo fisico e di tanta sfortuna che le ha viste buttare al vento i tre punti e quindi la vittoria nell'esordio di questo campionato di C targato 2008-09. Anche Dino Briglia, mister di tante battaglie nel mondo pallavolistico appare alquanto deluso per la prova offerta dalle ragazze bernaldesi. L'av-

versario - ci ha detto Briglia - si è dimostrato molto valido e ben messo in campo. Noi - ha continuato il dirigente - oltre al primo set non siamo riusciti a far vedere quanto di buono abbiamo messo in campo durante gli allenamenti. Ora ci vuole più determinazione da parte di tutte le ragazze. Da ora in poi è necessario trovare il giusto agonismo, perché è l'arma vincente di ogni partita. Quindi, la lezione di oggi ci deve far riflettere. E' necessario lavorare bene durante gli allenamenti, ed ancor di più in partita bisogna cercare di trasmettere le giuste motivazioni. La lotta per i playoff ci de-

Una fase della gara tra Camarda e Potenza disputata a Bernalda

ve vedere protagonisti; lo possiamo essere, anzi lo dobbiamo per noi e per la città che rappresentiamo. Quindi - ha concluso Briglia - non dobbiamo pensare più al passato ma dobbiamo concentrarci per la prossima partita”.

Per le vie della città abbiamo incontrato anche il presidente Franco Ricci, il quale di certo non sorride ma è fiducioso e carico per il campionato che è appena entrato nel vivo. Fabio Sirago

Volley B2 donne Anche a Tuglie non c’è stato riscatto Volley B uomini Trasferta lunga e difficile per la squadra di Cosentino

Giocoleria, quarto stop Sidel Lagonegro, testa al Mazara SI ERA RECATA a Tuglie per cercare segnali di riscatto. È tornata a casa con l'ennesima sconfitta esterna (la quarta) di questa stagione, e con uno 0-3 sul groppone che non può che indurre a una seria riflessione. La Giocoleria Potenza si interroga sulle cause del suo momento no, che l'ha fatta precipitare in classifica, al decimo posto, alle soglie della zona rossa (quest'anno retrocedono le ultime cinque del girone). Di sicuro c'è tutto il tempo per rimediare per la squadra di coach Nello Caliendo, ma è altrettanto vero che l'inizio di campionato non ha creato i presupposti giusti in casa Asci: la compagine potentina avrebbe voluto cominciare con un piglio decisamente diverso il nuovo anno, che invece ha riservato ad Avena e compagne (oltre a qualche problema fisico di troppo, ultimo in ordine di tempo quello che ha tenuto ferma per dieci giorni Angelica Muscillo) risultati e prestazioni non in linea con le attese. Il calendario poi ci ha messo del suo (quattro trasferte nelle prime

sei giornate), ma al di là di qualche ammissibile giustificazione la sostanza non cambia: alla Giocoleria serve una scossa, nella testa e di conseguenza nel gioco, per ritrovare il prima possibile la giusta rotta. «Con il Tuglie abbiamo subito da ogni punto di vista, e la prestazione della squadra non mi ha assolutamente soddisfatto», l'amaro commento di Nello Caliendo nel dopo partita. «Le nostre difficoltà - ha proseguito il tecnico napoletano dell'Asci - sono nate soprattutto dalla scarsa incisività in attacco, che ha permesso alle pugliesi di metterci sotto e tenere in mano le redini del match fin dai primi scambi. E poi a scavare un'ulteriore differenza tra noi e loro c'è stata la prova super di Ida Taurisano: che al di là dei tanti palloni messi a terra, si è confermata (come nelle attese della vigilia) la vera anima e l'insostituibile guida in campo della formazione leccese». l.c. sport@luedi.it.

ARCHIVIATA la prima casalinga persa con i siciliani del San felice da Nicosia, la Sidel Lagonegro si prepara per la prossima gara che la vedrà di scena a Mazara del Vallo al cospetto della Essepiauto Pegaso, una delle tappe più lontane per la squadra del Presidente Cosentino. Nonostante la sconfitta con il Nicosia, il palasport di Lagonegro sabato sera era gremito da giovani e appassionati di sport, un primo segno che la pallavolo lagonegrese vuole ritornare ad essere un appuntamento importante. Dal 2001 Lagonegro aveva lasciato il volley con l'ultimo campionato in B2, ma dopo l'ottima stagione dello scorso anno il nome della cittadina lagonegrese è nuovamente tra le grandi compagini del Sud Italia inserite nel campionato nazionale di B2. Grazie ad uno sponsor forte, quale la Sidel Infissi, la società conta di voler fare un campionato sereno e di poter ottenere con tranquillità la permanenza in

Il presidente Cosentino

B2. Segue personalmente gli allenamenti quotidiani e parla di un gruppo affiatato e compatto, il Presidente Cosentino che da due anni è alla guida della giovane società. “Gli acquisti importanti di Cimino, Cantisani, Imperio, Or-

lando, Ruggiero e le riconferme dello scorso anno sono state le nostre priorità. A questo gruppo di esperienza abbiamo voluto affiancare i nostri atleti che provengono dai reparti giovanili e sui quali crediamo molto”. Non si sbilancia tanto sul risultato finale il Presidente ma ritiene di voler aspettare qualche altra giornata, prima di poter fare il punto della situazione. Non solo la squadra maggiore ma anche i ragazzi delle giovanili sono il fiore all'occhiello della società lagonegrese. Sono iniziati da poco i corsi di minivolley e in molti sono i piccoli pallavolisti che frequentano ogni martedì e giovedì le lezioni nella palestra di via Napoli. “ Siamo soddisfatti del cammino intrapreso fin ora dalla società- conclude il Presidente- penso che la pallavolo possa essere nuovamente un riferimento per i tanti giovani della nostra area”. sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli 54

Mercoledì 29 ottobre 2008

A Roma dal 30 ottobre al 28 novembre Con Giovanna Gammarota sulle tracce del Vangelo secondo Matteo

“Sopralluoghi in Lucania” ROMA - A distanza di più di quarant'anni dal film di Pier Paolo Pasolini 'Il Vangelo secondo Matteo' Giovanna Gammarota è andata in quegli stessi luoghi dell'Italia meridionale che il regista scelse per ambientarvi la vita di Gesù. “Sopraluoghi in Lucania. Sulle tracce del 'Vangelo secondo Matteo' di Pier Paolo Pasolini”, la mostra fotografica di Giovanna Gammarota, dal 30 ottobre al 28 novembre 2008 alla Sala Santa Rita di Roma, racconta in 35 fotografie scattate nel corso del 2006 la particolare esperienza artistica vissuta dalla Gammarota. Ciò che l'ha spinta a seguire le tracce del “Vangelo” non è stato il desiderio di mostrare le bellezze dei paesaggi ma il bisogno di verificare, fisicamente ed emozionalmente, se i luoghi avessero conservato la forza ancestrale che comunicavano nel film. Ne sono nate immagini volutamente semplici e dirette, che accolgono il trascorrere lento del tempo, ma proprio per questo si caricano di memorie, si rivelano capaci di ascoltare i silenzi della terra e il linguaggio delle cose. Immagini che dimostrano che “quel paesaggio è ancora lì intatto” come Giovanna Gammarota stessa racconta. La mostra di Giovanna Gammarota “Sopraluoghi in Lucania. Sulle tracce del 'Vangelo secondo Matteo' di Pier Paolo Pasolini” è promossa dall'Assessorato alle Politi-

che Culturali del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. I materiali video presenti in mostra sono stati gentilmente concessi da Rai Teche. Oggi pomeriggio alle ore 18, in occasione dell'inaugurazione della mostra, Lorenzo Lavia leggerà Pasolini. Spiega Giovanna Gammarota: «All'inizio degli anni Sessanta Pier Paolo Pasolini si reca in Terra Santa accompagnato da don Andrea Carraro della Pro Civitate Christiana di Assisi che gli farà da guida e consulente, e da un operatore che filmerà l'intero viaggio. Il girato doveva avere la funzione di illustrare le possibili ambientazioni per il progetto cinematografico che Pasolini voleva trasporre dal “Vangelo secondo Matteo”. “Sopraluoghi in Palestina”, questo il titolo del film, testimonia il suo pellegrinaggio per cogliere l'essenza vera del paesaggio e dei volti che doveva aver incontrato il Cristo. Ma la delusione si rivela quasi immediatamente: man mano che il viaggio va avanti i luoghi confermano sempre più l'inadeguatezza a rappresentare la sacralità del tempo, così come i volti degli israeliani sono troppo “moderni” e quindi del tutto inutilizzabili. Egli si reca, così, nel sud d'Italia. I paesaggi sono molto simili ma qui trova maggiore coerenza. Nelle campagne appena fuori Barile ricostruisce i luoghi della natività, nei castelli medievali le dimore di

Erode e Pilato, tra i sassi imbiancati dal sole di Matera ambienta Gerusalemme. A più di quarant'anni di distanza quel paesaggio è ancora lì intatto: nelle campagne nude e aperte. Sulle colline coltivate a grano. Ai bordi di una strada che si affaccia su grotte preistoriche. Tra le pareti spezzate di case distrutte e abbandonate. Attraverso la contemplazione di questi luoghi si incontra quella spiritualità di tipo estetico che tanto aveva emozionato Pasolini durante il suo viaggio in Palestina». Giovanna Gammarota vive e lavora a Milano. Comincia il proprio percorso creativo scrivendo scarni racconti ispirati alla prosa di Raymond Carver ma è solo dopo l'incontro con il primo cinema in bianco e nero di Wim Wenders e le sue rarefatte fotografie realizzate per il film “Paris Texas” che comincia a pensare alla fotografia come mezzo di espressione creativa. Tra le sue esposizioni ricordiamo “Donna fotografa” (1995, collettiva, Milano), “Là fuori” (1996, Milano), “Tempo fermo” (2003, Milano), “Sopraluoghi in Lucania. Sulle tracce del 'Vangelo secondo Matteo' di Pier Paolo Pasolini” (2007, Carpi e Milano), “The Places of Inspiration” (2008, collettiva, New York). cultura@luedi.it

Alcune delle foto in mostra a Roma

«I PIÙ grandi artisti sono i più umili». Ecco alcune parole di Margherita Caruso che ci ha condotti nei meandri dei suoi ricordi, di quando nel lontano 1964, da adolescente ha avuto «l'onore di lavorare con il maestro Pasolini e di soggiornare, sempre al seguito dei genitori, nella bella città di Matera. In cui non vedo l'ora di ritornare, questa volta con gli occhi di donna adulta». A proposito della mostra di Giovanna Gammarota, preceduta dal libro fotografico di Domenico Notarangelo “Il vangelo secondo Matera” si dichiara entusiasta perché «è importante dare risalto al poeta e regista, un letterato di estrema cultura e umiltà. Con lui, la mia ignoranza è stata illuminata. Era davvero lungimirante». Con voce velata racconta con tristezza di non aver più potuto continuare la carriera per scelte imposte dalla famiglia. Caruso, giunta quasi alla soglia dei sessant' anni, ci racconta «degli occhialoni neri da sole di Pier Paolo Pasolini, gli stessi che indossava quando mi notò per strada e mi chiese di fare un provino per lui ch era un famoso regista- continua, spesso parlandone al presente, a dimostrazione del legame affettivo - me ne vergogno ancora, ma nella mia ingenuità io non lo conoscevo. Sono molto riservata ma da quando ho trovato il coraggio di parlare in pubblico mi prodigo affinchè le macchie nere della sua vita privata non intacchino la

«Con il maestro Pasolini ho vissuto un sogno» Margherita Caruso ricorda l’emozione del provino e del set

Margherita Caruso con Pier Paolo Pasolini

sua arte. Era presente ed umano anche al termine dei lavori del film, io da fanciulla gli scrivevo e lui, nonostante i tanti impegni mi rispon-

deva, sintomo di grande e rara intelligenza». La signora, di origini calabresi, come la casa editrice del testo di Mi-

Musica tradizionale in rassegna LATRONICO - Al via domani, presso il cinema Nuova Italia, con inizio alle ore 21.15, la rassegna di concerti legati alla tradizione musicale, promossa dall'Associazione Amici della Musica del Lagonegrese. L'evento giunto alla sua XXXIV prevede in cartellone le musiche degli archivi storici del Vallo di Diano con il trio: Antonio Cimino (flauto), Francesco Langone alla chitarra, al contrabasso Cosimo Lingardo (contrabbasso). Il secondo appuntamento si terrà, venerdi 31, al Teatro Iris di Lagonegro con il Canzoniere di Roma. Sul palco: Laura Pugliese (voce), Marco Onorati (voce), Felice Zaccheo (mandolino) Luca Mereu (mandola) e Sonia Maurer (chitarra). cultura@luedi.it

Con Ballestra a Matera “Piove sul nostro amore”

L’intervista di MARIAANNA FLUMERO

Carnet

mi “La città del Sole”, attualmente pensionata, ha svolto il ruolo di tecnico di laboratorio in un ospedale milanese, città in cui ormai da tempo vive, sfogliando le pagine dei ricordi. «Lui sceglieva di proposito attori semplici, facce che avevano espressioni senza dover necessariamente recitare. Ci incoraggiava. Sapeva fare la diagnosi e prescrivere la cura. Con lui non c'erano imbarazzi». Come si sono svolti gli studi alla base del suo personaggio? «Il film d'autore di Pasolini, che è anche un caposaldo per la chiesa ha visto per il ruolo della giovane Madonna studi legati al mondo della pittura, per il mio ruolo si era ispirato alla “Madonna incinta” di Piero della Francesca. Ci teneva tanto alla pancia con la punta -continua sorridendo -e spesso tornavo indietro dai truccatori e nella mia testa pensavo ma anche lui ha credenze popolari, invece quella era arte pura». La parte da adulta della Madonna nel film “Il Vangelo secondo Matteo” ha visto l'interpretazione di Susanna Pasolini, la madre. «Ma anche in questo caso si è dimostrato delicato. Nei titoli di coda ha menzionato me. Gli devo tanto. lui è il nostro Dante» Alla domanda ad oggi cosa direbbe al maestro Pasolini, con voce calda e fragile ci ha detto «Grazie. Con lui ho vissuto un sogno». cultura@luedi.it

MATERA - Stasera, alle 20, nella Sala delle Conferenze di Palazzo Annunziata di Matera la presentazione del libro di Silvia Ballestra "Piove sul nostro amore" Feltrinelli editore. L'iniziativa della Mediateca provinciale, con la Libreria dell'Arco, rientra nell'evento "Ottobre piovono libri", progetto del Ministero dei Beni culturali. Ma davvero in Italia c'è un'emergenza legata ai temi della vita? Davvero italiane e italiani si sentono minacciati dal dilagare dell'aborto, dall'abuso della pillola del giorno dopo, dal rischio dell'eugenetica, dall'operato di scienziati senza valori e senza etica? Silvia Ballestra è andata a vedere. Ha visitato ospedali e centri di ricerca. Ha incontrato medici laici e medici cattolici, volontari e obiettori di coscienza. Ha frequentato raduni politici e religiosi. Ha condiviso le paure e le speranze delle donne nelle sale d'attesa dei consultori. Con sensibilità di scrittrice e curiosità di reporter ha raccolto storie e testimonianze preziose, voci di un paese reale lontano mille miglia da un dibattito pubblico troppo spesso ideologico, artificioso, pretestuoso. Da Nord a Sud, dalle grandi città ai piccoli centri di provincia, il suo è un viaggio nelle gioie e nei dolori di tutti i giorni. Nei travagli delle coppie e delle coscienze. Nelle scelte difficili che tutti, credenti e non credenti, prima o poi si trovano ad affrontare. cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli

Mercoledì 29 ottobre 2008

L’evento

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La mostra

I versi di Avenoso e le immagini di Wetzl protagoniste a Jesi

La direzione è affidata a Giuliana De Donno

Omaggio a Federico II

In Val d’Agri a scuola di arpa popolare

di FRANCO CACCIATORE JESI - Nello storico Palazzo Baldeschi Balleani, sede della Fondazione Federico II, della città natale dell'imperatore, di scena Melfi, altrettanto legata al grande svevo per essere la sede delle sue Costituzioni, in una serata in cui su versi, immagini e musica è aleggiato lo spirito dell'Hohenstaufen. L'incontro culturale, condotto con stile della direttrice della Fondazione, Franca Tacconi, un emblematico “Federico II, imperatore del vento”, traeva la sua titolazione dall'omonima raccolta di versi del poeta melfltano Antonio Avenoso, presentata nel corso della serata. La produzione Avenoso è quanto mai intensa. Alla sua prima pubblicazione “Metamorfosi” del 1977 ne unisce tante altre. Da “Una notte attrversando un sogno” a “Il viaggio a Gersulemme”, a “Nessuno può sbagliare il calcio di rigore” all'ultima “La donna della lontananza”. E tutte vantano premi e riconoscimenti conseguiti in concorsi di grande valenza nazionale, dal Carducci di Marina di Pietrasanta dei primi anni '90 al “Montale” di Roma a quello internazionale “Orient - Express” di Castelfrantano, al “Città di Mede” di Pavia, all'Anco Marzio del 2003- Di particolare fortuna, appunto, questo suo "Imperatore del vento" del 1998, che si avvia alla terza ristampa. Alla sua produzione poetica unisce sceneggiature radiofoniche su Federico II e testi teatrali. La serata jesina ha avuto una variegata articolazione di grande positività che ha unito liriche di Avenoso, immagini di monumenti lucani, in particolare di Melfi, e musica eseguita del flautista Giovanni Borocci, che spesso ci ha trasportato in pieno clima medievale, in particolare con la ballata conclusiva, “Danza in fa diesis minore". I versi di Avenoso si sono avvalsi della recitazione dell'attrice Valeria Vaiano, con un ricco curriculum teatrale e cinematografico ed esperienze di aiuto regista e di Fulvio

Antonio Avenoso,

Wetzl, regista di altrettanto lungo curriculum cinematografico e televisivo, nonché la frequentazione della Scuola di recitazione "Fersen". Così sono scorse alcune immagini del film “1806: dalla terra alla città", girato nel Castello di Lagopesole da Wetzl, su Isabella Morra, con la sua poesia rinascimentale a ridosso del periodo federiciano. A seguire le liriche della raccolta di Avenoso “Il sapore dell'uva", "La terra del Vulture", "Apriva il mattino le strade" e "Il fluire, lo svanire di date". E dopo il brano musicale "Trotto" eseguito dal flautista Borocci, le immagini della Porta Venosina e del Castello federiciano di Melfi, tratte dal documentario "Vultour" di Wetzl. Poi ancora il regista e la Vaiano in "Nella notte di San Lorenzo", "Nel silenzio della campagna", Amabile vita" e "Colline vulturine". Il brano "Iubilemus" del flautista Borocci ha, quindi, introdotto nella misticità della cripta di Santa Margherita di Melfi, con l'enigmatica immagine di Federico II falconiere, sempre tratta da Vultour. A finire le liriche

"Nell'aria friabile", "Verso la Puglia" e "II silenzio dei pensieri", seguite dalle musiche del flautista Borocci. Quindi un breve intervento di Antonio Avenoso, particolarmente toccato, che ha sottolineato che nella sua raccolta "Imperatore del vento" ha inteso "fotografare i luoghi della storia, pensando che è possibile trasfigurarli proprio attraverso il verso". Nel corso della serata all'attento uditorio è stato anche porto il saluto del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, impedito a partecipare per impegni istituzionali, ed a chiudere un breve intervento del presidente della Fondazione, Vittorio Borguani, che nel sottolineare la valenza della serata, ha ricordato con piacere la sua partecipazione al Convegno tenuto, vari anni fa, nel Castello di Melfi, sull'immagine di Federico II nella chiesa rupestre di S. Margherita, con la partecipazione del suo scopritore, il compianto Lello Capaldo. Una serata che senza dubbio riapre una porta verso un gemellaggio Jesi - Melfi, appunto ad nome di Federico Il. cultura@luedi.it

Cinema

gerà con il Patrocinio dell’Istituto Centrale di Demoetnoantropologia (Ministero per i beni e le attività culturali) e della Fondazione Eni Enrico Mattei, la partnership del Conservatorio di musica di Sidi bu Said (Tunisia) e la Scuola di percussioni “Ivano Torre” di Bellinzona (Svizzera). Un’ appuntamento tra i più importanti della Regione sul tema della partecipazione attiva delle Comunità e della società civile all’animazione culturale del territorio ed al suo sviluppo sociale ed economico sostenibile. L’evento coinvolgerà le Istituzioni culturali del Paese, gli amministratori locali, gli studiosi e più di 20 associazioni provenienti dalla Basilicata e tutta Italia. Un’occasione unica per incontrarsi e godere gratuitamente di musiche tradizionali di grande valenza culturale, nel contesto suggestivo di Viggiano e della Val d’Agri, per vivere momenti indimenticabili attraverso una lettura nuova, diversa ed ancora più stimolante del patrimonio culturale lucano. cultura@luedi.it

La master class

Nel mondo libero di Ken Loach SALA CONSILINA . Si chiude questa mattina con la proiezione del film di Ken Loach “In questo mondo libero” la prima trance della rassegna cinematografica “Film-lavoroimmigrazione”, destinata agli alunni degli Istituti di Istruzione Superiore del Territorio e promossa dalla Cgil del Vallo di Diano, dall'Associazione Vallo Cultura e dal Piano Sociale di Zona S4. Il film ci fa conoscere Angie, una giovane donna separata che deve badare ad un figlio undicenne. Una volta licenziata in tronco decide di aprire in proprio un'agenzia di lavoro interinale. Saltato il fosso Angie, patetica e spietata padroncina, si aggrappa alla retorica dominante della sopravvivenza che impone di calpestare il proprio simile per restare a galla. La seconda parte della rassegna nella prossima settimana

MATERA - Sabato, in occasione dell’inaugurazione ufficiale della Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri, l’associazione “Gli Amarimai” ed il “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” organizzano seminari, concerti e mostre sul tema della salvaguardia e rivitalizzazione del patrimonio culturale immateriale italiano, con approfondimenti sui beni culturali intangibili della Basilicata. La Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri è affidata alla direzione didattica di Giuliana De Donno, del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” ed è sostenuta dal maestro Victor Salvi e dalla sua azienda: “Salvi, Maestri liutai italiani”. La Scuola fa parte del progetto nazionale del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale” per la salvaguardia, la trasmissione del patrimonio immateriale o per la sua rivitalizzazione nei contesti in cui esso rischia di estinguersi. Al progetto partecipano associazioni, cultori della materia e portatori di tradizione: Acerenza.info (Basilicata); Carpino Folk Festival (Puglia); Circolo della zampogna (Molise); Gruppo Suoni (Basilicata); La Vietrese (Basilicata); LucaniArt (Basilicata); Galloitalica (Basilicata); Multietnica Europea – Ethnos (Basilicata); Pizzicata (Puglia); Totarella (Basilicata); Demetrio Bruno (Calabria); Luca De Simone (Campania); Massimiliano Morabito (Puglia); Leonardo Pianoforte (Basilicata); Marisa Travascio (Basilicata); Barbara Terenzi (Lazio); Giuseppe Torre (Basilicata). La manifestazione si svol-

vedrà coinvolte altre scuole del Vallo mentre a chiusura di iniziativa (7 novembre ore 10, Auditorium dell'Istituto di Istruzione Superiore A.Sacco di Sant'Arsenio) è previsto il convegno “ Precariato, Sicurezza sul Lavoro, Migrazione ed Immigrazione” dove parteciperanno Gaetano Ferrari, sindaco di Sala Consilina, Arsenio Pecora, sindaco di Sant'Arsenio, Francesco Stabile, dirigente scolastico dell'Antonio Sacco, Gennaro Campitelli, responsabile Cgil Vallo di Diano, Caterina Vespoli, responsabile dell'associazione Vallo Cultura, Donato Pica, consigliere regionale Pd e Franco Tavella, segretario provinciale Cgil Salerno. Modera il cinecronista Mimmo Mastrangelo che è anche il curatore della rassegna cinematografica. cultura@luedi.it

In corso le lezioni di perfezionamento con il maestro Nasillo di Milano

Musica barocca al violoncello di NUNZIO LONGO MATERA - La master class di violoncello barocco di nuovo irrompe tra le classi del Conservatorio di musica “Egidio Romualdo Duni” di Matera per elevare lo studio curriculare dello strumento. Da lunedì scorso a venerdì si stanno svolgendo interventi qualificati di professionisti di un certo livello. L'iscrizione è gratuita ed aperta a tutti gli allievi di violoncello del Conservatorio, a quelli dei corsi accademici di secondo livello, ai diplomati in violoncello del 2008 con indirizzo tradizionale ed accademico sperimentale ed agli interessati alla prassi esecutiva barocca. Il maestro Gaetano Nasillo di Milano conduce la master class e coordinatore il maestro Antonio Di Marzio del Conservatorio. A conclusione, venerdì prossimo, Gaetano Nasillo al violoncello, Antonio Di Marzio al violoncello basso continuo e Massimo Berghella al clavicembalo si esibiranno all'Auditorium “Raffaele Gervasio” nel concerto: “Il violoncello a Napoli nel '700”. «Questo secondo appuntamento nasce dal progetto del Conservatorio di indirizzare la formazione degli allievi

Un momento della master class (foto Videouno)

verso la musica barocca europea. - interviene Di Marzio - È il primo passo per porre le fondamenta al Dipartimento di musica antica con la speranza che l'interesse verso questo tipo di musica rimanga sempre alto. Il Conservatorio intende offrire agli studenti un'opportunità didattica per ampliare le conoscenze di questo strumento versatile, impiegato non soltanto nel periodo romantico, ma anche nel Seicento. L'ideale sarebbe suonare con gli strumenti originali». «Per interpretare la musi-

ca barocca, come tutti gli altri stili, bisogna comprendere lo spirito dell'autore ed interfacciarsi fedelmente con l'idea musicale. - afferma Nasillo - Non si possono eseguire brani antichi con un approccio moderno. Oggi siamo in grado di sapere suonare correttamente la musica romantica o tardoromantica, meno il periodo barocco. Una rigorosa esecuzione di musiche di tre secoli fa diventa difficile senza un'alta professionalità. L'evoluzione tecnologica degli strumenti moderni, l'articolazione, la tecnica, la

condotta dei tempi e la sonorità non sempre si addicono alla musica barocca. Persino il violoncello di Stradivari, costruito nel 1704, non era stato costruito per suonare musiche barocche. Il nostro non è un lavoro di filologia, ma di concreta acquisizione dello spirito barocco. Tra musica antica e jazz ci sono più somiglianze di quanto si possa immaginare: assonanze, abbellimenti ed improvvisazioni. I compositori del Seicento scrivevano una traccia per lasciare allo strumentista libertà d'interpretazione. Il basso continuo, per clavicembalo o violoncello, è alla stessa stregua del pianoforte o batteria o contrabbasso nel Jazz. I jazzisti hanno inventato un linguaggio non la tipologia musicale, rimasta invariata. La concezione di produrre suoni si evolve nei tempi. Ai primi del Novecento, si riteneva che il suono con vibrato era utile a mascherare i difetti dell'intonazione. Nel dopo Guerra, in conseguenza di una migliore acustica delle sale di audizione, si è dato il giusto valore all'essenza del suono».


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Cultura e Spettacoli

Mercoledì 29 ottobre 2008

POCO RISALTO ALLA PRESENZA DEL REGISTA LUCANO AL PREMIO “LE CATTEDRALI LETTERARIE EUROPEE”

Francis

a Roma quasi clandestino di DAMIANO LATERZA

ROMA - Francis Ford Coppola a Roma. Il più lucano dei registi hollywoodiani è sbarcato nella capitale, avanti ieri, per ricevere il premio internazionale “Le cattedrali letterarie europee”. Il riconoscimento, istituito e realizzato dall'Associazione Culturale Eureka in collaborazione e con il patrocinio del comune di Roma, l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia e la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, viene assegnato, ogni anno, ai più alti esponenti della cultura mondiale che si sono distinti nell'ambito della critica letteraria per i loro studi su importanti autori del panorama umanistico europeo. Al regista originario di Bernalda è stato riconosciuto l'alto valore dell'adattamento di “Cuore di tenebra”, il capolavoro anticoloniale di Conrad, che diviene “Apocalypse Now”, il Film (con la F maiuscola) sulla parabola del colonialismo USA. Parla molto di politica americana, il nostro. Svelando

che voterà per Obama perché costui incarna il mito dell'immigrato che ce la fa. Il sogno americano. Quello che Francis ha sempre raccontato. Da buon lucano. La visita di Coppola in Italia pare una visita lampo. E alimenta leggende. Il fatto che la cerimonia di premiazione sia stata spostata all'ultimo minuto, dal Campidoglio alla sede del Centro Studi americani, sembra preludere a una defezione. Che invece non c'è. Nonostante dal metapontino facciano sapere che il loro conterraneo di Detroit, in realtà, a Roma non è mai venuto. Ma non è vero. Perché Coppola a Roma c'era. Come confermano dall'ufficio stampa dell'evento. Confermano che il regista è sbarcato poco prima di prendere il premio ed era in pieno jet lag quando ha pronunciato il discorso di ringraziamento, dicendo «buongiorno» anziché «buonasera». Da Bernalda ribattono: «ci risulta che era in Argentina». Il mistero Coppola s'infittisce, anche perché nel calendario

della Festa del cinema, in corso nella città eterna(mente trafficata), di Francis non v'è traccia. Strano che venga fin qui e non si fili il red carpet. Troppo ingombrante, forse, come presenza, in una Festa da poco diventata Festival, quella del nipote di Agostino da Bernalda nonché padre di Sofia e zio di Nicolino. Troppo veltronianamente americana, di questi tempi. Tempi di sacrosanta autarchia della celluloide, finalmente. Anche se Francis Ford è nostrano. Come il petrolio. Come Pilieri. Coppola, dunque, riceve questo premio-carneade, in Roma. E, misteriosamente, si dilegua. Dove sarà? Il giornale “Milano Finanza”, qualche giorno fa, pubblicava il seguente: «Non fatevi fuorviare dalla presenza a Milano, in questi giorni, di Francis Ford Coppola: la crisi della finanza non ha ancora fatto irruzione nella commedia all'italiana». Ora, cosa c'entri Francis con la commedia all'italiana, non è dato saperlo. Quello che colpisce, semmai, è la “presenza” di

Morgan da X Factor al teatro Italia di Gallipoli

Il regista Francis Ford Coppola

Francis. Che adesso viene avvistato pure in Padania. Giusto per la par condicio federale. Coppola: tutti lo vogliono, tutti lo vedono, tutti lo premiano. Ma chi è, alla fine, che ci interagisce per davvero? Forse i suoi parenti bernaldesi. Quando li ho chiamati, ieri pomeriggio, gli stavano mandando una mail. Oppure erano con

La vocalist di Zucchero primo ospite di Blue Voice’s

Sara regina del funky

di BIAGIO TARASCO

di LORENZO ZOLFO

GALLIPOLI - Non è un mistero che Morgan sia un grandissimo estimatore della musica di Franco Battiato. Una passione che sicuramente ha influito sul proprio processo creativo, facendolo diventare un accanito fautore di musica ricercata e della sperimentazione nell'audace campo della musica d'avanguardia. L'ex voce dei Bluvertigo sarà in concerto domani sera, presso il Teatro Italia di Gallipoli, in provincia di Lecce. Originario di Muggiò, dopo aver interrotto gli studi di pianoforte, Morgan si iscrive al liceo classico, che però non concluderà. Nel 1986 inizia il suo sodalizio musicale con Andrea Fumagalli (detto Andy), con cui nel 1991, unitamente a Sergio Carnevale e Marco Pancaldi, poi sostituito da Livio Magnini, fonda i Bluvertigo. Nel 1995 il gruppo pubblica il primo album, “Acidi e basi”, seguito da “Metallo non metallo” (1997) e “Zero” (1999), che chiude la cosiddetta trilogia chimica. I tredici brani che compongono “Zero” verranno pubblicati dalla Bompiani in una raccolta poetica dello stesso Morgan intitolata “Dissoluzione”. Nel 2001 il gruppo pubblica “Pop Tools”, una raccolta di successi che contiene alcuni inediti, tra cui “L'assenzio”, brano con il quale la band partecipa al festival di Sanremo nello stesso anno. Nel maggio del 2003 esce “Canzoni dell'appartamento”, il primo album da solista, con il quale il cantante vince il premio Tenco. L'anno successivo Morgan compone la colonna sonora del film “Il siero della vanità” di Alex Infascelli, nel quale compare anche in un piccolo cameo. Nel 2005 pub-

RIONERO - Al Noir Cafè ha preso il via la rassegna musicale dedicata alla musica live che ha avuto come madrina la cantante Sara Grimaldi conosciuta negli ambienti musicali per essere, oltre che corista abituale di Zucchero, anche per la sua voce capace di coprire cinque ottave di estensione: per intenderci un soprano che modula il funky e che duetta con un sax soprano, in giro dalle nostre parti non si ascolta tutti i giorni… A presentare la serata, il siparietto del regista Giampiero Francese noto ai più per aver diretto ed organizzato manifestazioni del tipo ”Lo spettacolo dell'acqua” a Monte Verde, la saga del Brigantaggio nel bosco della Grancia . A sorpresa, come introduzione a Sara Grimaldi, l' “incursione” di Vincenzo Failla, in transito per Rionero da Roma. Questi, attore in Teatro con i registi Arnoldo Foà e al Cinema con Nanni Loy, in televisione con la serie "La Squadra" di RaiTre e "Distretto di polizia" di Canale 5 e al film di Sironi "Il furto del tesoro", ha approfittato della vicinanza e si è fermato a lasciare sul palco la “ragazza di Ipanema”, interpretata con una timbrica bassa e d'atmosfera che si è rivelata essere scivolo dolcissimo e vigoroso per la

blica il "remake" del noto album “Non al denaro, non all'amore né al cielo”, inciso nel 1971 da Fabrizio De André ed ispirato all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Nel 2007 il singolo “Tra 5 minuti” anticipa il secondo album di inediti “Da A ad A”. Sempre nel 2005 collabora con Edoardo Bennato al disco "La fantastica storia del pifferaio magico", cimentandosi nel brano "Lo show finisce qua". L'anno successivo collabora al progetto "Rezophonic" e compone la colonna sonora del film "Il quarto sesso" di Marco Costa. Nel 2008 partecipa come giudice al programma di Rai 2 X Factor, insieme a Mara Maionchi e Simona Ventura. cultura@luedi.it

lui a mangiare lampaggioni. Chi può dirlo? Di certo è che Francis vede Bernalda come un refugium. Un «buen retiro», per citare l'amato Rosamondo. Indi per cui, lasciamolo in pace. E confidiamo nella consolazione dell'ubiquità. Carattere dei Santi, dei navigatori, dei poeti. E dei divi di Hollywood/Bernalda.

voce di Sara: calda, sinuosa, un controluce accattivante di toni alti e bassi, potenti e delicati, acuti e sussurrati. Ecco, il fatto che artisti “di passaggio” per Rionero, all'occasione si fermino al Noir, è testimonianza incontrovertibile che questa manifestazione comincia ad essere apprezzata anche fuori regione, il che non può non riempire d'orgoglio gli organizzatori. A commento della serata, esordisce l'addetto stampa Antonella Verrastro: «le voci raccolte sono concordi nell'elogiare la potenza e l'eleganza della voce di Sara, articolata, flessuosa, capace di scalate al pentagramma tali da modulare la voce dal basso al sempre più incredibilmente alto: la gamma dei suoi acuti sembra inesauribile, pur senza diventare mai stridula, anzi, e tale da confondersi con le note, come detto, del sax. Quanto al supporto musicale della Mr. Grant Band come sempre è di alta qualità ; qualcuno fuori dal coro, ha anche evocato la similitudine con i palchi e le atmosfere dell'Orvieto del Festival Jazz più importante d'Italia”.Ottimo dunque l'esordio mentre cresce l'attesa per il prossimo appuntamento del 21 novembre, che vedrà protagonista Sergio Caputo. cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione

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L’EVENTO ROMA - Tante le polemiche che in questi anni si sono venute a creare nel rapporto tra la Mostra del cinema di Venezia e il Festival Internazionale del cinema di Roma, a volte anche troppe. Ma davanti ad alcuni personaggi, gente seria, capace di firmare con il proprio lavoro delle pagine importanti per la cultura del proprio paese, certe barriere allora cadono e si riesce a trovare un punto in comune. E' il caso di Mario Monicelli, rappresentante di quella “vecchia guardia” di maestri del cinema italiano innamorati perdutamente del proprio mestiere. Pochi mesi fa, a Venezia gli è stato dedicato un evento speciale, per mostrare per la prima volta al pubblico “Vicino al colosseo c'è Monti”, il suo primo documentario, in cui descrive con l'occhio di un cittadino speciale, un rione in

Festa al rione Monti per il maestro Monicelli cui da sessant'anni ha scelto di vivere. Ieri sera la città di Roma ha voluto rendere omaggio a Monicelli, organizzando una vera festa in Piazza Madonna dei Monti e a sostenere il comune sono stati Rai Trade, la Bnl, il “Festival Internazionale del cinema di Roma” e i due produttori, entrambi calabresi, Gianvito ed Alessandro Casadonte. E' stata quindi l'occasione per proiettare il documentario, proprio nell'ambiente che ne è protagonista, con le stradine, gli artigiani e le piazzette, seguito da moltissimi spettatori nonostante la pioggia di ieri. Secondo l'Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto

Croppi, quella di ieri sera è stata per Roma «l'occasione di festeggiare un regista che ha saputo valorizzare la sua città attraverso le immagini più suggestive, raccontato storie e messo in luce gli aspetti positivi e caratteristici di una città capace di affascinare senza sosta il mondo intero». A Croppi ha fatto eco Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma che ha definito il Rione Monti come «il palcoscenico ideale per fare una colta e innovativa 'lezione di cultura' in audiovisivo: con questa operazione abbiamo spostato il 'red carpet' anche nel cuore di Roma». Il documentario verrà distribuito nel mondo da Rai Trade e proprio il suo Ammini-

stratore Delegato, Carlo Nardello ha spiegato quanto sia importante aver scelto Monicelli: «Avere nel nostro catalogo il suo documentario è per noi al tempo stesso un onore e una grande responsabilità. Al Mipcom di Cannes abbiamo ceduto i diritti del documentario ad una tv australiana e intavolato trattative con broadcaster di Grecia, Giappone e Portogallo. Lo presenteremo, poi, ai diversi Festival internazionali: il film prodotto dalla Inspire merita di esser apprezzato anche lontano dai nostri confini geografici. Si parte da Monti per arrivare al mondo». Monicelli ha anche avuto i complimenti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo documentario. Napolitano

ha scritto agli organizzatori: «Ho avuto modo di visionare il bel documentario e rinnovo al Maestro Monicelli l’apprezzamento per un’opera curata con grande maestria. Rivolgo a quanti hanno collaborato alla realizzazione del film e a tutti gli abitanti del rione Monti il mio più partecipe saluto». a. c.

L’ATTORE IRLANDESE PRESENTA “PRIDE AND GLORY” DI GAVIN O’CONNOR

Farrell, sex symbol e poliziotto corrotto di ANTONIO CAPELLUPO ROMA - «Lo giuro, fare l'attore mi ha davvero cambiato la vita, perché mi ha dato la possibilità di aprirmi ala vita». Parola di Colin Farrell, stella del cinema di Hollywood, che nella giornata di ieri ha calcato il red-carpet della terza edizione del “Festival Internazionale del Cinema di Roma”. Giunto in capitale per presentare “Pride and Glory”, dove interpreta un poliziotto corrotto, in compagnia del regista Gavin O'Connor, l'attore ha avuto modo di parlare delle motivazioni che lo hanno spinto i gioventù a intraprendere questa carriera: «Amo molto la mia famiglia, ma all'interno non si è mai respirata un'aria di cultura profonda. Da bambino, in Irlanda, il mio unico desiderio era di fare il calciatore ed è stato solo un caso se ho provato a recitare per la prima volta. Ho capito subito che si trattava di una cosa speciale. Negli ultimi tempi sto guardando attorno a me con l'aria curiosa che aveva agli inizi e anche se non sono in grado di cosa voglia dire per davvero fare l'attore, posso davvero dire che sia perdutamente innamorato del mio lavoro». In dieci anni di carriera, Farrell ha lavorato al fianco di Al Pacino e Jon Voight e con un'aria da cinefilo ha ammesso che «stare al fianco di personaggi simili ti forma moltissimo. Anche se l'età è ormai avanzata, rie-

IL DIBATTITO

Cinema serve subito una legge di sistema ROMA – E' necessaria una legge di sistema per il cinema e che sia possibile usufruire al più presto di incentivi fiscali come tax credit e tax shelter, che al momento attendono il via libera di Bruxelles. Questo l’appello di addetti ai lavori e imprenditori interessati a investire nel settore al convegno Cinema: nuove norme per lo sviluppo organizzato nell’ambito del Festival di Roma a

Roma off

Veltroni oltraggio da papà

Caetano Veloso “Coracao vagabundo” di VITTORIO PIO

Farrell e O’Connor sul red carpet romano

scono a trovare molta curiosità per il loro lavoro. Quando stai al loro fianco senti subito a pelle che la creatività sta prendendo forma e che arriverai a produrre arte». Arrivare a girare “Pride and Glory”, non è stato per niente facile per O'Connor, che aveva il soggetto nel cassetto da ormai otto anni. In questi anni sono avvenuti fatti e tragedie, che non gli hanno permesso di cominciare a realizzarlo, ma per un figlio di poliziotto, era fondamentale fare questo film: «Mio padre era uno sbirro anomalo perché mentre era di pattuglia suonava la chitarra e leggeva Joyce. Ma non tutti sono così. Da piccolo, durante i barbecue sentivo storie di violenza che mi sono rimaste impresse nella memoria. Poi in que-

sti anni sono successi fatti come gli scandali societari o Guantanamo e ho pensato fosse arrivata l'ora di parlare di corruzione nel mondo istituzionale e la polizia, storicamente un muro di gomma, è stata utilizzata come metafora rispetto a ciò che spesso accade». Nel cast del film , c'è anche Edward Norton, che nell'ambiente ha da sempre la nomea del rompiscatole. Questa reputazione, secondo O'Connor, è giusta fino ad un certo punto perché «è vero che ti rompa su tutto e che talvolta ti faccia impazzire, ma è vero anche che si sveglierebbe di notte per tornare a lavorare sul set e farlo nella maniera più precisa possibile. E'un professionista perfezionista, che non lavora solo per guadagnare un cachet».

cui hanno partecipato, tra gli altri, il regista Citto Maselli, presidente onorario Anac; i produttori Riccardo Tozzi dell’Anica e Angelo Barbagallo dell’Api; ma anche imprenditori come Luigi Abete, Marina Salomon e Paride De Masi; e i parlamentari Gabriella Carlucci, Luca Barbareschi e Davide Colasio. «Una nuova legge di sistema è urgente, non possiamo continuare nello spirito dei decreti legge e dei piccoli provvedimenti», dice Citto Maselli. «Concluderemo l’anno con una quota di mercato al 35%, un risultato straordinario – osserva Tozzi – ma ci sono tre punti importanti da affrontare: il riequilibrio del circuito cinematografico; il rapporto con i nuovi media; e quello

con le tv, anche pay e free. A questi va poi aggiunto il ritardo dei finanziamenti pubblici». «Credo sia fondamentale il ruolo delle associazioni di categoria – gli fa eco Barbagallo – dobbiamo aprire una negoziazione, definire regole chiare e trasparenti con il supporto della politica». «In Parlamento si sta discutendo di tutto questo, facendo tesoro dell’esperienza dei Paesi che considerano il cinema uno degli strumenti più efficaci per la diffusione della cultura e dei valori del Paese», ha detto Gabriella Carlucci, che con il senatore Bordon ha portato avanti la battaglia bipartisan sulle agevolazioni fiscali come il tax credit. «Sono stati fatti piccoli miracoli con questo provvedimento che ha su-

scrive molte situazioni in cui il protagonista è al cenROMA - Nel vasto cartello- tro di un viaggio di lavoro ne del festival c'è anche una con grande spazio ai sentisezione dedicata alla musi- menti personali. «Mi incuriosiva conosceca, come è stato per il film su Bob Marley o "Coracao Va- re questo ragazzo - ha detto gabundo", girato intorno Caetano - che all'epoca in cui all'universo di Caetano Ve- il documentario è stato giloso, straordinario artista rato, era davvero giovane di Bahia, venerato anche in anche se con le idee ben Italia. Il lungometraggio, chiare. Mi sono fatto seguire, filmare, girato in radiografaelettronica re da un rada un giovagazzino di 22 ne regista di anni che Sao Paulo, nemmeno Fernando conosceva la Andrade (almia musica, l'epoca che non sa 22enne) richi sono, per trae Caetamettermi in no Veloso in gioco e per momenti trovare anmolto intimi cora gusto in e personali quel gioco durante la che io stesso, tournée di Una scena del film ho visto e ri"A Foreign Sound", album uscito nel visto, fatto e rifatto decine di 2003 e dedicato all'universo volte, padrone di quei trucmusicale pop americano. chi e di quelle regole cheGirato negli Stati Uniti e in l'imprevedibilità della gioGiappone, in un periodo ventù di Andrade avrebbe sentimentalmente molto reso ancora stimolante». Alla fine della proiezione, delicato per l'artista di Santo Amaro, perchè proprio Veloso ha offerto un breve alla vigilia della separazio- set acustico ribadendo le ne con la ex moglie (e pro- sue stimmate da fuoriclasse duttrice della pellicola), assoluto. Ce ne fossero di arPaula Lavigne, il film de- tisti così.

perato gli steccati politici – ha sottolineato Gaetano Blandini della Direttore generale per il cinema del Ministero dei Beni Culturali – lo Stato vuole fare un passo indietro ma è necessario che la politica ci aiuti. «Speriamo che si vada avanti in maniera spedita – ha osservato Abete – le nuove norme produrranno effetti che vanno al di là dei singoli stanziamenti: valorizzeranno la 'filierà e attrarranno investitori esteri. Il valore immateriale del cinema va quantificato, quando accadrà saremo tutti meno poveri». E un primo esempio di finanziamento 'illuminatò dal mondo dell’imprenditoria arriva dalla Italgest, società che si occupa di energie rinnovabili. «Abbiamo finanziato I Galantuomini

Citto Maselli

di Winspeare – ha detto l’ad Paride De Masi – e stiamo per finanziare un altro film, Il primo incarico di Giorgia Cecere. C'è una un grande valore di marchio che dobbiamo valorizzare nei nostri bilanci».

Walter Veltroni

di MARCELLO ROMANELLI E ARRIVÒ la notte di Gianni Alemanno. Chi conosce bene le abitudini del sindaco sa che il primo cittadino non va matto per la mondanità. Ma l’altra sera proprio non ne ha potuto fare a meno. E nell’immensa sala dello spazio novecento all’Eur ,il Gianni capitolino, arriva tutto elegante, bello e pimpante. Il primo cittadino dialoga con attori, attrici e tutto quel mondo misto tra depressione e allegria esagerata. Champagne. Brindisi. Ed eccoli i volti noti ,come quello di Raz Degan alla ricerca disperata di un produttore per un suo film e poi ancora Attilio Romita, Antonella Elia e Ramona Badescu. E oggi vogliamo raccontare come se la cavano questi personaggi come la Badescu che non si perdono una festa. Perché non è facile stare ogni sera nel salotto del dopo red carpet. Ma non ci sono problemi. I nostri “sono di qua, sono di là..”hanno il disco pronto per ogni serata, ovvero parlare di cinema. Il film “bello, mi è piaciuto”. O anche il “ film è buono, ma forse un po’ troppo lento”. Ultima chicca. Il mancato arrivo di Veltroni al debutto della figlia nel cinema che conta. Martina Veltroni, infatti, figura nei titolo di coda come l’aiuto regista del film Anna Sole Tognazzi. Radio gossip festival racconta che l’ex sindaco non ha sopportato la stroncatura dell’Unità sul film della sua bambina. E non si è fatto mai vedere dalle parti dell’Auditorium.


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Rubriche

Mercoledì 29 ottobre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Siete perfettamente in grado di essere creativi nelle iniziative di lavoro. In amore siete vincenti.

TORO 21/4 - 20/5

Non c'è tempo per ripensamenti su un progetto di lavoro. Sarete coinvolti in una romantica storia d'amore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Lasciatevi consigliare da persone amiche e di una certa esperienza di lavoro. Le amicizie diventano sempre più affiatate.

CANCRO 22/6 - 22/7

Il lavoro vive una situazione di stallo: vi conviene pazientare senza forzare la mano. Confusione in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

I risultati concreti nel lavoro arriveranno, ma dovrete impegnarvi con costanza e serietà. Un amore nasce sotto una buona stella.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nei giudizi e nelle decisioni professionali non lasciatevi influenzare da nessuno. Bufera nel settore sentimentale.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non vi mancheranno buone occasioni per allacciare amicizie e stringere alleanze d'affari interessanti. In amore vi sentite smarriti.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Non vi scoraggiate per alcuni piccoli insuccessi e continuate ad avere fiducia nelle vostre capacità. Progressi in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Per chi lavora in gruppo questo è un momento delicato: s'impone la prudenza. In amore la battaglia sarà dura.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Intensificate il vostro impegno professionale in modo da concretizzare alcuni progetti urgenti. Irrequietezza nel settore affettivo.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Per un nuovo progetto di lavoro organizzatevi bene e scegliete con attenzione i collaboratori. Qualcuno vi colpirà al cuore…

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Rebus: SP unti; nodi M e Z; Z odi = Spuntino di mezzodì;

Invece di autocommiserarvi nel lavoro cominciate a rimboccarvi le maniche. Frizzante rapporto sentimentale.


Televisioni

21.10

SHOW

21.00

PRIMA SERATA

Raffaella Carrà

RUBRICA Roberto Giacobbo

21.10

SERIETV

21.10

Mercoledì 29 ottobre 2008

SERIETV

La nuova squadra

Sabrina Ferilli

23.00

RUBRICA

21.10

Alberto Brandi

FILM

19.00

Scary Movie 4

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TELEFILM Stargate SG - 1

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.20 -AttualitàSpeciale Tg 3 12.25 -RubricaTg 3 Agritre 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.45 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.35 -TeleromanzoUn posto al sole

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Kramer contro Kramer con Dustin Hoffman, Meryl Streep, Justin Henry, Jane Alexander, Howard Duff, Jobeth Williams - regia di Robert Benton (USA) - 1979 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniSpiders riders 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Dietro la porta chiusa con Joan Bennett, Michael Redgrave, Anne Revere - regia di Fritz Lang (USA) - 1948 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Carràmba! Che fortuna 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -Attualità Porta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Rubrica Voyager - Ai confini della conoscenza 23.10 -Rubrica90° minuto

21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Serie Tv La nuova squadra 23.10 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv Anna e i cinque 23.15 -Attualità Matrix

21.10 -Telefilm Il commissario Cordier 23.00 -Rubrica Controcampo

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmScary Movie 4 con A. Faris, R. Hall, S. Rex, L. Nielsen, C. Electra - regia di David Zucker (USA) - 2006 22.50 -Film TvInserzione pericolosa 2 Thriller

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmGufo Grigio con Pierce Brosnan, Annie Galipeau, Stewart Bick, Graham Greene, David Fox, Vlasta Vrana regia di Richard Attenborough (USA) - 1999

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.35 -RubricaCinematografo speciale 02.05 -RubricaMagazzini Einstein 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmSaw II - La soluzione dell'enigma

00.55 -TelegiornaleTg 2 01.00 -RotocalcoMagazine sul 2 - Rotocalco 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -RubricaReparto corse 01.50 -RubricaAlmanacco 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 2

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.50 -AttualitàRai News 24

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

00.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.20 -MusicaleCollezione d'autunno 02.20 -FilmArrivederci e grazie con Ugo Tognazzi, Ricky Tognazzi, Anouk Aimée, Milly Carlucci regia di Giorgio Capitani (Italia) 1987

00.45 -NewsStudio Sport 01.15 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 01.30 -MusicaleTalent 1 Player 02.05 -TelefilmA-Team 03.50 -FilmBlack and White 05.20 -NewsStudio Sport

23.30 -TelefilmSex and the City 00.05 -TelefilmThe L Word 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -AttualitàOtto e mezzo 02.10 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.10 -TelefilmAlla corte di Alice

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

LA 7

ORE 21.10

DIETRO LA PORTA CHIUSA

KRAMER CONTRO KRAMER

GUFO GRIGIO

con J. Bennett, M. Redgrave, A. Revere - regia di Fritz Lang (Usa) - 1948

con D. Hoffman, M. Streep, J. Henry, J. Alexander - regia di Robert Benton (Usa) - 1979

con P. Brosnan, A. Galipeau, G. Greene - regia di Richard Attenborough (Usa) - 1999

Il loro matrimonio é in crisi e Joanna lascia il marito Ted ed il figlio Billy, per andare alla ricerca della sua strada. Padre e figlio superano con qualche difficoltà la nuova situazione, poi si rifà viva la madre e l'affidamento del figlio finisce in tribunale...

Archie, trapper inglese nato ad Hastings e trapiantato in Canada, è un uomo dei boschi che vive cacciando animali da pelliccia e smerciando pelli di castoro. Un giorno ha una folgorazione: gli animali sono figli di Manitù, perché ucciderli? L'uomo si converte alla causa ambientalista, viene confuso per un indiano, visto che si fa chiamare Gufo Grigio...

Mark, che Celia ha sposato dopo un colpo di fulmine, si comporta stranamente e ha la mania di ricostruire fedelmente delle stanze che sono state luogo di delitti. Un giorno Celia scopre che una di queste stanze riproduce la sua. La vicenda è raccontata attraverso gli occhi della protagonista, con l'aiuto di un intenso commento della voce fuori campo...

ITALIA 1

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 22.50

RETE 4

ORE 2.20

SCARY MOVIE 4

INSERZIONE PERICOLOSA 2

ARRIVEDERCI E GRAZIE

con L. Nielsen, C. Electra, A. Faris - regia di David Zucker (Usa) - 2006

con K. Miller, A. Lange, T. Babcock - regia di Keith Samples (Usa) - 2005

con U., R., G. Tognazzi, M. Carlucci - regia di Giorgio Capitani (Ita) - 1987

Cindy deve prendersi cura di una vecchia signora nella sinistra "Grudge House". La ragazza scopre che la casa è infestata dal fantasma di un bambino. Intanto si innamora ricambiata di Tom, il suo vicino, che da solo si prende cura dei suoi figli. Ma il mondo viene attaccato da Tr-iPods, giganti che distruggono tutto ciò che incontrano. Tom fugge con i suoi bambini e finisce...

Holly, promettente p.r. a New York, viene scalzata in carriera dalla rivale Jan, che con l’inganno la fa trasferire nella ventosa Chicago. Alla ricerca di una coinquilina, Holly fa amicizia con Tess, una ragazza dall’aria timida, con la quale va a coabitare. Ma quando Tess adotta la pettinatura e il modo di vestire di Holly, questa realizza come la ragazza stia sviluppando un morboso...

Carlo, vitale sessantenne, lascia la moglie e va ad abitare in un appartamento nel cuore di Roma. Una svista dell'agenzia e gli capita in casa il figlio Paolo, commediografo depresso; poi arriva anche il secondogenito, Giacomo, con fidanzata incinta. Per di più, a Carlo viene diagnosticato un tumore. Ma lui se ne frega: e alla fine renderà felici tutti prima di andarsene in Oriente con..

Per l’Isola dei famosi un nuovo record RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Einstein L'eredita' la sfida

ora 19.48 20.40 21.16 18.49

ascolto 6.947 6.859 5.358 4.524

RAI DUE L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra

21.09 18.58 13.32 19.38

5.142 3.028 2.176 1.836

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Geo & geo

20.37 21.09 19.57 17.46

3.062 2.652 1.855 1.774

CANALE 5 Striscia la notizia Zelig Beautiful Cento vetrine

20.44 21.15 13.43 14.13

7.817 5.898 4.327 4.025

ITALIA 1 I simpson Grey's anatomy Tutti all'arrembaggio La ruota della fortuna

14.32 21.14 14.07 20.30

2.590 2.586 2.312 2.164

RETE 4 Walker texas ranger Il papa buono Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

20.30 21.14 19.40 14.09

2.751 2.128 2.102 1.690



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