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POTENZA

MATERA

Il Consiglio di Stato No al commissariamento della Camera di commercio a pagina 35

COMITATI DI QUARTIERE PRESENTATE LE CANDIDATURE L’ELENCO DI TUTTI I NOMI

E se invece che con Veltroni e Franceschini (che non sembran più neanche vivi) si provasse con Bersani Pierluigi?

alle pagine 23,24 e 25

della Basilicata

ED Anno 7 - N. 299

1,00

Giovedì 30 ottobre 2008

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

L’autunno caldo LA GELMINI E I BRAVI UAGLIÒ di PARIDE LEPORACE Il decreto Gelmini da ieri è legge. Il Pd rianimato dal contatto con la piazza annuncia un referendum abrogativo. L'Italia rompe la pace sociale su terreni cruciali come scuola e sapere. Tra le cronache di oggi troveranno spazio gli incidenti di Roma dove scontri di studenti tra opposte fazioni fanno registrare 4 feriti, 2 arresti e 20 fermati. Un bel regalo da parte degli agitatori di professione al governo Berlusconi Il dato significativo dell'unità studentesca in una delle città più importanti del movimento si arrocca in un remake utile alla maggioranza che grazie agli strateghi della comunicazione cerca consenso annunciando un nuovo decreto punitivo contro chi imbratta i muri. segue a pagina 10 alle pagine 6, 7, 8, 9,10 e 12

LA BASILICATA ISOLA FELICE MA PER POCHI DI CARLO GAUDIANO

Da quando il dott. Vincenzo Montemurro ha rilasciato una intervista al “Quotidiano della Basilicata”, in merito alle ipotesi di una non corretta gestione dei rifiuti nella nostra regione, si è avuto un crescendo di presa di posizione da parte di politici e opinionisti. Da quanto politici e opinionisti hanno scritto, in questa come in altre occasioni, sembrerebbe che tutti i mali passati, presenti e futuri della nostra Regione deriverebbero dall'attività inquirente di due magistrati: Vincenzo Montemurro e Henry Jhon Woodkocke e dall'attività sociale

di un prete: Don Marcello Cozzi. In questa lettera vorrei commentare, nel merito, il comunicato stampa di Lacorazza.Tu scrivi che, permettimi il tu, : “ …che con il tagliuzzamento e lo sbandieramento di carte e faldoni, e a volte attraverso il contributo di professionisti della calunnia e mestatori a gettoni, alza o nasconde la polvere”. Ti suggerisco di pubblicare, integralmente, il contenuto delle carte e dei faldoni in modo tale che ognuno si faccia la sua opinione sul contenuto degli stessi. Mi riferisco alle carte e ai faldoni dell'inchiesta “jena due” e di “toghe lucane”. segue a pagina 19

Amarcord

Sanità lucana

Il dibattito Lettera a Lacorazza

I voti della Regione Due difficili ai manager 2006 interventi Cannizzaro al top di chirurgia Risultati oncologica conseguiti dal direttore all’ospedale del S. Carlo di Potenza Michele Cannizzaro

a pagina 11

La marcia dei fascisti potentini sull’Urbe alle pagine 26 e 27

Cent’anni del Corrierino in mostra a Potenza alle pagine 59 e 60

Mentre la Fiat aumenta la cig, la Daramic e la Mahle smantellano e sui salotti si cercano garanzie

Crisi: anche Unioncamere contro la Regione

102 Via il semaforo dal viadotto di Balvano a pagina 17

POTENZA - Dopo il presidente degli industriali anche Unioncamere reagisce contro la Regione accusandola di non aver rispettato il protocollo d’intesa tra le parti. E questo nei giorni in cui la crisi delle industrie sembra un bollettino di guerra: ogni giorno notizie nere dal fronte. alle pagine 14 e 15

POTENZA

Iena due Il pm chiede il rinvio a giudizio di 66 persone a pagina 16

CESARE PACIOTTI


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Giovedì 30 ottobre 2008

Brevi dal mondo

Olmert si scusa con Mubarak GERUSALEMME – Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha telefonato al presidente egiziano Hosni Mubarak (nella foto) per scusarsi per le dichiarazioni di un deputato dell’opposizione di estrema destra alla Knesset, Avigdor Lieberman, che ha detto che Mubarak dovrebbe «andare al diavolo»

In Italia e nel Mondo L’Italia colpita dalle piogge Pakistan, violento terremoto a Roma un violento nubifragio nel Belucistan almeno 180 morti ROMA – L'Italia sotto l’ombrello, colpita da piogge diffuse, in alcune zone – come a Roma – veri e propri nubifragi. E scatta l’allarme per frane ed esondamenti, mentre il maltempo non mollerà la presa per l’intera settimana. «E' l’autunno», dicono alla Protezione civile. La settimana scorsa in Sardegna, spiega Giovanni Menduni, responsabile prevenzione e rischio idrogeologico del Dipartimento, «abbiamo avuto l’esempio di una precipitazione particolarmente violenta concentrata su di un tratto piccolo di territorio. Lo scenario di questi giorni è invece prettamente autunnale, con piogge diffuse su tutto il territorio». I temporali, stanno riguardando, in particolare, il Nord, specie Triveneto e Lombardia;

Italiani sotto l’ombrello

nonchè tutto l’arco tirrenico dalla Liguria alla Campania. Queste condizioni, rileva l’esperto, «determinano una criticità idrogeologica diffusa, con smottamenti, frane ed esondazioni di piccoli corsi d’acqua».

NEW DELHI – Un violento terremoto ha scosso la parte sudoccidentale del Pakistan, nella provincia del Belucistan, ai confini con l’Afghanistan, facendo almeno 180 morti. Erano le 4.30 ora locale quando una prima scossa è stata avvertita nell’area del distretto di Ziarat. I sismologi pachistani e quelli americani hanno calcolato in 5 gradi della scala Richter la potenza del terremoto, localizzato a 15 chilometri di profondità, nella zona a nord est di Quetta, capoluogo di provincia del Belucistan, 640 km a sudovest di Islamabad. Alle 5.10 del mattino c'è stata una seconda scossa, di 6,4 gradi della scala Richter che, come la prima, ha portato distruzione tra i villaggi sorprendendo nel sonno la

Pd e Udc apprezzano il premier: «Ora aspettiamo i fatti» se non farà una visita ufficiale in Israele. L’ufficio di Olmert ha reso noto che il premier si è scusato per le «rozze dichiarazioni» di Lieberman, leader del partito nazionalista russofono Israel Beitenu.

Baghdad, bomba uccide 5 persone BAGHDAD – Una bomba sulla strada ha ucciso cinque persone e ne ha ferite altre 17 di fronte ad una gelateria nel centro di Baghdad, in Palestine Street. Lo ha reso noto la polizia. Tre poliziotti sono fra i feriti, anche se la polizia ritiene che l’obiettivo della bomba fossero i civili.

Messico, Cartelli infiltrati nella Dea CITTA' DEL MESSICO – È sempre più guerra aperta in Messico fra il governo ed i potenti 'Cartelli' dei narcotrafficanti che, nell’intento di assicurarsi il controllo del territorio, causano decine di vittime ogni giorno e non esitano ad utilizzare ingenti somme di denaro per assicurarsi complicità in istituzioni ed organismi pubblici, messicani e perfino statunitensi. Ed proprio nell’ambito di una 'Operazione Pulizia' avviata mesi fa, è emerso che una delle famiglie più potenti dei narcos, i Beltran Leyva, è riuscita negli ultimi anni ad infiltrare propri uomini nella Procura della Repubblica, nell’Esercito, nonchè nell’ufficio messicano della Dea e negli organici dell’ambasciata degli Stati Uniti a Città del Messico.

Europee, Berlusconi: «Accordo o si va al voto con la vecchia legge» ROMA - Berlusconi avverte che se non si arriverà a un accordo sulla legge elettorale per le Europee in primavera si andrà alle urne con il vecchio sistema di voto. Dopo l'appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per una riforma condivisa, per salvare le preferenze e per non alzare troppo la soglia di sbarramento, il premier non ha escluso ieri di lasciare le cose come stanno e di votare quindi con un proporzionale puro. Dopo un incontro con i vertici della Lega, i ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli, e quelli del Pdl, Palazzo Chigi ha diffuso una nota. "È evidente", sottolinea il presidente del Consiglio, "che il progetto di legge parlamentare per le elezioni europee, proprio per la sua rilevanza politica, necessita della convergenza più ampia possibile delle forze parlamentari. Auspichiamo perciò che il parlamento continui a lavorare per ricercare ogni soluzione possibile. Ma è altrettanto evidente che in mancanza di una convergenza si voterà con la legge esistente". La frenata del premier viene salutata con soddisfazione da tutto il fronte del no allo sbarramento al 5% e dai paladini del voto di preferenza perché consente ai cittadini di scegliere tra i candidati. Quello di Berlusconi sulla legge elettorale per le europee è "un passo in avanti" che "ora verificheremo nei fatti", commenta il senatore democratico Giorgio Tonini. Per lo stretto collaboratore del segretario del Pd Walter Veltroni, significa che è stato accettato il richiamo del Quirinale. "Ora", dice Tonini, "sarà la prova dei fatti a dirci se si tratta di un trucco o di una vera disponibilità al confronto". "Se si discute noi siamo sempre disponibili", afferma, convinto che la legge attuale vada riformata, perché "ha circoscrizioni

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

troppo grandi e consente una frammentazione esasperata con uno sbarramento implicito dello 0,5%. Certo, però, l'obiettivo non può essere quello di eliminare forze intermedie come l'Udc o la sinistra radicale, per questo siamo per una soglia del 3% e non del 5%". Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini si augura che alle dichiarazioni del presidente del Consiglio seguano "comportamenti conseguenti" e "non ci siano le chiusure che abbiamo registrato in commissione". Casini sottolinea che sono in molti, anche nel Pdl, a guardare con favore all'inserimento delle preferenze nella legge elettorale, una battaglia che, a suo parere, "non è né di sinistra né di destra, ma di libertà". Sono state del resto anche le fibrillazioni nella maggioranza a determinare l'uscita di Berlusconi che oggi farà il punto sulla questione con il presidente della Ca-

mera Gianfranco Fini alla vigilia della riunione dei capigruppo per decidere l'iter della legge già in discussione alla Camera. L'Mpa di Lombardo si era già schierato con l'opposizione ma ieri anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi si è dichiarato contrario all'abolizione delle preferenze. Venti parlamentari di An (tra gli altri Mario Landolfi, Silvano Moffa e Gennaro Malgieri), hanno sottoscritto un emendamento per inserire 2 preferenze nella legge elettorale, che con il voto segreto potrebbe raccogliere ulteriori consensi e mettere in serie difficoltà la maggioranza. I parlamentari di destra e sinistra favorevoli al mantenimento delle preferenze e convocati da Udc, Pd, Idv ed Mpa, si vedranno oggi alla Sala della Regina per la riunione slittata ieri a causa dei voti in aula. Marina Maresca

Le macerie nel Belucistan

popolazione. Il bilancio ufficiale pare ancora provvisorio. I battaglioni dell’esercito, subito inviati e arrivati in zona a bordo di elicotteri e di due aerei, non sono ancora riusciti a raggiungere tutti i piccoli villaggi.

Mez, il gup nega i domiciliari ai due imputati PERUGIA – Per Raffaele Sollecito e Amanda Knox c' è il rischio che possano commettere di nuovo crimini brutali come è stato l’omicidio di Meredith Kercher per il quale sono stati rinviati a giudizio. A sostenerlo, è il gup di Perugia Paolo Micheli nell’ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di revoca della custodia in carcere. Il giudice ha motivato la sua decisione con il pericolo di fuga e con quello di reiterazione del reato. Riguardo a quest’ultimo aspetto, Micheli parla di «fatti caratterizzati da dolo d’impeto» occorsi in un «contesto occasionale». Occasionalità non significa però, a suo avviso, impossibilità di ripetere la condotta. «Soprattutto quando ci si determini a delinquere con tanta leggerezza – scrive – e con assoluto disprezzo degli altri». Secondo il gup quindi, di fronte a un soggetto «pronto a inventarsi una serata di sesso facile con un obiettivo facile da aggredire, e disposto a ricorrere a brutale violenza nel sentirsi opporre un semplice e accorato no». Per questo nei confronti di Sollecito e della Knox non si può prescindere dal carcere. Quanto al pericolo di fuga il giudice sostiene che non solo il fatto che Amanda sia americana o le «presunte (ma innegabilmente effettive) istanze di condizionamento del processo da ambienti extragiudiziari» possano costituire fondamento che i due giovani scappino. Ma sono soprattutto i comportamenti di Amanda e Raffaele e delle persone loro vicine nonchè le loro dichiarazioni, definite inaffidabili da Micheli, a pesare sulla decisione. «Nessun pronostico favorevole nei loro confronti – scrive – può dunque formularsi circa la spontanea adesione al rispetto delle prescrizioni». Nelle pagine dell’ordinanza il gup delinea alcuni passaggi su cosa avvenne la sera del delitto nella casa di via della Pergola. Colloca il grido di Mez sentito da Rudy Guede (mentre era in bagno sostiene l’ivoriano condannato a 30 anni con l'abbreviato) prima della coltellata. Secondo Micheli il colpo sarebbe stato inferto anzi «proprio a causa» dell’invocazione di aiuto. Nessun dubbio per il giudice sulla violenza sessuale subita – ritiene l’accusa – da Meredith, riguardo alla quale cita «gravi elementi indiziari». Matteo Guidelli Claudio Sebastiani

IL CASO

Francia, contro i suicidi in carcere la Dati installa citofoni nelle celle Fritzl segregò anche la moglie VIENNA – Josef Fritzl (nella foto), il padre incestuoso che per anni ha tenuto prigioniera e ha abusato della figlia Elisabeth mettendola incinta sette volte, avrebbe raccontato di avere segregato anche la madre per vendicarsi di essere stato trattato male da piccolo. È quanto riferisce una anticipazione del settimanale News e da un tabloid, in edicola oggi, citando una perizia psichiatrica.

PARIGI – Non si arrende il ministro della giustizia Rachida Dati. Già al centro delle critiche del mondo della giustizia per la tanto contestata riforma della carta giudiziaria e per il suo rapporto 'autoritario' con i magistrati, ora la Dati si trova di fronte ad una grave situazione delle prigioni, che presentano gravi problemi di sovraffollamento – 63.185 detenuti, a fronte di una disponibilità inferiore ai 51 mila posti – e dove i suicidi e i tentativi di suicidio si susseguono. Quattro detenuti si sono tolti la vita dall’inizio di ottobre in carcere. In totale 90 detenuti si sono suicidati dall’inizio di quest’anno, con un aumento del 18% rispetto allo

stesso periodo dello scorso anno, secondo l’Osservatorio internazionale delle carceri (Oip). «L'amministrazione penitenziaria ha conosciuto di peggio in materia di suicidi rispetto all’ondata attuale in particolare nel 1999», ha commentato la Dati. Per esempio, ha osservato, durante il processo super mediatizzato del serial killer Michel Fourniret si erano suicidati 16 detenuti «tutti accusati per violenza sessuale». «Tutte le prigioni saranno dotate di citofoni», ha detto il ministro che ha scoperto questo sistema, inaugurando un nuova ala del carcere di Fleury-Merogis, nell’Essonne. È un mezzo «molto importante affinchè i com-

Il ministro della Giustizia francese, Rachida Dati

pagni di cella possano chiamare in caso di difficoltà». Questa misura si aggiungerà alle «ronde speciali» dei sorveglianti e la formazione professionale dei detenuti. Fra gli

obiettivi del ministro c'è, entro il 2012, la creazione di 13.200 nuovi posti nelle carceri, 12.000 braccialetti elettronici (oggi sono 3.000). Florence Ciomei


In Italia e nel Mondo

Giovedì 30 ottobre 2008

Congo, ribelli avanzano poi annunciano la tregua

C’è chi dà Obama avanti di due punti e chi di quindici

Elezioni Usa, la babele dei sondaggi Tutti i sondaggisti sono, però, d’accordo su una cosa: Barack sarà presidente

Barack Obama

WASHINGTON – Solo su una cosa sono tutti d’accordo: Barack Obama è in testa. Ma per il resto la valanga quotidiana di sondaggi sfornati da quasi tutti i media Usa si è trasformata in una Babele di dati, spesso in contraddizione, col risultato di confondere più che informare il lettore. Nello stesso giorno è così possibile avere un sondaggio della rispettabilissima Gallup che mostra Obama in vantaggio del due per cento sul rivale repubblicano John McCain (49 a 47 per cento) mentre l’altrettanto rispettabile Pew Research Center informa che il vantaggio del senatore dell’Il-

linois è in realtà di 15 punti. Gli esperti assoldati dal quotidiano Washington Post e dalla rete Tv Abc nel frattempo presentano una realtà diversa: il candidato democratico è sì in testa ma per sette punti (52 a 45 per cento). In una situazione del genere hanno grande successo le attività di siti come RealClearPolitics che, oltre a pubblicare tutti i sondaggi elettorali prodotti dai media, si prendono la briga di farne una media ponderata: il vantaggio di Obama su McCain, secondo i loro calcoli, è oggi del 6 per cento. Gli sbalzi notevoli dei risultati dipendono dai diversi metodi

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usati. Istituti altamente specializzati come la Gallup sono giunti a dare ogni giorno tre risultati diversi, partendo dagli stessi dati che vengono rielaborati. Il primo è basato sui numeri nudi e crudi forniti dagli intervistatori. Il secondo - quello dei 'probabili elettori' – cerca di distinguere tra chi risponde alle domande ma non si reca poi a votare e tra chi invece sarà sicuramente alle urne. Il terzo, ancora più raffinato, cerca di anticipare, tra i probabili elettori, le variazioni rispetto ai modelli tradizionali del passato. Cristiano Del Riccio

Caos a Goma fra i tutsi e l’esercito In fuga migliaia di rifugiati

Il campo di Kibati

GOMA (R.D. CONGO) – Giornata di estrema tensione nel Nord Kivu, inquieta provincia della Repubblica Democratica del Congo (RDC), che da domenica registra una nuova fase dei combattimenti tra i ribelli del generale tutsi Laurent Nkunda e l’esercito. C'è stato caos in particolare a Goma, dove gli abitanti hanno visto prima arrivare a migliaia i profughi del vicino campo di Kibati, poi i soldati regolari che ripiegavano sotto l’incalzare dei ribelli. A fine giornata è però arrivato l’annuncio di una tregua.

Dopo il carcere sarà espulso. Il legale prepara l’appello

Delitto Reggiani, Mailat condannato a ventinove anni ROMA – Si era affidato alla 'giustizia divina' dicendosi innocente; la 'giustizia terrena' l’ha invece ritenuto colpevole e condannato a 29 anni di carcere. Si era autoaccusato di avere solo rubato la borsa a Giovanna Reggiani; per la III Corte d’assise di Roma, invece, scippò la borsa, ma quel 30 ottobre 2007 aggredì brutalmente la donna, poi morta dopo due giorni di agonia. Lui, Romulus Nicolae Mailat, romeno di 25 anni, ha assistito immobile, imperturbabile alla lettura della sentenza. Con la testa bassa e gli occhi rivolti a terra non ha lasciato trasparire alcuna emozione. All’interprete che gli ha chiesto se volesse dire qualcosa, ha urlato un 'no'. «Si aspettava la condanna – ha detto il suo legale, avvocato Piero Piccinini – Il problema è se si rende veramente conto di quello che è accaduto». La Corte ha condannato il romeno a risarcire in sede civile il marito della Reggiani, l’ammiraglio Giovanni Gumiero (non presente in aula perchè impegnato in una missione in Somalia), a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 500 mila euro, e ad essere espulso dall’Italia a pena espiata. Sospesa anche la sua potestà genitoriale. Giovanna Reggiani fu aggredita all’uscita della stazione ferroviaria di Tor di Quinto mentre stava tornando a casa dopo un pomeriggio a fare acquisiti in centro. Chi la soccorse, la trovò agonizzante sotto un ponte, con un seno scoperto, i pantaloni giù fin sotto le ginocchia, e sul corpo i segni di una violenza brutale subita. Ad inchiodare Mailat fu la zia Emilia Neamtu («una persona malata di mente. Non capisco come hanno fatto a crederle», ha tuonato ieri telefonicamente la madre dell’imputato), che lo vide trasportare il

Romulus Nicolae Mailat

corpo della Reggiani e fermò il conducente di un bus per chiamare il 113. Una testimonianza che per i giudici è stata fondamentale, anche se il legale di Mailat ha cercato di far nascere il dubbio sottolineando, tra l’altro, testimonianze e dati raccolti in grado di far strada all’ipotesi della presenza di più persone sul luogo dell’aggressione. Alla fine, resta il commento dell’avvocato Tommaso Pietrocarlo, legale di parte civile: «E' stata accertata la verità. Sulla pena non discutiamo, ma siamo soddisfatti». E la certezza del ricorso in appello data dal difensore di Mailat. «I giudici non erano pienamente convinti della colpevolezza del mio

assistito – ha detto l’avvocato Piero Piccinini – altrimenti gli avrebbero dato l’ergastolo. Sono sicuro dell’innocenza di Mailat, provata dall’assenza assoluta di prove materiali e dall’insussistenza delle testimonianze contro di lui». A tuonare contro il mancato ergastolo è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Sono amareggiato - ha detto - come è possibile che una persona riconosciuta colpevole di un crimine così grave, come quello perpetrato nei confronti della signora Reggiani, non venga condannata all’ergastolo?». Alemanno proprio ieri ha presentato un piano, d’intesa con le Fs, di recupero anche ad uso sociale delle Stazioni. Proprio all’uscita da una stazione, frequentata ma isolata, finì la vita di Giovanna Reggiani. «Credo che mio figlio sia innocente anche perchè se fosse stato colpevole avrebbero trovato da qualche parte le sue impronte». Queste le parole affidate all’interprete da Elena Tincu, madre di Romulus Nicolae Mailat. Sentita telefonicamente, con l’ausilio di un interprete, dalla Romania dove si trova, la madre di Mailat dice: «Vorrei non sentire la sentenza perchè so che Mailat sarà condannato a vita ingiustamente. Le nostre autorità romene dovevano intervenire in qualche modo anche per proteggere mio figlio che è un ragazzo straniero». Alla domanda posta dai giornalisti se lei in questi giorni abbia parlato con Emilia Neamtu la super testimone del processo, ha risposto: «Con Emilia non ho più parlato e quando mi incontra si fa il segno della croce. Ritengo sia una persona malata di mente e non capisco come hanno fatto a prendere in considerazione le sue parole». Paolo Montalto

In un fermo immagine del Tg1, la droga sequestrata dai carabinieri

Viterbo, muore un bimbo di un anno aveva preso metadone: genitori arrestati VITERBO – Hanno avvolto il loro figlio di 14 mesi in un accappatoio e lo hanno portato nel punto di primo soccorso dell’ospedale Sant'Anna di Ronciglione, provincia di Viterbo. «Lo abbiamo trovato nella culla pallido e con le manine e i piedi freddissimi, così lo abbiamo portato qui» hanno raccontato agli infermieri la giovane madre e il suo compagno. Pochi istanti dopo, i medici hanno adagiato il bambino sul letto e si sono accorti che era morto. Nonostante ciò hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Il decesso, probabilmente, era avvenuto nel breve tragitto tra Sutri, dove la coppia abita, a Ronciglione. I medici, dall’esame del cadavere, hanno subito avuto il sospetto che il piccolo avesse ingerito una sostanza stupefacente. Sospetto che è stato confermato dalle risposte date dai genitori alle loro domande sui sintomi avuti dal bambino. I due, in modo confuso, hanno ripetuto più volte di temere che il figlioletto avesse ingerito qualcosa di pericoloso, ma non

Il telefonino, nuovo cordone ombelicale SE le nuove generazioni iniziano fin da piccole a usare il cellulare, la colpa non è delle mode, della tv o della pubblicità: la vera responsabilità ricade sui genitori, perchè sapere il proprio figlio sempre rintracciabile rappresenta uno dei migliori «ansiolitici». A dimostrare quanto il telefonino rappresenti ormai una sorta di «cordone ombelicale», che rassicura mamma e papà davanti alle prime concessioni di autonomia ai figli di età preadolescenziale, sono due studi realizzati dalle università La Sapienza di Roma e La Cattolica di Milano e rac-

Nasce un sito per cercare anime gemelle musulmane

E lo zucchetto volò via colti dall’Osservatorio sull'immagine dei minori. Oltre il 90% dei ragazzini di terza media possiede oggi un cellulare, ma dalle indagini a campione quasi nella metà dei casi il primo apparecchio non esaudisce un desiderio del piccolo.

hanno indicato cosa. Subito dopo i medici hanno stilato un referto di morte per probabile ingestione di stupefacente ed hanno avvisato i carabinieri dell’accaduto. I militari, al comando del capitano Marco Livio Nasponi, si sono recati nell’abitazione della coppia e l’hanno perquisita, trovando dodici flaconi di metadone (cinque dei quali ancora sigillati), undici piantine di canapa indiana e una cinquantina di semi di cannabis indica, conservate in una piccola serra artigianale, e due siringhe usate con tracce di sangue e di eroina. Il metadone era stato prescritto regolarmente all’uomo dal Sert di Ronciglione, presso il quale è in cura. Anche la giovane donna era già nota alle forze dell’ordine per essere tossicodipendente. Solo due giorni fa, il questore di Viterbo le aveva rivolto un monito orale affinchè non frequentasse più ambienti malavitosi e spacciatori. Ora per la morte del figlio sono accusati di omicidio colposo. Beniamino Mechelli

NON è nuovo a questi imprevisti, ma come al solito non si perde mai d'animo. Accade così che ancora una volta il vento disturba l'udienza generale di Benedetto XVI a piazza San Pietro facendolgi volare lo zucchetto. E non si trat-

ta di una sola volta. Per ben tre volte il Papa è costretto a “rincorrere” il suo copricapo riuscendoci sempre egregiamente. Poi il vento ha stabilito una tregua unilaterale con molto sollievo per il Pontefice.

SIETE musulmani e non avete ancora trovato l’anima gemella? Cercate un flirt con un vostro o una vostra correligionaria, o più semplicemente cercate nuovi amici? Niente paura, ovunque vi troviate nel mondo, ad aiutarvi ci sono portali come Muslima.com, ideato (come la versione cristiana Christiancupid.com) dall’australiana CupidMedia, società che gestisce siti dedicati alla ricerca della dolce metà e a chi aspira a una unione interrazziale, e che in totale ha oltre cinque milioni di utenti sparsi nel globo. Ancora una volta l’amore si

trasforma in un business: questa volta, però, non si tratta dell’abito o della scelta delle bomboniere o del catering, ma di criteri quali origine etnica, credo religioso, gusti sessuali, interessi particolari e, naturalmente, apparenza fisica.


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Giovedì 30 ottobre 2008

Il fatto del giorno: legge elettorale, Berlusconi contro il Quirinale Il Cavaliere è deciso “relazioni difficili”

Napolitano esorta “Serve pieno consenso”

E il premier sceglie Carfagna come portavoce

dall’articolo di VIncenzo La Manna

dall’articolo di Paola Di Caro

dall’articolo di Francesco Bei

«L’inverno è arrivato». Silvio Berlusconi anticipa la stagione, forte magari dei recenti dati meteo. E non si cura dell’autunno. Politico, stavolta, anche se «caldo». «Io sono sereno e assolutamente indifferente a qualsiasi aumento di temperatura», assicura il premier. Convinto com’è che il «governo deve fare quello che c’è da fare». Certo, il dialogo con l’opposizione è sempre da ricercare. Ma al di là degli auspici, «è molto difficile, se non impossibile, avere relazioni decenti» con chi vuole solo uno «scontro frontale». D’altronde, si chiede il Cavaliere, come si fa a confrontarsi con chi – vedi Walter Veltroni – «mi accusa di essere arrogante?». [...]

Sulla legge elettorale per le Europee va ricercato «un ampio consenso in Parlamento», tenendo conto di una doppia esigenza: quella di non «comprimere il pluralismo politico in quelle che sono sue significative espressioni» e quella di «garantire un effettivo intervento dei cittadini-elettori nella scelta dei loro rappresentanti». È il capo dello Stato a intervenire, con parole che pesano, nel dibattito accesissimo sulla riforma della legge elettorale per le Europee, che dovrebbe essere votata la prossima settimana alla Camera e che vede contrapposti il Pdl (con la defezione di una parte di An) e la Lega da una parte, e il Pd, l’Udc, l’Idv, l’Mpa e tutti i partiti non presenti in parlamento dall’altra. [...]

“Chiarisco di non essere interessata ad assumere l’incarico di portavoce di Forza Italia, ritenendo di avere ancora molto da imparare in politica”. Correva l’anno 2006 e questa dichiarazione di Mara Carfagna metteva fine alla guerra sotterranea con Elisabetta Gardini. Ma i tempi cambiano, la politica corre in fretta. Così, a distanza di due anni, quella che non si sentiva pronta a fare la portavoce di Bondi diventerà addirittura portavoce del Consiglio dei ministri. [...] Il premier ha deciso che andava fatto qualcosa per raddrizzare la barca e chi meglio della Carfagna per ridare smalto all’immagine del governo? Così ieri, al preconsiglio dei ministri [...] a sorpresa i capi di gabinetto si sono ritrovati di fronte la bella ministra. [...]

La migliore di ieri

Un passo Né vincitori né vinti oltre l’invito nella guerra sui numeri

Parola alla politica

dall’articolo di Angelo Picariello

dal commento di Emanuele Macaluso

dall’articolo di Romina Velchi

[...] Il capo dello Stato va oltre l’invito, che pure ripete, a procedere con metodo condiviso. Chiede che ci sia «un più diretto legame tra gli eletti e i territori rappresentati » e di «garantire un effettivo intervento dei cittadini elettori nella scelta dei loro rappresentanti ». Chiede inoltre «massima attenzione a non comprimere il pluralismo politico, pur introducendosi disposizioni volte ad evitare eccessi estremi di frammentazione » . Significativa la scelta dei tempi. Napolitano [...] spende tutto il suo peso istituzionale per scongiurare l’ipotesi di diserzione in blocco dei lavori parlamentari, una sorta di Aventino [...].

Il gran confronto sul numero dei partecipanti ai comizi di Veltroni e Berlusconi pare si sia concluso senza vinti e vincitori. Barano tutti. Quel che manca invece è un confronto vero e forte sulla crisi economica e sociale che scuote, col mondo, il nostro Paese. I comizi, le grandi o piccole assemblee popolari sono certo momenti di democrazia, ma lo sono se i cittadini riescono, grazie a un ragionare collettivo, a essere protagonisti dei cambiamenti necessari a dare soluzione ai problemi all’ordine del giorno. Anche l’opera del governo e le sue iniziative legislative dovrebbero essere tali da sollecitare l’opposizio-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

IL MORSO della crisi su affari e famiglie comincia a far male. Calano i consumi, le aziende producono di meno, aumentano la richieste di cassa integrazione. Una durissima recessione. Berlusconi dopo il decreto salva banche, promette aiuti alle aziende e anche alle famiglie. Si parla di detassazione delle tredicesime, vecchio cavallo di battaglia della sinistra. Il Ministro Damiano ha allargato la cassa integrazione a tutte le imprese sopra i 15 dipendenti; oltre ai 450 milioni appena stanziati, ne arriveranno altri 200. Tramonta anche il rito della colazione al bar. Categoria in forte crisi.

Mi sorprende che abbiamo ancora dei correntisti.

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A Perugia condannato per rito abbreviato Rudy Guede per il delitto della Kercher. Rinviati a giudizio i due ex fidanzati.

Scuola. Proteste in tutta Italia e domani si preannuncia una giornata campale. La Gelmini va avanti come se niente fosse. Si scopre però che ci sarà un taglio di 133 milioni di euro nel 2009 anche alla scuola privata. Così crolla il teorema che i tagli alla scuola pubblica siano fatti per affondare,a a vantaggio di quella privata. Preoccupazione delle associazioni di genitori cattolici e del Vaticano.

–––––––––– Ressa di politici alla Festa del Cinema di Roma. Tutti i giullari di Alemanno pretendono, con fare volgare e presuntuoso, biglietti fino alla V generazione di famigliari e amanti. Disperati all’ufficio stampa: “Non si era mai vista una cosa del genere!”. Si è segnalato in particolare, per i modi arroganti, un certo Umberto Croppi, assessore alla Cultura (?!?) del Campidoglio. ––––––––––

–––––––––– Della Valle della Fiorentina Calcio s’incazza per la squalifica di due giornate a Giardino, colpevole di aver segnato con una mano e di aver esultato senza nessun ritegno. Io squalificherei anche Della Valle, che per inciso mi è sempre stato sulle palle. ––––––––––

–––––––––– Mentre riprende Wall Street, la Borsa di Milano affonda. Unicredit ha chiuso con un altro calo del 13%, mentre Impresa San Paolo ha perso l’8,3%.

I Led Zeppelin sono alla ricerca di un cantante, visto che Plant si è rifiutato di partecipare all’incisione del nuovo disco. Sempre stato un signore riccioli d’oro.

ne a misurarsi con temi d’interesse generale. Non basta dire, come fa Berlusconi, che le sue sono le soluzioni più giuste per i problemi del Paese e se non piacciono all’opposizione ha una maggioranza per imporle. Non c’è confronto se la ministra dell’Istruzione dice che il decreto 133 è quello che è, e in ogni caso tale resterà; e dall’opposizione si chiede che quel provvedimento venga ritirato e basta. La politica è anche mediazione, capacità di trovare soluzioni valide e più largamente condivise e non mediocre opportunismo. [...] Siamo entrati in una fase in cui tutti si rivolgono alla politica [...] ma se leggiamo i sondaggi vediamo che i soggetti della politica [...] perdono consensi. [...]

Staino sull’Unità

[...] Napolitano [...] ha fatto la sua mossa (un ringraziamento arriva da Paolo Ferrero, segretario del Prc), raccogliendo consensi unanimi; ora, però, tocca alle forze politiche. E qui viene il difficile. Per quanto riguarda il Pd, è sceso in campo direttamente Veltroni per fugare ogni dubbio («Non c’è da fare alcuna dietrologia») e ribadire il proprio no all’eliminazione delle preferenze e il proprio sì allo sbarramento al 3%. Veltroni assicura che il Pd farà una battaglia «impegnata e condivisa» con le altre forze dell’opposizione [...] Ma il nodo politico resta [...].

Le intese si fanno, si disfano: e la Lega ha il suo peso dall’articolo di Francesco Verderami

«Sulle preferenze tenete duro. Poi si vedrà...». Il messaggio inviato nelle scorse settimane da Umberto Bossi al Pd non aveva come destinatario Walter Veltroni bensì Massimo D’Alema. E il messaggio è arrivato a destinazione. Nel gioco delle diplomazie sotterranee e dei rapporti riservati, non è un caso che il Senatùr abbia scelto l’ex ministro degli Esteri come interlocutore privilegiato: è pronto ad offrire una sponda sulla legge per le Europee pur di ottenere un approccio meno intransigente e più dialogante da parte dell’opposizione sul federalismo fiscale. È all’om-

bra del voto segreto che si costruiscono e si disfano le intese, e l’asse con Bossi serve a D’Alema per far saltare il tacito patto che unisce il leader del Pd e il Cavaliere sulla soglia alta e sull’assenza di preferenze nella riforma elettorale. Più dei franchi tiratori di An, più dei malumori dentro Forza Italia, Berlusconi teme le manovre del Carroccio e sa di non potersi permettere una sconfitta in Parlamento. Ecco perché non ha ancora deciso se attraversare le forche caudine della Camera o lasciare immutata la legge: un’idea più chiara l’avrà domani dopo il pranzo con Gianfranco Fini. Intanto ieri ha inviato un nuovo mes-

La fotografia Campagna elettorale Usa, bagno di folla per Obama (Ansa)

saggio a Veltroni: «Niente preferenze e soprattutto soglia al 5%. Prendere o lasciare». Il segretario democratico vorrebbe «prendere», visto come ha commentato con i suoi la conferenza stampa del Cavaliere: «A me non pare che Berlusconi abbia intenzione di mollare». Di più non poteva dire, dato che la stragrande maggioranza del suo partito punta a mantenere le preferenze e a ridurre al 3% la soglia di sbarramento, in modo da agevolare Pier Ferdinando Casini. E per rendere visibile l’intesa con l’Udc, D’Alema Francesco Rutelli Beppe Fioroni ed Enrico Letta parteciperanno all’assemblea degli autoconvocati organizzata dai centristi. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Intendiamoci, quello della riforma elettorale è un argomento davvero importante: con ciò si fatica ad appassionarsi a qualcosa che, ogni volta che se ne riparla, appare davvero un po’ troppo autoreferenziale. Sbarramento al 3% o al 4%: «Daremo battaglia», annunciano da destra e sinistra. Preferenze sì, preferenze no: e ancora sentiamo parlare di “porcellum”, modello francese, tedesco, spagnolo. Pochi argomenti ci mostrano la politica come un luogo futile e pieno di azzeccagarbugli, e il circolo è vizioso: perché ci disaffezioniamo sia all’argomento, sia a chi lo discute con tanta animosità. Il rischio è di disaffezionarsene al punto da disaffezionarsi al voto stesso: così la politica compie allo stesso tempo il suo trionfo e il suo hara kiri. Roba da romanzo giapponese: e neanche ci siamo mai chiesti in Giappone come votano. Non ancora.


Giovedì 30 ottobre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Processo di Perugia, arrivano i primi verdetti trent’anni a Rudy, Sollecito e Knox a giudizio

La protesta sulla scuola è un po’ troppo ripetitiva

dal reportage di Fiorenza Sarzanini

dall’editoriale di Giovanni Sabbatucci

È stato «un perverso gioco sessuale» finito in tragedia. Perché Amanda, Rudy e Raffaele volevano costringere Mez a partecipare ad un festino, ma lei ha cercato di sottrarsi, ha lottato. E alla fine è stata accoltellata. I maschi la tenevano ferma, la femmina la minacciava con una lama. Poi gliel’ha affondata nella gola. La ricostruzione del delitto di Perugia secondo l’accusa viene avvalorata dal giudice Paolo Micheli. Il film di quella sera del primo novembre di un anno fa rimane quello montato dai pubblici ministeri. Perché la decisione di contestare a tutti e tre la violenza sessuale e l’omicidio volontario li colloca insieme sulla scena, in quella stanza della villetta di via della Pergola dove fu ritrovato il cadavere di Meredith Kercher. Il corpo era nascosto sotto un piumone, imbrattato di sangue. Era stato violato. Non ci fu, dice il giudice, alcun rapporto consenziente con Rudy. La giovane inglese subì la violenza di

Perugia, la madre e il fratello di Meredith

chi credeva amico. Si fidava di Amanda, anche se negli ultimi tempi il loro rapporto si era deteriorato. Mez si lamentava perché l’americana portava uomini a casa, perché si lavava poco, perché lasciava l’appartamento sempre sporco. E allora Amanda avrebbe deciso di fargliela pagare. La lista delle «fonti di prova» letta dal giudice al termine del verdetto elenca i testimoni ritenuti credibili. E al primo posto colloca proprio le ragazze

inglesi che con Meredith condividevano le giornate qui a Perugia, le feste, i pianti e le risate. Sono state loro a raccontare di quegli screzi tra le due studentesse straniere. La conferma è poi arrivata da Filomena Romanelli e Laura Mezzetti, le altre due inquiline di via della Pergola. Anche loro avevano notato come il rapporto tra le due ragazze fosse ormai logoro. Anche loro, dice il giudice, sono attendibili. Ma ancor più impor-

dall’articolo di Aldo Grasso

Amanda Knox è il personaggio televisivo dell’anno, anche se non ha mai partecipato a una trasmissione. È la ragazza che tutti vorrebbero invitare con la scusa di svelarne il mistero, da «Porta a porta» a «Matrix», da «Domenica in» a «Questa domenica». Nessuno si tirerebbe indietro, nemmeno «Che tempo che fa», chi per scoprirla, chi per redimerla. Potesse Michele Santoro le offrirebbe il posto che già fu di Beatrice Borromeo: parlare di giovani, parlare coi giovani. La tv non farebbe altro che rendere infinito il processo che ora la vedrà implicata (gli altri imputati non contano),

Amanda, personaggio tv senza bisogno di andarci in mille varianti possibili ma con un unico sottotesto: la fatalità del Male incarnata dalla bellezza femminile. Amanda ricorda da vicino Marissa di «The O.C.»: stesso candore diabolico, stesso algido fuoco, il tipo di donna di tanti film di Hitchcock, un vulcano dalla cima innevata. Per il New York Times è tutta colpa dei media italiani che l’hanno dipinta come una viziosa per-

versa, per la rete Nbc la colpa è della polizia: su YouTube c’è un video dove l’avvocato Anne Bremner sostiene di mostrare gli errori degli inquirenti. In assenza o in presenza [...] Amanda è ormai un’eroina internettiana, il suo destino è indissolubilmente legato non solo al processo ma soprattutto ai media. Un tempo si sarebbe detto che la sua è una bellezza me-

tante è stato ritenuto il ricordo delle amiche di Mez quando erano in questura poche ore dopo la scoperta del delitto. Perché sono state proprio loro a rivelare come Amanda «conoscesse perfettamente tutti i particolari dell’omicidio di Mez pur non avendo visto il suo cadavere». Mette a verbale Natalie Hayward: «Quando ho parlato con Amanda le ho detto: “Speriamo non abbia sofferto”. Lei mi ha risposto testualmente “Che cosa pensi? Si è dissanguata fino a morire, è morta dissanguata”». A convincere il giudice sulla necessità di ordinare il processo, è stato pure l’atteggiamento avuto da Amanda la notte del 5 novembre del 2007 quando fu interrogata per ore e alla fine confessò: «Ad uccidere Meredith è stato Patrick Lumumba. Io ero in cucina, ho sentito la mia amica gridare e mi sono tappata le orecchie. Ma ho capito perfettamente che cosa era accaduto». Quella versione fu ritrattata poche ore dopo nel memoriale scritto prima di essere trasferita in carcere. [...]

dusea: l’orrore per l’omicidio di Meredith e il piacere del suo volto innocente si combinano in un’impressione unica; dai motivi stessi che dovrebbero generare ribrezzo — la morte dell’amica, il sangue della scena del delitto — sgorga un nuovo senso di bellezza insidiata e contaminata, un brivido nuovo. Quasi per una involontaria reminiscenza romantica, Amanda è bellezza tanto più ammirata quanto più triste e dolente. [...] In lei tutto è doppio, tutto è il contrario di ciò che appare. [...] Il suo diario [...] è una confessione di ingenuità: ultima maschera della donna diabolica o voluttà disperata di una candida allumeuse?

Questa volta lo hanno notato in molti, da ultimo Gian Antonio Stella sul Corriere della sera di ieri. La protesta di studenti, genitori e insegnanti contro i provvedimenti del ministro Gelmini, al di là dei suoi contenuti specifici e delle ragioni, anche fondate, da cui muove, ha qualcosa di automatico e di ripetitivo che la fa somigliare troppo ad altre proteste del recente passato: in particolare a quella di una decina di anni fa contro le proposte di riforma del ministro Berlinguer (allora vivacemente contestate anche da destra), che miravano fra l’altro a introdurre criteri di valutazione meritocratica nella carriera di insegnanti e dirigenti scolastici. Il sospetto, insomma, è che il movimento di contestazione finisca con l’inglobare e col nascondere dietro più nobili motivazioni l’ennesimo episodio di resistenza di singoli segmenti della società contro qualsiasi provvedimento capace di modificare uno status quo fatto di abitudini consolidate e di piccoli e grandi privilegi. Per entrare nello specifico, i professori universitari hanno buoni motivi per protestare contro i tagli che minacciano di affamare gli atenei e di bloccare il turn over nella docenza per gli anni a venire. Ne avrebbero di ancora migliori se abbandonassero per sempre la logica dei finanziamenti a pioggia e del posto garantito a vita anche a chi non ha nulla da insegnare e se facessero autocritica sul modo in cui hanno gestito, per quanto in loro potere, l’istituzione universitaria, moltiplicando scriteriatamente cattedre, corsi di laurea e (complici i politici) facoltà e atenei. In tutt’altro campo, i magistrati hanno ottime ragioni per rivendicare un ruolo non mera-

mente impiegatizio (e dunque a non volersi sottoporre al passaggio per i tornelli o al timbro dei cartellini). Ma sarebbero più convincenti se riconoscessero una qualche loro responsabilità nel collasso della giustizia penale e civile e se accettassero di far dipendere le loro prospettive di carriera da un serio controllo di produttività. Né il principio sacrosanto dell’autonomia dell’ordine giudiziario, né quello, pure inviolabile, della libertà di insegnamento possono essere invocati per difendere nicchie di privilegio e di inefficienza. Tanto più che sappiamo come ogni istituzione autocefala tenda a diventare inefficiente e corporativa in assenza di forti meccanismi di controllo interno o esterno, o, in alternativa, di una situazione di concorrenza. Il compito di far prevalere gli interessi generali sulle spinte corporative spetta, naturalmente, al ceto politico, che però spesso lo elude, o non lo esercita col dovuto coraggio, preferendo praticare un gioco di sponda con le singole categorie, magari per mettere in difficoltà gli avversari di turno. Donde i frequenti scambi di ruolo fra centro-destra e centro-sinistra a seconda della posizione occupata in questa o in quella legislatura. Si spiega anche così il fatto che a tenere in scacco la politica nazionale non siano solo le categorie forti, vuoi per il numero (è il caso del mondo della scuola), vuoi per il ruolo istituzionale (come la magistratura). Tassisti, farmacisti e notai sono categorie numericamente esigue, poca cosa comunque rispetto alla massa degli utenti dei servizi da loro prestati. Eppure hanno resistito con discreto successo ai reiterati tentativi di introdurre misure liberalizzatrici nei settori di loro competenza. [...]

Fregarsene del pianeta Calcio, l’ultima follia dell’Argentina L’amore e pensare solo a se stessi Maradona diventa commissario tecnico dopo il rogo dall’editoriale di Giovanni Sartori

Sono arrivate le vacche magre (magrissime) ed è purtroppo tempo di «tagli», di tagli al borsellino e alle spese. I tagli nessuno li vuole (quantomeno per sé). Ma siccome sono inevitabili, avrei giurato che i primi sarebbero stati a carico dell’ecologia. Vedete come è facile essere profeti? E’ stato proprio così. Sulla salute del pianeta Terra noi facciamo da sempre gli struzzi. L’Italia ha sottoscritto a suo tempo gli accordi di Kyoto che ci imponevano di ridurre le emissioni di C02 — tra il 1990 e il 2012 — del 6.5%. Noi invece le emissioni di gas serra le abbiamo tranquillamente aumentate accumulando così un debito di circa 1,5 miliardi. Dunque, fin qui niente tagli, o meglio, siamo morosi e ci proponiamo di non pagare. Dopodiché abbiamo annunciato che l’accordo europeo per il 20122020 che abbiamo testé firmato in gennaio (che prevede una riduzione delle emissioni del 20%) non ci sta più bene. Ipse dixit (Berlusconi): «Non possiamo, in un momento di crisi, caricarci il costo di qualcosa di irragionevole». Irragionevole? Intendiamoci: sin dall’inizio abbiamo tutti detto che le riduzioni di Kyoto erano insufficienti, insufficientissime. Ma biso-

gnava pur cominciare, soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica. Resta l’obiezione seria che senza Usa, Cina e India (che hanno rifiutato gli accordi di Kyoto) non si arriva a risolvere nulla. Vero. Ma gli Stati Uniti si sono già ravveduti, e a dispetto del «texano tossico» (il presidente Bush) fanno già più e meglio di noi. Quanto a India e Cina, saranno i primi a essere drammaticamente puniti per il loro «sacro egoismo» (visto che sono i Paesi di gran lunga più fragili e più esposti al collasso climatico). Il discorso è, allora, che siamo arrivati a essere più di 6 miliardi e mezzo di abitanti su un pianetino che oramai è come una casa pericolante, in imminente pericolo di crollo. Per le singole abitazioni di solito intervengono i pompieri che le fanno sgomberare. Ma il pianeta Terra non può essere salvato così. Non abbiamo a disposizione un pianetone contiguo dove ci possiamo trasferire. Se c’è dunque una priorità assoluta, inderogabile, e non differibile è questa. Lo sottolinea con allarme quasi tutto il sapere scientifico. Ma la nostra ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha ricevuto i suoi ordini e va all’ assalto. L’accordo post-Kyoto sulla futura politica ecologica europea non è più accettabile. [...]

dall’articolo di Roberto Beccantini

dal corsivo di Massimo Gramellini

Come si dice in questi casi, la notizia era nell’aria. L’Argentina ha scelto quale commissario tecnico della Nazionale l’uomo che più di ogni altro ne ha incarnato gli splendori e le miserie: Diego Armando Maradona. L’annuncio ieri sera, dopo un lungo e laborioso conclave. [...] L’Argentina era senza allenatore dal 16 ottobre scorso: da quando, cioè, Alfio Basile aveva rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta in Cile (0-1) nell’ambito delle qualificazioni mondiali a Sud Africa 2010. Congiure di palazzo, fibrillazioni di piazza, risultati modesti: di tutto un po’. Il rango e il ruolo di ct, ambitissimo, hanno scatenato un «mischione» da sant’Uffizio. C’era chi sponsorizzava Diego Simeone e chi Carlos Bianchi. C’era, soprattutto, il «gruppo dell’86», Bilardo suggeritore dietro le quinte e Maradona mattatore. Hanno vinto loro, i reduci. Nel dettaglio: Maradona, direttore tecnico; Troglio, Batista o Brown, ex compagni di squadra del Pibe, braccio destro; Bilardo, direttore generale. Tutto in famiglia, insomma: Maradona era il capitano dell’Argentina di Bilardo. Ora, insieme, cercheranno di portarla in Sud Africa e restituirla a quel blasone che gli ori olimpici di Atene 2004 e

Lui, Marco, fratello minore di Antonio, il primo operaio a morire nel rogo della Thyssen. Lei, Laura, sorella minore di Giuseppe, l’ultimo ad andarsene dopo lunga agonia. Si conobbero all’indomani della tragedia, confusi fra i parenti delle vittime. Non avevano occhi per il piacere ma si piacquero subito, senza dirselo. Non avevano tempo per l’amore ma ne ebbero tantissimo per il dolore: piansero e cercarono consolazione sulle rispettive spalle. Si corteggiarono senza corteggiarsi durante le veglie, le fiaccolate, i funerali solenni in Duomo. [...] Il 31 agosto, al cimitero, Marco tolse gli occhi dalla foto del fratello e li posò su quelli di Laura per invitarla in pizzeria. Laura resse lo sguardo e rispose va bene. Stanno insieme da quella sera. Dicono che nessun altro sopporterebbe la loro presenza, fatta di mestizie improvvise [...]. Dicono anche di sentirsi in colpa nell’essere così felici, perché senza la morte di coloro che amavano non avrebbero mai incontrato questo amore. Ma la vita è un pavimento a scacchi che ci ha abituato a contrasti anche maggiori, e spesso è là dove sembra ci sia solo buio che si accende all’improvviso una luce.

Diego Armando Maradona, è il nuovo ct dell’Argentina

Pechino 2008 non sono bastati a lucidare. Quando giocava, Diego raccontava sempre che «i Maradona sono meglio in area che a bordo campo». Il destino, in vena di capricci, si è divertito a mescolare le carte: Maradona in panchina e Leo Messi in campo. Prepariamoci a fiammeggianti sermoni e a tiranniche impennate. Sono la specialità di Diego. L’allenatore è un mestiere che aveva praticato in due brevi periodi del suo avventurato dopo-carriera, al Deportivo Mandiyú di Corrientes (nel 1994: un successo, uno solo, in dodici gare) e al Racing di Avellaneda (nel 1995: 2 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte). Non proprio tracce memorabili. Nella classifica delle eliminatorie sudamericane, l’Ar-

gentina occupa attualmente il terzo posto, con 16 punti nell’arco di dieci partite, dietro Brasile (17) e Paraguay (23). Questo il ruolino di Basile: 4 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte; 13 gol fatti, 6 subiti. Si qualificano le prime quattro e la quinta va agli spareggi con la quarta del gruppo Nord, Centro America e Caraibi. Con Diego, basta il nome. Ecco la garanzia, piaccia o non piaccia ai cultori del protocollo. I giornalisti di Buenos Aires si leccano i baffi. Ogni frase, un titolo. Perché no. Basta scegliere. «Messi è troppo individualista per i miei gusti». Non male. E poi: «Spesso dimentica che il calcio è uno sport di squadra», ha dichiarato di recente in televisione. [...]


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Primo piano

Giovedì 30 ottobre 2008

La scuola nel caos Gelmini: «Si torna alla serietà al merito e all’educazione» E in piazza scoppia la guerriglia

Sì al decreto scontri a Roma Un mercoledì di passione dopo l’ok definitivo del Senato alla riforma. Il Pd: «Referendum» A Torino la protesta si sposta davanti a Mirafiori

TORINO - Studenti che a Torino distribuiscono volantini agli operai, che ad Alessandria occupano i binari della stazione ferroviaria, che a Verbania si preparano per una lunga «notte bianca», che a Grugliasco (Torino) vengono proclamati dottori su un prato, all’aria aperta. In Piemonte la mobilitazione degli universitari contro i provvedimenti del governo è passata così. «L’accoglienza dei lavoratori – hanno detto con soddisfazione gli attivisti davanti ai cancelli della Fiat Mirafiori – è stata calorosa».

di CORRADO SESSA e ANNA LAURA BUSSA

minoranza. MOBILITAZIONE - La tensione era nell’aria da giorni, ma è ieri, con ROMA - Il decreto Gelmini sulla il voto finale alla riforma Gelmini, scuola è legge. Il Senato lo approva che Pd e Idv affilano le armi e gli in via definitiva con 162 voti a favo- studenti annunciano una mobilitare, 134 contrari e tre astenuti. zione ad oltranza. Poi gli scontri tra Un’approvazione scontata, vista la studenti a Piazza Navona complicaforza dei numeri del centrodestra a no di più le cose. Anche in vista delpalazzo Madama, salutata con sod- lo sciopero generale della scuola di disfazione dal ministro dell’Istru- oggi. In Aula il ministro Mariastelzione Mariastella Gelmini: «La la Gelmini ascolta composta, per lo scuola cambia, si torna alla scuola più a braccia conserte, gli intervendella serietà, del merito e dell’edu- ti dei senatori. Stretta in un bolericazione»; e dal presidente del Consi- no grigio su pantaloni neri, con caglio Silvio Berlusconi: «Il voto che è pelli raccolti a coda di cavallo, si moandato come era logico che andas- stra impassibile alle critiche se. Spiace solo vedere tanti ragazzi dell’opposizione. Anche quando il presidente dei senatori del Pd Anna ingannati e presi in giro». LA PROTESTA - Ma il sì dell’Au- Finocchiaro l’accusa di aver rispola di palazzo Madama scatena la sto solo «con il silenzio» e «l'afasia» protesta degli studenti e dell’oppo- alle istanze del mondo della scuola e della società civile. Non sizione. Che insieme un sospiro, né un gesto. chiedono, a gran voce, Solo dopo il voto finale un referendum per abroparla e stringe mani ai gare la legge. Ma l’offencolleghi della maggiosiva dei giovani e del cenranza che si complimentrosinistra non tocca il tano con lei. In Aula, il presidente del Consiglio rito del voto fila via tranSilvio Berlusconi, che quillo nonostante l'incommenta il via libera al tervento di Francesco testo del governo conferCossiga che ribadisce di mando di avere «un miaver «infiltrato», quanracoloso 72% di gradido era ministro dell’Inmento nonostante la terno, il movimento stuscuola» e spiegando di Mariastella Gelmini dentesco di agenti proessere «superiore a queste cose» perchè «le critiche e le in- vocatori «pronti a tutto» per poi «manganellare» gli universitari rivettive» non lo «toccano». Quindi il governo andrà avanti. portandoli «alla ragione». Anche in Unica possibilità di ripensamento: piazza, per un pò sembra tutto tranuna correzione alle risorse per la quillo. Subito dopo il disco verde del scuola privata. La reazione del pre- Senato al decreto, alcuni esponenti mier non piace affatto al leader del- di Pd e Idv scendono a parlare con la Cgil Guglielmo Epifani, che lo ac- gli studenti che intonano slogan cusa di «soffiare sul fuoco», mentre contro la Gelmini e Berlusconi e scalda gli animi tra manifestanti e chiedono ai senatori di non essere

lasciati soli. Perchè loro, avvertono, andranno avanti nella lotta anti-riforma. I TAFFERUGLI - All’improvviso i tafferugli: i rappresentanti di 'Blocco studentesco' accolgono, 'armati' di caschi e spranghe tricolori, il corteo in arrivo da 'La Sapienza' entrato a piazza Navona con le mani alzate in segno di pace. I primi colpi vengono dati davanti alle forze dell’ordine senza che intervengano. Poi, gli studenti di destra, che avevano preso le spranghe da un furgoncino entrato non si sa come in piazza, vengono portati via per essere identificati in Questura. E’ stata comunque battaglia, con tanto di lancio di tavolini e sedie e uso di fumogeni. Per l'assalto sono state usate anche sbarre di ferro avvolte nel tricolore e un gigantesco pinocchio di legno, rubato da un negozio di giocattoli. La tensione è ulteriormente salita quando sono arrivati gli universitari della Sapienza e alcuni esponenti dei centri sociali. Mentre altri studenti stringevano in un disperato, inutile assedio Palazzo Madama. Quattro i feriti, tre studenti e un agente, molti i contusi. Il tutto davanti ai turisti impauriti e all'improvvisa serrata dei negozi. Quattordici gli studenti fermati dalle forze dell'ordine. I giova-

ni fermati sono risultati aderenti al Blocco Studentesco. Gli esponenti del movimento di destra hanno sostenuto di essere stati aggrediti "dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione" e che due dei loro ragazzi sono rimasti feriti. Ci sarebbe stata poi una seconda carica, di un sedicente gruppo di studenti antifascisti un po' troppo avanti con l'età e organizzati con bastoni e caschi. Diversa la versione dei manifestanti dell'Uds. "Erano una ventina di infiltrati - ha raccontato il coordinatore nazionale Roberto Iovino - era un'azione premeditata. Siamo scandalizzati dalle forze dell'ordine che stanno a guardare". "Ero a terra e mi hanno colpito con bottiglie, cinte e caschi", ha detto uno dei feriti. "Mi sono saltati addosso, colpivano con violenza", ha aggiunto un altro ferito. IL REFERENDUM - Tornata la calma, i vertici del Pd convocano una conferenza stampa alla Camera per dire che ormai l’unica strada è il referendum. «Dobbiamo riportare scuola e università al centro dell’agenda politica – annuncia Walter Veltroni – per dire 'no' al taglio imposto dal governo e puntare alla qualità». Al via dunque i banchetti per raccogliere le firme insieme al mondo della scuola.

L’ACCUSA AL PD di ELVIO SARROCCO

za Navona. L'on. Roberto Giachetti del Pd accusa la polizia di essere stata "tiepida" nell'intervenire. Il senatore Vincenzo Vita parla di "provocazione vera e propria" del gruppo di destra "Blocco studentesco" e chiede il massimo impegno "per scongiurare infiltrazioni e rischi di violenza". Mentre al Senato era in corso la seduta un senatore dell'Idv ha esposto ad una finestra uno striscione con la scritta "Siamo con voi", rivolto agli studenti che dimostravano davanti a palazzo Madama. Per Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, c'e' il "sospetto" che ci sia una "regia" dietro gli scontri di ieri ed invita l'esecutivo a non alimentare "la strategia della tensione". Dei partiti dell'opposizione solo l'Udc prende le distanze dagli studenti che, afferma Pier Ferdinando Casini, intende difendere in Parlamento senza aderire alle loro manifestazioni di piazza.

Berlusconi: «Studenti presi in giro»

ROMA - Soddisfazione per il varo della legge Gelmini sulla scuola ma amarezza per le proteste, non tutte pacifiche, degli studenti, "tanti ragazzi ingannati e presi in giro dalla sinistra". Questo il commento di Silvio Berlusconi al si' del Parlamento al decreto che porta il nome del ministro dell'Istruzione. Il presidente del consiglio e' convinto che la sinistra stia strumentalizzando le proteste degli studenti. Nei cui confronti, precisa Berlusconi, "siamo stati di manica larga" perche' abbiamo detto chiaramente "manifestate come volete, dove volete, ma non potete impedire a chi vuole studiare e a chi vuole insegnare di esercitare il loro diritto". Una dichiarazione, ricorda il premier, che ha provocato polemiche sulla stampa. Il governo ci tiene a precisare che non ha alcuna intenzione di reprimere la protesta

ricorrendo all'intervento della polizia. Gli studenti, afferma il premier, "possono manifestare, ma mi dispiace che manifestino contro cose che non esistono". E la responsabilita' e' dell'opposizione che ha ingannato gli studenti raccontando loro il falso, mentre il governo per la scuola "ha fatto le scelte del buon padre di famiglia". Ed a chi sostiene che non ci sara' il tempo pieno, il premier ribatte che "e' assolutamente il contrario, ci sara' il 50 per cento di classi in piu' che potranno fare il doposcuola". "Alle spalle degli studenti", attacca Berlusconi, e' stata combinata "una vera truffa" da parte di una sinistra che non esita a "truffare i suoi sostenitori". Noi, comunque, ha concluso, siamo pronti a "sentire l'opposizione" a patto pero'

che "invece di darci addosso ed offenderci, ci dia dei consigli". Il Pd e' apertamente schierato dalla parte degli studenti di sinistra che contestano il decreto Gelmini. Per Walter Veltroni la protesta e' del tutto pacifica e i disordini di ieri a piazza Navona sono stati solo un episodio di "aggressione di una parte politica sull'altra". La responsabilita' cioe' e' solo degli studenti di estrema destra. Veltroni si rivolge comunque agli studenti per invitarli a manifestare sempre pacificamente perche' "questa deve essere una civile protesta contro una riforma che e' un semplice taglio delle risorse destinate a scuola e universita'". L'opposizione chiede al governo di riferire in Parlamento sugli scontri di ieri a piaz-


Primo piano

Giovedì 30 ottobre 2008

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I TAFFERUGLI Alcune immagini dei violenti tafferugli scaturiti ieri dalla provocazione di un gruppo di studenti di destra, con poliziotti in stato antisommossa, feriti, fermi e paura

Nella foto grande, le violenze a Roma; qui sopra, l’assemblea alla Sapienza

Attesi in migliaia da ogni parte della Penisola. La promessa: «Non finisce qui»

E oggi lo sciopero generale L’Italia della protesta anti-Gelmini in piazza a Roma di SERGIO BIANCONI ROMA - «Non finisce qui»: lo ha promesso l’opposizione al Governo dopo il prevedibile sì del Senato al decreto Gelmini e lo griderà forte oggi il mondo della scuola che, rispondendo all’appello dei sindacati di categoria, arriverà a Roma da tutta Italia per manifestare contro le politiche dell’istruzione del governo Berlusconi, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola. Aule semideserte e piazze piene, non solo a Roma – è l’auspicio dei promotori dell’iniziativa. «Ci aspettiamo – afferma alla vigilia dell’appuntamento romano il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo – una grande partecipazione e che la piazza ribadisca non solo la volontà di opporsi alle politiche di questo Esecutivo, ma anche che venga rilanciata un’idea alternativa di istruzione che sia fatta di qualità e che assicuri a tutti il diritto di apprendere». «L'iniziativa indetta, tutta sindacale – aggiunge il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna - deve convincere il governo ad aprire un confronto per affrontare le due questioni centrali: le basse retribuzioni e un piano concordato che punti alla qualità e all’innovazione nella scuola pubblica, anzichè a tagli indiscriminati». IMPONENTE MACCHINA ORGANIZZATIVA L'imponente macchina organizzativa del sindacato si è messa in moto da giorni. Circa un migliaio di pullman partiranno dalle varie zone d’Italia per portare a Roma i manifestanti – 200 dalla Toscana li ha organizzati la sola Cgil, 150 dalla Campania e 150 dalla Puglia la Uil che ha chiesto alla questura il 'permesso' per 700 autobus (35.000 persone). Almeno 7 treni speciali sono già stati previsti (oltre a navi dalla Sardegna) e altri viaggi collettivi

sono stati organizzati dalle singole scuole, dalle Camere del Lavoro, per non contare le partenze 'fai da te'. Maxischermi per seguire l’evento romano saranno allestiti a Milano, Modena, Torino e, in diverse città, sfilate di lavoratori e studenti faranno da corollario al corteo romano che partirà da piazza della repubblica per approdare a piazza del Popolo, location scelta per i comizi finali. Il sito della Flc-Cgil offrirà un filo diretto con la piazza via web e 19 radio universitarie daranno vita a una diretta a reti unificate. Al corteo è prevista la partecipazione di tanti politici, compresi Veltroni, Ferrero, Vendola, Di Pietro; sul palco prenderanno la parola i segretari generali dei cinque sindacati di categoria promotori dell’adunata. Chiuderà il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. CONTRO COSA SI PROTESTA I contenuti del decreto sono ormai

stranoti come è stranoto che a preoccupare è soprattutto il ritorno al maestro unico e lo svuotamento del tempo pieno. Un’ipotesi, quest’ultima, non scongiurata dalle rassicurazioni arrivate dal Premier dopo l’ok del Senato: «Ci sarà il 50% di classi in più che potranno fare il doposcuola». Ed è proprio un doposcuola di tipo ricreativo, ben lontano dal tempo pieno didattico, che spaventa l'opposizione. Sfileranno per respingere ipotesi come questa i tanti genitori che hanno deciso di partecipare alla manifestazione. Il corteo sarà aperto da un furgone – sul pianale altoparlanti che alterneranno musica a slogan – e da uno striscione unitario «Uniti per la scuola di tutti». In prima linea sindacalisti, autorità, rappresentanti degli enti locali sindaci dei piccoli comuni (quelli a rischio accorpamento scuole) e gonfaloni.

LA REPLICA

Veltroni: «Il vento cambia, finita la luna di miele del Paese col governo» ROMA - «Il vento sta cambiando», a giudicare dai recenti sondaggi e dall’adesione di studenti e famiglie alle proteste contro il governo sulla scuola; il Pd non ha velleità di appropriarsi dell’«onda», ma non vuole restare con le mani in mano e oggi Walter Veltroni (nella foto) parteciperà alla manifestazione. «La luna di miele del Paese con il governo è finita – ha detto –. Fino a dieci giorni fa sembrava che il governo fosse l’incredibile Hulk. Adesso sta emergendo la verità: lo stato di grazia derivava dal contesto internazionale con il generale spostamento a destra, e da quel credito che è naturale per l’aver vinto le elezioni. Ma adesso la luna di miele è finita: è finita sulla scuola». Il Paese «sta davvero male – dice Veltroni parlando di Berlusocni –, e non capire questo è un ulteriore segno di distacco» dalla realtà.

«La Gelmini ci pensi bene»

Fo: «Capovolgere l’ordine»

A Napoli bloccata la stazione centrale

A Milano “assalto” a strade e ferrovia

NAPOLI – C'è chi ha protestato sfilando in corteo e chi lo ha fatto abbracciando il passante di turno. C'è chi ha occupato i binari della stazione ferroviaria e chi l’aula dell’università. Anche ieri la città di Napoli ha ribadito il suo no al decreto, diventato legge, Gelmini. E, promettono gli studenti, lo farà anche nei prossimi giorni perchè, dicono, «la Gelmini è bene che ci ripensi». L’ennesima giornata di protesta è iniziata a suon di cortei, più o meno spontanei. Migliaia di studenti si sono riuniti nel cuore della città, in piazza del Plebiscito, lì dove, dopo l'annuncio dell’approvazione del decreto, ha trasferito i suoi lavori anche la Commmissione scuola del Consiglio comunale di Napoli. L’OBIETTIVO - L’obiettivo? «Esprimere solidarietà agli studenti dopo l'approvazione di un decreto altamente lesivo per le sorti della scuola pubblica e, in particolare, per la città di Napoli», hanno spiegato il presidente e i commissari. Mentre gli studenti occupavano la facoltà di lettere e Filosofia dell’università Federico II, sono scesi in strada a protestare anche mamme e bambini di un istituto, il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, che «rischia la chiusura». E così niente scuola neanche per i più piccini. «Meglio chiudere il Convitto per un giorno – spiega Cinzia de Monte, rappresentante di classe di una prima elementare – che rischiare di averlo chiuso per sempre, centinaia di famiglie dovrebbero rinunciare ad un’ottima scuola che offre un servizio di qualità con mensa interna, tempo pieno fino alle 17.30, compiti fatti nelle ore pomeridiane, attività ricreative». LINEA DURA - Poi è stata la volta della linea dura e dell’occupazione, per circa due ore, dei binari della stazione ferroviaria di Napoli da parte di circa 300 studenti. Nessun treno, durante il blocco è arrivato o partito ad eccezione di un Eurostar per Venezia partito con 30 minuti di ritardo. Cancellati 28 treni regionali, disagi per gli utenti, collegamenti alternativi attivati da Ferrovie dello Stato, il bilancio. C’E’ CHI HA DETTO NO - Se la scuola ha scatenato bagarre anche tra i banchi del consiglio regionale tanto da causarne il flop, con scambi di accuse tra maggioranza e opposizione sull'approvazione del decreto, c'è anche chi, come i liceali del Genovesi, ha scelto una linea molto più soft: abbracci e strette di mano per convincere i cittadini che la riforma «è del tutto sbagliata». Oggi si continua: a Caserta con un funerale e con bare in corteo, a Capri con corteo di studenti, a Napoli con assemblee e cortei, tra l’altro. Tutti con una promessa: «Non ci fermeremo».

MILANO - Anche a Milano è stata lunga la giornata di proteste degli studenti contro la riforma dell’istruzione e i tagli finanziari al settore: un corteo di almeno cinque ore, complice la pioggia, ed alcuni improvvisi blocchi stradali, hanno mandato in tilt il traffico in buona parte della città. Fino poi alla decisione di bloccare brevemente alcuni binari della stazione ferroviaria di Lambrate, nella periferia orientale del capoluogo lombardo. Gli studenti, che hanno anche tentato, senza riuscirci, di raggiungere la trafficata tangenziale Est, hanno segnalato 'contatti' con la polizia che ha per lo più lasciato circolare i cortei improvvisati. A dare il via ai cortei milanesi, non autorizzati, sono stati un migliaio di ragazzi dei licei, che si sono mossi in due cortei nati in due zone diverse della città, ai quali si sono aggregati studenti di altre scuole superiori e gli universitari che fanno riferimento alla facoltà di Scienze Politiche. Non tutti però hanno aderito alla protesta: alcuni universitari sono rimasti davanti al portone della facoltà, senza nascondere le loro rimostranze per non aver potuto seguire le lezioni. «Abbiamo trovato aule chiuse e professori in assemblea», hanno detto in diversi. Il corteo, a questo punto più partecipato, ha raggiunto a metà mattinata l’Accademia di Brera, dove è stato lanciato un petardo, quindi Palazzo Marino e la sede di Mediobanca, in pieno centro cittadino. Qui un gruppetto ha iniziato a scappare gridando «Aiuto, aiuto ci sono i manganelli». Due studenti hanno denunciato di essere stati colpiti dalla polizia che voleva impedire loro un percorso diverso: i ragazzi sono stati medicati al Fatebenefratelli con prognosi di 5 e 8 giorni. Intanto la notizia che il decreto Gelmini era stato approvato ha interrotto il seguitissimo intervento di Dario Fo all’Università statale. «Bisogna rompere con questa tradizione nefasta, non basta prendere ciò che si può – stava dicendo il Premio Nobel – bisogna capovolgere l’ordine». Un migliaio di studenti si è riversato in strada, bloccando diverse vie, nevralgiche per il traffico del centro città. Il corteo, dopo aver tentato di depistare le forze dell’ordine, si è diviso in due tronconi: i liceali hanno bloccato il traffico e tracciato scritte con bombolette spray su un tram, mentre un paio di centinaia di universitari della Statale ha proseguito lungo la circonvallazione, paralizzando il traffico. La manifestazione – definita dagli studenti «determinata e pacifica» – poco dopo le 14 ha raggiunto la stazione delle Fs di Lambrate, dove gli universitari hanno occupato per una mezz'ora i binari, sedendosi sulle rotaie e ritardando la partenza di un Eurostar. Gli studenti hanno poi imboccato delle vie periferiche, con l’intenzione di bloccare anche la tangenziale Est, ma un cordone delle forze dell’ordine li ha convinti a fare dietrofront.


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Giovedì 30 ottobre 2008

Autunno caldo

Il silenzio dura un secondo

Lo sciopero generale Non solo a Roma OGGI, mentre a Roma ci sarà la manifestazione in difesa della scuola promossa da Cgil, Cisl e Uil, nelle città, sul territorio la mobilitazione di studeneti e docenti proseguirà con varie iniziative. Dalla Basilicata partiranno alla volta della Capitale almeno una ventina di pullman. A Potenza, il polo umanistico dell’Unibas sarà lo spazio di una “giornata” di protesta alternativa, tra lezioni all’aperto e momenti di musica e poesia. Gli studenti delle scuole superiori si riuniranno ancora in corteo. In ogni paese della regione ci saranno spazi di protesta o di discussione. Nel frattempo, il coordinamento dei docenti del capoluogo potentino ha «ha avviato un percorso di riflessione e iniziative da affiancare a quelle degli studenti» per proseguire anche «dopo l’approvazione dei decreti dal Governo» anche allargando «il fronte della protesta agli insegnanti delle scuole medie e delle elementari, ai genitori degli alunni».

La lunga coda della protesta Sfilano in 10.000 a Potenza e bloccano Gallitello «Ma il decreto approvato non ferma il movimento» POTENZA - Quando si diffonde la notizia che «il decreto Gelmini è legge», passato a Palazzo Madama, c’è un momento in cui il corteo si ferma. «Lo sapevamo, eppure rimane una batosta». Erano così tanti ieri mattina, che per saperlo tutti ci vuole un po’, di bocca in bocca. Con una folla così, «neanche 20 megafoni bastano». Poi la decisione improvvisa, concordata all’istante, di cambiare percorso. Avevano nei piani di raggiungere il polo umanistico dell’Università, a rione Francioso. Decidono che di lì si passa soltanto, poi «si va a bloccare via del Gallitello» che nel capoluogo è snodo viario più che fondamentale. Erano partiti da piazza Zara, riunendosi lentamente da ogni scuola superiore del capoluogo, qualcuno pure dagli istituti della provincia, alla volta degli universitari (dal polo scientifico di Macchia Romana, invece, si erano mossi agganciando il corteo a metà percorso). «Siamo più di sabato scorso» e già quei 5mila avevano stupito una città che una mobilitazione così non la vedeva da tempo. O avevano indignato i contrari, sicuri che «stanno perdendo tempo». Sono arrivati in 10mila. Sono aumentati gli striscioni, sono aumentati i presenti. Il decreto è in votazione mentre urlano «contro un diritto allo studio messo al bando da tagli, privatizzazioni, nessuna concertazione». Non ci sono

La manifestazione ( le foto in pagina sono di A. Mattiacci)

La Cabala in piazza E si pensa al “dopo”

bandiere, non ci sono simboli, «nè di destra, nè di sinistra». Sono stanchi, camminano da sei giorni attraverso la città. Hanno presidiato il centro storico e il parco di Montereale organizzando comitati e cortei. Hanno gestito momenti di tensione e nervosismo, hanno la consapevolezza che «adesso bisogna continuare, anche a decreto approvato», solo trovando «modi diversi». Torneranno a scuola, sicuri che quello spazio «non si esaurisce nell’orario delle lezioni». Troveranno altre for-

me «per questo movimento». Pulito, colorato, senza eccessi. A differenza di quanto accaduto altrove, ringraziano e collaborano con la Polizia che li accompagna e li scorta. Hanno meno di 18 anni, fanno le superiori, si cercano con gli sms e sono sicuri di «aver fatto una cosa grande, soprattutto in una città come questa». Gli universitari li hanno richiamati spesso come “esempio” di una forza di mobilitazione «spinta dall’entusiasmo». Eppure, anche per i “più grandi” «è stato un suc-

cesso. Anche per l’università che ha ascoltato in rete, in diretta, la votazione - i numeri d’affluenza sono sono inaspettati». A Gallitello arrivano che è quasi ora di pranzo. Si siedono, parlano, poi, quando scade il permesso, ordinati vanno a casa. Dopo poche ore saranno di nuovo riuniti, per organizzare “i prossimi giorni”. Hanno inventato le liste delle presenze in corteo, gli zainetti appesi, i cartelloni in latino. E adesso? «Ci inventeremo qualcosa». Sara Lorusso

POTENZA - Gelmini 1, scuola 0. Prevedibile, forse. Ingiusto, probabilmente. Per intanto la protesta degli studenti in città non si ferma e continua pacifica, democratica e non schierata come lo è stato nei giorni passati. Certo anche la stanchezza comincia a farsi sentire e così ieri sera, in piazza Prefettura, ad ascoltare la terza delle lezioni all’aperto, sul tema “ la cultura rinascimentale e il suo rapporto con la filosofia ebraica”, di ragazzi ce n’erano davvero pochi. Si vedevano, in compenso, facce più mature; quelle degli studenti universitari e quelle di adulti che ascoltavano incuriositi delle opere di Pico Della Mirandola e delle prodezze della Cabala. A discuterne c’era il professore Antonio Califano, docente del liceo scientifico, e un gruppo di suoi alunni della classe quarta. Più che comprensibile il ritardo con il quale la lezione è cominciata. A Montereale i ragazzi hanno dovuto discutere delle future forme di protesta e tentare di convincere i più sfiduciati quelli che “volevano arrendersi”. L’unica decisione certa, per

il momento, è quella che riguarda la manifestazione che stamattina partirà da piazzale Istria. Alle altre cose ci si penserà in un secondo momento visto che il probabile ritorno tra i banchi di scuola, per molti fissato a lunedì, comporterà la necessità di riaprire i libri per non correre il rischio di arrivare impreparati in classe. «Le forme di protesta non si fermeranno - hanno spiegato ieri i ragazzi - continueremo con le riunioni dei coordinamenti e con le lezioni in piazza, non vogliamo né dobbiamo fermarci». Anna Musacchio


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alla notizia del “sì” alla riforma che «non vogliamo»

ALLA TESTA DEL CORTEO

E’ stato sindaco dei ragazzi nel 2004, oggi è tra i detentori del megafono anti-riforma. Pier Vincenzo Lapenna, classe 1992, dal “Galilei”, è rappresentante regionale dell’Organo di garanzia nella Consulta degli studenti. Sempre “in mezzo” alla protesta, «qualcuno lo deve fare e se essere impegnati significa far crescere la consapevolezza, bene». Ha un cognome importante qui a Potenza (lo zio è un consigliere regionale del Pdl). «Ma io ho un’ideologia come Piervincenzo, qui no, qui rappresento gli studenti. C’è davvero bisogno di cambiare. Amo questa terra, voglio rimanere nel Mezzogiorno e avere una scuola pubblica che me lo permetta». Molta storia, nove volumi di Manfredi in una estate. E tra quella pagine ha imparato che «ogni generazione parla male della precedente». E’ normale «che i miei genitori mi suggeriscano di non espormi, ma il confronto con loro, anche quando non sono d’accordo, non può che farmi crescere. E poi da grande sarò un buon padre, come lo è mio padre per me». Passioni? «Troppe. Anzi no, una la scriva. Adoro i Beatles».

Nanni Schiavo è nella consulta provinciale degli studenti. Da giorni in corteo, maglietta a maniche corte anche quando pioveva. Praticamente ormai senza voce, è tra i promotori del registro di “presenze ai cortei”. Ironico, «ho sensibilizzato i miei genitori - la madre è una “prof” - e adesso sono favorevoli» anche loro alla protesta. Cosa c’è nell’aria? «Stiamo dimostrando che l’attivismo non è morto 40 anni fa come qualcuno ha voluto far credere. Anzi, la nostra generazione è scesa in piazza proprio perchè quelle precedenti non sono state in grado di farlo. E a furia di fare “giri attorno”, poi si casca a terra. Certo, la Gelmini va ringraziata, l’ha fatta talmente grossa che ci ha dato la spinta giusta per partire». Negli ultimi anni «il problema dell’assenza di meritocrazia nella scuola pubblica è andato di pari passo con la sua “svalutazione”». Il suo tempo è per la politica. «Non ho altre passioni. Socialdemocratico fino all’ultima goccia di sangue. Irremovibile». Lui che “vive” nel liceo scientifico Pasolini e ha solo 17 anni.

«E’ chiaro che la famiglia da cui vieni ti influenza. Ma non è una questione di ideologia in casa, piuttosto di abitudine al dialogo». E a casa di Gabriele Pastore, rappresentante del liceo Artistico, «non è mai mancato il telegiornale». In corteo «difendo il mio futuro, come gli altri. Vale la pena fare finta di niente? Anche la mia consapevolezza è cresciuta nel tempo, anche frequentando i comitati studenteschi», in cui si vedono, discutono e mettono ai voti ogni decisione. Indossa una maglietta con il logo dell’anarchia, ma «solo per dire che qui non ci sono sigle». Mentre parla descrive la distanza tra le generazioni che «si è accorciata. Adesso i genitori sono anche amici, ma questo non vuol dire che perdano il ruolo di educatori». Cosa ne è della generazione di solitari, alcol e droga in aumento? «Se ne parla in modo strumentale. Non è così che si danno le risposte». Si mantiene facendo il fiorista, studia e dipinge per passione. «Va bè, c’è pure la pesca, quella rilassa». Un sogno? «Che i pensieri dei ragazzi si diffondano e stupiscano. Proprio come stupiva il Barocco».

Mica semplice essere rappresentante al liceo classico di Potenza. Pier Giuseppe Basile, rappresentante del Flacco, ogni tanto deve fare i conti con un clima “complicato”. «Ma neanche tanto spesso. E poi le critiche servono a migliorare». Incita i compagni e si fa coinvolgere. «E’ importante guardare avanti. Manifestiamo perchè siamo ancora in grado di costruire un futuro migliore». E se qualcuno non è d’accordo, «noi ragioniamo con la nostra testa. Lo faccio anche io - non è certo un “facinoroso” - Non credo sia opportuno, in genere, seguire la massa e basta. E se sto sempre in mezzo - sorride riferendosi ai cortei - è perchè credo che tutti noi, insieme, possiamo agire sulla coscienza critica». Con il “severo” preside del suo liceo, Raffaello Mecca, dice «di aver, come tutti gli studenti un ottimo rapporto. E’ chiaro che da responsabile di un istituto e dei suoi ragazzi non può avallare le manifestazioni». Capelli arruffati, seguace del fantacalcio, passione politica, ideologia precisa. «Ma in questo contesto non conta». I suoi genitori «mi hanno semplicemente impedito - scherza - di vedere il telegiornale. Mi agitavo troppo».

LA VOCE “CONTRO” Alcuni docenti precari delle scuole secondarie hanno spiegato in una lettera - che pubblichiamo in parte per motivi di spazio - le ragioni che li spingono, stamattina, a entrare in classe. E’ utile, come premessa per chi legge, un chiarimento sul ruolo e la posizione di chi scrive. Si tratta di cinque docenti precari delle scuole secondarie, di quelli che avrebbero tutto l’interesse a lasciar correre e strizzare l’occhio agli studenti in sciopero: se il piano Gelmini fosse modificato, la nostra assunzione sarebbe più certa e vicina nel tempo. Certe volte, però, difendere la verità è più bello e umano che difendere il proprio interesse o “difendere il proprio futuro”, come recitava uno striscione. (...) Per questo siamo pronti a rischiare prevedibili critiche pur di affermare ciò che riteniamo vero. Abbiamo appreso, in questi giorni, di un rinato protagonismo degli studenti di tutta Italia,

Ecco perchè entreremo in classe non ultimi quelli lucani. (...) Più di qualcuno ha voluto leggere i fatti di questi giorni come un risveglio, un segnale di protagonismo positivo delle nuove generazioni, fino ad evocare addirittura il ‘68. Riteniamo che il paragone sia offensivo e che, naturalmente, offenda il ‘68. Non prendiamoci in giro: lì i ragazzi avevano a cuore un’idea diversa della realtà, un nuovo e appassionato modo di intendere i rapporti umani e sociali, non appena qualche obiezione contro la faccia di un ministro antipatico e i suoi fondi tagliati. Questi ragazzi, ci spiace dirlo, tutto ci sembrano tranne che “protagonisti”. (...) Vediamo i soliti ragazzi a cui, sotto sotto, di tutto questo interessa poco o nulla. Sette giorni di urla non bastano

certo per cancellare quella noia e quell’apatia che tanti osservatori leggono con preoccupazione, ormai da qualche tempo, nei loro sguardi e nei loro gesti. (...) Quanto alle iniziative “costruttive e culturali” degli studenti in protesta nelle superiori, sarà bene ammettere, pur senza generalizzare, che esse sono state spesso sollecitate (e talora addirittura organizzate) da qualche docente “simpatizzante”. (...) Non abbiamo visto neppure il bagliore di quel senso di coraggio proprio di chi tiene a qualcosa, per cui si è pronti a pagare le conseguenze del proprio gesto, fosse anche la semplice assenza sul registro. (...) Sia chiaro, ci sono anche quelli che ci credono. Credono che protestare equivalga davvero

a “fare qualcosa di serio e importante, qualcosa di vitale”. Sono convinti che un cambio istituzionale e politico risolva i problemi della scuola e della vita. A quell’età dovrebbero mangiarsi il mondo, e invece sono già portatori di una mentalità omologante e “invecchiata”, che li ha educati a riporre ogni sicurezza e stabilità esistenziale sul posto di lavoro (se non addirittura sulla pensione), meglio ancora se garantiti dallo “Stato-provvidenza”. (...) E invece noi, come sempre facciamo, anche il 30 ottobre entreremo in classe per dire che non si è vivi per un sì o un no alle indicazioni della Gelmini. Vogliamo dire a tutti che la priorità della scuola non è politica, economica o istituzionale. Ciò che è prioritario, invece, è porre le

condizioni affinché possa attuarsi il fenomeno educativo autentico, e cioè il reale protagonismo di chi la scuola la fa (docenti e alunni), con tutta la voglia di comprendere il mondo e il significato di questa avventura eccezionale che è la vita. Un protagonismo che si esplicita (...) nel rischio personale del docente, pronto a mettersi in gioco, immischiando nel rapporto con l’alunno tutto sé e la propria ipotesi sull'esistenza. E’ qui che risiede il cambiamento autentico: è solo da uomini educati così che potrà sorgere una vera “riforma” della scuola, non è certo a forza di riforme che si produrranno uomini. Entreremo per non rinunciare a ciò che, instancabilmente e con pazienza, facciamo ogni giorno, pur

nella condizione di massima precarietà lavorativa: tentare di comunicare ai ragazzi, attraverso le discipline che abbiamo scelto di insegnare, che vale la pena prendere sul serio quell’ansia tutta umana e quel desiderio di essere felici che la natura (per fortuna!) mette in corpo a ciascuno di loro. Dietro a quelle urla, infatti, c’è qualcosa di bello e grande. Quei ragazzi non sono i “facinorosi”di cui qualcuno ha parlato, ma i portatori di un’ansia molto più grande di quella che traspare dalle loro facce feroci contro la Gelmini o dai loro slogan sbrigativi di questi giorni. (...) C’è qualcuno, insomma, che entrerà a scuola per dire che i problemi sono al fondo e non in superficie. (...) Non è forse più “rivoluzionario” che scendere (comodamente) in piazza con tutti gli altri? Andrea Borraccia Michele Borraccia Domenico Burzo Pino Suriano Marilena Varasano


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Autunno caldo Ci sono voci anche “oltre” i cori

La “battaglia” a mezzo note della politica, tra emendamenti, solidarietà e accuse al governo

Le parole fuori dal corteo «Sbagliato non valorizzare il movimento degli studenti» AVEVA presentato un emendamento il senatore del Pd, Filippo Bubbico. Il decreto Gelmini è passato lo stesso. Il testo chiedeva «di sopprimere l’articolo 7 bis che dispone la riduzione del 50 per cento delle risorse destinate alla edilizia scolastica, con particolare attenzione, alla messa in sicurezza degli edifici». L’emendamento non approvato «è l’ennesimo indicatore di come il decreto Gelmini - dice Bubbico - affronti il tema della scuola e della istruzione con la esclusiva logica della riduzione delle risorse finanziarie». Fa eco la senatrice Maria Antezza (Pd) che spiega come «il Governo Berlusconi abbia calpestato il diritto sacrosanto degli studenti, delle famiglie, del Paese e anche dell’opposizione di essere ascoltati». In particolare, in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica, in Basilicata, «chiuderanno 96 autonomie scolastiche, di cui 17 in provincia di Matera e 79 in provincia di Potenza». Dal consigliere comunale di Potenza, Roberto Speranza (Pd) l’invito a «stare accanto al movimento degli studenti». Perchè se «da ormai qualche stagione si continua a ripetere che siamo dinanzi a una generazione stanca, passiva, senza valori. Eppure «queste giornate di mobilitazione ci dicono finalmente il contrario». Mentre il senatore del Pdl, Cosimo Latronico ricorda che «fa bene il governo a rispondere alla domanda della gran

Scuola elementare di Melfi

Preoccupati i genitori

Le immagini della manifestazione di ieri (f. Mattiacci)

parte degli italiani di costruire un percorso per innovare profondamente il sistema formativo del Paese. Il Pd ha perduto un’occasione per mostrare il suo volto riformista». Negativo il giudizio sull’approvazione del decreto Gelmini per Gianfranco Blasi, portavoce regionale di “Una Rosa per la Basilicata - Centro Popolare”. Del resto - dice - «venga il ministro a Cersosimo, ad Oliveto Lucano, a Ruvo del Monte a spiegare che le scuole primarie dovranno essere chiuse». La solidarietà agli

studenti arriva dal Prc che «sostiene le ragioni della protesta e si schiera a fianco di studenti e docenti. Si sono, infatti, liberate energie e i giovani sentono la necessità di mettersi in discussione senza accettare supinamente decisioni calate dall’alto». Dalla presidenza dell’Osservatorio sulla legalita e sui diritti, che del decreto sottolinea il «ridimensionamento del sostegno», l’invito a «sottoscrivere la petizione per il ripristino del rapporto 1:1 per il sostegno agli allievi con certificazione di gravità».

MELFI - Sono preoccupati. Temono che il provvedimento possa limitare, di fatto, l’offerta formativa dei loro figli. E così dopo l’incontro informativo sulla legge numero 137/2008 che si è svolto presso la palestra della scuola elementare “F.S. Nitti” di Melfi, i genitori della scuola dell’infanzia del plesso di “San Teodoro” hanno espresso viva preoccupazione. «Ridurre a 24 ore settimanali il numero delle ore di permanenza a scuola, come sancito nel Dl Gemini fanno sapere - significa eliminare di fatto il tempo pieno. Un progetto didattico che, unitamente alla scuola a modulo, ha proiettato la scuola primaria e dell’infanzia italiana ai primi posti nelle classifiche di merito internazionali». Un modello didattico-organizzativo «che non si limita ad offrire più assistenza ai bambini ma offre la possibilità di apprendere in tempi distesi, con tante attività. Ben diverso è, invece - concludono - il tempo contratto della scuola del mattino». «Ecco perché diciamo no alla Riforma Gelmini»

SUI GENERIS Invito a formulare proposte La federazione Sui-Generis, «consapevole della necessità di una riforma organica del sistema scolastico italiano e della uguale necessità di revisionare il sistema universitario, prende le distanze dalle forme di modifica scelte dal governo » e chiedono «a gran voce che vengano ritirate da parte del governo Italiano le leggi 137 e la legge 133, valutando le stesse non in linea con i reali problemi che affliggono il sistema di formazione scolastico e universitario». Le sedi e il sito dell’associazione sono a disposizione per raccogliere le proposte.

VILLA D’AGRI Il programma PRENDERA’ il via oggi, 30 ottobre, dalle 9.00 fino alle ore 19.00, la mobilitazione che ha coinvolto studenti e lavoratori uniti nella lotta contro il decreto Gelmini. L’appuntamento è previsto nelle prime ore della mattinata nella piazza principale del paese. Il corteo sfilerà lungo le vie principali di Villa d’Agri per poi ritrovarsi in Piazza Zecchettin, dove si aprirà un dibattito con intervento di tutti coloro che vorranno esprimere la propria opinione. Nell’arco della giornata interverranno gruppi musicali. Angela Pepe

PROTESTE A LAURIA Sciopero “bianco” e piazza Anche gli studenti dell’Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici “N. Miraglia” di Lauria si sono «uniti ai ragazzi di tutte le scuole d’Italia per protestare con fermezza e determinazione contro la riforma scolastica della Gelmini». Ieri hanno dato vita a uno «sciopero bianco», oggi saranno in piazza «per esprimere la nostra rabbia, la nostra preoccupazione». Chiedono come «possiamo approfondire i nostri saperi, sviluppare le nostre abilità, maturare una formazione adeguata, se la scuola non potrà avere sufficienti risorse per un’offerta didattica rispondente ai nostri bisogni?».

segue dalla prima La redazione del giornale è letteralmente invasa da prese di posizioni di studenti, genitori, professori che contestano la decisione presa dal governo. Il presidente del Consiglio sostiene che c’è molta disinformazione. Tralasciando il suo potere personale nei media, si può obiettare che quello che si vuole cambiare non è stato forse spiegato nel migliore dei modi. Questa volta la destra ha saputo essere destra. Chiudendosi nel Palazzo non ascoltando nessuno e non accettando mediazioni. La senatrice Angela Finocchiaro nella dichiarazione di voto a Palazzo Madama ha citato un dato molto pertinente. Le parole di Aldo Moro che davanti al rivoluzionario movimento del Sessantotto intuiva che solo “un ordine capace di ricomporre i conflitti sociali ad un livello sempre più alto di

La Gelmini e i brav uagliò giustizia” avrebbe potuto rispondere alle domande di quella che definì “società vibrante e inquieta”. Moro insegnava nelle università e aveva percezione del conflitto. Ieri Quaglieriello del Pdl in aula ha messo in relazione la Gelmini con Gentile indossando i panni del moralizzatore contro l’università italiana ormai messa al muro come un lupanare della nazione. Istituzione certo in crisi, da tempo in decadenza per colpa di baroni e baronetti spesso di sinistra, ma che certo non viene garantita da chi persegue il tre per due da supermercato avviato da Berlinguer. Un dato significativo di queste ore giunge dal movimento lucano degli studenti.

In particolare quello di Potenza che ho visto ieri sfilare in un corteo numeroso e colorato sotto il palazzo del giornale. Mi hanno colpito i ragazzi delle superiori. Per nulla succubi degli universitari. Determinati nella loro protesta. Ben organizzati. Collaborativi con le forze dell’ordine nella loro smania di efficientismo da mobilitazione. Sono una ricchezza della città e della regione. Una variabile positiva generazionale dell’immobilismo che caratterizza troppe fasce sociali della Basilicata. E’ un movimento che nasce dal basso, per nulla eterodiretto e che non ha aspettato di seguire emulazioni metropolitane. Li fotografa lo slogan “Simm brav ua-

gliò”. Bravi ragazzi che hanno preso il loro destino nelle proprie mani. Oltre la giovane età colpisce la caratterizzazione di essere formati da cultura alta e bassa. Nei loro cartelli sbandierano la fierezza di vivere nelle terre di Orazio, capofila di una loro appartenenza culturale. Molte loro shirt mostrano invece una formazione sentimentale fatta da Ramones, Exploited, Led Zeppelin. L’equazione movimentista non è riconducibile al moloch del Sessantotto, ma a una lunga marcia della fascinazione controculturale fatta da musica, film, e libri interiorizzati dai giovani che pensano e sognano. A Potenza si aggiunge una componente di

cultura ultrà, che resta un significativo ingrediente di sano protagonismo giovanile locale. Un nuovo potere studentesco attraversa le nostre strade. Non abbiamo la sfera di cristallo per sapere che cammino farà. I ragazzi del 2008 hanno la consapevolezza di far parte di una generazione precaria che rischia di non avere lavoro, pensione e adesso vede espropriarsi anche l’istruzione. Il governatore di Bankitalia ha recentemente ricordato che i giovani sono mortificati da un’istruzione inadeguata e da un mercato del lavoro che li discrimina a favore dei più anziani. Soprattutto nel mondo del sapere. Mentre i giovani ma-

nifestano la crisi inesorabile chiude la fabbriche fordiste e toyotiste dislocate in Basilicata. Un fenomeno inarrestabile. Gli imprenditori cercano di dar la sveglia alla politica. Il riformismo regionale e i suoi leader sostengono che la Lucania sarà terra felice per la ricerca prossima ventura. Speriamo che non si tratta di sterile propaganda frutto di slogan per un titolo da giornale. Chi manifesta oggi ha diritto di avere pari opportunità. C’è talento in quei ragazzi che manifestano. Tutelatelo. Se ci si preoccuperà solo di comandare la rabbia di chi patisce non risparmierà nessuno. Un emendamento in Senato non salva la coscienza. Senza i bravi ragazzi lucani del movimento avremo solo dei burocrati grigi bravi ad amministrare il consenso attraverso il bisogno. Mediti la classe dirigente di questa regione. Paride Leporace


Primo piano

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Sanità lucana Il punteggio della Regione sulla base del giudizio della commissione di valutazione

Manager sanità, Cannizzaro al top Riconoscimento per i risultati conseguiti nel 2006 dal S. Carlo di LUCIA SERINO POTENZA -E' Cannizzaro il primo della classe. Il migliore di tutti. Il giudizio è della Regione Basilicata che ha preso atto del voto dato della commissione per la valutazione dell'operato del direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo per l'anno 2006. Seguono, in ordine di punteggio, Mario Marra, direttore generale dell'Asl 3 di Lagonegro, Piero Quinto, direttore (attualmente commissario) dell'Asl 5, Edmondo Iannicelli, direttore dell'Asl 5 di Venosa, Domenico Maroscia, direttore dell'Asl 4 di Matera e Attilio , ex direttore dell'Asl 2 di Potenza (sostituito dal commissario Buscicchio). La commissione di valutazione presieduta da Rocco Rosa si è riunita il 22 settembre scorso ed esattamente un mese dopo la Giunta, su relazione dell'assessore alla salute Antonio Potenza, ha riconosciuto al dottore Michele Cannizzaro il punteggio di 17,4% su venti. Il periodo preso in considerazione, dicevamo, è il 2006 (le valutazioni sono piuttosto tardive) e dunque nessun confronto comparativo può farsi con l'operato dell'attuale direttore del San Carlo, l'ingegnere Giovanni De Costanzo (che era inizialmente presente nella commissione di valutazione) considerando anche che Cannizzaro è rimasto ai vertici del San Carlo fino alla metà del 2007 per poi dimettersi. Il punteggio al top nasce dal raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla stessa Regione Basilicata relativi ai servizi erogati e, più in generale, alla organizzazione e alla programmazione. Nel dettaglio sono molti i meriti che si risconoscono al lavoro di Cannizzaro: interessante il dato relativo alla riduzione della migrazione sanitaria, la riduzione delle liste di attesa per alcune prestazioni ambulatoriali di tipo strumentale, l'aumento del regime di Day Hospital, l'adozione di una serie di protocolli terapeutici, l'istituzione del dipartimento di Emergenza/Urgenza e Accettazione (Dea). E poi una particolare sensibilità in due settori molto delicati, la cura del dolore (si pensi ai malati oncologici terminali) e le patologie neuropsichiatriche infantili (era stata fatta una convenzione con l'Asl 4 di Matera e l'ospedale di Po-

I dati del Registro tumori

tenza si avvaleva della preziosa consulenza del neuropsichiatria infantile Carlo Calzone). Nella precedente valutazione era Piero Quinto al top. E dunque, volendo fare una media algebrica, considerando la riorganizzazione del sistema delle Asl, se la scelta dovesse basarsi esclusivamente

sui meriti conseguiti dai direttori nel corso degli ultimi anni, la guida dell'Asl di Matera spetterebbe di diritto a Quinto, quella dell'Asl di Potenza andrebbe a Cannizzaro. Il primo è ancora in sella. Il secondo, con la decisione di dimettersi, è - almeno per il momento - fuori gioco.

Neurochirurgia di eccellenza

Crob: pronti quelli fino al 2005

S. Carlo: debellati 2 tumori alla testa

IL Registro tumori ha elaborato a oggi i dati relativi alle patologie tumorali dei residenti in Basilicata ricavati dalle schede delle dimissioni ospedaliere per gli anni 1997 2005, comprensive anche della mobilità passiva, cioè dei dati relativi ai pazienti ricoverati fuori regione. A breve saranno disponibili anche i dati relativi al 2006. E’ quanto si è appreso al termine delle audizioni dei responsabili dell'Irccs - Crob di Rionero in Vulture (il commissario straordinario Donato Greco, il direttore sanitario Pasquale Amendola, e il responsabile del Registro tumori Rocco Galasso) svolte ieri, su richiesta del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto - Popolo delle libertà) dalla Quarta commissione consiliare permanente del consiglio regionale presieduta da Gennaro Straziuso. Nel corso delle audizioni è emerso che il Registro tumori, istituito con delibera della Giunta regionale numero 1277 del 2000, «pur essendo in fase di elaborazione avanzata ed anche di piena fruibilità - ha riferito il consigliere regionale Gennaro Straziuso al termine della riunione - non gode tuttavia dell'accreditamento dell'Associazione italiana registro tumori, che sicuramente conferirebbe maggiore dimensione scientifica e completezza alle informazioni cliniche dei casi sin qui censiti». E il presidente della Commissione consiliare ha proseguito spiegando che «il lavoro fatto è sicuramente apprezzabile e già utilizzabile sul versante epidemiologico, mentre il lavoro da fare è ancora impegnativo, ma vi è la rassicurazione da parte dell'Irccs di portarlo a termine entro la metà del prossimo anno».

PIENO successo al San Carlo di Potenza nei 2 difficili interventi di Neurochirurgia per rimuovere tumori profondi del tronco encefalico. A operare è l'equipe neurochirurgica diretta dal primario Paolo Severino (nei giorni scorsi salito alla ribalta nazionale perché indicato dal numero di novembre di Class come uno dei più affidabili neurochirurghi d’Italia). Lo rende noto l’ufficio stampa dell’ospedale potentino in un una nota in cui si legge: «Nel primo caso si è trattato di un tumore dei vasi sanguigni posizionato in un'area profonda del quarto ventricolare, dove sono collocati i centri respiratori e vasomotori. Questo tipo di tumore è di natura benigna ma può avere esiti mortali. Sono state necessarie 10 ore di sala operatoria ma già la mattina dopo la paziente, una donna di 60 anni della costa jonica materana, ha ripreso perfettamente conoscenza». «Nel secondo caso - prosegue la nota - il paziente è un ragazzo di 25 anni della provincia di Potenza, affetto da un tumore alla regione pineale di otto centimetri di diametro. Questo tipo di tumore fino a qualche anno fa era considerato non operabile. Questo intervento, è cominciato a mezzogiorno di martedì ed è durato 16 ore. All'uscita dalla sala operatoria il dottor Severino è stato accolto dagli applausi di decine di familiari e amici del giovane». La Neurochirurgia è una delle Alte specialità che hanno consentito al San Carlo di acquisire la denominazione di Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale. E' l'unico reparto di Neurochirurgia presente in Basilicata. Da circa 7 anni il reparto è diretto da Paolo Severino, coadiuvato dai medici Sebastiano Limongelli, Fiorangelo Di Nicola, Francesco Pagliuca, Henry Annecchiarico, Filomena Mollica, Giovanni Torelli.

LA POLEMICA POTENZA - Scoppia la polemica tra Lapenna e Buscicchio. Il fatto: il consigliere regionale denuncia che il commissario all’Asl 2 non avrebbe i requisiti per la nomina mentre lo stesso Buscicchio invita Lapenna e l’assessorato alla Sanità a trovare il documento “smarrito” che dimostrerebbe, invece, la legittimità della nomina. Non solo, Buscicchio chiede al governatore De Filippo di assumere «una precisa presa di posizione per porre fine a questa ridicola storia che sicuramente non fa onore agli uffici regionali preposti». E in serata c’è anche la precisazione del Dipartimento regionale alla Sanità: «l’assessore Potenza, ha esaurientemente risposto alla interrogazione presentata dal consigliere Mollica, illustrando , punto per punto, la documentazione a corredo della delibera di nomina e che comprova tra l’altro il possesso dei requisiti per la nomina stessa. Tutti i documenti presentati da Buscicchio, nessuno escluso, sono stati vagliati».

Il giallo dei documenti della nomina del commissario dell’Asl2. In serata il chiarimento di Potenza

“Guerra” tra La Penna e Buscicchio

Sergio Lapenna

Mimmo Buscicchio

La sintesi: il caso è scoppiato quanto alla fine dell’audizione in Quarta commissione consiliare dell’assessore regionale alla sanità Antonio Potenza, (che si è svolta ieri mattina) sulla nomina a commissario dell’Asl di Domenico Buscicchio, Sergio

Lapenna in qualità di vicepresidente della stessa commissione ha dichiarato in una nota: Pare, infatti che vi siano delle irregolarità per il requisito prescritto dalla normativa sia nazionale che regionale, ossia quello richiesto per l’esperienza

quinquennale nella direzione tecnica o amministrativa di aziende o strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e con responsabilità diretta di risorse umane, e che tale incarico debba essere stato svolto nei 10 anni precedenti alla pubblicazione dell’avviso». «Ebbene – ha sottolineato Lapenna - dalla documentazione presentata in commissione si evince che il centro di cui è stato dirigente Buscicchio, attualmente in fase di riconversione, durante il suo incarico era composto da un infermiere, un impiegato amministrativo e da un cardiologo. Inoltre il centro non aveva né l’autorizzazione richiesta dalle leggi sanitarie, né operava in regime di convenzione. Per quanto concerne poi il requisito dei 10 anni antecedenti la pubblicazione

dell’avviso, la data dell’incarico si evince da una semplice scrittura privata che ha solo una valenza tra le parti e non ha efficacia erga omnes come qualsiasi atto pubblico». E Lapenna poi prosegue ancora: «Al di là dell’aspetto legale della vicenda che potrà essere chiarito nelle sedi giudiziarie opportune, quello che occorre rilevare è la poca trasparenza della giunta regionale guidata da Vito De Filippo nella nomina effettuata. Infatti, sicuramente vi erano altri candidati in lizza in possesso di tutti i requisiti prescritti ma, invece, si è proceduto ad effettuare una nomina quanto meno dubbia». Non si è fatta attendere la reazione. E’ lo stesso Buscicchio che a poche ore dalle dichiarazioni di Lapenna, scrive: «Non conosce parte dei fatti e parte della documentazione inerente i requisiti

per la nomina in questione. Non si sa, allo stato, il motivo di ciò. Presumiamo, fino a prova contraria, che il consigliere Lapenna non ne sia stato messo debitamente a conoscenza nelle sedi più opportune. Ho presentato un mese fa debitamente protocollata all'assessorato alla Salute, sicurezza e solidarietà sociale idonea documentazione ed in particolare una certificazione relativa ad incarico apicale ultraquinquennale in un Istituto privato di rilevanza nazionale riconosciuto peraltro da ben 3 decreti ministeriali». «Tale documentazione precisa Buscicchio - a integrazione di quella precedentemente sicuramente di per sé già sufficiente. Questa documentazione stranamente non pare essere stata presa in considerazione né nell'audizione del dirigente generale regionale dell'assessorato e neanche presumibilmente dall'assessore in persona. Non siamo in grado di capire se tale documento sia stato smarrito, dimenticato o quant'altro».


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Primo Piano

Giovedì 30 ottobre 2008

Politica lucana Il consigliere della Fpc analizza il decreto Gelmini e critica il governo regionale

Fierro: «La giunta è immobile» Straziuso «dissente» ma poi invita Autilio a trovare il tempo POTENZA - Lo scontro è sulla scuola e sulle iniziative regionali per “discutere” del decreto di Maria Stella Gelmini. Con le proteste degli studenti e il clima che si fa di ora in ora più caldo nelle grandi città italiane, in consiglio regionale di Basilicata è polemica tra i due esponenti del centrosinistra lucano Gaetano Fierro della Federazione dei popolari di centro e Gennaro Straziuso del Partito democratico. E’ Fierro che attacca la giunta regionale sul tema della scuola. In un corposo documento di oltre 5 pagine denuncia il ritardo consiliare a discutere della “Gelmini”. In particolare Fierro ricorda: «E' da oltre un mese depositata presso la IV Commissione consiliare la nostra richiesta di discutere sul decreto Gelmini, il governo regionale, per la sua latitanza, non ci consente di entrare nel merito delle questioni. Il governo De Filippo continua a snobbare il fatto che il decreto Gelmini avrà delle ricadute soprattutto nella nostra regione». E Fierro dopo aver sottolineato la mancanza «di una sede di confronto» esterna alcune considerazioni attraverso la nota: «I dati Ocse ci dicono che l'Italia spende per l'istruzione molto meno della media europea; per l'intero sistema formativo il nostro paese investe il 5 per cento del Pil a fronte di un investimento medio di poco superiore al 6 per cento; va precisato che 11 per cento di PII si traduce in una cifra che si aggira intorno ai 15 miliardi di euro; quindi l'intero sistema formativo italiano, nel suo complesso, è sotto finanziato». «Le discrepanze - prosegue Fierro - aumentano a mano a mano che si prendono in considerazione istituzioni formative di livello più elevato. Il livello più alto, l'Università, per raggiungere la media Ocse dovrebbe vedere un aumento di investimento del 43 per cento. L'unico ordine scolastico che supera in investimento la media europea è quello della nostra scuola elementare, considerata universalmente scuola di eccellenza, sulla base delle ricerche nazionali e internazionali che hanno preso in considerazione la qualità ed il livello di formazione dei nostri ragazzi; di poco al di sotto della media Ocse risulta la spesa italiana per la scuola media e di poco inferiore viene considerata la sua qualità; il che ci induce a sottolineare la correlazione positiva esistente tra investimenti e qualità. In questo contesto si colloca il decreto Gelmini». E Fierro poi soffermarmandosi sui vari articoli del decreto giudica positiva la reintroduzione della materia scolastica “educazione civica”. Sull’introduzione del “voto in condotta” invece, il consigliere regionale Fierro sottolinea «il rischio di rendere vane le innovazioni pedagogiche degli ultimi anni». L’analisi di Fierro poi passa ai tagli «si è calcolato che nella scuola pubblica ci sarà un taglio di 87.000 posti di docente e di

LA PROVOCAZIONE Il consigliere regionale della Federazione dei Popolari di centro, Gaetano Fierro

Gianni Pittella a Silvio Berlusconi

«Gawronsky, La Russa, Tatarella, Albertini e Sartori sono dilettanti?»

Il presidente della Quarta commissione consiliare Gennaro Straziuso Gianni Pittella

PROPOSTA per il cambio della legge elettorale per le europee. Il governo nazionale è per eliminare le preferenze. La cosa non va giù all’europarlamentare lucano Gianni Pittella che oltre a essersi schierato pubblicato contro la proposta

43.000 di personale amministrativo tecnico e ausiliario in un triennio; a questa emoraggia contribuirà in maniera consistente il ritorno al maestro unico». Le analisi di gaetano Fierro hanno suscitato l’immediata reazione del presidente della Quarta commissione consiliare permanente, Gennaro Straziuso: «Condivido l'esigenza di affrontare in quarta Commissione,

competente in materia, le problematiche relative alla scuola in un momento di criticità come quello che stiamo vivendo in questi giorni». Ma specifica Straziuso: «Dissento tuttavia dal tacciare come latitante sui temi della scuola il governo regionale a fronte dell'iniziativa tempestiva intrapresa dalla giunta guidata dal presidente Vito De Filippo

con la proposta di ricorso alla Corte costituzionale per bloccare gli effetti del decreto Gelmini». Rimandate al mittente dunque le critiche all’immobilismo della giunta. Straziuso però accelera sui lavori da affrontare in sede consiliare e auspica: «Pur comprendendo le ragioni degli impegni istituzionali dell'assessore Antonio Autilio (la Regione Basilicata è

capofila della Sesta commissione Cultura della conferenza Stato - Regioni) è tuttavia auspicabile, nell'incalzare degli avvenimenti dopo l'approvazione del decreto sulla scuola, un tempestivo intervento chiarificatore sulle tante problematiche che investono il panorama della scuola anche in Basilicata». «Si tratta tra l'altro di affrontare - conclude Genna-

in una serie di dichiarazioni ha anche ideato un’iniziativa “Decido io” proprio a favore del mantenimento della vecchia legge elettorale. Ma c’è di più, alle dichiarazioni del premier Berlusconi secondo cui la nuova legge favorirebbe l’elezione di big della poltica Pittella risponde in maniera provocatoria: «Ma gli eletti con il voto dei cittadini sono dilettanti?». E l’europarlamentare lucano incalza: «Il presidente del consiglio vuole una legge per le europee senza possibilità per gli elettori di scegliere i loro deputati. Dice che ciò serve per avere persone competenti e professionisti delle materie. Scorro la lista degli attuali deputati europei del Pdl che conosco e stimo per il loro lavoro: Mauro, Tajani, ora commissario Ue, Gavronski, Angelilli, Gargani, Zappalà, Antoniozzi, Gardini, Sartori, Albertini, La Russa, Tatarella. Tutti eletti con le preferenze. Domando: sono tutti degli “incompetenti”? Attendo fiducioso la valutazione del presidente del consiglio».

ro Straziuso - tutti gli aspetti di una probabile riarticolazione delle istituzioni scolastiche, ai quali si dedica da giorni un gruppo tecnico scientifico coordinato dall'assessore Autilio che dovrà non solo relazionare in Commissione ma anche tenere conto degli indirizzi che il Consiglio regionale darà in sede di discussione». s.s.

Riunione a Roma degli assessori all’Ambiente contro il ddl del governo per il decisionismo statale

Petrolio: le Regioni tutte con Santochirico VINCE la Basilicata: nessuna attività estrattiva potrà essere messa in atto senza il coinvolgimento delle Regioni. E’ questa la posizione assunta, all’unanimità, dagli assessori regionali all’Ambiente di tutte le Regioni italiane che si sono riuniti ieri pomeriggio a Roma nella sede della Commissione Ambiente e Protezione civile. La riunione della stessa Commissione era stata convocata su richiesta dell’assessore lucano all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, «per occuparsi del disegno di legge 1441 ter sull'energia, sulla base del quale i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possano essere rilasciati senza l’intesa Stato - Regione, bensì con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato». Il disegno di legge del governo nazionale cambierebbe anche le norme sulla Valutazione di impatto ambientale, che sarebbe richiesta soltanto per le attività di perforazione dei pozzi e la cui procedura spetterebbe ora all’Unmig (Uffi-

cio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia), che è organismo controllato dallo Stato. E secondo quanto è emerso alla fine della riunione, la Commissione ha accolto la proposta avanzata dall’assessore lucano Santochirico «affinchè l’Intesa non venga cancellata e le procedure da seguirsi per tutte le attività connesse alla ricerca ed estrazione di idrocarburi, restino in capo alle Regioni. Soddisfatto per l’esito dell’incontro l’assessore Santochirico parla di «un primo, importante, passo per evitare che il proposito del governo vada in porto». “Le Regioni - ha spiegato Vincenzo Santochirico - hanno assunto una posizione univoca, chiara, per contrastare il disegno di legge dei ministri Giulio Tremonti e Roberto Calderoli, che estromette del tutto i territori dalla gestione e dalla salvaguardia del patrimonio ambientale». «In pratica - ha sottolineato l’assessore lucano - qualora il Parla-

L’assessore regionale, Santochirico

mento dovesse approvare il disegno di legge - che peraltro ha già avuto il parere favorevole delle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera - basterebbe un procedimento unico, in capo allo Stato, per autorizzare la ricerca, l'esplorazione e l’estrazione di idrocarburi». Questo per l’assessore lucano

sarebbe «un fatto particolarmente grave, se si tiene conto che la Basilicata è di gran lunga la prima regione per produzione di petrolio in Italia, e che contribuisce a circa il 90 per cento della produzione nazionale su terraferma, e ad oltre il 76 per cento dell’intera produzione italiana». «Significherebbe - ha poi aggiunto Santochirico - un forte indebolimento della Basilicata nella possibilità di negoziare le compensazioni ambientali” che permettono di realizzare interventi di forestazione produttiva nei territori delle comunità interessate dalle estrazioni, permettono l’anticipazione delle royalties e consentono di sviluppare un vasto programma per portare il metano in ogni casa». La posizione espressa quest’oggi dalla Commissione Ambiente e Protezione civile sarà ora sottoposta al vaglio della Conferenza dei presidenti delle Regioni che si riunirà nei prossimi giorni.


Portafoglio L’Europa guadagna 341 milioni di euro. Milano a +8,5%

Tassi, la Fed taglia Mezzo punto in meno e le Borse volano di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Nuova sforbiciata ai tassi d'interesse Usa: il braccio monetario della Federal Reserve ha ridotto di mezzo punto percentuale l'indice di riferimento che scende dall'1,5 all'1% ai livelli minimi da quattro anni. L'obiettivo di questo secondo intervento, dopo il taglio globale varato con le altre autorità centrali l'8 ottobre scorso, è impedire che l'aggravamento della crisi finanziaria sprofondi gli Stati Uniti in "una recessione profonda e prolungata". Inoltre l'istituto guidato dal governatore Ben Bernanke ha abbassato di 50 centesimi il tasso di sconto che passa all'1,25%. Wall Street ha reagito nervosamente alla decisione unanime del Federal Open Market Committee mentre l'euro si è rafforzato a quota 1,29 sul dollaro e il petrolio ha accelerato attestandosi a quota 68 dollari al barile dopo la diffusione dei dati sulle scorte Usa peggiori delle attese (+500mila barili), della benzina (-1,5 milioni) e dei

Il presidente della Fed, Ben Bernanke

distillati (+2,3 milioni). L'Europa invece ha chiuso la seduta con il botto, l'indice Dj Stoxx 600 è balzato di oltre sette punti riportando la capitalizzazione sopra i 5mila miliardi di euro, dopo una partenza in forte rialzo sulla scia del rally di Tokyo. I listini sono tornati sui massimi in attesa di un prossi-

mo taglio anche da parte della Bce che si riunirà il 6 novembre. Parigi ha guadagnato il 9,23%, Milano l'8,5% e Londra l'8,05%. In controtendenza Francoforte (-0,31%) a causa del crollo del titolo Volkswagen. A Piazza Affari spiccano i grandi recuperi dei titoli bancari, petroliferi ed assicurativi.

Tra i più comprati Eni (+17%), Intesa-SanPaolo (+17,5%), Uncredit (+11,21%), Fiat (+6,53%), Telecom (+6%) e Generali (+5,5%). Da registrare il balzo di Impregilo (+12,87%) sulle voci del possibile ingresso dei libici nel capitale. Ieri la Consob ha prorogato al 31 dicembre 2008 il blocco di tutte le vendite allo scoperto. Seduta record anche per l'Europa orientale. La Borsa di Budapest ha accelerato del 14% dopo il via libera a due prestiti da parte del Fondo Monetario Internazionale (12,5 miliardi di euro) e dell'Unione Europea (6,5 miliardi). Intanto l'Ue stringe i tempi della strategia anti-recessione. Il 26 novembre sarà presentato a Bruxelles il piano complessivo a sostegno di famiglie e imprese che comprenderà aiuti di Stato "temporanei, adeguati e non discriminatori e le misure a favore del cambiamento climatico e dell'energia" ha ribadito il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso.

In arrivo aiuti per le banche

Il governo studia le misure

Carlo Sangalli di Confcommercio con Silvio Berlusconi

di PAOLO TAVELLA ROMA - Resta stretta la strada per una robusta detassazione delle tredicesime. La misura, fortemente sponsorizzata da Confcommercio e sindacati e richiesta anche dal Pd, non viene esclusa pregiudizialmente dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che pero' lascia intendere che le risorse da destinare a questa operazione sono assai scarse. "È un'ipotesi che stiamo valutando" ha sostenuto ieri il premier aggiungendo pero' che "i fondi sono scarsi". Piu' dettagliato il sottosegretario all'economia Giuseppe Vegas. "Sono misure che fanno parte del programma con cui si sono vinte le elezioni ma, a differenza della detassazione degli straordinari, non è detto che le condizioni della finanza pubblica consentano di mettere in atto in tempi rapidi tale operazione". In piu' per Vegas "politiche di sostegno della domanda potrebbero non risultare in grado di determinare immediati effetti sull'andamento dell'economia". Ultimo rischio e' quello di effetti pesanti sul deficit. "Il problema sarebbe quello di far aumentare il differenziale dei tassi di interesse rispetto a quelli di altri paesi, con conseguenze negative per la finanza pubblica". Ma per commercianti e sindacati rimettere in circolazione durante il periodo natalizio risorse da spendere potrebbe spingere a una ripresa dei consumi. Anche perche' come ribadito da Tremonti "magari fosse solo recessione, quella che abbiamo davanti e' una sorta di rottura nella linea dello sviluppo". La questione tredicesime avra' comunque tempi lunghi visto che non e' stata affrontata ieri mattina in una serie di incontri di Governo (Tremonti ha fatto il punto con lo stesso Berlusconi) e difficilmente approdera' al Consiglio dei ministri di domani dove invece potrebbero venir affrontate una serie di misure in favore delle banche. Alcune sono state prefigurate dallo stesso Berlusconi. "Se le banche lo richiedono, il governo è pronto ad intervenire, ma senza in alcun modo fare qualcosa di imposto, senza che ci siano condizioni punitive nè per i manager, nè per gli azionisti".

Necessario un “passaggio” al ministero

Cai, trattativa sospesa ROMA – E' stata sospesa per due ore la riunione fra Cai e sindacati, che dalle 14,30 di ieri hanno affrontato i criteri di selezione del personale della Nuova Alitalia. Secondo quanto riferito dai sindacati l’azienda dovrebbe rielaborare il documento alla luce delle controproposte fatte dai rappresentanti dei lavoratori. Il segretario generale della UilTrasporti, Giuseppe Caronia, ha detto che entro il 31 ottobre ci deve essere un esito del confronto, positivo o negativo, e comunque si va avanti ad oltranza, senza soluzione di continuità. Il presidente dell’Avia, Antonio Divietri, ha però sottolineato che «senza un passaggio al ministero del Welfare per chiarire le dinamiche previdenziali è difficile trovare un accordo. Man-

cano tre anni e otto mesi (3 anni di mobilità e 8 mesi di preavviso) sui sette anni e otto mesi promessi, e con queste condizioni mille assistenti di volo sono senza copertura previdenziale; a questi vanno aggiunti mille a tempo determinato che non hanno neanche la cigs. In pensione, così, non ci va nessuno. Per questo chiederemo un incontro al ministero del Lavoro, perchè questa è la premessa, in quanto cosa firmo se non so quali sono gli effetti?». Il segretario nazionale della FiltCgil Mauro Rossi ha spiegato che «sui criteri di assunzione abbiamo elencato i nostri punti di vista, che sono risultati diversi su alcune questioni di concetto relative alle priorità. Il clima di lavoro, comunque, è positivo».

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Ricetta Confcommercio

Sangalli «Detassate le tredicesime per ripartire» di SABINA LICCI ROMA - Detassare le tredicesime per rilanciare i consumi "vero tallone d'Achille dell'economia italiana" ed estendere la garanzia dello Stato ai prestiti che vengono erogati alle piccole e medie imprese. È questa la doppia richiesta che il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha fatto al presidente Berlusconi che ha partecipato ieri mattina al Consiglio generale della Confederazione. "È il momento di rafforzare - ha sottolineato Sangalli - le misure di riduzione del prelievo fiscale su straordinari, premi e sulla redistribuzione degli incrementi di produttività e di verificare la praticabilità di misure di alleggerimento della tassazione sulle tredicesime"; un'azione che potrebbe costare tra gli 8 e i 9 miliardi di euro, ma che oltre 5 miliardi si tradurrebbero in consumi. "Siamo gente concreta ha detto il leader dei commercianti - abituata a far di conto, che non vuole scassare i conti pubblici, ma verificare a valorizzare ogni margine di manovra disponibile". Insomma, l'invito lanciato da piazza Belli è continuare a lavorare per costruire condizioni di riduzione strutturale della pressione fiscale, riqualificando e riducendo la spesa pubblica improduttiva.


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24 ore in Basilicata

Economia Unioncamere attacca la Regione: imprese penalizzate dal freno messo alle attività promozionali

«Clamorosa mortificazione» E da Destra si parla di «crisi industriale annunciata» FA discutere la crisi che attanaglia il mondo intero e si ripercuote anche in Basilicata, crisi che si estende al settore delle imprese pressate da una pesante congiuntura economico-finanziaria. Ieri, nell’intervista rilasciata al Quotidiano, il presidente di Confindustria, Martorano, parlava della necessità di POTENZA - Unioncamere Basilicata scende in campo contro la crisi dell’imprenditoria lucana e lo fa puntando il dito contro la Regione “rea” di aver frenato le attività di promozione delle aziende. Il consiglio generale di Unioncamere, nel corso della sua ultima seduta, infatti, nell'esaminare il programma delle attività ed il bilancio di previsione 2009 alla presenza delle rappresentanze associative di tutti i settori economici ha preso atto che nel 2008 - fatta eccezione per l'Artigiano in Fiera di Milano - «non è stato possibile attuare nessun'altra attività di promozione fra quelle previste dal vigente protocollo d'intesa fra Unioncamere e Regione». «La causa - è stato sottolineato - va ricercata nell'indisponibilità della Regione, decisa unilateralmente ed immotivatamente, nonostante le numerose sollecitazioni ad operare esercitate da Unioncamere, con il sostegno delle Associazioni di categoria». «Le conseguenze - è stato aggiunto - sono uno stallo delle attività che ha penalizzato fortemente le imprese, in presenza peraltro di una pesante congiuntura economico-finanziaria negativa». Poiché il 31 dicembre prossimo scade il protocollo d'intesa, il consiglio di Unioncamere ha poi espresso riserve sulle decisioni regionali, che «mortificano clamorosamente ogni forma di sussidiarietà e di concertazione con altri soggetti istituzionali, quali le Camere di Commercio, e precludono alle piccole imprese opportunità di presenza organizzata, con il coordinamento regionale, nelle manifestazioni fieristiche nazionali ed estere». L'auspicio formulato è che la Regione rimuova gli ostacoli per rilanciare le attività in partenariato con il Sistema Camerale lucano. Nel frattempo, il consiglio ha deliberato di approvare il programma delle attività ed il bilancio di previsione 2009 facendo affidamento esclusivamente sulle risorse proprie, nella consapevolezza che con mezzi limitati e senza poter contare sulla collaborazione interistituzionale non sarà possibile offri-

adottare misure tempestive per le aziende lucane e “bacchettava” la politica invitandola a seguire i tempi dell’economia. Oggi è Unioncamere che punta il dito contro la Regione accusandola di non aver seguito il protocollo d’intesa tra le parti prendendo delle decisioni che mortificano la concertazione.

re alle imprese lucane sostegni adeguati ai loro bisogni. «La nota di Unioncamere deve trovare nella sensibilità del presidente De Filippo la massima attenzione. Non è possibile, infatti, che il presidente della giunta firmi un Protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e Unioncamere Basilicata per poi venire disatteso da altri, mettendo a rischio la collaborazione interistituzionale e le sinergie nelle azioni dei diversi soggetti atti a favorire la promozione, la valorizzazione, la commercializzazione dei prodotti lucani ed il rilancio delle imprese lucane con sostegni adeguati ai bisogni». Questa la posizione del presidente della Terza Commissione consiliare, “Ambiente turismo e attività produttive” della Regione Basilicata, Francesco Mollica, che ha fatto sapere si attiverà con la richiesta e l’effettuazione di un’audizione delle parti interessate. E sulla crisi del sistema economico lucano è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio regionale, Franco Mattia (Fi - Pdl) proponendo un nucleo di monitoraggio. «L'allarme lanciato dal mondo agricolo regionale sul rischio di chiusura di centinaia di aziende di piccole dimensioni (che in Basilicata sono la grande maggioranza) e l'avvio della procedura di mobilità per i dipendenti della Mondial Piston (Gruppo Mahle) di Potenza, sino a ieri considerata una fabbrica d'eccellenza - dice Mattia - sono ulteriori segnali di un aggravamento dei problemi produttivi in agricoltura come nell'industria che richiedono misure d'emergenza. Penso pertanto che la prima condizione per mettere in campo azioni ed interventi di urgenza sia

quella di dotarsi di uno strumento che comprenda rappresentanti dell'imprenditoria, delle professioni, del sindacato, del mondo agricolo e del sistema bancario lucano per tenere sotto costante osservazione l'evoluzione della situazione. Per riprendere la sollecitazione del presidente della Confindustria lucana Martorano perché “i tempi della politica siano quelli dell'economia” - continua Mattia riferendosi a quanto dichiarato al Quotidiano - è necessario, tanto più in questa fase, snellire procedure e tempi della burocrazia perché la Regione faccia fino in fondo la sua parte senza scaricare ogni responsabilità sul Governo nazionale, sottovalutando la portata internazionale della crisi stessa. Sul fronte del credito il confronto con le banche che operano in Basilicata deve produrre primi elementi concreti perché la riduzione dei mutui ed in generale del credito potrebbe avere effetti disastrosi sull'apparato produttivo. Di qui la necessità - dice Mattia - di rafforzare i Consorzi Fidi e Confidi e di pensare ad un fondo specifico di garanzia che del resto è stato annunciato da qualche tempo dall'assessore alle Attività Produttive Folino e che richiede il superamento del vecchio e logoro metodo politico dell'annuncio per passare alla fase di attuazione». «Cosa dobbiamo aspettarci?» si chiede poi il consigliere regionale del gruppo misto – La Destra, Michele Napoli - «Sembra che la crisi delle aziende in Basilicata sia emersa così, all’improvviso dal cilindro, è la cronaca di una crisi annunciata, mentre i nostri governanti, oggi, si chiedono come mai. Del resto è provato che la strategia dei gruppi industriali è quella dello sfruttamento del territorio e del trasferimento quando lo richiedono esigenze di mercato, ma è pur vero che la classe politica, da sempre al governo del nostro territorio, ha lasciato troppo fare. E’ in queste situazioni che si vede lo spessore di una classe dirigente che oggi ha perso il controllo di una situazione esplosa tra le mani e difficile da ricucire».

I Consulenti del lavoro scrivono a De Filippo

Chiedono sostegno uno snellimento della burocrazia

Generazioni verso il lavoro «Servono fondi alle aziende»

Gli operatori turistici di Maratea preoccupati dalla recessione

POTENZA - I Consulenti del lavoro prendono carta e penna e scrivono al presidente della giunta, Vito De Filippo. Il motivo: gli incentivi all'occupazione previsti dal bando “Generazioni verso il Lavoro”. La presidente del consiglio provinciale dell'Ordine, Giovanna Manca, sottolinea come «bisogna destinare ulteriori fondi, anche magari provenienti dalle royalties del petrolio, affinché le speranze di circa 6.000 disoccupati di Basilicata di ottenere un impiego non vengano vanificate». «Allo stato attuale - sostiene Manca - circa 2.800 aziende sono beneficiarie di agevolazione ma, allo stesso tempo, non finanziabili per

carenza di fondi. Ed allora, considerati i parametri del bando che andrebbero ad agevolare esclusivamente effettivi incrementi occupazionali, c'è bisogno di tramutare le aspettative degli imprenditori in certezze. Una certezza, quella di ricevere l'incentivo richiesto, che si ripercuoterebbe in modo positivo sul mercato del lavoro con una sensibile riduzione del tasso di disoccupazione in Basilicata. «Le chiedo, quindi - conclude Manca rivolgendosi al presidente De Filippo - di voler sostenere le tante istanze pervenute, di verificare attentamente parametri e peculiarità dichiarati e di destinare, al programma cita-

to, ulteriori nuove risorse anche, magari, attingendo alle royalties derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti petroliferi ricadenti nel territorio regionale».

Infortuni, riunito il Comitato POTENZA - Convocato dall’assessore Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio, si è riunito martedì nella sala riunioni del Dipartimento il Comitato di sorveglianza dell’Osservatorio regionale per il monitoraggio degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il Comitato, che nell’ultima riunione aveva varato il regolamento per la gestione del fondo di primo intervento (destinato ad alleviare il disagio economico delle famiglie di lavoratori scomparsi per incidenti sul lavoro), ha fatto il punto della situazione riscontrando che, al momento, è giunta una sola domanda. Gli uffici del Dipartimento Infrastrutture, le organizzazioni dei datori di lavoro, i sindacati sono in grado di fornire informazioni adeguate su come attivare le provvidenze previste dalla legge regionale. Il Comitato, inoltre, ha deciso di affronta-

re nel merito le problematiche riguardanti le cause più frequenti di infortuni sul lavoro e di malattie professionali che si registrano in Basilicata, convocando per la prossima riunione i rappresentanti degli Enti che effettuano le verifiche e gli accertamenti sul campo. Attività di approfondimento che poi darà luogo alla definizione delle priorità in materia di formazione che costituiscono uno degli strumenti fondamentali per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. A tal proposito, il Comitato, nelle more della quantificazione delle risorse finanziarie da destinare a tali obiettivi, ha chiesto alla Regione di prevedere per l’esercizio 2009 una dotazione non inferiore a quella prevista dalla legge regionale per la prima attuazione dei provvedimenti, pari a 500 mila euro.

MARATEA - Un diverso modo di investire i fondi per il turismo e uno snellimento delle procedure burocratiche. E’ quanto chiedono, in sintesi, gli operatori turistici di Ma-

ratea, che si sono riuniti nel comitato civico “Iniziativa cittadina”, all’indomani della frana di Castrocucco. Per gli operatori, la stagione estiva appena passata non è andata nel migliore dei modi. In una lettera indirizzata alla giunta regionale, al commissario dell'Apt di Basilicata e al Commissario prefettizio di Maratea chiedendo pertanto più attenzione. «L'attuale crisi finanziaria mondiale avrà come prima conseguenza il taglio degli sprechi e delle così dette spese voluttuarie, quindi le vacanze» dice il presidente del Comitato Biagio Salerno. Chiedono, pertanto, uno snellimento nella burocrazia e un aiuto concreto «con atti, suggerimenti e for-

me di aggregazione a utilizzare e far rendere al massimo i pochi investimenti che saranno in condizione di immettere nelle aziende». Una prima risposta all'appello, è arrivata per lettera dal consigliere regionale Marcello Pittella (Pd). «Primo - dice Pittella - accelerare le procedure verso l'Esecutivo per la temporizzazione dei bandi Por 2007-2013. Secondo accelerare la finanziabilità dell'Stl che trova corpo nell'accordo siglato tra i sindaci nel Lagonegrese e individua Maratea come capofila. Stiamo lavorando perché nella Finanziaria si immaginino azioni volte ad alleggerire il peso economico delle famiglie». Francesco Zaccara

Sinoro, oggi udienza al Tar del Lazio POTENZA - Emilia Simonetti (Prc) ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta, Vito De Filippo, per conoscere «quali provvedimenti ha inteso adottare o intende attivare per sostenere l’iniziativa assunta dal Ministero dello Sviluppo Economico per il recupero delle risorse finanziarie erogate e per il riutilizzo produttivo e occupazionale del sito di Tito (Potenza) della Sinoro». Simonetti ha chiesto al presidente De Filippo di conoscere anche «quali interventi ha inteso proporre per sostenere l’iniziativa della Magistratura che ha aperto ulteriori inchieste sulla gestione della Sinoro sia dal punto di vista dei finanziamenti comunitari, nazionali e regionali e del sequestro del sito e dei macchinari» e «quali iniziative vorrà adottare il Dipartimento attività produttive per affrontare complessivamente la vicenda che dura da 19 anni». Oggi- ha ricordato poi Emilia Simonetti -

presso il Tribunale Amministrativo del Lazio si terrà una ulteriore udienza a fronte del ricorso presentato dalla Sinoro avverso il decreto di revoca dei finanziamenti concessi a suo tempo per la realizzazione dello Stabilimento di Tito. «La Direzione Generale per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese – riferisce Simonetti - in data 6 novembre 2006 aveva decretato la decadenza dai benefici previsti dall’articolo 21 della legge 219 la Sinoro per inadempienze contrattuali non avendo realizzato e messo in produzione lo Stabilimento di Tito nonostante siano trascorsi 18 anni dalla concessione di buona parte dei finanziamenti assegnati pari a 10.135.270,91 euro dei quali già incassati 5.557.504,45. Dei 37 lavoratori assunti dei quali 25 provenienti da un corso di formazione che ha visto la partecipazione di 60 unità, la maggioranza è stata messa in mobilità e l’attività produttiva non è mai iniziata».


24 Ore in Basilicata

Giovedì 30 ottobre 2008

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Daramic Aut aut della Regione per salvare il posto di 140 persone. Operai in presidio permanente

«Restate o pagherete per aver inquinato» TITO - E’ un vero e proprio aut aut quello imposto della Regione alla Daramic di Tito Scalo: se l’azienda confermerà l’intenzione di mandare a casa i lavoratori si procederà avviando le procedure il sequestro dello stabilimento. In più la società sarà obbligata a pagare il danno stimato per aver provocato l’inquinamento dei terreni e della falda acquifera dell’area industriale di Tito. Era stata la stessa società qualche anno fa ad autodenunciarsi per aver

provocato la grave fuoriuscita di trielina dallo stabilimento. Ecco perché per la Regione Basilicata l’annuncio da parte della multinazionale lucana di voler abbandonare il sito lucano è sembrata «inaccettabile». Ed è stato solo grazie a questa ferma presa di posizione da parte dell’ente regionale, rappresentato ieri dall’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, che è stato possibile strappare al management dieci giorni di riflessione prima di co-

municare la decisione definitiva. Seppur solo parziale si tratta comunque di risultato. Basti pensare che ieri l’azienda, rappresentata dal direttore del gruppo Daramic, Pierre Hauswald, si era presentata al tavolo di confronto con sindacati e istituzioni con le lettere di licenziamento da consegnare ai lavoratori. L’azienda continua a giustificare la scelta della chiusura dello stabilimento lucano con il venir meno di una delle commesse più im-

portanti per la propria produzione. Ma per la Regione Basilicata le motivazioni addotte dalla società sono praticamente «inaccettabili», perchè il gruppo «gode di un buono stato di salute». Determinante, quindi, si è rivelata la presa di posizione della Regione che ha supportato il sindacato nelle sue richieste. E sono usciti più tranquilli dalla riunione di ieri anche i lavoratori che nella mattinata, in attesa di essere convocati, avevano dato

I lavoratori della Daramic davanti alla Regione

vita a un presidio davanti al palazzo della Regione. Ora sono riuniti in assemblea permanente con presidi nei turni di lavoro. Fino a quando l’azienda non renderà nota la propria posi-

zione, valutando se sarà più vantaggioso abbandonare il sito lucano o pagare per il danno provocato. La risposta arriverà solo tra 10 giorni. m.labanca@luedi.it

Auto Crisi da Potenza a Melfi. Alla Fiat altre due settimane di Cig

Mercato e normative ambientali I perché dei licenziamenti Mahle MAHLE

SATA

POTENZA - Un mercato automobilistico instabile e colpito dalla stasi economica, la concorrenza che arriva dal fronte asiatico, una situazione economica in peggioramento che penalizza il settore dell’automotive e soprattutto un comparto dei componenti saturo. Questo il quadro in cui si inserisce l’annuncio dell’ex Mondial Piston, oggi Mahle di Potenza, di voler avviare le procedure di mobilità per tutti i 106 dipendenti dello stabilimento. Un mercato dei componenti saturo, in particolare per i pistoni, quelli che produce appunto lo stabilimento di Potenza. Alla crisi generale del mercato, infatti, si aggiunge il cambio delle normative riguardante le emissioni nell’atmosfera che, nel medio termine, al fine di ridurre le emissioni di Co2 porterebbero anche a ridurre dimensioni e peso dei motori a parità di potenza. La tendenza dunque è quella di andare verso il cosiddetto downsizing del motore, così si chiama in gergo questo processo di rimpicciolimento. I motori utilizzeranno turbine riducendo drasticamente il numero dei cilindri. La conseguenza è che a parità di motori si avrà una riduzione del fabbisogno di pistoni. Aggiungendo a questo il fatto che lo stabilimento produttivo della Mahle che si

trova in Brasile a parità di prodotto ha costi di produzione del 30 per cento in meno rispetto a quello italiano, ecco la scelta dell’azienda. Lasciando da parte modalità e possibilità future che per lo stabilimento di Potenza potevano o potrebbero esser pensate, secondo fonti vicine ad imprenditori la scelta dell’azienda ricade in questo discorso. Non una scelta fatta da uno stabilimento in salute e di cui, come affermava martedì il sindaco di Potenza Santarsiero «è ben nota la produttività» quindi, ma una considerazione dettata dalla crisi generale del mercato e appunto dal cambio delle normative riguardanti le emissioni nell’atmosfera. Il famoso downsizing, infatti, sembra essere una tendenza ormai in voga che, se già da decenni è stata intrapresa nei motori diesel, ora si sta estendendo anche a quelli benzina. Una tendenza che sembra stia interessando anche case automobilistiche come la Bmw, la Mercedes, la Ford nonché la stessa Fiat che sta sviluppando un motore bicilindrico capace delle stesse prestazioni di un quattro cilindri. Centosei persone più rispettive famiglie dunque sarebbero vittime della tecnologia che avanza. regione@luedi.it

MELFI – Ancora brutte notizie per gli operai di San Nicola di Melfi. I dipendenti dello stabilimento della Fiat Sata, infatti, saranno in cassa integrazione dal 24 novembre al 7 dicembre. Ancora cassa integrazione quindi dopo le precedenti anticipazioni già avvenute nei mesi scorsi. A riferire delle due nuove settimane è stato il segretario regionale della Basilicata della Fiom, Giuseppe Cillis. «Per novembre – ha spiegato il sindacalista – era già prevista una settimana di cassa integrazione, dal 10 al 15: adesso, con due settimane di cassa in un mese, siamo sullo stesso piano di tutti gli stabilimenti italiani della Fiat. All’azienda – ha proseguito Cillis – abbiamo espresso la nostra preoccupazione e abbiamo chiesto di avere un confronto immediato sull'equilibrio Lo stabilimento Mahle di Potenza salariale derivante dalla cassa integrazione e sul piano industriale». Cillis ha anche annunciato di «aver investito ston (gruppo Mahle) di Potenza, che ha avviato della questione il coordinatore nazionale della le procedure di mobilità per tutti i 106 dipenFiom» e ha auspicato «la convocazione di un denti». Ancora problemi dunque per gli operai dello coordinamento nazionale della stessa Fiom per affrontare i problemi del settore auto e degli in- stabilimento di Melfi già provati da un lungo dotti, come ad esempio quello della Mondial Pi- periodo di stasi.

Folino ha incontrato sindacati e associazioni. Proposta dell’Api per il distretto

Salotti, la Regione non molla Anche i 34 milioni di euro dell’accordo Valbasento per il rilancio

Un momento dell’incontro tra l’assessore Folino e i sindacati

L’ARABA Fenice, ovvero il distretto del Mobile imbottito di Matera, rinascerà. Ne è convinto l’assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Folino che ieri ha incontrato sindacati e associazioni imprenditoriali. Il Distretto del Mobile imbottito, nel frattempo concluderà il suo mandato a dicembre, ma la Regione è fermamente convinta a confermare l’azione di questo organismo. La proposta di rilancio giunge dall’Api che ha suggerito di affidarne il vertice ad un piccolo imprenditore del settore. Sotto il profilo degli strumenti da mettere in campo, intanto, la Regione intende rendere operativo il fondo di garanzia regionale al più presto individuando

precisi criteri di utilizzo e di assegnazione a favore delle imprese del settore. Sono migliaia, ormai, i posti di lavoro a rischio soprattutto alla luce della scadenza di numerosi provvedimenti di cassa integrazione. Un’emorragia che confermano anche i rappresentanti sindacali presenti alla riunione giudicata, comunque. Domani, intanto, il tavolo tecnico con le associazioni degli imprenditori dovrebbe riunirsi di nuovo per individuare misure da inserire nell’agenda che verrà discussa al ministero per lo Sviluppo Economico il 18 novembre. Margherita Dell’Otto della Ficla Cisl, intanto, commenta: «La Regione vuole puntare ancora su questo set-

tore, finanziando le imprese attraverso accordi di programma e fondi di garanzia regionali e nazionali nei confronti di piani industriali che presentino caratteristiche ideali per rimanere sul mercato». Per intervenire concretamente utilizzerà 34 milioni di euro rinvenienti dell’Accordo Valbasento, circa 10 milioni di euro per il fondo di garanzia regionale e altre provvidenze. « La buona volontà della Regione si è vista, ma non possiamo prendere provvedimenti all’ultimo minuto. Noi non resteremo a guardare, ci renderemo protagonisti attivi di questo processo». Il 18 novembre, intanto,a Roma si discuteranno i termini per la reindustrializzazione dell’ex sito Nicoletti e proseguire l’azione del tavolo tecnico sulla crisi del mobile imbottito». Michele Andriulli (Fillea-Cgil): «Nel corso del vertice è stato richiamato l’interesse della Brembo che, comunque, rispetto alla vicenda della reindustrializzazione dell’ex sito Nicoletti, non sembra essere l’unica interessata. Per noi sarebbe un’ipotesi

qualificante. Preferiremmo, infatti, una soluzione unitaria che ci consenta di ricollocare più lavoratori, procedendo nell’immediato. Il protocollo deve diventare un accordo di programma con fondi ben definiti. Una delle ipotesi è che vengano stanziati circa 100 milioni di euro e altri fondi del bando Valbasento e da quello di Treviso. In questo ultimo caso le somme non impegnate possono rappresentare la base del futuro accordo di programma territoriale che non sia necessariamente legato a Puglia e Basilicata, ma che riguardi il territorio materano». Valeriano Delicio della Feneal Uil aggiunge: «Siamo disponibili ad ospitare iniziative del settore della metalmeccanica nell’ex sito Nicoletti, all’insegna di quanto prevede la delibera regionale sull’obbligo di assunzione degli ex dipendenti. La Regione vuole salvare i posti di lavoro che comprendono anche un pezzo del mobile imbottito. Almeno questo è ciò che ci auguriamo per un mercato destinato a diminuire ma non a scomparire del tutto».

Dal mondo delle imprese, si confermano segnali di operatività che possano condurre piccole e grandi imprese verso una nuova fase. Confindustria e Api hanno incontrato l’assessore subito dopo i rappresentanti sindacali rinnovando l’interesse a giungere ad una proposta unitaria che guardi innanzitutto alla valorizzazione di un patrimonio che non può essere perso. Spiega Cosimo Dottorini di Confindustria Basilicata: «Diamo atto alla Regione di volersi dare da fare. Partendo dal Protocollo Scajola si dovrà trovare un punto d’incontro, sintetizzando alcuni punti fondamentali come il costo del lavoro». Cauto l’ottimismo del presidente dell’Api, Nunzio Olivieri: « Abbiamo incalzato l’assessore per giungere a soluzioni concrete. In questo senso, la nostra proposta in merito al rinnovo del Distretto del Mobile imbottito si inserisce soprattutto nell’ottica del riconoscimento del vero ruolo di questo strumento operativo». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Meteora da oggi Cig per 81 operai VERRÀ ufficializzata con ogni probabilità oggi la cassa integrazione straordinaria per gli 81 dipendenti della Meteora, l’azienda materana che aveva sede nell’area industriale di Jesce. Si terrà in mattinata, infatti, l’incontro fra i sindacati e i rappresentanti della Regione per confermare il provvedimenti nei confronti dei lavoratori dell’azienda che produceva salotti destinati prevalentemente al mercato britannico. Una realtà, quella della Meteora, che aveva registrato lusinghieri segnali di attenzione ma che si è dovuta assogettare a leggi di mercato ed economiche che ne hanno decretato la chiusura. a.ciervo@luedi.it


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24 Ore in Basilicata

Giovedì 30 ottobre 2008

Calabrese condannato dal Tribunale di Lagonegro per detenzione di droga

Un anno e 4 mesi allo spacciatore in trasferta LAGONEGRO - Condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione più tremila euro di multa Rosario Fiorita 34enne di Cosenza arrestato, domenica scorsa, dai finanzieri di Lauria. Il cosentino viaggiava in compagnia di un altro uomo quando è stato fermato ad un posto di blocco mentre era di ritorno dall'hinterland napoletano dove si era rifornito di droga per spacciarla sul proprio mercato locale, droga che aveva accuratamente nascosto nelle foderi-

no del sedile anteriore dell'autovettura. Ai militari delle fiamme gialle non era passata inosservata l'espressione preoccupata del giovane e, ispezionando accuratamente la Renault Modus, avevano ritrovato 203 grammi di hashish. La sostanza stupefacente era stata sequestrata ed immediatamente portata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti dove è stato accertato il grado di purezza della sostanza psicotropa con un ottimo principio attivo e si stabili-

va il numero di quasi 700 dosi medie giornaliere ricavabili dall'hashish. L'altro passeggero F.L. sempre di Cosenza è stato trovato in possesso di soli tre grammi di marijuana e se l'è cavata con la segnalazione alla Prefettura di Cosenza. Ieri il giudizio direttissimo innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Lagonegro, Claudio Scorza, e pubblico ministero togato, Claudio Basso, l'imputato doveva rispondere di illecita detenzione di droga. Dopo la convalida

dell'arresto si è proceduto al giudizio ed il pubblico ministero non ha avanzato alcuna richiesta di misura cautelare in quanto l'imputato tramite il proprio difensore, avvocato Manna del foro di Cosenza, ha richiesto di patteggiare. Concordata la pena tra le parti, il giudice ha condannato Rosario Fiorita ad un anno e quattro mesi di reclusione più tremila euro di multa, disponendo anche l'immediata liberazione dell'indagato. Emilia Manco

Il palazzo di giustizia di Lagonegro

La richiesta della procura antimafia per l’inchiesta sulle collusioni tra mafia e politica

«Indagati di Iena da processare» Non luogo a procedere per il deputato Luongo e per Petruzzi POTENZA - La procura antimafia ipotizza collusioni politiche con esponenti della ’ndrangheta. E per questo ieri mattina ha chiesto - in aula l’accusa era rappresentata dal sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini - il rinvio a giudizio di tutti gli indagati. Le accuse sono varie. Si va dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alla turbativa d’asta, all’estorsione, all’usura, al riciclaggio e alla corruzione. Per la procura si tratta di un «diffuso e metodico rapporto collusivo» tra il clan mafioso guidato da Renato Martorano, attualmente detenuto in regime di carcere duro (il 41 bis dell’ordinamento penitenziario), e ambienti politici, amministrativi e imprenditoriali. In tutto, nel 2004, furono arrestate 52 persone. Ed era stato chiesto l’arresto dell’ex deputato di Forza Italia Gianfranco Blasi. La Camera dei deputati negò l’arresto. Poi Blasi è stato prosciolto, grazie alla legge sul «giudicato cautelare». La Corte di cassazione si era pronunciata sulla richiesta d’arresto, sostenendo che non era supportata da gravi indizi. Tra gli arrestati, invece, c’era l’ex presidente della Camera penale di Basilicata, Piervito Bardi. La sua posizione è stata stralciata e al processo è stato assolto. Dei quasi cento indagati ne restano 66. Gli ultimi a uscire di scena sono stati il deputato del Pd Antonio Luongo e il suo segretario Giovanni Petruzzi. Il pm ha chiesto in aula «il non luogo a procedere». Ecco invece le persone per cui ha POTENZA - La Basilicata diventa punto di riferimento nel settore dell’innovazione e dello sviluppo di nuove tecnologie. Si è proposta positivamente sul panorama nazionale come contesto ideale dove far emergere centri di eccellenza di elevata competenza e professionalità. Questa volta l’esperienza è quella del progetto Icar, Interoperabilità e cooperazione applicativa tra le Regioni. Se ne è parlato durante un seminario organizzato dall’Ufficio Società dell’Informazione che ha coinvolto i referenti nazionali del progetto, le strutture dipartimentali della Regione ed i principali referenti regionali dell’innovazione e delle tecnologie (Università, Cnr). Icar è un progetto nazionale promosso dalle Regioni e dal Cisis (Centro Interregionale per i Sistemi Informativi e Statistici) per abilitare l’ite-

Il tribunale di Potenza

chiesto il rinvio a giudizio: Renato Martorano, Pio Albano, Gianvito Amendola, Rita Amendola, Michele Badolato, Mariano Biscione, Massimo Blasi, Francesco e Giovanni Bollettino, Vito Bortaccio, Nicola Brenna, Giovanna Brienza, Giovanni Bruno, Rocco Calabrese, Maria Elisabetta Carbone, Canio Carlucci, Oreste Carmignano, Rocco Cavuoto, Nicola Coluzzi, Mario Cutro, Francesco Damiano, Rocco D’Elia, Nicola Di Chiara, Nicola D’Oronzo, Vincenzo Dragone, Gennaro e Maurizio Esposito, Romeo Felitti, Massimiliano e Donato Galasso, Nino, Carmine e Rocco Garramone, Caterina Gerardi, Nicola Giordano, Carmine Guarino,

Domenico Iacobuzio, Pasquale Lamorte, Rocco Lapelosa, Giuseppe Linsalata, Vita Crescenzia Lucia, Vito Antonio Mecca, Espedito Moliterni, Rocco Pace, Giovanni Palazzo, Ignazio Petrone, Luigi, Saverio e Vito Postiglione, Antonio Potenza, Giovanni Quaratino, Angelo Salluce, Giuseppe Santangelo, Roberto Silletti, Michele e Raffaele Somma, Giuseppe Sonnessa, Dorino Stefanutti, Giuseppe Stillitano, Nicola Tammone, Delia Tommaselli, Ciro Tanzola, Domenico Uva, Teodosio Vertone, Gennaro Viggiano, Vito Antonio Zaccagnino. Una sola richiesta di rito abbreviato: Giuseppe Liberatore. f. a.

Domani la proiezione del documentario

Dieci pagine sul mondo dell’informazione

Tempa rossa al museo della scienza

Il Corecom presenta “Di comunicazione”

POTENZA - Domani, alle ore 11.30, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, via San Vittore 21, Milano, verrà inaugurata la nuova area interattiva dedicata al Petrolio, realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia in partnership con Total Italia. Con il contributo di Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano. L’area - attraverso oggetti storici e tecnologie attuali, exhibit e testimonianze propone al visitatore un viaggio alla scoperta del petrolio, fonte di energia e materia prima. Il racconto si sviluppa a partire da tre casi, che raccontano una storia del petrolio “tutta italiana”: il giacimento di Tempa Rossa in Basilicata, la Raffineria di Roma e il laboratorio della Bitumtec di Volpiano (Torino): tre strutture gestite dalla Total Italia. Dopo un ingresso in sala dove viene raccontato passato/presente/futuro del petrolio, la parte centrale del percorso espositivo descrive la filiera del petrolio, dalle profondità della terra al consumatore. La Basilicata viene dunque "presentata" nel più importante e visitato Museo Scientifico italiano. Questo il programma della giornata. Saluti: Massimo Buscemi, assessore alle Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile Regione Lombardia Luca Squeri, Consigliere Camera di Commercio di Milano. Intervengono: Manuel Oliver, amministratore delegato e direttore generale Raffinazione e Marketing Total Italia Lionel Levha, Amministratore Delegato e Direttore Generale Esplorazione e Produzione Total Italia Benoît Luc, Direttore Strategia, Sviluppo, Ricerca Raffinazione e Marketing Total, Luciana Tasselli, Curatore Dipartimento Energia Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Modera: Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Saranno presenti i rappresentanti dei partner tecnici John Zink, Koch-Glitsch e Tenaris.

POTENZA - Presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso il Consiglio regionale della Basilicata, dalla presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Basilicata, Loredana Albano, la newsletter che si chiama “di comunicazione”, Periodico d’informazione del mondo della comunicazione. La newsletter che ha una veste grafica ammiccante con un indice laterale degli argomenti trattati si compone di circa dieci pagine, numero chiaramente variabile in base alle esigenze ed alle aspettative relative alle materie ospitate. Si presenta in due versioni, l’una in formato Pdf che verrà inviata via email ad un archivio in possesso del Corecom. Qui l’utente potrà o leggere o scaricare informazioni. L’altra versione è destinata al sito ufficiale corecom.basilicatanet.it e partirà la prossima settimana. Sul sito è possibile iscriversi per ricevere le newsletters. L’iniziativa realizzata dallo “Studio Viceversa” di Bruno Laurita di Potenza intende concretizzare in uno scenario tanto vario e in continua evoluzione, quale quello rappresentato dal Corecom, la possibilità di parlare e di comunicare, rivolgendosi, in modo particolare, agli utenti e consumatori che si sono già rivolti al Comitato per la risoluzione di alcune problematiche inerenti le competenze stesse dell’organismo. L’obiettivo è quello di fornire loro tutte le informazioni utili e pratiche per non essere vittime dei servizi connessi al vasto mondo della comunicazione. «Questa iniziativa – ha sottolineato la presidente Albano – è un altro tassello per l’attuazione del programma di attività per il 2008 presentato all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale».

Nasce il progetto di intercomunicazione tra le regioni

Con “Icar” la Basilicata è punto di riferimento roperabilità e la cooperazione applicativa in rete tra i sistemi informativi delle Pubbliche Amministrazioni; tematiche al centro del dibattito scientifico nazionale la cui risoluzione consentirà ai diversi sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni di poter dialogare, scambiare dati e consentirà, nel contempo, di non vanificare gli enormi investimenti finanziari fino ad oggi effettuati nel settore. Per affrontare da protagonista tali argomenti sui tavoli nazionali del “Sistema Pubblico di Connettività” (la rete delle Pubbliche Amministrazioni), la Regione Basilicata ha elaborato con l’Università

degli Studi di Basilicata un progetto ambizioso di vasto respiro inserito nel quadro di collaborazione in atto da tempo con l’ateneo lucano. Questa collaborazione ha portato alla nascita di un laboratorio sperimentale dedicato alla cooperazione applicativa presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli studi della Basilicata. Con apposito avviso pubblico sono stati selezionati i migliori sei giovani laureati dell’ateneo lucano che nello svolgimento della ricerca affidata sono stati affiancati, con il ruolo di coordinatori, da due dottorandi di ricerca; l’intero gruppo è stato super-

visionato dal responsabile scientifico, prof. Giansalvatore Mecca, professore ordinario presso il Dipartimento di Matematica e Informatica della stessa Università. Il lavoro di ricerca e sperimentazione ha portato allo sviluppo di un’implementazione completa e open-source (aperta e disponibile senza licenze d’uso) dell’infrastruttura di cooperazione applicativa SPCoop (Sistema Pubblico di Cooperazione). Lo sviluppo di tale implementazione è stato affrontato adottando una metodologia di progettazione e test assolutamente innovativa. L’elevata competenza sulle tematiche della cooperazione ap-

plicativa e dell’eGovernment maturata dal gruppo di lavoro, ha fatto sì che venissero proposte dalla Regione Basilicata innovazioni e miglioramenti a livello nazionale all’intero progetto ICAR, facendo assumere alla stessa Regione un ruolo di leadership (riconosciuto a livello centrale all’interno del CISIS e del CNIPA) e ponendo il laboratorio dell’Università come un vero centro di eccellenza sulle tematiche trattate. La collaborazione tra Regione Basilicata e l’Università in tale specifico settore di ricerca potrà portare positive ricadute per le aziende lucane che operano nel settore dell’ICT (Information Com-

munication Tecnology) che avranno a disposizione soluzioni open-source per un’ampia gamma di strumenti innovativi per standardizzare processi produttivi al fine di rafforzare la propria offerta di soluzioni di elevato profilo ingegneristico non solo a livello regionale ma soprattutto a livello nazionale. L’esperienza maturata nell’ambito del laboratorio ha accresciuto in maniera notevole il bagaglio di conoscenze e la professionalità dei partecipanti al progetto; i sei giovani laureati potranno affacciarsi al mondo del lavoro con una esperienza di primissimo livello formativo. L’iniziativa pertanto può concretamente essere il volano per attivare le tanto auspicate sinergie tra Enti pubblici Locali, il settore della ricerca dell’Università ed il tessuto produttivo ed imprenditoriale lucano.


24 Ore in Basilicata Diciannove i comuni coinvolti per una spesa di circa 500.000 euro

Via il semaforo dalla carreggiata “a monte”

Al via il sistema bibliotecario che mette in rete la Val d’Agri

Pietrastretta riapre Era chiuso da due mesi e mezzo

VILLA D’AGRI - Una rete che possa accrescere il valore culturale, sotto ogni punto di vista, di quanto presente sul territorio. E’ così che il comitato di coordinamento e monitoraggio, tenutosi ieri presso la Comunità Montana Alto Agri, accorda un finanziamento di circa 500.000 euro per la realizzazione di un “sistema bibliotecario per la Val d’Agri”. Inserito nell’ambito della misura C 3, scuola, formazione e sapere, il progetto è stato ideato dal Pit Val D’Agri e, per il momento, dovrebbe coinvolgere 19 comuni, seppure non si esclude un allargamento dello stesso ad una piattaforma più vasta. Dalle ampie vedute, l’idea trova le sue fondamenta in una strategia di sviluppo locale che punti a «creare una rete di spazi pubblici, partendo delle strutture bibliotecarie dei singoli comuni, destinati all’ aggregazione sociale e culturale». Un sistema che, organizzato sulle biblioteche e mediateche comunali esistenti (o comunque su “punti prestito”da realizzare in ogni comune), garantisca una serie di servizi ai cittadini dell’intera valle. Dal prestito interbibliotecario alla catalogazione, dalle ricerche bibliografiche al coordinamento degli acquisti e delle attività di promozione della lettura, queste solo alcune delle at-

tività previste. Una rete, che, attraverso una specifica struttura informativa, possa, su base territoriale, raccogliere, catalogare, digitalizzare e diffondere il patrimonio documentale, iconografico ed etnografico della comunità della Valle dell’Agri. Secondo lo studio di fattibilità realizzato, il sistema prevede tre tipologie di biblioteche, una prima (A) che possa contenere tutte le funzioni ed i servizi tipici della Public Library, una seconda (B) che seppure possa disporre dei medesimi servizi questi saranno adattati a spazi più ristretti e, infine, quella di tipo C che si organizzerà sul concetto “one man library” e offrirà un concentrato di quanto offerto dalle altre biblioteche. A chiudere la rete una centrale di sistema che ospiterà gli uffici amministrativi, una segreteria organizzativa, il deposito librario e diversi punti prestito dislocati sul territorio. Cuore dell’idea progettuale un centro servizi dove ubicare un digital signage, cioè un insieme di soluzioni tecnologiche che consente di gestire da una postazione di lavoro remota, in maniera semplice e veloce, la visualizzazione di comunicazioni destinate ad uno specifico target di pubblico e di pianificare la visualizzazione su display e schermi con estrema rapidità in più

luoghi contemporaneamente. Da corredo anche la presenza di una sala eufonica con un ambiente dedicato all’ascolto/visione di opere musicali e cinematografiche e una sala di incisione. E per i più pigri che non amano leggere e ricercare i libri, il mediabus un veicolo speciale, attrezzato con postazioni multimediali, aula didattica, impianto d’ascolto visione interno ed esterno, per poter effettuare attività di formazione sul territorio locale, ma anche per partecipare a manifestazioni culturali di carattere nazionale. Del resto da una prima analisi effettuata, mediante un questionario, è emerso che se tutti i Comuni posseggono una biblioteca, solo alcune vantano un discreto patrimonio librario e un buon livello logistico, mentre, nella maggioranza dei casi, tali strutture sono di piccola o piccolissima dimensione, non hanno un’adeguata dotazione informatica, le collezione digitali sono irrisorie e manca di personale specializzato. Da qui la necessità di una rete perché come ha commentato il Pit manager, Galante: «Tutto nasce da un’idea forza che è quella di fare sistema e realizzare una città territorio che si regga su elementi di unità, che possono essere le biblioteche o i musei». Francesca Gresia

Giovedì 30 ottobre 2008

POTENZA - Meno imponente e meno “famoso” del ponte di Picerno ma legato a doppio filo da uno stesso destino, vissuto all’ombra dei riflettori. Era il 13 agosto scorso quando il viadotto Pietrastretta veniva chiuso per consentire ai tecnici dell’Anas di effettuare un’ispezione approfondita. Dopo il ponte di Picerno, infatti, anche gli altri viadotti del raccordo Sicignano - Potenza sono stati sottoposti ad ispezione per verificarne lo stato di salute e innalzare gli standard di sicurezza. Due ponti con la stessa età e con problemi simili. Ieri però, per il viadotto vicino Balvano la questione è stata risolta, almeno in parte. Verso le 19, infatti, è stato tolto il semaforo che regolava il doppio senso di circolazione e riaperta al traffico regolare la carreggiata “a monte”, quella verso Salerno.

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Anche qui si trattava di intervenire su una trave danneggiata, spiega l’Anas. Una “cura” simile a quella in atto sulla carreggiata in direzione Potenza del viadotto “Fiumara di Tito”. Dopo due mesi e mezzo di circolazione a doppio senso di marcia su un’unica carreggiata e i conseguenti disagi per gli automobilisti, già provati dalla chiusura del ponte di Picerno, anche il viadotto Pietrastretta dunque torna in auge, dopo che, per un momento, se ne era rischiata la chiusura totale. Mentre continuano gli interventi sulla carreggiata “a valle”, quella in direzione del capoluogo, potranno essere almeno in parte alleviati i disagi e raffreddate le polemiche scoppiate con la chiusura contemporanea del ponte di Picerno, del viadotto di Pietrastretta e con l’interruzione della statale 95 Tito Brienza, ora sospesa. Manuela Boggia

Oggi e domani un convegno a Matera sull’osservazione della Terra

Economia basata sul sapere Investimento sulla ricerca per costruire lo sviluppo L’ECONOMIA lucana deve basarsi sul sapere: se ne dice convinto Vito De Filippo, presidente della giunta regionale della Basilicata. De Filippo si rivolge in particolare alla conferenza internazionale sul tema “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell’Ambiente”, che si svolgerà oggi e domani a Matera nell'ambito degli “Open Days”, nell'Auditorium Comunale. Oggi, negli ipogei di piazza San Francesco, sarà presentata l'attività del Cordis. Si tratta del servizio comunitario d'informazione in materia di ricerca e sviluppo, che fornisce notizie sull'insieme delle attività finanziate dall'Unione europea. Dice il “governatore”: «La ricerca scientifica e l'innovazione sono al centro della strategia regionale per realizzare un modello di economia basato sulla conoscenza. L'importanza strategica che la Regione attribuisce alla conoscenza

Anche Sanza vuole passare con la Basilicata SANZA, comune cerniera tra il Vallo di Diano e il Golfo di Policastro ha avviato le procedure per il passaggio dalla Campania alla Basilicata, arricchendo di una nuova casella lo scacchiere del progetto di revisione geopolitica - la cosiddetta “Grande Lucania” elaborato dal viceprocuratore generale presso la Corte dei conti, Raffaele de Dominicis Su proposta del sindaco, Antonio Peluso, il consiglio comunale ha approvato il quesito referendario che chiede il distacco dalla Campania e l’aggregazione alla Basilicata. «Siamo convinti - ha spiegato Pasquale Scaldaferri portavoce nazionale della “Grande Lucania - che la decisione del Comune di Sanza, per la sua peculiare connotazione geografica, possa essere seguita da altri importanti comuni del Vallo di Diano».

è riconosciuta anche all’interno del Programma operativo Fesr 2007-2013. L’obiettivo è quello di accrescere la propensione delle imprese regionali a investire nel campo della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, elevando la competitività dei sistemi produttivi locali». «Le iniziative collegate alla ricerca - aggiunge - hanno un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita e occupazione, in quanto interessano l’imprenditoria, la competitività industriale, l’innovazione, la realizzazione e l’uso delle tecnologie informatiche e delle tecnologie ambientali». Interviene anche Vincenzo Folino, assessore alle Attività produttive: «La forte proiezione europea delle attività messe in campo in Basilicata favorisce il processo di internazionalizzazione del sistema produttivo lucano e consolida ulteriormente i programmi di cooperazione della Regione Basilicata in un settore in cui

vi è fortissima competizione a livello internazionale. La Commissione europea sta mostrando grande interesse per i nostri programmi innovativi, e ciò testimonia la qualità e l’eccellenza scientifica della ricerca lucana, sia pubblica che privata, nel settore delle Osservazioni della Terra!. Non si lascia sfuggire l’occasione Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente, che dichiara: «Con l'iniziativa dei prossimi giorni, l'Europa arriva nella nostra regione, a Matera, dove sono presenti importanti infrastrutture di ricerca, competenze e ed esperienze nel campo delle tecnologie spaziali: nella città dei Sassi ha sede il centro di geodesia dell’Asi; a Tito è localizzato un dipartimento del Cnr; presso il centro Enea si sviluppano gli studi per le fonti rinnovabili. Importante anche il ruolo rivestito dall’Università della Basilicata, che dal 1994 a oggi ha formato circa 400 esper-

Risolte 96 conciliazioni con la Telecom POTENZA - Un importante risultato per i consumatori che finalmente hanno visto risolvere le proprie pratiche di conciliazione. LO scorso martedì 28 ottobresi è svolto a Napoli, presso il Centro Direzionale, Isola A-4, un incontro fra l'Adiconsum di Basilicata e i rappresentanti della società dtelefonica Telecom. L’incontro aveva l’obiettivo di discutere novantasei pratiche di conciliazione presentate dall’associazione dei consumatori a favore di altrettanti utenti Telecom residenti in Basilicata. I risultati ottenuti al tavolo di conciliazione, composto da Marina Festa, dell'Adiconsum, e da Alberto Tomei e Daniela Cordone per la Telecom, «sono sen-

z'altro positivi se si considera la Telecom ha accettato integralmente le osservazioni e le proposte fatte da Marina Festa, a salvaguardia degli interessi dei consumatori, effettuando uno storno complessivo sulle fatture per le 96 pratiche esaminate di 31.463,30 euro» sottolinea l’Adiconsum in una nota. Le contestazioni fatte da Marina Festa riguardavano in particolare addebiti in fatture di numeri speciali 199, 899, etc, attivazioni di servizi non desiderati, e richiesta di indennizzo sia per indebita sospensione del'utenza telefonica che per ritardi nell'attivazione dei servizi. Gli importi contestati vanno per ogni singola voce da 0,19 euro a 1.075,07 euro.

ti nel telerilevamento dei rischi naturali e ambientali; la Basilicata costituisce il nodo principale di ImpresAmbiente Scarl, una rete di regioni per l’informazione e la formazione; la Regione, inoltre, ha promosso la realizzazione di un distretto tecnologico, affidato al consorzio Tern», conclude.

Città vista dal satellite (nella foto, la zona dei Campi Flegrei a Napoli, dal sito


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Giovedì 30 ottobre 2008•

GELMINI 1/ GLI STUDENTI ONDA SU ONDA

LA TRIBUNA

tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064 Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza

IL TRATTO

GELMINI 2/

ilQuotidiano

di Giulio Laurenzi

IL DISASTRO DELLA SCUOLA ELEMENTARE

di VITO BUBBICO MA quale sessantotto! Ma quale politica! Anzi, “vade retro” ideologie e partiti! Sono molto gelosi dell'autonomia del loro movimento, ringhiano contro chiunque provi a metterci il cappello sopra. Sono i ragazzi di quell'onda anomala che sta tracimando la dolce luna di miele del governo in carica. Ma non è certo per dare una mano all'opposizione che lo fanno. Anzi, hanno accuratamente evitato di partecipare, ufficialmente, sabato scorso al Circo Massimo. Pensate, per avere “oggettivamente” accostato sulla prima pagina del giornale di domenica scorsa, indicandoli meritoriamente come due eventi di democrazia, la piazza studentesca di Potenza e quella del PD di Roma, al nostro direttore è costato un ingeneroso rimbrotto da parte del liceale Nanni Schiavo. “L'attivismo studentesco di questi giorni - ha scritto puntigliosamente lo studente nella sua nota pubblicata lunedì- trova forza in una unione trasversale. In piazza Mario Pagano potevano esserci bandiere di svariati colori, ma non è accaduto proprio perché la nostra bandiera è la cultura. Da studenti manifestiamo per il nostro futuro, la nostra manifestazione è sopra le parti, proprio perché di tutte le parti.” Affermazioni chiare, nette, che fanno il paio con altre lette nelle cronache di questi giorni. Francesco, del Liceo Tasso di Roma dice: “Abbiamo una linea ne di parte, ne di partito” perché “oggi nel Paese non esistono partiti per cui gli studenti siano realmente punto di riferimento”. E ancora “si prenda atto del fatto che gli studenti in tutta Italia non hanno sigle, in comune c'è solo l'appartenenza alla scuola pubblica”. I ragazzi, di questa “Onda studentesca” (come amano definirsi) sono, quasi, ossessionati da una sindrome anti-partiti che vivono come elemento dirimente per la loro credibilità. Quasi una preventiva azione di rigetto a fronte delle prevedibili accuse di “farsi strumentalizzare”. Daltronte, a rendere veritiera e credibile questa posizione è l'estrema debolezza odierna della politica e il suo scarso appeal sulle nuove generazioni. E questa, costituisce forse la vera profonda differenza con l'humus di quell'ormai lontanissimo sessantotto. Insomma, tra il 1968 e il 2008 in comune c'è poco, anzi nulla. Solo e casualmente quella cifra finale. Quindi, risparmiamoci di dispensare loro consigli che, per altro, ci sembra di intuire non sarebbero ben accetti. Lasciamo scorrere il fiume nel suo letto naturale. Ogni mobilitazione di massa, apprende da se stessa e cresce sulle proprie ragioni e i propri torti. Basta la parola, come diceva uno spot. E' essa a dirci che “movimento” è vita, attività, mutamento, conoscenza. E' presto per dire se quest'onda sarà qualcosa di straordinario o si iscriverà nella ordinarietà di un elementare tirocinio democratico (per dirla con il sociologo Luigi Manconi). Riunirsi in assemblea, contestare l'autorità, organizzare un corteo o un'occupazione, a ben vedere non sono altro che tappe di un percorso di allenamento alla partecipazione democratica e all'apprendimento intellettuale. Apprendere una lingua e imparare a parlare in pubblico in un'assemblea, apprendere informatica e imparare a formulare una critica su un contenuto o su una situazione, ci sembrano essere passaggi altrettanto utili di un unico processo formativo individuale e collettivo. Sono, inconsapevolmente, ridicoli coloro che rimproverano ai contestatori di ignorare i “veri contenuti” dei provvedimenti al centro della protesta (lo faceva ancora l'altra sera a Porta a Porta, con il solito beffardo sorrisetto, la Brunetta d'Italia). Magari per una parte è anche così. Ma quello che sta accadendo, va al di là dell'elemento scatenante. Infatti, non è mai successo che atti di insubordinazione, di emancipazione sociale, libertà politica ed individuale, siano stati la conseguenza di un meticoloso studio del “programma del nemico”. Ogni lotta è, prima di tutto, la necessità dell'affermazione di se, della propria identità, del proprio ruolo di soggetto. In questa vicenda, l'essere soggetti deboli di un mondo importante e dirimente per il proprio futuro come quello della scuola pubblica. E sono sempre loro a sottolineare: pubblica! E' comprensibile, quindi, che Mariastella dica di non capire perché essi scendono in piazza ogni giorno sempre di più. Ma se ne faccia una ragione. Lei e i provvedimenti del suo governo sono un puro pretesto, magari il detonatore, i simboli ostili di una mobilitazione che ha radici più profonde in un disagio crescente. I tagli, il maestri unico, la riduzione dell'obbligo scolastico, sono vissuti solo come l'ulteriore odiosa mossa di una unica strategia tesa al, forse, definitivo prosciugamento del mare del sistema scolastico pubblico in cui gli studenti nuotano. Loro, sono quelli che avvertono e vivono con maggiore angoscia questa che è descritta come “l'epoca delle passioni tristi”. Zero aspettative. Zero progettualità. Zero speranze. Zero futuro. Il loro agire collettivo, così gelosamente autonomo, è protesta contro il contingente ma è, nel contempo, un percorso scelto per l'affermazione della propria soggettività. Poi magari scopriranno che difendere la scuola pubblica non è proprio un concetto superpartes, ma “tipicamente” di sinistra. Ma avranno tempo, anche per questo. Per il momento lasciamoli alla loro sfida, come quella orgogliosamente avanzata dagli studenti di Potenza che in centinaia manifestavano di domenica: “E adesso, dite che siamo qui per fare festa a scuola”. Forse, come è sempre stato, si è lì anche per questo. Ma non solo. Sotto quest'onda che monta c'è molto di più. “Questo è solo l'inizio” (come recita uno dei tanti striscioni che abbiamo letto) di qualcosa che và oltre l'indignazione verso la protervia di un governo che pensa di imporre per decreto il proprio pensiero unico. Di qualcosa che ha lo sguardo proteso verso il futuro di intere generazioni. Generazioni generose che la politica, quella con la P maiuscola, se dovesse tornare in campo per davvero, non potrà non intercettare.

di ANTONIO ROMANO COME un elefante in una cristalleria. Con tale 'grazia' si è mossa la titolare del Ministero di viale Trastevere. E con il suo colpo di coda manda in frantumi il 'pezzo' di maggior pregio: la Scuola elementare, il fiore all'occhiello del panorama scolastico nazionale, è reciso d'un colpo. La scuola italiana è terreno minato, ne hanno avuto un saggio negli anni scorsi anche personaggi di maggiore spessore culturale, quali Luigi Berlinguer e Tullio De Mauro, è un campo in cui occorre muovere dei passi dopo uno studio lungo e approfondito. Le tante resistenze all'innovazione di un settore tra i più conservatori della società del nostro Paese si sarebbero di certo addolcite e magari superate attraverso un dialogo opportuno e proficuo con le componenti interessate. E invece la via al cambiamento, quella per decreto, percorsa da Maria Stella Gelmini, un avvocato alla Pubblica Istruzione (come sempre nella politica italiana: la persona giusta al posto giusto!), ha chiuso le porte in faccia ad ogni coinvolgimento, ad ogni concertazione. Procedendo a testa bassa, imponendo la sua volontà (emanazione di quella del 'deus ex machina' governativo, Tremonti), ha dimostrato di non conoscere il terreno che è chiamata a coltivare, di essere lontana dal comprendere, come ben sanno gli insegnanti e non solo, che i migliori risultati si ottengono mediante le proposte motivate, il ragionamento, la chiamata alla corresponsabilità, la moral suasion. E' vero che la Scuola italiana così com'è non rag-

giunge l'optimum della funzionalità, pur se va ricordato che il settore primario è valutato di qualità e naviga nei quartieri alti delle statistiche internazionali. Ma si può mai ritenere che le cose possano andare meglio procedendo esclusivamente a tagli, riducendo in tre anni di 134.000 unità il personale docente e ATA? Ma forse la molla che ha mosso il Ministro è: non m'importa se la Scuola sia in futuro più o meno efficiente, essenziale è che con questa bella sforbiciata si rastrellino alcuni miliardi di Euri (forse per coprire i debiti griffati Alitalia? o per soccorrere le banche in crisi?). Per cercare euri ci si poteva rivolgere altrove. Dove? C'è l'imbarazzo della scelta, per avere qualche suggerimento si legga 'La deriva' di Gian Antonio Stella. Il maestro unico! Meraviglia che certi Soloni tuttologi, quali il Direttore di Libero (!?) Vittorio Feltri, diano sostegno all'idea balzana del ritorno alla scuola del passato per risolvere i problemi del presente e per preparare i giovani al futuro! Oltre che anacronistico e superato (l'infanzia è cambiata, i bambini sono diversi, i tempi esigono un'istruzione a più ampio raggio, caro Feltri!), va considerato

che il maestro unico è estinto da oltre un ventennio, da quando nella scuola primaria si è proceduto all'applicazione del modulo dei tre docenti su due classi con la conseguente settorializzazione (umanistica-letteraria, logico-scientifica, storico-sociale) degli insegnamenti e la specializzazione dei docenti su aree disciplinari. E il decreto Gelmini non ha certo il potere di resuscitare un insegnante, che sia oggi in grado di insegnare tutte le discipline di base. Un docente che dagli anni '80 ha insegnato storia, geografia e studi sociali, può da domani insegnare matematica, solo perché così vuole un decreto? Difficile che possa farlo. Tra l'altro anche la preparazione universitaria dei futuri docenti ha seguito un indirizzo disciplinare specifico e non generico. E allora? Non crede, avv. Gelmini, che occorrerebbe quantomeno mettere mano alla borsa di Tremonti e finanziare la dovuta formazione in servizio per la riconversione dei docenti? Non ci aveva pensato? O ritiene forse che ci voglia davvero poco per insegnare ai bambini un po' di tutto? Altra cosa in dimensione pedagogica sarebbe il maestro prevalente (tra l'altro previ-

sto dalla L. 148/90, disapplicata nella circostanza), che dovrebbe tuttavia essere coadiuvato da altri docenti in discipline come Informatica, Musica e II Lingua (magari specialisti, non riciclati alla meglio come nel passato). Non si può prescindere oggi da un team docente. Preoccupa l'atteggiamento di sufficienza e pressappochismo alla base del decreto 133. Non è supportato da alcuna valutazione negativa di quel settore scolastico su cui si va a incidere pesantemente, è latitante il progetto educativo alternativo. Solo tagli, tagli, fortissimamente tagli! Ma è possibile che nel nostro Paese non si proceda mai con visione unitaria ad una riforma globale del sistema scolastico, ma sempre con provvedimenti tampone per l'uno o l'altro grado di scuola? E fino a quando i ministri d'opposte sponde continueranno a operare sulla scuola come Penelope sulla sua tela? Domande che, visto il clima politico, rischiano di rimanere a lungo inascoltate! Un Paese civile pretende che le grandi Riforme siano fatte in armonia con l'unico obiettivo di operare per il bene comune. La Scuola italiana, e non solo, attende e spera.

@ LA MOBILITAZIONE DEL 17 E NUOVE FORME DI RAPPRESENTANZA VENERDÌ 17 ottobre oltre 2 milioni di lavoratori italiani hanno aderito allo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali di base CUB-Confederazione Unitaria di Base, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale, mentre ben 500mila hanno dato vita al corteo nazionale che si è svolto a Roma. Lavoratori e lavoratrici dei servizi pubblici, delle categorie del privato, precari, lsu, sono scesi in piazza sotto una pioggia incessante insieme a studenti, giovani dei centri sociali, madri e padri con bambini, esprimendo così un netto sondaggio “in carne e ossa” sul gradimento del governo. La piattaforma di questo sciopero generale non è stata deliberata nell'ambito ristretto di qualche segreteria, ma da un'assemblea di 2000 delegati delle tre organizzazioni promotrici, che cinque mesi prima a Milano - esattamente il 17

DIRETTORE RESPONSABILE Paride Leporace p.leporace@luedi.it

maggio - aveva stabilito le priorità: maggiore salario, fine della precarietà e degli omicidi sul lavoro, rilancio della scuola, della previdenza e della sanità pubblica; forte impulso alla contrattazione nazionale e reintroduzione della scala mobile per lavoratori e pensionati; diritto alla casa; diritti uguali per cittadini italiani e migranti. Questa piattaforma si è poi confrontata con l'attualità delle misure assunte dal governo: la legge 133, il decreto Gelmini, i provvedimenti “ammazzaprecari”, il progetto di attacco al diritto di sciopero. Pensiamo che la forza espressa nella grande giornata di mobilitazione del 17 ottobre testimoni inequivocabilmente come una consistente parte del mondo del lavoro abbia ormai scelto di non delegare più la propria rappresentanza a Cgil Cisl e Uil, ma di essere protagonista della propria lotta attraverso il sindacalismo di base di cui condivide le parole d'ordine.

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Adesso la CUB ha stretto con Cobas e SdL un “Patto di consultazione permanente”, per gestire più efficacemente iniziative comuni di lotta al fine di fronteggiare l'offensiva in corso contro il mondo del lavoro, un attacco da più fronti che ha reso i salari dei lavoratori italiani fra i più bassi d'Europa, strappa giorno dopo giorno diritti e tutele, e che in ambito sindacale nega le più elementari regole di democrazia. Eppure, tranne sporadiche eccezioni, la CUB continua ad essere un grande assente dai mezzi di informazione, nonostante la sua lunga storia, la presenza al CNEL, le numerose battaglie sostenute (ed anche vinte, come contro lo scippo del TFR), il crescente radicamento in tutti i settori produttivi, e nonostante il contributo determinante a momenti significativi per la storia del paese, espresso in un rapporto ravvicinato con i movimenti sociali. Pierpaolo Leonardi

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COMMENTI

ilQuotidiano

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Lettera a Lacorazza

LA BASILICATA ISOLA FELICE PER POCHI segue dalla prima di CARLO GAUDIANO “DOVRESTI fare come prontamente ha fatto il tuo onorato collega di partito, Romano Prodi, quando il settimanale Panorama ha iniziato a pubblicare intercettazioni che lo riguardavano. Tu scrivi di sentirti responsabile del più grande partito politico di questa regione. Il più grande partito politico di questa regione, il PD, ha una madre e un padre, è figlio di due veri grandi partiti radicati nel popolo e nelle “piazze”, uno di derivazione cristiana e l'altro di derivazione comunista. Partiti nei quali l'etica, la morale, il bene comune la facevano da padroni, il malaffare era l'eccezione. Partiti che permisero all'Italia di diventare, da nazione derelitta, la IV potenza economica mondiale. Partiti i cui responsabili non si arroccavano nelle torri eburnee dei palazzi delle istituzioni o delle segreterie, ma erano costantemente tra la gente e nelle più sperdute sezioni di partito. Poi, i nipotini, dei due grandi partiti, hanno ridotto il nostro paese ad un ammasso di macerie informe e incolore dove non si riesce a distinguere le vacche nere da quelle bianche o peggio ancora il male dal bene, la giustizia dall'ingiustizia, il merito dal demerito, la legalità dall'illegalità. Anzi più pendenze penali hai tanto più il partito ti protegge. Siamo in un perfetto stile staliniano: a tutto ci pensa la gerarchia. Vera è la tua affermazione quando scrivi che vi è una giustizia senza processi. Il potere politico degenerato, ha fatto in modo tale che è diventato sempre più difficile processare i colletti bianchi. Ha, il potere politico, manomesso gli articoli del codice di procedura penale e codice penale a tutela delle sue nefandezze e porcate. Tra poco ci sarà l'assalto finale all'ultimo ostacolo alle vostre nefandezze : la Costituzione, voluta dai due partiti popolari citati e vanto a livello mondiale. Anche vero è che siamo in presenza di “una legalità senza giustizia”. Lo possono testimoniare centinaia e migliaia di cittadini, me compreso, che vivono nell'ambito delle regole e della legalità, ma quando si rivolgono alla giustizia, da quest'ultima, ormai in stato comatoso grazie ai politici, non ottengono risposte perché essa giustizia resta protettiva nei confronti dei politici e loro sodali, come è successo in modo diffuso nella nostra cara regione, della quale il tuo partito è il più “grande”. La Basilicata è una Isola Felice, per pochi, ma è un' isola felice. Una deserta isola felice per i pochi che hanno sopravanzato i molti, i pochi che hanno costretto chi non sopportava il clientelismo più bieco, cioè i migliori, a lasciare la nostra regione. E' isola felice per l'ENI che fino a poco tempo addietro era controllore e controllato nelle estrazioni petrolifere e nelle consecutive analisi ambientali; è un'isola felice per chi diventa primario di un fantomatico primariato inesistente a livello legislativo e nella sostanza; è isola felice per chi in barba alla meritocrazia scavalca, solo per meriti politici, dipendenti capaci; è isola felice per chi si fa confezionare un primariato a

propria immagine e somiglianza; è isola felice per quel magistrato che va a visitare il resort di chi doveva indagare; è isola felice per quel magistrato che ottiene da una banca consistenti prestiti a tasso così favorevole che nessun altro cittadino vi potrà mai accedere; è isola felice per quell'avvocato che trova sulla sua strada professionale il cognato magistrato; è isola felice per quel politico lucano, suo compagno di partito, che ha la moglie in un punto nevralgico delle attività di indagine della questura di potenza ed in amicizia con i magistrati; è isola felice per il magistrato che spiana la strada al figlio notaio; è isola felice per chi sa come condizionare la magistratura; è isola felice per chi grazie alla magistratura si ritrova dalla sera alla mattina ai vertici delle istituzioni regionali; è isola felice per quel primario che riesce a far assumere genero e figlia entrambi medici; è isola felice per quel medico che è uno e trino, o meglio è papa e re nello stesso tempo, grazie alla politica; è isola felice per quei medici che distruggono o fanno sparire le cellule staminali, tesoro di solidarietà e di speranza, ben consapevoli di essere protetti dalla politica e dalla magistratura deviata, è isola felice per tutti quelli che, grazie alla politica, occupano posti di rilievo finalizzando la propria attività al volere proprio e di quello che lo ha nominato; è isola felice per quei politici che, avendo amici tra alcuni magistrati, sono immuni dagli strali della giustizia persino insieme ai loro portaborse; è perfino isola felice per quella parte della Chiesa che tralascia l'umile, per farsi codazzo dell'arroganza del potere in tutte le sue manifestazioni. Insomma, non si può dire che la nostra regione non è un'isola felice. Se effettivamente vuoi riformare la politica, basta che non permetti di candidare, in attesa che gli eventi chiariscono la loro definitiva posizione, chi è indagato, imputato, condannato in primo grado o in via definitiva. Come ho detto al tempo del grande partito comunista italiano, per molto meno sia perdeva la fiducia del partito e dell'elettorato. Oggi, invece, si arriva all'assurdo e si vuol far credere attraverso la stampa ben prezzolata che l'immagine della nostra regione è indebolita dai magistrati che cercano di fare il proprio dovere, quelli che, avendo percezione di quanto sta accadendo in una regione dove vive e si amplifica il malaffare, cercano di scendere nel sociale con incontri con studenti e cittadini, per sensibilizzarli al rispetto della legalità. Con i dovuti distinguo, la storia si ripete. Anche Falcone e Borsellino in più occasioni furono “attaccati” e deferiti al CSM dai politici e dai giornali compiacenti i quali poi, quando i due magistrati furono trucidati, si esibirono in lacrimazioni da coccodrillo e non dimenticarono di commemorarli, ipocritamente, ad ogni anniversario del loro assassinio. Nell'agosto del 2007 anche l'Economist, in seguito alla pubblicazione di un articolo,” Cristo si è fermato ancora a Eboli”, che analizzava la situazione economica e sociale della nostra regione, fu tacciato, dai soliti politici e opinionisti, di indeboli-

re l'immagine della Basilicata. Tutti ne parlarono senza avere sfogliato la rivista economica inglese. Se l'avessero fatto avrebbero notato che geograficamente, e credo non solo geograficamente, venivamo accostati all'Albania. Conosco molto bene la nazione balcanica, dal 2000 ci vado, in qualità di volontario, più volte all'anno per il progetto di prevenzione e terapia dell'anemia mediterranea. In Albania, alcuni magistrati, prima di emettere sentenza, verificano se l'autovettura che avranno in regalo sia di loro gusto. Nella nostra regione, invece, è uso visitare il complesso turistico, scopo acquisto di villa, dell'indagato dall'ufficio di cui il magistrato è responsabile. Cambia l'offerta ma la sostanza rimane uguale. Ti devo ricordare che la corruzione non sale ma scende: non è il popolo che corrompe la società e poi la politica, ma è la politica che corrompe la società e di conseguenza il popolo. La vicenda “Scanzano non è oscura nei suoi intrecci. Ormai è fin troppo chiara. Il governo centrale in accordo con i politici locali avevano deciso di creare un sito unico per le scorie radioattive nella zona di III Cavone in agro di Scanzano. Ai politici locali faceva gola l'arrivo in regione di circa ottomila miliardi. Gli stessi politici fecero retromarcia quando il popolo si solevò. Invece risulta ancora oscuro il motivo per cui fu ascoltato, per tre ore, nel marzo 2004, in merito al sito di Scanzano, l'allora governatore Bubbico dalla DDA di Potenza, nella persona di Felicia Genovese e Giuseppe Galante. Sempre tu fai riferimento a responsabilità, ove ce ne fossero, di singoli. Forse non hai letto l'ordinanza, di 516 pagine, del magistrato De Magistris sulla chiusura delle indagini preliminari in merito a “Toghe Lucane”, o non avrai letto le otre 1000 pagine con la quale il PM di Salerno, Angela Nuzzi, ha chiesto l'archiviazione per fatti imputati al magistrato De Magistris e altri, o ancora, non hai letto le varie ordinanze di perquisizioni a politici e magistrati stilate dal dott. De Magistris, non avrai letto il libro di Carlo Vulpio (Roba Nostra), non avrai letto il libro di Antonio Massari (Il Caso De Magistris), come non avrai letto il libro “Consulenze d'Italia per esempio la Basilicata”, scritto da me e dall'amico Sangerardi. Se avessi letto tutto quanto ti ho elencato non avresti scritto la frase fatta “evitando di generalizzare e di accollare la responsabilità al sistema”. Siamo ormai nella situazione di chi, navigando nella merda non ne senta la puzza. La madre di tutto il sistema si chiama Maringri. Il sequestro è passato al vaglio, mi dicono di ben dieci magistrati, e tutti hanno confermato le risultanze di De Magistris, il cantiere andava sequestrato. Nella nostra regione ha agito e purtroppo agisce ancora un sistema di collusioni tra politica, magistratura, economia, massoneria e stampa che ammorba l'aria. Praticamente nella nostra piccola regione si è concretizzato il disegno della P2 di Licio Gelli: il progetto di rinascita democratica. Licio Gelli aveva pensato e ideato una strategia con la quale per governare a piacimento una Nazione non ci sarebbe stato bisogno di un golpe con i carri ar-

mati, ma bastava farsi amici e sodali i vertici della stampa, della magistratura, dell'economia, della politica, cioè entrare in tutti i gangli della vita istituzionale e democratica della nostra nazione ed utilizzarli a proprio piacimento. Questo si è realizzato nella Basilicata dove hai la responsabilità del più grande partito politico. Un tuo bisnonno politico, Antonio Gramsci, scriveva: “…tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da nessuno controllo, tessono le tele della vita collettiva; e la massa ignora perché non se ne preoccupa…”. Ai tempi nostri solo una “sollevazione” morale e di “piazza”, cioè l'antipolitica, potrà restituire la nostra terra alla libera convivenza civile. Per non andare ancora più indietro nel tempo e riferirsi al padre del comunismo, Karl Max, e al suo grido di “guerra”: proletari di tutto il mondo unitevi. Messaggio di grande solidarietà internazionale che presupponeva l'abolizione dei confini, arbitrariamente posti dall'uomo. Messaggio rivoluzionario secondo solo al messaggio cristiano: ama il prossimo tuo come te stesso. Oggi i senatori e un consigliere regionale del tuo grande partito chiedono di non alloggiare i “dannati moderni”, i richiedenti asilo provenienti dalle zone più misere della terra, l'Africa, presso Policoro per non compromettere la zona che secondo loro ha vocazione turistica. Mi sembra lo stesso messaggio del vice sindaco di Lampedusa, leghista. A Lampedusa ci sono stato questa estate come medico volontario di prima linea su una motonave della guardia costiera; accoglievo “i dannati moderni” in alto mare. I richiedenti asilo erano fantasmi rispetto al turismo, nessun turista si accorgeva del loro arrivo o della loro presenza. Sapevano, i turisti, dell'arrivo dei clandestini grazie alle esternazione del vice sindaco, senatrice leghista. Ecco il trasversalismo della politica: destra e sinistra dicono la stessa cosa. Concludendo: se continui così in poco tempo ti vedremo consigliere regionale, poi assessore, poi presidente della giunta regionale e infine sottosegretario di qualche governo, pur che sia. Adesso qualcosa va detta all'opinionista. Caro Nino, mi prendo la libertà di rifermi a te in modo confidenziale, visto che condividevamo gli stessi principi di onestà intellettuale e considerando quante “chiacchiere” abbiamo fatto, a proposito del clientelismo e del malaffare che imperava nella nostra Regione. E, poi, quando due magistrati, con l'inchiesta “jena due”, hanno prima indagato e poi tradotto il clientelismo e il malaffare in articoli del codice penale… apriti cielo. Cosa sarà successo ?! Caro Nino, spero che non ti capiti di avere bisogno della giustizia per essere stato leso dall'arroganza dei colletti bianchi. Se dovesse succedere conoscerai ancora meglio il sistema politico affaristico comprensivo di alcune frange della magistratura e dell'avvocatura che esiste in Basilicata. Salvo che, ipoteticamente, non fai parte del sistema. E con questo evito di entrare nelle stravaganze che hai scritto a rimorchio di Lacorazza e company.

GELMINI 3/COME DISTRUGGERE IL NOSTRO FUTURO di GIULIA ADDUCE IL governo Berlusconi, con il solito metodo della decretazione d'urgenza, è intervenuto anche in un settore delicatissimo e strategico per il futuro del Paese quale quello dell'istruzione pubblica. Con uno scarno decreto legge il n. 137 del 1° settembre 2008 si è inteso dettare “disposizioni urgenti in materia di istruzione e di università”, inserendo nel famigerato art. 4 la previsione del ritorno all'insegnante unico nella scuola primaria e la riduzione dell'orario scolastico a 24 ore settimanali. Il tutto a partire dal settembre 2009. Sicuramente la scuola italiana è afflitta da molti problemi e proprio questa consapevolezza dovrebbe portare a progettare una seria azione di riforma finalizzata a modificare il funzionamento di un organismo delica-

tissimo, piuttosto che interventi isolati, distruttivi e non risolutivi dei problemi reali. Al contrario, i problemi della scuola sono stati affrontati con piglio ideologico e senza coinvolgere nella discussione e nella elaborazione di un qualsivoglia progetto anche i diretti interessati: studenti, docenti e famiglie. Inoltre, in democrazia non è concepibile che si voglia introdurre per decreto una vera e propria controriforma di tale portata sociale ed organizzativa, comprimendo o addirittura eliminando la discussione in Parlamento e nel Paese In realtà, e questo è evidente per il modo con cui è stato posto il problema e per le reazioni scomposte alla protesta spontanea e dilagante, questo Governo e la sua ministra all'Istruzione hanno dimostrato di avere come obbiettivo solo quello di far cassa: non c'è nessuna “riforma della scuola”, ma

solo tagli senza nessun obbiettivo formativo e nessun progetto educativo. Se esaminiamo la questione del ritorno all'insegnante unico, pedagogisti e scienziati discutono da decenni sui pro e i contro del maestro unico per il processo di apprendimento ed il dibattito non finirà mai. Già questo avrebbe dovuto portare ad affrontare la questione con tempi e modi differenti. Invece, annullando con un decreto legge, brutalmente e di colpo, la riforma che ha introdotto nel 1990 tre insegnati per due classi, si rischia di creare più problemi di quanti non se ne risolvano. Non bisogna dimenticare, infatti, che moltissimi insegnanti si sono formati nel nuovo contesto. Pertanto, anche ammettendo che il ritorno all'insegnante unico sia giustificato e condivisibile, occorre rispettare gli insopprimibili tempi tecnici e adottare le modalità più opportune ed efficaci di ri-

calibratura degli insegnamenti e di riconversione del personale docente. Inoltre, la riduzione dell'orario scolastico a 24 ore (4 ore al giorno per sei giorni) è incompatibile con il bisogno sociale di un orario più dilatato ed armonico rispetto all'orario di lavoro dei genitori, in modo da poter conciliare l'attività lavorativa con le esigenze familiari e di cura. E' stato stimato che la riduzione dell'orario della scuola pubblica spingerà le famiglie con entrambi i genitori lavoratori a rivolgersi alle scuole private o all'apporto della collaborazione remunerata di baby sitter, con un esborso mensile che varierà dai 300 ai 500 euro al mese. Senza dimenticare che è dimostrato che passare più ore a scuola primaria aumenta le possibilità di completare la scuola secondaria, compensando lo svantaggio relativo dovuto al basso livello d'i-

struzione dei genitori. Il maggior tempo trascorso a scuola ha un ruolo di sostituto del capitale culturale familiare, soprattutto nelle famiglie nelle quali entrambi i genitori hanno al massimo concluso la scuola dell'obbligo. La strategia del governo mira quindi a smantellare la scuola pubblica senza alcuna idea o progetto di riforma. L'unico obbiettivo è reperire risorse senza curarsi delle conseguenze negative sugli studenti e sulle loro possibilità di conseguire buoni risultati negli studi, indipendentemente dalla situazione reddituale e culturale della famiglia di provenienza. Così facendo, non si distrugge solo la scuola ed il futuro delle giovani generazioni, ma anche la possibilità che il nostro Paese possa competere a livello internazionale grazie alle capacità ed alle competenze dei propri cittadini, studenti di oggi e lavoratori di domani.


Potenza 20

Giovedì 30 ottobre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Luca Caricato ha scoperto cosa si nasconde dietro “La Vergine delle rocce”

Nuovo mistero sul codice da Vinci «Leonardo volutamente avrebbe celato dei messaggi occulti» IL fenomeno “Codice da Vinci” continua. Dopo il successo del libro di Dan Brown, il genio di Leonardo torna di nuovo sotto i riflettori. I quadri del pittore fiorentino tornano a far discutere per la scoperta di un nuovo “codice”, nascosto all’interno della “Vergine delle rocce”. Questa volta, però, la “rivelazione” non si trova in un bestseller, ma in una tesi di laurea. Dottore in lettere moderne, pittore, tecnico di montaggio video digitale, il giovane potentino Luca Caricato è l’autore del saggio “Scibile, invisibile, proibito”. Nella sua tesi universitaria, Luca ha parlato de “La vergine delle Rocce”, una tavola ispirata ad alcuni vangeli apocrifi che, a suo tempo, sembra sia stata rifiutata dalla confraternita che l’aveva commissionata perché giudicata eretica. Aveva destato perplessità la maggiore importanza attribuita al piccolo Giovanni Battista rispetto a Gesù Bambino. Ma c’è di più. Nel dipinto Leonardo avrebbe volutamente commesso degli errori per segnalare la presenza di simboli occulti. Ad esempio, «la mano sinistra della Madonna - commenta il giovane potentino - è una mano poco protettiva. Sembra ricordare gli artigli di un’aquila. Nel libro di Dan Brown si ipotizza che, con molta probabilità, sotto la mano della Madonna ci doveva essere una testa invisibile. Questo qualcosa è stato da me decodificato. L’ipotetica testa invisibile descritta nel “Codice da Vinci” è proprio quella del Battista. Ed entra perfettamente in quel macabro spazio che si interpone tra la mano-artiglio della Vergine e il dorso della mano dell’Arcangelo Uriel. Dunque, sovrapponendo il quadro originale con la sua copia “rovesciata”, la strana posizione della mano sinistra di Maria assume un

Luca Caricati ieri nell’Aula magna. (f.Mattiacci). A destra il dipinto “La vergine delle rocce”

senso. Inoltre, dal panneggio giallo asimmetrico sul grembo della Madonna compare la figura di un essere immondo, alto due palmi e poggiato su una conchiglia. Si tratta di Asmodeo, il demone che ha introdotto nel mondo le scienze proibite, come l’alchimia e l’astrologia. Con questa immagine, Leonardo, quasi certamente, voleva simbologgiare la vittoria delle scienze sui dogmi cattolici». Ma come è nata questa scoperta?. «La figura di Leonardo da Vinci mi ha affascinato fin da bambino - commenta Luca ma soltanto durante il progetto Erasmus, grazie al quale ho avuto la possibilità di soggiornare per un anno a Parigi, ho potuto studiare da vicino alcune delle sue più importanti opere, con l’obiettivo di dare una risposta a un quesito che, come

pittore, mi ponevo da molto tempo: perché Leonardo faceva degli “errori” grossolani nei suoi quadri? Sono partito, dunque, da quelli che inizialmente ritenevo essere degli errori. Errori apparenti, che si sono rivelati, in-

vece, segni della presenza di immagini criptate secondo uno specifico codice. Sono arrivato a questi risultati attraverso un lungo processo di studio scientifico e storiografico, basandomi sulle leggi dell’ottica precorse

dall’artista del quattrocento, sulle mie conoscenze nel campo della letteratura e della storia, e sull’esperienza di pittore appassionato e scrupoloso. E adesso sono in grado di dare, non solo la mappa delle immagini invi-

sibili di moltissimi quadri, ma anche la spiegazione della loro presenza, che risulta coerente con le accuse di esoterismo attribuite a molte di queste opere». Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it

QUEL GIORNO DEL 1941

«Io, interrogato dai fascisti, oggi festeggio 50 anni di matrimonio» «SAPESSE come era difficile la vita a Potenza». C’era la guerra e Antonio Rotunno era solo un bambino. Oggi, nel giorno in cui festeggia i 50 anni di matrimonio con la sua Giuseppina (agli sposi vanno gli auguri dei figli, dei nipoti e dei generi) è diventato un pezzo di questa città. E’ il titolare del negozio di merceria che si trova alla fine di via pretoria. Con la riqualificazione del tratto di strada, i prefabbricati, compreso il suo, in cui per anni si sono alternati, dopo il terremoto, diversi negozi, verranno abbattuti. Lui se ne va “in pensione”, «orgoglioso di essere stato commerciante» e tra gli scaffali pieni di stringhe, bottoni, ombrelli e piccoli oggetti di cartoleria, fa un bilancio di «una vita lunga e avventurosa». Classe 1931, se la ricorda bene la volta in cui «due soldati fascisti mi fermarono in via Pretoria». Aveva appena 10 anni, nel 1941, e come ogni giorno portava sulle spalle un sacco pieno di origano - quotidianamente andata e ritorna da Vaglio a Potenza - da vendere nella piazzetta “del pesce”. «Ma la crisi era forte, non c’erano soldi, si tirava a campare. La farina era razionata, trovare il cibo era un’operazione complicatissima». Toccava «diventare grandi in fretta - dice ricordando l’incontro con i due soldati - Non mi sono spaventato, almeno non dopo avere capito che non mi avrebbero fatto niente. Però mi hanno interrogato, provenienza e genitori, con tanto di controllo». Un veloce passaggio alle Poste per inviare le informazioni via telegrafo alla stazione del comando di Vaglio. Fatto il controllo «mi hanno riaccompagnato in paese e mi hanno pure fatto mangiare una zuppa di latte alla Gil (Gioventù italiana del Littorio il

Antonio Rotunno alcuni anni fa fotografato nel suo negozio

cui stabile sorgeva dove ora ha sede la Deputazione di storia patria n.d.r.) Avevo tanta fame». A casa, «eravamo in 7, con il papà che partì per la guerra. Come altri, provavamo a sopravvivere». Ogni tanto lavorava come muratore e con i primi soldi si concede una fisarmonica che impara presto a suonare più che bene. Diventa l’accompagnatore di matrimoni e festeggiamenti in città e nel circondario. Fino alla partenza - finita la guerra - per la Francia. Oltralpe sarà ancora muratore per almeno 3 o 4 anni. «Stavo bene, davvero bene. E poi nei fine settimana suonavo in un ristorante». Poi, il “percorso al contrario”. A Potenza torna da muratore ed è nella squadra che costruisce la fontana, scalpellando e levigando, che ancora oggi si trova nel parco di Sant’Anto-

nio la Macchia. Il matrimonio con Giuseppina e qualche problema di salute. Così si “trasforma” in commerciante. I potentini lo conoscono così, nel suo negozio in cui distribuisce i ticket per la sosta, «almeno chiacchiero con qualcuno». Ma oggi, come ai tempi della guerra, magari «in modo diverso», c’è «crisi». Per questo ha deciso di chiudere il negozio. Un cartello sulla vetrina spiega che tutta la merce è in svendita. Se ne andrà in pensione anche un pezzo di città. Lui si godrà il riposo e la vita familiare diventata, ormai - tra figlie, parenti e amici - traguardo “d’oro”. Rimane solo un desiderio che racconta mentre sorride come sempre, con chiunque entri nel fabbricato del borgo. Magari, «diventare cavaliere del lavoro». sa.lo. potenza@luedi.it


Potenza Il corpo ha celebrato il centonovantunesimo anniversario

Giovedì 30 ottobre 2008

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Polizia penitenziaria Festa in piazza Don Bosco SI sono tenute anche a Potenza, in piazza Don Bosco, le celebrazioni in occasione del centonovantunesimo anniversario della nascita della Polizia penitenziaria, le cui origini risalgono al 1817, anno in cui furono istituite le cosiddette “Famiglie di giustizia”, primo passo della riforma in materia penale attuata dal Regno Sardo. Alla presenza delle massime autorità politiche (presente anche il sindaco di Potenza Vito Santarsiero) e della Fanfara del settimo reggimento bersaglieri, sono stati illustrati e passati in rassegna i vari compiti e le peculiarità di questo particolare corpo, il cui ruolo e importanza sono andati gradualmente ed esponenzialmente crescendo nel corso del tempo. Accanto alla difesa della legalità e alla sicurezza dei cittadini, troviamo infatti il servizio navale e di traduzione e piantonamenti, grazie al quale la Polizia penitenziaria garantisce il trasferimento dei detenuti su tutto il territorio, mentre altri compiti sono quelli di mantenere l’ordine, di garantire sicurezza e pubblico soccorso, nonché quello di Polizia stradale, nel rispetto dell’articolo 11 del Codice della strada, senza ovviamente tralasciare l’importanza delle Unità cinofile, strumento repressivo contro l’introduzione di sostanze stupefacenti nelle strutture penitenziarie e il ruolo del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale. Citazione di merito, inoltre, anche per i gruppi sportivi Astrea (squadra di calcio fondata nel 1948) e

Fiamme Azzurre, che in molte discipline ha raggiunto il vertice sia in campo nazionale che internazionale, annoverando, tra gli altri, nelle proprie fila, anche Giovanni Pellielo (presente a Potenza), che alle recenti olimpiadi di Atene ha ottenuto la sua terza medaglia olimpica (d’argento nell’occasione) nel tiro a volo, specialità fossa olimpica. Nel corso della cerimonia ha preso la parola il vice commissario Aldo Lista, che ha riportato i messaggi del presidente Napolitano (gratitudine e stima personale a quanti con dedizione e professionalità quotidiana cercano di applicare il fine rieducativo della pena in ossequio alla Carta costituzionale e ricordo dei caduti nello svolgimento del loro dovere), del ministro della Giustizia Alfano, alla sua prima festa da ministro, «orgoglioso di rivestire questo ruolo e che un poliziotto della penitenziaria abbia spinto un detenuto a pentirsi e a passare dalla parte dello Stato, consapevole di come spesso si svolga le proprie funzioni in condizioni difficili (vetustà delle strutture e sovraffollamento) e come la Polizia penitenziaria svolga un presidio indispensabile per la sicurezza e sia spesso fonte di ausilio alla attività investigativa e di garanzia del regolare svolgimento dei processi grazie ad un puntuale servizio di traduzione e piantonamenti». Si è voluto evidenziare, poi, il ruolo fortemente rieducativo della Polizia penitenziaria, perché è vero che si privano i detenuti della libertà ma senza far perdere la loro dignità umana, pro-

OLTRE LE PROTESTE

In gita a Lagopesole con la polizia di Stato

UNA giornata particolare quella trascorsa dai 50 bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia di rione Castello. Il dirigente scolastico, Mastrodonato, nell’ambito di un progetto educativo denominato “Il mondo delle fiabe”, ha chiesto alla Questura di Potenza la possibilità di utilizzare un pullman della polizia di Stato per portare i 50 bimbi in quel di Lagopesole. Una richiesta subito accolta dal questore di Potenza Romolo Panìco, che ha messo a diposizione della scolaresca un pullman di 50 posti. I bambini, entusiasti di salire a bordo di un mezzo della polizia di Stato, guidato da poliziotti in divisa, sono stati portati a Lagopesole dove, dopo aver girato per il borgo antico, hanno anche visitato il castello federiciano. Al termine della gita i bambini, gli insegnanti e gli uomini della polizia sono rientrati a Potenza ricchi di nuove conoscenze e certi di aver vissuto una positiva e bella esperienza. Prima dei saluti non poteva, però, mancare la foto ricordo. E così, approfittando di una macchina fotografica messa a disposizione dagli agenti della Polizia scientifica, lo scatto è stato assicurato.

Due momenti della festa di ieri mattina (foto Mattiacci)

vando appunto a “rieducarli” perché possano tutti avere una seconda possibilità, con la possibilità di istituire in pianta stabile il braccia-

letto elettronico al fine di poter controllare a distanza comportamenti e spostamenti di un detenuto a bassa pericolosità, mentre il

messaggio del capo del dipartimento regionale Ionta si è soffermato su come la sfida della Polizia deve essere non verso l’esterno, ma

verso il cuore del proprio mandato, cioè a “garantire e sostenere la speranza”. Donatello Viggiano potenza@luedi.it


22 Potenza Ieri la commemorazione del vescovo. Oggi si conclude la novena del patrono Giovedì 30 ottobre 2008

La città stretta attorno a Bertazzoni Si attende la conclusione del processo di beatificazione DURANTE la novena del patrono San Gerardo, che si concluderà oggi, data della sua morte, com’è noto, si sono registrate alcune giornate dedicate al culto mariano con l’arrivo nella nostra città della sacra immagine della Madonna di Lourdes, accolta trionfalmente in piazza Mario Pagano lo scorso 21 ottobre, con sosta nella basilica cattedrale, e pellegrinaggio presso l’ospedale regionale “San Carlo” ed i detenuti delle carceri giudiziarie, con l'arcivescovo metropolita di Potenza, Agostino Superbo, in visita pastorale. Il significato cristiano del perdono - che deve essere sempre vivo in coloro che per le colpe commesse contro la società o i propri simili sono provvisoriamente divisi dal mondo per espiare - è stato sottolineato dal presule, che ha invitato i detenuti a trovare nella preghiera il conforto della pace. Si diceva della novena di San Gerardo. Dopo le intense giornate mariane vissute all'insegna della preghiera e della devozione dai fedeli potentini e non solo, c’è attesa, ora, per la commemorazione di monsignore Augusto Bertazzoni, vescovo della diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsiconuovo, in odore di santità, per il processo di beatificazione in itinere presso la Sacra congregazione delle cause dei Santi di Roma. Dopo la santa messa che si è tenuta ieri alle 18.30 nella basilica cattedrale, per commemorare il settantottesimo anniversario dell’ingresso a Potenza di monsignore Bertazzoni - avvenuto il 29 ottobre 1930 - si è tenuto un incontro nella sala parrocchiale “Augusto Bertazzoni”, adiacente alla cattedrale, nel corso del quale è

Due immagini di Augusto Bertazzoni

stato tracciato, a grandi linee, un ricordo dell’amato presule mantovano, in attesa come si è di una “risposta” da parte del Vaticano

circa il cammino, non facile, per le complicate regole del diritto canonico, che porta alla santità per il “Servo di Dio” Augusto Bertazzoni.

Il senso di questa lodevole iniziativa della chiesa potentina è finalizzata allo sforzo che si attende da tutta la comunità per far risco-

prire monsignore Bertazzoni ad una generazione passata e farlo riscoprire alle nuove generazioni, attraverso semplici incontri,

convegni di studio ed apposite conferenze nelle nostre scuole. Pino Gentile potenza@luedi.it

La nuova arteria agevolerà anche coloro che abitano nelle contrade “Cavaliere” e “Cugno delle brecce”

Tangenziale, oggi l’inaugurazione dell’ultimo tratto SI terrà oggi, alle 11.30, l’inaugurazione dell’ultimo tratto della tangenziale di Potenza. Dopo l’inaugurazione ufficiale avvenuta lo scorso aprile - con la cerimonia in programma oggi si può, finalmente apporre la parola fine, a un’infrastruttura che ha visto la luce dopo 20 dalla sua progettazione. E così questa mattina sarà portato a compimento anche l’ultimo tassello della tangenziale di Potenza con l'apertura al traffico anche

dello svincolo nord sulla strada statale “Basentana - Melfi”. «Si chiude così - ha dichiarato Gerardo Ferretti, presidente della Comunità montana “Alto Basento” che ha realizzato l’opera - un tormentato percorso tecnico-amministrativo, complesso anche nelle procedure e nelle problematiche di varia natura che di volta in volta si sono presentate, che ha presentato vari e particolari profili di criticità superati grazie alla collaborazione delle pubbliche amministrazioni

che a diverso titolo sono state interessate alle procedure». Da oggi il capoluogo di regione «può finalmente contare su una importante arteria stradale che consente all’utenza proveniente soprattutto dall’area nord della Basilicata, Alto Bradano, Melfese e Puglia, un accesso agevole a tutte le articolazioni della pubblica amministrazione, sanitarie, scolastiche, militari insistenti nel capoluogo regionale». «Possiamo essere soddisfatti - ha

proseguito Ferretti - perché mettiamo a disposizione della comunità regionale un’opera completa, ultimata in ogni sua parte, con adeguati standard di sicurezza e con caratteristiche tecniche notevoli». L’arteria stradale, con specifica uscita appena ultimata, «serve anche alcune contrade rurali della città di Potenza, tra le quali “Cugno delle Brecce” e “Cavaliere”, che potranno di conseguenza fruire di un collegamento agevole e sicuro con il capoluogo».

L’arte di Alfredo di Bitonto: nove tele esposte nella galleria “Il Santo Graal” in via Pretoria Iniziativa in occasione del 2 novembre

Il guru del silenzio e dell’inattivismo frenetico

Trenta volontari in aiuto degli anziani

«LA MIA è una pittura nata dagli stimoli sia del mondo interiore che esteriore, rivissuti, a secondo dei momenti, ora in maniera più fantastica ed istintiva, ora più gestuale, sempre immediata ma più aderente al reale». “Il grande silenzioso” il guru del silenzio e dell'inattivismo frenetico. Così può essere definito l'artista Alfredo Di Bitonto - i cui lavori si possono ammirare nella galleria “Il Santo Graal” in via Pretoria - che si può dire sia passato dal surrealismo di Magritte al sub-realismo attraverso una pittura forte, contradditoria che si avvicina molto ad un disegno colorato. Contraddittorietà delle forme messa in evidenza da immagini che si avvicendano in maniera episodica, seguendo gli impulsi interiori. “Il reale e il mondo onirico si affollano scenograficamente con immagini, situazioni, rielaborate con vari effetti visivi”. Nelle sue opere dominano la forma, l'intreccio e gli incastri più che il colore. Immagini forti, immediate con al centro l'uomo, l'uomo nel mondo e in mezzo al mondo. Figure che vanno dall'animale al vegetale, dal vegetale all'umano in armonia con l'universo. Il colore che diventa movimento. “L'Umano tra realtà e immaginazione”, questo il titolo della

DARE sostegno agli anziani, ai disabili e a quanti versano in condizioni difficili, nei due giorni dedicati alla celebrazione dei Defunti. E' questo il senso dell'iniziativa portata avanti dalle principali associazioni del capoluogo, riunite sotto l'egida del Comune di Potenza che hanno deciso di coadiuvare negli spostamenti al Cimitero gli anziani, i disabili e le persone in condizioni precarie. Tutto nasce dall'intento di rendere più agevole lo spostamento all'interno del Cimitero, la logistica e quant'altro serve per migliorare gli spostamenti interni e la sistemazione dei fiori all'interno delle fioriere. Le associazioni che hanno dato la propria disponibilità concreta e sempre significativa nei giorni 1 e 2 novembre. Un senso forte, concreto di sostegno verso chi soffre nel giorno del ricordo più toccante e forte, quello dei Defunti. Legambiente, Associazione Vola, Croce Rossa Italiana, Avis, Caritas e Fuochi della Lucania hanno aderito con fermento all'iniziativa che pone l'accento sull'aiuto concreto agli anziani. Una due giorni, quella in programma il 1 e 2 novembre che prenderà il via all'apertura del cancello d'ingresso prevista intorno alle 7:30 di mattina, fino alle 18, ora di chiusura del medesimo. Oltre trenta volontari muniti degli attrezzi indispensabili a collaborare con i disabili e gli anziani stazioneranno nei pressi del cancello principale del Cimitero potentino. Per quanto riguarda i disabili i trenta volontari seguiranno il percorso degli stessi e per ciò che concerne i diversamente abili che conducono la propria vita quotidiana in carrozzina, gli stessi saranno aiutati negli spostamenti lungo il percorso fino ai loculi dei parenti cari deceduti. Un bell'esempio di sostegno concreto, quello che giunge dalle maggiori associazioni del capoluogo nel corso dei due giorni di festa e ricordo. Francesco Menonna

In alto un momento dell’inaugurazione della mostra. A destra e sinistra due dei suoi lavori

mostra: è possibile guardare nove tele che parlano dell'uomo incanalato in una dimensione che vede l'uomo del passato proiettato nel futuro, trasmette al visitatore emozioni forti che a volte creano, allo stesso tempo, disagio per la durezza e rassicurano per la tenerezza . Entrando basta soffermarsi sul primo dipinto, “La Maternità”, per immergersi in questa contraddittorietà che, in fin dei conti, è presente, sotto diverse vesti, nella vita di tutti i

giorni. La tecnica utilizzata dall'artista è quella mista che meglio riesce ad esprimere la realtà altalenante, confusa e movimentata che avvolge gli esseri umani, il loro affacciarsi e non al mondo circostante. Il loro volersi quasi nascondere vivendo all'ombra e alla luce nello stesso tempo, senza mai dichiarare in maniera netta la loro “posizione” e i loro stati d'animo. Figure ambigue, quasi paralizzate nel tempo, con curio-

se sagome dall'espressione assente avvolte in scenari non reali. Tema ricorrente è la città, vista come caos, velocità all'interno della mente umana, una realtà con la quale necessariamente bisogna confrontarsi. Movimenti frenetici manifestati dalla forza di colori che, in un certo senso, si trovano lì per puro caso per via del fatto che l'artista è daltonico e a volte il risultato va oltre le sue stesse intenzioni. Rossella Mancusi


Speciale liste

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Tutte le liste dei candidati alle elezioni dei comitati

Quartieri pronti alle urne SUBITO una precisazione. Questo elenco di liste potrebbe subire alcune variazioni perchè, proprio come accade per le elezioni politiche, le liste presentate adesso saranno valutate dal responsabile dell’Ufficio elettorale per dichiararne o meno l’ammissibilità. Superato il passaggio, per le elezioni bisognerà attendere più o meno un mese. Il regolamento dei comitati di quartiere è stato approvato con una delibera di consiglio comunale lo scorso 5 agosto. I comitati sono stati “riorganizzati” - non senza polemiche sui confini territoriali da parte di alcuni residenti: la città è stata suddivisa in 21 comitati. Con un principio di base, richiamato nella premessa della delibera: «i comitati si fondano sull’attività resa volontariamente dai cittadini e operano nel rispetto della normativa di riferimento per gli enti locali». Si tratta di «organismi territoriali, senza scopo di lucro, di partecipazione democratica dei cittadi-

ni, che svolgono un ruolo propositivo e consultivo attraverso la collaborazione con gli organi istituzionali, l’analisi delle problematiche e la redazione di proposte per il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere».

Ancora «promozione di iniziative di solidarietà e di volontariato sociale, iniziative e manifestazioni finalizzate alla salvaguardia e alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali». Hanno diritto a essere «preventivamen-

te consultati ogni qualvolta l’amministrazione debba adottare atti e provvedimenti» che incidono sul quartiere o hanno comunque valenza generale. Ogni comitato è composto da un’assemblea generale (con diritto di voto), un direttivo (il numero dei membri varia a seconda della popolazione del quartiere) e un presidente che in qualche modo fa da “portavoce”. Il 29 e il 30 novembre prossimi potranno partecipare alle elezioni dei comitati tutti i cittadini residenti nel quartiere che compiono il sedicesimo anno di età il primo giorno fissato per le elezioni, i cittadini dell’Ue ed extra comunitari regolarmente soggiornanti nel quartiere. Possono chiedere di essere iscritti nell’elenco degli elettori anche i cittadini non residenti che nel quartiere hanno la sede principale della propria attività imprenditoriale. Per conoscere i dettagli delle procedure, il Comune ha pubblicato on line l’intera delibera e ogni altra informazione utile.

PER IL CENTRO STORICO

I RESIDENTI DEL CENTRO STORICO

POTENZA DELLE LIBERTA’

Zona: Centro storico

Zona: Centro storico

Zona: Centro storico

ARGENTO ELVI ROSA BASILE GIUSEPPE BONIFACIO GUIDO CORBO LUCIA ANTONIETTA CHIORAZZO FELICE DE VIVO SERGIO FRANCULLI ANGELA MARIA MARASCA GIUSEPPINA MECCARIELLO GIANLUCA MENEGHINI ADELE RITA NICASTRO DOMENICO GIANFRANCO OLITA GIUSEPPE PASTORE CLAUDIO RICODIA MATILDE

LIGUORI FRANCESCO URCIUOLI ANTONELLA LAGUARDIA FRANCESCO FILIPPINI FLAVIO LA CAPRA ANGELO RAFFAELE LO POMO IDA FELICITA SANTARSIERI MARIA ANTONIETTA DRAGONETTI ANNA LAURITA ANTONELLA DORES NICOLA SALTARELLI ANGELO ROCCO RAFFAELE

GERVASIO LOREDANA LUCIA D'ADDEZIO VALERIA MORLINO ELEANA DENTE ROSSELLA MURRO SAVINO GIUSEPPE FURONE ENZO SAGARIA MARIO PIO FRANCESCO CONTE MARIO GAETANO PELLICCIA ANTONIO MULIERE ROBERTO MOLINARI RAFFAELE BUONOMO MIRKO SPIGA LUIGI SPECCHIO GIUSEPPE

LISTA PER MACCHIA ROMANA

UNITI PER MACCHIA ROMANA

FRANCIOSO 2009

Zona: Macchia Romana

Zona: Macchia romana

Zona: Rione Francioso

ABBATE SALVATORE BASENTINI VITTORIO CAGGIANESE FRANCESCO MAFFEO SENATRO MANICONE ALDO MARCHESE GIUSEPPE MISURIELLO CARMINE R. NARDIELLO GERARDO PEZZOLLA VITO POTENZA ANTONIO ROSSIELLO ROSALIA SILEO ANTONIO

TELESCA LUIGI LUISEVINCENZO GIORDANO PASQUALE DABBENE CARMINE ANTONIO LIBERGOLIS DONATO ROMANO FRANCESCO MURO ROCCO CONTE MICHELE IANNIBELLI ANGELO ANTONIO PELOSI ANTONIO TANDOTRO MICHELE CASELLA SALVATORE

MOLFESE ANTONIO NAPOLITANO ADELAIDE FALIERO IVAN CARICATO LUCA CAPOZZA GIUSEPPINA MOLFESE MARIA FRANCESCA LAGUARDIA LUCIA

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE

PER BOTTE-PIANI DEL MATTINO

Zona: Contrada Lavangone

Zona: Contrade Botte - Piani del Mattino

Zona: contrada Botte e Piani del Mattino

AZZATO ORAZIO BARBATO DONATO CARLUCCI SALVATORE DE CARLO ANDREA GALASSO VINCENZO MECCA IPPOLITA PIETRAFESA LUCIANO TELESCA INCORONATA TORRE ATTILIO ZACCAGNINO DOMENICO

BASILE ROCCO NICOLA COVIELLO DONATO MARTINELLI VINCENZO MECCA LEONARDO NOLÈ ANGELO PACE ROCCO S. SANTARSIERO GIUSEPPE SUMMA LEONARDO ZACCAGNINO VITO

LORUSSO GIOVANNI COLUCCI ROCCO ANTONIO GARRAMONE ANTONIO MECCA LEONARDO ROSA DONATO VACCARO CANIO TELESCA NICOLA MARTIRE FRANCESCO SARDONE ANTONIO

POTENZA DELLE LIBERTA’

CON FIDUCIA E SPERANZA

L’ALTRA STRADA

Zona: Rioni Montereale - Murate

Zona: Rioni Montereale - Murate

Zona: Rioni Montereale - Murate

GUARINO M. LUCIA AIELLO ANTONIO MAZZONI TOMMASO BERTOLUCCI JACOPO LAROCCA ARCANGELO

MARCO DINARDO DETTO FABIO MALATESTA MARIA ASSUNTA NAPOLI MARIO ANTONIO LASAPONARA PASQUALE RAGO PALMINO RAFFAELE GRIPPA MASSIMO SCAVONE LUCIA TOMA SALVATORE VACCARO MARIA TEODOSIA SPADINO PIPPA DAVIDE

TERRANOVA GIANFRANCO PECORIELLO MARINA BRINDISI ROCCO MARINO ANGELA GERARDO RAFFAELE MVUKIYE FABIEN TRICARICO CLAUDIO LAPENNA MARCO CAGGIANO ANTONIA TERESA


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Giovedì 30 ottobre 2008

Speciale liste

PTG

RINASCITA DEL COCUZZO

POTENZA GIOVANE

Zona: Rione Poggio Tre Galli

Zona: Rione Cocuzzo

Zona: Rione Cocuzzo

IACOVINO VINCENZO BONOMO SALVATORE SCAVONE CARLO DE CANIO DOMENICO GALLOTTA SALVATORE ROBORTACCIO ANGELO GERARDI DAVIDE SUMMA DOMENICO ANTONIO STEFANELLI MICHELE PATERNOSTER VINCENZO DONNARUMMA GIUSEPPE CETANI VINCENZO VENTURA CARMINE GIORDANO GIUSEPPE ANT. AICALE DONATO

DE CARLO LUIGI DI BELLO DECIO FALCONIERI MARCO FASANO VLADIMIRO GIARDIELLO ROSANNA LAVIERO GIUSEPPE MARGIOTTA TOMMASO PALESE GERARDO PELLICCIA CIRO POSTIGLIONE LUCIANO RUGGIERO VITO SARLI ANTONIO SANTORO ROCCO SILEO DIEGO

PELLICCIA GIOVANNI BRANCATO LUCIA CARLUCCI DONATINA CIANO PAOLO MAURIELLO ANGELO PAVESE ROSSELLA PORCELLA FRANCESCO RAFANIELLO MARCO VINO FELICE

PER SANTA MARIA-PARCO AURORA Santa Maria -Parco Aurora ZUARDI VALENTINO PREZIUSO DANIELE FACIONI FLAVIO MONGIELLO MICHELE RICCIARDELLI EVELINA PACE FRANCESCA BOVE ANGELA WILLIAM DONALD TELESCA FABIO MORRONE ATTILIO MONTANO NICOLA

SANTA MARIA PARCO AURORA Zona: Rioni S. Maria - Parco Aurora GASPERINI CORNELIO ARMENTANO VINCENZO SANTOPIETRO GAETANO SANTOPIETRO FILOMENA DIROMA GIUSEPPE DEMARTINO ROCCO PASTORE NICOLA SANTANGELO SALVATORE SOLDO SALVATORE LAURENZANA MIRKO D'ANDREA GIOVANNI ARMENTANO PROSPERO

Immagini della città: qui sopra rione Risorgimento, a destra Poggio Tre Galli, sotto via Pretoria, a sinistra Bucaletto. Nella foto grande Macchia Romana

LIBERTA’ E PARTECIPAZIONE Zona: Rione Liberta’ MAROTTA GIULIANO CHIRIATTI ANNALISA COLETTA RITA FARFARIELLO LUCIA FIGUNDIO ANGELO GIACOMINO GIUSEPPE SPAGNOLETTA LILIANA MAR. SANTANGELO ROCCO VIGNOLA MARICA VILLANI CARMINE PIZZICHILLO SERGIO

PER BETLEMME

PER RIVALUTARE IL QUARTIERE

CITTA’ DOMANI

Zona: rione Betlemme

Zona: Rione Betlemme

Zona: Rione Rossellino

NAVARRA SERGIO CARDONE MARIA PAGLIONE GINA TOLLA ROSA ROMANIELLO SALVATORE ABRIOLA SERGIO ADDESIO CLAUDIO PICONE MICHELE

SILEO FRANCESCO TANCREDI MICHELE DAPOTO FABIO BONAVOGLIA MARILENA MACRIFUGI CARMELA PATERNOSTER ROSA ANNA SILEO VINCENZO VIGNOLA GAETANO FUSILLO ROCCO ANTONIO VACCARO ROCCO TRAMUTOLA EMILIA

CAGGIANO GIOVANNI D'ANDREA RICCARDO DINUZZO TONIO GENOVESE ROCCO GRIPPA SALVATORE NANNI IVANA NOLÈ VINCENZO NOLÈ VITO PALERMO SAVINO RAIMONDI CARMELA TRAMUTOLA GIOVANNI TRIVIGNO SERAFINA


Speciale liste

Giovedì 30 ottobre 2008

ASSIEME PER MALVACCARO E M. GIOCOLI

PER MALVACCARO - MACCHIA GIOCOLI

PER BUCALETTO

Zona: Rioni Malvaccaro - Macchia Giocoli

Zona: Contrade Malvaccaro - Macchia Giocoli

Zona: contrada Bucaletto

MAZZARONE BIAGIO ANTONIO CIANCIO GIUSEPPE SUMMA GIANFRANCO DI BELLO MICHELE DI SABATO ANTONIO GRAZIUSO FRANCESCO LOTITO ANTONIO TRIVIGNO ANTONIO FALCONE MARIANGELA LEGGIDDRO STEFANO

CAPOLUONGO DOMENICO GIROLAMO COSIMO CARMINE IACOVINO FRANCESCO LILLA ROCCO LOTITO ARNALDO PECORA ANGELA PICERNO ROCCO PIGNONE VINCENZO ROMANO ANGELO TODARO ETTORE

GRANATA GIUSEPPINA GRANATA ALFREDO FIORE ANTONIO BECCE ROCCO LOGIURATO LUCIA CALABRESE DANIELE MARIA PACE INCORONATA

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POTENZA DELLE LIBERTA’ Zona: Via Mazzini MARSICO DONATO ANTONIO COVIELLO SALVATORE FAZZARI MADDALENA GALASSO VITO NICOLA PICERNO ALESSANDRO BAIOCCHI SILVANA VERRASTRO CANIO CONTE VALERIO

PER VIA MAZZINI Zona: via Mazzini CIRIELLO MARIO DONATO CIVITILLO ANNA FABRIZIO FRANCESCO PACE VITO SANNAZZARO GIOVANNI VENTURA GIUSEPPE POMPEO GUARINO EGIDIO ANTONIO CORTESE EMILIANO

TUTELA E SVILUPPO DELLE ZONE APERTE Zona: Contrade Cerreta - Dragonara Altre zone di Potenza: qui sopra rione Cocuzzo, sopra viale Dante, alla sua destra la fontana di Montereale

SANTARSIERO ANGELA GRIECO SALVATORE LUCIA PAOLO MANCUSI GIOVANNI VITO SANTARSIERO ALDO BRUNO SALVATORE SANTARSIERO PIETRO VOLTURNO VITO

“INSIEME” PER IL QUARTIERE

NUOVO RISORGIMENTO

POTENZA DELLE LIBERTA’

Zona: Rione Lucania

Zona: Rione Risorgimento

Zona: Contrade Cerreta - Dragonara

DANZA MARIO ALTAMURA GABRIELE COLANGELO CRISTIAN COSSIDENTE MICHELA GIORGIO MARIA ARCANGELA MALCI LINDITA MARTINO CLAUDIO POTENZA FRANCESCO SANTORO GIUSEPPE ROMANO SARCONE GIUSEPPE COLANGELO ORAZIO

GERARDI GIOVANNI COPPOLA GIUSEPPE FIGLIUOLO ANTONELLA ROTUNNO ROSA SARUBBO FRANCESCO FINAMORE DOMENICO TELESCA PAOLO D'ANDREA TOMMASO ASTORINO SALVATORE GRIGNETTI MICHELE TROIA CARLO MARCOPPIDO GIOVANNI PANEBIANCO DANIELE URGO ROCCO

SALVATORE MICHELE SANTORO STEFANIA PACE VITO ANTONIO MECCA ALESSANDRO PASQUA MICHELE


Potenza 26 La marcia su Roma Una rievocazione vista da Potenza Giovedì 30 ottobre 2008

Da Potenza sull’Urbe Attivisti presidiano il Covo degli Arditi di LUCIO TUFANO E’ il 1922, l'anno del Fascismo. In molte città d'Italia, a Milano come a Roma, si perquisiscono quelle case dove regna l'oblio della morfina e della cocaina, dove fanciulle e ragazzi della borghesia sognano al semichiarore degli abat-jour. S'intrecciano le danze fra la moda e l'eleganza delle signore e delle signorine in corsage appoggiati su gonne increspate, fiori, perle multicolori, nodi e nastri, abiti in seta neri, con galloni sul petto, sottili cinture alle maniche a imbuto, colletti alti. Decorazioni, pitture, tappezzerie, mobili, trionfo di luci, decine di lampade elettriche, al Modern Hotel, fra marce militari, sonate per l'orecchio di magistrati, autorità, sindaci e prelati, bottiglie di champagne, buffet. Tutto per Potenza borghese, per una piccola nave, il Modern Hotel, che accoglie nelle sue stive, nei suoi salotti, nella sua prua, sul ponte e sulla tolda, un tratto di via Pretoria che va da piazza Sedile al Palazzo Biscotti. Benedizioni ed evviva, pasticcini e musiche sino alle quattro del mattino. Giacchette in reps broccato, gilet di cachemire bianco, cravatte di lino bianco, foulard neri sventolano dagli oblò in festa. Inchini, changé di dame, complici ammiccamenti, complotti organizzati, cugini e cugine, l'ingresso in società, frastuono e risatine, complimenti e baciamano, consacrano il delirio di chi è arrivato in questo trafelato spicchio di modernità. Il Comitato per i bambini russi affamati organizza un concerto al Teatro Stabile con il violoncellista Alessandro Baryansky e con la pianista Sofia Franzusoff. Il patriottismo dei fratelli Giugliano raccoglie gli introiti di una serata artistica al “Cinema Moderno” per i potentini caduti in guerra. «Ho esaminato lungamente la questione - dichiara l'on. D'Alessio in un'intervista al “Giornale di Basilicata” - il Fascismo è di quei fenomeni che non scaturiscono dal libero arbitrio di uno o di pochi iniziatori. Esso, invece, è il manifestarsi di una reazione lungamente rattenuta nella coscienza collettiva. Cerchiamo tutti, con uno sforzo di buona volontà, di rimuovere le cause di questa reazione e non ci sarà bisogno di preoccuparsi del Fascismo il quale troverà, nell'ambiente stesso, i limiti ed i correttivi della sua esuberanza». A Giovanni Cerverizzo, dimessosi dal locale Fascio, subentra l'avv. Franco Catalani. Ecco che nella mattina del 28 ottobre le squadre fasciste, militarmente inquadrate, gagliardetti e fiamme nere, al comando del capitano Chirichelli, il direttorio alla testa, sfilano per via Pretoria. Da Melfi altre squadre agli ordini dell'avv. Arduino Severini e da Palazzo s. Gervasio, Barile, Rionero. Alla stazione Inferiore, da Taranto, il delegato regionale, avv. Loreto e le squadre di Irsina, Calciano e Pisticci. Applausi interminabili: si elevano potenti alalà!, la fanfara intona “Giovinezza”. Seguono inni patriottici mentre il treno porta tutti a Napoli, dove si

COSA SI LEGGEVA

Il Covo degli Arditi a rione Santa Maria

La copertina di una rivista fascista dell’epoca. Nella foto grande dell’altra pagina, camicie nere, nel borgo di Potenza, pronte a partire per Roma

è programmato il grande raduno. A Napoli, si susseguono lunghe acclamazioni. Al de-

legato regionale Mussolini in persona esprime il suo compiacimento per la notevole partecipazione dei fa-

scisti di Basilicata. La Marcia su Roma intanto si compie. Da tutta Italia sono confluiti i reparti fa-

scisti, quando il treno, che reca Mussolini, alle ore 10.42 del 30 ottobre, arriva alla stazione Termini. Una marcia in vagone-letto? Al re, Mussolini si scusa per essersi presentato ancora in camicia nera, reduce da una battaglia fortunatamente incruenta. Tutto il popolo di Roma acclama il Re, alla presenza delle medaglie d'oro e dei ciechi di guerra. Nel corso del colloquio fra l'on, Mussolini e il Re, in Piazza del Quirinale, continua ad affluire un'enorme folla, molte bandiere, un numero infinito di gagliardetti, una moltitudine di fascisti e nazionalisti in divisa... Alle 12,05 l'on. Mussolini è uscito dal palazzo del Quirinale, in automobile, vivamente applaudito. D'improvviso e senza la consueta formalità di esporre il tappeto, al balcone del Palazzo, il Re è apparso solo a salutare e a rispondere alla grandiosa e vibrante dimostrazione di popolo. A Potenza tutto è tranquillo. La vita cittadina si svolge normalmente. La Prefettura e l'Ufficio postelegrafico sono presidiati da carabinieri e guardie regie. La truppa è consegnata nelle caserme. Ma per alloggiare bene e pranzare meglio si va al Nuovo Hotel Re-

staurant Meridionale, nei pressi della Camera di Commercio, attiguo a tutti i pubblici uffici e non distante dalla Stazione di Potenza Inferiore. Una cucina squisita e insuperabile. Borghesi e camicie nere fumano le sigarette estere Nestor a 45 centesimi l'una, Excelsior A, Excelsior B, Excelsior C. “Ce ne fregammo un dì della galera, ce ne fregammo della brutta morte”, va cantando Cunnidd con voce da tenore e la gola rattoppata di cicatrici. Il Covo degli Arditi è presidiato dagli squadristi, un sepolcro, un antro sacro, con oggetti d'arme, simboli di guerra e di morte e dove sembra rinchiusa, dietro i cancelli, l'utopia e la violenza. Sullo scrittoio il revolver, pugnale ed elmetto: qui giace provetto, libro e moschetto, il balilla perfetto! Una gran folla, informata dei buoni esiti dell'incontro, in divisa, decorata, pronta allo scatto, baionetta, pantaloni alla zuava, fiocchi neri del fez copricapo, fazzoletti al collo, manganelli alla coscia, vigile scorta della patria e del regime, sollecita, al grido di: Viva il Re!, viva i Savoia!, uno stretto e immediato raccordo tra monarchia, fascismo e teatro.

IL PALCOSCENICO NATURALE DEL MITO “M” Come il regime tradusse i suoi valori in rappresentazione teatrale nelle strade e nelle piazze NEL GRANDE fiume della Storia ogni affluente o rivolo che va a incrementare il volume degli eventi ne diventa parte integrante. E’ questa la storia scritta dal basso, con un popolo, una famiglia, un gruppo di individui, un solo individuo, una città o un rione che hanno operato nel veloce transito degli anni, di quegli anni vestiti di nero e ornati di labari, di divise, di berretti e cappelli. Sono molti quelli che hanno scritto e rappresentato il Fascismo, il Fascismo di città e quello di periferia, ma un Fascismo come quello che ha animato piazze, strade, palazzi, vicoli, e campagne non ha ancora ottenuto una piena, significativa e autentica esplicazione. Occorre rilevare come con il Fascismo la città ebbe il suo esordio più pieno per quegli anni, con la piazza, Ie vie, i caffè, il palazzo della Prefettura, il Teatro Stabile e Ie chiese sempre assembrati di gente in orbace o ineluttabilmente coinvolta come categorie e come pubblico militante. II ruolo della città divenne teatrale quando la città non era ancora del tutto agglomerato abitativo, ma si prestava con la sua acropoli e la sua angusta urbanistica, ad esser palcoscenico della politica e degli eventi e perfino la ruralità, che doveva secondo i dettami del regime essere alveo della economia e della attualità, si camuffava goffamente nei panni, nelle iniziative e nelle cerimonie euforiche della città. Si verificava una sorta di ritorno alla città arcaica, medievale o rinascimentale come centro di cultura, di culto e di esaltazione ideologica con tutto il fervore di categorie, di gruppi e di settori sociali ed economici. La piazza, che ospitava i luoghi di culto, di riunione, di comunicazione e di potere, era un raccolto e pun-

tuale baricentro di tutta quella commedia civile e politico-militare di cui furono testimoni gli anni trenta. Si può ben dire che il Fascismo recitò il suo ruolo specie nell'ambito della piazza e recandovi, per ragioni di propaganda e di consenso, i problemi, Ie innovazioni e la cultura della campagna. Oggi la cultura della città come teatro urbano non c'e quasi più. L'uomo è sostituito dal denaro, Ie case sono state costruite per speculare, Ie strade e Ie piazze sono invase dallo straripante traffico delle automobili. E’ così che Ie ripercussioni del macrocosmo, dell'Urbe fascista, si verificarono in una più sparuta periferia e in quotidiana proporzione, come a convincersi che il regime architettonico e la romanità littoria potessero trasferirsi nel grottesco periferico, paesano e provinciale. Ciononostante i personaggi e Ie sindromi di comando vi si proiettarono in più che fedeli riproduzioni, tant'è che coreografie squallide e povere scenografie osavano tradurvi protagonismi singoli e di massa ingenui e disperati. E ciò per una sorta di pantomima che doveva essere recitata in tutto il paese, in ottemperanza delle circolari, dei telegrammi di Ministri e di prefetti, mobilitazione di podestà, di gerarchi e militari appositamente inviati da Roma o da altre città e di tutto quell'indispensabile armamentario di camicie nere, impiegati, maestre, giovani fascisti, avanguardisti, militi, guardie, consoli, seniori, centurioni e capimanipolo. Man mano l'immagine del Duce occupa spazi di cielo talmente vasti da incombere nell'universo psicologico e pubblicitario di tutti. Il suo volto entra nell'immagina-

zione dei giovani, fa parte dei loro sogni, dei loro ragionamenti, è in cima ai loro pensieri. Mussolini è il vertice, il culmine, il padre, è Dio, è l'Italia, è l'Impero. Per fabbricare un capo come Mussolini, il grande artefice ha dovuto prendere da tutti gli uomini illustri della storia d'Italia Ie doti, i sentimenti, il coraggio, I'abnegazione, l'intelligenza, la bontà; da poeti, eroi, statisti, santi... “Le immagini della sua maschia figura a cavallo cinta dall'elmo, in divisa con Ie insegne dei gradi militari e con Ie onorificenze, a torso nudo che torreggia sulle trebbie o che si accinge a sciare, vestito da minatore, con il re, ma ancora più spesso con il Führer come scrive Luigi Lombardi Satriani in una nota di "C'era una volta il Duce", il Regime in cartolina a cura di "Giuliano Vittori", edit. Savelli saggio introduttivo di Arturo Quintavalle - spadroneggiavano dappertutto: sui manifesti, sui libri, sui giornali, nei film Luce, nei rotocalchi...”. Si erige il mito “M” del Fascismo, quello che deve servire a delimitare e a segnalare i campi Dux, la maglie dei giovani, lo stemma del copricapo, fez e bustine, i saggi ginnici, Ie riviste e i libri, il logos grafico con una emme maiuscola che raffigura graficamente gli archi di trionfo costruiti dalle legioni di Roma e dai suoi imperatori. Ma il mito non è solo una composizione architettonica, abilmente tradotta in micrografia, ma deve trovare Ie sue motivazioni nella storia romana e nella vita, nella personalità dei suoi precursori così come un'antologia, dedicata alla “civiltà fascista” riporta nelle sue pagine. E i precursori sono stati individuati in varie epoche e nei loro ruoli, e sono Cavour, Crispi, Carducci, Foscolo e D'Annunzio, i fratelli Bandie-

ra e Goffredo Mameli, Guglielmo Pepe, Daniele Manin, Gian Galeazzo Visconti, Emanuele Filiberto, Gioberti e Oriani, Corridoni e Nino Oxilia ... Mentre il Bolscevismo per la propaganda del Regime dà di sé un'orribile immagine con la distruzione, la deportazione, gli scioperi, la desolazione, gli incendi, la svalutazione della lira, la sovversione, il Fascismo è foriero di campi fiorenti, di messi con i falciatori, di campi con i contadini che vi lavorano, di attenzioni continue per l'agricoltura e per il paesaggio agrario, di ordine, di rivalutazione della lira, di treni che vanno in perfetto orario. Il Fascismo "forte", pronto alla rappresaglia, pronto alla spedizione, aggressivo e grintoso, adotta come argomenti di persuasione il manganello e l'olio di ricino a conferma della visione escrementizia ed escatologica ad esso connesso. Il culto romantico e spavaldo della morte, come superamento della paura è simboleggiato nel “covo degli arditi”del rione Santa Maria, dove l'aggressività è rappresentata da pugnali e da rivoltelle su di uno scrittoio, lugubri elementi mortuari come teschio e tibie incrociate, camicie nere ed elmetto, mitragliatrice e bombe a mano. Non ci manca neppure il Fascismo strapaesano, desolato e grottesco, fatto di pantaloni sbilenchi, di "scazzette" a fez o a basco, di divise appena adattate, con capetti e sottocapetti animati dai capi e dai sottocapi delle città capoluogo, dai burocrati in divisa e dalle sparute e pur ossequiose gerarchie, che veniva indicato come una autentica aristocrazia, il fior fiore della razza il fulcro della tradizione e della spiritualità fascista. lu. tu.


Potenza

Scorcio di piazza Prefettura

Il monumento ai caduti

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Un altro angolo di piazza Mario Pagano a Potenza

La battaglia politica Nitti contro Ciccotti contro i fascisti. Alla fine, prevalgono gli ultimi

Tango, Torpedo e teschi Nel ‘21 la vita scorre placida, qualche sussulto. Le mode, i film SUL GIORNALE di Basilicata, fra danze e funerali, De Pilato detta tre raccomandazioni e tre divieti per quando se ne andrà da questo mondo: «Non elogi funebri, fiori artificiali, non confratelli, non in giro per la città, ma dritto all'estrema dimora per la strada più breve e diretta, nauseato dal puzzo dell'androne a sinistra del Teatro, lago nerastro e motoso, per Ie liquide eccedenze collettive, con mucchi di immondizie e di rifiuti. Un tempio vespasiano, sede di depositi e versamenti, succursale degli avventizi e dei creatori di quella specialità nostra di pura marca italica: la merda, centralità e rifugio di tutti coloro che sono stati dal disonesto bettoliere, malgrado gli sforzi dei lavoratori della scopa». Per via Pretoria si vendono i fiori di donna Tripepi e si organizza la grande fiera di gastronomia. Al Teatro riprendono i concerti e i drappi delle tende si trasferiscono nei vestiti, nei guanti in daino, di capretto bianco, nei ventagli di piume, nelle borse a ventaglio. Alle dita avori e tartarughe; sulle spalle mantelli di raso, colpi di eleganza che riecheggiano il grido di morte della selvaggina braccata. Alle undici del 20 marzo il concittadino Navarra Viggiani, capitano degli arditi, discetta di Patria, donne e fascismo. Rispuntano i labari del fascio di combattimento, dell'associazione arditi di Napoli, con il gagliardetto della città di Fiume, Ie rappresentanze dei combattenti e dei legionari fiumani. Al Teatro L'Amleto. Al Cinema Moderno, fra breve: Il canto di Circe, La Danza sull'Abisso. Al Sala Roma: Gli ultimi giorni di Pompei. Potenza è antinittiana. Ciccotti è il vessillo esaltatore della guerra vittoriosa. Arrivano i fascisti d'Italia ed è subito tafferuglio; il nazionalista Decio Canzio Garibaldi, I'avv. Giulio De Rosa, I'avv. Enzo Pignatari tengono la piazza. Al larghetto Prisco si sparano due colpi di fucile. Sui giornali si fa appello a usare I'arma dei popoli civili, la scheda. Al teatro Stabile, Francesco Torraca celebra Dante, illuminato dalla vivida luce dello spirito sovrano, dalla dottrina del maestro. Canzio Garibaldi scrive al Giornale di Basilicata che Ie ingiurie contro i fascisti, vergate da anonimi estensori, sono colpi dl rivoltella che fanno cilecca. Al cinema Moderno: La banda dei rossi. Al Sala Roma: La dama dal guanto ne-

ro. II Teatro Stabile è presidiato dal comizi. Alle signore le danze del fox trot, del tango e dello one step e lo sfoggio delle prime paglie di Firenze, approdate nel vetrinone della ditta Pacilio. Ai figli di papà la bella, elegante, misteriosa “Torpedo 501” che scocca a linea dritta, cofano filante con coupé vent, quattro posti. Ai candidati i discorsi, alle donne altre funzioni nella società: il ballo dei bambini per Ie colonie marine, Ie stanze occulte della cucina e quella segretissima del letto. Cinquemila deretani si levano dalle poltroncine del Teatro, cinquemila persone per sciamare al grido di viva Ciccotti, cinquemila gole già preannunciano altre cadenze ed acclamazioni. Sul Popolo d'Italia Ciarlantini, giornalista vicino a Mussolini, dedica un editoriale a Ciccotti, apostolo delle plebi lavoratrici. Col patrocinio del prefetto Nencetti, gli ultimi giorni danno sfogo alla violenza. A Nitti, che viaggia alla volta di Avigliano, alcune fucilate. A San Nicola di Avigliano i contadini impediscono, fucili spianati, il passaggio di un autocarro di fascisti diretti a Pietragalla per impedirne il comizio. Di ritorno, la rabbia degli squadristi semina per la strada due bombe. Dalle schede lo scherno. Poco più di mille voti non bastano a Nitti per la rimonta, nè a Ciccotti per I'ascesa. Ettore Ciccotti, capitano di ventura, morde la terra sfiancato e frustrato. Mus-

solini su Il Popolo d'Italia proclama: «Il Fascismo ha vinto in pieno la sua battaglia. Un gruppo di giovani piuttosto combattivi e di deputati fascisti daranno filo da torcere ai socialisti ufficiali. Ora potrebbe venire il bello». Dal dicembre del 1921 al cinema Moderno I figli di nessuno, Dopo la tempesta ed Il gatto nero. Il Giornale di Basilicata del 16/17 aprile 1921 Giovedì alle ore 13,30, ricevute alla stazione da numerosi giovani, giunsero qui, agli ordini di Decio Canzio Garibaldi, Ie rappresentanze dei fascisti d'Italia, dei legionari fiumani e degli arditi di guerra. In piazza Prefettura Decio Canzio Garibaldi, vivamente acclamato, recò il saluto alla città, dicendo che i fascisti, nel nome d'Italia, vengono qui a combattere la grande battaglia contro I'onorevole Nitti. L'altro ieri sera alle ore 20.00, in piazza Prefettura, alla presenza di un'enorme folla plaudente, fu tenuto un comizio fascista. L'avv. Giulio De Rosa, in nome del fa-

scio dei combattenti di Potenza, prese per primo la parola, spiegando I'alto significato della lotta contro la politica dell'on. Nitti. Si ebbero applausi calorosissimi nonostante qualche interruzione da parte dei nittiani. Prese quindi la parola Decio Canzio Garibaldi il quale, dopo aver con frase vibrata, stigmatizzato I'opera di Francesco Nitti che ha svalutato la nostra vittoria, perseverando in metodi e direttive di dissoluzione e di depressione delle migliori energie nazionali, aggiunse che i non disinteressati fautori della lista Nitti hanno ostentatamente fatto divulgare la notizia che essi faranno la lotta all'americana, cioè valendosi, su vastissima scala, dei mezzi di corruzione. A questo punto altre interruzioni, provocarono uno scambio di bastonate fra un gruppo di fascisti ed un altro di nittiani. Questi ultimi, però, abbandonarono il campo ed il comizio continuò indisturbato, anche perche il consigliere provinciale avv. Enzo Pignatari, presa la parola, disse che egli, pur non essendo fascista e non approvando quindi certe direttive, bollava severamente in-

terruzioni provocatrici fatte dagli assoldati. Decio Canzio Garibaldi ripreso il suo dire, affermò che i fascisti hanno raccolto la sfida, giurando di essere vigili e pronti a respingere qualsiasi atto teppistico e ad impedire ogni tentativo di corruzione. In ultimo, il legionario fiumano, tenente Spanò, sciolse tutto un inno all'Italia, spronando la gioventù lucana a voler essere in difesa contro le male arti dell'on. Nitti alleato dei comunisti. Il comizio si sciolse fra grandi applausi. Una dimostrazione di giovani percorse via Pretoria al grido di: Viva l'Italia! Abbasso Nitti! Incidenti e bastonate. Una denunzia alla questura reca che al larghetto Prisco, da una casa fittata quale comitato elettorale dell'on. Nitti, vennero tirati due colpi di fucile nel corteo dei fascisti. leri al giorno, poi, vi fu uno scambio di bastonate fra fascisti e nittiani. Accorsi gli agenti, procedettero a quattro arresti, tre fascisti ed un nittiano, arresti che, però non vennero mantenuti. Siamo contro qualsiasi sistema di violenza, da qualunque parte esso venga.

Facciamo appello a tutti, perché tutti concorrano autorevolmente alla pacificazione degli animi. Battiamoci con I'unica arma dei popoli civili: la scheda! Potenza è antinittiana Il Giornale di Basilicata del 16/17 aprile 1921 L'entusiasmo del capoluogo, per la lista antinittiana, della quale fa parte Ettore Ciccotti, e davvero impressionabile; I'uomo dal quale parecchi hanno dissentito, resta oggi, vessillo nobilissimo di battaglia e Potenza e quasi unanime intorno all'uomo che è stato I'animatore autorevole della resistenza interna, e fra i più grandi esaltatori della guerra vittoriosa. Ottonata e nichelata, ecco la Fiat!, Il Giornale di Basilicata del 18/19 aprile 1921 Prossimo viaggio di dimostrazione della «Fiat» tipo 501-12/16 Torpedo a Potenza, Melfi, Matera, Lagonegro e Moliterno. Scocca linea diritta, cofano gigante con coupé-vent, quattro posti, parebrise inclinato e articolato a un solo cristallo, capote a doppia estensione, in tela impermeabile, con tendine e con occhiolo posteriore, fodera a sacco, tre sportelli, coloritura in tre tinte a scelta: bleu scuro, rosso scuro, avana chiaro. Parafanghi, ruote in nero a fuoco. Parti metalliche ottonate o nichelate. Porta-ruota a destra per una ruota di ricambio. l. t.


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Potenza

Giovedì 30 ottobre 2008•

ilQuotidiano

RISTORANTI

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di ANDREA MATTIACCI

Forse bisogna fare un po’ di pulizia

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•OGGI Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni

P

OST - IT

Dalla allo Stabile per il Fai GRANDE appuntamento a Potenza con Lucio Dalla, che si esibirà in uno spettacolo straordinario a favore del Fai – Fondo per l’ambiente italiano. Martedì 4 novembre alle 21 l’artista bolognese salirà sul palco del teatro Francesco Stabile di Potenza per sostenere la Fondazione nella sua attività di salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano. Il ricavato dello spettacolo verrà infatti utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela del Fai.

CINEMA

•FINO A DOMANI Potenza, galleria “Teknè” “FRAMES” Mostra di Paolo Consorti •IL 6 DICEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 19 “LO SCHIACCIANOCI” Balletto del centro “Maeva”

UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Difensore civico regionale 0971-274564 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016

BIBLIOTECHE E MUSEI

•DON BOSCO•

Vicky Cristina Barcellona

programmazione

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sospesa

Sala 4

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chiuso per riposo

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17.20 -19.30 - 21.40

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Sala 2

18.30 - 20.30 - 22.30

Wall-E

Sala 7

17 - 19 - 21

L’uomo che ama

Sala 3

17.30 - 19.30 - 21.30

BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Giovedì 30 ottobre 2008

29 Avigliano: adottato il programma per il prossimo anno

Laurenzana-Corleto Perticara

Dal cilindro della Pro Loco escono due nuovi eventi

Frana su ss 92 Annunciati interventi a breve

AVIGLIANO - I Quadri plastici richiamano alcune migliaia di persone ogni anno. Partecipano all'evento, unico nel suo genere (l'arte di rappresentare in forma plastica quadri di antichi pittori), persone provenienti dalla Basilicata e da altre regioni d'Italia. Il premio giuridico Leonardo e Nicola Coviello, invece, dà l'opportunità a giovani laureati di intascare un assegno di studi e di confrontarsi con una serie di giuristi delle più importanti università italiane. Il premio Arco, con un sottofondo più intimo per la comunità aviglianese, cerca di mettere in sintonia gli emigranti con il loro paese d'origine, che li premia con un manufatto in argento raffigurante l'arco della piazza, focolare ideale, simbolico per ogni aviglianese. Con queste conferme di rilievo, la Pro loco di Avigliano ha adottato il programma degli eventi per il prossimo anno. Il consiglio di amministrazione, nei giorni scorsi, ha discusso delle iniziative da promuovere durante il 2009, aggiornando la scaletta degli eventi con due “new entry”. Una riguarda il recupero

La locandina dei Quadri plastici di quest’anno

dei “Giochi di ieri”, un evento che mira a far conoscere quelle che erano le attività che un tempo intrattenevano giovani e meno giovani, mentre l'altra è la presentazione di un libro di una cittadina lucana che vive in America, Tina Bochicchio

Woetzel, autrice di “Italian emigrants, Italian immigrants”. Si tratta di un volume edito negli Usa, che la Pro loco ha pensato di tradurre in italiano, il quale raccoglie informazioni su Avigliano e racconta la storia

degli emigranti aviglianesi. Dalla traduzione, sarà interessante capire quali sono i contributi che può aggiungere alla storia recente degli emigranti lucani. «Con queste altre due nuove iniziative - ha detto il presidente della Pro loco cittadina, Nicola Summa confermiamo l'attenzione dell'associazione verso i temi culturali e verso il recupero delle antiche tradizioni. Il libro che racconta la storia degli emigranti e il recupero dei giochi antichi sono un perfetto esempio di questo impegno». Intanto, per il prossimo anno, trovano conferma i grandi e i piccoli eventi. Oltre ai Quadri plastici, il cui tema sarà deciso in questi giorni, trovano conferma il premio Arco, il premio Coviello e la rassegna internazionale di gruppi folkloristici. Gli altri appuntamenti contemplati nell'agenda delle attività del 2009 sono il Falò e la Cucìa (piatto tipico del posto), iniziative che si svolgono durante il giorno dedicato alla Santissima Annunziata, i Concerti di Natale (musica da camera) e la rassegna estiva Musica nei quartieri. Gianni Sileo

Pietragalla Incontro tra i soci previsto domani

L’associazione pesca sportiva discute del bilancio 2008 PIETRAGALLA - E' in programma per la serata di domani a partire dalle 19.30 l'assemblea dei soci dell'associazione Pesca Sportiva Alto Bradano che si svolgerà presso la sede sociale ubicata in via Municipio 8. All'ordine del giorno vi sono due argomenti: innanzitutto verrà discusso il bilancio relativo all'anno 2008 (riguardante le spese sostenute durante il corso dell'anno) e successivamente sarà stilato il programma inerente le iniziative da organizzare per l'anno 2009 e come sempre si cercherà di spaziare in varie direzioni, come è caratteristica dell'associazione, promuovendo manifestazioni sportive nel settore specifico della pesca ed impegnandosi nella salvaguardia dell'ambiente nonchè della fauna ittico-venatoria senza dimenticare di proseguire nella colla-

Alcuni pescatori

borazione scolastica che fino ad ora ha dato buoni risultati. Il presidente dell'associazione Lucio Antonio Sabina si auspica in tal senso, rivolgendosi ai circa ottanta soci della struttura associativa, «di non manca-

re a questo significativo appuntamento istituzionale in quanto rappresenta una occasione importante per delineare le strategie per il miglioramento della stessa associazione». Antonio Bevilacqua

Laurenzana

LAURENZANA - Si avvia a soluzione l’annoso problema che riguarda il movimento franoso lungo la Strada statale 92 nei pressi di Laurenzana. Innocenzo Loguercio, assessore alle Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità lo assicura, a seguito del sopralluogo svolto nella mattinata di martedì dai tecnici dei dipartimenti regionali Protezione civile e Ambiente, congiuntamente all’Anas e al Comune di Laurenzana e deciso durante l’incontro tenutosi in Prefettura nei giorni scorsi. Durante il sopralluogo è stata individuata una proposta alternativa condivisa da tutte le parti e consistente in una traslazione dell’asse viario di metri 30 dal limite del fronte di frana e per una lunghezza di 300 metri, tale soluzione garantirebbe un intervento più duraturo, risolutivo ed economicamente più vantaggioso. L’Anas, nel condividere la soluzione, si è riservata il compito di effettuare i rilievi di dettagli topografici per verificare la fattibilità

e dare corso agli atti conseguenziali. L’assessore Loguercio, nel ringraziare l’Anas per la disponibilità mostrata e i tecnici regionali per il lavoro sin qui svolto, ha sottolineato come «ancora una volta la concertazione e la condivisione portano facilmente alla soluzione di problemi che altrimenti, come il caso della frana sulla SS 92 LaurenzanaCorleto, potrebbero protrarsi per anni con conseguenti disagi e rischi per le popolazioni interessate». Ma non è questa l’unica notizia di viabilità. Fino al prossimo 15 novembre, infatti, saranno sospesi i lavori sulla Tito-Brienza. La decisione è stata presa dall’Anas per cercare di limitare i disagi agli automobilisti in marcia sulle strade lucane. Una sospensione che durerà fino a quando non sarà riaperto il Ponte di Picerno, almeno in un senso di marcia. Troppi i cantieri e i disagi per gli automobilisti, quindi. Speriamo presto nella riapertura del Ponte di Picerno.

Legge bipartisan destinata A Pietragalla si lavora già per realizzare un presepe a chi ama gli animali AVIGLIANO - Renato Zaccagnino, del circolo Nuova Italia di Avigliano, sottolinea l’importanza di un disegno di legge bipartisan per chi ama gli animali: le senatrici Silvana Amati (Pd) e Laura Bianconi (PdL), membri della XII Commissione permanente del Senato "Igiene e Sanità", hanno presentato un disegno di legge finalizzato a favorire l'adozione di animali randagi, in particolare cani e gatti, prevedendo, tra l'altro, una mutua con pronto soccorso e farmaci gratis. Il ddl ipotizza, inoltre, la gratuità degli interventi di primo soccorso per gli animali, detti “vaganti”, cioè trovati per strada. Oltre le prestazioni, è prevista la gratuità

dei farmaci veterinari. A erogare le prestazioni mediche potranno essere anche i veterinari privati, con cui le regioni avranno stipulato apposite convenzioni, nel caso in cui i medici dei servizi veterinari delle Asl non siano nelle condizioni di farlo con i propri mezzi e strutture. I componenti del circolo della Nuova Italia “A. I. Solzhenitsyn” di Avigliano, che hanno iniziato una campagna d'informazione in merito al canile comunale di prossima apertura, discuteranno sull’opportunità di un approfondimento della normativa sul randagismo, alla luce delle nuove problematiche che riguardano gli animali da compagnia.

PIETRAGALLA - Mancano poco meno di due mesi alle festività natalizie e c'è chi si adopera nello sviluppo di iniziative strettamente legate a questo evento religioso. A Pietragalla un gruppo di fedeli della chiesa di Sant'Antonio Abate, luogo di culto ubicato nel rione omonimo, già da un mese sta lavorando ad un progetto scenografico-religioso. Infatti si sta costruendo un presepe riproducendolo da un'opera di un artista partenopeo del passato ambientato in un centro storico di un piccolo centro abitato campano. L'impegno di alcuni fedeli si protrae ogni pomeriggio per circa tre ore e il lavoro certosino che

viene svolto richiede naturalmente pazienza, concentrazione e massima attenzione. Le dimensioni del presepe sono di tre metri quadrati circa per un altezza massima di due metri, ed è costituito da tre settori separati che successivamente verranno amalgamati per formare un'unica struttura. Un giuoco di luci rende l'immagine del presepe ancora più scenografica ed originale ma soprattutto consente di apprezzare l'opera in ogni suo particolare costituitivo. La creazione di questo simbolo religioso sta avvenendo in una abitazione che si trova nelle adiacenze della chiesa per cui quan-

do verrà completata sarà trasportata all'interno dell'edificio religioso e ubicato accanto all'altare principale. Le previsoni di chi sta lavorando prevedono che l'opera venga completata per la fine del mese di novembre in modo tale da esporlo sin dal primo giorno del mese di dicembre. an. bev.


Giovedì 30 ottobre 2008

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Anche ieri traffico bloccato sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza

Da Bella

Pullman contro Auto deviate nel centro di Vietri fino a tarda sera Gelmini

Ingorghi e rallentamenti VIETRI DI POTENZA Tanto traffico ieri per il centro abitato di Vietri di Potenza, ma sostenuto e senza alcun problema rilevante, nonostante il massiccio passaggio di tantissimi mezzi pesanti. Solo in serata si sono registrati numerosi ingorghi. Per il terzo giorno in poco meno di una settimana, quindi, il raccordo autostradale Sicignano-Potenza è rimasto chiuso al traffico, dalle 9 fino alla tarda serata (nonostante fosse stata annunciata la riapertura alle 15), nel tratto che va dal primo svincolo di Vietri di Potenza-Balvano fino allo svincolo campano di Buccino. Per questa chiusura il traffico autostradale, come avviene in ogni occasione, è stato deviato per il centro abitato di Vietri di Potenza, con conseguenti problemi alla circolazione cittadina. La chiusura si è resa necessaria per adempire i lavori sul viadotto all'altezza di Vietri di Potenza, prima dello svincolo di San Vito-Vietri. Circa venti chilometri di chiusura del raccordo autostradale che, come sabato e domenica scorso, hanno creato non pochi problemi per gli automobilisti, che hanno dovuto uscire obbligatoriamente al primo svincolo vietrese, raggiungere il centro abitato, attraversarlo e raggiungere Buccino, per immettersi sulla Salerno-Reggio Cala-

Il sindaco Santorsa

Il traffico nelle strade di Vietri di Potenza

bria. Una vera e propria odissea per coloro che hanno raggiunto Salerno o Potenza, visti i tortuosi percorsi alternativi e l'altra deviazione per raggiungere Potenza, quella della chiusura del viadotto di Picerno, che ha allungato e stressato ancora di più il percorso degli automobilisti in questi giorni. Nonostante le strade strette del centro abitato vietrese, non ci sono stati, tranne in qualche occasione, lunghi incolonnamenti e problemi alla viabilità nel percorso alternativo. Tanto traffico c'è stato poco dopo le nove e in serata. Lo stesso traffico è poi diminuito verso le undici, per

poi intensificarsi da mezzogiorno in poi, con tantissimi camion e mezzi pesanti per le vie del paese. Fortu-

natamente, non come in altre occasioni, tutto è filato liscio senza tanti problemi, sperando che anche il rac-

cordo autostradale Sicignano-Potenza prenda pace. Claudio Buono

Mollica sulla metanizzazione ad Anzi ANZI - Con un’interrogazione al presidente della giunta e all'assessore alle Attività produttive il consigliere regionale Francesco Mollica della Federazione dei Popolari di Centro torna sul tema della metanizzazione del Comune di Anzi. «La questione attuale - dice - nasce dalla necessità di fare in modo che la Regione si trovi pronta ad affrontare eventuali problemi che potrebbero sorgere circa il Piano di metanizzazione. Dal momento che nel Comune di Anzi la convenzione con la ditta

Anzi: opera per il Camping Camastra

che ha realizzato le opere si avvia a scadenza, si pone la necessità di avviare la fase del riscatto delle stesse ma è necessario che la Regione sappia la spesa da fronteggiare e soprattutto abbia piena cognizione di quanto fino ad oggi fatto dai Comuni e di come gli stessi hanno impiegato i fondi. Bisogna evitare che il cammino verso il completamento della metanizzazione venga rallentato o fermato, da incidenti di percorso imputabili a carenze di verifiche della Regione o da mancanza di fondi.

Domani in piazza Falcone

121.000 euro arrivano Sottobosco protagonista per la condotta idrica della festa di Calvello Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi

ANZI - All'indomani della riunione del Comitato di Coordinamento e monitoraggio del Programma Operativo Val d'Agri (tenutasi martedì scorso a Villa d'Agri), il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi, ha espresso soddisfazione per l'assegnazione al Comune di un finanziamento di circa 121.000 euro per consentire la realizzazione di una condotta di adduzione idrica al camping montano nei pressi della diga di “Camastra”, in località “Inferno” (nel territorio anzese). Tale somma andrà ad aggiungersi a quella coperta dalla comunità montana “Camastra Alto Sauro” con i fondi derivanti da varie annualità del fondo per la montagna, recentemente approvata dal consiglio provinciale di Potenza. «La realizzazione dell'opera - ha sostenuto il sindaco di Anzi riveste una fondamentale impor-

tanza sia ai fini della fruibilità turistica dell'area, completando e rendendo funzionale il camping montano nei pressi della diga “Camastra”, che per la risoluzione dell'annoso problema dell'allacciamento idrico a servizio delle numerose aziende agricole e di diversi nuclei familiari presenti nella zona». Il primo cittadino di Anzi, Petruzzi, ha poi ringraziato «per l'unanime approvazione della proposta i suoi colleghi sindaci che compongono il Comitato di Coordinamento e monitoraggio del Programma Operativo Val d'Agri. Inoltre - ha concluso il sindaco di Anzi - su proposta della comunità montana “Camastra Alto Sauro” é stato, altresì, approvato un finanziamento per il completamento della strada comunitaria Camastra-Abriola-Pierfaone». Donato Pavese

CALVELLO - Come da tradizione, locali: sintesi possibile o sogno irormai, domani, si svolgerà a Calvel- realizzabile? Esiste un modello ecolo la seconda edizione della “Festa nomico da proporre per uno sviluppo organico e diffuso dei territori dei prodotti del sottobosco”. Nella centralissima piazza “Gio- puntando sulla valorizzazione delle vanni Falcone” del ridente centro tipicità”. Al dibattito interverranno ammidella Val Camastra verranno promosse le prelibatezze quali la casta- nistratori locali, membri del Consigna, i funghi ed i tartufi. La mani- glio regionale della Basilicata ed festazione è stata organizzata dal- esponenti del settore economicol'amministrazione comunale di imprenditoriale, economisti ed esperti delCalvello e la Fondadalla locale zione “E. Pro loco, con Mattei”. il patrocinio In serata della Regioverranno ne Basilicaaperti gli ta. stand gaLa “Festa stronomici, dei prodotti con degudel sottobostazione di sco” si insepiatti cucirisce in un nati al moprogramma mento a badi sostegno se di castaallo sviluppo gne e di dolautopropulci della trasivo, basato dizione calsulla valovellese. rizzazione Non mandelle proprie cheranno, risorse an- Piazza Giovanni Falcone a Calvello inoltre, gli che nel setstand artitore agricolo forestale, teso a sostenere forme di gianali, con l'esposizione della riturismo che più si attagliano ad un nomata ceramica calvellese, del ferterritorio come quello di Calvello a ro battuto e del legno, e quelli enoforte vocazione turistico-ambienta- gastronomici. La manifestazione si le. L'evento si svilupperà dal primo concluderà con l'esibizione del duo pomeriggio alla tarda serata di do- comico “Antonio & Michele”, direttamente dal programma televisivo mani. Alle 17.30 è in programma un “Zelig”, e con la musica del gruppo convegno, presso la sala consiliare, calvellese “The music family”. sul tema: “Global players e soggetti don. pav.

BELLA - Il Consiglio comunale di Bella partecipa con il proprio gonfalone allo sciopero di oggi a Roma contro il decreto legge del ministro Gelmini. «Tutti i cittadini di Bella - si legge in una nota del Consiglio comunale - si uniscono ai docenti e agli studenti per ribadire che il diritto allo studio va salvaguardato e garantito». L’amministrazione comunale di Bella è «contro la scelta del maestro unico, della riduzione dell’orario scolastico numerica e merceologica che è alla base della sopravvivenza di un’istituzione o plesso scolastico, della soppressione di posti di lavoro per insegnanti e ausiliari, della demolizione della scuola pubblica. E’ paradossale che, per una conquista di civiltà e per il diritto all’istruzione, le amministrazioni, i genitori, gli alunni e il corpo docente siano ancora costretti a difendere i diritti fondamentali e costituzionali». E’ da precisare che le istituzioni scolastiche di Bella nell’ultimo ventennio sono già state oggetto di razionalizzazione con la soppressione di ben 14 plessi rurali e, quindi, ogni ulteriore riorganizzazione porta al disservizio senza alcun miglioramento della qualità della scuola. Da Bella è partito stanotte un pulmann da piazza del Plebiscito.

Vincenzo Giuliano

Ripensare le royalties POTENZA - «La Basilicata, al momento, sulle attività estrattive nell’area della Val d’Agri riscuote in maniera assolutamente ingiusta solo il 7 per cento dei proventi. E’ giusto dare spazio ad un’intensa pausa di riflessione, visto che l’attività estrattiva in questione non ha arrecato importanti benefici auspicati dal governo regionale in favore della comunità lucana, ma soprattutto per rilanciare il tema del federalismo delle risorse da affiancare al federalismo fiscale». Questa la proposta del capogruppo consiliare alla Provincia dell’Unione di Centro, Vincenzo Giuliano, sostenendo che «è necessario rivedere le competenze delle Regioni in materia di industrie e di risorse del territorio.


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Senise Parla Egidio De Lorenzo, il maresciallo appena rientrato dalla missione militare

«I miei 5 mesi sul fronte afgano» I racconti dell’ufficiale che ha rischiato la propria vita SENISE - Si gode il meritato riposo a Senise, suo comune natio, Egidio De Lorenzo. Il maresciallo dell’esercito italiano da appena qualche giorno è rientrato da una missione in Afghanistan. Missione che per soltanto per fortuna non è finita male. Il maresciallo infatti, ha operato con i bersaglieri dell’ottavo reggimento nell’area di Delaram, dove ancora è utilizzato un ex fortino sovietico; con la vecchia camerata e la torre di guardia, mentre un’altra torre è sbrecciata dalle cannonate si dice, da parte dei carri T62 dei Mujaheddin, ai tempi della disfatta dell’Armata rossa. Delaram rappresenta uno snodo strategico lungo la “ring road”, la strada circolare che attraversa l’Afghanistan. Laddove, cioè, si sono da sempre concentrati gli attacchi talebani e laddove si combatte giorno dopo giorno e ci si ritrova esposti agli attacchi dei kamikaze. A Delaram, può davvero capitarti di tutto; ad un posto di blocco sono arrivati in macchina ed hanno sparato dal finestrino al capo della polizia, dile-

guandosi immediatamente. Qui gli italiani organizzano posti di blocco insieme all’esercito afgano e pattugliano la zona, disinnescando ordigni e bombe inesplose. E distribuiscono anche viveri e medicinali alle popolazioni, nel non celato intendimento di conquistare la loro fiducia. Importantissima per l’esito finale del conflitto. I soldati italiani di stanza nelle quattro province (Herat, Farah, Ghor e Badghis) sono circa 1421, poi ci sono albanesi, sloveni e spagnoli; in tutto sono 2800. Il comando è affidato al generale Francesco Arena. La regione più a rischio è quella di Farah, dove la brigata Friuli regge l’avamposto di Delaram e non solo. Il maresciallo De Lorenzo non ama assolutamente parlare della sua missione e di quella dei suoi commilitoni. Ha iniziato la sua carriera nell’esercito italiano nel lontano 1998, presso il centro allievi marescialli di Velletri e poi è stato a Messina prima di essere trasferito a Forlì. Da dove è partito il 16 maggio scorso per questa missione conclusasi il 15 otto-

bre. Ad agevolare il tutto, ci sono documentazioni della stampa internazionale che hanno a suo tempo raccontato gli avvenimenti di questi ultimi mesi in quella zona caldissima. Con attacchi continui e pericolosi. L’ultimo e forse il più pericoloso, il 28 luglio scorso, proprio quando di guardia sugli spalti c’era la prima squadra Scorpioni comandata appunto da Egidio De Lorenzo, 31 anni di Senise. La mattinata era stata vissuta con tanto di occhi aperti: per le strade del villaggio infatti, non si vedevano in giro i civili e già questo era stato ritenuto un segno premonitore. Era stato da poco consumato il pranzo ed il caldo tormentava i nostri soldati. C’erano a quell’ora, circa le 13 e 30, cinquantadue gradi all’ombra. Si sentono prima degli spari lontani e dunque si comincia ad alzare l’attenzione. Arrivano i primi razzi, che si fermano a circa cinquanta metri dal fortino e già l’allerta è alta. E, infatti, i colpi successivi, fanno fischiare le orecchie ai nostri ragazzi. De Lorenzo non perde tempo e subito comin-

Paterno I cittadini chiedono al sindaco provvedimenti

Terra e fango nell’acqua del rubinetto di casa PATERNO – “Acqua azzurra, acqua chiara…” intonava il refrain di una nota canzone di Lucio Battisti. Un motivo che ben si allontana dalla descrizione che si può dare dell’acqua nera e frammista a terriccio che molti cittadini paternesi hanno visto scorrere nei rubinetti delle proprie abitazioni. Numerose le segnalazioni di disagi ed incredulità che sono state recapitate al Comune di Paterno da sconsolati cittadini. Segnalazioni puntualmente rispedite al mittente con l’invito di rivolgersi ad Acquedotto Lucano. Ma l’autorità sanitaria locale preposta alla salvaguardia della salute dei cittadini è comunque il sindaco. E’comprensibile, dunque, lo stato d’animo di assoluta amarezza, di sconforto e di forte disagio e preoccupazione di tanti cittadini che si sono sentiti «abbandonati a noi stessi. Se questo è il modo di tenere a cuore la salute e le sorti dei cittadini, non c’è da ben sperare». L’acqua interessata puntualmente dai fenomeni di intorbidimento e di inquinamento è quella proveniente dalla sorgente “Vattinieri” , sorgente che, situata a monte del paese, rifornisce la rete idrica di distribuzione ed i serbatoi e che esprime circa 20 l/sec. Tale sorgente, già a partire dagli anni ’80, fu oggetto di ricaptazione da parte del Consorzio di Bonifica per fronteggiare l’emergenza idrica di quel periodo. L’acqua prodotta dalla sorgente è di ottima

qualità anche se soggetta a facile inquinamento in seguito a piogge insistenti e

dirompenti, per via della percolazione delle acque raccolte da un ampio bacino imbrifero, a morfologia a vallata, a monte della sorgente stessa. In passato è stato possibile fronteggiare ed arginare il problema grazie all’intervento di operatori dell’Acquedotto comunale che, al registrarsi di fenomeni piovosi abbondanti, erano soliti interrompere l’afflusso delle acque della sorgente per evitare che nella rete idrica e nei serbatoi fosse distribuita ed accumulata acqua intorbidita dal terriccio. Nuario Fortunato

San Severino lucano

Il Cai di Bolzano presenta il canto de “la Rosalpina” SAN SEVERINO - L’associazione musicale “Viviamo la musica” di San Severino Lucano, con il patrocinio dei comuni di San Severino Lucano, Sant’Arcangelo, la provincia di Potenza e la Regione Basilicata, per la serie “la musica e la montagna”, dal 31 ottobre al 2 novembre nella cittadina del Pollino presenta il canto de “la Rosalpina”, il coro degli Alpini di Bolzano, il gruppo di cantori più “vecchio” dell’Alto Adige. Il Cai di Bolzano, con il sostegno di numerose istituzioni locali, spiegano i promotori dell’iniziativa, intende offrire alla cittadinanza un concerto in tre tempi, i primi due comprendenti celebri canzoni risalenti alla Grande Guerra, il terzo altri brani tratti dal vasto repertorio del canto popolare. È un omaggio che consentirà a tutti gli appassionati di questo genere musicale di apprezzare, se ve ne fosse ancora bisogno, le personalissime doti musicali del Coro Rosalpina, che con l’occasione celebra il 63° anno di vita. Il Coro Rosalpina del Cai Bolzano fu fondato nel 1945 da alcuni giovani che avevano in comune l’amore per le bellissime montagne dell'Alto Adige e la passione per il canto popolare.

Immagini dall’Afghanistan

cia a rispondere al fuoco, insieme ai compagni con la mitragliatrice Browning per una ventina di minuti. Gli italiani chiamano in appoggio un caccia americano che puntualmente arriva e pur se non può sganciare perché

non si distingue il nemico, riesce a fare da deterrente ed ad intimorire gli avversari. I Talebani, infatti, sparano da vicino alle abitazioni, proprio per confondersi con i civili. Il conflitto è durato all’incirca un’ora poi più

nulla. Per fortuna questa volta è finita bene. Ed il maresciallo, lo si può intuire dal suo carattere, non vuole più rivivere quella vicenda ma sembra che l’effetto immediato sia stato la stanchezza ed il sudore, che non erano conseguenza soltanto del caldo afoso, ma soprattutto della tensione. De Lorenzo, non commenta (ci sarebbe da chiedere l’autorizzazione ai superiori) ma comunque appare tranquillo e sicuro di sé. L’esperienza del conflitto, comunque ha lasciato il segno ma da considerare c’è tutta la missione durata circa cinque mesi. Che ad ogni buon conto,rappresenta pur sempre un motivo di orgoglio per chi volontariamente ha ritenuto opportuno far parte dell’esercito Italiano e che se richiamato,sarebbe pronto a ripeterla. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it


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32 Ammontano a 15 milioni di euro i costi sostenuti in questi anni dall’amministrazione per il borgo antico

Centro, tanti soldi spesi ma non piace Parte della città è scontenta e la polemica rimane in piedi MELFI - Il prossimo incontro pubblico previsto per domenica 9 novembre, promosso dalla locale sezione dell’Udc, lascia i riflettori accesi sul tema sempre caldo del centro storico a Melfi. In questo contesto si inserisce la conferenza stampa indetta per questo pomeriggio dall’associazione di Via dei commercianti del borgo antico che intendono rendere pubbliche le iniziative che metteranno in atto al fine di rivitalizzare il centro storico federiciano. «Constato con piacere che il tema centro storico sta suscitando notevole interesse nell’opinione pubblica - sostiene Clemente Cesarano, esponente del comitato spontaneo Melfi Centro Storico Dopo la creazione di un blog molto seguito (www.piazzaumberto.it) che ha fatto registrare molti contatti, alcuni appuntamenti pubblici, tra cui un consiglio comunale aperto, varie iniziative e que-

sto incontro programmato dall’Udc, ritengo che l’attenzione dell’opinione pubblica su questo argomento sia estremamente elevata, segno evidente che esiste un problema, che va risolto e che attende risposte immediate». A questo proposito bisogna anche aggiungere che è in atto una raccolta di firme per sostenere una petizione popolare rivolta al consiglio comunale, promossa dal comitato Melfi Centro Storico. «Con la petizione - rimarca Cesarano chiediamo al consiglio comunale di non avviare nuove opere di riqualificazione se non dopo aver elaborato un piano strategico complessivo che comunichi alla città ciò che si vuole fare e quale funzione si intende attribuire al centro storico». In sostanza, da parte del comitato Melfi Centro Storico si chiede una partecipazione democratica e popolare nell’affrontare un problema estremamente sentito ed importante. Il concorso di idee

effettuato per il rifacimento di Piazza Umberto I e Piazza Mancini (Largo Stazione) ha già prodotto dei costi che però non sono paragonabili alla somma necessaria per l’attuazione dei progetti di riqualificazione delle due piazze cittadine. Il Comune di Melfi dovrebbe accendere un mutuo e sostenere una spesa rilevante. Un problema di non poco conto anche in considerazione delle impellenti necessità e priorità ancora irrisolte come il passante della Bicocca o la sistemazione di alcune nuove aree residenziali che al momento non hanno ancora i primari servizi urbani. Su questo tema il sindaco Navazio si riserva di rispondere facendo sapere che per il centro storico ha comunque speso ingenti somme in questi anni; si parla addirittura di 15 milioni di euro. Una cifra sicuramente notevole. Fatto sta che se la città continua a parlare di problema

centro storico evidentemente il problema è tutt'altro che risolto nonostante gli sforzi finanziari profusi dall'amministrazione. In molti sostengono che manchi effettivamente un piano strategico globale che abbia come scopo la rivitalizzazione del centro storico, un punto su cui onestamente c'è poco da obbiettare, in considerazione della diminuzione residenziale nello stesso centro, della crisi in cui versano molte attività del borgo antico e della oggettiva mancanza di gente che non percepisce più lo stesso centro come luogo di ritrovo principe della città. Sarà anche un problema comune a molte altre realtà ma resta il fatto che un'amministrazione che si professa capace di fare molto per Melfi ha l’obbligo di cercare risoluzioni immediate ad un problema che non può più essere tralasciato. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Rionero L’opposizione sferra l’attacco alla maggioranza

I giovani del Pdl si schierano contro il degrado urbano RIONERO - Nel mirino critico dei giovani del Pdl rionerese è finito il degrado urbanistico del centro storico della città. In particolare i palazzi gentilizi che – scrivono in una nota i giovani rioneresi che aderiscono al partito di Berlusconi «hanno distinto la nostra città e soffrono la condizione dell’abbandono e versano in rovina». I giovani del Pdl sottolineano pure «l’inadeguatezza» degli interventi effettuati dall’attuale amministrazione comunale di centrosinistra inerenti la sistemazione delle strade interne che –sostengono - «hanno completamente snaturato il centro storico, laddove si è interve-

nuti utlizzando materiali inadatti al contesto storicoambientale dei quartieri come il porfido ed il mattonforte invece della pietra lavica e tufo sicuramente più adatti allo scopo» . «Vien da chiedersi – continuano – perché i nostri amministratori non riutilizzano le vecchie basole di pietra lavica come è già stato fatto per la risistemazione dell’ex via Amedeo di Savoia riconsegnando decoro architettonico a quei luoghi che caratterizzano la nostra storia». Occorre perciò che l’amministrazione comunale affronti finalmente con piglio forte il problema dei beni monumentali. Michele Rizzo


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33 Venosa Il “Re Manfredi” multi premiato in Italia e nel resto d’Europa. I segreti del successo

Aglianico da medaglia d’oro Capurso: «Un vino per promuovere l’immagine della Basilicata» VENOSA - Dopo aver vinto in Francia, a Bourg e a Cannes, il “Re Manfredi” vince anche in Italia, a Torino e a Roma. L’Aglianico del Vulture Re Manfredi ‘05 ha conquistato, infatti, i Tre Bicchieri della guida Vini d’Italia 2009 di Gambero Rosso e Slow Food editore di Torino, e ha conquistato 5 Grappoli 2009 con il “Serpara 2004” al Duemilavini di Roma. I prestigiosi riconoscimenti appena ottenuti fanno seguito a quelli altrettanto prestigiosi ottenuti nella passata edizione. «L’anno scorso - dice Nunzio Capurso, presidente, enologo e direttore della Cantina Terre degli Svevi - abbiamo ottenuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso con il “Serpara”, che è un vino di vigneto, di uve particolarmente selezionate e con una produzione limitata. Quest’anno lo stesso riconoscimento è stato assegnato, invece, al “Re Manfredi” che è il vino di maggior diffusione e produzione della nostra azienda in Italia e all’estero».

A questi riconoscimenti va aggiunta la medaglia d’oro conquistata a maggio alla nona selezione nazionale “Vini da Pesce” di Ancona dall'ultimo nato di casa Re Manfredi, il “Fonteluna”,in produzione da circa tre anni. Tra i fattori che hanno determinato questi successi il territorio, l’ambiente, l’esperienza e la tenacia dei vitivinicoltori. Ma anche la lungimiranza della sperimentazione condotta dalla cantina terre degli Svevi. In un territorio che produce Aglianico del Vulture rosso, si sta affermando la qualità anche del Bianco Manfredi , frutto dell’impianto sui terreni vulcanici di vitigni nobili, quali il Traminer aromatico (di origine friulana) e il Muller Thurgau (di origine trentina). Ma non basta avere prodotti di qualità per vincere la concorrenza, occorre anche creare i presupposti per far arrivare il prodotto di qualità sui mercati internazionali . «I nostri prodotti di eccellenza - continua Capurso -

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO

S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti

debbono vincere un handicap: la Basilicata non è conosciuta né a livello internazionale né a livello nazionale. Il vino è un prodotto legato direttamente al suo territorio ed è il simbolo della cultura locale. La Regione dovrebbe promuovere su riviste da larga diffusione una massiccia campagna di informazione. Una operazione che la Regione Toscana sta realizzando per pubblicizzare il Chianti. Per la Basilicata - conclude Capurso - il compito è facilitato, tenuto conto che c’è un solo vino d'eccellenza: l’Aglianico del Vulture». La Cantina Terre degli Svevi, operativa da 6 anni, si sviluppa su 105 ettari di vigneto in località Pian di Camera a Venosa. Produce 250.000 bottiglie distribuite soprattutto in Svizzere, Germania, Usa, Giappone, Francia e Italia. «Siamo a metà del guado. Vogliamo arrivare aggiunge - a 500.000 bottiglie, vendendo meglio le cose che produciamo». Giuseppe Orlando

Libera a Venosa VENOSA - Anche il Pdci di Venosa si mobilita contro le mafie. E’ previsto per questo pomeriggio, alle 18, nella sala di via Roma, un incontro dibattito a cui prenderanno parte Rocco Pugliese, segretario della sezione cittadina del Pdci, Francesco Castelgrande, segretario provinciale del Pdci, don Marcello Cozzi referente regionale dell’associazione contro le mafie Libera e Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza. Modererà il dibattito il direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”, Paride Leporace.

Due lavellesi alla maratona di New York LAVELLO - Saranno Michele Petrarulo e Giovanni Di Chirico i due lavellesi che parteciperanno il prossimo 2 novembre a New York alla maratona più rinomata e chiacchierata del mondo. Partiranno oggi dalla cittadina dauna per raggiungere gli States per portare i colori dell'Italia e della Basilicata nel mondo. Cultori della corsa e dell’atletica leggera i due maratoneti hanno alle spalle una carriera brillante oltre ad anni ed anni di incessante e quotidiano allenamento. Viva soddisfazione è stata espressa dall’assessore allo sport Antonino Capuano. «Il 2 novembre - fa sapere l’assessore Antonino Capuano - a New York tra le mi-

gliaia di partecipanti alla maratona più famosa del mondo correranno anche due lavellesi Doc, Michele Petrarulo e Giovanni Di Chirico i quali da anni in maniera incessante si sono allenati per raggiungere questo straordinario risultato». «È una occasione - prosegue - veramente importante e vorrei ringraziare i due atleti Lavellesi che portano il nome di Lavello a questa famosa gara sportiva, una gara caratterizzata da un sano e civilissimo agonismo, dalla voglia di percorrere tanti km con entusiasmo e voglia di socializzare, dove si incontreranno tantissime culture provenienti da ogni angolo del mondo». Daniele Masiello


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Barile - Il dipartimento Formazione della Regione Basilicata e l’Ufficio scolastico regionale hanno autorizzato l’attivazione della sezione Primavera a Barile, una scuola per i bambini al di sotto dei 3 anni, per l’anno scolastico 2008/2009. Il progetto, presentato dal locale istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, e sostenuto attivamente dall’amministrazione comunale, ha ottenuto un finanziamento di 30.000 euro ed è destinato ad accogliere 18 bambini di età compresa fra i 2 e i 3 anni, in ossequio al principio della continuità formativa ed al fine di fornire risposte adeguate alla crescente do-

Barile A scuola dai due ai tre anni: ora si può. Finanziato il primo nido

Trenta mila euro per la sezione Primavera manda di nuovi servizi socioeducativi proveniente dalle famiglie. Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Famiglia, istruzione e politiche sociali del Comune di Barile, Tommaso David Incamicia, che ha promosso l’iniziativa con il dirigente scolastico Gerardo Antonio Pinto. «Il forte impegno sinergico profuso in questi mesi - ha dichiarato l’assessore Incamicia - ha fatto

conseguire l’ennesimo risultato utile agli interessi della Comunità barilese». «La mancanza a Barile di un nido per la prima infanzia - ha continuato Incamicia - rappresentava un elemento di precarietà sul piano sociale, oltre che fattore di disagio per numerose famiglie». Intanto, il Comune ha nei giorni scorsi ultimato i lavori di adeguamento presso la struttura do-

ve si svolgerà il nuovo servizio, già sede della scuola materna, e sta provvedendo all'acquisto degli arredi e delle attrezzature necessarie. L’attivazione della sezione primavera servirà anche a creare nuova occupazione considerato che, per l'ottimale gestione del servizio, si dovrà procedere all’assunzione di due o tre unità lavorative tra educatrici e personale as-

sistente. A breve, avendo l’istituto scolastico programmato di avviare le attività entro il prossimo primo dicembre, sarà convocata una riunione con le famiglie interessate - che dovranno versare una retta mensile - per concordare gli aspetti organizzativi. Con la Sezione Primavera - ha concluso l’assessore Incamicia - va ad arricchirsi ulteriormente il già vasto mosaico di agenzie socio/sanitarie/educative promosse sul territorio dall’amministrazione comunale». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Rionero Museo contadina. Perillo: «Ecco cosa rappresenta»

Melfi Scientifico Federico II

La civiltà dell’Aglianico a Palazzo Fortunato

I ragazzi del liceo a lezione di Costituzione

RIONERO IN VULTURENell’atmosfera sui generis della sala Scuderie in Palazzo “Giustino Fortunato” si inaugura oggi, alle ore 17, la struttura completata del centro della Civiltà dell’Aglianico, per iniziativa del Gal (Gruppo di Azione Locale ) Vulture-Alto Bradano. Per l’occasione abbiamo intervistato il presidente del Gal, Francesco Perillo. Cos’è il Centro ? Un luogo antropologico che vede la luce, in forma compiuta e didascalica, per capire, incontrare, conoscere il territorio ed i suoi protagonisti. Quando si può visitare? Sarà possibile effettuare visite guidate, anche per le scolaresche, alle varie sezioni, su più livelli espositivi, tutti i giorni tranne il sabato, telefonando all’info center (0972-725147 , 724469). Quali sezioni annovera il Centro? Il Museo Civiltà Contadina è suddiviso in tre settori: attrezzi rustici per i lavori delle varie stagioni (mietitura dei cereali, vendemmia delle uve fra cui Aglianico Doc, Moscato, Malvasia), raccolta delle olive cultivar Ogliarola del Vulture , castagne ed altri prodotti tipici per raccontarvi la magia di un tempo indimenticabile. Dov’è ubicato il Centro

Il logo del centro della civiltà dell’Aglianico

dell’Aglianico? Nei numerosi locali del settecentesco palazzo nobiliare Fortunato è possibile visionare tutto il paniere dei prodotti simbolo del Vulture e dell’Alto Bradano, con gli antichi ambienti, le scuderie, i magazzini , le cantine della suggestiva struttura. Successivamente sarà possibile, ci anticipano, inoltrarsi in alcuni camminamenti ipogei sotto il li-

vello della stessa casa palazziata (un’altra simile benché più angusta è ubicata in agro Gaudiano di Lavello) che potrebbe riservare nuove curiosità topografiche e piacevoli sorprese. Qualche altra chicca dell’itinerario? Il gioiello della dimora marchesale è rappresentato dalla vecchia Biblioteca (si accede attraverso una bella scalinata da ripresa

cinematografica) appartenuta al senatore Giustino Fortunato. Oltre ai fondi librari della “Moderna” e della sezione “Basilicata” per un totale di circa venticinquemila volumi, cinquecentine comprese. E di moderno cosa si trova si può trovare? La struttura annovera una sala multimediale (con cinquanta postazioni) è disponibile quotidianamente per incontri didattici, seminari, presentazioni aziendali ed approfondimenti su temi variegati del mondo rurale e culturale lucano. Quali aziende espongono al Centro? Varie cantine del comprensorio, aziende olearie, cerealicole, casearie, che si occupano di trasformazione castagne, acque minerali, prodotti da forno, oltre ad aziende agrituristiche e fattorie didattiche dell’area. Il Centro si avvale , come sostegno dell’idea progettuale, delle Fonti del Vulture e del Consorzio Tutela del miele lucano e della collaborazione della Soprintendenza Beni Culturali e Archeologici della Basilicata, UsB, Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Comune di Rionero in Vulture, Cciaa, Alsia, Apt Basilicata, associazione Nazionale “Città del Vino”. Donato Mazzeo provinciapz@luedi.it

MELFI – Importante incontro quello organizzato dalla Fidapa di Melfi presso il liceo scientifico “Federico II” per parlare di Costituzione, e fare il punto, a sessant’anni dalla sua entrata in vigore. Le fidapine di Melfi, apprezzate per il loro attivismo, impegnate da sempre soprattutto nel sociale, hanno approfittato di un apposito studio svolto dai ragazzi della seconda F dell’istituto proprio per imparare, per capire e conoscere meglio la Costituzione, dopo che lo scorso anno avevano studiato i canoni della legalità. Un modo importante per conoscere quella che è da sempre considerata la fonte suprema del diritto italiano e dare ai ragazzi, a quelli delle seconde in particolare, una coscienza civile e critica della società, fino a divenire, come fa la Fidapa, pungolo delle istituzioni. Un po’ come tornare a scuola anche per la stessa Fidapa, visto che poi nell’Aula Magna del liceo melfitano si son sedute insieme ai giovani allievi che nel biennio studiano il Diritto e l’Economia, ovvero le discipline giuridico-economiche e si preparano ad essere cittadini attivi, consapevoli ed in grado di esercitare il controllo nei confronti di chi opera scelte politiche. Giuseppina Cascarano,

docente di diritto e fidapina, ha coordinato i lavori di tale incontro e ha spiegato i caratteri e la struttura della Costituzione delle Repubblica, sostenuta da Renato Arminio, sostituto procuratore presso il Tribunale di Melfi, per illustrare le riforme costituzionali già attuate e quelle proposte per la stessa Costituzione, tra cui la riforma della Giustizia. E’ chiaro che, a distanza di sessant’anni, pur restando l’impianto valido, di una Costituzione ben fatta e ancora molto attuale, alla luce dei cambiamenti della società, si rendono necessarie anche delle riforme istituzionali. L’incontro del Liceo, con giovani attenti alla discussione ed alle relazioni svolte, è stata occasione che il giudice Arminio ha voluto cogliere per ascoltare i giovani e avvicinarli così alle istituzioni ed ai valori che rappresentano, ricordando che la Costituzione è un compendio formidabile di valori, dalla democrazia alla solidarietà, dalla pari dignità delle persone alla tolleranza ed alla ricerca della pace, senza dimenticare sempre il rispetto delle regole, tutte cose che fanno della Costituzione lo strumento più efficace per educare i giovani alla legalità e veicolare i valori di una società civile. Antonio Baldinetti


Matera 35

Giovedì 30 ottobre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Tortorelli (Confcommercio): «Non è una ripicca personale, ma il segnale che insieme si può lavorare»

Hanno ragione le associazioni Il consiglio di Stato accoglie il ricorso. No al commissariamento LA notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri. Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani contro la decisione del Tar per il commissariamento della Camera di Commercio. Il rinnovo dei vertici dell’ente camerale è stato infatti al centro di un braccio di ferro con Confindustria che si era fermato al pronunciamento del tribunale Regionale Amministrativo e che ieri ha condotto alla nuova decisione. L’azione dei rappresentanti delle categorie produttive non cambia. L’obiettivo è sempre quello di garantire piena rappresentanza in un contesto che debba essere propulsivo, quale è l’ente camerale. Spiega Angelo Tortorelli, presidente di Confcommercio: «Non ci siamo mai appassionati dietro a queste forme giuridiche, ma credo che l’obiettivo principale debba essere quello di una gestione complessiva dell’ente camerale. Siamo aperti alla massima disponibilità perchè sono convinto che le battaglie camerali si vincono solo insieme ed uniti. Maggioranze e minoranze non aiutano nessuno, dobbiamo lavorare perchè intorno al tavolo per gestire la Camera di Commercio ci siano tutti ognuno per ciò che rappresenta. Il lavoro che c’è da fare è enorme e nessuno può arrogarsi il diritto di fare da solo. La nostra soddisfazione non è il risultato di una ripicca personale, ma il segnale che con la buona disponibilità di tutti si possono raggiungere molto obiettivi». Dino Ventrella, direttore di Confcommercio, aggiunge: « La sentenza ci aiuta a ricompattare le categorie rappresentative.

La Camera di commercio di Matera. Ieri la sentenza del consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle associazioni di categoria

Vogliamo tentare di giungere ad un’intesa tra tutte le rappresentanze. Siamo pochi, malmessi e se dovessimo rimanere sparpagliati, avremmo poche possibilità di raggiungere l’obiettivo, ovvero l’intesa più larga possibile». Giovanni Coretti, presidente della Cna aggiunge: «La vicenda che ci ha condotti davanti al Consiglio di Stato, è molto triste.

Sarebbe bastato che qualcuno avesse fatto un bagno di umiltà in passato, togliendosi i gradi di generale per evitare tutto ciò. Non abbiamo vinto nulla, la porta resta aperta per chiunque voglia dialogare, per le rappresentanze di tutte le categorie». Gianni Schiuma, presidente di Confesercenti: «L’aspetto positivo di questa sentenza è che si riesce a evitare il commissaria-

mento. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, la Camera di Commercio deve diventare un ente di riferimento e il precedente provvedimento avrebbe significato il venir meno di questa funzione. Riteniamo di avere delle buone ragioni e per questo continueremo a cercare il dialogo come abbiamo sempre fatto». Antonella Ciervo

Insieme a loro i rappresentanti della Cisl che sottolineano la necessità di chiarimenti

Ausiliarie del traffico dal Prefetto Chiedono garanzie sul rinnovo del contratto dal Comune I sindacati Cisl e Cgil hanno fatto richiesta al prefetto Giovanni Francesco Monteleone di intervenire presso il Comune di Matera per aprire un tavolo di confronto che stabilizzi la situazione di venti ausiliarie del traffico, assunte a tempo determinato, il cui contratto scade domani. Ieri pomeriggio, infatti, il segretario provinciale della Cisl Giuseppe Amatulli e il segretario aziendale della Cisl del comune di Matera (funzione pubblica) Giorgio Casiello sono stati ricevuti dal prefetto Giovanni Francesco Monteleone per discutere della situazione delle lavoratrici, che da domani rischiano di perdere il posto di lavoro. Le donne, preoccupate per non aver ancora ricevuto ancora nessuna comunicazione inerente ad un rinnovo del contratto di lavoro, nonostante l'amministrazione comunale avesse dato la piena disponibilità nel trovare una soluzione, si sono ritrovate insieme con i rappresentanti dei sindacati sotto la prefettura sollecitando un incontro con il rappresentante del Governo per riuscire a chiarire la vicenda che le coinvolge. «Abbiamo chiesto al prefetto - ha detto Giuseppe Amatulli - di sollecitare il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, ad aprire un tavolo di confronto per risolvere la questione delle ausiliarie del traffico che da tredici anni esercitano questo servizio, pur se lavorando con continue proroghe.

Il Palazzo comunale di Matera

Il prefetto Monteleone si è mostrato sensibile al problema e ha dato la sua massima disponibilità ad intervenire presso l'amministrazione comunale, che si era detta pronta a trovare una soluzione. Non ci spieghiamo, pertanto, perché non si riesca ad avere un confronto che dia una risposta concreta alle lavoratrici. In attesa di ricevere una risposta dal

sindaco, i sindacati vigileranno sulla questione». Le venti ausiliarie del traffico, dopo l'incontro con il prefetto, rassicurate dai rappresentanti dei sindacati, sono tornate a casa, speranzose di sapere al più presto se l'Amministrazione comunale rinnoverà loro il contratto. Mariangela Lisanti

Matera, Foggia, Salerno

Sottoscritto l’accordo “Dei tre mari” VOLONTÀ comune delle Camere di commercio di Matera e Foggia per concretizzare la proposta di sviluppo denominato “Progetto Tre Mari''. L'iniziativa, per la quale sono stati avviati contatti anche con la Camera di commercio di Salerno, è stata approfondita nel corso di un incontro che il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico Bronzino, ha avuto nel capoluogo di Capitanata con il presidente della Camera di commercio di Foggia Eliseo Zanasi, alla presenza del segretario generale dei due enti Matteo Di Mauro e di componenti delle due giunte. Le aree di pertinenza tra i mari Adriatico, Mar Ionio e Tirreno sono state giudicate “strategiche''per la loro collocazione geografica. L'obiettivo è quello di sperimentare una forma di coordinamento e cooperazione interistituzionale e sovra territoriale relativamente alla valorizzazione e alla fruizione della ricettività turistica, naturalistica, ambientale, nonché delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche che insistono sui territori di riferimento.Si intende, in particolare, puntare sulla valorizzazione delle eccellenze economiche comuni ai vari territori appartenenti ai settori del turismo ambientale e culturale, dell'agroalimentare e sulla qualificazione del fattore logistico, inteso quale volano di sviluppo trasversale comune a tutti i comparti economici. Il progetto prevede, nel settore della logistica, la valorizzazione del ruolo delle realtà infrastrutturali (Ferrandina,Cerignola e Salerno), in qualità di snodi stradali, ferroviari e portuali. Le infrastrutture comprensoriali sono contenitori di attività e di servizi il cui obiettivo è quello di qualificare tanto l'interscambio commerciale su base interregionale e internazionale, quanto l'organizzazione logistica di supporto alle relazioni tra aree tirrenica, adriatica e ionica. Vasta e articolata è il programma attivabile nel settore turistico e culturale con la creazione e promozione di itinerari storici e artistico culturali a carattere interregionale. Tra questi la Magna Grecia, dagli Enotri ai Lucani, passando per i Dauni gli Irpini e i Peuceti,la via longobardorum, i percorsi dei "briganti",i luoghi federiciani, la promozione di fiere del gusto itinerante, per la diffusione della conoscenza delle rispettive eccellenze agroalimentari e artigianali,la promozione del collegamento turistico, anche destagionalizzato, dei luoghi più rappresentativi dei tre territori ( i Sassi di Matera, il Gargano e la costiera Amalfitana) fino alla realizzazione di azioni di promozione congiunta che favoriscano l'interconnessione delle borse turistiche attive sui vari territorio. A questo va aggiunta la realizzazione di una politica unitaria di marketing delle eccellenze agroalimentari e artigianali in grado di mettere a sistema e integrare anche le iniziative e le politiche di promozione già in corso. In cantiere anche un sito internet denominato il portale dei "Tre mari". “ E' auspicabile - ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico Bronzino- che la condivisione di un percorso comune tra enti camerali di tre regioni conduca alla definizione di un protocollo di intesa che, oltre a contenere le proposte di sviluppo dei territori materano, foggiano e salernitano,potrebbe condurre alla costituzione di un vero distretto interregionale per il turismo, per l'agroalimentare e per la logistica. Le tre Camere di commercio coinvolgeranno in un partenariato pubblico-privato altri interlocutori istituzionali come le Province, le Università, gli enti locali, privati,banche,imprese, Regioni per giungere alla sottoscrizione di una intesa, prima, e di un accordo di programma successivamente. matera@luedi.it


36 Matera Nella questura materana divise invernali indossate anche d’estate e, un parco macchine obsoleto Giovedì 30 ottobre 2008

Sit in contro i tagli alla polizia Finanziaria 2009, organizzazioni sindacali in piazza DIVISE invernali indossate anche d'estate, un parco macchine insufficiente e obsoleto, un numero di computer non idoneo e, in alcuni uffici della questura di Matera la mancanza di materiale di cancelleria che costringe il personale a vere e proprie collette. Contro la legge Finanziaria 2009 sono scesi in piazza anche le sigle sindacali provinciali e regionali della polizia di Stato che, ieri, davanti alla Prefettura e alla questura, hanno effettuato un volantinaggio e un sit in per sensibilizzare i cittadini. Con il mancato stanziamento per il Contratto di lavoro, per la riforma delle carriere e per le indispensabili risorse aggiuntive, «il varo di una simile finanziaria costituirà- affermano le organizzazioni sindacali - salvo ripensamenti o modifiche da parte dell'attuale governo, un abbassamento del livello complessivo di sicurezza nel paese e di tutela degli operatori». In particolare, nella questura di Matera (circa 250 gli uomini che lavorano nella città dei Sassi e una cinquantina nei commissariati della provincia), permane, come ha sottolineato il segretario provinciale dell'Adp Giacomo Diluca, il problema del parco macchine: quelle in dotazione sono esigue e vetuste. Non va meglio all'interno degli uffici, come spiegano Cosimo Piraino e Andrea Villari del Siulp: «A volte manca la carta per gli atti e, per il buon andamento del nostro lavoro, la acquistiamo noi. Il problema fondamentale è

Condannato per lesioni Arrestato

I rappresentanti sindacali in piazza Vittorio Veneto

costituto dai tagli indiscriminati. Dal ministero siamo considerati periferia estrema». Un lavoro quotidiano che, quindi, il più delle volte si basa sul senso di responsabilità dei poliziotti della questura materana. Per il segretario regionale del Siulp Vito Cicirelli «l'attuale manovra finanziaria non prevede il riconoscimento sul versante economico della specificità, né le ulteriori risorse che, aggiunte a quelle già esistenti, potrebbero consentire una riforma strutturale delle Carriere». Quelle del Governo, afferma Angelo Sacco del Silp Cgil «sono state solo promesse elettorali non

mantenute. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta sul fronte della sicurezza: la sicurezza il cittadino la avverte quando c'è personale sulle strade. Rivendichiamo - continua Sacco - il riconoscimento della specificità del nostro lavoro: dobbiamo essere sganciati dal pubblico impiego». Per Lorenzo Creanza, segretario regionale del Siap, «modificare la legge di riforma della Polizia di Stato significa intervenire su uno scenario di ordine e sicurezza pubblica. Siamo qui non per rivendicare la situazione della corporazione ma per salvaguardare la vita quotidiana dei citta-

dini. Siamo figli della legge di riforma e ci batteremo affinché non venga modificata. La polizia si vuole rendere un organo di sottomissione ai sindaci. Noi ci opporremo con forza affinché la legge di riforma non venga modificata. Ben vengano i poteri ai sindaci ma dovrebbero essere limitati ad alcune problematiche». Una curiosità: oltre al blocco delle assunzioni e alla mancanza di turnover, previsto dalla Finanziaria anche il taglio dei fondi per il sostentamento dei cani poliziotto. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

I MILITARI della Stazione carabinieri di Matera, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale del capoluogo, hanno arrestato un trentaquattrenne condannato per il reato di lesioni personali con minacce aggravate. I fatti risalgono ad ottobre del 2007 quando l'uomo, colpito dal lutto di un proprio congiunto, si recò in ospedale dove accecato dall'ira aggredì e ferì personale medico. L’uomo dovrà scontare una pena di un anno, 3 mesi e 18 giorni. E’ stato condotto nel carcere di Matera.

Stipulate nei mesi estivi due convenzioni e un corso rivolto ai sordi Nel Palasassi nell’ambito della “Peregrinatio”

Legambiente vicina al sociale Immigrati di Tolbà presenti nelle attività antincendio “LEGAMBIENTE”, il “Gruppo volontari per l'ambiente”, l'Ente Nazionale Sordi” e l'associazione “Tolbà” di Matera ieri mattina durante una conferenza stampa hanno fatto il punto della situazione sulle attività svolte nei mesi estivi, tra cui un corso di formazione di Protezione Civile per sordi su “La Comunicazione in emergenza”, che si avvia alla conclusione. «Nei mesi estivi - ha detto Pio Acito, presidente del Gruppo Volontari per l'Ambiente di Matera - sono state stipulate due convenzioni: una tra il Gruppo Volontari per l'Ambiente e la Regione per quanto riguarda gli incendi e l'altra tra Legambiente e la Provincia per quanto riguarda gli avvistamenti nella zona del Metapontino. A Matera alcune zone, come quella di Cristo la Gravinella, hanno visto e subito le conseguenze degli incendi; è stato, infatti, appiccato il fuoco in una discarica abusiva, che ha sprigionato materiali pericolosi. A mio parere, se si provvedesse a bonificare queste discariche si eliminerebbe un grande pericolo». Protagonisti con Legambiente nelle attività di prevenzione degli incendi nel Metapontino, coordinati dalla Provincia di Matera, sono stati gli immigrati dell'associazione “Tolbà”. «Con la presenza degli immigrati - ha detto il presidente di Legambiente di Matera Marcello Santantonio - abbiamo dimostrato che queste attività, che qualcuno crede siano riservate solo ad una fascia di persone, possono essere svolte da chiunque. I 25 volontari per l'ambiente dal 15 luglio al 15 settembre hanno fatto 700

ore di avvistamento, 40 segnalazioni e 15 interventi diretti sul fuoco». Era presente alla conferenza stampa anche Graziella Cormio dell'associazione “Tolbà”, che ha evidenziato l'importanza di includere gli immigrati in questo tipo di attività. «E' un modo ha detto la Cormio - per avvicinare queste persone al territorio, dimostrando che non sono degli “invasori”, ma buoni collaboratori. Stiamo pensando di realizzatore anche un progetto sulla conoscenza del territorio che preveda l'inclusione sociale degli adolescenti stranieri». E' poi intervenuto Luciano Stigliano, presidente provinciale dell'“Ente Nazionale Sordi”, pienamente soddisfatto del corso di formazione rivolto ai sordi, organizzato per affrontare le situazioni di emergenza. «E' di grande utilità - ha detto Stigliano - informare il più possibile sui i comportamenti da mettere in pratica al verificarsi di un evento eccezionale. La capacità comunicativa e relazionale dei sordi può essere riversata nei diversi ambiti di competenza della Protezione Civile. I disabili si sentono poco sicuri; pertanto, è stato importante frequentare un corso di questo tipo». Ha concluso la serie di interventi Simone Nuglio di Legambiente Nazionale, che ha evidenziato come il circolo materano sia il fiore all'occhiello dell'associazione, grazie alle tante attività che realizza, non ultime quelle, appunto, con gli immigrati e il corso per i sordi, che è servito per individuare le abilità che queste persone hanno, facendole diventare delle risorse preziose. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Alcuni scatti della conferenza stampa (foto Videouno)

Miracolata a Lourdes In serata incontro con la signora Elisa Aloi

CI sarà una presenza preziosa, questa sera nel Palasassi, nell’ambito della “Peregrinatio di Nostra Signora di Lourdes: sarà ospite, infatti, la signora Elisa Aloi, miracolata a Lourdes, nel cinquantesimo anniversario dal prodigio. Nata il 26 novembre 1931 a Patti, in Sicilia, la signora Aloi è guarita il 5 giugno 1958 a 27 anni. Il miracolo fu riconosciuto il 26 maggio 1965 da parte di Monsignor Francesco Fasola, arcivescovo di Messina. Elisa Aloi aveva quasi 17 anni quando cominciò a soffrire per una gonoartrite del ginocchio destro. In seguito, e per 10 anni (fino al 1958) presentò numerose localizzazioni di tubercolosi osteo-articolari. Nel giugno 1958, in una situazione estremamente compromessa, tornò a Lourdes con un apparecchio gessato comprendente il bacino e l'arto inferiore destro, fenestrato per permettere la medicazione di 4 fistole. Le medicazioni locali furono effettuate solo con l'acqua della Grotta durante il Pellegrinaggio, e 10 giorni dopo la partenza, il chirurgo che la curava notò che «secondo lui Elisa Aloi è ritornata da Lourdes completamente guarita». Questa sera alle 18,30 nel Palasassi si svolgerà la Santa messa presieduta dall’arcivescovo Salvatore Ligorio e concelebrata dal presbiterio diocesano. Alle 20, dopo la proiezione del filmato su “Lourdes”, ci sarà la testimonianza della signora Aloi. Alle 7,30, invece, nella chiesa di San Francesco d’Assisi sarà celebrata la Santa messa, alle 9,30 l’Immagine arriverà nella casa di riposo Brancaccio, alle 11 nell’ospedale Madonna delle Grazie e alle 17 nella Casa Circondariale. Domani alle 7,30 sarà celebrata la messa nella chiesa di San Francesco d’Assisi. Dalle 9,30, in piazza San

La Madonna di Lourdes

Francesco d'Assisi partirà il percorso giubilare. Alle 11 si svolgerà la santa Messa presieduta dall'Arcivescovo. Alle 16,30 preghiera del Santo Rosario mentre alle 17,30, in piazza San Francesco d'Assisi, saluto alla Sacra Immagine e partenza per la Diocesi di Tursi-Lagonegro matera@luedi.it


Matera 37 I cumuli di materiali si trovano anche a pochi passi dalla sede cittadina dell’Arpab Giovedì 30 ottobre 2008

Premiata Suburbia Matera La zona Paip 2 vive sommersa tra i rifiuti ingombranti SEMBRA un paradosso, quasi una beffa del destino, quella di via dell'Industria alla zona Paip 2 di Matera. Proprio davanti alla sede del Dipartimento di Matera dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata (Arpab), si staglia una vera e propria discarica a cielo aperto che si estende per una cinquantina di metri. Tra strada e marciapiede sono abbandonati i più disparati generi di rifiuti: da quelli ingombranti agli speciali, dalla spazzatura indifferenziata al vetro, dalla carta ai pneumatici, metalli, fino ad arrivare a qualche rifiuto pericoloso come batterie d'auto o vecchi neon. Il paradosso sta nel fatto che il degrado legato al pessimo smaltimento di rifiuti avviene a pochissimi metri dalla sede della massima agenzia regionale preposta al monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell'ambiente. Certo, qualcuno può obiettare che questo scempio ambientale sia dovuto all'inciviltà di chi conferisce i rifiuti senza rispettare le norme o che sia conseguenza del servizio di raccolta che, nelle due zone industriali della città, non è mai stato efficiente. Il Comune ha senza dubbio le sue colpe, ma chissà se qualche dipendente dell'Arpab si è preso la briga di segnalare questo stato di cose, al suo stesso ufficio, affinché qualche dirigente adotti le necessarie iniziative. Anche perché all'interno dell'Arpab c'è proprio un ufficio denominato “Suolo e Rifiuti” che svolge attività e compiti di prevenzione e controllo in materia ambientale con

Immagini eloquenti dei rifiuti che ingombrano la zona Paip 2

funzioni di supporto tecnico-scientifico alle autorità locali amministrative e giudiziarie. Le materie di competenza riguardano tutte le fasi di gestione dei rifiuti, dalla bonifica al recupero di siti contaminati o degradati, agli impianti di depurazione fino agli scarichi. Quindi un richiamo al Comune dovrebbe essere quasi automatico, non fosse altro per la vicinanza di quei rifiuti alla sede fisica

dell'Arpab di Matera. Difficile pensare che i dipendenti del Dipartimento di Matera non se ne siano accorti, anche perché la situazione di degrado di via dell'Industria con i rifiuti che invadono le strade va avanti già da diversi mesi, se non da anni, interessando anche altre aree del Paip uno e due. «Ormai siamo quasi rassegnati a questo stato di cose commenta uno dei commercianti

della zona- sembrava essere migliorato l'impegno nella raccolta da parte della nettezza urbana, ma da un pò di tempo il meccanismo sembra essersi di nuovo inceppato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti». E se i rifiuti per strada minacciano anche la sede della massima autorità territoriale in materia, cosa possono fare i commercianti che pure sono parte in causa poiché anche loro con-

tribuiscono a questo stato di cose? La risposta si potrebbe trovare nel sito internet dell'Arpab (www.arpab.it) dove perlomeno viene spiegato bene cosa sono i rifiuti urbani e quelli speciali. Un’altra soluzione potrebbe essere contenuta nello spazio “contatti”, segnalando la situazione e consigliando di guardare fuori dalla finestra dell'ufficio di Matera: l'emergenza rifiuti è li. Giovanni Martemucci

Numerosi i contatti dei produttori che hanno esposto alla rassegna Da oggi a convegno sulle strategie europee

Osservazione della terra esperti internazionali Successo della Provincia di Matera al Salone del gusto a confronto per due giorni

Eccellenza locale in vetrina

SI è conclusa con uno straordinario successo di pubblico e contatti la partecipazione della Provincia di Matera al salone del Gusto di Torino. Ancora una volta si è trattato di un’occasione che ha consentito all’ente di investire sulla promozione delle eccellenze locali. «Abbiamo centrato l'obiettivo». Così commenta l'assessore alle Attività produttive, Nicola Buonanova, la partecipazione della Provincia di Matera alla cinque giorni del “Salone internazionale del gusto” che si è svolta a Torino e si è conclusa lo scorso 27 ottobre, alla quale hanno partecipato trentatré produttori del materano . «I nostri espositori presenti con i loro stand alla rassegna - dichiara l'assessore - sono rimasti contenti, infatti, sono stati venduti oltre venti quintali di prodotti agro-alimentari tra cui olii, vini, formaggi, insaccati, prodotti da forno, conserve, sottolio, marmellate. Essi hanno preso contatti sia con buyers locali che esteri, principalmente austriaci e svizzeri. Ci auguriamo - prosegue - che questi contatti siano proficui allo stesso modo in cui lo sono stati quelli recenti di Milano dove i nostri produttori hanno stipulato accordi con imprenditori commerciali del settore ai quali hanno già consegnato le prime commesse richieste». Infatti, hanno spiegato i rappresentanti istituzionali presenti nel capoluogo piemontese, la presenza della Provincia di Matera,

Il centro di Geodesia spaziale “Colombo” di Matera

Buonanova, Falotico e Nigro

nel capoluogo lombardo prima ed a Torino poi, rientra nell'ambito di “Matera una provincia da gustare”. Ma questo genere di iniziative non si conclude qui: «Saremo presenti - conclude Buonanova - anche alla Fiera Cavalli di Verona a partire dal 6 novembre fino al 9 novembre prossimo. Anche lì proporremo il nostro catalogo di prodotti tipici. Tornando al Salone del gusto di Torino - prosegue l’assessore della Provincia di Matera - - approfittando del fatto che in Piemonte vi

sono tredici associazioni di lucani, nella serata di sabato 25 ottobre è stato organizzato un incontro con i nostri corregionali che vivono lì, dove oltre alla delegazione della Provincia di Matera con a capo il presidente Carmine Nigro, hanno partecipato anche il suo omologo della Provincia di Torino, Antonio Saitta, l'assessore regionale, Sergio Deorsola, il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Michele Placido (originario di Lavello) e Michele Moretti, anch'egli lucano, già assessore al Comune di Tori-

no ed alla Regione Piemonte. All'appuntamento nella cittadina piemontese erano presenti inoltre Filippo Margiotta e la consigliera provinciale di Matera, Nunzia Marzano, entrambi componenti della Commissione lucani all'estero. In questa occasione è stata consegnata una targa ricordo ai rappresentati delle tredici associazioni «Per diffusione della cultura, delle tradizioni, delle produzioni tipiche della provincia di Matera in terra di Piemonte». matera@luedi.it

LA strategia europea per sviluppare un sistema integrato di osservazione della Terra, in grado di comprendere e anticipare le emergenze ambientali, passa per la Basilicata: domani e dopodomani, a Matera, presso l’Auditorium comunale, si terrà la conferenza internazionale sul tema “Osservazione della Terra e nuove tecnologie per il monitoraggio, la valutazione e la gestione dell’ambiente”, organizzata dalla Regione Basilicata nell’ambito dell’iniziativa “Open Days - Settimana europea delle regioni”, promossa dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. All’evento prenderanno parte rappresentanti di circa 200 regioni, imprese ed agenzie provenienti da numerosi paesi europei, che potranno condividere

le esperienze e le buone prassi nel campo dell’osservazione della Terra e del monitoraggio ambientale, promuovere collaborazioni per progetti europei. Al centro della Conferenza, in particolare, le attività Gmes-Kopernikus, Galileo e Cosmo-SkyMed per la protezione dell’ambiente, la prevenzione e la riduzione dei disastri naturali (inondazioni, incendi, eventi sismici), la possibilità di offrire un supporto tecnico alla pubblica amministrazione per le decisioni di politica ambientale, la costituzione di reti internazionali per la condivisione delle informazioni. Nel corso della Conferenza si svolgeranno incontri bilaterali e tour guidati per presentare le infrastrutture tecnologiche e di ricerca della Basilicata. matera@luedi.it


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Matera

Giovedì 30 ottobre 2008•

C flash HE

ilQuotidiano

TRASPORTI

A CURA DI VIDEOUNO

TAXI MATERA 3332685173

Ricreazione

LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

POST - IT

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Peregrinatio della Madonna di Lourdes PROSEGUONO anche oggi le celebrazioni in occasione della permanenza in città dell’immagine di Nostra Signora di Lourdes. Alle 7,30 si terrà la messa nella chiesa di San Francesco d’Assisi, subito dopo l’immagine giungerà nella sede della casa di riposo Brancaccio e alle 11sarà all’ospedale Madonna delle Grazie e alle 17 alla Casa circondariale. Alle 18 al Palasassi si terrà la messa presieduta dall’Arcivescovo, mons. Ligorio e concelebrata dal presbiterio diocesano. Alle 20 è prevista la proiezione del filmato su “Lourdes” che contiene la testimonianza della signora Elisa Aloi, miracolata a Lourdes nel 50mo anniversario dal prodigio.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Corsi di decoupage a Informagiovani L'INFORMAGIOVANI Incentro organizza Corsi di Decoupage per genitori e figli, nonni e nipoti, zii e nipoti. Colla, colori, tele e la creatività del lavoro manuale rappresentano un'occasione per stare insieme, per personalizzare i propri regali e addobbi natalizi attraverso la condivisione di un'esperienza comune. Il corso prevede 10 lezioni (2 incontri settimanali di 2 ore ciascuno) e si terrà presso la sede dell'Informagiovani Incentro di Matera, Via Ridola 22. Il costo complessivo del corso per la coppia di partecipanti è 160.Ai partecipanti verrà consegnato un kit di lavoro personale e il materiale sarà fornito dall'Informagiovani. E' prevista la presenza di un tutor per facilitare l'integrazione di giovani disabili.Per info: Informagiovani Incentro - Via Ridola, 22 75100 . Tel. 0835 314228 - e-mail: informagiovani.matera@ilsicomoro.net.

Riforma delle europee. Parla Pittella

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PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA Via Ridola 16 08353333341 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra

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“DECIDO IO!” Con questo slogan l'europarlamentare del pd Gianni Pittella ha avviato un'importante campagna di sensibilizzazione contro la proposta di legge di riforma del sistema elettorale per le europee. L’iniziativa è sostenuta dal blog http://decidoio.wordpress.e dal gruppo dedicato su Facebook A tal fine a Matera oggi , presso l'hotel San Domenico, alle ore 16,00 l'on. Pittella, terrà una conferenza stampa per presentare e propagandare l'iniziativa

LUCANERIE

0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO

emergenza sanitaria

118

0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE

Nuovi orari per i cimiteri DA OGGI i al 3 novembre l’accesso ai cimiteri sarà continuato, dalle 7 alle 18. Domenica 2 novembre alle 11 presso il cimitero di Contrada Pantano, monsignor Salvatore Ligorio, vescovo di MateraIrsina celebrerà la Santa Messa in suffragio dei defunti.

Festa delle Forze Armate IL 4 NOVEMBRE, dalle 10,30, con la deposizione delle corone al cippo di via Lucana, inizieranno le celebrazioni per la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate

Rassegna di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'ARTISTA Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008. Nella prefazione al catalogo, il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, scrive tra l’altro: «Il patrocinio della mostra è anche il ringraziamento di Matera ad un artista che, per antichi rami, con le sue opere risveglia sensibilità etrasmette emozioni. La mostra di Claudio Bonichi a Matera - prosegue Buccico tra i chiostri e le volte di Palazzo Lanfranchi con gli occhi sui Sassi, è il frutto di un innamoramento».

CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Mamma mia 19,30-21,45

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•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Riposo

• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 L’uomo che ama 18 - 19,45- 21,30

0835/256309

UTILITA’

IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI

• COMUNALE • Matera 0835-334116 Il matrimonio di Lorna 17,30-19,35-21,40

CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30

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•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro Riposo 21 CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 Chiuso per ferie fino al 4 novembre

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


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Montano: «Puntiamo a comporre una forza innovativa e omogenea»

Napoli (“La Destra”) critica la Regione

Eletta la segreteria del Pd Il partito si rafforza a Pisticci

Collasso Panasonic Il senatore Latronico interroga il ministro

PISTICCI - Si è completato definitivamente l'organigramma del Partito democratico di Pisticci. Infatti, nel corso dell'assemblea cittadina che si è tenuta nei giorni scorsi, il coordinamento di circolo cittadino, ha eletto, su proposta del segretario Enzo Montano, la segreteria. Ad affiancare quest'ultimo saranno: Pietro Borraccia, Antonio De Sensi, Vito Anio Di Trani, Gaetano Esposito, Francesca Leone, Antonio Malvasi, Annalina Montano e Rocco Negro. «Ci siamo sforzati di mettere al centro della costruzione del partito -ha detto al Quotidiano Montano- al di là della composizione della segreteria, una forte impronta di rinnovamento nell'azione del Pd, la cui costruzione prosegue quotidianamente. Non è certo un compito facile, però -ha proseguito- vale la pena tentare con tutte le forze di cui disponiamo, perché siamo convinti che al territorio, così come all'Italia, anche alla luce di quanto sta acca-

Tre componenti della segreteria cittadina del Pd, a destra il segretario Enzo Montano

dendo sullo scenario nazionale che ha inevitabili ripercussioni in quello locale, serva una forza omogenea, riformista, innovativa e soprattutto aperta ad ogni istanza ed a tutti coloro che intendano offrirci il proprio contributo, perseguendo la finalità comune di costruire una forza politica che resti nel futuro. Personalmente mi sforzo ogni giorno di lavorare per il superamento degli schiera-

menti iniziali che sono confluiti nel nuovo partito. Quando avremo acquisito la capacità di non pensare più alla nostra provenienza, vorrà dire che avremo cominciato il cammino che il nuovo partito si è prefissato. Colgo l'occasione, inoltre, per esprimere la nostra forte vicinanza ai lavoratori della Panasonic che stanno vivendo momenti difficili. Il Pd di Pisticci -ha concluso il segretario- è im-

pegnato a organizzare un'iniziativa, insieme ai coordinatori di circolo dei Comuni che ricadono nella Valabasento, che metta al centro la grave situazione che stanno vivendo tutti gli insediamenti industriali dell'area ed i loro lavoratori». Il coordinamento cittadino ha designato anche due tesorieri: Antonio Malvasi e Anna Loredana Durante, componente dell'Assemblea costituente nazionale del partito. Completano il quadro dirigenziale, altri pisticcesi eletti questa volta nel corso dell'assemblea provinciale del partito che si è tenuta lo scorso 5 ottobre a Matera. Nella direzione provinciale fanno parte Andrea Badursi, capogruppo consiliare alla Provincia di Matera, Pietro Borraccia e Camilla Canterino. Fanno parte invece della nella segreteria provinciale Angelandrea Fontana e Salvatore Russillo, capo della segreteria dell'ex ministro Rosy Bindi. Pierantonio Lutrelli

Pisticci «Contro una minaccia per il territorio»

Trivellazioni sullo Jonio Sd chiede un consiglio VALBASENTO - Il coordinamento cittadino di Sinistra democratica di Pisticci e Marconia, seriamente preoccupato per le sorti del territorio, conseguenti alle trivellazioni petrolifere previste sulla fascia jonica metapontina, ha chiesto una convocazione urgente e aperta del consiglio comunale di Pisticci. «Nel momento in cui ci si sforza di rilanciare l'economia locale -si legge in una nota del coordinamento- soprattutto valorizzandone le forti peculiarità e vocazioni turistiche, non si comprende come si possa autorizzare, con leggerezza, siffatte attività estrattive, che vanno a penalizzare il futuro del nostro territorio». Sinistra democratica intende, perciò, porre in essere tutte le iniziative politiche possibili «per contrastare un così nefasto progetto: la richiesta di con-

vocazione di un consiglio comunale aperto è una prima iniziativa utile a sensibilizzare le cittadinanze e a far discutere tutte le forze politiche e sociali, coinvolgendo la massima assise cittadina affinché si possa addivenire ad una presa di posizione chiara ed univoca a tutela del nostro territorio e dell'intero Metapontino. Appare paradossale che, in un territorio regionale, già di per sé martoriato dai tanti scempi ambientali (petrolio in Val d'Agri, Ecoil in Val Basento…..), ora si voglia ulteriormente perseverare su questa strada, condannando il Metapontino a sicura decadenza, stroncando la possibile crescita produttiva dell'area: significherebbe dire addio alla pesca, al turismo e a tutta l'economia dei Comuni jonici lucani. Sinistra democratica si augura che il Sindaco di Pisticci e il presidente del

Una trivella petrolifera in mare

consiglio comunale voglia sensibilmente accogliere l'istanza di convocazione di un’assise aperta, al fine di fare fronte comune dinanzi ad una simile iattura». Intanto incombe anche una nuova disposizione di legge varata dal governo, che darebbe pieni poteri decisionali al solo ministero in tale delicata materia. provinciamt@luedi.it

VALBASENTO - E’ atteso per oggi l’incontro tra i sindacati e i vertici aziendali della Panasonic, dopo la decisione della multinazionale di chiudere lo stabilimento della Valle. Un incontro dal quale non ci si attende molto, se non qualche misura di rilancio produttivo del sito, che possa salvaguardare l’occupazione. Intanto ieri il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per conoscere, «quali iniziative intenda assumere per scongiurare la chiusura dello stabilimento e tutelare gli oltre novanta lavoratori; se ritenga opportuno aprire un tavolo di confronto con i vertici della multinazionale nipponica e con la Regione Basilicata, al fine di evitare la chiusura della fabbrica; se ritenga, altresì, necessario definire un programma di rilancio del sito industriale del Valbasento individuando politiche di sostegno volte ad incentivare le attività produttive e l'occupazione del territorio». Latronico osserva che «lo stabilimento è una realtà produttiva specializzata in laminati per l'industria elettronica, la crisi di mercato e la volontà dell'azienda di trasferire interamente la produzione in Asia per i minori costi sarebbero alla base della decisione della multinazionale di abbandonare la Valbasento. La chiusura dello stabilimento di Pisticci scalo è la conferma di quella inarrestabile deindustrializzazione forzata della Valbasento -prosegue Latronico- la chiusura dello fabbrica della Panasonic si aggiunge, difatti, alla crisi che ha colpito la Cfp, la Green Leather, la Nylstar ed altre imprese che hanno localizzato le loro attività produttive nelle aree industriali di Pisticci e Ferrandina, usufruendo di finanziamenti pubblici destinati ad incentivare nuove iniziative industriali e a sostenere l'occupazione del territorio». Sull’argomento è intervenuto ieri anche il consigliere regionale de “La Destra”,

Michele Napoli. «Gli ottanta dipendenti della Panasonic di Pisticci Scalo pagano cara l'indifferenza del Governo regionale che, ancora una volta, si è dimostrato impotente dinanzi ad una situazione che la dice lunga sull'incapacità di questa classe politica di mantenere il confronto con colossi dell'economia mondiale che sfruttano il nostro territorio e la nostra forza lavoro solo ed esclusivamente per i propri profitti senza tener in alcun conto le necessità ed i diritti delle maestranze. Si continuano a perdere posti di lavoro. -prosegue Napoli- Già seimila lavoratori, nella sola Valbasento, sono andati a casa e, quella che una volta era considerata la punta di diamante dell'industrializzazione in Basilicata è giunta quasi al collasso. La mancanza di idee da parte di una classe politica incapace di porre condizioni ben precise nei confronti di aziende votate esclusivamente allo sfruttamento del territorio sta portando allo sfascio completo delle aree produttive lucane con forti ripercussioni socio-economiche. Cosa ne pensa - si chiede il consigliere - l'assessore Folino? Attenderà i lavoratori per la solita riunione per garantire loro almeno la cassa integrazione? E nel frattempo aspettiamo che quelle quattro industrie, ancora produttive nell'area, chiudano i battenti?». Secondo Napoli bisogna «verificare con celerità la capacità produttiva di queste aziende, le loro reali intenzioni con accordi ben precisi per scongiurare un'ulteriore crisi, riteniamo sia doveroso da parte dell'assessore Folino. A quanto ammonta -continua l'esponente de La Destra- la Cassa integrazione guadagni nell'intera area della Valbasento? Il centrosinistra, da anni al governo della nostra regione, è l'unico responsabile di una situazione fallimentare che ha compromesso un'intera area in modo irreversibile, condizionando l'economia dell'intera regione». provinciamt@luedi.it

Vincenzo Di Maria febbricitante. Solidarietà al 14enne Giuseppe

Pisticci perseguitato dai malanni PISTICCI - Permane l'emergenza infermeria in casa Pisticci. Alla lista delle defezioni forzate per problemi fisici di vario genere, si è aggiunto il nome illustre di Vincenzo Di Maria, alle prese con un forte stato febbrile che ne mette in dubbio la disponibilità in vista della trasferta di domenica prossima a Matera. Alla ripresa degli allenamenti non c'erano nemmeno Fortunato, Montano e Salerno, i cui tempi di recupero sono incerti. Si è allenato regolarmente assieme al gruppo, invece, Alessandro De Nittis, che dovrebbe recuperare definitivamente e potrà essere della partita contro il Forza Matera. Intanto la prestazione di dome-

nica scorsa nel derby con il Ferrandina è stata analizzata dalla dirigenza, che ha tenuto un incontro per fare il punto dopo le prime sette partite di campionato. La sensazione è quella che la società sia intenzionata a muoversi sul mercato innanzitutto con soluzioni immediate, tenendo conto che in questa fase si può attingere soltanto a giocatori svincolati. Per il mercato libero, invece, bisognerà attendere dicembre. Intanto la dirigenza pisticcese ha voluto esprimersi in termini ufficiali riguardo al bel gesto compiuto da squadra e società domenica scorsa nei confronti di Giuseppe, ragazzo appassionato di calcio, tifoso

del Pisticci ed affetto da un grave problema di salute. «Alla vigilia della gara con il Ferrandina -si spiega in una nota ufficiale della società- la Polisportiva Pisticci ha voluto dare corso a una piccola, ma significativa iniziativa di solidarietà in favore di Giuseppe, un quattordicenne di Pisticci legatissimo ai colori gialloblù ed alle prese con un grave problema di salute. I giocatori, infatti, nell'immediato prepartita, hanno firmato una maglia ed un pallone che nella giornata di oggi, 29 ottobre, sono stati consegnati dal vice presidente, Domenico Albano, alla sorella del ragazzo la quale provvederà, poi, a recapitarli a Bologna,

Pensiero dei calciatori del Pisticci a Giuseppe (www.gialloble.com)

dove Giuseppe è attualmente in cura. La società, attraverso questo piccolo gesto, ha voluto manifestare la sua vicinanza al piccolo Giuseppe ed alla sua famiglia, facendo a lui gli auguri

in un momento così difficile. «Ci auguriamo che Giuseppe vinca la partita più importante della sua vita». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it


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Grassano Scoppia il caso della porta al campo di calcio. L’assessore Pascale: «La legge va rispettata»

Firme per il palazzetto dello sport L’opposizione chiede la riapertura della struttura comunale GRASSANO - Otto consiglieri di opposizione: Giovanni Bonelli, Leonardo Dartizio, Caterina Schiavone, Pietro Abbatangelo, Domenico Zacchei, Nicola Bochicchio, Angelo Pisano e Giacomo Mazzarella, rispettivamente dei Popolari Uniti, Alleanza nazionale, Partito socialista, Circoli della Libertà, sono stati i firmatari e i promotori di una raccolta firme di protesta per chiedere la riapertura al pubblico del palazzetto dello sport. «Lo scopo di questa raccolta firme -ha commentato Mazzarella- è quello di volere, nell'assolvere il nostro compito di opposizione, tenere sempre alta la guardia sulle problematiche che riguardano l'intera collettività e spronare l'amministrazione a impegnarsi a risolverle». «Un passo in avanti è stato fatto rispetto al campo sportivo -ha spiegato Pisano- sappiamo che è stata rilasciata un'autorizzazione di apertura al pubblico provvisoria fino al 31gennaio 2009, data in cui l'Amministrazione deve provvedere con la sistemazione di un'altra porta antipanico, cosa stranissima in quanto fino ad oggi sono stati spesi già altri soldi per la stessa motivazione». «Per quanto riguarda il palazzetto dello sport, sembra essere più complicato e più oneroso l'adeguamento per il comune -ha commentato

La raccolta firme a Grassano

Bochicchio- ma a mio avviso come sono stati approvati i debiti fuori bilancio per pagare i professionisti, debiti frutto di una mancata programmazione, così si possono contrarre debiti per sistemare le strutture sportive, che i paesi limitrofi ci invidiano, e restituirle ai cittadini per la fruibilità». Alle critiche dell'opposizione ha risposto Pasquale Pascale, assessore al ramo, che

ha spiegato: «Capisco il disagio dei tifosi costretti a restare fuori dal palazzetto, ma ci sono passaggi e disposizioni di legge da rispettare. Il palazzetto dello sport fu costruito circa 20 anni fa e le nuove norme sulle sicurezza impongono degli adeguamenti che vanno dagli impianti elettrici alle tribune . Ho dato già disposizioni agli uffici competenti per quantificare l'importo per i lavori necessari così potrò iniziare una programmazione per reperire i fondi. Per quanto riguarda l'autorizzazione provvisoria del campo sportiva è una ulteriore proroga concessaci dalla commissione esaminatrice strettamente necessaria per il montaggio di un'altra porta antipanico». Nel concludere l'assessore Pascale ha dichiarato: «Accolgo favorevolmente ogni azione intelligente e propositiva che viene dall'opposizione, ma mi ha meravigliato vedere come primo firmatario della richiesta per la raccolta firme quella del consigliere Giovanni Bonelli, che fino a qualche mese fa era assessore ai Lavori pubblici ed è proprio a lui che più volte mi sono rivolto affinchè si adoperasse per reperire fondi per l'adeguamento del palazzetto dello sport». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Unitalsi locale in prima linea al servizio dei fedeli nella chiesetta

In 4.000 per la Madonna Accoglienza oceanica a Grassano per la Vergine di Lourdes GRASSANO SCALO - E' stato un vero evento l'arrivo dell'immagine della Madonna di Lourdes allo Scalo di Grassano-Garaguso e Tricarico ha praticamente mobilitato il comprensorio. Per le ventiquattro ore in cui la statua è rimasta esposta ai fedeli, nella chiesetta della Madonna di Pompei , è stato un incessante pellegrinaggio di fedeli giunti da tutti i paesi della diocesi. Al suo arrivo, l'immagine della Madonna era stata accolta dagli applausi di due ali di folla che ha praticamente inondato il piazzale della chiesa e il lungo viale che conduce all'imbocco della Basentana. Tantissimi i fedeli, secondo stime più di 4.000, giunti dai paesi limitrofi hanno voluto esprimere la propria fede con

La Madonna di Lourdes a Grassano

la loro significativa presenza . Ad occuparsi della tappa dell'immagine della Madonna allo Scalo il gruppo dei volontari dell'Unitalsi della sottose-

zione di Grassano, che si sono attivati senza risparmiarsi per accogliere la statua proveniente da Lourdes e i tanti pellegrini. Ovunque volavano

palloncini di colore bianco e celeste, i colori della Madonna, e ogni punto del piccolo scalo è stato addobbato con nastri e fiori. I volontari dell'Unitalsi in divisa si sono alternati nel trasportare la statua durante la processione lungo il viale dello scalo mentre tutt'intorno brillava nel buio la luce fioca delle fiaccole, che accompagnava la santa immagine fino in chiesa, da dove è ripartita martedì nel pomeriggio alla volta di Matera. Un clima di festa, fede e curiosità , che si leggeva particolarmente sui volti dei bambini, ha caratterizzato l'evento che resterà nella storia religiosa della diocesi per la partecipazione sentita della gente. Cinzia Vizzuso

Continua l’esperimento a San Mauro

Il teatro combatte il disagio sociale Gli attori del Centro di Gemini (Le)

SAN MAURO FORTE - “Forza venite gente” è il nome del recital presentato dalla compagnia dei “Brutti ma Buoni” formata dai ragazzi ospiti della comunità terapeutica per tossicodipendenze “San Francesco” di Gemini di Ugento (Le), al pubblico di San Mauro Forte. Lo spettacolo si è svolto su un palco d'eccezione; quello dell'altare Maggiore della Chiesa Madre Santa Maria Assunta, che per l'occasione si è trasformato in una piazza di Assisi del 1200. Il recital ha ripercorso le tappe della vita di Francesco, il fraticello di Assisi che si spogliò di tutte le sue ricchezze per diventare una persona umile al servizio degli ultimi. Diciassette le comparse che hanno cantato e recitato per quasi due ore, lanciando a gran voce un messaggio, quello della Semplicità come base di vita. Uno spettacolo che rientra nelle attività terapeutiche di recupero del Centro ed a cui i ragazzi stanno lavorando da mesi. L'esibizione di San Mauro, ha detto in premessa don Mimmo Ozza, capo della Comunità, è il segno dell'amicizia che continua. Ricordiamo, infatti, che grazie all'impegno di don Giuseppe

Di Perna da circa tre anni è attiva la collaborazione tra San Mauro e Gemini con momenti di condivisione di programmi terapeutici. Tra le scene cardini dello spettacolo, da evidenziare soprattutto il dramma di Francesco. Il rifiuto del padre; il mormorio della gente che gli dava del pazzo a sentirlo chiamare sorella persino la morte; l'abbandono del benessere economico; l'abbraccio con i lebbrosi. Tra i protagonisti in primo piano il personaggio della “coscienza”, quella vocina che riecheggia nel nostro essere quotidiano imperterrita su ogni nostra decisione. Insomma, uno spettacolo curato nei particolari, nei costumi ma soprattutto nell'essenza del copione, nel significato dei canti, nella morale della vita del Santo. Uno spettacolo a cui i ragazzi hanno dedicato molteplici energie; un modo per trovare forza e stimoli per proseguire il loro difficile cammino. Soprattutto un lavoro che ha visto la sinergia di tanti volontari e che per l'eccellente risultato ha meritato la standing ovation finale del pubblico. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Mister Rizzi non demonizza la sconfitta fuori tempo regolamentare

Buon Real anche senza titolari IRSINA - Nonostante la sconfitta sia maturata oltre il tempo regolamentare di gioco, mister Giacomo Rizzi riesce a sfoderare un giustificato ottimismo. Sulla partita ci sarebbe tanto da dire, una buona gara contro un buon avversario; anche se la sconfitta sia maturata oltre il tempo regolamentare, con l'unico gol vistosi in tutta la gara. Intanto la Real Irsina si vede allungare la lista degli indisponibili, in questa gara perde anche Graziadei e Amoruso. Oltre agli indisponibili Potenza e Savino. Quindi, con una squadra ricolma di giovanissimi, mister Rizzi ha affrontato la vigorosa

squadra del Valsinni. Abbiamo chiesto le considerazioni del Mister sulla partita giocata domenica: «Quella di domenica -inizia Rizzi- è stata una partita utile per monitorare lo stato di forma dei ragazzi ed anche per testare la loro crescita. È stata una partita giocata bene da tutta la squadra, nonostante le nostre evidenti difficoltà di organico, i ragazzi debbo dire di essersi ben comportati. Non mi importa oltremodo, se abbiamo subìto il gol che ci ha fatto tornare a casa con nessun punto in tasca; la nostra missione resta tuttavia anche quella della crescita dei nostri giovani. Mi fa molto piacere,

inoltre, aver notato anche una buona crescita della massa muscolare; si può perdere anche la partita -afferma Rizzil'importante che dal campo arrivino le risposte che fanno ben sperare per il proseguo del campionato». Il fatto che una squadra che scende in campo priva di mezzo gruppo titolare, riesca ad esprimersi come spesso ci ha abituati la Real Irsina, lascia spazio a molte riflessioni. «Non sono il solo a dirlo -ribadisce Rizzi- ma non è un caso che la nostra squadra porti a termine ogni partita con una buona prestanza atletica. Ritengo -conclude mister Giacomo Rizzi- che il frutto dei risul-

Il portiere del Real Irsina Vito Lolaico

tati vada equamente ripartito con l'importante lavoro svolto dal nostro intransigente preparatore atletico Pasquale Scoglietti . In settimana, tutti in labora-

torio per preparare la prossima gara di domenica prossima contro lo Sporting Montalbano. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it


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Liceali delusi dall’insensibilità del governo. Dipierro: «Il 29 ottobre è finita la possibilità di studiare»

Bernalda resterà in protesta Assemblea permanente fino a venerdì, poi incontro con i genitori BERNALDA - Scuola: Approvato decreto Gelmini. Ieri via libera del Senato al contestato decreto di riordino della scuola. L'aula di Palazzo Madama ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 contrari e tre astenuti. Dopo la notizia in tutta Italia sono scoppiati disordini e misure più drastiche di protesta. A questo non si sono sottratte neanche le scuole della cittadina bernaldese, le quali, sempre con molta civiltà, hanno inasprito il loro no a questa riforma. Marco Dipierro, alunno del Liceo Scientifico, che nei scorsi giorni, insieme ad altri ragazzi, ha guidato l'occupazione di parte del Liceo Parisi, ha parlato di pratica non costruttiva da parte del Governo, che per la prima volta nella storia della Repubblica approva una riforma a colpi di decreto. E come ri-

Liceali entrano a scuola dopo la notizia e Marco Dipierro

sposta all'approvazione del Senato, alle ore 12 i ragazzi del liceo hanno portato la loro protesta anche nell'altro plesso del'istituto. «Siamo indignati -ha detto Dipierro- per l'arroganza e la sordità del ministro e

del Governo. Ma la nostra voce non conta nulla -ha continuato il giovane studente- o ci vedono solo nelle piazza quando hanno bisogno di voti? Noi da oggi continueremo a protestare fino a venerdì e poi da lune-

dì parleremo tra noi e con i nostri genitori per concordare la strada da seguire. Naturalmente voglio sottolineare che abbiamo informato della nostra iniziativa sia i docenti che le forze dell'ordine. E sempre mante-

nendoci nella parte democratica e civile abbiamo messo a disposizione due aule per chi vuole continuare a fare lezione e per i docenti in modo da non interrompere l'attività scolastica. Il 29 ottobre verrà ricordato come l'inizio della fine della possibilità di studiare per tutti. Da questa data solo chi avrà la possibilità economica potrà permettersi di mandare a scuola i propri figli. E noi per questo motivo continueremo a protestare contro questa assurda riforma pro scuola privata. Ecco perché ora chiediamo l'aiuto di tutti, oltre che dei genitori, anche di tutti gli insegnanti e delle varie associazioni che hanno capito il grande pericolo che questa riforma rappresenterà per il nostro futuro. Volevo rispondere alle parole di Berlusconi il quale dopo l'approvazione del decreto ha detto che gli “dispiace solo che gli studenti siano stati presi in gi-

Bernalda Piena solidarietà ai ragazzi che si ribellano a un sopruso

«Un esempio di arroganza» L’amaro sfogo di Antonio Forcillo di “Cittadini Attivi” BERNALDA - La protesta contro la riforma Gelmini si fa sempre più accesa. E ai tantissimi cortei all'interno delle strutture scolastiche si associano anche i messaggi delle associaioni e dei genitori che esprimono la solidarietà ai ragazzi che protestano per la difesa dei propri diritti e del loro futuro. Tra gli ultimi a esprimere il loro sostegno all'azione studetentesca bernaldese ed italiana tutta, vi è non solo il comitato dei “Cittadini Attivi”, che nei giorni scorsi, attraverso le parole del loro presidente, Pietro Tamburrano, hanno portato il loro appoggio ai ragazzi per il rispetto della democrazia e del loro futuro, o il Forum democratico, che ha esposto cartelloni al passaggio del corteo di lunedì. Ma anche lettere aperte di genitori, come quella di Antonio Forcillo, esposta all'interno del gazebo del comitato posto in corso Umberto; un comunicato firmato: “Il genitore Antonio Forcillo”. Nella lettera di Forcillo si legge: «Gli studenti protestano…difendono la democrazia! Nell'esprimere

tutta la personale solidarietà ai nostri studenti -dice Forcillo nel messaggio di solidarietà- di ogni ordine e grado, ai loro insegnanti e al personale non docente impegnati nelle giuste proteste e rivendicazioni di questi giorni, lancio un appello a tutti i genitori che con altrettanta angoscia seguono l'evolversi degli eventi di queste ultime ore. Il Decreto legge Gelmini -continua il preoccupato genitore- non può arrogarsi il diritto di riformare a scatola chiusa la scuola degli italiani. La prevaricazione e l'arroganza di cui è pregno si manifesta proprio con la sua forma di approccio legislativo, un decreto, appunto, non emendabile. Questo vuol significare che gli onorevoli e i senatori chiamati a ratificare questa ennesima “involuzione”, nonché “calamità culturale”, che avrà ulteriori riflessi negativi nell'organizzazione e nella gestione della società -con tutte le sue indubbie ripercussioni future- nei prossimi giorni convertiranno in legge il decreto Gelmini, non apportandovi alcun cambia-

mento, poichè blindato dalla sua stessa inemendabilità (è stato richiesto il voto di fiducia). A questo punto vi chiedo, cosa ci si può aspettare da un Parlamento a sua volta blindato? I senatori che lì siedono sono stati tutti “nominati” dai partiti, in barba a qualsiasi principio di legittima rappresentatività democratica, servi solo delle loro convenienze e dei loro rapporti clientelari. Potranno mai rispettare il sacrosanto diritto di chi li ha votati nel momento in cui, come ora, ognuno pretende di sapere e conoscere con chiarezza il disegno e il destino della nostra già bistrattata scuola? Genitori, non permettiamo questo ennesimo disegno criminale! Difendiamo la nostra già maltrattata democrazia. Difendiamo la nostra Costituzione che parla di Scuola uguale per tutti. Difendiamo la libertà della nostra Scuola, perché nella Scuola - conclude il coraggioso genitore - si costruisce il futuro dei nostri figli, che vogliamo liberi e rispettati». fa.si.

ro dalla sinistra». Ebbene posso solo dire che noi non agitiamo bandiere, ma sventoliamo i nostri diritti. Non ci guida un partito, ma ci spiana la strada la paura di non avere gli stessi diritti di chi è potente. Quindi pieno sostegno ai ragazzi di Roma che si trovano in prima linea davanti al Senato. Noi invece continueremo a protestare da Bernalda ma per la stessa causa. Nei prossimi giorni siamo pronti di nuovo a scendere per le strada. La nostra forza è l'unione; un'armonia che ci accomuna contro questa riforma e contro chiunque decida di privarci dei diritti che sono sacrosanti e sanciti dalla Costituzione. Quindi chiediamo l'aiuto di tutti, dai genitori alle associazioni passando per i docenti. Lo chiediamo conclude Dipierro- perché i diritti devono essere uguali per tutti». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Con il suo ultimo libro

D’Angella ospite a Bernalda BERNALDA - Si prepara per dare ospitalità a Dino D'Angella e al suo libro “Terra terra, la questione della terra nel metapontino attraverso i secoli”. Scenario per la presentazione del libro dello scrittora sarà la Sala Incontro di Bernalda che alle ore 18.30 accoglierà, oltre allo scrittore, anche i gli ospiti e la popolazione bernaldese sempre attenta a questo tipo di manifestazioni legate al proprio territorio. L'evento ha avuto il patrocinio della Regione Basilicata, delle Acli di Bernalda, delle Acli Terra, del Movimento Lavoratori e dal Comune di Bernalda. Nel ricco programma degli interventi, dopo il sa-

luto del Sindacao di Bernalda, Francesco Renna, spazio alle associazioni e ai cultori della letteratura bernaldese e non. Infatti, a portare la propria esperienza di presidente dell Acli di Bernalda, sarà Emanuele Brescia. Dopo di Brescia interverrà Alessandro Scasciamacchia, responsabile movimento lavoratori di Azione Cattolica. Subito dopo ci saranno le relazioni di Angelo Tataranno, Franco Armento e Carmela Biscaglia. Al termine delle parole dei tre docenti interverrà Leonardo Braico, presidente regionale Acli Basilicata è Grazia Blotti, presidente della C.S. Gymnasium. fa.si.

Aurora Tursi beffata da un’autorete del capitano Marra

Una sconfitta dal sapore amaro TURSI - La squadra dell'Aurora Nicola Russo ha perso negli ultimi minuti contro il Satriano. E' stata un’autorete. Marra, il capitano della squadra, aveva deviato il pallone, che è andato a finire proprio nella porta difesa dal bravo Pecora, che fino a quel momento non era stato troppo impegnato. Il Tursi ha avuto dalla sua dieci calci di punizione, ma non è riuscito a centrare il bersaglio. Un pareggio ci stava bene e la sconfitta lascia l'amaro in bocca, sia al mister Giuseppe Missanelli, sia a qualche giocatore che era pronto ad entrare, per vedere di ribaltare il risultato, ma che purtroppo non è entrato nel secondo tempo per sostituire qualche centrocampista stanco. Il mister aveva schierato fino a

tre punte. Ma non c'è stato niente da fare. La porta difesa dai padroni di casa era stregata. Adesso archiviata la sconfitta, si deve pensare al domani, quando domenica prossima, la squadra del presidente Luciano Virgallita affronterà in casa, nel vecchio campo “Angelo Cuccarese” il Valsinni, che domenica scorsa ha tenuto testa al fortissimo Rotondella, che si trova al secondo posto con 14 punti. Il Valsinni non è una squadra irresistibile. Ha soltanto sei punti in classifica. Il Tursi restando fermo agli otto punti, si trova in una zona di media classifica, e se vincesse in casa contro i cugini valsinnesi, potrebbe ancora sperare di sostare nei piani alti della classifica, dove primeggia il Lagone-

gro a punteggio pieno seguito appunto dal Rotondella, dal Montescaglioso e dal Satriano. Adesso i giocatori devono trovare serenità in campo, chiarire qualche malinteso con allenatori e dirigenti e ripartire. Lo chiedono i tifosi, che cominciano ad affacciarsi al campo di Santi Quaranta. La squadra c'è, i giocatori sono buoni, manca forse un allenamento in più, quello per la tenuta dei novanta minuti, e la consapevolezza di rappresentare un paese, che forse attraverso il calcio può intravedere un segnale di speranza, visto le tantissime partenze di giovani che se ne vanno al nord. Il calcio non potrà dare posti di lavoro, ma la consapevolezza di appartenere ad una comunità che

Pasquale Vitale

ha una antica storia calcistica, lunga cinquantanni, può forse smuovere i cuori di quelli che pensano che lo sport è un passatempo inutile e non il mezzo per togliere tanti giovani dalla strada, dall'al-

cool e dal fumo. La partita di domenica è un test per sapere se i giocatori vogliono puntare in alto o accontentarsi di vivere un campionato di piccolo cabotaggio. Salvatore Martire


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Nuova tecnologia per curare l’occhio

Il sindaco Giordano è presidente dell’Aato 2

pressione o uno schiacciamento del nervo ottico con conseguente danno e morte delle fibre nervose. La lesione del nervo ottico si traduce in una progressiva alterazione del campo visivo il quale tende progressivamente a restringersi fino alla sua completa scomparsa. Se le fibre del nervo ottico vengono danneggiate, all'interno del campo visivo si generano delle zone in cui non è più possibile vedere (scotomi). Il glaucoma - spiega ancora la nota- può colpire chiunque e una volta insorto, anche se curato, rimarrà per sempre. Il solo modo per prevenire la perdita della vista è la diagnosi precoce. E' quindi molto importante sottoporsi a visite periodiche di controllo a scopo preventivo. Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare la malattia: età avanzata, traumi oculari, predisposizione ereditaria, diabete, ipertensione sistemica, prolungata terapia con farmaci cortisonici, miopia». an.ca.

MONTALBANO JONICO Il sindaco di Montalbano Jonico, Antonio Giordano, è stato eletto ieri alla presidenza dell’Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale) della provincia di Matera. La nomina è scaturita da un incontro tenutosi ieri mattina, nella sala consiliare della Provincia. L'assemblea dell’Aato 2 Rifiuti di Matera, si è riunita alla presenza dei sindaci Matera, Pisticci, Policoro, Monte- Leonardo Giordano scaglioso, Montalbano Jonico, Nova Siri, Miglionico, Pomarico, San Mauro Forte e Oliveto Lucano. Ad annunciare l’elezione è stato il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, che ha espresso soddisfazione per la nomina di Giordano, «il quale -si legge in una nota del municipio di Matera- saprà farsi portavoce delle esigenze e degli interessi di tutti i comuni per quanto riguarda la gestione dei rifiuti solidi». provinciamt@luedi.it

Policoro In ospedale un apparecchio per l’analisi della struttura retinica

POLICORO - Un passo avanti nella diagnostica oculistica dell'ospedale di Policoro, diretta dal medico-oculista Luigi Aiello, con la possibilità di effettuare l'esame di Tomografia ottica a radiazione coerente, una tecnica recente di diagnosi per immagini che permette l'analisi delle strutture retiniche mediante sezioni topografiche della retina, ad alta definizione. «L'utilità di questo esame -spiega una nota- è stata dimostrata nell'analisi delle strutture retiniche in varie patologie, e tra queste, quelle a maggiore diffusione sono rappresentate dalle degenerazioni maculari e dalle retinopatie diabetiche; oltre alla prima diagnosi permette il controllo dell'andamento della patologia in quanto è un esame ripetibile, non invasivo e senza controindicazioni. Il nuovo esame è stato possibile inserirlo tra quelli già erogati dalla struttura grazie al fatto che è stata acquistata la relativa apparecchiatura. Gli interessati possono prenotarsi chiamando al Cup, numero 848821821». Presso la

stessa Unità operativa viene curata anche un'altra importante patologia oculare e cioè il glaucoma, con metodi tradizionali ma anche con terapia parachirurugica, come ad esempio la Eumotrabeculoplastica, comunemente definita Pnt. «Questa tecnica -chiarisce la nota- ha come obiettivo la riduzione della pressione intraoculare favorendo la fuoriuscita dell'umore acqueo dall'occhio. E' un metodo non invasivo, che non presenta controindicazioni particolari. Il glaucoma è una malattia caratterizzata da una progressiva alterazione del campo visivo, causata da una pressione intraoculare troppo alta, e se non curata, porta alla completa cecità. Il controllo della pressione intraoculare si ottiene o riducendo la produzione dei liquidi all'interno dell'occhio o facilitandone il deflusso. Nell'occhio affetto da glaucoma, infatti, il deflusso dell'umore acqueo viene ostacolato: il liquido si accumula e la pressione intraoculare comincia a salire. Dopo qualche tempo si produce una com-

Montalbano Braccio di ferro con il Comune che aveva autorizzato l’apertura

Commercianti contro il discount Una sentenza del Tar ha determinato la chiusura dell’esercizio MONTALBANO JONICO Era una questione discussa da alcuni mesi, quella del Discount aperto a Montalbano Jonico, nella zona artigianale e precisamente all'altezza del rione Borgo Nuovo. Sono state abbassate le serrande dell'attività commerciale e, per il momento, i commercianti di Montalbano e il loro legale di fiducia, Antonio Tuzio, pare proprio, ce l'abbiano fatta. In una nota i commercianti, che avevano adito il ricorso al Tribunale amministrativo, hanno dichiarato: «Secondo i giudici del Tar il concorrente esercizio di vendita “Qui Discount”, non è legittimo e va chiuso. Inutile si è rivelata sino ad ora la forte resistenza del Comune di Montalbano Jonico che, in tutti i modi, ha tentato di evitare la chiusura. Da qualche giorno però, si è dovuto arrendere all'ordinanza numero 350/08 emessa dal Tar di Basilicata». Il ricorso è stato presen-

Il discount chiuso a Montalbano Jonico

tato dall'avvocato Tuzio, legale di alcuni commercianti di Montalbano, e precisamente: Marco Maiellaro (Despar), Gino Di Napoli (Sisa), Vito Giannuzzi (Despar), e Anna Cinzia Tambone (Crai); il Tar, in prati-

ca, ne ha accolto le istanze e le motivazioni e, pertanto, hanno aggiunto i commercianti: «Ha sospeso tutti i provvedimenti autorizzativi precedentemente emessi dalla locale Amministrazione a favore della società

Pragma. Alla base di tale decisione giudiziale -sottolinea ancora la nota- vi sarebbero i seguenti motivi: 1) il Qui Discount risulta insediato in un'area che, secondo il vigente piano regolatore, è ad esclusiva destinazione artigianale; 2) E’ privo dell'area parcheggi prescritta dalla legge; 3) L'autorizzazione rilasciata dal Comune non è stata preceduta dalle obbligatorie indagini urbanisticoterritoriali». Queste circostanze avevano portato il legale dei commercianti a effettuare un ricorso per violazioni alla legge regionale 19/1999 e al decreto legislativo 114/98, il Tar, dunque, valutando le ragioni dei ricorrenti, ha decretato la chiusura dell'esercizio resa esecutiva, in questi giorni, da una ordinanza già emessa dal responsabile dell'ufficio commercio del comune con numero 51, protocollo 9941 del 12 giugno 2008. Anna Carone provinciam@luedi.it

Policoro Progetto dell’assessore Carbone per razionalizzare il comparto

Agricoltura, territorio diviso in sei comparti POLICORO - La vocazione agricola del territorio ha spinto l'assessore all'Agricoltura del Comune jonico, Saverio Carbone (Udc), a dividerlo in sei frazioni. Questo perché l'enorme superficie ricadente all'interno della competenza amministrativa municipale comporta una certa difficoltà sia da parte degli addetti ai lavori che della stessa Amministrazione comunale a coordinare, per quelle che sono le competenze che il D. Leg. 267/2000 sugli Enti locali attribuisce ai Comuni, il settore agricolo. Ricordiamo infatti che sono le Regioni ad avere i maggiori poteri, amministrativi e legislativi, sull'agricoltura, mentre Province e Comuni hanno solo competenze residuali. Però all'interno di queste Carbone sta cercando di coordinare quelle che sono le istanze che arrivano dal settore primario dell'economia lucana. Da qui l'idea dei sei comparti di prossima creazione sul territorio comunale che lo stesso

politico ci illustra più nel dettaglio: «A dire il vero la paternità di questa idea è dell'ex assessore comunale al ramo Attilio Farina (assessore fino al 2006 N.d.R) che poi io ho ripreso e che sto portando a termine. Si tratta in sintesi di una divisione del territorio per aree, sei in tutto: Bosco Soprano, Sottano, via Trieste, San Giusto, Sant'Anna e Madonnelle e ognuna di esse avrà un rappresentante scelto all'interno del mondo agricolo di quella zona che si interfaccerà con l'Amministrazione comunale in modo tale da avere un unico interlocutore credibile e legittimato a rappresentare le istanze e i problemi che attanagliano il mondo agricolo in una specifica zona di Policoro». Il luogo deputato per le riunioni è il Palazzo di Città previo invio di una comunicazione da parte dello stesso assessore sulle riunioni periodiche per poi addivenire ad una soluzione del problema sottoposto all'ordine del giorno dell'incontro. Tutti

e sei i delegati saranno coordinati dallo stesso ideatore del progetto, Attilio Farina, in una sorta di direttorio agricolo policorese che dovrà decidere le azioni da porre in essere per la risoluzione dei problemi del comparto: «E’ un modo -spiega Carbone- per meglio amalgamare gli agricoltori di Policoro che spesso procedendo per ordine sparso e in maniera autonoma sono isolati. Con l'istituzione di questa governance locale dell'agricoltura vogliamo parlare un'unica lingua: l'unione fa la forza». E per rimanere in tema lo stesso Carbone comunica che lo scorso 12 settembre è stato depositato presso la Camera di Commercio (Cciaa) di Matera il marchio del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino. Pertanto tutti gli agricoltori e imprenditori agricoli che volessero utilizzare tale nuovo marchio possono farlo recandosi presso l’ufficio dell’assessore comunale. Gabriele Elia

Montalbano, luci e ombre secondo Alternativa Sociale MONTALBANO - Si è tenuto martedì sera a Montalbano un incontro del gruppo consiliare comunale di “Alternativa sociale” con i cittadini al fine di informarli sullo stato attuale della situazione comunale. Presenti oltre ad Antonio Perciante che ha introdotto i lavori, il consigliere Vincenzo Maida e i suoi predecessori, Rocco Tauro e Franco Amendola. Il consigliere Maida dopo una lettura dell'attuale stato demografico e sociale del comune ha elencato tutte le iniziative poste in campo dallo scranno della Destra, compresi ordini del giorno che andranno discussi al prossimo consiglio. Fra i punti che Maida ha posto all'attenzione dei cittadini, il degrado in cui versa la zona artigianale e la pericolosità della strada che collega la zona 167 alla piscina coperta: «Il marciapiede - ha sottolineato Maida - è scomparso coperto dall'erba, la strada è al buio ed i giovani che si recano nella struttura sportiva rischiano ogni sera di essere investiti dalle auto che vi transitano spesso a velocità sostenuta. Adiacente a tale zona vi è il palazzetto dello sport utilizzato per il calcio a 5. La zona circostante si trova in uno stato indicibile abbandono». Riferimenti anche alle opere pubbliche: «L'attività prevalente- ha aggiunto Maida- ormai da anni sembra quella di montare e smontare marciapiedi, anche quando si trovano in condizioni ottimali». Rimarcata anche la questione della raccolta differenziata partita da ormai diversi mesi: «Il servizio- sottolinea Maida- è organizzato malissimo con disagi quotidiani per i cittadini. Ad oggi intanto nessun beneficio è stato rilevato dalla popolazione, anche in termini di costo

della Tarsu ed anche nell'ipotesi in cui un risparmio dovesse concretizzarsi nel prossimo anno ad usufruirne sarebbero tutti. Nei comuni dove il servizio della raccolta differenziata funziona vi è una organizzazione premiale, per cui la bolletta dei costi scende per quelle famiglie che più differenziano. Va altresì rivista e trovata una soluzione definitiva per la consegna delle buste per l'umido. Periodicamente i cittadini si trovano di fronte ad una trovata diversa. Ed ancora il ritiro di pannolini e pannoloni non può avvenire con le scadenze fissate perché anche per il caldo delle settimane passate è improponibile che una famiglia debba trattenerli a casa per diversi giorni. Sono alcune delle disfunzioni che sono state elencate e che stanno creando molto malumore tra la popolazione. Ed intanto le campagne continuano a riempirsi di spazzatura, il paese è più sporco e molti cittadini smaltiscono nei cassonetti dei comuni vicini». Altra questione sollevata dal consigliere è relativa al bosco comunale di Andriace «dove -spiega Maida- dovrebbe sorgere un Parco a Tema sulla Magna Grecia ed un Parco Naturalistico, ad oggi ha detto Maida vi sono solo ettari ed ettari di insalata e 187 ettari sono stati affittati per 4 mila euro a pascolo, come negli anni 60 e 70». In ultimo l'attenzione sul sito internet del comune (www.comune.montalbano.mt.it ) «che- spiega Maida- stranamente non si riesce mai a completare pur avendo l'Amministrazione da tre anni ordinato a tutti gli uffici di citarlo sulla carta intestata». a.c. provinciamt@luedi.it


Sport 43

Giovedì 30 ottobre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Vittorie con l’identico risultato che rafforzano l’inseguimento al primato di Napoli e Udinese

La rincorsa di Juve e Milan Bianconeri vincenti a Bologna, Inzaghi lancia il Diavolo BOLOGNA - Terza vittoria consecutiva (la seconda in campionato dopo quella di sabato nel derby contro il Torino), un 2-1 firmato in calce da Pavel Nedved, autore di una doppietta e di una prova da incorniciare. I bianconeri, che agganciano il Catania a quota 15 in classifica, finora in campionato non avevano mai segnato due reti nella stessa partita, e per la terza volta vincono con un solo gol di scarto. Per il Bologna invece è la settima sconfitta in nove esibizioni: il gol di Di Vaio, ex di turno, è servito solo a regalare un quarto d'ora di speran-

ze ai tifosi rossoblu. RITORNI - Ranieri per l'occasione rispolvera Tiago, spedito in mezzo al campo a far coppia con Sissoko. In avanti Iaquinta e Amauri, solo panchina per Giovinco. Arrigoni conferma il 3-5-2, ma rinforza la difesa con Terzi, facendo scalare Bombardini a centrocampo. In attacco Di Vaio-Marazzina, con Lavecchia a supporto. FURIA CECA - La prima occasione è del Bologna, con una conclusione di Di Vaio, pescato da Marazzina, che finisce sull'esterno della rete dando al Dall'Ara inzuppato l'illusione ottica del gol. La Juventus risponde al 12' con la rete del vantaggio firmata Pavel Nedved: il ceco converge al centro da sinistra, supera in velocità Zenoni e Lavecchia fulminando Antonioli con un destro preciso.

Pavel Nedved, fuoriclasse della Juventus

REAZIONE - Il Bologna riparte a testa bassa: Lavecchia agisce spesso sulla destra costringendo Molinaro in copertura; Bombardini si ricorda di essere nato trequartista e prova a mettere in difficoltà Mellberg sulla destra. La Juventus si limita a controllare, ben conscia dei limiti offensivi dei padroni di casa, insidiosi solo con Marazzina nel finale di tempo: il numero 41, però, gira debolmente e sul fondo una gran palla di Lavecchia. RADDOPPIO La Juve riparte a mille all'ora nella ripresa: al 51' Amauri colpisce il palo su cross di Nedved dalla sinistra, poi sulla ribattuta Marchionni spara alle stelle. Ma è solo il prologo alla rete del raddoppio, firmata ancora una volta da Pavel Nedved: sul cross del ceco, deviato da Marchini, Antonioli non è preciso e la palla si infila in rete sul primo palo. La Juve sfiora addirittura il terzo gol in contropiede con Amauri: l'azione è una fotocopia di quella del derby, ma con finale diverso visto che il portiere questa volta para. SVOLTA - I bianconeri controllano la gara, tanto che Ranieri toglie l'acciacato Sissoko e lo stanco Amauri concedendo minuti a Ekdal e Giovinco. Il Bologna però non è finito, e al 74' riapre la partita: su punizione di Carrus, subentrato a Mingazzini, Molinaro si dimentica Di Vaio solo davanti a Manninger e l'attaccante di testa firma l'1-2. Poco dopo Marazzina di testa firma il 2-2, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco millimetrico. Passa-

to lo spavento, la Juve prende le giuste contromisure e non sbanda più, sfiorando anzi il terzo gol con Iaquinta, fermato dall'uscita alla disperata di Antonioli. MILAN ALLA RISCOSSA. Il Milan batte il Siena soffrendo, con il sudore e con il sacrificio. E forse è questa la novità: incerottato e stanco, si rimbocca le maniche e porta a casa il risultato. Finisce 2-1. Pippo Inzaghi apre le marcature con un gol doc, sul "suo" filo del fuorigioco. Ma Vergassola nella ripresa segna l'1-1, ribaltato

poco dopo da un rigore di Kakà. Poi è muro sulle folate del Siena che dimostra di avere assimiliato bene l'intelligenza calcistica di Giampaolo. I rossoneri resistono e mettono in cassaforte una prima soddisfazione: il sorpasso sull'Inter. INTER DELUDENTE. Proprio i neroazzurri rischiano la sconfitta a Firenze dove i Viola mettono in grave soggezione la squadra di Mourinho che subisce lo sgambetto in classifica del Milan che, per la prima volta dall’inizio dal torneo, saluta con uno sberleffo i cugini meneghini e li supera in graduatoria. La Roma, per chiudere, come riferiamo a parte, non ha neanche il tempo per promuoversi alla riscossa. Giovepluvio rinvia la sfida con la Samp.

Pippo Inzaghi dopo il gol

Nubifragio su Roma-Samp ROMA - Doveva essere la partita della verità, lo slancio per uscire dalle sabbie mobili o la certificazione di una crisi sempre più acuta. E invece il diluvio che per la seconda sera consecutiva piomba su Roma sospende il giudizio e rimanda qualsiasi discorso tecnico. RomaSamp dura 5'36», la spazio di tempo per rendersi conto che il pallone non rimbalza, che l’acqua è talmente fitta che non si vede a distanza di pochi metri. Non si gioca, e la data del recupero è un rebus, tra impegni di Champions, Uefa e Tim Cup: per ora non si vede altro spazio libero se non a gennaio. E dire che le premesse di questo test verità della Roma erano state invece per una serata torrida. Pochi spettatori ma quelli della Curva Sud, feudo giallorosso in lutto stretto dopo i tanti rovesci consecutivi, che accolgono il riscaldamento della squadra con sonore bordate di fischi. Poi le squadre scendono in campo per l’avvio, la lettura dei nomi dà spazio a un brusio indistinto, un misto tra riprovazione e incoraggiamento. Il pollice verso è per l’ex Cassano che mette tutti d’accordo: fischi al cento per cento.

Poi l’inizio della partita con i due capitani che si fronteggiano: Cassano che abbraccia e bacia Totti che si fa abbracciare con la faccia di chi ne farebbe volentieri a meno. Tiene le distanze il capitano giallorosso, il tempo non lenisce i dissapori. Piove a dirotto sull'Olimpico e la Samp attacca e si procura due angoli. Poi il diluvio imperversa, il pallone non rimbalza e Tagliavento manda tutti negli spogliatoi. C'è una mezz'ora di inutile attesa poi i due capitani con l’arbitro tornano in campo, viene fatta la prova rimbalzo a centrocampo ma il pallone non si muove. Tutti a casa. Poi i giocatori sampdoriani tornano in campo e vanno a salutare i pochi tifosi che si perdono nella grande curva Nord deserta. I supporter giallorossi li applaudono, apprezzano il pensiero e si chiedono 'La Roma dov'è?' con intento polemico. Ma nessuno dei romanisti, vista la situazione, si azzarda a imitare i colleghi. Si chiude così con il trionfo degli elementi la notturna dell’Olimpico. Una rarità a Roma la sospensione per questioni metereologiche. L’ultima volta toccò alla Lazio tornare a casa: era il 7 aprile 2001.

Totti e Cassano sotto il nubrifagio dell’Olimpico

INTER FRENATA Mourinho trema Firenze sogna FIRENZE - Tra cerotti, veleni e punizioni, Fiorentina-Inter finisce 0-0.Con Julio Cesar e Frey che fanno i fenomeni una volta per uno,sul risultato pesa una svista di Rosetti che sul finire del primo tempo non concede un rigore alla Fiorentina. A Firenze, un Inter brutta nel primo tempo e un pò più in palla nel secondo perde la testa della classica e si fa scavalcare anche dal Milan e scivola al quarto posto. I cerotti li mettono Vargas e Mutu, che saltano la partita, i veleni sono quelli legati alla squalifica di Gilardino, le punizioni sono quelle di Mourinho che lascia a casa Adriano e Cruz. Tutte situazioni che incidono psicologicamente sulla gara, ma a risentirne di più sono i nerazzurri, che quasi mai stanno in campo da campioni d’Italia. L’Inter patisce la voglia e la pressione della Fiorentina. La squadra di Mourinho non trova le contromisure alle iniziative di Comotto e Santana sulla fascia destra. Mancini non riesce a tenere il passo del terzino viola e Maxwell, al rientro dopo un mese di assenza, patisce i tagli dell’argentino che parte dal centro e poi va dalla parte del brasiliano per crossare. Questo movimento disorienta anche Chivu che spesso perde Santana quando accelera. E proprio dalla fascia destra l’Inter corre i primi pericoli: per due volte, prima sui cross di Santana e poi di Kuzmanovic, Pazzini e Osvaldo hanno la possibilità di colpire a rete, ma in entrambe le occasioni arrivano in ritardo. nella prima occasione, sembra anche che Cordoba sposti irregolarmente Pazzini. La Fiorentina è bella, veloce, concentrata, geometrica. La novità è Pasqual: il desaparacido viola torna titolare per un guaio fisico della ultima ora che blocca Vargas. E sul piano delle novità, anche l’Inter ha la sua: due mediani davanti alla difesa, Zanetti e Chivu, con Stankovic trequartista sostenuto da Obinna e Mancini. Tanto è bella la squadra di Prandelli, quanto l’Inter è smarrita, nonostante si presenti con una traversa colpita da Mancini dopo 5'. Una fiammata, ma l’ Inter del primo tempo è tutta lì. Poi è solo sofferenza, contenimento e fortuna, anche nella ripresa. Ci prova solo Ibra.


44 Sport Serie A. Il centravanti segna una tripletta e il Napoli rimane in vetta alla classifica Giovedì 30 ottobre 2008

Denis dà scacco alla Reggina Calabresi in campo con l’aria quasi rassegnata NAPOLI REGGINA

3 0

NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce (23'st Aronica), Cannavaro, Contini; Maggio (37'st Montervino), Pazienza, Gargano, Hamsik, Mannini; Denis, Lavezzi (32'st Zalayeta). In panchina: Gianello, Rinaudo, Vitale, Russsotto. Allenatore: Reja. REGGINA (3-5.1-1): Canpagnolo; Lanzaro, Valdez, Costa; Alvarez, Barreto (29'st Hallfredsson), Carmona, Tognozzi, Barillà (16'st Di Gennaro); Vigiani, Corradi (27'st Rakic). In panchina: Puggioni, Cosenza, Sestu, Ceravolo. Allenatore: Orlandi. MARCATORI: 7' pt 16' pt e 18' st Denis ARBITRO: Gervasoni di Mantova; Assistenti: Nicoletti e Romagnoli; Quarto uomo: Farina NOTE: serata non fredda, ma di pioggia intensa, terreno di gioco in perfette condizioni. Spettatori 50.000 circa. Ammoniti: Corradi, Carmona, Mannini. Angoli: 4 a 1 per il Napoli. di RINO TEBALA NAPOLI - Fragile, inconsistente, deconcentrata. La Reggina di Napoli ha proprio deluso. E' apparsa ben poca cosa di fronte al forte Napoli ne ha tentato minimamente di opporsi allo strapotere partenopeo. La sconfitta era prevedibile, ma non di queste proporzioni. Né era prevedibile una prestazione senza carattere, in tono così dimesso. Quel Napoli travolgente nessuno è in grado di fermarlo, ma la Reggina non ha mai tentato minimamente di arginarlo. E' scesa in campo con l'aria quasi rassegnata e dopo poco più di un quarto d'ora si è ritrovata addirittura sotto di due gol, pratica-

mente spacciata e priva di qualsiasi forza offensiva. Corradi isolato tra i difensori azzurri, non ha trovato la minima intesa con Vigiani, mentre Alvarez e Barillà sulle fasce hanno girato, praticamente, a vuoto. Inutile il tentativo di Orlandi di creare una diga centrale con Barreto, Carmona e Tognozzi. I tre hanno fatto solo la comparsa perdendo ogni riferimento sulla pressante azione partenopea. Risultato: Napoli straripante con Campagnolo protagonista nel primo tempo sui tiri a ripetizione di Lavezzi rimasto, per fortuna, all'asciutto. Tatticamente le due squadre si sono equivalse anche se la Reggina, molto abbottonata, ma inutilmente, ha schierato un centrocampo più folto del Napoli ma meno agile. La squadra amaranto, infatti, ha sofferto fin dalle prime battute la buona lena della squadra di casa, vogliosa di vincere la partita a tutti i costi nel tentativo di isolarsi in testa alla classifica. Cosa che accaduta solo per pochi minuti. APPROCCIO. Pessimo. La Reggina ha subito fatto notare la sua debolezza fisica e tecnica nei confronti del Napoli soccombendo nel giro di pochi minuti. Anche sul piano della velocità la squadra amaranto è stata inferiore. Inoltre, non ha mai tirato in porta (un solo tiro alla fine di Carmona) ne è mai arrivata sotto porta per insidiare la difesa di casa. Il folto centrocampo è apparso inconsistente sul piano pratico, rendendo vano il tentativo di Orlandi di imbrigliare la manovra del Napoli. La difesa ne ha fatto le spese subendo le ficcanti e veloci azioni in profondità di Hamsik, Lavezzi e Denis, un trio temibile e incontenibile. CRONACA. Al primo affondo il Napoli passa in van-

taggio. Hamsik, al settimo, serve al centro a Denis che mette a sedere Costa e tira a colpo sicuro. Nulla da fare per Campagnolo. Hamsik è ancora protagonista al nono: da a Lavezzi. Lanzaro salva. Al sedicesimo, Lavezzi verticalizza per Hamsik che sull'uscita di Campagnolo serve lateralmente Denis. La doppietta è cosa fatta col tiro-gol a porta vuota. Si apre il confronto Lavezzi-Campagnolo. Il portiere amaranto sembra avere un conto in sospeso e gli nega tre volte il gol in rapida successione. Ventiduesimo: il portiere amaranto mette i pugni su una punizione dell'attaccante napoletano e salva. Venticinquesimo: Lavezzi tira ancora a colpo sicuro, Campagnolo devia in angolo. Trentacinquesimo: Lavezzi favorito da un rimbalzo si presenta solo davanti a Campagnolo. Il portiere amaranto gli chiude lo specchio e respinge. Il primo tempo finisce col doppio vantaggio azzurro, la Reggina è inesistente. Alla mezz'ora si spengono parte delle luci del San Paolo, si continua a giocare. La lice della Reggina, invece, non si è mai accesa.

Il secondo tempo si apre con un fallo di Carmona su Hamsik che gervasoni giudica da ammonizione dopo avere graziato lo stesso Hamisk nel primo tempo, per ben due volte, per falli più pesanti. La Reggina pressa il Napoli nella sua metà campo e al nono Corradi non arriva su un pallone messo al centro da Barillà. E' un segno di risveglio per la Reggina che però si scopre e su-

bisce una iniziativa di Lavezzi per Mannini al decimo con palla sull'esterno della rete. Aumenta la pioggia al 'San Paolo', per la Reggina piove sul bagnato. In attacco la squadra amaranto non trova varchi, è impossibile ipotizzare una rimonta anche perchè i guardalinee cominciano a

dare i numeri. Nicoletti segnala una punizione inesistente, Romagnoli concede un angolo che non c'è al Napoli. Denis di testa al diciassettesimo mette fiori ma il terzo gol è rinviato di un minuto. Sotto la pioggia battente, il contropiede di Maggio diventa un assist per Denis che segna dalla corta distanza. Nel finale di gara, Hallfredsson ha ravvivato la gara della Reggina con un cross per Rakic che non è arrivato in tempo per la deviazione e un passaggio per il trio di Carmona per la facile parata di Navarro. MOVIOLA. E' regolare l'azione del secondo gol partenopeo. Hamsik non è in fuorigioco e l'azione prosegue fino al raddoppio di Denis. La Reggina ha protestato e Corradi si è beccato una bella ammonizione. Da rivedere, invece, i due falli da dietro di Hamsik che non è stato ammonito in nessuna delle due circostanze. Al diciassettesimo del secondo tempo, la Reggina chiede il rigore per un mani di Contini, ma il giocatore aveva la mano aderente al corpo.

PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6) - Nulla da fare sui tre gol. Ha il merito di avere fermato Lavezzi in tre circostanze, limitando il passivo nel primo tempo. LANZARO (6) - Battagliero, sempre presente, ha avuto alterna fortuna in fase difensiva sulla sua fascia contro gli scatenati attaccanti partenopei. VALDEZ (5,5) - Al centro, ha subito la velocità delle punte napoletane che hanno aperto sempre varchi importanti lasciandolo in surplase. COSTA (5) - Ha sofferto molto in marcatura. Troppa libertà per gli avversari che si sono alternati sulla sua fascia. ALVAREZ (5) - Generoso, ma inconsistente. Ha avuto pochi spunti in fase attiva ed ha coperto poco in fase passiva. BARRETO (5,5) - Non è riuscito ad imporsi al centro del campo, dove il Napoli ha fatto il bello e il cattivo tempo. (29'ST HALLFREDSSON SV). CARMONA (5,5) - Fisicamente sovrastato dagli avversari non ha retto il confronto fino in fondo. Contributo modesto. TOGNOZZI (5,5) - Ha lottato, ha cercato di farsi sentire, ma la valanga napoletana non ha risparmiato nessuno. BARILLÀ (5) - Tanta volontà e corsa, ma poco costrutto. Solo un cross nel secondo tempo non sfruttato da Corradi. Troppo poco. (16'ST DI GENNARO (5) - Si è visto poco sotto la pioggia in mezz'ora di gioco). VIGIANI (6) - Il più vivo della Reggina con tanti inserimenti, fiato da spendere, ma poche possibilità di affondare con efficacia. CORRADI (6) - Si è dato molto da fare in attacco e in difesa, ma non ha potuto giocare molti palloni dalle parti di Navarro. (27'ST RAKIC SV - Solo venti minuti circa, in campo, una palla gol non sfruttata). r.t.

Denis German Gustavo

Non c’è amaranto nelle curve di Napoli NAPOLI - Curve stracolme a Napoli, ma solo di tifosi napoletani. Quelli della Reggina non erano presenti. Alcuni sono rimasti a casa, altri sono giunti al 'San Paolo' in ordine sparso per prendere posto in altri settori e non nella curva destinata alla squadra ospite. Per la prima volta, il tifo organizzato amaranto è stato disgregato. Il Casms ha voluto così e pertanto, è mancato sugli spalti dello stadio campano il colore amaranto che spesso ci ispira nelle nostre note di colore domeni-

cali. Niente cori del tifo organizzato, niente coreografie, niente bandiere, striscioni e sfottò. Solo qualche scritta qua e la che ricorda l'esistenza di alcuni club e la presenza di tifosi che imperterriti, non hanno abbandonato la squadra. Vedere il grande tifo napoletano è uno spettacolo, non vedere quello di fede opposto, nella fattispecie della Reggina, è una tristezza. Saremmo tentati a lasciare un largo spazio in bianco in questa pagina

del giornale, ma non è il caso di cadere nello stesso errore: penalizzare il lettore così come sono stati penalizzati i tifosi della Reggina, costretti a disertare lo stadio napoletano. Preferiamo immaginarli lì, in quello spicchio di curva disegnati e dipinti con le loro bandiere, con il loro tifo, con le loro coreografie. Con le bizzarrie del tifoso spontaneo che parte col sacco in spalla per seguire, speranzoso, la squadra del cuore. Eppure, il tifoso amaranto ha raggiunto la piena maturità, dimo-

strandolo anche domenica scorsa, durante la gara col Lecce, quando è stato ripetutamente provocato dall'arbitro di turno per il rigore prima concesso e poi revocato e per quello non concesso prima dei due assegnati per la trasformazione di Corradi. Pubblico fuori dallo stadio di Napoli, quindi, ma di contro è stata ridotta la squalifica ai tifosi delle curve napoletane e ieri sera, addirittura, sono stati riaperti i settori popolari. Una vera beffa! r. t.


Sport

Giovedì 30 ottobre 2008

45

Serie

A

Risultati e classifica Bologna-Juventus

1-2

Catania-Udinese

0-2

Chievo-Lazio

1-2

Fiorentina-Inter

0-0

12’ pt e 11’ st Nedved, 29’ st Di Vaio 13’ pt Sanchez, 38’ st Quagliarella 11’ pt Pellissier, 15’ pt Pandev 37’ st aut. Mantovani

Genoa-Cagliari

25’ pt Papastathopoulos 10’ st Thiago Motta, 21’ st Bianco

Lecce-Palermo

1-1

22’ pt Cacia, 43’ st Cavani

Milan-Siena

31’ pt Inzaghi, 9’ st Vergassola 20’ st Kakà (rigore)

Napoli-Reggina marcatori

Roma-Sampdoria Torino-Atalanta

2-1

2-1 3-0 Sosp. 2-1

17’ st Amoruso, 19’ st Stellone, 21’ st Floccari

Prossimo turno

10ª giornata 02/11/2008 ore 15

Atalanta-Lecce Cagliari-Bologna Juventus-Roma (01/11 ore 20,30) Lazio-Catania Milan-Napoli (ore 20,30) Palermo-Chievo Reggina-Inter (01/11 ore 18) Sampdoria-Torino Siena-Fiorentina Udinese-Genoa

Di Natale dell’Udinese

giornata

Marcatori UDINESE NAPOLI MILAN INTER FIORENTINA LAZIO GENOA CATANIA JUVENTUS ATALANTA PALERMO LECCE SIENA TORINO SAMPDORIA ROMA CAGLIARI BOLOGNA CHIEVO REGGINA

20 20 19 18 17 16 16 15 15 13 13 10 9 8 7 7 7 6 6 5

9

6

2

1 17 6

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4

1

0 10 3

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7

3 11 +1

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1 14 7

4

4

0

0

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2

2

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6

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2 14 7

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1 11 4

4

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1

3

3

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3

1 13 5

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3

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0

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5

2

2

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8

3

8 +1

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0

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0

2

6

6

5

-2

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1

3 17 12 4

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1

1

6

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3

0

2 11 10 5

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7 RETI: Gilardino (Fiorentina) 6 RETI: Zarate (2 rig) (Lazio). 5 RETI: Milito (1 rig) (Genoa); Ibrahimovic (Inter); Amauri (Juventus); Pandev (Lazio); Denis (Napoli); Miccoli (1 rig) (Palermo) 4 RETI: Floccari (Atalanta); Di Vaio (Bologna); Hamsik (Napoli); Corradi (3 rig) (Reggina); Di Natale (1 rig), Quagliarella (Udinese) 3 RETI: Mascara (2 rig), Paolucci (Catania); Mutu (Fiorentina); Nedved (Juventus); Kakà (1 rig), Ronaldinho (1 rig) (Milan); Cavani (Palermo); Amoruso (1 rig) (Torino) 2 RETI: Acquafresca (Cagliari); Plasmati (Catania); Marcolini (1 rig) (Chievo); Papastathopoulos, Sculli (Genoa); Caserta, Castillo, Tiribocchi (Lecce); Inzaghi, Pato (Milan); Lavezzi (Napoli); Aquilani, Panucci (Roma); Cassano (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Calaiò (Siena); Bianchi (1 rig) (Torino); D’Agostino (1 rig), Floro Flores, Pepe, Sanchez (Udinese).

L’Udinese delle meraviglie sbanca Catania BOLOGNA JUVENTUS

1 2

BOLOGNA (3-5-2): Antonioli 5; Moras 6.5, Castellini 5.5, Terzi 5.5; Zenoni 6 (1’ st Marchini 5), Lavecchia 6 (43’ st Bernacci sv), Mudingayi 5.5, Mingazzini 5.5 (22’ st Carrus 6), Bombardini 5.5; Di Vaio 6, Marazzina 5.5. In panchina: Colombo, Britos, Lanna, Adailton. Allenatore: Arrigoni 5.5 JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Mellberg 6, Knezevic 6, Chiellini 6, Molinaro 5; Marchionni 5.5, Tiago 6 (39’ st Camoranesi sv), Sissoko 6 (15’ st Ekdal 6), Nedved 7.5; Iaquinta 6, Amauri

FIORENTINA INTER

0 0

FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6; Comotto 6.5, Gamberini 6.5, Kroldrup 5, Pasqual 6.5 (42’ st Zauri sv); Kuzmanovic 6 (24’ st Almiron 5), Felipe 6, Montolivo 6; Santana 6; Pazzini 6, Osvaldo 5 (29’ st Jovetic 6). In panchina: Storari, Da Costa, Donadel, Semioli. Allenatore: Prandelli 6 INTER (4-3-3): J.Cesar 6.5; Maicon 6, Cordoba 6, Burdisso 6.5, Maxwell 6; Zanetti 6, Stankovic 6 (36’ st Quaresma 5), Chivu 6; Obinna 5 (17’ st Crespo 6), Ibrahimovic 6, Mancini 5

MILAN SIENA

2 1

MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6.5; Antonini 6, Bonera 6, Favalli 6.5, Zambrotta 6; Gattuso 7, Emerson 6 (26’ st Ambrosini 6), Seedorf 5; Kakà 6; Pato 7, Inzaghi 7 (32’ st Shevchenko sv). In panchina: Dida, Cardacio, Pasini, Darmian, Borriello. Allenatore: Ancelotti 6.5 SIENA (4-3-1-2): Manitta 6.5; Zuniga 6.5 (10’ st Rossi 6), Rossettini 6, Portanova 6, Del Grosso 6; Vergassola 6.5, Codrea 6.5, Jarolim 5.5 (16’ st Galloppa 6); Kharja 6; Frick 5.5 (32’ st Maccarone sv), Ghezzal 6.5. In panchi-

5.5 (25’ st Giovinco sv). In panchina: Chimenti, Ariaudo, Castiglia, Rossi. Allenatore: Ranieri 6.5 ARBITRO: Trefoloni di Siena 6 MARCATORI: 12’ pt e 11’ st Nedved, 29’ st Di Vaio NOTE: serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 30 mila circa. Ammoniti: Molinaro, Marchini, Mudingayi, Carrus. Angoli: 6-3 per la Juventus. Recupero: 1’, 4’. BOLOGNA – La magica serata di Pavel Nedved consente alla Juventus di salire a quota 15 in classifica e di avvicinarsi alle parti alte della graduatoria. (17’ st Vieira 6). In panchina: Toldo, Dacourt, Materazzi, Balotelli. Allenatore: Mourinho 5 ARBITRO: Rosetti di Torino 5 NOTE: serata umida, terreno pesante, spettatori 40.000. Ammoniti: Kroldrup, Maicon. Angoli: 7-1 per l’Inter. Recupero: 1’, 5’. FIRENZE – Trema l’Inter di Mourinho e a Firenze rischia seriamente di capitolare al cospetto di una squadra, quella viola, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. Troppo compassati i nerazzurri, imprecisi i gigliati. na: Jaakola, Coppola, Moti, Calaiò. Allenatore: Giampaolo 6.5 ARBITRO: Celi di Campobasso 6 MARCATORI: 31’ pt Inzaghi, 9’ st Vergassola, 20’ st Kakà (rigore) NOTE: Serata piovosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 40 mila circa. Ammoniti: Vergassola, Gattuso. Angoli: 6-7. Recupero: 0’, 3’. MILANO – Trascinato dal trio Gattuso-Pato-Inzaghi il Milan porta a casa tre punti non senza difficoltà contro un Siena volitivo e ben messo in campo da Giampaolo. Splendido l’assist di Gattuso per SuperPippo.

CATANIA UDINESE

0 2

CATANIA (4-3-3): Bizzarri 7; Sardo 5.5 (2’ st Ledesma 6), Stovini 6, Silvestre 5.5, Alvarez 5.5; Baiocco 6, Biagianti 6, G.Tedesco 6 (32’ st Antenucci 6); Martinez 6 (1’ st Plasmati 6), Paolucci 6, Mascara 6.5. In panchina: Kosicky, Terlizzi, Izco, Carboni. Allenatore: Zenga 6 UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Motta 6, Coda 6, Domizzi 6, Pasquale 6; Inler 6, D’Agostino 6.5, Isla 6; Pepe 6, Quagliarella 6.5 (42’ st Nef sv), Sanchez 6.5 (36’ st Floro Flores sv). In panchina: Belardi, Sala, Ferronetti,

GENOA CAGLIARI

2 1

GENOA (4-3-3): Rubinho 6; Papastathopoulos 7 (32’ st Jankovic sv), Biava 6,5, Ferrari 6, Criscito 5,5 (1’ st Bocchetti 6); Rossi 6, Thiago Motta 7, Mesto 6,5; Sculli 6,5, Milito 6,5, Gasbarroni 5,5 (1’ st Vanden Borre 5,5). In panchina: Scarpi, Potenza, Brivio, Roman. Allenatore: Gasperini 7 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 7; Pisano 6, Lopez 5, Bianco 6,5, Agostini 5,5 (46’ st Astori sv); Fini 6,5, Conti 6,5, Parola 6; Lazzari 6 (32’st Matri sv); Jeda 6, Acquafresca 5,5 (19’ st Larrivey 6). In

ROMA SOSP SAMPDORIA ROMA – L’incontro di campionato dell’Olimpico tra Roma e Sampdoria è stata rinviata per maltempo. La gara è stata sospesa dall’arbitro Tagliavento dopo nemmeno 6 minuti di gioco per un violento temporale che sta avvolgendo la capitale; in seguito, dopo un tentativo di far rimbalzare il pallone fatto dal direttore di gara e dai capitani Totti e Cassano, si è giunti alla decisione definitiva di rinviare il match a data da destinarsi. Questo il tabellino dell’incontro prima della sospensio-

Felipe, Asamoah. Allenatore: Marino 6.5 ARBITRO: Banti di Livorno 5.5 MARCATORI: 13’ pt Sanchez, 38’ st Quagliarella NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Ammoniti: Coda, Sardo, Handanovic, Tedesco, Motta, Baiocco. Angoli: 2-1. Recupero: 1’ pt e 3’ st. CATANIA – Cade il Catania di Zenga e lo fa in casa contro la sempre più sorprendente Udinese, prima in classifica insieme al Napoli. Un gol per tempo (Sanchez e Quagliarella) e i bianconeri portano a casa tre punti pesantissimi. panchina: Lupatelli, Matheu, Biondini, Burrai. Allenatore: Allegri 5,5 ARBITRO: Valeri di Roma 5.5 MARCATORI: 25’ pt Papastathopoulos, 10’ st Thiago Motta, 21’ st Bianco NOTE: Abbonati 22.856 per una quota gara di 285.173 euro; paganti 1092 per un incasso netto di 32.323 euro Espulso: 76’ Fini per doppia ammonizione. Ammoniti: Biava, Milito, Lopez, Conti. GENOVA – Quinta vittoria in campionato per il Genoa che supera senza particolari difficoltà il Cagliari grazie alle marcature di Papastathopoulos e di Thiago Motta. ne per maltempo a data da destinarsi: ROMA (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Juan, Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei, Perrotta, Menez; Totti. In panchina: Arthur, Loria, Riise, Brighi, Virga, Montella, Okaka. Allenatore: Spalletti SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Lucchini, Gastaldello, Accardi; Stankevicius, Delvecchio, Franceschini, Sammarco, Pieri; Cassano, Bonazzoli. In panchina: Fiorillo, Bottinelli, Stankevicius, Ziegler, Dessena, Fornaroli, Bellucci. Allenatore: Mazzarri ARBITRO: Tagliavento di Terni NOTE: spettatori 20.000. Angoli: 2-0 per la Sampdoria.

CHIEVO LAZIO

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CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Malagò 5.5, Mandelli 6, Yepes 7, Mantovani 5; Luciano 6 (42’ st Esposito sv), Patrascu 6, Bentivoglio 6.5; Marcolini 6.5 (19’ D’anna 6); Pellissier 6.5, Bogdani 6.5 (28’ st Kerlon sv). In panchina: Squizzi, Cesar, Frey, Iunco. Allenatore: Iachini 6 LAZIO (4-4-2): Carrizo 5.5; De Silvestri 5, Siviglia 6, Rozehnal 6, Radu 6.5; Lichtsteiner 6, Dabo 6 (36’ st Brocchi sv), Ledesma 7, Kolarov 6.5 (1’ st Rocchi 6.5); Zarate 7 (29’ st Makinwa 6), Pandev 6. In panchina: Mu-

LECCE PALERMO

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LECCE (4-3-1-2): Benussi 7; Esposito 6, Stendardo 7, Diamoutene 6.5, Antunes 6; Munari 6, Ardito 6.5, Giacomazzi 5; Caserta 6.5 (41’ st Basta sv); Cacia 6.5 (33’ st Vives sv), Castillo 6. In panchina: Rosati, Schiavi, Konan, Leonardo Gomes, Giuliatto. Allenatore: Beretta 6 PALERMO (4-3-1-2): Fontana 6; Cassani 5.5, Kjaer 5.5, Carrozzieri 5.5, Balzaretti 5.5; Migliaccio 5.5 (28’ st Succi sv), Guana 5 (15’ st Liverani 5), Bresciano 5 (21’ st Lanzafame 5.5); Simplicio 5; Cavani 6, Miccoli 6. In panchi-

TORINO ATALANTA

2 1

TORINO (4-4-2): Calderoni 7; Diana 6, Natali 6.5, Pratali 6 (32’ st Di Loreto sv), Pisano 6.5; Rosina 5 (46’ st Abate sv), Dzemaili 6.5, Saumel 6.5, Rubin 7; Stellone 7, Amoruso 7. In panchina: Fontana, Barone, Abbruscato, Bianchi. Allenatore: De Biasi 6.5 ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Garics 5, Talamonti sv (35’ pt Pellegrino 5.5), Capelli 5.5, Bellini 6; Ferreira Pinto 5.5 (28’ st Cerci sv), De Ascentis 5.5, Guarente 6.5 (20’ st Valdes 6), Padoin 6; Doni 5; Floccari 6.5. In pan-

slera, Diakhite, Inzaghi, Mendicino. Allenatore: Rossi 6 ARBITRO: Bergonzi di Genova 6.5 MARCATORI: 11’ pt Pellissier, 15’ pt Pandev; 37’ st aut. Mantovani NOTE: serata piovosa, non fredda; terreno scivoloso, ma in buone condizioni. Angoli 6-4 per la Lazio. Ammoniti: Bogdani, Luciano, Patrascu, Radu, De Silvestri. Recupero: 2’; 4’. VERONA – Ancora un colpo gobbo della Lazio. A Verona il Chievo, passato in vantaggio con Pellissier, si arrende alla rete di Pandev e all’autogol di Mantovani. na: Ujkani, Capuano, Ciaramitaro, Raggi. Allenatore: Ballardini 5.5 ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa 6 MARCATORI: 22’ pt Cacia, 43’ st Cavani NOTE: Serata fresca, terreno pesante. Spettatori: 10.000 circa. Espulso al 30’ st Giacomazzi per doppia ammonizione. Ammoniti: Giacomazzi, Carrozzieri, Liverani, Balzaretti, Ardito. Angoli: 7-1 per il Lecce. Recuperi: 0’ pt e 4’ st. LECCE –Un tempo ciascuno e Lecce e Palermo portano a casa un pareggio. Cacia porta in vantaggio i padroni di casa. Cavani raddrizza i conti per i siciliani. china: Consigli, Rivalta, Pellegrino, Bonaventura, Marconi. Allenatore: Del Neri 5.5 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6.5 MARCATORI: 17’ st Amoruso, 19’ st Stellone, 21’ st Floccari NOTE: Serata fresca, campo in condizioni sufficienti. Spettatori: 18.000 circa. Ammoniti: Dzemaili, Rubin, Stellone; Capelli, De Ascentis, Doni. Recuperi: 1’ pt, 5’ st. Angoli: 4-2 per il Torino. TORINO – Torna il sorriso in casa granata, grazie alla splendida vittoria contro l’Atalanta. Amoruso e Stellone chiudono la pratica in 2’.


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Sport Prima divisione Oggi amichevole infrasettimanale contro la Murese

Giovedì 30 ottobre 2008

Potenza con Montesanto Anche Dei avanza la sua candidatura a titolare PER la partita contro il Sorrento, Gautieri e Catalano hanno solo l'imbarazzo delle scelte nel dover decidere gli undici ai quali affidare il compito di conquistare i tre punti. Infatti solo Mamede e Parisi sono sicuramente indisponibili. Per la verità i due tecnici non pensano assolutamente a stravolgimenti cospicui per affrontare il Sorrento. Anche perché nella logica, giusta, di andare avanti dando fiducia all'assetto che si è dimostrato affidabile nelle ultime due giornate, non sarebbe saggio cambiare proprio adesso che la squadra ha ormai acquisito, sia sotto l'aspetto tecnico che dei movimenti in campo, la sua identità quasi definitiva. E' chiaro che qualche variazione nella composizione della squadra potrà dipendere anche da quelle che sono le caratteristiche del Sorrento. Ad ogni buon conto i segnali sulle intenzioni di Gautieri e Catalano si potranno captare già oggi nel corso del consueto test infrasettimanale che oggi avrà come sparring partners dei rossoblù la Murese, formazione che guida la classifica del campionato di Eccellenza lucana insieme al Policoro. Detto subito che c'è la possibilità di schierare anche Montesanto il cui contratto è stato

Catalano, Postiglione e Gautieri del Potenza

ratificato, già si può con certezza dire che il pacchetto arretrato che ha giocato a Castellammare di Stabia e che comprende l'ottimo Groppioni insieme a Lolaico, Cuomo, Di Bella e Sabatino, non subirà nessuna variazione. E la stessa cosa potrebbe accadere per il tandem offensivo composto da Nolè e da Cozzolino. Ma non vanno sottovalutate le possibilità di Matteo Ber-

retti. Dove, con ogni probabilità, ci potrebbe essere qualche aggiustamento, è sicuramente a centrocampo. Perché i destini della gara con il Sorrento dipendono dal comportamento del reparto nevralgico della squadra. E allora si potrebbe decidere di dare fiducia sic et simpliciter ai quattro che hanno giocato all'inizio contro la Juve Stabia. E cioè Volpe e Vianel-

lo sugli esterni e Prevete e Cammarota al centro. Ma è chiaro che i due nuovi arrivati Dei e Montesanto avanzano prepotentemente la loro candidatura ad essere titolari contro il Sorrento. Per cui si può dire che, allo stato attuale sei elementi si contenderanno quattro posti. Con la possibilità concreta di spaziare tra diverse soluzioni. E allora ci potrebbero essere almeno due ballottaggi: sulla corsia destra tra Dei e il giovane Volpe e in mezzo tra Montesanto e Prevete. Fermo restando che le altre due maglie vadano assegnate a Cammarota e a Vianello. I motivi per cui i due tecnici del Potenza potrebbero optare per la soluzione di maggiore esperienza a centrocampo? E qui entra in gioco l'assetto dell'avversario di turno. Il Sorrento di Gianni Simonelli fonda la sua forza sulla compattezza e grande esperienza della difesa e sulla buona qualità complessiva dei quattro centrocampisti. Che hanno interdizione e regia da Nicodemo e fantasia da Agnelli, mentre i quattro protagonisti delle due fasce Vanin e Strambelli a destra e Panarelli e La Vista sulla corsia opposta molto difficilmente, considerate le loro caratteristiche, lasciano eccessivi spazi di ma-

novra ai loro avversari. Per cui, verosimilmente, si annuncia una gara in cui il Potenza deve giocare con molta intelligenza e senza scoprire mai il fianco alle ripartenze rossonere. Il gol può arrivare in qualsiasi momento, ma quello che è davvero importante è non subirne. Perché dobbiamo subito dire che il Sorrento non è sicuramente la Pistoiese e finora ha sempre mantenuto il campo con una certa autorità. Anche quando è uscito sconfitto. Di sicuro gli undici di Simonelli si disporranno in maniera accorta e saranno molto corti, ma non per questo, se capiterà l'occasione, non tenteranno il colpo grosso. Fidando anche su una certa tranquillità psicologica che deriva dalla consapevolezza che un pareggio a loro andrebbe benissimo. Al contrario del Potenza che per risalire la china della classifica deve puntare alla conquista dei tre punti. Ma senza la pressione eccessiva che caratterizzò lo scontro diretto con la Pistoiese. Intanto il test di oggi con la Murese sarà l'occasione anche per vedere all'opera l'esterno sinistro Paoli. Saranno molto attenti Gautieri e Catalano a verificare le sue capacità per capire se fa al caso del Potenza. Rocco Sabatella

Oggi prove anti-Cassino. Tornano a disposizione dopo la squalifica Mitra e Gabrieli

Melfi, Palumbo lavora sulla fase tattica DOPO la ripresa di martedì pomeriggio, è proseguita anche ieri la preparazione del Melfi Calcio alla prossima sfida di campionata, domenica al Valerio contro il Cassino dell’ex gialloverde Lorusso, di fatto per ora terza forza del torneo dietro Cosenza e Gela. Un lavoro svoltosi con doppia seduta e la grande attenzione di Palumbo e dei suoi ragazzi alla fase tecnico tattica, con pressione continua e la massima disponibilità di tutto il gruppo al sacrificio, a moltiplicare impegno e forze, a dare tutto sul terreno di gioco, come dimostrato anche ad Atessa, al Monte Morcone, quando il Melfi è riuscita ad ottenere un punto prezioso che ha invertito la tendenza negativa, dopo tre sconfitte di fila. Ora, certo serve conti-

nuità, di gioco e soprattutto di risultati, serve ottenere altri punti da aggiungere all’attuale classifica che vede De Angelis e soci a quota sei, insieme al Monopoli, ma soltanto con un punto su chi chiude la graduatoria, ovvero la coppia composta da Igea Virtus e Vigor Lamezia. Un punto che sarebbe importante ma una vittoria, ovviamente, sarebbe il classico toccasana per ripartire davvero alla grande verso l’obiettivo salvezza, con società che in questi giorni, e soprattutto dopo la prova di Val di Sangro, dove il pari poteva anche essere trasformato in un salutare successo esterno viste due grosse occasioni capitate sui piedi di Merini e De Angelis, che ha riconfermato a chiare lettere tutta la propria fi-

ducia al gruppo ed allo staff tecnico. Un attestato importante, per Palumbo ed i ragazzi, e che può permettere loro di continuare a lavorare e sudare in settimana, mettendo a frutto la fase di verifica sul campo di schemi e situazioni di gioco anche nel tradizionale test di questo pomeriggio, e la consapevolezza di avere più armi a propria disposizione visti i rientri di Mitra e Gabrieli, dopo i rispettivi turni di squalifica, ed anche di un elemento di valore in mezzo al campo come Stucchi. Per il centrocampista ex Atalanta, dopo aver completato il recupero dall’intervento al ginocchio, dopo il correre a lungo da solo nel programma per lui predisposto per la preparazione e la condizione fisica, e soprattutto dopo aver

disputato un paio di partite con ottime risposte dal campo, come in Berretti due sabati fa e come l’amichevole di Genzano di sette giorni fa, per giunta condita con un personale gol, è arrivato il tempo di tornare a tempo pieno a disposizione di squadra e tecnico, e tra le diverse verifiche da fare oggi, proprio l’utilizzo di Stucchi in previsione del suo rientro in formazione tipo per domenica contro il Cassino, e la posizione che avrà nella zona nevralgica del campo insieme ai compagni che il tecnico sceglierà di affiancargli. Intanto, in attesa di verificare come si schiererà la squadra oggi, ed in previsione di eventuali cambiamenti da apportare per vedere all’opera uomini ed anche schemi diversi, si è

Il Melfi in azione al Valerio

continuato a lavorare ieri, come martedì, molto sulla tattica, con Palumbo a chiedere a tutto il gruppo aggressione continua e pressione per non lasciare spazi agli avversari. Il tutto servirà anche do-

menica, al cospetto del forte team di mister Grossi, per cercar ancora un nuovo risultato utile e semmai un successo pieno per risalire in fretta in classifica. Antonio Baldinetti sport@luedi.it


Sport

Giovedì 30 ottobre 2008

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L’assenza per squalifica del forte terzino under costringerà Lazic a scelte coraggiose

I sinnici senza l’esterno Nicolao e Gioia FRANCAVILLA – In casa sinnica ormai, l’attesa è rivolta tutta al prossimo impegno di campionato contro il Matera. Nella cittadina in riva al Sinni, c’è tanta attesa per questo derby, i ragazzi allenati da Ranko Lazic, restano concentrati e intenzionati a regalare una vittoria importante ai propri tifosi. Gli allenamenti dei rossoblu, proseguono senza soste e con l’intero staff tecnico impegnato durante le sedute. Non saranno della partita, i due squalificati, vale a dire, il difensore centrale Giancarlo Gioia e il

giovane terzino sinistro Nicholas Nicolao, entrambi fermati dal giudice sportivo. Due elementi fondamentali nello scacchiere tecnico tattico dell’allenatore serbo, a mancare proprio in quella che necessariamente deve e non potrebbe esser altrimenti, trasformarsi nella partita del rilancio, sia in termini di punti che di morale, in considerazione del fatto che i rossoblu sono in astinenza di vittorie da ormai quattro turni. Una vittoria, che non si può più rinviare se non si vuol soffrire ulteriormente in questo av-

vio di campionato, al quando rocambolesco e ricco di episodi sfortunati, come ad esempio l’ultimo match disputato a Pomigliano che ha visto i sinnici molto intraprendenti in campo ma con poca precisione e fortuna. E’ chiaro quindi che, da oggi e fino alla seduta di rifinitura di sabato, per il tecnico rossoblu Ranko Lazic, c’è la necessità di verificare più cose, di provare uomini in quei due ruoli, capire se potrà affidarsi a giovani in vena di esaltarsi insieme al resto del gruppo in questo momento delicato, ma adat-

to per l’attesa inversione di tendenza o sopperire all’assenza, cercando soluzioni alternative che poi passino attraverso il chiedere un sacrificio ulteriore ad elementi in grado di giocare in più ruoli. In verità però, bisogna dire che per il ruolo di difensore centrale, Rocco Marziale da garanzie, vista anche la sua buona prova di Pomigliano, l’unico dubbio resta per la fascia sinistra. Per il resto, sono da valutare le condizioni fisiche del laterale di centrocampo Vinciguerra, ancora non pienamente recuperato da un

Nicholas Nicolao del Francavilla

problema muscolare e del difensore Palo, anch’egli con dei piccoli acciacchi fisici. Un Francavilla quindi, non al completo, con assen-

ze importanti, che però dovranno essere colmate da tanta grinta e pressing sui portatori di palla avversari. Claudio Sole

Foderaro porta in vantaggio il Francavilla, Naglieri lo raggiunge. Ottavi ok

Matera, La Fortezza c’è Esordio convincente: è il giocatore che serviva FRANCAVILLA F. 1 MATERA 1

Il Genzano perde Papagni per un turno

FRANCAVILLA (4-3-3): Di Punzio; Borromeo, Manograssi, Noviello (32’ st Paciullo), Falanca; Giannotto, Foderaro, Gioia; D'Ambrosio (21 st Schirinzi), Micieli, Piumetto. A disp.: Magazzino, Bruno, Misuraca, Ciraci, Russo. All. Francioso MATERA : (4-3-3) Mirabelli; Schiavone, Mari, Cocca, Armento; Ancora (23’ st Risi), La Fortezza, Pedano; Chisena, Albano (25 st Branda), Acampora (1’ st Naglieri). A disp.: Gatti, Lonardo, Venezia, Principiano. All. Corino ARBITRO: Pierantoni di Ancona RETI: 43’ pt (rig.) Foderaro (F), 20’ st Naglieri (M) NOTE: Terreno in erba sintetica. Giornata calda. , ammoniti Gioia, Micieli, Noviello, Foderaro. Al 7' pt espulso per proteste Micieli. Spettatori circa 150 di cui una trentina provenienti da Matera. Angoli 4-1 per il Matera. Recupero 1’ pt; 4’st. FRANCAVILLA FONTANA- La Fortezza c’è, il Matera pure anche se per la prima volta i biancazzurri non hanno rifilato sette reti al Francavilla Fontana. Con la qualificazione in tasca l’unica vera curiosità della gara era l’esordio dal primo minuto di Antonio La Fortezza. Il tecnico varia anche il modulo, infatti schiera un 4-3-3 con Mari a sinistra e Schiavone a destra e Armento e Cocca centrali. Acampora a sinistra e Pedano a destra con La Fortezza centrale di centrocampo, mente in avanti Chisena e Ancora facevano da sponda per Diego Albano. Antonio La Fortezza ha giocato l’intera gara ed ha mostrato di essere in affanno solo nella parte finale del match. Nel mezzo tante palle giocate, punto di riferimento e sempre soluzione possibile per qualsiasi compagno. Come dire, quel giocatore che mancava al Matera ora c’è. Non sarà al cento per cento, ma è, come tipologia di atleta, proprio quello di cui aveva bisogno il centrocampo biancazzurro, croce di questo inizio di stagione. LA GARA- Partita subito in salita per il Francavilla. Micieli entra in maniera scomposta e viene ammonito. Protesta vivacemente e formula qualcosa all’arbitro che lo espelle. Matera che si limita a controllare l’avversario e punge un paio di volte con un Chisena in grande forma. Di Punzio risponde presente sul fromboliere

La Fortezza, Cocca rapato, sotto squadra al rientro in campo

biancazzurro due volte. A inizio gara e prima del rigore. Acampora perde ingenuamente palla nella propria trequarti, scatta il contropiede e Pedano ingenuamente stende Gioia perchè in ritardo. Rigore netto. Mette il pallone alle spalle di Mirabelli Foderaro. Si va al riposo con il Francavilla in vantaggio. Nella ripresa Corino lascia Acampora nello spogliatoio e inserisce Naglieri. Cambia la musica e

per il Francavilla c’è solo da difendersi. La squadra di Mino Francioso lo fa con ordine, ma è Di Punzio a metterci la pezza in un paio di occasioni. Bravo il portiere del Francavilla al 17’ a dire no ad Albano. Arriva il pari. Chisena va sul fondo e mette al centro dove Naglieri anticipa Borromeo e insacca. Il Matera non smuove di una virgola il suo modo di giocare e La Fortezza pesca puntualmente Naglieri con inte-

ressanti e precise aperture. Applausi e buon gioco per il Matera che è sembrato la bella copia di quello visto a Sant’Antonio Abate, timoroso e contratto. Potere delle vittorie. Spazio per Branda e Risi, da cui arrivano buone notizie perchè enttrambi tengono il campo con grande serenità. In particolare Risi che mette in crisi sulla destra la retroguardia pugliese. Si chiude con la noti-

zia di un pareggio tutto sommato gradito da entrambe le squadre. Per la prima volta il Matera non rifila sette reti al Francavilla, dal quale arrivano però notizie positive relative alle caratteristiche (le qualità non erano in discussione) messe in mostra da Antonio La Fortezza, giocatore che può essere molto utile al Matera per centrare l’obiettivo della vittoria del campionato, a

IL GIUDICE Sportivo ha sanzionato: multa 2.000,00 Bitonto 500,00 Matera. Tra i Dirigenti risultano inibiti per 4 gare Gargiulo Antonio (S. Antonio Abate); per 2 gare Vertolomo Raffaele (S. Antonio Abate). Allenatori Ruisi Pietro (Bitonto), Sabella Rosario (Pomigliano). Per 2 gare Nastri Salvatore (S. Antonio Abate); Calciatori: per 1 gara Romeo Alessio (Bitonto),Borrelli Luca (S. Antonio Abate), Amarante Antonino (Angri), Nicolao Nicholas (Francavilla), De Fabiis Andrea (Nocerina), Magliocco Roberto (Nocerina), Papagni Davide (Sporting Genzano), Pepe Marco (Turris), Perna Giuseppe (Turris), Cannetiello Marcello (Venafro).

cui c’è da aggiungere un Chisena in palla e pronto a rientrare contro l’Ischia. Il modulo? Nella ripresa ha funzionato meglio. Intrigante, infine, l’ipotesi (nella mente di Corino frulla da tempo) di vedere Giroletti con La Fortezza a centrocampo, con Chisena e Ancora a sostegno di Albano. Matera può ancora sognare e crederci, perchè ora è più forte di inizio stagione. Renato Carpentieri


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Sport Promozione Recuperata la gara sospesa per la caduta dagli spalti di Troiano

Giovedì 30 ottobre 2008

Borussia, acuto Rusciani Una rete che vale il secondo posto in classifica BELLA BORUSSIA

0 1

Seconda categoriaMarsico ko

Cancellara corsaro allo stadio Del Sole

BELLA: Uva, Maruggi, Rubizzi, TroianoG ( 1st Parisi M.), Remollino,Ripigliano, vitello (39pt Parisi C.), Troiano A, Verrastro, Troiano D (k), Aliano ( vk) ( 29st Errichetti ). A Disp: Masiello, Angrisani S, Parisi C, Parisi M,Maresca, Errichetti. All: Del Pino BORUSSIA PLEIADE: Pinelli, Schiraldi E (47 st Fittipaldi), Buongiorno, Giannini (vk), Leone (k), Toscano, Margiotta ( 42st Schiraldi S.), Santoro, Graziano, Schettino (39 st Buono), Rusciani. A Disp: Suriano, Corvino, Fittipaldi, Lo Prete, De Vito, Schiraldi S, Buono. All: Viola RETE: 27’ st Rusciani NOTE: Spettatori circa 100. Ammoniti: Aliano ( 32pt Bella), Buongiorno ( 5st Borussia Pleiade), Margiotta ( 15 st Borussia Pleiade), Toscano ( 42 st Borussia Pleiade) Corner: 6 Bella, 3 Borussia Pleiade. Recupero: 2 pt, 3 st. BELLA-Una partita all'insegna del nervosismo, finita con una vittoria del Borussia Pleiade, conquistata durante l'ultima frazione di gioco. Diverse le considerazioni da fare, per leggere una gara densa di emotività, ma scarna di contenuti. Il Bella è entrato in campo con le giuste motivazioni e nei primi minuti si è resa pericolosa con Vitiello, che ha impegnato Pinelli. Anche Remollino, il migliore della squadra di casa, ha suscitato qualche perplessità alla difesa ospite. Sempre il centrocampista bellese, ha servito in un paio di circostanze capitan Troiano, che non è riuscito ad indirizzare la sfera in porta, con due colpi di testa. Il Borussia Pleiade, grazie ad uno Schettino sempre dinamico e dai piedi buoni, in diverse occasioni, con triangolazioni veloci, si è portato in zona tiro, ma la difesa attenta del Bella, non ha permesso di concludere le azioni positivamente. A Centrocampo un Troiano G., ancora convalescente, non ha dettato i tempi dell'azione bellese e anche l'attacco ne ha risentito notevolmente. Ma, la palla gol più pericolosa per il Bella è giunta sui piedi di un Verrastro, poco lucido sotto porta. L'attaccante di casa si è trovato dinnanzi al portiere avversario e ha calciato malamente la sfera da posizione favorevole. Il Borussia, dal canto suo, con una ripartenza fulminea ha tentato di

MARSICO 0 CANCELLARA 2 MARSICO - Sabatella, Fittipaldi, Tempone, De Gregorio, Votta E, Laino (st Diagrosa), Votta G.(st Romagnono), Sansevero, Votta G ( Logiurato)., Sassano, Di Grazia. All. Ramagnano. CANCELLARA - Tolve, Troiano, Cosentino, Nolè, Calocero P., Silipo (st Basile F.) Calocero D., Fanuele (st Scarfiello), Abbruzzese, Basile R.M., Erario. All. Cosentino ARBITRO- Muscio di Laurenzana RETI - 30' 1T Abbruzzese(C), 20 ' sT Cosentino(C)

A sinistra il capitano della Pleaide Borussia di Policoro, squadra corsara ieri a Bella

passare in vantaggio allo scadere della prima frazione di gioco. Uno Schettino inarrestabile, con un tiro dalla distanza che ha lambito il palo, ha suscitato preoccupazione in Uva e compagni. L'incontro, è stato caratterizzato anche da due sostituzioni contestabili nelle fila del Bella, entrambi effettuate a ridosso tra il primo e il secondo tempo.Il primo avvicendamento ha visto protagonista un Vitiello, non certamente nella sua giornata migliore, ma comunque sempre un elemento pericoloso. La stessa ala, è parsa sorpresa e perplessa dalla disposizione di Del Pino. Il secondo cambio, è stato deliberato ai danni di Troiano G,

anch'egli non al massimo della forma, ma determinate nelle dinamiche di gioco della formazione casalinga. Del Pino, cambiando le carte in tavola, ha preferito un centrocampo più tonico, precludendo ogni altra alternativa tecnica, che desse ossigeno alla squadra. Tra l'uscita di Vitiello e la fine del primo tempo, il Bella è sembrato estraniato, costretto a subire le sortite di un Borussia Pleiade rivitalizzato e con Graziano e Rusciani in giornata di grazia.Il secondo tempo è cominciato con un Bella concentrato e un Borussia affidato ai colpi di genio di Schettino e alla velocità di Rusciani. Il Bella, prima con il solito Remollino e

poi con Parisi M., ha cercato di impensierire Pinelli. Sull'altro versante, sempre tiri sporadici o azioni ben congeniate ma infruttuose, hanno impegnato Uva. Quando la partita sembrava volgere verso un pareggio, Rusciani ha estratto dal cilindro un gol da cineteca. L'attaccante del Borussia, verso la mezz'ora del secondo tempo, dal limite dell'aria, dopo essersi girato repentinamente in un fazzoletto di terra, ha scoccato un tiro che si è infilato nel set, all'altezza del palo più lontano. Il Bella, si è riversato nell'aria avversaria ed Errichetti, subentrato poco prima della rete, ha macinato chilometri sulla fascia, mettendo diversi cross al centro dell'aria. Uno di questi è stato sprecato sul finire del tempo da Parisi G, a due passi da Pinelli, che d'istinto ha respinto, mandando la palla in angolo. La partita, finita tra le polemiche, ha posto alcuni interrogativi: Perché rivoluzionare la squadra troppo precocemente e non sarebbe meglio utilizzare maggiormente Errichetti, considerando le sue doti tecniche e la sua condizione. Le risposte le lasciamo a Mister Del Pino, l'uomo preposto a risolvere tali rebus. Giovanni Petilli

MARSICO- L'US Cancellara espugna lo stadio del Sole di Marsiconuovo, portando a casa la prima vittoria stagionale. Un successo che riscatta i risultati poco positivi delle altre gare, e soprattutto l'ultima partita casalinga, quando sul punteggio di 4-0, la partita viene sospesa a causa di un violento temporale. Ma veniamo alla cronaca della gara. Nei primi minuti di gioco le due squadre si studiano. Ma basta poco ai padroni di casa per mettere in difficoltà gli ospiti che soffrono molto sulla fascia sinistra. Siamo al 10' quando arriva la prima occasione ghiotta per gli undici di Ramagnano, ma l'estremo difensore cancellarese salva tutto mandando il pallone in calcio d'angolo. Passano i primi venti minuti e il Cancellara non riesce a costruire la manovra. Ma allo scadere della prima mezz'ora sembrano svegliarsi gli ospiti che, prima con Basile R. che manda la palla di poco alta sulla traversa e poi con Erario, sfiorano per due volte il vantaggio. Ma al 32' su un rinvio sbagliato dell'estremo difensore del Marsico, arriva il vantaggio del Cancellara con un attento Ab-

bruzzese che mette la palla in rete. Siamo allo scadere della prima frazione di gioco, il Marsico non ci sta, e tenta il tutto per tutto per riportare in pari la partita. Ma l'arbitro dice che può bastare così. Riprende la gara senza sostituzioni. Nei primi minuti sono sempre gli ospiti a tentare di riportare in equilibrio il risultato. All' 11' arriva il primo cambio nelle fila del Cancellara, fuori Silipo dentro Basile F. Il Marsico tenta di impensierire al 15' il portiere del Cancellara, che riesce a fare suo il pallone salvando il risultato. Al 16 'arriva il primo cambio anche per i padroni di casa, Ramagnono per Votta. Al 20' dagli sviluppi di un calcio d'angolo, arriva il raddoppio degli ospiti con il mister- giocatore Cosentino. Sulla palla Erario a servire Fanuele che rimette la palla al centro per Cosentino che non sbaglia e sigla il raddoppio. A questo punto i padroni di casa accusano il colpo facendosi cogliere più volte impreparati. Al 29' secondo cambio per il Cancellara esce Fanuele entra Scarfiello. Partita tutta in discesa per il Cancellara che non si accontenta del risultato. Ci prova prima con il neo entrato Scarfiello che, approfittando di un intervento poco sicuro del portiere, tenta la conclusione in rete, ma la palla finisce di poco alta sulla traversa. Corre ai ripari il Marsico ed effettua le sue ultime sostituzioni prima al 36' con Laino che cede il posto a Diagrosa e poi al 41' con Logiurato per Votta. Ma il risultato non cambia. Sullo scadere della gara è ancora il Cancellara a farsi pericolo con Erario che sbaglia un gol praticamente già fatto. Da solo davanti alla porta manda la palla alta sulla traversa. Si conclude così la prima vittoria degli undici di mister Cosentino. Carmen Paradiso

Seconda categoria La brillante e sonora affermazione sulla Sanseverinese da’ verve

Real Grumento, è rincorsa al vertice L'ASSALTO alla vetta continua. La coppia di testa Fortitudo Moliterno - Castelsaraceno non mette paura ad uno spavaldo Real Grumento che domenica ha raggiunto la seconda vittoria consecutiva per 5-1 contro la Sanseverinese. E' stato il primo successo esterno del campionato e il secondo risultato utile lontano da casa visto che la squadra di Prete alla seconda giornata aveva impattato ad Agromonte per 1-1. Le due capoliste sono distanti due lunghezze e aver superato lo Sporting Chiaromonte in classifica rappresenta una marcia in più

per l'assedio al vertice della classifica. Prete però deve sempre vincere e convincere con i suoi uomini e non perdersi come in passato (Sarconi e Real Viggiano) dopo aver mantenuto a lungo termine le prime posizioni e trovarsi nell'anonimato. Questo è il suo campionato e deve dimostrare a chi non ha creduto in lui che è un allenatore capace che sa dar continuità ai risultati. Già il fatto di aver mandato Antonio Morello, un classe 1990, che non aveva mai giocato nemmeno un minuto nelle prime quattro partite al posto dello squalificato Vicino, lo ha ripagato. Due infatti

sono state le reti del giovane attaccante che non ha deluso le attese e interpretando al massimo quello che gli è stato richiesto. Così Gianni Petrocelli. L'esterno sinistro offensivo con una doppietta ha avvalorato al meglio le sue doti di cursore con accentramenti e finalizzazione che ne hanno coronato una giornata davvero fantastica nella trasferta di San Severino Lucano. Per finire non poteva mancare il gol di Massimo Scaldaferri. Sei gol in cinque gare sono la testimonianza che il ragazzo in questo avvio di stagione sta mettendo in pratica tutte le qualità che possie-

de, ovvero freddezza e concretezza, che prima stentavano ad essere attuate per le troppe occasioni sbagliate. Prete ha un'arma in più come Antonio Morello e un bomber come Massimo Scaldaferri che possono esprimergli insieme ad altri gioie e felicità in ogni incontro. L'assemblaggio della squadra e la quadratura del gioco sono un binomio che il tecnico valligiano sta ottenendo e che può sviluppare nel caso riesca a restare per il resto della stagione nell'alta classifica. L'allenatore biancazzurro ha voluto anche soffermarsi sull'ospitalità da parte della squadra della

Un’azione di gioco

Sanseverinese dichiarando che si è trovato molto bene per il trattamento riservato al suo Real Grumento, quasi come se ci si incontrasse dopo tanto tempo con dei vecchi amici. Aneddoti che conciliano con il calcio e che lo rendono entusiasmante

quando succede. Con il San Martino d'Agri occhi ben aperti tra le mura amiche. Nonostante in trasferta non abbia mai vinto è una squadra che quando mento te lo aspetti porta a casa un risultato a sorpresa. Biagio Bianculli


Sport

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Recupero di campionato felice per l’Accettura

Laurenzana, la doccia fredda al 49’ della ripresa con Piliero LAURENZANA 0 ACCETTURA 1 LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Di Trinco, Cafarelli, Plantamuro M., Manzi, Giallorenzo, Marone (42' st Graziadei), Pavese L. (32' st Rossi R.), Plantamuro R., Ferrari. A disp.: Rendi. All.: Cafarelli. ACCETTURA: Branda, Labbate V., Vespe A., Dibiase (25' st Vespe F.), Fanuele, Pellegrino, Dimilta, Piliero, Sansone, Cerabona, Quirino (1' st Vassallo). A disp.: Labbate Ant., Benedetto, Pedano, Vespe Alf. All.: Filardi. ARBITRO: Sisto di Matera. RETE: 49' st Piliero. NOTE: gara giocata in serata con l'illuminazione artificiale. Ammoniti: Plantamuro M., Ferrari (L), Vassallo (A). Spettatori: 50 circa. Angoli: 8-1 per l'Accettura. Recupero: 1' pt, 5' st. LAURENZANA - L'ultimo secondo di gioco è stato fatale al Laurenzana di mister Cafarelli, ma ha premiato la squadra che sicuramente meritava qualcosa in più. L'Accettura ha dominato l'incontro, costruendo almeno cinque nitide palle-gol. Alla fine del match il migliore in campo è stato l'estremo difensore di casa, Rossi E., che ha sventato l'inimmaginabile, ma nulla ha potu-

FIDES SCALERA GINESTRACANDIDA

to sulla punizione velenosa di Piliero negli ultimi istanti del confronto. In questo match di recupero della prima giornata del girone B di Seconda Categoria, disputatosi in un orario insolito (alle 18), c'era in palio il terzo piazzamento in classifica. Ad aggiudicarselo provvisoriamente è stata la formazione materana di Filardi. Per il Laurenzana è arrivata, invece, la prima sconfitta interna della stagione. Proprio nel giorno in cui si giocava la prima e storica partita sotto i riflettori artificiali, inaugurati da poco. La cronaca della sfida è particolarmente ricca di emozioni per via dei numerosi svarioni difensivi dei padroni di casa. Anche l'Accettura ha concesso qualcosina al Laurenzana soprattutto nella prima frazione di gioco. Partiamo già dal 3', quando Dibiase, libero di crossare dalla sinistra crea qualche grattacapo alla retroguardia laurenzanese. All'8' Piliero (tra i migliori) colpisce di controbalzo dal limite e spedisce la sfera sul fondo. Dopo appena tre minuti, il furetto Dimilta (un piccolo Miccoli) si gira ai sedici metri dalla porta locale e trova l'opposizione di Rossi E. (11'). Finalmente al 13' Plantamuro R. scavalca la difesa accetturese e non pesca di un soffio l'accorrente Giallorenzo. In avanti il Laurenzana è

2 3

FIDES SCALERA : Catino, Di Lucchio, Loffredo, Gamma, Catenacci, Larotonda, Carlucci, Colucci, Lo vallo, Palladino, Caraffa. Allenatore: Pasquale Nardozza. GINESTRACANDIDA: Di Pace G. ( al 44' Carnevale), Pinto, Pipolo L., Rizzo, Messere, Annunziata, Lovino, Pipolo M., Loriso, Di Pace T., Sepe. Allenatore: Michele Lettieri. ARBITRO: Antonio Luciano di Rionero. MARCATORI: Al 20' Messere, al 30' (rig.) e 80' Loriso, al 40' (rig.) Carlucci, al 43' Colucci. FILIANO-Il Ginestracandida espugna, per la prima volta in questo campionato, il campo dell'avversario, conquistando tre punti utili per l'alta classifica. Sulla panchina dei padroni di casa sedeva Dante Tirico, più volte allenatore del Ginestracandida. Meritata la vittoria degli ospiti, dove il risultato poteva essere più vistoso se Sepe sul 2-0 per la propria squadra non avesse fallito al 35' una ghiotta occasione davanti la porta avversaria, ma svirgola mandando la palla a lato, così come al 41' sbaglia ancora una volta davanti la porta avversaria. Al 20' va in vantaggio il Ginestracandida: Messere effettua un lungo rinvio dalla propria metà campo, su punizione, verso la porta avversaria, Catino, ostacolato da Di Pace, non trattiene il pallone che si deposita in rete. Il raddoppio per gli ospiti arriva al 30': Loriso effettua un cross a centro area, nella solita mischia la palla viene trattenuta con le mani ingenuamente da Palladino, il rigore viene trasformato dallo stesso Loriso. Subiti i 2 goal, i padroni di casa non demordono, anzi vanno alla ricerca del pareggio che nel giro di 3 minuti viene conquistato: al 40' in contropiede Carlucci si procura il rigore concesso con troppo generosità dal giovane arbitro Luciano, facendo saltare le staffe ad alcuni giocatori ospiti, tra questi il portiere Di Pace che, subito il goal su rigore trasformato dallo stesso Carlucci, lascia la porta e se ne va nello spogliatoio, lasciando il posto a Carnevale. Il pareggio dei padroni di casa arriva subito dopo: su angolo Colucci salta più di tutti e segna. Non ravvisata una presunta carica sul portiere. Nella ripresa del gioco tutte e due le squadre non si accontentano del pareggio e vanno alla ricerca della vittoria, che è trovato dal Ginestracandida a dieci minuti dalla fine, con un bel goal di Loriso su punizione: dai 20 m dalla porta, ricevuta palla da Rizzo, la piazza a fil di palo imprendibile per il ventenne venosino Catino. Lorenzo Zolfo

molto evanescente, mentre l'Accettura è compatto in ogni reparto del campo. Al 22' Pavese L. sbaglia il rilancio in area e favorisce la conclusione di Piliero; Rossi E. gli nega la gioia del gol. Rossi E. compie un miracolo al 26' sventando in angolo la minaccia di Dimilta. L'unico vero tentativo del Laurenzana è frutto di uno svarione della diga difensiva materana. Alla mezzora esatta, infatti, a seguito di un cross teso di Di Trinco e di un maldestro controllo di un avversario, Giallorenzo colpisce a botta sicura, ma si vede respingere il tiro in angolo. Al 31' Piliero salta due marcatori e conclude alto. Al 36' sempre Piliero (in off-side) sbaglia clamorosamente a tu per tu con il portiere locale: Rossi E. si distende e mantiene inchiodato il risultato. Nella ripresa l'Accettura si presenta dalle parti del numero 1 laurenzanese con due calci piazzati di Piliero (13') e Sansone (16'), ma in entrambi i casi si esalta Rossi E. Al 34' Cerabona si “beve” in velocità tutta la retroguardia del Laurenzana e calcia addosso al portiere in uscita. Incredibile. A tempo praticamente scaduto arriva il gol-vittoria dell'Accettura con una straordinaria parabola a giro di Piliero su punizione (49'). Donato Pavese

METANAUTOPICERNO POTENTIASANTACECILIA

4 0

METANAUTO PICERNO: Salvia (Cappiello), Mitidieri, D. Capece (F. Caggiano), Venetucci, R. Capece, Cucco, Casale, Caivano, Calabrese (Guma), Rossi, Cabia. A disp.: M. Caggiano, Marcantonio, Curcio, Colangelo. Allenatore: Omati. POTENTIA SANTA CECILIA: Labella, Fasanella, Pepe, Marino (Alfano), F. Palese, Alvino, A. Morlino, R. Palese (Brancaccio), Perna, Marcodoppido, N. Colucci (De Bonis) A disp.: D. Morlino, Libonati, Coviello. Allenatore: Macchia. ARBITRO: Aquino di Potenza. RETI: 18' su rig., 77' e 84í Rossi, 78' Cabia. NOTE: Ammoniti: Guma (ML); Pepe, Perna (PSC). PICERNO- Il Potentia Santa Cecilia esce sconfitto dal campo della capolista con un punteggio troppo pesante e viene agganciata in classifica da Cancellara, Sporting Vietri e Laurenzana. Il Metanauto Picerno così con uníaltra vittoria continua la corsa a sé verso la Prima Categoria con cinque successi ottenuti su altrettante gare disputate. Il 4-0 finale lo si deve a grazie ad una tripletta di Rossi in giornata splendida e a Cabia in molte occasioni propositivo e volitivo nelle azioni di gioco. Gli ospiti partono bene e cercano il gol del vantaggio con la punizione di Marino ma la palla va alta. I padroni di casa non stanno a guardare e si propongono in avanti con la conclusione fuori di Casale. Al 18' Pepe atterra in area lo stesso Casale e il direttore di gara concede la massima punizione. Dal dischetto si presenta Rossi che batte Labella. La squadra di Macchia, che fino a questo momento stava disputando una buona gara, accusa il colpo e i locali provano a raddoppiare, prima con il colpo di testa di Cucco, ma Labella blocca, poi due occasioni per Cabia che colpisce il palo con un diagonale rasoterra e poi tira fuori. Verso la fine della prima frazione di gioco Marino cerca il pareggio con una conclusione da fuori che viene parata da Salvia. Nella ripresa i gialloblu fanno la gara e tentano il gol pari con Marcodoppido, A. Morlino e Perna, ma la palla di entrare proprio non vuole saperne. Mentre la formazione di Omati si rende pericolosa con Cabia che in sei circostanze non è preciso davanti al portiere e con Guma che manda alto. Al 77' il Metanauto Picerno però finalmente raddoppia con una conclusione dal limite di Rossi e un minuto dopo Cabia triplica in contropiede. Gli ospiti cercano di accorciare le distanze con Perna che calcia fuori misura e con Alfano ma il portiere locale blocca senza problemi. All'84' Rossi, ancora in contropiede, firma il quarto gol che chiude definitivamente la gara. Nel finale l’undici del capoluogo di regione vuole segnare a tutti i costi il gol della bandiera con Marcodoppido e Fasanella che non trovano la gioia del gol. Biagio Bianculli


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Sport Fantacalcio Bene Napoli e Siena che si sbarazzano di Lazio e Catania

Giovedì 30 ottobre 2008

Calcio a 7

Doppio turno, vetta invariata Dopo le gare infrasettimanali in tre al comando MATERA - Accelera la fantalega di serie A. In settimana, infatti, sono state disputate le gare relative alla settima e all'ottava giornata, una decisione saggia mirante ad allineare il campionato amatoriale a quello nazionale professionistico. Approfittano del doppio turno tutte le squadre di testa ad eccezione del Lecce che invece ha sprecato banalmente l'occasione rimediando due sconfitte. Molto bene, al contrario, l'Udinese che, grazie a questi sei punti, si affaccia nella zona alta della classifica. Ottiene la settima vittoria su altrettante gare il duo composto da Fiorentina ed Inter che, nonostante una gara in meno, guida assieme al Milan la classifica a quota 21 punti. Dopo aver superato la Reggina con il risultato di 5 a 3, i viola del presidente Roberto Rizzelli si sono disfatti in maniera ben più autorevole del Palermo, infliggendo ai rosanero un pesante dieci a due. In bella evidenza Antonio Castaldi il quale nella seconda gara è andato a segno per ben cinque volte, mentre Giovanni Andrisani ha totalizzato tre reti, due delle quali a danno dei siciliani. Convincenti anche le vittorie dell'Inter che ha superato per 5 a 2 e 5 a 1 la Roma e il Genoa. Sugli scudi il bomber Simone Bitetti, autore di un bel poker ai danni dei rossoblu liguri, e di una doppietta contro i giallorossi, mentre in bella mostra si è messo Gianluca Gammarrota il quale ha posto il proprio sigillo in entrambe le gare. Sale, come detto, a quota ventuno anche il Milan che, dopo aver superato con il più classico dei risultati una volitiva Sampdoria grazie alla doppietta di Angelo Andrulli, ha in seguito regolato anche una modesta Atalanta andando a segno per tre volte con Mimmo Ventura, due volte con Donato Cristalli, e una con Daniele Chietera, Domenico Grieco e ancora

Piero Innella del Siena e accanto Rino Lamacchia del Napoli

con Andrulli. Per i nerazzurri, che almeno per adesso sono sistemati sul fondo della classifica con un solo punto all'attivo, la doppietta di Giovanni Pisciotta e la rete di Eustachio Cosola. Avanza a grandi passi la Juventus che, sospinta dal bomber Bellacicco, autore

di due triplette in entrambe le vittoriose gare con il Torino e il Napoli, raggiunge proprio i biancocelesti campani a quota sedici. Molto bene anche Eustachio Rubino che di reti ne ha totalizzate ben cinque raggiungendo così la quarta posizione nella spe-

ciale classifica marcatori che, al momento, vede proprio Bellacicco al comando a quota ventiquattro. Doppio salto anche per il Chievo, vittorioso a propria volta sull'Atalanta e sul Cagliari. Notevole la vittoria ottenuta sui rossoblu sardi che, pur sostenu-

ti da un Paolo Rifino autore di due reti, non sono riusci a contrastare i veneti a segno per tre volte con lo scatenato Daniele Duni e una volta con Angelo Santochirico, Massimo Tataranni e Angelo Rubino. Contro l'Atalanta, invece, da annotare le doppiette di Duni e Rubino. Perde leggermente quota il Napoli. I biancocelesti infatti, dopo aver perso con il Chievo, si sono in seguito consolati battendo la Lazio. Bella la quaterna messa a segno da Adriano Vaccaio. Fa l'en plein, invece, una sempre più convincente Udinese, vittoriosa sul Lecce grazie a tre reti messe a segno da Luigi Annicchiarico, e sulla Roma con quattro centri del solito Annicchiarico, due di Francesco Martoccia e uno di Angelo Sacco, Nicola Di Pede, e Leonardo Di Gregorio. In virtù di questi sei punti i bianconeri friulani salgono solitari in terza posizione a quota quindici, una collocazione sicuramente adeguata alla cifra tecnica della squadra. In netta difficoltà, invece, la coppia composta da

Lecce e Cagliari. I giallorossi salentini hanno infatti rimediato due sconfitte, mentre gli altamurani hanno ottenuto un solo punto pareggiando con un tutt'altro che irresistibile Torino. Guadagna tre punti l'ottima Reggina che dopo aver ceduto in maniera dignitosa con la Fiorentina si è prontamente rifatta ai danni del Lecce. Bella la doppietta, nella gara con i giallorossi salentini, di Vito Moramarco, a segno anche contro la Fiorentina. Molto bene invece il Siena che ottiene sei preziosi punti ai danni del Catania e del Genoa. Sugli scudi il bomber bianconero Pietro Innella, a segno in totale per ben sette volte. Nella media, invece il Bologna, vittorioso sulla Lazio per dodici a quattro, la Sampdoria, che si è affermata sullo stesso Bologna e il Palermo che ha regolato il Catania. Male, al contrario, Genoa Lazio Roma e Catania, mentre il Torino si consola con un punticino ottenuto però contro la corazzata Cagliari. Annibale Sacco sport@luedi.it

Fantacalcio B Frosinone, Modena e Triestina colgono il terzo successo

Grosseto vola, Bari e Vicenza inseguono MATERA - Si porta in testa alla classifica della serie B il Grosseto che approfitta prontamente del nulla di fatto scaturito dalla sfida al vertice tra il Bari e il Vicenza. I toscani, infatti, hanno superato, dopo una bella gara ricca di colpi di scena, un Parma che ha retto moto bene soprattutto nel primo tempo. Dopo la rete in apertura di Fabio Ramaglia, gli emiliani hanno sovvertito il risultato grazie alla doppietta di Rocco Montemurro, ma prima del fischio di fine primo tempo erano ancora i maremmani ad andare a capovolgere le sorti della gara con Ramaglia e Rocco Gioscia. Nella ripresa il sigillo finale ad opera, ancora, del bomber Ramaglia. Bella e combattuta anche la gara tra Vicenza e Bari. Biancorosso veneti in gol al 27' con Marco Di Mita

e risposta dei pugliesi, al 47' e 48' con Daniele Fragasso e Daniele Conte. Sembrava fatta per i baresi ma nel primo minuto di recupero la rete del pareggio per merito di Michele De Marsico. Vincono ed avanzano in classifica il Frosinone, il Modena e la Triestina, vittoriose rispettivamente su Treviso, Sassuolo e Salernitana. Bella e combattuta la gara tra i ciociari e i veneti, caratterizzata dal doppio vantaggio del Frosinone grazie alle marcature di Giovanni Mastronardi e Donato Volpe. La reazione del Treviso si concretizzava nel gol di Angelo Coscia ma allo scadere i laziali ristabilivano le distanze in virtù della rete di Claudio Rondinone. Più agevoli le vittorie della Triestina e del Modena, che hanno superato il Sassuolo con un netto otto

a tre, e la Salernitana per cinque a uno. Da rimarcare le doppiette degli alabardati Donato Albano, Michele Pisciotta e Francesco Casella, e dei gialli emiliani Luigi Di Leo e Valerio Riccardi. Un gol di Antonio Amendolaggine, al quarto d'ora del primo tempo, regala al Cittadella il successo sul Mantova e la quarta posizione in classifica in assoluta solitudine, mentre avanzano anche il Livorno, che si è aggiudicato il derby con il Pisa, e il Piacenza, a propria volta vittorioso ai danni dell'Ancona. Soccombe nuovamente, invece, l'Ascoli che resta a quota zero sul fondo della classifica. A beneficiarne, questa volta, è stato il Brescia: un'autentica boccata d'aria per le rondinelle che risalgono a quota quattro. Pareggiano, infine, Albinoleffe -

Valerio Ricciardi del Modena

Avellino, e Rimini - Empoli. Per gli irpini e i romagnoli si tratta del primo punto stagionale, mentre i toscani e i bergamaschi salgono rispettivamente a quota due e a quota cinque. a.s.


Sport 51 “Calcio in Città” di Potenza La Samp vuole bissare lo scudetto dello scorso anno Giovedì 30 ottobre 2008

Calcio a 7

C’è qualche defezione Sono solo 12 le squadre allo start del torneo AL VIA la settimana scorsa la nuova stagione sportiva del “Calcio in Città” di Potenza. E non mancano sicuramente le novità. Al torneo di calcio a sette del capoluogo lucano, quest'anno, partecipano soltanto dodici formazioni. Tra queste c'è la Sampdoria, fresca vincitrice dell'ultima edizione del fantacalcio potentino di serie A. I blucerchiati si sono confermati anche in questa prima giornata di campionato, centrando i primi tre punti in palio. Lo hanno fatto con ampio margine nel risultato finale ai danni della Reggina. Il match è terminato con il punteggio di 6-3. Oltre alla Sampdoria, hanno cominciato con il piede giusto la nuova avventura nel torneo potentino di calcio a sette anche il Bologna, il Catania, la Fiorentina, il Chievo ed il Genoa. Infatti, in questo primo turno, non si sono registrati pareggi. Le sei squadre che hanno vinto si sono immediatamente portate a tre lunghezze, mentre le compagini perdenti sono ancora ferme al palo in graduatoria. Dopo aver affrontato la bella vittoria della Samp, spazio al Bologna che si è imposto con appena un gol di scarto sui granata del Torino. L'incontro si è concluso sul 4-3. Bene, come detto, anche il Catania, vittorioso nel “derby” sul Palermo. Anche in questo caso parliamo di un successo striminzito da parte del team rosso azzurro (7-6 il risultato finale). Con due gol di scarto, invece, la Fiorentina ha fatto la voce grossa con l'Inter, battuta per 10-8. I viola, grazie a questa caterva di gol rifilati, hanno conquistato il primo scettro di miglior attacco del torneo di calcio a sette. Il Chievo ha addirittura doppiato nel punteggio finale il Lecce. Un perentorio 8-4 che ha proiettato i “veronesi” in testa alla classifica. Il quadro della giornata lo ha

chiuso la bell'affermazione del Genoa ai danni del Napoli. I rossoblu hanno calato il pokerissimo, mentre i “partenopei” hanno risposto con un tris (5-3). Tutti gli incontri di questo campionato si giocano a Potenza, presso il “Centro Sportivo Rossellino 2000”.

L'organizzazione del torneo, dopo la prima giornata, si è voluta «congratulare con tutte le società per l'esemplare comportamento in campo degli atleti di ciascuna squadra, segnalato dai direttori di gara, e si augura che si possa continuare su questa linea di

condotta per tutta la durata del torneo». I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Sessantasette gol messi a segno in questa prima giornata (67 marcature in totale in campionato), di cui 31 dalle formazioni che

hanno giocato in casa, 36, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 3 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (10 reti), il peggiore è quello di tre squa-

dre: Torino, Napoli e Reggina (3 reti). Le migliori difese sono quelle della Sampdoria, del Genoa e del Bologna (3 reti subite), mentre la peggiore è quella dell'Inter (10 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 Dieci le formazioni che si danno battaglia per la supremazia cittadina

Potenza, un campionato tutto da seguire IN CONCOMITANZA con l'inizio del fantacalcio di serie A (campionato di calcio a sette), ha preso il via, presso il “Centro Sportivo Rossellino 2000” di Potenza, anche il torneo di calcio a sette over 35. Dieci le squadre ai nastri di partenza in questo campionato, che presenta formazioni dai nomi più disparati: si va da Cosmos a Galaxys, da All Blacks ad Amici Ritrovati. Dopo il primo turno, si è immediatamente messo in luce il Team Rossoblu (nome della squadra che deriva sicuramente dai colori sociali del Potenza di Prima Divisione). Il settebello rossoblu ha umiliato pesantemente i Galaxys, trafitti per ben nove volte, senza avere la minima reazione.

L'incontro, infatti, è terminato con il risultato di 9-0. In prima posizione troviamo anche lo Studio Immagine che ha superato con tre gol di differenza l'Azzurra Isomax (7-4). A quota tre punti ci sono anche il Basinvicta e la Stella Rossa. Per quest'ultima la vittoria conseguita è stata più dura del previsto. Contro gli All Blacks è arrivata un'affermazione striminzita per 4-3. Il Basivincta ha, invece, calato cinque marcature sul groppone degli Amici Ritrovati (5-3). L'unico match conclusosi in parità è stato Benefica-Cosmos. In questo confronto non sono, però, mancati i gol: ben sei per parte. Nota positiva dopo la prima giornata del torneo di calcio a set-

te over 35: nessun calciatore è stato ammonito. Pertanto, l'organizzazione del torneo si è voluta «congratulare con tutte le società per l'esemplare comportamento in campo degli atleti di ciascuna squadra, segnalato dai direttori di gara, e si augura che si possa continuare su questa linea di condotta per tutta la durata del torneo». I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Quarantasette gol messi a segno in questa prima giornata (47 marcature in totale in campionato), di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 22, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 3 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del

campionato è quello del Team Rossoblu (9 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (0 reti). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (0 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (9 reti subite). d.p.


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Sport

Giovedì 30 ottobre 2008

Allenamenti itineranti MATERA - Vista l'indisponibilità del PalaSassi, oggi l'Olimpia Bawer Matera svolgerà allenamento congiunto con la Lucos Montescaglioso nel palazzetto "Karol Wojtyla" della cittadina lucana a partire dalle ore 19.30. Mentre domani i ragazzi di coach Miriello si sposteranno nella vicina Altamura per svolgere la seduta tecnico-atletica presso il palasport di Via Piccinni con inizio alle ore 18. Il tutto per la concomitanza di alcuni eventi che si svolgeranno al PalaSassi, tra cui la manifestazione di scherma prevista in questo weekend. Allenamenti itineranti, duqnue, per la società del presidente Michele Vizziello. Potrebbe essere l’occasione anche per coinvolgere anche i comuni vicini, per far affezionare maggiori appassionati che poi la domenica potrebbero raggiungere il PalaSassi di Matera per sostenere Corvino e compagni, magari proprio in vista della prossima gara in casa, il derby con la Levoni Potenza. Ma prima c’è da pensare alla trasferta di Osimo, una gara dai mille spunti, non ultimi gli ex di turno Giuffrida e Basanisi. a.mutasci@luedi.it

Michele Vizziello

A Dilettanti Lamorte pensa al Latina: «Loro imbattuti? Servirà grinta e determinazione»

Levoni, si rivede Vetrone Il lungo ieri si è allenato con il resto della squadra MERCOLEDI' positivo per la Levoni Potenza in vista della delicata trasferta di sabato a Latina contro il Basket Latina nell'anticipo del Pala Bianchini. La squadra ieri pomeriggio si è allenata al Pala Pergola potendo contare anche sull'apporto di Luca Vetrone, apparso in costante miglioramento di condizione fisica e atletica rispetto a qualche giorno fa. Lo staff tecnico biancorosso conta di portare in panchina l'atleta torinese che farà parte verosimilmente dei dieci nel confronto di sabato. L a squadra potentina ieri ha svolto la consueta seduta di allenamento priva di Palombita ma con Metz in miglioramento dopo l'influenza patita nel corso delle ultime giornate. I ragazzi di Gianni Tripodi sono apparsi in netta ripresa dopo il tonificante successo colto contro il Barcellona Pozzo di Gotto domenica scorsa che ha costituito una vera e propria iniezione di fiducia per tutto l'ambiente. Certo l'avversario di sabato non è dei più agevoli, il Latina di Giovanni Benedetto può vantare elementi di grande qualità, quali ad esempio Alejandro Muro, Jean Carlos Cornelo, Ignacio Ochoa, Luca Bisconti, Giovanni Coronini, Ariel Svoboda e Andrea Pilotti. Otto punti in quattro gare costituiscono per i laziali un punto di partenza importante in ottica primato. Di questo aspetto è consapevole tutta la Levoni che proprio per tali ragioni non intende commettere passi falsi nella trasferta laziale. Tutto l'ambiente è caricato a mille e prepara la trasferta di Latina con l'entusiasmo dei giorni migliori. La squadra, il tecnico Tripodi e la società sono dunque in fermento. Unica nota negativa del periodo è data dai provvedimenti disciplinari del Giudice Sportivo che ha inflitto alla società ammende pari duemila euro circa per alcune intemperanze dei tifosi nel corso del match di domenica al Pala Pergola contro il Barcellona Pozzo di Gotto. Il segretario Giovanni Lamorte ha analizzato il momento in casa biancorossa affermando quanto

B Donne Filograsso mattatrice

Riscatto Basilia in casa del Portici

Stefania Filograsso autrice di 18 punti La Levoni in azione, sotto Luca Vetrone e Giovanni Lamorte (foto Andrea Mattiacci)

PORTICI BASILIA

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PEGASO PORTICI: Jossa 3, Busiello 2, Gusmano 10, Ascione 7, Strano 16, Maddaloni, Ceratto 7, Cristiano, Cremato 1, Aprea 6. All. Marina Sica. BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Filograsso 18, Aurigemma 12, Dimonte, D'Arenzo, Gambardella 14, Crovatto 7, De Luca 2, Rubino n.e. Sanza n.e. De Rosa 5. All. Marilia Sanza. ARBITRI: De Filippo di Roma e Graziani di Fondi. PARZIALI: 11-11, 22-27, 39-47, 52-58. NOTE: Spettatori 150 circa. Uscite per cinque falli D'Arenzo e Ceratto. Nessun fallo antisportivo fischiato alle giocatrici, nessun fallo tecnico. segue: “Penso che il successo ottenuto domenica in casa costituisca un bel viatico per noi. Abbiamo sconfitto una delle formazioni migliori del campionato. Il successo ci consente di mantenere l'imbattibilità casalinga e una buona media inglese. L'anno scorso di questi tempi eravamo a secco di vittorie, ora abbiamo quattro punti, non è poco”.

Il segretario biancorosso analizza altre peculiarità: “E' nostro obiettivo migliorare i risultati dell'anno scorso. Il campionato è equilibrato, non sarà facile raggiungere l'obiettivo, ora è prematuro parlarne. Le indicazioni sono positive in questa direzione”. Lamorte va avanti e afferma: “Andiamo a Latina per affrontare una squadra forte ed equilibrata. La partita è difficile, giochia-

mo in trasferta. Bisogna giocare con la solita grinta e determinazione”. Il dirigente di via Ponte Nove Luci chiude la sua disamina affermando: “I laziali sono imbattuti, giocheranno contro di noi per vincere e continuare nella striscia positiva. Dal canto nostro dobbiamo disputare una gara coriacea e agonisticamente valida”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

SOFFRE ma vince la Basilia Codra Mediterranea Potenza che riscatta il pesante ko patito a Roma sabato scorso. La squadra biancoceleste espugna il Palasport di Via Farina a Portici al termine di una partita combattuta e ricca di colpi di scena. Partenza gomito a gomito con le difese a farla da padrona, gli attacchi sono sterili, ne viene fuori un

primo quarto brutto e abulico con le due squadre che fanno dell'agonismo il punto di forza del primo quarto. Nel secondo la musica cambia, la Basilia dopo aver incassato un parziale di 9 a 4 riemerge grazie ai canestri di Filograsso e Gambardella, passando in “un amen” dal 20 a 15 al 27 a 20. Il secondo quarto si chiude con le potentine avanti grazie alla difesa attenta. Il terzo si apre con la Basilia tonica, grintosa e dinamica, Portici non molla la preda anche se la compagine potentina riesce a tenere testa alle campane tanto da allungare il passo sul punteggio di 34 a 26. Portici reagisce lentamente, nel quarto periodo le campane si avvicinano pericolosamente alla Basilia portandosi a - 4 sul punteggio di 52 a 48. A questo punto i canestri di Gambardella e la forza dei nervi fanno volare la Basilia verso il successo che cancella almeno parzialmente la brutta serata romana, dando alla squadra di Marilia Sanza due punti di platino in vista della gara di sabato sera al Pala Pergola contro il Latina. f.menonna@luedi.it


Sport

ilQuotidiano

Basket

•Giovedì 30 ottobre 2008

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Campionato regionale serie D • 2008/09

Sono undici le formazioni che prenderanno il via l’8 di novembre nel torneo lucano

Feste natalizie con il derby La stracittadina di Matera tra Pielle e Virtus il 27 dicembre IL COMITATO Regionale Fip di Basilicata, ha diramato il calendario del campionato maschile di serie D regionale. In questa stagione il torneo di serie D intende rinnovare il suo appuntamento, ormai classica tappa di avvi-

cinamento alla serie C/2. Saranno undici le formazioni ai nastri di partenza del massimo torneo regionale. Si tratta della Cestistica Vito Lepore, del Ciumnera Potenza, della Levoni Potenza, del Cus La Cartotecnica Poten-

za, del Basket Salandra, della Polisportiva Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture, della Pielle Matera, del Picerno 95, della CO.RE.MA Virtus Matera, della Cestistica Bernalda, della Pallacanestro Olimpia

1ª Giornata Andata 8/11/08

Melfi e dell'A.S. Picerno 95 che ha deciso di disputare la massima competizione regionale in extremis. Non sarà ai nastri di partenza la Potenza Affari Invicta che ha deciso di iscriversi al torneo amatori. La prima fase

2ª Giornata Ritorno 24/1/09

Andata 15/11/08

Ritorno 31/01/09

SALANDRA - CIUMNERA VITO LEPORE - CUS POTENZA VARLOTTA - PIELLE MATERA VIRTUS MT - CESTISTICA BERNALDA LEVONI POTENZA 84 -NEW PALL.OLIMPIA MELFI RIPOSA PICERNO

NEW PALL.OLIMPIA MELFI - PICERNO 95 CUS POTENZA -. VARLOTTA CESTISTICA BERNALDA -VITO LEPORE CIUMNERA - LEVONI POTENZA 84 PIELLE MATERA - SALANDRA 2005 RIPOSA VIRTUS MT

3ª Giornata

4ª Giornata

Andata 22/11/08

Ritorno 7/02/09

Andata 29/11/08

della più importante manfestazione regionale di basket maschile terminerà il 4 aprile. Visto il numero dispari di formazioni iscritte al torneo è previsto un turno di riposo per ogni giornata disputata. La Levoni Potenza e la Cestistica Bernalda non potranno ambire al salto di categoria in serie C/2 in quanto società disputanti i tornei di serie A Dilettanti e B Dilettanti. Le altre formazioni hanno adottato le regole del Comitato Regionale Campano e potranno accedere alla fase successiva della manifestazione, quella riguardante i play-off. Una kermesse agonistica, quella programmata dal Comitato Regionale Fip di Basilicata che promette spettacolo ed emozioni nel segno tangibile di una rinnovata passione per il basket regionale. Tanti i motivi d'interesse del torneo che da anni ricopre anche il ruolo di fucina di giovani generazioni di cestisti ormai inseriti nel novero di squadre di ran-

Di Gioia coach della Virtus Mt

go delle categorie superiori di basket. Solo nel mese di maggio, almeno si spera saranno scelte le nuove regine del basket regionale che prenderanno il testimone lasciato vacante della Lucos Ingest Montescaglioso, formazione attualmente militante nel campionato maschile di serie C/2 campano. f.menonna@luedi.it

5ª Giornata Ritorno 14/02/09

Andata 6/12/08

Ritorno 21/02/09

SALANDRA 2005 - NEW PALL.OLIMPIA MELFI VITO LEPORE - PIELLE MATERA CUS POTENZA - CIUMNERA BASKET VARLOTTA - CESTISTICA BERNALDA VIRTUS MT - PICERNO 95 RIONERO LEVONI POTENZA 84

NEW PALL.OLIMPIA MELFI - VIRTUS MT PICERNO 95 - VITO LEPORE CESTISTICA BERNALDA - CIUMNERA BASKET PIELLE MATERA - CUS POTENZA LEVONI POTENZA 84 - SALANDRA 2005 RIPOSA POL.AICS.P. VARLOTTA

PICERNO 95 - SALANDRA 2005 CUS POTENZA - CESTISTICA BERNALDA CIUMNERA BASKET - PIELLE MATERA VARLOTTA - VITO LEPORE VIRTUS MT - LEVONI POTENZA 84 RIPOSA NEW PALL.OLIMPIA MELFI

6ª Giornata

7ª Giornata

8ª Giornata

Andata 13/12/08

Ritorno 28/02/09

Andata 20/12/08

Ritorno 7/03/09

Andata 27/12/08

Ritorno 14/03/09

NEW PALL.OLIMPIA MELFI - CUS POTENZA VITO LEPORE - CIUMNERA BASKET VARLOTTA - VIRTUS MT PIELLE MATERA - CESTISTICA BERNALDA LEVONI POTENZA 84 - PICERNO 95 RIPOSA AD BASKET SALANDRA 2005

NEW PALL.OLIMPIA MELFI - PIELLE MATERA PICERNO 95 - CUS POTENZA CESTIS. BERNALDA - LEVONI POTENZA 84 CIUMNERA BASKET - VARLOTTA VIRTUS MT - SALANDRA 2005 RIPOSA A.DIL.CEST.VITO LEPORE

VITO LEPORE - SALANDRA 2005 CUS POTENZA - LEVONI POTENZA 84 CESTISTICA BERNALDA - PICERNO 95 VARLOTTA - NEW PALL.OLIMPIA MELFI PIELLE MATERA - VIRTUS MT RIPOSA CIUMNERA BASKET

9ª Giornata

10ª Giornata

11ª Giornata

Andata 3/01/09

Ritorno 21/03/09

SALANDRA 2005 - VARLOTTA NEW PALL.OLIMPIA MELFI - CEST. BERNALDA PICERNO 95 - CIUMNERA BASKET VIRTUS MT - VITO LEPORE LEVONI POTENZA 84 - PIELLE MATERA RIPOSA A.S.D. CUS POTENZA

Andata 10/01/09

Ritorno 28/03/09

VITO LEPORE - LEVONI POTENZA 84 CUS POTENZA - VIRTUS MT CESTISTICA BERNALDA - SALANDRA 2005 CIUMNERA - NEW PALL.OLIMPIA MELFI VARLOTTA - PICERNO 95 RIPOSA POL.DIL.PIELLE MATERA

Andata 17/01/09

Ritorno 4/04/09

SALANDRA - CUS POTENZA NEW PALL.OLIMPIA MELFI - VITO LEPORE PICERNO 95 - PIELLE MATERA VIRTUS MT - CIUMNERA BASKET LEVONI POTENZA 84 - VARLOTTA RIPOSA ASD CESTISTICA BERNALDA


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Sport Basket C2 girone C La vittoria di Solofra rimette in carreggiata il Crt La Cascina

Giovedì 30 ottobre 2008

Senise, play off alla portata Pronto riscatto della formazione di Daraio SENISE - Pronto riscatto del Ctr La cascina che supera in trasferta un indomabile Cab Solofra soltanto dopo il tempo supplementare. Per una gara vietata ai cardiopatici e scritta da chissà quale mano suprema. Ma che ha in pratica un protagonista assoluto che si chiama Rocco Palazzo. Mancavano infatti quarantacinque secondi alla fine della gara ed i padroni di casa conducevano per 55 a 49. Il Ctr si era fatto sotto, dopo una bomba da tre del bravissimo Gonzalo Marin, che dunque aveva riaperto le speranze. A questo punto, Palazzo, crede nell'impresa: prova e centra una chirurgica bomba da tre. Mancano trentasette secondi ed il Solofra prova a mantenere il pallone ma lo perde e finisce ancora nelle mani del grande play, il quale si mantiene sulla distanza. Ed anzi, deve arretrare di un passo per uscire dalla lunetta e riprovare la bomba. Centro perfetto e Senise in paradiso. Il pari 55 infatti, significa conquista del tempo supplementare ed inevitabilmente scoramento da parte dei ragazzi allenati da Giordano. Fioretti (33), Liucci, Giuliani e compagnia non hanno più la

Il presidente Mario Totaro e il coach Piero Daraio

forza di contrastare il ritorno dei lucani che a questo punto giocano tranquilli ed in discesa. Ancora una gara strepitosa dunque da parte di Pierino Daraio che sfrutta tutto quanto possibile. facendo ancora buon viso a cattivo gioco. Della gara infatti non erano in condizioni ne Francesco Albanese (ha giocato con una caviglia gonfia ma ha giocato stoicamente) del quale contributo non si può prescindere e neppure ancora Lino Durante (entrato per emergenza soltanto nel tempo supplementare). Nonostante

queste gravissime assenze la gara è stata vinta. Perché finalmente si è visto il bravo Gonzalo Marin che tutti conoscono e che i tifosi del Senise si aspettavano e perché si gioca con un uomo in più che è quel Palazzo delle meraviglie. Superrocco infatti ha la testa dura e pensa, a ragione, come Zeman, e cioè che la gara finisca soltanto quando fischia la sirena. Non a caso, a Senise, questa volta si può davvero pensare che il sogno possa diventare realtà. Gianni Costantino sport@luedi.it

Basket C2 girone A Fatali due overtime

Volley C Donne Buon esordio per le ragazze della Ostuni

Lucos Montescaglioso resta a bocca asciutta

De Gasperi corsara

A sinistra De Stradis, a destra Claudio Castellano

MONTESCAGLIOSO - C'è stato bisogno di ben due over time per decretare la vincente nel confronto che ha posto di fronte la Lucos Ingest Montescaglioso, padrona di casa e il Monte di Procida. Per uno strano scherzo del destino sia i padroni di casa che gli ospiti sono detti Montesi. Alla fine hanno vinto i “montesi” campani di soli tre punti (96-99) e ai ragazzi di casa allenati dal tecnico Marcello De Stradis non è restato che rammaricarsi per non sfruttato al meglio qualche occasione che avrebbe permesso loro di bissare la vittoria colta nel precedente turno infrasettimanale sul parquet di Castellammare di Stabia (Napoli), campo di gioco del Sant'Antimo, dove i montesi si erano imposti con il punteggio di 76 a 66. La gara con il Procida è stata all'insegna dell'equilibrio anche nell'andamento dei quarti: 20-20; 34-36; 51-49; 73-73; 81-81 sino al definitivo 96-99 che ha condannato la Lucos Ingest alla quinta sconfitta su sei gare disputate. La formazione montese lucana, dopo un iniziale svantaggio dovuto alla vena realizzativa di Fiore (3 bombe segnate nei primi 3

tentativi) ha saputo riprendere gli avversari, chiudendo all'intervallo lungo con due soli punti di distacco dai campani. Alla ripresa i locali hanno iniziato a condurre le danze, sino a chiudere il terzo gioco con due punti in più rispetto ai napoletani. A pochi secondi dalla fine dei tempi regolamentari il montese lucano Visceglia, diretto a canestro, è stato fermato per un'infrazione di passi quantomeno dubbia, lasciando il punteggio sul pari 73-73. L'equilibrio non si è spezzato nemmeno nei primi 5' supplementari, mentre nel seguente extra time il Procida è passato subito in vantaggio e vano si è rivelato ogni tentativo di riportarsi in parità da parte della Lucos Ingest. Tra i migliori realizzatori della Lucos Ingest, come sempre, Claudio Castellano (30 punti), seguito da Giuseppe Visceglia (22) e da Carlos Sordi (21). Tra i campani prova maiuscola per Scotto, autore di ben 34 realizzazioni. Prossimo impegno per i lucani il 02 Novembre sul campo del temibile Giugliano. Michele Marchitelli sport@luedi.it

La Tua Assicurazioni espugna Bernalda PRIMA gara di campionato e primo sigillo per la Tua Assicurazioni Alcide De Gasperi Potenza. In quel di Bernalda le ragazze di Concetta Ostuni si sono imposte con un buon 1-3 contro delle padrone di casa sempre in gara e mai dome. La gara, dopo quasi due ore di gioco, ha visto prevalere le ospiti al Pala Galilei con i parziali di 31-29, 19-25, 20-25 e 27-29. Primo set ricco di emozioni e davvero lunghissimo, con le padrone di casa che si impongono ai vantaggi ma con un punteggio dalle grandi pro-

porzioni di 31-29. La sconfitta al primo set non abbatte, però, le ragazze di coach Ostuni, che rientrano in partita di prepotenza. Al via del secondo parziale le potentine si portano in vantaggio 1-6, stabilendo tra loro e le padrone di casa un divario che non sarà più colmato dalle giocatrici di Martinelli per tutto il set. Il terzo set, sulla falsariga del precedente, vede le ragazze della Tua Assicurazioni attaccare con grande verve e chiudere ancora una volta vincendo e confezionando anche il sorpasso. Con il mo-

mentaneo 1-2, le ospiti cercano di chiudere la gara al più presto, ma le padrone di casa del Bernalda non si arrendono facilmente. La De Gasperi prova ripetutamente ad affondare il colpo del ko, ma le materane difendono allo stremo per puntare almeno al tie-break. Martinelli carica a dovere le sue ragazze che si portano in vantaggio sul 22-19. un time-out risveglia la squadra della Ostuni, che riprende a macinare gioco e punti e, dopo aver raggiunto la parità sul 24-24 punta con decisione al successo e ai tre punti. Nonostante la resistenza della squadra di casa il colpo decisivo è quello del 29-27, con un altro lunghissimo set portato a casa mantenendo saldi i nervi. Soddisfazione dalla dirigenza della Tua Assicurazioni Alcide De Gasperi. “Era importante fare bene all'esordio -ammette il presidente Rocco FienoAbbiamo vinto e convinto e questo è il miglior viatico per la stagione che è appena iniziata. Devo fare i complimenti al Bernalda -continua Fieno- perché ha giocato davvero forte. Sono certo che sarà difficile per le altre squadre venire qua e fare punti”. Poi, un'occhiata alla nuova stagione, che segue ad un'annata travagliata che nessuno in casa De Gasperi vuole ripetere. "Questo successo non deve farci montare la testa -redarguisce il presidente- anzi dobbiamo volare basso e lavorare per il prossimo impegno di campionato. Dopo tante difficoltà legate alla scorsa stagione -ricorda Fieno- questa vittoria ci fa ben sperare per il futuro perché stiamo costruendo una società che possa essere il punto di riferimento per tutta la nostra provincia, a cominciare dal settore giovanile". Francesco Calia sport@luedi.it


Sport 55 Hockey A2 E’ on line il sito della Pattinomania con foto, video e curiosità Giovedì 30 ottobre 2008

Raro Matera rinfrancata La vittoria con il Lodi fa rialzare le quotazioni MATERA - Settimana serena per la Raro Pattinomania Matera. La vittoria ottenuta sabato scorso contro lo Sporting Lodi ha regalato di nuovo tranquillità e fiducia al club biancazzurro che ha potuto riprendere gli allenamenti con un morale diverso rispetto a quello delle scorse settimane. Il sette a quattro ottenuto contro i lodigiani ha regalato il sesto punto in classifica e, dunque, la seconda vittoria dopo quella raccolta nella prima giornata di campionato sulla pista del Follonica. Un risultato cercato sin dalla vigilia e ottenuto con gran carattere e determinazione anche perché il Lodi, seppur una formazione abbordabile, ha dimostrato durante tutto l'arco del match di poter pungere e far male. Non a caso il primo tempo del match è terminato in parità. La gara contro il Lodi ha evidenziato ancora una volta la volontà del gruppo, guidato da Giambattista Massari, di voler emergere, di voler dimostrare il proprio valore e di poter essere considerati come una for-

L’home page del sito della Pattinomania e accanto Luca Nicoletti

mazione temibile. Sicuramente, parlando delle individualità ha promosso a pieni voti Luca Nicoletti che nella sola gara di sabato ha messo a segno

ben quattro dei sette gol totali. Un bottino che ha portato il capocannoniere biancazzurro ad occupare la seconda piazza nella speciale clas-

sifica marcatori alle spalle di Crovadore del Tiene. Una piacevole “scoperta” quella del talentuoso pattinatore materano che con i suoi gol sta sostituendo in

maniera egregia Davide Santeramo capocannoniere della Pattinomania Matera e del campionato nello scorso anno. L'affermazione contro il

Lodi è arrivata dopo due sconfitte sfortunate contro il forte Montebello e il Molfetta, dunque ha dato ai ragazzi materani una ventata d'ottimismo e di maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Inoltre, con il morale alto si sta lavorando meglio in vista di un'altra difficile e lunga trasferta in quel di Sarzana. La società ligure occupa la prima posizione insieme al Montebello e al Thiene ed è reduce proprio dal pareggio esterno per tre a tre contro il Montebello. Nelle fila spezine da tenere d'occhio il suo attaccante più prolifico, Adrian Ramirez che fino ad ora ha collezionato sette gol e Luca Sterpini che ha messo a segno cinque reti. Intanto la società della Pattinomania ha reso noto che da qualche settimana è possibile consultare foto, video e notizie sul sito ufficiale digitando l'indirizzo: www.pattinomaniamatera.it, un segno questo di apertura verso le nuove tecnologie che non può che rendere merito alla società materana. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Calcio a 5 C1 Il presidente Mercorella: «Il gruppo ha trovato subito affiatamento» Calcio a 5 Medie in campo a Venosa

Fecip, momento magico Il corso “F” vince Il Pisticci è in testa alla classifica dopo cinque giornate

il torneo scolastico

PISTICCI - E' iniziata con il piede giusto l'avventura della nuova Fecip Pisticci nel campionato regionale di C1. Dopo cinque partite la compagine pisticcese guida la classifica con 12 punti in coabitazione con la Meco Potenza e il Rossellino. Società e squadra risultano profondamente rinnovate dopo la partenza di due fondatori storici della Asd Pisticci 2002 come il dirigente - giocatore Gianfranco Parziale ed il dirigente - allenatore Andrea Santamaria. La nuova società della Fecip, dunque, si sostanzia nel presidente Nico Mercorella, che è anche titolare del marchio Fecip, e nel vice presidente Paolo Leone, anch'esso contattato inizialmente solo come sponsor, in quanto titolare di Ari.Fa. Service, ma coinvolto sempre più in prima persona in un progetto che sta prendendo nuova forma, assieme anche a Pietro Favale di Archita SaS. Molte le novità anche in squadra a partire dal tecnico. Da Matera è arrivato Nicola Di Pede, allenatore - giocatore con trascorsi anche in B. In campo è stato confermato il gruppo storico formato da Nicola Albano, Vito Panio e Mino Masiello. A quest'ultimo, capitano in campo, sono state affidate competenze di vice allenatore, nonché di responsabile del settore giovanile. Partiti, invece, il portiere bernaldese Francesco Carella e la coppia gol di Marconia formata da Domenico Faliero e Michele Scattino. Diversi i volti nuovi in gruppo. Tra questi il portiere Leonardo David (ex Uggiano), Marco Adduci, Roger Giagni e Daniele Masiello (ex Dinamo Marconia), il secondo portiere Mario De Rosa (dall'Italica Metaponto di calcio a 11), Francesco Buongiorno (ex Atletico Marconia di calcio a 11) e tanti giovani del posto. Tra questi mister Di Pede ha portato in prima squadra Mario D'Alessandro, Michele D'Alessandro, Celeste Grieco e Filippo Petracca. La nuova dirigenza punta molto ad ottenere risultati dalla crescita del settore giovanile che attende di iniziare il campionato juniores a breve sotto la guida di Mino Masiello. Alla prova del campo il nuovo gruppo ha dato finora ottimi risultati. Sono arrivate 4 vittorie (3 in casa con

VENOSA - Si è concluso il primo torneo di calcio a 5 riservato alle classi delle scuole medie di Venosa, disputato presso il Palaessedi, con la vittoria del corso F, che in finale ha avuto la meglio ai calci di rigore sul corso A. La manifestazione è stata organizzata dall' A.S.D. Essedisport, che ancora una volta si dimostra propositiva verso i ragazzi di Venosa. Il torneo ha visto la partecipazione di tutte e otto le sezioni delle due scuole medie presenti in città e precisamente la “G.B. De Luca” e la “Don Bosco”. Le partite si sono disputate nel primo pomeriggio ed hanno avuto anche una discreta cornice di pubblico. Alla fine, a spuntarla, è stato il corso “F”, squadra capitanata da Alessandro Talucci e composta da: Cetrone Vincenzo, Perrotta Maurizio, Fernando Lioy, Alberto Tamburiello, Pipolo Pasquale che in finale ha avuto la meglio solamente dopo i calci di rigore sul corso ”A” rappresentato da Antonio Di Palo, Fabio Mettola, Vincenzo Lentini, Gigi Allamprese, Saverio Antenori. Durante i vari incontri, per contribuire alla crescita non solo sportiva ma anche umana dei ragazzi, l' organizzazione ha pensato bene di affidare ai ragazzi stessi la preparazione delle singole partite, dall' accoglienza delle squadre, alla sistemazione negli spogliatoi, alla preparazione della distinta, alla compilazione dei referti finali, fino all' arbitraggio delle partite, questo esperimento è risultato vincente perché i ragazzi si sono dimostrati affidabili e capaci di portare a termine, con buoni risultati, un compito che gli

Scattino, uno dei volti nuovi della Fecip Pisticci

Montalbano, Senise e C.S.M. Potenza ed una fuori, a Lavello) ed una sola sconfitta, sull'eterno di Grassano, che valgono il primo posto in graduatoria. “Per noi è una posizione inaspettata - ammette il presidente Nico Mercorella -, poiché il nostro obiettivo è disputare un campionato tranquillo. Se la Fecip è partita così forte - prosegue Mercorella - il merito è di un gruppo che ha trovato sin da subito il giusto affiatamento ed un ottimo feeling con mister Di Pede che sta svolgendo un grande lavoro. I successi nel campionato maggiore di C1 non ci fanno dimenticare, comunque, il nostro impegno per la crescita del settore giovanile, sul quale puntiamo molto. Con gli under sta operando bene il nostro capitano Mino Masiello, mentre mister Di Pede aggrega costantemente alla prima squadra alcuni ragazzi così da valorizzarli al mas-

simo”. Anche il nuovo tecnico è molto soddisfatto dell'esperienza pisticcese: “il team - esordisce Di Pede - è molto motivato e risponde bene agli allenamenti creando così i presupposti per disputare un campionato dignitoso. La squadra è un ottimo mix di giovani e meno giovani, con i secondi che aiutano i primi a crescere. In tal senso è determinante il lavoro in campo e fuori di Mino Masiello”. Nei prossimi tre turni sarà possibile valutare il vero spessore dell'organico. “Con Rivello, Meco Potenza e Scanzano conclude Di Pede - siamo alla prova della verità. Io credo che le condizioni per far bene e sorprendere anche oltre le aspettative di inizio campionato ci siano, visti l'impegno che ci mettono i ragazzi e l'azione molto dinamica della società”. Robero D’Alessandro sport@luedi.it

Una fase di gioco

erano stato affidato. Certamente non saranno in grado di organizzare una Olimpiade ma crediamo che il senso di responsabilità in più, in ognuno di loro, certamente sia accresciuto. La manifestazione rientra nel quadro generale degli appuntamenti preparati dalla associazione Essedisport per il 2008, a testimonianza di come questa associazione sia molto attiva sul territorio per quel che concerne la pratica sportiva. Essedisport non è solo vicina al mondo dei giovani ma si adopera molto anche verso quelle persone che navigano con molta passione sopra gli “anta”, infatti nei prossimi giorni è previsto un incontro con i maratoneti di Venosa per esporre loro un progetto, che in sostanza offrirà assistenza tecnica, grazie alla preparazione del dottor Pasquale Sepe, e assistenza logistica e organizzativa per mezzo dei dirigenti dell' Essedisport. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


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Sport

Giovedì 30 ottobre 2008

Auto Ottimo il bottino dei melfitani nell’ultima prova del campionato slalom

Due primi posti per il Dragons’s Team MELFI - Ancora ottimi risultati per i giovani piloti melfitani del Dragon's Team nella ultima gara stagionale del campionato italiano di slalom, svoltasi in terra campana, nella provincia di Salerno. Dopo i tre successi di meno di un mese fa, ecco ancora i melfitani a mostrare tutto il loro valore e quella forte passione per il mondo dei motori che gli è stata trasferita da piccoli da quel grandissimo, e davvero mai dimenticato Maurino De Simone, che pur se scomparso da tanti anni, vive in loro e li guida nel far bene proprio attraverso il gruppo sportivo che porta il suo nome. Quattro giovani in gara con due successi di classe, un secondo ed un settimo posto, per un qualcosa che non può che confermare una fase di maturazione ormai completata dai quattro paladini gialloverdi dell'auto, e che si apre anche ad altri innesti recenti, con piloti ancora più giovani per un futuro che sia roseo anche negli anni che seguono. “Siamo diventati un gruppo forte ed unito, ci vediamo

spesso anche fuori dalle corse per il nostro cementare amicizia e senso della passione per questo mondo - ha affermato ieri uno di loro, Carlo Ciliento, uno dei veterani del gruppo per militanza pur essendo ancora molto giovane - e ciò ci da modo di organizzarci al meglio per le partecipazioni come gruppo sportivo Dragon's Team di Melfi, cosa che ci onora, soprattutto perché la nostra passione è sempre nel nome del nostro maestro di Maurino De Simone, che dall'alto ci guida in questo mondo che lo ha visto grande protagonista e per lunghissimi anni, fino a sacrificarne la vita proprio nel nome della sua passione per qualcosa che ti prende tanto. Certo dobbiamo ancora crescere molto, dobbiamo insistere e confrontarci spesso coi soldi che sono pochi, ma se c'è dentro la passione, siamo pronti a fare del nostro meglio, per portare al successo, o sul podio, il nostro nome e quello di Melfi legato al Dragon's Team nelle gare”. Non gli si può dare certo torto,

visto che, come dicevamo, su quattro vetture del team gialloverde, due si sono piazzate al primo posto nelle rispettive classi, proprio Carlo Ciliento nella S5 e poi Antonello Prato nella A3, ma anche gli altri, a partire da Giuseppe Bocchetta secondo nella S4 e fino a Giosuè De Simone, il figlio dell'indimenticato Maurino, settimo in Classe S7, coi loro risultati hanno dato a tutti la conferma di come tutto il movimento melfitano del mondo dei motori sia pronto a spiccare il volo verso la gloria nazionale, senza dimenticare il ruolo in tal senso che già è stato raggiunto da chi è considerato anche una sorta di punta di diamante del settore made in Melfi, Lorenzo Mossucca, di loro tutti grande amico. Proprio Carletto Ciliento, a bordo della sua Peugeot 106 di classe S5, 1600 di cilindrata, ha dato vita ad una prova superlativa, chiudendo al primo posto con il tempo di 2'53” 46 nonostante un birillo finito per terra che gli ha fatto prendere una leggera penalità sul tempo.

Carlo Ciliento al volante

Una prova di classe, con grinta, determinazione, colpo d'occhio e velocità, tutte caratteristiche tipiche di questo atleta e di coloro che si confronta con questo interessante settore del mondo dei motori. Una prima posizione, ma in classe A3 anche per Antonello Prato su Opel Astra 2000 cc, mentre è giunto al secondo posto

in S4, con la sua 127 1300 cc Giuseppe Bocchetta, col tempo di 2'44”21. Infine il settimo posto di Giosuè De Simone in S7, con la sua Renault Clio, ed il 2'52”52 che non rende poi i giusti meriti al figlio del grande Maurino, che è anche il collante dei piloti melfitani del Dragon's!! Antonio Baldinetti sport@luedi.it

Pallanuoto B Arriva la conferma di Campese che era corteggiato dall’Acquachiara

Ufficializzato Bruschini La Basilicata Nuoto ha il suo centrovasca LA BASILICATA Nuoto 2000 Potenza ha ufficializzato l'ingaggio di Vittorio Bruschini, centrovasca, classe 1975 che ha militato per due stagioni nella squadra potentina. Per la squadra del presidente Roberto Urgesi si tratta di un ritorno importante sotto l'aspetto tecnico, organizzativo e di gioco che va a rimpinguare l'organico del mister Francesco Silipo, già irrobustito dalla presenza di Fabio Ialeggio e Paolo Fiorentino. La società inoltre ha avuto la conferma da parte di Luca Campese che ha deciso di rimanere nel settebello potentino, nonostante i ripetuti tentativi dell'Acquachiara Napoli di prelevare il forte atleta potentino. La società del capoluogo ha praticamente concluso la campagna acquisti, ora resta solo da definire il programma pre campionato, che prevede test amichevoli contro lo Sporting Napoli, il Flegreo e il Posillipo. Il tandem formato da Francesco Silipo e Roberto Urgesi è al lavoro per defi-

Il tecnico Francesco Silipo

nire la griglia di formazioni partecipanti al Memorial Messina che visto l'inizio del campionato maschile di pallanuoto di serie B/1 a gennaio sarà anticipato al mese di dicembre. Un programma fitto, variegato e senza dubbio im-

portante, quello che attende la Basilicata Nuoto 2000 Potenza alla ricerca di soluzioni differenti per migliorare condizione fisica, atletica e tattica in un periodo particolarmente difficile della preparazione atletica. Il complesso allenato da

Francesco Silipo non ha particolari problemi di ordine fisico. Tutti i ragazzi vivono un momento di forma particolarmente positivo, visto che nessun infortunio sta condizionando la preparazione atletica, tecnica e organizzativa del settebello biancoverde, impegnato anche nel campionato di serie B/1 a disputare un torneo quanto mai incoraggiante e ricco di soddisfazioni. La società in questa direzione si sta muovendo per definire tutte le mosse e le strategie atte a consentire ai biancoverdi un futuro roseo e senza dubbio brillante. Futuro che ha già avuto un corposo e suggestivo avvio, viste le operazioni di mercato, portate avanti dalla società potentina che ha definito gli acquisti di Fabio Ialeggio, Paolo Fiorentino e Vittorio Bruschini. Tre uomini cardine nel mosaico allestito con il solito e immancabile puntiglio dal presidente Roberto Urgesi. f.menonna@luedi.it

Tennis A1 Dopo lo slittamento per lutto

La terza giornata si recupera alla fine Pisticci domenica contro Prato

Karting Buona la prova al trofeo delle Regioni con un onorevole undicesimo posto

Lucani protagonisti a Corridonia COMINCIA a prendere corpo la stagione del karting. Domenica scorsa infatti si è svolta presso il kartodromo di Corridonia in provincia di Macerata, la trentesima edizione della coppa F.I.K. Trofeo delle Regioni. Alla manifestazione hanno preso parte venti regioni, tutte con squadre al completo per un totale di duecentoquaranta piloti. Lo spettacolo non è mancato sin dalle prove libere del giovedì, cui hanno seguito le prove di qualificazione del venerdì, le manche eliminatorie del sabato e le finali della domenica. La selezione lucana, in divisa rossoblu ha ottenuto l'undicesimo posto. A vincere la gara, la selezione marchigiana, supportata dal pubblico delle grandi occasioni. I piloti lucani che hanno gareggiato in territorio marchigiano sono stati i seguenti: Luigi Lepore e Loris Spinelli, nella categoria 60 cc, Giuseppe

Balsamo e Francesco Giugliano nella categoria 100 junior, Carlo Borghese e Enrico Catignani, nella categoria 100 Ica, Renato Massari e Andrea Sciarpa nella categoria 100 Club, Massimiliano Stanco e Giulio Gagliardi nella categoria 125 ICC, Giuseppe Rendina e Giuseppe Venezia nella categoria 125 club. A guidare la

selezione lucana il neo delegato Giuseppe D'Addario, coach della Basilicata. A premiare i piloti, il driver di Formula Uno, Vitantonio Luzzi, ospite d'onore. Il presidente della Federazione Italiana Karting di Basilicata, Giuseppe Nolè ha seguito da vicino le sorti della sua formazione ed ha mostrato orgoglio e soddisfazione per un risultato storico e prestigioso che gratifica l'impegno e la determinazione profusa dalla squadra lucana. L'undicesimo posto ottenuto dai ragazzi lucani è stato dedicato allo sfortunato delegato Renato Geremia, vittima nelle passate settimane di un brutto incidente stradale e per questo impossibilitato a prendere parte alla manifestazione marchigiana. Un risultato davvero importante per i piloti lucani che hanno confermato di avere i numeri per ben figurare nel campionato italiano karting 2008. f.menonna@luedi.it

LA SCA Pisticci giocherà regolarmente domenica prossima la sfida casalinga con il T.C. Prato, in un match tra l'altro decisivo ai fini della salvezza, dove il Circolo lucano è chiamato a non sbagliare e rimuovere lo zero che ancora persiste in fondo alla classifica. Non si è giocato, invece, il precedente turno (il terzo) sia nella seria A1 maschile che femminile, in seguito alla morte prematura del tennista italiano Federico Luzzi. La Fit ha disposto, infatti, la sospensione di tutti i campionati federali, rinviando gli appuntamenti ufficiali in programma. Il recupero della giornata è stato previsto per il 21 novembre, ovvero il venerdì precedente l'ultimo turno della prima fase a gironi. Pertanto domenica prossi-

ma si gioca regolarmente la quarta giornata di A1 femminile. Per Pisticci, si diceva, è una occasione da sfruttare ad ogni costo e non perché Prato sia un avversario facile da battere, ma per il fatto che alternative non ce ne sono e rimanere all'asciutto dopo tre partite (con la prospettiva di dover ancora riposare) complicherebbe oltremodo i piani salvezza della Sca. La buona notizia è che al gruppo dovrebbe aggiungersi Romina Oprandi, la più quotata delle tenniste in forza a Pisticci e finora assente nelle prime due uscite. Una defezione decisiva ai fini dei risultati ottenuti, ovvero quelle due sconfitte che, con la italo svizzera in campo, molto probabilmente non sarebbero state tali. r.d.a.


LOTTO&CONCORSI

Rubriche

Giovedì 30 ottobre 2008

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Grazie alle nostre previsioni. Il 28 di Napoli arriva a quota 100

Centrato il terno a Palermo ROMA – Napoli in primo piano. Il capolista 28 (le tette), è riuscito a raggiungere quota 100 diventando "centenario". Sulla ruota partenopea è sortita una terzina di ritardatari: il 6, il 50 e il 45 rispettivamente 4°, 5° e 7° atteso dopo 51, 50 e 49 assenze. Gli altri ritardatari estratti sono il 64 (il giaccone) 5° della Nazionale dopo 47 assenze, l'80 (la bocca) 5° di Bari dopo 56 turni, il 65 (il pianto) e il 63 (la sposa) secondo e 5° di Firenze dopo 55 e 46 assenze, il 37 (il monaco) e il 52 (la madre) 4° e 7° di Genova dopo 51 e 47 ritardi. Sul podio dei numeri più attesi oltre al 28 di Napoli sono saliti anche il 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 96 assenze e il 74 (la grotta) ancora di Napoli con 95 ritardi. Da segnalare il terno (47-57-67) a Palermo, gli ambi vertibili 56-65 a Firenze e 28-82 a Roma, il terno di cifra 8 (28-78-83) a Cagliari, quello di cifra 6 (56-63-65) a Firenze, l'ambo classico 45-90 a Napoli, il terno di cifra 8 (8-28-82) a Roma, il terno di cifra 1 (18-19-51) a Venezia. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 12-22-42-62-82 e la decina 51/60 con la serie 51-53-5557-58 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 6269 per estratto ed ambo. BARI - Vinto l'estratto con il 5 della previsione speciale. Per ambo la cadenza 6 con la serie 16-26-36-56-66 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-5556-58. Previsione speciale 6-42 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Avevamo proposto la cadenza 3 ed è uscito l'ambo 33-83. La figura 3 con la serie 12-30-39-48-66 e la decina 31/40 con la combinazione 3233-34-37-38 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 33-57 per estratto ed ambo. FIRENZE - La cadenza 4 con la serie 14-24-34-64-74 e la controfigura 8 con la cinquina 8-19-30-41-52 dovrebbero presto mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 2-35 per estratto ed ambo GENOVA - Centrato l'ambo 43-52 che avevamo consigliato con la figura 7. Vinto l'estratto con il 37 della previsione speciale. La cadenza 1 con la serie 21-41-51-71-81 e la decina del 70 con la serie 71-72-73-74-75 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 14-26 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e decina 70/79 con la serie 70-73-75-77-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 17-47 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 9 con la serie 19-29-49-69-89 e la controfigura 3 con

SCACCHI

37 29 3 51 18 48 28 49 3 41 43

59 81 70 81 72 76 100 82 88 88 95

12 62 88 13 23 64 74 46 14 68 14

58 81 52 55 71 71 94 65 74 74 83

2 4 36 68 89 11 11 17 49 24 40

53 57 47 46 51 48 51 58 63 55 49

Pronostico concorso n. 131 (del 30/10/2008) 6 41 47 56 59 74 83 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 40 81 125 56 85 122 17 82 120 69 90 120 10 1 118 84 55 118 62 64 118 37 86 118 64 87 118 87

Ritardo 45 42 41 33 31 30 29 28 28 27

Le sestine di Ottobre

BRIDGE

Anand a un passo dalla vittoria lo nelle mani di Anand, altrimenti, bisogna attendere la 12a partita in programma per domani, e poi eventualmente le partite di spareggio il 2 novembre. Ricordiamo che Anand si è presentato a questo match come detentore della corona per la sua vittoria del torneo ottagonale in Messico nel 2007. In quell'occasione il russo Kramnik giunse secondo, ed ottenne il diritto di rivincita in un match in virtù degli accordi del 2006 che portarono alla riunificazione del titolo mondiale. Il nuovo Campione del Mondo che sarà decretato da questa sfida a Bonn dovrà poi vedersela nel 2009 in un nuovo match contro il candidato uscente dalla sfida tra il bulgaro Topalov e l'americano Kamsky. Ecco le mosse della decima partita, che ha riaperto il match: Kramnik - Anand (10a partita) 1.d4; Cf6 2.c4; e6 3.Cc3; Ab4 4.Cf3; c5 5.g3; cxd4 6.Cxd4 ; 0=0 7.Ag2; d5 8.cxd5; Cxd5 9.Db3; Da5

3 59 60 8 48 74 54 34 30 52 16

VENEZIA - Per ambo consigliamo la la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsio- cadenza 0 con la serie 10-30-40-60-90 e figura 9 con la serie 27-36-45-63-72. ne speciale 25-28 per estratto ed ambo. PALERMO - Avevamo consigliato Previsione speciale 76-84 per ambo e la cadenza 7 ed è uscito il terno 47-57- ambata. TUTTE - Le terzine da giocare preva67, l'ambo 47-67 faceva parte della nostra serie ristretta. La controfigura 4 lentemente per ambo 40-55-67, 18-31con la serie 4-15-26-37-48 e la decina 60, 23-45-52, 39-41-70, 11-55-80. 51/60 con la cinquina 54-55-57-59-60 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 9- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 53 per estratto ed ambo. ROMA - Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 23-33-5363-73 e la figura 3 con Le combinazioni sotto elencate, 49 - 84 - 4 - 23 - 25 - 89 la serie 3-12-21-39-66. sono i numeri più frequentemente Previsione speciale 18- usciti su ognuna delle dieci ruote 32 per estratto ed am- a partire dal 1939 ad oggi nei vari 59 - 24 - 42 - 53 - 72 - 44 bo. mesi di Ottobre. Tali combinazioTORINO - Centrato ni si giocano su ruota determinata l'ambo 12-14 che ave- e su Tutte per ambo, terno e sorti 72 - 86 - 87 - 69 - 30 - 47 vamo consigliato con superiori. decina 10/19 e vinto l'ambo 5-14 di figura 5. La controfigura 6 con la serie 17-39-6153 - 76 - 39 - 55 - 86 - 80 Per informazioni e chiarimenti te72-83 e la cadenza 2 con lefonare 348-8024342 da martela cinquina 12-42-52dì a sabato dalle 17.00 alle 18.30 72-82 sono in fase evo7 - 38 - 86 - 63 - 89 - 64 o dopo le 21,30. Troverete le mie lutiva per ambo. Previtecniche su BancoLotto di Nosione speciale 9-67 per vembre. estratto ed ambo.

di PASQUALE GRANDE

ULTIME, decisive mosse al campionato del mondo di scacchi che si sa sta svolgendo a Bonn, e che vede opposti il Campione mondiale in carica, l'indiano Viswanathan Anand, contro lo sfidante, il russo Vladimir Kramnik. Il match, che ha preso il via giorno 14 ottobre, si gioca sulla distanza di 12 partite. Dopo 10 partite Anand è in vantaggio per 6 punti a 4. Tre vittorie dell'indiano (terza, quinta e sesta partita) hanno segnato il match, che poteva concludersi anzitempo; sola la vittoria alla decima partita ha riacceso una fiammella di speranza per il russo, il quale, se riuscisse a vincere entrambe le ultime due partite, arriverebbe allo spareggio, nel qual caso il match si deciderebbe con partite a cadenza rapida. Una rimonta, comunque che appare molto improbabile per Kramnik; l'undicesima partita si è giocata ieri sera, ma il risultato ci era sconosciuto al momento della preparazione di questo articolo. Una patta avrà già consegnato il tito-

2 4 36 68 89 11 11 17 49 24 40

10.Ad2; Cc6 11.Cxc6; bxc6 12.0=0; Axc3 13.bxc3; Aa6 14.Tfd1 (difendendo indirettamente il pedone minacciato, infatti se 14…; Axe2?? 15.c4 e vince); Dc5 15.e4; Ac4 16.Da4; Cb6 17.Db4; Dh5 18.Te1; c5

19.Da5; Tfc8 20.Ae3; Ae2 21.Af4; e5 22.Ae3; Ag4 23.Da6; f6 24.a4; Df7 25.Af1; Ae6 26.Tab1; c4 27.a5; Ca4 28.Tb7; De8 29.Dd6 1-0 (Se 29…;Td8 30.Db4 e la posizione del nero collassa)

Kramnik e Anand nella cerimonia di apertura

di VITTORIO CATANZARO

Via ai campionati a squadre miste INIZIANO oggi, nella consueta sede di Salsomaggiore Terme, i campionati d'autunno a squadre miste che si concluderanno domenica 2 novembre. La formula di gioco prevede tre divisioni: prima, seconda e terza. Ciascuna divisione è formata dalle squadre che hanno acquisito il diritto in base ai risultati dell'edizione 2007 (dieci per la prima, trenta per la seconda e novanta per la terza). Queste squadre, divise in gironi da dieci (quindi, per la prima divisione un solo girone), giocheranno un torneo all'italiana, sulla distanza di 16 smazzate per match, incontrando tutte le altre. Il primo incontro sarà deciso per sorteggio, mentre successivamente la prima in classifica incontrerà sempre l'ultima, o quella più vicina all'ultimo posto, qualora l'incontro determinato dalla classifica sia già stato effettuato. La vincitrice della prima divisione conquisterà il titolo italiano 2008, le vincitrici dei vari gironi della seconda e terza divisione saranno promosse alla divisione superiore del Campionato 2009. Per la prima divisione saranno in lizza tre formazioni di Torino (Calandra, Lavazza e Peyron, tutte della Società Sportiva Allegra), due formazioni romane (Biagiotti-

Tennis Roma e Miozzi-Hungaria), Dossena-Fanfulla Lodi, Fornaciari-Reggio Emilia, HugonyCanottieri Olona Milano, PalmaVilla Fabbriche e Zenari-Trieste. Squadra da battere Fornaciari, vincitrice delle ultime due edizioni. In rappresentanza del nostro Comitato la sola squadra Verdi dell'AB “N. Ditto” di Reggio Calabria che partirà dalla seconda divisione. Contemporaneamente si giocheranno anche le fasi regionali degli stessi campionati. Il Comitato Calabro-Lucano giocherà presso la sede dell'AB Catanzaro. Le sette squadre iscritte disputeranno un completo girone all'italiana con incontri di dodici mani con scala 25-0. Ampiamente favorita la formazione Sculli del circolo “N. Ditto” di Reggio Calabria che schiera Ceccanti, Violini, Murolo, Sculli e Postorino. Cercheranno di insidiarle il primato, ma sarà certamente compito non facile, le squadre Bartolo di Cosenza e D'Apa di catanzaro. Intanto nella coppa italia men da segnalare la vittoria della squadra Zamboni di Catanzaro che ha battuto per 66 a 55 la squadra Roberti di Celico. Zamboni passa quindi alla semifinale nazionale.


Cultura&Spettacoli 58

ilQuotidiano

di GIOVANNI DE NOIA LAGONEGRO - L'associazione Amici della Musica del Lagonegrese, nell'ambito della rassegna dedicata alla tradizione musicale, propone due concerti che si terranno stasera e domani a Latronico e a Lagonegro. Gli eventi sono patrocinati dal Ministero per i beni e le attività culturali, dall'Unione Europea, dalla Regione Basilicata, dalla Fondazione Festival della Chitarra e dal Comune di Lagonegro. Stasera alle 21,15 il Cinema Nuova Italia di Latronico ospiterà un repertorio musiche tratte dagli archivi storici del Vallo di Diano. Ad eseguirle il trio formato dal flauto di Antonio Cimino, dalla chitarra di Francesco Langone e dal contrabbasso di Cosimo Lingardo. Antonio Cimino ha studiato flauto, pianoforte, composizione, organo, musica corale e direzione di coro, perfezionandosi con alcuni fra i più grandi flautisti contemporanei. Tiene concerti di musica da camera e si è esibito, anche come solista, con importanti orchestre da camera e sinfoniche del panorama musicale europeo. Ha fondato il gruppo di musica antica “I Musici della Principessa Costanza” e in duo con Francesco Langone ha realizzato il cd

Giovedì 30 ottobre 2008•

A Lagonegro

Carnet

Tradizioni sonore tra classico e popolare

Il libro d’arte e la scultura al Musma

Due concerti per la rassegna degli “Amici della musica” "Ariantiche”, con musiche inedite del XVIII secolo tratte dai manoscritti dell'archivio Carrano di Teggiano. Francesco Langone si è diplomato in Chitarra sotto la guida di Pino Racioppi e ha seguito i corsi di perfezionamento tenuti dal Maestro Angelo Gilardino. Si è esibito con svariate formazioni cameristiche e con orchestre italiane e straniere. Come ricercatore è interessato alla valorizzazione della tradizione musicale dell'area sud-occidentale della Basilica e ha curato la pubblicazione del volume "Musica a Palazzo Carrano". Cosimo Lingardo si è diplomato in Contrabbasso e si è perfezionato sotto la guida dei maestri Calzolari e Petracchi. E' diplomato anche in Trombone e attualmente studia composizione e si esibisce in varie formazioni. Il trio eseguirà musiche di un anonimo del XVIII

secolo, contenute nell'archivio Carrano di Teggiano e 13 pezzi di E. Sebastiani, tratti dall'archivio “De Vita” di San Rufo. Domani sera il palcoscenico si trasferirà al Teatro Iris di Lagonegro con la serata proposta dal Canzoniere di Roma, composto dalle voci di Laura Pugliese e Marco Onorati, dal mandolino di Felice Zaccheo, dalla mandola di Luca Mereu e dalla chitarra di Sonia Maurer. Il gruppo, di recente formazione, propone il repertorio noto e meno noto di Roma. I brani proposti hanno origine dalla classica tradizione romanesca (canti provenienti sia dalla tradizione orale che da quella scritta, che vanno dal XIII secolo fino ai giorni nostri). Il pubblico ascolterà da Sonetto a Le Streghe, da Affacciate Nunziata a Nina se Voi Dormite, da L'Eco der Core a Barcarolo Romano e tante altre canzoni: in pratica la storia di Roma ri-

vissuta attraverso la storia della Canzone Romana. Proponendo canzoni e musiche tradizionali, il gruppo vuole far rivivere nell'immaginario degli ascoltatori la Roma che fu, facendo però notare che alcune atmosfere -rispetto al passato - non sono poi tanto cambiate. L'intenzione è quella di mantenere vivo il ricordo di importanti personaggi che hanno diffuso in Italia e nel mondo la musica di Roma: Romolo Balzani, Claudio Villa, Gabriella Ferri, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi e tanti altri. A partire dalle 21,15 il Canzoniere di proporrà al pubblico 18 fra le più belle e famose canzoni romanesche.

La mostra Di Lucchio riscrive la storia del Brigantaggio attraverso i volti dei protagonisti

“Uomini in armi” di MICHELE RIZZO RIONERO – “Uomini in armi – Il brigantaggio meridionale attraverso i volti dei protagonisti” è il titolo della mostra grafica del giovane artista rionerese Antonello Di Lucchio, una personale di disegno sui personaggi che scrissero la storia del Meridione e dell’Unità d’Italia. Allestita presso il centro sociale “Pasquale Sacco” resterà aperta sino alle ore 20,30 di domani. La mostra rientra nell’ambito del progetto, patrocinato dal Comune di Rionero in Vulture e dal Gal Sviluppo Alto Bradano, mirato al recupero e alla valorizzazione di siti di interesse culturale oltre che a promuovere, sviluppare e realizzare eventi culturali. L’esposizione, inaugurata venerdì scorso, ha già riscosso notevole successo di critica e di pubblico registrando numerosi visitatori, giunti anche dai paesi limitrofi. «La mostra nasce – ha detto l’artista Antonello Di Lucchio – dalla necessità, personale, di riscoprire la storia del nostro territorio attraverso i volti di quegli uomini e quelle donne che, in nome di un riscatto sociale mai avvenuto, ne furono protagonisti». Le tavole esposte, in tutto quaranta, sono riproduzioni a mano con matita, china e penna da foto d’archivio dei protagonisti del brigantaggio, reperite da pubblicazioni con personaggi, noti e non, coinvolti nelle lotte che infiammarono il meridione d’Italia ed in particolar modo la zona del Vulture-Melfese nel decennio 1860-1970.

Sopra Antonello Di Lucchio e la locandina, in basso il brigante Volonnino e i pannelli in mostra

«Si tratta – ha sottolineato l’artista di Rionero in Vulture – di ufficiali del regio esercito, di briganti e di brigantesse, di vincitori e

vinti di una guerra la cui realtà storica giace sepolta tra gli scaffali degli archivi di Stato, i cui atti sono tuttora inaccessibili e in-

giustificatamente segreti». La mostra è divisa in tre comparti: il primo comprende gli ufficiali del regio esercito, tra i quali i

generali Pallavicini, Cialdini, Lamarmora, Della Rocca, il maggiore dei bersaglieri Michel e guardie nazionali e mobili locali; il secondo presenta tra gli altri i briganti Crocco, Caruso, i fratelli Giovanni e Michele Volonnino, Teodoro Gioseffi alias caporal Teodoro, Vito Vincenzo Di Gianni alias Totaro di San Fele, Schiavone di Sant’Agata di Puglia luogotenente di Crocco; nel terzo le brigantesse tra le quali la donna del capobanda Carmine Crocco, Maria Giovanna Tito, Filomena Pennacchio, Michelina De Cesare, Filomena Ciangiarulo, Maria Lucia Dinella, Giuseppina Vitale. I disegni con una didascalia tecnico-biografica, ingranditi rispetto alle fotografie, sembrano delle fotocopie, per quanto sono perfetti e curati nei minimi particolari. Un lavoro veramente eccellente e suggestivo quello presentato dal giovane artista Di Lucchio, che ha riportato lusinghieri apprezzamenti da parte dei numerosi visitatori. Antonello Di Lucchio, nato a Potenza il 6 aprile 1978, dopo la maturità artistica applicata alla ceramica, conseguita presso l’Istituto d’Arte “C. Levi” di Rionero in Vulture, si iscrive alla facoltà di Industrial Design presso l’I.S.I.A. (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Faenza (Ra), dove è in procinto di laurearsi con una tesi sullo studio della produzione artistica degli Indiani d’America approfondendo l’aspetto mistico-religioso che questi davano ai loro oggetti. cultura@luedi.it

Una sala del Musma

MATERA - Domani pomeriggio, alle 18, a Matera la prima mostra del Musma per la stagione artistica 2008-2009 sul tema “Libro d’arte e scultura”: da Renoir a Mattiacci. La mostra accoglie una serie di capolavori capaci di mettere in luce quanto l’esigenza plastica degli artisti venga trasferita alle opere grafiche che arrichiscono i volumi, all’impaginazione, agli stessi caratteri tipografici, e viceversa. I libri sono stati scelti per comunicare l’immagine dell’intelligenza creativa di un gruppo di artisti che aprono il secolo XX o l’attraversano infondendoci quel grande appagamento visivo che scaturisce da segni e figure distribuiti a fianco delle parole, senza che il mistero in essi racchiuso si affievolisca, pronti dopo quasi un secolo, a restituire all’occhio una più ricca facoltà di sguardo. Nella Biblioteca Scheiwiller, dopo il saluto del presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, il curatore del museo Giuseppe Appella illustrerà l’importanza del libro d’artista nelle ricerche espressive degli anni che intercorrono tra il libro di Renoir e quello di Mattiacci. Verrà, inoltre, presentata l’ottava rivista del Musma “Quaderni di scultura contemporanea”, che raccoglie oltre a una serie di saggi sulla scultura degli anni Cinquanta, l’insieme delle mostre realizzate dal Museo nella stagione 2006-2007. La mostra resterà aperta fino al 12 dicembre 2008. Seguirà l’inaugurazione del Presepe deserto di Luigi Teodosi e la mostra Omaggio a Leonardo Sinisgalli che vuol ricordare il centenario della nascita del poeta lucano. cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli

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LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI POTENZA CELEBRA L’ANNIVERSARIO CON UNA MOSTRA SULLA MITICA TESTATA

Il Corriere DEI PICCOLI Cento anni di storie a fumetti POTENZA - In occasione del centenario della fondazione del Corriere dei Piccoli, per celebrare questa gloriosa testata ed il suo illustre fondatore, il lucano Silvio Spaventa Filippi, la Biblioteca Nazionale di Potenza, in collaborazione con altri enti culturali, ha voluto organizzare, per domani alle 17,30, nell'ambito della manifestazione "Ottobre piovono libri", promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, una mostra, una giornata di studi ed un concorso a premi per gli studenti dell'istituto d'arte di Potenza e dei licei artistici di Melfi, Rionero e Matera. Il Corriere dei Piccoli è stato la prima rivista settimanale di fumetti dell'editoria italiana. Pubblicato dal 1908 al 1995, è stato anche l'unico giornale per bambini ad essere sopravvissuto a due guerre mondiali ed è quindi anche il più longevo d'Italia. Con i suoi quasi ottant'anni di vita è stato il primo ad ospitare, le sto-

TRA

GLI SCAFFALI DI

rie "a vignette" di autori già noti o destinati a grande notorietà. Anche se l'idea della pubblicazione fu dell'educatrice Paola Lombroso Carrara, figlia del celebre Cesare Lombroso, il merito indiscusso della realizzazione di un progetto cosi interessante fu del lucano Silv i o S p a venta Filippi, brillante e geniale giornalista, fine scrittore ed abile traduttore, che fondò e diresse il giornale fino al 1931. Il modello di riferimento era rappresentato allora dai supplementi domenicali dei quotidiani americani dedicati ai cosiddetti comics: una formula altamente innovativa di racconto per immagini, in cui i personaggi parlavano attraverso nuvolette o fumetti che uscivano dalla bocca.Questo nuo-

POTENZA

ROMANZI

L a P 53 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Intorno a se stesso: romanzo. 2.ed. Milano, Monanni, 1928 L a P 54 e L a P 55 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Tre uomini e una farfalla: romanzo. 2.ed. Milano, Monanni, 1929. N SPA (Fondo Giuseppe Viggiani) SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Nido di vergini (Terzetto di signorine), Milano, Treves, 1920. TRADUZIONI

L b P 384 MAISTRE, Xavier de. Viaggi in casa. Versione di Silvio Spaventa Filippi. Disegni di Attilio Mussino. Genova, Formiggini, 1913. L a P 151 JEROME, K. Jerome. Appunti di romanzo. Versione di Silvio Spaventa Filippi, con disegni di Evaristo Cappelli. Roma, Formiggini, 1928. L a 1352 1-2 DICKENS, Carlo. Le avventure

di Oliviero Twist. Versione di Silvio Spaventa Filippi. 2.ed. Venezia, La Nuova Italia Editrice, 1928.

N DIC (Fondo Giuseppe Viggiani) DICKENS, Carlo. Davide Copperfield: romanzo. Traduzione di Silvio Spaventa Filippi. Milano, Bietti, 1933. v.3. 8 s c 276 MAETERLINCK, Maurizio. L'uccellino azzurro. Traduzione di Silvio Spaventa Filippi. Disegni di Gustavano. Torino, G.B. Paravia & C., rist. 1934. 8sc 596 KIPLING, Rudyard. Il libro delle bestie (just so stories). Tradotto da S. Spaventa Filippi. Illustrazioni di Ugo Pinozzi. 4.ed. Firenze, R. Bemporad & figlio, 1936 Non collocati: TWAIN, Mark. Scuola di Re. Versione di Silvio Spaventa Filippi. Illustrazioni di Bernardini. Milano, Istituto Editoriale Italiano La Santa, [19..] WODEHOUSE, P.G. L'amore tra i polli: romanzo umoristico

In alto la copertina del primo numero, in basso e a sinistra com’era il Corrierino negli anni ‘60

vo linguaggio era del tutto sconosciuto in Italia e come tutte le cose nuove era ancora considerato un fatto anarchico e diseducativo: al punto da consigliare al direttore Silvio Spaventa Filippi la soppressione dei "balloons" cioè delle nuvolette (o fumetti che dir si voglia) e la loro sostituzione con ottonari a rima baciata a piè di vignetta. Se pur decurtata di uno dei suoi aspetti più caratteristici quella del "Corriere dei Piccoli" fu comunque una scelta rivoluzionaria, compiuta con un certo coraggio ma anche con la cautela necessaria per farsi accettare di buon grado da quella vasta e crescente classe borghese che stava prendendo coscienza della sua identità e del suo ruolo all'interno del giovane stato unitario italiano. cultura@luedi.it

inglese. Traduzione di Silvio Spaventa Filippi. Milano, Bietti, 1943. HARRADEN, Beatrice. Navi che passano nella notte: the ships passing in the night: romanzo. Traduzione dall'inglese di Silvio Spaventa Filippi. Milano, Sonzogno, [1932]. JEROME, K. Jerome. Tre uomini a zonzo.[ versione di Silvio Spaventa Filippi]. Esempl. mancante del frontespizio. DICKENS, Carlo. Le avventure di Pickwick. Versione di Silvio Spaventa Filippi. Venezia, La Nuova Italia, 1928. 2v. DICKENS, Charles. Il Circolo Pickwick. Traduzione di Silvio Spaventa Filippi. Firenze, Gherardo Casini Editore, 1954 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Bestioline. Firenze, Società Ed. La Voce, 1913. STUDI

L a P 15 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Carlo Dickens. 2.ed. Roma, Formiggini, 1924. L m 88 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Je-

rome. 1924.

Roma,

Formiggini,

L a P 110 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Alfieri. 3.ed. Milano, Alpes, 1928. L a P 52 SPAVENTA FILIPPI, Silvio. L'umorismo e gli umoristi, ed altri saggi. Prefazione di Dino Provenzal. Illustrazioni di Bisi. Nuova edizione. Milano, Monanni, 1932.

L a P 374 PALAZZI, F. - SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Il libro dei mille savi : massime, pensieri, aforismi, paradossi di tutti i tempi e di tutti i paesi accompagnati dal testo originale e dalla citazione delle fonti. Milano, Hoepli, 1927.

L a 645 PALAZZI, F. - SPAVENTA FILIPPI, Silvio. Il libro dei mille savi: massime, pensieri, aforismi, paradossi di tutti i tempi e di tutti i paesi: accompagnati dal testo originale e dalla citazione delle fonti. 4. ristampa della 2. edizione con l'aggiunta di circa altri mille aforismi. Milano, Hoepli, 1955. cultura@luedi.it


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Cultura e Spettacoli

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SILVIO Spaventa-Filippi nacque in Avigliano, il i settembre 1871. Le vicende della vita lo portarono lontano dalla sua terra fin da quando aveva 8 anni. Ad Avigliano tornò in rare occasioni fino al 1926, cinque anni prima della sua morte, avvenuta a Milano il 21 ottobre 1931. Tornava per reincontrare i suoi illustri amici: Tommaso Claps, giurista e scrittore; Antonio Labella, oratore, scrittore, letterato, poeta; Pietro Laguardia, poeta dialettale; Pietro Rosa, poeta, scrittore, critico letterario; Sac. Giuseppe Telesca (figlio del famoso Angelo Telesca). Nel 1950 si provvide ad intitolargli una scuola, l’edificio scolastico, dove c’era già una lapide che lo ricordava. Alcuni anziani lo ricordano (quando faceva delle apparizioni in paese) come un signore posato, che passava per le vie salutato e salutando, tutto secondo l’uso del buon tempo di allora; alcuni ragazzini lo guardavano come il padrone del “Corriere dei Piccoli”. Per merito suo conoscemmo i classici inglesi e quelli tedeschi. «All’Aquila, sua patria adottiva, compì gli studi classici.., e, successivamente, si dette giovanissimo al giornalismo. Si trasferì a Milano in via Solferini, presso la Direzione del “Corriere dei Piccoli” a lui degnamente affidata. Il suo primo lavoro originale, di

ilQuotidiano

IL GIORNALISTA DI AVIGLIANO FU IL PRIMO DIRETTORE DELLA RIVISTA

Silvio Spaventa Filippi il “padrone” del Corrierino QUI COMINCIA L’AVVENTURA DEL SIGNOR BONAVENTURA

Il fondatore del Corriere dei Piccoli Silvio Spaventa Filippi

schietta e fresca vena umoristica “Viaggio intorno a se stesso” fu pubblicato a L’Aquila nel 1895. « “Poi tacque per un certo tempo, dato tutto alle cure del suo “Corriere dei Piccoli”, pervenuta già ad una diffusione senza precedenti per un

L’immaginario infantile al centro dell’universo SOSTIENE Silvia Spaventa Filippi nel volume dedicato allo zio: «Parlare del “Corriere dei Piccoli” significa trattare letteratura infantile, non soltanto perché il famoso giornale è rivolto ai ragazzi, ma anche perché il suo ideatore amava in modo particolare quella letteratura. La letteratura indirizzata intenzionalmente ai fanciulli non conta più di due secoli». Per Silvio Spaventa Filippi era il fanciullo l'oggetto “magico, delicatissimo” da rispettare nei suoi sogni, nei suoi desideri, pur cercando di indirizzarlo verso un sapere, una cultura graduale che non si esaurisse in un puro accademismo, ma desse spazio ampio per una riflessione e una presa di coscienza dei problemi culturali; una cultura, s'intende, non a carattere libresco che creasse orientamento spirituale. Silvio Spaventa Filippi cercò di mantenere sempre questa direttiva e di raggiungere questo scopo. La sua attenzione al mondo infantile, visto non solo come oggetto al quale finalizzare i prodotti letterari, ma punto di riferimento importante anche per gli adulti, che spesso, di fronte al bambino, da “educatori” diventano “educandi”, gli faceva scoprire il bambino come “fonte inesauribile” di insegnamento, nel senso biunivoco del concetto. Fondamentale è per lui non tanto attenersi a modelli letterari o pedagogici, ma cercare di adattarsi alle diverse esigenze del bambino che mutano continuamente al mutare della realtà e presentargli qualcosa che ne stimoli l'immaginazione, ne aumenti la fantasia, ne infiammi la creatività: è importante che la letteratura infantile contenga l'elemento “meraviglioso”, magico, fantastico, adatto a stimolare l'immaginazione, lo stupore del ragazzo e a fargli amare l'aspetto irreale e fiabesco. Sono queste le caratteristiche più importanti che Silvio Spaventa Filippi volle dare al giornale da lui fondato e diretto per ventitré anni, giornale che ha segnato con un'inconfondibile impronta un'intera generazione… Per quanto la vita delle nuove generazioni fosse del tutto diversa da quella del Risorgimento, tuttavia si educavano i figli dei cavouriani con gli stessi libri che avevano educato la stirpe dei MAille e dei Bersaglieri. In quest'atmosfera Silvio Spaventa Filippi, insime con Carlo Dadone e Cesarina Lunati,cominciò a scrivere esclusivamente per l'infanzia nel giornale, a carattere enciclopedico da lui stesso creato “ Il Corriere dei Piccoli”, che divenne “l'organo delle famiglie italiane”

giornale del genere e letto ormai anche da grandi, oltre che agli studi prediletti delle letterature straniere, segnatamente francese, inglese e tedesca, i cui scrittori, in particolar modo umoristi, gli divennero ben presto familiari, e, tra essi, in ispecie, il De Maistre, il Dickens, il Von Ierome ed il Rosegger, dei quali ha tradotto... i più ammirati capolavori. L’ultimo capolavoro edito dai Fratelli Trevers “Il Discepolo di Mastro Ignazio” chiude per l’appunto il ciclo di quel vero gioiello, rimasto quasi ignorato presso di noi, che è il romanzo autobiografico del celebre sarto-poeta della Stiria, di cui la prima parte venne pubblicata nel 1921 in due volumi col titolo “La casa della foresta” e che segnò un autentico successo librario, non inferiore a quello ottenuto dal “David Copperfield” dell’umorista inglese, pure in tre volumi, pubblicati nel 1915. Silvio ha saputo assimilare e fare sue le migliori doti dei più grandi scrittori stranieri e nostrani a lui familiari, segnatamente del Manzoni. Caldo, dalla profonda simpatia umana, è riuscito così, anche lui, a compiere quello che, come egli dice del Rosegger costituisce il miracolo di ogni vero artista: “trasformare la realtà grezza e cruda in fiori di eterna poesia”, e perciò leggere un suo libro è, come egli ha testè scritto del Dickens, “procacciarsi una fonte quasi inesauribile di diletto, è avere per i cattivi giorni un consolatore, per i buoni un cordiale e sorridente compagno”. È questa, se io non m’illudo, la meta della vera arte immortale.

Tratto da “La Basilicata nel Mondo” luglio-agosto 1924 Anno I Numero Ip. 32

IL CAGNOLINO A POIS DI ALTAN DEBUTTÒ SUL SETTIMANALE NEL 1975

Tutti pazzi per la Pimpa LA PIMPA è una serie a fumetti italiana disegnata da Francesco Tullio Altan, con protagonista una cagnolina disegnata a pois. Ispirato dalla figlia, Altan creò il mondo della Pimpa, fatto di oggetti animati col dono della parola. Nel 1975 la Pimpa apparve nell'edizione settimanale del Corriere dei Piccoli, rimanendo presente sul periodico per bambini fino alla sua chiusura. Accompagnata dall'Armando, la Pimpa è molto apprezzata soprattutto dai bambini più piccoli. Dal 1987 la Franco Panini Ragazzi stampa un giornale esclusivamente dedicato alle sue avventure, con uscita mensi-

le. Dalle strisce a fumetti, Osvaldo Cavandoli ed Enzo D'Alò trarranno due serie a cartoni animati per la televisione. La Pimpa apparirà anche a teatro, nel 1998 con lo spettacolo Pimpa cappuccetto rosso e Pimpa, Kamillo e il libro magico, seguito nel 2003 da Pimpa sogni d'oro, realizzati dal Teatro dell'Archivolto. Dal 2006 La Pimpa è stata affiancata da Olivia Paperina, paperella gialla creata per la nipote dell'autore. Come La Pimpa, anche Olivia Paperina è stata rappresentata a teatro per la prima volta il 2 settembre 2008 al Kulturni center Lojze Bratu di Gorizia nello spettacolo omonimo. cultura@luedi.it

IL SIGNOR BONAVENTURA fece la sua prima comparsa il 28 ottobre 1917 sul numero 43 del Corriere dei Piccoli, il supplemento per bambini del Corriere della Sera. Si trattava di un fumetto a tutta pagina composto da otto vignette, ciascuna corredata da un testo in versi. Il successo del Signor Bonaventura fu immediato e da quel momento fece la sua comparsa ininterrottamente ogni settimana per ben ventisei anni, fino al 1943, diventando uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del Novecento. Dopo la guerra le pubblicazioni vennero riprese, per poi essere ridotte progressivamente nel corso degli anni cinquanta e cessare definitivamente negli anni sessanta. Negli anni Ottanta il personaggio è stato ripreso dal disegnatore Carlo Peroni. Oltre alle famose storie a fumetti, Tofano si dedicò anche alle rappresentazioni teatrali del Signor Bonaventura, interpretando personalmente il personaggio in sei commedie musicali da lui stesso scritte, messe in scena e diretteIl Signor Bonaventura è anche apparso sugli schermi in Cenerentola e Bonaventura (1941), interpretato da Paolo Stoppa per la regia di Sto (Sergio Tofano). I testi dei fumetti del Signor Bonaventura erano tutti composti da distici (strofe di due versi) di ottonari (versi di otto sillabe metriche) a rima baciata, ed ini-

ziavano con le parole:« Qui comincia l'avventura del Signor Bonaventura... » che divennero ben presto un tormentone noto ad intere generazioni di bambini. Talvolta Sto usò delle variazioni, come Qui comincia la sciagura..., Ricomincia la sventura..., Il signor Bonaventura, ricco ormai da far paura.... A prescindere dalla caratteristica forma in versi, lo stesso linguaggio impiegato era estremamente aulico e forbito, creando un netto contrasto con la semplicità dei tratti del disegno, con un effetto ironico e divertente. Le storie del Signor Bonaventura seguivano uno schema altamente regolare: la sventura del protagonista si trasformava in un beneficio altrui e culminava inevitabilmente nella fortunata vincita di "un milione" (di lire: cifra astronomica, per l'epoca, divenuto "un miliardo" negli anni ottanta) da parte del simpatico personaggio. La ricompensa era quasi sempre raffigurata in forma di un enorme biglietto di banca manoscritto. Il fatto che l'ingenuo ma onesto Bonaventura riuscisse sempre a trarre un guadagno da un'iniziale situazione sfortunata conferisce alle storielle un indub-

bio valore educativo. Tofano affiancò a Bonaventura il fedele bassotto giallo, che è presente in quasi tutte le storielle. Un altro personaggio ricorrente, ma decisamente molto più secondario, è il "bellissimo Cecè", la cui vanità lo trascina in problematiche situazioni immancabilmente risolte dal casuale intervento di Bonaventura. Il mondo di Bonaventura era popolato altresì da generosissimi re, baroni, contesse, ma non mancavano i cattivi, come il torvo ed invidioso Barbariccia, col volto sempre coperto da una maschera verdognola, e il disonesto barone Partecipazio. Si contano sulla punta delle dita le storie che finiscono male per Bonaventura, come quando il cane, azzuffandosi con una gatta, riduce a brandelli i pantaloni del bel Cecè, e il nostro eroe si sente in dovere di risarcire il bellimbusto. L'estrema semplicità del fumetto, unito alla candida ingenuità e onestà del protagonista, hanno spianato la strada al rapido successo delle storie del Signor Bonaventura presso intere generazioni di bambini. cultura@luedi.it

Così ho imparato i verbi SE HO imparato la grammatica lo devo al Corriere dei Piccoli. La mia maestra delle elementari (una a cui la riforma Gelmini non sarebbe piaciuta, era già allora troppo avanti) aveva comprato a sue spese un abbonamento della mitica rivista a fumetti e ogni sabato metteva in palio il numero della settimana. L’ostacolo da superare per accaparrarsi l’unica copia disponibile? Vincere la gara di verbi. Guai a sgarrare il participio passato di cuocere o il trapassato remoto del verbo andare. O peggio ancora soffermarsi troppo a pensare alla risposta . Il rischio era di essere bruciati sul tempo e allora addio Corrierino. Io ero innamorata della Pimpa. Non potevo fare a meno di perdere un episodio. E’ colpa sua se ho trascorso tutti i venerdì della mia terza elementare a ripassare le coniugazioni dei verbi. m.agata@luedi.it


Spettacoli & televisione

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L’OMAGGIO ROMA - «Forse la scena che mi ha sorpresa di più nel film, è quella ambientata nel camerino di Fabrizio del Teatro Ariston di Sanremo. Fernanda Pivano cerca di convincerlo che sia Bob Dylan il De Andrè americano e non il contrario. Lui è reticente, sorride, si vergogna un po'». Parole della compagna di sempre, Dori Ghezzi, di uno di quei pochi cantautori che anche a distanza di dieci anni dalla scomparsa, continuano ad essere ascoltati, ricordati, amati. E così, quello della regista di “Effedià sulla mia cattiva strada”, Teresa Marchesi, si presenta come un vero atto di amore nei confronti di De Andrè. Montato con il circa il settanta percento di immagini inedite e distribuito dalla Sony in dvd proprio in questi giorni, non si tratta dell'unico progetto vicino al can-

Con Fabrizio “Sulla mia cattiva strada” tautore genovese. Proprio la Marchesi, tempo fa contattò l'amico regista Wim Wenders per proporgli di ascoltare dei brani: «Andai da lui, convinta di metterlo di fronte a qualcosa che non conosceva per niente, il classico autore sconosciuto. Bene, mi mostrò una collezione completa di dischi in vinile che mi fece vergognare per la figuraccia. Da subito si è proposto di organizzare un concerto per filmarlo e farlo girare nel mondo e ha detto che se la cosa non sarà fattibile, vuole girare un film sulla vita di Fabrizio. Si definisce quasi un missionario per la causa De Andrè». A detta di Dori Ghezzi, si rimane colpiti andando avanti, scena dopo scena, di come «sia sempre

rimasto lo stesso, che fosse giovane o adulto, la sua grandezza era la stessa. Ma in realtà si sentiva uno dei tanti, si identificava con i più semplici e questo si deve alla formazione che i suoi genitori, da lui molto contestati, gli hanno fortunatamente impartito». Personaggio ormai mitizzato, De Andrè ha cantato le lodi dei più deboli, ma la figura che sempre lo ha affascinato è quella della donna: «Aveva una buffa idea del genere femminile - dice la regista - e ha sempre sostenuto di averle idealizzate. Non voleva scoprirle fino in fondo, ma lo intrigava il fascino della distanza. Attribuiva agli uomini l'aggressività e alle donne il sacrificio, fossero esse madri o prostitute».

Oggigiorno è sempre più difficile rintracciare nel nostro panorama musicale, delle voci che «nutrano il pensiero dei giovani e -secondo la Marchesi - credo che sarebbe un bel gesto se le madri regalassero il dvd ai propri figli». Ma “Effedià”, oltre a mostrare sequenze tratte da concerti e numerose interviste, riesce a riportare sul grande schermo, pregi, difetti e paranoie del cantautore. Succede quindi che in tutte le sequenze in cui non canta, De Andrè abbia sempre la sigaretta in bocca, quasi un'ossessione oppure che si veda quasi uno strano imbarazzo ad apparire di fronte alle telecamere, quasi si sforzasse per farlo. Ma l'ultimo pensiero nella conferenza di presentazione del film,

inserito nel programma della terza edizione del “Festival Internazionale del cinema di Roma”, non poteva che essere espresso dalla donna che più amo De Andrè: «Ci conoscemmo nel periodo in cui stava scrivendo “Valzer per un amore” e già allora inconsapevolmente me la stava dedicando. Oggi mi calza a pennello…ahimè» a. c.

GIACOMO BATTIATO RACCONTA SENZA TABÙ LA SANGUINOSA INDIPENDENZA BOSNIACA

Resolution 819, storia di una strage “minore” di ANTONIO CAPELLUPO ROMA - «Quando si parla di stragi, si fa riferimento sempre ai numeri. Nel caso del genocidio messo in atto nei Balcani, successivamente all'indipendenza della Bosnia Herzegovina, si parla di ottomila vittime e un numero spropositato di donne violentate». Un'operazione molto difficile e al tempo stesso importante “Resolution 819” del regista Giacomo Battiato, presentata alla terza edizione del “Festival del cinema di Roma”. Per raccontare l'iter che ha portato alla risoluzione delle Nazioni Unite presa dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per condannare la strage citata, l'autore si è servito dei racconti di un poliziotto francese, allora partito volontario: «Se l'orrore dei fatti rendeva difficile portare avanti il lavoro, quello che mi ha dato la forza di continuare è stato il valore di quest'uomo che allora trentaquattrenne e con un ottimo lavoro a Nizza, partì volontario per la Bosnia. Un giovane che lasciava il benessere per cercare la giustizia. E' questo che ho voluto raccontare nel mio film e per farlo mi sono rifatto ad esempi del vecchio cinema, sobri e modesti». La pellicola si avvale della colonna sonora del premio Oscar alla carriera Ennio Morricone, che ha così parlato della sua partecipazione: «Appena ricevetti la telefonata di Battiato da Parigi mi colpì sentirgli dire che stava facendo questo film per una ra-

“CON IL CUORE IN MANO”

Zanussi commedia etica contro il nichilismo ROMA - Ogni epoca «ha i suoi tempi. Nella libertà c'è più spazio per la cattiveria gratuita, e io vedo tanti nuovi cattivi. Quelli vecchi invece sono andati in pensione». Parola del regista polacco Krzysztof Zanussi, che ieri ha presentato al Festival di Roma la commedia nera Con il cuore in mano. «Mi sembrava che dopo tanti film seri, potessi cominciare a dire cose serie in

Roma off

La Suvari dice sì a Sestito

Marco Amenta: «Pericolosi i film di genere sulla mafia»

Giacomo Battiato al Roma film festival

gione civile e sentendomi vicino a questo tema, decisi di accettare. Anni fa avevo composto un brano, “Voci dal silenzio”, che avevo dedicato a tutte le stragi che avvengono nel mondo, ma ora mi toccava scrivere un intero tema. Appena finito di girare il film, avevo composto venti brani, ma vedendo le immagini ho scelto di realizzarne ancora altri due, ma per farlo non potete nemmeno immaginare il nodo alla gola che mi è venuto. Nel complesso ho cercato di dare un effetto balcanico alle note, utilizzando un intervallo, la quinta minore, tipica di quel genere di musica». Due i grandi interrogativi che al termine della visione del film si vengono a porre. Il primo riguarda l'informazione che dai media arrivava manipolata e confusa e lo stesso

regista si è chiesto «dove ero io nell'estate del '95? Che facevo? Non ho un ricordo preciso, perché le immagini le abbiamo viste ma non registrate in memoria. E poi era tutto un calderone quello dei balcani, senza che mai ci fosse del materiale esaustivo». L'altro è ancora più terrificante e macabro e ha a che fare con la sepoltura dei corpi degli uomini uccisi. Per loro il destino sono state le fosse comuni in primo tempo e, dopo successivi scavi, nuovi dissotterramenti. Battiato ha aggiunto: «Per i musulmani senza il corpo non può esistere il lutto e nonostante il Corano insegni il perdono, le donne continuano a chiedersi perché sia avvenuto tutto questo, rispondendosi “per niente!”. E intanto le ossa continuano ad urlare».

una forma leggera – spiega – e mi è venuto naturale prendere in giro il mio antagonista, il nichilismo, che sta distruggendo il mondo». Oggi, prosegue «ci sono contrasti molto forti, un pò come negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso. Dominano l’euforia del cattivo gusto e della ricchezza». Il film racconta la storia di Konstanty (Bohdan Stupka, uno dei più grandi attori ucraini, ex ministro della cultura del suo Paese), uomo d’affari sessantenne, senza scrupoli e arrogante (fuma persino in sala operatoria), che scopre di avere una gravissima malattia cardiaca. L’unico modo per salvarsi è un trapianto, ma Konstanty non ha la pa-

zienza di aspettare un donatore e va a cercarselo. Per lui la svolta pare venire dall’incontro con Stefan (Marek Kudelko), giovane senza lavoro, lasciato dalla fidanzata e ormai privo dell’amore per la vita, tanto da cercare in continuazione di suicidarsi. Konstanty prova a facilitare l’intento del ragazzo, ma il caso e un gatto provvidenziale, rimescolano le carte. «Fa sempre ridere qualcosa che si smaschera, di finto – spiega il cineasta, amico personale e regista di fiducia di Karol Wojtyla – e vedere il ricco oligarca che pur avendo un grande amore per la vita propina a Stefan tutte quelle banalità (da “Dio non è mai esistito” a “Bene e male sono stessa cosa”) fa ridere».

ROMA – Film come Il Padri- alle polemiche che ci sono no e fiction come Il Capo dei state sul film che si debbano capi possono fare male, es- lavare i panni solo a casa. E' sere pericolosi. A dirlo il sbagliato, in Italia c'è una neoregista Marco Amenta a realtà mafiosa che entra Roma dove ha presentato con gli appalti, nelle politi“La siciliana ribelle” in cor- che. Questo è un dato di fatsa nelle sezione Alice nella to». “La siciliana ribelle”, in città e stamani accolto be- realtà solo liberamente ispinissimo alla proiezione uffi- rata alla storia della Atria, ciale. «Il problema è – spiega suicida dopo aver a lungo – che ci si identifica troppo collaborato con il giudice Paolo Bornei persosellino, ha naggi di macome protafia specie in gonista la quelli che straordinasono davveria esordienro esistiti. Si te Veronica sa di casi di D’Agostino. mafiosi che E ancora nel hanno in cacast il giovasa i film del ne FrancePadrino e sco Casisa che si atteg(Respiro e giano e veNuovomonstono come do) 21 anni, lui», dice Amenta. Il Amenta, D’Agostino e Jugnot parcheggiatore abusivo neoregista che ha portato al festival un del quartiere Zen, arrestato film duro contro la mafia, appena due giorni fa a Paovvero la storia vera di Rita lermo per detenzione di stuAtria la ragazzina di 17 an- pefacenti durante un droga ni che nel 1991 denunciò gli party a Isola delle Femmine assassini del padre e del fra- (Pa), che ha tentato la fortutello, entrambi uomini na dandosi al cinema e l’atd’onore, primo atto di ribel- tore francese Gerard Julione di una famiglia mafio- gnot nei panni del giudice sa contro l’Organizzazione, Falcone. Il film arriverà nelha un diverso giudizio sul le sale con l’Istituto Luce tra film Gomorra. «Non credo gennaio e febbraio 2009.

Col cuore in mano (coprodotto con L’Ucraina), dice Zanussi, «è una favola. A far cambiare in meglio i personaggi, non è il cuore nuovo, ma la paura della morte». Per lui questa è una storia «contro il relativismo morale. Non voglio più sentir parlare di condizionamenti esterni, che esistono, ma l’uomo non è solo un prodotto della società o della genetica, c'è sempre spazio per la libertà personale» Il regista accenna anche a un piccolo scandalo scoppiato in Polonia per la sua decisione di affidare un cameo a una nota cantante molto discussa, Oraz Dora: «Da noi è vista come una cantante pop di pessimo gusto, di una volgarità perfetta. Io le ho fatto cantare una canzone durante la festa in-

Il regista polacco Zanussi

ziale e alla fine l’ho mostrata totalmente diversa mentre canta Casta diva. Mi sembrava una bella metafora su come il cosmo possa cambiare in meglio e lei ci ha guadagnato un bel pò di copertine».

Mena Suvari

di MARCELLO ROMANELLI PIOGGIA, tuoni e fulmini si abbattono sul festival. Il red carpet si trasforma in una piscina e i nostri vip scappano via. Ma dove vanno? C’è chi si chiude in albergo e chi si lancia nello shopping bagnato. Liza Minelli non ne vuole sapere proprio di prendere acqua. E prima del concerto preferisce blindarsi nell’hotel Majestic con le sue sei valigie, mentre Mena Suvari, la sensuale fanciulla del film The Garden Of Eden, sotto braccio al fidanzato italiano, va alla conquista della boutique di Armani in via Condotti. Il fortunato fidanzato della Suvari è calabrese, si chiama Simone Sestito e fa il produttore discografico. Si sussura che i due si sposeranno presto. E a palazzo Farnese ecco l’incontro tra il cinema italiano e quello francese, dedicato ad Anna Magnani. Francesi e italiani che brindano. Robe da prima visione ed ecco che Agnes Jaoul e Jean-Pierre Bacrì ( protagonisti del divertente Parlez moi de la pluie) brindano e si baciano con Ettore Scola, Francesco Martinotti e Marco Amenta. Alla fine arriva anche Paul Belmondo e la festa continua. Ultima chicca. L’apertura del negozio Fay in via Fontanella Borghese. Naturalmente il padrone di casa, Diego Della Valle, approfitta della festa del cinema per invitare attori e attrici in un negozio che diventa un grande red carpet. Rispondono presente Maria Grazia Cucinotto, Nancy Brilli, Anna Kanakis, Patrizia Pellegrino, Michele Placido, Renzo Arbore, Attilio Romita, Brando e Silvia De Sica.


62

Rubriche

Giovedì 30 ottobre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Organizzatevi con maggiore criterio nel lavoro se non volete perdere tempo prezioso. Nuove interessanti amicizie.

TORO 21/4 - 20/5

Per un certo periodo avete smarrito la strada nel lavoro, ma siete ancora in tempo per recuperare. Avete molto da farvi perdonare dal partner.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Qualcuno nel lavoro sta tramando alle vostre spalle: siate prudenti e non confidatevi con nessuno.

CANCRO 22/6 - 22/7

Rimboccatevi le maniche, evitate colpi di testa e nel lavoro andrete spediti come un treno. L'amore non va trascurato.

LEONE 23/7 - 23/8

Il desiderio di fare nuove esperienze di lavoro è forte, ma questo non è il momento giusto. In amore avete voglia di novità.

VERGINE 24/8 - 22/9

Finalmente potrete intervenire per apportare i giusti cambiamenti al piano di lavoro. In amore siate sinceri, sarete ricambiati.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Qualche imprevisto può rallentare la scalata al successo professionale, non bloccarla. In amore non perdete la testa.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Con un po' di intuito capirete presto in che direzione orientare il vostro impegno professionale. In amore ragionate troppo.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Sforzatevi di capire anche il punto di vista dei vostri collaboratori. Un rapporto affettivo rischia di diventare solo abitudine.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Evitate equivoci o dissapori con le persone che lavorano nel vostro gruppo. Sensazioni nuove nel settore affettivo.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Se nel lavoro siete stanchi della routine non vi rimane che guardarvi intorno e riprendere contatti interrotti. L'amore va alla grande.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

F,R usci; O Dali = Fruscio d'ali;

Nel lavoro procedete con cautela evitando giudizi affrettati. In amore amate le sfide: sarete accontentati.


Televisioni

21.10

MINISERIE

21.05

PRIMA SERATA

Provaci ancora prof. 3

ATTUALITÀ

20.35

Michele Santoro

TELEROMANZO

16.55

Giovedì 30 ottobre 2008

ROTOCALCO

Patrizio Rispo

Barbara D’Urso

14.00

RUBRICA

21.10

REALITYSHOW

Forum

20.30

63

ATTUALITÀ

La Talpa

Lilli Gruber

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.20 -RubricaAppuntamento al cinema 10.25 -EVENTO Cerimonia di consegna delle insegne ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2/6/2008 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.35 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.40 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.20 -Real TvL'isola dei famosi 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmThe District 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -Sit ComI Robinson 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmHamburg Distretto 21 15.55 -Film Fammi posto tesoro con Doris Day, James Garner, Polly Bergen, Thelma Ritter, Fred Clark, Don Knotts, Chuck Connors - regia di Michael Gordon (USA) 1963 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 11.10 -TelefilmPacific Blue 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniSpongeBob 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniFrog 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real TvLa talpa

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Il bianco, il giallo, il nero con Giuliano Gemma, Tomas Milian, Eli Wallach - regia di Sergio Corbucci (Italia) - 1974 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Provaci ancora prof. 3 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmThe Manchurian Candidate con Denzel Washington, Meryl Streep, Liev Schreiber, Kimberly Elise, Jon Voight - regia di Jonathan Demme (USA) - 2004

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv Distretto di polizia 8

20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmDon Camillo con Fernandel, Gino Cervi, Leda Gloria, Vera Falqui, Franco Interlenghi, Saro Urzì, Cesare Polacco - regia di Julien Duvivier (Francia/Italia) - 1952

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Reality Show La talpa

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Stargate SG-1

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.30 -GiocoEstrazioni del Lotto 01.40 -RubricaCinematografo speciale 02.10 -RubricaFuoriClasse - Canale scuola lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmCasanova 70

23.35 -Talk ShowArtù 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 01.55 -RubricaAlmanacco 02.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.05 -RubricaAppuntamento al cinema 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società

23.30 -Talk ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaOff Hollywood 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.35 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

23.30 -ReportageTerra! 00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.15 -Real TvAmici

23.35 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.40 -FilmSfera con D. Hoffman, S. Stone - regia di Barry Levinson (USA) - 1998 02.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.40 -FilmI giorni del commissario Ambrosio

01.00 -ShowPoker1mania 02.00 -NewsStudio Sport 02.30 -TelegiornaleStudio Aperto 02.45 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmA-Team 04.15 -FilmBloody Psycho 05.40 -NewsStudio Sport

23.40 -ReportageMalpelo 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.45 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

RETE 4

ORE 21.10

IL BIANCO, IL GIALLO, IL NERO

FAMMI POSTO TESORO

DON CAMILLO

con G. Gemma, T. Milian, E. Wallach, M. de Blas - regia di Sergio Corbucci (Ita) - 1974

con D. Day, J. Garner, P. Bergen - regia di Michael Gordon (Usa) - 1963

con G. Cervi, Fernandel, L. Gloria - regia di Julien Duvivier (Fra/Ita) - 1952

Lo speculatore Butler ha fatto rapire un pony sacro inviato dall'imperatore del Giappone a una colonia di emigrati del Sol Levante. Sua intenzione è quella di provocare una guerra indiana. Lo sceriffo Black Jack deve consegnargli la cassetta con il denaro del riscatto; gli si affiancano l'aspirante samurai Sakura e il pistolero Blanc de Blanc...

Tipico playboy americano: vedovo, belloccio, seducente, benestante. Lui, a dire la verità, non è affatto consapevole di essere "oggetto del desiderio" delle donne, pensa anzi a risposarsi, a rifarsi una famiglia e una vita normale. Trova anche la nuova anima gemella. Ma un giorno la prima moglie (che si pensava defunta) torna, più viva che mai. E sono dolori...

In un paese della Bassa Padana, nell'immediato dopoguerra, viene eletto un sindaco comunista: Giuseppe Bottazzi detto Peppone. A contrastarlo in tutti i modi è il parroco, il combattivo don Camillo. I "rossi" proclamano uno sciopero agricolo e don Camillo fa di tutto per farlo fallire, ma poi non rifiuta di benedire la Casa del Popolo e dà il battesimo all'ultimo nato del rivale...

RAI 3

ORE 21.10

RETE 4

ORE 23.40

THE MANCHURIAN CANDIDATE

SFERA

con D. Washington, M. Streep, L. Schreiber, J. Wright, J. Voight - regia di Jonathan Demme (Usa) - 2004

con D. Hoffman, S. Stone - regia di Barry Levinson (Usa) - 1998

Sorpreso da un'imboscata nel corso della prima guerra del Golfo, il maggiore Ben Marco perde i sensi, ma lui e la sua squadra vengono salvati dal sergente Shaw. Al termine del conflitto, l'ondata di popolarità sollevata dal suo eroico gesto porta Shaw - entrato in politica e "assistito" dall'influente madre - alle soglie della vicepresidenza...

Uno psicologo, una biologa e un matematico vengono mandati sul fondo del mare per indagare su un vascello ricoperto da coralli centenari. L'imbarcazione si è resa responsabile della rottura di un cavo sottomarino che improvvisamente torna a galla. All'interno del relitto, che in seguito si scopre proveniente da un pianeta alieno, viene trovata una sfera enigmatica che...

RETE 4

ORE 2.40

I GIORNI DEL COMMISSARIO AMBROSIO con U. Tognazzi, C. Delle Piane - regia di Sergio Corbucci (Ita) - 1988 Il commissario Ambrosio indaga sulla morte di un playboy pregiudicato per droga e prostituzione. La testimonianza di un violinista non convince e questi, messo alle strette, confessa di essere l'assassino. Ma è solo un tentativo per coprire il vero colpevole, cosa che non sfugge a un uomo di grande esperienza come Ambrosio...

“Raccontami” conquista il grande pubblico RAI UNO L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida Raccontami capitolo ii

ora 19.48 20.40 18.50 21.16

ascolto 6.583 6.161 4.654 4.614

RAI DUE Senza traccia Senza traccia L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6

21.48 21.04 19.11 18.52

3.455 3.330 3.068 2.590

RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo

21.11 20.36 19.58 17.46

4.191 2.856 1.891 1.660

Canale 5 Striscia la notizia Finalmente a casa Beautiful Cento vetrine

20.46 21.14 13.42 14.13

7.631 4.494 4.486 4.330

ITALIA 1 Le iene show I simpson La ruota della fortuna Tutti all'arrembaggio

21.08 14.31 20.28 14.06

3.063 2.591 2.271 2.238

RETE 4 Walker texas ranger Rapimento e riscatto Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.30 21.13 19.43 18.44

2.921 2.093 2.039 1.707



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