camper professional n.4 luglio 2020 IN COLLABORAZIONE CON
Rocco e Franco Guerrieri
Il punto di vista di
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Se guardiamo appena oltre il nostro naso, il lockdown ha portato a un blocco di tutti gli acquisti, disegnando uno scenario davvero preoccupante per il settore del turismo en plein air. Ma dopo due mesi di chiusura, il lavoro è lentamente ripartito. A giugno il mercato si è rianimato, i concessionari hanno ripreso a vendere camper, caravan e accessori e i costruttori a produrre veicoli. C’è molto fermento intorno allo strumento camper per le possibilità che offre sia nell’ottica distanziamento fisico sia in ottica di utilizzo esclusivo di ambienti come cucina, bagno e letti. E questo valore aggiunto è stato correttamente messo in evidenza dalle associazioni del nostro settore, con Assocamp in testa che per prima ha prodotto un eccellente video e ha avviato una campagna sui social media davvero centrata. Poi è arrivata anche APC con una campagna pubblicitaria che ha dato ulteriore visibilità al mondo camper e quindi anche Promocamp con un filmato coinvolgente. A tutto questo si aggiungono i moltissimi articoli apparsi un po’ su tutti media a grande diffusione che promuovono la vacanza con i veicoli ricreazionali come la forma di turismo più ambita e intelligente. E tutti noi ci auguriamo che sia vero, che non solo il mercato riparta meglio e ancor più forte di prima, ma che tutto questo parlare di camper in tv e sui quotidiani incuriosisca e attragga nuove fasce di utenti. Famiglie e coppie con una buona capacità di spesa che hanno sempre guardato
Sommario
alle vacanze all’aria aperta con diffidenza e che ora, invece, potrebbero ritenerle preferibili a una crociera, a un viaggio in aereo o a un soggiorno in albergo. Sappiamo che molte aziende del mondo della componentistica non parteciperanno alla fiera di Parma e così anche alcuni produttori di camper e caravan. Anche noi quest’anno non ci saremo. Una decisione a lungo meditata e sicuramente sofferta, ma la fiera per noi è soprattutto un’occasione di incontro con i clienti professionali. Non siamo riusciti a prefigurare uno scenario efficiente che rispetti i protocolli di distanziamento e sicurezza all’interno del nostro stand. Così a malincuore salteremo direttamente all’edizione 2021, ma auguriamo al Salone del Camper di riuscire nel suo intento di creare una fiera attraente e che sia un volano per tutto il settore. A tutti voi auguriamo una buona lettura di questo quarto volume di Camper Professional, un giornale che cresce numero dopo numero di intensità e qualità e vogliamo ringraziare, per questo, il direttore responsabile Antonio Mazzucchelli e tutto lo staff di redazione. Noi siamo orgogliosi di essere il main sponsor di un prodotto editoriale che sta riscuotendo un grande successo in tutto il settore e che è perfettamente centrato anche sul target cui si rivolge la nostra azienda, con temi sempre attuali e interessanti per tutta la filiera del settore caravanning e allestimenti.
• 32 Speciale finanziamenti La finanza al servizio dei dealer
• 52 Focus aziende - Palomar Il pannello sandwich per l’automotive
• 11 Promocamp La vacanza è bella sempre
• 36 Focus aziende - Thetford Un sistema sanitario rivoluzionario
• 54 Focus aziende - NDS In camper come a casa
• 12 A tu per tu con Vittorio Dall’Aglio Il presente e il futuro di Assocamp
• 40 Focus aziende - Ford Ford dà una scossa al mercato
• 56 Focus - Tecnologie di alimentazione I sistemi di accumulo a bordo
• 14 Fiere di Parma Intervista ad Antonio Cellie
• 42 Focus aziende - Brianza Plastica Crescita nei laminati in vetroresina per RV
• 62 Speciale Il mercato dell’RV in Canada
• 16 Anteprima Caravan Salon Intervista a Daniel Onggowinarso
• 44 Focus aziende - Fiat Professional Il Ducato è pronto alla rivoluzione
• 66 Speciale Stuart Lamont e il settore RV in Australia
• 20 Focus Piccoli allestitori, grandi innovazioni
• 46 Focus aziende - Teleco Le dimensioni contano
• 70 Dossier - L’evoluzione del design Ieri e oggi: come sono cambiati i camper?
• 26 Wingamm Il piccolo grande costruttore
• 48 Focus aziende - Lippert Components Serbatoi per RV
• 78 Consigli utili - Marketing e dintorni Google e i suoi tool gratuiti
• 30 A tu per tu con Alessandro Fiumidinisi Riscaldamento ad hoc per ogni RV
• 50 Focus aziende - S.I.F.I. Il futuro “digital” per noi è già arrivato
• 80 Prodotti - Novità Componenti e accessori in evidenza
Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli Team editoriale: Paolo Galvani, Franco Guerrieri, Rocco Guerrieri, Enrico Bona, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Andrea Cattaneo. Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina Stampa: Pixartprinting - Quarto d’Altino VE Email: redazione@camperprofessional.com Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967 Periodicità: Trimestrale Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019 La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’Editore. Camper Professional aiuta i professionisti del settore a tenersi aggiornati con le ultime novità commerciali e le tendenze del mercato. Con la dicitura “Le aziende informano” indichiamo articoli che possono essere a carattere pubbliredazionale.
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news Hymer VisionVenture: Best of Best nell’Automotive Brand Contest 2020
Hymer ha vinto il suo primo premio nel Contest annuale Automotive Brand, indetto dal German Design Council, con il suo concept VisionVenture che ha ricevuto il più alto riconoscimento di “Best of Best”. Hymer VisionVenture ha impressionato la giuria nella categoria “Concept” con il suo eccezionale
design. Questo è il secondo premio - dopo l’European Innovation Award - che VisionVenture si aggiudica quest’anno. L’Automotive Brand Contest è una delle più importanti competizioni del settore per la brand communication e design. Il concept di Hymer ha impressionato la giuria con il suo straordinario ed innovativo design interno ed esterno. “In termini di design, autosufficienza e leggerezza, con il nostro concept abbiamo aperto nuove strade e abbiamo mostrato come potrebbe essere il motor-homing nel prossimo futuro. Ricevere l’ Automotive Brand Award ha confermato ancora una volta che abbiamo il polso della situazione per quanto riguarda le nostre vision”, afferma Christian Bauer, presidente
di Hymer GmbH & Co. KG. Con la stampa 3D, la vernice riflettente a infrarossi, il patio posteriore con barbecue e un tetto a soffietto pneumatico, Hymer ha sviluppato VisionVenture in collaborazione con BASF, combinando lo spirito pionieristico e l’innovazione di Hymer con oltre 20 materiali innovativi di BASF al fine di offrire una risposta lungimirante alle tendenze attuali e future del settore. Il design del frontale ha segnato una nuova via, e la vernice resiliente e termoregolante nel sorprendente verde scuro è decisamente accattivante. Con i designer dello Studio SYN, Hymer ha creato un nuovissimo design d’interni con un’area salotto accanto alla generosa finestra panoramica, un portellone posteriore che può essere convertito in un patio e la cucina integrata in una straordinaria struttura a gradini, che portano al tetto di VisionVenture dove si trova una “camera da letto con terrazza”.
Entrate del Groupe PSA nel primo trimestre 2020 in calo del 15,6% e vendite in calo del 29% La crisi globale del coronavirus ha avuto un impatto negativo sui risultati del primo trimestre 2020 per Groupe PSA con vendite mondiali consolidate in calo del 29 % e ricavi in calo del 15,6 % (€ 2,779 miliardi) a € 15,2 miliardi. I ricavi della divisione automobilistica sono stati pari a 11,9 miliardi, in calo del 15,7 percento rispetto al primo trimestre del 2019. L’impatto positivo del mix di prodotti (+5,3 %), del prezzo (+0,5 %) nonché di altri effetti (+3,5 %) e vendite ai partner (+0,1 %) hanno parzialmente compensato il forte calo dei volumi e del country mix (-24,6 %) e
l’impatto negativo dei tassi di cambio (-0,5 %). Con un totale di 627.000 auto vendute, le vendite mondiali consolidate del primo trimestre 2020 sono diminuite. L’inventario totale, inclusi rivenditori e importatori indipendenti, ammontava a 715.000 veicoli al 31 marzo 2020, meno 1.000 unità rispetto al 31 marzo 2019. I ricavi di Faurecia sono scesi a 3,7 miliardi di euro. Prospettive di mercato: nel 2020 il Gruppo prevede una riduzione del mercato automobilistico del 25 % in Europa, del 10 % in Cina, del 25 % in America Latina e del 20 % in Russia.
Addio Pierluigi Venerdì 1 maggio 2020, Pierluigi Alinari è deceduto all’età di 85 anni. Questa è stata una notizia molto triste per chi ha avuto il piacere di intervistarlo e incontrarlo, nel corso degli anni, fin dal 1996. Era uno degli ultimi imprenditori rimasti che avessero fondato una casa di produzione di camper in Europa, anche se negli ultimi tempi aveva gradualmente lasciato gli impegni di lavoro a causa del precario stato di salute. Come fondatore della società PLA, Pierluigi Alinari lascia un vuoto incolmabile per tutte le persone che hanno avuto l’opportunità di lavorare al suo fianco a tutti i livelli. Innumerevoli le attività professionali, politiche e sociali che lo hanno visto protagonista in Val d’Elsa e in tutta Europa. La morte di Pierluigi Alinari durante l’emergenza Covid-19 non ha permesso una diretta testimonianza di stima e amicizia da parte del settore: amici, clienti, fornitori e collaboratori avrebbero voluto poter assistere ai suoi funerali nella splendida cornice della città medievale di San Gimignano, casa di Pierluigi. Siamo certi che avrebbero partecipato anche concorrenti del passato, che hanno sempre “temuto” l’imprenditore ma rispettato l’uomo. Alinari ha iniziato la sua carriera nel settore del caravaning come fornitore di pezzi di ricambio per Roller nel 1970. Dieci anni dopo acquisì Caravans International per rilanciarne con successo il marchio a livello internazionale. Nel 1999 ha contribuito alla nascita del marchio Mc Louis (Louis come Luigi) e, alcuni anni dopo, è diventato vicepresidente di SEA S.p.A, sviluppando marchi come Dream e Joint ed occupandosi della business unit di Mobilvetta. Nel 2010, quando aveva 75 anni, ha fondato P.L.A. per 4
soddisfare le esigenze di un mercato caravanning rinnovato ed in evoluzione; quattro anni dopo acquista Giottiline, inserendone il brand nel Gruppo P.L.A. Nel 2016, P.L.A è entrata a far parte del gruppo Rapido. Noi lo abbiamo incontrato per l’ultima volta due anni fa, per un’intervista che è stata pubblicata anche sul numero 2 di Camper Professional.
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Cambi ai vertici Bernd Löher (50 anni) è il nuovo amministratore delegato di Hobby-Wohnwagenwerk incaricato della divisione commerciale e di produzione, sviluppo e gestione dei materiali che si affianca all’AD già operativo, Holger Schulz, responsabile delle vendite, del post-vendita e del marketing. Bernd Löher ha dichiarato: “Le prime settimane sono state incredibilmente eccitanti e ho ricevuto un caloroso benvenuto dalla famiglia Hobby.” Il focus strategico del nuovo AD è sul cliente e su attività come la gestione e lo sviluppo del prodotto che verranno riorganizzati e intensificati. A lungo termine, Bernd Löher vorrebbe consolidare la posizione di Hobby come leader del mercato europeo delle caravan e ampliare ulteriormente lo sviluppo della divisione camper. “Hobby ha un alto grado di integrazione verticale e questo ci rende indipendenti e flessibili qualora le condizioni del mercato cambiassero. Abbiamo un enorme potenziale qui a Fockbek, e sono felice di portare l’azienda a un livello successivo con una squadra così fantastica”. Bernd Löher
Thomas Neubert (45 anni) assume la responsabilità di product manager di Hobby-Wohnwagenwerk per caravan, camper e van, lasciando il ruolo di responsabile marketing e PR che passa nelle mani dell’AD Holger Schulz. Con 24 anni di esperienza in Hobby Thomas Neubert è un esperto del marchio e continuerà a perfezionarne il profilo nelle diverse categorie di prodotti. Il product management dipende direttamente dal consiglio di amministrazione ed è responsabile del posizionamento dei prodotti per i target group e i mercati rilevanti. “Thomas Neubert ha svolto un ruolo significativo negli ultimi due anni nell’orientamento del marchio Hobby ed è quindi qualificato per la nuova posizione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Hobby Bernd Löher. A seguito della nomina, l’amministratore delegato Holger Schulz assumerà la gestione diretta del dipartimento Marketing e PR.
Jan Peter Veeneman Jan Cees Santema
Hans-Georg Rauh è il nuovo direttore tecnico di Hymer GmbH & Co. KG in sostituzione di Jochen Hein, che è ora direttore tecnico della nuova consociata THOR “Hymer USA”. In stretta collaborazione con Christian Bauer e Jörg Mayer, Hans-Georg Rauh coordinerà le attività commerciali nel sito di Bad Waldsee e sarà responsabile dello sviluppo e del design, della qualità e della gestione della catena di approvvigionamento, nonché dei dipartimenti di produzione e risorse umane. Hans-Georg Rauh risponde a Jan Francke, COO del gruppo Erwin Hymer, che ha dichiarato: “Con la nomina di Hans-Georg Rauh, siamo stati in grado di aggiungere un vero esperto al gruppo dirigente di Hymer. Ha una vasta conoscenza e competenza del settore automobilistico e un’intuizione acuta per gli sviluppi futuri. Siamo certi di aver trovato in lui il successore giusto per Jochen Hein, che ringraziamo per tutto il suo lavoro presso Hymer GmbH & Co. KG e siamo lieti di averlo nominato vice presidente delle operazioni e amministratore delegato del nuovo polo americano”.
Jan Cees Santema è il nuovo amministratore delegato di Polyplastic Group. Lippert Components ha annunciato che il 1° giugno 2020 Jan Peter Veeneman ha ceduto il ruolo di amministratore delegato di Polyplastic a Jan Cees Santema . Il nuovo amministratore delegato di Polyplastic ha una vasta esperienza nella produzione e vendita di telai e componenti plastici. Ha passato gran parte della sua carriera in VDL Group BV come Amministratore Delegato e ricoprendo altri ruoli internazionali. “Jan Cees Santema darà senza dubbio un grande contributo alla crescita di LCI in Europa”, ha dichiarato Jim Menefee, presidente di Lippert Components Europe. Continua Menefee: “Il suo background, combinato con le sue forti capacità di leadership, lo rendono perfetto per la famiglia LCI.” Jan Peter Veeneman ha portato il Gruppo Polyplastic a diventare, negli ultimi 25 anni, uno dei principali produttori di finestre in acrilico in Europa. Jason Lippert, Presidente e CEO di Lippert Components, ha dichiarato: “Jan Peter è un eccellente imprenditore ed un eccezionale esempio di leader molto attento ai suoi dipendenti ed ai clienti. Lo ringraziamo sinceramente per la dedizione con la quale ha contribuito a rendere Polyplastic un esponente di successo della famiglia LCI. Trasmetteremo la grande tradizione e reputazione della sua azienda di famiglia alla prossima generazione, rispettando il duro lavoro che è stato fatto per portare Polyplastic dove si trova oggi”.
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news
Dometic: riduzione del 10% delle vendite nette nei risultati del primo trimestre 2020 Nuove date per All in Caravaning 2020, China: 25-27 settembre Messe Düsseldorf Shanghai ha rimandato All in Caravaning 2020 - la più grande fiera cinese per camper e caravan - dal 12-14 giugno 2020 al 25-27 settembre 2020, a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio per i clienti internazionali. Lo show avrà luogo presso l’Etrong International Exhibition & Convention Center di Pechino. Il Joint Prevention and Control Mechanism del Consiglio di Stato in Cina ha dichiarato, l’8 maggio, che gli organizzatori di fiere sono autorizzati a tenere conferenze ed esposizioni utilizzando le sue linee guida sulla prevenzione e il controllo del Covid-19. Posponendo le date, All in
Caravaning 2020 rispetta attivamente le politiche elaborate dal governo. Gli organizzatori della fiera sostengono che la salute dei clienti è la loro massima priorità. Stanno lavorando a stretto contatto con i partner e le autorità correlate per valutare l’ultima situazione epidemica e rilasceranno tempestivamente informazioni aggiornate. Nel frattempo, pianificano eventi per presentare una fiera internazionale di livello ancora più elevato per l’industria di settore. La registrazione dell’espositore e la pre-registrazione del visitatore rimarranno entrambe valide per le nuove date. Per ulteriori informazioni: www.aicshow.com.
LCI Industries registra un aumento dell’11% dei ricavi nel primo trimestre 2020 LCI Industries ha registrato un aumento dell’11% dei ricavi, a 659,7 milioni di dollari, nei risultati del primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento riflette acquisizioni e crescita organica nei mercati adiacenti OEM, aftermarket e mercati internazionali di LCI, parzialmente controbilanciato dall’impatto del lock down in risposta alla diffusione di Covid-19. Le vendite nette da acquisizioni hanno contribuito con 99,5 milioni di dollari nel primo trimestre 2020. Commentando questi risultati, Jason Lippert, Presidente e Amministratore Delegato di LCI Industries, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato un aumento dell’11% dei ricavi nel primo trimestre 2020, nonostante l’inversione di tendenza della domanda che si è verificata alla fine del trimestre. All’inizio dell’anno, le vendite al dettaglio di camper hanno registrato una tendenza positiva, ampiamente superiore alle aspettative del settore. Inoltre, la nostra strategia di diversificazione ha continuato a dare i suoi frutti, con una forte crescita nei mercati adiacenti, nell’aftermarket e nelle attività interna-
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zionali. Mentre il mondo cambiava sotto i nostri occhi, abbiamo preso le misure cruciali per proteggere la salute e la sicurezza dei membri del nostro team e implementare iniziative di gestione dei costi nel tentativo di aiutare a mitigare gli impatti a lungo termine per l’azienda. La pianificazione dei viaggi estivi è stata significativamente modificata per quanto riguarda la maggior parte dei consumatori, poiché i viaggi aerei, le navi da crociera e gli hotel saranno probabilmente meno popolari di prima, almeno nel breve termine. Di conseguenza, il business dei prodotti per il tempo libero en plein air dovrebbe accelerare”.
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Le avverse condizioni di trading causate dalla pandemia di coronavirus hanno influenzato negativamente i risultati del primo trimestre 2020 per Dometic, con una riduzione del 10 % delle vendite nette a 4.199 milioni di corone svedesi (rispetto ai 4.650 milioni dello stesso periodo nel 2019). L’utile operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) del trimestre è stato di 597 milioni di corone svedesi (818), con un margine del 14,2 % (17,6 %). L’utile operativo (EBIT) prima delle voci che incidono sulla comparabilità per il trimestre è stato di 421 milioni di corone svedesi (618), con un margine del 10 % (13,3 %). Le voci che incidono sulla comparabilità per il trimestre sono state di -32 milioni di corone svedesi. L’utile operativo (EBIT) del trimestre è stato di 389 milioni di corone svedesi (618), con un margine del 9,3 % (13,3 %). Il presidente e CEO di Dometic, Juan Vargues, ha commentato: “Durante il primo trimestre del 2020, il mondo ha affrontato una situazione estrema e senza pari con la diffusione della pandemia di Covid-19. Abbiamo intrapreso azioni concrete per adeguare la nostra operatività nelle fabbriche e negli uffici di tutto il mondo. Stiamo riducendo la nostra base di costi, adeguando l’intera attività. Il primo trimestre è stato influenzato negativamente dai rapidi cambiamenti nell’ambiente commerciale. Siamo stati in grado di gestire efficacemente le interruzioni della catena di approvvigionamento in Cina, ma la chiusura di interi mercati in Europa e negli Stati Uniti a marzo ha avuto un impatto negativo sulla domanda. La crescita totale per il trimestre è stata del -10% e l’impatto stimato sulle vendite nette dovuto a Covid-19 è stato di circa -400 milioni di corone svedesi. Durante il primo trimestre, abbiamo continuato a mantenere la nostra strategia. L’indice di innovazione continua a migliorare e ha raggiunto il 18 %, rispetto al 14 % dello stesso trimestre dell’anno scorso. Stiamo continuando ad attuare attività nell’ambito del nostro programma di ristrutturazione globale. A causa delle attuali incertezze, abbiamo negoziato in modo proattivo un accordo di finanziamento modificato con il nostro gruppo bancario”.
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Tecnoform celebra 55 anni di attività Tecnoform ha svolto un ruolo importante, nell’evoluzione del settore camper negli ultimi 55 anni, come pioniere nella produzione di componenti per l’arredamento. Ha contribuito attivamente ad alcune delle innovazioni più significative nel settore del caravanning mondiale. Federico Kerkoc e sua moglie Luciana hanno fondato Tecnoform nel 1965. Ancora oggi il consiglio di amministrazione è composto da membri della famiglia Kerkoc, che guida l’azienda da 55 anni con determinazione e passione, sempre in linea con i valori e le intuizioni dei fondatori. Dopo la morte di Federico, uno dei suoi figli - Roberto Kerkoc - è stato CEO dal 2005 al 2017, anno della sua improvvisa scomparsa. Da allora, Renzo Kerkoc, l’ingegnere di famiglia, ha assunto il ruolo di CEO di Tecnoform, condividendo le linee guida strategiche con il fratello minore Andrea. Oggi Tecnoform è riconosciuta come leader del mercato globale, con la capacità di influenzare il mercato attraverso idee, competitività, qualità e processi industrializzati. Il più grande punto di forza di Tecnoform risiede nella produzione di soluzioni personalizzate e di alta qualità, con l’elegante stile made in Italy. Clienti e fornitori sono considerati partner in un approccio di co-sviluppo che contribuisce al perseguimento della mission di Tecnoform: superare e guidare le aspettative dei clienti in una relazione vantaggiosa per tutti. Inoltre, Tecnoform è impegnata a ridurre il proprio impatto ambientale utilizzando materiali rinnovabili e sostenibili. Ad esempio, sul tetto del suo stabilimento di Bologna è presente un impianto solare che produce 2,2 MWh di elettricità, consentendo all’azienda di essere praticamente autosufficiente dal punto di vista dell’energia elettrica. Attualmente Tecnoform sta implementando un nuovo sistema di gestione e controllo incentrato su qualità, impatto ambientale, salute e sicurezza. L’obiettivo è ottimizzare la gestione dell’azienda per renderla più efficace e sostenibile. Tecnoform ritiene che il cuore e l’anima dell’azienda siano i suoi 160 dipendenti che lavorano con passione e competenza. Il team ha la capacità di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti utilizzando competenze complementari. Giovani ingegneri, architetti, progettisti, sviluppatori e tecnici rappresentano il futuro di Tecnoform. Il team sta lavorando su obiettivi stimolanti che coinvolgono innovazioni di processo e di prodotto, quali tecnologie di riduzione del peso, riduzione dei costi e controllo del processo produttivo in remoto (Industria 4.0).
IAA Hannover cancellato, METSTRADE Amsterdam confermato Gli organizzatori di IAA Commercial Vehicles 2020 hanno annullato l’evento e hanno programmato il nuovo show a Monaco per il prossimo anno. Monaco di Baviera ha prevalso contro sei concorrenti nella corsa per l’IAA 2021, la piattaforma leader a livello mondiale per i trasporti, la logistica e la mobilità. Essendo luogo di incontro globale per esperti e decisori di tutto il settore dei trasporti e della logistica, il suo punto di forza è la rappresentanza internazionale di espositori e visitatori. I contatti personali sono l’anima della manifestazione. “I rischi per la salute della pandemia di Covid-19 e le misure adottate per contenerli hanno radicalmente cambiato il backdrop di IAA” - ha affermato il comunicato stampa ufficiale - “La pandemia di Covid-19 ha effettivamente mostrato al pubblico molto chiaramente quanto siano essenziali i veicoli commerciali per garantire le forniture alimentari, ma ha un impatto senza precedenti sulle attività commerciali nel settore e anche sull’IAA. Molti paesi hanno restrizioni sui viaggi che rimarranno in vigore nei prossimi mesi. Grandi eventi sono stati cancellati in quasi tutti i paesi europei. Data la situazione, non è più possibile tenere incontri faccia a faccia in una fiera e in particolare all’IAA. In questo contesto, la VDA ha deciso di annullare IAA Commercial Vehicles 2020 che avrebbe avuto luogo ad Hannover dal 24 al 30 settembre. È stata una decisione difficile da prendere. Eppure, vista la situazione generale in Europa e nel mondo, non vediamo alcuna possibilità di tenere l’IAA, quest’anno, nella sua classica forma come piattaforma per espositori e visitatori”. Invece il METSTRADE Show, la più grande fiera commerciale al mondo di attrezzature, materiali e sistemi marini, ha confermato che si terrà come previsto dal 17 al 19 novembre 2020. “RAI Amsterdam si impegna a fornire un METSTRADE 2020 di successo e riconosce che salute e sicurezza sono parte integrante di questo obiettivo” - dice la newsletter di METSTRADE - “RAI garantirà la messa in atto di una politica, in materia di salute e sicurezza, che sia adeguata alle raccomandazioni prevalenti in novembre. Un elenco completo delle misure che attueremo sarà comunicato a tempo debito”. Gli aggiornamenti su precauzioni e misure in atto presso RAI Amsterdam sono disponibili all’indirizzo www.metstrade.com/exhibitions/metstrade-show/corona-virus
I veicoli Knaus e Weinsberg da ora si possono noleggiare anche in Italia Nessuna forma di vacanza è attualmente più sicura del caravanning, che permette di partire in vacanza in modo spensierato, rispettando le misure per il distanziamento sociale e per l’igiene. Per offrire sia agli appassionati del campeggio che ai new entry la possibilità di partire per le vacanze con un camper od un Cuv, ora i veicoli Knaus e Weinsberg possono essere noleggiati direttamente anche in Italia. Il sito web Rent and Travel, l’innovativo marchio per il noleggio di Knaus Tabbert, è da ora disponibile anche in lingua italiana (www.rentandtravel.it). Chi è interessato troverà sul sito tutte le informazioni importanti sui veicoli e su questo tipo di noleggio, e può effettuare la prenotazione del veicolo
direttamente online. Attualmente, in Italia ci sono 4 stazioni di noleggio dove il veicolo prenotato può essere ritirato (Venezia, Milano, Modena e Bologna). Ma si può noleggiare anche all’estero: Rent and Travel è operativo anche in Germania e Svezia. L’intera flotta destinata al noleggio è composta da oltre 1.900 veicoli, disponibili in 170 stazioni.
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news Trigano annuncia i risultati del primo semestre e le previsioni per il resto del 2020 Trigano ha annunciato vendite per 1.163,4 milioni di euro nel primo semestre 2019/2020, in crescita del 2,3% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente. L’utile operativo corrente consolidato del primo semestre ha raggiunto 89,3 milioni di euro e rappresenta il 7,7% delle vendite (8,8% nel 2018/2019). I risultati del primo semestre sono stati influenzati da un mix di vendite sfavorevole in termini di margine, da un livello di produttività inferiore alle aspettative negli stabilimenti che sono stati ripristinati alcuni mesi fa, nonché da un aumento dei costi di warranty. Il risultato finanziario (-4,0 milioni di euro) ha beneficiato di una rettifica del debito di minoranza pari a 3,1 milioni di euro. Considerando un onere
fiscale delle società pari a 22,4 milioni di euro e il contributo positivo delle società partecipate (2,1 milioni di euro), l’utile netto consolidato ha raggiunto 65,7 milioni di euro (72,0 milioni di euro nel 2018/2019) e rappresenta il valore di 3,41 euro per azione. Il livello degli investimenti è stabile rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente (€ 20,1 milioni rispetto a € 19,9 milioni nel 2018/2019). Inoltre, Trigano ha acquistato per 9 milioni di euro una fabbrica a Poggibonsi (Toscana), generando un risparmio annuo di circa 1 milione di euro del precedente affitto. Nel corso di questo semestre, Trigano ha rafforzato nuovamente la propria struttura finanziaria: l’indebitamento finanziario netto, tradizionalmente all’apice alla fine di febbraio, ha raggiunto 78,0 milioni di euro (174,3 milioni di euro al 2019/02/28), vale a dire l’8,4% del patrimonio netto consolidato (21,6% al 2019/02/28). L’applicazione dell’IFRS 16 ha avuto l’effetto di aumentare l’indebitamento finanziario di 17,1 milioni al 29 febbraio 2020 (rental debts). Colpita
da metà marzo dalle misure sanitarie intese a frenare la diffusione del virus Covid-19, Trigano ha attuato un programma d’azione per gestire questa crisi. Ha realizzato vendite per 603,4 milioni di euro nel secondo trimestre del 2019/2020, con un aumento del 7,3% a perimetro e tassi di cambio costanti. I mercati europei dei veicoli per il tempo libero hanno continuato a crescere nella prima metà dell’anno, ad eccezione dei mercati scandinavo e britannico. L’attività nel secondo trimestre è stata caratterizzata dalla risoluzione totale o parziale dei problemi di omologazione dei veicoli, dalla disponibilità dei telai e dal refitting di alcuni impianti affrontato nei mesi precedenti. Le vendite di camper (+ 10,6%) sono tornate ad un alto ritmo di crescita, mentre quelle delle caravan (-3,2%) sono leggermente diminuite rispetto all’anno precedente. Trigano afferma che la sua forza finanziaria è anche una risorsa fondamentale in questo periodo di crisi. In effetti, i camper stanno vivendo una significativa espansione nei mercati importanti e i vincoli corrispondenti alle tasse basate sulle emissioni di CO2 sono stati completamente rimossi nel Regno Unito e dovrebbero essere in gran parte eliminati in Svezia.
Salone del camper 2020: qualche anticipazione L’undicesima edizione del Salone del Camper si svolgerà alle Fiere di Parma dal 12 al 20 settembre. Il protocollo di sicurezza prevede che ad ogni ingresso sia posizionato un tunnel nel quale, in un sol momento, si potrà ottemperare al passaggio dei visitatori e a tutte le operazioni sanitarie previste; inoltre, la possibilità di pre-acquistare online il proprio ticket eviterà perdite di tempo alle casse. Oltre agli spazi adibiti ai veicoli ricreazionali si potranno visitare: un’area “Tende e Accessori”; un’area “Percorsi e mete”, dedicata a proposte di offerta turistica per scoprire territori, itinerari, destinazioni e percorsi enogastronomici; una “Shopping Area” in cui trovare prodotti diversi, per i piccoli spazi, la vacanza e lo sport in natura. Ma è una stagione complessa per le fiere di settore. Comprendiamo le ragioni di chi non vuole partecipare e pone al primo posto la salute dei suoi collaboratori. Sono aziende che prefigurano scenari poco sostenibili agli stand tra distanziamento fisico, sanificazione e difficoltà nella gestione delle relazioni personali e commerciali. Alcuni temono che le fiere attireranno pochi visitatori, e non si arrischiano in investimenti cospiscui durante una stagione così difficile. Dall’altra parte c’è chi invece le fiere le vuole fare. Perché Covid 19 è una variabile in continua evoluzione e la situazione potrebbe volgere al positivo da qui a settembre, perché mai come ora i riflettori sono 8
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puntati sul nostro settore e i visitatori dei saloni potrebbero essere più qualificati, ovvero clienti interessati all’acquisto di un camper o di una caravan più che curiosi o proprietari di camper alla ricerca dell’accessorio a buon mercato tra le bancarelle. Di sicuro questa scelta ha diviso il settore in due fazioni. Sappiamo che il gruppo Hymer non parteciperà al Salone del Camper (e nemmeno alle altre fiere europee), mentre l’ufficio stampa della fiera italiana ci fa sapere che ci saranno Elnagh, McLouis, Mobilvetta, CI, Roller Team, Font Vendôme, Arca, Benimar, Knaus, Challenger, Chausson, Euramobil, Rimor, XGo, Autostar, Adria, Rapido, Fleurette, Westfalia, Giottiline, Carthago e Malibù. Grandi assenti saranno i componentisti (tranne pochi come Teleco, Moscatelli, Webasto, Amplo, Fiamma, Edicar, Vecamplast e qualcun altro che ancora non ha confermato) che addirittura ci hanno fatto sapere tramite comunicato stampa firmato dal Gruppo dei Componentisti di APC che “a seguito della situazione di emergenza COVID-19 e delle problematiche ad esso connesse nel partecipare proficuamente a una fiera nazionale quale il Salone del Camper, Il Gruppo Componentisti APC ha deciso di non presenziare la Fiera in oggetto per l’edizione 2020”. A pagina 14 trovate un’interessante intervista ad Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma.
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Immatricolazioni record di camper in Germania a maggio, nonostante il Covid Nonostante la crisi del coronavirus, le immatricolazioni di veicoli ricreativi sono aumentate di quasi il 16% in Germania a maggio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, a oltre 14.000 veicoli. In particolare, le nuove immatricolazioni di camper sono aumentate di oltre il 30%. Con oltre 10.000 nuovi veicoli immatricolati, maggio ha dimostrato di essere il mese migliore nella storia del settore per questo segmento. Le vacanze con camper e caravan hanno goduto di una popolarità senza precedenti negli ultimi anni in Germania e l’interesse non sta calando nonostante la crisi del Corona. Alla fine di marzo, il settore automotive ha dovuto chiudere temporaneamente a causa della pandemia di corona a seguito di una decisione congiunta del governo federale e degli Stati federali, che aveva portato a un drastico calo delle nuove immatricolazioni. “Ora vediamo un forte e atteso effetto di recupero”, afferma Daniel Onggowinarso, amministratore delegato della Caravaning Industry Association (CIVD). Le nuove immatricolazioni di camper sono aumentate del 31,7 percento in Germania nel maggio 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia le nuove immatricolazioni di caravan sono diminuite del 15,8 percento rispetto allo straordinario maggio dell’anno scorso (che ha visto il miglior risultato dal 2001). Secondo il CIVD, il peggioramento del mercato delle caravan ha due cause principali: “Le caravan sono più sensibili alla situazione economica e all’attuale incertezza. Inoltre, il più importante gruppo di acquirenti, le famiglie, spesso ha dovuto lottare con problemi pratici quotidiani a causa di scuole e asili nido chiusi e quindi non ha avuto l’opportunità di acquistare un veicolo”, spiega Onggowinarso. Grazie ai buoni risultati di maggio, l’industria dell’RV in Germania afferma di essere in gran parte sulla buona strada per continuare il percorso di crescita degli anni precedenti. Un totale di 41.713 veicoli per il tempo libero sono stati immatricolati in Germania dall’inizio dell’anno. Questo dato rappresenta il 5,2% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno record del 2019, ma l’8,3% in più rispetto al comunque forte anno 2018. Le nuove immatricolazioni di camper (30.473 veicoli) hanno superato del 2,1% nei primi cinque mesi quelle dell’anno precedente, nonostante la crisi del coronavirus. L’industria si aspetta una forte domanda nei prossimi mesi poiché il caravanning è una delle forme di vacanza più sicure in questi tempi particolari: si viaggia solo con persone della propria famiglia in un veicolo ricreazionale, dove grazie alle attrezzature per il riposo, la cucina, l’igiene personale, è possibile essere in gran parte autosufficienti e sentirsi ovunque come a casa propria.
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news Il portale Erento acquisisce Campanda, società di noleggio di camper e caravan Campanda, la società di noleggio camper e caravan che ha avuto oltre 250.000 clienti in 42 paesi, è stata acquisita da Erento, il più grande portale di noleggio in Europa. Su www.campanda.com gli utenti possono cercare offerte di noleggio camper in tutto il mondo o offrire il proprio camper o caravan a potenziali clienti. Funziona con un gran numero di fornitori di veicoli commerciali e proprietari di camper privati al fine di offrire la migliore scelta possibile. Ha otto siti Web localizzati in inglese, tedesco, francese, italiano o spagnolo. Con oltre 500.000 richieste ogni anno, Erento è uno dei più grandi marketplace di noleggio su Internet, con circa un milione di utenti al mese. È una società del portfolio di Russmedia Equity Partners (RMEP). Questa è la seconda acquisizione da parte di RMEP negli ultimi due anni, dopo il software di noleggio all-in-one Rentsoft. “I camper sono una parte importante del mercato di Erento e Campanda è un’aggiunta perfetta al nostro portfolio” ha dichiarato Luka Dremelj, amministratore delegato di Erento. Chris Möller, fondatore di Erento, che ha anche avviato Campanda nel 2013, ha dichiarato: “Erento e Russmedia Equity Partners (RMEP) sono i partner perfetti per portare Campanda al livello successivo”. Chris Wittlinger, Gestore degli investimenti in Russmedia ha dichiarato: “L’acquisizione di Campanda è un ottimo esempio della gamma completa di strumenti aziendali di RMEP e di come siamo in grado di supportare la crescita del nostro portfolio”. Con l’attuale
pandemia di coronavirus che crea incertezze sulla salute e sui viaggi, RMEP afferma che trascorrere le vacanze estive in un camper rappresenta un’enorme opportunità di crescita: viaggiare in un camper è ora diventato il modo più sicuro di trascorrere una vacanza. “Siamo molto ottimisti sul fatto che la domanda di camper aumenterà nei prossimi anni”, ha affermato Robert Rutkowski, amministratore delegato di Erento. Campanda rimarrà un marchio indipendente: “Entrambe le società manterranno il loro core business in quanto godono di un’ottima posizione sul mercato”, afferma Luka Dremelj.
Thor Industries registra vendite nette per 1,68 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2020, nonostante l’impatto di COVID-19 “Nonostante sia uno dei trimestri più insoliti che abbia mai visto, sono lieto di riferire che siamo stati redditizi e abbiamo generato liquidità netta positiva” commenta Bob Martin, presidente e CEO di Thor Industries “La nostra posizione finanziaria è rimasta forte a seguito di numerose azioni che sono state eseguite rapidamente in concomitanza con la chiusura temporanea degli impianti a metà marzo. I nostri risultati sono il prodotto di una gestione dei costi altamente variabile e della nostra capacità di allineare rapidamente la nostra struttura di produzione per soddisfare le condizioni di un mercato in rapida evoluzione. Vorrei ringraziare i membri del team di Thor Industries e tutte le nostre filiali per la loro incredibile dedizione e il loro impegno nei confronti di Thor durante questo periodo altamente incerto”, ha aggiunto Martin. “Oggi, gli indicatori di mercato in Nord America sono sempre più positivi. Molti dei nostri dealer segnalano un significativo miglioramento delle vendite tra aprile e maggio e sono entusiasti del potenziale di vendita che si prospetta per giugno e oltre. In questa incoraggiante prospettiva e grazie all’allentamento di molte misure restrittive dovute alla pandemia, abbiamo iniziato a riavviare la produzione nella prima settimana di maggio. Abbiamo avuto successo nel riportare in sicurezza il nostro personale al lavoro e stiamo intensificando la produzione in modo misurato al fine di mantenere sia i membri del nostro team al sicuro, sia la qualità dei prodotti, sia le tempistiche di evasione degli ordini dei rivenditori.” “In Europa, con oltre 1.200 partner in Germania e in tutto il continente, i nostri marchi hanno una delle reti di rivenditori e servizi più forti. Le nostre prospettive a lungo termine per la crescita delle vendite sono positive. Sempre più persone stanno scoprendo il camper come stile di vita sostenibile per sfuggire alla vita cittadina e vivere nuove espe10
rienze e attività all’aperto. Sebbene siamo ottimisti circa la crescita a lungo termine del mercato dei camper in Europa, le vendite di veicoli commerciali nel continente, per il resto dell’anno, dipendono dalle condizioni economiche nei paesi in cui operiamo”. “Dalla fine del nostro terzo trimestre fiscale, le nostre prospettive per il saldo del nostro anno sono nettamente migliorate. Stiamo assistendo a un afflusso di nuova clientela, il che fa ben sperare per la salute a lungo termine del settore. Quando è iniziata la pandemia Covid-19, abbiamo visto molte persone iniziare a lavorare in smart working. Una nuova tendenza alla quale ora assistiamo, è l’evoluzione da “lavoro da casa” a “lavoro da qualsiasi luogo”: gli acquirenti di camper utilizzano i loro mezzi anche come ufficio, ovunque si trovino. I nostri report di settore ci dicono che molti dei nostri rivenditori stanno vedendo una ripresa significativa delle loro vendite e che i loro livelli di inventario, che erano già in calo del 20% su base annua, stanno ulteriormente diminuendo. La domanda per i nostri prodotti è molto forte. Il nostro modello di business flessibile ci dà la possibilità di accelerare rapidamente la produzione in modo mirato. Questa aumenterà con tre obiettivi primari: la sicurezza dei membri del nostro team, la qualità dei nostri prodotti e la velocità della nostra produzione.” conclude Bob Martin. Le vendite nette del terzo trimestre sono state di 1,68 miliardi di dollari, rispetto a 2,51 miliardi di dollari del terzo trimestre dell’anno fiscale 2019. Il dato delle vendite nette del terzo trimestre 2020 include 615,3 milioni di dollari nelle vendite nette del segmento europeo dei camper, 773,4 milioni di dollari nelle vendite nette nel Nord America segmento RV rimorchiabili e 264 milioni di dollari di vendite nette nel segmento camper nordamericano. Thor ha realizzato un’ampia documentazione relativa ai risultati trimestrali, disponibile su http://ir.thorindustries.com.
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associazioni promocamp
La vacanza e le sinergie sono belle… sempre Promocamp lancia la nuova campagna di comunicazione “La vacanza è bella sempre” e saluta con favore la nuova stagione di collaborazione tra le varie associazioni. Sotto, fotogrammi dal video “La vacanza è bella sempre”
È
on air “La vacanza è bella sempre”, il video emozionale per far arrivare un messaggio di rilancio del settore, dopo un periodo di lockdown dovuto all’emergenza covid-19, che ha segnato la nostra Italia, ed anche gli operatori del settore del turismo all’aria aperta. L’intento di Promocamp, è infatti quello di promuovere una ripartenza che tocchi tutti i principali strumenti utilizzati per realizzare questo tipo di vacanza: dalla tenda, alla caravan, al camper, il cui focus principale ruota intorno al mondo del campeggio e della vita all’aria aperta, inteso come vacanza per tutti. Promocamp Italia è l’unica associazione rappresentativa dell’intera filiera della produzione, commercializzazione e delle attività di servizio del turismo all’aria aperta, che fin dalla sua nascita ha sempre tutelato gli interessi del settore con scelte rivolte allo sviluppo delle strutture per il turismo itinerante (camping, aree di sosta, camper service ect.) e alla valorizzazione dei prodotti (fiere internazionali, nazionali e locali). Luigi Boschetti, Presidente di Promocamp, ha commentato con grande entusiasmo l’uscita di questo video emozionale, che ha fortemente voluto: “Dopo il periodo che abbiamo trascorso tutti, occorreva qualcosa che scuotesse gli animi e facesse pensare ad una rinascita del nostro comparto che tanto ha sofferto. Per cui l’idea di comunicarlo attraverso un video emozionale era il modo più veloce e diretto per fare arrivare il messaggio di speranza e ripartenza che aspettavamo. Sono certo che questa nuova campagna arriverà, perché la vacanza all’aria aperta è bella per tutti è bella sempre!” E a proposito di nuove sinergie e collaborazioni nate recentemente con altre organizzazioni del settore il presidente Luigi Boschetti dichiara: “Promocamp Italia saluta con favore quella che, purtroppo dopo troppo tempo, sembra essere una nuova stagione di collaborazione tra le varie associazioni del turismo all’aria aperta, dagli imprenditori ai turisti stessi, per dare maggior forza alle varie proposte per lo sviluppo del nostro settore. La recente formalizzazione del rapporto con l’Unione Club Amici e l’auspicabile Protocollo con Assocamp,
Luigi Boschetti
Acti Italia e Confedercampeggio, discusso in videoconferenza il 5 giugno scorso, sono un buon viatico per questo obiettivo. Ciò non significa limitare l’ambito propositivo di ciascuna organizzazione ma mettere assieme le forze ed esprimere, da positiva e rappresentativa lobby del settore, il massimo impegno sulle proposte strategiche condivise. PROMOCAMP ITALIA mette a disposizione la sua esperienza consolidata e sperimentata in realtà significative del nostro Paese (vedi Leggi del Piemonte e Lombardia), le sue proposte basate sulla documentazione prodotta in materia dalla Conferenza delle Regioni - proposte che possono rappresentare una base utile per riuscire a promuovere una sorta di legislazione nazionale quadro (legge quadro o, in subordine, un Atto di indirizzo della Conferenza)-: percorso strategico fondamentale per avviare un decisivo sviluppo del turismo all’aria aperta, per realizzare un’omogeneità ed uniformità di indirizzi su tutto il territorio nazionale, adeguando l’offerta ricettiva ai migliori standard europei”.
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a tu per tu con vittorio dall’aglio
Il presente e il futuro di Assocamp Vittorio Dall’Aglio, presidente uscente dell’associazione, parla dei problemi e delle opportunità che la fase di “lockdown” ha creato al settore. E dipinge i contorni dell’organizzazione che nascerà a luglio, con l’elezione dei nuovi organi direttivi. Testo di Antonio Mazzucchelli
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l “lockdown” è finito da tempo e i concessionari hanno riaperto i battenti, dovendo però fare i conti con una realtà completamente diversa e una perdita di fatturato causata dalla forzata chiusura. La situazione è cambiata, sia dal punto di vista della domanda, sia delle norme di sicurezza da applicare e da far rispettare per il benessere di tutti. Camper Professional ne ha parlato con Vittorio Dall’Aglio, presidente di Assocamp, l’associazione che rappresenta oltre 200 operatori professionali. Assocamp è stata molto attiva sui social e ha pubblicato un video interessante e coinvolgente dedicato alle vacanze in camper. Come avete cercato di trasformare un mo-
mento difficile in un’opportunità? Vittorio Dall’Aglio: Mentre eravamo ancora in “lockdown”, e si operava in “smart working”, abbiamo ricevuto telefonate e messaggi di persone che volevano avere informazioni sui camper e sapere com’era fare una vacanza con un mezzo di questo genere. Allora perché non approfittare dell’interesse per evidenziare tutti i vantaggi di questi veicoli? Da lì è nata l’idea di realizzare un primo video, dal titolo “Quest’anno la vacanza sicura è in camper!”, nel quale si punta sui vantaggi legati alla tranquillità, alla sicurezza e all’indipendenza che il camper offre: un luogo tutto nostro, con il quale spostarsi quando si vuole e fermarsi dove e quando si desidera. Da qui siamo partiti. Abbiamo dato il via a una massiccia campagna sui social, raggiungendo più di 120 mila visualizzazioni per ciascun video, un risultato che mi sembra molto positivo. Questa visibilità ci ha dato modo di diffondere un messaggio essenziale: il camper, in questo momento in cui si deve osservare il distanziamento sociale e in cui vanno seguite diverse norme igieniche, è il mezzo ideale per
fare una vacanza in sicurezza con amici e familiari, evitando gli assembramenti. La campagna sui social è stata ben strutturata. Vi siete avvalsi di un supporto esterno? E al di là dei numeri, avete avuto altri riscontri positivi? Vittorio Dall’Aglio: No, a parte la realizzazione di un video, tutto il resto è stato gestito tramite risorse interne. Sul fronte dei risultati, questo battage sui social ha fatto capire ad alcuni giornalisti ed editori che il camper può essere il veicolo giusto per una vacanza all’insegna della tranquillità e della sicurezza. La presenza massiccia sui social ha portato anche un altro grande risultato: ha attirato l’attenzione dei media nazionali. Infatti, ci hanno contattati prima le tv locali, poi un paio di volte Raiuno e i primi di giugno sono stato intervistato, in qualità di presidente di Assocamp, dal conduttore della trasmissione televisiva “Mi Manda Raitre”: il mio intervento verteva sulla
Sotto, fotogrammi dal video: Quest’anno la vacanza sicura è in camper!
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Nel futuro, forse una giunta ristretta Con il rinnovo delle cariche sociali - presidente e consiglio direttivo - in seno ad Assocamp potrebbe esserci una novità importante. “È nata la proposta in seno al direttivo di creare una giunta ‘più ristretta’ composta al massimo da sei o sette persone”, dice Vittorio Dall’Aglio, presidente uscente di Assocamp. Spetterà al nuovo presidente definire il numero esatto dei membri della giunta, ma con un numero più limitato di persone dovrebbe essere più facile incontrarsi, anche “virtualmente” tramite videoconferenza, confrontarsi e prendere decisioni rapidamente. La giunta andrebbe ad affiancare il consiglio direttivo, numericamente più ampio (attualmente, oltre al presidente, ci sono 16 consiglieri), che avrà sempre un ruolo importante, ma che si riunirà con minor frequenza. “Penso che questo sarà il grande valore aggiunto della nuova Assocamp, ovvero quello di essere molto più operativa negli incontri, più dinamica e, elemento fondamentale, più rapida nelle scelte”, conclude Vittorio Dall’Aglio. sicurezza della vacanza in camper e sulla possibilità di noleggio, e con quali prezzi. Credo che, tenendo conto di tutto, il comparto abbia avuto un importante risalto.
bramento. Come Assocamp abbiamo siglato accordi per l’acquisto di materiali sanificanti, macchine all’ozono e altro per garantire la sicurezza dei nostri associati e dei loro clienti.
Il periodo di lockdown è finito. Come ne Qual è la posizione ufficiale di Assocamp sono usciti mediamente i concessionari ita- nei confronti del Salone del Camper? liani? E come sta andando il mercato? Vittorio Dall’Aglio: Circa la metà dei conVittorio Dall’Aglio: Alcuni concessionari sa- cessionari nostri associati vuole partecipare, rebbero potuti rimanere mentre l’altra metà è aperti come officina du“Secondo me, qualcuno sta intenzionata a non anrante il lockdown, ma in aumentando il parco dei dare, una decisione che pratica hanno chiuso tutforse deriva dalla scelta veicoli destinati al noleggio, di un importante gruppo ti, perché la salute viene prima di ogni cosa. e credo che per molti que- tedesco (Erwin Hymer Certo quasi due mesi sta non sia un’operazione Group, ndr), che ha codi “serrande abbassate” municato la sua assenza. fine a se stessa, bensì pro- La nostra posizione uffinon sono passati senza lasciare il segno: a livelciale è questa: non spinpedeutica alla vendita.” lo di volumi di vendita giamo affinché la fiera si e di fatturato abbiamo perso circa un 30 per faccia, ma se ci sarà anche noi ci saremo. cento. Sul fronte del noleggio si parla anche di Siamo stati contattati dagli organizzatori per un 40-45 per cento, perché quello che è perso definire i protocolli di sicurezza e capire come è perso, e nel periodo di chiusura non abbiamo organizzarci: vogliamo che sia garantita la potuto sfruttare i vari “ponti” (25 aprile e 1° massima sicurezza per noi e per i nostri clienti. maggio) e la Pasqua. Sicuramente i numeri legati agli ingressi crolleranno, ma c’è la speranza che, se prima arQuali sono, secondo lei, gli effetti di questa rivavano tante famiglie spinte semplicemente crisi sulle strategie e sui comportamenti dei dalla curiosità, quest’anno si presentino quelli vostri associati? realmente interessati. Rimane inteso che, se Vittorio Dall’Aglio: Facendo il punto, dopo la ci dovesse essere un nuovo aumento del conriapertura, posso dire che abbiamo riscontrato tagio, saremo noi a dire no alla fiera, perché un incremento nella domanda dell’usato e del noleggio. Secondo me, qualcuno sta aumentano il parco dei veicoli destinati al noleggio, e credo che per molti questa non sia un’operazione fine a se stessa, ma propedeutica alla vendita. Abbiamo riscontrato che diverse persone si sono avvicinate per la prima volta al camper, magari solo per l’acquisto di un usato o per il noleggio. A fronte di questo, mi aspetto (e mi auguro) che i nuovi clienti rimangano affascinati da questi veicoli e che, una volta passata la pandemia, restino nel settore e acquistino in seguito anche un mezzo nuovo. Dal punto di vista della sicurezza, ci siamo attrezzati per rispondere adeguatamente alle norme sanitarie di legge. Per fortuna i nostri centri hanno tutti, chi più chi meno, spazi grandi, quindi non abbiamo problemi di assem-
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prima di tutto c’è la salute. A luglio verrà eletto il nuovo presidente di Assocamp. Mi piacerebbe che lei, visto che non si ricandida, facesse un bilancio sul suo operato, magari con un augurio o una raccomandazione a chi prenderà il suo posto… Vittorio Dall’Aglio: Il 20 luglio verrà eletto il nuovo presidente, che è già stato designato dal consiglio direttivo. Io avrei potuto ricandidarmi, ma ho questo incarico dal 2001 e ritengo che adesso ci voglia gente nuova, con grande entusiasmo e tanta voglia di fare. Io ritengo che in Assocamp si sia ottenuto un importante risultato: una grande coesione tra gli associati, frutto di un lavoro di “smussamento” delle tensioni e di intrecci di rapporti per risolvere le incomprensioni. Per quello che mi riguarda, ho dato la mia disponibilità al Consiglio, e ho messo a disposizione tempo e competenze se e quando dovessero servire, ma in questo momento penso sia necessario lasciare spazio al nuovo presidente.
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intervista con antonio cellie
Salone del Camper: è il momento giusto Secondo l’amministratore delegato di Fiere di Parma, partner con APC nell’organizzazione dell’evento, bisogna voltare pagina e investire su un settore che ha colto in questa crisi una motivazione in più per crescere e svilupparsi. Testo di Paolo Galvani
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l Salone del Camper 2020 è stato confer- Naturalmente la gestione di eventi di queste delegato di Fiere di Parma, che insieme ad mato e aprirà regolarmente le sue porte il dimensioni in un periodo difficile come quel- APC – Associazione Produttori di Caravan e prossimo 12 settembre, mentre sarà ancora lo post-epidemico pone di fronte delle sfide Camper organizza il Salone del Camper.. in scena il Caravan Salon di Düsseldorf. L’e- molto rilevanti, a partire da quelle riguardanti vento tedesco, anch’esso regolarmente a ca- la sicurezza di personale e visitatori per arri- Come vi state organizzando per poter gelendario, è stato infatti posticipato di qualche vare agli aspetti più legati al successo eco- stire in sicurezza le prossime manifestaziogiorno rispetto al solito. Le due più impor- nomico di queste attività. E passando dalla ni fieristiche? tanti fiere europee di settore si susseguiranno soddisfazione di chi avrà alla fine deciso di Antonio Cellie: Abbiamo condiviso con quindi in un’ideale staffetta ancora più rav- investire nonostante i tanti punti interrogativi APC la decisione di confermare il Salone del vicinata, ma entrambe portatrici Camper 2020 dopo una attenta “Le scelte delle principali aziende del settore riflessione. Ben prima che fosse di un messaggio importante: il settore del plein air c’è. Perché sembrano premiare il Salone del Camper anche emanato un protocollo specifico se tutte le attuali previsioni dicoper il comparto fieristico, Fiere per il 2020, in considerazione degli indiscussi ri- di Parma ha definito una serie di no che il turismo all’aria aperta sultati di pubblico che la fiera ha sempre avuto.” misure a garanzia della salute e sarà uno dei protagonisti di questa stagione abbreviata, è fondasicurezza dei propri espositomentale che la proposizione degli strumenti che ancora aleggiano sui grandi eventi. ri e visitatori, proprio pensando al Salone e necessari a questo tipo di vacanza non venga Per capire come ci si sta avvicinando a quel- alle specificità di questa fiera, consumer ma a mancare. Per gettare le basi di una stagione la che sarà sostanzialmente la prima grande anche B2B. Abbiamo così inserito sul sito 2021 che dovrà rappresentare un rilancio in fiera italiana a riaprire i battenti, abbiamo istituzionale di Fiere di Parma tutte le inforgrande stile. parlato con Antonio Cellie, amministratore mazioni utili, che teniamo costantemente ag-
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giornate secondo le indicazioni emanate dalle Autorità. Gestire una manifestazione “Covid-free” richiede maggiori investimenti o un numero di persone più elevato rispetto al solito? Antonio Cellie: Sicuramente la pandemia ha imposto agli attori del sistema fieristico, ma “tout court” a tutte le aziende, investimenti specifici in termini di attrezzature necessarie alla sanificazione dei locali, attività di igienizzazione supplementare degli spazi, degli oggetti e dispositivi di protezione individuale personali. Oggi fortunatamente tutto sta lentamente rientrando, ma in Fiere di Parma ci siamo dotati di quanto richiesto dal contesto negli scorsi mesi, anche prevedendo di attivare personale specifico nei padiglioni, negli spazi di servizio comuni e nei grandi spazi espositivi dedicato a gestire i temi del distanziamento e dell’igiene. Cambierà qualcosa nella vendita dei biglietti per l’accesso ai padiglioni? Ovvero: verrà incoraggiato l’acquisto online e sarà possibile comprare il titolo di ingresso anche al momento? Antonio Cellie: Abbiamo già una buona quota di visitatori del Salone che storicamente si premunisce di ticket on-line, ma incentiveremo questa modalità di accesso, più rapida, grazie a campagne web dedicate e interagendo con comunicazioni mirate su un nutrito database costruito in ormai undici edizioni del Salone. Il visitatore già in possesso del biglietto acquistato, preferibilmente on-line, transitando in uno dei tunnel posizionati ad ognuno degli ingressi, in un solo momento sarà nebulizzato di vapori sanificanti, ne verrà rilevata la temperatura con termoscanner, avverrà la disinfezione delle mani e verrà controllato il corretto posizionamento della mascherina. Una serie di telecamere posizionate in ogni ingresso, consentirà il monitoraggio numerico degli accessi.
proprio questo il momento per voltare pagina e investire su un settore che ha colto in questa crisi una motivazione in più per crescere e svilupparsi. Infatti, sono molti i visitatori che ci chiedono informazioni sul Salone, e tra loro anche neofiti del plein air. Un evento come il Salone del Camper dove i visitatori salgono sui mezzi esposti per vedere, provare, toccare - richiede degli accorgimenti particolari? Antonio Cellie: La fiera ogni anno mette in scena, soprattutto grazie alle aziende produttrici di VR, uno spettacolo fatto di oltre 700 caravan e camper veri, da visitare, da confrontare. È un momento davvero importante, e attrae proprio per questa estesa rappresentazione un pubblico così numeroso. Confermo dunque che i mezzi potranno essere visitati, insieme alla propria famiglia, indossando la mascherina e igienizzando le mani. Questo sarà possibile in serenità e con la massima sicurezza, perché al termine di ogni giornata tutti i mezzi saranno totalmente igienizzati e sanificati. Avete previsto qualcosa di specifico per i parcheggi esterni? Al Salone del Camper in quegli spazi vengono parcheggiati in gran numero i veicoli ricreazionali… Antonio Cellie: Nei posteggi dei veicoli la normativa non ci pone obblighi, ma abbiamo messo in conto di tenere più ariosi coloro che soggiornano al Salone per più notti, magari per necessità professionali. Potete già fare un bilancio 2020 in termini di numero di manifestazioni perse o ipotizzare l’impatto economico che questa pandemia ha creato? Antonio Cellie: Ora non voglio soffermarmi
sul passato, sulle fiere che non si sono svolte, ma preferisco guardare già all’intenso calendario del 2021. Il Salone del Camper è la prima fiera che apriremo nell’anno 2020. Che cosa fa Fiere di Parma per supportare e aiutare gli organizzatori in questo complesso momento? Avete previsto specifici strumenti o iniziative? Antonio Cellie: Abbiamo dedicato anche un gesto di benvenuto ai concessionari, con una card personale loro dedicata che veicola in esclusiva una serie di gratuità per vivere nel confort i giorni di presenza al Salone del Camper.
Fiere di Parma Un quartiere fieristico di quattrocentomila metri quadrati al centro dei poli della grande attività produttiva del Nord e del Centro Italia: questa la carta d’identità di Fiere di Parma, una realtà che all’interno del panorama fieristico italiano si propone come partner per le aziende che intendano vedere realizzate le proprie aspirazioni coniugando tradizione ed innovazione. Dal felice connubio tra competenze fieristiche e idee imprenditoriali sono nate manifestazioni leader come Cibus, che negli anni ha sostenuto e valorizzato l’industria alimentare italiana nel mondo; Cibus Tec, vetrina privilegiata della meccanica e dell’impiantistica alimentare; Mercanteinfiera e Gotha, geniali intuizioni che negli anni hanno saputo dare dignità e dimensione professionale al comparto dell’antiquariato. Oltre ovviamente al Salone del Camper, organizzato da undici anni insieme ad APC – Associazione Produttori Caravan e Camper.
Come pensa sia concretamente possibile gestire un distanziamento fisico adeguato in aree a flusso libero? Antonio Cellie: Molti dei nostri visitatori sono gruppi familiari, mentre per gli altri il tema del distanziamento è ormai una abitudine acquisita in molte delle attività quotidiane (supermercato, lavoro, svago). In ogni caso, abbiamo disposto, come anticipavo, apposito personale dedicato. Che tipo di risposta vi attendete da pubblico e operatori? Antonio Cellie: Le scelte delle principali aziende del settore sembrano premiare il Salone del Camper anche per il 2020, in considerazione degli indiscussi risultati di pubblico che la fiera ha sempre avuto. Non nascondo che, dopo un blocco totale del Paese di oltre tre mesi, per alcune aziende è difficile guardare con fiducia al futuro; ma è
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anteprima caravan salon
Daniel Onggowinarso a proposito del Caravan Salon Düsseldorf
Il Direttore Generale della Caravanning Industry Association tedesca (CIVD) discute con noi la decisione di mantenere l’appuntamento con il Caravan Salon 2020. Di Antonio Mazzucchelli
Finora si è discusso molto di coloro che quest’anno non parteciperanno al Caravan Salon Düsseldorf . Vorremmo parlare, invece, delle molte aziende che hanno deciso di partecipare. Come sarà, dunque, il CSD 2020? Daniel Onggowinarso: È vero, la decisione di procedere con lo show ha sicuramente polarizzato l’attenzione e la copertura mediatica sembra essere stata più interessata, finora, a quelli che hanno deciso di non partecipare quest’anno. Tuttavia, molti espositori hanno confermato la loro presenza allo show e quindi apprezzo moltissimo il vostro approccio aperto, che non si concentra su un solo aspetto. Una cosa è chiara, tuttavia: Caravan Salon 2020 sarà diverso. Come accaduto in molti aspetti della nostra vita, 16
l’esperienza della pandemia avrà un impatto sulla fiera. Messe Düsseldorf, però, in stretta e costante collaborazione con tutte le autorità competenti, ha sviluppato un piano di igiene e protezione sostenibile nella tutela di tutti i partecipanti. Per alcuni sarà una sorpresa il fatto che queste misure possano non sembrare così rigide come ci si sarebbe potuto aspettare inizialmente. La ragione è un approccio pragmatico basato principalmente su requisiti pubblici generali, relativi alla pandemia, già emanati e annunciati dalle autorità (ad esempio per il commercio al dettaglio, gli show room e i ristoranti); integrandoli, dove necessario, con disposizioni specifiche per le fiere e, in particolare, per il centro espositivo di Düsseldorf. Nel corso delle ultime settimane le perso-
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ne hanno maturato e adottato determinate precauzioni e comportamenti nella loro vita quotidiana. Sulla base di questo, e dato il fatto che sempre più restrizioni sono state revocate e maggiori agevolazioni seguiranno, crediamo che, quando le porte apriranno finalmente il 4 settembre, i visitatori e gli espositori saranno premiati con un grande Caravan Salon! E anche se ci rammarichiamo per la decisione delle singole società che non parteciperanno quest’anno, Caravan Salon offrirà comunque una grande varietà di prodotti in tutte le categorie di veicoli e accessori. Potete stare certi che sarà fatto tutto a dovere affinché la più importante fiera di settore del mondo sia ancora una volta un grande spettacolo.
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Perché è importante che produttori di veicoli ricreazionali e fornitori OEM partecipino nuovamente al CSD quest’anno? Daniel Onggowinarso: Parlando da una prospettiva tedesca, la pandemia potrebbe aver lasciato un segno nelle nuove immatricolazioni ad aprile, ma non ha influenzato affatto il sentimento dei clienti. Anzi, i più recenti feedback del mercato indicano un interesse e una domanda ancora più elevati per camper e caravan come alternativa sicura per i viaggi. Molte persone che non hanno mai posseduto un veicolo ricreazionale prima, o che non hanno mai nemmeno immaginato di viaggiarci, all’improvviso sono attratte dal noleggio o addirittura da un acquisto immediato. Questa nuova clientela ha bisogno di supporto e cerca informazioni. Quale piattaforma migliore del Caravan Salon per avere una panoramica ampia e concentrata di tutto ciò che il mercato ha da offrire? Il percorso di acquisto del cliente è diventato più digitale nel corso degli anni, ma i passaggi finali, almeno per il momento, richiedono ancora un’esperienza pratica e multisensoriale. Le fiere sono vitali per i brand e consentono un confronto immediato e trasparente dei prodotti concorrenti tra loro, motivando così gli espositori a dare il massimo. Il tutto si traduce in un grande show globale, altrettanto grande nella customer experience. Prevedo che i visitatori di quest’anno saranno molto motivati, perché arriveranno con la seria intenzione di acquistare un prodotto. Gli espositori dovrebbero trovarsi di fronte a un pubblico davvero di qualità. Data l’assenza di alcuni marchi importanti, avete già deciso come sarà riprogettato lo spazio nel Caravan Salon 2020?
Daniel Onggowinarso: Messe Düsseldorf è stata molto impegnata a modificare il layout generale, nel dettaglio di ogni hall. Il progetto finale verrà concluso a breve. Tuttavia, da quello che ho visto finora, sarà un grande show. Non ci saranno spazi vuoti nei padiglioni. In ogni caso, i requisiti di distanziamento sociale richiedono corridoi più ampi tra gli stand e, inoltre, molti dei brand partecipanti hanno richiesto spazio aggiuntivo. Se combiniamo questi fattori possiamo prevedere un allestimento interessante. I visitatori extraeuropei avranno probabilmente difficoltà a raggiungere Düsseldorf quest’anno. Avete anche pensato a soluzioni alternative per incoraggiare i contatti B2B tra espositori del CSD e aziende al di fuori dell’Europa? Daniel Onggowinarso: Risposta onesta e breve: non l’abbiamo ancora fatto. La quota di visitatori extraeuropei del Caravan Salon è costituita principalmente da visitatori B2B. Anche se quest’anno certamente non inseguiremo nuovi record in termini di numeri di visitatori dall’estero, restiamo ottimisti sul fatto che per alcuni paesi le condizioni di viaggio torneranno a una nuova normalità entro settembre. Al momento siamo consapevoli che sia il Salone del Camper in Italia sia il Salon de Vehicules de Loisirs di Parigi hanno confermato che andranno avanti quest’anno, così come il METS di Amsterdam. Siete quindi in buona compagnia. C’è qualcosa che vorrebbe dire a chiunque sia indeciso sulla partecipazione al CSD 2020? E cosa vorrebbe dire a chi ha già scelto di non partecipare? Daniel Onggowinarso: Anche se il Cara-
van Salon quest’anno sarà diverso per molti aspetti, è e rimane la principale fiera mondiale per il settore caravanning. Rimane anche la più grande piattaforma per presentare innovazione ai clienti e ai media, specialmente in tempi come questi, durante i quali stiamo affrontando un elevato grado di richieste da parte di tutti i customer group, e forte interesse della stampa. Non dobbiamo inoltre sottovalutare il grande vantaggio della fiera come eccezionale piattaforma non solo per il B2B, ma anche per le vendite B2C. Infine, e come detto in precedenza: la sicurezza prima di tutto! Il Caravan Salon avrà luogo solo perché il progetto di igiene e protezione approvato non solo ha convinto le autorità, ma anche un gran numero di espositori. Come gestirete i momenti più affollati dell’esposizione? Le persone dovranno prendere appuntamento per visitare uno stand? Daniel Onggowinarso: Sicuramente ci sarà un limite al numero di visitatori che possono accedere al quartiere fieristico ogni giorno. Al momento, lo strumento di simulazione di Messe Düsseldorf determina un massimo di 20.000 visitatori al giorno, fornitori di servizi e personale degli stand esclusi. Ciò verrà garantito vendendo esclusivamente biglietti online in anticipo, per un giorno specifico di visita. La distribuzione delle persone nei padiglioni e il rispetto della distanza minima verrà assicurato, tra l’altro, mediante sistemi intelligenti di orientamento, sistemi video e largo impiego di personale. Ovviamente, tutto ciò illustra solo la superficie del piano generale, che dovrebbe essere meglio spiegato in dettaglio dagli esperti di Messe Düsseldorf.
Vengo anch’io… no tu no!
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hi partecipa e chi non partecipa alle fiere di settembre. Nelle prossime due pagine abbiamo voluto dare voce ai protagonisti del settore caravanning in Europa, chiedendo di motivare la scelta di partecipare al Caravan Salon, e di riflesso anche ad altre fiere nazionali come il Salone del Camper di Parma o Salon des Véhicules de Loisirs à Paris-Le Bourget (fatta eccezione per pochissimi). E diamo voce anche a chi, più che legittimamente, ha deciso di non partecipare. Per inciso, noi ci saremo. Come osservatori, come cronisti, come irriducibili affezionati di questa bella fiera internazionale, certamente quest’anno molto diversa dal solito, ma forse proprio per questo ancor più affascinante. Sempre che il COVID da qui a settembre non ci riservi qualche brutta sorpresa…
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anteprima caravan salon
Noi ci saremo…. Rapido
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icolas Rousseau, CEO di Rapido Group: “In qualità di produttori di camper, crediamo che sia nostro dovere supportare e promuovere i nostri prodotti e lo stile di vita che rappresentano. Le fiere, per i clienti, sono un’opportunità unica per scoprire tutti i nuovi prodotti raccolti in un unico luogo all’inizio della stagione, spesso prima ancora che questi prodotti arrivino nei concessionari. Un’ampia gamma di offerte, insieme ai tempi di consegna anticipati, innesca le vendite e stabilisce una dinamica positiva per tutti i professionisti, in particolare per i commerciali, a beneficio di tutto il resto della stagione. CIVD in Germania, UNIVDL in Francia e molte altre associazioni nazionali di produttori hanno fortemente investito in campagne televisive e social media durante l’isolamento. Ciò ha portato finora a un risultato molto positivo. I de-
aler registrano in questo momento una forte domanda da parte di nuovi clienti che entrano nel nostro mercato. Probabilmente dovremmo continuare a promuovere il fatto che i nostri prodotti consentiranno di viaggiare in sicurezza nel prossimo autunno, per garantirci sufficiente interesse da parte dei visitatori delle fiere in questo particolare periodo. Siamo stati in grado di impostare piani di continuità nelle nostre fabbriche, credo che con risorse sufficienti e con la responsabilità di tutti saremo in grado di avere buoni risultati”.
Carthago
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ernd Wuschack, AD di Carthago: “Per noi non esiste alternativa per presentare la moltitudine di nuovi modelli Carthago e Malibu, in uno scenario simile a quello del Caravan Salon. Inoltre, la Fiera di Düsseldorf ha sviluppato un concept di protezione e prevenzione igienica sostenibile che protegge tutti i soggetti coinvolti (personale e visitatori), influendo al minimo sui processi di vendita. Ecco perché siamo fiduciosi, nonostante le circostanze, che sarà un salone emozionante, interessante e di successo. La cosa più im-
portante è che tutti tornino a casa sani. Inoltre, desideriamo avere il maggior numero possibile di incontri con i clienti e feedback di vendita positivi. È importante presentare le gamme del nuovo anno nel modo più positivo possibile. Ovviamente, la pandemia del coronavirus ha interrotto il nostro andamento positivo dell’inizio dell’anno. Alcuni o tutti i mercati in Europa, infatti, si sono fermati. Per il mercato interno ipotizziamo un cosiddetto scenario “a V”: dopo un forte calo e un periodo di “stallo” molto breve, la ripresa comincerà in tempi rapidi. Per i mercati di esportazione, valutiamo lo sviluppo in modo leggermente diverso e vediamo più uno scenario a “U”. Fino a quando la ripresa non torna, avremo un periodo più lungo di stallo dopo il declino. Ciononostante, benché l’impatto della crisi sia stato certamente pesante, crediamo in uno sviluppo positivo.”
Hobby-Wohnwagenwerk
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mo con la Fiera di Düsseldorf da oltre 20 anni e penso che sia importante che, quando si prende una decisione durante una crisi come questa, si debba valutare, molto intensamente, ciò che si sta facendo e chi si sta supportando. La nostra azienda ha deciso di supportare il Caravan Salon nel miglior modo possibile. Non sappiamo quale sarà il risultato. Non so quante persone arriveranno. La situazione sta cambiando molto rapidamente, ma quando lo show inizierà a settembre, un’azienda come Hobby dovrà esserci”
olger Shulz, CEO di Hobby-Wohnwagenwerk: “Ci sono state molte discussioni intense in Germania sulla questione della partecipazione al Caravan Salon di Düsseldorf, con alcune aziende molto importanti che non parteciperanno quest’anno. Rispetto tutti coloro che hanno deciso di non venire allo show per proteggere i propri clienti e il proprio personale di vendita, ma rispetto anche tutti coloro che parteciperanno e si attengono al rapporto a lungo termine che tutti abbiamo con il Caravan Salon e la Messe di Düsseldorf. Collaboria-
Westfalia
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ike Reuer, CEO di Westfalia: “Molte persone stanno scegliendo il camper o la moto. Vediamo una forte domanda da parte del mercato tedesco dei veicoli Westfalia e vogliamo offrire ai nostri clienti e a quelli potenziali clienti una soluzione per far loro conoscere i nostri prodotti. Inoltre, vogliamo fornire una piattaforma per i nostri rivenditori, che avevano sofferto per il blocco, per vendere i loro veicoli. Siamo certi che le precauzioni in tema di igiene funzioneranno in 18
modo da poter offrire una visita sicura ai nostri clienti. Covid-19 ci ha rallentato un po’, a causa delle chiusure degli stabilimenti di FCA, VW e Mercedes, ma poiché avevamo una buona scorta non abbiamo avuto grossi problemi nella nostra catena di fornitura complessiva, quindi abbiamo potuto continuare la produzione senza interruzioni o dover licenziare i dipendenti. Vediamo che esiste una forte domanda di camper da parte dei consumatori.”
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Vöhringer
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ürgen Vöhringer, CEO di Vöhringer GmbH & Co. KG: “Questo sarà il 13° Caravan Salon per Vöhringer. Per la natura dei nostri prodotti, non abbiamo in realtà un importante business B2C al Caravan Salon. Quindi se quest’anno non avremo un altro record di visitatori non sarà per noi un problema. Forse sono in questo settore da troppo tempo, ma solo fino a pochi anni fa erano tutti più che felici con una media di 160.000-170.000 visitatori. Un numero comunque ottimistico per questa edizione. Confido che gli organizzatori della fiera sfrutteranno le prossime settimane per assicurarsi che avremo un Caravan Salon diverso, ma sicuro e, nelle attuali circostanze, di successo. Abbiamo sempre considerato il Caravan Salon la migliore piattaforma non solo per presentare le nostre ultime innovazioni o per incontrare i nostri clienti, ma anche per sentirci “a casa”, come parte della famiglia del caravanning. Ne abbiamo passate tante insieme, nel corso degli anni. Abbiamo avuto ottimi saloni, altri meno, ma eravamo sempre lì. Ritengo che, nonostante tutte le sfide che si presentano quest’anno, noi vogliamo essere disponibili per i nostri clienti. Sfortunatamente potremmo non es-
sere in grado di incontrarli tutti quest’anno. Quando i diversi paesi sono entrati in lockdown a marzo, l’intera catena di approvvigionamento ha rallentato e si è fermata. I veicoli non potevano essere venduti. Allora nessuno sapeva quanto tempo ci sarebbe voluto per riavviare il business, e l’incertezza si è diffusa lungo tutta la nostra catena di approvvigionamento. Guardando al passato, sono molto contento che le cose siano cambiate in meglio e così rapidamente. Non siamo certo tornati alla normalità, ma il cielo si sta schiarendo. Sono grato al mio team che non si è perso d’animo, anzi ha messo a frutto le ultime settimane per affrontare finalmente quei miglioramenti interni che erano stati messi da parte per troppo tempo. Alla luce di tutti i problemi affrontati, devo dire che siamo riusciti a trarne il meglio, e che sono orgoglioso di tutto il team.”
Noi non ci saremo… Hymer
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artin Brandt, CEO di Erwin Hymer Group (EHG): “La salute dei nostri clienti, dipendenti e partner commerciali è la nostra priorità assoluta - non possiamo assumerci questa responsabilità con leggerezza. Nella crisi del coronavirus - con i suoi speciali requisiti in termini di distanziamento e igiene - un’atmosfera informale di scambio di informazioni, consigli e acquisti, che tuttavia riteniamo essere requisito fondamentale per una fiera di successo, non è più sicura. Per questo motivo, come EHG insieme ai nostri marchi, ci asteniamo dal partecipare a tutte le fiere previste per il 2020. Il caravanning è sinonimo di vacanze flessibili e individuali in Germania e in tutte le zone d’Europa. e continuerà ad esserlo in futuro, soprattutto perché i nostri clienti saranno meno limitati dalla situazione attuale, grazie all’autosufficienza dei loro veicoli, a bordo dei quali mantengono automaticamente la di-
stanza. Ecco perché è probabile che molti appassionati del turismo all’aria aperta possano godersi le vacanze quest’anno, anche in base alle attuali restrizioni sui viaggi. L’attuale crisi rafforzerà ulteriormente la tendenza verso viaggi “slow” e consapevoli. Anche se dobbiamo annullare la nostra partecipazione alle fiere di quest’anno, non vediamo l’ora di presentare i nostri nuovi prodotti e innovazioni ad un vasto pubblico negli show dell’anno prossimo. L’entusiasmo per il turismo rilassato e sicuro su camper, van e caravan continuerà a crescere”.
Martin Brandt
Lippert Components
M Michele Checcucci
ichele Checcucci, CEO di RV Europe e Jan Peter Veeneman, CEO di Polyplastic: “Questa è stata una decisione molto difficile da prendere per LCI, ma la scelta di rinunciare al resto degli eventi fieristici per l’anno in corso è stata unanime tra il quartier generale nordamericano e quello europeo. Stiamo mettendo al primo posto la salute dei membri del nostro team; con
la pandemia in corso, e tutte le incertezze che genera, semplicemente riteniamo sbagliato prendere rischi sanitari non necessari in questo momento. Siamo entusiasti di offrire ai nostri clienti l’opportunità di connettersi con LCI qualora ne abbiano la necessità. La nuova vetrina virtuale consentirà ai nostri clienti di vedere nuovi, entusiasmanti prodotti nel momento in cui saranno effettivamente disponibili, senza dover attendere l’arrivo di una fiera annuale. Lo showroom virtuale è qualcosa che abbiamo sempre voluto realizzare, ma ora la pandemia di Covid-19 ha accelerato i tempi. Siamo entusiasti di dare ai nostri clienti questo servizio in un modo completamente nuovo.”
Thetford
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téphane Cordeille, CEO di Thetford: “È stato molto difficile per noi prendere questa decisione, ma alla fine si è rivelata la scelta più sensata. Come fornitore, non vendiamo alle fiere, ma siamo completamente concentrati sull’offerta di servizi agli utenti finali e sull’interazione con OEM, grossisti e rivenditori. Confidiamo pienamente nelle misure che gli organizzatori stanno adottando per la salute e la sicurezza di visitatori ed espositori, ma allo stesso tempo è probabile che queste misure rendano molto difficile il raggiungimento dei nostri obiettivi durante la fiera; per questo manca lo scopo principale della nostra partecipazione. Nella seconda parte del 2020
intensificheremo ulteriormente le nostre comunicazioni digitali. Siamo convinti che in questo modo siamo più che in grado di aggiornare i nostri partner professionali e gli utenti finali sugli ultimi sviluppi di prodotto. L’intero team di Thetford non vede l’ora di incontrare tutti i propri apprezzati partner commerciali nel 2021, quando potremo muoverci di nuovo nella normalità.”
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Stéphane Cordeille
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focus allestitori
Piccoli allestitori, grandi innovazioni Sono i piccoli allestitori, più che i grandi produttori, a potersi permettere le sperimentazioni più audaci. Abbiamo raccolto le migliori idee di Utopia Camper, Gulliver’s, Mondo Pickup e Nuova Camper Marostica, che sono riuscite - ognuna nel proprio ambito - a proporre soluzioni originali, pratiche e creative. Testo di Paolo Galvani
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a strada dell’innovazione è lastricata di tentativi, molti andati male, alcuni di grande successo. A potersi permettere un approccio di questo tipo non sono certo i grandi produttori di veicoli ricreazionali, che tendono per motivi economici a sperimentare il meno possibile. Ci sono sicuramente alcuni marchi che ogni tanto lanciano idee innovative, ma è evidente che più spesso sono i piccoli
Qui e a destra: Utopia U-540 CNG
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allestitori ad addentrarsi in percorsi che potrebbero un giorno aprire nuove vie all’intero settore. Camper Professional ha parlato con alcuni di loro per scovare qualche “chicca” ed evidenziare come solo la continua ricerca possa portare a risultati eccellenti. Uno dei temi emergenti di questi ultimi anni è quello delle alimentazioni alternative per il motore del veicolo ricreazionale. Se negli Anni ’80 del secolo scorso era ancora possibile trovare dei mezzi alimentati a benzina, in epoca più recente ci si è completamente omologati sul motore a gasolio. Con il controproducente effetto che mentre il mondo intero dibatte sull’opportunità di cambiare strategia per limitare l’inquinamento, il settore dei camper si ritrova privo di vere alternative. A parte la curiosa soluzione a benzina di UAZ, di cui parliamo
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più avanti, gli unici spiragli arrivano dall’alimentazione a metano, sposata però solo da Fiat, e da quella elettrica, che tutti studiano senza che nessuno
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Giacomo Scarcello
Gulliver’s
sia ancora arrivato a un prodotto realmente commerciale. La difficile strada del metano Entrambe le soluzioni presentano sfide molto complesse, ma un’azienda italiana sta traducendo in un prodotto concreto la sua idea di base: realizzare un camper van alimentato a metano rimanendo nei limiti di peso previsti per la guida con patente “B” e superando i limiti imposti dalla meccanica originale. Giacomo Scarcello, ideatore di Utopia Camper (www.utopiacamper.it), racconta che cosa si è dovuto inventare per il suo Utopia U-540 CNG: “La base è il Ducato con motore da tre litri di cilindrata e 136 cavalli di potenza, che ospita a bordo bombole capaci di contenere 36 chili di metano, utilizzabili esclusivamente per l’alimentazione del motore. Un serbatoio di benzina da 15 litri consente di spostare il mezzo in assenza di gas”. I primi due problemi generati da questa soluzione sono l’autonomia complessiva (i 36 chili di metano permettono di percorrere tra 300 e 400 chilometri a seconda dello stile di guida, della tipologia di strada percorsa e della qualità dell’impianto che ha caricato il combustibile) e il riscaldamento. Dovendo contenere i pesi, visto che il Ducato a metano sulla bilancia fa segnare qualche centinaio di chili in più rispetto alle versioni a gasolio, la scelta è stata quella di rinunciare al riscaldamento a gas, che avrebbe comportato l’aggiunta di altre due bombole. Mancando il gasolio come combustibile, Scarcello ha dovuto virare su un sistema diverso, optando per un Webasto a benzina nato però per scaldare il monoblocco del motore. Per la cellula ha quindi fatto ricorso a un sistema di prolungamento del liquido motore realizzando un sistema ad acqua che prevede anche componenti Alde. Usando la benzina come combustibile, si è quindi posto il problema di averne a sufficienza, sia per la trazione sia per il riscaldamento. La soluzione è stata quella di aggiungere un secondo serbatoio da 35 litri che può essere
usato, in caso di necessità, anche per alimentare il motore del Ducato. Quanto all’autonomia, Utopia Camper propone bombole aggiuntive per il metano da dieci chili, una o due a seconda delle esigenze, che consentono di coprire distanze comparabili a quelle di un mezzo a gasolio. Un mobilio in materiali compositi completa infine la ricerca sui pesi, per rimanere nei limiti previsti. Senza GPL, si pensa all’induzione L’assenza del GPL per il riscaldamento del camper ha poi portato con sé un’altra conseguenza: la scelta di installare una cucina con piastre a induzione removibili e il conseguente comparto energetico capace di alimentarle. Dato che Utopia Camper è un marchio di Gulliver’s (www.gullivers.srl), questa soluzione si può ritrovare anche sui monoscocca dell’allestitore vicentino. “In questo caso bisogna stare attenti alle qualità delle batterie,” sottolinea Scarcello. “A volte viene indicato un valore nominale di Ampère/ora che nella realtà non trova riscontro. Noi abbiamo sezionato molte batterie per capirne tecnica e qualità costruttive e riuscire a ragionare su come e quanto si possa davvero ottenere da un accumulatore. Crediamo nell’uso del litio in camper e nel piano cottura a induzione, ma per far funzionare in autonomia e tranquillità un sistema di questo genere è necessario avere componenti di altissima qualità. Quando devi chiedere 2 kW costanti per 15 minuti per la piastra a induzione ci vogliono componenti fatte bene”. Utopia e Gulliver ricorrono quindi al mondo della nautica e delle rinnovabili, settori dove la qualità media dei componenti è più alta, scremando i produttori. “Tutta questa ricerca la si fa a suon di errori, provando e riprovando,” dice Scarcello. “Noi siamo riusciti a trovare una configurazione che funziona bene, ma già ne stiamo studiando un’altra con una doppia piastra a induzione che chiede 4 kW di spunto. Sono fiducioso che ce la faremo. Insistere
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sull’induzione non è un esercizio di stile: liberarsi del gas e delle bombole è un plus non indifferente e cucinare con l’induzione ha vantaggi enormi: ci vuole molto meno tempo, si può fare fuori dal camper anche con il vento e l’acqua bolle molto velocemente. Sono tutte ricerche finalizzate a migliorare l’esperienza del viaggio, a fare in modo che la vacanza sia piacevole e confortevole. Le piastre sono un bel salto di qualità.” Questa strada è però ancora impervia, quanto meno per i costi. La configurazione tipica vede l’impiego di batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) per una capacità di almeno 300/400Ah abbinate a un inverter di alta qualità, di solito un Mastervolt o un Victron Energy, per ottenere energia a 220 Volt e a pannelli solari che ne consentano, almeno parzialmente, la ricarica. Volendosi affidare a prodotti testati e di qualità adeguata si parla in tutto di un investimento intorno ai cinque/seimila euro. Vent’anni di basculante Rimanendo in casa Gulliver’s, la continua ricerca di materiali e tecniche all’avanguardia ha poi portato al continuo perfezionamento del letto basculante adottato sui semintegrali della casa. “Quando dobbiamo realizzare qualcosa che sia qualitativamente senza compromessi, l’idea è di inventarcela e costruircela,” conclude Scarcello. “In vent’anni, il basculante di Gulliver’s è cambiato completamente, ma sempre tenendo a mente l’obiettivo finale: quello di realizzare un sistema automatico di movimentazione del letto che non desse luogo a vibrazioni, scricchiolii e che garantisse un’ottima stabilità”.
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Metano: l’incognita autonomia Quando si parla di veicoli a motore, il calcolo dei consumi è una cosa complessa. Le variabili in gioco sono troppe ed è quindi impossibile riuscire a quantificare in modo esatto l’autonomia. Tipologia di strada percorsa e stile di guida sono i due fattori principali che influenzano i consumi, ma nel caso del metano si aggiungono anche altri due elementi: la pompa presso cui si esegue il rifornimento e la qualità del gas imbarcato. In media si riescono a percorrere circa dieci chilometri con un chilo di metano, che significano magari otto chilometri in autostrada e 14 su una strada extraurbana a velocità costante. Con i 36 chili a disposizione si ha quindi una base teorica di 360 chilometri, che possono però variare da circa 290 a ben oltre 400. Ma bisogna tenere conto che non c’è riserva. Inoltre, i 36 chili sono nominali, ma a seconda della pompa di rifornimento utilizzata cambiano: un impianto che preleva il gas dalla rete, magari con una pompa un po’ datata, può fermarsi anche a 32 chili, mentre se ci si rifornisce in un impianto moderno dove viene eseguita la “rigassificazione” del metano si possono caricare anche 38 o 39 chili. In più il metano rigassificato ha un potere calorifico migliore rispetto a quello prelevato dal metanodotto, che può contenere una certa percentuale di aria. Tutti questi fattori portano a un’autonomia molto varia. I 15 litri di benzina si possono considerare come riserva, ma nella realizzazione di Utopia si sfruttano, se necessario anche i 35 litri aggiuntivi previsti per il Webasto. L’unica cosa da sapere è che quando il Ducato va a benzina fa tra i sette e i nove chilometri con un litro e che la sua velocità è limitata elettronicamente a 90 km/ora: una scelta obbligata per poter omologare il veicolo come “monofuel”.
Luca Zacco
Con poco spazio si aguzza l’ingegno La creatività e l’attenzione ai materiali non mancano nemmeno in casa della milanese Mondo Pickup (www.mondopickup.com), rinomata in tutta Europa per la sua cellula scarrabile monoscocca battezzata “Musica”. Lavorando in spazi limitati rispetto a quelli di camper e camper van, Luca Zacco, titolare dell’azienda, ha dovuto fare di necessità virtù. Una delle cose più interessanti su cui si è trovato a ragionare è stato come ottimizzare gli spazi dedicati ai serbatoi. La sua idea vincente è stata quello di occupare lo spazio in decimetri cubi di un serbatoio con… due serbatoi! L’Integrated Water Tank (IWT) si basa su un’idea semplice quanto geniale: inserire un serbatoio morbido dentro uno rigido di pari volumetria. La sacca interna può così essere riempita di acqua potabile e, mentre questa si svuota, tra di essa e le pareti del contenitore rigido si crea lo spazio dove ospitare le acque grigie. “La parte superiore del serbatoio rigido esterno è attraversata da tre bocchettoni, che servono per imbarco, pescante e sfiato della sacca,” spiega Zacco. “Con questa soluzione, è necessario pompare l’acqua di scarico della doccia nel serbatoio mon-
Mondo PIckup Musica
tato sullo stesso piano. I pregi maggiori sono che si elimina il peso a sbalzo, molto problematico nelle cellule scarrabili, che l’acqua è al riparo dal gelo e che non viene occupato altro spazio per le acque grigie. Per conoscere invece i litri reali a disposizione, e quindi la percentuale di riempimento del serbatoio di recupero, bisogna usare un contalitri. A livello di pulizia, la sacca, visto il costo ridotto, può essere semplicemente sostituita anche una volta all’anno. Il
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Sotto: Utopia, bombole aggiuntive
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Un bagno completo in un modulo pronto all’uso Meno originale dal punto di vista dell’inventiva, ma molto pratico come idea, è il modulo bagno completo, battezzato Hidrobox 360° e proposto da Mondo Pickup. Tutto parte dalla parete attrezzata Hidro: un termoformato in ABS e metacrilato antigraffio adattabile ad arredi esistenti, nuovi progetti o inserita in cabine su misura. Hidro è attrezzabile a piacere con WC a cassetta o nautico e può essere facilmente utilizzata sia per allestimenti professionali sia nelle realizzazioni fai-da-te. Le misure del modulo base sono 80 per 60 centimetri, con un’altezza di 193 centimetri. Interessante il sistema di chiusura, che può essere realizzato a due o quattro ante. Nel secondo caso, la parte frontale può essere estesa di 40 centimetri per creare un locale a volume variabile che arriva a 80 per 100 centimetri. Potendo essere impiegato anche come vano toilette indipendente, Hidrobox 360° può avere anche un vano di stivaggio, serbatoio dell’acqua, serbatoio di recupero delle acque grigie, batteria, carica-batterie, pannello solare, pompa-acqua e illuminazione a LED. Di base, il modulo di Mondo Pickup viene proposto con una toilette a cassetta Thetford o WC nautico con maceratore, un lavabo fisso termoformato inserito nella struttura, che segue la linea circolare della parete centrale, completo con sistema di sifone a sfera. Un
serbatoio viene realizzato su misura e quello che uso io risale al 2007”. Riscaldamento elettrico a basso consumo Un altro tema “caldo”, è proprio il caso di dirlo, è quello del riscaldamento. Anche in casa Mondo Pickup ci si è posti il problema di come riscaldare la cellula in assenza di un impianto a gas. La soluzione è stata trovata mettendo a punto per l’uso specifico un impianto Eberspächer Hydronic, montato all’esterno insieme al suo serbatoio di combustibile, e adottando un boiler nautico montato all’interno insieme al termoconvettore e agli scambiatori di calore. Questi ultimi sono la vera innovazione. “Invece di avere elementi radianti termoconvettori, utilizziamo barre di alluminio sagomate a ‘C’ con due passaggi estrusi e
lavandino reclinabile che in posizione di non-utilizzo si integra perfettamente nella struttura, la consolle per alloggiamento dei miscelatori per lavello e doccia, uno specchio realizzato in materiale plastico antiurto e un vano portaoggetti in acciaio inossidabile lucidato a specchio.
una foratura nella parte frontale”, spiega Zacco. “In uno dei passaggi è inserita una coppia di raccordi, mentre nell’altro c’è una sonda elettrica che lavora a 160 Watt per metro lineare. Questi elementi radianti producono un calore diffuso. Il nostro Sun in Side è un sistema a bassa tensione e grande capacità di irraggiamento termico, tale da riscaldare il pavimento e gli elementi dell’arredo. È quindi possibile riscaldare la cellula usando la corrente anche quando si è ospiti di strutture che normalmente non reggono gli impianti tradizionali, che possono arrivare a consumare anche 3 kW. In più, queste barre possono essere utilizzate anche come elementi mobili. Io ne metto sempre una sotto la macchina d’inverno, per tenere caldo il motore. E in camper si possono usare come sistemi di riscaldamen-
Qui e a destra: Mondo Pickup Sun in Side
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Mondo PIckup Hidrobox 360°
to supplementare delle zone più fredde”. Gancio di traino all’attacco Occupandosi principalmente di cellule scarrabili, Mondo Pickup ha ideato anche un sistema innovativo per l’aggancio del modulo abitativo al pianale del veicolo denominato Fixing System. Di solito, per fissare la monoscocca in modo più o meno stabile vengono usati cinghie e tiranti. I problemi però non mancano. A Zacco, osservando il funzionamento di un normale gancio di traino accoppiato a un timone, è quindi venuta un’idea per un sistema molto più sicuro e affidabile. “Abbiamo deciso di realizzare un telaio in acciaio inox che segue il perimetro interno del cassone del pick-up e che viene ancorato al telaio sottostante negli stessi punti in cui viene fissato il cassone al veicolo,” spiega. “In posizione determinata montiamo quattro sfere come quelle dei ganci di traino. Il telaio finito viene protetto da una superficie in alluminio mandorlato. A vista restano solo le sfere, che in caso di necessità possono essere facilmente rimosse. Sotto il fondo della scocca fissiamo con bulloni passanti un secondo telaio, che integra quattro meccanismi identici a quelli presenti nei timoni dei rimorchi, mantenendo originali le caratteristiche di accoppiamento e bloccaggio sulle sfere. Il blocco, confermato da un segnale in cabina, può essere elettromeccanico o manuale. Le sfere tengono singolarmente fino a 15 quintali, quindi sono molto più sicure dei tradizionali sistemi di fissaggio basati sulle cinghie. Oltre che sicuro, il Fixing System è anche affidabile e omologato”.
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Giuseppe Sabato
Ogni creazione è unica La tecnica monoscocca sembra un filo conduttore tra gli allestitori più attenti alle innovazioni. Questo ci porta dritti da Nuova Camper Marostica (www.campermarostica. it), azienda vicentina specializzata non solo in veicoli ricreazionali, ma anche in quelli a uso speciale. “I nostri mezzi sono sempre stati uno diverso dall’altro, quindi ogni nostra creazione è unica”, spiega il titolare, Giuseppe Sabato. “Sono prodotti che essendo fuori standard non vanno bene a tutti ed è difficile far capire le nostre peculiarità, anche sui furgonati. Da noi arriva chi ha già avuto un certo tipo di esperienza, ha già provato camper ‘standard’ e quindi vuole qualcosa in più: qualità nella coibentazione, nell’arredamento e soprattutto nell’impiantistica”. Il punto di partenza per veicoli completamente personalizzati parte anche in questo caso dalla cellula abitativa, ma qui si esplorano due ambiti a volte un po’ trascurati: quello dei veicoli per persone diversamente abili e quello dei mezzi abitativi montati su meccanica 4x4. “Siamo orgogliosi di essere una delle poche aziende che ha portato avanti il progetto di camper accessibile per le persone diversamente abili”, dice Sabato. “Lo abbiamo fatto più costantemente rispetto ad altri allestitori, arrivando a realizzare anche 6/8 veicoli all’anno. Per questo siamo molto ricercati in questo ambito”. Qui, più ancora che in altri segmenti, la creatività la fa da padrone, dato che ogni persona con problemi fisici o motori ha esigenze differenti: c’è chi riesce a spostarsi agevolmente e chi invece fa più fatica. “Tra le realizzazioni più originali ci è capitato di installare la lavatrice o di creare uno sportellino per permettere al cane o al gatto di uscire autonomamente,” racconta Sabato. “Noi cerchiamo di trovare sempre la soluzione più adatta”. A qualcuno piace Iveco A distinguere i veicoli di Nuova Camper Marostica c’è spesso la meccanica. Pur lavorando
quasi sempre su commessa del cliente, e quindi tenendo conto delle sue richieste, l’azienda predilige l’Iveco Daily. “È una meccanica che ci è sempre piaciuta e che ci diversifica dagli altri,” conferma Sabato. “Riteniamo che i veicoli con trazione posteriore siano più adatti all’utilizzo come camper, visti i pesi in gioco sull’asse posteriore. Con il Daily ci siamo sempre trovati bene e la reputiamo una macchina molto affidabile e molto tecnica, anche perché è l’unica che vanta un vero telaio portante a ‘C’. Ovviamente non imponiamo nulla, ma ci permettiamo di consigliare”. L’altro tratto distintivo dell’azienda veneta è la specializzazione sulla meccanica 4x4, per la quale c’è una richiesta di veicoli compatti che Sabato definisce “sproporzionata”. Il problema è soprattutto economico, perché un Daily nuovo a quattro ruote motrici costa circa 95 mila euro più IVA. E questo è un parametro che il pubblico non ha ben presente. Del resto, secondo Sabato le meccaniche Mercedes, Volkswagen e Ford non sono nemmeno lontanamente paragonabili in termini di prestazioni off-road a quella offerta da Iveco. Se il 4x4 è ricondizionato Così l’azienda ogni tanto recupera veicoli usati di vecchia data e poi li ricondiziona. “Molti pensano però di portare a casa un veicolo ex militare a 4/5mila euro e con altri 3/4mila metterlo a posto,” racconta Sabato. “Questo purtroppo non è fattibile: negli ultimi anni ne abbiamo comprati diversi, ma ci abbiamo speso sempre tanti soldi. A noi piace fare le cose per bene, per cui quando portiamo un mezzo usato in officina diamo carta bianca al meccanico. L’obiettivo è quello di consegnare un veicolo che non dia problemi né al cliente né a noi. Sui mezzi che prepariamo spendiamo 5/6mila euro solo per la meccanica, a cui se ne aggiungono 7/8mila di carrozzeria per riportarlo a nuovo sia dentro che fuori.
Potremmo spenderne duemila di verniciatura, ma sappiamo già che in questo caso dopo sei mesi avremmo problemi di ruggine o di vernice che si scrosta. Alla fine, un 4x4 ricondizionato e riallestito può arrivare a costare 40, 50 o anche 60mila euro, a seconda delle richieste del cliente, con il limite della classe di emissioni diesel Euro 0 o 1 che può creare qualche timore”. Un’alternativa che viene dalla Russia In questo contesto è spuntata l’opzione UAZ, azienda russa che popone un furgone a quattro ruote motrici estremamente economico e con motore a benzina. In questo caso Nuova Camper Marostica si occupa però solo dell’allestimento. “Dopo averne visto uno da vicino mi sono incuriosito e l’ho analizzato a fondo,” spiega Sabato. “Abbiamo deciso di non proporlo direttamente, perché purtroppo è un veicolo molto spartano, che va capito. Non ha i comfort dei mezzi europei: è rimasta una macchina degli Anni ‘50/’60, sia a livello estetico che di assemblaggio e finiture, e come tale richiede attenzioni costanti. Abbiamo però una meccanica 4x4 seria, perché i ponti e l’albero di trasmissione sono fatti molto bene, e abbiamo un motore a benzina che nessun altro propone. Se si vuole rinunciare al diesel non ci sono alternative, e in più è un 4x4 che permette di fare cose quasi estreme. Il rapporto qualità/prezzo è molto buono, con un listino italiano che si aggira intorno ai ventimila euro”. Lungo appena quattro metri e 36 centimetri, lo UAZ è ideale per l’utilizzo in abbinamento con una tenda tipo “Maggiolina”, oppure per l’installazione di un tetto a soffietto. In Nuova Camper Marostica sono pronti ad accettare questa sfida, proponendo un arredamento interno minimale, ma sono anche molto più ambiziosi. “Esiste la versione autotelaio che è interessante anche per una soluzione diversa,” dice Sabato. “Abbiamo appena acquisito uno stampo per una monoscocca in vetroresina per trasporto cavalli e una cellula pickup.
Sopra: UAZ VAN A sinistra: Ambulatorio mobile su meccanica Iveco Daily e Semintegrale/Scarrabile su meccanica Iveco Daily 4x4, di Nuova Camper Marostica
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Nuova Camper Marostica Crafter 4x4
Sarà interessante vedere se riusciremo a creare un adattamento anche su UAZ, visto che queste sono cellule un po’ più piccole delle nostre”. A salvarci arriva il compensato Che si parli dello spartano UAZ e del prestigioso Daily, la sfida delle quattro ruote motrici passa però dall’attento studio degli arredi e dei suoi ancoraggi. Realizzare i mobili al banco e poi applicarli così come sono non è mai una buona idea, perché se rimane anche solo un minimo di gioco il rischio è che tut-
to ceda. “Noi abbiamo sempre realizzato un arredamento completamente sagomato in base al profilo della cellula,” racconta Sabato. “Quando il mobile viene incastrato tra la parete e il pavimento o il tetto, fa corpo unico con la struttura. Sulle pareti della monoscocca montiamo poi un compensato da cinque millimetri che ci permette di avvitare il mobile sia sul legno che sulla vetroresina. Lavorando solo su quest’ultima, con le vibrazioni le viti si allentano e i mobili iniziano a scricchiolare se non addirittura a cadere. In più, il fissaggio della cellula è particolarmente curato, dato
che installiamo sempre un controtelaio in acciaio inox tra il telaio originale e la nostra monoscocca”. In conclusione Utopia Camper, Gulliver’s, Mondo Pickup e Nuova Camper Marostica. Quattro nomi che ben rappresentano il mondo degli allestitori italiani specializzati e che fanno della ricerca, dell’innovazione e dell’originalità la loro bandiera. Per essere competitivi in un mondo dove la specializzazione è indispensabile e la qualità un valore impagabile.
Con l’Iveco Daily la sfida è nel peso Lavorare su base Iveco significa dover fare i conti con un peso a vuoto in partenza superiore a quello di una meccanica più diffusa, come il Ducato. E questo porta alla sfida delle 3,5 tonnellate, per rimanere nei limiti imposti dalla patente “B”. La ricerca è quindi concentrata sull’alleggerimento della struttura monoscocca, che in Nuova Camper Marostica è disponibile sia in versione semintegrale sia come mansardato, e sugli arredi interni. “Il peso complessivo non dipende solo dalle dimensioni, come si potrebbe pensare, ma dall’attenzione a tutti i particolari,” sostiene il titolare, Giuseppe Sabato. “Quando sull’Iveco Daily era disponibile lo speciale telaio alleggerito, riuscivamo a consegnare mezzi per persone diversamente abili lunghi sette metri e trenta con un peso di 31 quintali, mantenendo quindi una discreta portata. Tenendo conto che la sola pedana per il sollevamento della carrozzina pesa 180 chili non mi sembra un brutto risultato!”.
Camper per disabili di Nuova Camper Marostica
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focus allestitori
Wingamm Oasi 610
Il piccolo grande costruttore I costruttori italiani di RV con una produzione seriale sono ormai controllati da gruppi esteri. Tutti, tranne uno: è Wingamm, una piccola azienda che continua con coraggio dagli anni ‘70, distinguendosi per la produzione di camper con monoscocca di vetroresina. Testo di Andrea Cattaneo foto di Wingamm
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e ripetute acquisizioni di costruttori italiani da parte di gruppi esteri hanno portato ad una singolare situazione: oggi In Italia è rimasto un solo costruttore nazionale, quantomeno se consideriamo quelli che producono in serie. Si chiama Wingamm: è una piccola realtà produttiva, se confrontata con i grandi costruttori europei, ma vanta oltre quaranta anni di storia e realizza camper con caratteristiche uniche. “La nostra azienda è nata negli anni ‘70, – ci spiega Lorena Turri, responsabile commerciale e marketing di Wingamm – i miei genitori sono entrati nel settore RV producendo kit d’arredo per Alfacasa, un costruttore di caravan poi scomparso. Dal 1977
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al 1982 hanno lavorato autonomamente, con la costituzione della ditta Turri&Boari, impegnata nella trasformazione in camper di furgoni, con l’inserimento di elementi d’arredo, furgoni che normalmente servivano per lavoro ma in pochi minuti diventavano mezzi da vacanza”. La vera svolta avviene nel 1982: nasce il marchio Wingamm e viene presentato il camper Oasi con monoscocca in vetroresina. E’ un progetto innovativo, sulle cui basi si fonda ancora oggi l’attività dell’azienda. La gamma Oasi ha avuto vari sviluppi, sia per quanto riguarda il design della carrozzeria, sia per la creazione di vari layout. Negli anni ‘90 è stata aggiunta la gamma Ibis su Volkswa-
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Lorena Turri
gen Transporter, che ha aperto a Wingamm le porte del mercato tedesco. Recentemente sono arrivati altri modelli estremamente compatti (Brownie e City Suite) e la caravan Rookie. Monoscocca: tecnica particolare La carrozzeria monoblocco in vetroresina di Wingamm viene realizzata stratificando a sandwich, in stampo, due lamine di vetroresina con un’anima centrale in poliuretano espanso. Ha un’elevata resistenza agli urti, una lunga durata nel tempo e può essere modellata con forme arrotondate. Nel corso degli anni ci sono state alcune evoluzioni tecniche, che hanno portato all’eccellente risultato attuale. “Dal 1982 al 2010 abbiamo fruttato la monoscocca originaria, – continua Lorena Turri – con alcuni aggiornamenti legati ai restyling del Fiat Ducato. Poi abbiamo fatto degli importanti upgrade, con investimenti notevoli. Tutto è partito da un test nella camera climatica di Truma, avvenuto nel 2008, che ha evidenziato diversi ponti termici. Abbiamo rivisto completamente il progetto, eliminando tutti gli elementi metallici. I vani di carico oggi sono stampati in vetroresina, mentre prima erano inseriti tagliando la monoscocca nei punti voluti. La porta e gli sportelli esterni, completamente in vetroresina, non hanno più le cornici metalliche, ma cornici integrate nello stampo”. La tecnica della monoscocca in vetroresina è semi-artigianale. La strada versa un’industrializzazione più spinta dovrebbe passare attraverso un investimento notevole in stampi (della monoscocca e di molti particolari), per ottenere un processo più fluido e standardizzato, con un abbattimento delle ore di manodopera. “Il nostro sistema costruttivo dà ottimi risultati, – ci spiega Lorena Turri – , ma richiede investimenti elevati in stampi e notevoli costi di prototipazione. Oltre all’investimento iniziale, anche le lavorazioni sono molto costose. Il processo produttivo di un camper a pannelli sandwich è sostanzialmente lo stesso per veicoli da 50.000 e per mezzi da 100.000 euro, con il montaggio dell’arredo e dell’impiantistica prima di fissare le pareti, noi invece montiamo prima la monoscocca quindi poi dobbiamo far passare tutto dalla porta. Se per produrre un camper a pannelli sandwich ci vogliano anche meno di 50 ore, a noi servono 150 ore. L’ultima sfida che ci siamo posti, invece, e su cui stiamo lavorando, è l’utilizzo di materiali eco sostenibili e riciclabili”. Camper piccoli, design eccellente Il cliente Wingamm cerca principalmente un veicolo compatto, maneggevole, confortevole su strada e che si parcheggi facilmente. Il target principale è la coppia over 50, che viaggia molto, che non va in campeggio ma nelle aree di sosta o negli agriturismi. Sono camperisti esperti, rispettosi dell’ambiente, che cercano mete particolari. “Chi
sceglie un modello Wingamm lo fa prima di tutto per la compattezza, – afferma Lorena Turri – ma la nostra clientela non è quella del campevan. Oggi in Europa c’è un ritorno alle dimensioni ridotte con il successo dei campervan, però noi abbiamo un prodotto diverso del campervan, più costoso, ma anche meglio isolato, con una maggiore abitabilità e una vera porta d’ingresso. I nostri clienti sono persone con un buon livello culturale, che arrivano all’acquisto preparati, ben informati tecnicamente. Sono anche clienti che hanno buon gusto, attenti al design. Fino al 2010 in azienda eravamo orientati soprattutto alla qualità, poi abbiamo capito che anche il design è fondamentale, in questo abbiamo tratto numerosi insegnamenti dalle tendenze emerse al Salone del Mobile di Milano. Anche all’esterno la scocca è cambiata molto nel tempo, dalle linee squadrate degli anni ‘80 siamo passati a forme più morbide nel 1994, con l’aggiornamento della cabina del Ducato, poi nel 2006 abbiamo cambiato nuovamente per il restyling del Ducato, introducendo linee più dinamiche”. La sede di Wingamm è a Settimo di Pescantina, a pochi chilometri dalla città d’arte di Verona. Realizzata nel 2003, raggruppa gli uffici amministrativi e un elegante show room. Il sito produttivo è nelle vicinanze, ad Arbizzano. Lo stampaggio della monoscocca e la verniciatura sono realizzate esterna-
Arredo interno • realizzato in multistrato di pioppo di prima scelta, rivestimento in laminato stratificato HPL (elevata resistenza a usura e vapore, facilità di pulizia) • arredo bagno in vetroresina e laminato HPL • fissaggio alle pareti con sigillante strutturale (assenza di viti metalliche) • design minimal, linee pulite, colori chiari, ergonomia • letto basculante matrimoniale, longitudinale, brevettato, portata 350 kg
Wingamm Oasi 540
Wingamm Oasi 690
Il primo Oasi 600, 1982
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Monoscocca di vetroresina • Struttura monoblocco, autoportante • Stratificazione a sandwich di lamine di vetroresina (esterno 3 mm, lato abitacolo 2 mm), con anima interna in poliuretano espanso (25 mm), assenza di telaio in legno. Pavimento sandwich (50 mm, lamine di vetroresina e poliuretano interno) fissato alla monoscocca con laminazione in vetroresina • Elevata durata nel tempo • Garanzia contro le infiltrazioni d’acqua (15 anni di garanzia) • Alto grado di resistenza all’urto (incidenti stradali, grandine...) • Ottima coibentazione termica, ridotti ponti termici • Forme scultoree della carrozzeria, arrotondate, dinamiche Lamina interna in vetroresina per uno spessore di 2 mm Pannello coibente in poliuretano espanso per uno spessore di 25 mm Lamina esterna in vetroresina per uno spessore di 3 mm
mente all’azienda, mentre il resto del processo produttivo si svolge all’interno: ci sono anche la falegnameria per la realizzazione dell’arredo e il reparto progettazione e prototipazione. Il fondatore, Leopoldo Turri, è ancora presente in azienda, coadiuvato dal figlio Marco (responsabile prodotto), e dalle figlie Erica (acquisti e parte legale-burocratica) e Lorena (responsabile commerciale e marketing). “La produzione Wingamm è attualmente di circa 140 veicoli all’anno, – ci spiega Lorena Turri – ma la capacità produttiva può superare i 200 pezzi. Prima della crisi del 2009 eravamo arrivati a 230 veicoli all’anno, perché c’era una fetta importante assorbita dall’Italia, circa 100 veicoli. Oggi il mercato interno si è ridotto moltissimo, però nel 2020 abbiamo iniziato a potenziare sia la rete vendita, sia il piano di comunicazione. Attualmente lavoriamo molto con Germania e Svizzera, ma anche la Francia è importante. Nelle ultime due stagioni abbiamo fatto un buon lavoro in Svezia e UK. Per quanto riguarda le caravan, lavoriamo bene in Belgio ed esportiamo anche in Australia e Sud Corea. In Europa abbiamo oltre venti centri vendita e assistenza”.
Porte e sportelli • Realizzazione in vetroresina stampata, forme arrotondate • Assenza di cornici metalliche • Assenza sigillanti esterni (che si anneriscono) • Assenza di cerniere in vista: cerniere interne a scomparsa T.H.I.R.D. (Total Hidden Rotation Device) • Maniglia porta originale Fiat Ducato • Chiusura centralizzata porte e sportelli con chiave motore
Wingamm City-Suite
Garage X-Trafit System, capsula monoblocco di vetroresina (resistenza, impermeabilità, facilità di pulizia), distanziata dalle pareti della monoscocca (intercapedine riscaldata).
Wingamm Rookie 3.5
Comfort acustico Buon livello di comfort acustico, raggiunto grazie a: • monoscocca, unico pezzo, senza giunzioni e viti metalliche • assenza di profili metallici, di bandelle e di elementi decorativi aggiunti • mobili incollati alle pareti (sigillante strutturale), non avvitati ai pannelli della scocca
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NOBILITARE PANNELLI: UNA PASSIONE NATURALE. Nell’allestimento di caravan, camper e case mobili, i pannelli nobilitati offrono numerose possibilità non solo nella realizzazione di cieli e pareti, ma anche di componenti di arredo e nell’allestimento di vani tecnici. La perfetta sinergia fra estetica, qualità e leggerezza rende i pannelli nobilitati di Nobilpan un’alternativa conveniente ed ecologica all’utilizzo del vero legno.
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a tu per tu con alessandro fiumidinisi
Ogni RV ha bisogno di un sistema di riscaldamento ad hoc Quali sono le problematiche più ricorrenti in merito ai sistemi di riscaldamento dei RV e alla distribuzione del calore nell’abitacolo? Lo abbiamo chiesto a Alessandro Fiumidinisi, sedici anni di esperienza in Webasto come tecnico responsabile a livello internazionale del settore RV e ora consulente di climatronica per RV. Testo di Andrea Cattaneo
Quali sono le principali regole da rispettare per realizzare un buon impianto di riscaldamento per RV? Alessandro Fiumidinisi: Senza dubbio, occorre scegliere correttamente l’apparecchio riscaldante rapportando la sua potenza al tipo di veicolo e alla sua volumetria interna. E’ utile installare l’apparecchio più centralmente possibile, per poter minimizzare la lunghezza dei tubi di diffusione dell’aria. Così come è utile definire il circuito in maniera da coprire capillarmente l’abitacolo lungo tutto il suo perimetro. Ritengo che si debba porre molta attenzio-
ne allo studio dei flussi di ritorno alla caldaia, un elemento spesso trascurato che però può contribuire alla riuscita di un buon impianto. E poi, sono convinto che si debba dimenticare il falso mito del posizionamento del sensore di temperatura nel luogo più freddo dell’abitacolo: il sensore deve essere posizionato laddove è rappresentativo per gli occupanti. Quali sono a suo avviso gli errori più comuni commessi dai chi installa apparecchi riscaldanti sui camper? Alessandro Fiumidinisi: Credo che l’errore più comune dei costruttori sia quello di sviluppare un nuovo veicolo, nelle sue linee generali e nell’arredo interno, e solo in ultimo definire l’impianto di riscaldamento. In realtà, l’impianto di riscaldamento dovrebbe nascere insieme al veicolo e al suo arredo: questo, di fatto, è il pilastro principale su cui poggia il comfort invernale. Per quanto riguarda l’impianto termico, quindi, ogni versione di camper dovrebbe essere studiata nel dettaglio? Alessandro Fiumidinisi: Ogni versione di camper presenta uno schema abitativo dif-
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ferente, un arredo specifico. Al variare delle componenti d’arredo si sposta la collocazione dei vani porta bombole, dei tubi del combustibile e delle canalizzazioni del sistema di riscaldamento. In fase di progettazione, uno studio approfondito su tutta la nuova gamma permette di raggiungere interessanti risultati in materia di comfort, risparmio ed efficienza produttiva attraverso la standardizzazione. Una cattiva progettazione climatica crea solo problemi all’utente o anche svantaggi al costruttore? Alessandro Fiumidinisi: Un tempo, coloro che utilizzavano il camper in inverno erano considerati dei temerari. Oggi invece, specialmente in Europa, l’utilizzo invernale dei RV è da considerarsi la norma. Nelle località di montagna, lungo l’arco alpino, si registrano temperature fino a -30°C. Anche senza spingersi agli estremi, con una temperatura di -15°C l’utente può rimanere scontento, molto scontento, se tutti gli impianti si bloccano e si crea condensa all’interno… In casi come questo, il problema dell’utente diventa anche il problema del costruttore per le inevitabili ricadute sull’assistenza e sull’immagine
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Alcuni esempi di riscaldatori per camper: Webasto, Truma, Eberspächer
dell’azienda e del prodotto. Un impianto ben studiato aumenta il comfort per l’utente e l’efficienza per il costruttore, con conseguente risparmio di tempo e denaro. Spesso, le distinte base si appesantiscono per gli errori commessi in fase di progettazione. La camera climatica riesce sempre a sostituire l’uso pratico, l’esperienza diretta? I test e le certificazioni sono davvero importanti? Alessandro Fiumidinisi: In sedici anni di lavoro in Webasto ho eseguito all’incirca centotrenta test climatici su camper di ogni tipo, ma ho anche sperimentato in maniera diretta vari tipi. L’esperienza diretta ci da un feedback soggettivo, mentre la camera climatica ci consente di ottenere dei dati oggettivi che comprovano il soddisfacimento delle leggi in materia e misurano le performance. La camera climatica ci consente di acquisire dati termici e materiale termografico, avendo la certezza che nessun elemento esterno (vento passeggero o interferenze degli occupanti) possa aver turbato le performance. Ritengo però che l’uso pratico sia di fondamentale importanza per chi progetta il sistema di riscaldamento di un camper. Per progettare nel migliore dei
modi, bisogna aver sperimentato direttamente le varie situazioni di pernottamento con temperature di alcune decine di gradi sotto zero. Un’esperienza diretta con un camper, a temperature inferiori a zero gradi, se supportata da prove strumentali può già dare parecchie risposte. La normativa di riferimento in materia di riscaldamento è la DIN-EN 1646-2: pur non essendo obbligatorio soddisfarla, è indice di qualità ed è molto richiesta dal mercato. La norma certifica il veicolo nel suo insieme e non prende in esame i singoli componenti.
Alessandro Fiumidinisi: Occorre agire su entrambi i fattori, investendo in un’attenta progettazione. Il materiale coibentante rallenta le dispersioni termiche, questo è un dato di fatto, ma sappiamo bene che l’esistenza dei ponti termici può ridurre tantissimo l’efficacia anche del migliore dei materiali isolanti. Se dovessi spiegare ad un bambino questo fenomeno, prenderei due contenitori di polistirolo, diciamo delle banali vaschette per il gelato: una con
Quali differenze possono esistere tra un camper coibentato bene e uno coibentato male? Alessandro Fiumidinisi: Oggi lo standard di coibentazione è abbastanza uniforme tra i diversi costruttori. La differenza per l’utente è data principalmente da come il veicolo ed i suoi impianti sono realizzati. Pur avendo la sua importanza, il materiale isolante all’interno delle fiancate non genera differenze facilmente percepibili dall’utente. Meglio coibentare molto bene o meglio avere un ottimo sistema di riscaldamento?
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ato a Milano 48 anni fa, Alessandro Fiumidinisi ha iniziato la sua carriera nel settore RV dirigendo un’officina per l’assistenza camper e l’installazione di accessori after market. Portato per indole a studiare in maniera estremamente dettagliata le varie soluzioni e nello stesso tempo a sperimentare nuovi sistemi, ha subito creduto nella validità dei sistemi di riscaldamento a gasolio. E’ stato forse il primo in Europa ad installare su un camper un riscaldatore Webasto, un sistema utilizzato fino ad allora solo su camion, automobili ed imbarcazioni. All’attività di assistenza si è affiancata in seguito quella commerciale, con la vendita di prodotti Webasto nel Nord Italia. Da lì un primo approccio con i costruttori, dopo anni di esperienza con gli utenti diretti. Dopo poco è arrivata la richiesta di Webasto: entrare in azienda come responsabile tecnico. Fiumidinisi è rimasto in Webasto sedici anni, ricoprendo per diverso tempo il ruolo di responsabile tecnico internazionale per il settore RV. Ora opera come professionista esterno, fornendo la sua consulenza ai costruttori che necessitano di un tecnico specializzato nella definizione degli impianti di riscaldamento per RV.
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il normale coperchio, l’altra con dei fori sul coperchio. Una volta riempite di acqua, le porrei nel freezer: ci accorgeremmo che l’acqua contenuta nella vaschetta con i fori si trasforma più velocemente in ghiaccio. In un camper i ponti termici sono tanti, non c’è continuità di isolamento dell’involucro abitativo: basti pensare alle finestre, alle prese d’aria, alle griglie di aerazione per il gas, ma anche alla cabina con le sue lamiere non coibentate e i cristalli originali ad elevata dispersione termica. Il sistema di riscaldamento è quindi fondamentale. Deve essere generoso, di elevata potenza, ma anche capace di modulare la potenza. Ma non è tutto, perché esiste anche un terzo fattore da considerare: i moti convettivi dell’aria. Tutti i costruttori sanno che per evitare fenomeni di condensa e ottenere un buon comfort abitativo occorre un attento studio dei moti convettivi dell’aria calda, il che presuppone una particolare configurazione dei componenti d’arredo (ad esempio feritoie sul retro degli armadietti pensili) in rapporto ai tubi di distribuzione dell’aria calda.
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speciale finanziamenti
La finanza al servizio dei dealer Credito al consumo e sostegno alla liquidità sono due elementi essenziali nell’attività di ogni concessionario. Ne abbiamo parlato con Findomestic Banca, partner del gruppo Trigano, e Agos, che lavora al fianco di Assocamp. Entrambi si propongono in veste di veri e propri partner offrendo una vasta gamma di servizi. Testo di Paolo Galvani
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’acquisto di un camper è un passo impegnativo, che molto spesso passa da una strada obbligata: quella di un finanziamento. Le società che operano in questo Mauro Fritzsching
settore non si limitano però a offrire credito al cliente che vuole entrare in possesso di un mezzo ricreazionale, ma sono dei veri e propri partner anche del concessionario. Il dealer, infatti, ha esigenze molto specifiche che non sempre possono essere soddisfatte dagli istituti bancari tradizionali. Le società finanziarie, spesso espressioni di grandi gruppi, mettono così a disposizione la loro esperienza non solo a supporto dell’acquirente del veicolo, ma anche di chi lo vende. I due nomi forse più conosciuti sono quelli di Findomestic e di Agos, rispettivamente parte del gruppo BNP Paribas e di Crédit Agricole/Banco BPM. Al fianco dei concessionari, queste due entità offrono il respiro finanziario necessario sia agli acquirenti sia ai venditori. FINDOMESTIC “Siamo una realtà che nasce per soddisfare i bisogni dei clienti e dei nostri partner e tutta la nostra attività è incentrata sulla relazione con loro”, dice Mauro Fritzsching, Responsabile Marketing Veicoli di Findomestic. “I dealer sono per noi attori più che importanti nella gestione di tutto
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il processo. Con loro il nostro obiettivo è costruire delle partnership significative, in cui ci sia fiducia reciproca. Questa è la base del rapporto di collaborazione: se manca, non vale nemmeno la pena di cominciare”. Un altro elemento fondamentale per Findomestic è la responsabilità sociale. “Ci riteniamo un attore importante nel credito al consumo, anche intermediato, e quindi chiediamo e offriamo totale trasparenza sugli aspetti legati alla compliance, che sono sempre al primo posto,” sottolinea Fritzsching. In coppia con Trigano Uno dei punti di forza dell’istituto è la partnership a livello internazionale con il gruppo Trigano, che gli consente di arrivare a diretto contatto con una vasta platea di concessionari. E per un dealer del gruppo lavorare con Findomestic porta a vantaggi tangibili, da quello promozionale a quello più squisitamente economico. L’offerta è però variegata e soprattutto tagliata su misura, risultando così appetibile per qualsiasi dealer. “Sul concessionario si cerca di fare un’azione sinergica”, spiega
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Fritzsching. “Forzature non ce ne sono. C’è sempre una volontà di collaborazione, perché a prescindere da una partnership ci sono altri attori sul mercato e l’imprenditore è sempre libero di scegliere con chi lavorare. Quello che noi cerchiamo di fare, sia attraverso il gruppo Trigano sia con la nostra rete di vendita, è di far vedere vantaggi e opportunità che un dealer avrebbe a lavorare con Findomestic”. La parte più “visibile” dell’offerta è senz’altro quella rivolta agli acquirenti. “Mettiamo a disposizione dei dealer offerte finanziarie da proporre ai clienti in grado di soddisfare le esigenze più disparate,” evidenzia Fritzsching. “Abbiamo prodotti a maxi-rata, prodotti di credito classico, prodotti a rata variabile, a credito flessibile… Ce ne sono veramente di tutte le tipologie. Parlando con il cliente, il concessionario ha la possibilità di offrire un finanziamento ‘tailor made’.”
Chi è Findomestic Banca Findomestic Banca opera al servizio di oltre due milioni e mezzo di clienti, ai quali si rivolge per proporre soluzioni di credito, assicurative e di risparmio. Presente in tutta Italia, Findomestic ispira la propria attività ai principi della responsabilità sociale, promuovendo un approccio al credito sostenibile e responsabile, per sviluppare una relazione di lungo periodo con il cliente, con i partner e con tutti i suoi stakeholder. Controllata al 100% da BNP Paribas Personal Finance, Findomestic è parte del Gruppo BNP Paribas presente in più di 70 paesi, con oltre 189.000 collaboratori, dei quali oltre 146.000 in Europa. La specializzazione è il suo tratto distintivo che le permette di operare con successo in mercati tra loro diversi, tra cui quello dei veicoli ricreazionali. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.findomestic.it.
Approvazione rapida Il lavoro del dealer è poi semplificato sia dagli strumenti a disposizione per la gestione delle pratiche, sia per la velocità con cui vengono analiz- zione veicoli conta su una settantina di aczate. Dopo l’inserimento dei dati, in oltre il count sul territorio, che rispondono a otto 50 per cento dei casi si ottiene un’approva- capiarea. Su queste zone si intersecano dei zione automatica, mentre nei restanti casi brand manager, dei credit district manager bastano poche ore per ottenere una risposta. e dei key account. “Con la nostra rete, che “Se i documenti sono completi, a noi basta è basata sulle persone e che ha modelli una mezza giornata,” spiega Fritzsching. di servizio specifici a supporto dei nostri “Una pratica che arriva alle 9 del mattino, commerciali, riusciamo a raggiungere anviene evasa tra le 14 del giorno stesso e le che il concessionario più lontano,” raccon9 del mattino dopo”. Sui ta Fritzsching. “Questo è veicoli nuovi la durata “Il nostro compito è molto importante, perché del finanziamento può cercare di intervenire in abbiamo la necessità di arrivare fino a 120 mesi, capire le esigenze del ogni punto della catena dealer. Se vado da un mentre su mezzi usati con più di cinque anni professionista che non del valore del dealer” si riduce in proporzione. ha bisogno di liquidità E Findomestic non si dimentica dell’after a proporgli dei servizi di dealer financing, sales, dove offre la possibilità di finanzia- non sto seguendo la strada giusta. Bisogna re con proposte su misura gli accessori più invece capire di che cosa ha bisogno e reacostosi. lizzare un pacchetto su misura per lui e per Nel supporto ai professionisti della vendi- le necessità dei suoi clienti. Ciascun opeta, Findomestic si avvale di una rete molto ratore, a seconda del marchio che vende, capillare, che copre tutta Italia. La dire- che sia del gruppo Trigano o di altri player
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speciale finanziamenti del mercato, ha clienti specifici e una tipologia di veicoli il cui prezzo può variare da 40 mila euro all’infinito, e quindi non si possono approcciare tutti i concessionari allo stesso modo. Quello su cui puntiamo è proporre soluzioni pensate ad hoc”. Strumenti preziosi E qui emergono i servizi pensati su misura per sostenere nella quotidianità il lavoro dei concessionari. Quello che Mauro Fritzsching ha definito come “dealer financing” aiuta la struttura a finanziare l’acquisto dei veicoli. Non si tratta di un prestito classico con rimborso a rate, ma di un anticipo delle somme a fronte della presentazione dei certificati dei mezzi. Questi vengono vincolati da Findomestic e liberati quando il veicolo viene venduto al cliente finale e il concessionario restituisce quindi la totalità della somma che è stata erogata. L’anticipazione, che viene concessa anche per i mezzi usati ha ovviamente un limite temporale. Altri servizi molto apprezzati dai concessionari sono quelli del “pre-financing” e del leasing. Findomestic è in grado di anticipare somme legate al volume di fatturato storico che verranno poi recuperate con i nuovi finanziamenti. Per alcuni dealer ha un’importanza particolare il noleggio. E qui entrano in gioco le offerte di leasing, che Findomestic concede in presenza di partnership consolidate. Il concessionario può prendere alcuni mezzi con questa formula per noleggiarli ai suoi clienti. Alla
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fine del periodo di noleggio, i mezzi saranno, per il concessionario stesso, un “usato fresco” oggetto di vendita. In questo modo, per il dealer, il “peso” finanziario dell’acquisto di questi camper risulta maggiormente sostenibile. “Il nostro compito è cercare di intervenire in ogni punto della catena del valore del dealer,” conclude Fritzsching. “A questa tipologia di cliente offriamo una serie di servizi che gli permettono di approvvigionarsi di denaro e avere liquidità fresca. Il concessionario ha una sua struttura e una sua offerta e noi cerchiamo di accompagnarlo passo a passo nelle sue attività, aiutandolo con il noleggio, il dealer financing, l’offerta al cliente, il servizio, la capacità di gestire anche le pratiche più difficili nel giro di quattro/otto ore. I nostri servizi sono basati su processi digitali fin nel cuore del sistema: un dealer può vendere
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a distanza il suo camper grazie alle varie soluzioni che siamo in grado di mettergli a disposizione, il tutto nel massimo rispetto delle regole di sicurezza e di compliance. E questo, in un periodo di distanziamento sociale, può fare la differenza per un dealer! Quello di Findomestic non è soltanto un intervento finalizzato a proporre dei prodotti all’interno di un catalogo su cui scegliere, ma è un approccio un po’ consulenziale. Cerchiamo di mettere a disposizione la nostra competenza per aiutarlo nella sua situazione reale”. AGOS Un altro grande operatore del settore è Agos, società controllata dal gruppo Crédit Agricole al 61% e al 39% da Banco BPM, due colossi del mondo bancario. Nel settore dei veicoli ricreazionali è operativa, senza interruzioni, sin dal 2002. “In questi vent’anni siamo cresciuti molto sia in termini di volumi finanziati che di esperienza nel settore, e questo ci permette oggi di essere riconosciuti come la finanziaria di riferimento,” racconta Guido Sartori, di Agos. “La nostra presenza nel mercato è oggi consolidata grazie a una rete specializzata nel comparto automotive, in grado quindi di anticipare le esigenze dei concessionari e di studiare con loro le migliori formule a supporto delle vendite e dei loro clienti. Pensiamo infatti che la presenza fisica e il contatto con il cliente, in alcuni mercati come quello dei motori, sia importante e a garanzia di un business di successo nel tempo”. Agos può contare su una storica partnership esclusiva con Assocamp, l’associazione dei concessionari di camper che riunisce oltre duecento operatori del settore. “In questo periodo di Covid-19 abbiamo messo a punto, insieme al presidente Vittorio Dall’Aglio, diverse iniziative per aiutare i concessionari in questo momento di difficoltà”, spiega Sartori. “Per esempio, ab-
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biamo proposto fino alla fine di maggio dei leasing a condizioni agevolate sui mezzi dimostrativi che i concessionari avevano in casa, permettendo così di avere accesso a liquidità immediata in un momento di forti tensioni economiche”.
te del cliente finale. In ogni caso Agos dà supporto al dealer in entrambe le tipologie di vendita.
Fiducia nel futuro “Agos crede molto in questo settore, che esprime da molti anni buoni volumi e ottima qualità della clientela”, afferma SartoLa forza dell’innovazione Piatto forte della società è il supporto offer- ri, “perciò applica delle condizioni molto to ai dealer nella fase di definizione delle interessanti tutto l’anno senza mancare di riservare nei periopratiche di finanziamento per i clienti “Anche per la tipologia di di di fiere nazionali, come il Salone del finali. L’operazione vacanza che quest’anno fa- Camper di Parma o viene eseguita completamente online, dal remo sono convinto che il in quelle locali, delle caricamento dei documondo del camper possa ac- campagne particolarmente allettanti. menti necessari fino quistare grande credibilità Speriamo quindi che all’approvazione, con anche quest’anno si il tocco finale dell’apagli occhi delle persone” possano fare queste posizione della firma digitale. “Gli strumenti che mettiamo a manifestazioni, che rivestono per il merdisposizione dei dealer sono all’avanguar- cato del camper un ruolo fondamentale dia”, dice Sartori. “In alcune pratiche c’è nel sostegno delle vendite. In questo caso addirittura un’auto-approvazione per cui Agos, come sempre, sarà a fianco dei dela pratica viene autorizzata in tempo reale, aler”. Per i concessionari che hanno mezzi a noaltre volte nel giro di poche ore”. Il finanziamento nel settore dei veicoli ri- leggio Agos propone, tramite il prodotto creazionali è un fattore fondamentale. Se- leasing, la possibilità di finanziarli in modo condo Sartori, praticamente la metà dei da consentire al dealer di non avere anticimezzi nuovi è acquistata attraverso un pazioni di liquidità fino al momento in cui sostegno economico di questo tipo. Diver- non decideranno di vendere i veicoli. sa è la situazione sul mercato dell’usato, La sensazione di Sartori è che il brutto monel quale il peso delle permute può essere mento causato dalla panmaggiore e il valore dei mezzi decisamen- demia sarà presto gettato te più basso, e quindi l’acquisto può anche alle spalle. “Anche per la tramutarsi in un pagamento “cash” da par- tipologia di vacanza che quest’anno faremo sono convinto che il mondo del camper possa acquistare grande credibilità agli occhi delle persone,” dice. “Qualche concessionario è ovviamente in difficoltà, perché questa situazione è stata pesante, ma non vedo criticità particolari. Poi, è chiaro, bisognerà Agos è una società finanziaria presente da vedere cosa accadrà nei 30 anni sul mercato, partecipata da Crédit prossimi mesi con il virus. Agricole Consumer Finance (61%) e da Noi abbiamo visto una Banco BPM (39%). Attraverso le oltre 200 filiali sul territorio, Agos offre prestiti personali, prestiti finalizzati, carte di credito, cessione del quinto, leasing e assicurazioni. Tempi di risposta brevi, efficacia nella risoluzione dei problemi, un’attenzione particolare al customer care, assieme alla ricerca continua di innovazione, costituiscono alcuni dei punti di forza della società, che come elemento caratterizzante della sua strategia ha quello di essere “100% human e 100% digital”. Maggiori informazioni disponibili sonno disponibili agli indirizzi www.agos.it e www.agoscorporate.it.
Guido Sartori
buona ripresa del lavoro, già dalla metà di maggio, anche nel settore dei camper. Bisogna capire se è frutto di cose che erano in pancia e che ora si sono concretizzate o di nuove attività, ma vedendo anche quello che sta arrivando in questi giorni sono molto fiducioso”.
Chi è Agos
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focus aziende thetford
Thetford lancia un sistema sanitario rivoluzionario Dopo oltre cinque anni di sviluppo, Thetford ha lanciato un sistema di igienizzazione davvero innovativo. Battezzato “iNDUS”, combina i serbatoi di acque chiare, grigie e nere in un unico sistema integrato, gestito tramite un’app per smartphone. Thetford afferma che iNDUS consente agli utenti di rimanere “off grid” fino ad una settimana offrendo, allo stesso tempo, praticità, igiene e libertà. Testo di Terry Owen
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l lancio di iNDUS è cominciato e si prevedono diverse fasi nei prossimi due, tre anni. Inizialmente è destinato ai camper e comprende una toilette con maceratore. Ciò consente al serbatoio delle acque nere di essere montato in remoto, ovunque sia ritenuto conveniente. Consente inoltre lo scarico dei rifiuti neri tramite un tubo flessibile, di cui parleremo più avanti nell’articolo. Le ricerche condotte da Thetford hanno dimostrato che gli utenti dei sistemi attuali spesso svuotano i loro serbatoi con più frequenza del necessario. Norbert van Noesel, Marketing Manager di Thetford, spiega: “Dalla nostra ricerca si evince che le persone svuotano i loro serbatoi, sia di acque grigie che nere, quando pensano che siano pieni, ma in realtà non hanno la certezza che lo siano davvero. Un’altra ragione che spinge l’utente a svuotarli è la vicinanza ad un punto attrezzato per lo scarico”. iNDUS è progettato per risolvere questo problema, attraverso serbatoi di dimensioni maggiori ed un monitoraggio completo delle acque.
La toilette con maceratore
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Monitoraggio completo Con l’app iNDUS si ha un monitoraggio com-
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pleto dei livello combinato con una previsione del tempo rimasto a disposizione per rimanere “off grid”. Consente anche letture percentuali per ciascuno dei serbatoi e per le rispettive cartucce di additivo. Grazie al Bluetooth, l’utente viene avvisato solo quando è necessario il suo intervento. Ad esempio, un avviso automatico avverte della stazione di scarico più vicina quando i serbatoi sono pieni. Questo è possibile collegandosi alla nota app Campercontact, gratuita per gli utenti di iPhone e Android, che vanta il più grande database europeo di piazzole per camper, coprendo oltre 50 paesi e circa 250.000 piazzole con recensioni e valutazioni approfondite. Dosaggio automatico Per massimizzare l’igiene e minimizzare gli odori, iNDUS ha un sistema di dosaggio completamente automatico, composto da tre diversi additivi denominati “A, B & C”. Il primo è per le acque grigie, il secondo per le acque reflue ed il terzo per il trattamento delle acque nere. Naturalmente gli additivi sono completamente biodegradabili, ed il sistema impedisce il sovradosaggio. Thetford sostiene che durano
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Sopra: Norbert van Noesel Da sinistra: il modulo di dosaggio (dosing module) ed il modulo di scarico (discharge module) Sotto: la comoda soluzione di scarico
quattro settimane e hanno un costo di sostituzione di circa 30 Euro per tutti e tre. Le cartucce possono anche essere acquistate singolarmente. Toilette di design con maceratore Con un peso di soli 7,5 kg, la toilette stessa ha un design molto moderno con un coperchio a chiusura soft. Prendendo in prestito la collaudata tecnologia della divisione Thetford Marine, il maceratore a due stadi è molto silenzioso, con un consumo di acqua paragonabile a quello delle toilette a cassetta. Per ridurre al minimo il consumo di acqua, nel risciacquo viene utilizzata acqua grigia oppure, se questa non è disponibile, acqua fresca. A seconda delle esigenze, per lo scarico si possono usare 500 o 200 ml di liquido. Van Noesel aggiunge: “Per fare un confronto, a casa usiamo da 3 a 10 litri per ogni scarico. E riutilizzando l’acqua grigia per il risciacquo, si risparmiano in media 112 litri di acqua fresca ogni quattro settimane, e di conseguenza anche la stessa quantità di acque reflue.” Scarico dei rifiuti Oltre a rendere liberare la posizione della toilette rispetto a quella del suo serbatoio nero, la macerazione permette che i rifiuti possano essere scaricati in forma liquida nei punti di scarico dei campeggi, a condizione che facciano parte dell’infrastruttura fognaria principale. Per la maggior parte dei casi questo non sarà un problema, poiché molti punti di scarico delle acque grigie convergono nello stesso sistema fognario di quelli per le acque nere, sono solo i diversi metodi di connessione che li separano. In questo modo, il compito non così piacevole di svuotare la cassetta dei rifiuti organici viene eliminato - un importante vantaggio per molti camperisti. In pratica, le acque nere vengono scaricate per prime, seguite dalle grigie. Questo lascia tutto pulito e minimizza gli odori. Il drenaggio avviene tramite un portello speciale sul lato del camper, che nasconde un cassetto incernierato contenente il dispositivo di scarico all’estremità di un tubo da due metri. Il dispositivo, che ha la forma di una tazza rovesciata, viene semplicemente posizionato sopra la griglia di scarico. Per avviare lo scarico basta aprire una valvola sul dispositivo e premere un pulsante all’interno del portello. L’app avvisa l’utente al termine del processo.
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focus aziende thetford Installazione Le dimensioni ed il posizionamento del serbatoio sono specifici per ogni installazione. Molto dipende dallo spazio e dal carico utile disponibili sul proprio camper. Tuttavia, l’obiettivo sarà sempre quello di offrire fino a una settimana di campeggio “off grid”. iNDUS può essere montato su camper a pavimento sia singolo che doppio, ed anche sui camper van di grandi dimensioni. Per le persone che desiderano soggiornare più di una settimana in un singolo campeggio, Thetford sta studiando una soluzione per fornire un serbatoio portatile, o una prolunga del tubo, per trasportare le acque reflue al punto di scarico. Ciò eviterà la necessità di spostare il camper fino al punto di scarico. Compatibilità CI BUS Secondo Thetford, iNDUS è compatibile con il CI-BUS relativamente a un numero limitato di informazioni, messe a disposizione per l’integrazione nei display master OEM. La funzionalità completa è invece disponibile tramite l’app iNDUS di Thetford. Costi I componenti extra e la complessità di iNDUS comportano chiaramente un costo maggiore per i costruttori di camper rispetto ad un sistema standard. Tuttavia in molti casi i costi saranno compensati dalla maggiore flessibilità di progettazione e dai vantaggi per l’utente finale.
La app iNDUS
Caravan Sebbene Thetford si stia inizialmente concentrando sul mercato dei camper, non ha escluso la produzione di una versione di iNDUS per alcune grandi caravan da turismo. Molto potrebbe dipendere dalla risposta del mercato camper.
La toilette con maceratore Thetford iNDUS, con relativo pannello di controllo a parete
Perché ‘iNDUS’? Thetford sostiene che il nome “iNDUS” è stato scelto come tributo alla civiltà della valle dell’Indo che, fino al 2000 a.C., è stata una delle prime a costruire servizi igienico-sanitari, sotto forma di rete di fognatura e servizi igienici dotati di acqua per le abitazioni. Il nome iNDUS, inoltre, si associa a parole come innovativo, informativo, individuale, ecc.
Installazione in after market Può essere possibile adattare (retro fit) il sistema ad alcuni camper esistenti, ma Thetford vede principalmente il suo iNDUS come sistema incorporato nei nuovi camper sin dalle prime fasi di progettazione. Tuttavia è possibile che alcuni componenti, come il modulo di dosaggio automatico, possano diventare disponibili per l’after market. Costruttori Il primo costruttore di camper che adotta iNDUS sarà Bürstner, che integrerà il sistema sul suo classe 2021 Elegance. Altri costruttori dovrebbero presto seguirlo. 38
Conclusioni Ogni tanto arriva qualcosa di veramente nuovo che ha il potere di cambiare il modo in cui utilizziamo i nostri camper. Il CEO di Thetford, Stéphane Cordeille, definisce queste innovazioni con l’espressione “tagliare la curva”. Per quanto riguarda i servizi igienico-sanitari, una delle ultime grandi innovazioni è stata l’introduzione della toilette a cassetta di Thetford nel lontano 1988. Per la prima volta, la toilette poteva essere completamente gestita dall’esterno del camper, soluzione molto più igienica e conveniente rispetto a quelle precedenti. Fu un tale successo che, nel 2007, erano stati venduti circa tre milioni di servizi igienici a cassetta. Ora Thetford si ripete, eliminando la necessità di portare la cassetta dei rifiuti neri in un punto di servizio dedicato per lo svuotamento. Inoltre, il suo sistema di igienizzazione intelligente è completamente integrato con il camper, riutilizza le acque grigie ed è molto facile da usare: anche il dosaggio manuale viene eliminato. Merita davvero di essere un grande successo.
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Stéphane Cordeille
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focus aziende ford
Ford dà una scossa al mercato Ford Transit Custom pHEV
I Transit Van e Custom in versione mild-hybrid (mHEV) e il Transit Custom con motore a benzina e sistema plug-in (pHEV) aprono nuovi orizzonti, affrontando in modo efficace il tema dell’impatto ambientale sui veicoli commerciali. Rendendoli interessanti anche per la trasformazione in veicoli ricreazionali.
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l settore dei veicoli commerciali Ford sta entrando nella sua seconda giovinezza. La strategia del brand vede infatti un’accelerazione del processo di elettrificazione della gamma e la presenza diretta nel segmento dei veicoli ricreazionali. Il tutto nell’ambito di un ciclo di rinnovamento dei mezzi che ha visto nell’ultimo biennio una totale revisione della gamma, che parte dalla piccola Fiesta Van, passa dai leggeri Transit Courier e Connect e arriva ai Transit Custom e Van. Questi ultimi due costituiscono le piattaforme di base adatte per la realizzazione di van, camper van e camper. Le doti del nuovo Transit Van sono apprezzate da molti produttori, che lo utilizzano per realizzare camper dall’ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni con dotazioni di serie superiori. Grazie a un vano di carico in grado di arrivare a 15,1 metri cubi lungo oltre quattro metri e con una capacità di carico fino a 2,1 tonnellate, il Transit Van si presta anche a trasformazioni in camper van. La motorizzazione Ford EcoBlue da 2,0 litri è disponibile in quattro livelli di potenza (105, 130, 170 e 185 cavalli) con trasmissione manuale o automatica a sei marce. La novità più recente è l’adozione di un sistema mild-hybrid (mHEV) a 48 Volt, capace di recuperare energia in frenata e durante le decelerazioni, per accumularla in una batteria agli ioni di litio e restituirla quando necessario 40
a supporto del motore termico o per alimentare le utenze accessorie. Mild-hybrid o plug-in Il sistema mild-hybrid, che si affianca alla funzione Start&Stop, permette di migliorare la coppia e di diminuire il consumo di carburante mediamente del tre per cento, fino ad arrivare all’otto per cento nella guida urbana. Questa componente elettrica è disponibile anche nel Transit Custom, Il veicolo commerciale Ford della categoria da una tonnellata che recente-
mente ha vinto il premio International Van Of The Year 2020 con le motorizzazioni EcoBlue Hybrid e Plug-In Hybrid. La prima ricalca il sistema adottato sul Transit Van ed è abbinata agli stessi motori Ford EcoBlue da 2,0 litri da 105, 130, 170 e 185 cavalli di potenza, mentre la seconda (pHEV) è una vera rivoluzione per il trasporto leggero. Il sistema plug-in adottato sul Transit Custom permette infatti di percorrere fino a 56 chilometri di strada (calcolati secondo lo New European Driving Cycle - NEDC) a emissioni zero. Le ruote anteriori
Plug-In Hybrid - Transit Custom pHEV
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Testo di Paolo Galvani
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Ford Transit Van mHEV
sono azionate esclusivamente da un motore elettrico da 92,9 kW alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh. Il motore a benzina 1.0 EcoBoost, funge invece da “range extender” ed è in grado di garantire un’autonomia totale superiore a 500 chilometri, con consumi di carburante pari a 2,7 litri per 100 chilometri ed emissioni di CO2 di 60 g/km (NEDC). Nonostante la presenza della doppia motorizzazione e del generoso pacco batterie, la portata utile netta del Transit Custom arriva a 1.130 chili, con un volume di carico invariato di sei metri cubi. Gli accumulatori, coperti da una garanzia standard di otto anni o 160.000 chilometri, sono infatti posizionati sotto il pianale. La presa per la ricarica, che si trova all’interno del paraurti anteriore, può essere collegata sia a un alimentatore domestico da 240 volt e 10 Ampère, che permette di ottenere una carica completa in 4,3 ore, sia a un alimentatore industriale tipo 2 AC, che riduce il tempo a 2,7 ore. Inoltre, è possibile recuperare energia grazie al sistema di ricarica rigenerativa quando il veicolo decelera o frena.
Boost. Quando si sceglie invece la EV Now, la priorità va all’uso dell’energia immagazzinata nelle batterie, disattivando il motore termico fino a quando la carica non consente più una guida a zero emissioni. Se si ha la necessità di preservare l’autonomia elettrica, magari perché si sa di dover entrare in una zona urbana con limitazioni alla circolazione, si può impostare la modalità EV Later. Infine, EV Charge utilizza il motore EcoBoost per riportare al massimo la carica delle batterie per quando sarà richiesto un ulteriore utilizzo in modalità EV Now. Il conducente può scegliere il grado di recupero energetico e l’assistenza alla frenata offerta dal sistema di ricarica rigenerativa tra Drive e Low. In quest’ultima modalità, la decelerazione programmata del veicolo aumenta rilasciando il pedale dell’acceleratore, mentre si illuminano automaticamente le luci dei freni, quando necessario, per avvisare i veicoli che seguono.
Quattro modalità di utilizzo Il conducente può scegliere tra quattro possibili modalità di guida elettrica (EV mode) che prevedono diversi tempi e modi di utilizzo delle batterie. EV Auto è stata studiata per consentire il miglior equilibrio fra prestazioni ed efficienza: l’algoritmo di controllo del veicolo monitora i livelli di carica delle batterie e le condizioni di guida del momento e decide autonomamente se usare o meno il motore Eco-
Transit Van mHEV schema mild-hybrid
Sempre connessi con il modem integrato Tutti i veicoli commerciali Ford pongono poi un accento particolare sulla tecnologia. Assistenti alla guida (ADAS) e sistemi multimediali di intrattenimento (fino al Ford Sync 3 con display touch da otto pollici) sono disponibili in varia misura, di serie o in opzione. Ma ciò che Ford ha voluto mettere a disposizione di tutti gli acquirenti di Transit Van e Custom è il modem integrato FordPass Connect, che consente di trarre il massimo dai veicoli attraverso le soluzioni connesse Ford Telematics e Ford Data Services e tramite la nuova app FordPass Pro. Quest’ultima consentirà a breve di sfruttare il modulo Geofencing, attualmente in sperimentazione nella città tedesca di Colonia, che commuta automaticamente il veicolo in modalità EV Now quando si accede a zone a basse emissioni o a un’area “geofencing” specificata dall’utente. In questo modo si potrà eliminare il rischio di accesso accidentale a una zona con limitazioni durante l’utilizzo del range extender. Insomma, la gamma Transit con portata da uno o due tonnellate, soprattutto nelle versioni elettrificate, mette a disposizione di produttori e allestitori di veicoli ricreazionali nuove possibilità, che aiuteranno ad affrontare il complesso tema dell’impatto ambientale anche nel mondo del turismo itinerante.
Ford Transit Custom pHEV
Ford protagonista nei veicoli ricreazionali con il Transit Custom Nugget Il Transit Custom segna anche l’ingresso diretto di Ford nel mondo dei veicoli ricreazionali. Il Transit Custom Nugget, realizzato in collaborazione con lo specialista Westfalia, ha debuttato anche in Italia, conquistando l’interesse dei molti appassionati di veicoli polivalenti. Lungo poco meno di cinque metri, questo van ospita fino a cinque persone in viaggio e quattro per la notte, grazie alla presenza del tetto a soffietto dotato di letto matrimoniale. Realizzato sulla motorizzazione a gasolio EcoBlue da 2,0 litri con potenze da 130 o 185 cavalli, quest’ultima abbinata anche al cambio automatico, il Transit Custom Nugget dispone di una panca da tre posti e di due sedili reversibili,
coadiuvati da un tavolo removibile, che permettono di allestire rapidamente la zona giorno/pranzo. Nella parte posteriore, una pratica cucina a “L” con frigorifero a pozzetto, un armadio appendiabiti e numerosi vani di stivaggio garantiscono lo spazio necessario alla vivibilità diurna: con il tetto sollevato, si può comodamente stare in piedi.
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focus aziende brianza plastica
Crescita nei laminati in vetroresina per veicoli ricreativi Brianza Plastica, nata nel lontano 1962 proprio con la produzione di lastre e rotoli in vetroresina, continua ad investire per consolidare la propria presenza nel settore del veicolo ricreazionale e professionale e, grazie ad una gamma di prodotti completa, è in grado di soddisfare ogni necessità della clientela. Testo di Enrico Bona
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prodotti Brianza Plastica stanno sempre più assumendo un ruolo primario nel settore dei veicoli ricreazionali, dove la qualità estetica del laminato è particolarmente apprezzata. La presenza dell’azienda nel mercato dei laminati piani in rotoli e lastre destinati alla realizzazione di pannelli inizia negli anni 2000, ma nasce dall’esperienza acquisita fin dalla sua nascita, nell’ormai lontano 1962, nella produzione di laminati in vetroresina destinati in una prima fase al settore building ed agricolo. Brianza Plastica è oggi in grado di proporre sia laminati ottenuti con processo di laminazione a
caldo, a marchio Elyplan, che laminati ottenuti con processo di laminazione a freddo, ovvero lasciando che la resina poliestere polimerizzi a temperatura ambiente, a marchio Elycold, caratterizzati da un ottimo livello di finitura estetica, garantito dalla quasi invisibilità della fibra di vetro. 4 dei 5 stabilimenti produttivi dell’azienda, tutti in Italia, sono dedicati alla produzione di laminati in vetroresina, rispettivamente con processo in continuo, nella sede storica di Carate Brianza, ed in discontinuo, uno ad Ostellato in provincia di Ferrara e due a San La sede centrale di Brianza Plastica a Carate Brianza (MB)
Martino di Venezze, vicino a Rovigo. Notevole l’attenzione dell’azienda alla sicurezza, all’ambiente ed al rispetto delle normative vigenti in materia di igiene ambientale. In quest’ottica Brianza Plastica si è dotata, in tutti i suoi stabilimenti di produzione di laminati in vetroresina, di potenti impianti di aspirazione, che hanno il compito di depurare l’ambiente interno di produzione, convogliando l’aria aspirata in moderni impianti di abbattimento, innovativi per il processo di concentrazione dei solventi e di distruzione degli stessi. L’impianto di abbattimento si autoalimenta grazie ad un processo di recupero termico del calore generato dalla combustione del solvente; inoltre, il calore recuperato viene reimpiegato in parte per alimentare l’impianto stesso e in parte per generare acqua calda per riscaldamento. Focus prodotti Altissima qualità, leggerezza, resistenza, gradevolezza estetica e molteplicità di finiture hanno permesso ai laminati in vetroresina Elycold ed Elyplan un largo impiego nel settore dei veicoli ricreativi (camper e caravan) per la costruzione di pareti, tetti antigrandine, pavimenti e rivestimenti interni. La gamma di laminati piani di Brianza Plastica dedicati a questo settore si distingue per estrema durabilità del materiale, resistenza agli agenti atmo-
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alimentare, camere bianche, laboratori, celle refrigerate per il trasporto ed in generale tutti gli ambienti che necessitino di requisiti igienici elevati: scuole, asili, strutture sanitarie, cucine, bagni, centri benessere, palestre e centri commerciali.
Elyplan Design, laminato composito di ottima qualità, ideale per applicazioni in interni (pavimenti/pareti) di veicoli ricreazionali.
sferici ed ai raggi UV grazie alla protezione gelcoat, facilità di riparazione e basso coefficiente di dilatazione termica. Lo spessore è variabile da 0,8 a 4,0 mm e sono caratterizzati dalla presenza o meno di stuoia di rinforzo, dalla possibilità di personalizzazione di colore e di scelta tra finitura opaca o lucida. Ricordiamo come dedicato in particolare al settore dei veicoli ricreativi il prodotto Elyplan Design, rotoli e lastre prodotti in continuo con finitura in carta stampata o PVC, soluzione ideale per applicazioni in interni a pavimento o parete, ottima alternativa al plywood, essendo un elemento composito già pronto per l’utilizzo e proposto in una vasta gamma di colori e finiture. Elyplan Antislip è, invece, un’ottima soluzione per la realizzazione di pavimentazioni interne, ad esempio di gavoni, per evitare lo slittamento dei carichi: il pro-
dotto vanta eccellenti valori di resistenza allo scivolamento (classe R13 in accordo con la norma DIN 51130:2014-02) ed all’abrasione (secondo la norma D4060-ISO 9352). Altro prodotto assai interessante è il laminato con finitura NO BAC; sviluppata da Brianza Plastica, la tecnologia antibatterica a base argento permette di eliminare quasi totalmente il numero di batteri e germi presenti sulla superficie del laminato, impedendone la successiva colonizzazione e garantendo quindi un livello di protezione aggiuntivo in qualsiasi ambiente. La tecnologia NO BAC è integrata in maniera permanente sulla superficie del laminato fin dalla sua fase produttiva ed è uniformemente distribuita su tutta la superficie, proteggendo attivamente il prodotto per tutto il suo ciclo di vita. Molteplici i campi di applicazione di questo innovativo prodotto: industria e stoccaggio
Il gruppo Brianza Plastica da anni è commercialmente attiva su scala mondiale, attuando anche una serie di attività espositive nei diversi continenti; l’azienda presenzia infatti da anni alle maggiori fiere di settore, tra cui Caravan Salon di Düsseldorf e All in Caravaning a Pechino, fiera di riferimento del settore per il mercato asiatico; è inoltre associata a CIVD, l’associazione tedesca che riunisce i maggiori players di questo settore e alla FFC, la federazione dei produttori francesi del settore carrozzeria. Ricordiamo infatti che, oltre alle citate sedi produttive, Brianza Plastica è presente sul territorio francese tramite la consociata Plasti-Bat con sede a Lione, oltre che negli Stati Uniti tramite la sede logistico-commerciale internazionale Brianza USA Corporation con sede ad Elkhart, in Indiana.
R&D Fondamentale nel processo di produzione e nel successo delle soluzioni proposte è l’attività del Reparto Ricerca e Sviluppo dell’azienda. Ad inizio 2019 Brianza Plastica ha inaugurato il nuovo laboratorio, preposto a svolgere sia attività di ricerca e sviluppo e controllo sulla produzione che di test su prodotti sviluppati appositamente con i clienti. Il nuovo laboratorio ha visto triplicare la superficie rispetto al precedente spazio, oltre a beneficiare di un significativo potenziamento del personale tecnico addetto. La nuova struttura è dotata delle più avanzate strumentazioni a supporto dei processi produttivi, sia dei pannelli isolanti che dei laminati in composito. I cospicui investimenti dell’azienda, spinti dalla volontà di fornire un prodotto finito qualitativamente sempre migliore, hanno quindi dotato Brianza Plastica di uno dei più avanzati laboratori di ricerca e sviluppo del settore, fornendo ulteriore slancio e supporto alla realizzazione e successiva commercializzazione dei prodotti.
Il nuovo laboratorio R&D di Brianza Plastica, la cui superficie, ed attrezzatura, è stata recentemente triplicata.
Di circa un anno fa il nuovo ingresso di Mobil Tech srl nel gruppo industriale Brianza Plastica: la società, operante nel settore dell’impiantistica elettronica per il mercato automotive e nautico, produce e commercializza antenne satellitari ed una gamma di generatori di corrente a marchio ZEUS, estremamente innovativi (statici e silenziosi, coperti da brevetti), che consentono di raggiungere una totale autonomia energetica a diversi tipi di natanti e veicoli, a partire da quelli ricreazionali. L’operazione conferma quindi l’interesse e l’impegno verso il settore trasporto, sia ricreazionale che commerciale, da parte del gruppo Brianza Plastica Spa, assieme all’interesse per la possibilità, non meno importante, di generare energia in maniera efficiente, economica e a basso impatto ambientale anche per il comparto trasporto in generale, che riflette lo stesso impegno che da decenni contraddistingue le attività dell’azienda nel settore degli isolanti termici per il settore delle costruzioni.
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Il Ducato è pronto alla rivoluzione Dopo un anno di sviluppo, la versione 100% elettrica del veicolo commerciale Fiat si prepara al debutto. Si comincia con una serie di progetti pilota con clienti selezionati prima di aprire gli ordini del nuovo E-Ducato. Testo di Francesco Rossi
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l momento del Fiat Ducato 100% elettrico è sempre più vicino. Dopo l’annuncio fatto lo scorso anno con la presentazione del prototipo, è arrivato il momento di mettere alla prova questo innovativo veicolo nella vita di tutti i giorni attraverso progetti pilota con clienti selezionati. La versione comple-
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tamente elettrica di tipo BEV (Battery Electric Vehicle) che Fiat Professional ha sviluppato ha ora anche ufficialmente un nome, E-Ducato, e un logo specifico. Gli ultimi 12 mesi sono serviti alla società per continuare, nonostante tutte le difficoltà legate all’emergenza sanitaria di quest’ultimo periodo, nello sviluppo del veicolo a emissioni zero anche attraverso l’utilizzo di strumenti di simulazione. Inoltre, si è preparato il terreno per il prossimo debutto commerciale con una serie di giornate di formazione dedicate alla forza vendita, che hanno visto prove su strada presso il circuito di Balocco, strutturato come un percorso cittadino, con enfatizzazione delle nuove modalità di guida in modalità elettrica. Fiat Professional ha poi proseguito la formazione a livello internazionale con il training virtuale. Dal punto di vista tecnico, E-Ducato viene proposto, oltre che in un’ampia gamma di versioni, con diverse opzioni modulari per
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quanto riguarda la taglia della batteria. Obiettivo primario di Fiat Professional è stato quello di definire l’autonomia del mezzo pensando al tipico ciclo di una “mission” di consegna in ambito urbano. Il risultato è la possibilità di avere configurazioni in grado di coprire da 200 a oltre 360 km in normali condizioni ambientali, a seconda del tipo di batteria e delle differenti configurazioni di ricarica. Questi valori si basano sulle misurazioni effettuate nel ciclo NEDC. Di base, l’E-Ducato prevede una batteria divisa in tre moduli, tutti installati sotto il pianale, per una potenza pari a 47 kW/h. La versione più performante, invece, è realizzata con cinque moduli e una potenza complessiva di 79 kW/h. Per la ricarica sono previste quattro diverse opzioni (standard, rapida, veloce e superveloce), con una spina intelligente adattabile sia alla configurazione di Corrente Alternata (AC) sia a quella di Corrente Continua (DC). Le batterie sono installate con un’architettura in parallelo,
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che in caso di guasto a uno dei moduli permette di continuare a viaggiare in “recovery mode” sfruttando le batterie restanti. I tempi di ricarica vanno da 50 minuti in corrente continua per la versione a tre moduli a 8 ore in corrente alternata per i cinque moduli. Le prestazioni sono di assoluto rilievo, con una potenza di 90 kW (122 CV) e una coppia massima di 280 Nm, valori molto simili a quelli del Fiat Ducato con motore a gasolio, mentre per ottimizzare gli assorbimenti energetici la velocità massima è stata limitata a 100 km/h. La propulsione elettrica, inoltre, non penalizza quello che è il punto forte del Ducato: una volumetria di carico che va da 10 a 17 metri cubi e una portata fino a 1.950 kg. In entrambi i casi si tratta dei valori migliori della categoria. Il Fiat E-Ducato furgone sarà disponibile in 24 varianti, con peso complessivo da 3,5 a 4,25 tonnellate, tre lunghezze e tre altezze. Inizialmente sarà possibile scegliere anche la versione autocarro, offerta in quattro lunghezze e altrettante varianti, mentre nel corso del prossimo anno dovrebbe debuttare anche il minibus in grado di trasportare da cinque a nove persone. Dal punto di vista dell’assistenza alla guida, il veicolo mette a disposizione i sistemi di controllo dell’angolo cieco (Blind Spot Assist), della frenata (Full Brake Control), della retromarcia (Rear Cross Path-Detection), del mantenimento della corsia (Lane Departure Warning System), del riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition) e dei fari abbaglianti (High Beam Recognition). L’aspetto tecnologico si completa con un’unità di controllo dotata di funzioni smart, come il pre-condizionamento del veicolo per ridurre l’impatto dell’aria condizionata sulla batteria, e in grado di programmare la ricarica giornaliera negli orari migliori per sfruttare i minori costi energetici. In più, l’E-Ducato è completamente connesso e può essere controllato da remoto utilizzando l’app per smartphone Mopar Connect, che offre una vasta gamma di funzionalità, compreso un completo sistema di gestione della flotta. My Fleet Manager, sviluppata in
collaborazione con Targa Telematics, è una soluzione innovativa che consente di avere il controllo assoluto sulle attività, lo stato del servizio, la manutenzione e l’assistenza di ogni veicolo. Il Fiat E-Ducato è stato sviluppato dopo più di un anno di misurazioni effettuate su strada, analizzando più di 28.000 veicoli connessi per oltre 50 milioni di chilometri percorsi su veicoli a motore termico. In questa fase si sono tenute in considerazione tutte le modalità di utilizzo da parte del cliente: dinamica, carico e variabili ambientali. Tra gli elementi oggetto di analisi ci sono stati il chilometraggio, la tipologia dei modelli utilizzati in ogni singola missione e le spese di carburante. Grazie a questo approccio, Fiat Professional ha identificato la ricetta ideale non solo per un veicolo commerciale in grado di coprire ogni singola missione, ma anche per offrire soluzioni che spaziano dal mezzo alle infrastrutture, senza trascurare tutto il mondo di servizi che i nuovi ed emergenti canoni di mobilità richiedono ogni giorno di più. Il nuovo E-Ducato sarà quindi la punta di diamante di Fiat Professional nel campo della mobilità elettrica e soprattutto nel passaggio dalla tradizionale scelta del veicolo a una scelta della mobilità, spostandosi dal con-
cetto di “total cost of ownership” a quello di “total cost of mobility”. Per continuare il suo cammino verso il debutto di mercato, l’E-Ducato sarà presto oggetto di specifiche attività sul campo, messo alla prova da clienti partner con un utilizzo estensivo nelle normali condizioni di lavoro e di utilizzo. Nel corso dei prossimi mesi, la prima tappa sarà l’apertura degli ordini nei principali mercati europei. L’inedito mezzo elettrico andrà così presto ad affiancare il Ducato Natural Power a metano nell’offerta di propulsioni alternative. FIAT DUCATO: ELETTRONI E GASOLIO A CONFRONTO E-Ducato
120 MultiJet2
Batterie
47 o 79 kW/h
-
Cilindrata
-
2.287 cc
Potenza in kW
90
88
Potenza in CV
122
120
Coppia
280 Nm
320 Nm
Emissioni Co2
0 gr/km
186-211 gr/km
Carico
Fino a 17 m3
Fino a 17 m3
Portata utile
Fino a 1.950 kg
Fino a 2.200 kg
La sintesi di una rivoluzione: il nuovo logo
Il vano motore
Per sottolineare l’inizio della nuova era elettrica, il Centro Stile FCA ha realizzato uno specifico logo, che rappresenta un simbolico abbraccio tra il futuro e il presente del Fiat Ducato. A comporlo due elementi distintivi: la lettera “e” in tinta blu - colore da sempre legato all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità - che s’inserisce, precedendola in alto, nella lettera “D” del nome “Ducato”, scritto in argento. “100% Elettrico, 100% Ducato”: il logo dell’E-Ducato è la sintesi grafica di questa rivoluzione che proietterà il marchio nella mobilità del futuro.
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focus aziende teleco
Le dimensioni contano In un camper van l’installazione di un climatizzatore da tetto non è sempre facile, per colpa dello spazio limitato. Teleco Group risponde a questa esigenza con i modelli della serie Clima e-Van. Testo di Paolo Galvani
L
a climatizzazione sui veicoli ricreazionali è un tema complesso, dove i prodotti sono spesso il risultato di una serie di compromessi tra dimensioni, potenza, consumi, estetica e costo. Negli anni, si è arrivati a un certo grado di standardizzazione, con unità monoblocco da installare sul tetto che hanno caratteristiche molto simili. In questo contesto, fare innovazione diventa una vera sfida. Teleco Group, forte della sua lunghissima esperienza nel settore dei climatizzatori, l’ha accettata e il risultato è la creazione di una linea di prodotti che oggi non ha veri rivali. Partendo dall’assunto che il mercato si sta sempre più orientando in favore dei cosiddetti “camper van”, più conosciuti fino a ieri come “furgonati”, il problema da affrontare sta soprattutto negli ingombri dei dispositivi di climatizzazione. La superficie di tetto libera su questi veicoli è molto più limitata rispetto a quella disponibile su semintegrali, mansardati o motorhome. E la grande quantità di oblò, antenne, pannelli solari e portapacchi non agevola la situazione. Da qui, Teleco Group ha dato il via al suo reparto di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di progettare un un’unità che non fosse solo particolarmente efficiente, ma anche molto compatta. È nata così la gamma Clima e-Van, oggi composta da due modelli, entrambi con pompa di calore, che si differenziano per potenza e quindi capacità di raffreddamento. Il più piccolo Clima e-Van 5400H ha una capacità di 5.800 BTU/1,7 kW (5.600/1,65 in fase di riscaldamento), un assorbimento di corrente di 2,6 Ampère (15 di spunto per non più di 100 millisecondi) e una potenza di 600 Watt. Questo gli consente di essere utilizzato senza problemi in qualsiasi campeggio o area di sosta, anche in quelli dove le colonnine elettriche hanno una potenza limitata. Nonostante questo, il 5400H mantiene una portata dell’aria pari a 270 metri cubi per ora, il che lo rende un prodotto ideale per veicoli fino 46
a sei metri di lunghezza. Su camper van più grandi, come i Ducato/Jumper/Boxer da 636 centimetri, è consigliata l’installazione del modello Clima e-Van 7400H, capace di raggiungere i 7.200 BTU/2,10 kW (6.800/2,00 in fase di riscaldamento) e di trattare 370 metri cubi di aria all’ora. In questo caso si parla di un assorbimento di 4,0 Ampère (18 di spunto) e di una potenza di 920 Watt. Ad accomunare i due modelli sono però le dimensioni, identiche al millimetro nonostante le caratteristiche diverse. Proprio gli ingombri sono il punto di forza di questi due climatizzatori, che sono i più piccoli oggi sul mercato. L’unità esterna misura infatti solo 71 centimetri di lunghezza e 61 di larghezza, mentre l’altezza si ferma a 23,2 centimetri. Rispetto ad altri prodotti con caratteristiche tecniche simili, si parla
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di oltre 25 centimetri recuperati sul lato più lungo e di qualche centimetro in meno sull’altro: sono valori che possono fare la differenza fra la possibilità di un’installazione nel punto più adatto o meno. Il peso si aggira intorno ai trenta chilogrammi. Per l’installazione dei Clima e-Van va sfruttato (o creato) il classico foro da 40 per 40 centimetri di solito utilizzato per gli oblò, ma in caso di necessità si può limitare l’apertura a soli 36 centimetri per 36. Oltre a curare la parte esterna dell’unità di climatizzazione, Teleco Group ha fatto un lavoro altrettanto importante sul diffusore. Con gli spazi limitati dei camper van, può accadere che l’elemento interno non consenta l’aper-
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tura di qualche pensile. La società ha quindi portato avanti una duplice ricerca: quella di design, per rendere gradevole quello che è a tutti gli effetti un elemento di arredo, e quella tecnica, per limare ogni millimetro possibile e guadagnare spazio utile. Il ricorso alla stampa 3D per la fase di prototipazione si è rivelato indispensabile per contenere i tempi di sviluppo entro limiti accettabili. Il risultato è un diffusore che in altezza non supera i 4,2 centimetri, un paio in meno rispetto ad altri prodotti della stessa categoria. “Abbiamo fatto un grande lavoro per contenere le dimensioni dei nuovi climatizzatori e non siamo scesi a compromessi in fatto di prestazioni,” spiega Vincenzo Mazza, responsabile tecnico di Teleco Group. “Sono stati condotti numerosi test in camera climatica sia sui nostri prodotti sia su quelli della concorrenza e posso dire senza il timore di essere smentito che a livello di prestazioni questo è un prodotto che non ha concorrenti”. A livello commerciale, Teleco Group ha fatto una scelta controcorrente: ha deciso di proporre i nuovi prodotti allo stesso prezzo di quelli già presenti nel listino, ovvero i modelli Silent 5400H e 7400H. In questo modo, l’installatore può scegliere liberamente quale prodotto proporre al cliente, in funzione degli spazi a disposizione sul veicolo. A parità di prezzo, ha senso orientarsi sulle versioni Silent quando le dimensioni lo permettono, visto che rispetto ai Clima e-Van offrono qualche vantaggio nella portata d’aria, con rispettivamente 350 e 420 metri cubi all’ora.
Un importante aspetto riguarda l’impatto ambientale del gas utilizzato per caricare l’impianto di raffreddamento. I Clima e-Van utilizzano il refrigerante R32, che ha il più basso Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP pari a 675) attualmente registrato sui climatizzatori per mezzi mobili, riducendo del 70% il potere di inquinamento ambientale rispetto ai gas utilizzati fino a ora. “Ci troviamo nel bel mezzo di un percorso che ci porterà all’utilizzo di refrigeranti con un valore GWP pari a 1, ovvero privi di impatto ambientale,” spiega Mazza. “Esistono già refrigeranti capaci di arrivare a quel valore, ma sono coperti da costosi brevetti e richiedono compressori specifici, non compatibili con le necessità di un climatizzatore per un veicolo ricreazionale. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma ci arriveremo.” I Clima e-Van di Teleco Group sono eccellenti dal punto di vista tecnologico, ma non dimenticano la funzionalità e la semplicità d’uso, indispensabili per qualunque turista amante delle vacanze dell’aria aperta. Un pratico telecomando, che in questa versione è stato migliorato per facilitarne l’uso anche da parte di chi è meno portato verso la tecnologia, consente di impostare la temperatura desiderata e il funzionamento automatico, lasciando che sia l’impianto a decidere se rinfrescare o riscaldare l’aria. In caso di mancanza del telecomando, l’unità può comunque funzionare in modalità completamente automatica con una temperatura di confort preimpostata su 24 gradi. Infine, il capitolo manutenzione vede
Vincenzo Mazza
poche basilari operazioni a carico del cliente e una operatività collaudata per i professionisti dell’officina. I primi possono limitarsi a una pulizia dei filtri contenuti nel diffusore con acqua e sapone una volta ogni 6/12 mesi (a seconda della polverosità dell’ambiente in cui l’unità ha operato e alla gestione delle pile del telecomando, da togliere nei periodi di lungo inutilizzo), mentre gli installatori si troveranno di fronte a componentistica collaudata. Rispetto ai prodotti già a catalogo, Teleco Group ha mantenuto lo stesso schema di base, provvedendo a offrire una maggiore protezione alla scheda elettronica. L’impianto di refrigerazione è ovviamente sigillato, ma sono state mantenute le valvole per la ricarica in modo da facilitare eventuali interventi di ripristino. Insomma, che siate un utente finale o un installatore qualificato, i climatizzatori Teleco Group della serie e-Van sapranno soddisfare le vostre esigenze.
Teleco Clima e-Van - vista posteriore Caratteristiche tecniche
Clima e-Van 5400H
Clima e-Van 7400H
Potenza di raffreddamento
5.800 BTU / 1,7 kW
7.200 BTU / 2,1 kW
Potenza di riscaldamento
5.600 BTU / 1,65 kW
6.800 BTU / 2 kW
Velocità ventilazione
3 + auto
3 + auto
Alimentazione
230 V - 50 Hz
230 V - 50 Hz
Corrente assorbita media
2,6 A /
4,0 A /
Corrente di spunto
15 A (100 ms)
18 A (100 ms)
Potenza assorbita
600 W /
920 W /
Generatore necessario
2200 W
2200 W
Portata d’aria max.
270 m3/h
370 m3/h
Peso
30 kg
31 kg
Dimensioni
71x61,9x23,2 cm
71x61,9x23,2 cm
Altezza diffusore d’aria
4,2 cm
4,2 cm
Teleco Clima e-Van - diffusore interno
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focus aziende lippert components
Lippert Components è anche serbatoi per RV Lippert Components produce anche serbatoi per acque chiare e scure, sia per OEM sia per distributori di accessori. Gli stabilimenti produttivi sono in Toscana. Testo di Giorgio Carpi
C
on l’acquisizione di Forma srl, nel 2018, Lippert Components ha ampliato la propria gamma di prodotti destinata al settore dei veicoli ricreazionali aggiungendo anche serbatoi e altri elementi in materiale plastico stampati con tecnologia rotazionale. “La grande esperienza nel settore camper - afferma Paolo Milianti, direttore generale del Plant 307 - ci permette di trovare sempre la soluzione più vantaggiosa per il cliente. Possiamo offrire un servizio completo: dalla progettazione al prodotto finito. I costruttori di camper possono fornirci il disegno 3D del serbatoio oppure può essere il nostro ufficio tecnico a realizzare il progetto, partendo dalle misure dello spazio dove il serbatoio andrà posizionato. Dal progetto passiamo alla realizzazione dello stampo (normalmente in acciaio, ma a richiesta anche in al48
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luminio) e infine alla produzione in serie del pezzo. Lo stampaggio rotazionale non solo garantisce costi limitati, ma permette anche una notevole flessibilità produttiva: siamo in grado di fornire sia il grande gruppo, sia il piccolo costruttore”. La produzione Il processo produttivo impiega un macchinario dotato di appositi bracci, sui quali vengono posizionati gli stampi riempiti di polietilene in polvere. All’interno di un forno, a 250-280° C, i bracci iniziano a ruotare nelle varie direzioni: il polietilene si liquefa e si attacca alle pareti dello stampo.
Tale processo dura 20 minuti, poi gli stampi passano nella zona di raffreddamento per 15 minuti e infine vengono aperti. Successivamente, l’oggetto estratto viene perfezionato, con una pulizia delle parti in eccesso e con interventi di finitura secondo le specifiche esigenze del cliente. La produzione si differenzia anche per il procedimento “drop box”, che permette di coibentare i serbatoi destinati ad un utilizzo invernale, evitando un successivo passaggio di copertura dei serbatoi stessi con del materiale isolante, costoso e ingombrante. Il sistema quindi rappresenta un ottimo compromesso tra costo e risultato. In sostanza, attraverso l’utilizzo di
un materiale espandente nello stampo, viene creato un doppio strato di materiale plastico nel serbatoio. Lo stabilimento “Lavoriamo con quattro macchine per lo stampaggio – spiega Paolo Milianti – Poi, in un capannone adiacente a quello destinato alla produzione, avvengono le fasi di rifinitura post-stampaggio e tutte le altre lavorazioni specifiche. In questo edificio eseguiamo anche le prove di tenuta stagna dei serbatoi, che noi non effettuiamo a campione, bensì su ogni pezzo prodotto, per avere la massima garanzia di tenuta stagna”.
Paolo Milianti
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focus aziende s.i.f.i.
Il futuro “digital” per noi è già arrivato Sempre più ricco e organizzato il sito business to business www.sifisrl.com, che nell’area riservata permette di conoscere dettagli e caratteristiche di tutti i prodotti a catalogo ed effettuare velocemente gli ordini… anche con qualche vantaggio economico. Testo di Giorgio Carpi
L
anciato l’estate scorsa il sito www. sifisrl.com è un progetto in costante evoluzione. La strada ormai è tracciata e i nuovi scenari indotti dalla pandemia hanno costretto un po’ tutti a familiarizzare ancor meglio e ancor di più con gli strumenti digitali. Un nuovo corso che sembra coinvolgere anche la gran parte dei clienti di SIFI che sempre più si affidano al digitale anche per gli ordini. “Al momento circa il 70% dei nostri ordini avviene attraverso il nostro sito – raccontano i titolari Rocco e Franco Guerrieri – è un bel successo, visto che siamo online da
Le serie di prodotto dal catalogo SIFI: Serie 10/12000 ACCESSORI PER ESTERNO • • • • • • • • • • • • • •
Verande Staffe e accessori per verande Portabici Portamoto Portapacchi e Bagagliere Scalette Gradini Terminali di scarico Cunei Terminali di scarico Ruotini e Piedini Stabilizzatori e Giunti Sistemi di movimentazione Sospensori ad aria
Serie 20000 COMPONENTI INTERNI • • • •
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Lamiere Vetroresine Profili Guarnizioni e Copriviti Colle polieuretaniche Sigillanti Cianoacrilati Cura e Pulizia del camper
• Finestre complete • Finestre di ricambio • Accessori per finestre
Serie 25000 ACCESSORI PER INTERNO • • • • • • • •
Serie 15000 COMPONENTI ESTERNI • • • • • • • •
Compensati nobilitati Multistrati nobilitati Profili in PVC Accessori e minuteria per mobili
Serie 35000 FINESTRE E ACCESSORI
Strutture tavolo Gambe tavolo e Accessori Reti salvacaduta Piastre girevoli Dispositivi letto Reti letto Scalette Porta TV
Serie 55/59000 OSCURANTI E ACCESSORI • • • • • •
Serie 30000 PORTE E ACCESSORI • • • •
Porte e portelloni Accessori per porte e portelloni Zanzariere e Tende Serrature e accessori
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Oscuranti e zanzariere Oscuranti termici Coperture veicoli Tessuti e accessori Guide per pavimenti e Tappeti Stuoie
Serie 60/61000 ACCESSORI ACQUA • • • • •
Serbatoi acqua e accessori Pompe acqua Rubinetteria Prese esterne acqua Accessori acqua
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poco più di un anno e data la lentezza che di solito accompagna il cambiamento di abitudini consolidate. I nostri clienti, infatti, sono da sempre abituati a un rapporto diretto con noi e con il nostro staff. L’ordine si fa al telefono e intanto si chiedono informazioni sul prodotto, magari si discute un po’ sui prezzi o sul mercato. Non vogliamo, naturalmente, che questo rapporto cordiale e confidenziale venga meno e siamo sempre a disposizione di tutti i nostri clienti. Ma è evidente che utilizzare il nostro portale per gli ordini è un vantaggio per tutti”. SIFI srl sta investendo parecchie risorse per aggiornare e arricchire i contenuti del catalogo online, ma non abbandona i clienti più tradizionalisti che possono ancora ordinare per telefono sfogliando il corposo nuovo catalogo cartaceo. Certo il catalogo non riporta nuovi prodotti disponibili successivi alla stampa, né gli sconti, le offerte, le schede tecniche aggiornate o altre informazioni di approfondimento. “Abbiamo un team dedicato al nostro portale che non solo aggiorna costantemente il catalogo – dicono ancora i fratelli Guerrieri - ma che sta anche inserendo dei documenti supplementari come schede tecniche, esplosi 3d e altre utili informazioni per chi ha necessità di capire meglio il prodotto, comprendere come installarlo o manutenerlo. Inoltre, il catalogo online presenta dei collegamenti automatici davvero utili. Ad esempio, se si sta cercando un oblò o finestra, aprendo la relativa pagina compariranno anche il vetro, le guarnizioni, i braccetti e così via, in modo da avere in una sola schermata il prodotto e tutti i possibili ricambi necessari adatti al prodotto stesso. E tutto il processo, dall’ordine alla consegna, viene tracciato nelle diverse fasi.”
Serie 65000 SANITARI • • • • • • • •
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Serie 70000 ACCESSORI PER CUCINA
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Oblò apribili Accessori e Ricambi per oblò Portabombole Areatori Aspiratori
Per incentivare ancor di più l’utilizzo degli ordini digitali, SIFI srl ha previsto anche uno sconto per chi ordina attraverso il sito. Come scoprire di che percentuale stiamo parlando? Ma andando sul sito, è evidente!
Regolatori gas Accessori gas Prese esterne Serbatoi GPL Rilevatori gas
Serie 85000 RISCALD. E ACCESSORI
Serie 75000 OBLÓ E ACCESSORI • • • • •
A Marzabotto, tra le colline del bolognese, nasce nel 1976 S.I.F.I. Srl (SOCIETA’ ITALIANA FORNITURE INDUSTRIALI), oggi storica azienda nella distribuzione di componentistica e accessori per il primo impianto e l’aftermarket per il settore camper, caravan e campeggio. Fondata da Antonio Guerrieri come gruppo d’acquisto che riuniva diverse realtà produttive della zona, con il passare degli anni, e grazie alla guida dei nipoti Franco e Rocco Guerrieri, subentrati nel 1993, oggi S.I.F.I. si è riservata, con passione, lavoro e qualità, un posto in prima fila nel panorama distributivo italiano. L’azienda, nel tempo, ha raddoppiato i magazzini e quintuplicato la loro superficie, grazie all’apertura di un secondo sito a Sasso Marconi, oggi sede principale di S.I.F.I.. Agli storici 800mq di Marzabotto, infatti, si sono aggiunti gli oltre 3000 mq dell’impianto di Sasso Marconi. In totale, oggi, S.I.F.I. impiega 15 persone, tra magazzino e area commerciale, serve un portfolio di circa 2000 clienti attivi e ha in catalogo oltre 10.000 ricambi e circa 7.000 prodotti finiti. Circa l’85% dei prodotti, inoltre, è sempre disponibile in magazzino e S.I.F.I. è in grado di consegnare nel giro di 12-48 ore in tutta Italia.
Serie 80000 ACCESSORI GAS
Arredo bagno Lavandini e pilette per bagno Toilette portatili Toilette a cassetta Accessori per Toilette WC e Prodotti chimici Valvole di chiusura Serbatoi di raccolta
Piani cottura Lavelli Accessori per Lavelli Forni e Cappe aspiranti
L’azienda
Riscaldamento Accessori ventilazione Bocchette per distribuzione aria Boiler e accessori Scambiatori di calore Stufe elettriche
Serie 90000 REFRIGERAZIONE • • • •
Frigoriferi Ricambi e Accessori per frigoriferi Generatori e accessori Condizionatori
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Serie 93000 SERVIZI DI BORDO • Regolatori di velocità • Aspirapolvere, Bollitori e Macchine da Caffè • Pannelli solari • Batterie • Telecamere e Sistemi video per la retromarcia
Serie 95000 • • • • • • • • • • • • • • •
Pannelli di controllo Carica batterie Pannelli test Inverter e accessori Convertitori di tensione Plafoniere e ricambi Spot Plafoniere interne ed esterne Led e ricambi Prese, interruttori e cornici Spine e Spinotti Fanaleria Sistemi satellitari e accessori Antenne e ricevitori Televisori
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focus aziende palomar
Il pannello sandwich per tutte le applicazioni automotive Azienda di primo piano con i suoi pannelli e semilavorati, Palomar collabora da decenni con grandi gruppi industriali nel settore camper ed è una realtà che produce qualità, innovazione e tendenza anche nell’arredamento domestico e nel mercato della casa mobile. Investimenti e rapidità decisionale e operativa sono gli strumenti del suo successo. Testo e foto di Enrico Bona
S
ul mercato italiano e internazionale del camper, Palomar è un marchio leader nella realizzazione di pannelli sandwich e componenti semilavorati che possono essere utilizzati anche nella realizzazione di veicoli speciali, commerciali e frigoriferi. Il prodotto viene realizzato interamente su specifiche
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del cliente e i materiali per i rivestimenti variano dalla vetroresina all’alluminio. Anche l’isolante è personalizzabile con poliuretano, polistirolo o styrofoam. “Palomar nasce nel 2003 dalle esperienze industriali di Mabel e Sima e con il supporto della famiglia Giotti, ben nota nel settore per il marchio
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Mobilvetta. Da decenni, dunque, sviluppiamo i migliori pannelli sandwich sul mercato per veicoli, dai camper alle caravan fino ai furgoni frigoriferi. Ora produciamo pannelli e semilavorati anche per l’industria della casa mobile. L’attenzione all’innovazione, alle tecnologie, tendenze e materiali, ci permette, oggi, di avere tra i nostri clienti i principali gruppi in diversi settori, come Trigano Group e Lippert Group, PLA, CR Abitare e Crippa Design”, dice Roberto Bagni, socio e responsabile commerciale. L’azienda dispone di reparti di falegnameria, taglio con macchine a controllo numerico di legno e polistirolo, montaggio, pantografia e sei linee di incollaggio a poliuretano liquido, a spruzzo, hot melt e colla vinilica, che le consentono un servizio estremamente elastico nella fornitura di grandi ma anche di più modeste quantità: Palomar può fornire qualsiasi tipo di stock. Le massime dimensioni del pannello Palomar sono 11 metri per 3 e il prodotto può essere realizzato con qualsiasi spessore. “In Palomar non lavoriamo su standard, ma siamo in grado di fornire ogni tipo di pannello, con ogni specifica di misura o
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rifinitura richiesta dal cliente”, dice Anita Nencioni, socia e responsabile marketing. “Soprattutto possiamo fornire alla nostra clientela una consulenza di qualità, che proviene dalla nostra esperienza e conoscenza del mercato, sulla scelta dei materiali e dei dettagli estetici, per la ricerca di nuove e migliori soluzioni. La nostra intera produzione, inoltre, è stata progettata e rinnovata negli anni per minimizzare il proprio impatto ambientale: un impegno nel quale l’azienda crede molto”. Certificata ISO 9001, infatti, Palomar ha implementato dei processi per il riutilizzo dei residui di produzione e i rifiuti di legno e la segatura vengono utilizzati per riscaldare l’azienda. Per alcuni prodotti, Palomar utilizza anche pannelli in RFM, particolarmente idonei all’uso sia nell’arredamento domestico sia per la realizzazione di alcuni componenti a bordo di veicoli. Questo tipo di pannello, infatti, può essere utilizzato per produrre piani cucina e piatti doccia, è ignifugo, idrorepellente e facile da smaltire, si presta con facilità a sostituire i pannelli di compensato ove ancora in uso e a diversi tipi di finitura, dalla verniciata alla melammina e altre. La produzione di pannelli sandwich Palomar è ideale anche per porte e finestre, piatti doccia, componenti con botola, superfici coibentate per coperture e solai del veicolo e componenti semilavorati per case mobili di alta qualità. Tra gli sviluppi futuri, Palomar sta studiando, in collaborazione con un’altra azienda specializzata, un pavimento riscaldato con tecnologia all’avanguardia e a basso impatto ambientale che verrà presentato al pubblico al Caravan Salon 2020
di Düsseldorf. Nel mese di aprile, inoltre, l’azienda ha ricevuto il codice Ateco per la produzione di mobili per veicoli, un settore già in attività grazie alla versatilità e alla rapidità di intervento di Palomar. Questa certificazione permette a Palomar anche delle ulteriori aperture sul mercato del mobile domestico e della mobilhome, la seconda area di principale interesse dell’azienda. Sul piano produttivo, la grande novità del 2020 è l’acquisto e la ristrutturazione di un nuovo capannone di 2000 metri quadri, adiacente allo stabilimento esistente, nel quale è stata completamente trasferita la produzione di fiancate finite per camper e veicoli frigo. L’estensione totale degli stabilimenti Palomar ora supera i 10.000 metri quadri. La creazione del nuovo sito produttivo segue l’investimento, già importante e completato nel 2018, per il rinnovo dei macchinari ai più alti standard tecnologici
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del settore. “Restiamo competitivi sempre grazie alla nostra conoscenza del mercato, ma soprattutto perché come azienda non smettiamo mai di investire nella crescita”, conclude Roberto Bagni. “Questo ultimo ampliamento dei nostri impianti produttivi ci consente di guardare agli impegni futuri senza preoccupazioni logistiche o di volumi e di affrontare qualunque sfida ci presenterà la nostra clientela”.
L’azienda Palomar si trova in provincia di Firenze, nella zona che storicamente dà vita all’industria italiana del plein air. La società nasce nel 2003 dalla fusione di tre aziende già presenti nel settore. Oggi al timone troviamo una squadra di giovani imprenditori che puntano sul servizio, sul personale altamente qualificato e su macchinari all’avanguardia. Palomar comprende quattro siti produttivi e, grazie a un processo organizzato in sette stazioni di lavorazione CNC di diverse dimensioni e a sei linee di incollaggio, è in grado di produrre pareti, tetti e pavimenti per caravan e mobile home, oltre a elementi più piccoli come porte, finestre e semilavorati, anche bordati, nella zona industriale di Bassetto a Certaldo. La continua ricerca di nuovi materiali e metodi di produzione sempre più raffinati permettono oggi a Palomar di estendere il proprio raggio d’azione in diversi settori.
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focus aziende nds
In camper come a casa Riposare alla temperatura perfetta, gustare un espresso bollente premendo un semplice tasto, godersi una doccia calda senza aver paura di asciugare i capelli, sono sensazioni solitamente dedicate al camperista da camping, sempre allacciato alla 220V. Ora non più con 3Lion System.
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Display dedicato, sempre connesso alle batterie
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LION è l’innovativa gamma di batterie NDS costruita con l’affidabile tecnologia Litio Ferro Fosfato (LiFePO4) che abbinata al BMS interno alla batteria e al sistema 3Link (Unità di controllo) garantisce le miglior prestazioni in totale sicurezza nell’ambito servizi. 3LION non è semplicemente una batteria al litio, ma un vero e proprio sistema energetico evoluto, prestante e sicuro. Il BMS (integrato nella batteria) protegge l’accumulatore ed è specificatamente progettato per le esigenze dei veicoli ricreazionali e sviluppato direttamente da NDS, mentre l’unità di controllo 3LINK protegge il circuito elettrico nativo del mezzo (cablaggi e centralina). Tutti i positivi dell’impianto del veicolo, batteria motore, batteria 3LION e tutte le utenze, per non affaticare l’impianto elettrico, vengono collegate al 3LINK che rende possibile la carica fast durante il viaggio, fino a 75A (in base
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all’alternatore): ricarica veloce significa più autonomia durante le soste libere. Infine il display touch screen a colori permette di visualizzare la situazione energetica del camper con un solo tocco. A motore spento, il 3LION System erogherà tutta la potenza necessaria per le utenze di bordo, anche le più gravose, senza sforzo: luci, riscaldamento, macchine da caffè, etc... La tecnologia LiFePO4 utilizzata per le 3LION, rispetto alle altre tecnologie agli ioni di litio, risulta il miglior compromesso di prestazioni, sicurezza e affidabilità nel tempo grazie alle sue particolari caratteristiche elettrochimiche. 3LION System è installabile su qualsiasi tipo di veicolo. La configurazione cambia in base al tipo di alternatore: se tradizionale installiamo 3LION System (Soluzione A), se Smart Alternator installiamo solo la 3LION ed eventualmente il Display di controllo Energy Meter (Soluzione B).
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Soluzione A, per tutti i veicoli esclusi gli Euro 6 con smart alternator Installazione: l’impianto elettrico originale non è predisposto per una gestione sicura della batteria al Litio, in quanto centralina e cablaggio spesso non sono adeguati alle correnti in gioco con il Litio. Per questo motivo la semplice sostituzione della batteria AGM con quella Litio è sconsigliabile. Il 3LINK, diversamente da altre soluzioni meno sofisticate, permette di bypassare l’impianto elettrico originale evitandogli qualsiasi stress. Peculiarità: grazie a questo tipo di impianto e al 3LINK sarà possibile ottenere ricariche molto veloci salvaguardando comunque l’impianto elettrico originale. Il Touch Screen Display incluso nel kit consente di monitorare e gestire tutte le batterie di bordo.
I vantaggi Fast charge Le alte correnti di carica provenienti dall’alternatore, con il veicolo in moto, possono essere gestite da 3LINK o dal DC-DC creando una linea preferenziale e sicura di ricarica, senza stressare l’impianto originale del camper; anche con batteria 3LION completamente scarica, sarà sufficiente accendere il motore del veicolo per 30 minuti per assicurarsi un giorno di autonomia. 60% di peso in meno La chimica (LiFePO4) ad elevatissima densità di energia, rende la 3LION un concentrato di potenza, e il risparmio in termini di peso è di oltre il 60% rispetto ad una batteria piombo/acido di pari capacità.
Soluzione B, per i veicoli Euro 6 con smart alternator Installazione: i nuovi veicoli, dotati di smart alternator necessitano di un DC-DC (caricabatterie da viaggio) o Power Service per ricaricare le batterie servizi. L’impianto nasce già adeguato ai parametri di carica di questo DC-DC di primo impianto che non variano anche installando una batteria Litio ed è per questo che la sostituzione della batteria originale con una 3LION è possibile e sicura. Peculiarità: in questo caso la velocità di carica dipende dalle caratteristiche del DC-DC installato in origine, l’impianto quindi è sempre sicuro ed ha un’installazione più rapida. Con questa configurazione è possibile restare sempre aggiornati sullo stato delle batterie acquistando EnergyMeter, il Touch Screen Display dedicato alla gestione del pacco batterie collegato.
MODELLI DISPONIBILI E CARATTERISTICHE TECNICHE Cod. Modello
L-20
L-30
L-60
L-100B
L-100
L-100P
L-150
Tensione
12,8V
12,8V
12,8V
12,8V
12,8V
12,8V
12,8V
Сарacità
20Ah
30Ah
60Ah
100Ah
100Ah
100Ah
150Ah
Max scarica continua
20A
30A
60A
100A
100A
150A
150A
Max scarica 30’
25A
35A
70A
140A
140A
170A
175A
Маx carica
1C
1C
1C
1C
1C
1C
1C
Peso
2,7Kg
4,2Kg
7,9Kg
13,3Kg
13,8Kg
13,8Kg
20,7Kg
Dimensione (mm)
181x76 x166
194x130 x162
257x132 x200
337x175 x190
327x172 x227
337x175 x192
485x172 x241
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Resistente a carichi gravosi La bassa resistenza interna e la speciale composizione elettrochimica permettono di supportare, senza danni, alte correnti di scarica, ecco perché le batterie 3LION non temono l’uso di climatizzatori, macchine del caffè, phon per capelli, uso di inverter in generale, ecc. Fino a 4 ore con un climatizzatore e fino a 2 volte la capacità di una classica batteria. Zero manutenzione Chimica ed elettronica interna concorrono a rendere questo tipo di batterie completamente esente da manutenzione. Non sarà più necessario preoccuparsi della solfatazione né dei danni da scariche profonde causati in precedenza alle batterie Piombo Acido. Elevato numero di cicli I cicli di carica di una batteria litio possono sembrare quasi infiniti, arrivano a circa 5 volte quelle delle batterie tradizionali, superando in alcuni casi anche l’obsolescenza del veicolo. Si riescono ad raggiungere 2500 cicli con profondità di scarica del 80%, ma evitando scariche eccessive possono arrivare fino a 5000. Sicura e affidabile La Chimica (LiFePO4) conferisce alla batteria un’innata stabilità termodinamica, il potente BMS (Battery Management System) integrato protegge la batteria da corto circuito/inversione di polarità, sovratensione, eccessiva scarica, sovra temperatura e infine seguendo le configurazioni A o B (vedi schemi a sinistra) si scongiurano problematiche all’impianto elettrico originale.
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focus Tecnologie di alimentazione
Tutto quello che avreste voluto sapere sui sistemi di accumulo a bordo
Nel numero di Aprile di Camper Professional abbiamo esaminato varie opzioni di produzione di energia disponibili per i progettisti di camper. In questo articolo ci concentriamo sulla tecnologia delle batterie che caratterizzeranno le soluzioni ibride per i nostri camper. Prendiamo in considerazione anche le soluzioni ibride e la relativa tecnologia bus. Infine, riflettiamo sull’emergente economia dell’idrogeno, che ha il potenziale per essere un punto di svolta nel nostro settore. Testo di Terry Owen
Tecnologia delle batterie
I
n un mondo ideale, la batteria perfetta sarebbe completamente ricaricabile in pochi minuti e dovrebbe immagazzinare una quantità di energia comparabile a un pieno di benzina o diesel. La domanda è: quanto siamo lontani da questo obiettivo? Ci arriveremo mai?
Batterie al litio-zolfo Le batterie al litio-zolfo utilizzano un anodo di zolfo-carbonio al posto del solo carbonio e hanno densità di energia nell’ordine di 500 watt/ora per chilogrammo (Wh/kg). Questo risultato è significativamente migliore rispetto al tipo a ioni di litio, che ha una densità nell’intervallo 150–250 Wh/kg. Il problema, almeno finora, sono stati la scarsa durata del ciclo di vita e l’auto scaricamento, con la perdita di materiale attivo dal catodo all’anodo. Recentemente, secondo The Engineer Magazine, un team di ricercatori internazionali guidati dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale della Monash University di Melbourne, in Australia, ha depositato un brevetto per una batteria al litio-zolfo di lunga durata, semplice ed economica da produrre, che utilizza processi a base d’acqua. Ciò significa una grande riduzione di residui ecologicamente pericolosi. Le prove su auto e impianti fotovoltaici si svolgeranno in Australia per tutto il 2020.
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Litio allo stato solido Tutte le batterie commerciali al litio utilizzano un elettrolita in gel liquido o polimerico. Questo è il conduttore attraverso il quale gli ioni passano tra gli elettrodi durante la carica e la scarica. In una batteria allo stato solido, il liquido o il polimero viene sostituito da un composto, appunto, solido. L’idea non è nuova ma, finora, la scarsa conduttività dei composti solidi utilizzati ha limitato lo sviluppo a piccole applicazioni specialistiche come pacemaker, RFID e dispositivi indossabili. Tuttavia, la ricerca sta ora producendo materiali a stato solido con conduttività ioniche vicine a quelle degli elettroliti liquidi. I vantaggi sono enormi. Innanzitutto, a differenza degli elettroliti liquidi, gli elettroliti allo stato solido non sono infiammabili e questo rende la tecnologia estremamente sicura. Un altro vantaggio è l’auto-scarica ridotta, il che significa una durata di conservazione più lunga. Inoltre, gli elettroliti a stato solido possono essere realizzati per avere maggiore capacità e resistere a tensioni elevate. Ciò si traduce in batterie con un migliore rapporto peso / potenza, che le rende ideali per l’uso sui veicoli ricreazionali. Nonostante questi vantaggi, è probabile che ci vogliano ancora alcuni anni prima che tali
Batterie “a sabbia” Le cosiddette “batterie a sabbia” al litio-silicio usano anodi compositi in silicio-carbonio anziché in carbonio. Il silicio può immagazzinare molto più litio della grafite mentre le celle si scaricano. Ciò significa che può essere impiegato più litio, con conseguente maggiore densità di energia. Perché, quindi, non tutte le batterie al litio usano questa tecnologia? Il problema è che, durante il processo di carica / scarica, il silicio si espande di oltre tre volte quando reagisce con il litio, prima di ridursi nuovamente. L’effetto complessivo è la disintegrazione dell’anodo. Questo problema viene affrontato combinando silicio con biossido di silicio (che si presenta in effetti come sabbia) ricoperto di carbonio. Nel 2016 Elon Musk ha rivelato che le celle agli ioni di litio di Tesla sono costruite in questo modo anche se, fino a quel momento, le quantità di silicio erano state minime. Ora, la società californiana Sila Nanotechnologies Inc. sta realizzando prodotti anodici a predominanza di silicio che possono integrarsi negli esistenti processi di produzione di batterie, sostituendo completamente la grafite. La tecnologia promette un aumento della densità energetica del 40% insieme a un miglioramento del 20-40% nella durata della batteria. La distribuzione iniziale riguarderà dispositivi di consumo come smartphone e orologi, con successive applicazioni più estese. Si prevede che i costi saranno simili a quelli attuali, con riduzioni man mano che le economie di scala lo permetteranno.
batterie abbiano un impatto significativo sul nostro mercato.
Batterie “ad acqua di mare” Con una lunga storia di innovazione nella scienza dei materiali, IBM Research ha svelato una nuova chimica delle batterie alla fine del 2019. Questa utilizza tre materiali proprietari che, in precedenza, sembra non siano mai stati combinati in una batteria. A quanto pare, questi materiali possono essere estratti dall’acqua di mare, eliminando così la necessità di estrazione o altre tecniche di approvvigionamento di materiale ecologicamente intrusive. L’idea base è che la tecnologia potrebbe eliminare la necessità di metalli pesanti come cobalto e nichel, contribuendo così a garantire la sostenibilità a lungo termine nella produzione di batterie. Attualmente il cobalto si trova spesso nei catodi delle batterie agli ioni di litio, dove
supporta la stabilità termica e la densità di energia. Il nichel è ampiamente utilizzato nella produzione di batterie e si trova nei dispositivi NiCd e NiMh. L’IBM naturalmente è riservata nel comunicare i dettagli della sua invenzione, ma sembra che il litio sia usato come materiale anodico e sia combinato con un elettrolita sicuro (ad alto punto di infiammabilità) e un catodo che è completamente privo di cobalto e nichel. I vantaggi dichiarati includono costi più bassi, ricarica più rapida, elevata potenza e densità di energia, oltre il 90% di efficienza energetica e una bassa infiammabilità. IBM ora sta lavorando per portare questa tecnologia dalla fase di ricerca allo sviluppo commerciale.
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Batterie al grafene e supercondensatori Oltre al potenziale per migliorare i pannelli solari, menzionato nel nostro precedente articolo, il grafene ha anche il potenziale per aumentare le prestazioni della batteria. Finora gli sviluppi si sono concentrati su carica e scarica più rapide e senza surriscaldamento. Questo viene fatto coprendo l’anodo e il catodo con un singolo strato di grafene anziché riprogettare l’intera batteria. Una batteria del telefono cellulare può caricarsi completamente in soli 20 minuti, rispetto ai 90 minuti con la tecnologia convenzionale. Samsung sta inoltre lavorando a una versione che consentirà un aumento della capacità del 45%. Inizialmente, lo sviluppo è stato frenato dal costo estremamente elevato del grafene. Questo, però, si è ridotto in modo significativo, quindi, possiamo aspettarci di vedere molti più prodotti potenziati con grafene (non solo batterie). Nel frattempo, è probabile che i primi prodotti a beneficiarne siano piccoli dispositivi come smartphone, apparecchi acustici e il caricabatterie portatile mostrato qui sotto. Il grafene ha anche il potenziale per creare supercondensatori. Questi si caricano direttamente senza la necessità di una reazione chimica. Di conseguenza, possono essere caricati e scaricati in modo estremamente rapido.
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focus Tecnologie di alimentazione Modulazione asimmetrica della temperatura (ATM) Uno dei problemi associati alla ricarica estremamente rapida delle batterie agli ioni di litio è che il litio metallico può involontariamente essere placcato sull’anodo, riducendo notevolmente la durata della batteria. I ricercatori della Pennsylvania State University hanno scoperto che il riscaldamento di una cella a 60 ° C prima della ricarica elimina il problema. Tuttavia, il tempo deve essere limitato a circa 10 minuti per prevenire il degrado della cella. Lo scaricamento avviene quindi a una temperatura molto più fredda, e da qui nasce il termine ATM. Il riscaldamento è stato dimostrato utilizzando una struttura in nichel che si preriscalda in meno di 30 secondi. Si dice che la tecnologia sia scalabile perché le celle si basano su componenti disponibili a livello industriale. Utilizzando questa tecnologia, dovrebbe essere possibile ottenere per la batteria una ricarica per 200 miglia in soli 10 minuti.
Soluzioni a doppia tecnologia
L
e batterie agli ioni di litio hanno un grosso tallone d’Achille: la carica a una temperatura inferiore a 0°C può provocare danni permanenti. Le batterie al piombo acido d’altra parte non hanno questo problema ma, in altre situazioni, non performano come il litio. Sorge quindi la domanda sul perché non combinare queste due tecnologie per offrire prestazioni senza soluzione di continuità nel comportamento della batteria. Pensando a questo, gli ingegneri di Hymer hanno collaborato con la società tedesca di soluzioni energetiche BOS, per produrre Hymer Smart Battery. Lanciata nel 2018, funziona combinando la batteria al piombo con una speciale batteria al litio in modo tale che la batteria al litio svolga la maggior parte del lavoro. Questo avviene assicurandosi che la batteria al piombo sia caricata per prima con l’eventuale energia in eccesso che va alla seconda batteria al litio. Quando si consuma energia, la batteria al litio viene scaricata per prima, aumentando in modo significativo la durata della batteria al piombo. Hymer afferma che l’effetto è quello di aumentare sia la capacità sia le prestazioni della batteria acida al piombo, triplicandone contemporaneamente l’efficienza.
Soluzioni ibride
C
on tanti entusiasmanti sviluppi sia nelle fonti di energia sia nella tecnologia delle batterie, la sfida è trovare le migliori soluzioni ibride che offrano un alto grado di indipendenza per il camper. Produttori specializzati come CBE, Mastervolt, NDS, Nordelettronica, Sargent, Victron Energy e Votronic offrono una vasta gamma di prodotti per soddisfare questa esigenza. Alcuni offrono anche servizi di progettazione su misura per consentire ai costruttori di veicoli di ottenere il meglio dai loro prodotti. Ecco un sistema personalizzato di CBE, montato su un camper. Esistono
due caricabatterie, vari relè di isolamento, un regolatore di carica solare insieme a pannelli di distribuzione combinati da 12 e 230 volt. La gamma di prodotti Combimaster di Mastervolt offre potenza pura dell’inverter a onda sinusoidale e sistema di ricarica per batterie di tipologie diverse. Hanno anche la commutazione automatica dell’energia tra generatore o alimentazione e uscita dell’inverter, garantendo un’alimentazione costante. Sono disponibili modelli con potenza continua fino a 2600 Watt. Victron Energy fa un passo avanti con una soluzione a energia solare all-in-one. EasySolar-II GX combina un regolatore di carica solare MPPT con un inverter / caricatore e un hub di controllo, in un unico dispositivo. Ha 58
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una potenza continua di 2400 Watt a 25°C. L’unità offre anche connettività per i prodotti GX di Victron. Questi forniscono un monitoraggio completo di vari parametri mentre operano come centro di comunicazione del sistema. Il monitoraggio può essere effettuato localmente o in remoto tramite smartphone. Il dispositivo GX fornisce anche aggiornamenti firmware remoti e consente di modificare le impostazioni di inverter / caricabatterie da remoto. L’offerta di NDS include la ricarica avanzata della batteria dall’alternatore del veicolo. I suoi moduli Powerservice sfruttano al meglio la potenza dell’alternatore, attraverso curve di carica progettate per batterie di servizio con tecno-
logia al piombo-acido di qualsiasi tipo. Sono compatibili con i motori Euro 6 e possono fornire fino a 40 Ah di carica per ogni ora di viaggio. Alcuni modelli accettano anche sorgenti di energia solare e di rete. Nordelettronica presenta una vasta gamma di caricabatterie insieme a sistemi bus e pannelli di controllo avanzati. Sargent è orgogliosa di offrire un supporto di progettazione e assistenza totale per la sua vasta gamma di prodotti. Questi includono dispositivi di alimentazione e distribuzione, sistemi bus avanzati, misurazione dei livelli, sistemi di allarme, cablaggi, gestione centralizzata e controllo remoto. Votronic offre anche una vasta gamma di kit elettrici ed elettronici. Ciò include caricabatterie, trasformatori di tensione, sistemi solari, tecnologia di misurazione dei livelli, dispositivi e display di misurazione, unità periferiche e accessori.
Sistemi di comunicazione e controllo bus
I
sistemi di comunicazione e controllo bus furono sviluppati per la prima volta da Robert Bosch GmbH negli Anni ‘80 per l’uso nell’automotive. Il loro grande vantaggio è una drastica riduzione della quantità di cavi necessari per controllare e monitorare i numerosi componenti all’interno di un’automobile. L’elettronica avanzata viene utilizzata per inviare e ricevere segnali tramite fili che collegano insieme vari componenti. Ogni componente può decodificare il segnale e reagire solo a quelli destinati a esso. Negli ultimi anni il calo dei costi dell’elettronica ha fatto sì che i sistemi bus si siano creati spazio anche a bordo di caravan e camper. Esistono due tipi base di tecnologia in uso: CAN bus (abbreviazione di Controller Area Network) e LIN bus (abbreviazione di Local Interconnect Network). In sostanza, il bus CAN consente ai componenti principali di comunicare perfettamente tra loro tramite una singola coppia di fili di controllo. I fili sono disposti in giro, visitando a turno ogni componente, come un autobus che tocca diverse fermate. Un microprocessore su ciascun componente si collega ai fili di controllo tramite un controller CAN dedicato. Questi controller formano una serie di nodi sulla rete con protocolli che determinano il modo in cui comunicano. Ad esempio, un segnale urgente per attivare il sistema ABS avrà la precedenza su altri segnali. Nonostante tutte le sue virtù, il bus CAN è relativamente complesso e può essere considerato eccessivo per i componenti abitativi all’interno delle nostre caravan e camper.
La tecnologia bus sta contribuendo a ridurre la quantità di cablaggio necessaria per i camper. Questa è la fabbrica Adria in Slovenia.
Il bus LIN è molto più semplice e richiede solo un filo di controllo. Funziona inviando segnali da un controller master a un massimo di 16 unità slave (una su ciascun componente da controllare). I segnali svegliano uno slave alla volta che poi comunica con il master per produrre l’effetto desiderato, come l’accensione di un riscaldatore. Una volta completato, il master può quindi comunicare con altri slave come richiesto. Questa semplicità lo rende più economico del bus CAN pur rimanendo adatto alle applicazioni che non richiedono il livello di sofisticazione che il bus CAN offre. Ecco perché, nel 2011, la Caravanning Industry Association europea, la CIVD, ha adottato i principi del sistema bus LIN, meno complesso, per il suo standard CI-BUS (abbreviazione di Caravan Industry). Ciò definisce una piattaforma comune per la creazione, la manutenzione e l’assistenza di un sistema uniforme di bus dati nel settore del caravan. Lo standard CI-BUS è ora ampiamente adottato in tutta Europa. In effetti, circa 67 membri del CIVD in quattro continenti hanno firmato l’accordo di cooperazione CI-BUS. Ciò
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focus Tecnologie di alimentazione sottolinea la tendenza del settore verso l’aumento della digitalizzazione. Di conseguenza, su molti camper, elementi come il riscaldamento e l’aria condizionata possono già essere gestiti abbastanza facilmente tramite un laptop, un tablet o uno smartphone. Questo può aiutare a fornire sia un maggiore comfort sia una migliore efficienza energetica. Il CIVD afferma che “innovazioni come CI-BUS contribuiscono alla futura redditività del settore e continuano a offrire un enorme potenziale di innovazione”. Man mano che un numero maggiore di componenti viene equipaggiato con un’interfaccia CI-BUS, saranno possibili livelli di sofisti-
Qui, il riscaldamento Alde è una delle tante funzioni, essendo controllato da un pannello centrale progettato per il gruppo Swift Group da Sargent Ltd.
I pannelli di controllo centralizzati sono molto più semplici grazie alla tecnologia bus. Questo è di CBE.
cazione sempre crescenti. Naturalmente, molto dipende da quante funzioni ciascun singolo OEM decide di indirizzare verso l’interfaccia, ma il potenziale c’è. Abbiamo già visto un’esplosione di interessanti pannelli di controllo a bordo di tanti camper. Oltre a inviare segnali di controllo, questi pannelli sono in grado di ricevere feedback su dati come temperature, livelli e tensioni. Inoltre, i segnali inviati via bus da un componente possono essere utilizzati da altri secondo necessità. Ad esempio, un sensore di livello del serbatoio potrebbe essere utilizzato per azionare una pompa quando il serbatoio si sta esaurendo.
L’economia emergente dell’idrogeno
A
partire dalla rivoluzione industriale ci siamo affidati fortemente ai combustibili fossili, inquinanti per l’atmosfera, per fornire la potenza di cui abbiamo bisogno per i nostri stili di vita affamati di energia. Più recentemente, l’uso di energie rinnovabili, come eolica e solare, ha contribuito a tenere sotto controllo le emissioni, ma la tendenza globale è ancora al rialzo.
Ora, un ulteriore sviluppo è in arrivo sotto forma di idrogeno, l’elemento più abbondante nell’universo. Gli sviluppi tecnologici stanno spingendo questo combustibile verde verso una presenza molto maggiore nelle nostre vite. La sua natura ecocompatibile, unita all’elevata densità energetica, all’efficienza e alla buona flessibilità tecnologica, garantisce una grande aspettativa come vettore energetico. Quando l’idrogeno viene bruciato nell’aria, l’unico sottoprodotto è l’acqua. Non ci sono emissioni nocive né gas a effetto serra. Naturalmente, l’idrogeno deve essere prodotto e questo processo può generare inquinamento. In un mondo ideale, tutto l’idrogeno sarebbe prodotto dall’elettrolisi dell’acqua usando l’elettricità da fonti rinnovabili. Attualmente non è così e la stragrande maggioranza dell’idrogeno mondiale è prodotta dalla rigassificazione del metano (CH4). Il problema è che il processo richiede calore e produce emissioni di CO2. CH4 + H2O > CO + 3H2
materiali di assorbimento. L’idrogeno si rivela unico quando viene utilizzato per alimentare veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV). Questo perché una cella a combustibile su un motore elettrico è due o tre volte più efficiente di un motore a combustione interna che funziona a benzina. Inoltre, a differenza dei veicoli a batteria, quelli a idrogeno possono essere riforniti di carburante in circa cinque minuti e avere un chilometraggio
CO + H2O > CO2 + H2
Pertanto potrebbe sembrare inutile considerare l’idrogeno come combustibile “amico dell’ambiente”, ma la CO2 può essere catturata e immagazzinata e ci sono alcuni vantaggi nell’uso dell’idrogeno. Ad esempio, l’idrogeno ha la più alta densità di energia per il suo peso di qualsiasi combustibile (circa tre volte quello della benzina) anche se, quando è immagazzinato come gas altamente compresso in bombole resistenti, questo rapporto è leggermente compensato. Tuttavia, sono in fase di sviluppo serbatoi alternativi, come quelli basati sulla tecnologia dei materiali. Questi immagazzinano idrogeno attraverso un processo noto come assorbimento e sono caratterizzati da elevate densità di stoccaggio, pur richiedendo relativamente poco tramite un’infrastruttura di supporto. È in fase di ricerca un’ampia gamma di 60
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simile ai veicoli a benzina. Senza dubbio, è perfettamente possibile utilizzare l’idrogeno per alimentare i motori a combustione interna (come dimostrato dall’auto a produzione limitata Hydrogen 7 di BMW, costruita dal 2005 al 2007) ma il sistema è molto meno efficiente e produce alcune emissioni. Nel 2018 Mercedes ha presentato il suo furgone Concept F-Cell Sprinter al Caravan Salon di Düsseldorf, con un motore da 147 kW e un’autonomia di 500 km. Nell’ottobre 2019 Renault ha annunciato il lancio di KANGOO Z.E. Hydrogen alla fine del 2019 e MASTER Z.E. Hydrogen nel
2020. La casa afferma che questi modelli hanno un’autonomia fino a tre volte superiore rispetto al 100% dei veicoli elettrici con un tempo di ricarica di soli 5-10 minuti. Anche Toyota, Hyundai e Honda producono FCEV per mercati selezionati, anche se la diffusione è limitata dalla disponibilità di stazioni di rifornimento. La chiave per sbloccare veramente l’economia dell’idrogeno sarà la sua produzione a un prezzo abbastanza basso da competere con quello prodotto dalla rigassificazione del gas naturale, ma senza le emissioni di carbonio a esso associate. Nel frattempo, la diffusione dell’idrogeno è destinata a essere relativamente lenta, sebbene molti paesi si stiano comunque muovendo in questo senso. L’esperienza dimostra che, man mano che vengono installate le stazioni di rifornimento di idrogeno, seguiranno gli FCEV. La Germania, ad esempio, tramite la sua iniziativa sulla mobilità H2, prevede di installare 400 stazioni di ricarica entro il 2025 e stima che serviranno 650.000 FCEV. Anche il Giappone sta pianificando un futuro alimentato a idrogeno, spronato dall’incidente di Fukushima nel 2011. Il Paese, infatti, sta pianificando di avere 900 stazioni di rifornimento entro il 2030. La Cina, nel frattempo, pianifica 300 stazioni di ricarica entro il 2025. Negli Stati Uniti, come ci si potrebbe aspettare, la California è all’avanguardia. Ha già 6.300 FCEV e 39 stazioni di rifornimento. Quest’ultimo dato dovrebbe aumentare a 200 entro il 2025.
Conclusioni
Con una tale attenzione globale sull’impatto dei cambiamenti climatici, è evidente la necessità di ridurre le emissioni e la nostra dipendenza dai combustibili fossili. La pandemia di Covid-19, con il conseguente calo delle emissioni globali, sta già dando luogo a richieste di modi più ecologici per tornare alla normalità. Non vi è dubbio che un componente chiave dell’energia pulita è l’elettricità, soprattutto se può essere generata da risorse rinnovabili. Oggi assistiamo alla corsa a produrre camper sempre più
ecologici, e alcuni importanti risultati sono già stati raggiunti. L’anno scorso abbiamo visto il lancio dell’Iridium E Mobil, probabilmente il primo camper completamente elettrico al mondo ad essere messo in vendita al pubblico. Ora, il crescente impegno verso l’energia a idrogeno significa che il giorno del camper alimentato con questo combustibile potrebbe non essere troppo lontano. E grazie a rifornimento rapido, autonomia eccellente, indipendenza dalla rete elettrica e zero emissioni, cambierà completamente il gioco.
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speciale mercati
Il mercato dell’RV in Canada Con un mercato interno stabile e una florida attività di esportazione, basata su molteplici accordi di libero scambio, l’industria canadese dell’RV è un punto di riferimento globale. Man mano che il paese emerge dalla pandemia di Covid-19, i produttori sembrano diventare ancora più forti. Testo di Craig Ritchie
A
ndava tutto così bene. Le vendite erano solide, le fiere di settore molto frequentate, i tassi di interesse rimanevano bassi e il costo del carburante era minimo. Il cambio di valuta nei confronti del dollaro USA si è stabilito su un valore proficuo sia per l’import che per l’export e, cosa più importante, l’interesse dei consumatori verso l’RV stava crescendo esponenzialmente. Entro la fine di febbraio 2020, l’industria canadese dei camper volava davvero alto. Poi, neanche due settimane dopo, tutto si è arrestato in modo improvviso quando il paese è entrato nel lock-down da Covid-19. A metà marzo in Canada si è passati da una manciata di infezioni da coronavirus isolate, ad un punto in cui la maggior parte del paese era in uno stato di emergenza, con nuove 62
restrizioni sui viaggi, pesanti misure di allontanamento sociale e con tutte le attività non essenziali chiuse per ordine del governo. Mentre le direttive hanno funzionato dal punto di vista sanitario - il Canada ha rapidamente appiattito la sua curva di infezione, con la maggior parte delle regioni che hanno raggiunto il picco entro la fine di aprile - l’impatto economico è stato enorme. Alla fine di aprile, il governo federale aveva impegnato quasi 300 miliardi di dollari canadesi a sostegno delle imprese e aveva annunciato i primi passi per riaprire l’economia, dando speranza ai produttori di camper, rivenditori e produttori di parti e accessori, ma lasciandoli di fronte ad un percorso poco chiaro. “La salvezza ii tutto ciò è che i motivi per cui i consumatori acquistano un camper non
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sono cambiati, sono solo diventati più forti”, afferma il presidente della Canadian RV As-
Shane Devenish Presidente della Canadian RV Association (CRVA)
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sociation (CRVA), Shane Devenish. “Gli acquirenti sono stati confinati nelle loro case negli ultimi due mesi, quindi prevediamo che quando le restrizioni saranno allentate molte persone vorranno uscire e avranno voglia di evasione. Non credo che saranno molto attratte dal prendere un aereo o fare una crociera nel prossimo futuro, quindi è abbastanza probabile che vedremo un aumento delle vendite nel corso dell’anno.” Il mercato nazionale dei camper Il settore dei camper è un grande business in Canada, con una media di circa 3,4 miliardi di dollari canadesi di vendite al dettaglio ogni anno. Le spese post-vendita contribuiscono per circa altri 1,7 miliardi di dollari all’economia canadese, sotto forma di costi a valore aggiunto come assicurazione, stoccaggio e commissioni. La spesa turistica associata all’uso dei camper supera i 3,3 miliardi di dollari ogni anno, con i canadesi che effettuano una media di 8,8 milioni di viaggi all’anno secondo l’Associazione dei dealer di RV del Canada (RVDA Canada). L’impatto economico del settore canadese del camper nel 2018, secondo l’organizzazione, ha visto una spesa totale dei consumatori nel settore RV a oltre $ 6,1 miliardi ogni anno, che genera $ 1,9 miliardi di entrate fiscali, $ 4,2 miliardi di reddito da lavoro e sostiene oltre 66.000 posti di lavoro. Nonostante le minori spedizioni all’ingrosso negli ultimi 18 mesi, le vendite al dettaglio di camper in Canada sono rimaste vivaci. “Negli ultimi due trimestri del 2018 e durante tutto il 2019 le concessionarie sono state impegnate a liquidare i loro lotti, c’erano troppe scorte” afferma Devenish. “Questo è il motivo per cui i produttori hanno spedito meno prodotti. Le persone vedono che le spedizioni sono diminuite del 32% e pensano che non suoni molto bene, ma in realtà i rivenditori vendevano molto e stavano andando piuttosto bene in tutto il Canada”. Prima dell’arrivo della pandemia di coronavirus, le vendite in Canada erano state davvero ottime. Il consenso tra i rivenditori suggerisce che, mentre le vendite in arrivo nel marzo di quest’anno sono rimaste
Eleonore Hamm Presidente di RVDA Canada
leggermente indietro rispetto ai numeri del 2019, prima stavano chiaramente guadagnando terreno. “Gennaio è stato un po’ sottotono e penso che parte di ciò fosse legato alle condizioni meteorologiche, dato che abbiamo avuto una serie di importanti fiere di settore, in diverse parti del paese, che sono state funestate dalle tempeste invernali”, afferma Eleonore Hamm, presidente della RVDA Canada. “Ma il resto degli show è andato molto bene, almeno fino a quando non siamo arrivati a marzo, quando la situazione è precipitata e le fiere hanno iniziato ad essere cancellate. L’industria canadese del camper ha chiuso la stagione 2019 con un calo del 13,1% rispetto all’anno precedente, ma i concessionari erano ottimisti sul fatto che il 2020 sarebbe stato un anno di rimbalzo. Tutto indicava questa direzione, e le vendite stavano chiaramente aumentando.” Vendite che, in casi sempre più numerosi, venivano fatte ad acquirenti esordienti. Secondo i dati di RVDA Canada e CRVA, circa 2,1 milioni di famiglie canadesi - o circa il 15 percento del totale nazionale - possiedono già un camper. I nuovi acquirenti sul mercato sono, in molti casi, esordienti dell’RV. “Non sono più solo i baby boomer: i millennial ora rappresentano uno dei più grandi segmenti di acquisto in Canada”, afferma Hamm. “E non usano il camper solo per andare in campeggio. Lo usano per andare a pescare, arrampicare su roccia o per assistere a concerti o fare altre attività solo per la giornata.”
I numeri del Canada (al 2019) Popolazione: 35,8 milioni Età media: 41,1 anni (M), 43,7 anni (F) Densità della popolazione: 3,41 persone per kmq Approssimativamente il 90% della popolazione è concentrato entro 160 km dal confine con gli USA
Accordi di libero scambio: Australia, Brunei, Cile, Colombia, Costa Rica, EU, Honduras, Islanda, Israele, Giappone, Giordania, Liechtenstein, Malesia, Messico, Nuova Zelandia, Norvegia, Panama, Perù, Singapore, Corea del Sud, Svizzera, Ucraina, USA, Vietnam. Accordi di libero scambio sospesi: Argentina, Brasile, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala, India, Marocco, Nicaragua, Paraguay, Turchia, Uruguay.
Forza lavoro: 18,89 milioni Tasso di disoccupazione: 6,3 %
Principali fiere del settore RV: Toronto, Vancouver, Montreal, Edmonton, Calgary, Winnipeg, Halifax, Ottawa
Impiegati nel settore RV: 66.000 Lingue ufficiali: inglese e francese
Note:
PIL: €1,625 miliardi
• Economia globalizzata, tra le prime 10 nazioni commerciali al mondo
PIL pro capite: €44.350 Crescita del PIL: + 3,0%
• Secondo paese più grande del mondo con una superficie di 9.984.670 kmq
Tasso di inflazione: 1,6 %
• 5,7 milioni di canadesi vanno in campeggio ogni anno e contribuiscono con $ 4,7 miliardi di CAD (€ 3,05 miliardi) all’economia canadese
Valuta: dollaro canadese ($CAD) Import: oltre 405,1 miliardi di euro Export: oltre 338,0 miliardi di euro
Fonti: Statistics Canada, CIA World Fact Book, Canadian Camping & RV Council
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speciale mercati Ciò che sorprende particolarmente, con così tanti acquirenti alle prime armi nel mix, è che le vendite di camper in Canada fino a marzo hanno registrato una tendenza al rialzo; non solo in numero di unità, ma anche in dollari, con un netto aumento dei prezzi medi al dettaglio. Laddove i nuovi acquirenti storicamente acquistavano unità entry-level, ora le giovani famiglie attribuiscono importanza alle funzionalità premium e soprattutto alle dotazioni elettroniche. Detto questo, i baby boomer restano il più grande gruppo di consumatori in generale, e la maggior parte di loro premia il comfort e le finiture di fascia alta. “Prima dell’arrivo di Covid-19 vedevamo vendite molto forti in tutto il Canada e negli Stati Uniti”, afferma Keith Donkin, presidente di Northern Lite, produttore di camper e caravan con sede a Kelowna nella Columbia Britannica. “La maggior parte dei nostri acquirenti sono ancora i baby boomer, che vogliono tutto in fascia alta e ciò si evince dalle nostre vendite. Ma sono sicuro che vedremo sempre più millennials dare un alto valore alla qualità e ai servizi premium “. Donkin osserva che, mentre il mercato dei truck camper (pick-up camperizzati) ha continuato a crescere costantemente in tutto il Canada, Northern Lite ha recentemente ampliato la sua linea di prodotti con il rilancio di una caravan, considerata più attraente per le giovani famiglie con bambini e che offre un maggiore comfort ai boomer che avanzano con l’età. Il primo modello ad essere offerto sarà la nuova Boreal 23FB. Caratterizzata da un design spigoloso e futuristico, questa caravan da 7 metri in fibra di vetro può ospitare quattro persone e presenta gli ultimi ritrovati high-tech, tra cui una coppia di pannelli solari da 100 watt. “Abbiamo riscontrato molto interesse, sia da parte dei rivenditori che dei consumatori, nella linea caravan”, afferma Donkin. “Questa è stata sviluppata nell’ultimo anno e mezzo ed è un rimorchio monoblocco, utilizzabile nelle quattro stagio-
Roger Faulkner Presidente della General Coach
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Libero scambio
L
a produzione di RV in Canada rappresenta almeno 470 milioni di dollari di impatto economico ogni anno secondo RVDA Canada e CRVA, con l’80% del prodotto esportato ad acquirenti stranieri, la maggior parte dei quali situati negli Stati Uniti. La grande ironia è che di fronte a quella massiccia attività di esportazione, circa il 95 percento dei veicoli © gorving.ca commerciali venduti al dettaglio in Canada sono importati da produttori con sede negli Stati Uniti. “Il Canada ha una solida base di produttori per camper di classe B, truck camper e case mobili, in particolare”, spiega Eleonore Hamm di RVDA Canada. “Ma le caravan e i fifth wheel sono ancora il segmento più ampio del settore e in Canada ci sono pochissimi produttori nazionali di questi veicoli. Quindi il prodotto che stiamo esportando è molto diverso dal prodotto che importiamo”. Il Canada ha goduto di accordi commerciali con gli Stati Uniti nell’ambito dell’Accordo di libero scambio Canada-USA nel 1987. Questo accordo è stato ampliato per includere il Messico nel 1994 con la firma del North America Free Trade Agreement, e sostituito nuovamente con il nuovo accordo Stati Uniti-Messico-Canada nel marzo di quest’anno. Sebbene persa nello tsunami delle news sul Covid-19, la ratifica di questo ultimo accordo commerciale da parte del Canada ha segnato un passo importante per l’industria dei camper, fornendo agli investitori una maggiore chiarezza fiscale e ai produttori una stabilità tanto necessaria sia nella crescita dei canali di fornitura sia in quelli di distribuzione, compresa una misura di sgravio tariffario. Oltre agli Stati Uniti e al Messico, il Canada gode di accordi di libero scambio con altre 22 nazioni ed ora anche con l’UE, grazie al l’accordo economico e commerciale globale (CETA) firmato nel 2014. La politica commerciale aperta del paese ha notevolmente giovato ai produttori canadesi, che sfruttano un favorevole tasso di cambio rispetto al dollaro USA al fine di godere di un vantaggio competitivo unico: la possibilità di vendere i loro prodotti in tutto il mondo sulla base sia della qualità che del prezzo.
ni senza soluzione di continuità, il primo del settore. Prevediamo che dovrebbe iniziare ad arrivare sui lotti dei nostri rivenditori entro la fine dell’estate.” Anche la General Coach, produttore di caravan con sede a Hensall, Ontario, quest’anno lancerà una nuova linea. Il presidente Roger Faulkner ritiene che il consolidamento del mercato su larga scala in atto tra i produttori statunitensi di caravan abbia creato opportunità per costruttori canadesi più agili, che possono generare profitti gratificanti con prodotti costruiti in volumi più modesti. “Come produttore devi trovare una stanza vuota”, dice. “Non ha senso cercare di affrontare direttamente grandi concorrenti che dispongono di enormi risorse e provare a batterli nel loro stesso gioco. Non vincerai. Quindi stiamo costruendo prodotti a cui nessun altro sta nemmeno guardando.” La nuova linea di caravan Citation Reward è descritta dall’azienda come “un rimorchio più piccolo di fascia alta e molto costoso” che si rivolge ugualmente ai ricchi baby boomer e ai millennial che puntano in alto. “Stavamo per lanciarlo quando sul mercato si è
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abbattuta la pandemia di Covid-19”, afferma Faulkner. “Quindi per ora siamo in attesa che le cose migliorino, ma andremo assolutamente avanti non appena possibile. Oggi abbiamo 10 rivenditori in Canada e non vediamo l’ora di introdurre questa novità sul mercato”. Faulkner sostiene che un ritorno alla produzione di caravan è un progresso naturale per la General Coach. L’azienda, che quest’anno celebra il suo 70° anniversario, è nota per le sue mobile home, anche se negli ultimi 15 anni ha acquisito una vasta esperienza nella produzione di rimorchi personalizzati per l’industria cinematografica in Canada, negli Stati Uniti e in Europa. “Le caravan per il cinema offrono un luogo in cui il cast, la troupe, la produzione possono prepararsi per le riprese o distendersi e rilassarsi tra una ripresa e l’altra”, afferma Faulkner. “L’industria cinematografica è cresciuta in modo esponenziale ed è stato un buon affare per noi. Abbiamo un team di esperti che applica le conoscenze acquisite al servizio di quel mercato per la nostra nuova linea Citation Reward e non vediamo l’ora del lancio ufficiale entro la fine dell’anno.”
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Produttori RV canadesi • • • • •
General Coach Canada Northern Lite Roadtrek Pleasure-Way ProLite
• • • • • • • • • • • • • •
Safari Condo KampaRoo Campers Leisure Travel Vans Off Grid Trailers Bigfoot Industries Northland RV Taylor Coach Trillium RV Lees-ure Lite West Coast Leisure Homes Prevost New West RV Escape Trailer Industries Kottage RV
General Coach Citation Reward
General Coach Canada Fondata nel 1950, General Coach Canada produce modelli premium di mobile home, con una nuova linea di caravan in cantiere che debutta quest’anno. Con oltre 220 dipendenti, General Coach è tra i maggiori produttori di RV in Canada. L’azienda costruisce anche trailer per applicazioni commerciali, con particolare attenzione all’industria cinematografica. Northern Lite Mfg. Uno dei brand di camper in vetroresina più famosi del Nord America, Northern Lite ha dovuto affrontare un disastro nel febbraio 2014, quando il suo impianto di produzione a Kelowna, British Columbia, è stato distrutto da un incendio. Poco più di un anno dopo la società ha ripreso la produzione in una nuova struttura e nel 2020 lancerà una nuova linea di caravan. Northern Lite 10-2EX LE
Roadtrek Inc. Roadtrek è il camper di classe B più conosciuto in Nord America, nonostante una movimentata storia recente che ha visto l’iconico marchio acquisito lo scorso anno dal Groupe Rapido. Ora, operando come Roadtrek Inc., il marchio costruisce cinque modelli di Classe B sulle piattaforme Dodge Ram ProMaster e Mercedes-Benz Sprinter.
Roadtrek Zion
Pleasure-Way Industries Fondata nel 1985, quando il proprietario dell’azienda Merv Rumpel non riusciva a trovare un camper di classe B di suo gradimento, Pleasure-Way RV è cresciuta fino a diventare uno dei principali produttori di camper di classe B del Nord America. Più di 150 dipendenti costruiscono otto modelli diversi sulle piattaforme Dodge Ram ProMaster, Ford Transit e Mercedes-benz Sprinter. Pleasure-Way Plateau TS
Roulottes Prolite
Roulottes Prolite 12V
Lanciata nel 2000, Roulottes Prolite, con sede in Quebec, produce 14 modelli di caravan che vanno dalla Suite da 227 kg per auto di piccole dimensioni agli Extreme da 1.678 kg - incluso un nuovissimo modello da 12V che può ospitare tre persone e funziona solo con batterie e pannelli solari. La società ha esordito nei motorizzati con il nuovissimo camper Evolution Classe B.
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L’analisi di Stuart Lamont sul settore RV in Australia
Testo di Irene Viergever
Prima che il Covid-19 colpisse l’Australia, il paese e la sua industria dell’RV avevano un’altra battaglia da combattere: i devastanti incendi boschivi. Abbiamo parlato con Stuart Lamont, CEO della Caravan Industry Association Australia, di mercato, di Covid-19 e del ruolo che la Caravan Industry Association ha ricoperto in questi tempi difficili. Com’era il mercato prima dell’emergenza Covid-19? Stuart Lamont: l’Australia ha un settore manifatturiero locale forte e orgoglioso. Negli ultimi 12 mesi sono stati prodotti in totale 21.500 veicoli ricreazionali, che rappresentano il decimo anno consecutivo di produzione superiore a 20.000 unità. Ci sono circa 711.000 RV registrati in Australia e lo stile di vita “camper” è profondamente radicato nell’animo australiano. I dati di Tourism Research Australia per il 2019 hanno dimostrato che caravan e camping sono più popolari che mai, raggiungendo un record di 14 milioni di viaggi “overnight”. In genere, i residenti nelle parti meridionali del paese fanno viaggi durante i periodi di Natale e Capodanno, estendesi fino a gennaio durante le vacanze scolastiche e nel periodo pasquale, dopo di che i viaggiatori, con il passare delle stagioni, tendono a dirigersi a settentrione: Queensland, Territorio del Nord, Australia occidentale. Questa tendenza è particolarmente popolare tra i pensionati e le famiglie che hanno pianificato un lungo periodo di tempo libero dal lavoro o dalla scuola per fare il “grande giro” dell’Australia. Purtroppo, l’impatto degli incendi boschivi in alcune destinazioni estive molto popolari nel Sud e lungo la costa orientale è stato devastante, e poi è seguita la crisi Covid-19 che ha fermato qualsiasi piano di viaggio.
tempo un impatto sull’efficienza. È interessante notare che, a quanto sentiamo, i concessionari e i rivenditori di prodotti per camping e caravan stanno riscontrando un aumento delle vendite, poiché le persone utilizzano i periodi di inattività per prepararsi a mettersi in viaggio quando le restrizioni diminuiscono. Nonostante l’Australia abbia una forte industria manifatturiera locale, una crisi globale di questa portata influisce sulla catena di approvvigionamento internazionale, quindi i produttori locali devono essere smart su dove reperire i loro componenti e quanto lontano spingersi per gli ordini. Anche i caravan show sono stati posticipati per un po’, il che ha cambiato il modo in cui molti rivenditori quest’anno interagiscono con i loro clienti. Questo non vuol dire che la domanda diminuirà, perchè mentre il reddito di alcuni clienti sarà influenzato dalla situazione, welfare e sussidi sono stati un importante obiettivo del governo australiano per attenuare il colpo sulle famiglie, in modo che possano continuare a spendere e che gli affari possano riprendere
Quanto pensa che questa emergenza di Covid-19 influenzerà l’industria dell’RV in Australia? Stuart Lamont: Comprensibilmente, i produttori hanno bisogno di rivedere i loro spazi di lavoro per allinearli alle linee guida sul distanziamento sociale, e aumentare le pratiche igieniche per la loro forza lavoro, con conseguenze che potrebbero avere per qualche
www.caravanindustry.com.au
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I numeri del mercato RV in Australia Immatricolazioni Al 2019, un totale di 711.386 veicoli ricreazionali sono stati immatricolati in tutta la nazione, con un aumento del 5% rispetto al 2018, l’incremento maggiore mai registrato in Australia. Le immatricolazioni di RV hanno segnato un tasso di crescita 2,5 volte maggiore di quello delle immatricolazioni totali di veicoli (1,7%). (ABS, Motor Vehicle Census, 2019) Anno
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
Immatricolazioni
474.776
502.025
528.780
556.684
586.585
615.301
647.337
679.416
711.386
Produzione Dopo che il 2018 è stato l’anno migliore nella produzione di RV in Australia negli ultimi 39 anni, il 2019 mostra un leggero calo. Un totale di 21.465 RV sono stati fabbricati in Australia nel 2019, il 94% dei quali sono rimorchiabili, e di questi il 66% sono caravan. Questa preferenza per i rimorchi ha segnato gli ultimi dieci anni. (NEM Australasia, 2020)
Veicoli ricreazionali fabbricati in Australia dal 2009
Importazioni di RV Un totale di 10.400 RV sono stati importati in Australia negli ultimi 12 mesi. La grande maggioranza di tali veicoli è importata dalla Cina e da Hong Kong. I numeri delle importazioni sono diminuiti nei primi tre mesi del 2020, principalmente a causa di Covid-19. (ABS, 2020) Visitatori + notti Negli ultimi 12 mesi sono stati effettuati oltre 14 milioni di viaggi RV/ campeggio, per un totale di 60 milioni di notti trascorse in RV e in campeggio in Australia (10% in più rispetto all’anno prima). Si stima che il settore abbia contribuito all’economia australiana con oltre 20 miliardi di dollari di valore. (Tourism Research Australia, 2020)
rapidamente una volta ridotto il rischio. E per quanto riguarda i campeggi e gli RV park? Stuart Lamont: Grazie al lavoro proattivo del nostro governo, le restrizioni sono in via di allentamento in Australia. Si prevede che, senza la possibilità di andare all’estero o in crociera per un certo periodo, il turismo
Numero di park & site L’Australia ospita circa 1.600 caravan park. Il numero di siti è stimato in un totale di 200.000 in tutto il paese.
nazionale prospererà e sarà l’obiettivo principale per coloro che vogliono prenotare un viaggio. Questo presupposto è positivo per gli operatori dei caravan park, poiché l’esperienza che offrono è ciò che le persone probabilmente richiederanno: un luogo dove possano trascorrere del tempo con i propri cari in mezzo alla natura, utilizzando le proprie attrezzature ed il proprio abitacolo, lontano
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dalle città o dai sobborghi. Questo non vuol dire che gli ultimi mesi non siano stati incredibilmente difficili per gli operatori, tuttavia sono resilienti e per molti c’è luce alla fine del tunnel. Qual è stato il ruolo della Caravan Industry Association of Australia durante la crisi Covid-19? Stuart Lamont: Per fortuna, l’Australia è riuscita a raggiungere una posizione invidiabile nella battaglia contro Covid-19. Inizialmente l’associazione era fortemente focalizzata sull’assicurare che le aziende del settore avessero le giuste informazioni su ciò che dovevano fare con i clienti, con il personale e con i programmi di sostegno del governo. Ora si tratta solo di stimolare il mercato e garantire che caravan e camping siano la priorità per chiunque desideri fare una vacanza. Ciò va di pari passo con le pressioni esercitate sul governo per assicurarsi che comprendano i vantaggi economici che la nostra industria offre a livello locale e la sicurezza che questo modo di viaggiare offre. Tourism Australia, che di solito promuove l’Australia nel mercato internazionale, ha recentemente assunto un focus nazionale e stiamo lavorando a stretto contatto con loro per garantire che l’esperienza camping e RV sia in primo piano. Tutto questo in combinazione con campagne social, rivolte al nostro pubblico digitale di circa 800.000 australiani, e con partnership di settore.
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Melbourne Supershow: uno spettacolo unico nel suo genere (e quest’anno ancora di più) Poco prima che il Covid-19 colpisse il mercato australiano, la Caravan Industry Victoria ha aperto le porte all’edizione numero 66 del Victorian Caravan, Camper & Touring Supershow. Testo di Irene Viergever - foto di Tara Leach
N
on è certo il tipico Caravan Show: il Victorian Caravan, Camping & Touring Supershow è la più grande fiera del settore camper e campeggio in Australia, con oltre 250 espositori distribuiti su un totale di 51.650 mq di spazio espositivo. Il Supershow di quest’anno è iniziato giovedì 22 febbraio e ha accolto un totale di 45.726 visitatori in 5 giorni. A causa delle successive restrizioni, questo evento è stato, ad oggi, l’ultimo grande show australiano di RV aperto al pubblico per la stagione 2020. Il Victorian Supershow è stato, ancora una volta, l’evento da non perdere: questo show sta diventando ogni anno sempre più grande e più coinvolgente, offrendo un’ampia varietà di intrattenimento e innovazione per
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i turisti a qualsiasi livello di esperienza. Visitando l’immenso show si incontra una folla straordinariamente diversificata, tra cui i Millennial che si preparano per il loro primo viaggio, le giovani famiglie in cerca del loro nuovo van, i viaggiatori esperti come i Grey Nomads e tutte le altre categorie che si collocano tra queste. Uno dei focus group per il Victorian Supershow è il viaggiatore alle prime armi. Rob Lucas, Chief Executive Officer di Caravan Industry Victoria, spiega: “Il Victorian Supershow è il posto migliore per un esordiente, perché qui trova, in un solo luogo, tutte le risposte alle sue domande. Per le questioni tecniche c’è il nostro Industry Expert mentre per la ricerca di un camper, un poptop o una caravan, qui trova qualsiasi tipo di prodotto, oltre a tutti gli accessori.”
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Il Supershow offre ai consumatori l’opportunità di pianificare la loro prossima avventura australiana, esplorando e confrontando le offerte. Ancora più importante: è una giornata all’insegna del divertimento per ogni membro della famiglia. Victorian RV Industry Non è un caso che la più grande fiera australiana del settore si trovi a Melbourne Victoria, considerando che il 90% delle caravan australiane sono costruite a Victoria. L’industria dello stato ha contribuito con oltre 2,1 miliardi di dollari all’economia di Victoria nel 2019 e ha impiegato quasi 6.600 lavoratori locali nella produzione, vendita, riparazione e assistenza di RV. Pertanto Victoria è considerata la patria dell’RV in Australia.
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Fatti e cifre Victorian Caravan, Camping & Touring Supershow 2020 Quando: Giovedì 20 - Lunedì 24 febbraio 2020 Durata: 5 giorni Dove: Melbourne Showgrounds, Ascot Vale Visitatori: 45.726 Espositori: 258 • 76 Caravan & RV • 22 Camper Trailer • 12 Motorhome & 5th wheeler • 110 RV Accessories • 33 Tourism • 3 4x4 • 2 Car Manufacturers
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Il futuro del settore camper in Australia
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l Victorian Caravan, Camping & Touring Supershow di Melbourne è sempre stato la patria dell’innovazione. Il Supershow di quest’anno ha visto il gradito ritorno del rivoluzionario AL-KO Innovation Hub, il primo luogo da esplorare quando si vuole sapere tutto sulle ultime e migliori novità di settore in Australia. AL-KO Innovation Hub è stato ufficialmente, e spettacolarmente, aperto dal 3AW MC David Mann, seguito da un tour attraverso tutte e nove le affascinanti novità: nove aziende hanno presentato al pubblico le loro ultime innovazioni durante il Victorian Caravan, Camping & Touring Supershow 2020, inclusa la stessa AL-KO. Brad Hooper, responsabile marketing di AL-KO Australia, spiega: “Come leader di mercato vogliamo fare la nostra parte per incoraggiare l’innovazione e le nuove idee a beneficio dell’intero settore e dei consumatori. La visione di AL-KO in Australia e Nuova Zelanda è quella di essere il principale innovatore e fornitore di soluzioni per rimorchio e RV, e la sponsorizzazione dell’Innovation Hub ci consente di comunicare questa visione”. Essendo situato all’interno del RACV Victoria Pavilion di recente apertura, l’ALKO Innovation Hub ha attirato ancora più visitatori rispetto allo scorso anno. Il team BMPRO spiega perché AL-KO Innovation Hub sia così importante: “L’Innovation Hub porta gli sviluppi più recenti della produzione RV in Australia sotto lo stesso tetto, in modo che i visitatori possano capire a colpo d’occhio ciò che sta accadendo all’avanguardia del settore. Il pubblico vede i trend verso camper più comodi, sicuri, smart e off-grid, oltre al potenziale della produzione australiana di RV. Per coloro che stanno pianificando di acquistare una caravan nel prossimo futuro, AL-KO Innovation Hub offre una guida su quali funzionalità e caratteristiche puntare”.
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dossier l’evoluzione del design
Mobilvetta K-Yacht Tekno Design 2020
Non è vero che i camper di oggi sono uguali a quelli di un tempo: se confrontiamo i prodotti della stagione 2020 con quelli del 2005, o anche solo del 2010, ci accorgiamo che la mutazione è stata importante.
Ieri e oggi: come sono cambiati i camper? Testo di Andrea Cattaneo
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apita spesso, tra gli addetti ai lavori, di sottovalutare la portata dei cambiamenti avvenuti nel settore camper nel corso degli anni. Ma se confrontiamo i prodotti di un tempo, ci accorgiamo che l’evoluzione c’è stata, ed è stata importante. I camper di oggi non sono uguali a quelli di alcuni anni fa. E non è necessario tornare agli anni ‘90 per evidenziare i cambiamenti. Noi abbiamo cercato di tracciare brevemente le linee dell’evoluzione storica che c’è stata grosso modo dal 2005 ad oggi, prendendo come esempio alcuni modelli simbolici. I cambiamenti ci sono stati nel modo di costruire e nella parte impiantistica (a cominciare dall’impianto elettrico), ma c’è stato un mutamento radicale anche nella tipologia di prodotto, soprattutto se rapportato a determinati mercati. Pensiamo al declino dei mansardati e all’evoluzione dei campervan, oltre che dei semintegrali dotati di drop-down bed. Iniziamo con cinque modelli molto diversi tra loro, di cinque brand differenti: sul prossimo numero continueremo la nostra analisi. 70
Mobilvetta Euroyacht 2005
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Mobilvetta: motorhome
Mobilvetta K-Yacht 2020
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a sempre Mobilvetta ha cercato di legare la propria immagine al buon design e all’Italian Style: il motorhome è inevitabilmente l’emblema di questo modo di porsi agli occhi del pubblico. Dall’Euroyacht di inizio Millennio agli attuali K-Yacht TeknoLine e TeknoDesign ci sono stati parecchi cambiamenti, e in mezzo ci sono le esperienze del primo K-Yacht del 2009 e di quel gioiello che è stato il Nazca presentato a fine 2004.
Sopra e sotto: Mobilvetta Euroyacht 2005
Telaio. Dalla versione standard dello chassis Fiat Ducato si è passati alla versione Special, più leggera, e al telaio Al-Ko offerto in alternativa. Costruzione. Dalle pareti in polistirolo e listelli di abete si è passati ai pannelli in polistirene estruso a cellule chiuse (water proof) e inte-
Mobilvetta K-Yacht 2010
Mobilvetta K-Yacht 90 Tekno Line 2020
laiatura in materiale plastico. Sui nuovi motorhome c’è sempre un doppio pavimento. Cabina. In precedenza la cabina era in vetroresina stratificata manualmente e aveva due porte, con forti conseguenze sui pesi e sugli spazi interni. Ora c’è una sola porta e viene adottata una combinazione di frontale in vetroresina e pannelli sandwich. Design esterno. Si è cercato di eliminare il più possibile le viti a vista. Il posteriore ha avuto un’evoluzione, lavorando sulle tre dimensioni. I nuovi raccordi curvi tra tetto e fiancate creano un effetto visivo molto piacevole. Gli specchi retrovisori ora sono “appesi”. Design interno e costruzione dell’arredo. Dove possibile, i pannelli in multistrato sono stati sostituiti con pannelli tamburati. Il sistema di progettazione è cambiato, per avere una migliore qualità e ridurre gli errori di montaggio. Bagno: si è passati dall’Abs termoformato all’utilizzo di materiali particolari. Per la cucina sono state utilizzate anche soluzioni di pregio come la pietra acrilica con vasca integrata. Impianto elettrico e illuminazione interna. L’impianto elettrico è molto più complesso rispetto a 15 anni fa a causa dei numerosi punti luce, oggi si utilizza un impianto misto (90% tradizionale e 10% Lin bus) che permette di gestire numerosi punti luce con basso impatto sulla produzione. Si è passati da luci alogene a luci a LED, dall’illuminazione diretta a quella indiretta.
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dossier l’evoluzione del design
Laika Ecovip
Laika Ecovip 2020
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Laika Ecovip 2020
egli anni ‘90, con il lancio della serie Ecovip, Laika consolida la propria presenza nei maggiori mercati europei. La gamma Ecovip, centrale nell’offerta Laika, ha avuto diverse evoluzioni, dovute a vari motivi: necessità di limitare i pesi a fronte del continuo crescere delle dimensioni, volontà di realizzare vani di carico sempre maggiori, minore necessità di posti letto. Il nome Ecovip è rimasto, ma molto è cambiato. Telaio. Nel 2004-05 gli Evovip motorhome e semintegrali erano su Fiat Al-Ko. Oggi tutta la produzione è su telaio Fiat Special e sugli Ecovip semintegrali il controtelaio zincato a caldo aumenta la robustezza. Costruzione. Per i pannelli sandwich prima veniva usata un’intelaiatura di legno, oggi di poliuretano. Il nodo di giuntura parete-tetto è oggi imbottito all’interno. L’isolamento oggi è maggiore grazie all’utilizzo di polistirene espanso estruso (XPS). Il rivestimento delle pareti rimane di alluminio ma la vetroresina è oggi usata per il tetto e per il sotto-scocca. Carterature: per ragioni di peso si è passati dall’alluminio all’ABS. L’ABS è stato impiegato anche nei carter esterni del frontale dei motorhome fino al 2019, nei cupolini dei profilati fino al 2017 e nei carter posteriori. Ora per alcune di queste componenti, come il frontale dei cupolini, si è ritornati alla vetroresina. Pavimento: si è passati da un doppio pavimento passante al doppio pavimento tecnico, per aumentare il volume abitabile. Il pavimento oggi non è appoggiato sul telaio, ma sospeso su apposite traverse perché sia complanare alla cabina guida. Gamma. Nel 2005 la gamma era composta da 5 mansardati, 2 profilati, 6 motorhome. Oggi la gamma offre 10 profilati e 5 motorhome. Lunghezze: oggi ci sono modelli che sfiorano i 7,5 metri, ma la dinamicità del design esterno (compresa la cabina del Ducato) nasconde le dimensioni generose, mentre nel 2005 l’H730 da 733 cm sembrava un gigante. Layout. Living: nei primi anni 2000 tutti i mansardati erano con dinette classica, la semi-dinette arriverà solo nel 2006, ma già nel 2005 su alcuni semin72
Laika Ecovip H 2005
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tegrali erano proposti i living face-to-face oggi di moda. Letto basculante sui semintegrali: oggi è molto diffuso, prima del 2009 non veniva adottato. Letti posteriori: oggi sotto i letti gemelli ci sono dei pratici garage, il letto centrale ha sostituito quello longitudinale, il letto trasversale su garage resiste su piante che devono stare entro i 7 metri. Design esterno. Parete posteriore: prima era piatta, su due dimensioni, a partire dal 2006 si è lavorato sulla profondità, dandole sempre più un look tridimensionale. In passato le grafiche esterne erano ridotte al minimo, si limitavano al logo Laika, mentre ora si cerca di dare slancio ai veicoli con grafiche che proseguono idealmente la sensazione di movimento data dalla cabina. Esterno motorhome. I vecchi Ecovip serie H avevano forme avveniristiche e utilizzavano componenti taylor-made (come le porte), soluzioni poi abbandonate per rispondere meglio alle esigenze di un mercato europeo. Parabrezza: si sono notevolmente ingranditi, di almeno il 30%. Specchi retrovisori: prima erano utilizzati quelli dell’Iveco Daily, dal 2010 gli specchi tipo bus discendenti dall’alto con doppia ottica. Esterno semintegrali. E’ cresciuta l’altezza, per integrare il letto basculante garantendo una sufficiente altezza sottostante. I cupolini sono cambiati anche perché ora ai pensili si preferisce l’oblò panoramico.
Laika Ecovip 2010
Laika Ecovip R 2005
Laika Ecovip 2004 mansardato
Laika Ecovip 2004
Porte. La porta d’ingresso in vetroresina di fabbricazione Laika è stata introdotta nel 1995 e montata su alcuni modelli fino al 2018. Ora si adottano porte di produzione esterna. Lo stesso vale per le porte cabina degli Ecovip motorhome, ma è da notare che nel 2005 tutti i motorhome ne avevano due, adesso l’orientamento generale in Europa è verso una sola porta lato guidatore per sfruttare al meglio tutti gli spazi di stivaggio lato passeggero. Design interno e costruzione arredo. Pavimento: passaggio dal linoleum scuro ad uno con effetto legno. Mobili: nel 2005 avevano forme più classiche, venivano utilizzati elementi in legno anche con parti in massello, ma c’erano anche tanti elementi plastici prestampati. Oggi il massello (a causa del peso) ha un utilizzo limitatissimo e così gli elementi plastici prestampati in vista. Sono completamente sparite le mensole a giorno sotto-pensile. Cuscinerie: i divanetti sono ora più ergonomici e con imbottiture ad elevato comfort, i letti utilizzano reti a doghe e materassi in memory foam o in schiuma fredda. Bagno: prima era quasi interamente in termoformato, oggi il termoformato è usato solo per la doccia. Si è cercato di sfruttare in maniera ergonomica ogni singolo spazio di stivaggio. Cucina: i pensili nel corso degli anni hanno avuto molteplici cambiamenti passando da forme più rigide a forme più morbide, dall’utilizzo di serrandine a quello delle ante maxi. Illuminazione interna. Sono state abbandonate le luci alogene, per far posto alle luci a LED, anche dimmerabili, con comandi plurivie. Grande attenzione alle luci d’ambiente, indirette e scenografiche.
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dossier l’evoluzione del design
Knaus BoxStar
l
l 2020 è un anniversario importante per Boxstar: grazie a questo modello, 15 anni fa Knaus si è inserita nel mercato dei campervan con risultati sempre più positivi. I dati delle ultime stagioni testimoniano che in Europa il Knaus-Tabbert Group è diventato sempre più leader di mercato in questo segmento, grazie anche all’introduzione delle gamme parallele Weinsberg. Molto è cambiato dal primo Boxstar al modello di oggi e l’azienda ora non parla più di campervan derivati da van da trasporto, ma ha coniato il concetto di CUV (Caravaning Utility Vehicle) per identificare veicoli più confortevoli, dall’impronta automobilistica e capaci di soddisfare molteplici esigenze.
Knaus BoxStar 2019
Isolamento. Il veicolo ora è a prova d’inverno (massima riduzione dei ponti termici e tubi dell’acqua protetti dal gelo), in passato non era perfettamente adatto alle vacanze invernali (isolamento Knaus BoxStar 2006
solo nelle rientranze, pavimento senza protezione antigelo aggiuntiva). Equilibrio dei carichi. Oggi il veicolo è più equilibrato su strada: i componenti pesanti (batteria e serbatoio delle acque chiare) sono posizionati sopra l’asse posteriore e anche il serbatoio delle acque grigie è vicino all’asse posteriore. Il serbatoio dell’acqua è integrato nella parete laterale, risparmiando spazio. Costruzione arredo. Oggi i mobili hanno una costruzione a corpo intero con tecnologia tassello, armadi e cassetti hanno la chiusura soft. In passato la maggior parte dei mobili non era un corpo pieno, non c’era la tecnologia dei tasselli, gli sportelli erano chiusi con pushlock. In più, oggi
Knaus BoxStar 2009
Knaus BoxStar 2019
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Boxstar è dotato di un ottimo tavolo sospeso, senza gamba di sostegno. Finestre. Oggi sono con telaio integrato, prima non era così. Illuminazione interna. E’ stata migliorata nel corso degli anni e si è passati alla tecnologia a LED. Comfort e spazio. Lo studio dei materiali e dell’ergonomia hanno aumentato il comfort e la facilità di movimento all’interno del veicolo. Bagno e cucina sono cambiati molto. Inoltre sono stati introdotti nuovi layout e c’è un’ampia gamma di letti posteriori e anteriori (anche drop-down). Accessori. In precedenza non era possibile disporre di aria condizionata sul tetto, TV e sistemi satellitari.
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Concorde Charisma
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l Charisma è da diversi anni uno dei motorhome più prestigiosi sul mercato europeo. Il modello attuale del Charisma è l’evoluzione della terza generazione nata nel 2012, anno in cui ha guadagnato una “honourable mention” al “Caravaning Design Award” per soluzioni di dettaglio particolarmente ben eseguite e per una straordinaria finestra panoramica sul tetto. La scocca è ai massimi livelli: pannelli sandwich di notevole spessore, realizzati con lastre di alluminio esterno/interno e isolante termico RTM, e doppio pavimento con intercapedine di 470 mm. Qui e sopra: Concorde Charisma 2020
Concorde Charisma 2005
Telaio e costruzione. Con il passaggio da Charisma I a Charisma II è stata introdotta la piattaforma della cabina. Ciò ha consentito il passaggio senza gradino a tutte le aree di disimpegno ed era l’innovazione per eccellenza a quel tempo. Gamma e layout. In principio Charisma comprendeva anche dei modelli mandardati, oggi solo motorhome. Un tempo nella parte posteriore dell’abitacolo comparivano anche living e bagni, oggi abbiamo grandi camere da letto e ampi bagni come filtro tra zona giorno e zona notte. Nel 2005 c’erano ancora letti longitudinali e letti trasversali, oggi per la maggior parte si utilizzano letti a penisola e letti gemelli. Design interno e costruzione arredo. Il design interno è cambiato molto, si è passati da mobili lineari e total wood a pensili curvi con interessanti contrasti cromatici. Impiantistica e accessori. Nel corso degli anni, la domanda di comfort e autosufficienza è aumentata sempre di più. Sono stati utilizzati inverter per la tensione di rete. Negli ultimi anni sono stati aggiunti sistemi “BirdView”, “Active Air” e molti sistemi di assistenza.
Qui e sotto: Concorde Charisma 2010
Concorde Charisma 2005
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Roller Team Granduca
I
l nuovo Granduca, introdotto sul mercato a settembre 2019, è cambiato molto rispetto al modello 2018-2019 e se guardiamo il modello di quindici anni fa notiamo differenze enormi. Oggi Granduca è uno pochissimi veicoli europei di medio livello con un vero doppio pavimento passante. Il sistema costruttivo dei pannelli sandwich riflette i cambiamenti messi in atto, ormai da diversi anni, da Trigano Spa a cui il brand si riferisce. Telaio. Oggi viene utilizzata la versione Special dello chassis Fiat Ducato, più leggera della versione standard. Costruzione. Un tempo per realizzare i pannelli sandwich ve- Sopra e sotto: Roller Team Granduca 2020 nivano usati polistirene espanso e multistrato, con intelaiatura in listelli di abete, oggi si impiega polistirene estruso a cellule chiuse (water proof) e vetroresina, con telaio in materiale plastico. Cupolino: ora è in ABS, mentre i vecchi cupolini erano in pesante vetroresina. Profili di giunzione: un tempo venivano avvitati, oggi sono incollati (le viti erano una possibile causa d’ingresso d’acqua). Pavimento. Pur senza utilizzare un telaio Al-Ko, viene oggi realizzato un doppio pavimento (intercapedine di 190 mm). All’interno dei due pianali vengono installati i serbatoi riscaldati e c’è spazio per vani di stivaggio. Porte e sportelli. Le dimensioni della porta sono cresciute, ora c’è la finestra ed è stato introdotto il doppio punto di chiusura centralizzata. Lo scalino elettrico è stato sostituito da uno scalino integrato per ridurre i pesi dei veicoli. Sportelli dei garage: si è passati dall’apertura ad ali di gabbiano all’apertura laterale. Design esterno. E’ stato introdotto l’oblò open sky sui cupolini. Le bandelle avevano molte viti a vista, nel tempo si sono ridotte per un motivo estetico. Evoluzione nell’utilizzo delle grafiche esterne: gli adesivi riempiono maggiormente la fiancata e si ricerca una continuità visiva tra i diversi componenti esterni Layout. La produzione si è interamente spostata sui semintegrali al fine di armonizzarli al massimo. Un’altra evoluzione ha riguarda- dotati di letto basculante, una soluzione che quindici anni fa non to le pareti posteriori, dove si è passati da soluzioni molto semplici esisteva. Per il living, nell’ultimo periodo sta crescendo l’apprezzae con pochi elementi decorativi a soluzioni molto più decorative e mento per la dinette face-to-face. Negli ultimi anni è quasi scomparso il letto posteriore trasversale sopra il garage, per lasciare spazio importanti.
Qui e a sinistra: Roller Team Granduca 2007
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Roller Team Granduca 2020
Roller Team Granduca 2020
alle numerose versioni dei letti centrali e dei letti gemelli. Bagno: prima la doccia era integrata nel vano toilette, ora si usa il bagno con doccia separata. Design interno e costruzione arredo. La tendenza è stata quella di aumentare gli spessori a vista e di conseguenza si utilizzano pannelli tamburati per garantire la leggerezza. Si è abbandonato il total wood per utilizzare tinte unite ultra bright e matt e finiture particolari, con maggiori contrasti di colore che danno profondità e movimento all’ambiente. Anche il tavolo si è evoluto: si è passati da tavoli applicati alla fiancata a tavoli ad isola. Questo cambiamento ha modificato anche il modo di trattare la gamba tavolo che è diventata un elemento di arredo. Bagno: si è passati dall’utilizzo esclusivo di Abs termoformato all’utilizzo di materiali particolari come l’ocritech, la pietra acrilica, il fenix, sia per i lavelli che per pannelli decorativi, oltre ad effetti di luce e accessori particolari. Accessori: dalla finitura silver si è passati a quella al cromo, ma anche finiture in tendenza con il settore arredo, tipo canna di fucile lucida ed effetti bronzo. Per le chiusure dei pensili si passa dall’utilizzo di mini pushlock a maniglie di dimensioni importanti con sistema di chiusura integrato. Impianto elettrico e illuminazione interna. L’impianto elettrico è molto più complesso di 15 anni fa a causa dei numerosi punti luce. Si è passati dalle luci alogene all’illuminazione a LED. Si inseriscono luci diffuse e illuminazione di tipo indiretto, luce riflessa ed effetti scenici. I moduli luminosi sono integrati nelle strutture del mobile (cornici pensili, pannelli tappezzeria...). Riscaldamento. E’ stata migliorata l’efficienza dell’impianto grazie a test fatti in camera climatica. Oggi il comando del riscaldamento è quasi sempre digitale con l’impostazione della temperatura.
Roller Team Granduca 267 TL 2020
Roller Team Granduca 2020: double floor
Sopra e a destra: Roller Team Granduca 2010
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consigli utili marketing e dintorni
A cura di Elisabetta Croce
Google può essere il partner ideale per la tua strategia di comunicazione perché ti aiuta anche con tanti interessanti tool gratuiti. Scoprili con noi!
Google e i suoi tool gratuiti C
hi non conosce Google? Il motore di ricerca più famoso del mondo, nato nel 1997 dall’idea di Larry Page e Sergej Brin che da un piccolo progetto universitario hanno creato un colosso mondiale, una delle aziende più importanti e influenti a livello internazionale. Google oggi non è solo Search, e quindi ricerca, ma un mondo di servizi e strumenti che coinvolgono anche YouTube, la piattaforma di condivisione video in testa a tutte le classifiche per numero di iscritti e contributor. Google è la piattaforma dove i tuoi potenziali clienti cercando informazioni sui prodotti, sui tuoi servizi e sulla qualità di essi. Inutile negare che avere un buon posizionamento sulla SERP (Search Engine Results Pages, ovvero le pagine dei risultati del motore di ricerca) e delle ottime recensioni aiutino parecchio, anche a vendere. E allora
come sfruttare al meglio questa piattaforma? Sicuramente la strada più facile è quella di affidarsi a un professionista che ne conosca tutte le dinamiche e possa darti i consigli più corretti oltre a prepararti una strategia studiata ad hoc sulla tua azienda e sulle tue peculiarità. Se però sei curioso di conoscere meglio questo mondo, oggi ti presentiamo tanti strumenti, spesso sconosciuti, su cui potrai capire come sfruttare al meglio la piattaforma e tutte le sue potenzialità.
1 Insights
Think with Google ∙ Google Trends Goolge Adwords Search Planner In questa sezione è possibile trovare i tool che ci aiutano a comprendere meglio dove ci troviamo e come si sta muovendo “il mondo” intorno a noi. Quali sono le keyword più ricercate su Google e quali sono quelle su cui si sta investendo di più. • Think with Google A questo indirizzo https://www.thinkwithgoogle.com/ trovi una raccolta di un po’ tutto quello che c’è di disponibile, è in inglese e potrai leggere anche articoli e approfondimenti. Qui sono presenti il link diretto per Test My Site di cui parleremo in seguito, Find My Audience, Shopping Insights e Grow my store, tutti strumenti utilissimi per chi ha un negozio, quindi anche per te. In Italiano https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/ • Google Trends “Scopri quali ricerche si fanno nel mondo” è questa la frase che ti accoglierà da subito e che riassume benissimo lo scopo di questo tool. Scegli il Paese, scegli la keyword e potrai capire quante persone la stanno cercando nel periodo di tempo che ti interessa. Utile per capire quali sono le ricerche in tendenza e tentare di “cavalcare l’onda”. https://trends.google.it/ • Goolge Adwords Search Planner Per trovare il sarch planner bisogna essere iscritti a Google Adwords, la piattaforma di advertising. La url è ads.google.com/home/ e la procedura da seguire è abbastanza intuitiva. Da qui si gestisce la pubblicità ma è possibile anche fare valutazioni sulle parole chiave su cui i tuoi competitor stanno investendo di più in questo momento. Questo ti serve per capire se potresti o meno essere competitivo nell’asta per la stessa keyword con il budget che hai a disposizione. Uno strumento davvero utilissimo anche per le analisi di SEO (search engine optimization). 78
2 Idea
User Experience & Design ∙ Rich Media Gallery YouTube IT Ads Leaderboard Italia Gli strumenti che rientrano in questa categoria ti possono aiutare dal lato creativo, dandoti tantissimi spunti e mostrandoti i contenuti creati da altri brand che hanno avuto successo sulla piattaforma. • User Experience & Design Questa sezione nasce per aiutare chi si occupa di UX Experience a creare il sito più adatto ai bisogni dei tuoi utenti e renderlo più facile da utilizzare. Non è un tema banale, anzi. La url è questa https:// www.thinkwithgoogle.com/marketing-resources/experience-design/ e qui troverai tanti spunti interessanti e case history di successo che potrai usare come spunto. L’esperienza che un utente vive sul tuo sito è importantissima, più sarà positiva e più gli lascerai un buon ricordo. • Rich Media Gallery Sei curioso di capire cosa fanno i grandi brand su Google, quali sono i formati che scelgono per la loro adv display (i banner per intenderci),
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quale creatività usano per catturare l’attenzione? Trovi tutto su http:// www.richmediagallery.com/. Lasciati ispirare! • YouTube IT Ads Leaderboard Italia Per scoprire le pubblicità più popolari su YouTube, i brand e le agenzie che le hanno create. Qui c’è veramente da divertirsi e da cogliere tutti gli spunti possibili. La url che devi cercare è: https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/canali-pubblicitari/video/ youtube-ads-leaderboard/
3 Implementation
Youtube.com/creators ∙ Youtube Ads Principles of Mobile App Design ∙ Move Friendly Test my site ∙ Google my business Una volta che si sono studiate le keyword migliori, i trends e si è creata la propria campagna advertising o i propri contenuti, è giunto il momento di andare online e attivare la promozione dei contenuti. Ma come fare? Ecco gli strumenti a disposizione. • Youtube Creators YouTube dà la possibilità a chiunque di diventare un contributor, ci sono persone di tutte le età che sono star del web creando content per questa piattaforma e aziende seguitissime che riescono a catturare l’attenzione di sempre un numero maggiore di utenti grazie ai loro video. I Creators hanno uno spazio a loro completamente dedicato ricco di tutorial, informazioni, suggerimenti sulla sicurezza dell’account o la gestione del copyright https://www.youtube.com/ creators/ • YouTube Ads Se vuoi investire su YouTube questo è lo spazio che fa per te: suggerimenti, indicazioni e spiegazioni per iniziare a mettere in promozione un tuo video. https://www.youtube.com/intl/it/ads/ • Principles of Mobile App Design Inutile negare che in questo periodo storico la maggior parte dei contenuti online viene fruita da mobile, da uno smartphone o da un tablet. Per questo motivo i contenuti che hai creato devono essere assolutamente mobile friendly. Vuoi esserne sicuro? Scarica la guida di Google per saperne di più. https://www.thinkwithgoogle.com/marketing-resources/experiencedesign/principles-of-mobile-app-design-download-complete-guide/ • Move Friendly Il tuo sito è ottimizzato per i dispositivi mobili? Non fare il grosso errore di non verificare questo aspetto! Google ti aiuta con questo tool: https://search.google.com/test/mobile-friendly • Test My Site Vuoi essere certo di avere un sito internet che risponde perfettamente ai parametri richiesti da Google e che quindi verrà premiato nella SERP? Un altro strumento fondamentale è proprio Test My Site: https://www.thinkwithgoogle.com/intl/en-gb/feature/testmysite/ • Google My Business Google My Business offre, a chi possiede un’impresa, la possibilità di gestire la presenza online dell’attività commerciale in tutta la suite di siti web di Google: Search di Google, Ricerca da mobile, Ricerca local e Google Maps, mettendoti in contatto facilmente con i clienti sulla rete di ricerca Google e sulle mappe. https://www.google.it/intl/it/business/
4 Impact
Google Analytics ∙ Youtube Analytics/Studio The full value of mobile Come valutare concretamente, dati alla mano, quello che stai facendo? Ci sono visite al sito? I video vengono visualizzati e da chi? • Google Analytics Anche questo tool gratuito è fondamentale per valutare la qualità del proprio operato. Google Analytics infatti ti permette di visualizzare e analizzare tutti i dati di visita del tuo sito, imparare a conoscere gli utenti, che cosa preferiscono leggere e quali sono gli articoli più amati, per valutare meglio il rendimento a livello di marketing, contenuti, prodotti e molto altro. https://marketingplatform.google.com/about/analytics/ • YouTube Analytics/Studio I dati legati a Youtube possono essere visualizzati e analizzati all’interno del Creator Studio del tuo canale YouTube. https://studio. youtube.com/ Qui puoi dedicarti all’analisi del canale e avere la panoramica completa sul suo andamento. • The full value of mobile Ultimo strumento gratuito di Google che ti segnaliamo è The full value of mobile, una sezione dedicata ai nuovi percorsi di acquisto che sempre di più iniziano dallo smartphone. Queste risorse ti aiuteranno ad assegnare valore a tutte le conversioni degli investimenti, da dispositivo mobile. https://www.thinkwithgoogle.com/advertising-channels/mobilemarketing/full-value-of-mobile/
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prodotti novità
Componenti e accessori in evidenza IN COLLABORAZIONE CON
La stagione delle vacanze è iniziata e i campeggiatori sono alla ricerca degli ultimi accessori prima degli agganci e delle partenze in caravan e camper. Vediamo una serie di best seller di stagione del catalogo S.I.F.I. 2020.
DOMETIC PW1500 PERFECTWALL PW1500 è la proposta Dometic per la veranda a parete che, grazie a lunghezze che vanno da 1,5 a 6m, è installabile su quasi tutti i veicoli in commercio. L’elevato standard qualitativo della veranda PW 1500 è evidente già nei dettagli, come i robusti tappi terminali 100% in alluminio che contribuiscono a prolungarne la durata. Il binario anteriore a torsione automatica garantisce un’apertura e chiusura semplice e silenziosa, azionata a manovella telescopica. È disponibile anche un motore integrato con telecomando e dispositivo di esclusione manuale per l’azionamento in caso di emergenza. Il sistema EASY LOCK FLIPPER impedisce lo sblocco accidentale delle gambe di supporto.
DOMETIC PR 2000 PERFECTROOF PR 2000 è la veranda a tetto più piatta sul mercato, ideale per van, camper e caravan di piccole dimensioni. Le dimensioni compatte e il peso contenuto riducono l’ingombro e il carico, lasciando spazio ad altri accessori da tetto. La tenda, ricavata da un unico taglio, si caratterizza per il tessuto di alta qualità senza cuciture e per l’angolo di inclinazione del binario anteriore a regolazione automatica. Il sistema EASY LOCK FLIPPER impedisce lo sblocco accidentale delle gambe di supporto e la veranda si aziona tramite manovella telescopica.
LOCTITE SF 7080 A bordo di questa diversa estate 2020 non può mancare una serie di prodotti igienizzanti. Henkel propone LOCTITE SF 7080 Hygien Spray Professional come spray disinfettante multiuso per tutte le necessità igieniche del camper e della caravan. SF 7080 elimina batteri, muffe e funghi da tessuti e superfici, oggetti e anche impianti di climatizzazione. LOCTITE SF 7080 combatte gli odori sgradevoli e rilascia nell’ambiente un piacevole profumo di eucalipto e mentolo.
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FIAMMA F45S F45S è il tendalino Fiamma compatto da porta senza paline a terra, pratico, solido e semplicissimo da installare. Il prodotto nel tempo ha conosciuto un’innovazione continua e oggi è tra i più resistenti e performanti sul mercato. FIAMMA F45S ha un design funzionale in ogni dettaglio ed è dotato anche di un’asola a vista per facilitare l’aggancio dell’arganello e l’apertura. Si adatta a tutte le tipologie di veicolo e i cassonetti sono disponibili in colorazioni titanium, white e black.
FIAMMA TURBOVENT Premium Un accessorio immancabile in aftermarket è il classico oblò FIAMMA TURBOVENT Premium con motore 12 V e potenza assorbita 36W, regolato dal variatore di velocità che si aziona con il semplice tocco delle dita. L’interfaccia grafica è stata rinnovata e dotata di Led di segnalazione. Il telaio esterno è bianco, la forma aerodinamica e l’interno è color avorio.
CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione
12V
Potenza assorbita
36 W
Assorbimento minimo
0,2 A
Assorbimento massimo
3A
Portata aria massima
35 m³/min
Diametro ventola
300 mm
Aerazione permanente
80 cm²
FIAMMA F80S F80S è la proposta Fiamma per il tendalino da tetto per camper, caravan e van. Fiamma F80S è stato studiato per integrarsi sempre più alle forme del mezzo grazie a una sezione estremamente ridotta. In particolare spiccano, per la compattezza delle sue dimensioni, la doppia predisposizione LED di serie sia sul frontale che sul cassonetto e le tre guide sul frontale, ideali per ogni installazione da tetto. Anche per F80S sono disponibili i cassonetti in colorazione titanium, white o black. Il modello è anche motorizzabile con un kit optional, pareti frontali e laterali, Privacy Room e altri dettagli. FIAMMA F80S è il tendalino ideale per van su base Fiat Ducato, Citroën Jumper e Peugeot Boxer.
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prodotti novità Batterie sempre in forma con gli innovativi caricatori TBC3i PRO di Teleco Group La carica delle batterie di bordo del camper e il loro mantenimento sono aspetti essenziali per garantire l’autonomia energetica e la longevità dei preziosi accumulatori. Per ottenere i migliori risultati, Teleco Group ha realizzato gli innovativi caricabatteria TBC3i PRO, che si contraddistinguono per la massima qualità costruttiva e per il
design particolarmente compatto e leggero. Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare, visto che contribuisce a far guadagnare prezioso spazio all’interno del camper. I caricabatteria TBC3i PRO sono stati progettati unendo diversi moduli di nuova generazione, tra cui un caricabatteria da rete in grado di gestire tensioni nominali di 110 o 230V, un convertitore di carica per l’alternatore del veicolo e un regolatore di carica con tecnologia MPPT per i pannelli solari. In questo modo, indipendentemente dalla fonte di energia, le batterie del camper verranno automaticamente ricaricate in ogni condizione, in sosta e durante la guida. Il convertitore di carica integrato garantisce sempre la ricarica
completa, sia su brevi distanze che su lunghi percorsi. Tutti i modelli sono dotati di un sistema che mantiene in carica le batterie anche durante i periodi di rimessaggio e che prevede 8 differenti curve di ricarica personalizzate in base al tipo di batteria: piombo-acido, AGM, GEL e LiFePO4. Il cablaggio e i collegamenti sono ridotti al minimo, rendendo così l’installazione semplice e rapida. In opzione, i caricabatteria TBC3i PRO possono essere dotati del Pannello di controllo TCP3i PRO con display LCD su cui visualizzare tutte le informazioni più importanti. I caricabatteria TBC3i PRO e il Pannello di controllo TCP3i PRO sono già disponibili presso la rete di vendita di Teleco Group.
CBE presenta i nuovi Kit Solar Panel CBE propone ora i suoi moduli fotovoltaici sviluppati per l’applicazione sui veicoli ricreazionali anche in versione kit, completi cioè di una serie di accessori dedicati. Il kit, presente dal mese di giugno presso la rete vendita italiana include oltre al modulo fotovoltaico, anche il supporto per l’installazione, il regolatore di carica, il pannello test ed il dispositivo di ricarica per la batteria auto. Disponibili nel nuovo kit sono i moduli MF100, MF135 e l’innovativo MFB90, un modulo da 90W composto da 21 celle e dotato di un regolatore di carica con “booster” che permette il massimo rendimento nel minor spazio occupato e una resa nell’arco della giornata
pari a quella di un tradizionale modulo da 120W. Le alte prestazioni dei pannelli CBE sono assicurate da uno speciale trattamento antiriflesso delle celle e dal vetro appositamente sviluppato, temperato ad elevata trasmittanza e resistente agli urti e agli agenti atmosferici. I moduli sono protetti, nella parte posterio-
re da un foglio in Tedlar bianco che impedisce l’ossidazione e isola i contatti elettrici da qualsiasi infiltrazione di aria e umidità. La cornice è realizzata in alluminio anodizzato. I moduli fotovoltaici CBE rispondono ai requisiti delle norme europee e sono coperti da garanzia di 25 anni sulla potenza dichiarata. I nuovi kit sono coperti da una garanzia di 3 anni sugli accessori.
Porta Potti: la soluzione portatile di Thetford per l’igiene personale Normalmente i frequentatori dei campeggi fanno uso dei servizi comuni come i bagni, tuttavia è probabile che molti scelgano di utilizzare servizi propri. Chi ha il camper o la caravan ha già a bordo una propria toilette, ma molti campervan e, naturalmente, le tende ne sono sprovvisti. Chi preferisce disporre
La tenda Multicab dell’italiana Convertende abbinata a Porta Potti 565
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di un controllo completo della propria igiene ha a disposizione ben 7 modelli diversi della celebre toilette portatile Thetford. Inventata dall’azienda americana ben 55 anni fa, Porta Potti è ancora la toilette portatile più popolare al mondo e presenta una gamma completa con modelli che variano per dimensioni, altezza della seduta, capacità del serbatoio e livello di comfort. Al topo dell’offerta la Porta Potti 565 che si distingue da qualsiasi altra toilette portatile per la forma e l’altezza di seduta simili alle toilette di casa. Il diametro della tazza è maggiorato, così da permettere un utilizzo confortevole della toilette anche alle persone in età avanzata. Il pannello di controllo integrato permette di comandare la pompa, l’unità di riempimento dell’acqua, di controllare il livello dell’acqua di risciacquo e del serbatoio di recupero. Alcuni accorgimenti, poi, ne facilitano l’impiego: all’interno della scocca
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è presente, celato da uno sportello, un vano per il rotolo della carta igienica; il serbatoio separabile dispone di un manicotto per lo scarico e di un pulsante per favorire l’ingresso d’aria durante lo svuotamento; il coperchio ha un sistema di blocco che ne impedisce l’apertura durante gli spostamenti.
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