Apinforma 19/2022

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LAVORO EDILIZIA SICUREZZA E AMBIENTE FISCALE TRIBUTARIO ECONOMICO ORGANIZZAZIONE EXPORT MARKETING IN PRIMO PIANO ENTRO IL 16 DICEMBRE IL SALDO IMU ApINFORMA - Quindicinale di informazione dell’Associazione Piccole e Medie Industrie notIzIArIo dell’ASSoCIAzIone PICCole e MedIe InduStrIe APINFORMA numero 19 31 ottobre 2022

ALPHA MICRON FESTEGGIA I 35 ANNI E GUARDA AL FUTURO.

Alpha Micron ha di recente festeggiato a Sacile i suoi 35 anni di attività, assieme a decine di imprenditori e collaboratori. Costola italiana del gruppo tedesco Alpha, nel 1987 ha stabilito la sua sede nel pordenonese, per dare una spinta importante al proprio business, e in soli due anni lo stabilimento ha incrementato la produzione di oltre il 60%

Un traguardo significativo, ma anche un momento di riflessione sui risultati raggiunti e sui progetti futuri. “Abbiamo in programma di ampliare gli impianti - racconta Oswald Zimmerhofer, Direttore di Alpha Micron - con l’obiettivo di rendere Alpha Micron lo specialista di riferimento per i ritardanti di fiamma in Italia. Siamo fieri di essere qui a Sacile e delle relazioni forti che abbiamo costruito con questo territorio. Il nostro futuro qui? All’insegna della sostenibilità, dell’attenzione verso il nostro team e dell’efficientamento energetico. Vogliamo essere sempre un’azienda che crea valore per le persone e per il territorio.”

Oltre all’intervento del sindaco Carlo Spagnol, nel corso della mattinata si sono susseguiti il saluto video di Dieter Münchow, Ceo e proprietario del Gruppo Alpha, la premiazione di Ernesto Giacomin, Presidente della Filiera EstrattivaCeramica-Vetro di Confindustria Alto Adriatico, e lo speech di Andrea Zucca de L’Ippogrifo® Group, tra i massimi esperti di marketing B2B in Italia. “Abbiamo scelto di parlare di marketing oggi – spiega Oswald Zimmerhofer –perché è anche grazie a un nuovo approccio al mercato che stiamo continuando a crescere, e vogliamo sottolineare per i nostri partner quanto sia importante per una PMI lavorare continuamente sulla crescita di tutto il team.”

de L’Ippogrifo e

Per conoscere più da vicino l’azienda e scoprire le opportunità vantaggiose che offre Alpha Micron, è possibile visitare la pagina on-line www.alphamicron-alfrimal.it

Anni Alpha Micron - Viale Trento 105 - 33077 - Sacile (PN)

numero 19 31 ottobre 2022

Sommario

Ex Ilva

Casasco (CEA-PME): rafforzare processo unità PMI europee

La costituzione delle srl con la procedura semplificata

Entro il 16 dicembre il saldo IMU

Investimenti in beni strumentali agevolati

Contratti di commissione e operazioni triangolari

Obbligo comunicazione domicilio digitale (PEC)

Indice mensile rivalutazione t.f.r. ottobre 2022

Esonero contributi per il rientro al lavoro delle lavoratrici madri

Il Ministero segnala casi di sindrome neurologica acuta

ITL, esami per conduttori di generatori di vapore

SOA; rinnovo per l’impresa Valerio Sabinot

L’Autorità istituisce il Fascicolo Virtuale

Aggiornate le direttive vincolanti FVG

L’Ispettorato del lavoro ricerca nuova sede a Pordenone

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notIzIArIo dell’ASSoCIAzIone PICCole e MedIe InduStrIe
APINFORMA
LAVORO SICUREZZA E AMBIENTE EDILIZIA FISCALE TRIBUTARIO ECONOMICO LA NOSTRA POSIZIONE
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Manomissione del cronotachigrafo Riforma del processo penale 42 43 Editore Redazione Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia Giulia - Confapi FVG Viale Ungheria, 28 33100 Udine Tel. 0432 507377 www.confapifvg.it Direttore Responsabile Lucia Cristina Piu Registrazione presso il Tribunale di Udine n. 404 del 27.08.1977 progetto Grafico Clikka!com www.clikka.com Concessionaria per la pubblicità Scripta Manent srl Via Pier Paolo Pasolini, 2/A
(UD) Tel.
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33040 Pradamano
0432

Ex ILVA

Per opportuna conoscenza delle imprese che in trattengono rapporti con l’ex ILVA SpA si ripor ta il Comunicato Stampa di CONFAPI nazionale riguardante l’istanza a che lo Stato ne assuma il controllo.

Roma, 17 novembre 2022 - La situazione in cui si trovano l’indotto dell’ex Ilva e la città di Taran to torna a essere drammatica. È inspiegabile la decisione di Acciaierie d’Italia, che fa capo per il 62% ad ArcelorMittal, di sospendere le attivi tà delle imprese appaltatrici, molte delle quali appartenenti al sistema Confapi. Non si capisce quali siano gli interessi che persegue l’attuale management, non certo quelli del nostro Paese. E a pagare sono soprattutto le piccole e medie

aziende che fanno parte dell’importante indotto dell’acciaieria e che vantano già crediti esigibili per l’ammontare di circa 150 milioni di euro. Occorre trovare una soluzione per l’immediato at traverso un accordo formale che tuteli le aziende, i lavoratori e le loro famiglie. Confapi, che oggi ha preso parte al tavolo convocato dal ministro Adol fo Urso al Mimit, ha ribadito al Governo la massi ma collaborazione nonché il supporto tecnico. Per il futuro ribadiamo con forza quanto abbia mo già sostenuto più volte in passato: è fonda mentale che l’Italia abbia un centro di produzio ne dell’acciaio e per farlo lo Stato deve assumere il controllo del processo produttivo attraverso sia la partecipazione maggioritaria di Invitalia, sia attraverso la società controllata DRI per la rea lizzazione delle nuove linee di produzione basate su forni elettrici, preridotto e acciaio circolare. È arduo, infatti, pensare al rilancio dell’impianto fino a quando il Governo non riuscirà ad avere una chiara definizione delle strategie future, del portafoglio ordini e della produzione.

È quanto si legge in una nota di Confapi.

pAG. 8 - ApINFORMA / La nostra posizione - numero 19 - 31 ottobre 2022
(C)
ConFAPI: FondAMentAle StAto ne ASSuMA Il Controllo

Casasco (CEA-PME): rafforzare processo unità PMI europee

Katowice (Polonia), 21 novembre 2022 - Il Pre sidente emerito di Confapi e Presidente di CeaPme, Maurizio Casasco, ha presieduto oggi a Ka towice l’Assemblea europea delle Piccole e Medie Imprese, giunta alla sua dodicesima edizione.

“Le Pmi – ha ricordato Casasco - rappresentano il cuore pulsante del panorama economico euro peo soprattutto in questo momento così delicato a causa della guerra in Ucraina. Cea-Pme, che rap presenta 33 Paesi e 2,1 milioni di aziende, vuole continuare ad affrontare le numerose e difficili sfide contingenti e, al contempo, costruire le stra tegie del futuro. Bisogna rafforzare e accelerare il processo di uniformità e integrazione europea poiché il nostro continente rischia di rimanere schiacciato e irrilevante nel panorama mondiale. Basti solo pensare a qualche dato demografico: la Cina ha un miliardo e 426 milioni di abitanti, l’In dia un miliardo e 412 milioni di abitanti, l’Unione Europea solo 446 milioni. Per questo dobbiamo guardare strategicamente a un continente di pros simità come quello africano e continuare il percor so in modo da creare un vero e proprio ponte con l’Africa, attraverso cui sviluppare reciproche op portunità, far conoscere il nostro modello di Pmi, scambiare know-how, formazione, innovazione, modelli d’impresa e di coesione territoriale”. Casasco ha quindi lanciato un vero e proprio grido d’allarme a livello europeo. “I costi insopportabili di energia e gas stanno mettendo a rischio la soprav vivenza di almeno un terzo delle nostre imprese. In Europa abbiamo i costi d’energia più alti al mondo e questo non dipende tanto dalle sacrosante sanzio ni contro la Russia, quanto dalla politica energetica dei nostri stati e dell’UE, dalla tassazione esagerata, dalle speculazioni finanziarie. Situazioni straordi narie richiedono decisioni straordinarie. Non basta

procedere all’acquisto comune europeo di almeno il 15% dell’energia necessaria. È necessario accelerare nel breve periodo l’accumulo dei prodotti energetici negli storage per far fronte al fabbisogno immediato delle nostre imprese, nella prospettiva di aumenta re nel tempo l’indipendenza energetica da altre po tenze extra Ue. Bisogna dar corso alle trivellazioni, accelerare il processo dei rigassificatori, ridurre la burocrazia per le rinnovabili, pensare seriamente al biogas e al biometano. Insomma, è necessario tro vare nuove forme di approvvigionamento evitan do di ritrovarci, dopo essere stati dipendenti dalla Russia, a essere dipendenti dalla Cina”. Il Presidente di Cea-Pme ha sottolineato che “non vogliamo ovviamente frenare la transizione verde e digitale. Al contrario, siamo i primi sostenitori di uno sviluppo sostenibile, per l’innovazione, per la competitività delle nostre aziende. È necessario un processo di rinnovamento tecnologico e di for mazione di imprenditori e lavoratori. Per questo bisogna rivedere la data del 2035 come termine ultimo per la produzione di autovetture a com bustione endotermica passando integralmente a quelle elettriche. Questa deadline, infatti – con clude Casasco - può produrre effetti dirompenti su interi comparti produttivi e sulla forza lavoro, soprattutto in quei Paesi, come Italia e Germania, che hanno nell’automotive e nella filiera di riferi mento i loro punti di forza”.

pAG. 10 - ApINFORMA / La nostra posizione - numero 19 - 31 ottobre 2022
BISoGnA rAFForzAre e ACCelerAre Il ProCeSSo dI unIForMItà e InteGrAzIone euroPeA
(C)

La costituzione delle srl con la procedura semplificata

piattaforma telematica predisposta e gestita dal Consiglio Nazionale del Notariato.

ProCedurA

onlIne Con rIduzIone del CoMPenSo notArIle

Al fine di agevolare l’utilizzo di processi digitali nell’ambito societario, il D. Lgs. 183/2021 ha indi viduato una procedura semplificata per la costitu zione delle società a responsabilità limitata, com prese quelle semplificate. La procedura prevede l’utilizzo di una piattaforma telematica capace di fornire adeguate garanzie in tema di individuazio ne delle parti, dimostrazione della loro volontà e conformità della stessa all’ordinamento giuridico. Viene quindi riconosciuta la possibilità di costi tuire la società senza la presenza fisica delle parti dinnanzi al notaio.

Con il decreto 155/2022 il MISE ha individuato i modelli standard utilizzabili per la costituzione di queste società con la procedura semplificata, la cui operatività è attiva dal 5 novembre 2022. Si sottolinea che la procedura semplificata è riser vata esclusivamente alla costituzione di società a responsabilità limitata, comprese quelle semplifi cate, sono conseguentemente escluse tutte le so cietà di persone e le SPA. È previsto che l’atto costitutivo della società, avente sede in Italia, sia ricevuto dal notaio, per atto pubblico informatico, con la partecipazione delle parti anche da remoto, in videoconferenza. La partecipazione da remoto può riguardare tutte o solo alcune delle parti interessate. A questo proposito è previsto l’utilizzo della citata

Il capitale della società deve essere costituito esclusivamente da denaro contante, non è pos sibile quindi, con questa procedura, effettuare conferimenti in natura. I conferimenti in denaro devono essere effettuati tramite bonifico bancario su un conto corrente dedicato intestato al notaio.

La piattaforma telematica consente di: accertare l’identità delle parti; verificare l’apposizione della firma digitale, la validità dei certificati di firma uti lizzati e avere la percezione di ciò che accade alle parti collegate in videoconferenza nel momento in cui manifestano la loro volontà.

Con la piattaforma è inoltre possibile visualizzare l’atto da sottoscrivere, apporre la firma elettronica da parte di tutti i firmatari, conservare gli atti e tracciare ogni attività.

Il notaio ha il compito di controllare l’intera pro cedura con facoltà di interromperla o richiedere la presenza fisica delle parti o di alcune di esse qua lora dubiti dell’identità del richiedente o rilevi il mancato rispetto delle norme riguardanti la capa cità di agire o di rappresentare la società.

Può anche rettificare un atto informatico median te una propria certificazione.

L’atto costitutivo redatto per atto pubblico in formatico ricevuto dal notaio, può essere redatto anche utilizzando modelli standard individuati dal MISE con il decreto 155/2022. Il notaio che ha ricevuto l’atto costitutivo è tenuto a deposi tarlo entro 10 giorni presso il competente Regi stro delle Imprese e nel caso in cui sia adottato il modello standard, il compenso notarile non può essere superiore al 50% della tariffa ordinaria notarile.

pAG. 12 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
(pZ)

Entro il 16 dicembre il saldo IMU

PrevISte ModIFIChe

pREMESSA

I possessori di immobili, terreni e i titolari di un diritto reale sugli stessi, sono tenuti al versamen to del saldo IMU, questo deve essere effettuato in due rate di cui la prima entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre. La finanziaria 2020 ha unificato l’IMU e la TASI in un unico prelie vo patrimoniale immobiliare che ricalca, in gran parte, la disciplina dell’IMU. L’aliquota ordinaria è fissata allo 0,86% con possibilità, da parte dei Comuni, sia di aumentarla che di diminuirla entro determinati limiti percentuali.

SALDO

pER IL 2022

Entro il 16 dicembre 2022 si deve versate il saldo dell’imposta comunale sugli immobili, lo scorso mese di giugno, è stata calcolata in misura pari al 50% dell’imposta dovuta, utilizzando aliquote e detrazioni dell’anno precedente, mentre il sal do deve essere calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni previste per l’anno in corso, al netto di quanto già versato a titolo di acconto.

I SOGGETTI

OBBLIGATI

Sono tenuti al versamento dell’imposta i proprie tari di immobili e i titolari di diritti reali di usu frutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie. È dovuta anche dai soggetti non residenti che pos siedono immobili in Italia. Se più soggetti vanta no sul medesimo immobile i diritti di cui sopra, la soggettività passiva si estende, pro-quota, a tutti i contitolari.

In caso di decesso di un contribuente, gli eredi diventano soggetti passivi e devono quindi prov vedere al pagamento dell’imposta per conto del defunto per il periodo fino alla data del decesso,

e per conto proprio per il periodo successivo e in base alle quote di proprietà loro riconosciute.

Per gli immobili concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo è il locatario fin dalla data di sti pula del contratto stesso.

Per i fabbricati posseduti da imprese e classifica bili nel gruppo catastale “D”, il locatario assume la soggettività passiva a decorrere dal 1° genna io dell’anno successivo a quello della consegna dell’immobile.

Sono inoltre interessati al versamento del tributo i concessionari d’immobili insistenti su aree dema niali nonché i gestori di immobili pubblici.

Gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali sono esenti dall’imposta qualora utilizzati esclu sivamente per lo svolgimento di attività assisten ziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive e religiose.

LA BASE IMpONIBILE

Per i fabbricati la base imponibile è costituita dal la rendita catastale risultante in Catasto in vigore al 1° gennaio dell’anno d’imposizione, aumentata del 5% e moltiplicata per un coefficiente pari a: - 160 per le categorie catastali da A/1 a A/11 (esclusi gli A/10);

- 160 per le categorie catastali C/2, C/6 e C/7; - 140 per le categorie catastali da B/1 a B/8; - 140 per le categorie catastali C/3, C/4 e C/5; - 80 per le categorie catastali A/10; - 80 per la categoria catastale D/5; - 65 per le categorie catastali da D/1 a D/10, escluso il D/5; - 55 per la categoria catastale C/1.

Per le aree fabbricabili, la base imponibile è costi tuita dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno d’imposizione.

Per quanto riguarda la definizione di area edifi cabile, si ricorda che è sufficiente aver adottato il piano regolatore generale, indipendentemente dall’adozione di strumenti attuativi del medesimo. Per i terreni agricoli, la base imponibile è deter minata dal reddito dominicale che risulta iscritto al Catasto terreni al 1° gennaio dell’anno d’impo sizione, rivalutato del 25% e moltiplicato per 135. La determinazione dell’imposta deve considerare

pAG. 13 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
dAl ProSSIMo Anno Per GlI IMMoBIlI reGIonAlI

eventuali detrazioni o riduzioni previste a livello nazionale o dal Regolamento comunale e deve es sere rapportata ai mesi e alla percentuale di pos sesso, computando per intero il mese nel quale lo stesso si è protratto per almeno 15 giorni.

LE ALIqUOTE

Sono stabilite dai singoli Comuni con apposita de libera partendo da quelle base, che sono: - 8,6‰ applicabile alla generalità dei casi; - 5‰ applicabile alle abitazioni principali di lusso e relative pertinenze.

I Comuni hanno la possibilità, con propria deli bera, di fissare proprie riduzione o detrazione nonché di variare in aumento o in diminuzione le percentuali.

L’imposta versata è di competenza dei Comuni ove sono ubicati gli immobili o i fondi, ad esclusione dei fabbricati a destinazione produttiva rientran ti nella categoria catastale D, per i quali l’imposta fino allo 0,76 % è riservata allo Stato. Anche su questi immobili tuttavia, i Comuni hanno la possi bilità di aumentare l’aliquota, fino ad un massimo dell’1,06%, prevedendo che tale maggiorazione sia a favore delle proprie casse.

GLI IMBULLONATI

Per le unità immobiliari a destinazione speciale e particolare censibili nei gruppi D ed E, la ren dita catastale è determinata tramite stima diretta che deve considerare anche gli elementi struttu ralmente connessi che ne accrescono la qualità e l’utilità. Da tale stima vanno esclusi i macchinari, le attrezzature e gli altri impianti funzionali allo specifico processo produttivo. A questo proposito si deve rideterminare la rendita catastale tramite la procedura DOCFA.

L’ESONERO

SULLA pRIMA CASA

L’abitazione principale è esonerata dal pagamen to dell’imposta, intendendo quella posseduta dal contribuente a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale in cui lo stesso e i suoi familiari dimo rano abitualmente.

Rientrano nell’esonero anche le pertinenze dell’a bitazione principale come box, garage e cantine, rientranti nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di una per ogni categoria durevolmente destinata al servizio dell’abitazione. Sono, infatti, un “unicum” con l’immobile di rife rimento qualora esista un collegamento funziona le con l’abitazione principale e vi sia la volontà di adibirla al servizio dell’immobile di riferimento. L’esenzione non si applica alle unità immobiliari di

categoria catastale A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli). Per tali immobili pertanto l’IMU è dovuta, secondo le regole ordinarie, benefi ciano comunque della detrazione di 200 euro.

Ricordiamo che gli immobili concessi in comoda to a familiari in linea retta di primo grado, figli o genitori, beneficiano di una riduzione della base imponibile IMU del 50%. In questi casi è richiesto che il comodante non possieda altri immobili abi tativi, esclusa l’abitazione principale, che il con tratto di comodato sia registrato presso l’Agen zia delle entrate e sia presentata la dichiarazione IMU. Ai Comuni non è riconosciuta la possibilità di esonerare questi casi assimilandoli alla prima casa.

Risultano esonerate anche le abitazioni appar tenenti alle cooperative edilizie a proprietà indi visa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari o ancora la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di prov vedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

IMMOBILI DELLA CATEGORIA “D” pRIvI DI RENDITA

Per gli immobili rientranti nella categoria cata stale D, privi di rendita e posseduti da imprese, la base imponibile è definita sulla base del costo storico indicato in bilancio, al lordo degli ammor tamenti e delle spese incrementali, moltiplicati per specifici coefficienti riferiti ad ogni annualità e definiti per quest’anno dal D.M. 9 maggio 2022. Questa modalità di determinazione della base im ponibile si applica fino alla fine dell’anno nel cor so del quale viene attribuita o notificata la rendita catastale.

FABBRICATI ESENTI

Sono esenti d’imposta per espressa previsione nor mativa e per il periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni i seguenti fabbricati:

- classificabili nel gruppo catastale E come ad esempio stazioni, ponti o fari;

- con destinazione ad usi culturali come ad esempio musei, biblioteche, archivi o altri aperti al pubblico;

- con destinazione all’esercizio del culto e del la cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, alla catechesi e all’educazione cristiana;

- fabbricati delle imprese costruttrici destinati alla vendita;

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- rurali strumentali;

- ubicati in zone colpite da calamità naturali. I fabbricati permanentemente inabitabili o inagi bili e tale circostanza risulta al Catasto, vale a dire che sono registrate come F2, non sono soggetti all’imposta.

FABBRICATI DELLE IMpRESE COSTRUTTRICI

I fabbricati costruiti e destinati dall’impresa co struttrice alla vendita (c.d. immobili merce), dal 2022 sono diventati esenti. Fino al 2021 era previ sta un’aliquota base dell’0,1% mentre dall’anno in corso è prevista l’esenzione fino a quando perma ne tale destinazione e i fabbricati non siano locati.

IMMOBILI LOCATI A CANONE CONCORDATO

Per gli immobili locati a canone concordato ex leg ge 431/98, in base all’art. 13 comma 6-bis del D.L. 201/2011, è riconosciuta una riduzione dell’impo sta del 25%. In pratica per questi immobili l’impo sta, calcolata in base alle aliquote previste dal Co mune, deve essere versata nella misura del 75%.

La conformità del contratto all’Accordo territo riale deve essere certificata da un’organizzazione firmataria dello stesso.

TERMINI

DI vERSAMENTO

Come ricordato il termine di versamento del sal do, è fissato al prossimo 16 dicembre 2022 e deve essere eseguito utilizzando alternativamente i bol lettini postali, la piattaforma pago PA o il modello F24 telematico o cartaceo, indicando gli importi arrotondati all’unità di euro. Il versamento effettuato tramite il modello F24 consente la compensazione del debito d’imposta con eventuali crediti derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Il versamento minimo pari a 12 euro, deve essere inteso come imposta complessiva da versare, ma a questo proposito si deve ricordare che i singoli Comuni hanno la facoltà di deliberare anche importi minimi inferiori.

Per i contribuenti che presentano il modello 730 e vogliono compensare l’IMU, è necessario aver compilato il quadro “I” posto in fondo al modello 730. In questi casi si deve comunque compilare il modello F24 e trasmetterlo utilizzando i servizi te lematici dell’Agenzia delle entrate. Non sarà quin di il Caf a fare il versamento ma sarà lo stesso con tribuente a doversi attivare per fare il pagamento dell’IMU.

Limitatamente ai contribuenti titolari di partita

Iva, in caso di utilizzo del modello F24, il paga mento deve essere fatto esclusivamente in via te lematica.

Per i pagamenti tramite modello F24 i codici tri buto da utilizzare sono: - 3912 per l’abitazione principale; - 3913 fabbricati rurali ad uso strumentale; - 3914 per i terreni agricoli; - 3916 per le aree fabbricabili; - 3918 per gli altri fabbricati; - 3925 immobili categoria D quota di compe tenza dello Stato; - 3930 immobili categoria D eventuale quota di competenza del Comune.

Nel modello deve essere riportato nello spazio co dice ente/codice comune il codice catastale del Co mune dove sono ubicati gli immobili e, nell’appo sito spazio, si deve indicare l’anno di riferimento. Alla presenza d’immobili ubicati in Comuni diver si, con il modello F24 è possibile fare un versa mento unico per i diversi immobili. È previsto che per le dichiarazioni congiunte, i coniugi devono operare la scelta della compensazione ognuno nel proprio modello. I crediti di un coniuge, infatti, non possono essere usati per versare l’IMU dell’altro coniuge.

LA DIChIARAZIONE

Nelle ipotesi in cui si verifichi una variazione ca tastale oggettiva o soggettiva, relativa ai dati di classamento e rendita o all’intestazione catastale, si rende necessaria la presentazione della dichia razione. In generale la dichiarazione deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successi vo a quello in cui sono intervenute le variazioni e produce effetti anche per le annualità successive. La dichiarazione va presentata con l’apposito mo dello approvato dal Comune, ma è consentito pre vedere sia termini che modalità di presentazione differenziate come la posta elettronica, la PEC, la raccomandata, Entratel o Fisconline.

L’obbligo di dichiarazione dipende dalle scelte fat te dal Comune, è quindi necessario verificare pres so il corrispondente ufficio tributi le ipotesi in cui si rende necessaria la sua presentazione. I casi più ricorrenti riguardano: - riduzioni d’imposta come ad esempio i fabbri cati inagibili, fabbricati d’interesse storico la conduzione diretta dei fondi da parte di agri coltori professionali; - variazioni soggettive e oggettive come ad esempio l’individuazione della pertinenza le gata all’abitazione principale, il riscatto del le asing, la concessione amministrativa su aree demaniali, la trasformazione in area edificabi

pAG. 16 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022

le a seguito di demolizione del fabbricato, l’as segnazione al socio della cooperativa edilizia a proprietà divisa in via provvisoria, perdita o acquisto durante l’anno dell’esenzione IMU, l’intervenuta riunione di usufrutto non dichia rato in catasto o l’acquisizione di un diritto di godimento a tempo parziale come nella multi proprietà.

ACqUISTO E CESSIONE

NEL

CORSO DEL 2022

Nel caso di acquisti o vendite intervenute nel cor so dell’anno, l’imposta deve essere ragguagliata ai mesi di effettivo possesso, considerando il mese intero nel caso in cui il possesso si sia protratto per almeno 15 giorni.

Nel caso in cui il contribuente al 30 giugno 2022 non detenesse più l’immobile perché alienato e il possesso nel primo semestre 2022 fosse stato in feriore ai sei mesi, il versamento dell’acconto an dava fatto tenendo conto delle mensilità effettive di possesso del 2022, calcolato sulla base delle de trazioni e dell’aliquota del 2021. In questo caso il 16 dicembre 2022 si dovrà versare il conguaglio in base alle aliquote e alle detrazioni previste per l’anno in corso.

RAvvEDIMENTO OpEROSO

Nei casi in cui siano commesse irregolarità od omissioni relative al tributo, è possibile rimediare utilizzando il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni secondo quanto pre visto dall’art. 13 del D.Lgs. 472/1997.

In questi casi si dovrà barrare l’apposita casel la “Ravv” del modello F24 ricordando che nelle

caselle relative agli immobili cui corrisponde il pagamento, si deve indicare l’importo della sola imposta. La somma complessiva da versare com prensiva oltre che del tributo, delle sanzioni e de gli interessi, andrà indicata nel totale da versare. In pratica quindi in caso di ravvedimento operoso le sanzioni e gli interessi vanno versati unitamen te all’imposta dovuta.

Con il ravvedimento operoso le sanzioni ridotte vanno versate come di seguito indicato: - 0,1% per ogni giorno di ritardo fino al 14° gior no successivo alla scadenza; - 1,5% dal 15° al 30° giorno successivo alla sca denza; - 1,67% dal 31° al 90° giorno successivo alla sca denza; - 3,75% dal 91° giorno successivo alla scadenza e fino al termine di presentazione della dichia razione relativa all’anno della violazione; - 4,29% entro 2 anni dalla violazione; - 5% oltre 2 anni dalla violazione.

Oltre alla sanzione ridotta si dovranno versare an che gli interessi legali nella misura dell’1,25%.

IN REGIONE DAL pROSSIMO ANNO CAMBIANO LE REGOLE

Segnaliamo che dal prossimo anno questa imposta sarà sostituita dalla nuova Imposta locale immo biliare autonoma (Ilia), voluta dalla Regione per contrassegnare ulteriormente l’autonomia locale.

Dal punto di vista generale l’impianto della nuo va imposta ricalcherà l’attuale IMU, ma saranno riconosciuti dei margini di manovra alle autori tà regionali e comunali in termini di aliquote ed esenzioni applicabili. (pZ)

pAG. 17 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022

Investimenti in beni strumentali agevolati

GlI AdeMPIMentI

dA Porre In eSSere entro lA FIne dell’Anno

pREMESSA

I diversi crediti d’imposta riconosciuti per gli inve stimenti in beni strumentali ordinari o Industria 4.0 (si veda Apinforma n. 4/2022), richiedono l’a dozione entro fine anno di opportuni comporta menti per massimizzare i benefici.

Con la fine dell’anno, infatti, i benefici riconosciuti sono destinati a ridursi o annullarsi, ecco quindi la necessità di agire per tempo per non perdere quo te importanti di beneficio.

A questo proposito giova ricordare che con riferi mento agli investimenti ordinari, il credito d’im posta pari al 6% dell’investimento, opera solo con riferimento a quelli fatti dal 1.1.2022 al 31.12.2022 (o entro il 30.6.2023 con 20% di acconto entro il 31.12.2022). Questa agevolazione ad oggi non è stata prorogata, e conseguentemente è destinata ad esaurirsi.

Per gli investimenti in beni rientranti nel piano Industria 4.0 di cui alle tabelle A e B allegate alla legge di bilancio 2017, si potrà continuare a be neficare del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2025 ma con percentuali di beneficio decrescenti. Si pone quindi la necessità di effettuare gli investi

INvESTIMENTO

Investimento fatto dal 16.11.2020 al 31.12.2021 (o entro il 31.12.2022 con 20% di acconto entro il 31.12.2021)

menti entro la fine dell’anno o quantomeno pre notare gli stessi per beneficiare di percentuali più vantaggiose.

INvESTIMENTI ORDINARI

Come ricordato per gli investimenti in beni stru mentali ordinari il credito è pari al 6% dell’inve stimento ed è riconosciuto a tutte le tipologie di imprese e ai lavoratori autonomi. Questo cre dito è però destinato ad esaurirsi entro la fine dell’anno in corso perché opera solo con riferi mento agli investimenti fatti fino al 31.12.2022 (o entro il 30.6.2023 con 20% di acconto entro il 31.12.2022). Il limite massimo dei costi ammissi bili è pari a 2 milioni di euro sia per i beni materia li che per quelli immateriali. Questa agevolazione ad oggi non è stata prorogata, e conseguentemen te è destinata ad esaurirsi. Le imprese interessate devono quindi definire l’investimento entro la fine dell’anno o quantomeno prenotarlo entro lo stes so termine con le modalità sopra indicate, facendo slittare la consegna nel primo semestre del pros simo anno.

INvESTIMENTI

INDUSTRIA 4.0

Beni materiali

Il credito d’imposta per i beni materiali nuovi rientranti nella Tabella A allegata alla legge Fi nanziaria 2017 spetta solo alle imprese e non ai lavoratori autonomi. La misura dell’agevolazione è differenziata secondo le aliquote indicate nella tabella che segue.

Investimento fatto dal 1.1.2022 al 31.12.2022 (o entro il 30.6.2023 con 20% di acconto entro il 31.12.2022)

Investimento fatto dal 1.1.2023 al 31.12.2025 (o entro il 30.6.2026 con 20% di acconto entro il 31.12.2025)

Beni immateriali

Il credito d’imposta per i beni immateriali nuovi rientranti nella Tabella B allegata alla legge Finan ziaria 2017 è stato oggetto di modifica da parte del

decreto aiuti che ha potenziato la misura per l’an no in corso.

Le percentuali sono sintetizzate nella seguente ta bella:

pAG. 18 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
fino a 2.5 milioni 50% 40% 20% da 2.5 a 10 milioni 30% 20% 10% da 10 a 20 milioni 10% 10% 5%

INvESTIMENTO

FATTO DAL 16.11.2020

AL 31.12.2021

INvESTIMENTO

FATTO DAL 1.1.2022

AL 31.12.2022 (O ENTRO IL 30.6.2023

CON ACCONTO DI ALMENO IL 20% ENTRO IL 31.12.2022)

INvESTIMENTO

FATTO DAL 1.1.2023

AL 31.12.2023 (O ENTRO IL 30.6.2024

CON ACCONTO DI ALMENO IL 20% ENTRO IL 31.12.2023)

Il limite massimo dei costi ammissibili per gli in vestimenti immateriali in tutte le casistiche sopra indicate è di 1 milione di euro. Dalle tabelle sopra indicate risulta l’importanza di attivarsi entro la fine dell’anno per definire i con tratti e accedere a misure agevolative più vantag giose. Come si può notare, infatti, sia per gli inve stimenti in beni materiali sia per quelli immateriali (Tabelle A e B), la fine dell’anno in corso rappresen ta un confine importante per beneficiare di percen tuali agevolative più generose. Ecco quindi la ne cessità di chiudere i contratti e versare gli acconti del 20% per prenotare la misura più vantaggiosa.

INDICAZIONE IN FATTURA

Si ricorda che la norma richiede che i documen ti e le fatture riportino l’espresso riferimento alle disposizioni normative in esame. È infatti, previ sto quanto segue: “Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del be neficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determina zione dei costi agevolabili. A tal fine, le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolabili devono contenere l’espresso rife rimento alle disposizioni della norma”. È importante quindi richiedere al fornitore, al momento dell’acquisto, l’inserimento in fattura di una frase del seguente tenore:” Acquisto per il quale è riconosciuto il credito d’imposta ex art. 1, commi da 1051 a 1063 della legge 178/2020” o: ” Acquisto per il quale è riconosciuto il credito d’imposta ex art. 1, comma 44 della legge 234/2021”.

La risposta n. 27 del 18 maggio 2022 dell’Agen zia delle entrate ha esteso l’obbligo di indicazione della norma agevolativa ai documenti di trasporto (Ddt) che hanno scortato i beni. Secondo l’Agenzia anche i Ddt, come la fattura, assolve la funzione di identificare l’investimento e deve rispettare il medesimo obbligo. Nessun richiamo alla norma è invece necessario per i verbali di collaudo e di interconnessione che riguardano univocamente l’investimento agevolato.

INvESTIMENTO

FATTO DAL 1.1.2024

AL 31.12.2024 (O ENTRO IL 30.6.2025

CON ACCONTO DI ALMENO IL 20% ENTRO IL 31.12.2024)

COMUNICAZIONE AL MISE

INvESTIMENTO

FATTO DAL 1.1.2025 AL 31.12.2025 (O ENTRO IL 30.6.2026

CON ACCONTO DI ALMENO IL 20% ENTRO IL 31.12.2025)

Per i crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali e immateriali “Industria 4.0” rientranti nelle Tabelle A e B, è necessario inviare un’apposi ta comunicazione al MISE utilizzando lo specifico modello per finalità esclusivamente informative e non condiziona l’efficacia del bonus. La comuni cazione serve esclusivamente per valutare l’andamento e la diffusione delle misure agevolative sul territorio.

Con decreto del 6 ottobre 2021 è stato adottato il modello per la comunicazione dei dati relativi ai crediti d’imposta “Industria 4.0”. tale modello, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va trasmesso in formato elettroni co tramite PEC all’indirizzo benistrumentali4.0@ pec.mise.gov.it.

L’UTILIZZO IN COMpENSAZIONE

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensa zione tramite il modello F24 in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dalla data di entrata in funzione dei beni o, per i beni rientranti nelle Tabelle A e B, dall’anno in cui è intervenuta l’in terconnessione.

È importante sottolineare che la compensazione decorre da subito, senza necessità di aspettare l’anno successivo l’entrata in funzione del bene o dell’interconnessione. L’utilizzo immediato non richiede conseguentemente neppure la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi.

È invece richiesto che i documenti che certificano la sussistenza dell’interconnessione, vale a dire la dichiarazione del legale rappresentante ovvero la perizia, devono essere acquisiti entro la fine del periodo d’imposta in cui il bene entra in funzione, ovvero, se successivo, a quello a quello in cui il bene è interconnesso.

Se l’interconnessione avviene in un periodo d’im posta successivo a quello di entrata in funzione, per il primo anno si applicherà la percentuale del 6% prevista per gli investimenti “ordinari”. Per tutte le fattispecie di credito d’imposta di cui

pAG. 20 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
20% 50% 20% 15% 10%

sopra non si applica il limite di 2.000.000 euro di cui all’art. 34 della legge 388/2000 né il limite di 250.000 euro di cui al comma 53 dell’art. 1 della legge 244/2007. Il credito d’imposta non è soggetto a tassazione ai fini Irpef, Ires e Irap e non rileva ai fini del rap porto di deducibilità degli interessi passivi. È cu mulabile con altre agevolazioni riferite agli stessi investimenti.

Negli incontri dell’Agenzia delle entrate con la stampa specializzata è stato precisato che la ra teizzazione in tre quote da un terzo, rappresenta il limite massimo di fruizione del credito. In caso di mancato utilizzo in tutto o in parte di tale importo, l’ammontare residuo può essere utilizzato nei pe riodi d’imposta successivi.

pAG. 21 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022

Contratti di commissione e operazioni triangolari

Una recente risposta ad una domanda di interpel lo fatta all’Agenzia delle entrate, la n. 540 del 31 ottobre 2022, ha esteso la procedura del plafond condizionato anche ai promotori delle triango lazioni comunitarie. Prima di entrare nel merito della risposta è opportuno richiamare il meccani smo di funzionamento del plafond condizionato. Nelle cessioni non imponibili effettuate dai sog getti che operano in veste di commissari, nonché dai promotori delle cosiddette triangolazioni, il corrispettivo della cessione concorre alla forma zione di due distinti plafond Iva:

- uno libero, costituito dalla differenza fra il prezzo di vendita e quello di acquisto, vale a dire l’utile del commissionario o del promoto re della triangolazione, utilizzabile liberamen te, con le sole eccezioni oggettive di carattere generale;

- uno vincolato, pari alla residua quota del cor rispettivo (in pratica il costo), utilizzabile solo per acquistare beni da esportare così come sono stati acquistati, cioè nello stato origina rio, entro sei mesi dalla consegna. Si pensi al caso di una società Alfa che acquista a 20.000 euro una partita di merci dalla società Beta, incaricandola di spedire direttamente i beni in Svizzera al proprio cliente, al quale li ha riven duti a 25.000 euro.

Beta, effettiva esportatrice dei beni, consegue un plafond di 20.000 euro, pari all’importo fatturato ad Alfa in regime di non imponibilità ex art. 8/a DPR 633/72.

Alfa, invece a fronte della fattura di 25.000 euro emessa per la cessione all’esportazione non impo nibile sempre in regime di non imponibilità ex art. 8/a DPR 633/72 consegue: - un plafond utilizzabile liberamente pari a 5.000 euro;

- un plafond vincolato di 20.000 euro, utilizza bile per acquistare beni da esportare entro sei mesi nello stato originario, senza quindi pos sibilità di lavorazione.

Agli effetti della verifica dello status di esportatore abituale, Alfa tiene conto dell’intero importo fat turato in regime di non imponibilità vale a dire 25.000 euro.

Dopo questo breve richiamo al meccanismo di funzionamento del plafond condizionato, vedia mo la risposta n. 540 delle Entrate.

L’istante con riferimento ad una triangolazione comunitaria dove un soggetto nazionale aveva ac quistato beni in altro Stato membro e li aveva fatti trasportare direttamente dal primo cedente nello stato membro del proprio cessionario Ue, desi gnato debitore d’imposta, riteneva che il plafond del promotore italiano non dovesse essere condi zionato. Ciò in ragione del fatto che il plafond del primo cedente comunitario non potrebbe essere utilizzato in Italia e quindi non si correrebbe il ri schio che questi effettui acquisti senza applicazio ne dell’imposta.

La risposta dell’Agenzia non è stata dello stesso pa rere ritenendo che non sia applicabile alcun tratta mento differenziato per le triangolazioni comunita rie. Conseguentemente il meccanismo del plafond condizionato si rende applicabile anche a coloro che acquistano beni da un paese Ue diverso dall’I talia incaricando i fornitori di consegnarli diretta mente ai propri cessionari in altri Stati membri. Richiamando la circolare n. 13 del 1994 le Entrate hanno precisato che: “per i commissionari in ogni caso e per gli operatori economici nazionali che in tervengono nelle operazioni triangolari nella veste di acquirente e cedente, il plafond può essere utiliz zato, per gli acquisti, anche intracomunitari di beni e servizi e per le importazioni di beni, senza alcun vincolo, nei limiti della differenza tra i corrispetti vi relativi alle cessioni di beni trasportati o spediti in altro stato comunitario ed il prezzo di acquisto degli stessi beni, con facoltà di utilizzare il predet to plafond per intero per acquisti e importazioni di beni da inviare all’estero (paesi comunitari e non) alla stato originario entro il termine di sei mesi dal la consegna”. In senso conforme si è poi pronuncia ta la circolare delle Dogane n. 8/2003.

pAG. 22 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
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Per le Entrate quindi, anche nelle operazioni triangolari comunitarie, dove l’operatore naziona le acquista da soggetto Ue e vende a sua volta ad

altro operatore comunitario, si rende applicabile il meccanismo del plafond condizionato.

pAG. 24 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
(pZ)

Obbligo comunicazione domicilio digitale (PEC)

maticamente inserito nelle visure e nei certificati e consultabile negli elenchi INI – PEC.

Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 445/ PZ del 15 novembre 2022 per comunicare che la Camera di Commercio di Pordenone - Udine ci ha comunicato che è prossimo l’avvio di un’iniziativa d’ufficio per le imprese che non hanno comunica to il proprio domicilio digitale. Ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 76/2020, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innova zione digitale”, il possesso del domicilio digitale è prerequisito essenziale per l’iscrizione al Registro delle Imprese. Tutte le imprese già iscritte al Re gistro che non hanno ancora comunicato il pro prio domicilio digitale dovranno regolarizzare la propria posizione con la relativa comunicazione al Registro delle Imprese competente per territorio. Coloro che non adempiono all’aggiornamento, oltre al pagamento di una sanzione amministra tiva, si vedranno assegnare d’ufficio dalla Came ra di Commercio un domicilio digitale (PEC) che sarà reso disponibile tramite il cassetto digitale dell’imprenditore https://impresa.italia.it/cadi/ app/login, che sarà attivo solo in ricezione, auto

La mancata comunicazione al Registro delle Im prese di un domicilio digitale valido ed attivo comporterà quindi l’assegnazione d’ufficio di un domicilio e contemporaneamente l’irrogazione di una sanzione amministrativa, maggiorata rispetto agli ordinari importi di cui agli artt. 2630 e 2184 c.c., raddoppiata per le società e quindi a titolo di oblazione euro 412,00 e triplicata per le imprese individuali e quindi a titolo di oblazione euro 60. Essendo prossimo l’avvio dei procedimenti per l’as segnazione d’ufficio dei domicili digitali e, congiun tamente, all’applicazione delle relative sanzioni, si invitano le imprese che non lo avessero ancora fat to a comunicare il proprio domicilio digitale (PEC) al Registro delle Imprese e chiederne l’iscrizione, evitando procedimenti d’ufficio e sanzioni.

Per maggiori informazioni, per verificare la rego larità della propria posizione e per scoprire come comunicare la propria PEC è utile consultare la pagina informativa Unioncamere https://domici liodigitale.unioncamere.gov.it/home All’interno di quest’ultima è possibile anche tro vare un servizio di assistenza telefonica che l’uten te può attivare tramite il tasto “Prenota un appun tamento telefonico”.

Per ogni ulteriore informazione è possibile con tattare l’Ufficio fiscale dell’Associazione al n. 0432.507377.

pAG. 25 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 19 - 31 ottobre 2022
(pZ)
ProSSIMo l’AvvIo dI ASSeGnAzIonI d’uFFICIo e delle relAtIve SAnzIonI

Indice mensile rivalutazione t.f.r. ottobre 2022

GENNAIO

15.01 14.02 0,125 107,7 1,184322

FEBBRAIO 15.02 14.03 0,250 108,8 2,086158

MARZO 15.03 14.04 0,375 109,9 2,987994

APRILE

15.04 14.05 0,500 109,7 2,971751

MAGGIO 15.05 14.06 0,625 110,6 3,732345

GIUGNO 15.06 14.07 0,750 111,9 4,775424

LUGLIO 15.07 14.08 0,875 112,3 5,182910

AGOSTO 15.08 14.09 1,000 113,2 5,943503

SETTEMBRE

15.09 14.10 1,125 113,5 6,280367

OTTOBRE 15.10 14.11 1,250 117,2 9,018362

NOVEMBRE 15.11 14.12 1,375

DICEMBRE 15.12 14.01 1,500

pAG. 26 - ApINFORMA / Lavoro - numero 19 - 31 ottobre 2022
RAppORTI CESSATI MESE DAL AL RIvAL. FISSA INDICE RIvALUTAZIONE
(C)

Marco Bon

Esonero contributi per il rientro al lavoro delle lavoratrici madri

L’INPS, con il messaggio n. 4042 del 9 novembre 2022, ha fornito ulteriori chiarimenti sulla corret ta applicazione dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri a decorrere del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo di maternità. Detto esonero, previsto dall’articolo 1, comma 137, della Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021), era stato oggetto di approfondimento da parte dell’INPS nella circolare n. 102 del 19 settembre 2022, in cui era stato chiarito (vedasi Circolare Confapi FVG n. 353 del 21 settembre 2022): - l’ambito soggettivo, l’esonero si applica alle lavoratrici madri dipendenti del settore pri vato, compreso il settore agricolo, assunte con qualsiasi tipologia di contratto di lavoro su bordinato (compresa la somministrazione); - l’ambito oggettivo, viene riconosciuto alle la voratrici che hanno usufruito del periodo di congedo obbligatorio di maternità e che sia no rientrate sul posto di lavoro dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022; - la misura dell’esonero, pari al 50% della con tribuzione previdenziale a carico della la

voratrice, ha una durata di 12 mensilità che decorrono dal mese di competenza in cui si è verificato il rientro della lavoratrice nel posto di lavoro.

L’INPS, con l’ultimo messaggio, ha specificato che, per una corretta applicazione dell’esonero, il rien tro sul lavoro dal congedo di maternità deve esse re effettivo. Eventuali cause di posticipo, come le ferie, i permessi, la malattia, verificatesi in conti nuità con il congedo obbligatorio determinano lo slittamento in avanti del dies a quo di decorrenza dell’esonero, sempre a condizione che il rientro si verifichi entro il 31 dicembre 2022. L’esonero quindi deve essere calcolato a decorrere della data di rientro effettivo e anche per determi nare l’imponibile del primo mese di fruizione del lo sgravio si prende come riferimento il periodo a decorrere dal ritorno al lavoro. Conseguentemen te, i giorni di ferie o di permessi retribuiti ad al tro titolo o di malattia eventualmente fruiti, senza soluzione di continuità rispetto all’astensione per maternità, prima dell’effettivo rientro, non sono oggetto di esonero e il relativo imponibile, pertan to, non determina il diritto all’agevolazione.

Sul tema della portabilità dell’esonero, l’INPS spiega che può realizzarsi nel caso in cui il datore di lavoro subentra nei diritti e negli obblighi del precedente (ad esempio per trasferimento d’a zienda, cessione del contratto). Non trova invece applicazione nel caso di dimissioni della lavoratri ce che ha già iniziato a fruire dell’incentivo e viene assunta presso un altro datore di lavoro.

pAG. 28 - ApINFORMA / Lavoro - numero 19 - 31 ottobre 2022
(AG)

Il Ministero segnala casi di sindrome neurologica acuta

Il servizio prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria della Regione Friuli Venezia Giulia con nota del 9 novembre 2022 ci informa che al Ministero della Salute sono perve nute, tramite il Sistema di allerta rapido per ali menti e mangimi (RASFF), ripetute segnalazioni (ad oggi 13) di casi di sospetta intossicazione da anticolinergici riferiti a presunto consumo acci dentale di vegetali tossici scambiati per specie commestibili.

Nello specifico, i casi segnalati nelle ultime setti mane sarebbero relativi all’ingestione di Mandra gora (più probabilmente Autumnalis) o Datura stramonium (comunemente noto come Stramo nio) scambiate per spinaci, bieta o borragine. I competenti Uffici Regionali sono stati invitati: - a diffondere tempestivamente l’informazione all’interno della Rete di Emergenza – Urgenza che insiste sul proprio territorio, in modo da sensibilizzare gli operatori sanitari e perveni re più facilmente a un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico, anche consultando i Centri antiveleno di riferimento informare

tempestivamente e adeguatamente gli ope ratori del settore alimentare circa il rischio di contaminazione di vegetali, in particolare di verdure a foglia larga, con le citate specie tossiche; rappresentando un grave pericolo per la salute, è necessario rafforzare i siste mi di autocontrollo delle Aziende produttri ci, soprattutto quelle di produzione primaria, assicurando che tale rischio sia contemplato e adeguatamente gestito; l’occasione appare opportuna per sensibilizzare gli operatori sui pericoli potenziali della contaminazione di ali menti con piante tossiche o velenose, in gene rale; - procedere a Controlli ufficiali a carico degli operatori del settore della produzione prima ria di verdure a foglia presenti sul proprio ter ritorio, volti alla valutazione della corretta ap plicazione delle procedure di autocontrollo in relazione al rischio contingente e, in generale, al rischio per la salute di eventuali contami nazioni degli alimenti con specie vegetali che possono avere azione tossica sull’uomo; - sensibilizzare la popolazione al rischio in que stione, possibilmente segnalando la presenza sul proprio territorio di specie tossiche par ticolari, disincentivando la raccolta a scopo alimentare di vegetali selvatici e invitando a rivolgersi tempestivamente ai servizi di emer genza, in caso di comparsa di sintomi di so spetto.

pAG. 29 - ApINFORMA / Sicurezza e Ambiente - numero 19 - 31 ottobre 2022
(CS) dovutA A IntoSSICAzIone dA AntIColInerGICI

ITL Udine, esami per conduttori di generatori di vapore

stato di frequenza relativo a corso di formazione teorico-pratica secondo le previsioni dell’art. 4 e seguenti del citato D.M. 94/2020

L’Ispettorato Territoriale di Udine ci comunica che è stato pubblicato il bando per il conferimen to dei patentini (DM 94/2020) di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, sede di Udine. Gli esami si svolgeranno nei giorni che saranno fissati dal Direttore dell’Ispettorato Territoriale. Per essere ammessi agli esami è necessario, alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando per la presentazione della domanda, aver compiuto 18 anni di età, non avere superato i 70 anni di età, ed essere in possesso di specifico atte

La domanda di ammissione agli esami, da re digersi mediante il mod. INL 29 scaricabile dal sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro al link: https://www.ispettorato.gov.it/it-it/il-ministero/ Uffici-periferici-e-territoriali/venezia/udine-por denone/Pagine/Modulistica.aspx, e sottoscritta dal candidato, dovrà essere inviata improrogabil mente entro il _30 novembre 2022, a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo PEC itl.udinepordenone@pec.ispettorato.gov.it, o con racco mandata con avviso di ricevimento (per la quale farà fede la data del timbro postale accettante) o consegnata direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di UDINEPORDENONE. (CS)

pAG. 30 - ApINFORMA / Sicurezza e Ambiente - numero 19 - 31 ottobre 2022
le doMAnde dI AMMISSIone AGlI eSAMI devono eSSere trASMeSSe entro Il 30 noveMBre 2022

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SOA: rinnovo per l’impresa Valerio Sabinot

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La ditta VALERIO SABINOT S.R.L. ha le sue ori gini nel 1965 quando il Sig. Sabinot Valerio ha fondato l’allora ditta individuale che operava nel settore delle pitturazioni edili.

Oggi, a 57 anni di distanza, l’attuale società a re sponsabilità limitata è amministrata dal sig. Sabi not Valerio e dai figli Nicola e Michela ed è specia lizzata in:

- opere edili e di restauro edifici civili e monu mentali;

- ripasso manti di copertura;

- opere di impermeabilizzazione;

- pitturazioni murarie interne ed esterne;

- pitturazione di superfici metalliche con smalti e con prodotti ignifughi (REI);

- revisione funzionali serramenti in legno e pit turazione di superfici in legno;

- realizzazione rivestimenti termo acustici (cap potto);

- realizzazione strutture in cartongesso, pareti divisorie, contropareti in cartongesso coiben tate con materassini in lana minerale, contro soffitti in cartongesso e in fibra con caratteri stiche ignifughe (REI);

- posa di pavimenti in laminato, PVC o lino leum;

- posa di pavimenti e rivestimenti in piastrelle di ceramica;

- bonifica di materiali compatti contenenti amianto.

Ha sede nella zona artigianale di Basiliano (UD) in via Malignani n. 54/13 in una nuova struttura costituita da mq. 100 di uffici e mq. 1000 adibiti a deposito.

L’azienda ha in dotazione 5.000 mq. di ponteggi metallici, 9 autocarri di cui due ribaltabili ed uno

con gru idraulica, 1 gru edile, 1 ascensore di can tiere oltre a varia attrezzatura minuta.

L’organico è composto da tre impiegate ammini strative, due impiegati tecnici e 18 operai tra mu ratori, pittori, cartongessisti, piastrellisti, bonifi catori.

La Valerio Sabinot Srl è anche in possesso di certi ficazione di qualità ISO: 9001 dal 2004 e certifica zione ambientale ISO: 14001 dal 2018 .

Ha rinnovato l’attestazione per le categorie: OG1 classifica IV bis per un importo di 3.500.000 euro, OG2 classifica IV per un importo di 2.580.000, OS6 e OS7 classifica III bis per un importo di 1.500.000, e OG12 classifica I per un importo di 258.000 euro.

Questa qualificazione, le consente di eseguire edifici civili e industriali (OG1) fino ad un im porto massimo di 4.200.000 euro.

Potrà eseguire inoltre: il restauro e manuten zione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni cul turali e ambientali (OG2), importante catego ria che riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche neces sarie a recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sotto porre a manutenzione gli immobili di interesse storico soggetti a tutela a norma delle disposi zioni in materia di beni culturali e ambientali. Riguarda altresì la realizzazione negli immobili di impianti elettromeccanici, elettrici, telefo nici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché di eventuali opere connesse, comple mentari e accessorie fino ad un importo mas simo di 3.096.000 euro. Per poter mantenere la possibilità di eseguire appalti di restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali rientranti nella cate goria OG2, come previsto dall’articolo 248 del DPR 207/2010 ha dovuto affidare la direzione tecnica ad un architetto con cui ha stipulato un contratto d’opera.

Inoltre, è qualificata per le finiture di opere ge nerali di natura edile (OS7); e finiture di opere generali di natura tecnica (OS6) fino ad un im porto massimo di 1.800.000 euro.

pAG. 32 - ApINFORMA / Edilizia - numero 19 - 31 ottobre 2022
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È abilitata anche all’esecuzione di opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale (OG12), categoria che riguarda la esecuzio ne di opere puntuali o a rete necessarie per la realizzazione della bonifica e della protezione ambientale che comprende in via esemplifica tiva le discariche, l’impermeabilizzazione con geomembrane dei terreni per la protezione delle falde acquifere, la bonifica di materiali pericolosi, gli impianti di rilevamento e teleri levamento per il monitoraggio ambientale per qualsiasi modifica dell’equilibrio stabilito dalla vigente legislazione, nonché gli impianti neces sari per il normale funzionamento delle opere

o dei lavori e per fornire un buon servizio all’u tente sia in termini di informazione e di sicu rezza fino ad un importo massimo di 309.600 euro.

Ricordiamo che l’attestazione SOA costituisce condizione indispensabile per la partecipazione alle procedure d’aggiudicazione dei lavori d’im porto superiore ai 150.000 euro. Al fine d’assistere gli imprenditori, l’Associazione ha predisposto un servizio d’informazione ed as sistenza alle proprie imprese sui requisiti e sulla documentazione richiesti per la qualificazione.

pAG. 34 - ApINFORMA / Edilizia - numero 19 - 31 ottobre 2022

L’Autorità istituisce il Fascicolo Virtuale

è oBBlIGAtorIo

Come comunicato con circolare prot. n. 422 del 3 novembre 2022 dalla Banca Dati ANAC è acces sibile il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Econo mico (Fvoe) che consente alle stazioni appaltanti, attraverso un’interfaccia web, di verificare i requisiti di partecipazione agli appalti pubblici delle imprese.

Lo scorso 24 ottobre è stata pubblicata in Gazzet ta ufficiale la Delibera dell’ANAC numero 464 del 27 luglio 2022 che entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in G.U., quindi dal 9 novem bre 2022 l’uso del Fvoe sarà obbligatorio per par tecipare alle gare d’appalto.

Tre le principali novità, rispetto al siste ma Avcpass precedente, segnaliamo:

- la verifica dei requisiti non si ferma alla fase di aggiudicazione ma viene estesa alla fase di esecuzione e dunque al mantenimento dei re quisiti da parte di chi si è aggiudicato la gara e di eventuali subappaltatori;

- il Fascicolo verrà utilizzato per tutte le proce dure di affidamento; verrà istituito l’Elenco degli operatori economici già verificati. Attra verso questo elenco la stazione appaltante che sta aggiudicando una gara può osservare se un determinato operatore economico risulta già stato verificato in una precedente gara.

Tra i dati che comprovano il possesso dei requi siti messi a disposizione attraverso il Fascicolo ci sono:

- la Visura Registro delle Imprese fornita da Unioncamere;

- il Certificato del casellario giudiziale integrale fornito dal Ministero della Giustizia;

- l’Anagrafe delle sanzioni amministrative, for nita dal Ministero della Giustizia;

- il Certificato di regolarità contributiva di inge

gneri, architetti e studi associati, fornito dalla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professio nisti (Inarcassa); la Comunicazione di regolari tà fiscale fornita dall’Agenzia delle Entrate; - la Comunicazione Antimafia fornita dal Mini stero dell’Interno.

Il nuovo Fascicolo Virtuale dell’Operatore Econo mico, come sancito dalla Delibera n. 464/2022, permette rispettivamente alle Stazioni Appaltan ti e agli Enti aggiudicatori l’acquisizione dei do cumenti a comprova del possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed eco nomico-finanziario per l’affidamento dei contratti pubblici ed agli Operatori Economici di inserire a sistema i documenti la cui produzione è a pro prio carico. L’Operatore Economico accedendo al fascicolo ha la possibilità di creare un repository dove collezionare documenti utili in sede di parte cipazione alle procedure per l’affidamento di con tratti pubblici.

La componente del fascicolo dedicata alle Stazioni Appaltanti offre la possibilità, attraverso un’inter faccia web integrata con i servizi di cooperazione applicativa con gli Enti Certificanti, di procedere all’acquisizione della documentazione compro vante il possesso dei requisiti di carattere genera le, tecnico-organizzativo ed economico-finanzia rio per l’affidamento dei contratti pubblici messi a disposizione da diversi enti certificanti, come disciplinato dalla delibera n. 464/2022.

Per poter accedere al servizio è necessario: Essere registrati come utenti dei servizi dell’Autorità come descritto nella sezione Re gistrazione e Profilazione Utenti.

Richiedere il profilo di “Amministratore OE” associato al soggetto rappresentato “Operato re economico” dalla pagina di creazione profili. Procedere con l’attivazione del profilo secon do le modalità operative descritte nel Manua le utente per la registrazione e la profilazione degli utenti.

Accedere al servizio. L’ufficio edilizia dell’Associazione è a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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(CS)

Aggiornate le direttive vincolanti FVG

ghe a quelle oggetto di affidamento e nel rispetto del principio di rotazione.

ModAlItà dI AFFIdAMento deI lAvorI PuBBlICI

deFInIte le

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Dire zione Centrale infrastrutture e territorio comuni ca, con nota del 15 ottobre 2022 prot. n. 0185746, che ha adottato l’aggiornamento alle Direttive vin colanti in materia di lavori.

In questo ultimi anni diversi sono stati gli inter venti legislativi che si sono succeduti in materia di lavori pubblici e che hanno inciso a vario titolo nella materia.

La nostra Regione ha ritenuto necessario aggiornare le Direttive vincolanti emanate dalla Direzione cen trale infrastrutture e territorio in data 07.08.2015, integrate con nota del 25.05.2016 e successivamen te confermate con nota del 16.08.2017 proprio per cercare di fare chiarezza alle stazioni appaltanti che usufruiscono delle risorse regionali per la realizza zione di opere pubbliche oltre ad offrire a tutte uno strumento interpretativo efficace della disciplina in vigore.

Approfondiamo di seguito, in particolare, le diret tive in materia di affidamento di lavori pubblici.

AFFIDAMENTO DI LAvORI D’IMpORTO INFERIORE

A 150.000 EURO

La stazione appaltante procede all’affidamento di retto ad un unico operatore economico qualificato senza la consultazione di più operatori economici. La scelta dell’operatore economico avviene me diante individuazione nell’elenco delle imprese qualificate e iscritte alla piattaforma eAppaltiFVG qualora la stazione appaltante non gestisca in modo autonomo un proprio elenco. La scelta dell’impresa si svolge anche senza con sultazione di più operatori economici ma nel ri spetto dei principi di cui all’art. 30 del Codice e purché siano scelti operatori economici in posses so di pregresse e documentate esperienze analo

Alla luce del richiamo ai principi dell’art. 30 del Codice, la Regione, ribadisce la validità delle in dicazioni operative già a suo tempo espresse con riferimento ai seguenti elementi: - rispetto del principio di economicità nella scelta dei soggetti per evitare il costo di una prestazione “a distanza”; - presenza di precedenti e documentate espe rienze analoghe a quelle oggetto dell’affida mento; - richieste di partecipazione alle procedure in dette dalla stazione appaltante - specializzazione dell’impresa nell’esecuzione di lavori analoghi a quelli oggetto dell’affida mento.

La Direttiva rammenta che per lavori d’importo inferiore a 150.000 euro la capacità tecnico orga nizzativa ed economico finanziaria per lo svolgi mento delle lavorazioni previste è garantita dall’i scrizione alla CCIAA da parte della stessa impresa, ai sensi della vigente disciplina regionale.

Ai sensi della deliberazione ANAC n. 636 del 10.07.2019, il principio di rotazione comporta, di norma, il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico in vitato e non affidatario nel precedente affidamen to purché i due affidamenti abbiano, quello prece dente e quello attuale, una commessa rientrante nella stessa categoria di opere.

Le modalità di applicazione del principio di rota zione devono intendersi riferibili all’anno solare.

La stazione appaltante ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito un Avviso unico e di carattere ge nerale con il quale comunica a tutti gli operato ri economici che per tale tipologia di affidamen to provvederà a scegliere l’impresa direttamente dall’elenco sopra indicato, dichiarando anche il principio di rotazione.

La pubblicazione dell’atto di affidamento secondo la vigente disciplina in materia di atti amministra tivi garantisce il principio di trasparenza. Non essendovi confronto competitivo non sus siste un criterio di aggiudicazione pertanto spet ta alla discrezionalità della stazione appaltante

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determinare le modalità con cui addivenire alla stipulazione del contratto facendo riferimento o all’elemento economico ovvero all’elemento di miglioramento della prestazione da rendere. Nel caso di stazioni appaltanti organizzativamen te complesse è necessario che tali disposizioni vengano applicate tenendo conto degli affidamen ti compiuti da tutte le strutture deputate a tale at tività mediante un’azione ricognitiva interna.

AFFIDAMENTO DI LAvORI D’IMpORTO pARI

O SUpERIORE

A 150.000 EURO

E INFERIORE

A 1 MILIONE DI EURO

La stazione appaltante procede all’affidamento previo esperimento di procedura negoziata senza bando ai sensi dell’art. 63 del Codice invitando al meno cinque operatori economici.

La scelta dell’operatore economico avviene me diante individuazione nell’elenco delle imprese iscritte alla piattaforma eAppaltiFVG qualora la stazione appaltante non gestisca in modo autono mo un proprio elenco.

Ai sensi della deliberazione ANAC n. 636 del 10.07.2019, il principio di rotazione comporta, di norma, il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico in vitato e non affidatario nel precedente affidamen to, purché i due affidamenti abbiano, quello pre cedente e quello attuale, una commessa rientrante nella stessa categoria di opere.

Le modalità di applicazione del principio di rota zione devono intendersi riferibili all’anno solare. La stazione appaltante ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito internet istituzionale un Avviso con il quale comunica a tutti gli operatori econo mici che per tale tipologia di affidamento provve derà a scegliere l’impresa direttamente dall’elenco sopra indicato, dichiarando anche il principio di rotazione.

La pubblicazione dell’atto di affidamento secondo la vigente disciplina in materia di atti amministra tivi garantisce il principio di trasparenza, purché nell’atto siano indicati anche i soggetti invitati. Il criterio di aggiudicazione è a scelta della stazio ne appaltante quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ovvero quello del prezzo più basso con esclusione automatica delle offerte anomale.

A 1 MILIONE DI EURO

E FINO ALLA SOGLIA DI RILEvANZA COMUNITARIA (ATTUALMENTE pARI A 5.382.000 EURO)

La stazione appaltante procede all’affidamento previo esperimento di procedura negoziata senza bando ai sensi dell’art. 63 del Codice invitando al meno dieci operatori economici.

La scelta dell’operatore economico avviene me diante individuazione nell’elenco delle imprese iscritte alla piattaforma eAppaltiFVG qualora la stazione appaltante non gestisca in modo autono mo un proprio elenco.

Ai sensi della deliberazione ANAC n. 636 del 10.07.2019, il principio di rotazione comporta, di norma, il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico in vitato e non affidatario nel precedente affidamen to, purché i due affidamenti abbiano, quello pre cedente e quello attuale, una commessa rientrante nella stessa categoria di opere.

Le modalità di applicazione del principio di rota zione devono intendersi riferibili all’anno solare.

La Stazione appaltante ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito internet istituzionale un Avviso con il quale comunica a tutti gli operatori econo mici che per tale tipologia di affidamento provve derà a scegliere l’impresa direttamente dall’elenco sopra indicato, dichiarando anche il principio di rotazione.

La pubblicazione dell’atto di affidamento secondo la vigente disciplina in materia di atti amministra tivi garantisce il principio di trasparenza, purché nell’atto siano indicati anche i soggetti invitati.

Il criterio di aggiudicazione è a scelta della stazio ne appaltante quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ovvero quello del prezzo più basso con esclusione automatica delle offerte anomale.

AFFIDAMENTO DI LAvORI D’IMpORTO pARI

O SUpERIORE

ALLA SOGLIA DI RILEvANZA COMUNITARIA

La stazione appaltante procede all’affidamento mediante procedura aperta ai sensi della Parte II, Titolo I, II, III e IV del Codice. Sostanzialmente l’art. 2 della legge 120/2020 non introduce alcuna semplificazione nella procedura rinviando alla disciplina ordinaria in materia, con l’unica eccezione di consentire alla stazione appal tante la facoltà di fissare come termine per la pre sentazione delle offerte il termine non inferiore a

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Auguri

15 giorni a decorrere dalla data di invio del bando di gara.

Ai sensi della deliberazione ANAC n. 636 del 10.07.2019 la rotazione non si applica laddove il nuovo affidamento avvenga tramite procedure or dinarie o comunque aperte al mercato.

Per le procedure di affidamento sia di servizi di architettura e ingegneria sia di lavori questa Dire zione prosegue nel garantire il costante supporto alle stazioni appaltanti mediante la redazione ed il continuo aggiornamento di template messi a dispo sizione all’interno della piattaforma eAppaltiFVG.

LA SCELTA DEGLI OpERATORI ECONOMICI

Le stazioni appaltanti individuano le imprese da invitare tramite l’elenco degli operatori economici iscritti sul portale della piattaforma eAppaltiFVG ovvero tramite l’elenco degli operatori economici detenuto secondo la vigente disciplina in materia presso le singole stazioni appaltanti. Con riferimento ai criteri di scelta si ribadiscono i seguenti elementi: a) precedenti esperienze contrattuali maturate in un congruo arco temporale sulla base di

elementi riferibili, a titolo esemplificativo, alla qualità della prestazione valutata nel tempo, al sistematico atteggiamento di collaborazione con la stazione appaltante, alla correttezza de gli adempimenti contrattuali, alla valutazione dei contenziosi instaurati; b) manifestazioni di interesse e richieste di parte cipazione alle procedure indette dalla stazione appaltante, compreso il mancato riscontro, an che di diniego se motivato, a precedenti inviti; c) specializzazione dell’operatore economico nell’esecuzione di prestazioni/lavori analoghi a quelli posti a base di gara; d) diversa dislocazione territoriale delle imprese invitate.

Con riferimento alla lettera d) è necessario defi nirne l’ambito di applicazione rapportandolo al concetto di idoneità operativa richiamato nelle precedenti direttive vincolanti.

Le Direttive specificano anche che non si appli ca, per le procedure negoziate il procedimento di estrazione a sorte o altro metodo di estrazione casuale dei nominativi da invitare alle procedure negoziate.

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L’Ispettorato del lavoro ricerca nuova sede a Pordenone

- rispondente alle normative vigenti in materia di conformità impiantistica;

- rispondente alle normative vigenti in materia di superamento delle barriere architettoniche; - rispondenti alle prescrizioni di cui all’allegato IV del D.Lgs. 81/08 e smi (“requisiti dei luoghi di lavoro”);

L’Ispettorato territoriale del lavoro di Udine-Por denone, per la sede di Pordenone, ci richiede di divulgare la notizia che, dovendo individuare dei locali da adibire ad uso ufficio dallo Ispettorato Territoriale del lavoro di Pordenone, richiede la disponibilità di un immobile da concedere in loca zione, con le seguenti caratteristiche:

- sito nel comune di Pordenone, anche in zona periferica, adeguatamente servito da mezzi pubblici;

- una superficie dei locali ad uso ufficio di circa 580 mq, ad uso archivio di circa 100 mq, dota to di almeno 3-4 posti auto ad uso esclusivo;

- rispondente ai requisiti richiesti dalla norma tiva antisismica vigente, nazionale e regionale, per gli uffici pubblici, attestato da documento di analisi della vulnerabilità sismica; - rispondente alla normativa vigente relativa alla sicurezza antincendio per gli uffici ( per un massimo di 50 persone presenti) e archivi (quest’ultima esclusivamente per le zone dedi cate a tale funzione).

I referenti per l’Ispettorato sono il dott. Fabrizio Mulè mail: fabrizio.mule@ispettorato.gov.it e la sig.ra Maria Licalsi mail: maria.licalsi@ispettora to.gov.it

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(CS) GlI uFFICI
unA SuPerFICIe dI AlMeno 580 MQ
devono Avere

Manomissione del cronotachigrafo

Per conoscenza si segnala che con sentenza n. 40187 del 25 ottobre 2022, la I Sezione penale del la Corte di Cassazione ha confermato la rilevanza penale della manomissione del cronotachigrafo, in quanto integra il reato previsto dall’art. 437 del co dice penale (rimozione od omissione dolosa di cau tele contro gli infortuni sul lavoro). Il reato è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni e da 3 a 10 anni se dal fatto deriva un disastro o un infortunio. Nel caso esaminato dalla Corte, il datore di lavo ro aveva costretto i propri autisti a manomettere il cronotachigrafo tramite l’apposizione di ma

gneti sul sensore di movimento, impedendo così la trasmissione di dati veritieri all’apparecchio di controllo. La Corte ha affermato che “il datore di lavoro che imponga l’alterazione di un apparec chio avente finalità di prevenzione degli infortu ni, risponde del reato di cui all’art. 437 cod. pen., atteso che tale condotta rientra nella previsione tipica della ‘rimozione’ come si è ritenuto in più arresti…perché per rimozione può intendersi an che l’attività diretta a frustrare il funzionamen to dell’apparecchio.”. Per cui – prosegue la Cor te – la responsabilità penale del datore di lavoro ai sensi dell’art. 437 del codice penale consegue “dalla semplice attività di rimozione e prescinde, per stare al caso in esame, dal fatto che il sogget to agente circoli o meno su strada con il mezzo di trasporto.”

Il testo della sentenza può essere richiesto all’uffi cio economico dell’Associazione.

pAG. 42 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 19 - 31 ottobre 2022
rIlevAnzA PenAle. SentenzA dellA Corte dI CASSAzIone

Riforma del processo penale

reAto

- guida di veicolo, di proprietà del conducente, privo di assicurazione (art. 590 bis, co. 6 del c.p.).

Diventano invece punibili su querela della perso na offesa, le ipotesi di lesioni stradali non aggra vate dalle condotte di cui sopra (ipotesi semplice di cui all’art. 590 bis, co. 1 del c.p.) nonché quelle aggravate dalla fuga del conducente.

Con circolare prot. n. 300/ STRAD/0000036140.U/2022 del 31 ottobre 2022 il Ministero dell’interno, Direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato (di segui to Ministero) ha esaminato gli effetti della riforma del processo penale di cui al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150 (la c.d. riforma Cartabia) sulla procedibilità d’ufficio o su querela di parte del reato di lesioni stradali gravi o gravissime previsto all’art. 590 bis del codice penale (c.p.). Va detto che il d.lgs. 150/2022 fissa l’entrata in vigore della “riforma Cartabia” al 30 novembre 2022. Tuttavia con il decreto legge 31 ottobre 2022, n. 161, entrato in vigore il giorno stesso del la sua emanazione, il Governo ha prorogato al 30 dicembre 2022 l’entrata in vigore dell’intera rifor ma. Sembra, dunque, che la circolare in esame sia stata licenziata dal Ministero sì il giorno stesso, ma senza ancora che si sia presa contezza del d.l. 162/2022. Di conseguenza, il termine a quo dal quale si calcolano gli effetti della “riforma Carta bia” vanno traslati dal 1° novembre al 30 dicembre 2022. Di seguito, solo per restare aderenti al testo della circolare, si mantiene la data del 1° novem bre 2022.

Ciò premesso, il Ministero evidenzia come le uni che ipotesi dove continua ad applicarsi la procedi bilità d’ufficio per le predette lesioni stradali sono quelle che risultano aggravate da:

- guida in stato di ebbrezza (art. 590 bis, commi 2, 3 e 4 del c.p.);

- guida in stato di alterazione per uso di stupe facenti (art. 590 bis, co. 2 del c.p.);

- condotte di guida particolarmente pericolose (art. 590 bis, co. 5 del c.p.);

- guida senza patente o con patente sospesa o revocata (art. 590 bis, co. 6 del c.p.);

Per i fatti avvenuti prima del 1° novembre 2022, il termine per la presentazione della querela è così articolato:

- se non è stata presentata notizia di reato da parte della Polizia giudiziaria, decorre dal 1° novembre 2022, quando la persona offesa abbia avuto notizia del reato prima di questa data; negli altri casi, dalla data in cui ne ha no tizia;

- se la Polizia giudiziaria ha presentato noti zia di reato, il termine decorre da quando la persona offesa viene informata dall’Autorità giudiziaria della facoltà di esercitare il diritto di querela. L’informativa è data dal Pubblico ministero, se non è stata esercitata l’azione pe nale ovvero dal Giudice se è già incardinato il processo.

La querela va presentata entro 3 mesi dalle decor renze prima indicate, pena l’impossibilità di eser cizio dell’azione penale e di estinzione del proce dimento già avviato.

A seguito di queste novità il superamento dei 40 giorni di malattia o la prognosi riservata com portano l’obbligo di comunicare la notizia di re ato all’Autorità giudiziaria e l’obbligo di referto in capo al medico che ha prestato assistenza, solo quando il reato sia perseguibile d’ufficio. In tutti gli altri casi, questi obblighi decadono, per cui la persona che ha subito lesioni da un incidente stra dale dovrà essere informata dall’organo di Polizia stradale che ha proceduto ai rilievi su modalità e termini di presentazione della querela di parte.

Si fa riserva di ritornare sull’argomento in presen za di nuovi elementi, anche interpretativi. In ogni caso la circolare in esame e altre informazioni pos sono essere richieste all’ufficio trasporti dell’Asso ciazione.

pAG. 43 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 19 - 31 ottobre 2022
(AdT)
ProCedIBIlItà Per Il dI leSIonI StrAdAlI GrAvI o GrAvISSIMe

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