numero 8 30 aprile 2024
COMUNICAZIONE WIRELESS
ANCHE IN PRESENZA DI DISTURBI
ELETTRICI
Assistenza fiscale per il mod. 730/2024
Presentazione al CAF del modello 730
Dichiarazione Iva
Rimborso transfrontaliero Iva Italia - Regno Unito
Versamenti minimi
Danni alle imprese da eventi atmosferici luglio/agosto 2023
Incentivi alle imprese del settore legno
Riqualificazione e riconversione di siti degradati
Bando 2024 - Incentivi agli investimenti in regione
SISTEMI DI PESATURA PESA A PONTE METALLICA
• Fornitura sistemi di pesatura conformi alle agevolazioni previste da Industria 4.0, completi di relazione tecnica.
• Assistenza, installazione e manutenzione di bilance, pese a ponte, linee di etichettatura e peso-prezzatura.
• Verifiche periodiche di Legge con il Laboratorio Metrologico Accreditato.
• Consulenza metrologica, controlli e tarature con pesi certificati LAT in riferimento ai sistemi di qualità
ORGANIZZAZIONE
CCIAA Pordenone-Udine. Bando di concorso anno 2024
Aperto bando FAPI 3-2024
Mezzi d’opera e indennizzo usura strade
dateci il vostro indirizzo di posta elettronica per comunicare più facilmente, per fornirvi informazioni in tempo reale e per realizzare economie di scala. info@confapifvg.it
editore redazione
Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia Giulia - Confapi FVG Viale Ungheria, 28 33100 Udine Tel. 0432 507377 www.confapifvg.it
direttore responsabile Lucia Cristina Piu
registrazione presso il tribunale di Udine n. 404 del 27.08.1977
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Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Assistenza fiscale per il mod. 730/2024
operativo il Servizio
Su appuntamento
fino a Settembre
Presso l’Associazione è operativo il Centro di Assistenza Fiscale CAF, utilizzabile dai lavoratori dipendenti e pensionati, per la compilazione, l’assistenza, la trasmissione o conferma del modello 730/2024.
La presentazione del 730 può essere eseguita fino al 30 settembre 2024.
L’amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti il modello pre-compilato al quale è possibile accedere anche per il tramite del nostro CAF previa compilazione di apposita delega. Come per gli anni passati il modello pre-compilato acquisito dal CAF, potrà essere confermato dal contribuente, qualora lo stesso sia completo, oppure integrato con eventuali dati mancanti.
Il Centro oltre a raccogliere le dichiarazioni, sarà a disposizione per fornire tutta l’assistenza necessaria alla corretta compilazione del modello.
Il servizio è aperto a tutti gli interessati a questo modello dichiarativo, come ad esempio dipendenti, pensionati e collaboratori.
Il modello 730 permette il recupero di eventuali crediti d’imposta vantati nei confronti dell’Erario, direttamente in busta paga oppure di pagare
le imposte dovute (saldi e acconti), alle scadenze previste dalla legge, con trattenute sulle retribuzioni senza ulteriori adempimenti da parte dei contribuenti.
È consentito accedere al modello 730 anche da parte dei contribuenti privi di un datore di lavoro, a patto che i propri redditi risultino tra quelli dichiarabili con la dichiarazione semplificata, in questi casi sarà l’amministrazione finanziaria ad effettuare il rimborso.
Tutti gli interessati possono rivolgersi all’Associazione e per ogni ulteriore informazione è possibile contattare il dottor Paolo Zorzenone, presso l’Associazione al numero telefonico 0432/507377.
Il prezzo del servizio di assistenza fiscale è così determinato:
Modello 730/2024:
- € 30,00 per modifica del modello pre-compilato dall’amministrazione finanziaria;
- € 60,00 per modifica del modello pre-compilato dall’amministrazione finanziaria congiunto;
- € 60,00 per inserimento di un nuovo contribuente;
- € 90,00 per inserimento di una nuova dichiarazione congiunta;
- per elaborazioni massive il prezzo potrà essere concordato preventivamente con l’Associazione.
I prezzi sono comprensivi di Iva. (pz)
Presentazione al CAF del modello 730
la doCumentazione da preSentare per la diChiarazione SemplifiCata
premessa
Con il modello 730 i lavoratori dipendenti, collaboratori e pensionati, possono dichiarare i propri redditi con una procedura che consente di ottenere i rimborsi oppure effettuare i versamenti delle somme a debito direttamente in busta paga. Possono presentare il modello 730 i soggetti che nel 2023 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Possono utilizzarlo anche i contribuenti privi di un sostituto d’imposta tenuto ad effettuare il conguaglio, in questi casi sarà l’amministrazione finanziaria ad eseguire il rimborso. Il 730 può essere presentato anche dagli eredi dei soggetti deceduti nel 2023 o entro il 30 settembre 2024.
I contribuenti possono scaricarsi dal sito delle En-
data
Entro il 31 maggio
dal 1° giugno al 20 giugno
dal 21 giugno al 15 luglio
dal 16 luglio al 31 agosto
dal 1° settembre al 30 settembre
L’invio scaglionato delle dichiarazioni comporta una tempistica differenziata per gli addebiti e accrediti risultanti dalle operazioni di conguaglio. Il conguaglio, infatti, deve essere eseguito nella prima retribuzione utile e comunque sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto riceve il prospetto di liquidazione. Alla luce della tempistica sopra indicata i contribuenti con posizioni a debito nei confronti dell’amministrazione finanziaria potranno scegliere di spedire la dichiarazione a settembre posticipando
trate il proprio modello 730 precompilato telematicamente, procedendo alla conferma dei dati in esso indicati oppure modificandoli.
La principale novità di quest’anno è rappresentata da un nuovo percorso semplificato a disposizione dei contribuenti al fine di rendere più agevole lo slalom nei dati da controllare o inserire, evitando così di dover approfondire tutti i dettagli su quadri, righi e codici.
In alternativa è possibile rivolgersi ad un CAF al quale è necessario rilasciare apposita delega affinché provveda allo scarico del modello precompilato o, alternativamente alla trasmissione autonoma del modello. Resta impregiudicata la possibilità, anche nei casi di ricorso al CAF, di confermare il modello predisposto dall’amministrazione, qualora lo stesso sia completo, oppure procedere alla sua integrazione qualora incompleto.
i termini di presentazione
Il termine ultimo di presentazione del modello 730 è fissato al 30 settembre 2024.
In base alla data in cui il contribuente presenta al CAF la documentazione per il 730, sono previsti termini differenziati di trasmissione del modello all’amministrazione finanziaria.
entro il 15/6 (17/6 perché festivo)
entro il 30/6 (1/7 perché festivo)
entro il 23 luglio
entro il 15/9 (16/9 perché festivo)
entro il 30 settembre
conseguentemente, senza sanzioni, il momento di versamento delle imposte a ottobre.
Per i soggetti autorizzati a presentare il 730 la scelta della sua presentazione risulta conveniente anche rispetto alla presentazione del modello REDDITI che rimane vincolato alle ordinarie scadenze di versamento di giugno.
Al contrario, i soggetti con posizioni a credito avranno convenienza ad anticipare il momento di presentazione del modello 730 per avere il rimborso il prima possibile.
i redditi interessati al modello
Con il modello 730 possono essere dichiarati i seguenti redditi:
- di lavoro dipendente e assimilato;
- di terreni e fabbricati;
- di capitale;
- di lavoro autonomo non esercitato abitualmente;
- redditi occasionali derivanti da attività commerciali;
- indennità di trasferta e rimborsi forfettari di spesa, premi e compensi erogati nell’esercizio di attività sportive dilettantistiche;
- alcuni redditi diversi;
- alcuni redditi assoggettati a tassazione separata;
- redditi di capitale di fonte estera percepiti senza l’intervento di intermediari (novità);
- finanziari necessari a determinare le imposte sostitutive dovute, Ivafe, Ivie, imposte sulle criptovalute (novità in sostituzione del quadro RW).
soGGetti che possono Utilizzare il modello
Per il modello 730, affinché il rimborso sia effettuato direttamente dal sostituto d’imposta, è richiesto che il rapporto di lavoro sia in vigore. Nei casi in cui manchi il sostituto d’imposta ma i redditi ricadano tra quelli dichiarabili tramite il modello 730, il conguaglio a credito sarà eseguito direttamente dall’Agenzia delle entrate.
Qualora non sia possibile utilizzare il modello 730, ad esempio in presenza di redditi d’impresa, si dovrà presentare il modello REDDITI 2024. Il modello 730 può essere presentato, oltre che da pensionati e lavoratori dipendenti, anche da:
- soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente;
- soci di cooperative di produzione e lavoro;
- sacerdoti della chiesa cattolica;
- giudici costituzionali, parlamentari nonché titolari di cariche pubbliche ed elettive;
- soggetti impegnati in lavori socialmente utili;
- lavoratori con contratto a tempo determinato se il rapporto di lavoro dura almeno dalla data di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo;
- soggetti che devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti nel 2023 o entro il 30 settembre 2024;
- personale della scuola con contratto a tempo determinato se questo dura almeno da settembre 2023 a giugno 2024;
- produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione Irap, Iva e 770.
chi non pUò
Utilizzare il modello
Non possono utilizzare il modello 730 e conseguentemente devono presentare il modello REDDITI, i contribuenti che per il 2023 devono dichiarare:
- redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
- redditi di lavoro autonomo per i quali è stata richiesta la partita Iva;
- redditi diversi non compresi tra quelli che possono essere dichiarati con il modello 730, quali quelli derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende o dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende;
- redditi derivanti da produzione di agroenergie oltre i limiti di cui al D.L. n. 66/2014;
- indennità dei giudici onorari di pace e vice procuratori;
- i soggetti che devono presentare un’altra dichiarazione, come ad esempio Iva, Irap o il modello 770;
- i soggetti non residenti in Italia nel 2023 e/o nel 2024;
- i soggetti che hanno percepito redditi di lavoro dipendente erogati da soggetti non sostituti d’imposta, come ad esempio i collaboratori familiari;
- i soggetti che nel 2023 hanno percepito redditi derivanti da TRUST;
- i soggetti che utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli indicati al rigo G4;
- i soggetti che nel 2023 hanno realizzato plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate;
- i soggetti che nel 2023 hanno realizzato plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
- i soggetti che hanno destinato nel 2023 a locazione breve più di 4 immobili;
- i soggetti che devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato.
a chi
si presenta
Al contribuente è riconosciuta la facoltà di gestire in autonomia la propria dichiarazione, infatti, l’amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti il proprio modello 730/2024 precompilato. In questi casi l’accesso avviene
nell’area autenticata del sito Internet dell’Agenzia delle entrate alla quale è possibile accedere, a partire dal 30 aprile 2024, tramite:
- Carta Nazionale dei Servizi, inserendo la carta nel lettore e registrandosi, il sistema fornisce PIN e password di accesso a Fisconline;
- Sistema pubblico di identità digitale (SPID) in questi casi è richiesta l’abilitazione ad Aruba, Infocert, Poste, Sielte, Tim, Register.it o Namirial;
- Carta di identità digitale CIE. Qualora non si voglia gestire autonomamente la dichiarazione, il modello può essere presentato al proprio sostituto d’imposta, se questi presta l’assistenza diretta, oppure ad un CAF. Limitatamente ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, questi possono presentare il modello 730 direttamente all’ufficio che svolge le funzioni di sostituto d’imposta. Il 730 può inoltre essere presentato a un professionista abilitato.
Ricordiamo che i sostituti d’imposta, anche se non prestano l’assistenza fiscale, sono obbligati a effettuare le operazioni di conguaglio relative alle dichiarazioni modello 730.
le noVità del 730/2024
Le principali novità previste dal 730 di quest’anno sono:
- l’ampliamento dei soggetti interessati per redditi che lo scorso anno richiedevano la presentazione dei quadri RM e RW in aggiunta al 730;
- l’inserimento nei redditi di lavoro dipendente delle mance percepite dai lavoratori del settore turistico alberghiero;
- la riduzione al 5% dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività;
- il recepimento della riforma del lavoro sportivo;
- il recepimento delle della normativa in materia di detrazioni edilizie;
- la reintroduzione della detrazione del 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici degli immobili stessi;
- l’introduzione di nuovi crediti d’imposta per mediazioni, negoziazione e arbitrato nonché per il contributo unificato e la contestuale diminuzione del credito per i monopattini elettrici.
docUmentazione da presentare
Nelle ipotesi in cui si intenda utilizzare un CAF è possibile presentare un modello 730/2024 auto-
compilato dal contribuente unitamente alla relativa documentazione giustificativa. È inoltre richiesta la consegna del modello 730-1, completo dei dati anagrafici, anche nei casi in cui non si desideri esprimere la destinazione dell’8 o del 5 per mille. Per agevolare le operazioni di raccolta della documentazione, è necessario preparare tutti i documenti riguardanti i redditi e gli oneri inerenti alla dichiarazione stessa, nonché le relative fotocopie. Le fotocopie vengono trattenute dal CAF, mentre gli originali sono restituiti ai contribuenti.
elenco docUmentazione da presentare al caf
Al CAF deve essere presentata la seguente documentazione:
- copia documento d’identità valido del dichiarante e del coniuge in caso di dichiarazione congiunta;
- dichiarazione dei redditi relativa al 2022 per compilare la delega di accesso alla precompilata;
- dati anagrafici aggiornati (indirizzo e numero di telefono). Se la residenza è variata indicare data di variazione;
- codice fiscale del dichiarante, del coniuge e dei familiari a carico (è necessario fornire fotocopia del documento d’identità);
- notizie su coniuge e familiari a carico (reddito complessivo, grado di parentela);
- dati del datore di lavoro o del sostituto d’imposta tenuto ad effettuare le operazioni di conguaglio;
- dati relativi a terreni e fabbricati: è necessario presentare un documento da cui si possa desumere la rendita catastale (effettiva o presunta) attribuita al fabbricato, ad esempio:
a) foglio catastale aggiornato, visura catastale aggiornata ed eventuali comunicazioni dell’Ufficio Tecnico Erariale per variazioni o attribuzioni di rendita;
b) dichiarazione Ici/Imu/Ilia;
c) atti notarili riguardanti acquisti, vendite, donazioni;
d) dichiarazione di successione;
e) contratto di locazione immobili di proprietà o ricevute degli affitti;
f) contratto multiproprietà;
- CU 2024 attestante il reddito di lavoro dipendente, assimilato o di pensione relativo al 2023 (dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio se diverso dal datore di lavoro della CU);
- documentazione attestante il possesso di altri redditi:
a) cassa integrazione, mobilità, disoccupazione, maternità e altre indennità erogate da Inps o altri Enti;
b) redditi da borse di studio o da stage;
c) redditi da assegni periodici percepiti dal coniuge (come da sentenza di separazione);
d) certificazione redditi da compensi, indennità, gettoni di presenza per cariche elettive;
e) certificazione redditi da lavoro occasionale;
f) redditi da utili;
g) certificazione riscatto premi assicurativi;
h) certificazioni INAIL relative a indennità per inabilità temporanea;
i) pensioni integrative corrisposte da Fondi Pensioni o Fondi di Previdenza Complementare;
l) pensioni estere;
- imposte e oneri rimborsati nel 2023 e già dedotti o detratti in anni precedenti;
- documentazione probatoria degli oneri deducibili o detraibili completi delle ricevute di pagamento riguardanti:
a) spese mediche (fatture di visite specialistiche, cure odontoiatriche ecc.);
b) scontrini “parlanti” acquisto medicinali da banco, per i dispositivi medici la documentazione attestante la marcatura CE, anche per occhiali e lenti con gli estremi della normativa di riferimento;
c) spese veterinarie;
d) spese mediche e paramediche di assistenza ai portatori di handicap;
e) ricevute o dichiarazioni di assicurazioni vita e/o infortuni pagate nel 2023;
f) contributi previdenziali volontari e obbligatori;
g) contributi previdenziali ed assistenziali per addetti servizi domestici e familiari;
h) contributi versati per il riscatto del corso di laurea proprio e dei familiari fiscalmente a carico;
i) certificazioni interessi passivi su mutui ipotecari rilasciate dalla banca;
l) copia del contratto di mutuo ipotecario e copia della compravendita;
m) spese per intermediazione immobiliare;
n) contratto di locazione relativo ad abitazione principale;
o) spese funebri;
p) tasse scolastiche relative alle Università e alle scuole di istruzione secondaria superiore;
q) spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di
asili nido e per la pratica di attività sportiva per ragazzi di età compresa fra i 5 e i 18 anni;
r) erogazioni liberali a favore di ONLUS, istituzioni religiose, organizzazioni non governative (ONG) ecc.;
s) documentazione detrazione edilizia del 50% (copia comunicazione inizio lavori con ricevuta della raccomandata, bonifici bancari, fatture o dichiarazione dell’amministratore se trattasi di spese condominiali);
t) documentazione detrazione 65% per spese sostenute per interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici già esistenti nonché del Superbonus del 110%;
u) spese per l’acquisto di mobili per i quali è riconosciuta la detrazione del 50%;
v) spese per l’acquisto di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico;
z) premi assicurativi per rischio eventi calamitosi per unità immobiliari ad uso abitativo;
- ricevute versamenti assegno corrisposto al coniuge, sentenza di separazione o divorzio e codice fiscale del beneficiario;
- spese per canoni di locazione per studenti;
- fatture, bonifici, ricevuta trasmissione telematica alle Entrate relativi alle spese sostenute per beneficiare del credito d’imposta per videosorveglianza;
- documentazione riferita a crediti d’imposta di anni precedenti;
- deleghe di versamento Irpef per acconti. Importante sottolineare che ai fini della compilazione della delega per lo scarico del 730 precompilato dell’Agenzia delle entrate, è necessario allegare sia un documento d’identità valido, sia i redditi e il dato del rigo “Differenza” riferiti al periodo d’imposta 2022.
QUando il 730 non basta
Ci sono dei casi in cui oltre al modello 730, è necessario presentare anche dei quadri aggiuntivi del modello REDDITI PF nei modi e nei tempi previsti per quest’ultimo.
I casi interessati a questo adempimento riguardano:
- le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate nel corso del 2023, in questi casi si dovrà presentare il quadro RT del modello REDDITI 2024 PF;
- l’incasso nel corso del 2023 di redditi di capitale come ad esempio interessi, premi o altri proventi di obbligazioni e titoli similari pub-
blici e privati ai quali non sia stata applicata l’imposta sostitutiva di cui al D. Lgs. 239/96 o non siano stati assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta dagli intermediari;
- l’incasso di indennità di fine rapporto da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta;
- l’incasso di proventi derivanti da depositi a garanzia per i quali è dovuta una imposta sostitutiva del 20%;
- il noleggio occasionale di imbarcazioni o navi da diporto assoggettati ad imposta sostitutiva del 20%.
Negli ultimi quattro casi si dovrà presentare il quadro RM del modello REDDITI 2024 PF.
aGricoltori in reGime di esonero
Tra gli obbligati a presentare il modello REDDITI 2024 rientrano i produttori agricoli in regime di esonero o sotto la soglia dei 7.000 euro di volume d’affari, non tenuti alla presentazione del Mod. 770, Irap e Iva.
Questi contribuenti ordinariamente possono limitarsi a presentare il modello 730 ma se lo scorso anno sono stati destinatari di Aiuti di Stato o di contributi in regime “de minimis”, dovranno compilare anche il quadro RU ed eventualmente il quadro RS del modello REDDITI 2024 PF o in
alternativa compilare solo quest’ultimo modello in forma completa.
inVio telematico del modello 730/4
Ricordiamo che la ricezione del modello 730/4 viene eseguita attraverso una procedura telematica che consente ai datori di lavoro di scaricare i conguagli da operare, direttamente dal sito dell’Agenzia delle entrate.
A tal proposito i sostituti d’imposta dovevano comunicare con il modello CU le informazioni per la ricezione dei dati riguardanti l’assistenza fiscale prestata. In alternativa è possibile trasmettere telematicamente apposito modello qualora siano variati i dati comunicati nell’anno precedente.
presso
la Vostra associazione il serVizio è Già operatiVo Si ricorda che presso l’Associazione è operativo il servizio del CAF per il ritiro e la compilazione del modello 730/2024, al quale è possibile rivolgersi per l’assolvimento dell’obbligo dichiarativo, previa presentazione di tutta la documentazione in originale e in fotocopia fissando un appuntamento o anticipando la documentazione via e-mail.
(pz)
Dichiarazione Iva
Come rimediare a errori e omiSSioni
premessa
Il 30 aprile scorso è scaduto il termine per inviare all’amministrazione finanziaria la dichiarazione Iva relativa al 2023. L’obbligo riguardava tutti i soggetti passivi, anche in assenza di operazioni imponibili.
Le dichiarazioni annuali devono essere trasmesse telematicamente e l’invio si considera tempestivo se il file viene accettato dal sistema. A questo proposito sono considerate tempestive le dichiarazioni presentate entro i termini, ma scartate dal servizio telematico, a condizione che siano ripresentate entro 5 giorni successivi lo scarto.
Può comunque capitare che la dichiarazione sia trasmessa in ritardo, omessa o infedele.
Per ciascuna di queste violazioni sono previste specifiche sanzioni e rimedi.
dichiarazioni
tardiVe
Nel caso in cui la dichiarazione risulti trasmessa oltre la scadenza ma entro i novanta giorni successivi, la stessa non è considerata omessa ma tardiva. I contribuenti hanno quindi la possibilità di presentarla entro il 29 luglio 2024. In questi casi la sanzione prevista dall’art. 1 comma 1 del D. Lgs. 471/97 va’ da 250 a 2.000 euro. La soglia minima di 250 euro è prevista anche in caso di dichiarazione Iva per la quale non risultano dovute imposte.
Questa sanzione andrà aggiunta quella per l’eventuale omesso o carente versamento dell’imposta. La violazione può essere sanata con il ravvedimento operoso previsto dall’art. 13 comma 1 lett. c) del D. Lgs 472/97 versando una sanzione ridotta a 1/10 di quella ordinaria, quindi versando l’importo di 25 euro utilizzando il codice tributo 8911. Qualora anche l’imposta sia versata in ritardo, la
stessa potrà essere sanata applicando alla sanzione ordinaria del 30% le riduzioni previste dall’art. 13 citato.
dichiarazioni omesse
Decorso il termine di novanta giorni dalla scadenza la dichiarazione si considera omessa, tale violazione è punita con la sanzione dal 120% al 240% dell’imposta dovuta. In ogni caso la sanzione non può essere inferiore a 250 euro.
La dichiarazione inviata oltre il termine di novanta giorni, ancorché considerata omessa è utilizzata per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta e in essa indicata.
La sanzione è calcolata in base all’imposta dovuta calcolata sottraendo dall’ammontare dell’Iva a debito:
- tutti i versamenti effettuati e relativi al periodo d’imposta;
- il credito dell’anno precedente non richiesto a rimborso;
- l’imposta detraibile risultante dalle liquidazioni regolarmente eseguite.
In base a quanto previsto dall’art. 5, comma 1 del D. Lgs. 471/97 se la dichiarazione omessa è comunque presentata dal contribuente entro il termine per la trasmissione della dichiarazione del periodo successivo e prima dell’avvio dell’attività di accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria, la sanzione si riduce dal 60% al 120% delle imposte dovute, con un minimo di 200 euro.
dichiarazioni inteGratiVe
Dopo la scadenza del termine è possibile rettificare o modificare i dati di una dichiarazione trasmessa presentandone una nuova compilata in ogni sua parte. Tale possibilità interessa sia le dichiarazioni a favore del contribuente sia quelle a sfavore, importante che siano trasmesse entro i termini di scadenza previsti per l’accertamento, vale a dire fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione originaria. Sull’argomento è intervenuta la circolare dell’Agenzia delle entrate n. 42 del 2016 che ha distinto due ipotesi.
La prima ipotesi riguarda la dichiarazione integrativa presentata entro 90 giorni ad integrazione di una precedente presentata nei termini.
In questo caso la sanzione prevista è:
- da 250 a 2.000 euro, sanabile in ogni caso con il ravvedimento operoso;
- pari al 30% di quanto non versato se la dichiarazione è presentata per correggere errori non rilevabili in sede di controllo.
Se invece la dichiarazione integrativa è presentata dopo 90 giorni la sanzione dovuta è:
- dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta, se la dichiarazione è presentata per correggere errori non rilevabili in sede di controllo formale.
raVVedimento
Il nuovo assetto sanzionatorio, inserito a seguito dell’introduzione, nel comma 1 dell’art. 13 del D. Lgs. 472/97, della lettera a - bis), prevede una incongruenza.
Da un lato il contribuente che presenta la sua prima dichiarazione entro i 90 giorni successivi alla scadenza, può regolarizzare la violazione versando 1/10 della sanzione minima di 250 euro.
Dall’altro il contribuente che corregge una dichiarazione presentata nei termini ordinari, nei 90 giorni successivi alla scadenza, può regolarizzare al maggior costo di 1/9.
A bene vedere il secondo caso dovrebbe avere una sanzione inferiore visto che il contribuente ha assunto un comportamento più diligente presentando comunque nei termini ordinari una dichiarazione che solo successivamente viene corretta.
Di più, l’Agenzia delle entrate qualifica la dichiarazione come inesatta nel primo caso e come infedele nel secondo.
La dichiarazione può in ogni caso essere integrata fino alla scadenza dei termini per l’accertamento utilizzando modelli conformi a quelli approvati per il corrispondente periodo d’imposta.
Con la dichiarazione integrativa è possibile rimediare anche alla carenza, nella dichiarazione originaria, del visto di conformità ai fini della compensazione orizzontale del credito per ammontare superiore a 5.000 euro.
il credito
delle inteGratiVe a faVore
L’eventuale credito risultante dalla dichiarazione integrativa a favore del contribuente, derivante dal minor debito o dal maggior credito può essere:
- portato in detrazione in sede di liquidazione periodica o dichiarazione annuale,
- utilizzato in compensazione secondo le regole ordinarie;
- richiesto a rimborso se sussistono i requisiti. È tuttavia necessario che la dichiarazione integrativa sia presentata entro il termine prescritto per la presentazione della dichiarazione annuale. Se invece la dichiarazione integrativa a favore è presentata oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo, il relativo credito può essere utilizzato in compensazione per eseguire i versamenti di debiti maturati a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui è presentata la dichiarazione integrativa, in alternativa può essere chiesto a rimborso se esistono i requisiti. Così se la dichiarazione integrativa relativa al 2023 viene presentata nel periodo 1° maggio 2024 – 31 dicembre 2024, nella dichiarazione Iva relativa al periodo d’imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa, ovvero la dichiarazione Iva 2024, andrà indicato nel quadro VN il credito derivante dal minor debito o dal maggior credito risultante dalla dichiarazione integrativa e non chiesto a rimborso. Credito che sarà compensabile dal 1° gennaio 2025.
Rimborso transfrontaliero
Iva Italia - Regno Unito
il nostro paese ha stipulato accordi per il rimborso dell’Iva “Cross border” alle imprese.
il nuovo aCCordo non modifiCa il diritto a Seguito della brexit
È entrato in vigore il nuovo accordo sottoscritto tra Italia e Regno Unito che mantiene il diritto al rimborso transfrontaliero dell’Iva tra Italia e Regno Unito. Vi è previsto il mantenimento del diritto alla restituzione dell’imposta pagata all’interno del proprio territorio dalle imprese stabilite nell’altro paese.
L’accordo sottoscritto il 7 febbraio 2024, si è reso indispensabile dopo la Brexit colmando così un vuoto normativo e ufficializzato anche dalla risoluzione n. 22 del 2 maggio 2024. L’accordo ha valenza retroattiva al 1° gennaio 2021 dando quindi continuità alle richieste di rimborso in un quadro di reciprocità. Ciò comporta, dal lato dell’Italia, l’applicazione delle disposizioni della Direttiva 17 novembre 1986 n. 85/560/CE, recepite nell’art. 38 - quater del DPR 63/72. In questo modo il Regno Unito diventa il quarto paese extracomunitario, dopo Svizzera, Norvegia e Israele con il quale
Dal punto di vista operativo la risoluzione citata prevede:
- che i soggetti stabiliti in Italia possono chiedere il rimborso dell’Iva pagata nel Regno Unito presentando domanda secondo la normativa Iva vigente;
- che i soggetti stabiliti nel Regno Unito possono chiedere il rimborso dell’Iva pagata in Italia entro il 30 settembre dell’anno successivo con una domanda cartacea, redatta sul modello 79 al Centro Operativo di Pescara.
Per quanto riguarda l’Irlanda del Nord si rendono ancora applicabili alcune disposizioni unionali, il nuovo accordo infatti non interviene in alcun modo su questi rapporti. Ne consegue che il rimborso dell’Iva transfrontaliera sugli acquisti e sulle importazioni di beni nei rapporti tra l’Unione Europea e l’Irlanda del Nord continua ad essere disciplinato dagli artt. 38 – bis 1 e 38 – bis 2 del DPR 633/72 che prevedono la presentazione della domanda telematica all’autorità del paese in cui il soggetto passivo è stabilito. Ne consegue che nei rapporti con l’Irlanda del Nord, la procedura prevista dall’accordo in argomento dovrebbe riguardare esclusivamente i servizi.
(pz)
Versamenti minimi
i Chiarimenti delle entrate
L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 9 del 2 maggio ha fornito alcuni chiarimenti in merito ai nuovi limiti di versamento minimo previsti dal D. Lgs. n. 1 dell’8 gennaio 2024 “Adempimenti”.
L’articolo 9 del decreto, con i commi da 1 a 5, semplifica gli adempimenti dei soggetti passivi IVA e dei sostituti d’imposta, prevedendo una riduzione della frequenza dei versamenti periodici, qualora siano di importo poco significativo.
Più precisamente è stato previsto:
- l’aumento da 25,82 a 100 euro del limite di versamento Iva minimo legato alle liquidazioni periodiche;
- il versamento entro il 16 dicembre dell’anno di riferimento dell’Iva risultante dalle liquidazioni periodiche, a prescindere dall’importo a debito dovuto.
Le nuove regole prevedono quindi la possibilità (non è un obbligo) di omettere il versamento dell’Iva periodica, sia mensile che trimestrale, facendola slittare al versamento dovuto nel mese o trimestre successivo se l’imposta complessiva supera i 100 euro.
In ogni caso entro il 16 dicembre l’imposta a debito deve essere versata a prescindere dal suo importo, quindi anche quella risultante da precedenti accumuli. Ciò comporta l’attivazione di una nuova scadenza per i contribuenti trimestrali per
il pagamento dell’imposta dovuta per il terzo trimestre.
La circolare propone l’esempio di un soggetto mensile le cui liquidazioni dei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2024 risultino con importi a debito pari, rispettivamente, a 60 euro, 10 euro, 20 euro e 40 euro.
Questo contribuente potrà omettere il versamento dell’Iva periodica per i primi tre mesi dell’anno, in quanto complessivamente inferiori ai 100 euro, e versare l’importo complessivo di 130 euro al più tardi entro il 16 maggio 2024.
La medesima possibilità è riconosciuta ai contribuenti trimestrali, compresi quelli speciali, ad eccezione del quarto trimestre.
Analoghe semplificazioni sono previste anche per i sostituti d’imposta per i compensi corrisposti dal mese di gennaio 2024, l’importo delle ritenute può essere omesso se di importo inferiore a 100 euro e differito al mese successivo, ma in ogni caso non oltre il 16 dicembre dello stesso anno.
La possibilità di far scivolare il versamento alla mensilità successiva non è consentita per le ritenute operate nel mese di dicembre che devono essere versate entro il gennaio dell’anno successivo. In pratica quindi la possibilità interessa i compensi corrisposti dal mese di gennaio al mese di novembre.
Si evidenzia che il nuovo meccanismo non interessa tutte le ritenute ma solamente quelle previste:
- dall’art. 25 del DPR 600/73 riguardanti i lavoratori autonomi e altri compensi,
- dall’art. 25 - bis sempre del DPR 600/73 inerenti le provvigioni riguardanti rapporti di commissione, agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari. (pz)
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Danni alle imprese da eventi atmosferici luglio/agosto 2023
rendiContazione attraverSo il portale iol
della regione
Facciamo seguito alle nostre circolari n. 107/AdT del 5 marzo 2024, n. 136/MM del 27 marzo 2024, n. 155/MM del 15 aprile 2024 e n. 174/MM del 6 maggio 2024, con le quali abbiamo dato informativa in merito alle modalità di concessione ed erogazione dei contributi per il sostegno alle attività economiche compromesse a seguito degli eventi
meteorologici verificatisi dal 13 luglio al 6 agosto 2023 e alla pubblicazione sul sito della Regione FVG di un primo elenco di imprese beneficiarie, per dare comunicazione che è stata attivata la funzionalità del Portale IOL per la rendicontazione delle spese sostenute ai fini della riconduzione in pristino dei beni danneggiati dagli eventi in parola, accessibile dal seguente link: https://loginfvg. regione.fvg.it/loginfvg/sp/login/index2.jsp Ricordiamo che il termine ultimo per la presentazione della rendicontazione è quello del 30 giugno 2025.
L’Ufficio Economico dell’Associazione rimane a disposizione per chiarimenti e ulteriori aggiornamenti.
(mm)
Incentivi alle imprese del settore legno
a) efficientamento e innovazione dei processi produttivi e commerciali;
CluSter fvgerogazione Contributi 2024
Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 173/ MM del 6 maggio 2024 per rammentare che, con Decreto Direttoriale n. 6483/GRFVG del 20 febbraio 2024, la Direzione Centrale Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di concessione di contributi alle imprese del settore legno arredo per favorire la diffusione e l’utilizzo del legno regionale nelle diverse filiere produttive, nonché per il sostegno ai progetti di innovazione diffusa sostenibile, di cui all’art. 79 della Legge Regionale n. 3/2021. La domanda d’incentivo potrà essere presentata a
cluster legno, arredo e sistema casa fVG s.r.l. consortile entro le ore 16.30 del 17 maggio 2024
beneficiari
Possono accedere ai contributi le imprese, in qualsiasi forma costituite, singole o aggregate, che esercitano un’attività economica ricompresa nei codici Istat Ateco 2007 di cui all’allegato A del Regolamento di attuazione dell’art. 79, c. 3, della Legge Regionale n. 3/2021, adottato con DPReg. n. 092/Pres. del 28 maggio 2021, consultabile al seguente link: https://clusterarredo.com/wpcontent/uploads/2022/02/D_P_REG_00922021.pdf, iscritte nel Registro delle imprese della CCIAA competente per territorio. Le imprese con codice ATECO 02.10 e 02.20 devono essere iscritte nell’elenco di cui all’art. 25 della Legge Regionale n. 9/2007 (Norme in materia di risorse forestali). Le imprese instanti devono avere o la sede legale o un’unità operativa nel territorio regionale.
iniziatiVe finanziabili
Sono finanziabili le seguenti iniziative:
b) azioni innovative di conservazione, tracciabilità, classificazione, lavorazione e commercializzazione del legno di origine regionale;
c) sostenibilità e circolarità nella produzione del legno, anche attraverso l’utilizzo o la trasformazione di materie prime di origine vegetale coltivate in regione in aggiunta o alternativa al legno;
d) valorizzazione e creazione di servizi ecosistemici legati al bosco e al legno, comprese le azioni di comunicazione e sviluppo commerciale connesse;
e) acquisizione e mantenimento delle certificazioni di sostenibilità ambientale e qualità all’interno delle filiere che compongono l’economia del legno del Friuli Venezia Giulia;
f) innovazione diffusa e sostenibile delle filiere produttive corte.
spese ammissibili
L’art. 6 del Regolamento di attuazione - adottato con DPReg. n. 092/Pres. del 28 maggio 2021 - elenca le spese ammissibili, che devono essere sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda e devono avere ad oggetto:
a) spese per consulenze e servizi come dettagliati ai numeri da 1 a 15 del richiamato art. 6, c. 2, lett. a), al quale si rinvia;
b) acquisto di hardware e software finalizzati al miglioramento dei processi produttivi;
c) implementazione tecnologica delle attrezzature o dei macchinari in uso e ottenimento di certificazioni di conformità;
d) acquisto e noleggio di attrezzature;
e) studi, predisposizione o attuazione di progetti pilota ai fini della sostituzione o integrazione della fibra legnosa con altre tipologie di fibre di origine vegetale coltivate in regione;
f) acquisizione o certificazione di servizi ecosistemici e loro promozione, comunicazione e sviluppo commerciale;
g) partecipazione ad eventi di promozione commerciale per promuovere il progetto di innovazione diffusa e sostenibile;
h) spese connesse alla attività di certificazione
della spesa di cui all’art. 41 bis della Legge Regionale n. 7/2000.
presentazione della domanda di contribUto
La domanda di incentivo e relativi allegati sono presentati al Cluster, prima dell’avvio dell’iniziativa a cui la domanda si riferisce, mediante invio all’indirizzo PEC: contributi@pec.clusterfvg.it entro le ore 16.30 del 17 maggio 2024, utilizzando la documentazione scaricabile al link: https://clusterarredo.com/domanda-imprese-beneficiarie/ È possibile presentare una sola domanda per anno solare.
intensità del contribUto
L’incentivo è concesso, in regime de minimis (Regolamento (UE) n. 2023/2831), nella misura del 50% della spesa riconosciuta ammissibile.
Il limite minimo di spesa ammissibile è pari a euro 2.000,00; il limite massimo di spesa ammissibile è pari a euro 20.000,00.
procedUra di concessione
L’incentivo è concesso mediante procedimento
valutativo a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda nei limiti delle risorse disponibili.
Con provvedimento, i contributi sono concessi dal Cluster entro 90 giorni decorrenti dal 17 maggio 2024, giorno di scadenza del termine per la presentazione della domanda.
La rendicontazione deve essere presentata, a mezzo PEC, entro il termine indicato nel provvedimento di concessione e in ogni caso entro 60 giorni dalla conclusione dell’iniziativa.
Gli incentivi sono liquidati entro il termine di 90 giorni decorrenti dalla data di ricevimento della rendicontazione da parte del Cluster.
Infine si segnala che sono di prossima introduzione due nuovi incentivi agli investimenti (contributi in conto capitale), in favore delle PMI della filiera del legno con sede nel territorio regionale, finanziati uno con fondi regionali, l’altro con fondi europei.
L’Ufficio economico rimane a disposizione per ogni esigenza di approfondimento.
(mm)
Riqualificazione e riconversione di siti degradati
aggiornamento del “maSterplan”. individuazione nuovi Siti di degrado da riQualifiCare
Si fa seguito alle precedenti comunicazioni sull’argomento e, da ultimo, alle circolari associative prot. n. 118/AdT del 15 marzo 2024 e prot. n. 172/AdT del 2 maggio 2024 di pari argomento, per ricordare che, in applicazione della legge regionale 22 febbraio 2021, n. 3 (disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia), art. 81, l’Assessore regionale alle attività produttive e al turismo ha avviato una seconda ricognizione per l’individuazione dei complessi produttivi degradati suscettibili di riqualificazione produttiva. Il tutto in vista di una nuova riapertura dei termini per la concessione di contributi previsti dalla legge in oggetto.
Questa seconda ricognizione è in dirittura d’arrivo e s’invitano ancora le imprese - a qualsiasi titolo interessate o anche solo a conoscenza - di voler segnalare alla scrivente Associazione siti di siffatte caratteristiche.
Per memoria, si rammenta che la prima, originaria ricognizione, eseguita in collaborazione con i Consorzi di sviluppo economico locale e con le Amministrazioni comunali, diede vita al c.d. Ma-
sterplan, il quale rappresenta il documento strategico di riqualificazione produttiva del territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessari al recupero degli anzidetti siti. In origine il “Masterplan” individuava 180 di detti complessi, poi incrementati di altri due, su tutto il territorio regionale.
Questa seconda ricognizione ha le medesime finalità della prima, solo che ora l’Amministrazione regionale ha inteso avvalersi anche del concorso delle Associazioni di categoria, in ciò vivamente incoraggiata da Confapi FVG. Sui siti che saranno indicati dalle Associazioni i singoli Consorzi andranno poi ad eseguire i sopraluoghi necessari al completamento della ricognizione e all’eventuale loro inserimento nella nuova edizione del “Masterplan”.
Di conseguenza, si invitano le imprese in indirizzo a segnalare, quanto prima possibile, tutti i potenziali siti a loro conoscenza, rinviando l’allegata scheda compilata all’ufficio economico Confapi FVG (e-mail: economia@confapifvg.it, all. 1).
Per utile consultazione si riporta in allegato una cartografia di ripartizione degli ambiti di giurisdizione di ogni singolo Consorzio di sviluppo economico (all. 2).
Nel ringraziare per la preziosa collaborazione, il medesimo ufficio è a disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto che si rendessero necessari.
(adt)
Bando 2024 - Incentivi agli investimenti in regione
preSentazione delle domande
entro il 31 luglio 2024, ore 16.00
Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 180/ MM del 9 maggio 2024 per rammentare che, in attuazione del combinato disposto dell’art. 6, c. 2, della Legge Regionale n. 3/2015 (Rilancimpresa FVG) e degli artt. 60, c. 1, e 83, c. 3, lett. b), della Legge Regionale n. 3/2021 (SviluppoImpresa FVG), con Decreto del Direttore di Servizio del 30 aprile 2024 n. 20525/GRFVG, la Regione Friuli Venezia Giulia ha aperto i termini per la presentazione delle domande per la concessione di incentivi a favore di imprese manufatturiere e del terziario avanzato con sede legale e operativa al di fuori del territorio della regione, che intendano realizzare nuovi investimenti negli agglomerati industriali di competenza dei consorzi di sviluppo economico locale, nelle aree dei distretti industriali, o nelle aree destinate a insediamenti industriali e artigianali localizzate nei Comuni compresi nelle zone omogenee B e C di svantaggio socio-econo-
mico dei territori montani, in relazione alle quali i Comuni hanno stipulato una intesa con i Consorzi di sviluppo economico locale.
Tra i requisiti dell’investimento richiesti dal bando ricordiamo l’obbligo di assunzione di almeno dieci nuovi lavoratori con contratto a tempo indeterminato e di effettuare un investimento minimo di cinque milioni di euro in un nuovo stabilimento o nell’adeguamento o nel recupero di uno stabilimento esistente.
La dotazione finanziaria messa a disposizione è di euro 1.000.000,00. Gli incentivi sono concessi nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 651/2014, in particolare dagli artt. 14, 17, 38, 38 bis, 41 e 49, nei limiti indicati nell’allegato E del medesimo Regolamento, e dal Regolamento (UE) n. 2023/2831 inerente all’applicazione degli aiuti de minimis.
L’istruttoria delle domande verrà effettuata con procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande che abbiano raggiunto il punteggio minimo di n. 60 punti e fino ad esaurimento delle risorse.
L’Ufficio Economico dell’Associazione rimane a disposizione per eventuali esigenze di approfondimento. (mm)
diSpoSizioni urgenti in materia
di politiChe di CoeSione
Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 182/ EI del 10 maggio 2024 per informare che con il decreto legge 7 maggio 2024, n. 60, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105/2024 e recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione” il Governo ha inteso realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, al fine di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali.
Con riferimento alle principali misure in materia di lavoro il Decreto prevede:
- Bonus Giovani (art. 22 DL 60/2024)
La misura riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, assumono personale non dirigenziale under 35 (mai occupato a tempo indeterminato) con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati (con esclusione dei premi e contributi INAIL), nel limite massimo di importo pari a 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Nel caso di assunzioni presso una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna l’esonero è riconosciuto per un massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato (mentre spetta in caso di
precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Lo sgravio non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023 (maxideduzione del costo del lavoro).
L’efficacia delle disposizioni è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea.
- Bonus Donne (art. 23 DL 60/2024)
La misura riconosce l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, che rientri nelle seguenti categorie:
a) donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno; b) donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
Lo sgravio non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023 (maxideduzione del costo del lavoro).
Con riferimento alla assunzione di lavoratrici donne di seguito un confronto tra la nuova misura prevista dal DL 60/2024 e le misure già previste fino al 31/08/2024:
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Sgravio strutturale parziale 50% per l’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da:
▪ ventiquattro mesi, ovunque residenti;
▪ sei mesi se residenti nelle regioni svantaggiate del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).
e INAIL
dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025
Sgravio totale 100% per l’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da:
▪ ventiquattro mesi, ovunque residenti;
▪ sei mesi se residenti nelle regioni svantaggiate del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).
contribUzione oGGetto di sGraVio
Anche detta nuova misura è soggetta ad autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
- Promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa
La misura si declina in due interventi: Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al Sud 2.0. Beneficiari sono giovani under 35, in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, oppure inoccupati, inattivi e disoccupati o ancora disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL. Previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze o veri e propri sostegni all’investimento attraverso voucher e interventi in regime de minimis. Un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero Economia e Finanze e il Ministero Affari europei, sud, coesione e PNRR, definirà modalità e termini per l’attivazione delle due iniziative.
- Incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica
Le persone disoccupate che non hanno com-
piuto i 35 anni e che, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano sul territorio nazionale un’attività imprenditoriale che opera nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica possono chiedere l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, nel limite di 800 euro su base mensile per ciascun lavoratore (con esclusione dei premi e contributi INAIL), relativamente ai dipendenti che, alla data di assunzione, non abbiano compiuto 35 anni e che siano stati assunti a tempo indeterminato nel medesimo periodo (dal 01.07.2024 al 31.12.2025). L’esonero è garantito per il periodo massimo di 3 anni e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2028, non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato e non è cumulabile con altri esoneri contributivi. Inoltre, le imprese avviate dai soggetti sopra indicati possono richiedere all’INPS un contributo per l’attività, il quale non concorre alla formazione del reddito, per l’importo di 500 euro mensili per la durata massima di 3 anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
- Bonus ZES (Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno)
La misura prevede l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di
650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi INAIL), per ciascun dipendente assunto quale lavoratore subordinato non dirigente, a tempo indeterminato, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025.
L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero. Inoltre, il dipendente deve:
a) aver compiuto 35 anni di età;
b) essere disoccupato da almeno 24 mesi;
c) essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.
- Iscrizione dei percettori NASPI nel Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa - SIISL e modifiche al suo funzionamento
Le misure prevedono l’iscrizione d’ufficio dei percettori della NASPI e della DIS-COLL alla piattaforma del SIISL.
Con apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali saranno, inoltre, definite le modalità e le condizioni attraverso cui ai datori di lavoro sarà consentito pubblicare sul SIISL le posizioni vacanti all’interno dei loro organici e le modalità di accesso al SIISL su base volontaria da parte degli utenti alla ricerca di occupazione, diversi dai soggetti obbligati all’iscrizione al SIISL ai sensi delle disposizioni vigenti. Sul SIISL saranno, altresì, inserite le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su piattaforme pubbliche nazionali e internazionali. Si prevede poi che il SIISL utilizzi gli strumenti dell’intelligenza artificiale al fine di incrociare domanda e offerta di lavoro, nel rispetto della legislazione vigente in materia.
Con riserva di ulteriori aggiornamenti, di seguito il link al Decreto in parola: Gazzetta Ufficiale.
Trasporto rifiuti
demo del SiStema di traCCiabilità dei rifiuti rentri
Si comunica che sul sito del RENTRI è ora disponibile un’ampia Area Demo, con le regole di accesso e funzionalità analoghe a quelle del portale ufficiale del prossimo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
L’area Demo consentirà alle imprese di trasporto dei rifiuti di testare il sistema, analizzando le informazioni che dovranno essere trasmesse in fase d’iscrizione al RENTRI (che ricordiamo andrà fatta dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025, da tutte le imprese che esercitano professionalmente il trasporto dei rifiuti), nonché di verificare le funzionalità del nuovo sistema sia per i dati da indicare nei registri di carico e scarico, sia nella compilazione e trasmissione del FIR (formulario d’identificazione dei rifiuti durante il trasporto).
L’area demo è raggiungibile al seguente link:
https://www.rentri.gov.it/demo e resterà aperta anche dopo l’entrata in funzione del RENTRI. Si comunica inoltre che all’indirizzo: https://www. rentri.gov.it/supporto è presente un’area di supporto per ricevere l’assistenza necessaria per l’utilizzo del servizio RENTRI, in particolare per ciò che attiene alla stampa dei registri di carico e scarico (che andranno redatti in modalità digitale dal 13 febbraio 2025), l’emissione e vidimazione dei FIR cartacei (che dal 13 febbraio 2025 dovranno essere sostituiti con quelli conformi al modello allegato al DM 59/2023 sul RENTRI e che dal 13 febbraio 2026 andranno compilati in formato digitale), nonché i servizi di interoperabilità con i sistemi gestionali delle imprese di trasporto dei rifiuti.
Nei prossimi mesi di maggio e giugno, lo staff tecnico del RENTRI (composto da rappresentanti Unioncamere, Ecocerved, Segreteria Albo Gestori Ambientali e Ministero dell’Ambiente) avvierà alcuni incontri illustrativi per le imprese, nella forma di webinar gratuiti, sull’iscrizione al RENTRI; l’utilizzo dei Registri c/s e FIR, l’interoperabilità dei sistemi gestionali delle imprese con lo stesso RENTRI (le date di tali webinar saranno indicate sul sito del RENTRI). (c)
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SOA: rinnovo per la EUCOS Srl
più di un SeColo di paSSione, innovazione e CreSCita
Rinnovo dell’attestazione SOA per la EUCOS srl, impresa che opera nel campo delle installazioni impiantistiche del settore civile, terziario ed industriale, nella costruzione di impianti di riscaldamento, condizionamento, idraulici, antincendio, elettrici, automazione e regolazione di impianti speciali, energie rinnovabili e cogenerazione. La storia di EUCOS inizia nel lontano 1903 a Udine, quando Libero Saltarini Modotti fonda la ditta Saltarini, specializzata in lattoneria e idraulica. Nel 1918, dopo un periodo a Firenze durante la guerra, Libero rientra a Udine e amplia l’attività, introducendo il settore del riscaldamento. Un passo fondamentale arriva nel 1929 con l’ingresso del figlio Antonio, che porta un vento di innovazione e fa crescere esponenzialmente l’azienda. Tra il
1946 e il 1970, sotto la guida esperta di Antonio, la ditta Saltarini diventa un punto di riferimento nel settore, conquistando una fetta di mercato considerevole in tutta la regione e formando una generazione di tecnici e operai. Nei trent’anni successivi l’azienda cresce ancora sotto la guida dei figli Paolo e Fabio, e nel 2000, Marco Saltarini Modotti, figlio di Paolo, assume la guida dell’azienda con l’obiettivo di evolverla verso il futuro. Il 2013 vede l’ingresso di un nuovo socio, Guido Casarin, e la ditta Saltarini si trasforma in EUCOS, un rebranding che segna l’inizio di una nuova era. L’azienda si espande, diversificando i propri servizi e consolidando la sua presenza sul territorio e
diventando un punto di riferimento per le aziende dei settori terziario e industriale. Negli ultimi anni EUCOS ha avviato un percorso di trasformazione digitale, abbracciando anche il nuovo modello di business della servitizzazione con il lancio di noleggi operativi a lungo termine di apparecchiature per il condizionamento, e introducendo nel proprio know-how tecniche per l’utilizzo di intelligenza artificiale applicata ai Big Data. Questo percorso ha dimostrato di essere vincente nell’era post-pandemica perché risponde alle esigenze di flessibilità ed efficienza energetica del mercato.
Oggi EUCOS è un Gruppo che riunisce diverse realtà specializzate in differenti settori. Con la scissione societaria avvenuta recentemente sono state create due nuove entità: EUCOS SERVIZI SRL, dedicata alla manutenzione e assistenza tecnica; ALPINVEST SRL, focalizzata sulla gestione immobiliare e la direzione e coordinamento delle società operative. La nuova unità di business, “EUCOS RENT - Cooling as a Service”, spinoff di EUCOS SRL, offre servizi di noleggio operativo di chiller, pompe di calore e altre apparecchiature di condizionamento. Tutte queste iniziative ampliano ulteriormente l’offerta di EUCOS e rafforzano la sua posizione di leader nel mercato. Nel contesto di continua espansione, EUCOS ha recentemente acquisito una nuova sede operativa
a Pavia di Udine, in Via Giusto Fontanini 8, all’interno del consorzio COSEF nella Zona Industriale Udinese. Questo nuovo lotto è progettato per sostenere la crescita dell’azienda con una palazzina uffici dal design moderno, un magazzino completamente digitalizzato e ampie aree esterne dedicate alla movimentazione di merci, mezzi e attrezzature, riflettendo l’approccio innovativo di EUCOS.
La storia di EUCOS dimostra come la passione e l’innovazione possano trasformare una piccola ditta familiare in un leader del settore, pronto a navigare le sfide del futuro con ambizione e dinamismo. La Società attualmente è amministrata da due giovani imprenditori con esperienza nel settore: Marco Saltarini Modotti e Guido Casarin.
EUCOS è inoltre aperta a numerose collaborazioni esterne per l’espletamento di mansioni tecniche specifiche, sia di progettazione che di costruzione, potendo così offrire alla propria clientela prestazioni “chiavi in mano”.
Dal 2017 EUCOS opera secondo la norma ISO 9001:2015 ed ha anche rinnovato l’attestazione SOA nella categoria OS28 per la II classifica.
EUCOS può eseguire impianti termici e di condizionamento, categoria che riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o ristrutturazione di impianti termici e di impianti per il condizionamento del clima, qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.
Ricordiamo che l’attestazione SOA costituisce condizione indispensabile per la partecipazione alle procedure d’aggiudicazione dei lavori d’importo superiore ai 150.000 euro.
Al fine d’assistere gli imprenditori, l’Associazione ha predisposto un servizio d’informazione ed assistenza alle proprie imprese sui requisiti e sulla documentazione richiesti per la qualificazione.
(cs)
Digitalizzazione dei contratti pubblici (1a parte)
l’obbligo di riCorrere eSCluSivamente a piattaforme digitali
Dal 1° gennaio 2024 acquista piena efficacia la disciplina del nuovo Codice dei contratti pubblici, approvato con decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, che prevede la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. La digitalizzazione si applica a tutti i contratti sottoposti alla disciplina del Codice, ossia contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali.
La digitalizzazione dell’intero ciclo di vita di un contratto pubblico comporta che le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione vengano gestite mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate. Di conseguenza, una stazione appaltante o un ente concedente che intende affidare un contratto di appalto o concessione, di qualunque importo, deve ricorrere ad una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata per provvedere a tale affidamento. Indicazioni dettagliate relativamente all’avvio del processo digitalizzazione sono fornite nel Comunicato adottato, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la delibera n. 582 del 13 dicembre 2023.
ecosistema nazionale di approVViGionamento diGitale
(e-procUrement)
Per dare attuazione alla digitalizzazione è stato realizzato, dall’ANAC e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. un complesso sistema denominato “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)”. L’ecosistema si fonda sull’infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati.
L’Ecosistema nazionale ha, come fulcro, la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) gestita da Anac la quale interagisce, da un lato, con le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate utilizzate dalle stazioni appaltanti ed enti concedenti per gestire il ciclo di vita dei contratti, dall’altro con le banche dati statali che detengono le informazioni necessarie alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti per gestire le varie fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici.
La BDNCP scambia dati e informazioni in modalità interoperabile con tutte le altre componenti dell’ecosistema.
banca dati nazionale dei contratti pUbblici (bdncp)
La Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), attraverso le sue sezioni e componenti, rende disponibili i servizi e le informazioni necessari allo svolgimento delle fasi dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.
Nella costruzione dell’ecosistema sono stati individuati tutti i flussi di dati che le piattaforme devono trasmettere alla BDNCP per la corretta gestione delle fasi del ciclo di vita dei contratti e, mediante tale trasmissione, vengono automaticamente assolti i relativi obblighi di trasparenza e pubblicità legale. Ad esempio, quando la BDNCP riceve, da una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata, uno specifico flusso di dati relativo alla pubblicazione di un bando, la BDNCP provvede a rilasciare il CIG e ad assolvere ai relativi obblighi di pubblicazione in ambito europeo e nazionale; allo stesso modo, quando la BDNCP riceve dalla piattaforma un flusso di dati relativo ai soggetti che hanno presentato un’offerta in gara, consente l’accesso al fascicolo virtuale dell’operatore economico per effettuare le necessarie verifiche. Le modalità di funzionamento della BDNCP sono stabilite nel provvedimento ex articolo 23 del Codice, adottato con delibera n. 261 del 20 giugno 2023.
piattaforme di approVViGionamento diGitale certificate
L’obbligo di ricorrere esclusivamente a piattafor-
me di approvvigionamento digitale certificate dipende dal fatto che solo queste ultime fanno parte dell’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale e sono pertanto le uniche che possono scambiare dati e informazioni con la BDNCP e acquisire i CIG. Per questo motivo, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono utilizzare le piattaforme di approvvigionamento digitale che hanno compiuto il processo di certificazione. Le piattaforme possono ottenere la certificazione per una o più fasi del ciclo di vita del contratto, e la stazione appaltante o l’ente concedente può utilizzare una o più piattaforme nell’ambito della gestione del ciclo di vita del medesimo contratto. In sostanza, la stazione appaltante o l’ente concedente può utilizzare, per il medesimo contratto, una piattaforma diversa per ogni fase del ciclo di vita dello stesso.
Il Registro Piattaforme Certificate (RPC), che contiene l’elenco delle piattaforme di approvvigionamento digitale che hanno ottenuto la certificazione per una specifica fase del ciclo di vita dei contratti pubblici, è consultabile sul sito ANAC, sezione Registro Piattaforme Certificate.
Stazioni appaltanti o enti concedenti che non si siano procurati una propria piattaforma di approvvigionamento digitale certificata possono ricorrere alle piattaforme certificate messe a disposizione da altre amministrazioni (stazioni appaltanti, enti concedenti, centrali di committenza, soggetti aggregatori, Regioni o Province Autonome).
acQUisizione dei ciG
Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’acquisizione del CIG viene effettuata direttamente dalle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate che gestiscono il ciclo di vita del contratto, mediante lo scambio di dati e informazioni con la BDNCP. Di conseguenza, il CIG non deve più essere acquisito inserendo dati in un sistema separato, come succedeva con SIMOG/ SmartCIG. Non esite più lo SmartCIG, ora tutti i contratti sono gestiti mediante acquisizione del CIG: di conseguenza, il sistema SmartCIG rimane attivo solo per consentire la visualizzazione degli smartCIG già acquisiti.
La gestione del contratto sulla piattaforma di approvvigionamento digitale certificata consente di acquisire immediatamente il CIG, al momento della gestione della specifica fase del contratto che
lo richiede, mediante scambio di dati in modalità interoperabile tra BDNCP e la piattaforma. L’acquisizione del CIG è obbligatoria non solo per tutti i contratti pubblici che sono sottoposti alla disciplina del Codice, ma anche per diversi tipi di contratti esclusi dal Codice, nonché per tutte quelle fattispecie sottoposte agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136. Per queste tipologie è stata prevista una duplice possibilità per acquisire il CIG: ricorrere alle piattaforme certificate oppure utilizzare un’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma contratti pubblici - PCP (sezione della BDNCP).
Ulteriori e più dettagliate indicazioni sulle modalità di acquisizione dei CIG per le varie casistiche indicate e per alcuni ulteriori casi particolari, sono contenute nel Comunicato adottato, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con delibera n. 582 del 13 dicembre 2023. Le modalità alternative di acquisizione del CIG sono valide fino al 30 giugno 2024.
affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 eUro
Col Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024, l’ANAC, per favorire le Amministrazioni nell’adeguarsi ai nuovi sistemi che prevedono l’utilizzo delle piattaforme certificate e garantire così un migliore passaggio verso l’amministrazione digitale, sentito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ritiene in ogni caso necessario chiarire che allo scopo di consentire lo svolgimento delle ordinarie attività di approvvigionamento in coerenza con gli obiettivi della digitalizzazione, l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma contratti pubblici - PCP, sarà disponibile anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024. Tale strumento rappresenta una modalità suppletiva che può essere utilizzata in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle piattaforme di approvvigionamento certificate, per il primo periodo di operatività della digitalizzazione. A decorrere dal 1° ottobre 2024, anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate. (continua)
(cs)
Confapi Aniem News
la newSletter dell’unione nazionale delle impreSe edili manifatturiere e Settori affini
le modifiche al decreto pnrr
Nella conversione in legge del decreto n.19 (“Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”) il testo modificato e approvato dalla Camera, oltre alle correzioni sulla patente a crediti illustrate nel precedente numero di Confapi Aniem News, contiene ulteriori aspetti che impattano sul settore delle costruzioni. Si segnalano, in particolare:
- le semplificazioni previste per la realizzazione degli interventi finanziati dal PNRR saranno applicate agli appalti di lavori, servizi e forniture anche se non più finanziati dal piano europeo;
- la certificazione delle piattaforme digitali per gestire i contratti pubblici viene semplificata prevedendo che “in via transitoria, fino al 31 dicembre 2025 l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata a rilasciare la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale sulla base delle dichiarazioni presentate dai soggetti gestori» delle stesse piattaforme”;
- non viene richiesta la verifica preventiva archeologica per le piccole infrastrutture. Inoltre “per gli interventi che non comportino nuove edificazioni o scavi a quote diverse da quelle già utilizzate da manufatti esistenti, non è richiesta la trasmissione di alcuna documentazione ai fini della verifica di assoggettabilità alla procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico”. Il provvedimento, approvato dalla Camera nella versione licenziata dalla Commissione Bilancio, è ora in attesa della trasmissione al Senato per l’esame in seconda lettura, che si preannuncia blindato, in vista del termine per la conversione in legge del Decreto, previsto per il 1° maggio.
ministero economia: stop aGli aUtomatismi sUi bonUs edilizi
Il Direttore del Dipartimento Finanze del Mef, Giovanni Spalletta è intervenuto in audizione al Senato lo scorso 16 aprile, sulla conversione in legge del decreto superbonus (d.l. n. 39/2024), per indicare gli orientamenti che dovrebbero caratterizzare la prossima riforma degli incentivi fiscali in edilizia.
Dopo aver precisato come il Ministero avesse già suggerito, in passato, di limitare al 50% tutti i bonus edilizi (con tassative eccezioni entro comunque il 70%), il Direttore ha preannunciato la necessità di introdurre “limiti più stringenti nei massimali di spesa” e sottoporre “la trasformazione dei crediti d’imposta in contributi diretti a procedure di autorizzazione preventiva”, modifiche che potrebbero riguardare anche le agevolazioni in scadenza al 31 dicembre 2024.
Secondo il Ministero, “misure agevolative automatiche, senza una preventiva autorizzazione, non sono più compatibili col nuovo quadro di finanza pubblica a seguito delle nuove regole di governance europea”.
La percentuale di lavori completata relativa al superbonus è di circa il 95%; il restante 5% sarà soggetto all’aliquota del 70%.
anac: i chiarimenti sUl principio di rotazione
Un parere dell’Anac (n. 5534/2024) precisa i contenuti e l’applicazione del principio di rotazione nel nuovo Codice dei Contratti pubblici.
L’Autorità dichiara che “l’art. 49 del d.lgs. 36/2023 dunque stabilisce che la rotazione si ha solo a carico del soggetto che abbia conseguito la precedente aggiudicazione (il comma 2 fa riferimento al “contraente uscente”), escludendo, invece, dal divieto (in quanto non espressamente previsto) coloro che erano stati soltanto invitati alla precedente procedura negoziata, senza conseguire poi l’aggiudicazione”.
L’art. 49 impone il rispetto del principio di rotazione nella fase dell’invito al contraente uscente al fine di evitare che lo stesso contraente possa avva-
lersi delle conoscenze acquisite ed essere quindi favorito sugli altri operatori economici.
L’autorità precisa anche che nel caso in cui la stazione appaltante decida di ripartire gli affidamenti in fasce in base al valore economico, il principio di rotazione si applicherà solo in caso di affidamenti rientranti nella stessa fascia.
Eventuali deroghe all’applicazione del principio di rotazione devono essere adeguatamente motivate: il contraente uscente può essere reinvitato qualora sussistano contemporaneamente i requisiti richiesti dalla legge ossia struttura del mercato, effettiva assenza di alternative, accurata esecuzione del precedente contratto, che devono tuttavia essere specificamente rappresentati negli atti di gara.
oltre 4.200 stazioni appaltanti
QUalificate al 1° aprile
Dall’ultimo report di Anac, risultano 4.282 le stazioni appaltanti qualificate al 1° aprile 2024. Di queste, 533 sono centrali di committenza, ossia enti strutturati che gestiscono gare d’appalto per amministrazioni più piccole, o non qualificate. Le amministrazioni convenzionate a centrali di committenza, ad aprile 2024, sono 8.630, garantendo quindi una piena operatività del sistema.
Tra le stazioni appaltanti qualificate, ben 1.927 raggiungono il livello massimo di punteggio (L1), ossia possono disporre gare per lavori senza limiti di importo. Per il settore dei servizi e forniture le stazioni appaltanti qualificate al livello massimo SF1 sono 2.517.
Le procedure di affidamento avviate nei primi tre mesi di attività attraverso la piattaforma digitale ammontano a circa 1 milione e centomila per un valore approssimativo di 78 miliardi di euro.
QUestion time: il ministro salVini sU prossimo decreto per la sanatoria delle difformità edilizie
Nel corso di un Question time nella seduta del 18 aprile u.s. in Senato, il Ministro delle Infrastrutture Salvini, rispondendo ad un’interrogazione sul tema delle difformità edilizie e sulle possibili iniziative preannunciate dallo stesso Ministro, ha fornito alcune precisazioni. L’obiettivo è salvare il patrimonio immobiliare da una normativa frammentata, andando a regolamentare tutto quello che c’è all’interno delle mura domestiche, ma non intervenendo sugli abusi esterni.
In particolare, il decreto che si intende introdurre intende sanare:
- le difformità formali legate incertezze interpretative, che per tanti immobili bloccano la possibilità di vendere o comprare casa;
- le difformità edilizie interne alle case, ovvero quelle modifiche derivanti da manutenzione ordinaria o straordinaria, che attengono alla disciplina delle tolleranze costruttive e per le quali si aumenterà la percentuale;
- le difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione, ma non più sanabili oggi, a causa della disciplina della doppia conformità.
Ulteriori interventi riguarderanno la possibilità di ampliare i cambi di destinazione d’uso per rendere più agevoli le variazioni di utilizzo di una unità immobiliare o di un immobile.
Il provvedimento dovrebbe essere definito e approvato entro il prossimo mese di maggio.
ati: soccorso istrUttorio non pUò correGGere ripartizione dei laVori
L’errata ripartizione delle quote di esecuzione lavori all’interno di un’ati non può essere corretta attraverso il soccorso istruttorio.
Secondo quanto dichiarato dal Tar Emilia Romagna (Parma, Sez. I, n. 88 del 17 aprile 2024) il soccorso istruttorio non può essere utilizzato per porre rimedio ad errori contenuti nell’offerta poiché sarebbe, altrimenti, alterato il principio di par condicio tra i concorrenti
Tale dovendosi ritenere, alla luce di quanto previsto anche dal nuovo Codice dei Contratti, la diversa ripartizione delle quote tra le componenti il raggruppamento, non avendo rilevanza alcuna –per il principio del quale è applicazione – la circostanza che, nel caso specifico esaminato dal Tar, la modifica sarebbe stata nella percentuale minima dello 0,01%.
lettera
della filiera costrUzioni al ministro GiorGetti sU ipotesi “spalma crediti” in 10 anni
Confapi Aniem, insieme ad Ance e alle Associazioni dell’artigianato e della cooperazione, ha trasmesso una lettera unitaria al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in merito alla possibilità di “spalmare” in 10 anni i crediti derivanti dai bonus edilizi.
Tale ipotesi è contemplata tra gli emendamenti presentati nell’ambito del disegno di legge di conversione del DL 39/2024 (c.d. taglia crediti).
Nella nota si evidenzia che se la previsione diven-
tasse obbligatoria “si rischierebbe di far saltare tutti i piani economico-finanziari e di mettere in dissesto le imprese che confidavano di poter utilizzare il credito, acquisito come pagamento del corrispettivo contrattuale, in 4 anni, come previsto dalla legislazione vigente.
Si arriverebbe al paradosso che le imprese, pur in presenza del credito, dovrebbero comunque versare parte di imposte e contributi dovuti, per effetto della dilazione in 10 anni introdotta con effetto retroattivo. Se poi la disposizione riguardasse anche i lavori in corso, ciò determinerebbe un blocco degli stessi in modo da rivedere tutte le condizioni contrattuali con la committenza, compresi i condomini, per rendere gli appalti economicamente sostenibili. Le controversie che insorgerebbero produrrebbero un effetto esplosivo con gravi conseguenze”.
Le Associazioni hanno pertanto sollecitato un intervento conseguente in sede parlamentare per ridefinire il contenuto della proposta emendativa.
rincaro materiali:
il decreto per il 4° trimestre 2023
Sul sito del Ministero delle infrastrutture e trasporti è stato pubblicato il decreto direttoriale n. 80 del 2 aprile 2024 concernente l’approvazione delle istanze presentate dalle stazioni appaltanti per accedere ai fondi relativi alla copertura degli extracosti registrati nel quarto trimestre del 2023; il provvedimento riguarda le istanze presentate dal 1° gennaio 2024 al 31 gennaio 2024 (quarta finestra temporale per accedere al Fondo per la prosecuzione dei lavori pubblici e compensare l’aumento dei costi accertati nel 2023).
Sulle 5109 istanze presentate, il decreto ammette a finanziamento 5024 domande per la copertura di circa 763,6 milioni di euro di extracosti per i lavori in corso nel quarto trimestre 2023, che verranno erogati alle stazioni appaltanti e poi alle imprese. Dopo 5 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto, il Ministero delle infrastrutture e trasporti comunicherà alla Ragioneria Generale dello Stato l’elenco delle istanze ammissibili; nei successivi cinque giorni, la Ragioneria provvederà ad aggiornare il quadro dei finanziamenti dei singoli progetti PNRR e PNC sui sistemi di monitoraggio e, entro i successivi dieci giorni, gli enti locali provvederanno, a loro volta, ad aggiornare quadro economico e cronoprogramma finanziario.
Le prossime istanze di accesso al Fondo per la prosecuzione dei lavori pubblici per le lavorazioni effettuate nell’anno 2024, potranno essere inviate dal 1° al 31 luglio 2024, come stabilito dal decreto
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 47 del 28 febbraio 2024.
dl sUperbonUs in senato
Sono 349 gli emendamenti presentati al DL Superbonus attualmente all’esame della Commissione Finanze del Senato.
La Commissione sarebbe intenzionata a procedere apportando poche modifiche al testo come licenziato dal Consiglio dei Ministri, proseguendo l’esame soltanto sulle proposte che non prevedono una copertura finanziaria.
Per migliorare gli effetti di cassa, il Governo, come anticipato, ha proposto l’allungamento da 4 a 10 anni dei termini per l’utilizzo del credito di imposta corrispondente al Superbonus.
Diversi emendamenti, in linea con quanto sollecitato da Confapi Aniem nel corso dell’audizione parlamentare, chiedono di salvaguardare la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi realizzati nelle aree dei crateri sismici, disponendo un aumento delle risorse che consenta di includere un maggior numero di lavori.
Un altro emendamento propone di continuare a consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche e di messa in sicurezza antisismica fino al 31 dicembre 2025.
Un ulteriore proposta prevede di consentire la remissione in bonis per gli interventi per i quali la copia dell’asseverazione è stata trasmessa all’Enea entro il 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del DL 39/2024).
Anche per i lavori realizzati da onlus e Iacp o altri enti di edilizia popolare, infine, alcuni emendamenti propongono di consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura fino al 30 marzo 2024.
le Ulteriori restrizioni
con il “decreto coesione”
Nel c.d. “decreto Primo Maggio” (decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione), approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile u.s., viene introdotto (art. 28) un ulteriore ampliamento della sfera di applicazione delle misure appena pubblicate in Gazzetta con la conversione in legge del “Decreto Pnrr”.
In caso di esito negativo della verifica della congruità della manodopera, le sanzioni previste scatteranno per tutti gli appalti pubblici e per i lavori privati di importo superiore a 70.000 euro.
Per gli appalti pubblici viene di fatto eliminato il riferimento alla soglia dei 150.000 euro, mentre per il settore degli appalti privati la soglia minima scende dai 500.000 ai 70.000 euro.
In caso di violazione, il responsabile del progetto, potrà essere segnalato all’ Anac mentre negli appalti privati è prevista una sanzione da 1.000 a 5.000 euro per il committente. In sostanza, l’impresa edile dovrà presentare l’attestato di congruità per tutti gli interventi di importo superiore a 70.000 euro al proprietario dell’immobile oggetto dei lavori prima del saldo finale, altrimenti lo stesso proprietario sarà soggetto alla sanzione.
proposta di leGGe sU edilizia residenziale pUbblica
Una proposta di legge recante “Disposizioni concernenti lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e altre misure per la riduzione del disagio abitativo per i nuclei svantaggiati” è in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera. L’iniziativa viene motivata dal crescente fabbisogno abitativo che emerge dai comuni italiani connesso anche al forte incremento dei canoni di locazione che, secondo gli ultimi rilevamenti dell’Istat, registrano un aumento del 7,4 per cento su base annua e del 14,2 per cento su base biennale, in gran parte a causa dall’aumento dell’inflazione. Sebbene il tema dell’edilizia residenziale pubblica sia stato conferito esclusivamente alle regioni, restano intatte le esigenze concernenti i livelli essenziali delle prestazioni nonché l’esigibilità delle prestazioni di welfare da parte del cittadino omogeneamente in tutto il territorio nazionale. La proposta di legge in esame propone un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica e insiste su alcuni fattori importanti con interventi mirati, fra gli altri, sul sostegno all’affitto a canone concordato, sull’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari e di alloggi per gli studenti universitari, sullo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale, sul riscatto a termine dell’alloggio sociale, stabilendo anche agevolazioni fiscali per il conduttore di alloggi sociali. Il Piano, in particolare, prevede i seguenti interventi:
a) incremento del patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale con le risorse derivanti dall’alienazione di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupanti muniti di titolo legittimo, in particolare degli alloggi situati in condomìni misti;
b) recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei comuni e degli istituti autonomi per le case popolari, sia mediante il ripristino
di alloggi rimasti liberi, sia mediante la manutenzione straordinaria degli alloggi anche ai fini del loro adeguamento energetico, impiantistico e statico e del miglioramento sismico degli immobili;
c) cessione dei diritti edificatori come corrispettivo per la realizzazione anche di unità abitative di proprietà pubblica da destinare alla locazione a canone agevolato;
d) costituzione di un sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari per l’acquisizione e la realizzazione di immobili per l’edilizia residenziale pubblica ovvero promozione di strumenti finanziari con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, per la valorizzazione e l’incremento dell’offerta abitativa pubblica in locazione.
La società Cassa depositi e prestiti Spa, inoltre, verrebbe autorizzata a erogare finanziamenti a regioni e comuni per l’acquisto di immobili da destinare all’edilizia residenziale pubblica, con priorità per le aree territoriali ad alta tensione abitativa.
le modifiche al codice appalti proposte da forza italia
Nei giorni scorsi il Gruppo di Forza Italia ha proposto alcune correzioni e integrazioni al nuovo Codice degli appalti. La risoluzione, in particolare, reca l’impegno al Governo ad emanare un D.Lgs. correttivo recante modifiche in materia di:
- procedure negoziate senza bando per l’affidamento: implementare forme di pubblicità preventiva e successiva;
- revisione dei prezzi: includere una adeguata disciplina relativa ai contratti ad esecuzione istantanea e di durata pluriennale;
- requisiti di ordine speciale: rivedere le previsioni relative al limite temporale per le disposizioni sulla dimostrazione di sussistenza dei requisiti di partecipazione dei professionisti esterni per ingegneri e architetti, riportandolo a 10 anni;
- direzione dei lavori: evidenziare il ruolo di garante dell’esecuzione dei lavori in capo al direttore dei lavori, in primis tramite l’effettivo recepimento nel contratto di proposte di migliorie presentate in fase di gara;
- collaudo e verifica di conformità: ridurre da 6 a 4 mesi i termini del collaudo finale e delle verifiche di conformità;
- garanzie definitive: eliminare la cauzione del 2% prevista per gli accordi quadro e rivalutare la congruità generale di tutte le forme di cauzione o fideiussione a “garanzia definitiva” in
capo all’appaltatore aggiudicatario dell’accordo quadro;
- subappalto:
- vietare il ricorso al subappalto a cascata oltre il secondo livello;
- prevedere la necessità di autorizzazione del subappalto a cascata da parte della stazione appaltante per tramite dell’appaltatore;
- specificare l’impossibilità di subaffidare ulteriormente contratti non qualificabili come subappalto;
- modifiche di contratti in corso di esecuzione: prevedere la possibilità di stabilire un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino al 10% dell’importo da contratto (attualmente, è il 20%);
- affidamenti dei concessionari: prevedere per i concessionari autostradali più adeguate modalità di determinazione della quota di contratti affidati, basate sugli importi risultanti dai piani economici finanziari, e comunque contenute tra il 40 e il 60%, con la previsione inoltre di verifica quinquennale del rispetto di tali soglie (e relativi scenari in caso di violazione).
contratti pUbblici:
saldo delle fattUre entro 30 Giorni
Con un recente parere (n. 4-2024) Anac è intervenuta sulla disciplina dei termini di pagamento nei contratti pubblici.
L’Autorità ha precisato che la disciplina di garanel caso in cui contenga una clausola di pagamento delle fatture a 120 giorni - deve essere comunque inteso quale termine di “trenta giorni” ai sensi dell’articolo 113-bis del d.lgs. n. 50/2016. Tale eterointegrazione deve ritenersi applicabileai sensi dell’articolo 1339 c.c. - anche al contratto, la cui clausola sulle tempistiche di pagamento, che ne costituisce elemento essenziale, non può essere apposta in violazione di una norma imperativa. Pertanto, le stazioni appaltanti non possono modificare i termini di pagamento delle fatture fissate in trenta giorni nei contratti di appalto in quanto l’autonomia dell’ente non può permettere di discostarsi dalle disposizioni normative vigenti.
Utilizzo aVValimento da parte del sUbappaltatore: il parere del mit
Il Supporto Giuridico del Ministero Infrastrutture (Parere n. 2582 del 17 aprile 2024) si è espresso sulla possibilità di utilizzo dell’avvalimento da parte del subappaltatore.
Nel caso specifico sottoposto al Ministero, l’amministrazione aveva autorizzato un subappalto per un importo entro il quale il subappaltatore disponeva dei requisiti necessari. Successivamente, sopraggiunta l’esigenza di aumentare l’importo del subappalto, veniva chiesto di utilizzare l’istituto dell’avvalimento per coprire la qualificazione Soa necessaria per svolgere la totalità dei lavori oggetto del subappalto.
La risposta del Ministero è negativa: l’avvalimento è istituto giuridico che ha come ambito soggettivo di applicazione il concorrente alla gara e non il subappaltatore. Tale conclusione si evince dall’art. 104, comma 1, del Codice che fa riferimento all’ “operatore economico che concorre in una procedura di gara”.
la ridUzione dei tempi di esecUzione pUò costitUire parametro di ValUtazione dell’offerta economica
Secondo il Consiglio di Stato (Sent. n. 3464 del 16 aprile 2024) deve considerarsi corretto il comportamento dell’ente appaltante che prevede un punteggio complessivo all’offerta economica, ricomprendendo anche il tempo di esecuzione dei lavori.
Ciò, in particolare è stato definito dalla stazione appaltante non considerando i giorni naturali e consecutivi di esecuzione (come originariamente previsto), ma il valore del ribasso desumibile dal raffronto tra il tempo a base di gara e il tempo offerto.
“La giurisprudenza prevalente ritiene che la riduzione dei tempi di progettazione e di esecuzione dei lavori, unitamente al prezzo, costituiscano elementi di valutazione di carattere economico, che, in quanto tali, non devono essere conosciuti al momento della valutazione discrezionale degli elementi dell’offerta tecnica. Ciò non toglie che i tempi di esecuzione possano essere apprezzati anche nella prospettiva di una valutazione “tecnico-qualitativa” del progetto, ma si tratta di stime (quella economica e quella tecnico-qualitativa) evidentemente distinte e non necessariamente interferenti”.
in Gazzetta
la leGGe di conVersione d.l. pnrr: la disciplina definitiVa della patente a crediti
Il Senato ha definitivamente approvato il di-
segno di legge di conversione del decreto n. 19 (“Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”): il provvedimento (legge n. 56 del 29 aprile 2024) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2024.
L’art. 29 prevede, anzitutto, l’obbligo di corrispondere al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nel subappalto “un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona, strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto”.
Si dispone altresì l’obbligo per il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, e per il committente, negli appalti privati, di verificare, prima di procedere al saldo finale dei lavori, la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva (previsione, peraltro, già rivista con il “decreto coesione” approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile 2024 e successivamente illustrato).
Come noto, lo stesso articolo 29 introduce la c.d. “patente a crediti”, pienamente operativa dal 1° ottobre 2024, obbligatoria per le imprese e per i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili ad esclusione di coloro che effettuano solo forniture o prestazioni di natura intellettuale. Viene prevista l’esclusione per le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III. Per i soggetti stabiliti in uno Stato membro dell’UE è sufficiente il possesso di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d’origine, mentre, nel caso di Stato non appartenente all’UE, il documento equivalente deve essere riconosciuto secondo la legge italiana. I requisiti (il cui possesso potrà essere autocertificato) per ottenere la patente rilasciata in formato digitale dall’Ispettorato nazionale del lavoro sono i seguenti:
- iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi (in materia di sicurezza sul lavoro) previsti dal citato D.Lgs. n. 81 del 2008;
- possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità;
- adozione (nei casi previsti dalla normativa vigente) del documento di valutazione dei rischi;
- avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Il possesso dei suddetti requisiti è autocertificato e, nelle more del rilascio della patente è comunque consentito lo svolgimento delle attività, salva diversa comunicazione notificata dall’Ispettorato nazionale del lavoro. La patente è revocata in caso di dichiarazione non veritiera sulla sussistenza di uno o più requisiti. Un successivo decreto ministeriale stabilirà modalità di presentazione della domanda, contenuti informativi e presupposti per il provvedimento di sospensione cautelare.
La patente è dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti; per poter operare nei cantieri è necessario un punteggio pari o superiore a 15 crediti, viene comunque previsto il completamento delle attività in corso di esecuzione quando i lavori eseguiti sono superiori al 30 per cento del valore del contratto. Ai fini della decurtazione dei crediti rilevano i soli provvedimenti definitivi, quali le sentenze passate in giudicato e le ordinanze d’ingiunzione divenute definitive. L’allegato I-bis della legge individua 29 fattispecie di violazioni sanzionate con la decurtazione dei crediti (per ciascuna violazione è stato individuato il relativo numero di crediti da decurtare). L’Ispettorato nazionale del lavoro può sospendere, in via cautelare, la patente fino a 12 mesi, se nei cantieri si verificano infortuni dai quali derivi la morte del lavoratore o un’inabilità permanente, assoluta o parziale.
Il mancato possesso della patente è punito con una sanzione amministrativa pari al 10 per cento del valore dei lavori e, comunque, non inferiore a euro 6.000 e con l’esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per un periodo di 6 mesi. La legge dispone, infine, che la patente possa essere estesa ad altri settori da individuare con apposito decreto, sentite le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative.
ministero del laVoro aGGiorna elenco dei soGGetti abilitati alla Verifica delle attrezzatUre da laVoro
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Decreto Direttoriale n. 39 del 24 aprile 2024, ha aggiornato l’elenco dei soggetti abilitati all’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro (punto 3.7 dell’Allegato III del decreto 11 aprile 2011, ai sensi dell’articolo 71, comma 11, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni).
L’elenco, allegato al decreto, sostituisce integralmente il precedente.
Il datore di lavoro è tenuto a sottoporre le attrezzature di lavoro (riportate nell’allegato VII al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.) a verifiche periodiche al
fine di valutarne l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato.
CCIAA Pordenone-Udine.
Bando di concorso anno 2024
premiazione dell’eConomia e dello Sviluppo del territorio per il Conferimento del diploma di benemerenza Con medaglia d’oro
candidature entro il prossimo 28 giugno
La Camera di Commercio di Pordenone-Udine ha bandito il concorso per la 5^ Premiazione dell’Economia e dello Sviluppo del Territorio. Il concorso prevede categorie e premi differenti, con ripartizione dei riconoscimenti rispetto alla rappresentatività dei due territori di competenza, i cui diplomi di benemerenza verranno consegnati in occasione di una Cerimonia che si svolgerà presumibilmente a Pordenone nell’autunno 2024. I premi sono riservati alle seguenti categorie:
cateGoria “contaminazione laVoro-impresa”
- (ad ogni impresa sarà permesso segnalare un unico lavoratore) lavoratori dipendenti di aziende con sede e/o unità operativa nei territori di competenza della Camera del settore industria, commercio, artigianato, agricoltura, turistico-alberghiero, cooperazione, nonché aziende dei servizi e organizzazioni imprenditoriali e sindacali, con almeno 30 anni di servizio e che all’atto della domanda prestino ancora la loro opera sempre alle dipendenze della stessa azienda (fedeltà al lavoro) o alle dipendenze di aziende dello stesso gruppo (fedeltà al datore di lavoro), ovvero abbiano prestato la loro opera essendo andati in quiescenza nell’arco degli ultimi 12 mesi alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda (scadenza del bando).
n. premi riservati al territorio pordenonese: 4
n. premi riservati al territorio udinese: 8
- è bandito inoltre il premio nell’ambito della categoria “Contaminazione scuola-lavoro” da riservare a scuole secondarie di secondo grado (“scuola superiore”) che, grazie a un percorso significativo nella formazione degli studenti nell’ottica del loro inserimento nel mondo del lavoro e dell’impresa, anche grazie a progettualità specifiche sviluppate per l’”alternanza scuola-lavoro”, vantino una lunga storia di radicamento nel territorio di riferimento.
n. premi riservati al territorio udinese: 1
cateGoria
“impresa”
- premio “Iniziativa Imprenditoriale”, da assegnare sulla base di un’equa distribuzione tra i diversi settori rappresentativi dell’economia ovvero ad aziende attive nei settori industria, commercio, artigianato, agricoltura, turistico-alberghiero, cooperazione. Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nei territori di competenza della Camera e più di 10 anni di ininterrotta attività, comprovando – in caso di fusioni, acquisto o affitto, conferimento di attività dell’azienda e simili eventi – la continuità nell’attività, essersi affermate in particolare negli ultimi tre anni sui mercati anche internazionali per intraprendenza commerciale, realizzazioni innovative, qualità della produzione e dei servizi, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 11 n. premi riservati al territorio udinese: 22
- premio “Passaggio Generazionale”, da assegnare alle imprese più longeve sulla base di un’equa distribuzione tra i diversi settori rappresentativi dell’economia, ovvero ad aziende attive nei settori industria, commercio, artigianato, agricoltura, turistico-alberghiero. Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nei territori di competenza della Camera ed essere caratterizzate dalla stessa proprietà e conduzione da
almeno 3 generazioni comprovando la continuità nell’attività e avere raggiunto livelli di eccellenza nel proprio settore, anche sui mercati internazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi assegnati al territorio udinese: 1
- premio “Professioni nel cambiamento” destinato a studi professionali che, specie negli ultimi anni, hanno saputo mettere in campo idee innovative e proporre nuovi servizi a sostegno delle mutate esigenze delle imprese, supportando lo sviluppo economico nei diversi settori.
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato, comprovando la continuità nell’attività, essendosi affermati per intraprendenza commerciale, servizi innovativi, qualità dei rapporti e relazioni con le imprese del territorio, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1 n. premi riservati al territorio udinese: 1
- è bandito il premio “Impresa ambiente cultura”, destinato a imprese che hanno avviato percorsi innovativi introducendo politiche volte alla sostenibilità, all’attenzione del patrimonio culturale e ambientale, all’attivazione di processi culturali integrati nel contesto dell’attrattività turistica del territorio. I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato, comprovando la continuità nell’attività, essendosi affermati per intraprendenza commerciale, servizi innovativi, qualità dei rapporti e relazioni con le imprese del territorio, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1 n. premi riservati al territorio udinese: 2
- è inoltre bandito il premio “Impresa nel mondo”. Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera e almeno 10 anni di ininterrotta attività, comprovando - in caso di fusioni, incorporazioni, acquisto o affitto, conferimento di attività dell’azienda e simili eventi - la continuità nell’attività; dovranno essersi affermate in particolare sui mercati esteri anche attraverso
un percorso articolato di internazionalizzazione ed espansione, accrescendo la presenza in Paesi Terzi anche tramite lo sviluppo di relazioni locali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1 n. premi riservati al territorio udinese: 1
- è bandito il premio “Innovazione e trasformazione digitale”, destinato a imprese che hanno avviato percorsi di cambiamento culturale e organizzativo attivando processi di re-ingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi, ponendo al centro le persone e le procedure interne per soddisfare le richieste e le aspettative dei clienti e ottimizzando i processi operativi per recuperare efficienza e dedicare risorse ad attività ad alto valore aggiunto.
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
- è bandito il premio “Impresa per il futuro”, destinato a imprese dove la conduzione è under 30 e il cui staff sia costituito prevalentemente da giovani under 30, aperte a percorsi di inserimento efficace e propositivo nel mondo del lavoro dei ragazzi (alternanza-scuolalavoro), nate con lo spirito di intercettare i nuovi trend o di attualizzare i tradizionali.
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 2 anni di presenza sul mercato.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
Non potranno essere segnalati imprese, lavoratori, scuole secondarie di secondo grado premiati dalla Camera di Commercio di Pordenone o dalla Camera di Commercio di Udine dopo l’anno 2010 in occasione di analoghe iniziative anche se concorrenti per premi diversi.
Potete trovare tutte le specifiche del concorso nell’allegato bando.
Le domande dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Pordenone-Udine, compilate sugli appositi moduli, entro e non oltre il 28 giugno 2024 con le modalità indicate nel bando di concorso.
L’assegnazione dei premi sarà deliberata insindacabilmente dalla Giunta della Camera di Commercio di Pordenone-Udine.
Gli interessati possono rivolgersi alla sede di Por-
denone (tel. 0434/381604 mail: ufficiopromozione.pn@pnud.camcom.it), alla sede di Udine (tel. 0432/273 535/508 e-mail: promozione.ud@
pnud.camcom.it) o alla nostra Associazione, signora Barbara Vergolin (tel. 0432 507377). (bV)
BANDO DI CONCORSO ANNO 2024
Premiazione dell’economia e dello sviluppo per il conferimento del Diploma di Benemerenza con medaglia d’oro
Nell’ambito delle proprie finalità istituzionali di sostegno e valorizzazione della cultura di impresa e dei valori di cui essa è portatrice, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pordenone - Udine ha indetto per l’anno 2024 il Bando di Concorso per la 5^ “Premiazione dell’economia e dello sviluppo”. Il concorso prevede categorie e premi differenti, con ripartizione dei riconoscimenti rispetto alla rappresentatività dei due territori di competenza, i cui diplomi di benemerenza verranno consegnati in occasione di una Cerimonia che si svolgerà a Udine nell’autunno 2024.
Categoria “Contaminazione lavoro-impresa”
• (a ogni impresa sarà permesso segnalare un unico lavoratore) lavoratori dipendenti di aziende con sede e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera del settore industriale, commerciale, del credito, artigiano, agricolo, turistico-alberghiero, cooperativo, nonché da aziende dei servizi e da organizzazioni imprenditoriali e sindacali, i quali abbiano almeno 30 anni di servizio e all’atto della domanda prestino ancora la loro opera sempre alle dipendenze della stessa azienda (fedeltà al lavoro) o alle dipendenze di aziende dello stesso gruppo (fedeltà al datore di lavoro), ovvero abbiano prestato la loro opera essendo andati in quiescenza nell’arco degli ultimi 12 mesi alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande (scadenza del bando)
n. premi riservati al territorio pordenonese: 4
n. premi riservati al territorio udinese: 8
• è bandito inoltre il premio nell’ambito della categoria “Contaminazione scuola-lavoro”, da riservare a scuole secondarie di secondo grado (“scuola superiore”) che, grazie a un percorso significativo nella formazione degli studenti nell’ottica del loro inserimento nel mondo del lavoro e dell’impresa, anche grazie a progettualità specifiche sviluppate per l’”alternanza scuola-lavoro”, vantino una lunga storia di radicamento nel territorio di riferimento.
n. premi riservati al territorio udinese: 1
Categoria “Impresa”
• premio “Iniziativa Imprenditoriale”, da assegnare sulla base di un’equa distribuzione tra i diversi settori rappresentativi dell’economia, ovvero ad aziende attive nei settori: industria, commercio, artigianato, agricoltura, turistico-alberghiero, cooperazione.
Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera e più di 10 anni di ininterrotta attività, comprovando – in caso di fusioni, incorporazioni, acquisto o affitto, conferimento di attività dell’azienda e simili eventi – la continuità nell’attività, essersi affermate in particolare negli ultimi tre anni sui mercati anche internazionali per
intraprendenza commerciale, realizzazioni innovative, qualità della produzione e dei servizi, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 11
n. premi riservati al territorio udinese: 22
• premio “Passaggio Generazionale”, da assegnare alle imprese più longeve sulla base di un’equa distribuzione tra i diversi settori rappresentativi dell’economia, ovvero ad aziende attive nei settori: industria, commercio, artigianato, agricoltura, turistico-alberghiero.
Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera ed essere caratterizzate dalla stessa proprietà e conduzione da almeno 3 generazioni, comprovando la continuità nell’attività e avere raggiunto livelli di eccellenza nel proprio settore, anche sui mercati internazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
• premio “Professioni nel cambiamento” destinato a studi professionali che, specie negli ultimi anni, hanno saputo mettere in campo idee innovative e proporre nuovi servizi a sostegno delle mutate esigenze delle imprese, supportando lo sviluppo economico nei diversi settori
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato, comprovando la continuità nell’attività, essendosi affermati per intraprendenza commerciale, servizi innovativi, qualità dei rapporti e relazioni con le imprese del territorio, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
• è bandito il premio “Impresa ambiente cultura”, destinato a imprese che hanno avviato percorsi innovativi introducendo politiche volte alla sostenibilità, all’attenzione del patrimonio culturale e ambientale, all’attivazione di processi culturali integrati nel contesto dell’attrattività turistica del territorio. I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato, comprovando la continuità nell’attività, essendosi affermati per intraprendenza commerciale, servizi innovativi, qualità dei rapporti e relazioni con le imprese del territorio, capacità e serietà imprenditoriali, mantenimento e crescita dei livelli occupazionali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 2
• inoltre è bandito il premio “Impresa nel mondo”. Le aziende segnalate dovranno avere la loro sede principale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera e almeno 10 anni di ininterrotta attività comprovando, in caso di fusioni, incorporazioni, acquisto o affitto, conferimento di attività dell’azienda e simili eventi, la continuità nell’attività; dovranno essersi affermate in particolare sui mercati esteri anche attraverso un percorso articolato di internalizzazione ed espansione, accrescendo la presenza in Paesi Terzi anche tramite lo sviluppo di relazioni locali.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
• è bandito il premio “Innovazione e trasformazione digitale”, destinato a imprese che hanno avviato percorsi di cambiamento culturale e organizzativo attivando processi di re-ingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi, ponendo al centro le persone e le procedure interne per soddisfare le richieste e le aspettative dei clienti e ottimizzando i processi operativi per recuperare efficienza e dedicare risorse ad attività ad alto valore aggiunto.
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 3 anni di presenza sul mercato.
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
• è bandito il premio “Impresa per il Futuro”, destinato a imprese dove la conduzione è under 30 e il cui staff sia costituito prevalentemente da giovani under 30, aperte a percorsi di inserimento efficace e propositivo nel mondo del lavoro dei ragazzi (alternanza-scuola-lavoro), nate con lo spirito di intercettare i nuovi trend o di attualizzare i tradizionali
I candidati dovranno avere la loro sede nel territorio di competenza della Camera e almeno 2 anni di presenza sul mercato
n. premi riservati al territorio pordenonese: 1
n. premi riservati al territorio udinese: 1
Modalità di presentazione
I candidati devono essere in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese, con la denuncia di inizio attività e con il pagamento del diritto annuale, e attestare la propria posizione in ordine al carico tributario, dichiarando l’assenza di condanne penali e carichi pendenti. Per la disamina e l’istruttoria delle domande pervenute, la Camera di Commercio ha facoltà di accertare le condizioni e i requisiti inerenti il Bando, anche in merito alla posizione nel Casellario Giudiziario, nel Registro dei Protesti cambiari e in merito alla correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi.
Il conferimento dei premi è subordinato all’esame dei precedenti penali. I reati di lieve entità e che non riguardano fatti connessi ad attività lavorative, né tantomeno concernono argomenti nell’ambito dei quali la Camera di Commercio svolge funzioni istituzionali, non sono considerati ostativi. In ogni caso sono considerati come non ostativi i reati che risultino, dalle iscrizioni nel casellario giudiziale, abrogati/depenalizzati o per i quali è stata concessa la riabilitazione.
Le domande di ammissione al Concorso dovranno essere presentate sugli appositi moduli dagli interessati, dai datori di lavoro, dalle Associazioni Sindacali e di Categoria o dagli enti pubblici territoriali.
N.B.: Non potranno essere segnalati imprese, lavoratori, scuole secondarie di secondo grado premiati dalla Camera di Commercio di Pordenone o dalla Camera di Commercio di Udine dopo l’anno 2010 in occasione di analoghe iniziative, anche se concorrenti per premi diversi. La presentazione della domanda è ammessa per una sola categoria di premio.
Le domande presentate negli anni decorsi per iniziative analoghe devono ritenersi decadute e potranno essere riproposte per il conferimento dei riconoscimenti in questa manifestazione.
I requisiti dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande (scadenza del bando).
Le domande e le segnalazioni dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Pordenone - Udine entro il termine sotto indicato.
La documentazione deve essere trasmessa mediante una delle modalità:
1) da casella di posta certificata alla casella di posta certificata istituzionale cciaa@pec.pnud.camcom.it (se il mittente invece utilizza una casella di posta elettronica non certificata, l'invio della domanda di partecipazione non sarà considerato valido). I documenti allegati possono essere sia firmati con firma autografa e scansionati sia firmati con firma digitale;
2) in forma cartacea tramite lettera raccomandata indirizzata alla CCIAA di Pordenone-Udine – Ufficio Promozione, Via Morpurgo 4, 33100 Udine;
Si specifica che, per quanto attiene le modalità di invio cartaceo, farà fede la sola data di ricezione risultante dal timbro di pervenuto apposto dal personale in servizio presso l'Ufficio Protocollo. Pertanto non farà fede la data di spedizione risultante dal timbro postale dell’agenzia accettante.
Scadenze
Le domande e le segnalazioni dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Pordenone - Udine entro il 28/06/2024 (chiusura ufficio protocollo ore 12:30).
L’assegnazione dei premi sarà deliberata insindacabilmente dalla Giunta della Camera di Commercio di Pordenone - Udine.
Informazioni
Gli interessati possono rivolgersi
- alla sede di Pordenone, tel 0434 381633, mail ufficiopromozione.pn@pnud.camcom.it
- alla sede di Udine, tel. 0432 273-535/508, e-mail: promozione.ud@pnud.camcom.it
I moduli delle domande si possono trovare sul sito https:/www.pnud.camcom.it
IL SEGRETARIO GENERALE dottoressa Maria Lucia Pilutti
Udine, maggio 2024
Aperto bando FAPI 3-2024(*)
ALCUN COSTO: ANCHE I DOCENTI VENGONO
per il fvg € 131.000.
CorSi aziendali totalmente finanziati
FAPI è il fondo interprofessionale vicino alle Imprese attraverso il quale si può finanziare la formazione dei lavoratori per far crescere la competitività dell’Azienda.
La nostra Associazione CONFAPI FVG da sempre, in qualità di ente formativo accreditato dalla nostra Regione, in collaborazione con ENAIP FVG, ENFAP FVG, IAL FVG ed IRES FVG, segue con professionalità, dedizione, trasparenza, correttezza e impegno le aziende che vogliono migliorare la propria Impresa con la formazione.
SGRAVIAMO LE IMPRESE DA TUTTI GLI ONERI (DI GESTIONE DELLA PRATICA, ORGANIZZATIVI ED ECONOMICI) SENZA RICHIEDERE diSponibilità
DIRETTAMENTE PAGATI DA NOI.
(*) non possono partecipare a QUesto bando le imprese che hanno aderito al precedente aVViso fapi 4-2023 (richieste di ottobre 2023 e attUalmente in eroGazione) e all’aVViso 2-2024 (richieste di aprile 2024). per le imprese di medie dimensioni che hanno partecipato all’aVViso a sportello 2-2024 informiamo che simo in contatto con il fondo per sollecitare le procedUre di ValUtazione e conseGUente pUbblicazione delle GradUatorie.
Approfittate dei fondi a disposizione dell’impresa. Ci sono diverse opportunità per finanziare la formazione dei dipendenti, inviateci quanto prima e comunque entro il 24 maggio p.v., la scheda allegata e contattate la nostra dott.ssa Emanuela De Faccio, che è per tutti questi aspetti a disposizione, telefono 0432507377 - mail formazione@ confapifvg.it.
(edf)
da sempre CONFAPI FVG al fianco delle Imprese per OTTENERE e GESTIRE i finanziamenti
da restituire a CONFAPI FVG e-mail: formazione@confapifvg.it
aperto bando fapi 3-2024(*) - corsi aziendali finanziati
Impresa
Settore ______________________________________ N° Addetti__________ Indirizzo ______________________________________
E-mail ____________________________________ Referente __________________________________________________
Impresa iscritta al FAPI - versamento dello 0,30 denuncia aziendale flusso UNIEMENS:
si q no q indicare a quale Fondo aderisce_______________________________________
titolo del corso o area di interesse per la formazione n. ore corso n. dipendenti corso inQUadramento: QUadri, impieGati, operai VG € 1 dei lavoratori per far crescere la competitività dell’Azienda. e all’avviso 2 le imprese di medie dimensioni che hanno partecipato all’avviso a sportello 2 dei fondi a disposizione dell’impresa.
Mezzi d’opera e indennizzo usura strade
nuove modalità di pagamento mediante bonifiCo banCario uniCa poSSibilità
dal 1° luglio 2024
Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 181/ AdT del 9 maggio 2024 per rammentare che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con avviso del 30 aprile 2024 informa che dal mese stesso il pagamento dell’indennizzo d’usura delle strade posto per i mezzi d’opera può avvenire anche mediante bonifico bancario.
Il bonifico va eseguito sulle coordinate bancarie (IBAN) IT06R0100003245348015366400, indicando nella causale la dicitura “indennizzo usura per mezzo d’opera targa ________”, riportando
il numero di targa del veicolo. L’importo dell’indennizzo rimane immutato.
Fino al 30 giugno 2024 sarà possibile eseguire i versamenti ancora attraverso il consueto c.c.p. 11618014 intestato alla Tesoreria provinciale dello Stato di Viterbo, per cui l’impresa entro tale data potrà scegliere fra queste due modalità. Ma, a partire dal 1° luglio 2024, il pagamento dell’indennizzo potrà essere eseguito solo mediante bonifico bancario e, pertanto, il pagamento mediante c.c.p. non sarà più accettato.
L’avviso ministeriale prevede anche che, una volta perfezionata l’adesione alla Piattaforma incassi per le Amministrazioni dello Stato, saranno attivate altre modalità di pagamento, come PagoPa e Lottomatica.
Si tornerà sull’argomento in presenza di novità. Per ogni altra esigenza le imprese possono rivolgersi all’ufficio trasporti dell’Associazione.
(adt)
Scadenze aziendali del mese di maggio 2024
- provvigioni;
- bonifici relativi ad interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico;
il Calendario delle SCadenze per il meSe di maggio 2024
mercoledì 15
FATTURAZIONE DIFFERITA - Scade il termine per l’emissione delle fatture riferite a cessioni di beni consegnati o spediti, previa emissione di un documento di trasporto, nel mese di aprile. Le stesse fatture devono essere registrate entro il termine di emissione e con riferimento al mese di consegna o spedizione.
GioVedì 16
IVA - LIQUIDAZIONE MENSILE - Scade il termine per il versamento dell’Iva relativa al mese di aprile. I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.
IVA - LIQUIDAZIONE TRIMESTRALE - Scade il termine per il versamento dell’Iva relativa al 1° trimestre 2024. Sull’ammontare del tributo dovuto si devono aggiungere gli interessi dell’1%. I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.
IVA ANNUALE - RATEIZZAZIONE - Scade il termine per il versamento della 3^ rata dell’Iva, relativa al 2023 con la maggiorazione dello 0,33% per ogni mese o frazione di mese a decorrere dal 16 marzo 2024 utilizzando il codice tributo 6099.
IRPEF - Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel mese precedente su:
- redditi di lavoro autonomo;
- redditi derivanti dall’utilizzazione di marchi e opere dell’ingegno e contratti di associazione in partecipazione;
- obbligazioni e titoli similari;
- dividendi corrisposti nel trimestre precedente;
- redditi di capitale diversi da dividendi e interessi, premi o altri frutti di obbligazioni e titoli similari;
- redditi di lavoro dipendente e assimilati.
I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.
INPS - CONTRIBUTO GESTIONE SEPARATAScade il termine per il versamento del contributo INPS della gestione separata secondo le seguenti aliquote:
- 26,07% per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva;
- 35,03 % (prima fascia) per i soggetti che non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- 24% per i soggetti già iscritti ad altra gestione obbligatoria.
Il contributo così calcolato è posto:
- per un terzo a carico dei percettori dei compensi,
- per due terzi a carico del soggetto che eroga i compensi.
I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.
sabato 25 (posticipa a lUnedì 27)
IVA INTRACOMUNITARIA MENSILI - Scade il termine per la trasmissione degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi relativi al mese di aprile. La presentazione deve essere effettuata in via telematica.
Venerdì 31
CONTRATTI DI LOCAZIONE - Scade il termine per la registrazione dei nuovi contratti di locazione di immobili con decorrenza 1° maggio 2024 e versamento dell’imposta di registro per i contratti di locazione con annualità scaduta il 30 aprile 2024.
LIQUIDAZIONI IVA - Scade il termine per l’invio telematico da parte di tutti i soggetti passivi Iva, delle liquidazioni di gennaio, febbraio e marzo (per i mensili) e del primo trimestre 2024 (per i trimestrali).
IMPOSTA DI BOLLO FATTURE ELETTRONICHE - Scade il termine per il versamento dell’imposta di bollo riferite al I° trimestre senza Iva, come ad esempio operazioni esenti o fuori campo, per un importo superiore a 5.000 euro.
LIQUIDAZIONE IOSS - Scade il termine per l’in-
vio telematico della dichiarazione Iva IOSS del mese precedente relativa alle vendite a distanza di beni importati da parte di soggetti iscritti al nuovo Sportello unico per le importazioni IOSS.