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Il CAI Brennero compie 40 anni

PERSONE, LUOGHI E MESTIERI 1981 – 2021: Il CAI Brennero compie 40 anni.

Intervista a Umberto Ballerini, socio e fondatore della sezione

Il 4 giugno 1981 si riuniva presso l’Albergo Posta di Brennero l’assemblea costitutiva dei soci della nuova sezione CAI di Brennero-Colle Isarco. Da allora sono passati quarant’anni, durante i quali l’associazione di Brennero ha continuato a organizzare attività alpinistiche invernali ed estive e non ha mai smesso di proporre eventi socioculturali aperti anche alla comunità residente. Come spiega bene Umberto Ballerini, la vocazione della sezione CAI Brennero è sempre stata quella di diffondere in modo trasversale il valore culturale della montagna e, soprattutto in un luogo di passaggio come il Brennero, di enfatizzare la funzione aggregativa del club. Il signor Ballerini, ex maresciallo maggiore dei Carabinieri, è un “vero montanaro”: nato nel 1936 a Fanano, nell’Alto Appennino Modenese, è arrivato a Brennero a 26 anni e oggi è uno dei pochi brennerini storici rimasti in paese.

Lei è uno dei pochi a essere socio del CAI di Brennero dalla sua fondazione. Cosa ricorda della nascita della sezione?

Era dicembre del 1980 e nella caserma della Guardia di Finanza di Brennero si festeggiava il tradizionale Natale Internazionale, mi trovavo al tavolo con Luigi Lombardo, capostazione delle ferrovie e Cosimo Bruno, un amico finanziere; fu proprio Lombardo a proporre a me e a Bruno di fondare una sezione CAI al Brennero. Lombardo inviò la richiesta di fondazione e la Commissione del CAI Alto Adige autorizzò il nostro piccolo comitato promotore a indire l'assemblea costituente. Nel frattempo, avendo già ricevuto le tessere, incominciai a compilarle e, per la data dell'assemblea, i soci tesserati erano circa un’ottantina. Alla prima assemblea intervennero varie autorità, anche da Bolzano, e venne il presidente della sezione di Fortezza, Kurt Prossliner, per illustrare in assemblea le varie attività del CAI. Il primo direttivo della sezione era così composto: Lombardo presidente, Bruno vice presidente, io segretario.

Perché è nata la necessità di una sezione solo per il Comune di Brennero?

Le aspirazioni e le finalità del CAI Brennero non erano certamente quelle di grandi imprese, come scalate, soccorsi e uso di corde e piccozze, ma di formare un sodalizio per accogliere l'intera popolazione di Brennero e dintorni, senza distinzione di classe, posizioni o pregiudizi. Il Brennero in quel periodo era molto popolato. Esisteva l'asilo, le scuole elementare e media, con circa un centinaio di bambini e adolescenti. La popolazione adulta comprendeva impiegati ai diversi servizi di confine, sia militari che civili, e poi c’erano i commercianti, residenti e non. La vita sociale era suddivisa in vari settori e in diversi club sportivi o ricreativi e tutto ciò portava inevitabilmente a una separazione. Con l'avvento della sezione CAI si è notato gradatamente un riavvicinamento della gente, anche perché il sodali-

zio accettava indistintamente tutti e tutti aderivano col massimo entusiasmo, partecipando uniti alle varie attività. È stata un’inaspettata rivoluzione sociale positiva.

Quali erano le attività proposte?

Le manifestazioni ricreative e culturali erano moltissime: per i bambini furono organizzati vari corsi di sci, nuoto, tennis e teatrini con istruttori ben preparati, ma anche giornate ecologiche e poi fu ripristinata la festa degli alberi per gli scolari, assistiti da esperti della Forestale. Chi passa dal Brennero può osservare la lunga striscia verdeggiante di pini, dalla cascata verso sud: sono le centinaia di alberi piantati dai bambini 30-40 anni fa. Per i soci adulti non sono mai mancate le escursioni, alla portata di tutti, sui cocuzzoli delle nostre vallate, con l'immancabile grigliata finale, o i numerosi viaggi in pullman in Italia e all'estero, cene e castagnate, tutte iniziative che avevano sempre una massima partecipazione.

Gita del CAI Brennero a Cima Ladurns, 1984. Foto archivio Ballerini

Cosa è cambiato e cosa è rimasto invariato nel corso dei 40 anni?

Inizialmente, per alcuni anni, non avevamo una sede nostra dove poterci riunire. Usavamo locali pubblici per riunioni e feste. Nel corso dei primi dieci anni è cambiato poco, il club ha continuato a programmare le varie attività con notevoli adesioni ed entusiasmo. Dalla liberazione delle frontiere, al Brennero sono venuti a mancare man mano i principali servizi di confine e, di conseguenza, anche la popolazione è diminuita notevolmente, compresi i soci CAI. Anche le scuole sono state trasferite a Colle Isar-

co e a Vipiteno. Le principali cariche del sodalizio hanno subito frequenti sostituzioni. Anch'io, dopo 5-6 anni ho lasciato la segreteria, rimanendo comunque un socio fedele ininterrottamente dal 1981 al 2021, anche perché desidero conservare con orgoglio la mia tessera n. 2, che oggi tra i soci è la n.1, sperando di conservarla ancora a lungo...

Tra i successori nel direttivo del club, secondo Lei, a chi va il merito maggiore per aver portato avanti l'associazione fino a oggi?

Sono tanti coloro che meriterebbero di essere menzionati, non è possibile nominarli tutti e, purtroppo, molti non sono più tra noi. Voglio menzionarne solo uno, che penso possa rappresentare degnamente tutti. Si tratta di un giovane arrivato al Brennero all'inizio degli anni Ottanta come barista, facendosi subito conoscere come ragazzo educato, rispettoso e disponibile. Si tratta del signor Claudio Capuzzo, che dopo aver dato gloria e prestigio al gruppo dei giovani, nel 2018 è stato eletto, meritatamente, presidente della sezione. Il suo modo pacato e carismatico nel gestire il sodalizio contribuirà sicuramente a riportare unità e passione dopo questa lunga pandemia. Io gli faccio i miei migliori auguri di buon proseguimento. cf

CAI BRENNERO: UNA SEZIONE PER I GIOVANI

Dall’inizio degli anni Novanta, il CAI Brennero ha investito in modo particolare sul gruppo giovanile, con un programma di attività intenso e allettante. Innumerevoli, da allora, le escursioni alpinistiche nel comprensorio ma anche in Provincia e fuori regione, le iniziative sociali e culturali, i campeggi, gli attendamenti, i corsi di perfezionamento, i gemellaggi con altre sezioni del CAI o dell’ÖAV. La promozione della sezione giovanile è stata intrapresa da Bruno Antoniol, presidente del CAI Brennero dal 1993 al 2007, e portata avanti con l’impegno di Attilio Morandini, Mauro Monti, Davide Bononi, Tullio Felicetti e delle famiglie Capuzzo, Cardillo, Casazza, Cola, Ioanilli e Zanella. Da qualche anno a questa parte, diversi ragazzi che frequentavano il gruppo giovanile negli anni Novanta sono oggi membri attivi della sezione e del direttivo e sono promotori di iniziative come escursioni di sci alpinismo o trekking per esperti. Inoltre, i giovani soci degli anni Novanta che sono diventati genitori oggi partecipano alle gite con i propri figli: chi semina raccoglie...

Sezione giovanile, 1996. Foto archivio CAI Brennero

Gli ex-ragazzi della sezione giovanile oggi. Foto archivio CAI Brennero

Croce Bianca di Vipiteno

Recentemente, la sezione di Vipiteno della Croce Bianca durante l'assemblea annuale svoltasi in gruppo ristretto ha ripercorso l'intenso anno 2020

Nell'anno segnato dalla pandemia, i trasporti sono diminuiti leggermente (2020: 6.903, 2019: 7.005 trasporti). Sono stati trasportati meno pazienti (8.321) rispetto al 2019 (8.687), ma sono stati percorsi più chilometri (2020: 348.546 km, 2019: 334.564 km). 2.349 sono stati gli interventi del centro di emergenza provinciale per curare 2.422 pazienti. Rispetto all'anno precedente, ci sono state circa 190 interventi in meno, il che sarebbe dovuto alla cancellazione della stagione sciistica. Come negli anni precedenti, il numero di trasporti programmati per il servizio ambulanze dell'Alto Adige (trasporti di pazienti) è nuovamente aumentato. In 3.227 trasporti, sono stati accompagnati 4.270 pazienti e sono stati percorsi 241.942 chilometri. Inoltre, ci sono stati 102 trasporti privati. La sezione di Vipiteno ha attualmente 13 impiegati, 86 volontari, 22 giovani, 13 supporti umani all'emergenza, tre funzionari, tre assistenti sociali e un membro onorario. Quasi la metà delle ore lavorate (48,46%) sono state svolte da volontari nel 2020. Il responsabile della sezione Christian Seiwald è lieto che il supporto all'associazione abbia continuato il suo trend positivo nel 2020: "Attualmente la nostra sezione ha quasi 2.500 membri. La campagna di adesione è molto importante per le nostre attività e apprezziamo ogni donazione". Per gli interessati, la quota di adesione può essere pagata direttamente al centro si soccorso presso l'ospedale di Vipiteno. Dato che la riunione annuale non ha potuto aver luogo l'anno scorso a causa della pandemia, il programma di quest'anno comprendeva numerose onoreficenze. Per evitare grandi folle, i distintivi sono stati assegnati in momenti differenti. Manfred Haller e Karl Mayr sono stati premiati in platino per 35 anni di servizio, Oskar Ralser in oro con alloro per 30 anni, Christoph Rainer, Florian Raffl, Armin Alfreider, Tobias Zössmayr, Antonio Battaglio, Patrick Dander, Hannes Fichter, Judith Lang, Alexandra Ralser e Christian Seiwald in argento con alloro per 20 anni. Florian Siller, Manfred Schaiter e Carmen Sparber hanno ricevuto il distintivo d'argento per 15 anni di servizio, Julia Blasbichler, Christine Goller, Robert Hofer, Stephan Olivieri e Brigitte Gianmoena il distintivo di bronzo per dieci anni. Infine, il caposezione Seiwald ha ringraziato tutti i dipendenti e i volontari per il loro instancabile e prezioso impegno, "che non può essere dato per scontato, soprattutto in tempi difficili come questi".

Lo Yogurt Vipiteno gode di grande popolarità

A causa delle attuali condizioni dovute dalla pandemia, l’assemblea generale ordinaria della cooperativa Latteria Vipiteno, che si è tenuta il 23 aprile, ha potuto svolgersi con un numero ristretto di partecipanti. Erano presenti i membri del consiglio di amministrazione e il notaio Martina Tschurtschenthaler come rappresentante dei soci della cooperativa.

Il presidente Adalbert Braunhofer ha sottolineato che, nonostante una situazione di mercato molto difficile, è stato possibile ottenere un ottimo risultato economico per i soci della cooperativa, anche nel 2020.

È seguita la relazione del Consiglio di Amministrazione e degli organi di controllo, in cui è stato letto e approvato il bilancio del 2020. È emerso che ancora una volta è stato possibile ottenere un ottimo prezzo del latte per i soci della cooperativa Latteria Vipiteno. Günther Seidner, amministratore delegato, ha riferito sullo sviluppo del mercato dell’anno scorso e sulla buona posizione della cooperativa Latteria Vipiteno sul mercato italiano dello yogurt. “Possiamo affermare con grande soddisfazione che il marchio “Yogurt Vipiteno” si è ben affermato e gode di grande popolarità in Italia. Questo è l’unico modo per ottenere ottime vendite anche in anni difficili”. Durante l’assemblea generale, si sono tenute anche le nuove elezioni del consiglio - a causa della situazione attuale tramite voto postale. Il presidente Adalbert Braunhofer e il suo vice Josef Hochrainer sono stati confermati con una larga maggioranza. Sono stati eletti nel consiglio di amministrazione anche Ferdinand Rainer, David Weissteiner, Alfred Sparber, Florian Inderst, Franz Josef Überegger, Georg Wild, Martina Salcher, Andreas Stafler e Anton Steixner. “Auguro a noi di continuare una buona cooperazione e attendo con ansia i progetti futuri”. Inoltre, vorrei ringraziare tutti i membri per la loro partecipazione attiva alle elezioni e il notaio Tschurtschenthaler per il suo sostegno e la professionalità”, ha concluso Braunhofer. Il Comitato Provinciale Autonomo di Bolzano della Federazione Italiana Gioco Calcio, Lega Nazionale Dilettanti Settore Giovanile e scolastico, nel comunicato ufficiale n. 65 del 7 maggio scorso, ha dettato le indicazioni generali per la ripresa delle sessioni di allenamento collettivo, nonché amichevole fra società diverse e delle attività sportive di squadra, di base ed agonistiche (tornei e campionati), dilettantistiche e giovanili, non regolamentate dai protocolli che disciplinano le competizioni di preminente interesse nazionale. Il tutto finalizzato al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. Sulla base di queste capillari istruzioni e considerato l’andamento dell’epidemia nella nostra Provincia, i giovani atleti ed atlete praticanti questo sport hanno potuto riprendere gli allenamenti e ritornare sui campi da gioco. Con molta probabilità, virus permettendo, le attività agonistiche ed i campionati potranno riprendere nei mesi di luglio-agosto. A cominciare dalla promozione e per tutti gli altri gironi giovanili, la situazione riparte da dove si è interrotta la stagione scorsa senza nessuna promozione o retrocessione. Quando sarà il momento, nel rispetto delle regole, non è esclusa la partecipazione di pubblico alle pertite. La ripresa degli allenamenti è stata accolta con gioia dai giovani e dalle società che hanno visto riapparire un po’ di luce nel tunnel con la speranza che presto ritorni a splendere il sole. Nel frattempo, nella zona sportiva di Campo di Trens, sono partiti i lavori per la messa in opera di un nuovo manto erboso sintetico di nuova generazione. Per tre mesi il campo di gioco non sarà agibile e tutte le squadre che avevano fissato in quel terreno la sede dei loro allenamenti, dovranno rivolgersi presso strutture vicine. Per fortuna nella nostra zona i campi da gioco non scarseggiano e la voglia di giocare a pallone è tanta.

Calcio Riprese le sessioni di allenamento

Calendarietto

TEATRO STABILE

FUORI! l’iniziativa del Teatro Stabile di Bolzano e del Dipartimento alla Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano

08.06.21: DON CHISCIOTTE - TRAGICOMMEDIA DELL’ARTE – Piazza Città ore 18:00 13.06.21: MISTERO BUFFO di Dario Fo - Piazza Città ore 20:00

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