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Vipiteno: Consiglio Comunale
from ERKER 06 2021
by Der Erker
Alla fine di aprile si è svolta la riunione del consiglio comprensoriale
La Comunità Comprensoriale Wipptal ha chiuso l’anno contabile con un’eccedenza amministrativa di circa 10,3 milioni di euro. Una gran parte di questa somma sono riserve per vari fondi, inoltre sono stanziate le sovvenzioni statali, i cosiddetti soldi dell’aiuto Covid 19, che vengono versati ai cittadini che hanno bisogno di sostegno. Un’altra parte dell’eccedenza amministrativa sarà utilizzata per spese presso la struttura di alloggi per anziani. Un altro punto all’ordine del giorno è stata la ratifica della risoluzione d’emergenza relativa alla seconda modifica del bilancio, che ha approvato vari aggiustamenti per un importo di 117.536 euro, tutti legati alla casa di riposo. Con la terza variazione di bilancio, sono stati inseriti nella sezione delle entrate e delle uscite del bilancio preventivo 88.440 euro, per poter realizzare l’acquisizione gratuita di 737 m² (area del parcheggio del centro sociale). Alla voce “Varie” sono stati presentati i due progetti per la nuova Casa di Riposo Comprensoriale.
Consiglio Comunale di Vipiteno
All’ultimo consiglio comunale di Vipiteno, la SVP ha presentato quattro proposte di risoluzione.
Tre delle quattro mozioni riguardavano il tema dello sport, per cui la SVP ha chiesto la creazione di un piano di sviluppo degli impianti sportivi, l'incarico a un urbanista per l’istituizione di un concetto di massima per suddetto piano e la creazione di un gruppo di lavoro che dovrebbe occuparsi di un uso ottimizzato dei campi sportivi - soprattutto per quanto riguarda i bambini e i giovani.
La consigliera Evi Frick (SVP) ha sottolineato l’importanza dell’istituzione di un gruppo di lavoro per affrontare i problemi concreti, soprattutto in riferimento al crollo della pista del palaghiaccio. Il sindaco Peter Volgger ha spiegato che la preparazione di un piano di sviluppo degli impianti sportivi fa parte del piano di sviluppo comunale, che verrà sviluppato nei prossimi due anni, specificando che non bisogna solo focalizzarsi sulla zona sportiva, ma che tutte le aree saranno incluse nel piano di sviluppo comunale. "Il piano di sviluppo, che è obbligatorio per tutti i comuni altoatesini, è finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano all'80%", ha spiegato Volgger. In totale, i costi ammontano a circa 200.000 euro, quindi il comune dovrebbe pagare circa 40.000 euro di tasca propria. Se si dovesse commissionare un piano di sviluppo di un impianto sportivo in questo momento, si pagherebbe due volte – così Volgger. "Per quanto riguarda il palaghiaccio, non abbiamo certo il tempo di aspettare che il piano venga elaborato", ha continuato Volgger. Questo deve essere ricostruito il più presto possibile. Frick ha sottolineato la necessità di fare un lavoro preliminare sul piano di sviluppo. Facendo questo lavoro preliminare, forse potrebbero essere incluse nella pianificazione importanti considerazioni del nuovo palaghiaccio, a partire dalle strade di accesso, ai percorsi pedonali, alle piste ciclabili. Secondo Frick questo lavoro potrebbe essere fatto senza molte spese e potrebbe essere incorporato nel piano di sviluppo del comune. Ha aggiunto che non dovrebbe essere considerata unicamente la costruzione del nuovo palaghiaccio, ma che la zona sportiva dovrebbe essere vista nel suo insieme e prendendo in considerazione le singole esigenze.
Nella risoluzione, viene chiesto di coinvolgere esperti, il che comporterebbe certamente dei costi, ha obiettato il vicesindaco Fabio Cola, che ha chiesto che lo sviluppo degli impianti sportivi sia integrato nel piano di sviluppo comunale per ricevere i contributi di finanziamento della Provincia. Per quanto riguarda il coinvolgimento delle varie associazioni sportive, Cola ha sottolineato che si è sempre cercata la collaborazione. Proprio di recente, ci sono stati colloqui con il sindaco e tre associazioni sportive su progetti futuri. Graus (SVP) ha ribadito che non c'è nulla da dire contro l’istituzione di un gruppo di lavoro e ha spiegato che sono già stati commessi diversi errori, come lo spostamento dello skater-park per tre volte e la necessità di chiedere alla Provincia un rinvio del contributo stanziato per esso. Cola ha spiegato che a causa del crollo del palaghiaccio, il comune è stato costretto a rimandare il progetto dello skate park. Il vicesindaco Cola ha sottolineato che purtroppo, non è facile trovare una buona posizione per lo skate park ed è aperto a suggerimenti". A maggior ragione secondo Frick bisognerebbe votare a favore della risoluzione. Il punto è quello di raccogliere proposte e determinare dove si possono crea-
re sinergie. Dopo di che, potrebbero essere stabilite le priorità. Secondo lei, sarebbe un errore enorme spostare lo skate park "da qualche parte". Avrebbe più senso aspettare qualche mese e proporre un concetto globale. Il primo cittadino ritiene che lo sviluppo degli impianti sportivi dovrebbe essere fatto in modo professionale, seguendo i consigli di un esperto che sarà responsabile del piano di sviluppo degli impianti sportivi, l'energia sarà concentrata in una direzione. Non appena l'esperto sarà nominato, le associazioni saranno coinvolte. Graus ha chiesto di formare un gruppo di lavoro per chiarire le esigenze prima di nominare un esperto. Daniel Seidner (SVP) ha confermato che c'è molto da fare. Una proposta di risoluzione in questa direzione non limiterebbe in alcun modo il lavoro per quanto riguarda lo sviluppo complessivo. Nel senso di una buona cooperazione, ha quindi chiesto l'approvazione della mozione.
La mozione è stata respinta con sei sì, dieci no e un'astensione. Con la successiva proposta di risoluzione, i consiglieri Frick, Pichler e Graus hanno chiesto all'amministrazione comunale di incaricare un urbanista che elabori un concetto di massima per il piano di sviluppo degli impianti sportivi. Frick ha fatto riferimento a conversazioni con esperti di urbanistica che le avevano consigliato di fare questo passo. L'incarico a un urbanista dovrebbe essere visto come un sollievo per l’ufficio tecnico. Il sindaco Volgger ha informato che l'assunzione di un urbanista è già nel piano di sviluppo. Seidner (SVP) ha riferito di vari eventi sulla pianificazione provinciale e l'urbanistica secondo lui è necessario muoversi rapidamente sul piano di sviluppo, poiché ci vorrà sicuramente del tempo per lavorarci. "Stiamo pianificando di essere uno dei primi comuni ad iniziare con il piano di sviluppo in modo da poterci muovere velocemente. Ci siamo già coordinati con i comuni di Val di Vizze, Brennero e Campo di Trens a questo proposito", ha concluso il sindaco Volgger. La risoluzione è stata respinta con cinque sì, undici no e un'astensione. Con la terza proposta di risoluzione, i candidati Frick e Pichler hanno chiesto la creazione di un gruppo di lavoro che dovrebbe garantire un uso ottimizzato dei luoghi pubblici, soprattutto per i bambini e i giovani. Frick ha spiegato che l'obiettivo è quello di ottimizzare gli orari di apertura degli impianti sportivi pubblici, dato che ci sono molte problemariche. Dopo il lockdown, i giovani dovrebbero essere sostenuti, poiché il bisogno è molto grande. Il sindaco Volgger ha dichiarato di essere costantemente in contatto con i giovani. È stato anche chiaramente richiesto di nominare una persona che fosse corresponsabile della supervisione degli spazi. La consigliera Pichler ha sottolineato che si dovrebbe cercare di tenere i campi aperti durante il fine settimana, durante l'estate preferibilmente la sera fino alle 22.00. In questo senso va compresa anche la richiesta di formare un gruppo di lavoro per elaborare soluzioni. I giovani hanno dovuto sopportare molto durante la pandemia e si sono trovati di fronte a grandi problemi. La proposta di risoluzione è stata respinta con cinque voti a favore, undici contrari e un'astensione. Nell'ultima proposta di risoluzione Werner Graus ha chiesto di preparare un piano per la classificazione acustica del territorio comunale. La creazione di un piano acustico si aspetta da diversi anni, circa due anni fa era stato deciso con una risoluzione del consiglio comunale di richiedere delle offerte. Nel frattempo, sono state presentate alcune offerte, il piano acustico è un importante strumento di pianificazione che dovrebbe essere affrontato ora. Con la risoluzione di allora si era deciso di cercare offerte, ma non di attuarle, ha risposto Volgger, spiegando che anche questo piano faceva parte del piano di sviluppo del comune. "Nelle offerte si dice chiaramente che se questo piano non fosse stato commissionato dal comune, questo sarebbe stato preso in mano dalla provincia", ha contraddetto Graus. Ciro Coppola (Insieme per Vipiteno) ha chiesto quali sarebbero state le conseguenze se questo piano non fosse stato presentato in tempo. Il segretario comunale, Nikolaus Holzer, ha informato che il termine è già scaduto, ma che non c'è pericolo di conseguenze, poiché l'area acustica è già presente nel piano urbanistico esistente - un piano di acustica separato non è mai stato elaborato. La risoluzione proposta è stata respinta con sei voti a favore, dieci contrari e un'astensione.
Wipptal Accese discussioni riguardo l’ubicazione della Casa di Riposo Comprensoriale
Da quando la nuova giunta comprensoriale ha fatto le sue osservazioni e riflessioni riguardo all’ubicazione della Casa di Riposo Comprensoriale, sono circolate numerose voci, una serie di lettere aperte e accese discussioni nelle sale consiliari. Ora sono state messe le carte in tavola e sono stati presentati ai consiglieri dei comuni della Wipptal entrambi i progetti per la realizzazione della struttura.
I due studi a disposizione sono uno per il nuovo edificio nella sede attuale, con un sistema di costruzione modulare progettato dall’ing. Claudio Scanavini e uno per il nuovo edificio sul sito Aspiag, vicino all’ “Eurospar realizzato in modo tradizionale, ma utilizzando la procedura PPP (Public Private Partnership), come da proposta dal gruppo Mader. La procedura del PPP è prevista dal Codice dei contratti e permette una realizzazione relativamente rapida e sicura dal punto di vista finanziario. La procedura offre anche il vantaggio che il promoter privato sostiene i costi di manutenzione per un periodo da definirsi e deve consegnare una struttura ben mantenuta alla fine di questo periodo. È importante sottolineare che in ogni caso si addiverrà ad un appalto. Il progetto proposto con la procedura del PPP deve essere valutato da un comitato tecnico e deve poi essere messo in appalto; il contratto verrà assegnato alla ditta che offrirà le migliori condizioni. La cosa certa è che il criterio principale debba essere che l’edificio sia facilmente realizzabile in termini di tempo e di finanze. Ovviamente anche le questioni relative alla disponibilità del terreno, le possibilità di espansione futura, l’accessibilità con il trasporto pubblico, il parcheggio, la vicinanza alla città e la vicinanza ad altre infrastrutture con la possibilità di partecipazione alla vita sociale devono avere la loro rilevanza. Secondo la presidente della Comunità Comprensoriale Monika Reinthaler l’intera pianificazione deve prendere in considerazione forme moderne di assistenza e di alloggio e deve essere realizzata tenendo conto del cambiamento demografico, nella consapevolezza che gli anziani del futuro saranno più mobili e attivi. Molti cittadini e consiglieri comunali hanno espresso le loro perplessità per l’ubicazione presso l’Eurospar per una serie di problematiche tra cui la lontanza dal centro e dal nosocomio cittadino. Tuttavia, ci sono anche cittadini che sono a favore della realizzazione di un’area più spaziosa per gli anziani vicino alla città e che sono contrari alla posizione attuale. Indubbiamente ci possono essere i pro e i contro per entrambi i progetti e le ubicazioni. Non c’è dubbio che nella realizzazione di un’opera così importante per la popolazione sia necessario il coinvolgimento dei cittadini e l’analisi dettagliata delle varie possibilità di realizzazione, così come la trasparenza nello scambio di informazione. Ora non ci resta che aspettare cosa decideranno i rappresentanti politici dei 6 comuni della Wipptal.
Comune di Brennero
Nell’ultima riunione del consiglio comunale di Brennero, svoltasi martedì 11 maggio, i consiglieri hanno approvato all’unanimità il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2020. Sono stati approvati anche i conti consuntivi dei Vigili del Fuoco Volontari di Colle Isarco e Fleres.
Il conto consuntivo include un avanzo amministrativo di circa 1,26 milioni di euro. Di questi, circa 37.000 euro sono destinati agli investimenti. A seguito di un’entrata aggiuntiva di 254.800 euro, si è resa necessaria una variazione del bilancio. Nel progetto Interreg “Olperer-Runde” fluiranno 88.250 euro, 64.000 euro nella messa in sicurezza delle strade comunali, 62.250 euro nella progettazione del paese di Fleres e 36.000 euro nella sostituzione delle finestre di un edificio adiacente al municipio; 4.300 euro sono previsti per la manutenzione straordinaria delle strade. I consiglieri hanno approvato un’ulteriore variazione di bilancio che ammonta a circa 834.000 euro, l’importo più rilevante di 410.000 euro sarà messo a disposizione per il risanamento del ponte a Sasso. 61.000 euro saranno spesi per la rimozione della neve, che lo scorso inverno ha rappresentato una grande sfida per l’amministrazione comunale. Sono stati messi a disposizione anche i fondi per il programma di sviluppo del comune (50.000 euro), la costruzione di un marciapiede all’asilo (36.000 euro) e un contributo al Soccorso Alpino Colle Isarco-Fleres (30.000).
Fortezza Un salvagente per le „Collodi“
Sventata per un anno la chiusura delle elementari italiane
“Cui prodest?” ovvero “a chi giova?” o meglio, a chi gioverebbe? La risposta ancor prima di spiegare. A nessuno. Quando una struttura culturale chiude, è un danno per l’intera comunità. E ora il fatto: la scuola elementare di Fortezza, in lingua italiana, è sull’orlo della chiusura. E per questo abbiamo utilizzato uno speranzoso condizionale. “Non gioverebbe”. Ma sei, sette alunni in tutto, non giustificano la sua esistenza. O meglio: le risorse destinate a sei alunni non possono essere tali da garantire una qualità di gestione e insegnamento pari a quella della scuola in lingua tedesca che di alunni ne conta dieci volte tanti. È la logica della matematica. Si è aperto, su queste domande, un dibattito politico a livello comunale che però non pare aver colpito più di tanto la sensibilità di chi sta al governo, lasciando l’onere di “gridare alla luna” all’unica rappresentante all’opposizione. “Sembra – sottolineava in prima battuta Linda Franchino di Fortezza Vive/ Fratelli d’Italia – che la questione non interessi a nessuno”. A questo punto ci sia concesso fare espressione concreta di quello che viene definito “pensiero laterale”, vale a dire quella capacità di osservare e analizzare la realtà e le sue problematiche con occhi non convenzionali, con un intento quasi di sfida al pensiero comune. Ed un motivo c’è: sono in molti ad invitare i genitori (pare addirittura membri dello staff educativo) ad iscrivere i propri figli nelle scuole di qualche paese o comune vicino dove una certa qualità didattica apparirebbe maggiormente garantita. Tanti hanno aderito all’invito. E la scuola perde scolari. E se gli scolari diventano meno (dagli 11 dello scorso anno lo stillicidio è proseguito), diminuisce anche il numero di insegnanti. E così le risorse destinate alla classe o alle classi. Dunque un animale che si morde la coda. Il “pensiero laterale” ci porta dunque a scrutare la possibilità che il tutto faccia parte di una strategia così grande e complessa da non essere immediatamente intellegibile. O forse si tratta di un bradisismo culturale inevitabile? È la domanda da porsi a fronte di una serie di fatti che se hanno, presi singolarmente, il sapore della casualità, messi assieme, come le tessere di un mosaico potrebbero apparire come un piano ben definito e che ha a che fare con quell’azione eguale e contraria a quella che fu l’italianizzazione di mussoliniana memoria dell’allora Alto Adige. Va detto che la “cultura” veicolata dalla lingua tedesca, ha maggior presa, maggior effetto e maggiore funzionalità soprattutto nei paesi. Fortezza, con la sua maggioranza di immigrati (parliamo di Fortezza-centro naturalmente dove la percentuale relativa tra residenti da generazioni e immigrati da paesi extraeuropei di vecchia e nuova data tende a volgere a favore di questi ultimi) dimostra come la lingua tedesca sia ormai la preferita. Soprattutto tra i bambini. I pakistani, gli albanesi, i macedoni, gli indiani e via dicendo (oltre 24 le etnie rappresentate in paese) hanno trovato nel tedesco e nel dialetto tirolese quel “codice comune” che consente loro di comunicare. Tra loro i bambini parlano e giocano in tedesco. Lo ha insegnato la scuola tedesca. Quella italiana, evidentemente, no. Vale la pena di ricordare, a questo punto, due fatti che apparentemente nulla hanno a che vedere l’un con l’altro. Storia: negli anni “60 del secolo scorso, la scuola elementare di Fortezza ospitava quasi 200 scolari, 26 nelle sezioni tedesche, 154 in quelle italiane. In sessant’anni è cambiato il mondo, è calata la natalità, sono decuplicate le famiglie mistilingui, c‘è stata l’immigrazione extraeuropea e l’emigrazione italiana. Qui come altrove. È che quei 26 alunni delle scuole tedesche di allora, parlavano l’italiano come (e a volte meglio) di quelli delle elementari italiane e sapevano perfettamente la loro lingua madre. Ed anche tra i bambini italiani ce n’erano tanti che parlavano bene il tedesco. Cronaca politica: in una intervista ormai datata, della fine degli anni ’90 il senatore della Repubblica Italiana Siegfried Brugger, svelava come, anche all’interno del partito della Svp si fosse sollevato il dibattito sulle lingue. Brugger notava come ad esempio in Val Venosta, con l’abolizione della leva obbligatoria e la scomparsa delle caserme, fosse decaduto l’uso della lingua italiana e negli anni, con la valle votata al turismo, fosse calata, per la difficoltà a comunicare, la clientela italiana negli alberghi. Brugger era politico accorto come lo erano molti della sua generazione e sapeva (e sapevano) che la conoscenza di una lingua è una freccia in più all’arco di ogni singola persona. Poi, il “pensiero laterale” spinge alla domanda di apertura: a chi giova? Beh, potremmo maliziosamente ipotizzare un futuro politico monolingue (non monocolore, e non scevro da opposizioni viste le esperienze in altri comuni), un mondo monolingue (ma le presenze “estere” non garantiscono certo, a fronte di questa ipotesi, un “pensiero” correlato), una cartellonistica monolingue (come si vede spesso in montagna), un potere economico monolingue (ma la globalizzazione insegna il contrario). Pensieri “laterali”? Forse. Lo avevamo detto. Ma il pensiero globale e corretto è uno e uno solo: la chiusura di una scuola è un delitto a prescindere. Se poi questa è intitolata a Collodi, creatore di Pinocchio, ancor di più. Il bocciare l’ipotesi di una sola scuola trilingue sulla falsariga dell’Università di Bolzano, proposta e sostenuta, qualche anno fa, dalla direzione didattica in lingua tedesca competente ed anche da chi allora faceva opposizione ed oggi è al governo del paese è stato ed è un attentato contro la cultura, la quale non ha colore politico ma ha tutti i colori dell’intelligenza e del sapere umano. Ah, a proposito: la direttrice didattica ideatrice del progetto fu prontamente destinata ad altra sede. La notizia della paventata chiusura ha smosso le acque: il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta rassicura: “Per il prossimo anno, tutto programmato con aumento ore di insegnamento”. L’assessore provinciale Vettorato rende pubblico il suo impegno. Per l’anno prossimo scampato pericolo. Un salvagente. Se tutto questo poi valga anche a lungo termine… chissà. Riferendosi a Collodi, a cui la scuola è intitolata varrebbe ricordare quale fine abbiano fatto il gatto e la volpe. dm