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Verena Turin: “Come supereroina sarei super”

“Come supereroina sarei super! La mia vita con la sindrome di Down

È stato pubblicato in italiano il libro della vipitenese Verena Elisabeth Turin

Verena Elisabeth è nata a Vipiteno nel 1979, dove vive e lavora. Lavora in una casa di riposo e come giornalista per una rivista realizzata da persone con la sindrome di Down. Verena è affascinata dalle console di mixaggio, ama la musica, l’acqua, il nuoto, il succo di lampone e i film di Walt Disney. Ma non sopporta i pensieri negativi di discriminazione.

“Come supereroina sarei super! La mia vita con la sindrome di Down“, edito da Edition Raetia e scritto dall’autrice insieme a Daniela Chmelik, è un libro attraverso il quale Verena Elisabeth descrive sé stessa, la sua vita, la sua fami-

glia, il suo lavoro presso una casa di riposo e le attività con le quali occupa il tempo libero. È un libro semplice, con frasi brevi che si fanno leggere velocemente. Verena parla di sé facendoci conoscere ogni suo aspetto: figlia, nipote, zia, lavoratrice, attivista, musicista; ma porta anche tante riflessioni intorno al tema della “diversità” e non solo. “Se mi guardo allo specchio, allora mi sorrido” scrive a un certo punto. “Questo libro parla alle altre persone di me e dei miei sentimenti. Affinché le persone vedano con altri occhi“. Il suo libro è già stato tradotto in due lingue. Mentre scrive, Verena si confronta continuamente con la questione dell’”essere normale”: “Che cosa è normale nella nostra società e che cosa non lo è? Dove sono le barriere per le persone con trisomia 21? Quali barriere hanno origini strutturali e quali individuali? Molte domande alle quali probabilmente non troveremo mai risposte chiare”. Verena sa una cosa con certezza: lei è normale perché la normalità non è definita dalla società ma dai propri sentimenti: “Mi sento normale, quindi lo sono! Essere normale significa essere come me. Anche se sono una donna con la sindrome di Down, mi sento normale. Sono semplicemente nata così. Non riconosco le mie difficoltà di apprendimento perché è l’unico modo in cui conosco la vita, quindi mi sembra normale. L’unica cosa in cui riconosco le mie difficoltà sono le transazioni di denaro. Ecco perché mio padre ha la procura sulle mie finanze. Certo, ho notato che soprattutto i bambini e gli adolescenti a volte mi guardano in modo strano perché ai loro occhi non rientro nella “norma”. Nel frattempo, ho imparato a distogliere semplicemente lo sguardo in queste situazioni perché non ho sempre voglia di dover spiegare che sono normale. Quello che vorrei di più non è solo eliminare i pregiudizi contro le persone come me - con la trisomia 21 - ma contro tutte le persone disabili. Vorrei che la gente la smettesse di dire che siamo stupidi, che non possiamo parlare o addirittura che vogliono proibirci di andare a scuola. Inoltre, la gente dovrebbe smettere di dubitare costantemente della nostra capacità di lavorare o di altre abilità quotidiane, come andare in autobus da soli o altre azioni del semplice svolgere attività quotidiane.

Biblioteca Civica Vipiteno

Venerdì, 17 settembre Vea Carpi presenterà il suo libro “La mia pasta madre – Il pane, i dolci, la vita in montagna” alle ore 18.30 nella Biblioteca Civica di Vipiteno. La presentazione sarà accompagnata da un workshop, durante il quale i partecipanti impareranno, cosa è la pasta madre, come si mantiene viva, come si usa per fare il pane e quale farina è meglio usare. Da vent’anni Vea Carpi vive con la sua famiglia al Mas del Saro in Valle dei Mocheni, vicino a Trento. Grazie alla vita al maso, Vea, pisana e cittadina “doc”, ha ritrovato la strada per tornare alla natura e a uno stile di vita più ecosostenibile. Per Vea Carpi iniziare a far il pane in casa con la pasta madre è stato il primo passo verso questo nuovo stile di vita più ecosostenibile e a contatto con la natura. Il suo libro “La mia pasta madre” è stato edito in collaborazione con Irene Hager dalla casa editrice Raetia nel 2020. È richiesta la prenotazione (0472 / 723760 - biblioteca@vipiteno. eu). La partecipazione è gratuita e consentita solo con Green Pass.

Diggy Treff

DIGGY – torna l’appuntamento con il digitale in biblioteca. Dal 1° settembre, sempre di

mercoledì, dalle ore 15 alle

ore 18. Un’esperta della Volkshochschule Südtirol è disponibile direttamente in biblioteca per aiutare tutti coloro che hanno problemi con registrazioni online, con il loro smartphone o tablet o che hanno altre domande digitali. L‘utilizzo e la consulenza sono gratuiti. È necessario presentare il CoronaPass.

Date: 1° settembre – 1° giu-

gno; ogni mercoledì dalle ore 15 alle ore 18. Luogo della manifestazione: Biblioteca Civica di Vipiteno, Via Dante 9, 39049 Vipiteno, 0472 723760, biblioteca@vipiteno.eu. Organizzatore: Volkshochschule Südtirol, Cooperativa per la formazione del SBB, KVW Bildung Per ulteriori informazioni si può contattare la biblioteca civica (0472 723760 – biblioteca@ vipiteno.eu).

Comune di Brennero Il comitato VIA dice no alla maxi cava in val di Fleres

Un anno fa in Val di Fleres nel comune di Brennero è stato riproposto un progetto per riattivare una cava le cui dimensioni andrebbero ad alterare notevolmente la qualità paesaggistica e ambientale della valle. Basti dire che su un’area di 7,5 ha dovrebbe essere estratto materiale per 280.000 m3, con migliaia di viaggi di camion per trasportarle. Da alcuni mesi il Gruppo Verde sta seguendo gli ultimi sviluppi del progetto. Le interrogazioni più recenti risalgono a marzo e a maggio 2021 e riguardavano la sostenibilità del progetto e la trasparenza della comunicazione verso le/gli abitanti della valle. Nel frattempo, l’iter per la Valutazione di Impatto Ambientale è andato avanti ed è arrivata la notizia che il comitato ambientale della Provincia ha respinto il progetto della “Cava Lochen”. “È davvero una notizia positiva che fa ben sperare sia per l’evoluzione di un modello di turismo sostenibile a cui la valle ha affidato da tempo il proprio futuro, sia per l’agricoltura, in particolare per le colture biologiche avviate con successo nell’ultimo decennio” commenta soddisfatto Riccardo Dello Sbarba, che alcune settimane fa si era recato sul posto con il collega Hans Heiss per un sopralluogo, guidato da alcuni abitanti della frazione Anichen, interessata al progetto. Le motivazioni ambientali che stanno alla base del parere negativo (tutela delle acque, tutela del bosco umido, impatto negativo della strada di collegamento, impatto negativo sul paesaggio, tutela di una specie di farfalla protetta dalle norme europee) appaiono solide e capaci di resistere a eventuali ricorsi dei promotori del progetto. Intanto va registrato comunque questo successo per quelle persone che in val di Fleres si sono battute contro il progetto e per tutte/i coloro che si impegnano sul nostro territorio per un vero sviluppo sostenibile. Gruppo Verde Provinciale

Brennero Riunione congiunta tra i comuni di Brennero e Gries am Brenner

A fine luglio, i consigli comunali di Brennero e Gries am Brenner si sono incontrati per la prima volta nella Prennerhaus per una riunione congiunta per “incentivare, ampliare e concretizzare la cooperazione attraverso il confine”, come hanno sottolineato i due sindaci Martin Alber e Karl Mühlsteiger. “Molte aree coinvolgono entrambi i comuni, ed è per questo che ha senso intraprendere un percorso comune, soprattutto in tempi così turbolenti”. Ecco perché in questa prima riunione sono state prese diverse decisioni fondamentali. Tra i punti di discussione il transito e il traffico di frontiera. I due sindaci Martin Alber e Karl Mühlsteiger hanno dichiarato che: “I due comuni di confine hanno molte cose in comune e spesso anche gli stessi problemi”. Per questo motivo ritengono che sia importante discutere e affrontare determinati argomenti attraverso azioni comuni al fine di attirare maggiormente l’attenzione su determinate problematiche come per esempio il mantenimento del traffico frontaliero locale. “Il transito al confine è stato quasi sempre possibile per i cittadini di entrambi i comuni” - così i due sindaci. Dopo l’ingresso dell’Austria nell’Unione europea e l’attuazione dell’accordo di Schengen, questa frontiera è esistita solo sulla carta. “Con la pandemia Covid 19, però, il confine è improvvisamente tornato, e, sia nella primavera che nell’autunno (del) 2020, così come nell’inverno del 2020/21, non era possibile attraversare il confine. Anche per la festa patronale di San Valentino, il 14 febbraio, ai cittadini di Gries am Brenner non è stato permesso di attraversare il confine e la tradizionale processione è stata annullata”, così Alber e Mühlsteiger. Anche la vita sociale ed economica su entrambi i lati del Brennero ha sofferto enormemente della chiusura del confine, e i servizi comuni di base sono stati interrotti. In una dichiarazione congiunta, i consiglieri hanno quindi chiesto all’unanimità alle rispettive autorità provinciali e statali o federali di “permettere in futuro, in qualsiasi momento e senza restrizioni, almeno il transito al confine nello spirito europeo, per rispettare secoli di storia, tradizione e amicizia al Brennero”. I consiglieri hanno anche discusso sull’importanza di promuovere progetti comuni per migliorare il passo. “Negli anni passati sono già stati realizzati diversi progetti Interreg - ecco perché ora è il momento di concentrarsi sul paese di Brennero”, ha sottolineato il sindaco Martin Alber. Numerosi edifici a Brennero sono vuoti o malmessi.

Ora non si tratta solo di abbellire l’aspetto del paese, ma anche di pensare a un nuovo uso degli edifici. “Questo richiede anche progetti più piccoli, progetti creati con cuore e impegno”, così Alber. “Il Brennero, in futuro, dovrebbe avere un ruolo più importante”. I consiglieri si sono espressi all’unanimità a favore dell’attuazione di misure congiunte al Brennero, finanziate con fondi Interreg e con fondi europei, per plasmare più positivamente l’aspetto del luogo e per lanciare iniziative congiunte di gestione sociale, culturale ed economica. Punto di rilevante importanza per i due comuni è anche il Ponte Lueg: i comuni chiedono la costruzione di un tunnel. La questione della congestione del traffico e del transito, di cui soffrono entrambi i comuni è un problema che va affrontato quanto prima. I consiglieri “sottolineano che l’inquinamento causato dal traffico di auto e camion sul territorio italiano e austriaco non è più accettabile”. Insieme hanno chiesto di fermare l’espansione dell’autostrada, delle strade statali e federali, e sottolineano che la costruzione di gallerie, recinzioni e dispositivi di protezione dal rumore darebbero sollievo alla popolazione. “La costruzione di un tunnel nella zona del ponte Lueg a Gries am Brenner è una prima misura e un passo essenziale nella direzione di una moderna infrastruttura di trasporto e di una politica di trasporto sostenibile”, hanno detto all’unisono i consiglieri, che hanno anche chiesto una maggiore voce in capitolo per i comuni. Lo stesso vale per la “circonvallazione di Colle Isarco, che dovrebbe essere completata il più presto possibile”; la costruzione è prevista per il 2023. Martin Renzler, segretario comunale di Gries am Brenner, ha presentato i piani di espansione di Asfinag per il ponte Lueger sulla A13. Il ponte è stato completato nel 1968 e ora ha bisogno di essere ristrutturato. I piani sono stati presentati al pubblico nel 2019, il che ha portato a una protesta tra la popolazione. Per la nuova costruzione, sono previste due strutture del ponte e un raddoppio degli attuali pilastri del ponte. “Da un lato, questo avrebbe un impatto significativo sul paesaggio, dall’altro, questo sarebbe il primo passo verso una terza corsia autostradale”, ha sottolineato Renzler. Una perizia di Konrad Bergmeister, commissionata dalla Provincia del Tirolo e da Asfinag, è chiaramente a favore di una nuova costruzione e contro la variante del tunnel, soprattutto a causa dei costi più elevati. Esperti come Max John, Rainer Brandner e Eckart sono dell’opinione che la costruzione di un tunnel sarebbe l’ideale. Il comune di Gries am Brenner ha già presentato un ricorso alla Corte amministrativa federale di Vienna. Per loro, la variante del tunnel è “l’unica soluzione ragionevole”.

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