Arte Bianca lunedì 28 gennaio 2013

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova

RICETTE PIZZA AL KAMUT CON FUNGHI E TARTUFO / 10 QUI LOMBARDIA 66 NUOVI NEGOZI STORICI / 14 PROVINCE ALESSANDRIA, AL LAVORO PER RIACCENDERE IL FORNO DEL ’700 / 13 fornaioamico.it – L’Arte Bianca online Settimanale informativo della

Anno LXVIII

FEDERAZIONE ITALIANA

LUNEDÌ 28 GENNAIO

PANIFICATORI, PANIFICATORI

2013

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p a n i f i c a z i o n e

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PASTICCERI E AFFINI

Incrementi record per le farine Aumentate del doppio rispetto al pane secondo l’analisi Istat sulla filiera. La Sorsa: “Dimostrazione che i nostri rincari non sono stati ingiustificati”

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a prova dei fatti arriva in ritardo. Ma, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. La scorsa settimana l’Istat ha diffuso il suo studio La dinamica dei prezzi per la filiera dei cereali. Il report prende in considerazione un preciso arco temporale, da gennaio 2007 a settembre 2012, e tre prodotti: pane, frumento e farine. E, leggendolo, si capisce come a discapito di quanto detto dai media negli ultimi anni, il prezzo del pane ha subito aumenti costanti e giustificati. Semplice ciò che dice il rapporto: a settembre 2012, rispetto a gennaio 2007, il prezzo al consumo del pane fresco è aumentato del 22,1 percento. A PAGINA 2

L’EDITORIALE di Franco La Sorsa

Sul caro pane

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opo cinque anni si è fatta un po’ di chiarezza sulle dinamiche dei prezzi della filiera del pane. L’analisi realizzata dall’Istat mostra evidentemente come grano e farine siano aumentate in maniera più che significativa nel corso di questo periodo. Non me ne vogliano i mulini: il loro prodotto è legato alle quotazioni del grano ed è ovvio che rifletta le loro dinamiche. Le colpe di questi rincari sono dovute a ben altri fattori su cui tornerò più avanti. L’aspetto sul quale intendo concentrarmi immediatamente è il prezzo del pane. L’Istituto di Statistica ha evidenziato come questo non sia legato all’andamento delle materie prime. Credo, forse sarebbe più corretto dire che è legato in maniera minore a questo andamento, ma la sostanza non cambia di molto:

segue a pagina 2

Il Ministero vigila sull’apprendistato

Lavoro accessorio, mai superare il limite

e aziende di panificazione che ancora non sono in regola con l’adesione all’Ebipan devono prestare particolare attenzione. Se gli ispettori del Lavoro accertano irregolarità nella disciplina contrattuale o trovano lavoratori irregolari in azienda, devono sempre emettere la diffida accertativa. A PAGINA 4

Tavoli e sedie: Sviluppo Economico e Antitrust affermano cose diverse

panificatori che utilizzano i buoni lavoro devono stare molto attenti a non dare più di 2 mila euro di compensi per singolo lavoratore. Altrimenti il rapporto si trasforma immediatamente in “a tempo indeterminato”.

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elle attività in cui è concesso il consumo immediato possono essere inseriti tavolini e sedie? Al quesito, che interessa da vicino i panificatori, sembra non esserci una risposta chiara. A PAGINA 6

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panificatori che hanno alle proprie dipendenze uno o più apprendisti devono attivare sempre i percorsi formativi. A meno che non vogliano trovarsi a pagare sanzioni e, nel caso peggiore, veder trasformato il rapporto di lavoro in “a tempo indeterminato”.

La Gdo punta al self service E’ nato il Marchio Abruzzo:

garantirà anche il buon pane

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panificatori lo sapranno di certo: le nostre abitudini alimentari sono mutate nel corso degli ultimi vent’anni. Magari, però, non immagineranno quanto. A dircelo è l’Istat che nel rapporto sugli stili di vita degli italiani ha scattato la fotografia di questi ultimi vent’anni. A PAGINA 8

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La rivoluzione parte dalla tavola

“Diffidato” chi non aderisce agli enti

Nasce in un villaggio disabitato il pane più buono della Sicilia

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a Grande distribuzione organizzata è sempre più indirizzata verso l’automazione e il self service. Dopo la sperimentazione delle casse fai-da-te, sono sempre di più i supermercati che ricercano soluzioni in grado di eliminare personale e garantire il medesimo servizio al cliente. Magari ponendo l’accento sulla velocità di acquisto e scelta.

nche i panificatori potranno accedere al Marchio Abruzzo, voluto dal Governo regionale per promuovere le eccellenze agricole e agroalimentari locali e dare maggior tutela ai consumatori. Lo ha confermato all’Arte Bianca l’assessore Mauro Febbo, delegato alle Politiche agricole e di Sviluppo rurale e forestale. “Con l’Associazione panificatori della provincia di Chieti, che si è sempre battuta per la promozione del nostro ottimo pane”, ha ricordato Febbo, “abbiamo da tempo un rapporto assai cordiale e costruttivo.

A PAGINA 8

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uardando la foto che correda questo articolo, vi verrebbe mai da pensare che da quella porticina escono ogni giorno 150 chili del miglior pane della Sicilia? Eppure è proprio così. A PAGINA 13


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