Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova
GRUPPO GIOVANI COLLABORARE PORTA RISULTATI / 4 RICETTE TORTINO ALLE MANDORLE / 10 QUI LOMBARDIA ASCONFIDI: UNA REALTÀ AL SERVIZIO DEGLI ASSOCIATI / 15 fornaioamico.it – L’Arte Bianca online Anno LXVI
NUMERO 11/12 LUNEDÌ
Settimanale informativo della
28 MARZO
FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI, PANIFICATORI
2011
IL
PUNTO
di Luca Vecchiato
La tenaglia
È
diventata ancora più greve, nelle ultime settimane, l’immagine che giornali e tv ci servono quotidianamente sul momento che il mondo sta vivendo. Fino all’11 marzo scorso teneva banco la crisi economica; poi si è aggiunto il disastro del Giappone, le cui conseguenze stanno mettendo in crisi non soltanto l’economia nipponica ma anche comparti importanti di altri sistemi produttivi, che non ricevono più i componenti indispensabili alle proprie attività; infine, è scoppiata la questione libica la quale, anche se guerra non è, come hanno ripetuto in tanti, della guerra presenta tutti i sintomi. Con le infinite incognite che un conflitto comporta. Le conseguenze di tutto ciò si fanno sentire anche sulla nostra economia e gli incrementi di prezzo dei carburanti ne sono il più percepito ed evidente segno. Ma non l’unico. In tale contesto, la panificazione artigiana soffre più di altri comparti produttivi, perché stretta tra le due branche di una pinza. La crisi generale, che ha ridotto le capacità di spesa di tante famiglie, impone di tenere fermi prezzi: non si può pensare di aumentare il prezzo del pane in periodo di recessione. Non solo per le prevedibili reazioni del mercato e dell’opinione pubblica ma anche, e vorrei dire soprattutto, perché i fornai sono coscienti di avere un ruolo sociale che diventa ancora più delicato e sensibile nei momenti di crisi generale. D’altra parte, la crisi ha conseguenze anche sui fattori che concorrono all’attività SEGUE A PAGINA 2
L a
p a n i f i c a z i o n e
i t a l i a n a
PASTICCERI E AFFINI
Servono tutele per i panificatori La Federazione e le Città del Pane rilanciano la petizione popolare per chiedere al governo l’emanazione del regolamento sul pane fresco IMPRESE
Il 25 aprile e la retribuzione
Q
uest’anno la festività nazionale del 25 aprile (anniversario della Liberazione) va a coincidere con quella religiosa del lunedì dell’Angelo. Tale coincidenza pone il problema del trattamento economico da riconoscere ai propri lavoratori. A PAGINA 6
Leggero rialzo per il grano
L
a brusca virata registrata la scorsa settimana dalle quotazioni di frumento sembra essersi arrestata. Dopo aver raggiunto i 6,62 dollari per bushel, valore registrato a dicembre, il prezzo del grano è rimasto stabile a 7 dollari. Una ripresa che va letta alla luce del calo del petrolio: come se gli investitori fossero tornati a scommettere sul cereale.
L’
Agenzia delle Entrate pensa di sbarcare su Facebook per aiutarsi con gli accertamenti. Ma se questa è una possibilità, di sicuro c’è che il nuovo redditometro partirà da metà aprile. L’orientamento che seguiranno gli 007 del Fisco è semplice: ogni euro speso è un euro guadagnato. A PAGINA 7
A PAGINA 5
Padova fa del pane un’arte
Successo piemontese al Salone della cioccolata
O rte è Pane...Pane è Arte”. Nel 1961 questo fu il titolo di una singolare iniziativa del Gruppo N che, a Padova, riuniva i più noti artisti del tempo. Fu un evento culturale di grande rilievo e il pane ebbe il ruolo di protagonista.
ltre duecento chili di farina impastata, modellata e infornata sotto gli occhi dei 36 mila visitatori che hanno affollato la quinta edizione di “Pain, Amour et Chocolat”, di Antibes, la manifestazione più dolce della Costa Azzurra. Questa, in puri termini quantitativi, la prestazione dei panificatori del’Associazione provinciale di Torino, anche quest’anno insostituibili comprimari nella “tre giorni” fieristica.
A PAGINA 13
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Redditometro in partenza ad aprile